don bosco-angelina.html |
A002000001 |
Io sono semplice relatore, e sarà per me gran mercede se taluno leggerà con qualche suo vantaggio, o almeno darà benevolo compatimento a quelle cose in cui non l'avessi potuto appagare. |
A002000001 |
Nel decorso del passato autunno per motivo del sacro ministero mi sono recato in un paese dove udii a raccontare cose che mi parvero assai interessanti di una giovinetta. |
A002000004 |
I {5 [175]} miei affari, egli diceva, cominciarono a procedere prosperamente dal momento che mi sono fatto una legge di non mai mandar via alcun mendico dalla porta di mia casa colle mani vuote. |
A002000021 |
- Non fatemi alcun male, rispose la donna, io sono una povera ed infelice orfanella, vittima della sventura. |
A002000027 |
- Me misera, dove sono! dove vado! chi mi dà consiglio!. |
A002000032 |
- Sono una povera orfanella che fuggo la sventura. |
A002000060 |
- Ora, le disse la padrona, venite nell'orto, ci sono più cose a farsi, occupatevi in quelle che sapete e che potete. |
A002000079 |
- Mia buona giovane, le disse, io sono contento delle buone notizie che mi son dette di voi, so che lavorate, e che ammaestrate nella religione i figli di Pietro ed altri fanciulli del vicinato. |
A002000082 |
- Signor prevosto, disse Angelina turbata, io sono una povera fanciulla, vittima della sventura. |
A002000082 |
Il dire a voi chi sono non farebbe che accrescere le mie tribolazioni, e forse compromettere {24 [194]} la mia e la vostra tranquillità. |
A002000088 |
Qui nacque un grave incaglio per l'amministrazione dei Sacramenti a motivo che la lingua francese era fra que'buoni terrazzani affatto sconosciuta: e sebbene il prevosto la conoscesse alquanto sui libri, non aveva per altro mai avuto occasione nè di scriverla nè di parlarla, sicchè non era in grado di tenere un discorso di cose importanti quali sono {26 [196]} i santi Sacramenti. |
A002000089 |
- Io sono luterano, egli rispose ad alcuni consigli che erano suggeriti, e perciò non fo conto di sacramenti. |
A002000090 |
- Ma senza sacramenti voi non potete salvarvi, perchè questi sono appunto istituiti dal Signore per salvare la nostra anima. |
A002000095 |
- Per dirvi la verità io non mi sono gran cosa occupato di religione. |
A002000095 |
Nella stessa mia città, e posso dire nella stessa famiglia vi sono persone che professano cose le une opposte alle altre. |
A002000095 |
Osservo che i cattolici sono d'accordo nell'ubbidire al Papa e confessano tutti una medesima fede, quindi quella uniformità di dogmi e discipline in tutti i tempi, in tutti i luoghi. |
A002000095 |
Sarà possibile, ho più volte detto tra me, che vi possa essere la verità in proposizioni opposte? Se per necessità una deve essere erronea, come conoscere la vera? Chi me lo potrà assicurare? Ora mi sembra che voi abbiate studiato più di me, e se voi giudicate che per salvarmi sia necessario di farmi cattolico sono pronto ad ubbidire. |
A002000111 |
Noi dal paroco successore avendone potuto avere copia fedele, abbiamo estratto quelle cose che sono più secondo il nostro scopo e le mettiamo qui per completare il racconto, riserbandoci in appresso di esporre le ultime azioni dell'orfanella. |
A002000113 |
- Allora imparava quelle cose per diporto, ma mi riuscirono poi utilissime specialmente quando sono venuta nella casa di Pietro, il quale mosso da carità e dalla varietà de'lavori, di cui era capace, mi accolse per sua domestica. |
A002000117 |
Agitata dal pensiero delle difficoltà che ha un ricco per potersi salvare, mi sono recata da un venerando ecclesiastico per avere instruzioni e conforto. |
A002000117 |
Per costoro le sostanze temporali sono un gran rischio di perversione spirituale, e di costoro appunto disse il salvatore: Guai ai ricchi; è più facile che una grossa fune passi per la cruna di un ago, che un ricco si salvi. |
A002000117 |
Volle il Salvatore significare, diceva, che le ricchezze sono vere spine e sorgente infausta di pericoli nella via della salvezza, e ciò pel grande abuso che per lo più se ne fa; spese inutili, viaggi inopportuni, intemperanze, balli, giuochi, oppressione dei deboli, fraudazioni {45 [215]} della mercede agli operai: appagamenti di passioni indegne, liti ingiuste, odio, rabbia e vendette, ecco il frutto che molti raccolgono dalle loro ricchezze. |
A002000118 |
Ma coloro che fanno buon uso delle ricchezze, che se ne servono a vestire i nudi, a dar da mangiare ai poveri affamati, dar da bere agli assetati, albergare pellegrini; quelli che senza vanagloria e senza ambizione danno il superfluo ai poveri, costoro, dico, hanno un mezzo di salvezza nella loro sostanza temporale, e sanno cangiar le ricchezze, che sono vere spine, in fiori per l'eternità. |
A002000121 |
Mi sono confermata nella persuasione che le ricchezze sono un gran pericolo di perversione, e che è cosa molto difficile farne buon uso. |
A002000141 |
Perciò ho deliberato di fuggire sconosciuta abbandonando la mia vita nelle mani di quel Dio, nelle cui mani sono le sorti degli uomini; nè cade un capello dal nostro capo senza che egli lo voglia o lo permetta. |
A002000146 |
Nel santo Vangelo egli ha detto a'suoi ministri: A chi rimetterete i peccati sono rimessi; a chi voi li riterrete sono ritenuti. |
A002000152 |
Le chiese spogliate o {64 [234]} profanate, i conventi soppressi, i monaci dispersi, le monache cacciate dai chiostri, preti, vescovi e cardinali perseguitati ed esigliati, lo stesso Sommo Pontefice, Pio VII, deposto dal suo trono, condotto prigioniero di paese in paese, sono i fatti che ci danno una debole idea dei mali che opprimevano il mondo l'anno 1810, quando appunto avvenne la morte di Angelina. |
don bosco-angelina [v.13].html |
A003000001 |
Felice te, se le azioni che vedi, sono buone! Te felice, se gli esemplari, che hai sott'occhio, non hanno macchia di vizio, ma ti presentano bei colori di virtù! Ah! allora il {3 [3]} tuo cuore sarà nobilitato, vestirà ogni di grazie, splendore e bellezza celeste, da far invidia al candor della neve, alla vivezza della luce, al soave luccicare della luna e delle stelle. |
A003000001 |
Ma guai a te, se il modello che hai sotto gli occhi è cattivo; se le azioni che vedi sono viziose! Allora il tuo cuore verrebbe avvilito fino al fango; e tu che diverresti? Se tu dunque vivi d'imitazione, e se è necessario a te l'aver di continuo a vista un modello senza macchia da imitare, te ne vorrei dar uno. |
A003000008 |
Allora potrò dire anch'io: il mio Gesù è mio, ed io sono di Gesù! E qui lasciò spuntar dagli occhi alcune lagrime. |
A003000009 |
Ora invece è venuto il tempo d'imitare nella tua Celeste Madre quelle virtù più prossime alle disposizioni alla comunione, quali sono, la fede, speranza, carità, desiderio, gratitudine, umiltà, e le altre che da queste derivano. |
A003000011 |
«O Madre mia Immacolata, voi, che» prima di sedervi in Paradiso alla destra» del vostro Gesù, l'avete ricevuto ogni» giorno nella comunione santissima più» degnamente che non l'hanno ricevuto» tutti i Santi insieme, ottenetemi la grazia» di far bene la mia prima comunione.» Io sono una debole e misera fanciulla» priva di quelle virtù, che col loro odore» soavissimo attraggono nel cuore l'Agnello» senza macchia, il vostro Gesù. |
A003000014 |
La buona Marietta dopo avere insegnato alla docile sua figliuola il modo di passare {57 [11]} la giornata con Maria, la volle ancora ammaestrare intorno ad alcune cose di nostra santa religione, le quali sono della massima importanza. |
A003000015 |
- Sì, o mamma, dite pure, che io sono tanto contenta di udirvi a parlare de' benefizi che ci ha fatto il Signore. |
A003000016 |
Ora se Dio avesse detto di perdonarci i nostri peccati solamente col battesimo, e non più quelli che per disgrazia si sarebbero commessi dopo aver ricevuto questo sacramento, oh quanti cristiani certo se ne andrebbero alla perdizione! Ma Iddio, conoscendo la nostra grande miseria, stabilì un altro sacramento con cui ci sono rimessi i peccati commessi dopo il battesimo. |
A003000018 |
Di poi il Salvator soffiando sopra di loro disse: ricevete lo Spirito Santo; quelli a cui rimetterete i peccati, sono rimessi, quelli a cui li riterrete, sono ritenuti. |
A003000030 |
Oh! come sono chiare tutte queste cose! Gesù Cristo non avrebbe potuto manifestarci più chiaramente che esso è veramente {64 [18]} presente nella santa Eucaristia, e che vuole che noi andiamo a riceverlo. |
A003000034 |
E se coll'andare del tempo il demonio cercasse di allontanartene colla scusa che non sei degna di andarvi tanto sovente, perchè sei {67 [21]} peccatrice; tu rispondigli colle parole di Gesù Cristo, che quelli che stanno bene non hanno bisogno del medico; ma quelli appunto che sono maggiormente soggetti agli incomodi hanno bisogno di essere visitati più spesso dal medico. |
A003000042 |
Si suole eziandio appellare Apostolica, perchè i suoi pastori sono successori degli Apostoli, ed insegnano la medesima dottrina predicata dagli Apostoli come l'hanno imparata da Gesù Cristo. |
A003000044 |
Ma ditemi, come può il Papa da Roma governare i cristiani che sono per tutto il mondo?. |
A003000047 |
Oh! come sono contenta, o mamma, di essere anch'io cristiana e di appartenere alla Chiesa cattolica. |
A003000048 |
Rallegrati pure in cuor tuo, e sii riconoscente a Dio, perchè ti ha creati in questa sua Chiesa, in cui sono tanti mezzi di salvezza; ma intanto ricordati di preger sempre per tanti altri che non hanno la fortuna di essere in grembo alla Chiesa cattolica, i quali perciò sono fuori della strada che conduce al cielo; prega {72 [26]} per loro, affinchè il Signore si degni di aprire ad essi gli occhi, e si convertano, ed abbraccino anche la nostra santa religione. |
A003000055 |
Essi hanno fatto nascere tante e tante discordie, essi sono stati la causa che tanti hanno perduto i buoni costumi, la religione, e sono caduti in gravi peccati. |
A003000055 |
I discorsi, o cara figlia, ah! se tu sapessi di quanti mali sono causa, non mi parleresti sicuramente così. |
A003000055 |
Quanta gente si trova all'inferno pei cattivi discorsi! Questa verità predicava già s. Paolo, allorchè diceva che i cattivi {81 [29]} discorsi sono la rovina de' buoni costumi. |
A003000057 |
E quelli che si regolano in questo modo non mancheranno di essere da lui aiutati, affinchè non abbiano a riportare danno dai discorsi che sono costretti a sentire. |
A003000057 |
Quelli adunque che si trovano in una scuola o in una bottega, o negozio, o in qualche altro luogo in cui {82 [30]} si parli male, ecco come devono regolarsi: se quelle persone che parlano male sono inferiori, essi devono riprenderle rigorosamente; se poi sono persone a cui non convenga fare rimproveri, essi fuggano se è loro possibile; e se non è possibile di fuggire, stiano fermi a non prender parte nè con parole, nè con sorriso; anzi col loro cuore si rivolgano a Dio con qualche giaculatoria, onde il Signore li aiuti a non cadere in peccato. |
A003000059 |
E poi? se i buoni sono fermi per la causa del Signore, ne avverrà che quegli stessi, che prima li burlavano, saranno costretti ad {83 [31]} ammirare la virtù di modo che non oseranno pia molestarli coi loro perversi discorsi. |
A003000068 |
Tutti quei quadri sono tanti segni di gratitudine verso Maria pei benefizi ricevuti. |
A003000071 |
Bisogna proprio dire che innumerevoli sono le grazie che ci fa la Vergine santissima. |
A003000081 |
Ma più d'ogni altra sono tenere e consolanti le parole che dicono i sacri ministri e gli altri che recilano l'uffìzio della beata Vergine, quando chiamano: Maria, madre della grazia e della clemenza, tu difendici dalle insidie del nemico infernale, e nell'ora della morte accogli {91 [39]} l'anima nostra. |
A003000081 |
Quest'aiuto deve essere certamente più grande, quando maggiori sono i pericoli, come in punto di morte. |
don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html |
A004000001 |
Per ubbidire ai decreti di Urbano VIII mi protesto, che a quanto si dirà nel libro di miracoli, rivelazioni, o di altri fatti, non intendo di attribuire altra autorità, che umana; e dando ad alcuno titolo di Santo o Beato, non intendo darlo se non secondo l'opinione; eccettuate quelle cose e persone, che sono state già approvate dalla S. Sede Apostolica. |
A004000007 |
Ma questi segni sensibili della Onnipotenza Divina sono sempre presagio di gravi avvenimenti che manifestano la misericordia e la bontà del Signore, oppure la sua giustizia e il suo sdegno, ma in modo che se ne tragga la sua maggior gloria e il maggior vantaggio delle anime. |
A004000013 |
«Noi ci eravamo addormentati... racconta Melania, io mi sono svegliata la prima; e, non vedendo le mie vacche, svegliai Massimino dicendogli: Su andiamo a cercare le nostre vacche. |
A004000015 |
Essa era in mezzo a noi due, e ci disse piangendo tutto il tempo che ci parlò (ho veduto benissimo le sue lagrime): «Se il mio popolo non si vuole sottomettere, sono costretta dì lasciar libera la mano di mio Figlio. |
A004000016 |
Voi potrete ben pregare, ben fare, giammai non potrete compensare la sollecitudine, che mi sono data per voi. |
A004000017 |
«Vi ho dati sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo, e non si vuole accordarmelo. |
A004000043 |
Sono infinite e stravaganti le insidiose domande che loro si fecero, specialmente per ben due anni, e sotto interrogatorii di 5, 6, 7 ore di seguito coll'intento di imbarazzarli, di confonderli, di trarli in contraddizione. |
A004000046 |
Preghiere, sorprese, minaccie, ingiurie, regali e seduzioni d'ogni maniera, tutto andò a vuoto; essi sono impenetrabili. |
A004000049 |
Non» essa sola è colpevole, lo sono pure» 1'Allemagna, 1'Italia, 1'Europa» intiera, e meritano dei castighi. |
A004000132 |
Terminata la Messa e giunto in sacristia le sue prime parole furono: Io sono guarito, Maria Ausiliatrice mi ha fatto la grazia. |
A004000142 |
In quel momento mi furono tolti i panni dalla faccia: di poi mi fu detto: Rimira le finestre, non puoi distinguere la luce di esse, dalle mura che sono totalmente opache?. |
A004000145 |
Io sono una povera fanciulla, la cecità mi rende infelice per tutta la vita. |
A004000147 |
Ma povera me! Io sono una giovane sventurata!... Ciò detto proruppi in pianto. |
A004000149 |
«Spero che mi aiuterà, ma intanto io sono affatto cieca. |
A004000164 |
Sono già trascorsi due anni e nè io, come già dissi, nè mia zia avemmo a lamentare i mali da cui fummo per sì lungo tempo travagliate. |
A004000166 |
Perciò io ora a maggior gloria di Dio e della beata Vergine sono assai contenta che questo fatto sia ad altri raccontato e pubblicato, affinchè tutti conoscano la grande potenza di Maria, alla quale niuno mai fece ricorso senza essere esaudito. |
A004000175 |
«A noi non è lecito investigare i giudizi di Dio, che solo dobbiamo umilmente adorare, ed è perciò che non possiamo sentenziare sull'intenzione de'suoi altissimi fini che sono a'mortali impenetrabili: quis cognovit sensum Domini, aut quis Consiliarius {83 [483]} eius fuit? Tuttavia sappiamo che tutte le vie del Signore sono misericordia e verità: universae viae Domini, misericordia et veritas: e quindi le luttuose circostanze del tempo in cui è accaduto quel prodigio ci permettono di legittimamente supporre, che Iddio abbia voluto dar questo segno per avvisarci, che i peccati del mondo hanno ricolmo il calice dell'ira sua, e per animarci a raddoppiare di fervore a fine di disarmare la sua vendicatrice giustizia. |
A004000180 |
Priva affatto di speranza negli aiuti umanismi sono rivolta al Cielo, alla gran Madre di Dio, che nel nostro paese aveva già concessi straordinarii favori. |
don bosco-arpa cattolica o raccolta di laudi sacre sulla passione.html |
A008000003 |
Indulgenza plenaria da lucrarsi alla chiusura del mese mariano da coloro che nel decorso di esso sonosi in modo particolare occupati a cantare laudi sacre in chiesa o sono intervenuti alla divozione del mese mariano. |
don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html |
A009000001 |
Per ubbidire ai decreti di Urbano VIII mi protesto, che a quanto si dirà nel libro di miracoli, rivelazioni, o di altri fatti, non intendo dare altra autorità che umana; e dando ad alcuno titolo di Santo o Beato, non intendo darlo se non secondo l'opinione; eccettuate quelle cose e persone, che sono state approvate dalla s. Sede Apostolica. |
A009000006 |
Questo manto indorato e circondato di varietà, secondo lo spirito della Chiesa, sono altrettante gemme e diamanti, ovvero titoli, con cui si suole {5 [343]} appellare Maria. |
A009000017 |
Il mare è sparso di vesti, di tele, di frantumi di navi, di sangue e di corpi sbranati; trenta mila Turchi sono morti; dugento delle loro galere vengono in potere dei Cristiani. |
A009000027 |
La Chiesa era {17 [355]} già in certo modo intervenuta coll'approvazione delle confraternite, delle preghiere e di molte pratiche di pietà cui sono annesse le sante Indulgenze, e che per tutto il mondo proclamano Maria Auxilium Christianorum. |
A009000048 |
Queste indulgenze per modo di suffragio sono applicabili alle anime del purgatorio. |
A009000118 |
O gloriosa Vergine Maria, degnatevi dall'alto vostro Trono di guardarmi con quel benigno occhio, che è sempre aperto, per chi si è consacrato al vostro servizio; e poichè oggi faccio notare il mio nome nel libro di questa pia Associazione, così degnatevi di scriverlo nel vostro materno cuore; pregate il vostro Divin Figliuolo, affinchè si compiaccia annoverarmi fra coloro, che sono scritti nel libro dell'eterna vita. |
A009000256 |
A tutti i fedeli che si portano nelle scuole o nelle chiese per imparare la Dottrina Cristiana, Indulgenza di tre anni in ciascuna festa della beata Vergine Maria, accostandosi alla santa Comunione quelli che sono ammessi. |
A009000261 |
Le Indulgenze adunque sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri peccati, il che si fa per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa. |
A009000261 |
Posciachè i meriti di Gesù Cristo essendo infiniti, sovrabbondanti quelli di Maria SS., che, concepita senza macchia, e vissuta senza peccato, nulla perciò pe' suoi peccati doveva alla divina giustizia; e i Martiri, ed altri Santi avendovi coi loro patimenti in unione di quelli di Gesù Cristo soddisfatto più di quanto bisognava per proprio conto; tutte queste soddisfazioni, al cospetto di Dio, sono quale un tesoro inesauribile, che il Romano Pontefice dispensa secondo l'opportunità de' tempi, e secondo i bisogni de' fedeli cristiani. |
A009000261 |
Questi tesori spirituali poi sono i meriti infiniti di Nostro Signor Gesù Cristo, quelli della SS. Vergine Maria e dei Santi, come appunto professiamo nel Simbolo degli Apostoli allorchè diciamo: {86 [424]} Io credo la Comunione dei Santi. |
A009000264 |
Quelle parole sono state intese in questo senso dagli Apostoli, e a provare il medesimo si potrebbero addurre più fatti notati nella Bibbia, ma noi ci limitiamo ad accennarne un solo. |
A009000267 |
Nei tempi posteriori i fatti sono senza numero. |
A009000270 |
Chi poi dice che le Indulgenze sono inutili, o nega che nella Chiesa vi sia la facoltà di dispensarle, sia anatema, sia scomunicato» |
A009000270 |
«La facoltà di dispensare le Indulgenze essendo stata da Cristo concessa alla Chiesa; di questa facoltà da Dio concessa la Chiesa e se ne è fin da remotissimi tempi servita; perciò il sacrosanto Concilio comanda ed insegna doversi ritenere che le Indulgenze sono utili alla salute del Cristiano, come è provato dall'autorità de' Concilii. |
A009000271 |
Queste Indulgenze sono parziali. |
A009000273 |
Pertanto sarà ottimo consiglio a ciascun Cristiano, il quale desideri di acquistar Indulgenze quando e come sono concesse, che si accosti al sacramento della Confessione, procurando di eccitarsi ad un vero dolore e fare un fermo proponimento di non più offendere Dio in avvenire. |
don bosco-associazione di opere buone.html |
A010000007 |
Molti certamente andrebbero volentieri in un chiostro, ma chi per età, chi per sanità o condizione, moltissimi per difetto di opportunità ne sono assolutamente impediti. |
A010000010 |
Siccome in questi tempi si fa gravemente sentire la penuria di vocazioni allo stato Ecclesiastico, così coloro che ne sono in grado prendano cura speciale. |
A010000012 |
In fine la carità verso i fanciulli pericolanti, raccoglierli, istruirli nella fede, avviarli alle sacre funzioni, consigliarli nei pericoli, condurli dove possono essere istruiti nella Religione, sono la messe, in cui si invita ogni associato ad esercitare il suo zelo. |
A010000028 |
Quelli che non sono sacerdoti procureranno di fare la s. Comunione o recitare almeno la terza parte del Rosario. |
A010000031 |
Sono consigliati di fare ogni anno almeno alcuni giorni di esercizi spirituali. |
A010000032 |
I sacerdoti e coloro che reciteranno l'uffizio della B. Vergine o le ore canoniche sono dispensati da questa preghiera. |
don bosco-avvisi ai cattolici.html |
A011000008 |
1° Non sono una, perchè non hanno la medesima fede, nè la medesima dottrina, nè uno stesso capo. |
A011000009 |
2° Non sono sante, perchè rigettano tutti od in parte i Sacramenti, da cui solo deriva la vera santità; professano più cose contrarie al Vangelo, ripugnanti a Dio medesimo. |
A011000010 |
3° Non sono cattoliche, perchè sono ristrette in alcuni luoghi, ed in questi luoghi medesimi cangiano la loro dottrina a seconda dei tempi. |
A011000010 |
Neppure sono cattoliche riguardo al tempo, giacchè, paragonate alla Religione Cattolica, contano pochi secoli di esistenza, non oltrepassano l'epoca de' loro fondatori, niuna si estende fino a Gesù Cristo. |
A011000011 |
4° Non sono apostoliche, perchè non professano, anzi rigettano molte cose dagli Apostoli credute ed insegnale. |
A011000011 |
Finalmente non sono unite al Romano Pontefice che è successore di S. Pietro, Capo e Principe degli Apostoli. |
A011000012 |
Ma costoro sono in errore, perciocchè tali fatti non furono mai dalla Chiesa nè comandati, nè approvati. |
A011000013 |
Al contrario le storie sono ripiene di fatti di uomini, {23 [185]} i quali in punto di morte rinunciarono alle credenze eretiche per morire nel seno della Santa Romana Chiesa. |
don bosco-biografia del giovane mazzarello giuseppe.html |
A012000009 |
I giovani oggidì sono sempre divisi in due grandi categorie: di studenti e di artigiani. |
A012000009 |
Oltre all'istruzione classica {90 [372]} sono anche obbligati ad applicarsi alla musica vocale ed al canto fermo. |
don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html |
A013000004 |
Questi sono: Ultima volontà per disporsi alla morte, ossia Esercizio per la buona morte, che egli soleva fare una volta al mese: l' altro Visita al SS. Sacramento per ciascun giorno della settimana, la quale visita egli faceva ogni giorno invariabilmente. |
A013000009 |
Inoltre, secondo S. Paolo, le virtù dell'uomo mortale sono imperfette e sono neppur degne di essere paragonate colle celesti: perciò se la carità del Sacerdote Caffasso fu grande in terra, quanto più lo sarà ora che lo crediamo in Cielo? Quindi, se in terra egli ci beneficava come uno, in cielo ci beneficherà come dieci, come cento, come mille. |
A013000010 |
Dico di esporvi soltanto le principali azioni, perchè la maggior parte di esse sono ancora sconosciute, che col tempo però si andranno con diligenza raccogliendo a fine di farne glorioso deposito per la storia. |
A013000011 |
Sono questi i due pensieri che primi ci corrono alla mente ricordando questo caro {10 [361]} e compianto amico; e questi due pensieri sono eziandio la materia del nostro trattenimento. |
A013000014 |
Voi, o Castelnovesi, che attoniti ascoltando {13 [363]} il fanciullo Caffasso dimandaste chi egli sarà per essere; allora non lo sapevate, ma io adesso sono in grado di appagarvi. |
A013000018 |
Le nostre novità sono le pratiche della religione che sono sempre nuove e perciò da frequentarsi con assiduità; io attendo solo che si apra la chiesa per poter entrare. |
A013000018 |
Mio caro amico, egli ripigliò, gli spettacoli dei preti sono le funzioni di chiesa; quanto più esse sono divotamente celebrate, tanto più grati ci riescono i nostri spettacoli. |
A013000022 |
- Giunto a questo punto io sono costretto di ommettere una lunga serie di fatti edificanti compiuti dal chierico Caffasso per aver tempo a dir qualche cosa della vita di lui sacerdotale. |
A013000022 |
Se mai avessi tempo di venire ad un minuto racconto delle virtù luminose che egli fece risplendere negli anni del suo chiericato, sia quando viveva in patria, sia quando viveva in seminario a Chieri, quanti curiosi edificanti fatti vorrei esporvi! Dico solo che la carità verso i compagni, la sommessione ai superiori, la pazienza nel sopportare i difetti degli altri, la cautela di non mai offendere alcuno, la piacevolezza nell'accondiscendere, consigliare, favorire i suoi compagni, l'indifferenza negli apprestamenti di tavola, la rassegnazione nelle vicende delle stagioni, la prontezza nel fare catechismo ai ragazzi, il contegno ovunque edificante, la sollecitudine nello studio e nelle cose di pietà sono le doti che adornarono la vita clericale di D. Caffasso; doti che praticate in grado eroico fecero diventar familiare a' suoi compagni ed amici il dire, che il chierico Caffasso non era stato affetto dal peccato originale. |
A013000023 |
Ma chi sei tu, io dimando a me stesso, che pretendi esporre le maravigliose gesta di questo eroe? Non sai che le più belle azioni di lui sono soltanto note a Dio? e non sai che le più dotte penne dovrebbero scrivere grossi volumi per parlare degnamente delle cose che son note al mondo? Lo sa: e vi assicuro che mi trovo come ragazzo che per fare un mazzetto di fiori entra in un giardino e lo trova in ogni angolo pieno di fiori così belli e svariati che rimane confuso e non sa che farsi. |
A013000026 |
Dei moltissimi atti di cui sono stato testimonio trascelgo il seguente; ascoltatelo, che è curioso. |
A013000034 |
- Io non sono preparato. |
A013000039 |
Il rimanente della vita pubblica di Don Caffasso lo vengano a raccontare quei molti sacerdoti e borghesi, ricchi e poveri, che a lui sono debitori chi della scienza, chi dei mezzi di acquistarla, chi. |
A013000042 |
Per vita privata intendo particolarmente l'esercizio delle virtù praticate nelle private sue occupazioni familiari, quelle cose che per lo più appaiono dappoco agli occhi del mondo, ma che forse sono le più meritorie davanti a Dio. |
A013000051 |
Appena vide quell'oggetto di agiatezza, come egli lo chiamava, lo respinse con un piede in un angolo del confessionale e dopo ordinò che più non si portasse dicendo: queste cose sono inutili, danno idea di troppo riguardo in un prete che non ne ha bisogno. |
A013000078 |
O anima fortunata! i tuoi desiderii sono appagati; tu sei al decimoterzo giorno di tua malattia; è giorno di sabato; giorno di Maria; tu hai ricevuto da poche ore il sacratissimo corpo di Gesù. |
A013000080 |
Tra le ultime parole di D. Caffasso sono le seguenti, e sono veramente degne di eterna ricordanza. |
A013000082 |
Durerà presso i vostri amici, e vostri amici sono tutti quelli che vi hanno conosciuto; presso a {44 [394]} tutti quelli che stimano i grandi benefattori dell'umanità quale foste voi in tutto il corso della vostra vita mortale. |
A013000097 |
Buon per noi che rimane all'affetto un rifugio, ed è il poter visitar la tomba che chiude le spoglie mot tali del Sacerdote così benemerito delle anime, è il poter avvicinar quelle ceneri che sono eloquenti anche dal nudo avello. |
A013000101 |
Odo una voce che parmi venire dal cielo; non affannatevi, ci dice, io sono ancora tra voi. |
A013000101 |
Vive tra noi... ed io spero che in questo momento dal Cielo volgerà pure uno sguardo per rimirare questi suoi amici che si sono radunati per dargli un segno di venerazione. |
A013000101 |
Vivo con noi nelle sante azioni che mandò ad effetto nei corso della vita mortale; parla con noi per mezzo di tanti figliuoli spirituali, che dopo aver da lui succhiato il latte della prudenza, della sapienza e della pietà sono sparsi in varii paesi, ove insegnano, predicano, propagano la sua dottrina, i suoi consigli, la sua morale. |
A013000102 |
Gli stessi fatti sono così luminosi e compiuti nel loro genere, che col volerli sottoporre a ragionato discorso si riesce piuttosto ad oscurità che ad ornamento de' medesimi. |
A013000103 |
Prima però d'incominciare stimo bene di notarvi due cose; primo che nell'esposizione dei fatti, io mi sono tenuto a quanto ho io stesso veduto cogli occhi miei, oppure mi fu riferito da rispettabili persone che vissero con lui; sicchè i testimoni ne sono oculari e degni di fede. |
A013000106 |
Lavora, ma le sue fatiche sono miste con giaculatorie, con atti di pazienza, con offerte continue del suo cuore a Dio. |
A013000122 |
Questi luoghi di sventura e di sventurati sono i più bisognosi del ministero sacerdotale. |
A013000123 |
Appena egli cominciò a trattare e parlare con quel nuovo genere di uditori, D. Caffasso vien tosto ad accorgersi che costoro sono divenuti sciagurati, {82 [432]} anzi abrutiti; ma che la loro sventura derivò piuttosto da mancanza di istruzione religiosa, che da propria malizia. |
A013000133 |
Non basta, o Signori, ascoltate ancora: andate al santuario della Consolata, e vedete D. Caffasso {89 [439]} in esercizio di divozione; visitate le chiese dove sono le quarant'ore, e là egli pare prostrato disfoga i suoi dolci affetti con l'amato suo Gesù. |
A013000134 |
Ci sono moribondi agonizzanti? D. Caffasso sta loro presso al letto per raccomandarne l'anima al Signore. |
A013000146 |
Lo sfinimento di forze, la stanchezza di stomaco, la nausea del mondo, il desiderio del Paradiso accompagnano tutti i suoi passi e sono l'oggetto d'ogni suo pensiero. |
A013000147 |
È vero che io sono debitore verso alla divina vostra giustizia, ma spero di poter pagare ogni mio debito coi meriti infiniti della vostra passione e morte. |
A013000151 |
Prima però di coricarsi, ponesi ginocchioni e fa questa affettuosa preghiera degna di un serafino del cielo: «Il dolore (sono parole di Don Caffasso) il dolore che io provo, o Signore. |
A013000155 |
Qui ometto molte cose dette o praticate nel corso della malattia; quali sono il desiderio di rimaner solo per vie meglio trattenersi col suo Dio; ometto le affettuose giaculatorie, che di quando in quando innalzava a Dio, alla SS. Vergine e ad altri Santi, ometto anche le sante disposizioni con cui ricevette gli ultimi sacramenti, l'olio santo, la benedizione papale; le benedizioni date da lui a varii amici e specialmente a' suoi convittori; queste cose tutte sono talmente commoventi, che fecero spargere lacrime a quelli che vi si trovarono presenti, lacrime che noi forse dovremmo rinnovare se i fatti venissero colle debite circostanze separatamente uno per uno raccontati. |
A013000164 |
Le tue preghiere sono esaudite; Maria, ella stessa volle condurti con sè affinchè tu possa più dappresso ringraziarla e bedirla in eterno. |
A013000166 |
Deh! volgete uno sguardo sopra questi vostri amici che per darvi un segno di grata ricordanza qui si sono radunati. |
A013000178 |
E giacchè sono cosa vostra, voglio interamente abbandonarmi nelle vostre mani, voglio in Voi, come mio buon padre, rimettere tutte le cose mie. |
A013000178 |
Mio caro Gesù, mio cuore, mio tutto, oh! quanto mi si consola il cuore fra i tanti scogli di questo misero mondo, allorchè penso che sono vostro e non più mio. |
A013000181 |
O Caro Gesù, dolce mio amore, io non ho cuore di partirmi da Voi, senza affidare alla vostra misericordia tante povere anime, che nella qualità mia di sacerdote a vostro ministro in terra, non posso, nè debbo mai dimenticare, e sono tanti infelici peccatori, che pendono sull'orlo dell'inferno, tante persone che gemono nelle agonie di morte, e tante anime che soffrono in purgatorio, ed a queste vi aggiungerò tutte quelle altre, che in questo mondo e nell'altro confidano nelle mie orazioni. |
A013000182 |
Ricordatevi, Dio, mio che sono {126 [476]} l'immagine vostra, opera delle vostre mani, il prezzo del vostro sangue. |
A013000182 |
Ritraete dalla via di perdizione tanti sgraziati peccatori che corrono al precipizio, accorrete in aiuto di tanti moribondi, che gemono nelle agonie di morte, liberate dalle fiamme del purgatorio tante anime, che vi sono si care, e fate sentire qualche saggio delle vostre consolazioni a' tanti tribolati di questo mondo; e tra gli altri io vi raccomando specialmente il peccatore più grande ai vostri occhi, quel moribondo che più pericola di dannarsi, quell'anima che si trova più abbandonata in purgatorio, e quella persona che sta più desolata su questa terra. |
A013000184 |
Gesù mìo, Voi che con una parola al vostro Padre convertiste tanti duri ed ostinati peccatori che revertebantur percutientes pectora sua, deh! indirizzatele per la seconda volta da quel tabernacolo, che tanto sarà bastante a renderli da peccatori, quali sono, altrettanti vostri devoti e seguaci. |
A013000186 |
O Maria, a Voi mi rivolgo ed a Voi, dirò con S. Anselmo, tocca il salvare tanti poveri vostri figli, che sono in procinto di perdersi, liberare tante anime che sospirano di vedervi dal fondo del purgatorio, e confortare tanti tribolati, che confidano nel vostro aiuto; ed a chi altro mai toccherà l'aiutarli, più che a Voi, che loro {129 [479]} siete madre? Mostratevi adunque, vi dirò con Chiesa Santa, mostratevi di esser madre: monstra te esse matrem; mostratevi madre coll'ottener loro quella grazia, che voi conoscete più necessaria; una sola vostra parola, o Maria, presso il vostro figlio Gesù sarà bastante a rassicurare il cuore di tanti afflitti, rapire tante prede all'inferno, popolare di tanti cittadini il cielo, e di altrettanti vostri devoti la terra. |
A013000188 |
O Signore, se mi fate questa grazia, sarà la più grande che io aspetto da voi, e di cui solo in Paradiso potrò abbastanza ringraziarvene, perchè se sarò umile, sarò tutto, se non lo sono, sarò niente. |
A013000188 |
Questo invito, che già faceste nel corso di vostra vita mortale, lo rinnovate continuamente da quel tabernacolo, e lo rinnovate in quest'oggi a me: Disce a me, fili, quia mitis sum et humilis corde; eh! che scuola, mio Dio, che lezione! È questa la mia confusione, il mio spavento; Voi così umile, io cosi altero e superbo, Voi così sprezzante gli applausi dì questo mondo, ed io ne sono così ansioso, Voi così paziente e tollerante ne' disprezzi, ed io così sensibile ed intollerante. |
A013000191 |
Amori miei dolcissimi, Gesù e Maria, sono qua in quest'oggi ai piedi vostri a piangere gli anni miei passati. |
A013000191 |
Suscipe, Domine, residuum annorum meorum; voglio che siano vostri e tutti vostri; sono già vostri per natura, perchè siete Voi che me li date, ma saranno ancora vostri per volontà mia, a Voi li cedo, a Voi li dono, li consacro, e nient'altro voglio sapere d'or in avanti che Voi, Gesù mio, Voi, mia cara e dolce madre Maria. |
A013000192 |
Ma non mi basta ancora questo, o Signore, è troppo scarso il mio amore, è troppo ristretto il mio cuore, per amarvi come Voi meritate, vorrei poter accendere dei vostro amore i cuori di quanti vi sono in questa terra. |
A013000204 |
Che se ad un gran peccatore, quale io sono, vi vuole gran penitenza, ed i miei debiti con voi contratti sono molti e grandi, io vi offro uno sconto, una soddisfazione ancor maggiore, e sono i meriti vostri, che tutti vi presento e i meriti della SS. vostra Madre, con quelli di tutti i beati, che vi amano in Paradiso. |
A013000204 |
O Maria, a voi sono debitore di tante grazie e favori, in conseguenza vi debbo infiniti ringraziamenti; ma finchè mi trovo in questa valle di lagrime, finchè sarò lontano da Voi, non ho modo di potervi debitamente ringraziare. |
A013000204 |
che voi parlavate d'un ministro vostro fedele e santo, qual io certamente non sono, ma giacchè Voi per bontà vostra mi chiamaste nel numero de' vostri ministri, compite ora l'opera con' farmi un ministro secondo il cuor vostro, un ministro santo, quale Voi il volete. |
don bosco-biografie. confratelli chiamati da dio alla vita eterna nell-anno 1880.html |
A014000016 |
Bella testimonianza di una madre! Quanto poche sono quelle che possono dire altrettanto! Una pietà singolare, un amore alla chiesa ed alle funzioni sacre lo distinguevano fino dai suoi più teneri anni. |
A014000023 |
La vita che condusse quivi non è certo ricca di episodii nè feconda di fatti straordinarii: è la vita di colui che ha un solo impegno cioè di studiare molto per rendersi presto atto ai sacri ministeri e sempre più virtuoso per farsene degno; ma i suoi meriti certo sono grandi perchè egli faceva tutto pel Signore, ed il Signore aveva ogni giorno a registrare a suo conto centinaia {14 [18]} di atti di mortificazione di sè, di preghiera affettuosa, di pietà ardente, di carità verso i compagni, di pazienza e di rassegnazione continua. |
don bosco-biografie 1881.html |
A015000001 |
L'annuo rendiconto necrologico è un titolo che non manca mai d'argomento, ed in ogni anno vi sono nuove mancanze a segnalare. |
A015000004 |
Questo desiderio d'imitarli nei mezzi di cui si sono serviti deve esservi tanto più famigliare, in {4 [390]} quanto che questi mezzi sono stati praticati da confratelli che, come voi, correvano nella stessa carriera, quindi dovete esser facilmente persuasi che ciò che fu facile ad essi non deve riuscire tanto difficile anche per voi. |
A015000058 |
Fra le molte giaculatorie ripeteva sovente queste, che ho potuto intendere: O Gesù, vi offro la mia vita - Sono contento di morire - Deh pei vostri meriti, per la vostra misericordia apritemi il paradiso!. |
A015000060 |
E l'uno e l'altro hanno trovato nella nostra Congregazione quel sicuro porto di salute, che separandoci dal mare burrascoso del mondo, assicura alle ultime ore della presente vita una morte preziosa, foriera dei celesti beni promessi a coloro che si sono occupati della salute del prossimo. |
don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html |
A016000045 |
Se ti viene il pensiero della casa e dei parenti, rispondi così: La casa e le cose mondane sono il sentiero che guida al Paradiso? No - Via dunque, brutto pensiero, che non ti voglio ascoltare. |
A016000048 |
Ma come astenermene io che sono tanto debole? Certo che da per me solo non posso nulla: chi dunque mi sosterrà? Il Signore; e mi aiuteranno specialmente presso Lui Maria Vergine, S. Giuseppe {23 [31]} e S. Luigi. |
A016000055 |
Da piccolo stava in casa ritirato presso i genitori, e così sebben nato in paese di riviera, dove tanti pericoli sono per questa virtù, potè conservare intatto questo fiore così delicato. |
A016000055 |
Questo è l'inganno di molti che non sono capaci a sopportare pazientemente una persona molesta, e si credono poi da tanto di sopportare qualunque disagio nella via della virtù; sono ora continuamente impazienti, ma credono che in altre occasioni saprebbero prendere tutto con pazienza: non sono capaci di fare il loro dovere trattandosi di cose facili, e credono di poterlo fare nelle cose difficili molto: non sarebbero capaci a far la più piccola mortificazione nel vitto, e si credono disposti a fare qualunque sacrifizio. |
A016000056 |
Stava bene attento agli avvisi che ad ogni sera dopo le orazioni si è {30 [38]} solito dare quando sono tutti i giovani radunati insieme; ed egli si era imposto per legge di tenere come fatto a lui solo qualunque raccomandazione o avviso si facesse in pubblico. |
A016000058 |
Nè ciò gli bastava: sapeva che S. Luigi era riuscito a fare ordinariamente la sua ora di meditazione senza provare distrazione di sorta, ed egli rammaricavasi dicendo: « Mi rincresce che non posso imitarlo: sono varie meditazioni in cui resto anche distratto per due o tre minuti »: e pareagli cotesta gran distrazione, ed ebbe a confessare che in certi mesi in cui si sentiva maggior fervore neanco ciò gli avveniva ordinariamente. |
A016000060 |
Questi, soggiungeva, sono proprio i più grandi dispiaceri che io mi abbia. |
A016000061 |
Non sono a tacere alcuni dei santi proponimenti che fece nell'occasione dei santi voti e che, secondo il solito, scrisse nel suo libro d'oro: eccoli. |
A016000071 |
Sono in errore coloro i quali dicono che stando sempre i superiori coi giovanetti, coll'andare del tempo questi perdono loro il rispetto. |
A016000157 |
Anche fu notevole in questo per la sua perseveranza, poichè avviene con frequenza, che varii frequentino le cerimonie ed il clero, con gran fervore per un po' di tempo, mentre sono nelle scuole inferiori e poi si lascino prendere {83 [91]} dal rispetto umano e si svoglino e lascino tutto: egli fu costante fino al fine ed era bello il vederlo anche durante l'anno di 5 a ginnasiale, mentre già i gravi studii lo occupavano, non credere che fosse perduto il tempo che dava per prepararsi al perfetto servizio dell'altare. |
A016000163 |
Con frequenza si è dai compagni osservato com'egli provasse grande consolazione quando riusciva a far capire qualche difficoltà ad un compagno; questa volta, diceva, sono riuscito anch'io a fare un piacere ad un confratello. |
A016000169 |
Imperciocchè, sebbene non si abbia la natura collerica, crescendo in età, l'ira colle occasioni può facilmente farsi ben pericolosa; ma egli la represse ne' suoi germi, anche in quelle cose che non sono peccati ma difetti di natura. |
A016000170 |
Non esito nel dire queste parole; poichè son persuaso che sia volato subito in paradiso e non credo azzardato il dire che se qualcuno di voi abbisogna di qualche grazia si raccomandi pure a questo compagno; poichè come i santi tutti hanno special cura dei loro divoti, così esso che vede meglio che altri le vostre necessità, le vostre circostanze, per voi specialmente che lo amaste sempre e gli avete anche resi dei servizi non mancherà di ottenerle dal buon Dio ai piedi del cui trono già sono persuaso che sia prostrato. |
A016000183 |
Ella ricorderà l'ultima mia lettera di pochi giorni sono, con cui le significava la malattia gravissima d'un egregio nostro alunno, certo Gentile Giulio da Tortorici, il dolore immenso che io ne sentiva, e come la guarigione sua la si attendesse solo da un miracolo del S. Cuore di Gesù per l'intercessione di quel caro nostro angelo, del chierico Zappelli, che il dì dell'Immacolata Concezione volava a far la festa di Maria in Paradiso. |
A016000196 |
Il suo desiderio per le missioni però era perfettamente regolato poichè diceva: partire o non partire questo deve lasciarsi nelle mani dei Superiori; sono essi che ci debbono comunicare la volontà di Dio; se la vita nostra non sarà consumata in America od in Africa ma bensì in Europa, questo è lo stesso; l'importante si è che sia consumata per il Signore. |
A016000199 |
Nel sogno ancora gli parve che mentre sua madre piangeva egli trovavasi già in un luogo pieno di delizie e che diceva: « invece di piangere mia madre dovrebbe consolarsi che sono venuto in un luogo così bello ». |
A016000201 |
- Egli rispose che sarebbe partito volentieri per la Patagonia, anzi, soggiunse: « appena che i Superiori me lo dicessero partirei anche adesso ammalato come sono, ma sono persuaso che non arriverei fin colà. |
A016000201 |
Il Direttore per distrarlo da quel pensiero della morte, sapendo che desiderava molto d'andare missionario gli disse: Tu non hai da morire: in Patagonia vi sono molte anime che aspettano la salute eterna e i Superiori hanno pochi da lasciare partire: preghiamo insieme la Madonna che ti faccia guarire e poi ti faccia diventare un buon missionario affinchè possa salvare molte anime; e la Madonna non può far a meno che ottenerci questa grazia. |
A016000206 |
- Anche il sig. Direttore mi ha detto che non voleva che io morissi, ma lo ha detto per facezia, e voi vedrete che prima di sera io sono con nostra Madre. |
A016000208 |
Ma del resto, se voi mi coadiuvate colle vostre preghiere io prima di sera sono con nostra Madre. |
A016000212 |
Ma per questa sera sono con nostra Madre, vedrete. |
A016000214 |
- Non basta ancora? Oh tu vuoi farmi vedere che non sono in fine; ma io lo so che per questa sera non ci sono più. |
A016000215 |
L'infermiere: - sta un po' cheto: io ho quasi sempre visto che quelli che dicono tanto di morire sono quei che non muoiono. |
A016000229 |
I suoi sfoghi d'amore ed i proponimenti di quel giorno non ci sono appieno noti; ma ecco come si espresse con un compagno: « Ora sono proprio contento: questa mattina ho detto al mio Padre spirituale tutto ciò che anche alla lontana mi faceva pena; non ho più la madre terrena, ma ho supplicato Maria SS. che mi facesse Ella sempre da madre pietosa; ho deposto l'abito vecchio del mondo e ho fermamente stabilito di lasciare con esso qualunque capriccio od altra cosa che mi sia d'impedimento per farmi santo. |
A016000236 |
Non potendo più esercitar l'ubbidienza coll'assistere alla classe ed attendere ai doveri scolastici, prese ad ubbidire all'infermiere come un bambino alla madre sua; ed in questo tempo era divenuto così delicato di coscienza che, anche in quei giorni in cui era già molto spossato ed a stento poteva camminare da solo, non lo si {124 [132]} poteva capacitare a fermarsi in cortile quando i suoi compagni erano dai loro doveri chiamati altrove, temendo d'esser loro di cattivo esempio; e tutto carità verso degli altri diceva: I miei compagni poveretti sono sempre occupati ed io che faccio più nulla fermarmi ancora in ricreazione in tempo di ritiro!... mi pare che non vada bene. |
don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html |
A017000001 |
L'annuo rendiconto necrologico è un titolo che non manca mai d'argomento, ed in ogni anno vi sono nuove mancanze a segnalare. |
A017000004 |
Questo desiderio d'imitarli nei mezzi di cui si sono serviti deve esservi tanto più famigliare, in quanto che questi mezzi sono stati praticati da confratelli che, come voi, correvano nella stessa carriera; quindi dovete esser facilmente persuasi che ciò che fu facile ad essi non deve riuscire tanto difficile per voi. |
A017000018 |
- Ma in casa sua, soggiunse D. Bosco, Lei comanda ora da padrone, ed invece in una Comunità religiosa le toccherà di obbedire da umile servo; vi ha Lei badato? - Sì, vi ho pur badato, e mi sono altresì convinto che al punto di morte mi sarà più consolante l'aver obbedito che l'aver comandato. |
A017000018 |
- Questo ultimo riflesso di D. Bosco fece un gran colpo sull'animo del Conte, il quale si fermò un istante, e poi con accento commosso rispose: - E vero che non sono più giovane, ed è questo che mi cagiona un grande rammarico, il dover dare cioè a Dio gli ultimi avanzi della mia vita. |
A017000018 |
Tuttavia mi conforta il pensiero che non sono ancora vecchio decrepito, e malgrado de'miei 64 anni godo ancora sì buona salute, che mi lascia fondata speranza di potermi adattare alla vita comune. |
A017000026 |
- Entrato poco dopo nella camera di Don Bosco, se la sbrigò in poche parole: - Era venuto per conchiudere con lei, disse, e prendere una definitiva risoluzione; aveva ancora qualche dubbio; ma la Madonna me ne liberò affatto; - e, raccontatagli la condizione apposta ed avveratasi, soggiunse: - Se D. Bosco mi accetta, io sono Salesiano. |
A017000026 |
- La Madonna ha parlato, disse; questo mi basta; io sono Salesiano. |
A017000029 |
- Ha ragione, rispose il Conte tutto rasserenato; io non faceva queste riflessioni, e perciò mi sono lasciato turbare senza motivo. |
A017000029 |
Le osservo poi che tutti i principii sono penosi; che molte volte il demonio movendo la fantasia c'ingrandisce le difficoltà, per atterrirci e farci retrocedere dalla via del bene; e che se Dio l'ha chiamata, come io credo, a questo stato, saprà darle gli aiuti che saranno necessarii. |
A017000029 |
Ma le difficoltà, che si provano in una nuova carriera, non sono un buon argomento che Iddio non vi ci voglia; anzi generalmente il Signore manda o permette di queste ed altre consimili difficoltà, per darci occasioni a far prova di nostra volontà e a meritare da Lui grazie più segnalate. |
A017000031 |
Ora sono convinto che Ella fece quella grazia sul serio; dunque ragion vuole che faccia la cosa sul serio ancor io. |
A017000040 |
- Ogni volta poi che un drappello di giovani Missionarii prendeva le mosse per l'America, il Conte li salutava ad uno ad uno, e raccomandandosi alle loro preghiere {26 [140]} soleva dire: - Almeno essi fanno qualche cosa pel Signore; io invece non sono abile a niente; - e in così dicendo il sant'uomo talora piangeva. |
A017000043 |
I giovani che si sono fatti inscrivere ascendono già a circa 80. |
A017000043 |
La casa è magnifica e le scuole sono delle più belle e comode che si possano desiderare. |
A017000050 |
- Per suggerimento dei medici dovette ancora una volta assentarsene a fine di recarsi a San Didier presso Aosta per respirarvi le arie balsamiche e bervi quelle acque, che sono riputate cotanto salutari. |
A017000087 |
Era solito dire che la Meditazione ed il S. Rosario sono pratiche indispensabili al Religioso ed al Sacerdote, e che difficilmente chi non vi è fedele può perseverare nella sua vocazione. |
A017000099 |
Che se in lui non possiamo lodare le opere faticose e difficili con cui servono e guadagnano anime a Dio gli altri Salesiani, vi troviamo però l'esercizio continuo di quelle umili virtù che santificano coll'esempio, e paion facili a chi non le pratica, mentre, invece non sono che il frutto di una pietà soda e profondamente radicata nel cuore. |
don bosco-breve notizia sullo scopo della pia societa salesiana.html |
A019000001 |
In essi i fanciulli più abbandonati sono raccolti e trattenuti con piacevoli trastulli in varie ore della giornata. |
A019000001 |
Questi trastulli sono la ginnastica elementare, salti, corsa, altalena, piastrelle, musica vocale e istrumentale, declamazione, teatrini; ecc. |
A019000003 |
Sono ivi insegnati il Catechismo ei corsi elementari in que' limiti e rami d'insegnamento che si giudica convenire ad un artigianello; { [1]}. |
A019000005 |
In questi Ospizi gli allievi sono applicati alle arti ed ai mestieri, ed alcuni percorrono anche gli studi classici. |
A019000007 |
Queste sono affidate alle Suore di Maria SS. Ausiliatrice, che formano come un secondo ordine, e fanno tra le povere fanciulle quello che i Salesiani procurano di fare in favore dei ragazzi. |
A019000008 |
A sostenere tutte queste opere sono chiamati i Cooperatori Salesiani che costituiscono come un terz'Ordine che differisce alquanto da quello dei Francescani e dei Domenicani. |
A019000010 |
Accolti essi nelle nostre case, coltivati nella scienza e nella moralità in numero di circa mila sono ogni anno ridonati alla civile Società buoni cristiani ed onesti cittadini. |
A019000010 |
Presentemente vi sono Case in cui hanno cristiana educazione circa 400 mila fanciulli, di cui molti si potevano dire nel vestibolo delle carceri. |
A019000011 |
{ [2]} Non vi sono mezzi preventivi. |
don bosco-breve notizia sullo scopo della pia societa salesiana e dei suoi cooperatori.html |
A020000002 |
In essi i fanciulli più abbandonati sono raccolti e trattenuti con piacevoli trastulli in varie ore della giornata. |
A020000002 |
Questi trastulli sono la ginnastica elementare, salti, corsa, altalena, piastrelle, musica vocale e istrumentale, declamazione, teatrini, ecc. |
A020000004 |
Sono ivi insegnati il Catechismo e i corsi elementari in que' limiti e rami d'insegnamento, che si giudica convenire ad un artigianello. |
A020000006 |
In questi Ospizi gli allievi sono applicati alle arti ed ai mestieri, ed alcuni { [1]} percorrono anche gli studi classici. |
A020000008 |
Queste ultime sono affidate alle Suore di Maria SS. Ausiliatrice, che formano come un secondo Ordine, e fanno tra le povere fanciulle quello, che i Salesiani procurano di fare in favore dei ragazzi. |
A020000009 |
Accolti essi nelle Case Salesiane, coltivati nella scienza e nella moralità, in numero di circa trenta mila sono ogni anno ridonati alla società civile buoni cristiani ed onesti cittadini. |
A020000011 |
Non vi sono mezzi preventivi. |
A020000014 |
A sostenere tutte queste Opere sono chiamati i Cooperatori Salesiani, che costituiscono come un terz' Ordine che differisce, alquanto da quello dei Francescani e dei Domenicani. |
A020000026 |
Questi libri sono eziandio tradotti in lingue diverse come in Ispagnuolo, Italiano, Francese, Portoghese, Inglese, Polacco, Tedesco, Ungherese, ecc. |
don bosco-breve ragguaglio.html |
A021000011 |
Sono franchi trentatre che noi abbiamo {5 [97]} raccolto, somma di poco momento per la sublimissima sua destinazione, ma che ci farà degni di benigno compatimento qualora si consideri l'età nostra, e la nostra condizione di artigianelli, e di poveri figli di famiglia. |
don bosco-brevi biografie dei confratelli salesiani [1876].html |
A022000026 |
In niun luogo, rispondevagli, potrò essere meglio assistito di quel che sono qui. |
A022000036 |
Divenuto cherico anziano fu creato prefetto del Seminario, il quale uffizio suole solamente affidarsi a coloro che in faccia ai superiori ed ai compagni sono più segnalati per pietà e studio. |
A022000043 |
Beato lui! giacché in esso si sono verificate le altre parole del Salvatore quando disse: Quelli che si fanno poveri per amor del Signore, si assicurano il possesso delle ricchezze eterne del cielo: Beati pauperes spiritu, quoniam ipsorum est regnum coelorum. |
A022000052 |
Ubbidì, ma con rara umiltà rispose: Non è giù pel male che io sono così, bensì porchè non sono capace a sopportar niente per amor di Dio. |
A022000056 |
di evitare ogni sorta di mormorazioni, che sono state sempre il tarlo fatale ed anche la rovina degli istituti religiosi. |
A022000058 |
Di che lieto egli diceva: or sono contento: posso proprio servire il Signore più da vicino. |
A022000068 |
La sua pazienza fu ammirabile; l'unica cosa che mi rincresca, ripeteva spesso, si è che in questo stato sono d'aggravio all'Oratorio, e mi si usano troppe cure. |
don bosco-capitolo generale della congregazione salesiana da convocarsi in lanzo nel prossimo settembre.html |
A023000003 |
Ma si badi che questa sanità si trovi in buono stato all'epoca dell'accettazione in congregazione, e coloro, che danno voto o notizie a quest'uopo, cerchino di averle esatte, e in generale di non dare il voto di accettazione a quei candidati, che non possono uniformarsi alla vita comune e compiere tutti gli uffizi e tutti i lavori, che sono propri della nostra società. |
A023000005 |
Quelli che sono reputati idonei siano inviati a subire qualche esame onde avere le patenti che le leggi richiedono da chi vuole darsi all'insegnamento. |
A023000009 |
Il maestro non isforzi a progredire coloro che sono di scarso ingegno, gli allievi siano aiutati nelle rispettive {5 [317]} classi e si mettano in pratica le prescrizioni sancite nelle Regole particolari pel Consigliere scolastico, pei maestri e per gli assistenti. |
A023000010 |
La precisione dell'orario, l'osservanza della disciplina, le passeggiate a suo tempo senza fermate e non troppo lunghe, non troppe vacanze, e queste pure condite con istudi di gradimento, sono cose da tenersi in considerazione. |
A023000021 |
Il piccolo Clero, la compagnia del SS. Sacramento, di s. Luigi, la frequente confessione e comunione, i tridui, le novene, gli esercizi spirituali ed in generale tutte le funzioni e le solennità di chiesa, sono altrettanti rigagnoli per cui le grazie e le benedizioni scorrono e si fanno via al cuore de'giovanetti. |
A023000021 |
La precisione dell'orario, la puntualità di ciascuno al proprio uffizio, sono il seme del buon costume tra gli allievi. |
A023000023 |
Gli abiti e la biancheria sono in comune, perciò non è necessario che alcuno pensi a portar seco il corredo quando cangia domicilio. |
A023000033 |
Quali sono i mezzi per facilitarne la spedizione? {10 [322]}. |
A023000054 |
, criticare le loro azioni, le loro parole o i loro scritti sono cose perniciose e di gran nocumento all'autorità. |
A023000055 |
L'invitarli a parlare la sera agli allievi, fare sermoncino, celebrare la messa della comunità, visitare le scuole sono cose assai utili, ove il tempo lo permetta. |
A023000061 |
Se poi sono persone di condizione o benemerite della casa, o delle opere che abbiamo tra mano, allora si dia qualche cosa di antipasto con una pietanza di più. |
A023000062 |
Nei pranzi poi in cui gli ospiti sono appositamente invitati p. |
A023000064 |
Di questo genere sono i sermoncini della sera dopo le orazioni, la lettura a mensa, i tridui, le novene, gli esercizi spirituali, le solennità, le associazioni del piccolo Clero, della compagnia di s. Luigi, del SS. Sacramento e simili. |
A023000065 |
Ma si deve usare prudenza; e non ispingere troppo avanti sopratutto nei collegi e negli Istituti che dipendono dai secolari, o sono in faccia di loro amministrati. |
A023000065 |
Queste pratiche devonsi raccomandare costantemente e sono come l'anima della pietà. |
A023000067 |
Queste sono altrettante abitudini buone, la cui osservanza devesi costantemente raccomandare. |
A023000068 |
Il fumare, masticare tabacco sono abitudini condannate. |
A023000068 |
Vi sono poi certe abitudini che in se stesse sono indifferenti, ma che possono diventare biasimevoli in rapporto ai luoghi od alle condizioni delle persone. |
A023000069 |
Il far uso di vino, di caffè o di altre bibite fuori paste; dormire dopo il pranzo o studiare in tempo di riposo, conservare in camera bottiglie, confetti od altro simile per uso particolare, sono cose da non permettersi a meno che la sanità di qualche socio esiga qualche eccezione. |
A023000071 |
Le regole per gli Ascritti ovvero pei Novizi sono descritte specialmente al capo 14 delle nostre Costituzioni. |
A023000074 |
Le ragioni di questa severa disposizione sono due:. |
A023000076 |
5° Gli ammalati coi voti triennali non sono a carico della Congregazione, perciò dopo il triennio di prova se la sanità non comporta di continuare, si possono rinviare. |
A023000076 |
Ma i professi perpetui essendo membri effettivi della pia Società sono a totale carico della medesima specialmente quelli che lavorarono, oppure hanno in qualche modo fatto del bene alla Congregazione. |
A023000089 |
Se la maggioranza è negativa le cose proposte non sono approvate. |
don bosco-catalogo degli oggetti offerti per la lotteria.html |
A024000008 |
Il primo numero estratto vincerà l'oggetto corrispondente segnato col numera I; così il secondo, e successivamente finchè siansi estratti tanti numeri quanti sono i premi. |
A024000008 |
Si estrarranno tanti numeri quanti sono i premi da vincersi. |
don bosco-catalogo degli oggetti posti in lotteria.html |
A025000002 |
Crediamo cosa pubblicamente conosciuta come il sac. Bosco Giovanni nel desiderio di promuovere il vantaggio morale della gioventù abbandonata, si adoperò che fossero aperti tre Oratorii maschili ai tre principali lati di questa città, ove nei giorni festivi sono raccolti, nel maggior numero che si può, quei {1 [3]}giovani pericolanti della città e de' paesi di provincia che intervengono a questa capitale. |
A025000002 |
Ivi sono allettati con premii, e trattenuti con un po' di ginnastica o con altra onesta ricreazione, dopochè hanno assistito alle sacre funzioni. |
A025000002 |
Un ragguardevole numero, di pii signori sono solleciti a prestare l'opera loro col fare il catechismo; coll'adoperarsi che i giovani disoccupati vengano collocati al lavoro presso ad onesto padrone, continuando loro quell'amorevole assistenza che ad un buon padre si conviene. |
A025000003 |
Nell'Oratorio poi di Valdocco vi sono anche le scuole feriali di giorno e di sera specialmente per quei ragazzi che o per l'umiltà delle lacere vesti, o per la loro indisciplina non possono essere accolti nelle pubbliche scuole. |
A025000004 |
Le scuole serali sono assai frequentate. |
A025000004 |
Tra questi giovani, siano della città, siano dei paesi di provincia, se ne incontrano alcuni (per lo più orfani) i quali sono talmente poveri ed abbandonati, che non si potrebbero avviare ad un'arte o mestiere senza dar loro alloggio, vitto e vestito; e a tal bisogno si è provveduto con una casa annessa all'Oratorio di Valdocco, ove sono accolti in numero di oltre centocinquanta: {2 [4]} loro è somministrato quanto occorre per farsi buoni cristiani ed onesti artigiani. |
A025000005 |
Accennato così lo stato di questi Oratorii si può facilmente conoscere ove sia diretto il provento della Lotteria: le spese dei fitti dei rispettivi locali, la manutenzione delle scuole, e delle chiese, dar pane ai centocinquanta ricoverati sono oggetti di gravi dispendi. |
A025000006 |
Inoltre or sono tre anni nella fatale iavasione del colera si dovette riattare un locale apposito, ove in quella congiuntura furono ricoverati in numero di quaranta orfani, parecchi dei quali sono tuttora nella casa. |
A025000010 |
Noi abbiamo soltanto esposto lo scopo degli Oratorii ed i mezzi principali che sono posti in opera onde conseguirlo. |
don bosco-catechismo cattolico sulle rivoluzioni.html |
A026000002 |
La ragione fondamentale, per cui il cattolicismo non verrà mai a favorire le rivoluzioni, consiste in ciò, che tutti i cattolici sono vincolati ad un'autorità certa, che è la Chiesa, e questa Chiesa, appoggiata alle Sacre Scritture, dice a lutti i fedeli: ubbidite alle legittime autorità; chi resiste all'autorità, resiste a Dio, da cui ogni autorità dipende. |
don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html |
A027000007 |
Per lo più non è la disciplina che manchi, ma sì pur troppo vi sono di quelli che alla disciplina ivi prescritta o apertamente rifiutansi, o celatamente la sdegnano, adempiendola così in apparenza qual mezzo necessario al fine intento, ma in realtà senza spirito e senza amore, onde ne partono senza sapere che sia vita mortificata, vita interiore; in somma, privi del precipuo scopo disciplinare, l'istituzione della mente e del cuore. |
A027000007 |
Verità che dall'esperienza in tanti vien dimostrata, i quali, se non sono tutti, bassi da riputare ad accidia e mala volontà di alcuni che infra un gran numero ognor ritrovansi, i quali non volendo usar degli aiuti, che quivi sono, non è meraviglia se non ne hanno la salutare influenza; non già da ascriversi sempre, come talora, a difetto de' seminarii, vedendo riuscirne uno scapestrato, quasi che manchi ognora in essi la debita disciplina e possan quindi fomentare il disordine (cosa che affermar non potrebbesi senza ingiuria al Tridentino, di cui lo spirito dee presiedere a siffatti stabilimenti. |
A027000013 |
Chi entra nuovo in un seminario, sembra che due cose debba attendere principalmente, e sono:. |
A027000027 |
In questa, una morale di nuovo conio, e al tutto comodissimo si adotta, in cui sta scritto, che l'infrangere questo e quell'articolo del regolamento, l'omettere or l'uno or l'altro dovere (supponi della preghiera ovver dello studio), che il formar crocchi e combriccole per eludere su qualche punto la volontà o la vista di chi regge; che il rubacchiare ogni comestibile a cui possa con qualche frode pervenire la mano, sono cose tutte da non ingerirsene {101 [11]} scrupolo, rimettendosi ad un canone firmato forse da Satana; essere tutti questi argomenti (purché la si possa far franca), cose lecite ad un seminarista, se non anche oggetto di gloria. |
A027000047 |
{106 [16]} Siccome ancora, in quel suo voler utilizzare su'tempi stessi, che ad onesto ricreamento sono concessi, ne' quali, se già non era entrato in materie spirituali, immancabilmente studiavasi di elaborare a vicenda, con qualche sozio, l'ingegno, svolgendo alcun punto di scuola. |
A027000069 |
Aggiungi la smania giovanile di libertà, ammorzata dalla suggezione continua, senz'accennare alla moderazione del vitto; e quanto agli stessi necessari sollievi, la limitazione di tempo, di qualità e di modo, ed altri parecchi punti disciplinari, che giusta lo stretto debito di cui incumbe, vengono incessantemente zelati: sono cose tutte, le quali, sebbene talora giacciano scritte senza badarvisi più che tanto, nel caso però di loro perfetta osservanza, esigono grande annegamento di se medesimo, e manifestano nel suggetto un animo trionfator di se stesso, che la norma del suo operare non da'sensi ha tolta, ma sì dalla retta ragione, ciò che è un dirlo mortificato. |
A027000071 |
«Ed in questa (segue a dire il mentovato rettore) che coll' irreprensibil condotta e coll'esattezza a' doveri scientifici di cui (sono sue parole) diede onorifico saggio alla metà e sul finire dell'anno, guadagnavasi l'affetto de'superiori, sapea, senza compromettersi con questi, farsi amare, e stimar da' compagni, i quali nel loro gran numero giammai non poterono rilevargli anche una leggerissima trasgressione». |
A027000117 |
Oh! fosse pure, che tutti i chiamati a'divini ministeri si riducessero, per tempo, quali sono in obbligo di figurare, uno spettacolo degno agl'occhi di {124 [34]} Dio, degli angioli, e degli uomini! Quanto maggior credito ne verrebbe alla religione, e peso alle eterne sue verità!. |
A027000128 |
Non basta: si fabbrica un commento, che essi sono i medesimi, che certe insolenze nello studio han praticate, e certe mancanze al regolamento, di cui se ne vuol dar parte al rettore del seminario. |
A027000128 |
Or questi arriva a tanto, che compone calunnia, e mena ciurmerie contro il Burzio e compagno; essi quindi sono tradotti spie da ben guardarsene, essi delatori malevoli presso de' superiori, e che so io. |
A027000132 |
Cresce intanto la burrasca, e i due chierici sono minacciati da questi e da quegli: loro dover tra poco ricevere una buona castigatoia da' superiori. |
A027000155 |
Inoltre, come altrove fu notato da lui praticarsi, al genio di trattenersi più prolissamente con Dio, sopperiva lungo il dì con islanci d'affetto e cordiali giaculatorie, le quali, mentre dicono, in chi le pratica, un grande avviamento all'unione con Dio, così, giusta l'asserir che ne fa il venerabile Blosio, sono una via compendiosa ed efficacissima per ottenerla. |
A027000182 |
Indizio adunque apertissimo di ecclesiastico spirito fu in lui la cura sollecita di serbar illibata la purezza del cuore; per ciò era, che atteneasi forte e costante a tutti i mezzi in proposito, tanto di fuga da qualunque pericolo, come di amminicoli preservativi, quali sono la mortificazione de' sensi, l'orazione, {141 [51]} lo spesso accostare della Penitenza ed Eucaristia. |
A027000192 |
Lo stesso paroco di Moriondo, stato già suo maestro, {144 [54]} notò in lui primaticcio questo spirito di cui parliamo, mentre in una sua lettera de'18 luglio 1842, tra le altre cose, manifesta compiacimento che era il suo, nel vederlo (sono sue parole) intento «a ripulire le imagini in chiesa, gli altari, le pareti, ed a preparare le suppellettili, avendo sempre dato a conoscere un'industria particolare per lo decoro della casa di Dio». |
don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html |
A028000018 |
Rispose la Signora: Io sono la madre di Gesù tuo Redentore e perciò non aver paura. |
A028000021 |
Disse la fanciulla: Poverella come sono che mai gli posso dare? {10 [10]}. |
A028000026 |
Acconsentì allora la fanciulla dicendo: Io sono pronta a fare ogni vostro piacere. |
A028000028 |
Gesù rispose: Io sono contento di sposarla, perchè essa è una perla preziosa che ho redento col mio sangue. |
A028000040 |
Ritrovata che l'ebbe le disse: «Sorella mia, perdonatemi; io sono stata molto crudele con voi: ecco ora il pane che mi avete domandato per amore di Dio; volentieri io ve lo do per amor suo.» Allora quella fanciulla ne ruppe un tozzo, e le restituì il rimanente dicendo: «Io ricevo questo poco per amor di Dio, e cotesto ti restituisco per lo stesso amore.» In quel punto Caterina provò una dolcezza celeste mangiando quel pane; e seppe {23 [23]} poi essere santa Caterina da Siena, che le era apparsa in quella forma. |
A028000044 |
Essa rispose: «Io sono Caterina da Racconigi, povera di beni temporali, ma dall'Onnipotente Iddio arricchita di beni spirituali. |
A028000044 |
Vi prego intanto che vi ricordiate di me nelle vostre preghiere, affinchè io abbia dal cielo quegli aiuti che mi sono necessari. |
A028000044 |
È per questo motivo {26 [26]} che io sono stata qui condotta.» Ciò detto sparve. |
A028000052 |
Rivoltasi poscia in ispecial modo alla beata Vergine, {29 [29]} disse: Siccome, Maria, carissima mia madre: io sono una creatura debole, ed incapace da me sola a conservare un sì grande tesoro, così io mi abbandono tutta nelle vostre mani, e vi prego con tutta l'anima mia che mi aiutiate a conservarmi sempre pura da ogni macchia. |
A028000055 |
Uno di quei maligni prese a dirle: «È meglio che ti dia al buon tempo, e lasci andare il folle proposito della verginità; poichè tu sei già nostra.» Ed ella rispose: «Lo so che io non sono degna della mia salute; ma siccome non sento in me alcun rimorso di peccato mortale, così non debbo abbandonarmi alla disperazione, come tu mi dici, anzi debbo tutta riporre la mia speranza nell'infinita misericordia di Dio, della quale tu per la tua superbia ed ostinazione ti sei reso indegno per sempre. |
A028000056 |
Ella disse: «Signor mio, speranza mia, delizia del mio cuore, io volentieri porto la croce per vostro amore, e sono sicura che voi non mi abbandonerete, poichè in voi ho collocata ogni mia speranza.» Accorgendosi che ogni dì più accrescevano le insidie e le tentazioni contro alla sua purità, invocava molti e diversi santi sopratutto nelle loro feste e di tutto cuore li pregava che intercedessero per lei. |
A028000059 |
In quell'istante udi pure queste parole: «Io sono venuto ad abitare in te a fine di purgare, illuminare, accendere il tuo cuore e dargli vita.». |
A028000059 |
Quando ebbe intese queste parole Caterina si prostrò a terra ginocchioni piangendo più di prima e disse al santo: «Ma perchè mi chiamate sorella, mentre che io sono una miserabile creatura piena di peccati? Perchè mi dite che io mi prepari a ricevere lo Spirito Santo? Deh! chi sono io nella quale possa abitare un ospite si grande? In che modo mi potrò io apparecchiare, {35 [35]} priva come sono d'ogni virtù? Da Dio dipende ogni mio apparecchio; senza del suo aiuto non potrò prepararmi degnamente.» In quel momento sopravvenne il Serafino datole fin dalla sua puerizia per custode, e con queste parole la confortò: «La conservazione della tua verginità, che con tante lagrime hai domandato al Signore, l'hai ottenuta. |
A028000061 |
L'anno quindicesimo di sua età trovandosi inferma andava considerando i molti e gravi pericoli, e paragonava se stessa ad un'erba verde e fiorita, la quale tostochè è toccata dalla falce, o dai troppo cocenti raggi del sole, ingiallisce e muore; e intanto andava fra se stessa dicendo: «Io, giovane florida come sono e di vivo colore, quando venisse la morte, diverrei putrida e fetente; e peggio poi mi accadrebbe qualora pel peccato mortale fossi da Dio divisa ed allontanata. |
A028000068 |
Così le prese a parlare Gesù: «Sposa mia, grande è il tuo desiderio di patire; ma tu non conosci bene le deboli tue forze.» Rispose Caterina: «O Speranza mia, le forze mie sono poggio che nulla, nè da me potrei cosa alcuna senza l'onnipotente vostro aiuto.» Per questa sua grande carità ed umiltà meritò di sentirsi da Gesù Cristo queste parole: «La tua fede grande merita di essere esaltata; e perciò io sono contento di darti quei dolori che io ho patito nelle mani e ne' piedi.» Stese quindi le sue sante mani verso quelle di Caterina, uscì dalle sue sagrosante piaghe come una spina di sangue, che trapassò le mani della sua sposa diletta. |
A028000072 |
Caterina corse verso di lui per compassione desiderando di aiutarlo, e gli disse: «O Signor mio Gesù, io sono quella che per i miei peccati devo portare la croce e non voi che siete agnello immacolato.» A lei rivoltosi Gesù con volto amorevole rispose: «O figliuola mia, la croce non ti mancherà sino alla morte; non ti mancheranno pene, affanni e malattie, le quali ti faranno molto patire; ma col mio aiuto riuscirai {45 [45]} vittoriosa; porta adunque di buon animo questa croce per amor mio.» Così dicendo le pose la croce sulle spalle. |
A028000072 |
Dissegli Caterina: «Signor mio, mi sono già offerta a voi ed ora di nuovo a voi mi offro, voglio far sempre la vostra santa volontà; ma senza del vostro possente aiuto non è possibile, o speranza mia, che io sopporti con pazienza pene così gravi; e perciò, Gesù mio, io vi prego che siate il mio direttore e maestro in ogni giorno della mia vita.» Dal giorno in cui Caterina ricevette questa croce non fu mai più senza dolori e pene. |
A028000076 |
Signore, vi siete per sì lungo {50 [50]} tempo da me allontanato? Se voi avete ciò fatto per qualche offesa da me ricevuta, vi prego di manifestarmela, perchè io sono pronta a farne la penitenza, e soffrire tutto quello che potranno le mie forze.» Soggiunse Gesù: «Io l'ho fatto per vedere con che diligenza e con che dolore mi avresti cercato.» Riprese Caterina: «O Signore, e non conoscevate già ogni cosa? che bisogno avevate di fare tale sperimento? Non vi è noto il mio cuore, non sapete che nel vostro aiuto io ho collocato ogni mia speranza, e vi tengo per mio rifugio, per mio conforto?» Ripigliò Gesù: «Io già ben conosceva ogni cosa, ma ho voluto che tu pure conoscessi te stessa, conoscessi la preziosità della mia grazia, e così ti studiassi di conservarla con maggiore dir ligenza.» Ciò detto, sparve, lasciando Caterina piena di contentezza celeste. |
A028000077 |
Rivolta quindi {52 [52]} a quell'uomo infame così gli parlò: «Io mi maraviglio del fatto vostro, voi vi riputate uomo d'onore, ma parmi che siate peggiore di un demonio, imperciocchè sono sei anni che non mi lasciate in pace, anzi cresce ogni dì più la vostra frenesia. |
A028000082 |
Rivolgendosi a Gesù, «O speranza mia, gli diceva, e non vedete che io sono in pericolo di cadere da un momento all'altro nel peccato? Ricordatevi, pietoso Signore, dell'immensa carità, che vi fece prendere umana carne per salvarci; ricordatevi del prezioso sangue, che per me versaste sulla croce.». |
A028000086 |
Gesù le rispose: «E come non vuoi che io mi mostri così afflitto al vedere che tante anime vanno alla perdizione? E non vedi quanto sia grande l'ingratitudine del mio popolo, che io ho redento col mio sangue? Sono io pure un prezioso tesoro, il sommo ed eterno bene, e tuttavia la maggior parte degli uomini fanno più conto dei beni miserabili di questa terra. |
A028000089 |
Dopo soggiunse: «Di una cosa intanto io vi prego, ed è che liberiate voi stesso dalle reti del demonio, perchè sono già quindici anni che non vi siete più confessato.» Il che udito quel gentiluomo grandemente maravigliato ed insieme commosso cominciò a piangere le sue colpe, che erano pur troppo molte e gravi. |
A028000091 |
Molti sono i fatti simili a questi, e andremmo troppo in lungo se volessimo raccontarli tutti. |
A028000094 |
E conchiuse dicendo che nello stesso modo che sono illuminati quelli che si mettono alle finestre delle loro case; così ella sarebbe stata illuminata per la via della santità considerando e meditando la passione e la morte da lui sofferta. |
A028000104 |
Pensando poi al suo nulla andava dicendo: «O mia Speranza, qual cosa fu mai in me, che mi rendesse degna di tanti favori? Che sono io mai dinanzi a voi, fuorchè cenere, polvere ed immondezza? E pure tanti benefizi mi avete fatti, e specialmente quest'ultimo, i quali non mi lasciano più dubitare del vostro immenso amore. |
A028000111 |
Le foglie e le pagliuzze leggiere che nuotano di sopra significano i comuni difetti, i quali non sono di tal qualità {82 [82]} che in tutto oscurino la chiarezza del fonte, mercè la vigilanza de' superiori, che con ogni diligenza e studio s'ingegnano di tosto mandar via le immondezze che dentro si trovassero. |
A028000111 |
Le pietre preziose poi che stanno in fondo sono i buoni e virtuosi soggetti, che per umiltà stanno nel luogo più basso e sono di varii colori e grandezze per significare le loro diverse virtù e doni celesti, ed i varii gradi di carità e di gloria che hanno. |
A028000111 |
Quindi non ti deve fare maraviglia, che per le sue buone doti sia odiata da tali, che sono superbi e brutali come leoni, iracondi come orsi, invidiosi come cani, rapaci ed avari come lupi, ed altri finalmente ipocriti che sono i peggiori. |
A028000115 |
Deh! levate da me tanto lume, spegnete tale incendio d'amore, affinchè non mi sia così grave e molesto questo mio esilio; oppure se vi piace che duri in me cotesto lume e tal fiamma d'amore, durino pure, anzi crescano anche maggiormente, che io sono ben contenta; ma almeno saziate il mio cuore: a chi deste la sete, date eziandio da bere, altrimenti io non posso sopportare questo dolore.». |
A028000119 |
Quanto sono potenti le preghiere dei giusti!. |
A028000122 |
A questa vista Caterina rimase come morta e poichè riebbe alquanto di respiro ripigliò: «O Signore, sono pur grandi le iniquità del mondo, ma non è maggiore la vostra misericordia?. |
A028000122 |
Allora Caterina vedendo tanto sdegno nel Signore, e quel suo terribile aspetto che mai per lo addietro aveva veduto, si gettò a suoi piedi dicendo: «O Speranza mia, le mie lagrime non saranno vane, perciocchè la vostra bontà non permetterà che io mi affatichi invano a pregarvi.» Allora Gesù le disse: «Mi sono grate le tue lagrime, ma come vuoi che io dilunghi la mia vendetta? Mira le scelleratezze e le villanie che mi fanno gli uomini!» Intanto le fece vedere maravigliosamente i peccati d'ogni persona cominciando dagli adulti fino ai fanciulli. |
A028000123 |
Diceva Caterina: «Confesso, Speranza mia, che io a cagione de' miei peccati sono indegna d'essere da voi esaudita, ma tuttavia ogni cosa spero dalla vostra grande clemenza.» Queste e più altre cose dicendo con ferma fiducia si alzò, ed accostatasi arditamente a Gesù, gli disse: «È cosa ben conveniente che la sposa tolga l'arma di mano allo sposo. |
A028000127 |
Da voi nulla temo, diceva, perchè so che non potete fare se non quello che vi sarà conceduto dal mio sposo Gesù, secondo il volere del quale io sono pronta a vivere e a morire. |
A028000169 |
E questa verità è manifesta, poichè di tante migliaia d'uomini, eziandio di quelli che hanno vissuto santamente, niuno è ritornato mai a portare nuove dall'altro mondo, ed a consolare gli amici, la qual cosa non avrebbero mancato di fare, se le anime fossero veramente immortali.» A queste solenni e diaboliche menzogne Caterina spinta da santo sdegno rispose «O brutta bestia, come osi fare così l'impostore con me? con me che so per isperienza che le anime sono immortali? Non hai tu ancora imparato a tua confusione, che le anime beate di molti che furono in corpo mortale sono venute a darmi aiuto quando io era da te oltraggiata? Siccome tu pure {126 [126]} sei immortale, così immortale è ciascun anima degli uomini, creata a somiglianza di Dio. |
A028000175 |
Appena egli la vide, con volto severo ed aspra voce le disse: «Sei tu Caterina? Sono quella vostra misera ed inutile serva e figliuola Caterina. |
A028000175 |
Sommessamente gli soggiunse Caterina: «Io facilmente mi persuado che questa {130 [130]} mia sorella sia migliore di me: tuttavia ella ha i suoi bisogni ed io ho i miei, e parmi di fare molto, osservando quello, a cui mi sono obbligata. |
A028000178 |
Ma Caterina gli rispose: «Padre, io sono figliuola dell'ubbidienza, e sono pronta ad ubbidire sino alla morte in ogni cosa che sia secondo la regola a cui mi sono obbligata: ma alle altre cose per ora non intendo d'obbligarmi. |
A028000179 |
Io sono redenta dal suo prezioso sangue, ed egli di me si prenderà cura. |
A028000189 |
Questo dono di essere trasportata in modo straordinario era per lei così frequente, che ella da' suoi paesani era chiamata la masca di Dio, vale a dire strega, imperocchè mosche sono dette in Piemonte le streghe. |
A028000191 |
Si turbò il principe vedendo una donna entrar sola nella sala in cui egli passeggiava, {144 [144]} e dubitando che fosse qualche spirito le disse: «Saresti tu forse il diavolo, che fossi venuto a tentarmi?» Rispose Caterina: «Non sono il diavolo, nè alcun altro spirito, ma sono una creatura mortale mandata dal Signore ad avvisarti che presto morrai, e qualora non ti arresti da quel che incominciasti, e non lasci la tua superbia e durezza di cuore n'andrai agli eterni supplizi.» Ciò detto gli sparve dagli occhi. |
A028000191 |
Stando una volta in fervorosa orazione per ottenere da Dio un tanto bene, le apparve Gesù Cristo, e le disse: «Io sono pur disceso dal cielo in terra per seminare la pace, e son pronto a dar pace e misericordia; ma gli uomini non la vogliono. |
A028000194 |
- Chi sono io adunque?. |
A028000198 |
Circa questo tempo le apparve Bilia sua madre, che era già morta e le disse: «Sta in orazione, o figliuola mia, imperciocchè sono vicine grandi tribolazioni di guerre orribili, di fame e di pestilenze. |
A028000216 |
Siccome al tempo del diluvio tutti quelli che non si trovarono con Noè nell'arca perirono nelle acque, così tutti quelli che non sono nella Chiesa che ha per capo visibile il Papa e per capo invisibile Gesù Cristo, andranno eternamente perduti. |
A028000218 |
In sì gran pericolo alzò gli occhi al Cielo e disse: «O santo Serafino, custode della mia cara madre suor Caterina da Racconigi, se sono vere le grazie e i doni celesti che voi fate ad essa, e le si belle cose che si dicono della sua santità, porgetemi ajuto in questo miserabile caso.» Detto fatto. |
A028000220 |
Imperciocchè egli cadde nel Tanaro, le cui acque sono rapidissime. |
A028000223 |
Vedendo che nulla valevano i rimedii umani, ricordatasi di Caterina, pregò Iddio dicendo: «Se sono vere le grazie che di suor Caterina si raccontano, vi prego, o mio Dio, che mi liberiate pei meriti suoi.» Sull'istante si sentì libera da ogni male. |
A028000230 |
Sono finite per te le miserie, le tribolazioni di questo mondo; un gaudio eterno ti aspetta. |
A028000236 |
Giunta a casa trovò il marito sano, che le disse: «O moglie mia, io sono guarito, e non sento più ombra di dolore. |
don bosco-cenni storici sulla vita del chierico luigi comollo.html |
A029000002 |
È vero che a questo scritto mancano due cose molto notevoli quali sono uno stile forbito, un'elegante dicitura; perciò ho indugiato finora, perché penna migliore che la mia non è, volesse assumersi un tale incarico; ma scorgendo vana la mia dilazione, mi son determinato di farlo io stesso nel miglior modo a me possibile, indotto dalle replicate instanze fattemi da diversi miei colleghi, e da altre persone ragguardevoli, persuaso che la tenerezza che verso questo degnissimo compagno vostro mostraste, e la distinta vostra pietà sapranno {3[3]} condonare, anzi suppliranno alla pochezza del mio ingegno. |
A029000012 |
Egli è consueto costume degli studenti di passare il tempo d'ingresso in ischerzi, giuochi, e salti, alle volte anche pericolosi; a ciò pure era invitato il Comollo; ma esso sempre si scusava col dire che non era pratico, non aveva destrezza; nulla meno un giorno un suo compagno gli si avvicinò, e colle parole, e con importuni scuotimenti voleva costringerlo a prender parte di quei salti smoderati che nella scuola si facevano; «no, mio caro, dolcemente rispondeva Luigi, non sono esperto, mi espongo a far topica. |
A029000030 |
Da ciò ognun vede chiaramente come il Comollo fosse avvanzato nella via della perfezione, giacché quei movimenti di tenera commozione, di dolcezza, di contento per le cose spirituali sono un effetto di quella fede viva, e carità infiammata, che altamente gli era radicata nel cuore, e costantemente lo guidava in tutte le sue azioni. |
A029000041 |
Non è mio scopo di esporre cose a cui io attribuisca del soprannaturale; io dirò solo i fatti nella maniera che sono avvenuti colla più scrupolosa esattezza, lasciando ognuno in libertà di farne quel giudizio che gli paia migliore. |
A029000045 |
Io però che osservava tutti i suoi andamenti, lo vedeva oltre l'usato attento nella preghiera, e in tutto il resto delle cose di pietà; voleva sovente discorrere dei martiri del Tonchino; «quelli, diceva, sono veramente pastori del gregge di G. C., i quali danno la loro vita per la salvezza delle pecore smarrite; quanta gloria sarà loro compartita {45[45]} in paradiso. |
A029000053 |
A tale dimanda mostrossi dapprima imbrogliato a rispondere, poscia rivolto qua, e là lo sguardo se da nissuno fosse udito, prese a parlare sotto voce con uno degli astanti: « fin ora paventai di morire pel timore dei Giudizi Divini; questo tutto m' atterriva, ma ora sono tranquillo, e nulla più temo per le seguenti cose, che in amichevole confidenza ti racconto; mentre era estremamente agitato pel timore del giudizio divino, parvemi in un istante essere stato trasportato in una profonda, ed ampia valle, in cui lo squilibrio dell'aria, e le bufere del vento furioso toglievano ogni forza, e vigore a chiunque colà capitava. |
A029000053 |
Giunti in cima a quella scala mi trovai in un deliziosissimo giardino, dove io vidi cose che non mi sono giammai immaginato che esistessero. |
A029000060 |
Aggiungi a questo la frequenza dei sacramenti della confessione, e Comunione, che sono i due istrumenti ossia le due armi colle quali si superano tutti gli assalti del comun nemico, e tutti gli scogli di questo borrascoso mare del mondo. |
A029000060 |
Egli è vero, questi compagni sono pochi, ed è appunto per questo che devesi usare la più guardinga cautela, e trovatine alcuni frequentarli, e formare quella spirituale famigliarità dalla quale si ricava tanto profitto. |
A029000060 |
Non parlo già delle persone di sesso diverso od altre persone secolari, che siano per noi d'evidente pericolo, le quali si devono affatto fuggire; ma parlo degli stessi compagni chierici, e anche seminaristi; alcuni di essi sono cattivi, altri non sono cattivi, ma non molto buoni, altri poi sono veramente buoni. |
A029000060 |
{63[63]} I primi si devono assolutamente fuggire, coi secondi solo trattare qualora si dia il bisogno, ma non formare alcuna famigliarità, gli ultimi poi si devono frequentare, e questi sono quelli da cui si riporta l'utilità spirituale, e temporale. |
A029000073 |
Onde il Rettore del Seminario alcuni mesi sono, m' ebbe a dire che «il cangiamento di moralità avvenuto nei nostri Seminaristi alla morte del Comollo, continua ad essere tuttodi permanente.». |
A029000073 |
«Egli fu appunto alla morte del Comollo, {76[76]} dice un suo compagno, che mi sono risoluto di menare una vita da bravo Chierico per divenire santo ecclesiastico, e quantunque tale determinazione sia stata finora inefficace, ciò nulla meno non mi rimango, anzi voglio addoppiare vieppiù ogni giorno l'impegno.» Nè queste furono solamente determinazioni di primo movimento, ma continua ancora oggidì farsi sentire il buon odore delle virtù del Comollo. |
A029000079 |
Dal fin qui esposto ognun facilmente comprende come le virtù del Comollo quantunque non siano straordinarie, sono però nel loro genere singolari, e compite, di modo che parmi si possa proporre per esemplare a qualunqué persona sia secolare, che religiosa: avendo per certo che chi sarà seguace del Comollo, {81[81]} diventerà giovine virtuoso Chierico esemplare, vero, e degno ministro del Santuario. |
don bosco-cenni sulla vita del giovane luigi comollo [2a edizione].html |
A030000002 |
Sebbene di condizione non molto agiata essi avevano peraltro quei beni, assai più delle ricchezze pregevoli, quali sono la virtù e il timor di Dio. |
A030000003 |
« Ho passato più anni della mia vita col giovane Comollo, e sebbene ei fosse un santerello ed io un vero dissipato, tuttavia egli mi soffriva e mi dava spesso degli avvisi, che mi sono tuttora altamente impressi nella mente. |
A030000022 |
« Caro zio, gli disse un giorno dei suoi esercizii, a forza di risparmi voi sapete che mi sono messi insieme tre franchi. |
A030000036 |
Ma l' offeso aveva ben altro spirito: egli rivolto a chi l'areva percosso, si contentò di dirgli: « Se tu sei pago di questo, vattene pure in pace che io ne sono contento. |
A030000036 |
« No, mio caro, dolcemente rispondeva, non sono esperto, mi espongo a far brutta figura. |
A030000053 |
- Comollo, gli fu detto, che fai tu qui? Tutti sono inquieti sulla tua sorte e ti cercano con ansietà. |
A030000064 |
Qualora poi per qualche ragionevole motivo lo doveste cangiare, al momento della scelta dello stato apritegli bene la vostra coscienza, di poi chiedete il suo parere, e voi tenendovi a quello certamente seguirete la voce del Signore; perchè egli dice nel Vangelo: Qui vos audit, {39 [39]} me audit: cioè chi ascolta la voce del direttore spirituale ascolta la voce di Dio; e ciò riguardo alle qualità morali che sono la dote più essenziale, anzi indispensabile per un giovane, che intenda abbracciare lo stato Ecclesiastico. |
A030000070 |
Indirizzatemi dubbioso e vacillante, reggetemi nella retta via, che conduce all'eterna vita, giacchè voi siete unica speranza di virtù e di vita, i cui frutti non sono altro che frutti di onore e di onestà. |
A030000085 |
» Da ciò ognuno vede chiaramente, come il Comollo fosse avanzato nella via della perfezione giacchè quei moti di amor di Dio, di dolcezza, di contento per le cose spirituali sono un effetto di quella fede viva, e carità infiammata, che altamente gli stava radicata nel cuore e costantemente lo guidava nelle sue azioni. |
A030000088 |
Questi sono i principali atti di penitenza esterna che mi son noti, dai quali lieve cosa sarà argomentare quello che ei nudrisse in cuore, e come l'animo del Comollo fosse di continuo occupato in teneri affetti d'amor di Dio, di viva carità verso il prossimo, e di ardente desiderio di patire per amor di Gesù Cristo. |
A030000092 |
Ho già studiato quegli avanzi di logica e di etica, che si sono omessi nel decorso dell'anno; leggerei volentieri la storia sacra di Giuseppe Flavio, che mi suggerisci, ma ho già incominciato a leggere la storia delle eresie, onde verrà a mancarmi il tempo. |
A030000100 |
Non è mio scopo di esporre cose che io giudichi soprannaturali; io intendo soltanto di raccontare i fatti quali sono avvenuti, lasciando ognuno in libertà di farne quel giudizio che gli paia migliore. |
A030000101 |
Nelle vacanze autunnali dell'anno 1838, mi sono recato a Cinzano per concertare alcune cose spettanti al vicino anno scolastico. |
A030000102 |
Credimi, i nostri peccati ne sono la cagione. |
A030000119 |
- Io sono in buona sanità, mi sento bene, ma non posso togliere lo sguardo da Cinzano. |
A030000123 |
« Quelli, diceva, sono veramente pastori del gregge di Gesù Cristo, i quali danno la loro vita per la salvezza delle pecorelle smarrite. |
A030000129 |
« Ella è la grazia più grande, diceva con trasporto ai suoi compagni, che Dio possa fare ad un cristiano, accordargli tempo, onde disponga delle cose dell'anima con piena cognizione, con tutto l'agio, e con soccorso di circostanze sì favorevoli, quali sono meditazioni, {69 [69]} istruzioni, letture, buoni esempi. |
A030000131 |
Appena mi vide fra gli astanti, fece segno che me gli appressassi, come se avesse a manifestarmi cosa di grande importanza, e così prese a dire: « Mi dicesti, che era cosa remota, e che eravi ancor tempo a prepararmi prima d'andarmene, ma non è così; sono certo che debbo presentarmi presto al cospetto di Dio; poco tempo mi resta a dispormi; vuoi che tel dica chiaramente? Abbiamo da lasciarci. |
A030000133 |
Giunti in cima a quella scala, mi trovai in deliziosissimo giardino, dove io vidi cose, che non mi sono giammai immaginato che esistessero. |
A030000133 |
Quei fiori che formano sì bello ornamento in questo giardino sono raccolti dagli angioli, con cui ti vanno intrecciando una corona di gloria a fine di collocarti tra i miei figli nel regno dei cieli. |
A030000143 |
« Aggiungi a questo la frequenza dei Sacramenti della confessione e comunione, che sono i due strumenti, ossia le due armi, colle quali si superano tutti gli assalti del comun nemico, e tutti gli scogli di questo burrascoso mare del mondo. |
A030000144 |
Alcuni di essi sono cattivi, altri non sono cattivi, ma non molto buoni, altri poi sono veramente buoni. |
A030000144 |
I primi si devono assolutamente evitare, coi secondi {86 [86]} soltanto trattare qualora ne sia il bisogno, senza stringere alcuna famigliarità; gli ultimi poi si devono frequentare, e questi sono quelli, da cui si riporta utilità spirituale e temporale. |
A030000151 |
Se non mi sono lasciato strascinare dai perversi compagni lo debbo a voi. |
A030000185 |
« Egli fu appunto alla morte del Comoilo, dice un suo compagno, che mi sono risoluto di menare una vita da buon chierico, per divenire santo ecclesiastico; e quantunque tale determinazione {102 [102]} sia stata finora inefficace, nulladimeno non mi rimango, anzi voglio addoppiare vie più ogni giorno l'impegno. |
A030000190 |
- Io sono salvo!. |
A030000193 |
Lascio a ciascheduno dei lettori a fare di questa apparizione quel giudizio che egli crederà, avvertendo però che dopo tanti anni sono oggigiorno ancora fra i vivi alcuni testimoni del fatto. |
A030000204 |
Infatti rinnovando la stessa promessa con essermi tosto dalla S. V. M. Rev. presentato, libero come prima mi trovai dall'affezione sopravvenutami... Ma siccome la S. V. M. Rev. {113 [113]} in certo modo mi obbligò di farle la narrazione genuina del fatto occorsomi, ed io, dopo averne accettato l'incarico, non l'ho poi eseguito, incontrai la terza volta e pochi giorni sono la stessa malattia; la quale facendosi ogni giorno più seria, opinai ciò derivare dal non aver adempito all'obbligo assuntomi... Ed invero avendo ieri rinnovato la mia protesta col dire che se oggi mi sentivo meglio, avrei senza ritardo esposto alla S. V. M. Rev. il fatto intiero occorsomi, ottenni per ben la terza volta un notabile miglioramento, e posso dire esservi tutta la certezza di guarigione d'una malattia, della quale sicuramente l'arte medica non m'avrebbe al certo potuto liberare. |
A030000207 |
Dal fin qui esposto ognuno facilmente comprende come le virtù del Comollo, quantunque non siano straordinarie, sono peraltro nel loro genere singolari, e compiute, di modo che parmi si possa proporre per esemplare a qualunque persona sia secolare, sia religiosa; avendo per certo, che chi sarà seguace del Comollo, diventerà giovine virtuoso, chierico esemplare, vero e degno ministro del Santuario. |
A030000209 |
O Religione Cattolica, Religione santa, Religione divina! Quanto sono grandi i beni che tu procuri a chi ti pratica, a chi in te spera e in te confida! Quanto sono fortunati quelli, che si trovano nel tuo seno e ne praticano i precetti!. |
don bosco-cenno biografico sul giovanetto magone michele.html |
A031000002 |
Laonde mosso da queste dimande e dall'affetto che nutriva verso quel nostro comune amico, mosso anche dal pensiero che questo tenue lavoro sarebbe tornato dilettevole e nel tempo stesso utile alle anime vostre, mi sono determinato di appagarvi raccogliendo quanto di lui avvenne sotto ai nostri occhi per darvelo stampato in un libretto. |
A031000005 |
Ma appunto perchè sono cose non comuni mi parvero degne di essere scritte. |
A031000007 |
Colgo il distro che tutti sono radunati intorno a colui che la faceva da guida; di poi con due salti mi lancio tra di loro. |
A031000009 |
- Io sono un tuo amico. |
A031000013 |
- Te lo ripeto, io sono un tuo amico; {8 [162]} desidero di fare un po' di ricreazione con te e co' tuoi compagni. |
A031000014 |
- Io? Chi sono? Io sono, soggiunse con grave e sonora voce, Magone Michele generale della ricreazione. |
A031000021 |
- Si che sono già promosso, e ci sono già andato. |
A031000025 |
- Sono andato a scuola. |
A031000036 |
- Ma sì che ho volontà, rispose commosso, questa vita da dannato non mi piace più; alcuni miei compagni sono già in prigione; io temo altrettanto per me; pure che cosa devo fare? Mio padre è morto, mia madre è povera, chi mi aiuterà? {10 [164]}. |
A031000044 |
Eccomi, disse, correndomi incontro, eccomi, io sono quel Magone Michele che avete incontrato alla stazione della ferrovia a Carmagnola. |
A031000050 |
- Sono disposto di fare come volete; se però mi lasciate la scelta, preferirei di studiare. |
A031000066 |
- La ragione è facile a capirsi: i miei compagni che sono già buoni praticano la religione e si fanno ancora più buoni; ed io che sono un birbante non posso prendervi parte, e questo mi cagiona grave rimorso e grande inquietudine. |
A031000068 |
- Levarteli... levarteli... presto detto! ma se tu fossi ne' miei panni, diresti eziandio che io sono in un grande pasticcio. |
A031000072 |
- Dite pure, rispose arditamente, dite pure, sono disposto a fare qualunque cosa mi comandiate. |
A031000074 |
- Sì, è vero, quanto mi dite, ma... ma io sono disperato e non so come fare. |
A031000078 |
Ascolta adunque: se le cose di tua coscienza sono aggiustate nel passato, preparati soltanto a fare una buona confessione, esponendo quanto ti è accaduto di male dall'ultima volta che ti sei confessato. |
A031000082 |
Tutto commosso, oh quanto mai io sono felice! soggiunse. |
A031000084 |
«Giunto poi alla metà del tempo stabilito pel riposo, io era così pieno di contentezza, di commozione e di affetti diversi, che per dare qualche sfogo all'animo mio mi alzai, mi posi ginocchioni, e dissi più volte queste parole: Oh quanto mai sono disgraziati quelli che cadono in peccato! ma quanto più sono infelici coloro che vivono nel peccato. |
A031000097 |
In tale età si ha già cogniiione di certe cose che sono grave male, ma di cui si fa poco conto, oppure si ignora il modo di confessarle. |
A031000097 |
Perocchè autori celebri in morale ed in ascetica e di lunga esperienza, e specialmente un'autorevole persona che ha tutte le garanzie della verità, tutti insieme convengono a dire che per lo più le prime confessioni dei giovanetti se non sono nulle, almeno sono difettose per mancanza di istruzione, o per ommissione volontaria di cose da confessarsi. |
A031000098 |
Vorrei dire multe cose sul medesimo argomento, ma le taccio perchè non voglio {28 [182]} farmi maestro in cose di cui non sono che povero ed umile discepolo. |
A031000102 |
«Non ti senti annoiato delle funzioni di chi sa quando sono tanto lunghe?». |
A031000107 |
Interrogatone del motivo si mise a piangere dicendo: Ho lavorato invano, poichè mi {32 [186]} sono compiaciuto quando cantava ed ho perduto la metà del merito; ora queste lodi mi fanno perdere l'altra metà; e per me nulla più rimane che la stanchezza. |
A031000120 |
Il mio cuore prova il più grande piacere nell'adempimento dei miei doveri di mano in mano che mi sono indicati dalla voce dei superiori o dal suono del campanello. |
A031000121 |
L'esattezza ne' suoi doveri non lo impediva di prestarsi a quei tratti di cortesia che sono dalla civiltà e dalla carità consigliati. |
A031000134 |
Quel compagno mi trasmise la lettera da cui rilevo quanto segue: «Per darti una compiuta risposta, sono parole di Magone, vorrei poterli parlare a voce e dirti più cose che non sembrano convenienti a scriversi. |
A031000137 |
Questi sono i tre nomi più terribili e formidabili al Demonio. |
A031000143 |
Forse taluno dirà che simili pratiche di pietà sono troppo triviali. |
A031000154 |
- Sì, sì: Di' pure, sono pronto a fare quanto posso per compiacerti. |
A031000161 |
Magone passò tutto quel giorno in onesta allegria col suo amico: giunta poi la sera gli disse: Abbiamo fatto una bella festa, ne sono contento; mi hai fatto veramente piacere. |
A031000162 |
- Sì, ne sono contentissimo; e lo sono specialmente perchè mi ci sono ben preparato. |
A031000166 |
Eccone alcuni fra molti di cui sono stato io medesimo testimonio. |
A031000166 |
Ora espongo alcuni fatti e detti arguti che sono piuttosto da ammirarsi per la loro amenità e piacevolezza, {53 [207]} di quello che siano da seguirsi. |
A031000166 |
Quanto abbiamo detto fin qui sono cose facili e semplici che ognuno può di leggieri imitare. |
A031000169 |
Al primo sentirsi a scottare, che fai, disse tosto, sei matto? Non sono matto, rispose, ma voglio solamente mettere alla prova la eroica tua pazienza; perciocchè se ti senti di sopportare con pazienza le pene dell'inferno per una eternità, non devi inquietarti per la fiammella di un zolfanello che è cosa di un momento. |
A031000170 |
Altronde io non sono un bandito. |
A031000171 |
Io sono andato una volta, disse, a fare alcuni giorni di vacanza a casa, ma in avvenire, se non sarò costretto, non ci andrò più. |
A031000173 |
- Perchè a casa vi sono i pericoli di prima. |
A031000177 |
- Dunque secondo me vada pure in vacanza chi sentesi di vincere i pericoli; io non sono abbastanza forte. |
A031000181 |
Ci recammo dal cav. Marco Gonella, il quale con bontà suole accogliere i nostri giovani tutte le volte che sono di andata o di ritorno da Castelnuovo di Asti. |
A031000194 |
- Io piango nel rimirare la luna che da tanti secoli comparisce con regolarità a rischiarare le tenebre della notte, senza mai disobbedire agli ordini del Creatore, mentre io che sono tanto giovane, io che sono ragionevole, che avrei dovuta essere fedelissimo alle leggi del mio Dio, io l'ho disobbedito tante volte, e l'ho in mille modi offeso. |
A031000198 |
Noi abbiamo scritte da lui medesimo le cose che si propose di praticare in quei giorni, e sono di questo tenore:. |
A031000209 |
Ho capito, egli disse pieno di stupore, sono io che debbo farmi il fagotto per l'eternità; bene mi ci terrò preparato. |
A031000215 |
Allora tutto malinconico: se non volete dirmelo è segno che ci sono vicino. |
A031000221 |
Mi sono soltanto confessato, ieri mattina, ed ho pure fatta la s. Comunione, tuttavia vedendo che la malattia si fa grave desidero di fare la mia confessione. |
A031000251 |
Io ne sono pentito. |
A031000256 |
O Maria, Maria, quanto mai i vostri divoti sono felici in punto di morte!. |
A031000260 |
- Quando sarai in Paradiso e avrai veduta la grande Vergine Maria, fatte un umile e rispettoso saluto da parte mia e da parte di quelli che sono in questa casa. |
A031000260 |
Pregala che si degni di darci la sua santa benedizione; che ci accolga tutti sotto la potente sua protezione, e ci aiuti in modo che niuno di quelli che sono, o che la divina provvidenza manderà in questa casa abbia a perdersi. |
A031000273 |
Trenta giorni or sono noi abbiamo consegnate alla terra le sue care giovani spoglie. |
A031000278 |
Mio Dio applicate ai fedeli, che sono in agonia, e muoiono in questo momento, i meriti infiniti del preziosissimo Sangue di N. S. Gesù Cristo, della sua dolorosa passione, e morte, del martirio di Maria a piè della Croce, e delle preghiere, che Essa in quel punto v'indirizzò. |
A031000280 |
Ohimè! saranno tutti in grazia, o forse alcune migliaia sono ancora in istato di peccato mortale!. |
A031000283 |
III. Quanti fra quelli, che oggi agonizzano sono nostri amici, nostri benefattori, forse anche fratelli, e congiunti, forse anche complici di qualche nostro peccato, o testimonii di qualche nostro scandalo!. |
don bosco-cenno istorico sulla congregazione di s. francesco di sales [1874].html |
A032000020 |
Questa Società nella sua costituzione presentando basi alquanto diverse da quelle delle Congregazioni già esistenti, sono stato richiesto a dare molti schiarimenti a Monsig. |
A032000029 |
Oltre a queste cose speciali i novizi prendono eziandio parte a tutte le pratiche di pietà comuni agli altri giovani della casa, quali sono preghiere comuni mattino e sera con apposito sermoncino, sacre funzioni dei giorni festivi cioè: Due messe, Mattutino e Lodi della B. V., spiegazione del Vangelo al mattino. |
A032000033 |
In quali altre cose sono occupati?. |
A032000034 |
In questo tempo i Novizi sono occupati anche {12 [242]} a fare il Catechismo ogni qualvolta ne sia di bisogno, ad assistere i fanciulli dello Stabilimento, e talora anche a fare qualche scuola diurna o serale, a preparare i pii ignoranti alla cresima, alla Comunione, a servire la santa Messa e simili. |
A032000036 |
Quali ne sono i risultati morali?. |
A032000039 |
Ammessi poi alla filosofia sono tutti radunati nella casa di Torino e si applicano a questa {13 [243]} scienza non meno di due anni. |
A032000041 |
Qualora poi ne sia mestieri, siamo assai bene aiutati da alcuni nostri allievi già fatti pubblici insegnanti, che molto di buon grado vengono a prestare l' opera loro ogni volta ne sono richiesti. |
A032000044 |
Quali parti di scienza sono specialmente coltivate?. |
A032000054 |
Anzi l'esperienza di trentatré anni ci ammaestra, che queste assidue occupazioni sono un baluardo inespugnabile della moralità. |
A032000054 |
I nostri Cherici non di regola ordinaria ma quando si deve fare qualche prova, o vi è particolare bisogno sono occupati ad assistere nello studio, dove essi parimente possono studiare; sono occupati ad assistere nei dormitorii, {15 [245]} nella ricreazione, nel tempo di passeggio, di Chiesa e simili; ma ciò fanno soltanto in tempo libero senza che loro si impedisca nè la scuola nè lo studio. |
A032000054 |
In caso poi di necessità alcuni sono anche temporaneamente applicati nelle scuole diurne o nelle scuole serali. |
A032000056 |
I trattati sono diversi da quelli della nostra Congregazione; e spesso sono cangiati, giacché ogni professore detta ed usa il suo proprio trattato. |
A032000065 |
I membri poi di questa Congregazione sono circa trecento trenta. |
don bosco-chi e d. ambrogio.html |
A033000002 |
- Io sono venuto via, lo sai, ancor giovine, non ho potuto conoscerlo - ma tu che ci stai ancora, saprai darmi notizie precise. |
A033000016 |
- Nel mondo però vi sono tante opinioni di D. Ambrogio, non è vero?. |
A033000018 |
- Chi sono quelli che chiamano D. Ambrogio un vero predicatore, e lo lodano?. |
A033000019 |
- Si è osservato, che generalmente parlando, tutti quelli a cui piace D. Ambrogio, non sono i migliori cristiani. |
A033000028 |
- Ah l' ho capita; ma e chi sono quelli che lo schivano e lo fuggono come falso profeta?. |
A033000029 |
- Fa attenzione, sono tutti i migliori cattolici, e non vedrai un bravo padre di famiglia, od un bravo figlio ad applaudirlo: se lo sentono, lo fanno per pura curiosità, ma lo tengono per un falso profeta. |
A033000036 |
- E quali sono?. |
A033000043 |
- Senti, mio caro, il Papa è capo della Chiesa e padre di tutti i fedeli; i vescovi sono dipendenti ed uniti al Papa, i sacerdoti sono dipendenti ed uniti ai loro vescovi, i fedeli poi sono dipendenti ed uniti ai loro paroci, e così ne viene quel corpo mistico di cui parla S. Paolo nella sua lettera agli Efesini |
A033000065 |
- E con questo esempio voglio farti intendere che, siccome il Papa è padre spirituale di tutti i cristiani, i vescovi sono padri spirituali dei loro diocesani ed i paroci dei loro rispettivi parrocchiani, così D. Ambrogio fa male, ed insinua una falsa dottrina, insegnando il disprezzo ai propri padri spirituali, nella stessa maniera che farebbe male, e sarebbe un falso amico colui che sparlasse di te col tuo figlio |
A033000078 |
Quello che più mi persuase sono gli esempi dell'albero e del mio figlio. |
A033000082 |
- Quali sono queste ragioni? {13 [257]}. |
A033000091 |
- Da quanto abbiamo detto, tu puoi discernere e capire se sia un vero o falso profeta: e se ce ne venissero cento altri se non sono in dipendenza della Chiesa, del Papa e dei vescovi, cioè da essi autorizzati e ad essi uniti, noi tutti dobbiamo fuggirli. |
don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html |
A034000003 |
Che anzi io non mi sentirei di approvare queste Regole quali esse sono presentemente, e quali furono date alle stampe nel presente anno dalla Tipografia di detta Congregazione. |
A034000004 |
A me pare, che i soggetti i quali intendono poi fare i voli nella Congregazione debbano essere appositamente esercitati per due anni nell'umiltà ed annegazione di sè medesimi, e per riuscire alla totale indifferenza di sè stessi, che il sostanziale del religioso, debbano essere applicati ad esercizi di ascetica speciale, come si fa negli ordini religiosi, e specialmente nella Compagnia di Gesù: al contrario alSig. D. Bosco sembra, che ammettendo ai voti solo dei giovani i quali, entrarono nelle sue scuole da giovanetti e che per 7 od 8 anni od anche più furono ogni dì attentamente osservati, e furono sempre e sono ora trovati modesti, pii, casti, docili, mortificati. |
A034000004 |
Ma questo a mio giudizio, è un errore, perchè l'esperienza di quel lungo tempo dimostrerà bene che questi giovani sono ottimi cristiani, ma non già che sieno formati a quello spirito di sacrificio ed a quella costanza di annegazione e indifferenza, senza cui i soggetti non potranno mai perseverare nella religione |
A034000005 |
Quindi per mancanza di noviziato sono già usciti taluni i quali avevano pur fatto voti perpetui e che parevano fermissimi nella loro vocazione. |
A034000008 |
Finalmente in questa Congregazione non si possono formare ecclesiastici bene istruiti nella Filosofia razionale e nella Teologia e nelle altre scienze sacre perchè la massima parte attendono a questi studi mentre fanno la scuola di latinità o di altra arte o scienza: e mentre per contro, la S. Sede aveva prescritto che lutti gli studenti di Teologia che sono in Torino appartenenti a questa Congregazione frequentassero le scuole del Seminario Arcivescovile: si trovò modo di ottenere da questa prescrizione una dispensa. |
A034000013 |
Tutti gli studenti di Teologia debbano almeno per quattro anni frequentare le scuole del Seminario della città ove trovasi la loro casa; e quindi nelle case della Congregazione dei luoghi ove non sono Seminari {15 [351]}. |
A034000015 |
Ma ora che questa Congregazione fa parte della mia Diocesi, e che sento il dovere che mi corre di esaminare le cose quali sono, e che mi accorgo che l'Opera per quanto sembri ingrandita, è lungi dall' avere la solidità che sarebbe desiderabile, giudico, sia mio stretto obbligo di esporre la cosa a questa Sacra Congregazione come allo stromento di cui Iddio si servirà certamente per {16 [352]} ordinare nell'Opera suddetta quando sarà da ordinarti per renderla solida e di durata. |
A034000020 |
9) sono state accomodate le suddette animadversioni prout finis et regulae societatis patiuntur. |
A034000022 |
Avendo esaminato il detto Libro di Costituzioni, ho dovuto prima verificare il modo nel quale sono state eseguite le correzioni ingiunte dalla S. Sede. |
A034000022 |
Ora mi ha recato non poca sorpresa lo scorgere che la maggior parte di esse sono state omesse, o eluse sotto pretesti più o meno speciosi allegati dal Superiore Generale in una così detta dichiarazione delle regole annessa alla supplica. |
A034000034 |
Oltre l' essere questo troppo simile ad un avviso di Libraro, sarebbe una specie di approvazione implicita ed anche anticipata dei libri già stampati e da stamparsi, i quali non sono stati esaminati ed approvati dalla S. Sede. |
A034000044 |
Quattro dì essi sono nominati dall'Istituto e i due altri dal solo Rettore e per un solo anno. |
A034000066 |
L' allegato timore di qualche difficoltà per parte dell'Autorità civile, che s adduce per motivo di non fare menzione nelle Costituzioni d'alcune animadversioni, non si è reputato come motivo giustificante della omissione, perchè in tanti altri Istituti esistenti in Italia sono state inserite nelle loro Costituzioni le stesse massime, perchè non v'è alcuna necessità di stampare le Costituzioni, nè di comunicarle integralmente al Governo. |
A034000066 |
Le tredici animadversioni comunicategli nel Marzo 1869 sono state nella maggior parte omesse nel nuovo progetto di Costituzioni. |
A034000068 |
Si dovrebbe levare a pag. 9 la menzione speciale fatta di que' libri buoni, che sembrerebbe un implicita, ed anticipata approvazione di libri stampati e da stamparsi che non sono stati esaminati dalla S. Sede. |
A034000080 |
Sono pochi due individui per aprire una Casa (p. |
A034000096 |
I membri che la compongono presentemente sono trecento trenta tra sacerdoti, chierici e laici. |
A034000108 |
Ogni anno vi sono circa cento quindici de' nostri allievi che entrano nello stato ecclesiastico e che sono inviati ai Vescovi delle rispettive Diocesi. |
A034000109 |
Sono poi oltre a cinquanta i Sacerdoti Salesiani, i quali lavorano continuamente a dare esercizi spirituali, missioni, tridui, novene, a confessare negli ospedali, negli istituti di beneficenza, nelle carceri, e nei paesi e città delle varie Diocesi. |
A034000113 |
Le Chiese, le Case di educazione ed Ospizi sono in numero di sedici. |
A034000114 |
Gli interni o convittori sono circa 850 tra artigiani e studenti. |
A034000115 |
Costoro appartengono ai più discoli della città, i quali per lo più non sono accolti nelle pubbliche scuole. |
A034000121 |
Si ha pure cura spirituale della casa detta: Famiglia di S. Pietro, ove sono raccolte le donne che escono dalle carceri, sono in numero di 60. |
A034000122 |
Del Laboratorio di S. Giuseppe, che ha lo scopo di dare lavoro e religione alle fanciulle pericolanti, sono in numero di 100. |
A034000123 |
Nuovo Collegio convitto di Valsalice pe' giovani di civile condizione, sono in numero di 60. |
A034000126 |
Avvi qui eziandio scuola diurna e serale per gli esterni, ed una Chiesa spaziosa, dove spesso sono raccolte più migliaia di persone. |
A034000126 |
In Sampierdarena presso a Genova sotto il nome di Ospizio di S. Vincenzo, sono raccolti 100 poveri fanciulli da avviarsi a diversi mestieri, come a Torino. |
A034000130 |
Le religiose sono già in numero di quaranta ed hanno cura di 200 fanciulle. |
A034000131 |
Al presente sono' conchiuse te trattative per apri. |
A034000144 |
Nel 23 Febbraio 1874 i Soci Salesiani sono N. 330. |
A034000148 |
Al presente, come nel 1870, non si hanno mezzi finanziari preventivi, ma non ci sono debiti. |
don bosco-conversazioni.html |
A035000002 |
Noi perciò, non colla calunnia, non con ciance, o colla mala fede, che sono le armi ordinarie dei nostri nemici, ma col Vangelo e colla Storia alla mano proveremo fino all'evidenza che il bisogno della Confessione fu riconosciuto dagli stessi gentili; per ordine di Dio fu praticato dal popolo Ebreo; e che tal pratica venne dal Salvatore elevata alla dignità di Sacramento, e stabilita qual mezzo utile ad ogni cristiano e assolutamente necessario a tutti quelli che hanno peccato mortalmente dopo il Battesimo. |
A035000004 |
Per quanto fu possibile mi sono astenuto dal nominare gli autori e le empietà contenute negli scritti dei nemici {IV [148]} della Confessione, e ciò feci per due motivi; per non cagionare troppo grave afflizione ai buoni Cattolici, che non possono a meno di essere profondamente addolorati nel vedere profanate le cose più venerande di nostra Religione; ed anche per non eccitare la curiosità di leggere i libri perversi che contengono tali errori e tali sconcezze. |
A035000005 |
Mi sono limitato a rendere chiara la dottrina della Chiesa Cattolica intorno all'instituzione della Confessione, mostrando la verità, e combattendo l'errore senza quasi nemmen nominarlo. |
A035000028 |
Se gradite che io mi trattenga alquanto a discorrere con voi, il fo di buon grado, e vi dico che sono assai contento della maggior parte de' miei parrocchiani, che si danno premura di adempire il loro dovere pasquale accostandosi al sacramento della Confessione e della Communione; tuttavia io sono desolalo di vederne parecchi indifferenti ad un così grave dovere di religione. |
A035000032 |
Ma nel leggere, nel conversare, nel vedere... mi son nati tanti dubbi, che {13 [157]} mi sono determinato a non voler più sapere di confessione. |
A035000032 |
Voi dimandate perchè taluno di noi non vada a confessarsi, ed io vi dico che sono appunto uno di quei tali. |
A035000033 |
Io non ho bisogno di confessarmi perchè io sono un uomo onesto. |
A035000035 |
Io non sono nè il solo, nè il primo a parlare così. |
A035000036 |
E costoro non sono ancora che gente, la quale per lo più impara la scienza della Religione ai passatempi ed ai caffè. |
A035000036 |
Or bene rispondete con uguale franchezza a quanto sono per dimandarvi. |
A035000048 |
Ce ne sono dieci di Dio, cinque della Chiesa; quando anche noi osservassimo tutti gli altri, e poi mancassimo all'osservanza di uno di essi; ciò basta perchè siamo eternamente dannati. |
A035000050 |
I santi non avevano così buona opinione di loro medesimi, e si sono salvati mediante la confessione. |
A035000050 |
Non dite più adunque; io sono uomo onesto, a che andarmi a confessare? Noi siamo tutti peccatori chi più, chi meno, e credo che lo sia più degli altri colui, che pretende essere irreprensibile dinanzi a Dio. |
A035000050 |
Pure le cose accennate sono peccati concontrari ai comandamenti di Dio. |
A035000056 |
Ed anche in ciò io sono in grado di appagarvi. |
A035000063 |
Fate solamente attenzione a ciò che sono per dirvi, e ne sarete certamente convinti. |
A035000068 |
Fatemi vedere che G. C. abbia dato agli Apostoli la facoltà di rimettere i peccati, e tutte le difficoltà sono sciolte. |
A035000078 |
Avendo dette queste parole soffiò sopra di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo: i peccati sono rimessi a quelli, a cui li rimetterete, e sono ritenuti a quelli, a cui li riterrete.» Io credo che non si possa desiderare un modo di parlare più chiaro, e più manifesto per indicare la facoltà data agli Apostoli da G. C. di rimettere e ritenere i peccati. |
A035000100 |
Or come faranno questa distinzione, come conosceranno queste colpe, se loro non sono confessate? Vorreste voi forse dire che i confessori debbano giudicare come si fa avanti ai tribunali civili, sulla attestazione di quelli che conoscono la nostra vita? allora sì che si griderebbe contro alla confessione. |
A035000111 |
Laonde presentandosi a lui qualche peccatore pentito, poteva dirgli, come disse di fatto: Ti sono rimessi i tuoi peccati; ( remittuntur tibi peccata tua: Matt. 9, e Luc. 5 e 7. |
A035000116 |
Sono gli Evangelisti S. Matteo e S. Gioanni. |
A035000119 |
Queste parole sono così spiegate da S. Agostino: «Prima di ricevere quel sacramento, «l'Eucaristia, è d'uopo ricorrere alla confessione» ed alla penitenza e fare un «diligente esame delle nostre azioni. |
A035000121 |
Nemmeno dobbiamo ommettere che moltissime cose si praticavano allora e di cui non si trova parola nella Bibbia; come sono i riti e le cerimonie con cui erano amministrati i Sacramenti e si compievano altre sacre funzioni. |
A035000126 |
Non si è mai insegnato nella Chiesa che i sacerdoti rimettano i peccati in virtù propria, ma li rimettono in virtù dell'autorità ricevuta da G. C. che loro dice: i peccati sono rimessi a quelli, a cui li rimetterete, e sono ritenuti a quelli a cui li riterrete. |
A035000126 |
Vi scrivo, figliuoli, dice S. Gioanni, che i peccati sono rimessi a voi pel nome di Lui, cioè di G. C.; Scribo vobis, filioli, quoniam peccata remittuntur propter nomen ejus. |
A035000127 |
Da chi adunque sono rimessi i peccati, Remittuntur peccata?. |
A035000128 |
Sono rimessi da quelli a cui disse G. C.: tutto ciò che scioglierete in terra, sarà sciolto in cielo: i peccati sono rimessi a quelli, cui li rimtterete. |
A035000129 |
I peccati sono rimessi dai successori degli Apostoli secondo l'autorità ricevuta da G. C. e pel nome di Lui, propter nomen ejus. |
A035000131 |
Ahi! ahi! caro Andrea, quei libri che si vanno vendendo or qua or là con promessa che contengano la pura parola di Dio, per lo più sono libri protestanti. |
A035000135 |
Perciocché sono molte cose scritte e che dipoi si sono perdute, e molte altre sono state praticate e che vennero scritte dipoi. |
A035000142 |
Parlando egli della confessione scriveva: «noi dobbiamo assolutamente astenerci da ogni sorta di vizio, perchè non sappiamo se avremo tempo di confessarci a Dio ed al prete.» Ed altrove: È prescritto evidentissimamente dalla parola del Signore, che si dia la grazia del celeste Sacramento anche a quelli che sono colpevoli di gravissimo peccato, purchè di tutto cuore e con manifesta confessione del peccato ne facciano la penitenza. |
A035000143 |
Notate però, che vi sono ancora moltissime altre autorità che per brevità io tralascio; le quali sono tutte d'accordo nel magnificare la bontà di Dio, per avere istituito questo sacramento, pel gran vantaggio che gli uomini ne possono ricavare, e attestando in pari tempo la pratica non mai interrotta nei primi secoli della Chiesa. |
A035000158 |
Se ci sono questi fatti, perchè non raccontarli subito? La quistione sarebbe stata finita. |
A035000166 |
E di questa sua bontà e sollecitudine nel confessare sono testimoni i suoi medesimi nemici. |
A035000179 |
Tutte le sette antiche orientali ancora superstiti, come sono i Nestoriani, gli Eutichiani, i Giacobitì, i Greci che da oltre dieci secoli sonosi separati dalla Chiesa Cattolica, tengono l'uso e la necessità di confessarsi al prete. |
A035000180 |
Ma non so darmi pace come il mio libro, che mi assicura contenere la pura verità, mi dica che la confessione fu inventata dai preti circa mille anni sono. |
A035000181 |
Dal tempo di Tertulliano e di Origène, i quali vissero {57 [201]} mille e seicent'anni prima di noi, e troviamo nella storia che i cristiani si sono sempre confessati, epperciò fu sempre obbligatoria la confessione sin dai tempi di Gesù Cristo. |
A035000184 |
Anch'io ho già osservato questo, e qualche volta ho detto tra me stesso: questi libri mi dicono che la confessione non fu istituita da Gesù Cristo; e intanto uno mi dice che fu istituita mille anni sono; un altro mi dice che lo fu cinquecento cinquant'anni prima di noi: ma se si sa con certezza una cosa non ci dovrebbe essere lo sbaglio di cinquecent'anni. |
A035000187 |
Credo che nei vostri studi legali abbiate rilevato che per Concilio generale s'intende una riunione di vescovi legittimamente convocati, a cui sono invitati quelli di tutto il mondo cattolico. |
A035000189 |
In que' tempi, miei cari amici, erano molti cristiani, come pur troppo ce ne sono ai giorni nostri, i quali trascuravano di confessarsi esponendosi così a pericolo di eterna dannazione. |
A035000230 |
Ci sono riti, cerimonie, sagrifizi, espiazioni, lo so; ma credo che non si parli di confessione. |
A035000242 |
E ci sono alcuni miei compagni d'uffizio, i quali asseriscono essere per loro una vera tortura il confessarsi. |
A035000245 |
Notate però bene che coloro i quali sono più assidui al Sacramento della confessione, sono appunto quelli che hanno vie più il cuore contento e vivono giorni di pace e di tranquillità. |
A035000255 |
Il Re è Dio, che manda i suoi Ministri, i Sacerdoti, a dire ai peccatori: Io vi assolvo dalla morte eterna, e vi restituisco in libertà e vi ridono l'amicizia col supremo Re del cielo e della terra; ed affinchè non dubitiate della mia asserzione ecco il decreto con cui io sono stato delegato per {78 [222]} eseguire questi ordini: quorum remiseritis peccata, remittuntur eis; quorum retinueritis, retenta sunt. |
A035000261 |
Sicché vi sono molte persone pie, le quali per assicurarsi la via della salute, vanno assai spesso a confessarsi, quando anche la loro coscienza non li rimproveri di alcuna colpa. |
A035000262 |
Tuttavia manifestare i miei segreti ad un uomo come sono io!. |
A035000271 |
Perciocché se noi avessimo {81 [225]} dovuto confessare le nostre colpe ad un angelo mandato dal cielo, ne avremmo avuto terrore e spavento al pensare che quelli sono purissimi spiriti non soggetti ad alcuna miseria umana. |
A035000272 |
Tutto va bene: quasi quasi mi risolvete di andarmi a confessare, nè saprei quale cosa opporre se non quella che si dice comunemente, cioè che quelli che si confessano sono peggiori degli altri. |
A035000273 |
Asseriscono che coloro i quali si confessano spesso sono peggiori degli altri. |
A035000273 |
Ditemi, sono gli uomini più onesti della società quelli che rubano, bestemmiano, maledicono, assassinano?. |
A035000275 |
Sono forse costoro che frequentano la Confessione?. |
A035000277 |
Quei cristiani che sparlano delle cose sante, violano i voti fatti a Dio, rinnegano {82 [226]} la loro religione per secondare le loro passioni, sono quelli che si confessano spesso?. |
A035000279 |
Ditemi ancora: quei padri e quelle madri che non hanno cura della figliuolanza, passano il giorno festivo dandosi al bel tempo, mangiando, bevendo, giuocando, cagionando così scandalo e miseria nella famiglia, forsechè sono costoro assidui a confessarsi?. |
A035000279 |
Dunque secondo voi costoro non si confessano, e sono già uomini malvagi. |
A035000285 |
Ditemi ancora, tutti quelli che sono rinchiusi nelle carceri, quelli che di quando in quando sentite a dire essere condannati al patibolo, che propriamente voi chiamerete i peggiori, cioè i più malvagi degli uomini, erano forse cristiani fervorosi frequenti alla confessione?. |
A035000286 |
Basta, basta, signor Curato, avete ragione, sono cose che ho letto nel mio libro, che conosco sempre più essere una raccolta di spropositi. |
A035000286 |
Mi sono accorto che i protestanti per sedurre i cattolici per prima cosa si mettono a sparlare della confessione, perchè se non riescono di allontanare i loro allievi dalla confessione, torna inutile ogni loro cura. |
A035000287 |
Ciò può darsi perchè non avvi cosa buona e santa, di cui l'uomo non possa abusare; ma è sempre vera la regola generale che i migliori cristiani sono quelli che frequentano la confessione, perchè, come convenite anche voi, in generale si prova col fatto che i migliori e i più onesti uomini della società sono {84 [228]} quelli che frequentano la confessione; al contrario i più malvagi sono coloro che o non si confessano, o si confessano male. |
A035000290 |
Appunto a questo riguardo era solito a dire il dotto Silvio Pellico con un suo amico: «sono immensi i vantaggi» spirituali e temporali che apporta la» confessione! Quante famiglie rappacificate!» quanti giovani ricondotti a' loro genitori!» {85 [229]} quante risse impedite, quanti» furti riparati! e ciò tutto in grazia della» confessione.». |
A035000316 |
Altronde dovete notare che, eziandio umanamente parlando, il confessore non potrebbe ricordarsi di ciò che sente in confessione, attesa la moltitudine degli individui che a lui si prosentano, e la varietà delle cose che gli sono esposte. |
A035000330 |
Tutte queste cose sono indispensabili per fare allora una buona confessione. |
A035000338 |
Non dico che il Signore nieghi la grazia all'uomo mentre è in vita: io voglio solamente dire che l'abuso fatto della misericordia e della grazia di Dio, il tempo mal impiegato, o impiegato inutilmente, rendono l'uomo indegno di quei segnalati favori che in questi ultimi momenti sono indispensabili per fare una buona confessione. |
A035000353 |
Di fatto ditemi in grazia vostra, come può essere che un uomo sempre stato alieno da Dio, od almeno, non curante di lui, e de' Sacramenti in tutta la sua vita, possa poi ad un tratto, colle facoltà sue intellettuali così sfinite come io saranno in quel punto, rivolgersi totalmente a lui, ricevere colle debite disposizioni i Sacramenti, cioè abborrire il peccato sempre avuto così caro, abbracciare di tutto cuore la virtù fin allora quasi sconosciuta, e ciò tutto per principio d' amore? Gli esempi che riscontriamo nelle sacre scritture sono terribili. |
A035000359 |
Sono questi due terribili esempi che devono spaventare coloro che differiscono la loro conversione. |
A035000362 |
Del resto, miei cari, di tutti quelli che sono all'inferno posso assicurarvi che niuno voleva dannarsi, tutti avevano volontà di convertirsi prima di morire, ed intanto o sia loro mancata la grazia, o sia mancato il tempo, fatto sta che la loro volontà rimase inefficace ed ora sono dannati eternamente; e dal mezzo di quelle fiamme vanno gridando: - oh se ci fosse dato un po' di tempo per riconciliarci con Dio! Oh si daretur hora! - Ma loro si risponde per tutta l'eternità: «non vi è più tempo: tempus non erit amplius.». |
A035000368 |
Non è vero che ognuno sapendo già che bisogna esser buono, sia inutile di sentirselo a dire; che bastino le proprie riflessioni ed opportune letture; no! la favella viva d'un uomo ha una possanza, che nè le letture nè le proprie riflessioni non hanno! l'anima ne è più scossa; le impressioni, che vi si fanno, sono più profonde. |
A035000370 |
Ma ritenga che i «mezzi più efficaci per infondere nei «cuori cristiani la virtù sono la «confessione e comunione. |
A035000378 |
Noto però che l'autore non ha niente di nuovo; perciò tutti gli errori ivi contenuti sono già stati le mille volte confutati. |
A035000378 |
Tutti i papi, tutti i concilii, tutti i vescovi, tutti i preti confrontati con lui sono altrettanti bamboli che sanno nemmeno l' abicì delle scienze. |
A035000391 |
1 o Egli dice che le parole dette dal Salvatore: quorum remiseritis etc. con cui conferì il potere di rimettere i peccati, sono indirizzate alla turba dei fedeli; perciò secondo lui, uomini, donne, giovani e fanciulli sarebbero tutti egualmente confessori. |
A035000405 |
Chi non rimira con occhio d'invidia il tribunale di penitenza? Chi, nell'amarezza del rimorso, e nell'incertezza del {123 [267]} perdono divino, chi non desidererebbe di udire una bocca, che colla potenza di G. C. gli possa dire: va in pace: i tuoi peccati sono perdonati!». |
A035000408 |
Dopo la confessione il prete gli darà l'assoluzione in questa maniera, purchè egli la dimandi con umiltà e con vero pentimento: Il nostro Signor Gesù Cristo che ha fato alla sua Chiesa la facoltà di assolvere tutti i peccatori, che sono veramente pentiti, e che credono in lui, ti voglia perdonare i tuoi peccati per la sua infinita misericordia. |
don bosco-conversione di una valdese.html |
A036000003 |
Non sono che pochi giorni, dacché colla mia Pastorale per la corrente Quaresima tutti io eccitava per organo dei signori Parroci li miei amati Diocesani a ben guardarsi dalle insidie che ai nostri giorni tendonsi per ogni dove ai Cattolici, onde farli fuorviare dalla loro religione, unica vera, la religione dei loro padri, e già si avverarono pur troppo le mie apprensioni, o Venerandi Confratelli e Figli dilettissimi: L'inimicus homo, di cui parla il Vangelo, è comparso anche su di questo bel campo mistico di Dio, e s'affatica e cerca di seminarvi la zizzania. |
A036000005 |
Li punti principali e maggiormente {V [255]} presi di mira sono la Confessione, l'Eucaristia, la necessità delle buone opere per salvarsi, e il culto di Maria Santissima nostra tenera, nostra carissima Madre; libri che nessuno, non munito di apposita facoltà, potrebbe leggere o ritenere; nessuno cui prema l'onore e la preziosa qualità di Cattolico, potrebbe anche solo accettare, per non esporsi al pericolo di trovarsi trascinato a discussioni alle solo a sconvolgergli quell'armonia interna tra lo spirito ed il cuore, che dall'autorevole e pietoso intervento di Dio per mezzo dei Sacramenti, si ha, e senza di cui non potrebbe vivere contento, né morire tranquillo. |
A036000005 |
Né conviene, né si deve entrare in discussione con tal gente da chi o non è ex professo, posto come li Sacerdoti alla custodia della scienza di Dio, o non ne fece uno studio apposito: Va indietro, Satanasso; ecco la sola risposta a tal seduzioni alla libertà assoluta di coscienza ed alla rilassatezza, che {VI [256]} altro infine non sono che inviti all'insubordinazione ed alla immoralità. |
A036000012 |
Quello però che ivi si dice intorno ai riti, alla dottrina e disciplina dei Valdesi, è tutto conforme ai loro catechismi e alle loro liturgie, a cui nello scrivere mi sono letteralmente attenuto. |
A036000025 |
Ah! avete un bel dire voi, se tu non vai a confessarti; ma se voi altre doveste confessarvi in pubblico, dinanzi a tutta la gente... Ohimè! mi viene ancora freddo adesso; mi sono trovata presente alcune volte.... |
A036000030 |
Il penitente risponde: OUI. Sì, sono pentito, e ne dimando di cuore perdono. |
A036000039 |
Sono già andata una volta: ma egli mi disse che non poteva confessarmi se non mi faceva cattolica, {12 [270]}. |
A036000043 |
Mi direbbero tutti che io sono divenuta pazza. |
A036000045 |
Questi vostri discorsi mi sono altrettante spine al cuore, ed accrescono quella malinconia che da qualche tempo mi opprime. |
A036000047 |
Basta, basta, {13 [271]} invidio la vostra sorte; ma io sono in gravi angustie, da cui non so come potrò cavarmi. |
A036000047 |
Perchè da qualche tempo io non sono più tranquilla nella mia religione, e voi soggiungete che io sono in gran pericolo di andare all'inferno se non mi fo cattolica; la qual cosa non posso effettuare senza espormi a mille pericoli; anzi temo che lo stesso mio padre mi manderebbe via di casa, oppure mi farebbe mettere in prigione. |
A036000057 |
Badate solamente, che la vostra allegria sia onesta, e che niuno introduca tra di voi cattivi discorsi, perchè, come avrete sentito oggi al Catechismo, i cattivi discorsi sono la rovina de'buoni costumi. |
A036000060 |
No, sig. curato, tutt'altra cosa affligge questa nostra compagna: ella è figlia di N. N., perciò i suoi parenti sono buoni proprietarii. |
A036000065 |
Ora comprendo il fatto: vedete mie buone figlie, solamente i Cattolici possono {16 [274]} avere la vera tranquillità del cuore; perchè nella sola Cattolica Religione ci sono i veri mezzi atti ad ottenere agli uomini grazie e benedizioni dal Signore; ci sono gli aiuti necessarii per non cadere in peccati, e i rimedi opportuni per cancellarti, qualora per disgrazia ci avvenga di commetterne. |
A036000071 |
Dimmi adunque: Quanti sono i Sacramenti?. |
A036000072 |
I Sacramenti istituiti da nostro Signor Gesù Cristo sono due: il Battesimo e la Santa Cena. |
A036000085 |
Questi antecessori dei Vescovi vanno dall'uno all'altro fino ai tempi degli Apostoli, i quali (sono parole della Bibbia) furono posti per ordine dello Spirito Santo a regere Ecclesiam Dei, a governare e reggere la Chiesa di Dio. |
A036000088 |
Che cosa è mai il nostro nome? Nulla... Se noi ci presentiamo in nostro nome, ciascuno potrà, anzi dovrà interrogarci: Chi siete voi? La mia autorità è uguale alla vostra; io sono, come voi, dotato di ragionamento, di coscienza e di esperienza; voi vi siete formata una religione; io mi farò la mia: i nostri diritti sono perfettamente eguali. |
A036000092 |
1° I vostri pastori non possono essere ordinati preti, perchè non credono al Sacramento dell'Ordine, né essi sono consacrati da alcun Vescovo; perciò niuna distinzione passa tra un vostro pastore e qualsiasi laico. |
A036000099 |
Povera me: io sono sempre più infelice!. |
A036000103 |
Prima era afflitta, perchè non poteva godere la pace di cuore che godono le mie compagne; adesso lo sono assai più, perchè i vostri discorsi mi fanno vie più dubitare della verità di mia religione. |
A036000110 |
Ma questo nulla importa: sono contento di aver potuto così parlare di nostra santa cattolica religione; ma poiché si avvicina la notte, ritiratevi tutte alle vostre case: il Signore Iddio vi accompagni e vi benedica. |
A036000114 |
Giuseppa rispose: mi sono trattenuta più del solito a divertirmi e chiacchierare con le mie compagne, e vedendo che si faceva tardi, mi son messa a correre quanto ho potuto, e per questo sono alquanto agitata. |
A036000122 |
Corsero tutte le mie compagne, colà chiamate da una donna di bellezza e maestà straordinaria; sono corsa anch'io, ma che? entrate le altre, a me fu {29 [287]} chiusa in faccia la porta, dicendomi: Ci entrerai, ma non ancora adesso. |
A036000132 |
Quanto ai cattolici, sono in ciò più fortunati di noi! Non c'è malore, non c'è stato di vita, in cui non abbiano le proprie benedizioni: noi valdesi, sotto il pretesto di un culto puro, viviamo aridi come deserti senza alcuna cosa che ci conforti nelle nostre afflizioni. |
A036000134 |
Fra i Valdesi si dice, che i Cattolici sono nemici accaniti dei Valdesi: e nel loro catechismo s'insegna, che noi siamo obbligati {32 [290]} ad amare tutti gli uomini del mondo, ancorché siano turchi, ebrei, eretici o scomunicati. |
A036000148 |
È una disgrazia: ma è proprio così: io me ne sono già accorto anche d'altri: cominciano a frequentar cattolici; leggono i loro libri, e poco per volta divenendo imbecilli, si fanno cattolici. |
A036000152 |
Sì, sì: affidate pure questo affare a me: sono pratico di cotali cose, e vi saprò poi dir tutto. |
A036000158 |
L ' ammissione alla santa cena è una delle funzioni più solenni della vila tra'protestanti, ed è un'imitazione di ciò che fanno i cattolici, quando sono ammessi alla prima comunione. |
A036000161 |
Che cosa intendano per questa comunione del Signore; io noi saprei, senza ricorrere a quei protestanti che sono più di buona fede, e credono con Lutero, essere la Comunione del Signore, lo stesso che la partecipazione fatta da'cattolici del corpo, sangue, anima, e divinità di Gesù Cristo. |
A036000284 |
Andate a casa: non lasciatela più trattare con persona, che non sia di casa: badate se ha libri, immagini, od anche qualche regalo fatto dai cattolici, levateglieli di mano: perchè questi oggetti sono assai pericolosi, e riscaldano vivamente una fantasia già agitata. |
A036000292 |
Signor ministro, nol nego più; il timore m'ha fatto mentire, ora ne sono pentita, ed io confesso sinceramente che desidero di tutto cuore di farmi cattolica. |
A036000297 |
Perchè nella Cattolica Religione vi sono più mezzi di salvarci. |
A036000298 |
Quali sono questi mezzi che ti par vedere fra i cattolici?. |
A036000300 |
Buona figlia, calmati, tu fai difficoltà dove non ci sono. |
A036000303 |
Mi pare di non avere la testa alterata, e se voi desiderate il mio bene dovete lasciarmi in quella religione in cui io sono persuasa di potermi più facilmente salvare. |
A036000316 |
Io sono stanca di disputare, io non ho studiato teologia, e poiché voi mi dite che tutte le chiese sono buone, sarà anche buona la cattolica, epperciò vi prego di lasciarmi in libertà, onde poterla abbracciare. |
A036000328 |
Se tu m'ami, non dovresti celarmi una cosa che io sono per domandarti. |
A036000332 |
Dunque sono le tue compagne cattoliche, ed il curato di N. N., che ti hanno suggerito tal cosa. |
A036000333 |
Nemmeno; quando io cominciai a parlare di religione con le mie compagne e con quel Curato, rifletteva già al modo, con cui avrei potuto farmi cattolica: da costoro mi sono solamente fatto dilucidare alcune difficoltà, che io non sapeva chiaramente risolvere. |
A036000335 |
Sono già più di due anni, da che io sono stata ammessa alla santa cena, e fra le altre cose il nostro pastore mi fece studiare quella parte di catechismo che tratta della Chiesa di Gesù Cristo, ove si fa questa dimanda: Che cosa è la Chiesa? Quest-ce que l'Eglise? E risponde! La Chiesa è la radunanza o il corpo di tutti i cristiani che credono in Gesù Cristo. |
A036000340 |
3° Che quando ci sono discordie tra i fedeli cristiani, si devono deferire alla Chiesa, affinchè sia giudicato da qual parte trovisi il torto o la ragione. |
A036000340 |
Di più se questo capo fosse invisibile, come potremmo noi conoscere, se ne sia presidente Gesù Cristo od il demonio; come sapere, se noi siamo guidati dallo Spirito Santo per la strada del cielo, oppure dal demonio a quella dell'inferno? D'altronde ho già fatto questa medesima dimanda a quel buon Curato, ed egli mi ha precisamente risposto: 1° Che Gesù Cristo ha stabilito un capo per governare la sua Chiesa, ed a questo capo ordinò di pascolare il suo gregge, che sono tutti i fedeli cristiani. |
A036000342 |
Dunque sono tutte queste le cose che ti risolvono a farti cattolica?. |
A036000344 |
Stimo bene di far notare al lettore, che la Santa Romana Chiesa dicesi Cattolica, non solo perchè si estende a tutti i luoghi, ma assai più perchè abbraccia tutti i tempi, cioè in ogni tempo si mostrò qual società visibile, qual corpo, i cui membri sono tutti i fedeli cristiani, sparsi nelle varie parti del mondo, sotto il governo del Sommo Pontefice, che dai tempi di Gesù Cristo fino a noi fu sempre riconosciuto come capo supremo della Chiesa universale. |
A036000347 |
Ho detto, fatto, promesso quanto ho saputo, e tutto invano; anzi, mi disse tante cose del nostro catechismo, che io stessa sono rimasta titubante intorno a ciò che debbo credere. |
A036000349 |
«Povera me! andava spesso esclamando nella sua camera, io sono una giovane sventurata: non desidero comodità, non onori, non ricchezze; desidero unicamente di poter abbracciare quella religione, che io giudico assolutamente necessaria per salvare l'anima mia. |
A036000351 |
Che fa ella? prende le due lenzuola del suo letto; dalla finestra si cala sul poggiuolo, e quindi lega insieme le lenzuola, ne avvolge un'estremità ad un capitello del tetto, e dicendo: mio Dio, sono nelle vostre mani; giù si abbandona a questa fune di nuovo genere, e si cala fino al pergolato, donde stringendosi al tronco della vite, discende fino a terra. |
A036000353 |
«Mio Dio, ella andava esclamando ginocchioni sotto a quel sasso, mio Dio, io sono nelle vostre mani, io voglio vivere e morire nella cattolica religione: che se debbo morire prima di giungere al Catecumenato, fate che io mi salvi: fin da questo momento io rinunzio a tutti gli errori che possono essere nella Chiesa Valdese, e mi dichiaro cattolica, e tale sarò fino all'ultimo respiro.». |
A036000355 |
Chi sei, le disse, qual motivo ti indusse a venire qui in tale strano stato? Oh! signor rettore, ella rispose, gittandosi ginocchioni, io sono una povera valdese, e vengo qui da voi per farmi cattolica. |
A036000356 |
I tuoi parenti sono consapevoli di questa tua risoluzione?. |
A036000357 |
I miei parenti sanno che io voglio farmi cattolica; ma vi sono affatto contrarii, e per questo appunto io sono fuggita di casa a loro insaputa. |
A036000361 |
Sono due anni e mezzo che io vado meditando tal fatto, e sono sei mesi che mi sono assolutamente determinata. |
A036000370 |
Di più, sebbene si usi la massima riserbatezza nel ricevere individui nel catecumenato, tuttavia i Valdesi vanno sempre spacciando che essi sono allettati da lusinghe, promesse e che talvolta si usa eziandio la violenza; cose tutte false, ma che servono di pretesto ai Valdesi per calunniare i cattolici. |
A036000373 |
Forse i tuoi parenti sono tristi e ti maltrattavano in casa?. |
A036000375 |
Forse i tuoi parenti sono nella miseria e tu stentavi di qualche cosa in famiglia?. |
A036000376 |
Nemmeno: i miei parenti sono buoni proprietari, e vivono onestamente col proprio lavoro; nè mai in famiglia ho stentato di alcuna cosa. |
A036000378 |
Niuno, signor Rettore, niuno affatto; io mi sono a ciò risoluta ad unico fine di abbracciare una religione, in cui io possa salvare l'anima mia. |
A036000386 |
Miei cari, rispose rispettosamente Giuseppa, io non sono pazza, ma fui illuminata dal Signore: io vi ho sempre amati, e continuo ad amarvi sempre più per l'avvenire; che se per mia trista sorte non potessi più godere la vostra compagnia per l'avvenire, non cesserò di amarvi teneramente, e pregare il Signore Iddio per voi, affinchè v'illumini e vi faccia conoscere le verità della vera Religione. |
A036000388 |
Prima però di venire all'abiura, si istruisce a dovere il catecumeno nei principali elementi del cattolicismo, e segnatamente intorno a quei punti che sono negati dagli eretici. |
A036000393 |
Intanto, o mia figlia, rispondete a quanto sono per domandarvi. |
A036000398 |
Che non è stato fatto, ma generato consostanziale al Padre, per cui le cose tutte sono state fatte. |
A036000401 |
Confesso ancora, che vi sono veramente e propriamente sette Sacramenti della nuova Legge, istituiti da nostro Signore Gesù Cristo, e necessarii alla salute dell'uman genere, sebbene nol siano tutti assolutamente necessarii a ciascheduno, vale a dire, il Battesimo, la Cresima, la Santa Eucaristia, la Penitenza, l'Estrema Unzione, l'Ordine, e il Matrimonio; riconosco che essi danno la grazia, e che tra i medesimi il Battesimo, la Cresima, e l'Ordine, non si possono reiterare senza sacrilegio. |
A036000408 |
Riconosco la Santa Cattolica ed Apostolica {88 [346]} Romana Chiesa, come madre e maestra di tutte le Chiese, e prometto e giuro una vera ubbidienza al Romano Pontefice successore di S. Pietro, Principe degli Apostoli, e Vicario di Gesù C. Ricevo pure senza il minimo dubbio, e professo tutte le altre cose, che sono state insegnate, definite, e dichiarate dai sacri canoni, e dai concilii ecumenici, e soprattutto dal Sacrosanto Concilio di Trento; e nello stesso tempo condanno, rigetto, ed anatematizzo anch'io quanto è loro contrario, e tutte le eresie che furono dalla Chiesa condannate, rigettate, ed anatematizzate. |
A036000440 |
È questa la ragione, per cui molti pastori protestanti, e particolarmente nell'Inghilterra, rifiutano di amministrare il Battesimo ai fanciulli: sicché i genitori, vedendo che que'ministri non si curano di Battesimo, se non sono ben pagati, vanno dai preti cattolici per far battezzare i loro bamboli; e talvolta diviene cattolica l'intiera famiglia. |
A036000450 |
Avete ragione, o Giuseppa, ma queste sono solamente le prime cose che confortano il cattolico: continuate ad istruirvi nella religione che avete abbracciato, e vi assicuro che ogni giorno avrete nuovi argomenti onde consolarvi. |
A036000451 |
Il lettore sarà certamente ansioso di sapere gli ulteriori avvenimenti che riguardano Giuseppa, ed io ben volentieri sarei per appagarlo; tanto più, che ce ne sono ancora molti e interessanti; pure per gravi ragioni, che qui non occorre manifestare, debbo tacerli, limitandomi a dare di lei un breve cenno. |
A036000463 |
I fatti di vostra vita sono più noti a voi che a me: io non voglio disputare con voi di religione, andatevene. |
A036000468 |
Difatti, l'osservare una religione che lascia libertà a ciascuno di credere quel che più gli aggrada, e nel modo che gli pare di leggere nella Sacra Scrittura; una chièsa, che è una società senza presidente, un corpo senza capo, chiesa che non ha vescovi, non sacerdoti, non altare, non sacrifizio; una chiesa che si associa con tutte le stravaganze delle varie sette protestanti, ciascuna delle quali professa più articoli, che sono negati dalle altre; una chiesa di cui non mai si parlò ne'dodici primi secoli del {103 [361]} cristianesimo, e che non può mostrare un SOLO di sua credenza, che valga a contare li suoi predecessori fino agli Apostoli; nè può mostrare un UOMO SOLO che abbia professato la medesima sua dottrina prima di Pietro Valdo; una Chiesa che s'intitola universale e non forma che 22 milà persone; e quindi il confrontarla colla Chiesa Cattolica, che fu in ogni tempo Una, Santa, Cattolica, Apostolica, che parte dal regnante Pio IX ed ascende da un Papa all'altro, fino a S. Pietro stabilito da Gesù Cristo a governarla ed essere Vicario di lui in terra; Chiesa che in ogni tempo praticò sempre i medesimi Sacramenti, il medesimo culto, ebbe sempre i suoi pastori, gli uni successori degli altri, ma sempre uniti al Romano Pontefice, i quali praticarono sempre la medesima fede, la medesima legge, il medesimo Vangelo, adorando un solo vero Dio; il fare questo confronto, dico, deve naturalmente persuadere ogni uomo ragionevole e non guidato dalle passioni, a dare un pronto abbandono a qualsiasi setta, per rientrare nell'arca di salute, nell'ovile di Gesù Cristo, la Chiesa Cattolica. |
A036000470 |
Protestanti valdesi, e voi tutti che vivete separati dalla Chiesa Cattolica, aprite gli occhi sopra l'immenso abisso che vi sta aperto finché vivete separati dalla vera religione: la Chiesa Cattolica qual madre pietosa vi stende amorosa le braccia: venite e ritornate a quella religione che fu pure per mille e cinquecento anni la religione de'padri vostri; venite e rientrate nell'ovile di Gesù Cristo e congiungetevi al Pastore Supremo, cui {105 [363]} disse Gesù Cristo: «Pascola i miei capretti, pascola le mie pecore: ciò che scioglierai in terra, sarà sciolto in cielo, ciò che legherai in terra, sarà legato in cielo:» quel pastore in cui si compiono queste consolanti parole del Salvatore: «come il Padre celeste mandò me, così io mando voi; chi ascolta voi, ascolta me; Ecco io sono con voi, tutti i giorni fino al finir de'secoli.». |
A036000472 |
Ministri, pastori valdesi e protestanti, che andate predicando che fa male colui che abbandona la propria religione, voi, secondo le vostre medesime parole, dovete dire ai cattolici che si guardino bene dall'abbandonare quella religione in cui sono nati, ed in cui furono allevati ed istruiti. |
don bosco-cooperatori salesiani [1877].html |
A038000001 |
Esso non contiene Regole per Oratorii festivi o per case di educazione, che tali regole sono descritte a parte, sibbene un vincolo con cui i Cattolici, che lo desiderano, possono associarsi ai Salesiaiii e { [341]} lavorare con norme comuni e stabili affinchè stabili ed invariabili se ne conservino lo scopo e la pratica tradizionale. |
A038000011 |
Inoltre volendo Noi dare un segno di speciale benevolenza ai sopradetti soci, elargiamo loro tutte le Indulgenze tanto Plenarie quanto Parziali, che i Terziari di s. Francesco d'Assisi possono conseguire; e coll'autorità Nostra Apostolica concediamo, che essi lecitamente e liberamente possano ottenere nelle feste di s. Francesco di Sales e nelle Chiese dei Preti della Congregazione Salesiana tutte le Indulgenze, che i Terziari possono guadagnare nelle feste e nelle {11 [349]} Chiese di s. Francesco d'Assisi, purchiè compiano a dovere nel Signore le opere di pietà che sono ingiunte per lucrare tali Indulgenze. |
A038000048 |
Tale pure e l'avviso datoci dal Signore quando disse: Le forze deboli quando sono unite diventano forti, e se una cordicella presa da sola facilmente si rompe, e assai difficile romperne tre riunite: Vis unita fortior, funiculus triplex difficile rumpitur. |
A038000049 |
Con siffatta proposta non intendiamo di dire che questo sia il solo mezzo per provvedere a tale bisogno, perciocchè ve ne sono mille altri, che noi altamente raccomandiamo perche siano posti in opera. |
A038000049 |
È vero che i membri di essa {28 [366]} sono cresciuti notabilmente, ma il lor numero è assai lontano dal poter corrispondere alle quotidiane richieste, che si fanno in vari paesi d'Italia, d'Europa, della China, dell'Australia, dell'America e segnatamente della Repuòblica Argentina. |
A038000050 |
Perciocchè molti andrebbero volentieri in un chiostro, ma chi per età, chi per sanità o condizione, moltissirni per difetto di opportunità ne sono assolutamente impediti. |
don bosco-corona dei sette dolori di maria.html |
A039000002 |
Affinchè poi si renda più facile lo esercizio di una tale Meditazione si praticherà primieramente con una corona in cui sono accennati i sette principali dolori di Maria, i quali si potranno quindi meditare in sette distinte brevi considerazioni {5 [5]} nel modo che suole farsi la Via Crucis. |
A039000121 |
A me dovuti sono. |
A039000174 |
Afflittissima Vergine, ahi! quanto sconoscente nel tempo trascorso io sono stato verso il mio Dio, con {25 [25]} quanta ingratitudine ho corrisposto agl'innumerabili suoi benefizi! Ora me ne pento, e nell'amarezza del mio cuore e nel pianto dell'anima mia, dimando a Lui umilmente perdono per avere oltraggiato la sua infinita bontà, risolutissimo in avvenire colla celeste grazia di non mai più offenderlo. |
A039000174 |
Gradite questo santo esercizio che sono per fare e ricevetelo in unione di quelle pene e di quei dolori che Voi soffriste per il vostro figliuolo Gesù. |
A039000196 |
Oh! e chi può frenare le lagrime vedendo una povera Madre immersa in sì grande affanno? Ma chi mai è la cagione di una tale acerbissima pena? Ah, sano io, sì sono io con i miei peccati che ho fatto si barbara ferita al tenero vostro cuore, o Vergine Addolorata. |
A039000202 |
Eccoci al Calvario ove già sono innalzati due altari di sacrifizio, uno nel corpo di Gesù, l'altro nel cuore di Maria. |
A039000208 |
Ed io? io solo non verso una lagrima in mezzo a tanto duolo! Ingrato e sconoscente che sono!. |
don bosco-daniele e i tre suoi compagni in babilonia.html |
A041000002 |
Ho dovuto occuparmi assai nel fare una divisione; ma l'ho riuscita bene, ho fatto la prova, l'ho trovata esatta, sono contento. |
A041000026 |
F. Io sono della valle d'Aosta; ma da sette anni dimoro qui in Torino, e da due anni frequento l'Oratorio di D. Bosco. |
A041000027 |
D. Nel paese d'Aosta ci sono tanti galantuomini; se loro somigli, devi pure essere un buon giovane. |
A041000070 |
D. Io sono del tutto contento. |
A041000075 |
F. Non vedete che io sono tutto insudicciato, e la tingerei, me la porto sotto il braccio. |
A041000084 |
A. Dove sono andati?. |
A041000086 |
Appena sto un momento senza vederli, che già sono impaziente d' abbracciarli, è proprio vero che un padre non può stare un momento senza pensare a' suoi figli. |
A041000117 |
Ma io sono corso qui piuttosto per restituirvi la borsa, e pregarvi a non far parola di questa cosa. |
A041000126 |
Quel fanciullo tanto buono! figlio di parenti che sono tutta probità ed onoratezza.... |
don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html |
A042000002 |
Per ora cominciate a ricevere quello che fu stabilito riguardo alla vita comune, alla moralità, all' economia, ed alle ispettorie, che sono le parti di maggior premura e di maggior rilievo. |
A042000005 |
Il Nostro Signor Iddio ci continui la sua grazia ed infonda nei nostri cuori coraggio e costanza da praticare esemplarmente le nostre Costituzioni, tenendo fisso il nostro cuore là dove sta preparato un gran premio a tutti coloro che sono fedeli al divino servizio sopra la terra. |
A042000006 |
La grazia di N. S. G. C. sia sempre con noi e pregate per me che sono con paterno affetto. |
A042000014 |
Con questo fatto la Congregazione adempiva quanto è prescritto dalle Costituzioni al capo 6° negli articoli 3° e 4°, i quali sono così concepiti:. |
A042000026 |
"Il Divin Salvatore dice nel santo Vangelo che dove {10 [386]} sono due o tre congregati nel suo nome, ivi si trova in mezzo di loro. |
A042000057 |
Il maestro non spinga oltre le forze loro quelli che sono di scarso ingegno. |
A042000057 |
Si mettano in pratica le prescrizioni sancite nelle regole particolari pel consigliere scolastico, pei maestri e per gli assistenti; e specialmente i maestri si ricordino di aver massima cura degli allievi che sono più indietro in classe. |
A042000059 |
Il consigliere scolastico procurerà di fare ogni mese una conferenza ai maestri ed a quelli che fanno ripetizione, o sono in qualche modo applicati nella direzione degli studii e nelle assistenze degli alunni. |
A042000068 |
Il consigliere scolastico invigili grandemente su di esse, affinchè non divengano fomite di disordine, e faccia osservare le altre norme, che a quest' uopo sono stabilite dal regolamento delle case. |
A042000081 |
Nell' occasione della distribuzione dei premi non si ometta l' invito a coloro che in paese sono in qualche autorità o per qualche titolo commen devoli. |
A042000106 |
Questi parimenti potrà aprire quelle che si ricevono e consegnarle dissuggellate a {27 [403]} coloro cui sono indirizzate; ma ciò si eseguisca con tutta prudenza e carità. |
A042000107 |
Sono eccettuate le lettere dei socii indirizzate al Rettor Maggiore o da lui inviate e quelle di cui al capo VII, art. |
A042000108 |
Coloro poi che sono nelle missioni estere possono liberamente scrivere lettere riservate al Rettor Maggiore, e a tal fine noteranno in capo alle medesime la parola risenata. |
A042000114 |
Gli abiti e la biancheria sono in comune e perciò non è necessario che alcuno pensi a portar seco il corredo quando cangia domicilio. |
A042000118 |
I Direttori sono in facoltà di fare le convenienti eccezioni. |
A042000120 |
Si badi attentamente che i panni, le tele, il calzamento e i modi con cui sono lavorati, non disdicano alla povertà religiosa o presentino una forma mondana. |
A042000133 |
Ciascuno col permesso del Superiore può tenere in camera per suo uso quei libri che gli sono necessarii, specialmente quelli che gli occorrono sia per la scuola, come per l' esercizio del sacro ministero. |
A042000137 |
All' accettazione di un aspirante si badi che questi sia in buono stato di salute e di buona costituzione fìsica; e coloro che sono chiamati a dare notizie a quest' uopo, cerchino d' averle esatte, ed in generale non si dia voto d' accettazione a quei candidati che non possono uniformarsi alla vita comune, e compiere tutti gli uffizi e i lavori che sono proprii della nostra Congregazione. |
A042000138 |
Gli ammalati coi voti triennali non sono a carico della Congregazione, se non durante il triennio, dopo il quale, se la sanità non comporta di continuare, si possono rinviare. |
A042000138 |
Ma i professi perpetui, essendo membri effettivi della Congregazione, {34 [410]} sono a totale carico della medesima, specialmente quelli che lavorarono molto, o in altro modo hanno fatto del bene alla nostra Società. |
A042000139 |
Ad essi siano affidate quelle leggiere occupazioni, che sono compatibili col loro stato. |
A042000148 |
Se poi sono persone di condizione, o benemerite della casa o delle opere che abbiamo tra mano, allora si dia qualche cosa d' antipasto, con una pietanza di più oltre 1' ordinario, e vi prendano parte i Superiori più vicini. |
A042000149 |
Nei pranzi poi in cui gli ospiti sono appositamente invitati, p. |
A042000155 |
Il fumare, e masticar tabacco sono abitudini condannate. |
A042000161 |
Il fare uso di vino, di caffè o d' altre bibite fuor di pasto, dormire dopo il pranzo, l' andare ogni giorno al passeggio, sono cose da non permettersi, a meno che la sanità esiga tale eccezione. |
A042000170 |
Tutti i soci Salesiani abbiano sempre radicati nel cuore sentimenti profondi di venerazione, amore e rispetto verso i Superiori, siccome quelli che vegliano al nostro bene e sono in certo modo responsabili dell' anime nostre innanzi a Dio. |
A042000180 |
L' invitarli a parlare la sera agli allievi, fare sermoncini, celebrar la Messa della Comunità, visitare le scuole, il dar loro il posto più onorifico alla mensa comune se è Direttore, Ispettore o membro del Capitolo Superiore, sono cose assai utili ed edificanti. |
A042000185 |
La confessione settimanale e la frequente Comunione sono indispensabili per garantire ed assicurar l' angelica virtù; perciò i Direttori nelle loro conferenze raccomandino a tutti con insistenza queste pratiche. |
A042000186 |
Sono proibite con severità le amicizie particolari, sia coi confratelli, sia coi giovani allievi. |
A042000190 |
La sera dopo le orazioni sono proibiti i privati colloquii; perciò ciascuno in silenzio si ritiri tosto nella propria camera. |
A042000206 |
Se taluno per le sue occupazioni non può fare l' esercizio della Buona Morte in comune, nè attendere a tutte le accennate opere di pietà, lo pratichi privatamente per quella volta, e compia quelle soltanto, che sono compatibili col suo impiego, rimandando le altre ad un giorno più comodo. |
A042000207 |
I punti principali su cui debbono versare questi rendiconti sono:. |
A042000218 |
La precisione dell' orario, la puntualità di ciascuno al proprio uffizio e la regolare assistenza sono il seme del buon costume tra gli allievi. |
A042000239 |
Di questo genere sono i sermoncini della sera dopo le orazioni, fatti dal Direttore o da chi sia espressamente dal medesimo designato; la lettura a mensa, i tridui, le novene, gli esercizi spirituali, le solennità, le associazioni del Piccolo Clero, della Compagnia di S. Luigi, del Santissimo Sacramento, di S. Giuseppe, e simili. |
A042000239 |
Per usanze Religiose si intendono le pratiche di pietà che non sono comandate dalla Santa Chiesa, ma che essendo conformi allo spirito {53 [429]} della medesima, servono potentemente a promuovere il sentimento di pietà ed a proteggere la moralità nei nostri allievi. |
A042000240 |
Queste pratiche devonsi caldamente raccomandare, e sono come 1' anima della pietà. |
A042000256 |
Altra sorgente di disordini, e perciò da evitarsi, sono le bibite, i confetti, i commestibili, colezioni e merende che talvolta si distribuiscono agli attori o a quelli che si occupano degli apparecchi materiali. |
A042000256 |
L' esperienza ha fatto persuaso, che queste eccezioni generano vanagloria e superbia in coloro cui sono usate; invidia ed umiliazione nei compagni che non ne partecipano. |
A042000257 |
Pertanto la scelta della materia, la modestia negli abiti, la esclusione delle cose soprammentovate, sono la garanzia della moralità nel teatrino. |
A042000259 |
Esso raccoglierà tutte le rappresentazioni già conosciute, esaminerà quelle che gli fossero inviate e le conserverà se sono adatte o ne farà le debite correzioni. |
A042000259 |
I Direttori e gli altri Superiori sono invitati a mandare al proprio Ispettore i componimenti drammatici, che possono rappresentarsi secondo le. |
A042000262 |
Quelli che sono già occupati nel suono o nel canto procurino di tenersi estranei alla recitazione; potranno però declamare qualche brano di poesia o d' altro negli intervalli. |
A042000265 |
Finite le prove, invigili, che, in silenzio, ciascuno vada immediatamente a riposo, senza trattenersi in chiacchiere, che sono per lo più dannose, e cagionano disturbo a quelli che già fossero a riposo. |
A042000265 |
Non permetta che assistano alle prove quelli che non sono a parte della recita. |
A042000292 |
Non si permetta ai capi di laboratorio di accettare e di far eseguire lavori per chiunque, benchè della Congregazione, senza il permesso del Direttore della casa a cui questi sono aggregati, ovverò di chi ne è incaricato. |
A042000299 |
Nella ferrovia, anche per corse brevi, si approfitti delle riduzioni ove sono concesse. |
A042000315 |
In quelle case ove le finestre sono alla portata delle gettate dei palloni, siano esse munite di graticola, per evitare le rotture dei vetri. |
A042000315 |
Quanto ai palloni sono soltanto permessi gli elastici, quando non se ne prevedano danni. |
A042000318 |
Si tenga tuttavia come norma di non far mai pubblicamente si fatte distribuzioni e questo specialmente nei grandi centri, come all' Oratorio in Torino, perchè reca grave disturbo, riesce arduo nell' applicazione, ed è cosa difficile potersi assicurare, che tale elemosina vada a vantaggio di coloro che sono veramente poveri. |
A042000341 |
La carta scritta da una sola parte e bianca dall' altra, come sono ordinariamente le pagine dei lavori scolastici e degli Esami, sia mandata in una casa ove esiste la tipografia. |
A042000364 |
, e quelli eziandio che sono usciti o sono stati licenziati dalla Congregazione. |
A042000382 |
Poscia parlerà coi maestri, visiterà le classi, le decurie, notando se sono usati i libri di testo stabiliti, se non vi sono allievi negletti in classe, ecc. |
A042000382 |
Visiterà le sale di scuola, osservando se non vi sono cose da provvedere o riparazioni da farsi. |
A042000383 |
Visiterà i registri del Prefetto, osservando il numero degli allievi, se gli incassi sono fatti a tempo, se vi sono dei morosi nei pagamenti, e come si possano sollecitare. |
A042000385 |
Se poi vi sono passività, riparazioni a l' arsi, lavori da iniziarsi, ne prenderà nota, penserà al modo di provvedere i mezzi necessarii, ed ogni cosa esporrà al Rettor Maggiore. |
A042000408 |
Se la maggioranza è contraria, le cose proposte non sono approvate. |
A042000417 |
Il Costumiere è un quaderno, per lo più manoscritto, copiato in tanti esemplari quante sono le case della provincia, dove si registrano le usanze speciali di quella in tanti capi separati quante sono le materie di cui si tratta. |
A042000423 |
I Cooperatori e le Cooperatrici Salesiane non sono altro che buoni cristiani, i quali vivendo in seno alle proprie famiglie, mantengono in mezzo al mondo lo spirito della Congregazione di San Francesco di Sales, e 1' aiutano con mezzi morali e materiali, allo scopo di favorire specialmente la cristiana educazione della gioventù. |
A042000436 |
Il dormitorio e l' infermeria sono luoghi rigorosamente riservati. |
don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale della pia societa salesiana.html |
A043000003 |
Dall'esatta osservanza delle nostre Costituzioni e di queste deliberazioni, che ne sono come l'applicazione pratica, dipende in massima parte lo sviluppo ed il profitto spirituale della nostra pia Società e de'suoi membri. |
A043000018 |
L'Economo è quegli che ha il governo di tutti i beni immobili della Società: Siccome però essa per ora non è in alcun luogo dalle leggi civili approvata, e perciò nell'impossibilità di possedere, così l'uffizio dell'Economo si riduce ad aver cura di quegli stabili che da alcuni membri della Società ed anche dai benemeriti secolari sono lasciati ad uso della Società stessa. |
A043000044 |
Gli studi della pia Società Salesiana sono regolati secondo il capo dodicesimo delle nostre Costituzioni. |
A043000047 |
Nelle case dove non si può ancora avere un regolare studentato sono stabilite non meno di cinque ore di scuola per settimana. |
A043000058 |
Si tenga tuttavia come norma di non far mai pubblicamente sì fatte distribuzioni, e questo specialmente nelle grandi città; perchè ciò reca grave disturbo, riesce arduo nell'applicazione, ed è cosa difficile potersi assicurare, che tale elemosina vada a vantaggio di coloro che sono veramente poveri. |
don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html |
A044000003 |
Dall'esatta osservanza delle vostre Costituzioni {3 [151]} e di queste Deliberazioni, che ne sono come l'applicazione pratica, dipende in massima parte lo sviluppo del vostro pio Istituto ed il profitto spirituale dei suoi membri. |
A044000045 |
Intanto le due Segretarie unitamente alla Segretaria minutante scriveranno i nomi pronunziati dallo scrutatore, notando accanto a ciascun nome letto una cifra progressiva; di poi si farà il confronto: se vi è disaccordo, si rivedono le schede; se sono d'accordo tutte e tre, chi ha maggior numero di voti resta eletta a quell'uffìzio. |
A044000051 |
Nelle cose di maggior rilievo, quali sono le notate all'articolo 2° e 4° del Titolo VI ed altre consimili, radunerà il suo Capitolo e non prenderà decisione veruna, senza avere il parere favorevole della maggioranza. |
A044000058 |
È anche dovere della Superiora Generale ammonire amorevolmente le Suore del suo Capitolo e qualunque altra, qualora scorgesse in loro qualche negligenza nel praticare o nel far osservare le Regole della Congregazione, come pure di fare le Conferenze settimanali alle Suore della Casa di sua residenza, eccettuando quei giorni, in cui sono fatte dal Direttore locale, secondo lo spirito della Regola. |
A044000082 |
Siccome questo per ora non è in alcun luogo dalle leggi civili approvato come ente morale, e perciò nell'impossibilità di possedere come tale, così l'uffizio dell'Economa si riduce ad aver cura di quegli stabili, che dalle Suore, da caritatevoli persone, e dai Salesiani sono lasciati alla Congregazione. |
A044000089 |
A norma delle Costituzioni, le Assistenti sono due Aiutanti e Segretarie della Superiora Generale, e potranno fare eziandio le veci di quelle del Capitolo Superiore, che per malattia o per altra causa non potessero attendere al loro uffizio. |
A044000094 |
Se le lettere responsive sono di qualche importanza, specialmente se dirette ad una Autorità, ne conserverà la minuta o ne farà copia conforme; al qual uopo, per risparmio di tempo, potrà giovarsi del copia-lettere. |
A044000137 |
Entrerà dapprima nella cappella interna, se esiste, e dopo avervi alquanto pregato visiterà la infermeria, se vi sono malate, osservando così come è trattata la casa e la persona del divin Salvatore, indi le sue membra inferme. |
A044000138 |
Per meglio conoscere se le malate sono ben accudite, si tratterrà alcun tempo con ciascuna di esse, e le animerà a confidarle ogni loro pena e bisogno. |
A044000142 |
Parlerà colle Maestre, visiterà le classi e le decurie, notando se sono usati i libri di testo stabiliti, se non vi sono allieve trascurate in classe, ecc. |
A044000142 |
Se la Casa delle Suore ha un educatorio, orfanotrofio, laboratorio e simili, visiterà le sale di scuola e di lavoro, osservando se non vi sono cose dà provvedere e riparazioni da farsi. |
A044000143 |
Visiterà i registri della contabilità, osservando il numero delle allieve, se gl'incassi sono fatti a tempo, se vi sono dei tardivi nei pagamenti, e come si possono sollecitare. |
A044000145 |
Se poi vi sono passività, riparazioni da farsi, lavori da iniziarsi, l'Ispettrice ne prenderà nota, penserà al modo di provvedere i mezzi necessari, ed ogni cosa esporrà alla Superiora generale e per mezzo suo al Superiore Maggiore. |
A044000170 |
La Direttrice procuri di visitare con frequenza la Casa; veda la condizione di tutto, passi nelle camere, nella cucina, nei refettorii, nelle scuole, se vi sono, affinchè abbia piena conoscenza delle cose. |
A044000171 |
A tale scopo deve tener nota precisa del personale occupato o libero, sano od ammalato, dar conto dello stato morale e sanitario delle Suore, ed anche scientifico delle allieve interne, se vi sono. |
A044000177 |
Ad eccitamento del suo zelo ricordi che un Oratorio festivo fu la culla della Congregazione Salesiana, alla quale le Suore sono aggregate. |
A044000183 |
Ove non convenga o non si possano celebrare nell'Oratorio le religiose funzioni della sera, vi si {37 [185]} trattengano non di meno le giovinette anche solo per la ricreazione nelle ore che non vi sono funzioni in parrocchia; si faccia loro un poco di catechismo, si racconti qualche esempio edificante, si faccia cantare una lode e simili. |
A044000188 |
I bolli sono ai parenti una garanzia della venuta delle proprie figliuole all'Oratorio, e a queste danno il diritto ai premii mensili, trimestrali ed annuali. |
A044000189 |
Fra tutti i mezzi atti a rendere le giovinette amanti e frequenti all'Oratorio efficacissime sono le maniere affabili e cordiali delle Suore dirigenti, insegnanti ed assistenti; e perciò si raccomanda loro di usare sempre una grande pazienza, carità e benevolenza verso tutte, affinchè ne mantengano sempre cara memoria e lo frequentino eziandio quando siano adulte. |
A044000193 |
A sopperire ai molti bisogni dell'Oratorio la Direttrice veda d'impegnare le persone più influenti e facoltose della città e del paese, le inviti, se sono signore o damigelle, a prestare l'opera loro o col fare il catechismo o coll'assistere alle giovinette in ricreazione e nella cappella, ed averne cura lungo la settimana, e le preghi eziandio a cooperare al buon esito della istituzione con doni da distribuirsi alle medesime, o con limosine onde far fronte alle spese occorrenti. |
A044000199 |
Il Superior Maggiore ed il Direttore generale sono confessori ordinarii e straordinarii in qualunque {41 [189]} Casa delle Suore, e l'Ispettore nelle Case esistenti nella propria Ispettoria, purchè siano approvati per le confessioni in quelle date diocesi. |
A044000208 |
Sono eccettuate le lettere dalle Suore indirizzate alla Superiora generale o da essa inviate; più quelle di cui si accenna al Titolo XVIII, artic. |
A044000213 |
Tutte le Figlie di Maria Ausiliatrice abbiano sempre radicati nel cuore sentimenti profondi di venerazione e rispetto verso i Superiori, siccome quelli che vegliano al loro bene, e sono in modo particolare responsabili delle anime loro dinanzi a Dio. |
A044000224 |
Sono ad uso privato le scarpe, le flanelle, ed in generale gli abiti, che si fanno su misura personale. |
A044000233 |
Si badi attentamente che i panni, le tele, il calzamento e i modi, con cui sono lavorati, non disdicano alla povertà religiosa, nè presentino una forma mondana. |
A044000236 |
Dove le Suore sono addette al servizio di una Casa salesiana, e senza percepire stipendio, saranno da questa provvedute di quanto occorre {48 [196]} per abiti, calzature, biancheria, viaggi ordinati o permessi secondo la Regola, e ogni altra cosa, che loro abbisogni alla vita tanto pel tempo di sanità, quanto per quello di malattia. |
A044000237 |
A quelle, che sono al di sotto di anni 25 o non bene in salute o impiegate in gravi lavori è concesso di fare merenda con pane dalle 4/2 alle 5 pomeridiane. |
A044000248 |
All'accettazione di un'Aspirante si badi che questa sia in buono stato di salute e di sana costituzione fisica; e quelle, che sono chiamate a dare notizie a quest'uopo, cerchino d'averle esatte, domandando confidenziali informazioni a qualche persona che ne conosca la famiglia. |
A044000248 |
In generale poi non si dia voto d'accettazione al Noviziato a quelle candidate, che non possono uniformarsi alla vita comune, e compiere gli uffizi e i lavori, che sono proprii della nostra Congregazione. |
A044000250 |
Le ammalate coi voti triennali non sono a carico della Congregazione se non durante il triennio, dopo il quale, se la sanità non comporta di continuare, si possono rinviare ai proprii parenti, eccetto che ragioni e meriti particolari consiglino altrimenti. |
A044000250 |
Ma le Professe perpetue, essendo membri effettivi della Congregazione, sono a totale carico della medesima. |
A044000251 |
Ad esse siano affidate quelle leggiere occupazioni, che sono compatibili col loro stato. |
A044000261 |
Le Superiore devono conoscere i bisogni particolari delle figlie loro soggette, e perciò, scorgendo in loro qualche malessere, sappiano da buone madri e nel modo dovuto interrogarle in proposito, ed usar loro tutti quei riguardi che sono del caso, a fine di prevenire o superare certi malanni, che trascurati potrebbero farsi disastrosi ed irrimediabili. |
A044000263 |
Non è conveniente il dare ospitalità, nelle Case delle Suore, alle persone secolari, specialmente se sono di altro sesso. |
A044000263 |
Quando però la Superiora credesse fare eccezione, dette persone saranno trattate a parte e trattenute nelle sole {54 [202]} camere che servono ai forestieri, e in tal caso una o due Suore potranno far loro compagnia a tavola insieme colle figlie, se dette persone sono il padre o la madre. |
A044000269 |
Il fare uso di vino, di caffè o d'altre bevande simili fuor di pasto, l'uscir ogni giorno di casa pel passeggio, dormire dopo il pranzo, sono cose da non permettersi, a meno che la sanità o il clima esiga tale eccezione. |
A044000296 |
Le Direttrici delle Case non appartenenti alla Congregazione vedranno, se nelle feste natalizie e nei giorni onomastici, la convenienza richieda di onorare con qualche dimostrazione il presidente dell'opera a cui sono addette, il parroco, il sindaco, e i principali benefattori e benefattrici. |
A044000301 |
Sono proibite le strette di mano, gli abbracci, i baci, il passeggiar a braccetto, e simili cose secolaresche, e specialmente le amicizie particolari, sia colle consorelle, sia colle giovani educande o allieve delle scuole od Oratorii. |
A044000305 |
La sera dopo le orazioni sono proibiti i privati colloquii; perciò ognuna si ritiri tosto e in silenzio nella propria camera. |
A044000318 |
Se taluna per le sue occupazioni non può fare l'esercizio della Buona Morte in comune, nè attendere a tutte le accennate opere di pietà, col permesso della Direttrice lo pratichi privatamente per quella volta, e compia quelle soltanto, che sono compatibili col suo impiego, rimandando le altre ad un giorno più comodo. |
A044000319 |
I punti principali su cui debbono versare questi rendiconti sono:. |
A044000344 |
La precisione dell'orario, la puntualità di ciascuna al proprio uffizio e la regolare assistenza sono l'anima e il sostegno del buon costume tra le allieve. |
A044000357 |
In questa vigilanza consiste buona parte del metodo preventivo tanto raccomandato nelle nostre Case e che già fece si bella prova; ma essa deve farsi in modo che quasi le allieve non se ne accorgano, almeno senza che abbiano a pensare che sono prese in sospetto. |
A044000372 |
La vita esemplare, pia, esatta delle Suore, la carità tra di loro, le belle maniere e la dolcezza colle alunne sono mezzi efficaci per coltivare le vocazioni allo stato religioso, perchè, verba movent, exempla trahunt. |
A044000381 |
Di questo genere sono la lettura a mensa, i tridui, le novene, gli Esercizi spirituali, le solennità, e le varie Compagnie o pie Associazioni. |
A044000381 |
Per usanze religiose qui s'intendono le pratiche di pietà, che non sono comandate dalla Santa Chiesa, ma che, essendo conformi allo spirito della medesima, servono potentemente a promuovere il sentimento di divozione ed a proteggere la moralità delle allieve. |
A044000382 |
Queste pratiche devonsi caldamente raccomandare, e sono come l'anima della pietà. |
A044000395 |
I Cooperatori e le Cooperatrici Salesiane sono buoni cristiani, i quali vivendo nelle proprie famiglie mantengono in mezzo al mondo lo spirito della Congregazione di S. Francesco di Sales, e l'aiutano con mezzi morali e materiali, allo scopo di favorire specialmente la cristiana educazione della gioventù. |
A044000423 |
La maestra non spinga oltre alle forze loro quelle, che sono di scarso ingegno. |
A044000434 |
Affinchè la scuola sia davvero educativa, procurino le maestre e nelle parole e nella scelta dei temi di evitare tutto quello, che favorisce i due difetti dominanti, che sono la vanità e la soverchia sensibilità. |
A044000444 |
Si leggano le promozioni; si distribuiscano i premii, e se vi sono parenti delle allieve si facciano consegnare per mano dei medesimi alle proprie figliuole, altrimenti dalle persone più rispettabili che assistono alla festa. |
A044000446 |
Ad assistere alla distribuzione dei premi siano invitati coloro, che in paese sono in qualche autorità o per qualche titolo commendevoli. |
A044000448 |
I libri che le Suore possono più di ogni altro raccomandare sono le Letture Cattoliche, cominciate da D. Bosco fin dal 1852, più volte lodate dal Santo Padre Pio IX di santa memoria, e commendate dai Vescovi italiani; la sua Storia d'Italia, ecclesiastica e sacra, ed ogni altro, scritto da qualche Salesiano per gli attuali bisogni della religione e delle scuole. |
A044000477 |
Nella ferrovia, anche per corse brevi, si approfitti sempre delle riduzioni, ove sono concesse. |
A044000487 |
Dove le finestre sono soggette a guasti dalle persone interne o dagli esterni siano munite di graticola, per evitare le rotture dei vetri. |
A044000492 |
Si tenga tuttavia come norma di non far mai pubblicamente si fatte distribuzioni, specialmente nelle grandi città; perchè ciò reca grave disturbo, riesce arduo nell'applicazione, ed è cosa diffìcile potersi assicurare che tale elemosina vada a vantaggio di coloro, che sono veramente poveri. |
A044000493 |
Nelle città più piccole e nei borghi, dove le distribuzioni possano porsi più facilmente in pratica, con reale vantaggio dei veri bisognosi, si facciano in modo conveniente alla nostra povertà; ed in questo si abbia specialissimo riguardo alle giovanette dai 10 ai 15 anni; perchè, essendo costrette a girovagare di porta in porta, sono esposte a gravi pericoli. |
A044000509 |
La carta scritta da una sola parte e bianca dall'altra, come sono ordinariamente le pagine dei lavori scolastici, e degli esami, sia mandata in una Casa ove esiste la tipografia. |
don bosco-deliberazioni del terzo e quarto capitolo generale della pia societa salesiana.html |
A045000012 |
Queste brevi norme si sono date, astrazion fatta dalla questione difficilmente solubile del Placet o approvazione del Governo, che ratificando le nomine non si accomoderebbe così facilmente a' frequenti mutamenti di un Parroco. |
A045000033 |
Allorchè riceve od ha elemosina da dispensare, porti il suo pensiero ai più bisognosi, ed a quelli, che sono più frequenti alle funzioni parrocchiali, ed a' sacramenti. |
A045000034 |
Nelle parrocchie, che avessero annesso un ospizio pei poveri orfanelli, dovrà il Parroco usare molta prudenza, perchè non si abbia a sospettare che l'elemosine vengano erogate alla casa e non ai poveri a cui sono destinate. |
A045000037 |
I cespiti con cui si sostengono le parrocchie sono molteplici. |
A045000037 |
Oltre la congrua parrocchiale, vi sono i diritti così detti di stola bianca e di stola nera, i legati e le elemosine. |
A045000040 |
Per la fondazione delle varie Compagnie, che sono un aiuto potente al buon andamento della Parrocchia e giovano a ravvivare lo spirito di pietà, si attenga alle norme date dal Catechismo ad Parochos, oppure dal Parroco novello del Frassinetti. |
A045000059 |
Essi sono chiamati Coadiutori (Reg. |
A045000078 |
Il Direttore ogni due mesi tenga una conferenza agli assistenti e ai capi di laboratorio, per udire le osservazioni che avessero a fare, e dar loro le norme e le istruzioni opportune pel buon andamento dei laboratorii; e quando occorresse s'invitino anche i capi esterni, se ve ne sono. |
A045000082 |
Perchè gli alunni artigiani conseguano nel loro tirocinio professionale quel corredo di cognizioni letterarie, artistiche e scientifiche, che loro sono necessarie, si stabilisce:. |
A045000102 |
Per attendere più efficacemente e diffusamente a questo nobile intento giova moltissimo nelle città e nei paesi, ove esiste una Casa Salesiana, impiantare eziandio un giardino di ricreazione ossia Oratorio Festivo pei giovani esterni, che sono più bisognosi di religiosa istruzione, ed esposti ai pericoli di pervertimento. |
A045000110 |
Sono specialmente raccomandati i giuochi e divertimenti di vario genere, secondo l'età e gli usi del paese, essendo questo uno dei mezzi più efficaci per attirare i giovanetti all'Oratorio. |
A045000120 |
Le offerte che sono fatte dai Cooperatori per venire in aiuto alle opere Salesiane, come corrispondenza col Bollettino, sian tenute in conto a parte e da ogni casa si mandin al Rettor Maggiore. |
A045000123 |
Entro il mese di Novembre i Direttori secondo un modulo apposito manderanno al medesimo la nota esatta dei socii, che nell'anno seguente sono sottoposti alla leva, come pure di quelli, che nello stesso anno debbono ripresentarsi come rivedibili. |
A045000133 |
Sono pure esentati quelli che risultano fuori di Stato dall'attestato del R. Console. |
A045000133 |
i ministri del culto aventi cura d'anime sono dispensati dal servizio sotto le armi, mediante la presentazione del relativo certificato rilasciato dal Sindaco del luogo d'origine o di domicilio. |
don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html |
A047000004 |
Mi sono fatto coscienzioso dovere di {3 [77]}consultare i più antichi e i più accreditati scrittori, fermo di nulla trascrivere che presentasse alcun dubbio della verità. |
A047000006 |
La misericordia divinaci attende; i tesori celesti sono aperti, faccia Iddio che tutti ne sappiamo approfittare. |
A047000011 |
Imperocché attendiamo dall'esimio Vostro zelo pastorale, che pigliando la spada dello spirto, che è la parola di Dio, e confortali' nella grazia del S. N. G. C. vogliate con zelo raddoppiato ogni giorno più provvedere che i fedeli alla Vostra cura affidati « si astengano dalle erbe nocive che G. Cristo non coltiva, perchè non sono piantagione del Padre » |
A047000017 |
Invochiamo eziandio il suffragio del Beatissimo Pietro principe degli Apostoli e del suo coapostolo Paolo e di tutti i Santi del cielo che già fatti amici di Dio giunsero al regno celeste, e, coronati, possedono la palma; e sicuri della loro immortalità sono solleciti della nostra salute. |
A047000021 |
- Benvenuto, caro Giuliano, mi fate sempre piacere quando venite a vedermi, e, come ho detto più volte, sono sempre ai vostri cenni in tutto quel che posso fare per utilità spirituale di tutti i miei pacchiani e specialmente per voi, che essendo da poco tempo venuto alla fede cattolica, avete in più cose maggior bisogno di essere instruito. |
A047000030 |
- Questa è spiegazione della parola Giubileo in genere, ma io vorrei anche sapere come si definisca dalla Chiesa in quanto è una pratica di pietà cui sono annesse le, Indulgenze. |
A047000037 |
Al che sono egualmente invitati tutti i fedeli cristiani, senza che per altro siano obbligati ad abbandonare le ordinarie loro occupazioni temporali. |
A047000042 |
I sommi pontefici quando sono elevati alla loro dignità sogliono solennizzare questo avvenimento con un'Indulgenza plenaria ovvero un Giubileo straordinario. |
A047000043 |
Quello che ha conceduto il regnante Pio IX dura soltanto un mese ma vi sono i medesimi favori del Giubileo che dura un anno. |
A047000044 |
Ma questo non mi basta qualora dovessi dare una risposta a' miei antichi compagni di religione; perchè essi prendendo la sola Bibbia per norma della loro fede sono fissi nell'asserire che il Giubileo è una novità nella Chiesa di cui non avvi traccia nella Bibbia. |
A047000047 |
Tuttavia io desidererei grandemente di sapere che cosa ci sia nella Bibbia riguardo al Giubileo; e ciò tanto più desiderò, perchè pochi giorni sono un antico mio amico protestante ricominciava a motteggiarmi intorno alla novità del {26 [100]} Giubileo di cui egli diceva, non avvi cenno nella Bibbia. |
A047000050 |
Fin qui sono parole del Levitico intorno alle quali credo che non occorra lunga spiegazione per farvi comprendere quanto antica sia la istituzione del Giubileo, cioè fin dai primi tempi che gli Ebrei erano per entrare nella Terra Promessa, circa l' anno del mondo 2500. |
A047000058 |
- Sono assai soddisfatto di quanto rni ha detto |
A047000059 |
Ora desidererei ancor di sapere se nel nuovo testamento si faccia menzione di Giubileo; perchè se avvi qualche testo a questo proposito i protestanti sono belli e suonati e dovranno per forza convenire che i cattolici praticano il Giubileo seguendo il Vangelo. |
A047000074 |
- So anch' io, che ci sono alcuni {37 [111]} libretti stampati, i quali asseriscono essere Bonifacio VIII autore del Giubileo, ma ciò dicono inesattamente, perciocché questo Pontefice fu il primo a pubblicare con Bolla l' anno santo, ossia l' Indulgenza plenaria del Giubileo; ma egli in questa Bolla medesima assicura, che non fece altro che stabilire per iscritto quello che già praticavasi universalmente presso ai fedeli cristiani. |
A047000079 |
Ecco quali sono le parole del Pontefice: «Una fedele e antica tradizione di uomini da lungo tempo vissuti assicura, che a quelli, i quali vengono a visitare l' onorevole basilica del Principe degli Apostoli in Roma, sono concesse grandi Indulgenze e remissione de' peccati. |
A047000084 |
- Un' altra difficoltà mi si presenta, ed é che sono solamente pochi anni da che ho sentito a parlare di Giubileo, ed ora il Papa pubblica di nuovo il Giubileo.... |
A047000085 |
- Oltre al tempo ordinario, in cui la Chiesa celebra il Giubileo universale, vi sono anche dei casi particolari, siccome vi ho detto altrove, in cui si suole concedere il Giubileo, come sarebbe la celebrazione di qualche Concilio, o dopo la elezione di un nuovo Papa, o- per ottenere da Dio la liberazione di qualche grave sciagura, o per altro grave bisogno della Chiesa. |
A047000085 |
Undici anni sono ha conceduto quello che doveva aver luogo nel 1850, e che non potè celebrarsi per le calamità che in quel tempo affliggevano la Chiesa. |
A047000087 |
I motivi poi di questo Giubileo sono la conversione dei peccatori, e particolarmente degli eretici; la pace fra i principi cristiani ed il trionfo della Santa Cattolica Religione sopra l' eresia; e per aggiunta il santo Padre si è proposto anche il fine di ottenere da Dio lumi particolari per conoscere molte proposizioni erronee che da qualche tempo si andavano spargendo tra fedeli con grave danno della fede e con pericolo di eterna dannazione per molti. |
A047000089 |
{46 [120]} Prendete, io vi do la lettera che il Papa scrive a tutti i Vescovi della cristianità, leggetela con vostro comodo; in essa vi sono accennati gli sforzi che l' inferno fa contro la Chiesa in questi tempi, quali favori si possono godere nella circostanza del Giubileo, e quali cose debbansi fare per acquistarli. |
A047000094 |
- Parmi cosa ragionevole che dopo il perdono del peccato rimanga ancora a soddisfarsi la divina giustizia mediante qualche penitenza; ma che cosa propriamente sono le Indulgenze?. |
A047000095 |
- Le Indulgenze sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri peccati, il che si fa per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa. |
A047000096 |
- Che cosa sono questi tesori spirituali della Chiesa?. |
A047000097 |
- Questi tesori spirituali sono i meriti infiniti di Nostro Signor Gesù Cristo, quelli della SS. Vergine Maria, e dei Santi, come appunto professiamo nel Simbolo degli Apostoli allorché diciamo: Io credo la comunione dei Santi. |
A047000097 |
{51 [125]} Posciachè i meriti di Gesù Cristo essendo infiniti, sovrabbondanti quelli di Maria SS., che, concepita senza macchia, e vissuta senza peccato, nulla perciò pe' suoi peccati doveva alla divina giustizia; e i Martiri, ed altri Santi avendovi co' loro patimenti in unione di quelli di Gesù Cristo sodisfatto più di quanto bisognava per proprio conto; tutte queste soddisfazioni, al cospetto di Dio, sono quale un tesoro inesauribile, che il Romano Pontefice dispensa secondo l' opportunità de' tempi e secondo i bisogni de' fedeli cristiani. |
A047000108 |
- Sono assai contento di ciò che mi ha narrato delle Indulgenze, come appunto si contiene nella Sacra Scrittura. |
A047000108 |
Questo fa che io sono pienamente sicuro e tranquillo in credere che Iddio abbia dato alla Chiesa la facoltà di dispensare le Indulgenze. |
A047000113 |
Nei tempi posteriori i fatti sono senza numero. |
A047000116 |
Chi poi dice che le Indulgenze sono inutili, o nega che nella Chiesa vi sia la facoltà di dispensarle sia anatema: sia scomunicato» |
A047000116 |
«La facoltà di dispensare le Indulgenze essendo stata da Cristo concessa alla Chiesa, di questa facoltà da Dio concessa la Chiesa se ne è fin da remotissimi tempi servita; perciò il sacrosanto Concilio comanda ed insegna doversi ritenere che le Indulgenze sono utili alla salute del cristiano, {60 [134]} come è provato dall' autorità de' concilii. |
A047000117 |
- Basta, basta, se la facoltà di dispensare le Indulgenze fu data da Dio alla Chiesa, praticata dagli Apostoli, e dai loro tempi essendo sempre stata in uso nella Chiesa in ogni secolo fino ai nostri giorni, dobbiamo dire schiettamente che i protestanti sono in grave errore quando si fanno a censurare la Chiesa Cattolica perchè dispensa le sante Indulgenze, quasi che l' uso delle medesime non sia stato praticato nei primi tempi della Chiesa. |
A047000118 |
Queste indulgenze sono parziali. |
A047000121 |
Pertanto sarà ottimo consiglio a ciascun cristiano, il quale desideri di acquistar indulgenze quando e come sono concesse, che si accosti al Sacramento della Confessione, procurando di eccitarsi ad un vero dolore, {63 [137]} e fare un fermo proponimento di non più offendere Dio in avvenire. |
A047000127 |
Di poi il Salvatore soffiando sopra di loro disse: Ricevete lo Spirito Santo, quelli a cui rimetterete i peccati, sono rimessi; quelli a cui li riterrete, sono ritenuti. |
A047000127 |
Se Dio avesse detto di perdonarci i nostri peccati {67 [141]} solamente col Battesimo, e non più quelli che per disgrazia si sarebbero commessi dopo aver ricevuto questo Sacramento, oh! quanti cristiani se ne andrebbero certamente alla perdizione! Ma Iddio conoscendo la nostra grande miseria stabilì un altro Sacramento, con cui ci sono rimessi i peccati commessi dopo il Battesimo. |
A047000130 |
Il decreto viene espresso cosi: Quelli, a cui rimetterete i peccati, sono rimessi; quelli a cui li riterrete, sono ritenuti. |
A047000133 |
Le parole usate dal nostro divin Salvatore nell' istituire questo sacramento sono: Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue: Hoc est corpus meum, hic est calix sanguinis mei. |
A047000136 |
Alcuni soggiungono: io sono pieno d' infermità spirituali e non oso comunicarmi sovente. |
A047000136 |
Risponde Gesù Cristo: Quelli che stanno bene non hanno bisogno del medico: perciò quelli che sono maggiormente soggetti ad incomodi loro è mestieri essere sovente visitati dal medico. |
A047000136 |
Taluno dirà: Io sono troppo peccatore. |
A047000138 |
Perciò io ti dico che sono superflui quegli acquisti e quegli aumenti di ricchezze, che tu fai di anno in anno. |
A047000139 |
Non vi sono infermi da visitare, da assistere, da vegliare? {81 [155]} Non vi sono giovani abbandonali da accogliere, istruire, albergare, in tua casa, se puoi, o almeno condurli dove possano imparare la scienza dalla salute? Non vi sono peccatori da ammonire, dubbiosi da consigliare, afflitti da consolare, risse da calmare, ingiurie da perdonare? Vedi con quanti mezzi tu puoi fare limosina e meritarti la vita eterna! Di più non puoi tu fare qualche preghiera, qualche confessione, comunione, recitare un rosario, ascoltare una messa in suffragio delle anime del purgatorio, per la conversione dei peccatori, o perchè siano illuminati gl' infedeli e vengono alla fede? Non è eziandio una grande limosina mandare alle fiamme libri perversi, diffondere libri buoni e parlare quanto puoi in onore della nostra santa Cattolica Religione?. |
A047000144 |
Quanti dal principio del mondo fino ai nostri giorni morirono di ogni età e di ogni condizione e se ne andarono eternamente perduti! Forsechè avessero volontà di dannarsi? L' inganno fu nel differire la loro, conversione, morirono in peccato, ed ora sono dannati. |
A047000145 |
O mio Dio, io sono pentito di avervi offeso, fossi morto prima e non avessi mai disgustato un Dio si buono come siete voi. |
A047000147 |
Quelli, che abitano in questo mondo, sogliono spesso mutar casa o per loro genio, o perchè vi sono obbligati; nell' eternità non si muta mai più casa, dove si entra una volta, là si ha da rimanere per sempre. |
A047000150 |
Come ti troverai davanti al divin Giudice, Egli ti dirà: Chi sei tu? Io sono cristiano, risponderai. |
A047000154 |
Ma per pietà fatemi la grazia, che io possa essere uno di quelli che sono benedetti dal vostro eterno Padre in vita, in morte e dopo morte. |
A047000154 |
Si, mio Dio, io sono pronto a patir tutto e dare la vita pel vostro santo amore. |
don bosco-dramma. una disputa.html |
A048000002 |
I fatti, che riguardano alla famiglia di Alessandro, sono storici; la disputa poi è un tessuto di fatti egualmente storici, ma altronde avvenuti, ed ivi collocati per uniformarmi alle regole del dramma. |
A048000030 |
Che vuol dire ricognizione? Scusate se ciò vi domando, io sono un povero ciabattino, e son poco letterato. |
A048000033 |
Oh! che mi giova aver figli, se non posso farmi da loro ubbidire, loro non posso comandare? Sono veramente infelice. |
A048000038 |
Luigi entra precipitoso, e si getta ai piedi dei suddetti, gridando: Ohimè! salvatemi, salvatemi, io sono un figlio perduto; salvatemi. |
A048000051 |
Io sono un padre sventurato. |
A048000053 |
Sono troppo grandi i miei mali, io sono un uomo disperato. |
A048000059 |
Che volete che io ne sappia? Giunsi testè dalla città, e non sono ancora entrato in casa: ma vi assicuro che m'adoprerò anch'io per trovarlo e ricondurlo a voi. |
A048000063 |
Ben trovai qualche persona che mi consigliò di aver ricorso al parroco e alle opere di beneficenza: ma come volete che io andassi ad umiliarmi ai preti e ai loro aderenti, io che non sono mai stato di quelli che loro facessero la corte. |
A048000070 |
Sono appunto quel padre sventurato. |
A048000080 |
Io sono tutto sudato; mi teneva proprio per morto; ogni parola che sentiva di mio padre, parevami un colpe {18 [118]} mortale sul capo. |
A048000086 |
Immaginatevi qual dispetto cagionasse a tutti noi somigliante follia! Per tutte queste pazzie unite ad una continua minaccia di percosse e di morte, se non si faceva protestante, ella fuggi dì casa; mia sorella la seguì: ed ora sono ambedue a servire in una casa, amando meglio esporsi a patire qualunque cosa piuttostochè vivere in pericolo di perdere la propria religione. |
A048000109 |
Comandate, io sono ai vostri cenni. |
A048000133 |
Il vostro ministro ha ben ragione di chiedere ciò, perchè le grida e gli schiamazzi sono contrari alla civiltà. |
A048000140 |
Oh stravaganza! In una disputa di religione, egli, ministro di religione, non disputare con preti che sono ministri di religione, e che di proposito si danno a studiarla; si vede proprio che il sig. Gozan teme di avere una cattiva causa per le mani. |
A048000156 |
Date un'occhiata, per vedere se le cose sono in regola. |
A048000164 |
) Forse sono qui. |
A048000164 |
No, Testadoro, state tranquillo: il padre di Luigi si è calmato, gli altri sono tutte persone ben educate, e se alcuno non si arrendesse alle ragioni, di certo saprà almeno usare il debito rispetto. |
A048000169 |
Da parte del mio venerato ministro e pastore e de'suoi compagni presento umili ossequii a questa udienza, e mi prendo la libertà di chiedere il nome delle persone che sono presenti. |
A048000172 |
Dunque gli opponenti e i difensori {37 [137]} sono il signor ministro Gozan e il signor avvocato Roberto. |
A048000172 |
Gli altri sono semplicemente assistenti, e niuno può parlare, se non invitato direttamente. |
A048000179 |
Ma io vi vedo tutti intimiditi! che vuoi dire questo? Dubitate forse di mia vittoria in questa disputa? State tranquilli: ci fossero anche tutti i Cattolici del mondo, saprei difendere la mia religione in faccia a loro; e sono contento di perdere la mia testa sopra un patibolo, se io non coprirò di confusione tutti i miei opponenti |
A048000184 |
Io potrei fermarmi a provarvi che la Chiesa Riformata non professa tutte le cose contenute nella Bibbia; e ne professa altre le quali non sono contenute nella Bibbia. |
A048000191 |
Qui non ci sono difficoltà: prima dei venerandi nostri patriarchi Calvino e Lutero, la Chiesa Riformata consisteva in una società d'uomini giusti e retti, che professavano il vero Vangelo di G. C.. |
A048000196 |
Dove sono gli anelli di mezzo che eongiungono le estremità di questa gran catena? vale a dire: dove sono quei cristiani che per lo spazio di mille e cinquecento anni, da G. C. fino a Lutero e Calvino, abbiano professato il protestantismo? Nè io vi domando il nome di molti: datemi un uomo solo, il quale prima di Calvino e di Lutero abbia professato la dottrina della Chiesa Riformata nel modo che da voi è professata oggidì. |
A048000210 |
Vi assicuro, sig. Vatson, che non {46 [146]} mi sono allontanato da questo punto per difficoltà che avessi di combatterlo ma per fissare un altro punto importante, cioè che cosa voi intendiate per Chiesa, e quale relazione vi sia tra la Chiesa vostra e la Chiesa stabilita da Gesù Cristo. |
A048000233 |
Gesù Cristo dice, che colui il quale non fa opere di penitenza, andrà eternamente perduto; e i Protestanti, seguendo particolarmente Calvino, dicono che le opere buone sono inutili per salvarci; anzi, orrendo a dirsi! asseriscono che colui il quale fa maggiori peccati, vie più rendesi degno dei celesti favori |
A048000238 |
«Se sorgeranno dissensioni tra te e tuo fratello, diceva Gesù Cristo, dillo alla Chiesa; e se non ascolta la Chiesa, abbilo per gentile e pubblicano.» Ma dove trovasi questo giudice, questo tribunale, questa Chiesa, che giudichi le questioni che talora possono occorrere e già sono sorte tra i Protestanti?. |
A048000239 |
Gesù Cristo stabilì altri pastori secondarli, che sono i Vescovi, i quali, uniti di un cuor solo e di un'anima sola col Capo supremo della Chiesa, attendano alla salute delle anime redente col prezioso suo sangue. |
A048000239 |
Ma dove sono questi Vescovi tra i Protestanti? Ci mostrino un uomo solo, cui si possano applicare quelle parole di S. Paolo: Attendite vobis et uniserso gregi, quo vos posuit Spiritus Sanctus regere Ecclesiam Dei; Abbiate cura di voi e di tutto {53 [153]} il gregge, sopra cui lo Spirito Santo vi ha stabiliti per governare la Chiesa di Dio!. |
don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html |
A049000012 |
La Direzione ha tenuto conto di tutti i consigli e suggerimenti, che tanto gli associati quanto i corrispondenti e gli amici le porsero per quei miglioramenti che sono possibili di introdurre sia nella pubblicazione dei fascicoli, sia riguardo la materia a trattarsi: la medesima sarà sempre riconoscente a coloro che le faranno amichevoli osservazioni. |
A049000023 |
Le spese di porto sono a carico dei committenti. |
A049000024 |
Le ragioni che m'inducono a non pubblicare i nomi degli individui sono molte, e fra le altre avvi anche quella che essendone stato di ciò richiesto, ho promesso di compiacerli. |
A049000026 |
Altronde è bene che tutti sappiano quanto dicono i nemici della fede contro al Purgatorio, e quanto siano deboli gli argomenti che gli uomini più eruditi tra i protestanti sono in grado di opporre {5 [41]} alla chiarezza delle verità Cattoliche. |
A049000026 |
Comprendo che alcune delle cose ivi trattate sono alquanto superiori alla capacità del popolo per cui particolarmente scrivo; al che mi sono studiato di supplire colla chiarezza e colla popolarità con cui spero di aver sciolte le difficoltà opposte. |
A049000036 |
Di buon grado accetto di ragionare intorno al Purgatorio, però affinchè sia ben chiaro l'argomento di cui intendiamo di parlare, stimo bene di esporvi la dottrina della Chiesa Cattolica intorno a questo dogma, perchè io sono persuaso che la giusta idea su tal materia contribuirà a dileguare molte prevenzioni dei protestanti a tal proposito. |
A049000037 |
- Il Purgatorio è un luogo ossia uno stato in cui le anime dei giusti, uscite da questo mondo senza aver sufficientemente soddisfatto alla giustizia divina pei loro peccati, sono costrette ad espiarli prima di essere ammesse a godere la felicità eterna. |
A049000038 |
Là per purgatorio s'intende un luogo, una carcere, una fornace in cui sono trattenute le anime dei giusti prima di andare in cielo. |
A049000039 |
Permettetemi che cominci a farvi conoscere che la mentovata definizione contiene la dottrina cattolica, siccome viene espressa nel Concilio generale di Firenze: «Le anime dopo morte (così quel concilio) sono purgate con pene purgatorie e a sollevarle da tali pene giovano i suffragi; cioè le messe, le orazioni, le elemosine e gli altri esercizi di pietà soliti a farsi nella Chiesa da' fedeli a favore degli altri fedeli». |
A049000040 |
Ecco le parole del testo: «Se qualcheduno dice che, per la grazia giustificante, la colpa {13 [49]} e la pena eterna sono talmente rimesse al penitente che non gli resti più alcuna pena temporale a soffrire in questo mondo o nel Purgatorio prima di entrar nel regno dei Cieli sia anatema (sia scomunicato). |
A049000044 |
I teologi cattolici possono liberamente disputare su tali questioni, che non sono ancora state definite dalla Chiesa come dogmi di fede, da non poter più muovervi sopra discussione. |
A049000050 |
Se dovessi ragionare con un cattolico {17 [53]} vorrei addurre molti testi del vecchio testamento come sono quello di Davidde il quale quando ne' salmi fa parlare quei che sono nell'altra vita dice cosi: Siamo passati pel fuoco e per l'acqua, e voi, o signore, ci avete condotti in luogo di refrigerio! (Sal. |
A049000053 |
Questi e molti altri testi del vecchio {18 [54]} testamento potrei addurvi; ma poichè tali autorità sono molto contrastate dai protestanti, io le lascio a parte e passo al vangelo per vedere quanto il Salvatore ha chiaramente insegnato intorno a questa verità. |
A049000054 |
La strada figura la presente vita; il giudice è Cristo, il ministro ossia torturatore è il demonio; il carcere è il Purgatorio; l'ultimo quattrino sono i peccati veniali che si scontano nel Purgatorio. |
A049000059 |
In tutti i luoghi della Bibbia ove sono le parole secolo presente, se non vogliamo fare violenza al senso letterale, dobbiamo intendere la presente vita, e per secolo futuro la vita che succede dopo la morte; perchè dunque dare un senso affatto nuovo, anzi contrario alla spiegazione data in ogni tempo a queste parole del Vangelo? Perchè allontanarci dal senso letterale quando non è contrario, anzi è consentaneo e spiegato da altri testi della Bibbia?. |
A049000067 |
Finquì i due compagni del ministro si tacquero; ma all'udire queste due ultime parole, un di loro si levò in piedi, e intuono {22 [58]} minaccioso: è inutile il ragionare, prese a dire, queste sono spiegazioni arbitrarie che danno i preti cattolici al Vangelo: dobbiamo seguire il nostro sistema, e non ammettere altra spiegazione, se non quella che a ciascuno pare venire dallo Spirito Santo; ed a me pare, anzi sono certo che non c'è Purgatorio. |
A049000068 |
Le interpretazioni addotte dal signor Teologo sono appoggiate sulla Bibbia e meritano di essere attentamente pesate. |
A049000075 |
Ho differito finora di toccare il fatto di Giuda Maccabeo per servirmi di sole autorità ricavate da quelle parti della Bibbia che sono egualmente ammesse dai Cattolici e dai Protestanti. |
A049000079 |
Soltanto i Riformatori del secolo decimo sesto a fine di poter liberamente negare l'esistenza del Purgatorio sono stati abbastanza arditi di negarne la canonicità e l'autorità. |
A049000081 |
Quanto mi dite potrebbe aver luogo pei libri che sono stati scritti prima del canone di Esdra, ma non per quelli che furono scritti nei tempi posteriori. |
A049000086 |
Il concilio terzo Cartaginese confermando quanto era prima stabilito intorno alla Bibbia, tra i libri canonici annovera anche questo de' Maccabei: questi sono i libri, dicono gli atti di quel Concilio, che i nostri padri ci hanno insegnato a leggere nella Chiesa sotto il titolo di Scritture divine e canoniche. |
A049000090 |
Ora per certo non pregavano per coloro che erano nel seno di Abramo ove nulla più era bisogno; neppure pregavano per quelli che erano all' inferno, dove sono inutili le preghiere. |
A049000103 |
Io riposo tranquillo sulla vostra onestà, senza darmi briga di verificare le vostre asserzioni; sono persuaso che non vorrete vendermi lucciole per lanterne. |
A049000119 |
Quivi comincia a dire che ci sono molte cose praticate nella Chiesa che si debbono {39 [75]} ammettere, quantunque non registrate nella scrittura. |
A049000126 |
Sicuramente le liturgie sono di gran peso per provare una qualche verità; ma queste appartenendo alla chiesa Romana non avvi maraviglia che esse contengano molte cose favorevoli ai suffragi dei defunti. |
A049000126 |
Vorrei che mi parlaste delle liturgie delle altre società cristiane che si sono separate dalla chiesa Romana, imperciocchè se esse nella loro prima separazione {42 [78]} conservarono l'uso di far preghiere e sacrifizi pei defunti, è segno manifesto che tale pratica era riconosciuta d'instituzione divina. |
A049000127 |
Cominciamo dalla liturgia del Malabar, che è quella seguita dai nestoriani separatisi dalla Chiesa nel secolo V. Ecco come quella liturgia si esprime ove parla de' suffragi pei defunti: «Ricordiamoci dei nostri padri, dei nostri fratelli, dei fedeli che sono usciti da questo mondo nella fede ortodossa; preghiamo il Signore che li assolva, e loro rimetta i peccati, le prevaricazioni, e li renda degni di partecipare della felicità eterna coi giusti che hanno fatto la volontà di Dio sopra la terra.». |
A049000128 |
Un' altra liturgia che conservasi pure presso ai Nestoriani del Malabar contiene le seguenti parole: «Signor Iddio degli {43 [79]} eserciti, ricevete anche questa oblazione per la Chiesa Cattolica, pei preti, pei principi cattolici, per coloro che gemono nella povertà, nell'oppressione, nella miseria, nelle lagrime e pei fedeli defunti.» Ed altrove nella medesima Liturgia: «Date, o mio Dio, la pace e il riposo dalle quattro parti del mondo; distruggete la guerra, confinate le battaglie al di là della estremità della terra; confondete le nazioni che vogliono la guerra, sciogliete le catene, i peccati e tutti i debiti di quelli che sono morti: noi ve ne supplichiamo per la vostra misericordia e bontà infinita.». |
A049000129 |
La Liturgia Caldea, che è seguita da alcuni seguaci di Nestorio che si stabilirono nel paese ove erano gli antichi caldei, ha quanto segue pel suffragio dei defunti: «Ricevete questa oblazione, o mio Dio, per tutti quelli che piangono, che sono ammalati, che soffrono nell'oppressione, nelle infermità, nelle calamità e per tutti i trapassati che la morte ha separati da noi.». |
A049000130 |
Nei belli ed affettuosi ringraziamenti che i Nestoriani fanno dopo la celebrazione dei santi misteri, i morti non sono {44 [80]} mai dimenticati: «Benedite, o Signore, tutti i defunti, perdonate i loro peccati.». |
A049000133 |
Ad un certo punto delle sagre funzioni, il diacono si volge al popolo e dice ad alta voce: noi dimandiamo che in questo sacrificio sia fatta menzione di tutti i fedeli in generale, uomini e donne, i quali sono morti nella fede di Gesù Cristo. |
A049000135 |
Ricordatevi, o Signore, anche di quelli che sono raccomandati alle nostre preghiere vivi e defunti. |
A049000137 |
Qui è bene di osservare che questa liturgia è seguita non solo dalle chiese greche dell'Impero Ottomano che dipendono dal patriarcato di Costantinopoli; ma è parimenti seguita da tutte le chiese {46 [82]} greche che sono in Occidente, a Roma, nella Georgia, nella Mingrelia, nella Bulgaria e in tutta la Russia. |
A049000140 |
Dopo alcune cerimonie il sacerdote ritorna a pregare e dice: per mezzo dell'angelo della luce, o Signore, conservate quelli che sono vivi, e date la felicità del paradiso alle anime dei defunti, che si trovano nel seno di Abramo, di Isacco e di Giacobbe. |
A049000141 |
Dopo la consacrazione il prete fa un'affettuosa preghiera che finisce così: salvate eternamente quelli che fanno la vostra volontà, consolate le vedove, sollevate {48 [84]} gli orfani e quelli che si addormentarono e sono morti nella fede: degnatevi, o Signore, di riceverli. |
A049000142 |
Nella liturgia Siriaca, seguita dagli Eutichiani, ed anche dai Cattolici abitanti della Siria, avvi quanto segue: noi facciamo espressamente commemorazione di tutti i trapassati che sono morti nella vera ede, sia che abbiano appartenuto a questa chiesa ed a questo paese od a qualunque altra regione appartengano, purchè siano giunti a voi, o mio Dio, che siete il padrone di tutti gli spiriti e di tutta la carne. |
A049000143 |
Date riposo alle loro anime, rendendole degne della {49 [85]} felicità che si gode nel seno di Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, dove eternamente risplende la luce della vostra faccia, e donde sono banditi i crucci, i dolori ed i sospiri. |
A049000143 |
Dopo di che il prete profondamente inclinato prega pei morti, quindi ad alta voce continua così: oh mio Dio, Signore di tutti gli spiriti e di tutta la carne, ricordatevi di quelli che sono usciti da questo mondo nella vera fede. |
A049000144 |
Fategli riposare nel paese dei viventi nel vostro regno, nelle delizie del paradiso, nel seno di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, nostri santi Padri, ove non ci sono più nè dolori, nè pianti, {50 [86]} nè sospiri, nè tristezza, dove lo splendore del vostro aspetto, che vede tutto, risplende in tutta la sua maestà per tutti i secoli. |
A049000144 |
L'antica liturgia conosciuta sotto il nome di S. Giacomo, citata da alcuni concilii della Chiesa, e spiegata da S. Cirillo nel quarto secolo, mette nella bocca del sacerdote la preghiera seguente: Signore nostro Iddio, ricordatevi di tutte le anime di cui noi abbiamo fatto memoria, di tutti quelli che sono morti nella vera fede, da Abele giusto fino ai nostri giorni. |
A049000145 |
S. Cirillo la spiegava cosi ai Neofiti, cioè a quelli che da poco tempo erano venuti alla fede: celebrando il santo sacrifizio noi preghiamo in ultimo luogo per quelli che sono morti tra noi, giudicando che le loro anime ricevano molto soccorso dal tremendo sacrifizio dei nostri altari. |
A049000147 |
Le costituzioni apostoliche, che sono una specie di liturgia antichissima, e da molti attribuita ai medesimi apostoli, leggiamo: o fratelli, radunatevi nei cimiteri, e fate ivi la lettura dei libri sacri, cantate ivi dei salmi pei martiri, per tutti i santi, per tutti i vostri fratelli, che sono morti nella pace del Signore. |
A049000151 |
M, Non dico altro se non che avete parlato benissimo; fortuna, che tali cose non sono conosciute tra di noi, altrimenti non sarebbero più ascoltati quelli che scrivono o predicano contro al Purgatorio. |
A049000162 |
Dopo di aver stabiliti questi tre stati, continua così: Coloro che sono vissuti nè affatto colpevoli, nè affatto innocenti, sono rinchiusi in un luogo dove soffrono pene proporzionate alle proprie colpe finchè siano purgati dai loro peccati, quindi messi in libertà vadano a ricevere la ricompensa delle opere buone che hanno fatto. |
A049000162 |
Quello dei giusti che godono una felicità eterna in Cielo; dei malvagi che sono puniti con supplizi eterni nel tartaro; gli sfortunati le cui colpe sono guaribili, e sono soltanto puniti perchè, diventino migliori. |
A049000165 |
Celebri poi sono le parole con cui il filosofo Seneca confortava Marzia, matrona romana, nella morte di suo figlio. |
A049000166 |
Altre sono attuffate nel fondò di un vasto stagno dove lavano le macchie delle loro colpe; altre sono purificate col fuoco. |
A049000166 |
Le une sospese in aria sono esposte alla gagliardia {58 [94]} dei venti. |
A049000167 |
Platone parla di questi sacrifizi dicendo che «non solamente i privati sono obbligati, ma le città stesse devono guardarsi dal trascurare queste sante pratiche che sono di una grande efficacia per liberare i morti dai tormenti che soffrono.» De Rep. |
A049000170 |
Dal fin qui detto noi possiamo dedurre la conseguenza che tutti i popoli della terra, Ebrei, Cristiani, Gentili, Pagani, sebbene le loro credenze sieno le une diverse e spesso contrarie a quelle, degli altri, sono tuttavia d'accordo nell'ammettere il Purgatorio ed il suffragio pei defunti; quindi uno stato di mezzo ove sono trattenute le anime nell'altra vita prima di essere ricevute a partecipare della suprema beatitudine. |
A049000171 |
Anche in ciò io sono pienamente d'accordo con voi. |
A049000172 |
Ora costoro sono tutti d'accordo nel rifiutare il dogma del Purgatorio come invenzione della Chiesa cattolica. |
A049000173 |
Voi, signor Ministro, avete già potuto essere pienamente convinto che non la Chiesa cattolica, ma la divina rivelazione, ma una tradizione universale, un consenso di tutti i popoli, sono i fonti su cui si appoggia la credenza del Purgatorio. |
A049000180 |
Lutero, patriarca e fondatore della riforma, quando si separò dalla Chiesa cattolica, conservò la credenza del purgatorio, nè ebbe difficoltà di predicare queste parole: «Io so che esiste il Purgatorio epperciò sono facile a persuadermi che la santa Scrittura ne faccia menzione. |
A049000182 |
Che perciò bisognava contentarci di sapere che le anime dei fedeli sono in uno stato di riposo dove attendono con gioia la gloria promessa, e che {63 [99]} tutto è sospeso cosi fino all'arrivo di Gesù Cristo in qualità di Redentore, Ist. |
A049000186 |
Leibnizio, che passa tra' più eruditi protestanti, parlando del Purgatorio si esprime così: II sentimento più antico della Chiesa si è che bisogna pregare pei morti, i {64 [100]} quali ricevono suffragio dalle nostre preghiere, e che quelli che sono usciti da questa vita sebbene siano divenuti eredi del cielo, per la remissione della pena eterna, e pel loro ritorno in grazia con Dio, ciò non ostante hanno ancora da subire un castigo paterno pei loro peccati, ed essere purificati, soprattutto se non hanno abbastanza cancellate queste macchie durante la loro vita sopra la terra. |
A049000192 |
Inoltre questo protestante dubbioso dovrebbe leggere le medesime liturgie dei riformatori, in cui sono registrale le preghiere colle quali si devono accompagnare i morti alla sepoltura, e dovrebbe conchiudere così: tutti convengono intorno all'esistenza del Purgatorio, la stessa nostra liturgia stabilisce preghiere per i morti. |
A049000192 |
Pei morti si fanno orazioni funebri sulle tombe dei trapassati; nei medesimi nostri cimiteri ci sono iscrizioni, in cui {66 [102]} si prega riposo eterno per le anime degli amici; cose che ognuno può vedere nel Cenotafio dei riformati presso al Campo Santo di Torino; dunque questo riformato deve conchiudere colle parole di un ministro protestante: io vorrei che la mia religione richiamasse in vigore le preghiere pei morti, giacchè quando sento a suonare il passaggio fùnebre di qualche mio amico, io non posso astenermi dal pregare pel riposo dell'anima di lui. |
A049000197 |
Finalmente valga per tutti quanto dice la duchessa di Jork nella relazione che fa di una conferenza tenuta con alcuni celebri dottori protestanti: Io ho voluto, ella dice, conferire di queste materie coi due più dotti vescovi che noi abbiamo in Inghilterra e mi hanno ingenuamente confessato, che ci sono molte cose nella chiesa Romana, le quali avrebbero dovuto essere conservate nella chiesa anglicana, come sarebbe la confessione dei peccati che non si sa come provare che non sia stata comandata da Dio medesimo; tale pure è la preghiera pei morti, che è una delle più antiche e delle {68 [104]} più autentiche pratiche della religione, cristiana. |
A049000202 |
Le mie osservazioni sono analoghe alla presente questione. |
A049000202 |
Vedete, signor Teologo, io non sono ancora ministro, ma studio solamente per divenirlo, se la provvidenza mi vuole a questa dignità. |
A049000214 |
Vi dissi fin da principio che la Chiesa cattolica crede come verità di fede uno stato in cui sono trattenute le anime che muoiono in grazia di Dio e che hanno qualche cosa a scontare colla divina giustizia. |
A049000220 |
Nella Bibbia ci sono le parole che il battesimo sia un sacramento?. |
A049000221 |
Non ci sono le precise parole: Il Battesimo è un sacramento, ma ci sono espressioni abbastanza chiare che vengono a significare il Battesimo essere un sacramento. |
A049000226 |
Compiango con voi la profanazione dei giorni festivi; ma per quello che è al nostro proposito ditemi: il simbolo degli Apostoli, l'osservanza della Domenica sono nella Bibbia comandate?. |
A049000227 |
Non sono cose contenute letteralmente, ma in quanto al senso, perchè, come dice l'Apostolo, se stiamo al senso letterale della Bibbia si ha la morte, il senso spirituale dà la vita. |
A049000233 |
Le parole Battesimo, Simbolo, Trinità, Domenica, sono usate a spiegare cose certe, chiare, consentanee alla ragione; al contrario nella parola Purgatorio io ci trovo molte cose contrarie al buon senno ed alla stessa ragione naturale. |
A049000240 |
Mi farò strada a spiegarmi con un esempio: vi sono due cristiani, uno dopo aver menato una vita virtuosa, un giorno per fragilità proferisce una bugia che non fa danno ad alcuno; l'altro per odio e vendetta uccide sua padre. |
A049000254 |
Ciascun giorno i predicatori protestanti, che non ammettono questa relazione tra quelli che ci hanno preceduto nella tomba, e quelli che sono ancora sopra la terra, lasciano sfuggire quasi a loro insaputa nei punti più patetici dei loro discorsi, dei sentimenti che suppongono tale relazione, perchè l'istinto della coscienza è più forte delle {81 [117]} sottigliezze di un'arida teologia. |
A049000256 |
La Chiesa si limitò sempre al dogma fondamentale dicendo: Vi è un luogo ovvero uno stato in cui sono trattenute le anime di coloro che sono morti con qualche debito da soddisfare alla divina giustizia. |
A049000258 |
Dovrei perciò negare l'esistenza di Roma? Mai no, direte voi, sarebbe opporsi al sentimento universale di tutti i libri che ne parlano, di tanti viaggiatori che vi sono andati. |
A049000258 |
io non sono mai andato a Roma, e da me solo non ci saprei andare. |
A049000270 |
Le parole tartaro, inferno, bocca del leone, luogo oscuro significano un luogo inferiore dove sono trattenuti tanto i reprobi, quanto le anime dei giusti che scontano le loro colpe. |
A049000273 |
Ma con questa preghiera non si prega pei morti; ma sono bensì i vivi, che in considerazione della morte, e del giudizio che tutti li aspetta, pregano per se stessi. |
A049000275 |
Epperciò quando si dice: Fate, o Signore, che quelle anime passino dalla morte alla vita eterna: fac eas transire de morte ad vitam, e quelle altre: O Signore, liberate quelle anime dalla morte eterna, si devono considerare come preghiere fatte a Dio in quell'estremo di vita, {87 [123]} e che si ripetono nelle messe pei defunti: come appunto sono le parole osate dalla Chiesa nell'Avvento quando si canta: veni. |
A049000279 |
Sono contento: mi avete fatto toccare con mano molte verità che in parte io ignorava, in parte mi erano state confusamente spiegate. |
A049000281 |
S. Giovanni Grisostomo predicava così al popolo di Antiochia: Non invano gli Apostoli stabilirono che {90 [126]} quando celebransi i tremendi misteri, si facesse commemorazione di coloro che sono già passati all'altra vita. |
A049000290 |
Quelle anime, a cui per tanti titoli siamo obbligati, sono quelle stesse che dal mezzo dei tormenti alzano la voce, e colle parole del santo Giobbe c'invitano a suffragarle gridando: miseremini {96 [132]} mei, saltem vos amici mei; quia manus Domini tetigit me. |
A049000290 |
Se i gravi tormenti che quelle anime soffrono in purgatorio ci devono muovere a recar loro soccorso, dobbiamo tanto più esserne solleciti, perchè molte di esse sono a noi congiunte per amicizia o parentela, come sono i genitori, fratelli, sorelle ed altri: verso ad altri siamo obbligati pei benefizi da loro ricevuti, e forse alcuni si trovano a patire quelle pene per averci troppo amati, o per essersi data troppa sollecitudine a procurarci quelle medesime sostanze, che noi ora godiamo. |
A049000297 |
Quivi le pene sono di gran lunga più leggere di quelle gravissime del Purgatorio, ed inoltre sono più meritorie presso a Dio perchè volontarie. |
A049000299 |
Il compagno del ministro nel discorrere delle liturgie, della col autorità ci eravamo serviti per dimostrare la credenza universale del Purgatorio, disse più cose riguardanti all' autorità delle medesime che sembrano alquanto estranee al nostro argomento; perciò si pongono qui in forma di appendice affinchè il lettore cattolico possa essere informato di quanto i protestanti meglio apparecchiati possano opporre contro alle liturgie, in quanto che sono argomento dell'esistenza del Purgatorio. |
A049000300 |
Che cosa sono queste liturgie che, voi, signor Teologo, andate tanto decantando? Forse G. C. ha parlato di liturgie? Forse in tutta la Bibbia avvi traccia di ciò? Queste sono novità intollerabili, ed introdotte nel caltolicismo, che {100 [136]} noi, grazie a Dio, non abbiamo voluto approvare. |
A049000301 |
Voi mi dimandate che cosa sono le liturgie? ed io vi rispondo che le liturgie sono libri che contengono riti, cerimonie, il modo di prestare il culto a Dio dovuto. |
A049000302 |
La maraviglia non istà nel sapere che cosa sono le liturgie, ma nel sapere che i cattolici usano liturgie di cui nulla si dice nella Bibbia. |
A049000304 |
D'altronde leggete il libro del Levitico, del Deuteronomio, e voi vedrete, che essi sono ripieni di leggi cerimoniali; che formano veramente la liturgia degli Ebrei. |
A049000306 |
E siccome la fede che la Chiesa professa nella sostanza è la stessa che era professata nell'antico testamento; così non è da stupire se tra le varie costumanze religiose che la Chiesa ha istituito, ne stabilì alcune conformi a quelle che erano state prescritte da Mosè; come sono gli altari, i candelabri, i turiboli, le vesti sacerdotali e simili. |
A049000306 |
Ma Gesù Cristo ne istituì delle altre in quelle figurate, come sono i sacramenti, e diede alla sua Chiesa ampia facoltà e stretto ordine di instituire tutti que' riti e quelle preghiere, che essa secondo le circostanze dei tempi, de' luoghi, delle persone fosse per credere necessarie od utili sia per amministrare degnamente i santi sacramenti, sia per ravvivare la fede ed accrescere la pietà. |
A049000310 |
Sotto all' altare vi sono i martiri, che chiamano vendetta contro a quelli che sparsero il loro sangue. |
A049000314 |
Primieramente vi dico che ne' tre primi secoli non vi erano liturgie, e che quelle che si riferiscono a tale epoca, sono riconosciute tutte apocrife, e perciò da rifiutarsi. |
A049000317 |
I protestanti hanno malamente ragionato allorchè dissero che le liturgie, conosciute sotto ai nomi di s. Marco e di s. Giacomo, o di altro apostolo, sono altrettanti brani supposti e scritti molti secoli dopo la morte di coloro di cui esse portano il nome. |
A049000318 |
Comprendo quanto mi dite, ma le cose sono assai diverse. |
A049000324 |
È vero che colà vi sono tre liturgie, {110 [146]} una detta di S. Cirillo, la seconda di S. Basilio, la terza di S. Gregorio di Nazianzo, soprannominato il teologo; ma gli eruditi che le hanno confrontate insieme trovarono in esse un perfetto accordo colla credenza cattolica ad eccezione di alcune professioni di fede aggiunte dagli Eretici. |
A049000325 |
Gli Abissini ovvero i cristiani d'Etiopia, sono stati convertiti alla fede dai patriarchi di Alessandria, e siccome si mantennero sotto alla loro giurisdizione, così aderirono anche al loro scisma che professano ancora oggidì. |
A049000326 |
Le liturgie Siriache sono appoggiate, sopra quella di S. Giacomo vescovo di Gerusalemme, e sono seguite dai cattolici detti Maroniti, e dagli Eutichiani detti Giacobiti. |
A049000328 |
Eglino continuarono a servirsi della liturgia Siriaca, che portarono in tutti i paesi ove si sono stabiliti, fin nelle Indie, alle coste del Malabar, ove sussistono ancora ai nostri dì sotto al nome di cristiani di S. Tommaso. |
A049000328 |
Quando Nestorio fu condannato dal concilio di Efeso l'anno 431, i suoi partigiani {112 [148]} si sparsero nella Mesopotamia e nella Persia, e vi fondarono un gran numero di chiese, le quali sono comunemente nominate chiese caldee. |
A049000330 |
Il P. Lebrun assicura che non solamente dalle liturgie, ma eziandio da altri monumenti di loro credenza prova che quelle liturgie sono d'accordo con quanto insegna la Chiesa cattolica intorno alla preghiera pei defunti, all'esistenza del Purgatorio ed altri articoli che si vorrebbero porre in dubbio. |
A049000332 |
Due sono le liturgie di cui si servono i Greci dipendenti dal patriarcato di Costantinopoli, dette una di S. Basilio, l'altra di S. {114 [150]} Giovanni Grisostomo. |
A049000334 |
Pure il nostro ministro Claudio, universalmente ammirato per dottrina e probità, dice che queste due liturgie vanno d'accordo con quelle dei Riformati e assicura che esse sono una condanna del cattolicismo. |
A049000335 |
Il ministro Claudio e tutti quelli che ne seguitano i sentimenti sono in grave errore. |
A049000340 |
Voi direte certamente che queste cose sono ambedue impossibili. |
A049000341 |
E poichè abbiamo toccato questo punto delle liturgie, vorrei domandarvi se i protestanti sono in grado di mostrarci UNA SOLA liturgia usata dai cattolici o dagli eretici antichi, la quale non contenga la dottrina delle antiche liturgie. |
A049000352 |
Da tale studio comprenderanno che le loro liturgie sono nuove e non hanno più alcuna somiglianza colle antiche, che perciò l'antica dottrina non è più fra di loro. |
don bosco-eccellentissimo consigliere di stato.html |
A050000020 |
Costoro sono esposti ai più gravi pericoli spirituali e corporali, uè si sa come impedirne la rovina, se non si stende loro una benefica mano, che li accolga, li avvìi al lavoro, all'ordine, alla religione. |
A050000021 |
"Affinchè un giovane sia accettato nella Casa detta: Oratorio di S. Francesco di Sales in Valdocco, sono necessarie le seguenti condizioni:. |
A050000027 |
E che sia tale fu riconosciuto sempre dai Municipii, dalle Questure, dalle Prefetture, e dagli stessi Ministeri dello Stato che gli raccomandarono centinaia di giovanetti abbandonati: per tale fu proclamato nel Parlamento Nazionale e nel Senato del Regno; e per tale in fine lo ebbero le persone dabbene e caritatevoli, che lo giovarono della loro benevolenza e di copiosi sussidii, tanto che da piccoli principii potè crescere fino a ricoverare un migliaio di persone, e fondare officine, laboratorii e scuole, dove i più utili ritrovati delle scienze e delle arti sono comunicati ai figliuoli del popolo, e per essi riversati sulla civil Società. |
A050000032 |
Quelli che frequentano le classi del Ginnasio, come apparisce dalla nota già consegnata, alSig. Provveditore sono circa 300. |
A050000032 |
Risposta al 2° Quesito - I giovani dell'Oratorio addetti ad arti o mestieri od a lavori diversi dell'Istituto sono in numero di 510. |
A050000038 |
Le quali, come ognun vede, non bastano a gran pezza a provvedere il vitto; onde l'istruzione rimane totalmente gratuita per parte degli alunni che la ricevono, come è intieramente gratuita per parte di coloro che la danno, non essendovi fra le tante persone, che sono necessarie all'istruzione, all'assistenza ed agli altri uffizi dell'Istituto neppur uno, che riscuota un soldo di stipendio. |
A050000040 |
Gli allievi dell'Oratorio suddetto che annualmente sogliono presentarsi all'esame di Licenza Ginnasiale sono in media una ventina. |
A050000041 |
L'esponente e tutti quelli che vi appartengono sono liberi cittadini e in ogni cosa dipendono dalle Leggi dello Stato. |
A050000042 |
Quelli tra questi, che passarono nell'Istituto agli Studi Superiori per dedicarsi al Ministero Ecclesiastico ed ascriversi alla pia Società di S. Francesco di Sales, sono 31. |
don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html |
A053000002 |
Ivi sono trattenuti con onesta e piacevole ricreazione dopo aver soddisfatto al precetto festivo, sono allettati con premii, con un po' di ginnastica e con le scuole. |
A053000003 |
Nell'Oratorio di S. Luigi e di S. Francesco di Sales vi sono le scuole quotidiane per quei giovani che o per umiltà delle lacere vesti, o per indisciplina non sarebbero {1 [197]} accolti nelle scuole pubbliche. |
A053000003 |
Oltre l'istruzione religiosa sono ammaestrati intorno alla lettura, scrittura, principii d'aritmetica, di sistema metrico, di grammatica italiana e simili. |
A053000004 |
Ma tra questi giovani se ne incontrano parecchi i quali sono talmente poveri ed abbandonati che non potrebbero avviarsi ad alcun mestiere senza dar loro alloggio, vitto e vestito. |
A053000005 |
Queste scuole sono tanto per gli esterni quanto per gli interni. |
A053000006 |
Costoro per lo più riescono maestri di scuola, altri si danno al commercio, e quelli che ne hanno la vocazione sono avviati allo stato ecclesiastico. |
A053000006 |
Inoltre siccome la divina Provvidenza fornì molti giovani di non ordinario ingegno, i quali per altro sono scarsi di mezzi materiali per progredire negli studii, così fu loro aperto un adito in questa casa, sia che possano pagar tutta, sia in parte, ed anche nessuna pensione, purchè v'intervenga il merito dell'ingegno e della moralità. |
A053000007 |
Le spese dei fitti de' rispettivi locali, la manutenzione delle scuole, somministrare quanto occorre pel divin culto delle tre chiese, provvedere ai bisogni più urgenti di alcuni, il dar pane ai ricoverati sono oggetti di grave dispendio. |
A053000009 |
Qui taluno potrebbe domandare; per tutta queste spese non vi sono redditi fissi? I giovani che intervengono sono in numero considerevole? Questi giovani sono soltanto della capitale o anche delle provincie? Poche parole in risposta: Per fare fronte alle spese che occorrono a questi tre Oratorii e scuole annesse non havvi alcun reddito fisso, ed ogni cosa si sostiene colle sole largizioni che la Divina Provvidenza inspira nel cuore delle persone caritatevoli. |
A053000010 |
I giovani che intervengono sono assai numerosi; talvolta essi ascendono a più migliaia in un solo di questi Oratorii; così che i locali per le scuole e funzioni religiose, sebbene siano assai spaziosi, sono divenuti ristrettissimi in paragone dei giovani che affluiscono. |
A053000011 |
Questi giovani poi in parte sono della capitale, ma in maggior numero provengono dalle città e dai paesi dei circondarli recandosi alla capitale in cerca di lavoro o per attendere allo studio: per esempio coloro che sono raccolti e dimorano attualmente nella casa annessa all'Oratorio di San Francesco di Sales in Valdocco ascendono a circa 570, e di costoro solamente 50 sono torinesi; gli altri provengono dalle città e dai paesi di questa e delle altre provincie. |
A053000017 |
3° I membri della Commissione, i Promotori e le Promotrici sono tutti incaricati di ricevere i doni offerti per la lotteria; si fa poi loro preghiera di farli pervenire al luogo della pubblica Esposizione nella casa annessa all'Oratorio di S. Francesco di Sales in Valdocco in quel modo che loro tornerà di minore incomodo. |
A053000019 |
I biglietti rossi hanno la venticinquina, {5 [201]} cioè ciascuno ha la serie di 25 numeri; è l'ultimo di essi che porta il premio assicurato; gli altri sono di color canarino. |
A053000022 |
8° Si estrarranno tanti numeri quanti sono i premii a vincersi; il primo numero estratto vincerà l'oggetto corrispondente segnato col N. 1°, così il secondo e successivamente. |
don bosco-episodi ameni e contemporanei.html |
A054000004 |
- Caro Domenico, (così chiamavasi il fratello maggiore), non sono pregiudizi, ma sono pratiche religiose, che ci furono insegnate dai nostri genitori, dai nostri maestri, dal nostro parroco. |
A054000005 |
- Queste sono favole, e le favole non sono più pei nostri tempi; mettiti a mangiare e lascia a parte queste anticaglie. |
A054000006 |
Io trovo che sono cose ragionevoli, il catechismo ci dice che dobbiamo fare il segno della santa Croce prima e dopo il cibo, e trovo questa pratica ragionevolissima; {4 [120]} perciocchè gli animali soltanto mangiano e bevono senza mai badare al loro Creatore. |
A054000010 |
Credimi, o fratello, io ne sono profondamente addolorato; che se tu non vuoi praticarla, almeno non burlartene, poichè il mio superiore mi ha detto e più volte ripetuto, che col Signore non si burla, e che la religione è una spada a due tagli che ferisce chiunque tenta d' impugnarla. |
A054000013 |
I compagni sono sbalorditi, la stessa vedova madre, che pure era assai trascurata nelle cose di religione, non sapeva che dire e mandò tosto pel medico. |
A054000021 |
E sebbene il villaggio di Re, dove si venera l' immagine sia all' intorno cinto di selve, e gli abitanti ne sieno poverissimi, intrapresero tuttavia a fabbricare in lode ed onore della Vergine un tempio sontuoso, che non polendo per la loro povertà condurre a fine, sono costretti ad implorare soccorso dai Fedeli cristiani.». |
A054000034 |
- Di grazia, quali sono questi mezzi?. |
A054000074 |
I poveri Irlandesi, questi poveri figli, che sono dipinti come sofferenti tutti gli orrori della miseria, mi hanno mandato una ghinea; li ho benedetti questi miei cari figli con tutto l' amore del mio cuore» esclamò egli. |
A054000080 |
«Perchè ho messo questa mano sulla sacra persona del Papa Pio VII, e ben lo sento, io sono perduto. |
A054000086 |
Ben oltre trenta mila sono le persone che vennero soccorse quivi dalla divina provvidenza nel giro di poco più di trentanni che venne fondata questa casa e di presente contiene poco meno di due mila individui che in varii spartimenti divisi (ventiquattro e più) vivendo dell' altrui carità magnificano grandemente la divina provvidenza. |
A054000089 |
Egli andava dicendo al suo fratello addolorato: Ebbene, se Dio mi vuole, eccomi a lui; credi tu che alcun affetto mi trattenga quaggiù? No, sono sciolto da tutto, son pronto alla voce divina: In Domino!. |
A054000090 |
Lo assale il delirio, ma anche allora {57 [173]} va esclamando: Paradiso! Paradiso! Vergine santa or tocca a voi! e ripetendo per ben due volte le belle parole del salmista mi sono allegrato all' annunzio della mia partenza per la casa del Signore sorridendo spirò la sua bell' anima alle ore otto pomeridiane del sabbato 30 aprile nel detto anno 1842. |
A054000108 |
Più tardi questi due ladri furono condannati alla galera per altri delitti, e tutti due sono morti ai bagni di Biest. |
A054000110 |
- Oh la brava ragazza, riprese il prete, e quali sono questi tre Pater noster che sai? Dimmeli su. |
A054000122 |
Si discorreva un giorno in presenza d' una fanciulla del danno che recano i cattivi libri, e particolarmente i cattivi giornali, che pur troppo anche certe persone oneste, e cristiane sovente si procurano spinte da una inesplicabile curiosità, come esse dicono, di sapere l' opinione di questi fogli; come se fosse cosa veramente necessaria, ed interessante il conoscere le scaltrezze dei malvagi e le calunnie dell' empietà! Si scusano col dire, che esse sono abbastanza ferme nella loro fede e nel loro onore per temere di esser danneggiate da tali scritti. |
A054000125 |
Un re, il cui nome restò fra voi grande e popolare, diceva un giorno ai suoi compagni di armi, nei quali egli riponeva con tutta ragione ogni fiducia: «Miei amici, {76 [192]} io sono il vostro re, voi siete francesi, ecco l' inimico; andiamo.» Io pure non dirò altre parole in questo giorno: io sono il vostro vescovo, voi siete cristiani, non abbiamo nemici, è vero, da combattere, ma fratelli che soffrono; corriamo a soccorrerli. |
A054000127 |
Alcuni anni sono, la sorte, o meglio, la Provvidenza, senza i cui ordini nulla arriva, mi fece essere testimonio della morte di un taglialegna. |
A054000129 |
Il continuo rumore però che facevano i colpi della scure, mi fece ritornare a colui che io aveva visto; ed ecco che strada facendo, le mie orecchie sono colpite da un orribile grido. |
A054000129 |
Venne trasportato nella sua capanna, e dopo poco tempo riprese i suoi sensi: «Pietro, disse egli al più giovane de' suoi bravi compagni, va a cercarmi il Parroco, poichè io sono mortalmente ammalato.». |
A054000168 |
La sposa di Cristo conserva il deposito delle verità, il tesoro dell' Eucarestia, la sorgente dei sacramenti, che sono i canali della grazia divina; ella offre a Dio il sacrifizio, che a Lui è gradito, e riposa sopra Pietro come un edificio sopra immobili fondamenta. |
A054000169 |
Tutto nella religione cattolica è unito e concatenato insieme, ed i suoi dogmi sono solitari; essi sono tra di loro come le stesse persone della SS. Trinità, colle quali in realtà essi hanno rapporto. |
A054000170 |
E sicccome essa abbraccia non solo i fedeli sulla terra, ma ancora gli angeli e santi in Cielo, e quelli che sono in purgatorio, cosi vilipendere il Papa capo visibile della Chiesa, è fare affronto non solamente al capo invisibile, di cui egli è il raprescntante e l' ambasciatore fra noi, ma anche ai santi che sono le membra di Cristo unite in comunione con noi, e che godono della sua presenza reale nei Cieli; si è il prendersela contro il mistero della Croce che l' Eucarestia perpetua e di cui Pietro porta lo stendardo, e con {92 [208]} questo si attaccano tutti i cristiani rivelandone egli la grandezza e la dignità essendo essi uniti tra di loro come gli stessi dogmi. |
A054000170 |
Si viene pure ad assalire l' Incarnazione, e la Redenzione che sono il principio dell' Eucaristia e la stessa Eucaristia che è la strada della patria dell' anime, il cemento dell' edifizio di cui Pietro è la base. |
A054000190 |
Figlio devoto della Santa Chiesa Romana, io sono stato lieto di consacrare due de' miei figli alla difesa della sua libertà nel battaglione degli Zuavi pontificii. |
A054000190 |
La mia più grande ambizione sarebbe, santissimo Padre, supplicare di nuovo Vostra Santità, d' accettare almeno l' omaggio d' una di quelle focaccie che sono in uso in quest' epoca dell' anno nel nostro paese di Brettagna, e che si chiamano gâ teaux des Rois, composta con un fermento, di cui tutti i fedeli di questa parochia che hanno avuto conoscenza del mio progetto si sono recati ad o nore di somministrare alcuni grani, essa sarà per Vostra Santità il pegno e il simbolo della nostra comunione colla santa Sede, come pure del nostro {104 [220]} amore, e del nostro attaccamento all' augusta persona di Pio IX Pontefice e e Re. |
A054000191 |
«Io sono col più profondo rispetto, sollecitando la sua Apostolica benedizione per la mia famiglia, e per me Santissimo Padre. |
A054000200 |
Egli le citò àncora {107 [223]} l' esempio di s. Maria Maddalena e di santa Maria Egiziaca, le quali sono ora, per la misericordia di Dio, trionfanti e gloriose nel Cielo, dopo essere state grandi peccatrici in questo mondo. |
don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html |
A056000009 |
Siccome le pratiche di divozione vanno soggette a molti pericoli se non sono approvate dalla santa Sede, depositaria infallibile della verità, affinchè il devoto nostro esercizio fosse sodamente fondato, e continuassero quegli spirituali vantaggi che già ne derivavano, fu presentata una supplica a S. S. Gregorio XVI per ottenerne la suprema pontificia approvazione. |
A056000010 |
Inoltre lo stesso Sommo Pontefice accordò l'indulgenza di cento giorni a tutti quelli che vi assistessero un giorno almeno, e l'indulgenza plenaria a tutti quelli che v'intervenissero in tutti i sei giorni; le quali indulgenze sono anche applicabili alle anime del Purgatorio. |
A056000016 |
Perciò le indulgenze dal Sacro Concilio di Trento sono chiamato celesti tesori |
A056000016 |
Poichè le indulgenze altro non sono che il valore delle soddisfazioni del Salvatore che furono sovrabbondanti ed infinite, ed altresì di Maria Ss., de' Martiri, e di altri Santi, a cui non era necessaria per l'espiazione delle loro colpe. |
A056000017 |
Le indulgenze non sono però in libertà di ciaschedun cristiano, talchè se ne possa prevalere a suo modo; ne godrà soltanto quando, come, ed in quella maggiore o minore quantità che la S. Chiesa ed il Sommo Pontefice determina. |
A056000022 |
Ciò noi vediamo operarsi in quanto alle cose temporali; che diremo poi di quanto fa Iddio intorno {30 [100]} allo cose spirituali? L'intelletto per cui l'uomo conosce la verità, la ragione per cui si distingue il bene dal male, la volontà con cui l'uomo può seguire la virtù e meritare avanti al Signore, la memoria, la facoltà di parlare, ragionare, conoscere, insomma il principio pensante, ovvero l'animo, sono doni del Signore che ci ha dati, e colla cotidiana sua bontà o provvidenza per noi conserva. |
A056000024 |
Lo stesso viene dimostrato dal nostro Salvatore, il quale nel mistero ineffabile dell'Incarnazione avrebbe dovuto avere particolar riguardo alle anime giuste che da tanto tempo l'aspettavano; pure egli medesimo ci assicura che non è venuto a prendere umana carne e operare quanto nel S. Vangelo leggiamo per i giusti, ma per i peccatori, non veni vocare justos sed peccatores, ed altrove: io sono venuto a salvare ciò che era perduto: veni salvum facere quod perierat. |
A056000024 |
Quasi volesse dire: il peccatore colla colpa disprezza e rigetta da se tutti i favori della bontà divina e' non altro più si merita che la morte eterna: io sono venuto a ridonargli la speranza di {33 [103]} vita, e rendergli quanto ha perduto: veni salvum facere quod perierat. |
A056000037 |
Penso qual sono adesso,. |
A056000078 |
Di mille colpe io sono,. |
A056000105 |
Ma ingrati a'Divini favori replicate volte gli si mostrano infedeli e sempre sono da Dio ricevuti appena a lui ritornano. |
A056000106 |
Questi luminosi tratti di bontà usati a Davidde sono quelli stessi che in ogni tempo faceva pubblicare per bocca de' suoi Profeti. |
A056000107 |
Forse le avrà fatto rimprovero? anzi amorevolmente l'accoglie, e scorgendola pentita le fa risuonare quelle memorande parole: i tuoi peccati ti sono perdonati. |
A056000109 |
Dirò coll'Apostolo dello genti che l'amore vostro e la vostra misericordia sono giunti all'eccesso. |
A056000109 |
Egli vi dice: la pace sia con voi, non temete, sono io che vi parlo. |
A056000109 |
Tutte le azioni del nostro amato Salvatore sono una serie continua di tratti della sua generosa bontà divina, specialmente col non avere mai rigettato o trattato duramente {66 [136]} i più gravi peccatori; tuttavia quo sta bontà più luminosa apparve nella sua passione, e quel che ò più, a favore de' peccatori ch'erano cagione della sua morte. |
A056000113 |
Forse ci atterriranno {81 [151]} gli oltraggi fatti al divin Salvatore? Nemmeno questo ci deve atterrire: Gesù Cristo è nostro giudice, ma è anche nostro amico, vos amici mei estis, sono sue parole. |
A056000113 |
Pur troppo vi sono molti peccatori, i quali spaventati dall'idea di trovare in Dio un giudice severo, non osano fare a lui ritorno. |
A056000113 |
Tali sono i giudici di questo mondo i quali trattano i delinquenti secondo la gravità del misfatto. |
A056000120 |
Coloro a illuminar che immersi sono. |
A056000121 |
Fondò una Chiesa di cui egli stesso è capo {92 [162]} e tutti i fedeli ne sono membri. |
A056000121 |
Il nostro buon Dio di cui la saviezza e bontà sono grandi in tutte le sue operazioni niente lasciò mancare a' nostri bisogni. |
A056000124 |
Potrebbe soggiugnere taluno: io mi sono già confessato più volte, e sempre sono ricaduto negli stessi peccati; dunque per me è inutile il confessarmi. |
A056000125 |
Potrebbe ancora dirsi: che vale lasciare il peccato? io conosco la mia fragilità, sono così debole, {97 [167]} che se oggi andassi a confessarmi, domani ricado negli stessi peccati, perciò che mi giova la confessione? Anime care, state bene attente, è questo un laccio di cui servesi il demonio per tenere legato il peccatore e condurlo seco a perdizione. |
A056000126 |
Il Signore che ben conosceva la nostra debolezza nello istituire questo sacramento ci assicurò che andando noi a detestare i nostri peccati a' piedi del confessore ci sono tutti rimessi, senza spaventarci della difficoltà di confessarci bene. |
A056000130 |
Oh quanti rimedi ci procurò Iddio! Il Viatico che ci fortifica, l'estrema unzione, la quale scancella i peccati se ancor in noi ne rimanessero, la benedizione papale, per cui ci viene compartita l'indulgenza plenaria; molte altre benedizioni e preghiere che la Chiesa impone di fare per tutti coloro che si trovano in quegli ultimi momenti; questi sono tutti tratti di pura misericordia e bontà Divina per dimostrarci quanto gli sia cara la nostra salvezza. |
don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html |
A057000005 |
I confratelli ripartiti nelle diverse case della Congregazione sono dipendenti dal Direttore della rispettiva comunità; i Direttori sono soggetti ad un Ispettore che presiede ad un numero determinato di case formanti la sua Ispettoria o Provincia. |
A057000012 |
Casa e laboratorio di artigianelli, dove sono esercitati i principali mestieri della civile società. |
A057000016 |
Annesso a quest'Oratorio sono le scuole diurne pei fanciulli più poveri ed abbandonati. |
A057000035 |
Collegio in cui vi sono oltre a 200 allievi interni e oltre a 400 esterni. |
A057000043 |
Sono in numero di circa 200. |
A057000044 |
Qui pure sono gli Artigianelli coi rispettivi laboratorii. |
A057000047 |
Queste scuole hanno per iscopo principale di allontanare i giovanetti dalle scuole protestanti, che sono attivate a poca distanza dall'Ospizio. |
A057000053 |
Nella città di Ariccia sono amministrate le scuole elementari della città, e si funziona una pubblica Chiesa a vantaggio dei giovanetti e degli adulti. |
A057000056 |
La prima casa fu stabilita nella diocesi e città di Nizza, col titolo di Patronage de S. Pierre; dove sono raccolti 120 fanciulli destinati {10 [246]} alle arti e mestieri, ed alcuni applicati allo studio per lo stato Ecclesiastico. |
A057000058 |
Nella Diocesi di Frejus, nella regione detta La Navarre, avvi colonia agricola, in cui parecchi giovanetti sono applicati alla coltivazione della terra, ed altri allo studio, come aspiranti allo stato Ecclesiastico. |
A057000059 |
In Saint-Cyr, poco lontano da Toulon altro stabilimento agricolo, in cui un notabile numero di fanciulli sono assistiti ed avviati ai lavori della campagna. |
A057000060 |
Nella Diocesi, e nella città di Marsiglia, vi è l'Oratoire de S. Leon; qui sono raccolti parecchi abbandonati fanciulli applicati in mestieri diversi. |
A057000062 |
Attualmente i Salesiani in America sono oltre a 100, che si occupano come segue:. |
A057000062 |
Di andare a prendere cura degli adulti e specialmente dei giovanetti italiani, che in gran numero sono dispersi nell'America meridionale; 2. |
A057000083 |
1° Le case della Congregazione sono di proprietà dei membri della medesima; esistono alcuni debiti, ma si hanno stabili in vendita di valore sufficiente a pagarli. |
A057000084 |
2° I giovanetti che hanno educazione cristiana, {13 [249]} artistica o letteraria nelle case Salesiane sono circa 40,000. |
A057000107 |
Le Case che abitano le Suore sono tutte della Congregazione, ma in capo a qualche Salesiano. |
A057000107 |
Per la parte materiale hanno alcuni debiti, ma vi sono i mezzi assicurati per pagarli alle loro scadenze. |
A057000107 |
Per la parte morale lo spirito di pietà e la regolare osservanza sono assai soddisfacenti; avvi perciò motivo di ringraziare la misericordia del Signore. |
A057000110 |
Le dimande annue sono di circa trecento, di cui circa centocinquanta sono ammessi al Noviziato; e coloro che in fine di esso professano sono in media centoventi. |
A057000110 |
Le dimande degli aspiranti Salesiani sono assai numerose, ma si è provato che molti hanno vocazione ad altri ordini religiosi od allo stato di preti secolari, non ad ascriversi alla pia società di S. Francesco di Sales. |
don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html |
A058000001 |
Sono ormai dieci anni, dacchè il sottoscritto e la nascente Congregazione Salesiana soffrono gravi vessazioni per parte dell'Arcivescovo di Torino, Mons. Lorenzo Gastaldi, le quali, oltre agli innumerevoli disturbi che ci hanno arrecato, c'impedirono eziandio di attendere alla salute delle anime. |
A058000017 |
In una specialmente di queste lettere, colla data 9 Gennaio 1874, sono imputate cose turpi a taluni, che non hanno mai appartenuto alla Congregazione Salesiana, ma che egli le getta sui Salesiani allo scopo d'infamarli. |
A058000055 |
Risponde il Vicario di Lanzo notando che ivi non vi sono che Salesiani; nè D. Bosco voler fare niente di spiacevole al suo Arcivescovo. |
A058000058 |
Negli Esercizi che si danno attualmente nel Collegio di Lanzo sono persone estranee alla Congregazione di San Francesco di Sales, le quali cioè non sieno nè professi, nè novizi della Congregazione, nè alunni nè inservienti del Collegio?. |
A058000059 |
Se vi sono tali persone, sono esse tutte secolari, o vi sono Sacerdoti e Chierici di questa mia Archidiocesi?. |
A058000060 |
Se vi sono di questi, intendo averne l'elenco e di questi Sacerdoti e di questi Chierici. |
A058000068 |
1° Le Costituzioni della Congregazione fondata da D. Bosco sono definitivamente approvate dalla S. Sede?. |
A058000082 |
Tale condizione importa in ogni Istituto di voti semplici e quindi eziandio nel Salesiano, che trattone il caso in cui fossegli dalla Santa Sede concesso alcun Privilegio, sono quelli Istituti esenti, ossia non soggetti alla giurisdizione degli Ordinarli, soltanto in tutto ciò che è contenuto nelle Costituzioni dalla stessa S. Sede approvate. |
A058000089 |
Dopo le parole premesse, Monsignore passa a rinnovare le solite lagnanze contro la Congregazione Salesiana in questi termini: {20 [68]} "Osservo poi a V. E. che nelle Case della Congregazione Salesiana non sono solamente i membri della medesima o come professi o come novizi, ma anche altri, e laici ed Ecclesiastici, i quali sono là come maestri ed assistenti, o in altri uffizi senza nessuna intenzione di legarsi mai con voti perpetui alla Congregazione. |
A058000101 |
Questi ed altri fatti di tal genere sono assai noti all'Arcivescovo stesso, il quale per compenso accusò i Salesiani di aver pubblicati libelli contro di lui!. |
A058000130 |
In questo medesimo anno predicando nella Chiesa dello Spirito Santo in Torino raccomandò l'Opera a favore dei Chierici poveri, e poi aggiunse: "È vero che in un angolo di questa città si fanno molti Chierici, ma sono mandati ben lontani, perciò a noi di nissun giovamento. |
A058000163 |
Perchè sono persuaso che questa pubblicazione sarebbe uno scandalo e pietra di offensione pei fedeli e per gli increduli, che non mancherebbero di averne notizia. |
A058000166 |
Ora a mio malgrado dovrò rispondere, e certamente una difesa sopra accuse sufficientemente gravi, nella {36 [84]} quale sono persuaso di avere ragione, non potrà mai essere senza censura proporzionata agli appunti ed ai rimproveri esposti da Vostra Eccellenza contro il mio modo di agire. |
A058000177 |
Questi fatti sono essi secondo le prescrizioni dei Sacri Canoni? Servono essi a promuovere la gloria di Dio e il bene delle anime? Sono essi ad aedificationem oppure ad destructionem?. |
A058000182 |
Le stesse ristampe stereotipe (che sono invariabili), si vogliono esaminare ogniqualvolta vanno sotto i torchi. |
A058000186 |
"Nel caso che V. S. desse alle stampe, o producesse colla litografia od altri mezzi qualche scritto sfavorevole all'attuale Arcivescovo di Torino; oppure scrivesse a mano o sua o di altri qualche carta sfavorevole a questo Arcivescovo; e la presentasse a qualunque sia persona, eccettuati il Sommo Pontefice e gli Eminentissimi Cardinali, membri delle Sacre Congregazioni Romane, le dichiaro fin d'ora, che in quell'istante cessa per lei la facolta di ascoltare le confessioni sagramentali e di assolvere, e ciò ipso facto, nella mia Diocesi; imperocchè evidentemente io non potrei più porre in lei la fiducia necessaria per affidarle la direzione delle coscienze di alcuno de' miei diocesani, o delle persone che mi sono suddite riguardo alla confessione; e quindi fin d'ora ritirerei la facoltà da V. S. pel punto di tempo, in cui avvenisse il caso più sopra espresso. |
A058000239 |
Arcivescovo e più specialmente alla lettera anonima, io mi sono recato da S. E. non senza prima averle chiesto l'ora che le sarebbe comodo di ricevermi. |
A058000257 |
Si rispose che il Bollettino Salesiano si stampa a Sampierdarena, che non si fece mai alcun appello ai fedeli della Diocesi di Torino, ma unicamente ai Cooperatori Salesiani sparsi nelie varie parti del mondo, e che sono gli ordinarii nostri benefattori. |
A058000266 |
La necessità in cui sono di sopprimere senza indugio le discordie suscitate in Chieri m'obbliga ad assicurarmi che D. Bonetti ne siano (?) allontanato infino a che io stesso abbia riesaminate sul luogo le cose, e presa una conclusione con pieno conoscimento di causa; e quindi reputo necessario che per tutto questo tempo questo Sacerdote non eserciti in Chieri il ministero di Confessore; e conseguentemente ritiro da D. Bonetti ( se la ritira, dunque è segno che la sera innanzi l'aveva data ) la facolta di assolvere sacramentalmente insino al tempo suaccennato, che, stante lo stato fisico in cui mi trovo, non mi è possibile ora il determinare. |
A058000274 |
"Presentemente ancora gravitano due lettere minacciose, una in data 25 Novembre 1877, l'altra del 1° Dicembre 1877, in forza di cui sono ipso facto sospeso, se scrivo, stampo o per me o per mezzo di altri alcuna cosa, che torni a carico dell'Arcivescovo di Torino, e la mando a chicchessia, ad eccezione del Sommo Pontefice. |
A058000275 |
Ciò non ostante vi sono oltre a duecento Salesiani, che lavorano alacremente nella Diocesi di Torino senza mai dimandare nè impieghi, nè onorario di sorta. |
A058000278 |
Con tutto ciò io non intendo di muovere reclamo: i tempi sono troppo difficili; aumenteremo il nostro buon volere a lavorare per la gloria di Dio e non di più. |
A058000281 |
In una lettera del 29 Dicembre, scritta alla Sacra Congregazione del Concilio, l'Arcivescovo asserisce che quando il Collegio di Valsalice di questa città (Torino) stava per sciogliersi, io mi sono adoperato, affinchè i Sacerdoti Salesiani ne ottenessero la proprietà da mantenerlo aperto come Casa privata di D. Bosco. |
A058000296 |
E poi è da notarsi che le Case della Congregazione Salesiana, in quanto al regime disciplinare e amministrativo, sono esenti dalla giurisdizione e dalla visita degli Ordinarli, e che, oltre a ciò, quella di San Benigno trovasi nella Diocesi d'Ivrea.... |
A058000300 |
Il 18 Dicembre Mons. Gastaldi scrisse una lettera ad un pio ed illustre Prelato di Sua Santità, nella quale si lagna acremente, perchè, egli dice, " i Salesiani non sono affezionati e riverenti e subordinati a questa Autorità Arcivescovile. |
A058000335 |
{63 [111]} Di qui è che per non ritardare la comunicazione dell'atto a Lei, mi sono servito della posta. |
A058000348 |
Ma mi sono sempre più convinto che l'atto Arcivescovile non corrisponde alle nostre intelligenze, lascia D. Bonetti nello stato, in cui si trovava, e non revoca per niente {65 [113]} le carte inviate a Roma a carico dello scrivente e della nostra povera Congregazione. |
A058000372 |
Io sono un umile artigiano poco letterato, povero padre di famiglia, malaticcio e colla moglie incapace a guadagnare il pane a' nostri figli. |
A058000373 |
Ora Egli è venuto a sapere che io sono {70 [118]} stato uno dei beneficati di D. Bosco, e che per riconoscenza lo vado a trovare sovente e pratico ancora nella Casa, che fu l'asilo della mia giovinezza. |
A058000376 |
Io sono cristiano, ed ho creduto fare cosa migliore esporre il fatto alla Santità Vostra, perchè sono persuaso che saprà dare gli ordini necessarii all'Arcivescovo, affinchè mi lasci in pace, e non voglia costringermi a mettere in piazza la sua persona. |
A058000376 |
Santissimo Padre, io sono stimolato a fare delle pubblicità sopra questi atti indegni; ma non ho voluto farlo. |
A058000381 |
In fine venendo alla stampa cattolica usò parole ancor più aspre: " Periodici e giornalacci, che si vantano del titolo di Cattolici, e sono invece una disgrazia per la Chiesa: forse non ve ne ha neppur uno, che non esca dai suoi limiti e non faccia più male che bene ". |
A058000387 |
3° Contro alle prescrizioni della Chiesa si insinua nell'interno delle Case Salesiane, vuol sapere quel che si fa, chi fa o non fa gli Esercizi Spirituali, chi ne è predicatore, chi confessore, quali ne sono gli uditori. |
A058000388 |
Usa tutti i mezzi che sono in suo potere, a fine di impedire che tanto i suoi diocesani quanto gli estradiocesani si facciano ascrivere a questa Congregazione medesima, negando non solo il suo consenso, ma eziandio le Lettere Testimoniali;. |
A058000390 |
5° Finalmente colle sue pretese mette il Superiore della Congregazione Salesiana nella dura posizione di disubbidire o a lui o alla S. Sede; perchè egli mostra di non apprezzare {74 [122]} i voti religiosi dei Salesiani, mette condizioni contrarie ai Sacri Canoni, dannose alle altre Congregazioni Ecclesiastiche, ingiuriose alla medesima Santa Sede, che fu e deve essere il solo Supremo, Assoluto, Indipendente Giudice delle controversie religiose, specialmente quando trattasi di Istituti, le cui Costituzioni sono già definitivamente approvate dalla S. Chiesa. |
A058000392 |
Fo pertanto umile preghiera agli Eminentissimi Signori Cardinali della Sacra Congregazione del Concilio, e per mezzo loro al Beatissimo Padre, perchè vengano in aiuto della nostra nascente Congregazione, i cui interessi io sono obbligato in coscienza a promuovere e tutelare. |
A058000394 |
Di queste Case ben 35 sono nell'America Meridionale ed anche tra i {75 [123]} poveri selvaggi Indii. |
don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html |
A059000009 |
Poco tempo fa passando il Papa in una delle sue passeggiate insieme con un {9 [59]} prelato di casa sua presso un muro diroccato disse: «Sono io che feci rovinare questo muro; cercava dappertutto un giardino che servisse di passeggiata pei nostri fanciulli, e non ne trovava da nessuna parte, eravi lì una casa che mi apparteneva, io la feci abbattere e così ebbi il mio giardino.». |
A059000013 |
{14 [64]} Una vettura che arriva fa sempre in Italia un grande effetto, ed i viaggiatori sono tosto circondati dalla folla. |
A059000064 |
Ebbene, mio caro, tante volte Iddio permise che i Papi, sull'esempio di Gesù Cristo, avessero a patire lo stesso dalla ingiustizia degli uomini e questo è ciò che interviene al Santo Pontefice Pio VI. - Ma dunque, mia buona mamma, soggiunse Giovan-Maria, costoro che maltrattano si barbaramente il Santo Padre sono gente perversa, non è egli vero? Dunque non vai la pena di pregar Dio per {39 [89]} loro? Non si dovrebbe anzi pregare Iddio perchè li punisse? - Figliuol mio, replicò la contessa, non dobbiamo pregare Iddio pel castigo di veruno. |
A059000064 |
Sgherani armati si sono impadroniti di Pio VI; egli è prigioniero, e si vuol condurlo lontan da Roma.» A queste parole, il fanciullo che sino allora era stato ascoltando con tenerezza sua madre, si pose a piangere insiem con lei e incrociando le sue manine, pregò con tutto il fervore di un angelo. |
A059000064 |
Una sera, al momento di recitare il Pater-Ave che era lor d'uso, la contessa piangendo abbracciò il figliuolo edissegli: «Bambino mio, Oh! qual bisogno di pregare con fervore in questa sera pel Santo Padre! Le sventure che si temeano per lui, ecco sono omai giunte. |
A059000082 |
Sotto al primo bassorilievo sono scolpiti i motti semplici ma sublimi dell'angelica salutazione. |
A059000121 |
Il Santo Padre si prevalea delle vacanze di Pasqua nell'aprile del 1855, per recarsi a una piccola partita di diporto religioso ed archeologico nella villa di Coazzo a selle miglia da Roma dove sono le catacombe, che il Papa andava a visitare. |
A059000146 |
Non ho mezzo di comperarle parecchi oggetti di prima necessità e i medicamenti che le sono indispensabili.». |
A059000146 |
«Santo Padre, così diceva nella sua lettera, mia madre è vedova, ed inferma: io sono solo a curarla e a sostenerla. |
A059000150 |
«Ci sono tre paoli di più, disse il fanciullo, dopo aver ringraziato il Papa, io non ho con che fare il cambio.». |
A059000173 |
Sono cittadine di Francia e dei dintorni di Bordeaux.». |
A059000173 |
«Una povera serva animata da una fede e da un coraggio non comune, alcuni mesi or sono, si pose in istrada con una sua giovinetta di dodici anni, tacendo un viaggio di parecchie centinaia di leghe, quasi sempre a piedi, e se ne venne a Roma per assistere alle feste di Pasqua. |
A059000176 |
Maria e Giuseppina, voi lo sapete, prima che mie, sono figlie loro, vedrete se le mie speranze furono ingannate. |
A059000224 |
«Sta bene, rispose il dottor Corpi; ma anch'io sono medico, e vorrei prendere cognizione della malattia dell'avvocato per darne conto al Santo Padre, per ordine del quale sono qui venuto.» Allora egli fu fatto entrare in camera del malato e poichè ebbelo esaminato; disse: Su, animo, il male non è poi tanto da dovervene disperare. |
A059000228 |
Giunta l'ora del partire, il Santo Padre si volse al pio benefattore e sorridendo dissegli: «Signor duca, io vi ringrazio.» A cui piangendo di tenerezza il duca: Santo Padre, sono io quello che ha l'obbligo di ringraziare la Santità Vostra. |
A059000229 |
«Oh! no, sono io che trovomi qui felice: io sono e voglio esserlo il padre dei poveri; Voi avete fatto del bene a questi miei figli, io debbo esservene grato e perciò ringraziacene.». |
A059000230 |
Ciò non gli toglie però d'essere pieno di bontà e di amorevolezza anche per quelli che non sono nella Chiesa. |
A059000275 |
Venne citando {135 [185]} l'esempio di santa Maria Maddalena, e di santa Maria Egiziaca, le quali per la misericordia di Dio sono ora trionfanti e gloriose in cielo, con tutto che fossero un giorno pubbliche peccatrici. |
A059000277 |
Pio IX comanda silenzio alle acclamazioni che rimbombavano d'intorno a lui, e volge allo sconosciuto un'occhiata di bontà, dicendogli: «Figlio mio, che pretendete da me?» «Sono un gran {137 [187]} peccatore, risponde l'altro, venni anch'io tratto da curiosità di vedervi. |
A059000283 |
Allorchè due partiti sono a faccia l'un dell'altro, il partito degli uomini che pregano, ha l'assicurazione del finale trionfo. |
A059000291 |
Avete ben ragione, o Santo Vescovo di Ginevra: la Chiesa e il Papa sono un idem et idem.» Fin qui il vescovo di Poitiers. |
A059000321 |
Eccoci in piena quaresima: le predicazioni sono incominciate in quasi tutte le chiese di Roma, e i sacerdoti incaricati di distribuire il pane della divina parola, si conformano alle istruzioni date loro son pochi giorni da Pio IX. |
A059000321 |
Siffatte istruzioni sono di una semplicità apostolica. |
A059000324 |
Il segretario, il promotore della Fede, i postulatoli e gli avvocati delle due cause di Beatificazione e di Canonizzazione sono andati al bacio del santo piede, ed hanno rivolte alla Santità Sua le dovute grazie, alle quali essa ha risposto in termini che è difficile il riferirli verbo a verbo. |
A059000325 |
«Le prove della verità di nostra fede sono molteplici e i testimoni che ce ne lasciò il passato brillano di una vivida luce. |
A059000330 |
«No, non accetto, disse il Papa, e prima che subire veruna coazione sono pronto a portarmi in America, dove altra volta mossi i miei passi.» {163 [213]}. |
A059000334 |
Il mio cuore vi ringrazia dei vostri voti, e riferendo, come è di mio dovere, all'amor di Dio, ciò che voi l'ale per me indegno suo Vicario, vi invitai a benedire il nome di Cristo con quelle parole: Sit nomen Domini benedictum! Voi tutti coll'accento della fede mi rispondeste: Ora e per sempre! « ex hoc nunc et usque in saeculum!» Io vengo a ricordarvi quelle vostre promesse solenni: imperocchè io so che sebbene sia in piccolissimo numero in questa città centro della cattolica fede, vi sono uomini, i quali profanano il santo nome di Dio colla bestemmia. |
A059000339 |
Sono due anni quando finito l'officio del giorno di Natale, che si celebra a s. Giovanni di Luterano, il cardinal Decano si presentò ai piedi del Santo Padre e gli umiliò {169 [219]} i voti del Sacro Collegio. |
A059000343 |
I tempi sono tristi. |
A059000344 |
Qual trasporto ci posso avere? Queste apparenze sono un posto assegnato al capo della Chiesa, come gli occhi hanno un lor luogo nel corpo umano. |
A059000347 |
Quali però non sono le cospirazioni ordite sotto dei nostri occhi, collegate allo sforzo di strappamelo pur di nuovo? Nondimeno Pio resterà, o ritornerà, o il Vaticano cadrà, e le sue mine copriranno il mondo. |
A059000355 |
Dal magnifico tempio ricostruito con tanta maestria entrò nel convento attiguo e quivi furongli presentati i poveri sacerdoti, reliquie del clero della Polonia, accolti amorevolmente in Roma dal Santo Padre, e fatti ospitare nella casa della Trinità ai pellegrini, dove sono alimentati e mantenuti a tutta spesa sua. |
A059000364 |
«Le parole colle quali mi fate intendere i sentimenti dell'intiera nazione, della quale voi siete figli, mi sono una verace consolazione alla vista del sommo pericolo, nel quale è fatto cadere il popolo polacco. |
A059000365 |
Ecco alcuni tratti di singolare affezione a Pio IX, che ci sono dati da quei figli dell'eroica Polonia cui si {184 [234]} può bene angariare con mille modi, ma del farla apostatare è nulla. |
A059000380 |
Consegnarla a un banchiere? Mai più, pensa Maddalena; {190 [240]} i banchieri in Polonia sono tutti israeliti. |
A059000380 |
Ma a chi confidare cotesta somma? Non vi sono collettori del danaro di s. Pietro a Radowitz. |
A059000386 |
«Prostrato ai piedi della Santità vostra ho il piacere eziandio di poter consegnare la modesta offerta di franchi tre mila pel danaro di San Pietro, colla espressione di figliale venerazione, in nome dei Polacchi che a me sono confidati. |
A059000387 |
«Santissimo Padre, la vostra preghiera e la vostra benedizione sono giunte al momento propizio per corroborare in Polonia cotesta fede che è la vera vita delle nazioni. |
A059000397 |
E come pegno di tutte grazie celesti, come prova della notra paterna affezione, noi dal fondo del nostro cuore a voi, fìgliuol caro, alla vostra famiglia, e a tutti coloro che vi sono commessi impartiamo la benedizione apostolica. |
A059000406 |
Le due reliquie colle loro autentiche sono riposte fra le stesse pareti della coperta d'oro di uno spessore considerevole, mediante un cerchio di pietre preziose, e la stessa coperta è lavorata con quella finita grazia e raffinatezza particolare alla oreficeria sacra quale esce dalle mani degli artisti romani. |
A059000406 |
Le esterne faccie sono adorne da due miniature superbe, corrispondenti al luogo dove internamente sono allogate le sante reliquie. |
A059000410 |
- Ah! soggiunse il Papa, non sapete che i nemici della Chiesa sono innumerabili? Che volete? non potendo odiarli, bisogna dunque salvarli. |
A059000410 |
Io mi sono immolato per questi sulla tomba di s. Pietro: ecco perchè io piansi.». |
A059000434 |
E tanto più meritoria è cotesta sua bontà, quanto sono gravissime e moltiplicate sopr'ogni modo le occupazioni sue |
A059000435 |
Non sono i soli cardinali, i diplomatici, i ministri, i prelati che trovino accesso a Pio IX, egli dà udienza a'poveri religiosi, a'paesani del contado intorno, ad umili pellegrini, che si presentano coperti di polvere. |
A059000449 |
Il Santo Padre si accorge di quel piatire; s'informa ed ordina che si lasci entrare la visitatrice, la quale, sempre col suo paniere in testa, procede baldanzosa, e deponendo il carico a'piedi del Papa con una intrepidezza e con un {227 [277]} piglio alla sua maniera ingenuo, comincia a dirgli: «Santo Padre, prendi, ti regalo questi quattro presciutti, li mangerai, perchè sono eccellenti veh!». |
A059000454 |
A dir breve, finalmente alza la testa, e alla prima domanda che gli vien fatta: chi siete? risponde: sono povero, ma ho di che vivere. |
A059000456 |
«Allora buon giorno io me ne {228 [278]} vado!, non vo'saperne tante! sono forse venuto a portarvi i miei presciutti per avere un regalo?. |
A059000472 |
Tutti i biografi di s. Francesco di Sales sono unanimi nel confessare, che esso era amabilissimo e dava diletto a tutti; così che la gioia, la serenità, {234 [284]} la bontà, la modestia, erano sempre insieme sul suo volto, e che fu sempre di sua natura dolce, gentile, grazioso, compassionevole, benefico. |
A059000474 |
«Senza dubbio, ripigliò Pio IX, la barca di s. Pietro è al coperto dei naufragi, starà sempre a galla, a dispetto degli uragani e dei marosi furibondi, in quanto a ciò abbiamo le promesse medesime di Gesù Cristo: ciò per altro non impedisce, che que'poveretti che sono nella barca di Pietro, non potessero andare a bere una buona boccata, se non istanno vigili sopra se stessi, e se la Provvidenza non viene al loro soccorso.». |
A059000475 |
- Anch'io, soggiunse facetamente il Pontefice e sorridendo, anch'io sono vicario colla cura di più, che due cento milioni d'anime che mi chiamano padre loro e che ricorrono a me nei loro bisogni, e nondimeno io m'adatto al breviario romano. |
A059000475 |
- Santo Padre, sono vicario in una parochia di due mila anime. |
A059000478 |
- Ah! sono stati dunque i novizi, or bene! me la pagheranno!» ed ogni volta che venia un novizio per baciargli il piede, Pio IX, che si lasciava trasportare all'allegrezza di trovarsi fra così cara compagnia, lo palpava leggermente alla guancia, dicendo all'uno: «Ah! fraticello mio, è questa la maniera di trattare il Papa! e a un altro: Come voi date al Papa le cose più brutte del Convento!» e così di seguito. |
A059000495 |
Una caritatevole persona aveva regalato una somma di danaro ad una casa di beneficenza di Torino, dove sono accolti più centinaia di giovanetti. |
A059000502 |
Sono poveri quei buoni preti, non sanno che cosa darmi... Or bene essi fecero voto di non portar più fìbbie d'argento alle loro scarpe e le hanno mandate a me.» E il papa aperse il paniere e io ne vidi migliaia di quelle fìbbie, non poche delle quali erano fattura di duecent'anni fa, e state conservate di mano in mano nelle famiglie. |
A059000503 |
- Ebbene, ripigliò il papa, portatela subito al museo, perchè domani io debbo vedere una tal principessa, e sono sicurissimo che gliela darei. |
A059000535 |
Una povera donna di Milano indirizzava al Santo Padre una lettera del seguente tenore: «Se io avessi oltre il bisogno, darei molto, ma sono una povera donna milanese senza danari, senza anelli, senza oggetti preziosi. |
A059000561 |
Alcuni poveri Irlandesi, di quei poveri figliuoli, che ci si dipingono come pazienti tutti gli orrori della miseria, si sono quotizzati e mi spedirono una ghinea (26 fr. |
A059000574 |
Lavoro di mano, musica, passeggiate in un ben ampio giardino sono utili esercizi adottati in questo spedale, dove il numero dei dementi sale a 520. |
A059000576 |
I poveri di qualsivoglia località percorsa dal Santo Padre, sono stati da Lui sovvenuti, senza parlare dei regali in oro, o in altri oggetti fatti a tutte le chiese. |
A059000587 |
Io, vedete, non sono un bacia pile, eppure feci altrettanto. |
A059000602 |
Tutti i grandi avvenimenti stati già prenunciati dalla serva di Dio, morta in odore di santità, si sono avverati di una maniera sorprendente, come possono testimoniare i RR. PP. Domenicani di sant'Albina, e ognun di noi oggidì può toccar con mano la profezia di costei sul conto dell'abate Mastai Ferretti, essersi avverata a gran bene della Chiesa. |
A059000623 |
Nell'atto che tutti piegavano le ginocchia per ricevere la benedizione, il santo vegliardo a pochi passi da sè vide un uomo rimasto in piedi, in atteggiamento di profondo rispetto misto ad un certo imbarazzo! - Eh! disse il Papa, e perchè non venite anche voi sicchè vi benedica cogli altri? - Santissimo Padre, udì rispondersi, è perchè io sono un medico protestante. |
A059000634 |
«Signora, disse, in nome di Gesù Cristo, di cui sono Vicario, io vi domando questi due figliuoli, che sono suoi prima di essere vostri. |
A059000643 |
«Sono franchi trentatre che noi abbiamo raccolto, somma di poco momento per la sublimissima sua destinazione, ma che ci farà degni di benigno compatimento qualora si consideri {301 [351]} l'età nostra, e la nostra condizione di artigianelli, e di poveri figli di di famiglia. |
A059000679 |
- Ne accenneremo alcune scelte a caso, e sono delle meno considerevoli. |
A059000685 |
Questi casi o piuttosto queste terribili punizioni di Dio sono, assai frequenti. |
A059000685 |
È sparso fra il popolo un libro che ha per titolo: Casi che non sono casi e contiene una lunga enumerazione di casi spaventosi, di morti subitanee, che colpirono uomini iniqui che sfidarono colle loro bestemmie e imprecazioni lo sdegno di Dio, e che proruppero in parole ingiuriose contro la Chiesa e la sacra persona del Sommo Pontefice. |
A059000693 |
Il suo maggiordomo, vecchio ed onesto servitore, che trovavasi sovente impacciato nel suo governo, una sera pallido e sgomentato si presentò al padrone, dicendogli: I cinquanta scudi che erano stamattina nella vostra cassa sono spariti; non mi resta il più piccolo baiocco per provvedere alle spese di domani. |
A059000707 |
E pur quegli Arabi sono infedeli! Eppoi si proseguirà a dire intollerante Pio IX ed il cattolicismo! - Anche le isole Filippine per mezzo del governo spagnuolo hanno ricevuto dal munificentissimo Pio IX 19 mila reali da darsi in soccorso agli sventurati danneggiati. |
A059000711 |
Lo scopo del nostro lavoro è ordinato alla gloria della Chiesa cattolica; perche nella grandissima sventura sofferta dal popolo romano, il presidio più possente non è stato dai declamatori di filantropia, e di umanità, sibbene dalla carità cattolica che regnava negli animi dei preti, e dei buoni laici che gareggiando si sono slanciati al soccorso. |
A059000718 |
Ma Napoleone disse, «Io voglio che si formi una grande potenza protestante, per intimorire i clericali che mi sono di fastidio.» Randon poco prima della sua morte erasi ritirato col suo amico il Vescovo di Ginevra, ed ivi si preparò in maniera edificantissima al gran viaggio dell'eternità. |
A059000720 |
La religione del sommo Pontefice non ha solo in mira la tutela della fede e de'costumi: la sua religione è tutto carità ed amore, perciocchè oltre alle opere di beneficenza co'vicini, si stende anche ai lontani: e perciò per mezzo del suo Nunzio in Francia ha spedito ai Francesi danneggiati 30000 franchi: i quali saranno distribuiti da una commissione diretta dal Potere esecutivo: 30000 sono poca cosa se si guardi {338 [388]} la moltitudine de'danneggiati: ma seno gran cosa per chi è spogliato di tutto, e vive affidato alla divina provvidenza ed alla carità de'fedeli. |
A059000725 |
Così alla colletta di limosine in favore de'danneggiati dalle recenti innondazioni in Italia, da Lui aperta con offerta generosa, voglionsi aggiungere i soccorsi spediti ai poveri superstiti dallo spaventoso tremuoto, che tante migliaia di vite ha mietuto sulle coste delle repubbliche dell'Equatore e del Perù, e l'altro sussidio, di cui parla in questi termini il Giornale di Roma: «La Santità di Nostro Signore, commosso dallo stato lacrimevole, cui per le innondazioni testè sofferte sono ridotte alcune contrade della Svizzera, volendo adoperare verso tanti infelici nella stessa guisa, che in somiglianti circostanze fece verso agli abitatori di altre regioni, ha per il pietoso scopo rimesso all'incaricato di Affari della Santa Sede in Lucerna quel soccorso che al suo cuore benefico è stato consentito dalle sue strettezze economiche.». |
A059000732 |
I cittadini sono impiccati, le donne battute a colpi di staffile. |
A059000732 |
Il nemico, è quel meraviglioso vegliardo, che chiamasi Pio IX, e cui la Chiesa non avrà d'uopo di canonizzare perchè egli si canonizza di per sè colle virtù più sublimi, virtù che non sono di questo mondo. |
A059000738 |
Io ho bevuto, dunque, alla salute del vostro (sic) Sommo Pontefice, non solo per rendere omaggio alla nobile sua tenacità di propositi e alla dignitosa coscienza della propria missione che egli manifesta col suo contegno rispetto a'miserabili ed a'codardi che in cuor loro lo detestano o deridono, e a parole in pubblico lo supplicano vergognosamente e invocano la sua benedizione; ma perchè sono profondamente convinto: che senza la ostinazione esemplarissima di Pio IX nel respingere sdegnosamente le assurde proposte di conciliazione e le stupide profferte di accordi fattegli dal Governo Italiano, a quest'ora l'Italia si troverebbe nella più triste e deplorabile delle condizioni. |
don bosco-fatti contemporanei.html |
A060000001 |
La materia contenuta in questo fascicolo sono fatti storici che vidi io stesso o furono riferiti da persone che ne furono testimoni oculari. |
A060000008 |
Ecco, fatto: sono ai vostri cenni; vi potrei servire in qualche cosa?. |
A060000009 |
Io sono uno sventurato senza religione, e vorrei farmi protestante. |
A060000015 |
Immaginatevi, signor Ministro; io sono un emigrato, che vuol dire persona di onore, fui alquanto ammalato, pure lo credereste? vado a dimandare qualche cosa al mio parroco, e non mi dà che sei soldi per volta; un altro prete mi dà qualche otto soldi, talvolta un altro me ne dà dieci. |
A060000019 |
Perciocchè ci stanno sempre alle prese per censurarci, quasicchè noi ci facciamo dei seguaci coll'oro; queste sono calunnie dei giornali clericali. |
A060000030 |
Benissimo, signor Ministro; oh, l'ho sempre detto che i protestanti sono pieni di carità! studiano fino il modo di fare il bene per non compromettersi: che santa religione è mai la vostra!. |
A060000032 |
Lasci far da me, che so il mio mestiere; sono assai pratico in questi affari. |
A060000061 |
Di poi mi fu presentato un libro in cui sono notati tutti i Protestanti ed io mi feci pur scrivere là, a mia eterna infamia: Vacca Felice d'Asti. |
A060000078 |
Una tavola, una cattedra, alcuni banchi, non per inginocchiarsi, ma solo per sedersi, sono il decoro e l'ornamento del luogo destinato al culto della Divina Maestà. |
A060000089 |
3° I Cattolici dicono le cose col loro nome, ed i Protestanti fanno mille misteri; per esempio, i Cattolici dicono subito, che ci vuole molto studio per capire la Bibbia, e che non tutti sono capaci di comprenderla; i ministri protestanti dicono la Bibbia, essere chiara, e tutti poterla capire; ed intanto pretendono che gli altri vadano ad ascoltarli, e seguano ciecamente le loro spiegazioni. |
A060000103 |
Dopo di ciò feci quelle cose che sono tutte a voi note, le quali perciò prescindo di raccontare. |
A060000109 |
Bravo! Ottimamente: quei preti sono così seccanti, che non solo molestano la gente sana, ma vanno perfino ad inquietare gli ammalati. |
A060000114 |
Sono assai male, ma non vaneggio e dico da vero; ho bisogno di confessarmi: vuol rifiutarmi quest'opera di carità?. |
A060000118 |
Dimandare perdono al Signore, è cosa buona; ma se egli non volesse perdonarmi i peccati senza che li confessi, posso io comandare al Signore, e farmeli altrimenti perdonare? Altronde supponga, sig. Ministro, eh'io abbia uno scandalo da riparare, qualche danno recato alla roba, alla persona, all'onore del mio prossimo, chi mi darebbe i consigli necessari? Chi mi additerebbe le mie obbligazioni? Insomma, io sono oppresso dal male, non voglio disputare, ma voglio confessarmi. |
A060000121 |
Ma queste cose sono inutili per la vostra eterna salvezza. |
A060000126 |
Basta così: voi, signor Ministro, mi dite che non faccio alcun male ricevendo questi sacramenti: i preti cattolici mi dicono, che se io non ricevo questi sacramenti sono eternamente dannato dunque io voglio prendere la strada certa e riceverli: e poichè voi non credete a queste cose, e perciò non volete confessarmi, andatevene in santa pace; io mi aggiusterò con un prete cattolico. |
A060000128 |
Io me ne sono già accorto che quei cattolici, i quali si fanno protestanti, sono i più deboli nella fede. |
A060000128 |
Sono così imbevuti di quella Confessione, che appena cadono ammalati, subito vogliono confessarsi: per finire tutti i guai, è meglio che si faccia un concilio di ministri, e che si introduca anche tra di noi la confessione. |
A060000132 |
Male, sig. Ministro, male; io sono al fine di mia vita. |
A060000138 |
I Cattolici in punto di morte confessano i proprii peccati, ricevono l'Eucaristia accompagnata dai preti, e da altri cristiani che pregano per l'infermo; e molte cose nelle chiese e nelle case dei privati si fanno in punto di morte e dopo morte a pro del cristiano: ah, queste cose sono certamente di gran conforto! tra di noi non si amministra un Sacramento, non si dà una benedizione, e non si fa una preghiera. |
A060000139 |
Su via, cessate da queste inquietudini: prendete; qui ci sono due monete, guardate comè sono lucenti!. |
A060000143 |
Sì, fratello; chiedete pure, sono ai vostri ordini. |
A060000149 |
Non affannatevi, caro fratello; voi fate delle difficoltà dove non ci sono; è vero che un buon cattolico può salvarsi, ma possiamo salvarci anche noi, e forse con maggior facilità. |
A060000162 |
Sig. Curato, io sono al colmo de'disgusti; il mio Luigi è divenuto tanto scostumato, che non si può dire di più. |
A060000164 |
Non vuol più saperne di andare a con fessarsi, non va in chiesa se non per forza; povera me! io sono sconsolata. |
A060000166 |
Che dolore per una madre! Mi sono colanto adoperata per allevarlo bene, ho fatto tante spese, l'ho sempre accudito e fatto accudire; e tutte le mie sollecitudini andarono al vento. |
A060000178 |
Me povera donna! sono veramente una madre infelice! che cosa ho da fare? io vado a casa, dirò tutto a mio marito, il quale, sapendo queste cose, o Dio buono! lo lascierà per morto. |
A060000182 |
Per appunto: domani il vostro servo deve portare a casa la biancheria del bucato; ci sono due grossi fagotti; egli può aspettare che mio tiglio sia a casa e poi lo inviti a portarne uno: egli ignorando questa nostra intelligenza, di certo acconsentirà: così, così... Io parlerò col vostro servo. |
A060000186 |
No, sig. Curato, sono niente stanco, debbo trovarmi a casa per tempo; mia madre (una bugia) mi ha detto di ritornare a casa subito. |
A060000201 |
Mi hai dato la parola; sii galantuomo a mantenermela; ci sono ancora altri motivi più essenziali, non celarmi cosa alcuna. |
A060000203 |
Luigi!... sono 10 anni che io sono padrone del tuo cuore e dell'anima tua, ed ora vuoi rifiutarti ad una cosa, da cui forse dipende la tua eterna salvezza?. |
A060000204 |
Ebbene, io sono andato là, ed un compagno mi ha dato dei libri, éd io non ho più osato a venire. |
A060000205 |
Ora che mi hai detto il più, dimmi il meno; che cosa vuoi dire io sono andato là? in che luogo sei andato?. |
A060000227 |
Oh, quanto sono contento che tu sii ritornato! tu certo non comprendi la consolazione che io provo!. |
A060000231 |
Luigi parte, e per istrada tra sè parla così: Dicano quel che vogliono dei preti, {45 [95]} ma questo nostro Curato è un galantuomo; sono dieci anni che gli reco disturbo, ed egli mi ha sempre voluto bene. |
A060000231 |
Ora lo aveva abbandonato di mala grazia, ed egli stesso sa che più volte aveva anche parlato male di lui; pure egli mi accoglie come se nulla fosse stato, e pare che mi ami ancor più; questi sono i veri amici. |
A060000233 |
Questo fatto tanto commovente ci prova a maraviglia che il povero ed il tapino sono eziandio maestri ed esemplari delle più belle virtù. |
don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html |
A061000001 |
Questi Favori sono preziosi doni, che la S. Sede largisce agli Istituti Religiosi, che può modificarli od ampliarli ogni qualvolta si giudica della maggior gloria di Dio. |
A061000005 |
1° Di approfittare dei Favori spirituali, senza eccezione, quando questi si riferiscono al vantaggio spirituale dell'anima nostra, come sono le sante Indulgenze;. |
A061000012 |
Sono i seguenti Favori spirituali estendibili a cinquanta dei principali Collaboratori, ossia Cooperatori e Cooperatrici, che con zelo particolare impiegavano le loro sollecitudini a beneficio spirituale e temporale de' nostri giovanetti. |
A061000043 |
4° È pure da notarsi che molte Concessioni si fecero ad tempus, il quale essendo trascorso non sono più qui stampate. |
A061000059 |
I Favori e le Facoltà concesse dall'Autorità Ecclesiastica di Torino all'Oratorio di S. Francesco di Sales sono:. |
A061000065 |
Congratulandoci con Voi, degno Sacerdote di Dio, che abbiate con industre carità saputo stabilire la non mai abbastanza commendevole Congregazione dei poveri giovani nel pubblico Oratorio di S. Francesco di Sales in Valdocco, giudichiamo cosa giusta il testificarvi, mercè le Presenti, il nostro perfetto gradimento, con deputarvi effettivamente Direttore Capo Spirituale {15 [141]} dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, a cui vogliamo siano uniti e dipendenti quelli di San Luigi Gonzaga e del S. Angelo Custode, affinchè l'opera intrapresa con si felici auspizi progredisca e si amplifichi nel vincolo della carità, a vera gloria di Dio, e a grande edificazione del prossimo, conferendovi tutte le facoltà, che sono necessarie ed opportune al santo scopo. |
A061000084 |
Il sacerdote Bosco Giovanni Direttore degli Oratorii de' giovani abbandonati della città di Torino (Piemonte), prostrato ai piedi di Vostra {18 [144]} Santità implora per la casa di ricovero di Torino detta di Valdocco, e per quella di Genova detta Opera degli Artigianelli diretta dal Sac. Montebruno Francesco la facoltà dell'Oratorio privato per queste due Case di ricovero, e che tale favore si estenda a poter ivi adempire il precetto festivo, fare la santa Comunione tanto pei giovani ricoverati, quanto per quelli che in qualche maniera sono applicati a servire o a prestare caritatevoli servigi. |
A061000093 |
2° Indulgenza Plenaria da lucrarsi alla chiusura del mese Mariano da coloro, che, nel decorso di esso, sonosi in modo particolare occupati a cantare laudi sacre in Chiesa, e sono intervenuti alla Divozione del mese Mariano;. |
A061000112 |
I soci fanno professione coi tre consueti voti semplici di Obbedienza, Povertà e Castità; sono sotto la direzione del Superiore Generale, che viene chiamato Rettor Maggiore, ed oltre la propria santificazione, {24 [150]} si propongono per fine principale di attendere ai bisogni sì temporali come spirituali dei giovanetti specialmente più miserabili. |
A061000122 |
Il Sommo Pontefice pertanto nell'udienza avuta dal sottoscritto Mons, Segretario di questa Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari in data 19 Febbraio 1869, attese le Lettere Commendatizie di moltissimi Vescovi, approvò e confermò l'enunciata Congregazione sotto il governo del Superiore Generale, salva la giurisdizione degli Ordinarii secondo la forma dei Sacri Canoni e delle Apostoliche Costituzioni, come a tenore del presente Decreto l'approva e conferma, differita a tempo più opportuno la approvazione delle Costituzioni, le quali dovranno correggersi secondo le osservazioni per ordine di Sua Santità già altre volte comunicate, eccetto la quarta, che dovrà modificarsi come segue: Cioè la Santità Sua annuendo benignamente alle preghiere del sacerdote Giovanni Bosco, concesse al medesimo, come a Superiore Generale della Pia Congregazione, la facoltà, valevole soltanto per tutto il Decennio prossimo venturo, di rilasciare le Lettere Dimissoriali per ricevere la Tonsura e gli Ordini tanto Minori, quanto Maggiori agli alunni, che avanti i quattordici anni furono accolti in qualche collegio, o convitto della medesima Congregazione, o che saranno accolti in avvenire, e che a suo tempo diedero il nome alla prefata Pia Congregazione o {30 [156]} ve lo daranno in appresso; ma in modo che, se per qualsiasi motivo vengano licenziati dalla Pia Congregazione, debbano rimanere sospesi dall'esercizio degli Ordini ricevuti, finchè provvedutisi di sufficiente Sacro Patrimonio, se sono insigniti dei Sacri Ordini, non trovino qualche Vescovo che benevolmente li accolga. |
A061000146 |
Inoltre per la medesima Nostra Autorità e colle presenti Lettere concediamo ai Rettori e Confratelli dell'Arciconfraternita così eretta, che sono e che saranno, che osservata la Costituzione di Clemente VIII, Nostro Predecessore, di veneranda memoria, già pubblicata per l'addietro, possano liberamente e lecitamente aggregarsi altre Società del medesimo titolo ed istituto, che sono canonicamente istituite nella sola diocesi di Torino, ed a quelle comunicare tutte le Indulgenze, remissioni di peccati, e rilassazioni di penitenze concesse da questa Santa Apostolica Sede alla Società ora da Noi eretta ad Arciconfraternita, ed altre che siano comunicabili. |
A061000156 |
Nell'Udienza di Sua Santità avuta dal sottoscritto Mons. Segretario della S. Congregazione de' Vescovi e Regolari in data 3 Aprile 1874, feria sesta in Parasceve, la Santità Sua, considerate le cose esposte, benignamente concedette al Supplicante, Rettore Generale, la facoltà di rilasciare le Lettere Dimissoriali, valevole per un decennio, in favore dei Soci della sua Congregazione, che alla medesima sono legati col vincolo perpetuo dei voti semplici, affinchè, osservate le cose da osservarsi, possano essere promossi a tutti gli Ordini eziandio Sacri e del Presbiterato col titolo della Mensa Comune; a guisa di Privilegio pei Regolari, secondo il Decreto di Clemente VIII del giorno 15 Marzo 1596, rimanendo tuttavia in vigore le leggi nelle Apostoliche Costituzioni, specialmente quelle della Santa memoria di Benedetto XIV intorno alle Ordinazioni dei Regolari, che incominciano - Impositi, Nobis latis. |
A061000170 |
1° Le Costituzioni della Congregazione fondata da D. Bosco sono definitivamente approvate dalla S. Sede?. |
A061000176 |
Tale condizione importa in ogni Istituto di voti semplici, e quindi eziandio nel Salesiano, che, trattone il caso in cui fossegli dalla S. Sede concesso alcun privilegio, sono quelli Istituti esenti, ossia non soggetti alla giurisdizione degli Ordinarii soltanto in tutto ciò che è contenuto nelle Costituzioni dalla stessa S. Sede approvate. |
A061000196 |
A tutti poi e singoli i Preti della Congregazione predetta, che sono o che saranno, benignamente concediamo, che in qualunque tempo ed a qualunque Altare celebreranno la Messa per l'anima di un fedel Cristiano, che sia passato di questa vita a Dio congiunto nella carità, quel Sacrifizio, tre volte solamente per ogni settimana, dia all'anima od alle anime, per la quale o per le quali sarà stato offerto, l'aiuto medesimo che sopra si è detto. |
A061000196 |
Da ultimo a tutti e singoli i Soci della medesima Congregazione, che sono e che {71 [197]} saranno debitamente approvati a compiere questi uffizi, ogni volta che avranno esposto la Dottrina Cristiana e la parola di Dio, e durante il giorno o nella sera avranno ammaestrati i giovanetti nella musica o nelle lettere, ed ai loro uditori od alunni, purchè pentiti almeno di cuore abbiano al principio ed al fine fatto il segno della S. Croce e recitata divotamente le Salutazione Angelica, concediamo trecento giorni di Indulgenza nel modo che è detto sopra. |
A061000196 |
Inoltre concediamo ai Preti Missionarii della predetta Congregazione, che sono e che saranno, che nel tempo delle Missioni e degli Esercizi Spirituali, che essi, come sopra è detto, avranno tenuto, fuori di Roma solo col consenso degli Ordinarii, e, purchè siano approvati a ricevere le Confessioni Sacramentali, possano benedire le piccole Croci e le Medaglie Sacre fatte di metallo, e le Corone di preghiere, coll'applicazione delle Indulgenze, osservando le prescrizioni, {70 [196]} che sono nel Decreto della S. Congregazione delle Indulgenze, pubblicato addì 14 di Maggio 1853. |
A061000196 |
Inoltre concediamo ai Rettori pro tempore, dei pii Ritiri, come li chiamano, o delle Case della predetta Congregazione, in quei luoghi, dove non vi siano Frati dell'Ordine dei Minori di S. Francesco della Osservanza e Riformati, che possano erigere Stazioni della Via Crucis o del Calvario, e benedirne le Croci colle Indulgenze annesse, in guisa che i Fedeli, i quali fanno gli Esercizi Spirituali nelle dette Case o Ritiri, se avranno devotamente fatto questo Pio Esercizio della Via Crucis, che quivi è stabilito, ed avranno compiute tutte le opere di pietà che sono ingiunte, acquistino le medesime Indulgenze, che potrebbero conseguire facendo il medesimo esercizio della Via Crucis, o del Calvario, nelle Chiese dei Frati dell'Ordine dei Minori di S. Francesco della stretta Osservanza, e dei Riformati, come è pio costume. |
A061000196 |
Similmente a tutti e singoli i Preti Missionarii, che sono e che saranno nella detta Congregazione, diamo facoltà di impartire la Benedizione colla Croce e l'Indulgenza Plenaria, al termine {69 [195]} delle prediche delle Sacre Missioni e degli Esercizii Spirituali, che essi, colla licenza dei rispettivi Ordinarii, avranno tenuti, in guisa che tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, veramente pentiti e confessati e comunicati, che divotamente avranno assistito alle loro prediche sopradette, almeno oltre la metà del tempo, che rispettivamente saranno durale, e con divozione saranno stati presenti alla Benedizione da impartirsi colla Croce dai Preti sopradetti nell'ultima di tali prediche, ed inoltre avranno divotamente visitato la Chiesa, dove tali prediche si faranno, oppure la Cappella o la Chiesa delle Case, dove si terranno i detti Spirituali Esercizi, e quivi avranno innalzato divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e l'esaltazione della S. Madre Chiesa, possano conseguire la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati. |
A061000198 |
1° Le grazie e le indulgenze concesse ai religiosi interni dal Superiore Generale sono comunicabili ai Benefattori esterni;. |
A061000257 |
Per l'autorità del SS. mo Nostro Signore Pio PP. IX a Noi affidata, se vere sono le cose esposte, si rimettono le preghiere all'arbitrio ed alla coscienza del medesimo Oratore colle facoltà necessarie ed opportune per quanto è di sopra domandato. |
A061000259 |
Inoltre ai Soci della medesima Congregazione Salesiana in articulo mortis, se veramente pentiti e confessati e nutriti della S. Comunione, o non avendo ciò potuto fare, almeno pentiti avranno colla bocca potendo, altrimenti col cuore, divotamente invocato il nome di Gesù, concediamo l'Indulgenza Plenaria; ed ai medesimi Soci, che sono e che saranno, misericordiosamente nel Signore concediamo la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, il primo giorno del loro ingresso al Noviziato, nei giorni che faranno e rinnoveranno i voti, e in quello che partiranno per le Missioni straniere; inoltre in quel giorno di ciascun mese, nel quale, secondo le Regole della Congregazione, si fa il pio Esercizio della Buona Morte, e nell'ultimo giorno degli Esercizi Spirituali, se anche veramente pentiti e confessati avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e rispetto agli Esercizi Spirituali, avranno assistito più che alla metà di quelli, ed avranno visitato la Chiesa o la Cappella, dove quelli si terranno, e quivi innalzate pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle {94 [220]} eresie, per la conversione dei peccatori el'esaltazione della S. Madre Chiesa. |
A061000259 |
Per la qual cosa confidati nella misericordia di Dio Onnipotente e nell'Autorità de' suoi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i Preti, che sono ora e che saranno per lo innanzi nella detta Congregazione Salesiana, concediamo che a partire da questo giorno, per tutto il Decennio prossimo seguente, fuori della città di Roma, purchè, col consenso degli Ordinarti, siano approvati a ricevere le confessioni sacramentali, possano benedire Croci e Medaglie Sacre coll'applicazione dell'Indulgenza Plenaria da conseguirsi in articulo mortis, e Corone di preghiere coll'applicazione delle Indulgenze dette di s. Brigida pubblicamente, nella forma che è consueta nella Chiesa, al tempo delle Missioni e degli Esercizi Spirituali, che essi abbiano tenuti al popolo oppure anche in privato. |
A061000273 |
Inoltre volendo Noi dare un segno di speciale benevolenza ai sopradetti Soci, concediamo loro tutte le indulgenze tanto Plenarie quanto Parziali, che i Terziarii di s. Francesco d'Assisi possono conseguire; e colla Autorità Nostra Apostolica concediamo, che essi lecitamente e liberamente possano ottenere nelle feste di san Francesco di Sales e nelle Chiese dei Preti della Congregazione Salesiana tutte le Indulgenze, che i Terziarii possono guadagnare nelle feste e nelle Chiese di s. Francesco d'Assisi, purchè compiano a dovere nel Signore le opere di pietà che sono ingiunte per lucrare tali Indulgenze. |
A061000286 |
Inoltre, volendo Noi dare un segno di speciale benevolenza ai sopradetti Soci, concediamo loro tutte le Indulgenze tanto Plenarie quanto Parziali, che i Terziarii di S. Francesco d'Assisi possono conseguire; e coll'Autorità Nostra Apostolica concediamo che essi lecitamente e liberamente possano ottenere nelle feste di S. Francesco di Sales e nelle Chiese dei Preti della Congregazione Salesiana tutte le indulgenze che i Terziarii possono guadagnare nelle feste e nelle Chiese di S. Francesco d'Assisi, purchè compiano a dovere nel Signore le opere di pietà che sono ingiunte per lucrare tali indulgenze. |
A061000289 |
Noi adunque volendo compiacere a questo tuo desiderio, e dimostrare la Nostra particolare benevolenza verso la predetta Congregazione, assolviamo te e tutti quelli, in favor dei quali sono date queste Lettere, e riguardiamo come assolti da qualunque Ecclesiastica sentenza di scomunica e d'interdetto e da ogni altra censura e pena, se mai veniste ad incorrerne in qualunque modo, e per qualunque cagione, avuto riguardo a questa sola materia, inflitta; ed in virtù della Nostra Apostolica Autorità colle presenti concediamo in perpetuo, che in tutte le Chiese ed Oratorii pubblici, legittimamente appartenenti alla Congregazione Salesiana, dovunque quelli siano, i Soci della detta Congregazione, bene approvati ed osservando le prescrizioni della disciplina Ecclesiastica, colla licenza dei loro Superiori, possano lecitamente e liberamente celebrare il S. Sacrifizio della Messa, ed amministrare ai fedeli la SS. Eucaristia e predicare la parola di Dio, e fare il Catechismo ai fanciulli. |
A061000307 |
Quando Ci sono domandate cose che valgono ad accrescere la pietà dei fedeli, ed a procurare la salute delle anime, volentieri le concediamo. |
don bosco-fondamenti della cattolica religione.html |
A062000011 |
Ci sono i Maomettani, i Protestanti cioè i Calvinisti, i Luterani e gli Evangelisti, ed avvi la Chiesa cattolica, romana; in quale di queste società noi possiamo con certezza trovare la vera religione?. |
A062000015 |
Quali sono i caratteri mediante i quali noi possiamo con certezza conoscere la vera Chiesa di Gesù Cristo?. |
A062000016 |
I veri caratteri che ci fanno con certezza conoscere la divinità della Chiesa di Gesù Cristo sono quattro: cioè Una, Santa, Cattolica, Apostolica. |
A062000023 |
È Santa per la santità del suo Capo e suo fondatore, che è Gesù Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi sono i sacramenti che pratica; molti santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri da Dio confortati sparsero il loro sangue in testimonianza della Divinità di questa medesima Chiesa. |
A062000029 |
Non sono Una, perchè non hanno la medesima fede, nè la medesima dottrina, nè uno stesso capo. |
A062000030 |
Non sono Sante, perchè rigettano tutti od in parte i sacramenti, da cui solo deriva la vera santità; professano più cose contrarie al Vangelo, ripugnanti a Dio medesimo. |
A062000031 |
Neppure sono Cattoliche riguardo al tempo, giacchè, paragonate alla Religione cattolica, contan pochi secoli di esistenza. |
A062000031 |
Non sono Cattoliche, perchè sono ristrette in alcuni luoghi ed in questi luoghi medesimi cangiano la loro dottrina a seconda dei tempi. |
A062000032 |
Finalmente non sono unite al Romano Pontefice che è successore di s. Pietro, Capo e Principe degli Apostoli. |
A062000032 |
Non sono Apostoliche, perchè non professano anzi rigettano molte cose dagli Apostoli credute ed insegnate. |
A062000034 |
Imperocchè coloro che hanno letto, studiato e confrontato la dottrina che insegna la Chiesa cattolica oggidì poterono ad evidenza convincersi che le verità predicate da Gesù Cristo e dagli Apostoli sono quelle stesse, che si predicarono in tutti i tempi, e si predicano presentemente nella Chiesa cattolica, apostolica, romana. |
A062000050 |
Nel secolo decimosesto poi degenerò in Calvinismo, ed ai nostri giorni i così detti Valdesi sono verissimi Protestanti per quanto si chiamino Evangelici o Barbetti. |
A062000051 |
Chi sono i capi dei Protestanti?. |
A062000052 |
I capi dei Protestanti sono Calvino e Lutero, vissuti alla metà del secolo decimosesto. |
A062000055 |
Dunque costoro non sono nella Chiesa di Gesù Cristo?. |
A062000073 |
I Principi, i Re e gli altri potentati della terra sono anche soggetti al Romano Pontefice? {19 [521]}. |
A062000074 |
I Principi, i Re e tutti i potenti della terra, fossero anche padroni di tutto il mondo, devono sottomettersi al Sommo Pontefice, se vogliono appartenere alla vera Chiesa e salvarsi l'anima; perchè l'autorità di costoro è tutta temporale, e in faccia alla religione essi sono semplici fedeli obbligati, come gli altri, di ubbidire al Capo della religione. |
A062000082 |
Egli è poi cosa chiara che l'autorità di Pietro doveva durare quanto la Chiesa cioè sino alla fine dei secoli, che certo il fondamento deve durare quanto l'edifizio che vi sta sopra, e che perciò dopo di lui essa doveva passare nei suoi successori, i quali sono i Romani Pontefici. |
A062000095 |
Fu in tutti i tempi e da tutti i cattolici costantemente creduto all'infallibilità del successore di s. Pietro, del Vicario di Gesù G. I Romani Pontefici esercitarono sempre questa autorità suprema nelle controversie religiose, e tutti i veri cattolici hanno rispettosamente accolte le loro dichiarazioni, quali verità da non più mettersi in discussione, come se fossero uscite dalla bocca dello stesso divin Salvatore, di cui sono Vicarii sopra la terra; ma non fu mai definita verità di fede fino al Concilio Vaticano. |
A062000099 |
Perciocchè queste definizioni del Romano Pontefice sono per se stesse, e non, pel consenso della Chiesa, irreformabili. |
A062000107 |
I principali sono cinque:. |
A062000110 |
Assicura i fedeli che credendo e facendo quello che il Papa propone a credere e ad operare, essi sono dalla Chiesa universale assicurati che non potranno errare giammai, e che credono ed operano quello che vuole Dio stesso. |
A062000114 |
A questa asserzione si deve negare assolutamente e rispondere, o che i fatti addotti sono calunnie inventate contro ai Papi; o che si riferiscono a cose non riguardanti la fede. |
A062000114 |
Tutti quelli che hanno tutto studio profondo ed imparziale sulla sulla storia ecclesiastica convengono che queste asserzioni sono false; e chi insegna diversamente cerca di ingannare. |
A062000122 |
Perciocchè costoro nel loro cuore sono cattolici, e se conoscessero bene la religione cattolica certamente l'abbraccerebbero. |
A062000122 |
Si salvano eziandio coloro, che sono in buona fede, cioè sono fermamente persuasi {32 [534]} di trovarsi nella vera religione. |
A062000136 |
Ma costoro sono in errore, perciocchè tali fatti non furono mai dalla Chiesa nè comandati, nè approvati. |
A062000137 |
Al contrario le storie sono ripiene di fatti di uomini i quali in punto di morte rinunciarono all'eresia per morire nel seno della santa romana Chiesa per così assicurarsi la eterna salvezza. |
don bosco-frassinetti giuseppe industrie spirituali; m. segur il papa.html |
A063000005 |
«La Santità di N. S. sempre intenta al vero bene di tutti, ed informata appieno del vantaggio riportato da queste LETTURE CATTOLICHE ne' luoghi, ove sono state attivate, ha approvato e lodato il pio divisamento d'introdurle anche nello Stato Pontificio, e a tal fine mi ha autorizzato ad invitare gli Arcivescovi e Vescovi della Stato medesimo per l'aiuto e sostenimento di sì bella impresa, diffondendole il più possibile per le città e castelli soggetti alla spirituale loro giurisdizione.». |
don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html |
A065000002 |
Buona sera, signor prevosto, sono venuto a farle una visita. |
A065000004 |
Sono venuto {7 [7]} a pregarla che mi voglia dir qualche cosa intorno alla Chiesa e a suoi concili. |
A065000009 |
Eccoti la risposta: I concili sono adunanze di vescovi cattolici e {8 [8]} di altri ecclesiastici per decidere questioni spettanti alla fede, ai costumi e alla disciplina della Chiesa. |
A065000009 |
Sono di due specie, particolari, e generali od ecumenici |
A065000011 |
Di questi se ne celebrarono molti in Roma sotto ai papi, i quali oltre all'essere pastori supremi di tutta la Chiesa sono ancora patriarchi di Occidente, e primati d'Italia. |
A065000011 |
Tra i quali concili diocesani e provinciali sono celebri {9 [9]} quelli tenuti da s. Carlo Boromeo arcivescovo di Milano. |
A065000013 |
Sono contento di queste notizie. |
A065000021 |
Difatto i concilii, come ti ho detto, si celebrano per cause di religione, per decidere quali sono le verità da credere e da praticare dai cristiani. |
A065000024 |
Ora sono soddisfatto; ma se è fuor di dubbio che i principi secolari non hanno diritto di convocare concili, mi pare almeno che lo abbiano d'intervenirvi. |
A065000030 |
Nossignore; niun uomo del mondo deve impedire un vescovo di compiere i suoi doveri verso Dio e verso la Chiesa, quali sono i doveri dei vescovi quando intervengono ai concili; niun uomo del mondo può in coscienza impedire ad un vescovo l'esercizio di un diritto ricevuto da {20 [20]} Dio, e se ciò facesse abuserebbe del suo potere. |
A065000034 |
Hanno diritto, anzi sono obbligati d'intervenire al concilio tutti i vescovi cattolici, che hanno giurisdizione, ossia tutti i vescovi che hanno una chiesa, una diocesi da governare. |
A065000036 |
In quanto ai semplici sacerdoti è consuetudine di ammettere quelli che per la loro dottrina sono creduti giovevoli alle indagini che si devono fare, ma non già per giudicare, sì per disputare e chiarire le materie, o per qualche altro utile ministero; quindi {23 [23]} v'intervengono non con voto deliberativo, ma solo consultivo. |
A065000038 |
Ma prima di tutto sappi che i concili sono d'instituzione divina tanto nell'antica quanto nella nuova legge, voglio dire, è Iddio che li ha instituiti. |
A065000038 |
Questo senato o concilio, composto da prima dagli apostoli con s. Pietro a capo, sussiste tuttora, e sussisterà sino alla fine del mondo, formandosi del papa, che è il legittimo successore di s. Pietro, {25 [25]} e dei vescovi cattolici che sono i legittimi successori degli Apostoli. |
A065000043 |
A questi in nome del concilio sono consegnate lettere |
A065000044 |
Vedi un'assemblea di pastori della Chiesa, un'assemblea, a cui punto non s'immischiano i principi secolari; un'assemblea non da altri convocata che dal papa, non da altri presieduta che dal papa; un'assemblea, nella quale sono giudici i vescovi pastori della Chiesa e non altri; un'assemblea in cui dopo essersi diligentemente esaminata la questione, il papa pronunzia distintamente la sua sentenza, la quale viene accolta con gioia in Gerusalemme, in Antiochia, dappertutto, quale oracolo infallibile dello Spirito Santo. |
A065000046 |
Basta che le studiino i sacerdoti, che sono i maestri del popolo. |
A065000046 |
Voi poi, quando vi occorrono dubbi o questioni di religione, potete ricorrere ai sacerdoti e specialmente ai paroci, che sono appunto i sacri ministri, destinati dalla divina Provvidenza ad ammaestrare i fedeli cristiani nella fede. |
A065000048 |
- I concili sono utili, perchè la Chiesa fin dai primi tempi, e gl'apostoli stessi li hanno celebrati. |
A065000048 |
- Sono utili i concili specialmente ai tempi nostri, perchè, oltre al porre un argine al male che irrompe da tutte parti, mettono ancora sott'occhio ai nemici della Chiesa cattolica l'unione ammirabile e la {34 [34]} forza dell'intiero episcopato col papa suo capo, facendolo vedere quale esercito schierato in battaglia imperterrito e formidabile, e così cooperano a togliere dalla loro testa la folle idea di potere giammai abbattere la Chiesa di Gesù Cristo. |
A065000048 |
- Sono utili i concili specialmente gli ecumenici perchè, godendo del privilegio dell'infallibilità, fanno conoscere con sicurezza {33 [33]} quale sia la fede e la dottrina di Gesù Cristo, condannano più solennemente gli errori ad essa contrari, preservano con maggior efficacia i fedeli dagli inganni e dalle seduzioni degli eretici. |
A065000048 |
- Sono utili perchè i vescovi conferendo insieme i loro consigli, e facendo ben conoscere i bisogni dei fedeli alle loro cure affidati, possono essere di aiuto gli uni agli altri per formare delle sapientissime leggi, capaci a promuovere ognora più la gloria di Dio, la santità dei costumi, la salute delle anime. |
A065000048 |
- Sono utili perchè servono ad instillare nel cuore di quelli che vi prendono parte, che sono i primi pastori della Chiesa, un più ardente zelo nel predicare poscia, e inculcare ai rispettivi fedeli quelle verità e quelle leggi definite e promulgate da tutti insieme. |
A065000048 |
Dio li ha ordinati; anzi Gesù Cristo assicurò loro una speciale assistenza: «Dove sono due o tre raccolti in nome mio, egli disse, io mi trovo in mezzo a loro |
A065000048 |
In una parola, sono utili i concili per consolare i buoni, illuminare i ciechi, confortare i deboli, atterrire i tristi. |
A065000048 |
[11].» È d'uopo adunque di credere, che i concili sono utili, perchè Dio non comanda, e Gesù Cristo non protegge le inutilità. |
A065000050 |
Dico perciò che i concili sono utili per lo {35 [35]} ragioni che ti addussi; anzi qualche volta avuto riguardo a gravi circostanze, si dice possono essere eziandio quasi necessari, ma necessari assolutamente non mai. |
A065000050 |
Il motivo poi per cui i concili non sono di assoluta necessità è appunto quello che tu accennavi, cioè perchè il papa supremo pastore di tutti i cristiani può fare da sè solo tutto quello che può fare un concilio anche generale. |
A065000050 |
Quando io dico che i concili sono utili, anzi utilissimi, non intendo già di affermare che essi siano assolutamente necessari, cioè non intendo di asserire che nella Chiesa non si possa far senza di essi. |
A065000062 |
Tutti questi poteri e privilegi siccome sono stati da Gesù Cristo conceduti a s. Pietro per l'unità e solidità della sua Chiesa, pel bene di tutti i fedeli, così dovettero trasmettersi ai suoi successori, che sono i papi, e questa trasmissione da un papa all'altro deve farsi finchè duri la Chiesa stessa, finchè vi siano degli uomini da salvare, cioè fino alla fine del mondo. |
A065000063 |
Mi scusi, signor prevosto, ma questo mi pare un po'troppo, perchè in fin dei conti se i papi sono successori di Pietro, ed eredi perciò dei suoi poteri, i vescovi sono alla loro volta successori degli apostoli ed eredi pur anche dei loro diritti e prerogative. |
A065000063 |
Non è egli vero? Dunque si deve dire che in autorità se tutti i vescovi insieme non sono da più, sono almeno uguali al papa. |
A065000067 |
Vi ha di più: le promesse della divina assistenza e dell'infallibità sono fatte agli altri apostoli solo in quanto che essi sono {46 [46]} uniti a Pietro, già prima nominato capo e pastore universale. |
A065000070 |
Perciò anche tutti i vescovi insieme non sono nella potestà nè superiori, nè eguali al papa, della Chiesa tutta unico capo supremo e sommo pastore. |
A065000072 |
Noi potremmo essere sicurissimi che la verità starebbe dalla parte del papa, perchè è bensi possibile che sbaglino i vescovi quando non sono col papa uniti, ma è impossibilissimo che nelle cose di fede o di morale sbagli il papa quantunque da solo. |
A065000081 |
I vescovi sanno che il papa ha ricevuto il comando di pascere, reggere anche le pecore, e di confermare i suoi fratelli, {55 [55]} che sono essi medesimi. |
A065000081 |
No, perchè questa è la pura verità, e il dire la verità non fa mai torto a nessuno; anzi devi sapere che i vescovi si sono sempre gloriati e tuttora si gloriano di proclamare l'infallibilità del papa ed hanno sempre creduto che eglino per godere di sifatto privilegio hanno bisogno di essere uniti con lui, e al suo giudizio conformare i giudizi loro. |
A065000081 |
[18];» sanno ciò che diceva s. Girolamo fin dal quarto secolo scrivendo al papa s. Damaso: «Io sono unito con vostra Santità, vale a dire colla Cattedra di s. Pietro: io so che sopra di questa pietra fu edificata la Chiesa: chi non raccoglie con voi, {56 [56]} disperde |
A065000082 |
Le sue ragioni mi ci sono entrate. |
A065000083 |
È verità di fede che la Chiesa insegnante, cioè i vescovi uniti col papa nelle decisioni riguardanti la religione e i costumi sono infallibili. |
A065000090 |
Sta dunque di buon animo, poichè io sono in grado di affermarti che nessun papa come papa, cioè quando parla, come dicono, ex cathedra, quale maestro dei cristiani, nessun papa, dico, da s. Pietro sino al regnante Pio IX, nè per ignoranza, nè per malizia, ha mai insegnato il minimo errore; e di ciò noi cattolici siamo così sicuri che sfidiamo tutti i nemici dell'infallibilità a portarci anche una sola prova in contrario. |
A065000092 |
Ma che cosa sono otto o dieci nel lungo catalogo di 260 pontefici, nel corso di diciotto e più secoli? E bada che tra i papi se ne trovano oltre ad ottanta annoverati fra i martiri e fra i santi; ed anche quei poco degni furono messi sul trono papale per gli intrighi di fazioni, o per le violenze di alcuni principi, i quali non lasciarono libera la elezione del romano pontefice. |
A065000094 |
Deo gratias! Ora sono contento. |
A065000095 |
Da siffatte definizioni quelle verità sono elevate al grado delle verità di fede, cioè dichiarate vengono comprese nella divina rivelazione, e la sentenza del concilio così confermata dal papa riguardasi quale sentenza dello Spirito Santo, ed è sentenza infallibile. |
A065000096 |
Ma se le definizioni dei concili ecumenici sono infallibili, dobbiamo dire che essi possono formare dei nuovi dogmi, accrescere il numero delle verità della fede. |
A065000097 |
Ascolta le parole del decreto di questa definizione ed intenderai sempre meglio, come la santa Chiesa colle sue definizioni non crea nuovi dogmi, ma pone solo in chiara luce quelle verità, che sono già da Dio rivelate. |
A065000097 |
Sappi adunque che i concili colle loro definizioni non creano delle verità di fede; ma solo dichiarano quelle che sono già state rivelate da Dio, mettendole in bella luce, e fuori di ogni controversia; dichiarano cioè se questa o quell'altra verità, che viene ancora negata o messa in dubbio, fu da Dio rivelata, se si trova nella sacra Scrittura o nella divina Tradizione, oppure no; e se si tratta di questione di morale, i concili dichiarano, secondo i principii della legge divina ed eterna, se una azione sia lecita od illecita. |
A065000102 |
Signor prevosto, vorrei ancora che mi dicesse se noi siamo in {71 [71]} coscienza strettamente obbligati a sottometterci alle decisioni e alle leggi di un concilio; perchè ho udito a dire da taluni che queste non obbligano se prima non sono state promulgate, o approvate, o almeno acconsentite dalla potestà civile. |
A065000104 |
È poi un errore madornale il dire che le leggi della Chiesa non obbligano in coscienza i fedeli di uno stato, se non quando esse sono state promulgate, o approvate o acconscentite dalla potestà civile. |
A065000109 |
Le lodi date dai nemici sono assai preziose. |
A065000113 |
Dopo costoro ascolta un certo Hoffman: «I decreti dei concili sono nella Chiesa cattolica riguardati come inspirati dallo Spirito Santo, e le loro decisioni come altrettante verità divine.» - Un altro, Molan, parla così: «Quanto ai concili ecumenici, se Gesù Cristo è per tutti i secoli colla sua Chiesa, non ha mai potuto permettere {78 [78]} che in tali assemblee sia stata una decisione contraria alla fede.» - Pierre Leroux scrive: «La tradizione era incerta, ed i concili l'hanno spiegata; l'idea era dubbia, e i concili l'hanno formulata; opinioni contradittorie eransi elevate, ed i concili hanno scelta la vera. |
A065000114 |
Così va bene; le costoro testimonianze sono proprio come il cacio sui maccheroni. |
A065000114 |
Ora sono appagato. |
A065000118 |
Mi dica dunque quanti sono i concili ecumenici celebrati finora. |
A065000119 |
Sul numero dei concili ecumenici sono varie le opinioni dei dotti; ma la più comune e quella che ne ammette diciannove, otto celebrati in Oriente, undici in Occidente. |
A065000131 |
Fu allora definito che vi sono in Gesù Cristo due nature, la natura divina e la natura umana, distinte fra di loro ed unite nella stessa divina persona. |
A065000131 |
Nestorio aveva insegnato che in Gesù Cristo vi sono due nature e due persone: Eutiche per lo contrario ammise bensi una persona sola, ma eziandio una sola natura. |
A065000133 |
Questo ultimo atto conferma quanto ella mi disse ierisera, cioè che i vescovi conoscono essi medesimi che le loro decisioni in materia di fede non possono considerarsi per infallibili se non sono prima approvate e confermate dal papa. |
A065000137 |
Dopo un'accurata disamina furono condannati gli errori dei Monoteliti, e definito che vi sono in Gesù Cristo due volontà e due operazioni, la volontà ed operazione divina, e la volontà ed operazione umana. |
A065000147 |
Sono propriamente degni di compassione i protestanti, e i loro imitatori, e noi dobbiamo in questi di pregare molto per essi, affinchè nell'occasione del nuovo concilio aprano gli occhi alla luce della verità e facciano ritorno alla Chiesa cattolica loro antica madre. |
A065000151 |
Sono ottime le tue osservazioni. |
A065000171 |
Pazienza io? Lei si che ha da aver pazienza, che le tocca di parlar tanto, lo per me sono disposto a starmene ad ascoltare fino a mezzanotte. |
A065000175 |
Prendo ora a parlarti dei due ultimi concili ecumenici, che sono il lateranese quinto, ed il tridentino. |
A065000192 |
Da quel luogo sublime, e colla mente illuminata dallo Spirito Santo, egli vede le cose lucidamente e assai meglio che non certuni, i quali si credono di vedere e sono ciechi come le talpe. |
A065000193 |
E quali sono queste buone ragioni?. |
A065000194 |
Di che con sommo dolore nostro e di tutti i buoni, e con danno delle anime che non sarà mai abbastanza deplorato, per ogni dove siffattamente si estesero l'empietà e la corruzione dei costumi, la sfrenata {138 [138]} licenza e la peste delle perverse opinioni di ogni genere, e di tutti i vizi e di tutte le scelleratezze, e la violazione delle leggi divine ed umane, sicchè non solamente la ss. nostra Religione, ma anche l'umana società ne sono in miserando modo turbate e trvagliate. |
A065000194 |
Imperocchè per opera di acerrimi nemici di Dio e degli uomini la Chiesa cattolica, e la sua salutare dottrina e veneranda potestà, e la suprema autorità di quest'apostolica sede sono combattute e conculcate, e ogni cosa sacra è posta in disprezzo, i beni ecclesiastici sono usurpati, i vescovi e rispettabilissimi uomini addetti al divino ministero, e personaggi cospicui pei loro sentimenti cattolici, sono in ogni modo vessati, le religiose famiglie soppresse, e libri empi e di ogni genere, e pestiferi giornali e moltiformi, e perniciossime sette per ogni parte diffuse, e l'istruzione della misera gioventù quasi dapertutto tolta al clero, e ciò che è peggio, in molti luoghi affidata a maestri d'errore e d'iniquità. |
A065000196 |
Ora che ci rifletto un po'meglio, veggo anch'io le ragioni; sono forti pur troppo e dolorose; e convengo anch'io perfettamente. |
A065000197 |
Per questo fine egli indirizzò pure ad essi lettere speciali, invitando i vescovi scismatici ad intervenire ancor essi al concilio per rinnovare e compiere finalmente la bramata unione; e pregando caldamente i protestanti a considerare lo stato infelice in cui si trovano, a riconoscere il loro errore, e cogliendo occasione dal prossimo concilio fare ritorno alla {141 [141]} Chiesa cattolica, dalla quale i padri loro si sono sventuratamente separati. |
A065000202 |
Sotto un ricco baldacchino sta il libro dei Vangeli per significare esser ivi presente la divina maestà di Gesù Cristo, secondo quelle sue parole: «Ove sono due o tre radunati in nome mio, io mi trovo in mezzo loro,» e queste altre: «Ed ecco io sono con voi.» Nel concilio di Trento accanto ai Vangeli {147 [147]} erasi pure collocata la Somma Teologica di s. Tommaso d'Aquino. |
A065000203 |
Gli scrutatori infine sono quelli, il cui uffizio è di raccogliere i voti, riferirli e recarli ai consultori per farne lo scrutinio. |
A065000203 |
Gli uffiziali principali che vengono eletti nella prima seduta del concilio sono di quattro specie: i consultori, i notari, i promotori, e gli scrutatori. |
A065000204 |
Le cose così disposte vengono poscia nuovamente esaminate e discusse in una congregazione più generale, in cui trovansi non solo i più insigni teologi {150 [150]} e dottori della Chiesa, ma una gran parte dei vescovi che tutti sono in potere d'intervenirvi. |
A065000206 |
Per eseguire tutto questo, tu ben vedi che sono necessari studi e ricerche. |
A065000209 |
Ora sono soddisfatto. |
A065000210 |
Tenute tutte quelle sessioni che sono necessarie secondo la maggiore o la minore quantità, la maggiore o minore importanza delle materie da trattare, raccolti, come fu detto, in ciascuna sessione i voti dei padri e definite le questioni proposte, le definizioni fatte si distendono in tanti capitoli o canoni. |
A065000225 |
Sono sicuro che mio padre e mia madre e le mie buone sorelle saranno dispostissime a secondarmi. |
don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html |
A066000002 |
Noi avvertiamo i lettori che tutti i fatti che narreremo sono tratti dalle Storie ecclesiastiche. |
A066000006 |
« La Chiesa di Dio che è a Roma, alla Chiesa di Dio che è a Corinto; a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio in N. S. G. C., che la grazia e la pace di Dio onnipotente, per Gesù Cristo si accresca in ciascuno di voi e sia reciproca. |
A066000007 |
Chi è tra voi generoso, chi tenero, chi pieno di carità? Che egli dica: se io sono causa della sedizione, della querela, delle divisioni, io mi ritiro, me ne vado dove voi vorrete, e son pronto a fare ciò che vuole la moltitudine. |
A066000007 |
Consideriamo coloro che maneggiano le armi sotto i nostri principi, con quanto ordine e sommissione eseguiscono i loro comandi; non tutti sono prefetti, non tutti tribuni, non tutti centurioni; ma ciascuno al suo posto eseguisce gli ordini dell'imperatore e dei comandanti. |
A066000007 |
E tutti cospirano insieme, e sono l'uno all'altro subordinati per la conservazione di tutto. |
A066000007 |
I più piccoli dei nostri organi sono necessarii a tutto il corpo. |
A066000007 |
Noi ne conosciamo molti che, si sono perduti, facendosi essi stessi schiavi per riscattare gli altri, e che del prezzo della loro libertà hanno nodrito gl'indigenti. |
A066000007 |
Noi temiamo, carissimi fratelli, che le afflizioni che ci sono arrivate non abbiano ritardato l'applicazione che noi dovevamo avere alle quistioni che voi ne avete fatte concernenti l'empia e detestabile sedizione, dalla quale gli eletti di Dio devono essere così lontani... Chi non istimava la vostra virtù e la fermezza della vostra fede? Chi non ammirava la sapienza e la moderazione cristiana della vostra pietà? Chi non pubblicava la magnificenza della vostra ospitalità? Voi camminavate secondo le leggi di Dio sommessi ai vostri pastori. |
A066000007 |
Perchè adunque vi sono tra noi contenzioni? {10 [336]} Non abbiamo forse tutti lo stesso Dio, lo stesso Cristo, lo stesso spirito di grazia diffuso su di noi, la stessa vocazione in Gesù Cristo? Perchè divideremo noi le sue membra? Perchè facciamo noi la guerra al nostro proprio corpo? Siamo noi talmente insensati da dimenticare che noi siamo membra gli uni degli altri? O miei dilettissimi, noi vi scriviamo non solamente per avvertire voi, ma anco per donare un salutare avvertimento a noi stessi; imperocchè noi facciamo tutti lo stesso viaggio, ed il medesimo combattimento ne è imposto. |
A066000007 |
Prendiamo ad esaminare il nostro corpo; la testa senza i piedi è nulla, nè i piedi sono alcunchè senza il capo. |
A066000009 |
Questi sono: Trofimo ad Arles, Paolo a Narbona, Dionigi a Parigi, Gastiano a Tours, Saturnino a Tolosa, Marziale a Limosa, Austremonio nell'Alvergna. |
A066000009 |
Sono i Romani Pontefici che fin dai tempi più antichi le hanno procurato il beneficio del Cristianesimo. |
A066000023 |
Io confesso, diceva all'imperatrice, che i miei peccati sono grandi e che essi meritano questa umiliazione; ma s. Pietro, che non ha peccato, non è giusto che egli abbia a soffrire, sotto il vostro regno, una calamità così disastrosa. |
A066000039 |
« Noi sappiamo, dice Bossuet, che le terre ed i dominii accordati dai nostri re ai sommi Pontefici ed alla Chiesa sono tanto più inviolabili in quanto che si devono considerare come santi e consecrati a Dio; come tali non si può, senza sacrilegio, nè impadronirsene, nè rapirli, nè annoverarli come beni profani. |
A066000040 |
Tutti questi diritti sono legittimi e non è permesso di contestarli ai preti più che ai laici; e, per ritornare alla Chiesa romana, sarebbe cosa ingiustissima disputarle la sovranità {42 [368]} di Roma e di una gran parte dell'Italia che da tanti secoli possiede; poichè la maggior parte de' principi non hanno miglior titolo che quello del lungo possesso. |
A066000041 |
Le parole di Napoleone sono conosciute; esse comparirono in molti scritti che videro la luce ai dì nostri: « L'autorità del Papa sarebbe essa così forte, se il Papa vivesse in un paese che non gli appartenesse e in presenza de' poteri dello stato? ». |
A066000044 |
Le solennità religiose sono destinate ad insegnare e far progredire la morale, la magnificenza degli edifizi sacri e le pompe del culto si sono elevati, sotto la loro direzione, ai più sublimi splendori. |
A066000046 |
Essi sono come un fondamento religioso, perchè ne sostengono il culto esterno che è una delle sue parti essenziali. |
A066000046 |
{45 [371]} Tutte le massime contrarie a questi articoli di fede definiti dai Concilii generali, provengono dall'ignoranza sono conservati dall'interesse e producono l'empietà. |
A066000062 |
Esse sono il primo atto della sua esistenza, da esse commossa intieramente l'Europa si rialzò tutto in un momento cristiana. |
A066000064 |
Negli stessi secoli dell'ignoranza esistevano {59 [385]} in diversi luoghi, sotto la protezione dei Papi, floride scuole che avevano prodotto dottori quali sono Pietro Lombardo, s. Tommaso d'Aquino, s. Bonaventura ed altri uomini celebri. |
A066000073 |
Quivi egli stabilì una biblioteca che volle rendere la più bella di tutto il mondo, facendola ornare di pitture eseguite dai più abili artisti di quel tempo, i quali vi rappresentarono i principali fatti del suo pontificato, ed altri soggetti convenienti ad una biblioteca, quali sono i ritratti degli inventori delle lettere, e concilii generali e le più celebri biblioteche dell'antichità. |
A066000081 |
Ed invero che opera havvi più eccellente che quella di portare la civilizzazione, colla conoscenza di Gesù Cristo, nei paesi selvaggi che ancora sono abbandonati all'idolatria? {70 [396]} Le missioni esistono da molto tempo: esse datano dallo stesso principio del cristianesimo, e non hanno mai lasciato di esistere in nessun secolo. |
A066000086 |
Il giorno in cui fu eletto, dopo essersi sentito proclamar Papa, si gettò ginocchioni, fece una preghiera così fervorosa che commosse tutti gli assistenti, ed esclamò dirigendosi ai cardinali coll'accento del più vivo dolore: Voi, venerati Padri, avete terminato la vostra missione, ma deh! quanto i suoi risultati sono ardui per me! Fin dal primo giorno del suo pontificato {76 [402]} egli fece conoscere, nella sua lettera enciclica ai vescovi, tutti i pericoli che minacciavano la società, con queste parole: « Sradicate il male di mezzo a voi, cioè allontanate dalle vostre pecorelle colla forza e colla vigilanza que' libri avvelenati che lo corrompono. |
A066000094 |
Quanto alle signore esse sono ricevute in udienza una o due volte per settimana, in una gran sala che fa parte dei pubblici musei del Vaticano. |
A066000094 |
Solamente gli uomini sono ammessi in questa guisa {86 [412]} negli appartamenti del Papa; questa è una regola invariabile. |
A066000095 |
Quando esse sono terminate, verso due ore o due ore e mezzo, il Papa va nella sua sala da pranzo e siede ad una frugal mensa, quindi recita di nuovo ginocchioni il seguito del suo breviario, e dopo qualche momento di riposo esce in vettura per fare un po' di moto. |
A066000100 |
Difatti il decreto che sublimava ad atto di fede il privilegio conceduto alla prima delle creature destinata a cooperatrice nella redenzione divina trovò eco in ogni luogo ove sono credenti, cioè a dire in tutte le parti del mondo, non solo le più popolate e colte, ma ancora le più inospitali e deserte; e la parola uscita dall'autorità infallibile del Vicario di Gesù Cristo e riprodotta nella formola di breve encomio alla santa ed Immacolata Concezione della Vergine Maria, si udì ripetere colla espressione della fede più viva in ogni lingua che risuoni su labbro umano. |
A066000104 |
Con siffatti mezzi il reverendo D. Domenico Sire ha potuto riunire il gran numero dei volumi che presentano la Bolla Ineffabilis nella suddetta varietà di linguaggi e che nelle coperture e negli ornati offrono le singolarità per le quali sono segnalate le arti di tanti popoli e nazioni. |
don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html |
A067000010 |
Che Gesù Cristo ha fondato la Chiesa, a cui affidò tutta la sua dottrina; che questa Chiesa è Una, Santa, Cattolica ed Apostolica, ed ha per Capo il Romano Pontefice; che perciò tutti quelli i quan sono fuori di lei, non hanno la vera Religione, nè possono conseguire l'eterna salute;. |
A067000011 |
Faremo alcune osservazioni sopra la deplorabile condizione di quelli che sono o fingono di essere increduli. |
A067000036 |
Inoltre se osserviamo l'unione maravigliosa dell'anima nostra col corpo, i rapporti di tutto l' uomo colle cose che sono fuori di se stesso; tanto le cose piccole, quanto le cose grandi, il cielo, la terra, i pesci del mare, gli animali della terra, gli uccelli dell' aria, tutti dicono ad una voce: c'è un Dio che ci creò; un Dio che ci conserva. |
A067000046 |
Il culto esterno dicesi anche pubblico, quando si rende dalla società degli uomini radunati insieme, come sono le confessioni fatte dai martiri delle verità della fede alla presenza d' immensa moltitudine, le pubbliche predicazioni, le processioni, l'intervenire alla Messa, e simili. |
A067000056 |
Quanto è mai bello questo fatto! però mi occorre una difficoltà: se ciascun uomo in particolare è tenuto ad onorar Dio, temo che siano per essere tante le maniere di culto esterno, quante sono le teste, ossia i capricci degli uomini. |
A067000059 |
Ma ci sono moltissime verità all'uomo necessarie, le quali o sarebbero imperfettamente conosciute, o affatto ignorate, se Iddio qual padre di bontà non le avesse rivelate. |
A067000061 |
La religione naturale conduce bensì l'uomo alla cognizione di molte verità, ma ve ne sono moltissime che sarebbero state per sempre all' uomo sconosciute senza rivelazione. |
A067000067 |
I segni ovvero i caratteri essenziali di questa rivelazione sono: 1° La certezza che venga da Dio o per mezzo di lui medesimo, o per mezzo de' suoi inviati, {20 [214]} come sono gli Angeli, i Profeti; 2° Che questa rivelazione sia dimostrata agli uomini in modo chiaro e distinto da non lasciare alcun pretesto ragionevole di pensare o di operare altrimenti da quello che c'insegna questa rivelazione. |
A067000071 |
I libri poi che contengono le cose principali da Dio rivelate, sono quelli che, presi insieme, diciamo Sacra Bibbia, cioè libro per eccellenza. |
A067000077 |
Per farvi una chiara idea della veracità di questi libri bisogna osservare, che quelli i quali appartengono all'Antico Testamento sono egualmente pregiati e tenuti per veri da' cattolici e dagli ebrei, presso cui si conservano gelosamente anche a' nostri giorni. |
A067000079 |
Differenza grandissima! Gli Ebrei credono,, che in questi libri vi sia la divina rivelazione, e predetta la venuta del Messia, e in ciò sono perfettamente d'accordo co' Cristiani; ma c' è diversità in questo, che gli Ebrei aspettano ancora il Messia, e noi Cristiani lo adoriamo già venuto da mille ottocento cinquanta tre anni, e crediamo fermamente che questi è Gesù Cristo. |
A067000080 |
Queste ragioni sono buone, è vero, ma io vorrei ragioni particolari, che mi facessero toccare quasi con mano che i libri della Sacra Bibbia sono veraci. |
A067000081 |
Tre altre ragioni particolari ci fanno, per dire così, toccare con mano la veracità di questi libri, e sono:. |
A067000084 |
Perchè molti fatti da essi riferiti sono altresì attestati da profani autori. |
A067000103 |
Nei libri dell'Antico Testamento ci sono realmente profezie riguardanti alla nostra Cattolica Religione?. |
A067000104 |
Ce ne sono moltissime, specialmente quelle che riguardano il Messia, le quali noi vedremo tutte avverate nella persona di Gesù Cristo. |
A067000106 |
Io sono intimamente persuaso della divinità dei sacri libri, e della rivelazione fatta da Dio agli uomini intorno alle cose necessarie alla salute; ora desidererei di essere istruito intorno a tali cose per vantaggio mio e per bene de' miei fratelli. |
A067000107 |
Ora, siccome la religione, la rivelazione e le profezie sono tutte rivolte al Messia da Dio promesso per salvare il genere umano, così noi, mentre racconteremo la storia della nostra santa religione, esporremo nel tempo stesso le profezie che al Messia riguardano. |
A067000120 |
Quali sono queste promesse? {31 [225]}. |
A067000166 |
Le cose che sono per dirvi meritano la più seria attenzione. |
A067000167 |
Le profezie riguardanti al {43 [237]} Messia, furono così chiaramente in lui avverate, che il santo Vangelo, in cui sono riferite le azioni del Salvatore, si può quasi intieramente estrarre dal Vecchio Testamento. |
A067000174 |
Non fate le meraviglie, perciocchè ce ne sono ancora moltissime altre, che riguardano la persona e le azioni del Messia, le quali tutte si avverarono in Gesù Cristo. |
A067000177 |
Ce ne sono moltissime riguardanti le azioni del Messia. |
A067000178 |
Io sono sorpreso al vedere tante profezie avverate nella persona di Gesù Cristo, e direi esser affatto privo di cervello, chi non fosse interamente persuaso che Gesù Cristo è il Messia. |
A067000179 |
Queste verità sono minutamente contenute in un libro detto il Vangelo, libro il più perfetto del inondo, che contiene la vita, la dottrina, le virtù ed i miracoli del nostro Divin Salvatore. |
A067000182 |
Inoltre sono quattro gli scrittori del Vangelo, ma vanno così d'accordo nel raccontare i fatti che in quanto alla verità del racconto paiono scritti da un solo. |
A067000185 |
Che anzi gli Apostoli e gli stessi Evangelisti sono morti, o si mostrarono pronti {49 [243]} a morire per sostenere la verità del Vangelo. |
A067000187 |
Mi avete detto, che i libri del Vangelo dimostrano chiaramente, che il Messia predetto dai Profeti è Gesù Cristo, e di questo ne sono persuaso. |
A067000189 |
Quali sono queste maraviglie?. |
A067000190 |
Sono la moltitudine de' miracoli da lui fatti, i quali solo possono essere operati per mano divina. |
A067000193 |
Non può darsi che questi miracoli siano stati altrettanti effetti della legge {51 [245]} di natura, le cui forze sono tante, e in gran parte a noi sconosciute?. |
A067000194 |
I miracoli di Gesù Cristo non possono essere effetti delle leggi della natura, perchè essi sono di gran lunga superiori alle medesime leggi. |
A067000196 |
I miracoli operati dagli uomini sono operati per virtù divina, ma Gesù Cristo li operò in virtù propria; dunque è Dio. |
A067000198 |
Il cadavere di un giovane era portato alla sepoltura; Gesù Cristo comandò a quelli che lo portavano di fermarsi, e disse: {52 [246]} «Giovane, alzati, sono io, che tel dico,» e nel momento stesso quel giovane si alza pieno di vita. |
A067000216 |
Da quanto abbiamo finora considerato, o cari figli, noi dobbiamo essere fermamente persuasi: l° Che esiste un Dio creatore del cielo e della terra: 2° Che questo Dio ha promesso ad Adamo un Redentore, rinnovando spessissime volte la medesima promessa: 3° Che questo Redentore è Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo: 4° Che i libri contenenti tali cose sono veridici, vale a dire raccontano le cose come sono avvenute. |
A067000218 |
Se la cosa sta così, come sono pienamente persuaso, parmi debba conseguirne, che la religione cristiana, contenuta nei libri del Vangelo, è una Religione divina. |
A067000228 |
Terribile profezia è questa! ma tali predizioni si sono poi avverate. |
A067000229 |
Tutte queste predizioni si sono perfettamente avverate. |
A067000230 |
Una nazione disfatta, un popolo disperso, pare incredibile! Ma queste cose sono credute dagli Ebrei, sono da loro conosciute?. |
A067000232 |
Gli Ebrei credono questi fatti, e sono eglino stessi che li hanno scritti. |
A067000237 |
Tali sono i segni prodigiosi che notte e giorno annunziavano a quel popolo l'imminente sua rovina. |
A067000239 |
Perciocchè l'essersi gli Ebrei convertiti alla cristiana religione, è segno che la conobbero divina: quelli che non si convertirono, sono un altro argomento del pari convincente, perchè in loro si avvera ogni giorno una profezia del Vangelo; cioè che questo popolo vive disperso senza re, senza tempio, senza sacerdote, improntato del marchio della divina riprovazione. |
A067000239 |
Quegli avanzi che si conservano ostinati in molti luoghi, sono per noi argomento della verità di nostra religione. |
A067000244 |
In simile maniera, attaccando il loro cuore alle cose della terra, non giungono a conoscere le verità del Vangelo, che sono affatto spirituali; nemmeno vogliono aprire gli occhi sopra una moltitudine di profezie esistenti nelle loro mani, le quali profezie annunziano chiaramente, che il Messia, sebbene Dio onnipotente, doveva venire sotto umili spoglie a guisa di mansueto agnello, siccome fece Gesù Cristo, e fondare un regno, che è la sua Chiesa, la quale doveva estendersi in tutti i luoghi della terra e durare in eterno. |
A067000255 |
Ve ne sono poi molti i quali vivono nell'Ebraismo per solo motivo d' interesse. |
A067000256 |
Interrogato uno se egli credeva nel Messia, rispose: il mio Messia sono i danari della mia borsa. |
A067000260 |
[8], {68 [262]} in cui sono contenute le cerimonie, i riti, le preghiere e le cose più importanti di loro religione; gli Ebrei credono più al Talmud che alla Bibbia medesima. |
A067000273 |
Oh che gente perversa sono mai gli Ebrei, non si dovrebbero anch' essi maledire e bestemmiare ed allontanare per sempre da noi?. |
A067000274 |
No, miei figli; gli Ebrei con queste massime perverse, invece di odio, sono degni di tutta la nostra compassione. |
A067000282 |
Quali sono questi ostacoli?. |
A067000304 |
Sono pienamente persuaso {82 [276]} che essa fu un miracolo, e miracolo tale, che bisogna chiudere a bella posta gli occhi per non vedere l' intervento della potenza divina nella propagazione del Cristianesimo. |
A067000312 |
F. Quali sono questi caratteri?. |
A067000314 |
2° SANTA, perchè ha per suo capo Gesù Cristo fonte eli ogni santità; perchè la fede, i sacramenti sono santi, e tutti i suoi membri sono chiamati alla santità; e niuno può esser santo se non è unito alla Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000324 |
Ma voi, chi dite che io sono? Pietro allora si avanzò, e, a nome degli altri Apostoli, disse: Tu sei Cristo, figlio di Dio vivo. |
A067000325 |
Sono contentissimo di questo fatto adesso comprendo il modo con cui Gesù Cristo fondò la sua Chiesa. |
A067000332 |
Le chiavi sono il simbolo della podestà. |
A067000337 |
Fra le società cristiane, che si vantano di appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo, abbiamo detto che una sola può avere i caratteri della divinità; tutte le altre sono false. |
A067000341 |
Sì: la Romana Chiesa ha un medesimo culto, una sola fede, perchè tutti i cattolici di tutti i paesi del mondo credono i medesimi dogmi senza distinzione; motivo per cui i veri cattolici rigettarono mai sempre, e rigettano con orrore ogni cosa contraria alla loro fede, perchè sono certissimi che i Pastori, destinati da Dio a governare la Chiesa, si succedettero l'un l'altro in guisa, che ci trasmisero le verità rivelate da Gesù Cristo e dagli {95 [289]} Apostoli, come di mano in mano fino ai nostri giorni. |
A067000344 |
Una cosa qui non capisco: mi dite che la Chiesa è una sola, e spesso si parla di Chiesa Greca, Chiesa Latina, Gallicana o Indiana; ci sono forse più Chiese nella Chiesa Romana?. |
A067000345 |
La Chiesa Cattolica Romana è una sola; talvolta però le si aggiugne un nome {96 [290]} preso dai nomi dei paesi; e dicesi ora Greca, ora Latina, ora Gallicana, ora Indiana; ma esse non sono che porzioni della stessa Chiesa Romana, fondata da Gesù Cristo e governata dal Sommo Pontefice suo Vicario in terra. |
A067000347 |
Anche nelle cose di massima importanza sono talmente tra di loro divisi, che, come osserva il dottissimo Bossuer, i Protestanti, due secoli dopo la loro fondazione, non una Chiesa, ma ne avevano più di dugento con sistemi tra di loro contrari per modo che gli uni insegnavano una cosa, la quale era rigettata dagli altri. |
A067000347 |
No certamente: tra gli eretici alcuni ammettono tali articoli di fede, che sono rigettati da altri della medesima setta. |
A067000354 |
È Santa perchè tiene i mezzi più efficaci per santificare le anime, come sono i Sacramenti, il Sacrificio della Messa, la. |
A067000363 |
Tagliati, vale a dire, separati dall'albero della santità, che è Gesù Cristo, e dopo lui i suoi Vicari, che egli destinò a fare le sue veci in terra; gli eretici sono come rami secchi, e incapaci di far frutto. |
A067000372 |
Ma gli eretici, e soprattutto i Protestanti ed i Valdesi, non sono più contenuti in questo mistico ovile della Chiesa Cattolica, perchè non ascoltano più la voce del Vicario di Gesù Cristo, da lui stabilito Pastore supremo e Capo visibile a governare la sua Chiesa. |
A067000386 |
Qual consolante pensiero per un cattolico! Egli dal regnante Pio IX passa da un Pontefice all'altro {110 [304]} fino a Gesù: e possiamo dire, che le parole di Gesù Cristo e degli Apostoli ci sono state trasmesse da un Pontefice all'altro fino a noi. |
A067000390 |
Ora a somiglianza dei regni della terra, nei quali è un ordine, mediante il quale si parte dal Sovrano, e si va a grado a grado sino all'ultimo dei sudditi, così nella Chiesa Romana, vera Chiesa di G. C., havvi un ordine che dicesi gerarchia, con cui noi partiamo da Dio, che n' è Capo invisibile, passiamo al Romano Pontefice, di lui Vicario e Capo visibile della sua Chiesa in terra, poscia ai Vescovi e agli altri sacri ministri, da cui i divini voleri sono comunicati a tutti gli altri fedeli sparsi nelle varie parti del mondo. |
A067000393 |
Quali sono i sacri ministri che compongono questa gerarchia?. |
A067000394 |
I sacri ministri che compongono questa gerarchia sono: 1° Il Papa, cui prestano aiuto i Cardinali; 2° I Vescovi, fra' quali primeggiano i Patriarchi, i Primati, gli Arcivescovi; 3° I sacerdoti e specialmente i Parrochi; 4° I diaconi ed altri cherici inferiori. |
A067000397 |
2° I Cardinali sono coadiutori o consiglieri del Papa, alcuni dei quali sono legati, altri nunzi o prefetti pel governo spirituale o temporale della Chiesa. |
A067000398 |
3° I Patriarchi sono Vescovi, i quali nella giurisdizione, vale a dire nell' autorità sono i primi dopo il Papa, ed hanno la potestà sopra i Primati, gli Arcivescovi e Vescovi di uno o più regni. |
A067000399 |
4° I Primati sono Vescovi che hanno la prima sede in un regno, ed esercitano giurisdizione sopra gli Arcivescovi e Vescovi che non ne siano altrimenti eccettuali. |
A067000402 |
sono sacerdoti scelti dal Vescovo pel governo di una chiesa, a cui è annessa l' obbligazione di aver cura delle anime. |
A067000403 |
8° I Sacerdoti sono sacri ministri, che hanno la facoltà di celebrare la S. Messa, di rimettere i peccati, e di amministrare altri Sacramenti. |
A067000404 |
9° I Diaconi sono quei chierici più prossimi al sacerdozio, che hanno facoltà di cantare il Vangelo nella Messa, di predicare, ed anche di amministrare l'Eucaristia ed il Battesimo, non però senza commissione del proprio Vescovo o parroco. |
A067000404 |
Ci sono ancora i suddiaconi ed altri inferiori ministri, i quali sono destinati a prestare il loro servizio nelle sacre funzioni. |
A067000406 |
In tutti i luoghi della terra, anche ne' più lontani da noi, {6 [312]} i fedeli sono soggetti a' loro pastori particolari, che sono i parrochi, i curati; questi stessi dipendono dai loro Vescovi, i quali hanno relazione immediata col Sommo Pontefice. |
A067000407 |
Tutti questi sacri ministri sono nostri superiori, destinati da Dio ad insegnarci la strada dell'eterna salute: Iddio presta loro particolare assistenza, e purchè siano uniti al Papa, non cadranno giammai in alcun errore. |
A067000410 |
Oh, Deo gratias! Adesso comprendo che cosa sono i concilii, essi sono radunanze di sacri ministri convocati per trattare delle cose di Religione. |
A067000412 |
Quali sono questi diversi nomi?. |
A067000416 |
I concilii Nazionali sono radunanze dei Vescovi di tutta una nazione o di un regno col loro Patriarca o Primate. |
A067000417 |
I concilii Provinciali sono le assemblee de' Vescovi di una provincia ecclesiastica col loro Arcivescovo. |
A067000418 |
I concilii o sinodi Diocesani sono assemblee composte del Clero di una Diocesi col suo Vescovo. |
A067000420 |
Questo non può avvenire, perchè i concilii ecumenici sono, come abbiamo detto, sempre presieduti ed approvati dal {9 [315]} Papa, e quindi sono infallibili; e negli altri concilii, oltre a ciò, che i Vescovi si studiano di uniformare interamente i loro decreti allo spirito della Chiesa, nelle cose di dogma e disciplina, che hanno maggiore importanza, mandano sempre a Roma le loro decisioni per averne l' approvazione dal Papa. |
A067000425 |
I concilii di Rimini e di Pistoia (i quali non sono mai stati approvati dalla Chiesa) stabilirono cose erronee, perchè le autorità civili di accordo cogli eretici volevano far da giudice nelle cose di religione, usando fino la forza per costringere i Vescovi ad approvare i loro sentimenti; onde, essendo stata tolta la libertà a' Prelati, non poterono più giudicare liberamente; per ciò detti concilii diconsi conciliaboli, costantemente riprovati dalla Chiesa. |
A067000431 |
Se costoro credono al Papa (se pure è vero), quando a nome di Dio parla ai cristiani, dovrebbero vie più credere alle decisioni dei concilii ecumenici, ne' quali le cose sono discusse e decise dal papa e da tutti i Vescovi radunati. |
A067000434 |
Questo padre è il Papa, i figli sono tutti i buoni cristiani; il regno è la Chiesa, Re supremo ed invisibile è Gesù Cristo, Re visibile n' è il suo Vicario, il Romano Pontefice. |
A067000435 |
Quelli che ricusano di osservare le leggi della Chiesa sono cattivi figli del Papa, cattivi sudditi della Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000441 |
Di modo che i pastori ed i ministri protestanti non sono più sacerdoti; e se si radunano a concilio, fanno un'assemblea di laici; ma non potranno mai formare un' adunanza di sacerdoti, nè di parrochi, nè di Vescovi uniti al Vicario di Gesù Cristo, ai quali solamente fu detto: andate, insegnate; ite, docete |
A067000443 |
Quanto sono mai tenere le espressioni con cui egli, poco prima della sua Ascensione al cielo, mandava gli Apostoli a predicare la sua dottrina; andate, loro diceva, andate, predicate il mio Vangelo a tutti gli uomini, battezzandoli in nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo insegnando loro tutto ciò che vi ho comandato. |
A067000444 |
Ma poichè nell'ascoltare la predicazione del Vangelo, qualcuno avrebbe forse temuto che gli Apostoli o i loro successori fossero caduti in errore, tosto si offerì egli stesso garante, dicendo: Io sono con voi omnibus diebus tutti i giorni sino alla fine del mondo. |
A067000447 |
Tralascio molti detti e molti fatti dello stesso S. Paolo e degli altri Apostoli a questo riguardo; ommetto pure quanto disse e fece S. Pietro come Capo della Chiesa; perciocchè tali cose sono ammesse dagli stessi eretici; voglio solo notarvi che di questa autorità si servirono fin da' primi tempi i Romani Pontefici per istabilire e decidere quelle cose che giudicavano bene {19 [325]} per le anime dei cristiani, come apparisce da moltissimi fatti della Storia Ecclesiastica. |
A067000457 |
Nella stessa maniera che un padre ha diritto di stabilire quelle cose che sono necessarie pel buon governo della famiglia; nella stessa maniera che un pastore può comandare che le sue pecore siano condotte al pascolo in luoghi determinati, fissare il tempo che giudica più opportuno pel pascolo; così il Papa, padre universale di tutti i fedeli cristiani, pastore supremo del gregge di Gesù Cristo, può stabilire quelle leggi, precetti, comandi e proibizioni che egli giudicherà necessarie pel buon governo della Chiesa e pel decoro della religione. |
A067000465 |
Dobbiamo fuggire con grande orrore la loro dottrina, starne lontani, nè contrarre con loro alcuna famigliarità: pregare il Signore Iddio che usi loro misericordia e li illumini colla sua grazia; ma, finchè non sono ravveduti, dobbiamo seguire l'avviso del Salvatore, che dice nel Vangelo: fuggi chi non ascolta la Chiesa, come fuggiresti un gentile ed un pubblicano: si Eclesiam non audierit, sit tibi sicut ethnicus et publicanus. |
A067000494 |
Prima dell'esistenza de' loro fondatori le Chiese degli eretici non erano visibili, {29 [335]} perchè non esistevano, e se vogliono far risalire la loro visibilità nei tempi anteriori, sono costretti ad unirsi colla Chiesa Romana, o camminare nelle tenebre. |
A067000495 |
Ma corpo di bacco! I protestanti credono che la Chiesa di Gesù Cristo debba essere visibile, che la Chiesa Romana fu in ogni tempo visibile; essi poi non possono provare la loro visibilità fino a Gesù Cristo: perchè dunque non fanno ritorno alla vera Chiesa di Gesù Cristo? 0 che sono pazzi, o che sono ben ignoranti. |
A067000497 |
Sentiamo quali sono queste due ragioni. |
A067000508 |
Que' protestanti che dicono ciò, sono lontanissimi dalla verità, e seguono uno de' più madornali errori. |
A067000513 |
Queste ragioni sono di gran peso, e formano un novello argomento di divinità a favore della Chiesa Romana. |
A067000517 |
Di fatti le Chiese degli eretici, altre più, altre meno, andarono mai sempre,e vanno spesso cangiando governo e dottrina: una setta distrugge le fondamenta dell'altra, perchè di credenze opposte; nella medesima setta si credono articoli fondamentali da taluno, che da un altro della medesima setta sono negati: quindi, cadendo di errore in errore, si sfasciano, distruggendosi in esse ogni elemento di verità: quindi in una tremenda certezza di trovarsi allatto separati dalla Chiesa di Gesù Cristo, fuori di cui niuno può salvarsi. |
A067000521 |
Il capo invisibile della Chiesa è Gesù Cristo, il quale prima di partire da questo mondo disse a' suoi discepoli ed a' loro successori: ecco io sono con voi tino alla fine del mondo. |
A067000545 |
F Sono persuaso di quanto voi dite; ciò nonostante amerei ancora sentire il parere de' Santi Padri riguardo a questa supremazia del Romano Pontefice; di quei Santi che tanto hanno studiato le cose di nostra religione. |
A067000549 |
Io non conosco Vitale, io ignoro Paolino, {43 [349]} Melezio mi è ignoto (sono nomi di antichi eretici). |
A067000549 |
Sono tenerissime le parole del gran dottore della Chiesa S. Girolamo. |
A067000550 |
Con tali autorità, chi può dubitare che i Santi Padri abbiano costantemente creduto essere il Papa capo visibile della Chiesa di Gesù Cristo? Ci avete però una volta detto, che i concilii ecumenici sono infallibili, perchè rappresentano la Chiesa universale: questi concilii dissero qualche cosa intorno all'autorità del Romano Pontefice?. |
A067000551 |
Le decisioni de' concilii sono infallibili, come vi ho dimostrato in altro tratenimento. |
A067000565 |
Quanto mai sono contento di quanto ci avete detto intorno all'autorità della Chiesa di Gesù Cristo; vi assicuro che tanto io, quanto i miei fratelli avremo sempre in grandissima venerazione l'autorità della Romana Chiesa, considerandola qual Maestra infallibile della verità, cui, chiunque si opponga, cade nell'errore, e, se non si ravvede, miseramente si perde. |
A067000569 |
Quali sono queste religioni che un tempo si separarono dalla Chiesa Cattolica?. |
A067000595 |
Canaglia, sono questi gli argomenti da usarsi per convertire la gente? Senza dubbio, essendo Maometto tanto ignorante, avrà disseminato nell'Alcorano molti errori?. |
A067000598 |
Le dottrine di Maometto sono ridicole, immorali e corrompitrici: quelle di Gesti Cristo sono auguste, sublimi e purissime. |
A067000601 |
Volete dire che non tutti i Greci sono scismatici?. |
A067000602 |
No, miei figli, una considerevole parte dei popoli della Grecia sono uniti alla Chiesa Romana, quindi appartengono alla vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000612 |
Quali sono i principali errori dei Greci scismatici?. |
A067000617 |
Così coloro che ricusarono di sottomettersi al Vicario di Gesù Cristo, che li governava qual tenero padre, sono spesso costretti ad assoggettarsi a chi li governa come tiranni. |
A067000624 |
Non mi sono trattenuto molto a lungo a parlarvi de' Maomettani e de' Greci scismatici, perchè queste religioni essendo professate in paesi da noi lontani, non corriamo tanto pericolo di essere ingannati dai loro errori. |
A067000629 |
3° Che i Valdesi sono separati dalla vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000637 |
Sono contento di questo racconto: ma siccome alcuno potrebbe dimandarmi in qual libro si trovi la storia dei Valdesi, così io vi prego di nominarci alcuno di quegli autori contemporanei che abbiano trattato de' Valdesi. |
A067000640 |
P. Credo che voi non avrete tempo di leggere tali autori e per la difficoltà di trovarli, e perchè sono scritti in latino, intorno a cui non avete ancor fatto molto studio. |
A067000646 |
Eglino stessi si chiamano poveri di spirito, perocchè il Signore dice: Beati i poveri di spirito! E il sono veramente in quanto che sono poveri di ogni bene spirituale e di ogni grazia dello Spirito Santo. |
A067000654 |
Queste contraddizioni sono apparenti e non inchiudono alcuna difficoltà, poichè quando siamo certi della verità di un fatto, poco importa la diversità di alcuni anni nel fissare la data. |
A067000655 |
Mi sono alquanto trattenuto a parlare dell'origine dei Valdesi, perchè conosciuto che essi sono stati fondati da Pietro Valdo e che da Gesù Cristo fino a Valdo, per lo spazio di circa mille e ducent'anni, non mai fu fatta parola {73 [379]} di Valdesi, ne segue, che essi trovansi in una società stabilita da Pietro Valdo, e non da Gesù Cristo; in una società che non presenta alcun carattere divino. |
A067000657 |
Quindi traeva tra me stesso questa conseguenza: o che i Valdesi sono molto ignoranti, o che sono dai loro ministri ingannati; perchè io voglio supporre che vi sia neppure un ministro valdese il quale (sapendo l'origine della sua setta) non debba conchiudere che trovandosi essi in una società fondata da Pietro Valdo, non possono più appartenere alla Chiesa fondata da Gesù Cristo. |
A067000657 |
Se i Valdesi, andava tra me dicendo, sei Valdesi ebbero origine da Pietro Valdo, dunque non discendono da Gesù C.; dunque non sono nella vera Chiesa. |
A067000662 |
! Altro è dirlo, altro è provarlo; possono addurre argomenti per provare che sono anteriori a Pietro Valdo?. |
A067000678 |
Quali sono questi autori?. |
A067000679 |
Questi autori sono molti: io però voglio soltanto sceglierne tre, e sono Policdorfio, Marco Aurelio Rorenco priore di Luserna, e Claudio Seyssel Arcivescovo di Torino. |
A067000683 |
Espone affatto il contrario a quanto afferma l'autore, il quale dice espressamente che sono bugiardi quelli che asseriscono tali cose: «Questa, dice Policdorfio, è la nascita e l'origine dei Valdesi. |
A067000683 |
Ottocento anni dopo S. Silvestro, ai tempi di Papa Innocenzo II un certo Pietro Valdo leggendo o udendo a leggere la Sacra Scrittura, s'immaginò di rinnovare la vita apostolica.» E dopo aver parlato della predicazione di Valdo continua così: «Sono affatto menzogneri quelli che asseriscono la setta dei Valdesi aver durato fin dai tempi di S. Silvestro: mentiuntur ergo coram simplicibus, mentiuntur quod ex tempore Sylvestri sectae eorum duraverint.» Che se Policdorfio dava il titolo di mentitore a quei Valdesi che vantavano un'origine anteriore a Pietro Valdo, non possiamo darlo noi a chi osa falsare il sentimento di questo medesimo scrittore?. |
A067000696 |
io sono sdegnato... come uno scrittore di questa fatta, un ministro, un cappellano de' Valdesi, in paese in cui ci sono tanti uomini dotti, tanti letterati, mi predica quattro menzogne in tre linee! O birbante, traditore della parola di Dio!. |
A067000702 |
Poveri Valdesi! da chi sono mai guidati! Ma voi, o padre, nell'accennarci il modo con cui i Valdesi corrompono il senso degli scrittori, ci avete notato particolarmente tre autori; ci avete già parlato di Policdorfio, del priore di Luserna; diteci ancora qualche cosa di Claudio di Seyssel, Arcivescovo di Torino. |
A067000720 |
Claudio dice che questo Leone è un uomo sognato, e che nulla havvi di più favoloso: Quo sane commento, quid esse potest fabulosius? Che cosa vi può essere di più favoloso di questa invenzione? Sono parole di Claudio. |
A067000735 |
Queste verità sono così certe, e così provate dalla storia, che gli stessi Protestanti e Valdesi non hanno mai osato di negarlo. |
A067000742 |
Ed essi, quando si separarono dalla Chiesa Cattolica, ricusarono, come ricusano ancora presentemente, di riconoscere alcun prete o Vescovo; perciò i loro ministri non sono preti, ma laici; uomini e donne, padroni e servi, dotti ed ignoranti, possono farla da predicatore, direttore delle anime. |
A067000751 |
Sì, sì, capisco: questo grande albero, ce lo avete già detto, questo grande albero è la Chiesa Cattolica; il ramoscello sono i Valdesi, che si separarono dal vero albero della vita che è Gesù Cristo. |
A067000752 |
Sono ormai dicianove secoli che ella mostrasi visibile a tutti gli uomini del mondo facendosi a tutti costantemente conoscere una, santa, Cattolica, Apostolica. |
A067000753 |
Gli stessi Valdesi non osarono mai dare alla loro società il nome di Cattolica ossia universale, perchè essi non possono trarre origine da Gesù Cristo; non seguono il capo stabilito da lui, sono ristetti in alcuni luoghi, ridotti a picciol numero |
A067000753 |
Gli stessi Valdesi per lo più hanno sempre qualificato la loro società col nome di setta, vale a dire, società tagliata perchè essi appunto sono un ramoscello rotto e tagliato dal grande albero della Chiesa Cattolica. |
A067000756 |
Sono menzogneri quelli che danno ai Valdesi un'antichità anteriore a Pietro Valdo, e siccome nè prima nè dopo la comparsa dei Valdesi nulla fu cangiato nella Chiesa Cattolica, ne deriva la grande conseguenza che tutto il cangiamento fu dalla parte dei Valdesi, i quali perciò si separarono dalla vera Chiesa. |
A067000758 |
Al contrario le storie sono piene di fatti d'uomini, i quali in punto di morte, quando calmate le passioni l'uomo dice quello di cui è persuaso, rinunciarono le credenze eretiche per morire nel seno della santa Romana Chiesa. |
A067000759 |
Ma quanto mai sono terribili i giudizi di Dio specialmente verso di chi aspetta a convertirsi in punto di morte! circondato dagli amici di sua setta, dovette provare i più sensibili rimorsi, senza che fosse permesso ad alcun prete di poterseli avvicinare; sicchè l'infelice Peyran morì alla volteriana. |
A067000762 |
Le cose, che io intraprendo a trattare, sono certamente della massima importanza. |
A067000767 |
Diteci adunque quali sono state queste circostanze?. |
A067000774 |
Era ben naturale, che costoro spalleggiassero di tutta la loro potenza una setta che così saziava l' ingorda loro fame, li arricchiva delle spoglie della Chiesa, e che avevano tutto l'interesse di sostenere, persuasi che i ministri della Chiesa ridotti a povertà, non possono più far {104 [410]} fronte a quelle spese che sono indispensabili al decoro della Religione. |
A067000778 |
Gli ecclesiastici i quali dovrebbero essere i difensori della Religione, non dico tutti, non dico molti, ma certo non pochi ne sono stati i disprezzatori. |
A067000788 |
Credo che vi ricordiate ancora che cosa la dottrina cattolica insegni delle indulgenze, le quali sono un'applicazione de' meriti di Gesù Cristo, di Maria Santissima e dei Santi, mediante la quale applicazione ci viene rimessa in tutto o in parte la pena temporale dovuta ai peccati già rimessi nel Sacramento della Penitenza. |
A067000796 |
Dalla protesta fatta di non voler obbedire all'Imperatore, questi eretici furono detti Protestanti, e con questo medesimo nome sono ancora oggidì chiamati i seguaci di Lutero, di Calvino, di Pietro Valdo, e in generale tutti gli altri eretici. |
A067000799 |
Ma siccome solamente quelli che camminano nella verità sono fermi e non variano nelle loro determinazioni, e l' errore e la menzogna da un mo. |
A067000799 |
sono io che l' ho versato per ordine di D;o. |
A067000821 |
Un'altra volta interrogato se egli credeva che fosse propriamente divina la sua dottrina, dopo molta riflessione disse precisamente: «Io non sono ahbastanzaardito da assicurare di aver dato principio a questo affare a nome di Dio, nè vorrei su di ciò sostenere il giudizio di Dio.» ( Vit. |
A067000831 |
S. Pietro, ragionava Lutero, indirizzava queste parole a tutti i cristiani, dunque tutti i cristiani sono sacerdoti. |
A067000833 |
0 finalmente chiamò sacerdoti tutti {124 [430]} i cristiani, perchè tutti sono chiamati, e anzi obbligati ad offrire a Dio ostie spirituali, come spiega lo stesso S. Pietro, quali sono la preghiera, la mortificazione, il digiuno, il cuore contrito e umiliato, che il Profeta David in senso largo chiamava sacrifizio a Dio accetto (Ps. |
A067000833 |
Ma in quella guisa che non tutti i cristiani sono veramente re, così non tutti sono veri preti. |
A067000842 |
Questa dottrina della Chiesa Cattolica, appoggiata sopra la Scrittura e sopra la {126 [432]} pratica della Chiesa non mai interrotta, dovrebbe far aprire gli occhi ai protestanti e persuaderli che essi mancano di veri preti perchè i loro pastori non sono ordinati dai Vescovi. |
A067000879 |
I Valdesi, i Luterani, i Calvinisti convengono che noi possiamo salvarci nella nostra Religione noi Cattolici abbiamo i più certi argomenti per asserire che essi sono fuori della vera Chiesa, quale conseguenza ti pare che noi possiamo dedurre da ciò?. |
A067000897 |
Il Papa non può dispensare in quelle cose che sono da Dio proibite, e tra queste havvi lo sciogliere un matrimonio valido e già consumato. |
A067000915 |
Lutero e Calvino si adoperarono per introdurre colà la loro riforma, e vi riuscirono maravigliosamente, e prima che terminasse il secolo decimosesto gl' Inglesi si unirono ai Luterani, ai Calvinisti ed ai Valdesi; e tutti insieme sono ancora presentemente chiamati ora protestanti, ora riformati, o novatori. |
A067000918 |
Qui io non capisco una cosa: voi mi dite che gli eretici non vanno d'accordo in fatto di religione, ed intanto tutti sono contrarii al Papa, e pare che si reputino a gloria il disprezzarlo; dovremo dire che tra gli eretici vi sia unità di fede?. |
A067000919 |
Per le parole porte del!' inferno s' intendono gli eretici, gli increduli, i cattivi cattolici, i quali, come ministri del demonio, sono tutti fuori della verità, tutti seguaci dell'errore. |
A067000920 |
Dunque gli eretici sono solamente d'accordo nel combattere la verità, sebbene seguano errori diversi; volete dire così?. |
A067000932 |
3° Dobbiamo conchiudere esser questo un giudizio terribile del Signore, il quale, come dice nel Vangelo, vedendo disprezzata la sua religione, egli la toglie dai paesi che ne sono indegni, e la trasporta in que' luoghi ove sia meglio ricevuta e meglio praticata. |
A067000947 |
Chiamansi riformati, mentre in realtà hanno l' aria di demonii incarnati... Sono bricconi, pieni d'orgoglio, e più insozzati da avarizia che non furono mai sotto il Papato. |
A067000950 |
La dottrina dei riformati, come abbiamo già potuto osservare, non è che un corrompimento della dottrina cattolica formante un miscuglio di errori, i quali farebbero vergognare (sono parole di Lutero) i Giudei, i Turchi, e gli stessi Pagani. |
A067000953 |
Questa non mai interrotta successione di Papi e di Vescovi nella Chiesa Cattolica è un fatto così manifesto' ed incontrastabile nella storia, che gli stessi {165 [471]} Protestanti sono costretti a confessarlo. |
A067000955 |
I Protestanti sono forzati a confessare che la Chiesa Cattolica ha per fondatori gli Apostoli, e nel medesimo tempo ammettono il Vangelo dove Gesù Cristo promette ed assicura solennemente {166 [472]} di voler fondare la sua Chiesa sopra S. Pietro, e che «le porte dell'inferno non mai prevarranno contro di essa» |
A067000959 |
Ma a rovesciare d' un sol colpo questa asserzione {168 [474]} dei Protestanti contro la nostra Chiesa, ci basterebbe stringerli con questo unico argomento che voi farete bene a non dimenticare: Voi, Protestanti, ammettete che la Chiesa Cattolica è stata un tempo la vera Chiesa di Gesù Cristo; ma la Chiesa di Gesù Cristo, secondo il Vangelo, non può mai venir meno, non può giammai fallire; perchè il Salvatore promise ad essa la sua perpetua assistenza, dicendo agli Apostoli ed in essi ai loro successori: «Ecco che io sono con voi sino alla fine dei secoli |
A067000960 |
Necessariamente adunque voi, protestanti, dovete scegliere l' una delle due cioè, o dire, che il Vangelo e la parola del Figlio di Dio sono fallaci: o convenire che, se la Chiesa Cattolica è stata una volta la vera Chiesa di Gesù Cristo, non potè mai cessare di esserlo, lo è ancor adesso, e lo sarà per tutti i secoli. |
A067000968 |
E quelli tra loro, che assegnano un' epoca posteriore alla suddetta alterazione, sono parimente confutati da altri dei loro dottori, i quali fanno vedere cogli scritti dei Ss. Padri e colle decisioni dei Concilii, che i dommi imputati di alterazione erano insegnati tali e quali, assai prima dell'epoca ove si dice avvenuta cotesta alterazione. |
A067000969 |
Sicchè, vedete, mentre i dottori protestanti dall'un canto si accordano nell'accusare la Chiesa Romana di aver variato gl'insegnamenti primitivi ed apostolici, dall'altro sono affatto discordi nel fissare il tempo in cui fai corruzione si effettuò; si {172 [478]} combattono e si confutano a vicenda |
A067000971 |
Francesco di Sales derideva i Protestanti: «Eh!, diceva, forseche tutti gli uomini del mondo dormivano, quando Roma formava nuovi Sacramenti, nuovi sacrifizi, nuove dottrine? Non si trova punto un solo storico, nè greco ne latino, nè vicino nè lontano, il quale abbia vesso o lasciato alcun cenno ne' suoi commentari, o qualche osservazione nelle sue memorie, di una cosa sì grande? Certamente sarebbe cosa maravigliosa, segli storici, che furono sì minuti da notare fino le minime circostanze delle città e dei popoli, avessero dimenticato il più notevole di quanto può farsi in questo basso mondo, cioè il cambiamento di una Religione universale, nella città e provincia più segnalata di si vasto impero, quali sono Boma e l'Italia |
A067000973 |
Sono queste, o figli miei, le solite scuse e pretesti di chi manca di buone ragioni. |
A067000982 |
Oh! che ci vuol mai davvantaggio per far vergognare i Protestanti dell'accusa che fanno alla Chiesa Cattolica, di aver abbandonati gl' insegnamenti degli Apostoli! Vedo bene che la Chiesa ha ragione {179 [485]} di chiamarli novatori; perchè sono essi che disertarono dalla fede antica, e,se ne fabbricarono una nuova a loro capriccio. |
A067000990 |
Quindi se noi cattolici loro proveremo, che i nostri dorami di oggigiorno sono gli stessi che quelli insegnati dai Ss. Padri nei detti primi secoli, rimarrà altresì provato, che gli insegnamenti attuali della Chiesa Romana non si differenziano per nulla da quelli degli Apostoli, e che però ella si è anco al presente la sola vera Chiesa Apostolica. |
A067000993 |
Il che potremo fare in due maniere: primieramente, citando le sentenze degli antichi dottori, che sono in nostro appoggio, e contrarie ai nostri avversari; secondamente, mostrando colla confessione dei nostri avversari medesimi, che i nostri dommi sono stati insegnati da tutti gli antichi. |
A067001000 |
Bramo veramente che voi, padre, ci indichiate questi dommi particolari, di cui i Protestanti sono forzati a confessare l'antichità in quella che li combattono. |
A067001002 |
Cotesti infatti sono i dommi della nostra Religione, contro a' quali odonsi tutto di i Protestanti menare maggior rumore, e muovono l'accusa di novità. |
A067001005 |
Oh quanto costoro sono ignoranti in fatto di Religione!. |
A067001010 |
Inoltre Calvino censura la Chiesa Cattolica, perchè la insegna che le nostre buone opere sono veramente meritorie presso Iddio, e che la fede senza le buone opere non basta a render giusto ed a salvare l'uomo: eppure egli non può a meno di confessare che questi due dommi furono egualmente insegnati dagli antichi dottori, e mandati alla pratica nella primitiva Chiesa. |
A067001012 |
Questa si è la dottrina di Calvino e di Lutero, questo il fondamento del protestantismo, che per salvarsi basti il credere, e che le buone opere, per la salute, sono affatto inutili, anzi un vero imbarazzo, secondo Lutero ed altri suoi seguaci; ma di questo ve ne parlerò più a lungo altrove. |
A067001016 |
O che bei santi sono i patriarchi del protestantismo!. |
A067001017 |
Tali sono i benemeriti fondatori della Riforma. |
A067001024 |
Oh quanto questi Valdesi e compagnia sono addietro nelle cognizioni storiche! Vedete, figli, miei, i centuriatori maddeburgesi, che sono storici protestanti acclamatissimi presso i settari, confessano che negli scritti dei quattro Dottori del terzo secolo si trovano indizi non oscuri dell'invocazione dei Santi |
A067001026 |
Pertanto, o figli miei, dal sin qui detto voi scorgete manifestamente, come i principali dommi della nostra S. Religione, i quali vengono attaccati dai Protestanti come novità e corruttele, sono stati, per confessioni degli stessi primari loro capi, insegnati egualmente nei primi secoli della Chiesa. |
A067001033 |
Dal 1847 all'ottobre del 1851, si convertirono 165 tra lords (con questo nome sono chiamati i più distinti personaggi d'Inghilterra) deputati al Parlamento, magistrati e militari superiori. |
A067001035 |
Pertanto la sola luce della verità, la sola virtù della divina grazia, potè operare {200 [506]} simili conversioni: epperò queste sono una prova lampante della verità e santità della nostra Cattolica Religione. |
A067001035 |
Queste conversioni sono la più bella gloria ed il più insigne trionfo della nostra Romana Chiesa: perocchè esse, come vedete, non sono già effetto di malvagie passioni, non dell' interesse, non della ignoranza ed inconsiderazione, siccome avviene in quelli che disertano dalla Chiesa medesima. |
A067001038 |
Le definizioni dommatiche sono sentenze o decreti con cui la Chiesa propone {201 [507]} e comanda ai fedeli di credere una tal proposizione, o punti di dottrina, come una verità rivelata da Dio, epperciò di fede; oppure, all'opposto, di rigettare una data proposizione, come contraria alla fede divina, epperciò ereticale. |
A067001041 |
Essi oppongono alla Chiesa, che le suddette definizioni, sono nuovi articoli di fede, che ella va introducendo; e che conseguentemente non ha conservata intatta la fede ricevuta dagli Apostoli, ma la alterò con siffatte definizioni. |
A067001055 |
Che se, all'opposto, non avessero avuto il loro cuore dovutamente sommesso al giudizio della Chiesa, oppure, che peggio è, avessero ripugnato alla conosciuta sentenza di essa, allora avrebbero cessato di esser cattolici, e sarebbero contati fra gli eretici, come sono i Protestanti ed i Valdesi, che negarono soggezione e obbedienza alla Chiesa. |
A067001058 |
Primieramente noi rispondiamo ai Protestanti, che le voci nuove adottate dalla {208 [514]} Chiesa non sono, è vero, nella Santa Scrittura quanto alla parola materiale e grammaticale; ma vi sono realmente secondo il senso. |
A067001064 |
Non sono dunque arai, col procedere del tempo, cresciuti gli articoli della nostra Fede?. |
A067001065 |
Non sono mai cresciuti quanto alla sostanza, cioè in questo. |
A067001066 |
Nondimeno gli articoli di Fede sono nel corso dei tempi cresciuti quanto al {211 [517]} loro maggiore sviluppo e spiegazione; vale a dire, in quanto che furono proposti a credere ai fedeli in un modo più distinto e chiaro, che non erano per l'addietro |
A067001073 |
Mai no: perchè le Riforme ed i cambiamenti di cui voi leggeste, non toccano punto la fede nè le cose che sono di divina istituzione, qual si è, per es. |
A067001080 |
I Protestanti non hanno nè la gloria della successione, nè quella della novità; essi sono, diremmo così, legatari degli eretici antichi, ma non già loro eretti universali. |
A067001081 |
P. Eccomi all'impresa: e ve gl' indicherò sulla fede di testimoni autorevolissimi, quali sono i più celebrati scrittori dell' antica Chiesa. |
A067001094 |
Sembra incredibile, o miei figli, che fuori dell'inferno si possano dagli uomini proferire bestemmie siffatte: eppure queste sono stampale a chiari caratteri nei libri dei patriarchi del Protestantismo. |
A067001097 |
Oh quanto compiango la sorte di quelli che rifiutano il gran Sacramento dell'Eucaristia! essi sono senza Gesù Cristo che è la via, la verità e la vita. |
A067001102 |
Ma i settari, a cui, dopo Simon Mago, vanno più debitori i Protestanti, sono i Manichei, che furono i più ribaldi e la schiuma degli antichi eretici: perocché egli è un domina principalissimo di Lutero e di Calvino, che gli uomini non hanno libero arbitrio, ma operano affatto per necessità. |
A067001108 |
, sono buone per salvarsi quanto la cristiana. |
A067001108 |
I centuriatori Maddeburgesi protestanti confessano che le suddette asserzioni sono state nella Chiesa antica condannate come formali eresie. |
A067001108 |
In sostanza sono veri increduli. |
A067001108 |
Inoltre sostenevano che i Vescovi non sono superiori ai semplici sacerdoti. |
A067001109 |
Giacche sono increduli, potrebbero almeno cessar dalla smania di fare dei proseliti al Protestantismo. |
A067001112 |
Anzi Lutero fu si baldanzoso da asserire che tutti i cristiani sono eguali in santità alla SS. Vergine. |
A067001112 |
mentre essi stessi sono a dirsi eretici se pensarono diversamente da lui. |
A067001117 |
Or bene, colesti errori sono di antica data, e ah antico condannali dalla Chiesa. |
A067001117 |
Vigilanzio, contro cui S. Girolamo aguzzi la tremenda sua penna, derideva i cattolici, che veneravano le reliquie dei Martiri; diceva che le orazioni dei Santi defunti non sono ascoltate; comandava il {234 [540]} maritaggio alle persone consacrate a Dio. |
A067001122 |
Che begli spiriti sono cotesti eretici: Se la Chiesa Cattolica l' la prostituta di Babilonia, ed il Papa l'Anticristo, come {236 [542]} vogliono essi, egli è giocoforza dire che Gesù Cristo, invece di fondarsi in questo inondo un regno, ossia una Chiesa invincibile all'inferno, ha per contro, fondato il regno dell'Anticristo: giacchè la Chiesa Cattolica ed il Papa datano e derivano dal suo Vicario stesso S. Pietro: stranissima empietà!. |
A067001129 |
Oh! ci vuoi proprio una, fronte ben tosta per venirci a dire coi sig. Bert e colla Buona Novella che la religione protestante e i Valdesi sono il Cattolicismo primitivo, la dottrina pura Evangelica ed Apostolica. |
A067001140 |
Mi sono pure alquanto trattenuto a farvi conoscere come i cattolici ed i protestatiti conovengono che nella Chiesa Romana nulla fu cangiato di quanto insegnavasi ne' tempi della Chiesa primitiva; che quelle cose le quali appaiono cangiamenti, non sono altro che spiegazioni di quelle verità e {245 [551]} di que' dommi che prima parevano scuri; che i Protestanti non hanno la dottrina della chiesa primitiva; hanno unicamente conservati gli errori e le eresie già condannate da tutta l'antichità. |
A067001141 |
Ora per non ommettere cosa alcuna che faccia rilevare ai Protestanti come essi sono fuori della vera Chiesa, e per far conoscere a voi con evidenza, che i Protestanti non possono più appartenere alla vera Chiesa, noi seguiremo ripartitamente i loro errori. |
A067001147 |
No certamente: sebbene la Sacra Scrittura sia opera divina, tuttavia contiene molte difficoltà, le quali non tutti sono capaci di comprendere. |
A067001147 |
Non sono chiare le parole del Vangelo che dicono: chi non sarà rigenerato nelle acque del battesimo e nello Spirito Santo non entrerà nel regno de' Cieli? Ciò non ostante i Protestanti disputano se il Battesimo sia assolutamente necessario per salvarci, {247 [553]} oppure sia una semplice formalità e cerimonia da potersi liberamente differire ed anche ommettere. |
A067001148 |
Tutto va bene: ma ci sono fatti, i quali mostrino essere necessario il farsi interpretare la Sacra Scrittura?. |
A067001151 |
Lo stesso S. Pietro, parlando delle lettere eli S. Paolo, dice precisamente che in quelle ci sono certe cose difficili a comprendersi; le quali cose dagli ignoranti e dai malevoli sono guastate e spiegate in cattivo senso. |
A067001160 |
I più dotti personaggi che fiorirono nella Chiesa, tutti vanno d'accordo nel dire che nella Sacra Scrittura ci sono parecchie cose difficili a capirsi, difficili a spiegarsi. |
A067001160 |
Sono trent'anni che io leggo, studio e medito la Bibbia, pure ogni giorno incontro cose, cui non so dare una giusta spiegazione. |
A067001162 |
Sappiamo che intieri popoli di Cristiani ignoravano la lettura e scrittura: il maggior numero de' Cristiani anche a' nostri tempi non sono capaci di leggere e d'intendere la Bibbia. |
A067001166 |
La parola di Dio è lucerna e luce per quelli che hanno studiato molto e sono capaci di capirla; tua per noi non è tanto chiara perchè troviamo più cose che non comprendiamo. |
A067001167 |
Questa è già una buona ragione; ma ce ne sono ancora altre più proprie. |
A067001167 |
È luce, perchè calma le passioni degli uomini che sono vere tenebre dell'anima, le quali tenebre sono foltissime e pericolosissime, e non possono essere diradate se non dalla parola di Dio. |
A067001171 |
Possono esaminare la Bibbia quelli che ne sono capaci, ma non tutti. |
A067001172 |
Certamente la fruttaiuola e molti altri sono incapaci di fare quanto occorre {255 [561]} per esaminare e comprendere la Bibbia; perciocchè per capire bene i vari punti della Bibbia è indispensabile il confrontare le cose che precedono con quelle che seguono; andare a consultare i testi che hanno relazione tra di loro; cose tutte che esigono studio e fatica, di cui molti sono incapaci. |
A067001180 |
Buonissima osservazione; aggiugnete ancora che gli uomini animali sono quelli, secondo il medesimo S. Paolo, i quali parlano e spiegano le cose nel Modo che favoriscono i loro appetiti: loquuntur placentia. |
A067001181 |
Ed è lo stesso che dire che noi noti dobbiamo tener conto alcuno di quarto dicono gli uomini mondani; perchè essi sono incapaci di conoscere le cose del Signore. |
A067001183 |
Piuttosto io direi: se gli uomini carnali sono incapaci di capire il vero senso della Bibbia; se Lutero, Calvino, Enrico Ottavo ed {259 [565]} altri capi-riformatori erano uomini scostumati dati ai più brutti vizi, io direi che niuno di costoro era in grado di poter intendere la Bibbia per sè e spiegarla agli altri. |
A067001188 |
Di più sappiamo per rivelazione fatta dallo stesso Iddio, che gl' interpreti della divina legge sono i sacerdoti, a cui devono ricorrere i popoli ne' loro dubbii: le labbra del sacerdote, dice Iddio, custodiscono la scienza, ed i popoli cercheranno da quelli la spiegazione della divina legge. |
A067001194 |
Coloro sono beati, rispose Gesù Cristo, che ascoltano la parola di Dio e la custodiscono per cavarne frutto. |
A067001207 |
Valdese risponde: Ho diciassette anni compiuti, e sono Protestante Valdese. |
A067001209 |
Finora ho sempre frequentate le scuole, e mi sono quasi sempre occupato dello studio della Bibbia, secondo il consiglio de' miei genitori e del mio pastore. |
A067001215 |
Ce ne sono moltissimi ira di noi che sanno nemmeno leggere, come ce ne son tanti tra i Cattolici. |
A067001220 |
Chi sono questi vostri antenati?. |
A067001221 |
Questi nostri antenati sono tutti quelli che ci hanno preceduto. |
A067001228 |
Qui tu devi fare questa conclusione: fra tutti quelli che {268 [574]} io conosco, due soli sono capaci di servirsi della Bibbia, e questi due, per accertarsi d'avere una Bibbia non guasta, sono costretti di ricorrere alla Chiesa Romana. |
A067001233 |
La Sacra Scrittura serve di regola per conoscere gli errori; ma essa non va a cercarli per condannarli: è necessario che ci siano i sacri Pastori, posti da Dio a governare la santa sua Chiesa, a regere Ecclesiam Dei sono parole della Bibbia: questi Pastori si danno di proposito allo studio della Bibbia, e sono in grado di spiegarla ai popoli, capaci di approvare quanto va d'accordo colla Bibbia e condannare quanto le è contrario. |
A067001237 |
Perchè ai nostri tempi che ci sono soldati, guardia nazionale, carabinieri, prigioni, galere, sbirri, boia e forca, tuttavia da tutte parti si parla di assassinii, di furti, di case spogliate, di borse tirale, ed altre simili azioni. |
A067001238 |
Giudice Supremo in questo gran tribunale è il Sommo Pontefice, e con lui tutti que' sacri Pastori che sono a lui uniti col vincolo della fede. |
A067001242 |
Ma i fatti ci fanno vedere il contrario noi vediamo tutti i giorni nuove quistioni intorno al vero senso della Scrittura: gli stessi Protestanti sono discordantissimi intorno a più cose contenute nella Bibbia; cose che presso gli uni hanno un {273 [579]} senso, presso gli altri ne hanno un altro tutto opposto. |
A067001247 |
I Protestanti ammettono certi principii da cui sono posti eglino stessi in contraddizione; quindi ne derivano certe conseguenze, di cui eglino stessi si vergognano. |
A067001247 |
I medesimi scrittori di vostra setta ne sono prova di fatto. |
A067001259 |
Aspettava se mai Bert avesse fatto qualche risposta per ribattere, le calunnie e le menzogne che colà gli sono imputate: ma finora egli si tacque, chiaro segno che ha nulla a rispondere. |
A067001259 |
Ma voi, signor caro, cominciate già a farmi dubitare di questi nostri scrittori; ho già letto un fascicolo intorno, ad un libro del nostro pastore Amedeo Bert, ed ho gettato con disprezzo un tal libro, perchè mi sono convinto che là c' è un impasto di falsità e di menzogne. |
A067001259 |
Ora voi mi dite che nel nostro Trivier, oltre le contraddizioni, ci sono {277 [583]} anche tante calunnie: io non voglio tanta roba: fatemene vedere una sola, e poi io mando Trivier coi suoi libri ai campi Elisi. |
A067001265 |
Avrebbe letto altresì le tante versioni che in diverse epoche si sono fatte in molte lingue, la versione della intiera Bibbia in lingua italiana, pubblicata in Torino già dall'anno 1767 da Monsignor Antonio Martini, allora preside nella real Basilica di Soperga, poi Arcivescovo di Firenze; ed avrebbe visto la edizione ultimamente fattasi nel 1851, nella quale trovasi la traduzione letterale italiana del Nuovo Testamento dello stesso Monsig. |
A067001267 |
Intanto per ricrearti un poco voglio raccontarti un fatto succeduto pochi mesi sono; e questo ci farà sempre più vedere a quali conseguenze conduca lo spirito privato de' Protestanti. |
A067001276 |
La moglie lesse quelle parole di S. Paolo: noi siamo tutti fratelli; or bene, ella diceva tra sè, se siamo tutti fratelli, sono già diciotto anni che io ubbidisco, voglio ora comandare diciotto anni al mio marito, ed egli come fratello dovrà ubbidire. |
A067001288 |
Sono innumerevoli gli errori a cui i Protestanti vengono condotti, seguendo il loro spirito privato. |
A067001292 |
Lutero pretendeva di provare, colla Bibbia alla mano, che non sono necessarie le opere buone per salvarsi, asserendo che la sola fede giustifica. |
A067001314 |
Queste variazioni, queste divisioni tra' Protestanti sono segno manifesto che essi non sono guidati dalla verità. |
A067001322 |
E noi possiamo senza esitazione asserire, che queste quattro opinioni sono quattro errori, perchè, parlando della vera origine dei Valdesi, abbiamo fino all' evidenza fatto vedere che i Valdesi discendono da Pietro Valdo, vero autore di questa setta. |
A067001322 |
Voi conoscete certamente che tutte queste asserzioni sono opposte le une alle altre; perciò, secondo i medesimi protestanti, se non tutte, almeno tre devono essere false. |
A067001328 |
Quindi noi, seguendo la dottrina del ministro Bert, possiamo dire che i Valdesi hanno creduto con Lutero che non esisteva altro sacramento fuori del Battesimo; dipoi si sono disdetti col medesimo Lutero, ed ammisero tre sacramenti, {295 [601]} cioè: Battesimo, Eucaristia e Penitenza. |
A067001337 |
Queste cose non si possono in alcun modo conciliare perchè sono contraddittorie, e da ciò si dimostra che la dottrina de' Valdesi d'oggidi. |
A067001339 |
Tutte queste opinioni sono varianti, opposte l'una all'altra, {299 [605]} perciò è cosa impossibile che siano tutte vere: andiamo avanti. |
A067001342 |
Fin da giovane egli aveva letto la Storia delle Variazioni di Monsignor Bossuet, e fra le altre cose ci lasciò scritto: le variazioni ne' Protestanti sono argementi di falsità, neutre l'unità della Chiesa Cattolica non mai interrot a è una prova ed un testimonio infallibile della sua verità. |
A067001360 |
Ma noi ve diamo che fra i Protestanti ci sono anche dei galantuomini; come dunque combinare queste cose?. |
A067001362 |
Il protestantismo è veramente quale ve l'ho descritto; e debbo assicurarvi che parecchi si fanno protestanti, o vivono in tale setta, senza conoscerne la bruttezza, perchè i predicatori dell'errore nel Vangelo sono paragonati ad un lupo vestito da pecora. |
A067001363 |
Voi, o miei figli, mi osservate, che i Protestanti non sono tutti birbanti, ladri ed assassini; ed è vero: ma sappiate che tutti i capi riformatori ebbero una condotta {309 [615]} malvagia, come vi ho già dimostrato; ed a' nostri dì molti vivono Protestanti, o si fanno Protestanti pel danaro che loro viene somministrato, o per poter più liberamente secondare le loro passioni. |
A067001364 |
Non voglio però negarvi che tra i Protestanti si trovino persone oneste e probe; perciocchè il Protestantismo essendo un corrompimento del Cattolicismo, molte massime del Vangelo sono ancora tra di loro conservate. |
A067001365 |
Inoltre i Protestanti vivendo in paesi cattolici, trattando con Cattolici, leggendo o sentendo a leggere libri cattolici, sono in certa maniera costretti a conservarne le massime, e seguirne gli esempi. |
A067001368 |
Nell'impossibilità di poter {311 [617]} dimostrare che sono mandati da Dio, ricorsero alla Bibbia, e la Bibbia li condusse ad un guazzabuglio, ad un vero labirinto, in cui non possono più trovare alcuna strada onde uscire. |
A067001370 |
Noi dimandiamo ai Protestanti: La Bibbia che voi avete, da chi l' avete ricevuta? Essi contorcono il naso, dimenano le spalle, considerano, riflettono, e poi sono costretti di dire: L' abbiamo ricevuta dalla Chiesa Cattolica |
A067001375 |
Quando poi i Protestanti leggono la Bibbia, noi possiamo loro domandare come ci spiegano le incensate, simboli della preghiera, che si offrono a' piedi dell' altare? Dove sono i loro candelieri, dove il loro altare, i loro turiboli, e moltissimi altri oggetti che esistono nei tempii nominati nella Bibbia? Essi non sanno mostrarcene traccia nei loro tempii; onde è che ci sono più cose che essi non potranno mai comprendere senza recarsi nelle chiese dei Cattolici. |
A067001376 |
Ove dunque sono gli altari vostri? Sapete voi quello ch'e' siano? Ma andate dai Cattolici: presso di loro troverete un altare.» Il protestante restò muto da prima; poi disse: A VERO.. |
A067001378 |
Dimandiamo se tra tutte le chiese riformate possano vantare un solo Santo, un solo miracolo operato da qualcuno di loro setta; e sono costretti a dire: no. |
A067001379 |
E già da molto tempo che si fa questa dimanda; ma ci fu sempre detto che pur troppo i Cattolici apostati sono i più scostumati ed i più dissoluti. |
A067001382 |
Ma noi dimandiamo che cosa vogliono dire quelle parole del Vangelo: Se non farete penitenza, tutti similmente perirete? Quelle di S. Paolo, ove dice: Dobbiamo tutti presentarci al tribunale di Gesù Cristo, e ciascuno dovrà render conto di quel tanto di bene e di male che operò in vita sua? Che cosa vogliono dire queste parole? Tacciono, e col loro silenzio mostrano che sono in un labirinto. |
A067001399 |
Pochi giorni sono venne qua un famoso protestante, di cui giudico bene tacervi il nome, e dopo alcune parole mi porse un libro, dicendo a più riprese: Eccovi un buon libro che fa toccare con mano le infinità della Chiesa Romana. |
A067001404 |
P. Sono trascorsi tre mesi da che lo attendo, e noi vidi più. |
A067001412 |
Per esempio in una Bibbia tradotta da un protestante di nome Diodati, non c'è il libro della Sapienza, non ci son quelli de' Maccabei, parecchi brani sono ommessi. |
A067001413 |
Perchè, siccome si spargono tanti esemplari di Bibbie falsificate, mutilate e guaste, e non tutti sono abbastanza istruiti per conoscerne le corruttele. |
A067001416 |
Quei fedeli cristiani specialmente quelli di Ceilan, sebbene di recente convertiti alla fede, tuttavia, quando i ministri {325 [631]} protestanti vanno loro incontro per distribuir Bibbie od altri libri di loro setta, quelle buone genti allontanano da se con disprezzo quel tossico dell'anima; indi, come colpiti nella parte più sensibile, rigettano quegli apostoli dell'errore con tanti quesiti e rimproveri, che i meschinelli sono costretti di partirsene svergognati. |
A067001418 |
Credete voi, signori ministri, che ogni uomo che vive in questo mondo, sia dallo Spirito Santo illuminato, e possa {326 [632]} da sè leggere la Bibbia e comprendere quelle verità che sono necessarie per conseguire la salute eterna? Voi mi rispondete di si; e così insegnate nelle vostre prediche e ne' vostri libri. |
A067001420 |
Se ciascuno è dallo Spirito Santo illuminato per comprendere le verità contenute nella Bibbia, a che pro vi date tanta sollecitudine per ispiegarla? Forsechè il vostro Spirito Santo è superiore e più sapiente di quello che illumina gli altri? Forsechè l'anima vostra ed il vostro corpo sono di forma più forte e robusta per ricevere l'influenza di questo fortunato Spirito Santo?. |
A067001426 |
Ciò posto, ditemi: quando per andare in un paese ci sono due strade; una certa, l'altra dubbia, quale direte voi si debba tenere?. |
A067001430 |
E notate, che tale sentenza è pronunziata {329 [635]} da dugentocinquanta milioni di Cattolici viventi; e che quelli i quali asseriscono potervi salvare ANCHE VOI, si riducono ad una cinquantina di milioni di eretici, ma tra di loro talmente disaccordi, che pochissime cose sono dette datili uni, senza che siano disdette dagli altri. |
A067001433 |
E qual cosa potrete voi rispondere al Giudice Supremo, quando vi domanderà conto delle anime che faceste camminare lontano dalle vie di certezza dei Cattolicismo, per avviarle, secondo voi, per la via dell'incertezza di salvarsi; e secondo tutti i Cattolici per una strada che inevitabilmente vi conduce all'eterna perdizione? Queste sono parole di un vostro fratello che vi ama, e vi ama assai più che voi noi credete. |
A067001435 |
La promessa e l' impegno di voler scrivere ed essere intesi dal popolo spesso si costringe ad ommettere ragioni importantissime per unico riflesso che sono troppo elevate. |
A067001436 |
Ammettiamo dunque, come cosa certa e costante, che i soli discepoli {333 [639]} dello Spirito Santo, cioè a dire, quei che sono interiormente illuminati dalla sua divina luce, possano fondare sopra la Scrittura una confidenza ferma e solida. |
A067001438 |
I capi della pretesa riforma religiosa del secolo XVI sono una prova convincente della necessità di questo infallibile tribunale. |
A067001439 |
Però con questa testimonianza sono in contraddizione sopra tanti articoli principali della Fede Cattolica. |
A067001440 |
Vedete, che quei patriarchi della Riforma sono in contraddizione tra di loro. |
A067001441 |
Calvino, illuminato dal suo preteso Spirito Santo, conchiude da queste parole: qui {335 [641]} crediterit salvus erit; chi crederà, sarà salvo: e da un altro testo: crede tantum et saltvus eris; credi solamente e sarai salvo: che per salvarsi basta la fede, e che le buone opere sono inutili, anzi ingiuriose a Gesù cristo, cito patì abbastanza per tutti gli uomini: quindi il suo principio fondamentale che dà sfogo tutte le passioni: crede fortiter et pecca fortius, et nihil nocebunt tibi centum stupra et mille homicidia; e vuoi dire: quanto più avrai fede, tardo maggiori peccati puoi liberamente commettere; e (orrendo a dirsi!) cento supri e mille omicidii non recheranno alcun danno all'anima tua. |
A067001447 |
I Calvinisti rispondono: sono la testimonianza e la persuasione interiore dello Spirito Santo. |
A067001450 |
* 3° Chi sono quelli, cui lo Spirito Santo fa dono di questa testimonianza,o di questa persuasione interna? Sono tutti i cristiani in generale, o soltanto alcuni in particolare? Se sono tutti quanti i cristiani, coree accade elio fra tanti migliaia di cattolici non v' è neppur uno che goda di questo benefizio? E neppur io credo che abbiate la tracotanza d'asserire che tra voi tutte le donne, tutti i contadini, ecc. |
don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html |
A068000004 |
F. Le cose che ci esponete sono belle molto, ma non le comprendiamo con tanta agevolezza. |
A068000006 |
Volendo argomentare, come usano di fare i filosofi, diciamo: Senza niente si fa niente; ora esisto io che sono creatura, dunque deve esistere Dio Creatore; esistono tutte le cose di questo mondo, dunque avvi una potenza che le ha create. |
A068000018 |
F. Sono di parere che per grossa che uno abbia la testa non gli potrebbe giammai entrare dentro cosiffatta sciocchezza. |
A068000036 |
P. E sta bene; bisogna però notare che il pilota, il sarto, il muratore, l'orologiaio, il compositore hanno bensì lavorato, cioè mosso il timone della nave, messe insieme le parti dell'abito, della casa, gli ordigni dell'orologio, i tipi del libro, ma non hanno altrimenti fatto la materia, di cui le sopraddette cose sono composte. |
A068000037 |
F. Noi ammiriamo queste ragioni, e siamo certi {20 [20]} che questo universo non potrebbe esistere se Dio non lo avesse creato, e che quei globi tanto grossi, come sono il sole, la luna, le stelle e tutti i pianeti non istarebbero sospesi sotto del firmamento, nè potrebbero compiere i loro corsi, conservare l'un dall'altro sempre lo stesso spazio, ove quella mano onnipotente che li creò non li sostenesse, li conservasse, li regolasse indefettibilmente. |
A068000038 |
Chiunque abbia l'uso della ragione, e si faccia a considerare se stesso, egli deve dire: Egli è certo che io esisto, è certo che io non mi sono dato da me stesso l'esistenza; dunque è certo che esiste Dio che mi ha creato dal niente, il quale perciò io chiamo e debbo chiamare Creatore. |
A068000039 |
E che dire poi della maravigliosa unione dell'anima col corpo, dei rapporti di tutto l'uomo colle cose, che sono fuori di se stesso? Tutte queste cose e piccole e grandi: il cielo, la terra, i pesci del mare, gli uccelli dell'aria, gli animali della terra, tutti ci dicono con una sola voce: È Dio che ci creò: Ipse fecit nos et non ipsi nos! {22 [22]}. |
A068000039 |
Il modo maraviglioso con cui il suono è comunicato all'orecchio, l'odore al naso, gli oggetti e i colori agli occhi; la sorprendente forma del naso istesso, dell'orecchio, degli occhi, gli effetti che produce in bocca la lingua organo della favella, con cui si esprimono gli affetti dell'animo, sono tutte cose che ci si presentano come altrettanti capi d'opera di un artefice di abilità infinita. |
A068000040 |
Ma appunto per questo sono forte maravigliato che gli uomini antichi abbiano per tanto tempo ignorato Dio. |
A068000044 |
Questo istesso loro errore conferma la verità, fa cioè vedere che ritenevano avervi qualche Dio, a quel modo che le monete false dimostrano che ve ne sono delle vere. |
A068000049 |
P. Ascoltate ancora la preghiera dei selvaggi dell'Isola di Madagascar: « O Eterno, abbiate pietà di me, perchè sono passeggero: O Infinito, abbiate pietà di me, perchè non sono altro che un punto: O Forte, perchè son debole: O Fonte della vita, perchè son presso alla morte: O Intelligente, perchè sono nell'errore: O Benefico, perchè sono povero: O Onnipotente, perchè io sono nulla. |
A068000051 |
F. Da quanto ci venite esponendo veggo chiaramente che dei popoli atei, cioè senza Dio, non ve ne furono, nè ve ne sono; ma bramerei conoscere se vi abbiano almeno alcuni individui, i quali siano persuasi non esistere Dio; diteci insomma, vi sono degli Atei?. |
A068000055 |
Ora perchè sopra centomila uomini ragionevoli si trovano anche cinquanta matti, vorremmo noi conchiudere che gli uomini non sono ragionevoli?. |
A068000059 |
Coloro che non veggono Dio nelle sue opere non mi sono mai sembrati uomini; ai miei occhi sono esseri di altra specie, nati per contraddire la creazione, per dire di no dove l'intera natura dice di sì. |
A068000059 |
Gli uomini che non conoscono Dio nell'opera della Creazione sono pazzi, e come tali meritano di essere condotti al manicomio. |
A068000059 |
Sono ciechi dell'anima. |
A068000067 |
Tali sono i sacrifizi, le {30 [30]} offerte, l'accostarsi ai santi Sacramenti, le genuflessioni, il canto delle sue lodi e le preghiere vocali. |
A068000068 |
Il culto esterno dicesi anche pubblico, quando si rende dalla società degli uomini radunati insieme; come sono le confessioni fatte dai martiri delle verità della fede alla presenza d'immensa moltitudine, le pubbliche predicazioni, le processioni, il celebrare la santa Messa, l'intervenirvi, e simili. |
A068000074 |
Noi dobbiamo ripetere che anima e corpo sono creati da Dio, e perciò devono ambidue riconoscere, adorare il loro Creatore. |
A068000076 |
Se ciascun uomo in particolare è tenuto di onorare Dio, temo molto che siano per riuscire tante le maniere di culto esterno, quante sono le teste, ossia quanti i capricci degli uomini. |
A068000081 |
Nella China e nella Patagonia ancora oggidì si scannano i fanciulli quando sono mal formati di persona o troppi di numero; in altri luoghi mangiasi la carne umana; e somiglianti barbarie si commettevano e pur troppo {36 [36]} tuttavia si commettono in più paesi, dove gli uomini sonosi allontanati dai principii della Rivelazione. |
A068000085 |
P. I segni, ovvero i caratteri essenziali di questa Rivelazione sono: 1° La certezza che venga da Dio, o direttamente o per mezzo de'suoi inviati, quali sono gli Angeli ed i Profeti; 2° questa sua manifestazione agli uomini sia in maniera chiara e distinta da non lasciare alcun pretesto ragionevole di pensare o di operare altrimenti da quello che essa ci insegna. |
A068000095 |
P. Per farvi chiara idea della veracità di questi libri, bisogna osservare, che quelli, i quali appartengono all'Antico Testamento, sono egualmente pregiati e tenuti per veri dai Cattolici e dagli Ebrei, presso cui si conservano gelosamente anche ai nostri giorni. |
A068000098 |
F. Tali ragioni sono buone e ci persuadono che tanto i Cristiani quanto gli Ebrei credono alla veracità dei libri dell'Antico Testamento. |
A068000098 |
Ma voi ci fareste cosa gratissima adducendoci delle prove chiare e positive, che ci facciano per così dire toccare con mano che i libri della Sacra Bibbia sono veraci. |
A068000099 |
P. Vi sono tre ragioni particolari che fanno proprio tastare con mano la veracità di questi libri e sono queste:. |
A068000102 |
3° Molti fatti da essi riferiti sono altresì attestati da profani autori. |
A068000110 |
Per questo sono detti per eccellenza divini. |
A068000111 |
F. Come si prova che i sacri libri contengono cose, le quali non possono avvenire senza il concorso dell'Onnipotenza divina; e che gli autori sacri sono stati da Dio assistiti? {43 [43]}. |
A068000121 |
F. Nei libri dell'Antico Testamento ci sono realmente cose che si riferiscano alla nostra Cattolica Religione?. |
A068000173 |
Le cose che sono per dirvi meritano seria attenzione. |
A068000179 |
9° Che avrebbe il titolo ancora di Pastore, e Pastore se stesso intitolò quando disse: « Io sono il buon pastore e conosco le mie pecorelle, ed esse conoscono me. |
A068000179 |
P. Ci sono poi moltissime profezie riguardanti la persona e le azioni del Messia, le quali tutte si avverarono in Gesù Cristo. |
A068000184 |
P. Queste verità sono minutamente registrate nel santo Vangelo, libro il più perfetto del mondo, il quale contiene la vita, la dottrina, le virtù ed i miracoli, la passione, morte e risurrezione del nostro divin Salvatore. |
A068000189 |
Inoltre quattro sono gli scrittori del Vangelo, ma vanno così d'accordo nella esposizione dei fatti, che in quanto alla verità del racconto paiono scritti da una sola penna. |
A068000195 |
F. Quali sono queste maraviglie?. |
A068000196 |
P. Sono la moltitudine de' miracoli da lui fatti, {66 [66]} i quali non possono essere operati che per mano divina. |
A068000199 |
F. Non sarebbe lecito sospettare che questi miracoli siano stati altrettanti effetti della legge di natura, le cui forze sono tante, e in gran parte a noi sconosciute?. |
A068000205 |
Qui però taluno potrebbe osservare che con tali fatti Gesù Cristo manifestava un potere straordinario; ma non ci sono fatti o parole con cui Gesù Cristo abbia voluto dimostrare la sua divinità in modo speciale?. |
A068000221 |
4° Che i libri contenenti tali verità sono veridici, vale a dire raccontano le cose sì come sono appunto avvenute. |
A068000235 |
P. Tutte queste predizioni si sono perfettamente avverate. |
A068000236 |
F. Una nazione disfatta, un popolo disperso, pare incredibile! Ma queste cose sono credute dagli Ebrei, sono da essi riconosciute? {77 [77]}. |
A068000237 |
E gli Ebrei aggiustano fede a questo fatto, e sono eglino stessi che lo hanno messo in iscritto. |
A068000244 |
Gli avanzi della nazione Ebraica, che si conservano tuttavia ostinati in molti luoghi del mondo, sono {79 [79]} per noi argomento della verità di nostra Religione. |
A068000249 |
Per simile guisa, attaccando il loro cuore alle cose della terra non arrivano a conoscere le verità del Vangelo, che sono affatto spirituali. |
A068000263 |
In questo libro sono descritte le cerimonie, i riti, le preghiere e le cose più importanti di loro credenza. |
A068000268 |
Nel sabato le anime dei dannati non soffrono nell'inferno; e quindi l'empia dottrina che le pene dell'inferno non sono eterne. |
A068000273 |
P. Giacchè vi sta a cuore di udire le cose, che gli Ebrei dicono e sono tenuti di fare contro ai Cristiani, io ve ne farò un cenno, sempre come stanno descritte nel Talmud. |
A068000280 |
F. Oh che gente perversa sono mai gli Ebrei! Non si dovrebbero anch'essi da noi per ricambio maledire, bestemmiare e tenere da noi lontani per sempre?. |
A068000284 |
Molti poi che di buon grado si convertirebbero, ne sono impediti. |
A068000285 |
F. Da chi mai ne sono impediti?. |
A068000323 |
Ripigliò Gesù: Ma voi chi dite che io sono? - Pietro allora si avanzò e a nome degli altri Apostoli disse: - Tu sei il Cristo figliuolo di Dio vivo: - E Gesù a lui: Te beato, o Simone (che così dimandavasi Pietro prima che fosse chiamato alla sequela del Salvatore ) Figlio di Giovanni, cui non gli uomini rivelarono tali cose, ma il mio Padre celeste. |
A068000327 |
Queste sono opere morte, ossia senza vita; laddove Gesù è figlio di Dio vivo, autore della vita; vivo perchè dà la vita, figlio del Padre eterno, Creatore e supremo padrone di tutte le cose, seconda persona della Santissima Trinità. |
A068000333 |
F. Comprendiamo affatto: vuol dunque dire che coloro, i quali non seguono Pietro e la Chiesa, di cui egli è il fondamento, non sono nella Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000334 |
Tutte le eresie, gli scismi, gli sforzi, gli inganni del demonio e tutte quante le persecuzioni, separate o riunite, potranno bensì muovere guerra alla Chiesa, costringerla a stare sempre colle armi alla mano, potranno giungere eziandio a rovinare coloro, che non sono umili, mortificati e vigilanti nella preghiera, ma non varranno ad opprimere o vincere essa Chiesa. |
A068000336 |
Parimenti quando sono presentate le chiavi di una città ad un Re, vuolsi con tale omaggio significare che quella città lo riconosce per sovrano. |
A068000336 |
Perciocchè le chiavi sono simbolo o segno del potere; e sempre che il venditore di una casa porge le chiavi al compratore, intende con questo atto mostrargli che gliene dà pieno ed assoluto possesso. |
A068000336 |
Tali sono i precetti della Chiesa, in cui sono proibite o comandate le cose che hanno rapporto alla eterna salvezza dei Cristiani. |
A068000342 |
Imperciocchè gli agnelli qui sono simbolo di tutti i fedeli cristiani{111 [111]} sparsi nelle varie parti del mondo, i quali devono essere sottomessi al capo supremo della Chiesa, come sono gli agnelli al loro pastore. |
A068000345 |
P. Il capo invisibile della Chiesa è Gesù Cristo, il quale prima di salire al cielo disse a' suoi discepoli ed a' loro successori: Ecco, io sono con voi sino alla fine del mondo: Ecce ego vobiscum sum usque ad consummationem saeculi. |
A068000372 |
Io non conosco Vitale, io ignoro Paolino, Melezio mi è ignoto (sono nomi di antichi scismatici), CHIUNQUE NON È CON VOI È CONTRO A GESÙ'CRISTO. Chiunque non raccoglie con voi, egli non fa che disperdere. |
A068000372 |
Sono tenerissime le parole del gran dottore san Girolamo. |
A068000373 |
Con tali autorità chi può dubitare che i santi Padri abbiano costantemente creduto essere il Papa capo visibile della Chiesa di Gesù Cristo? Ci dicono però che i Concilii ecumenici sono infallibili, perchè rappresentano la Chiesa universale: questi Concilii definirono qualche cosa intorno all'autorità del Romano Pontefice?. |
A068000374 |
P. Le decisioni dei Concilii sono infallibili, come vedremo in altri trattenimenti. |
A068000392 |
Di questo genere sono, p. |
A068000393 |
Come poi incombe ad un buon pastore di vegliare che le sue pecorelle siano condotte a pascoli salubri ed allontanate dai dannosi, così il Papa, padre spirituale di tutti i fedeli, pastore supremo del gregge di Gesù Cristo, può e deve stabilire quelle leggi, inculcare quei precetti, con cui o proibisce certi libri perniciosi alla religione ed alla moralità, o ne raccomanda altri che {125 [125]} sono utili alle anime dei fedeli. |
A068000401 |
P. Pretendono di provarlo; ma in verità non vi sono mai riusciti. |
A068000414 |
F. Ma corpo di bacco! I Protestanti credono che la Chiesa di Gesù Cristo deve essere visibile, che la Chiesa Romana fu in ogni tempo visibile; essi poi non possono provare la loro visibilità fino {127 [127]} a Gesù Cristo: perchè dunque non fanno ritorno alla vera Chiesa? Od essi sono pazzi, ovvero ignoranti in grado superlativo. |
A068000422 |
Se quelle persone si tenevano la loro credenza sepolta nel cuore, come mai i Protestanti sono giunti a conoscerla? Vorranno per avventura ammettere che abbiano composto la Chiesa di Gesù Cristo uomini, che nelle loro azioni professavano una credenza diversa da quella che avevano in cuore? Ma allora cotestoro non si avrebbero a porre nel novero dei veri ipocriti o traditori della propria religione? Gesù Cristo ha detto che quelli, i quali avranno arrossito di confessare Lui, cioè i suoi insegnamenti, in faccia degli uomini, non sarebbero stati da lui riconosciuti pei suoi discepoli in faccia del Padre suo |
A068000424 |
Se i Protestanti e gli stessi Valdesi sono dello stesso parere che la Chiesa di Gesù Cristo deve essere visibile per accogliere in ogni tempo quelli che nel grembo di lei volessero ricoverarsi; se convengono che la Chiesa Romana sia stata in ogni tempo visibile: se da ultimo i Protestanti non sanno dirci dove sia esistita la loro Chiesa per mille anni; quali conseguenze voi ne dedurrete?. |
A068000426 |
P. Que' Protestanti che ciò asseriscono sono lontani dalla verità, più che non è il cielo dalla terra, ed accarezzano uno dei più madornali errori. |
A068000431 |
P. Queste ragioni sono di gran valore e formano un altro valido argomento per comprovare che la Chiesa Romana è la Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000437 |
Una setta combatte l'altra, perchè di credenze opposte: nella medesima setta si credono articoli fondamentali da taluno, che da un altro della medesima setta sono negati affatto; quindi caduti di errore in errore si vanno disfacendo; {134 [134]} e mancando di ogni elemento di verità stabile, confessano col fatto di essere separati dalla Chiesa di Gesù Cristo, fuori della quale niuno può aver salute. |
A068000439 |
Tra le tante società che vi sono come si può con sicurezza conoscere quale sia la vera Chiesa, quella cioè fondata da Gesù Cristo?. |
A068000443 |
Ma quali sono i caratteri, ossia le note per conoscere questa vera religione fra tante, che di essere vere si danno vanto?. |
A068000444 |
Queste note sono esposte nel Simbolo costantinopolitano, che si recita alla domenica nella celebrazione della s. Messa: Credo in unam, sanctam, catholicam et apostolicam Ecclesiam. |
A068000446 |
2° SANTA, perchè ha per suo Capo Gesù Cristo, fonte d'ogni santità; perchè la fede, i sacramenti sono santi, e tutti i suoi membri chiamati alla santità; e niuno può esser santo, se non appartiene alla Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000461 |
Anche nelle cose di massimo momento sono tra di loro grandemente divisi; e, come osserva il dotto Bossuet, i Protestanti due secoli dopo la loro fondazione non una chiesa, ma ne avevano già più di dugento, con sistemi tra di loro contrari per modo, che gli uni insegnavano una cosa, la quale era onninamente rigettata dagli altri. |
A068000461 |
P. No per sicuro: tra gli eretici alcuni ammettono articoli di fede, che sono respinti da altri della medesima sêtta. |
A068000464 |
F. Mentre voi, o amato padre, ci venivate esponendo l'unità della Chiesa Cattolica Romana nella sua credenza, noi avevamo a quando a quando la mente alle varie opinioni che tal volta si osservano {142 [142]} intorno a varii punti di religione tra i Cattolici; opinioni che sono le une alle altre in tutto opposte. |
A068000467 |
La Chiesa non cangia punto le opinioni in dommi, ma secondo il bisogno dei tempi, dichiara che certe verità per lo passato implicitamente credute, più tardi sono state definite come verità di fede. |
A068000475 |
È Santa perchè possiede i mezzi più efficaci a santificare le anime, come sono i Sacramenti, il Sacrificio della Messa, la preghiera pubblica, i consigli Evangelici e somiglianti. |
A068000483 |
Così essi insegnano essere inutili le opere buone; l'uomo non essere libero nel fare il bene ed il male; e non pochi giungono ad asserire che i Cristiani non sono neppure tenuti all'osservanza del Decalogo. |
A068000483 |
Tagliati, vale a dire, separati dall'albero della santità, che è Gesù Cristo, e dal Papa che ne fa le veci in terra, gli eretici sono come rami secchi e incapaci di dare frutto. |
A068000490 |
F. Da molti si va dicendo che le missioni cattoliche sono presso che estinte, e che per questo lato la nostra Chiesa cessa di essere cattolica; {151 [151]} poichè non si può più diffondere in tutti i luoghi, e va man mano cessando in quei medesimi dove già fu predicata. |
A068000497 |
Al contrario la Chiesa Cattolica dopo diciannove secoli conserva sempre i medesimi principii, il medesimo Vangelo, la medesima morale, il medesimo successore di s. Pietro, che è il Papa, ed i medesimi Pastori successori degli Apostoli, che sono i Vescovi. |
A068000497 |
Di più le stesse sétte protestanti sono talmente fra di loro opposte, che dopo trecent'anni dalla loro origine non hanno ancora potuto stabilirsi alcun principio comune. |
A068000497 |
I Protestanti per legge o sono esclusi, od appena tollerati nella Spagna, nell'Austria, nell'Italia ed in una gran parte dell'America. |
A068000499 |
Coloro pertanto che vanno dietro a cosiffatti pastori mercenarî non trovansi nel mistico ovile di Gesù Cristo, non ne ascoltano l'amorosa voce, non sono sue pecore dilette. |
A068000499 |
Io sono il buon Pastore (ecco le sue parole ) io conosco le mie pecorelle, ed esse conoscono me ed ascoltano la mia voce. |
A068000499 |
Ma fuori della Chiesa Cattolica non si trovano che i ministri, i pastori mercenari, quali sono quei pastori de' Valdesi e dei Protestanti, cui niente cale della salvezza o della perdizione delle anime. |
A068000517 |
Così pure i Pastori della Chiesa più recenti sono rami del grande albero apostolico; ma sempre uniti al loro tronco, che è il Vicario di Gesù Cristo. |
A068000523 |
Siccome nei regni della terra vi ha un ordine, per cui si parte dal Sovrano e si discende a grado a grado sino all'ultimo dei sudditi, così nella Chiesa Cattolica esiste un ordine, detto gerarchia ecclesiastica, per cui secondo questa gerarchia noi {163 [163]} partiamo da Dio, che della Chiesa è Capo invisibile, veniamo al Romano Pontefice, di Lui Vicario e Capo visibile in terra, indi passiamo ai Vescovi ed agli altri sacri ministri, da cui i divini voleri sono comunicati a tutti i rimanenti fedeli sparsi nelle varie parti del mondo. |
A068000526 |
F. Quali sono i sacri ministri componenti questa sacra gerarchia?. |
A068000529 |
La Chiesa poi: 1° Ha come suddiviso in vari ordini il ministero dei diaconi coll'aggiungere i suddiaconi, gli accoliti, i lettori, gli esorcisti e gli ostiari; 2° Ha stabilito che tra i sacerdoti alcuni avessero la cura di una parte della Diocesi, ossia del gregge commesso al governo del Vescovo: e diede a questi il nome e l'uffizio di paroci, dividendo per tal modo le diocesi in parochie; 3° Ha stabilito che i Vescovi fossero divisi in provincie, e che ciascuna provincia avesse a capo un Arcivescovo con qualche giurisdizione sopra i Vescovi di essa provincia, i quali perciò detti sono suffraganei; 4° Che in certi regni o imperi le varie {165 [165]} provincie avessero in capo un Vescovo Primate o Patriarca, il quale tiene sotto di sè gli stessi Arcivescovi e le varie provincie governate da essi; 5° Che i Vescovi delle città prossime a Roma, capitale e centro del cattolicismo, e i sacerdoti e i diaconi addetti alle Chiese principali di quest'alma citta formassero, come dire, il Senato del Pontefice, avessero essi solamente il diritto di eleggere il Papa e gli fossero di aiuto nell'amministrazione della Chiesa universale. |
A068000529 |
Questi sono chiamati Cardinali, come quelli che portano tutti il titolo d'una Chiesa, al cui servizio sono attaccati, come la porta di un edifizio a' suoi cardini si attacca. |
A068000531 |
In ogni luogo della terra, eziandio da noi rimotissimo, i fedeli, i chierici e sacerdoti sono soggetti ai loro Vescovi, i quali hanno relazione immediata col Sommo Pontefice. |
A068000533 |
P. I sacri ministri sono nostri superiori, destinati da Dio ad insegnarci la strada della eterna salute. |
A068000534 |
F. Oh, Deo gratias! Ora comprendiamo che cosa siano i Concilii: essi sono dunque radunanze di sacri ministri convocati a fine di trattare cose che risguardano la Religione. |
A068000536 |
F. Quali sono questi diversi nomi?. |
A068000539 |
Il Concilio per simile guisa congregato rappresenta tutta la Chiesa; e le sue definizioni approvate dal Papa sono {168 [168]} infallibili, e si devono credere come articoli di fede. |
A068000540 |
I Concilii Nazionali sono le adunanze dei Vescovi di tutta una nazione o di un regno col loro Patriarca o Primate. |
A068000541 |
I Concilii Provinciali sono le assemblee de' Vescovi di una provincia ecclesiastica col loro Arcivescovo. |
A068000542 |
Finalmente i Concilii o Sinodi Diocesani sono assemblee composte del clero di una Diocesi col suo Vescovo. |
A068000544 |
P. Questo non può avvenire; perchè i Concilii Ecumenici sono, come notammo, sempre presieduti ed approvati dal Papa, e quindi sono infallibili; negli altri Concilii poi i Vescovi studiano di uniformare interamente i loro decreti allo spirito della Chiesa; e nelle cose di maggior momento mandano sempre a Roma le loro decisioni per averne l'approvazione dal Papa. |
A068000546 |
Ma niuno potrà mai asserire che il decreto di un Concilio approvato dalla Chiesa abbia professato il minimo errore; poichè i Vescovi in simile maniera convocati ed uniti al Papa rappresentano la Chiesa universale, la cui autorità è infallibile, infallibile essendo G. C, il quale disse: Io sono con voi tutti i giorni sino alla consumazione dei secoli: EGO VOBISCUM SUM OMNIBUS DIEBUS USQUE AD CONSUMMATIONEM SAECULI. {170 [170]}. |
A068000553 |
Se costoro credono al Papa, il quale è infallibile (se pure è vero che lo credano) allora quando in nome di Dio parla ai Cristiani, dovrebbero vie più credere e stare alle decisioni dei Concilii ecumenici, ne' quali le cose sono discusse e definite dal Papa e da tutti i Vescovi radunati. |
A068000556 |
P. Ora questo padre è il Papa, e i suoi figli sono tutti i Cristiani; il regno è la Chiesa, il Re supremo ed invisibile è Gesù Cristo, il Re visibile n'è il suo Vicario, il Romano Pontefice. |
A068000557 |
Impertanto coloro che non ubbidiscono al Papa ed ai Concilii ecumenici sono Cristiani traviati, cui non dobbiamo ascoltare; anzi dobbiamo fuggire quali nemici spirituali evitandone persino la compagnia. |
A068000557 |
Quelli che ricusano di osservare le leggi della Chiesa sono cattivi figli del Papa, cattivi sudditi della Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000558 |
P. Gli eretici, privi come sono di un Capo che abbia l'autorità di convocarli, di dirigerli e definire le questioni, non possono certamente radunare un vero Concilio. |
A068000561 |
Laonde i pastori ed i ministri protestanti non sono più sacerdoti; {175 [175]} che se radunansi a concilio essi formano un'assemblea di laici, e non già un'adunanza di sacerdoti e tanto meno di Vescovi uniti al Vicario di Gesù Cristo, ai quali solamente fu detto; Andate, insegnate « ite, docete. |
A068000565 |
E quali sono queste credenze che un tempo si separarono dalla Chiesa Cattolica?. |
A068000566 |
P. Prima di parlarvi di queste credenze voglio notarvi come, non avendo esse i caratteri della divinità, sono da noi chiamate false religioni. |
A068000583 |
Questa religione dicesi anche Turca, perchè è molto diffusa nella Turchia; Musulmana da Musul, nome che i Maomettani danno al direttore della preghiera; Islamismo dal Vocabolo arabo Islam, che significa Religione che salva, poichè i Maomettani sono persuasi che soltanto la loro religione {181 [181]} possa salvare. |
A068000590 |
F. Canaglia! Sono questi gli argomenti da usare per convertir la gente? Senza dubbio ignorante qual era Maometto avrà cosparso l'Alcorano di ben grossi errori!.... |
A068000597 |
Le dottrine di Maometto sono ridicole, immorali e corrompitrici: quelle di Gesù Cristo sono auguste, sublimi e purissime senza paragone. |
A068000602 |
F. Volete dire che tutti i Greci sono Scismatici?. |
A068000603 |
P. No, miei figli, una considerevole parte dei popoli Greci sono uniti alla Chiesa Romana, quindi appartengono alla vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000612 |
F. Quali sono i principali errori dei Greci Scismatici?. |
A068000617 |
Per tal guisa coloro i quali ricusarono di sottomettersi al Vicario di Gesù Cristo, che li governava qual tenero padre, sono costretti di assoggettarsi ad un infedele, che li governa da tiranno. |
A068000624 |
P. Non mi sono trattenuto molto lungamente a parlarvi de' Maomettani e dei Greci Scismatici a cagione che queste credenze essendo professate in paesi da noi lontani, noi non corriamo tanto pericolo di essere da loro ingannati in fatto di religione. |
A068000626 |
3° E in fine vedremo che i Valdesi sono separati dalla vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000635 |
Ivi è fedelmente {196 [196]} esposta la origine, la dottrina Valdese e ne sono notati e confutati i principali errori trionfalmente. |
A068000637 |
P. Egli è difficile che voi possiate leggere e capire tali autori; tanto più che essi sono dettati in latino, od in altra lingua, intorno a cui non avete ancor fatto molto studio. |
A068000643 |
Eglino stessi chiamansi poveri di spirito! Perciocchè il Signore dice: Beati i poveri di spirito! E lo sono veramente in quanto che sono poveri di ogni bene spirituale e di ogni grazia dello Spirito Santo. |
A068000649 |
P. Le sono contraddizioni apparenti, poichè quando siamo certi di un fatto, poco importa la discrepanza di alcuni anni nel fissarne la data. |
A068000650 |
Fissata così l'origine dei Valdesi, e noi assicurati che essi sono stati fondati da Pietro Valdo, e che da Gesù Cristo fino a Valdo, per lo spazio di circa mille e ducent'anni non mai fu fatta parola di Valdesi, ne seguita che essi trovansi in una società stabilita da Pietro Valdo, la quale non ha alcun legame colla religione fondata da Gesù Cristo. |
A068000652 |
F. Fatta seria riflessione su quanto ci avete teste esposto intorno all'origine dei Valdesi, tra noi e noi andavamo discorrendo: Se i Valdesi ebbero origine da Pietro Valdo, dunque non discendono da Gesù Cristo, e se non mettono capo da Gesù Cristo, dunque non sono nella vera Chiesa. |
A068000652 |
Laonde noi traevamo questa naturale conseguenza: O che i Valdesi sono molto ignoranti, o che sono dai loro ministri gabbati solennemente: perchè vogliamo supporre che non vi abbia neppur uno fra i Valdesi, il quale (sapendo l'origine della sua setta) non debba conchiudere che coloro i quali vivono nella società fondata da Pietro Valdo non possono appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000657 |
? Altro è dirlo, altro è provarlo; possono addurre argomenti per provare che sono anteriori a Pietro Valdo?. |
A068000671 |
F. Quali sono questi autori?. |
A068000672 |
P. Molti sono gli autori che esso mette in mezzo: Io ne sceglierò tre; e sono: Policdorfio, Marco Aurelio Rorenco priore di Luserna, e Claudio Seyssel Arcivescovo di Torino. |
A068000676 |
» E dopo aver discorso della predicazione di Valdo continua: « Sono affatto menzogneri quelli, che asseriscono la setta dei Valdesi essere durata fin dai tempi di s. Silvestro: mentiuntur ergo coram simplicibus, mentiuntur quod ex tempore Silvestri sectae eorum duraverint. |
A068000680 |
P. Miei buoni figli, vi ho già notato come i nemici della nostra religione non potendo avere dalla loro la verità sono costretti di fabbricare i loro sistemi sull'errore; ed in questo hanno tanto di mala fede, che, mancando loro le ragioni, non si fanno uno scrupolo al mondo di pervertire il senso degli scrittori ecclesiastici, a quel modo che pervertono il senso della Bibbia e de' Santi Padri. |
A068000698 |
F. Poveri Valdesi! da chi sono mai guidati! Ma voi, o padre, nell'accennarci il modo con cui i Valdesi corrompono il senso degli scrittori, ci avete notato particolarmente tre autori; ci avete già parlato di Policdorfio e del priore di Luserna; diteci ancora qualche piccola cosa di Claudio di Seyssel. |
A068000715 |
Claudio all'opposto dice che questo Leone è un uomo sognato, e che nulla avvi di più favoloso: Quo sane commento quod esse potest fabulosius? Che cosa può avervi di più favoloso di questa invenzione? Sono le parole di Claudio. |
A068000729 |
Queste verità sono così sfolgoranti, certe e rassodate dalla storia, che gli stessi Protestanti e Valdesi non furono mai così audaci di negarle. |
A068000736 |
Perciò i loro ministri non sono preti, ma laici; uomini e donne, padroni e servi, dotti ed ignoranti, possono a loro talento farla da predicatori e direttori delle coscienze. |
A068000745 |
Questo grande albero è la Chiesa Cattolica; i ramoscelli scavezzati sono i Valdesi, che si spiccarono dal grande albero della Chiesa Cattolica fondata dal medesimo Gesù Cristo. |
A068000747 |
Gli stessi Valdesi non mai ardirono dare alla loro società il nome di Cattolica, ossia universale, perchè esse non possono trarre origine da Gesù Cristo; nè seguono il capo stabilito da lui, ma sono {226 [226]} ristretti in alcuni luoghi, e ridotti a picciol numero |
A068000748 |
Di più i Valdesi spessissimo hanno qualificato la loro società col nome di setta, che viene a dire, società tagliata, perchè essi appunto sono un ramoscello scavezzato e stralciato del tutto dal grande albero della Chiesa Cattolica. |
A068000752 |
Sono sfrontatamente menzogneri quelli che dánno ai Valdesi un'antichità anteriore a Pietro Valdo; e siccome nè prima nè dopo la comparsa dei Valdesi nulla fu cangiato nella Chiesa Cattolica, ne discende la grande conseguenza, che tutto il cangiamento avvenne dalla parte dei Valdesi. |
A068000755 |
Ma quanto sono terribili i giudizi di Dio, specialmente in risguardo di chi aspetta a convertirsi nel punto della morte! Circondato e guardato continuamente da falsi amici, dovette provare i più acuti rimorsi, senza che fosse permesso al prete di potersigli avvicinare a confortarlo; di modo che l'infelice si morì alla Volteriana, desiderando cioè e dimandando invano i conforti della Cattolica Religione |
A068000757 |
P. Le cose, che io mi prendo a trattare, sono senza fallo della massima importanza. |
A068000772 |
Gli ecclesiastici, i quali avrebbero dovuto essere i difensori della Religione, gli ecclesiastici non dico tutti, nè molti, ma certo non pochi di essi ne sono stati i disprezzatori. |
A068000780 |
Le indulgenze, come imparaste nel Catechismo, sono l'applicazione dei meriti di Gesù Cristo, di Maria Santissima e dei Santi, mediante la quale applicazione ci viene condonata in tutto od in parte la pena temporale dovuta ai peccati, già rimessi entro o fuori del Sacramento della Penitenza. |
A068000787 |
Dalla Protesta fatta di non voler obbedire all'imperatore, questi eretici furono appellati Protestanti, e con siffatto nome sono ancora oggidì chiamati i seguaci di Lutero, di Calvino, di Pietro Valdo, e in generale tutti gli eretici che ne seguono gli errori. |
A068000790 |
Questo sangue, scriveva il brutale Lutero dopo un grande eccidio, sono io che l'ho versato per ordine di Dio. |
A068000805 |
Altra volta interrogato se egli credesse divina la sua dottrina, dopo molta riflessione rispondeva: « Io non sono abbastanza ardito da assicurare di aver dato principio a questa nel nome di Dio, nè vorrei su di ciò sostenere il giudizio di Gesù Cristo. |
A068000811 |
P. Negò il Sacramento dell'Ordine; e per giunta inventò una dottrina la più ridicola e stravagante che mai si possa pensare, secondo la {246 [246]} quale tutti gli uomini del mondo, purchè siano battezzati, sono in grado di esercitare gli uffizi di prete. |
A068000813 |
Cosiffatte persone sono certamente le più dotte, le più prudenti, e più capaci di spiegarla agli altri. |
A068000813 |
S. Pietro, così ragionava Lutero, indirizzava queste parole a tutti i Cristiani, dunque tutti i Cristiani sono sacerdoti. |
A068000815 |
Da ultimo appellò Sacerdoti tutti i Cristiani, per questo che tutti sono chiamati, ed anzi obbligati ad offerire a Dio ostie spirituali, come spiega lo stesso s. Pietro, quali sono la preghiera, la mortificazione, il digiuno ed il cuor contrito ed umiliato, che dal Profeta David in senso largo è detto sacrifizio a Dio gradito (Ps. |
A068000815 |
Ma in quella guisa che non tutti i cristiani sono re, così non tutti sono Sacerdoti. |
A068000852 |
I Valdesi, i Luterani, i Calvinisti convengono che noi possiamo salvarci nella nostra Religione; noi Cattolici poi abbiamo i più certi argomenti per asserire che essi sono fuori della vera Chiesa; ora quale conseguenza vi pare che ne possiamo dedurre?. |
A068000869 |
P. Il Papa non può altrimenti dispensare in quelle cose che sono da Dio proibite; e tra queste avvi lo scioglimento di un matrimonio valido e già consumato. |
A068000885 |
Tutti costoro presi insieme sono ancora presentemente chiamati con voce generica ora protestanti, ora riformati, o novatori; ma s'intende da tutti essere sempre quelli che seguono gli errori di Lutero, di Calvino, di Pietro Valdo e di Enrico ottavo. |
A068000888 |
F. Noi qui non comprendiamo una cosa: voi ci asserite che gli eretici non vanno d'accordo in fatto di religione ed intanto tutti sono contrari al Papa; anzi pare che si reputino a gloria il disprezzarlo. |
A068000889 |
Gli errori sono molti, diversi e gli uni opposti agli altri; ma la verità è una sola, la quale non potendosi in alcun modo associare coll'errore, tutti li oppugna e condanna. |
A068000889 |
Ora per porte ovvero potenze dell'inferno si intendono gli eretici, gli increduli, i cattivi cattolici, i quali come ministri del demonio sono tutti fuori della verità, tutti seguaci dell'errore. |
A068000890 |
F. Dunque gli eretici sono solamente d'accordo nel combattere la verità, sebbene seguano errori diversi. |
A068000901 |
Da ultimo dobbiamo conchiudere esser questo un giudizio terribile del Signore, il quale come si legge nel Vangelo, vedendo conculcata la sua vigna, la sradica dai paesi che ne sono indegni e la trapianta in que' luoghi ove sia più avuta in cura e meglio resa fruttuosa. |
A068000914 |
Sono bricconi, pieni d'orgoglio, e più insozzati dall'avarizia, che non furono mai sotto il Papato. |
A068000916 |
F. Questi misfatti incutono spavento: si direbbe che i nuovi riformati altro non sono che {284 [284]} una legione di demonii sbucati fuori dall'inferno. |
A068000929 |
In questi ultimi tempi però più amichevoli relazioni si sono ristabilite colla S. Sede; di modo che gli esiliati per la fede saranno richiamati, {288 [288]} molti vescovi potranno ritornare in Diocesi, i cattolici saranno fatti liberi di praticare la cattolica religione. |
A068000930 |
Ma quali sono gli errori dei Russi?. |
A068000936 |
Al contrario dimostreremo fino all'evidenza come la S. Romana Chiesa non ha mai introdotto alcun cangiamento, e che le medesime verità insegnate da Gesù Cristo, predicate dagli Apostoli e professate nei primi secoli della Chiesa sono quelle istessissime ch'essa oggi insegna, senza che mai abbia ammesso alcuna variazione. |
A068000939 |
F. Questa non mai interrotta successione di Papi e di Vescovi nella Chiesa Cattolica è un fatto così manifesto ed incontrastabile nella storia, che gli stessi Protestanti sono costretti a confessarlo. |
A068000941 |
{292 [292]} I Protestanti sono forzati a confessare che la Chiesa Cattolica ha per fondatori gli Apostoli; e nel medesimo tempo ammettono il Vangelo là dove Gesù Cristo promette ed assicura solennemente di voler fondare la sua Chiesa sopra s. Pietro; e che « le porte dell'inferno non mai avrebbero prevaluto contro di essa |
A068000945 |
In fatto il Salvatore promise {294 [294]} ad essa la sua perpetua assistenza, dicendo agli Apostoli e nella loro persona ai loro successori: « Ecco, io sono con voi tutti i giorni sino alla fine dei secoli |
A068000945 |
Per la qual cosa voi, Protestanti, dovete scegliere una delle due: o asserire che il Vangelo e la parola del Figlio di Dio sono fallaci: o convenire con noi che, se la Chiesa Cattolica è stata una volta la vera Chiesa di Gesù Cristo, non potè mai cessare di essere tale, che tale è ancora adesso e tale sarà per tutti i secoli a venire. |
A068000953 |
E quelli tra loro, i quali alla pretesa alterazione assegnano un'epoca posteriore, sono parimente confutati da altri dei loro dottori, i quali fanno vedere cogli scritti dei ss. Padri e colle decisioni dei Concilî che i dommi notati di alterazione erano insegnati tali e quali, assai prima del tempo in cui si dice avvenuta cosiffatta alterazione. |
A068000953 |
Perciò mentre i dottori protestanti dall'un canto concordano nell'accusare la Chiesa Romana di aver variato gli insegnamenti primitivi ed apostolici, dall'altro sono affatto discordevoli, nè mai potranno convenire nel fissare {297 [297]} il tempo in cui tale corruzione siasi effettuata |
A068000955 |
Certamente sarebbe cosa mirabile se gli storici, i quali furono sì minuti nel notare le minime circostanze delle città e dei popoli, avessero dimenticato il più notevole di quanto può farsi in questo mondo, cioè il cambiamento universale di religione nella città e provincia più segnalata di sì vasto impero, quali sono Roma e l'Italia |
A068000955 |
» Adunque l'impossibilità in cui sono i Protestanti di produrre alcun documento autorevole sulla corruzione dei dommi cattolici forma un'altra prova trionfale della calunnia da essi lanciata contro alla Chiesa Romana. |
A068000957 |
P. Sono queste, o figli miei, le solite scuse e soliti pretesti di chi manca di buone ragioni. |
A068000959 |
Anzi questa fede nei molti loro libri è continuamente predicata, inculcata e difesa, come gli stessi Protestanti sono costretti di confessare. |
A068000965 |
F. I Protestanti dovrebbero coprirsi la faccia per confusione ogni qualvolta ardiscono accusare la Chiesa Cattolica di avere abbandonato gl'insegnamenti degli Apostoli! La Chiesa ha veramente ragione di chiamarli novatori; dacchè sono essi che disertarono dalla fede antica, e se ne fabbricarono una nuova a loro capriccio. |
A068000975 |
Quindi se noi cattolici loro proveremo che i dommi da noi creduti oggi sono gli stessi che furono insegnati dai ss. Padri nei detti primi secoli, {306 [306]} rimarrà altresì provato che gl'insegnamenti attuali della Chiesa Romana non differenziano per nulla da quelli degli Apostoli; e che perciò ella si è anche al presente la sola vera Chiesa Apostolica. |
A068000978 |
Il che agevolmente ci verrà fatto in due maniere: o citando le sentenze {307 [307]} degli antichi Dottori, che sono in nostro appoggio e contrarie agli eretici; oppure mostrando colla confessione dei nostri avversari medesimi, che i nostri dommi sono stati insegnati da tutti gli antichi. |
A068000984 |
Ascolteremo volonterosi a parlare intorno a questi dommi particolari, di cui i Protestanti sono forzati a confessare l'antichità in quella che li combattono maliziosamente. |
A068000985 |
P. I principali di questi dommi sono la libertà dell'uomo, il Purgatorio, le preghiere ed i sacrifizi pei morti, la necessità ed il merito delle buone opere, la presenza reale di Gesù Cristo nell'Eucaristia, la confessione auricolare, il primato del Romano Pontefice e l'invocazione dei Santi |
A068000986 |
F. Cotesti infatto sono i dommi della nostra Religione, contro a' quali odonsi tuttodì i Protestanti menare più grande lo scalpore, tacciandoli di novità. |
A068000989 |
Oh i babuassi che sono! Oh i buffoni!. |
A068000994 |
P. Oltre a questo Calvino censura aspramente la Chiesa Cattolica, perchè insegna che le nostre buone opere sono veramente meritorie presso Iddio, e che la fede senza le buone opere non basta a rendere giusto ed a salvare l'uomo. |
A068001007 |
P. Oh quanto è a questi signori Valdesi e compagnia eglino si dimostrano bene addietro nelle cognizioni storiche! Vedete, figli miei, i Centuriatori Maddeburgesi, che sono storici protestanti acclamatissimi presso i settari, confessano che negli scritti di quattro Dottori del terzo secolo si trovano indizi non oscuri dell'invocazione dei Santi |
A068001011 |
F. Adunque l'accusa che i Protestanti muovono alla nostra Cattolica Chiesa di aver variato gl'insegnamenti e i dommi della Chiesa primitiva è una pretta calunnia, una grande menzogna, di cui sono consapevoli appieno queglino stessi che la mettono in campo; e forma una prova palpabile della loro incredulità. |
A068001015 |
In una statistica venuta in luce a Londra sono annoverati 213 ministri anglicani fattisi cattolici, moltissimi dei quali segnalati per aver rinunciato a larghe rendite, a speranze più vaste. |
A068001015 |
P. Siffatte conversioni sono tante che riuscirei troppo lungo a narrarvele tutte. |
A068001016 |
Dal 1847 all'ottobre del 1881 sì convertirono circa due mila tra lords (che sono i più distinti personaggi d'Inghilterra), deputati al Parlamento, magistrati e militari superiori. |
A068001017 |
Tali conversioni sono la più bella gloria ed il più luminoso trionfo della nostra Romana Chiesa; perocchè esse, come vedete, non sono, già effetto di malvagie passioni, non derivano da basso interesse, non da ignoranza ed inconsiderazione. |
A068001021 |
P. Le definizioni dommatiche sono sentenze o decreti con cui la Chiesa propone e comanda ai fedeli di credere una proposizione od un punto di dottrina come verità rivelata da Dio, e quindi di fede: od all'opposto propone e comanda di rigettare una data proposizione come contraria alla fede divina, e per ciò stesso ereticale. |
A068001023 |
P. Essi oppongono che le suddette definizioni sono nuovi articoli di fede che essa Chiesa va aggiungendo ai suoi dommi; e che conseguentemente non ha conservata intatta la fede ricevuta dagli Apostoli, ma l'alterò e l'altera con siffatte definizioni. |
A068001032 |
Niente affatto: e in cotali due definizioni non si fece altro che dichiarare essere questi due dommi antichi come sono tutti gli altri finora creduti; solo in ciò differenti dagli altri che questi prima della solenne loro definizione non erano tanto manifesti da produrre in ciaschedun fedele un'assoluta certezza. |
A068001036 |
Per lo contrario se non avessero avuto il loro cuore debitamente sommesso al giudizio della Chiesa, oppure avessero ripugnato alla conosciuta sentenza di essa, allora avrebbero cessato di essere cattolici, e si sarebbero annoverati fra gli eretici, come sono i Protestanti ed i Valdesi, che negarono obbedienza alla Chiesa. |
A068001040 |
La Chiesa impertanto si appigliò a simili vocaboli speciali, perchè esprimono il domma divino con somma precisione e chiarezza, e non lasciano più luogo ai raggiri degli eretici che sono sofistici e di mala fede. |
A068001044 |
F. Non sono dunque mai col succedersi dei tempi cresciuti gli articoli della nostra fede?. |
A068001045 |
P. Non sono mai cresciuti quanto alla sostanza, cioè in questo senso che vi siano stati aggiunti degli articoli nuovi, non contenuti almeno implicitamente, e come in radice negli articoli espressamente rivelati nei tempi antichi. |
A068001046 |
Nondimeno gli articoli di Fede sono nel corso dei tempi cresciuti in riguardo del loro maggiore esplicamento ed alla spiegazione che se ne fece; in quanto che furono proposti a credere ai fedeli in una maniera più distinta e chiara che non fossero stati per lo addietro |
A068001052 |
P. Nol possono fare, perchè le riforme e mutazioni che voi leggeste non toccano punto la fede nè le cose che sono di divina istituzione, qual si è, per es. |
A068001058 |
I Protestanti non hanno nè la gloria della successione, nè quella della novità; essi sono legatari degli eretici antichi, ma non loro eredi universali. |
A068001059 |
P. Eccomi presto a contentarvi; e ve li indicherò sulla fede di testimoni autorevolissimi, quali sono i più celebri scrittori dell'antica Chiesa. |
A068001060 |
Il credereste, figli miei? Simon Mago è l'autore a cui Lutero e Calvino sono più in debito delle loro perverse dottrine. |
A068001074 |
Lutero in questa parte fu men tristo di Calvino; perocchè sebbene anch'esso avesse desiderato spacciarsi di questo augustissimo mistero dell'Eucarestia, ciò nulla di meno in risguardo alla presenza reale trovò il linguaggio e le testimonianze di tutta l'antichità così chiare, che si tenne fermo a difenderla contro gli altri novatori; innestandovi però due errori; ciò sono che nella Eucarestia insieme col Corpo vero di Cristo vi resta anco il pane, e che Cristo vi si trova presente soltanto nell'uso, ossia nell'atto della comunione. |
A068001080 |
P. Ma i settari a cui dopo Simon Mago fecero più ricorso i Protestanti, sono i Manichei, i quali passano pei più ribaldi e come si suol dire, per la vera schiuma degli eretici antichi. |
A068001086 |
E i Centuriatori Maddeburgesi protestanti più sopra ricordati confessano che le suddette asserzioni sono state condannate nella Chiesa antica come formali eresie. |
A068001086 |
In sostanza sono veri increduli senz'altro. |
A068001086 |
Inoltre sostenevano che i Vescovi non sono superiori ai semplici sacerdoti. |
A068001087 |
F. Giacchè sono increduli, potrebbero almeno cessare dalla smania di fare dei proseliti al Protestantismo. |
A068001089 |
L'eretico Gioviniano insegnò che la grazia di Dio, ricevuta una volta, non si può mai più perdere per quante enormezze uno commetta; che l'astinenza e i digiuni non sono punto meritorî; che il matrimonio è accetto a Dio non meno della verginità, e inoltre che in paradiso tutti i giusti hanno un premio uguale. |
A068001090 |
Agli errori di Gioviniano si sottoscrissero di tutto cuore i Protestanti; ed i sovraccitati Centuriatori Maddeburgesi non esitano di affermare che a torto s. Girolamo e s. Agostino ripresero Gioviniano, mentre sono essi stessi da appellarsi eretici se la pensarono diversamente da lui. |
A068001090 |
Anzi Lutero fu sì baldanzoso da asserire che tutti i cristiani in santità sono eguali alla SS. Vergine. |
A068001092 |
Trovammo che Gesù Cristo digiunò per quaranta giorni continui, e predicò pure agli altri il digiuno; che fu vergine e lodò la verginità siccome special dono di Dio; e disse che in cielo sono molte mansioni, ossia differenti gradi di gloria. |
A068001095 |
Diceva che le orazioni dei santi defunti non sono ascoltate; e comandava il matrimonio alle persone consacrate a Dio. |
A068001096 |
Ma sono questi spropositi da cavallo! Noi certo non siamo teologi; ma sappiamo, e voi, padre, ed il nostro parroco ce lo avete sempre insegnato, che a Dio solo è dovuto il culto e l'adorazione suprema; che i Santi debbono solo venerarsi ed invocarsi come gloriosi amici di Dio; e che le reliquie e le immagini dei Santi si onorano non già per se stesse, ma in riguardo alla persona del Santo, cui spettano: a quella guisa che tengonsi {353 [353]} in grande pregio le memorie ed i ritratti degli antenati e degli uomini illustri per quello che ricordano e rappresentano. |
A068001108 |
Oh! ci vuol proprio una fronte {357 [357]} ben tosta per venirci a dire col sig. Bert e colla Buona Novella che la religione protestante e i Valdesi sono il Cattolicismo primitivo, la dottrina pura, Evangelica ed Apostolica. |
A068001120 |
P. Mi sono alquanto intrattenuto a farvi conoscere come i Cattolici ed i Protestanti convengono nello asserire che nella Chiesa Romana nulla fu cangiato di quanto insegnavasi nei tempi della Chiesa primitiva; e che quelle cose, le quali appaiono cangiamenti, non sono altro che spiegazioni di verità e di dommi, che per non essere ancora definiti dalla Chiesa erano soggetto di questioni. |
A068001127 |
Ditemi: non sono chiare le seguenti parole del Vangelo: « Chi non sarà rigenerato nelle acque del battesimo e nello Spirito Santo non entrerà nel Regno de' Cieli? » Ciò non ostante i Protestanti disputano se il Battesimo sia assolutamente necessario per salvarsi, oppure se sia una semplice formalità e cerimonia da potersi liberamente differire ed anche mettere da parte. |
A068001127 |
P. Appunto perchè la Bibbia è parola di Dio contiene molte difficoltà, cui non tutti sono capaci di comprendere. |
A068001131 |
Lo stesso s. Pietro, ragionando delle lettere di s. Paolo, dice precisamente che in esse vi hanno {365 [365]} certe cose malagevoli a comprendersi, le quali cose dagli ignoranti e dai malevoli sono guastate e spiegate in cattivo senso a propria ed altrui perdizione ( Epistola II, c. |
A068001140 |
Sono cinquant'anni da che io leggo, studiò e medito la Bibbia, eppure ogni giorno incontro cose di cui non so dare giusta spiegazione. |
A068001141 |
Sappiamo che intieri popoli di Cristiani ignoravano la lettura e la scrittura; ed il maggior numero dei Cristiani eziandio ai nostri tempi non sono da tanto di leggere e d'intendere la Bibbia. |
A068001145 |
F. La parola di Dio è lucerna e luce per quelli che hanno fatto molti studi e sono capaci di capirla; ma non è tanto chiara per noi, i quali vi rinveniamo più cose che non comprendiamo. |
A068001146 |
P. Questa è già una buona ragione; ma ce ne sono ancora altre più proprie. |
A068001146 |
È luce, perchè calma le passioni degli uomini, le quali sono le vere tenebre dell'anima, tenebre folte e pericolose tanto da non potere essere diradate se non dalla parola di Dio. |
A068001150 |
Sì, sì, possono esaminare la Bibbia quelli che ne sono capaci; ma chi non è da tanto se ne deve rimanere. |
A068001151 |
P. Sicuramente la fruttaiuola e molti altri suoi pari sono inetti affatto ad esaminare e a comprendere la Bibbia; perciocchè per capirne bene i vari punti conviene ora confrontare le cose che precedono con quelle che seguono; andare a {371 [371]} consultare i testi che hanno relazione tra loro; e non di rado è indispensabile ricorrere agli originali latini e greci ed anche ebraici. |
A068001157 |
Aggiugnete ancora che gli uomini animali sono quelli, secondo il medesimo s. Paolo, i quali parlano e spiegano le cose nel modo che meglio assecondino i loro appetiti: loquuntur placentia. |
A068001159 |
Ben si capisce che, gli uomini carnali sono incapaci di assorgere al vero senso della Bibbia; e Lutero, Calvino, Enrico Ottavo ed altri tali riformatori furono uomini disordinati e rotti ai più brutti vizi; costoro e quanti li assomigliavano non si trovavano altrimenti in grado di poter intendere la Bibbia per sè e spiegarla agli altri. |
A068001162 |
Inoltre sappiamo per rivelazione fatta dallo stesso Iddio, che gl'interpreti della divina legge sono i sacerdoti, ai quali devono fare ricorso i popoli ne' loro dubbi. |
A068001182 |
V. Finora ho sempre frequentate le scuole e mi sono quasi sempre occupato dello studio della Bibbia, secondo il consiglio de' miei genitori e del mio pastore. |
A068001188 |
V. Ve ne sono moltissimi tra di noi, i quali non sanno nemmeno leggere, come ve ne ha tanti tra i Cattolici. |
A068001191 |
Gli altri dovrebbero tutti rimanersene nei loro dubbi; e quando da questi dubbi dipendesse la eterna salvezza, se ne andrebbero quanti sono eternamente perduti. |
A068001193 |
P. Chi sono questi vostri antenati?. |
A068001194 |
V. Questi nostri antenati sono tutti quelli che ci hanno preceduto, e che si occuparono dello studio della Bibbia. |
A068001201 |
Qui tu devi venire a questa conclusione: fra tutti quelli che io conosco, due soli sono capaci di servirsi della Bibbia; e questi due, per accertarsi d'avere una Bibbia non guasta, sono costretti di ricorrere alla Chiesa Romana. |
A068001206 |
Questi pastori si danno di proposito allo studio della Bibbia; sono in grado di spiegarla ai popoli, capaci di esaminare quanto va d'accordo colla Bibbia e di condannare quanto le è contrario. |
A068001214 |
Gli stessi Protestanti sono discordantissimi intorno a più cose contenute nella Bibbia; cose che presso gli uni hanno un senso, presso gli altri ne hanno un altro opposto. |
A068001218 |
Tali sono, caro giovanetto, le conseguenze della libera interpretazione della Sacra Scrittura. |
A068001219 |
Gli scrittori di vostra setta ne sono una prova palmare. |
A068001219 |
P. I Protestanti, giovanetto mio, ammettono certi principii, da cui sono posti in manifeste contraddizioni; e quindi ne emergono certe conseguenze, di cui eglino stessi si vergognano. |
A068001231 |
Ho già letto un fascicolo sopra un libro del nostro pastore Amedeo Bert, ed ho buttato via con disprezzo tal libro, perchè mi sono convinto che là non ci è che un impasto di falsità e di menzogne. |
A068001238 |
Povero Trivier, se tu cammini di questo passo, io ti do l'addio per sempre, e mi prendo altri libri più veraci che i tuoi non sono. |
A068001248 |
Oh bene! ella conchiuse: se siamo tutti fratelli, sono già diciotto anni dacchè io ubbidisco; voglio ora comandare diciotto anni al mio marito, ed egli come fratello dovrà ubbidire. |
A068001258 |
P. Innumerevoli sono gli errori, a cui i Protestanti vengono condotti, seguendo il loro spirito privato. |
A068001270 |
P. Sì che ve lo racconterò; e sono sicuro che vi apporterà non poco diletto. |
A068001282 |
F. Queste variazioni, queste divisioni tra' Protestanti sono un segno manifesto che eglino non hanno per guida la verità. |
A068001290 |
Ma noi possiamo andare oltre senza esitanza, ed asserire che queste quattro opinioni tutte e quattro sono quattro errori madornali, perchè in discorrendo della vera origine dei Valdesi, abbiamo fino all'evidenza fatto vedere che i Valdesi discendono da Pietro Valdo, vero autore della loro setta. |
A068001296 |
Quindi noi, seguendo la dottrina del ministro Bert, possiamo dire che i Valdesi credettero con Lutero che non esisteva altro sacramento fuori del Battesimo; che poscia si disdissero col medesimo Lutero ed ammisero tre sacramenti; che sono: battesimo, Eucaristia e Penitenza. |
A068001301 |
Voi sapete che in questa nostra città, la quale fu per tanto tempo culla illibata del Cattolicismo, si è costrutto, non sono molti anni passati, un tempio protestante. |
A068001315 |
Tutte queste opinioni sono varianti, anzi opposte l'una all'altra, e perciò è impossibile che siano tutte vere. |
A068001316 |
D. Quanti sono i Sacramenti presso i Protestanti?. |
A068001317 |
R. I Sacramenti presso i Protestanti sono sette. |
A068001318 |
D. Quanti sono i Sacramenti secondo la dottrina di essi Protestanti?. |
A068001319 |
R. Secondo la dottrina dei medesimi Protestanti i Sacramenti sono sei, sono cinque, sono quattro; e se volete sono tre, sono due, ve ne ha uno solo. |
A068001320 |
D. Sono necessarie le chiese?. |
A068001330 |
Fin da giovanetto egli aveva percorso la importante Storia delle Variazioni di Monsignor Bossuet; e fra le altre cose ci lasciò scritto: « Le variazioni nei Protestanti sono argomenti di falsità, mentre l'unità {414 [414]} della Chiesa Cattolica non mai interrotta è una prova ed un testimonio infallibile della sua verità. |
A068001341 |
Credo che voi comprenderete meglio quanto vi sono per dire se mi appiglierò alla forma di domanda e risposta. |
A068001342 |
D. Chi sono i Protestanti?. |
A068001354 |
D. Quelli che commettono frodi nei negozi e nei contratti sono ancora Protestanti? {419 [419]}. |
A068001355 |
R. Lo sono ancora, purchè detestino il papismo ed il cattolicismo. |
A068001364 |
Tali cose sono esposte da essi velate; e questo per imitare il nemico del Vangelo, che andò segretamente a spargere la zizzania in mezzo al buon frumento quando nissuno custodiva il campo. |
A068001365 |
Ora noi vediamo che fra i Protestanti ci sono molte persone di buon conto e onorate; come mai conciliare i cattivi principii che ci dite con queste buone conseguenze!. |
A068001367 |
Il Protestantismo è tale veramente quale ve l'ho descritto; ed io sono di parere che parecchi si facciano Protestanti, o vivano in tale setta senza conoscerne la bruttezza, per questo che i predicatori dell'errore nel Vangelo sono appunto somiglianti ad un lupo vestito da pecora. |
A068001368 |
Voi, o miei figli, mi dite che i Protestanti non sono tutti ladri e assassini, malfattori; ed è il vero. |
A068001369 |
Oltre a questo i Protestanti vivendo in paesi cattolici, trattando con Cattolici, leggendo o udendo {422 [422]} leggere libri cattolici, sono senza avvedersene costretti in certo qual modo a conservarne i precetti e seguirne gli esempi. |
A068001371 |
Nell impossibilità di poter dimostrare che sono mandati da Dio, ricorsero alla Bibbia, e la Bibbia li condusse ad un guazzabuglio di contraddizioni, cioè ad un vero labirinto, da cui non è più loro dato rinvenire alcuna strada onde uscire. |
A068001373 |
Noi per esempio domandiamo ai Protestanti: La Bibbia che voi avete da {424 [424]} chi l'avete ricevuta? Essi contorcono il naso, dimenano le spalle, considerano, riflettono e poi sono costretti a rispondere: L'abbiamo ricevuta dalla Chiesa Cattolica |
A068001377 |
Quando poi i Protestanti leggono la Bibbia, noi possiamo loro chiedere: Come ci spiegate voi l'uso dell'incenso, {425 [425]} che, come simbolo della preghiera si offre ai piedi dell'altare? Dove sono i vostri candelieri, dove il vostro altare, i vostri turiboli, e quei moltissimi altri arredi sacri che esistono nei templi nominati nella Bibbia? Essi non sanno mostrarcene traccia nei loro templi; e quindi più cose riescono loro malagevoli, anzi impossibili a comprendersi, se non si recano nelle chiese cattoliche. |
A068001378 |
Ove dunque sono i vostri altari? Sapete voi quello che essi siano? Ma andate dai Cattolici: presso di loro troverete un altare. |
A068001380 |
Dimandiamo se tra tutte le Chiese riformate essi possano vantare un solo divenuto santo, un solo miracolo operato da qualcuno di loro setta; e sono costretti a crollare il capo e dire: No. |
A068001381 |
Noi dimandiamo inoltre, se fra tutti quelli che dal Cattolicismo passarono o passano al Protestantismo, ve ne sia un solo, il quale abbia fatto questo cangiamento a fine di vivere più virtuosamente; e la nostra dimanda è già da molto tempo che si va ripetendo; ma ci fu e ci è sempre risposto che pur troppo i Cattolici apostati sono dei più scostumati ed i più dissoluti. |
A068001383 |
» Che cosa vogliono dire? I Protestanti a questo mettono acqua in bocca, e col loro silenzio mostrano che sono in un labirinto. |
A068001402 |
- Altrimenti avrò ragione io pienissima di affermare che i Protestanti sono calunniatori. |
A068001404 |
P. Sono molti anni da che lo attendo, e nol vidi più mai. |
A068001413 |
E qui avvertite, come per leggere con frutto la Bibbia, ancorchè genuina, egli conviene eccettuarne alcune parti, le quali sono inopportune alle persone di età non matura. |
A068001413 |
In fatto in ogni parte a profusione spargonsi esemplari {436 [436]} di Bibbie falsificate, mutilate e del tutto guaste: e pochi sono abbastanza istruiti da discernere e guardarsene. |
A068001415 |
I fedeli di quelle contrade, e specialmente gli abitatori del Ceylan, sebbene di recente convertiti al Cristianesimo, tuttavia, quando i ministri protestanti loro offrono Bibbie od altri libri di loro setta, quelle buone genti allontanano da sè con disprezzo il tossico all'anima loro preparato; indi, come colpiti nella parte più sensibile del cuore, assediano questi apostoli dell'errore con tanti quesiti, e loro muovono tanti rimproveri, che i meschinelli sono costretti per loro meglio di partirsene svergognati ( Ann. |
A068001417 |
Se mai le mie parole potessero pervenire all'orecchio de' signori ministri protestanti, io vorrei fare loro questa dimanda: Credete voi, signori ministri, che ogni uomo il quale vive in questo mondo sia dallo Spirito Santo illuminato, e si trovi al fatto di leggere di per se stesso la Bibbia e comprendere quelle verità che sono necessarie per conseguire la salute eterna? Voi mi rispondete che sì, poichè così insegnate nelle vostre prediche e nei vostri libri. |
A068001428 |
E notate, che tale sentenza è pronunziata da duecentocinquanta milioni di Cattolici viventi, e che quelli, i quali asseriscono potervi salvare anche voi, si riducono poi ad uno stretto numero di eretici, i quali, per giunta, sono tra di loro talmente disaccordi, che pochissime sono le cose dette dagli uni, le quali non siano disdette dagli altri. |
A068001432 |
E che cosa potrete voi rispondere al Giudice Supremo allora quando vi domanderà conto delle anime che induceste a camminare fuori delle vie certe insegnate dai Cattolici, per avviarle sopra un sentiero che secondo {442 [442]} voi è incerto, ma che secondo tutti noi Cattolici mette capo inevitabilmente alla eterna perdizione? Queste sono parole di un vostro fratello, che vi ama e vi ama più assai che forse voi non credete. |
A068001432 |
Parole sono di un fratello che di buon cuore offre tutto se stesso, e quanto può avere sulla terra a bene delle anime vostre. |
A068001435 |
Eppure malgrado questa testimonianza sono in contraddizione sopra tanti articoli della Fede Cattolica!!! A mo' d'esempio: Lo Spirito Santo di Lutero interpreta le parole del Divin Salvatore: Hoc est corpus meum, in questo modo: Questo è il mio corpo; laddove lo Spirito Santo di Calvino crede che hoc corpus non si abbia ad intendere pel vero Corpo del Salvatore, ma bensì per una sembianza, una memoria o che so io del suo Corpo. |
A068001435 |
I capi della pretesa riforma del secolo XVI sono, una prova convincente della necessità di questo infallibile tribunale. |
A068001436 |
Vedete come i patriarchi della Riforma sono in contraddizione tra di loro! O il Corpo di Gesù Cristo è nell'Eucaristia, o non c'è punto; se v'è è bugiardo lo Spirito {445 [445]} Santo di Calvino; se non v'è, mentisce lo Spirito Santo di Lutero. |
A068001437 |
Per conseguenza secondo lui la sola fede salva l'uomo, e le buone opere sono inutili, anzi ingiuriose a Gesù Cristo, il quale patì abbastanza per tutti gli uomini. |
A068001443 |
I Calvinisti rispondono: sono la testimonianza e la persuasione interiore dello Spirito Santo. |
A068001446 |
3° Chi sono quelli, cui lo Spirito Santo fa dono di questa testimonianza o di questa persuasione interna? Sono tutti i cristiani in generale, o soltanto alcuni in particolare? Se sono tutti quanti i cristiani, come accade che fra tante migliaia di Cattolici non ve ne abbia neppur uno che goda di questo beneficio? E neppur io credo che abbiate {448 [448]} la tracotanza di asserire che infra voi tutte le donne e tutti i contadini, ecc. |
don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html |
A069000001 |
Per ubbidire ai decreti di Urbano VIII mi protesto che, a quanto si dirà in questo libro di miracoli, rivelazioni, o di altri fatti, non intendo di attribuire altra autorità, che umana; e dando ad alcuno titolo di Santo o Beato, non intendo darlo se non secondo l'opinione; eccettuate quelle cose e persone, che sono state già approvate dalla S. Sede Apostolica. |
A069000003 |
In secondo luogo si preferirono le preghiere e gli esercizi divoti cui sono annesse le sante indulgenze, perchè, mentre esse racchiudono l'approvazione ecclesiastica, servono sempre più a far conoscere {VII [7]} i tesori inesauribili che la divina misericordia ha confidato all'infallibile magistero della Chiesa per vantaggio de' fedeli. |
A069000007 |
Non sono necessarie parole ricercate e squisite, ma bastano semplici pensieri accompagnati da divoti interni affetti. |
A069000011 |
E certamente le nostre chiese a tutto rigor di parola sono la casa di Dio, perchè in esse Gesù Cristo nostro Signore, pei cui meriti solamente ci vien dato ogni bene, abita realmente sotto le specie del SS. Sacramento nel tabernacolo a fine di accettare gli ossequii e le suppliche di tutti noi, e di arricchirci delle sue grazie e benedizioni. |
A069000011 |
Quindi le chiese sono chiamate da Dio case della preghiera. |
A069000011 |
Tuttociò che noi incontriamo nelle chiese solleva i nostri pensieri a Dio, {6 [14]} ed ivi la nostra preghiera acquista maggior efficacia perchè fatta in comune coi nostri fratelli nella fede, avendoci Gesù Cristo assicurati che dove sono due o tre persone raunate in suo nome, egli è in mezzo a loro. |
A069000016 |
Perciò dobbiamo cercare in primo luogo i beni spirituali, come sono il perdono dei peccati, i lumi per conoscere la divina volontà e i nostri errori, la forza, l'aumento e la perseveranza nella virtù. |
A069000020 |
Unire la nostra preghiera alle preghiere e ai meriti di Maria SS., degli Angeli e dei Santi che sono nel cielo, delle anime del Purgatorio, e di tutti i giusti che vivono sulla terra. |
A069000026 |
Io non voglio ora chiamare questo tempo perduto per noi: perchè anche il riposo, il cibo, ed il sonno ben regolato sono cose grate al Signore. |
A069000028 |
Quanto mai pertanto sono da compiangersi quei cristiani, i quali al loro svegliarsi al mattino rivolgono la mente a tutt'altro che a Dio. |
A069000031 |
Queste orazioni sono il Pater noster, l'Ave Maria, il Credo, la Salve Regina, l'Angele Dei, gli Alti di fede, di speranza, di carità e di contrizione, ed altre secondo i bisogni e la necessità di ciascheduno, e infine raccomandare a Dio le anime del Purgatorio. |
A069000031 |
Queste sono le preghiere che soglionsi praticare in tutte le famiglie cristiane: e Iddio ha disposto che i nostri cari genitori ci facessero imparare queste eccellenti orazioni quando noi eravamo ancora fanciulli, affinchè {19 [27]} ci rimanessero ben fisse nella memoria, e così mai non avessimo a dimenticarcene od a tralasciarle in alcun giorno della nostra vita. |
A069000038 |
Grandi poi sono le grazie e spirituali e temporali che Iddio concede a quelli che divotamente fanno il segno della santa {25 [33]} croce. |
A069000043 |
Quali sono le cose che in essa si contengono? Tali e tante, che maggiori non si possono pensare. |
A069000045 |
Queste sono le precise parole uscite dalla bocca di quel celeste messaggero. |
A069000048 |
Questa sua eccellenza si farà ancor più manifesta, se per un istante consideri le belle cose che in essa sono contenute. |
A069000050 |
Tu forse vorrai sapere perchè il Credo si dice simbolo degli Apostoli, ed io sono pronto a contentarti. |
A069000051 |
Il Credo ha perciò un'eccellenza particolare sia che si abbia riguardo alla sua istituzione, sia ancora per le grandi ed importanti verità che in esso sono contenute. |
A069000051 |
Quindi la Chiesa ce lo fa recitare tutti i giorni nelle nostre preghiere, affinchè queste verità, che sono il fondamento della nostra religione, ci restino bene impresse nella mente da non più dimenticarle. |
A069000053 |
Costoro sono infelici, sono quali pecore smarrite, se pure non vogliamo chiamarli lupi rapaci. |
A069000053 |
Noi teniamoci caro il tesoro della fede; stimiamoci altamente fortunati di credere tutte queste verità, che furono mai sempre l'oggetto più tenero dei cristiani di tutti i secoli della Chiesa a cominciare dagli Apostoli sino a noi, e che oggidì sono credute da oltre duecento cinquanta milioni di cattolici, che desiderano di vivere e morire nel seno della Chiesa di Gesù Cristo, cioè di quella Chiesa che ha per capo il romano pontefice, Vicario di Gesù Cristo in terra. |
A069000062 |
Queste sono le grazie importantissime, che noi dimandiamo al nostro angelo recitando la preghiera di cui parliamo. |
A069000071 |
E ricordati, che il concilio generale non ha alcuna autorità se {53 [61]} il Papa non vi presiede o per se o per altri, e che le sue leggi non hanno forza di obbligare se non sono approvate da esso. |
A069000071 |
Il Papa è il maestro dei Vescovi; ed a lui fu promessa l'infallibilità, ma i Vescovi non sono i maestri del Papa, ed essi godono dell'infallibilità solo in quanto stanno uniti col Papa. |
A069000072 |
E per quel che spetta i Vescovi s. Paolo dice che essi sono posti dallo Spirito Santo a reggere la Chiesa di Dio (Att. |
A069000072 |
XX, 28): ma chi mai può reggere una società se non ha il potere di far le leggi che sono richieste al governo della medesima? Dunque anche i Vescovi hanno l'autorità di fare leggi pel governo delle loro diocesi. |
A069000073 |
La Chiesa non solo è {55 [63]} una società visibile al pari della società civile, ma la prima di tutte le società e la più necessaria, conciossiachè solo in essa e per essa gli uomini possono conseguire il fine per cui sono creati, che è la gloria eterna del paradiso. |
A069000073 |
Ma in ogni società vi è il potere di fare le leggi necessarie per il suo benessere, adunque questo stesso potere di fare le leggi, che sono volute per il suo benessere, deve essere nella Chiesa. |
A069000077 |
Ma quante e quali sono le leggi della Chiesa? - Esse sono molte, ma le principali e quelle che in generale obbligano tutti i fedeli, si riducono a cinque, dette perciò i cinque principali comandamenti della Chiesa. |
A069000082 |
Per questi motivi sono dispensati dall'assistere alla Messa non solo gli ammalati, ma quelli ancora che sono in convalescenza: coloro eziandio che portandosi alla Chiesa sarebbero in pericolo di fare grave danno alla loro salute o incorrere qualche pericolo grave; ed anche ne sono dispensati coloro, che hanno da compiere qualche uffizio di carità verso il prossimo, di cui questi gravemente abbisogni; ed anche quelli, la cui assenza potrebbe essere cagione di qualche grave {64 [72]} disordine. |
A069000086 |
I giorni stabiliti pel digiuno sono la quaresima, della cui istituzione e pratica ti parlerò altrove; le quattro tempora, in cui si digiuna il mercoledì, venerdì e sabato: l'avvento durante il quale vi ha digiuno al mercoledì e venerdì; e alcuni altri giorni particolari, che precedono qualche grande solennità, come sono le vigilie di Natale, di Pentecoste, dell'Assunzione di Maria in cielo, dei ss. apostoli Pietro e {70 [78]} Paolo, di Ognissanti, e altre stabilite per le feste dei santi patroni, che variano secondo le diocesi. |
A069000087 |
Devi per altro notare, che non tutti i fedeli sono obbligati rigorosamente al digiuno ecclesiastico; imperocchè ne sono dispensati 1° quelli, che non hanno per anche compiuto ventun anno: 2° coloro che per debolezza di stomaco digiunando soffrirebbero grave incomodo; 3° queglino che devono applicarsi a lavori pesanti; 4° coloro che sono costretti a mendicare il cibo di porta in porta per sostentare la vita. |
A069000087 |
Tutti questi per altro, se non hanno alcun altro legittimo impedimento, sono obbligati in tali giorni ad astenersi dalle carni, perchè questo divieto obbliga tutti i fedeli che il possono osservare senza grave incomodo, dacchè hanno compito i sette anni. |
A069000093 |
Laonde la chiesa per mantenere nei suoi figli quello Spirito di Gesù Cristo, da cui tutti devono essere animati, proibì le solennità delle nozze, le quali se sarebbero permesse in altre occasioni, purchè non c'entri l'offesa di Dio, sono per altro illecite e peccaminose nei tempi suddetti. |
A069000093 |
Queste in fatti in tempo di penitenza e di lutto per tutta la Chiesa sono disdicevoli ad ogni cristiano. |
A069000096 |
Tutti gli uomini del mondo sono nostri fratelli, perchè figli di uno stesso padre che è Dio. |
A069000111 |
Imperocchè come in quello Gesù Cristo 1° ringraziò Iddio, 2° cangiò il pane ed il vino colla sua onnipotente parola, 3° diede in cibo e bevanda ai suoi discepoli la propria carne e sangue; così nella s. Messa sono contenute queste tre parti essenziali, 1 a l'offerta col ringraziamento, l'Offertorio ed il Sanctus, 2 a la transostanziazione, 3 a la comunione. |
A069000111 |
L'introito della Messa fino al Vangelo, e le preghiere che accompagnano questa prima parte non sono punto essenziali al sacrifizio, ma furono stabilite fino dai primitivi tempi della Chiesa per innalzare sempre {105 [113]} più la maestà di questo sublime mistero, e rendere a noi più sensibile il pregio infinito di quest'azione. |
A069000113 |
È chiaro altresì che la dottrina della transostanziazione del pane e del vino nel Corpo e Sangue di Gesù Cristo, e la credenza nella presenza reale e permanente di lui sono i fondamenti del dogma della s. Messa. |
A069000114 |
Inoltre essendo il valore e l'efficacia della Messa infinita in virtù dei meriti di Gesù Cristo, questo sacrifizio rende la migliore soddisfazione che possa immaginarsi alla divina giustizia per i peccati nostri e pei peccati di coloro, che sono già nell'altra vita. |
A069000115 |
Questi sono i grandi effetti che derivano direttamente dalla s. Messa, i quali scaturiscono unicamente dalla virtù di Gesù Cristo, nè perdono nè guadagnano dall'indegnità o dalla santità del sacerdote. |
A069000117 |
Giova poi il sapere, che le varie cerimonie e preghiere di cui si compone la s. Messa, quanto alla sostanza, sono antiche {110 [118]} quanto il cristianesimo, come ce lo dimostra la storia ecclesiastica; cosichè le preghiere e le cerimonie che si usano oggidì nella s. Messa sostanzialmente sono le stesse, che si usavano nei tempi apostolici. |
A069000117 |
Le une formano come l'apparecchio della Messa e sono:. |
A069000122 |
5° L'Epistola ed il Vangelo sono letti dal sacerdote ad istruzione del popolo, al quale vengono spiegati nelle Messe parochiali nei giorni festivi. |
A069000125 |
Le altre formano come il corpo della Messa e sono quelle comprese nel Canone, il quale sostanzialmente si può dire ordinato dagli stessi Apostoli. |
A069000137 |
Dette tre volte: Signore non sono degno che veniate sotto il mio tetto: cioè, che voi entriate nel mio cuore, ma dite soltanto una parola, e l'anima mia sarà salva, si comunica con ricevere il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo, e poi distribuisce la Comunione ai fedeli. |
A069000137 |
Quando per altro vi {114 [122]} sono molti da comunicare, per non troppo trattenere in chiesa gli altri, si aspetta a dare la Comunione al termine della Messa. |
A069000137 |
Raccolti i fragmenti della SS. Eucaristia, che sono sul lino detto Corporale, li mette nel calice, e infondendo nel calice un po' di vino, lo consuma. |
A069000139 |
Le fiammelle delle candele accese a destra e a sinistra sono un simbolo della luce che il Vangelo ha portato ai giudei e ai gentili, e della viva fede e ardente carità che deve essere nel cuore di coloro che assistono alla s. Messa. |
A069000139 |
Si usa anche di collocare sopra l'altare le reliquie dei Santi per esporle alla venerazione dei fedeli e per significare che le loro anime sono già in cielo intorno al trono di Dio come le loro ossa si trovano quivi in terra vicino all'Agnello immacolato, offerto sotto le specie eucaristiche. |
A069000142 |
Queste vesti sono le seguenti:. |
A069000151 |
Questi colori secondo i sacri riti sono cinque: il bianco, il rosso, il verde, il violetto ed il nero. |
A069000153 |
Ora il color verde è il simbolo della speranza, perchè generalmente esso è il colore delle foglie delle piante, le quali, quando sono bene verdeggianti, lasciano sperare a tempo suo abbondanza di frutti. |
A069000154 |
Il violetto, la cui tinta è mezzana tra l'oscuro ed il chiaro, è simbolo di dolore misto a conforto; quali sono appunto i due sentimenti, che la Chiesa intende di svegliare negli animi nostri nell'Avvento e nella Quaresima per muoverci a fare penitenza dei nostri peccati. |
A069000159 |
Il sacerdote ai piedi dell'altare non dice il Salmo Judica me, Deus, per mezzo del {133 [141]} quale il profeta Davide esprimeva la gioia che provava nell'accostarsi al sacro tempio, al tabernacolo del Signore; imperocchè la Chiesa ricorda che i figli suoi, pei quali prega, non sono ancora entrati nella gioia del Signore, nella celeste Gerusalemme. |
A069000161 |
Il Vangelo essendo la buona novella della pace, che Gesù venne donare al mondo, dopo essere letto non è baciato dal sacerdote, come si fa nelle messe dei vivi, perchè i defunti pei quali più particolarmente si celebra non hanno ancora ricevuto il bacio dell'eterna pace, e non sono ancora ammesse al godimento di Dio. |
A069000165 |
Sebbene ogni preghiera fatta durante la s. Messa coll'intenzione di suffragare quelle povere anime possa essere loro salutare, sembra nondimeno che siano da preferire quelle orazioni, le quali sono preparate a bella posta a questo scopo. |
A069000167 |
Tutte le anime del purgatorio mi sono unite col vincolo della carità, io adunque, Dio mio, vi prego per tutte indistintamente, chè tutte le desidero liberare da quelle pene; ma siccome alcune di loro hanno particolari diritti alle mie preghiere, gradite, mio Dio, che io ve le offra oggidì in modo speciale pel sollievo e per la liberazione di N. N. (Nominate il defunto, o li defunti pei quali volete più particolarmente pregare). |
A069000169 |
Ohimè! se il legno verde è trattato in simil modo, che sarà del legno secco? Se anime così sante hanno tuttavia a soddisfare alla vostra giustizia, o mio Dio, con sì duri e sì lunghi patimenti, ahimè infelice! io che sono un peccatore sì grande {139 [147]} che cosa non avrò da temere dai vostri severi giudizi? Dio Santissimo, che siete offeso dalle nostre colpe, ma siete anche placato dal nostro pentimento, io vi confesso con umiltà i peccati miei, il mio amor proprio non può dissimularmeli più; io confesso col pubblicano che non sono degno nè anche di entrare nella vostra casa e che ben lontano dal meritare grazie per altri, alcuna non ne merito per me stesso. |
A069000173 |
Si sono già presentate al vostro tribunale quelle anime, per le quali oggi vi prego. |
A069000194 |
O divin Salvatore, che siete la risurrezione e la vita, quelle anime che gemono ancora da Voi lontane, si sono nutrite della vostra carne, ed hanno bevuto il vostro sangue, Voi siete entrato in loro, ed elleno si sono unite strettamente ed intimamente con Voi. |
A069000195 |
O Gesù Salvatore, Voi che avete tratto fuori Lazzaro vostro amico dal sepolcro, cavate ancora quelle sante anime, che sono nella vostra grazia ed amicizia, cavatele da quell'oscura prigione, che è per loro una tomba oltre modo trista essendo ivi trattenute lontane da Voi, che siete la loro vita, la loro speranza, il loro amore, la loro felicità. |
A069000199 |
Noi Vi offriamo con profonda umiltà, o Dio onnipotente e principio di ogni bene, i doni che sono presenti su questo altare, per le mani di Gesù Cristo nostro Salvatore e primo Sacerdote. |
A069000203 |
Deh! Eterno Padre, fate che la virtù del sangue di Gesù Cristo penetri fin negli abissi dove si esercita la vostra giustizia sopra quelle anime, le quali sebbene giuste non sono ancora degne di possedervi. |
A069000209 |
Agnello di Dio, la cui misericordia è infinita, Voi che vi siete sulla croce sacrificato per salvare i peccatori, volgete benigno uno sguardo sopra quei fratelli nostri, che sono passati all'eternità col pentimento dei loro peccati. |
A069000210 |
Ohimè! Gesù mio, è pur troppo vero, io non merito di ricevervi: chè ne sono indegno pe' miei peccati. |
A069000217 |
Imperocchè è nella natura delle cose che i figliuoli imitino i genitori, i fanciulli gli adulti, e tutti coloro che sono in grado inferiore imitino la condotta dei superiori. |
A069000217 |
La quotidiana esperienza ci mostra, che i negligenti nel nudrirsi della parola di Dio per ordinario sono anche negligenti nell'adempimento dei loro doveri: che anzi molti di essi sono perversi, ed abbandonati intieramente ad ogni passione. |
A069000227 |
Il cielo e la terra sono pieni della gloria vostra! {173 [181]}. |
A069000234 |
Tutto questo, o Signore, io intendo di fare alla vostra maggior gloria, in riconoscimento della vostra onnipotenza, in ringraziamento di tutti i benefìzi che a me {175 [183]} e a tutti gli uomini avete compartiti, e sarete per compartire in soddisfazione per li miei peccati, in salute dei vivi e dei defunti, e di coloro specialmente pei quali sono tenuto di pregare, e tutto quanto in unione colle santissime azioni del vostro Unigenito Figliuolo intendo di offrire alla vostra divina Maestà per mezzo di Lui medesimo, il quale con Voi e collo Spirito Santo vive e regna per tutti i secoli. |
A069000241 |
Io vi raccomando, o Signore, tutti gli uomini che sono su questa terra. |
A069000255 |
Queste indulgenze sono applicabili ai defunti. |
A069000271 |
Quanto sono io felice per questo dono! Oh! come alla luce di questa fede io posso camminar sicuro e contento nel sentiero della virtù, sopportare con gioia, coraggio e fortezza le miserie della vita presente, e con la speranza e la pace nel cuore prepararmi all'eternità! Accrescete in me, o Signore, la stima e l'amore alle verità rivelate, e al magistero della {184 [192]} Cattolica Chiesa da Voi stabilita; preservatemi dall'indifferenza per la religione, sostenetemi con mano paterna, affinchè io non lasci più estinguersi una luce sì preziosa nè cada mai negli abissi dell'errore e dell'empietà. |
A069000292 |
Le giaculatorie sono brevi orazioni, e quasi slanci del cuore verso Dio. |
A069000299 |
Chi sono io, che debba resistere al mio Signore? (Giudit. |
A069000314 |
Povero io sono e misero, o Signore, soccorretemi? Voi siete il mio Salvatore e Redentore, Signore non mi disprezzare. |
A069000363 |
La terra e l'acqua sono due cose buone, ma se le mescolate insieme, ne fate del fango, diceva s. Francesco d'Assisi. |
A069000366 |
Prendetevi degli esercizi di pietà oltre a quelli che sono obbligatori per qualunque cristiano: ma questi esercizi sieno brevi, generalmente parlando, non attaccatevi il cuore. |
A069000371 |
Ad esempio, il nuovo testamento con traduzione e note approvate dalla Chiesa, l'aureo libro dell' imitazione di Cristo, il combattimento spirituale dello Scupoli, la Filotea di s. Francesco di Sales, l'esercizio di cristiana perfezione del Rodriguez, le vite dei santi, sono libri che ogni dì dovrebbero porgere pascolo alla nostra mente, perchè servono ad illuminare lo spirito, a riscaldare il cuore, a svegliare buoni pensieri, conservare, fortificare, ed accrescere i buoni sentimenti. |
A069000381 |
Fate che io ami e cerchi i beni della terra solamente in quanto sono utili all'anima {216 [224]} mia, e necessari nei bisogni della vita presente. |
A069000388 |
Sii benedetto, o dolce, o potente Nome, dinanzi al quale fuggono tutti i maligni spiriti, e tutte le ginocchia si piegano! Col sentimento della più profonda umiltà e adorazione io piego pure le mie ginocchia insieme con tutte le creature che sono in cielo, in terra e sotto la terra Così sia. |
A069000409 |
Se non sono morto nel peccato mortale, e non mi sono perduto eternamente, questo è un beneficio di cui sono debitore a voi, e pel quale non cesserò mai dal ringraziarvi. |
A069000410 |
Se sono afflitto, voi consolatemi, se perseguitato, difendetemi, se pericolante, salvatemi, nelle necessità soccorretemi, nell'ignoranza istruitemi, nel dubbio consigliatemi, nelle mie quotidiane {227 [235]} occupazioni dirigetemi, affinchè ogni cosa sia fatta a maggior gloria di Dio, ed io consegua il bramato fine per cui sono creato. |
A069000418 |
O mio amabile Gesù, quando io penso ai modi con cui venite disonorato nel Sacramento del vostro amore, ohimè! qual lagrimevole spettacolo si presenta alla mia mente! Quanti infedeli ancor non vi conoscono! quanti eretici scagliano contro di voi le più orrende bestemmie! quanti libertini fanno di questo mistero il soggetto dei loro sarcasmi! quanti empi profanano, calpestandolo, il vostro Corpo sacrosanto! quanti peccatori rinnovano il tradimento di Giuda, e colle sacrileghe loro comunioni vi danno la morte nel punto stesso che voi desiderate di loro comunicare una vita divina! quanti ingrati indifferenti cristiani non si danno cura {237 [245]} di accostarsi a voi! Mio buono, mio tenero Maestro, oh! quanto desidererei di offrirvi una riparazione, che fosse capace di compensarvi di tanti oltraggi! Ma ohimè! che sono io mai agli occhi vostri da offrirvi una riparazione che vi riesca gradita? Ah! che pur troppo la coscienza mi accusa; io stesso vi ho spesso e lungamente contristato con tante dissipazioni nelle vostre chiese, con tante indifferenze, con tanta freddezza nel corrispondere agli inviti del vostro amore! Ahi! forse io pure m'assisi indegnamente alla vostra mensa, vi tradii con un perfido bacio, vi posi nel mio cuore sotto ai piedi del vostro mortale nemico, il demonio, il peccato! O padre pieno di misericordia, voi, che venite dal peccato offeso, ma dal pentimento placato, lasciatevi muovere a pietà pel grande dolore che io sento di tutte le mie colpe passate, e dopo di avermi perdonato e resomi nuovamente puro agli occhi vostri, permettetemi che io mi unisca a tante anime sante, le quali ogni giorno vi pregano per chi non vi prega, vi offrono gli ardori del loro {238 [246]} amore per chi non vi ama, o Dio sì amabile e nel beneficar sì generoso!. |
A069000425 |
Il primario sono le affezioni, i sentimenti, le amarezze, le virtù e sovratutto la carità dell'anima umana {244 [252]} del nostro divin Redentore, il secondario è il suo cuore corporeo siccome strumento che aveva la sua parte in quei sentimenti e in quelle affezioni e virtù. |
A069000427 |
I vantaggi di questa divozione sono molti e della prima importanza, imperocchè secondo le promesse che Gesù Cristo ne fece alla B. Margherita Alacoque, è un mezzo certissimo: 1° per accendere in noi l'amor di Dio perciò per farci abborrire il peccato e praticar la virtù: 2° per meritarci grazie speciali ed una speciale protezione dal nostro divin Redentore: 3° per ottenere la conversione dei peccatori: 4° per meritarci la perseveranza finale. |
A069000429 |
Più tardi veniva approvata da Clemente XIII e da altri papi: e queste approvazioni la rendevano più cara a tutti i cattolici, i quali da figliuoli docili ed obbedienti sono sempre disposti a ricevere con ossequio e amore gli insegnamenti ed i comandi della loro madre. |
A069000430 |
L'amore ne è l'oggetto, l'amore il fondamento, l'amore lo scopo; e siccome nella nostra maniera di pensare, cuore ed amore sono sinonimi, quindi la figura del {249 [257]} cuore di Gesù può benissimo servire per un'immagine parlante di amore. |
A069000430 |
L'oggetto e il fondamento di questa divozione altro non sono, secondo la dottrina della Chiesa, se non l'infinito amore del divin Salvatore verso gli uomini, pei quali egli offrì sull'albero della croce il {247 [255]} proprio sangue, e la sua vita, dopo averci lasciato un preziosissimo pegno di tale amore nell'istituzione del Sacramento dell'altare. |
A069000430 |
Pertanto, secondo il sentimento della Chiesa, lo spirito di questa divozione consiste nel proporci il sacratissimo cuore del nostro Redentore a modello del nostro, e nel cercare in tutti i modi di ricambiare l'amore ferventissimo che ci ha portato e ci porta, e specialmente con riceverlo nella santa comunione, onde {248 [256]} risarcirlo degli innumerevoli oltraggi che gli sono fatti. |
A069000433 |
Sacratissimo cuore del mio Redentore, essenzialmente e indissolubilmente unito col divin Verbo, partecipe perciò delle eterne ed incomprensibili sue perfezioni, e per conseguenza amore e delizia della SS. Trinità, io mi dedico, io mi consacro a Voi, a vostro onore e gloria offro ora e sempre quanto sono e possedo. |
A069000436 |
Nobilissimo, mansuetissimo, amorevolissimo cuore del mio fedelissimo amante Gesù Cristo, mio Dio e Signore, deh! umilmente ve ne supplico, rivolgete verso di voi, e a voi unite tutti i miei pensieri e desiderii, tutte le forze dell'anima mia del mio corpo, e tutto quanto io sono e posso: sì rivolgete ogni cosa che è in me alla vostra gloria e al vostro santo beneplacito. |
A069000462 |
Mio Redentore, mio Dio, eccomi a' vostri piedi pentito con tutto il cuore de' miei peccati, perchè sono offesa della vostra somma bontà; voglio piuttosto morire, che ancora offendervi, perchè vi amo sopra ogni cosa. |
A069000480 |
Ah Gesù mio! le mie cadute nel peccato ne sono la cagione. |
A069000543 |
Se la virtù e la santità sono in se medesime degne di lode, nessun uomo di senno può mostrarsi indifferente verso coloro, che posseggono e praticano la santità e la virtù. |
A069000545 |
Non avvi per verità alcun obbligo d'invocare in casi particolari i santi; possiamo rivolgerci immediatamente a Dio; ma sta sempre ferma la massima della Chiesa, che i santi, i quali regnano con Cristo, sono da venerarsi ed invocarsi, che essi pregano per noi; che la loro venerazione è cosa buona ed utile, e che per loro mezzo otteniamo più presto ciò che desideriamo. |
A069000546 |
Gli altri santi sono servi ed amici del Signore, Maria n'è realmente la madre. |
A069000554 |
I pericoli sono continui, i nemici non dormono, e nuove tentazioni mi assaliranno. |
A069000554 |
O Regina del Cielo Maria SS., io che un tempo sono stato schiavo del demonio, ora mi dedico per vostro servo perpetuo, e mi offerisco ad onorarvi e servirvi per tutto il tempo di mia vita. |
A069000554 |
È vero, che per il passato sono miseramente caduto {300 [308]} nella colpa; ma spero per li meriti di Gesù Cristo, e per le vostre preghiere di averne già ottenuto il perdono. |
A069000557 |
Ed oh! in quanti altri delitti appresso forse io sarei caduto ne' pericoli, che mi sono occorsi, se voi, madre amorosa, non me ne aveste preservato colle grazie, che mi avete ottenute. |
A069000558 |
Ah! Maria, quando sarà quel giorno, che mi vedrò già salvo a' piedi vostri? Quando bacierò quella mano, che tante grazie mi ha dispensate? È vero, Madre mia, che io vi sono stato molto ingrato nella mia vita; ma se vengo in Paradiso, colà vi amerò ogni momento per tutta l'eternità, e compenserò la mia sconoscenza con benedirvi e ringraziarvi per sempre. |
A069000561 |
Tre Ave Maria come sopra, indi le Litanie essendo sabato, per le quali vi sono molte indulgenze. |
A069000562 |
Di qui in pochi anni si diffuse per l'orbe cattolico, ed oggidì più di diciassette milioni di cattolici sono ascritti a tal divozione. |
A069000563 |
Sua Santità il papa Gregorio XVI nell'approvare la Congregazione del santissimo ed immacolato Cuore di Maria, a fine di animare sempre più i fedeli cristiani a questa divozione, concesse molte indulgenze, di cui le principali sono le seguenti:. |
A069000587 |
Rallegratevi, o Figlia d'Iddio, per la sublime dignità a cui foste elevata in Paradiso, perchè tutte le Gerarchie degli Angeli, degli Arcangeli, de' Troni, delle Dominazioni e di tutti gli Spiriti Beati vi onorano, vi riveriscono e vi riconoscono per Madre del loro Creatore, e ad ogni minimo cenno vi sono obbedientissimi. |
A069000588 |
Rallegratevi, o Ancella della SS. Trinità, per quel gran potere che avete in Paradiso, perchè tutte le grazie che chiedete al {327 [335]} vostro Figliuolo vi sono subito concedute; anzi, come dice s. Bernardo, non si concede grazia quaggiù in terra, che non passi prima per le vostre santissime mani. |
A069000657 |
Ogni rosa oltre al fiore ha delle foglie verdi, e delle spine; così anche nel Rosario sono delle foglie verdi, cioè i misteri gaudiosi, e delle spine, cioè i misteri dolorosi, e dei fiori vale a dire i misteri gloriosi della nostra redenzione. |
A069000660 |
La Chiesa per animare tutti i fedeli a ricorrere spesso a Maria SS. con tale divozione ha concesse molte indulgenze a tutti quelli i quali con cuore almeno contrito reciteranno il SS. Rosario; e sono le seguenti. |
A069000665 |
Molte altre indulgenze specialmente agli ascritti alla confraternita del s. Rosario, in qualunque parte del mondo sia canonicamente eretta, sono ancora concesse, recitando il santo Rosario, o facendo altre opere pie, come si ricava da diversi decreti dei sommi Pontefici. |
A069000668 |
Quante persone e famiglie intere vi sono, le quali sebbene stanche dalle fatiche tuttavia alla sera prima di mettersi a riposo non lasciano di recitare almeno la terza parte del Rosario? {357 [365]} E perchè non potremo noi fare altrettanto? Troveremo noi troppo gravoso l'intrattenerci un quarto d'ora colla B. Vergine, colla Regina del cielo? Non sia così di noi. |
A069000694 |
Sono diciotto secoli da che la SS. Vergine inspirata da Dio esclamava: Tutte le generazioni mi chiameranno beata. |
A069000704 |
Indulgenza plenaria da lucrarsi alla chiusura del mese Mariano da coloro, che nel decorso di esso sonosi in modo particolare occupati a cantare laudi sacre in chiesa o sono intervenuti alla devozione nel mese Mariano. |
A069000709 |
Imperocchè la Chiesa, e con tutte le istituzioni fondate in essa da Gesù Cristo, fu eretta al bene di tutti i popoli, in tutti i tempi, come indicano chiaramente quelle sue parole: « andate, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli in nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, ed insegnate loro ad eseguire quanto vi ho comandato, ed ecco io sono con voi (colla Chiesa) tutti i giorni sino alla consumazione dei secoli (Matt. |
A069000709 |
Ma questa podestà egli non solo la espresse in modo implicito sì anche in termini chiari, dicendo esplicitamente: « A coloro, ai quali rimetterete i peccati sono rimessi. |
A069000709 |
Quando ebbe ciò detto, soffiò sopra di loro, e disse: Ricevete lo Spirito Santo; a coloro, ai quali rimetterete i peccati sono rimessi, a coloro, ai quali li riterrete, sono ritenuti. |
A069000713 |
E se la confessione fu in tutti i tempi in uso e presso tutti i popoli, per fino presso gli scismatici, e lo è ancora oggidì, ogni uomo sensato dovrà applicare alla confessione la regola che s. Agostino dava 14 secoli or sono: «Tutto ciò che la Chiesa per tutto il mondo, e in tutti i tempi insegna ed osserva, e di cui non si può assegnar l'epoca dell'origine, e dell'istituzione deve tenersi come dottrina proveniente dagli Apostoli » Gli Apostoli ricevettero la loro dottrina da Gesù Cristo. |
A069000714 |
Tali sono i vantaggi, che ci procura la confessione. |
A069000720 |
Questi motivi sovrannaturali sono per esempio quando temiamo che Iddio pei nostri peccati ci punisca in questo mondo, o nell'altro, e ci escluda dal Paradiso; quando ci rappresentiamo al pensiero come sia abbominevole il peccato, perchè ci priva della grazia santificante, e dell'amicizia di Dio; quando pensiamo alla nostra ingratitudine verso Dio, al gran male, che deve essere il peccato, per cui il nostro Signor Gesù Cristo tanto ha patito e sofferto. |
A069000722 |
Coloro che non restituiscono la roba altrui, non riparano i danni potendolo, essi continuano nel {387 [395]} peccato d'ingiustizia, perciò sono incapaci di assoluzione. |
A069000726 |
Tutte queste condizioni sono necessarie, affinchè il Confessore compia riguardo al penitente l'uffizio suo, perchè sappia se debba assolverlo, quali correzioni, quali {389 [397]} avvisi siano opportuni, e così possa da buon medico suggerirgli i rimedi convenienti. |
A069000737 |
Ella è poi dannosa a quelli, che sono agitati dagli scrupoli. |
A069000743 |
Ci reca grande tranquillità e pace di coscienza; mentre con la confessione generale {397 [405]} sì supplisce ai diffetti, che si sono commessi nelle confessioni particolari; cosa assai facile ad accadere specialmente in gioventù. |
A069000754 |
Questo è appunto il male di cui io sono colpevole: perchè abbandonai il Signore, {400 [408]} e me ne andai lontano da Lui. |
A069000757 |
Ma una nobile e spirituale creatura potrà forse essere appagata di sensuali piaceri? Ah! no, ella non potrà mai sentirsi soddisfatta, perchè questi non sono il cibo che le fu destinato da Dio quando la creò a sua immagine. |
A069000758 |
Che fai, anima mia? che cerchi, che desideri? Credi forse che cotesti piaceri ti possano soddisfare? Non mai! essi sono pascolo conveniente solo agli animali, e non mai ad un'anima fatta per possedere Iddio, quale è la tua. |
A069000763 |
I peccati che si possono commettere contro questo comandamento sono i seguenti:. |
A069000764 |
che tutte le religioni sono egualmente buone. |
A069000769 |
- ovvero attribuendogli qualche imperfezione o negando a parole qualche verità della fede, oppure disprezzando Maria V. o gli Angeli od i Santi - Disprezzando le immagini di Gesù Cristo, di Maria Vergine o dei Santi, o le loro reliquie - pronunziando senza rispetto o peggio ancora se per ira o per disprezzo positivo il nome di Dio, di Gesù Cristo o di Maria V. o dei Santi - adoperando per derisione o per ischerno parole della sacra Scrittura - mancando di rispetto ai luoghi sacri, come le chiese, alle persone consecrate a Dio, come sono i sacerdoti e i religiosi e le religiose, ai vasi sacri. |
A069000788 |
Questi tempi proibiti sono dalla prima domenica dell'Avvento fino a tutto il dì della Epifania, e dal primo dì di Quaresima sino a tutta la domenica in Albis. |
A069000789 |
Figlie della superbia sono la presunzione, la quale ci {418 [426]} fa intraprendere cose superiori alle nostre forze; la vanagloria, appetito disordinato della propria stima; l' ambizione, desiderio disordinato di avanzare gli altri, o di essere riputato da più. |
A069000791 |
I principali effetti dell'avarizia sono la durezza di cuore verso i bisognosi, la trascuranza delle cose dell'anima, le frodi, gli inganni, l'infedeltà verso il prossimo. |
A069000792 |
Effetto di questo brutto vizio sono l'acciecamento della mente, i discorsi cattivi, l'avversione alle cose di Dio, attacco al mondo. |
A069000803 |
Sebbene io meriti la vostra indegnazione, sono però sempre opera delle vostre mani, il quale a voi ricorro, Dio e Padre misericordioso, che giuraste di non voler la morte del peccatore, ma che si converta e viva. |
A069000806 |
Confesso il mio torto dinanzi la vostra divina Maestà, e sono pronto nell'umiltà e nella sommissione a confessarmene al vostro ministro e fare quanto la vostra divina Giustizia richiede, onde riacquistarmi il vostro paterno amore. |
A069000808 |
I miei peccati mi sono perdonati. |
A069000808 |
Rotti or sono i vincoli che mi tenevano legato al male; io sono ritornato alla libertà dei vostri figli, mi sento il cuore pieno di celesti consolazioni. |
A069000811 |
Gesù Cristo, Signor nostro, si umiliò e si fece ubbidiente sino alla morte, e morte di croce; ed io misera Creatura, polvere {430 [438]} e cenere, che tante volte mi sono meritato l'inferno, oso insuperbirmi? Signore, abbiate pietà di me. |
A069000812 |
Ah! finora mi sono lasciato dominare tanto dall'attacco alla roba! che mi gioverà qualora guadagnassi tutto il mondo, ma soffrissi danno nell'anima mia? L'avaro comparirà colle mani vuote al vostro giudizio. |
A069000814 |
Che cosa, debbo io fare, miserabile? Ah! Signore abbiate pietà di me secondo la vostra grande misericordia! Alla vostra infinita bontà vo debitore, se ancor non sono dannato insieme con tanti altri. |
A069000815 |
Ma mentre i golosi figli d'Israele avevano ancora in bocca il cibo, la collera di Dio scese sopra di loro, ed io, che coll'intemperanza mi sono abbassato al livello delle bestie, fui dalla vostra bontà risparmiato. |
A069000816 |
Le vostre misericordie sono grandi; fatemi da ora in poi aver grande tenerezza di cuore, affinchè io con tutti pratichi la carità, che è il vincolo della perfezione. |
A069000817 |
Quando comincierò, o Signore, con tutto il cuor mio, con tutta l'anima, con tutte le forze, ad amar Voi, il quale avete creato {435 [443] me con un amore eterno, e avete tratta e unita a Voi l'anima mia? Ah! me infelice, che sì freddo sono stato finora nel vostro servizio! Ho ben ragione di temere che Voi cominciate a rigettarmi dalla vostra faccia, perchè nè freddo nè caldo io sono. |
A069000829 |
Ma se essi sono commessi a bella posta, e contro alla voce della coscienza, mettono grande ostacolo ai buoni effetti e ai frutti delle nostre comunioni, specialmente se essi son molti e sovente ripetuti. |
A069000829 |
Tali peccati sono altrettante macchie dell'anima, altrettante piaghe del cuore, altrettante nuvole, che pongonsi tra Dio e noi, e c'impediscono i raggi benefici del Sole di giustizia. |
A069000832 |
2° Volontariamente si introduce nella gola qualunque sia cosa digeribile, come sono le medicine. |
A069000832 |
3° Si inghiottiscono involontariamente goccie di acqua o fiocchi di neve {453 [461]} che ci entrano in bocca quando piove o nevica, oppure animaletti che sono per l'aria. |
A069000832 |
4° Le cose che ci entrano anche volontariamente nella gola, se non hanno virtù alcuna di alimento, non possono essere nè cibo, nè bevanda, come sono i metalli, e la terra, i cappelli, le ossa e ceneri, non lo rompe, come dice s. Tommaso, se le suddette goccie fossero inghiottite a caso, e non sieno tuttavia in grande quantità. |
A069000834 |
Due sono le preparazioni alla santa Comunione: una remota, l'altra prossima. |
A069000834 |
Queste sono in breve le disposizioni del corpo e dell'anima, colle quali accostarci dobbiamo alla santa Comunione. |
A069000848 |
Io vi offro questa comunione coll'intenzione di ottenere da Voi tutte le grazie necessarie per cangiar vita, quelle virtù che mi mancano, la vostra assistenza per resistere a tutte quelle tentazioni, a cui sono più soggetto, e nelle quali son più solito a cadere. |
A069000851 |
S. Giovanni Battista, santificato nel seno materno, non osa toccar la vostra persona, protesta di non essere degno di sciogliervi le scarpe: il principe dei vostri apostoli va gridando: Signore, allontanatevi da me che sono un peccatore, ed io pieno di peccati, avrò l'ardire di accostarmi a Voi?. |
A069000852 |
Se nell'antica legge era d'uopo essere puro e santificato per mangiare i pani esposti sulla mensa del vostro tempio, i quali non erano che l'ombra del mistero {471 [479]} eucaristico, come mai io essendo così privo di santità oserò mangiare il pane degli Angeli? Voi avete comandato, o Signore, che si mangiasse l'agnello pasquale con pane senza lievito e con lattughe; posso io accostarmi a mangiare il vero agnello in tal modo? Sono io un pane senza lievito di malizia? Ho io una vera contrizione significata per l'amarezza di quelle erbe? Ah! io temo ed ho ragion di temere nell'accostarmi alla vostra mensa essendo sì lontano dall'aver cotali disposizioni. |
A069000858 |
Perverso che io sono! io fui cattivo appunto perchè Voi foste buono verso di me. |
A069000859 |
Io detesto i miei peccati non solo perchè mi hanno meritato i terribili castighi della vostra giustizia, non solo perchè mi fecero perdere i diritti all'eredità dei vostri figli, ma specialmente perchè con essi mi sono reso colpevole della più mostruosa {475 [483]} ingratitudine verso di voi, mio sommo benefattore; ma sovratutto perchè ho offeso voi, bontà infinita, santità perfetta, beltà degna di ogni amore, di ogni nostra affezione. |
A069000870 |
Ah! Signore, io non sono che peccato, e voi la santità medesima; voi siete Dio, ed io un niente. |
A069000876 |
Ah! i miei voti sono al fine esauditi, il mio Dio si avvicina. |
A069000877 |
Quando il sacerdote pronunzia il Domine, non sum dignus, riconoscete di bel nuovo la vostra indegnità dicendo: Ma chi siete voi, o Signore, e chi sono io per accostarmi a voi e ricevervi in me? Voi siete il mio Dio e venite a me! Voi siete il Dio della santità, ed io un vile peccatore! Non son degno che voi veniate a visitarmi; ma parlate, gettate gli occhi vostri pietosi sopra la mia miseria. |
A069000883 |
[19] sono di parere che, durando le specie sacramentali, la s. Comunione continui a conferire grazie all'anima, secondochè il cristiano se ne rende capace per nuovi atti di fede, di amore, di adorazione, di offerta, di gratitudine ecc. |
A069000912 |
Maria, io sono vostro figlio, è di vostro onore che io sia molto buono. |
A069000933 |
Fate, ve ne scongiuro, Dio mio, che la compassione mia sia giovevole a quell'anima: e se le mie preghiere non sono {512 [520]} abbastanza pure, e le mie opere non sono abbastanza sante per essere a Voi offerte ascoltate benignamente i sospiri e le preghiere della Chiesa, colla quale unisco le mie, e volgete gli sguardi a Gesù Cristo vostro unico Figliuolo, il quale per tutti soddisfece sovrabbondantemente. |
A069000946 |
Chi son io dunque da oppormi a Dio, da rivoltarmi contro di lui, da oltraggiarlo nel modo il più ingrato? Io non sono che una misera creatura, nulla io posso, nulla io ho, a nulla son capace, che a fare il male. |
A069000946 |
Io sono un mostro d'ingratitudine; mi sono servito de' suoi benefizi per offenderlo. |
A069000946 |
Io sono un perfido, che ruppe i vincoli della più santa amicizia, un traditore, che vilmente abbandonò gli interessi del suo sovrano, un figlio iniquo, che odia il più amabile dei padri. |
A069000949 |
Vedi, mi dic'egli dall'alto della croce, vedi il mio capo coronato di spine, il mio corpo piagato, e tinto del proprio sangue, chiusi gli occhi miei, scomposte le mie membra, la mia Umanità soggetta alla morte più dolorosa; sono i tuoi peccati, che mi hanno ridotto a questo stato d'ignominia e di dolore. |
A069000954 |
Oh! come mi sono ingannato nel credere che io non avrei avuto niente a temere per la mia salute commettendo con {524 [532]} tanta facilità il peccato veniale. |
A069000960 |
I desideri miei di santificazione sono ognora sterili ed infruttuosi. |
A069000960 |
Se io esamino il cuor mio, altro non trovo che indifferenze pel servizio di Dio, che la ricerca di me stesso, che una brama di farmi stimare dagli altri, che un grande {526 [534]} attacco a' miei comodi, che un'ingiusta pretensione che tutti si acconcino alla mia indole nel mentre stesso che io sono così impaziente verso agli altri. |
A069000961 |
Il padrone ordina al vignaiuolo di tagliare il fico, perchè sono parecchi anni che occupa inutilmente il terreno nella sua vigna... Io sento nel fondo del mio cuore gli amari rimproveri che mi fa il Signore. |
A069000969 |
Io sono più debitore all'amore del mio Dio di quello che lo siano tutte le gerarchie celesti insieme. |
A069000975 |
Ah! potessi con opere gradevoli al cuore di Gesù riparare a tutti i peccati commessi! Oh! mi fosse dato di {533 [541]} riparare con divoti esercizi di pietà alla tiepidezza, alla dissipazione di cui mi sono reso colpevole innanzi a Dio! Oh potessi di continuo camminare alla sua presenza!. |
A069000981 |
Gli eretici, gli increduli, gli empi, i cattivi cristiani usano {535 [543]} mille industrie per corrompere la fede ed i costumi... ed avrò io la viltà di dire con Caino: Sono io forse il custode del mio fratello?. |
A069000986 |
Ah sì! riposi il mio spirito nel pensiero del cielo, dove tutte le più belle corone sono riserbate alla carità. |
A069000989 |
Quali sono le cose che amo di più? queste lascierò egualmente. |
A069000990 |
Che diverranno sotterra questo capo, queste mani, questo corpo per cui tanto ora mi occupo? Non sono io un insensato da accarezzare cotanto ciò, che fra breve sarà cibo dei vermi, cenere e polvere?. |
A069000992 |
Morrò io senza potermi {540 [548]} confessare? non lo so; ma ben so che io posso perdere tutto ad un tratto la parola: del resto a che sono ancora capaci gli ammalati? che pazzia far conto su quell'ultimo momento trattandosi di una eternità?. |
A069001000 |
I tuoi peccati sono grandi è vero; ma la sua misericordia è più grande ancora, anzi è infinita. |
A069001000 |
Quale grande ingiuria tu gli faresti se in lui non mettessi la tua confidenza! Speriamo in Gesù Cristo; il suo sangue fu per noi versato, a noi appartengono i meriti suoi, i quali sono più che sufficienti a pagare i nostri debiti. |
A069001021 |
Quantunque siano questi talvolta molto preziosi, tuttavia il più sovente sono {551 [559]} trascurati e dimenticati per anni e secoli. |
A069001021 |
Sono pur queste un ricchissimo spirituale tesoro; e nondimeno quanto sono pochi quelli che cerchino di farne acquisto! E quello che duole di più si è che molti non si arricchiscono di questi spirituali tesori non tanto per ignoranza, quanto per poco conto che ne fanno. |
A069001022 |
Accostandoci noi colle dovute disposizioni al Sacramento della Confessione, se siamo rei di peccati mortali, in virtù di questo sacramento, ci viene restituita la grazia di Dio e perdonata la pena eterna: ma questa pena eterna viene convertita in una gravissima pena temporale: se i nostri peccati sono solamente veniali, ci viene accresciuta la grazia, e perdonata una parte della pena temporale, ma ce ne rimane ancora una parte, la quale si dee scontare o in questa vita o nel Purgatorio. |
A069001022 |
Due sono gli effetti funesti di qualunque peccato mortale: la privazione della grazia di Dio, e la pena eterna dell'inferno. |
A069001024 |
Ma di tale contrizione non sono che pochissimi gli esempi. |
A069001025 |
Ma che sono mai cotali penitenze in paragone del cumulo di pene temporali, che noi ci aumentiamo ogni dì più coi nostri peccati? Quanto tempo perciò non ci toccherebbe patire nel purgatorio, qualora non venisse in nostro aiuto questa buona madre la santa chiesa! Essa non ci viene meno in tanto bisogno. |
A069001032 |
Apparisce dunque chiaramente che le indulgenze non sono una arbitraria invenzione dei preti, come empiamente vanno dicendo ai dì nostri alcuni disgraziati. |
A069001032 |
Di questa pratica sono testimonio fra gli altri Tertulliano |
A069001032 |
Sono testimoni {562 [570]} di ciò i padri della Chiesa s. Ambrogio, s. Leone Magno. |
A069001033 |
Le indulgenze parziali sono quelle che si riferiscono ad un determinato numero di giorni, o di quarantene, o di anni, e colle quali si ottiene la remissione di quella quantità di pena temporale, che si conseguirebbe compiendo la penitenza ordinata dagli antichi canoni della Chiesa per lo spazio di tal numero o di giorni o di quarantene o di anni. |
A069001033 |
Le indulgenze sono plenarie e non plenarie ossia parziali. |
A069001047 |
Le opere che ordinariamente vengono prescritte per godere del giubileo sono: 1° la confessione, la quale deve essere fatta anche da quelli che hanno solo peccati veniali, e che la frequentano anche ogni otto giorni e più spesso ancora; 2° la comunione, dalla quale sono dispensati solamente quelli che non ne sono idonei: 3° la visita delle chiese stabilite dal superiore ecclesiastico; 4° un digiuno, al quale non si deve già essere obbligato per altre parti, ed a cui sono pur tenuti quelli, che non hanno ancora l'età richiesta pei digiuni della Chiesa; 5° una limosina da farsi ai poveri; 6° una preghiera vocale, fatta se si può, in chiesa, e secondo l'intenzione del sommo pontefice. |
A069001058 |
Tutte queste indulgenze e plenarie e parziali sono applicabili alle anime del Purgatorio. |
A069001060 |
Sono da eccettuarsi le corone. |
A069001070 |
I Vergini, diceva s. Cipriano, sono i più bei fiori della Chiesa, le pecorelle più elette del gregge di Gesù Cristo, il perfetto modello della sua santità, l'ornamento della divina sua grazia, il capo d'opera dell'onore e della gloria. |
A069001070 |
Ora lo paragonano allo stato degli Angeli, e lo chiamano immagine dell'incorruttibilità che godranno i corpi nella gloria; altra volta sollevano i vergini fin sopra gli angeli, perchè questi sono puri di natura, queglino in virtù di combattimento. |
A069001072 |
Difendetemi dalle passioni che sono le nemiche capitali della purità verginale, cioè la vanità e l'ambizione di piacere. |
A069001074 |
O mio Gesù, Voi avete col sangue vostro lavata l'anima mia, ed io avrò l'ardire di macchiarla così facilmente? Voi pendete dalla croce tutto piagato, ed io attenderò a soddisfare questo corpo, seguitando le mie cattive inclinazioni? Io sono proprietà vostra così preziosa, e mi abbandonerò di nuovo al peccato, dal quale mi avete riscattato colla morte vostra? Ah! no giammai, Gesù, sposo diletto dell'anima mia. |
A069001078 |
Al contrario si contano a migliaia i giovani discoli, che sono la desolazione dei genitori e di chi si occupa di loro; ma se si va alla radice {595 [603]} del male si conosce, che la loro condotta comincia ad apparire tale nella poca o nessuna preparazione alla prima Comunione. |
A069001079 |
Per amore della vostra gloria, e della mia salute concedetemi le grazie che mi sono necessarie, affinchè io possa degnamente prepararmi. |
A069001080 |
Oimè! Benchè ancora si {597 [605]} giovane io vi ho già le mille volte offeso! Infelice che io sono! Io ho ragione a temere di avere già macchiata la bianca stola dell'innocenza di cui mi avete rivestito nel santo battesimo. |
A069001082 |
Beneditemi, o misericordioso Gesù; benedite i miei sforzi, penetratemi di una fede viva, di una riconoscenza tenera, e di un amore sì ardente, che io possa essere sicuro delle mie disposizioni, e possa sperare di ricevervi degnamente quanto si può da una meschina creatura qual io sono. |
A069001093 |
Questo timore siami qual freno potente, che mi trattenga quando sono per cadere nel peccato, o qual forte {605 [613]} stimolo a prestamente alzarmi qualora avessi la disgrazia di soccombere. |
A069001094 |
Sono ora ascritto alla vostra celeste milizia; ho ricevuto il carattere di soldato cristiano. |
A069001097 |
Infatti quanti oggidì ancora sono immersi nell'idolatria, e in turpi errori, quanti ancor non conoscono il loro Creatore, il loro Salvatore Gesù Cristo, e vivono perciò lontani da quella Chiesa, fuori della quale non si può avere salute! Tutta questa gente menano una vita incerta ed infelice su questa terra, muoiono senza alcun conforto, e vanno a perdersi eternamente. |
A069001104 |
Gesù Salvatore e Redentore degli uomini, il quale avete restituito ad una madre desolata l'unico figlio, di cui ella inconsolabilmente piangeva la morte, e che nella parabola del padre del figliuol prodigo, avete manifestato la vostra misericordia pei figli che sono fuori dalla retta via; ricordatevi ora del mio che si trova sul sentiero della perdizione. |
A069001110 |
Dio Creatore e pieno di misericordia, a Voi io sono debitore della mia vita. |
A069001115 |
Io sono giovane ancora e inesperto; non conosco i pericoli che da tutte parti mi circondano. |
A069001115 |
Sono debole ed incapace a superare grandi difficoltà. |
A069001117 |
Io sono altamente addolorato di avervi fino ad ora così malamente servito; e poichè voi ancora mi promettete di aggradire le ultime ore della mia terrestre dimora, vi prometto di tutte impiegarle nel vostro santo servizio. |
A069001119 |
Forse ahimè! tale condizione me la sono procacciata co' miei disordini. |
A069001119 |
O mio Dio, fatemi ricorrere spesso alla mente questi santi pensieri; essi mi sono necessari per sostenermi rassegnato nella povertà, nella miseria, in cui mi tocca passare i miei giorni. |
A069001119 |
Oh! quando io penso che voi stesso, mio adorabile Salvatore, avete eletto questo stato a preferenza {636 [644]} di quello dei ricchi; quando io penso che voi lo avete onorato e santificato nella vostra persona, non dovrò io riputarmi felice di avere con voi questa santa uniformità, o almeno sul vostro esempio sopportare con rassegnazione tutte le pene che in questo stato s'incontrano in vista delle ricompense eterne che voi mi tenete preparate? Sono povero in questo mondo, ma potrò esser ricco nell'altro; vivo nelle umiliazioni presso gli uomini, ma con queste posso guadagnarmi la stima, la gloria degli Angeli, dei Santi; non posseggo campi della terra, ma posso sperare i giardini del cielo. |
A069001119 |
Per questo invece di profittarmene, come io doveva, mi sono abbandonato ai fastidi, allo scoraggiamento, e ciò che peggio si è, ai lamenti, alle mormorazioni, alle impazienze. |
A069001120 |
Niente di sicuro avvi nel mio stato; sono sempre fluttuante tra la speranza di qualche buona riuscita, e il timore di mille sventure, esposto alle ingiurie del tempo, alla mala fede degli uomini, a cento ostacoli che posso nè evitare nè prevedere. |
A069001120 |
Quando in certi momenti di riposo, che per me sono assai rari, io rifletto alquanto, ahimè! dico a me stesso, qual sorte è mai la mia! Io mi sento oppresso dagli affari, da mille inquietudini agitato. |
A069001135 |
Io sono soldato di Gesù Cristo, prima di esserlo della patria; fate che ciò io non dimentichi mai, e mai non abbia la viltà di arrossire della gloriosa divisa del mio Redentore; io rinnovo oggi alla vostra presenza di essere suo seguace, suo campione. |
A069001135 |
Non sono tanto le fatiche, le privazioni, i pericoli corporali che mi spaventano, quanto le occasioni in cui mi trovo di perdere la vostra amicizia, l'anima mia per tutta l'eternità. |
A069001142 |
Le disgrazie del tempo, i disordini delle stagioni, gli uragani, le grandini, le siccità, le innondazioni devastano assai frequentemente le campagne, e ci tolgono la speranza delle raccolte; e spesso dopo aver bagnato la terra co' miei sudori, sono costretto ancora a bagnarla delle mie lagrime. |
A069001143 |
Conosco, o mio Dio, che sono i nostri peccati, che ci attirano i vostri flagelli, e pure tale è il nostro acciecamento, che non cerchiamo di disarmare la mano che ci percuote. |
A069001144 |
Mi sono abusato della vostra bontà, è vero, o mio Dio; ma ora me ne pento, per l'avvenire vi sarò più fedele, più obbediente, più rassegnato. |
A069001144 |
Per colpevoli che eglino siano, sono pur sempre opera delle vostre mani, e prezzo del vostro sangue. |
A069001146 |
Fate che nel regolarmi co' miei servi abbia sempre in mente che io pure sono servo, ed ho in Cielo un Padrone supremo, che osserva i miei trattamenti, e un giorno me ne dimanderà conto strettissimo, e non permettete giammai che io commetta a loro riguardo cosa alcuna, che possa essere agli occhi vostri dispiacevole. |
A069001162 |
O Dio, che in mezzo al Mar Rosso faceste passare a piedi asciutti i figli d'Israele e che a voi conduceste i Magi colla scorta della stella, concedetemi, vi prego, un viaggio felice e giorni tranquilli, affinchè in compagnia del vostro santo Angelo, al luogo, dove sono incamminato, e infine al porto dell'eterna salute, io pervenga felicemente. |
A069001172 |
sia {669 [677]} egli lodato dagli angeli e dagli uomini tante volte quante sono le foglie degli alberi, le stelle del firmamento, gli atomi di polvere sulla terra, le gocce d'acqua nel mare.... |
A069001185 |
Eterno Iddio, Creatore di tutte le cose, rammentatevi che le anime degli infedeli (degli eretici, e dei peccatori) sono pur l'opera delle vostre mani, e son fatte a vostra {674 [682]} immagine e somiglianza. |
A069001195 |
Io ne provo un profondo dolore perchè essi vi offendono, e perchè ogni volta che mi vi sono lasciato trasportare, ho peccato contro di voi, Dio d'infinita bontà! Sì, tanto è, qualsiasi cosa mi abbia a costare d'ora innanzi, io non voglio più dar retta a suggerimenti così pericolosi. |
A069001199 |
Se in tutti i tempi i romanzi furono riguardati dai santi Dottori della Chiesa quali libri pericolosi, se i tristi effetti di simili scritture furono sempre mai rilevanti, quanto maggiormente libri cotali sono pericolosi e da condannarsi ai giorni nostri, in cui la fiaccola della fede in una parte della società è spento, e domina una grande corruzione nei costumi? I romanzieri dell'età nostra per mettersi d'accordo con questa società corrotta hanno permesso alla loro immaginazione di oltrepassare tutti i limiti dell'onestà, e in tal modo la tazza piena di veleno presentano alla più sfrenata gioventù, alla gente già presta a corrompersi, e così l'immoralità delle loro produzioni diventa spaventevole non solamente {681 [689]} per quelli che ancor camminano sotte le bandiere del Vangelo, ma per coloro eziandio, i quali giudicano le cose solo secondo i principii della probità naturale e del pudore. |
A069001205 |
Nè si dica poi che tali libri si leggono perchè spicca in essi uno stile fiorito, una buona composizione, un gusto squisito; imperocchè io nego apertamente che questi pregi si trovino nei romanzi, tradotti specialmente da lingue straniere pieni come sono di barbarismi, in cui si scorge uno stile gonfio, capaci di guastare bensì, non mai di formare uno stile elegante, una lingua pura e propria, nego che tali pregi si trovino in certi libri vuoti di non altro fuorchè di empietà. |
A069001209 |
Io eccettuo, si intenda, da questo numero le rappresentazioni teatrali che hanno luogo nelle famiglie cristiane, le quali mentre possono porgere onesto divertimento, non presentano alcun pericolo nè per la fede, nè pei costumi; ma pur troppo tali composizioni sin'ora sono rare; mentre nelle rappresentazioni pubbliche oggidì, quasi sempre si mira a spargere largamente nel popolo l'irreligione e la corruttela. |
A069001209 |
Le ricavano dal vizio di cui sono infette le opere che si rappresentano, dalla cattiva morale che vi si insegna; dalle passioni che suscitano, dalle cattive impressioni che lasciano, specialmente quando tutto questo è sostenuto dalla declamazione, e renduto maggiormente sensibile dalla presenza di oggetti {691 [699]} seducenti, dalla viva pittura delle passioni che portano alla tenerezza, alla voluttà. |
A069001209 |
Queste ragioni essi le ricavano dalla natura medesima di questi pubblici spettacoli, i quali altro non sono che pompe del demonio, o cui ogni fedele ha rinunziato nel santo battesimo: Pompae Satanae sunt theatra, dice san Giovanni Grisostomo (I, 21 ad populum ). |
A069001209 |
Tali appunto sono i pericoli che presenta il teatro, fatto ancor assai più riprovevole oggidì per le massime anticristiane, di cui è ripiena la maggior parte delle opere recenti, per le calunnie, pei sarcasmi che sonvi così sovente sparsi contro la Chiesa Cattolica, per l'impiego profano, per gli scherni, per le derisioni a cui si espongono non di rado i misteri più sacrosanti di nostra Religione. |
A069001210 |
Imperocchè io rispondo, che queste ragioni non hanno che l'apparenza di ragioni, mentre in realtà sono meri pretesti. |
A069001210 |
Può ella convenire a tutte le età una cosa, che ci espone sovente al pericolo di peccato? Si possono essi ingentilire i costumi in quei luoghi, che sono, e vennero costantemente riguardati come il tempio del demonio, il seggio dell'impurità? Sarà opera solo di mente piena di pregiudizi, di zelo maligno condannare quegli spettacoli, che eccitano alla mollezza, all'incontinenza? che riempiono la mente di brutti pensieri, il cuore d'impuri desideri? Oh! il bel mezzo davvero, che sono le commedie, le tragedie e simili per formar lo spirito, per correggere i costumi! Venne forse già fatto a qualcuno che recandosi a queste rappresentazioni vi abbia imparato a diportarsi con maggior riserbatezza, ad essere più cauto, più guardingo, più casto? Riportò forse qualcuno di là una più delicata coscienza, idee più pure, maniere meno libere nel parlare, nel trattare? e tu, lettor mio, qualora fossi amante dei teatri, dimmi di grazia, all'uscir da quei luoghi li sentisti forse crescere l'amore della divozione, ti sentisti animato a menare una vita più da cristiano? Ah! entra in {693 [701]} te stesse, esaminati spassionatamente, e vedrai se non trovi di che rimproverarti dinnanzi a Dio. |
A069001211 |
La liberta del ballo autorizza, per così dire, ogni famigliarità più pericolosa; gli occhi, gli orecchi, l'odorato, il tatto e anche il gusto vi trovano come un pascolo continuo; quindi la sensualità cresce e vi infiamma le passioni, le quali si accendono a misura che sono fomentate. |
A069001212 |
Dove si suona e si balla, dice questo santo, ivi sono tenebre degli uomini, perdizione e rovina per le donne, si apporta tristezza agli angeli, e si dà motivo al demonio di far festa: Ubi citharae et choreae, ibi virorum tenebrae, mulierum perditio, angelorum tristitia, diaboli festum. |
A069001221 |
Queste conversazioni, continua il medesimo santo, sbandiscono non solo l'amor celeste, ma ancora il timor di Dio, snervano lo spirito, scemano il credito: in una parola, sono {701 [709]} il solazzo dei cuori, ma la peste delle anime (Filot. |
A069001221 |
Sono buone quando non sono troppo prolungate; quando si fanno tra persone dabbene e non pericolose; quando vi si discorre di cose buone, o almeno per sè indifferenti. |
A069001222 |
Queste sono per es. |
A069001606 |
D. Ci sono i Maomettani, i Protestanti cioè i Calvinisti ed i Luterani, ed avvi la Chiesa Cattolica Romana; in quale di queste società noi possiamo con certezza trovare la vera religione?. |
A069001608 |
D. Quali sono cotesti caratteri che dimostrano la divinità della Chiesa Cattolica Romana, mediante i quali noi possiamo con certezza conoscere che essa sola sia la vera Chiesa di Gesù Cristo? {744 [752]}. |
A069001609 |
R. I caratteri, che ci fanno con certezza conoscere la divinità della vera Chiesa, sono quattro, cioè: Una, Santa, Cattolica, Apostolica. |
A069001620 |
1° Non sono Una, perchè non hanno la medesima fede, nè la medesima dottrina, nè uno stesso capo. |
A069001621 |
2° Non sono sante; perchè rigettano tutti od in parte i Sacramenti, da cui solo deriva la vera santità; professano più cose contrarie al Vangelo, ripugnanti a Dio medesimo. |
A069001622 |
3° Non sono cattoliche, perchè sono ristrette in alcuni luoghi ed in questi luoghi medesimi cangiano la loro dottrina a seconda dei tempi. |
A069001622 |
Neppure sono cattoliche riguardo al tempo, giacchè, paragonate alta religione Cattolica, contano pochi {747 [755]} secoli di esistenza, non oltrepassano l'epoca dei loro fondatori, niuna si estende fino a Gesù Cristo. |
A069001623 |
4° Non sono apostoliche, perchè non professano anzi rigettano molte cose dagli Apostoli credute ed insegnate. |
A069001625 |
R. No: perchè le medesime verità del Vangelo predicate da Gesù Cristo e dagli Apostoli sono quelle stesse che si predicarono in tutti i tempi, e si predicano presentemente nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana. |
A069001638 |
D. Chi sono i capi dei Protestanti?. |
A069001639 |
R. I capi de' Protestanti sono Calvino e Lutero, vissuti alla metà del secolo decimosesto. |
A069001642 |
D. Dunque costoro non sono nella Chiesa di Gesù Cristo?. |
A069001643 |
R. Costoro non avendo per capo Gesù Cristo, non {749 [757]} possono appartenere alla sua Chiesa, onde non sono nella Chiesa di Gesù Cristo, ma come dice s. Gerolamo, sono nella Sinagoga dell'Anticristo, cioè in una Chiesa opposta a quella di Gesù Cristo. |
A069001649 |
2° Si salvano eziandio coloro che sono in buona fede, cioè sono fermamente persuasi di trovarsi {750 [758]} nella vera religione. |
A069001649 |
Perciocchè costoro nel loro cuore sono cattolici, e se conoscessero la religione cattolica certamente l'abbraccerebbero. |
A069001662 |
Ma costoro sono in errore, perciocchè tali fatti non furono mai dalla Chiesa nè comandati, nè approvati. |
A069001663 |
Al contrario le storie sono ripiene di fatti di uomini, i quali in punto di morte rinunciarono alle credenze eretiche per morire nel seno della {752 [760]} santa Romana Chiesa. |
don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html |
A070000002 |
Metteremo la circolare pontificia con cui i vescovi del mondo cattolico sono invitati di recarsi a Roma;. |
A070000029 |
Pietro, Giacomo e Giovanni sono i tre discepoli che ebbero segni di particolare benevolenza dal Salvatore, i quali eziandio dal loro canto gli si mostrarono in ogni incontro fidi e leali seguaci. |
A070000031 |
Tanto è vero che coloro i quali confidano in Dio non sono mai confusi. |
A070000032 |
Pietro che cominciava a ravvisare qualche cosa di sovrumano nella persona del Salvatore conobbe tosto essere quello un prodigio, e pieno di stupore, riputandosi indegno di stare con lui nella medesima barca, umiliato e confuso gettossi ai piedi suoi dicendo: Signore, io sono un miserabile peccatore; perciò vi prego di allontanarvi {8 [24]} da me. |
A070000036 |
A tutti gli Apostoli, dice s. Ambrogio, comanda di gettare nelle onde le reti; perciocchè tutti gli apostoli e tutti i pastori sono tenuti a predicare la divina parola, e a custodire nella nave ovvero nella Chiesa quelle anime che avrebbero guadagnato colla loro predicazione. |
A070000044 |
Ripigliò Gesù: Ma voi chi dite che io sono? Pietro allora si avanzò e a nome degli altri apostoli rispose: Voi siete il Cristo figliuolo di Dio vivo. |
A070000049 |
Le chiavi sono il simbolo della potestà. |
A070000060 |
Come lo vide il Salvatore, cui ogni cosa era manifesta, lo chiamò a se e gli disse: Dimmi, o Pietro, chi sono quelli che pagano il tributo, sono i figliuoli del re ovvero gli estranei alla famiglia reale? Pietro rispose: Sono gli estranei. |
A070000060 |
Dunque, riprese a dire Gesù, i figliuoli sono esenti da ogni tributo. |
A070000060 |
Il che voleva dire: Dunque io che sono, come tu stesso hai dichiarato, il figliuolo di Dio vivo, non sono obbligato a pagar nulla ai principi della terra; tuttavia questa buona gente non mi conosce siccome tu, e ne potrebbe prendere scandalo; perciò intendo di pagarlo. |
A070000062 |
Gesù che poco per volta voleva correggerli dei loro difetti, giunti che furono alla sua presenza, fece loro conoscere come le grandezze del cielo sono ben diverse da quelle della terra, e che colui il quale vuole farsi il primo, conviene che si faccia l'ultimo in terra. |
A070000069 |
Il Salvatore dopo d'aver compiuto quell'atto di umiltà si volse a' suoi Apostoli e loro disse: Vedeste ciò che io ho fatto? Se io che sono vostro Maestro e padrone vi ho lavato i piedi, voi dovete fare altrettanto fra di voi. |
A070000075 |
Da queste parole è parimenti confermata {42 [58]} l'autorità infallibile che Gesù Cristo compartì a s. Pietro; perciocchè se egli doveva per ordine divino sostenere e confermare nella fede i suoi fratelli, che sono gli apostoli, e se Gesù pregò affinchè questa fede in Pietro non venisse mai meno, non si può metter in dubbio l'infallibilità di s. Pietro e de' suoi successori senza dire che la preghiera del Salvatore non sia stata esaudita e che Dio abbia abbandonalo il genere umano in preda all'errore, esposto a mille pericoli di perdere la fede, senza guida sicura che gli possa additare la via sicura di salvamento. |
A070000085 |
E vi sono ragioni per credere che egli siasi trovato in compagnia dell'amico suo Giovanni ai piedi della croce. |
A070000100 |
Poco prima di salire al cielo volle radunare i suoi Apostoli e dopo di aver dato loro a conoscere il supremo ed assoluto potere che egli aveva in {60 [76]} cielo e in terra, conferì a s. Pietro e a tutti gli Apostoli la facoltà di rimettere i peccati dicendo: Come il mio padre celeste mandò me, così io mando voi; Ricevete lo Spirito Santo, quelli a cui rimetterete i peccati, sono rimessi; quelli a cui li riterrete, sono ritenuti. |
A070000106 |
Al presente la Chiesa non adopera più questo mezzo, avendo {65 [81]} moltissime altre vie per conoscere coloro che sono chiamati al ministero dell'altare. |
A070000106 |
Pertanto furono presentati due, che sono Giuseppe, nominato anche Barsaba (che aveva per soprannome il Giusto) e Mattia. |
A070000111 |
Questi uomini non sono già ubbriachi come pensate voi, poichè siamo soltanto alla terza ora del mattino, in cui siamo soliti ad essere digiuni. |
A070000121 |
Dopo Mosè principiando da Samuele, tutti i profeti che vennero dipoi predissero questo giorno, e le cose che sono avvenute. |
A070000126 |
Ma sta scritto che sono inutili gli sforzi degli uomini quando sono contrari al volere di Dio. |
A070000138 |
Ma Iddio per dimostrare eziandio questa volta che sono vani i progetti degli uomini, quando sono contrarii ai voleri del cielo, e che Egli può fare quel che vuole, e quando lo vuole, mandò in quella notte medesima un angelo che, aperte le porte della prigione, li cavò fuori dicendo loro: « In nome di Dio andate e con sicurezza predicate nel tempio in presenza del popolo le parole di vita eterna. |
A070000140 |
Mentre stavano consultando intorno a ciò che dovessero deliberare, sopraggiunge uno dicendo: Nol sapete? quegli uomini, che metteste ieri in prigione, sono ora nel tempio a predicare con maggior fervore di prima. |
A070000141 |
Il sommo sacerdote volgendo loro la parola disse: Sono appena alcuni giorni che noi vi abbiamo strettamente proibito di parlare di questo Gesù Nazareno, e intanto voi avete riempiuta la città di questa nuova dottrina. |
A070000155 |
Teofilo sentendo a dire che aveva fatto risuscitare dei morti si acquietò, e con aria di maraviglia soggiunse: Tu dici che questo tuo Dio risuscitò dei morti, ora se tu in suo nome farai risuscitare un mio figliuolo che morì alcuni giorni sono, io crederò quanto mi predichi. |
A070000161 |
Chi sono mai questi Santi? I cristiani dei primi tempi per la vita virtuosa e mortificata che tenevano erano chiamati Santi, e con questo nome dovrebbero potersi chiamare i cristiani d'oggidì che al pari di quelli sono chiamati alla santità. |
A070000166 |
Vedi, dice una, quest'abito fu opera della sua carità; questa tonaca, i calzari di quel ragazzo, altre soggiungono, sono cose tutte donate da lei. |
A070000170 |
Attonito l'Apostolo a quel comando, Non sia mai, rispose, che io mangi animali immondi, dai quali mi sono sempre astenuto. |
A070000171 |
I Ss. Padri riconoscono figurati in questi animali immondi i peccatori e tutti quelli che, involti nel vizio e nell'errore, per mezzo del sangue di G. C. sono purificati e ricevuti in grazia. |
A070000172 |
Sceso egli adunque, e vedutili, disse: Eccomi, io sono colui che voi cercate. |
A070000174 |
Ora io sono qui da voi, conchiuse; ditemi pertanto quale sia la cagione per cui mi avete chiamato? Cornelio ubbidì all'invito di Pietro, si levò in piedi e raccontò quanto eragli accaduto quattro giorni prima, protestando che egli e tutti quelli colà radunati erano prontissimi ad eseguire ogni, cosa, che per commissione divina {116 [132]} avesse loro comandato. |
A070000192 |
Nel suo viaggio predicò Gesù Cristo nel Ponto e nella Bitinia, che sono due vaste provincia dell'Asia Minore. |
A070000199 |
Poichè le occupazioni che s. Pietro aveva in Roma non gli permettevano più di potersi recare a visitare quelle chiese che in varii paesi aveva fondato, scrisse una lunga e sublime lettera indirizzata specialmente ai Cristiani che abitavano nel Ponto, nella Galazia, nella Bitinia e nella Cappadocia, che sono provincie dell'Asia Minore. |
A070000201 |
Vi salutano i cristiani che sono in Babilonia cioè in Roma, e vi saluta poi in modo particolare Marco mio figlio in Cristo. |
A070000207 |
Dunque la cosa è chiara che senza la Circoncisione i Gentili sono giustificati per la {142 [158]} fede di Gesù Cristo. |
A070000209 |
Per la qual cosa io giudico con Pietro che i Gentili non sono da inquietarsi dòpo che si sono convertiti a Gesù Cristo; solamente mi pare doversi ordinar loro che per riguardo alla inferma coscienza dei fratelli Ebrei e per agevolare l'unione fra questi due popoli venga proibito di mangiar cose sacrificate agli idoli, carni soffocate, il sangue, e proibita eziandio sia la fornicazione. |
A070000210 |
Le lettere erano di questo tenore: « Gli Apostoli e sacerdoti fratelli a' fratelli Gentili che sono in Antiochia, nella Siria, nella Cilicia salute. |
A070000211 |
Così da ogni fedel cristiano deve credersi che le cose definite nei concilii generali radunati e confermati dal Sommo Pontefice Vicario di Gesù Cristo, e successore di s. Pietro sono verità certissime, che danno i medesimi motivi di credibilità come se uscissero dalla bocca dello Spirito Santo, perchè essi rappresentano la Chiesa col suo capo, a cui Dio ha promesso la sua infallibile assistenza sino alla fine dei secoli. |
A070000234 |
« Ma sappiate, egli dice, che costoro a somiglianza di fonti senza acqua, e di nebbie oscure agitate dai venti sono tutti impostori e seduttori delle anime, che promettono una libertà, la quale va sempre a finire in una miserabile schiavitù in cui si trovano avvolti essi medesimi, dopo di che loro è riserbato il giudicio, la perdizione ed il fuoco. |
A070000236 |
State però ben attenti che in queste lettere vi sono alcune cose difficili ad intendersi, le quali gli uomini ignoranti e leggeri spiegano in senso perverso, siccome fanno eziandio delle altre parti della sacra scrittura, di cui si abusano a loro propria perdizione. |
A070000247 |
Così mentre era imminente la distruzione della città santa di Gerusalemme, e doveva essere arso il suo tempio, Roma che era la capitale e la padrona di tutte le nazioni, diventava per mezzo di quei due apostoli la Gerusalemme della nuova alleanza, la città eterna; e tanto più gloriosa della vecchia Gerusalemme, quanto la grazia del vangelo e il sacerdozio della nuova alleanza sono più grandi del sacerdozio, di tutte le cerimonie e figure della legge antica. |
A070000250 |
Andarono perciò coraggiosamente al sepolcro, lo estrassero di là e lo portarono alle catacombe, che sono un luogo sotterraneo detto presentemente s. Sebastiano, con animo di mandarle in Oriente appena si fosse presentata l'opportunità. |
A070000259 |
Quella chiesa è abbellita di marmi i più squisiti che siansi potuto avere; la sua ampiezza e la sua elevazione giungono ad un segno, che sorprende l'occhio che la rimira; il pavimento, le mura, la vôlta sono con tale maestria ornati, che sembrano aver esausti tutti i ritrovarti {186 [202]} dell'arte. |
A070000260 |
Re, principi, imperatori, e i più grandi monarchi della terra sono venuti ad implorare la protezione di colui che fu tolto da una barca per essere fatto pastore supremo della Chiesa; gli eretici e gl'infedeli stessi furono costretti a rispettarlo. |
A070000263 |
Fortunati que' popoli che sono uniti a Pietro nella persona de' Papi suoi successori. |
A070000273 |
Aggiungansi i molti martirologii delle diverse chiese latine, che dalla più remota antichità sono pervenuti fino a noi, i diversi Calendarii degli Etiopi, degli Egiziani, dei Sirii, i menologi dei Greci; le stesse liturgie di tutte le chiese cristiane sparse ne' varii paesi della cristianità; da per tutto si trova registrata la verità di questo racconto. |
A070000274 |
Che più? i medesimi protestanti alquanto celebri in dottrina, come sono il Cave, Ammundo, Pearsonio, Grozio, {196 [212]} Usserio, Biondello, Scaligero, Basnagio, e Newton con moltissimi altri convengono essere un fatto incontestabile la venuta del principe degli Apostoli a Roma e la morte di lui accaduta in questa metropoli dell'universo. |
A070000277 |
Le liturgie, i martirologi, i medesimi eretici ed altri nemici del cristianesimo sono d'accordo co' più dotti tra i protestanti intorno a questo fatto. |
A070000284 |
Si suole eziandio appellare Apostolica, perchè i suoi pastori sono successori degli Apostoli, ed insegnano la medesima dottrina predicata dagli Apostoli come l'hanno imparata da Gesù Cristo. |
A070000287 |
Considera, e rallegrati in cuor tuo, perchè Dio ti ha creato in questa Chiesa, in cui sono tanti mezzi di salvezza. |
A070000287 |
Considera, o cristiano, e trema riflettendo al gran numero di quelli che non sono in grembo della Chiesa cattolica e perciò tutti fuori della strada che conduce al cielo. |
A070000291 |
Tutte queste {206 [222]} cose, oltre che sono di lor natura visibili, non possono sussistere senza un Capo che comandi, e senza sudditi che obbediscano. |
A070000293 |
Dalla santa Scrittura chiaro apparisce che gli {207 [223]} agnelli ivi indicano tutti i fedeli cristiani, e le pecore sono i sacri pastori, che devono dipendere dal Pastore supremo che è Pietro, e dopo di lui i suoi successori. |
A070000294 |
Appena il Salvatore sali al cielo, egli tosto intraprende il governo della Chiesa, propone la elezione di un Apostolo in luogo di Giuda traditore; egli il primo predica al popolo; primo fa miracoli andando al tempio; primo è instruito da Dio che non solo gli Ebrei, ma anche i Gentili sono chiamati alla fede. |
A070000299 |
La Chiesa è una congregazione di fedeli cristiani sparsi per tutto il mondo, che a guisa di un numeroso gregge sono governati da un pastore supremo che è il Sommo Pontefice. |
A070000301 |
Così tra noi oltre il Papa ed i vescovi, ci sono altri sacri ministri specialmente i parrochi, i quali strettamente uniti e d'accordo coi vescovi aiutano questi nella predicazione e nell'amministrazione dei Sacramenti, li aiutano a mantenere l'unità della fede, e sopra tutto a conservare stretta relazione col Capo della religione, la qual cosa è indispensabile per {211 [227]} tener ognor lontano l'errore dalle verità della fede. |
A070000308 |
Queste sono le principali verità che la nostra religione propone a credersi. |
A070000308 |
È pure verità di fede che avvi un solo Dio in tre persone realmente distinte, che avvi un solo battesimo, una sola vera Chiesa, che è la cattolica; che niuno può salvarsi fuori di questa Chiesa; che è il Romano {215 [231]} Pontefice, cui noi dobbiamo ubbidire come a Gesù Cristo, di cui egli fa le veci; che i Sacramenti insinuiti da nostro Signor Gesù Cristo sono sette, nè più, ne meno. |
A070000309 |
Gli articoli di fede sono tutti legati insieme e formano una catena che lega la ragione colla rivelazione, e si viene a costituire una scala per cui l'uomo monta fino a Dio. |
A070000309 |
Tutte le verità della fede sono da Dio rivelate; quindi chi nega di creder un solo articolo di fede nega di credere a Dio medesimo. |
don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html |
A073000016 |
Un personaggio qualificato voleva un giorno accompagnarlo nel prendere da lui congedo sino alla porta: non s'incommodi, gli disse, perchè io sono figliuolo di un povero contadino, ed in mia gioventù ho condotto al pascolo le pecore e gli armenti. |
A073000017 |
Un'altra volta una buona femmina lo chiamò col titolo di Monsignore, a cui il Santo, povera donna, rispose, voi mi conoscete assai male, e v'ingannate all'ingrosso: imperciocchè io sono un vacaro, figliuolo di un paesano. |
A073000026 |
Nè già si affannava o si spaventava dalla moltitudine o sulle difficoltà degli affari; anzi li seguitava con forza di spirito superiore ad ogni ostacolo, vi si applicava con una sagacità illuminata, ne portava il peso, le cure, la lentezza con una tranquillità di cui solo le grandi anime sono capaci. |
A073000028 |
« Lo spirito umano, diceva, è pronto a ed irrequieto; gli spiriti vivaci e più illuminati non sono sempre migliori se non sono de'più circospetti: si cammina sicuramente seguitando le pedate impresse dalla moltitudine de' Saggi.». |
A073000036 |
Vincenzo non lo perdette mai di vista duranti gli ultimi giorni di sua vita: lo confortò ad elevare lo spirito ed il cuore a Dio, dove gli stavano preparati troni e ricchezze assai più durevoli che le terrene non sono. |
A073000043 |
Sente che la metà degli abitanti di l'alesò sono ammalati, che muoiono dieci o dodici per giorno, che quel luogo avrebbe bisogno di un sacerdote e d' ogni sorta di viveri; all'istante fa partire a sue spese quattro de'suoi preti con un chirurgo, ed invia quasi tutti i giorni una vettura carica di farina, di vino, di carne e di altre derrate; vi impiega quanto danaro egli ha, e quando non può più dar nulla, sollecita la carità di persone potenti. |
A073000044 |
«Sono angustiato per la nostra Comunità, diceva un giorno, ma essa non mi commove tanto quanto i poveri. |
A073000049 |
Riflettiamo pertanto su di ciò, tanto più che a'nostri giorni vi sono molti i quali sembrano virtuosi, e lo sono in fatti, nulladimeno sono inclinati ad una vita dolce e molle, anzichè ad una divozione solida e laboriosa. |
A073000049 |
Si glorifica il mio Padre celeste, dice il Salvatore, allorquando si raccoglie molto frutto, e su di ciò appunto dobbiamo » stare molto in guardia, posciachè vi sono molti i quali avendo l' esteriore ben composto ed il cuore ripieno di buoni sentimenti non vanno più oltre, e troa vandosi nell'occasione di agire rimangonsi inerti. |
A073000049 |
«Poichè sovente, soggiungeva, tanti atti d'amore d'Iddio e n tanti altri, affetti di un cuore tenero, comunque buonissimi e desiderabili, rendonsi tuttavia sospetti se non sono congiunti alla pratica dell'amore di effetto. |
A073000051 |
Assicuratevi, che le massime dei Figlio d'Iddio e gli esempli della sua vita privata non sono sterili, essi producono a suo tempo il loro frutto, e chi opera in contrario, tutto riesce in male.». |
A073000066 |
Le sue cure non riuscirono inutili, si vide più umanità da una parte, e più docilità dall' altra; lo spirito di pace s'introdusse progressivamente, le doglianze si calmarono, i cappellani ordinari poterono parlare liberamente d'Iddio, delle cose dell'anima, e conobbero che gli stessi forzati sono altresì capaci di virtù. |
A073000071 |
Io cerco i mezzi onde possano continuare nelle buone disposizioni in cui si trovano, vado ora ad accordare l' assoluzione a quattro « eretici, che furono convertiti nelle galere, (per cura di Vincenzo) altri ve ne sono che hanno la medesima disposizione; poiché queste cose straordinarie li commo vono assai.». |
A073000072 |
Quanto mai queste cose sono preziose agli occhi di colui, il quale lascia le novantanove pecore nel deserto, per correre dietro ad una sola smarrita. |
A073000074 |
Più case religiose sono un monumento glorioso dell'attività e dell'estensione della sua carità. |
A073000075 |
Ovunque ci sono delle croci, e la vostra età inoltrata vi dove far evitare quelle, che trovereste cangiando di stato.». |
A073000088 |
In que'tempi il processo di due uomini, di cui uno fa abiurare il maomettismo all'altro, è ben presto fatto: sono impalati ambidue senz'altra formalità. |
A073000091 |
Essendo allora i duelli la passione dominante delle persone qualificate, ed il mezzo il più proprio per acquistare quella falsa riputazione, di cui queste sono sì gelose, il nostro militare il quale non sapeva perdonare nè dissimulare un' ingiuria, passava per uno de' più grandi duellisti del suo secolo. |
A073000099 |
Vincenzo avendogli dimandato se non aveva più alcuna difficoltà o dubbio: «No, rispose, io credo tutto ciò che mi avete detto, e sono disposto a rinunciare pubblicamente a tutti i miei errori.». |
A073000100 |
Il nostro santo Sacerdote per assicurarsi vie più dell'integrità della fede del suo proselito lo interrogò sovra alcuni articoli che sono controversi fra noi ed i protestanti, e sopra quelli sui quali era sembrato più lontano. |
A073000101 |
Il santo Sacerdote chiamò al momento uno de'più istruiti, dimandò a lui ciò che dobbiamo credere {83 [297]} circa le sante immagini; il fanciullo rispose essere cosa buona l'averne, e di renderloro l'onore dovuto, non a causa della materia di cui sono formate, ma perchè ci rappresentano nostro Signore, la sua gloriosa Madre e gli altri Santi i quali regnano nel cielo, e avendo eglino trionfato del mondo ci esortano con queste mute figure a seguire la loro fede ed i loro buoni esempi. |
A073000106 |
I forzati, coi quali ho coabitato, non si guadagnano in ala tra maniera; ed allorchè m'è accaduto di parlare loro aspramente, ho guastato tutto; al contrario, allorchè gli ho lodati della loro rassegnazione, ed ho compatito ai loro patimenti, quando ho eletto che erano felici di fare il loro purgatorio in questo mondo, quando ho baciato le loro catene, si è allora che mi hanno ascoltato, hanno glorificato Dio, e si sono posti in istato di salvezza. |
A073000107 |
In quanto al primo principio, diceva la dolcezza e l' umiltà essere due sorelle, che si uniscono molto bene insieme; Gesù Cristo averci insegnato ad unirle quando ha detto: Imparate da me che sono dolce ed umile di cuore; e queste parole sono state sostenute da'suoi esempi; perciò il Salvatore ha voluto avere de' discepoli grossolani e soggetti a vari difetti per insegnare a coloro che sono in dignità la maniera con cui devono trattare quelli di cui hanno la direzione; nè 'potersi vedere la dolcezza eli' egli ha praticato nel corso della sua passione senza essere portati a quella virtù; come quando ha dato il nome di amico al perverso Giuda traditore, e soffrì senz' alcun lamento le crudeltà di una sbirraglia che lo sputacchiava nel viso, ed insultava a'suoi dolori. |
A073000108 |
Quanto al secondo principio Vincenzo diceva che è proprio all'uomo di fallire, come è proprio dei rovi di aver delle spine pungenti; che il giusto stesso cade sette volte, cioè molte volte; che lo spirito al pari del corpo ha le sue malattie; che essendo sovente un uomo da se stesso un grande esercizio di pazienza, non è cosa strana eh' egli eserciti quella degli altri; e che, come l' ha osservato s. Gregorio il Grande, la vera giustizia conosce la compassione, e non conosce collera, nè trasporti; quindi egli conchiudeva, che fa bisogno di dolcezza nel commercio della vita; le parole che ci feriscono sono sovente piuttosto impeti della natura che indisposizioni del cuore; i più saggi non sono esenti dalle passioni; e queste passioni strappano loro qualche volta certe espressioni delle quali si pentono un momento dopo; in qualunque luogo uno sia, devesi sempre soffrire, ma che potendosi nello stesso tempo meritare, è molto utile il fare provigione di dolcezza, poichè senza questa virtù si soffre senza merito ed anche con pericolo della salvezza. |
A073000110 |
I missionari che per vocazione sono obbligati a trattare colla povera gente di campagna, cogli ordinandi ed esercitandi, devono procurare di formarsi queste maniere insinuanti le quali cattivano i cuori. |
A073000111 |
» lo non mi sono servito in vita mia che tre sole volte di parole ruvide per riprendere gli altri; e quantunque avessi creduto da principio di aver qualque ragione d'usare in tal modo, me ne sono sempre pentito in appresso, perché ciò mi è riuscito molto male, quando all'opposto ho sempre ottenuto colla dolcezza ciò che desiderava.» {94 [308]}. |
A073000114 |
I primi sono simili a quei fiumi che scorrono senza fracasso, ma abbondano sempre, nè inaridiscon mai; i secondi somigliano ai {95 [309]} torrenti: come questi da principio fanno un fracasso terribile, ma la loro forza passa col loro straripamento; essi non varino che per ghiribizzo, e perciò vanno molto male. |
A073000114 |
«Niuno, diceva, è più costante nel bene di coloro che fanno professione di dolcezza; queglino al contrario che si lasciano trasportare dalla collera e dalle loro passioni, sono d'ordinario molto incostanti. |
A073000117 |
La sua modestia, il tuono con cui proferiva le parole che rammentano al sacerdote i propri falli e la propria dignità; la serenità del suo volto allorchè si volgeva al popolo per annunziargli la pace e la benedizione del Signore; in una parola tutto ciò che si vedeva in lui quanto all'esteriore, era proprio a far impressione sopra coloro, cito ne sono meno capaci; sembrava di veder un Angelo all'altare. |
A073000119 |
Sebbene avesse una tenera e singolare divozione per tutti i misteri di nostra santa fede, quei della SS. Trinità e dell'Incarnazione, che sono la sorgente degli altri tutti, furono per lui l'oggetto d'un culto più particolare. |
A073000122 |
« Quei cari defunti, diceva, sono i membri vivi di Gesù Cristo; sono animati dalla sua grazia ed assicurati di partecipare un giorno alla sua gloria; a questi titoli siamo obbligati ad amarli, a servirli, ad assisterli a tutta possa.» Vincenzo dimenticava ancor meno i benefattori della sua congregazione; vi si dice in loro suffragio in comune il salmo De profundis tre volte al giorno, cioè ai due esami particolari che {105 [319]} precedono la refezione, ed all'esame generale della sera; ed è cosa assai bella il vedere una numerosa comunità non portarsi mai a prendere il suo nutrimento, se non dopo aver pregato per coloro che li hanno beneficati. |
A073000128 |
Un signore che era andato a chiedergli per suo tiglio un benefizio quale non aveva potuto ottenere, lo trattò molto male sulla soglia della sua casa in presenza di tutti coloro che ivi si trovavano: «Avete ragione, signore, gli disse il sant' Uomo gettandoglisi a' piedi; io sono un disgraziato ed un peccatore.» Quel signore sorpreso di un passo a cui non si attendeva, fece un salto e gettossi nella sua vettura. |
A073000130 |
Sono pochi i Santi che abbiano spinto l'umiltà sì oltre come Vincenzo. |
A073000131 |
«Oh donna mia, le rispose Vincenzo, mi conoscete, assai male, perchè io non sono che il figlio di un povero contadino.» Un'altra avendogli detto collo stesso fine, ch'essa era stata fantesca della signora sua madre, il Santo rispose d' innanzi a tutti coloro che erano presenti: «Mia buona donna, voi mi prendete per un altro; mia madre non ebbe mai domestica, avendo ella stessa servito, ed {113 [327]} essendo la moglie, come io sono il figlio, di un povero contadino.». |
A073000132 |
«Sono più di trent'anni, scriveva alla Superiora d'un monastero della Visitazione, che ho l'onore di servire le vostre case di Parigi, ma oimè! non sono per questo divenuto migliore, io che dovrei aver fatto un così grande progresso nella virtù, alla vista di quelle anime incomparabilmente sante... Vi supplico umilmente di aiutarmi a dimandare perdono a Dio del cattivo uso che ho fatto di tutte le sue grazie.». |
A073000133 |
Oimè! io sono inutile ad ogni bene, ed atto soltanto ad ogni male.» {114 [328]}. |
A073000133 |
«Vi offerirò a Dio, poichè me l'ordinate, disse un giorno ad una persona che erasi assai raccomandata alle sue preghiere, ma più di tutti ho bisogno io stesso del soccorso delle anime buone, attese le grandi miserie che aggravano il mio spirito, e che mi fanno riguardare le buone opinioni che si hanno di me, come un gastigo della mia ipocrisia, la quale fa che sia creduto tutt'altero di quel che sono. |
A073000136 |
Io son felice di essere trattato come lo fu il Figlio di Dio: le umiliazioni sono le grazie più grandi che il Signore possa accordare agli uomini. |
A073000142 |
; perchè i lumi della fede sono sempre accompagnati da una certa unzione tutta celeste che, si spande segretamente nel cuore degli uditori, e da ciò si può giudicare quanto sia necessario, tanto per la nostra propria perfezione, quanto per procurare la salvezza delle anime, di assuefarci a seguire sempre ed in tutto i lumi della fede.». |
A073000142 |
«No, no, disse egli un giorno, non sono che le sole eterne verità che sono a capaci di riempiere il nostro cuore e di guidarci con sicurezza. |
A073000143 |
«Se io considero, diceva, un contadino o una povera donna secondo il suo esteriore e ciò che sembra proporzionato al loro spirito, appena troverei in loro la figura e lo spirito di esseri ragionevoli, {125 [339]} tanto sono essi grossolani e materiali ma se gli osservo coi lumi della fede, vedrò che il Figlio di Dio, il quale volle essere povero, ci viene rappresentato da questi poveri; vedrò che non. |
A073000147 |
«Lo spirito umano, diceva parlando degli gli errori, è pronto e irrequieto, i talenti i più vivaci e più illuminati non sono sempre i migliori, se non sono in pari tempo i più guardinghi: cammina sicuramente colui che non travia dalla strada seguita dalla maggior parte de' saggi.». |
A073000149 |
Le verità eterne sono seguite infallibilmente, e rovinerà il cielo piuttosto, che venga a mancare la dottrina di Gesù Cristo. |
A073000153 |
Le pietre preziose di cui eglino vanno in traccia valgono forse più delle anime che sono l'oggetto de' nostri sudori; delle nostre fatiche, de' nostri viaggi? ». |
A073000153 |
Nulla v'ha nel piano dei noviziato che possa abbattere la natura, ma vi ha tutto quello ch' è necessario per far sentire il peso delle obbligazioni, che ne sono il termine. |
A073000155 |
{134 [348]} Aprendo questa porta porgereste occasione ad altri o di sforzarsi d' uscire dal loro ritiro, o almeno di concepire del disgusto per gli esercizi di penitenza; al pari di voi troverebbero de' pretesti per addolcire que' rigori salutari; perchè la natura si stanca delle austerità, e se consulta se stessa, dirà che sono eccessive, che bisogna moderarsi per vivere lungamente e servire vie più a Dio, laddove nostro Signore dice: Chi ama l'anima sua la perderà e chi l'odia la salverà. |
A073000157 |
Diceva che i dardi dell'invidia e della detrazione non feriscono il cuore di quelli contra cui sono scagliati, se non dopo di aver trapassato da parte a parte il cuor di Gesù Cristo. |
A073000163 |
Devo imitare il Salvatore, il quale in una pubblica occasione sembrò non conoscere madre ne fratelli, e riguardare nell'impiego delle mie elemosine conte miei parenti più prossimi non già quelli che lo sono diffatti, ma bensì quelli i quali hanno maggior bisogno di essere sollevati. |
A073000163 |
Ohimè! i miei parenti non sono essi molto felici? e possono forse trovarsi in uno stato migliore {141 [355]} di quello in cui eseguiscono la sentenza di Dio, la quale ordina che l' uomo guadagni il pane col sudore della sua fronte?» Il Santo seguiva questi principi anche quando avrebbe assolutamente potuto allontanarsene. |
A073000166 |
Il cilizio, i braccialetti, le cinture con punte erano anch'essi strumenti di cui usava famigliarmente; ma il cilizio particolare di cui servivasi di tempo in tempo e che esiste tuttora, fa tremare coloro perfino che sono più abituati alla mortificazione. |
A073000171 |
Costoro si credono saggi, e la loro saggezza è carnale; sono spiriti di {149 [363]} carne. |
A073000174 |
Non ci rimane più che una piccola parte delle lettere che scriveva in Francia, in Italia, in Barberia e ne' paesi ancor più lontani, ed esse sono nulladimeno in sì gran numero, che fa spavento la loro moltitudine, e la varietà delle materie, sulle quali era obbligato a rispondere. |
A073000175 |
L'umiltà, la dolcezza, il disinteresse, la saggezza, la rettitudine, la carità, la sottomissione a tutte le volontà di Dio, sono il marchio uniforme, coi quale vengono contrassegnate. |
A073000178 |
In quel modo che per le campagne vi sono degli anni sterili, in cui le speranze del coltivatore sono più o meno deluse, così per le opere di Dio ci sono delle stagioni le quali sembrano sonnacchiose riguardo a' suoi più fedeli servitori. |
A073000184 |
Un missionario commosso dallo stato in cui vedeva quel venerabile vecchio esclamò in un primo movimento: Oh! Signore, quanto sono molesti i vostri dolori! «E che? rispose vivamente il Santo ammalato, qualificate voi di molesta l'opera di Dio e ciò ch'egli ordina, facendo soffrire un miserabile peccatore qual io sono? Dio vi perdoni ciò. |
A073000196 |
Basta leggere te storie, e si troveranno infiniti esempi da' quali risulta che le ricchezze e l' abbondanza dei beni temporali furono sempre la causa della perdita non solo di molti ecclesiastici, ma eziandio delle intere comunità, e che per non avere conservato fedelmente il loro primo spirito di povertà, sono cadute nel colmo della disgrazia.» Uno de' suoi preti gli rappresentò un giorno i bisogni della sua casa. |
A073000196 |
«Gli averi della casa, diceva, sono de' poveri; noi ne siamo gli economi e non già i padroni, e tutto ciò che non ci è necessario sarà materia di un gran rendiconto. |
A073000199 |
Essendo buono il suo scopo, lo sono parimente i suoi motivi. |
A073000205 |
«Sono molto consolato, gli disse Vincenzo, di conoscere {180 [394]} in voi così buoni sentimenti; per giustificarvi mi varrò delle prove che avete x posto nelle mie mani. |
A073000216 |
Il Santo esigeva l'astinenza non solamente dalle azioni permesse, ma da quelle eziandio le quali sono buone e sante, allorchè, a giudizio di coloro che vi dirigono, possono somministrare del sospetto; poichè far tutti i sospetti giusti od ingiusti non ve n'è alcuno che rechi un colpo più funesto ad un sacerdote, a'suoi talenti, a'suoi impieghi, di quello che sparge delle nubi sulla purità de' suoi costumi; o ciò che prescriveva in questo genere a'suoi ecclesiastici, lo consigliava a' secolari. |
A073000220 |
Felice di aver fatto dal canto suo quanto da lui dipendeva onde riparare il suo fallo e d'aver sentiti i rimorsi, che d'ordinario si trascurano invita, e sono per lo più causa di disperazione al punto di morte!. |
A073000224 |
Le sue lettere sono un monumento eterno del rispetto che ebbe per l' ordine episcopale. |
A073000225 |
Ma aveva imparato da S. Francesco di Sales che la delicatezza ecclesiastica {200 [414]} esigge dei grandi riguardi, e, generalmente parlando, le vie della dolcezza sono le prime che bisogna tentare, infatti gli riuscirono molte volte, e la carità congiunta all' unzione delle sue, parole gli procurarono numerosi acquisti. |
A073000227 |
«Sono missionario, rispose il viaggiatore.» A questa parola il parroco si slancia al suo collo, l'abbraccia teneramente. |
A073000231 |
Perciò il fine pel quale Iddio ci ha creati, le grazie che abbiamo da lui ricevuto, le grandi lezioni che ci ha dato in Gesù Cristo suo Figlio, i soccorsi che ci ha preparati ne' Sacramenti, le disposizioni che sono necessarie per accostarvisi; l'orrore del peccato, le conseguenze funeste che trae seco, la vanità del mondo e de' suoi giudizi, le illusioni del nostro proprio cuore; le tentazioni della carne, la malizia e gli artifizi dell'antico serpente, la brevità della vita, t' incertezza del momento della morte, i formidabili giudizi di Dio, l' eternità felice o disgraziata: queste verità ed altre consimili erano in allora, e sono anche oggidì il soggetto ordinario e de' sermoni di colui che dirigeva il ritiro, e della meditazione di coloro ì quali fanno gli esercizi. |
A073000233 |
«Andando in questo modo, dissegli un giorno il fratello incaricato della spesa, la casa soccomberà perchè ammettete un numero troppo grande di esercitandi.» Il sant' Uomo ali rispose: «Mio fratello, questo faccio, perchè essi voglion salvarsi.» Un altro gli rappresentò che in quella moltitudine di esercitandi ve n'erano alcuni che non lo facevano per profittarne; e che altri vi venivano in cerca del nutrimento del corpo piuttosto che di quello dell' anima; ma quel degno imitatore della carità di Gesù Cristo gli rispose, essere già molto agli occhi della fede e della religione che una parto degli esercitandi ritraesse dal ritiro il frutto che se ne deve ricavare; e che il nudrire un uomo, il quale si trova nel bisogno, e {210 [424]} sempre una elemosina gratissima a Dio; che, se all'oggetto di non essere sorpresi da coloro le cui mire non sono pure, si facessero troppe difficoltà nell'ammettere coloro che si presentano, si respingerebbe qualcuno sul quale lo Spirito Santo ha dei disegni di misericordia, e che finalmente, a forza di voler penetrare i motivi che li facevano agire, si soffocherebbe in molti le primizie della grazia Divina che li chiama a fui; si spiegò su di questo in una maniera sì precisa, che fu facile lo scorgere non solamente che era deciso, ma che v' era, si può dire, strascinato da un impulso superiore. |
A073000236 |
In Francia, in Piemonte e in tutta l'Italia vi sono case di missionari aperte per gli esercitandi, ì quali più volte all' anno sono ricevuti anche gratuitamente. |
A073000240 |
{215 [429]} Un uomo semplice ha soltanto Dio per suo scopo, e non vuoi piacere che a lui: non parla contro il proprio sentimento, non opera fuori delle regole della schiettezza e della rettitudine cristiana: se non manifesta tutti i suoi pensieri, perchè la semplicità è una virtù discreta che non puo essere contraria alla prudenza, ha cura di evitare nelle sue parole tutto ciò che potrebbe far credere al prossimo aver egli nello spirito o nel cuore, ciò che non vi ha realmente: le sue azioni sono tanto semplici quanto il suo linguaggio: negli affari, negli impieghi, negli esercizi di divozione non vi ha in lui artifizio, non vane pretensioni nè ipocrisia. |
A073000241 |
Fra le molte ragioni adduceva che, siccome le bellezze naturali hanno maggiori attrattive delle artificiali o adornate di falsi colori, così i sermoni semplici e comuni sono ricevuti assai meglio di quelli, che affettati sono e ripuliti con artifizio. |
A073000241 |
Quelle parole non riguardano solamente gli Apostoli, ma son diretto a tutti coloro che sono destinati dalla Provvidenza alla conversione delle anime. |
A073000242 |
Sono queste virtù tali, che io ne ho grandissimo bisogno, e di una eccellenza affatto incomprensibile.». |
A073000242 |
Vincenzo inviando uno de'suoi preti in una certa provincia: «Voi andate, gli disse, in un paese, in cui dicesi che gli abitanti sono per la maggior parte fini ed astuti: se ciò è vero, il miglior mezzo di essere loro utile si è quello d' agire {218 [432]} con essi con una grande semplicità: perchè le massimo del Vangelo sono interamente opposte a'modi di agire del mondo: e andando voi pei servizio di nostro Signore, dovete altresì condurvi seconda il suo spirito, ch'è uno spirito di semplicita e di rettitudine.» Quel missionario re isolò la stia condotta sulla scorta di un parere così saggio, e la popolazione incantata del candore di lui offeri al nostro Santo un bellissimo stabilimento: fu questo accettato perchè v'era luogo a fare del bene. |
A073000248 |
Vincenzo raccomandava ancora questa confidenza in Dio alle figlie della carità, le quali, a motivo de' pericoli d' ogni specie a cui sono esposte, debbono maggiormente diffidare di se stesse e confidare molto in Dio, Annunciava loro il soccorso Divino in una {224 [438]} maniera sì decisiva, che si sarebbe creduto avesse delle segrete ragioni di fidarsi sopra una speciale provvidenza. |
A073000251 |
La mescolanza della nostra propria volontà guasta le nostre divozioni, i nostri lavori, le nostre penitenze; sono vent' anni che io non leggo nella santa Messa quella sentenza del Profeta senza esserne turbato. |
A073000258 |
Questi saggi riguardi non degeneravano in debolezza, nè n una molle condiscendenza, e diceva che, siccome i cattivi successi della guerra s'attribuiscono a'Generali degli eserciti, per egual modo il decadimento delle comunità deve attribuirsi a' Superiori; che i più cattivi sono coloro che, per piacere a'loro confratelli e farsi amare, tutto dissimulano e lasciano correre le cose come vanno; eh' egli aveva veduto una comunità {236 [450]} delle più regolari che vi fossero nella Chiesa decadere in meno di quattro anni per la indolenza e la viltà d'un Superiore. |
A073000258 |
Se dunque, conchiudeva, tutto il bene di una comunità dipende da' Superiori, ti deve ben pregar Dio per essi come incaricati da Dio, ed in obbligo a render conto di tutti quelli che sono sotto la condotta loro. |
A073000261 |
Diceva, che quelli i quali non hanno regola, nè sono esemplari, mancano di una qualità essenziale al governo; e elle un uomo, benchè provveduto di talenti per dirigere gli altri, non è adattato ad essere Superiore di una casa, nè Direttore d'un seminario, se non è esatto agli esercizi della regola. |
A073000264 |
Le missioni sono esercizi pubblici in cui con istruzioni semplici ma robuste e patetiche si procura d' indurre i popoli a piangere i loro peccati e ripararli con una sincera penitenza, ed a vivere santamente {242 [456]} nell' avvenire. |
A073000267 |
Ognuno di quelli che hanno lavorato alla loro salvezza si mette in grado di dir loro, lasciandogli, ciò che disse s. Paolo a' fedeli di Mileto: Io vi cito per testimoni, che sono innocente della vostra perdita: ho atto tutto ciò che dipendeva da me per impedirla. |
A073000268 |
Questo importante esercizio è terminato con santi cantici; la divozione vi guadagna doppiamente, poichè la dottrina cristiana s' insinua in un modo piacevole, e le pericolose canzoni sono dimenticate. |
A073000270 |
I piccoli fanciulli, che senza essere capaci di comunicarsi lo sono pur troppo di offendere Iddio, hanno parte a' frutti della missione: s'inspira loro un santo orrore al peccato, si ammaestrano ad essere modesti in chiesa, si fa loro concepire del dolore per i loro falli, e non potendosi far meglio, s'insegna loro almeno a confessarsi {247 [461]} in progresso colla necessaria sincerità e radenza. |
A073000270 |
Quando uno ha soddisfatto a'bisogni principali della gente adulta, si dispongono alla prima comunione coloro che sono giudicati capaci di esservi ammessi. |
A073000271 |
Riguardo a' missionari Vincenzo esigeva da essi fede viva e perfetta confidenza in Dio per non cedere alle pene ed alle con traddizioni, dalle quali il loro ministero è sovente combattuto; mortificazione a tutta prova per sostenere la lunghezza del lavoro, gl' incomodi dell' abitazione ed il rigore delle stagioni; pazienza invincibile per sopportare la rustichezza grossolana di coloro che sono il principale oggetto delle loro cure; semplicità piena di prudenza per istruirli e guidarli a Dio; indifferenza grandissima riguardo agi' impieghi, a' luoghi, ai tempi ed alle persone, per non aver altra volontà che quella di Dio; finalmente umiltà profonda e dolcezza inalterabile soprattutto quando trattasi di eretici. |
A073000272 |
Dopo di aver stabilito con S. Paolo che ognuno deve camminare sulle pedate della sua vocazione, disse che le missioni sono l'impiego principale della sua congregazione, che non si è incaricata de' seminari {248 [462]} e della cura degli ordinandi se non pel bisogno di. |
A073000274 |
«Chi potra, esclama lo scrittore di sua vita, concepire la moltiplicità de' beni che ne provennero per la gloria di Dio e poi l'utilità della sua Chiesa? Chi potrà dire quante persone, che vivevano in una colpevole ignoranza delle cose della salvezza, sono state istruite nelle verita che erano obbligati di sapere' Quanti altri, la cui vita marciva nel peccato, ne vennero strappati col mezzo di buono confessioni generali? Quanti odi sradicati, quante usure abandite, quanti matrimoni nulli convalidati, quante restituzioni fatte, quanti scandali tolti? Ma eziandio quanti {252 [466]} esercizi di religione, e quante pratiche di carità stabilite in luoghi, uve il nome dì carità e di religione sembrava sconosciuto! Quante elemosine fatte da persone che lino allora erano sembrate inaccessibili alla misericordia! Quante anime per conseguenza santificate, e che in vece della gloria di cui godono oggidì nel seno di Dio sarebbero in mezzo dei demoni nell' inferno!». |
A073000274 |
«Ma, replica, qual uomo, al pari di s. Paolo, non bramoso che della morte per essere più presto unito a Gesù Cristo: E che? sarà forse una disgrazia per colui che viaggia in un paese straniero lo accelerare il suo cammino, e lo approssimarsi alla patria? sarà forse una disgrazia per un' anima fedele andare a vedere e possedere il suo Dio?? e finalmente sarà forse una disgrazia per i missionari andare dare più presto a godere la gloria che il Divin Maestro ha loro comprato ce' suoi patimenti e colla stia morte? E che? temeremo forse di veder succedere una cosa che non sapremmo desiderare abbastanza, e che accade sempre troppo tardi? Or quel che dico a' miei preti, lo dico eziandio a quelli che noi sono. |
A073000278 |
Ve ne sono forse delle più sicure? Per tal modo si allontanò sempre in fatto di morale e dal rigorismo, e dalla {255 [469]} rilassatezza. |
A073000284 |
Un gran numero di signore di primo ordine avendo offerto al santo Sacerdote la somma di seicentomila lire per fabbricare una nuova chiesa, non volle accettarla, ed allegò per ragione che i poveri ne soffrirebbero, e che i primi tempi, che dimanda Gesù Cristo, sono quelli della carità e della misericordia. |
A073000285 |
Io appello grazia di Dio le afflizioni ch'egli c'invia, soprattutto quelle che sono bene ricevute; ora la sua bontà infinita avendoci disposti a questa privazione innanzi ch'ella fosse ordinata, ci ha fatto consentire a quest' accidente con una intera rassegnazione, ed oso dire con tanta gioia come se ci fosse stata favorevole. |
A073000286 |
Malgrado queste sicurezze Vincenzo non volle appellarsi: «Quantunque siamo assicurati, scriveva al succitato amico, di essere ben fondati a col provvederci in appello, noi non posa siamo risolverci ad interporlo; perchò otto a avvocati che abbiamo consultati congiuntamente e separatamente prima della sentenza che ci ha spossessati, ci avevano sempre assicurati che il nostro diritto era infallibile; ciò non ostante la corte ha giudicato diversamente: tanto è vero che le opinioni sono vario, e che non bisogna mai a appoggiarsi sui giudizi degli uomini. |
A073000292 |
Due sono le cose che sogliono turbare in punto di morte; i peccati della vita passata, e il dover comparire davanti al Divin giudice. |
A073000304 |
Alle riunite loro fatiche sono appunto dovuti quegli stabilimenti che servono d' asilo alla miseria. |
A073000304 |
Tali sono i frutti della semenza sparsa da s. Vincenzo de'Paoli, di quel grand' Uomo raro a Dio ed agli uomini. |
don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html |
A074000020 |
Un personaggio qualificato voleva un giorno accompagnarlo nel prendere da lui congedo sino alla porta: non s'incommodi, gli disse, perche io sono figliuolo di un povero contadino, ed in mia gioventù ho condotto al pascolo le pecore e gli armenti. |
A074000021 |
Un'altra volta una buona femmina lo chiamò col titolo di Monsignore, a cui il Santo, povera donna, rispose, voi mi conoscete assai male, e v'ingannate all'ingrosso: imperciòcchè io sono un vaccaro, figliuolo di un contadino. |
A074000029 |
Ne già si affannava o si spaventava dalle difficoltà degli affari; anzi li seguitava con forza di spirito superiore ad ogni ostacolo, vi si applicava con una sagacità illuminata, ne portava il peso, le cure, la lentezza con una tranquillità di cui solo le grandi anime sono capaci. |
A074000031 |
"Lo spirito umano, diceva, e pronto ed irrequieto; gli spiriti vivaci e più illuminati non sono sempre migliori se non sono de'più circospetti: si cammina sicuramente seguitando le pedate impresse dalla moltitudine de'Saggi. |
A074000037 |
Un divoto atteggiamento della persona, la riserbatezza nel parlare sono le due basi sopra cui noi possiamo formarci un carattere cristiano e religioso, procurando però che le parole e le azioni sia no sempre regolate secondo le massime del Vangelo. |
A074000040 |
Lo confortò ad elevare lo spirito ed il cuore a Dio, dove gli stavano preparati troni e ricchezze assai più durevoli che le terrene non sono. |
A074000047 |
Sente che la meta degli abitanti di Paleso sono ammalati, che muoiono dieci o dodici al giorno, che quel luogo avrebbe bisogno di un scerdote { [29]} e d'ogni sorta di viveri. |
A074000048 |
"Sono angustiato per la nostra Comunità, diceva un giorno, ma essa non mi commove tanto quanto i poveri. |
A074000053 |
Riflettiamo pertanto su di ciò, tanto più che a'nostri giorni vi sono molti i quali sembrano virtuosi, e lo sono in fatti, nulladimeno sono inclinati ad una vita dolce e molle, anziche ad una divozione solida e laboriosa. |
A074000053 |
Si glorifica il mio Padre celeste, dice il Salvatore, allorquando si raccoglie molto frutto, e su di ciò appunto dobbiamo stare molto in guardia, posciache vi sono molti i quali avendo l'esteriore ben composto ed il cuore ripieno di buoni sentimenti non vanno più oltre, e trovandosi nell'oscasione di agire rimangonsi inerti. |
A074000053 |
"Poichè, sovente soggiungeva, tanti atti d'amore d'Iddio e tanti altri affetti di un cuore tenero, comunque buonissimi e desiderabili, rendonsi tuttavia sospetti se non sono congiunti alla pratica dell'amore di effetto. |
A074000055 |
Assicuratevi, che le massime del Figlio d'Iddio e gli esempli della sua vita privata non sono sterili, essi producono a suo tempo il loro frutto, e chi opera in contrario, tutto riesce in male. |
A074000061 |
Ecco un'idea in poche parole de'disgraziati rinchiusi in oscure e profonde caverne: essi sono divorati da insetti schifosi, estenuati dal languore e dalla povertd, e interamente trascurati quanto al corpo e quanto all'anima. |
A074000069 |
Le sue cure non riuscirono inutili, si vide più umanità da una parte, e più docilità dall'altra; lo spirito di pace s'introdusse progressivamente, le doglianze si calmarono, i cappellani ordinari poterono parlare liberamente d'Iddio, delle cose dell'anima, e conobbero che gli stessi forzati sono altresi capaci di virtù. |
A074000075 |
Io son felice di essere trattato come lui fu il Figlio di Dio: le umiliazioni sono le grazie più grandi che il {103 [103]} Signore possa accordare agli uomini. |
A074000082 |
L'esperienza c'insegna che i predicatori, i quali parlano conforme ai lumi della fede, operano sulle anime più di coloro che riempiono i sermoni di umani ragionamenti e d'argomenti filosofici; perchè i lumi della fede sono sempre accompagnati da una certa unzione tutta celeste che si spande ssgretamente nel cuore degli uditori, e da ciò si deve giudicare quanto sia necessario, tanto per la nostra propria perfezione, quanto per procurare la salvezza delle anime, di assuefarci a seguire sempre ed in tutto i lumi della fede. |
A074000082 |
"No, no, disse egli un giorno, non sono che le sole eterne verità che sono capaci di riempire il nostro cuore e di guidarci con sicurezza. |
A074000083 |
"Se io considero, diceva, un contadino o una povera donna secondo il suo esteriore e ciò che sembra proporzionato al loro spirito, appena troverei in {110 [110]} loro la figura e lo spirito di esseri ragionevoli, tanto sono essi grossolani e materiali; ma se gli osservo coi lumi della fede, vedro che il Figlio di Dio, il quale voile essere povero, ci viene rappresentato da questi poveri; vedrò che non aveva quasi più la figura d'uomo nella sua passione; vedrò che da'gentili riputavasi un insensato e consideravasi qual pietra di scandalo da'Giudei; vedrò infine che malgrado tutto ciò egli si qualifica il predicatore de'poveri: Evangelizare pauperibus misit me. |
A074000087 |
"Lo spirito umano, diceva parlando degli errori, è pronto e irrequieto, i caratteri più vivaci e più illuminati non sono sempre i migliori, se non sono in pari tempo i più {112 [112]} guardinghi: cammina sicuramente colui che non travia dalla strada seguita dalla maggior parte de'saggi. |
A074000089 |
Le verità eterne sono seguite infallibilmente, e rovinerà il cielo piuttosto che venga a mancare la dottrina di Gesù Cristo. |
A074000093 |
Avremo noi minor coraggio di loro? Le pietre preziose di cui eglino vanno in traccia valgono forse più delle anime che sono l'oggetto de nostri sudori, delle nostre fatiche, de'nostri viaggi?". |
A074000093 |
Nulla v'ha nel piano del noviziato che possa abbattere la natura, ma vi ha tutto quello ch'e necessario per far sentire il peso delle obbligazioni, che ne sono il termine. |
A074000095 |
Aprendo questa porta porgereste occasione ad altri o di sforzarsi d'uscire dal loro ritiro, o almeno di concepire disgusto per gli esercizi di penitenza; al pari di voi troverebbero dei pretesti per addolcire che rigori salutari: perchè la natura si stanca {118 [118]} delle austerità, e se consulta se stessa, dirà che sono eccessive, che bisogna moderarsi per vivere lungamente e servire vie più a Dio, laddove nostro Signore dice: Chi ama l'anima sua la perderà e chi l'odia la salverà. |
A074000096 |
Diceva che i dardi dell'invidia e della detrazione non feriscono il cuore di quali contro cui sono scagliati, se non dopo di aver trapassato da parte a parte il cuor di Gesù Cristo. |
A074000100 |
Se vien raffrenata nelle occasioni prevedute, si svela nelle subitanee; sono pochi gli uomini i quali, studiando un altro uomo, almeno al lungo andare non iscoprano in lui ciò che non avevano scorto da prima. |
A074000101 |
Ohime! i miei parenti non sono essi molto felici? e possono forse trovarsi in uno stato migliore di quello in cui eseguiscono la sentenza di Dio, la quale ordina che l'uomo guadagni il pane col sudor della sua fronte?" Il Santo seguiva questi principii anche quando avrebbe assolutamente potuto allontanarsene. |
A074000101 |
{123 [123]} Devo imitare il Salvatore, il quale in una pubblica occasione sembrò non conoscere nè madre nè fratelli, e riguardare nel1'impiego delle mie elemosine come miei parenti più prossimi non già quelli che lo sono diffatti, ma bensì quelli i quali hanno maggior bisogno di essere sollevati. |
A074000104 |
Il cilizio, i braccialetti, le cinture con punte erano anch'essi strumenti di cui usava famigliarmente; ma il cilizio particolare di cui soleva servirsi e che esiste tuttora, fa tremare coloro perfino che sono più abituati alla mortificazione. |
A074000107 |
Ci sono poche persone delle quali non si possa dire che preferiscano un genere di alimenti ad un altro; Vincenzo, qualunque fosse lo studio che avessero fatto del suo appetito i figli di lui impegnati a conservarlo, nol poterono mai ravvisare: prendeva a lunghi sorsi e a varie riprese le medicine più amare e più disgustose, e non mangiava se non perchè e ingiunto all'uomo di non lasciarsi morir di fame. |
A074000109 |
Costoro si credono saggi, e la loro saggezza è carnale; sono spiriti di carne. |
A074000112 |
Del resto quelle lettere innumerevoli sono tutte ricolme dello spirito di colui che le scriveva. |
A074000112 |
Non ci rimane più che una piccola parte delle lettere che scriveva in Francia, in Italia, in Barberia e ne'paesi ancor più lontani, ed esse sono nulladimeno in sì gran numero, che fa spavento la loro moltitudine, e la varietà delle materie, sulle quali era obbligato a rispondere. |
A074000113 |
L'umiltà, la dolcezza, il disinteresse, la saggezza, la rettitudine, la carità, la sottomissione a tutte le volontà di Dio, sono il marchio uniforme, col quale vengono contrassegnate. |
A074000117 |
Un missionario commosso dallo stato in cui vedeva quel venerabile vecchio esclamò in un primo movimento: O Signore, quanto sono molesti i vostri dolori! "E che? rispose vivamente il Santo ammalato, qualificate voi di molestia l'opera di Dio e ciò ch'egli ordina, facendo soffrire un miserabile peccatore qual io sono? Dio vi perdoni ciò che avete detto, perchè non parlasi così nel linguaggio di Gesù Cristo. |
A074000128 |
Basta leggere le storie, e si troveranno infiniti esempi da' quali risulta che le richezze e l'abbondanza dei beni temporali furono sempre la causa della perdita non solo di molti ecclesiastici, ma eziandio delle intere comunità, e che per non avere conservato fedelmente il loro primo spirito di povertà, sono cadute nel colmo della disgrazia. |
A074000128 |
Gli averi della casa, diceva, sono il patrimonio de'poveri; noi ne siamo gli economi e non i padroni, e tutto ciò che non ci è necessario sarà materia di un gran rendiconto. |
A074000132 |
Essa consulta la ragione, ma perchè sovente sono deboli i lumi della ragione, consulta con maggior sicurezza le massime della fede insegnateci da Gesù Cristo, perchè sa che il cielo e la terra verranno meno, ma le parole di lui saranno eterne. |
A074000132 |
Essendo buono il suo scopo, lo sono parimente i suoi motivi. |
A074000138 |
Sono molto consolato, gli disse Vincenzo, di conoscere in voi così buoni sentimenti; per giustificarvi mi varrò delle prove che avete posto nelle mie mani. |
don bosco-il divoto dell-angelo custode.html |
A075000002 |
Affine poi di risvegliare vieppiù la gratitudine e la fiducia, che noi dobbiamo avere verso questi nostri celesti benefattori, venne epilogata la presente operetta, in cui sono esposti in forma di novena quei più gagliardi e teneri motivi, che ci devono spingere ad armarci del santo loro patrocinio. |
A075000002 |
Per animare pertanto i fedeli a mantener viva divozione verso questi beati spiriti, che dall'ineffabile provvidenza sono destinati a noi per custodi, i Romani Pontefici già concedettero {4[90]} molte Indulgenze alle preghiere che in onor de' medesimi si recitano, ed alle compagnie a loro venerazione istituite. |
A075000006 |
Ammirabile bontà del mio Dio sull'opera di mia salute! Se io sono debole, ho meco un sostenitore fermo ed invitto; se sono povero, ho meco un provveditore ricco e liberale; se sono misero, ho meco un Angelo, che ricolmo è di tutta la beatitudine. |
A075000006 |
Se poi verso Dio sono freddo, ho meco chi è un incendio di carità; se carico sono di colpe, ho meco chi può anche placare il mio Dio sdegnato. |
A075000013 |
Mi ama egli Gesù? dunque sono sicuro, che il mio Angelo ancora molto mi ama; perchè Gesù m'ha parimenti amato molto. |
A075000014 |
Io sono loro madre e Regina, le affido a voi. |
A075000014 |
Queste anime, che affido alla vostra cura, sono mie figlie, e figlie mi sono per la donazione solenne, che in persona di Giovanni me ne fece Gesù stesso dalla sua croce. |
A075000019 |
Confesso che quanto io sono, quanto possedo, i miei beni, i miei giorni, tutto è vostro dono. |
A075000024 |
Eglino sono, che con segrete voci ci invitano ai Sacramenti, ai tempii, agli oratorii, agli altari di Maria e de' Santi, e particolarmente dove trovasi esposto quasi a pubblica udienza Gesù sacramentato. |
A075000024 |
Quindi dalle scritture ricavasi, che gli Angeli {24[110]} sono a noi sollecitatori per l'orazione, ne sono i Maestri e gli offeritori. |
A075000024 |
Sono in prima gli amorevoli sollecitatori de' nostri cuori a staccarci ad ora ad ora dalle cose terrene, e correr con fede a piè del divin trono in ore fisse del giorno, e ne' dubbii e ne' bisogni. |
A075000025 |
Che se i nostri Angeli, dice Agostino, sempre ci sono custodi, nell'orazione ci sono poi d'intorno tutti lieti e festosi. |
A075000029 |
E due, dice s. Bernardo, sono le mani che ci sostengono, perché due sono i gran lumi Angelici, con cui tra le tentazioni, quasi con due mani i santi custodi sollevano la nostra mente ed il nostro cuore; l'uno che ci fa scorgere la brevità del travaglio, l'altro l'eternità della ricompensa. |
A075000040 |
Ma neppur quando ci vede ritrosi alle sue voci cessa d'amarci, e spinto, dà talora di mano alla verga di correzione con disastri, con decadenza di fortuna, che credonsi da noi disgrazie, e sono finezze del nostro Angelo, il quale sa amare e correggere, e sa rivolgere in bene il castigo stesso. |
A075000050 |
A qual cosa infatti si può attribuire il mantenersi fra noi cotanto viva e costante quella tenera compassione verso le anime purganti, se non alle incessanti sollecitudini {51[137]} dell'Angelo tutelare? Mentre le povere anime vedono il paradiso aperto, e non vi possono ancora entrare, desiderano conforto, e non v'è chi conforto lor porga, sanno che i viatori in terra sono capaci di suffragarle, e non possono far loro intendere lo stato infelice in cui si trovanó. |
A075000053 |
Nelle rivelazioni di santa Brigida (le quali sono state approvate dai Padri del concilio di Costanza) leggesi ch'ella vide molte anime dall'Angelo tutelare condotte al Paradiso: « ho veduto, ella dice, l'anima di un Soldato che in quarant'anni, {54[140]} che soffri quelle pene, fu di tempo in tempo visitata e consolata dal santo Angelo. |
A075000054 |
Eppure che cosa sono mai simili protezioni rispetto a quella del nostro Angelo? Appena venimmo noi alla luce, mentre nulla conoscevamo, di nulla sapevamo, il nostro amantissimo Custode vegliava di continuo intorno a noi, e per noi pregava altresì incessantemente l'Altissimo, perchè contro alla nostra vita non prevalessero quei tanti pericoli che sovrastano a quella tenera età. |
A075000063 |
E tutte queste Indulgenze sono anche applicabili alle anime del Purgatorio. |
don bosco-il galantuomo del 1871.html |
A076000001 |
Fortunati quei popoli che sanno tenerla lontana, essi risparmiano molte lacrime, perchè immensi sono i danni che porta la guerra: vittime, sangue, famiglie in lutto, perdita d'ogni cosa più cara, commerci distrutti, fallimenti, carestia, fame, desolazioni d'ogni maniera. |
A076000001 |
Invece ho dovuto stracciarmi le vesti di dosso, lasciarmi crescer lunga la barba, vestire a lutto il mio codino, a cagione dei fatti succeduti che voi tutti sapete, e perchè non permetterò mai che si dica che il Galantuomo rida, mentre piangono migliaia dei suoi fratelli; e fratelli del Galantuomo sono pure quei tanti disgraziati {3 [381]} caduti vittima delle orribili mitragliatrici. |
A076000003 |
Se il Signore non mi manderà così presto a fare conversazione co'vermi al Campo Santo, spero che verrò a trovarvi ancora molle volte, perchè io sono molto contento di voi, o venerati miei amici, sapendo per prova che mi volete bene. |
A076000007 |
Andarono perciò coraggiosamente al sepolcro, lo estrassero di là e lo portarono alle catacombe, che sono un luogo sotterraneo detto presentemente s. Sebastiano, con animo di mandarlo in oriente appena si fosse presentata l'opportunità. |
A076000018 |
000 persone), è abbellita di marmi i più squisiti che siansi potuto avere, la sua ampiezza e la sua elevazione giungono ad un segno, che sorprende l'occhio che la rimira; il pavimento, le mura, la volta sono con tale maestria ornati, che sembrano avere esausti tutti i ritrovati dell'arte. |
A076000020 |
Re, principi, imperatori, e i più grandi monarchi della terra sono venuti ad implorare la protezione di colui che fu tolto da una barca per essere fatto pastore supremo della Chiesa; gli eretici e gli infedeli stessi furono costretti a rispettarlo. |
don bosco-il galantuomo pel 1854.html |
A077000001 |
Non istupitevi, cari lettori, se mi chiamo Galantuomo, prima che voi conosciate i miei pregi e le mie virtù; non è superbia; ma unicamente per additarvi sul bel principio che io, se nol sono ancora, desidero ardentemente di diventare galantuomo, e far galantuomini, se potessi, tutti gli uomini del mondo. |
don bosco-il galantuomo pel 1855.html |
A078000001 |
Mi consola però che sono morti da buoni cristiani, e spero che saranno in cielo con Dio. |
A078000001 |
Sono ancor vivo; sono ancor vivo. |
A078000027 |
Ho tutto inteso, mio caro, tu non ti trovi bene in fatto di coscienza, io invece, essendomi andato a confessare, mi sono tolto ogni peso, e posso starmi tranquillo. |
A078000033 |
Io però non sono di quelli che vogliono calunniare la confessione; soltanto vorrei accertarmi bene che Gesù Cristo l'abbia istituita, e che d'allora in poi sempre sia stata in uso. |
A078000041 |
Ho capito la forza di queste ragioni; ma dove adunque sono andati i confessionali antichi di quei primi tempi?. |
A078000053 |
Frequenti sono i casi di restituzioni d'onore e di roba, che altrimenti non mai sarebbero avvenute. |
A078000054 |
Quelli che vanno a confessarsi, sono peggiori degli altri, e guai a chi ha da fare con un bigotto!... {113 [27]}. |
A078000055 |
Per ordinario, chi sta più lontano dai tribunali di penitenza, sono i disonesti, gli ubbriaconi, gli usurai, i libertini, e tutti quelli che vogliono vivere a loro capriccio, cioè secondo le loro passioni. |
A078000055 |
Quelli poi che si vanno a confessare, e sono peggiori degli altri, non sono in gran numero, e ciò avviene, non perchè si confessano, ma perchè si confessano male, non volendo emendarsi. |
A078000058 |
Esami, piagnistei, andirivieni, malinconie, penitenze gravosissime ed umilianti... Parliamo d'altro per ora... sono abbastanza tristo senza cacciarmi in maggiori impicci. |
A078000059 |
Il dolore? Basta un po' di considerazione del torto che si fa a Dio col trasgredire i suoi comandi; dei castighi che egli ci ha minacciati, ed altri siffatti motivi che ci sono suggeriti o dal catechismo, o da qualche libro divoto. |
A078000059 |
In quanto poi ai piagnistei, ti dirò che non sono necessarii, e quand'anche tu non versassi una lagrima, non importerebbe, purché piangesse il cuore. |
A078000059 |
Ma non vedi, che ti vai fabbricando montagne di nebbia? I Sacramenti sono fatti per gli uomini, e quindi le disposizioni necessarie per riceverli non oltrepassano l'umana possibilità. |
don bosco-il galantuomo pel 1856.html |
A079000002 |
È vero che molti si consolavano dicendo: abbiamo perduto due benefattrici in terra, ma avremo due protettrici in cielo: tuttavia era voce unanime che diceva: Sono morte le madri dei poveri; il mondo diveniva troppo perverso, e non meritava di avere dite Regine tanto buone. |
A079000004 |
In mezzo a tutti questi mali, avvenne che il nostro governo, vedendo la Francia e l'Inghilterra a mal partito nella guerra contro ai Russi, pensò di venire in suo soccorso, e ciò mi pare ben fatto, perchè l'aiutare il prossimo è un'opera di carità, e le opere di carità sono sempre lodevoli. |
A079000005 |
Ma la mia posizione non mi permetteva di arruolarmi, perchè, come è noto a tutto il mondo, ho quarant'anni, zoppico da un piede, sono alquanto gobbo, sordo da un orecchio, cieco da un occhio, cose che impediscono assolutamente di fare il militare. |
A079000006 |
Che fare adunque? Io mi sono aggiustato da cuoco con un locandiere delle nostre truppe, che doveva partire per la Crimea. |
A079000007 |
- Sono partito per la ferrovia di Porta Nuova, e in poche ore sono giunto a Genova. |
A079000008 |
Colà ci sono molte camere, ove si può mangiare, dormire, passeggiare, fumare sigari, ed altre cose simili, che si danno gratuitamente a chi ha danaro per pagarle. |
A079000008 |
Essi sono fatti come le barche, quali voi avrete già più volte veduto a galleggiare sul Po. |
A079000008 |
Ma sono più di cinquanta volte più grosse. |
A079000010 |
Pareva proprio che quegli animali sapessero che io sono un Galantuomo, e nulla avessero a temere di me. |
A079000014 |
Ho voluto fare un giro per le vie di quella capitale, che sono molto storte e poco pulite. |
A079000014 |
Sono poi ignorantissimi; sanno nemmeno il piemontese; cosa che sanno i nostri ragazzi più piccoli. |
A079000015 |
Io: Non dimando Rachid: dimando quante ore sono. |
A079000021 |
Colà c'è anche l'uso, che per mangiare bisogna lavorare; ad eccezione di quelli, e non sono pochi, i quali si danno a fare il ladro. |
A079000022 |
La diversità di questo paese dai nostri sta qui: tra noi le cose di cibo sono care; colà sono carissime. |
A079000023 |
Di giorno ci sono tafani e mosche impertinentissime, che ci {50 [498]} pungono senza riguardo; di notte ci sono zanzare, farfalle ed una specie di pulci che non lasciano riposare. |
A079000025 |
«Tu, o Galantuomo, desideri di avere notizie esatte della Crimea, ed io di buon grado ti darò un cenno di quelle cose che sono adattate alla tua capacità e condizione. |
A079000027 |
Da quella montagnetta si scuopre la città di Sebastopoli, e dietro alla città vi sono altri forti, che presto cadranno nelle mani degli alleati. |
A079000027 |
I luoghi a te già alquanto noti sono Balaklava, Alma, Inkermann, Eupatoria, {51 [499]} dove gli alleati l'anno scorso riportarono grandi vittorie contro ai Russi. |
A079000028 |
«Ci sono pochi laghi e pochi fiumi. |
A079000031 |
I principali porti sono Atmeschetta, Balaklava, e Sebastopoli, che è il meglio fortificato. |
A079000032 |
Ci sono molti sabbioni: perciò un caldo insopportabile di estate, con un freddo terribile nell'inverno. |
A079000033 |
Ci sono pure numerose mandre di buoi, di cammelli, di capre, di montoni, di cavalli, e di asini grossi al par di quelli che vivono nei nostri paesi. |
A079000033 |
«I principali prodotti sono le biade in abbondanza, olio, lino, canapa, tabacco: si coltivano le viti con ottimo successo. |
A079000034 |
«Ci sono pure molte città, montagne, fiumi, laghi, riviere, che io ti voglio nominare: - Karabi-Jaila, Tkhadyzdugh...». |
A079000035 |
Però l'ho ringraziato della bontà usatami, e sono andato ad eseguire gli ordini del mio padrone, che appunto in quel momento abbisognava dell'opera mia. |
A079000036 |
Pertanto mi sono messo di buona volontà a servire il mio padrone, ed anche a prestare agli infermi quell'aiuto che a me era possibile. |
A079000038 |
Quando si accorse che cominciava mancargli la parola, mi chiamò vicino a lui, e mi disse: «Galantuomo, io ti ringrazio della tua assistenza: io non ritornerò più in Piemonte: sono agli ultimi respiri di mia vita. |
A079000044 |
Il vecchio: - I destini della guerra e della vostra patria sono solamente noti a Dio, e a chi egli si degna rivelarli. |
A079000048 |
E se gli uomini continueranno, a disprezzare la divina legge, i flagelli saranno assai più tremendi di quel che sono stati predetti. |
A079000048 |
Sappi, che sono già cominciati: vari si effettueranno in quest'anno medesimo, gli altri di poi. |
A079000051 |
Ma io che sono Galantuomo, e che temo sempre male per me e per gli altri, pavento per l'avvenire. |
don bosco-il galantuomo pel 1859.html |
A082000004 |
In {4 [142]} questi tempi in cui l'istruzione letteraria si diffonde per ogni dove, per modo che rarissimi oramai sono quelli che non sappiano leggere, e, sapendo leggere, non cerchino di soddisfare e pascere la loro curiosità con un libro qualsiasi; io dimando se sia meglio lasciar che corran solo per le mani del popolo libri corrompitori sfacciati d'ogni buon costume e d'ogni sano principio, quali pur troppo sono i tanti che ora si mettono nelle mani di tutti. |
A082000008 |
Quanto alla parte utile e dilettevole, la vostra sola esperienza mi saprà dire se sia riuscita a seconda de' miei desiderii, i quali sono della vostra più perfetta temporale e spirituale felicità. |
don bosco-il galantuomo pel 1860.html |
A083000001 |
Di maniera che la pace e la guerra sono nelle mani degli uomini. |
A083000002 |
Questi sono i miei vivi desiderii. |
A083000002 |
baionettarsi, scannarsi, sbranarsi e morire là in mezzo ai campi come le bestie! Ah sono cose d'orrore. |
A083000003 |
Ma i tuoi presentimenti, o Galantuomo, quali sono? che ne pensi? avremo in quest'anno la pace o la guerra? Se volete sapere il mio pensiero, da buon amico ve lo dirò. |
A083000005 |
Ci sono le prediche e molti non vanno; ci sono preti e confessionali; e per non recare loro disturbo, molti (che pur non sono nè eretici nè ebrei) vi si accostano di rado, e non pochi non si accostano mai, e taluno giunse fino a mettere in burla il bene che fanno gli altri. |
A083000010 |
Vi dico solo che i mali sono gravi, e che devono cominciare in quest' anno, e che l'unico rimedio per allontanarli od almeno alleggerirli è la pratica della religione, la fuga del male. |
A083000011 |
Questi sono i miei presentimenti. |
A083000013 |
Desidero però di tutto cuore che le mie profezie non abbiano il loro compimento, e che l'anno venturo quando, se sarò ancora in vita, verrò a farvi visita e vi possa parlare, voi possiate dirmi che sono stato un cattivo profeta, ed io sarò contento di potermi scusare dicendovi che sono un profeta da almanacco. |
don bosco-il galantuomo pel 1861.html |
A084000002 |
Le vicende compiutesi nel 1860 sono un letterale e tristo avveramento di tali parole. |
A084000003 |
Avremo due malattie terribili, di cui vedrete i terribili effetti: queste due malattie sono l'indifferentisimo nelle cose di religione e il progresso del protestantismo. |
A084000003 |
Chi considera a qual punto sia giunto il disprezzo verso le cose di religione, verso i sacri ministri, verso i vescovi, verso i cardinali, verso il Papa, confesserà certamente che gli effetti di queste due malattie sono terribilissimi. |
A084000004 |
Due cospicui personaggi scompariranno dalla faccia del mondo politico: questi due personaggi sono il Gran Duca di Toscana e il Duca di Modena, i quali per la annessione fatta nel mese di marzo dei loro Stati al Piemonte, {4 [500]} sono considerati come non più esistenti nel mondo politico. |
A084000005 |
«Molti padri e madri piangeranno i disgusti dati dai figliuoli, e piangeranno le discordie cagionale in famiglia.» Risposta: «Trentamila e più di volontari andati con Garibaldi, il richiamo sotto alle armi di tutti quelli che sono dai venti ai trenta anni, due leve militari fatte in due mesi, parlano da se e mi dispensano da ulteriore spiegazione.». |
A084000006 |
«Vedrete il vino a miglior prezzo, ma il pane più caro.» Risposta: «Il vino, cioè il sangue umano sarà sparso a buon mercato; alcuni dicono che si avvicinano ai centomila gl'Italiani morti o feriti in campo di battaglia; costoro morendo fanno venire caro il pane che e il Corpo umano; perche ora gli uomini sono assai più ricercati sia pel servizio militare, sia per altri lavori della vita. |
A084000010 |
Forse taluno riderà e delle profezie e della spiegazione delle medesime; ed io sono contento che il mio Almanacco abbia servilo a far ridere un mio amico. |
A084000010 |
Per me però vi dico che tanto le profezie quanto la spiegazione, sono un motivo di pianto. |
don bosco-il galantuomo pel 1862.html |
A085000006 |
Quest'anno scomparvero dal mondo vivente non più metaforicamente, ma in senso letterale due cospicui personaggi e questi sono il conte di Cavour che andò nel numero dei più il 5 giugno anno corrente, ed il re di Portogallo. |
A085000009 |
Ancora presentemente (1 gennaio 1862) vi sono paesi e città che hanno i pozzi e le fontane vuoti d'acqua, le campagne bruciate, i terreni e le seminagioni secche per mancanza di pioggia benefica che da tanto tempo si attende indarno dalla mano del Creatore. |
A085000010 |
Gli avvenimenti di quest'anno sono molti ed essendo pubblici son noti a voi e a me, {68 [324]} perciò io ve ne andrò accennando alcuni affinchè ne possiate essere giudici e riconosciate in essi il dito del Signore. |
A085000011 |
Mentre io assisteva a quel doloroso spettacolo ho più volte udito dire: dicano gli uomini quello che vogliono, ma questi disastri sono un flagello di Dio. |
A085000020 |
Sono eziandio gravi avvenimenti le guerre di America, di Polonia, del Monte Libano, del Montenegro, ma niun fatto ò cosi strepitoso come la morte di Cavour. |
A085000023 |
Io credo e ne sono persuaso che il mondo non andò nè andrà alla tomba con Cavour; ma intanto colla sua morte si è perduto il bandolo e da allora in qua la matassa politica fu ognora più ingarbugliata. |
A085000023 |
Sono anch'io del medesimo parere. |
A085000025 |
Gli uomini sono miseri strumenti della divina potenza. |
A085000025 |
Ma nel tempo stesso debbo dirvi che gli avvenimenti del 1861 sono soltanto l'indice di quelli che succederanno nel 1862. |
don bosco-il galantuomo pel 1865.html |
A086000002 |
Altri si sarebbero astenuti dal mangiare carne il giovedì, e ne avrebbero mangiato senza scrupolo il sabbato, invece di digiunar nella Quaresima avrebbero digiunato nel Carnevale (già dei digiuni ve ne sono di molte sorta!) e andiamo dicendo. |
A086000002 |
Primo che siccome il Lunario è fatto per distinguere i giorni festivi da quelli che non lo sono, cosi tutti pongano il massimo impegno a santificar quelli con opere di pietà, ed impiegare questi in un lavoro coscienzioso ed utile a tutti. |
A086000003 |
Politica! diceva fra se, politica! che cosa la è questa politica, se mi avessero parlato di questo quando era piccino avrei creduto che fosse la scienza di far la polenta, ma adesso conosco troppo bene che la politica non ha da far niente colla polenta, cioè sì la politica potrebbe qualche volta far diminuire la polenta, ma insomma io non mi sono mai occupato di questo, e di politica me ne intendo un {10 [446]} corno, ed è bella che il mio codino ne sappia più di me. |
A086000014 |
La cultura delle anime fu sempre il colmo delle cose ed il gusto dei Savii; ma da che Iddio si è fatto uomo per coltivarla egli stesso, dacchè l' Artista eterno quaggiù comparve, e le nostr' anime sono il campo che egli inafllia, il marmo ch' egli scolpisce, il santuario che edifica, la città che prepara, {18 [454]} il mondo che dispone pel suo e nostro Padre, la cura delle anime ch' era già si grande, è divenuta un amore che tutti supera gli altri, ed una paternità che non la più rivale. |
A086000032 |
Tutte le astuzie per l' ingratitudine sono vane, l' ingrato è un vile e per non cadere in questa viltà bisogna che la riconoscenza non sia scarsa, bisogna che assolutamente abbondi. |
don bosco-il galantuomo pel 1866.html |
A087000002 |
Però siccome, considerando: 1° Che io sono già molto vecchio;. |
A087000007 |
Con quei tali, che voi meglio di me conoscete, e che gridandosi liberi, liberi, sono poi miseri schiavi delle loro passioni. |
A087000009 |
Che volete, sono vecchio e brontolone, vedo che il mondo va male, vorrei trattenerlo, e mi accorgo che mi mancano le forze. |
A087000015 |
Festa bellissima; io sono da molti anni in quest' Oratorio, ma festa pari non vidi mai, e difficilmente potremo farne altra simile in avvenire. |
A087000020 |
Io sono forestiere, e sono partito dalla mia patria per venire a far parte. |
A087000022 |
Sua Altezza Reale il Principe Amedeo si degnò di venire a deporvi sopra la prima calce; Sua Eccellenza il Vescovo di Susa ne venne a fare la religiosa funzione; gli altri poi sono una schiera di nobili personaggi e d' insigni nostri Benefattori, che intervennero a fine di prestar omaggio al Figlio del Re, e nel tempo stesso rendere più {35 [479]} maestosa la solennità di questo bellissimo giorno. |
A087000025 |
Appunto per ricevere degnamente questo nostro amato Principe pochi giorni or sono ci siamo tutti radunati per trattare quanto era da farsi in un giorno cotanto solenne. |
A087000025 |
Un terzo poi, vedendo senza fondamento le altrui proposte, conchiuse, che noi potevamo farlo Re dei nostri cuori, padrone del nostro affetto; e poichè parecchi nostri compagni sono già sotto a' suoi comandi nella milizia, offerirgli la nostra fedeltà, la nostra sollecitudine, qualora venisse il tempo in cui noi dovessimo militare nel reggimento da lui diretto. |
A087000032 |
Imperocchè siccome essi furono e sono tuttora nostri insigni Benefattori, ascolteranno con piacere l' oggetto della loro beneficenza. |
A087000033 |
Io non sono in grado di fare tanto, perchè è appena un anno dacchè sono qui. |
A087000035 |
Di quale coedizione sono i giovanetti accolti in questa casa? In quale cosa sono essi occupati?. |
A087000036 |
Sono in grado di poterti soddisfare. |
A087000048 |
- Gli Artigiani sono applicati ai mestieri di sarti, calzolai, ferrai, falegnami, legatori, compositori, tipografi, musici e pittori. |
A087000048 |
Per esempio, queste litografie, questi dipinti sono lavori dei nostri compagni. |
A087000049 |
In generale poi sono tutti studenti, perchè devono tutti frequentare la scuola serale, ma coloro che manifestano maggior ingegno e miglior condotta sogliono dai nostri superiori essere applicati esclusivamente allo studio. |
A087000051 |
Si, i giovani che testè cantarono o suonarono sono giovani di questa casa; anzi la stessa composizione musicale è quasi tutta roba dell' Oratorio; imperciocchè ogni giorno ad ora determinata vi è scuola apposita, e ciascuno oltre ad un mestiere ed allo studio letterario può avanzarsi nella scienza musicale. |
A087000052 |
Per questo motivo noi abbiamo il piacere di avere eziandio parecchi nostri compagni che esercitano luminose cariche civili e militari per la scienza letteraria, mentre non pochi sono addetti alla musica in varii reggimenti, nella guardia nazionale, nel medesimo Reggimento di S. A. il Principe Amedeo. |
A087000053 |
Questo mi piace assai; così quei giovanetti che sortirono dalla natura perspicace ingegno possono coltivarlo, e non sono costretti dalla indigenza a lasciarlo inoperoso, od a fare cose contrarie alle loro propensioni. |
A087000055 |
Ma pel numero ognor crescente di giovanetti accolti in questa casa la chiesa divenne ristretta, e gli esterni ne sono quasi totalmente esclusi. |
A087000068 |
Ora sono terminate le mura, i grandi archi, il coperchio. |
A087000072 |
3° I membri della commissione, i Promotori, le Promolrici sono tutti incaricati di ricevere i doni offerti per la Lotteria e si fa loro preghiera di farli pervenire al luogo della pubblica esposizione nella casa annessa all' Oratorio di s. Francesco di Sales in Valdocco in quel modo che loro tornerà di minore incomodo. |
A087000077 |
8° Si estrarranno tanti numeri quanti sono i premi a vincersi; il primo numero che si estrae dall' urna vincerà l' oggetto corrispondente segnato col N° 1°; il secondo vincerà l' oggetto segnato col N° 2, e cosi successivamente. |
don bosco-il galantuomo pel 1868.html |
A088000001 |
Pensate se ne ho da raccontarvene, sono stato a vedere Roma, le feste del centenario dei Ss. Apostoli Pietro e Paolo, il Papa! Ma come, come! dirà qualcheduno de' miei lettori, tu pure, o galantuomo, hai intrapreso un viaggio così lungo e così pericoloso? Oh bella! aveva forse da aspettare ad un altro centenario per andarvi? Forse allora non ci sarebbero più {3 [313]} stati tanti miei amici, non ci sarebbe più stato l'adorabile Pio IX, che ne ebbe la felice inspirazione; e poi chi sa se da qui a cent'anni io avrei ancora avuto la bella compiacenza di parlarvi. |
A088000001 |
Potenza della santa fede quanto sei grande! Io sono profano alle cose poetiche, ma so distinguere quando c'è qualche bel verso; e voglio con questo dire che là in {7 [317]} in quella immessa moltitudine udii uno che sclamò:. |
A088000009 |
Gli amici quando sono per separarsi raddoppiano i segni della benevolenza. |
A088000017 |
Iddio vi benedica tutti, o miei cari lettori, tutti da Capo a piedi, e vi dia tante consolazioni di quelle vere, quante sono le parole che leggeste in questo libretto. |
A088000019 |
NB. Se volete poi farmi un favore provvedetevi delle Strenne buonissime che si vanno pubblicando in Italia, quali sono il D. Mentore di Savona, il Caleidoscopio, l' Amico di casa smascherato di Torino, l' Amico di famiglia di Genova; ed altri simili di Bologna. |
don bosco-il galantuomo pel 1869.html |
A089000001 |
Vi darò racconti che ho copiati, delle poesie che non sono mie, e sentenze morali che ho raccolte da libri vecchi e nuovi. |
don bosco-il galantuomo pel 1870.html |
A090000001 |
Ve ne sono di quelli che han dovuto viaggiare per tre mesi continui, e per istrade faticosissime, ma come l'arabo nel gran deserto ha sempre l'occhio rivolto all'Oreb, e lo saluta con trasporto di gioia come lo vede da lungi, così essi non pensando che a Roma, non volendo che Roma, sopportarono con gioia gli strappazzi de'mari e de'vapori, e gli incomodi de'lontani trasporti; e come il viaggiatore, se arriva finalmente alla meta de suoi desideri,. |
A090000001 |
Vecchio io come sono, vorrei correre alla nuova Gerusalemme a ringraziare il fortunato Pontefice della grande e pietosa idea, {4 [246]} e ringraziare pure i vescovi suoi fratelli che ubbidienti partirono al suo cenno. |
don bosco-il galantuomo pel 1872.html |
A091000001 |
Din e din, din e din, apritemi pure, o venerati amici miei, non abbiate alcuna paura, io sono il GALANTUOMO, che per la ventesima volta vengo a farvi visita. |
A091000001 |
Per paura di ratireddarsi se {3 [469]} ne stava esso tutto avviluppato in un nero ed ampio mantello, di modo che non lo ho potuto vedere in faccia, nè parlargli come avrei desiderato, ma dalla sua grossezza straordinaria mi accorsi abbastanza che esso era anno bisestile, epperciò sono subito corso a voi per darvene la nuova, pregandovi in pari tempo dei piacere di dare poi 29 giorni al mese di Febbraio. |
A091000001 |
Poco tempo fa, prima che terminasse il 1871, io da quell'uomo snello che sono, trovandomi sopra un'alta montagna ho spiccato un salto meraviglioso, e passando per un piccolo buco, una mano che io non conobbi, mi tolse le scarpe ed il capello, ed in pochi minuti mi sono trovato ritto piedi giunti, in un luogo umido ed oscura avanti all'anno 1872. |
A091000004 |
Quando sente a dire, che vi sono nelle città o nei paesi certi scellerati padroni o capi di bottega, che costringono uomini artigiani, e tanta povera gioventù a lavorare nei giorni di Domenica, chi fino a mezzogiorno, chi fino a sera, impedendoli così di andare alla messa, ai catechismi, e alle prediche, per cui non possono più istruirsi nelle cose dell'anima, e gustare le dolcezze della religione, il Galantuomo ne prova tale un dolore, che non può più trattenersi dal piangere!!. |
A091000005 |
Ei poscia s'indossa il suo lungo vestito di gala, si mette in cravatta bianca, tira su gli alti tarocchi o parafanghe, profuma di odorosi unguenti il suo lungo codino, e lo incorona di fiori, si pone in capo un bel cappello bianco, due rossetti gli spuntano ancora sulle guance, ed allora! oh allora se lo vedeste!?! Sia in casa che fuori di casa egli è l'anima dei suoi amici, toglie i fastidi a chiunque lo vede, si fa correr dietro i giovani, ovunque passa gli battono le mani, persino i suoi nemici che lo incontrano sono costretti ad applaudirlo, e fa maravigliare tutto il mondo, stupefatto, al vederlo sembrare ancora un giovinotto paffutello di appena 50 anni. |
A091000007 |
III. Anche in quest'anno, il povero Galantuomo non sa se debba ridere, o se debba piangere! Siamo in un tempo, in cui chi vuole vivere da uomo giusto, bisogna che porti una grossa croce, ed ehì! mei! lo so ben io quante dure vicende, per questo, sono costretto a registrare nella mia vita! Testimonio il mio codino, me ne sono capitate di tutte le specie e di tutti i colori, e ne ho sofferto {9 [475]} delle così grrrosse da muovere a compassione persino i sassi!!! Oh venerati amici miei, se mai qualcheduno di voi, è costretto a piangere, perchè le cose non gli vanno più bene, deh! rasciughi tosto le lagrime, e d'ora in avanti, non vi sia più un uomo sotto la volta del cielo, che osi ancora lamentarsi delle sue miserie. |
A091000007 |
Io sono, e sarò sempre qual fui, il Galantuomo di prima, disposto per la verità a soffrire ancora venti volte tanto, ed anche morire, specialmente se sapessi con ciò di convertire qualche povero infelice, anche mio nemico, o di essere di qualche sollievo a Voi, amici miei, che io amo più che le grosse pupille de'miei occhi. |
A091000007 |
Vedrete coi vostri proprii occhi, che cosa sia mai la vita nostra sopra la terra! Povero il Galantuomo! Io vivo per nient'altro che per far del bene, eppure sotto il sole non si trova un uomo più misero di me! tutti dicono che io ho buon cuore, tulli sanno che io sono 1'uomo della pace, e intanto osservate quanti sono gli empi che mi si scagliano contro e mi calunniano, quanti sono i tristi che mi fanno la guerra! Vedete a che punto mi hanno {10 [476]} ridotto i nemici del bene! Chi può contemplarmi in tale stato e non piangere!? Ma immensa è la forza che dà la religione al buon cristiano; e Voi, o venerati amici miei, fatemi il piacere, non vi affannate per me, anzi ridete pure e rallegratevi, poichè non ostante le terribili persecuzioni, non si è diminuito per nulla il mio antico coraggio. |
A091000009 |
S'inventò il vapore, il telegrafo, s'inventarono macchine ingegnosissime; si perfezionarono in tutti i modi le armi da guerra, per mandare, in più poco tempo, {11 [477]} un maggior numero di anime all'altro mondo; si tagliò l'istmo di Suez, e si traforarono perfino le montagne! Ma chi fra tanti uomini illustri che furono, e che sono al mondo, può vantarsi d'aver trovato il secreto che liberi gli uomini dalla morte, o che uccidendo le interne furie, diminuisca i rimorsi di coscienza all'ostinato peccatore? Nessuno, nessuno. |
A091000017 |
Volete voi sapere chi è questo grande uomo, medico-chirurgo, profondo filosofo? Toglietevi prima il capello per rispetto e ve lo dirò: Sono io il Galantuomo. |
A091000022 |
Amici miei; Io sono un uomo di allegria, e desidero veder contento tutto il mondo, se farete come io vi ho detto, sarete allegri {14 [480]} e contenti anche Voi. |
don bosco-il galantuomo pel 1873.html |
A092000001 |
Per mala sorte ai nostri tempi i cattivi si sono associati per fare il male, e fra questi vediamo anche con dolore tanti poveri disgraziati, già senza denti in bocca, coi capelli bianchi, già col bastone in mano, chini sull'orlo del sepolcro; che invece di procurarsi una, corona, recitare il Rosario, e prepararsi a fare una buona morte, essi vanno dietro a quelli che perseguitano la Chiesa, applaudiscono ai giovani scapestrati, e coloro che dovrebbero piangere, gioiscono al sentire {4 [4]} sparlare del Papa, dei preti, e delle cose di Dio! Per porre un argine a tanto male, al Galantuomo è venuto il pensiero, essere cosa ottima che anche noi ci associassimo, e che vecchi e giovani, ricchi e poveri, negozianti ed artigiani, pescatori e contadini, musici e poeti, tutti senza distinzione ci unissimo di mente e di cuore, e chiamandoci col dolcissimo nome di fratelli ci aiutassimo a vicenda ad allontanare dal peccato l'incauta ed instabile gioventù, incoraggiarla al bene con maniere dolci e caritatevoli, promuovere in tutti l' onore di Dio col consiglio, ma specialmente col buon esempio, pregando ancora per i medesimi nostri persecutori, onde potere più facilmente salvare le nostre e le loro anime. |
A092000003 |
I poveri contadini sono nell'afflizione; hanno lavorato tutto l'anno nei loro campi, e non hanno raccolte che spighe superbe, vuote di grano! E la mano di Dio che ci ha percossi, e non si imitò il re profeta nel confessare i peccati e nel far penitenza, si continuò a vivere come prima, lontani dalla Chiesa e dai Sacramenti! Iella ingratitudine degli uomini si indispettirono i fiumi, e gonfiandosi per le continue e straordinario piogge, senza alcuna pietà, ruppero ponti, guastarono {8 [8]} strade, rovinarono case, e uscendo rabbiosamente dai loro letti, allagarono le, campagne, portando in moltissimi luoghi desolazione e spavento, con minaccia di far peggio, se non si cessa di fare oltraggio al Creatore. |
A092000003 |
Io sono vecchio, o amici miei, ma cose come ai nostri tempi le ho mai vedute. |
A092000004 |
Lo so che vi sono ancora molti che non riconoscono queste disgrazie come veri castigi di Dio; ma essi sono ciechi, simili a quell'ostinato ed insensato Faraone che credeva essere cose naturali le piaghe d'Egitto!. |
A092000008 |
Quando era giovane, o amici miei, io aveva una agilità straordinaria; prendeva le lepri al corso, e faceva dei salti come i caprioli, ora che sono vecchio le gambe mi servono più poco, ma ho la testa piena di esperienza e di cognizioni, e voglio impiegare il restante della vita che Dio mi concede nel fare del bene a tutti voi, e nel darvi buoni consigli. |
A092000009 |
Ogni giorno pregate per coloro che sono fuori dalla vera Chiesa, e che non vogliono saperne dei preti e dei frati. |
don bosco-il galantuomo pel 1877.html |
A096000001 |
Sono, benemeriti soci e cortesi lettori, per la vigesima quinta volta da voi, per ringraziarvi della bontà che avete cooperando con me alla diffusione dei buoni libri, e per trattenermi un poco con voi discorrendo di questo e di quello. |
don bosco-il galantuomo pel 1878.html |
A097000004 |
Invece di servirci d' ora in avanti nel nostro conversare di tanti intercalari ed esclamazioni che van per le bocche, come di corbezzoli, di capperi, {5 [323]} di poffarbacco, e via discorrendo, diciamo invece tutti: Oh santa pace! e tutte le volte che diciamo queste due parole procuriamo che il cuore voli al Signore domandandogli proprio la pace, la vera pace, la pace santa per noi e per tutti i nostri fratelli, anche pei Turchi e pei Scismatici e pei Protestanti che sono essi pure nostro prossimo, come dice il Catechismo. |
A097000007 |
Se in tutti i tempi i romanzi furono riguardai dai santi Dottori della Chiesa quali libri pericolosi, se i tristi effetti di simili scritture furono sempre mai rilevanti, quanto maggiormente libri cotali sono pericolosi e da condannarsi ai giorni nostri, in cui la fiaccola della fede in una parte della società è spenta, e domina una grande corruzione nei costumi? I romanzieri dell' età nostra per mettersi d' accordo con questa società corrotta hanno permesso alla loro immaginazione di oltrepassare tutti i limiti dell' onesta, e in tal modo la tazza piena di veleno presentano alla più sfrenata gioventù, alla gente già presta a corrompersi, e così l' immoralità delle loro produzioni diventa spaventevole non solamente per quelli che ancor camminano sotto le bandiere del Vangelo, ma per coloro eziandio, i quali giudicano le cose solo secondo i principii della probità naturale e del pudore. |
A097000012 |
Nè si dica poi che tali libri si leggono perchè spicca in essi uno stile fiorito, una buona composizione, un gusto squisito; imperocchè io nego apertamente che questi pregi si trovino nei romanzi, tradotti specialmente da lingue straniere pieni come sono di barbarismi, in cui si scorge uno stile gonfio, capaci di guastare bensì, non mai di formare uno stile elegante, una lingua pura e propria, nego che tali pregisi trovino in certi libri vuoti di non altro fuorchè di empietà. |
don bosco-il galantuomo pel 1879.html |
A098000004 |
Nell'afflizione che mi ha colpito non ho potuto forse contentarvi gran fatto, o miei buoni amici, nel mio solito almanacco; ma voi, che siete tanto buoni, vogliatemi bene lo stesso, e pregate per me, com'io prego per voi, ricordandoci tutti che i dispiaceri, i dolori, le tribolazioni, che ci affliggono su questa terra, sono prove che 6 [436]} il Signore ci vuol bene, come ci dice la Sacra Scrittura, e come canta da essa inspirato un mio carissimo amico, professore e poeta, in questi bei versi:. |
don bosco-il galantuomo pel 1880.html |
A099000015 |
Ma voi potete spingerli a buone azioni mediante una esposizione dei bisogni, fatta con uno stile diverso da quello dei tanti libri che già ci sono. |
A099000023 |
Quel metterti poi in tutti i giorni un esemplare da imitare in un uomo debole come siamo noi, ma che coli' istruirsi nei suoi doveri e col praticarli si meritò il titolo di santo, o non ti pare questa una cosa più che ammirabile?! Non ti pare piuttosto che queste cose siano piene di vita vivissima? Invece di dire che queste cose sono anticaglie che hanno perduto il vigore e la vita, dimmi piuttosto che noi abbiamo occhi e non vediamo, orecchi e non sentiamo, e quel che è peggio, andiamo in chiesa in tutte le domeniche, ed a squarciagola cantiamo la nostra condanna nel famoso salmo In exitu Israel de Aegypto, capisci?. |
A099000038 |
Sono uno scuoiare indisciplinato. |
A099000060 |
Esco adunque, e sono il suo. |
don bosco-il galantuomo pel 1881.html |
A100000004 |
Noi semplicioni, non ci accorgiamo che la cosa awien tutto all'opposto, e che gli anni i quali noi diciam di avere, quelli appunto sono, che più non abbiamo. |
A100000004 |
Sono dessi il terribile sottraendo di quell'operazione aritmetica, incomprensibile direi, e sola, cui dovremmo tener fissa la mente nostra, ogni momento. |
A100000005 |
? Or bene rimane ancor un resto? Questo {5 [444]} resto è egli ancor considerevole? sono ancor 50, gli anni che ci aspettano, per consumar il nostro minuendo? sono forse soli 20, od ancor meno? sono forse soli 5, oppure questo 1881 farà il saldo? Terribile mistero!. |
A100000006 |
Gli anni che trascorsero, sono il fiore di nostra vita, che già seccò: sono anni durante i quali passammo per mezzo di tutte le sensazioni, le quali ci sforzammo di trovare, e trovate appena, svanirono ancora. |
A100000010 |
Invece di augurii lieti e felici, le mie parole non suonano che tristi memorie, da mandarsi ben lontano a quel paese, se non fossero, come pur troppo le sono, belle e buone verità. |
don bosco-il galantuomo pel 1883.html |
A101000001 |
Come sapete, Lettori carissimi, io compii il 30° anno di vita pubblica, che, coi 37 di vita privata, sono 67 anni. |
A101000011 |
Ma mio padre dopo dura esperienza ed amari disinganni, mi insegnò che le migliori novità e libertà, anzi la vera novità e la vera libertà, sono quelle d'un galantuomo. |
A101000029 |
Ma, affinchè ciò avvenga, conviene che preghiamo il buon Dio, perchè non ci accada, che credendoci al convito tra i cittadini celesti, il Redentore non abbia a dirci: Ehi galantuomini! queste vostre vesti non sono nuziali; queste gale sono sbiadite, polverose; e chiamando i suoi servi, invece di farci entrare nella Celeste Gerusalemme, non comandi loro di {10 [108]} metterci in gattabuia, buia per davvero. |
don bosco-il galantuomo pel 1884.html |
A102000006 |
Sono stato malato e molto. |
A102000019 |
Pur troppo lo so, ma sono contento di ritrovarti ora sano e ben disposto. |
A102000022 |
Tenetelo per un miracolo se sono vivo, se amo ancora i galantuomini. |
A102000027 |
Sono frequenti simili casi e molto. |
A102000034 |
Sono molte e la prima perchè se no mi danno del bigotto. |
A102000052 |
Manco male... lasciare in disparte politica e giornali, che sono una disperazione per chi ci si mette dentro. |
A102000053 |
L'ho già raccontato trent'anni sono ai miei antichi abbonati, ma è così bollo, che voglio raccontarlo anche a te; ma ora è tempo di lasciarci. |
A102000059 |
Per questo anno ritieni adunque che sono da fuggire:. |
don bosco-il galantuomo pel 1886.html |
A104000002 |
Sono 34 anni, miei buoni amici, dacchè abbiamo fatta conoscenza. |
A104000004 |
Qualche altra volta, invece mi sento spossato dalle fatiche e penserei di desistere, ma vi sono troppe ragioni che mi animano a proseguire. |
A104000006 |
Se poi aggiungete a queste brutte pubblicazioni quelle che mirano a togliere la fede, a gettare il dubbio nelle anime, a scristianizzare il mondo, che certo non sono poche, giudicate voi se a ragione, benchè vecchio d'anni, voglia essere sempre giovane di forze. |
don bosco-il giovane provveduto.html |
A105000001 |
D ue sono gl'inganni principali, con cui il demonio suole allontanare i giovani dalla virtù. |
A105000002 |
Chi ci assicura di venir vecchi? Uopo sarebbe patteggiare colla morte che ci aspetti fino a quel tempo, ma vita e morte sono nelle mani del Signore, il quale può disporne come a lui piace. |
A105000003 |
Il sole, la luna, le stelle, l'aria, l'acqua, il fuoco sono tutte cose che un tempo non esistevano. |
A105000004 |
Onde i nostri {9 [189]} occhi, i piedi, la bocca, la lingua, lo orecchie, le mani sono tutti doni del Signore. |
A105000012 |
Due sono i luoghi che nell'altra vita stanno a noi preparati. |
A105000027 |
A voi però importa molto che interveniate al catechismo; nè vale il dire: io sono già promosso assoluto per la santa comunione; poichè anche allora l'anima vostra abbisogna di cibo, come altresì ne abbisogna il corpo; e se voi private l'anima vostra di questo nutrimento vi mettete a rischio di gravissimo danno. |
A105000031 |
Non intendo però che vi occupiate da mattina a sera senza verun sollievo, perciocchè ci sono molte cose le quali nel tempo che servono ad occuparvi possono recare diletto anche con grande vostra utilità. |
A105000032 |
Queste sono per esempio lo studio della storia, della geografia, delle arti meccaniche e liberali, e di altri studi e lavori domestici, i quali ricreando possono acquistarvi cognizioni utili ed oneste e contentare i vostri superiori; anzi potrete anche divertirvi, ben inteso con giuochi e trattenimenti leciti, atti a darvi ricreazione e non già ad opprimervi. |
A105000035 |
Alcuni buoni, altri cattivi; alcuni poi non sono del tutto cattivi, ma nemmeno buoni. |
A105000035 |
Ci sono tre sorta di compagni. |
A105000035 |
Ma quali sono questi compagni cattivi? State attenti e capite bene quali siano. |
A105000035 |
Tutti que' figliuoli, i quali in vostra presenza non arrossiscono di fare discorsi osceni, proferir parole equivoche o scandalose, mormorazioni, bugie, spergiuri, imprecazioni, bestemmie, oppure cercano di allontanarvi dalle cose di Chiesa o farvi trasgredire i vostri doveri, sono compagni cattivi, ministri di satanasso, da'quali voi dovete guardarvi più che dalla peste e dal diavolo stesso. |
A105000037 |
Dirà taluno: sono tanti i cattivi compagni, che si dovrebbe andar via da questo mondo per fuggirli tutti. |
A105000038 |
Quanti figliuoli si trovano all'inferno per li cattivi discorsi! Questa verità predicava già s. Paolo allorchè diceva che le cose sconce non si dovessero nemmen nominare dalla bocca di un cristiano, perchè sono la rovina de' buoni costumi: Corrumpunt bonos mores colloquia prava. |
A105000039 |
Lo so anch'io che ci sono questi luoghi, perciò vi suggerisco la regola onde liberarvene senza offendere il Signore. |
A105000039 |
Se sono persone a voi inferiori correggetele rigorosamente; qualora siano persone a cui non convenga fare rimprovero fuggite se potete, e non potendo state fermi a non prender parte nè con parole nè con sorriso, e nel vostro cuore dite: Gesù mio misericordia. |
A105000041 |
Che si dovrà poi dire di coloro, i quali giungono fino ad insegnare la malizia a quelli che ancora sono innocenti? Sentano questi sciagurati ciò che loro significa il Salvatore. |
A105000041 |
Di quanti enormi peccati si aggravano la coscienza que' figliuoli, in Chiesa, nelle strade, nelle scuole, od altrove nelle loro occupazioni danno scandalo?Quante sono le persone da cui sono osservati; altrettanti sono i peccati di cui sono colpevoli agli occhi d'Iddio. |
A105000041 |
Queste sono le cose principali che voi, giovani cari, dovete fuggire nel mondo: sono poche, ma bastanti perchè possiate formarvi uno stato di vita virtuosa e cristiana. |
A105000044 |
Al contrario coloro che si danno a' piaceri vivono arrabbiati, e si sforzano onde trovare la pace ne' loro passatempi, ma sono sempre più infelici: Non est pax impiis. |
A105000044 |
Quanti erano ieri allegri, benestanti, spiritosi ed oggi sono condotti al sepolcro? E quando anche dovessimo faticare alcuni anni pel Signore, non sarebbero abbondantissimamente compensati da un'eternità di gloria e di piaceri nel Paradiso? Altronde noi vediamo che quelli, i quali vivono in grazia d'Iddio, sono sempre allegri, ed anche nelle afflizioni hanno il cuor contento. |
A105000047 |
Che se poi vi si presentasse nel vostro Oratorio la bella comodità della ricreazione per li giorni festivi partecipatene volentieri guardandovi dalle risse, dal mettere soprannomi e dal non mostrarvi soddisfatti di que' divertimenti che vi sono distribuiti. |
A105000049 |
Coloro poi che sono destinati a qualche uffizio di cantori, di assistente e simili, abbiano grande emulazione di mostrarsi i più divoti e i più zelanti in tutto ciò che riguarda alle pratiche di pietà. |
A105000049 |
Usate altresì gran rispetto a tutti i vostri superiori, e specialmente se sono Sacerdoti, all'incontro de' quali cavatevi tosto il cappello, baciando loro riverentemente la mano. |
A105000050 |
Postivi pertanto ginocchioni direte: Mio Dio, mi pento con tutto il cuore di avervi offeso, fatemi la grazia di ben conoscere le verità che io sono per considerare. |
A105000054 |
Tutti quelli che sono all'inferno avevano speranza di emendarsi poi, ed ora sono eternamente perduti. |
A105000055 |
III. Pure quanti sono nei mondo, i quali pensano a tutto, fuorché a salvarsi! Se io dico ad un figliuolo che frequenti i Sacramenti, che faccia un po' di orazione al giorno, risponde: ho altro a fare, ho da lavorare, ho da divertirmi. |
A105000059 |
Quanti vivendo nel peccato speravano di pentirsi, e intanto venne la morte, e sono dannati. |
A105000067 |
Allora dirà il Divin Giudice: chi sei tu? Io sono un cristiano, risponderai: bene, se tu sei cristiano, vedrò se operasti da cristiano. |
A105000070 |
Gli occhi sono accecati dal fuoco e dalle tenebre, atterriti dalla vista dei demoni o degli altri dannati. |
A105000070 |
Oh inferno, inferno, quanto sono infelici quelli che vi cadono! Che dici, o figlio, se avessi a morire in questo momento dove andresti? Se ora non puoi reggere un dito sopra il lume di una candela, non puoi soffrire una scintilla di fuoco sulla mano senza gridare, come potrai tu stare tra quelle fiamme per tutta un'eternità?. |
A105000071 |
Penseranno continuamente al motivo per cui si sono perduti, cioè per un piacere, per uno sfogo di passione; questo è quel verme che non muore mai: vermis eorum non moritur. |
A105000072 |
Se un Angelo portasse la nuova ad un dannato che Iddio lo vuole liberare dall'inferno quando saranno passati tanti milioni di secoli, quante sono le gocce d'acqua, le foglie degli alberi e i granelli di sabbi a del mare e della terra, questa, nuova porterebbe la più grande consolazione ad un dannato, il quale direbbe: è vero che hanno da passare tanti secoli, avranno però da finire un giorno. |
A105000074 |
Oh come è desiderabile e amabile quel luogo ove si godono tutti i beni! Il beato non potrà a meno di non esclamare: io sono sazio della gloria del Signore: Satiabor cum apparuerit gloria tua. |
A105000075 |
Oh quanto godono in quel regno de' beati! Sono sempre in allegria, senza infermità, senza dispiaceri e senza affanni che turbino la loro allegrezza, il loro contento. |
A105000076 |
Osserva però, o figlio, che tutti i beni considerati sono un nulla paragonati alla grande consolazione che si prova nella vista d'Iddio. |
A105000078 |
Tre grazie in modo particolare le dovrete instantemente chiedere, le quali sono di assoluto bisogno a tutti, ma specialmente a voi che vi trovate in giovanile età. |
A105000083 |
Dovete perciò guardarvi da ogni eccesso nel {52 [232]} mangiare e nel bere, da' teatri, da' balli e da simili divertimenti che sono rovina de' costumi. |
A105000083 |
Gli occhi poi sono le finestre per cui il peccato si fa strada nel nostro cuore, e per cui il demonio viene a prendere possesso dell'anima nostra. |
A105000087 |
Queste sono le tre grazie più d' ogni altra necessarie alla vostra età, e bastanti a farvi tenere sin da giovani quella strada, che vi renderà uomini onorati nell'età avanzata, pegno sicuro di una gloria eterna, che Maria procurerà indubitatamente a' suoi divoti. |
A105000107 |
Questo si otterrà facilmente se dispregiando ogni rispetto umano attenderemo alle cose che riguardano all'onor d' Iddio e specialmente alla frequenza de' Sacramenti della confessione e comunione, che sono i due mezzi più efficaci per vincere i rispetti umani, staccare il nostro cuore dalle cose terrene e innamorarlo delle celesti. |
A105000124 |
Perchè dunque non consacrare al Signore questo tempo di nostra gioventù, che tanto gradisce? Perchè differire di giorno in giorno ad abbandonare il peccato e cominciar una vita da fedele Cristiano? Tutti quelli che ora si trovano nell'inferno avevano volontà di darsi poi una volta a Dio, ma la morte li prevenne, e adesso sono perduti per sempre; e fra quelle fiamme vanno gridando: noi insensati l'abbiamo sbagliata: nos insensati erravimus. |
A105000126 |
Fuggite i cattivi compagni, che sono la cagione funesta di tanto tempo perduto, e cominciate oggi una vita nuova che piaccia al Signore. |
A105000134 |
Le cose che ci possono turbare in punto di morte sono specialmente i peccati della vita passata e il timore de' castighi divini per l'altra vita. |
A105000154 |
I Comandamenti di Dio sono dieci:. |
A105000155 |
I comandamenti della s. Chiesa sono cinque:. |
A105000156 |
Credo, che in Dio vi sono tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo. |
A105000171 |
Ci sono pure parecchie indulgenze per chi accompagna il SS. Viatico, quando è portato agl'infermi, o non potendo andare dite un Pater ed Ave. |
A105000183 |
Ricevete, o Signore, le preghiere che da questo Sacerdote vi sono indirizzate per me. |
A105000185 |
Io sono pronto, o Signore, a confessare la fede del Vangelo a costo della mia vita professando le grandi verità, che ivi sono contenute. |
A105000196 |
Gesti, agnello immacolato, vi supplico ad usare misericordia a me e a tutti gli uomini {90 [270]} del mondo affinché tutti si convertano a voi, per godere quella vera pace che provano coloro i quali sono in grazia vostra. |
A105000207 |
Notate che si può anche rubare non occupando il tempo in quelle cose che vi sono comandate. |
A105000208 |
Queste sono le cose principali intorno a cui dovete esaminarvi. |
A105000211 |
La sanità, l'aria che respirate, il pane che mangiate sono tutti doni che Dio vi concedè. |
A105000233 |
in Paradiso, e poichè io non posso fare tanto vi offerisco tutto me stesso; vi offerisco questa volontà, affinchè non voglia altre cose se non quelle che a voi piacciono; vi offerisco le mie mani, i miei piedi, gli occhi miei, la lingua, la bocca, la mente, il cuore, tutto offro a voi, custodite voi tutti questi sentimenti miei, acciocchè ogni pensiero, ogni azione non abbia altro di mira se non quelle cose che sono di vostra maggior gloria e di vantaggio spirituale dell'anima mia. |
A105000239 |
Un venerabile servo d' Iddio visitando Gesù sacramentato lo vide in forma di bambino che teneva in mano mina corona di rose, e dimandato avendo che cosa significavano quelle rose, Gesù disse:Queste rose sono altrettante grazie che io comparto a quelli che le vengono a chiedere. |
A105000285 |
Rallegratevi, o Figlia d' Iddio, per quel contento che godete in Paradiso, perché tutte le Gerarchie degli Angeli, degli Arcangeli, {122 [302]} de'Troni, delle Dominazioni e di tigli gli Spiriti Beati vi onorano, vi riveriscono e vi riconoscono per Madre del loro Creatore, e ad ogni minimo cenno vi sono obbedientissime. |
A105000286 |
Rallegratevi, o Ancella della SS. Trinità, per quell'allegrezza che provate in Paradiso, perchè tutte le grazie che chiedete al vostro Figliuolo vi sono subito concedute; anzi, come dice s. Bernardo, non si concede grazia quaggiù in terra, che non passi prima per le vostre santissime mani. |
A105000292 |
Mio Redentore, mio Dio, eccomi a'vostri piedi pentito con tutto il cuore de'miei peccati, perchè sono offesa della vostra somma bontà; voglio piuttosto morire, che mai più offendervi, perchè vi amo sopra ogni cosa. |
A105000308 |
Ah Gesù mio! le mie cadute nel peccato ne sono la cagione. |
don bosco-il giovane provveduto [1863-nuova edizione].html |
A106000001 |
Due sono gl'inganni principali, con cui il demonio suole allontanare i giovani dalla virtù. |
don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html |
A107000002 |
Chi ci assicura di venir vecchi? Uopo sarebbe patteggiare colla morte che ci aspetti fino a quel tempo; ma vita e morte sono nelle mani del Signore, il quale può disporne come a Lui piace. |
A107000008 |
Il sole, la luna, le stelle, l'aria, l'acqua, il fuoco sono tutte cose che un tempo non esistevano. |
A107000009 |
Onde i nostri occhi, i piedi, la bocca, la lingua, le orecchie, le mani sono tutti doni del Signore. |
A107000015 |
Due sono i luoghi, che nell' altra vita stanno a noi preparati: l'Inferno, dove si patisce ogni male: il Paradiso, ove si godono tutti i beni. |
A107000031 |
Nò vale il dire: Io sono già promosso assoluto per la santa Comunione; poichè allora eziandio l'anima vostra abbisogna di cibo, come ne abbisogna il corpo; e se voi private l'anima vostra di questo nutrimento, vi mettete a rischio di gravissimo danno spirituale. |
A107000036 |
Non intendo per altro che vi occupiate da mattino a sera senza verun sollievo, perciocchè io vi voglio bene e vi concedo volentieri que' divertimenti che non sono peccati. |
A107000039 |
Alcuni buoni, altri cattivi; alcuni poi non sono del tutto cattivi, ma nemmeno buoni. |
A107000039 |
Ma {20 [148]} quali sono questi compagni cattivi? State attenti e conoscerete quali siano. |
A107000039 |
Tutti quei giovani, i quali in vostra presenza non arrossiscono di fare discorsi osceni, proferir parole equivoche o scandalose, mormorazioni, bugie, spergiuri, imprecazioni, bestemmie, oppure cercano d'allontanarvi dalle cose di chiesa, vi consigliano a rubare, a disobbedire ai vostri genitori o trasgredire qualche loro comando, tutti costoro sono compagni cattivi, ministri di Satanasso, dai quali voi dovete guardarvi come dal diavolo stesso. |
A107000039 |
Vi sono tre sorta di compagni. |
A107000041 |
Dirà taluno: Sono tanti i cattivi compagni, che si dovrebbe uscire dal mondo per fuggirli tutti. |
A107000042 |
Quanti giovanetti si trovano all'Inferno per aver dato ascolto ai cattivi discorsi! Questa verità predicava già s. Paolo, quando diceva che le cose sconce non devonsi nemmeno nominare tra' Cristiani, perchè sono la rovina dei buoni costumi: Corrumpunt mores bonos colloquia mala. |
A107000043 |
Pur troppo, miei cari giovani, so che ci sono questi luoghi; perciò vi suggerisco il modo per liberarvene senza offendere il Signore, {22 [150]}. |
A107000044 |
Se sono persone a voi inferiori, correggetele rigorosamente; qualora siano persone a cui non convenga fare rimprovero, fuggite, se potete; e non potendo, state fermi a non prendervi parte nè con parole, nè con sorriso; e nel vostro cuore dite: Gesù mio, misericordia. |
A107000050 |
Queste sono tre grazie più d'ogni altra necessarie alla vostra età, e bastanti a farvi tenere fin da giovani quella strada, che vi renderà uomini onorati nell'età avanzata, pegno sicuro di una gloria eterna, che Maria colla sua intercessione procurerà indubitatamente a' suoi divoti. |
A107000051 |
Coloro, che sono destinati all'uffizio di cantori, di assistenti e simili, abbiano cura di mostrarsi i più esemplari e zelanti nelle pratiche di pietà. |
A107000052 |
Postevi pertanto ginocchioni direte: - Mio Dio, mi pento con tutto il cuore di avervi offeso; fatami la grazia di ben conoscere le verità, che io sono per meditare. |
A107000054 |
Ah dunque, o figlio! ascolta quanto io sono per dirti: Se la coscienza ti rimorde di qualche peccato, va presto a confessarti per cominciare una buona vita; pratica ogni mezzo che ti suggerirà il Confessore; se è necessario, fa una Confessione generale; prometti di fuggire le occasioni pericolose, i cattivi compagni; e se Dio ti chiama anche a lasciare il mondo, arrenditi presto. |
A107000064 |
Indirizzatemi dubbioso e vacillante, reggetemi nella retta via, che conduce all'eterna vita, giacchè Voi siete la Madre del bell'amore, del timore, della cognizione e della santa speranza, i cui fiori sono frutti di onestà e di onore. |
A107000078 |
I Comandamenti di Dio sono dieci:. |
A107000079 |
I Comandamenti della S. Chiesa sono cinque:. |
A107000080 |
Credo che in Dio vi sono tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo. |
A107000127 |
Vi sono eziandio parecchie Indulgenze per chi accompagna il SS. Viatico quando è portato agli infermi. |
A107000140 |
Signor mio Gesù Cristo, abbiate misericordia di questa povera anima mia, e dell'anima di tutti quelli, per cui Voi sapete che sono obbligato a pregare. |
A107000142 |
Ricevete, o Signore, le preghiere che da questo Sacerdote vi sono indirizzate per me. |
A107000144 |
Io sono pronto, o Signore, a confessare la fede del Vangelo a costo della mia vita professando le grandi verità, che ivi sono contenute. |
A107000157 |
Gesù Agnello Immacolato, vi supplico ad usare misericordia a me e a tutti gli uomini del mondo, affinchè tutti si convertano a Voi, per godere quella vera pace, che provano coloro, i quali sono in grazia vostra. |
A107000170 |
E ci sono fondate ragioni di temere che a molti, invece di essere mezzo di salute, sia motivo di dannazione, perchè lo ricevono male. |
A107000171 |
Le disposizioni necessarie per fare una buona Confessione sono: Esame, Dolore, Proponimento, Confessione e Penitenza. |
A107000171 |
Le più importanti sono il Dolore o Contrizione e il Proponimento. |
A107000175 |
Così non basta detestare il peccato perchè ci ha cagionato qualche disgrazia temporale, un castigo, una malattia, la perdita di qualche bene terreno; questi non sono motivi sufficienti per un atto di Contrizione, che valga ad ottenerci il perdono dei peccati. |
A107000193 |
Imperocchè quante sono le persone, che ascoltarono quei discorsi, altrettanti sono i peccati di scandalo, di cui dobbiamo accusarci. |
A107000194 |
Io non vi offenderò mai più; sono disposto di perdere ogni cosa del mondo piuttostochè ritornare ad offendervi. |
A107000199 |
I caratteri che devono accompagnare quest'accusa dei peccati sono: l' integrità, l' umiltà e la sincerità. |
A107000201 |
Chi potrà mai comprendere l'immensità della vostra misericordia? Chi potrà ringraziarvi come si conviene per tanta vostra bontà? Troppo debole io sono. |
A107000202 |
Nell'atto stesso che mi vedo colmare di consolazione al pensiero di ciò che era prima e di ciò che ora sono, mi sento, o mio Dio, un odio grande contro al peccato, e col più vivo sentimento dell'anima prometto di non offendervi mai più. |
A107000203 |
Le parole usate dal divin Salvatore nell'istituire il Sacramento dell'Eucaristia sono: Questo è il mio Corpo; questo è il mio Sangue; le quali parole Gesù comandò che fossero costantemente usate dai suoi Sacerdoti a nome suo {105 [233]} nel Santo Sacrifizio della Messa. |
A107000207 |
Altrove Egli ci fa le più grandi promesse, se ci accostiamo acibarci della sua Carne: « Io sono, Egli dice, il pane disceso dal Cielo; chi mangia di questo pane, che è la mia Carne, vivrà in eterno, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. |
A107000209 |
- Alcuni soggiungono: Io sono pieno d'infermità spirituali e non oso comunicarmi sovente. |
A107000209 |
Difatto si vede che sono assai più difettose quelle persone che alla Comunione si accostano di rado, che non quelle le quali si accostano con maggior frequenza. |
A107000209 |
Taluno dirà: Io sono troppo peccatore. |
A107000209 |
» Perciò quelli che sono più soggetti ad incomodi spirituali è necessario che siano anche più spesso visitati dal Medico vero delle anime, che è Gesù Cristo. |
A107000224 |
Io non son degno di sì grande favore, nemmeno so che cosa offerirvi in ringraziamento; ma appoggiato ai vostri meriti vi offro questi meriti medesimi, che sono infiniti. |
A107000233 |
Dimandato avendo che cosa significavano quelle rose, Gesù gli disse: Queste rose sono altrettante grazie, che io comparto a coloro, che le vengono a chiedere {115 [243]}. |
A107000241 |
Santissima Vergine Immacolata, e Madre mia Maria, a Voi, che siete la Madre del mio Signore, la Regina del mondo, l'Avvocata, la Speranza, il Rifugio dei peccatori, ricorro oggi io, che sono il più miserabile di tutti. |
A107000244 |
I motivi poi di questo culto sono molteplici: 1° Perchè G. Cristo ci offerse il suo S. Cuore come la sede delle sue affezioni: 2° Perchè ci è simbolo di quella immensa carità, che Egli dimostrò specialmente col permettere che il SS. suo Cuore fosse ferito da una lancia: 3° Perchè da questo Cuore siano mossi i fedeli a meditare i dolori di Gesù Cristo e a professargli riconoscenza. |
A107000286 |
Sono innumerevoli i celesti favori che si ottennero colla pratica di questa Divozione. |
A107000353 |
Quelle opere, che sono più contrarie al nostro genio ed inclinazione, sono di maggior gradimento di Dio; e perciò a noi più profittevoli. |
A107000436 |
Qui è pur bene di notare, che per l'acquisto delle Sante Indulgenze si richiedono sempre alcune condizioni, e sono per le Parziali: 1° Essere in grazia di Dio; 2° Avere l'intenzione di acquistarle; 3° Fare le Opere e recitare le Orazioni prescritte con cuore contrito e divotamente. |
A107000481 |
Rallegratevi, o Figlia di Dio, per la sublime dignità, a cui foste elevata in Paradiso, perchè {166 [294]} tutte le Gerarchie degli Angeli, degli Arcangeli, dei Troni, delle Dominazioni e di tutti gli Spiriti beati Vi onorano, Vi riveriscono e Vi riconoscono per Madre del loro Creatore, e ad ogni minimo cenno Vi sono obbedientissime. |
A107000482 |
Rallegratevi, o Ancella della SS. Trinità, per quel gran potere, che avete in Paradiso, perchè tutte le grazie che chiedete al vostro Figliuolo Gesù Vi sono subito concedute; anzi, come dice s. Bernardo, non si concede grazia quaggiù in terra, che non passi prima per le vostre santissime mani. |
A107000484 |
Rallegratevi, o Speranza dei peccatori, Rifugio dei tribolati, pel gran piacere che provate in Paradiso nel vedere che tutti quelli, che Vi lodano e Vi riveriscono in questo mondo, sono dall'Eterno Padre premiati colla sua santa grazia in terra, e colla sua immensa gloria in Cielo. |
A107000490 |
Queste Indulgenze sono anche applicabili alle Anime del Purgatorio. |
A107000495 |
Pietosissimo Custode dell'anima mia, Voi che tanto vi umiliaste col venire dal Cielo in terra per impiegare il vostro ministero a favore di un essere sì vile quale io sono, fate che possa anch'io acquistare lo spirito di vera umiltà, e sia pienamente persuaso, che da per me non posso nulla senza il vostro aiuto e senza la grazia del mio Signore. |
A107000500 |
Si premette che chiunque fa divotamente la Via Crucis, acquista tutte le Indulgenze già accordate dai Sommi Pontefici ai fedeli Cristiani, che personalmente visitano i Luoghi Santi di Gerusalemme; le quali Indulgenze sono anche applicabili alle Anime del Purgatorio. |
A107000501 |
Ma pel conseguimento delle medesime si richiede che nel visitare la Via Crucis si vada considerando la Passione del Nostro Divin Salvatore e Redentore Gesù Cristo, secondo la propria capacità, e che si passi da una Stazione all'altra, per quanto permette o la moltitudine delle persone che la visitano, o la ristrettezza del luogo, dove sono erette le 14 Stazioni. |
A107000504 |
Mio Redentore, e mio Dio, eccomi ai vostri piedi pentito con tutto il cuore de' miei peccati, perchè sono offesa della vostra somma bontà; voglio piuttosto morire, che ancora offendervi, perchè vi amo sopra ogni cosa. |
A107000516 |
Ah Gesù mio! le mie ricadute nel peccato ne sono la cagione. |
A107000610 |
I suoi meriti furono sì alti, la sua santità sì grande, che la stessa Santissima Trinità lo elesse a Sposò della più pura delle vergini, della più eccellente e più amabile creatura, che è Maria Santissima; lo fece Custode e quasi Padre di Gesù Cristo vero Figlio dell'Eterno Iddio; gli confidò insomma i due tesori più preziosi che possedesse il Cielo e la terra, che sono Gesù e Maria. |
A107000611 |
I favori e le grazie grandi, che mediante l'intercessione di questo Santo io ho ricevuto da Dio; i pericoli, dai quali mi ha liberata sì nell'anima come nel corpo, sono cose maravigliose. |
A107001882 |
Dopo la Messa si recitano in ginocchio alternativamente dal Sacerdote col popolo le seguenti Preghiere, cui sono annessi 300 giorni d'Indulg. |
A107001933 |
D. Ci sono i Maomettani, i Protestanti, cioè i Calvinisti, i Luterani e gli Evangelisti, ed avvi la Chiesa Cattolica Romana; in quale di queste società noi possiamo con certezza trovare la vera religione?. |
A107001937 |
D. Quali sono i caratteri, mediante i quali noi possiamo con certezza conoscere la vera Chiesa di Gesù Cristo?. |
A107001938 |
R. I veri caratteri, che ci fanno con certezza conoscere la divinità della Chiesa di Gesù Cristo, sono quattro, cioè: Una, Santa, Cattolica, Apostolica. |
A107001943 |
È Santa per la santità del suo Capo e suo fondatore, che è Gesù Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi sono i sacramenti che pratica; molti santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri da Dio confortati sparsero il loro sangue in testimonianza della Divinità di questa medesima Chiesa. |
A107001949 |
Non sono Una, perchè non hanno la medesima fede, nè la medesima dottrina, nè uno stesso capo. |
A107001950 |
Non sono Sante, perchè rigettano tutti od in parte i sacramenti, da cui solo deriva la vera santità; professano più cose contrarie al Vangelo, ripugnanti a Dio medesimo. |
A107001951 |
Neppure sono cattoliche riguardo al tempo, giacchè paragonate alla Religione Cattolica contano pochi secoli d'esistenza. |
A107001951 |
Non sono Cattoliche, perchè sono ristrette in alcuni luoghi ed in questi luoghi medesimi cangiano la loro dottrina a seconda dei tempi. |
A107001952 |
Finalmente non sono unite al Romano Pontefice che e successore di s. Pietro Capo e Principe degli Apostoli. |
A107001952 |
Non sono Apostoliche, perchè non professano, anzi rigettano molte cose dagli Apostoli credute ed insegnate. |
A107001954 |
Imperocchè coloro che hanno letto, studiato e confrontato la dottrina che insegna la Chiesa Cattolica oggidì, poterono ad evidenza convincersi che le verità predicate da Gesù Cristo e dagli Apostoli sono quelle stesse, che si predicarono in tutti i tempi, {425 [553]} e si predicano presentemente nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana. |
A107001970 |
Nel secolo decimosesto poi degenerò in Calvinismo, ed ai nostri giorni i così detti Valdesi sono verissimi Protestanti per quanto si chiamino Evangelici o Barbetti. |
A107001971 |
D. Chi sono i capi dei Protestanti?. |
A107001972 |
R. I capi dei Protestanti sono Calvino e Lutero vissuti alla metà del secolo decimosesto. |
A107001975 |
D. Dunque costoro non sono nella Chiesa di Gesù Cristo?. |
A107001993 |
D. I Principi, i Re e gli altri potentati della terra sono anche soggetti al sommo Pontefice?. |
A107001994 |
R. i Principi, i Re, e tutti i potentati della terra, fossero anche padroni di tutto il mondo, devono sottomettersi al sommo Pontefice, se vogliono appartenere alla vera Chiesa e salvarsi l'anima; perchè l'autorità di costoro è tutta temporale, e in faccia alla Religione essi sono semplici fedeli obbligati, come gli altri, di obbedire al capo della Religione. |
A107002001 |
Egli è poi cosa chiara che l'autorità {430 [558]} di Pietro doveva durare quanto la Chiesa, cioè sino alla fine dei secoli, chè certo il fondamento dee durar quanto l'edifizio che vi sta sopra, e che perciò dopo di lui essa dovea passare nei suoi successori, i quali sono i Romani Pontefici. |
A107002014 |
R. Fu in tutti i tempi e da tutti i cattolici costantemente creduto all'infallibilità del successore di s. Pietro, del Vicario di Gesù C. I Romani Pontefici esercitarono sempre questa autorità suprema nelle controversie religiose, e tutti i veri Cattolici hanno rispettosamente accolto le loro dichiarazioni, quali verità da non più mettersi in discussione, come se fossero uscite dalla bocca stessa del divin Salvatore, di cui sono Vicari sopra la terra; ma non fu mai definita e proclamata verità di fede fino al Concilio Vaticano. |
A107002018 |
Perciocchè queste definizioni del Romano {432 [560]} Pontefice sono per se stesse, e non pel consenso della Chiesa, irreformabili. |
A107002026 |
I principali sono cinque:. |
A107002029 |
Assicura i fedeli che credendo e facendo quello che il Papa propone a credere ed operare, essi sono dalla Chiesa universale assicurati che non potranno errare giammai, e che credono e che operano quella che vuole Dio stesso. |
A107002033 |
R. A questa asserzione si deve negare assolutamente e rispondere, o che i fatti addotti sono calunnie inventate contro ai Papi, o che si riferiscono a cose non riguardanti la fede. |
A107002033 |
Tutti quelli che han fatto studio profondo ed imparziale sulla storia ecclesiastica convengono che queste asserzioni sono false; e chi insegna diversamente cerca d'ingannare. |
A107002041 |
Perciocchè costoro nel loro cuore sono Cattolici, e se conoscessero bene la Religione Cattolica certamente l'abbraccerebbero. |
A107002041 |
Si possono eziandio salvare coloro, che sono in buona fede, cioè sono fermamente persuasi di trovarsi nella vera religione. |
A107002054 |
Ma costoro sono in errore, perciocchè tali fatti non furono mai dalla Chiesa nè comandati, nè approvati. |
A107002055 |
Al contrario le storie sono ripiene di fatti di uomini i quali in punto di morte rinunziarono all'eresia per morire nel seno della santa Romana Chiesa per così assicurarsi la eterna salvezza. |
don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html |
A108000001 |
Queste sono tre grazie più d'ogni altra necessarie alla vostra età, e bastanti a farvi tenere fin da giovani quella strada, che vi renderà uomini onorati nell'età avanzata, pegno sicuro di una gloria eterna, che Maria procurerà indubitatamente a' suoi divoti. |
A108000013 |
I progressi straordinari, che egli fece nella virtù, sono difficili a descriversi. |
A108000018 |
Un giorno il, santo giovane gli disse con trasporto di gratitudine: Oh quanto giustamente io vi riguardo come mio padre! Io sono a voi debitore di tutti i beni onde Iddio mi ricolma. |
A108000037 |
Questo si otterrà facilmente se, dispregiando ogni rispetto umano, attenderemo alle cose che riguardano all'onor di Dio, e specialmente alla frequenza dei sacramenti della confessione e comunione, che sono i due mezzi più efficaci per vincere i rispetti umani, staccare il nostro cuore dalle cose terrene e innamorarci delle celesti. |
A108000037 |
Se vogliamo anche noi distaccare il nostro cuore dalle vanità del mondo ed affezionarci alle cose di Dio, cominciamo dal disprezzare i beni terreni, che come pungenti spine ci sono d'impedimento alla nostra salute; stimiamo soltanto quello che giova per condurci alla beata eternità dicendo con s. Luigi: Ciò che non è eterno è un niente: Quod aeternum non est, nihil est. |
A108000054 |
Perchè dunque non consacrare al Signore questo tempo di nostra gioventù, che tanto gradisce? Perchè differire di giorno in giorno ad abbandonare il peccato, e cominciar una vita da fedele cristiano? Tutti quelli, che ora si trovano nell'inferno, avevano volontà di darsi poi una volta a Dio, ma la morte li prevenne e si sono perduti per sempre. |
A108000065 |
Le cose che ci possono turbare in punto di morte sono specialmente i peccati della vita passata e il timore de' castighi divini per l'altra vita. |
A108000087 |
I Comandamenti dì Dio sono dieci. |
A108000088 |
lo sono il Signore Iddio tuo, non avrai altro Dio avanti di me. |
A108000098 |
I comandamenti della santa Chiesa sono cinque:. |
A108000104 |
Credo, che in Dio vi sono tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo. |
A108000122 |
Ci sono eziandio parecchie indulgenze per chi accompagna il SS. Viatico, quando è portato agl'infermi. |
A108000136 |
Ricevete, o Signore, le preghiere che da questo Sacerdote vi sono indirizzate per me. |
A108000138 |
Io sono pronto, o Signore, a confessare la fede del Vangelo a costo della mia vita professando le grandi verità, che ivi sono contenute. |
A108000151 |
Gesù agnello immacolato, vi supplico ad usare misericordia a me e a tutti gli uomini del mondo, affinché tutti si convertano a voi, per godere quella vera pace che provano coloro, i quali sono in grazia vostra. |
A108000162 |
Ma volendo parlare in ispecie della confessione, disse precisamente ai suoi Apostoli: «I peccati sono rimessi a quelli a cui a li rimetterete, e saranno ritenuti a quelli a cui li riternete (Joan,. |
A108000164 |
Ma persuadiamoci che molti cristiani non sanno approfittarsi di questo augusto sacramenta E ci sono fondati motivi per temere che a molti invece di essere mezzo di salute sia al contrario motivo di dannazione, perchè si riceve male. |
A108000165 |
Le disposizioni necessarie per fare una buona confessione sono Esame, Dolore, Proponimento, Confessione e Penitenza. |
A108000165 |
Le più importanti sono il dolore o contrizione, e il proponimento. |
A108000169 |
Così quando si detesta il peccato, perchè ci ha cagionato qualche {101 [101]} disgrazia temporale, un castigo, una malattia, la perdita di qualche bene, non sono motivi sufficienti ad un atto di contrizione che valga ad ottenerci il perdono dei peccati. |
A108000187 |
Perciò quante sono le persone che ascoltarono quei discorsi, altrettanti sono i peccati di scandalo, di cui dobbiamo accusarci. |
A108000189 |
Io non vi offenderò mai più, sono disposto di perdere ogni cosa del mondo piuttostochè ritornare ad offendervi. |
A108000192 |
I caratteri che devono accompagnare questa accusa dei peccati sono: l'integrità, l'umiltà e la sincerità. |
A108000200 |
Nell'atto stesso che mi vedo colmare di consolazione al pensiero di ciò che era prima e di ciò che ora sono, mi sento, o mio Dio, un odio grave contro al peccato, e col più vivo sentimento dell'anima prometto di non offendervi mai più. |
A108000201 |
Le parole usate dal divin Salvatore nell'istituire il Sacramento dell'Eucarestia sono: Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue; le quali parole sono tuttodi usate dai sacerdoti a nome di Gesù Cristo nel sacrifizio della santa Messa. |
A108000205 |
Altrove egli ci fa le più grandi promesse se ci accostiamo a cibarci della sua carne: Io sono, egli dice, il pane disceso dal cielo; chi mangia di questo pane, che è la mia carne, vivrà in eterno, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. |
A108000207 |
Alcuni soggiungono: Io sono pieno d'infermità spirituali e non oso comunicarmi sovente. |
A108000207 |
Difatto si vede che sono assai più difettose quelle persone che alla comunione si accostano di rado, che non quelle le quali si accostano con maggior frequenza. |
A108000207 |
Risponde Gesù Cristo: «Quelli che stanno bene non hanno bisogno del medico.» Perciò quelli che sono maggiormente soggetti ad incomodi loro è necessario essere spesso visitati dal medico vero delle nostre anime che è Gesù Cristo. |
A108000207 |
Taluno dirà: Io sono troppo peccatore. |
A108000211 |
Signore, io non sono degno che voi entriate nella povera abitazione dell'anima mia, ma dite solo. |
A108000220 |
Vorrei pur io solo potervi dare tutta {118 [118]} la lode e la gloria che vi danno i santi in Paradiso, e poiché non posso fare tanto vi offerisco tutto me stesso; vi offerisco questa volontà, affinché non voglia altre cose se non quelle che a voi piacciono; vi offerisco le mie mani, i miei piedi, gli occhi miei, la lingua, la bocca, la mente, il cuore tutto offro a voi, custodite voi tutti questi sentimenti miei, acciocché ogni pensiero, ogni azione non abbia altro di mira se non quelle cose che sono di vostra maggior gloria e di vantaggio spirituale all'anima mia. |
A108000226 |
Dimandato avendo che cosa significavano quelle rose, Gesù disse: Queste rose sono altrettante grazie, che io comparto a coloro, che le vengono a chiedere. |
A108000252 |
Sono innumerevoli i celesti favori che si ottennero colla pratica di questa divozione. |
A108000289 |
Rallegratevi, o Figlia di Dio, per la sublime dignità a cui foste elevata in Paradiso, perchè tutte le Gerarchie degli Angeli, degli Arcangeli, de' Troni, delle Dominazioni e di tutti gli Spiriti Beati vi onorano, vi riveriscono e vi riconoscono per Madre del loro Creatore, e ad ogni minimo cenno vi sono obbedientissime. |
A108000290 |
Rallegratevi, o Ancella della SS. Trinità, per quel gran potere, che avete in Paradiso, perchè tutte le grazie che chiedete al vostro Figliuolo vi sono subito concedute; anzi, come dice s. Bernardo, non si concede grazia quaggiù in terrà, che non passi per le vostre santissime mani. |
A108000292 |
Rallegratevi, o Speranza de' peccatori, Rifugio dei tribolati, pel gran piacere che provate in Paradiso nel vedere che tutti quelli {142 [142]} che vi lodano e vi riveriscono in questo mondo sono dall'Eterno Padre premiati colla sua santa grazia in terra, e colla sua immensa gloria in cielo. |
A108000300 |
Pietosissimo custode dell'anima mia, voi che tanto vi umiliaste col venire dal cielo in terra per impiegare il vostro ministero a favore di un essere sì vile quale io sono, fate che possa anch'io acquistare la spirito di vera umiltà, e sia pienamente persuaso, che da per me non posso nulla senza il vostro aiuto e senza la, grazia del mio Signore. |
A108000303 |
Mio Redentore, mio Dio, eccomi ai vostri piedi pentito con tutto il cuore de'miei peccati, perché sono offesa della vostra somma {146 [146]} bontà; voglio piuttosto morire, che ancora offendervi, perchè vi amo sopra ogni cosa. |
A108000320 |
Ah Gesù mio! le mie ricadute nel peccato ne sono la cagione. |
A108000374 |
Indirizzatemi dubbioso e vacillante, reggetemi nella retta via, che conduce all'eterna vita, giacché voi siete unica speranza di virtù e di vita, i cui frutti non sono altro che frutti di onore e di onestà. |
A108000398 |
I suoi meriti furono sì alti, la sua santità sì grande, che la stessa santissima Trinità lo elesse a sposo della più pura delle vergini, della più eccellente e più amabile creatura, che è Maria santissima; lo fece custode, e quasi padre di Gesù Cristo vero figlio dell'Eterno Iddio; gli confidò insomma i due tesori più grandi che possedesse il Cielo e la terra, che sono Gesù e Maria. |
A108000399 |
I favori e le grazie grandi, che mediante l'intercessione di questo santo io ho ricevuto da Dio: i pericoli, dai quali mi ha liberata sì nell'anima che nel corpo, sono cose maravigliose. |
don bosco-il giubileo.html |
A109000004 |
La misericordia divina ci attende; i tesori celesti sono aperti, faccia Iddio che tutti ne sappiano approfittare. |
A109000007 |
E ciò che reca maggior dolore si è che in mezzo a tanti danni o mali deplorabilissimi i figli delle tenebre, che sono più prudenti dei figli della luce nella loro generazione, sempre più di giorno {5 [483]} in giorno con ogni maniera di diaboliche frodi, arti e macchinazioni si sforzino di muovere asprissima guerra contro la Cattolica Chiesa e la sua salutare dottrina, spiantando e distruggendo l'autorità di ogni legittimo potere, cercando di depravare e corrompere gli animi e le menti di tutti, col propagare per ogni parte il mortifero veleno dell' indifferentismo e dell' incredulità, confondendo tutti i diritti divini ed umani, eccitando ed alimentando le dissensioni, le discordie, e i moti di empie ribellioni, commettendo qualunquesiasi delitto e crudelissimo misfatto, nulla lasciando d'intentato, acciocché, se mai possibil fosse, sia tolta di mezzo la nostra santissima Religione, e scossa dalie fondamenta la stessa umana società. |
A109000008 |
E nell'umiltà del nostro cuore con istanti e fervorose preghiere non cessiamo di {6 [484]} supplicare e scongiurare Iddio ricco in misericordia, affinchè, liberandoci dalla guerra in ogni parte del mondo, e rimuovendo ogni dissidio tra i Principi cristiani, accordi ai loro popoli pace, concordia e tranquillità, e principalmente ai Principi medesimi conceda un religiosissimo zelo di difendere sempre più, e propagare la Cattolica fede e dottrina; nel che sta riposta principalmente la felicità dei popoli; affinchè liberi Principi e popoli da tutti i mali onde sono afflitti, e li consoli d'ogni vera prosperità; accordi ai traviati i doni della sua celeste grazia, per cui dalla strada di perdizione ritornino su quella della verità e della giustizia, e con sincerità di cuore si convertano e Dio. |
A109000010 |
Esponete ai fedeli, come ve l'ispireranno la fervente vostra pietà e saggezza, quanto sono abbondanti le misericordie di Dio per tutti quelli che lo invocano; qual forza ha la preghiera, se noi chiudiamo ogni accesso al nemico della nostra salute per andare invece a Dio. |
A109000011 |
Volendo agevolare l'acquisto di questa Indulgenza alle religiose e ad altre persone, che vivono in chiostro perpetuo, come a tutti quelli {10 [488]} che sono ditenuti in carcere, o sono impediti da qualche infermita del corpo od altro qualsiasi, di fare alcuna delle enunciate opere, noi facciamo facoltà ai Confessori, perchè possano cangiarle in altre opere di pietà, o prolungarle in altro tempo vicino, con facoltà eziandio di dispensare dalla Comunione i fanciulli, che non furono ancora ammessi alla prima Comunione. |
A109000013 |
Punto non dubitiamo, che voi abbondantissimamente soddisfarete a questi nostri desidera e dimande, e siamo sicuri che tutti, specialmente gli ecclesiastici ed i religiosi, le monache e gli altri fedeli laici, che piamente vivendo camminano nella vocazione in cui sono chiamati, saranno per presentare a Dio con ardentissimo affetto di pietà le loro preghiere senza intermissione. |
A109000016 |
La riverisco, signor Prevosto, sono qui a farle esercitare un po'di pazienza. |
A109000017 |
Benvenuto, caro Giuliano, mi fate sempre piacere quando venite a vedermi, e, come ho detto più volte, sono sempre ai vostri cenni in tutto quel che posso fare per vostra utilità spirituale. |
A109000022 |
Ma intanto io desidererei grandemente di sapere che cosa ci sia nella Bibbia riguardo al Giubileo; e ciò tanto più desidero, perchè, pochi giorni sono, un mio antico amico protestante ricominciava a motteggiarmi, perchè non havvi alcun testo nella Bibbia dove si parli del Giubileo. |
A109000026 |
Fin qui sono parole del Levitico, intorno alle quali credo che non occorra alcuna spiegazione per farvi comprendere quanto antica sia la istituzione del Giubileo, cioè fin dai primi tempi che gli Ebrei erano per entrare nella Terra Promessa, verso l'anno del mondo 2500. |
A109000034 |
Sono assai soddisfatto di quanto mi ha detto: desidererei ancora che mi spiegasse che cosa significhi questa parola Giubileo. |
A109000047 |
So anch'io, che ci sono alcuni libretti stampati, i quali asseriscono eszere Bonifazio Ottavo autore del Giubileo, ma ciò dicono inesattamente, perciocché questo Pontefice fu il primo a {24 [502]} pubblicare con Bolla l' anno santo, ossia l'Indulgenza plenaria del Giubileo; ma egli in questa Bolla medesima assicura, che non fece altro che stabilire per iscritto quello che già praticavasi universalmente presso ai fedeli cristiani. |
A109000050 |
Ecco quali sono le parole del Pontefice: «Una fedele relazione degli antenati assicura, che a quelli i quali vengono a visitare l'onorevole basilica del Principe degli Apostoli in Roma, sono concesse grandi Indulgenze e remissione de'peccati. |
A109000053 |
Un'altra difficoltà mi si presenta, ed è che sono solamente pochi anni che ho sentito a parlare di Giubileo, ed ora il Papa pubblica il Giubileo.... |
A109000054 |
Oltre al tempo ordinario, in cui la Chiesa celebra il Giubileo universale, vi sono anche dei casi particolari, in cui si suole concedere il Giubileo, come la celebrazione di qualche Concilio, o dopo la elezione di qualche Papa, o per ottenere da Dio la liberazione di qualche grave sciagura, o per altro grave bisogno della Chiesa. |
A109000054 |
Tre anni sono, ha conceduto quello che doveva aver luogo nel 1850, e che non potè celebrarsi per le calamità che in tal tempo affliggevano la Chiesa. |
A109000056 |
I motivi poi di questo Giubileo sono la conversione dei peccatori, e particolarmente degli eretici; la pace fra i principi cristiani ed il trionfo della Santa Cattolica Religione sopra l'eresia; e per aggiunta il Santo Padre si è proposto anche il fine di ottenere da Dio lumi particolari per conoscere se debbasi o no definire come domina l' Immacolata Concezione di Maria. |
A109000058 |
Prendete, io vi do la lettera che il Papa scrive a tutti i Vescovi della cristianità, leggetela con vostro comodo; in essa vi sono accennati gli sforzi che l'inferno fa contro la Chiesa in questi tempi, quali favori si possano godere nelle circostanze del Giubileo, e quali cose debbansi fare per acquistarli. |
A109000063 |
Parmi cosa ragionevole che dopo il perdono del peccato rimanga ancora a soddisfarsi la divina giustizia mediante qualche penitenza; ma che cosa propriamente sono le Indulgenze?. |
A109000064 |
Le Indulgenze sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri {34 [512]} peccati, il che si fa per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa. |
A109000065 |
Che cosa sono questi tesori spirituali della Chiesa?. |
A109000066 |
Posciachè i meriti di Gesù Cristo essendo infiniti, sovrabbondanti quelli di Maria SS., che, concepita senza macchia, e vissuta senza peccato, nulla perciò doveva alla divina giustizia; e i Martiri, ed altri Santi avendovi co'loro patimenti in unione di quelli di Gesù Cristo soddisfatto più di quanto bisognava per proprio conto; ecco come tutte queste soddisfazioni, al cospetto di Dio, sono quale un tesoro inesauribile, che il Romano Pontefice dispensa secondo i bisogni de'fedeli cristiani. |
A109000066 |
Questi tesori spirituali sono i meriti infiniti di Nostro Signor Gesù Cristo, quelli della SS. Vergine Maria, e dei Santi, come appunto professiamo nel Simbolo degli Apostoli, allorché diciamo: Io credo la Comunione dei Santi. |
A109000077 |
Questo fa che io sono pienamente sicuro e tranquillo in credere che Iddio abbia dato alla Chiesa la facoltà di dispensare le Indulgenze. |
A109000077 |
Sono assai contento di ciò che mi ha narrato delle Indulgenze, come appunto si contiene nella Sacra Scrittura. |
A109000083 |
Nei tempi posteriori i fatti sono senza numero. |
A109000087 |
Chi» poi dice che le Indulgenze sono inutili,» o nega che nella Chiesa vi sia la facoltà di dispensarle sia anatema: sia» scomunicato |
A109000087 |
Concilio comanda ed insegna» doversi ritenere che le Indulgenze sono» utili alla salute del cristiano, come è» provato dall'autorità de'Concilii. |
A109000088 |
Basta, basta, se la facoltà di dispensare le Indulgenze fu data da Dio alla Chiesa, praticata dagli Apostoli, e dai loro tempi essendo sempre siata in uso nella Chiesa in ogni secolo fino ai nostri giorni, dobbiamo dire schiettamente che i protestanti sono in grave errore quando si fanno a censurare la Chiesa Cattolica perchè dispensa le sante Indulgenze, quasi che l'uso delle medesime non sia stato praticato nei primi tempi della Chiesa. |
A109000089 |
Queste indulgenze sono parziali. |
A109000092 |
Pertanto sarà ottimo consiglio a ciascun cristiano, il quale desideri di acquistare indulgenze quando e comme sono concesse, che si accosti al Sacramento della Confessione, procurando di eccitarsi ad un vero dolore, e fare un fermo proponimento di non più offendere Dio in avvenire. |
A109000102 |
Quanti dal principio del mondo fino ai nostri giorni morirono di ogni età e di ogni condizione e se ne andarono eternamente perduti! Forsechè avessero volontà di dannarsi? Il loro inganno fu nel differire la loro conversione, morirono in peccato, ed ora sono dannati. |
A109000104 |
O mio Dio, io sono pentito di avervi offeso, fossi morto prima e non avessi mai disgustato un Dio sì buono come siete voi. |
A109000106 |
Quelli che abitano in questo mondo, sogliono spesso mutar casa o per loro genio, o perchè vi sono obbligati; nell'eternità non si muta mai più casa, dove si entra una volta, là si ha da rimanere per sempre. |
A109000109 |
Come ti troverai davanti al divin Giudice, Egli ti dirà: Chi sei tu? Io sono cristiano, risponderai. |
A109000114 |
Ma per pietà, fatemi la grazia, che io possa essere uno di quelli che sono benedetti dal vostro eterno Padre in vita, in morte e dopo morte. |
A109000114 |
Sì, mio Dio, io sono pronto a patir tutto e a dare la vita pel vostro santo amore. |
don bosco-il giubileo del 1875.html |
A110000003 |
Mi sono fatte coscienzioso dovere di consultare i più antichi e i più {3 [189]} accreditati scrittori, fermo di nulla trascrivere, che presentasse alcun dubbio. |
A110000006 |
La misericordia divina ci attende; i tesori celesti sono aperti, faccia Iddio che tutti ne sappiamo approfittare. |
A110000013 |
Vogliamo ancora e decretiamo che le presenti lettere in tutto siano valide ed efficaci, ed abbiano ed ottengano {21 [207]} i loro plenarii effetti dovunque saranno state dagli Ordinarii dei luoghi pubblicate e mandate in esecuzione, e che giovino a tutti i fedeli di Cristo che sono nella grazia ed obbedienza alla Sede Apostolica, che dimorano in detti luoghi, o che ivi si porteranno. |
A110000014 |
Come poi in questo secolo tanti sono i mali che han bisogno di essere riparati, e i beni che abbisognano d'essere promossi, imbrandendo la spada dello spirito, che, è la parola di Dio, ponete ogni cura perchè il vostro popolo venga condotto a detestare l'immane delitto della bestemmia pel quale niente v'ha così santo, che non venga oggidì violato, e perchè conosca ed adempia i suoi doveri intorno all'osservare santamente i giorni festivi, e intorno alle leggi del digiuno e della astinenza da osservarsi secondo il prescritto della Chiesa di. |
A110000014 |
Niente poi è più del tempo del sacro Giubileo quanto esercitarsi indefessamente in opere di carità; sarà perciò anche questo officio del vostro zelo, venerabili-Fratelli, aggiungere stimoli, perchè sieno sovvenuti i, poveri; i peccati sieno redenti colle elemosine delle quali tanti beni si annoverano nelle {27 [213]} sante Scritture; e affinché più ampiamente rimanga il frutto della carità e riesca più stabile, sarà molto opportuno se i sussidii della carità siano diretti a fomentare o eccitare quei pii istituti che sono stimati oggigiorno più conducenti alla utilità delle anime e dei corpi. |
A110000015 |
In verità gli uomini sono soliti, quante volte patisco; io una troppo ardua necessità, deputare ambasciatori alle genti vicine per riportarne un soccorso. |
A110000015 |
Questi sono i nostri voti; questo cose non cesseremo di chiedere al clementissimo Signore, e questi stessi beni, congiungendosi a noi in questa {30 [216]} società di preghiere i figli tutti della Cattolica Chiesa, confidiamo potere cumulatamente conseguire dal Padre delle misericordie. |
A110000019 |
I confessori potranno dispensare quelli che non vi sono ancora ammessi, imponendo loro qualche altra opera pia; 3° visitare (con intenzione di acquistare il Giubileo) per giorni quindici o continui o interpolati quattro chiese da designarsi dal Vescovo, stando in esse in orazione per qualche tempo, e pregando {33 [219]} secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. |
A110000019 |
Le condizioni del Giubileo sono: 1° fare debitamente la confessione sacramentale dei nostri peccati, meritandone con vero pentimento l'assoluzione; 2° ricevere degnamente la ss. Eucaristia. |
A110000020 |
, s'intende, la cappella della santissima Sindone, il santuario di Maria Consolatrice, la Chiesa dei santi martiri Solutore, Avventore ed Ottavio, i quali col sangue consacrarono questa città, e ne sono i Patroni più antichi; e quella di Sant'Eusebio martire vescovo di Vercelli, detta volgarmente di s. Filippo. |
A110000025 |
A tutte le persone, che per infermità o per qualunque sia altra causa è impossibile il fare le dette visite, i Confessori possono commutarle in altre opere di religione, o di carità, secondo le circostanze in cui sono. |
A110000025 |
Non potranno però dispensare alcuno dalla confessione sacramentale, e nemmeno dalla santa Comunione, eccetto quelli che non vi sono ancora ammessi. |
A110000028 |
Le grazie che si acquistano nell'anno santo sono:. |
A110000033 |
- La riverisco, signor Prevosto, sono qui a farle esercitare un po' di pazienza. |
A110000034 |
- Benvenuto, caro Giuliano, mi fate sempre piacere quando venite a vedermi, e, come ho detto più volte, sono sempre ai vostri cenni in tutto quel che posso fare per utilità spirituale di tutti i miei parochiani e specialmente per voi, che essendo da poco tempo venuto alla fede cattolica, avete in più cose maggior bisogno di essere instruito. |
A110000043 |
- Questa è spiegazione della parola Giubileo in genere, ma io vorrei sapere come si definisca dalla Chiesa in quanto è una pratica di pietà, cui sono annesse le Indulgenze. |
A110000049 |
Al che sono egualmente invitati tutti i fedeli cristiani, senza che per altro siano obbligati ad abbandonare le ordinarieloro occupazioni temporali. |
A110000053 |
I Sommi Pontefici, quando sono elevati alla loro dignità, sogliono solennizzare questo avvenimento con un' Indulgenza plenaria, ovvero un Giubileo straordinario. |
A110000056 |
Ma questo non mi basta, qualora dovessi dare una risposta ai miei antichi compagni di religione; perché essi, prendendo la sola Bibbia per norma della loro fede, sono fissi nell'asserire, che il Giubileo è una novità nella Chiesa, di cui non havvi traccia nella Bibbia. |
A110000062 |
Fin qui sono parole del Levitico, intorno alle quali credo, che non occorra lunga spiegazione per farvi comprendere quanto antica sia la istituzione del Giubileo, cioè fin dai primi tempi che gli Ebrei erano per entrare nella Terra Promessa, circa l'anno del mondo 2500. |
A110000070 |
Ora desidererei ancor di sapere se nel Nuovo Testamento si faccia menzione di Giubileo; perchè, se havvi qualche testo {54 [240]} a questo proposito, i protestanti sono belli e suonati e dovranno per forza convenire, che i cattolici praticano il Giubileo seguendo il Vangelo. |
A110000085 |
- So anch'io, che ci sono alcuni libretti stampati, i quali asseriscono essere Bonifacio VIII autore del Giubileo; ma ciò dicono inesattamente, perciocchè questo Pontefice fu bensì il primo a pubblicare con Bolla l'anno santo, ossia l'Indulgenza {60 [256]} plenaria del Giubileo; ma in questa Bolla medesima assicura, che egli non fece altro che stabilire per iscritto quello che già praticavasi universalmente presso ai cristiani. |
A110000089 |
Ecco quali sono le parole del Pontefice: «Una fedele e antica tradizione di uomini da lungo tempo vissuti assicura, che a quelli i quali vengono a visitare l'onorevole Basilica del principe degli Apostoli in Roma, sono concesse grandi Indulgenze e remissione dei peccati. |
A110000097 |
Prendete, io vi do la lettera che il Papa scrive a tutti i Vescovi della cristianità, leggetela con vostro comodo; in essa vi sono accennati gli sforzi che l'inferno fa contro la Chiesa in questi tempi, quali favori si possono godere nella circostanza del Giubileo, e quali cose debbansi fare per acquistarli. |
A110000101 |
E chi può mai misurare l'ingiuria che la colpa fa al sommo Iddio e la malizia del peccato?{72 [258]} Chi può mai penetrare i profondissimi eterni segreti e sapere quanto la giustizia divina esiga da noi in questa vita per soddisfare i nostri debiti? quanto ci toccherà stare nel fuoco del purgatorio? Ad abbreviare il tempo che ci toccherebbe rimanere in quel luogo di purgazione e ad alleviare la penitenza che dovremmo fare nella vita presente, tendono i tesori delle sante Indulgenze: e queste sono come un cambio delle severe penitenze canoniche quali per molti anni, e talvolta per intiera la vita, come dissi, la Chiesa nei primi tempi usava d'infliggere ai peccatori pentiti. |
A110000102 |
- Parmi cosa ragionevole, che dopo il perdono del peccato rimanga ancora a soddisfarsi la divina giustizia mediante qualche penitenza; ma che cosa propriamente sono le Indulgenze?. |
A110000103 |
- Le Indulgenze sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri peccati, il che si fa {73 [259]} per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa. |
A110000104 |
- Sono assai contento di ciò che mi ha narrato delle Indulgenze, come appunto si contiene nella sacra: Scrittura. |
A110000104 |
Io sono pienamente sicuro e tranquillo in credere che Iddio ha dato alla Chiesa la facoltà di dispensare le Indulgenze. |
A110000107 |
Nei tempi posteriori i fatti sono senza numero. |
A110000110 |
Chi poi dice che le Indulgenze {83 [269]} sono inutili, o nega che nella Chiesa vi sia la facoltà di dispensarle, sia anatema: sia scomunicato |
A110000110 |
«La facoltà di dispensare le Indulgenze essendo stata da Cristo concessa alla Chiesa, di questa facoltà la Chiesa se ne è fin da remotissimi tempi servita; perciò il sacrosanto Concilio comanda ed insegna doversi ritenere che le Indulgenze sono utili alla salute del cristiano, come è provato dall'autorità dei Concilii. |
A110000114 |
Le intenzioni della Chiesa nell'invitarci a prender parte al Giubileo, sono: 1° di rinnovare la memoria della nostra Redenzione e di eccitarci perciò ad una viva gratitudine verso il Divin Salvatore; 2° di ravvivare in noi i sentimenti di fede, di religione e di pietà; 3° di premunirci mercè i più abbondanti lumi che il Signore largisce in questo tempo di salute, contro gli errori, l'empietà, la corruzione e gli scandali che da tutte parti ne attorniano; 4° di ridestare ed accrescere lo spirito di preghiera che è l'arma {91 [277]} del cristiano; 5° di eccitarci alla penitenza del cuore, a emendare i costumi e a redimere con buone opere i peccati, che ci attirarono l'ira di Dio; 6° di ottenere mediante questa conversione dei peccatori e il maggior perfezionamento dei giusti, che Iddio anticipi nella sua misericordia il trionfo della Chiesa in mezzo alla crudel guerra che le fanno i suoi nemici. |
A110000123 |
Non sono prescritte preghiere speciali nel far queste visite, e può bastare che uno si trattenga circa un quarto d'ora in ciascuna Chiesa recitando gli Atti di Fede, di Speranza, ecc. |
A110000125 |
Se Dio avesse detto di perdonarci i peccati solamente col Battesimo, e non più quelli che per disgrazia si sarebbero commessi dopo aver ricevuto questo Sacramento, oh! quanti cristiani se ne andrebbero alla eterna perdizione! Ma Iddio conoscendo la nostra miseria stabili un altro Sacramento, con cui ci sono rimessi i peccati commessi dopo il Battesimo. |
A110000126 |
Da queste parole del Salvatore nasce una obbligazione ai sacri Ministri di ascoltare le confessioni, e nasce ugualmente l' obbligazione pel cristiano di confessare le sue colpe, affinchè si conosca quando si deve dare o non dare l' assoluzione, quali consigli suggerire per rimediare al male fatto, dare insomma tutti quei paterni avvisi che sono necessari per riparare ai mali della vita passata e non commetterli più in avvenire. |
A110000128 |
Il decreto viene espresso così: Quelli, a cui rimetterete i peccati, sono rimessi; quelli a cui li riterrete, sono ritenuti. |
A110000131 |
Sono pentito di avervi offeso; per l'avvenire vi voglio amare e servire fino alla morte. |
A110000132 |
Le parole usate dal nostro divin Salvatore nell'istituire questo Sacramento sono: Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue: Hoc est corpus meum, hic est calix sanguinis mei. |
A110000136 |
Alcuni soggiungono: Io sono pieno d'infermità spirituali e non oso comunicarmi sovente. |
A110000136 |
Risponde Gesù Cristo: Quelli che stanno bene non hanno bisogno del medico: perciò quelli che sono maggiormente soggetti ad incomodi, loro è mestieri essere sovente visitati dal medico. |
A110000136 |
Taluno dirà: Io sono troppo peccatore. |
A110000139 |
Perciò io ti dico che sono superflui quegli acquisti e quegli aumenti di ricchezze, che tu fai di anno in anno. |
A110000140 |
Io rispondo che il Salvatore non fissò alcuna parte; le sue parole sono positive, chiare e senza distinzione: Quod superest date pauperibus. |
A110000141 |
Non vi sono infermi da visitare, da assistere, da vegliare? Non vi sono giovani abbandonati da accogliere, istruire, albergare in tua casa, se puoi, o almeno condurli dove possono imparare la scienza della salute? Non vi sono peccatori da ammonire, dubbiosi da consigliare, afflitti da consolare, risse da calmare, ingiurie da perdonare? Vedi con quanti mezzi tu puoi fare limosina e meritarti la vita eterna! Di più non puoi tu fare qualche preghiera, qualche confessione, comunione, recitare un rosario, {108 [294]} ascoltare una messa in suffragio delle anime del purgatorio, per la conversione dei peccatori, o perchè siano illuminati gli infedeli e vengano alla fede? Non è eziandio una grande limosina mandare alle fiamme libri perversi, diffondere libri buoni e parlare quanto puoi in onore della nostra santa Cattolica Religione?. |
A110000144 |
O Gesù mio, sono pienamente convinto della necessità che io ho di fare elemosina, ma come farò io, che di veri beni, vale a dire spirituali, ho tale penuria che appena appena vivo? Come pregherò io per gl'infedeli e per gli eretici se appena languidamente credo alle verità dalla vostra s. Chiesa insegnate? Come pregherò pei peccatori, se io stesso amo il peccato? Come pregherò per la Vostra Chiesa, pel Vostro Vicario, se mi accorgo quasi appena che essi sono perseguitati, tanto io sono acciecato dalle mondane occupazioni? Ah, Signore! pel vostro ss. Cuore vi scongiuro a volermi fare un po' d'elemosina, donarmi un po' di quella carità che animava i vostri primitivi discepoli, di quella carità che ferveva nei cuori dei santi Giovanni elemosinario, Francesco Saverio, Vincenzo de' Paoli; in quello della B. Margherita Alacoque; allora sì che tutto quel eh' io ho sarà di tutti i miei fratelli, e, per quanto sta da me, celebrerò veramente l'anno del giubileo, facendo parte a chi n' è senza dei beni da Voi ricevuti, onde così meco goda e giubili delle vostre richezze. |
A110000149 |
L'inganno fu nel differire la loro conversione; morirono in peccato, ed ora sono dannati. |
A110000150 |
O mio Dio, io sono pentito di avervi offeso, fossi morto prima e non avessi mai disgustato un Dio sì buono come siete voi. |
don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html |
A111000004 |
Ma le pratiche di religione non appagano intieramente il cattolico, se non sono approvate dal Vicario di Gesù Cristo, Pastore Supremo da Dio stabilito a reggere e governare il gregge universale di tutta la cristianità. |
A111000010 |
[1]: L'ultimo giorno di aprile nella propria casa e in quella stanza dove si suol radunare la famiglia a recitare le orazioni avanti all'immagine di Maria, si prepari un altarino, e si adorni tale immagine o statua nella migliore maniera che {6 [300]} si può; si mettano candelleri, tappeti, qualche vaso di fiori massime se sono freschi quali dà la stagione. |
A111000012 |
Per facilitare le pratiche di pietà di questo mese è bene di non accrescere troppo gli esercizi cristiani, perchè verrebbero a farsi troppo in fretta o di mala voglia, massime se vi sono fanciulli o persone molto occupate in affari temporali. |
A111000022 |
e sono i seguenti: Maria è più santa di tutte le creature, Maria è madre di Dio, Maria è madre nostra. |
A111000030 |
Colà apparatii n carta e in colore, che sono lavori di alcuni convalescenti che consacrano il loro tempo in cose che servano ad accrescere il decoro del culto verso la Santa Vergine. |
A111000041 |
Ricevuta che l'ebbe, soggiunse: o quanto mi consola la vostra visita! Io sono cieco e non posso vedervi, ma ben mi accorgo della vostra presenza. |
A111000050 |
Si suole eziandio appellare Apostolica perchè i suoi pastori sono successori degli Apostoli, ed insegnano la medesima dottrina predicata dagli Apostoli come l'hanno imparata da Gesù Cristo. |
A111000052 |
Considera, e rallegrati in cuor tuo, perchè Dio ti ha creato in questa sua Chiesa, in cui sono tanti mezzi di salvezza. |
A111000052 |
Considera, o cristiano, e trema riflettendo al gran numero di quelli che non sono in grembo della Chiesa cattolica e perciò tutti fuori della strada che conduce al cielo. |
A111000054 |
I fasti della Chiesa sono pieni di esempi che dimostrano come Maria fu in ogni tempo non solo il sostegno della Chiesa, ma una madre pietosa che con sollecitudine la più amorosa va in cerca de' suoi figli, operando talvolta luminosi portenti per accrescerne il numero. |
A111000057 |
Dalla Santa Scrittura chiaro apparisce che gli agnelli ivi indicano tutti i fedeli cristiani, e le pecore sono i sacri pastori, che devono dipendere dal Pastore Supremo che è Pietro, e dopo di lui i suoi successori. |
A111000063 |
Così tra noi, oltre il Papa ed i vescovi, ci sono altri sacri ministri specialmente i parroci, i quali strettamente uniti e d'accordo coi vescovi aiutano questi nella predicazione e nell' amministrazione dei Sacramenti, li aiutano a mantenere l'unità della fede e soprattutto a conservare stretta relazione col Capo della religione, la qual cosa è indispensabile per tenere ognor lontano l'errore dalle verità della fede. |
A111000066 |
Le parole sono interrotte da nuovi tormenti, quindi il mandarino lo interroga di nuovo così: perchè si presentano gli sposi innanzi al prete vicino all'altare? Gli sposi, rispose il missionario, vengono a far conoscere al prete la loro unione e ad impetrare le celesti benedizioni. |
A111000072 |
Nella Penitenza ci sono rimessi i peccati commessi dopo il Battesimo. |
A111000076 |
Un giorno non potè trattenersi dall' indirizzargli queste parole: come va questo affare! io mi affatico più di te nel lavoro, e non guadagno da potermi nutrire; e tu lavorando meno provvedi a te ed alla tua famiglia? Alla quale dimanda, volendo egli santamente ingannare il compagno e fargli frequentare la Chiesa, gli risposo cosi: sappi, fratello, che io vado in certo luogo in cui trovo moneta, per la quale io sono arricchito; se tu vuoi venire con me, ogni dì ti chiamerò, e ciò che troveremo sarà mezzo mio e mezzo tuo. |
A111000081 |
Mentre però t'invito a rallegrarti in cuor tuo del grande benefizio a te compartito col farti cristiano, ti prego di portar il pensiero sopra tanti uomini, che sono pure stati riscattati dal sangue prezioso di Gesù Cristo, che vivono immersi o nell'idolatria o nell'eresia, e perciò fuori della via della salvezza. |
A111000083 |
Ma poichè il più bello ornamento del cristianesimo è la Madre del Salvatore, Maria Santissima, cosi a voi mi rivolgo, {63 [357]} o clementissima Vergine Maria, io sono sicuro di acquistare la grazia di Dio, il diritto al Paradiso, di riacquistare insomma la perduta mia dignità, se Voi pregherete per me, Auxilium christianorum, ora pro nobis. |
A111000084 |
Diconsi anche litanie Lauretane, perchè nella Chiesa di Loreto sono con maggiore solennità cantate. |
A111000084 |
I titoli gloriosi che ogni giorno a Lei sono indirizzati nelle Litanie dette di Maria Vergine ne sono una prova; diamone un cenno. |
A111000084 |
La parola litanie vuol dire suppliche, perchè litanie altro non sono che una serie di supplicazioni colle quali preghiamo la ss. Trinità ad usarci misericordia e preghiamo la Vergine Beata ad intercedere per noi presso a Dio. |
A111000084 |
Queste litanie sono antichissime nella Chiesa. |
A111000107 |
Egli commette un peccato di superbia volendo essere simile a Dio; e per questo peccato egli è cacciato dal paradiso insieme con numerosa schiera de' suoi compagni, e sono condannati alle pene eterne nell'inferno. |
A111000108 |
Adamo ed Eva commettono un peccato di disubbidienza nel paradiso terrestre, e sono tosto ambidue cacciati dà quel luogo di delizie, condannati colla loro posterità a quelle gravissime pene nell'anima e nel corpo, cui noi andiamo pur troppo ancora soggetti. |
A111000133 |
Allora il Re, cioè il Giudice Eterno dirà a quelli che sono alla destra: venite o Benedetti dal Padre mio, venite al possesso del regno preparato a voi fin dal principio del mondo; (leggi attento o cristiano) imperocchè io ebbi fame, e voi mi deste da mangiare, io ebbi sete e voi mi deste da bere, {105 [399]} fui pellegrino e mi accoglieste in casa vostra; io era ignudo, e mi avete rivestito; era ammalato e mi avete visitato; era in carcere, e siete venuti a vedermi. |
A111000136 |
Qual è questo favore? che tu mandi Lazzaro ad intingere la punta del suo dito nell' acqua, e venga qui a lasciarne cadere una goccia sopra la mia lingua per rinfrescarla; imperciocchè io sono orribilmente tormentato tra queste fiamme. |
A111000139 |
Come cominciò a gustare la dolcezza del servizio di Dio andava dicendo; oh come sono stolti e miseri gli uomini del mondo, i quali pel piacere di un momento vanno alle pene eterne che non avranno mai più fine. |
A111000139 |
O almeno i dannati usciranno dall'inferno quando siano trascorsi tanti migliaia d'anni quante sono le gocciole d'acqua nel mare? E rispose a se medesimo che mai no. |
A111000147 |
Il 10 dicembre quasi fuori di se chiama suo padre e gli dice: padre mio, io sono infelice, e soffro assai, sono trentasei ore dacchè non mi è più dato nè di mangiare, nè di dormire. |
A111000147 |
Io sono un leone arrabbiato, e non so più nè che dire, nè che fare; forza è che io vada dal curato. |
A111000154 |
Negli istanti che passavano tra il ricevimento del Viatico fino alla sua morte, egli andava sempre dicendo: o Maria, voi mi avete esaudito, io sono ricco abbastanza. |
A111000156 |
Pareva che ella fosse per tramandare l'ultimo respiro quando raccogliendo tutte le sue forze, indirizzò queste ultime parole alle persone che in buon numero stavano dolenti intorno al letto: rallegratevi tutti in cuor vostro; io sono stata infelice, il mondo mi ha ingannata. |
A111000187 |
Non vi sono infermi da visitare, da assistere, da vegliare? non vi sono giovani abbandonati da accogliere, istruire, albergare in tua casa, se puoi, o almeno condurli, dove possano imparare la scienza della salute? Non vi sono peccatori da ammonire, dubbiosi da consigliare, afflitti da consolare, risse da calmare, ingiurie da perdonare? Vedi con quanti mezzi tu puoi {166 [460]} fare limosina e meritarti la vita eterna! Di più non puoi tu fare qualche preghiera, qualche confessione, comunione, recitare un rosario, ascoltare una messa in suffragio delle anime del purgatorio, per la conversione dei peccatori, o perchè siano illuminati gl'infedeli e vengano alla fede? Non è egli pure una grande limosina mandare alle fiamme libri perversi, diffondere libri buoni e parlare quanto puoi in onore della nostra santa Cattolica Religione. |
don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html |
A112000003 |
Pel tempo che il giovane Besucco visse in patria mi sono tenuto alla relazione trasmessami dal suo Paroco, dal suo maestro di scuola, e da' suoi parenti ed amici. |
A112000004 |
È vero che ci sono delle cose, le quali certamente recano stupore a chi legge, ma questa è appunto la ragione per cui le scrivo con premura particolare; poich è, se fossero soltanto cose di poca importanza, non meriterebbero di essere {4 [246]} nemmeno pubblicate. |
A112000013 |
Ma quale non fu la sua maraviglia, quantio scopri in quel coraggioso il nostro giovanetto, {14 [256]} che contento della felice riuscita dei suoi sforzi esclamò: finalmente ci sono. |
A112000013 |
Servì infatti la Messa, dopo la quale sorridendo disse al Paroco: «Questa ne vale due, ed io l' ho ascoltata con doppia attenzione, e ne sono tanto contento. |
A112000036 |
Io per me sono disposto a fare e soffrire ogni cosa prima di offenderlo nuovamente. |
A112000036 |
Oh! si andate pur sovente, che io ne sono ben contento! E qui qual maestro di spirito non rare volte loro diceva: Quella pigrizia che alle volte si sente, quella incertezza per la confessione, quel differirla da un {37 [279]} giorno all' altro sono altrettante tentazioni del demonio. |
A112000036 |
Quando sono confessato, diceva altre volte ai famigliari, provo tanta contentezza che desidererei fino di tosto morire per liberarmi dal pericolo di offender di nuovo Iddio. |
A112000043 |
Più tardi egli ricordava con gran piacere {44 [286]} i pascoli del Roburento e del Dreco, che sono le montagne, sopra cui Francesco soleva condurre il gregge al pascolo. |
A112000046 |
Ma alla sera appena giunto a casa, si ristorava alquanto, di poi correva tosto alla chiesa per compensare (sono sue parole) la mancanza di divozione di quel giorno. |
A112000049 |
Se nel tempo delle ricreazioni udiva il segno della scuola, della messa, delle sacre funzioni, o la voce dei genitori, che il richiamavano a casa, non frapponeva indugio, dicendo: {48 [290]} Quei richiami sono altrettante voci di Dio che richiedono da me pronta ubbidienza. |
A112000060 |
Rispondendogli esse, che alcuni gli davano il titolo di fratino, bigotto ecc, e sapete diceva: perchè sono così deriso dal mondo? Perchè io mi sono deciso a non più appartenere al mondo. |
A112000070 |
Voi spesso mi dite che io sono molto difettoso: per questo voglio anche digiunare.» Queste e simili sapienti osservazioni faceva Francesco, come ne fanno ampia testimonianza i suoi genitori, fratelli, e sorelle. |
A112000073 |
Interrogato a spiegare il motivo di quella sensazione, rispondeva: Vengo adesso da pregare Maria SS. per Lei, caro Padrino, affinchè le ottenga da Dio quella ricompensa, che io sono incapace di darle. |
A112000075 |
Servire la Messa, prendere parte alle funzioni di Chiesa, fare il catechismo ai più piccoli, pregare con gran fervore, con esemplarità frequentare i santi Sacramenti sono in breve ciò che fa costantemente, lo me ne privo volentieri, perchè spero di farne un ministro del Signore. |
A112000077 |
D' allora in poi soleva dire: Io sono certo di andare ove ella, caro padrino, intende inviarmi, perchè questa è volontà di Dio. |
A112000078 |
Egli da quel momento manifestando ai genitori la sua contentezza diceva: Io sono il figlio della fortuna: oh quanto sono mai felice: siate certi, che vi voglio consolare colla mia condotta. |
A112000080 |
In casa poi non pareva più di questo mondo, ogni momento andava esclamando: Sono fortunato, son felice. |
A112000083 |
Francesco gli rispose sempre con dire: Io sono persuaso di fare la volontà di Dio andando a Torino, e quanto più mi allontano da casa, tanto più cresce la mia contentezza. |
A112000086 |
Finalmente entrò nel luogo tanto desiderato e pieno di gioia esclamò: Questa volta ci sono. |
A112000087 |
Dite a quei di casa, che io sono pienamente felice, e che ho trovato il mio paradiso. |
A112000088 |
Mi sono poi in modo particolare servito di una lunga e minuta relazione fatta dal sac. Rufino professore e direttore delle scuole di questa casa, che ebbe tempo e occasione di conoscere e di raccogliere i continui tratti di virtù dal nostro Besucco praticati. |
A112000088 |
Tutto quello che ho fin qui esposto intorno al giovanetto Besucco forma per cosi dire la prima parte della sua vita; e in ciò mi sono tenuto alle notizie inviatemi da chi lo conobbe, lo trattò e visse con lui in patria. |
A112000091 |
- Io sono Besucco Francesco dell' Argentera. |
A112000109 |
- Quali sono queste tre cose?. |
A112000111 |
- Allegria...Allegria...Io sono fin troppo allegro. |
A112000123 |
In ogni momento di tempo noi possiamo acquistarci qualche cognizione scientifica o religiosa, possiamo praticare qualche virtù, fare un atto di amor di Dio, le quali cose avanti al Signore sono altrettanti tesori che ci gioveranno pel tempo e per l' eternità. |
A112000142 |
Io sono persuaso che se queste cose saranno raccomandate e a dovere spiegate si otterranno grandi risultati morali fra i giovanetti, e si conoscerà coi fatti qual maraviglioso elemento di moralità abbia la cattolica religione nel sacramento della penitenza. |
A112000149 |
Gesù non invitò i santi a cibarsi del suo corpo, ma i deboli, gli stanchi, cioè quelli che abboniscono il peccato, ma per la loro fragilità sono in gran pericolo di ricadere. |
A112000161 |
Questa giaculatoria per me è un martello con cui sono sicuro di rompere le corna al demonio, quando viene a tentarmi. |
A112000167 |
Sono proprio miserabile, {118 [360]} quanto bene farei alle anime del purgatorio se potessi pregare come io desidero!. |
A112000171 |
Si presentò un giorno al suo superiore e gli disse queste parole: Io sono molto angustiato, il Signore dice nel vangelo, che non si può andare in Paradiso se non coll' innocenza o colla penitenza. |
A112000172 |
Il superiore rispose che considerasse come penitenza la diligenza nello studio, l' attenzione nella scuola, l' ubbidire ai superiori, il sopportare gli incomodi della vita quali sono caldo, freddo, vento, fame, sete. |
A112000175 |
Anzi talvolta ci sono giovanetti, che hanno fino vergogna di accompagnarsi coi propri genitori per l' umile loro foggia di vestire. |
A112000184 |
Vi sono parecchi detti e fatti, i quali non hanno diretta relazione con quanto ho finora esposto, che perciò vengono qui separatamente registrati. |
A112000187 |
Interrogato come mai potesse egli essere sempre contento di tutto, rispose: Io sono di carne e di ossa come gli altri, ma desidero di fare tutto per la gloria di Dio, perciò quello, che non piacerà a me, tornerà certamente di gradimento a Dio: quindi ho sempre eguale motivo di essere contento. |
A112000191 |
- Posta la verità di quanto asserisci, cioè che a casa tua mangiassi meglio e dormissi di più, ti dirò, che tu nutrivi teco due grandi nemici, quali sono l' ozio e la gola. |
A112000203 |
Non sia così; serviamoci pure di questo mezzo maraviglioso per comunicare i nostri pensieri i nostri progetti a quelli, che sono da noi lontani; ma sappiamo sempre distinguere le corrispondenze, quando sono coi cristiani e coi pagani; nè mai sia dimenticato qalche morale pensiero. |
A112000203 |
Queste lettere sono un segno manifesto della bontà di cuore e nel tempo stesso della pietà sincera del nostro Besucco. |
A112000207 |
Io sono molto contento che essi li passino allegramente, ma io godo assai più di loro, perchè stando qui ho tempo di scriverle questa lettera, che spero tornerà anche a lei di gradimento. |
A112000207 |
Le partecipo, carissimo signor padrino, che i miei compagni da quattro giorni sono andati a casa per passare una ventina di giorni in vacanza. |
A112000207 |
Oltre i favori che mi prodigò, specialmente col farmi scuola in sua casa, mi ha eziandio insegnate {131 [373]} tante belle cose e spirituali e temporali, che mi sono di potente ajuto. |
A112000207 |
Ora io sono pienamente felice in questo luogo, nulla più ho a desiderare, ogni mia brama è appagata. |
A112000208 |
Dica loro, che hanno motivo di rallegrarsi e non di piangere perchè io sono pienamente felice. |
A112000208 |
La prego di salutare i miei parenti e dir loro, che preghino per me, ma non si diano alcun fastidio, perchè io godo buona sanità, sono provveduto di tufo, in una parola sono felice. |
A112000213 |
Vi partecipo due cose con piacere, e sono che i miei superiori si mostrano molto contenti di me ed io lo sono ancor più di loro. |
A112000218 |
Adesso tutte le scuole sono cominciate, e dal mattino alla sera tra scuola, studio, scuola di canto fermo, di musica, pratiche religiose e divertimenti non mi rimane più un momento di tempo per pensare alla mia esistenza. |
A112000219 |
Io sono con gran piacere sovente visitato dal Luog-tenente Eyesantier; alcuni giorni sono mi portò un fracco cosi bello che se ella me lo vedesse in dosso mi crederebbe un cavaliere. |
A112000220 |
Il Signore mi ajuta sensibilmente; nei lavori dei posti vado sempre più avanti; di novanta che sono in mia classe, ne ho ancora una quindicina prima di me. |
A112000243 |
Augurate ogni bene da parte mia a tutti quelli di nostra casa, pregate per me, che di cuore vi sono. |
A112000259 |
Altra volta gli si diceva: Besucco, tu soffri molto, non è vero? - È vero che soffro alquanto, ma che cosa è mai questo in confronto di quello che dovrei patire per i miei peccati? Debbo per altro assicurarvi che sono così contento, che non mi sarei giammai immaginato che si provasse tanto piacere nel patire per amor del Signore. |
A112000268 |
Io, gli dissi allora, sono contento, che tu manifesti questo vivo desiderio pel Paradiso, ma voglio che sii pronto a fare la santa volontà del Signore.... |
A112000281 |
Quanto volentieri andrei a farla co' miei compagni in chiesa, diceva, sono otto giorni dacchè non ho più ricevuto il mio caro Gesù. |
A112000283 |
- Oh che bella provvigione ho io avendo con me il pane degli Angioli nel cammino che io sono per intraprendere! {157 [399]}. |
A112000293 |
Io non li posso più vedere, rispondeva, perchè essi sono molto distanti, sono poveri e non possono fare la spesa del viaggio. |
A112000310 |
Ai piedi: Perdonate, o Signore, i peccati che ho commessi con questi piedi sia quando sono andato dove non avrei dovuto, sia non andando dove mi chiamavano i miei doveri. |
A112000323 |
Giorni sono, continua il Paroco, raccomandai io stesso alle preghiere del caro giovinetto un padre di famiglia gravemente infermo, lo raccomandai pure nel medesimo tempo a Gesù Sacramentato, al cui onore e gloria si consacra il predetto padre di famiglia in qualità di cantore. |
A112000323 |
Parecchi altri commossi dalla santità di lui non esitarono raccomandarsegli per ottenere celesti favori con esito il più felice.» Io non voglio discutere sopra i fatti che qui sono esposti; io intendo solo di fare la parte dello storico rimettendomi a qualsiasi osservazione che sia per fare il benevolo lettore. |
A112000328 |
Animo, o cristiano lettore, animo a fare opere buone mentre siamo in tempo; i patimenti sono brevi, e ciò {180 [422]} che si gode dura in eterno. |
A112000331 |
Da documenti autentici giurati ed approvati dall' autorità ecclesiastica e civile, che il paroco di Argentera mi trasmise, e che sono propri dell' archivio parochiale, si ricava quanto segue: Nell' anno 1681, il giorno 6 del mese di gennajo, precipitando una valanga di neve da una montagna, che domina il paese dell' Argentera, fu colpita la sottoposta cappella della compagnia dei disciplinanti sotto il titolo {182 [424]} del nome di Gesù e dei ss. Rocco e Sebastiano. |
A112000332 |
Questo fatto fu preludio di altri assai più maravigliosi, che ora sono per narrare in seguito a documenti del pari giurati ed approvati. |
don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html |
A113000016 |
Como lo vide il Salvatore, al quale ogni cosa era manifesta, lo chiamò a sè {12 [12]} e gli disse: Dimmi, o Pietro, chi sono quelli, che pagano il tributo? Sono i figliuoli del re, oppure gli estranei alla famiglia reale? Pietro rispose: Sono gli estranei. |
A113000016 |
Dunque, ripigliò Gesù, i figliuoli sono esenti da ogni tributo. |
A113000016 |
Il che voleva dire: Dunque io, che sono, come tu stesso hai dichiarato, il Figliuolo di Dio vivo, non sono obbligato a pagare nulla ai principi della terra. |
A113000032 |
Tre Cardinali sono incaricati a fare lo scrutinio, ossia 1' esame delle schede, onde conoscere su quale dei Cardinali presenti od assenti sia caduta {28 [28]} la elezione. |
A113000032 |
{26 [26]} Giova qui notare che tre sono i modi di elezione, cioè per quasi inspirazione o acclamazione o adorazione, per compromesso e per iscrutinio. |
A113000039 |
Molti sono i significati della Mitra. |
A113000042 |
Egli però lo concede eziandio ai Patriarchi, ai Primati ed Arcivescovi residenziali, i quali secondo la vigente disciplina non possono esercitare il loro ministero, se prima non sono dal Papa insigniti di questa Pontificale divisa. |
A113000042 |
Quando essi muoiono {35 [35]} sono sepolti col Pallio, il quale perciò non si trasmette al successore, che un nuovo ne riceve da Roma. |
A113000044 |
Dopo alcun tempo essi sono tosati, e la lana dalle monache pulita si manda al Papa, che la benedice nel giorno di Pasqua. |
A113000044 |
I Pallii così formati sono poi deposti sulla tomba di s. Pietro per indicare che dal Principe degli Apostoli ricevono {36 [36]} i Pastori ogni autorità giurisdizionale nella Chiesa. |
A113000044 |
Raccolti poscia dal sepolcro dell' Apostolo i paliti sono infine benedetti dal Papa la Vigilia dei Ss. Pietro e Paolo, e Bendati secondo il bisogno ai novelli Arcivescovi, che dovendone essere Insigniti ne fanno domanda. |
A113000045 |
I Papi lo adoperano a fine di mantenere viva l' idea, che era un pescatore quegli, a cui Gesù Cristo diede la supremazia sututtala Chiesa, e del quale essi sono i legittimi successori. |
A113000047 |
Questi significati sono molto bene espressi nel verso che trovasi scritto nel Pastorale di s. Saturnino, discepolo degli Apostoli, vescovo di Tolosa:. |
A113000056 |
Lo stesso venne praticato nei primi secoli della Chiesa coi Vescovi, che sono le prime dignità ecclesiastiche. |
A113000058 |
- Sediari sono detti coloro che portano il Papa nella Sedia gestatoria. |
A113000058 |
Essi sono più o meno secondo il tragitto che si deve fare. |
A113000059 |
- I Flabelli sono una specie di ventaglio, formati per lo più di penne di pavone, fissi ad un' asta. |
A113000060 |
Essi in questa occasione sono tenuti in mano da due segretari uno per fianco della Sedia. |
A113000062 |
Le occhiute piume, di cui sono formati, indicano quanti occhi sono {45 [45]} necessari al Papa, per non perdere di vista il bene di tutto il mondo, e quanto egli debba essere circospetto nelle sue azioni, vedendosi circondato dagli occhi di tutto il popolo, che attentamente lo osserva. |
A113000064 |
Le feste in cui il Papa dà la benedizione dalla Loggia sono quattro: Il Giovedì Santo, Pasqua, Ascensione, e l' Assunta. |
A113000075 |
Chi dalla porta maggiore della Basilica Vaticana avesse portato lo sguardo per l' immensa piazza di S. Pietro avrebbe ripetute le enfatiche parole di altri tempi: Qui si sono aperte le porte del cielo. |
A113000080 |
Queste casse sono tutte chiuse con gli stessi sigilli. |
A113000094 |
- Io sono un povero prete, che ora bacio la mano a V. E. pregando con ferma speranza che entro pochi giorni io possa baciarle il s. piede. |
A113000100 |
- Io sono N.... |
A113000105 |
{59 [59]} Osservate pertanto tutte le formalità, la mattina di questo giorno che era il primo del mese consacrato a san Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale, gli Eminentissimi Cardinali alle ore dieci e mezzo si sono riuniti nella Cappella Paolina. |
A113000112 |
Omessi pertanto questi uffici di cortesia, i Card. Capi d' Ordine, che sono per 1' Ordine dei Vescovi, il Cardinal Di Pietro supplente del Cardinale Amat infermo; per l' Ordine dei Preti, il Cardinal Schwarzenberg; e per l' Ordine dei Diaconi, il Cardinal Caterini, procedettero alla visita interna del luogo del Conclave; e Monsignor Ricci-Paracciani, Governatore, ne fece la visita esterna {62 [62]} per accertare che tutto fosse in ogni parte conforme al prescritto dalle Costituzioni Pontificie. |
A113000114 |
{63 [63]} Soltanto i Cardinali creati da Gregorio XVI, che sono, Amat (di felice memoria), Schwarzenberg, Carafa ed Asquini, avevano il trono coperto di panno verde. |
A113000116 |
Allora tutti i baldacchini sono abbassati, meno quello dell' eletto. |
A113000148 |
Le ceremonie sono quasi le stesse che soglionsi praticare nella Consacrazione dei Vescovi. |
A113000185 |
"Voglia poi il Cielo che come il Libro Santo dei Re aggiunge che Davidde quadraginta annis regnavit, racconti così l' Ecclesiastica Istoria ai posteri la longevità del Pontificato di Leone XIII. {91 [91]} "Sono questi sentimenti e voti sinceri che in nome del Sacro Collegio depongo io ora ai Sacri Vostri piedi. |
A113000227 |
Gli atti del lungo suo episcopato, le opere del suo zelo sono tante e così preclare, che troppo lungo sarebbe il trattare di tutte e singole partitamente. |
A113000229 |
Quindi con apposita pastorale raccomanda ai parrochi l'insegnamento della dottrina cristiana; anzi a fine di raccogliere più facilmente i ragazzi nelle feste, per poterli catechizzare ed allontanare dal giuoco e dalla dissipazione, instituisce i cosi detti Oratorii, o Giardini di S. Filippo Neri, che sono luoghi di ricreazione, d'istruzione e di pietà a guisa degli Oratorii festivi di S. Francesco di Sales, di S. Luigi, di S. Giuseppe, {124 [124]} e più altri, aperti in Torino, e in varie città d'Italia, Francia, ed America. |
A113000231 |
Non basta: a fine di meglio conoscere i bisogni dei suoi fedeli e provvedervi efficacemente, egli compi per ben sei volte la sacra visita nella sua diocesi; ed or per sua iniziativa, ed ora eziandio per opera sua 36 chiese si sono edificate dalle fondamenta; molte altre ancora restaurate ed ampliate. |
A113000236 |
Ogni volta che io sono andato a Roma, ho avuto con questo venerabile Principe della Chiesa relazioni frequenti, e ben posso dirvi che i legami della più intima amicizia univano i nostri cuori. |
A113000238 |
Andò a trovare uno dei membri più venerandi del Sacro Collegio, nel quale aveva tutta la sua confidenza, e gli disse prima dell'apertura dello scrutinio: "Non posso tenermi; provo il bisogno di parlare al Sacro Collegio; temo che commetta un errore; mi si fece la riputazione di un Dottore, si crede che sia un dotto, e non lo sono: si suppone che io abbia le doti necessarie per essere Papa e non le ho; ecco quanto vorrei dire ai Cardinali. |
A113000238 |
" {135 [135]} Alla sua volta il Cardinale Bonnechose, Arcivescovo di Rouen, parlando nella sua Metropolitana, disse le seguenti parole, che ci sono riferite dalla Semaine Religieuse di quella città: "Il Cardinale Pecci, sul quale nella vigilia erasi concentrato il maggior numero dei voti, era in quella mattina di Mercoledì pallido e addolorato. |
A113000240 |
Io sono sempre pronto a partire. |
A113000250 |
Sono costoro che elessero Leone XIII: e domandiamo noi, in questo secolo di Assemblee, dove se ne può trovare una composta di personaggi così dotti e così pii, e se elettori di tanta pietà, anche umanamente parlando, non potevano darci un santissimo Papa?. |
A113000256 |
Carità verso i poveri, scienza e pietà sono tre doti in lui risplendentissime. |
A113000258 |
Uomo ordinatissimo, tiene egli stesso i suoi conti, e le partite che nota sopra i suoi libri sono scritte in ebraico, perchè nessuno conosca i tesori di carità che escono dalle sue mani. |
A113000271 |
Ma siccome i Cardinali sono tenuti a risiedere in Roma, egli vi ritornò, smentendo col fatto gli ingiuriosi sospetti gettati contro di lui da una stampa nemica ad un tempo della Chiesa e delle oneste persone. |
A113000275 |
Sono celebri le dotte Pastorali e gli eloquenti discorsi con cui sempre sostenne i diritti della Santa Sede. |
A113000276 |
Le tentazioni sono per coloro che le aspettano nell'ozio. |
A113000291 |
Fra gli ultimi suoi lavori sono da accennare la Storia del Concilio Vaticano e il libro sull'indipendenza della Santa Sede. |
A113000296 |
- Numerosi sono gli scritti di monsignor Domenic {213 [213]} Bartolini, tutti forniti di copiosa erudizione e di sicura dottrina. |
A113000296 |
Il suo nome è invento in Roma per la dottrina che lo adorna, per la bontà dell'animo e per tutte le virtù che sono proprie di un esemplarissimo Principe di Santa Chiesa. |
A113000298 |
Le principali istruzioni pastorali del Cardinale d'Avanzo sono quella della prima domenica d'Avvento del 1859, intorno all'autorità del Romano Pontefice, e del 14 novembre 1869 Sul primo splendido trionfo della Chiesa cattolica. |
A113000299 |
Il Franzelin pubblicò per le stampe i suoi trattati, i quali sono in grande riputazione per avere sapientemente confutati gli errori moderni contro la religione e la Chiesa. |
A113000299 |
Lo studio assiduo e l'immensa lettura di presso a trent'anni gli diede somma perizia della Scrittura, dei Padri e degli Scolastici, come per la sua cognizione delle lingue originali, nelle quali sono scritti i monumenti sacri ed {218 [218]} ecclesiastici, latini, greci, ebraici e siriaci, ne comprese a fondo la dottrina. |
A113000309 |
Di questo insigne porporato sono specialmente lodate la pietà e la carità. |
A113000312 |
Giammai non sono più grandi che allorquando giustificano il glorioso titolo di Re colle opere. |
A113000312 |
Giammai sono più grandi che allorchè seguono gli esempi loro lasciati dai più illustri Sovrani biblici come Davidde, e dai Re storici come Carlomagno, Luigi di Francia, Recaredo e Ferdinando di Spagna. |
A113000312 |
"Sire, diceva il Cardinale ad Alfonso XII, non mai i Re si mostrano sì grandi, che quando si presentano rivestiti del magnifico manto di tutte le virtù, di quelle specialmente che sono naturali ai Monarchi, ossia la pietà, la giustizia, la clemenza, la magnanimità. |
don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html |
A114000009 |
Cominciò dallo stabilire diverse regole da osservarsi tra i fedeli quando avessero dovuto comparire dinanzi ai tribunali civili; e considerando che i semplici laici non sono giudici competenti nelle cose di religione decretò che i sacerdoti non fossero citati davanti a giudici laici. |
A114000014 |
Questi ordini sono sette: Tonsura che è come l'introduzione agli ordini minori, Ostiariato, Lettorato, Esorcistato, Accolitato, Suddiaconato, Diaconato, Presbiterato, e in fine quello che è il complemento e supremo grado della gerarchia, l'Episcopato. |
A114000030 |
Considera tutti i cristiani come figliuoli tuoi siccome sono tutti figliuoli di Dio. |
A114000030 |
Cromazio, gli disse, Dio ti aprì una strada per impiegar bene le tue ricchezze: tu vedi le angustie e le necessità in cui sono posti i tuoi fratelli cristiani, loro è tolto il mezzo di poter vivere senza perder l'anima o la vita. |
A114000046 |
Tiburzio allora li condusse dal santo Pontefice e mostrandoglieli così disse: Vedi ora, o Padre Santo, vedi costoro? Essi sono il primo frutto della mia fede, sono tre anime che ho guadagnato {33 [395]} al Cielo. |
A114000053 |
Diocleziano al primo vederlo rimase spaventato pensandosi di vedere uno spettro, ma Sebastiano cominciò tranquillamente a parlargli così: I vostri pontefici istigandovi contro ai Cristiani li calunniano chiamandoli vostri nemici, e nemici della Repubblica, quando al contrario ne sono i proteggitori e il sostegno pregando Iddio per la prosperità dell'Imperatore e dei sudditi. |
A114000054 |
Come, disse, sei tu veramente quel Sebastiano che io aveva comandato che fosse ucciso colle saette? Sono desso appunto, rispose il Santo e riconosci la grazia del mio Signor G. Cristo, che amandoti e volendoti condurre a conoscere la verità ha per te fatto questo miracolo che tu vedi, risuscitandomi da morte a vita per mandarmi anche a dirti di non credere alle colpevoli suggestioni dei nostri nemici che ci {38 [400]} calunniano presso di te e per protestare in faccia di tutto il popolo essere ingiusta la persecuzione che tu hai mossa contro ai Cristiani. |
A114000059 |
Eusebio li assicurò del pronto suo ufficio, e partecipò l'ambasciata al papa dicendo: Beatissimo Padre, sono alla porta due illustri personaggi che dimandano di essere ammessi alla vostra presenza. |
A114000072 |
Rimirando poi le catene che lo stringevano esclamò: Oh fortunate catene! A me è più prezioso il vostro ferro che ogni tesoro del mondo! Di quanto sono a voi obbligato, poichè per mezzo vostro comincio ad essere simile al mio Gesù. |
A114000072 |
Rivolgendosi poi ai ministri di giustizia disse: Voi, o ministri, riferite all'Imperatore, che non poteva offrirmi un dono più prezioso di queste catene, le quali sono a me più care di tutti i diamanti della terra. |
A114000073 |
Pieno della gioja che provano quelli che sono vicini a conseguire il più gran bene del mondo si prostrò ginocchioni e baciò il terreno dicendo: O fortunato Campidoglio (tale era il nome del luogo del suo martirio) o fortunato Campidoglio! Eccomi finalmente giunto a godere, in te la gloria del trionfo. |
A114000077 |
Presentatosi Claudio a Gabinio gli disse: Oggi è solennità pei nostri sovrani, ed io sono lieto di poter in questo medesimo giorno presentarmi a te portatore di liete novelle. |
A114000091 |
Ciò che diciamo noi sono tutte cose buone, ma siccome è un affare che riguarda interamente alla fanciulla, così noi dobbiamo intendere quale sia la volontà di lei. |
A114000094 |
Certamente non vi è al mondo peso maggiore dei peccati, quali sono appunto quelli che l'uomo commette adorando gli idoli. |
A114000095 |
Claudio interruppe quel discorso dicendo: Santissimo Padre, io sono disposto di fare quanto mi dite, purchè appaghiate la dimanda dell'Imperatore. |
A114000097 |
Io sono convinto e credo a quanto voi dite. |
A114000099 |
Anche di questo sono contento, ma ditemi ancora: mentre riceverò il battesimo saranno poi certamente cancellati tutti i miei misfatti?. |
A114000106 |
Quanto mai sono maravigliosi i disegni della divina Provvidenza! Claudio erasi recato da Gabinio per motivi temporali, e Iddio si servi di essi {65 [427]} per procacciargli il più gran bene spirituale, la salvezza dell'anima. |
A114000127 |
Io sono andato a compiere {72 [434]} l'ufficio affidatomi, ma conobbi che Susanna è una santa zitella, piena di celeste sapienza e benedetta dall'eterno Iddio, e da lei ho cominciato a conoscere il lume della verità. |
A114000130 |
Le tue parole mi commovono, io sono pronto a far quanto sarai per dirmi. |
A114000134 |
Cajo fece loro animo dicendo: Sono io, non temere, io vengo nel {75 [437]} nome del Signore. |
A114000137 |
Ci sono venuto veramente con piacere, e sebbene io non sia cristiano, tuttavia mi piego volentieri a baciarti i piedi. |
A114000137 |
Debbo ciò non ostante dirti che sono venuto anche per un altro speciale motivo. |
A114000139 |
Io sono venuto a nome dell'Imperatore per avere una decisiva risposta intorno alle nozze di Susanna con Massimiano. |
A114000173 |
Fame, sete, disprezzi sono i mali che consumarono la sua vita. |
A114000175 |
Ma nel furore della persecuzione egli dovette ritirarsi nelle grotte che la storia suole appellare cimiteri, cripte, tombe, catacombe, arenarii, che sono una specie di lunghi corridoi sotterranei, dove solevansi nascondere i cristiani in tempo di persecuzione. |
A114000178 |
Ma ne furono staccate parecchie reliquie e concesse a molti paesi della cristianità, ove sono gelosamente venerate e conservate a maggior gloria di Dio e del suo vicario con grande vantaggio dei popoli che nei loro bisogni spirituali e temporali ricorrono con fede all'intercessione di questo santo. |
A114000181 |
L'eresia è il mezzo ordinario con cui il demonio suole turbare la pace della Chiesa, e quanto più i sacri ministri sono perseguitati od occupati in gravi cure del sacro ministero, tanto più l'eresia tenta di farsi insidiosamente strada fra i fedeli. |
A114000186 |
Il santo allora si pose ginocchioni {95 [457]} e fece una fervorosa preghiera, dipoi alzò gli occhi al cielo ed esclamò: Tu, o gran Dio, dimostra chi di noi tenga la vera fede facendo ritornare a vita il cadavere di colui che io sono per chiamare. |
A114000216 |
La Chiesa cattolica celebra ogni anno la festa di quasti santi nel giorno del loro martirio; i loro nomi sono nella serie di quelli che formano le litanie dei Santi, e dei medesimi {112 [474]} si fa ogni giorno speciale commemorazione dal sacerdote ogni volta che celebra la s. Messa. |
don bosco-il pontificato di s. dionigi.html |
A115000003 |
Noi abbiamo ancora oggidì le parole monaco e monaca che sono parole greche, le quali vogliono dire eziandio {4 [256]} solo; perchè coloro che abbracciano lo stato monastico rinunciano al mondo per andare a vivere ne' loro conventi o monasteri che sono una specie di solitudine. |
A115000009 |
Noi esporremo i principali secondo l'ordine dei tempi in cui sono avvenuti. |
A115000013 |
Il santo vescovo rispose: Io sono cristiano e vescovo, e non conosco altro che sia degno di essere adorato se non il Dio Creatore del cielo e della terra. |
A115000022 |
Così terminò S. Cipriano la sua vita, e si avverò ciò che dice il Signore che i suoi martiri sono morti al giudizio degli stolti, ma invece essi riposano nella pace eterna coronati di gloria. |
A115000025 |
Così la forza del divino soccorso di cui vedemmo già prove cotanto sensibili in un sesso debole e delicato manifestossi ancora in una età in cui si naturali sono la timidità e l'incostanza. |
A115000026 |
La maggior parte dei nostri fratelli non si sono risparmiati; hanno visitato, consolato, servito con generosa carità i malati senza che il timore dell'infezione valesse a rattenerli, di modo che molti sono periti nel guarire gli altri, molti preti, diaconi e laici virtuosi hanno perduta la vita in questa luttuosa occasione; ma quei che rimangono prendono il posto di quelli e continuano a prestare ai malati gli stessi servigi. |
A115000044 |
Egli giunse ad una gloriosa vecchiaja, faticò molto nel predicare, confutare gli eretici, e lasciò molti scritti che sono di grande utilità ai fedeli cristiani. |
A115000051 |
Per questa analogia furono detti parochi que' sacri ministri che da' vescovi sono destinati a porgere ad un numero determinato di fedeli le legna ovvero il fuoco della carità, del santo timor di Dio; amministrando loro il sale della sapienza, della scienza della vita eterna. |
A115000052 |
Custode perchè sono {32 [284]} mandati dai vescovi come pastori a custodire le pecorelle di Gesù Cristo che sono le anime dei cristiani. |
A115000062 |
Le azioni di quest'uomo maraviglioso sono così amene e strepitose, che noi crediamo di far cosa grata ai nostri lettori coll'esporle qui informa di appendice. |
A115000073 |
Allora Gregorio gli disse: «Non sono nè le parole nè {47 [299]} gli umani ragionamenti cha possono persuadere questa verità, ma bensì le maraviglie di Dio.» All'uno dei lati di quella strada dove si trovavano eravi un macigno di smisurata grossezza: «Comanda a questa pietra, gli disse il sacrificatore, che cangi luogo e vada in quell'altro (e gli indicava dove) e poi ti crederò.» Gregorio comandò, e la pietra, come se fosse animata, ubbidì. |
A115000073 |
Questi miracoli del Taumaturgo sono riferiti da s. Gregorio Nisseno, da s. Basilio suo fratello, da Rufino, da s. Girolamo, dallo storico Socrate, da Teodoreto e da molti altri. |
A115000078 |
Sono ancora giovane, siccome puoi vedere, e per quanto mi si diceva altre volte assai ben fatto della persona. |
A115000078 |
«Se è cosi, disse uno dell'adunanza quasi in segno di burla, non ci resta altro che scegliere Alessandro il Carbonaio.» Gregorio ben sapendo che spesse volte i consigli di Dio sono molto lontani da quelli degli uomini ripigliò: «E chi è questo Alessandro?» Alessandro si trovava in quella calca, e fu fatto avvicinare a Gregorio, Al vedere avanzarsi fra mezzo a {53 [305]} loro quella nera figura tutti si misero a ridere. |
don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html |
A116000005 |
Entriamo, o cattolici, nelle nostre chiese, in esse noi scorgiamo che vi sono e furono immagini, statue, candelieri, lumi, incensi, {5 [343]} turiboli, altari, paramentali, come leggiamo descritti in più luoghi della Bibbia; S. Luca, 1, 2. |
A116000006 |
Dunque, noi diciamo ai protestanti, da ciò solo che voi non avete più i segni esterni dei templi di cui parla lo stesso Vangelo, di quei templi visitati, onorati e santificati da Gesù Cristo; da ciò solo voi dovete conchiudere che i vostri templi non sono più quelli della Bibbia, quelli degli Apostoli; non più quelli approvati dai vicari di Gesù Cristo. |
A116000008 |
Non hanno visibilità nei pastori, perchè secondo la loro dottrina tutti sono egualmente pastori, niuno è tenuto a seguire la dottrina di alcun pastore. |
A116000009 |
Finalmente se voi, o protestanti, entrate nelle vostre chiese, voi vedrete un edifizio, una camera, o se volete una spaziosa e ricca sala: ma non vedrete neppure uno degli emblemi religiosi, di cui sono contrassegnati i templi descritti nella Bibbia. |
A116000013 |
Fra le altre cose ivi leggevasi: Siccome coloro che diconsi cristiani non vogliono sottomettersi alle nostre leggi non volendo adorare i nostri Dei, così essi vengano presi, legati, incarcerati e se sono ostinati a non far sacrifizio alle divinità siano puniti con vari generi di tormenti. |
A116000018 |
Reveriano con tranquillità ma con fermezza rispose: Il Signor nostro Gesù C. figlio di Dio vivo è colui che ha fatto il cielo, la terra e tutte le cose che in essi vi sono. |
A116000018 |
Se vuole egli può liberarci dalle tue mani e dai supplizi di cui parli; ma se egli non vuole sappi che noi soffriremo volentieri per amor suo qualunque male piuttosto che venerare i tuoi Dei, perchè essi sono opera degli uomini formati di pietre e di legno; che non hanno bocca da parlare, non hanno occhio per vedere, nè orecchio per ascoltare. |
A116000022 |
Sinforiano modestamente rispose: Io sono cristiano e il mio nome è Sinforiano. |
A116000024 |
- Già te lo dissi; io sono cristiano; e come cristiano io adoro unicamente il Dio vero che regna ne' cieli. |
A116000039 |
Quali sono questi Dei immortali di cui tu mi parli?. |
A116000040 |
Sono Giove, Ercole, Esculapio e Saturno. |
A116000041 |
Costoro non sono Dei, ma furono uomini scellerati, malefici, i quali ingannarono molti e sono causa i perdizione a chi in essi confida. |
A116000050 |
Ma quanto mai sono deboli gli sforzi degli uomini allora che sono contrari ai voleri del cielo!. |
A116000054 |
Bonosa temendo che un discorso moderato potesse mettere in pericolo i novelli convertiti disse risolutamente al governatore: Insensato e tiranno crudele! Non ti accorgi che i tuoi Dei sono demoni? Non hai mai udito quanto dice un santo profeta: tutti gli Dei delle nazioni sono demoni, soltanto il nostro è il vero Dio creatore del cielo e della terra?. |
A116000069 |
Le spiegazioni del vangelo sono appellate omelia da una parola greca che vuol dire radunanza, perchè ad un certo punto delle sacre funzioni il sacro Ministro si volgeva ai fedeli attorno a lui radunati e faceva una breve spiegazione del vangelo. |
A116000074 |
In simili guise è praticato il precetto di s. Paolo che dice: le cose visibili sono un mezzo per sollevarci alle invisibili. |
A116000088 |
Inoltre Manete ignorava che i mali della vita non hanno Iddio per autore, ma sono soltanto da lui permessi {48 [386]} o per castigare i peccati degli uomini, o per esercitarli nella virtù. |
A116000109 |
Ora le benedizioni della Chiesa cattolica non sono altro che formole di preghiere stabilite da' sommi pontefici per invocare sopra di noi o sopra le cose nostre la benedizione del Signore. |
A116000127 |
Fra gli uomini celebri di questa città fu s. Caritone, le cui azioni sono oggetto di alcuni nostri trattenimenti, e di cui si parla molto dagli scrittori ecclesiastici greci e latini. |
A116000135 |
- Io sono cittadino d'Iconio. |
A116000141 |
- Io ubbidisco alle leggi dello Stato {66 [404]} in tutto ciò che non è contrario alla mia religione, ma non posso fare alcun sacrifizio ai vostri Dei, perchè essi sono altrettanti demonii, che preparano l'eterna dannazione a tutti quelli che in essi confidano. |
A116000142 |
Siccome per altro questi nostri Dei sono pacifici e non propensi all'ira, io voglio imitarli e parlarti da amico. |
A116000143 |
- La tua maniera di parlare non può approvarsi; imperciocchè o questi sordi, inanimati oggetti sono Dei, e tu non dovresti tollerarne il disprezzo; oppure tu stesso sei persuaso che non sono Dei, e in questo caso mi suggerisci un'empietà dicendomi di adorarli. |
A116000143 |
Io sono {67 [405]} cristiano; quindi non mai mi piegherò a venerare le stupide vostre divinità; nè mai vi sarà o minaccia o patimento di sorta che mi possa a ciò indurre; e per toglierti ogni lusinga ti dirò che io sono seguace del grande apostolo Paolo e della eroina di Cristo s. Tecla. |
A116000144 |
Se quegli Dei, che tu nieghi, non fossero veramente Dei, siccome sono venerati e riconosciuti dagli stessi nostri imperatori, come mai noi potremmo da loro avere vita ed essere tuttora dai medesimi conservati e provveduti di quanto godiamo nel mondo?. |
A116000145 |
Le statue ed altri vostri simulacri sono privi di ragione, di senso e d'intelligenza, perciò non sono certamente Dei. |
A116000145 |
Vuoi farne la prova? avvicina la fiamma {68 [406]} ai loro fianchi o fa dare un colpo di martello o di scure ai loro piedi; e vedrai che essi non hanno senso di sorta, nè sono capaci di muovere un passo, o proferire una parola. |
A116000148 |
Sono pronto non solo a fare del mio corpo una sola piaga, ma a morire, e se potessi morirei mille volte piuttosto che fare o dire cosa contraria alla divinità del mio Salvator Gesù Cristo. |
A116000175 |
Al contrario il silenzio e la ritiratezza sono la madre e la custodia di ogni virtù. |
A116000188 |
Queste sono le due finestre per cui il demonio si fa strada nel nostro cuore. |
A116000190 |
L'apostolo s. Paolo annovera le cose che ci sono necessarie; che abbiamo di che vestirci e sfamarci, questo basta ad un cristiano. |
don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html |
A117000007 |
Essi erano più alti e dirupati di quello che sono oggidì, perchè parte per la mano degli uomini, che gli ha fatti più praticabili, parte per le rovine degli edifizi che riempierono le valli, hanno i colli molto variato d'aspetto. |
A117000007 |
{6 [6]} Il colle che è nel centro coronato dagli altri sei chiamasi Palatino, gli altri sono il Capitolino, Aventino, Celio, Esquilino, Viminale e Quirinale. |
A117000016 |
I suoi scalini sono tagliati nel mezzo {10 [10]} della rupe stessa. |
A117000027 |
Ambedue hanno una configurazione che si avvicina a quella del triangolo; non sono tuttavia eguali in estensione: maggiore è quella posta di fronte al Celio, sulla quale è celebre la chiesa di S. Pietro in vinculis e di S. Martino: l'altra è minore; ivi è la basilica Liberiana o di S. Maria Maggiore. |
A117000036 |
Di queste alcune sono artificiali, cioè formatesi coll'andare del tempo per mano dell'uomo; altre naturali ossia già esistenti anticamente, ma soltanto nei tempi più moderni racchiuse entro le mura della città. |
A117000048 |
I suoi limiti sono segnati dalla via di Campo Marzio e dal lago della impresa via in Lucina, via del Corso, palazzo Colonna e piazza di Monte Citorio. |
A117000056 |
Parte di questo dorso sono il Vaticano, il Gianicolo, il Monte Mario ed il Monte Verde. |
A117000057 |
- Sono due le principali opinioni intorno alla derivazione del nome Vaticano. |
A117000082 |
Grisogono rispose: Io, o principe, nell'intimo del mio cuore adoro un solo Dio creatore del cielo e della terra, perciò non posso adorare gl'idoli tuoi, i quali ad altro non sono buoni che condurre alla perdizione coloro che in essi pongono confidenza. |
A117000083 |
S. Anastasia e s. Grisogono sono assai celebri presso tutta l'antichità e furono annoverati tra quei pochi santi di cui ciascun sacerdote fa special memoria quando celebra la s. Messa. |
A117000085 |
È tempo di finirla colla genia de' cristiani, diceva all'Imperatore; costoro sono gente ostinata e finchè ve ne sarà uno vi sarà sempre una radice di sventura nel nostro impero. |
A117000088 |
Gli schiavi fatti liberi ritorneranno schiavi per ciò solo che sono cristiani». |
A117000130 |
Taluno farà maraviglia leggendo come il Papa in tempo di sanguinosa persecuzione abbia potuto mandare ad effetto opere pubbliche, quali sono cimiteri e chiese. |
A117000137 |
Io sono un peccatore di nome Emidio, insignito della dignità sacerdotale. |
A117000137 |
Ora co' miei compagni sono qui a' piedi tuoi chiedendoti ajuto e consiglio. |
A117000141 |
Deh! mira quanti innocenti oppressi, quante crudeltà verso coloro che sono mansueti come agnelli! l' opprimere in simile guisa gli inermi e gli innocenti è un' infamia al nome romano, è un' abbominazione a' suoi principi. |
A117000152 |
Le due chiese poi sono la casa di s. Lucina da lui consacrata, e la casa di s. Ciriaco dove egli consacrò un fonte battesimale. |
A117000164 |
Questi Ss. Martiri sono con solennità speciale onorati in molti paesi della cristianità, s. Maurizio è da molti secoli il principale protettore della Real casa di Savoia. |
A117000181 |
Le sue reliquie sono venerate nella parochia di quel paese il 22 gennaio. |
A117000189 |
Giunto al luogo del supplizio, mentre genuflesso stava aspettando l' ultimo colpo il littore vien preso da insolito terrore: gli tremano le gambe, le sue braccia sono irrigidite ed intanto grida che un uomo di sembiante divino gli proibisce di eseguire il suo uffizio. |
A117000191 |
In tutti questi martiri si verifica la grande verità de' libri santi, che mentre le anime dei giusti godono gloriosi la felicità del cielo, le loro ossa sono venerate e riconosciute sorgenti di benedizioni; e la lero memoria è in benedizione di secolo in secolo per tutte le generazioni. |
don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html |
A118000002 |
Non è adunque la gerarchia della Chiesa una delle più belle e popolari istituzioni, anche considerata sotto all'aspetto politico? Non dovrà essere da noi grandemente amata e venerata una dignità che è la più sublime sopra la terra, la più grande presso Dio, a cui noi tutti possiamo pervenire, qualora siano tali i disegni di Dio? Nè queste sono semplici congetture, ma coso di fatto. |
A118000015 |
Questa è la regola che segue tuttora la Chiesa cattolica nell'accogliere nel suo seno coloro che sono stati battezzati nell'eresia. |
A118000027 |
Ma non temete, non lasciatevi atterrire dai mali che ci sono minacciati. |
A118000036 |
Abbi riguardo alla tua età avanzata, io sono disposto a favorirti. |
A118000042 |
Non vogliate paventare i tormenti temporali, che sono pene di un momento, temete piuttosto i supplizi eterni, che non hanno più fine. |
A118000047 |
A che può servirti la mia presenza? Gli allievi deboli e paurosi vadano prima del maestro; ma quelli che sono forti e coraggiosi vengano {21 [289]} dopo, affinchè vinca senza maestro chi non ha bisogno di aiuto. |
A118000049 |
Ciriaca compresa da {23 [291]} venerazione verso s. Lorenzo corse a gittarglisi a' piedi e gli disse: Per amor di Gesù Cristo io ti scongiuro di alzare la tua mano sopra di me, perchè da molto tempo sono soggetta a crudo mal di testa. |
A118000058 |
Se voi ascolterete gli avvisi del padre nostro, voi eviterete quei terribili tormenti che a voi sono preparati, e che vi dovranno tormentare in eterno. |
A118000060 |
«Non vogliate giammai piegarvi a prestare culto di sorta agli idoli, diceva ad alta voce, questi Dei sono statue vane, sorde, mute, di pietra, cui soltanto gl'infelici prestano venerazione. |
A118000072 |
Questi tosto gli disse: Dove sono i tesori che mi hai promesso? San Lorenzo introdusse nel palazzo quella moltitudine di poveri, e ad alta voce disse: Ecco i veri tesori, indicando que' poveri, costoro sono tesori eterni che non diminuiscono e non si perdono. |
A118000077 |
Il santo martire, mentre era così flagellato, si rivolse intrepido all'imperatore e disse: Ecco, o miserabile, almeno adesso tu conoscessi che io riporto compiuto trionfo pe' tesori che ho distribuiti in onore di Gesù Cristo; tu mi dici che invano confido in essi ed io ti assicuro che fin d'ora ne ricevo la nercede, perciocchè io sono insensibile a' tuoi tormenti. |
A118000077 |
S. Lorenzo con tutta libertà rispose: Non fia mai che io perda la confidenza ne' tesori che ho distribuiti a' poveri; anzi in essi ripongo la mia speranza, e sono sicuro di averne mercede innanzi a Dio nella vita eterna. |
A118000079 |
Sono stato accusato come cristiano, e non ti ho negato. |
A118000079 |
Sono stato interrogato, ed ho confessato che sei il Signor nostro Gesù Cristo. |
A118000084 |
Ma Romano, inspirato da Dio, gridò ad alta voce: Io sono cristiano, io sono cristiano. |
A118000088 |
In quanto alla mia patria, ti dirò che io sono spagnuolo, e fui educato nella cristiana religione fin da fanciullo. |
A118000091 |
San Lorenzo mirava intrepido {39 [307]} le astuzie che usavansi per farlo prevaricare e con fermezza maravigliosa diceva: io ho fatto un sacrificio di me stesso al Signore in odore di soavità; e le tribolazioni dello spinto e della carne sono un sacrificio gratissimo al mio Dio. |
A118000093 |
Imperciocchè i tuoi carboni, le tue fiamme sono a me come rinfreschi; ma per te, infelice, saranno cagione di supplizio eterno. |
A118000097 |
Sono poche le città, i paesi in cui non vi sia Chiesa, altare, od almeno una statua od immagine destinata al culto di s. Lorenzo. |
A118000101 |
Nel portico di questa Basilica sono varii preziosi dipinti che rappresentano le azioni del nostro Santo e fra le altre il battesimo da s. Lorenzo conferito a s. Romano martire il quale si vede rappresentato ginocchioni presso al Santo levita nell'atto che lo benedice e gli versa sul capo un orciuolo d'acqua. |
A118000102 |
Innanzi all'altare maggiore della Chiesa sono gli amboni, due specie di pulpito, uno a destra l'altro a sinistra, sopra cui anticamente leggevasi l'epistola ed il Vangelo. |
A118000106 |
Sotto all'altar maggiore avvi un'urna ove sono rinchiuse alcune reliquie di s. Lorenzo col corpo di s. Ippolito. |
A118000111 |
Nell' interno della chiesa vi sono belle pitture che rappresentano i varii fatti della vita del Santo cui fu dedicata ( V. Nibi, Roma moderna ). |
A118000112 |
Noi abbiamo soltanto dato un cenno sopra le dette chiese, ma dobbiamo notare che in esse vi sono molti dipinti, reliquie, ornati in mosaico, in oro, in argento che in mille modi appagano la pia curiosità di chi recasi a visitarle. |
A118000163 |
Alcuni giorni sono il popolo bolognese fu vivamente commosso per la morte di un empio. |
don bosco-il sistema metrico decimale.html |
A119000034 |
3 volte 5 datino 15; porremo 5 che sono unità e si porta una decina nel prodotto seguente. |
A119000049 |
Ogni giorno è di 24 ore, quante ore ci sono in 365 giorni ovvero in un anno?. |
A119000074 |
Siccome ciascuna delle unità accennate ha delle variazioni quando si trova minore o maggiore delle {24 [24]} unità medesime; cosi ci sono alcune voci usate in questo sistema che si appellano moltipli quando sono maggiori delle unità; alcune altre si nominano sottomoltipli. |
A119000075 |
I sottomoltipli, ossia le voci di diminuzione, cioè che rendono il valore di dieci in dieci volte minore sono:. |
A119000087 |
Ho comperato 425 miriagrammi di uva peso brutto: sono da diminuirsi 117 di tara; quanti miriagrammi restano ancora?. |
A119000100 |
Lo 0 aggiunto nel dividendo rende il numero dieci volte maggiore, ma il valore è sempre lo stesso, perchè queste nuove parti sono dieci volte più piccole delle prime: vale a dire le unità {37 [37]} coll'aggiunta di uno 0 diventano decimi; aggiungendone un altro avremo centesimi. |
A119000102 |
Il residuo 2 che sono cent. |
A119000106 |
Il numero 514 sono millimetri che formano il valore del piede relativamente al metro; 45 sono piedi da moltiplicarsi pel suo rispettivo numero 514. |
A119000109 |
Per ridurre i piedi di Piemonte in metri si moltiplica il numero dei piedi pel fattore 514, che sono millimetri, e, separate dal {41 [41]} prodotto le tre frazioni, ne risulteranno i metri e parti del metro. |
A119000114 |
Qui si seguono le regole solite della moltiplica decimale, separando cioè tante cifre quante sono le frazioni. |
A119000118 |
Nel caso contrario, oltre le cifre del fattore, devonsi separare ancora tutte quelle che sono moltiplicate col fattore o numero fisso. |
A119000122 |
Da Torino in Aosta vi sono 125 chilometri; quante miglia ci sono? Si moltiplica 125 per 4, e dal prodotto 500 si separi lo zero a destra, rimarranno 50 che sono le Miglia cercate. |
don bosco-l-amico della gioventu (1848).html |
A122000003 |
Molti sono i giornali popolari che si stampano fra noi, e che si propongono di fare e promuovere il bene del popolo, ma niuno ve n'ha ancora, che si sappia, il cui scopo principale sia di mantenere intatto ed accrescere per quanto si può il primo de' beni del popolo; il sincero ed inviolabile attaccamento alla nostra Cattolica Religione congiunto alla vera e soda cristiana educazione. |
A122000006 |
La Direzione fa appello a tutti i Pastori di anime, ai Parroci delle città e delle campagne, ai Maestri, ai Padri di famiglia, infine a tutti coloro che amano di cuore il miglioramento religioso dei popoli, affinché vogliano coadiuvarla con tutti i mezzi che sono in loro potere, per un'opera che si spera di vantaggio ad ogni classe di persone, e specialmente alla gioventù che è la porzione più favorita del genere umano, sopra cui si fondano le speranze della patria, il sostegno delle famiglie, l'onore della Religione e dello Stato. |
A122000008 |
E come no? Se il fior gentile dell'awenentezza, e la rosa della salute adornano mirabilmente il volto e la persona della gioventù? se la vivacità rallegra questo mattutino fiore? Se il giovin sangue che le scorre nelle vene pronta e spedita all'operare la rende? Se il suo cuore atto solo a gustare svariati piaceri non conosce il dolore? Se la sincerità, la risolutezza, e la fortezza sono appannaggio proprio di questa primavera di vita? Se amabili sono le sue inclinazioni a tutto quello che ingentilisce e nobilita l'anima?. |
A122000011 |
Che del resto tanti sono in numero, così grandi per eccellenza, per natura divini i pregi di cui si presenta adorna, ed i benefizj che incessantemente comparte all'umana società, che non è possibile conoscerla davvero, e non riverirla, ammirarla, amarla. |
A122000015 |
In somma ogni dì più rendesi chiaro che cattolicismo, progresso, e nazionalità sono tra loro conciliabili più che non sembra a prima vista, che questi due ultimi sempre si vantaggiarono del primo, e che a lui devono tuttavia rivolgersi se amano di ottenere il loro trionfo. |
A122000016 |
La sua storia è ripiena di fatti interessanti, è maestra ai popoli, che sono e che saranno. |
A122000020 |
Abbracciate questi degni vostri fratelli, essi sono i valorosi Savoiardi. |
A122000020 |
Anzi, o cari giovanetti, noi abbiamo vicino alla Francia dei fratelli, che non parlano la nostra lingua, ma sotto lo stesso nostro governo sono educati a nobili sentimenti, a magnanime azioni. |
A122000027 |
No, madre mia, il mio teatro l'ho già goduto, io sono più pago di quanto ho fatto che se fossi andato al più bel teatro del mondo. |
A122000029 |
Ma sono avvenute recentemente cose più strane ancora, e tutto ciò dà molto a pensare ai capitalisti e paralizza necessariamente il moto degli affari finanziarii. |
A122000032 |
Intorno alle finestre dei caffè sono apprese pistole per chiunque le voglia impugnre. |
A122000042 |
Egli crede che la guerra sia necessaria ed opportuna; necessaria perché gran parte dei nostri Stati sono occupati dallo straniero; opportuna perché i moti di Vienna e le ultime notizie che abbiamo di quel regno ci sono favorevoli. |
A122000067 |
Le offerte formanti la graziosa somma di lire mille, che dichiaro di aver ricevuto da Lei, sono una evidente prova che tutti conobbero la necessità di mantenere inlatta la moralità della gioventù, e di promoverne la cristiana istruzione, e volonterosi perciò corrisposero alla pia espeltazione del loro Pastore. |
A122000071 |
Annunziamo in pari tempo, che dalla tipografìa diretta da Paolo De-Agostiui venne in luce un Almanacco Nazionale, intitolato: il GALANTUOMO, dove sono molte preziose notizie statistiche, belli insegnamenti, tanto riguardo alle cose religiose, quanto al vivere sociale ed all'agricoltura. |
A122000071 |
La buona fede avrebbe consigliato que' settari di dire francamente eh' essi erano gli auteri dell' almanacco in discorso, ma il non averlo fatto ci è prova della convinzione, in cui sono, che il nostro popolo fa mal viso alle loro scritture. |
A122000074 |
Pochi mesi or sono, l'egregio sacerdote D. Bosco recavasi a Roma, e Pio IX si trattenne con bontà veramente degna di un lai Pontefice a discorrere di questi giovanetti. |
A122000089 |
- Colà voi starete bene certamente, perchè le autorità sono buone. |
A122000089 |
Il suprema Gerarca, ansioso di vedere i coraggiosi missionari, con voce di paterna bontà: «Ecco, disse, un povero Vecchio, ed ove sono i miei piccoli Missionari? - Voi dunque siete i figli di Don Bosco, che andate in terre lontane a portare la luce del Vangelo: bene, edove andrete? - Nella Repubblica Argentina. |
A122000091 |
«Figlio affezionato dell'ottimo signor don Bosco, sono assai mortificato dei mal composti elogi che testé ne pubblicò un giornale di Roma, riferiti nell' Unità Cattolica nel suo numero 187, poiché ben so che, salve poche eccezioni, laudari ab impiis, vituperari est. |
A122000096 |
Mentre in S. Nicolas D. Fagnano co' suoi compagni lavorano attorno ai giovani argentini, e D. Bacino accudisce gli Italiani di Buenos Ayres, io ho pensato di fare un'escursione in una terra assai estesa presso ai selvaggi, ma popolata da una moltitudine di Italiani; quelle terre sono dette Campo e confinano all'ovest, al sud, al nord cogli Indi, e a levante coll'Oceano. |
A122000097 |
La maggior parte di quegli abitanti sono Spagnuoli ed Italiani. |
A122000098 |
Quegli abitanti in massima parte sono coltivatori di legumi e di alberi fruttiferi, altri sono agricoltori, ed hanno cura dei pascoli pei greggi, pei cavalli, per le vacche e pecore. |
A122000104 |
In questi tre collegi più centinaia di ragazzi ricevono la cristiana educazione, sono istruiti nella scienza, nella moralità, nella civiltà e nelle arti e mestieri. |
A122000104 |
Qinque chiese sono aperte e prestano pubblicamente comodità pel culto religioso a chi desidera di approfittarne. |
A122000105 |
Non sono ancora trascorsi due anni dacché parecchi dell'Oratorio Salesiano partirono da Torino colla benedizione del Sommo Pontefice Pio IX per la Repubblica Argentina, e già ben otto Case quivi e nell'Uraguai stanno aperte ad accogliere migliaia di giovanetti, a consolazione delle famiglie e dello Stato. |
A122000106 |
Il Brasile, il Para guai, l'Uraguai, il Chili, gli Indi, i Pampas ed i Patagoni, che ampio campo da coltivare, che larga messe da mieterei Sono milioni di uomini da incivilire, milioni di anime da salvare. |
A122000108 |
Vi sono pure le Figlie di Maria Ausiliatrice, le quali salpano eziandio per la Repubblica dell'Uruguay, per fondarvi la prima loro casa in soccorso delle povere fanciulle abbandonate. |
A122000111 |
Più di venti novelle case si sono aperte tra Italia, Francia ed America, che, aggiunte alle precedenti, formano il bel numero di ottanta, nelle quali ricevono una cristiana e civile educazione circa quaranta mila giovani. |
A122000113 |
Fra i raccolti nell'Istituto di Valdocco alcuni si danno alle arti e mestieri, altri, o perchè atti agli studi, o perchè appartenenti a signorili ma scadute famiglie, sono avviati a fare il corso secondario. |
A122000118 |
Comperata l'area, furono incominciati i lavori sotto la saggia direzione del nostro illustre ingegnere, il conte Vespignani, e i muri sono oramai fuori di terra. |
A122000125 |
La Gazette de France pubblicò un sunto del discorso pronunziato da D. Bosco alla Maddalena domenica, 29 aprile, e ne diamo qui un cenno: - «Sono profondamente commosso, disse D. Bosco, alla vista di un'udienza tanto numerosa, e no. |
A122000126 |
Ohi non temete, miei cari, io sono sempre quel desso; sempre quel vostro affezionatissimo a-mico sino a che Iddio mi lascierà un filo di vita. |
A122000129 |
Molti sono i giornali popolari che si stampano fra noi, e che si propongono di fare e promuovere il bene del popolo, ma niuno ve n'ha ancora, che si sappia, il cui scopo principale sia di mantenere intatto ed accrescere per quanto si può il primo de' beni del popolo; il sincero ed inviolabile attaccamento alla nostra Cattolica Religione congiunto alla vera e soda cristiana educazione. |
A122000132 |
La Direzione fa appello a tutti i Pastori di anime, ai Parroci delle città e delle campagne, ai Maestri, ai Padri di famiglia, infine a tutti coloro che amano di cuore il miglioramento religioso dei popoli, affinchè vogliano coadiuvarla con tutti i mezzi che sono in loro potere, per un'opera che si spera di vantaggio ad ogni classe di persone, e specialmente alla gioventù che è la porzione più favorita del genere umano, sopra cui si fondano le speranze della patria, il sostegno delle famiglie, l'onore della Religione e dello Stato. |
A122000134 |
E come no? Se il fior gentile dell'avvenentezza, e la roga della salute adornano mirabilmente il volto e la persona della gioventù? se la vivacità rallegra questo mattutino fiore? Se il giovin sangue che le scorre nelle vene {1 [326]} pronta e spedita all'operare la rende? Se il suo cuore atto solo a gustare svariati piaceri non conosce il dolore? Se la sincerità, la risolutezza e la fortezza sono appannaggio proprio di questa primavera, di vita? Se amabili sono le sne inclinazioni a tutto quello che ingentilisce e nobilita l'anima?. |
A122000137 |
Che del resto tanti sono in numero, cosi grandi per eccellenza, per natura divini i pregi di cui si presenta adorna, ed i benefizj che incessantemente comparte all'umana società, che non è possibile conoscerla davvero, e non riverirla, ammirarla, amarla. |
A122000141 |
In somma ogni dì più rendesi chiaro che cattolicismo, progresso, e nazionalità sono tra loro conciliabili più che non sembra a prima vista, che questi due ultimi sempre si vantaggiarono del primo, e che a lui devono tuttavia rivolgersi se amano di ottenere il loro trionfo. |
A122000142 |
La sua storia è ripiena di fatti interessanti, è maestra ai popoli, che sono e che saranno. |
A122000146 |
Abbracciate questi degni vostri fratelli, essi sono i valorosi Savoiardi. |
A122000146 |
Anzi, o cari giovanetti, noi abbiamo vicino alla Francia dei fratelli, che non parlano la nostra lingua, ma sotto lo stesso nostro governo sono educati a nobili sentimenti, a magnanime azioni. |
A122000153 |
No, madre mia, il mio teatro l'ho già goduto, io sono più pago di quanto ho fatto che se fossi andato al più bel teatro del mondo. |
A122000155 |
Ma sono avvenute recentemente cose più strane ancora, e tutto ciò dà molto a pensare ai capitalisti e paralizza necessariamente il moto degli affari fiuanziarii. |
A122000158 |
Intorno alle finestre dei caffè sono appese piatole per chiunque le voglia impagliare. |
A122000169 |
Egli crede che la guerra sia necessaria ed opportuna; necessaria perchè gran parte dei nostri Stati sono occupati dallo straniero; opportuna perchè i moti di Vienna e le ottime notizie che abbiamo di quel regno ci sono favorevoli. |
don bosco-l-arca dell-alleanza.html |
A123000002 |
E si impaurirono e dicevansi a vicenda; "È venuto Dio nei loro alloggiamenti:" E sospiravano esclamando: "Guai a noi! perocchè coloro non erano tanto allegri, nè ieri, nè ier l'altro: Guai a noi! Chi ci salverà dalle mani di questi Dei eccelsi? Questi sono gli Dei, che fiaccarono l'Egitto con ogni {4 [94]} sorta di sciagure, presso il deserto. |
A123000003 |
E Maria figurata dall'Arca non fu sempre in tutti i secoli l'aiuto potentissimo del popolo cristiano? La li berazione di Vienna, la vittoria di Lepanto, il ritorno di Pio VII a Roma, per tacere di mille altri fatti, non sono opere di quella dolcissima Madre che meritamente è invocata, col titolo di Auxilium Christianorum?. |
A123000028 |
Anche in Nizza Monferrato sono assai frequenti le benedizioni del Signore, {18 [108]} ad intercessione di Maria SS Ausiliatrice. |
A123000028 |
Io sottoscritta ne sono stata più volte favorita. |
A123000029 |
Ma viva Maria e la sua potenza! La Madre Celeste fece tutto da se! {19 [109]} Fra le angustie del mio amore materno pensai: Già altri si sono raccomandati a questa Madre di Misericordia e ne furono prestamente esauditi. |
A123000048 |
In pochi giorni i miei dolori sono spariti ed io non ho mai più sentito il più piccolo incommodo. |
A123000065 |
Sul mio tavolino vi erano alcuni fascicoli delle Letture Cattoliche, alle quali sono associato da vani anni. |
A123000075 |
Ed ora sono perfettamente guarita, a segno che posso uscire liberamente di casa, ed occuparmi delle ordinarie cose domestiche, senza che ne soffra alcun malore. |
A123000082 |
trovava ancor pochi giorni sono. |
A123000092 |
Non sapendo ove fissare la nostra dimora, ci volgemmo fidenti al patrocinio di Maria Ausiliatrice, e sono quattro giorni che abbiamo incominciato una novena, collo scopo di essere aiutate per ritrovare un appartamento. |
A123000092 |
Sono introdotte e domandano, se io avrei difficoltà di dare in pigione ad esse il mio appartamento. |
A123000093 |
Ed io pure sono al quarto giorno della mia! E loro narrai per disteso il perchè io pure era ricorsa a Maria. |
A123000096 |
Si ricordi che lo scrivente è quel tale, che ricevette quella grazia singolare che lei sa, dall'am to di lei allievo, dal santo giovanetto Savio Domenico, or sono già cinque anni. |
A123000104 |
Questi mediatori sono lei, o Rev. Padre, ed i suoi giovanetti. |
A123000114 |
Io sottoscritto Ozzola Luigi, del fu Francesco, nativo di Mottariana di Borgonovo, ed abitante a Gragnano Trebbienze provincia di Piacenza, dichiaro che da tre anni era affetto da alterazione organica alle pareti delle artene, {63 [153]} la quale malattia da' varii medici erami stata dichiarata incurabile: che dal momento in cui mi raccomandai a Maria SS. Ausiliatrice mi sono sentito subito migliorare, ed in brevissimo tempo ricuperai la mia sanità di prima. |
A123000120 |
Riconoscenti a Maria Ausiliatrtce di detta grazia ottenuta, oggi 15 Novembre, il padre e la figliuola sono stati a ringraziarla nel suo santuario, offrendole un bel cuore d'argento in attestato della grazia ricevuta, unendo a questo un'offerta di lire 10. |
A123000134 |
Varie circostanze non ci permettono di venir subito a Torino; perciò le invio per posta L. 20, che sono l'offerta, che destinammo di fare sin dal principio della novena. |
A123000135 |
{77 [167]} Io sono in. |
A123000151 |
Sono trascorsi due anni dacchè mi sento pienamente guarita. |
A123000152 |
Alla mia volta sono chiamato e mi presento. |
A123000152 |
Ed ecco che sono dichiarato libero, perchè mancavo di quattro centimetri alla misura. |
A123000153 |
Ma pure i fatti sono fatti, ed i fatti non si negano nè si impugnano, quando sono evidenti, se non dai pazzi. |
A123000168 |
La famiglia e gli amici sono al colmo della gioia. |
A123000172 |
Nicolò Giuseppe di questa parrocchia, della quale io sono Economo spirituale, aveva un nipotino per nome Edoardo di mesi undici, che era travagliato da una gastrica verminosa, che lo portò all'orlo della tomba. |
A123000187 |
Si, le nostre avventure sono un quid simile di quelle: ma viva sempre Maria Ausiliatrice! Ascolti ora la semitragica istoria. |
A123000188 |
Aneyros nostro veneratissimo Arcivescovo, per {112 [202]} secondare i desiderii di V. S., che sono pur quelli del suo cuore, aveva deciso che il suo segretario Monsignore Antonio Espinosa con due Salesiani partissero nei primi giorni di Maggio per Carhuè e per la Patagonia a far il primo tentativo di missione tra quei selvaggi. |
A123000188 |
Una grande difficoltà s'opponeva, poichè in Buenos-Ayres il da fare è molto e cresce tra le mani tuttogiorno, mentre gli operai sono pochi, e non sarebbe d'uopo di andar lontano a cercar lavoro. |
A123000189 |
Più che discorrere, si rideva e disprezava, "Io sono Cattolico Apostolico e Romano", diceva uno gesticolando colla forchetta che teneva in mano, " ma... ci ho i miei ma!. |
A123000198 |
Sarà forse perchè quei poverini ne sono indegni? Non lo credo, anzi.... |
don bosco-l-aritmetica ed il sistema metrico [7a edizione].html |
A124000003 |
Se ci sono riuscito, se ne dia gloria al Datore di tutti i beni; se no, prego il lettore a voler gradire il mio buon volere e concedermi compatimento. |
A124000010 |
La lunghezza di una strada, un'esercito, sono quantità perchè le possiamo considerare una lunghezza, un'essere più o meno grande. |
A124000016 |
D. Quante sorta di numeri vi sono?. |
A124000017 |
R. Vi sono tre sorta di numeri: 1° numero intiero che contiene solo unità compiute, cosi: uno, quattro, dieci ecc. |
A124000019 |
- Conc, sono quelli in cui si indica il nome della specie, cui i numeri appartengono, come sarebbe venti anni, tre ore, cento scolari, ecc. |
A124000019 |
sono quelli in cui non si indica il nome della specie a cui appartengono; p. |
A124000022 |
D. Quali sono i nomi delle unità, delle decine e delle centinaia?. |
A124000023 |
I nomi delle centinaia sono: cento, duecento, trecento, quattrocento, cinquecento, seicento settecento, ottocento, novecento. |
A124000023 |
I nomi delle decine sono: dieci, venti, trenta, quaranta, cinquanta, sessanta, settanta, ottanta, novanta. |
A124000023 |
R. Per le unità sono i seguenti: uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove. |
A124000024 |
Dal fin qui detto si vede che i numeri sono divisi in varii ordini; unità, mila, milioni, bilioni ecc. |
A124000024 |
Oltre questi nomi hanno nomi proprii i numeri tra il dieci e venti e sono undici, dodici, tredici, quattordici, quindici, sedici, diciassette, diciotto, diciannove. |
A124000030 |
D. Quante sono le cifre?. |
A124000031 |
R. Le cifre che si adoperano ad esprimere i numeri sono nove:. |
A124000033 |
Non essendovi centinaia di mila, si scriveranno le tre decine e le cinque unità di mila; poscia si scriverà l'ordine delle unità cominciando a notare le due centinaia, uno zero per le decine che nel numero proposto non vi sono, quindi le sei unità semplici; così si avrà 35, 206. |
A124000047 |
D. Quali sono le operazioni fondamentali dell'aritmetica?. |
A124000048 |
R. Le operazioni fondamentali che formano la base di tutta l'aritmetica sono: l'addizione, la sottrazione, la moltiplicazione e la divisione. |
A124000055 |
Se poi dico: 25 franchi e 50 franchi, si possono unire insieme appunto perchè sono della medesima specie. |
A124000062 |
D. Con qual segno viene indicato che due numeri sono da addizionarsi?. |
A124000096 |
R. La moltiplicazione consiste nel ripetere tante volte un numero detto moltiplicando quante sono le unità di un altro numero detto moltiplicatore. |
A124000101 |
Essa contiene tutti i prodotti in cui i fattori sono di una sola cifra. |
A124000103 |
R. Scritto il moltiplicatore sotto al moltiplicando, si tira una linea, indi si prende ciascuna cifra del moltiplicando tante Tolte, quante sono le unità del moltiplicatore, e quando il prodotto oltrepassa il dieci, si scrivono soltanto le unità, e le decine si uniscono al prodotto della cifra seguente. |
A124000105 |
D. Come si fa la moltiplicazione quando nel moltiplicatore ci sono più cifre oppure occorrono zeri?. |
A124000106 |
R. Quando nel moltiplicatore ci sono due o più cifre, allora si moltiplica ciascuna di esse cifre per tutto il moltiplicando, e còsi si avranno tanti prodotti quante sono le cifre nel moltiplicatore. |
A124000122 |
3° Ogni giorno è di 24 ore, ogni ora è di 60 minuti, quante ore e quanti minuti ci sono in un giorno, in una settimana, in un mese, in un anno ossia in giorni 365?. |
A124000134 |
D. Come si fa la divisione quando nel divisore ci sono più cifre?. |
A124000135 |
R. Quando nel divisore vi sono più cifre, si prendono tante cifre del dividendo, quante sono nel divisore, e quando il valore delle cifre del divisore supera quello delle cifre del dividendo in numero eguale, si prenderà una cifra di più nel dividendo. |
A124000147 |
2° Quando dato il valore di più unità ed il valore di una sola si cerca quante sono queste unità. |
A124000160 |
D. Quali sono i Numeri Decimali?. |
A124000161 |
R. Sono quei numeri che esprimono intieri e parti, di unità successivamente di 10 in 10 volte più piccole. |
A124000171 |
R. Si comincia a scrivere il numero intero, se vi è, e se non vi è si mette uno 0, per indicare che non vi sono unità; dopo si pone la virgola; poscia si osserva quante cifre ci vogliono per esprimere quella sorta di frazione decimale che è contenuta nel numero proposto. |
A124000178 |
Quanti centesimi vi sono in due interi; quanti millesimi in tre decimi. |
A124000192 |
3 o Ho cpmperato 1425, 5 miriagrammi di uva peso brutto; sono da dimisuirsi 217 di tara, più 131 di consumo. |
A124000193 |
R. La moltiplicazione dei decimali si fa come quella dei numeri interi, notando solamente: 1 o Quando vi sono delle frazioni si fa la moltiplicazione come se fossero tutti interi senza far caso della virgola. |
A124000210 |
- Nel proposto esempio fa lo stesso che se uno avesse a dividere 67875 per 4525; il 15 (e sono 15 franchi) sarà il prezzo di ciascun metro. |
A124000225 |
Il residuo 2 ( che sono centesimi) si potrebbe ridurre a millesimi coll'aggiunta di uno 0 e continuare la divisione, ma per lo più nel calcolo ordinario i millesimi si trascurano. |
A124000239 |
D. Quali sono le unità fondamentali del sistema metrico decimale?. |
A124000240 |
R. Le unità fondamentali di questo sistema sono sei:. |
A124000248 |
R. Il metro si userà in tutte le misure di lunghezza, come sono tela, panno, strade e simili. |
A124000274 |
D. Quanti sono i multipli?. |
A124000275 |
R. I multipli ossia le voci che servono ad esprimere l'aumento sono quattro, espresse colle seguenti parole greche: Deca che vuol dire dieci unità; Etto che vuol dire cento; Kilo che vuol dire mille; Miria che vuol dire dieci mila. |
A124000276 |
D. Quanti sono i sottomultipli?. |
A124000277 |
R. I sottomultipli, ossia le voci che servono ad esprimere le parti dell'unità, sono tre: deci che vuol dire la decima parte dell'unità, centi, la centesima; milli, la millesima. |
A124000289 |
In questo numero i chilogrammi sono considerati come unità di misura e si scriverà dopo il 4 la virgola, e dopo questa parte l'altra parte del numero decimale in questo modo: 4, 28. |
A124000299 |
R. Le frazioni ordinarie sono quelle che esprimono le parti dell'unità in qualunque modo questa sia divisa. |
A124000307 |
Le frazioni improprie sono quelle che avendo il {41 [301]} numeratore più grande del denominatore non contengono solo delle parti dell'unità o solo unità intere, ma uniti e parti di unita, come 17 / |
A124000307 |
Le frazioni proprie sono quelle che esprimono un numero minore dell'unità, come ½, |
A124000308 |
Così per esempio 3 2 /5; 5 13 /15 sono numeri misti. |
A124000320 |
All'opposto dividendo il suo denominatore, la frazione resta moltiplicata, così in 6 /8 dividendo il denominatore 8 per 2 avrò 6 /4 che è una frazione due volte più grande che 6/8, giacchè le parti in cui è divisa {43 [303]} l'unità, diventano più grandi; infatti i quarti sono il doppio degli ottavi. |
A124000332 |
R. Per ridurre una frazione alla più semplice espressione, si comincia a vedere se i suoi due termini sono divisibili per uno stesso numero, di poi si dividono per questo stesso numero finchè si può, poscia si passa a dividerli per un altro numero finchè si può, e così di seguito finchè i due termini non hanno più un divisore che possa dividerli tutti e due, cioè un divisore comune. |
A124000360 |
R. Proposte due 0 più frazioni per farne l'addizione si devono ridurre prima di tutto allo stesso denominatore, se ancor non lo sono, poscia si fa l'addizione dei numeratori dando al totale il comun denominatore. |
A124000375 |
R. Si devono ridurre le due frazioni allo stesso denominatore, se non lo sono, quindi fare la sottrazione dei numeratori dando al residuo lo stesso denominatore. |
A124000377 |
D. Come si fa la sottrazione delle frazioni nel terzo caso, quando cioè vi sono dei numeri frazionari?. |
A124000384 |
D. Quanti casi di moltiplicazioni delle frazioni vi sono?. |
A124000417 |
D. Quali sono i numeri complessi?. |
A124000418 |
4 trabucchi, 2 piedi, 3 oncie; nibbi 4, libbre 7, oncie 8; lire 2, soldi 11, denari 7, sono numeri complessi. |
A124000418 |
R. Numeri complessi diconsi quelli che sono composti di più parti, le quali vanno a riferirsi rispettivamente a più suddivisioni di una stessa unità, p. |
A124000431 |
Ciò fatto divido il numeratore pel denominatore avrò al quoziente 3 che sono 3 lire, coll'avanzo di 47. |
A124000445 |
Avuto questo prodotto, lo divido per le lire 18 che sono il valore di ciascuna delle nuove unità che cerco, ed {56 [316]} |
A124000448 |
R. Problemi d'interesse sono quelli, che riguardano il reddito che dà una somma in un determinato tempo, mutuata a un tanto per ogni 100 lire. |
A124000457 |
D. Quali sono i problemi di società semplici?. |
A124000458 |
R. Sono quelli che riguardano il modo di far la divisione fra più persone di una somma guadagnata o perduta in società. |
A124000463 |
R. Questi problemi si riducono ad altrettanti problemi di regola del tre del primo caso, quanti sono i socii; e però si opera secondo le regole date. |
A124000473 |
R. Tre: lunghezza, larghezza, profondità o altezza, le quali dimensioni sono attributi essenziali dei corpi. |
A124000520 |
R. In rettilinea, curvilinea e mistilinea, secondochè le linee, che la comprendono, sono tutte rette o tutte curve o parte rette e parte curve. |
A124000531 |
D. Quanti sono riguardo ai lati?. |
A124000532 |
R. Sono tre equilatero che ha tutti e tre i lati eguali, isoscele che ne ha due, scaleno che li ha tutti e tre disuguali. |
A124000533 |
D. Quanti sono riguardo agli angoli?. |
A124000579 |
D. Quante sorta di solidi vi sono?. |
A124000582 |
R. Si dicono solidi poliedri quelli le cui superficie sono tutte piane, rotondi quelli che hanno una superficie curva. |
A124000583 |
D. Quali sono i principali solidi poliedri?. |
A124000584 |
R. Sono il cubo il prisma e la piramide. |
A124000585 |
D. Quali sono i principali solidi rotondi?. |
A124000586 |
R. Sono il cilindro, il cono e la sfera. |
A124000590 |
R. Il prisma è un còrpo terminato all'estremità da due poligoni opposti eguali e paralleli che si chiamano 'basi, e lateralmente da tanti parallelogrammi quanti sono i lati di ciascuna base. |
A124000592 |
R. La piramide è un solido terminato da un poligono qualunque, che gli serre di base, lateralmente da tanti triangoli, che concorrono in un punto detto vertice, quanti sono i lati della base. |
A124000598 |
R. La sfera è un solido terminato da una sola superfìcie curva, i coi ponti sono egualmente distanti da un punto interno detto centro. |
A124000605 |
Questo 514 (che sono millimetri) è numero fisso, ovvero è quella parte del metro che corrisponde alla lunghezza del piede. |
A124000611 |
Il numero 514 sono millimetri che formano la lunghezza del piede relativamente al metro, 45 sono piedi da moltiplicarsi pel suo rispettivo numero 514. |
don bosco-l-armonia (1849-1863).html |
A125000002 |
Così, da quel semenzaio di onesti operai escono ogni anno in buon numero adolescenti che sono in caso di provvedere ai proprii bisogni, e che conserveranno, giova sperarlo, nel lungo decorso della loro vita l'abito di quella moralità a cui i loro teneri animi furono informati. |
A125000047 |
Le offerte formanti la graziosa somma di lire mille, che dichiaro di aver ricevuto da Lei, sono una evidente prova che tutti conobbero la necessità di mantenere intatta la moralità della gioventù, e di promoverne la cristiana istruzione, e volonterosi perciò corrisposero alla pia espettazione del loro Pastore. |
A125000050 |
Ella, o Monsignore, si immagini la gioia e la consolazione da cui fin d'ora io sono compreso al solo pensiero della solennità, che avrà luogo in quel dì tanto sospirato!. |
A125000059 |
Un duplice scopo si otterrà in tal modo da' generosi e benefici che vorranno ancora inviare qualche oggetto per arricchire la già copiosa raccolta, o vorranno acquistare i biglietti che ancora sono disponibili: il bene della povera gioventù che potrà nella nuova Chiesa essere educata alla pietà ed alla virtù, ed il soccorso ad uno stabilimento che pe' suoi principii, e per la sua conservazione è un visibile miracolo della Provvidenza. |
A125000069 |
I benemeriti signori Raccoglitori delle Associazioni alle LETTURE CATTOLICHE sono pregati di trasmettere alla Commissione centrale di Torino nel più breve spazio di tempo possibile il numero delle fatte associazioni per norma della medesima. |
A125000090 |
Claudio dice che questo Leone è un uomo sognato, e che nulla havvi di più favoloso: Quo sane commento, quid esse potest fabulosius? Che cosa vi può essere di più favoloso di questa invenzione? Sono parole di Claudio. |
A125000113 |
Tuttavia coloro che sono informati del male grandissimo fatto a que' terrazzani dal Grignaschi e da' suoi secondini, della cecità di quella povera gente, che la-sciossi pigliare al laccio di una santità e d'un misticismo così poco mistico, e finalmente degli sforzi di parecchi anni tornati inutili per far loro aprire gli occhi, troveranno di che benedire la misericordia del Signore. |
A125000119 |
Dal canto nostro crediamo di non aver mancato, avendo nel corso di soli tre anni, e con grave sacrificio, messo in circolazione oltre a seicentomila volumetti delle Letture Cattoliche: assai più ancora avremmo fatto, se fossimo stati aiutati a diffonderle in quei villaggi e città, ove pur troppo sono tuttora quasi ignote. |
A125000120 |
Caldamente perciò ci raccomandiamo, e preghiamo gli egregi signori corrispondenti a volersi adoperare, affinchè crescano in numero i loro associati, e di fare che siano conosciute, ove non lo sono, nella persuasione ch'essi anche solo in questo modo si rendono benemeriti della religione e della società». |
A125000127 |
Colla pietà egli seppe evitare quei compagni che sono ad ogni età pericolosi, ma specialmente alla gioventù: seppe acquistarsi la venerazione de' condiscepoli, l'affetto de' superiori e fornirsi di quelle virtù che di poi lo resero modello del ceto ecclesiastico. |
A125000128 |
Le prigioni, gli ospedali, molti istituti religiosi, la studiosa gioventù, gli stessi quartieri militari, sono testimoni del suo zelo e della sua carità!. |
A125000134 |
Ivi sono allettati con premi e trattenuti con un po' di ginnastica o con altra onesta ricreazione, dopochè hanno assistito alle sacre funzioni. |
A125000134 |
Un ragguardevole numero di pii signori sono solleciti a prestare l'opera loro col fare il catechsimo, col-l'adoperarsi che i giovani disoccupati vengano collocati al lavoro presso ad onesto padrone, continuando loro quell'amorevole assistenza che ad un buon padre si conviene. |
A125000134 |
«Crediamo cosa pubblicamente conosciuta come il sacerdote Bosco Giovanni, nel desiderio di promuovere il vantaggio morale della gioventù abbandonata, si adoperò che fossero aperti tre Oratorii maschili ai tre principali lati di questa città, ove nei giorni festivi sono raccolti, nel maggior numero che si può, quei giovani pericolanti della città e dei paesi di provincia che intervengono a questa capitale. |
A125000135 |
Nell'Oratorio poi di Valdocco ci sono anche le scuole feriali di giorno e di sera, specialmente per quei ragazzi che o per l'umiltà delle lacere vesti o per la loro indisciplina non possono essere accolti nelle pubbliche scuole. |
A125000136 |
Le scuole serali sono assai frequentate. |
A125000137 |
Tra questi giovani, sieno della città, sieno dei paesi di provincia, se ne incontrano alcuni (per lo più orfani), i quali sono talmente poveri ed abbandonati, che non si potrebbero avviare ad un'arte o mestiere senza dar loro alloggio, vitto e vestito, e a tal bisogno si è provveduto con una casa annessa all'Oratorio di Valdocco, ove sono accolti in numero di oltre centocinquanta: loro è somministrato quanto occorre per farsi buoni cristiani ed onesti artigiani. |
A125000138 |
Accennato così lo stato di questi Oratorii, si può facilmente conoscere ove sia diretto il provento della Lotteria: le spese dei fitti dei rispettivi locali, la manutenzione delle scuole e delle chiese, dar pane ai centocinquanta ricoverati, sono oggetti di gravi dispendi. |
A125000139 |
Inoltre or sono tre anni nella fatale invasione del colera si dovette riattare un locale apposito, ove in quella congiuntura furono ricoverati in numero di quaranta orfani, parecchi dei quali sono tuttora nella casa. |
A125000140 |
I membri della Commissione sono:. |
A125000144 |
Le persone caritatevoli, che volessero concorrere a quest'opera di beneficenza coll'offerta di altri doni, sono pregate di farli pervenire al locale suddetto. |
A125000146 |
Sei sale sono piene di preziosi doni di forma, di genere e di nome svariatissimi. |
A125000153 |
- Valgano queste nostre parole ad incoraggire tutti quelli cui sta a cuore il bene della religione, e specialmente i parrochi, a volersi adoperare con quei mezzi che sono in loro potere per far correre questi libretti per le mani dei popoli cristiani. |
A125000157 |
Ivi non solamente sono esposte le loro azioni, ma viene popolarmente spiegato lo spirito della Chiesa primitiva, dal che viene a rendersi manifesto come il governo, la disciplina, i dommi, la morale della Chiesa antica, sono quegli stessi d'oggidì; che perciò sono rei di calunnia quegli eretici che tacciano di novità la Chiesa cattolica nel suo insegnamento e nelle sue istituzioni. |
A125000159 |
Riferisce come S. Cleto stabilì in Roma 25 presbiteri, perchè avessero cura d'anime, come hanno attualmente i nostri parrochi; che i presbiteri furono più tardi detti sacerdoti; quindi apparisce essersi introdotta niuna variazione nella Chiesa, nè quanto ai parrochi, nè quanto ai sacerdoti; la variazione essere tutta da parte dei protestanti, i quali, non ammettendo il sacramento dell'ordine, sono eziandio privi di sacerdozio, perciò senza parrochi, e senza sacerdoti. |
A125000160 |
Noi pertanto raccomandiamo caldamente queste letture a qualsiasi condizione di persone, ma le raccomandiamo specialmente a quelli che per mancanza di tempo o di studio non possono percorrere i grossi volumi in cui tali materie sono discusse; e le giudichiamo vie più necessarie in questi tempi che i nemici della fede usano tutte le armi del dispregio e della menzogna per travisare i dommi e le istituzioni della Chiesa Cattolica, e denigrare la fama de' Vicari di Gesù Cristo, che nei vari tempi la governarono. |
A125000161 |
Chi poi desiderasse istruirsi sopra k materie ivi brevemente trattate, può ricorrere agli autori che spesso in questo fascicolo sono citati. |
A125000175 |
Que' poveretti, i quali non sono guari avvezzi a ricevere carezze dagli uomini, menando una vita piena di stenti e di privazioni, sentono vivissima la riconoscenza verso del Capo della Chiesa, che dall'altissimo suo grado, lungi dal dimenticare i figli del popolo, come fanno gli adulatori del popolo stesso, si esibisce, e si fa vedere loro padre, come è padre dei grandi della terra e dei principi. |
A125000179 |
Il guasto però non è all'aperto, bensì latente all'ombra d'una sottile ipocrisia, adorno d'uno stile fiorito ed ameno, e facendo mostra di trattare argomenti tanto interessanti e dilettevoli, che in breve sono nelle mani di moltissimi malaccorti di tutte le classi degli uomini, i quali beono per tal modo quasi all'insaputa quel veleno che forse li ucciderà per sempre. |
A125000181 |
La Santità di N. S., sempre intenta al vero bene di tutti, ed informata appieno del vantaggio riportato da queste Letture Cattoliche nei luoghi ove sono state attivate, ha approvato e lodato il pio divisamento d'introdurle anche nello Stato Pontificio, ed a tal fine mi ha autorizzato ad invitare gli Arcivescovi e Vescovi dello Stato medesimo per l'aiuto e sostenimento di sì bella impresa, diffondendola il più possibile per tutte le città e castelli soggetti alla spirituale loro giurisdizione. |
A125000186 |
Le pratiche che vi sono inculcate formano i gradini di quella mistica scala, per cui l'anima ascende alla perfezione; gli esempi tolti con molto discernimento dalla vita dei Santi, ravvivano il coraggio, le meditazioni danno uno spirituale nutrimento nel doloroso viaggio della vita, le offerte rassomigliano ai timiami ed agli incensi del sacrificio, ed i religiosi cantici con cui chiudesi quel caro opuscoletto, sono le ultime note di cristiana cetra che ripetono il nome di Maria. |
A125000198 |
Non sono i preti che cospirano, e i ministri sei sanno. |
A125000204 |
Copiosi e ricchi sono specialmente i doni di S.A.R. il principe Eugenio, quelli del principe Tomaso, duca di Genova, del sindaco di Torino e di molti altri che non è possibile tutti nominare, tanto meno descrivere. |
don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html |
A126000004 |
In essi sono trattenuti nella ginnastica, nella declamazione, musica, nel teatrino, ed in altri trastulli di amena ricreazione. |
A126000009 |
In siffatta maniera si poterono secondare le propensioni de' nostri giovani, e organizzare un sistema educativo conveniente ad un Istituto, che in breve tempo giunse a raccogliere ben 900 giovanetti, che tanti appunto al presente sono gli allievi del nostro Ospizio. |
A126000028 |
Anzi ridonda a vantaggio del medesimo Governo, il quale spesso non saprebbe come provvedere a certi fanciulli, che non sono discoli, ma sono abbandonati ed in evidente pericolo di divenire tali. |
A126000029 |
2° Questi giovanetti per lo più sono raccolti gratuitamente, se si eccettuano le limosine de' benefattori che li raccomandano. |
A126000032 |
5° La felice riuscita degli allievi nei pubblici esami, e la luminosa camera, che parecchi di essi percorrono nelle lettere, nella filosofia, nelle varie facoltà universitarie, nella milizia e nel commercio sono chiaro argomento che l'istruzione data dagli insegnanti appaga la comune aspettazione. |
A126000034 |
Tutti poi conoscono e sanno qualificare questo Oratorio come Opera di carità, a cui sono annessi altri Oratorii di beneficenza, dove tra allievi interni ed esterni, tra quei de' giorni festivi e dei feriali, tra quei che frequentano le scuole diurne e quelli che accorrono alle serali, si adunano più migliaia di poveri fanciulli per essere educati al sapere, alla moralità, al lavoro. |
A126000053 |
L'esclusività, massime nelle emergenze attuali, potrebbe indurre a far disperare del bene di molte istituzioni che ci sono raccomandate non solo dalla voce della carità, ma anche da quelle della previdenza politica. |
A126000054 |
- Aggiungerò che queste istituzioni non sono di semplici limosino, ma istituzioni di educazione morale e religiosa, alle quali credo che il Governo sia tenuto. |
A126000059 |
Noi mettiamo alcune delle moltissime lettere scritte dai varii Ministri colle quali si accordano sussidii o sono raccomandati poveri fanciulli all'Oratorio di S. Francesco di Sales. |
A126000122 |
Uno dei Deputati alla Camera si è rivolto al Sindaco sottoscritto per ottenere il ricovero in qualche pio Stabilimento di un povero orfano per nome C... Giuseppe d'anni 13 circa, nativo di Mergozzo, il quale gode ottima salute, ed è dotato di di robusta costituzione fisica ed anche di svegliato ingegno; i parenti del quale, al pari di lui, sono affatto poveri, tranne un di lui zio, il quale, sebbene in condizione limitatissima, si disporrebbe tuttavia a fare un'assegnazione di annue L. 80 allo Stabilimento, che porgesse asilo all'infelice suo nipote. |
A126000145 |
La misera condizione della ricorrente, essendo senza dubbio meritevole di qualche riguardo, raccomanda alla S. V. R. l'ammissione del suo figlio in codesto Istituto, dichiarandole che per siffatto ricovero io sono disposto a corrispondere a beneficio della Pia opera un sussidio di L. 150 per una volta tanto. |
don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html |
A127000021 |
Da qualche tempo alcuni giornali, appoggiati ad un'asserzione della Gazzetta del popolo, si sono occupati e si occupano a sparlare intorno allo stato d'igiene, di nettezza e di troppa agglomerazione di giovanetti nell'oratorio di S. Francesco di Sales. |
A127000027 |
Costoro dovrebbero almeno riflettere che è un'opera ove sono raccolti a centinaia i poveri figli del popolo. |
A127000028 |
Opere di questa fatta, da chi ha un cuore in petto, devono essere aiutate, promosse, e solamente i nemici del vero bene sono capaci di deprimerle e calunniarle. |
A127000036 |
Ora io non solamente sono perfettamente guarito, ma godo di uno stato di salute tale che anche prima della mia malattia non godeva. |
A127000060 |
La solennità durò due giorni, e sempre più ci siamo dovuti convincere che se le istituzioni di don Bosco sono nuovi monumenti della carità cattolica nel nostro paese, nelle città lombarde pur si mantengon vive le tradizioni dell'arte cristiana. |
A127000060 |
Martedì, 30 agosto, nella chiesa di Nostra Signora Ausiliatrice ebbe luoge la solenne collaudazione del nuovo organo fabbricato dai pavesi Lingiardi Nonostante la difficoltà della stagione, in cui la maggior parte dei Torinesi {90 [90]} sono in campagna, un eletto concorso di persone intelligenti si deliziava delle armonie del nuovo organo suonato con singolare maestria dall'illustre cav, Petrali, maestro di cappella della Cattedrale di Crema. |
A127000060 |
Per ciò che spetta alla parte meccanica del nuovo organo, precisi e semplici ne sono i congegni, e senza attrito e ritardo eseguiscono i movimenti imposti dalla mano o dal piede di chi suona. |
A127000066 |
Al Cerruti, come al Francesia ed al Durando, sono dovute molte lodi per l'opera diligente che egli presta alla Biblioteca della Gioventù italiana, alla quale auguriamo la continuazione del favore di cui gode meritamente. |
A127000067 |
E questo è ciò che fece il dotto e zelante prevosto di Alassio nel libro che qui annunziamo, in cui i saggi ammaestramenti alle madri cristiane sono conditi di una certa qual grata unzione, ed esposti in una lingua nitida e pura, ed in uno stile semplice ad un tempo e dignitoso. |
A127000068 |
Quando si tratta di una scrittura del Vallauri stimiamo superfluo il dire che in essa sono svolti i principii della più sana morale, e sono fatte segno a libèralissimi frizzi certe utopie e certe magagne dei nostri tempi, le quali non possono essere infrenate dal rigor delle leggi. |
A127000083 |
Gregorio Settimo fu il Pio Nono del secolo undecimo; e le vittorie del primo ci sono caparra certa dei trionfi del secondo. |
A127000084 |
I cenni che di San Gregorio Settimo ci porge il libro testé uscito dalla tipografia dell'Oratorio Salesiano di Torino sono ricavati dalla Vita che ne scrisse il celebre protestante Voigt. |
A127000094 |
A questo modo il professore Vallauri, mentre insegna dalla cattedra colla gravità e serietà che gli sono naturali, nelle novelle combatte col ridicolo i vizi che non di rado s'abbarbicano anche alle cose migliori del mondo. |
A127000094 |
E in questa che annunziamo i lettori vedranno come il novelliere torinese sappia rendere amena e festiva la trattazione di materie che sono per loro natura aride e spinose. |
A127000094 |
Tutti sanno oramai che le Novelle di Tommaso Vallauri sono frizzanti satire, in cui egli morde certe taccherelle della nostra età, e quelle massimamente che si riferiscono all'educazione della gioventù. |
A127000100 |
Poi i fortunosi casi dell' Antiquario sono descritti con quella festività che lo scrittore trae dalla profonda conoscenza del cuore umano e dalle invidiuzze e discordie che agitano massimamente gli abitanti delle terricciuole. |
A127000111 |
Seguono gli opuscoli di San Gerolamo, ciò sono De viris illustribus, libro unico; le vite dei santi eremiti Paolo, Ilarione e Malco; e infine alcune lettere scelte risguardanti specialmente l'istruzione e l'educazione cristiana e religiosa. |
A127000114 |
Undici sono i valorosi sacerdoti di Don Bosco, i quali, dopo ottenuta dalla Santità di Pio IX la pontificia benedizione, l'11 novembre prossimo faranno vela alla volta dell'America del Sud, ed è loro capo il teologo Giovanni Cagherò, il simpatico maestro di musica sacra dell'Oratorio salesiano D. Cagliero, che, con le sue invidiate note musicali, riempì di dolcezza e di pietà cristiana tanti cuori in tante chiese d'Italia. |
A127000117 |
- Colà voi starete bene certamente, perché le autorità sono buone. |
A127000117 |
Il supremo Gerarca, ansioso di vedere i coraggiosi missionari, con voce di paterna bontà: «Ecco, disse, un povero Vecchio, ed ove sono i miei piccoli Missionari? - Voi dunque siete i figli di Don Bosco, che andate in terre lontane a portare la luce del Vangelo: bene, ed ove andrete? - Nella Repubblica Argentina. |
A127000119 |
Quanto più sono distanti da noi, bisogna che noi ci degniamo di abbassarci». |
A127000121 |
Verso la sera del medesimo giorno, essendo già la chiesa di Maria Ausiliatrice affollata oltre all'usato, collocatisi essi, in abito già di partenza, in luogo distinto nel presbitero, insieme al commendatore Giovanni Battista Gazzolo, promotore precipuo di questa missione, rivestito delle sue insegne di console della Repubblica Argentina, cominciò la funzione con alcune brevi ed opportunissime parole del loro superiore e padre, don Giovanni Bosco, il quale nella sua eloquenza facile ed affettuosa congedava i suoi figli, loro indicando l'origine dell'apostolato cristiano e lo scopo speciale di quella missione, i bisogni di quei nostri lontani fratelli e mostrando speranza che alla prima spedizione altre ne succederebbero, e che l'azione apostolica dei Salesiani si sarebbe col tempo dalla Plata distesa alle regioni vicine e massime in quelle, come la Patagonia, che sono ancora quasi inesplorate dalla religione e per conseguenza dalla civiltà; egli terminò commendando alle loro preghiere i confratelli che restano, ed alle preghiere di questi raccomandò i missionari, affinché sieno sostenuti nelle loro apostoliche fatiche, e continui in unità di spirito a progredire la salesiana famiglia. |
A127000128 |
Quei degni ministri ottennero in breve tempo un gran premio: sono morti per la fede, felici loro! -. |
A127000136 |
I manoscritti ceduti all'Oratorio Salesiano di Torino da persona gentile e pia furono ordinati e licenziati alla stampa dal solerte e dotto professore D. Celestino Durando; il quale, ad intelligenza del testo, pre-misevi alcuni cenni su Luigi Pellico e la natura delle epistole che a lui sono dirette. |
A127000138 |
Questo stile schietto e naturale riluce specialmente nelle sue lettere finora venute in luce, ma più ancora in queste al fratello Luigi, che oggi per la prima volta sono fatte di pubblica ragione. |
A127000141 |
Quivi sono pochi protestanti, e frequentano tutti le scuole cattoliche. |
A127000141 |
Voltatici ad Oriente, ci si parò innanzi un altro faro, ma era della costa africana; perdemmo di vista anche questo, e ci accorgemmo di essere entrati nell'Oceano Atlantico; avevamo passato le famose Colonne d'Ercole, che in sostanza non sono altro che due enormi massi di roccie di 400 a 470 metri d'altezza, chiamati Abyla e Calpe, separati tra di loro dallo Stretto, non più largo di 22 chilometri. |
A127000153 |
Nell'atto di scrivervi questa terza lettera, con grande piacere ci giunge l' Unità Cattolica, che ci porta notizie d'Europa, e sono le prime che riceviamo dopo la nostra partenza. |
A127000168 |
Per altro le vie della città sono larghe, regolari, ben lastricate e con marciapiedi di granito. |
A127000170 |
Non trova vocazioni allo stato ecclesiastico fra i Brasiliani, e deve provvedere alla diocesi con preti stranieri, varii dei quali, o perché non possono acconciarsi agli usi locali, o perché si sono colà recati al solo scopo di trovar fortuna, riescono invisi alla popolazione, e possono far poco bene. |
A127000171 |
Esse pur troppo sono lagrimevoli. |
A127000174 |
Credetelo, signor Direttore, ogni cosa che venga da Roma qui è accolta con vero entusiasmo, anche da quelli che non sono ferventi cattolici. |
A127000180 |
Da Montevideo a Buenos Ayres difficilissima è la navigazione, dovendosi tagliar la corrente del Rio della Plata e schivare varii scogli e banchi mobili di sabbia, che sono il terrore dei naviganti, per cui è duopo abbandonare il timone a' piloti del luogo. |
A127000191 |
Non è quindi a stupire se ebbimo così prospera navigazione, e se così felici sono gli auspizi con cui aprimmo qui la nostra missione. |
A127000197 |
Gli Italiani formano la parte più notabile della popolazione, e non avevano un prete che si occupasse espressamente di loro! I Francesi hanno i loro cappellani, gli Alemanni pure, gli Inglesi cattolici lo stesso; solo gli Italiani, che sono in maggior numero di tutti (30 mila nella sola Buenos-Ayres, e 300 mila in tutta la Repubblica), mancavano di sacerdoti. |
A127000198 |
Con la maggior parte abbiamo fatto conoscenza, e sono tutti pieni di ammirazione pei missionari piemontesi che vedono occupati con zelo per la salute loro spirituale. |
A127000198 |
I confratelli e veri fedeli ascritti a questa confraternita sono un 600. |
A127000198 |
Pei ragazzi poi, nostra special cura, oh che messe abbondante! Sono molti moltissimi che corrono a salutarci, italiani, argentini e mori: Padre, su benedicion! - Su benedicion, Padre! e giungono le manine. |
A127000201 |
Le nuove colonie sono a sei giorni di cammino {147 [147]} da Buenos-Ayres. |
A127000203 |
Facciano Iddio e la nostra protettrice Maria Ajudatrix de los cristianos che le cose procedano come sono incominciate, e qualche po' di bene si farà anche qui; e la benedizione dataci dal S. Padre fruttificherà su questi lidi, ove 50 anni or sono egli ci ha preceduti. |
A127000211 |
Esse sono lunghe e diritte, per modo che ai crocicchi si vedono gli estremi della città, però in confuso, stante la lontananza. |
A127000211 |
Il patto, ossia cortile, ha d'ordinario il pavimento di mattoni, e talora di marmo, e lungo i muri sono spesso piantate delle viti. |
A127000211 |
Le case sono di un piano, {149 [149]} eccetto alcune poche di due o tre piani nel contorno della piazza Maggiore. |
A127000211 |
Le vie sono perpendicolari al fiume, e scendono sulla spiaggia con un rapido pendio. |
A127000211 |
Quasi tutte queste chiese sono da cima a fondo decorate di ricchi fregi; la cattedrale poi ha un portico di architettura mirabile. |
A127000215 |
I cavalli vi furono portati dagli Spagnuoli, e si sono moltiplicati in modo straordinario. |
A127000215 |
Lo stesso dicasi dei buoi selvatici, che sono in gran numero, e che in mano ad un popolo più agricolo, e con un terreno ubertoso come questo, potrebbero diventare una sorgente inesauribile di ricchezza. |
A127000216 |
Molti sono qui Americani di altri Stati, Spagnuoli, Francesi, Inglesi, Svizzeri e Tedeschi; ma più di tutti in numero sono gli Italiani, che, come già vi dissi, nella sola Buenos-Ayres saranno un 30 mila. |
A127000216 |
Nel solo anno 1874 sono qui approdati circa 24 mila Italiani. |
A127000216 |
Rami principali dell'industria e del commercio della Repubblica Argentina sono le lane, le pelli e le pelliccie, il grasso e la carne salata. |
A127000216 |
Vedeste miscuglio e movimento di uomini e merci d'ogni maniera che esiste in questo porto! Pochissimi però io vidi negri liberi o schiavi; in molto maggior numero sono gli indigeni che compongono le infime classi; essi parlano tutti lo spagnuolo, avendo dimenticata la lingua degli antenati. |
A127000218 |
Altra curiosità per noi sono pure le stelle, non ne vediamo più nissuna di quelle che eravamo soliti a vedere in Piemonte, né la stella Polare, né la grande e la piccola Orsa, né le Iadi, né le Pleiadi; ne contempliamo invece delle altre affatto nuove per noi, e fra esse alcune nella costellazione della Croce, più risplendenti che non la stella Sirio, che è la più bella di quante si vedono nell'orizzonte italico. |
A127000220 |
Ciò avverrebbe se la longitudine fosse opposta, ma siccome essa è spostata solo di 65 gradi, non ne deriva che una differenza di 4 ore, per cui noi a Buenos-Ayres abbiamo mezzogiorno quando a Torino sono le 4 pomeridiane, e mezzanotte quando a Torino sono le 4 del mattino. |
A127000234 |
I preti, di cui però avvi molta penuria, sono in gran venerazione, e così pure ogni cosa che riguardi il culto cattolico o l'educazione religiosa della gioventù. |
A127000235 |
Le vie di San Nicolas sono diritte e parallele con isolati tutti eguali, detti quadras, di un solo piano. |
A127000235 |
Vi sono molti cavalli, moltissimi cani e d'ogni razza; dal Paranà poi ascendono milioni di mosquitos, ossia zanzare, che danno non leggera molestia per quasi nove mesi dell'anno. |
A127000238 |
Ho detto pei campi, perché strade non ce ne sono, od, almeno, coi miei quattr'occhi non ne vidi, e per orizzontarmi dovetti domandare da una stanzia (così chiamansi qui le cascine) all'altra. |
A127000247 |
Coi forestieri poi si mostrano assai benevoli ed abbondano assai più che da noi in cortesia e sono compitissimi. |
A127000251 |
Varela poi parlò assai della istruzione ed educazione che diamo in Europa, come la più eccellente; - Sì, ma, gridò uno, sono preti. |
A127000254 |
Fra gli altri si trovò tuttavia un avvocato di R..., provincia di Santa Fé, che si mise a scherzare sull'ignoranza della sottana nera; ma, messo al crivello della scienza, confessò colle parole e coi fatti che i preti non sono quei gonzi che taluno vorrebbe far credere, e da quella sera tornò nostro amico. |
A127000254 |
Sono però loro amico, e li amo e li stimo molto per la loro scienza e pietà. |
A127000258 |
Vi sono però varie altre chiese in cui valenti predicatori, con buon successo, predicano in puro spagnuolo. |
A127000259 |
D'ogni parte che ci volgiamo ci si stringe il cuore al vedere tanta abbondanza di messe, tanta scarsezza di operai! Oltre ai Collegi che già fummo invitati ad aprire, l'uno a Cordoba verso l'Uraguay, l'altro a Dolores presso la Patagonia, ora ci vien fatto premura di stabilirne uno a Montevideo, capitale di 100,000 abitanti, dove si sono già iniziate pratiche relative. |
A127000259 |
Vi sono molti giornali cattivi, molti libri immorali, e molti incentivi al male. |
A127000260 |
Ben vi sono già alcuni missionari, ma questi sono pochissimi in paragone del gran bisogno, e della vastissima terra abitata dai selvaggi; nello stato di collutazione e di esasperamento in cui si trovano gli Indi contro il Governo, i missionari possono fare poco o nulla. |
A127000260 |
I casichi di quelle tribù selvaggie sono in lotta col Governo. |
A127000261 |
I selvaggi che vengono dalla provincia del Nord sono nerognoli, e più ancora lo sono quelli verso la Bolivia, i quali hanno mani e piedi molto piccoli. |
A127000261 |
Sono pochi giorni che un selvaggio fu {161 [161]} ammesso ad ascoltar la messa in una chiesa tra' cristiani. |
A127000264 |
La musica di D. Cagliero qui è molto conosciuta, è cantata nelle chiese, se ne odono pezzi a cantarsi per le vie, e sono uditi con molto piacere. |
A127000264 |
Qui i musici sono quasi tutti italiani, francesi e spagnuoli. |
A127000267 |
, da Genovesi; i muratori, pittori, falegnami, fabbri-ferrai, che lavorano pel Collegio sono tutti italiani; italiana pure la banda musicale; Italiani i marinai del porto di San Nicolas. |
A127000267 |
Atteso il numero stragrande degli Italiani, che sono qui e nei dintorni, Monsignor Arcivescovo, che ci ama come figli, vorrebbe affidarci l'importantissima missione dei nostri compatrioti, dicendola per ora utile, al pari di quella degli Indi! Torna certamente di grande consolazione per noi vederci qui in mezzo a tanti connazionali: negozi, fondachi, agenzie, arti, mestieri, ferrovie, piroscafi sono tenuti o serviti in massima parte da Italiani. |
A127000267 |
I barconi poi e le piccole barche in tutti i porti sono tutte di Genovesi o di Napoletani. |
A127000267 |
Nella sola San Nicolas, per esempio, dove ci sono i nostri compagni, su 1500 forestieri, i quattro quinti sono Italiani. |
A127000268 |
Che dico poi degli Italiani che vivono nel campo nelle estancias, ossia cascine lontane dalle città, a modo degli Indiani e dei selvaggi? Essi sono indianizzati anche in fatto di costume e di religione, perché mancano di chiese e di missionari: non mai odono parlare di Dio; più nessuno ricorda loro i doveri e il fine per cui sono quaggiù. |
A127000270 |
Ma come provvedere alle scuole che ci sono offerte in tanti paesi? Fateci adunque questo gran favore. |
A127000270 |
Noi siamo in numero di dieci: tre nella chiesa della Misericordia e per l'annesso Ospizio; sette sono pel collegio, chiesa e scuola di San Nicolas. |
A127000281 |
Ma, avendomi voi fatto osservare che queste corrispondenze tornare possono di edificazione altrui ed anche di consolazione a color che hanno prestato caritatevole aiuto, così mi sono deliberato di continuare. |
A127000285 |
I giovani sono buoni, ma di una vivacità straordinaria. |
A127000289 |
Ben altre bestie si hanno a temere, e sono i ladri, i quali e a cavallo e a piedi scorrazzano la campagna e i paesi. |
A127000289 |
Vi sono inoltre gli indigeni che per lo più vengono dalle tribù selvagge, e all'intorno danno un bel da fare alle truppe qui mandate per tenerli in freno. |
A127000291 |
Sono giunto felicemente il 6 corrente insieme col dottor D. Ceccarelli e colle quattro suore della Misericordia venute a prendere la direzione dell'ospedale. |
A127000293 |
Per quelli che già vi sono, le scuole sono incominciate dai primi di marzo. |
A127000295 |
Noi avevamo la linea telegrafica che ci segnava il cammino, diversamente sarebbe come viaggiare senza bussola in mare; nessuno se ne caverebbe i piedi, a meno di riconoscere le capanne ( estancias ) che sono abitate dai guardiani delle mandre di cavalli, buoi e pecore e che si trovano alla distanza di una lega l'una dall'altra. |
A127000296 |
Sono tutti {171 [171]} di una vivacità oltre ogni dire, ma ci vogliono un gran bene e si arrendono facilmente alle nostre esortazioni. |
A127000308 |
Notandum, che questo posto sì onorifico l'ho occupato io per conto del superiore generale, di cui sono il rappresentante, quindi, se ho mangiato, non ho mangiato per conto mio! Durante il pranzo, mentre gli altri parlavano del Paraguay e della Bolivia, del Perù e del Chili, che ci stavano poco lontani, io parlava con Monsignore della nostra Casa di Torino, della chiesa di Maria Ausiliatrice e di Don Bosco. |
A127000315 |
Mali però non ne ha recati né qui né in città, perché le case, tutte di un piano, hanno muraglie spesse, il tetto murato, e le tegole, grandi molto, sono assicurate con fil di ferro ai travi sottostanti. |
A127000343 |
Il valoroso giornale cattolico L' America del Sud, che in questo giorno usciva inghirlandato e con caratteri dorati e tutto per Pio Nono, aveva invitato molti giorni prima i cattolici bonerensi, che sono la grande maggioranza, a dare questo tributo di amor figliale al grande Pontefice, all'augusto Prigioniero, al martire del diritto e della verità! Già fin dalla vigilia, la cattedrale co' suoi ricchi addobbi nell'interno, e con le sue cento bandiere all'esterno, annunziava qualche cosa di grandioso. |
A127000344 |
Era uno spettacolo commovente fin dal mattino vedere i tramways da tutte parti portare gratis (favore concesso dalla Società dietro domanda di Monsignor Arcivescovo) alla cattedrale i numerosi istituti maschili e femminili; lunghe file di giovani collegiali passare frammezzo ad immensa moltitudine che moveva alla piazza della Vittoria, e di lì al vasto tempio! Spettacolo più commovente ancora, volgere l'occhio attorno alla grande Basilica, e vederla gremita nel mezzo da migliaia di giovanetti e giovanette, e le navate laterali piene zeppe di migliaia di parenti accorsi ad unire i loro voti a quelli dei loro cari bimbi! Era un solo il voto di tutti: invocare la protezione divina e dell'angelico san Luigi, sopra dell'angelico Pio Nono! Oh, le molte comunioni di questi innocenti cuori come sono state accette al Cuore di Gesù, qui pascitur inter lilia! Le molteplici preghiere di più migliaia di fedeli salirono certo al trono di Dio, perché ci conservi ad multos annos questo miracolo dì Pontefice. |
A127000350 |
«Figlio affezionato dell'ottimo signor don Bosco, sono assai mortificato dei mal composti elogi che testé ne pubblicò un giornale di Roma, riferiti nell' Unità Cattolica nel suo numero 187, poiché ben so che, salve poche eccezioni, laudari ab impiis, vituperari est. |
A127000354 |
Essi sono intieramente selvaggi, senza leggi, senza Governo, senza case. |
A127000354 |
Se ad essa si aggiungono le pampas, che le stanno a settentrione e si stendon fino quasi all'equatore, e sono anche abitate da selvaggi, e le isole sparse qua e là intorno a lei, forma un'estensione forse pari all'Europa. |
A127000363 |
Lo stesso teologo Cagliero termina la sua lettera dicendo: «Tutti questi Indi sono facili ad essere mansuefatti, ma-pur facili al sospetto, ed allora {186 [186]} ammazzano inesorabilmente. |
A127000364 |
Tutte queste cose sono in trattative, e si spera che in poco tempo i tre progetti potranno esser messi in esecuzione; intanto sono richiesti non meno di 20 missionari, che si preparano, e mediante la carità dei fedeli si potrà preparare il corredo opportuno, e partire nel prossimo ottobre per Montevideo e Buenos-Ayres. |
A127000368 |
Inoltre, volendo noi dare un segno di speciale benevolenza ai sopraddetti soci, elargiamo loro tutte le indulgenze tanto plenarie quanto parziali che i Terziarii di S. Francesco d'Assisi possono conseguire, e coll'autorità nostra apostolica concediamo che essi lecitamente e liberamente possano ottenere nelle feste di S. Francesco di Sales e nelle chiese dei preti della Congregazione Salesiana tutte le indulgenze che i Terziarii possano guadagnare nelle feste e nelle chiese di S. Francesco d'Assisi, purché compiano a dovere nel Signore le opere di pietà che sono ingiunte per lucrare tali indulgenze. |
A127000373 |
Mentre in S. Nicolas D. Fagnano co' suoi compagni lavorano attorno ai giovani argentini, e D. Bacino accudisce gli Italiani di Buenos-Ayres, io ho pensato di fare un'escursione in una terra assai estesa presso ai selvaggi, ma popolata da una moltitudine di Italiani; quelle terre sono dette Campo e confinano all'ovest, al sud, al nord cogli Indi, e a levante coll'Oceano. |
A127000374 |
La maggior parte di quegli abitanti sono Spagnuoli ed Italiani. |
A127000375 |
Quegli abitanti in massima parte sono coltivatori di legumi e di alberi fruttiferi, altri sono agricoltori, ed hanno cura dei pascoli pei greggi, pei cavalli, per le vacche e pecore. |
A127000378 |
Attorno hanno un campicello dove seminano grano e meliga; un cavallo pei viaggi al vicino paese, due buoi o due vacche, e tutto finisce lì! Un passo più in là siamo alla vista degli Indi o selvaggi, cui sono dirette le nostre sollecitudini, e speriamo che la misericordia del Signore ci concederà la grazia straordinaria di poter entro un tempo non tanto lontano far loro risuonare il santo nome di Gesù. |
A127000378 |
I più ricchi abitano case di mattoni crudi e senza intonacatura o ricciatura di sorta, col tetto di tegole: all'intorno sono due o tre steccati ed un terreno a vista d'occhio, ove pascolano truppe di cavalli, mandre di vacche e greggi di pecore. |
A127000378 |
Quanto sono da compatire queste colonie poste in paesi a distanze immense come macchie nel deserto! - Li ho veduti anche nelle loro abitazioni. |
A127000379 |
In quanto agli Italiani, debbo dirvi con vera soddisfazione che in molti di loro si è conservata la vera semplicità, ma in moltissimi grande malizia, in tutti poi una crassa ignoranza! E come può succedere diversamente, posto che non possono avere né chiesa né scuola? Eppure gli Italiani, a detta di tutti, sono ancora la colonia più laboriosa e meno viziata! Essi stessi sentono la necessità di missionari italiani: il ricordo della loro patria, la lingua natia e più ancora l'accento del loro paese li scuote, li commuove al punto che con entusiasmo ritornano alla religione negletta e dimenticata!. |
A127000380 |
Di spagnuolo non s'impara che a dire buon giorno e buona notte e quei termini che sono pro-prii della compra e della vendita, e fuori della lingua del traffico e del negozio, per loro il castigliano è lingua araba. |
A127000380 |
Dovunque io vado sono costretto di promettere predicazioni, esercizi, tridui, novene, scuole, ospizi e simili. |
A127000380 |
Vi sono, è vero, de' sacerdoti ora secolari, ora regolari che si recano talvolta in questi deserti, ma vi ha sempre tramezzo la lingua spagnuola, e se nei paesi e nella stessa Buenos Ayres è una difficoltà grave, nelle campagne è difficoltà insuperabile. |
A127000395 |
Le lunghe guerre, le battaglie, le vittorie, com'egli osserva, gli esempi di Muzio Scevola, di Orazio Coclite, di Clelia, di Lucrezia, di Attilio Regolo ed altrettali, non sono la storia romana. |
A127000403 |
- Buenos-Ayres, disse il Santo Padre, è una buona città, dove io sono stato nel 1823; vi è un Vescovo molto zelante. |
A127000403 |
- Costoro sono destinati per San Nicolas, e sono guidati dal sacerdote Remotti. |
A127000403 |
- Il Santo Padre: San Nicolas de los Arroyos è una città dove sono passato; colà trovansi molti Italiani; avrete molto da fare; è però l'ultima città {196 [196]} verso ai selvaggi. |
A127000403 |
- Questi ultimi sono destinati per Albano. |
A127000403 |
Sono stato in questa città, ho veduto quei luoghi, e vi sono molti Italiani, la cui figliuolanza ha bisogno assai di educazione cristiana e di sana istruzione. |
A127000404 |
Dio benedica voi, la vostra missione, quelli che già sono in America; benedica il Vescovo di Buenos-Ayres, il Vicario apostolico di Montevideo, benedica tutti i vostri parenti, amici e benefattori. |
A127000407 |
D. Remotti si è inoltrato nel gran camerone di 3a classe a recitare il santo rosario alla sera, ed il direttore D. Bodrato sta disponendo le cose in modo da promuoverne la recita in quello ove sono le donne. |
A127000407 |
Passata la prima emozione, demmo uno sguardo attorno pel bastimento e domandammo del numero dei passeggeri, che sono 15 in prima classe, 22 in seconda, e 700 in terza; di questi 400 napoletani. |
A127000407 |
Povero don Bosco! Sono otto giorni che viaggia e pena senza riposo. |
A127000409 |
Essi sono a tavola con altri passeggieri, dei quali pochissimi fanno il segno della santa croce. |
A127000410 |
Cose di niuna entità in faccia agli uomini divengono grandi quando sono in mano del Signore. |
A127000421 |
- Chi fa le spese per sostenere le classi, l'edifizio e quanto a ciò si richiede? - Sono i signori Dupraz. |
A127000421 |
- Da chi sono stipendiati? - Noi non sappiamo niente. |
A127000426 |
I nostri presagi si avverarono dolorosamente, e sono sei giorni che lottiamo con burrasche non interrotte e spaventosissime. |
A127000427 |
Amaro disinganno! Di quanti ufficiali vi sono a bordo, nessuno capisce il francese, e il capitano stesso non si fa capire che parlando un maccheronico spagnuolo. |
A127000432 |
- Signori, dissi io, sono Italiano, conosco la sua patria e la sua lignua, e se la mia presenza non è loro disgradevole... - Non mi lasciarono finire, ma, cortesemente fattomi cenno di assidermi, si allontanarono dal povero moribondo, il cui sguardo già invetriato parve rianimarsi alla mia voce ed al mio saluto. |
A127000433 |
Le sue ultime parole furono: - Dite ai parenti che sono cristiano e muoio da buon cristiano. |
A127000437 |
La loro casa madre è sempre stata l'ospedale di Santo Spirito in Roma; e siccome tra essi non vi sono sacerdoti, anzi sono esclusi gli studi classici e letterari, così la direzione spirituale ne fu per regola affidata ai reverendissimi Padri cappuccini. |
A127000438 |
Il Santo Padre, che sempre guardò con occhio benevolo questo Istituto pel gran bene che può fare specialmente quando gli ammalati sono in pericolo di vita, volle egli stesso farsi loro protettore. |
A127000445 |
Presentiamo le nostre sincere congratulazioni ai signori Lerica, Lanuz e Fynn, che vedono finalmente compiuta l'opera per cui tanto si sono adoperati, ed al cui compimento si dedicarono così ingenti somme. |
A127000449 |
«Il colonnello Latorre, il quale si occupa del bene generale, presta il suo più decisivo concorso ai direttori di questo Istituto, che sono alcuni giovani sacerdoti pieni di merito e d'intelligenza e che non hanno altra ambizione che di educare il popolo, e salvare dall'abisso dell'ignoranza quegl'innumerevoli ragazzi, che vagano per le nostre vie, senza alcun mezzo di sussistenza». |
A127000451 |
Mi capita di rado di poter dare delle ordinazioni, poiché rare tra noi sono le vocazioni, e la maggior parte vanno perdute per non essere coltivate; ora che ne potrò aver alcune, me le terrò care». |
A127000451 |
«Questi, disse, ora sono poi tutti miei. |
A127000453 |
La Chiesa degli Italiani o la Madre della Misericordia, è assai frequentata, e le comunioni ascendono ad un numero mai visto e, ciò che vai meglio, non sono i ragazzi, le donne od i vecchi i quali accerchiano i confessionali e le balaustre, ma per maggior parte sono uomini e giovinotti sul fior dell'età. |
A127000456 |
I due sacerdoti che hanno la direzione di quest'Oratorio sono occupatissimi. |
A127000458 |
Sono due mesi che il Governo argentino, col mezzo di 5,000 uomini, avanzò la frontiera verso le Cordigliere, ed ha scavato un gran fosso di 1000 leghe per tenere indietro i selvaggi. |
A127000500 |
Cinque chiese sono aperte e prestano pubblicamente comodità pel culto religioso a chi desidera di approfittarne. |
A127000500 |
In questi tre collegi più centinaia di ragazzi ricevono la cristiana educazione, sono istruiti nella scienza, nella moralità, nella civiltà e nelle arti e mestieri. |
A127000507 |
Dall'antica piazza d'armi sino al ponte in ferro, circa quattro chilometri, lungo il viale del Re, volgarmente dei Platani, gli edifizi sono continui ed abitatissimi, ma non hawi né chiesa, né scuola fuori del tempio valdese che fu innalzato in quel centro. |
A127000507 |
Già si sono effettuati gli scavi, le fondamenta compiute, le mura compaiono fuori terra e già si comincia la volta pel pavimento. |
A127000509 |
Ma con quali mezzi si condurrà a termine codesta gigantesca impresa? Ognuno sa quali sono i mezzi che possiede D. Bosco. |
A127000515 |
Non sono ancora trascorsi due anni dacché parecchi dell'Oratorio Salesiano partirono da Torino colla benedizione del Sommo Pontefice Pio IX per la Repubblica Argentina, e già ben otto Case quivi e nell'Uraguai stanno aperte ad accogliere migliaia di giovanetti, a consolazione delle famiglie e dello Stato. |
A127000516 |
Egli è ritornato appositamente in Europa a dimandare ed affrettare la partenza di altri evangelici operai, che colà sono sospirati come angeli consolatori. |
A127000516 |
Il Brasile, il Paraguai, l'Uraguai, il Chili, gli Indi, i Pampas ed i Patagoni, che ampio campo da coltivare, che larga messe da mietere! Sono milioni di uomini da incivilire, milioni di anime da salvare. |
A127000517 |
Al postutto non è poi da omettere questo, che in quelle contrade sono eziandio dispersi tanti e tanti Italiani, ivi dalla mutabile fortuna sbalestrati. |
A127000518 |
Che se più rari che non una volta sorgono tra noi i preti, non sono però dovechessia in numero così piccolo da venir meno alle necessità dei fedeli. |
A127000524 |
Due anni or sono, in questi medesimi giorni, da questa medesima chiesa partiva la prima carovana di missionari salesiani. |
A127000530 |
Vi sono pure le Figlie di Maria Ausiliatrice, le quali salpano eziandio per la Repubblica dell'Uruguay, per fondarvi la prima loro casa in soccorso delle povere fanciulle abbandonate. |
A127000533 |
Dovete sapere, o cari figli, che vi sono degli uomini, che pur son figli della Chiesa, i quali sono cattivi assai assai. |
A127000533 |
Nell'introito della santa messa, che oggi abbiamo celebrato della dedicazione della principal chiesa di questa nostra Roma, io leggeva alcune parole, che a prima vista fan meraviglia, e sono: Terribilis est locus iste! Come? interrogai me stesso, come mai la chiesa è un luogo {230 [230]} terribile, mentre è luogo dove noi veniamo a depositare le nostre amarezze, ad elevare la mente ed il cuor nostro a Dio, a domandargli aiuto nelle nostre afflizioni e necessità? E risposi a me stesso: Sì, la chiesa è terribile, ma solo per certuni. |
A127000534 |
Per altra parte la Chiesa non è terribile, ma benigna e dolce per coloro tutti che la amano, ne osservano i santi precetti e le sono devoti. |
A127000547 |
Il volume che annunziamo è il quinto de' suoi lavori, dove Dio e la Santissima Trinità, gli angeli, il demonio, e il magnetismo e lo spiritismo; la creazione del mondo e la eternità della materia; l'ordine della creazione e il caso; l'uomo della Bibbia, e l'uomo selvaggio e preistorico sono messi dinanzi al lettore di maniera che la luce emerge limpidissima dal contrapposto delle tenebre della incredulità. |
A127000549 |
Noi raccomandiamo specialmente ai lettori di questo bel volume, che è {237 [237]} dedicato alla Santità del regnante Pontefice Leone XIII, l'appendice, dove in poche pagine sono raccolti e sviluppati i principii e gli avanzamenti della geologia, scienza che, fattasi più popolare, non abbacinerà più in avanti gli occhi dei semplici, e, ridotta al suo vero valore, viemmaggiormente renderà testimonianza alla divina parola della Bibbia. |
A127000564 |
Sebbene non conti che pochi mesi di esistenza, fa già gran bene alla società, dappoiché vi sono già una ventina di orfanelli. |
A127000567 |
E non v'ha dubbio che la venuta del sant'uomo non abbia per iscopo l'incremento di quest'Opera così essenzialmente grande ed utile alla società, ond'io sono sicuro che tutti i buoni cattolici sapranno apprezzare come merita l'opera di Don Bosco, che è un vero bisogno sociale. |
A127000569 |
«In un secolo in cui i liberi pensatori si sforzano d'ogni maniera a rappresentare la Chiesa cattolica quale la grande osteggiatrice del progresso, è dovere della stampa conscienziosa di far conoscere che gli apostoli di Gesù Cristo sono sempre alla testa delle opere che promuovono il vero interesse sociale. |
A127000573 |
Di già una vasta sala della casa Beaujour venne trasformata in laboratorii di falegnami, calzolai e sarti; e quei giovani, che dimostrano particolare attitudine, sono avviati allo studio della scienza. |
A127000578 |
Più di venti novelle case si sono aperte tra Italia, Francia ed America, che, aggiunte alle precedenti, formano il bel numero di ottanta, nelle quali ricevono una cristiana e civile educazione circa quaranta mila giovani. |
A127000579 |
Gli alunni che le frequentano sono più centinaia, strappate per questa guisa dalle scuole dei vicini protestanti. |
A127000583 |
Imperocché, da qualche anno, in questa città dei Papi si sono installati gli stranieri, vale a dire i protestanti. |
A127000583 |
Per questi empii raggiri o malefiche arti le presenti e le future generazioni sono minacciate di eresia nel centro stesso del cattoli-cismo, ai piedi della stessa Cattedra di verità. |
A127000587 |
In un ospizio valdese presso Ventimiglia trovavasi ancora l'anno scorso un giovanetto, collocatovi da disgraziati genitori, che ora più non sono. |
A127000591 |
Fra i raccolti nell'Istituto di Valdocco alcuni si danno alle arti e mestieri, altri, o perché atti agli studi, o perché appartenenti a signorili ma scadute famiglie, sono avviati a fare il corso secondario. |
A127000598 |
Dal 23 al 30 giugno, togliendo il giorno della comunicazione quello della {249 [249]} partenza e due giorni festivi, come era possibile eseguire l'inesorabile comando contro circa trecento giovanetti, di cui gran parte sono di lontani paesi, e avrebbero dovuto essere inviati in Francia, in Inghilterra e Polonia? E poi a chi consegnarli, se la maggior parte non hanno più persona che prenda cura di loro? Questo decreto poi è illegale, perché, secondo la legge Casati, non si può far chiudere un istituto se non quando è compromesso l'ordine morale, l'ordine sociale, la salute degli allievi (art. |
A127000609 |
Potremmo ancora aggiungere che da queste scuole illegali di don Bosco uscirono dotti insegnanti, autori di opere e libri pregiati, insigni professori liceali e universitarii; e che ancora presentemente esse danno allievi i quali ai pubblici esami di licenza sono quasi sempre tutti promossi e nei corsi universitari sono sempre tra i più segnalati; ma ce la passiamo. |
A127000611 |
Ma quello che per noi ha non solo dell'illegale, sì bene del brutale, è il pretendere, come fece il signor prefetto Minghelli, che gli allievi di queste scuole, chiuse forzatamente e anzi tempo, siano, senz'altro, mandati alle loro case! E quelli, diciamo noi, che appunto per non aver più né casa, né parenti, né altri che pensi e provveda alla loro sorte, sono per carità ricevuti nel pio Istituto? Saranno essi gettati sul lastrico? Quale legge o civile o morale è rispettata in quest'atto inumano e crudele? Sarà forse un omaggio alla coppiniana legge dell'istruzione obbligatoria?. |
A127000621 |
- Or dove sono i fatti, coi quali D. Bosco abbia dimostrato una incredibile ostinazione ed un'assoluta mancanza di rispetto verso la legge e verso chi deve farla eseguire?. |
A127000622 |
Ma uscendo un tantino dai limiti, che mi sono proposto, credo opportuno riferire un fatto che dimostra insieme e quanta fosse l'ostinazione di Don Bosco in obbedire alle leggi e la longanimità delle autorità scolastiche verso di lui. |
A127000625 |
Don Bosco è l'uomo della carità che vivifica; i suoi nemici sono gli uomini della lettera che uccide. |
A127000628 |
Gran numero di essi sono avviati alle arti e mestieri, mentre altri, o perché di svegliato ingegno, o perché appartenenti a civili famiglie decadute, fanno il corso ginnasiale, affinché non vada fallita la loro vocazione agli studi, e non siano violentate le loro propensioni. |
A127000645 |
Esistono invece delle scuole gratuite, che si fanno caritatevolmente ad una scelta di fanciulli dell'Ospizio, che per ingegno o per condizione di famiglia decaduta sono ammaestrati negli studii secondarii. |
A127000647 |
Ella, signor Teologo, può difficilmente immaginarsi quanto sia stato amareggiato il mio cuore nel vedere precipitosamente troncati il corso degli studi a circa trecento de' miei figli adottivi, i quali sono da più anni oggetto di incessanti sollecitudini e di non leggeri sacrifizi materiali, e, quello che più monta, doverli disperdere non senza pericolo di un tristo avvenire!. |
A127000654 |
Istradare i ragazzi alla Chiesa, al catechismo, alla degna partecipazione dei sacramenti, alle scuole cattoliche, sono le opere principali sviluppate ed inculcate con una tenerezza di accento commoventissima; onde l'uditorio, composto di colte e cospicue persone, ne restò immensamente soddisfatto, ed infervorato a crescere d'impegno per la dilatazione dell'Opera. |
A127000655 |
Comperata l'area, furono incominciati i lavori sotto la saggia direzione del nostro illustre ingegnere, il conte Vespignani, e i muri sono oramai fuor di terra. |
A127000657 |
Molti di questi, senza una provvida mano che li raccolga sono oggidì in pericolo evidente di cadere nella irreligione e nel mal costume; e non pochi per oziosità e misfatti vanno tutti i giorni a popolare le prigioni. |
A127000659 |
Nella speranza di potervi dare qualche altra notizia in proposito, vi saluto e sono tutto vostro, ecc. |
A127000664 |
Giorni sono, diceva Don Bosco, fui ad ossequiare il nostro Santo Padre, e la prima domanda che mi fece fu questa: - E quando terrete la vostra conferenza? - Giovedì prossimo 27, io risposi. |
A127000667 |
«Un giorno tra i discepoli di S. Giovanni nacque bisbiglio, nacque il dubbio se Gesù fosse il vero Messia; il perché, mandati a Gesù quei discepoli, questi presero ad interrogarlo: - Sei tu quegli che deve venire o ne aspettiamo un altro? - Gesù rispose loro coi fatti; osservate: i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risorgono, ai poveri si annunzia il Vangelo. |
A127000669 |
Or bene, quanti poveri fanciulli ciechi ai nostri giorni! Col togliere che si è fatto in molti luoghi l'insegnamento religioso dalle scuole per allevare i fanciulli alla moderna, col laicizzare le scuole, si è tolto il vedere dell'anima e della coscienza; quindi abbiamo ragazzi che sanno di storia, di letteratura, d'aritmetica, e quanto alle nozioni elementari di Dio sono ignoranti, affatto ciechi... Ed in quante fosse cadono questi piccoli ciechi! Oh benedetti i Salesiani! Essi, senza privarli dell'istruzione scolastica, aprono gli occhi dei fanciulli alla vista del cielo, danno loro lo sguardo delle anime pure e sante, e con l'istruirli che fanno nelle cose dell'eternità, preparano in quelle tenere pianticelle il futuro sostegno della religione e della patria. |
A127000672 |
I grandi sordi della nostra età sono quelli che ricusano di ascoltare la parola di Dio e disprezzano la voce della Chiesa. |
A127000673 |
I morti dello spirito sono i peccatori, e, come sempre ve ne furono, così molti sono anche oggi. |
A127000674 |
- Mirate i Salesicani che raccolgono i fanciulli poveri; osservateli qua e colà ministri del bene dappertutto, e fin nella lontana Patagonia...; e quanti sono i diseredati della fortuna, ed essi ne piglian cura amorevole coll'istruirli ed educarli, con dar loro un'arte ed un mestiere onorato... E in un'opera, in un lavoro così apostolico, non vedete la mano di Dio {264 [264]} sopra i Salesiani? Pauperes evangelizantur!. |
A127000680 |
Una dolorosa perdita hanno fatto il clero torinese e la Congregazione Salesiana, colla morte del Padre Carlo Cais di Giletta e Casellette, avvenuta or sono tre giorni nella nostra città. |
A127000684 |
Con lieto animo sono in grado di dare alla S.V. la consolante notizia che il 28 del corrente ottobre sarà consacrata al divin culto la chiesa di San Giovanni apostolo ed evangelista, eretta in Torino per cura e specialmente per la carità dei cooperatori e delle cooperatrici salesiane. |
A127000686 |
Le lodi, che da quel giorno in poi nella nuova chiesa s'innalzeranno a Dio, le preghiere, che vi faranno tante migliaia di fedeli, la salute, che vi otterranno innumerevoli anime, sono altrettanti beni, che saranno altresì partecipati alla S.V., e dei quali ella riceverà a suo tempo dal Signore una copiosa mercede. |
A127000695 |
Egli terminò il suo dire esortando i suoi cooperatori e le sue cooperatrici a fare la carità mentre sono in vita e non aspettare a farla per dopo la loro morte. |
A127000695 |
«Facendola adesso, egli disse, voi cooperate più presto al bene della religione e alla salute delle anime; siete sicuri che le vostre intenzioni non sono contrariate; e poi ne riceverete da Dio una doppia mercede, vale a dire, non solo il premio in cielo, ma ancora il centuplo su questa terra, secondo la promessa del Divin Salvatore: Centuplum accipiet et vitam æternam possidebit ». |
A127000699 |
La Gazette de France pubblicò un sunto del discorso pronunziato da D. Bosco alla Maddalena domenica, 29 aprile, e ne diamo qui un cenno: - «Sono profondamente commosso, disse D. Bosco, alla vista di un'udienza tanto numerosa, e non so come rispondere a tanta premura. |
A127000703 |
Fra questi nell'esercito italiano e nell'esercito francese ve ne sono di coloro che salirono ai primi gradi. |
A127000703 |
Sono tutti buoni cristiani, che danno grandi consolazioni ai loro superiori. |
A127000704 |
Voi mi direte: ma quali sono i vostri mezzi per sostenere quest'Opera? Bisogna chiederli a Dio, alla Provvidenza divina, che invia il sole sulla terra e fa nascere i frutti nei campi. |
A127000705 |
Tutti i vagabondi, in un certo momento, sono a carico dell'autorità, ed essendo già piccoli ladri non tardano a diventar grandi. |
A127000706 |
Quando ci presenteremo a Dio, per essere giudicati, queste anime diranno: - Sono i nostri benefattori: essi impiegarono il loro tempo, denaro per salvare le nostre anime; se siamo salvi lo dobbiamo ad essi. |
A127000710 |
Oh! non temete, miei cari, io sono sempre quel desso; sempre quel vostro affezionatissimo amico sino a che Iddio mi lascierà un filo di vita. |
A127000719 |
Questi missionarii sono necesarii per evangelizzare in ogni parte quella contrada, estesa poco meno che l'Europa intiera; per erigere ed amministrare in varii punti chiese e cappelle a religioso servizio dei nuovi convertiti; per istruire e reggere parrocchie, fondare e mantenere scuole ed istituti pei fanciulli e per le fanciulle degli Indi; per adoperarsi a fare della Patagonia quello, che gli apostoli fecero già del mondo antico, di pagana convertirla in cristiana. |
A127000720 |
Eglino sono preparati, e il giorno 12 del corrente novembre, insieme col sacerdote Giacomo Costamagna, di là venuto a sollecitare rinforzi, partiranno da Genova alla volta di Buenos-Ayres, donde saranno distribuiti nella Patagonia. |
A127000725 |
Sono infatti 337 anni dacché quell'empio eresiarca scomparve dalla scena del mondo, e la Chiesa ed il suo Capo visibile, non solamente non sono morti, ma vivono di una vita così rigogliosa, che, per mezzo dei loro prodi missionari, la comunicano ancora a migliaia di popoli, seduti nell'ombra di morte. |
A127000727 |
I nostri genitori ci diedero la vita del corpo, ci guidarono nei primi passi, si sono adoperati per procacciarci un bene transitorio; ma tu negli anni più pericolosi dell'età nostra ci hai conservata o ridonata la vita dell'anima con una saggia educazione; tu con illuminati consigli ci fosti luce nel buio delle giovanili passioni; tu cogli amorevoli incoraggiamenti ci fosti sprone negli ardui sentieri della virtù; tu, in una parola, ci hai fatto quello che siamo, strumenti cioè della misericordia di Dio a vantaggio della religione e della civile società. |
A127000734 |
Dunque io sono tenuto di amare e proteggere l'Opera Salesiana, che mi procaccia questa avventurata sorte. |
A127000735 |
3° Pratica altamente raccomandata dal Vangelo è la preghiera, e il divin Redentore assicura che, dove sono adunate in nome suo alcune persone, Egli stesso trovasi in mezzo di loro: Ubi sunt duo vel tres congregati in nomine meo, ibi sum in medio eorum. |
A127000736 |
4° Nel Vangelo è comandata l'unità di fede e sono condannate le eresie. |
A127000737 |
5° Finalmente opera eminentemente evangelica sono le Missioni. |
A127000741 |
Sapendo che di sì bella virtù è doviziosamente fornito il nobile animo della S. V., sono persuaso che sarà per apprendere ed usare di buon grado un mezzo facilissimo, che qui le suggerisco, per esercitarla con grande vantaggio del prossimo. |
A127000742 |
- In vista di ciò, e in conformità di quanto si va già praticando in alcuni paesi a favore di altri Istituti di beneficenza, io sono venuto nel pensiero di ricorrere alle benestanti e benevole famiglie di questa illustre città, e pregarle, che, invece di lasciare che vada a male e torni disutile questo rifiuto della loro tavola, lo vogliano cedere gratuitamente a benefizio dei poveri orfanelli raccolti ne' miei Istituti, e specialmente a vantaggio delle Missioni di Patagonia, dove i Salesiani con ingenti spese e con pericolo della propria vita stanno ammaestrando ed incivilendo le tribù selvagge, per far loro godere i frutti della Redenzione e del verace progresso. |
A127000742 |
La S. V. saprà che le ossa, avanzate dalla mensa e generalmente dalle famiglie gettate nella spazzatura come oggetto d'ingombro, riunite in grande quantità, riescono in quella vece utili alla umana industria, e sono perciò ricercate dagli uomini dell'arte e pagate alcuni soldi per miriagramma. |
A127000742 |
Una Società di Torino, colla quale mi sono messo in rapporto, ne acquisterebbe in qualsivoglia quantità. |
A127000745 |
Dovendo stabilire residenze fisse pei missionari nel deserto patagonico, a misura che i selvaggi si riuniscono in colonie o villaggi, egli abbisogna, come ben potete comprendere, di un maggior numero di sacerdoti, di catechisti e di suore, e di molti mezzi materiali che sono indispensabili alla vita sociale ed al culto divino. |
A127000745 |
Non è quindi a stupire se a monsignor Cagliero, vicario apostolico della Patagonia, non regga l'animo di rifiutare ai poveri selvaggi, che pure sono suoi carissimi figli in Gesù Cristo, questi religiosi e giustissimi conforti. |
A127000746 |
Ne abbisogna anch'egli di un buon numero per le Missioni, che gli affidai nel vastissimo Impero del Brasile, più esteso di per sé solo che tutta quanta l'Europa, e dove vi sono regioni sconfinate, popolate unicamente di selvaggi, che scorrazzano per immense foreste, sospirando da secoli una mano amica, che vada a sottrarli alla vergognosa barbarie, in cui giaciono sepolti e vi giaceranno ancora chi sa per quante generazioni, se lo zelo di Missionari, sostenuti dalla carità dei fedeli, non apporta loro presto un qualche aiuto. |
A127000751 |
Sono lieto infine di cogliere questa nuova occasione per tutti ringraziarvi degli aiuti che mi prestate a compiere quest'opera, e, assicurandovi che, unitamente coi Missionari, colle Suore di Maria Ausiliatrice e con tutti i giovanetti di questa Casa invocherò ogni giorno sopra di voi e sopra delle vostre famiglie le benedizioni del Cielo, ho l'onore di professarmi con profonda gratitudine. |
don bosco-la casa della fortuna.html |
A128000011 |
Io sono sempre allegro e per questo motivo mia madre mi chiamava Giovanni l' Allegro. |
A128000018 |
I soli villeggianti di questa casa sono io e la famiglia del mio padrone. |
A128000020 |
- Eh! mi pare...mi pare che voi siate vestiti da signorini: e mia madre soleva dirmi che coloro i quali sono vestiti da signori, e dimandano limosina, per lo più sono ladroncelli, che si vestono di roba altrui e dimandano limosina quando non possono farla franca. |
A128000022 |
- Questa casa si chiama La Casa della fortuna ed ebbe un tal nome perchè tutti coloro che qui vengono, o ci abitano, sono sempre stati fortunati. |
A128000022 |
Ed io pure sono di questo numero. |
A128000032 |
- Ah! ah! andati a scuola! sono andato anch'io a scuola! e dopo quattro anni di profondo studio ho imparato a fare degli 0 più grossi e {12 [12]} più tondi che il fondo di un tino... Ho logorato quattro catechismi, e finalmente sono riuscito ad imparare tutto il primo capo. |
A128000058 |
Che sia di loro avvenuto come ai due monelli di alcuni giorni sono? È vero che Allegro mi disse che gli sembravano molto buoni, e che dal loro contegno, dai loro abiti parevano appartenere {18 [18]} ad onorata famiglia. |
A128000058 |
Pochi giorni sono diceva eziandio di due giovanetti che gli sembravano molto buoni, e fu poi saputo che erano due ladroncelli. |
A128000060 |
- Ma que' ragazzi dove sono?. |
A128000066 |
- Ti sembravano anche buoni quei due monelli di alcuni giórni sono, dopo abbiamo saputo che erano due celebri tiraborse. |
A128000070 |
- Adesso adunque dove sono?. |
A128000071 |
- Sono nel giardino e credo che facciano merenda. |
A128000073 |
Ma prima di far loro qualche favore voglio sapere chi sono, e se hanno carte commendatizie. |
A128000073 |
Ora sono ansioso di vedere que' ragazzi e mi sento portato a far loro del bene anche prima di conoscerli. |
A128000075 |
- Miei cari giovani, io sono pronto a darvi ospitalità, ma prima desidero di sapere chi siete. |
A128000081 |
- I vostri genitori dove sono?. |
A128000082 |
- O signore, i nostri genitori non vivono più, sono morti ambidue. |
A128000097 |
- Sono contento; ne ho indovinata una; andiamo. |
A128000102 |
Saranno buoni, come dite, ma chi ve lo assicura? Altronde ce ne sono di quelli che sanno fingere così bene, che ingannerebbero il più accorto del mondo. |
A128000103 |
- Ma di costoro credo che non {27 [27]} abbiamo nulla a temere; sono rispettosi, pregano volentieri, parlano tanto bene di loro madre, ripetono sempre i consigli che loro dava. |
A128000108 |
O che questi due ragazzi sono furfanti inseguiti dalla giustizia, o che sono giovani appartenenti ad illustre casato, che non vogliono palesare,( di poi volto ai nipoti ): Andatemi a chiamare Ernesto ma che venga egli solo; dipoi voi andrete a continuare la vostra ricreazione nel giardino fino all'ora di cena. |
A128000111 |
- Non darti pena di ciò, conosco che cosa, sono i ragazzi e so anche compatirli quando dicono parole sconvenevoli. |
A128000112 |
- Ma non sarebbe meglio che ci fossi anch'io, tanto più che se ci sono io, Ernesto parla con maggior coraggio. |
A128000115 |
Sono disposto a fare del bene a te e a tuo fratello, ma ho bisogno di sapere le cose pel proprio nome. |
A128000125 |
- Quali sono queste cose?. |
A128000135 |
Quando mi sono maritata l'ho disgustato, e dacché i nostri affari cominciarono andar male, non ho più osato dimandare di lui. |
A128000136 |
Il cuor mi dice che costoro sono figliuoli della mia povera Lucrezia. |
A128000140 |
- Io non voglio per ora sapere di più, sono contento che mi diciate poi il resto dopo cena. |
A128000144 |
- Nol credo: il loro contegno, la loro schiettezza, la loro età mi garantiscono che non sono giovani di questa fatta, e poi io ho un presentimento...basta, saprai tutto a suo tempo. |
A128000145 |
- Sarà come voi dite; tuttavia quelli che vengono dalle città sono molto furbi, ed io sarei di parere di dar loro un tozzo di pane con un poco di minestra. |
A128000151 |
- Ma e chi sono...( suona più forte il campanello della cena ). |
A128000157 |
- Abbiate pazienza, io sono un povero infelice. |
A128000159 |
- Io sono un povero carrettiere assalito ed inseguilo dai ladri. |
A128000161 |
- Fosse vero che io fossi alla casa della Fortuna, giacché sono veramente sfortunato. |
A128000162 |
- Io sono soltanto il padron servitore di questa casa; ma non temete; qui siete in luogo sicuro, e con onesta gente, niuno vi disturberà. |
A128000163 |
- Sono grondante di sudore e di sangue. |
A128000165 |
- Altro che un colpo, é proprio un miracolo se non fui trucidato,(sente qualche rumore, e si mette di nuovo a gridare) I miei assassini sono li, per carità aiutatemi. |
A128000168 |
Qualunque male io mi senta, ne bevo un bicchierino, e sono sull'istante guarito. |
A128000168 |
Se sono malinconico, invece di un bicchierino ne bevo due e sono subito due volte Allegro; se poi ne bevo tre, io divento l'uomo più ricco del mondo. |
A128000170 |
- È vero; ed io sono persuaso che se i morti bevessero di questo mio rattafià acquisterebbero il respiro; e il mio padrone mi ha detto più volte che il mio rattafià farebbe bere un morto. |
A128000172 |
Ci sono già i suoi nipoti, a momenti giungerà anch'esso. |
A128000172 |
Sono due perle. |
A128000184 |
- Dio buono, costoro sono i miei nipoti. |
A128000188 |
- Si, miei cari, io sono Zaffiri, voi siete i miei nipoti, voi non siete più poveri. |
A128000188 |
In questo momento io dimentico tutte le lacrime sparse per la povera mia figlia e per la sua famiglia, io sono un padre felice. |
A128000190 |
Dovete anche sapervi regolare con Teodoro e Franco, esisi sono miei nipoti al pari di voi. |
A128000190 |
Padre infelice! Io rimasi con questi miei due nipoti che furono e sono l' oggetto delle mie consolazioni. |
A128000200 |
Ora voi, Ernesto ed Ottavio, mi perdonate questa crudeltà? Ve ne domando perdono per amor del cielo, per quel cielo che sono indegno di rimirare. |
A128000210 |
I miei nipoti ora sono felici perchè sono con me e loro non manca più nulla. |
A128000214 |
- State attenti, Teodoro e Franco, sono cose che riguardano anche voi. |
A128000214 |
Poiché ho finalmente avuto notizie della vostra zia Lucrezia; questi due fanciulli, cui diceste portar tanta affezione, sono suoi figliuoli, vostri cugini e miei cari nipoti. |
A128000215 |
- Come! voi nostri cugini, figliuoli della nostra zia Lucrezia! quanto mai io sono contento. |
A128000216 |
- Io sono contentane. |
A128000218 |
- Voleva fare il valoroso stando ritto in piedi sul carretto mentre Teodoro lo tirava, e sono caduto giù urtando col capo sopra Teodoro in guisa che siamo caduti am-bidue a gambe levate l' un sopra l'altro a terra. |
A128000220 |
( prendendola lettera ) - Sono proprio ansioso di leggere questa lettera. |
A128000227 |
Qui non avendo altri mezzi per vivere mi posi da prima a servire e di poi sono riuscita a metter su un piccolo negozio, con cui ho potuto provvedere ai bisogni di mia famiglia. |
A128000232 |
- Adagio, signorini, volete prendermi il mestiere? sono io il servitore; siate voi padroni fiachè volete, ma non prendetemi il posto. |
A128000239 |
- Io sono più contento di tutti, perchè avrò due compagni di più per 'giuocare alla palla, alle piastrelle e ad altri divertimenti. |
A128000241 |
- Io poi sono più di tutti soddisfatto. |
don bosco-la chiave del paradiso.html |
A129000009 |
Il Padre è Dio, il Figliuolo è Dio, lo Spirito Santo è Dio; tuttavia non sono tre Dei, ma tre persone che hanno la medesima potenza, sapienza e divinità, che perciò sono un solo Dio. |
A129000009 |
Trinità vuol dire che in Dio vi sono tre persone realmente distinte che si chiamano Padre, Figliuolo, Spirito Santo. |
A129000015 |
Bisogna ubbidire a quelli che sono stati stabiliti da G. C. per governarla. |
A129000017 |
Tutte queste verità sono contenute nel simbolo degli Apostoli detto volgarmente il Credo. |
A129000019 |
I comandamenti di Dio sono dieci:. |
A129000036 |
I Sacramenti sono sette: Battesimo, Cresima, Penitenza, Eucaristia, Estrema Unzione, Ordine e Matrimonio. |
A129000045 |
Le massime eterne ossia le verità {16 [16]} fondamentali di nostra S. Religione che riguardano tutti gli uomini, sono: Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso. |
A129000046 |
Le virtù più necessarie ad un cristiano per salvarsi sono: Fede, Speranza e Carità; queste virtù si chiamano Teologali, perchè riguardano Dio. |
A129000051 |
I vizi capitali sono sette: 1. |
A129000052 |
I peccati che si chiamano contro lo Spirito Santo sono sei: 1. |
A129000053 |
I peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio sono quattro: 1. |
A129000054 |
Le virtù cardinali sono quattro: Prudenza, Giustizia, Fortezza e Temperanza. |
A129000055 |
I doni dello Spirito Santo sono sette: 1. |
A129000056 |
Le opere di Misericordia sono quattordici: sette spirituali e sette corporali:. |
A129000057 |
Le spirituali sono: 1. |
A129000058 |
Le corporali sono: 1. |
A129000069 |
Di maniera che il vero Cristiano deve dire coll'apostolo S. Paolo: Non sono io che vivo, ma è Gesù Cristo che vive in me. |
A129000074 |
Io che sono Cristiano ho forse minor interesse di quello che aveva Davidde di pensare a questi anni eterni? Presto passeranno i giorni di mia vita come passarono per Davidde. |
A129000077 |
Milioni di secoli raddoppiati tante volte quante sono le goccie d'acqua nell'Oceano, i granelli di sabbia sopra i lidi del mare e sopra la terra, atomi nell'aria, stelle nel firmamento, tutte queste cose sono un nulla in paragone dell'eternità. |
A129000104 |
La nostra vita dovrebbe essere continuamente occupata a pregare; e poichè le occupazioni del proprio stato ce lo impediscono, impieghiamo almeno un quarto d'ora mattino e sera a fare orazione onde ottenere da Dio le grazie che sono necessarie a salvarci. |
A129000111 |
Io sono il Signore Iddio tuo, non avrai altro Dio avanti di me. |
A129000128 |
Credo che in Dio vi sono tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo. |
A129000144 |
Date, o Signore, la vostra santa benedizione a me ed ai cibi che sono per prendere, onde mantenermi nel vostro santo servizio. |
A129000163 |
Ci sono parecchie indulgenze per chi lo accompagna, e se non potete andare, mandate qualcheduno, o dite un Pater ed Ave affinchè il Signore aiuti quell'infermo. |
A129000165 |
Ci sono eziandio molte indulgenze da guadagnarsi da chi accompagna i defunti alla sepoltura, e da chi al segno di morte dice tre Requiem aeternam in suffragio di quell'anima che è passata all'eternità. |
A129000185 |
Ricevete, o Signore, le preghiere che da questo sacerdote vi sono indirizzate per me. |
A129000189 |
Io sono pronto, o Signore, a confessare la fede del Vangelo a costo della mia vita, professando le grandi verità, che ivi sono contenute. |
A129000213 |
Gesù, agnello immacolato, vi supplico ad usare misericordia a me e a tutti gli uomini del mondo affinchè tutti si convertano a voi, per godere quella vera pace che provano coloro che sono in grazia vostra. |
A129000218 |
La grazia che singolarmente vi domando {54 [54]} è di potere star lontano dalle cattive compagnie, che pur troppo sono stato occasione delle mie cadute nel peccato. |
A129000229 |
Volendo poi parlare in ispecie della confessione, disse precisamente ai suoi apostoli: I peccati sono rimessi a quelli, a cui {57 [57]} li rimetterete, e saranno ritenuti a quelli a cui li riterrete. |
A129000231 |
E ci sono fondati motivi a temere che per molti invece di essere un mezzo di salate, sia al contrario un motivo di dannazione, perchè si ricevè male. |
A129000232 |
Le disposizioni necessarie per fare una buona confessione sono Esame, Dolore, Proponimento, Confessione e Penitenza. |
A129000232 |
Le più importanti sono il dolore o contrizione, e il proponimento. |
A129000236 |
Così quando si detesta il peccato perchè ci ha cagionato qualche disgrazia temporale, un castigo, una malattia, la perdita di qualche bene questi motivi non sono un atto di contrizione sufficiente per ottenere il perdono. |
A129000239 |
Tali sono i motivi sopra i quali dobbiamo fare seria riflessione per eccitare nel nostro onore un vero dolore del peccato, senza cui Iddio non perdona mai. |
A129000251 |
Per fare l'esame è bene che ci portiamo col pensiero sopra i comandamenti della legge di Dio e della Chiesa, come sono esposti a pag. 12, facendo noi stessi l'applicazione di quanto ivi è proibito o comandato. |
A129000253 |
Epperciò quante sono le persone che ascoltarono tali discorsi, altrettanti sono i peccati di scandalo di cui dobbiamo accusarci. |
A129000255 |
Io non vi offenderò mai più, sono disposto di perdere ogni cosa del mondo piuttostochè ritornare ad offendervi. |
A129000256 |
Vergine immacolata, cara madre del mio Gesù, ottenetemi in questo momento le grazie che sono necessarie per fare una buona confessione. |
A129000258 |
I caratteri che devono accompagnare questa accusa dei peccati, sono: l'integrità, l'umiltà e la sincerità. |
A129000266 |
Nell'atto stesso che mi sento colmare di consolazione al pensiero di ciò che era prima e di ciò che ora sono, mi sento, o mio Dio, un odio veemente contro al peccato, e col più vivo sentimento dell'anima prometto di non offendervi mai più. |
A129000267 |
Le parole usate dal divin Salvatore nell'istituire il Sacramento dell'Eucaristia sono: Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue; le quali parole sono tuttodì usate dai sacerdoti a nome di Gesù Cristo nel sacrifizio della S. Messa. |
A129000286 |
Vorrei pure io solo potervi {81 [81]} dare tutta la lode e la gloria che vi danno i santi in Paradiso, e poichè io non posso fare tanto vi offerisco tutto me stesso; vi offerisco questa volontà, affinchè non voglia altre cose se non quelle che a voi piacciono; vi offerisco le mie mani, i miei piedi, gli occhi miei, la lingua, la bocca, la mente, il cuore, tutto offro a voi, custodite voi tutti questi sentimenti miei, acciocchè ogni pensiero, ogni azione non abbia altro di mira se non quelle cose che sono di vostra maggior gloria e di vantaggio spirituale per l'anima mia. |
A129000294 |
Un venerabile servo di Dio visitando Gesù sacramentato lo vide in forma di bambino che teneva in mano una corona di rose, e dimandato avendo che cosa significavano quelle rose, Gesù disse: Queste rose sono altrettante grazie che io comparlo a coloro che le vengono a chiedere. |
A129000316 |
Mio Redentore, mio Dio, eccomi a' vostri piedi pentito con tutto il cuore de' miei peccati, perchè sono offesa della vostra somma bontà; voglio piuttosto morire che mai più offendervi, perchè vi amo sopra ogni cosa. |
A129000349 |
Ah Gesù mio! le mie cadute nel {96 [96]} peccato ne sono la cagione. |
A129000454 |
Sono innumerevoli i celesti favori che si ottennero colla pratica di questa divozione. |
A129000486 |
Rallegratevi, o Figlia d'Iddio, {117 [117]} per la sublimità a cui foste elevata in Paradiso, perchè tutte le gerarchie degli Angeli, degli Arcangeli, dei Troni, delle Dominazioni e di tutti gli Spiriti Beati vi onorano, vi riveriscono, vi riconoscono per Madre del loro Creatore, e ad ogni minimo cenno vi sono obbedientissimi. |
A129000488 |
Rallegratevi, o Ancella della SS. Trinità, per quel gran potere che avete in Paradiso, perchè tutte le grazie che chiedete al vostro figliuolo vi sono subito concedute; anzi non si concede grazia quaggiù in terra che non passi prima per le vostre santissime mani. |
A129000599 |
3 o Non sono cattoliche, perchè sono ristrette in alcuni luoghi, e cangiano dottrina a seconda dei tempi. |
don bosco-la chiesa cattolica-apostolica-romana.html |
A130000017 |
° Non sono sante perchè professano più cose contrarie al Vangelo, repugnanti a Dio medesimo. |
A130000018 |
° Non sono Cattoliche, perchè sono ristrette in alcuni luoghi, e cangiano dottrina a seconda dei tempi. |
A130000019 |
° Non sono Apostoliche, perché non professano, anzi rigettano la dottrina degli Apostoli, e non sono unite al Romano Pontefice che è successore di s. Pietro, Capo e Principe degli Apostoli. |
don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html |
A131000001 |
Alcune citazioni, e le più necessarie, sono sparse nel corso del libro, ma non molte, per non recare noia al lettore, Chi poi volesse maggiormente instruirsi sopra questa materia potrebbe consultare il Dizionario di teologia dell'abate Bergier, edizione di Milano 1857, e specialmente il Dizionario di erudizione storico-ecclesiastico del Cav. |
A131000003 |
Considerata poi sotto il secondo aspetto la religione è il complesso di tutte quelle cose che appartengono al culto di Dio, come sono le verità rivelate, i riti sacri, il ministero sacerdotale, con tutti quei doveri che devono praticarsi verso Dio, verso noi medesimi, e verso il prossimo. |
A131000004 |
I santi libri sono chiamati Testamento perchè contengono quelle cose che Iddio come per testamento lasciò agli uomini. |
A131000004 |
La parola bibbia vuol dire libro per eccellenza e si usa per significare tutti quei libri divini, che sono dalla Chiesa Cattolica riconosciuti per inspirati da Dio ai loro autori. |
A131000010 |
4° I fatti riferiti da loro sono eziandio per la maggior parte attestati da profani autori. |
A131000010 |
Tali sono la storia del diluvio, quello dello sterminio di Sodoma e Gomorra, il passaggio del Mar Rosso, e molti altri fatti. |
A131000011 |
I medesimi increduli dalle scoperte {8 [192]} che si vanno facendo sono costretti ad ammettere la verità dei fatti narrati nella Bibbia |
A131000012 |
1° La prima prova sono gli stupendi e vari miracoli che essi operarono in conferma di quanto dicevano. |
A131000013 |
2° La seconda prova sono le profezie di cui la Storia Sacra è piena, e le quali si sono pienamente avverate. |
A131000019 |
Il medesimo apostolo così termina il suo Vangelo: Sono molte altre cose fatte da Gesù, le quali se si scrivessero a una a una io credo che nemmeno tutta la terra potrebbe contenere i libri che sarebbero da scrivere. |
A131000020 |
Come si scorge adunque da queste testimonianze vi sono molte cose riguardanti la fede, la vita cristiana, che gli apostoli non scrissero; ma tramandarono a viva voce. |
A131000020 |
S. Giovanni Grisostomo spiegando le suddette parole di s. Paolo così si esprime: Di qui si scorge chiaramente che gli apostoli non ci tramandarono tutto per lettera; ma molte cose trasmisero senza scriverle; le quali cose sono pur degne di fede. |
A131000023 |
Ma che cosa è la Chiesa? e quali sono i segni che ce la fanno conoscere per la Chiesa di Gesù Cristo?. |
A131000025 |
A questa Chiesa si dà il nome di militante, parola che viene da militare, fare il soldato, e ciò per indicare che quelli i quali appartengono a questa Chiesa devono ancora in questa terra combattere da valorosi soldati contro ai nemici delle anime, che sono il demonio, il mondo, e la carne, e non dimenticarsi mai che la vita del uomo in questa terra è una continua milizia: militia est vita hominis super terram. |
A131000025 |
Generalmente parlando la Chiesa di Gesù Cristo si compone di tre parti, cioè della Chiesa trionfante, che comprende i santi del Cielo, della Chiesa purgante, che sono le anime del Purgatorio, della Chiesa militante, composta dai fedeli che vivono sulla terra, della quale solamente noi intendiamo parlare. |
A131000029 |
Ella non potrebbe essere altrimenti, perchè è fondata da Gesù Cristo, autore di ogni santità; sante sono le verità che le furono affidate, e il fine per cui fu stabilita si è di condurre gli uomini alla santità della vita, e per mezzo dei Sacramenti renderli degni di entrare un giorno nel consorzio dei santi in Cielo. |
A131000032 |
Dunque questa sola è la vera Chiesa di Gesù Cristo, le altre sono Chiese dell'errore. |
A131000032 |
Ma fra tante società cristiane, {21 [205]} che vi sono ora nel mondo, ognuna delle quali pretende di essere la Chiesa di Gesù Cristo, quale lo sarà veramente? La risposta è pronta: Quella sola che mostra i caratteri, i segni sopra accennati. |
A131000038 |
1° Non sono una, perchè non hanno la medesima fede, nè la medesima dottrina, nè uno stesso capo. |
A131000039 |
2° Non sono sante; perchè rigettano tutti od in parte i sacramenti, da cui solo deriva la vera santità; professano più cose contrarie al Vangelo, ripugnanti a Dio medesimo. |
A131000039 |
Dacchè noi predichiamo, il mondo diventa più tristo, più empio, più svergognato: Io stesso sono più negligente che non fossi sotto il papismo, e vengo meno alla disciplina ed allo zelo che dovrei avere più che mai. |
A131000041 |
3° Non sono cattoliche, perchè sono ristretti in alcuni luoghi, ed in questi luoghi medesimi cangiano la loro dottrina a seconda dei tempi. |
A131000041 |
Neppure sono cattoliche riguardo al tempo, poichè paragonati alla Religione Cattolica contano pochi secoli di esistenza, non oltrepassano l'epoca dei loro fondatori, niuna si estende fino a Gesù Cristo. |
A131000042 |
4° Non sono apostoliche, perchè non professano, anzi rigettano molte cose dagli apostoli credute ed insegnate. |
A131000042 |
Finalmente non sono unite al Romano Pontefice che è successore di s. Pietro, Capo e Principe degli apostoli. |
A131000047 |
Siccome poi in tutta la Chiesa tante sono le sedi quanti sono i vescovi, che nelle rispettive diocesi esercitano la loro particolare autorità, così per esprimere la Sede principale, la madre, e la maestra di tutte le altre, invalse l'uso di chiamare la Sede di Roma, la Sede Apostolica. |
A131000048 |
A questo proposito abbiamo una bella testimonianza di s. Agostino, il quale parlando di due concilii, uno di Cartagine, l'altro di Milevi, celebrati l'anno 416 contro l'eresia di Pelagio, dice: Per questa causa due concilii sono già stati mandati alla sede apostolica, e già ne venne l'approvazione, Roma parlò: la causa è finita: voglia il Cielo che si finisca pur anche l'errore |
A131000048 |
E dove sono le sedi stabilite da s. Giovanni, dove le fondate da s. Giacomo, dove le erette da s. Paolo, dove? passarono e non son più. |
A131000049 |
Le {33 [217]} si dà questo titolo perchè per mezzo di Lei si diffonde la santità a tutte le altre sedi, a tutte le altre chiese particolari, che sono con Lei unite. |
A131000053 |
- Contro dei fautori di divisioni si scaglia acremente s. Pietro nella sua seconda lettera, nella quale li chiama falsi profeti, dottori di menzogna, che si formano un partito colle loro bestemmie e promettendo libertà sono essi schiavi di corruzione |
A131000053 |
I scismatici anche solo perchè non sono più uniti alla Chiesa cattolica, e non sono soggetti all'autorità del Papa, si trovano fuori della strada della salute. |
A131000054 |
Costoro però sono in uno stato meno deplorabile, imperocchè se essi sono fermamente persuasi di trovarsi nella vera religione, se intanto osservano la legge di Dio, e i loro doveri, possono ancora salvarsi. |
A131000055 |
È pur necessario, diceva s. Paolo a quei di Corinto, che vi siano delle eresie, affinchè si conoscano fra voi quelli che sono di buon conto |
A131000060 |
Nella sola città di Londra vi sono più di duecento mila cattolici col loro arcivescovo, che è monsignor Manning, convertitosi egli pure al Cattolicismo l'anno 1851. |
A131000062 |
Si narra che in una notte serena, mirando Lutero il cielo stellato, disse a Catterina sua infelice consorte: Moglie mia, quelle bellezze non sono più {45 [229]} per noi. |
A131000063 |
- I Luterani sono sparsi nella Prussia, nella Danimarca, nella Svezia, nella Sassonia, e in altri piccoli stati della Germania, dove la religione luterana è riconosciuta come religione dello stato, e le altre solo tollerate. |
A131000063 |
A questi giorni {46 [230]} una buona parte di Luterani sono razionalisti, cioè non ammettono in religione se non quello che si può capire colla ragione, negando perciò i divini misteri e la divina rivelazione. |
A131000063 |
Al presente i Luterani sono divisi in più di cento sette le une contrarie alle altre. |
A131000063 |
Essi tuttavia sono d'accordo in certi punti, specialmente nell'avversione al Papa e alla Chiesa Cattolica. |
A131000063 |
Si può dire che fra i Luterani quante sono le teste altrettante sono le diverse opinioni, per la ragione che a ciascuno è fatta facoltà d'interpretare la Santa Scrittura come gli pare e piace, di togliere e di aggiungere, di credere e non credere ciò che gli aggrada. |
A131000063 |
Sono più o meno soggetti ai principi secolari anche {47 [231]} nelle cose spirituali. |
A131000066 |
I Calvinisti sono essi pure divisi in più sètte che professano errori gli uni agli altri contrarii. |
A131000066 |
I principali sono quelli stessi dei Luterani. |
A131000068 |
I nostri stessi ministri sono divisi fra loro, e perciò {52 [236]} non sanno nè ciò che si credano, nè ciò che debbano insegnare agli altri. |
A131000068 |
Ma l'esperienza ci fa vedere che i capi delle due chiese con questa fusione si sono da per se stessi data la zappa sui piedi, perchè congiungendo insieme dottrine fra loro contrarie devesi necessariamente produrre scioglimento e distruzione. |
A131000068 |
Tutte le diverse sette protestanti, sebbene discordi in fatto di opinioni e di dottrina, si sono, specialmente in questi ultimi tempi, di molto avvicinate ed unite, collo scopo di sostenere il vacillante {51 [235]} loro edifizio, che minaccia rovina da tutte parti. |
A131000075 |
Il clero ed il popolo anche oggidì sono in una grande ignoranza. |
A131000076 |
- Giova qui ricordare {59 [243]} che vi ha una parte di greci cattolici i quali sono uniti alla Santa Sede. |
A131000078 |
{61 [245]} Tanta è la trascuratezza che non solo si tralascia di bandire la parola di Dio, ma in molte parocchie non vi sono registri dei battezzati, dei matrimonii, dei defunti. |
A131000082 |
Fra questi ultimi sono tutti i semplici fedeli, ricchi e poveri, re e principi. |
A131000082 |
Ora siccome in una società bene ordinata vi sono non solo quelli che ubbidiscono, ma diversi ordini di cittadini che comandano, diversi {66 [250]} gradi di superiorità gli uni subordinati agli altri; così è pure nella Chiesa di Gesù Cristo. |
A131000082 |
Pertanto nella Chiesa devonsi considerare due classi di persone, quelle cioè che insegnano e comandano, e queste sono nella gerarchia, e la formano; e quelle che obbediscono, e queste sono sotto la gerarchia. |
A131000083 |
Siccome lassù vi sono i serafini, i cherubini, gli angeli, gli arcangeli e altri ordini aventi per Capo Iddio stesso; così nella Chiesa sotto il Sommo Pontefice vi sono i patriarchi, i primati, gli arcivescovi, i vescovi, i preti e gli altri ministri nella medesima guisa. |
A131000084 |
Comincia a dire che nella Chiesa vi sono distinzioni di ministeri, di uffizi: et divisiones ministeriorum sunt |
A131000085 |
Per mezzo di questi diversi gradi i soldati ricevono gli ordini del capo, conoscono il suo volere, sono guidati a combattere i nemici, a difendere la patria, a proteggere la giustizia, la religione. |
A131000085 |
Sotto di questo vengono gli altri generali, i colonnelli, i maggiori, i capitani, i tenenti, gli uffiziali, i sergenti, e i caporali, che sono altrettanti gradi di superiorità gli uni agli altri soggetti, e tutti poi dipendenti dal generalissimo, e dal re stesso. |
A131000086 |
In fine al solo s. Pietro Gesù Cristo affidò la cura non solamente degli agnelli che sono i semplici fedeli, pasce agnos meos, ma dei vescovi stessi, figurati nelle pecore: pasce oves meas |
A131000088 |
Egli solo la riceve direttamente da Gesù Cristo per sè e per tutta la Chiesa, per sè e per tutti i vescovi allorquando è legittimamente eletto Sommo Pontefice; ma tutti gli altri la ricevono da lui quando ne sono preconizzati a vescovi, e la ricevono solo quanto è necessario per amministrare la diocesi, o per disimpegnare quegli uffizi che loro vengono assegnati, ma non già per tutta la Chiesa. |
A131000088 |
La potestà di giurisdizione poi è la facoltà di governare dei sudditi, che sono i fedeli, far delle leggi, decretar delle pene e simili pel bene delle anime, od anche la facoltà di esercitare non solo validamente, ma ancora lecitamente la potestà dell'ordine. |
A131000092 |
Egli difatto circondato da tanti ostacoli, che gli si mettono innanzi anche come a Capo della Chiesa Cattolica, non potrebbe liberamente, come si conviene, governare la Chiesa, provvedere al bene delle anime che gli sono affidate, se non fosse indipendente {81 [265]} da qualsiasi potere civile, da qualsiasi sovrano. |
A131000100 |
Dunque, ripigliò Gesù, i figliuoli sono esenti da ogni tributo. |
A131000100 |
Il che voleva dire: Dunque io, che sono, come tu stesso hai dichiarato, il figliuolo di Dio vivo, non sono obbligato a pagare nulla ai principi della terra. |
A131000100 |
{89 [273]} Come lo vide il Salvatore, al quale ogni cosa era manifesta, lo chiamò a se e gli disse: Dimmi, o Pietro, chi sono quelli che pagano il tributo? sono i figliuoli del re, oppure gli estranei alla famiglia reale? Pietro rispose: Sono gli estranei. |
A131000109 |
Il palazzo del conclave è guardato da molti custodi, i quali con giuramento sono obbligati ad invigilare onde impedire ogni segreta relazione. |
A131000111 |
Giova qui notare che tre sono i modi coi quali si può fare la elezione, cioè per ispirazione o acclamazione, per compromesso, {102 [286]} e per iscrutinio. |
A131000111 |
Tre cardinali sono incaricati a fare lo scrutinio, ossia l'esame delle schede, onde conoscere su quale dei cardinali presenti od assenti sia caduta la elezione. |
A131000112 |
Perciò i Cardinali sono chiamati con questo nome, perchè sono il {106 [290]} sostegno principale della Chiesa, sono i membri più cospicui della ecclesiastica gerarchia, e come li chiama il papa Eugenio IV, sono i perni, ossia i cardini sopra cui dopo il Papa si raggira il governo di tutta la Chiesa. |
A131000112 |
la prudenza, la giustizia, la fortezza e la temperanza si dicono le quattro virtù cardinali, perchè sono come il sostegno di tutte le altre virtù, e sopra di esse aggirasi e si regge ogni opera buona. |
A131000115 |
Ed ecco pertanto 1'origine dei cardinali preti, diaconi, e vescovi, tre ordini in cui sono ancora distinti oggidì questi alti dignitari della Chiesa. |
A131000117 |
Del Papa essi sono i più intimi consiglieri e i {109 [293]} coadiutori. |
A131000117 |
Essi sono chiamati i membri, gli occhi, le parti principali del corpo del Papa. |
A131000118 |
Essi sono eletti dal Papa, il quale li sceglie non più solamente fra il clero romano, come già in antico, ma talora dal clero di altre nazioni, ed anche fra gli ordini religiosi, dando la preferenza alla virtù ed al merito. |
A131000118 |
I tre ordini, in cui è diviso il collegio dei cardinali, sono composti di sei vescovi, di cinquanta preti, e di quattordici diaconi. |
A131000119 |
I cardinali sono obbligati alla residenza in Roma per assistere il sommo Pontefice coi consigli e coll'opera loro, e non se ne possono allontanare, o fermarsi altrove senza permesso del medesimo. |
A131000119 |
Questa è la ragione per cui nei primi secoli nessun vescovo era fatto cardinale, ed anche al presente i cardinali vescovi sono in minor numero che i cardinali preti e diaconi. |
A131000122 |
Anche ie sei città suburbane, che sono Ostia e Velletri unite, Porto e s. Ruffina, Tuscoli o Frascati, Palestrina, Sabina ed Albano godono ciascuna il privilegio di aver per vescovo {113 [297]} un cardinale, che da loro s'intitola. |
A131000124 |
Essi perciò sono» come le pupille, gli orecchi, le parti» nobilissime del sacro Capo; sono» membri suoi principali, dallo Spirito Santo assistiti ed innalzati al» grado altissimo di sostenere insieme» col Romano Pontefice il grave peso» e l'incarico dei popoli.». |
A131000124 |
Terminiamo colle parole del grande pontefice Sisto V. «I cardinali sono» le parti nobilissime della persona» del Papa, sono i principali suoi» membri; e quindi siccome il «Romano Pontefice sulla cattedra di san «Pietro, per comando di Gesù Cristo,» possede 1'apice della suprema «dignità apostolica, così ancora i «cardinali della Santa Romana Chiesa,» i quali rappresentano la persona» dei santi apostoli quando erano» ministri di Gesù Cristo in terra,» servono al romano Pontefice e lo» assistono in qualità di consiglieri {114 [298]} «e di coadiutori nel governare la» Chiesa cattolica. |
A131000125 |
Per la medesima ragione soglionsi pur chiamare patriarchi i fondatori degli ordini religiosi, come san Domenico, s. Francesco, s. Ignazio e altri, perchè sono i padri spirituali, i capi di tutti quelli che abbracciano i loro istituti. |
A131000127 |
Due specie vi sono di patriarchi. |
A131000133 |
Per questa ragione sono anche chiamati patriarchi in partibus infidelium, o Vicarii Apostolici Patriarcali. |
A131000133 |
[47], i quali, prima della dominazione dei Turchi {121 [305]} avvenuta l'anno 1453, erano di residenza e di giurisdizione, ora essendo abolita in quelle parti la gerarchia ecclesiastica, più non lo sono. |
A131000134 |
- Oltre gli accennati patriarchi, altri ancora ve ne sono di minore importanza, gli uni di giurisdizione, gli altri solamente di titolo, come sarebbe quello di Venezia |
A131000134 |
Nell'Oriente vi sono i Patriarchi degli Armeni, dei Caldei, Melchiti, Maroniti, dei Siri, che sono altrettanti popoli parte cattolici, parte scismatici. |
A131000136 |
Dei Primati altri sono di giurisdizione, altri di solo titolo. |
A131000136 |
Essi in dignità sono inferiori ai Patriarchi, e superiori ai metropolitani. |
A131000138 |
Ma siccome la giurisdizione che i metropolitani godevano sui vescovi loro dipendenti era solo di diritto ecclesiastico, così essa per molte ed ottime ragioni fu loro in parte tolta, in parte diminuita dalla Santa Sede, da cui essi l'avevano ricevuta, ed alla quale tutti gli ordini della sacra gerarchia sono soggetti. |
A131000138 |
Tali sono fra gli altri gli arcivescovi di Amalfi, Chieti, Cosenza, Lucca, Spoleto, ecc. |
A131000138 |
Vi sono anche chiese arcivescovili in partibus, che sono egualmente prive di suffraganei; fra le altre sono le seguenti: Aleppo, Calcedonia, Corona, Nazianzo, Nicea, Palmira e altre. |
A131000140 |
Essi sono posti dallo Spirito Santo, dice s. Paolo, a reggere la Chiesa di Dio |
A131000140 |
I vescovi sono i veri successori degli apostoli, e nella sacra loro ordinazione ricevono come quelli il medesimo potere nella Chiesa pel bene dei fedeli. |
A131000140 |
Tali più non sono i singoli vescovi. |
A131000141 |
- I vicari apostolici sono prelati ordinariamente insigniti della dignità vescovile, posti dal Papa al governo dei vicariati apostolici, che sono come diocesi senza vescovo ordinario. |
A131000141 |
Essi sono come vicari della Sede apostolica, della quale fanno le veci in quei luoghi, dove non è stabilita la gerarchia ecclesiastica. |
A131000141 |
non vi sono vescovi propriamente detti, ma diciotto vicari apostolici. |
A131000146 |
Comunque sia, egli è certo che i parochi sono antichissimi nella Chiesa. |
A131000148 |
- Vari sono gli ornamenti del Sommo Pontefice. |
A131000154 |
Molti sono i significati della mitra. |
A131000157 |
Egli però lo concede eziandio ai patriarchi, ai primati ed arcivescovi residenziali, i quali anzi secondo la vigente disciplina non possono esercitare il loro ministero se prima non sono dal papa insigniti di questa pontificale divisa. |
A131000157 |
Quando essi muoiono sono sepolti col Pallio, il quale perciò non si trasmette al successore, che un nuovo ne riceve da Roma. |
A131000159 |
Dopo alcun tempo essi sono tosati, e la lana dalle monache pulita si manda al Papa, che la benedice nel giorno di Pasqua. |
A131000159 |
I pallii così formati sono poi deposti sulla tomba di s. Pietro per indicare che dal principe degli apostoli ricevono i pastori ogni autorità giurisdizionale nella Chiesa. |
A131000159 |
Raccolti poscia dal sepolcro dell'Apostolo i pallii sono in fine benedetti dal Papa la vigilia dei ss. Pietro e Paolo, e mandati secondo il bisogno ai novelli arcivescovi, che dovendone essere insigniti ne fanno domanda. |
A131000161 |
I Papi lo adoperano a fine di mantenere viva l'idea, che era un pescatore quegli, a cui Gesù Cristo diede la supremazia sopra tutta la Chiesa, e del quale essi sono i legittimi successori. |
A131000163 |
Questi significati sono molto bene espressi nel verso che trovasi scritto nel pastorale di s. Saturnino, discepolo degli apostoli, vescovo di Tolosa: Curva trahit quos virga regit, pars ultima pungit. |
A131000170 |
Lo stesso venne praticato nei primi secoli della Chiesa coi vescovi, che sono le prime dignità ecclesiastiche. |
A131000173 |
- Sediari sono detti coloro che portano il Papa nella sedia gestatoria. |
A131000173 |
Essi sono più o meno secondo il tragitto che si deve fare. |
A131000174 |
- I flabelli sono una specie di ventaglio, formati per lo più di penne di pavone, fissi ad un'asta. |
A131000175 |
Essi in questa occasione sono tenuti in mano da due segretari uno per fianco della sedia. |
A131000176 |
{149 [333]} Le occhiute piume, di cui sono formati, indicano quanti occhi sono necessari al Papa, per non perdere di vista il bene di tutto il mondo, e quanto egli debba essere circospetto nelle sue azioni, vedendosi circondato dagli occhi di tutto il popolo, che atternamente lo osserva. |
A131000178 |
Le feste in cui il Papa dà la benedizione dalla loggia sono quattro: Il Giovedì Santo, Pasqua, Ascensione, e l'Assunta. |
don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html |
A132000001 |
Non ho tuttavia potuto oppormi ai consigli di un autorevole personaggio, i cui desideri sono per me un comando. |
A132000007 |
Il sole, la luna, le stelle, l'aria, l'acqua, il fuoco sono tutte cose che un tempo non esistevano. |
A132000008 |
Onde i nostri occhi, i piedi, la bocca, la lingua, le orecchie, le mani sono tutti doni del Signore. |
A132000014 |
Due sono i luoghi, che nell'altra vita stanno a noi preparati: l'inferno, dove si patisce ogni male: il Paradiso, ove si godono tutti i beni. |
A132000027 |
I traviamenti della maggior parte delle giovani sono il frutto delle cattive letture. |
A132000027 |
Questi sono appunto quei libri perversi che guastano lo spirito, corrompono il cuore e spengono insensibilmente tutti i sentimenti più nobili e cristiani. |
A132000028 |
Nè vale il dire: Io sono già promossa assoluta per la santa Comunione: poichè allora eziandio l'anima vostra abbisogna di cibo, come ne abbisogna il corpo; e se voi private l'anima vostra di questo nutrimento, vi mettete a fischio di gravissimo danno spirituale. |
A132000033 |
Non intendo per altro che vi occupiate da mattina a sera senza verun sollievo, poichè vi si concedono volentieri quei divertimenti che non sono peccati. |
A132000036 |
Alcune buone, altre cattive; alcune poi non sono del tutto cattive, ma nemmeno buone. |
A132000036 |
Ma quali sono queste compagne cattive? State attente perchè possiate conoscerle, giacchè molte giovanette debbono alle cattive compagnie la loro rovina. |
A132000036 |
Tutte quelle giovani le quali in vostra presenza non arrossiscono di fare discorsi osceni, proferir parole equivoche o scandalose, mormorazioni, bugie, spergiuri, imprecazioni, oppure cercano d'allontanarvi dalle cose di Chiesa, vi consigliano a rubare, a disobbedire {20 [198]} ai vostri genitori o a trasgredire qualche loro comando, tutte costoro sono compagne cattive, ministre di Satanasso, dalle quali voi dovete guardarvi come dal diavolo stesso. |
A132000036 |
Vi sono tre sorta di compagne. |
A132000038 |
Dirà taluno: Sono tante le cattive compagne, che si dovrebbe andar via dal mondo per fuggirle tutte. |
A132000039 |
Questa verità predicava già s. Paolo, quando diceva che le cose sconce non devonsi nemmeno nominare tra'cristiani, perchè sono la rovina de' buoni costumi: Corrumpunt bonos mores colloquia prava. |
A132000040 |
Pur troppo, o buone giovani, so che vi sono questi luoghi; perciò vi suggerisco il modo per liberarvene senza offendere il Signore. |
A132000040 |
Se sono persone a voi inferiori. |
A132000043 |
Di quanti enormi peccati si aggravano la coscienza quelle giovani, che nella chiesa, nelle strade, nelle scuole, od altrove col vestire immodesto, col portamento svagato danno scandalo e sono ad altri occasione di peccato! Quante sono le persone, da cui sono osservate, altrettanti sono i peccati di cui si rendono colpevoli agli occhi di Dio. |
A132000043 |
Preso egli un giorno un giovinetto per mano si volse alle turbe, che lo ascoltavano, e disse: « Guai a chi dà scandalo ad uno di questi fanciulli, che credono in me; pur troppo ci sono gli scandali nel mondo, ma guai a chi ne dà: {25 [203]} meglio sarebbe che gli si attaccasse una pietra da mulino al collo e si gettasse nel profondo del mare. |
A132000043 |
Quale terribile conto non dovranno dare a Dio nel tremendo giorno del giudizio per essere state causa della perdita di tante anime! Che si dovrà poi dire di quelle giovanotte che, rotto ogni freno, giungono fino ad insegnare la malizia a quelle che sono ancora innocenti? Queste sciagurate odano ciò, che loro dice il Salvatore. |
A132000045 |
Queste sono le cose principali che voi, giovani cristiane, dovete fuggire nel mondo: sono poche ma bastanti perchè possiate formarvi uno stato di vita virtuosa e cristiana. |
A132000046 |
Questi sono chiamati da s. Agostino sacramenti del diavolo e da s. Cipriano invenzioni del demonio, dove non c'è niente di bene e s'impara sempre qualche cosa di male. |
A132000049 |
Al contrario quelle, che si danno ai piaceri, vivono arrabbiate, e si sforzano per trovare la pace nei loro passatempi, ma sono sempre più infelici: Non est pax impiis, dice il Signore. |
A132000049 |
Quanti della mia età erano ieri allegri, benestanti, spiritosi ed oggi sono condotti al sepolcro? Quante mie compagne sono scomparse da questo mondo sul fior degli anni! E non potrebbe accadere a me altrettanto? E quando anco dovessimo faticare alcuni anni pel Signore sulla terra, non saremmo abbondantissimamente compensati da un'eternità di gloria e di piaceri nel Paradiso? Altronde noi vediamo che quelle, le quali vivono in grazia di Dio, sona sempre allegre, ed anche nelle afflizioni hanno il cuor contento. |
A132000051 |
Questa virtù si è come il centro, intorno a cui si raccolgono e si conservano tutti i beni, e se per disgrazia si perde, tutte le virtù sono perdute. |
A132000051 |
Saranno siccome Angeli di Dio, sono parole del Salvatore. |
A132000059 |
Postevi pertanto ginocchioni direte: « Mio Dio, mi pento con tutto il cuore di avervi offeso; fatami {34 [212]} la grazia di ben conoscere le verità, che io sono per meditare. |
A132000062 |
Ricordati che tutti quelli, the sono all'inferno, avevano speranza di emendarsi poi, ed ora sono eternamente perduti. |
A132000064 |
Di' adunque così: Sono creata da Dio per salvarmi l'anima, e la voglio salvare a qualunque costo, e voglio che per l'avvenire l'anima sola sia lo scopo delle mie azioni. |
A132000067 |
In fatti quanti vissero nel peccato colla speranza di convertirsi, e intanto giunse la morte, loro mancò il tempo di aggiustare le cose di coscienza ed ora sono eternamente perduti. |
A132000069 |
Quanti la sera in buona sanità si posero a dormire e la mattina trovaronsi morti! Quanti colpiti da qualche accidente morirono all'istante! poi dove andarono? Se erano in grazia di Dio, beati loro, saranno per sempre felici; al contrario sono eternamente perduti. |
A132000075 |
Allora dirà l'inappellabil Giudice: Chi sei tu? Io sono cristiana, risponderai. |
A132000079 |
Gli occhi sono accecati dal fuoco e dalle tenebre, atterriti dalla vista dei demonii e degli altri dannati. |
A132000079 |
La prima pena che i dannati patiscono nell'inferno si è la pena dei sensi, che sono tormentati da un fuoco orribile che brucia sempre senza mai diminuire. |
A132000079 |
Oh inferno, inferno, quanto sono infelici quelli che vi cadono! Che dici, o figlia, se avessi a morire in questo momento, dove andresti? Se ora non puoi reggere un dito sopra il lume di una candela, non puoi soffrire una scintilla di fuoco sulla mano senza gridare, come potrai reggere tra quelle fiamme per tutta l'eternità? S. Caterina da Siena desiderava {47 [225]} di essere collocata da Dio sulla bocca dell'inferno per impedire colla sua persona che nessuno vi entrasse più e diceva: se i poveri peccatori vedessero la minima di quelle pene che ho veduto io nell'inferno, eleggerebbero di patire dieci volte la morte del corpo, se fosse possibile, anzichè una minima particella di quelle pene per un giorno solo. |
A132000080 |
Si ricorderanno continuamente del motivo, per cui si sono perduti, cioè per un piacere, per un momento di vanagloria, per uno sfogo di passione; questo è quel verme che non muore mai: vermis eorum non moritur. |
A132000082 |
Se un Angelo portasse la nuova ad un dannato, che Iddio lo vuol liberare dall'inferno quando saranno passati tanti milioni di secoli, quante sono le gocce d'acqua, le foglie degli alberi e i granelli di sabbia del mare e della terra, questa nuova porterebbe la più grande consolazione ai dannati, i quali direbbero: È vero che hanno da passare tanti secoli, avranno per altro da finire un giorno. |
A132000083 |
Ah dunque, o giovanetta! ascolta quanto io sono per dirti: Se la coscienza ti rimorde di qualche peccato, va presto a confessarti per cominciare una buona vita; pratica ogni mezzo che ti suggerirà il confessore; se è necessario, fa una confessione generale; prometti di fuggire le occasioni pericolose, di frenare la tua lingua, di star lontana dale {50 [228]} cattive compagne, e se Dio ti chiama anche a lasciare il mondo, arrenditi presto. |
A132000087 |
Ah Gesù mio! sono stati i tanti miei cattivi pensieri, le mie immodestie, che hanno così trafitto il vostro capo adorabile. |
A132000088 |
Oh Maria! i miei peccati sono stati la causa dei vostri dolori. |
A132000089 |
Ecco che queste piaghe, queste lividure, queste spine; questi chiodi, e questa croce sono tutt'opera delle mie iniquità. |
A132000089 |
I crudeli crocifissero Gesù; ma la vera causa di tante pene e della morte di Gesù sono i miei peccati; sono essi che hanno dato la morte a Gesù. |
A132000091 |
Oh come è desiderabile e amabile quel luogo, ove si godono tutti i beni! Il beato non potrà a meno di esclamare: Io sono sazio della gloria del Signore: Satiabor cum apparuerit gloria tua. |
A132000092 |
Oh quanto godono in quel regno dei beati! Sono sempre in allegria, senza infermità, senza dispiaceri e senza affanni che turbino la loro pace, il loro contento. |
A132000093 |
Osserva per altro, o giovane cristiana, che tutti i beni sopra considerati sono un niente paragonati alla grande consolazione che si prova nella vista di Dio. |
A132000093 |
Quale gioia sarà poi mirare non per un istante, ma contemplare per sempre, godere quella faccia che innamora gli angeli e i santi, che abbellisce tutto il Paradiso? E la bellezza e l'amorevolezza di Maria di quanto gaudio non riempirà pure il cuore del beato? Oh sì! quanto sono amabili i tuoi tabernacoli, o Signore! Quam, dilecta tabernacula tua, Domine! Mira, disse Iddio un giorno a s. Teresa dopo averle mostrato un saggio di Paradiso, mira, o figlia, di quanto gran bene si privano i peccatori! non lasciare di dir loro, di quanto gran bene si privano i peccatori. |
A132000094 |
Che grande consolazione sarà la tua, quando ti troverai in Cielo in compagnia dei parenti, degli amici, dei Santi, dei Beati, e dirai: io sono salva e sarò sempre col Signore! Semper cum Domino erimus. |
A132000110 |
Fate, o s. Luigi, che io fugga qual peste l'ozio e quelle compagne, che coi loro pestiferi discorsi sono la rovina dell'anima. |
A132000113 |
Questo si otterrà facilmente, se dispregiando ogni rispetto umano attenderemo alle cose che riguardano all'onor di Dio, e specialmente alla frequenza dei sacramenti della confessione e comunione, che sono i due mezzi più efficaci per vincere il rispetto umano, staccare il nostro cuore dalle cose terrene e innamorarci delle celesti. |
A132000113 |
Se vogliamo anche noi distaccare il nostro cuore dalle vanità del mondo ed affezionarci alle cose di Dio, cominciamo dal disprezzare i beni terreni, che come pungenti spine ci sono d'impedimento alla nostra salute; stimiamo soltanto quello, che giova per condurci alla beata eternità, dicendo con s. Luigi: Ciò, che non è eterno, è un niente: Quod aeternum non est, nihil est. |
A132000127 |
Perchè dunque non consacrare al Signore questo tempo di nostra gioventù, che Egli tanto gradisce? Perchè differire di giorno in giorno ad abbandonare il peccato, e cominciar una vita da fedele cristiano? Tutti quelli, che ora si trovano nell'inferno, avevano volontà di darsi poi una volta a Dio; ma la morte li prevenne, e si sono perduti per sempre. |
A132000135 |
Le cose, che ci possono turbare in punto di morte, sono specialmente i peccati della vita passata e il timore de' castighi divini per l'altra vita. |
A132000144 |
Vi prego di dare una buona giornata a me, ai miei parenti e superiori e a tutti quelli per cui sono obbligata di pregare. |
A132000153 |
Credo, che in Dio vi sono tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo. |
A132000182 |
Ricevete, o Signore, le preghiere che da questo Sacerdote vi sono indirizzate per me. |
A132000183 |
Sono chiari i vostri precetti, e illuminano la mente; la vostra legge è immacolata, e converte le anime. |
A132000183 |
Sono retti i vostri giudizi, e rallegrano il cuore. |
A132000184 |
Io sono pronta, o Signore, a confessare la fede del Vangelo a costo della mia vita professando le grandi verità, che ivi sono contenute. |
A132000197 |
Gesù agnello immacolato, vi supplico ad usare misericordia a me e a tutti gli uomini del mondo, affinchè tutti si convertano a voi, per godere quella vera pace, che provano coloro, i quali sono in grazia vostra. |
A132000212 |
Questa autorità comprendeva certamente eziandio la facoltà di rimettere i peccati; ma volendo parlare in ispecie della confessione, disse precisamente ai suoi Apostoli: « I peccati sono rimessi a quelli « a cui li rimetterete, e saranno ritenuti a quelli « a cui li riterrete ( Joan. |
A132000214 |
E ci sono fondati motivi per temere che a molti invece di essere mezzo di salute sia al contrario motivo di dannazione, perchè si riceve male. |
A132000215 |
Le disposizioni necessarie per fare una buona confessione sono: Esame, Dolore, Proponimento, Confessione e Penitenza. |
A132000215 |
Le più importanti sono il dolore o contrizione e il proponimento. |
A132000219 |
Così quando si detesta il peccato, perchè ci ha cagionato {100 [278]} qualche disgrazia temporale, un castigo, una malattia, la perdita di qualche bene terreno, non sono motivi sufficienti ad un atto di contrizione che valga ad ottenerci il perdono dei peccati. |
A132000238 |
Perciò quante sono le persone, che ascoltarono quei discorsi, altrettanti sono i peccati di scandalo, di cui dobbiamo accusarci. |
A132000240 |
Io non vi offenderò mai più, sono disposta di perdere ogni cosa del mondo piuttostochè ritornare ad offendervi. |
A132000242 |
I caratteri che devono accompagnare questa, accusa dei peccati sono: l'integrità, l'umiltà e la sincerità. |
A132000247 |
Nell'atto stesso che mi vedo colmare di consolazione al pensiero di ciò che era prima e di ciò che ora sono, mi sento, o mio Dio, un odio grave contro al peccato, e col più vivo sentimento dell'anima prometto di non offendervi mai più. |
A132000248 |
Le parole usate dal divin Salvatore nell'istituire il Sacramento dell'Eucarestia sono: Questo è il mio corpo; questo è il mio sangue; le quali parole Gesù comandò che fossero costantemente usate dai suoi sacerdoti a nome suo nel sacrifizio della santa Messa. |
A132000271 |
Altrove egli ci fa le più grandi promesse, se ci accostiamo a cibarci della sua carne: Io sono, egli dice, il pane disceso dal cielo; chi mangia di questo pane, che è la mia carne, vivrà in eterno, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. |
A132000273 |
Alcune soggiungono: Io sono piena d'infermità spirituali, e non oso comunicarmi sovente. |
A132000273 |
Difatto si vede che sono assai più difettose quelle persone, che alla comunione si accostano di rado, che non quelle le quali si accostano con maggior frequenza. |
A132000273 |
Taluna dirà: Io sono troppo peccatrice. |
A132000273 |
» Perciò a quelli {118 [296]} che sono maggiormente soggetti ad incomodi è necessario essere spesso visitati dal medico vero delle nostre anime, che è Gesù Cristo. |
A132000275 |
Dimandato avendo che cosa significavano quelle rose, Gesù disse: Queste rose sono altrettante grazie, che io comparto a coloro, che le vengono a chiedere. |
A132000278 |
I motivi poi di questo culto sono molteplici: 1° perchè Cristo medesimo ci offerse il suo Sacro Cuore come la sede delle sue affezioni: 2° perchè ci è simbolo della sua immensa carità, che egli dimostrò specialmente col permettere che il {122 [300]} S. suo Cuore fosse ferito da una lancia: 3° perchè da questo Cuore siano mossi i fedeli a meditare i dolori di Cristo ed a professargli riconoscenza. |
A132000286 |
Liberate coi vostri meriti o almeno sollevate nel Purgatorio quelle anime afflitte che sono già vostre spose eterne. |
A132000304 |
Sono innumerevoli {131 [309]} i celesti favori che si ottennero colla pratica di questa divozione. |
A132000371 |
Rallegratevi, o Figlia di Dio, per la sublime dignità, a cui foste elevata in Paradiso, perchè tutte le Gerarchie degli Angeli, {152 [330]} degli Arcangeli, dei Troni, delle Dominazioni e di tutti gli Spiriti Beati vi onorano, vi riveriscono e vi riconoscono per Madre del loro Creatore, e ad ogni minimo cenno vi sono obbedientissime. |
A132000372 |
Rallegratevi, o Ancella della SS. Trinità, per quel gran potere, che avete in Paradiso, perchè tutte le grazie che chiedete al vostro Figliuolo vi sono subito concedute; anzi, come dice S. Bernardo, non si concede grazia quaggiù in terra, che non passi per le vostre santissime mani. |
A132000374 |
Rallegratevi, o Speranza de'peccatori, Rifugio dei tribolati, pel gran piacere che provate in Paradiso nel vedere che tutti quelli, che vi lodano e vi riveriscono in questo mondo, sono dall'Eterno Padre premiati colla sua santa grazia in terra, e colla sua immensa gloria in cielo. |
A132000380 |
Pietosissimo custode dell'anima mia, voi che tanto vi umiliaste col venire dal cielo in terra per impiegare il vostro ministero a favore di un essere sì vile quale io sono, fate che possa anch'io acquistare lo spirito di vera umiltà, e sia pienamente persuasa, che da per me non posso nulla senza il vostro aiuto e senza la grazia del mio Signore. |
A132000384 |
Mio Redentore, mio Dio, eccomi ai vostri piedi pentita con tutto il cuore de' miei peccati, perchè sono offesa della vostra somma bontà; voglio piuttosto morire, che ancora offendervi, perchè vi amo sopra ogni cosa. |
A132000401 |
Ah Gesù mio! le mie ricadute nel peccato ne sono la cagione. |
A132000461 |
Indirizzatemi dubbiosa e vacillante, reggetemi nella retta via, che conduce all'eterna vita, giacchè voi siete unica speranza di virtù e di vita, i cui frutti non sono altro che frutti di onore e di onestà. |
A132000486 |
I suoi meriti furono sì alti, la sua santità sì grande, che la stessa santissima Trinità lo elesse a sposo della più pura delle vergini, della più eccellente e più amabile creatura, che è Maria santissima; lo fece custode, e quasi padre di Gesù Cristo vero figlio dell'Eterno Iddio; gli confidò insomma i due tesori più grandi che possedesse il Cielo e la terra, che sono Gesù e Maria. |
A132000487 |
I favori e le grazie grandi, che mediante l'intercessione di questo santo io ho ricevuto da Dio; i pericoli dai quali mi ha liberata sì nell'anima come nel corpo, sono cose maravigliose. |
A132000689 |
Laudate eum in sono tubae: * laudate eum in psalterio et cithara. |
A132001732 |
D. Ci sono i Maomettani, i Protestanti, cioè i Calvinisti, i Luterani e gli Evangelisti, ed avvi la Chiesa Cattolica Romana; in quale di queste società noi possiamo con certezza trovare la vera religione?. |
A132001736 |
D. Quali sono i caratteri, mediante i quali noi possiamo con certezza conoscere la vera Chiesa di Gesù Cristo?. |
A132001737 |
R. I veri caratteri, che ci fanno con certezza conoscere la divinità della Chiesa di Gesù Cristo, sono quattro, cioè: Una, Santa, Cattolica, Apostolica. |
A132001745 |
È Santa per la santità del suo Capo e suo fondatore, che è Gesù Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi sono i sacramenti che pratica; molti santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri da Dio confortati sparsero il loro sangue in testimonianza della Divinità di questa medesima Chiesa. |
A132001752 |
Non sono Una, perchè non hanno la medesima fede, nè la medesima dottrina, nè uno stesso capo. |
A132001753 |
Non sono Sante, perchè rigettano tutti od in parte i sacramenti, da cui solo deriva la vera santità; professano più cose contrarie al Vangelo, ripugnanti a Dio medesimo. |
A132001754 |
Neppure sono cattoliche riguardo al tempo, giacchè {389 [567]} paragonate alla Religione Cattolica contano pochi secoli d'esistenza. |
A132001754 |
Non sono Cattoliche, perchè sono ristrette in alcuni luoghi ed in questi luoghi medesimi cangiano la loro dottrina a seconda dei tempi. |
A132001755 |
Finalmente non sono unite al Romano Pontefice che e successore di s. Pietro Capo e Principe degli Apostoli. |
A132001755 |
Non sono Apostoliche, perchè non professano, anzi rigettano molte cose dagli Apostoli credute ed insegnate. |
A132001757 |
Imperocchè coloro che hanno letto, studiato e confrontato la dottrina che insegna la Chiesa Cattolica oggidì, poterono ad evidenza convincersi che le verità predicate da Gesù Cristo e dagli Apostoli sono quelle stesse, che si predicarono in tutti i tempi, e si predicano presentemente nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana. |
A132001775 |
D. Chi sono i capi dei Protestanti?. |
A132001776 |
R. I capi dei Protestanti sono Calvino e Lutero vissuti alla metà del secolo decimosesto. |
A132001779 |
D. Dunque costoro non sono nella Chiesa di Gesù Cristo?. |
A132001798 |
D. I Principi, i Re e gli altri potentati della terra sono anche soggetti al sommo Pontefice? {395 [573]}. |
A132001799 |
R. i Principi, i Re, e tutti i potentati della terra, fossero anche padroni di tutto il mondo, devono sottomettersi al sommo Pontefice, se vogliono appartenere alla vera Chiesa e salvarsi l'anima; perchè l'autorità di costoro è tutta temporale, e in faccia alla Religione essi sono semplici fedeli obbligati, come gli altri, di obbedire al capo della Religione. |
A132001806 |
Egli è poi cosa chiara che l'autorità di Pietro doveva durare quanto la Chiesa, cioè sino alla fine dei secoli, chè certo il fondamento dee durar quanto l'edifizio che vi sta sopra, e che perciò dopo di lui essa dovea passare nei suoi successori, i quali sono i Romani Pontefici. |
A132001812 |
Perciocchè costoro nel loro cuore sono Cattolici, e se conoscessero bene la Religione Cattolica certamente l'abbraccerebbero. |
A132001812 |
Si possono eziandio salvare coloro, che sono in buona fede, cioè sono fermamente persuasi di {404 [582]} trovarsi nella vera religione. |
A132001826 |
Ma costoro sono in errore, perciocchè tali fatti non furono mai dalla Chiesa nè comandati, nè approvati. |
A132001827 |
Al contrario le storie sono ripiene di fatti di uomini i quali in punto di morte rinunziarono all'eresia per morire nel seno della santa Romana Chiesa per così assicurarsi la eterna salvezza. |
don bosco-la forza della buona educazione.html |
A133000001 |
Forse il lettore dimanderà, se questo episodio contiene fatti veri o verisimile, a cui con lealtà posso rispondere che quanto ivi si narra sono fatti realmente accaduti; fatti quasi tutti veduti o uditi da me medesimo. |
A133000001 |
Noto solamente che questo libro fu modellato sopra un libretto intitolato: Un mari comune il y en a beaucoup, une femme comme il y en a peu cioè: un marito come sono molti: una moglie come sono poche. |
A133000006 |
- Ma cerchiamo almeno un'altra fabbrica, dove non ci siano o siano pochi i soggetti di questa specie, quali sono quelli che lavorano nella fabbrica di cui parlate. |
A133000009 |
Egli farà come ho fatto io; io non sono andato a scuola e son venuto grande e grosso come gli altri. |
A133000009 |
È vero che io so nulla e rimango mortificato quando si pone un affisso e vedo che tutti corrono per leggerlo, mentre io sono costretto a dimandarne ad altri la spiegazione; se poi taluno mi dimanda che cosa è pubblicato, non so rispondere un acca. |
A133000048 |
Iddio buono e l'Angelo custode non sono ottimi compagni?. |
A133000048 |
Una sera gli dissi: non temi di venir fin qui per un tempo sì cattivo e tutto solo? Non sono solo, rispose. |
A133000053 |
Io non sono capace di rispondervi, egli diceva, ma è certo che colui il quale va a confessarsi e non promette di cuore di cangiar vita, egli fa una cattiva confessione; chi tace un peccato al confessore non ottiene il perdono dei peccati e aggiunge un sacrilegio alla sua coscienza. |
A133000054 |
Ricordati sempre, o caro Pietro, che la prima comunione è l'alto più importante della vita, cui bisogna prepararsi lungo tempo prima riformando le cattive abitudini e praticando tutte le virtù compatibili colla tua età, come sono l'ubbidienza, la docilità, l'amore al lavoro, l'assiduità al catechismo, il rispetto e la modestia in Chiesa. |
A133000056 |
- State pure tranquilla, o madre, sono quattro anni che io vado a confessarmi e non ho mai taciuto cosa alcuna al confessore. |
A133000057 |
Quante madri si occupano con premura degli ornamenti del corpo e nulla fanno per l'anima dei loro ragazzi! Che dovremo poi dire di quei genitori che oltre di non occuparsi del bene spirituale ed eterno della propria figliuolanza, sono d'inciampo alla loro eterna salute, dando scandalo coi loro discorsi e colle loro azioni? Che perciò invece di prepararli santamente alla comunione, li avviano infelicemente {21 [295]} alla strada della perdizione? Che terribile conto dovranno poi dare al tribunale di Dio!. |
A133000069 |
Il padre di Pietro fuor di sè per lo stupore andava dicendo tra sè: bisogna proprio che ci sia un'altra felicità oltre di quella che si trova in fondo alla bottiglia; io porto invidia alla contentezza di mio figlio, la sua felicità, la sua contentezza mi sembrano pure e senza mescolanza; al contrario i miei piaceri sono sempre misti a qualche amarezza; perciocchè non è senza sentimento di cattivo umore che io spendo all'osteria quello che potrebbe assai sollevare mia moglie, la quale per altro è così buona, così affabile verso di me malgrado i miei torti. |
A133000078 |
Suo padre lo rimira commosso; egli è immobile, i suoi occhi sono sempre fissi sopra quella figura angelica. |
A133000079 |
Cominciano intanto a leggersi ad alta voce gli atti preparatorii della comunione che sono ripetuti alternativamente dagli altri ragazzi. |
A133000093 |
Io sono qui, egli rispose, ma non {38 [312]} sono dove dovrei essere; quivi non compio i miei doveri, nè faccio quel che dovrei fare. |
A133000094 |
Caccia pertanto via la tua malinconia, allegro: a tua salute, evviva l'allegria: le cose di Chiesa sono buone per le donne e pei ragazzi. |
A133000095 |
Sì: ma mia moglie e il mio ragazzo sono più fortunati di me, perciocchè hanno la loro coscienza tranquilla, ed io sono agitato da pene atroci. |
A133000106 |
Voi, gli dice, mi sembrate oppresso da qualche dolore, raccontatemi le vostre pene, io sono ministro del Dio della consolazione; che cosa potrei fare per sollevarvi?. |
A133000108 |
- Parlate, mio amico, io sono un povero prete che ho già veduto ogni genere di miseria, qualsiasi vicenda umana non mi fa specie alcuna, parlate, apritemi il vostro cuore, voi parlate con un amico. |
A133000111 |
- Ciò non è un tormento, caro mio, è la grazia che vi sollecita, è Dio che vi fa ricordare dei vostri peccati e della sua infinita bontà, sono le preghiere di vostra moglie, e di vostro figlio che salirono al cielo. |
A133000113 |
- Sono forse i compagni che vi rendono la felicità che voi non avete? Osservate a che valgono i vostri compagni. |
A133000114 |
- Voi avete ragione; vedete, mia moglie mi crede all'osteria, io ci fui trascinato da un avanzo di antica abitudine; un compagno mi ha lusingato mio malgrado: io non me ne sono potuto astenere; di poi sono uscito, sono andato qua e là vagando di piazza in contrada finchè trovandomi a caso dinanzi a questa Chiesa io ci sono entrato.... |
A133000118 |
Io vengo dall'osteria, di poi dalla Chiesa, disse Giovanni; io sono andato a dare un addio eterno all'una, nell'altra ho incontrato {45 [319]} il buon direttore che mi ha veduto tutto sconcertato, io gli ho raccontato le mie pene, ed egli mi incoraggi ad applicarvi il rimedio solo ed unico, la confessione. |
A133000125 |
Il lettore certamente desidererà di conoscere la continuazione di questo racconto; ed io di buon grado sono per appagarlo; solo per contenermi in una discreta brevità stimo bene ommettere quanto riguarda ai genitori di Pietro, e tenermi unicamente ai fatti particolari che ad esso riguardano. |
A133000137 |
Questi sono i proponimenti che Pietro fece nella sua prima comunione. |
A133000139 |
Povero me, andava Pietro esclamando, Iddio comanda di santificare i giorni festivi, ed io sono costretto a profanarli; come mai le nostre fatiche potranno essere da Dio benedette! Parlò di questo co' suoi genitori, che provavano ambidue gran ripugnanza nel permettere al loro figlio di perseverare in tale occupazione. |
A133000171 |
Ma non sai, Pietro, che quando interviene una grave causa si può mangiar grasso: quando i miei genitori sono ammalati non badano più al venerdì. |
A133000174 |
Io sono vostro amico, vostro compagno, ma non vostro economo. |
A133000191 |
A questo proposito non voglio passare sotto silenzio un fatto di cui sono stato io medesimo testimonio. |
A133000194 |
- Non tanto, sono andato a fare una commissione pel mio padrone, porto il cilindro di una macchina che si era guastata, e che ora fu fatta aggiustare. |
A133000199 |
Povero me!, andava esclamando l'infermiccio genitore, io mi avvicino alla vecchiaia; la robustezza, la sanità partirono da me; sono incapace di guadagnarmi il vitto; l'unico sostegno era il mio Pietro. |
A133000205 |
- Non piango la tua partenza, io sono cristiana e so quali sono i miei doveri verso Dio e verso la patria! ma {70 [344]} mio caro Pietro, il pensiero che tu hai passato ventun'anni sotto agli occhi miei sempre buono, sempre amante della religione, sempre frequentando i santi Sacramenti, sempre lontano dai cattivi compagni, ora poi che ti veggo partire per andare a far il soldato, dove ci sono tanti pericoli sia da parte delle persone con cui tratterai, sia pei luoghi dove sarai mandato; ah! questo pensiero m'affligge, mi addolora e mi fa temere qualche sinistro per l'anima tua. |
A133000206 |
- Comprendo le vostre pene, o madre, i vostri timori sono fondati. |
A133000206 |
Questa mattina sono andato a fare la mia confessione e la mia comunione e se coll'aiuto di Dio potrò mantenere i proponimenti fatti ed osservare il regime di vita stabilito, sono certo di evitare l'offesa del Signore. |
A133000234 |
Il padrone de' tuoi fratelli non ha più lavoro ed essi sono a casa disoccupati. |
A133000234 |
Quasi tutti gli oggetti di qualche pregio sono al Monte di Pietà. |
A133000235 |
Costoro sono quelli stessi che, avendo ricevuto molti favori da Pietro, vollero fargli il regalo sopracitato di dodici franchi, onde potesse soccorrer alquanto suo padre. |
A133000238 |
Alcuni miei amici fatti consapevoli dei nostri bisogni mi hanno dato dodici franchi da mandarvi; io ne aggiungo altri dodici che sono il risparmio da me fatto in più mesi. |
A133000238 |
Tuttavia ditegli da parte mia che anche in ciò abbiamo di che consolarci; la strada dei fiori e dei piaceri non conduce al cielo; le spine, le tribolazioni, come sono la miseria e le malattie sono speciali segni di benevolenza da parte del Signore che chiama beati i tribolati e beati quelli che soffrono; e li chiama certamente beati pel gran premio che loro tiene preparato in cielo. |
A133000239 |
Ne sono anch'io contento, perchè egli è buono. |
A133000242 |
Dio vi aiuti, o cara madre, salutate tutti i nostri parenti, ed io sono sempre il vostro. |
A133000247 |
I tuoi fratelli sono nuovamente occupati presso ad un buon padrone. |
A133000247 |
Noi qui preghiamo tre volte al giorno per l'anima di tuo padre, {86 [360]} prega anche tu con noi, prega anche per me che sono. |
A133000252 |
Se il Signore disporrà che io possa ritornare a casa, voglio procacciarvi tutte le consolazioni che un buon figlio può procacciare a sua madre: amore, ubbidienza, rispetto, diligenza ne' miei doveri, e quello che so starvi più a cuore, assiduità alle pratiche di religione, sono le cose che fin d'ora vi prometto. |
A133000258 |
Buone nuove, o madre; sono per fare un viaggio senza costo di spesa. |
A133000258 |
Sia che io rimanga qui in Sardegna, sia che ritorni in Piemonte o vada in Turchia sono sempre in questo esiglio in una valle di lagrime, la nostra patria è il cielo. |
A133000259 |
Addio, cara madre, addio, state allegra: io sono sempre il vostro. |
A133000259 |
Non pensate però che io faccia lo sbadato: la prima preparazione fu quella dell'anima e sono pienamente tranquillo di coscienza. |
A133000260 |
Io mi sono adoperato per consolarla osservando che suo figlio era addetto a scrivere e perciò quando fosse andato tra nemici difficilmente sarebbe venuto con loro alle mani, che si consolasse perchè aveva un figlio sì coraggioso e sì virtuoso. |
A133000262 |
Ella mi dimanda se sono ancora bravo, se il mio cuore è ancor buono. |
A133000262 |
Ho già incontrato gravissimi pericoli, ma la Beata Vergine mi ha sempre aiutato, e ne sono uscito fuori senza offesa del Signore. |
A133000262 |
La sola lontananza m'impedisce di recarmi all'Oratorio, ma dica pure a tutti i miei amici, che le regole della compagnia di S. Luigi sono sempre la guida della mia condotta. |
A133000266 |
Del suo viaggio, arrivo e della sua dimora in Crimea per ora non possiamo sapere altro se non quel tanto che egli scrisse in due lettere a sua madre, che sono il compimento di quanto sappiamo di questo virtuoso militare. |
A133000270 |
Dopo sette giorni di cammino sono giunto in un mare molto stretto che chiamano Dardanelli, poi si presentò una grande città detta Costantinopoli. |
A133000270 |
Sono partito dalle spiagge della Sardegna il primo di maggio sopra di un bastimento, che è fatto quasi come le barche che voi vedete sul Po, ma che si può diro cinquanta volto più grosso. |
A133000272 |
I primi ad incontrarci furono gli Inglesi, che ci facevano gesti di amicizia, ma che io non ho capito niente; ciò che ho potuto ritenere sono queste parole; the the italien: the the ilalien pruk: parole che io penso vogliano significare: bravi italiani, bravi!. |
A133000272 |
Sono stato sei giorni a riva, dopo ci fu permesso di sbarcare. |
A133000273 |
Avvi pure un altro nemico e sono i pidocchi, che ognuno studiasi di allontanare. |
A133000273 |
Qualche volta però ci viene a disturbare qualche colpo di fucile o di cannone tirato dai russi per farci paura, i quali però sono da noi motto distanti. |
A133000278 |
Fummo terribilmente assaliti dal colera, quanti de' nostri compagni sono morti! Si dice che il numero dei morti ascenda a due mila e cinquecento; ora però va diminuendo, ma ci sono le febbri putride che è una specie di colera. |
A133000279 |
Io di sanità sto benissimo; manco soltanto di camicie, del resto essendo stato in casa abituato a mangiar male, questo fa che mi adatto a qualsiasi genere di nutrimento; al contrario quelli che sono assuefatti a mangiare e bere bene, patirono chi un male, chi un altro; e non pochi se ne andarono all'altro mondo. |
A133000280 |
Ora non sono più a scrivere col mio superiore, ma sono stato promosso al grado di sergente; il che mi procura maggior stipendio, ma debbo essere in attività di servizio e vivere in campagna cogli altri soldati. |
A133000281 |
Queste sono le ultime notizie che abbiamo del nostro Pietro. |
A133000288 |
Sono queste tre grandi verità, le quali meritano d'essere attentamente considerate. |
don bosco-la nuvoletta del carmelo.html |
A134000004 |
Di fatto, non sono che pochi anni dacchè in Torino fu dedicata una Chiesa all'Augusta Madre del Salvatore sotto il titolo di Aiuto dei Cristiani, e che incominciossi ad onorarcela e farvi ricorso invocandola {4 [452]} con questo grazioso nome, eppure siffatta divozione si è già di tanto divulgata, che ormai non vi è più paese d'Italia, in cui non sia conosciuta. |
A134000005 |
Nè dalle fedeli relazioni delle grazie ricevute puossi tuttavia fare una idea adequata in quanto gran {6 [454]} nomerò siano i favori che Maria Ausiliatrice ottiene tuttodì a suoi divoti; imperocchè la maggior parte di questi è nota a Dio solo, or perchè chi li riceve non sa scriverli, o non può recarsi, personalmente al Santuario per riferirli, or perchè sono grazie spirituali, e talora eziandio perchè non si ha piacere di far conoscere certi mali, e tribolazioni, da cui si fu liberati, per essere segreti di famiglia, e via dicendo. |
A134000005 |
Nè della loro veracità si può muovere dubbioveruno, sia perchè si conservano gelosamente gli originali manoscritti negli archivii del Santuario, sia perchè le relazioni di grazie siffatte sono quasi sempre accompagnate da offerte a benefizio di detta Chiesa, sia ancora perchè coll'offerta materiale va sempre congiunta la preghiera, la confessione e comunione di coloro, che furono beneficati. |
A134000007 |
Tra le molte grazie che si sono ottenute per intercessione di Maria Ausiliatrice credo che ultima non sia quella, che sto per narrare, fatta al mio buon padre nell'età di 82 anni. |
A134000008 |
Ed oh! quale non fu la mia gioia quando lo udii a rispondermi tutto contento e sereno: «Ho passata una notte buona; se va cosi, io sono guarito: oh! dunque io esclamai, la Madonna ci ha fatto la grazia! Cosi era di fatto, e in breve tempo mio padre fu perfettamente ristabilito. |
A134000011 |
Di ciò io sono così convinta, che se non mi fossi già consacrata a Dio, lo farei ora in riconoscenza e per gratitudine verso questa dolce e pietosa Madre. |
A134000023 |
Ritornato il medico, ed esaminato il fatto ne fu altamente maravigliato e disse: di tanti casi simili, che mi sono accaduti, questo è il solo, che io vegga sfuggire alla morte. |
A134000062 |
Il mutamento fu si evidente, che il maestro e condiscepoli ne furono e ne sono tuttavia altamente maravigliati. |
A134000097 |
Le convulzioni che lo accompagnano, l'uso dei sensi che toglie, l'assalire che fa all'improvviso, e in qualunque tempo e luogo, quindi il pericolo che ne conseguita di cadere o nel fuoco, o nell'acqua, o in un precipizio per trovarvi la morte, il terrore che incute negli astanti, la difficoltà, e direi meglio, l'impossibilità di guarirne, sono tutte cose, che danno abbastanza a vedere come egli sia formidabile. |
A134000099 |
Ora io sono pienamente libero, lavoro presso un onesto padrone, e mi guadagno onoratamente il pane colla mia fatica. |
A134000109 |
Dopo questo io sono più che mai convinto essere Maria Ausiliatrice non solamente potente Aiuto dei Cristiani, ma una Madre sempre Clemente e Pia. |
A134000134 |
Appena tre giorni dopo ella abbandonò il letto dicendo: Io sono salva per miracolo. |
A134000137 |
Oggi mediante il suo materno aiuto io sono in perfetta salute. |
A134000137 |
Oh! quanto è utile, anzi necessario avere una persona amica, una madre potente, che dal Cielo ci assista e ci aiuti nel tempo opportuno! Anni sono scrivevasi al direttore della Chiesa di Maria Ausiliatrice quanto segue: «in seguito ad una lesione riportata per una caduta dal convoglio, che il giorno 18 ottobre io toccava presso Serravalle, venni portato moribondo all'ospedale di Gavi. |
A134000174 |
Or non si può dubitare {93 [541]} che Gesù Cristo fosse un padre buono e ricco; ma, di grazia, se invece di lasciarci il suo corpo vero e reale ci avesse lasciato soltanto un pezzo di pane non ci avrebbe egli fatto il dono più ridicolo al mondo? E questo regalo non sarebbe egli stato preso per una burla indegna di un padre siffatto? Sarebbe stato come se un principe ricco e potente prima di spirare, chiamati a se i suoi figli, avesse loro parlato cosi «Figliuoli miei, io vi ho amati finora eccessivamente, e sono pronto tuttavia a morire per amor vostro; ma prima di partirmi da voi io voglio darvi una prova ancor più grande dell'amor mio. |
A134000177 |
Corsi tosto al suo letto, ed ebbi finalmente la dolce consolazione di udirmi a dire: «Le parole, con cui lei mi lasciò l'ultima volta, mi rimasero incancellabili: io sono deciso di riconciliarmi colla Chiosa e con Dio.» Dopo poche parole per iscogliere alcuni dubbii, che ancor gli rimanevano, egli fece e sottoscrisse di proprio pugno la seguente ritrattazione:. |
A134000182 |
Viva adunque Maria! Oh! continui questa pietosa Madre a liberare i cristiani non solo dai mali del corpo, ma dai mali {97 [545]} dell'anima assai più terrìbili, quali sono il peccato, la mala morte, l'inferno. |
A134000182 |
È sentimento unanime che siffatta conversione è dovuta alla intercessione di Maria Ausiliatrice, e io più che ogni altro, per motivi da non pubblicarsi, ne sono cosi convinto, che potrei attestarlo con giuramento. |
A134000196 |
Essa si raccomandò a Maria Ausiliatrice quindici giorni sono, ed ora vede bene, ed è presso che guarita perfettamente. |
A134000236 |
Deh! liberatemi dal peccato e dalle insidie dei miei nemici spirituali e temporali; allontanate da me i castighi, che mi sono meritato colle mie colpe; fatemi in ogni mio bisogno provare gli effetti del vostro amore, e del vostro potere. |
don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html |
A135000012 |
Innumerevoli furono quelli che durante nove generali persecuzioni nell' anfiteatro di Statilio Tauro raccolsero la palma del martirio, ed ora sono in cielo cinti di un aureola gloriosa che niun altro, che non sia martire, può conseguire. |
A135000012 |
Nei primi rappresentavansi i giuochi scenici, come sono le commedie; i secondi erano specialmente destinati all' uso delle caccie e dei combattimenti delle belve. |
A135000016 |
Tal perdita fu attribuita ad un tradimento della famiglia Colonna, onde il popolo sdegnato corse a vendicarsene su questo monumento, e lo distrusse da cima a fondo, rimanendo in piedi soltanto quelle parti che presentavano una solidità insuperabile, e che sono quelle che oggidi rimangono, cioè il recinto delle celle. |
A135000017 |
Il pòrtico viene sostenuto da 46 stupende colonne d' un solo pezzo di granito orientale, e d' ordine corintio: otto sono di fronte e sostengono il cornicione, su cui erari un basso rilievo di bronzo, il quale rappresentava Giove in atto di fulminare i giganti che, secondo la favola, avevano voluto dare la scalata al cielo; le altre sostengono la profondità del portico. |
A135000017 |
La deve finalmente in modo particolare alla Religione, che lo dedicò al culto del vero Dio, come ora sono per narrare. |
A135000017 |
Sei sono le cappelle all' intorno del tempio incavate nella grossezza del muro tre per parte, ciascuna ha due pilastri e due colonne di un solo pezzo di marmo bianco. |
A135000023 |
Vi sono ancora molti altri monumenti antichi e moderni innalzati nel Campo Marzio, e noi parleremo di essi di mano in mano se ne darà occasione nello esporre le azioni de' sommi Pontefici. |
A135000024 |
ben fatto nella persona, avvenente d' aspetto, nemico dell' ozio, avverso a qual siasi compagnia di sfaccendati, affezionato allo studio, amante della fatica, sono doti che contribuirono molto a rendere gloriose le azioni di questo monarca. |
A135000035 |
Costantino sostituendo sul labarum il nome di G. C. alle immagini del paganesimo, ritraeva i soldati da un culto empio, e gli induceva senza sforzo a prestar le loro adorazioni a colui, al quale sono dovute. |
A135000085 |
Ma l' accorto monarca scoprì tosto le loro insidie, e come conobbe lo scopo del loro viaggio esclamò: Pazzi arrabiati che siete? Vi pensate che nelle cose di religione si possa introdurre l' appello comesi fa nei tribunali dei gentili? Costoro sono in grande inganno; vogliono lasciare il giudizio celeste pronunciato a Roma per attenersi al giudizio terrestre, quale appunto è quello che potrei pronunciare io stesso. |
A135000097 |
In certi paesi le Eulogie sono ricordate nella distribuzione di pane o di altri commestibili che soglionsi distribuire ne' giorni festivi dopo la messa che il paroco celebra ed applica pel popolo detta comunemente {66 [238]} messa conventuale. |
A135000097 |
Quasi poi in tutti i paesi le eulogie sono ricordate in quel pane senza lievito colorato detto comunemente carità che si distribuisse sul finir della messa solenne in occasione della festa del santo titolare o del patrono del paese. |
A135000102 |
Ogni tre lustri ovvero quindici anni solevansi fare gli aumenti agli stipendi militari, si rinnovavano le convenzioni con quelli che nuovamente si arruolavano nella milizia; i pubblici contratti, quali sono somministranze militari, pigioni od altro genere di contratto col governo, per via ordinaria erano di quindici in quindici anni. |
A135000105 |
Questi 8 sono gli anni dell' Indizione romana. |
don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html |
A136000052 |
Tuttavia sono ben pagato per la mia diligenza, poichè io arrivo pel primo. |
A136000056 |
Gannio ( furioso ) - Miserabile! usurpare tutti i miei diritti! Le lodi che tu gli dai mi sono come altrettante pugnalate......... Dov'è costui?. |
A136000085 |
Sono appunto sei anni oggidì da che incominciò il dolore di un padre. |
A136000088 |
- Mi ricordo di avere veduto giungere a Odessa, sono forse quattro o cinque anni passati, i servi di un gran Signore romano, che li aveva spediti colà in cerca di un suo figliuolo, e ciò io seppi da queglino stessi, mentre io riceveva, come tanti altri, da loro la limosina. |
A136000101 |
Che volete, la casa è bensì grande ma coloro che l'abitano sono pur molti. |
A136000110 |
È qui dunque che io trarrò l'ultimo mio respiro?... Sono pronto. |
A136000116 |
Potrò {49 [73]} dire che questa bevanda è colà rimasta alcun tempo, e che non ne sono risponsabile. |
A136000117 |
- Confesso che io amo quel mio ospite, le sue parole sono dolci e la sua persona mi fa ricordare una cara immagine. |
A136000142 |
(a parie) - Quanto io sono imbecille! ( ad alta voce ) Un assassino può ben essere un ladro. |
A136000161 |
- Io sono contentissimo della mia stanza, signore. |
A136000174 |
Notate le mie parole: {57 [81]} Quattro angeli sono posti alla guardia delle opere di grazia qui in terra, essi le guidano verso il cielo e quivi le inscrivono. |
A136000188 |
( a parte ) - Quai sublimi pensieri in questo fanciullo! ( ad alta voce ) Le mie speranze sono svanite. |
A136000190 |
Le parole di un giovane e santo pellegrino che dimora fra queste mura mi hanno sostenuto durante cinque anni; ma dieci anni di vane speranze sono ben lunghi! {61 [85]}. |
A136000203 |
- E fino a quando dovrò io strascinare questa si miserabile vita? Cinque {64 [88]} anni già sono trascorsi dal mio ritorno in questa casa. |
A136000254 |
Offendono perciò solo che sono, che esistono. |
A136000265 |
E voi, Procolo, se non mi sono abbassato sufficientemente, parlate, ed io implorerò il vostro perdono. |
A136000289 |
- Vi dirò, signore: quei due si sono messi d'accordo per tormentare la vostra gente, per non lasciar loro nè pace, ne tregua, e debbo confessare che la mia indegnazione, quando voi entraste, mi aveva fatto uscire alquanto dai termini della moderazione. |
A136000311 |
Chi sono io mai per contraddire all'uno o all'altro? Di grazia, riconciliatevi, siate amici. |
A136000315 |
- Sono stato testimonio di tutto quanto si è detto da costoro. |
A136000319 |
E che sono mai la scienza, l'ingegno, il giudizio, se non se lo scrigno {79 [103]} in cui rinchiuderò questo puro diamante. |
A136000319 |
Questi due uomini sono stati brutali in parole ed in fatti verso il vostro ospite. |
A136000385 |
Essa è una città bella sovramodo, le sue case sono magnifiche, {87 [111]} te chiese splendide e gli abitanti di modi cortesi e gentili; nessun'altra in Oriente è tanto celebre per la scienza. |
A136000387 |
Altrove abbondanti sorgenti spargono la scienza per molti canali; ma gli uni aggirandosi nel piano, sono ritenuti da mille attossicati fiori, altri scaturiscono impetuosamente dalla roccia, minacciando di distruggere colla loro violenza la vera fede. |
A136000388 |
- Quali maravigliose disposizioni della provvidenza! Ma ditemi, Sconosciuto, un fanciullo come io sono, che non abbia altro desiderio se non quello d'imparare; potrebbe ritrarne un qualche giovamento e fare qualche bene?. |
A136000389 |
Queste cose sono simili ai torrenti che la state inaridiscono, agli alberi i cui frutti prematuri cadono spesso anzi tempo. |
A136000389 |
Un tal giovane non si può forse paragonare ad un gran manipolo, di cui tutte le spighe sono piene e pesanti? il sole li ha portati a maturità, e la rugiada del cielo li ha riempiuti perchè riescano pane per la vita presente e semenza per la vita futura. |
A136000411 |
( Bibolo e Gannio entrano seguiti da due ladri, e sono tutti quattro diligentemente travestiti, e portano ciascuno un sacco; i due ladri sono armati di coltelli e di pugnali. |
A136000423 |
Così sono pronto. |
A136000429 |
- No, ma me ne sono avveduto quando fuggivano. |
A136000430 |
- Ecco la prova che essi sono passati di colà. |
A136000453 |
- Sì, compassione per me stesso che mi sono lasciato ingannare in tal {101 [125]} guisa. |
A136000460 |
- Ah! adesso lo sento! Angelo del cielo, sono con voi! Avrei potuto soffrire un colpo da un' altra mano, un segno di questa mi uccide. |
A136000486 |
- Dove sono stati rinvenuti?. |
A136000496 |
Ufficiale - Vi è forse accaduta qualche disgrazia, signore? Si sono veduti questi due uomini a fuggire precipitosamente, e non si sono potuti raggiungere che dopo una caccia accanita; due altri hanno preso un' altra strada, e temo assai che essi riescano a sottrarsi ( li scuopre ). |
A136000513 |
- Me disgraziato! Io credeva di aver pensato male di un uomo virtuoso, ed ecco che ora scopro in lui un santo che oltraggiai crudelmente! Andate a supplicare l'imperatore e il Pontefice di non volersi accostare alla dimora di un peccatore qual io sono, fin a tanto che non abbia lavato il mio delitto colle lagrime della confessione. |
A136000514 |
- Non piangete, padre mio, la consolazione verrà; forse quei nostri buoni principi sono inviati appunto per recarvela. |
A136000516 |
- « Io {112 [136]} sono Alessio, figliuolo del Senatore Eufemiano. |
A136000518 |
- Permettete, Signore, che io sia il primo a domandare questo perdono, come sono stato il primo a commettere l'offesa. |
don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html |
A137000029 |
Marziano l'interruppe dicendo: Costoro sono forse altrettanti Dei?. |
A137000030 |
Acacio: No: costoro non sono Dei, ma sono uomini venerabili, a cui il nostro Dio si è manifestato, e quel Dio che loro si manifestò è il vero Dio che i Cristiani adorano e che tutti dobbiamo temere. |
A137000031 |
Marziano proseguì: quale adunque è il suo nome? Acacio citò alcuni dei varii nomi con cui suole essere nominato Iddio nella sacra scrittura; cui tosto soggiunse Marziano: quali chimere sono mai queste tue! lascia le cose invisibili, onora piuttosto gli Dei che tu puoi vedere. |
A137000032 |
Acacio dimandò: quali sono gli Dei che tu mi proponi?. |
A137000057 |
Acacio: Io non sono il loro padrone; il loro vero padrone e Signore è Dio. |
A137000058 |
Marziano allora portò il discorso sopra i preti e prosegui dicendo: Dove sono i tuoi compagni maghi, i dottori di questo errore artificioso?. |
A137000063 |
Comunemente mi chiamano Acacio, ma il mio vero nome è Agatangelo; i miei compagni qui presenti sono Pisone vescovo di Troia e il sacerdote Menandro. |
A137000067 |
Certamente non ignori {18 [18]} che io sono promessa ad Eugenio, e che Aurelio ti dimanda per isposa. |
A137000067 |
Eglino sono ambidue di buon carattere e di ingegno perspicace, perciò ben presto saranno guadagnati a Gesù Cristo. |
A137000067 |
Ella adunque va a trovare la sua compagna e dopo mille segni di amicìzia prese a parlare così: tu sai, mia cara Anatolia, che io sono cristiana come sei tu e che perciò io non sarei giammai per darti un consiglio dannoso. |
A137000068 |
Sono desse che compongono la corte del celeste sposo Cristo Gesù; esse l'accompagnano ovunque in qualità di sue dilette spose. |
A137000069 |
Allora intesi la medesima voce che mi {20 [20]} disse: la verginità è una porpora reale che innalza quelli, che ne sono rivestiti, sopra agli altri e li colloca presso al trono del Divino Agnello. |
A137000069 |
Avendo saputo le sollecitudini che facevansi presso a' miei parenti da Aurelio, io mi sono ritirata nel mio oratorio; e là prostrata dinanzi a Dio feci voto di verginità, risoluta di non voler altro sposo che Gesù Cristo. |
A137000076 |
Voi solo dovete possedermi perchè sono tutta vostra; datemi forza di vincere le insidie del demonio. |
A137000087 |
Fra quelli, che si rifiutarono di prendere parte a quel sacrifizio, sono memorabili sette giovanetti appellati comunemente i Sette Dormienti. |
A137000087 |
I loro nomi sono Massimiano, Malco, Martino, Giovanni, Dionigi, Serapione e Costantino. |
A137000088 |
Noi, rispondevano, abbiamo consacrato la purità del nostro cuore a Dio Creatore del cielo e della terra, e potremo forse indurci a sacrificare agli dei che altro non sono che vanità? L'imperatore in segno di disprezzo comandò che fossero spogliati delle loro nobili e militari divise e tolte loro le collane d'oro. |
A137000092 |
Risvegliati che furono, perchè era di buon mattino, si diedero l'un l'altro il buon giorno sembrando di aver dormito solamente una notte, perchè, sono parola degli atti di questo racconto, le loro carni, i loro abiti non avevano fatto variazione alcuna, come se non fosse passato che un sol giorno. |
A137000093 |
Certamente o che io sono divenuto pazzo, o che un grande inganno è ordito contro ai cristiani, perciò voglio partirmene sull'istante. |
A137000115 |
Fra le cose dette a' suoi preti avvi quanto segue: «Vi scongiuro, o fratelli, di raddoppiare il vostro fervore, a fine di soddisfare ai nostri ed ai vostri doveri; giacchè io sono costretto a rimanere lontano da voi. |
A137000117 |
Quando poi scriveva ai confessori, cioè a coloro che per la fede soffrivano in carcere, loro dimostrava che desiderava ardentemente trovarsi alla loro presenza, e loro diceva: «E che può egli mai esservi di più grato per me che baciare quelle pure mani, che ora sono cariche di catene, per non aver voluto macchiarsi coll'offrire incenso agli idoli, e quelle bocche consacrate dalla chiarissima confessione dell'adorabile nome del Signor nostro Gesù Cristo? Per un momento che avete a patire, non {48 [48]} perdete di mira le ricche corone, le quali, per cosi dire, riposano già sulle vostre teste. |
A137000122 |
Il medesimo dovete far voi per risvegliare il coraggio in quelli che sono caduti, affinchè, qualora se ne desse l'occasione, possano confessare il nome di G. C, e riparare il loro fallo. |
A137000122 |
Quanto alle {51 [51]} vedove od agli infermi, che non possono da se mantenersi, od agli altri che sono in carcere o cacciati dalle case loro, ognuno deve darsi cura per aiutarli. |
A137000127 |
Nè questa deliberazione è nuova tra noi, perciocchè questa severa disciplina, questa fede, qui sono antichissime. |
A137000129 |
L'umiltà, i gemiti, le lagrime sono le armi che devono adoperare. |
A137000129 |
Tutto il mondo è pieno di guasti e di rovine di quelli che sono caduti. |
A137000130 |
Fu massimamente giudicato non doversi fare novità alcuna prima dell' elezione di un vescovo (di un Papa), e tenere sospesi quelli che possono attendere; quelli poi che sono in pericolo di morte, siano assai frequentemente visitati, specialmente se fatta penitenza e dati non dubbi segni di abborrire il loro peccato, mostrano con lagrime e singhiozzi il loro pentimento. |
A137000134 |
Per lo più i perversi sono disaccordi nel fare il male, vanno però d'accordo a combattere la maestra della verità, che è la Chiesa cattolica. |
A137000148 |
S. Cipriano scrisse una lettera a Cornelio, in cui, dopo aver narrato le calunnie e l'audacia di coloro che avevano consacrato vescovo Fortunato, continua il discorso così: «Dopo tali eccessi osano ancora passare il mare e portar lettere da parte dei scismatici alla Cattedra di s. Pietro, che è la Chiesa principale, donde emanò la sacerdotale dignità, senza badare {69 [69]} che quelli a cui si rivolgono sono gli stessi Romani, della cui fede l' Apostolo Paolo fece le più grandi lodi, ed appresso ai quali l'infedeltà non può aver accesso. |
A137000161 |
Tutti i {76 [76]} vescovi sono pastori, ma non si vede che un solo gregge, il quale tutti gli apostoli di comune accordo devono pascere per mostrare che la Chiesa di Cristo è una. |
A137000162 |
La Chiesa è come il sole, i cui raggi sono innumerabili, ma la luce è una sola; è un albero di moltissimi rami, ma di un tronco solo: spezzate uno di questi rami e il ramo tagliato non potrà più ripullulare. |
A137000164 |
È pure detto del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo: questi tre sono una medesima cosa. |
A137000170 |
Già molti nostri fratelli sono stati coronati del martirio. |
A137000170 |
Le cose sono a tal punto che essi non possono nemmen più radunarsi nelle più nascoste critte per ascoltare la santa messa. |
A137000170 |
«Sappi, o fratello carissimo, che l'ala del Signore (la Chiesa), è terribilmente agitata dal vento della persecuzione, e i cristiani sono ovunque oppressi da crudeli tormenti ordinati dagli imperatori. |
A137000179 |
Così tacendo voi avete insegnato quanto si debba temere Iddio e con quale fermezza ognuno debba stare unito a G. C. Avete insegnato come la plebe nei pericoli deve unirsi ai sacerdoti; nelle persecuzioni i fratelli non devono separarsi dai fratelli; avete insegnato che i cristiani quando sono uniti, sono invincibili; imperciocchè quanto si dimanda a Dio insieme da tutti, il Dio della pace lo concede agli uomini pacifici. |
A137000185 |
I divini favori per lo più sono collegati insieme, e chi corrisponde al primo, Dio {92 [92]} abbonda concedendone altri anche maggiori. |
A137000190 |
Vi sono otto lettere di s. Cipriano indirizzate a questo pontefice. |
A137000193 |
Le parti principali del corpo di S. Cornelio sono in Roma; parecchie parti però di esso furono trasportate in varii paesi della cristianità, e furono sempre avute quali sorgenti di benedizioni presso a que' popoli che le hanno possedute. |
A137000193 |
Ma le reliquie che dai cattolici sono tenute come oggetti di tenera divozione, invece dai protestanti sono avute nel massimo disprezzo. |
A137000194 |
Per questi motivi i riformatori, o protestanti o gli evangelici, che sono una cosa sola, cercano tutti i modi per eccitare il disprezzo verso le ceneri di questi amici di Dio; anzi pare che provino gran gusto qualora si presenti l'empia occasione di poter profanare, e, se possono, spezzare e calpestar le reliquie di qualche santo. |
A137000194 |
Sanno essi inoltre che i cattolici prestando ossequio alle reliquie, sentonsi naturalmente portati verso Dio con desiderio d' imitare le azioni di coloro le cui anime sono amiche di Dio e gloriose in Cielo, e le cui ceneri sono oggetto di venerazione sopra la terra. |
A137000200 |
Quando poi dicono che il culto delle reliquie è contrario alla Bibbia, essi asseriscono il contrario di quanto sta scritto nella medesima Bibbia, perchè noi proviamo che tale dottrina è appoggiata sulla Bibbia, e che Dio medesimo ha fatto conoscere con miracoli che egli approva il culto delle reliquie, i quali miracoli sono pure registrati ne' libri santi. |
A137000205 |
Molti miracolosi fatti di tal genere sono registrati nella Bibbia. |
A137000206 |
Ma quello che più importa si è che Dio dimostrò gradimento di tale divozione con luminosi miracoli, i quali sono da Dio operati soltanto in conferma della verità. |
don bosco-la repubblica argentina e la patagonia.html |
A138000019 |
Avuta pertanto la benedizione del S. Padre, mi sono messo in comunicazione col console Argentino in Savona e per di lui opera si trattò coll' Arcivescevo di Buenos-Ayres, col Presidente della {221 [307]} Repubblica Argentina e col Municipio di San Nicolas de Los Arroyos. |
A138000021 |
Alcuni allievi sono figli di genitori che tuttora vivono nei Pampas, mentre alcuni genitori vengono di là per vedere i loro figli, trattando ben anche coi maestri e coi direttori dei medesimi; così ricavo da lettere ricevute pochi giorni sono da S. Nicolas. |
A138000021 |
Le scuole sono regolarmente attivate, la disciplina totalmente religiosa è osservata; Tra gli allievi indigeni sette dei pili grandicelli dimandano di abbracciare lo stato ecclesiastico per andare, dicono essi, a convertire i loro parenti tuttora selvaggi. |
A138000022 |
La messe è copiosa in ogni parte, gli allievi abbondano, sono per altro indispensabili edifici e persone. |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139000011 |
I monti più famosi d'Italia sono le Alpi e gli Apennini. |
A139000014 |
L'Adda, il Mincio e l'Adige alla sinistra ed il Tanaro alla destra del Po, sono i principali affluenti, i quali traendo origine dalle Alpi, mettono foce in questo fiume. |
A139000018 |
Talora è nominata Tirrenia dai Tirreni, che sono i più antichi abitatori d'Italia di cui ci sia rimasta memoria. |
A139000051 |
Gli abitanti d'Alba, i Sabini accorsero in folla a Roma; ma in breve ebbero a pentirsi della {18 [18]} loro curiosità; perciocchè nei grandi spettacoli vi sono grandi pericoli. |
A139000055 |
Romolo così ci insegnò, che ad occuparsi dello Stato sono inabili tutti coloro che o per età o per occupazione non hanno acquistata {20 [20]} la scienza che è indispensabile nel governo dei popoli. |
A139000061 |
Presso gli Etruschi sono particolarmente menzionati gli amatori della musica, detti trombettieri, gli orefici, i fabbri, i tintori, i calzolai, i cuoiai, i metallieri e vasellai. |
A139000084 |
Giunti sulla frontiera del paese dei Latini si fermarono e presero a gridare ad alta voce: «Udite, o dei del cielo, della» terra e degli inferni, noi vi chiamiamo in testimonio» che i Latini sono ingiusti, e siccome essi oltraggiarono» il popolo Romano, così il popolo Romano e noi» dichiariamo loro la guerra.» Dette queste cose gettarono alcune freccie, la cui punta era stata intrisa di sangue, sul territorio nemico, e si ritirarono senza che nessuno osasse arrestarli. |
A139000103 |
Ecco, miei cari, una storia la quale deve insegnarci che i malvagi sono sempre puniti del male che fanno, e tanto più severamente quanto più sono ricchi e potenti. |
A139000132 |
Sono io schiava o libera in questi tuoi alloggiamenti? Forse il destino mi riserbò ad una sì lunga vecchiaia per vedermi un figlio prima esiliato, poi nemico? Come mai ti resse l'animo di mettere a sangue e fuoco quel terreno stesso in cui fosti allevato e nutrito? Me infelice! {44 [44]} Se io non ti avessi generato; Roma non sarebbe saccheggiata. |
A139000143 |
Pure in mezzo a tanta gloria, sul carro dello stesso trionfatore, stava assiso un povero schiavo, il quale a bassa e cupa voce andava ripetendo: ricordati che sei uomo, per avvisarlo che nulla sono le grandezze del mondo senza la virtù, perciò si guardasse bene dal lasciarsi entrare in animo punto d'orgoglio nell'ebbrezza dell'onore. |
A139000149 |
Le sue campagne sono {48 [48]} fertilissime, ed i Romani ne traevano tanti prodotti, che fu molto tempo appellata il granaio di Roma. |
A139000156 |
Alcuni biasimavano l'imprudente confidenza {50 [50]} di Pizia, ma esso rispondeva: Io sono sicuro, che Damone verrà e mi toglierà la gloria di poter morire per lui. |
A139000156 |
Tanto è vero che gli stessi malvagi sono costretti ad ammirare la virtù de' buoni. |
A139000172 |
«Noi, gli risposero, siamo venuti per sapere in che cosa i Chiusini hanno offeso il re dei Galli; poichè in Italia non si muove guerra senza giusto motivo.» Brenno ripigliò: «non sapete che il diritto dei valorosi sta nella spada? i Romani medesimi con quale diritto si sono eglino usurpate molte città? altronde il re di Chiusi ha negato di far parte ai Galli delle terre deserte, le quali i suoi sudditi non possono coltivare.» {55 [55]}. |
A139000190 |
Alla vista di tanti morti e feriti, dicesi che Pirro esclamasse: Se ottengo un'altra vittoria simile a questa, io sono perduto. |
A139000259 |
Sono indicibili i gagliardi sforzi degli assediane, e già i Romani stavano per levare l'assedio quando venne loro in soccorso il tradimento di un certo Farneade generale della cavalleria cartaginese. |
A139000277 |
Mario si avanzò e disse loro: «Chi sono questi vostri fratelli di cui parlate? Sono i Teutoni, risposero.» A tale risposta tutta l'assemblea si mise a ridere; «non vi date pensiero de' vostri fratelli, disse Mario, essi posseggono la terra che noi abbiamo loro dato e l'occuperanno eternamente.» {82 [82]}. |
A139000278 |
«Sono arrivati, soggiunse Mario, eccoli per appunto. |
A139000321 |
Creder si può che i rimorsi da cui era agitato Bruto per l'uccisione del suo amico e benefattore, gli rappresentassero all'immaginazione siffatti fantasmi, poichè i rimorsi sono i più crudeli carnefici dei malvagi. |
A139000321 |
Si narra che qualche tempo prima di questa battaglia, una notte mentre Bruto stava leggendo, ei si vide al fianco un'ombra, la quale da lui interrogata chi fosse, gli rispose: io sono il tuo genio cattivo; ti attendo a Filippi; e che la notte precedente alla pugna, questa di nuovo gli comparve per annunziargli il prossimo suo fine. |
A139000333 |
Ora intrapendiamo la storia dell'impero Romano, che vi tornerà forse più piacevole di quanto abbiamo finora narrato, sia perchè abbiamo più certe e copiose notizie, sia perchè gli avvenimenti sono più dilettevoli e di maggior importanza. |
A139000343 |
Tuttavia non pensatevi che Augusto fosse amato da tutti; ci sono uomini tanto scellerati da attentare alla vita di quelli medesimi che l'hanno data a loro stessi. |
A139000366 |
Così morirono Tiberio e Caligola, principi da tutti maledetti, perchè i malvagi sono temuti in vita, ma odiati dopo morte. |
A139000379 |
Oppresso nella fuga da ardente sete, costretto a bere acqua limacciosa nel cavo della mano esclamò: Sono questi i liquori di Nerone!. |
A139000399 |
Allorchè quelle materie sono poste in moto da un fuoco sotterraneo, e che arde naturalmente in seno alla terra in modo a noi sconosciuto, esse producono scoppii terribili, {117 [117]}. |
A139000402 |
Sua madre gli diceva «fuggi, mio figlio, io sono vecchia ed inferma, avrò {118 [118]} «cara la morte, qualora io sappia che tu sei in luogo «sicuro. |
A139000410 |
Io ben veggo, rispose freddamente Apollonio, che gli dei non ti sono cortesi, perchè tu non sai distinguere i mortali dagli immortali. |
A139000412 |
Mi accorgo che più cose vi arrecano maraviglia, e che perciò vorreste dimandarmi: che cosa sono i maghi? Apollonio disse la verità?. |
A139000417 |
I quattro imperatori, di cui voglio ora parlarvi, sono Nerva, Traiano, Adriano e Antonino, dei quali vi racconterò le principali azioni. |
A139000424 |
Così mentre i malvagi sono tenuti in esecrazione presso ai posteri, i buoni si conservano in grata memoria tra le lodi e le benedizioni. |
A139000434 |
I loro nomi sono Comodo, Settimio Severo, Caracalla, Eliogabalo. |
A139000438 |
Severo se ne accorse, e gli disse accarezzandolo: figlio mio, questi sono altrettanti nemici da cui vi libero. |
A139000451 |
Alessandro lo fece venire alla sua presenza, e gli disse: Ovinio, io vi sono obbligatissimo della buona volontà, colla quale eravate disposto di alleggerirmi di un peso che molto mi opprime. |
A139000465 |
Osservate questi luoghi sopra una carta geografica e vi tornerà di non poco aiuto a ritenere i fatti che sono per raccontarvi. |
A139000521 |
Alle quali parole tutti ad una voce risposero: «Non temete, o principe, voi comandate a cristiani, i più vecchi tra noi sono stati ammaestrati dal gran Costantino, e gli altri da' suoi figli. |
A139000534 |
Ancora oggidì sono chiamati cattolici i veri cristiani che professano la dottrina del Vangelo e sono governati dal Romano Pontefice capo della Chiesa di Gesù Cristo. |
A139000563 |
Voleva tosto il barbaro impadronirsene; «guardati, ripigliò quella coraggiosa donna, guardati di far ciò: questi vasi non sono miei; essi appartengono ai Ss. Apostoli Pietro e Paolo, ai quali furono consacrati. |
A139000601 |
Siccome però gli usi ed i costumi degli antichi italiani ci sono in gran parte sconosciuti e quel poco che ne sappiamo ha strettissima relazione colla Storia Romana; così noi ci limiteremo a notare l'ordine civile de' romani fin dai primi tempi di Roma. |
A139000627 |
Un secolo dopo cioè cento cinquant'anni prima dell'era volgare comparvero le clessidre che sono orologi ad acqua od a polvere. |
A139000638 |
Le monete più antiche di cui si abbia cognizione sono l'asse o soldo romano di rame e del valore di un decimo del denaro corrispondente a cinque centesimi. |
A139000650 |
Le antiche leggi degli italiani non sono molto conosciute. |
A139000761 |
Pipino e Carlo Martello re di Francia, siccome presto sono per raccontarvi, avevano pur fatto dono ai papi di varie città, e Carlomagno solennemente riconobbe e confermò tali donazioni. |
A139000836 |
Ma gli uomini scellerati, capaci di progettare un misfatto, sono altresì abbastanza audaci di mandarlo ad effetto, malgrado ogni perdono, ogni benefizio ricevuto. |
A139000860 |
Per questo i Normanni non trovarono gravi ostacoli a fondare una novella monarchia nel modo che io sono per raccontarvi. |
A139000876 |
Ma perchè meglio comprendiate i fatti che io sono per raccontarvi dovete osservare che da molto tempo i papi unitamente ai vescovi ed ai preti erano quasi i soli nell'Italia e direi in tutto il mondo, i quali conservassero in fiore le scienze e difendessero i popoli dall'oppressione dei barbari; la qual cosa non potendo fare da soli in alcuni gravi casi ricorsero alla protezione di qualche insigne capitano, re o imperatore, per avere appoggio ed aiuto. |
A139000893 |
Anzi un autore tedesco, e quel che è più, protestante, di nome Voit, or sono venticinque anni, pubblicò una vita di questo Papa corredata di tutti i documenti possibili, con cui chiaramente dimostra la ragionevolezza della sua condotta, e non dubita di chiamarlo energico difensore dell'Italia contro all'influenza straniera. |
A139000910 |
Le azioni de' crociati, miei teneri amici, non appartengono propriamente alla storia d'Italia, ma poichè sono cose molto curiose, cui gl'Italiani e gli stessi nostri principi di Savoia presero parte, così io voglio appagare la vostra curiosità col darvi un ragguaglio dell'entrata de' crociati in Gerusalemme. |
A139000922 |
Tuttavia da quel tempo in poi fu sempre lasciato libero a ciascun cristiano di potersi recare a visitare i luoghi santi; e sebbene alcuni di quei sacri luoghi siano oggidì nelle mani degli eretici e degl'infedeli, sono però da loro medesimi tenuti in grande venerazione. |
A139000935 |
Le quali cose sono proibite dalle leggi romane, sono contrarie al Vangelo, alle leggi civili ed alla medesima ragion naturale. |
A139000965 |
Il Papa avendoli tutti radunati nella chiesa di S. Giorgio, ove accorse pure innumerevole popolo, tenne loro il seguente discorso: «Ben vi è nota, cari miei «figli, la persecuzione che la Chiesa ha sofferta per «parte del principe, che più d'ogni altro era obbligato «a difenderla; e senza dubbio voi gemete sul saccheggio «e sulla distruzione delle chiese, sugli incendii, «sugli omicidii, sul diluvio dei delitti che sono la «inevitabile conseguenza della discordia e dell'impunità. |
A139000965 |
È egli possibile «non riconoscere un miracolo dell'Onnipotenza «divina, allorchè si vede un sacerdote disarmato «e curvo, come io sono, sotto al peso degli anni, «trionfare della germanica durezza e vincere senza «guerra un principe formidabile?» Disse poscia come egli non aveva voluto accettare condizioni di pace {271 [271]} senza parteciparle agli alleati, è lodò il religioso coraggio con cui avevano difeso la Chiesa. |
A139000971 |
Le mura delle case, de' palazzi, delle chiese e degli altri edifizi sono per la maggior parte battute dall'onde tranquille de' canali, che dividono le sopra indicate isolette, e sopra i quali si vedono scorrere certe leggiere barchette chiamate gondole. |
A139000998 |
Allora facendo una sortita i Parmigiani assalgono improvvisamente l'esercito imperiale, di cui fanno tal macello, che quelli i quali non sono uccisi, sono costretti a darsi a precipitosa fuga. |
A139001018 |
Il malcontento divenne generale a segno, che scoppiò una ribellione in Palermo per un accidente che sono per raccontarvi. |
A139001022 |
Ricordatevi, giovani miei: chi fa male trova male; al contrario gli uomini dabbene sono sempre rispettati anche fra i maggiori disordini; perchè chi fa bene trova bene. |
A139001038 |
Fu già un tempo che i Pisani soggettaron Amalfi ad orribile saccheggio; ed ora sono eglino stessi costretti a vedere la loro città in preda ai maggiori disastri. |
A139001038 |
Quanto sono terribili i giudizi di Dio!. |
A139001086 |
Ora spero di farvi cosa grata col raccontarvi le principali azioni di due altri letterati, che si possono altresì considerare come due padri della lingua italiana: i loro nomi sono Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca. |
A139001170 |
Ma egli fu vittima di un tradimento siccome sono per raccontarvi. |
A139001307 |
Raffaele disegnò su cartoni quei cento e più quadri di soggetti sacri, poi egli stesso, coll'aiuto de' suoi più periti scolari, li eseguì a fresco su quelle pareti, e sono {381 [381]} oggidì visitati con ammirazione. |
A139001328 |
{388 [388]} Nè case, nè chiese sono rispettate da quei forsennati, che hanno nè patria, nè religione; il medesimo Pontefice, dopo essersi rifuggiate in Castel S. Angelo, cade nelle loro mani e viene esposto ad ogni sorta di oltraggi. |
A139001332 |
Quando poi si avvedeva ch'essi differivano alquanto l'un dall'altro nel segnare le ore, esclamava: «debbo forse maravigliarmi «se non ho mai potuto accordare fra loro gli «uomini, mentre neppure posso regolare nel medesimo «modo questi orologi, i quali non sono altro che «macchine?». |
A139001337 |
Ma comunque siano regolate le cose del pubblico, ci sono sempre degl'invidiosi edei malcontenti. |
A139001352 |
Il mare è sparso di vesti, di tele, di frantumi di navi, di sangue e di corpi sbranati; trentamila Turchi sono morti; ducente delle loro galere vengono in potere dei cristiani. |
A139001370 |
Il Papa, di nome Paolo V, successore di Gregorio decimoterzo, ne fu gravemente inquieto, ed avvisò più volte i Veneziani che non volessero degenerare da' loro maggiori nelle massime di religione; venissero con lui ad un pacifico accordo senza costringerlo ad usare le censure che sono le punizioni di cui la Chiesa suole servirsi in casi estremi. |
A139001378 |
Niuna cosa fece maggiormente temer della sorte di Venezia, quanto il fatto che sono per raccontarvi. |
A139001379 |
Tali ambasciatori sono per ordinario scelti fra i personaggi più ragguardevoli d'ogni regno, si rendono loro tutti gli onori dovuti ai sovrani che rappresentano, e la loro persona è inviolabile e sacra come quella del rispettivo re. |
A139001382 |
In tutte le città, miei teneri amici, è cosa ordinaria trovare un gran numero di ribaldi, i quali, ridotti alla miseria dalla dissolutezza o dal delitto, sono pronti a qualsiasi malvagia azione, purchè riescano a cagionare tumulto, nella speranza che il disordine dia loro qualche mezzo di appropriarsi le spoglie di coloro che la fortuna ha favorito de' suoi beni. |
A139001389 |
I magistrati acconsentono a tutto ciò che ei domandava per sapere il suo secreto; ma appena la trama è rivelata, essi fanno mettere in prigione Giafieri, mandano ad incarcerare Renault ed i suoi complici, prima che nissun indizio faccia sospettar che sono scoperti. |
A139001405 |
Era solito a dire: «Le più belle prerogative di un principe sono dare e perdonare.». |
A139001414 |
Con esso osservò la luna e pel primo riconobbe che le macchie, le quali si scorgono ad occhio nudo nel disco lunare, non altro sono che valli e montagne di cui seppe finanche misurare l'estensione. |
A139001419 |
Io sono stato costretto a {422 [422]} «ritrattare la mia opinione, e in punizione mi furono «proibiti i miei dialoghi, e venni congedato dopo sei «mesi di dimora in Roma. |
A139001423 |
Per esempio le brache stringate {423 [423]} che in alcuni luoghi si portano ancora oggidì, sono state introdotte dagli Spagnuoli in luogo dei calzoni lunghi e larghi che prima si usavano. |
A139001429 |
Il vicerè di Napoli, chiamato conte Arcos, uomo insaziabile, per avere una grossa somma da spedire nella Spagna, siccome eragli stato richiesto, non sapendo a qual cosa aggiungere imposte, stabilì una tassa particolare sulle frutta, che colà sono principal cibo della povera gente. |
A139001431 |
Accorrono a squadre i soldati armati, ma non sono più a tempo, perchè il numero degl'insorti era divenuto immenso, e da tutte {426 [426]} parti acclamano Masaniello per loro capo, e arditamente respingendo i soldati reali, in poche ore diventano padroni della città. |
A139001450 |
Non ostante l'immenso lor numero e gli acquisti già fatti verso la città e la cittadella sono costretti di venire a combattere a corpo a corpo. |
A139001459 |
Questi avvenimenti sono la guerra di Polonia e la successione d'Austria. |
A139001466 |
I Francesi per evitare questi due luoghi pericolosi tentarono un passaggio per un colle detto Assietta, il quale divide la montagna sopra cui sono situate Fenestrelle ed Exilles. |
A139001474 |
Il fatto dell'Assietta e la liberazione di Genova sono gli ultimi avvenimenti della guerra per la successione d'Austria. |
A139001488 |
In questo medesimo secolo vissero due altri celebri personaggi, che io stimo bene di farvi conoscere, perchè spesso udirete a parlar di loro e spesso avrete occasione di ammirare i loro scritti e le loro virtù: sono essi Metastasio e Parini. |
A139001501 |
I drammi e le canzoni del Metastasio sono poesie famose anche oggidì. |
A139001531 |
Una volta era adirato con un giovanetto perchè aveva commesso grave mancanza; ma avendolo un giorno incontrato nell'atto che sosteneva un vecchio e gridava contro di alcuni mascalzoni, da cui questi era stato urtato, Parini ammirò sì bella azione, e si unisce con lui a gridare a quei discoli, e dimenticando la mancanza del giovane, amorevolmente lo abbraccia e gli dice: un momento fa, io ti credeva perverso, ora che sono testimonio della tua pietà pei vecchi, ti giudico capace di molte virtù. |
A139001534 |
Io sono per raccontarvi, miei teneri amici, uno straordinario avvenimento che mise a soqquadro l'Europa, e fece provare alla nostra Italia gran parte degli orrori e delle calamità cui soggiacque ai tempi dei Goti, dei Longobardi, dei Normanni. |
A139001537 |
Le adunanze sono varie secondo i varii gradi, affinchè a tutti non sia egualmente noto il mistero d'iniquità. |
A139001537 |
Mirano a rovesciare la società presente, della quale sono malcontente, perchè non vi trovano un pasto conveniente alla loro ambizione, nè libertà per isfogare le loro passioni. |
A139001537 |
Queste società secreto sono generalmente conosciute sotto al nome di Carbonari, Franchi-muratori ( Franchs-machons ), Giacobini, Illuminati, e presero varii nomi nei varii tempi, ma tutte concordano nel fine. |
A139001537 |
Questo fine ultimo è un secreto pei soli caporioni, gli altri sono distinti in varii gradi, e non conoscono dell'iniqua trama se non quel poco che loro è rivelato; ma tutti si obbligano con giuramento ad eseguire ciecamente quanto loro è comandato dai capi, fosse anche quello di dare una pugnalata all'amico; tutti egualmente si obbligano col loro danaro ad accrescere l'erario della società. |
A139001555 |
I cardinali con molti vescovi erano in prigione o qua o là dispersi, talchè sembrava impossibile che i membri del sacro collegio, che sono i cardinali, si potessero radunare per eleggere un nuovo papa. |
A139001566 |
I fiumi e i laghi sono interamente agghiacciati; le strade e le campagne coperte di grossi ghiacci e di alta neve. |
A139001574 |
Egli fece molte statue in marmo, che sono oggidì, e lo saranno sempre, l'ammirazione di tutti. |
A139001586 |
Ciò non conviene a me, egli diceva, io sono un semplice artista, io amo le belle arti, e solo di esse voglio occuparmi. |
A139001587 |
- Vi appagherò, io amo l'Italia, perchè i miei genitori sono Italiani. |
A139001589 |
- Lo sono di certo, conchiuse Napoleone. |
A139001591 |
Mentre tutti i Romani sono in festa per accogliere il Canova nel suo ritorno, il Papa gli conferisce il titolo di principe, e gli assegna una pensione vitalizia di tremila scudi, circa sedicimila franchi. |
A139001594 |
Centosettantasei lavori uscirono dalla sua officina e sono altrettanti portenti! Si dedicarono a lui otto medaglie mentre {475 [475]} viveva; dopo morte si scrissero di lui più vite. |
A139001607 |
Molti attendevano niente altro che una occasione per ribellarsi; e questa non tardò molto a presentarsi siccome sono per raccontarvi. |
A139001627 |
«Vi ringrazio, disse abbracciandoli, vi ringraziò di tutti i servigi che avete renduti allo stato del pari che alla mia persona; ma non sono più re, il re è Vittorio mio figlio.». |
A139001632 |
Gl'Inglesi, che sono protestanti, i Turchi, che sono avversi al nome cristiano, andavano a gara a far regali e dare segni di stima e di venerazione verso il Pontefice di Roma. |
A139001633 |
Certamente voi direte che il Papa padre di tutti i fedeli cristiani non si sarà determinato a muovere guerra ad alcun popolo, specialmente a popoli cristiani che pure sono suoi figli spirituali. |
A139001636 |
Aver la presidenza del ministero vuol dire esser capo di tutti gli altri ministri, proporre al sovrano ed alle camere dei deputati quelle leggi, che sono reputate necessarie pel bene dello Stato. |
A139001654 |
- Per carità, signor conte, non andate oggi nelle camere; se ci andate siete morto; i congiurati sono già al posto, ed il pugnale vi aspetta. |
A139001660 |
Si dimandano cose che il Papa non può concedere e per questo è assediato nel suo palazzo, le sue guardie ordinarie sono allontanate, i cannoni sono appuntati all'entrata del Quirinale, e si minaccia un terribile saccheggio. |
A139001664 |
Pio IX lo rialzò con bontà, lo strinse teneramente al cuore dicendogli: io sono più fortunato di voi, il padre di famiglia ha ritrovato il suo figlio, non mi lascierete più, non è vero? voi mi amerete come io vi amo? voi {496 [496]} respingerete per l'avvenire le perfide suggestioni dei tristi; me lo promettete?. |
A139001674 |
Del resto io sono Romano, e voi non lo siete. |
A139001674 |
Voi potrete, {500 [500]} è vero, trafiggermi con un pugnale: ma con ciò che farete? nient'altro che togliermi due o tre anni di esistenza, giacchè sono vecchio, ne ho settanta due, perciò la mia vita non può più essere che breve.» Alla coraggiosa franchezza di quel santo vecchio, i rivoluzionari si ritirarono confusi. |
A139001674 |
«Signori, rispose il vecchio venerando, voi venite a congratularvi meco perchè non sono fuggito. |
A139001705 |
Chi sono?. |
A139001708 |
Io so dove si sono rifuggiati. |
A139001719 |
In quanto a me sono pago di aver sostenuto l'onor militare della mia patria, e ristabilito qui l'ordine e la tranquillità, e godo specialmente di aver reso un tale servigio alla chiesa ed a voi che tanto dovete aver sofferto ne' tristi giorni trascorsi.». |
A139001720 |
La milizia ed il clero sono i due grandi corpi chiamati a salvare l'avvenire; uniti dal medesimo vincolo che forma la nostra forza e uniti dalla disciplina; solo nel sentimento religioso e nel rispetto dell'autorità può la società sconcertata trovare forza e salvezza.». |
A139001720 |
La vostra lunga esperienza, la vostra preziosa cognizione dei bisogni del paese sono a me necessarie. |
A139001734 |
Interrogato se non aveva potuto conoscere l'assassino, rispose: «Quella figura non è parmigiana: sono tre giorni che mi perseguita; l'ho veduto starmi da fronte, di dietro e da lato: ma io gli perdono di cuore; e qualora egli venisse scoperto, non voglio che abbia altro castigo che l'esilio; sia fatta la volontà di Dio: io ricevo la morte in penitenza de' miei peccati.» Udito poscia che non vi era più speranza di vita, convocò intorno al suo letto tutti i signori della corte, co' suoi servi e loro chiese perdono dei dispiaceri e dello scandalo che per avventura avesse loro arrecato. |
A139001741 |
Quindi i medici più dotti consigliavano di tenere una vita morigerata e temperante, e purificare la coscienza coi conforti della religione per acquetare i rimorsi che provano quelli che sono aggravati dalla colpa. |
A139001742 |
Sono già quattro anni che molti paesi d'Europa e specialmente d'Italia sono colpiti da questa sciagura. |
A139001755 |
Ma sì grandi sono state le perdite da ambe le parti, che io non saprei dirvi, se nei tempi andati siasi riportata vittoria a così caro prezzo, tanto furono gravi i danni, le perdite degli uni e degli altri. |
A139001766 |
Ci sono bensì ancora altri fatti contemporanei, che meriterebbero di esseredavoi letti; ma essi o non sono ancora compiuti, o vivendo ancora i personaggi a cui si riferiscono, non se ne può parlare convenevolmente. |
A139001768 |
Maestra terribile perchè espone le azioni degli uomini tali quali sono state fatte senza avere alcun riguardo alla dignità, grandezza e ricchezza di coloro a cui si riferiscono. |
A139001779 |
Le principali isole sono Sicilia, Sardegna e Corsica, tutte e tre nel Mediterraneo. |
A139001798 |
Alpi, catena di montagne che separa l'Italia dalla Francia, dalla Svizzera e dall'Alemagna: erano anticamente classificate sotto varie denominazioni: marittime erano quelle che sono più vicino al mare Mediterraneo; Cozie le seguenti fino a Susa; Graie le altre fino al piccolo S. Bernardo: Pennine da questo punto fino al S. Gottardo; Retiche dal S. Gottardo alla Piave; Carniche dalla Piave al Tagliamento; e finalmente Giulie le restanti fino ai confini dell'Istria. |
A139001860 |
Calabresi, popolo che abitava quell'estrema parte dell'Italia nel regno di Napoli, dove ora sono le Calabrie. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000004 |
Altrove parlando di questa storia indicammo i meriti particolari che in sè contiene, e che sono di assai cresciuti nella nuova edizione che annunziamo. |
A140000027 |
I monti d'Italia sono le Alpi e gli Apennini. |
A140000030 |
Alla destra il Tanaro e la Trebbia sono i principali suoi influenti. |
A140000034 |
Talora vien nominata Tirrenia dai Tirreni, che sono forse i più antichi abitatori d'Italia, di cui ci sia rimasta memoria. |
A140000059 |
Di questa ultima sono io ora per parlarvi. |
A140000061 |
Devo qui farvi notare che la stirpe, la nascita di questi due fratelli e la fondazione di Roma sono mischiate di molte favole; ond'io esporrò quanto sembrami più degno di essere creduto nelle storie antiche. |
A140000065 |
Gli abitanti d'Alba e i Sabini accorsero in folla al promesso spettacolo; ma nei grandi spettacoli vi sono spesso grandi pericoli. |
A140000069 |
Romolo cosi ci insegnò, che ad occuparsi dello Stato sono inabili tutti coloro che o per età o per occupazione non hanno acquistata la scienza indisepensabile nel governo dei popoli. |
A140000075 |
Presso gli Etruschi sono particolarmente {25 [25]} menzionati gli amatori della musica, detti trombettieri, gli orefici, i fabbri, i tintori, i calzolai, i cuoiai, i rnetallieri e vasellai. |
A140000080 |
Da essa i giovani sono tratti alla rovina; da essa i tradimenti della patria, i sovvertimenti degli stati, le pratiche segrete coi nemici; nè avvi delitto cui non sia tratto chi è affetto da questo vizio. |
A140000097 |
Giunti sulla frontiera del paese dei Latini si fermarono e presero a gridare ad alta voce: «Udite, o dei del cielo, della terra e degli inferni; noi vi chiamiamo in testimonio, che i Latini sono ingiusti; e siccome essi oltraggiarono il popolo romano, così il popolo romano e noi dichiariamo loro la guerra.» Dette queste parole gettarono sul territorio nemico alcune frecce, le cui punte erano state intrise di sangue, e si ritirarono senza che niuno osasse arrestarli. |
A140000117 |
Ecco, miei cari, una storia la quale deve insegnarci che i malvagi sono ordinariamente puniti del male che fanno, e tanto più severamente quanto più sono ricchi e potenti. |
A140000120 |
I due magistrati prendevano il nome di Consoli da una parola latina, che significa provvedere; poichè il loro officio era appunto di provvedere alla salute della repubblica, vocabolo con cui sono indicati gli affari pubblici o comuni. |
A140000142 |
I domestici corsero ad informarne il loro padrone, il quale da alto stupore compreso si avanzò, chiedendo allo straniero: Chi sei? Allora Coriolano si scoprì e disse: Io sono Coriolano oggetto del tuo odio e della tua stima. |
A140000143 |
Allora Veturia fermatasi gli disse: «Prima di abbracciarti dimmi, se io son venuta a stringere al seno un figlio, oppure un nemico; e se io sono schiava o libera in questi tuoi alloggiamenti. |
A140000152 |
Ciò era per avvisarlo che nulla sono le grandezze del mondo senza la virtù, e che si guardasse bene dal lasciarsi entrare nell'animo punto d'orgoglio tra l'ebbrezza dell'onore. |
A140000160 |
Le sue campagne sono fertilissime, ed i Romani ne traevano tanti prodotti, che fu per molto tempo appellata il granaio di Roma. |
A140000167 |
Alcuni biasimavano l'imprudente confidenza di Pizia, ma egli rispondeva: Io sono sicuro die Damone verrà e mi toglierà la gloria di poter morire per lui. |
A140000167 |
Tanto è vero che gli stessi malvagi sono costretti ad ammirare la virtù dei buoni. |
A140000170 |
Per simil modo conobbe che molte persone sembrano felici, e in tanto hanno segrete pene da cui a guisa di pungenti spade sono trafitte. |
A140000201 |
Alla vista di tanti morti e di tanti feriti dicesi che Pirro esclamasse: Se ottengo un'altra vittoria simile a questa, io sono perduto. |
A140000211 |
Per dare movimento alle navi si fa anche uso di remi, che sono fatti a guisa di lunghe stanghe, colle quali i marinai da ciascun lato del naviglio fendono l'acqua e lo spingono avanti. |
A140000248 |
- Sono io stesso. |
A140000265 |
Sono indicibili i gagliardi sforzi degli assedianti, e già i Romani stavano per levare l'assedio, quando venne loro in soccorso il tradimento di un certo Farneade, generale della cavalleria cartaginese. |
A140000278 |
Mario andò loro incontro e disse: «Chi sono questi vostri fratelli, di cui parlate? Sono i Teutoni, risposero.» Alla quale risposta tutta l'assemblea si mise a ridere. |
A140000279 |
«Sono arrivati, soggiunse Mario: eccoli per l'appunto, e prima di partire voglio che li abbracciate e li salutiate.» Nello stesso tempo fece condurre al loro cospetto i re Teutoni carichi di catene. |
A140000290 |
Ma dopo avere esercitata per due anni la dittatura, e dopo avere con leggi depressa la parte popolare, ordinando che i tribuni non potessero aspirare a pubblici onori, sazio di sangue cittadino rinunziò spontaneamente al potere e ritirossi a Cuma, dove si abbandonò a due vizi turpissimi, quali sono la intemperanza e la disonestà. |
A140000309 |
Si narra che qualche tempo prima di questa battaglia Bruto una notte, mentre stava leggendo, si vide al fianco un'ombra, la quale da lui interrogata chi fosse, gli rispose: Io sono il tuo genio cattivo; ti attendo a Filippi; e che la notte precedente alla pugna questa di nuovo gli comparve per annunziargli il prossimo suo fine. |
A140000309 |
Si può credere che i rimorsi, da cui era agitato Bruto per l'uccisione del suo amico e benefattore, gli rappresentassero all'immaginazione que' fantasmi, poichè i rimorsi sono i più crudeli carnefici dei colpevoli. |
A140000319 |
Ora imprendiamo la storia del Romano impero, che vi tornerà forse più dilettevole di quanto abbiamo finora narrato, sia perchè abbiamo più certe e più copiose notizie, sia perchè gli avvenimenti sono più svariati e di maggior importanza. |
A140000330 |
Ci sono uomini tanto scellerati da attentare alla vita di quelli medesimi, che l'hanno data a loro stessi. |
A140000352 |
Così morirono Tiberio e Caligola, principi da tutti maledetti, perchè i malvagi sono temuti in vita, ma odiati dopo morte. |
A140000362 |
Oppresso nella fuga da ardente sete, e costretto a bere acqua limacciosa nel cavo della mano esclamò: Sono questi i liquori di Nerone!. |
A140000376 |
Allora che quelle materie sono poste in moto da un fuoco sotterraneo, e che arde naturalmente in seno alla terra in modo a noi sconosciuto, esse producono scoppi terribili, mandano fuori da ogni parte, a distanza anche di parecchie miglia, turbini di {104 [104]} cenere, pietre calcinate, bitume bollente, il quale raffreddandosi diventa duro al pari della pietra, e si appella comunemente lava. |
A140000379 |
Madre, rispondevale il generoso figliuolo, io sono risoluto di perire o di scampare con esso voi, nè vi abbandonerò giammai. |
A140000379 |
Sua madre gli diceva: Fuggi, mio figlio, io sono vecchia ed inferma, avrò cara la morte, qualora io sappia che tu sei in luogo sicuro. |
A140000385 |
Io ben veggo, rispose freddamente Apollonio, che gli dei non ti sono cortesi, perchè tu non sai distinguere i mortali dagli immortali. |
A140000387 |
Mi accorgo che più cose vi arrecano maraviglia, e che perciò vorreste dimandarmi: Che cosa sono i maghi? Appollonio disse la verità?. |
A140000390 |
I quattro imperatori, di cui voglio ora parlarvi, sono Nerva, Traiano, Adriano e Antonino, dei quali vi racconterò le principali azioni. |
A140000404 |
I loro nomi sono Comodo, Settimio Severo, Caracalla, Eliogabalo. |
A140000408 |
Severo se ne accorse, e gli disse accarezzandolo: Figlio mio, questi sono altrettanti nemici da cui ti libero. |
A140000419 |
Alessandro il fece venire alla sua presenza e dissegli: Ovinio, io vi sono obbligatissimo della buona volontà, che avevate di alleggerirmi di un peso, da cui mi sento oppresso. |
A140000432 |
Osservate questi luoghi sopra una carta geografica e vi tornerà di non poco aiuto a ritenere i fatti che sono per raccontarvi. |
A140000461 |
Si comportava con massimo rispetto coi ministri del santuario; rendeva loro grande onore, provava grande piacere nell'averli seco, riguardando in loro la maestà di quel Dio, di cui sono ministri. |
A140000471 |
Prima di spirare ebbe i suoi ufficiali intorno al letto, e nel rimirarli afflitti e piangenti, con aria di tranquillità loro {128 [128]} disse: «Vedo con occhio diverso dal vostro la vera felicità; e ben lontano dall'affliggermi, godo assai perchè sono giunto al momento, in cui spero di andarne al possesso.» Diede poscia gli ordini opportuni per mantenere la pace nel suo impero; fecesi dar giuramento solenne dai militari di non mai imprendere cosa alcuna contro alla Chiesa, e morì placidamente. |
A140000492 |
Ancora oggidì sono appellati cattolici i veri cristiani, che professano la dottrina del Vangelo, e sono governati dal romano Pontefice, Capo della Chiesa di Gesù Cristo. |
A140000516 |
Voleva tosto il barbaro impadronirsene: «guardati, gli disse la coraggiosa donna, guardati di far ciò: questi vasi non sono miei, essi appartengono ai santi Apostoli Pietro e Paolo, cui furono consacrati. |
A140000555 |
- Sono detti edili da aede, casa, perchè fra i loro uffizi dovevano avere cura delle fabbriche e degli edifizi in genere. |
A140000556 |
Queste sono le dignità curuli. |
A140000581 |
Un secolo dopo, cioè centocinquantanni prima dell'era volgare, comparvero le clessidre, che sono orologi ad acqua od a polvere. |
A140000606 |
LEGGI. - Le antiche leggi degl'Italiani non sono molto conosciute. |
A140000617 |
Le opere più celebrate in tutta l'antichità in fatto di scienza sono scritte in latino. |
A140000635 |
Teodorico rivolgendo poscia un pietoso sguardo alla genitrice, «signora, le disse, la vostra gloria è legata colla mia; si sa che siete la madre di Teodorico, e tocca a me di mostrare, che sono degno vostro figliuolo.». |
A140000683 |
E per non dilungarci ad altre cose, che dire dei giudizi di onore o duelli che tutti i giorni udiamo farsi tra noi? Miei cari giovanetti, i duelli non sono altro che una continuazione {182 [182]} di quelle lotte, che vi ricordai or ora, essere state solite farsi dai campioni dei Longobardi per sostenere l'onore delle donne e dei deboli. |
A140000702 |
Così i Pontefici acquistarono una città ed un territorio abbastanza grande per essere liberi ed indipendenti a casa loro, ma abbastanza piccolo da non divenire mai potentati tremendi come sono quelli della terra. |
A140000742 |
Tale è l'origine e tali sono le prime glorie di Venezia. |
A140000762 |
Ma gli uomini scellerati, capaci di concepire un misfatto, sono altresì abbastanza audaci di mandarlo ad effetto, malgrado ogni perdono e benefizio ricevuto. |
A140000773 |
Fra i cavalieri sono molto celebri nella storia quelli che {207 [207]} vennero a stabilirsi in Italia sotto al nome di Normanni. |
A140000780 |
Per questo i Normanni non trovarono gravi ostacoli a fondare una novella monarchia nel modo che io sono per raccontarvi. |
A140000792 |
Ma perchè meglio comprendiate i fatti che io sono per narrarvi, dovete osservare che da molto tempo i papi, unitamente ai vescovi ed ai preti, erano quasi i. |
A140000799 |
Fu solenne il momento, in cui il Papa con l'Eucaristia in mano, ricordati a quel principe i delitti che gli erano imputati, pronunziava queste parole: «Per togliere ogni ombra di scandalo voglio che il corpo di nostro Signore, il quale ora prenderò, sia prova della mia innocenza, e che se io sono colpevole Dio mi faccia subitamente morire.». |
A140000818 |
Le azioni dei crociati non appartengono propriamente alla storia d'Italia; ma poichè sono di molto rilievo e ad esse gli Italiani e gli stessi nostri principi di Savoia presero parte, io penso di soddisfare alla vostra curiosità col darvi un breve ragguaglio dell'entrata dei crociati in Gerusalemme. |
A140000828 |
Tuttavia da quel tempo in poi fu sempre lasciato libero ai cristiani di poter visitare la Terra santa; e quantunque alcuni di quei sacri luoghi siano oggidì nelle mani degli eretici o degli infedeli, sono non di meno da loro medesimi tenuti in venerazione. |
A140000864 |
Avendoli tutti radunati nella chiesa di s. Giorgio, ove era accorso anche innumerabile popolo, il Papa tenne loro il seguente discorso: «Ben vi è nota, cari miei figli, la persecuzione che la Chiesa ha sofferto per parte del principe, che più d'ogni altro era obbligato a difenderla; e senza dubbio voi gemete sopra il saccheggio e sulla distruzione delle {232 [232]} chiese, sugli incendi, sugli omicidi, sul diluvio dei delitti, che sono inevitabile conseguenza della discordia e dell'impunità. |
A140000864 |
E egli possibile non riconoscere un miracolo dell'Onnipotenza divina, allora che si vede un sacerdote disarmato e curvo, quale io sono, sotto al peso degli anni, trionfare della germanica durezza è vincere senza guerra un principe sì formidabile?» - Disse poscia come egli non aveva voluto accettare condizioni di pace senza parteciparle agli alleati, e lodò il religioso coraggio, con cui avevano difesa la Chiesa. |
A140000897 |
Allora facendo una sortita i Parmigiani assalgono improvvisamente l'esercito imperiale, di cui fanno tale un macello, che i non uccisi sono costretti a darsi a precipitosa fuga. |
A140000913 |
Il malcontento giunse a segno, che scoppiò una ribellione in Palermo per un accidente che sono per raccontarvi. |
A140000917 |
Ricordatevi, giovani miei, che chi fa male trova male, e che per lo contrario gli uomini dabbene sono sempre rispettati anche fra i maggiori disordini, perchè chi fa bene trova bene. |
A140000929 |
Fu già un tempo che i Pisani soggettarono Amalfi ad orribile saccheggio, ed ora sono eglino stessi costretti a vedere la loro città in preda ai maggiori disastri. |
A140000929 |
Quanto sono terribili i giudizi di Dio!. |
A140000958 |
Il Pontefice pacatamente rispondeva: «Per la fede di Cristo e per la sua Chiesa sono disposto a soffrir volentieri qualsiasi cosa ed anche la morte.». |
A140000967 |
Ora spero di farvi cosa grata col narrarvi le principali azioni di due altri letterati, che si possono altresì considerare come due padri della nostra italiana favella; e questi sono Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca. |
A140000988 |
Voi intanto, o miei amici, ritenete bene a memoria questo grande avvenimento, e notate che quando i disordini e le discordie costringono il romano Pontefice ad allontanarsi da Roma, sono a temersi gravi mali per l'Italia e per la religione. |
A140000989 |
Di tratto questi sono presi: messi alla tortura, confessano il loro misfatto e palesano essere il Doge loro capo. |
A140001054 |
Ma fu vittima d'un tradimento nel modo che sono per raccontarvi. |
A140001056 |
Intanto che questi latti compievansi, i Turchi, di cui sono per parlarvi, avevano obbligato i Veneziani a lunga e pericolosa guerra, ed avevano chiuse molte vie del loro commercio a grave danno di quella repubblica. |
A140001059 |
Un principe dei Turchi, chiamato Maometto II, acceso di sdegno perchè una città dei cristiani (i Turchi sono inimicissimi del cristianesimo) sorgesse ancora quasi in mezzo ai suoi stati, decise di volersene a qualunque costo impadronire. |
A140001108 |
Sull'imbrunire di quel giorno memorabile Colombo salì in una barchetta, tornò alle sue navi, e molti selvaggi onorevolmente lo accompagnarono coi loro canotti, che sono una specie di navi fatte con tronchi di grossi alberi, incavati in modo da potervi navigare. |
A140001171 |
Raffaele disegnò sopra cartoni quei cento e più quadri di soggetti sacri: poi egli stesso coll'aiuto dei suoi più periti scolari li eseguì a fresco su quelle pareti, che sono oggidì visitate con ammirazione. |
A140001195 |
Nè case, nè chiese sono rispettate da quei forsennati, che non hanno nè patria, nè religione. |
A140001209 |
Qui diede molte e grandi prove di valore; ma le forze dell'uomo sono limitate. |
A140001236 |
Il Papa di quel tempo, di nome Paolo V, ne fu gravemente inquieto, ed avvisò più volte i Veneziani, che non volessero degenerare dai loro maggiori; venissero con lui ad un pacifico accordo, senza costringerlo ad usare le censure, che sono le punizioni, di cui la Chiesa suole solamente servirsi in casi estremi. |
A140001241 |
Ma niuna cosa fece temere maggiormente della sorte di Venezia, quanto il fatto che sono per raccontarvi. |
A140001244 |
In qualsiasi città, miei cari amici, è cosa ordinaria trovare un grande numero di ribaldi, i quali ridotti alla miseria dalla dissolutezza o dal delitto, sono pronti a qualsiasi malvagia azione, purchè riescano a cagionare tumulti colla speranza di pescar nel torbido, e appropriarsi le spoglie di coloro, cui la Provvidenza favorì de'suoi beni. |
A140001249 |
I magistrati acconsentono a tutto ciò che egli domanda, per sapere il suo segreto; ma appena la trama è rivelata essi fanno mettere in prigione Giafieri, mandano ad incarcerare Renault ed i suoi complici prima che nissuno indizio faccia sospettare che sono scoperti. |
A140001260 |
Era solito di dire: Le più belle prerogative di un principe sono dare e perdonare. |
A140001268 |
Con questo osservò la luna, pel primo riconobbe che le macchie, le quali si scorgono coi semplici occhi nostri nel disco lunare, non altro sono che valli e montagne, di cui seppe anche misurare l'estensione. |
A140001282 |
Il vicerè di Napoli, chiamato conte Arcos, uomo insaziabile, per avere una grossa somma da spedire alla Spagna, come ne era stato richiesto, non sapendo su che cosa imporre ancora un balzello, stabilì una tassa particolare sulle frutta, che colà sono principale nutrimento della povera gente. |
A140001283 |
Accorrono a squadre i soldati colle armi, ma non sono più a tempo, perchè era divenuto immenso il numero degli insorti; i quali da tutte parti acclamando per capo Masaniello, arditamente respingono i soldati reali e in poche ore diventano padroni della città. |
A140001289 |
Gli stranieri da varie parti giunti ad impadronirsi dei nostri paesi, i diversi loro dialetti, le usanze, le leggi da loro introdotte ed abolite da altri, che sopraggiunsero a combatterli, sono una delle principali cagioni dello scadimento della lingua Italiana, specialmente per {364 [364]} ciò che riguarda il suo colorito, ossia lo stile. |
A140001297 |
Ritornato a Roma pose mano a scrivere molte opere, tra cui sono specialmente commendevoli: L'uomo di lettere, la Ricreazione del saggio, La Geografia, I Simboli trasportati al morale. |
A140001298 |
Vincenzo Monti, di cui fra poco avrò a parlare, dice che tutte queste opere in quanto a lingua sono tanto corrette e fiorite di leggiadrissime locuzioni, che vi si trova da biasimare più presto l'eccesso della eloquenza, che la penuria. |
A140001301 |
Le più celebri sue opere sono: Il Quaresimale, Il Cristiano istituito, L'Incredulo senza scusa e La Manna dell'anima. |
A140001314 |
Non ostante l'immenso numero e gli acquisti già ottenuti verso la città e la cittadella, sono costretti di venire a combattere corpo a corpo. |
A140001324 |
Regnando Carlo Emanuele succedettero due avvenimenti, che cagionarono grandi guerre in tutta Europa e nella stessa nostra Italia; e sono la guerra per la successione di Polonia, e per la successione d'Austria. |
A140001328 |
I Francesi, per evitare questi due luoghi pericolosi, tentarono un passaggio per un colle detto Assietta, il quale divide la montagna, sopra cui sono situati Fenestrelle ed Exilles. |
A140001330 |
Lance, spade, artiglierie sono messe in opera; sassi e macigni si precipitano e si fanno rotolar giù sopra il nemico. |
A140001336 |
Il fatto dell'Assietta e la liberazione di Genova sono gli ultimi avvenimenti della guerra per la successione d'Austria. |
A140001338 |
Fra le cose che renderanno sempre cara la memoria dell'Alberoni fu il collegio a sue spese fondato in Piacenza, dove sono tuttora mantenuti e guidati agli studi gratuitamente sessanta poveri giovani {381 [381]} a benefizio di quella diocesi. |
A140001351 |
I drammi e le canzoni di Metastasio sono certamente degni di grande fama; ma io vi prego a contentarvi di leggere le sole opere sacre, che formano un volume a parte, guardandovi in generale dalle altre come da un veleno, che può produrre le più triste conseguenze sui vostri costumi |
A140001358 |
Una volta erasi adirato con un giovinetto suo scuolaro, perchè aveva commesso grave mancanza; ma avendolo poco stante incontrato nell'atto che sosteneva un vecchio e gridava contro di alcuni mascalzoni, i quali lo avevano urtato, Parini ammirando sì bella azione, si unisce con lui a mortificare que' discoli; dimentica la mancanza del giovine ed amorevolmente lo abbraccia esclamando: Un momento fa io ti credeva perverso; ora che sono testimonio della tua pietà pei vecchi, ti giudico capace di molta virtù. |
A140001360 |
Io sono per raccontarvi, miei cari amici, un fatto straordinario, che mise a soqquadro l'Europa e fece provare alla nostra Italia grande parte degli orrori e delle calamità che già patito aveva ai tempi dei Goti, dei Longobardi e de'Normanni. |
A140001364 |
Mirano cioè a rovesciare la società presente, della quale sono malcontenti, perchè non vi trovano un posto conveniente alla loro ambizione, nè la voluta libertà per secondare le passioni. |
A140001364 |
Per rovinare la società essi lavorano a schiantare la religione, base di ogni convivenza civile, a sbarbicare ogni idea morale dal cuor degli uomini e ad abbattere ogni autorità religiosa e civile, che sono il pontificato romano ed i troni. |
A140001364 |
Queste società segrete sono generalmente conosciute sotto al nome di Carbonari, Franchi-Muratori ( Francsmachons ), di Giacobini e Illuminati, e presero queste varie denominazioni nei vari tempi, ma tutte concordano nel fine. |
A140001364 |
Questo fine ultimo è un segreto riservato ai soli caporioni; gli altri sono distinti in diversi gradi, e non conoscono dell'iniqua trama se non quel poco, che loro è rivelato; ma tutti si obbligano con giuramento ad eseguire ciecamente quanto loro è comandato dai capi, fosse anche pugnalare l'amico. |
A140001364 |
Tutti del pari si obbligano col loro danaro ad accrescere 1' erario della società; e le loro radunanze sono varie, secondo i vari gradi, affinchè a tutti non sia egualmente noto ir mistero di iniquità |
A140001388 |
I cardinali con molti vescovi erano in prigione qua e là dispersi, talchè sembrava impossibile che i membri del sacro collegio, che sono i cardinali, si potessero radunare a fine di eleggere un nuovo Papa. |
A140001401 |
I fiumi ed i laghi sono interamente agghiacciati; le strade e le campagne coperte di grossi ghiacci e di alta neve. |
A140001401 |
Per reggere ai grandi freddi sono necessarie pellicce, abbondanti cibi, buone caserme ed altri ripari; invece l'esercito Napoleonico mancava di tutto. |
A140001431 |
«Vi ringrazio, disse abbracciandoli, vi ringrazio di tutti i servigi, che avete renduti allo stato del pari che alla mia persona; ma non sono più re; il vostro re è mio figliuolo Vittorio Emanuele.» {412 [412]}. |
A140001435 |
Gl'Inglesi, che sono protestanti, i Turchi, che sono ancora più avversi al nome cristiano, andavano a gara nel far regali e dare segni di stima e di venerazione verso il Pontefice di Roma. |
A140001436 |
Certamente voi direte che il Papa, padre di tutti i fedeli cristiani, non fu e non sarà giammai per determinarsi a muovere guerra ad alcuno, tanto meno a popoli cristiani, i quali, a qualunque paese o nazione appartengano, sono sempre suoi figliuoli spirituali. |
A140001455 |
- Per carità, signor conte, non andate oggi alle carnei e; se ci andate siete morto; i congiurati sono già là al posto, ed il pugnale vi aspetta. |
A140001463 |
Pio IX lo rialzò con bontà, lo strinse teneramente al seno dicendogli: Io sono più fortunato di voi; il padre di famiglia ha ritrovato il suo figliuolo; non mi lascierete più, non è {418 [418]} vero? voi mi amerete come io vi amo; voi respingente per l'avvenire le perfide suggestioni dei tristi; me lo promettete?. |
A140001472 |
Del resto io sono romano, e voi non lo siete. |
A140001472 |
Voi potete, {421 [421]} è vero, trafiggermi con un pugnale; ma con ciò che farete? mi terrete due o tre anni di esistenza, giacchè sono vecchio; ma non altro.» Alla coraggiosa franchezza di quel santo vecchio i rivoluzionari si ritirarono confusi. |
A140001472 |
«Signori, rispose l'illustre porporato, voi venite a congratularvi meco, perchè non sono fuggito. |
A140001502 |
G. Chi sono?. |
A140001505 |
M. Io so dove si sono rifugiati. |
A140001516 |
In quanto a me, sono pago di aver sostenuto l'onore militare della mia patria, e ristabilito qui l'ordine eia tranquillità; e godo specialmente di aver reso un tale servigio alla Chiesa ed a voi, che tanto dovete aver sofferto nei tristi giorni trascorsi. |
A140001517 |
La milizia ed il clero sono i due grandi corpi chiamati a salvare l'avvenire. |
A140001517 |
La vostra lunga esperienza, le vostre preziose cognizioni dei bisogni del paese sono a me necessarie. |
A140001530 |
Gli avvenimenti che seguono sono particolari, ma gravi e di tale rilievo, che stimo bene di espcrvene almeno i principali. |
A140001531 |
Interrogato se non aveva potuto conoscere l'assassino, rispose: «Quella figura non è parmigiana; sono tre giorni che mi perseguita; lo vidi starmi di fronte, di dietro e da lato; ma io gli perdono di cuore; e qualora egli venisse scoperto, non voglio che abbia altro castigo che l'esilio. |
A140001534 |
Quindi i medici più dotti consigliavano di tenero una vita costumata e temperante, purificando la coscienza coi conforti della religione, che sola acqueta i rimorsi onde sono tormentati quelli che vivono aggravati dalla colpa. |
A140001535 |
Sono già venticinque anni che molti paesi d'Europa e specialmente l'Italia sono travagliati da cosiffatta sciagura. |
A140001551 |
L'anno 1857 è segnato da un grande terremoto, che desolò parecchie parti d'Italia e particolarmente le contrade più meridionali, dette Calabrie, che sono spesse volte colpite da questo flagello. |
A140001551 |
Tutti sono atterriti dal timore di un grave disastro; quando un'altra scossa più gagliarda scuote le case fin dalle fondamenta. |
A140001557 |
Le comete sono una specie di stelle di forma ovale, formate da una materia vaporosa, che si crede illuminata dal sole. |
A140001568 |
I punti capitali del trattato sono i seguenti: L'imperatore d'Austria cede all'imperatore dei Francesi i suoi diritti sulla Lombardia, eccettuate le fortezze di Mantova e di Peschiera. |
A140001570 |
La qual cosa imprendo tanto più di buon grado, che alcuni di essi forse sono stati da voi personalmente conosciuti. |
A140001577 |
L'autore parlando dell'infallibilità del Papa si esprime così: «L'infallibilità nell' ordine spirituale e la sovranità nell' ordino temporale sono due parole perfettamente sinonime; l'ima e l'altra esprimono un'alta potenza, che domina tutte le altre e da cui tutte derivano. |
A140001582 |
Condusse a fine molte statue che sono oggidì e saranno sempre l'ammirazione di tutti gl'intelligenti. |
A140001596 |
- Vi appagherò, io amo l'Italia perchè i miei genitori sono italiani. |
A140001598 |
- Lo sono di certo, conchiuse Napoleone. |
A140001601 |
Mentre tutti i Romani sono in festa per accogliere il Canova nel suo ritorno, il Papa gli conferisce il titolo di Principe e gli assegna una pensione vitalizia di tremila scudi, che fanno circa sedici mila franchi. |
A140001604 |
Centosettantasei lavori uscirono dalla sua officina e sono altrettanti portenti. |
A140001607 |
Le più celebri di queste opere sono: Le bellezze di Dante; Alcune spiegazioni dei sacri libri; La vita di Gesù Cristo; I fatti degli Apostoli; I fiori di storia ecclesiastica che vengono reputati come preziosi monumenti di eloquenza e di lingua italiana. |
A140001609 |
In simile guisa li istruiva nella religione, mentre tenevali lontani dai pericoli cui sono esposti i giovanetti abbandonati nei dì festivi. |
A140001619 |
Alle parole di madre inferma, di figli affamati, il Monti è commosso, e trattolo in disparte, amico, gli dice, io sono un {460 [460]} povero esiliato e non ti posso aiutare come vorrei; non mi restano che questi due fiorini; dividiamoli, uno per te, l'altro per me. |
A140001626 |
Il curioso incidente, che sono per raccontarvi, cominciò a far conoscere chi egli fosse. |
A140001633 |
Laonde, fatto calcolo, dei principali dialetti che sono annessi alle lingue principali che sapeva, possiamo dire, che il Mezzofanti conosceva, scriveva e parlava oltre trecento lingue diverse. |
A140001634 |
Più volte fu interrogato come mai avesse potuto giungere {465 [465]} ad arricchirsi la mento di tanto estese e varie cognizioni, ed egli con semplicità soleva rispondere: Io sono di avviso che Iddio siasi compiaciuto di concedermi sì gran dono, perchè io nel richiesi non per la vana e meschina gloria mondana, ma per la salute delle anime. |
A140001643 |
Parlando più tardi dello Spielberg egli soleva dire: «Delle passate sciagure e della contentezza presente, come di tutto il bene e di tutto il male che mi era serbato sia benedetta la Provvidenza, della quale gli uomini e le cose, {469 [469]} si voglia o non si voglia, sono mirabili strumenti che ella ga adoperare a fini dègni di sè.». |
A140001647 |
Due sorta di riposo ci sono, rispondevami il degno sacerdote: il riposo delle anime forti, e quello dei pusillanimi; quest'ultimo è indegno di voi, è indegno di un cristiano. |
A140001649 |
Queste ragioni non mi avevano ancora indotto a promettere formalmente di ubbidire, e chiesi tempo a riflettere; ma ogni volta che io incontrava il buon vecchio, ei stringevami la mano, come per trasfondere in me la sua energia; poi alzava due dita ripetendo: Vi sono due sorta di riposo, scegliete.». |
A140001660 |
Come adunque gli fu partecipato che quelle operette erano state proibite, senza dar segno di risentimento rispose colle seguenti cristiane parole: «Coi sentimenti del figliuolo più devoto ed obbediente alla santa Sede, quale per grazia di Dio sono sempre stato di. |
A140001660 |
cuore, e me ne sono anche pubblicamente professato, io dichiaro di sottomettermi alla proibizione delle nominate operette puramente e semplicemente e in ogni miglior modo possibile, pregando di assicurare di ciò il Santo Padre e la Sacra Congregazione.» Di più scongiurò pubblicamente alcuni a non cercare di difenderlo con pubbliche apologie, facendo loro intendere quale dispiacere simile difesa gli recherebbe. |
A140001662 |
Omettendo quelli de'tempi andati noi parleremo di alcuni che vissero nella nostra età, quali sono, Boucheron, Paravia e Peyron. |
A140001670 |
Le principali opere pubblicate dal Paravia sono due volumi di Lezioni di varia letteratura ed altri due di Storia subalpina; le Lezioni accademiche sulla epigrafìa volgare; le Memorie veneziane, le Piemontesi di letteratura e di storia; due volumi che hanno per titolo: Carlo Alberto e il suo regno; le vite di parecchi uomini illustri, le allocuzioni e i discorsi recitati nei più lieti o luttuosi avvenimenti contemporanei; il volume in cui furono raccolte le iscrizioni italiane ch'egli dettò; quello della Vita e delle opere di Cesare Saluzzo, e parecchie altre prose e poesie. |
A140001672 |
Egli aveva il coraggio delle sue opinioni, gli scritti suoi già pubblicati lo dipingono quale egli fu davvero, e più vivamente e meglio ancora appariranno appena si daranno alla luce le cose inedite ch'ei lasciò, e sono già ordinate, e religiosamente custodite da un suo riconoscente amico |
A140001684 |
Io sono convinto che essa è la sola morale santa e ragionata; che ogni corruttela viene anzi dal trasgredirla, dal non conoscerla o dall'intepretarla a rovescio; che è impossibile trovare contro di essa un argomento valido; ed ho qui esposte le ragioni, per cui non ritengo tale alcuno di quelli addotti dall'illustre autore di quella storia.». |
A140001685 |
Fece conoscere ancora la sua fede colla pubblicazione nel 1813 degli Inni sacri, che sono forse i più belli che possegga l'italiana letteratura. |
A140001690 |
Io avrei ancora dovuto parlarvi di molti altri sommi personaggi, che illustrarono questi nostri ultimi tempi, come sono il cardinale Gerdil; il cardinale Costa; il canonico Cottolengo, fondatore dell'Opera maravigliosa, detta Piccola Casa della Provvidenza; Cesare Balbo; il barone Sallier della Torre. |
A140001690 |
Ma di costoro sono stampati libri a parte. |
A140001692 |
Maestra terribile, perchè espone le azioni degli uomini tali quali sono state fatte, senza avere alcun riguardo alla dignità, grandezza e ricchezza di coloro, a cui sì riferiscono. |
A140001755 |
- Pubblicazione del Sillabo in cui sono messi in luce i principali errori del nostro secolo. |
A140001851 |
- 3 aprile - 150,000 comunisti di Parigi assalgono Versailles - ne sono respinti. |
A140001879 |
- Il Governo Francese apre la sottoscrizione per un prestito di tre miliardi, e gliene sono offerti 43. |
A140001897 |
- I fiumi che nell'Italia centrale scorrono dagli Apennini al mar Tirreno sono l' Arnus (Arno), Umbro (Umbrone), Tiberis (Tevere), Liris (Garigliano) e Vulturnus (Volturno). |
A140001906 |
I fiumi principali sono il Frento (Fortore) l' Aufidus (Offanto), che si scaricano nell'Adriatico, il Bradanus (Bradano) che si scarica nel golfo di Taranto e il Silarus (Sele), che si scarica nel mar Tirreno. |
don bosco-le scuole di beneficenza dell-oratorio di s. francesco di sales in torino.html |
A143000001 |
4° della legge sul Consiglio di Stato 20 marzo 1865, allegato D, il Sacerdote {9 [451]} Bosco fa umile ricorso a V.M. per un affare, in cui sono implicate le sorti di migliaia di ragazzi abbandonati, e non lievi interessi della religione, della moralità e della patria. |
A143000006 |
In siffatta maniera si poterono secondare le propensioni de' nostri giovani, e organizzare un sistema educativo conveniente ad un Istituto, che in breve tempo giunse a raccogliere ben novecento giovanetti, che tanti appunto al presente sono gli allievi del nostro Ospizio. |
A143000041 |
Le persone che insegnano a titolo gratuito nelle scuole festive pei fanciulli poveri, o nelle scuole elementari per gli adulti od in quelle dove si fanno corsi speciali tecnici per gli artieri, sono dispensati dal far constare la loro idoneità. |
A143000042 |
Ma siccome in questo stesso titolo è compreso il capo degli articoli riguardanti le scuole normali, che non appartengono di sicuro all'istruzione elementare, perciò se non sono richiesti {16 [464]} i titoli legali a chi insegni a titolo gratuito in iscuole tecniche, che costituiscono il primo grado dell'insegnamento secondario tecnico, ragion vuole che fruisca della stessa concessione chi insegna a titolo gratuito in iscuole ginnasiali che formano il primo grado dell'insegnamento secondario classico. |
A143000047 |
247 della legge Casati sono prescritte le formalità che deve compiere chiunque voglia aprire legalmente un ginnasio privato. |
A143000051 |
1° La legge Casati a guarentigia del libero insegnamento sancisce che un istituto privato, in cui le diverse materie sono affidate ad insegnanti patentati, non possa essere chiuso, se non per gravi cagioni, che offendano, o la morale, o le patrie istituzioni, o l'igiene. |
A143000055 |
I Consigli scolastici provinciali, quali funzionano oggidì e come vennero costituiti giusta il reale decreto 22 settembre 1867, sono privi di ogni fondamento legale, perchè contrario all'art. |
A143000057 |
2° Che le sue scuole non sono altrimenti un ginnasio privato annesso al medesimo, come dice il decreto di chiusura, ma scuole destinate a completare 1'educazione dei poveri giovani in esso {23 [471]} ricoverati, e ne formano parte integrante. |
A143000087 |
Come consta dai Registri esistenti in questa Direzione, sono presso a poco soddisfacenti egualmente i risultati degli esami, che da 12 anni e più gli alunni del detto collegio sostennero per la licenza in questo Regio Ginnasio, prima diretto dai Cavalieri Cavallero e Liveriero, e in questi ultimi otto anni da me sottoscritto; e per debito di giustizia aggiungo che le Giunte degli esami di Licenza ogni anno nominate dal Consiglio provinciale furono sempre variate, anche dietro particolare mia istanza al Regio Provveditore, e tutte si sono sempre dichiarate satisfatte non poco dell'esito degli esami degli alunni provenienti dall'Istituto Salesiano, che sostennero sempre con onore il paragone cogli allievi di altri Collegi. |
A143000087 |
Perocchè non posso tacere che quando nei primi anni si dimostravano più deficienti in alcuna materia, le osservazioni di questa direzione furono sempre accolte in buona parte dai Superiori di queir Istituto, e se ne vantaggiarono, mandando l'anno appresso giovani meglio preparati anche in quel ramo speciale; tanto che i risultati degli ultimi anni sono soddisfacenti per tutte le materie, e in alcuna parte ottimi. |
A143000090 |
Secondo il suo suggerimento mi sono recato in compagnia del Prof. D. Durando a parlare col R. Prefetto per sentire dalla sua bocca quali siano i suoi voleri relativamente al Decreto di chiusura. |
don bosco-lettera del sacerdote d. giovanni bosco al p. alessandro checcucci d.s.p..html |
A144000001 |
Con quanto vivi e sinceri sensi di gioia e di compiacenza visitai mesi sono il vostro Collegio Nazareno, con altrettanto e maggior dolore ho inteso la terribile Sciagura che ha colpito la Città d'Albano, dove il Collegio stesso, erasi ridotto in quel suo magnifico locale, a temperare gli estivi calori di Roma, ed a passarvi, secondo il costume, le ferie autunnali. |
don bosco-lotteria d-oggetti boccalandro pietro.html |
A146000005 |
Fra questi giovani se ne incontrano parecchi i quali sono talmente poveri ed abbandonati, che non potrebbero avviarsi ad alcun mestiere senza dar loro alloggio, vitto e vestito. |
A146000005 |
Ivi sono trattenuti con oneste {1 [247]} e piacevole ricreazione dopo aver soddisfatto ai doveri di Religione, e si allettano con premii, con un po' di ginnastica e con le scuole Un ragguardevole numero di Sacerdoti, chierici e di pii signori vengono solleciti a prestar l' opera loro col fare il Catechismo, col vegliare che compiano i loro doveri nelle rispettive officine lungo la settimana, e collocando presso ad onesto padrone coloro che fossero disoccupati. |
A146000006 |
I giovanetti accolti in questa casa sono divisi in due categorie, studenti ed artigiani |
A146000006 |
Le spese dei fitti dai rispettivi locali, la manutenzione delle scuole, somministrare quanto occorre pel divin culto delle tre Chiese, N.provvedere ai bisogni più urgenti di alcuni, dar pane ai ricoverati, estinguere un debito dovutosi contrarre nella costruzione di un tratto di casa, continuare l' edifizio della novella chiesa sono l' oggetto del grave dispendio cui tende a provvedere la progettata Lotteria. |
A146000006 |
Oltre le scuole giornaliere per quelli che sono applicati allo studio hanno eziandio luogo le scuole serali, ove sono insegnate le scienze elementari, il canto fermo, la musica vocale ed istrumentale. |
A146000006 |
Quella di cui si fece uso finora appena può accogliere gli allievi della casa che presentemente sono in numero di circa ottocento. |
A146000006 |
Queste scuole sono tanto per gli interni quanto per gli esterni. |
A146000006 |
Sicché la moltitudine di giovanetti che oltre ad un migliaio interverebbero all' Oratorio di Valdocco ne sono esclusi per mancanza di sito. |
A146000008 |
Diciamo di avere molta fiducia anche nella carità di quelli che abitano fuori di questa città; imperciocché i giovanetti che ivi intervengono in parte sono di Torino, ma il maggior numero proviene dalle città e dai diversi paesi, donde recansi in questa città per cercare lavoro o per attendere allo studio. |
A146000008 |
Per esempio coloro che sono accolli e dimorano attualmente nella casa annessa all' Oratorio di s. Francesco di Sales in Valdocco ascendono a circa 800, di costoro solamente 60 sono Torinesi, gli altri provengono da altri paesi. |
A146000010 |
Gli augusti e reali Personaggi i cui nomi sono scritti in capo al presente programma, conosciuta l' importanza {3 [249]} |
A146000014 |
I membri della commissione, i Promotori, le Promotrici sono tutti incaricati di ricevere i doni offerti per la Lotteria e si fa loro preghiera di farli pervenire al luogo della pubblica esposizione nella casa annessa all' Oratorio di s. Francesco di Sales in Valdocco in quel modo che loro tornerà di minore incomodo. |
A146000019 |
Si estrarranno tanti numeri quanti sono i premi a vincersi; il primo numero che si estrae dall' urna vincerà l' oggetto corrispondente segnato col N°. |
don bosco-lotteria di doni diversi a favore dei poveri giovanetti dell-ospizio di s. vincenzo de paoli.html |
A147000001 |
Nell'Ospizio di S. Vincenzo de' Paoli presso la Chiesa, così detta, di S. Gaetano vi sono circa trecento poveri fanciulli a cui si insegna un'arte per guadagnarsi poi il pane della vita, e nel tempo stesso si impartisce quella istruzione che alla loro condizione si addice. |
A147000001 |
Un numero anche notabile di giovanetti della città interviene alla scuola ed all'Oratorio festivo, ove dopo il catechismo e le sacre funzioni sono trattenuti con oneste ricreazioni in appositi cortili ed animati al lavoro e alla virtù con piccoli premii che a quando a quando vengono loro distribuiti. |
A147000003 |
Perchè ciascuno anche lontano possa formarsi un'idea degli oggetti destinati per quest'opera di beneficenza sono tutti descritti in questo catalogo col loro numero. |
A147000008 |
I Membri della Commissione, i Promotori e le Promotrici sono tutti incaricati di ricevere i doni offerti per la Lotteria, e si fa loro preghiera di farli pervenire al luogo della pubblica esposizione nell'Ospizio di S. Vincenzo de' Paoli in S. Pier d'Arena. |
A147000012 |
Si estrarranno tanti numeri quanti sono i premii a vincersi; il primo numero {3 [445]} che si estrae dall'urna vincerà l'oggetto corrispondente segnato col N. 1, il secondo vincerà l'oggetto segnato col N. 2, e così successivamente. |
don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html |
A148000023 |
Perchè tali verità, sebbene non siano contenute nella Bibbia, tuttavia sono rivelate da Dio e tramandate dall'uno all'altro fino ai nostri giorni. |
A148000037 |
Sono circa sei mila anni. |
A148000064 |
Quali sono le creature più perfette?. |
A148000065 |
Le creature più perfette sono gli Angeli e gli uomini. |
A148000068 |
Chi sono gli Angeli?. |
A148000069 |
Gli Angeli sono puri spiriti. |
A148000072 |
Tutti gli Angeli sono rimasti fedeli a Dio?. |
A148000114 |
Quali sono le conseguenze di questo peccato?. |
A148000115 |
Le conseguenze del peccato originale sono tutte le miserie dell'anima e del corpo. |
A148000116 |
Quali sono le miserie dell'anima?. |
A148000117 |
Le miserie dell'anima sono l'ignoranza, la concupiscenza e la esclusione dal cielo. |
A148000122 |
Quali sono le miserie del corpo?. |
A148000123 |
Le miserie del corpo sono la povertà, le malattie e la morte. |
A148000178 |
Quali sono i nomi de' figliuoli di Noè?. |
A148000179 |
I nomi dei tre figliuoli di Noè sono Sem, Cam e Jafet; da questi tre figliuoli discesero tutti i popoli del mondo. |
A148000315 |
Gli diede altresì alcune leggi cerimoniali {28 [76]} colle quali doveano essere regolate le cerimonie, cioè gli atti esterni del servizio divino, come sono i sacrifizi, le oblazioni, le solennità e le altre cose di questo genere. |
A148000325 |
Noi dobbiamo notare due cose di massima importanza, che sono l'avveramento di due profezie, ovvero di due promesse fatte da Dio ad Abramo. |
A148000326 |
Quali sono queste promesse?. |
A148000399 |
Sì; ve n'ebbero parecchi, come sono {35 [83]} Giosafat, Gioatan, Ezechia e Giosia, i quali si affaticarono molto per far osservare la legge di Dio, ed allontanare i loro sudditi dai disordini. |
A148000411 |
Furono molti, tra i quali sono nominati Isaia, Geremia, Daniele, Ezechiele, Michea, Aggeo, Malachia e Zacharia. |
A148000455 |
Dimostra l'esistenza del purgatorio: ovvero di un luogo dove sono trattenuti quelli che muoiono con qualche debito a scontare colla Divina Giustizia, e che noi possiamo colle nostre opere buone sollevare. |
A148000483 |
Tre fatti particolari illustrarono la nascita del Salvatore; e sono la comparsa degli Angeli ai pastori, la comparsa di una stella ai Magi, e la loro venuta in Betlemme. |
A148000549 |
Per animarci alla virtù della castità Egli {48 [96]} consigliava di imitare sopra la terra la purità degli Angeli che sono in cielo. |
A148000640 |
Quanti sono i Sacramenti instituiti da Gesù Cristo?. |
A148000641 |
I Sacramenti instituiti da G. C. sono sette: Battesimo, Cresima, Eucaristia, Penitenza, Estrema Unzione, Ordine e Matrimonio. |
A148000643 |
G. C. instituì il Sacramento della Penitenza dopo la sua risurrezione quando disse ai suoi Apostoli: Ricevete lo Spirito Santo; i peccati sono rimessi a quelli a cui voi li rimetterete, e sono ritenuti a quelli a cui voi li riterrete. |
A148000649 |
Sono gli Apostoli, e i Sacerdoti loro successori nel sacro ministero. |
A148000675 |
Vuol dire che Pietro nella Chiesa è ciò che sono le fondamenta in una casa. |
A148000681 |
Le chiavi sono il simbolo dell'autorità. |
A148000780 |
Come sono governate tali sette?. |
A148000790 |
Quali sono gli altri caratteri della Chiesa di G. C.? {70 [118]}. |
A148000797 |
L'unità dei pastori consiste in ciò che i Vescovi sono uniti il Papa, e uniti tra di loro. |
A148000812 |
Come si chiamano ordinariamente quelli che sono separati dalla Chiesa?. |
A148000813 |
Quelli che sono separati dalla Chiesa si chiamano eretici, scismatici, oscomunicati. |
A148000814 |
Chi sono gli eretici? {72 [120]}. |
A148000815 |
Gli eretici sono uomini traviati, che rigettano le verità insegnate dalla Chiesa di G. C.. |
A148000816 |
Chi sono i scismatici?. |
A148000817 |
I scismatici sono quelli che non vogliono riconoscere i legittimi pastori della Chiesa. |
A148000818 |
Chi sono gli scomunicati?. |
A148000819 |
Gli scomunicati sono cristiani che la Chiesa ha da lei separato, perchè ostinati in certi gravi delitti. |
A148000823 |
I fanciulli degli eretici se sono battezzati validamente, e se muoiono prima di aver acconsentito volontariamente all'eresia, o ad alcun peccato mortale, si possono salvare. |
A148000875 |
Vi sono ancora altri paesi appellati col nome di Siria. |
A148000880 |
Le anime giuste sono nelle mani del Signore, e il tormento della morte non le toccherà. |
A148000881 |
La sua speranza è vana: le sue fatiche sono senza frutto, tutto ciò che fa, vale nulla. |
don bosco-maraviglie della madre di dio.html |
A149000002 |
Per ubbidire ai decreti di Urbano VIII mi protesto, che a quanto si dirà nel libro di miracoli, rivelazioni, o di altri fatti, non intendo di attribuire altra autorità, che umana; e dando ad alcuno titolo di Santo o Beato, non intendo darlo se non secondo l'opinione; eccettuate quelle cose e persone, che sono state già approvate dalla S. Sede Apostolica. |
A149000003 |
Questo manto indorato e circondato di varietà sono altrettante gemme e diamanti, ovvero titoli con cui si suole appellare Maria. |
A149000005 |
Il bisogno oggi universalmente sentito di invocare Maria non è particolare, ma generale; non sono più tiepidi da infervorare, peccatori da convertire, innocenti da conservare. |
A149000005 |
Queste cose sono sempre utili in ogni {6 [198]} luogo, presso qual siasi persona. |
A149000014 |
L'albero della vita, l'arca di Noè, la scala di Giacobbe, il roveto ardente, l'arca dell'alleanza, la torre di Davidde, la fortezza di Gerusalemme, l'orto ben custodito e la fontana sigillata di Salomone, la rosa di Gerico, la stella di Giacobbe, l'aurora mattutina, l'acquedotto di acque limpide, sono alcuni dei molti simboli che la Chiesa Cattolica applica a Maria e con cui si suole spiegare qualche suo celeste privilegio o qualche sua eroica virtù. |
A149000024 |
Primo ci aiuta in vita; giacchè in questa vita altri sono giusti ed altri peccatori; ora Maria aiuta i giusti perchè conserva in essi la grazia di Dio, perciò si chiama Mater gratiae madre della grazia; aiuta i peccatori, perchè impetra loro la divina misericordia, quindi è detta dulcis parens clementiae. |
A149000034 |
Di l'atto quegli Angeli in cielo che sono più prossimi al divin trono sono più favoriti e più ricchi degli altri. |
A149000049 |
Prima accorre a lodarla la voce degli angioli, la rovina dei quali per essa è riparata: in secondo luogo la voce degli uomini, dei quali la tristezza per essa è rallegrata; poscia la voce delle donne, di cui l'infamia per opera di lei viene cancellata; finalmente la voce dei morti esistenti nel limbo, i quali per Maria sono redenti dalla schiavitù ed introdotti gloriosi nella patria. |
A149000067 |
Le parole scelte da Gesù sono generiche ed appellative, osserva il detto P. Silveira, ma bastano a farci conoscere che qui si tratta d'un mistero universale, che comprende non già un solo uomo, ma tutti quegli uomini ai quali conviene questo titolo di discepolo diletto di Gesù. |
A149000067 |
Sicchè le parole del Signore sono una dichiarazione amplissima e solenne, che la Madre di Gesù è divenuta la madre di tutti i cristiani: Ioannes est nomen particulare, discipulus commune ut denotetur quod Maria omnibus detur in Matrem. |
A149000079 |
Tu sei come la torre di Davide, la cui fabbrica è cinta di bastioni; mille scudi sono sospesi all'intorno ed ogni sorta d'armatura dei più valorosi. |
A149000082 |
Gli spiegò che vi era un Dio solo in tre persone, Padre, Figliuolo, e Spirito Santo, che tutte tre sono perfette, invisibili, incorruttibili, immortali, eterne; che al Padre si attribuisce specialmente la potenza e la creazione di tutte le cose; che al Figliuolo si attribuisce {52 [244]} specialmente la sapienza, e che si fece veramente uomo, ed è uguale al Padre quantunque generato da lui; che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figliuolo ed è la fonte di ogni santità; Trinità perfetta senza divisione o disuguaglianza, che è sempre stata e sarà sempre immutabile ed invariabile. |
A149000115 |
In breve trentasei {66 [258]} mila nemici sono atterrati, gli altri si arrendono prigionieri o si danno alla fuga. |
A149000131 |
Il mare è sparso di vesti, di tele, di frantumi di navi, di sangue e di corpi sbranati; trenta mila turchi sono morti; dugento delle loro galere vengono in potere dei cristiani. |
A149000140 |
I sacerdoti che sono aggregati possono aggregare gli altri. |
A149000140 |
Migliaia di Messe e di Rosari si recitano durante la vita e dopo la morte per quelli che ne sono membri. |
A149000144 |
Sono riconosciuta padrona presso a tutte le nazioni. |
A149000145 |
Questi fatti cotanto gloriosi alla Santa Vergine facevano desiderare l' intervento espresso della Chiesa a dare il limite e il modo con cui Maria potesse invocarsi col titolo di aiuto dei cristiani, e la Chiesa era già in certo modo intervenuta coll' approvazione delle confraternite, delle preghiere e di molte pratiche di pietà cui sono annesse le sante indulgenze, e che per tutto il mondo proclamano Maria Auxilium Christianorum. |
A149000156 |
Esposte da lunga pezza all'intemperie hanno perduto non solo la loro vivacità, ma sono quasi interamente scomparse. |
A149000160 |
Gli stessi nemici della Chiesa, gli stessi claudicanti nella fede sono costretti di confessare non potersi spiegare questo sacro entusiasmo dei popoli.... |
A149000160 |
Molti sono gli infermi che diconsi risanati, non poche le prodigiose e singolari grazie largite, e quantunque bisogni procedere colla massima cautela per discernere le voci e i fatti, pure sembra indubitato che una civile donna giacesse afflitta da malattia mortale e risanò coll' invocazione a quella sacra immagine. |
A149000161 |
Non si deve ommettere che taluni increduli essendosi recati a visitare la ss. immagine dileggiandola, giunti al luogo, contro ogni loro idea si sono sentiti il bisogno di inginocchiarsi e pregare, e sono ritornati con {99 [291]} tutt'altri sentimenti, parlando pubblicamente dei prodigi di Maria. |
A149000164 |
Queste disposizioni sono state d'indicibile consolazione ai fedeli, e d'allora {100 [292]} in poi ogni giorno andò sempre crescendo il concorso d'ogni ceto di persone. |
A149000192 |
Quindi le chiese sono tutte consacrate primieramente a Dio Ottimo Massimo, poi alla B. Vergine; quindi a qualche santo a beneplacito dei fedeli. |
A149000197 |
In questa pietra sono state chiuse alcune monete di metallo e di valore diverso, alcune medaglie portanti l'effigie del Sommo Pontefice Pio IX e del nostro Sovrano, una iscrizione in latino che ricorda l'oggetto di questa sacra funzione. |
A149000207 |
Io sono bella come la luna, eletta come il sole: Pulcra ut luna, electa ut sol. |
A149000207 |
Io sono qui per accogliere le suppliche de' miei figli, per arricchire {122 [314]} di grazie e di benedizioni quelli che mi amano. |
A149000211 |
Le balaustre sono eziandio di marmo; i pavimenti ed i presbiteri sono l'atti in mosaico. |
A149000211 |
Sono pertanto cinque gli altari tutti di marmo lavorato con disegni e con fregi diversi. |
A149000212 |
Dalla prima base alla maggiore altezza sono metri 70; i basamenti, i legami, gli stillicidi, i cornicioni sono di granito. |
A149000212 |
Nell' interno della chiesa e della cupola vi sono ringhiere in ferro per assicurare quelli che dovessero ivi eseguire qualche lavoro. |
A149000212 |
Nell'esterno della cupola ve ne sono tre con una scala, se non molto comoda, certamente sicura per chi desiderasse salire fino al piedestallo della statua. |
A149000212 |
Sopra le campane sono incise parecchie immagini con analoghe iscrizioni. |
A149000215 |
Il pulpito è assai maestoso; il disegno è parimenti del cav. Antonio Spezia; la scultura con tutti gli altri lavori sono opera dei giovanetti dell' Oratorio di san Francesco di Sales. |
A149000215 |
La materia è di noce lavorata e le tavole sono ben connesse. |
A149000217 |
In esso sono scritte le parole: virtus altissimi obumbrabit tibi: la virtù dell' Altissimo Iddio ti adombrerà cioè ti coprirà e ti fortificherà. |
A149000219 |
Più in basso sono i santi Apostoli e gli Evangelisti s. Luca, s. Marco in figura alquanto maggiore del naturale. |
A149000224 |
Io adunque intraprendo il racconto delle cose come sono succedute, e racconto coscienziosamente la verità, e mi raccomando al benevolo lettore di darmi benigno compatimento se trova qualche cosa che a lui non torni gradita. |
A149000234 |
Mentre la fantesca in fretta quelle cose raccontava, si avanza giubilante la stessa padrona dicendo: Io sono guarita, sono già andata a ringraziare la Madonna Santissima; venga, ecco {132 [324]} il pacco che le ho preparato; è questa la prima offerta, ma non sarà certamente l'ultima. |
A149000236 |
Male di capo cessato, febbri vinte, piaghe ed ulceri cancrenose sanate, reumatismi cessati, convulsioni risanate, male d'occhi, di orecchi, di denti, di reni istantaneamente guariti; tali sono i mezzi di cui servissi la misericordia del Signore per somministrarci quanto era necessario a condurre a termine questa chiesa. |
A149000245 |
Ora vi sono ancora alcune note da saldare, alcuni lavori da ultimare, molti ornamenti e suppellettili da provvedere, ma abbiamo viva fiducia in questa augusta Regina del cielo, che non cesserà di benedire i suoi divoti e concedere loro grazie speciali, così che per divozione verso di lei e per gratitudine dei benefizi ricevuti continueranno a porgere la loro mano benefica per condurre la santa impresa al termine totale dei lavori. |
A149000327 |
Le dette croci e le altrettante candele significano i dodici Apostoli, i dodici Patriarchi, e i dodici Profeti che sono la guida e le colonne della Chiesa. |
A149000328 |
Tutte le benedizioni sono ripiene di gravi significati, come lo sono tutte le cose che adoperansi nell'augusta funzione. |
A149000418 |
Festa bellissima; io sono da molti anni in quest'Oratorio, ma festa pari non vidi mai, e difficilmente potremo farne altra simile in avvenire. |
A149000423 |
Io sono forestiere, e sono partito dalla mia patria per venire a far parte dei Giovani dell'Oratorio di S. Francesco di {159 [351]} Sales. |
A149000424 |
Sua Altezza il Principe Amedeo si degnò di venire a deporvi sopra la prima calce; Sua Eccellenza il Vescovo di Susa ne venne a fare la religiosa funzione; gli altri poi sono una schiera di nobili personaggi e d'insigni nostri Benefattori, che intervennero a fine di prestar omaggio al Figlio del Re, e nel tempo stesso rendere più maestosa la solennità di questo bellissimo giorno. |
A149000427 |
A fine di ricevere degnamente questo nostro amato Principe, pochi giorni or sono ci siamo tutti radunati per trattare quanto era da farsi in un giorno cotanto solenne. |
A149000427 |
Un terzo poi, vedendo senza fondamento le altrui proposte, conchiuse, che noi potevamo farlo Re dei nostri cuori, padrone del nostro affetto; e poichè parecchi nostri compagni sono già sotto a' suoi comandi nella milizia, offerirgli la nostra {161 [353]} fedeltà, la nostra sollecitudine, qualora venisse il tempo in cui noi dovessimo militare nel reggimento da lui diretto. |
A149000434 |
Imperocchè siccome essi furono e sono tuttora nostri insigni Benefattori, ascolteranno con piacere l'oggetto della loro beneficenza. |
A149000435 |
Io non sono in grado di fare tanto, perchè è appena un anno dacchè sono qui. |
A149000436 |
Dopo questo se ne aprì un altro a Porta Nuova; quindi un altro più tardi in Vanchiglia, e pochi anni sono quello di S. Giuseppe a S. Salvano. |
A149000437 |
Di quale condizione sono i giovanetti accolti in questa casa? In quale cosa sono essi occupati?. |
A149000438 |
Sono in grado di poterti soddisfare. |
A149000450 |
- Gli Artigiani sono applicati ai mestieri di sarti, calzolai, ferrai, falegnami, legatori, compositori, tipografi, musici e pittori. |
A149000450 |
Per esempio, queste litografie, questi dipinti sono lavoro de' nostri compagni. |
A149000451 |
In generale poi sono tutti studenti, perchè devono tutti frequentare la scuola serale, ma coloro che manifestano maggior ingegno e miglior condotta sogliono dai nostri superiori essere applicati esclusivamente allo studio. |
A149000453 |
Sì, i giovani che testè cantarono o suonarono sono giovani di questa casa; anzi la stessa composizione musicale è quasi tutta roba dell'Oratorio; imperciocchè ogni giorno ad ora determinata vi è scuola apposita, e ciascuno oltre ad un mestiere od allo studio letterario, può avanzarsi nella scienza musicale. |
A149000454 |
Per questo motivo noi abbiamo il piacere di aver eziandio parecchi nostri compagni {165 [357]} che esercitano luminose cariche civili e militari per la scienza letteraria, mentre non pochi sono addetti alla musica in vari reggimenti, nella Guardia Nazionale, nel medesimo Reggimento di S. A. il Principe Amedeo. |
A149000455 |
Questo mi piace assai; così quei giovanetti che sortirono dalla natura perspicace ingegno possono coltivarlo, e non sono costretti dalla indigenza a lasciarlo inoperoso, od a fare cose contrarie alle loro propensioni. |
A149000456 |
Ma pel numero ognor crescente di giovanetti accolti in questa casa, la chiesa divenne ristretta, e gli esterni ne sono quasi totalmente esclusi. |
A149000480 |
Ne trascelgo solamente alcuni di cui sono stato testimonio in questa città, ommettendone molti altri che si raccontano ogni dì. |
A149000484 |
Oggi, ultimo giorno della novena, io sono libera da ogni male, e vado a mensa colla mia famiglia, cosa che da tre anni non aveva più potuto fare. |
don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html |
A150000007 |
Maria Ausiliatrice, a cui onore unicamente sono scritte queste pagine, {5 [309]} faccia sì che sempre più si diffonda tra i fedeli la devozione verso di Lei, onde da tutti «si cooperi a promuovere la gloria dell'Augusta Madre di Dio in Terra e così accrescasi il numero di quelli che un giorno le faranno gloriosa corona in cielo.» ( Parole di S. S. Pio IX nell'incoraggire l'edificazione di questa Chiesa ). |
A150000029 |
In una battaglia coi Mori Alfonso VIII re di Castiglia fa mettere sullo stendardo l'imagine di Maria, ed i Mori sono sconfitti, 200 mila di essi rimangono sul campo, ed il glorioso stendardo sfolgoreggia ancora oggidì nella Chiesa di Toledo. |
A150000078 |
Io sono; qui per accogliere le suppliche de' miei figli, per arricchire di grazie e di benedizioni quelli che mi amano: Ego in altissimis habito ut ditem diligentes me, et thesauros eorum repleam.». |
A150000078 |
«Io sono bella come la luna, eletta come il sole: Pulcra ut luna, eletta ut sol. |
A150000082 |
Intorno alle campane sono incise immagini con analoghe iscrizioni. |
A150000083 |
Dalla prima base dell'edifizio alla sua maggiore altezza si misurano metri 70; i basamenti, {41 [345]} i legami, gli stillicidi, i cornicioni sono di granito. |
A150000085 |
Entrando nell'interno della chiesa, vedonsi anzitutto nell'ingresso due colonne di marmo, che sostengono l' orchestra, i cui piedestalli sono lavorati in modo da servire da acquasantino. |
A150000087 |
Ha due tastiere; l' una serve per il ripieno e strumenti ad anima del grand'organo e per la cassa armonica; l'altro per gli strumenti di timbro forte, detti a squillo, che sono dieci registri, i quali emanano per sé soli l'effetto di una piccola banda della forza complessiva di un organo di 30 registri del sistema comunemente usato, per cui si può dire che detto organo rende in valore sonoro l'effetto doppio, relativamente alla sua mole, cioè come constasse di 90 e più registri. |
A150000090 |
E ciò anche per la posizione la più comoda ed acconcia, con cui sono collocate le tastiere {44 [348]} e pedaliere, i tiratutti, i pedaletti sicchè possono essere, maneggiati da chi suona con una prontezza ed agilità indicibile, mentre poi d' altra parte l' istrumento si presta a sciogliere le più svariate complicazioni e difficoltà. |
A150000090 |
Ecco perchè si possono da esso ottenere effetti mirabili svariatissimi con sole due tastiere e con molto maggiore facilità e prontezza che non dagli organi forniti di 4 o 5 tastiere, come sono quelli costosissimi di Francia e di Germania. |
A150000091 |
Mirabili poi sono in detto organo i seguenti effetti acustici d'invenzione dei suddetti fratelli Lingiardi:. |
A150000100 |
Sono scala al Fattor chi ben le estima,. |
A150000110 |
Essi sono lavoro del cav. Gussone torinese, ad eccezione del primo a destra dedicato a s. Anna. |
A150000110 |
Proseguendo la descrizione della chiesa, cinque sono gli altari, tutti di marmo lavorato con disegni e fregi diversi, colle rispettive balaustre. |
A150000123 |
Il dipinto principale del Sacro Cuore di Gesù e di Maria sono dell'artista torinese sig. Bonetti. |
A150000130 |
Nell'alto del quadro sono rappresentati Iddio Padre e lo Spirito Santo. |
A150000131 |
Più in basso sono i santi Apostoli e gli Evangelisti s. Luca, s. Marco in figura alquanto maggiore del naturale. |
A150000133 |
Il disegno è del cav. Spezia; la scultura e tutti gli altri lavori, sono opera dei giovanetti dell'Oratorio di s. Francesco di Sales. |
A150000154 |
Io adunque intraprendo il racconto delle cose come sono succedute, e {65 [369]} racconto coscienziosamente la verità, e mi raccomando al benevolo lettore di darmi benigno compatimento se trova qualche cosa che a lui non torni gradita. |
A150000156 |
Mentre la fantesca raccontava in fretta quelle cose, si avanza giubilante la stessa padrona dicendo: Io sono guarita,. |
A150000156 |
sono già andata a ringraziare la Madonna Santissima; venga, ecco il pacco che le ho preparato: è questa la prima offerta, ma non sarà certamente l'ultima. |
A150000158 |
Male di capo cessato, febbri vinte, piaghe ed ulceri cancrenose sanate, reumatismi cessati, convulsioni risanate, male d'occhi, di orecchi, di denti, di reni istantaneamente guariti; tali sono i mezzi di cui servissi la misericordia del Signore per somministrare quanto era necessario onde condurre a termine questa chiesa. |
A150000177 |
Molti di quelli che hanno ottenuto grazie particolari da Maria Ausiliatrice per giusti motivi non amano che il loro nome sia conosciuto, specialmente se le grazie sono spirituali che ne formano il maggior numero. |
A150000186 |
Due anni or sono, molti giovani del nostro paese dovendo andare alla guerra, si posero tutti sotto la protezione della S. Vergine mettendosi per lo più in collo la medaglia di Maria Ausiliatrice. |
A150000198 |
Oggi, ultimo giorno della novena, io sono libera da ogni male, e vado a mensa colla mia famiglia, cosa che da tre anni non aveva più potuto fare. |
A150000206 |
- Eccomi, ella prese a dire, sono venuta a fare la mia obbligazione. |
A150000208 |
- Io sono Teresa Gambone, madre di questa fanciulla di nome Rosa. |
A150000215 |
- Io sono Costamagna Luigi. |
A150000222 |
Qui sono esposte le varie particolarità della malattia; servitevene pure per dar qualunque pubblicità a questo fatto nel modo che voi giudicherete meglio per la gloria di Dio, e per onore della Beata Vergine Maria. |
A150000223 |
Lo guardi come sta bene e sono puliti gli occhi suoi!. |
A150000223 |
Mentre in cotal guisa si parlava col divoto di Caramagna, si avvicinò un uomo di povera condizione che senza preamboli disse: Io pure sono {109 [413]} venuto da Bra per ringraziare la santa Vergine Ausiliatrice. |
A150000223 |
Un mio figlio avea pressoché perduta la vista, i più valenti medici non sapevano più che cosa suggerirmi; ho fatto la novena con promessa di venire a fare le mie devozioni in questa chiesa, e adesso sono venuto a compiere la raia obbligazione, perciocchè mio figlio guarì perfettamente. |
A150000224 |
Con me sono anche venute altre persone unicamente per attestare la nostra {110 [414]} gratitudine alla Beata Vergine Maria. |
A150000229 |
Io pure, soggiunse un' altra giovane, sono venuta da Chieri pel medesimo motivo. |
A150000230 |
Ella ne rimase talmente commossa che gridando: io sono guarita, cadde svenuta. |
A150000254 |
«Continui, ci scrivono da Carignano, e d' ogni maniera sono oggimai le grazie ed i favori che Maria SS. Ausiliatrice concede ai suoi divoti. |
A150000257 |
, che si celebrava in onore di Maria Ausiliatrice, in un momento ritorno in me stessa, riacquisto la favella, le membra paralitiche riprendono il,loro ordinario movimento, ed io mi sento e sono perfettamente guarita. |
A150000261 |
Ma si cangiò ben tosto il loro timore in vivissima gioia, quando la malata si siede sul letto e dice chiaramente: «Io sono pienamente guarita.» Dimanda allora le vesti, e del mattino stesso si alza, si porta in chiesa a ringraziare Iddio e la sua Santissima Madre e a {127 [431]} fare la santa Comunione. |
A150000276 |
«Le maraviglie che Iddio opera ad intercessione di Maria Ausiliatrice, anche qui nella città di Chieri, sono innumerabili. |
A150000284 |
Ora sono appena sul termine della novena, e la mia tosse è scomparsa, e posso dire di trovarmi nel mio stato normale di sanità. |
A150000284 |
É vero che è offerta tenue, ma io sono un povero religioso e non posso fare di più; procurerò per altro di pregare Iddio che inspiri più agiati oblatori a fare offerte maggiori della mia. |
A150000285 |
Io mi sono raccomandato a Maria Ausiliatrice spinto da tanti portenti {140 [444]} che tra noi si raccontano dalla Vergine operati a favore di chi fa a lei ricorso. |
A150000292 |
Nel basamento di uno di essi vi sono tre figure rappresentanti la fede, la speranza e la carità; nell'altro tre figure rappresentano Mosè, Aronne e Melchisedecco. |
A150000297 |
Pochi giorni sono, oppressa dallo spavento, io invocava il soccorso delle preghiere di V. S. a favore del mio genero Carlo Lutzow, ed ora non so con quali espressioni poterla ringraziare; ascolti. |
A150000304 |
Priva affatto di speranza negli aiuti umani, mi sono rivolta al Cielo, alla gran Madre di Dio, che nel nostro paese aveva già concessi straordinarii favori. |
A150000307 |
A suo tempo mi sono recata a compire la {148 [452]} mia obbligazione, accostandomi eziandio ai Sacramenti della confessione e comunione, ed affinché ognor più si accresca fra i cristiani la confidenza nel patrocinio di Maria Ausiliatrice, sono assai contenta che questa relazione sia ad altri raccontata e se ne dia anche pubblicità in quel modo che si giudicherà tornare a maggior gloria di Dio e della Madre di Misericordia. |
A150000307 |
Chi poi volesse vieppiù accertarsi del fatto, rimiri la cicatrice elio tuttora apparisce, e conoscerà chiaramente quanto profondo e inveterato fosse il male, da cui per intercessione della B. V. Maria sono stata guarita. |
A150000316 |
Terminata la Messa e giunto in sacristia le sue prime parole furono: Io sono guarito, Maria Ausiliatrice mi ha fatto la grazia. |
A150000334 |
«Rimira le finestre, non puoi distinguere tra la luce di esse, e le mura che sono totalmente opache?. |
A150000337 |
Io sono una povera fanciulla, la cecità mi rende infelice per tutta la vita. |
A150000339 |
Ma povera me! Io sono una giovane sventurata!.... |
A150000341 |
«Spero che mi aiuterà, ma intanto io sono affatto cieca. |
A150000356 |
Sono già trascorsi due anni e nè io, come già dissi, nè mia zia, avemmo a lamentare i mali da cui fummo per sì lungo tempo travagliate. |
A150000358 |
Perciò io ora a maggior gloria di Dio e della beata Vergine sono assai contenta che questo tutto sia ad altri raccontato e pubblicato, affinché tutti conoscano la grande potenza di Maria, alla quale niuno mai fece ricorso senza essere esaudito. |
A150000375 |
- Sono stupito di sapere ancor fare questo segno, sono quarant'anni che ho smesso l'uso di farlo!. |
A150000435 |
Così fu fatto; ed io, ad onor del vero, a gloria di Dio e di Maria Ausiliatrice, posso con piacere e debbo confessare che d'allora in poi il male mi abbandonò intieramente, ed ora sono perfettamente guarito. |
A150000471 |
- Uscire? impossibile, caro Lei, sono tre anni che non mi muovo. |
A150000476 |
- Ben volentieri lo farei, ma ormai sono agli ultimi: non e' è più speranza. |
A150000499 |
Oggi sono ben lieta di compiere la mia obbligazione in riconoscenza a Maria Ausiliatrice del favore ottenuto. |
A150000530 |
Ella aderì, cominciò la novena, la finì; e sono quattro mesi circa che questo figlio abborrisce il vino, è di consolazione alla famiglia e alla povera madre, e frequenta i SS. Sacramenti. |
A150000567 |
La veneranda Confraternita del SS. Crocifisso, eretta nella chiesa di san Bernardo in Vigevano, pochi mesi sono ricorreva umilmente alla B. V., aiuto dei Cristiani, onde essere sollevata dalle vessazioni cagionatele da una lunga lite. |
A150000589 |
Le maraviglie che Iddio Padre Onnipotente opera ad intercessione di Maria Ausiliatrice sono veramente innumerabili. |
A150000604 |
Ora che sono pienamente ristabilita, il mio primo ringraziamento, dopo Dio, lo rivolgo a chi m'ha salva la vita, cioè a Maria Ausiliatrice. |
A150000628 |
Il capo d'una famiglia canavese, di onesta ed onorata condizione, essendosi trovato pochi giorni sono in un' occasione, in cui avea bisogno d'una somma di danaro per poter andar avanti con onore ne' suoi temporali affari, pensò di ricorrere ad un suo congiunto presentemente più benestante, e potente; ma prima di fare questo ricorso volle raccomandarsi a Maria Vergine andando a pregarla {270 [574]} in quella magnifica, e divota Chiesa, dove si venera sotto il titolo di Auxilium Christianorum. |
A150000638 |
Mio caro Cecchino, sono veramente confusa al pensare che la gran Vergine abbia avuto tanta bontà di fare. |
A150000638 |
a me una grazia così grande, indegna come io sono di riceverla; questa è una grazia veramente evidente. |
A150000638 |
«Ti sono molto riconoscente della premura che ti sei dato di andare subito a raccomandarmi all'altare di M. Aus. |
A150000646 |
Sono ben lieto di partecipare a questo voto di mia moglie, dichiarandole che fino da ora tengo a sua disposizione lire cinquecento. |
A150000675 |
Forestiere: Io sono un infelice che domando pietà. |
A150000679 |
F: Io sono tutto attratto nella persona. |
A150000683 |
F: Sì è già molto tempo, ma da due mesi in quà, sono ridotto a non potermi nèmmeno più servire delle. |
A150000723 |
Molti sono ancora i bisogni e le spese per il mantenimento e il culto {308 [612]} di questa Chiesa, ma si ha intiera fiducia che la SS. Vergine non mancherà di coronare l' opera per Lei e con Lei incominciata, continuando ad accordar grazie ai divoti che a lei ricorrono, e ad inspirare nei loro cuori sentimenti di gratitudine e di riconoscenza. |
A150000732 |
Diffondere buoni libri, immagini, medaglie, pagelle; intervenire e raccomandare {310 [614]} l'intervento alle Processioni in onore di Maria santissima e del santissimo Sacramento; la frequente Comunione, l'assistenza alla santa Messa, l'accompagnamento al Viatico, sono le cose che gli Aggregati si propongono di promuovere con tutti i mezzi compatibili al loro stato. |
A150000738 |
Queste indulgenze sono applicabili alle anime dei defunti. |
A150000750 |
Per ubbidire ai decreti di Urbano VIII mi protesto, che a quanto si dirà nel libro di miracoli, rivelazioni, o di altri fatti, non intendo di attribuire altra autorità, che umana; e dando ad alcuno titolo di Santo o Beato, non intendo darlo se non secondo l' opinione; eccettuate quelle cose e persone, che sono state già approvate dalla S. S. Apostolica. |
don bosco-massimino.html |
A151000011 |
Bambino mio, disse quel signore con grande affabilità; che ne dici di questo brutto animale? –Massimino: Sto qui considerando quello, che ho letto nella Bibbia, che molti ci vengono innanzi con pelle d'innocente agnello e poi in realtà sono lupi rapaci. |
A151000013 |
No, io non sono protestante, ma evangelico. |
A151000024 |
Anzi mi pare che i protestanti od evangelisti, se sono persuasi ciascuno da sè capire nella Bibbia quanto è necessario, non occorre più che essi vadano a predicare ad altri la loro credenza. |
A151000036 |
Sono un po' bizzarro e quando odo taluno ad impugnare la verità conosciuta, io salto sulle furie e non sono più padrone di me stesso. |
A151000048 |
Non è vero? Oh quanto mai sono pazzi i protestanti! Biasimano i cattolici perché invocano i santi, e poi essi invocano il demonio! |
A151000052 |
Al contrario la vostra Chiesa non è una, anzi è divisa in tante credenze, quanti sono quelli che sono capaci di leggere. |
A151000056 |
Molte cose non sono state scritte e credo che fra queste debbansi eziandio annoverare queste riguardanti alla serie dei nostri pastori. |
A151000061 |
Se poi volete che io vi dica come la Chiesa Cattolica fu in ogni tempo visibile vi leggerò soltanto alcune pagine del mio libro, le quali sono proprio scritte per voi. |
A151000084 |
Prima dell'esistenza dei loro fondatori le chiese degli eretici non erano visibili, perchè non esistevano, e se vogliono far risalire la loro visibilità nei tempi anteriori, sono costretti ad unirsi colla Chiesa Romana, o camminare nelle tenebre. |
A151000085 |
Ma corpo di bacco! I protestanti credono che la Chiesa di Gesù Cristo debba essere visibile; che la Chiesa Romana fu in ogni tempo visibile; essi poi non possono provare la loro visibilità fino a Gesù Cristo; perchè dunque non fanno ritorno alla vera Chiesa di Gesù Cristo? O che sono pazzi, o che sono ben ignoranti. |
A151000097 |
Que' protestanti che dicono ciò sono lontanissimi dalla verità, perchè, ripetiamolo, la Chiesa di Gesù Cristo è simile ad un grande edifizio, ad un'alta montagna, ad un campo, ad un'aia, ad una vigna, cose tutte sempre visibilissime. |
A151000101 |
Queste ragioni sono di gran peso, e formano un novello argomento di divinità a favore della Chiesa Romana. |
A151000106 |
Di fatto le chiese degli eretici, altre più, altre meno, andarono mai sempre, e vanno spesso cangiando governo e dottrina; una setta distrugge le credenze dell'altra, perchè di credenze opposte; nella medesima setta si credono articoli fondamentali da taluno, che da un altro della medesima setta sono negati quindi, cadendo di errore in errore, si sfasciano, distruggendo ogni elemento di verità: perciò in una tremenda {39 [161]} certezza di trovarsi affatto separati dalla Chiesa di Gesù Cristo, fiori di cui niuno può salvarsi. |
A151000131 |
Finchè fui cattolico ho sempre creduto così; ma adesso che mi son fatto evangelista, ho osservato che i cattolici sono caduti in errore nel credere che il Capo visibile della loro Chiesa sia il papa. |
A151000144 |
Caro bambino, bambino mio, io debbo dirti, che ho praticato poco la religione cattolica; ora mi sono fatto evangelico per divenire migliore, ma sono tuttora al buio di ciò che abbia fatto, da fare o da credere. |
A151000144 |
ma adesso ci sono, andiamo avanti. |
A151000158 |
Queste cose sono materiali sì, ma non sono immagini; non sono statue. |
A151000160 |
Ti concedo il culto alle immagini, ma le reliquie; ah! quelle reliquie! Sono anche queste venerate nella Bibbia?. |
A151000162 |
Quando sono corpi di santi si potrebbe concedere, ma gli abiti, pezzi cenciosi, sudici.... |
A151000163 |
Che siano ceneri dei santi, siano abiti od altri oggetti che abbiano ai medesimi appartenuti sono cose di grata ricordanza, e ci rammentano sempre le loro virtù, i loro esempi, che dobbiamo imitare. |
A151000163 |
I medesimi abiti anche sudici sono sempre un tesoro prezioso, perché furono al contatto del corpo di coloro, che colla santità della vita si guadagnarono la gloria celeste. |
A151000165 |
Ma siccome voi volete soltanto ammettere la Bibbia, io ho voluto combattere le vostre asserzioni colle armi, che sono nelle vostre e nelle nostre mani. |
A151000166 |
Perché dunque tanta farragine di paramentali, di altari, di candellieri, di incensieri, cotte, rocchetti, piviali ed altro simile che riempiono {60 [182]} le vostre Chiese? Non sono meglio ornate le Chiese degli Evangelici? Un edifizio pulito, alcuni banchi o sedie, una cattedra, ecco tutto. |
A151000171 |
Inoltre Dio comanda la penitenza dicendo: Se non farete penitenza andrete tutti alla perdizione; ma come io posso farla senza opere esterne? Dio comanda di santificare i giorni festivi, ma come ciò io posso fare senza compiere opere {61 [183]} buone, quelle appunto che sono comandate dal Signore?. |
A151000172 |
Di più tanto lo spirito quanto il corpo furono da Dio creati; e non è giusto che amendue riconoscano con un culto speciale il loro creatore? Anima e corpo sono destinati ad un premio eterno, il cui conseguimento dipende dalle buone opere, vale e dire dal dare da mangiare agli,affamati, da bere agli assetati, vestire i nudi, albergare i pellegrini, visitare gli infermi e simili. |
A151000182 |
I fatti che vi ho esposti sono chiari e non hanno bisogno di alcuna spiegazione, e noi certamente non saremo mai per biasimare chi fa quello, che Dio ha comandato; quello che ha fatto lo stesso divin Salvatore. |
A151000182 |
In quanto poi alla spiegazione di quelle parole: Adorare Dio in ispirito e verità, io non sono famoso teologo per assicurarvene la. |
A151000191 |
{71 [193]} Nelle Litanie, e nelle vostre preghiere dimandate grazie alla Vergine, mentre Dio solo può concedere grazie, essendo esso autore di ogni bene, e tutte le altre creature non sono che suoi umili servitori. |
A151000197 |
O Massimino, Massimino, io sono infelice!. |
A151000201 |
Che posso mai fare? É vero che non sono di quelli, che siansi fatti evangelisti per danaro; non feci mai cosa vile: ma i compagni, il terribile giuramento, che mi stringe ad una società. |
A151000204 |
Intanto mi sono ascritto ad una società fatale, che presentemente ha già venti logge sotto ad un solo capo in Roma. |
A151000204 |
Ora col ritorno alla religione de' miei genitori sono cessati i rimorsi, sono di nuovo un uomo felice; ma la prudenza vuole che mi allontani da questa città!. |
A151000205 |
Io sono appositamente venuto in Roma, rispose, per assistere il mio Massimino, e colle mie fatiche spero poterlo provvedere di quanto gli sarà necessario per la sua educazione. |
A151000208 |
La promessa e l'impegno di voler scrivere ed essere intesi dal popolo spesso ci costringe ad omettere ragioni importantissime per unico riflesso che sono troppo elevate. |
A151000209 |
Cosa certa e costante, che i soli discepoli dello Spirito Santo, cioè a dire quei che sono interiormente illuminati dalla sua divina luce, possano fondare sopra la Scrittura una confidenza ferma e solida. |
A151000210 |
I capi della pretesa riforma religiosa del secolo xvi sono una prova convincente della necessità di questo infallibile tribunale. |
A151000210 |
Però con questa testimonianza sono in contraddizione sopra tanti articoli principali della fede cattolica. |
A151000211 |
Vedete, che quei patriarchi della riforma sono in contraddizione. |
A151000212 |
Calvino, illuminato dal suo preteso Spirito Santo, conchiude da queste parole: qui crediderit salvus erit; chi crederà sarà salvo: e da un altro testo: crede tantum et salvus eris; credi solamente e sarai salvo: che per salvarsi basta la fede, e che le buone opere sono inutili, anzi ingiuriose a Gesù Cristo, che patì abbastanza per tutti gli uomini: quindi il suo brutale principio che da sfogo a tutte le passioni: Crede fortiter et pecca fortius, et nihil nocebunt tibi centum stupra, et mille homicidia; {83 [205]} e vuol dire: quanto più avrai fede tanto maggiori peccati puoi liberamente' commettere; e (orrendo adirsi!) cento stupri e mille omicidii non recheranno alcun danno all'anima tua. |
A151000216 |
I calvinisti rispondono: sono la testimonianza e la persuasione interiore dello Spirito Santo. |
A151000219 |
« 3° Chi sono quelli, cui lo Spirito Santo fa dono di questa testimonianza, o di questa persuasione interna? Sono tutti i cristiani in generale, o soltanto alcuni in particolare? Se sono tutti quanti i cristiani, come accade che fra tante migliaia di cattolici non v'è neppur uno, che goda di questo benefizio? E neppur io credo che abbiate la tracotanza d'asserire, che tra voi tutte le donne, tutti i contadini, ecc. |
don bosco-notitia brevis societatis sancti francisci salesii.html |
A152000006 |
Congratulandoci con Voi, Degno Sacerdote di Dio, che abbiate con industre carità saputa stabilire la non mai abbastanza commendevole Congregazione dei poveri giovani nel pubblico Oratorio di S. Francesco di {3 [573]} Sales in Valdocco, giudichiamo cosa giusta il testificarvi mercè le presenti il Nostro perfetto gradimento con deputarvi effettivamente Direttore Capo spirituale dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, a cui vogliamo siano uniti e dipendenti quelli di S. Luigi Gonzaga e del S. Angelo Custode, affinchè l'opera intrapresa con sì felici auspizi progredisca e si amplifichi nel vincolo della carità a vera gloria di Dio e a grande edificazione del prossimo, conferendovi tutte le facoltà, che sono necessarie ed opportune al santo scopo. |
don bosco-notizie storiche intorno al miracolo del ss. sacramento.html |
A153000005 |
[1]; e noi abbiamo documenti i più certi che da Gesù Cristo fino ai nostri giorni in ogni secolo, in ogni {5 [5]} anno, e, possiamo dire, in tutti i giorni sonosi operati miracoli nella Chiesa Cattolica, a segno che gli stessi protestanti, sebbene non possano mostrarci un solo miracolo a favore della loro setta, tuttavia sono costretti di affermare che nella Chiesa Romana si fecero miracoli |
A153000022 |
Allora il governo della Chiesa passava a sei sacerdoti, i quali vivendo vita comune sotto un superiore, sono incaricati di officiare detta Chiesa e provvedere quanto occorre pel regime spirituale. |
A153000022 |
Oggidì questi sacerdoti sono comunemente detti Canonici del Corpus Domini, ed abitano una casetta situata di fronte alla chiesa detta la Basilica. |
A153000028 |
Ad un racconto di simil fatta, qualcuno potrà dimandare, se ci sono argomenti di certezza; perciocchè, essendo ciò avvenuto in un momento di tanta solennità, sarà pervenuto a notizia di molti. |
A153000029 |
Rispondo: Il fatto è strepitoso, perciò richiede gli argomenti di certezza; e ce ne sono molti: 1° La tradizione dall'uno all'altra tramandata fino ad oggidì, anche fuori di Torino. |
A153000035 |
F. - Io pure vengo cinquanta miglia di lontano, e sono assai contento di essere venuto. |
A153000036 |
T. - Tutti i Torinesi sono informati di questo fatto e delle circostanze che lo riguardano. |
A153000036 |
È questo il quarto centenario, cioè sono quattrocento anni, dacchè successe tale prodigio. |
A153000058 |
F. - Mi pare che voi abbiate lasciato sfuggire alcune parole che non sono {22 [22]}. |
A153000068 |
T. Volete dire che tali cose, in simile guisa, non possono farsi dagli nomini, e ne convengo; a Dio poi sono facilissime. |
A153000080 |
F. - Vi ringrazio di tutto cuore, e sono soddisfattissimo del vostro ragionamento; il Signore vi accompagni. |
A153000082 |
I molti decreti per questo oggetto emanati dalle autorità civili ed ecclesiastiche, i lunghi e rigorosi esami fatti a Roma prima di approvare l'uffizio proprio, l'approvazione dell uffizio, della festa, de' riti e delle cerimonie che l'accompagnano, ci sono mallevadori di certezza. |
A153000082 |
Tuttavia per aprire la strada a chi volesse istruirsi maggiormente, ed anche per adempire al dovere di chi scrive {28 [28]} fatti, cioè indicare i fonti da cui questi sono attinti, accenneremo alcuni documenti, da cui furono ricavate le presenti notizie:. |
A153000084 |
2° La presente chiesa del Corpus Domini, le molte iscrizioni, che ivi ed in altri luoghi della città si leggono; la confraternita, la Collegiata dei canonici del Corpus Domini sono testimonii parlanti del fatto;. |
A153000106 |
Raccomanda di poi la frequenza dei Sacramenti della Confessione e Comunione, come quelli che hanno il dono speciale di fortificare la Fede su due punti di dogma, mentre sono utilissimi per se stessi, e vengono precisamente, {33 [33]} più ancora che altri, presi di mira dagli impugnatori di nostra santa Religione. |
A153000110 |
Cristiani! I tesori della divina misericordia sono aperti, sappiatene approfittare. |
A153000130 |
Le funzioni del giorno della festa sono quasi le medesime che si fanno in tutta l'ottava. |
don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html |
A154000005 |
E per tacere di ben tanti altri motivi, i natali, che la P. V. Rev. ma trasse dalle terre dei celebri Marchesi di Ponzone per Lei con dotti scritti illustrate, ci offrono un nuovo e graditissimo titolo alla nostra scella, e ci sono insieme di un'arra sicura del particolare di Lei interessamento per accrescere {7 [431]} il lustro, e lo splendore di questo antico e devoto Santuario, che è il più bel monumento dell'avita pietà Ponzonese. |
A154000016 |
E la gran Vergine a lei volgendosi nell'atto più amoroso, a lei giubilante insieme e tremante: « Io sono Maria, le disse, la Madre di Dio: o mia diletta figliuola, va a casa tua, e di' a' tuoi genitori per ordine mio, che facciano d'indurre gli abitanti di queste terre ad erigere qui per onor del mio Nome una chiesa: mi avranno sempre nei loro pericoli, nei loro bisogni difesa e conforto, e troveranno agevole, mediante me, la via del cielo: disse e disparve. |
A154000020 |
A levante del Santuario vedi una piazzetta oblunga; a mezzodì ti si {27 [451]} apre una comoda via che conduce alla porta maggiore: a ponente trovi un piazza discretamente grande, che prospetta la sottostante valle dell'Erro, ed a settentrione pure una piazza assai più estesa, che si unisce alle altre due, le quali tutte vanno guernite di piante ombrose, e sono così disposte da potersi a bell'agio girare intorno al Santuario. |
A154000025 |
Anche in tal festa sebbene sia tutta propria dei Ponzonesi, molti ciò non di meno sono i divoti, che dalle prossime terre vi accorrono, e intenerisce fino alle lagrime vedere nelle calde ore del meriggio qua e là pel colle prostesi dinanzi alle stazioni drappelli {36 [460]} di gente raccolta nel pietoso esercizio della Via crucis |
A154000027 |
Nella vigilia e nella festa i tribunali di penitenza sono assediati da tale una folla di fedeli bramosi di purificare le loro anime dalla colpa e di nutrirsi col Pane Eucaristico, che per quanto si procuri di aver il maggior numero possibile di confessori, e questi attendano con gran zelo e premura a confessare tutta la vigilia, e taluni fin presso la mezzanotte, e dall'aurora della festa fino al mezzogiorno, d'ordinario non possono soddisfare al desiderio di tutti. |
A154000043 |
Il 31 agosto 1637 mentre esso Arciprete veniva esaminato dal canonico Bicuti, che ne aveva special delegazione, {73 [497]} dopo d'aver deposto con giuramento vari fatti straordinari attribuiti all'intercessione di N. S. della Pieve, richiesto, se altri ne rimanessero ancora, così rispose: « Altre persone vi sono, che ricevettero grazie singolari dalla Madonna SS., ma non ho precisa memoria, nè conoscenza di tutti; e tra queste grazie è notabile assai quella, che ricevei io stesso nell'anno 1633, ed ecco quale. |
A154000044 |
Moltissime di fatto sono quelle, che di questi anni piovvero in seno ai divoti di N. S. della Pieve, grazie, le quali comechè non siano tutte insigni, come le già descritte, e non venissero poste ad esame così rigoroso, tuttavia sono degnissime della nostra ammirazione, perchè, o constano da memorie degne di fede, o vengono attestate da persone tuttora viventi. |
A154000049 |
In quella che si stava praticando siffatta demolizione, ecco precipitare tutto ad un tratto esso vôlto, seppellendo il detto sacerdote ed uno degli operai sono le sue rovine. |
A154000051 |
Tenerissime poi e consolantissime sono le espressioni usale dai santi Padri, e Dottori per dimostrare la somma potenza e pietà di Maria pel nostro bene. |
A154000056 |
L' Annimziazione e l' Assunta sono le feste principali del Santuario, si aggiungono perciò qui due novene in preparazione alle medesime. |
A154000103 |
O Vergine ss., che a santamente morire vi procuraste un cumulo inarrivabile di meriti, e di virtù, fateci ben comprendere, che la sola virtù e la grazia del Signore sono quella strada che ci conduce a salvamento. |
A154000154 |
O grande Regina, che foste assunta all'eterna gloria con tanta magnificenza, fateci ben comprendere quanto dolci e soavi sono quelle delizie, che Iddio tien preparate lassù in cielo a coloro, che di cuore lo serviranno ed ameranno qui in terra. |
don bosco-notizie storiche sul convento e sul santuario di santa maria delle grazie presso nizza.html |
A155000011 |
Narrò lo stato presente della Salesiana Congregazione; come vada estendendosi in tutte le parti d'Italia non solo, ma in Francia, e, varcati i limiti dell'Europa, si propaghi ampiamente nell'America del Sud, ove colla grazia di Dio consolantissimi sono i frutti già ottenuti. |
A155000011 |
e fu quando annunziò che le Chiese e le Case Salesiane aperte sono già in numero di sessanta, e che in tali Chiese, Collegi ed Ospizi ascendono a ben venti mila i giovani, tra studenti ed artigiani, ritratti dalla via del male ed educati a virtù cristiane e civili. |
A155000025 |
Queste visite sono concedute più spesso in caso di malattia. |
A155000031 |
6° La musica vocale, la cura del medico e chirurgo, bucato, soppressatura, inchiostro, lume e caloriferi per l'inverno sono a carico dell'Istituto, ma per questo si corrispondono in principio dell'anno lire 20. |
A155000032 |
Le altre spese accessorie, come sono di libri, carta, posta, medicinali, vestiario, viaggi e simili cose sono a carico dei parenti. |
don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html |
A156000003 |
Ma si citano le fonti da cui sono ricavati, e se ne conserva autentica relazione manoscritta {4 [256]} per chiunque desiderasse vie meglio appagare la sua divozione. |
A156000006 |
Per ubbidire ai decreti di Urbano VIII mi protesto, che a quanto si dirà nel libro di miracoli, rivelazioni, o di altri fatti, non intendo di attribuire altra autorità, che umana; e dando ad alcuno titolo di Santo o Beato, non intendo darlo se non secondo l'opinione; eccettuate quelle cose e persone, che sono state già approvate dalla S. Sede Apostolica. |
A156000013 |
Maria coll'occhio suo materno si avvede che gli sposi sono in pena, e si coprono ormai di vergogna. |
A156000020 |
A questa notizia i barbari si perdono di coraggio, si confondono, e si danno alla fuga; le loro navi sono arrestate, affondate, o bruciate. |
A156000028 |
Questi atti di virtù sono come un vago mazzetto di fiori spirituali, da offrire a Maria nel dì della festa. |
A156000053 |
- Nel terzo secolo s. Cipriano raccomanda parimente ai peccatori di confessare i propri delitti mentre sono in vita, mentre la loro confessione può essere ricevuta, mentre può ottenersi la penitenza e il perdono per mezzo dei sacerdoti |
A156000062 |
Pochi giorni or sono oppressa dallo spavento io invocava il soccorso di Maria Ausiliatrice a favore del mio genero, ed ora non so con quali espressioni poterla ringraziare. |
A156000075 |
Promise il paradiso a quelli che lo avessero ricevuto; promise {48 [300]} la vita eterna, una risurrezione gloriosa alla fine del mondo: Io sono il pane disceso dal cielo, diss'egli, chi mangia di mesto pane, che è la mia carne, vivrà in eterno, e io lo risusciterò nell'ultimo giorno |
A156000087 |
Il demonio coi suoi inganni, il mondo coi suoi pretesti sono quelli che allontanano i fedeli dalla frequente Comunione. |
A156000092 |
Un altro dirà: Non sento fervore; anzi sono senza divozione. |
A156000093 |
Si risponde: Per fare bene e con frutto la Comunione anche frequente non è punto necessario sentir fervore; anzi le comunioni fatte nelle aridità, ma per piacere a Dio, sono le più meritorie. |
A156000100 |
Sono ben pochi quei cristiani, ai quali non si possa consigliare e permetttere la Comunione ogni settimana. |
A156000103 |
Sono innumerevoli le grazie ottenute col fare una novena in onore di Maria Ausiliatrice, e coll'accostarsi alla santa Comunione per renderla più gradita ed efficace. |
A156000110 |
Oh! chi mai può spiegare l'eccellenza della Messa? Gli angeli stessi non ne sono capaci, e taciono pieni di riverenza. |
A156000111 |
Chi può dire l'onore che queste tributarono a Dio in tanto tempo colle loro adorazioni? Sono mille ottocento e {65 [317]} più anni, dacchè Gesù Cristo apri le porte del cielo, e v'introdusse le anime dei giusti primitivi, e d'allora in poi continuo ogni giorno a raccogliere i buoni che vi trapassano da questa vita. |
A156000111 |
Sono oramai seimila anni dacchè vi sono nel mondo delle anime pie e sante. |
A156000116 |
Ma si cangia ben tosto il loro timore in vivissima gioia, quando la malata si siede sul letto e dice chiaramente: «Io sono pienamente guarita.» Dimanda allora le vesti, e del mattino stesso si alza, si porta in chiesa a ringraziare Iddio e la sua Santissima Madre e a fare la santa Comunione. |
A156000126 |
Le solennità del SS. Sacramento sono per Gesù ciò che sono le feste pei principi temporali. |
A156000126 |
Ma sa per altro che per Gesù gli ornamenti più belli sono le anime in grazia, i più graditi incensi sono le loro preghiere, i lumi e le lampade più risplendenti sono i cuori verso Gesù palpitanti d'amore. |
A156000128 |
In un regno quelli che sono destinati ad accompagnare il principe nei suoi viaggi, nelle sue visite, si stimano grandemente onorati. |
A156000128 |
Oltre alle solennità vi sono altre circostanze nelle quali vi è opportunità di onorare Gesù Sacramentato; ed è quando si fanno solenni processioni, o lo si porta per viatico agli infermi. |
A156000128 |
Sì, acompagniamolo volentieri nelle processioni, che sono come i suoi trionfi in questo mondo, e uniamoci divotamente cogli angeli che gli fanno corona. |
A156000140 |
E sant'Alfonso de'Liguori ripeteva sovente: « Se io sono divoto di Maria, sono sicuro del Paradiso.» Che più? La potenza e la bontà di Maria, dice s. Brigida, è così grande, che otterrebbe il perdono allo stesso Lucifero, qualora questi fosse capace di raccomandarsi a Lei. |
A156000140 |
Ella stessa lo rivelò a s. Brigida con queste parole: «Per quanto uno abbia peccato, se con vera emenda a me ritorna, io sono pronta a riceverlo. |
A156000140 |
Le cose che sogliono angustiare un moribondo sono specialmente tre: i peccati della vita passata; gli assalti dei nemici presenti; e l'imminente comparsa al divin tribunale. |
A156000140 |
Nè io guardo i peccati che porta, ma solo se viene con buona volontà; perchè io sono chiamata, e veramente sono la Madre della misericordia.» Oh! persuadiamoci che non senza ragione Maria è dalla Chiesa proclamata Vergine dolce, clemente {85 [337]} e pia, o clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria; non senza ragione è invocata Rifugio dei peccatori; Refugium peccatorum. |
A156000140 |
Si sono veduti dei grandi peccatori morire così contenti, come se fossero stati in loro vita angeli d'innocenza. |
A156000157 |
Ecco, o divoto cristiano, i grandi tesori che ci sono proposti. |
A156000163 |
La diffusione di buoni libri, imagini, medaglie, pagelle, intervenire e raccomandare l'intervento alle processioni in onore di Maria SS. e del SS. Sacramento, la frequente Comunione, 1'assistenza alla santa Messa, l'accompagnamento al Viatico sono le cose che gli Aggregati si propongono {99 [351]} di promuovere con tutti i mezzi compatibili al loro stato. |
don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html |
A157000002 |
La storiella che sono per raccontare certamente vi tornerà di vero gradimento. |
A157000005 |
Tutti i giorni vengono a discorsi mordaci ed offensivi, e sono sempre amici inseparabili. |
A157000007 |
- Ho letto in un libro, in cui si dice che non vi è Dio, ed io sono di questo parere. |
A157000030 |
Oh stranezza! La religione non è buona che per le donne: e perchè non lo sarà eziandio per gli uomini? Forse gli uomini sono esseri separati, creati da Dio per non {8 [232]} soggettarsi alla sua legge, per non rendergli l'onore che gli è dovuto? Forse Iddio ha fatto una legge per la donna, e non l'ha fatta pell'uomo? Forse egli disse alla donna: tu mi adorerai, ed all'uomo tu mi bestemmierai? Forse disse alla donna: osserva la mia legge, ed all'uomo: va a gettarti nel fango dei vizi? Simile linguaggio in un Essere perfetto e giusto non sarebbe la negazione di ogni perfezione e di ogni giustizia? Dunque Colui che ha fatto l'uomo e la donna, ha fatto eziandio una legge per l'uno e per l'altra: questa legge è la religione, e l'uno e l'altra la devono praticare. |
A157000039 |
Tu mi conosci e sai certamente che io non sono il diavolo più malvagio. |
A157000041 |
Sai tu quando io sono allegro e contento? Egli è quando, avendo ricevuto qualche affronto, ho represso il movimento del mio braccio che si piegava con violenza sopra la faccia di colui, che mi aveva insultato. |
A157000061 |
Vedi adunque chiaramente che non è Dio che ti condannerà, ma sono i tuoi peccati medesimi. |
A157000066 |
Vi sono degli uomini più sapienti di Voltaire, dei nobili guerrieri, degli uomini illustri, e questi uomini hanno creduto alla confessione, si sono serviti della confessione; il medesimo vostro caporale, egli medesimo che non è un minchione, ne fa uso, e se ciò fosse stato un'invenzione umana, credi tu che eglino se ne sarebbero serviti?. |
A157000072 |
G. Cristo essendo comparso in mezzo a' suoi discepoli dopo la sua Risurrezione loro disse: Come il Padre mandò me, così io mando voi; ricevete lo Spirito Santo, i peccati sono rimessi a quelli a cui voi li rimetterete, e saranno ritenuti a quelli a cui voi li riterrete. |
A157000073 |
Ti par ciò chiaro? Ora perchè i preti, successori degli Apostoli, possano sapere quando debbano rimettere o ritenere i peccati, bisogna che li conoscano; ma come possono conoscerli se {20 [244]} loro non sono manifestati per mezzo della Confessione? Tirate la conseguenza: dunque la confessione viene da Dio medesimo. |
A157000084 |
- Ci sono solamente questi tre delitti al mondo? tu mi hai conceduto che Dio aveva fatto delle leggi e che bisognava sottometterci a quelle. |
A157000086 |
Ci sono ancora i precetti della Chiesa, e i vizi capitali. |
A157000087 |
Ma i divoti non sono migliori degli altri. |
A157000090 |
- Se tu conoscessi i veri divoti, come conosci noi, vedresti che coloro i quali tu chiami veri buoni fanciulli, vedresti che tali sono divenuti per la {27 [251]} Religione, per quella Religione che io vorrei farti praticare. |
A157000106 |
Non ci sono le medesime leggi da osservare, i medesimi vizi da fuggire? E due. |
A157000108 |
- Io non mi sono mai creduto un bigotto anche quando io praticava la religione, ma ora io sarei posto in burla. |
A157000115 |
- Non offenderti, io sono contento di vederti prendere il serio per la consegna di soldato, e tu avrai poi {30 [254]} vergogna di osservare la consegna di Dio?. |
A157000134 |
- Affè egli era come sono io un po' bamboccio. |
A157000147 |
- In fede mia io sono fuor di me per contentezza. |
A157000149 |
Mi sono presentato a lui, e nella semplicità del linguaggio gli dissi: Signor Curato, io vorrei confessarmi, io non so bene nè dove cominciare, nè dove finire, io mi affido a voi. |
A157000150 |
Egli è per evitare le importunità che ho detto: Andiamo senza dilazione, avanti, corriamo! Io sono contento come un re. |
A157000152 |
- Sii tranquillo, io sono troppo contento per non far loro conoscere la cagione della mia gioja. |
A157000157 |
Se vi è tra di noi un falso divoto, un bigotto, o un impostore, non vi sono qui per lui che due uscite, o la porta o la finestra. |
A157000178 |
Se egli sente una lingua malvagia a dir male di questo o di quell'altro, egli impone silenzio, o se sono superiori che parlano, egli si tace, strofina le sopracciglia, frega i baffi, o volge ad altro la conversazione. |
A157000180 |
Se le istanze di quei tali che altre volte, egli chiamava suoi amici, gli fanno montare la senapa al naso, io non sono adunque più un uomo, dice tra se stesso! Forse in tutta mia vita io ebbi più timore d'un archibugio che della mitraglia? E un riso beffardo mi farà paura? Coraggio, la mia decorazione non sarà portata da un codardo. |
A157000181 |
E certamente la compagnia eterna dei rimorsi e del fuoco da una parte, di una felicità senza fine nell'altra meritano al certo di rifletterci due volte, e dovrebbero senza difficoltà esserci di stimolo a soffrire qualsiasi pena della presente vita e superare tutti gli ostacoli che si incontrano nella pratica della legge di Dio, e le stupide ironie di quelli che sono abbastanza vili per abbandonare le fatte promesse. |
A157000186 |
Questi due campioni della fede sono il sacerdote Pietro Qui ed Emanuele Phung. |
A157000187 |
Fatto sacerdote il suo zelo per la salute delle anime sembrava non aver limiti, ed il suo desiderio pel martirio era grande come può rilevarsi da quel che scrisse ad un missionario in risposta all'avviso datogli di non esporsi senza profitto ai pericoli: «È vero, Padre, io sono circondato da molti pericoli, ma Dio non vuole ancora che io cada nelle mani del nemico; i miei peccati ne sono senza fallo la cagione ed io mi vedo privo del bene di patire pel suo nome. |
A157000187 |
[1] e della catena? Ma non sono per anche degno d'andar fregiato {50 [274]} di tali insegne.» Egli ardeva di desiderio di esser martire e l'ha lasciato scritto con note di musica unite alle seguenti espressioni che egli cantava; «Perchè non avrò io la lieta sorte di combattere e morire per la gloria di Dio? Siami la catena una collana preziosa! ed il ferro braccialetti alle mani! Ahimè, i miei compagni ottengono la palma ed io solo rimango qua come una sentinella dimenticata! O mio Dio, fate dunque che io sia martire!». |
A157000194 |
Il Padre diceva ad Emanuele: «Ècco l'ora che Dio ci serbava per l'ultimo combattimento; patiamo per lui con coraggio e di buon animo.» Ed Emanuele rispondeva con sorriso: Come sono felice di soffrire la morte {58 [282]} per Gesù.» La scorta parti ed il sacerdote si avanzò il primo colmo di giubilo e tutto assorto nella preghiera. |
don bosco-novelle e racconti.html |
A158000001 |
Ve ne sono alcuni tolti dal prezioso libro di Silvio Pellico intitolato: I doveri degli Uomini: libro veramente aureo e che vorremmo vedere in mano di molti, per il gran bene che ne verrebbe. |
A158000002 |
Dopo ve ne sono alcuni tanto ameni ed istruttivi di Cesare Cantù ed alcuni di Giuseppe Manzoni, chiaro autore di lodate novellette. |
A158000008 |
« Sono essi, rispose, la dieta, l'acqua e l'esercizio. |
A158000015 |
Tali sono i desiderii nostri; più v' innalzate, e vedete altre condizioni sempre più alte della vostra e sempre egualmente lontane dalla felicità. |
A158000042 |
Ve' quante sono! Chi le può contare? - Tant' è, non va bene pigliarsi la roba altrui, riprese Faustino, ancorchè sia una piccolezza. |
A158000042 |
« Oibò, rispose Faustino: questo non è lecito, perchè le piante non sono nostre. |
A158000043 |
Le ricchezze e la nascita sono un caso; e tu non ne hai merito veruno, e Dio può ritogliertele da oggi {31 [423]} a dimani. |
A158000043 |
» Ed io ho veduto degli scolari che tengono poco conto del loro maestro, solo perchè egli è un povero uomo, ed essi sono figli del possidente, del dottore, o del giudice!. |
A158000053 |
- Questi due pazzi sono il ritratto di quelli che non sapendo usare le cose, come richiede la loro natura, le credono male, tuttochè buonissime, e se ne lamentano. |
A158000082 |
- La mamma mi ha dati cinque baiocchi per comprar vino, io sono caduta, il fiasco si è rotto e il vino versato; vedete, signor abate! non v'è che Dio buono che possa accomodare il mio fiasco e rendermi il mio vino. |
A158000094 |
« Mia madre è vecchia ed inferma; io... io sono troppo giovine per sostentare la sua e la mia vita, il nostro padrone, uomo cattivo, ci vuol cacciare domani se non gli paghiamo i quattro scudi, de' quali siamo debitori. |
A158000110 |
« Io non sono un ladro, disse, io mi chiamo Guidi, arrivo da Fano per vedere il nostro santo Padre, il Papa; voi non mi metterete in prigione prima {57 [449]} che l'abbia visto; dopo farete di me ciò che vi piacerà, perchè non avrò più nulla a desiderare per la mia povera vita. |
A158000115 |
« Già sono moltissimi anni, una nobile e grande famiglia degli Stati romani s' era condotta, secondo l' uso, nel principio dell'ottobre, a una bella villa che possedeva a sei miglia da Sinigaglia. |
A158000121 |
- Nulla per me, santissimo Padre, perchè di presente io sono il più ricco contadino de' vostri Stati; ho riveduto il piccolo Giovanni, ho ritrovato il gran Papa, io sono felice. |
don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html |
A159000001 |
Sono più anni da che si va lamentando il bisogno di operai evangelici, e la diminuzione delle vocazioni allo stato Ecclesiastico. |
A159000012 |
Avuta cosi la benedizione e l' approvazione dei Vescovi e del supremo Gerarca della Chiesa mi sono mosso alle prime prove, raccogliendo nell' Ospizio di S. Vincenzo in Sampiedarena alcuni giovani grandicelli, che avessero intenzione di percorrere gli studi ginnasiali unicamente per consacrarsi a Dio nello stato ecclesiastico. |
A159000013 |
Non ci sono mezzi stabili, l' opera è totalmente affidata alla pietà dei fedeli. |
A159000014 |
I Corrispondenti sono quelli, che in onore dei dodici Apostoli si fanno capi di una o più dodicine di Oblatori, ne raccolgono le offerte indirizzandole al direttore dell' Opera. |
A159000022 |
Gli altri favori spirituali sono infra descritti e numerati. |
A159000066 |
Saranno preferibilmente accettati coloro, che sono sciolti dal servizio militare, oppure hanno qualche probabilità di andarne esenti |
don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico [v.27].html |
A160000004 |
Sono più anni da che si va lamentando il bisogno di operai evangelici, e la diminuzione delle vocazioni allo stato Ecclesiastico. |
A160000007 |
Non ci sono mezzi stabili, l'opera è totalmente affidata alla pietà dei fedeli. |
A160000009 |
I Corrispondenti sono quelli, che in onore dei dodici apostoli si fanno capi di una o più dodicine di Oblatori, ne raccolgono le offerte indirizzandole al Direttore dell'opera. |
A160000022 |
Saranno preferibilmente accettati coloro, che sono sciolti dal servizio militare {5 [5]} oppure hanno qualche probabilità di andarne esenti |
don bosco-porta teco cristiano.html |
A161000001 |
Questi avvisi sono stati raccolti dalla Sacra Scrittura, dai santi Padri, e specialmente dalle opere di S. Carlo Borromeo, di S. Vincenzo de' Paoli, di S. Francesco di Sales, di S. Filippo Neri, e del Beato Sebastiano Valfré. |
don bosco-pratiche divote per l-adorazione del ss. sacramento.html |
A162000006 |
Accorriamo noi dunque tutti a questa fonte inesausta di grazie e di consolazioni! I frutti copiosi prodotti dalla comunione frequente sono una consolantissima verità di cui nessun cristiano dubita. |
A162000006 |
In questi tempi specialmente pare vada via via maggiormente insinuandosi tale freddezza verso questo augustissimo Sacramento, e pare che pochi soltanto più si ricordino dell'amoroso invito che Gesù Cristo medesimo ci fece di accorrere a riceverlo: « Io sono il pane di vita, diss'Egli, chi mangia di questo pane vivrà in eterno. |
A162000007 |
Dove troveremo noi un amico che intenda le nostre pene e ci compatisca, un orecchio che non si stanchi mai di ascoltarci, una voce che mai si stanchi di dirci quelle parole di consolazione che sono il meglio adattate per fortificarci e sollevarci? Andiamo adunque a Gesù. |
A162000008 |
Alcuni soggiungono: io sono pieno d'infermità spirituali e non oso comunicarmi sovente: risponde Gesù Cristo: quelli che stanno bene non hanno bisogno del medico: perciò quelli che sono maggiormente soggetti ad incomodi loro è mestieri essere sovente visitati dal medico. |
A162000008 |
Le cose che si ricercano per accostarsi nel modo dovuto al SS. Sacramento dell' Eucaristia sono altre interne, altre esterne. |
A162000008 |
Le interna sono; 1° di essere in grazia di Dio; 2° essere digiuni dalla mezzanotte in giù 3° riflettere bene a quello che si va a ricevere, che è il Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signor Gesù Cristo. |
A162000008 |
Taluno dirà; io sono troppo peccatore. |
A162000017 |
Dopo questi atti di adorazione, di ringraziamento, di offerta, di domanda, di protesta, uscendo dalla casa del Signore non dimentichiamo che noi pure siamo diventati tempio di Dio, e perciò per conservare il fervore della divozione, che l'Eucaristia eccita in noi, teniamo i sensi nostri, che sono le finestre dell'anima, ben raccolti, e pratichiamo opere di virtù, pregando, assistendo ai divini offici, leggendo libri spirituali, visitando chiese, ammalati, carcerati, spedali ecc. |
don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html |
A163000007 |
Miei cari amici, disse con animo tranquillo, so benissimo che io sono un scellerato, e che voi siete tutti galantuomini: perciò vi prego, che da galantuomini mi lasciate fare la mia strada. |
A163000015 |
Mi pare che voi mi prendiate per un altro diverso da quel che sono. |
A163000033 |
Cari miei figli, non solamente vi prometto di non manifestarvi ad alcuno, ma vi assicuro, che sono disposto a dare vita e roba per liberarvi da qualsiasi pericolo; e, se mai potessi far tanto, andrei a prendervi nel più profondo dell'inferno per condurvi al paradiso. |
A163000039 |
Ho fatto, egli dice, il confronto, per quanto potei sapere, del protestantismo col caltolicismo; e sono stato pienamente convinto, che i mezzi di salute sono immensi nel cattolicismo, e sono scarsissimi nel protestantismo. |
A163000043 |
Tutte le religioni sono buone, caro Giuliano, purché siano osservate. |
A163000045 |
Tutte le religioni sono buone, e tutti si possono salvare in quella religione, ove furono da Dio creati. |
A163000046 |
Ma, signor mio, io non sono teologo, e non so darvi un'esatta risposta; ma vi domando soltanto: i Cattolici, i {12 [380]} Turchi, gli Ebrei, i Calvinisti, i Luterani, quelli che oggidì si dicono Evangelici, si possono tutti egualmente salvare?. |
A163000050 |
Dunque siccome tra queste religioni, non se ne trovano due che in molti punti non sieno opposte tra di loro, così ne segue, che una sola può esser vera, e che tutte le altre debbono esser false, e perciò tutti quelli che professano tali religioni, sono fuori della strada della salute: salvo che vogliate dire essere lo stesso bianco e nero, vero e falso. |
A163000051 |
Vhai, vhai! sono tutte cose di sacrestia, Iddio è buono, e ci vuol tutti con lui in cielo. |
A163000053 |
Giuliano, tu sei un buon uomo, tu l'hai sempre colle religioni false, e non sai, che le religioni sono tutte buone, come ti ho più volte ripetuto? Queste parole dette con forza, voltarono gli sguardi di tutti verso i due disputanti, sicché Giuliano rimase alquanto confuso; poscia facendosi animo ripigliò:. |
A163000054 |
Ma per bacco baccone, voi mi andate sempre ripetendo, che tutte le religioni sono buone, e non rispondete alle ragioni che io vi oppongo; ora ditemi ancora: come può essere questo, mentre una giudica vero ciò che l'altra giudica falso? forse che Iddio è come un burattino, che riceva per buono tutto quello che ne'loro capricci gli uomini giudicano d'offerirgli? Ditemi, di grazia, quelli idolatri i quali adorano il sole, la luna, le stelle, come loro Dio, vi pare che pratichino una buona religione?. |
A163000063 |
Sono venticinque anni che io l'ho abbracciata: più la studio, più ci trovo la verità; spero nell'aiuto del Signore, di vivere e morire in questa santa religione, di cui è capo il Romano Pontefice successore di S. Pietro, vicario di Gesù Cristo. |
A163000067 |
Mi son fatto cattolico perchè era e sono persuaso che la religione cattolica, è la sola religione di Gesù Cristo. |
A163000088 |
Sono forse catechismi dativi dal nostro sig. curato, per distribuire ai suoi parrocchiani?. |
A163000089 |
Sono libri assai migliori del catechismo: è la Bibbia con alcuni libretti divoli; leggete, ne sarete contenta. |
A163000090 |
Scusatemi, se parlo così: io sono una povera donna, ma assai gelosa della nostra religione. |
A163000093 |
Non sono libri protestanti, ma libri evangelici, {19 [387]}. |
A163000094 |
Che cosa sono questi libri evangelici?. |
A163000095 |
Sono libri che contengono la vera religione. |
A163000114 |
Io sono abbastanza soccorsa dal lavoro delle mie mani, e da qualche poco che mi danno il curato ed alcuni caritatevoli signori, i quali mi favoriscono limosina senza obbligarmi a rinnegare la mia religione. |
A163000116 |
Non importa: sono contenta del mio stato. |
A163000121 |
Noi vi diciamo la cosa schiettamente: questi libri ci sono dati gratuitamente, e se, vendendoli, prendiamo qualche cosa è per noi. |
A163000128 |
É impossibile discorrere di altre cose; l'uomo è costretto a parlare di ciò che gli fa maggior pena; ora quello che più ci affanna sono le miserie e il pensare al gran numero di artigiani privi di lavoro. |
A163000145 |
Che anzi se considero il disprezzo in cui sono tenute le cose di religione, il modo indegno con cui si parla del Papa, dei Vescovi e degli altri ministri della religione; se considero il modo con cui alcuni cattolici fanno applauso all'eresia, e festeggiano l'inaugurazione stessa del tempio de'protestanti; se considero le cose irreligiose e sconce che si scrivono, si stampano e si vendono pubblicamente ne'libri e ne'giornali; se io considero i furti sacrileghi e le derisioni che si fanno delle cose più sacrosante di nostra religione, miei buoni amici, io debbo dire che appunto tali peccati sono la cagione delle nostre disgrazie. |
A163000147 |
Sono tre anni che alcuni empi giornali dicevano che le cose non andarono {28 [396]} mai tanto bene, come dopo che il Papa ci mandò la scomunica: e per l'opposto noi siamo costretti a dire che le cose non sono mai andate tanto male. |
A163000151 |
Le miserie e le tribolazioni per le anime buone non sono un castigo, ma piuttosto un mezzo onde preservarsi dalle colpe e procacciarsi merito per l'altra vita; costoro però, vivendo in paesi dove {29 [397]} in gran numero gli uomini sono perversi, devono pur essi essere colti dai divini castighi. |
A163000151 |
Ma è sempre vero che i peccati sono cagione delle nostre miserie. |
A163000151 |
Moltissimi altri esempi ci fanno conoscere come il Signore mandò terribili castighi pei peccati degli uomini senza badare a colpevole o ad innocente; colla sola diversità che tali castighi ai colpevoli sono una pena meritata, ai giusti sono occasione di merito per la vita eterna. |
A163000158 |
Voi poi, o Principi, Re, Monarchi, Imperatori, e voi tutti quanti amministrate la giustizia fra gli uomini; voi {31 [399]}pure, o uomini di tutti i gradi e di tutte e condizioni, unitevi strettamente ai sacri ministri dell'altare, e tutti di un cuor solo e di un'anima sola dite queste precise parole: «0 Signore onnipotente, conosciamo che i nostri peccati sono causa de'nostri mali; ne dimandiamo umile perdono: usateci misericordia: vi promettiamo di voler vivere e morire da buoni cristiani; sospendete i fulmini della vostra giustizia, allontanate da noi i vostri flagelli: benedite il commercio e, chi lo traffica; benedite i campi, e chi li coltiva, e chi ne è il possessore; dateci tempi migliori, più abbondante raccolta; e noi, o Dio pietoso, vi promettiamo emendazione, virtù e santità. |
A163000164 |
Vorrei parlarvi in confidenza: ma non vorrei che prendeste in mala parte quanto sono per dire. |
A163000167 |
Ne sono il compilatore, perchè la materia colà contenuta è ricavata da altri libri di maggior mole, i quali per lo più sono ivi citati in fondo di pagina. |
A163000173 |
) che se voi oltre alle conseguenze dedotte da tali definizioni, volete asserzioni storiche, anche in questo sono in grado di appagarvi: perche posso accertarvi che non mi azzardo di stampare la minima notizia che riguardi ai protestanti, senza che ne abbia i documenti che reggano a tutta prova. |
A163000173 |
Debbo osservarvi che, posto un principio, è permesso di trarne le conseguenze che naturalmente da quello derivano; (perciò non sono fuori di proposito le conseguenze dedotte dalle definizioni ricavate dai libri de'medesimi protestanti. |
A163000176 |
Vorrei i documenti storici, che mi mostrassero col fatto, che i protestanti sono quei birbanti, quei scellerati, quei viziosi, quali sono descritti nel mentovato fascicolo. |
A163000186 |
Sì, comprendo il latino, e sono appunto occupato a dare lezioni di questa lingua. |
A163000190 |
Ve lo traduco: «Affinchè ciascuno riconosca bene che essi (i protestanti) non sono papisti, e che non hanno alcuna confidenza nelle buone opere, passano i giorni e le notti a mangiare ed a bere in luogo di digiunare. |
A163000199 |
L'orgoglio e l'insolenza sono sostituite all'umiltà. |
A163000199 |
Sono bricconi pieni d'orgoglio, e più insozzati di avarizia che noi furono mai sotto il Papato. |
A163000210 |
Sì, sì: si è confessato, comunicato, ha ricevuto l'Olio santo, ed io sono andato più volte a vederlo nel corso della malattia, e dava tutti i segni di rassegnazione di un buon cristiano. |
A163000238 |
«Noi ci eravamo addormentati... io mi sono svegliata per la prima; e, non vedendo le mie vacche, svegliai Massimino dicendogli: su, andiamo a cercare le nostre vacche. |
A163000242 |
«- Se il mio popolo non si vuole sottomettere, sono costretta di lasciar libera la mano di mio Figlio. |
A163000244 |
«Voi potrete ben pregare, ben fare; giammai non potrete compensare la sollecitudine, che mi sono data per voi altri. |
A163000273 |
Sono infinite e stravaganti le insidiose domande che loro si fecero, specialmente per ben due anni, e sotto interrogatorii di 5, 6, 7 ore di seguito, coll'intento di imbarazzarli, di confonderli, di trarli in contraddizione. |
A163000275 |
Eppure sono fanciulli (notate bene) nè più nè meno come gli altri. |
A163000275 |
Melania è secca nel parlare, è silenziosa, è timida all'eccesso; sono creature sgradevoli e spiacenti!... Ma che?. |
A163000276 |
Quando sono interrogati sopra il grande avvenimento, tutt'ad un tratto, come se cambiassero natura, si fanno così serii, {59 [427]} così gravi, assumono qualche cosa di così rispettoso per sè stessi e per tutto ciò che dicono, che io inspirano anche a quelli che li ascoltano, e impongono una specie di religioso timore per le cose che discorrono e un certo qual rispetto per le loro persone, che fanno stupire: e quel che è più, ambidue danno risposte così pronte, brevi, chiare, precise, perentorie, e con tale discrezione e riserbatezza (virtù difficilissima!), che bisogna dire assolutamente: «qui v'ha il dito di Dio.». |
A163000300 |
Oltre a ciò fate questo semplice riflesso: come mai fanciulli grossolani, ignoranti, mancanti d'ogni istruzione religiosa, che non conoscevano se non le loro montagne, il loro bestiame, abbiano potuto in una scarsa mezz'ora imprimersi nella memoria tutto il sopraddetto racconto e servirsi di frasi e di espressioni così dignitose, così bibliche, come sono queste:. |
A163000301 |
«Se il mio popolo non vuol sottomettersi, sono forzata di lasciar libera la mano di mio Figlio.... |
A163000303 |
«Vi ho concessi sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo... Ebbene, i miei fanciulli, voi lo farete sapere a tutto il mio popolo...». |
A163000306 |
Inoltre vuoisi notare: che questi pastorelli fra di loro non hanno nessun rapporto: anzi, invece di cercarsi, si fuggono piuttosto e sono indifferenti, per non dire antipatici l'uno all'altro. |
A163000306 |
Sono fatti così, e hanno l'aria di non poter essere altrimenti. |
A163000311 |
Tutto andò a vuoto; essi sono impenetrabili -. |
A163000324 |
- Non sei andato tu l'altra sera alla rappresentazione della Passione? - Sì, signore, vi sono andato. |
A163000331 |
Vi sono persone, che possono fare la fortuna di tuo padre e la tua: e io, io stesso, mio caro fanciullo; ma... purché tu dica del tuo segreto, almen quello che puoi dire; perchè ti ostini?. |
A163000338 |
Restai colpito, e ne sono commosso anche adesso nel raccontarlo, dice Monsignore Dupanloup; quasi non credeva a me stesso. |
A163000360 |
Durante quella lettura si manifestò sul volto del S. Padre una certa emozione; gli si contrassero le labbra, gli si gonfiarono le gote «Trattasi, disse» allora il Papa, trattasi di flagelli, di cui» la Francia è minacciata, la quale non è» la sola colpevole, lo sono pure l'Alemagna, l'Italia, l'Europa intiera, e meritano» dei castighi. |
A163000361 |
Del resto, soggiunse, io sono atterrito di tali prodigi. |
A163000362 |
In una prima visita mi ripetè quanto aveva detto al S. Padre, mi disse di aver letto con attenzione, secondo che era dover suo, quei libri, dalla prima fino all'ultima linea, e che quindi non vedea alcuna difficoltà, che Mons. Vescovo di Grenoble continuasse l'opera incominciata, e facesse fabbricare sul luogo dell'Apparizione un santuario modellato su vaste e belle proporzioni, e vi si sospendessero tante tavolette di voto, quanti sono i miracoli registrati ne'miei libri, e quanti per avventura succedessero. |
A163000382 |
Ma quando Paolina cominciò a partire della Beatissima Vergine, e gli domandò se fosse contento cho fosse pregita per lui, allora lo prese una certa impazienza e mal umore, che gli fece dire con una certa animosità: «io non sono cattolico, e non» voglio e non posso mettere la mia confidenza in una donna, la quale nulla» può per me; in Dio sì ho tutta la speranza, nella vostra Madonna niente!» Paolina gli rispose con particolare affabilità, {87 [455]} che i cattolici amano Maria perchè Essa è la madre di Dio, la invocano nelle loro afflizioni, nelle loro disgrazie, perchè Gesù Cristo morendo sulla croce, la diede a'suoi discepoli perchè fosse la loro madre e la loro protettrice, e i cattolici sono sicuri della sua assistenza, e certi quando la pregano con fede e con confidenza di ottenere per suo mezzo da Dio le grazie di cui abbisognano. |
A163000382 |
«Ma» potrebbe essa guarirmi? chiese Gabriele; sono più mesi che sono qui languente, e lentamente mi muoio; tutti i» mezzi dell'arte furono tentati, ma sempre» inutilmente, e come potrebbe essa guarirmi?» «Certo, riprese Paolina, Essa» potrebbe ottenervi una perfetta salute,» oppure, ciò che è infinitamente meglio per» la vostr'anima, può ottenervi la pazienza» nelle vostre sofferenze, la rassegnazione» alla divina volontà; ma per questo bisogna pregarla, e pregandola, credere fermamente che Essa è la madre di Dio,» e madre nostra piissima, e che può ottenerci da suo figlio le grazie che sono» utili e vantaggiose alla nostra anima». |
A163000386 |
Animato da questa fiducia, o Regina delle Vergini, io ricorro a Voi, peccatore come sono; colle lagrime agli occhi mi prostro ai vostri piedi. |
A163000399 |
Alzando al cielo gli occhi pieni di lagrime di consolazione: Oh Gran Dio, veggo ora per qual cagione mi avete ridotto alla miseria, oppresso da questa malattia, e condotto a guest'ospedale; egli è perchè voi mi amavate, mentre io non vi amava ancora, anzi vi offendeva; egli è perchè io negava di conoscere Gesù Cristo, mentre egli mi cercava per salvarmi! Voi, mio Dio, mi avete ferito mortalmente il corpo per guarirmi l'anima, voi mi colmaste dei vostri benefizi, mentre io vi era ingrato! La vostr'opera è compiuta, io sono vostro figlio, sono cattolico, e da questo momento non desidero, non voglio che quello che voi desiderate e volete da me! vi ringrazio e vi benedico le mille volte, o mio Dio!. |
A163000402 |
Appena Gabriele la vide entrare, le stese le sue scarne braccia, e diede in un dirotto pianto: Sorella mia, le disse con voce tremola e soffocata, sorella mia, io sono cattolico! La povera giovane fu talmente commossa a queste parole che poco mancò non isvenisse di consolazione. |
A163000402 |
Calde lagrime le sgorgarono dagli occhi, e mentre l'agonizzante con tutta l'effusione del cuore le parlava di Dio, di sua felicità, le diceva: Io sono stato battezzato, mi son confessato, e sono stato assolto da'miei peccati, e tutto questo nel giorno stesso di mia festa, nel giorno di S. Andrea; mia cara sorella, io sono cattolico, e sono l'uomo più felice della terra. |
A163000407 |
Ciò avvenne alla vigilia d'una grande solennità in cui il digiuno e l'astinenza dalle carni sono di precetto. |
A163000411 |
Queste due parole indicano solo il precetto della Chiesa, ma non sono nomi di santi. |
A163000413 |
Allora il curato per non spingere le cose troppo avanti aggiustò bellamente un tale affare, cangiando Vigile et jeune ( vigilia e digiuno ) in Virgilio ed Eugenio, che sono veri nomi di santi. |
A163000414 |
Una signora che apparteneva ad una delle più rispettabili famiglie di Ginevra, pochi mesi sono, in Orléans, città di Francia, abiurava la riforma di Lutero e di Calvino per rientrare nel seno della Cattolica Religione. |
A163000422 |
- Ah! vicino mio, voi potete venir a leggere presso di me quanto volete; ma io mi sono fatta una legge di non prestar mai i miei libri. |
A163000425 |
- Ah! vicino mio, voi potete venire a soffiare presso di me quanto volete; ma io mi sono fatta una legge di non imprestare giammai il mio soffietto. |
don bosco-regolamento dell-oratorio di s. francesco di sales per gli esterni.html |
A164000002 |
Dicesi 1° trattenere la gioventù nei giorni di festa, perchè si hanno specialmente di mira i giovanetti operai, i quali nei giorni festivi soprattutto vanno esposti a grandi pericoli morali e corporali; non sono però esclusi gli studenti, che nei giorni festivi o nei giorni di vacanza vi volessero intervenire. |
A164000003 |
Non sono pertanto permessi quei giuochi, trastulli, salti, corse, e qualsiasi modo di ricreazione in cui vi possa essere compromessa la sanità o la moralità degli allievi. |
A164000005 |
Questo Oratorio è posto sotto la protezione di s. Francesco di Sales, perchè coloro che intendono dedicarsi a questo genere di occupazione devono proporsi questo Santo per modello nella carità, nelle buone maniere, che sono le fonti da cui derivano i frutti che si sperano dall' Opera degli Oratorii. |
A164000006 |
Gli uffizi che devono compiersi da coloro, che desiderano occuparsene con frutto si possono distribuire tra i seguenti incaricati, che nelle rispettive incumbenze sono considerati come altrettanti Superiori. |
A164000020 |
Le incumbenze di ciascuno sono ripartite come segue: {4 [34]}. |
A164000023 |
Nel nominare qualcuno a carica dimanderà il parere degli altri impiegati, e se sono Ecclesiastici consulterà il Superiore Ecclesiastico, o il Paroco della Parochia in cui esiste l' Oratorio, a meno che siano notoriamente conosciuti, e si presupponga nulla esistervi in contrario. |
A164000039 |
Il Direttore Spirituale dell' Oratorio è altresì Direttore della Compagnia di san Luigi, le cui incumbenze sono descritte, ove si parla di questa Compagnia. |
A164000057 |
, al Sacrifizio della santa Messa, come sono bacini, ampolline, candelieri, tovaglie, asciugamani, corporali, puriflcatoi, avvertendo il Prefetto, quando faccia bisogno, di lavare biancheria, ripulire oggetti,. |
A164000069 |
Gli Invigilatori sono giovani scelti fra i più esemplari, i quali hanno l' incumbenza di coadiuvare l' assistente specialmente nelle sacre Funzioni della Chiesa. |
A164000074 |
Ma perchè tra di noi vi sono molte classi, e d' altronde abbiamo la buona ventura di avere parecchi esemplari Signori, che si prestano a quest' opera, perciò a costoro con gratitudine si offra una classe di catechizzandi. |
A164000083 |
I vizi che si devono spesso ribattere {16 [46]} sono la bestemmia, la profanazione dei giorni festivi, la disonestà, il furto, la mancanza di dolore di proponimento e di sincerità nella confessione. |
A164000084 |
Le virtù da menzionarsi spesso sono: carità coi compagni, ubbidienza ai superiori, amore al lavoro, fuga dell' ozio e delle cattive compagnie, frequenza della Confessione e della santa Comunione. |
A164000085 |
Alle cappelle di San Luigi e della Madonna quelli che sono promossi per sempre alla s. Comunione ma inferiori ai quindici anni. |
A164000085 |
Ciò contribuirà efficacemente a mantenere 1' ordine nelle classi, e a palliare quel rispetto umano, che hanno i più adulti quando sono messi a confronto dei più piccoli. |
A164000085 |
Le classi del Catechismo sono divise come segue: in coro i promossi per sempre alla s. Comunione, e che hanno compiuto i quindici anni. |
A164000085 |
Nello stabilire le classi di coloro, che non sono ancora promossi alla Comunione, si badi bene di non mettere i piccoli insieme co' più adulti. |
A164000085 |
Per esempio facciasi una classe di quelli, che sono maggiori di quattordici anni; un' altra da' dodici a' quattordici, da' dieci a' dodici. |
A164000089 |
Tutti gli impiegati liberi in tempo di Catechismo sono considerati come Catechisti, perchè essi sono più in grado d' ogni altro di conoscere l' indole ed il modo di contenersi coi giovani. |
A164000097 |
Quando avvenissero simili mancanze, (che grazie a Dio tra di noi sono rarissime), avvisino immediatamente il colpevole, e con pazienza e carità facciano vedere come simili colpe siano vietate dal Superiore, contrarie alla buona educazione, e quello che è più, proibite dalla santa legge di Dio. |
A164000102 |
Il Priore ed il vice Priore della Compagnia di s. Luigi sono Pacificatori. |
A164000104 |
Fra di noi vi sono due categorie di {21 [51]} cantori: quelli del coro, l' altra davanti all' altare. |
A164000113 |
I trastulli o giuochi permessi sono le boccie, le piastrelle, l' altalena, le stampelle, la giostra a passo del gigante, bersaglio a palla, corda; esercizii di ginnastica, oca, dama, scacchi, tombola, carriere, o barra rotta, i mestieri, il mercante, ed ogni altro giuoco che possa contribuire alla destrezza del corpo. |
A164000114 |
Sono poi proibiti i giuochi delle carte, dei tarocchi, ed altro giuoco che inchiude pericolo di offendere Dio, recar danno al prossimo, e cagionar male a se stesso. |
A164000116 |
I trastulli sono affidati a cinque invigilatori, di cui uno sarà capo. |
A164000122 |
È particolarmente raccomandato agli invigilatori, il procurare che tutti possano partecipare di qualche divertimento, preferendo sempre quelli che sono conosciuti pei più frequenti all' Oratorio. |
A164000125 |
È ufficio dei Patroni il ricondurre a casa quei giovani che ne fossero fuggiti, adoperandosi per collocare a padrone coloro che hanno bisogno d' imparare qualche professione, o che sono privi di lavoro. |
A164000133 |
Carità, pazienza vicendevole nel sopportare i difetti altrui, promuovere il buon nome dell' Oratorio, degli impiegati, ed animare tutti alla benevolenza e confidenza col Rettore, sono cose a tutti caldamente raccomandate, e senza di esse non si riescirà {28 [58]} a mantener 1' ordine, promuovere la gloria di Dio, ed il bene delle anime. |
A164000137 |
Quelli però, che sono poveri, più abbandonati, e più ignoranti sono di preferenza accolti e coltivati, perchè hanno maggior bisogno di assistenza per tenersi nella via dell' eterna salute. |
A164000138 |
Si ricerca l' età di otto anni, perciò sono esclusi i ragazzini, come quelli che cagionano disturbo, e sono incapaci di capire quello che ivi s' insegna. |
A164000143 |
Chi volesse aggregarsi a qualche Società lucrosa, può ascriversi in quella di Mutuo Soccorso, le cui regole sono a parto. |
A164000144 |
Tutti sono liberi di frequentare quest' Oratorio, ma tutti devono essere sottomessi agli ordini di ciascun incaricato; tener il debito contegno nella ricreazione, in Chiesa, e fuori dell' Oratòrio. |
A164000145 |
La ricreazione è il miglior allettamento per la gioventù, e si desidera, che tutti ne possano partecipare, ma solo con quei giuochi, che tra di noi sono in uso. |
A164000146 |
Ognuno sia contento dei trastulli, che gli sono stati trasmessi, e si contenga nel sito assegnato a quel genere di giuochi. |
A164000162 |
Ricordatevi, o giovani, che la santificazione delle feste vi porta la benedizione del Signore su tutte le occupazioni della settimana; ma vi sono ancora altre cose che {34 [64]} dovete praticare, altre cose che dovete fuggire eziandio fuori dell' Oratorio. |
A164000164 |
Evitate ogni discorso osceno, o contrario alla Religione, perchè s. Paolo ci dice che i cattivi discorsi sono la rovina dei buoni costumi. |
A164000166 |
Non coltivare l' amicizia di coloro, che sono stati licenziati dall' Oratorio, e che parlano male dei vostri Superiori, o che cercano di allontanarvi dai vostri doveri; fuggite specialmente quelli che vi dessero consiglio di rubare in casa vostra o altrove. |
A164000167 |
Le pratiche religiose tra di noi sono: La Confessione e Comunione, e a tale fine ogni Domenica e festa di precetto si darà comodità a quelli che vogliono accostarsi a questi due augusti Sacramenti. |
A164000168 |
L' Uffizio della B. Vergine, la santa Messa, la lezione di Storia Sacra od Ecclesiastica, il Catechismo, il Vespro, discorso morale, la Benedizione col Ss. Sacramento sono le Funzioni religiose dei giorni festivi. |
A164000169 |
Delle pratiche particolari cui sono annesse le sante Indulgenze si parlerà a suo luogo. |
A164000170 |
Ritenete, giovani miei, che i due sostegni più forti a reggervi e camminare per la strada del Cielo sono i Sacramenti della Confessione e Comunione. |
A164000174 |
I confessori ordinari sono il Direttore {37 [67]} dell' Oratorio, il Direttore Spirituale, ed il Prefetto. |
A164000176 |
Nel giorno che scegliete per accostarvi ai santi Sacramenti, giunti all' Oratorio non trattenetevi in ricreazione pel cortile, ma andate tosto in cappella, preparatevi secondo le norme spiegate nelle sacre istruzioni, e come sono indicate nel Giovane Provveduto ed in altri libri di pietà. |
A164000186 |
Quelli che si degneranno di venire in quest' Oratorio a spiegare la parola di Dio sono caldamente pregati di essere chiari e popolari quanto è possibile; facciano cioè in modo, che in qualsiasi punto del discorso gli uditori capiscano quale virtù sia inculcata, o quale vizio sia biasimato. |
A164000197 |
Le feste di s. Francesco di Sales, e di s. Luigi Gonzaga, sono celebrate con par-ticolar pompa e solennità. |
A164000199 |
Nei quattro ultimi giorni della Settimana Santa vi sono i Divini Uffizi, e si fa il santo Sepolcro. |
A164000205 |
Tutte le mentovate Indulgenze sono applicabili alle anime del Purgatorio. |
A164000215 |
Le materie sono quelle prescritte dai programmi governativi. |
A164000216 |
Tutti possono prendere parte a questo scuole, eccetto quelli, che non hanno compiuta l' età di 6 anni o sono infetti da male contagioso a norma del regolamento dell' Oratorio festivo (parte seconda, cap. |
A164000217 |
Nell' atto di accettazione debbono indicare il nome, cognome, paternità, luogo di nascita, età e domicilio, se sono promossi alla comunione e quante volte, se cresimati. |
A164000228 |
I genitori dei giovani venendo a domandar {49 [79]} informazioni dei loro figli, se sono donne si facciano fermare in fondo al cortile. |
A164000233 |
Le scuole commerciali e di musica sono gratuite; ma chi desidera frequentarle è obbligato d' intervenire alle pratiche di pietà dell' Oratorio festivo; gli allievi devono aver compiuti gli anni 9 di età. |
A164000234 |
Nell' atto di accettazione devesi indicare nome, cognome, paternità, luogo di nascita, professione, età e domicilio, se sono promossi alla comunione e quante volte, se cresimati. |
A164000238 |
In fin dell' anno sarà fatta pubblica distribuzione di premi a quelli che si sono segnalati nella condotta morale e nel profitto scolastico. |
A164000251 |
Sono proibite ai maestri le visite ai parenti dei giovani. |
A164000262 |
Nella settimana di Passione esamini i suoi allievi, e li promuova se sono idonei, e ne dia il voto al Direttore che lo metterà in registro a parte. |
A164000264 |
Il giovedì, che separa la Quaresima per metà, non si fa il Catechismo nè mattino nè sera, e ciò per evitare certi scherzi che spesso sono cagione di risse e di scandalo. |
A164000277 |
Nella Domenica in Albis si fa solenne distribuzione di premi a quelli che colla loro frequenza e colla loro buona condotta si sono segnalati nell' intervenire al Catechismo in tempo della Quaresima. |
don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html |
A165000002 |
Due sono i sistemi in ogni tempo usati nella educazione della gioventù: Preventivo e Repressivo. |
A165000007 |
Sembra talora che non ci badino, ma chi tiene dietro ai loro andamenti conosce che sono terribili le reminiscenze della gioventù; e che dimenticano facilmente le punizioni dei genitori, ma assai difficilmente quelle degli educatori. |
A165000007 |
Vi sono fatti di alcuni che in vecchiaia vendicarono bruttamente certi castighi toccati giustamente in tempo di loro {5 [101]} educazione. |
A165000008 |
Ragione e Religione sono gli strumenti di cui deve costantemente far uso 1' educatore, insegnarli, egli stesso praticarli se vuol essere ubbidito ed ottenere il suo fine. |
A165000009 |
I. Il Direttore pertanto deve essere tutto consacrato a' suoi educandi, nè mai assumersi impegni che lo allontanino dal suo uffizio, anzi trovarsi sempre co' suoi allievi tutte le volte che non sono obbligatamente legati da qualche occupazione, eccetto che siano da altri debitamente assistiti. |
A165000011 |
La ginnastica, la musica, la declamazione, il teatrino, le passeggiate sono mezzi efficacissimi per ottenere la disciplina, giovare alla moralità ed alla sanità. |
A165000012 |
IV. La frequente confessione, la frequente comunione, la messa quotidiana sono le colonne {7 [103]} che devono reggere un edifizio educativo, da cui si vuole tener lontano la minaccia e la sferza. |
A165000012 |
Nei casi poi di esercizi spirituali, tridui, novene, predicazioni, catechismi si faccia rilevare la bellezza, la grandezza, la santità di quella Religione che propone dei mezzi così facili, così utili alla civile società, alla tranquillità del cuore, alla salvezza dell' anima, come appunto sono i santi Sacramenti. |
A165000019 |
Dove vanno questi allievi per lo più sono la consolazione della famiglia, utili cittadini e buoni cristiani. |
A165000026 |
IV. Il percuotere in qualunque modo, il mettere in ginocchio con posizione dolorosa, il tirarle orecchie ed altri castighi simili debbonsi assolutamente evitare, perchè sono proibiti dalle leggi civili, irritano grandemente i giovani ed avviliscono l' educatore. |
A165000030 |
Egli conseguirà questo grande fine se colle parole, e più ancora coi fatti, farà conoscere che le sue sollecitudini sono dirette esclusivamente al vantaggio spirituale e temporale de' suoi allievi. |
A165000038 |
Questi sono gli articoli preliminari del nostro regolamento. |
A165000058 |
È cura del Prefetto che i commestibili siano sani e ben condizionati, che il pane non si dia aroppo fresco, che si pesino o si misurino le provviste quando sono introdotte in casa, e se ne tenga nota per confrontarla coi pesi o colle misure effettuate dai venditori. |
A165000065 |
L' Economo, gli spenditori, il Provveditore di libri e di oggetti di cancelleria sono in relazione diretta col Prefetto, e per via ordinaria dipendono da lui. |
A165000068 |
Terrà nota di quelli che sono già promossi alla s. Comunione, e che hanno ricevuto il Sacramento della Cresima, e si prenderà cura speciale di quelli che abbisognano di essere istruiti per ricevere degnamente questi Sacramenti. |
A165000106 |
Il fissare l' epoca degli esami semestrali e finali, le variazioni dei giorni di scuola, le vacanze, le dispense, i ripetitori e le ripetizioni a {32 [128]} chi ne fosse mestieri, sono di competenza del Consigliere scolastico, ma sempre previa intelligenza col Direttore. |
A165000122 |
Il maestro d' arte ha carico di ammaestrare i giovani della Casa nell' arte cui sono destinati dai Superiori. |
A165000130 |
Gli assistenti di scuola sono incaricati d' invigilare sulla disciplina e sul buon ordine per quel tempo e in quella classe, che loro fu affidata, ed in caso di bisogno, anche sulle altre classi. |
A165000150 |
In ogni dormitorio vi è un capo ed un vicecapo, i quali sono obbligati a render conto di quanto avvenisse contro la moralità e contro la disciplina del dormitorio a lui affidato. |
A165000166 |
I coadiutori o le persone cui si affidano i lavori domestici sono specialmente di tre categorie: Cuochi, Camerieri e Portinai, i quali debbonsi aiutare reciprocamente in tutto quello che è compatibile colle rispettive occupazioni. |
A165000173 |
Siccome poi vi sono doveri speciali di ciascuno, cosi verrà qui fatta breve divisione di quanto a ciascuno si riferisce. |
A165000179 |
Nelle distribuzioni di commestibili si ricordino che essi sono soltanto dispensatori e non padroni, perciò si regolino secondo le norme è gli ordini dei Superiori. |
A165000184 |
Anzi finita la ricreazione, un cameriere osservi se vi sono oggetti in abbandono, li porti al Prefetto. |
A165000188 |
Quelli che sono destinati alla cura dei letti, biancherìe e vestiari, avranno gran sollecitudine che si tengano ben distinti con numeri od altri segni gli oggetti appartenenti agli uni da quelli che appartengono agli altri. |
A165000201 |
Riceva, se occorre, le chiavi dei dormitori, delle scuole, dei laboratori ed altre, e non le renda se non a chi è incaricato dell' Uffizio per cui quelle sono necessarie. |
A165000203 |
Sopra un repertorio noterà le commissioni, ma sia nel riceverle sia nel farle, usi sempre maniere dolci ed affabili, pensando che la mansuetudine e l' affabilità sono le qualità caratteristiche di un buon portinaio. |
A165000213 |
Altra sorgente di disordine sono le bibite, i confetti, i commestibili, colezioni, merende, che {51 [147]} talvolta si distribuiscono agli attori o a quelli che si occupano degli apparecchi materiali. |
A165000214 |
L' esperienza ha fatto persuaso, che queste eccezioni generarono vanagloria e superbia in coloro, cui sono usate; invidia ed umiliazione nei compagni che non ne partecipano. |
A165000215 |
Pertanto la scelta della materia, la moderazione negli abiti, la esclusione delle cose soprammentovate, sono la garanzia della moralità nel teatrino. |
A165000217 |
Esso {52 [148]} raccoglierà tutte le rappresentazioni già conosciute, esaminerà quelle che gli fossero deferite e le conserverà se sono adatte, e ne farà le debite correzioni. |
A165000217 |
Ogni Direttore pertanto e gli altri Superiori sono invitati a mandare all' Ispettore provinciale i componimenti drammatici, che possono rappresentarsi secondo le regole sovraesposte. |
A165000220 |
Quelli che sono già occupati nel canto o nel suono procurino, di tenersi estranei alla recitazione: potranno però declamare qualche brano di poesia o d' altro negli intervalli. |
A165000223 |
Finite le prove, invigili, che, in silenzio, ciascuno vada immediatamente a riposo senza trattenersi in chiacchere, che sono per lo più dannose, e cagionano disturbo a quelli che già fossero in riposo. |
A165000223 |
Non permetta che assistano alle prove quelli che non sono a parte della recita. |
A165000250 |
Alcuni già alquanto inoltrati, orfani o privi dell' assistenza, perchè i genitori non possono e non vogliono curarsi di loro, senza professione, senza istruzione, sono esposti ai pericoli di un {59 [155]} tristo avvenire, se non trovano chi li accolga, li avvii al lavoro, all' ordine, alla religione. |
A165000254 |
Se hanno fratelli zii od altri parenti, che possano averne cura, sono fuori del nostro scopo. |
A165000254 |
Se trattasi di accettazione gratuita, si esigerà un certificato che dimostri, che sono orfani di padre e madre; poveri ed abbandonati. |
A165000266 |
Le virtù che formano il più bel ornamento di un giovane cristiano sono: la modestia, 1' umiltà, l' ubbidienza e la carità. |
A165000271 |
Ricordatevi poi che è mal costume, appena entrati in chiesa, trattenersi a mirare le persone, gli oggetti o i capolavori che sono in essa, prima di fare un atto di adorazione a Dio, come pure è mal fatto lo stare in piedi al tempo della Messa, appena piegando il ginocchio al tempo dell' elevazione, come in alcuni paesi suole avvenire. |
A165000291 |
Tra le vostre occupazioni preferite sempre quelle che sono comandate dai vostri Superiori o prescritte dall' ubbidienza, tenendo fermo di non mai ommettere alcuna vostra obbligazione, per intraprendere cose non comandate. |
A165000306 |
Il fare sgorbi sulla lavagna, lo scrivervi parole che possono offendere o mettere in ridicolo qualcuno, Io sporcare le pareti della scuola o le carte geografiche od altro, il versare l' inchiostro o spruzzare comechessia con quello il vestito altrui, sono tutte cose da cui dovete guardarvi assolutamente. |
A165000309 |
L' orario dello studio varia secondo l' orario delle scuole, ma tutti sono tenuti ad informarsi. |
A165000331 |
Ecco le parole, di s. Paolo intorno all' ubbidienza; ubbidite a coloro che vi sono proposti per vostra guida, e vostra direzione, e siate loro sottomessi: perchè essi dovranno rendere conto a Dio delle vostre anime. |
A165000339 |
Quando siete interrogati da un Superiore sulla condotta di qualche vostro compagno, rispondete {76 [172]} nel modo, che le cose sono a voi note, specialmente quando si tratta di prevenire o rimediare a qualche male. |
A165000344 |
La vera carità comanda di sopportare con pazienza i difetti altrui e perdonare facilmente quando taluno ci offende, ma non dobbiamo mai oltraggiare gli altri, specialmente quelli che sono a noi inferiori. |
A165000348 |
L' andare sia moderato, non con troppa fretta, ad eccezione che la necessità esiga altrimenti; le mani quando non sono occupate si tengano in atto decente, e di notte per quanto si può tenetele giunte dinanzi al petto. |
A165000348 |
Vi raccomando la modestia negli occhi, essi sono le finestre per cui il demonio conduce il peccato nel cuore. |
A165000355 |
Non è lecito mangiare o bere se non quelle cose che sono dallo stabilimento somministrate, quelli che ricevono frutta, commestibili o bibite di qualunque genere, dovranno consegnarli al Superiore, il quale disporrà che se ne faccia uso moderato. |
A165000373 |
Infine è pure proibito trattenersi nella camera del portinaiox in Cucina, ad eccezione di quelli che sono ivi incaricati di qualche uffizio. |
A165000398 |
A vostro divertimento e piacevole istruzione sono concesse rappresentazioni teatrali, ma il teatrino, che è destinato a coltivare il cuore, non mai sia causa della più piccola offesa del Signore. |
A165000400 |
Il recarvisi con precipitazione anche con pericolo di far del male ai compagni, il cercar di {87 [183]} passare davanti agli altri ed accomodarsi nel luogo migliore e non nell' assegnato, il tenere il berretto in capo mentre si recita, il voler stare in piedi quando s' impedisce la vista agli altri, e tanto più il gridar forte, ed il fischiare in qualunque modo, o dare altri segni di scontentezza sono cose al tutto da evitarsi. |
A165000408 |
Questi sono: l° la bestemmia, ed il nominar il nome santo di Dio invano, 2° la disonestà, 3° il furto. |
A165000408 |
Sebbene ognuno debba fuggire qualsiasi peccato, tuttavia vi sono tre mali che in particolar maniera dovete evitare perchè maggiormente funesti alla gioventù. |
A165000412 |
Le lettere sono un mezzo con cui noi possiamo esprimere i nostri pensieri ed affetti agli assenti, come colla voce li esprimiamo ai parenti. |
A165000413 |
Bellissime oltremodo sono anche le lettere di san Girolamo, di s. Francesco di Sales e di santa Catterina da Siena. |
A165000423 |
Le parti d' una lettera sono l' introduzione il soggetto ed il saluto. |
A165000426 |
Terminata la lettera si aggiungono qualche volta alcune cose, o perchè si sono dimenticate, o perchè sono estranee al soggetto. |
A165000442 |
Sono da biasimare coloro, che scrivono a gran furia, e per ogni piccola cosa inviano altrui grandi letteroni; ma non meno sono da biasimare coloro che piegando al vizio contrario, s' inducono a stento a rispondere altrui eziandio, quando vi ha stringente bisogno. |
don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales.html |
A166000004 |
Credo poi cosa utile notarvi alcune cose pratiche, le quali faciliteranno la conoscenza dello spirito, di cui quelle sono informate. |
A166000006 |
In mezzo al mondo siamo come in un mar burrascoso, in cui l'iniquità e la malignità sono da per tutto portate in trionfo. |
A166000009 |
Coll'aiuto di questa amorosa divina Provvidenza abbiamo potuto fondare case, chiese, fornirle di suppellettili, {X [18]} agli allievi, che entro vi sono. |
A166000016 |
La prima volta che il Sommo Pontefice parlò della Società Salesiana disse queste parole: In una congregazione o società religiosa sono necessari i voti, affinchè tutti i membri siano da un vincolo di coscienza legati col superiore, e il superiore tenga sè e i {XVII [25]} suoi legati col Capo della Chiesa, e per conseguenza con Dio medesimo. |
A166000021 |
La vera ubbidienza, che ci rende cari a Dio ed agli uomini, consiste nel far con buon animo qualunque cosa ci sia comandata dalle nostre costituzioni, o dai nostri superiori, che sono mallevadori delle nostre azioni in faccia a Dio, hilarem enim datovvem diligit Deus |
A166000033 |
4° Scogli terribili della castità sono i luoghi, le persone e le cose del secolo. |
A166000034 |
Il gran muro, ossia i bastioni della religione, sono i precetti di Dio e della sua Chiesa. |
A166000034 |
Le Congregazioni ecclesiastiche sono come altrettanti piccoli forti avanzati. |
A166000036 |
Le nostre sollecitudini siano poi costantemente e con diligenza speciale dirette all'osservanza esatta delle pratiche di pietà, che sono il fondamento e il sostegno di tutti gli istituti religiosi. |
A166000048 |
{XXXIX [47]} Al contrario l'esperienza ha fatto tristamente conoscere che coloro, i quali sono usciti dall'istituto già professato, per abbracciarne un altro, per lo più restarono ingannati. |
A166000049 |
Mentre poi la vostra mente e il vostro cuore sono agitati dai dubbi, io vi raccomando caldamente a non prendere deliberazione di sorta, perchè in tali deliberazioni non vi può essere la volontà del Signore. |
A166000056 |
Avvenendo spesso che si incontrino giovani talmente abbandonati, che per loro riesce inutile ogni cura, se non sono ricoverati, perciò per quanto è possibile si apriranno case, nelle quali coi mezzi, elle la divina Provvidenza ci porrà tra le mani, verrà loro somministrato ricovero, vilto e vestito; e mentre si instruiranno nelle verità della cattolica Fede, saranno eziandio avviati a qualche arte o mestiere. |
A166000075 |
I professi potranno compiere, col permesso del Rettore maggiore, tutti quegli atti di proprietà che sono prescritti dalle leggi. |
A166000107 |
Il nostro Maestro sarà s. Tommaso, e {34 [84]} gli altri autori, che nelle istruzioni catechistiche e nella spiegazione della dottrina cattolica sono stimati più celebri. |
A166000108 |
Ad insegnare le scienze filosofiche ed ecclesiastiche si scelgono di preferenza quei maestri o soci o esterni, che per probità di vita, per ingegno e dottrina sono maggiormente stimati. |
A166000118 |
Gli altri poi, che non sono sacerdoti, faranno almeno una volta la s. Comunione a questo fine. |
A166000119 |
Quelli poi che non sono sacerdoti faranno la santa Comunione. |
A166000139 |
Postosi pertanto il Novizio ginocchioni in mezzo a due professi e davanti al Rettore, o chi per'esso, questi gli fard le seguenti dimande in singolare, se avvi un solo novizio, in plurale se sono più. |
A166000145 |
Si, Reverendo Superiore, sono pronto, e di tutto cuore lo desidero e coll'aiuto di Dio spero di essere fedele alle mie promesse. |
A166000154 |
Se poi qualche volta l'osservanza delle nostre regole vi tornasse di pena, allora ricordatevi delle parole {47 [97]} dell'apostolo s. Paolo che dice: Sono momentanei i patimenti della vita presente, ma sono eterni i godimenti della vita futura; e che colui il quale patisce con Gesù Cristo sopra la terra, con G. C. sarà un giorno coronato di gloria in Cielo. |
don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html |
A167000003 |
{3 [201]} Credo poi cosa utile notarvi alcune cose pratiche, le quali faciliteranno la conoscenza dello spirito, di cui quelle sono informate. |
A167000004 |
In mezzo al mondo siamo come in un mar burrascoso, in cui l' iniquità e la malignità sono da per tutto portate in trionfo. |
A167000008 |
Le chiamate divine a vita più perfetta certamente sono grazie speciali e molto grandi, che Dio non fa a tutti; onde ha molta ragione di sdegnarsi poi con chi le disprezza. |
A167000013 |
E risponde che sì, dicendo {8 [206]} che il consiglio e la considerazione sono necessari nelle cose dubbie, ma non già in questa ch' è certamente buona, giacchè l' ha consigliata Gesù medesimo nel vangelo. |
A167000013 |
Ma non dicono poi così quando si tratta di accettare una toga od una carica onorifica, dove vi sono tanti pericoli di perdersi. |
A167000016 |
S. Alfonso propone la pratica di tre mezzi a fine di non perderla e sono: segretezza, orazione e raccoglimento. |
A167000017 |
Fu già opinione di Lutero, come riferisce il Bellarmino, che i figli peccavano entrando in religione senza il consenso dei genitori; perchè, diceva, i figli sono obbligati di loro ubbidire in ogni cosa. |
A167000022 |
Coll' aiuto di questa amorosa divina Provvidenza abbiamo potuto fondare case, chiese, fornirle di suppellettili, provvedere agli allievi, che entro vi sono. |
A167000034 |
La prima volta che il Sommo Pontefice parlò della Società Salesiana disse queste parole: In una congregazione o società religiosa sono necessari i voti, affinchè tutti i membri siano da un vincolo di coscienza legati col superiore, e il superiora tenga se e i suoi legati col Capo della Chiesa, e per conseguenza con Dio medesimo. |
A167000035 |
I voti sono un' offerta eroica con cui moltissimo si accresce il merito delle opere nostre. |
A167000036 |
Sono anche soliti i Dottori di santa Chiesa a paragonare i voti religiosi al martirio, dicendo che tanto è il merito di chi emette i voti come di chi riceve il martirio; perchè, dicono, ciò che nei voti manca d' intensità è supplito dalla durazione. |
A167000039 |
La vera ubbidienza, che ci rende cari a Dio ed agli uomini, consiste nel far con buon animo qualunque cosa ci sia comandata dalle nostre costituzioni, o dai nostri superiori, che sono mallevadori delle nostre azioni in faccia a Dio: hilarem enim datorem diligit Deus; consiste nel mostrarci arrendevoli anche nella cose difficili, contrarie al nostro amor proprio, e di volerle eziandio compiere con pena e con patimenti. |
A167000043 |
I punti principali su cui devono versare i rendiconti sono questi:. |
A167000064 |
Altri poi sono contenti di essere poveri, purchè loro niente manchi. |
A167000064 |
Vi sono di quelli, egli dice, che si gloriano di esser chiamati poveri, ma non vogliono i compagni della povertà. |
A167000071 |
Scogli terribili della castità sono i luoghi, le persone e le cose del secolo. |
A167000072 |
Il gran muro, ossia i bastioni della religione, sono i precetti di Dio e della sua Chiesa. |
A167000072 |
Le Congregazioni ecclesiastiche sono come altrettanti piccoli forti avanzati. |
A167000074 |
Le nostre sollecitudini siano poi costantemente e con diligenza speciale dirette all' osservanza esatta delle pratiche di pietà, che sono il fondamento e il sostegno di tutti gli istituti religiosi. |
A167000079 |
Burle che dispiacciono {34 [232]} al prossimo o l' offendono sono contrarie alla carità. |
A167000100 |
Essi sono da Dio incaricati a vegliare sopra le cose e sopra le persone; perciò essi e non altri dovranno rendere conto della loro amministrazione. |
A167000105 |
Al contrario l' esperienza ha fatto tristamente conoscere che coloro, i quali sono usciti dall' istituto già professato, per abbracciarne un altro, per lo più restarono ingannati. |
A167000105 |
Mentre poi la vostra mente e il vostro cuore sono agitati dai dubbi, io vi raccomando caldamente a non prendere deliberazione di sorta, perchè tali deliberazioni non possono essere secondo la volontà del Signore. |
A167000107 |
Voi sapete che tutte le cose di questo mondo sono soggette a qualche alterazione; che l' uomo stesso non è mai nel medesimo stato; che Iddio permette sovente decadimenti nelle Compagnie le più sante. |
A167000109 |
Quando si assiste all' orazione, ed alle ripetizioni della meditazione, si partecipa alle benedizioni di nostro Signore, il quale vi si comunica copiosamente, trovandosi, come egli dice, in mezzo a coloro che sono radunati in suo nome. |
A167000109 |
Un mercatante si leva di buon mattino per diventar ricco, tutti i momenti gli sono preziosi; i ladri fanno altrettanto e passano le notti per sorprendere i passeggieri: abbiamo ad aver noi meno diligenza pel bene, che essi non abbiano pel male? I mondani fanno le lor visite fin dal mattino,e si trovano con gran premura al levarsi di un grande personaggio. |
A167000111 |
E chi condanna la nostra vigliaccheria, sono le figlie di Maria, (eccettuate le ammalate che sono nell' infermeria) quantunque siano deboli ed allevate delicatamente, non hanno però un maggior privilegio. |
A167000111 |
Ma finchè la dilicatezza d' alcuni non si arrenderà senza replica (non essendo mai senza pretesti), preveggo che mi si dirà che la regola del levarsi non debba obbligare ugualmente le persone di debole complessione come quelle che sono più robuste, e che le deboli hanno bisogno di più lungo riposo delle altre. |
A167000111 |
Se per ultimo si oppone, che può darsi qualche affare,che impedisca taluno di coricarsi alle ore nove, ed anco alle dieci, e che è ragionevole che piglisi al mattino il riposo perduto alla sera, io rispondo, che si deve evitare, per quanto è possibile, ogni impedimento al ritirarsi all' ora stabilita; e, se non lo si può, è caso {49 [247]} così raro, che la privazione di una o due ore di riposo non è da valutarsi a petto dello scandalo che si dà dimorando a letto quando gli altri sono all' orazione. |
A167000112 |
I mezzi generali che dipendono dalle vostre sollecitudini e dagli unici della casa sono: 1°. |
A167000112 |
I mezzi propri sono: 1°. |
A167000112 |
In verità vi dico,dice il nostro Signore, che egli li farà sedere a sua mensa e che ei li servirà; e parimenti se egli arriva alla seconda vigilia ed alla terza e così li trova, beati sono quei servidori! In verità vi dico che li costituirà sopra tutti i suoi beni. |
A167000112 |
Molti si sono assai avvantaggiati in questa pratica. |
A167000116 |
Avvenendo spesso che s' incontrino giovani talmente abbandonati, che per loro riesce inutile ogni cura, se non sono ricoverati, perciò per quanto è possibile si apriranno case, nelle quali coi mezzi, che la divina Provvidenza ci porrà tra le mani, verrà loro somministrato ricovero, vitto e vestito; e mentre s' istruiranno nelle verità della cattolica Fede, saranno eziandio avviati a qualche arte o mestiere. |
A167000135 |
I professi potranno compiere, col permesso del Rettore maggiore, tutti quegli atti di proprietà che sono prescritti dalle leggi. |
A167000141 |
Le parole, gli sguardi, anche indifferenti, sono talvolta malamente interpretati dai giovani, che sono già stati vittima delle umane passioni. |
A167000144 |
Mezzi per custodire diligentissimamente questa virtù sono la frequente confessione e comunione, la pratica esatta dei consigli del confessore, la fuga dell' ozio, la mortificazione di tutti i sensi del corpo, frequenti visite a Gesù Sacramentato, frequenti giaculatorie a Maria Santissima, a s. Giuseppe, a s. Francesco di Sales, a s. Luigi Gonzaga, che sono i principali protettori della nostra Congregazione. |
A167000158 |
Appena morto il Rettore, il Prefetto ne dia tosto avviso ai direttori di tutte le case, i quali subito si daranno cura perchè si facciano al defunto quei suffragi, che sono prescritti dalle Costituzioni. |
A167000161 |
Se la elezione avrà luogo perchè siano passati i dodici anni, si farà in questo modo: Tre mesi prima che finisca il tempo del suo officio, il Rettore convocherà il Capitolo superiore, e gli darà avviso che è imminente il fine della sua carica: e ne darà pure notizia ai direttori di ciascheduna casa, e a quei soci, che secondo le costituzioni sono ammessi a dare il voto. |
A167000164 |
Dopo, il Prefetto esporrà ai confratelli il motivo per cui sono stati congregati. |
A167000213 |
Il nostro Maestro sarà s. Tommaso, e gli altri autori, che nelle istruzioni catechistiche e nella spiegazione della dottrina cattolica sono stimati più celebri. |
A167000214 |
Ad insegnare le scienze filosofiche ed ecclesiastiche si scelgono di preferenza quei maestri o soci o esterni, che per probità di vita, per ingégno e dottrina sono maggiormente stimati. |
A167000224 |
Gli altri poi, che non sono sacerdoti, faranno almeno una volta la s. Comunione a questo fine. |
A167000225 |
Quelli poi che non sono sacerdoti faranno la santa Comunione. |
A167000247 |
Se poi qualche volta l' osservanza delle nostre regole vi tornasse di pena, allora ricordatevi delle parole dell' apostolo s. Paolo che dice: sono momentanei i patimenti della vita presente, ma sono eterni i godimenti della vita futura; e che colui il quale patisce con Gesù Cristo sopra la terra, con G. C. sarà un giorno coronato di gloria in Cielo. |
don bosco-regole o costituzioni per l-istituto delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html |
A168000004 |
Le riparazioni {12 [302]} degli edifizi, le nuove costruzioni, le compre, le vendite, i testamenti e il modo di farli, le provviste all'ingrosso per abiti, Vitto, suppellettili, e tutte le cose relative a questa gestione, sono in modo particolare affidate all'Economa, dipendentemente dalla Superiora. |
A168000027 |
Nell'amministrazione essa devo aver cura di tutto 1'andamento morale, materiale e scolastico, se vi sono scuole, è nelle cose più importanti radunerà il suo Capitolo, e nulla delibererà senza che ne abbia il consenso. |
A168000051 |
Perchè le occupazioni delle Figlie di Maria Ausiliatrice sono molte e varie, è necessaria una grande sollecitudine per disimpegnarle tutte con esattezza e buon ordine. |
A168000054 |
Per sollevare lo spirito ed il corpo non sono proibiti onesti ed innocenti giuocherelli. |
A168000063 |
Saranno celebrate con particolare divozione e solennità le feste di s. Giuseppe, s. Francesco di Sales, santa Teresa, santa Angela Merici, che sono i Patroni particolari dell'Istituto. |
A168000065 |
Sono Feste principali dell'Istituto le solennità dell'Immacolata Concezione e di Maria Ausiliatrice, precedute da divota novena. |
A168000078 |
Primieramente perchè l'impiego, che esse hanno di istruire ed istradare i prossimi nella via della salute, è somigliante a quello degli Angeli santi; perciò è necessario che esse ancora vivano col cuor puro, ed in uno stato angelico, giacchè le Vergini sono chiamate Angeli della terra; in secondo luogo perchè la loro Vocazione per essere ben eseguita richiede un totale distacco interno ed esterno da tutto ciò che non è Dio. |
A168000079 |
Per l'osservanza di questo voto viene loro inculcata la più vigilante custodia dei sensi, che sono come le porte per cui entra il nemico nell'anima. |
A168000105 |
Quando saranno alla presenza di persone di sesso diverso, terranno un parlare serio e grave, perchè se sono di condizione superiore alla loro, per es. |
A168000105 |
ecclesiastici, così vuole il rispetto dovuto al loro stato; se sono laici, cosi richiede il decoro, e il buon esempio. |
A168000120 |
Sono però escluse da questo rendiconto le cose interne, ed anche le esterne quando queste formassero materia di Confessione, a meno che per ispirito di umiltà e volontariamente si volessero manifestare per avere utili consigli e direzione. |
A168000146 |
Omnipotens, sempiterne Deus, qui Sanctorum tuorum effigies sculpi non reprobas, ut quoties illas oculis corporis intuemur, toties eorum actus et sanctitatem ad imitandum memoriae oculis meditemur: has, {55 [345]} quaesumus, sculpturas in honorem et memoriam ( se sono soli crocifissi ) Unigeniti Filii tui Domini nostri Iesu Christi, ( se sono sole medaglie ) Virginis Mariae Matris Domini nostri Iesu Christi, adaptatas, bene † dicere, et sanctifi † care digneris: et praesta, ut quicumque coram illis ( se crocifissi ) Unigenitum Filium tuum, ( oppure ) Beatissimam Virginem suppliciter colere et honorare studuerit, illius meritis et obtentu a te gratiam in praesenti, et aeternam gloriam obtineat in futurum. |
A168000174 |
Conoscendo la debolezza mia, e temendo l'instabilità della mia volontà, mi metto alla vostra presenza, onnipotente e sempiterno Iddio, ed implorando i lumi dello Spirito Santo, l'assistenza della B. V. Maria, e del mio Angelo Custode, prometto a Dio ed a voi, mio Rev. mo Padre ( se è persona delegata {60 [350]} si dirà: A voi che fate le veci del mio Superiore), e faccio voto di povertà, castità ed obbedienza per tre anni ( se i voti sono perpetui dirà: per tutta la mia vita). |
don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html |
A173000001 |
Dando poi ad alcuno titolo di Santo o Beato, non intendo darlo se non secondo l'opinione; eccettuate quelle cose e persone, che sono state già approvate dalla S. Sede Apostolica. |
A173000002 |
Ma non potendosi tutti altrimenti soddisfare, mi sono determinato di appagare i comuni desideri col pubblicare una breve relazione di quanto avvenne {5 [7]} in quella faustissima occasione. |
A173000022 |
Le balaustre e gli altari sono eziandio di marmo lavorati dal Cav. |
A173000025 |
I cornicioni della Chiesa e della cupola sono muniti di ringhiere di ferro per assicurare la vita a chi dovesse praticare qualche lavoro nell'alto delle pareti, ed anche per allogare cantori od altre persone nelle maggiori solennità come appunto si praticò nell'ottavario di cui siamo per parlare. |
A173000030 |
3° Queste Indulgenze sono applicabili per modo di suffragio alle anime del purgatorio. |
A173000046 |
Quelle reliquie appartenevano ai santi Maurizio e Secondo che sono due de' patroni principali della diocesi torinese. |
A173000076 |
Eccomi, ella prese a dire, sono venuta a fare la mia obbligazione. |
A173000078 |
- Io sono Teresa Gambone madre di questa fanciulla di nome Rosa. |
A173000096 |
- Io sono Costamagna Luigi. |
A173000103 |
{46 [48]} Qui sono esposte le varie particolarità della malattia; servitevene pure per dare qualunque pubblicità a questo fatto nel modo che voi giudicherete meglio per la gloria di Dio, e per onore della Beata Vergine Maria. |
A173000104 |
Con me sono anche venute altre persone unicamente per attestare la nostra gratitudine alla Beata Vergine Maria. |
A173000104 |
Lo guardi come sta bene e sono puliti gli occhi suoi! {47 [49]} Costui venne interrotto da una Signora milanese che prese a dire così: Sia lodato Iddio e benedetta la santa Vergine. |
A173000104 |
Un mio figlio avea pressochè perduta la vista, i più valenti medici non sapevano più che cosa suggerirmi; ho fatto la novena con promessa di venire a fare le mie divozioni in questa chiesa, e adesso sono venuto a compiere la mia obbligazione, perciocchè mio figlio guari perfettamente. |
A173000108 |
Io pure, soggiunse un'altra giovane, sono venuta da Chieri pel medesimo motivo. |
A173000109 |
Ella ne rimase talmente commossa che gridando: Io sono guarita, cadde svenuta. |
A173000114 |
Ma che sono mai queste maraviglie paragonate con quelle che noi vediamo ogni giorno operarsi nella Chiesa di Gesù Cristo e specialmente nell'amministrazione dei santi Sacramenti?. |
A173000114 |
Nella Chiesa Cattolica sono rinnovati in un modo assai più perfetto e sublime i miracoli da Dio operati nei più celebri luoghi dell'antico e nuovo testamento come sono il Paradiso terrestre, l'Arca di Noè, il Tempio di Salomone e tutta la Palestina, specialmente ai tempi {52 [54]} del Salvatore. |
A173000137 |
Due anni or sono molti giovani del nostro paese dovendo andare alla guerra, si posero tutti sotto la protezione della S. Vergine mettendosi per lo più in collo la medaglia di Maria Ausiliatrice. |
A173000148 |
Non pochi fatti sono in questo giorno attribuiti a grazie ricevute; ma la maggior parte sono spirituali e perciò non da pubblicarsi; altre poi si riferiscono a cose temporali, e le persone a cui riguardano per giusti motivi desiderano che per ora non se ne parli. |
A173000154 |
«Continui, ci scrivono da Carignano, e d'ogni maniera sono oggimai le grazie ed i favori che Maria SS. Ausiliatrice concede ai suoi divoti. |
A173000161 |
Alle sette e mezzo del mattino, alla metà della Messa, che si celebrava in onore di Maria Ausiliatrice, in un momento ritorno in me stessa, riacquisto la favella, le membra paralitiche riprendono {80 [82]} il loro ordinario movimento, ed io mi sento e sono perfettamente guarita. |
A173000181 |
Notò quindi come questo pensiero sia salutare e per le anime purganti e per noi medesimi, e in fine come torni eziandio sommamente gradito alla santa Vergine, la quale di certo mostra il più vivo interesse per quelle care anime che sono pure sue figlie, e brama e gode che qualcheduno si {91 [93]} adoperi per accelerare la loro futura celeste felicità. |
A173000184 |
Edifizio consacrato al divin culto, dove ogni giorno sono cantate le lodi al Signore; edifizio, dove, coll'aiuto di Dio, si faranno predicazioni, catechismi, saranno celebrate Messe, ascoltate le confessioni dei fedeli. |
A173000188 |
Molti di quelli che hanno ottenuto grazie particolari da Maria Ausiliatrice per giusti motivi non amano che il loro nome sia conosciuto, specialmente se le grazie sono spirituali, che ne formano il maggior numero. |
A173000191 |
Di più sono necessarie cose e persone pel compimento dei varii uffizi del sacro ministero, perciò io vi supplico a volermi continuare la vostra beneficenza e nelle vostre opere di carità di estendere la vostra mano anche verso la Chiesa di Maria Ausiliatrice e verso i poveri giovanetti dell'Oratorio di s. Francesco di Sales. |
A173000191 |
L'edifìzio di questa Chiesa si può dire compiuto; ma vi sono ancora non piccole spese a coprire e a soddisfare. |
A173000196 |
Di tal modo le sacre cerimonie, che il mondo ignorante e blasfemo dispregia e ripudia, servono meravigliosamente al bisogno degli uomini, i quali composti di intelligenza e di sensibilità sono costretti a valersi dell'officio dei sensi per elevarsi a conoscere, considerare e gustare i principii e le conseguenze della verità e della giustizia. |
A173000196 |
Infatti il sacrosanto Concilio di Trento parlando del sacrifizio della Messa dice: Tale essendo l'uomo che non può se non difficilmente senza il soccorso dei segni sensibili innalzarsi alla meditazione delle cose divine, la Chiesa qual madre amorosa ha istituiti certi riti, come per esempio, che alcune parti della Messa si dicessero a voce alta ed altre a voce bassa; a adottò delle cerimonie, quali sono le mistiche benedizioni, le faci, gl'incensi, le vesti e molte altre cose di simil genere, secondo la disciplina e la tradizione apostolica, affine di accrescere decoro alla maestà di tanto sacrifizio, e la mente dei fedeli per mezzo di questi segni visibili di religione e di pietà eccitare ad elevarsi alla contemplazione degli altissimi misteri che in questo sacrifizio sono racchiusi. |
A173000196 |
Le cerimonie del culto cattolico sono tutte informate della più alta sapienza, e sono stimolo efficacissimo ad eccitare nel cuore de' riguardanti i più nobili e virtuosi affetti. |
A173000197 |
E perchè mai tanta ricchezza e magnificenza di riti? E che cosa esprimono, che cosa predicano si svariate e numerose cerimonie? Oh esse sono {101 [103]} tutte rivolte a farci conoscere che il sacro tempio è un monumento materiale importantissimo di nostra Religione, quello che significa insieme la maestà di Dio, e i doveri degli uomini verso di Lui, i misteri e i beneficii di Gesù Cristo, le obbligazioni del cristiano nella vita presente, e le sue speranze in ordine alla beata interminabile vita avvenire. |
A173000198 |
Oh è certo che questi voti della Chiesa militante sono dal Signora appieno esauditi e coronati, e che egli si elegge di abitare nel nuovo tempio in modo ancor più eccellente che non nell'antico tempio Gerosolimitano. |
A173000199 |
I grandi misteri sono già compiuti del divin Verbo Incarnato, e le chiese cattoliche come sono la casa di Dio, così sono eziandio la casa di Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo. |
A173000201 |
Ma gli uomini, che rendono a Dio il debito culto, sono vestiti di corpo, per loro quindi è stato bisogno innalzare uno speciale tabernacolo o tempio, dove onorare il Signore; affinchè pensando essere il detto luogo dedicato al divin culto, vi si radunassero a compiere un si gran dovere con maggior riverenza, e affinchè la conformazione stessa del tempio alla {109 [111]} mente dei divoti suggerisse particolari nozioni della eccellenza della divinità e della umanità di Gesù Cristo» (1, 2, q. |
A173000202 |
Egli ne' sacri ciborii stassi di continuo a ricevere le preghiere, le visite, le adorazioni dei cattolici, e invita a sè tutti quelli, che sono affaticati ed aggravati, con promessa certissima di conforto e di ristoro. |
A173000202 |
Il vescovo infatti, descritte sulla cenere le lettere greche e latine, esprimenti la comunione di tutte le genti cattoliche, asperge coll'acqua benedetta le pareti interiori del tempio, prega e dice: «O Dio che santifichi i luoghi che vogliono dedicarsi al tuo Nome, effondi sopra questa casa di orazione la tua grazia, affinchè tutti quelli che qui t'invocano esperimentino l'effetto della lua misericordia.» Se la fede, la speranza e la carità sono le virtù sovrane in cui è posta la vita soprannaturale, queste si ingenerano e crescono nell'animo del Cristiano per la grazia che precipuamente nel sacro Tempio è impartita, e tale è appunto nella dedicazione il significato della profusione dei sacri olii, con cui le porte, le pareti e l'altare s'inungono, dei cerei che nel circuito interiore del tempio e sulla pietra dell'altare ardono moltiplicati e dell'incenso che in gran copia abbrucia, si svolge in globi vorticosi, e sale in odore di soavità al Signore. |
A173000202 |
In questo luogo di grazia e di benedizione convengono i fedeli di ogni linguaggio formanti un solo corpo mistico, qui i poveri e i ricchi, i nobili ed i plebei, i saggi e gli idioti sono accolti collo stesso favore, colla stessa liberalità, poichè son tutti figli dello stesso Padre di famiglia, che è Dio, son tutti fratelli di Gesù Cristo. |
A173000203 |
Ma nel mirabile ordinamento della provvidenza suprema le cose inferiori per le superiori sono governate. |
A173000208 |
Fin da primi loro anni i fanciulli si veggono aperte innanzi due scuole, la prima nella casa del Comune, dove sono chiamati ad imparare a leggere, la seconda in seno alla famiglia e nel sacro tempio, dove dalla bocca della madre e dal sacerdote apprendono il catechismo. |
A173000209 |
Ma di che cosa trattano queste? Non d'altro che degli esseri contingenti e finiti, o dei rapporti onde questi esseri sono tra di loro coordinati, o degli interessi umani. |
A173000209 |
Non sono a dispregiarsi questi oggetti, ma non potino nemmeno paragonarsi colla eccellenza degli oggetti intorno a cui versa la religione, la quale, secondo che si esprime 1'Angelico, non {127 [129]} parla che di Dio, e delle cose finite in quanto si riferiscono a Dio come a loro principio e a loro fine. |
A173000209 |
Tutte queste eccelse verità senza disquisizioni ed ambagi, con tutta facilità e certezza vengono mercè del religioso insegnamento apprese e possedute anche dal popolo più semplice, e dai fanciulli appena giunti all'età della discrezione, talchè questi stessi fanciulli istruiti nel catechismo avanzano di lunga mano i sapienti più vantati dell'antichità, e sono a gran pezza più innanzi nel possedimento della verità che non tutti i superbi filosofanti del secolo, i quali cadono in tanta stoltezza da pretendere che la vera scienza non sia già posta nel possedere la verità, ma nel cercarla angosciosamente, e nel perpetuamente dubitarne. |
A173000210 |
Dio è verità per essenza, e noi siam fatti per la verità, Dio è il maestro supremo degli uomini, fornito essenzialmente di infallibilità e di infinita autorità; dunque l'uomo per intimo dettame di natura, e per legge positiva di Dio rivelante è tenuto di sottomettere a Dio stesso la propria intelligenza, è obligato di imparare e conservare nel suo cuore gl'insegnamenti di lui, almeno in quella misura che è richiesta da' proprii spirituali bisogni; è obbligato a credere con ogni fermezza le verità divinamente rivelate secondo che gli sono proposte dal magistero della Chiesa a tal uopo della infallibilità e dell'autorità di Dio medesimo rivestita. |
A173000210 |
E quali sono questi religiosi doveri, il cui adempimento è per gli adulti condizione indispensabile onde meritare ed ottenere la beatitudine sempiterna? Siffatti doveri sono molti, e tra essi primeggiano la fede soprannaturale, poichè senza fede è impossibile piacere a Dio, l'osservanza dei precetti divini ed ecclesiastici, poichè questi segnano la via unica che guida al cielo, la partecipazione divota dell'augustissima Eucaristia secondo l'oracolo del Salvatore: Se non mangerete la carne del Figliuol dell'uomo non avrete in voi la vita (Io. |
A173000210 |
Ponno disconoscere questa obligazione que' miserabili, i quali sono involti in tanta spirituale tenebria da negare la spiritualità dell'anima umana e la sua immortalità, e persuadersi che l'uomo non è che un bruto, il quale dopo avere compiuto il breve giro della vita tra i dolori e i godimenti del senso, muore e rientra nel nulla. |
A173000212 |
Considerate, riveriti uditori; che nella fanciullezza e nell'adolescenza, che sono gli stadii dell'umano sviluppo, importa assaissimo che le potenze in sul primo loro svolgersi piglino quell'atteggiamento, nel quale consiste l'abito della virtù, poichè gli abiti acquistati in giovinezza, sieno essi buoni, oppure cattivi, difficilmente si cangiano per tutto il corso della vita giusta la sentenza dello Spirito Santo; «il giovane non abbandonerà neppure nella sua vecchiezza la via sulla quale si è incamminato.» Ora l'insegnamento religioso è il mezzo efficacissimo di conservare e crescere nell'animo giovanile tutti gli abiti della cristiana virtù. |
A173000213 |
Voi lo sapete, riveriti uditori, che qui non si tratta di opinioni umane, ma di verità rivelate dalla bocca stessa di Dio, di verità che sono in se stesse immutabili, e che devono nella loro incrollabile fermezza essere il fondamento di tutto l'edifizio dell'umana santificazione. |
A173000215 |
Con questo atto di insubordinazione provocano contro {143 [145]} di sè lo sdegno di Dio, millantandosi sapienti diventano stolti, bestemmiano le cose sante che non conoscono, si riempiono di malizia, vengono abbandonati ai turpi desiderii del loro reprobo senso, entrano in lotta con se medesimi e col prossimo, non hanno più pace interiore, producono disordini e desolazioni spaventose, e sono causa a sè e ad altrui di eterna perdizione. |
A173000215 |
E voi, o giovani, che bramate di penetrare negli arcani delle scientifiche discipline, tenete sempre fisso nella mente che la verità non puote mai essere contraria alla verità, e che perciò, siccome le dottrine dogmatiche e morali dalla Chiesa insegnate sono certissimamente ed infallibilmente vere, qualsivoglia proposizione, per quanto apparentemente sembri appoggiata dagli argomenti della scienza, se si oppone alle sovraccennate dottrine della Chiesa, è indubitatamnete falsa, e dee come tale senz'altra investigazione rigettarsi. |
A173000215 |
Il popolo semplice, e gl'ingenui giovinetti sieno premurosi di ascoltare dalla bocca del sacro ministro le massime religiose, e in esse con tutta sicurezza si adagino certissimi che le medesime sono verità da Dio rivelate per la nostra santificazione e salute. |
A173000227 |
«Le maraviglie che Iddio opera ad intercessione di Maria Ausiliatrice sono innumerabili specialmente nella città di Chieri. |
A173000233 |
Ora sono appena sul termine della novena, e la mia tosse è scomparsa, e posso dire di trovarmi nel mio stato normale di sanità. |
A173000233 |
È vero che è offerta tenue, ma io sono un povero religioso e non posso fare di più; procurerò per altro di pregare {158 [160]} Iddio che inspiri più agiati oblatori a fare offerte maggiori della mia. |
A173000234 |
P. S. Io mi sono raccomandato a Maria Ausiliatrice spinto dai tanti portenti che tra noi si raccontano dalla Vergine operati a favore di chi fa a lei ricorso. |
A173000240 |
Nel basamento di uno di essi vi sono tre figure rappresentanti la fede, la speranza e la carità; nell'altro tre figure rappresentano Mosè, Aronne e Melchisedecco. |
A173000245 |
Pochi giorni sono, oppressa dallo spavento io invocava il soccorso delle preghiere di V. S. a favore del mio genero Carlo Lutzow, ed ora non so con quali espressioni poterla ringraziare; ascolti. |
don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html |
A174000004 |
Due sono le principali indagini: la Prima sulla concessione delle Lettere Dimissoriali ad quemcumque Catholicum Episcopum, nella quale petizione l'Oratore ha incluso il distinto privilegio dell ' extra tempora a sacris Canonibus institula; la seconda sopra la comunicazione di privilegi e grazie già concedute a consimili Congregazioni, sul qual proposito ci atterremo alle regole generali senza ingolfarci della specifica enumerazione di tanti privilegi che sono riportati in interi volumi, e che variano secondo la diversità degli Ordini Religiosi ed Istituti Ecclesiastici, dove si professano i voti semplici. |
A174000005 |
Benedettina Imposili Nobis etc. che la richiede inerire così dispone dummodo huiusmodi privilegia vale a dire delle Dimissorie a qualunque Vescovo, ed extra tempora post tridentinum Concilium et ipsis Ordinibus NOMINATIM, alque DIRECTE non autem {12 [112]} per communicationem concessa fuerint, ita porro omnia atímtilia privilegia, vale a dire dell' extra tempora e dispensa dagli interstizi che sono regolati con le stesse norme del primo. |
A174000006 |
Conobbero gli Emi Padri, nè impugnarono i privilegi de'quali p si ha ragione, unitamente però considerarono che non sono da moltissimo tempo in vigore; che il ritornarli alla osservanza ferirebbe molto la giurisdizione vescovile. |
A174000006 |
se ne' sono privi gli Ordini Regolari, i quali hannoo secolari ed onorevoli tradizioni, sarebbe forse precoce concederle ad una Congregazione di quasi recente data, la quale già gode quantunque per un decennio del rescritto sulle Dimissorie ad Episcopum Dioecesanum; 3. |
A174000008 |
approvate da Pio VI nel 1775 sono rimarchevoli la 53: Item voluit quod in Literis Indulgentiarumn ponatur quod si Ecclesiae, vel Capellaie, aut alias aliqua indulgentia fuerit concessa, de qua inibi speciali mentio facia non sii, huiusrnodi Literae sint nullae, nonchè la regola 54: Item voluit D. N. quo Litterae super indulgentiis non expediantur ad instar, donde si vede la mente che consimili privilegi devono specifice, et nominatim concedersi, e ciò molto più nelle Congregazioni di voti semplici che non hanno il privilegio d'appartenere agli Ordini Regolari. |
A174000008 |
ma tutti in globo sono compresi nella comunicazione {20 [120]} dei privilegi Ora il buon senso suggerisce che può insorgere -un' dubbio se questo o quell'Indulto, se questa, o quella grazia possa convenire al presente Istituto di D. Bosco che benchè solennemente lodato, ed approvato pure offre una' società sui generis, ed insorgendo qualche dubbio prevale l'ordinaria giurisdizione del Vescovo, come insegna il Berardi Comment. |
A174000008 |
non può negarsi che sono moltissimi i privilegi dei differenti Ordini mendicanti e non mendicanti, come quelli particolarmente concessi alle successive Congregazioni,. |
A174000008 |
quantunque giusta la Costituzione di Gregorio XV, che comincia Inscrutabili, anche i Regolari sono soggetti in sette art. |
A174000010 |
Circa venti soci sono morti in fama di singolare virtù, e di ciascuno ne venne scritta speciale biografia; 2. |
A174000010 |
Fra le opere storiche sono assai lodale le recenti: L'Evangelista di Wittemberga, e la Riforma Protestante in Germania pel Sac. G. B. Lemoyne Direttore del Collegio di Lanzo, nonchè la vita di Cristoforo Colombo del Sac. Bonetti. |
A174000010 |
Recentemente sono pervenuti altri dettagli d'aggiungersi al crescente sviluppo di questa Società che si riducono a questi capi: 1. |
A174000010 |
Sulla prima indagine dopo avere dichiarato d'avere impiegato un intero anno a consolidare l'osservanza delle Costituzioni, ponendo in esecuzione quanto venne da questa speciale Congregazione consigliato e prescritto intorno al Noviziato, i novizi del quale {22 [122]} sono più di cento, ne riepiloga' in cinque capi il prodigioso sviluppo, fra i quali è notevole l' Ospizio con Chiesa pubblica a Buenos Ayres nella Repubblica Argentina in America, e la costruzione cominciata in Torino di una Chiesa, dedicata a S. Giovanni Evangelista con ospizio per ricevere, ed istruire poveri fanciulli. |
A174000010 |
esiste nella società una libreria e tipografia, dove lavorano continuamente quattro machine col motore a vapore, dove sono applicati cento trenta individui. |
A174000012 |
fu già esposto nella passala Consultazione sopra l'approvazione delle Costituzioni somministrano gli elementi perchè le LL. Emze lime nella ben conosciuta maturità di senno, e pari prudenza di cui sono adorni sii degnino rispondere ai seguenti. |
A174000018 |
Le opere nuove affidate ai Salesiani, oltre a quelle notate nel riassunto dell'anno passato, sono le seguenti:. |
A174000025 |
In tutte le case della Congregazione gli allievi ed i ricoverati sono in aumento e da pertutto si lavora per fabbricare od ampliare locali per accogliere maggior numero di giovanetti, che ad ogni momento fanno richiesta di essere accolti. |
A174000034 |
In altre Congregazioni si concedettero alcune facoltà utili, ma se ne rifiutarono altre che sembrano di vera necessità; come sono la facoltà di ritenere e leggere libri proibiti, dare la benedizione Papale in articolo di morte ai propri Congregati. |
A174000043 |
Le ultime cui io sappia essere stati concessi i favori per Comunicazione sono quella degli Oblati di Maria, cui Leone XII (12 Settembre 1826) la concedette coi Redentoristi, e l' Istituto della Carità approvato da Gregorio XVI nel 1838. |
A174000048 |
I motivi speciali per cui si fa tale preghiera anche per la Congregazione Salesiana, sono:. |
A174000064 |
Non sono pochi i poveri giovanetti accolti nel suo Oratorio ed educati al bene, i quali benedicano alla sua carità! Parecchi sono i Sacerdoti. |
A174000065 |
Io sono certo che accordando i favori che il piissimo fondatore implora da Vostra Beatitudine si promuoverà ampiamente la gloria di Dio e ne verrà un gran bene alle anime, ed anche lustro alla S. Chiesa. |
don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per una congregazione particolare.html |
A175000002 |
Ottenuta benignamente l'Udienza, il Bosco espose al S. Padre il motivo, e lo scopo della sua venuta, e n'ebbe confortante incoraggiamento, e prudenti consigli, i quali sono riprodotti in un opuscolo stampato qui in Roma coi tipi di Propaganda. |
A175000009 |
Non è luogo di passare in rassegna quelle osservazioni che sono state senza condizione integralmente ricevute. |
A175000009 |
Peraltro talune delle medesime verrebbero leggermente modificate nelle recenti Costituzioni sulle quali sono pregate l' EE. LL. Rme di emettere il prudentissimo Loro giudizio avuto riguardo eziandio a tutte le Animavversioni che già in più riprese sono state notate sulle penultime Costituzioni. |
A175000011 |
In questo luogo è d' avvertirsi che le penultime Costituzioni sono già in questo parzialmente corrette mentre in quelle nel S. 13 n. |
A175000020 |
Considerato ciò {63 [399]} si concepisce una larga formola nel proporre il dubbio perchè l' EE. LL. Rme nell'alto senno e sperimentata prudenza, di cui sono adorne, possano opporre, se lo crederanno necessario, tutti quei provvedimenti temporanei o definitivi, nonchè tutte quelle condizioni che reputeranno inserirvi. |
don bosco-scelta di laudi sacre.html |
A176000003 |
Indulgenza plenaria da lucrarsi alla chiusura del mese mariano da coloro, che nel decorso di esso sonosi in modo particolare occupati a cantare laudi sacre in chiesa, o sono intervenuti alla divozione del mese mariano. |
A176000051 |
Tutto il cuore e quanto io sono,. |
A176000481 |
Ah degno non sono io. |
A176000819 |
A me dovuti sono. |
A176000926 |
Sono un Angiol del Signore;. |
A176001029 |
Pensa che padre io sono,. |
A176001080 |
Penso qual sono adesso,. |
don bosco-severino.html |
A177000002 |
{4 [4]} Sono uomo e sento vivamente quello che onora o degrada la povera umanità; potete non di meno essere certi che in mezzo a' miei detti non vi sarà sillaba che non si appoggi sopra la verità di quanto vi verrò esponendo. |
A177000021 |
Godeva quelle consolazioni che sono proprie di chi vede la propria figliuolanza crescere nella sanità, nell'onore e nella moralità. |
A177000023 |
Ben lo sapete che le cambiali sono danaro contante; non vi domando altrochè due linee di malleveria. |
A177000029 |
Tu, sono costretto a dirlo, hai anche avuto parte a questa sventura. |
A177000037 |
- Severino, sono due mesi da che noi lavoriamo e ci priviamo quasi del necessario alimento per inviare qualche soldo a tua madre, ma oggi ricevo lettera con una cambiale concernente alla fatale mallevadoria, in forza di cui mi è minacciata la cattura se non pago cento franchi fra {25 [25]} tre giorni. |
A177000042 |
Egli per altro con fermezza rispondeva: I fallimenti per non pagare i debiti sono un vero ladroneccio, e non mai da proporsi ad un uomo onesto. |
A177000048 |
Mi rassegno ai decreti del cielo, e sono pieno di fiducia che le pene della vita mi daranno qualche giovamento per l'eternità. |
A177000054 |
I pericoli nelle grandi città sono gravi per tutti, ma sono mille volte maggiori per l'inesperto giovanetto. |
A177000074 |
- Perchè non mi sono nè confessato, nè comunicato. |
A177000077 |
Dopo il mezzodì vi sono ritornato e con tutto mio gusto ho preso parte alla ricreazione fino a notte. |
A177000078 |
Non è mio scopo di esporvi la storia, il regolamento, le vicende che accompagnarono l'origine, il progresso di questa instituzione; intendo solamente di esporvi alcuni dei molti episodi che accaddero a me stesso o di cui sono stato io medesimo testimonio. |
A177000079 |
Frequentava da qualche mese quest'Oratorio, partecipando alla ricreazione, ai trastulli ed anche alle funzioni religiose, come sono messa, catechismi, vesperi, {42 [42]} predica; anzi quando si cantavano salmi, inni o laudi sacre io prendeva parte con tutto il mio gusto e cantava con quanto aveva di voce. |
A177000083 |
- Non importa; fo qualunque cosa, sono assai forte. |
A177000089 |
- Ci sono, ma che cosa vuole?. |
A177000096 |
Mi sono confessato con assai più di facilità di quello che mi aspettassi, perchè il caritatevole e bene esperto confessore mi aiutò mirabilmente con le sue saggie interrogazioni. |
A177000109 |
Ma pigliando io poco gusto in tali studi, egli pensò di istradarmi a scienze più gravi, come sono la lingua latina e la lingua italiana. |
A177000109 |
Queste, dicevami, sono le lingue dei dotti, se tu ci riescirai, ne avrai non piccolo vantaggio. |
A177000121 |
- Forse per farmi protestante? Piuttosto morir di fame, ti rinunzio da amico; io che ho sempre combattuto contro alle massime dei protestanti, io che sono intieramente persuaso che costoro sono fuori {54 [54]} della vera religione, io farmi protestante? Andrò mendicando, morrò di fame, ma non verrò mai a questo eccesso. |
A177000143 |
Notate per altro che non voglio obbligarvi a farvi protestante, o valdese; a me basta che studiate bene la vostra e la nostra credenza, di poi sono sicuro che voi resterete {58 [58]} affatto convinto che la sola nostra chiesa professa la religione di Gesù Cristo. |
A177000144 |
- Accetto la vostra proposta, e sono pronto a partire quando che sia. |
A177000147 |
Questo fatto, cari amici, è biasimevole, perchè dava esteriormente a divedere che voleva farmi protestante: e poi andare tra i protestanti, leggere i loro libri, tener dietro ai loro insegnamenti, mettermi nel prossimo pericolo di perversione sono una serie di gravi peccati, e credo che appunto in pena di questi miei falli Dio abbia permesso che cadessi di abisso in abisso fino a mettere in dubbio la vera religione, in cui aveva avuta la sorte preziosissima di essere stato battezzato ed educato. |
A177000148 |
Gli evangelisti non sono ministri, ma hanno fatto qualche studio, e dopo aver passata per lo più una parte della loro vita a spargere libri protestanti, quasi in compenso del loro zelo, sono fatti evangelisti, cioè sono incaricati di spiegare il vangelo secondo il loro spirito privato. |
A177000158 |
Vi assicuro, o amici, che le millanterie del mio compagno mi spiacquero assai e poichè in appresso mi sono procacciato sicure e più copiose notizie intorno a questo {63 [63]} fatto ve io espongo ora letteralmente come è riferito dai più accreditati autori |
A177000160 |
Non ne dubitate, conchiuse il Padre, vi dico il vero, io sono invitato a nozze. |
A177000160 |
Sembra ch'egli nè abbia avuto qualche rivelazione, imperocchè sul finir della settimana di Pasqua, mentre facevasi radere la barba, disse al barbiere: Acconciatemi bene, poichè sono invitato alle nozze. |
A177000164 |
Veramente, io risposi, le mie idee sono imbevute di pregiudizi; fra gli altri avvi questo che riguarda l'origine dei Valdesi, la quale tra noi si dice essere assai oscura; e si va tuttodì decantando che la fondazione della chiesa Valdese è totalmente dovuta a Pietro Valdo e fui mille volle assicurato che prima di lui non si è mai parlato di Valdesi. |
A177000166 |
Io sapeva che leggeva un cattivo libro, e che per la pochezza dei miei studi non avrei potuto discernere quanto di vero o di falso in quello si contenesse; tuttavia malgrado il rimorso mi sono lasciato portare a leggerlo più volte da capo a fondo. |
A177000185 |
O che questi ministri sono ben ignoranti, o che scrissero con mala fede. |
A177000189 |
Questa valle ed i paesi confinati sono in gran parte abitati dai Valdesi dal loro autore Pietro Valdo, ricco mercante francese della città di Leone. |
A177000194 |
Ed essi il sono veramente in quanto che sono poveri di ogni bene spirituale, di ogni grazia dello Spirito Santo |
A177000197 |
A bello studio essi portaronsi in quelle parti in mezzo agli abitanti delle montagne, che per lo più sono poco istruiti nella religione. |
A177000210 |
Io ve ne esporrò alcune di cui io medesimo sono stato testimonio. |
A177000211 |
I Valdesi accusano i preti cattolici di essere retribuiti pel loro ministero; {91 [91]} ma intanto i loro ministri o pastori hanno stipendi otto e dieci e anche assai più volte maggiori di quelli che sono percepiti dai preti cattolici, e non movono per così dire un dito senza essere ben pagati. |
A177000212 |
Io stesso, se non sono rimasto vittima della sventura, lo debbo ad un prete cattolico, che mi accolse in casa sua e per più anni mi provvide di quanto mi occorreva per vitto, vestito ed {92 [92]} istruzione. |
A177000213 |
Io conosco sacerdoti che passano talvolta otto, dodici ed anche quindici ore al giorno nel confessionale; in certi giorni predicano quattro o cinque volte, e tutti questi lavori sono gratuiti e senza essere minimamente obbligati dal loro impiego, ma dalla sola carità che loro arde in cuore e che li spinge a tali {93 [93]} sacrifizi. |
A177000213 |
Non così dei preti cattolici; imperocchè nei giorni festivi essi confessano, predicano, fanno catechismi, cantano i vespri, e nella settimana sono quasi ugualmente occupati. |
A177000214 |
Essi vogliono solamente la Bibbia per regola di fede, e gridano contro ai cattolici che la vogliono spiegare coi testi e colle note de' santi Padri, e intanto essi pretendono di spiegarla a loro arbitrio e guai a chi non ammette le loro spiegazioni! Gridano contro ai cattolici dicendo, che i loro Concilii, i Sinodi, i Vescovi, i Papi sono flagelli cui ognuno è costretto di piegare le proprie convinzioni. |
A177000214 |
Intanto i protestanti hanno i loro sinodi, ministri, pastori, moderatori, evangelisti, i quali in opposizione ai loro stessi insegnamenti, discutono e decidono le controversie come loro sembra, condannando {94 [94]} chi loro non si arrende; depongono quelli che sono in carica, variano, aggiungono, tolgono ciò che loro talenta ai catechisimi. |
A177000215 |
Mentre pertanto vanno decantando l' uso e la lettura della Bibbia, si contraddicono coi fatti, perciocchè nei loro libri di liturgia e di preghiera, e nei catechismi hanno mille sentenze e massime e preghiere che sono niente affatto contenute ne' libri santi. |
A177000216 |
Voi, loro dissi risentito, mi strappate di mano un libro perchè contiene {95 [95]} preghiere secondo voi non ricavate dalla Bibbia, e intanto perchè mi fate insegnare un catechismo che non si contiene nella Bibbia? Tutta quella serie di preghiere che voi avete nel vostro catechismo sono forse contenute ne' libri santi? Dunque, o ammettere i libri cattolici, o se volete rifiutare quelli, dovete rigettare anche i vostri |
A177000217 |
Le nostre preghiere, mi risposposero, sono tutti pensieri ricavati dalla Bibbia; non così i libri cattolici. |
A177000218 |
Ma coi fatti voi contraddite alle parole, perchè nei vostri libri io trovo preghiere che si devono dire prima e dopo la comunione e queste preghiere sono forse contenute nei libri santi? {96 [96]}. |
A177000218 |
Voi dite così, soggiunsi, ed i cattolici dicono che i loro libri sono eziandio pensieri ricavati dalla Bibbia consentanei a quanto è stato rivelato nei libri santi. |
A177000220 |
Insomma mi sono convinto col fatto che ogni pastore, ogni ministro ha la sua religione, ogni padre segue una credenza sua propria ed ogni membro della medesima famiglia segue la religione che gli torna più gradita. |
A177000221 |
Altra volta sono riuscito a parlare col Pastore, ma in presenza della fantesca e della moglie intorniata da ragazzi che gridando, ridendo e piangendo facevano un tumulto proprio di carnovale. |
A177000226 |
L'ignoranza, la mala fede, l'avarizia e simili bagatelle, secondo essi, sono le doti di cui sono fregiati tutti i cattolici. |
A177000229 |
- Signor Pastore, ripigliai alquanto risentito, io sono stato tanti anni coi cattolici, e mi sono occupato assai della loro religione, ma non ho mai udito alcuno a predicare, nemmeno ad insegnare cosa che {101 [101]} disdica a Dio creatore del cielo e della terra. |
A177000230 |
- Se non l'avete udito, meglio per voi, ma i libri cattolici sono ripieni di questi alti di abbominevole idolatria. |
A177000247 |
Sono essi l'ultima traccia di una strada maestra ivi aperta dagli antichi Romani. |
A177000254 |
Quei monaci hanno titolo di Canonici, e sono dell'ordine Agostiniano. |
A177000255 |
Passammo in fretta pel piano terreno, dove sono la chiesa, il refettorio, le cucine e le ampie stanze in cui sono alloggiati i mendicanti, e salimmo al piano superiore, ove dormono i religiosi e sono parecchie stanze pei viaggiatori di civile condizione. |
A177000256 |
Colà e nei dintorni non alligna albero od arboscello o filo d'erba che rallegri lo sguardo dei passeggero; soltanto in mezzo alle rovine veggonsi poche erbe montane come sono i licheni e la genziana. |
A177000260 |
Allorchè i venti furiosi imperversano e trasportano la neve nelle vie, oppure ammassi di ghiacci sono staccati dalle montagne, allora guai al viaggiatore che n'è sorpreso! egli resta {114 [114]} come sepolto nella neve talvolta ad una spaventosa profondità. |
A177000262 |
Osservateli, e me ne additò due, questi animali sono educati a seguire le pedate de' viaggiatori smarriti, e guidati dal finissimo loro odorato ci precedono facendosi strada col corpo, oppure affrontando pioggia, ghiaccio e neve. |
A177000267 |
Per la rigidezza del clima se non sono inviati altrove dopo qualche tempo vanno alla tomba. |
A177000282 |
Chiamatisi riformati mentre in realtà sono demonii incarnati.... |
A177000282 |
sono bricconi pieni di orgoglio ed insozzati dall'avarizia quali non furono mai sotto il papato. |
A177000284 |
Esso e i suoi compagni nel decreto, che li condannava al bando, sono detti empi e ribelli. |
A177000294 |
Agitato in quell'istante dalla commozione e dal dispetto risposì loro così: Da nove anni vo studiando la vostra religione, ma i miei dubbi sono ognor più aumentati. |
A177000306 |
- La miseria, caro Severino, la miseria mi condusse a questo tristo passo, io mi sono fatto protestante. |
A177000312 |
In quali sciagure io sono mai caduto!. |
A177000315 |
- Caro Severino, mi soggiunse, non so se domani sarò ancora in vita: ricordati di dire a mio fratello che gli domando perdono dello scandalo dato; di' anche all'antico nostro Direttore spirituale che fui ingrato; che mi dia l'assoluzione, se può; digli che io sono lo sventurato Paolo Bordis, cui egli ha raccomandato tante volte di non aspettare in punto di morte a fare una buona confessione; che non l'ho ascoltato; adesso vorrei confessarmi, e non posso. |
A177000322 |
D'altronde è certo che il Salvatore diede ogni facoltà ai suoi apostoli, e fra le altre cose disse: Quelli a cui rimetterete i peccati, sono rimessi; quelli a cui li riterrete, sono ritenuti |
A177000322 |
E poi... mi sono confessato per tanti anni e sono sempre stato contento. |
A177000334 |
Ora debbo partire per Torino senza potervi più rivedere; {155 [155]} ma consolatevi meco, le vostre parole non furono senza frutto; io sono di nuovo Cattolico. |
A177000368 |
- Se mi conosci, se io sono il tuo amico, perchè temi?. |
A177000376 |
- Io sono il ministro Valdese, e voi chi siete?. |
A177000377 |
- Io sono il Direttore dell'Oratorio.... |
A177000383 |
- Io l'ho inscritto prima di voi nel {164 [164]} catalogo de' miei figliuoli, ne sono stato, e voglio esserne il vero padrone, e per questo motivo esso non ha più niente da fare, nè da dire co' Valdesi. |
A177000408 |
- Io sono nelle mani di Dio: ditemi quello che debbo fare e lo farò. |
A177000423 |
La grazia è compiuta, io sono guarito. |
A177000424 |
- Egli rispose con gioia: Sia sempre benedetta la somma bontà del Signore, e glorificata per tutto il mondo la gran Madre del Salvatore! Quanto mai sono belle e veraci le parole di s. Bernardo quando disse: Non si è mai udito al mondo che alcuno abbia fatto ricorso a Maria con fiducia e non sia stato esaudito. |
A177000425 |
Guarito nel modo maraviglioso, siccome vi ho raccontato, mi sono sentito abbastanza {173 [173]} in forze di appigliarmi a qualche novella occupazione. |
A177000430 |
Che se dal solo studio del protestantesimo mi sono pienamente convinto che il cattolicismo soltanto contiene la verità; quanto più dovrà consolidarsi nella fede colui che fa i suoi studi sopra libri buoni e attinge le sue idee a fonti veraci? Riteniamo adunque che la sola religione può rendere l'uomo felice nella prosperità e nella sventura; ma che solamente la religione cattolica può prestar questo celeste conforto. |
A177000437 |
Ma le buone qualità di costoro si devono attribuire alle massime ed ai principii cattolici da essi tuttora a loro insaputa conservati; e non al protestantismo che non ha principii, o se ne ha, sono quelli che noi abbiamo accennati, i quali conducono ad una serie interminabile di errori e di empietà. |
A177000438 |
Dicono che non credono alla chiesa cattolica, e intanto essi da chi hanno ricevuta la Bibbia? Se vogliono avere qualche certezza intorno ai libri santi non sono essi costretti di ricorrere alla Chiesa cattolica e così col fatto riconoscerla per l'unica depositaria della Bibbia, delle tradizioni e di tutte le altre verità rivelate? Quando i protestanti si separarono dalla Chiesa cattolica, non hanno essi ricevuta la Bibbia da questa Chiesa stessa? Mentre poi i protestanti vogliono che a ciascuno basti l' uso della Bibbia, cadono in una opposta contraddizione. |
A177000438 |
Perciocchè se basta la bibbia perchè fare catechismi, perchè sermoni, perchè santificare la Domenica, perchè credere al Simbolo degli Apostoli? Forse queste cose sono contenute nella bibbia?. |
A177000443 |
Io mi sono da lui allontanato, ma egli mi chiamò di nuovo a se. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html |
A179000406 |
Altre case sono proposte per l'anno 1872. |
A179000408 |
L'ubbidienza ai proprii superiori, la carità vicendevole sono le virtù che in modo particolare si raccomandano perchè siano costantemente e da tutti raccomandate e praticate. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1877.html |
A181000005 |
Correvagli anche per la mente come egli fosse indegno della Congregazione cui aspirava, ma questa non era che un' insidia del nemico, che sotto le apparenze della virtù cerca allontanarci dalla retta via, destando in noi apprensioni e scrupoli, che turbano la mente e inquietano il cuore, e talvolta spingono a deliberazioni, le quali sono poi causa di sciagure irreparabili. |
A181000018 |
Ciò fu nel Settembre del 1874, e qual fosse la gioia dell' animo suo, lo dicono le lettere, che scrisse in quella circostanza ai confratelli ed amici, lettere che, mentre sono un modello di bello scrivere, rivelano l' elevato grado di virtù, a cui era giunto in sì poca età, e l' ardente desiderio, che era in lui di sempre maggior perfezione. |
A181000038 |
È tanto facile che s' introduca, quando si sta sempre insieme, qualche antipatia per alcuni, che si dia luogo a puntigli od a sospetti, che, se non si sta bene in guardia, anche coloro i quali sono di grande virtù, cadono in questo laccio. |
A181000044 |
Nell' Oratorio vi sono sempre dei giovani, i quali o per ragione dell' età o degli impieghi che hanno, non possono frequentare le scuole ordinarie. |
A181000052 |
Ben conosco la pochezza mia, ed il non nulla in cui potrò aiutare! ma se Dio mi assiste, oh, qualche cosa farò anch' io! Dacchè sono l' ultimo dei suoi figliuoli, voglio almeno essere il primo a testimoniargliene il grande mio desiderio. |
A181000052 |
Oh che bene immenso si potrà fare in quei paesi, per la {51 [365]} maggior gloria di Dio! Conoscendo che per queste impresa ci vogliono molte persone, e che nell' Oratorio dei preti non ve ne sono in quantità sufficiente per formare tutto il personale di loro, credo bene di supplicare la S. V. con una formale domanda, a voler mandare anche me ad evangelizzare, per quanto le forze me lo concedano, quelle regioni. |
A181000059 |
Poi fermamente nel suo cuore prese questa risoluzione: dacchè sono inutile alla Congregazione nel resto, almeno, che io le sia utile col buon esempio. |
A181000064 |
"Sono lieto di poterle attestare l' attaccamento profondo, ed un amore indescrivibile, che il chierico Vigliocco nutriva per cotesta Congregazione, come risulta dai 4 fatterelli seguenti. |
A181000068 |
M' avveggo oramai, che in questo senso non sono esaudito, e che all' Oratorio, forse non ritorno più. |
A181000069 |
I miei parenti sono a ringraziarla dei soccorsi fattimi pervenire finora; adesso non ab bisogno di nulla, solo desidererei tanto, di avere notizia delle cose più interessanti dell' Oratorio. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html |
A182000005 |
Questo fu per lui un fulmine: {27 [361]} mi dicano, rispose, che sono un cattivo, un /buono a nulla, un poltrone, è vero, mi merito questi ed altri rimproveri; ma dire che io non ami l'Oratorio e la Congregazione, oh questo non puo nè potrà mai essere; in mia vita non ebbi mai tempi più felici di questi; io non so d'aver mai posto ad altri, più amore che all'Oratorio ed alla Congregazione. |
A182000009 |
Ad un compagno che un po' malignamente lo ripreso, con pacatezza e carità: "So, rispose, che sono pieno di difetti; ma desidero di emendarmi, e vado alla Comunione, perehè il fonte della santità poco per volta mi santifichi. |
A182000013 |
Io per me, soggiungeva, sono già troppo deciso; il mondo lo conosco abbastanza, che è un traditore, il quale lusinga, promette e poi non attende; non andrò mai più a lui. |
A182000014 |
Chi lo vide spirare così tranquillo e rassegnato, non potè trattenersi di esclamare: Oh com'è sempre vero che è preziosa agli occhi di Dio la morte dei giusti; com'è sempre vero che la divozione a Maria SS. ed a S. Giuseppe sono di grandissimo conforto in punto di morte!. |
A182000014 |
Gli astanti sono fuor di se, vedendoselo mancare così in fretta; ma egli tutto tranquillo e sereno, interrottamente a varie riprese fa ancora udire queste parole: "Ho sempre sperato che Maria SS. e S. Giuseppe mi sarebbero di gran conforto nell'ora della morte, ed ora mi riempiono di consolazione: Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il mio cuore e l'anima mia; Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima agonia; Gesù, Giuseppe e Maria..." e non potè dire di più; il Signore compiva esso la giaculatoria, facendo che spirasse in pace e con lui l'anima sua. |
A182000021 |
Ci gode il cuore al poter assicurare che non solo la sua classe allora era tenuta tra le più studiose e buone del collegio, ma che gli scolari conservarono {37 [371]} i fratti di questa educazione, ed ora molli sono chierici e benissimo incamminati per la strada del Santuario. |
A182000028 |
Le mie lacrime sono semplicemente prodotte da un affetto naturale che nutro verso di lei e dalla commozione, che è impossibile non sentire in questo istante nel pensare, che non potrò più, essere assistito da lei in punto di morte. |
A182000031 |
D. Baccino mira la messe copiosa che se gli presenta, vede che le sue forze sono insufficienti; nulladimeno si avanza all'opera, pronto a lavorare fino all'ultimo respiro. |
A182000033 |
Caro Direttore, se vedesse quanta volontà vi è in questi giovani di venire a scuola e di farsi nostri alunni! Già mi accorgo che se qui fossimo 10 preti, avremmo tutti da lavorare; non sono che due giorni dacchè siamo a posto e già devo confessare tutta la mattina. |
A182000034 |
Per lo più noi dobbiamo stare in confessionale dalle 6 del mattino ad un'ora pomeridiana; di modo che tutte le mattine vi sono molte comunioni. |
A182000035 |
"Alla sera sono attorniato da una moltitudine di giorni, {43 [377]} i quali vengono ad ascoltarci; stanno lì per più ore, e non vorrebbero mai partire per non perdere una parola. |
A182000037 |
- Gli altri miei compagni di viaggio sono partiti per la missione di S. Nicolas, ed han lasciato qui solo me col catechista Belmonte. |
A182000037 |
Sono in mezzo a gente di tutte specie, Argentini, Spagnuoli, Italiani, Francesi, Tedeschi, ecc. |
A182000038 |
Tutti i giorni istruisco giovani per la prima Comunione; sono dai 15-18-20 anni, e pare si riesca a maraviglia. |
A182000040 |
Costoro sono in gran parte Italiani. |
A182000040 |
Siccome poi vi è tanta necessità tra gli stessi giovani abitanti in questa città, e d'altronde sono abbastanza buoni di venire in gran numero ad ascoltarmi, per costoro fo tutti i giorni alle 4 pom. |
A182000043 |
Come va? dimando; e tutto allegramente mi risponde: Ella ieri sera mi ha data la medaglia, me l'han messa al collo, e, non so come, ho dormito tutta la notte; quando mi sono svegliato, mi trovai guarito; ora non ho più che debolezza. |
A182000043 |
Il tempo non so come lo passi; solo so che mi alzo di buon mattino e alla sera vado a dormire molto tardi; varii giorni non trovo proprio un istante per riflettere se sono prima o dopopranzo, se di mattina o di sera. |
A182000043 |
La popolazione crede che i Salesiani siano santi che passeggiano sulla terra (pure lei sa chi sono io!.... |
A182000044 |
I giovani che vi intervengono sono già tutti adulti. |
A182000046 |
Cerco di essere vero figlio di s. Francesco di Sales e vero missionario, ma che? ci riesco poco; non mi sono mai visto così meschino e miserabile. |
A182000054 |
Sono assai buoni e mandano tanti saluti ai loro confratelli d'Europa. |
A182000056 |
Può dirsi che nella chiesa da loro officiata in questa città è una missione giornaliera che mai non finisce, tante sono le persone che vi concorrono e la frequenza dei Sacramenti sia tra gli adulti, sia tra i fanciulli, molti de' quali vengono promossi alla prima Comunione. |
A182000061 |
D. Bodrato, capo della nuova missione, scriveva nei seguenti termini: "D Baccino è sepolto nei confessionali, i quali sono il suo cibo, il suo divertimento, il suo sollievo, il suo centro, la sua vita, il suo tutto. |
A182000067 |
Io sono contentissimo di essere venuto in America, vivo tranquillo, lavoro facendo ciò che posso; ma sono ignorante; qui ci vorrebbero uomini più esperti di me. |
A182000078 |
Questi brevi cenni d'un nostro Confratello, dilectus Deo et hominibus, mentre sono di comune nostra edificazione, ci inspirino coraggio a dividerne le fatiche, ed a prendere il posto di colui che lamentiamo morto in terra, ma che speriamo ci sia già protettore presso Dio in Cielo!. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html |
A183000040 |
Qui attingeva vigoria e calore nel disimpegno de' suoi doveri e la costanza nella pratica di quelle virtù, che sono l'ornamento dei giovani cuori e la perfezione degli adulti. |
A183000040 |
{56 [408]} Due però sono le virtù, che in esso spiccarono in modo affatto particolare: l'umiltà e l'ubbidienza: umiltà per cui si riputava sempre da meno dei compagni, e perciò gli pareva di essere sempre meglio trattalo che non avesse meriti; ubbidienza che lo faceva correre alla voce del superiore con grande prontezza o con gioia indicibile. |
A183000043 |
Vi hanno alcuni che buoni quando sono ritirati dal mondo, non sanno poi mantenersi tali quando rientrano in seno delle proprie famiglie per le vacanze, sia perchè nel secolo moltissimi sono i mali esempi ed occorre un santo coraggio per resistervi; sia perchè sottratti all'atmosfera di paradiso, che regna in religione in mezzo a tanti buoni esempi non si hanno più gli aiuti di santa emulazione, che così potentemente, come robusta leva, spingono al bene. |
A183000044 |
Gli si prodigarono {58 [410]} tutte le cure che sono richieste in simili casi, e visto che non migliorava abbastanza, si pensò di inviarlo a Cascina Grossa, colla speranza che l'aria natia potesse giovargli e guarirlo affatto. |
A183000048 |
Ma qual rischio di perdersi non corre l'inesperta gioventù in mezzo al mondo, specie nelle grandi città, dovo tanti sono gl'incentivi al male, tanti i cattivi esempi, tanti i pericoli e si frequenti le cadute! Il nostro buon Clemente trovò modo di evitare la maggior parte di questi pericoli, menando vita ritirata e quasi solitaria; ed anzi che abbandonarsi a leggerezze puerili, tanto comuni alla sua età, amò meglio ascoltare in silenzio la voce di chi, sottentrato a tenergli le veci di padre, fugli largo di buoni consigli e di saggia direzione. |
A183000058 |
Trovandosi però sua madre in gravi strettezze fu obbligata a cercargli ricovero in qualche istituto di beneficenza, e all'età di otto anni, nel gennaio del 1866, fu accolto nel R. Ospizio di Carità di quella città, dove sono ammessi i fanciulli d'ambo i sessi dai sette ai dodici anni, purchè orfani o di padre o di madre, poveri e di non pregiudicati genitori. |
A183000080 |
Dopo questo più non sono da farsi le meraviglie se il caro nostro Delmastro mostra tanta affezione alle cose di pietà, sì costante fervore nell'accostarsi ai SS. Sacramenti, tanta simpatìa pei poveri e tanta indifferenza alle lodi ed ai dileggi, al piacere e al dolore, da parere freddo, insensibile, apatico a tutto che non sa di Dio. |
don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html |
A184000014 |
Gli altri preti e chierici sono molti; ma ti assicuro che han tutti da fare fin sopra gli occhi; immaginati, in tanta multiplicità di assistenze, di scuole e di lavori!". |
A184000014 |
I superiori sono molto amorevoli, il vitto è buono; mi vanno anche bene le cose di scuola, {46 [14]} ma in questo si va rigorosissimi, specialmente per la condotta. |
A184000014 |
Quelli che studiano sono più di 500! I superiori poi, oh come sono buoni! D. Bosco, se lo vedessi, è proprio il padre di tutti. |
A184000028 |
Siamo nel tempo in cui maggiori sono i bisogni. |
A184000054 |
Quivi le cose sono ordinate in modo, che dandosi sufficiente sfogo ai giovani nella ricreazione, quasi senza accorgersi, essi stessi sono poi attirati a compiere bene i proprii doveri scolastici. |
A184000057 |
E quale? Non sono i Salesiani che tanto s'affaticarono e si affaticano per me? Non è per mezzo loro, che la grazia del Signore si fece strada nel mio cuore? Non è verso di loro che il Signore inclina la mia volontà? Se i superiori mi {68 [36]} accettano, io mi farò Salesiano. |
A184000060 |
Andava ripetendo, ed anche lo scrisse al suo Direttore sul finir dell'anno, che riandando tra se stesso le vicende, che succederongli nell'anno 1875 non vedeva, che benefizii e grazie segnalate, innumerabili fattegli da Gesù e da Maria; grazie di cui egli stesso si mostrava maravigliato, e che, diceva, richiedono una cooperazione ben più grande da parte mia; cooperazione che sono al tutto decisissimo di prestare, perchè ad ogni costo voglio farmi santo. |
A184000064 |
- Dove sei stato? - Sono stato un poco in chiesa. |
A184000067 |
- Saranno oltre alle già solite, alla mattina una delle sette meditazioni che sono nel Giovane Provveduto, ed al Venerdì e Sabato una messa di più, la quale sentirò o servirò a maggior gloria di Dio e di Maria onde impetrare le suddette grazie. |
A184000072 |
Pregava poi il Signore, che essendo giunta l'ultima sua ora si degnasse di trapiantarlo nel giardino del Paradiso vicino ai confratelli Salesiani, che prima di lui lasciarono questo esilio, poichè, diceva, sebbene indegnissimamente, ancor io sono Salesiano. |
A184000091 |
Non è dunque da stupire, se lo vediamo premiato dal Signore con un'assoluta vittoria sopra di se, tanto da potere, ingenuamente al suo solito, esprimersi in una lettera che scrisse al suo superiore, per dargli conto dell'animo suo nel modo seguente: "Vado ogni giorno, se non sono indisposto, alla Sacra Mensa; ma soffro terribili tentazioni contro la fede; tuttavia dopo il suo consiglio non lasciai più mai d'accostarmivi per paura della tentazione; credo che questo mi fa del bene. |
A184000094 |
Ecco un brano di lettera del 2 agosto 1877: "Non è ancora un mese che sono a casa e mi pare un anno. |
don bosco-societas s. francisci salesii [1873].html |
A185000001 |
Congratulandoci con Voi, Degno Sacerdote di Dio, elio abbiate con industre carità saputo stabilire la non mai abbastanza commendevole Cono rogazione dei poveri {4 [106]} giovani nel pubblico Oratorio di s. Francesco di Sales in Valdocco, giudichiamo cosa giusta il testificarvi mercé le presenti il Nostro perfetto gradimento con deputarvi effettivamente Direttore Capo spirituale del l' Oratorio di s. Francesco di Sales, a cui vogliamo siano uniti e dipendenti quelli di s. Luigi Gonzaga e del s. Angelo Custode, affinché l' opera intrapresa con si felici auspizi progredisca e si amplifichi nel vincolo della carità a vera gloria di Dio e a grande edificazione del prossimo, conferendovi tutte le facoltà, che sono necessarie ed opportune al santo scopo. |
don bosco-specchio della dottrina cristiana cattolica.html |
A187000002 |
Ricordiamo ancora le sante indulgenze accordate dalla medesima santa Madre Chiesa a coloro che insegnano ed imparano la dottrina cristiana e secondo la Costituzione Ex credito Nobis del 6 ottobre 1607 di Paolo II sono le seguenti:. |
A187000022 |
Il Capo dello Stato, i magistrati, i genitori, i tutori, i padroni, i mariti, e tutti quelli che sono per legge costituiti. |
A187000027 |
Tutte sono contenute nel santissimo sacrifizio dell'altare. |
A187000036 |
Apostolica, perchè fondata da Gesù Cristo {20 [332]} è stata propagata e governata specialmente dai dodici Apostoli, e continua e continuerà sempre ad essere governata dai sommi Pontefici, che sono legittimi successori di s. Pietro e dai Vescovi successori degli altri Apostoli. |
A187000038 |
Visibile, perchè Gesù Cristo, che è il suo capo invisibile, la governa dal Cielo col mezzo del sommo Pontefice suo Vicario e dei Vescovi e di tutta l'ecclesiastica Gerarchia che è visibile, perchè sono pure visibili i fedeli che ne sono le membra, e visibile è pure il culto con cui i fedeli manifestano la loro fede. |
A187000040 |
Ora se la Chiesa Cattolica è la sola vera, come si è dimostrato, ne segue che tutte le altre sono false. |
A187000041 |
Finalmente non sono apostoliche, perchè hanno rinnegato i veri successori degli Apostoli, staccandosi dal sommo Pontefice e dagli altri Pastori; ond'è che bene si chiamano i protestanti dai loro fondatori, luterani, valdesi, calvinisti ecc. |
A187000041 |
Non sono cattoliche, perchè queste sette nacquero solo tre secoli fa, mentre la Chiesa cattolica contava già quindici secoli di esistenza, è perchè ordinariamente si restringono ad un solo popolo e ad una nazione. |
A187000042 |
Quindi non avendo le Chiese dei Protestanti i caratteri che le facciano conoscere per opera degna di Dio, e rappresentando invece una vera babelica confusione, ne conseguita che esse sono false, perchè opera sola dell'uomo e di Satana, capaci unicamente di rendere infelice l'anima su questa terra, e condurla alla perdizione eterna. |
don bosco-storia ecclesiastica.html |
A189000003 |
Imperciocchè ne trovai bensì molte; ma esse sono o troppo voluminose, o si estendono più del dovere nella Storia profana; alcune si possono chiamar piuttosto dissertazioni polemiche sui fasti della Chiesa; altre finalmente sono tradotte da lingue straniere e pigliano il nome di Storie parziali, e non universali, {8[166]} e quel che non potei osservare senza indignazione, si è che certi autori pare che abbiano rossore di parlar dei Romani Pontefici e dei fatti più luminosi che direttamente alla S. Chiesa riguardano. |
A189000004 |
Perciò mosso dal bisogno, e dalle istanze di molte zelanti ed autorevoli persone mi sono impegnato a compilare il presente compendio di Storia Ecclesiastica. |
A189000005 |
Ho letto tutte quelle che ho potuto avere scritte in lingue nostrali, o straniere, ed ho ricavato da ognuna quei sentimenti, {9[167]} e quelle espressioni che sono più italiane, semplici secondo la capacità di un giovanetto. |
A189000019 |
D. Che cosa è la Chiesa, e quali sono i suoi membri?. |
A189000022 |
Vi sono anche i Sottodiaconi, gli Accoliti, Turiferari ecc. |
A189000022 |
e sono quelli che aiutano gli altri Ecclesiastici nelle loro Sacre funzioni. |
A189000023 |
D. Che cosa sono i Concilii?. |
A189000024 |
R. I Concilii sono adunanze di Vescovi convocati per trattare delle cose di Religione. |
A189000027 |
I Concilii Nazionali sono le assemblee de' Vescovi di tutta una nazione, o d'un Regno col loro Patriarca o Primate. |
A189000028 |
I Concilii Provinciali sono la convocazione de' Vescovi di una provincia col loro Metropolitano o sia Vescovo della Capitale del Regno. |
A189000082 |
Alla metà del suo viaggio tutto ad un tratto vien circondato da una luce più risplendente, che quella del sole, e intanto ode una voce che gli dice: «Saulo, Saulo, perchè mi perseguiti? Io sono Gesù Cristo, tu perseguitando i miei discepoli, perseguiti me stesso». |
A189000085 |
Un giorno mentre pregava gli apparve un Angelo, e gli disse: « le tue preghiere e le tue limosine sono giunte sino al trono della misericordia Divina. |
A189000097 |
Questi scritti sono i quattro Vangeli di s. Matteo, di s. Marco, di s. Luca, e di s. Giovanni; gli atti apostolici scritti da s. Luca; le quattordici lettere di san Paolo; quella di s. Giacomo; due di s. Pietro; tre di s. Giovanni; una di {47[205]} s. Giuda; e finalmente l'Apocalissi di s. Giovanni. |
A189000105 |
Oppresso nella fuga dalla sete, e costretto a bere acqua limacciosa nel cavo della mano, non potè tenersi dal farne querela dicendo: « questi sono i liquori di Nerone? » Il domani ebbe notizia, che il Senato dopo averlo proscritto, lo condannava a spirar sotto le verghe. |
A189000119 |
Plinio aveva scritto a Traiano per consultarlo sulla condotta che tener doveva riguardo ai cristiani: « tutta la colpa loro, egli dice, consiste nel cantar inni in onore di Cristo, essi sono in numero grandissimo, di ogni età, e d' ogni condizione, nella città e nelle campagne, a segno che i Tempii dei nostri Dei sono quasi deserti. |
A189000121 |
D. Quali sono i martiri più illustri di questa persecuzione? {59[217]}. |
A189000156 |
Il numero di quelli che subirono il martirio in questa persecuzione è sì grande, che riuscirebbe difficile l'annoverarli; sono in ispecial modo rinomati san Poliutto nell'Armenia, san Alessandro Vescovo di Cappadoccia, il magnanimo s. Pionio sacerdote della Chiesa di Smirne, s. Agata in Catania nella Sicilia, s. Vittoria nella Toscana, il celebre Acacio Vescovo d'una città d'Antiochia, e finalmente una delle principali vittime del furor di Decio fu pure s. Fabiano Papa, il quale dopo tredici anni di faticoso pontificato fu gloriosamente coronato del martirio l'anno 250. |
A189000164 |
Il santo martire sembrava insensibile al dolore, e scorso un poco di tempo, diceva al tiranno: « fammi voltare, sono arrostito abbastanza da questa parte »; voltato che fu: « il boccone è cotto, soggiunse, sei a tempo di mangiarlo ». |
A189000166 |
« Io provo una vera gioia, rispose il santo fanciullo, nel soffrire il disprezzo e le ripulse: sono contentissimo d'esser bandito dalla mia casa, me n'è destinata un'altra infinitamente più bella; e la morte che tu riguardi come il più terribile di tutti i mali, è la porta {82[240]} che mi condurrà a quella felicità suprema ». |
A189000176 |
S. Claudio della Cilicia venne il primo condotto alla presenza del proconsole Lisia, e dichiarandosi risoluto a patir tutti i supplizi piuttosto di rinunziar a Gesù Cristo, il proconsole diede ordine fosse messo sull'eculeo, ossia cavaletto (era un istrumento, che tendeva i membri del paziente a segno, che quasi si rompevano), gli fece metter fuoco sotto i piedi, tagliar pezzi di carne ai talloni, e porgergli sotto gli occhi: « questa non è perdita che affligga, disse Claudio veggendoli, questi apparenti mali sono uno dei beni eterni ». |
A189000184 |
D. Quali sono stati gli effetti di questa persecuzione?. |
A189000199 |
Gli pareva veder Gesù Cristo assiso sul formidabile tribunale per giudicarlo; si udiva come se gli rispondesse gridar orribilmente, e a guisa di malfattore posto alla tortura: « non sono stato io; ciò fu a mio malgrado ». |
A189000202 |
Oltre i già accennati, fiorirono singolarmente san Erma che scrisse sul finir del primo secolo, di cui gli scritti da molti santi padri sono tenuti come canonici. |
A189000241 |
{127[285]} quattro sono i mezzi principali che usavano: la ritiratezza, il digiuno, il lavoro, la preghiera. |
A189000300 |
D. Quali sono i fatti principali di san Gregorio Magno?. |
A189000305 |
D. Quali sono i principali riti della Chiesa instituiti in quest'epoca seconda?. |
A189000312 |
Da s. Silvestro a s. Gregorio Magno tutti i Romani Pontefici sono onorati come gran santi, di cui la maggior parte si distinse sommamente per travagli sostenuti, e pegli scritti lasciati pel buon regime della Chiesa. |
A189000332 |
Si levò con vigore contro gl'Iconoclasti, combattendoli con voce, e con iscritto in cui dimostra che le sante immagini sono sempre state onorate nella Chiesa, e che i fedeli non intendono di onorare l'oggetto materiale delle immagini, o reliquie, ma bensì colui che ne è il creatore e padrone. |
A189000361 |
D. Quali sono i Santi che illustrarono la Chiesa nel secolo undecimo?. |
A189000413 |
« Ebbene, egli diceva, giacché sono abbandonato dal padre, che aveva in questo mondo, dirò quindi innanzi con maggior confidenza: Padre nostro che sei ne' cieli ». |
A189000428 |
R. Fiorirono parecchi: i più illustri de'quali sono s. Bonaventura Toscano, e s. Tommaso d'Aquino del regno di Napoli. |
A189000447 |
D. Quali sono i principali fatti di s. Catterina da Siena?. |
A189000458 |
Ivi i Greci diedero una prefessione di fede conforme a quella della Chiesa Romana, pronunciarono in modo formale che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figliuolo; che il Papa è il capo della Chiesa universale, e che vi è un purgatorio, ossia luogo ove per alcun tempo sono trattenute le anime di quelli che muoiono in grazia bensì, ma hanno ancora qualche debito a soddisfare colla divina giustizia, an. |
A189000462 |
Interrogato perché profondesse tante limosine ai poveri, rispondeva: « i poveri sono i più prodi difensori dei Principati ». |
A189000462 |
Taluni gli chiesero ove fossero i suoi cavalli e i suoi cani da caccia; ed egli indicando un branco di poverelli: « quelli, disse, sono i miei destrieri, quelli i miei cani da caccia ». |
A189000473 |
D. Quali cose di disciplina sono state introdotte in quest'epoca?. |
A189000478 |
Ma essa è opera di Dio, perciò sono vani gli sforzi tutti dell'inferno. |
A189000480 |
Sebbene però fosse indefesso nel predicare in pubblico le sue empietà, tuttavia pensando talvolta al gran male che cagionava la sua nuova riforma, esclamava: « tu solo sei dotto? tutti quelli che ti precedettero, l'hanno sbagliata? tanti secoli ignorarono quello, che tu sai? che ne sarà, se tu la sbagli, e tanti trascini teco ad esser dannati? » Tali sono i principii del Luteranismo che cagionò tante guerre, sparse tanto sangue, e mandò tante anime all'inferno. |
A189000502 |
Uomini di costumi sì perduti, quali sono Lutero e Calvino, avrebber dovuto rimaner confusi nella ciurma degli uomini infami; eppure perchè la lor dottrina scioglie il freno a tutte le passioni, cosi ebbe ed ha tuttora grandissimo numero di seguaci, che con eterna loro rovina la professano. |
A189000534 |
{332[490]} Ma desideroso di procacciarsi dignità più permanenti che le terrene non sono, rassegnò il suo canonicato, distribuì quaranta mila franchi di suo patrimonio ai poveri, e si pose ad istruire i ragazzi fondando un istituto, che ha di mira l'istruzione morale e civile della gioventù. |
A189000537 |
D. Chi sono i Franchi-muratori?. |
A189000538 |
R. I Franchi-muratori altro non sono che uomini, i quali si radunano in luoghi segreti per far voti, giuramenti, e cospirar con implacabil odio contro i re, i Papi e preti, e contro il Dio de' cristiani. |
A189000540 |
I patriarchi di questi increduli sono Voltaire e Rousseau. |
A189000542 |
{338[496]} sono io abbandonato da Dio e dagli uomini! ». |
A189000543 |
Questi sono i due sapienti che i pretesi moderni filosofi vantano per loro maestri. |
A189000549 |
Mentre il Papa pontificalmente vestito celebrava le sante funzioni, gli vien significata l'abolizione d'ogni sua autorità; immantinente sono licenziate le guardie romane e si pongono in loro vece dei francesi. |
A189000565 |
Vuole esso che il Papa gli conceda cose, a cui la sua coscienza non permette d'acconsentire; l'imperatore {361[519]} ingiustamente sdegnato assale Roma, se ne impadronisce, la saccheggia, si sforza il palazzo Papale, sono mandati in esilio e parte incarcerati i suoi più fedeli ministri anche Vescovi e Cardinali. |
A189000577 |
D. Quali sono stati gli effetti della persecuzione contro la Chiesa romana?. |
A189000582 |
I fondatori di quest'istituto sono i due pii sacerdoti Piemontesi Brunone Lanteri di Cuneo, e G. B. Reynandi di Carignano, i quali unitisi ad altri zelanti ecclesiastici formarono una congregazione, che ha per oggetto primario di attendere alla predicazione nelle sacre missioni, e negli esercizii spirituali, come, eziandio tener convitti ecclesiastici. |
A189000587 |
Gli errori di Sansimone sono in gran parte seguiti dall'Abate La Menné, il quale sebbene un tempo abbia scritto a favore della fede, ora traviò e con danno della religione, segue oggidi una dottrina che conduce al Deismo e direi quasi all'Ateismo. |
A189000591 |
R. Molte sono le cose, che renderanno sempre mai glorioso il pontificato di Gregorio XVI. Per nostro scopo giova accennare l'approvazione dei tre ordini religiosi: del Sacro Cuore di Gesù, delle Compagne di Gesù, e dell'Istituto di {377[535]} carità. |
A189000593 |
Tutti tre questi istituti, dei quali sono ancor viventi i fondatori, si dilatarono ben tosto nelle missioni straniere, ove benedetti dal Signore conducono molte anime all'ovile di Gesù Cristo. |
A189000601 |
Questo maraviglioso stabilimento cominciò da tenui principii l'anno 1827, e senza reddito fisso, con solo quel tanto che la quotidiana divina Provvidenza per mano dei caritativi le somministra, prosperò a segno, che presentemente vi si annoverano presso a 1800 persone d' ambi i sessi, tra storpi, invalidi al lavoro, ulcerosi, epiletici, ammalati d'ogni genere, orfanelli ed abbandonati; e questi tutti sono gratuitamente ricevuti, con somma {385[543]} carità trattati, e del necessario sovvenimento provveduti. |
A189000601 |
Vi sono molte categorie di persone religiose addette alla direzione spirituale e temporale; ogni angolo ispira carità e fervore. |
A189000603 |
Pochi giorni sono (nel 7. |
A189000605 |
In secondo luogo, che la sola religione cattolica è quella di G. C., perchè le altre pigliano il nome da'loro fondatori, da Manete, da Montano da Maometto, da Calvino, da Lutero: dunque essi non sono nella Chiesa di Cristo, ma nella Sinagoga dell'Anticristo. |
A189000605 |
R. Dalla storia ecclesiastica noi dobbiamo imparare primieramente che tutti quelli che si sono ribellati contro la Chiesa, per lo più hanno provato i divini castighi anche nella vita presente con fine funesta e spaventosa. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000003 |
Credo bene di notare che avendo pubblicato un compendio di Storia Sacra ed un altro di Storia d'Italia per la studiosa gioventù, non sembra cosa opportuna che io qui ripeta le cose già esposte colà, se non quando sono strettamente necessarie. |
A190000017 |
E questi sono chiamati Cardinali perchè tutti portano il titolo d'una Chiesa, al servizio della quale essi sono attaccati, come la porta d'un edifizio è attaccata a'suoi cardini. |
A190000019 |
- I concili sono adunanze di Vescovi convocati per trattare o proferire sentenze sulle cose di religione. |
A190000019 |
I concili altri sono Ecumenici o Generali, altri Nazionali, altri Provinciali. |
A190000020 |
Essi vi sono convocati dal Papa, il quale solo vi presiede o in persona o per mezzo de'suoi legati, {7 [7]} e in esso decidonsi con sentenza definitiva le controversie di Religione e si fanno leggi per tutta la Chiesa. |
A190000020 |
Quindi il Concilio legittimamente congregato rappresenta tutta la Chiesa, e quando è confermato dal Papa, è infallibile e le sue definizioni sono altrettanti articoli di fede. |
A190000023 |
Nei concili diocesani i Paroci non sono che consiglieri, negli altri concili i vescovi sono giudici. |
A190000023 |
Vi sono ancora i Concili diocesani, cioè le adunanze di tutti i Paroci e principali ecclesiastici d'una diocesi convocati dal proprio Vescovo. |
A190000024 |
- Per Chiesa di Gesù Cristo s'intende la congregazione dei fedeli Cristiani che sono in tutto il mondo sotto 1'obbedienza del Papa ossia del sommo Pontefice Romano. |
A190000025 |
I loro nomi sono: Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo il maggiore e Giovanni l'evangelista, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo il minore, Simone soprannominato il zelante, Giuda Taddeo e Giuda Iscariota che tradì poscia il Divin Maestro. |
A190000026 |
Andate, sono io che vi mando; predicate il Vangelo a tutte le creature, ammaestrandole, battezzandole nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo. |
A190000029 |
A me hanno detto, ripigliava un altro, che voi siete Geremia, o Giovanni Battista o qualcheduno dei profeti risuscitati.» Ripigliò il Salvatore: «Ma voi chi dite che io sono?» Allora Pietro rispose: «Voi siete il Figliuolo di Dio vivo che veniste in questo mondo.» Gesù allora continuò: «Beato te, o Simone figliuolo di Gioanni; perchè quanto dicesti non ti fu rivelato dagli uomini, ma dal mio Padre celeste. |
A190000030 |
Figlio di Dio vivo: egli dà a Dio l'epiteto di vivo per distinguerlo dalle false divinità degli idolatri, che, essendo fatte dalle mani degli uomini, sono morte, ed era un dire: Voi siete vero figlio di Dio, figlio del Padre eterno, perciò con Lui creatore e supremo padrone di tutte le cose. |
A190000033 |
- Le porte dell'inferno sono la potenza di Satana, e significano le persecuzioni, le eresie, gli errori, gli sforzi, le arti che il demonio {14 [14]} metterebbe in opera per abbattere o in un modo o in un altro la Chiesa. |
A190000033 |
Le chiavi sono il simbolo della potestà. |
A190000038 |
Egli è poi cosa chiara che l'autorità di Pietro doveva durare quanto la Chiesa, cioè sino alla fine dei secoli, che certo il fondamento deve durare quanto l'edifizio che vi sta sopra; e che perciò dopo di lui essa doveva passare nei suoi {17 [17]} successori, i quali sono i Romani Pontefici. |
A190000040 |
Perciocchè queste definizioni del Romano Pontefice sono per se stesse, e non pel consenso della Chiesa irreformabili. |
A190000055 |
Tutto spirante minacce e strage contro di essi aveva percorsa la maggior parte del cammino, quando ad un tratto una luce più risplendente di quella del sole lo circonda, ed una voce gli dice: «Saulo, Suulo, perchè mi perseguiti?» Saulo colpito da quelle parole come da un fulmine cadde a terra e con voce tremante disse: «Chi siete voi, o Signore?» La voce continuò: «Io sono Gesù, quello che tu perseguiti. |
A190000058 |
E questi sono i primi gentili stati battezzati senza essere prima circoncisi. |
A190000058 |
Un giorno mentre pregava gli apparve un angelo e gli disse: «Le tue preghiere e le tue limosine sono giunte al trono di Dio. |
A190000061 |
Questi scritti sono i quattro vangeli di s. Matteo, di s. Marco, di s. Luca e di s. Gioanni; gli atti degli Apostoli; quattordici lettere di s. Paolo, due di s. Pietro, una di s. Giacomo, una di s. Giuda, e finalmente tre lettere e 1'Apocalissi di s. Giovanni. |
A190000070 |
Dove vai? Sono qua venuto {41 [41]} a predicare la religione di Gesù Cristo. |
A190000071 |
Notevole fra gli altri sono la morte di Nerone e la distruzione di Gerusalemme. |
A190000074 |
Iddio, che è infinitamente misericordioso, volle prevenire quel popolo colla predicazione e cogli avvisi dei santi Apostoli e con molti segni spaventosi che sono raccontati da vari storici e dagli stessi scrittori Ebrei. |
A190000077 |
Perciocchè quelli che si convertirono alla fede sono un segno non dubbio che essi la conobbero divina; e quelli che non si covertirono, sono un altro argomento del pari convincente, perchè in loro si avvera ogni di più una delle principali profezie dei libri santi cioè che questo popolo, venuto il Messia, dovrebbe vivere disperso senza re, senza tempio, senza sacerdote, ed improntato dal marchio della divina maledizione. |
A190000077 |
Quegli stessi avanzi che si conservano tra noi o in altri luoghi sono pei cristiani argomento chiaro della verità della cristiana religione. |
A190000084 |
«La Chiesa di Dio, che è a Roma, a quella di Corinto, a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio nel Nostro Signore Gesù Cristo. |
A190000085 |
Di poi continua: «Se noi consideriamo quanto Iddio sia vicino a noi, e come niun nostro pensiero gli possa rimanere occulto, noi dobbiamo certamente studiar di evitare tutte le cose che sono contrarie a'suoi divini voleri e soggettarci a quelli che egli ha collocato sopra di noi. |
A190000089 |
«Tutta la colpa loro, egli dice, consiste nel cantar inni in onore di Cristo; essi sono in numero grandissimo di ogni età e di ogni condizione nelle città e nelle campagne, a segno che i templi dei nostri Dei sono quasi deserti. |
A190000102 |
«Dunque io sono un cane? ripigliò Aureliano in collera.». |
A190000103 |
Alessandro replicò: «La tua sorte, Aureliano, è molto inferiore a quella dei bruti, perchè essi sono irragionevoli e non venerano le verità della fede perchè non le conoscono; ma l'uomo l'atto ad immagine di Dio, se ricusa conoscere le verità della fede, o se le disprezza e commette offesa contro al Creatore, sconterà la sua colpa non solo colle pene della vita presente, ma colle fiamme eterne dell'inferno.». |
A190000109 |
Io che spero di patire e morire per lui, sono certamente da te tormentato ed ucciso, come lo fu il glorioso Ermete e l'intrepido Quirino, e come lo furono tutti quelli che passarono coraggiosi in mezzo ai tormenti da te adoperati per giungere così alla vita eterna. |
A190000112 |
- Dunque tu ripeti che io sono un cane? Cessino le parole, veniamo ai flagelli. |
A190000126 |
Si presentò un giorno e gli disse arditamente: Cognoscis nos? Mi conosci tu, e sai chi sono? Sì, rispose tostamente Policarpo, ti conosco assai bene, e so che tu sei Marcione primogenito di Satana. |
A190000129 |
Esortato dal giudice a rinnegare e maledire Gesù Cristo, Policarpo rispose: Sono ormai 86 anni da che mi sono consacrato al suo divino servigio, e non ho mai ricevuto da lui alcuno ingiuria; come dunque vuoi che io maledica il mio re e salvatore? Dopo molti patimenti venne condannato alle fiamme fra le quali consumò il suo eroico sacrifizio l'anno 166. |
A190000167 |
Chiunque confessato e pentito de'suoi peccati entrerà in esso, otterrà l'intiera remissione de'suoi peccati, e ciò pei meriti dei cento settanta mila gloriosi martiri, con quaranta sei sommi Pontefici, i cui corpi sono ivi in pace sepolti; i quali sopportando grande tribolazione nel mondo sono divenuti eredi della gloria del Signore, pel cui nome sostennero il supplizio della morie.» Boll. |
A190000187 |
Questi oggetti certamente non sono divinità. |
A190000187 |
Tocca quelle statue se non le vedi, e sentirai che sono corpi e non sono spiriti, e non meritano altro che essere gettate sul fuoco. |
A190000201 |
Perchè sono cristiano, rispose, e la mia religione non mi permette di portare sul capo la vostra corona, quando così facendo io potessi parere un idolatra. |
A190000206 |
Sono in ispeciale modo rinomati s. Poliutto nell'Armenia, s. Alessandro vescovo di Cappadocia, il magnanimo s. Pionio sacerdote della chiesa di Smirne, santa Agata di Catania, s. Vittoria di Toscana e finalmente il papa s. Fabiano. |
A190000207 |
Mi sono assai rallegrato in cuor mio che abbia così gloriosamente coronato le fatiche dell'apostolico suo ministero. |
A190000216 |
Il fatto è, che egli intendeva di vivere e morire cattolico: perciò indirizzò a papa Fabiano una lettera umilissima con cui dichiara le sue intenzioni e spiega con qual modo gli sono stati apposti errori, che egli non aveva mai nè insegnati nè scrini. |
A190000216 |
Tali sono i commentarti sulle sante scritture, i libri contro il filosofo Celso e in ispecie quello intitolato Periarchon, ossia dei principii. |
A190000247 |
Questa è la regola che segue tuttora la Chiesa cattolica nell'accogliere nel suo seno coloro che sono stati battezzati nell'eresia. |
A190000250 |
Il santo martire sembrava insensibile al dolore, e dopo qualche tempo diceva al tiranno: «Fammi voltare dall'altra parte, che sono arrostito abbastanza da questa,» Voltato che fu: «Le mie carni sono cotte abbastanza, gli disse, se vuoi, potresti cibartene.» Egli proseguiva in questa eroica fermezza fino all'ultimo respiro. |
A190000268 |
Costui spinto da odio implacabile contro la religione di Cristo diceva all'imperatore: «È tempo di finirla con questa genia de'cristiani; costoro sono gente ostinata, e finchè ve ne sarà uno sulla terra vi sarà una semenza di sventura nell'impero. |
A190000269 |
Gli schiavi fatti liberi ritorneranno schiavi per ciò solo che sono cristiani.». |
A190000282 |
domenica e delle feste del santo Natale, dell'Epifania, della Pasqua, dell'Ascensione, della Pentecoste, il digiuno della Quaresima, delle quattro Tempora, l'uso dell'acqua benedetta, del segno della santa croce, l'Agape, o Convito comune di carità sono tutte cose attribuite a s. Pietro. |
A190000286 |
S. Urbano papa dichiarò che soltanto i vescovi sono ministri ordinarti del sacramento della Cresima, e che i beni ecclesiastici sono proprietà della Chiesa. |
A190000325 |
Vedendo i suoi ufficiali a piangere intorno al suo letto, disse loro: «Vedo con occhio diverso dal vostro la vera felicilà, e ben lontano dall'affliggermi, godo assai perchè sono giunto al momento di andarne al possesso.» Diede gli ordini convenienti onde mantenere la pace nell'impero; feceli giurare che non avrebbero mai intrapreso {151 [151]} cosa alcuna contro alla Chiesa, e colla pace dei giusti morì l'anno 64 di sua età, 31 del suo regno, nel 337. |
A190000326 |
Gli sono imputati alcuni delitti da lui commessi in trasporti di collera, o perchè ingannato da false relazioni. |
A190000338 |
E voleva dire: Sono veri cristiani quelli soli che stanno uniti col sommo Pontefice. |
A190000347 |
«Acceso d'amore per questa virtù, egli continua, io non sapeva, per così dire, fermare il piede in questa terra, perchè avrei voluto essere in compagnia di quei purissimi spiriti che sono in cielo: perciò non mi piacevano più nè i conviti, nè i belli abiti, nè la chioma arricciata, nè i discorsi poco onesti che sono come la putredine d'una carne ulcerata e corrotta.». |
A190000360 |
Dopo questi due decreti s. Agostino riguardava la causa come terminata e diceva: «Intorno a ciò due Concini sono già stati mandati alla Sede apostolica; da essa ci vennero le risposte, la causa è finita; piaccia a Dio che abbia anche fine l'errore.» |
A190000364 |
Invece di farla da pastore egli si convertì in lupo rapace predicando e sostenendo che in Gesù Cristo sono due persone, cioè due figliuoli, il figliuolo di Dio, ossia il Verbo, e il figliuolo dell'uomo, ossia il Cristo. |
A190000368 |
Fu definito eziandio che vi sono in Gesù Cristo due nature, la natura divina e la natura umana, distinte fra di loro, ed unite {174 [174]} nella stessa persona. |
A190000368 |
Nestorio aveva insegnato che in Gesù Cristo vi sono due nature e due persone. |
A190000391 |
I pontefici dell'epoca seconda sono quasi tutti annoverati fra i santi per le eroiche loro virtù, per le fatiche sostenute e per i savii decreti che fecero, coi quali spiegarono e difesero la dottrina della Chiesa. |
A190000394 |
- Rampollo degli errori di Eutiche fu l'eresia dei Monoteliti: di coloro cioè che pretendevano essere in G. Cristo una sola volontà ed una sola operazione, mentre la Chiesa cattolica ha sempre insegnato, che in Gesù Cristo vi è una sola persona ma vi sono due nature, la divina e la umana, perciò ciascuna natura ha la sua propria volontà ed operazione. |
A190000394 |
Cosicchè in Gesù Cristo sono due volontà ed operazioni, cioè: la volontà ed operazione divina, e la volontà ed operazione umana. |
A190000395 |
Dopo un'accurata disamina vennero condannati gli errori dei Monoteliti, e definito, secondo il costante insegnamento della Chiesa cattolica, doversi credere come verità di fede che in Gesù Cristo vi sono due volontà e due operazioni, la volontà ed operazione divina, e la volontà ed operazione umana. |
A190000403 |
Ma, oltre a quanto è necessario pel sostentamento temporale dei suoi ministri, a Chiesa abbisogna di provvedere al bene morale di tutti i cristiani, che sono sparsi per tutto il mondo. |
A190000415 |
È per altro da notare che molte cose riguardanti i Papi di quella età sono state esagerate da storici posteriori e poco affezionati alla Chiesa. |
A190000442 |
D'allora in poi i Valdesi non furono nè sono altro che Calvinisti, ben diversi dai Valdesi seguaci di Pietro Valdo. |
A190000459 |
Le ultime parole: Dignare me, laudare te, Virgo sacrata, sono di s. Domenico. |
A190000463 |
Ebbene, egli diceva, giacchè sono abbandonato dal padre che ho in terra, dirò quindi innanzi con maggior confidenza: Padre nostro che sei ne'cieli. |
A190000481 |
Le visioni celesti e le grazie al tutto singolari di cui questa santa fu adorna sono straordinarie {248 [248]} fra gli stessi santi, e dimostrano fino a che punto un'anima possa divenir accetta e cara al divin Redentore. |
A190000500 |
Se poi sono in grazia di Dio, ma non ancora libere da ogni debito verso la divina giustizia, vanno in purgatorio; che il papa è il vicario di Gesù Cristo, il successore di s. Pietro, il capo di tutta la Chiesa, il padre, il maestro di tutti i cristiani, al quale da Gesù Cristo fu data nella persona di s. Pietro la piena potestà di pascere, reggere e governare la Chiesa universale. |
A190000500 |
Si trattarono i punti della controversia, e i padri greci e latini dichiararono di pieno accordo, essere dottrina rivelata nei libri santi e contenuta nella tradizione, che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figliuolo; che è valida la consacrazione fatta in pane azimo; che le anime di coloro che muoiono vanno inumantinente {257 [257]} in paradiso se sono in grazia di Dio, e libere d'ogni debito di pena; e per contro vanno immantinenti all'inferno se infette di peccato mortale. |
A190000525 |
Opprimere gli altri colla calunnia e colla tirannia; scherno e disprezzo d'ogni cosa più augusta e sacra; superbia, scostumatezza, ambizione, petulanza, crapola, intemperanza, impudicizia, cinismo grossolano e brutale sono le doti del carattere di questo corifeo del protestantesimo. |
A190000543 |
Fino al principio del secolo XVII i Barnabiti si limitarono alle opere che più strettamente appartengono al ministero ecclesiastico, quali sono la officiatura in coro, la predicazione e l'amministrazione dei Sacramenti. |
A190000545 |
Ma per guardarsi da ogni illusione risolvè di recarsi a noma ad implorare il giudizio del vicario di G. Cristo, che era Clemente VII. «Beatissimo padre, disse al papa, io sono un povero sacerdote dell'ordine dei Frati Minori, a cui per altro niuna altra cosa è maggiormente a cuore che di osservare quella regola, che una volta con voto solenne promisi a Dio, e d'imitare, per quanto valgono le mie deboli forze, la vita del serafico padre che ora è trascurata. |
A190000580 |
Cilici, discipline, mortificazioni di ogni genere, orazioni, contemplazioni, frequenti colloquii con Gesù crocifisso sono le cose che si hanno da ammirare nel corso della sua vita. |
A190000588 |
Due altri soltentrano a lui e ne sono egualmente inteneriti. |
A190000598 |
Gli errori di Giansenio, i quali riguardano in gran parte la grazia, {303 [303]} la libertà, il peccato originale, il merito e demerito, sono sparsi or qua or là nelle sue opere, e specialmente in un famoso libro intitolato Augustinus. |
A190000601 |
La fede cristiana si mantenne in quell'impero anche senza ecclesiastici, e pochi anni sono, rientrati i missionari in que'paesi, con loro altissimo stupore trovarono delle famiglie e delle parti considerevoli di paesi interamente cristiani. |
A190000602 |
Quantunque superiore generale non desistette dai più bassi lavori, quali sono scopare le camere, pulirsi gli abiti, assettarsi il letto e simili. |
A190000609 |
Ma di mano in mano che si avanzano a gradi superiori, sono condotti all'ateismo, alla negazione d'ogni religione, dell'anima, dell'eternità, e a riporre ogni loro felicità nei godimenti della vita presente. |
A190000609 |
Si può dire che sono la peste del genere umano. |
A190000610 |
- Un altro esercito, che sta al servizio dello spirito delle tenebre e i cui soldati sovente appartengono pure alle schiere dei framassoni, sono i pseudo-filosofi moderni. |
A190000610 |
Questi o sono razionalisti, che dicendo di voler seguire il puro lume della ragione, rigettano tutto ciò che è soprannaturale ed ogni religiosa autorità; oppure, quel che è peggio, negano tutto ciò che è spirito, e non ammettono di conoscere se non la materia. |
A190000611 |
Allora Voltaire montato in furore: «Ah dunque, andava gridando, io sono abbandonato da Dio e dagli uomini!» Ora invocava il Signore, ora lo bestemmiava, si agitava, si contorceva; e {317 [317]} fra le smanie della disperazione mandò l'ultimo respiro. |
A190000612 |
Questi sono i due sapienti che i moderni vantano per loro maestri |
A190000615 |
- Le corporazioni religiose sono a guisa di eserciti della Chiesa sparsi nelle varie parti del mondo. |
A190000615 |
I primi ad essere fatti segno per lo più sono i gesuiti. |
A190000619 |
Mentre il Papa pontificalmente vestito celebrava i divini uffizi, gli vien significata l'abolizione di ogni sua autorità; sono allontanate le guardie romane e in loro vece si pongono de'francesi. |
A190000641 |
Appena gli Austriaci ebbero adempiuto la loro missione, segue la battaglia di Marengo, e malgrado il loro numero e il loro valore, sono discacciati e spariscono. |
A190000647 |
Infatti l'ambizione condusse Napoleone all'estremità della Russia, dove la divina Provvidenza {334 [334]} facendo vedere che nulla valgono le forze degli uomini quando sono contrarie ai voleri del cielo, dispose che oltre a quattrocento mila uomini del suo esercito morissero di spada, o di fame, o di freddo. |
A190000650 |
Allora Napoleone riconobbe la mano del Signore che lo aveva abbattuto, e scorgendo prossimo il suo fine diceva: «Io nacqui nella religione cattolica, bramo adempirne i doveri e ricevere i soccorsi che quella amministra.» Dopo che ebbe ricevuto gli ultimi sacramenti proferì queste parole: «Sono contento, ne aveva bisogno; io non ho praticato la religione sul trono perchè il potere sbalordisce gli uomini, ma la fede fu sempre meco; io voleva tenerla segreta, ma questa fu debolezza; ora desidero glorificarne Iddio.» Spirò nel 1821. |
A190000664 |
Intraprese in Roma la direzione e l'amministrazione di due insigni stabilimenti, uno conosciuto sotto al nome di Tata Giovanni, l'altro di san Michele a Ripagrande, dove sono ricoverati più centinaia di poveri fanciulli. |
A190000667 |
Il papa, essendo padre spirituale di tutti i fedeli, non potrà mai certamente risolversi di far guerra, mentre sovrani e popoli, a qualunque paese appartengano, sono sempre suoi figli. |
A190000669 |
Il conte Rossi mentre entra nel palazzo della cancelleria, ove allora era la Camera dei deputati, è assassinato fra mille schiamazzi; sono disarmate le guardie del Quirinale; un dotto sacerdote di nome Ximenes è pugnalato; un colpo di archibugio fa cadere estinto monsignor Palma, segretario di Pio IX. |
A190000685 |
Ora, per provvedere a una cosa si necessaria quale sono le missioni, Iddio inspirò un nuovo modo efficacissimo, e che ha già prodotti maravigliosi effetti. |
A190000687 |
Come appendice all'opera della Propagazione della Fede è quella della Santa Infanzia, così chiamata perchè è posta sotto alla speciale protezione di Gesù Bambino, ed ha per iscopo il riscatto dei poveri bambini di que'paesi ne'quali, come nella Cina, sono barbaramente venduti e spesso gettali ancor viventi nelle vie per servire di pasto agli animali immondi. |
A190000688 |
A quell'atto violento inorridito il santo: « Non sono io, esclamò, che calpesto questa santa croce, ma siete voi, i quali colla violenza mi strascinate sopra.». |
A190000693 |
La Francia adunque e l'Inghilterra vittoriose sulla China conchiusero un trattato, in cui fra gli altri sono i seguenti articoli:. |
A190000708 |
Ma egli coraggiosamente rispose: «Voi mi promettete beni di terra, Cristo quelli del cielo: i vostri beni durano un istante, i beni celesti sono eterni.» Quindi restimi loro la tonaca che aveva indosso, e corse ad abbracciare la croce. |
A190000724 |
Abside (greco, arco o volta ), parte più interna delle chiese, ove è l'altare maggiore, e sono sedili pel clero in forma semicircolare, come nelle basiliche. |
A190000740 |
Sono simbolo di Gesù Cristo risorto, e si conservano come stromenti di aiuto celeste contro le tempeste, i turbini ed altri pericoli. |
A190000777 |
Anfiteatro (greco, guardare attorno ), edifizio di forma ovale o rotonda, destinato ai pubblici spettacoli, nel quale tutto attorno sono vari ordini di sedili posti a forma di scaglioni e formano diversi cerchi l'uno più ampio dell'altro. |
A190000778 |
Angelo, (greco, inviato ), nome dato agli spiriti celesti perchè essi sono da Dio mandati ad eseguire i suoi ordini. |
A190000788 |
I più celebri anticristi sono Ario, Maometto e Lutero, e sono la figura di quello che verrà alla fine del mondo a muovere l'ultima guerra alla Chiesa. |
A190000799 |
Apostolo (greco, inviato ), così sono chiamati i primi dodici discepoli che il Salvatore inviò a predicare il Vangelo per tutta la terra. |
A190000811 |
Si crede che da questo monte traessero origine il Fison, il Geon, il Tigri e l'Eufrate, che sono i quattro fiumi del Paradiso Terrestre. |
A190000907 |
Ma i Russi perchè scismatici rifiutarono di accettare la riforma di Papa Gregorio, e sono in disaccordo col calendario di tutta Europa di circa 15 giorni. |
A190000932 |
Essi sono la parte più alta ed importante del clero romano. |
A190000943 |
Catecumeni, adulti, che desiderando di abbracciare la Religione Cristiana, sono istruiti nella fede per disporsi, a ricevere il Battesimo. |
A190000973 |
Chiostro (latino, claustrum ), casa religiosa dove si conduce vita ritirata, e dove si osserva la clausura, vietando l'ingresso alle donne, se sono religiosi, a tutti, se sono religiose. |
A190000992 |
Per altro i Cardinali Preti o Diaconi, possono essere e generalmente sono anche Vescovi, ma non Vescovi Cardinali. |
A190000992 |
Sono divisi in tre ordini, Vescovi, Preti e Diaconi. |
A190001005 |
Confessione dei peccati, sacramento istituito da nostro Signor Gesù Cristo con cui sono rimessi i peccati commessi dopo il Battesimo a chi li confessa al sacerdote con sincerità e pentimento (Ev. |
A190001036 |
Dataria, Tribunale di Roma detto anche Curia Graziosa, perchè in essa trattasi appunto di grazie, come sono benefizi, insegne prelatizie, dispense, assoluzioni e simili. |
A190001049 |
Esse sono le sette prime dell'alfabeto. |
A190001088 |
Così dicendo noi di vivere e fare la tale azione nel 1871, vogliamo dire che sono passati 1871 anni dalla nascita di G. C.. |
A190001108 |
Extra tempora, facoltà che il sommo Pontefice dà ai Vescovi di conferire gli ordini sacri fuori dei tempi fissati dalle leggi ecclesiastiche, che sono i sabati delle Quattro Tempora, il sabato precedente la domenica di Passione e il Sabato Santo. |
A190001142 |
Due sono le gerarchie: celeste e terrestre. |
A190001155 |
Il Pontefice Bonifacio VIII l'anno 1300 istituì il Giubileo cristiano, in cui sono concessi molti favori, tra'quali indulgenza plenaria. |
A190001206 |
Kyrie eleison, sono due parole greche che significano: Signore, abbiate pietà, e si recitano nove volte nella s. Messa. |
A190001269 |
Mani morte, così impropriamente si chiamano i beni delle persone collettive, come sono chiese, ospedali, comunità religiose, municipii, collegi, ecc. |
A190001285 |
Martirologio (greco, elenco dei martiri ), in cui di giorno in giorno sono commemorati con un cenno dei loro patimenti i martiri che soffrirono la morte in quel dì. |
A190001294 |
Memoria, chiamasi anche con questo nome il luogo dell'altare, in cui sono rinchiuse le reliquie dei Santi. |
A190001296 |
Vicino a Menfi esistevano le piramidi d'Egitto che sono una delle sette meraviglie del mondo; o. Gran Cairo. |
A190001317 |
Vi Sono in Francia parecchi luoghi di questo nome. |
A190001371 |
Ore canoniche, preghiere vocali che per comando della Chiesa debbono recitare gli ecclesiastici che posseggono un benefizio, oppure sono nell'ordine sacro del soddiaconato. |
A190001384 |
Le ottave della Pasqua e Pentecoste sono così solenni, e in esse non si fa l'ufficio di alcun Santo. |
A190001414 |
Nella Chiesa venne dato questo nome ai Vescovi di Alessandria, Antiochia, Costantinopoli e Gerusalemme, Venezia, perchè sono Vescovi più antichi e da cui dipendono tanti altri Vescovi, ma a tutti sovrasta il romano Pontefice che è il Patriarca per eccellenza. |
A190001456 |
Postcommunio, orazione che recita il sacerdote dopo la comunione per ringraziare Dio per sè, e per quei che si sono comunicati. |
A190001458 |
Questi statuti furono condannati dalla santa Sede, ma furono; quasi totalmente richiamati in vigore dall'adunanza dei Vescovi nel 1682 con quattro articoli che sono la base della così detta Chiesa gallicana. |
A190001472 |
Profeta (greco, antiveggente ), colui che per inspirazione divina predice con certezza cose future, le quali all'atto che sono predette non hanno fondamento alcuno nelle cause naturali. |
A190001478 |
Essi sono in numero di 12, che chiamansi partecipanti, perchè partecipano delle rendite della Camera apostolica, mentre parecchi altri sono solamente titolari. |
A190001490 |
Quinquagesima, settima domenica prima di Pasqua perchè da quel giorno a questa solennità vi sono 50 giorni ovvero 7 settimane. |
A190001505 |
Responsorii, Parole per lo più tratte dalla Scrittura, che si cantano e recitano nell'uffizio canonico dopo le lezioni o capitoli; così detti perchè sono divise in modo, che le due parti del coro, recitandole or tutte, or in parte a vicenda, pare che si rispondano l'una all'altra. |
A190001522 |
Dicesi Ruota perchè i suoi membri sono disposti in circolo nell'esaminare le controversie. |
A190001536 |
Salica (legge), legge degli antichi Franchi della Germania, i quali sono detti Salici, perchè abitavano in Germania presso il fiume Sala. |
A190001538 |
Salmi penitenziali, così detti perchè eccitano alla penitenza; essi sono sette opposti ai setti vizii capitali. |
A190001546 |
Santo, Santità, si dicono santi tutti quei che praticano virtù eroiche e sono come tali dalla Chiesa riconosciuti; dicesi santità la qualità della loro vita. |
A190001576 |
Seminario, quasi Semenzaio, ove sono allevati nella pietà e nella scienza i giovani che aspirano al sacerdozio. |
A190001582 |
Settuagesima, nona Domenica prima di Pasqua, perchè da questo giorno a Pasqua vi sono 70 giorni, figura dei 70 anni della schiavitù Babilonica degli Ebrei. |
A190001699 |
Venerabili, quelli che sono morti in concetto di santità, e pei quali il Papa permette si faccia la causa della beatificazione e canonizzazione. |
A190001712 |
A questa pratica sono concesse le stesse indulgenze che si acquistano recandosi a Gerusalemme a onorare la via che Gesù C. percorse dal pretorio al Calvario. |
don bosco-storia sacra.html |
A191000019 |
° perchè i fatti riferiti sono eziandio per la maggior parte attestati da profani autori; tali sono l'istoria del diluvio, quella dello sterminio di Sodoma e di Gomorra, il passaggio del mar Rosso e molti altri fatti; 5. |
A191000021 |
R. Sono quattro le ragioni che dimostrano la Divina assistenza ne' sacri scrittori: 1. |
A191000029 |
Mangiate, disse loro Iddio, di tutti i frutti che sono qui, ma non toccate il frutto dell'Albero della scienza del bene e del male. |
A191000038 |
R. La voce del Signore non tardò a farsi udire, dimandando al fratricida: e Dov'è tuo fratello Abele? » Caino arrogantemente rispose: e Io non so, sono io forse il custode di lui? » Il Signore riprese: « Che hai tu fatto? Il sangue di tuo fratello grida vendetta contro di te. |
A191000040 |
R. I discendenti di Caino furono malvagi, e sono detti figliuoli degli uomini. |
A191000046 |
Nacquero da loro mostruosi giganti, che tanto per la grandezza della statura, quanto per la eccessiva insolenza sono tanto famosi in tutta l'antichità. |
A191000069 |
' che si chiamano madri, perchè da esse derivarono tutte le altre; sono madrilingue la latina, la tedesca, la 'slava. |
A191000096 |
Come gli fu vicino: e Chi sei tu? a gli disse; e Giacobbe: e Io sono Esaù tuo primogenito. |
A191000097 |
a Sono Esaù tuo primogenito, disse il figlio. |
A191000099 |
Su di essa saliva e discendeva un numeroso coro di angeli, e pella sommità vi era Iddio che così gli parlò a Io sono il Signore Iddio de' padri tuoi: dovunque andrai io sarò sempre teco, sarò tuo protettore e ti ricondurrò in questo paese. |
A191000112 |
I nomi di quelli sono Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zabulon, Dan, Neftali, Gad. |
A191000125 |
Allora ricordati di me e chiedi a Faraone che mi liberi da questo carcere in cui sono tenuto ingiustamente.» Il panattiere intesa una così favorevole interpretazione del sogno del compagno sperando altrettanto del suo, lo narrò: «Ho sognato di portare sulla mia testa tre panieri, di cui il più alto conteneva ogni sorta di paste pel Re, ma gli uccelli venivano e svolazzando d'intorno le beccavano e le mangiavano.» Giuseppe rispose: «Fra tre dì tu sarai posto in croce, e il tuo corpo diverrà pasto degli uccelli. |
A191000138 |
R. Passati tre giorni, Giuseppe li tolse di prigione e fattiseli venir davanti così loro parlò: io terno il Signore, e non sono ingiusto verso chicchessia. |
A191000145 |
Che nobili e generosi sentimenti sono mai questi di Giuda!. |
A191000147 |
- Queste parole empierono i fratelli di rimorso e di terrore, ben sapendo qual supplizio il loro delitto meritava, se non che presto Giuseppe li confortò dicendo: - io sono vostro fratello, non temete, voi mi vendeste, e il Signore mi mandò in questo paese per vostro bene, per preservarvi dalla fame e dalla morte. |
A191000147 |
R. Giuseppe intenerito alle dimostrazioni patetiche di Giuda, non potendo più frenare la viva commozione che nell' interno sentiva, fatti ritirare tutti gli astanti e rimasto solo co' suoi fratelli diede un grido con gran pianto e disse: - io sono il vostro fratello Giuseppe. |
A191000147 |
Ritornate speditamente al mio padre, ditegli, che io vivo ancor che sono padrone di tutto l'Egitto; che venga a me senza indugio. |
A191000160 |
Un giorno andò un servo a casa sua tutto ansante e gli disse: mentre i vostri buoi aravano e le vostre asine pascevano, sono venuti i Sabei, hanno rapito i bestiami, passato tutti gli altri vostri servi a fil di spada, io solo ho potuto fuggire per recarvene l'avviso. |
A191000174 |
Io sono il Dio de' padri tuoi, il Dio di Abramo, d'Isacco, di Giacobbe. |
A191000202 |
Faraone mirando pure si bella strada, in un col suo esercito insegue gli Ebrei fin dentro il mare; ma appena sono essi in salvo, Mosè per ordine d'Iddio percuote di nuovo le onde ed improvvisamente {59 [59]} escono di mezzo della prodigiosa colonna tuoni e lampi, che colpiscono gli Egizi, rovesciano i loro carri, le acque sospese con fracasso 'spaventevole ripigliando il corso coprono e sommergono il Re, i cavalieri, i cavalli e i carri. |
A191000212 |
Odesi pur di lassù un orribile fragor di tromba, e fra le fiamme e fra i lampi Iddio discende; quindi fattosi all'improvviso un profondo silenzio maestosamente parla cosi: « Io sono il Signore Iddio tuo e non avrai altro Dio avanti di me. |
A191000227 |
essergli vicina la morte radunò tutti i figliuoli d'Israele intorno al Tabernacolo, e come buon padre diresse queste parole: «Voi vedete che io sono prossima a {65 [65]} morire nel deserto, e che non passerò il Giordano; voi lo passerete per mettervi al possesso della terra santa, che il Signore vi promise; siate sempre fedeli al vostro Dio che vi diede tante prove di bontà e che operò per voi tenti prodigi. |
A191000236 |
,, Gli ordini Divini sono eseguiti, si fa il giro di Gerico per sei giorni, nel settimo si compie lo stesso giro sei volte è sempre con profondo silenzio; nell'ultimo giro i Sacerdoti cominciano a suonarle trombe, tutto l'esercito manda un' alti grido, e da ogni parte diroccano le mura della Città, le torri cadono, ogni cosa è sacheggiada ed arsa. |
A191000242 |
D. Quali sono le ultime azioni di Giosuè?. |
A191000261 |
La perfida aspettò che dormisse: e tosategli le sette ciocche in cui teneva spartiti i suoi capelli, si mise a gridare: e Sansone di sono addosso i Filistei. |
A191000307 |
D. Quali sono le ultime gesta di Davidde?. |
A191000311 |
II Signore molto aggradi tali offerte, e nella seguente notte gli apparve e dissegli: dimanda quello che vuoi, e tel concederò « Signore, rispose Salomone, voi sapete che io sono in mezzo al vostro popolo come fanciullo, datemi dunque la vera sapienza, affinchè io possa rettamente giudicare e governare il vostro popolo e discernere ciò che è bene o male. |
A191000321 |
la maestà e lo splendore della corte, I' apparecchio de' sacrifizi, la magnificenza delle mense, Ia buona disciplina de' servitori, ed altre simili maraviglie, ma specialmente la somma saviezza del' Re nello scioglier enimmi ed altre difficilissime quistioni, attonita e quasi fuor di se per lo stupore esclamò: « Beati i servi e la gente tua che sono sempre con te e odono la tua sapienza! Le cose che udii di te sono di gran lunga minori di quelle che ora osservo cogli occhi miei. |
A191000368 |
«E che sono, quegli disse, venti pani a cento persone?» Ma Eliseo insisté che si dividessero, e non solo ne fa abbastanza per tutti, ma ne rimase ancora gran parte. |
A191000372 |
Giunto a casa Eliseo gli dimanda: «D'onde vieni, o Giezi?» e questi: «Non sono stato in alcun luogo.» Eliseo vedendo che al peccato aggiungeva ancor la menzogna: «Or bene gli disse, avrai ben tosto il debito guiderdone di tua avarizia e del tuo mentire.» E in quell'istante fu lutto coperto di lebbra e discacciato per sempre dal Profeta. |
A191000377 |
D. Quali sono le ultime azioni di Eliseo?. |
A191000399 |
Ma l'Angelo scopertosi e rivolto al padre, « io sono, disse, l' Angelo Raffaele. |
A191000438 |
D. Quali sono i tratti principali della pietà di Giosia?. |
A191000464 |
Condannata infatti a morte così crudele, mentre fra immenso popolo era condotta al supplizio, Daniele quantunque giovinetto ancora per Divina inspirazione in mezzo alla turba gridò: «Io sono innocente del sangue di questa donna, allontanate questi due vecchi l'un dall'altro, li giudicherò io.» Interrogatili quindi separatamente li fece presto cadere in contraddizione, perchè ambi erano mentitori. |
A191000472 |
Mirate, o figliuoli, quante maraviglie opera Iddio a favore di coloro che gli sono fedeli. |
A191000482 |
Così starai infinattanto sappi che i regni degli uomini sono in potere d'Iddio.». |
A191000487 |
Mane, Thecel, Phares sono le parole. |
A191000489 |
Quanto sono terribili i giudizi d' Iddio verso degli empi. |
A191000550 |
Parve allora rientrare in se stesso, ed esclamava: « In che grande tribolazione, in che mare di miserie io sono venuto! ora mi ricordo de' mali che feci in Gerusalemme, la quale mandai a distruggere senza cagione; conosco che perciò sono colto da questi mali, e me ne muoio straziato da dolori in paese straniero. |
A191000609 |
Ma quanto mai sono folli tutte le astuzie degli uomini quando vogliono contraddire alla volontà di Dio. |
A191000609 |
Per mettere a morte un sol bambino migliaia ne sono trucidati, e quel solo si salva. |
A191000633 |
D. Quali sono le beatitudini evangeliche?. |
A191000635 |
Noi sceglieremo soltanto le otto beatitudini che sono le seguenti:. |
A191000641 |
Gesù rispose: « Badate bene che niuno v' inganni, perciocchè verranno parecchi i quali diranno: io sono il Cristo, e sedurranno molti. |
A191000642 |
Mentre tutte le nazioni si raduneranno dinanzi a lui, dividerà i buoni dai cattivi, e il Re della gloria dirà a coloro che sono a destra: Venite, o benedetti dal mio Padre, possedete il Regno che vi fu apparecchiato dal principio del mondo.» Dirà poi a coloro che sono alla sinistra: «Lungi da me, o maledetti, andate nel fuoco eterno che fu preparato al demonio ed a'suoi seguaci.» Così costoro piomberanno giù nell' inferno, e i giusti andranno al possesso della vita eterna. |
A191000645 |
A costei sono perdonati molti peccati perché ha molto amato. |
A191000645 |
Indi a lei volto u I tuoi peccati, disse, ti sono rimessi, la tua fede ti ha salvata; vanne in pace. |
A191000651 |
R. Le parabole di cui servivasi il nostro Salvatore sono esempi tirati da ciò, che comunemente accade agli uomini secondo l'uso degli Orientali. |
A191000653 |
Il genitore gli rispose: «Figliuolo, tu sei sempre meco, tutte le mie cose sono tue. |
A191000653 |
Il ravveduto figliuolo prostrossi a' piedi suoi dicendo: «Padre, peccai contro del Cielo e contro di te, non sono più degno di essere tenuto per tuo figlio. |
A191000656 |
Le vergini prudenti figurono coloro che vivono nel mondo, ma pensano a farsi opere buone per l' altra vita, perciò sono ricevute alle nozze dello sposo celeste, che è G. C. Le vergini pazze dinotano quelli, che attaccano smoderatamente il loro cuore alle cose del mondo, e quando avranno da comparire dinanzi a Cristo giudice si trocveranno privi di opere buone e per conseguenza esclusi dal Paradiso. |
A191000666 |
Gesù rispose: Non bisogna lasciarle partire così, date loro da mangiare.» Filippo {181 [181]} soggiunse: «Non bastano dugento danari di pane per darne un tozzo a ciascuno.» Gesù dimandò: «Quanti pani avete? e Andrea rispose: «C' è qui un fanciullo il quale ha cinque pani e due pesci, ma che cosa sono per tanta gente? e E Gesù: «Recatemeli quì, e fatteli tutti sedere sull'erba.» Si assisero tutti, e il loro numero era intorno a cinque mila uomini, 'senza contare le donne ed i ragazzi. |
A191000673 |
Egli veduta la loro fede disse al paralitico: «Figliuolo, ti sono rimessi i tuoi peccati: » I Farisei sentendo questa parola, dissero tra se: «Costui dice una bestemmia: chi può rimettere i peccati se non Iddio solo?» Gesù, il quale come Dio vedeva tutti i loro pensieri, disse: E egli più facile a dire: ti sono perdonati i peccati, oppure: alzati, e cammina? Ora affinchè sappiate che ho podestà di rimettere i peccati alzati su, disse in quel punto al paralitico, prendi il tuo letto, vattene a casa. |
A191000692 |
» A queste parole pieni di orrore e di tristezza andavano un dopo l' altro dicendo a Sono io forse, o Maestro, sono io? » Gesù rispose a Quegli che meco pone la mano nel piatto sta per tradirmi. |
A191000692 |
» Anche Giuda ebbe la sfrontatezza di domandargli: «Sono io? » E Gesù: «Sei tu appunto. |
A191000701 |
» Ed egli: « Sono io. |
A191000705 |
» Gesù rispose: « Tu l'hai detto, io lo sono. |
A191000708 |
Io sono venuto al mondo per rendere testimonianza alla verità » Pilato gli dimandò: che cosa {194 [194]} è la verità? a Senza però attendere la risposta significò agli accusatori che non trovava io lui verun motivo di condannarlo. |
A191000711 |
« Pilato vedendo non poterlo in verun modo liberare, anzi crescere il tumulto, fecesi portar dell'acqua, e in presenza di tutto il popolo si lavò le mani facendo la seguente protesta: lo sono innocente del sangue di questo giusto. |
A191000735 |
» Noi speravamo, diceva, che fosse per salvare Israele, ma oggi è il terzo dì che sono avvenute queste cose. |
A191000738 |
Sono io, non temete. |
don bosco-storia sacra [10a edizione].html |
A192000017 |
I fatti riferiti da loro sono eziandio per la maggior parte ricordati da profani autori: tali sono la storia del diluvio, quella, dello sterminio di Sodoma e di Gomorra, il passaggio del Mar Rosso e molti altri. |
A192000020 |
Dalle profezie, onde la Storia Sacra è piena, le quali si sono perfettamente avverate; imperocchè Dio solo può predire con certezza le cose future, che non hanno necessaria relazione colle cause naturali, nè possono dagli uomini essere molto tempo prima conosciute. |
A192000036 |
Gli Angeli fedeli a Dio si dicono Angeli buoni, o semplicemente Angeli: tra essi sono scelti da Dio i nostri Angeli Custodi. |
A192000037 |
Mangiate, disse loro Iddio, di tutti i frutti, che sono qui; ma non toccate il frutto dell'albero della scienza del bene e del male. |
A192000038 |
Così fu commesso il primo peccato; quel peccato, che, trasmesso da Adamo a tutti i suoi figli, diede origine a tutti i mali, onde sono afflitti gli uomini nell'anima e nel corpo, e che si appella comunemente peccato originale. |
A192000044 |
La voce del Signore non tardò a farsi udire domandando al fratricida: Caino, dov'à tuo fratello Abele? Caino arrogantemente rispose: Io non so: sono io terse il custode di lui? Il Signore soggiunse: Che hai tu tatto? Il sangue del fiatel tuo grida vendetta contro di te; tu sarai maledetto su quella terra, che ha bevuto il sangue di Abele; invano la coltiverai. |
A192000045 |
di Caino furono malvagi e sono detti figliuoli degli uomini. |
A192000048 |
Seth uomo dabbene fu ceppo dei buoni, che nei libri santi sono detti figliuoli di Dio. |
A192000049 |
Nacquero da loro mostruosi giganti, che tanto per la grandezza della statura, quanto per la eccessiva insolenza sono famosi in tutta l'antichità. |
A192000073 |
A questi segni Eliezero conobbe i divini voleri; e dopo aver bevuto, continuò il suo discorso dicendo: Di grazia, di chi sei figliuola? In casa di tuo padre potrei trovare alloggio? Rebecca rispose: Io sono figlia di Batuele; mio avolo è fratello di Abramo, vieni pure; in casa di mio padre avvi alloggio per te, fieno e paglia in abbondanza pei tuoi cammelli. |
A192000078 |
E Giacobbe: Io sono Esaù tuo primogenito: ho eseguito quanto hai comandato. |
A192000078 |
E palpatolo, continuò: La voce è di Giacobbe, ma le mani sono di Esaù. |
A192000079 |
Sono Esaù tuo primogenito, rispose, il'figlio. |
A192000080 |
Su di essa saliva e discendeva un numeroso coro di Angeli, e nella sommità era Dio, che tosi gli parlò: Io sono il Signore Dio di Abramo e di Isacco. |
A192000096 |
Allora ricordati di me, e chiedi a Faraone, che mi liberi da questo carcere, in cui sono tenuto ingiustamente. |
A192000102 |
Passati tre giorni, Giuseppe tolse i suoi fratelli di prigione, e fattiseli venir davanti così loro parlò: Io temo il Signore, e non sono ingiusto verso chicchessia. |
A192000110 |
Giuseppe intenerito dalle patetiche espressioni di Giuda, non potendo più frenare la commozione, fatti ritirare gli astanti, e rimasto solo ce' suoi fratelli, diede un grido con gran pianto e disse: Io sono vostro fratello Giuseppe, che vendeste. |
A192000110 |
Ritornate speditamente al padre, ditegli che io vivo ancora, che sono padrone di tutto l'Egitto, e che venga danze senza indugio. |
A192000127 |
Io sono il Dio de' padri tuoi, il Dio di Abramo, d'Isacco, di Giacobbe. |
A192000151 |
Faraone, che, si era avanzato, mirando sì bella strada, in un col suo esercito insegue gli Ebrei fin dentro il mare; ma appena sono essi in salvo, Mosè per ordine di Dio ripercuote colla verga le onde ed improvvisamente escono di mezzo dalla prodigiosa colonna lampi e tuoni, che colpiscono gli Egizi, rovesciano i loro carri; le acque sospese, ritornando con fra casso spaventevole nel luogo primiero, coprono e sommergono il re, i cavalieri, i cavalli e i carri; l'esercito viene affatto distrutto ed ogni cosa seppellita negli abissi, per guisa che neppur uno potè scampare. |
A192000158 |
Fattosi quindi improvviso e profondo silenzio, maestosamente parla così: Io sono il Signore Iddio tuo e non avrai altro Dio avanti di me. |
A192000167 |
Parimente nella Chiesa Cattolica è stabilita una Gerarchia, di cui è capo il Sommo Pontefice, Vicario di G. C. Dopo lui e da lui dipendenti sono i Vescovi, i Sacerdoti, i diaconi e gli altri ministri inferiori. |
A192000176 |
Quando poi Dio rivelò a Mosè essergli vicina la morte, questi radunò tutti i figli d'Israele intorno al Tabernacolo, e come buon padre diresse loro queste parole: Voi vedete, che sono prossimo a morire nel deserto, e che non passerò il Giordano. |
A192000183 |
Gli ordini di Dio sono eseguiti: a guisa di numerosa processione si fa il giro di Gerico per sei giorni, il settimo si compie lo stesso giro, sei volte e sempre con profondo silenzio. |
A192000189 |
La battaglia si ingaggiò appiò del monte Tabor; Dio, nelle cui mani sono i destini degli uomini, mise tale spavento fra i Cananei, che in breve furono sbaragliati e messi in fuga. |
A192000200 |
La perfida aspetta ch'egli dorma, e, tosategli le sette ciocche in cui teneva spartiti i capelli, si mette a gridare: Sansone, ti sono addosso i Filistei. |
A192000228 |
- Signore, rispose Salomone, voi vedete che io sono in mezzo al vostro popolo come fanciullo, datemi adunque la vera sapienza, affinchè io possa rettamente giudicare, governare, e discernere ciò che è bene o male. |
A192000233 |
Osservata che ebbe la maestà e lo splendore della corte, l'apparecchio de' sacrifizi, la splendidezza {85 [291]} delle mense, la buona disciplina: de'servitori, ed altre simili maraviglie, ma specialmente la somma saviezza del Re nello sciogliere enimmi e difficili quistioni, attonita e quasi fuor di sè per lo stupore, esclamò: Beati i servi e la gente tua, che sono sempre con te e odono la tua sapienza! Le cose, che udii di te, sono di gran lunga inferiori a quelle, che ora osservo cogli occhi miei. |
A192000259 |
«E che sono, quegli disse, venti pani a cento persone?» Ma Eliseo {95 [301]} insistè che si dividessero. |
A192000262 |
Giunto a casa, Eliseo lo interrogò dicendo: Donde vieni, o Giezi? e questi soggiunse: Non sono stato in alcun luogo. |
A192000268 |
Questo fatto ed il prodigio del mantello d'Elia nelle acque del Giordano dimostrano' quanto il Signore gradisca, che le reliquie de' suoi santi siano venerate; perciò sono in grande errore coloro, i quali dicono non doversi prestare nessun culto alle medesime. |
A192000276 |
Ignorando che quegli era un angelo di Dio, Buon giovane, gli disse cortesemente, chi sei, conosci la via che conduce nella Media? Io sono Israelita, rispose, conosco il cammino che accenni, ed ho assai tempo dimorato con Gabelo in Rages. |
A192000277 |
Imperocchè io sono l'angelo Raffaele, uno dei sette spiriti che stiamo di continuo alla presenza di Dio. |
A192000281 |
Per questo ti meritavi di essere punito; ma fosti risparmiato, perchè si sono trovate in te delle buone opere, ed hai invocato il Dio de' padri tuoi. |
A192000296 |
Tutti gli eserciti sono un nulla, se non hanno con sé l'aiuto del cielo. |
A192000310 |
Condannata a morte crudele, fra immenso popolo era condotta al supplizio, quando Daniele, sebbene giovinetto di dodici anni, per divina inspirazione in mezzo alla turba gridò: Io sono innocente del sangue di questa donna; allontanate questi due vecchioni l'uno dall'altro, e li giudicherò io. |
A192000314 |
Quante maraviglie opera Iddio a favore di coloro, che gli sono fedeli!. |
A192000322 |
MANE, THECEL PHARES sono le parole scritte nel muro. |
A192000334 |
Il profeta intima il comando a nome di quel Dio, cui tutte le cose sono soggette ed alla potenza del quale nessuno resiste, e se ne vide subito l'esecuzione con pauroso strepito. |
A192000334 |
In quella terra straniera predicò a' suoi compagni d'esiglio:ed ebbe sublimissime visioni, le quali per altro sono sempre astate assai difficili ad intendersi. |
A192000336 |
Oltre i quattro profeti maggiori, {124 [330]} Isaia, Geremia, )miele e Daniele, Iddio ne suscitò altri dodici, dei quali si conservano scritte le profezie; e si chiamano minori, perché gli scritti di essi sono pochi a paragone di quelli che abbiamo dei primi quattro. |
A192000336 |
secondo il tempo in cui sono vissuti. |
A192000370 |
Parve allora rientrasse in se stesso, ed esclamava: In che grande tribolasione, in qual mare di miserie sono io mai caduto! Ora mi ricordo dei mali che feci in Gerusalemme, la quale mandai a distruggere senza cagione; m'avveggo che per tali motivi mi caddero addosso questi mali, e me ne muoio dilacerato da dolori in paese straniero. |
A192000375 |
intimamente persuaso della esistenza del purgatorio, dove sono trattenute le anime di quelli che muoiono in grazia di Dio per pagare i debiti che hanno tuttora colla Divina giustizia; alle quali noi possiamo recar soccorso con opere buone. |
A192000400 |
la sua Chiesa e divenne capo di tutti i giusti, i quali furono e sono tutt'ora le sue membra principali. |
A192000405 |
Queste cose sono certamente pei cristiani un fausto annunzio, perchè viene loro significata la venuta del Salvatore, il quale liberandoli dalla schiavitù del peccato, chiuse {145 [351]} l'inferno'e aprì loro le porre del Paradiso. |
A192000406 |
Gli altri due sono s. Marco e s. Luca. |
A192000410 |
Nella persona di questo santo apostolo sono rappresentati tutti i cristiani, di cui Maria è \ladre pietosa. |
A192000417 |
Ma lé astuzie degli uomini sono follia, quando contraddicono alla volontà di Dio! Per mettere a morte un solo è trucidata una moltitudine, e intanto quel solo si salva! Imperciocchè avvisato Giuseppe in sogno da un angelo delle malvagie intenzioni di Erode, fuggì con Maria nell' Egitto; nè di là ritornò finché dall'angelo non ebbe nuova della morte di Erode. |
A192000428 |
Quanto rispetto dobbiamo aver noi alle nostre chiese, che sono immensamente più rispettabili del tempio antico!. |
A192000429 |
I loro nomi sono Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo il maggiore e Giovanni l'Evangelista fgliuoli di Zebedeo, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo il minore figliuolo d'Alfeo, Simone soprannominato il zelante, Giuda detto anche Taddeo figliuolo di Giacomo, e Giuda Iscariota, che tradì poscia il suo Maestro. |
A192000430 |
Cominceremo dalle otto beatitudini, che sono le seguenti:. |
A192000439 |
Gesù rispose: Badate bene che nessuno v' inganni, perciocchè verranno parecchi, i quali diranno Io sono il Cristo, e sedurranno molti. |
A192000439 |
Mentre tutte le nazioni si raccoglieranno dinanzi a lui, dividerà i buoni dai cattivi; e il Re della gloria direi a coloro, che sono alla sua destra: Io aveva fame e voi rni avete dato da mangiare; aveva sete e mi avete dato da bere, era nudo e mi avete vestito, era pellegrino e mi avete ricevuto ad albergo in casa vostra. |
A192000439 |
Si volterà poi a coloro, che sono alla sinistra, farà loro aspro rimprovero, perché non usarono carità verso i poveri, appresso dirà: Lungi da me, o maledetti, andate nel fuoco eterno. |
A192000446 |
Gesù dimandò: Quanti pani avete? Andrea rispose: C'è qui un fanciullo, il quale ne ha cinque, con due pesci; ma che cosa sono per tanta gente? E Gesù: Recatemeli qui, e fate che tutti si pongano a sedere sull'erba. |
A192000451 |
Chi può perdonare i peccati, se non Iddio solo? Gesù, il quale come Dio vedeva tutti i loro pensieri, soggiunse: E egli più facile a dire: Ti sono perdonati i peccati, oppure alzati e cammina? Ora affinché sappiate che ho podestà di rimettere i peccati: Alzati su, disse in quel punto al paralitico, prendi il tuo letto, e vattene a casa tua. |
A192000451 |
Veduta la loro fede, Gesù disse al paralitico: Figliuolo, ti sono rimessi i tuoi peccati. |
A192000452 |
Le parabole sono esempi, ovvero similitudini, tolte da ciò che comunemente accade agli uomini. |
A192000455 |
Il ravveduto figliuolo prostrassi a'piedi suoi dicendo: Padre, peccai contro del Cielo e contro di te; non sono più: degno di essere tenuto per tuo figlio. |
A192000458 |
Il regno de' Cieli significa lo stato presente della Chiesa, e nelle vergini prudenti sono adombrati coloro, che vivendo nel mondo pensano ad adornarsi di virtù per l'altra vita, e perciò saranno ricevuti alle nozze dello sposo celeste, che è G. C. Le vergini stolte denotano quelli i quali attaccano smodatamente il loro cuore alle cose del mondo, e quando avranno a comparire dinanzi a Cristo giudice si troveranno privi di opere buone, e saranno per conseguenza esclusi dal Paradiso. |
A192000473 |
Ed Egli: Sono io. |
A192000477 |
Gesù rispose: Tu l'hai detto, io lo sono. |
A192000480 |
Io sono venuto al mondo per rendere testimonianza alla verità. |
A192000483 |
Pilato vedendo non poterlo in alcun modo liberare, anzi crescere il tumulto, fecesi portare dell' acqua, e in presenza di tutto il popolo si lavò le mani facendo la seguente protesta: Io sono innocente del sangue di questo giusto, pensateci voi. |
A192000496 |
Allora Gesù, ancora sconosciuto, li riprese dicendo: O stolti, e tardi di cuore a credere quelle cose, che sono state predette dai profeti! E spiegando loro le Sacre Scritture, dimostrò essere stato predetto che Gesù doveva patire prima di entrare nella sua gloria. |
A192000496 |
Noi speravamo, dicevano, che fosse per salvar Israele, ma oggi è già il terzo dì dacchè sono avvenute queste cose. |
A192000499 |
Qui pascolo significa la parola di Dio; per agnelli s'intendono i fedeli, e nelle pecore sono raffigurati tutti i pastori della Chiesa. |
A192000500 |
{194 [400]} Ed ecco che io sono ogni giorno con voi sino alla fine del mondo. |
A192000513 |
Percorsa la maggior parte del viaggio, ad un tratto lo circondò una luce fulgidissima, e intanto una voce gli disse: Saulo, Saulo, perché mi perseguiti? Saulo colpito da quelle parole, come da un fulmine, fu gittato a terra e con voce tremante: Chi siete voi, rispose, o Signore? La voce continuò: Io sono Gesù Nazzareno; tu, perseguitando i miei discepoli, perseguiti me stesso. |
A192000514 |
Un giorno mentre pregava, gli apparve un Angelo e gli disse: Le tue preghiere e le tue limosine sono giunte al trono di Dio. |
A192000519 |
Questi scritti sono i quattro Vangeli, come si è detto, di s. Matteo, di s. Marco, di s. Luca e di s. Giovanni; gli Atti degli Apostoli; quattordici lettere di s. Paolo, {202 [408]} due di s. Pietro, una di s. Giacomo, una di s. Giuda, e finalmente tre lettere e l' Apocalissi di s. Giovanni. |
A192000521 |
Esso fu convocato per determinare, se si dovessero mantenere in vigore alcuni riti della legge Mosaica, quali sono la circoncisione e l'astinenza da certi cibi. |
A192000523 |
Onde nelle persecuzioni non si ha a temere per la religione, ma solo per gli uomini, -che sono esposti a gravi pericoli di prevaricare. |
A192000558 |
Gli altri corsi d'acqua non sono che ruscelli durante la siccità e torrenti rapidi nella stagione delle pioggie. |
A192000558 |
I due principali sono l' Escol o torrente del Grappolo così detto perchè vicino ad esso gli inviati da Mosè raccolsero il famoso grappolo d'uva, ed il Cedron, che attraversa la valle di Giosafat conducendo le sue acque al mar Morto. |
A192000565 |
Fra le sue città sono notabili: Gerusalemme, che forse è la più antica città del mondo, di cui siansi conservate memorie. |
A192000573 |
Provincie della Persia sono anche la Susiana e la Partia. |
don bosco-strambi avvisi alle figlie cristiane.html |
A193000008 |
«Non devi nutrire delicatamente il corpo;» fuggi le cattive compagnie, e li discorsi che» non sono onesti. |
A193000022 |
«Non ti volere giammai scusare quando sei» corretta: guardati poi da dire una sola bugia,» perchè questa copre bensì la colpa avanti gli {8 [494]} «uomini, ma fa conservare tutti li vizi, perchè» così non sono corretti. |
A193000039 |
Se si parla di me, se mi dicono spiacevoli cose, od ingiurie, io non rispondo e soffro il tutto con pazienza, riflettendo che Gesù Cristo soffrì in silenzio, senza lamentarsi, le accuse {12 [498]} le calunnie, i tormenti e gli obbrobrii i più crudeli: io penso allora che Gesù Cristo era innocente e non meritava tutto ciò che gli si faceva soffrire, invece che io sono peccatrice, e che merito molto più di quanto io possa soffrire. |
A193000043 |
Se sono in ricreazione e conversazione, io penso quanto Gesù Cristo era piacevole, affabile e santo conversando co' suoi Apostoli. |
A193000051 |
Egli è ben vero, rispose ella, che io ho grandi consolazioni nel servizio di Dio, ma io ho l'onore di assicurarvi che non lascio di avere delle pene e combattimenti a sostenere: bisogna che mi faccia grandi violenze per soppor tare gli scherzi e le beffe con cui taluni si burlano di me, e per vincere le mie passioni che sono assai vive. |
A193000058 |
Io loro ripeto, che io mi servo di questa santa pratica, e ne sono contenta: che non vi è cosa migliore e più eccellente che seguire ed imitare Iddio, e niente più facile che servire un sì buon padrone. |
A193000063 |
Ecco terminato ancora un altro giorno, e come ho io passato questa parte della mia vita? È dessa forse stata inutile per me? Ho io con tutto lo zelo operato il bene? Nelle mie opere fui guidata dal dovere o allettata dal mio amor {17 [503]} proprio? Ho veramente incominciato questa giornata nel timor di Dio? Mi sono in essa adoperata a servirlo con rendimento di grazie, con preghiera, e con fermo proponimento di consacrarmi come creatura di Dio, alla virtù, e di essere costumata, giusta ed amica di lui?. |
A193000064 |
Col mio zelo e colla mia diligenza ho io lodato il mio Dio nella condizione da lui assegnatami? Mi sono io resa utile al mondo ed a me per piacere a Dio, o per vanità di comparire al cospetto degli uomini?. |
A193000065 |
Come ho io governato oggi il mio cuore? Mi sono io sovente elevata a Dio con vivi affetti del cuore? Ho io spesso pensato a Dio che ode la nostra preghiera ed ho io eccitato il mio cuore colla fiducia in lui?. |
A193000067 |
E come mi sono diportata nelle conversazioni? Fui io amica sincera? Non diss'io altro che ciò che aveva nel cuore? Fu dolce la mia severità, e il mio scherzare innocente? Non ho io detto nulla di che debba poi pentirmi? {18 [504]}. |
A193000068 |
Ho io, colle mie cure, recato qualche conforto ai miei congiunti? li ho io incoraggiti al bene col mio esempio? Sono stata sollecita nell'esercitare opere di misericordia? Non fui io malcontenta della felicità altrui?. |
A193000069 |
Mi sono io pentita dei miei fatti, appena ne conobbi la malizia? Ho procurato di allontanare da me i cattivi desideri? E se in questa notte Dio mi chiamasse, sono io pronta a comparire dinanzi al suo divin tribunale?. |
don bosco-una famiglia di martiri.html |
A194000001 |
Questo sono tanto più tenuto di fare in quanto che alcuni autori, per altri titoli assai stimati, gettarono qualche dubbio sugli atti che contengono le azioni che si riferiscono a questa gloriosa famiglia. |
A194000001 |
Sono adunque: Il Martirologio ed il Breviario Romano nel giorno 19 di gennaio. |
A194000013 |
Mario e Marta erano intimamente persuasi che la prima ricchezza della figliuolanza è il santo timor di Dio, e che senza di questo sono un nulla tutte le grandezze della terra. |
A194000015 |
Tali santuari e tali pellegrinaggi sono raccomandati da S. Paolo allorchè disse {8 [64]} che l'uomo dalle cose sensibili della terra viene sollevato a conoscere e gustare le cose spirituali ed invisibili del Cielo. |
A194000045 |
Gelasio continuò: «Ecco quali sono gli ordini imperiali: - chiunque farà sacrifizio agli Dei viva felice, e gli si conceda piena libertà, e sia colmo di ricchezze. |
A194000046 |
Asterio rispose: «Facciano pur sacrifizio agli Dei e con essi periscano pure coloro che sono s mili ad essi. |
A194000058 |
Claudio: «Dove prendeste il danaro necessario per sostenere tante gravi spese quante si ricercano in così lungo viaggio? E quali sono i vostri natali?» Audiface non era forse in grado di dare esatta risposta all'Imperatore, perciò Mario prese egli la parola e disse: «Dio Onnipotente lo sa, che noi apparteniamo a nobile famiglia. |
A194000058 |
E affinchè tu conosca i nostri natali, ti diremo, che io, Mario, sono figlio dell'Imperatore Maromeno, e costei, mia moglie, è figlia del Vicerè Cusinite». |
A194000076 |
Rimira il cielo, la terra e tutte le cose che in essi vi sono. |
A194000079 |
Mario confondeva il banditore ed incoraggiava i suoi figli con queste parole: «No, non sono Dei, ma sono demoni, che condurranno alla perdizione voi ed i medesimi vostri principi». |
A194000081 |
I motivi addotti nella sentenza di morte sono due: Il primo perchè esercitavano la magia, imperocchè i gentili chiamavano opere dell'arte magica i miracoli che ogni giorno si andavano operando dai Cristiani. |
A194000081 |
La qual cosa è totalmente vera; poichè la religione cristiana, che è la sola vera, non ammettendo che un Dio solo creatore del cielo e della terra, e di tutte le cose che in essi trovansi, non può a meno che rifiutarsi di fare sacrifizio agli Dei che sono miserabili creature per lo più rappresentati con istatue fatte dalle mani degli uomini. |
A194000086 |
Le parole sono queste: «Colà dove furono sepolti i corpi di Mario, Marta, {40 [96]} Andiface ed Abaco cominciò a farsi grande concorso di fedeli, ed il nostro Signore Iddio ha concesso, e tuttora concede grandi benefizi, mentre regna il nostro Signore Gesù Cristo, che vive e regna col Padre e collo Spirito Santo ne' secoli dei secoli. |
A194000090 |
Vengono quindi espressi i nomi di vari santi Pontefici, sacerdoti e di altri martiri tra cui sono Mario, Audiface, Abaco ed ottocento compagni i cui nomi sa solo Iddio... ed altri, i nomi de' quali sono scritti nel libro della vita. |
A194000092 |
Ivi sono dipinti i più segnalati trionfi dei primi eroi {44 [100]} della Chiesa, e l'artistico pennello seppe con mirabile vivezza porre sott'occhio le svariate carnificine, colle quali quei generosi furono tormentati. |
A194000105 |
Molti sono i miracoli che furono da Dio operati in questa chiesa; e grazie d'ogni maniera furono accordate a coloro che si recavano a visitare quelle sante reliquie. |
A194000113 |
A questa ogni anno dai vicini {59 [115]} paesi muovono in folla i visitatori, i quali, se non sempre attratti da spirito di divozione, giunti però alla meta del pellegrinaggio, non possono a meno di non sentirsi spinti ad una preghiera verso quegli incliti Patroni, che da tempo immemorabile sono con miracoloso successo invocati nelle maggiori necessità. |
A194000114 |
Le memorie che si sono potute rinvenire ne parlano sempre come di fondazione immemorabile. |
A194000130 |
In guisa che coloro fra i pellegrini, che ignari del modo di fare l'esercizio {70 [126]} della Via Crucis (che vi è canonicamente eretta, sia luogo la strada, sia nell'interno della cappella), non fossero in grado di acquistare le indulgenze che vi sono annesse, fossero almeno invitati ad accompagnare la salita colla recita del SS. Rosario, e colla meditazione dei quindici suoi misteri |
A194000132 |
E poi quando tutti erano giunti lassù, l'accalcarsi ai piedi del sacro altare, il sollevare gli occhi ed il cuore ai Ss. Patroni, l'innalzare a Dio ed alla SS. Vergine una infuocata preghiera in comune accordo, a vantaggio dei presenti, a conforto degli assenti, a sollievo degl'infermi, al bene di tutti, oh allora il cuore ridondava di gioia, e si riempiva di fiducia! Non pochi sono coloro che ottennero da Dio singolari favori. |
A194000157 |
Patroni di coloro che sono travagliati dalle febbri. |
A194000161 |
Questi santi sono venerati presso Caselelte con grande concorso di popolo e sono con grande divozione invocati e tenuti patroni di coloro che sono travavagliati dalle febbri.» I fatti non mancano a comprovare la verità di questo elogio. |
A194000165 |
E per lasciare le più antiche, delle quali si ha solamente quella memoria che ne desta l'appeso dipinto, sono ancora presenti in Caselette le angoscie ed i timori di quella famiglia a cui appartenevano due giovani infermi, accanto al cui letto piangevano e pregavano ad uno la madre, all'altro la sposa. |
A194000167 |
E poi che cosa vogliono indicare tanti altri dipinti, nei quali sono rappresentati ora uno che precipita dall'alto di un fenile, ora un altro dal tetto di una casa, ora un terzo dalla cornice di una chiesa? E qui costui che scampa dalla rovina di {80 [136]} un antico muro che gli precipita addosso, e questi che sepolto sotto una enorme frana di terra n'esce con salva la vita in tanto rischio? E quell'altro che rovesciato il carro si strascina carpone da sotto la catasta delle ammonticchiate legna che gli pesano sopra? E quello che nell'istante di precipitare dal ponte in un torrente, è salvato per ispeciale favore dall'imminente pericolo? E poi là sulla montagna quel cacciatore a cui lo schioppo s'infiamma colla bocca al petto; e quello a cui la pistola scoppia improvvisa fra le mani e per ultimo quel misero, che già travolto dalla corrente delle acque, l'unica sua speranza ripone nella elevata cappella, che dalla montagna gl'inspira fiducia, e gli promette salvezza? Coloro, che appesero questi votivi ricordi, sono altrettanti divoti, i quali riconobbero la loro salvezza dalla protezione dei Patroni di questo Santuario. |
A194000168 |
Non vi è riparo, ne' mezzo a salute... E pure sono salvi ed illesi: nulla hanno sofferto; si trovano non solo vivi, ma quasi senza graffiatura in mezzo a tante cagioni di morte! Estratti da quel profondo è un interrogarli, un domandare, che fu? che non fu? Come mai salvi fra tanta rovina?... Dessi non lo sanno. |
A194000168 |
Sono due minatori che nel basso di un profondo pozzo lavorano a scavare il duro masso colle apprestate polveri. |
A194000169 |
Così Iddio si piace di onorare la memoria dei suoi santi, e questi fatti per chi ha fede sono abbastanza eloquenti. |
don bosco-una preziosa parola ai figli ed alle figlie.html |
A196000001 |
Io vi amo, perciò vi raccomando caldamente d'imprimere ben bene nella vostra memoria i seguenti ricordi, i {3 [439]} quali, se sono necessari sempre, lo sono assai più nei tempi che corrono così pericolosi per voi. |
A196000004 |
Questi sono il mondo, il demonio e noi stessi, cioè le nostre disordinate passioni. |
A196000005 |
I figliuoli {9 [445]} che non obbediscono ai loro genitori sono degni di morte. |
A196000006 |
Essi sono la rovina e la peste della povera gioventù. |
A196000006 |
Fuggite pure colla massima sollecitudine tutte le altre occasioni pericolose come sono i balli, i teatri ed altri simili spettacoli, come pure le conversazioni o famigliarità con persone di sesso diverso, fossero anche le più pie e le più sante. |
A196000006 |
Pessimi compagni sono per esempio, quelli che bestemmiano, che tengono discorsi disonesti e scandalosi, che cantano canzoni licenziose, quelli che deridono le pratiche di religione e parlano male dei preti e del Papa, quelli che stanno lontani dalle chiese, dai santi Sacramenti, quelli che non santificano bene le feste, che non osservano i digiuni e le vigilie comandate, che sono dati ai giuochi, alle osterie, ecc. |
A196000016 |
Giovanetti, se mai per disgrazia si accostasse a voi alcuno di questi ministri del diavolo, che pur sono tanti al mondo, e vi incitasse a mal fare, a commettere qualche peccato, fuggite, fuggite, se starete anche solo ad udirlo, oimè la vostra innocenza sarà facilmente macchiata, e perduta. |
A196000017 |
Invigilino poi insieme ai maestri, affinchè i loro figli adempiscano esattamente a' loro doveri, come i figli sono dal canto loro in obbligo di studiare e d'essere rispettosi ed obbedienti ai rispettivi superiori. |
don bosco-unione cristiana.html |
A197000001 |
Le forze deboli se sono riunite diventano più forti; Vis unita fortior, dice Iddio. |
A197000002 |
Molti andrebbero volentieri a chiudersi in un chiostro: ma chi per età, chi per sanità o condizione, moltissimi per diffetto d'oppurtunità o di vocazione ne sono assolutamente impediti. |
A197000005 |
Il Sottoscritto ha letto le regole dell'Associazione Salesiana e di buon grado alla medesima si ascrive sia pel bene {7 [409]} dell'anima propria, sia per associarsi ad altri a fine di procurare al prossimo que' vantaggi spirituali e temporali, che sono compatibili colla sua condizione. |
don bosco-valentino o la vocazione impedita.html |
A198000017 |
Oltre a ciò Osnero si accorse che Valentino aveva contratto alcune pericolose abitudini quali sono mentire, giuocare e rubare in casa. |
A198000025 |
« L'anno scorso, diceva tra se, io ho voluto scegliere un collegio troppo alla moda, mi sono lasciato allucinare dalle apparenze che non infondono nè scienza, nè moralità. |
A198000033 |
A quelle parole Valentino senti commuoversi il cuore, le lagrime cominciarono a spuntargli sugli occhi, di poi dando in dirotto pianto si strinse al collo d' Osnero dicendo: - Caro {18 [196]} padre, voi sapete di quanto sia debitore a mia madre, e quanto io l' abbia amata in vita; se ella ancora vivesse, io mi lancerei nell'acqua e nel fuoco per ubbidirla, voi volete propormi cosa a lei cara? Mio padre, parlate, dite pure, io sono pronto a fare qualunque sacrifizio che possa tornare a lei gradito. |
A198000035 |
- Caro padre, lo sono nelle vostre mani; tutto quello che voi sapete far piacere a mia madre, piace anche a me, e sono pronto a fare qualunque sacrifizio per eseguirlo. |
A198000059 |
Quali sono i segni che manifestano essere o non essere un giovane chiamato allo stato ecclesiastico?. |
A198000066 |
- Per ispirito ecclesiastico s'intende la tendenza ed il piacere che si prova nel prendere parte a quelle funzioni di chiesa che sono compatibili coll'età e colle occupazioni. |
A198000073 |
Io sono tuo padre, io solo posso e voglio renderti felice. |
A198000084 |
- Padre, disse Valentino correndo ad abbracciarlo, padre, io sono tutto ai vostri cenni. |
A198000087 |
- Sia benedetto il Cielo, io sono un padre fortunato. |
A198000090 |
So che sono per la strada della rovina, ma bisogna andare avanti. |
A198000096 |
Ora sono qui da tre anni; in vista della mia buona condotta mi vennero già condonati due anni. |
A198000097 |
Forse voi direte: Come hai tu potuto diventare tanto scellerato, mentre per cinque anni fosti cotanto buono con noi? Io non sono mai stato, nemmeno adesso non sono un scellerato. |
A198000097 |
Il disonore portato alla famiglia, l'infamia, di cui ho coperto il mio nome, il tristo mio avvenire, la morte anticipata all'amato mio genitore sono rimorsi che mi agitano giorno e notte. |
A198000097 |
Il mio letto è un duro saccone; una scodella di minestra al sale, un po' di pane e di acqua sono il mio alimento quotidiano. |
A198000097 |
Io sono un giovane infelice, uno sventurato, ma non perverso. |
A198000097 |
Qualora per altro incontrassero difficoltà da parte dei genitori non seguano il mio esempio, si acquietino, preghino, insistano presso ai parenti con pace e tranquillità, fino a tanto che vengano tolti gli ostacoli e possano compiere le cose che sono secondo l'adorabile volontà del Signore. |
A198000100 |
Quest'ombra, questo spettro credo fossero niente altro che i rimorsi della coscienza i quali sono sentiti anche dai più malvagi. |
A198000101 |
« I preti, gli diceva, hanno certi segreti o consigli o benedizioni, come dicono essi, che spesse volte sono efficacissimi a calmare le interne desolazioni. |
A198000104 |
« Signor prevosto, sono vostro servo, queste non sono cose da proporsi a Mari. |
A198000108 |
Forse non sarò più a tempo, tuttavia voglio fare ultima prova; andate tosto a pregare il signor prevosto, ditegli che io sono vicino a morte, e che lo attendo al più presto possibile. |
A198000119 |
- Non ve ne date pena, io sono il vostro prevosto, io vi aiuterò, rispondete solamente a quanto vi dimando. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html |
A199000003 |
Durante il pontificato di sant'Anacleto continuò ad infierire la persecuzione contro ai cristiani, e fra i martiri che in essa diedero il loro sangue per la fede, sono specialmente illustri S. Simeone e S. Ignazio. |
A199000003 |
Si può dire che i progressi fatti dal Vangelo durante il governo di questi sommi pontefici, in gran parte sono dovuti alle fatiche apostoliche del nostro santo. |
A199000015 |
Non sono le belle parole, nè le speciose apparenze {11 [455]} che formano i cristiani, sibbene la grandezza dell'animo e la sodezza delle virtù. |
A199000016 |
Io sono frumento di Dio, bisogna che io sia macinato per divenir pane degno di essere offerto a Gesù Cristo. |
A199000023 |
S. Ignazio era persuaso che i santi, quando sono in cielo, non dimenticano d'invocare le divine benedizioni a favore di quelli che vivono sopra la terra. |
A199000026 |
{20 [464]} Le quali usanze sono ancora oggidì praticate dalla Chiesa cattolica. |
A199000044 |
Esso fu instituito, come lo sono tutti gli altri, dal nostro Signor Gesù Cristo, siccome crede e professa la Chiesa, Cattolica. |
A199000045 |
Sono pure a questo Pontefice attribuite due lettere, una scritta ai vescovi dell'Africa, l'altra ai fedeli d'Egitto. |
A199000055 |
La lettura del Vangelo, dell'epistola, {38 [482]} dei quattro passio che si cantano nella settimana santa sono tutte cose ordinate da S. Alessandro. |
A199000055 |
Noi benediciamo l'acqua mista con sale ad uso del popolo, affinchè tutti quelli che ne sono aspersi ne siano santificati. |
A199000069 |
Quirino replicò: io mi maraviglio, che tu uomo dotto e prudente creda esservi un' altra vita dopo la presente, mentre dopo la morte fino le ossa scompariscono, e sono ridotte al nulla. |
A199000070 |
Pochi anni sono io era del medesimo tuo parere, ma adesso sono di sentimento ben diverso. |
A199000096 |
Questi e moltissimi altri fatti sono registrati nella Bibbia e nella storia ecclesiastica affinchè cessi il nostro stupore se li vediamo rinnovati nelle vite de' santi. |
A199000101 |
Guarda se ce ne sono che trovinsi qui prigionieri pel nome di G. Cristo. |
A199000105 |
Alessandro gli disse che rimanesse tranquillo, di poi aggiunse: se vuoi farmi cosa grata, va e persuadi tutti quelli che sono in questa prigione che ricevano il Battesimo e si facciano cristiani. |
A199000105 |
Quirino soggiunse: caro Padre, vorrei ben poterti compiacere, ma voi cristiani siete santi, e costoro sono ladri, adulteri, omicidi. |
A199000106 |
Quel Signore Iddio che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi, quel Dio che scuote i fulmini e manda i tuoni, che dà la vita e la morte, quel Dio cui servono il sole, la luna, le stelle, la serenità, le nuvole e la pioggia; questo Dio dal regno de' cieli mandò in terra suo figliuolo unico perchè si facesse uomo e cosi cominciasse a nascere colui che non ebbe alcun principio; cioè Dio eterno si facesse uomo e come tale nascesse da una vèrgine. |
A199000113 |
Dunque io sono un cane? rispose Aureliano, montando in collera. |
A199000119 |
Perciocchè {65 [509]} qual uomo innocente potè fuggire dalle tue mani? Presso di te vivono solamente tranquilli coloro che rinnegarono il nostro Signor G. C. lo poi coll'aiuto divino sono certo di non negare il mio Signore; è cosa indispensabile che io sia da te tormentato ed ucciso, come lo fu il glorioso Ermete, l'intrepido Quirino, e come lo furono tutti quelli che, illuminati da Dio, passarono coraggiosi in mezzo ai tormenti e giunsero alla vita eterna. |
A199000122 |
Sono io forse un cane? Cessino le parole, veniamo tosto ai flagelli. |
A199000133 |
Voltosi di poi ad Alessandro disse: dimmi, o Alessandro, chi sono costoro? Alessandro rispose: sono due cristiani ambidue sacerdoti. |
A199000134 |
In quanto al corpo mi chiamo Evenzio, in quanto all'anima sono cristiano. |
A199000136 |
Sono settant'anni, perchè di undici anni fui battezzato, di venti sono stato ordinato sacerdote; ora ne ho ottant'uno, e ne ho già passato uno in prigione molto allegro e contento. |
A199000138 |
Meglio sarebbe che tu prendessi il consiglio che io sono per darti, e che ti facessi cristiano, e cosi eviteresti un supplicio eterno che nell'altra vita è preparato a te e a tutti quelli che muoiono nella cecità in cui ti trovi. |
A199000144 |
Mentre stavasi in questo giubilo ode una voce che dice: Aureliano, tu ti burli di costoro, ma sappi che loro sono state aperte le porte del cielo, a te quelle dell'inferno. |
A199000149 |
La storia sacra ed ecclesiastica sono ripiene di terribili esempi. |
A199000149 |
Ma Iddio fa spalancare la terra sotto ai loro piedi, e uscendo fuori una fiamma avvampante, li circonda sì che sono tutti inceneriti, e ingoiati dagli abissi. |
A199000157 |
Il quale precetto è segnato da una lungi, e terrìbile serie di avvenimenti che ci fanno toccare con mano che le minaccie di Dio non sono senza effetto. |
A199000159 |
Che se talvolta Iddio nella sua grande misericordia differisce i suoi castighi, tremiamo per le sciagure assai più grandi che sovrastano ai colpevoli; perchè più Dio aspetta, più terribili sono i castighi, che se non si compiono nella vita presente si compieranno in modo assai più terribile nell'altra. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html |
A200000021 |
I sacerdoti idolatri interrogarono i loro Dei sulla cagione di quelle calamità e ne ebbero o finsero di avere questa risposta: Tali calamità avvengono perchè i nostri Dei non sono col dovuto decoro onorati, e finchè tutti i cristiani non offriranno incenso agli Dei per la prosperita dell'impero, non cesseranno i flagelli. |
A200000022 |
L' altro fatto che servi di pretesto alla persecuzione, è una guerra contro i Marcomanni che sono antichi popoli della Germania, ora detti Moravi e Boemi. |
A200000029 |
Sono pure attribuiti a s. Aniceto altri decreti riguardanti ai vescovi, le quali cose per lo più erano già praticate da' suoi antecessori. |
A200000037 |
Non solo egli ebbe cura di cercar limosine e mandarle ai fedeli che soffrono; ma ha ricevuto con paterna tenerezza tutti que' nostri fratelli che sono andati da lui. |
A200000037 |
«Egli fu sempre vostro {24 [228]} costume, egli scrive, di far sentire la vostra beneficenza ai vostri fratelli, che sono in paesi lontani, e che patiscono la miseria. |
A200000055 |
Le loro parole sono queste: «Noi desideriamo che Tu, o Beatissimo Padre Eleutero, goda sempre ottima salute in ogni cosa nel Signore, e {36 [240]} ti preghiamo di ricevere Ireneo con quella cortesia e benevolenza che si merita un uomo che ha sofferto cose incredibili per la fede di Gesù Cristo. |
A200000072 |
La grande venerazione che tutta l'antichità ebbe agli atti di questo concilio, e la vaghezza di dottrine ivi contenute ci fanno sperare essere cosa cara al lettore il leggerli qui tradotti, quali sono riferiti dal venerabile Beda ( De æquinocti verni ). |
A200000078 |
Teofilo disse: va bene: avete provato che il primo giorno della creazione fu domenica; ma intorno al tempo che dite? {52 [256]} Imperciocchè vi sono quattro tempi dell'anno: primavera, estate, autunno, inverno. |
A200000099 |
Presentemente questo digiuno è limitato all'astinenza delle carni; ma tutti i fedeli cristiani sono dalla Chiesa invitati {60 [264]} a fare in tal giorno qualche opera di penitenza e darsi a qualche esercizio speciale di cristiana pietà: la pratica più universalmente promulgata si è di recitare in tal giorno cinque Pater e cinque Ave in onore della passione del Salvatore. |
A200000109 |
I nostri conviti sono onesti e sobrii; perciocchè non ci abbandoniamo alla crapula, nè ci immergiamo nel vino; ma temperiamo la nostra allegria colla gravità, con discorsi casti e col corpo anche più casto. |
A200000109 |
Le carceri sono piene di voi, o gentili, per misfatti commessi; ma non vi troverete neppure un cristiano, ad eccezione che egli sia un apostata o disertore della sua religione. |
A200000118 |
Queste due sante, furono sempre tenute in grande venerazione in tutta l'antichità, e la Chiesa cattolica fa ogni giorno speciale ricordanza di loro nel sacrifìcio della S. Messa; epperciò riescirà assai cara la storia del loro martirio, tanto più che la maggior parte delle cose avvenute in tale commovente racconto sono state scritte dalla medesima s. Perpetua. |
A200000119 |
Ebbene io nemmen posso prendere un altro nome diverso da quello che esprime ciò che sono. |
A200000121 |
Voi siete dunque Cristiana? Si lo sono. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html |
A201000003 |
La chiesa purgante abbraccia le anime di quelli che sono trattenuti nel purgatorio finchè abbiano soddisfatto alla divina giustizia. |
A201000003 |
Noi però nella storia dei Papi intendiamo di parlare specialmente dei fatti che riguardano la chiesa militante che abbraccia i fedeli cristiani che sono in tutto il mondo. |
A201000003 |
Quando poi si parla della chiesa di G.C. suole prendere tre denominazioni, e sono: chiesa trionfante, chiesa purgante e chiesa militante. |
A201000007 |
Si aggiugne la parola cristiani fedeli, per distinguerla dalle altre società, che si vantano anche cristiane, ma che non professano tutta la dottrina del vangelo, come sono gli Eretici, i Scismatici, i quali sono separati dalla vera chiesa, ed anche gli Ebrei, Turchi ed i Pagani, i quali non hanno relazione alcuna colla chiesa di Gesù Cristo. |
A201000008 |
Un' altra ragione per cui si aggiugne la parola fedeli cristiani, si è per significare che que' cristiani, i quali sono battezzati, e non praticano o disprezzano la dottrina di Gesù Cristo, o non vogliono {5 [341]} ubbidire al Capo della chiesa costoro, dice il Salvatore, si devono considerare come infedeli e pubblicani. |
A201000013 |
Nel nuovo Testamento poi vi sono molte altre figure. |
A201000014 |
La medesima cosa ci fa conoscere il divin Salvatore nella parabola del campo, che racchiude frumento e zizzania; nella rete che raccoglie pesci d'ogni specie; nel pascolo, ove sono agnelli e capretti che si pascolano insieme; nel convitto nuziale; ove sono buoni e malvagi; nell' aja, ove si contiene paglia mista col buon frumento, finchè sia giunto il tempo della separazione. |
A201000016 |
Laonde quelli che vivono in tali società sono seguaci di Calvino, di Lutero, di Valdo o di altri che abbiano dato il nome alla loro setta; ma non mai seguaci di Gesù Cristo. |
A201000016 |
Perciò la chiesa Luterana, Calvinista, Valdese, Anglicana, le quali non sono unite alla Chiesa Cattolica, sono fuori della vera chiesa, perchè non sono unite al Capo supremo stabilito da Gesù Cristo. |
A201000017 |
Costoro sono come pecore senza pastore, {8 [344]} rami tagliati dall' albero della vita che è Gesù Cristo. |
A201000019 |
I principali sono; Vicario di Gesù Cristo; successore di s. Pietro, supremo Pastore, Papa, Beatissimo, Santissimo Padre, Sommo Pontefice, Romano Pontefice, servo dei servi di Dio. |
A201000020 |
Qui è bene di notare che i Papi non sono successori di G. C, perchè essendo egli Pontefice eterno ed onnipotente non può venire meno, perciò non può avere alcun successore; egli ha solamente un vicario che esercita la sua autorità in vece sua, siccome disse egli stesso: sicut misti me Pater et ego mitto vos. |
A201000026 |
Perciocchè il Papa è veramente il padre spirituale di tutti i fedeli cristiani che sono in tutto il mondo. |
A201000039 |
E poichè in un regno ben ordinato deve essere un Capo che comandi, di poi vi sono molti altri ministri inferiori che lo aiutino nell'amministrazione degli affari; così pure avviene nella Chiesa. |
A201000039 |
I membri poi che compongono {18 [354]} questa sacra gerarchia sono il Papa, i Cardinali, Patriarchi, Primati, gli Arcivescovi, i Vescovi ed i Sacerdoti |
A201000039 |
Questa parola è greca e significa sacro principato ed è quell' ordine di ministri l' uno dall' altro dipendenti in guisa, che tutti sono soggetti al Romano Pontefice come a centro e Capo supremo. |
A201000040 |
Di maniera che possiamo dire che i semplici fedeli sono uniti al proprio parroco; i parroci al vescovo, i vescovi al Papa; il Papa ci unisce con Dio. |
A201000046 |
La notizia delle cose da lui operate in questa lunga e faticosa missione, non ci sono abbastanza note. |
A201000058 |
La missione fatta da s. Lino nella città di Besanzone è quella che è a noi più conosciuta; la maggior parte delle altre sue azioni o non sono state scritte, o le notizie ne andarono perdute. |
A201000070 |
Quelli che attualmente corrono sotto al nome di s. Lino non sono più i libri scritti da lui. |
A201000074 |
Gli avvenimenti più notevoli del pontificato di s. Lino, oltre a quanto abbiamo detto, sono la morte di Nerone, la rovina di Gerusalemme e il martirio degli Apostoli s. Bartolomeo e s. Tommaso. |
A201000075 |
Questi segni sono raccontati dagli scrittori cristiani e dai medesimi ebrei. |
A201000077 |
Perciocchè quelli che si convertirono alla fede sono un segno non dubbio che la conobbero divina, quelli poi che non si convertirono sono un argomento del pari convincente, perchè in loro si avvera ogni giorno una profezia del Vangelo, cioè che questo popolo vive disperso senza re, senza tempio, senza sacerdote ed improntato dal marchio della divina maledizione. |
A201000077 |
Quegli stessi avanzi che si conservano dispersi tra noi o in altri luoghi sono pei cristiani argomento di verità della cristiana religione. |
A201000077 |
Tali sono i principali segni che annunziavano imminente la rovina di Gerusalemme. |
A201000087 |
I Vescovi come successori degli Apostoli, dicono: pax vobis, la pace sia con voi; le quali parole sono state proferite da Cristo allorchè comparve agli Apostoli dopo la sua risurrezione. |
A201000088 |
Le quali parole sono state usate dall'Angelo Gabriele allorchè salutò la B. Vergine, come pure furono usate da un altro angelo quando disse {52 [388]} a Gedeone: Dominus tecum, il Signore sia con te. |
A201000098 |
Bisogna, gli disse Domiziano, che tu rinunzi ad una religione la cui morale è nemica dei piaceri del senso, e i cui dogmi sono incomprensibili; è meglio che tu passi alla nostra, dove tu potrai finire i tuoi giorni in pace. |
A201000113 |
Il Pontefice cominciò cosi: «la Chiesa di Dio, che è a Roma, a quella di Corinto, a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio nel nostro Signor Gesù Cristo. |
A201000113 |
«Se noi consideriamo, egli dice, quanto Iddio sia vicino a noi, e come niun nostro pensiero gli può rimanere occulto, noi dobbiamo certamente studiar di evitare tutte le cose che sono contrarie a' suoi divini voleri, e soggettarci a quelli che egli ha collocato sopra di noi. |
A201000114 |
Pieghiamo, egli dice, per tutti quelli che sono divisi, affinchè ottengano la moderazione e l'umiltà, si sottomettano non a noi ma alla volontà di Dio. |
A201000121 |
Noi deploriamo la sventura e l'accecamento de' pagani che si studiano di fare quasi altrettanti dei, quanti sono gli uomini malvagi, e vie più li compiangiamo perchè in mezzo a tante divinita adorano le proprie passioni. |
A201000146 |
Sono presi e condotti uno davanti ad un idolo dedicato al sole, l' altro ad un idolo consacrato alla luna con ordine di offerire incenso a quelle immaginarie divinità. |
A201000147 |
S. Andrea fratello di s. Pietro fu il primo degli Apostoli ad essere chiamato a seguire G. G. Molte cose di lui sono già state dette nella vita di s. Pietro. |
A201000153 |
Andrea: - Io sono sacerdote di Gesù Cristo, io offro ogni giorno a Dio onnipotente, non la carne de' tori, non il sangue de' capretti; ma l'Agnello senza macchia sacrificato sulla croce. |
A201000156 |
Per voi sono quel che sono, ho fatto quel che ho fatto. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html |
A202000001 |
Noi abbiamo percorso, cristiano lettore, lo spazio di dugento trentatre anni descrivendo le principali azioni de' Sommi Pontefici che sono i capi visibili della Chiesa di Gesù Cristo, che è pontefice eterno secondo l'ordine di Melchisedecco, cioè secondo il vero sacerdozio stabilito da Dio. |
A202000003 |
Due cose occuparono specialmente san Ponziano nel suo pontificato, e sono la riforma di alcune cose riguardanti alla disciplina della Chiesa ed il sostenimento della fede durante la sesta persecuzione. |
A202000005 |
Le più usate sono queste: « Peccavimus, inique egimus, iniquitatem fecimus: Abbiamo peccato, abbiamo agito iniquamente, abbiamo fatto delle iniquità.» Questa formola di accusarsi colpevoli fu pure praticata dagli Apostoli |
A202000005 |
Quando dice mea culpa, si batte il petto per indicare che il pentimento de' nostri peccati deve partire dal cuore ad esempio del pubblicano di cui parlasi nel Vangelo, il quale percuotendosi il petto diceva: «O Signore, usatemi misericordia, che io sono un gran peccatore.». |
A202000012 |
I simulacri e gli idoli dei gentili sono oro ed argento, opere delle mani degli uomini. |
A202000015 |
Io vi prego, diceva sospirando, o Santissimo Padre, io vi prego di insegnarmi quel cantico che poco fa voi andavate cantando: sì, ripetetemi quelle dolci parole: il nostro Dio è in cielo, le statue dei gentili sono oro e argento, sono simulacri muti, cicchi e sordi; non hanno l'odorato nè il tatto. |
A202000016 |
Non ti par egli vero che tutti i simulacri dei gentili siano formati di metallo, di oro e di argento, o di bronzo, tutte cose ricavate dalla terra? Chi non sa che le statue di pietra sono state staccate dalle rupi delle montagne, collocate sopra carri e tratte da' buoi finchè furono collocate in mezzo a qualcheduna delle nostre piazze? Queste statue non sono Dei ma sono opere fatte di terra e presto dovranno {11 [419]} ritornare in terra. |
A202000017 |
Ma chi non vede essere le loro basi consolidate con ferro e intonacate di piombo perchè stiano immobili e non siano dal vento agitate e rovesciate a terra? Inoltre sappiamo che spesse volte furono rubati dagli uomini e portati via dai ladri; or come potranno liberare gli altri dai mali mentrechè essi sono dagli uomini custoditi o derubati? {12 [420]}. |
A202000020 |
Il mio nome è Ponzio: mia madre è morta due anni sono. |
A202000024 |
Appena usciti i fortunati giovanetti, come se avessero fatto il più gran guadagno del mondo, andarono exultantes et laetantes sicut agni pieni pascuo, cioè esultando e pieni di tale allegrezza che si può paragonare colla soddisfazione che provano gli agnelli dopo di essersi pasciuti di pascoli i più saporiti: ma la loro allegrezza era grande perchè avevano trovato alte anime loro un vero pascolo, che sono le verità della fede e le vie dell'eterna salute. |
A202000027 |
Dimmi di grazia, o padre, hai forse qualche volta udito a dire che gli Dei di casa nostra abbiano fatto qualche azione od esercitato qualche virtù da che sono stati fatti?. |
A202000027 |
Un giorno pertanto fattosi animo ed invocato il divino aiuto volse a suo padre questo discorso: caro padre, ho udito a dire da molti, che gli Dei, che noi adoriamo, sono vani e fallaci, cosicchè non hanno in loro, come dicono, alcuna maestà, siccome noi stessi vediamo dall'esterno. |
A202000031 |
Ponzio soggiunse rispettosamente: in questa città vi sono molti che conoscono e adorano il vero Dio e a lui fanno il vero sacrifizio. |
A202000032 |
Era quello il momento che il Signore col lume della sua grazia voleva illuminare le folte tenebre del cuore di Marco, onde con una specie di ansietà disse al figlio: dove sono costoro, dove noi potremo trovarli?. |
A202000042 |
Pertanto i sacerdoti non sono da molestare, ma da onorare; non infestandi sed honorandi. |
A202000046 |
Ma i miei piedi tremarono ed io sono quasi traviato, vedendo la grande sua bontà verso gli iniqui, perchè io sono stato commosso osservando la prosperità, che Dio lascia godere ai colpevoli, e vedendo la pace dei peccatori. |
A202000046 |
Queste parole, o carissimi, non sono degli uomini, ma degli angeli. |
A202000047 |
Al contrario i figliuoli del demonio macchinano sempre cose perverse e dannose, perchè sono perverse le loro azioni. |
A202000047 |
Ma ascoltiamo ciò che dice il Salvatore dei veri cristiani: Beati quelli che sono mondi di cuore, perchè essi vedranno Iddio ( Matt. |
A202000047 |
Non si possono dire mondi di cuore coloro che in cuore pensano male contro ai loro fratelli; perchè il vero fedele vuol male a nessuno ed ama più di ascoltare le cose che fanno bisogno, che dire quelle che non sono da dirsi. |
A202000048 |
Queste parole, o fratelli, sono da temersi e ognuno deve farne gran conto. |
A202000050 |
L'ira e il furore sono due cose da aversi in esecrazione, e l'uomo peccatore le avrà seco. |
A202000054 |
Il mormoratore e il menzognero sono maledetti; perchè metteranno scompiglio tra molti che stanno in pace. |
A202000060 |
Queste sono le parole, o fratelli carissimi, che il Signore per mezzo mio fa sentire a voi. |
A202000067 |
Un uffiziale gli chiese la ragione di tale singolarità: perchè sono cristiano, gli disse il soldato, e la mia religione non mi permette di portare le vostre corone che io reputo segno d'idolatria. |
A202000068 |
Costoro sono come pecore e saranno certamente disperse, se io farò morir colui che chiamano loro pastore: percutiam pastorem et dispergentur oves. |
A202000068 |
Ve ne furono e tuttora {41 [449]} ve ne sono che follemente dissero: ucciso il capo, dee finir la Chiesa. |
A202000069 |
Erano adunque già trascorsi due anni da che S. Ponziano pativa la fame, la sete ed altri mali che sono la conseguenza di un esilio in luogo inospite e selvaggio. |
A202000070 |
Le parole con cui gli autori esprimono il genere di morte di {43 [451]} questo pontefice sono: Maximini iussu fustibus mactatus martyrium consummavit: vale a dire S. Ponzano fu preso, legato, sottoposto a lungo interrogatorio e vedendolo fermo nella fede per comando dello imperatore Massimino fu condannato ad essere ucciso a colpi di bastone |
A202000101 |
Avvi un solo Dio, che fece il cielo e la terra, il mare e tutte le cose che in essi vi sono; finalmente creò l'uomo immortale ad immagine e somiglianza sua. |
A202000101 |
Egli ha dato in potere dell'uomo tutte le cose che sono entro la terra, sopra la terra, o si trovano nelle acque del mare. |
A202000105 |
Debbo qui notare che l'imperatore padre, prima che abbracciasse la religione cristiana, era dato a molti vizi, come sono la collera, la crapola, l'ambizione e simili; ma ricevuto il battesimo e contratte relazioni con S. Fabiano intraprese una maniera di vivere del tutto opposta, e divenne temperante, paziente, amante della virtù e del pubblico bene. |
A202000108 |
Dio volesse che tale esempio fosse seguito dai cristiani, e si proibissero certi scritti, e certe canzonacce oscene che sono la rovina dei costumi e della religione di tanti sventurati cristiani, e all'opposto si facessero risuonare belle canzoni morali o religiose che onorassero il nome cristiano e promovessero la gloria di Dio e il bene delle anime. |
A202000121 |
Siccome era vissuto cattolico e voleva morire da buon cattolico, così per assicurarsi della verità indirizzò al Sommo Pontefice S. Fabiano una lettera umilissima con cui dichiara le sue intenzioni e spiega con quale modo gli sono stati apposti errori, che egli non aveva mai nè insegnato nè scritto. |
A202000122 |
Lo zelante Pontefice fece aprire certi lucernari che cominciando dalla superficie della terra, a guisa di altrettanti pozzi, andavano a spandere {76 [484]} alquanto di luce nelle cripte che sono scavi più spaziosi fatti in certi siti determinati per servire di chiesa. |
A202000124 |
Ma siccome i veri apostoli furono quelli che si mantennero fedeli a Gesù Cristo e furono sempre da lui dipendenti; così noi riputeremo sempre per vescovi legittimi e veri pastori della Chiesa, coloro che sono uniti e d'accordo col Papa che è il Vicario di Gesù Cristo, e che da lui dipendono in tutto ciò che riguarda alle cose di religione. |
A202000125 |
A S. Fabiano sono attribuite tre lettere in cui trattò di varii punti riguardanti la disciplina ecclesiastica, difendendola contro gli eretici che in que' tempi alquanto pacifici usavano grande scaltrezza per diffondere i loro errori. |
A202000127 |
Pieno di maraviglia fu dimandato che cosa ciò volesse significare, e fu risposto così; il giovane che siede a destra si rattrista e si duole perchè i suoi comandi non sono più osservati; quello poi che sta a sinistra gode e si rallegra perchè gli è data occasione di ricevere la potestà dal padre di famiglia, cioè da Dio, di poter incrudelire. |
A202000132 |
Mi sono assai rallegrato in cuor mio che abbia così gloriosamente coronate le fatiche dell'apostolico suo ministero. |
A202000137 |
Essi sono Trofimo di Arles, Paolo di Narbona, Dionigi di Parigi, Graziano di Tours, Saturnino di Tolosa, Marziale di Limoges ed Austremonio di Alvernia. |
A202000137 |
Le azioni di questi sette vescovi sono a lungo descritte da S. Gregorio vescovo di Tours. |
A202000144 |
Saturnino coraggiosamente rispose: i vostri dei altro non sono che demoni impotenti, perchè temono Saturnino il quale non è che un uomo. |
A202000148 |
S. Ponzio tranquillamente rispose: Non occorre, che io ti faccia alcun mistero: io sono cristiano e per nissun conto posso accondiscendere a far sacrifizi a' tuoi dei, nè mi spaventano le tue minacce; Gesù Cristo è il mio consolatore. |
A202000150 |
Ponzio rispose risolutamente: Te lo dissi, che io sono cristiano, e non mai sacrificherò ai demonii. |
A202000153 |
Tu dovresti piuttosto chiamare signori quelli che sono i padroni della repubblica, e che di essa hanno il supremo dominio. |
A202000154 |
Oh se mai volessi anche tu umiliarti a questo Dio onnipotente! tosto la mente tua sarebbe sollevata al cielo e conosceresti che tu, e i tuoi dei (i quali altro non sono che demonii) siete immersi in profonde tenebre. |
A202000164 |
Ma la gloria e l'onore che io desidero non sono così; io desidero un potere ed una ricchezza eterna che non si perderanno mai più. |
A202000164 |
Ponzio sorridendo rispose: Il potere di {95 [503]} questo mondo e le ricchezze sono simili alla nebbia che apparisce al mattino, e che sembra coprir la terra, il mare e i monti; ma ad un semplice soffiar di vento tosto svanisce. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html |
A203000002 |
Sorgono quistioni? Subito i sacri pastori si radunano col vicario di Gesù C. e le quistioni sono sciolte. |
A203000004 |
Forse la spada od il fuoco della persecuzione mette a morte i seguaci di Gesù Cristo? Scorre da tultt parti il sangue cristiano? Sono vani sforzi dell'inferno, Non prævalebunt adversus eam. |
A203000004 |
Il sangue de' martiri è semenza feconda di novelli cristiani; più ne sono uccisi, più grande diventa il loro numero. |
A203000004 |
Ma che avviene della Chiesa quando sono uccisi i suoi capi?. |
A203000011 |
La qual cosa dimostra la grande venerazione che si deve per le cose del Signore e per quei sacri oggetti che al divin culto sono destinati. |
A203000012 |
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria, sii lodalo nell'alto de' cieli. |
A203000013 |
Le parole sono espresse così: memento, cioè ricordatevi, o Signore dei vostri servi che ci hanno preceduto nel professare la vera fede, e che ora riposano nella pace dei giusti. |
A203000015 |
Il sacro testo espone il fatto e poi conchiude cosi: Santo adunque e salutare è il pensiero di pregare pei defunti affinchè siano sciolti-dalle pene a cui sono condannati pei loro peccati. |
A203000015 |
L'esistenza del purgatorio e il suffragio pei defunti sono verità di fede più volte definite dalla Chiesa cattolica e chiaramente rivelate nella Sacra Bibbia. |
A203000015 |
Molte cose sull'esistenza del purgatorio e sui suffragi dei fedeli defunti, ricavate dal Santo Vangelo, dalle lettere di S. Paolo, dai Santi Padri e dai concilii, sono state dette l'anno scorso; come ognuno può vedere nel fascicolo intitolato: Due conferenze tra un prete ed un ministro protestante sul purgatorio. |
A203000017 |
Questi tormenti agli occhi del mondo sono un obbrobrio, ma loro hanno procurato in cielo una felicità che non avrà più fine. |
A203000023 |
Iddio volle ricompensare le fatiche di questo suo servo non solo colla gloria del paradiso; ma eziandio col renderlo glorioso sopra la terra operando {14 [14]} molti miracoli per mezzo delle sue sante reliquie, siccome sono per raccontare. |
A203000029 |
Dopo il prodigioso arrivo delle sante reliquie disparve immediatamente l'insalubrità dell'aria, e quelli che erano sani sono preservati da ogni malore, e quelli che ne erano già infetti acquistano la primiera sanita. |
A203000029 |
In pochi giorni si costruisce un magnifico altare e sopra quello sono riposte le ossa di s. Sisto I papa e martire. |
A203000034 |
Adempiute pertanto le formalità che in simili congiunture sono dalla Chiesa prescritte, si cercarono le sante reliquie del pontefice e furono trovate nel medesimo sito dove quattrocento e cinquant'anni prima erano state riposte. |
A203000034 |
Piacque alla divina bontà, sono parole della relazione del vescovo, che da quell' urna uscisse un soavissimo odore, che ci riempì tutti di maraviglia. |
A203000035 |
Chiunque sia alquanto istrutto nelle cose sacre ed ecclesiastiche non si maraviglierà dei fatti mentovati, poichè gli autori che ce li tramandarono sono degnissimi di fede, e per lo più contemporanei. |
A203000035 |
Forse quel Dio che fece parlare l'asina di Balaam, che mandò i corvi a portar pane ad Elia, che mandò due orsi a sbranare quaranta ragazzi che avevano deriso il profeta Eliseo; quel Dio, dico, che operò tutte queste maraviglie nei tempi antichi, non potrà più rinnovarle qualora ciò torni a sua gloria e a vantaggio delle anime? Niun dubbio si può muovere sopra i fatti mentovati, perchè sono registrati nei libri santi, quindi neppure devesi muovere dubbio intorno a quanto raccontiamo di s. Sisto, perciocchè tali fatti avvennero in faccia ad una immensa moltitudine di popolo, scritti da autori contemporanei, ricordati dalla chiesa con ispeciali solennità, e passati sotto ad una critica la più severa. |
A203000035 |
In quanto alla stranezza dei fatti osserviamo che ce ne sono moltissimi di simil genere. |
A203000036 |
Eccitiamoci piuttosto a grande venerazione verso le reliquie di quegli eroi della fede che combatterono per la causa del Signore in vita, ed ora ci sono protettori presso Dio in cielo. |
A203000038 |
E se ci troveremo in qualche bisogno spirituale ed anche temporale meniamoci prostrati presso le ceneri di que' santi gloriosi, i quali se furono in vita pieni di zelo per far del bene alla misera umanità, lo sono assai più adesso che la loro carità è perfetta in cielo, e che sono cosi potenti presso Dio. |
A203000044 |
E poichè quelli sono più applicati alle cose del culto divino, e si dicono i servi di nostro Signore Gesù Cristo, così devono distinguersi nei costumi, nelle opere e nella santità. |
A203000049 |
Per la qual cosa, conchiude il pontefice, siamo vigilanti, e muniamoci delle armi celesti, che sono le opere di fede, affinchè non restiamo colti dai lacci di lui, e veniamo da lui strascinati nella fossa. |
A203000049 |
Quelli che fanno un tal mestiere, egli dice, sono membri del demonio, il quale corre qua e là cercando chi possa uccidere, chi possa separare, chi possa divorare. |
A203000062 |
Sono pure attribuite a questo pontefice alcune lettere che hanno per iscopo di sostenere le verità della fede. |
A203000077 |
Va spesso a visitare i confessori che sono in prigione, e confermali sempre più nella fede inspirando loro fermezza e coraggio colle tue parole e co' tuoi {48 [48]} esempi. |
A203000078 |
Gli atti dei martiri viennesi portati a Roma da S. Attalo, siccome parla questa lettera, sono un esempio di tale usanza. |
A203000086 |
Che più? Alcuni di loro sono vissuti pieni di vita fino ai nostri dì. |
A203000086 |
Gli ammalati guariti da Gesù Cristo, egli dice, ed i morti risuscitati, non sono solamente apparsi tali per poco tempo ad una pomposa adunanza, ma sono rimasti nel medesimo stato di vigoria anche lungo tempo dopo la morte e la risurrezione dell'adorabile loro medico. |
A203000089 |
Ma l'apologista più famoso, i cui scritti si sono conservati, fu S. Giustino, soprannominato il filosofo pel profondo studio che egli aveva fatto in tutti i rami della filosofia pagana, e nella scienza dei libri santi. |
A203000091 |
Io son venuto qui, disse il vecchio, spinto dall'amore che porto ad alcuni miei amici, che sono in viaggio e che sto aspettando. |
A203000091 |
Perchè dunque, riprese il vecchio, mi guardi così fissamente? Perchè, replicai, sono stupito d'incontrarmi in un uomo in questo luogo così appartato. |
A203000093 |
Bisogna adunque studiare i libri dei profeti che sono i veri sapienti se vuoi conoscere il vero Dio che vai cercando. |
A203000093 |
Il vecchio cominciò a parlare così: Gran tempo prima dei vostri filosofi esistettero uomini giusti, amici di Dio ed inspirati da lui, i quali si chiamano profeti perchè hanno predetto delle cose che infatti sono avvenute. |
A203000093 |
Que' profeti per istabilire la verità non usarono nè dispute, nè sottili ragionamenti, nè quelle astratte dimostrazioni che sono superiori alla comune intelligenza degli uomini. |
A203000095 |
Questo fatto dimostra come Iddio non manchi mai di venire in aiuto di coloro che con cuor puro cercano la verità e usano i mezzi che sono in loro potere per acquistarla. |
A203000106 |
Dopo questa abluzione {70 [70]} conduciamo il nuovo fedele ove i fratelli sono adunati a fine di pregare in comune per noi stessi, per sè e per tutti generalmente, acciocchè avendo conosciuta la verità conseguiamo altresì la grazia di pervenire, mediante l'esercizio delle buone opere e l'osservanza dei divini precetti, all'eterna felicità. |
A203000106 |
Indi a colui che presiede all'assemblea viene presentato del pane ed un calice di vino e d'acqua, ed egli ricevute sì fatte cose in nome del Figliuolo e dello Spirito Santo rende gloria al supremo padre ed autore dell'universo, e per li doni da esso compartiti si diffonde in copiosi rendimenti dì grazie che da tutto il popolo sono ratificati col rispondere Amen, parola ebraica che vuol dire cosi sia. |
A203000106 |
Indi li conduciamo al luogo ov' è preparata l'acqua nella quale sono battezzati nel nome del Signore Dio Padre di tutte le cose, e del nostro Salvatore G. C. crocifisso sotto Ponzio Pilato, e dello Spirito Santo che ha predette le cose spettanti alla nostra rigenerazione per mezzo dei suoi profeti. |
A203000106 |
Punite forse coloro che adorano il legno, la pietra, i gatti, i sorci, i cocodrilli? Castigate forse i pessimi cristiani, quelli che non son tali che di nome? I seguaci, per esempio, di Simone, {73 [73]} di Menandro, di Mansione sono essi catturati? Essi annichilano l'idea ed il culto dell'Ente supremo e ben a ragione vengono accasati di mille cose esecrande, pure voi li lasciate in quiete. |
A203000106 |
Questo lavacro si chiama illuminazione perchè per esso sono illuminate le nostre menti, e purgate dalle tenebre dell'ignoranza. |
A203000106 |
Terminale in questo modo dal presidente le preghiere, le lodi e i ringraziamenti, quei che appresso di noi sono chiamati diaconi, prendono il pane col vino mescolato coll'acqua, su cui furono recitate tutte quelle sacre orazioni, e poichè gli hanno distribuiti agli astanti li portano eziandio agli assenti. |
A203000107 |
Le opere composte contro le eresie de' Marcioniti e de' Valentiniani, {75 [75]} sono una prova del grande suo zelo per la fede. |
A203000110 |
Ci restano ancora gli atti autentici del suo martirio, i quali come un prezioso monumento della cristiana religione meritano di essere trascritii, e sono i seguenti. |
A203000111 |
Il Santo rispose: essendo prima passato per la disciplina di varie sette, e avendo gustato d'ogni sorta di erudizione, finalmente mi sono dato con tutto il cuore a quella de' cristiani, benchè ella non piaccia a coloro che sono miseramente sedotti dagli errori delle false {78 [78]} opinioni. |
A203000111 |
Ma troppo sono inabili e la mia mente a concepire, e la mia lingua a profferire cosa che sia degna della sua infinita dignità. |
A203000111 |
Se alcuno viene a trovarmi sono sempre pronto ad istruirlo nella vera dottrina. |
A203000112 |
E questi: sono, rispose, servo di Cesare; ma come cristiano ho ricevuto da Cristo la vera libertà e per sua grazia e favore seno partecipe della stessa speranza con gli altri che qui vedi. |
A203000112 |
Essendo morti i terrestri miei genitori, sono stato qua condotto da Licaonia città della Frigia. |
A203000116 |
I tiranni, gli stessi giudici sono attoniti alla vista della fede, del coraggio della allegrezza di questi intrepidi guerrieri. |
don bosco-vita del giovane saccardi ernesto.html |
A204000011 |
A mia casa, soleva dire, vi sono certi pericoli dell'anima, che io non potrei fuggire; pur troppo, pur troppo!.... |
A204000028 |
Vi sono due gradi di pensione. |
A204000035 |
Le spese di bucato, soppressatura, rappezzatura di abiti e di scarpe sono a carico dei parenti. |
don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html |
A205000001 |
, che alcuni anni sono, con apposita Lettera pastorale, diretta ai fedeli di Nostra Diocesi abbiamo loro dimostrato i {3 [153]} gravissimi danni che cagionano alla fede ed al buon costume tanti libri e fogli empi e licenziosi, di cui sono inondate le nostre contrade. |
A205000006 |
Correva ad incontrarlo e presolo per mano e talor saltandogli al collo, caro papà, gli diceva, quanto siete stanco! non è vero? voi lavorate tanto per me ed io non sono buono ad altro che a darvi fastidio; io pregherò il buon Dio che doni a voi la sanità, e che mi faccia buono. |
A205000006 |
«Fin dalla più tenera età, affermano i suoi genitori, nella quale per mancanza di {12 [162]} riflessione i ragazzi sono un disturbo ed un cruccio continuo per le madri; età in cui tutto vogliono vedere, toccare e per lo più guastare, il nostro Domenico non ci diede mai il minimo dispiacere. |
A205000008 |
Qui ci sono cose che appena si crederebbero se chi le asserisce non escludesse i nostri dubbi. |
A205000009 |
«Nei primi giorni, egli dice, che io sono venuto a questa borgata di Murialdo, vedeva spesse volte un ragazzino di forse cinque anni venire alla chiesa in compagnia di sua madre. |
A205000022 |
Al contrario si accennano a migliaia i giovani discoli, che sono la desolazione dei genitori e di chi si occupa di loro; ma se si va alla radice del male si conosce, che la loro condotta cominciò ad apparire tale nella poca o nessuna preparazione alla prima comunione. |
A205000027 |
- Io non sono solo, ho l'angelo custode che mi accompagra in tutti i passi. |
A205000039 |
- Oh no! io non ci vado, non sono pratico, temo di morire nell' acqua. |
A205000047 |
- Basta; io sono imbrogliato, e non so che dire. |
A205000068 |
Fummo intesi che me lo avrebbe mandato a Murialdo all'occasione che sono solito di trovarmi colà coi giovani di questa casa a fine di far loro godere un po' di campagna e nel tempo stesso fare la novena e celebrare la solennità del Rosario di Maria Santissima. |
A205000068 |
Le cose, che sono per raccontare, posso esporle con maggior corredo di circostanze, perchè sono quasi tutte avvenute sotto gli occhi miei e per lo più alla presenza di una moltitudine di giovani che tutti vanno d'accordo nell' asserirle. |
A205000070 |
Io sono, rispose, Savio Domenico, di cui le ha parlato D. Cugliero mio maestro, e veniamo da Mondonio. |
A205000077 |
- Dunque io sono la stoffa: ella ne sia il sarto; dunque mi prenda con lei e farà un bell'abito pel Signore. |
A205000087 |
Il suo sguardo si portò subito su di un cartello sopra cui a grossi caratteri sono scritte le seguenti parole che soleva ripetere S. Francesco di Sales: da mihi animas, caetera tolle. |
A205000096 |
Savio tremava a quel brutale diverbio, tuttavia nel desiderio d'impedire maggior male si frenò e disse: la condizione che sono per mettervi non impedisce la sfida. |
A205000107 |
Allora Domenico si rizzò in piedi, e prendendo un aspetto severo e commosso: come, loro disse, voi siete ambidue disposti ad affrontare anche un grave pericolo per difendere me, che sono una miserabile creatura, e non siete capaci di perdonarvi un insulto ed una derisione fattavi nella scuola per salvare l'anima vostra, che costò il sangue del Salvatore, e che voi andate a perdere con questo peccato? Ciò detto si tacque tenendo sempre il Crocifisso alto colla mano. |
A205000111 |
Sono pentito di quello che ho fatto; se mi darete altra volta simiglianti consigli, voi cesserete di essere miei amici. |
A205000114 |
Molte sono le cose edificanti o dette o fatte dal Savio nell'anno di terza grammatica e di prima Retorica; ma noi le andremo esponendo di mano in mano che racconteremo i fatti che con quelle sono collegati. |
A205000120 |
Veda, tosto soggiunse, se non ho ragione di chiedergli che mi faccia santo: fino il nome dice che io sono del Signore. |
A205000139 |
Per lo più dopo che quel tale erasi confessato andava poi da Domenico col cuore pieno di contentezza: è vero, diceva, sono veramente contento; per l'avvenire voglio andarmi a confessare più sovente. |
A205000140 |
Nelle comunità di giovani sogliono esservene alcuni che o per essere alquanto rozzi, ignoranti, meno educati, o cruciati da qualche dispiacere, sono per lo più lasciati da parte dai loro compagni. |
A205000155 |
Egli è comprovato dall'esperienza che i più validi sostegni della gioventù sono il sacramento della confessione e della comunione. |
A205000174 |
Una volta lo incontrai tutto afflitto, che andava esclamando: povero me, io sono veramente imbrogliato. |
A205000225 |
Ne accennerò solamente due, che sono già stati da Dio chiamati alla patria celeste. |
A205000225 |
Questi sono Gavio Camillo di Tortona, e Massaglia Giovanni di Marmorito. |
A205000233 |
- Si, sono veramente stato ammalato: ho fatto una malattia di palpitazione, che mi portò sull'orlo della tomba, ed ora non ne sono ancora ben guarito. |
A205000245 |
- Non basta, un giorno Domenico diceva al suo amico, non basta il dire che vogliamo farci ecclesiastici, ma bisogna che ci adoperiamo per acquistare le virtù che a tale stato sono necessarie. |
A205000260 |
Lo scuote, e allora gli volge lo sguardo, e dice: oh è già finita la messa? Vedi, soggiunse il Direttore mostrandogli l'orologio, sono le due. |
A205000285 |
- La sua gracile complessione, la cognizione precoce, la continua tensione di spirito, sono come lime che gli rodono insensibilmente le forze vitali. |
A205000291 |
Caro mio, dicevagli Domenico, noi dobbiamo prendere qualsiasi rimedio, perchè cosi, facendo obbediamo a Dio, che ha stabilito medici e medicine, perchè sono necessarii a riacquistare la perduta sanità: che se proviamo qualche ripugnanza pel gusto, sarà un mezzo per guadagnare maggior merito {103 [253]} per l'anima. |
A205000302 |
- Ti assicuro a nome di Dio che i tuoi peccati ti sono stati tutti perdonati. |
A205000312 |
Al momento di partire mi chiamò e dissemi queste precise parole: Ella adunque non vuole questa mia carcassa (carcame ovvero scheletro) ed io sono costretto a portarlo a Mondonio. |
A205000312 |
Che se mi accadesse di morire per la strada sono già comunicato. |
A205000324 |
Terminato il ringraziamento, tutto tranquillo disse: Ora sono contento, è vero che debbo fare il lungo viaggio dell' eternità, ma con Gesù in mia compagnia ho nulla a temere. |
A205000335 |
Egli adunque vedeva appressarsi la morte colla tranquillità dell'anima innocente, anzi sembrava che nemmeno il suo corpo provasse gli affanni e le oppressioni che sono inseparabili dagli sforzi che naturalmente l'anima deve fare nel rompere i legami del corpo. |
A205000345 |
«Non è molto tempo, o giovani carissimi, che parlandovi a caso della caducità della vita umana, vi faceva osservare come la morte non risparmia talvolta anche la vostra florida età, e per esempio vi adduceva, come or sono due anni, in questi medesimi giorni frequentava questa medesima scuola, sedeva qui presente ad ascoltarmi un giovane pieno di vita e di vigore, il quale dopo l'assenza di pochi giorni passava da questa vita dai parenti e dagli amici compianto |
A205000347 |
A voi mi appello, giovani dilettissimi, che siete stati testimonii del suo raccoglimento e della sua applicazione non solamente nel tempo che il dovere lo chiamava ad ascoltarmi, ma in quello eziandio, il quale per lo più non si fanno scrupolo di perdere molti giovanetti che non sono privi di docilità e diligenza. |
A205000348 |
Ella è cosa consueta anche nei giovani meno dissipati, che tratti dalla naturale vivacità e dalle distrazioni, a cui va soggetta questa fervida vostra età, pochissima riflessione facciano al senso delle orazioni, cui sono invitati a recitare e quasi con nessuno affetto del cuore li accompagnino. |
A205000354 |
Ma sebbene il carattere e l'autorità delle persone che depongono tali fatti siano per ogni lato {132 [282]} degne di fede, tuttavia essendo esse ancora viventi, stimo meglio di ommetterli per ora e contentarmi di riferire, una grazia speciale ottenuta pochi giorni sono da uno studente di filosofia, compagno di scuola di Domenico. |
A205000355 |
Sono oltre due mesi che tale grazie fu ottenuta, e la mia sanità continua ad essere la medesima con grande mia consolazione e vantaggio.». |
A205000356 |
Ora, o amico lettore, giacchè fosti benevolo di leggero quanto fu scritto di questo virtuoso giovanetto, vorrei che venissi meco ad una conclusione che possa apportar vera utilità a me, a te e a tutti quelli cui accadrà di leggere questo libretto; vorrei cioè che ci adoperassimo con animo risoluto ad imitare il giovane Savio in quelle virtù che sono compatibili col nostro stato. |
don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html |
A206000010 |
La parola cimiterio viene dal greco e vuol dire dormitorio, perchè la morte devesi considerare come un riposo delle {8 [80]} fatiche della vita; ed i nostri cadaveri sono depositati nei cimiteri, come chi piglia sonno, perchè dovremo tutti un giorno risorgere, e l'anima di ciascuno dovrà prendere il corpo che aveva prima della morte. |
A206000011 |
Le catacombe sono famosi cimiteri. |
A206000011 |
Le più famose catacombe sono quelle di S. Callisto, così dette da questo Pontefice, che vi fece eseguire varii lavori, sicchè ancora presentemente formano l'ammirazione dei viaggiatori che si recano colà a visitarle. |
A206000012 |
Chiunque confessato e pentito de' suoi peccati entrerà in esso otterrà l'intiera remissione de' suoi peccati, e ciò pei meriti de' cento settanta mila gloriosi martiri, con quaranta sei sommi Pontefici, i cui corpi sono ivi in pace sepolti; i quali sopportarono grande tribolazione nel mondo, e perciò sono divenuti eredi della gloria del Signore, pel cui nome sopportarono il supplizio della morte.» V. Boll. |
A206000014 |
A s. Callisto si attribuisce la proibizione del matrimonio tra consanguinei, cioè tra quelli che sono molto stretti in gradi di parentela in linea paterna. |
A206000014 |
Siccome però ci sono gradi in cui il matrimonio è proibito soltanto per legge della Chiesa, perciò la medesima Chiesa, qualora vi siano ragionevoli motivi, suole concederne la {11 [83]} dispensa. |
A206000016 |
Questi tempi sono eziandio divisi in quattro, perchè, siccome {12 [84]} già praticavasi dagli Ebrei, corrispondono a quattro fini particolari: nella primavera affinchè Iddio benedica le semenze delle campagne; nell' estate affinchè crescano, e producano frutti; nell' autunno affinchè i frutti giungano a maturità; e nell'incominciamento dell'inverno affinchè si possano raccogliere, e godere in sanità e grazia di Dio ( V. Navaes in S. Callisto ). |
A206000018 |
E poichè le cose che verremo esponendo sono di grandissima importanza, perciò noi le caviamo letteralmente dagli atti autentici scritti dai notai Romani che vivevano a que' tempi. |
A206000024 |
Chi sono quelli che tu chiami profani?. |
A206000025 |
Questi profani sono quelli, che si chiamano cristiani. |
A206000030 |
che nè possono fare nè impedire simili fatti? Il che vuol dire: se i Cristiani colla sola magìa fanno cose che i nostri Dei non possono nè fare nè impedire, è chiaro che i cristiani sono da più dei medesimi nostri Dei. |
A206000046 |
Palmazio: Buon principe, se voi ben ci riflettete, questi non sono Dei, ma sono opere degli uomini. |
A206000046 |
È vero che io sono un misero; tuttavia vi prego per lo splendore del vostro impero, che voi diciate a qualcuno de' vostri Dei che parli, o che dia una sola risposta alle dimande che sarò per fargli. |
A206000051 |
Noi siamo ambidue infelici; da lungo tempo ella giace paralitica, e le nostre sostanze sono consumate senza alcun frutto. |
A206000052 |
Palmazio animato da quella fede, di cui sono ripieni i santi, si prostrò a terra e colle lacrime agli occhi pregò cosi: Signore Iddio, che illuminasti il tuo servo Mosè, e ci hai dato Gesù Cristo, che è lume eterno, salva, ti prego. |
A206000059 |
Fra le cose, che si ammirano in questo cimitero, sono alcune correnti d'acqua cristallina. |
A206000060 |
Ma l'uomo non vive soltanto di pane: la parola di Dio e la sua santa grazia sono conforti che non vengono meno al cristiano; onde Callisto pascolando l'animo delle verità della fede si diede vie {36 [108]} piu con fervore a pregare. |
A206000060 |
Ma le forze dell' uomo sono finite, e il Santo Pontefice, sia per la privazione dei cibi e per lo squallore delle carceri, sia pei tormenti, era ridotto presso che all'estremo della vita. |
A206000060 |
Pieno di fiducia nella virtù del Santo, andò a prostrarsegli a' piedi, invocando il suo aiuto: o Padre, diceva, liberatemi da queste dolorose piaghe, io credo che Gesù Cristo è Dio vivo e vero, io credo che egli ha liberato Blanda dalla lunga sua infermità, io credo che egli mi può salvare, e può liberarmi dai gravi mali da cui sono da tanto tempo travagliato, e pressochè consunto. |
A206000060 |
«Sia preso, egli diceva, legato con catene in quel medesimo luogo, e colà si lasci morir di fame.» Gli ordini dell'Imperatore sono eseguiti; Callisto e tra le catene, e sono già scorsi cinque giorni dacchè gli è negata ogni sorta di alimento. |
A206000061 |
Privato rispose: io credo che il Signore Gesù Cristo mi può salvare col Battesimo, credo che ciò si farà per tua mano, credo che in quel momento sarò liberato da tutte le mie piaghe, da tutti gli altri malori da cui sono travagliato. |
A206000062 |
Ma tutti gli Idoli sono vani e muti e dovranno essere ridotti in polvere. |
A206000067 |
Le reliquie di questo Sommo Pontefice sono sempre state tenute in gran venerazione in tutta l'antichità ed i fedeli cristiani andarono sempre a gara per possederne anche in piccola parte. |
A206000086 |
Le quali parole si possono tradurre cosi: mentre io era occupata dai benemeriti soldati era detta grande taverna, ma ora che son fatta abitazione della Santa Vergine di vento e sono assai maggiore. |
A206000090 |
Vi sono molte altre iscrizioni e preziosi dipinti, i quali tendono tutti a dimostrare l'antichità di questa chiesa e la grande venerazione che fin dai tempi antichissimi hanno sempre avuto i cristiani verso la Gran Madre di Dio. |
A206000091 |
E perchè non dobbiamo noi essere pronti ad amarlo e servirlo come quelli hanno fatto? È vero che ai tempi nostri non abbiamo occasione di sostenere i patimenti dei martiri, perchè viviamo in paesi, in cui possiamo tranquillamente praticare la nostra religione, ma non mancano nemici che per noi sono veri carnefici. |
A206000091 |
Le passioni, le lusinghe del mondo, il rispetto umano sono formidabili nemici centro a cui noi dobbiamo continuamente combattere. |
don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html |
A207000001 |
La santità di vita praticata fin dalla sua giovinezza; lo zelo con cui adempì i doveri di semplice sacerdote; l'aiuto che prestò a tre pontefici che lo precedettero nella sede pontificia, il faticoso pontificato di sette anni appena, ma in tempi difficilissimi; la sua grande carità verso i poveri; la sollecitudine nel convertire i gentili al vangelo e nel soccorrere ed incoraggire i cristiani che pativano per la fede; il coraggio con cui più volte dovette affrontare la rabbia dei persecutori {3 [297]} ed i tormenti dei carnefici, e finalmente il luminoso e doloroso suo martirio sono le doti preziose che adornano e formano la gloria di questo pontefice. |
A207000001 |
Nella Chiesa si ebbe di lui grande venerazione in tutta l'antichità, e le cose che di esso siamo per raccontare sono quasi letteralmente ricavate dagli atti autentici del suo martirio. |
A207000001 |
Questi atti sono stati scritti da autori contemporanei; e si dicono autentici perchè dalle persone erudite sono giudicati scritti da coloro a cui si attribuiscono. |
A207000006 |
Questi metalli essendo assai duri sono meno porosi e meno soggetti a spezzarsi; di più colla loro preziosità vengono anche a significare l'infinito prezzo di ciò che devono contenere, che è Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signor Gesù Cristo. |
A207000011 |
Lo stesso Pontefice stabili che soltanto i Vescovi fossero i ministri di questo Sacramento; imperocchè il Crisma si consacra dai Vescovi, che sono i successori degli Apostoli, i quali imponevano le mani sopra i Battezzati e comunicavano loro lo Spirito Santo, siccome leggiamo nella Bibbia. |
A207000012 |
Le parole del Santo Pontefice sono queste: Le oblazioni che i fedeli fanno al Signore, non devono avere altro uso se non in favore della Chiesa e dei fratelli cristiani bisognosi; perchè sono oblazioni dei fedeli fatte come in espiazione dei loro peccati, e perciò patrimonio dei poveri. |
A207000017 |
La sera antecedente alle nozze, Cecilia chiamò a parte Valeriano e tenne seco lui questo discorso: Valeriano, io ho un segreto di grave importanza a rivelarti e sono pronta a rivelartelo, purchè tu nol dica a persona del mondo. |
A207000021 |
Avvi un uomo che sa purificare gli uomini in guisa che dopo sono in grado di vedere gli angeli. |
A207000026 |
Cecilia con una sapienza, che certamente la veniva dal cielo, prese a parlare così: Io mi maraviglio, o Tiburzio, che un giovane studioso e dotto, quale tu sei, creda ancora agli dei, i quali altro non sono che statue di terra, di legno, di pietra, di bronzo o di altro metallo. |
A207000027 |
Dici bene, o Cecilia, la nostre idolatrie sono piuttosto da bruti, che da uomini ragionevoli. |
A207000029 |
Le lue parole, o Cecilia, sono di verità; ma chi mi può dare questa spirituale rigenerazione di cui parli?. |
A207000032 |
Egli è un santo vecchio, tutto bianco il capo, con volto di angelo; egli fa discorsi che sono {24 [318]} superiori ad ogni sapienza umana. |
A207000035 |
A tali dimande Cecilia rispose semplicernente {25 [319]} che sono vanità tutte le cose della terra, e che è molto sublime il destino che si conviene alla creatura ragionevole; quindi levatasi in piedi spiegò colla massima chiarezza i misteri principali della fede. |
A207000035 |
Solamente gli insensati possono appagarsi delle cose terrene, e pur troppo finora io sono vissuto da insensato, ma non voglio continuare così: Conducetemi dal sauto Pontefice Urbano. |
A207000037 |
Il s. Pontefice aveva fatto loro osservare che la cristiana religione non promette felicità in questo mondo, ma che le tribolazioni sono la vita dei veri seguaci di G. C.; la loro ricompensa è riservata in Cielo. |
A207000041 |
Tiburzio; Ah faccia il cielo! che noi meritiamo di essere tenuti in conto di servi di coloro che voi chiamate colpevoli! Essi hanno avuta la bella sorte di saper disprezzare le cose apparenti della terra, per morire e conseguire le vere ricchezze che sono in cielo. |
A207000052 |
Noi ci troviamo nello stato il più deplorabile, ed essi giulivi godono il frutto delle loro fatiche e sono cinti delle corone di gloria che godranno in eterno. |
A207000052 |
Si pentirono, ma troppo tardi, del loro ozio e del tempo perduto e andavano dicendo l'uno all' altro: ecco {32 [326]} quelli che abbiamo deriso reputandoli stolti: il loro modo di dire ci metteva orrore e la loro compagnia ci pareva dispregevole; ma ora proviamo col fatto che essi erano saggi e che noi siamo stati insensati; ora essi sono felici, e gli infelici siamo noi. |
A207000058 |
Valeriano tosta coraggiosamente soggiunse: sappi, o Almacchio, che i giudici e i principi terreni non sono altro che uomini i quali debbono essi pure morire all'ora segnata. |
A207000062 |
Costui preso da maraviglia al vedere quei due nobili giovani che sul fiore dell' età andavano con gioia alla morte come se andassero ad una gran festa, non potè tenersi dal dir loro questo parole: Quale è mai il motivo di questa vostra allegrezza, giacchè i nostri pagani, quando vanno alla morte pei loro delitti, sono pieni di sdegno e di disperazione, mentre voi vi andate con gioia? - Eglino risposero: I cristiani muoiono volentieri per Gesù Cristo, imperciocchè sacrificando la vita presente ad onor di Dio, acquistano una vita beata e gloriosa che non ha più fine. |
A207000079 |
Cecilia rispose: come, o prefetto, ti manca persino la vista? Io non vedo qui se non pietre, bronzo, e qualche altro metallo: questi oggetti certamente non sono divinità. |
A207000079 |
Tocca quelle statue se non le vedi, e sentirai che sono corpi e non sono spiriti; meritano di essere gettate sul fuoco. |
A207000099 |
Vedendoli Almacchio li rimirò fissamente o disse: Olà, cessate da questa vostra ostinazione {53 [347]} e fate un sacrifizio a quegli dei, che come tali sono adorati dagli stessi Imperatori; rinunciate alla pazzia, di cui foste imbevuti e vi risolva a far senno l'esempio di cinque mila uomini, che dà tale vostra dottrina ingannati miseramente perirono, e della cui trista morte voi siete colpevoli. |
A207000103 |
Almacchio disse: Io sono stanco di disputare con costoro; via questa vostra audacia, se volete vivere, altrimenti un cumulo di sciagure vi attende, e una trista morte ne sarà il fine. |
A207000106 |
Queglino risposero coraggiosamente: I sentimenti del nostro Padre sono pure i nostri medesimi, perciocchè essi tendono tutti a salvarci l'anima. |
A207000110 |
Almacchio che credevasi non esservi consolazione al mondo, se non ne' piaceri {56 [350]} della terra, non sapeva darsi ragione della gioia che que' santi confessori palesavano in volto; perciò pieno di dispetto si dimenava sopra la sedia e sotto voce andava dicendo: Costoro sono per tal modo imbevuti dell'arte magica che in nessuna maniera si possono indurre ai nostri comandi. |
A207000110 |
No, disse coraggiosamente ad Almacchio, essi non sono miseri, neppure sono imbevuti di arte magica; piuttosto tu sei misero, fatto simile a' tuoi dei che hai le orecchie e non odi, gli occhi e non vedi. |
A207000121 |
Il Papa voleva parlare, ma Andino il prevenne e dando prova di esser già vero cristiano pose da parte ogni rispetto umano e confessò coraggiosamente la fede con queste parole: io sono un infelice, che nella passata mia vita non ho conosciuto il mio Creatore; ora però gli rendo umili grazie, perchè almeno sul finire de' miei giorni mi usò un tratto della sua grande misericordia, e mi condusse alla conoscenza di lui medesimo. |
A207000128 |
Carpasio si volse alle sue guardie e disse: Che vi pare, o compagni, di questa razza di gente? Non è vero che questi sacrileghi sono più coraggiosi per difendere i loro malefici..., di quello che siamo noi soldati per difendere la repubblica?. |
A207000129 |
Se voi, dissero, per onorare i vostri dei che sono di legno o di pietre, lavorate dalle mani degli uomini, siete cosi coraggiosi da non risparmiare la vostra vita e quella dei vostri più stretti parenti, che cosa non dovremo far noi per amore di Dio vivo e vero da cui siamo stati creati, da cui siamo tuttora conservati ed in mille guise beneficati?. |
A207000151 |
Finora sono soltanto dicerie, e tu ben sai che un falso rumore presto passa in dimenticanza, e se ci ripari acquisterai la riputazione di prima. |
A207000154 |
La coraggiosa donna che già si aspettava tale interrogazione prontamente rispose: io conosco e confesso la santità della {83 [377]} religione dei cristiani; ma tu avresti dovuto dire che gli dei sono idoli falsi e vani. |
A207000158 |
Chi ignora che i tuoi dei non sono altro che misere statue fatte di bronzo o di macigno, per lo più rappresentanti personaggi che mai non esistettero oppure furono colmi di vizi?. |
A207000160 |
La santa donna rispose: Affinchè sappi tu e sappiano tutti che io sono veramente cristiana, comanda pure che mi si facciano sull'istante provare tutti i supplizi. |
A207000160 |
Siccome l'oro si prova col fuoco, cosi io per mezzo dei tormenti sarò provata se sono degna del premio che Gesù Cristo ha preparato a chi lo segue ne' patimenti. |
A207000183 |
In Roma ve ne sono due assai celebri. |
A207000186 |
In ambedue queste chiese avvi concorso di fedeli e si raccontano miracoli operati a favore di quelli che con fede sono ivi intervenuti ad invocare la protezione dì s. Urbano. |
A207000194 |
I genitori sono in costernazione; ma la morsicatura diventa ad ogni momento più pericolosa e la gola gonfiandosi comincia a togliergli il respiro. |
A207000198 |
Se è permesso di venerare e di invocare coloro che sono ancora mortali sopra la terra, con assai più di ragione ciò si può fare di quelli che sono già gloriosi in cielo. |
A207000199 |
I santi poi sono da noi venerati come insigni benefattori e modelli degli uomini quando vivevano sopra la terra, li veneriamo come amici di Dio e come potenti intercessori presso di lui ora che sono beati in cielo. |
A207000199 |
Vi sono alcuni nemici di nostra santa religione che ci fanno un rimprovero quasi noi adorassimo i santi come si adora Iddio. |
A207000203 |
Io tengo sott'occhio la circolare con cui S. E. il Cardinale Vicario di Roma, secondando la mente di Sua Santità, invitava gli Arcivescovi e vescovi degli Stati Pontificii a promuovere la diffusione delle LETTURE CATTOLICHE nelle loro Diocesi; e mi sento un forte impulso a raccomandarle di nuovo, {106 [400]} specialmente ne' luoghi dove non sono ancora guari conosciute, e sono persuaso che voi pure meco lo sentirete, e quindi le proporrete con sollecitudine alle vostre popolazioni. |
don bosco-vita della beata maria degli angeli.html |
A208000014 |
Già ella si avvicina alla mensa dell' Agnello immacolato; già appagati sono i desiderii di Marianna; già ella si stringe al seno il bambino Gesù; ella non sembra più una creatura di quaggiù, ma un {22 [296]} angelo del Cielo. |
A208000028 |
Imperciocché Iddio che la voleva innalzare alla più alta perfezione die' di mano a quelle croci, le quali quanto più sono amare per le anime divote, altrettanto poi riescono loro di spirituale vantaggio. |
A208000040 |
Quando era in libertà mi donavate consolazioni e dolcezze; ora che sono legata non mi date altro che amarezze». |
A208000040 |
Sentirà però tutto l' amaro di queste pene, e palesandole al suo padre spirituale esclamava! «Oh! padre caro, che angosce erano quelle per la povera anima mia! Dico con tutta verità che sono morta non una volta, ma molte, o almeno ho provato molte volte l' agonia». |
A208000041 |
Apparendole talvolta il buon Gesù, figlia, le diceva, di che temi? non aver paura, che non mi hai offeso - non sono io bastante per consolarti? - spera in me, che posso il tutto. |
A208000044 |
Emesso un siffatto voto sono giganteschi i passi che ella fece sulla via della perfezione, della santità. |
A208000045 |
Soleva dire: «Il mio buon Gesù io lo trovo dappertutto, e non mai sono sazia di trattenermi con Lui.» Le fu una volta domandato come mai senza stancarsi fortemente il capo, ella potesse starsene cosi continuamente congiunta e raccolta {59 [333]} col suo Signore, e specialmente subito dopo il pranzo; ed essa candidamente rispose: «Io ho niente di buono; confesso però che il Sipore mi fa questa grazia di stare sempre volentieri con Lui; nè in questo io fo alcuna particolare applicazione, che anzi mi abisogna fare molta forza per applicarmi alle cose estèrne.». |
A208000046 |
Figlia, le disse, sono le anime ferventi che mi rapiscono il cuore, non le negligenti. |
A208000046 |
Sono concesse alle religiose sei ore di riposo; ed ella solo quattro se ne prendeva, spendendo le altre due ore in orazione. |
A208000054 |
E In primo luogo ella fu umile di cuore, mettendo in pratica quel precetto di Gesù Cristo, che dice: Imparate da me, che sono mansueto ed umile di cuore. |
A208000058 |
In nettare dalle brutture il pollaio sempre volle essere sola, prendendo tutto per se specialmente nell' estate, il fastidioso tormento di quegli animaletti, che quanto piccoli, altrettanto sono molesti. |
A208000058 |
{85 [359]} Giammai ha potuto nè l' altezza del posto, nè la moltitudine delle faccende ritrarla da quegli impieghi che sono proprii di una servente. |
A208000076 |
Di che oltremodo addolorata la serva di Dio, presa da un impeto di carità, si volse al suo Gesù dicendogli con grande rammarico: «Caro mio Dio, se io avessi fatto ricorso a Voi, già ne avrei ottenuto il favore; ma perchè sono ricorsa agli nomini non l' ho potuto ottenere.» Chi il crederebbe? Non passarono che pochi istanti, e il principe le mandò il decreto, con cui liberava quel povero soldato non solo dalla morte, ma ancora da ogni altra pena. |
A208000088 |
A cui la serva di Dio con tutta umiltà e semplicità rispose: «Alltezza Reale, sono tante e tali le misericordie che Dio mi comparte, che al confronto delle divine grandezze ogni altra cosa mi sembra spazzatura.»Ogni costa è vanità, eccetto l' amare Iddio, e servite a lui solo: Omnia vanitas pràeter amare Deum et illi soli servire. |
A208000092 |
Già il Signore mi ha esaudita, i miei giorni sono abbreviati.»Furono queste parole come tante saette, che andarono di volo a ferire il cuore delle povere religiose, le quali mutole pel dolore miravansi le une le altre atterrite. |
A208000097 |
»Le replicò il padre: »E siete quieta?»ed essa: «Se sono quieta! ma {156 [430]} di quella quiete che Vostra Riverenza sa, ed io non posso spiegare.» Le dimandò eziandio se desiderasse di guarire. |
A208000098 |
Con voce compassionevele e tremante rispose la Beata: «Come mai una povera peccatrice, come {157 [431]} sono io, deve dare ad altri la benedizione?»Replicò allora il padre provinciale: «La dia loro per ubbidienza.» Alla parola di ubbidienza l' umile serva di Dio inchina il capo, e rivolta contro il muro la faccia, chiusi gli occhi, trae fuori dall' altra parte del letto la destra, esprimendo cosi il rincrescimento di vedere quell' alto. |
A208000098 |
Si atterrì alla nuova dimanda l' umilissima serva di Dio, e ricusando disse: «Sono una miserabile peccatrice, e domando io la loro benedizione.» Allora il superiore le diede comando di ciò fare. |
A208000107 |
Molti sono i miracoli operati dalla Beata dopo morte. |
A208000118 |
Poichè nel vedere la legge di Dio e della Chiesa e gli stessi consigli evangelici esattamente praticati da tanti e tante, ciascuno può dire a se stesso come già il grande Agostino: Se questi e queste si sono santificati, perchè nol potrò ancor io? {178 [452]}. |
don bosco-vita di s. giovanni battista.html |
A209000002 |
E Zaccaria disse all'angelo: come comprenderò io tale cosa? imperocchè io sono vecchio e la moglie mia è avanzata in età. |
A209000002 |
L' angelo gli rispose e disse: Io son Gabriele che sto nel cospetto di Dio e sono stato mandato a parlarti e recarti questa buona nuova. |
A209000006 |
È un atto ben autentico della riconoscenza che essa aveva per tutti i favori di cui Iddio l'avea ricolmata, ed una gloriosa confessione della bassezza, dalla quale era stata tratta, per essere elevata alla {12 [390]} dignità di Madre di Dio, e dove la profonda sua umiltà la faceva rientrare, per manifestare in se medesima la verità di quanto essa espresse nel suo mirabil cantico riguardo alla gloria degli umili e dei piccoli, e all'abbondanza dei veri beni di cui Iddio arricchisce quelli che sono nell' indigenza. |
A209000010 |
Conforme annunziò per bocca de' santi profeti suoi, che sono stati dal cominciamento dei secoli: la liberazione dai nostri nemici, e dalle mani di tutti coloro che ci odiano: per far misecordia co' padri nostri, e mostrarsi memore del testamento suo santo. |
A209000012 |
Ecco quanto sono diverse le vie di Dio da quelle degli uomini! È nato un bambino, predetto dai profeti, e che sarà il precursore del Messia. |
A209000012 |
Il padre suo e la madre sono tutti e due innalzati all'ordine dei profeti. |
A209000012 |
San Paolino di Nola e s. Girolamo non sono di questo parere, e vogliono che s. Giovanni sia stato allevato nella sua infanzia in mezzo ai suoi parenti, e che abbia imparato da suo padre e dalla lettura dei libri di Mosè la legge di Dio e la vita dei santi Patriarchi, {19 [397]} e che dopo essersi fortificato coll'età, egli lasciò la casa paterna per andare ad imparare nei deserti quello che non poteva insegnargli la società degli uomini. |
A209000016 |
Ecco quali sono le sue parole narrateci da s. Luca nel Vangelo. |
A209000019 |
Nel medesimo tempo una voce muove come {31 [409]} folgore dall'alto, e si odono chiare e distinte queste parole: Tu sei il mio Figliuolo diletto, in te mi sono compiaciuto: con che egli disegnato era il Figliuol di Dio unigenito. |
A209000025 |
S. Giovanni in quel tempo predicava e battezzava, e alcuni sono d'opinione che udendo quello scandalo sia venuto alla corte di Erode, per farlo rientrare nella buona strada. |
A209000028 |
I ciechi veggono, gli zoppi camminano, i lebrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risorgono, si annunzia a' poveri il vangelo, ed è beato chi non prenderà in me motivo di scandalo. |
A209000036 |
Ohimè! essi sono chiusi, non tanto per la necessità della morte, quanto per l'orrore della tua lussuria. |
A209000043 |
Cosè finivano i carnefici di s. Giovanni Battista: tali sono le conseguenze del ballo e della disonestà. |
don bosco-vita di s. giuseppe.html |
A210000004 |
Siccome la vera perfezione cristiana consiste nel comparire tanto grandi davanti a Dio quanto più piccoli avanti agli uomini, s. Giusepppe, che passò la sua vita nella più umile oscurità, {4 [284]} si trova in grado di fornire il modello di quelle virtù che sono come il fiore della santità, la santità interiore, cosicchè si può dire benissimo di s. Giuseppe ciò che Davidde scriveva della sacra sposa: Omnis gloria eius filia Regis ab intus (Ps. |
A210000015 |
Egli pianse coloro i quali avevano avuto cura della sua infanzia; ma sopportò questa dura prova colla rassegnazione d'un uomo il quale sa che tutto non {12 [292]} termina con questa vita mortale e che i giusti sono ricompensati in un mondo migliore. |
A210000079 |
È Rachele che piange i suoi figli e non vuol essere consolata; imperocchè essi non sono più. |
A210000091 |
Alcuni storici sono d'opinione che la santa famiglia abbia fatto per mare una parte del viaggio, perchè vi s'impiegava minor tempo, ed aveva un {59 [339]} desiderio grandissimo di rivedere presto la sua patria. |
A210000102 |
Ma quale non fu la loro sorpresa e la loro ammirazione nel vedere il divino fanciullo in mezzo ai dottori maravigliati della saggezza de' suoi discorsi, delle dimande e delle risposte che loro faceva! Maria piena di gioia, perchè aveva ritrovato il figlio, non potè tuttavia trattenersi dal manifestargli l'inquietudine che l'aveva afflitta: « Mio {68 [348]} figlio, gli disse, perchè hai tu fatto così con noi? sono tre giorni da che immersi nel dolore andiamo in cerca di te. |
A210000116 |
Non sempre la gloria e la potenza dei giusti sopra la terra sono la misura certa del merito della loro santità; ma non è così di quella gloria e di quella potenza di cui essi sono rivestiti nel cielo, ove ognuno è ricompensato secondo le sue opere. |
A210000116 |
Più essi sono stati santi agli occhi di Dio, più sono innalzati ad un grado sublime di potenza e di autorità. |
A210000117 |
Stabilito una volta questo principio, non dobbiamo noi credere, che fra i beati che sono l'oggetto del nostro culto religioso, s. Giuseppe sia, dopo Maria, il più potente di tutti presso Dio, e colui che merita a più giusto {82 [362]} titolo la nostra confidenza ed i nostri omaggi? Di fatto quanti gloriosi privilegi lo distinguono dagli altri santi, e devono inspirarci per lui una profonda e tenera venerazione!. |
A210000121 |
Ma quanto più ancora sono maravigliosi e capaci d'inspirarci un'illimitata confidenza i privilegi del casto {84 [364]} sposo di Maria, del padre adottivo del Salvatore! Non è un re della terra come Faraone, ma è Dio onnipotente colui che ha voluto ricolmare de' suoi favori questo nuovo Giuseppe. |
A210000123 |
Certi santi, dice il dottore angelico, hanno ricevuto da Dio il potere di assisterci in certi bisogni particolari; ma il credito di s. Giuseppe non ha limite; si estende a tutte le necessità, e tutti coloro i quali a lui ricorrono con fiducia sono certi d'essere prontamente esauditi. |
A210000132 |
Il divin Salvatore per ricompensarlo di averlo sottratto alla morte liberandolo dal furore di Erode, gli diede il privilegio speciale di sottrarre dalle insidie del demonio e dalla morte {91 [371]} eterna i moribondi che si sono messi sotto la sua protezione. |
A210000144 |
Questa festa cadendo sempre nel tempo Quaresimale non poteva essere celebrata in giorno di Domenica, giacchè tutte le Domeniche della Quaresima sono privilegiate: quindi avrebbe dovuto bene spesso passare inosservata se la pietà ingegnosa dei fedeli non avesse trovato modo di supplirvi altrimenti. |
A210000147 |
Se mai furono tempi calamitosi per la Chiesa di Gesù Cristo, se mai la fede cattolica volse le sue preghiere al Cielo per implorarne un protettore sono pur troppo i giorni presenti. |
A210000176 |
Dio vi salvi, o Giuseppe, pieno di grazia; Gesù e Maria sono con voi; voi siete benedetto fra gli uomini, e benedetto è il frutto del seno della vostra sposa Maria. |
don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html |
A211000001 |
Inoltre egli e fiorito in un secolo rimoto ed ha scritto libri pieni di sapienza {47 [143]} e di erudizione a sostegno della fede cattolica: per questo egli meritò il titolo insigne di Padre e Dottore della Chiesa: anzi egli è anche annoverato fra i Padri che sono detti Apostolici. |
A211000013 |
Quindi gli eretici sono nemici più nocivi degli idolatri, perchè questi sono nemici dichiarati e aperti, quelli sono nemici che pretendono il titolo di amici, e che mostrando un certo rispetto alle sante scritture, presumono di essere cristiani al pari, anzi assai di più degli stessi cattolici. |
A211000015 |
Anche a giorni nostri l'orgoglio e l'interesse sono la causa dell'apostasia di certi infelici ecclesiastici, i quali indispettiti di non aver potuto conseguire qualche posto lucroso ed onorifico, per vendetta passano tra le file dei protestanti o miscredenti. |
A211000040 |
Adunque da quel tempo in poi i Valdesi divennero Calvinisti, e anche presentemente i loro ministri sono educati a Ginevra. |
A211000041 |
E queste sono le profanazioni che commetteranno i protestanti dei giorni nostri, se mai Iddio in punizione dei nostri peccati loro permetterà di far trionfare le loro bestemmie {80 [176]} in qualche paese finora cattolico. |
A211000041 |
Questi sono gli argomenti coi quali Calvino e i suoi protestanti volevano dimostrare che essi erano mandati da Dio a purgare la Chiesa di G. C. de' suoi errori e difetti. |
A211000043 |
Io prego il lettore di leggere attentamente le osservazioni seguenti; imperocchè esse sono di grande importanza nei tempi presenti, nei quali i protestanti fanno ogni sforzo per imitare i Gnostici nel muovere guerra agli insegnamenti della Chiesa cattolica. |
A211000044 |
Ora S. Ireneo insegna tutto il contrario: cioè egli insegna: 1° che la parola di Dio è contenuta non solo nelle S. Scritture, ma anche nella Tradizione, cioè nell'insegnamento a viva voce della Chiesa: 2° che vi possono essere, e vi sono in realtà molti cristiani i quali professano la vera fede benchè non abbiano mai letto la santa Scrittura, conciossiacosachè non sappiano o non possano leggerla, ma conoscono le verità della fede solo per averle apprese dalla voce dei Pastori della Chiesa. |
A211000049 |
«Quando il calice in cui si è versato del vino, e il pane spezzato riceve la parola di Dio (vale a dire si sono pronunziate sopra di essi le parole della consacrazione, le quali sono le stesse profferite dal Figliuolo di Dio sopra del pane e del vino nell'ultima cena), cioè esso vino ed esso pane diventa l'Eucaristia del Corpo e Sangue del Signore, da cui la sostanza della nostra carne riceve sostentamento e incremento: come adunque affermano (gli eretici), la nostra carne, la quale si nodrisce del Sangue e Corpo di Cristo, quasi fosse membro di esso, non essere capace del dono di Dio, cioè della vita eterna?». |
A211000050 |
«Alcuni, egli dice, cacciano i demoni sì efficacemente e sì realmente, che quelli che ne sono liberati per mezzo loro, spesso abbracciano la fede: altri hanno delle visioni, conoscono gli avvenimenti futuri e li predicano: ve ne ha di quelli, i quali coll'imposizione delle mani guariscono i malati: molti che erano stati risuscitati, vissero poscia molti anni fra noi. |
A211000052 |
Ora perchè mai non crederemo noi che si operino miracoli a' tempi nostri? Non vi sono forse anche presentemente molti infedeli da convertire non solo là ove l'idolatria è ancora regnante, come nelle Indie, nella Cina e presso altre nazioni; ma anche in mezzo ai cattolici? Non vi sono forse molti eretici da illuminare e da convincere, che essi sono nell' errore? Non vi sono molti e molti cattolici, i quali sono nel punto di perdere la fede, ed hanno bisogno di essere confermati e fortificati in questa virtù, sì essenziale alla salvezza dell anima? Le promesse fatte da Gesù Cristo alla Chiesa di darle il dono dei miracoli, si debbono intendere ogni qual volta ve ne sia un bisogno, o vi abbia un vantaggio. |
A211000052 |
Ora se i miracoli erano necessarii ed utili al tempo di S. Ireneo, non sono meno utili, e sono anche necessarii (almeno ove regna l'idolatria) a' tempi nostri. |
A211000056 |
Quando l'imperatore Severo fece pubblicare la sua legge, colla quale si intimava a tutti i suoi sudditi di rinunziare a Gesù Cristo, sotto pena {92 [188]} di morte a chi disobbediva, i Cristiani di Lione, sapendo che le leggi dei sovrani di questa terra quando sono contrarie alla legge di Dio e della Chiesa, non meritano il nome di legge, e non solo non vi è obbligo di osservarle, ma vi è obbligo di non osservarle, determinarono di mantenersi costanti nella fede a qualunque costo, e si lasciarono scannare a migliaia, piuttosto che ubbidire a quella legge iniqua di quell' imperatore, che esigeva che si rinnegasse Gesù Cristo. |
don bosco-vita di s. pancrazio martire.html |
A212000001 |
Iddio, che è infinitamente buono e in pari tempo maraviglioso nei suoi santi, inspiri coraggio ai cattolici a seguire la strada di tanti millioni di santi martiri, {7 [201]} confessori, vergini e penitenti che ci hanno preceduto; e a quelli poi che sono fuori della vera Chiesa, a tutti conceda lume per conoscere la verità, forza a scorgere l'errore, coraggio per abbandonarlo, e venire all'ovile di G. Cristo per formare un solo gregge in terra, ed essere di poi con lui un giorno a cantare le sue misericordie eternamente in cielo. |
A212000001 |
Ora il non avere tali sette nè martiri, nè santi, nè miracoli, nè santuarii, è cagione che portano con se un'avversione verso i santi, verso le reliquie e verso i santuarii, dove le reliquie, le immagini dei santi sono dai fedeli con ispecial divozione venerati, e dove Iddio ad intercessione dei suoi eletti suole in gran copia concedere i suoi celesti favori. |
A212000006 |
Siccome i fatti che colà avvennero e tuttora avvengono sono assai strepitosi, così io esporrò l'atto autentico deposto e segnato da persone degne di fede. |
A212000010 |
Nel 12 di maggio e nella seconda festa di Pasqua e di Pentecoste si fa una processione, durante la quale queste sante reliquie sono esposte alla pubblica venerazione. |
A212000011 |
E poichè queste cose sono la pura e schietta verità, siccome di sopra si è detto, raccontato e deposto, io Nicolao Taoni, Balivo Ducali di Lantosca, a richiesta dei signori sindaci, per mano del segretario mio proprio e della comunità, mando agli scritti le presenti lettere testimoniali. |
A212000024 |
Ma che possono mai valere gli umani disegni quando non sono conformi al volere del cielo? Tutto ciò che si fabbricava di giorno nella strada, di notte tempo era trasportato in mezzo al podere e propriamente in quel luogo, dove era accaduto il fatto sopra riferito. |
A212000027 |
Io mi limito solamente a riferirne alcuni, invitando chi ne desiderasse di più, di leggere il citato libro Delle maraviglie di s. Pancrazio, o di recarsi a questo santuario, dove potrebbe vedere coi propri occhi testimonianze certe intorno alle cose che quivi per brevità sono ommesse oppure soltanto accennate. |
A212000032 |
La protezione del nostro santo fu provata in parlicolar maniera efficace verso gli energumeni, cioè verso di quelli che sono travagliati dallo spirito diabolico. |
A212000048 |
Grazie di altro genere, ma sempre dirette a procacciare beni al prossimo, o a tenere da noi lontano qualche male, sono le seguenti che noi in parte andremo esponendo. |
A212000059 |
Io, depone certo Vachero di Pianezza, io sono in obbligo di impiegare la mia lingua a pubblicare le maraviglie di san Pancrazio, giacchè per opera sua la snodai {79 [273]} da quei legami che la tenevano impedita e non mi permettevano di poter articolare neppure una parola. |
A212000062 |
Nel parlare delle maraviglie di s. Pancrazio mi sono specialmente tenuto ai fatti antichi come quelli di cui si può parlare più liberamente e di cui mi parvero più sicuri i documenti. |
A212000065 |
L'altra soggiunse: io sono quella sgraziata, condotta poco fa a questo Santuario, quella che sembrava una furia d'inferno. |
A212000065 |
Ora sono perfettamente guarita di mente e di corpo, e sono venuta qua per dimostrare la mia riconoscenza a voi della bontà che mi avete usata in quella occasione, e per rendere umili ringraziamenti al glorioso s. Pancrazio da cui riconosco il benefizio di mia guarigione. |
A212000070 |
Questo racconto mi fu esposto con unanimità di parole e di sentimento da molte persone che tuttora {85 [279]} vivono e sono state testimoni del fatto; e fra gli altri un fratello del giovanetto Giovanni Casale. |
A212000072 |
Otto anni sono, mentre alcuni distaccamenti di artiglieria trovavansi di stazione nei varii casolari situati attorno al Santuario, gli ufficiali di questo corpo, in numero di dodici circa, mossi piuttosto da curiosità che da divozione si portarono colà alla vigilia della festa. |
A212000073 |
Questo fatto mi pare di grave peso, {86 [280]} avuto riguardo alle persone che lo depongono; perciocchè i militari e specialmente ufficiali, non sono certamente facili a credere a miracoli, se non ne fossero mossi dalla stessa evidenza. |
A212000078 |
La nicchia, l'altare, le pareti sono ornate di quadri, pitture, cuori, gambe, braccia, busti di cera e di argento portati dai fedeli in segno di gratitudine per le grazie da loro ricevute. |
A212000079 |
Fuori del cancello, sulla facciata della cappella interna, vi sono pitture che rappresentano minutamente i fatti prodigiosi che diedero origine al Santuario. |
A212000080 |
Dietro e attorno della cappella del Santo trovasi uno spazioso corridoio, le cui mura sono tutte coperte di quadri rappresentanti un'immensità di grazie ricevute, e di miracoli operati. |
A212000080 |
Queste stampelle, gruccie, bastoni sono a fasci appesi alle mura e formano il più bel trofeo della potenza divina, e della efficace protezione di s. Pancrazio. |
A212000081 |
Nella Chiesa ci sono quattro altari, nella sacrestia avvi un'altra reliquia del Santo, che da quanto appare deve essere l'osso di un dito delle mani. |
A212000082 |
Queste sono in compendio le notizie che riguardano la vita e le virtù di s. Pancrazio, le grazie a sua intercessione ottenute, e i miracoli da lui operati. |
A212000085 |
Il Salvatore ha operato miracoli assai più strepitosi che non sono quelli riferiti in questo libretto. |
don bosco-vita di s. pancrazio martire [4a edizione].html |
A213000005 |
La nicchia, l'altare, le pareti sono ornate di quadri, pitture, cuori, gambe, braccia, busti di cera e di argento, portate dai fedeli in segno di gratitudine per le grazie da loro ricevute. |
A213000006 |
Fuori del cancello, sulla facciata della cappella interna, vi sono pitture che rappresentano minutamente i fatti prodigiosi che diedero origine al Santuario. |
A213000007 |
Dietro e attorno della cappella del Santo trovasi uno spazioso corridoio, le cui mura sono tutte coperte di quadri rappresentanti un'immensità di grazie ricevute e di miracoli operati. |
A213000007 |
Quelle stampelle, grucce; bastoni sono a fasci appesi alle mura e formano il più bel trofeo della potenza divina, e dell'efficace protezione di s. Pancrazio. |
A213000008 |
Nella chiesa ci sono quattro altari, nella sacrestia avvi una reliquia del Santo, che da quanto appare deve essere l'osso di un dito delle mani. |
A213000011 |
Queste sono in compendio le notizie che riguardano la vita e le virtù di s. Pancrazio, {83 [23]} le grazie a sua intercessione ottenute e i miracoli da lui operati. |
don bosco-vita di s. paolo apostolo.html |
A214000001 |
Questi due gran Santi sono dalla Chiesa nominati le colonne e le fondamenta della Fede, principi degli Apostoli, i quali colle loro fatiche, coi loro scritti e col loro sangue c' insegnarono la legge del Signore; - Ipsi nos docuerunt legem tuam, Domine. |
A214000010 |
Ma sono vani i progetti degli uomini quando sono contrari a quelli del Cielo! Dio, mosso dalle preghiere di s. Stefano e degli altri fedeli perseguitati, volle manifestare in Saulo la sua potenza e la sua misericordia. |
A214000011 |
Saulo, Saulo, disse la voce, perchè mi perseguiti? Allora Saulo ancora più spaventato ripigliò: Chi siete voi, che parlate? Io sono, continuò la voce, quel Gesù che tu perseguiti. |
A214000021 |
Paolo rispose: Signore, eglino sanno come io fui persecutore e bestemmiatore del vostro santo nome, se sapranno ch' io mi sono convertito, certo seguiranno il mio esempio e si convertiranno anch'essi. |
A214000029 |
Paolo che non altro aspettava che l'opportunità di parlare si levò in piedi, indicò colla mano che facessero tutti silenzio, e prese a parlare cosi: «Figliuoli d'Israele, e voi tutti che temete il Signore, poichè mi invitate a parlare, vi prego di udirmi con quell'attenzione che merita la dignità delle cose che sono per dirvi.». |
A214000037 |
La moltitudine che era stata presente a tal miracolo si sentì trasportata da entusiasmo e da maraviglia: Costoro non sono uomini, si andava a tutte le {28 [194]} parti esclamando, ma sono Dei rivestiti di sembianze umane discesi dal Cielo in mezzo a noi. |
A214000049 |
Esempio degno di essere imitato da quelli che in qualche maniera sono avvisati dei loro difetti. |
A214000061 |
Costei adunque si mise a seguitare S. Paolo e i suoi compagni gridando loro dietro così: questi uomini sono servi dell'altissimo Iddio; essi vi mostrano la strada della salute. |
A214000069 |
Non potendoli più trovare presero Giasone insieme con alcuni fedeli e li strascinarono dinanzi ai Magistrati della città, gridando a gran voce: questi turbatori del genere umano sono venuti anche qua da Filippi; e Giasone li accolse in casa sua; ora costoro trasgrediscono i decreti e violano la maestà di Cesare affermando esservi un altro Re, cioè Gesù Nazareno. |
A214000083 |
Al loro arrivo Paolo sì diede con maggior coraggio a predicare ai Giudei; ma crescendo ogni giorno la loro ostinazione, Paolo non potendo più soffrire tante bestemmie e tale abuso di grazie, così mosso da Dio annunziò loro imminenti i divini flagelli con queste parole: Il vostro sangue {63 [229]} sarà sopra di voi; io ne sono innocente. |
A214000086 |
Finalmente si raccomanda alle loro preghiere e inculca molto di fuggire i curiosi e gli oziosi, che sono considerati come la peste della religione e della società. |
A214000087 |
Gli apparve Gesù Cristo e gli disse: Non temere, io sono con te, niuno potrà farti alcun male: in questa città è grande il numero di coloro che per tuo mezzo si convertiranno alla fede. |
A214000100 |
È questo un vero esempio di scomunica, come appunto pratica ancora la Chiesa Cattolica, quando per gravi delitti scomunica, ossia dichiara separati dagli altri quei Cristiani che ne sono colpevoli. |
A214000102 |
Quanto a Gaio ed Aristarco vi dirò che eglino non sono convinti di alcuna bestemmia contro a Diana. |
A214000124 |
Sappiate che io sono pronto non solo a patire le catene, ma ad incontrare anche la morte pel nome di G. Cristo. |
A214000127 |
Molti Ebrei, gli dissero, si convertirono già alla fede e di costoro parecchi sono tenacissimi della circoncisione e delle cerimonie legali. |
A214000130 |
Quando poi stava per entrare nella torre parlò così in greco al tribuno: mi è permesso dirti una parola? Il tribuno si maravigliò che egli parlasse greco e gli disse: Sai tu il greco? Non sei tu quell'Egiziano che poco fa eccitasti una {93 [259]} ribellione e teco nel deserto conducesti quattro mila assassini? No certamente, rispose Paolo: io sono Giudeo, cittadino di Tarso, città della Cilicia. |
A214000133 |
Si recò egli stesso da Paolo e gli disse: dimmi: sei tu veramente cittadino Romano? Egli rispose: lo sono veramente. |
A214000135 |
Il motivo per cui sono chiamato in giudizio è la mia speranza nella risurrezione de' morti. |
A214000135 |
Per cavarsi in qualche maniera dalle mani de' suoi nemici Paolo unì la semplicità della colomba alla prudenza del serpente, e sapendo essere l' adunanza composta di Saducei e di Farisei, pensò di mettere divisioni tra di loro esclamando: Io, fratelli, sono Fariseo, figliuolo ed allievo de' Farisei. |
A214000139 |
Ma tu non voler credere: sappi che gli tendono insidie, e quaranta di loro si sono obbligati con voto orribile di non più mangiare nè bere finchè non l' abbiano ucciso. |
A214000143 |
Così Iddio in una maniera la più semplice liberava il suo Apostolo da un {101 [267]} grave pericolo, e faceva conoscere che i progetti degli uomini tornano sempre vani quando sono contrarii al' volere divino. |
A214000146 |
Dopo molti anni di assenza io sono ritornato in Gerusalemme per portarvi le limosine altrove raccolte a favore dei poveri di questi paesi e per adempire alcuni miei voti. |
A214000146 |
Neppure quelli che sono qui presenti possono dire che io sia stato convinto di qualche colpa nel medesimo concilio: ad eccezione che vogliamo chiamare colpa {104 [270]} l'aver detto che io credo alla risurrezione dei morti.» Fin qui Paolo. |
A214000146 |
Quei che mi hanno trovato sono alcuni Giudei dell'Asia, i quali, se avevano qualche cosa a deporre contro di me, dovevano venir qui per accusarmi. |
A214000153 |
Anche presentemente io sono accusato dagli Ebrei perchè credo alla futura risurrezione. |
A214000155 |
A cui Paolo: io non son pazzo, o ottimo Festo, nè questi miei discorsi sono da pazzo, ma di verità e di buon senso. |
A214000156 |
Ed io, replicò Paolo, prego Iddio che nulla ci manchi, sicchè non solo tu, o Re, ma ancora tutti quelli che mi ascoltano, in questo medesimo giorno divengano {111 [277]} come sono io, ma senza queste catene. |
A214000183 |
Il santo Apostolo affittò una casa, nella quale prese alloggio egli co' suoi compagni, tra cui sono specialmente nominati Luca, Aristarco e Timoteo, quel fedele suo discepolo di Listri. |
A214000184 |
Raccoltisi in buon numero egli loro parlò cosi: io non vorrei che lo stato in cui mi vedete, e le catene da cui sono legato vi mettessero {128 [294]} cattiva opinione di me. |
A214000185 |
Questa è la sola cagione per cui sono stato condotto a Roma. |
A214000191 |
Le mie catene sono tornate ad onore di G. C. e servirono a farlo meglio conoscere non solamente a quelli della città che venivano da me per farsi istruire nella fede, ma nella corte e nel palazzo del medesimo {131 [297]} imperatore. |
A214000192 |
Ci sono molte statue e molte pitture della B. Vergine venerate in diversi paesi che si attribuiscono a S. Luca. |
A214000193 |
Due fatti sono specialmente memorabili nella vita di questo santo Apostolo mentre era prigione in Roma. |
A214000202 |
Quindi sebbene io possa prendermi in G. C. un'intera libertà di ordinarti una cosa che è di tuo dovere; pure atteso l'amore che ti porto, voglio piuttosto supplicarti, ancorchè io sia quale io sono a tuo riguardo, vale a dire, ancorchè io sia Paolo già vecchio e attualmente prigioniero per la fede di Gesù Cristo. |
A214000204 |
Dammi questa sensibile consolazione a nome del Signore! Ti scrivo questo, appoggiato alla confidenza che ho in te, perchè sono persuaso di ottenere più che non dimando. |
A214000205 |
Epafra che è al par di me prigioniero per amor di G. C. ti saluta insieme con Marco, con Aristarco, con Dema, con Luca che sono i miei aiuti e i miei compagni. |
A214000210 |
- Le cose, egli dice, che mi stanno maggiormente a cuore, vi saranno dette {141 [307]} verbalmente da Tichico e da Onesimo, che per tal fine sono a voi inviati. |
A214000229 |
Ma i fatti particolari di questi viaggi, le conversioni per sua cura operatesi ne' varii paesi non ci sono conosciute. |
A214000235 |
Dalle quali parole apprendiamo che oltre la dottrina scritta vi sono delle altre verità non meno utili e certe che devono essere trasmesse da voce in voce con una successione non interrotta per tutti i tempi avvenire. |
A214000237 |
Nè queste sono le sole sue opere buone; tu ben sai quanti servigi egli mi abbia già prima prestato in Efeso.». |
don bosco-vita di s. policarpo.html |
A215000023 |
E si dà per certo, che Policarpo mandò varii de' suoi discepoli nelle Gallie (che sono la Francia attuale), i quali tutti dopo avere predicato in quei paesi idolatri la fede cristiana, terminarono il loro apostolato col martirio. |
A215000024 |
Il suo attaccamento alla fede cattolica, e il suo orrore per gli eretici era tale, che un dì mentre era in Roma l'eretico Mansione, essendosi avvicinato al santo vescovo, e avendo osato domandargli: «Mi conosci tu, e sai tu chi io sono?» S. Policarpo immantinenti risposegli: «si, ti conosco, e bene assai, imperocchè io so che tu sei il primogenito di Satanasso». |
A215000027 |
[6], ma non lo {27 [123]} sono, sibbene essi sono la sinagoga di Satanasso. |
A215000031 |
Il fuoco era per essi quasi un ristoro della crudele carnificina che avevano subito: imperocche la sola cosa che essi avevano in mente, era di schivare l'eterno incendio che non si spegne mai; e cogli occhi della mente già vedevano i beni che sono riservati a chi persevera. |
A215000038 |
Il Proconsole poi facendo istanza, e dicendogli: giura, ed io ti lascierò andar libero, insulta a Cristo; Policarpo rispose: sono ottantasei anni che servo a lui, e non mi recò mai danno alcuno. |
A215000038 |
Io sono cristiano: e se ti aggrada: intendere la ragione della fede cristiana, dammi tempo a ciò, e ascoltami. |
A215000047 |
Salutate tutti i santi: tutti quelli che sono con noi vi salutano: anche Evaristo il quale scrive la lettera, e tutta la sua famiglia.». |
don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html |
A216000004 |
Che diremo poi di quanto leggiamo nel Vangelo? Quivi una stella annunzia la nascita del Salvatore; una schiera di Angeli ne dà festevole annunzio ai pastori; l'acqua si cangia in vino; con poco di pane si nutrono abbondantemente più mila uomini; i sordi acquistano l'udito; i ciechi la vista; i muti la parola; i lebbrosi sono mondati; malattie dall'arte umana insanabili {V [393]} instantaneamente guarite; uomini morti da quattro giorni e già incadaveriti e puzzolenti, e che pur risorgono a nuova vita, parlano, camminano. |
A216000005 |
Dobbiamo piuttosto dedurne una conseguenza grave; vale a dire, che trovandoci noi in quella religione in cui si compiono le promesse di G. C., abbiamo un certissimo ed evidentissimo argomento che ci assicura che fortunatamente ci troviamo nella sua santa religione, mentre vediamo che le azioni dei Santi sono letteralmente la pratica delle verità proposte dal Divin Salvatore e registrate nel santo Vangelo. |
A216000006 |
Inoltre di tutti i fatti prodigiosi che sono in questo racconto riferiti non ce ne è neppur uno che non abbia il suo simile nella Bibbia e in modo anche più luminoso; neppure uno che non abbia sostenuto e possa sostenere la critica più severa. |
A216000006 |
È bene eziandio di avvisare il lettore che di quanto siamo per dire intorno {VI [394]} alle azioni di s. Martino non vi è fatto che non sia stato scritto e pubblicato da autori contemporanei; autori che per santità e dottrina sono in credito presso ai medesimi protestanti; come sono Sulpizio Severo; s. Gregorio vescovo di Tours; s. Gregorio Magno papa ed altri molti. |
A216000009 |
I suoi genitori erano onorati e ricchi assai secondo il mondo, ma idolatri, cioè professavano una religione, in cui si adoravano le creature, come sono il sole, la luna, gli animali, le piante ecc. |
A216000013 |
Come figlio di un Tribuno avrebbe potuto tener seco parecchi famigli, farsi servire lautamente; ma egli conosceva già che il lusso e l'intemperanza sono cose da fuggirsi da tutti gli uomini dabbene. |
A216000023 |
Martino rispose: io sono Cristiano. |
A216000036 |
Ecco pertanto alcuni dei molti miracoli che Dio compiacquesi di operare per mano del servo di Dio, siccome sono riferiti dal citato Sulpizio Severo, stimato dai medesimi protestanti. |
A216000044 |
Quei monaci tutti penetrati del pensiero, che niuno può giungere al cielo se non colla innocenza o colla penitenza, nella loro austerità emulavano il rigore dei più mortificati eremiti, e molti a cagione della loro santità sono venerati come santi; e quando si rendeva vacante qualche sede vescovile in Francia per lo più si ricorreva al monastero di Marmoutier. |
A216000056 |
«Queste pratiche non sono comandate «da una legge formale della Scrittura; «ma la tradizione le insegna, l'uso le conferma, e la fede le osserva.» De cerona militis, c. |
A216000065 |
«Ella «adunque, sono parole di Sulpizio Servero, colle sue stesse mani mette all'ordine un modesto e sobrio pranzo, «imbandisce la mensa; porge l'acqua «alle mani, porta il cibo che ella stessa «aveva preparato. |
A216000071 |
Ma come spesso avviene che coloro i quali sono di bassa condizione facilmente si lasciano guadagnare dalla superbia quando sono innalzati a qualche onorifica dignità; così quel sacerdote insuperbitosi cominciò a raffreddarsi nelle pratiche di pietà ed a poco a poco si diede ad una vita mondana. |
A216000079 |
Dimostra inoltre con quanta venerazione e con qual fede si debbano osservare quelle cose che sono {59 [447]} approvate dalla Chiesa cattolica, la quale oltre la grande sollecitudine, che usa nell'accertarsi dei fatti che riguardano alla religione, in particolar maniera è assistita, illuminata dallo Spirito Santo in tutte le sue decisioni fino alla fine del mondo: ecce ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi. |
A216000079 |
Questo fatto dimostra a quanti gravi pericoli possano andar soggette le pratiche religiose tra quelli che sono fuori della Chiesa, ove ciascuno propone quelle pratiche, le quali tornano più al genio di ciascuno. |
A216000087 |
Onde rivoltosi con grande affetto al cielo disse: «O signore, «se io sono ancora necessario al vostro {65 [453]} «popolo non ricuso la fatica, facciasi la «vostra santissima volontà.» Colle quali parole dimostrava il vivo desiderio di andare al cielo, ma che avrebbe ancora differito qualora ciò fosse tornato a maggior gloria di Dio e a vantaggio delle anime. |
A216000091 |
Quelli con evviva confusi sono «esaltati dalla stoltezza dei popoli; Martino con inni celesti è dai fedeli esaltato. |
A216000091 |
Quelli dopo i loro trionfi sono «gettati nei tartarei abissi, Martino pieno «di gioia e di gloria viene accolto fra «i beati. |
A216000103 |
Quell'angelo, egli diceva, {73 [461]} che mi liberò da tutti i mali, a cui sono stato esposto nella mia vita, benedica ora questi fanciulli: Angelus qui eruit me de cunctis malis, benedicat pueris istis. |
A216000110 |
Dunque Dio approva che gli abiti de' suoi santi siano venerati e in pari tempo fa conoscere agli uomini che le vesti de' suoi santi sono un mezzo efficace per ottenere i favori celesti. |
A216000110 |
In ogni tempo sono sempre state in venerazione le reliquie; e tutto quello che dissero i nemici della cattolica religione contro a questa pratica dei cristiani non fece che accrescerne il rispetto e la venerazione. |
A216000110 |
Tuttavia per soddisfare alla pietà dei buoni e per far vedere in quanto grande errore siano i protestanti e tutti quelli che sono contrarii al culto delle Reliquie, produrremo alcune delle molte meraviglie da Dio operate in virtù delle Reliquie dei suoi santi; e ciò faremo colla Bibbia alla mano. |
A216000118 |
Dicono che i cattolici sono idolatri perchè adorano i Santi e le loro Reliquie. |
A216000126 |
Scoprì ben tosto che il suo schiavo era arabo di nascita, e che si era fatto cristiano e cattolico; e tentò tutti i mezzi, adoperando ogni genere di minacce, di castighi e di promesse seducenti per ridurlo ad apostatare dalla fede; ma Geronimo la antepose sempre alla libertà ed alle ricchezze che gli venìano proferte; ed a tutte le seduzioni e minaccie null'altro rispondeva che queste parole: Io sono cristiano. |
A216000138 |
Sono cristiano e tale sarò sempre. |
A216000149 |
Il Purgatorio è un luogo o meglio uno stato in cui le anime dei giusti, uscite da questo mondo senza aver sufficientemente soddisfatto alla giustizia divina pei loro peccati sono costrette di espiarli prima di essere ammesse a godere la felicità eterna. |
A216000150 |
«Se qualcheduno dice che per la grazia «della giustificazione la colpa e la pena «eterna sono talmente rimesse ai penitenti, «che loro non rimane più alcuna pena temporale a soffrire o in questa vita o nell'altra nel Purgatorio, prima d'entrar nel «Regno de' Cieli, sia scomunicato.». |
A216000153 |
I teologi possono in ciò seguir le differenti loro opinioni; purchè siano di accordo in ciò che vi è un luogo, ovvero uno stato tra il Paradiso e l'inferno: che in questo stato sono trattenute le anime dei giusti che hanno da soddisfare qualche pena temporale alla divina giustizia; che i vivi possono sollevarli. |
A216000158 |
Dalle quali parole noi siamo fatti certi, che, ci sono peccati che si possono perdonare nell'altra vita, il che non potendo aver luogo nell'Inferno dove le pene sono eterne, deve necessariamente farsi, dove le pene sono temporali, cioè nel Purgatorio. |
don bosco-vita di san pietro.html |
A217000003 |
S. Pietro è quell'apostolo che il Salvatore medesimo chiamò beato, e che ha ricevuto le chiavi del regno de' Cieli con autorità di sciogliere e legare in guisa che, di regola ordinaria, le sue sentenze avrebbero dovuto precedere quelle di Dio; quell'apostolo, cui Gesù comandò di confermare e mantenere nella fede i suoi fratelli ordinandogli di dare alle sue pecore, che sono i pastori della Chiesa, ed a' suoi agnelli, che sono tutti i fedeli, quel pascolo che sarebbe stato necessario pel loro bene spirituale ed eterno; egli è insomma quell'apostolo cui G. C. deputò a governare la {5 [297]} chiesa, e che la governò di fatti dopo la gloriosa ascensione del Salvatore al Cielo. |
A217000008 |
Mentre poi dal canto mio prometto di non risparmiare nè fatica nè sollecitudine {8 [300]} perchè riesca esatto quanto sono per iscrivere, non posso a meno di rivolgermi ai ministri dell'altare, ed a quelli tutti che esercitano qualche influenza ne' popoli cristiani affinchè vengano in mio aiuto per diffondere questi libretti in que' luoghi e tra quelle famiglie presso le quali ne scorgeranno uno special bisogno. |
A217000019 |
Pietro, {15 [307]} Giacomo e Giovanni sono i tre discepoli che ebbero segni di particolare benevolenza dal Salvatore, i quali pure dal loro canto gli si mostrarono in ogni incontro fidi e leali amici. |
A217000021 |
Tanto è vero che coloro i quali confidano in Dio non sono mai confusi. |
A217000022 |
Pietro che cominciava a ravvisare qualche cosa di sovrumano nella persona del Salvatore conobbe tosto essere questo un prodigio, e pieno di stupore, riputandosi indegno di stare con lui nella medesima barca, umiliato e confuso gettossi a' suoi piedi dicendo: Signore, io sono un miserabile peccatore; perciò vi prego di allontanarvi da me. |
A217000026 |
A tutti gli Apostoli, dice S. Ambrogio, comanda di gettare nelle onde le reti; perciocchè tutti {19 [311]} gli apostoli e tutti i pastori sono tenuti a predicare la divina parola, e a custodire nella nave ovvero nella Chiesa quelle anime che avrebbero guadagnato colla loro predicazione. |
A217000034 |
Ripigliò Gesù: ma voi chi dite che io sono? Pietro allora si avanzò e a nome degli altri apostoli rispose: Voi siete il Cristo figliuolo di Dio vivo. |
A217000039 |
Le chiavi sono il simbolo della podestà. |
A217000048 |
Come lo vide il Salvatore, cui ogni cosa era manifesta, lo chiamò a sè e gli disse: dimmi, o Pietro, chi sono quelli che pagano il tributo, sono i figliuoli del re ovvero gli estranei della famiglia del re? Pietro rispose: sono gli estranei. |
A217000048 |
Dunque, riprese a dire Gesù, i figliuoli sono esenti da ogni tributo; il che voleva dire: Dunque io che sono, come tu stesso hai dichiarato, il figliuolo di Dio vivo, non sono obbligato a pagar nulla ai principi {35 [327]} della terra; tuttavia questa buona gente non mi conosce siccome tu, e ne potrebbe prendere scandalo, e perciò intendo di pagarlo. |
A217000050 |
Gesù che poco per volta voleva correggerli dei loro difetti, giunti che furono alla sua presenza, fece loro conoscere come le grandezze del cielo sono ben diverse da quelle della terra, e che colui il quale vuole farsi il primo, conviene, che si faccia l'ultimo in {36 [328]} terra. |
A217000057 |
Il Salvatore dopo d'aver compiuto quell'atto di umiltà si volse a' suoi Apostoli e loro disse: vedeste ciò che io ho fatto? Se io che sono vostro Maestro e padrone vi ho lavato i piedi, voi dovete fare altrettanto fra di voi: le quali parole vengono a significare che un vero seguace di G. C. non deve mai rifiutarsi ad alcuna opera anche bassa di carità, qualora con essa si promuova la carità del prossimo e l'amore verso Dio. |
A217000059 |
A questo avviso tutti si spaventarono, ed ognuno temendo per sè cominciarono l'un l'altro a guardarsi dicendo: forse sono io? Pietro, siccome più fervido nell'amore verso del suo Maestro, desiderava di conoscere chi fosse il traditore; voleva interrogare Gesù, ma voleva farlo in segreto, acciocchè niuno degli astanti se ne accorgesse. |
A217000072 |
E vi sono ragioni per credere che egli siasi trovato in compagnia dell'amico suo Giovanni ai piedi della croce. |
A217000086 |
Poco prima di salire al cielo volle radunare i suoi Apostoli e dopo d'aver dato loro a conoscere il supremo ed assoluto potere che egli aveva in cielo e in terra, conferì a S. Pietro e a tutti gli altri Apostoli la facoltà di rimettere i peccati dicendo: ricevete lo Spirito Santo, quelli a cui rimetterete i peccati, sono rimessi; quelli a cui li riterrete, sono ritenuti. |
A217000092 |
Al presente la Chiesa non adopera più questo mezzo, avendo moltissime altre vie per conoscere coloro che sono chiamati al ministero dell'altare. |
A217000092 |
Pertanto furono presentati due, che sono Giuseppe, nominato anche Barsaba (che aveva per soprannome il Giusto) e Mattia. |
A217000097 |
Questi uomini non sono già ubbriachi come pensate voi, poichè siamo soltanto alla terza ora del mattino, in cui siamo soliti ad essere digiuni. |
A217000107 |
Dopo Mosè principiando da Samuele, tutti i profeti che vennero dipoi predissero questo giorno, e le cose che sono avvenute. |
A217000112 |
Ma sta scritto che sono inutili gli sforzi degli uomini quando sono contrarti al volere di Dio. |
A217000124 |
Ma Iddio per dimostrare eziandio questa volta che sono vani i progetti degli uomini, quando sono contrarii ai voleri del cielo, e che Egli può fare quel che vuole e quando lo vuole, mandò in quella notte medesima un angelo che, aperte le porte della prigione, li cavò fuori dicendo loro: «In nome di Dio andate e con sicurezza predicate nel tempio {86 [378]} in presenza del popolo le parole di vita eterna. |
A217000126 |
Mentre stavano consultando intorno a ciò che dovessero deliberare, sopraggiunge {87 [379]} uno dicendo: noi sapete? quegli uomini che metteste ieri in prigione, sono ora nel tempio a predicare con maggior fervore di prima. |
A217000127 |
Il sommo sacerdote volgendo loro la parola disse: sono appena alcuni giorni che noi vi abbiamo strettamente proibito di parlare di questo Gesù Nazareno, e intanto voi avete riempiuto la città di questa nuova dotirina. |
A217000141 |
Teofilo sentendo a dire che aveva fatto risuscitare dei morti si acquietò, e con aria di maraviglia soggiunse: tu dici che questo tuo Dio risuscitò morti, ora se tu in suo nome farai risuscitare un mio figliuolo che morì alcuni giorni sono, io crederò quanto mi predichi. |
A217000147 |
Chi sono mai questi santi? I cristiani dei primi tempi per la vita virtuosa e mortificata che tenevano erano chiamati santi, e con tal nome dovrebbero potersi chiamare i cristiani d'oggidì che al pari di quelli sono chiamati alla santità. |
A217000152 |
Vedi, diceva una, quest'abito fu opera della sua carità; questa tonaca, i calzari di quel ragazzo, altre soggiungono, sono cose tutte donate da lei. |
A217000156 |
Attonito l'Apostolo a tal {107 [399]} comando, non sia mai, rispose, che io mangi animali immondi, dai quali mi sono sempre astenuto. |
A217000157 |
I Ss. Padri riconoscono figurati in questi animali immondi i peccatori e tutti quelli che, involti nel vizio e nell'errore, per mezzo del sangue di G. C. sono purificati da Dio e ricevuti in gratia. |
A217000158 |
Sceso egli adunque, e vedutili, disse: eccomi, io sono colui che voi cercate. |
A217000160 |
Ora io sono qui da voi, conchiuse; ditemi {109 [401]} pertanto quale sia la cagione per cui mi avete chiamato? Cornelio ubbidì all'invito di Pietro, si levò in piedi e raccontò quanto eragli accaduto quattro giorni prima, protestando che egli e tutti quelli colà radunati erano prontissimi ad eseguire ogni cosa, che per commissione divina avesse loro comandato. |
A217000176 |
Nel suo {121 [413]} viaggio predicò Gesù Cristo nel Ponto e nella Bitinia, che sono due vaste Provincie dell'Asia Minore: seguendo il suo viaggio egli predicò il santo Vangelo in Sicilia, ed in Napoli, dando a questa città per vescovo S. Aspreno. |
A217000184 |
Poichè le occupazioni che S. Pietro aveva in Roma non gli permettevano più di potersi recare a visitare quelle chiese che egli in varii paesi aveva fondato, scrisse una lunga e sublime lettera indirizzata specialmente a' Cristiani che abitavano nel Ponto, nella Galazia, nella Bitinia e nella Cappadoccia, che sono provincie dell'Asia minore. |
A217000190 |
Dunque la cosa è chiara che senza la circoncisione i Gentili sono giustificati per la fede di Gesù Cristo. |
A217000192 |
Per la quale cosa io giudico {131 [423]} con Pietro che i Gentili non sono da inquietarsi dopochè si sono convertiti a Gesù Cristo: solamente mi pare doversi ordinar loro che per riguardo alla inferma coscienza dei fratelli Ebrei e per agevolare l'unione fra questi due popoli venga proibito di mangiar cose sacrificate agli idoli, carni soffocate, il sangue, e proibita sia eziandio la fornicazione. |
A217000193 |
Le lettere erano di questo tenore: «Gli Apostoli e sacerdoti fratelli a' fratelli Gentili che sono in Antiochia, nella Siria {132 [424]} nella Cilicia salute. |
A217000194 |
Così da ogni fedel cristiano deve credersi, che le cose definite nei concilii generali radunati e confermati dal Sommo Pontefice Vicario di Gesù Cristo, e successore di s. Pietro {133 [425]} sono verità certissime, che danno i medesimi motivi di credibilità come se uscissero dalla bocca dello Spirito Santo, perchè essi rappresentano la Chiesa col suo capo, a cui Dio ha promesso assistenza fino alla fine dei secoli. |
A217000218 |
«Ma sappiate, egli dice, che costoro a somiglianza di fonti senza acqua, e di nebbie oscure agitate dai venti sono tutti impostori e seduttori delle {151 [443]} anime, che promettono una libertà, la quale va sempre a finire in una miserabile schiavitù in cui si trovano avvolti essi medesimi, dopo di che, loro è riserbato il giudicio, la perdizione ed il fuoco.». |
A217000220 |
State però ben attenti che in queste lettere vi sono alcune cose difficili ad intendersi, le quali gli uomini ignoranti e leggeri spiegano in senso perverso, siccome fanno eziandio delle altre parti della sacra scrittura, di cui si abusano a loro propria perdizione.» Le quali parole meritano di essere attentamente considerate dai protestanti i quali vogliono affidare l'interpretazione della Bibbia a qualsiasi uomo del popolo comunque sia rozzo ed ignorante. |
A217000228 |
Così mentre era imminente la distruzione della città santa di Gerusalemme, e doveva essere arso il suo tempio, Roma che era la capitale e la padrona di tutte le nazioni, diventava per mezzo di quei due apostoli la Gerusalemme della nuova alleanza, la città eterna; e tanto più gloriosa della vecchia Gerusalemme, quanto la grazia del vangelo e il sacerdozio della nuova alleanza sono più grandi del sacerdozio, di tutte le cerimonie e figure della legge antica. |
A217000231 |
Andarono perciò coraggiosamente al sepolcro, lo estrassero di là, e lo portarono alle catacombe, che sono un luogo sotterraneo dello presentemente s. Sebastiano, con animo di mandarle in Oriente appena si fosse presentata l'opportunità. |
A217000235 |
Quella chiesa è abbellita di marmi i più squisiti che siansi potuti avere; la sua ampiezza e la sua elevazione giungono ad un segno, che sorprende l'occhio che lo rimira; {161 [453]} il pavimento, le mura, la volta, sono con tal maestria ornati, che sembrano aver esausti tutti i ritrovati dell'arte. |
A217000235 |
Re, principi, imperatori, e i più grandi monarchi della terra sono venuti ad implorare la prolezione di colui che fu tolto da una barca per essere fatto pastore supremo della Chiesa; gli eretici e gl'infedeli stessi furono costretti a rispettarlo. |
A217000239 |
Fortunati que' popoli che sono uniti a Pietro nella persona de' Papi suoi successori. |
A217000241 |
Sebbene le discussioni sopra fatti storici siano estranee al noslro scopo perchè {165 [457]} appartenenti alla classe delle persone erudite e non al semplice popolo a cui sono specialmente dirette le nostre letture; tuttavia la venuta di s. Pietro, che è un punto de' più importanti della storia ecclesiastica, essendo caldamente combattuta dagli eretici d'oggidì, mi sembrò materia di tale importanza da non doversi ommettere; tanto più che i protestanti da qualche tempo in qua, nei loro libri, giornali e conversazioni, cercano di farne soggetto di ragionamento sempre collo scopo di metterla in dubbio e screditar la nostra santa cattolica religione. |
A217000248 |
Aggiungansi i molti martirologii delle diverse chiese latine, che dalla più remota antichità sono pervenuti fino a noi, i diversi Calendarii degli Etiopi, degli Egiziani, dei Sirii, i menologi dei Greci; le stesse liturgie di tutte le chiese cristiane sparse ne' varii paesi della cristianità; da per tutto si trova registrata la verità di questo racconto. |
A217000249 |
Che più? i medesimi protestanti alquanto celebri in dottrina, come sono il Cave, Ammondo, Pearsonio, Grozio, Usserio, Biondello, Scaligero, Basnagio e Newton con moltissimi altri convengono essere un fatto incontestabile la venuta del principe degli Apostoli a Roma e della morte di lui accaduta in questa metropoli dell'universo. |
A217000252 |
Le liturgie, i martirologi, i medesimi eretici ed altri nemici del cristianesimo sono d'accordo co' più dotti tra i protestanti intorno a tal fatto. |
don bosco-vita di san pietro [3a edizione].html |
A218000001 |
Ma siccome presso a taluni nacquero dubbi ed anche equivoci intorno all'autenticità di alcuni fatti, così ho qui creduto soddisfare a tutti con qualche schiarimento sui principali autori, di cui mi sono servito nella presente compilazione. |
A218000002 |
Dirò adunque che per le notizie contenute ne' libri santi mi sono ai medesimi tenuto secondo le interpretazioni di Monsignor Martini e di altri {III [245]} più accreditati commentatori della Bibbia. |
A218000002 |
I riflessi morali sono tutti ricavati dai santi Padri per lo più citati a loro posto. |
A218000002 |
In quanto poi alla parte delle azioni di S. Pietro che non sono descritte nella Bibbia mi sono servito degli storici più accreditati tanto antichi quanto moderni. |
A218000002 |
Quando poi si espone qualche notizia che non è de' libri sacri, ma che può servire a dilucidazione dei medesimi, generalmente sono citati li fonti da cui furono tali notizie ricavate. |
A218000003 |
Gaetano Moroni in parecchi articoli del suo Dizionario di erudizione ecclesiastica, i Bollandisti al giorno 18 gennaio, 22 febbraio, 29 giugno, 1° agosto sono autori che hanno raccolto le cose e somministrato le più importanti notizie riguardanti alla vita di s. Pietro. |
A218000006 |
Vi sono talora alcune brevi notizie attinte ad altre fonti, che per lo più sono citate ogni volta che si fa ad esse ricorso. |
A218000008 |
In questa medesima edizione mi {VI [248]} sono eziandio adoperato di rettificare quelle espressioni che taluno avrebbe forse potuto prendere in senso meno retto contro a quanto io certamente intendeva di esprimere. |
A218000016 |
Queste sono le principali verità che la nostra religione propone a credersi. |
A218000016 |
È pure verità di fede che avvi un solo Dio in tre persone realmente distinte, che avvi un solo battesimo, una sola vera Chiesa, che è la cattolica; che niuno può salvarsi fuori di questa Chiesa; che è il Romano {214 [256]} Pontefice, cui noi dobbiamo ubbidire come a Gesù Cristo, di cui egli fa le veci; che i Sacramenti instituiti da nostro Signor Gesù Cristo sono sette, nè più, ne meno. |
A218000017 |
Gli articoli di fede sono tutti legati insieme e formano una catena che lega la ragione colla rivelazione, e si viene a costituire una scala per cui l'uomo monta fino a Dio. |
A218000017 |
Tutte le verità della fede sono da Dio rivelate; quindi chi nega di creder un solo articolo di fede nega di credere a Dio medesimo. |
don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html |
A220000010 |
Sono di sollievo al cuor Nostro la somma concordia degli animi, colla quale anche il Clero in questo tristissimo tempo attende alla salute delle anime, e la fermezza e costanza d'animo con cui per la causa di Dio e della Chiesa esso sopporta e sostiene ogni avversità. |
A220000045 |
Ma per assicurarci di questa legge di Dio non dobbiamo invocar il demonio con nuovi peccati, nemmeno correre dietro agli spettri ed ai fantasmi, seguendo le massime del mondo, ma ricorrere ai sacri ministri, e specialmente ai vescovi, che sono posti dallo Spirito Santo per assistere e governare la Chiesa di Dio: Quos Spiritus Sanctus posuit episcopos regere Ecclesiam Dei. |
A220000045 |
Questi fatti dimostrano che i peccati sono la cagiona, per cui Dio suole mandare i flagelli agli uomini; e che l'unico mezzo per allontanare tali malori è l'abbandono del peccato e l'osservanza della santa legge di Dio. |
A220000054 |
Cui sempre rispose s. Lucio protestando che egli aveva ricevuto promessa da Gesù Cristo di un premio eterno, che superava ogni piacere, ogni onore, ogni grandezza terrena, e che non mai avrebbe lasciato di predicare il vero Dio, per adorare le insensate divinità che sono impotenti e fatte dalle mani degli uomini. |
A220000055 |
Egli aveva imparato dal divin maestro che quanto sono grandi i patimenti della vita presente, altrettanto, anzi mille volte più grande è il premio che Dio dà in compenso nell'altra vita. |
A220000059 |
Molte parti però di quelle reliquie furono trasportate in diversi paesi della cristianità, ove sono tenute in grande venerazione. |
A220000067 |
Le parole sono queste: Pasce agnos meos, pasce oves meas (Io. |
A220000074 |
Tali usanze sono contrarie a quanto Gesù Cristo stabilì nel Vangelo. |
A220000077 |
Il non destinare abiti sacri ad uso profano è ancora praticato oggidì, e perciò quando gli arredi di chiesa sono logori e non possono più usarsi nelle sacre funzioni, si abbruciano o si consumano altrimenti ( V. Burio in s. Stef. |
A220000091 |
Partirono i due ministri del Signore e andarono in una parte delle catacombe dove erano Adria e Paolina, e con parole piene di carità e di amor di Dio li invitarono a fermarsi alcuni istanti, quindi cominciarono a parlare così: Ascoltate le nostre parole, esse sono portate a voi in nome del Signore. |
A220000101 |
Per {63 [209]} pietà pregate per me, io sono orribilmente tormentato da questo fuoco. |
A220000101 |
Voi, andava dicendo, voi siete uomini del Signore, io sono un vostro delatore. |
A220000104 |
Massimo senza alcun rispetto umano rispose: nissun danaro mi ha acciecato; anzi finora sono io stesso vissuto nella cecità e nelle tenebre dell'errore. |
A220000106 |
Io sono stato illuminato dalla luce della fede nel Signor nostro Gesù Cristo. |
A220000117 |
Giudice: Hai figliuoli e moglie? Dove sono?. |
A220000118 |
Adria: Sì: ho moglie e figliuoli, e sono costoro medesimi che vedi qui vicino a me stretti fra le catene. |
A220000122 |
Ma i santi martiri gli tolsero ogni speranza, dicendo: Noi abbiamo già dato ogni nostra sostanza a' poveri; l'unico tesoro, che ancora ci rimanga, sono le nostre anime, e queste non daremo mai per qualsiasi cosa del mondo. |
A220000135 |
Ogni cristiano, scoperto come tale, è spogliato di sue ricchezze, che tutte sono {71 [217]} date al delatore. |
A220000141 |
Credo che egli apri gli occhi di un cieco nato; ed ora sono venuto a' tuoi piedi non consigliato dagli uomini, ma inspirato e chiamato dal medesimo Gesù Cristo. |
A220000157 |
Disse pertanto a Nemesio: Io sono maravigliato a quanto mi raccontano di te. |
A220000158 |
Io ho conosciuto che gli idoli sono demonii i quali cercano di condurci seco loro all'eterna perdizione. |
A220000158 |
Per la qual cosa io rigetto con orrore gli idoli vani che sono opera delle mani degli uomini. |
A220000159 |
Valeriano frenò ancora il suo sdegno e con voce calma ripigliò: Io so quali sono le opere tue, e so pure che colle tue magiche parole (voleva dire colle tue preghiere) hai tolto di vita il console Massimo; e so pure, soggiunse in tuono minaccioso, che sotto al pretesto di promuovere la religione cristiana fai ogni sforzo per recar danno a noi e mettere sossopra la nostra repubblica. |
A220000169 |
Questi idoli sono in tuo potere, fanne pure quello che vuoi. |
A220000169 |
Sinfronio gli rispose: questi idoli sono tuoi, e bisogna che tu stesso colla propria tua mano li rompa, e vendendone i pezzi ne impieghi il prodotto a sollievo dei poveri. |
A220000189 |
L'imperatore gli fece questa dimanda: dimmi sull'istante dove sono le sostanze di Olimpio tuo padrone. |
A220000192 |
Tertullino rispose: Sì, le ricchezze della vita presente sono date da Dio, il quale è assoluto padrone delle sostanze e della vita degli uomini; e chi impiega per suo amore!e sostanze date da lui si guadagna la vita eterna ed un regno che non ha più fine. |
A220000220 |
Condottele {106 [252]} a viva forza dinanzi al Prefetto di Roma, gli disse: Ti conduco qua codeste giovani che sono due sacrileghe; esse violano le nostre leggi, negano gli Dei, abbandonano i templi, ed operano contro al benessere de' nostri principi. |
A220000222 |
Rufina rispose: La schiavitù di cui parli è una schiavitù temporale che mi libererà dalla schiavitù eterna del demonio; e le catene che ora mi stringono mi libereranno dalle catene con cui sono in eterno legati i reprobi nell'altra vita. |
A220000229 |
Il prefetto non sapendo più che fare disse al conte Archisilao: Tu mi hai condotto qua due donne, le quali o sono due grandi streghe, o due grandi sante, giacchè la loro potenza è superiore alla nostra. |
A220000235 |
Germania ed altrove, ne' quali luoghi sono venerate con grandi vantaggi spirituali e temporali de' popoli cristiani. |
don bosco-vita infelice di un novello apostata.html |
A221000001 |
Io depongo ogni mio dubbio a questo proposito; siccome pure sono pienamente convinto di quanto più sopra mi spiegaste. |
A221000001 |
Sono veramente contento di sentire ragioni così sode in prova di questa verità. |
A221000002 |
Se voi siete contento, io lo sono doppiamente. |
A221000007 |
Iddio, mosso a compassione di noi, mandò il suo divin Figliuolo a riscattarci dalla schiavitù del demonio; e per quelli che vogliono goder di sua redenzione, fondò {25 [205]} Gesù Cristo la sua Chiesa, cui affidò i suoi Sacramenti, che sono i mezzi, coi quali ci sono applicati i suoi meriti, affinchè ricuperiamo il diritto perduto alla gloria. |
A221000007 |
Nella stessa guisa adunque, che un ammalato non può guarire, se non gli sono applicati i rimedi, così nemmeno noi, stando fuori della Chiesa di Gesù Cristo, non ne riceviamo i suoi benefici influssi, i suoi Sacramenti, i doni di Dio. |
A221000014 |
A che serve il dissimularlo: con voi, come già dissi, ho niente di secreto: questa catena appunto è quella che mi tiene schiavo, e non mi permette di uscire dalla fossa, in cui sono caduto. |
A221000015 |
Io ne sono dolentissimo. |
A221000021 |
E quando ne incontrate qualcuno di quelli, che stettero saldi nel loro proposito di mantenersi sempre buoni cristiani e cattolici zelanti quali sono i sentimenti, che vi si desiano in cuore?. |
A221000023 |
Il credereste? Tutti questi pensieri, che vi si destano in tali circostanze, sono tanti lumi, inspirazioni ed inviti, che vi fa Iddio, onde a lui ritorniate, e guai a voi se continuate a disprezzarli, a resistervi!. |
A221000028 |
Io ho fatto, tre anni or sono, una malattia assai pericolosa, e vi accerto che vicino alla morte {33 [213]} non m'inquietava, quand'anche avessi dovuto morire, perchè la mia coscienza nulla di grave mi rimproverava. |
A221000036 |
Appunto tale riflesso mi fece quasi determinare di abiurare la dottrina che abbracciai del protestantesimo, e ritornare al cattolicismo, da cui mi sono sgraziatamente allontanato. |
A221000042 |
Per verità l'aveva anzi perduta del tutto la buona riputazione, poiché è vero che io ora sono accollo con gentilezza dai miei nuovi compagni, ma gli altri mi hanno tutti abbandonato. |
A221000043 |
Buon figlio! Quegli stessi riflessi, che vi trattengono, sono quelli medesimi, che secondo me devono farvi piu presto risolvere di ritornar alla Chiesa. |
A221000045 |
Molti? No; pochi, anzi pochissimi, e per poco tempo, e questi tutti indegni di esser considerati; e per queste teste leggiere volete voi tralasciare di rimettervi sulla buona strada? E continuando voi sulla strada della perdizione sino alla morte, forse che essi andranno poi a liberarvi dall'inferno? E poi non sapete, che chi arrossisce di comparir cristiano, e confessar Gesù Cristo avanti gli uomini, sarà da lui rigettato, e arrossirà di riconoscerlo dinanzi al suo celeste Padre? Eh! che le dicerie del mondo guasto e corrotto sono uno spauracchio da non farne caso più che dei latrati di un cane, il quale, stanco di abbaiare, tace. |
A221000052 |
Per ora è impossibile, poiché, come ben sapete, io sono aggiustato da garzone in quel negozio mercantile, in cui vari vi sono che professano la setta dei Valdesi, e questo aggiustamento è ancora durevole per un anno intiero, dopo il quale appunto intendo di ritirarmene, e recarmi altrove, ove non siano tali compagnie, ed allora potrò liberamente rinunziare a tutto, e pensare a me.... |
A221000064 |
In que'tempi il processo di due uomini, di cui uno fa abiurare il maomettismo all'altro, è ben presto fatto: sono impalati ambidue senz'altra formalità. |