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3. Scopo di questa associazione.
Le forze deboli se sono riunite diventano più forti; Vis unita fortior, dice Iddio. Una sola cordicella si pub rompere con facilità, ma collegandone più insieme si forma una robusta fune, che assai difficilmente si spezza; Funiculus triplex difficile rumpitur. Così fanno gli uomini del secolo per riuscire nei loro affari temporali, e per assicurarsi il buon successo de' loro progetti. Così pure dobbiamo far noi Cristiani: Uniti, siccome facevano i primi cristiani, in un cuor solo, ed in un'anima sola per riuscire nell'importante affare, nel grande progetto della eterna salvezza dell'anima nostra. É questo il fine della Associazione Salesiana.
Fine pertanto di questa Associazione si è di proporre alle persone che vivono nel secolo un tenore di vita; il quale in certo modo si avvicini {1 [403]} a quello di chi vivo di fatto in Congregazione religiosa, e ciò a fine di godere almeno in parte quella pace che invano si cerca nel mondo. Molti andrebbero volentieri a chiudersi in un chiostro: ma chi per età, chi per sanità o condizione, moltissimi per diffetto d'oppurtunità o di vocazione ne sono assolutamente impediti. Costoro anche in mezzo alle loro ordinarie occupazioni, in seno alle proprie famiglie possono vivere in modo da' essere utili al prossimo ed a se stessi quasi fossero in religiosa comunità. Laonde l'Associazione Salesiana si può chiamare una specie di terz'ordine degli antichi con questa diversità, che in quelli si proponeva la perfezione cristiana nell'esercizio della pietà: qui si ha per fine principale la vita attiva specialmente in favore della gioventù pericolante.
Ad ogni associato si presenta la stessa messe che forma lo scopo della Congregazione Salesiana.
1° Primo uffizio degli associati è la carità verso i fanciulli pericolanti. Raccoglierli, istruirli nella fede, consigliarli nei pericoli o condurli dove possano essere istruiti, sono cose in cui si invita ogni associato ad esercitare il suo zelo Chi non potesse compiere queste {2 [404]} cose per se, pub farle per mezzo di altri, come sarebbe consigliare un parente, un amico a prestar queste opere; oppure fare preghiere o somministrar mezzi materiali dove ne fosse mestieri. F pure ufficio dell'Associazione il promuovere novene, tridui, esercizi spirituali e catechismi soprattutto in que' luoghi dove si manca di mezzi materiali o morali.
2° Siccome in questi tempi si fa gravemente sentire la penuria di vocazioni allo stato ecclesiastico, così ognuno prenderà cura speciale di que' giovanetti, che per moralità ed attitudine allo studio dessero qualche indizio di esserne chiamati, giovandoli con buoni consigli, coll'indirizzarli a quelle scuole, a quei collegi, in cui sarebbero coltivati e diretti a questo scopo.
3° Opporre la buona stampa alla stampa irreligiosa adoperandosi di propagare buoni libri, pagelle, foglietti, stampati di qualunque genere in que' luoghi e fra quelle persone cui paia prudente farne proposta.
1° Chiunque ha compiuto sedici anni può farsi ascrivere in questa Associazione, purchè si conformi alle regole in essa proposte. {3 [405]}
2° Il Superiore della Congregazione Salesiana è pure il Superiore di quest'Associazione.
3° I direttori di ogni casa della Congregazione sono autorizzati ad ascrivere gli associati, trasmettendo di poi nome, cognome e dimora al superiore, perchè noti ogni cosa nel comune registro.
4° Ne' paesi o città dove non esiste alcuna di queste case, e dove gli associati giungono a dieci, sarà stabilito un capo col nome di Decurione. Dieci Decurioni possono avere un capo, che si chiamerà Prefetto dell'Associazione.
Prefetto e Decurione saranno preferibilmente scelti nella persona del paroco o di qualche esemplare Ecclesiastico. Essi corrisponderanno direttamente col Superiore. Dove gli associati fossero meno di dieci corrisponderanno col Direttore della casa più vicina o direttamente col Superiore.
5° Ogni Decurione comunicherà co' suoi dieci; ogni Prefetto co' suoi cento soci; ma ogni Associato, occorrendo, può indirizzarsi al medesimo Superiore ed esporgli quelle cose, che giudica doversi prendere in considerazione pel vantaggio del prossimo e segnatamente la gioventù.
6° Sul termine di ogni anno il Superiore comunicherà a' soci le opere, che nel corso dell'anno seguente sembrano doversi di preferenza promuovere e nel tempo stesso darà {4 [406]} notizia di tutti quelli che nell'anno trascorso fossero stati chiamati alla vita eterna e li raccomanderà alle comuni preghiere.
1° I soci non sono tenuti ad alcuna annualità pecuniaria; sono solamente invitati a fare un'offerta per sostenere le opere promosso dall'Associazione. Queste offerte si possono consegnare ai Decurioni, ai Prefetti, ai Direttori, oppure direttamente al Superiore.
1° Gli Associati possono lucrare molte indulgenze, di cui sarà mandato a ciascuno l'opportuno elenco.
2° Parteciperanno di tutte le Messe, Indulgenze, preghiere, novene. tridui, esercizi spirituali, delle prediche, dei catechismi e di tutte le opere di carità, che i Salesiani compieranno nel Sacro Ministero, e specialmente della Messa e delle preghiere, che ogni giorno, mattino e sera si fanno nella chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino per invocare le benedizioni del Cielo sopra gli Associati e sopra le loro famiglie. {5 [407]}
3° Il giorno dopo la festa di s. Francesco di Sales tutti i sacerdoti della Congregazione e dell'Associazione celebreranno la S. Messa poi Confratelli defunti. Quelli che non sono sacerdoti procureranno di fare la s. Comunione e recitare la terza parte del Rosario con altre preghiere.
4° Quando un Confratello cadesse ammalato, se ne dia tosto avviso al Superiore, affinchè siano fatte per lui particolari preghiere. Lo stesso facciasi pel caso di morte di qualche Associato.
1° Agli Associati Salesiani non è prescritta alcuna penitenza esteriore, ma loro si raccomanda la modestia negli abiti, la frugalità della mensa, la semplicità del suppellettile domestico, la castigatezza nei discorsi e l'esattezza nei doveri del proprio stato.
2° Sono consigliati di fare ogni anno almeno alcuni giorni di Esercizi Spirituali. L'ultimo giorno di ciascun mese, od altro giorno di maggior comodità, si farà l' esercizio della buona morte, confessandosi e comunicandosi come di fatto fosse l'ultimo della vita.
3° I laici reciteranno ogni giorno un Pater, Ave a s. Francesco di Sales poi bisogni di {6 [408]} Santa Chiesa. I sacerdoti ed ognuno che reciti l'Ufficio della Madonna, ó le ore Canoniche sono dispensati da questa preghiera, purchè nella recita del loro Uffizio aggiungano a quest'uopo speciale intenzione.
4° Procurino di accostarsi colla maggior frequenza ai Santi Sacramenti della Confessione e della Comunione.
5° Per togliere ogni dubbio di coscienza si dichiara che le Regole di quest' Associazione non obbligano sotto pena di colpa nè mortale nè veniale se non in quelle cose che fossero in questo senso comandato o proibite dai precetti di Dio o di Santa Madre Chiesa. Se ne raccomanda però l'osservanza pei molti vantaggi spirituali che ognuno si può procacciare e che formano l'oggetto di questa Associazione.
di ____________________________________
abitante in ____________________________
Il Sottoscritto ha letto le regole dell'Associazione Salesiana e di buon grado alla medesima si ascrive sia pel bene {7 [409]} dell'anima propria, sia per associarsi ad altri a fine di procurare al prossimo que' vantaggi spirituali e temporali, che sono compatibili colla sua condizione.
Torino[1] il del mese di 187
NOME COGNOME
Torino, 1874 – Tip. dell’Orat. di s. Franc. di Sales {8 [410]}
{1 [411]} {2 [412]}