TORINO
TIP. G. B. PARAVIA
E COMP.
1862. {75 [305]}
[è
premesso alle opere ristampate solo parzialmente; è premesso agli scritti
attribuiti o attribuibili a Don Bosco]
INDEX
Appendice 2
Ricordi 2
Indice 3
1. Procurate di
vincere quella illusione, che a tutti i giovanetti suol fare la vostra età, di
pensar sempre cioè: che avete ancora da campar molto. Questo è troppo
incerto, miei cari figlioli, quando invece è certo e sicuro che dovete morire,
e che, se morite male, siete perduti per sempre. Siate dunque più solleciti di
prepararvi alla morte col tenervi in grazia di Dio, che di qualunque altra
cosa.
2. Se fate qualche
poco di bene, il demonio e la vostra accidia vi diranno che è troppo e forse il
mondo vi taccierà di bigottismo e di scrupolosità; ma voi pensate che in morte
vi parrà troppo poco e troppo mal fatto, e vedrete allora come foste ingannati.
Sforzatevi di conoscerlo ora.
3. Una delle cose,
cui dovrebbero sempre pensare e studiare i giovinetti, si è la {76 [306]} elezione
dello stato. Per loro disgrazia vi pensano poco, e perciò la più parte la
sbagliano, si fanno infelici in vita, e si mettono a gran rischio di essere
infelici per tutta la eternità. Voi pensateci molto, e pregate sempre perchè
Dio vi illumini e non la sbaglierete.
4. Due cose vi sono
che non si combattono e non si vincono mai troppo, la nostra carne e gli umani
rispetti. Beati voi se vi assueferete a combatterli ed a vincerli nella tenera
età!
5. Un poco di
ricreazione non sarebbe cattiva, ma è difficile farne la scelta e poi
moderarsi. Fale dunque così: le vostre ricreazioni e tutti i vostri
divertimenti fateli sempre approvare dal vostro confessore, ed anche di questi
non ve ne saziate mai; e quando ve ne asterrete per vincervi, sappiate che
avete fatto una gran vincita e un bel guadagno.
6. Fintantochè non
andiate volentieri a confessarvi ed a comunicarvi, e finchè non vi piacciano i
libri divoti e i divoti compagni, non crediate di avere ancora una sincera
divozione.
7. Quel giovinetto,
che non è ancora capace a sopportare una ingiuria senza farne {77 [307]} vendetta,
e che non sa tollerare le riprensioni, anche ingiuste, de' suoi superiori,
massime de' suoi genitori, è ancora troppo indietro nella virtù.
8. Ogni veleno è
meno fatale alla gioventù dei libri cattivi. A' giorni nostri sono tanto più da
temersi, quanto sono più frequenti o più mascherati di religione. Se vi è cara
la fede, se vi è cara l'anima, non ne leggete, se prima non vi sono approvati
dal confessore o da altre persone di conosciuta dottrina e di distinta pietà;
ma distinta e conosciuta, capitelo bene.
9. Finchè non
temete e non schivate le cattive compagnie, non solo dovete credervi in
pericolo e grande; ma temete di esser cattivi voi pure.
10. Gli amici ed i
compagni sceglieteli sempre fra i buoni ben conosciuti, e tra questi i
migliori; ed anche nei migliori imitate il buono e l'ottimo, e schivatene i
difetti, perchè tutti ne abbiamo.
11. Nel vostro fare
non siate ostinati, ma nemmeno siate incostanti. Ho sempre veduto che gli
incostanti, che facilmente variano risoluzione senza gravi motivi che li
determinino, fanno cattiva riuscita in tutto. {78 [308]}
12. Una delle più
grandi pazzie d'un cristiano si è quella di aspettar sempre a mettersi sulla
buona strada, dicendo poi, poi, quasi fosse sicuro del tempo avvenire e come se
poco importasse il farlo presto e mettersi in sicuro. Siate dunque voi saggi ed
ordinatevi subito come se foste certi che poi non lo farete più. Confessarvi
ogni quindici giorni al più tardi; un poco di meditazione e di lezione
spirituale tutti i giorni; l'esame della coscienza tutte le sere; la visita al
Santissimo Sacramento e alla Madonna; la congregazione; la protesta della buona
morte; ma soprattutto una grande, una tenera, verace e costante devozione a
Maria Santissima. Oh! se sapeste che importa mai questa devozione, non la
cambiereste con tutto l'oro del mondo! Abbiatela, e spero che direte un giorno:
Venerunt omnia mihi bona pariter cum illa.
Approvato dalla Revisione Ecclesiastica. {79 [309]}
Cap I Il
disordine in famiglia
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pag 3
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Cap II Felice
incontro e savio consiglio
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9
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Cap III Ireneo e
l'educazione
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14
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Cap IV La scuola
de' fanciulli cristiani
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18
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Cap V Il buon
esempio e il padre
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23
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Cap VI La chiesa
della parrocchia
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31
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Cap VII Giannina,
o l'osteria
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37
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Cap VIII
L'infaticabile e i figli ingrati
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67
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Cap IX La prima
comunione
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51
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Cap X L’abbandono
della casa paterna
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58
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Cap XI La fedeltà
ai doveri di religione
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68
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Appendice -
Ricordi
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76 {80 [310]}
{81 [311]} {82 [312]}
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