PER VITTORIO
MARCHALE
TORINO.
TIP. DELL'ORAT. DI
S. FRANC. DI SALES
1866 {61 [145]}
PROPRIETA' DELL'EDITORE
{62 [146]}
[è
premesso alle opere ristampate solo parzialmente; è premesso agli scritti
attribuiti o attribuibili a Don Bosco]
INDEX
Viva Maria Ausiliatrice! 2
Indice. 3
Mi faccio animo a publicare la seguente relazione di guarigione straordinaria, direi quasi miracolosa, che io ottenni ad intercessione di Maria Ausiliatrice. Da nove mesi travagliato da un malore che aveva aspetto di ossificazione cancrenosa, io giaceva in un letto consumato dal morbo e da acuti dolori. Una parte del capo e la guancia sinistra era venuta preda del morbo vorace. Medicine d'ogni genere, valenti medici in particolare ed in consulto erano stati da me richiesti, ma tutto inutilmente. La cosa in cui i periti dell'arte si accordavano {63 [147]} era questa: se il male veniva in suppurazione, locchè già si riconosceva inevitabile, sarei morto istantaneamente, altrimenti avrei dovuto fra breve egualmente soccombere alla violenza del male. Pertanto, in mezzo ai dolori ed alla tristezza, io vedeva la morte che a grandi passi mi si andava ogni giorno avvicinando senza speranza di farle ritardare l'arrivo fatale.
In quel tempo per tratto di bontà il sacerdote D. Bosco venne a visitarmi, e dopo aver intesa la narrazione della malattia mi disse che alcuni si erano raccomandati a MARIA AUSILIATRICE ed ed avevano ottenuti non ordinarii favori, e mi suggerì di fare una novena a questa Madre celeste; e se da Maria otterrà la guarigione, mi diceva, porterà poi qualche oblazione per continuare i lavori della chiesa posta in costruzione in Valdocco, appunto sotto il nome di Maria Ausiliatrice. Non avendo pin speranza nei mezzi umani, di buon grado mi appigliai a quel soggerimento, e per nove giorni la mia famiglia, {64 [148]} amici ed io, per quanto il male me lo permetteva, pregavamo all'uopo di disporre in mio pro' per intercessione della B. V. la clemenza divina.
L'ultimo giorno della novena il prelodato sacerdote si compiacque di rinnovarmi la sua visita sempre confortandomi nella speranza di Maria SS., e prima di lasciarmi dopo breve preghiera mi die' la benedizione e mi soggiunse che al domani avrebbe celebrata la messa per me.
All' indomani alle sette ed un quarto del mattino si cominciò la messa, da quanto mi venne narrato, e noi pregavamo in famiglia, ed alle sette e mezzo mi sento un' esacerbazione del male, e mentre lo spasimo mi faceva temere funeste conseguenze, mi accorgo che comincia una violenta suppurazione. Il miglioramento comincia subito sensibile ed è perseverante. L'allegrezza si spande per tutta la famiglia, ed in breve, potrei dire istantaneamente, mi trovai perfettamente guarito da un malore che a detta dei medici era {65 [149]} incurabile e qualora anche si fosse trovato metodo di cura, avrebbe richiesti mesi ed anni di dolorosa e difficile convalescenza.
Ora io non solamente sono perfettamente guarito, ma godo di ano stato di salute tale che anche prima della mia malattia non godeva. Questo favore lo riconosco da Dio, ottenuto dall'augusta sua Madre sotto il titolo di MARIA AUSILIATRICE.
La prima cosa che feci fu di ringraziare Iddio di un così segnalato favore, e tosto andai a compiere la mia promessa con una oblazione per il novello tempio che maestoso si va elevando in questa città nella regione di Valdocco.
Quale omaggio alla verità desidero che la presente relazione sia letta o publicata nel modo che sembrerà tornare a maggior gloria di Dio e ad onore della Beata Vergine Maria.
Torino, il 29 marzo 1866.
MORELLI GIUSEPPE. {66 [150]} {67 [151]}
[…]
Solo ai rei portando guerra
E allo stranio predator,
Stretti intorno a quel vessillo
Che ci mostra il Redentor.
Con
approvazione Ecclesiastica.
Una parola da
amico all'esercito .
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Appendice -
Giovanni Sobieschi .
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Viva Maria
Ausiliatrice! .
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Poesie - Canti
pei Militari
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