Parola «Nostri» [ Frequenza = 1521 ]

don bosco-ai contadini.html
  A001000005 

 Ringraziamo pertanto, e ne proviamo un vero bisogno di pubblicamente testimoniare la nostra riconoscenza ai Rev.mi Prelati, i quali si degnarono accordarci la loro protezione; ai degni ecclesiastici nostri confratelli, i quali con noi cooperarono; ed alle anime nobili e generose che sostennero quest'opera colla loro associazione.

  A001000006 

 Che se giungeremo coi nostri sforzi solo ad arrostare l'immoralità, la corruzione dello spirito e del cuore, che con tanto impegno, con tanti mezzi si tenta vie maggiormente disseminare nella nostra povera patria, specialmente nei villaggi tra le persone rozze ed ignoranti, noi saremo stati gli stromenti con cui Iddio avrà operato un gran bene, del quale darà il merito a noi ed a tutti quelli che con noi si adoperano alla difesa della Fede Cattolica, e alla diffusione dei principii di cristiana virtù.

  A001000007 

 mo suo Segretario di Stato Cardinale Antonelli, nella lettera che abbiam pubblicato in {5 [43]} fronte al fascicolo 20-21, infuse ne! nostro animo nuovo coraggio, e portiamo fiducia che la benedizione dell'Augusto Pio IX avrà eziandio incoraggiato i benemeriti nostri cooperatori a proseguire con lieto animo a prestarci quel soccorso, di cui ci furono cortesi pel passato, e che noi nuovamente e caldamente imploriamo.

  A001000009 

 Iddio benedirà le nostre fatiche, darà il necessario incremento alle nostre opere, ed avremo la consolazione un giorno di vedere i nostri nemici, i nemici della Fede Cattolica e della Società, o convinti dei loro errori, delle loro utopie convertirsi e unirsi a noi; o scornati e confusi ravvolgersi nel fango della loro sconfitta, incapaci di più nuocere.


don bosco-angelina.html
  A002000001 

 Dai {3 [173]} racconti particolari e più positivamente da quel manoscritto ho raccolto quanto mi parve più curioso, più ameno e più importante pei nostri lettori.

  A002000013 

 Dopo la sepoltura Pietro in faccia a tutti quei di casa disse commosso: Abbiamo toccata una vera disgrazia nella perdita della nostra Manetta, (è questo il nome della virtuosa fantesca); ora preghiamo Iddio che {9 [179]} ce ne faccia trovare un'altra, che sia per noi un novello angelo tutelare pei nostri cari fanciulli.

  A002000072 

 Fatevi coraggio, disse ad Angelina, mi sembra che siate capace di lavorare, ed il vostro contegno mi persuade che {20 [190]} non siate donna di mal fare, perciò vi terremo in casa nostra; e se l'aspettazione non andrà fallita, chi sa che voi non possiate compiere l'educazione dei nostri ragazzi, che la nostra Manetta ha dovuto interrompere per volare al cielo?.

  A002000096 

 Esso deputò l'apostolo Pietro a capo di questa Chiesa; a san Pietro succedettero gli altri Vicari di G. C. fino ai nostri giorni.

  A002000113 

 Con questo mezzo le educande si rendevano famigliari i vocaboli delle cose domestiche con molto vantaggio della lingua e con soddisfazione dei nostri parenti.


don bosco-angelina [v.13].html
  A003000016 

 Ora se Dio avesse detto di perdonarci i nostri peccati solamente col battesimo, e non più quelli che per disgrazia si sarebbero commessi dopo aver ricevuto questo sacramento, oh quanti cristiani certo se ne andrebbero alla perdizione! Ma Iddio, conoscendo la nostra grande miseria, stabilì un altro sacramento con cui ci sono rimessi i peccati commessi dopo il battesimo.


don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000058 

 Un gran numero dei nostri fratelli soldati muoiono, famiglie e città intere son ridotte alla miseria; e se non ci rivolgiamo a Dio, non è finito.

  A004000062 

 «Preghiamo pei nostri poveri soldati, preghiamo per tante madri desolate {29 [429]} per la perdita dei loro figliuoli, consacriamo noi stessi alla nostra buona Madre celeste: preghiamo per questi ciechi, che non vedono che è la mano di Dio, che ora percuote la Francia.

  A004000173 

 Perciò, questo {82 [482]} cessato, il divoto e grato popolo Sorianese volle si recasse in processione nelle ore pomeridiane quel portentoso simulacro, siccome prima delle luttuose vicende, che afflissero l'Italia, costumavasi dai nostri religiosi custodi del Santuario.


don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000052 

 Di fatto Noi, sotto alla sua protezione, nutriamo fiducia, che protetti dalla divina provvidenza, saremo liberati dai mali soprastanti, e che incolumi riusciremo da' nostri nemici.

  A009000084 

 Pontificatus Nostri anno vigesimotertio.

  A009000185 

 Eterno Padre, vi offeriamo il sangue preziosissimo di Gesù sparso per noi con tanto amore e dolore dalla piaga della sua mano destra, e per li meriti e virtù di Esso, supplichiamo la divina vostra Maestà di concederci la santa benedizione, affinchè in virtù di essa possiamo essere difesi dai nostri nemici, ed essere liberati da tutti i mali, dicendo: Benedictio Dei Omnipotentis, Patris, et Filii, et Spiritus Sancti descendat super nos, et maneat semper.

  A009000246 

 Date, o Signore, la pace ai nostri giorni, perchè non vi è altri che per noi combatta se non voi, nostro Dio.

  A009000249 

 Signore, mio Dio, da cui vengono a noi i santi desiderii, i retti consigli, e le giuste operazioni: date ai vostri servi quella pace, che non può dare il mondo, acciocchè i nostri cuori siano tutti dediti ai vostri comandamenti, e tolto il timor dei nemici, i nostri giorni siano per vostra protezione quieti e tranquilli.

  A009000260 

 E chi può mai misurare l'ingiuria che la colpa fa al Sommo Iddio, e la malizia del peccato? Chi può mai penetrare i profondissimi eterni segreti, e sapere quanto la giustizia divina esiga da noi in questa vita per soddisfare i nostri debiti; oppure ci tocchi rimanere nelle pene del Purgatorio? Ad abbreviare il tempo che ci toccherebbe a rimanere nel Purgatorio, e ad abbreviare la penitenza che dovremmo fare nella vita presente, tendono i tesori delle sante Indulgenze.

  A009000261 

 Le Indulgenze adunque sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri peccati, il che si fa per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa.

  A009000272 

 L'Indulgenza plenaria è quella, per la quale ci viene rimessa tutta la pena di cui pei nostri peccati siamo debitori con Dio.


don bosco-avvisi ai cattolici.html
  A011000007 

 A S. Pietro succedettero altri Sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni.


don bosco-biografia del giovane mazzarello giuseppe.html
  A012000008 

 Quindi passava in rivista le nostre mani per vedere se ci eravamo lavati, e visitava ad uno per uno tutti i letti; se non erano fatti bene, o se i nostri vestiti erano trascurati, una sgridatina non mancava.


don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html
  A013000002 

 Tra i nostri giovani e parecchi distinti personaggi amici o ammiratori del Defunto la chiesa era piena di gente.

  A013000018 

 Mio caro amico, egli ripigliò, gli spettacoli dei preti sono le funzioni di chiesa; quanto più esse sono divotamente celebrate, tanto più grati ci riescono i nostri spettacoli.

  A013000070 

 L'abbiamo già fatte, gli risposi, e continueremo a pregare; ma ho detto ai nostri giovani che voi sareste, poi venuto un giorno festivo a darci la benedizione col SS. Sacramento.

  A013000070 

 Mi disse un giorno di ordinare speciali preghiere in casa fra i {38 [388]} nostri giovani.

  A013000074 

 Una persona di grave autorità e che frequentò D. Caffasso nel corso della vita, lo visitò più volte nel corso della malattia, dopo averne esaminato attentamente il contegno, quanto diceva e faceva, proferì questo franco giudizio: {40 [390]} Egli, D. Caffasso, non ha bisogno dei nostri suggerimenti; egli è in diretta comunicazione con Dio, egli si trattiene in familiari colloquii colla madre del Salvatore, col suo Angelo Custode e con San Giuseppe.

  A013000089 

 Chi scrive visitò quel sepolcro, e tornò a sentire che il cristiano cimitero sempre eloquente maestro a chi lo perlustra collo spirito della fede e colla preghiera della religione, diviene un luogo indispensabile al cuore, quando tra quelle tombe dimorino le ceneri dei nostri diletti benefattori.

  A013000193 

 O Signore, vi si fanno tante offese ai nostri giorni, si oltraggia cotanto il vostro onore, ed io avrò cuore di starmene tranquillo e quieto? no, mio Dio, sarebbe questo un torto troppo grande alla bontà vostra, allo stato mio.

  A013000193 

 Questa grazia io chiedo non solo a me, ma a tutti i vostri ministri qui in terra, fate che in questi tempi di peccato in cui ci troviamo, siano come tanti argini ai vizi, che inondano, e che d'accordo cerchiamo non le cose nostre, i nostri comodi, i vantaggi nostri, ma cerchiano soltanto la pura vostra gloria, il vostro puro onore, sicchè un giorno accompagnali da un gran corteggio d'anime da noi salvate possiamo trovarci in compagnia vostra in Paradiso.


don bosco-biografie. confratelli chiamati da dio alla vita eterna nell-anno 1880.html
  A014000014 

 Assistito da varii nostri confratelli che si davano la muta per alleggerigli il dolore di quei momenti egli spirava l'anima nell'ottava del Corpus Domini, nell'età appena di 32 anni.


don bosco-biografie 1881.html
  A015000001 

 Nell'anno 1881, il Signore ha voluto chiamare a sè non pochi dei nostri confratelli sia ecclesiastici, sia laici coadiutori; ed io ho da comunicarvi alcuni cenni biografici, affinchè vi servano come di stimolo ad imitarli, e d'eccitamento a seguirne le orme perchè ne abbiate incoraggiamento ad affrontare con gaudio nel Signore l'arrivo della morte, quando piaccia a Dio di chiamare anche noi, forse più presto ancora di quanto possiamo aspettarlo.

  A015000061 

 Sul finire del medesimo anno, fatti i voti perpetui della nostra Congregazione, si univa alla seconda spedizione dei nostri missionarii diretti alla Republica Argentina, per servirli in qualità d'inserviente coadiutore.


don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html
  A016000001 

 L'usanza di pubblicare ogni anno le biografie dei nostri cari confratelli defunti si è interrotta l'anno scorso per varie circostanze non potute allora superare.

  A016000001 

 Spero in altro fascicolo, che uscirà fra non molto tempo, presentandovi quelle dei defunti in questo medesimo anno, compire anche quelle che ancora mancano degli anni passati; anzi è mia ferma volontà di far redigere anche le biografie dei primi nostri confratelli, defunti quando non avevamo ancora la bella usanza di redigerle anno per anno e di presentarvele poco alla volta.

  A016000003 

 Anche impariamo a rassegnarci facilmente quando vediamo qualcuno dei nostri confratelli chiamato da Dio all'eternità, specialmente quando fosse, come molte volte avviene, dei migliori: pensiamo che il Signore ce li toglie dalla vita corporea per darceli quali esemplari in terra perchè conoscendo meglio le loro virtù, che essi vivendo, per umiltà tenevano celate, ci servano a guida del nostro operare; e per darceli ancora protettori in cielo nei difficili tempi e nelle difficili prove per cui passa la nostra Congregazione.

  A016000005 

 Noi non esitiamo ad asserire che il chierico Giovanni Arata, decesso in Lanzo il giorno 3 Febbraio 1878, fu uno di questi modelli mandati da Dio nei nostri collegi e nella nostra Congregazione perchè, santificando sè, servisse di buon esempio agli altri.

  A016000055 

 Anche a questo fine rinunziò di recarsi alla casa paterna a passar le vacanze, ma le voleva passare {28 [36]} nell'orto chiuso, come chiamava i nostri collegi: poichè, diceva, se all'aperto l'uccello gode maggior liberta, è pur vero che è in maggior pericolo d'essere preda del nibbio o dello sparviero.

  A016000078 

 Arata a porre tutta la nostra fiducia nel possente patrocinio di Maria V. e a volerci a tutti i costi emendare dai nostri difetti.

  A016000082 

 Il progetto piacque, ed ecco dopo poco tempo il nostro Giuseppe venir annoverato fra gli alunni nostri di Torino.

  A016000087 

 Che importa se la nostra vita vien troncata anzi tempo? Purchè i giorni nostri possano chiamarsi, con l'espressione scritturale, dies pleni, giorni pieni di opere buone; e poi stiamo tranquilli che anche morendo giovani avremo un premio in paradiso quale solo si dà ai provetti.

  A016000098 

 Intanto preghiamo che dal cielo, dove abbiamo sicura speranza che ora si trovi la sua bell'anima, pensi a noi, e ci ottenga dal Signore di poterlo un giorno raggiungere e rivedere in quella patria, ove già tanti altri buoni nostri Confratelli sen volarono e ci attendono ansiosi.

  A016000140 

 Era ascritto alle varie piccole compagnie in vigore nei nostri collegi e godeva nel prendere parte al piccolo clero facendo così corona in veste e cotta a Gesù nelle Sacre funzioni.

  A016000188 

 Accolga dunque i nostri più felici auguri, perchè il Signore ce la conservi ancora ad plurimos annos, e spanda copiosa la sua paterna benedizione sopra i suoi affezionati figli della casa di Alassio, e mi creda quale mi dico.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000001 

 Nell'anno 1882, il Signore ha voluto chiamare a sè alcuni dei nostri confratelli; ed io ho da comunicarvi brevi cenni biografici, affinchè vi servano come di stimolo ad imitarli, e d'eccitamento a seguirne le orme perchè ne abbiate incoraggiamento ad affrontare con gaudio nel Signore l'arrivo della morte, quando piaccia a Dio di chiamare anche noi, forse più presto ancora di quanto possiamo aspettarlo.

  A017000030 

 I nostri vicini convengono tutti con noi che questa guarigione è un vero miracolo.

  A017000040 

 Tra le persone, che all'altare egli non dimenticava mai di raccomandar al Signore oltre i parenti, erano i nostri Missionarii dell'America, dei quali ammirava ed invidiava lo zelo.

  A017000076 

 Imitiamolo nel distacco dalle ricchezze, dagli agi, dagli onori di questo mondo; imitiamolo nella carità verso il prossimo, specialmente verso i giovanetti più bisognosi di morale e religiosa istruzione; imitiamolo nell'occupare saggiamente il tempo adempiendo con puntualità quegli uffizi, che Iddio ci affida per mezzo dei nostri Superiori, ed in fine abbiamo pure ognor presente questa importantissima massima: - Il piacere di morire senza pena vale la pena di vivere senza piacere.


don bosco-breve notizia sullo scopo della pia societa salesiana e dei suoi cooperatori.html
  A020000018 

 Dio benedica tutti i nostri benemeriti Cooperatori, loro parenti, loro amici e tutti quelli, che ci vengono in aiuto colla loro carità.


don bosco-breve ragguaglio.html
  A021000010 

 Cionondimeno desiderosi di dare un segno di stima e di filiale venerazione verso il Capo della Cattolica Religione, verso il comun nostro Padre il successore di S. Pietro, il Vicario di Gesù Cristo abbiamo fatto i nostri sforzi: abbiamo unito l'obolo del povero.

  A021000048 

 Voi intanto, illustrissimi Signori, se in qualche modo potete far giungere questi nostri sentimenti al supremo nostro Gerarca vi saremmo sempre mai riconoscenti dinanzi a Dio dinanzi agli uomini {19 [111]} rendendovi grazie le più cordiali e perenni.».


don bosco-brevi biografie dei confratelli salesiani [1876].html
  A022000002 

 Sebbene non siano vite di Santi riconosciuti come tali dalla Chiesa, tuttavia si troveranno tratti particolari della bontà che Dio esercita verso gli uomini anche ai {3 [169]} tempi nostri si scorgerà l'esercizio delle virtù cristiane nella vita di famiglia, i mezzi di preservarsi dalla corruzione del secolo, e le vie per cui il Signore chiama le anime a consacrarsi a Lui; mentre per altra parte si potrà pur rilevare quali grazie e benedizioni voglia il Signore largire a chi corrispondendo alle sue chiamate consacrasi coraggiosamente al suo servizio.

  A022000055 

 Oh! voglia il cielo che con una simile morte possiamo terminare ancor noi i nostri giorni in pace!.


don bosco-capitolo generale della congregazione salesiana da convocarsi in lanzo nel prossimo settembre.html
  A023000003 

 Dobbiamo avere grande cura della sanità nostra e di quella dei nostri confratelli.

  A023000011 

 Per regola generale i libri di testo siano scritti o corretti dai nostri soci o da persone notoriamente conosciute per onesta e religione.

  A023000077 

 Si procuri però che i nostri chierici emancipandosi dalla Congregazione non vadano in famiglia coll'abito chiericale.

  A023000080 

 3° Tuttavia per quanto è possibile non si vada nè in patria, nè presso ai parenti od amici, neppur alla casa dei parenti dei nostri allievi.


don bosco-catalogo degli oggetti posti in lotteria.html
  A025000009 

 Noi siamo intimamente persuasi che i nostri concittadini e le persone caritatevoli delle Provincie, alle quali pure si estende il benefizio degli Oratorii e della {3 [5]} casa, vorranno associarsi con noi e prendere non piccola parte, mandando oggetti destinati a servire di premio, e facendo acquisto di biglietti.


don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html
  A027000134 

 In questo mezzo tempo, il compagno gli disse: che era da doversi andar, eglino stessi, da' superiori, e così premunirsi da ulteriori sinistri, invocando, ed attestando la propria innocenza; ma Giuseppe a lui, con prudente non meno che avveduto consiglio: «Se noi ci farciamo da' superiori a trattar nostra causa, avranno allora gli avver sani nostri un argomento alle mani in pro loro, e noi più non potremo, come finora, affermare che giammai non furono per noi fatti de'rapporti a'superiori, a conto de'nostri compagni; e poi vi {129 [39]} è altro: che, scoprendosi la verità, i caporioni della trama ne avrebbero, certo, una punizione esemplare; il meglio è, che lasciamo ogni cosa in mano alla Providenza, e ricordiamoci in fine che Gesù Cristo ha patito qualcosa di più».

  A027000138 

 Nel che tutto, non saprebbesi ben definire quale meglio campeggiasse virtù, se la carità del prossimo suo, o veramente l'umiltà e la mansuetudine; virtù tutte e tre indispensabili da aversi, perchè nel tratto co' nostri simili si riesca in ogni circostanza conforme gli esempi del gran prototipo Gesù Cristo.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000214 

 Questa tregua fu un gran bene per questi nostri paesi tanto travagliati dalle guerre.

  A028000216 

 Siamo adunque gelosi di conservare il nostro posto in questa nave benedetta, che dal tempo degli Apostoli {160 [160]} sino ai giorni nostri sempre ha vinto, e non fu mai vinta, che sempre ha superato e trionfato delle tempeste, che contro le hanno suscitato i suoi nemici nel corso di oltre a diciotto secoli.

  A028000256 

 La vita dell'uomo è breve; i nostri giorni passano come un'ombra, come un'onda, come un lampo, cose tutte che più non ritornano.


don bosco-cenni storici sulla vita del chierico luigi comollo.html
  A029000073 

 Onde il Rettore del Seminario alcuni mesi sono, m' ebbe a dire che «il cangiamento di moralità avvenuto nei nostri Seminaristi alla morte del Comollo, continua ad essere tuttodi permanente.».


don bosco-cenni sulla vita del giovane luigi comollo [2a edizione].html
  A030000043 

 « Io desidererei che questo meraviglioso giovanetto serva di modello a tutti gli studiosi dei nostri tempi.

  A030000102 

 Credimi, i nostri peccati ne sono la cagione.

  A030000185 

 Onde il Rettore del Seminario poco tempo fa mi assicurò che « il cangiamento di moralità avvenuto nei nostri Seminaristi alla morte del Comollo continua ad essere tuttodì permanente.

  A030000208 

 Mentre però noi ammiriamo le virtuose azioni del Comollo, voglio che fermiamo i nostri pensieri su quella divina religione, che forma si bei modelli di virtù.


don bosco-cenno biografico sul giovanetto magone michele.html
  A031000002 

 Laonde mosso da queste dimande e dall'affetto che nutriva verso quel nostro comune amico, mosso anche dal pensiero che questo tenue lavoro sarebbe tornato dilettevole e nel tempo stesso utile alle anime vostre, mi sono determinato di appagarvi raccogliendo quanto di lui avvenne sotto ai nostri occhi per darvelo stampato in un libretto.

  A031000008 

 - Chi siete voi, che qui venite tra i nostri giuochi?.

  A031000174 

 - Bisogna andare con buona volontà e mettere in pratica gli avvisi che ci danne i nostri superiori prima di partire.

  A031000181 

 Ci recammo dal cav. Marco Gonella, il quale con bontà suole accogliere i nostri giovani tutte le volte che sono di andata o di ritorno da Castelnuovo di Asti.

  A031000189 

 Questi sentimenti di gratitudine dimostrò pure allora che il prevosto di Castelnuovo d'Asti invitò i nostri giovani a mangiare la polenta a casa sua.

  A031000190 

 Un giorno i nostri giovani erano andati a divertirsi nella vicina boscaglia.

  A031000192 

 Una sera mentre i nostri giovani erano già tutti a riposo, odo uno a piangere e sospirare.

  A031000283 

 III. Quanti fra quelli, che oggi agonizzano sono nostri amici, nostri benefattori, forse anche fratelli, e congiunti, forse anche complici di qualche nostro peccato, o testimonii di qualche nostro scandalo!.


don bosco-cenno istorico sulla congregazione di s. francesco di sales [1874].html
  A032000017 

 Fino allora le sacre ordinazioni si davano ai nostri soci da ciascun Vescovo secondo le regole generali de' sacri canoni, e ciascun Vescovo richiesto rimetteva volentieri alle nostre case il prete ordinato, perciocchè lo regalavano a quella casa, che inviava ogni anno parecchi cherici nel proprio seminario.

  A032000039 

 Dico pubblici esami, perché l'insegnamento pubblico e privato essendo regolato da pubbliche leggi, che escludono dall'insegnamento tutti quelli i quali non hanno un titolo legale, è forza che i nostri maestri debbansi munire di una patente o di un pubblico diploma.

  A032000041 

 Qualora poi ne sia mestieri, siamo assai bene aiutati da alcuni nostri allievi già fatti pubblici insegnanti, che molto di buon grado vengono a prestare l' opera loro ogni volta ne sono richiesti.

  A032000054 

 I nostri Cherici non di regola ordinaria ma quando si deve fare qualche prova, o vi è particolare bisogno sono occupati ad assistere nello studio, dove essi parimente possono studiare; sono occupati ad assistere nei dormitorii, {15 [245]} nella ricreazione, nel tempo di passeggio, di Chiesa e simili; ma ciò fanno soltanto in tempo libero senza che loro si impedisca nè la scuola nè lo studio.

  A032000056 

 Fino a tanto che non si potè fare diversamente, i nostri Cherici frequentarono le scuole del Seminario.

  A032000057 

 Ma siccome la facoltà delle dimissorie sarebbe stata inclusa nell'approvazione delle Costituzioni, e per allora trattavasi soltanto dell'approvazione {17 [247]} della società in genere e non delle Costituzioni, cosa fu preso il temperamento di concedere, non in forza delle Costituzioni, ma al superiore della Congregazione la facoltà delle dimissorie ad decennium a tutti quelli che entrati nei nostri collegi od ospizi prima dei quattordici anni a suo tempo avessero abbracciata la Congregazione.


don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html
  A034000108 

 Circa tre quarti dell' attuale Clero Torinese e degli insegnanti {43 [379]} ne' Seminari di quell'Arhidiocesi furono nostri allievi.

  A034000108 

 Ogni anno vi sono circa cento quindici de' nostri allievi che entrano nello stato ecclesiastico e che sono inviati ai Vescovi delle rispettive Diocesi.


don bosco-conversazioni.html
  A035000002 

 Noi perciò, non colla calunnia, non con ciance, o colla mala fede, che sono le armi ordinarie dei nostri nemici, ma col Vangelo e colla Storia alla mano proveremo fino all'evidenza che il bisogno della Confessione fu riconosciuto dagli stessi gentili; per ordine di Dio fu praticato dal popolo Ebreo; e che tal pratica venne dal Salvatore elevata alla dignità di Sacramento, e stabilita qual mezzo utile ad ogni cristiano e assolutamente necessario a tutti quelli che hanno peccato mortalmente dopo il Battesimo.

  A035000003 

 I protestanti vanno ripetendo che nei primi tempi della Chiesa non si è mai parlato di Confessione, perciò noi sempre colla storia alla mano faremo loro vedere, se pur non vogliono chiudere gli occhi, che la Confessione fu costantemente praticata nella Chiesa Cattolica da Gesù Cristo fino ai nostri giorni.

  A035000011 

 - Lasceremo andare le nostre mogli, disse un altro sempre in tuono di burla, ci andranno anche i nostri ragazzi, ma nè io, nè voi certamente non badiamo a tali minchionerie.

  A035000112 

 Come possono farsi queste cose senza la manifestazione del nostro interno? Come potrebbe {35 [179]} il confessore giudicare delle nostre azioni? Come potrebbe darci gli opportuni avvisi, se non gli facciamo conoscere i nostri bisogni?.

  A035000119 

 1a, I) che noi otterremo facilmente il perdono se confesseremo i nostri peccati.

  A035000179 

 Nel sesto secolo san Gioanni il Digiunatore, vescovo di Costantinopoli, ci ha lasciato {56 [200]} una formola d'interrogazione pei penitenti al tutto simile a quella che si legge nei nostri libri di divozione per l'esame di coscienza.

  A035000189 

 In que' tempi, miei cari amici, erano molti cristiani, come pur troppo ce ne sono ai giorni nostri, i quali trascuravano di confessarsi esponendosi così a pericolo di eterna dannazione.

  A035000208 

 Costoro debbono essere da noi compatiti nella loro ignoranza, quindi dobbiamo animarli ad istruirsi sopra una materia così importante, e se il tempo lo permette, far loro osservare come gli stessi gentili e pagani, e assai meglio gli ebrei ebbero sempre in uso la confessione, la quale fu da G. C. elevata alla dignità di Sacramento, praticata dai tempi degli Apostoli fino ai nostri giorni.

  A035000220 

 Ovidio dice esplicitamente: I nostri antenati hanno sempre creduto che per mezzo detta purgazione ossia confessione potevasi cancellare ogni peccato ed ogni cagione di male:.

  A035000222 

 Credebant nostri tollere posse senes.

  A035000237 

 Tuttavia gli Ebrei dei nostri {72 [216]} tempi conservano ancora una specie di confessione sebbene ridicola.

  A035000239 

 Gli Ebrei de' nostri tempi quando si accorgono di essere colpevoli di qualche delitto, pensano di riconciliarsi con Dio con una preghiera, confessandosi in un angolo della sinagoga o delle proprie case, esclusa la presenza del sacerdote.

  A035000366 

 Dappertutto ei mi mostrava forti e deboli, calpestanti e calpestati; dappertutto la necessità di odiare i nostri simili, o di amarli per generosa indulgenza e per compassione.

  A035000368 

 Nel fratello che parla, v'è una vita ed un'opportunità che sovente indarno si cercherebbero nei libri e nei nostri propri pensieri.».

  A035000407 

 Noi dobbiamo confessare tutti i nostri peccati.

  A035000414 

 Porgiamo ascolto alla coscienza, arrossiamo delle azioni che ci rimprovera, confessiamole per purificarci, e non cessiamo da questo santo lavacro sino alla fine dei nostri di.

  A035000414 

 Sì, pentirci dei nostri fatti! la nostra vita debb'essere tutta di pentimento e d'aspirazione ad emendarci.


don bosco-conversione di una valdese.html
  A036000001 

 Crediamo far cosa gradita ai nostri Lettori, riproducendo la Notificanza testè pubblicata dal Zelantissimo Vescovo di Biella.

  A036000003 

 Non sono che pochi giorni, dacché colla mia Pastorale per la corrente Quaresima tutti io eccitava per organo dei signori Parroci li miei amati Diocesani a ben guardarsi dalle insidie che ai nostri giorni tendonsi per ogni dove ai Cattolici, onde farli fuorviare dalla loro religione, unica vera, la religione dei loro padri, e già si avverarono pur troppo le mie apprensioni, o Venerandi Confratelli e Figli dilettissimi: L'inimicus homo, di cui parla il Vangelo, è comparso anche su di questo bel campo mistico di Dio, e s'affatica e cerca di seminarvi la zizzania.

  A036000014 

 E noi cattolici a nostra confusione dobbiamo dire, che se ci fosse più rispetto, maggior osservanza verso a quanto prescrive la Santa nostra Cattolica Religione, certamente i nostri nemici non avrebbero motivo a biasimarci, talvolta con ragione, e vituperare la stessa Cattolica Religione quasi ch'essa autentichi i nostri disordini; anzi troverebbersi costretti a venerarla, e rispettare chi la professa.

  A036000027 

 Qualora avvenga che uno dei nostri cada in qualche grave peccato, e che si sappia, (e notate bene che tutti mettono gran attenzione per farli segretamente); ma quando si sa che taluno abbia commesso qualche grave peccato, egli è obbligato di comparire colpevole in giorno festivo nel tempio pieno di gente.

  A036000036 

 I nostri confessori si lascerebbero piuttosto ammazzare che rivelare la più piccola cosa.

  A036000037 

 Se si facesse così tra di noi, io andrei molto spesso a confessarmi; ma la nostra confessione dà un peso insopportabile; talvolta cagiona risse e discordie; e sebbene i nostri pastori proibiscano di disprezzare i peccatori ravveduti, tuttavia avvi sempre qualche impertinente che getta in faccia i peccati sentiti nella pubblica confessione.

  A036000068 

 Perdonateci, signor curato, ma è vera confessione, perciocché i nostri pastori ci assolvono dai peccati, e ci lasciano andare alla comunione, quando stimano bene.

  A036000076 

 Se fosse vero quanto voi mi dite, a che dunque servirebbe quell'apparato straordinario, con cui i nostri pastori ricevono a penitenza quelli che commettono gravi peccati?.

  A036000081 

 Noi la riceviamo dai nostri Vescovi.

  A036000088 

 Che cosa è mai il nostro nome? Nulla... Se noi ci presentiamo in nostro nome, ciascuno potrà, anzi dovrà interrogarci: Chi siete voi? La mia autorità è uguale alla vostra; io sono, come voi, dotato di ragionamento, di coscienza e di esperienza; voi vi siete formata una religione; io mi farò la mia: i nostri diritti sono perfettamente eguali.

  A036000091 

 Ma, di grazia, non si potrebbe dire lo stesso dei nostri pastori? Non si possono eziandio mostrare i loro antecessori da noi fino agli Apostoli?.

  A036000095 

 Che i nostri pastori non siano preti è cosa facile a capirsi, perchè negandosi tra di noi la sacra ordinazione, è chiaro {22 [280]} che niuno può essere consacrato prete.

  A036000095 

 Ma i nostri pastori non potrebbero avere i loro antecessori sino agli Apostoli?.

  A036000304 

 Ma vorresti tu abbandonare la religione de'nostri vecchi?.

  A036000307 

 Mi ha risposto che quando si sapesse di certo che i nostri vecchi erano in una religione, che non poteva dar loro salute, si doveva immediatamente abbandonare per porsi in grado di poter salvare l'anima propria.

  A036000314 

 Dunque fecero male i nostri antenati ad abbandonare la religione cattolica, in cui furono creati? poiché voi ci avete più volte predicato, che i nostri antenati erano cattolici.

  A036000340 

 Supponi, mi diceva quel Curato, che nascano questioni religiose tra di voi, da chi sarebbero sciolte? Dai nostri pastori, io risposi.


don bosco-cooperatori salesiani [1877].html
  A038000009 

 Datum Romae apud S. Petrum sub Annulo Piscatoris die IX Maii MDCCCLXXVI. Pontificatus Nostri anno Trigesimo.


don bosco-corona dei sette dolori di maria.html
  A039000004 

 Carissimi fratelli e sorelle in Gesù Cristo, noi facciamo i nostri soliti esercizi meditando devotamente gli acerbissimi dolori che la B. V. Maria pati nella vita e morte del suo amato Figlio e nostro Divin Salvatore.

  A039000040 

 Si reciteranno tre Ave Maria in segno di profondo rispetto alle lagrime che sparse la Beata Vergine in tutti i suoi Dolori per impetrare per mezzo suo un simile pianto per i nostri peccati.

  A039000215 

 Ora noi dolenti e pentiti di aver cagionato tanti dolori al vostro Figlio e a voi tanta amarezza ci prostriamo a'vostri piedi e per tutte quelle pene che ci faceste la grazia di meditare, concedeteci questo favore: che la memoria delle medesime resti sempre vivamente impressa nella nostra mente, che si consumino i nostri cuori per amore {46 [46]} del nostro buon Dio, e di Voi nostra dolcissima Madre, e che l'ultimo sospiro della nostra vita sia unito a quelli che versaste dal fondo dell'anima vostra nella dolorosa passione di Gesù, a cui sia onore, gloria, e rendimento di grazie per tutti i secoli de'secoli.


don bosco-daniele e i tre suoi compagni in babilonia.html
  A041000044 

 G. Sì, abbiamo quel poco che li nostri parenti ci danno per i nostri divertimenti, e che noi abbiamo conservati.

  A041000114 

 A. Come! Francesco! quel ragazzo che spazza i nostri camini?.


don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html
  A042000005 

 Il Nostro Signor Iddio ci continui la sua grazia ed infonda nei nostri cuori coraggio e costanza da praticare esemplarmente le nostre Costituzioni, tenendo fisso il nostro cuore là dove sta preparato un gran premio a tutti coloro che sono fedeli al divino servizio sopra la terra.

  A042000069 

 Per regola generale i libri di testo siano scritti o corretti dai nostri socii o da persone conosciute per onestà e religione.

  A042000075 

 La Storia d' Italia di D. Bosco essendo adottata in molti Collegi, si usi parimenti nei nostri: e quanto ai libri di letture amene si usino di preferenza le Letture Cattoliche e i libri pubblicati nella Biblioteca della Gioventù.

  A042000078 

 Nei nostri Collegi non si diffondano libri che non abbiano l' approvazione ecclesiastica e quella del Direttore del collegio.

  A042000083 

 La stessa sollecitudine si userà per introdurre nelle classi dei nostri allievi e far conoscere altrove i testi latini ricavati dai migliori autori Cristiani.

  A042000089 

 Dei libri stampati dai nostri confratelli sarà ben fatto portarne copia al Revisore, all' Autorità Ecclesiastica, all' Autorità Civile, alla Biblioteca dell' Università, se la Tipografia esiste nella città, dove queste Autorità siano costituite, ed una copia alla Biblioteca del Capitolo Superiore ed altra a quella della Casa Ispettoriale.

  A042000136 

 Dobbiamo avere gran cura della sanità nostra e di quella dei nostri confratelli.

  A042000147 

 Lo stesso si può fare colle donne, ma solo in quei nostri Istituti, cui sia annessa una famiglia di Suore.

  A042000199 

 Principale sostegno della moralità tra i nostri soci è da porsi 1' osservanza delle pratiche di pietà; e perciò si eseguiscano esattamente le cose ordinate a quest' uopo dal capo XIII delle nostre Costituzioni.

  A042000239 

 Per usanze Religiose si intendono le pratiche di pietà che non sono comandate dalla Santa Chiesa, ma che essendo conformi allo spirito {53 [429]} della medesima, servono potentemente a promuovere il sentimento di pietà ed a proteggere la moralità nei nostri allievi.

  A042000246 

 Ogni anno presso al tempo pasquale tutti {55 [431]} i nostri allievi studenti o artigiani faranno gli esercizi spirituali per circa quattro giorni.

  A042000274 

 Si ritenga che il bello e la specialità dei nostri teatrini consiste nell' abbreviare gli intervalli fra un atto e 1' altro, e nella declamazione di composizioni preparate o ricavate da buoni autori.

  A042000275 

 I nostri trattenimenti non devono per regola ordinaria oltrepassare le due ore e mezzo.

  A042000340 

 Se questi pezzi di carta non possono usarsi {74 [450]} in taluni dei nostri collegi, si mandino in altra casa.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A043000038 

 Scopo dei nostri collegi è di formare dei buoni cristiani, e degli onesti cittadini; non si tratta adunque nel promuovere le vocazioni di sforzare allo stato ecclesiastico chi non ha ad esso la vocazione, ma di coltivarla e svilupparla ne'giovanetti che ne dessero chiari segni.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A044000393 

 Egualmente si faccia pei giovanetti e per le giovanette da collocarsi in educazione, suggerendo e consigliando ai proprii parenti ed ai parenti delle allieve quei nostri Collegi, che fossero del caso {78 [226]}.

  A044000508 

 Se questi pezzi di carta non possono usarsi in alcuno dei nostri Collegi, si mandino ad altra Casa.


don bosco-deliberazioni del terzo e quarto capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A045000060 

 Ai nostri tempi più che in ogni altro le opere cattoliche e tra queste la nostra Congregazione possono {16 [268]} dai laici avere efficacissimo aiuto; che anzi in certe occasioni possono fare maggiormente e più liberamente il bene i laici, che non i Sacerdoti.

  A045000093 

 Provvedere abili ed onesti maestri d'arte anche con sacrificio pecuniario, affinchè nei nostri laboratorii si possano compiere i varii lavori con perfezione.

  A045000096 

 In ogni casa professionale nell'occasione della distribuzione dei premii si faccia annualmente un'esposizione dei lavori compiuti dai nostri alunni, ed ogni tre anni si faccia un'esposizione generale, a cui prendano parte tutte le nostre case d'artigiani.

  A045000122 

 Un membro del capitolo Superiore è incaricato di quanto riguarda la leva militare dei nostri socii sì ecclesiastici come laici: ad esso si ricorrerà in simili occorrenze.


don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html
  A047000008 

 È certamente noto e manifesto a tutti, ma specialmente a voi, venerabili confratelli, con quanta cura e con quale pastorale vigilanza i Romani Pontefici, Nostri Predecessori, adempiendo l'incarico loro affidato dallo stesso Gesù Cristo Signor Nostro, nella persona del Beatissimo Pietro, principe degli Apostoli, non abbiano mai trascurato il dovere di pascere gli agnelli e le pecorelle, di nutrire assiduamente tutto il gregge del Signore, imbeverlo di sane dottrine, e rimuoverlo dai pascoli avvelenati.

  A047000009 

 E veramente i Nostri Predecessori, difensori e sostenitori dell' augusta religione cattolica, della verità e della giustizia, sommamente solleciti della salute delle anime, nulla mai ebbero maggiormente a cuore, che colle loro savissime lettere e costituzioni svelare e condannare tutte le eresie, e gli errori, i quali essendo contrari alla nostra divina fede, alla dottrina della Chiesa Cattolica, alla onestà dei costumi ed alla salute eterna degli uomini, eccitarono gravi e frequenti rivoluzioni, ed in modo missrando funestarono la Chiesa e lo Stato.

  A047000009 

 Impertanto gli stessi nostri Antecessori resistettero con costante fortezza a tutte le macchinazioni degli empi, che a guisa dei burrascosi flutti del mare spumano le proprie turpitudini, e prométtendo libertà, essendo schiavi della corruzione, colle loro fallaci opinioni, e con dannosissimi scritti si adoprano a rovesciare le fondamenta della cattolica religione e della società civile, a distruggere ogni virtù ed ogni giustizia, a corrompere tutte le menti, {7 [81]} e tutti i cuori, a far traviare gl'incauti e specialmente l'inesperta gioventù, corromperla, allacciarla negli errori, e finalmente strapparla dal seno della Chiesa Cattolica.

  A047000046 

 Inoltre è massima ammessa da tutti i cattolici che quando incontriamo qualche verità creduta e praticata in ogni tempo nella Chiesa, né si può trovare alcun tempo o luogo in cui sia stata instituita, noi la dobbiamo credere come rivelata da Dio medesimo e trasmessa a parole o in iscritti dal principio della Chiesa fino ai nostri giorni.

  A047000089 

 Perciò noi pratichiamo una cosa da Dio comandata e la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata pei nostri bisogni particolari quindi dobbiamo essere solleciti di approfittarne e professare sentimenti di somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra il suo vivo desidèrio, che approfittiamo de' suoi favori, e che pensiamo alla salute dell' anima {47 [121]} nostra; e dobbiamo nel tempo stesso professare vita venerazione al Vicario di Gesù Cristo, adempiendo colla massima sollecitudine quanto egli prescrìve a fine di procacciarci i celesti favori

  A047000093 

 E chi può mai misurare l' ingiuria che la colpa fa al sommo Iddio, e la malizia del peccato? Chi può mai penetrare i profondissimi eterni segreti, e sapere quanto la giustizia divina esiga da noi in questa vita per soddisfare i nostri debiti; oppure ci tocchi stare nel fuoco del Purgatorio? Ad abbreviare il tempo che ci toccherebbe a rimanere nel purgatorio, e ad alleviare la penitenza {50 [124]} che dovremmo fare nella vita presente, tendono i tesori delle sante Indulgenze; e queste pure servono come compenso per le severe penitenze canoniche quali per molti anni, e talvolta per intiera la vita, come dissi, la Chiesa nei primi tempi usava d' infliggere ai peccatori pentiti.

  A047000095 

 - Le Indulgenze sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri peccati, il che si fa per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa.

  A047000117 

 - Basta, basta, se la facoltà di dispensare le Indulgenze fu data da Dio alla Chiesa, praticata dagli Apostoli, e dai loro tempi essendo sempre stata in uso nella Chiesa in ogni secolo fino ai nostri giorni, dobbiamo dire schiettamente che i protestanti sono in grave errore quando si fanno a censurare la Chiesa Cattolica perchè dispensa le sante Indulgenze, quasi che l' uso delle medesime non sia stato praticato nei primi tempi della Chiesa.

  A047000119 

 L' Indulgenza plenaria è quella, per la quale ci viene rimessa tutta la pena, di cui pei nostri peccati siamo debitori con Dio; tale appunto è quella, {62 [136]} che il Papa concede nell' occorrenza di questo Giubileo.

  A047000127 

 Se Dio avesse detto di perdonarci i nostri peccati {67 [141]} solamente col Battesimo, e non più quelli che per disgrazia si sarebbero commessi dopo aver ricevuto questo Sacramento, oh! quanti cristiani se ne andrebbero certamente alla perdizione! Ma Iddio conoscendo la nostra grande miseria stabilì un altro Sacramento, con cui ci sono rimessi i peccati commessi dopo il Battesimo.

  A047000137 

 Insomma ci assicura Iddio che la limosina è un mezzo efficacissimo per ottenere il perdonò dei nostri peccati, farci trovare misericordia agli occhi {80 [154]} di Dio e condurci alla vita eterna.

  A047000144 

 Quanti dal principio del mondo fino ai nostri giorni morirono di ogni età e di ogni condizione e se ne andarono eternamente perduti! Forsechè avessero volontà di dannarsi? L' inganno fu nel differire la loro, conversione, morirono in peccato, ed ora sono dannati.


don bosco-dramma. una disputa.html
  A048000001 

 Le prove fatte dai figli che intervengono all'Oratorio di S. Francesco di Sales per rappresentare questo dramma e la soddisfazione dimostrata da quelli che trovaronsi presenti, fanno sperare che non debba riuscire discaro ai nostri lettori l'inserirlo in una dispensa delle Letture Cattoliche.

  A048000086 

 Mia madre addusse che l'ora era tarda, e che era alquanto ammalata, e che tal cosa ci avrebbe messi in burla presso a tutti i nostri {20 [120]} vicini.

  A048000191 

 Qui non ci sono difficoltà: prima dei venerandi nostri patriarchi Calvino e Lutero, la Chiesa Riformata consisteva in una società d'uomini giusti e retti, che professavano il vero Vangelo di G. C..

  A048000211 

 L'abbiamo presa dai nostri antenati.


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000024 

 Ho pure stimato bene di ommettere alcune espressioni, le quali per essere o sconce o disdicevoli alle cose sacre, potrebbero cagionare pena all'animo divoto dei nostri lettori.

  A049000054 

 Questo passo del vangelo in ogni tempo e dallo stesso Martini, che mi dite essere ammesso da' protestanti, fu sempre inteso cosi: L' avversario è Dio, con cui noi dobbiamo adoperarci per andar d'accordo con buone opere e con atti di pentimento per le offese fatte a lui che è sempre avverso a' nostri peccati.

  A049000086 

 Il concilio terzo Cartaginese confermando quanto era prima stabilito intorno alla Bibbia, tra i libri canonici annovera anche questo de' Maccabei: questi sono i libri, dicono gli atti di quel Concilio, che i nostri padri ci hanno insegnato a leggere nella Chiesa sotto il titolo di Scritture divine e canoniche.

  A049000121 

 Dopo di aver in tal guisa spiegato il suo sentimento intorno alla tradizione, continua così: Secondo la tradizione ricevuta da' nostri maggiori, ogni anno ad un giorno stabilito noi facciamo sacrifizi pei defunti.

  A049000122 

 Queste cose io le trovo chiare e ben a proposito, nè saprei dirvi sopra quali cose i nostri appoggiano le loro asserzioni.

  A049000127 

 Cominciamo dalla liturgia del Malabar, che è quella seguita dai nestoriani separatisi dalla Chiesa nel secolo V. Ecco come quella liturgia si esprime ove parla de' suffragi pei defunti: «Ricordiamoci dei nostri padri, dei nostri fratelli, dei fedeli che sono usciti da questo mondo nella fede ortodossa; preghiamo il Signore che li assolva, e loro rimetta i peccati, le prevaricazioni, e li renda degni di partecipare della felicità eterna coi giusti che hanno fatto la volontà di Dio sopra la terra.».

  A049000144 

 Fategli riposare nel paese dei viventi nel vostro regno, nelle delizie del paradiso, nel seno di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, nostri santi Padri, ove non ci sono più nè dolori, nè pianti, {50 [86]} nè sospiri, nè tristezza, dove lo splendore del vostro aspetto, che vede tutto, risplende in tutta la sua maestà per tutti i secoli.

  A049000144 

 L'antica liturgia conosciuta sotto il nome di S. Giacomo, citata da alcuni concilii della Chiesa, e spiegata da S. Cirillo nel quarto secolo, mette nella bocca del sacerdote la preghiera seguente: Signore nostro Iddio, ricordatevi di tutte le anime di cui noi abbiamo fatto memoria, di tutti quelli che sono morti nella vera fede, da Abele giusto fino ai nostri giorni.

  A049000145 

 Così noi pregando pei morti durante il sacrificio, noi offriamo a Dio non una corona d'oro, ma G. C. suo figlio, morto pei nostri peccati, affine di rendere propizio a quelli ed a noi colui che di sua natura è portato alla clemenza.

  A049000145 

 S. Cirillo la spiegava cosi ai Neofiti, cioè a quelli che da poco tempo erano venuti alla fede: celebrando il santo sacrifizio noi preghiamo in ultimo luogo per quelli che sono morti tra noi, giudicando che le loro anime ricevano molto soccorso dal tremendo sacrifizio dei nostri altari.

  A049000146 

 La liturgia mozzaraba o spagnuola, fra le altre cose ha quanto segue riguardo ai suffragi dei defunti: noi vi offriamo, o Padre sovrano, quest'ostia immacolata per la vostra santa Chiesa, per la santificazione {51 [87]} del secolo prevaricatore, per la purificazione delle nostre anime, per la sanità dei nostri infermi, pel riposo e per l'indulgenza dei fedeli defunti, affinchè, cangiando soggiorno da quella trista dimora, vadano a godere la compagnia dei beati in cielo.

  A049000157 

 Io non saprei ben dirvi se questo dogma sia naturale all'uomo, e perciò conosciuto col solo lume della ragione, oppure sia un {55 [91]} avanzo di rivelazione primitiva dai nostri primi padri trasmessa ai vari popoli della terra.

  A049000192 

 Pei morti si fanno orazioni funebri sulle tombe dei trapassati; nei medesimi nostri cimiteri ci sono iscrizioni, in cui {66 [102]} si prega riposo eterno per le anime degli amici; cose che ognuno può vedere nel Cenotafio dei riformati presso al Campo Santo di Torino; dunque questo riformato deve conchiudere colle parole di un ministro protestante: io vorrei che la mia religione richiamasse in vigore le preghiere pei morti, giacchè quando sento a suonare il passaggio fùnebre di qualche mio amico, io non posso astenermi dal pregare pel riposo dell'anima di lui.

  A049000193 

 Nè vorrei, o signor Ministro, che vi pensaste tale dottrina dei riformati essere variata a' nostri tempi.

  A049000303 

 Egli pertanto destinando questo giorno al suo culto non volle lasciar ignorare ai nostri primi parenti il modo di onorarlo.

  A049000328 

 Eglino continuarono a servirsi della liturgia Siriaca, che portarono in tutti i paesi ove si sono stabiliti, fin nelle Indie, alle coste del Malabar, ove sussistono ancora ai nostri dì sotto al nome di cristiani di S. Tommaso.

  A049000329 

 Io non ho potuto leggere queste liturgie, ma ho letto quanto dice uno dei nostri, Lacroze, nella sua Storia del cristianesimo nelle Indie.

  A049000342 

 Nell'Inghilterra da Enrico ottavo ai nostri giorni i cangiamenti di liturgia si possono dire innumerabili.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000012 

 Egli è per questo che mentre noi raccomandiamo questa lotteria ai benemeriti nostri concittadini, invitiamo {3 [199]} eziandio le persone caritatevoli dimoranti fuori di Torino a venire in aiuto di un'opera che oltre ad essere diretta a promuovere in genere il bene della classe più bisognosa della società, si estende ancora a favore di chiunque ne voglia approfittare, a qualunque città, paese o provincia egli appartenga.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000004 

 - Caro Domenico, (così chiamavasi il fratello maggiore), non sono pregiudizi, ma sono pratiche religiose, che ci furono insegnate dai nostri genitori, dai nostri maestri, dal nostro parroco.

  A054000005 

 - Queste sono favole, e le favole non sono più pei nostri tempi; mettiti a mangiare e lascia a parte queste anticaglie.

  A054000121 

 Non inutilmente adunque si ricorse e si ricorre alla Madre delle misericordie; {73 [189]} a Lei rivolgiamoci che ci voglia liberare dall' incendio eterno, che ben meritiamo pei soli nostri peccati.

  A054000149 

 È vero, questo avviene più presto di quel che ci credevamo; ma con questo dovrai tu dunque tanto rattristarti come tu fai? Pensa invece, o mio buon figlio, qual fortuna fu che l' albero sia piuttosto caduto sopra di me, che sopra di te, o su di qualche altro dei nostri compagni; perciocchè tu sei giovine e e gli altri hanno dei figliuoli da allevare, io invece son vecchio, e da qui a due o tre anni tutto al più avrei dovuto soccombere, oppure senza poter lavorare restare a tuo carico.

  A054000200 

 In seguito Sua Santità le diede la sua benedizione in articulo mortis, e le presentò la sua propria croce, affinchè la baciasse con pietà, esortandola a mettere la sua confidenza in Gesù Cristo, il quale volle morire sopra una croce per cancellare tutti i nostri peccati.


don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html
  A056000014 

 Ma chi può mai penetrare i profondissimi eterni segreti, e sapere quanto la Giustizia suprema esiga da noi in questa vita in saldo de' nostri debiti, oppure ci tocchi stare nel fuoco del Purgatorio?.

  A056000015 

 [1] fino dalla sua origine la podestà di comunicare a noi, e a noi partecipare il tesoro delle Sante Indulgenze, in virtù delle quali con leggerissimo nostro incomodo possiamo {20 [90]} anche intieramente pagare alla Divina Giustizia quello che le dobbiamo per li nostri peccati.

  A056000017 

 E siccome l'indulgenza concessa per questo esercizio è altresì applicabile per le anime del Purgatorio, così noi possiamo, sempre mediante le debite disposizioni, liberare l'anima di uno dei nostri defunti e schiuderle il cielo.

  A056000017 

 L'indulgenza plenaria è quella per cui ci viene rimessa tutta la pena temporale di cui per i nostri peccati {23 [93]} siamo debitori con Dio; tale appunto è l'indulgenza che possono lucrare lutti quelli che intervengono tutti i sei giorni a questo esercizio.

  A056000020 

 Così noi potremo approfittare di questo Divino Tesoro a pro dell'anima nostra ed anche in suffragio delle anime de' nostri defunti, i quali aspettano di essere da noi sollevati dalle pene di quel fuoco in cui si trovano.

  A056000020 

 Faccia Iddio che tutti i nostri cuori rimangano infiammati per l'acquisto delle sante indulgenze a nostro spirituale vantaggio, e che la Divina Misericordia discenda benefica su tanti infelici peccatori, i quali sgraziatamente vivono lontani da quella strada che unica può condurli a salvamento.

  A056000021 

 Non possiamo in nessun luogo portare i nostri sguardi senza che sentiamo i benefizi di Dio.

  A056000025 

 Piangendo lo stato infelice di tutti i peccatori, detestiamo i nostri propri peccati; {36 [106]} diciamo a Dio così: ah! mio Signore, intendo che a quest'ora mi toccherebbe stare nell'inferno, e per la vostra misericordia mi è ancor dato questo giorno di gettarmi a' vostri piedi e sentire che voi mi volete usare misericordia e perdonarmi purchè io mi penta delle ingiurie a voi fatte.

  A056000105 

 I nostri primi genitori Adamo ed Eva disobbediscono a Dio e col peccato si rendono indegni del paradiso e colpevoli di morte.

  A056000110 

 Ci spaventerà la gravezza de' nostri peccati? L'esempio del buon ladrone ci deve consolare e animare a chiedere quanto egli ottenne.

  A056000113 

 Intanto noi riconoscenti a tanti, segni della bontà divina e animati dalle amorevoli accoglienze con cui ci riceve, accostiamoci {83 [153]} con confidenza al trono della grazia, e sicuri di ottenere il perdono de' nostri peccati promettiamo a Dio d'impiegare ogni momento di nostra vita nel ringraziarlo, benedirlo e lodarlo.

  A056000114 

 Così de' padri nostri il mesto cor.

  A056000116 

 E gl'inimici nostri in fuga volti,.

  A056000121 

 Il nostro buon Dio di cui la saviezza e bontà sono grandi in tutte le sue operazioni niente lasciò mancare a' nostri bisogni.

  A056000126 

 Il Signore che ben conosceva la nostra debolezza nello istituire questo sacramento ci assicurò che andando noi a detestare i nostri peccati a' piedi del confessore ci sono tutti rimessi, senza spaventarci della difficoltà di confessarci bene.

  A056000131 

 Ah! sia dunque vero che noi conformemente alle speranze dateci dalla Fede, e ravvivate in questo divoto esercizio nel contemplare la Misericordia Divina, possiamo un giorno trovarci nel regno de' beati, in compagnia della {110 [180]} Beatissima Vergine, de' Santi Angeli custodi, di tutti i Santi e di tutte le Sante del paradiso! E sia pur vero che possiamo trovarci in quel regno, congiuntamente non solo ai nostri genitori, parenti ed amici, ma ad una infinita moltitudine di salvati, giacchè abbiamo pregato per tutti! bramando che tutti cessino, per la Divina Misericordia, d'essere peccatori, e che noi tutti insieme, colmi di ogni bene, viviamo col Signore eternamente.


don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html
  A058000001 

 Imperocché questo Prelato ora ci vietò di servirci delle facoltà conceduteci dalla Santa Sede; ora contro le prescrizioni ecclesiastiche pretese d'ingerirsi nel regime interno e disciplinare della nostra Congregazione, come se fosse solamente un Istituto diocesano; sovente senza ragione rifiutò { [51]} di ammettere i nostri Chierici alle Sacre Ordinazioni; talvolta per futili pretesti negò ai nostri Sacerdoti la facoltà di predicare e di confessare ed anche di celebrare la Messa nella sua Diocesi; talora li sospese senza colpa canonica e senza far precedere le formalità richieste dai Sacri Canoni; ci proibì di pubblicare nella sua Diocesi Brevi ottenuti dal Sommo Pontefice a favore delle nostre Opere; biasimò Instituzioni benefiche già commendate e benedette dal Santo Padre; scrisse lettere a grandi e a piccoli, e stampò e pubblicò persino libelli per infamare i Salesiani ed il loro Superiore.

  A058000042 

 Ciò si è specialmente verificato in due Sacerdoti già nostri antichi allievi.

  A058000083 

 Rincresce a dirlo, ma l'Arcivescovo di Torino non tenne in conto veruno questa autorevole risposta della Sacra Congregazione de' VV. e RR.; quindi continuò come prima a {19 [67]} rifiuttare le Ordinazioni ai nostri Chierici, ed a negare le Lettere Testimoniali a tutti quelli, che glie ne facevano domanda per entrare nella nostra Congregazione.

  A058000086 

 In fatti egli, malgrado la fatta promessa di ammettere i nostri Chierici alle Ordinazioni e la risposta avuta ai suoi quesiti dalla S. Congrezione, non si tien pago, ma il 25 Maggio risponde al Card. Bizzarri, di felice memoria, Prefetto della sopra lodata Congregazione, e fra le altre cose asserisce:.

  A058000095 

 Di quest'anno medesimo (1875), dopo essersi per lo addietro rifiutato almeno una trentina di volte di venire a funzionare presso di noi, venne nuovamente pregato che volesse prendere parte a qualche funzione nel Settenario della Consacrazione della nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice, e di volere amministrare ai nostri giovanetti interni dell'Oratorio di S. Francesco di Sales il sacramento della Cresima, poichè da circa tre anni non l'aveva più amministrata.

  A058000097 

 Al principio di questo medesimo anno (1875) rifiutò la facoltà di predicare a due nostri Sacerdoti; di cui uno, Don Domenico Milanesio (oggidì Missionario in Patagonia), era Direttore delle Scuole gratuite degli esterni e dell'Oratorio festivo di S. Francesco di Sales; e l'altro, D. Pietro Guidazio (presentemente Direttore del Collegio di Randazzo in Sicilia) Professore di quinta Ginnasiale nel detto Oratorio Salesiano pei giovani interni.

  A058000098 

 Similmente verso il fine dell'anno, cioè nel mese di Dicembre, rifiutò la medesima facoltà a due altri nostri Sacerdoti, di cui uno, Don Giovanni Branda, era Prefetto, e l'altro, D. Angelo Bordone, Professore nel nostro CollegioConvitto di Valsalice, e ciò senza mai darne ragione alcuna.

  A058000112 

 Dal 1873 in poi malgrado i ripetuti inviti e preghiere si rifiutò costantemente di venire a funzionare nelle nostre Chiese e a dar la Cresima nei nostri Istituti, e non permise ad altri Ordinarli di venirlo a supplire.

  A058000134 

 Il 15 Aprile si fece domanda per le Ordinazioni di alcuni nostri Chierici, ma egli impone le seguenti condizioni, con cui a dispetto dei Sacri Canoni e delle Costituzioni Pontificie s'ingerisce apertamente nel regime disciplinare della Congregazione.

  A058000182 

 Indi incagli nei nostri lavori tipografici; indi lamenti da parte degli autori e dei committenti, perchè noi non possiamo dare il lavoro compiuto pel tempo assegnato.

  A058000216 

 Verso il 10 o 12 Novembre, cioè quaranta giorni prima, gli si fece domanda formale, perchè volesse ammettere alle Ordinazioni di Natale (22 Dicembre 1877) tre nostri Chierici, Amerio SecondoBonora Francesco ed il Conte Carlo Gays di Giletta.

  A058000257 

 Si rispose che il Bollettino Salesiano si stampa a Sampierdarena, che non si fece mai alcun appello ai fedeli della Diocesi di Torino, ma unicamente ai Cooperatori Salesiani sparsi nelie varie parti del mondo, e che sono gli ordinarii nostri benefattori.

  A058000282 

 Perchè dunque se ne vanta come di una beneficenza fatta ai Salesiani? Osserviamo ancora che da dieci anni Monsignore percepisce ogni anno mille lire, che il regio Economato fissava pei nostri poveri giovanetti, e finora egli non cercò ancora di consegnarcele.

  A058000372 

 Io sono un umile artigiano poco letterato, povero padre di famiglia, malaticcio e colla moglie incapace a guadagnare il pane a' nostri figli.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000001 

 Crediamo fare cosa grata ai nostri Lettori col pubblicare una raccolta di fatti ameni della vita dell'immortale Pio IX.

  A059000009 

 Poco tempo fa passando il Papa in una delle sue passeggiate insieme con un {9 [59]} prelato di casa sua presso un muro diroccato disse: «Sono io che feci rovinare questo muro; cercava dappertutto un giardino che servisse di passeggiata pei nostri fanciulli, e non ne trovava da nessuna parte, eravi lì una casa che mi apparteneva, io la feci abbattere e così ebbi il mio giardino.».

  A059000010 

 In un istante tutti abbandonammo i nostri luoghi per gettarci fra le sue braccia.

  A059000010 

 Quella sera nessuno voleva andare a dormire... Egli indirizzando la parola or all'uno, or all'altro, ci raccomandò il lavoro, la sommessione a coloro che dovevano tener le sue veci, l'amor di Dio e de'nostri simili, 1'adempimento de'proprii doveri, e la benevolenza a tutti gli infelici.

  A059000108 

 A giorni nostri la inimistà è al suo colino, la lotta è ardente; ma il pie vincitore che schiaccia la testa al serpente ci presagisce una vittoria gloriosa del pari che immancabile.

  A059000160 

 I nostri lettori ci sapranno grado {74 [124]} della riproduzione di questo piccolo capo d'opera di grazia e d'ingenua pietà.

  A059000176 

 Infatti prese i nostri nomi e cognomi e ci venne spiegando ciò che doveasi fare per preparare le nostre bimbe alla grande cerimonia.

  A059000265 

 «Grazie infinite, papa, soggiunse il soldato tutto commosso; e asciugandosi gli occhi, baciò la mano del Santo Padre che die a tutti i presenti una ultima benedizione e se ne andò portando seco tutti i nostri cuori.».

  A059000275 

 Poichè l'ebbe così disposta le diè la sua benedizione in articulo mortis e le offerse la propria croce affinchè la baciasse esortandola a collocare la sua confidenza in Gesù Cristo, il quale volle morire sopra una croce per cancellare tutti i nostri peccati.

  A059000288 

 Sì, i nostri vicini eretici ci chiamino pur papisti fin che lor piace; noi accettiamo siffatta denominazione, perchè è la nostra gloria, ed è nostro onore professarci d'essere diretti da un Padre la cui autorità, il cui amore si fanno conoscere da contrassegni e da affetti ai quali non potremo sbagliarci.

  A059000302 

 «Tutto il mondo cattolico sa quali siano stati nella attual guerra in Italia i nostri sentimenti, non avendo in vista altro più che il ristabilimento della pace; e a tal uopo mandammo a tutto l'Episcopato nostre lettere per invitarlo a fare preghiere pubbliche per ottenere dal Dio della pace un dono tanto prezioso.

  A059000322 

 Il popolo era perduto dell'animo, e uno dei nostri predecessori, San Leone il grande, obbedendo allo spirito che assiste i Papi, gli si fece incontro, e lo distolse dal suo disegno.

  A059000327 

 «Preghiamo dunque il Signore, affinchè si degni coll'intercessione di queste due eroine, di illuminare i nostri fuorviali fratelli e di dare finalmente alla sua Chiesa la pace che tanto desideriamo.

  A059000347 

 Quali però non sono le cospirazioni ordite sotto dei nostri occhi, collegate allo sforzo di strappamelo pur di nuovo? Nondimeno Pio resterà, o ritornerà, o il Vaticano cadrà, e le sue mine copriranno il mondo.

  A059000379 

 «L'ultimo de'nostri pellegrini è una contadina di Radowitz nel distretto di Dieldce e chiamasi Maddalena Kolowska.

  A059000397 

 «Abbiamo testè ricevuta la vostra lettera del 21 aprile così ridondante dei sentimenti della vostra pietà, e del vostro rispetto pella nostra persona e nel tempo stesso abbiamo ricevute le tre mila lire, che vi aggiugneste da parte dei polacchi residenti a Parigi, e destinate a soccorrere i nostri bisogni e a quelli della Santa Sede.

  A059000444 

 I nostri lettori non facciano dunque la ricevuta alle narrazioni dei giornali, che ci figurano la Roma papale come una tomba, il popolo gemente nella sua schiavitù, e piagnucoloso a foggia di un nuovo Malco.

  A059000590 

 «Mi troverei a mal passo, se volessi dire delle migliaia di rosari comprati dai nostri soldati e da noi, perchè ci fossero benedetti dal Papa.

  A059000591 

 Verso sera incontro uno dei nostri coscritti che salia a gran passi la scala degli uffici della posta francese.

  A059000603 

 Ecco le testuali parole tanto degne di osservazione e sulle quali {279 [329]} noi chiamiamo l'attenzione dei nostri divoti lettori

  A059000614 

 Le cose dei nostri tempi vi erano predette in ogni lor parte.

  A059000642 

 Cionondimeno desiderosi di dare un segno di stima e di figliale venerazione verso il Capo della Cattolica Religione, verso il comun nostro Padre, il successore di s. Pietro, il Vicario di Gesù Cristo, abbiamo fatto i nostri sforzi: abbiamo unito 1'obolo del povero.

  A059000662 

 Tra i fatti che più illustrano il glorioso pontificato di Pio IX si deve per certo annoverar questo, che di tutta la serie dei 256 pontefici, i quali vissero {309 [359]} da s. Pietro ai nostri giorni nessuno tenne per tanto tempo il Romano pontificato.

  A059000663 

 Questo detto, comprovato vero dall'esperienza di tanti secoli, fu tenuto come certissimo fino ai nostri giorni; nè manca chi crede, che in tempi antichi nell'alto dell'incoronazione dei pontefici gli si cantasse più volte quest'antifona.

  A059000695 

 - È vero, ma V. E. sa pure che siamo in ritardo coi nostri provveditori, e le dico che non ho più un baiocco.


don bosco-fatti contemporanei.html
  A060000135 

 Qualche grave tentazione, non è vero? Sul fine dei nostri giorni il demonio fa quel che può per tentare ed inquietare lo spirito.

  A060000208 

 Ci fu uno che fece una predica, ma tutta contro al Papa; dopo, prima di accettarmi, uno mi disse: se vuoi essere dei nostri, bisogna che lasci di leccare la mano ai preti, che lasci!a sacrestia ai frati ed ai preti, e che tu sii buon cittadino.


don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html
  A061000012 

 Sono i seguenti Favori spirituali estendibili a cinquanta dei principali Collaboratori, ossia Cooperatori e Cooperatrici, che con zelo particolare impiegavano le loro sollecitudini a beneficio spirituale e temporale de' nostri giovanetti.

  A061000142 

 Datum Romae apud S. Petrum sub Annulo Piscatoiis die XI Martii Anno MDCCCLX, Pontificatus Nostri Anno vigesimo quarto.

  A061000145 

 Seguitando la consuetudine dei Romani Pontefici Nostri Predecessori, Noi siamo soliti, secondo il bisogno e l'opportunità, arricchire di particolari favori e privilegi le Società dei fedeli, dirette all'esercizio di opere di cristiana pietà e carità.

  A061000202 

 S. Petrum sub Annulo Piscatoris die XXX Iulii MDCCCLXXV. Pontificatus Nostri Anno trigesimo.

  A061000244 

 Pontificatus Nostri Anno trigesimo.

  A061000271 

 Datum Romae apud S. Petrum sub Annulo Piscatoris, die IX Maii MDCCCLXXVI, Pontificatila Nostri Anno trigesimo.

  A061000293 

 Datum Romae apud S. Petrum sub Annulo Piscatoris, die XII Septembris MDCCCLXXVI, Pontificatus Nostri Anno trigesimo primo.

  A061000295 

 Clementis PP. VIII, Praedecessoris Nostri, coeteraeque Ordinationes Apostolicae desuper editae accurate serventur, Apostolica Auctoritate Nostra, harum Literarum vi, perpetuum in modum concedimus atque indulgemus.

  A061000296 

 Datum Romae apud S. Petrum sub Annulo Piscatoris, die II Martii MDCCCLXXVII, Pontificata Nostri Anno trigesimo primo.


don bosco-fondamenti della cattolica religione.html
  A062000014 

 Noi possiamo solamente trovare la vera religione nella Chiesa cattolica, romana, perchè essa sola conserva intatta la divina rivelazione, essa sola fu fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; motivo per cui essa sola presenta i caratteri della divinità.

  A062000026 

 A s. Pietro succedettero altri Sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni.

  A062000050 

 Nel secolo decimosesto poi degenerò in Calvinismo, ed ai nostri giorni i così detti Valdesi sono verissimi Protestanti per quanto si chiamino Evangelici o Barbetti.


don bosco-frassinetti giuseppe industrie spirituali; m. segur il papa.html
  A063000001 

 Compiesi l'anno VII delle nostre Letture Cattoliche, e noi con vera consolazione annunziamo ai nostri lettori la continuazione delle medesime.

  A063000009 

 È dunque a torto che si rimprovera ai nostri vescovi e ai preti di occuparsi di cose che non li riguardano mentre difendendo l'autorità temporale del Papa, difendono la santa causa della liberta cattolica.


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000043 

 «Voi sapete, egli disse, che a me è stato affidato dal Signore che i popoli abbiano a udire dalla mia bocca la verità: ebbene io definisco che per salvarsi basta la grazia del N. S. G. C, e che non si deve imporre ai discepoli un giogo, che i nostri padri medesimi stentarono a portare.» Alle parole di Pietro tacque tutta la moltitudine: tacuit omnis moltitudo.

  A065000048 

 - Sono utili i concili specialmente ai tempi nostri, perchè, oltre al porre un argine al male che irrompe da tutte parti, mettono ancora sott'occhio ai nemici della Chiesa cattolica l'unione ammirabile e la {34 [34]} forza dell'intiero episcopato col papa suo capo, facendolo vedere quale esercito schierato in battaglia imperterrito e formidabile, e così cooperano a togliere dalla loro testa la folle idea di potere giammai abbattere la Chiesa di Gesù Cristo.

  A065000096 

 In questo caso sì che staranno freschi i nostri posteri.

  A065000097 

 Mi spiegherò meglio con un fatto solenne avvenuto ai tempi nostri.

  A065000141 

 Così i nostri protestanti possono vedere i loro errori condannati dalla Chiesa settecento anni prima che essi, nuovi iconoclasti, sorgessero a far rivivere quella vecchia eresia.

  A065000191 

 Grande impresa davvero! Ma crede lei, sig. prevosto, che ai tempi nostri faccia bisogno di un siffatto concilio? In una parola, crede lei {135 [135]} che per un generale concilio sia questo il tempo opportuno? Io per me ho sentito a dire di no.

  A065000194 

 In tanto cumulo di calamità che opprimono il nostro cuore, continua a dire il Papa, il pastorale ministero a noi dalla divina autorità commesso richiede che rivolgiamo più che mai le nostre forze a riparare le rovine della Chiesa, la salute di tutto il gregge del Signore, a reprimere gli sforzi e gli impeti esiziali di coloro, che, se fosse possibile, vorrebbero sconvolgere dalle fondamenta la stessa Chiesa e la società civile... Ora seguendo le orme degli illustri nostri predecessori, abbiamo stimato opportuno radunare tutti i venerabili fratelli vescovi di tutto l'orbe cattolico in un generale concilio.» Così il Papa

  A065000211 

 Godiamo pertanto di vivere in quest'epoca avventurata, in cui per la misericordia di Dio viene compiendosi un atto così solenne della Chiesa {158 [158]} nostra madre, così glorioso per la nostra ss. Religione, e colla preghiera e colla pratica della virtù disponiamo fin d'ora i nostri cuori a ricevere con riverenza e docilità quanto vi sarà decretato.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000007 

 Consideriamo coloro che maneggiano le armi sotto i nostri principi, con quanto ordine e sommissione eseguiscono i loro comandi; non tutti sono prefetti, non tutti tribuni, non tutti centurioni; ma ciascuno al suo posto eseguisce gli ordini dell'imperatore e dei comandanti.

  A066000007 

 I più piccoli dei nostri organi sono necessarii a tutto il corpo.

  A066000039 

 « Noi sappiamo, dice Bossuet, che le terre ed i dominii accordati dai nostri re ai sommi Pontefici ed alla Chiesa sono tanto più inviolabili in quanto che si devono considerare come santi e consecrati a Dio; come tali non si può, senza sacrilegio, nè impadronirsene, nè rapirli, nè annoverarli come beni profani.

  A066000041 

 Le parole di Napoleone sono conosciute; esse comparirono in molti scritti che videro la luce ai dì nostri: « L'autorità del Papa sarebbe essa così forte, se il Papa vivesse in un paese che non gli appartenesse e in presenza de' poteri dello stato? ».

  A066000047 

 E ai nostri giorni Pio IX difendendo i suoi diritti temporali contro l'ambizione, l'avidità, e l'empietà, non difende solamente i suoi beni, ma difende eziandio il patrimonio dei poveri e dei deboli, il patrimonio della religione e del culto, il patrimonio del Cattolicismo intiero.

  A066000048 

 Il carattere di questo gran Papa e le sue guerre devono essere conosciute dai nostri lettori.

  A066000067 

 {61 [387]} La giurisprudenza moderna deve anche ai Papi la forma della sua procedura, e i nostri tribunali civili non trovarono mezzo migliore che di adoperare, per l'istruzione dei loro processi, la saggie regole introdotte da questo Pontefice nel diritto canonico.

  A066000089 

 Ma noi non possiamo arrenderci a queste concessioni, alle quali ripugnano le indeclinabili obbligazioni della nostra doppia rappresentanza, nè cedere a ciò che si oppone alla guardia del deposito del patrimonio della Chiesa romana che ci fu trasmesso, dopo una così lunga serie di secoli, dal nostri predecessori, e che noi abbiamo promesso in faccia all'Onnipotente, ai piedi degli altari, e coi più sacri giuramenti, di trasmettere intatto a coloro che ci succederanno.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000069 

 Questa rivelazione fu primieramente fatta ai nostri primogenitori Adamo ed Eva.

  A067000077 

 Per farvi una chiara idea della veracità di questi libri bisogna osservare, che quelli i quali appartengono all'Antico Testamento sono egualmente pregiati e tenuti per veri da' cattolici e dagli ebrei, presso cui si conservano gelosamente anche a' nostri giorni.

  A067000276 

 Conchiudiamo pertanto questa prima parte dei nostri trattenimenti col ravvivare la nostra fede in Dio Creatore e Conservatore di noi, e di tutte le cose; sia tutta la nostra gratitudine e riconoscenza al nostro Divin Salvatore Gesù Cristo.

  A067000341 

 Sì: la Romana Chiesa ha un medesimo culto, una sola fede, perchè tutti i cattolici di tutti i paesi del mondo credono i medesimi dogmi senza distinzione; motivo per cui i veri cattolici rigettarono mai sempre, e rigettano con orrore ogni cosa contraria alla loro fede, perchè sono certissimi che i Pastori, destinati da Dio a governare la Chiesa, si succedettero l'un l'altro in guisa, che ci trasmisero le verità rivelate da Gesù Cristo e dagli {95 [289]} Apostoli, come di mano in mano fino ai nostri giorni.

  A067000359 

 Al contrario, la Chiesa Romana, oltre un gran numero di Santi e di miracoli riconosciuti dai medesimi eretici, presenta migliaia di monumenti, i quali ci attestano che da Gesù Cristo fino ai nostri di in ogni secolo, e possiam dire in ogni anno si operarono miracoli.

  A067000375 

 E Apostolica, perchè da S. Pietro, Principe degli Apostoli, senza interruzione, presenta la serie de' suoi successori fino ai giorni nostri.

  A067000377 

 Nella Chiesa Romana si conta una successione di Pastori non interrotta dagli Apostoli fino a' nostri tempi; di maniera che noi cominciando dal regnante Pio IX, facendo grado da un Papa all'altro, troviamo mina serie di Pontefici che si estende sino a S. Pietro, Principe degli Apostoli, da G. C. stabilito Capo della sua Chiesa.

  A067000407 

 Tutti questi sacri ministri sono nostri superiori, destinati da Dio ad insegnarci la strada dell'eterna salute: Iddio presta loro particolare assistenza, e purchè siano uniti al Papa, non cadranno giammai in alcun errore.

  A067000430 

 Ma parmi che ai nostri giorni le cose vadano diversamente.

  A067000455 

 Gesù Cristo disse chiaramente che ne' dubbi, nelle questioni, nelle difficoltà in fatto di religione dobbiamo andare alla Chiesa dic ecclesiae: La qual cosa da Gesù Cristo fino ai nostri giorni fu sempre praticata nella Santa Romana Chiesa.

  A067000496 

 Però ai nostri tempi, che i protestanti tendono pure all'istruzione, facendo essi formale dimanda a' proprii ministri dove esistesse la Chiesa riformata prima de' loro fondatori, non poterono ottenere una soddisfacente risposta: ond'è che molti protestanti e valdesi ed anglicani entrarono nuovamente nella Santa Romana Chiesa, da cui i loro antenati si allontanarono.

  A067000562 

 Autorità attestata e venerata dai più dotti e piu santi personaggi che vissero dal principio della Chiesa di Gesù Cristo fino ai nostri giorni;.

  A067000564 

 È questa una verità da migliaia di fatti comprovata a' giorni nostri.

  A067000571 

 Dell'Idolatria credo non occorra parlarvene, perchè ai nostri giorni, ad eccezione di pochissimi paesi in cui non potè ancora penetrare la luce del Vangelo, non esiste più.

  A067000572 

 Dell'Ebraismo parmi già di avervi parlato abbastanza nella prima parte di questi nostri trattenimenti.

  A067000760 

 Ora, miei cari figli, che vi veggo qui nuovamente radunati, e che avete menato con voi alcuni vostri compagni, ripiglierò il filo de' nostri trattenimenti.

  A067000761 

 Ci diceste che avevate tante belle cose a raccontarci, perciò abbiamo anche condotto qui alcuni nostri compagni, i quali desiderano pure grandemente di ascoltarvi.

  A067000950 

 Come spero di potervi far conoscere nel progresso di questi nostri trattenimenti.

  A067000964 

 Infatti, aprite la Storia Ecclesiastica, e vi scorgerete diligentemente, e con gran precisione notate, tutte le eresie che tentarono d'infestare la Chiesa, cominciando dal tempo degli Apostoli sino ai nostri giorni.

  A067000986 

 quanti nostri compagni vennero qui tutti ansiosi di ascoltarvi!.

  A067000987 

 Avete fatto bene ad invitare i vostri compagni; quanto più grande è il numero di chi ascolta, più gradevoli saranno i nostri trattenimenti.

  A067000990 

 Quindi se noi cattolici loro proveremo, che i nostri dorami di oggigiorno sono gli stessi che quelli insegnati dai Ss. Padri nei detti primi secoli, rimarrà altresì provato, che gli insegnamenti attuali della Chiesa Romana non si differenziano per nulla da quelli degli Apostoli, e che però ella si è anco al presente la sola vera Chiesa Apostolica.

  A067000993 

 Il che potremo fare in due maniere: primieramente, citando le sentenze degli antichi dottori, che sono in nostro appoggio, e contrarie ai nostri avversari; secondamente, mostrando colla confessione dei nostri avversari medesimi, che i nostri dommi sono stati insegnati da tutti gli antichi.

  A067000993 

 Ma noi cattolici confrontiamo i nostri dommi cogli scritti di que' primi padri senza tema di trovarvi veruna contraddizione.

  A067000996 

 Ciò vuoi dire che esso pure trovò i nostri dommi perfettamente conformi alll'antichità medesima.

  A067000996 

 Parimente Calvino, nella famosa sua opera che ha per titolo le Istituzioni, nel mentre che ivi combatte i nostri dommi, confessa più volte che egli si oppone a tutta l'antichità.

  A067001014 

 Voi sapete che i Calvinisti, a cui s'unirono i nostri Valdesi delle valli di Luserna, nell'Eucaristia non credono altro che la figura e la memoria del corpo di Gesù Cristo, e deridono noi Cattolici che in quella crediamo ed adoriamo la presenza reale di esso.

  A067001019 

 Noi dobbiamo confessare tutti i nostri peccati....

  A067001020 

 Ora riferiteci ciò che i nostri nemici dissero in favor del Papato, il quale sembra il bersaglio, ove tutti gli eretici, i libertini, i perversi cattolici hanno fatto accordo di vibrare, senza posa, i loro colpi.

  A067001023 

 Che cosa dire dell'invocazione dei Santi, che i nostri Valdesi e gli altri protestanti van gridando, essere una vera idolatria di fresco introdotta nel mondo dalla Chiesa Romana? {195 [501]}.

  A067001077 

 Ciò poi che io dirò dei Protestanti, va altresì inteso dei nostri Valdesi: perocchè, sebben questi siano esistiti qualche tempo {216 [522]} innanzi e con qualche diversità da quelli; tuttavia essendosi fusi ed affratellati con essi fin dal principio della Riforma protestante, debbono considerarsi come una frazione di questa, e ne subiscono del tutto la sorte.

  A067001079 

 I Protestanti non possono vantare un sol uomo che abbia prima di loro professato il protestantismo, in quanto che niuno prima di essi professò un sistema di dottrine e di culto, che a quello fosse identico o simile in guisa da poter dire, che egli fu loro perfetto antecessore; siccome noi cattolici dimostriamo nostri veri antecessori i cristiani dei secoli andati per la medesimezza della fede, dei {217 [523]} Sacramenti e del reggime dei sacri Pastori.

  A067001089 

 Che questa poi sia tuttora la dottrina dei Protestanti ed anche dei nostri Valdesi re lo dimostra il giornale Valdese che stampasi in Torino col titolo: la Buona Novella; nel quale s'insegna (nella disp.

  A067001096 

 Voi sapete, miei figli, che gli Zuingliani e i Calvinisti ed i, nostri Valdesi affermano, trovarsi nell'Eucaristia, non già il corpo reale di Cristo, ma solo l' immagine e la figura di quello.

  A067001111 

 Proseguiamo i nostri riscontri.

  A067001162 

 Sappiamo che intieri popoli di Cristiani ignoravano la lettura e scrittura: il maggior numero de' Cristiani anche a' nostri tempi non sono capaci di leggere e d'intendere la Bibbia.

  A067001195 

 Pertanto, se noi possiamo essere beati, cioè farci santi solo col recarci ad ascoltare la parola di Dio, per noi basta, e diciamo che è meglio assicurarci la vita eterna andando ad ascoltare la parola di Dio spiegata dai nostri sacri pastori, che metterci a rischio di perderci eternamente interpretandola secondo il proprio capriccio.

  A067001201 

 Oggi si aggiunsero altri nostri compagni, tutti ansiosi di udirvi a ragionare intorno al modo con cui i Protestanti interpretano la Bibbia.

  A067001213 

 Chi potrebbe dubitare di una tal verità?'Questo è ciò che s'insegna continuamente dai nostri pastori.

  A067001219 

 Oh questa Bibbia l'ebbero da' nostri antenati!.

  A067001221 

 Questi nostri antenati sono tutti quelli che ci hanno preceduto.

  A067001237 

 Perchè ai nostri tempi che ci sono soldati, guardia nazionale, carabinieri, prigioni, galere, sbirri, boia e forca, tuttavia da tutte parti si parla di assassinii, di furti, di case spogliate, di borse tirale, ed altre simili azioni.

  A067001239 

 Per bacco, voi mi adducete buone ragioni; dai nostri ministri si grida fortemente che i Cattolici ragionano male, e mi sembra che voi ragioniate benissimo; e sarei per dire che gli stessi nostri ministri avrebbero argomento da fare profonda riflessione.

  A067001239 

 Tuttavia le ragioni che adducono i nostri ministri mi paiono gravi.

  A067001259 

 Ma voi, signor caro, cominciate già a farmi dubitare di questi nostri scrittori; ho già letto un fascicolo intorno, ad un libro del nostro pastore Amedeo Bert, ed ho gettato con disprezzo un tal libro, perchè mi sono convinto che là c' è un impasto di falsità e di menzogne.

  A067001266 

 Voi mi fate aprire gli occhi: io sento tutti i giorni i nostri pastori a dire tante cose contro alla Chiesa Romana, ed ora mi accorgo che non è tutto vero.

  A067001313 

 - Ai nostri giorni poi, essendo ciascun libero d'interpretare la Bibbia e farsi una Religione a modo proprio, possiamo dire che ogni famiglia, anzi ogni individuo, ha la sua propria Religione.

  A067001326 

 Nell'anno 1655 in un'altra confessione di fede professarono che il Battesimo e l'Eucaristia hanno una grande efìcacia; il primo ci lava dai nostri peccati, l'altro alimenta le anime nostre.

  A067001363 

 Voi, o miei figli, mi osservate, che i Protestanti non sono tutti birbanti, ladri ed assassini; ed è vero: ma sappiate che tutti i capi riformatori ebbero una condotta {309 [615]} malvagia, come vi ho già dimostrato; ed a' nostri dì molti vivono Protestanti, o si fanno Protestanti pel danaro che loro viene somministrato, o per poter più liberamente secondare le loro passioni.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000037 

 Ma non vi sarebbe qualche prova della esistenza di Dio che non solo venisse ai nostri occhi, ma che potessimo, per così dire, toccar con mano?.

  A068000087 

 - Molte volte, egli dice, ed in molte guise Iddio parlò nei passati tempi ai nostri padri per mezzo dei profeti.

  A068000087 

 P. Questa Rivelazione fu primieramente fatta ai nostri progenitori Adamo ed Eva.

  A068000095 

 P. Per farvi chiara idea della veracità di questi libri, bisogna osservare, che quelli, i quali appartengono all'Antico Testamento, sono egualmente pregiati e tenuti per veri dai Cattolici e dagli Ebrei, presso cui si conservano gelosamente anche ai nostri giorni.

  A068000284 

 P. Avete ragione: a giorni nostri i fanciulli Ebrei possono con maggior agio istruirsi nella fede cristiana.

  A068000324 

 F. Questo fatto è bello e ci sembra molte importante, {104 [104]} ma la pochezza dei nostri studi ce lo rende un poco oscuro.

  A068000368 

 P. È desso veramente il successore di s. Pietro; e di questa verità fondamentale dovrò intertenervi di proposito quando vi parlerò dell'Apostolicità della Chiesa Romana e della successione de' Pontefici non mai interrottasi da s. Pietro fino ai nostri giorni.

  A068000382 

 La è questa una verità da migliaia di fatti comprovata a' giorni nostri.

  A068000382 

 Se tali luminose verità di nostra santa Religione fossero un po' più conosciute, molti Cattolici mostrerebbero per sicuro maggior rispetto e venerazione verso l'autorità della Santa Romana Chiesa: autorità fondata da Gesù Cristo, trasmessa a s. Pietro ed a' suoi Successori, i quali, l'uno all'altro sottentrando al governo della Chiesa, tutti costantemente la esercitarono: autorità attestata e venerata dai più dotti e dai più santi personaggi che vissero dal principio della Chiesa di Gesù Cristo fino ai nostri giorni: autorità proclamata in tutti i Concili ecumenici, e possiamo dire, in tutti i Concili particolari che in ogni tempo nella Chiesa furono celebrati: autorità, infine, che gli stessi Protestanti di buona fede confessarono, e per cui un grande numero di essi si risolvettero di abbandonare i loro errori per fare ritorno alla Chiesa dei loro antenati, che era ed è la Chiesa Cattolica.

  A068000415 

 Ma ai nostri tempi che i Protestanti si danno all'istruzione hanno dimandato formalmente ai loro ministri dove esistesse la Chiesa riformata prima dei loro fondatori.

  A068000455 

 I cattolici romani rigettarono mai sempre e rigettano tuttavia con orrore tutto che contraddica alla loro fede, essendo certissimi che i Pastori destinati da Dio a conservare il deposito delle verità rivelate si succedettero l'un l'altro e ce le trasmisero da Gesù Cristo e dagli Apostoli, come dalle mani di uno in quelle di un altro, fino ai nostri giorni.

  A068000475 

 Lo stesso Baldeo, caldo seguace di Calvino, pieno di ammirazione alla santità di s. Francesco Saverio esclamava: Dio volesse che tu, o Saverio, estendo tale, fossi dei nostri.

  A068000475 

 È Santa perchè in ogni tempo ed in tutti i luoghi, dagli Apostoli fino a' dì nostri, ebbe un grande numero di Santi, i quali risplendettero {146 [146]} per virtù eroiche, per zelo delle anime, per distacco dalle cose terrene, per le penitenze e pei digiuni.

  A068000479 

 Al contrario la Chiesa Romana, oltre un grande numero di Santi e di miracoli riconosciuti dai medesimi eretici, presenta migliaia di monumenti, i quali ci attestano che da Gesù Cristo fino ai nostri dì in ogni anno, e, possiamo dire ogni giorno, si operarono miracoli strepitosi.

  A068000492 

 Per tale guisa le Missioni Cattoliche ebbero cominciamento da s. Pietro; e da lui continuarono fino ai nostri giorni.

  A068000493 

 F. Ma, come testè vi dicemmo, si vuole che ai nostri giorni siano terminate le Missioni Cattoliche.

  A068000497 

 Ciascheduno {154 [154]} dei Protestanti a' nostri tempi la pensa come vuole, e spiega le scritture a suo piacimento.

  A068000504 

 P. La Chiesa Romana dicesi Apostolica perchè professa tutte le verità insegnate da Gesù Cristo e predicate dagli Apostoli; e perchè da s. Pietro, Principe degli Apostoli, senza interrompimento presenta la serie de' suoi successori fino ai giorni nostri.

  A068000510 

 P. Nella Chiesa Romana esiste realmente questa successione di Pastori non interrotta dagli Apostoli fino a' nostri tempi: di maniera che incominciando dal regnante Leone XIII ed ascendendo da un Papa all'altro troviamo una serie di Pontefici, la quale si estende sino a s. Pietro stabilito da Gesù Cristo a Capo della sua Chiesa.

  A068000533 

 P. I sacri ministri sono nostri superiori, destinati da Dio ad insegnarci la strada della eterna salute.

  A068000552 

 F. Noi crediamo senz'altro all'autorità infallibile de' Concilii fatti in ogni tempo nella Chiesa e sempre venerati da' buoni Cristiani; ma pare che a' nostri giorni le cose vadano diversamente.

  A068000553 

 P. Tocca proprio a' nostri sgraziati tempi di {172 [172]} udire quotidiani spropositi nel fatto della religione.

  A068000567 

 Dell'Idolatria penso non occorra parlarvi perchè ai nostri giorni più non esiste, se eccettuiamo alcuni paesi, dove non potè ancora penetrare la luce del Vangelo oppure l'idolatria è approvata dallo Stato.

  A068000568 

 Dell'Ebraismo parmi già di avervi detto abbastanza {178 [178]} nella prima parte di questi nostri trattenimenti.

  A068000625 

 Voglio piuttosto discorrervi più minutamente dalla setta dei Valdesi, perciocchè dimorando essi in gran parte nelle valli di Luserna, vicino a Pinerolo, anzi in questi nostri tempi adoperandosi eglino con ogni arte a propagare i loro errori, più spesso può avvenire di avere a fare con essi; e quindi essere della loro dottrina imbevuti.

  A068000756 

 P. Ora, miei cari figli, che vi veggo qui nuovamente radunati, e con voi parecchi dei vostri compagni, ripiglierò volentieri il filo de' nostri trattenimenti.

  A068000840 

 Ci avete detto da principio che Calvino dilatò la sua eresia anche nell'Italia: ora desidereremmo di sapere come ciò avvenisse; e che cosa facesse questo tristo nei nostri paesi.

  A068000911 

 Calvino, come fanno ancora i protestanti dei nostri giorni, promise che li avrebbe beneficati, sì veramente però che con tutta prudenza e segretezza lo avessero aiutato in un certo suo disegno.

  A068000949 

 E per vero, aprite la Storia Ecclesiastica, e vi scorgerete diligentemente e con grande precisione notate tutte le eresie che tentarono d'infestare la Chiesa, incominciando dal tempo degli Apostoli sino ai nostri giorni.

  A068000970 

 Deh! osservate quanti nostri compagni convennero qui tutti ansiosi di ascoltarvi! {305 [305]}.

  A068000971 

 P. Avete fatto bene ad invitare altri vostri compagni; quanto più grande è il numero degli uditori, più ameni e proficui potranno essere i nostri trattenimenti.

  A068000978 

 Il che agevolmente ci verrà fatto in due maniere: o citando le sentenze {307 [307]} degli antichi Dottori, che sono in nostro appoggio e contrarie agli eretici; oppure mostrando colla confessione dei nostri avversari medesimi, che i nostri dommi sono stati insegnati da tutti gli antichi.

  A068000978 

 Ma noi cattolici confrontiamo pure i nostri dommi cogli scritti di que'primi padri senza tema di trovarvi veruna contraddizione.

  A068000981 

 Con ciò confessa a suo danno che esso pure trovò i nostri dommi perfettamente conformi all'antichità medesima.

  A068000981 

 Non altrimenti Calvino nella famosa sua opera, che ha per titolo: Le istituzioni, mentre combatte i nostri dommi, confessa più volte che egli si oppone {308 [308]} a tutta l'antichità.

  A068001002 

 Noi dobbiamo confessare tutti i nostri peccati... Il Cielo aspetta la sentenza del sacerdote; e il Signore o lega o scioglie ciò che il suo ministro ha legato o sciolto sopra la terra.

  A068001003 

 Ora riferiteci ciò che i nostri nemici dissero in favor del Papato, il quale sembra il bersaglio, ove tutti gli eretici, i libertini e perversi cattolici sonosi accordati di vibrare senza posa i loro colpi.

  A068001006 

 F. E che cosa dite dell'invocazione dei Santi, che i nostri Valdesi e gli altri Protestanti vanno gridando essere atto di idolatria introdotto di fresco nel mondo dalla Chiesa Romana? {317 [317]}.

  A068001055 

 Ciò poi che io dico dei Protestanti, intendetelo altresì detto dei nostri Valdesi: perocchè, sebbene questi siano esistiti qualche tempo innanzi ed in un modo alquanto diverso da quelli, tuttavia essendosi fusi ed affratellati con essi fin dal principio della Riforma protestante, debbono considerarsi come una frazione di questa, di cui subiscono del tutto la sorte.

  A068001057 

 Siccome noi cattolici dimostriamo quali nostri veri antecessori i cristiani dei secoli andati per la medesimezza della fede, dei sacramenti e del regime dei sacri Pastori.

  A068001067 

 Che poi questa sia tuttora la dottrina dei Protestanti ed anche dei nostri Valdesi ce lo dimostra senz'altro il giornale Valdese, la Buona Novella, nel quale s'insegna (disp.

  A068001067 

 Ora, miei figli, vi recherà maraviglia se con una teologia così scave e coll'allettamento ancora di qualche scudo i Protestanti tirano sotto i nostri occhi più d'uno dei cattolici sconsigliati al loro partito? Io ben mi avveggo, miei {341 [341]} teneri figli, che queste nefandezze rattristano di troppo l'animo vostro ben fatto; pure abbiate pazienza, ciò è necessario per farvi comprendere la bruttezza della vantata religione protestante.

  A068001074 

 Voi sapete, miei figli, che gli Zuingliani, i Calvinisti ed i nostri Valdesi affermano trovarsi nell'Eucaristia non già il Corpo reale di Cristo, ma solo l'immagine e la figura di esso.

  A068001076 

 E voi, miei figli, ben sapete che ai nostri giorni in Inghilterra una donna è regina e ad un tempo Papessa.

  A068001141 

 Sappiamo che intieri popoli di Cristiani ignoravano la lettura e la scrittura; ed il maggior numero dei Cristiani eziandio ai nostri tempi non sono da tanto di leggere e d'intendere la Bibbia.

  A068001170 

 Impertanto se noi possiamo esser beati, cioè renderci santi col solo recarci ad ascoltare la parola di Dio, per noi è bastante, e, diciamo pure, migliore cosa lo assicurarci la vita eterna andando ad ascoltare la parola di Dio spiegata dai nostri sacri pastori, che non metterci a rischio di farne erronea spiegazione, e quindi perderci eternamente interpretandola secondo il proprio capriccio.

  A068001175 

 F. Oggi caro padre, sonosi aggiunti come vedete, altri nostri compagni, tutti ansiosi di udirvi a ragionare intorno al modo con che i Protestanti interpretano la Bibbia.

  A068001186 

 V. Chi potrebbe dubitare un momento di tale verità? Questo s'insegna continuamente dai nostri pastori.

  A068001192 

 V. Oh! si sa: la ebbero da' nostri antenati!.

  A068001194 

 V. Questi nostri antenati sono tutti quelli che ci hanno preceduto, e che si occuparono dello studio della Bibbia.

  A068001210 

 V. Perchè ai nostri tempi in cui v'ha gendarmi, birri, prigioni, galere, ed anche il boia e la forca, tuttavolta si parla dovechessia di furti, assassinii, case spogliate, di borse tolte alle persone ed altre simili peggiori mariuolerie.

  A068001212 

 Ciò non pertanto gli argomenti che adducono i nostri ministri contro la vostra dottrina mi paiono da non dispregiare.

  A068001212 

 V. Per bacco, voi mi adducete di buone ragioni! Dai nostri ministri si grida fortemente che i Cattolici ragionano male; ma pare a me che voi ragioniate molto bene; e starei per dire che gli stessi nostri ministri se vi udissero avrebbero cagione di fare profonda riflessione sopra quanto mi venite esponendo.

  A068001231 

 V. Ma voi, gentile signore, incominciate già a mettermi in dubbio sul valore di questi nostri scrittori.

  A068001238 

 Io tutti i giorni sento i nostri pastori dire e ripetere a piena bocca mille cose contro alla Chiesa Romana; ed ora mi avveggo che non è tutto secondo ragione quel loro schiamazzare.

  A068001277 

 P. Non solo allora, ma più volte appresso fu rinnovato il mostruoso avvenimento di una donna che dirige le cose del culto; ed ancora ai nostri giorni la Regina è Capo della Religione.

  A068001281 

 Ai nostri giorni poi, avendo ciascuno l'autorità di interpretare la Bibbia a modo suo, possiamo dire che ogni famiglia, anzi ogni individuo ha la sua propria religione.

  A068001294 

 Nell'anno 1655 in un'altra professione di fede riconobbero che il Battesimo e l'Eucaristia hanno una grande efficacia; che il primo ci lava dai nostri peccati, l'altro alimenta le anime nostre.

  A068001369 

 Così pensarono ed operarono i capi della Riforma, i quali tennero vita malvagia; e così operano coloro che ai nostri giorni passano al Protestantismo, i quali non hanno di mira altro che di condurre una vita più libera e più licenziosa.

  A068001431 

 Voi poi, o Protestanti, se vi sta a cuore di accertare la vostra eterna salvezza convertitevi e fatevi Cattolici: per lo avvenire non occorre più che veniate ad ascoltare le nostre prediche, e poniate piede nei nostri templi.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000009 

 La ragione e la coscienza insegnano perciò a ciascuno, che siamo tenuti a riconoscere l'altissima Maestà divina, e il suo dominio sopra di noi; c'impongono di prostrarci nella polvere quali sue creature, e suoi {3 [11]} sudditi e figli, a fine di tributargli il debito onore, amore ed ossequio, e di riferire a lui quale ultimo nostro fine tutti i nostri pensieri e tutte le nostre azioni.

  A069000011 

 Tuttociò che noi incontriamo nelle chiese solleva i nostri pensieri a Dio, {6 [14]} ed ivi la nostra preghiera acquista maggior efficacia perchè fatta in comune coi nostri fratelli nella fede, avendoci Gesù Cristo assicurati che dove sono due o tre persone raunate in suo nome, egli è in mezzo a loro.

  A069000016 

 Dopo ciò possiamo anche chiedere i beni temporali, la sanità, i mezzi onde campar la vita, la benedizione celeste sulle nostre occupazioni, sui nostri negozi, sulle nostre campagne, e sulle nostre famiglie, l'allontanamento delle disgrazie, dei dolori e delle afflizioni in cui ci troviamo.

  A069000016 

 Perciò dobbiamo cercare in primo luogo i beni spirituali, come sono il perdono dei peccati, i lumi per conoscere la divina volontà e i nostri errori, la forza, l'aumento e la perseveranza nella virtù.

  A069000026 

 Tu sai, o cristiano, che l'unico vero bene dell'anima nostra è Dio; che noi siamo fatti per lui e a lui solo dovremmo tenere rivolti gli occhi nostri giorno e notte, ed imitare gli angeli ed i santi, i quali mai non cessano di lodarlo e glorificarlo.

  A069000031 

 Queste sono le preghiere che soglionsi praticare in tutte le famiglie cristiane: e Iddio ha disposto che i nostri cari genitori ci facessero imparare queste eccellenti orazioni quando noi eravamo ancora fanciulli, affinchè {19 [27]} ci rimanessero ben fisse nella memoria, e così mai non avessimo a dimenticarcene od a tralasciarle in alcun giorno della nostra vita.

  A069000051 

 Ruffino, celebre scrittore ecclesiastico, che visse sulla fine del quarto secolo, così scrive: « I nostri maggiori ci hanno tramandato, che dopo l'ascensione del Signore e la venuta dello Spirito Santo, gli Apostoli, dovendosi separare gli uni dagli altri, prima stabilirono {36 [44]} insieme una norma di ciò che dovevano predicare.

  A069000074 

 I primi a negare alla Chiesa questa autorità furono gli eretici degli ultimi tempi, gl'increduli e alcuni falsi cristiani de' nostri giorni.

  A069000083 

 Il digiuno placa la collera di Dio, ci fa ottenere il perdono dei nostri peccati, e l'abbondanza delle grazie spirituali e temporali, come la Scrittura ci narra dei Niniviti.

  A069000090 

 È vero pur troppo, o divoto Cattolico, che alcuni de' nostri fratelli d'oggidì non osservano questo precetto dell'astinenza dalle carni; ma sappi che con tutto ciò la legge della Chiesa sta, e sarà un giorno accusatrice severa contro de' suoi trasgressori.

  A069000091 

 Cristiano mio, dimostriamoci veri cattolici e figli devoti della Chiesa in faccia ai nemici della nostra Religione ed a tanti cattivi cristiani de' nostri giorni.

  A069000092 

 Ah! divoto cattolico, procuriamo di non essere nel numero di costoro senza fede e senza amore; anzi non contentiamoci di accostarvici una sol volta all'anno, ma imitiamo i primitivi cristiani, imitiamo tanti de' nostri fratelli d'oggidì, i quali malgrado la generale tiepidezza, sebbene circondati da molti affari, si accostano tuttavia molto sovente alla santa Eucaristia.

  A069000096 

 Tutti gli uomini del mondo sono nostri fratelli, perchè figli di uno stesso padre che è Dio.

  A069000112 

 Egli è che quotidianamente per mano de' sacerdoti offre sui nostri altari il sacrosanto sacrifizio della sua carne e del suo sangue sotto {106 [114]} le specie di pane e di vino.

  A069000112 

 In croce Gesù Cristo offrì sè medesimo al suo celeste Padre in remissione dei nostri peccati; nella s. Messa offre parimenti se stesso per noi per mezzo del sacerdote.

  A069000114 

 Gesù Cristo in vero offri se medesimo in croce pei nostri peccati, e questa offerta viene rinnovata nella s. Messa.

  A069000114 

 Inoltre essendo il valore e l'efficacia della Messa infinita in virtù dei meriti di Gesù Cristo, questo sacrifizio rende la migliore soddisfazione che possa immaginarsi alla divina giustizia per i peccati nostri e pei peccati di coloro, che sono già nell'altra vita.

  A069000120 

 Per altro nei tempi di tristezza e nelle messe pei defunti il Gloria si tralascia, come anche nelle messe feriali e votive, perchè in queste Messe dobbiamo solo pensare alle nostre infermità, a piangere i nostri peccati, o a suffragare le anime dei nostri trapassati.

  A069000150 

 Finalmente tutto l'esteriore apparato delle sacre funzioni deve parlare agli occhi nostri in guisa da sollevare l'anima nostra a Dio per farci rilevare la eccellenza e la grandezza del s. sacrifizio della Messa e di tutti i divini misteri.

  A069000152 

 L'uffizio di esso è di illuminare ed infiammare i nostri cuori.

  A069000153 

 Perciò meritamente la Chiesa, quando non è occupata da altri sentimenti di gioia o di tristezza, desidera di eccitare vivamente nei nostri cuori quello della speranza, presentandoci il color verde nei suoi abiti sacerdotali.

  A069000154 

 Il violetto, la cui tinta è mezzana tra l'oscuro ed il chiaro, è simbolo di dolore misto a conforto; quali sono appunto i due sentimenti, che la Chiesa intende di svegliare negli animi nostri nell'Avvento e nella Quaresima per muoverci a fare penitenza dei nostri peccati.

  A069000163 

 Questo fa, affinchè intendiamo che il sangue della vittima divina fu offerto a Dio specialmente per la liberazione dei nostri fratelli defunti, in soddisfazione dei loro peccati.

  A069000165 

 Tutte queste cerimonie tendono non solo a sollevare a Dio i nostri cuori, ma ad eccitarli ad una tenera compassione per le anime purganti.

  A069000170 

 Misericordioso Gesù, esaudite la mia preghiera e per me e pei nostri fratelli, che soffrono nelle fiamme punitrici da Voi accese a fine di purificarli; o piuttosto rivolgete gli occhi misericordiosi, o Agnello innocente, sopra la penitenza che Voi avete fatto per loro e per me.

  A069000198 

 E poichè Voi stesso ci avete posto in mano i mezzi onde placare la vostra giustizia, non solamente a favor mio, ma ancora in suffragio delle anime dei nostri fratelli defunti, degnatevi mio Dio, d'accettare questi omaggi di adorazione, questi cantici di gloria, acciocchè la mia preghiera riesca efficace presso del vostro trono.

  A069000202 

 L'offerta di una vittima così pura, che ha ad un tempo sopra di sè tutti i nostri peccati, sacrificata a morte e risuscitata, sofferente e gloriosa, che l'Eterno Sacerdote secondo l'ordine di Melchisedecco ci ha {152 [160]} comandato di presentarvi per li vivi e pei defunti, ci renda, o Signore, gradevoli agli occhi vostri, e ci ottenga misericordia.

  A069000203 

 Particolarmente pei nostri fratelli defunti noi Vi preghiamo, o sommo Iddio di {153 [161]} misericordia.

  A069000204 

 Qual piacere non è mai il nostro, o Signore, nel potervi chiamare nostro Padre! Questa è pure la più grande consolazione dei nostri fratelli che soffrono nel purgatorio.

  A069000207 

 Agnello di Dio, che col vostro sacrifizio avete meritata appresso al Padre vostro la nostra riconciliazione, concedete a noi e ai nostri fratelli defunti questa pace con Dio, che supera ogni pensiero, ogni sentimento.

  A069000209 

 Agnello di Dio, la cui misericordia è infinita, Voi che vi siete sulla croce sacrificato per salvare i peccatori, volgete benigno uno sguardo sopra quei fratelli nostri, che sono passati all'eternità col pentimento dei loro peccati.

  A069000215 

 Al favore che vi domando unitamente alla vostra Chiesa, pei nostri fratelli defunti, degnatevi di aggiungere ancora, o mio Dio, quello che vi chiedo per me stesso.

  A069000322 

 Aiutateci, o Signore, nostro Salvatore, e per la gloria del vostro nome salvateci, e siate propizio ai nostri peccati per riguardo del vostro nome.

  A069000379 

 Imitiamo anche noi, o divoto cattolico, quegli antichi nostri padri nella fede col {214 [222]} prender parte almeno al breve canto del vespro nei giorni consacrati a Dio.

  A069000392 

 Vi supplico, mansuetissimo Gesù, pel vostro prezioso sangue, che avete sparso per togliere i nostri peccati, lavate tutte le mie colpe; volgete benigno uno sguardo a questa povera e indegna creatura, la quale umilmente implora da Voi perdono, e invoca con fiducia il vostro santissimo Nome.

  A069000421 

 Sorsero, è vero, nemici potenti a combatterla; ma si trovarono a fronte {241 [249]} del sentimento universale dei cattolici, dal quale furono ben presto come schiacciati e conquisi, intervenendo l'autorità infallibile della Sede Apostolica a difendere, proteggere e promuovere una divozione, che si mostrava evidentemente suscitata dal nostro amabilissimo Redentore in questi tempi a fine di risvegliare nei nostri cuori la fiamma della sua divina carità.

  A069000463 

 Miserare nostri, Domine, miserere nostri.

  A069000522 

 Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

  A069000541 

 Non è pertanto da lodarsi la Chiesa cattolica, se per motivi religiosi fa altrettanto? se pregia e venera coloro, che si segnalarono per le opere di cristiana virtù e di vera santità? quando innalza all'onor degli altari quelli che furono da Dio onorati {284 [292]} di grazie speciali, per cui operarono cose magnifiche e gloriose? quando chiama beati, e come tali venera coloro, i quali colla grande loro fedeltà verso Dio si acquistarono in modo particolare la sua benevolenza, divennero suoi intimi amici, cui egli ha coronato di gloria e di onore? Non merita anzi ogni encomio la Chiesa, quando ai giovani presenta gli esempi dei vecchi, quando loro mostra le pedate, cui essi pure devono seguire? quando a questo fine ci raduna in certi giorni per celebrare la memoria dei nostri antenati, e così stimolarci a praticare le loro virtù, animarci ed infiammarci ad imitarli, per farci insomma conoscere come dobbiamo mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù Cristo?.

  A069000544 

 Qual consolante pensiero che il vincolo dell'unione tra i giusti non venga rotto dalla morte, ma duri nell'eternità, dove nè tempo, nè vicenda alcuna potrà più scioglierlo! Qual consolante pensiero che ai piè del trono di Dio abbiamo anime, la cui benevolenza è tanto grande quanto invariabile, le quali pigliano parte ai nostri bisogni, alle nostre preghiere, e procurano di ottenere anche a noi, eredi come essi del paradiso, la medesima felicità, che essi già godono!.

  A069000552 

 Accogliete le nostre offerte, esaudite le nostre suppliche, confortate i timori nostri, giacchè voi siete l'unica speranza dei peccatori.

  A069000552 

 O beatissima Vergine Maria! Chi potrà mai lodarvi e ringraziarvi condegnamente per quel vostro singolare consenso, con cui soccorreste al mondo perduto? Quali encomi potrà la fiacca umana natura tributare a voi, per cui mezzo ricuperò vita e salute? Non pertanto gradite queste nostre azioni di grazia, benchè sì deboli, benchè sì sproporzionate al vostro gran merito, e dopo aver accolti i nostri ossequii, intercedete con le vostre orazioni per le nostre colpe.

  A069000577 

 O cuore di Maria Madre di Dio e Madre nostra: cuore amabilissimo, oggetto {319 [327]} delle compiacenze dell'adorabile Trinità, e degno di tutta la venerazione, e tenerezza degli Angeli, e degli uomini: cuore il più consimile a quello di Gesù, di cui siete la più perfetta imagine, cuore pieno di bontà, e tanto compassionevole verso le nostre miserie, degnatevi di sciogliere il ghiaccio de' nostri cuori, e fate che siano intieramente rivolti a quello del divin Salvatore.

  A069000584 

 Ah! che pur troppo ci conosciamo indegni dei vostri favori per aver tante volte coi nostri peccati ricrocifisso il vostro divin Figliuolo, rinnovando così le ferite anche al vostro affettuosissimo cuore.

  A069000604 

 Come immensamente grande, come amaro sopra ogni idea fu mai il dolore di Maria quando vide Gesù, suo divin Figliuolo, pendente in croce e immerso in un abisso di dolori nel corpo e nell'anima! Ma siccome i nostri peccati furono la sola cagione dei patimenti del nostro divin Salvatore, così lo furono anche dei dolori di {335 [343]} Maria.

  A069000668 

 Nei misteri gaudiosi rallegriamoci con Maria, e ringraziamo il Signore della sua Incarnazione; nei dolorosi muoviamoci a compassione verso il Signore pei tanti suoi tormenti, e pentiamoci dei nostri peccati, che ne furono la causa; nei gloriosi rallegriamoci della gloria di Gesù Cristo e della Vergine sua Madre, e proponiamoci di fare ogni sforzo per conseguire noi pure la beatitudine del cielo.

  A069000683 

 Nel secondo si contempla come Gesù C. per li nostri peccati in casa di Pilato fu sottoposto a crudelissima flagellazione.

  A069000695 

 Dobbiamo dunque durante questo bel mese consacrare a Maria tutti i movimenti del nostro cuore, tutti i nostri pensieri, tutte le nostre parole, tutte le nostre intenzioni, tutte le nostre opere.

  A069000720 

 Questi motivi sovrannaturali sono per esempio quando temiamo che Iddio pei nostri peccati ci punisca in questo mondo, o nell'altro, e ci escluda dal Paradiso; quando ci rappresentiamo al pensiero come sia abbominevole il peccato, perchè ci priva della grazia santificante, e dell'amicizia di Dio; quando pensiamo alla nostra ingratitudine verso Dio, al gran male, che deve essere il peccato, per cui il nostro Signor Gesù Cristo tanto ha patito e sofferto.

  A069000728 

 Gesù Cristo in {390 [398]} verità ha offerto al suo eterno Padre una piena, e sovrabbondante soddisfazione per tutti li nostri peccati, e per quelli di tutto il mondo: tuttavia mentre egli nel Battesimo ci condona ogni debito di pena dovuta pei peccati commessi prima di questo sacramento: riguardo ai peccati in cui il cristiano cade dopo ricevuto un beneficio sì grande, mentre ce li perdona, se li confessiamo umilmente al suo ministro, vuole che sentiamo alquanto il peso della nostra iniquità con sottoporci ad una pena temporale.

  A069000741 

 Per la ricerca, che si deve fare di tutto il tempo passato, opera in noi una cognizione più chiara di noi medesimi, mentre insieme ci pone sotto gli occhi il complesso di tutta la nostra spirituale miseria, il cattivo o almeno poco buon uso della miglior parte degli anni nostri, e i tanti debiti contratti con Dio, col trasgredire tante volte la sua santissima legge, e col rispondergli sì male invece dei tanti benefici che egli ci ha fatti.

  A069000745 

 La vergogna, che sentesi d'ordinario nella confessione generale dei nostri peccati, soddisfa in buona parte alla pena temporale dovuta ai nostri peccati.

  A069000793 

 L' invidia è un dispiacere del bene altrui, come se il bene del prossimo fosse {419 [427]} un danno arrecato ai nostri interessi, ovvero è un piacere del male altrui.

  A069000827 

 Gesù Cristo è venuto a portare sulla terra un fuoco celeste, ed altro egli non desidera, se non di accenderlo nei nostri cuori; ma se noi colla nostra tiepidezza e languore impediamo la benefica azione di questo fuoco divino, non è a stupire se dalle nostre comunioni ricaviamo poco o nissun miglioramento.

  A069000828 

 Quando ci accostiamo a ricevere Gesù sacramentato, ci prepariamo noi convenientemente? Facciamo noi quanto possiamo per accostarvici più degnamente che ci sia possibile? Il giorno avanti la santa Comunione ci prepariamo noi con qualche riflessione, con qualche opportuna lettura? Allo svegliarci al mattino ci richiamiamo noi alla mente il pensiero, eccitiamo nel nostro cuore il desiderio di questa grande azione? Procuriamo noi eccitarci ad un vero pentimento dei nostri peccati? Li detestiamo noi con una sincera confessione? Abbiamo noi sollecitudine di raccogliere lo spirito, di eccitare il cuore, di risvegliare in noi buoni sentimenti? Ci proponiamo noi il fine per cui vogliamo fare la comunione, le grazie speciali che vogliamo domandare? Le anime fervorose vi si dispongono col digiunare il giorno avanti, altre col fare una visita a Gesù sacramentato, altre con atti di mortificazione e di {447 [455]} penitenza interna od esterna, ed altre facendo a Dio qualche offerta particolare.

  A069000864 

 O Dio dei nostri cuori, per adorarvi come nostro Creatore, per riconoscervi per nostro Sovrano Padrone, per lodarvi come Signore Santissimo ed amarvi come unico nostro Bene, noi vi offriamo quest'ostia adorabile, lo stesso vostro Unigenito Figlio.

  A069000867 

 Io per tutti vi prego, o Signore, perchè voi siete il Dio di tutti, perchè volete che siamo tutti fratelli, che ci amiamo gli uni gli altri, e vicendevolmente ci aiutiamo nei nostri bisogni, perchè insomma voi volete che tutti riuniti in una carità medesima non formiamo che un cuor solo ed un'anima sola.

  A069000917 

 Di umiliarci pei nostri difetti, ma non affannarci, nè perderci d'animo.

  A069000920 

 Di non aver fretta nelle cose, nè pretendere che corrano veloci come i nostri pensieri; e se non possiamo vincere gli ostacoli, non perderci di coraggio, ma dire: sia sempre fatta la volontà di Dio!.

  A069000938 

 In quel giorno alziamoci per tempo di letto, onde aver agio a compiere tutti i nostri doveri.

  A069000943 

 Prendiamo qualche momento per metterci alla presenza di Dio, adorarlo con viva fede, domandargli perdono dei nostri peccati.

  A069000953 

 Oh! anima mia, cessiamo dal vivere in tal modo; sarebbe cento volte meglio morire, che vivere moltiplicando i nostri peccati veniali.

  A069000956 

 Fissiamo i nostri sguardi sopra Gesù Crocifisso, e diciamogli ciò che ci suggerirà il cuore.

  A069000974 

 Non dobbiamo accorciare o intralasciare i nostri esercizi di pietà senza un ben fondato motivo, nè farli per usanza o per guadagno.

  A069000979 

 L'amor di Dio e l'amor del prossimo, ecco il sacro fuoco che Gesù Cristo è venuto a portare sulla terra, e che ardentemente desidera d'accendere nei nostri cuori.

  A069000980 

 In quanto al comandamento dell'amor del prossimo che è simile al comandamento dell'amor di Dio, se esso ci obbliga di soccorrere i nostri fratelli nelle loro necessità temporali, c'impone poi un'obbligazione assai più stretta di assisterli e di aiutarli nei loro bisogni spirituali.

  A069001000 

 Noi intanto figuriamoci di rendere l'ultimo respiro, e di già vedere a fare i preparativi pei nostri funerali; figuriamoci che l'anima nostra sia stata presentata al Giudice supremo e condannata alle fiamme {545 [553]} del Purgatorio.

  A069001000 

 Quale grande ingiuria tu gli faresti se in lui non mettessi la tua confidenza! Speriamo in Gesù Cristo; il suo sangue fu per noi versato, a noi appartengono i meriti suoi, i quali sono più che sufficienti a pagare i nostri debiti.

  A069001021 

 Fa poi piangere il cuore ad ogni persona dabbene il vedere come ai dì nostri alcuni cristiani si lascino ingannare da certi falsi profeti, i quali vanno per le piazze spacciando mille empietà contro le sante indulgenze.

  A069001022 

 Accostandoci noi colle dovute disposizioni al Sacramento della Confessione, se siamo rei di peccati mortali, in virtù di questo sacramento, ci viene restituita la grazia di Dio e perdonata la pena eterna: ma questa pena eterna viene convertita in una gravissima pena temporale: se i nostri peccati sono solamente veniali, ci viene accresciuta la grazia, e perdonata una parte della pena temporale, ma ce ne rimane ancora una parte, la quale si dee scontare o in questa vita o nel Purgatorio.

  A069001023 

 Sappiamo dalla Sacra Scrittura che Adamo ed Eva nostri primi padri dopo aver ottenuto il perdono del loro peccato dovettero ancora subire una pena temporale; furono cacciati dal luogo di delizie, e soggettati a innumerevoli mali.

  A069001025 

 E a tali penitenze si assoggettavano quei nostri padri nella fede, perchè avevano nel cuore vivo il desiderio della propria salute.

  A069001025 

 Ma che sono mai cotali penitenze in paragone del cumulo di pene temporali, che noi ci aumentiamo ogni dì più coi nostri peccati? Quanto tempo perciò non ci toccherebbe patire nel purgatorio, qualora non venisse in nostro aiuto questa buona madre la santa chiesa! Essa non ci viene meno in tanto bisogno.

  A069001032 

 Apparisce dunque chiaramente che le indulgenze non sono una arbitraria invenzione dei preti, come empiamente vanno dicendo ai dì nostri alcuni disgraziati.

  A069001093 

 {604 [612]} Venite coi sette vostri preziosi doni, Voi che siete il dito di Dio ed insegnateci i nostri doveri.

  A069001095 

 Per esso noi siamo divenuti figli di Dio, eredi del Paradiso; per esso noi vedremo un giorno ai nostri piedi le nazioni e le potenze tutte del mondo.

  A069001143 

 Conosco, o mio Dio, che sono i nostri peccati, che ci attirano i vostri flagelli, e pure tale è il nostro acciecamento, che non cerchiamo di disarmare la mano che ci percuote.

  A069001160 

 Date ai nostri benefattori viventi il centuplo in questa vita; concedete loro quella pace che il mondo dar non può, tenete da loro lontana ogni sventura, spandete le vostre benedizioni sulle loro persone, sulle loro campagne, sopra tutti i loro beni; ma specialmente donate loro la vostra amicizia, tesoro più prezioso che esser vi possa; fateli perseverare nel vostro amore sino alla morte, affinchè abbiano la bella sorte di giungere al possesso di quella gloria che pur prometteste a chi avesse fatto del bene a qualcheduno dei vostri anche minimi servi.

  A069001161 

 A quelli poi de' nostri benefattori, che già ci precedettero nell'altra vita, e ancor si trovano nel purgatorio, fate risplendere la luce dei vostri eletti.

  A069001166 

 Fecondate, o Signore, la terra colle benefiche acque come ai {665 [673]} tempi d'Elia profeta, affinchè essa ci produca i frutti necessari; e in pari tempo mandate la rugiada celeste delle vostre grazie nei nostri cuori, affinchè noi pure facciam frutti degni di penitenza, ci procacciamo grandi meriti dinanzi a voi, e così ci rendiamo degni di entrare un giorno nella terra promessa, nella terra dei viventi.

  A069001167 

 Esaudite, o Signore, chi vi prega, concedete a chi vi supplica la serenità del cielo, affinchè noi che pei nostri peccati giustamente siamo puniti, per la vostra misericordia esperimentiamo la vostra clemenza.

  A069001179 

 Eterno Padre, per il sangue di Gesù, misericordia: voi non volete la morte del peccatore, ma che si converta e viva: dateci per la vostra misericordia spazio di penitenza, onde ravveduti e pentiti dei nostri peccati, cagione di ogni male, viviamo nella santa fede, speranza, carità e pace del nostro Signor Gesù Cristo; e voi rifugio dei peccatori, Maria, pregate e placate Iddio per noi, e otteneteci la grazia che domandiamo.

  A069001199 

 Se in tutti i tempi i romanzi furono riguardati dai santi Dottori della Chiesa quali libri pericolosi, se i tristi effetti di simili scritture furono sempre mai rilevanti, quanto maggiormente libri cotali sono pericolosi e da condannarsi ai giorni nostri, in cui la fiaccola della fede in una parte della società è spento, e domina una grande corruzione nei costumi? I romanzieri dell'età nostra per mettersi d'accordo con questa società corrotta hanno permesso alla loro immaginazione di oltrepassare tutti i limiti dell'onestà, e in tal modo la tazza piena di veleno presentano alla più sfrenata gioventù, alla gente già presta a corrompersi, e così l'immoralità delle loro produzioni diventa spaventevole non solamente {681 [689]} per quelli che ancor camminano sotte le bandiere del Vangelo, ma per coloro eziandio, i quali giudicano le cose solo secondo i principii della probità naturale e del pudore.

  A069001202 

 Ah! allontaniamo dunque da noi e dai nostri dipendenti tali scritture.

  A069001202 

 Ah! imitiamo i nostri padri nella fede, i primitivi fedeli gli Efesini, i quali convertiti a Gesù Cristo dalla predicazione di s. Paolo portarono a furia i libri e li bruciarono alla presenza di tutti (Act.

  A069001206 

 Qualora poi ci trovassimo in tale posizione che ci tornasse utile la lettura di libri proibiti, dimandiamone la licenza alla santa Sede, facendole conoscere i nostri bisogni.

  A069001208 

 I nostri nemici abborriscono dai giornali cattolici, e da se li rigettano; e perchè avremo noi la viltà di leggere i fogli loro diretti a screditar noi medesimi, e le cose più venerande della nostra religione santissima? Perchè a guisa di figli ingrati e crudeli ci uniremo noi coi nemici {690 [698]} di nostra madre la Chiesa? Noi avremo dai giornali cattolici le notizie che ci abbisognano; arricchiremo inoltre la nostra mente di sane idee, formeremo a virtù il nostro cuore; e al giorno del trionfo della religione, della Chiesa, della verità, potremo noi pure gustare quella gioia che Iddio sta preparando a tutti quelli che si serberanno fedeli nei giorni della prova.

  A069001208 

 Per compiere questo avviso così importante contro le cattive letture, non è da passare sotto silenzio un altro genere di scritti, che si spargono più che mai ai giorni nostri, il pericolo dei quali è tanto più grande e da temersi quanto e meno osservato; io vo' dire i cattivi giornali.

  A069001212 

 In vista di sì gravi pericoli, in vista dei perniciosi effetti che producono i balli, i ss. Padri della Chiesa, datici da Dio per nostri maestri nella fede e nella morale, spiegarono tutto il loro zelo per combattere questi divertimenti, e per tenere da essi lontani i fedeli.

  A069001212 

 Ora se il ballo della figliuola dell'impudica Erodiade non solo accese il fuoco della lascivia nel cuore di Erode, ma fu cagione pur anco di spargimento di sangue; i balli dei giorni nostri non accenderanno essi pure il fuoco dell'impurità nell'anima di tanta gioventù, non saranno essi pure cagione di spargimento di sangue, e persino di omicidii?.

  A069001222 

 Siam cattolici, non vergoniamoci di un tal nome anche in faccia de' nostri nemici, e di tanti nostri traviati fratelli.

  A069001250 

 Stantes erant pedes nostri, * in atriis tuis, Jerusalem.

  A069001344 

 Benedictus Deus, et Pater Domini nostri Iesu Christi, Pater misericordiarum et Deus totius consolationis, qui consolatur nos in omni tribulatione nostra, R. Deo gratias.

  A069001382 

 Deus, qui per resurrectionem Filii tui Domini {714 [722]} nostri Iesu Christi mundum laetificare dignatus es, praesta, quaesumus, ut per eius Genitricem Virginem Mariam, perpetuae capiamus gaudi a vitae.

  A069001474 

 Per viscera misericordiae Dei nostri: * in quibus visitavit nos Oriens ex alto,.

  A069001499 

 Miserere nostri, Domine, * miserere nostri.

  A069001511 

 Infirma nostri corporis.

  A069001607 

 R Noi possiamo solamente trovare la vera religione nella Chiesa Cattolica Romana, perchè essa sola conserva intatta la divina rivelazione, essa sola fu fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; motivo per cui essa sola presenta i veri caratteri della divinità.

  A069001617 

 A s. Pietro succedettero altri sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000120 

 « Figli d'Israele, loro disse, a che tanto maravigliarvi di questo fatto; a che tenere così fissi gli sguardi sopra di noi, quasi che per nostra virtù avessimo fatto camminare quell'uomo? Il Dio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, il Dio de' Padri nostri ha glorificato il suo figliuolo Gesù, quel Gesù che voi avete tradito e negato in faccia a Pilato, quando egli pure giudicava di lasciarlo impunito.

  A070000121 

 Voi siete i figliuoli dei Profeti, delle promesse, e dell'alleanza che Dio già fece coi Padri nostri dicendo ad Abramo, che è stipite della discendenza dei giusti: In te e nella tua stirpe saranno benedette tutte le generazioni del mondo.

  A070000130 

 Se i cristiani dei giorni nostri avessero il coraggio de' fedeli de' primi tempi, e superando ogni rispetto umano professassero intrepidi la loro fede, certamente non si vedrebbe tanto disprezzo di nostra santa religione; e forse tanti che cercano di mettere in burla e la religione ed i sacri ministri sarebbero dalla giustizia e dalla innocenza costretti a venerare la stessa religione insieme co' suoi ministri.

  A070000191 

 Radunatisi pertanto gli apostoli nella città di Antiochia stabilirono che tutti quelli i quali avessero abbracciata la fede fossero chiamati cristiani, vale a dire seguaci di Gesù Cristo; il qual nome si conservò fino ai nostri giorni.

  A070000207 

 A che pertanto vogliamo tentar Iddio quasi provocandolo a darci una prova più sicura della sua volontà? Perchè imporre a questi nostri fratelli Gentili un giogo, che con fatica noi ed i nostri padri abbiamo potuto portare? Quindi noi crediamo che per la sola grazia del N. Signor Gesù Cristo tanto gli Ebrei quanto i Gentili debbano essere salvi.

  A070000276 

 Altronde non è una follia il fidarsi più di un ebreo che non parla, che dei primi cristiani i quali proclamano tutti ad una voce s. Pietro morto in Roma dopo di avervi dimorato molti anni? E non gli si dovrebbe negar fede quando anche avesse scritto il contrario? Neppure vogliamo omettere la difficoltà che taluno va facendo, sul disaccordo degli scrittori nel fissare {198 [214]} l'anno della venuta di s. Pietro a Roma; perciocchè ai nostri tempi gli eruditi vanno comunemente d'accordo nella cronologia da noi seguita.

  A070000302 

 Onde noi possiamo dire che i nostri parrochi ci uniscono coi vescovi, i vescovi col Papa, il Papa ci unisce con Dio.

  A070000303 

 Dio ce li ha dati per nostri maestri nella scienza della religione; dunque andiamo da essi ad impararla, e non dai maestri mondani.

  A070000307 

 Nè tal cosa ci deve recar meraviglia, perciocchè negli stessi oggetti materiali, che cadono sotto i nostri occhi, come le erbe, le piante, l'acqua, il fuoco, la struttura del corpo umano, scorgiamo molte cose di cui conosciamo l'esistenza, ma non ne comprendiamo le qualità se non imperfettissimamente.


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  A073000049 

 Riflettiamo pertanto su di ciò, tanto più che a'nostri giorni vi sono molti i quali sembrano virtuosi, e lo sono in fatti, nulladimeno sono inclinati ad una vita dolce e molle, anzichè ad una divozione solida e laboriosa.

  A073000088 

 Tutti questi pericoli non arrestarono i nostri viaggiatori; posero la loro sorte nelle mani di Dio: invocarono quella a cui la Chiesa dà il nome di Stella del mare; la loro speranza non fu delusa, e il dì 28 di giugno arrivarono in Francia e andarono in Avignone.

  A073000120 

 «Ognuno de' giorni nostri, diceva, è segnato coli' impronta della protezione di Quella, che si compiace di esser nostra Madre, quando vogliamo essere suoi figli.» Per ben convincersi Vincenzo de' Paoli essere stato zelante servo di Maria, basta sapere che fece tutto ciò che dipendeva da lui per estendere e perfezionare il culto di lei.

  A073000138 

 Oh Salvatore Gesù Cristo! diffondete sui nostri spiriti quei lumi celesti » che vi fecero preferire gl'insulti alle lodi: infiammate i nostri cuori di quei santi affetti che ardevano nel vostro, e che vi fecero cercare la gloria del vostro Padre celeste nella vostra propria confusione; fate colla vostra grazia che rigettiamo tutto ciò che non ha per mira il vostro {120 [334]} onore e il nostro disprezzo; fate che rinunciamo una volta per sempre agli applausi degli uomini ingannati e ingannatori, ed alla sciocca immaginazione del buon successo delle nostre azioni.».

  A073000140 

 Noi non abbiamo parte alcuna a questo bene, perchè siam dedicali al povero popolo della campagna: abbiamo soltanto la consolazione di vedere che i nostri piccoli lavori hanno eccitato l'emulazione d' una quantità di buoni operai, che li esercitano con maggior grazia di noi.».

  A073000140 

 Queste disposizioni inspiravano al servo di Dio un giusto allontanamento da quegli spiriti inquieti e curiosi, i quali si compiacciono di sofisticare sui nostri Misteri e sembrano volerli comprendere.

  A073000150 

 Consigliando a'suoi penitenti il santo esercizio della presenza divina, il servo di Dio diceva che nulla bisognava fare in privato di ciò che non si oserebbe fare in una pubblica piazza, perchè la presenza d'Iddio doveva produrre sui nostri spiriti impressione maggiore di quella, che produrrebbe la vista di tutte le creature riunite.

  A073000153 

 Dobbiamo dunque da una parte pregare il Signore che mandi nel suo campo uomini capaci di {131 [345]} farne la raccolta, e dall'altra porre ogni studio onde vivere tanto bene, che i nostri esempi siano per loro un incentivo a lavorare con noi, se Dio ve li chiama.» Per evitare il secondo difetto, che partecipa di ciò che le leggi qualificano di dolo e mala fede, il Santo non imitò già coloro i quali non presentano alla gioventù che dei fiori nel noviziato, e non palesano le spine se non quando ha oltrepassato l'ultimo studio della carriera.

  A073000153 

 Le pietre preziose di cui eglino vanno in traccia valgono forse più delle anime che sono l'oggetto de' nostri sudori; delle nostre fatiche, de' nostri viaggi? ».

  A073000224 

 Che grande unione e concordia vi sarebbe a'nostri tempi nel clero se queste massime fossero tuttora praticate'.

  A073000241 

 e rendo il verbo e la Sapienza del Padre eterno, poteva, se pur lo avesse voluto, parlare de' nostri più sublimi misteri con termini che fossero a loro proporzionati.

  A073000251 

 La mescolanza della nostra propria volontà guasta le nostre divozioni, i nostri lavori, le nostre penitenze; sono vent' anni che io non leggo nella santa Messa quella sentenza del Profeta senza esserne turbato.

  A073000272 

 Che risponderemo a Dio, proseguiva il Santo, se per colpa nostra accadesse che qualcheduna di quelle povere anime morisse e si dannasse? Non avrebbe forse ragione di rimproverarci esser noi in qualche modo la causa di sua perdizione per non averla assistita quando era in nostro potere di farlo?E non avremmo forse motivo di temere che Dio ce ne chiedesse conto all'ora di nostra morte? All'opposto se corrispondiamo fedelmente alle obbligazioni a della nostra vocazione, non avrem forse ragion di sperare che Dio aumenterà di giorno in giorno sopra di noi te sue grazie, {249 [463]} benedirà i nostri lavori, e finalmente tutte quelle anime, le quali col mezzo del nostro ministero avran conseguita l'eterna salvezza, renderanno testimonianza a Dio della fedeltà nell' adempimento delle nostre funzioni?».

  A073000283 

 Siamo pronti a vendere per voi tutto ciò che abbiamo, e fino i nostri calici: non faremo con ciò se non quello che ordinano i santi canoni, cioè di rendere al nostro fondatore nel suo bisogno quello ch'egli ci ha dato nella sua abbondanza, e ciò che vi dico, signore, lo dico innanzi a Dio, e conce lo sento nel fondo del cuore.».

  A073000286 

 noi faremmo torto alle comunità, e saremmo causa a'nostri amici di scandalizzarsi di noi.

  A073000300 

 Laddove il calvinismo era riuscito a rendersi preponderante, vedevansi rovinato le chiese, rovesciati gli altari, fugati i sacerdoti, oppure barbaramente scannati, vilipesi e indegnamente calpestati i nostri più santi misteri, abolito il santo sacrifizio degli altari.

  A073000304 

 Per tacer di tante altre città, la sola Torino conta due ospedali per fanciulli infermi; una casa pesi trovatelli; un ricovero di mendici; parecchi ospizi di carità per le persone adulte, sane od inferme; infine a' nostri giorni rediamo gloriosamente trionfare l' opera colossale della Piccola casa della Divina Provvidenza sotto gli auspizi di S. Vincenzo de'Paoli, dove ogni sorta di miseria umana {280 [494]} trova rifugio e sollievo.

  A073000304 

 Si videro essi posteriormente crescere in gran numero, e mediante la beneficenza de' popoli, lo zelo de' ministri e la tenera pietà de' pastori, si moltiplicano eziandio ai giorni nostri sotto la denominazione di ospizi di carità.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000050 

 Talche una signora avendolo inteso ragionare, niaravigliata disse alla regina di Polonia: "Ebbene, signora, non possiam noi forse dire al pari de'discepoli di Emmaus, che i nostri cuori provavano le fiamme dell'amor d'Iddio, mentre il signor Vincenzo ci parlava? ve lo confesso, ho il cuore imbalsamato da quanto il sant'uomo ci ha testè { [35]} detto.

  A074000053 

 Riflettiamo pertanto su di ciò, tanto più che a'nostri giorni vi sono molti i quali sembrano virtuosi, e lo sono in fatti, nulladimeno sono inclinati ad una vita dolce e molle, anziche ad una divozione solida e laboriosa.

  A074000077 

 Oh Salvatore Gesù Cristo! diffondete sui nostri spiriti quei lumi celesti che vi fecero preferire gl'insulti alle lodi: infiammate i nostri cuori di quei santi affetti che ardevano nel vostro, e che vi fecero cercare la gloria del vostro Padre celeste nella vostra propria confusione; fate colla vostra grazia che rigettiamo tutto ciò che non ha per mira il vostro onore e il nostro disprezzo; fate che rinunciamo una volta per sempre agli applausi degli uomini ingannati e ingannatori, ed alla sciòcca immaginazione del buon successo delle nostre azioni.

  A074000080 

 Queste disposizioni inspiravano al servo di Dio un giusto allontanamento da quegli spiriti inquieti e curiosi, i quali si compiacciono {107 [107]} di sofisticare sui nostri Misteri, e sembrano volerli comprendere.

  A074000080 

 "Il Padre Eudes, diceva egli, quel buon Padre, con alcuni altri sacerdoti che aveva seco condotti dalla Normandia, è venuto a Parigi a dar una missione, che ha fatto molto strepito e molto frutto: il concorso era grandissimo... Noi non abbiamo parte alcuna a questo bene, perchè siam dedicati al povero popolo della campagna: abbiamo soltanto la consolazione di vedere che i nostri piccoli lavori hanno eccitato l'emulazione d'una quantità di buoni operai, che li esercitano con maggior grazia di noi.

  A074000090 

 Consigliando a'suoi penitenti il santo esercizio della presenza divina, il servo di Dio diceva {113 [113]} che nulla bisognava fare in privato di ciò che non si oserebbe fare in privato di ciò che non si osserebbe in una pubblica piazza, perchè la presenza d'Iddio doveva produrre sui nostri spiriti impressione maggiore di quella, che produrrebbe la vista di tutte le creature riunite.

  A074000093 

 Avremo noi minor coraggio di loro? Le pietre preziose di cui eglino vanno in traccia valgono forse più delle anime che sono l'oggetto de nostri sudori, delle nostre fatiche, de'nostri viaggi?".

  A074000093 

 Dobbiamo dunque da una parte pregare il Signore, che mandi nel suo campo uomini capaci di farne la raccolta, e dall'altra porre tanto studio nel ben vivere, che i nostri esempi siano per loro un incentivo a lavorare con noi, se Dio ve li chiama.

  A074000116 

 Un atto di contrizione per dimandare a Dio perdono del tempo perduto promettendo di essere puntuali nell'adempimento dei nostri doveri, e di occupare santamente tutti que'giorni di vita che Dio ci vorrà ancora concedere.


don bosco-il divoto dell-angelo custode.html
  A075000002 

 Affine poi di risvegliare vieppiù la gratitudine e la fiducia, che noi dobbiamo avere verso questi nostri celesti benefattori, venne epilogata la presente operetta, in cui sono esposti in forma di novena quei più gagliardi e teneri motivi, che ci devono spingere ad armarci del santo loro patrocinio.

  A075000006 

 Questi trascegliete ad essere i nostri aji e direttori (s.

  A075000024 

 Sono in prima gli amorevoli sollecitatori de' nostri cuori a staccarci ad ora ad ora dalle cose terrene, e correr con fede a piè del divin trono in ore fisse del giorno, e ne' dubbii e ne' bisogni.

  A075000025 

 Che se i nostri Angeli, dice Agostino, sempre ci sono custodi, nell'orazione ci sono poi d'intorno tutti lieti e festosi.

  A075000025 

 Ella è verità insegnata dallo Spirito Santo nella santa Scrittura, che i nostri Custodi portino le nostre orazioni sino al trono del Signore, come già offerirono quelle di Tobia {26[112]} Ego obtuli orationem tuam Domino (Tob.

  A075000028 

 Simili favori {28[114]} pioveranno anche su di noi, se saremo fedeli ai nostri Angeli tutelari, e per man di loro presenteremo a Dio le nostre preghiere.

  A075000029 

 Tempo al tresì di gran bisogno per noi è il tempo di tentazione, in cui colle vittorie ci lavoriamo le corone dei nostri trionfi: Coronam vitae (Iac.

  A075000042 

 Qual sentimento si desti negli amorevoli nostri custodi, allorchè cadiamo in peccato, e quale premura si prendano per farci ritornar in grazia, si conosce da ciò che Cesario racconta del famoso Liffardo.

  A075000048 

 Fra gl'innumerevoli esempi che si potrebbero addurre in conferma di quella cura sollecita, che hanno di noi gli Angeli nostri custodi all'estremo di nostra vita, parmi molto luminoso quello che racconta il venerabile Pietro di Cluny.

  A075000054 

 Che se taluno per sua gran ventura fosse ancor innocente, a chi deve egli un sì raro pregio di aver mantenuto fino a quest'ora la prima grazia che ricevette col s. Battesimo? A chi, se non al suo buon Angelo, che colla sua condotta maravigliosa lo preservò da tutti i pericoli in cui si trovò? E se è vero infine, che trovò l'arte di legare gli animi, chi l'uso introdusse di beneficare: quai forti legami a tutti stringere i nostri affetti al buon Angelo Custode esser non debbono tanti benefizii senza numero {58[144]} di natura e di grazia, che da lui ci pervengono in ogni tempo?.

  A075000054 

 Crebbe del pari l'impegno e la cura del nostro zelante Custode col crescer degli anni nostri, e appena cominciò a splender in noi il lume della ragione, rivolse egli le sue premure più ardenti per condurci ad un genere di vita assai più sublime; val quanto dire alla nostra vita soprannaturale e di grazia; e tutto fu inteso a drizzare i nostri passi per la strada della salute, e ad avvezzarci {56[142]} per tempo alla vita di buon cristiano.

  A075000054 

 Noi quante volte peccammo, ribellandoci a Dio ed al nostro amorevole tutelare per seguire i nostri folli capricci! Iddio allora {57[143]} contro di noi sdegnato, ben con ragione voleva già fulminare la sentenza d'eterna morte.

  A075000054 

 Se ci venisse a notizia che un qualche personaggio potente in Corte, avesse trattato, senza che noi il sapessimo, {55[141]} i nostri interessi presso al Principe, e promosso con impegno i nostri vantaggi: ci parrebbe di non aver lingua, nè mano, nè affetto, da corrispondere a tanto amore.

  A075000061 

 A farci conoscere la premura grande, che i nostri Custodi hanno pel nostro bene spirituale e temporale, valga per ultimo l'esempio de' tre giovanetti Anania, Azaria e Misaele.


don bosco-il galantuomo del 1871.html
  A076000001 

 Sembrava a taluni che io dicessi una cosa strana, e per tanti ho parlato al vento, e si continuò a vivere come se Dio non fosse stato, o non si curasse punto di noi, e adesso ne vediamo coi nostri occhi le deplorabili conseguenze! Che che se ne dica la guerra è un tremendo flagello di Dio.


don bosco-il galantuomo pel 1855.html
  A078000045 

 Te lo dirò subito... Quel dover dipendere da un altr'uomo in quanto al perdono dei peccati, quel ricorrere a lui, inginocchiarsegli davanti, manifestargli i nostri affari più segreti... tutto questo lo conti forse per nulla....


don bosco-il galantuomo pel 1856.html
  A079000014 

 Sono poi ignorantissimi; sanno nemmeno il piemontese; cosa che sanno i nostri ragazzi più piccoli.

  A079000019 

 Ciò fatto, io mi portai tosto al bastimento, e giunsi al momento che i nostri si radunavano per ripigliare il cammino pel mar Nero.

  A079000021 

 Io ci ho trovato poca diversità dai {49 [497]} nostri paesi.

  A079000022 

 La diversità di questo paese dai nostri sta qui: tra noi le cose di cibo sono care; colà sono carissime.

  A079000033 

 Ci sono pure numerose mandre di buoi, di cammelli, di capre, di montoni, di cavalli, e di asini grossi al par di quelli che vivono nei nostri paesi.

  A079000036 

 , in tutto simile a quello che l'anno scorso avea flagellato i nostri paesi.

  A079000036 

 Appena giunti in Crimea, parecchi dei nostri soldati andarono soggetti a diverse malattie.

  A079000037 

 Vi basti il sapere, che tutto inspirava terrore e spavento, {54 [502]} Mi assicurano, che in due mesi; dei nostri morirono circa due mila e cinquecento.

  A079000038 

 Quivi c'è un sacchetto di scudi, che forma il capitale portato dai nostri paesi; tu li porterai alla mia famiglia.

  A079000043 

 La mia guida rispose: - Noi veniamo qui per offerirli i nostri ossequi e pregarti di svelarci i destini della guerra e di nostra patria.

  A079000049 

 Voleva fargli anche qualche {60 [508]} dimanda, ma fui così sbalordito dalle disgrazie che annunziava ai nostri paesi, che non ho più osato parlare.


don bosco-il galantuomo pel 1859.html
  A082000007 

 E però ho messo sul bel principio alcune vite di Santi nati o vissuti nel nostro Stato; ed ho fiducia che, mettendovi sott'occhio le illustri virtù dei vostri compatrioti, se altro non vi movesse, almeno l'amor di patria, che a' dì nostri tanto si esalta, v'induca a studiarne la vita, ad imitarne le virtù.


don bosco-il galantuomo pel 1862.html
  A085000014 

 Che utile mi dà la morte dei briganti mentre tanti nostri parenti ed amici lasciarono al par di loro la vita? Potrebbe a taluno recare consolazione se la morte di coloro avesse portata la vita ai nostri, ma la cosa non fu così.

  A085000015 

 Io vi dico con sincerità, che vorrei che neppur un brigante fosse morto, neppur uno dei nostri fosse rimasto neanco ferito, che tutti vivessero in pace alle loro case, colle loro famiglie, coltivando le campagne, lavorando ne' loro mestieri.

  A085000032 

 Io vorrei ancora dirvi molte cose, ma la prudenza mi dice che basta, perciò mi limito ad aggiungere soltanto alcune profezie antiche le quali hanno relazione coi nostri tempi.


don bosco-il galantuomo pel 1865.html
  A086000002 

 «Chiunque s' apparecchia a travagliarsi pe' suoi simili sappia non rinverrà altra mercede che d' affanni» ha detto un barbassoro dei nostri giorni, ed ha detto molto bene, eccellentemente, stupendamente bene.

  A086000014 

 Ora il movimento che proviamo pei nostri allievi non posso definirlo che con una sola parola, semplicissima e celeberrima parola: Li amiamo.

  A086000015 

 Più ancor degne d' interesse, perche son più giovani, hanno agli occhi nostri l' invincìbile attrattiva della debolezza e della primiera beltà.

  A086000015 

 «Non ci è difficile amare i nostri allievi.

  A086000022 

 Sembra che i nostri voti, o compagna degli angeli, sospirati presso di le si alzino meglio presso di Lui, e che il Cielo sorrida quando le nostre umili preghiere mescolano i loro dolci profumi a tuoi pacifici raggi.


don bosco-il galantuomo pel 1866.html
  A087000022 

 Sua Altezza Reale il Principe Amedeo si degnò di venire a deporvi sopra la prima calce; Sua Eccellenza il Vescovo di Susa ne venne a fare la religiosa funzione; gli altri poi sono una schiera di nobili personaggi e d' insigni nostri Benefattori, che intervennero a fine di prestar omaggio al Figlio del Re, e nel tempo stesso rendere più {35 [479]} maestosa la solennità di questo bellissimo giorno.

  A087000025 

 Un terzo poi, vedendo senza fondamento le altrui proposte, conchiuse, che noi potevamo farlo Re dei nostri cuori, padrone del nostro affetto; e poichè parecchi nostri compagni sono già sotto a' suoi comandi nella milizia, offerirgli la nostra fedeltà, la nostra sollecitudine, qualora venisse il tempo in cui noi dovessimo militare nel reggimento da lui diretto.

  A087000032 

 Imperocchè siccome essi furono e sono tuttora nostri insigni Benefattori, ascolteranno con piacere l' oggetto della loro beneficenza.

  A087000048 

 Per esempio, queste litografie, questi dipinti sono lavori dei nostri compagni.

  A087000049 

 In generale poi sono tutti studenti, perchè devono tutti frequentare la scuola serale, ma coloro che manifestano maggior ingegno e miglior condotta sogliono dai nostri superiori essere applicati esclusivamente allo studio.

  A087000049 

 Per questo noi abbiamo la consolazione di avere fra i nostri compagni alcuni medici, altri notai, altri avvocati, maestri, professori, ed anche paroci

  A087000052 

 Per questo motivo noi abbiamo il piacere di avere eziandio parecchi nostri compagni che esercitano luminose cariche civili e militari per la scienza letteraria, mentre non pochi sono addetti alla musica in varii reggimenti, nella guardia nazionale, nel medesimo Reggimento di S. A. il Principe Amedeo.

  A087000058 

 Io pure vorrei fare altrettanto, ma appena so che in poesia la lunghezza delle linee deve essere uguale e non più: perciò a nome de' miei compagni e dei nostri amati Superiori solo dirò a Sua Altezza il Principe Amedeo e a tutti gli altri signori che noi fummo contentissimi di questa bella festa; che faremo una iscrizione in carattere d' oro in cui si dirà:.

  A087000067 

 In fine mentre vi assicuriamo che rimarrà grata ed incancellabile ne' nostri cuori la memoria di questo bel giorno, unanimi preghiamo la Regina del Cielo, a cui è dedicato il novello tempio, che vi ottenga dal Datore di tutti i beni vita lunga e giorni felici.


don bosco-il galantuomo pel 1870.html
  A090000001 

 Giorni felici sorgeranno a sollievo nostro e de'nostri figli.


don bosco-il galantuomo pel 1873.html
  A092000001 

 Per mala sorte ai nostri tempi i cattivi si sono associati per fare il male, e fra questi vediamo anche con dolore tanti poveri disgraziati, già senza denti in bocca, coi capelli bianchi, già col bastone in mano, chini sull'orlo del sepolcro; che invece di procurarsi una, corona, recitare il Rosario, e prepararsi a fare una buona morte, essi vanno dietro a quelli che perseguitano la Chiesa, applaudiscono ai giovani scapestrati, e coloro che dovrebbero piangere, gioiscono al sentire {4 [4]} sparlare del Papa, dei preti, e delle cose di Dio! Per porre un argine a tanto male, al Galantuomo è venuto il pensiero, essere cosa ottima che anche noi ci associassimo, e che vecchi e giovani, ricchi e poveri, negozianti ed artigiani, pescatori e contadini, musici e poeti, tutti senza distinzione ci unissimo di mente e di cuore, e chiamandoci col dolcissimo nome di fratelli ci aiutassimo a vicenda ad allontanare dal peccato l'incauta ed instabile gioventù, incoraggiarla al bene con maniere dolci e caritatevoli, promuovere in tutti l' onore di Dio col consiglio, ma specialmente col buon esempio, pregando ancora per i medesimi nostri persecutori, onde potere più facilmente salvare le nostre e le loro anime.

  A092000001 

 Questo nuovo patto di fratellanza noi lo sanciremo nel modo il più solenne; lo scolpiremo su tavole di bronzo e sui nostri cuori, perché mai più si cancelli, e passi senza interruzione ai nepoti dei nepoti dei nostri figli fino alla centesima generazione.

  A092000001 

 Vogliamo stare allegramente e contenti per quanto si può in questa valle di lacrime, e siamo pienamente persuasi che l'unico mezzo per ottenere la vera pace e contentezza del cuore, si è di vivere da schietti e sinceri cristiani, beneficando i nostri simili, amando tutti, invidiando nessuno.

  A092000003 

 Il Vesuvio vomitò fuoco, il cielo aperse le sue cateratte, e la terra traballò sotto ai nostri piedi! Sopra cento persone, se ne trovano due volte cinquanta che si lamentano, che non si può più continuare di questo passo, che tutto è caro, che hanno troppe spese, e pochi danari.

  A092000003 

 Il mondo va tutto sottosopra, e gli uomini pare abbiano perduto il cervello! Iddio chè è nostro buon Padre ci vorrebbe benedire, e noi lo costringiamo a castigarci! Vi è già stata la guerra, abbiamo veduta {7 [7]} la Babilonia dei nostri tempi, la città più corrotta, ove per fare dispetto a Gesù Cristo si mangiò carne il venerdì santo, circondata da nemici, priva di pane, in preda alle fiamme.

  A092000003 

 Io sono vecchio, o amici miei, ma cose come ai nostri tempi le ho mai vedute.

  A092000006 

 Umiliamoci davanti a Dio, o amici miei, {9 [9]} ed allontaneremo dai nostri capi i gravi castighi che ci sovrastano.

  A092000007 

 Ai nostri tempi Iddio vuol far un gran miracolo, preghiamo, e quando meno ce lo penseremo udiremo un gran fracasso, e sarà la torre di Babele che cadrà a terra, come un di al suono delle trombe caddero le mura di Gerico.


don bosco-il galantuomo pel 1878.html
  A097000004 

 Invece di servirci d' ora in avanti nel nostro conversare di tanti intercalari ed esclamazioni che van per le bocche, come di corbezzoli, di capperi, {5 [323]} di poffarbacco, e via discorrendo, diciamo invece tutti: Oh santa pace! e tutte le volte che diciamo queste due parole procuriamo che il cuore voli al Signore domandandogli proprio la pace, la vera pace, la pace santa per noi e per tutti i nostri fratelli, anche pei Turchi e pei Scismatici e pei Protestanti che sono essi pure nostro prossimo, come dice il Catechismo.

  A097000007 

 Se in tutti i tempi i romanzi furono riguardai dai santi Dottori della Chiesa quali libri pericolosi, se i tristi effetti di simili scritture furono sempre mai rilevanti, quanto maggiormente libri cotali sono pericolosi e da condannarsi ai giorni nostri, in cui la fiaccola della fede in una parte della società è spenta, e domina una grande corruzione nei costumi? I romanzieri dell' età nostra per mettersi d' accordo con questa società corrotta hanno permesso alla loro immaginazione di oltrepassare tutti i limiti dell' onesta, e in tal modo la tazza piena di veleno presentano alla più sfrenata gioventù, alla gente già presta a corrompersi, e così l' immoralità delle loro produzioni diventa spaventevole non solamente per quelli che ancor camminano sotto le bandiere del Vangelo, ma per coloro eziandio, i quali giudicano le cose solo secondo i principii della probità naturale e del pudore.

  A097000010 

 Ah! allontaniamo dunque da noi e dai nostri dipendenti tali scritture.

  A097000010 

 Ah! imitiamo {71 [327]} i nostri padri nella fede, i primitivi fedeli gli Efesini, i quali convertiti a Gesù Cristo dalla predicazione di s. Paolo portarono a furia i libri e li bruciarono alla presenza di tutti.

  A097000013 

 Qualora poi ci trovassimo in tale posizione che ci tornasse utile la lettura di libri proibiti, dimandiamone la licenza alla santa Sede, facendole conoscere i nostri bisogni.

  A097000014 

 I nostri nemici abborriscono dai giornali cattolici, e da sè li rigettano; e per che avremo noi la viltà di leggere i fogli loro diretti a screditar noi medesimi e le cose più venerande della nostra religione santissima? Perchè a guisa di figli ingrati e crudeli ci uniremo coi nemici di nostra madre Chiesa? Noi avremo dai giornali cattolici le notizie che ci abbisognano; arricchiremo inoltre la nostra mente di sane idee formeremo a virtù il nostro cuore; e al giorno del trionfo della religione, della Chiesa, della verità, potremo noi pure gustare quella gioia che Iddio sta preparando a tutti quelli che si serberanno fedeli nei giorni della prova.

  A097000014 

 Per compiere questo avviso così importante contro le cattive letture, non è da passare sotto silenzio un altro genere di scritti, che si spargono più che mai ai giorni nostri, di pericolo dei quali è tanto più grande e da temersi quanto meno osservato; io vo' dire i cattivi giornali.


don bosco-il galantuomo pel 1880.html
  A099000036 

 Trovarmi lì davanti a quel sublime rappresentante del Genio italiano, pensare che noi per redimerci dallo straniero diamo la vita: pensare che i socialisti e nichilisti per redimersi da ogni autorità son disposti a cimentarsi ai pericoli ed a sacrificare parecchi milioni di vite; pensare che dopo tutto questo si ò più schiavi di prima, poichè non son gli uomini che ci legano il genio operatore {16 [76]} ma i nostri vizi; pensando a queste cose e fissando quella statua così sublime, mi parve di scorgere per un momento il Genio italiano di Caterina, avendo io nella settimana letto quello che di essa scrissero il Tommaseo, il Conti e l'Alfani, il qual ultimo è lo scrittore del Carattere degl'Italiani; ma ragionando poi a fondo, allora mi parve di vedere in essa statua il rappresentante del Gran Genio, che seppe vincere tutte le difficoltà che si opponevano alla felicità dei popoli, incominciando dal precipitare i cattivi genii che si ribellarono a Lui prima ancora che i monti avessero le fondamenta, e continuando a tenerli soggetti per mezzo dei Patriarchi e Profeti, fino a che s'incarnò e venne a redimere davvero i non redenti.

  A099000044 

 Infatti la maggioranza degli nomini moderni, a guisa degli antichi titani, credono di sapere e di poter fare da se stessi e di non aver di bisogno di nulla dal vero Saturno, (scusate il termine profano, perchè a me ignorante, Saturno suona saturatore degli uomini, vale a dire Saziatore dei bisogni dell'uomo:) e non solo credono di poter fare senza, ma anche d'impedire che Esso s'impicci dei fatti nostri, quindi d'essere essi i genii dominatori di se stessi e della materia e d'avere ormai superate, mediante il progresso, tutte le montagne di difficoltà che spaventavano i nostri padri, e non avere più pertanto bisogno di praticare alcuna penitenza o mortificazione, ma liberi dagl'inciampi divini ed umani, godersela, e farla da padroni assoluti della terra.


don bosco-il galantuomo pel 1883.html
  A101000012 

 Avendo egli studiato nella lingua che parlavano gli antichi nostri nonni latini, mi aggiungeva: I Romani erano caratteri serii, e non dicevano galantuomo, ma vir probus, honestus, liberalis.


don bosco-il giovane provveduto.html
  A105000004 

 Onde i nostri {9 [189]} occhi, i piedi, la bocca, la lingua, lo orecchie, le mani sono tutti doni del Signore.

  A105000019 

 Devesi pure prestare assistenza a' nostri genitori ne' loro bisogni, sia per que'servigi domestici, di cui siete capaci, e molto più consegnando loro inni danaro, regalo, roba che vi possa venire fra le mani, e farne quell'uso che da'medesimi verrà suggerito.

  A105000112 

 Anche noi, o giovani cari, possiamo imitare s. Luigi nelle opere di carità, nel sopportare i difetti de' nostri compagni e perdonar loro quando siamo oltraggiati; ma questa carità è assai più grande se procureremo d'insegnare loro le cose necessarie per la eterna salvezza, o almeno condurli in que' luoghi dove ne possono essere instrutti.

  A105000150 

 Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi il rimettiamo a' nostri debitori, e non c'indurre in tentazione, ma liberaci dal male.

  A105000156 

 Credo, che il Figliuol di Dio si è fatto uomo nel seno purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo: come uomo è morto sulla croce per i nostri peccati, ed il terzo di risuscitò.

  A105000260 

 Nel secondo si contempla come Gesù Cristo per li nostri peccati in casa di Pilato fu sottoposto a crudelissima flagellazione.

  A105000269 

 Carissimi fratelli e sorelle 'in Gesù Cristo, noi facciamo i nostri soliti esercizi meditando divotamente gli acerbissimi dolori, che la B. V. Maria pati nella vita e nella morte del suo amato Figlio, nostro Divin Salvatore.

  A105000279 

 Si reciteranno 3 Ave, Maria in segno di profondo rispetto alle lagrime che sparse la Beata Vergine in tutti i suoi dolori, onde impetrare per mezzo suo un simile pianto per li nostri peccati.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000009 

 Onde i nostri occhi, i piedi, la bocca, la lingua, le orecchie, le mani sono tutti doni del Signore.

  A107000073 

 Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non c'indurre in tentazione; ma liberaci dal male.

  A107000080 

 Come uomo è morto sulla croce pei nostri peccati, ed il terzo di risuscitò.

  A107000123 

 Deus, qui per resurrectionem Filii tui Domini nostri Jesu Christi mundum laetificare dignatus es, praesta, quaesumus, ut per ejus Genitricem Virginem Mariam perpetuae capiamus gaudia vitae.

  A107000178 

 Questi motivi servono ad eccitare nel nostro cuore un vero Dolore dei nostri peccati, senza cui Dio non perdona mai.

  A107000193 

 In quanto poi al peccato di scandalo dobbiamo esaminarci in particolare e riflettere se i nostri discorsi, le nostre parole, le nostre azioni furono ad altri occasione di peccato.

  A107000287 

 Imperocchè se nelle nostre case, nei nostri laboratorii si reciterà il Rosario di Maria, abbiamo fondato motivo a sperare che cesseranno i flagelli, rifiorirà la fede, ricompariranno fra noi giorni di pace e di tranquillità.

  A107000298 

 Nel secondo si contempla come Gesù Cristo per li nostri peccati in casa di Pilato fu sottoposto a crudelissima flagellazione.

  A107000410 

 Si reciteranno tre Ave Maria in segno di profondo rispetto alle lagrime che sparse la Beata Vergine in tutti i suoi Dolori, onde impetrare per mezzo suo un simile pianto ed un vero dolore dei nostri peccati, e per l'acquisto delle Sante Indulgenze.

  A107000460 

 Allora la confusione e lo spavento invase tutta la flotta Musulmana, che cadde in potere dei nostri, i quali al grido di Viva Maria inalberarono la bandiera di Gesù Cristo.

  A107000503 

 Miserere nostri.

  A107000505 

 Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

  A107000517 

 Miserare nostri, Domine, Miserere nostri.

  A107000521 

 Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

  A107000541 

 Miserere nostri, Domine miserere nostri.

  A107000545 

 Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

  A107000580 

 Per conseguire questo fine importantissimo giova assai praticare il così detto Esercizio della buona morte, il quale consiste nel disporre in un giorno di ogni mese tutti i nostri affari spirituali e temporali, come se in quel dì dovessimo realmente morire.

  A107000728 

 Viderunt omnes termini terrae salutare Dei nostri.

  A107000776 

 Miserere nostri, Domine, * miserere nostri.

  A107000798 

 Deus misereatur nostri, et benedicat nobis: illuminet vultum suum super nos, et misereatur nostri.

  A107000839 

 Per viscera misericordiae Dei nostri, * in quibus visitavit nos Oriens ex alto.

  A107000954 

 Sicut oculi ancillae in manibus dominae suae; * ita oculi nostri ad Dominum Deum nostrum, donec misereatur nostri.

  A107000955 

 Miserere nostri, Domine, miserere nostri; * quia multum repleti sumus despectione.

  A107000990 

 Famulorum tuorum, quaesumus Domine, delictis ignosce: ut qui tibi placere de actibus nostris non valemus, Genitricis Filii tui Domini nostri intercessione salvemur.

  A107001019 

 Stantes erant pedes nostri * in atriis tuis, Ierusalem.

  A107001024 

 Propter domum Domini Dei nostri * quaesivi bona tibi.

  A107001119 

 Benedictus Deus, et Pater Domini nostri Iesu Christi, Pater misericordiarum et Deus totius consolationis, qui consolatur nos in omni tribulatione nostra, R. Deo gratias.

  A107001165 

 Qui statis in domo Domini, * in atriis domus Dei nostri.

  A107001185 

 Sacrosanctae et individuae Trinitati, Crucifixi Domini nostri Iesu Christi Humanitati, beatissimae et gloriosissimae semperque Virginis Mariae foecundae integritati et omnium sanctorum universitati sit sempiterna laus, honor, virtus et gloria ab omni creatura, nobisque remissio omnium peccatorum, per infinita saecula saeculorum.

  A107001521 

 Deus misereatur nostri etc. a pag. 220.

  A107001793 

 Passio Domini nostri Iesu Christi sit semper in cordibus nostris.

  A107001801 

 Memento nostri, Domine, * et visita nos in salutari tuo.

  A107001936 

 R. Noi possiamo solamente trovare la vera religione nella Chiesa Cattolica Romana, perchè essa sola conserva intatta la divina rivelazione, essa sola fu fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; motivo per cui essa sola presenta i caratteri della divinità.

  A107001946 

 A s. Pietro succedettero altri Sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni.

  A107001970 

 Nel secolo decimosesto poi degenerò in Calvinismo, ed ai nostri giorni i così detti Valdesi sono verissimi Protestanti per quanto si chiamino Evangelici o Barbetti.


don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html
  A108000042 

 Anche noi, o giovani cari, possiamo imitare sì gran Santo nelle opere di carità, col sopportare i difetti dei nostri compagni e perdonar loro quando siamo oltraggiati.

  A108000083 

 Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo a' nostri debitori, e non c'indurre in tentazione; ma liberaci dal male.

  A108000104 

 Come uomo è morto sulla croce pei nostri {84 [84]} peccati, ed il terzo dì risuscitò.

  A108000187 

 In quanto poi al peccato di scandalo dobbiamo esaminarci in particolare e riflettere se i nostri discorsi, le nostre parole, le nostre azioni furono ad altri occasione di peccato.

  A108000253 

 Se nelle nostre case, nei nostri laboratorii si farà risuonare il Rosario di Maria, abbiamo fondamento a sperare che cesseranno i flagelli, rifiorirà la fede, ricompariranno tra di noi giorni di pace e di tranquillità.

  A108000261 

 Nel secondo si contempla conte Gesù Cristo per li nostri peccati in casa di Pilato fu sottoposto a crudelissima flagellazione.

  A108000281 

 Si reciteranno 3 Ave, Maria insegno di profondo rispetto alle lacrime che sparse la beata Vergine in tutti i suoi dolori, onde impetrare per mezzo suo un simile pianto ed un vero dolore dei nostri peccati.

  A108000315 

 Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

  A108000322 

 Miserere nostri, Domina, miserere nostri.


don bosco-il giubileo.html
  A109000008 

 E benché in questa nostra alma città abbiamo comandato che fossero fatte preghiere per implorare la divina misericordia, tuttavia, seguendo le gloriose pedale de'nostri Antecessori, stabilimmo di ricorrere altresì alle preghiere vostre e di tutta la Chiesa.

  A109000008 

 In mezzo a tanti pericoli, memori che per singolare beneficio del misericordioso Iddio ci venne data facoltà nell'orazione, siccome di ottenere ogni bene, di cui abbisogniamo, così di allontanare que'mali, che temiamo, non abbiamo tralasciato d'innalzare gli occhi nostri sul monte eccelso e santo, da dove confidiamo che sarà per derivarci ogni soccorso.

  A109000013 

 Punto non dubitiamo, che voi abbondantissimamente soddisfarete a questi nostri desidera e dimande, e siamo sicuri che tutti, specialmente gli ecclesiastici ed i religiosi, le monache e gli altri fedeli laici, che piamente vivendo camminano nella vocazione in cui sono chiamati, saranno per presentare a Dio con ardentissimo affetto di pietà le loro preghiere senza intermissione.

  A109000013 

 Su dunque, Venerabili Fratelli, voi che siete chiamati a parte della nostra sollecitudine, e siete stabiliti custodi sopra le mura di Gerusalemme, non cessate di levare la voce con noi, giorno e notte, verso Iddio Signor nostro, con ogni modo di orazione e preghiera, co'rendimenti di grazie, ed implorare la sua divina misericordia, perchè rimuova i flagelli del suo sdegno che meritiamo per i nostri peccati, e clemente spanda sopra tutti le ricchezze della sua bontà.

  A109000021 

 Inoltre è massima ammessa da tutti i cattolici, che quando incontriamo qualche verità creduta e praticata in ogni tempo nella Chiesa, nè si può trovare alcun tempo o luogo ove sia stata instituita, noi la dobbiamo credere come rivelata da Dio medesimo, e trasmessa a parole od in iscritti dal principio della Chiesa fino ai nostri giorni.

  A109000058 

 Perciò noi, sia che pratichiamo una cosa da Dio comandata, sia che la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata ai nostri bisogni particolari, dobbiamo dimostrare sentimenti di somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra il suo vivo desiderio, che approfittiamo dei suoi favori, e pensiamo alla salute dell'anima nostra; e {31 [509]} dobbiamo nel tempo stesso professare viva venerazione al Vicario di Gesù Cristo, adempiendo colla massima sollecitudine quanto egli prescrive affine di procacciarci i celesti favori.

  A109000062 

 E chi può mai misurare l'ingiuria che la colpa fa al Sommo Iddio, e la malizia del peccato? Chi può mai penetrare i profondissimi eterni segreti, e sapere quanto la giustizia divina esiga da noi in questa vita per soddisfare i nostri debiti; oppure ci tocchi stare nel fuoco del purgatorio? Ad abbreviare il tempo che ci toccherebbe a rimanere nel purgatorio, e ad allaviare la penitenza che dovremmo fare nella vita presente, tendono i tesori delle sante Indulgenze; e queste pure servono quale un compenso per le severe penitenze canoniche che per molti anni, e talvolta per intiera la vita, come dissi, la Chiesa nei primi tempi usava d'infliggere ai peccatori pentiti.

  A109000064 

 Le Indulgenze sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri {34 [512]} peccati, il che si fa per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa.

  A109000088 

 Basta, basta, se la facoltà di dispensare le Indulgenze fu data da Dio alla Chiesa, praticata dagli Apostoli, e dai loro tempi essendo sempre siata in uso nella Chiesa in ogni secolo fino ai nostri giorni, dobbiamo dire schiettamente che i protestanti sono in grave errore quando si fanno a censurare la Chiesa Cattolica perchè dispensa le sante Indulgenze, quasi che l'uso delle medesime non sia stato praticato nei primi tempi della Chiesa.

  A109000090 

 L'Indulgenza plenaria è quella, per la quale ci viene rimessa tutta la pena, di cui per i nostri peccati siamo debitori con Dio; tale appunto è quella, che il Papa concede nell'occorrenza di questo Giubileo.

  A109000102 

 Quanti dal principio del mondo fino ai nostri giorni morirono di ogni età e di ogni condizione e se ne andarono eternamente perduti! Forsechè avessero volontà di dannarsi? Il loro inganno fu nel differire la loro conversione, morirono in peccato, ed ora sono dannati.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000007 

 Ed oh! fosse pur tale oggi la nostra condizione, e la condizione delle cose sacre e civili, che ci permettesse di poter felicemente celebrare, secondo l'antico rito e costume, che serbar solevano i nostri maggiori, quella solennità del massimo Giubileo,.

  A110000007 

 Senonchè proseguendo ancora {8 [194]} il corso di tristissimi tempi, ecco incominciar l'anno settantesimo quinto dopo il diciottesimo secolo dell'èra cristiana, l'anno cioè che segna quel sacro spazio di tempo che la santa consuetudine dei nostri maggiori e le ordinazioni dei Pontefici nostri predecessori consecrarono a celebrare la solennità dell'universale Giubileo.

  A110000015 

 Imperocchè quanto più saremo vicini a Dio, tanto più lontani da noi saranno respinti i nostri avversarii

  A110000015 

 Questi sono i nostri voti; questo cose non cesseremo di chiedere al clementissimo Signore, e questi stessi beni, congiungendosi a noi in questa {30 [216]} società di preghiere i figli tutti della Cattolica Chiesa, confidiamo potere cumulatamente conseguire dal Padre delle misericordie.

  A110000019 

 Le condizioni del Giubileo sono: 1° fare debitamente la confessione sacramentale dei nostri peccati, meritandone con vero pentimento l'assoluzione; 2° ricevere degnamente la ss. Eucaristia.

  A110000058 

 Inoltre é massima ammessa da tutti i cattolici, che quando incontriamo qualche verità creduta e praticata in ogni tempo nella Chiesa, né si può trovare alcun tempo o luogo in cui sia stata instituita, noi la dobbiamo credere come rivelata da Dio medesimo e trasmessa a parole o in iscritti dal principio della Chiesa fino ai nostri giorni.

  A110000097 

 Perciò noi pratichiamo una cosa da Dio comandata, e la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata pei nostri bisogni particolari; quindi vi dobbiamo essere solleciti di approffittarne, e professare sentimenti di {69 [255]} somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra, il suo vivo desiderio, che approfittiamo dei suoi favori, e che pensiamo alla salute dell'anima nostra; e dobbiamo nel tempo stesso.

  A110000101 

 E chi può mai misurare l'ingiuria che la colpa fa al sommo Iddio e la malizia del peccato?{72 [258]} Chi può mai penetrare i profondissimi eterni segreti e sapere quanto la giustizia divina esiga da noi in questa vita per soddisfare i nostri debiti? quanto ci toccherà stare nel fuoco del purgatorio? Ad abbreviare il tempo che ci toccherebbe rimanere in quel luogo di purgazione e ad alleviare la penitenza che dovremmo fare nella vita presente, tendono i tesori delle sante Indulgenze: e queste sono come un cambio delle severe penitenze canoniche quali per molti anni, e talvolta per intiera la vita, come dissi, la Chiesa nei primi tempi usava d'infliggere ai peccatori pentiti.

  A110000103 

 - Le Indulgenze sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri peccati, il che si fa {73 [259]} per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa.

  A110000111 

 L'Indulgenza plenaria è quella, per la quale ci viene rimessa tutta la pena, di cui pei nostri peccati siamo debitori, con Dio; tale appunto è quella, che il Papa concede nell'occorrenza di questo Giubileo.

  A110000138 

 Insomma ci assicura Iddio che la limosina é un mezzo efficacissimo per ottenere il perdono dei nostri peccati, farci trovare misericordia agli occhi suoi e condurci alla vita eterna.

  A110000149 

 Quanti dal principio del mondo fino ai nostri giorni morirono di ogni età e di ogni condizione e se ne andarono eternamente perduti! Forsechè avessero volontà di dannarsi? Io non credo che alcuno di loro avesse questa intenzione.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000001 

 Perciò oltre i bisogni spirituali che ad ogni momento ci devono muovere a far ricorso a questa madre di misericordia avvi il motivo temporale, cioè che Ella benedica e protegga le nostre case, i nostri bestiami, i frutti delle campagne, e ci difenda dagli infortunii.

  A111000003 

 Fu trovato che questa serie di suppliche quotidiane fatte a questa Madre di misericordia erano mezzo potentissimo per ottenere la protezione di Lei ne' varii nostri bisogni.

  A111000020 

 3° Invitare i nostri parenti, amici e tutti quelli che da noi dipendono a prendere parte alle pratiche di pietà che si fanno in onore di Maria nel corso del mese.

  A111000037 

 Ogni oggetto che in questo mondo si presenti ai nostri sguardi è un fatto parlante della maestà, potenza e bontà di Dio creatore.

  A111000076 

 Nelle vite dei Santi Padri leggiamo un fatto che dimostra quanto giovi la pietà ai nostri, interessi spirituali e temporali.

  A111000202 

 Esaudisci i nostri voti,.

  A111000231 

 Pregare la Vergine ad accettare per sempre l'offerta, che noi facciamo del nostro cuore coll'oltenerci di poter un giorno venire a tributarle i nostri ossequii perfettamente in cielo, come ora glieli doniamo debolmente in terra.

  A111000235 

 Con grande consolazione annunciamo ai nostri lettori come il Santo Padre, il regnante Pio IX, si degnò di compartire l'apostolica benedizione a tutti quelli che in qualche maniera si adoprano per la diffusione delle Letture Cattoliche.


don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html
  A112000021 

 Quindi rivolto ai genitori, che in quel figlio perdevano il braccio più forte pei lavori di campagna, «voi piangete, loro diceva, ma Iddio ci consolerà in altro modo col conservarci la sanità, ed ajutarci nei nostri lavori.

  A112000030 

 In tutte le sue azioni non dimostrava volontà alcuna e scorgendo altri in famiglia non soddisfatti nei propri desideri, loro diceva: «Quando sarete padroni farete poi a modo vostro, ma fin ora dobbiamo uniformarci alla volontà de' nostri cari genitori.

  A112000036 

 Quanto mai è buono, diceva, Iddio a perdonarci i nostri peccati non ostante la nostra infedeltà ad osservare i fatti proponimenti; ma quanto è più grande l' ingratitudine, che continuamente usiamo ai tanti benefizi, che ci fa! Ahi! dovremmo tremare al solo riflettere alle nostre infedeltà.

  A112000036 

 Sapendo esso quanto potente ed efficace rimedio sia la frequente confessione per correggerci dei nostri difetti, fa ogni sforzo per tenercene lontani.

  A112000063 

 Fareste voi tali cose alla presenza del nostro Arciprete, o de' nostri genitori? Se non osate farle in presenza degli uomini, come si oserà poi alla presenza di Dio?» Ma quando vide che tornavano inutili i suoi detti tutto sdegnato si allontanò dalla perversa compagnia.

  A112000082 

 Il suo Padrino lo salutò con queste ultime parole: Oh! sì, vanne, amabilissimo Francesco, che quel Dio, il quale in una maniera maravigliosa ti toglie ora ai nostri terreni sguardi, il fa per chiamarti in quell' Oratorio medesimo, in cui potrai santificare l' anima tua, emulando le virtù, che già condussero al bel Paradiso i fortunati giovani Savio Domenico e Michele Magone, alla cui vita e morte preziosa attingesti negli ultimi mesi di tua dimora {81 [323]} fra noi quell' ardente desiderio, che ti condusse nel provvidenziale Oratorio di s. Francesco di Sales.

  A112000199 

 - Dunque datti pace e contentati di quel tanto che ci danno per nostro alimento; tanto più che tutti gli altri nostri {128 [370]} compagni si mostrano contenti.

  A112000203 

 Non sia così; serviamoci pure di questo mezzo maraviglioso per comunicare i nostri pensieri i nostri progetti a quelli, che sono da noi lontani; ma sappiamo sempre distinguere le corrispondenze, quando sono coi cristiani e coi pagani; nè mai sia dimenticato qalche morale pensiero.

  A112000242 

 Addio, cara madre, addio, offriamo al Signore le nostre azioni ed i nostri {146 [388]} cuori; ed a lui raccomandiamo in particolar modo la salvezza delle anime nostre.

  A112000316 

 Noi eravamo tutti attoniti in silenzio, i nostri sguardi erano tutti rivolti all' infermo che sembrava divenuto un Angiolo cogli Angioli del paradiso.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000182 

 "Dopo che i nostri voti inspirati da Dio fecero ricadere sulla persona di Vostra Santità la scelta per la dignità altissima di Sommo Pontefice {89 [89]} della Cattolica Chiesa, noi siamo passati dalla profonda afflizione a viva speranza.

  A113000227 

 Crediamo nondimeno di qui indicare per sommi capi le cose più memorabili da lui effettuate, affinchè i nostri lettori abbiano come sott'occhio la sua operosità veramente apostolica, e veggano con quanta ragione il Collegio Cardinalizio lo giudicasse degno delle Somme Chiavi.

  A113000236 

 Ogni volta che io sono andato a Roma, ho avuto con questo venerabile Principe della Chiesa relazioni frequenti, e ben posso dirvi che i legami della più intima amicizia univano i nostri cuori.

  A113000238 

 "I nostri seggi si toccavano al Conclave, ed ora vi dirò ciò che ho veduto.

  A113000283 

 Fece i suoi studi teologici in Torino sotto il {193 [193]} magistero de' nostri valenti professori, che ne ammiravano la mente perspicace e l'amore indefesso al lavoro.

  A113000297 

 Tuttavia semplice canonico primicerio della collegiata d'Avella, pubblicava parecchi articoli pieni di erudizione e di sodi ragionamenti contro i razionalisti ed i socialisti de' nostri giorni.


don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html
  A114000054 

 Come, disse, sei tu veramente quel Sebastiano che io aveva comandato che fosse ucciso colle saette? Sono desso appunto, rispose il Santo e riconosci la grazia del mio Signor G. Cristo, che amandoti e volendoti condurre a conoscere la verità ha per te fatto questo miracolo che tu vedi, risuscitandomi da morte a vita per mandarmi anche a dirti di non credere alle colpevoli suggestioni dei nostri nemici che ci {38 [400]} calunniano presso di te e per protestare in faccia di tutto il popolo essere ingiusta la persecuzione che tu hai mossa contro ai Cristiani.

  A114000077 

 Presentatosi Claudio a Gabinio gli disse: Oggi è solennità pei nostri sovrani, ed io sono lieto di poter in questo medesimo giorno presentarmi a te portatore di liete novelle.

  A114000146 

 La nobiltà e la dignità di cui tu parli e che noi vediamo co' nostri occhi, è cosa temporale che dura poco e poi {77 [439]} svanisce; ma quella nobiltà e quella dignità che ti proponiamo noi è amabile, non reca alcun incomodo che anzi ci rende felici e dura in eterno.

  A114000193 

 Ma nel fatto di questo giorno debbo confessare che non vi è arte magica, bensì la potenza di un Dio superiore a tutti i nostri Dei.

  A114000197 

 Allora i nostri Santi furono condotti nella via Salaria, dove fu scavata una profonda fossa entro cui furono lanciati vivi di modo che furono nel tempo stesso martirizzati e sepolti.

  A114000200 

 Gli atti del martirio dei nostri Santi terminano con queste parole.

  A114000206 

 I nostri Santi sapevano servirsi della confidenza che i pagani infermi avevano in essi, per ritirarli dagli errori e dall'empietà del Paganesimo di modo che i nostri medici in quei paesi divennero ben presto due prandi apostoli.

  A114000209 

 Signor Governatore, risposero i due santi con aria imperturbata, noi siamo fratelli, nati in Arabia ed abbiamo la fortuna di essere cristiani con altri nostri fratelli medici di professione.

  A114000210 

 Comandò di far venire i loro fratelli, e come comparvero dinanzi al suo tribunale, voi siete, loro disse, nobili giovani, sappiate adunque che io tengo ordine dai nostri principi di promettervi l'amicizia di essi e le prime cariche dell'impero se vi sottomettete ai loro voleri.

  A114000214 

 Questa bestemmia fu subito punita; due spiriti maligni lo assalirono, lo batterono {110 [472]} tanto, che era per spirare sotto ai colpi, se i nostri santi mossi a compassione non si fossero posti in orazione, e nel nome di Gesù Cristo non avessero liberato.


don bosco-il pontificato di s. dionigi.html
  A115000022 

 Finalmente il proconsole, sentito il parere del suo consiglio, parlò così al santo vescovo: É gran tempo che tu fai professione di empietà senza che i nostri imperatori abbiano potuto cavarti dalla testa questi sentimenti.

  A115000026 

 La maggior parte dei nostri fratelli non si sono risparmiati; hanno visitato, consolato, servito con generosa carità i malati senza che il timore dell'infezione valesse a rattenerli, di modo che molti sono periti nel guarire gli altri, molti preti, diaconi e laici virtuosi hanno perduta la vita in questa luttuosa occasione; ma quei che rimangono prendono il posto di quelli e continuano a prestare ai malati gli stessi servigi.

  A115000034 

 Disse allora il proconsole: Chi vuol essere amico dell'imperatore e riconoscere i nostri Dei, faccia tosto un sacrifizio ed offra loro incenso.

  A115000062 

 Le azioni di quest'uomo maraviglioso sono così amene e strepitose, che noi crediamo di far cosa grata ai nostri lettori coll'esporle qui informa di appendice.

  A115000070 

 Tuttavia tremando per una così grande dignità pregò Fedimo di dargli ancora qualche spazio di tempo per acquistare una più profonda e più esalta cognizione dei nostri sacri misteri.


don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html
  A116000013 

 Fra le altre cose ivi leggevasi: Siccome coloro che diconsi cristiani non vogliono sottomettersi alle nostre leggi non volendo adorare i nostri Dei, così essi vengano presi, legati, incarcerati e se sono ostinati a non far sacrifizio alle divinità siano puniti con vari generi di tormenti.

  A116000062 

 Di queste parole si servirono i santi Padri per combattere ogni errore contrario alla divinità del Salvatore, e le stesse usiamo oggidì nei nostri catechismi per esprimere che nella sua incarnazione Gesù Cristo non cessò di essere Dio, ma restando vero Dio cominciò ad essere vero uomo.

  A116000073 

 Noi diciamo che non è inutile quello che solleva i nostri cuori a religiosi pensieri e richiama alla memoria il dovere di cristiano.

  A116000098 

 Sciogliendo essa il freno ad ogni vizio ebbe molti seguaci, e otto secoli dopo la morte di Manete esistevano ancora de' Manichei, i quali di quando in quando turbarono la Chiesa, siccome vedremo ne' nostri racconti sulle vite dei Romani Pontefici.

  A116000127 

 Fra gli uomini celebri di questa città fu s. Caritone, le cui azioni sono oggetto di alcuni nostri trattenimenti, e di cui si parla molto dagli scrittori ecclesiastici greci e latini.

  A116000140 

 - Perchè essendo tu suddito del Romano impero disprezzi le leggi dello Stato e ricusi di fare sacrifizi ai nostri Dei?.

  A116000142 

 - Dovrei dare sfogo al mio sdegno e condannarti sull'istante all'ultimo supplizio, perchè hai avuto la temerità d'insultare i nostri Dei onnipotenti.

  A116000142 

 Siccome per altro questi nostri Dei sono pacifici e non propensi all'ira, io voglio imitarli e parlarti da amico.

  A116000144 

 Se quegli Dei, che tu nieghi, non fossero veramente Dei, siccome sono venerati e riconosciuti dagli stessi nostri imperatori, come mai noi potremmo da loro avere vita ed essere tuttora dai medesimi conservati e provveduti di quanto godiamo nel mondo?.

  A116000188 

 Questa è l'arma più potente di tutte e la più formidabile ai nostri nemici spirituali.

  A116000193 

 Ma queste cose importano disturbi e fatiche ed io voglio suggerirvene uno che costi più poco, ma che è efficacissimo ad ottenerci il perdono de' nostri peccati.

  A116000193 

 Qual è questo mezzo? Perdonare i peccati a quelli che li commettono, la qual cosa non solamente piace a Dio e ci ottiene da lui il perdono dei nostri mali; ma eziandio fa un gran bene al prossimo e spesso si guadagna al Signore colui che in nessun modo erasi potuto ridurre al buon sentiero.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000078 

 Di fatto suo marito fu dall'Imperatore incaricato di un'ambasciata presso ai Persiani; quindi riserbò il supplizio ai nostri due carcerati dopo il suo ritorno.

  A117000101 

 Sisinio: Se tu conoscessi i nostri cantici, conosceresti eziandio il tuo Creatore.

  A117000104 

 Massimiano: Se tu hai vergogna a nominare i nostri Dei, io ho vergogna a nominare te stesso.

  A117000109 

 Fatto poscia portare un turibolo pieno di fuoco con incenso, soggiunse: Fate immediatamente un sacrifizio ai nostri Dei.

  A117000143 

 Desideroso esso di vedere quel Ciriaco di cui aveva udito a raccontare tante maraviglie lo fece co' suoi compagni condurre alla sua presenza, quindi gli disse: Perchè disprezzate voi i comandi dei vostri principi e {79 [79]} non volete far sacrifizi agli immortali nostri dei?.

  A117000153 

 Il fatto è raccontato come segue: Quando Massenzio seppe l' esecuzione della sentenza per parte di Carpasio, lo mandò a chiamare per essere informato della {86 [86]} disputa e della morte cui soggiaquero i nostri santi.

  A117000164 

 Ma s. Eucherio vescovo di Lione nella fine del quarto e sul principio del quinto secolo temendo che quelle preziose notizie andassero perdute, le raccolse e compilò la storia che si conservò fino ai nostri tempi.

  A117000171 

 Intanto fu edificata una nuova chiesa nel centro della città dove furono trasportate le sudette reliquie, che dai nostri santi dicesi tuttora chiesa dei santi martiri.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000034 

 Imperatore: Dunque se vuoi accrescere il numero de' tuoi preti, fa un sacrifìcio, e ti faremo capo di tutti i sacerdoti dei nostri Dei.

  A118000073 

 Valeriano fu da prima confuso al vedere quella turba dì mendici, e non comprendendo il pregio della carità cristiana, parlò con disprezzo al nostro santo, e disse: A che mi fai perdere tempo in altre cose? Sacrifica ai nostri Dei, e metti una volta da parte le arti magiche, in cui tu vanamente confidi.

  A118000077 

 L'imperatore lasciò che s. Lorenzo mirasse alquanto que' varii generi di supplizi ed anche riflettesse un poco sovra i tormenti sofferti; di poi fattolo di nuovo venire alla sua presenza, gli disse: Ascoltami, sacrifica a' nostri Dei, e non confidare nei tesori che tieni nascosti.

  A118000128 

 Queglino risposero: È vero quanto voi ci dite, ma noi dobbiamo badare ai nostri bisogni.


don bosco-il sistema metrico decimale.html
  A119000221 

 Credo far cosa grata al lettore l'aggiugnere qui un'appendice sulle monete più usate tra noi, e sopra le principali monete estere tollerate nei nostri Stati.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000012 

 Quella ponesi in voce di contraria alle moderne scoperte ed ai risultati del reale progredimento che la maggior parte delle scienze ottenne a' giorni nostri.

  A122000015 

 Ed i nostri vicini di oltrealpi nello scrivere sulla bandiera del loro nuovo ordinamento sociale questi diritti eminentemente evangelici fecero segno di voler gettare un saldo fondamento al loro edifizio.

  A122000042 

 Egli crede che la guerra sia necessaria ed opportuna; necessaria perché gran parte dei nostri Stati sono occupati dallo straniero; opportuna perché i moti di Vienna e le ultime notizie che abbiamo di quel regno ci sono favorevoli.

  A122000098 

 I nostri confratelli avendo tutti serie occupazioni fisse, deliberai di venire io solo, e ci venni.

  A122000115 

 Le autorità dello Stato, gli stessi nostri Sovrani furono sempre insigni benefattori di quest'opera.

  A122000138 

 Quella ponesi in voce di contraria alle moderne scoperte ed ai risultati del reale progredimento che la maggior parte delle scienze ottenne a' giorni nostri.

  A122000141 

 Ed i nostri vicini di oltrealpi nello scrivere sulla bandiera del lor nuovo ordinamento sociale questi diritti eminentemente evangelici fecero segno di voler gettare un saldo fondamento al loro edilìzio.

  A122000169 

 Egli crede che la guerra sia necessaria ed opportuna; necessaria perchè gran parte dei nostri Stati sono occupati dallo straniero; opportuna perchè i moti di Vienna e le ottime notizie che abbiamo di quel regno ci sono favorevoli.


don bosco-l-arca dell-alleanza.html
  A123000002 

 Ella venga in mezzo a noi, affinchè ci salvi dalle mani dei nostri nemici.

  A123000004 

 Ed è per questo che ai tempi nostri, nei quali corrono giorni cosi simili agli antichi, Iddio, per far ravvivare la nostra fiducia nella sua potentissima Madre, e per darci una caparra di salute, ha voluto nei nostri paesi alzare, come il suo tabernacolo per riporvi l'Arca santa, il tesoro più prezioso del paradiso, la protezione eevidente della Vergine Celeste, erigendo con centuplicati portenti, un santuario a Maria in Torino, colla scritta in fronte: Maria Auxilium Christianorum, ora prò nobis.

  A123000006 

 Ricordiamo però che la purità dei nostri costumi e condizione necessaria per avere sicurezza di essere esauditi.

  A123000008 

 Noi adunque distaccando i nostri pensieri dalle terrene cose e dal peccato ed elevandoli verso la patria celeste, ci renderemo degni della protezione di Maria.

  A123000092 

 - Dicevano: Siamo in giro da qualche tempo, per trovare un locale adattato alle nostre bambine, che furono affidate alle nostre cure, ma finora avevamo spesi invano i nostri passi.

  A123000093 

 Io e le suore, nel raccontare lo scopo delle nostre {54 [144]} due novene a Maria Ausiliatrice, piangevamo per divozione, ed un bel cuore d'argento fu appeso all'Altare di Maria in segno di gratitudine, rimettendo inoltre la tenue offerta di L. 5 alla Signoria Vostra con preghiera di spedirle alSig. D. Bosco per la sua magnifica Chiesa, Santuario fra gli illustri de' giorni nostri.

  A123000093 

 Si immagini, o Signore, qual fosse la nostra scambievole ammirazione, per quella singolare coincidenza, la nostra riverente tenerezza per Maria, il gaudio di cui erano a profusione ripieni i nostri cuori.

  A123000123 

 Aiuto de' Cristiani, sotto il qual titolo pare che in un modo affatto particolare goda, in questi nostri tristissimi tempi, essere invocata.

  A123000123 

 Oh se ancora noi avessimo in Maria quella fiducia, che deve avere un figlio alla sua madre, quali prodigi non vedremmo anche noi! Su via dunque ravviviamo la nostra fede e nelle nostre necessità ricorriamo alla Medichessa celeste, a Maria, ed essa qual madre pietosa, verrà in nostro aiuto e farà paghi i nostri voti.

  A123000190 

 Ma veniamo a' fatti nostri.

  A123000191 

 Ma questo era solo l' Initium dolorum, il principio dei nostri dolori.

  A123000192 

 Ed anche senza di ciò, resisterà molti giorni, ma poi mancheranno i viveri, verrà meno il carbone alla macchina, e allora che faremo senza vele e senza timone? Con questi riflessi mi ritirai in camera e ci facemmo coraggio l'un l'altro, pensando che quella morte accettata volentieri dalla mano del Signore sarebbe stata grato sacrificio a Dio, che anzi era quella urta morte invidiabile, e che forse Dio in premio del nostro sacrificio, avrebbe conceduto alle missioni dei nostri fratelli un frutto più copioso.

  A123000195 

 Questo mio corpo sia un sacrificio per la Congregazione Salesiana, pei Cooperatori, pei nostri amici; parenti e benefattori.

  A123000198 

 Finisco col raccomandarci eziandio alle preghiere di tutti i Cooperatori Salesiani, di tutti i nostri confratelli, consorelle, parenti ed amici.


don bosco-l-armonia (1849-1863).html
  A125000006 

 Due di questi tosto si avanzarono, e mentre l'uno sopra di un desco presentava i trentacinque franchi raccolti in mezzo a loro, l'altro pronunciava un semplice, ma ben sentito discorso, di cui presenteremo uno squarcio ai nostri lettori.

  A125000147 

 Non solo i nostri concittadini, ma anche i paesi di provincia, a cui pure si estende il benefizio di questi oratorii, concorsero alacremente tanto coll'offerta di doni, quanto coll'acquisto di biglietti.

  A125000153 

 - Motivo per cui raccomandiamo caldamente queste letture, siccome il pascolo migliore contro agli errori dei tempi nostri.

  A125000154 

 Onde noi raccomandiamo caldamente ai nostri concittadini quest'opera di beneficenza.

  A125000159 

 Riferisce come S. Cleto stabilì in Roma 25 presbiteri, perchè avessero cura d'anime, come hanno attualmente i nostri parrochi; che i presbiteri furono più tardi detti sacerdoti; quindi apparisce essersi introdotta niuna variazione nella Chiesa, nè quanto ai parrochi, nè quanto ai sacerdoti; la variazione essere tutta da parte dei protestanti, i quali, non ammettendo il sacramento dell'ordine, sono eziandio privi di sacerdozio, perciò senza parrochi, e senza sacerdoti.

  A125000203 

 Diciamo finora che scriviamo, perchè potrebbe bene avvenire che mentre i nostri associati leggeranno ciò che scriviamo, il sig. D. Bosco sia arrestato.


don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html
  A126000009 

 In siffatta maniera si poterono secondare le propensioni de' nostri giovani, e organizzare un sistema educativo conveniente ad un Istituto, che in breve tempo giunse a raccogliere ben 900 giovanetti, che tanti appunto al presente sono gli allievi del nostro Ospizio.

  A126000015 

 La Commissione di Senatori, che si recò tra noi, raccomandò vivamente al governo l'Opera degli Oratorii, affinchè la favorisse, l'appoggiasse con mezzi morali e materiali, come istituzione veramente utile ai nostri tempi, eminentemente umanitaria e cristiana.

  A126000020 

 Nel 1854 quando il colèramorbus invase i nostri paesi, il Sindaco di Torino raccolse in apposito locale i fanciulli fatti orfani dal morbo micidiale, e ne affidò la cura e la direzione allo scrivente.

  A126000026 

 Pago di quella asserzione il sig. Ministro ed il R. Provveditore non fecero più parola sulla legalità dei nostri insegnanti.

  A126000029 

 Cosi furono soliti di fare i nostri benefattori e gli stessi Ministri dello Stato.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000068 

 Laonde noi giudichiamo di promuovere la buona educazione dei nostri giovani, raccomandando caldamente la lettura di questa novella, che è ad un tempo un semenzaio di ottime massime ed un aureo modello del puro e classico scrivere italiano.

  A127000068 

 Ma quello che non ci stanchiamo di ripetere a giusta lode del nostro professore torinese, è che questa novella, non altrimenti che tutte le altre da lui pubblicate, ci {100 [100]} richiama alla memoria le più belle pagine dei nostri trecentisti, vuoi per la sua schietta semplicità ed eleganza, vuoi per la singolare festività che vi si ammira» dal principio insino al fine.

  A127000068 

 Quando si tratta di una scrittura del Vallauri stimiamo superfluo il dire che in essa sono svolti i principii della più sana morale, e sono fatte segno a libèralissimi frizzi certe utopie e certe magagne dei nostri tempi, le quali non possono essere infrenate dal rigor delle leggi.

  A127000105 

 Diamo il benvenuto a questo nuovo volumetto della Biblioteca della Gioventù italiana, che si pubblica all'Oratorio di San Francesco di Sales in Torino, e ci affrettiamo di annunziarlo ai nostri lettori.

  A127000111 

 Noi, che rileggemmo la edizione del Tamietti, e riscontrammo alcuni luoghi controversi o mutili del testo con le edizioni di Erasmo e Vallars, potemmo persuaderci della eccellenza del suo lavoro, e gliene tributiamo qui i nostri rallegramenti.

  A127000115 

 Ragion dunque vuole che noi segniamo tra i più fausti e felici il dì undici novembre prossimo, e che con fervide preghiere e voti accompagniamo nel lungo viaggio questi nostri benemeriti patrioti.

  A127000118 

 Semplicità, far lesto e spigliato, ingegnosi rilievi, conoscenza profonda dei nostri tempi, generosi sfoghi del cuore, come osservava un illustre oratore parlando di altro libro del Belasio, anche qui rapiscono, trascinano, incielano.

  A127000121 

 Verso la sera del medesimo giorno, essendo già la chiesa di Maria Ausiliatrice affollata oltre all'usato, collocatisi essi, in abito già di partenza, in luogo distinto nel presbitero, insieme al commendatore Giovanni Battista Gazzolo, promotore precipuo di questa missione, rivestito delle sue insegne di console della Repubblica Argentina, cominciò la funzione con alcune brevi ed opportunissime parole del loro superiore e padre, don Giovanni Bosco, il quale nella sua eloquenza facile ed affettuosa congedava i suoi figli, loro indicando l'origine dell'apostolato cristiano e lo scopo speciale di quella missione, i bisogni di quei nostri lontani fratelli e mostrando speranza che alla prima spedizione altre ne succederebbero, e che l'azione apostolica dei Salesiani si sarebbe col tempo dalla Plata distesa alle regioni vicine e massime in quelle, come la Patagonia, che sono ancora quasi inesplorate dalla religione e per conseguenza dalla civiltà; egli terminò commendando alle loro preghiere i confratelli che restano, ed alle preghiere di questi raccomandò i missionari, affinché sieno sostenuti nelle loro apostoliche fatiche, e continui in unità di spirito a progredire la salesiana famiglia.

  A127000125 

 Giunti appena ieri nella capitale della Republica Argentina, fu unanime il nostro desiderio di presentarvi, chiarissimo signor direttore, i nostri più vivi ringraziamenti per la benevolenza usataci nel parlare di noi e dei nostri deboli sforzi per una missione nella vastissima Repubblica Argentina.

  A127000127 

 Il giorno 11 di novembre, ricevuta la benedizione dal nostro superiore, ed invocato l'aiuto di Maria Ausiliatrice, demmo l'addio ai nostri confratelli e ai nostri amici, e, senza più rientrare nell'Oratorio, partimmo direttamente alla volta di Genova, dove giungemmo alla mezzanotte.

  A127000130 

 Alle ore 2 pomeridiane furono levate le ancore e il vapore cominciò a solcare le onde, mentre i nostri occhi avidamente si fissavano sulla riva, donde i rimasti a terra ci mandavano l'ultimo saluto.

  A127000137 

 Ivi giudizi sugli uomini e sulle cose degli ultimi nostri tempi alla buona, ma giusti; ivi avvedimenti di politica e di morale, che, letti, ti si scolpiscono per sempre in mente; ivi poi impari quella tolleranza delle umane pecche, e quell'amore del prossimo, a qualunque ordine sociale appartenga, che l'autore dei Doveri e delle Prigioni attinse alla divina fonte del Vangelo.

  A127000163 

 Domenica, 7, vigilia dell'Immacolata, salutammo per la prima volta la terra americana, questa terra, che d'ora innanzi sarà la nostra patria terrena, il luogo dove, coll'aiuto della divina grazia, consumeremo le nostre forze, finché a Dio piaccia riunirci con tutti i nostri cari lassù nella gran patria, il cielo!.

  A127000172 

 Né ci dimenticammo di voi, chiarissimo Direttore, cui ci sentiamo legati da indelebili sensi di gratitudine e stima, né dei nostri amici e confratelli, parenti e congiunti, cui fu tanto dolorosa la nostra partenza.

  A127000174 

 Una grande consolazione in questo momento (ultimo giorno del 1875) hanno ricevuto i Salesiani, e tutti i nostri amici, che numerosi ci usano benevolenza in questa città.

  A127000191 

 Maria presiedette alla nostra partenza da Torino e da Genova; a Maria furono indirizzati i nostri primi canti e le prime parole sul Savoie; la vigilia dell'Immacolata ponemmo piede per la prima volta sulla terra americana a Rio Janeiro, e la nostra navigazione si chiudeva a Buenos-Ayres colla chiusura del mese di Maria.

  A127000199 

 Noi speriamo che quei pietosi benefattori, i quali colla loro carità già aiutarono noi e i nostri ospizi in Europa, vorranno, come li preghiamo di tutto cuore, estendere la loro beneficenza fin qui.

  A127000217 

 È un'osservazione che avevamo letta bensì nei libri di fisica, ma che non avevamo avuto l'occasione di constatare coi nostri occhi».

  A127000246 

 Al porto, malgrado l'ora incomoda (cinque del mattino), si trovavano a riceverci i nostri confratelli, il Cura e tutta la Commissione, ossia il Municipio.

  A127000252 

 Prima di ripartire da San Nicolas per Buenos-Ayres, abbiamo tenuto conferenza tra noi soci, rileggendo in comune i preziosi avvisi lasciatici in iscritto dal nostro amato superiore Don Bosco prima di partire, e, all'atto di separarci, provammo la commozione già provata quando ci separammo dai nostri in Torino.

  A127000264 

 E sì che questa simpatia è per noi proprio un tratto della Divina Provvidenza, che vuole appianarci la via in questi nostri primi passi.

  A127000266 

 Abbiamo ricevuto notizie dei nostri compagni di San Nicolas.

  A127000267 

 Atteso il numero stragrande degli Italiani, che sono qui e nei dintorni, Monsignor Arcivescovo, che ci ama come figli, vorrebbe affidarci l'importantissima missione dei nostri compatrioti, dicendola per ora utile, al pari di quella degli Indi! Torna certamente di grande consolazione per noi vederci qui in mezzo a tanti connazionali: negozi, fondachi, agenzie, arti, mestieri, ferrovie, piroscafi sono tenuti o serviti in massima parte da Italiani.

  A127000267 

 Nella sola San Nicolas, per esempio, dove ci sono i nostri compagni, su 1500 forestieri, i quattro quinti sono Italiani.

  A127000267 

 Quanti di questi poveri Italiani hanno lasciato Dio in Europa, e non l'hanno più trovato in America!! Eccovene alcuni saggi: - Si viene alla nostra Chiesa ad avvisare che un'inferma dei nostri paesi sta male assai; corre subito uno di noi, ma l'inferma non vuole riceverlo; torna, e lo riceve con insulti; torna una terza volta, e dopo mille sforzi si arrese a ricevere una medaglia, ma di confessione, di sacramenti non vi fu verso.

  A127000268 

 È questo l'unico mezzo per impedire l'eterna rovina di tanti poveri nostri fratelli nazionali.

  A127000270 

 Ma lo scarso numero degli operai evangelici fa che i nostri sforzi siano come piccole goccie d'acqua sopra arsiccio terreno.

  A127000281 

 - Dopo il 28 febbraio ultimo scorso più non vi diedi notizie dei nostri compagni di San Nicolas, perché sembravami che taluno avrebbe potuto attribuire a vanagloria il pubblicare ognora quel po' di bene che la misericordia del Signore va per nostro mezzo operando in questa remota regione.

  A127000282 

 Ricorderete come, appena giunti a San Nicolas, non essendo ancora abitabile il Collegio, i nostri dovettero accettare ospitalità dallo zelante don Ceccarelli, che per più di un mese li tenne nella sua Cura, fornendo loro generosamente tutto il necessario.

  A127000286 

 Un po' indietro nelle cose di religione, si meravigliano se vedono uno dopo mezzogiorno o in tempo di merenda recarsi a far visita al Santissimo Sacramento, come si pratica nei nostri Collegi.

  A127000289 

 In mezzo tuttavia a queste calamità della campagna e alla crisi finanziaria del paese, che impedisce alla Commissione di far ciò che vorrebbe pel Collegio, i nostri si trovano bene anche dal lato materiale, grazie soprattutto alla carità del Benitez e di altre buone persone.

  A127000302 

 I giorni 25 e 26 marzo del 1876 saranno difficilmente dimenticati dai nostri giovani e dal popolo Arroyero.

  A127000303 

 Lo abbiamo ricevuto sotto all'atrio della cappella, circondati dai nostri sessanta e più collegiali e da molte altre persone che avevano sfidato coraggiosi la ingiuria del tempo.

  A127000306 

 La parola di Dio, che tutte le sere per nove giorni venni suggerendo (in castigliano facile, non sapendo ancora parlar difficile ), e l'esempio dei più buoni dei nostri giovani d'Europa, hanno fatto buona prova, e dividemmo con Monsignore la santa consolazione di vederli tutti accostarsi alla santa Eucaristia; quattro vi fecero la prima comunione.

  A127000310 

 Finito il pranzo, i giovani imitarono i nostri dell'Oratorio, e gridarono in coro un fragoroso Viva a Monsignore ed alla Commissione, e passati alla sala di recibo, e di lì alla carrozza, gli demmo la buona notte e hasta mañana.

  A127000310 

 Quando i nostri giovani già erano arrivati al rumor gentium, s'alzò il padre Peau, e lesse un bellissimo sonetto, inneggiando ai Padri Salesiani ed al loro nuovo Collegio.

  A127000314 

 Là trovammo i nostri giovani, che, malgrado una dirotta pioggia, stavano in fila insieme ad una compagnia di soldati, che era stata mandata qua! presidio d'ordine e di onore all'inaugurazione, per salutare {176 [176]} Monsignore al suo passaggio.

  A127000317 

 Contro i metodi tedeschi, nati fatti per isfibrare le menti giovanili e renderle inette ad ogni bella ed elevata applicazione, i nostri lettori sanno quanto già disse e stampò quel giudice competente in siffatta materia che è H professore Tommaso Vallauri.

  A127000375 

 I nostri confratelli avendo tutti serie occupazioni fisse, deliberai di venire io solo, e ci venni.

  A127000380 

 Questa necessità l'aveva prima avvertita, ma ora l'ho toccata con mano; ne sperava già bene ed ora vedo che se ne possono sperare copiosissimi frutti! Non resta che mandare ad esecuzione questo piano su vasta scala ed allora sarà provveduto al bene di tanti nostri fratelli {191 [191]} che la miseria o la sventura portò in terra straniera.

  A127000386 

 Gli onori concessi a questi signori non possono essere meglio a proposito, giacché il disinteresse dell'uno e la perseveranza dell'altro hanno avuto questo risultato che noi vediamo il Collegio già attivato, e si può dire che senza di loro sarebbero stati per avventura isterilì i sacrifizi fatti a questo fine dai nostri concittadini.

  A127000406 

 Poiché l'anno scorso aveste la bontà di accogliere nel vostro accreditato giornale le lettere salesiane, vogliamo sperare che in quest'anno eziandio vorrete usare la medesiama benevolenza con noi, che, coll'aiuto divino, speriamo di poter quanto prima raggiungere i nostri confratelli che già lavorano nell'America {197 [197} meridionale.

  A127000407 

 Essi però ebbero gli angeli che vennero a consolarli: a noi rimase il solo conforto della preghiera, invocando da Gesù e da Maria forza necessaria per disimpegnare i nostri doveri.

  A127000421 

 Il nostro stipendio è il profitto dei nostri allievi.

  A127000426 

 I nostri presagi si avverarono dolorosamente, e sono sei giorni che lottiamo con burrasche non interrotte e spaventosissime.

  A127000427 

 A Genova aveva visto i nostri compagni accolti come antichi amici, e tutti consideravano come una provvidenza l'aver la compagnia dei padri Salesiani.

  A127000427 

 Prestamente tratte su le poche robe nostre, dovemmo in fretta dare addio al console Gazzolo, nel quale abbracciai per l'ultima volta un amico italiano su terra europea! Io, che aveva già accompagnato a bordo i nostri confratelli a Genova, mi maravigliai fortemente nel vedere in questo bastimento, che è inglese, tutto diverso dalle idee che colà mi era formato.

  A127000436 

 La salutiamo tutti indistintamente e chiediamo il soccorso delle sue preghiere e di quelle dei nostri confratelli, amici e benefattori.

  A127000502 

 Così nel tempo che ci occuperemmo a coltivare la terra, potremmo educare i nostri figliuoli e far loro apprendere ciò che sanno i cristiani.

  A127000502 

 Il Padre ci disse che vivendo noi dispersi per la campagna ed a grandi distanze, era impossibile poterci civilizzare, e dare educazione ai nostri figliuoli, e che pertanto sarebbe necessario, diceva il Padre, che noi ci riunissimo e formassimo una città, dove avremmo la nostra chiesa e la nostra scuola.

  A127000503 

 Il Padre è incaricato d'informare V. S. di tutto ciò che noi facciamo e soffriamo in questo deserto, e ci ha promesso che, appena arrivato a Buenos-Ayres, andrà in persona ad esporre al signor presidente ed al signor ministro le nostre necessità ed i nostri richiami circa il modo con cui si compiono le condizioni del trattato riguardo alla razione, al soldo ed a tutto il resto; e per mezzo del medesimo supplichiamo V. S. a voler parlare per noi al Governo, conforme al modo che ci ha detto di fare il Padre, e dirgli che noi gli siamo molto fedeli compiendo con tutta esattezza il nostro compromesso, e che pertanto è giusto che anche il Governo da parte sua compia le sue obbligazioni verso noi, e ascolti le nostre necessità e i nostri richiami.

  A127000503 

 In questo modo compiendo il Governo le sue promesse verso di noi, e concedendoci la proprietà di queste venti leghe di terra che gli dimandiamo, noi ci riuniremo per formare una città, prenderemo a costruir case, come ci diceva il Padre; avremo la nostra chiesa e la scuola per l'educazione dei nostri fanciulli, così potranno a piacimento farsi cristiani quelli che desiderano.

  A127000504 

 Il Padre in ultimo ci ha detto che V.S. non trascurerà di fare per noi tutto quanto è in suo potere, affinché, se non si ottiene nulla dal Governo, la colpa non l'abbiamo d'apporre né ai Padri Missionarii, né a V.S., ed io gli ho assicurato che se il Governo non vuole avere riguardo ai nostri bisogni e ai nostri reclami, faccia pure, ma sappia che anch'io son generale, ed ho i miei uomini e per certo non mi lascierò prendere e trarre a Martin Gacia, come hanno fatto a tanti altri.

  A127000516 

 Interprete dei loro sentimenti, è or ora tornato dall'Argentina l'infaticabile teologo Cagliero, duce della prima spedizione; e muove fino alle lagrime l'udire dalla sua bocca le miserie spirituali e corporali di que' nostri remoti fratelli.

  A127000517 

 - E non è una carità veramente patria il porgere per mezzo dei Salesiani il pane materiale e spirituale ai figliuoli di tanti nostri compaesani?.

  A127000517 

 Ben tre milioni dei nostri connazionali contansi nell'America del Sud; e nella sola Repubblica Argentina i nati in Italia ascendono a trecento mila.

  A127000517 

 Si tratta di portare a quegli indigeni i nostri miti costumi, il nostro sapere, la gentile nostra maniera di vivere tra gente che non ha costume, è eslege, è ignorante pur anco delle cose più bisognevoli alla vita; tra un popolo che non avrebbe mai una religione, una letteratura, una coltura da farsi annoverare tra le progredite nazioni del mondo.

  A127000519 

 Da ultimo noi vogliamo pregare i nostri lettori a riflettere come per divina dispensazione il missionario in tutto si assomigli al grano di senapa dell'evangelo.

  A127000541 

 La funebre e sontuosa commemorazione cominciò di buon'ora, con grande {234 [234]} frequenza ai SS. Sacramenti di molti forastieri, e circa le 7 1/2 vi fu la comuione generale dei nostri convittori, i quali, se quasi sempre molto divoti, stamane si mostrarono divotissimi.

  A127000543 

 Chi entrava nell'atrio vedeva sopra la porta lo stemma della Chiesa, sotto il quale leggevasi la seguente iscriozone uscita dalla ben temprata penna del dottor Bettinetti, professore di questo Collegio, il quale si fece interprete in questa occasione del sentimento dei nostri cari giovani, diceva così: Pio IX Pontifici Maximo - Cuius nomine - Hoc Ephebeum augebatur - Salesiani Patres - Discipulique - Grati Moerentes.

  A127000547 

 Le rancide novità dell'Enciclopedia risuscitate a' nostri giorni dalla rivoluzione vanno, su pei giornali e negli opuscoli, ritentando la prova contro la incrollabile pietra della Chiesa.

  A127000552 

 E noi confidiamo {238 [238]} appunto in S. Gioachino e in Sant'Anna, che metteranno nel cuore di qualche buon cattolico il pensiero di promuovere questi due concorsi per dare ad un tempo occupazione ai nostri sacerdoti e arricchire di nuove e preziose opere l'agiografia cattolica.

  A127000553 

 Di che egli immensamente gradirebbe, ne siamo certi, che si proponesse al clero italiano di occuparsi di sant'Anna e di san Gioachino, e di scriverci sopra un bel libro che potesse anche servire di rimedio contro l'errore capitale dei tempi nostri, che è la distruzione della famiglia, e ne mostrasse invece le delizie e le glorie nella famiglia della Vergine Immacolata.

  A127000593 

 Le autorità dello Stato, gli stessi nostri Sovrani furono sempre insigni benefattori di quest'opera.

  A127000669 

 Or bene, quanti poveri fanciulli ciechi ai nostri giorni! Col togliere che si è fatto in molti luoghi l'insegnamento religioso dalle scuole per allevare i fanciulli alla moderna, col laicizzare le scuole, si è tolto il vedere dell'anima e della coscienza; quindi abbiamo ragazzi che sanno di storia, di letteratura, d'aritmetica, e quanto alle nozioni elementari di Dio sono ignoranti, affatto ciechi... Ed in quante fosse cadono questi piccoli ciechi! Oh benedetti i Salesiani! Essi, senza privarli dell'istruzione scolastica, aprono gli occhi dei fanciulli alla vista del cielo, danno loro lo sguardo delle anime pure e sante, e con l'istruirli che fanno nelle cose dell'eternità, preparano in quelle tenere pianticelle il futuro sostegno della religione e della patria.

  A127000685 

 - A questo fine, ed anche perché la dedicazione fosse per riuscire più solenne, sarebbe mio vivo desiderio che vi prendessero parte i nostri cooperatori e cooperatrici non solo di Torino, ma di ogni altra città e paese; ma siccome questo generale intervento non è possibile, così io li invito ad unirsi con noi in quel modo, che a ciascuno suggerirà il proprio cuore.

  A127000706 

 Quando ci presenteremo a Dio, per essere giudicati, queste anime diranno: - Sono i nostri benefattori: essi impiegarono il loro tempo, denaro per salvare le nostre anime; se siamo salvi lo dobbiamo ad essi.

  A127000718 

 Nuovi operai nel campo evangelico domandano i coadiutori salesiani d'America oppressi sotto il peso di troppe e troppo gravi fatiche nelle varie case colà fondate a vantaggio della fanciullezza e della gioventù pericolante; i nostri missionarii e dalle sponde del Rio Negro e dalle falde delle Cordigliere in fondo alla Patagonia, ove si vedono insufficienti alla coltura di un campo sterminato; e i sacerdoti, i Vescovi ed Arcivescovi di quelle terre vastissime, e le stesse autorità civili e militari, affinché colla luce del Vangelo sia portata la vera civilità a popoli tutt'or selvaggi, e per tal mezzo ammansarli e far cessare tra di essi guerre sterminatrici, contrarie alla religione ed alla umanità, si associano ad una tale domanda.

  A127000727 

 I nostri genitori ci diedero la vita del corpo, ci guidarono nei primi passi, si sono adoperati per procacciarci un bene transitorio; ma tu negli anni più pericolosi dell'età nostra ci hai conservata o ridonata la vita dell'anima con una saggia educazione; tu con illuminati consigli ci fosti luce nel buio delle giovanili passioni; tu cogli amorevoli incoraggiamenti ci fosti sprone negli ardui sentieri della virtù; tu, in una parola, ci hai fatto quello che siamo, strumenti cioè della misericordia di Dio a vantaggio della religione e della civile società.

  A127000729 

 Don Bosco poi dal canto suo procurò a Torino più ambito onore che non gliene abbia procurato la Gazzetta del Popolo e i giornali che le somigliano; e il nome suo e quello de' suoi alunni sarà ancora tra noi ricordato con ammirazione, quando certi giornali non saranno più che in esecrazione presso i nostri più tardi nepoti.

  A127000737 

 - Né si dica che, inviando sacerdoti altrove, se ne privano i nostri paesi; imperciocché, se faremo vivere e rinvigorire lo spirito cattolico nelle nostre popolazioni, queste, come già una volta, somministreranno sacerdoti per noi e per inviare ai popoli più lontani, seduti ancora nell'ombra di morte.

  A127000745 

 Dopo di aver corsa e ricorsa la Patagonia, dall'Oceano Atlantico alle Cordigliere delle Ande, e valicate per ben due volte quelle celebri montagne per giungere fino al Chili, dopo di aver catechizzate e battezzate varie tribù di selvaggi, a prezzo di stenti e pericoli incredibili da parte dei nostri missionari, è giunto il momento di dover pensare seriamente a consolidare e perpetuare il bene fatto fino ad ora.

  A127000746 

 Non potrete mai immaginarvi, o cari Cooperatori e Cooperatrici, quante vive istanze e quante suppliche mi giungano di laggiù da parte dei nostri infaticabili Missionari e delle popolazioni stesse, affinché mandiamo colà nuovi e ragguardevoli rinforzi di uomini e di danaro.

  A127000746 

 Quei poveri neofiti, malgrado il loro buon volere, non possono offrire ai nostri Missionari altro che lo spettacolo di lor miseria lagrimevole.

  A127000746 

 Quindi è che le sorti di quelle Missioni dipendono affatto dalla Pia Società Salesiana e dalla carità de' nostri Cooperatori e Cooperatrici.

  A127000747 

 Maria SS. Ausiliatrice, che si è costituita protettrice e madre dei nostri missionari e di quei poveri selvaggi, vi ottenga da Dio ogni più eletta benedizione spirituale e temporale.

  A127000751 

 Affinché il loro viaggio lungo e pericoloso sia accompagnato dalla benedizione di Dio, è mia intenzione che si compia in quel dì una religiosa funzione, coll'intervento almeno dei nostri Cooperatori e delle nostre Cooperatrici di Torino e di sue vicinanze.

  A127000751 

 Mi sta a cuore di far sapere alle SS. VV. che il 2 del prossimo dicembre è stabilito per la partenza dei nostri Missionari per l'America.


don bosco-la casa della fortuna.html
  A128000082 

 - O signore, i nostri genitori non vivono più, sono morti ambidue.

  A128000135 

 Quando mi sono maritata l'ho disgustato, e dacché i nostri affari cominciarono andar male, non ho più osato dimandare di lui.

  A128000215 

 - Come! voi nostri cugini, figliuoli della nostra zia Lucrezia! quanto mai io sono contento.


don bosco-la chiave del paradiso.html
  A129000006 

 Così facendo quanti cristiani seguiranno i nostri esempi! quanti lasceranno la strada del male per darsi alla virtù! Quante anime persevereranno nel cammino chi conduce all'eterna salvezza! Qual grande ricompensa non sarà per noi riserbata da Dio in Cielo!.

  A129000008 

 Egli però vede tutto, è dappertutto, conosce tutto anche i [5] nostri più segreti pensieri.

  A129000014 

 Il Signore è morto volontariamente sopra una croce pei nostri peccati in giorno di venerdì.

  A129000035 

 È parimenti cosa assai utile di onorare e pregare i nostri santi Angeli custodi e i Santi del Paradiso, perchè eglino essendo gli amici di Dio possono molto aiutarci colla loro intercessione.

  A129000108 

 Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non c'indurre in tentazione ma liberaci dal male.

  A129000128 

 Credo, che il Figliuolo di Dio si è fatto uomo nel seno purissimo {34 [34]} di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo: come uomo è morto sulla croce per i nostri peccati, ed il terzo dì risuscitò.

  A129000161 

 Deus, qui per resurrectionem filli tui Domini nostri Jesu Christi mundum laetificare dignatus es, praesta, quaesumus, ut per eius Genitricem Virginem Mariam, perpetuaecapiamus gaudia vitae.

  A129000253 

 In quanto poi al peccato di scandalo dobbiamo esaminarci in particolare e riflettere se i nostri discorsi, le nostre parole, le nostre azioni furono ad altri occasione di {66 [66]} peccato.

  A129000317 

 Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

  A129000328 

 Miserere nostri Domine, miserere nostri.

  A129000340 

 Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

  A129000455 

 Se nelle nostre case, nei nostri laboratori si farà risuonare il {108 [108]} Rosario di Maria, abbiamo fondamento a sperare che cesseranno i flagelli, rifiorirà la fede, ricompariranno tra di noi giorni di pace e di tranquillità.

  A129000466 

 Nel secondo si contempla come Gesù Cristo per li nostri peccati in casa di Pilato fu sottoposto a crudelissima flagellazione.

  A129000570 

 Benedictus Deus, et Pater Domini nostri Jesu Christi, Pater misericordiarum et Deus totius consolationis, qui consolatur nos in omni tributalatione nostra.


don bosco-la chiesa cattolica-apostolica-romana.html
  A130000002 

 Questo pericolo fu già in più guise proclamato dai nostri legittimi Pastori, i Vescovi.

  A130000009 

 I nostri pastori, e specialmente i vescovi, ce unicorno col Papa, il Papa ce unisce copi Dio.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000001 

 Voglia Iddio concedere ai nostri lettori le più elette benedizioni, affinchè possano vivere fedeli osservatori dei precetti della pietosa Madre la Chiesa Cattolica sola maestra, solo centro di unità, fuori di cui non avvi salute.

  A131000021 

 - Per istoria ecclesiastica s'intende la narrazione di quei fatti che succedettero favorevoli od avversi alla Chiesa dalla sua fondazione fino ai tempi nostri.

  A131000037 

 A s. Pietro succedettero altri Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai giorni nostri.

  A131000056 

 Le principali eresie dei giorni nostri formano altrettante chiese particolari.

  A131000068 

 I nostri stessi ministri sono divisi fra loro, e perciò {52 [236]} non sanno nè ciò che si credano, nè ciò che debbano insegnare agli altri.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000008 

 Onde i nostri occhi, i piedi, la bocca, la lingua, le orecchie, le mani sono tutti doni del Signore.

  A132000148 

 Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non c'indurre in tentazione; ma liberaci dal male.

  A132000153 

 Come uomo è morto sulla croce {82 [260]} pei nostri peccati, ed il terzo dì risuscitò.

  A132000168 

 Deus, qui per resurrectionem Filii tui Domini nostri Iesu Chris ti mundum laetificare dignatus es, praesta, quaesumus, ut per eius Genitricem Virginem Mariam perpetuae capiamus gaudia vitae.

  A132000238 

 In quanto poi al peccato di scandalo dobbiamo esaminarci in particolare e riflettere, se i nostri discorsi, le nostre parole, le nostre azioni furono ad altri occasione di peccato.

  A132000305 

 Se nelle nostre case, nelle nostre scuole, nei nostri laboratorii si farà risuonare il Rosario di Maria, abbiamo fondamento a sperare che cesseranno i flagelli, rifiorirà la fede, ricompariranno tra di noi giorni di pace e di tranquillità.

  A132000312 

 Nel secondo si contempla come Gesù Cristo per li nostri peccati in casa di Pilato fu sottoposto a crudelissima flagellazione.

  A132000338 

 Si reciteranno tre Ave Maria in segno di profondo rispetto alle lacrime che sparse la Beata Vergine in tutti i suoi dolori, onde impetrare per mezzo suo un simile pianto ed un vero dolore dei nostri peccati.

  A132000360 

 Allora la confusione e lo spavento invase tutta quanta la flotta musulmana, che cadde in potere dei nostri, i quali al grido di Viva Maria inalberarono la bandiera di Cristo.

  A132000385 

 Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

  A132000421 

 Miserere nostri, Domine, miserere nostril.

  A132000426 

 Miserere nostri, Domine miserere nostri.

  A132000431 

 Miserere nostri, Domine, miserere nostri.

  A132000579 

 Viderunt omnes termini terrae salutare Dei nostri.

  A132000641 

 Miserere nostri, Domine, * miserere nostri.

  A132000664 

 Deus misereatur nostri, et benedicat nobis: illuminet vultum suum super nos, et misereatur nostri.

  A132000704 

 Per viscera misericordiae Dei nostri, * in quibus visitavit nos Oriens ex alto.

  A132000820 

 Sicut oculi ancillae in manibus dominae suae; * ita oculi nostri ad Dominum Deum nostrum, donec misereatur nostri.

  A132000821 

 Miserere nostri, Domine, miserere nostri; * quia multum repleti sumus despectione.

  A132000868 

 Famulorum tuorum, quaesumus Domine, delictis ignosce: ut qui tibi placere de actibus nostris non valemus, Genitricis Filii tui Domini nostri intercessione salvemur.

  A132000895 

 Stantes erant pedes nostri * in atriis tuis, Ierusalem.

  A132000900 

 Propter domum Domini Dei nostri * quaesivi bona tibi.

  A132000991 

 Benedictus Deus, et Pater Domini nostri Iesu Christi, Pater misericordiarum et Deus totius consolationis, qui consolatur nos in omni tribulatione nostra, R. Deo gratias.

  A132001035 

 Qui statis in domo Domini, * in atriis domus Dei nostri.

  A132001064 

 Sacrosanctae et individuae Trinitati, Crucifixi Domini nostri Iesu Christi Humanitati, beatissimae et gloriosissimae semperque Virginis Mariae foecundae integritati et omnium sanctorum universitati sit sempiterna laus, honor, virtus {248 [426]} et gloria ab omni creatura, nobisque remissio omnium peccatorum, per infinita saecula saeculorum.

  A132001470 

 Deus misereatur nostri etc. a pag. 203.

  A132001735 

 R. Noi possiamo solamente trovare la vera religione nella Chiesa Cattolica Romana, perchè essa sola conserva intatta la divina rivelazione, essa sola fu fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; motivo per cui essa sola presenta i caratteri della divinità.

  A132001748 

 A s. Pietro succedettero altri Sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni.

  A132001774 

 Nel secolo decimosesto poi degenerò in Calvinismo, ed ai nostri giorni i così detti Valdesi.


don bosco-la forza della buona educazione.html
  A133000210 

 Offriamo a Dio questa dolorosa separazione {72 [346]} in espiazione dei nostri peccati.

  A133000234 

 Però in mezzo ai nostri mali abbiamo una grande consolazione, la rassegnazione alla volontà di Dio.

  A133000238 

 Alcuni miei amici fatti consapevoli dei nostri bisogni mi hanno dato dodici franchi da mandarvi; io ne aggiungo altri dodici che sono il risparmio da me fatto in più mesi.

  A133000242 

 Dio vi aiuti, o cara madre, salutate tutti i nostri parenti, ed io sono sempre il vostro.

  A133000273 

 Alcuni reggimenti dei nostri erano già sbarcati, altri giunsero dopo di noi.

  A133000273 

 Di giorno abbiamo un caldo, che ci pare di essere nell'anticamera dell'inferno, con mosche e tafani impertinentissimi, che non rispettano persona alcuna, e danno punture simili a quelle dei nostri vesponi.

  A133000278 

 Ai diciotto dello stesso mese ce ne fu un'altra; e sebbene gli alleati abbiano fatto prodigi di valore, tuttavia furono respinti dai russi con grave danno de' nostri.

  A133000278 

 Fummo terribilmente assaliti dal colera, quanti de' nostri compagni sono morti! Si dice che il numero dei morti ascenda a due mila e cinquecento; ora però va diminuendo, ma ci sono le febbri putride che è una specie di colera.

  A133000278 

 In queste due {99 [373]} battaglie tra morti e feriti se ne contano 18 mila dei nostri e 12 mila dei russi.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000004 

 A Maria Ausiliatrice venerata in ispecial modo nella sua Chiesa di Torino si ricorre da ogni classe di persone, dai grandi e dai piccoli, dai ricchi e dai poveri, dai sani, e soppratutto dai malati e dagli afflitti; s'invoca dagli individui, dalle famiglie, dalle comunità e dalle parecchie e dalle intere città non solo nei nostri paesi, ma nelle più rimote contrade della terra.

  A134000005 

 Ora ognun sa che specialmente ai tempi nostri una persona non s'induce a cotali sacrifizi, se non da un forte motivo, che nel caso nostro altro non può essere fuorchè la esperienza di essere stati favoriti da Dio ad intercessione di Maria Ausiliatrice.

  A134000006 

 Serrano esse ad inspirare in tutti i nostri lettori la più viva fiducia in Maria Ausiliatrice: sieno loro di forte stimolo a fare pronto ricorso a Lei in tutti i loro bisogni, affinchè così, dopo aver provati i dolci effetti della valida sua protezióne in vita, possiamo, come ci fa pregare la Chiesa, sentirli assai più efficacemente in morte col riportare una compiuta vittoria oontro i nemici dell'anima nostra, e così entrare trionfanti nell'eterno gloria: ut talipraesidio muniti certantes in vita, victoriam de hoste maligno consegui valeamus in morte.


don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html
  A136000004 

 - Cioè dei nostri diritti; voi c'intendete.

  A136000158 

 La mia casa, i miei averi, vi dono; ma ecco ciò che vi chieggo; non separiamoci più; rimaniamo sotto al medesimo tetto durante il resto dei nostri giorni....

  A136000195 

 Vi rammentate, che allorquando il mendicante Servolo morì nel cortile della chiesa di S. Clemente, i nostri canti furono interrotti per ascoltare quelli degli angeli che celebravano il suo passaggio?.

  A136000202 

 Il sole di domani rischiarerà i nostri abiti di lutto e spargerà la gioia nella dimora degli antenati.

  A136000372 

 [6], riempiremo i nostri sacchi, che vogliono essere grandi e in buono stato, intendi, e usciremo quindi per la porta principale.

  A136000409 

 Quando i nostri occhi si scontreranno di nuovo, le lagrime ne saranno asciugate; non vi sarà più nè {94 [118]} dolore, nè gioia, nè sospiri, tutto sarà terminato.

  A136000514 

 - Non piangete, padre mio, la consolazione verrà; forse quei nostri buoni principi sono inviati appunto per recarvela.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000021 

 Condotto alla presenza del governatore, di nome Marziano, fu interrogato cosi: Tu che vivi sotto alle leggi Romane dovresti meglio amare i nostri Principi.

  A137000022 

 Acacio rispose: Chi ama più i nostri Principi che noi Cristiani? Noi preghiamo ogni giorno per la conservazione della loro persona, per la prosperità del loro regno, per la gloria delle loro armi, e generalmente per tutto ciò che può portare loro qualche bene.

  A137000023 

 Marziano: Se tu ami i nostri principi, perchè non fai un sacrifizio all' imperatore per fargli conoscere il rispetto e l'affezione che i Cristiani hanno per lui?.

  A137000033 

 Marziano rispose: fra i nostri Dei avvi il grande Apollo, cui tu dovresti fare un sacrifizio affinchè ci preservi dalla peste e dalla carestia; egli è quell'Apollo che conserva e governa tutto il mondo.

  A137000067 

 Bisogna adunque persuaderci che la volontà di Dio, manifestataci per bocca dei nostri parenti, sia che noi acconsentiamo per guadagnare a Dio i nostri sposi.

  A137000115 

 Dobbiamo farci coraggio ancora per qualche tempo; la pace sarà ben presto restituita, siatene certi ed assicuratene i nostri fratelli.

  A137000115 

 Fra le cose dette a' suoi preti avvi quanto segue: «Vi scongiuro, o fratelli, di raddoppiare il vostro fervore, a fine di soddisfare ai nostri ed ai vostri doveri; giacchè io sono costretto a rimanere lontano da voi.

  A137000115 

 Ma ricordiamoci, o fratelli, che i nostri peccati hanno tratto sopra di noi questa procella, perciò deve essere nostra cura principale il disarmare l'ira di Dio con umili preghiere.

  A137000122 

 Non abbandoniamo i nostri fratelli, anzi esortiamoli a star fermi nella fede, pronti ad andarsene al Signore.

  A137000128 

 L' aggiungere nuove piaghe a quelle dell'apostasia è falsa misericordia, quando vediamo i nostri fratelli non solo caduti, ma cadere ogni giorno e nientedimeno accordiam loro la riconciliazione... Il togliere a questi infelici il rimedio della penitenza non è guarirli, ma ucciderli.

  A137000131 

 Egli si esprime così: la cosa che accresce grandemente il pregio del pontefice Cornelio presso Dio, presso Gesù Cristo, presso la sua Chiesa e presso a tutti i nostri compagni si è il non essere salito di tratto sulla Santa sede.

  A137000131 

 Trovaronsi presenti alla sua elezione parecchi de' nostri colleghi che in quei giorni erano a Roma, e ci scrissero lettere onorevolissime intorno all'ordinazione di lui.

  A137000155 

 Ora siamo pentiti; dimandiamo umilmente perdono chiedendo per grazia speciale che i nostri falli siano posti in dimenticanza e così possiamo essere accolti fra gli altri fedeli.

  A137000170 

 Già molti nostri fratelli sono stati coronati del martirio.

  A137000181 

 Di poi ordinò che nottetempo venisse condotto alla sua presenza e cominciò ad interrogarlo così: Ti pare, o Cornelio, di fare quanto dovresti fare? Perchè non porti rispetto ai nostri Dei, non ubbidisci ai precetti imperiali, e non temi le mie minacce; anzi vai scrivendo lettere ai nemici della repubblica a danno e dispregio della medesima?.

  A137000207 

 Noi intanto invitiamo tutti i fedeli cristiani ad usare grande venerazione verso le reliquie, sia che queste vengano esposte nelle pubbliche chiese sui nostri altari, sia che si conservino nelle case dei privati.


don bosco-la repubblica argentina e la patagonia.html
  A138000014 

 Ma quando fu prete, il che avvenne il primo Aprile 1875, il suo zelo si accrebbe talmente, che occupò contemporaneamente, il grado di catechista o direttore degli Artigiani, di direttore delle Letture Cattoliche, di raccoglitore delle lettere dei nostri Missionari, e specialmente l' uffizio di prefetto, carica molto importante e difficile, ed ogni cosa eseguiva con tale maestria, che pareva nato fatto per tutte le cose in cui veniva occupato.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000006 

 La quarta comprende il resto della Storia sino ai nostri tempi, comunemente appellato Storia Moderna.

  A139000009 

 È quella la prima volta che nei libri santi si parla dei nostri paesi, sebbene fossero già lungo tempo prima abitati.

  A139000017 

 Fu detta Saturnia da Saturno, che le memorie antiche ci danno per primo legislatore dei nostri paesi, e che visse circa mille e dugento anni prima della venuta di Cristo.

  A139000021 

 Tuttavia potendovi occorrere nomi di città o paesi da voi non ancora conosciuti, o ai nostri tempi altrimenti nominati, per togliervi questa difficoltà ho stimato cosa utile mettervi in fine di questo libro un piccolo dizionario con una carta geografica moderna, mercè cui voi potete con un semplice colpo d'occhio confrontare i nomi antichi con quelli di oggidì.

  A139000024 

 Ora immaginatevi quante fatiche abbiano dovuto sostenere quei nostri antenati affine di rendere fruttifero il terreno! Colla massima premura gli uni si diedero a formare argini e rive per far prendere ai fiumi un corso regolare; gli altri a scavare canali in mezzo alle paludi perchè avessero il libero scolo.

  A139000025 

 Debbo premettere con grande mio rincrescimento come le memorie riguardanti a quei primi abitatori dei nostri paesi, andarono in gran parte perdute, e quelle che si conservarono vennero mischiate con molte favole.

  A139000059 

 La vita di Romolo deve ammaestrarci {21 [21]} a non esser superbi e crudeli verso i nostri simili, perchè avvi un Dio giusto che a tempo e luogo rende il meritato castigo: chi di spada ferisce, di spada perisce.

  A139000064 

 In simile guisa fecesi un nobile corredo di cognizioni, e ritornato in Italia aprì scuole per la gioventù con certi metodi di disciplina ne' maestri, di tanta puntualità e docilità negli alunni, che potrebbero in più cose proporsi per esemplari ai collegi dei nostri giorni.

  A139000127 

 In quel tempo medesimo furono instituiti gli edili, i quali, siccome a' nostri dì, erano incaricati della sicurezza delle case pubbliche e private, dovevano altresì presiedere alla fabbricazione degli edifizi pubblici, e invigilare alla pulizia della città.

  A139000139 

 «Io temo, cara Attilia, disse a sua moglie partendo, io temo che i nostri campi siano in quest'anno mal coltivati per la mia assenza.».

  A139000201 

 Per camminare sopra il mare si fa uso di vascelli, che rassomigliano a quelle barche le quali vediamo galleggiare sopra i nostri fiumi, ma grosse in modo che vi si possono formare parecchie camere per mangiare, dormire e collocare gran quantità di merci.

  A139000274 

 Mentre i Romani andavano perdendo il loro antico valore, molte nazioni barbare, allettate dalle delizie de' nostri paesi, partivano da lontane contrade per venire in Italia.

  A139000430 

 In memoria di questo fatto s'innalzò in Roma un monumento, che sussiste ancora ai nostri dì, in cui si vede scolpito in bassorilievo questo avvenimento così glorioso al cristianesimo.

  A139000707 

 Que' barbari che rimasero ancora nei nostri paesi a poco a poco deposero la loro ferocia e divennero italiani.

  A139000707 

 «Noi, dicevano, vogliamo uscire dall'Italia, e andarcene a vivere con altri nostri fratelli.

  A139000766 

 A nostri giorni a taluno pare che sia incompatibile che il Papa, capo della religione, sia anche re temporale, il che tuttavia non sembrerà a voi cosa strana, se richiamerete alla memoria come gli antichi patriarchi Abramo.

  A139000888 

 Consumata quindi una parte dell'ostia, si volse ad Enrico e gli disse: «Fate altrettanto, mio figlio: prendete quest'altra parte dell'ostia santa, e questa prova della nostra innocenza imporrà silenzio ai nostri nemici.».

  A139000910 

 Le azioni de' crociati, miei teneri amici, non appartengono propriamente alla storia d'Italia, ma poichè sono cose molto curiose, cui gl'Italiani e gli stessi nostri principi di Savoia presero parte, così io voglio appagare la vostra curiosità col darvi un ragguaglio dell'entrata de' crociati in Gerusalemme.

  A139000946 

 Federico intimò severamente ai Cremaschi di separarsi dai Milanesi e di sottoporsi a lui; cui intrepidamente risposero: «noi siamo pronti a seppellirci piuttosto sotto alle rovine delle nostre case, che mancare all'amicizia giurata ai nostri fratelli di sventura.» Questa coraggiosa risposta non era a tempo, e non fece altro che indispettire vie più l'irritato sovrano.

  A139000990 

 Di mano in mano che i Barbari dimoravano in Italia e deponevano la loro ferocia, cessava l'influenza degli stranieri ne' nostri paesi, e questa nostra penisola si andava consolidando in parecchi Stati diversi.

  A139001112 

 Una lunga successione di uomini illustri, che ebbero gran parte negli avvenimenti d'Italia, certamente è quella dei principi di Savoia, ed io giudico di farvi cosa utile e piacevole col farvi conoscere il principio ed il progresso di questi nostri amati monarchi, da cui siam governati da oltre ottocent'anni.

  A139001211 

 E poichè gli avvenimenti che seguono hanno, per così dire, cagionato un rinnovamento universale, che dura tuttora ai tempi nostri, perciò soglion chiamarsi Storia moderna.

  A139001314 

 Intanto che le arti e le scienze facevano in Italia maravigliosi progressi, molte sciagure si apparecchiavano dagli stranieri, che a guisa di torrente dovevano versarsi sopra questi nostri paesi.

  A139001440 

 Lungo sarebbe il raccontarvi tutti gli avvenimenti di quella guerra, io voglio soltanto trasceglierne alcuni dei più luminosi e accaduti nei nostri paesi.

  A139001566 

 Farei piangere, o giovani miei, se vi narrassi le disgrazie di quella ritirata, le privazioni, i dolori sofferti dai nostri soldati.

  A139001570 

 La Sardegna, Savoia, il Piemonte, il Novarese furono restituiti ai nostri sovrani, e vi fu {469 [469]} allora aggiunto il Genovesato.

  A139001576 

 Comprò adunque libri, scelse buoni maestri e si pose a studiare la lingua italiana, i nostri poeti e la storia; imparò eziandio il francese e l'inglese.

  A139001626 

 La riserva sotto gli ordini del Duca di Genova accorse a sostenere lo sforzo dei nostri che cominciavano a ripiegarsi.

  A139001633 

 Andate, diceva egli ai soldati che si portavano a sedare alcuni tumulti succeduti in alcune città della Romagna, andate, ma non più in là delle frontiere dei nostri Stati.

  A139001732 

 Così dal ritorno di Pio IX a Roma fino a' nostri dì non ci fu più alcun fatto politico che abbia dato qualche importanza alle cose d'Italia.

  A139001733 

 Cessarono i flagelli della guerra nei nostri paesi, ma non cessarono i fatti atroci e le gravi calamità.

  A139001734 

 Più volte recitò ad alta voce il Pater noster pronunziando con profondo sentimento quelle parole: perdona a noi i nostri debiti siccome noi li perdoniamo ai nostri debitori.

  A139001770 

 Finalmente vi rimanga altamente radicato nell'animo {524 [524]} il pensiero che in ogni tempo la religione venne riputata il sostegno dell'umana società e delle famiglie, e che dove non v'è religione non v'è che immoralità e disordine, che perciò noi dobbiamo adoperarci per promuoverla, amarla e farla amare anche dai nostri simili e guardarci cautamente da quelli che non la onorano o la disprezzano.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000006 

 Quindi noi stimiamo di fare un atto di amicizia suggerendo ai cattolici nostri lettori un libro elementare il quale nè procede da un congiurato contro la verità, nè ha le magagne che corrompono ai dì nostri le menti inesperte.

  A140000020 

 La quarta abbraccia il resto della Storia sino ai nostri tempi, e comunemente appellasi Storia Moderna.

  A140000025 

 È questa la prima volta che nei Libri santi si parla chiaramente dei nostri paesi, sebbene fossero già lungo tempo innanzi abitati.

  A140000034 

 Fu detta Saturnia da Saturno, che le memorie antiche ci danno per primo legislatore dei nostri paesi, e che visse circa mille e dugento anni prima della venuta di Cristo.

  A140000037 

 Tuttavia potendovi occorrere nomi di città o di paesi da voi non ancora conosciuti, o ai nostri tempi altrimenti nominati, ho pensato di togliervi cotesta difficoltà col darvi in fine di questo libro una più ampia descrizione dell'Italia ed un piccolo dizionario corredato di una carta geografica, mercè cui voi potrete con un semplice colpo d'occhio confrontare i nomi antichi coi moderni.

  A140000039 

 Ora immaginatevi quante fatiche abbiano dovuto sostenere quei nostri antenati per rendere fruttifero il terreno.

  A140000040 

 Devo premettere con mio rincrescimento come le memorie spettanti quei primi abitatori dei nostri paesi andarono in grande parte perdute, e quelle che si conservarono vennero mischiate con molte favole.

  A140000074 

 La vita di Romolo deve ammaestrarci a non essere superbi e crudeli verso dei nostri simili, perchè avvi un Dio giusto che a tempo e luogo rende il meritato castigo.

  A140000078 

 In questa maniera egli divenne capo di numerosissima scolaresca e potè introdurre certi metodi di disciplina nei maestri, di tanta moralità, puntualità e docilità negli alunni, che potrebbero in più cose proporsi per esemplari ai collegi dei nostri giorni.

  A140000139 

 In quel tempo medesimo furono istituiti gli edili, i quali, siccome a' nostri dì, erano incaricati della decenza e sicurezza delle case pubbliche e private, dovevano altresì presiedere alla fabbricazione degli edifizi pubblici, e invigilare alla polizia della città.

  A140000149 

 Partendo disse a sua moglie: Cara Attilia, io temo, che i nostri campi siano in quest'anno mal coltivati per la mia assenza.

  A140000211 

 Per camminare sopra {61 [61]} il mare si là uso di vascelli, che rassomigliano a quello barche, le quali vediamo galleggiare sopra i nostri fiumi, ma grossi in modo, che vi si possono formare parecchie camere ove mangiare, dormire e collocare grande quantità di merci.

  A140000401 

 In memoria del fatto si innalzò in Roma un monumento, che sussiste ancora ai nostri dì, in cui si vede scolpito in bassorilievo questo avvenimento così glorioso al Vangelo.

  A140000606 

 Al loro ritorno, estrassero quanto fu trovato più adattato ai paesi nostri, e prendendo per base le leggi e le usanze in vigore presso i Romani, composero una specie di codice nell'anno 300 di Roma e ne distribuirono la materia in dodici parti, facendo scrivere ossia incidere ciascuna parie sopra una tavola di avorio.

  A140000655 

 «Noi, dicevano, vogliamo uscire dell' Italia, e andarcene a vivere cogli altri nostri fratelli.

  A140000683 

 Dai buoni uomini si trasse a' dì nostri l'istituzione dei giurati; ma questi non danno quel frutto di giustizia che forse porgevano i buoni uomini a' tèmpi di Rotari e da poi.

  A140000706 

 Ai nostri giorni a taluno pare sia cosa incompatibile che il Papa, capo della religione, sia anche re temporale.

  A140000759 

 Da quel punto non fu più possibile tenere quei barbari lontani dai nostri paesi.

  A140000800 

 Consumata quindi una parte dell'ostia si volse ad Enrico e gli disse: «Fate altrettanto, figliuol mio, prendete quest'altra parte dell'ostia santa; cotesta prova della nostra innocenza imporrà silenzio ai nostri nemici.».

  A140000818 

 Le azioni dei crociati non appartengono propriamente alla storia d'Italia; ma poichè sono di molto rilievo e ad esse gli Italiani e gli stessi nostri principi di Savoia presero parte, io penso di soddisfare alla vostra curiosità col darvi un breve ragguaglio dell'entrata dei crociati in Gerusalemme.

  A140000834 

 Per farvi conoscere l'importanza di tale scoperta sarà bene che vi ricordi il modo strano, con cui era amministrata la giustizia presso di quei popoli d'origine Germanica o Tedesca, quali eranom i Franchi, i Goti, i Sassoni, i Longobardi, che alla caduta del Romano impero in Occidente successivamente avevano l'atto dimora in questi nostri paesi.

  A140000838 

 Reca maraviglia che gli uomini mondani de' nostri tempi, mentre parlando dell'antico duello giudiziario lo giudicano assurdo e ne ridono, essi tuttavia approvino l'odierno duello volontario, per cui una persona insultata da un'altra, anche con una minima parola, sfidala a battersi colla spada o colla pistola.

  A140000846 

 Federico intimò severamente ai Cremaschi di separarsi dai Milanesi e sottoporsi a lui; ma essi intrepidamente risposero: Noi siamo pronti a seppellirci piuttosto sotto alle rovine delle nostre case, che mancare all'amicizia giurata ai nostri fratelli.

  A140000888 

 Di mano in mano che i barbari venuti in Italia deponevano la loro ferocia, cessava l'influenza straniera nei nostri paesi, e questa penisola si andava consolidando in parecchi stati diversi.

  A140001039 

 Tuttavia il nome di questo principe è assai celebre nella storia, perchè durante il suo regno i duchi di Savoia ricevettero il titolo di Re di Cipro, che ritennero fino agli ultimi nostri tempi.

  A140001095 

 E poichè gli avvenimenti che seguono hanno, per così dire, cagionato un rinnovamento universale, che dura tuttavia a' nostri dì, perciò essi so-glionsi comprendere col nome di Storia Moderna.

  A140001268 

 Con questo osservò la luna, pel primo riconobbe che le macchie, le quali si scorgono coi semplici occhi nostri nel disco lunare, non altro sono che valli e montagne, di cui seppe anche misurare l'estensione.

  A140001289 

 Gli stranieri da varie parti giunti ad impadronirsi dei nostri paesi, i diversi loro dialetti, le usanze, le leggi da loro introdotte ed abolite da altri, che sopraggiunsero a combatterli, sono una delle principali cagioni dello scadimento della lingua Italiana, specialmente per {364 [364]} ciò che riguarda il suo colorito, ossia lo stile.

  A140001305 

 Lungo sarebbe raccontarvi tutti gli avvenimenti di quella guerra; io mi contenterò di trasceglierne alcuni de' più luminosi e accaduti ne' nostri paesi.

  A140001338 

 Ma l'Italia non prese parte alcuna in queste guerre; perciò io sospendendo dal parlarvi di vittorie e di sconfitte, vi esporrò le azioni di alcuni celebri Italiani, che in questo spazio di tempo ebbero grande influenza negli affari e nella gloria de' nostri paesi.

  A140001401 

 Farei piangere, o giovani miei, se vi narrassi le disgrazie di quella ritirata, le privazioni, i dolori sofferti dai nostri soldati.

  A140001406 

 In forza di questi trattati la Sardegna, la Savoia, il Piemonte, il Novarese furono restituiti ai nostri sovrani con l'aggiunta del Genovesato; i paesi della repubblica di Venezia e della Lombardia si unirono al dominio dell'Austria, sotto al nome di regno Lombardo-Veneto: gli stati Napoletani e i ducati di Toscana tornarono ai primitivi loro sovrani.

  A140001436 

 In fatto ai soldati che si recavano a sedare tumulti succeduti in alcune città della Romagna, andate, ripeteva, andate, ma non più in là delle frontiere dei nostri stati.

  A140001531 

 Più volte recitò ad alta voce il Pater noster, pronunziando con' profondo sentimento quelle parole: perdona a noi i nostri debiti, siccome noi li perdoniamo ai nostri debitori.

  A140001557 

 Ma dovete notare che quella coda, la quale sembra assai corta ai nostri sguardi, è di una lunghezza appena credibile.

  A140001561 

 Sullo scorcio di ottobre dello stesso anno la cometa Donati rendevasi invisibile ai nostri sguardi.

  A140001567 

 Laonde giungendo la notte, il campo di battaglia rimase in potere dei nostri.

  A140001569 

 Così una guerra, che pareva dover durare assai tempo, fu terminata quando meno era da aspettarsi, e l'iride di pace tornò a balenare sui nostri stati.

  A140001584 

 Comprò dunque libri, scelse buoni maestri e si pose a studiare la lingua italiana, i nostri poeti e la storia; imparò eziandio il francese e l'inglese.

  A140001611 

 Gli fu fatta un'epigrafe in cui è chiamato il primo scrittore che vanti a' dì nostri la lingua italiana.

  A140001661 

 Nei tempi antichi, cari amici, non esistevano in Piemonte università degli studi; cioè nei nostri paesi non si trovava alcun luogo pubblico dove fossero insegnate le scienze necessarie alla vita sociale.

  A140001667 

 Nel 1817 stampava in Venezia il volgarizzamento del poemetto, del Fracastoro: Sul governo dei cani da caccia; nel 1818 in Padova le memorie sulla vita ed opere di Giuseppe Bartoli; nel 1819 pure in Padova la bella dissertazione sulle cause per le quali ai nostri giorni da pochi dirittamente si adopera la bellissima italiana favella; nel 1820 in Venezia la vita di Alfonso Varano, e in Rovereto dodici sonetti di sacro argomento; nel 1822 in Padova tre vite di Cornelio Nipote con alcune lettere di Plinio il giovane, volgarizzate, lettere che tradotte ed annotate compiutamente stampavansi nel 1830.

  A140001674 

 Ed era ben conveniente che in Italia eziandio si desse assidua opera a quegli studi critici, sì coltivati altrove, e così s'impedisse che stranieri poco coscienziosi venissero a toglierci o a guastarci il grande patrimonio de'nostri avi.

  A140001690 

 Io avrei ancora dovuto parlarvi di molti altri sommi personaggi, che illustrarono questi nostri ultimi tempi, come sono il cardinale Gerdil; il cardinale Costa; il canonico Cottolengo, fondatore dell'Opera maravigliosa, detta Piccola Casa della Provvidenza; Cesare Balbo; il barone Sallier della Torre.

  A140001694 

 Da ultimo vi rimanga altamente radicato nell'animo il pensiero che la religione fu in ogni tempo riputata il sostegno dell'umana società e delle famiglie, e che dove non vi è religione non vi è che immoralità e disordine; e che perciò a tutti noi incombe il dovere di promuoverla, amarla e farla amare anche dai nostri simili, guardandoci cautamente da quelli che non la onorano o la disprezzano.

  A140001884 

 Esso appellavasi anche Mare Adriaticum, ed ai nostri giorni Mare Adriatico o Golfo di Venezia.


don bosco-le scuole di beneficenza dell-oratorio di s. francesco di sales in torino.html
  A143000006 

 E poichè ai nostri tempi è divenuta necessità il saper leggere, scrivere e far di conto, egli, mettendo a profitto i ritagli di tempo avanzati al lavoro, provvede a' suoi figliuoli adottivi una conveniente istruzione.

  A143000006 

 In siffatta maniera si poterono secondare le propensioni de' nostri giovani, e organizzare un sistema educativo conveniente ad un Istituto, che in breve tempo giunse a raccogliere ben novecento giovanetti, che tanti appunto al presente sono gli allievi del nostro Ospizio.

  A143000012 

 La commissione di Senatori, che si recò tra noi, raccomandò vivamente al governo l'opera degli Oratorii affinchè la favorisse, l'appoggiasse con mezzi morali e materiali, come istituzione veramente utile ai nostri tempi, eminentemente umanitaria e cristiana.

  A143000017 

 Nel 1854 quando il Cholera morbus invase i nostri paesi, il Sindaco di forino raccolse in apposito locale i fanciulli fatti orfani dal morbo micidiale, e ne affidò la cura e la direzione allo scrivente.

  A143000019 

 Più volte i nostri amati Sovrani Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II, avendo inteso che l'Istituto versava in grandi strettezze, lo soccorsero con offerte degne di loro reale munificenza; e quest'ultimo in certe occasioni, con segno di veramente paterna benevolenza, rallegrò coi frutti delle sue caccie la mensa dei nostri poveri giovanetti.

  A143000025 

 Pago di quella asserzione ilSig. Ministro ed il R. Provveditore non fecero più parola sulla legalità dei nostri insegnanti.


don bosco-lotteria d-oggetti boccalandro pietro.html
  A146000007 

 Né seppesi ideare altro mezzo più opportuno come quello che tende la mano alla grande ed alla piccola beneficenza in qualunque misura, e ci apre la via a ricorrere eziandio con fiducia tanto ai benemeriti nostri concittadini, quanto alle persone agiate che dimorano nelle altre città o paesi di provincia


don bosco-lotteria di doni diversi a favore dei poveri giovanetti dell-ospizio di s. vincenzo de paoli.html
  A147000002 

 Ci parve questo mezzo il più opportuno, come quello che tende la mano alla grande ed alla piccola beneficenza in qualunque misura, e ci apre la via a ricorrere eziandio con fiducia tanto ai benemeriti nostri concittadini, quanto alle persone agiate che dimorano nelle altre città o paesi della provincia.


don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html
  A148000023 

 Perchè tali verità, sebbene non siano contenute nella Bibbia, tuttavia sono rivelate da Dio e tramandate dall'uno all'altro fino ai nostri giorni.

  A148000043 

 Nel secondo giorno Iddio creò il firmamento, {7 [55]} ovvero quella vastissima specie di volta che si presenta ai nostri sguardi mirando il cielo.

  A148000125 

 Iddio non abbandonò l'uomo ma promise ai nostri primi genitori un Salvatore.

  A148000513 

 Per dare un esempio agli uomini e far conoscere che tutti dobbiamo lavorare ed ubbidire ai nostri legittimi superiori.

  A148000553 

 Egli disse che bisogna amare il prossimo come noi medesimi, e perdonare ai nostri nemici.

  A148000613 

 Era di espiare i nostri peccati e di aprirci il cielo.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000049 

 » Ed applicando a Maria le parole con cui fu lodata Giuditta le dice: Tu gloria Ierusalem, tu laetitia Israel, tu honorificentia populi nostri quia fecisti viriliter.

  A149000172 

 Così la veneranda immagine di Maria Ausiliatrice presso Spoleto dipinta nell'anno 1570, rimasta quasi tre secoli senza onore, è salita a' nostri tempi ad altissima gloria per le grazie che la Regina del cielo comparte in quel luogo a' suoi divoti: e quell'umile luogo è divenuto un vero santuario, dove concorre gente da tutte parti.

  A149000181 

 Ma un motivo tutto speciale della costruzione di questa chiesa era un bisogno {107 [299]} comunemente sentito di dare un segno pubblico di venerazione alla B. Vergine Maria, che con viscere di Madre veramente misericordiosa aveva protetto i nostri paesi scampandoci dai mali cui tanti altri soggiacquero.

  A149000327 

 Le reliquie rappresentano i nostri santi.

  A149000424 

 Sua Altezza il Principe Amedeo si degnò di venire a deporvi sopra la prima calce; Sua Eccellenza il Vescovo di Susa ne venne a fare la religiosa funzione; gli altri poi sono una schiera di nobili personaggi e d'insigni nostri Benefattori, che intervennero a fine di prestar omaggio al Figlio del Re, e nel tempo stesso rendere più maestosa la solennità di questo bellissimo giorno.

  A149000427 

 Un terzo poi, vedendo senza fondamento le altrui proposte, conchiuse, che noi potevamo farlo Re dei nostri cuori, padrone del nostro affetto; e poichè parecchi nostri compagni sono già sotto a' suoi comandi nella milizia, offerirgli la nostra {161 [353]} fedeltà, la nostra sollecitudine, qualora venisse il tempo in cui noi dovessimo militare nel reggimento da lui diretto.

  A149000434 

 Imperocchè siccome essi furono e sono tuttora nostri insigni Benefattori, ascolteranno con piacere l'oggetto della loro beneficenza.

  A149000450 

 Per esempio, queste litografie, questi dipinti sono lavoro de' nostri compagni.

  A149000451 

 In generale poi sono tutti studenti, perchè devono tutti frequentare la scuola serale, ma coloro che manifestano maggior ingegno e miglior condotta sogliono dai nostri superiori essere applicati esclusivamente allo studio.

  A149000451 

 Per questo noi abbiamo la consolazione di avere fra i nostri compagni alcuni medici, altri notai, altri avvocati, maestri, professori, ed anche parroci.

  A149000454 

 Per questo motivo noi abbiamo il piacere di aver eziandio parecchi nostri compagni {165 [357]} che esercitano luminose cariche civili e militari per la scienza letteraria, mentre non pochi sono addetti alla musica in vari reggimenti, nella Guardia Nazionale, nel medesimo Reggimento di S. A. il Principe Amedeo.

  A149000459 

 Io pure vorrei fare altrettanto, ma appena so che in poesia la lunghezza delle linee deve essere uguale e non più; perciò a nome dei miei compagni e dei nostri amati Superiori solo dirò a S. A. il Principe Amedeo e a tutti gli altri Signori che noi fummo contentissimi di questa bella festa; che faremo una iscrizione in carattere d'oro in cui si dica:.

  A149000466 

 In fine mentre vi assicuriamo che rimarrà grata ed incancellabile ne' nostri cuori la memoria di questo bel giorno, unanimi preghiamo la Regina del cielo, a cui è dedicato il novello tempio, che vi ottenga dal Datore di tutti i beni vita lunga e giorni felici.

  A149000472 

 Quasi nulla è la vendemmia dei nostri vicini, e noi siamo stati benedetti con tale abbondanza che da venti anni non si è più veduta.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000060 

 Evidente era dunque il bisogno di una chiesa in quel territorio per comodità degli abitanti; ma un motivo tutto speciale ne consigliava la costruzione, ed era il bisogno di dare un segno pubblico di gratitudine a Maria SS., che in modo tanto visibile aveva in questi ultimi tempi scampato i nostri paesi dai mali, cui tanti altri erano andati soggetti.

  A150000127 

 Amici e nemici del valoroso artista riconoscono del pari che in ciò che' dicesi sentimento, ossia espressione d' affetto {52 [356]} religioso, che parla all'anima, e che desta vivi e svariati affetti nel cuore di chiunque rimiri la pittura, egli non è secondo a veruno dei pittori dei nostri tempi.

  A150000272 

 Non rimaneva più altro che ricorrere con fiducia a Maria Ausiliatrice, siccome altri parenti ed amici nostri avevano fatto.

  A150000401 

 All'unico fine di dar gloria a Dio ed a Maria le ho fatto noto la causa, l'occasione del mio voto, e non cesserò mai di predicare Maria, Aiuto dei Cristiani, sempre pronta ad esaudirci in tutti i nostri bisogni anche temporali, se a Lei ricorriamo con fiducia.


don bosco-massimino.html
  A151000056 

 Molte cose non sono state scritte e credo che fra queste debbansi eziandio annoverare queste riguardanti alla serie dei nostri pastori.

  A151000058 

 I nostri ministri asseriscono che la dottrina dei riformatori era conosciuta ai tempi degli' apostoli, e che poi rimase celata fino all'epoca della riforma da cui fu nuovamente pubblicata.

  A151000086 

 Però ai nostri tempi, che i protestanti tendono {31 [153]} pure all'istruzione, hanno fatto formale dimanda ai loro ministri dove esistesse la Chiesa riformata prima dei loro fondatori.

  A151000137 

 Da Costantino fino ai nostri giorni, fatte poche eccezioni, i papi dimorarono ed esercitarono il loro sacro ministero in Laterano, al Quirinale oppure al Vaticano.

  A151000138 

 Se dal regnante Pio IX andiamo di papa in papa rimontiamo fino a s. Pietro stabilito Capo della Chiesa dallo stesso G. C. Parimenti partendo da s. Pietro, che portò il Vangelo a Roma, noi vediamo i papi succedersi: no all'altro e' trasmettersi a vicenda il depoposito della fede fino ai nostri giorni.

  A151000147 

 Oh che scioccaggine! La Chiesa Cattolica ha sempre condannato l'idolatria, anzi prima di essere accolta in questi nostri paesi dovette colla predicazione, coi miracoli e col sangue dei martiri combattere, e con mille sforzi distruggere il culto degli Dei, e voi giudicate che abbia abbracciato l'idolatria? Datemene qualche ragione.

  A151000193 

 Parimenti nel {72 [194]} Padre Nostro, pregando Dio diciamo: Dateci il nostro pane quotidiano, rimetteteci i nostri debiti.

  A151000241 

 All'unico fine di dar gloria a Dio ed a Maria le ho fatto noto la causa, {104 [226]} l'occasione del mio voto, e non cesserò mai di predicare Maria, Aiuto dei Cristiani, sempre pronta ad esaudirci in tutti i nostri bisogni anche temprali, se a Lei ricorriamo con fiducia.


don bosco-notizie storiche intorno al miracolo del ss. sacramento.html
  A153000005 

 [1]; e noi abbiamo documenti i più certi che da Gesù Cristo fino ai nostri giorni in ogni secolo, in ogni {5 [5]} anno, e, possiamo dire, in tutti i giorni sonosi operati miracoli nella Chiesa Cattolica, a segno che gli stessi protestanti, sebbene non possano mostrarci un solo miracolo a favore della loro setta, tuttavia sono costretti di affermare che nella Chiesa Romana si fecero miracoli

  A153000065 

 T. - Havvi in ciò gran cosa di straordinario? Forse Iddio non può fare quel che fanno tutti i giorni gli uomini? Un ragazzo non può fare e disfare un fagotto come vediamo operarsi sotto ai nostri occhi?.


don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html
  A154000012 

 Noi intanto, a cui si riferiscono queste memorie ripienì d'una santa gioia ammiriamo e ringraziamo di cuore l'ineffabil bontà di Dio, che si degnò di propagare nelle nostre contrade per mezzo di s. Pietro, e dei {15 [439]} suoi discepoli il cristianesimo, e ad imitazione de' nostri maggiori, che abbracciarono la fede con tanta prontezza, e pura ed immacolata la tramandarono fino a noi, conserviamoci fermi e costanti nella medesima, fuori di cui non vi è salute, stringendoci viemeglio, massime in questi tempi di prova, coi vincoli più santi al successore di s. Pietro, il romano Pontefice.

  A154000036 

 Di {52 [476]} questi processi redatti con tanta accuratezza dal legittimo Superiore negli anni 1636-1637, se ne conservano ancora al presente i preziosi originali nella Curia Vescovile d'Acqui, e da essi fu cavato il racconto delle grazie veramente straordinarie che faremo ora conoscere ai nostri lettori.

  A154000052 

 Il suo Cuore spasima più egli, come dice il divotissimo Bernardino da Bustis, di compartirci i favori celesti, che noi di riceverli, stantechè, conforme al sentimento del B. Amedeo, altro ufficio non compie Maria lassù in cielo, che presentare le nostre suppliche al suo divin Figliuolo; E quando noi ricorriamo al suo patrocinio, Ella è si buona e clemente, che, come ripiglia s. Bernardo, non guarda punto ai nostri demeriti, ma alle disposizioni interiori onde noi ci facciamo ad invocarla.

  A154000053 

 Quindi è che se i favori spirituali ottenuti dai divoti di N. S. della Pieve colpissero gli occhi nostri, come sogliono colpire i temporali, noi ci vedremmo schierate dinanzi innumerevoli grazie sparse in ogni tempo da questa sì larga dispensiera dei divini tesori a pro' di quanti a Lei ricorsero supplicandola di questo bene.

  A154000054 

 Ed oh! che dolce e preziosa mercede toccherebbe a chi sostenne la tenue fatica di queste pagine, se quanti avranno la pazienza di leggerle venissero a concepire venerazione somma per una Creatura tutta santa, e a riempiersi di una fiducia illimitata in una Reina quasi direi onnipotente, e innamorarsi, innamorarsi tanto di una Madre, di cui non evvi la più amabile! Ah ricordiamoci, caro lettore, che Maria è vera Madre di Dio, e perciò Ella dopo Dio si merita tutto il fervore dei nostri ossequi: ricordiamoci, che Maria è pur Madre di tutti i cristiani, e perciò dopo Dio noi dobbiamo amarla colla maggiore tenerezza d'affetto; e {95 [519]} in Lei riporre ogni nostra speranza; ricordiamoci, che a questi tempi sì luttuosi, in cui la divina giustizia oltremodo sdegnata per la piena de' vizi, che inonda la terra, pare che si accinga a scagliare sul nostro Capo i più tremendi flagelli, Maria è la nostra più sicura difesa, nostro rifugio, salvezza nostra.

  A154000054 

 Maria fu la creatura di tutte a Dio più fedele, e noi a suo esempio obblighiamoci ad osservar con esattezza la santa legge di Dio, a compiere {96 [520]} appuntino i nostri doveri, e non vacillare mai, finchè viviamo, nel divin servizio.

  A154000055 

 - E noi a parole sì commoventi d'una Madre si addolorata, in vista dei gravissimi oltraggi, che si fanno ogni giorno al suo benedetto {99 [523]} Figliuolo, al pensiero di tanti nostri fratelli che vanno a perdersi miseramente, potremo noi restarcene indifferenti e neghittosi? Come farebbero con una venerata Reina, con una Madre amatissima figliuoli teneri, fedeli vassalli, facciam noi con Maria SS., e diciamole tutti più col cuore, che colle labbra: - Eccoci pronti, o Maria, a perder tutto, anche la vita piuttostochè perdere la fede, la grazia di Dio, e l'anima nostra: eccoci pronti ad impiegare ogni mezzo per tenere saldi nella via del cielo i vacillanti, e ricondurvi quegli infelici, che nel delirio delle loro opinioni, nella degradazione dei loro affetti se ne fossero allontanati.

  A154000055 

 Che se tutti gli sforzi da noi adoperati {101 [525]} pel ravvedimento de' nostri fratelli da Dio lontani riuscissero infruttuosi, oh! non perdiamoci d'animo: chè la santa Chiesa Cattolica, nostra amorosa madre, ci suggerisce un mezzo assai facile ed efficace per ben riuscire nella santa impresa.

  A154000108 

 Famulorum tuorum, quaesumus, Domine, delictis ignosce, ut qui tibi piacere de actibus nostris non valemus, Genitricis Filii tui Domini nostri Iesu Christi intercessione salvemur.

  A154000114 

 O Vergine gloriosa, che per vostra consolazione meritaste di morire alla presenza degli Apostoli, e dei Santi, impetrateci di spirare l'anima nostra assistiti dalla vostra, e dalla presenza de' nostri Santi avvocati.

  A154000144 

 O eccelsa Signora, che dopo morte risuscitaste a nuova vita con tanta gloria e splendore, deh! porgeteci la vostra amorosa mano onde noi possiam risorgere senz'indugio dai nostri vizi, per potere poi a vostra somiglianza risorgere gloriosi nel giorno del finale giudizio.

  A154000158 

 O grande Regina, per la gloria che provaste nella vostra assunzione al cielo dalla compagnia delle Anime tratte per vostro merito dal purgatorio, rendeteci e pietosi verso le Anime purganti, e solleciti di scansar le lor pene con una continua e sincera penitenza dei nostri peccati in questo mondo.

  A154000160 

 Rallegriamoci con Maria del suo ineffabile trionfo nella sua assunzione al cielo, e in unione del sesto coro degli Angeli offriamole i nostri omaggi dicendo le litanie col versetto ed Oremus come a pag. 119.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000028 

 Così nei giorni che precedono le feste di Maria, siamo più esatti nell'adempimento dei nostri doveri, più pazienti, più caritatevoli.

  A156000041 

 Questo procuriamo di ottenere e coll'esempio e colle parole da tutti quelli, coi quali avremo da trattare, e specialmente dai nostri dipendenti.

  A156000103 

 Non rimaneva altro che ricorrere con fiducia a Maria Ausiliatrice, siccome altri parenti ed amici nostri avevano fatto.

  A156000112 

 Il sacrifizio della {67 [319]} Messa è propiziatorio, cioè ci rende propizio Iddio quantunque sdegnato pei nostri peccati, e gli fa cadere di mano, per così dire, i fulmini che già stava per iscaricare sul nostro capo.


don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html
  A157000063 

 In questa maniera tu convieni che un prete è il migliore dei nostri amici, poichè egli passa la sua vita studiando i mezzi di renderci felici.


don bosco-novelle e racconti.html
  A158000001 

 Crediamo di fare un' opera cara ai nostri lettori pubblicando una piccola raccolta di novelle e racconti scelti da varii autori; i quali per purità di lingua e chiarezza di stile si rendono più commendevoli.

  A158000015 

 Tali sono i desiderii nostri; più v' innalzate, e vedete altre condizioni sempre più alte della vostra e sempre egualmente lontane dalla felicità.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html
  A159000010 

 Datum Romae apud s. Petrum sub annulo Piscatoris die IX Maji MDCCCLXXVI. Pontificatus Nostri anno trigesimo.


don bosco-pratiche divote per l-adorazione del ss. sacramento.html
  A162000006 

 E noi con quale frequenza ci accostiamo a questo cibo celeste? Esaminiamo i nostri bisogni, e allora vedremo qual obbligo non abbiamo di comunicarci assai sovente.

  A162000017 

 Dopo questi atti di adorazione, di ringraziamento, di offerta, di domanda, di protesta, uscendo dalla casa del Signore non dimentichiamo che noi pure siamo diventati tempio di Dio, e perciò per conservare il fervore della divozione, che l'Eucaristia eccita in noi, teniamo i sensi nostri, che sono le finestre dell'anima, ben raccolti, e pratichiamo opere di virtù, pregando, assistendo ai divini offici, leggendo libri spirituali, visitando chiese, ammalati, carcerati, spedali ecc.


don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html
  A163000001 

 Nel pubblicare la presente Raccolta di fatti contemporanei, stimiamo a proposito di avvisare i nostri lettori come i protestanti siansi dimostrati altamente indegnati soprattutto pei fatti che loro riguardano.

  A163000002 

 Laonde, perdonando di buon grado a tutti i nostri dileggiatori, ci studieremo di evitare le personalità, ma di svelare l'errore ovunque si nasconda.

  A163000003 

 Iddio colmi di sue celesti benedizioni i nostri lettori, e tutti quelli che si uniranno con noi per sostenere la verità, e conservare ne'popoli la Santa Cattolica Religione.

  A163000103 

 Noi faremo tutto questo, e faremo in modo, che per l'avvenire nulla venga a mancare per voi e per questi vostri ragazzi; ma bisogna che facciate senno, ed eseguiate i nostri consigli.

  A163000152 

 Sembra che voi, o Carlo, abbiate studiato Teologia; e vi diamo piena ragione di quanto dite, perchè, a parlarvi schietto, vediamo co'nostri propri occhi esserci gravi disordini nel commercio, ne'negozi, nei signori, nei poveri, nei cittadini, nei contadini; nè ci ricordiamo di aver sentito a parlar tanto male di Dio e della religione come ai nostri dì.

  A163000157 

 Voi poi, Vescovi, Parroci, ed altri sacri ministri della Chiesa, predicate da tutte le parti, fate sentire a tutti gli uomini del mondo, che l'unico mezzo per rimediare ai nostri mali è il lasciare il peccato e darsi alla virtù.

  A163000158 

 Voi poi, o Principi, Re, Monarchi, Imperatori, e voi tutti quanti amministrate la giustizia fra gli uomini; voi {31 [399]}pure, o uomini di tutti i gradi e di tutte e condizioni, unitevi strettamente ai sacri ministri dell'altare, e tutti di un cuor solo e di un'anima sola dite queste precise parole: «0 Signore onnipotente, conosciamo che i nostri peccati sono causa de'nostri mali; ne dimandiamo umile perdono: usateci misericordia: vi promettiamo di voler vivere e morire da buoni cristiani; sospendete i fulmini della vostra giustizia, allontanate da noi i vostri flagelli: benedite il commercio e, chi lo traffica; benedite i campi, e chi li coltiva, e chi ne è il possessore; dateci tempi migliori, più abbondante raccolta; e noi, o Dio pietoso, vi promettiamo emendazione, virtù e santità.

  A163000392 

 Gli parlai pure di Maria, della infinita misericordia del divin Padre, il quale, non contento di aver dato il suo Figlio unico per nostro Salvatore e Redentore, volle ancora adombrare questo sole di santità di una nube benefattrice per paura che i suoi raggi troppo vivi e risplendenti, malgrado il mistero dell'Incarnazione, non abbagliassero i nostri troppo deboli sguardi.


don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html
  A165000232 

 Si ritenga che il bello e la specialità dei nostri teatrini consiste nell' abbreviare gli intervalli tra un atto e l' altro, e nella declamazione di composizioni preparate o ricavate da buoni autori.

  A165000255 

 Nelle nostre case di beneficenza saranno di preferenza accettati quelli che frequentano i nostri oratori festivi, perchè è della massima importanza il conoscere alquanto l' indole dei giovanetti, prima di riceverli definitivamente nelle case.

  A165000412 

 Le lettere sono un mezzo con cui noi possiamo esprimere i nostri pensieri ed affetti agli assenti, come colla voce li esprimiamo ai parenti.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales.html
  A166000017 

 I nostri voti pertanto si possono chiamare altrettante funicelle spirituali, con cui ci consacriamo al Signore, e mettiamo in potere del superiore la propria volontà, le sostanze, le nostre forze fisiche e morali, affinchè tra tutti facciamo un cuor solo ed un'anima sola per promuovere la maggior gloria di Dio, secondo le nostre costituzioni, come appunto c'invita la Chiesa quando dice nelle sue preghiere: ut una sit fides mentium, et pietas actionum

  A166000021 

 La vera ubbidienza, che ci rende cari a Dio ed agli uomini, consiste nel far con buon animo qualunque cosa ci sia comandata dalle nostre costituzioni, o dai nostri superiori, che sono mallevadori delle nostre azioni in faccia a Dio, hilarem enim datovvem diligit Deus

  A166000038 

 Se noi pertanto, o figliuoli, amiamo la gloria della nostra Congregazione, se desideriamo che si propaghi, e si conservi fiorente a vantaggio delle anime nostre e dei nostri fratelli, diamoci la massima sollecitudine di non mai trascurare la meditazione, la lettura spirituale, la visita quotidiana al SS. Sacramento, la confessione ebdomadaria, il rosario della s. Vergine, la piccola astinenza del venerdì.

  A166000042 

 Amarci, aiutarci col consiglio, colla preghiera, {XXXV [43]} promuovere l'onore dei nostri confratelli, non come cosa di un solo, ma curve nobile ed essenziale retaggio di tutti.

  A166000112 

 La compostezza della persona, la pronunzia chiara, divota e distinta delle parole dei divini uffizi: la modestia nel parlare, guardare, camminare in casa e fuori di casa devono essere tali nei nostri soci, che li distinguano da tutti gli altri.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html
  A167000035 

 I nostri voti pertanto si possono chiamare altrettante funicelle spirituali, con cui ci consacriamo al Signore, e mettiamo in potere del superiore la propria volontà, le sostanze, le nostre forze fisiche e morali, affinchè tra tutti facciamo un cuor solo ed un' anima sola per promuovere la maggior gloria di Dio,secondo le nostre costituzioni, come appunto c' invita la Chiesa quando dice nelle sue preghiere: ut una sit fides mentium, et pietas actionum.

  A167000039 

 La vera ubbidienza, che ci rende cari a Dio ed agli uomini, consiste nel far con buon animo qualunque cosa ci sia comandata dalle nostre costituzioni, o dai nostri superiori, che sono mallevadori delle nostre azioni in faccia a Dio: hilarem enim datorem diligit Deus; consiste nel mostrarci arrendevoli anche nella cose difficili, contrarie al nostro amor proprio, e di volerle eziandio compiere con pena e con patimenti.

  A167000075 

 Lo stesso precetto che c' impone l' amore verso Dio c' impone ancora l' amore verso i nostri fratelli.

  A167000089 

 Se noi pertanto, o figliuoli, amiamo la gloria della nostra Congregazione, se desideriamo che si propaghi, e si conservi fiorente a vantaggio delle anime nostre e dei nostri fratelli, diamoci la massima sollecitudine di non mai trascurare la meditazione, la lettura spirituale, la visita quotidiana al SS. Sacramento, la confessione ebdomadaria, il rosario della s. Vergine, la piccola astinenza del Venerdì.

  A167000099 

 Amarci, aiutarci col consiglio, colla preghiera, promuovere l' onore dei nostri confratelli, non come cosa di un solo, ma come nobile ed essenziale retaggio di tutti.

  A167000218 

 La compostezza della persona; la pronunzia chiara, divota e distinta delle parole dei divini uffizi; la modestia nel parlare, guardare, camminare in casa e fuori di casa devono essere tali nei nostri soci, che li distinguano da tutti gli altri.


don bosco-regole o costituzioni per l-istituto delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A168000146 

 Omnipotens, sempiterne Deus, qui Sanctorum tuorum effigies sculpi non reprobas, ut quoties illas oculis corporis intuemur, toties eorum actus et sanctitatem ad imitandum memoriae oculis meditemur: has, {55 [345]} quaesumus, sculpturas in honorem et memoriam ( se sono soli crocifissi ) Unigeniti Filii tui Domini nostri Iesu Christi, ( se sono sole medaglie ) Virginis Mariae Matris Domini nostri Iesu Christi, adaptatas, bene † dicere, et sanctifi † care digneris: et praesta, ut quicumque coram illis ( se crocifissi ) Unigenitum Filium tuum, ( oppure ) Beatissimam Virginem suppliciter colere et honorare studuerit, illius meritis et obtentu a te gratiam in praesenti, et aeternam gloriam obtineat in futurum.

  A168000170 

 Professando queste regole dobbiamo promettere particolarmente di aspirare alla santificazione dell'anima nostra, colla fuga di qualunque peccato avvertito, con vivere in perfetta castità, in umile obbedienza, in povertà di spirito, e coll'offerire al Signore tutti i nostri pensieri, le nostre parole, tutte le nostre opere.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000009 

 Pontificatus Nostri Anno Vigesimo tertio.

  A173000012 

 Gioverà poi moltissimo ad accrescere la nostra fiducia {10 [12]} la vista di cotesta ancona, imperocchè noi siamo di avviso che non avvenne senza un divino consiglio, che cioè, mentre si rinnovò dagli empi terribile guerra contro la Chiesa Cattolica, si celebrasse con nuovi onori la celeste Patrona col titolo di AIUTO DEI CBISTIANI. Di fatto Noi, sotto alla sua protezione, nutriamo fiducia, che protetti dalla divina provvidenza, saremo liberati dai mali soprastanti, e che incolumi riusciremo da' nostri nemici.

  A173000051 

 L'eloquenza e la dottrina contenuta in questo discorso e in quello di dimani li faranno certamente riuscire cari ai nostri lettori, che perciò li troveranno in fine di questa relazione.

  A173000163 

 In ogni giorno di quest'ottavario nel tempo non impedito dalle sacre funzioni i nostri giovanetti solevano rallegrare le ore con qualche trattenimento accademico, ginnastico, musicale ed anche drammatico.

  A173000181 

 Come noi, disse fra le altre cose, diciamo santo colui che è distaccato da tutte le cose del mondo e tutto a Dio si consacra, così santo si deve chiamare il pensiero di pregare pei defunti; perchè sollevandoci dalle cose della terra ci porta a meditare lo stato di que' nostri cari fratelli e benefattori, cui il fuoco monda ed abbellisce nel Purgatorio.

  A173000191 

 Noi tutti dal canto nostro non cesseremo di invocare le benedizioni del Cielo sopra di Voi, nostri Benefattori, affinchè Dio ricco di grazie vi renda tutti felici nel tempo e nella Beata Eternità.

  A173000204 

 Felici noi se animati da viva fede, da ferma speranza, da fervida carità ci compiaceremo di abitare nella casa del Signore! Qui faremo tesoro di abbondantissime grazie che ci renderanno esatti nell'adempimento della divina legge, ansiosi di partecipare degnamente ai divini misteri, vittoriosi di tutti i nostri spirituali nemici per tutto il corso della vita mortale, e con questo ci meriteremo di entrare in cielo ad abitare coi Santi, cogli Angeli, con Maria Santissima, ed a vedere, possedere, godere con loro l'Essere {119 [121]} infinitamente perfetto, Dio Uno e Trino, il nostro Creatore, Redentore, Santificatore ed anche il nostro Glorificatore per tutti i secoli dei secoli.

  A173000205 

 Ma ahi! che specialmente a dì nostri il padre della menzogna per abbattere nel popolo cattolico l'edifìzio spirituale, e impedire che desso sorga e si raffermi nell'animo delle crescenti generazioni rompe guerra alla religiosa istruzione, e si sforza di privare in particolar modo i fanciulli e gli adolescenti di questo latte, e di questo pane di eterna vita.

  A173000215 

 Ma il mondo con tutto questo scalpore rinnova di presente l'insidia già tesa dal demonio ai primi nostri parenti.

  A173000216 

 Anche su questo punto rilevantissimo non pochi s'ingannano a' di nostri.

  A173000223 

 Non rimaneva più altro che ricorrere con fiducia a Maria Ausiliatrice, siccome altri parenti ed amici nostri avevano fatto.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html
  A174000026 

 Co' Parrochi e coi Vescovi siamo in ottima relazione, a segno che possiamo chiamarli tutti protettori nostri e benevoli in tutto quanto è compatibile colla loro autorità.

  A174000028 

 È bensì talvolta avvenuto, che giovani, non della Congregazione, ma semplicemente accolti ed istruiti nelle nostre case, non abbiano corrisposto a chi giudicò di ascriverli nel suo Clero, ma noi non possiamo essere responsabili nè della vocazione, nè della riuscita degli allievi quando usciti dai nostri Ospizi o Collegi fanno ritorno alle rispettive famiglie, o vanno in altri Collegi o in qualche Seminario Diocesano.

  A174000055 

 Al secondo nemmeno pare turbare la pace cogli Ordinari, perciocchè in pratica i Vescovi ed i Parrochi conoscono già i Privilegi degli Istituti approvati dalla Chiesa, e nei nostri paesi cagionerebbe inaraviglia il vedere che un Istituto goda maggiori o minori favori degli altri.


don bosco-scelta di laudi sacre.html
  A176000018 

 E ci rimetti - i nostri error.


don bosco-severino.html
  A177000029 

 Questa casa non è più nostra, i nostri poderi appartengono ad altri padroni, l'esercitar il solito commercio mi è impossibile.

  A177000103 

 Soddisfatti per tal guisa i nostri doveri religiosi, abbiamo visitato le particolarità di quel maestoso edifizio, cioè la galleria dei Papi, la biblioteca, le tombe dei reali di Savoia, l'alta cupola e simili.

  A177000149 

 Ma giunti a Bricherasio, quegli prese un aspetto severo, e, qua, disse, su questa piazza i nostri padri diedero segno di zelo e di coraggio evangelico.

  A177000151 

 I nostri l'hanno più volte avvisato di tacere e andarsene mentre era sano e salvo; ma rifiutando di arrendersi dovettero venire ai fatti.

  A177000160 

 Rispose il barbiere: Non avvi notizia che ne' nostri paesi debbansi celebrare nozze di sorta.

  A177000236 

 Al contrario quegli autori vanno perfettamente d'accordo nello usare i vocaboli divozione, venerazione, ossequio, rispetto con cui i cattolici sogliono esprimere il culto che professano ai santi, alle loro immagini e reliquie, imperocchè come tutti sanno la dottrina della Chiesa è che i santi meritano onore come benefattori dell'umanità e modello di vita cristiana, amici di Dio e nostri benevoli protettori presso di Lui in Cielo.

  A177000245 

 I padri nostri, che non solo erano e volevano rimanere cattolici, ma ancora tramandare ai posteri la loro religione perchè la sola vera, si opposero coraggiosamente ed energicamente all'empia insolenza di quel ribaldo.

  A177000245 

 Se non che il predicatore di Satana, ostinandosi nella sua baldanza, si associò alcuni sfaccendati per usare la violenza e costringere i nostri avi ad adottare i suoi {106 [106]} errori.

  A177000246 

 Fatto ancora un giro per la città, indirizzammo i passi alla volta del Gran s. Bernardo oggetto dei nostri desideri.

  A177000264 

 Vedete questo grosso scheletro? Esso appartiene ad uno dei più fedeli nostri cani.

  A177000267 

 Perciò i nostri fratelli, passata l'età di trentacinque anni, sogliono essere inviati ad occupare le parochie che appartengono al nostro ordine nel Vallese.

  A177000267 

 Quel formidabile conquistatore restò commosso ad udire il tenore di nostra vita, prese molta parte ai nostri bisogni e fece vistose offerte.

  A177000271 

 Posta in amenissima situazione, cinta da considerabili fortificazioni, rivolta sopra il lago che ne porta il nome, rischiarata da illuminazione per tutte le vie, Ginevra si presentava ai nostri sguardi come un incantesimo.

  A177000282 

 Al vedere i disordini a cui si abbandonavano i riformatori esprimeva i suoi lamenti con queste parole: « La maggior parie dei nostri seguaci vivono da Epicurei; non cercano che scorrere giorni gaudenti.

  A177000298 

 Un amico, che io reputava datomi per salvaguardia della moralità, mi invitò ad andar seco in una conferenza speciale, per cui, diceva, non si erano diramati inviti stampati, ma egli il sapeva e poteva condurre anche me, anzi mi assicurava che i nostri maestri l'avevano incaricato di condurmi.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html
  A179000407 

 La nostra società prende grande sviluppo; noi procuriamo di renderci degni dei divini favori coll'esatto adempimento dei nostri doveri.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1874.html
  A180000002 

 Questi tre nostri Confratelli ci lasciarono luminoso esempio di osservanza religiosa; sprezzarono il mondo e le sue lusinghe, ed ora, come fondatamente speriamo, godono già in seno a Dio il premio delle loro fatiche e dei loro sacrifizi.

  A180000002 

 Tuttavia non manchiamo di pregare per essi e per tutti gli altri nostri Confratelli defunti, affinchè sia loro rimesso ogni debito che per avventura dovessero ancora scontare colla divina giustizia.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1877.html
  A181000027 

 Vi è anche nei nostri collegi la compagnia dell' Immacolata Concezione, fondata da Savio Domenico l' anno 1856, collo scopo di santificare i suoi membri, e far del bene anche ai compagni.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html
  A182000013 

 Ripeteva di tempo in tempo il piccolo Passio quale trovasi verso il fine del Giovane Provveduto: " Passio Domini nostri Iesu Christi sit semper in cordibus nostris.

  A182000033 

 Caro Direttore, se vedesse quanta volontà vi è in questi giovani di venire a scuola e di farsi nostri alunni! Già mi accorgo che se qui fossimo 10 preti, avremmo tutti da lavorare; non sono che due giorni dacchè siamo a posto e già devo confessare tutta la mattina.

  A182000042 

 Quanto rallegra legger le nuovo dell'Oratorio e dei nostri colleghi! Mi par proprio di essere costì, e col cuore mi unisco ai confratelli e prendo anch'io parte alle sante conferenze, ai ricordi ed alle pratiche di pietà ch'essi fanno.

  A182000071 

 Presso ciascun altare vi era un piano od un armonium, attorno a cui si radunavano i giovani nostri cantori a ciò preparati; si cantava il Tantum Ergo in musica e quindi si continuava.

  A182000071 

 Si diede la Benedizione, e così finì quest'atto di religione e di pietà data nella città di Buenos-Ayres dai nostri Italiani.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000064 

 È ineffabile la gioia da cui egli fu inondato quando vide esauditi i suoi voti e potè entrare ad ingrossare le file dei Salesiani, ove si vedeva aperto un campo vastissimo per fare del bene immenso a tanta povera gioventù, che va a' dì nostri miseramente perduta per mancanza di operai che lavorino in questa vigna tanto cara al Signoro.


don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html
  A184000028 

 Ma sia fatta la volontà di Dio, e benedetto sia il Santo suo Nome; egli conosce i nostri bisogni, e non mancherà di venirci altramente in aiuto.

  A184000028 

 e più copiosa ci occorre l'opera dei confratelli per aiutarci a far del bene, ed io devo darle la dolorosa notizia, che nuovamente si è diradata di uno la fila dei nostri Missionarii.


don bosco-societas sancti francisci salesii.html
  A186000003 

 Episcopi, quibus Spiritus Sanctus regendam dedit Ecclesiam Dei, praesertim vero Pontifices Maximi {1 [267]} Servatoris nostri vestigia secuti, cuius vices gerunt in terris, verbis atque operibus instituta ad iuventutem christiane erudiendam spectantia alacri animo, peculiarique sollicitudine commendarunt atque eisdem sunt suffragati.

  A186000004 

 Nam incuria multorum parentum, abusus artis guttembergiae, haereticorum atque schismaticorum conatus ad augendos sibi sectatores necessitatem ingesserunt simul coniungendi vires ad proelianda proelia Domini sub Vexillo Vicarii Domini nostri Iesu Christi, ad tuendam fidem et tutandos bonos mores praesertim adolescentulorum, quos prae inopia deficiunt praesidia ad christianam doctrinam assequendam.


don bosco-specchio della dottrina cristiana cattolica.html
  A187000019 

 Fra queste opere la più eccellente è la santa Messa, che è il sacrifizio del Corpo e del Sangue di nostro Signor Gesù Cristo sui nostri altari.

  A187000019 

 Quanto alla sostanza la santa Messa è lo stesso sacrifizio della Croce, e si offre 1° per onorar Dio; 2° per ringraziarlo de' suoi benefizii; 3° per placarlo e dargli soddisfazione dei nostri peccati; 4° per ottenere tutte le grazie necessarie.

  A187000050 

 Credo che il Figliuolo di Dio si è fatta uomo nel ventre purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito {25 [337]} santo; come uomo è morto sulla croce per i nostri peccati, ed il terzo di risuscitò.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000011 

 R. La storia Ecclesiastica altro non è, che la narrazione di quei fatti che furono avversi o favorevoli alla Chiesa dalla sua fondazione sino ai nostri tempi.

  A189000018 

 La sesta dal rapimento di Pio VI fino ai nostri tempi.

  A189000119 

 Plinio aveva scritto a Traiano per consultarlo sulla condotta che tener doveva riguardo ai cristiani: « tutta la colpa loro, egli dice, consiste nel cantar inni in onore di Cristo, essi sono in numero grandissimo, di ogni età, e d' ogni condizione, nella città e nelle campagne, a segno che i Tempii dei nostri Dei sono quasi deserti.

  A189000130 

 L'imperatore tocco da tal prodigio cessò per qualche tempo dal perseguitar i cristiani; e s' innalzò un {64[222]} monumento perenne, che sussiste ancora a' nostri dì, in cui si vede scolpito in basso rilievo la rappresentazione di quest'avvenimento tanto alla religione glorioso (an.

  A189000377 

 Facendo il pellegrinaggio di Gerusalemme, egli fu tocco al vivo in veder moschee e stalle fabbricate intorno alla chiesa del s. Sepolcro, e la maggior parte de' luoghi in cui si erano operati i nostri primi misteri in poter de' Turchi, e profanati in mille guise.

  A189000557 

 Rivolgiamo i nostri sguardi al cielo, là ci aspettano troni che gli uomini non ci potranno più rapire; — venite con noi in Sardegna, ripiglia la pia regina, voi troverete ne' vostri figliuoli tutte le dimostrazioni rispettose che merita un sì tenero padre ».


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000089 

 «Tutta la colpa loro, egli dice, consiste nel cantar inni in onore di Cristo; essi sono in numero grandissimo di ogni età e di ogni condizione nelle città e nelle campagne, a segno che i templi dei nostri Dei sono quasi deserti.

  A190000121 

 Vedendosi difesi in maniera cotanto prodigiosa, si posero a cantare: «O Signore, tu ci hai provati col fuoco e colla tua misericordia avendoci purgati dai nostri peccati, più non hai trovato in noi alcuna iniquità.».

  A190000149 

 Tremiamo a questa caduta di Tertulliano, e persuadiamoci che non è la scienza che faccia i santi, ma è 1'umiltà, è la sommessione ai nostri legittimi superiori, e specialmente al Vicario di Gesù Cristo.

  A190000161 

 Per conservare poi la memoria del prodigio dell'olio volle che fosse dedicata ad onore del divin parto di Maria, per onorare il nome di Gesù, il quale a guisa di olio diffonde e comunica le sue grazie e benedizioni nei nostri cuori.

  A190000182 

 «Non sai tu che gli invincibili nostri imperatori, e le nostre leggi puniscono colla morte chi si professa cristiano e premiano largamente chi nega questa religione?».

  A190000184 

 «Orsù, miserabile donzella, non sai che il potere di vita e di morte è dato dagli invincibili nostri principi nelle mie mani? Come osi parlarmi con tanto orgoglio?».

  A190000235 

 Fattolo condurre alla sua presenza di notte tempo cominciò ad interrogarlo così: «Ti pare, o Cornelio, di fare quanto dovresti? Perchè non porti rispetto ai nostri Dei, non ubbidisci ai precetti imperiali, e non temi le mie minacce? anzi vai scrivendo lettere ai nemici della repubblica a danno della medesima?».

  A190000621 

 Rivolgiamo i nostri sguardi al Cielo; là ci aspettano troni che non potranno più esserci rapiti.

  A190000688 

 - Iddio, padrone del cuore degli uomini, mentre inspira agli uni lo zelo di promuovere la sua gloria nei nostri paesi, infonde in altri coraggio eroico di abbandonare patria, parenti, amici, per intraprendere viaggi lunghi e pericolosi, il cui termine spesso è il martirio.

  A190000708 

 Constando con indubitabili argomenti, che i nostri martiri sparsero il loro sangue per la fede, e che molti miracoli avvennero al loro sepolcro ed a loro intercessione il regnante Pio IX, esaminata diligentemente ogni cosa, li ascrisse nel catalogo dei santi.

  A190000782 

 Anno solare, spazio che ai nostri occhi impiega il sole a percorrere i dodici segni del Zodiaco che è di circa giorni 365 ed ore 5, 49 incirca.

  A190001460 

 Prefazio, preghiera che precede immediatamente il canone della Messa, ed incomincia alle parole: Sursum corda, i nostri cuori al cielo.


don bosco-storia sacra.html
  A191000029 

 Nel momento stesso tutto cangia di aspetto a' nostri poveri genitori.

  A191000042 

 La Chiesa greca onora questi due nostri progenitori come santi.

  A191000140 

 Procuratevi anche delle più squisite frutta de' nostri paesi a fine di presentarle a quel Signore.

  A191000157 

 Iddio verrà certamente a visitarvi, e vi ricondurrà nel paese che promise a' nostri padri.

  A191000372 

 Naamano generale dell' esercito del Re di Siria colpito dalla lebbra, che é una malattia schifosissima, fece tasto allestire il suo cocchio e seco portando molto oro ed argento per farne dono al profeta {102 [102]} si pose in viaggio per Samaria; e giunto alla casa di Eliseo, questi gli mandò fuori un servo che gli dicesse: «Va, lavati sette volte nel Giordano e sarai guarito.» Il superbo Naamano poco soddisfatto da questa semplice accoglienza disse: «A che lavarmi nel Giordano? I nostri fiumi della Siria non valgono quanto le acque d'Israele?» Ciò detto voleva partirsene, ma i suoi servitori seppero addurgli così buone ragioni di obbedire al Profeta che egli si decise, e sette volte lavatosi nel Giordano la lebbra sparì.

  A191000560 

 Giuda allora alzata la mente al Cielo disse a' suoi compagni: «Se è venuta l'ora nostra, andiamo, e moriamo valorosamente per li nostri fratelli.» L'esercito nemico si mosse, il combattimento si attaccò da ambe le parti e fu ostinatissimo da mattina a sera.

  A191000638 

 R. Trovandosi Gesù nella Galilea alcuni Scribi, e Farisei di Gerusalemme si portarono a lui per censurarlo delle sue azioni, e di quelle de' suoi discepoli, ed avendo osservato, che alcuni di questi si mettevano a mangiare senza lavassi le mani, dimandarono a Gesù: « perchè i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione de' nostri antenati mangiando senza lavarsi le mani? » Gesù che conosceva la malvagità del loro cuore, rispose: « ipocriti i bene di voi profetò Isaia quando disse: questo popolo mi onora colle labbra ma il suo cuore è lontano da me.

  A191000711 

 Pensateci voi.» Tutto il popolo accecato nel suo furore a guisa di frenetico gridò « li sangue di costui cada sopra di noi, e sopra de' figliuoli nostri.

  A191000714 

 » Uno de' due ladroni bestemmiava anch'egli contro di Gesù; ma l'altro lo riprendeva dicendo: « Anche tu non temi Iddio? Noi riceviamo giustamente la pena de' nostri misfatti, ma questi è innocente.


don bosco-storia sacra [10a edizione].html
  A192000026 

 Nel secondo giorno fece il firmamento, ossia quella cotal volta azzurra, che si presenta ai nostri occhi guardando all'insù.

  A192000036 

 Gli Angeli fedeli a Dio si dicono Angeli buoni, o semplicemente Angeli: tra essi sono scelti da Dio i nostri Angeli Custodi.

  A192000036 

 Uno di essi sotto la forma di serpente andò a tentare i nostri primi genitori e loro fece commettere una gravissima disubbidienza.

  A192000038 

 Nel momento stesso tutto cangia di aspetto agli occhi dei nostri progenitori; il rimorso comincia agitare i loro cuori; conoscono di essere senza vestimenta, e pieni di confusione prendono delle foglie di fico per coprirsi; indi spaventati si nascondono in mezzo agli alberi del' giardino.

  A192000042 

 Per questa grave disubbidienza i nostri primi genitori caddero dallo stato d'innocenza, ed involsero nella disgrazia di Dio con se stessi tutta la loro posterità.

  A192000047 

 La Chiesa greca onora questi due nostri primogenitori come santi.

  A192000068 

 Io ti prego, disse a Lot, che non si facciano contese f3z noi, nè fra i nostri pastori, perciocchè siamo fratelli.

  A192000104 

 Procuratevi anche delle più squisite frutta de' nostri paesi, a fine di presentarle a quel signore.

  A192000113 

 Indi così parlò a Giuseppe: Io me ne muoio, ma il Signore sarà con voi, e vi ricondurrà nel paese de' padri nostri.

  A192000115 

 Iddio verrà certamente a visitarvi e vi condurrà nel paese, che promise a' nostri padri; allora trasportate con voi le mie ossa.

  A192000168 

 Chi ci darà carni a mangiare? l' un l' altro dicevano; quanto erano buone le carni, le cipolle, i porri, i poponi (meloni), gli agli d'Egitto! Ora i nostri occhi non vedono, se non se questa nauseante manna.

  A192000241 

 Ecco come Iddio prende sollecita cura de' suoi! Serviamo ai Signore, ed Egli ci provvederà in tutti i nostri bisogni.

  A192000261 

 Il superbo Naamano, poco soddisfatto di quella semplice accoglienza, rispose: A che lavarmi nel Giordano? I nostri fiumi della Siria non valgono quanto le acque d'Israele? Ciò detto, voleva partirsene; ma i suoi servitori lo persuasero ad obedire.

  A192000376 

 Giuda allora, alzata la mente al Cielo, esclamò: Se è venuta l'ora nostra, andiamo e moriamo valorosamente per li nostri fratelli.

  A192000390 

 C aduti i nostri primi genitori Adamo ed Eva dallo stato d'innocenza.

  A192000438 

 Avendo osservato che i suoi discepoli metteansi a mangiare senza lavarsi in prima le mani, dissero: Perchè i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione de' nostri antenati, mangiando senza lavarsi le mani? Gesù, che conosceva la malvagità del loro cuore, rispose: Ipocriti! bene di voi profetò Isaia quando disse: Questo popolo mi onora colle labbra, ma il suo cuore è lontano da me.

  A192000451 

 In tutte le guarigioni operate dal Divin Salvatore noi dobbiamo ammirare la singolare bontà, con cui prima guariva i mali dell'anima -e appresso quelli del corpo, dandoci così il grave ammaestramento di mondare la nostra coscienza prima di ricorrere a Dio nei nostri bisogni corporali.

  A192000483 

 Tutto il popolo, cieco per furore, a guisa di frenetico gridò: Il sangue di costui cada sopra di noie sopra i figliuoli nostri.

  A192000485 

 Uno dei due ladroni bestemmiava contro Gesù, ma l'altro lo riprendeva dicendo: Anche tu non temi Iddio? Noi riceviamo giustamente la pena dei nostri misfatti, ma questi è innocente.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000005 

 Il Cardinale Baronio riferisce pure vari tratti delle azioni de' nostri Santi nel tomo 2 o all'anno 270.

  A194000016 

 Principale oggetto del viaggio de' nostri Santi era di andare a far preghiere sulla tomba di San Pietro.

  A194000027 

 L'avvocato gridò ad alta voce: «Costui ha bestemmiato contro a' nostri Dei e contro ai patroni dell'Impero».

  A194000045 

 Chi poi ricuserà di umiliarsi davanti alla maestà de' nostri Dei sia con diversi generi di pene messo a morte».

  A194000050 

 Siccome il Salvator Nostro Gesù Cristo patì per nostri peccati, così è ben giusto che noi pure {24 [80]} per promuovere il suo onore e la sua gloria sosteniamo questi tormenti; e così purgati dalle sozzure di questo secolo meritiamo di giungere sicuri al desiderato regno dei Cieli».

  A194000058 

 E affinchè tu conosca i nostri natali, ti diremo, che io, Mario, sono figlio dell'Imperatore Maromeno, e costei, mia moglie, è figlia del Vicerè Cusinite».

  A194000062 

 Mario rispose:«I nostri tesori furono già dati a Nostro Signor Gesù Cristo che ce li aveva per poco tempo affidati a solo fine di promuovere il suo onore e la sua gloria.» Claudio da quel discorso conobbe che era deluso nella sua aspettazione, e perciò con aria di sprezzo li consegnò a Musciano suo Vicario dicendo: «Prendi costoro, menali via di qua; se non faranno sacrifizio agli Dei ed abbandoneranno la loro superstizione farai loro soffrire ogni genere di tormenti».

  A194000063 

 Di poi fatto condurre a sè Mario colla sua famiglia, con tetra voce prese a parlar così: «Sapete già che cosa vi abbiano ordinato i nostri principi, i padroni dell'Impero?».

  A194000066 

 Di poi Musciano si calmò alquanto, e fingendo avere interessamento per loro soggiunse: «Che se voi eseguirete gli ordini dei nostri principi, sarete fortunati, la nobiltà dei vostri natali vi sarà conservata, alte cariche ed onorevoli vi renderanno più illustri nel nostro impero, ma per essere loro amici bisogna che facciate un sacrifizio agli Dei».

  A194000069 

 Mentre queglino erano aspramente battuti, alcuni assessori andavano di quando in quando dicendo: «Non vogliate disprezzare i comandi de' nostri principi».

  A194000085 

 Presso al luogo dove subirono il martirio i nostri santi scorgonsi ancora oggidì gli avanzi di un'antica chiesa sotto cui si diramano parecchi sotterranei a guisa di Catacombe.

  A194000089 

 Di molti ce ne ricorda i nomi, fra' quali si leggono i nostri Ss. martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco.

  A194000092 

 La scelta dei soggetti è fatta tra quelli che ebbero maggior rinomanza; nel numero di questi trova una speciale commemorazione il martirio dei nostri Ss. Martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco con a piedi del quadro questa iscrizione:.

  A194000099 

 Ma siccome le reliquie de' nostri martiri furono riposte in tre urne, invece di quattro, il volgo designolli coll'appellativo dei tre medici, a cagione del gran numero di guarigioni che continuamente vi si operavano.

  A194000107 

 Passato un mese dacchè io era costì venuto, spedii uno dei nostri per nome Ellebardo con ordine di recarsi quanto più presto potesse alla tomba dei Ss. martiri.

  A194000112 

 Sarà pertanto cosa gradevole al lettore il fare particolar menzione del Santuario di Caselette in queste memorie, sia per la perseveranza con cui dai terrazzani di quel luogo e dei vicini paesi si conservò in esso la divozione ai nostri Ss. martiri, sia più specialmente per l'accrescimento che questa divozione ha preso in questi ultimi tempi, e per le singolari grazie colle quali il Signore si degnò concedere a favore di coloro che divotamente e con fiducia vi ricorrono.

  A194000113 

 Su questa montagna esiste a mezzo colle una antichissima cappella, che dal più giovane dei nostri Ss. martiri di s. Abaco si appella.

  A194000116 

 Egli si portò ivi ad abitare, mosso dal desiderio di vita solitaria e da speciale divozione, che sentivasi pei nostri santi, di cui erano allora in Germania recenti i miracoli e la cui fama senza dubbio era passata di Germania anche a quelli della valle di Susa.

  A194000176 

 Pontificatus nostri anno decimo quarto.

  A194000190 

 1° O gloriosi martiri di Gesù Cristo, e specialmente voi, o s. Abaco, che dai più teneri anni consacraste tutto il cuor vostro al Signore; deh! accogliete le nostre suppliche ed otteneteci da Dio la grazia di poter consacrare i nostri cuori al divm servizio, e passare almeno il rimanente di nostra vita nell'osservanza della santa legge del Signore.

  A194000194 

 3° Gloriosi nostri protettori che guidati dallo spirito di religione affrontaste i pericoli {88 [144]} d'un lungo e faticoso viaggio per visitare la tomba e le reliquie dei santi Apostoli; otteneteci la grazia di poter anche noi fedelmente venire ai vostri piedi per implorare il vostro celeste patrocinio; seguire i vostri esempi colla fuga del peccato e colla pratica della virtù.


don bosco-una preziosa parola ai figli ed alle figlie.html
  A196000006 

 L'esperienza ha fatto in ogni tempo e tanto più fa a' dì nostri che si tocchi con mano questa grande verità.

  A196000007 

 Questo è un ricordo di somma importanza, ricordatevelo; perchè ai giorni nostri sotto i più bei titoli si spargono libri e fogli i più cattivi.

  A196000009 

 Infame e veramente diabolica malizia...! Perciò, abbiamo ora uno strettissimo bisogno d'accostarci spesso e bene ai santi Sacramenti della Confessione e della Comunione per corroborarci e stabilirci sempre di più nella virtù, per non rimaner ingannati, per non cader vittima delle arti maligne de' nostri più fieri nemici, per liberarci in una parola dalla morte eterna.

  A196000010 

 Egli ha pregato dalla Croce pe' suoi crocifissori, ed ha prescritto a noi di amare i nostri nemici, e di pregare per chi ci calunnia e perseguita.

  A196000017 

 Crescono i pericoli, aumentiamo noi i nostri sforzi.

  A196000021 

 Breve, affettuosa ed acconcia in ispecie ai tempi nostri, è la seguente preghiera tratta dall'Uffizio proprio della B. Vergine Maria di Oropa.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html
  A199000031 

 Mi sia mostrato, dice s. Agostino, mi sia mostrato in Roma in onore di Romolo un tempio tenuto in tanto onore quale si è la Memoria di s. Pietro! Ma non pensatevi che coi nostri templi e coi nostri altari noi dìventiarno idolatri.

  A199000031 

 Noi innalziamo templi ai nostri martiri non come fanno i pagani alle loro stupide divinità, ma noi innalziamo memorie, titoli, templi ad uomini morti, le cui anime vivono presso Dio.

  A199000031 

 Onde il culto che loro prestiamo nelle nostre chiese e sopra i nostri altari, non finisce nei santi, ma è diretto ad onorare Iddio ne' suoi santi.

  A199000037 

 Che cosa avrebbe detto questo discepolo degli apostoli se avesse veduto quello che noi vediamo ai nostri tempi: cioè certi cristiani comunicarsi appena una volta all'anno.

  A199000055 

 Egli ordinò che tale acqua fosse continuamente conservata nell'entrata delle chiese, e nelle case dei privati come mezzo potente a cacciare gli spiriti maligni, ad invocare la benedizione del cielo sopra i nostri lavori, sopra le nostre campagne e sopra le nostre famiglie, e a liberarci da molti mali spirituali e temporali.

  A199000066 

 Altri dicevano: sia pure arso Ermete, che allontanò tante migliaia d'uomini dal culto de' nostri dei, e li fece abbandonare i loro templi e spezzare le loro statue.

  A199000090 

 Io lo portai al tempio dì Giove, feci sacrificio, invocai tutti i nostri Dei, ma tutto invano, poco dopo egli morì.

  A199000143 

 Vedendosi in maniera cotanto prodigiosa difesi dalle fiamme, si posero a cantare come facevano i tre giovanetti di Babilonia, dicendo: O Signore, tu ci hai provati col fuoco, e colla tua misericordia avendoci purgati dai nostri peccati, più non hai trovato in noi alcune iniquità.

  A199000146 

 Di poi andò a dimorare in quel luogo medesimo dove erano stati sepolti i nostri santi: martiri; nè più di là si allontanò, finchè venne dall'Oriente un vescovo, di nome Sisto, il quale a preghiera di Severina ordinò un sacerdote deputandolo a celebrare ogni giorno il santo sacrificio della messa sulla tomba dei santi martiri.

  A199000146 

 Questa pratica è tuttora in vigore nella Chiesa cattolica, giacchè nelle pietre sacre dei nostri altari si mette sempre la reliquia di qualche santo.

  A199000148 

 A tale miracolo spaventato il ladro palesò il suo delitto al fabbro, che le portò nuovamente alla chiesa di prima, dove si conservarono sino a' nostri giorni.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000021 

 I sacerdoti idolatri interrogarono i loro Dei sulla cagione di quelle calamità e ne ebbero o finsero di avere questa risposta: Tali calamità avvengono perchè i nostri Dei non sono col dovuto decoro onorati, e finchè tutti i cristiani non offriranno incenso agli Dei per la prosperita dell'impero, non cesseranno i flagelli.

  A200000037 

 Non solo egli ebbe cura di cercar limosine e mandarle ai fedeli che soffrono; ma ha ricevuto con paterna tenerezza tutti que' nostri fratelli che sono andati da lui.

  A200000042 

 Tale usanza è ancora praticata ai nostri giorni, imperciocchè in tal giorno i più fervorosi cristiani si danno esemplare sollecitudine per fare la Comunione Pasquale nel Giovedì Santo, che è il giorno, in cui il nostro Divin Salvatore institui questo gran Sacramento.

  A200000065 

 Tremiamo a questa caduta di Tertulliano, e persuadiamoci che non è la dottrina che faccia i Santi, ma è l'umiltà, è la sommessione ai nostri legittimi superiori, e specialmente al Vicario di G. C. Tertulliano, perchè privo di queste due virtù, divenne eretico e morì senza dar segno di ravvedimento.

  A200000109 

 I nostri conviti sono onesti e sobrii; perciocchè non ci abbandoniamo alla crapula, nè ci immergiamo nel vino; ma temperiamo la nostra allegria colla gravità, con discorsi casti e col corpo anche più casto.

  A200000119 

 Cominciammo adunque a staccarci interamente dalle cose di questa terra e rivolgere tutti i nostri pensieri all'eternita.» {78 [282]}.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000021 

 Di qui deriva la maravigliosa successione dei sommi Pontefici da s. Pietro fino ai nostri giorni, che in ogni tempo governarono la Chiesa {10 [346]} insegnando la medesima dottrina, proponendo i medesimi dogmi.

  A201000053 

 Esso come uomo mori sopra una croce pei nostri peccati, ma essendo vero Dio tre giorni dopo la sua morte risuscitò glorioso.

  A201000056 

 Un prodigio cosi grande atterri tutto il popolo, e già in gran numero correvano a Lino per essere istruiti nella fede, quando i sacerdoti degli idoli si posero a gridare ad alla voce cosi: presto, o popoli, venite qui; se voi non farete vendetta dell'ingiustizia fatta ai nostri Dei dagl' incantesimi di questo mago, tutta la città è per profondare negli abissi.

  A201000125 

 Dopo di avergli raccomandato di non voler far torto alla grandezza del suo nome; Tu, gli diceva, farai cosa gloriosa, se appagherai il popolo offerendo incenso ai nostri dei.

  A201000145 

 Niente affatto, risposero i nostri santi, è questa una menzogna de' vostri dei.

  A201000147 

 Dopo innumerevoli stenti e fatiche egli si senti da Dio inspirato di recarsi a visitare il governatore Egea, e pieno di zelo per la salute delle {93 [429]} anime gli parlò così: Tu che giudichi gli altri non dovresti anche tu conoscere e venerare il giudice supremo a cui tutti noi dovremo presentarci per essere giddicati, e così abbandonare il culto degli dei? Egea maravigliato a tali parole, forse, rispose, tu sei quell'Andrea che fai professione di distruggere i templi de' nostri dei, predicando una religione contraria a quella dell'impero?.

  A201000152 

 Ma Egea non comprendendo queste ammirabili verità, taci, gli disse, e fa sacrifizio ai nostri dei.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000005 

 Quando dice mea culpa, si batte il petto per indicare che il pentimento de' nostri peccati deve partire dal cuore ad esempio del pubblicano di cui parlasi nel Vangelo, il quale percuotendosi il petto diceva: «O Signore, usatemi misericordia, che io sono un gran peccatore.».

  A202000017 

 Ponzio comprese benissimo il significato di quelle parole, e soggiunse: Santo padre, chi è che non sappia tutti i nostri simulacri essere senz'anima e senza moto? Imperocchè per tutte le contrade, per tutte te piazze, sul Campidoglio, nei templi avvene tale moltitudine, che non si possono numerare; e tutti fatti in modo che dimostrano l'abilità e l'ingegno degli artefici.

  A202000028 

 Marco ammirò il discorso del figlio e gli rispose francamente: È vero, fìgliuol mio, non ho mai veduti i nostri Dei nè muoversi, nè parlare, nè fare cosa di sorta.

  A202000048 

 Per la qual cosa i nostri antecessori colla loro apostolica autorità decretarono che non fossero ammessi come accusatori o testimonii coloro che fossero sospetti, o inimici, {28 [436]} o amanti delle liti, quelli che non godono buona fama, che tengono una vita perversa, o che non hanno o non insegnano la vera fede; tutti costoro non siano ammessi a far l'accusatore o il testimonio avanti ai tribunali.

  A202000049 

 Noi pure aderendo alle disposizioni dei nostri antecessori confermiamo quanto essi hanno decretato, cioè allontaniamo ed escludiamo in presente ed in futuro tali uomini da queste incumbenze; affinchè per colpa loro non cadano quelli che noi dobbiamo sostenere e salvare; affinchè il giudicio di Dio non cada sopra di loro e, che Dio ce ne liberi, sopra di noi con nostra e loro eterna rovina.

  A202000093 

 Filippo il padre rispose: egli è appunto per rendere il debito onore ai nostri Dei che io desidero di fare un sacrifizio al nostro gran Giove da cui riconosco il sovrano mio potere.

  A202000144 

 Egli sia preso, sia condotto qui affinchè renda pacifici i nostri protettori prendendo parte a quegli onori che loro noi rendiamo, e divenga egli stesso la loro vittima.

  A202000144 

 Era questo appunto il momento del sacrifìcio, e già il toro che doveva immolarsi avvicinavasi coronato di fiori e di nastri, allorchè vedendo da lungi Saturnino si esclamò: ecco il nemico de' nostri dei; colui che consiglia di rovinarne i templi, e impedire i loro oracoli.

  A202000145 

 S. Ponzio fu dei primi ad essere scoperto e condotto al tribunale dal Governatore che cominciò ad interrogarlo così: tu adunque sei quel Ponzio, che non so con quale inganno hai messo sossopra la città di Roma? sei tu colui che con raggiri hai allontanati i pii nostri principi dal culto degli dei?.

  A202000167 

 Il Governatore trasportato da spirito diabolico esclamò: Costui non solamente fece ingiurie a me, ma ingiuriò i nostri principi e gli stessi nostri dei: perciò sia preso e condotto alla sommità di quel sasso, che è qua vicino, e tagliata la testa, il capo sia gettato nel rio che passa ai pie di esso.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000012 

 Benedetto il nostro Salvatore Gesù Cristo, che in nome del Signore viene per essere sacrificato sui nostri altari, sia lode a Dio nell'alto de' cieli.

  A203000038 

 Ogni qual volta pertanto ci accadrà di veder reliquie esposte sui nostri altari o di poterle baciare, facciamolo con rispetto e con divozione.

  A203000076 

 Tu poi saluta i nostri fratelli che teco vivono e credono nel Signore.

  A203000086 

 Che più? Alcuni di loro sono vissuti pieni di vita fino ai nostri dì.

  A203000100 

 Noi siamo veracemente imitatori di Dio, allorchè sopportiamo i pesi degli altri, rechiamo sollevamento al prossimo, ci ponghiamo per umiltà al dissotto de' nostri inferiori e dividiamo coi poveri i beni {64 [64]} che abbiamo ricevuto dal cielo.

  A203000100 

 Tra le altre cose egli parlando del mistero dell'incarnazione si esprime così: «Essendoci impossibile l'espiare i nostri delitti colle nostre proprie forze, ci troviamo ricoverati sotto le grandi ali della misericordia divina, e siamo riscattati dalla schiavitù del peccato.

  A203000104 

 «Di queste profezie, dice il santo, ne vediamo cogli occhi nostri l'esatto adempimento nella nascita di G. C. da una vergine, nella sua predicazione, nei suoi miracoli, nella sua passione e crocifissione, nella sua risurrezione ed ascensione al cielo, nelle divine massime de' suoi santi Apostoli, nell'induramento e riprovazione de' giudei, nella distruzione di Gerusalemme, nella conversione dei gentili, e nel mirabile {68 [68]} stabilimento e nella propagazione della Chiesa per tutto il mondo, e finalmente nelle stesse calunnie onde i fedeli erano caricati e nelle persecuzioni ond'erano travagliati.

  A203000113 

 - Ma se voi, disse Rustico, non ubbidirete ai nostri comandi, sarete senza pietà tormentati.


don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html
  A205000008 

 Qui ci sono cose che appena si crederebbero se chi le asserisce non escludesse i nostri dubbi.

  A205000050 

 - Sta zitto, minchione, por carità non dirlo a tua madre; essa non ti lascierà certamente venire, anzi lo dirà ai nostri genitori e saremo tutti castigati.

  A205000090 

 Anche tra di noi si faceva quanto la nostra condizione comportava per celebrare quella solennità con decoro e con frutto spirituale de' nostri giovani.

  A205000111 

 Ma fatto breve tratto di cammino si accorse che seguiva un cattivo consiglio, ne provò gran rimorso, chiamò i tristi consiglieri, e loro disse: miei cari, il dovere mi comanda di andare a scuola ed io vi voglio andare: noi facciamo cosa che dispiace a Dio ed ai nostri superiori.

  A205000188 

 A regola primaria adotteremo una rigorosa obbedienza ai nostri superiori cui ci sottomettiamo con una illimitata confidenza.

  A205000190 

 Carità reciproca unirà i nostri animi, ci farà amare indistintamente i nostri fratelli, i quali con dolcezza ammoniremo, quando apparisse utile una correzione.

  A205000206 

 Procureremo di manifestare ai nostri superiori qualunque cosa possa riguardare la nostra morale condotta.

  A205000207 

 Procureremo eziandio di fare gran risparmio di quei permessi che ci vengono largiti dalla bontà dei nostri superiori, imperciocchè una delle nostre mire speciali è certamente un'esatta osservanza delle regole della casa, troppo spesso offesa dall'abuso di tali permessi.

  A205000208 

 Accetteremo dai nostri superiori quello che verrà destinato a nostro alimento senza mai movere lagnanza intorno agli apprestamenti di tavola, e distoglieremo anche gli altri dal farlo.

  A205000214 

 E Maria? Benedica essa i nostri sforzi, giacchè l'inspirazione di dar vita a questa pia società fu tutta sua.

  A205000214 

 Ella arrida alle nostre speranze, esaudisca i nostri voti, e noi coperti dal suo manto, forti del suo patrocinio, sfideremo le procelle di questo mare infido, supereremo gli assalti del nemico infernale.

  A205000238 

 - Bene: accresceremo il numero dei nostri amici, e tu sarai uno di quelli che prenderai parte a quanto facciamo noi per farci santi.

  A205000238 

 Noi procureremo soltanto di evitare il peccato, come un gran nemico che ci ruba la grazia di Dio e la pace del cuore, {86 [236]} di adempiere esattamente i nostri doveri, e frequentare le cose di pietà.

  A205000253 

 Domenico rispose: noi sappiamo che i nostri parenti ci attendono con piacere; noi pure li amiamo e ci andremmo volentieri; ma sappiamo che l'uccello finchè trovasi in gabbia non gode libertà, è vero, {90 [240]} però è sicuro dal falcone.

  A205000277 

 Avvi l'uso in questa casa che i nostri giovani facciano l'esercizio della buona morte una volta al mese.

  A205000312 

 Ad uno cui doveva rimettere due soldi, il chiamò e gli disse: Vien qua, aggiustiamo i nostri conti, altrimenti tal cosa mi cagionerà imbrogli nell' aggiustamento de' conti col Signore.


don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html
  A206000007 

 Per conservare poi la memoria del prodigio dell'olio volle che fosse dedicata al parto di Maria per onorare il nome di Gesù, che a guisa di {6 [78]} olio diffonde e comunica le sue grazie e benedizioni nei nostri cuori.

  A206000010 

 La parola cimiterio viene dal greco e vuol dire dormitorio, perchè la morte devesi considerare come un riposo delle {8 [80]} fatiche della vita; ed i nostri cadaveri sono depositati nei cimiteri, come chi piglia sonno, perchè dovremo tutti un giorno risorgere, e l'anima di ciascuno dovrà prendere il corpo che aveva prima della morte.

  A206000026 

 Ho già dato ordine una e più volte, {16 [88]} che dovunque si trovi di questa gente sia immediatamente obbligata a far sacrìfizii a' nostri Dei, altrimenti sia severamente punita.

  A206000028 

 Io ti dò ampia facoltà di cercare da tutte parti i cristiani, e tutti quelli che troverai, li costringerai a fare sacrìfizii per placare i nostri Dei, che se taluno si rifiuterà, lo opprimerai con ogni genere di tormenti.

  A206000030 

 Egli in questo fatto vedeva qualche cosa di più, che non era magìa, e già gli sembrava di ravvisare l'impotenza degli Dei e la virtù del Dio dei Cristiani che operava cose tanto maravigliose; perciò rispondendo all'Imperatore disse: se tal cosa è avvenuta per arte magica, io nol saprei, che se la cosa è tale, dove andò il valore de' nostri Dei.

  A206000030 

 che nè possono fare nè impedire simili fatti? Il che vuol dire: se i Cristiani colla sola magìa fanno cose che i nostri Dei non possono nè fare nè impedire, è chiaro che i cristiani sono da più dei medesimi nostri Dei.

  A206000043 

 L'Imperatore si rallegrò in vederlo, e comandò che gli fossero sciolti i ferri, di poi prese a parlargli cosi: Può darsi, o Palmazio, che tu sii divenuto così pazzo da abbandonare i nostri Dei per cercare ed adorare un uomo morto?.

  A206000045 

 Alessandro: Parla pure, liberamente, purchè i tuoi discorsi non rechino ingiuria ai nostri Dei.

  A206000047 

 Il dire che gli Dei non erano capici di rispondere, era condannati; interrogandoli temeva, anzi era certo di non aver da loro alcuna risposta, quindi screditarli sempre più; perciò passando sopra alla dimanda fatta da Palmazio, si fece ad interrogarlo cosi: se tieni per nulla i nostri dei, perchè fin dalla culla {27 [99]} tu li hai sempre adorati, ed ora li vuoi abbandonare?.

  A206000049 

 Prendi, gli disse nel consegnarlo, prendi quest' uomo e tienlo presso di te senza alcun timore, ma procura di fare la parte tua, e con discorsi lusinghieri e con promesse studia di richiamarlo a buoni sentimenti verso i nostri Dei; mi sta molto a cuore che costui ritorni ai pensieri di prima, perchè la sua scienza, il suo grado, il suo valore, lo rendono necessario alla repubblica.

  A206000055 

 L'ordine era espresso così: «quelli che si ravvederanno e riconosceranno per veri i nostri Dei, siano lasciati in libertà, altrimenti metteteli tutti a morte, e per incutere terrore, i loro corpi siano sospesi alle mura delle porte della città.».

  A206000091 

 E perchè non dobbiamo noi essere pronti ad amarlo e servirlo come quelli hanno fatto? È vero che ai tempi nostri non abbiamo occasione di sostenere i patimenti dei martiri, perchè viviamo in paesi, in cui possiamo tranquillamente praticare la nostra religione, ma non mancano nemici che per noi sono veri carnefici.

  A206000092 

 Che se la nostra debolezza ci espone a frequenti pericoli di rimaner vinti, noi dobbiamo seguire l'esempio de' nostri maggiori e ricorrere a Colei the è l'aiuto dei cristiani, il conforto dei deboli, il sollievo degli afflitti, il conforto dei tribolati, la Madre di Dio, la grande Vergine Maria.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000057 

 Almacchio interruppe dicendo: secondo te adunque noi e i nostri immortali principi saremo condannati all' eterno dolore, e voi possederete per sempre la vera felicità? Questa è audacia insoffribile.

  A207000062 

 Costui preso da maraviglia al vedere quei due nobili giovani che sul fiore dell' età andavano con gioia alla morte come se andassero ad una gran festa, non potè tenersi dal dir loro questo parole: Quale è mai il motivo di questa vostra allegrezza, giacchè i nostri pagani, quando vanno alla morte pei loro delitti, sono pieni di sdegno e di disperazione, mentre voi vi andate con gioia? - Eglino risposero: I cristiani muoiono volentieri per Gesù Cristo, imperciocchè sacrificando la vita presente ad onor di Dio, acquistano una vita beata e gloriosa che non ha più fine.

  A207000072 

 Almacchio pensò di metterle qualche paura, dicendo: Non sai tu che i nostri padroni, gl'invincibili imperatori, hanno dato ordine, che coloro i quali non negheranno di essere cristiani siano puniti, e che quelli i quali negheranno questa religione siano lasciati in pace? {42 [336]}.

  A207000074 

 Il giudice andava studiando qualche risposta, ma rimanendo ognor più imbrogliato, esclamò: Orsù, infelice donzella, non sai che il potere di vita e di morte è dato dagli invincibili nostri principi nelle mie mani? Come osi parlarmi con tanto orgoglio?.

  A207000106 

 Queglino risposero coraggiosamente: I sentimenti del nostro Padre sono pure i nostri medesimi, perciocchè essi tendono tutti a salvarci l'anima.

  A207000110 

 Almacchio che credevasi non esservi consolazione al mondo, se non ne' piaceri {56 [350]} della terra, non sapeva darsi ragione della gioia che que' santi confessori palesavano in volto; perciò pieno di dispetto si dimenava sopra la sedia e sotto voce andava dicendo: Costoro sono per tal modo imbevuti dell'arte magica che in nessuna maniera si possono indurre ai nostri comandi.

  A207000110 

 Come, disse Almacchio, osi aprire la tua nefanda bocca ed ingiuriare i nostri dei? Lo giuro per tutte le nostre divinità che tu me la pagherai colla testa.

  A207000115 

 noi perdiamo tempo: Prendi questi sacrileghi, e chiudili in prigione finche si risolvano ad eseguire i nostri ordini.

  A207000125 

 Io non posso tollerare che voi oltraggiate i nostri dei.

  A207000126 

 Della qual cosa sdegnato Carpasio disse: Infelici, lasciate questo perverso sistema di religione, adorate gli dei e siate gli amici dei nostri principi.

  A207000130 

 Carpasio sciolse ogni difficoltà dicendo: Il comando del Prefetto è questo, e noi dobbiamo eseguirlo: se non farete sacrifizi ai nostri dei, sarete sottoposti a spasimanti supplizi, ed una trista morte ne sarà il fine.

  A207000159 

 Almacchìo saltò sulle furie e la interruppe dicendo: Che rabbia! che femmina impertinente! giuro per i nostri dei che ti faccio radere il capo sull'istante e se non basta ti farò tagliare la testa.

  A207000160 

 Almacchìo non diede più altra risposta se non dicendo che fosse condotta in carcere con queste parole: colei che in cotal guisa disprezza i comandi degli invincibili nostri principi merita di essere così trattata.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000002 

 Ed è in vista di tutto ciò, che si è stimato di pubblicare eziandio nelle Letture cattoliche il presente compendio della vita di questa inclita sposa di Gesù Cristo per {4 [278]} così porgere ai nostri lettori il mezzo opportuno di trarne spirituale vantaggio.

  A208000002 

 In primo luogo dal padre Elia di s, Teresa carmelitano, il quale scrisse la vita della Beata pochi anni dopo la morte di Lei: dal padre Anselmo di s. Luigi Gonzaga del medesimo ordine; ed infine ai nostri giorni dal padre Teppa Barnabita: scrittori tutti dotti e pii.

  A208000023 

 I nostri amati sovrani avevano in quel tempo ordinato che si esponesse alla pubblica vista e venerazione dei fedeli la SS. Sindone.

  A208000069 

 E tale si conservò fino ai giorni nostri.

  A208000072 

 Oh! se questa figlia divotissima della Chiesa vivesse ancora ai tempi nostri, al vedere la presente guerra che si fa a questa buona Madre di tutti i fedeli, e ai suoi ministri, quante lagrime non verserebbe per dolore, quante preghiere non innalzerebbe a Dio, e a quante penitenze non si abbandonerebbe per ottenerle una pronta pace! {107 [381]}.

  A208000074 

 I nostri augusti sovrani in attestato di riconoscenza alla Madre di Dio portavansi ogni anno alla basilica di Soperga, e quivi con grande edificazione di tutti assistevano alle sacre funzioni, se stessi e tutta la nazione nuovamente raccomandando alla protezione dell' Augusta Regina del Cielo.

  A208000079 

 Forse molti dei nostri parenti ed amici soffriranno da lungo tempo in quelle atrocissime fiamme.

  A208000119 

 La Beata Maria degli Angeli come tutti i santi trovavasi pure in mezzo a molti pericoli, e forse maggiore dei nostri, aveva ella pure la medesima carne ribelle, i medesimi nemici da combattere e soggiogare; ma colla fuga delle occasioni, coll' uso della preghiera colla frequenza dei santi Sacramenti, colla divozione alla Santissima Vergine, ella seppe vincere tutto; anzi nelle medesime tentazioni si rese ognora più cara a Dio, rese ognor più fulgida la sua corona in Cielo.

  A208000122 

 Oh amabile Vergine, Beata Maria degli {182 [456]} Angeli, che consecrata a Dio co' santi voti di religione incominciaste una vita di perfezione, e vi esercitaste costante nella pratica delle virtù, deh concedete anche a noi, che fedeli alle promesse del s. Battesimo, ed ai doveri del nostro Stato proseguiamo costanti nel sentiero di santità, vincendo le tentazioni e le insidie de' nostri spirituali nemici, e conseguiamo finalmente la sorte di perseverar fino all' ultimo nella grazia del Signore.


don bosco-vita di s. giovanni battista.html
  A209000001 

 » Questo precursore doveva essere l'alba, l'aurora che annunziasse il sole di giustizia, perchè se questo sole fosse ad un tratto apparso in tutto il suo splendore, ci avrebbe abbagliati, e però manda innanzi a sè un' aurora che lo annunzia, e che a poco a poco dileguando le tenebre dispone gli occhi nostri a contemplare il sole.

  A209000010 

 Conforme al giuramento col quale ei giurò ad Abramo padre nostro di concedersi a noi, affinchè liberati dalle mani de' nostri nemici, serviamo a lui scevri di timore, con santità e giustizia {16 [394]} nel cospetto di lui per tutti i nostri giorni.

  A209000010 

 Conforme annunziò per bocca de' santi profeti suoi, che sono stati dal cominciamento dei secoli: la liberazione dai nostri nemici, e dalle mani di tutti coloro che ci odiano: per far misecordia co' padri nostri, e mostrarsi memore del testamento suo santo.

  A209000010 

 Per illuminare coloro che giacciono nelle tenebre e nell'ombra della morte, per guidare i nostri passi nella via della pace.

  A209000048 

 Veneriamo pertanto anche noi questo gran santo, ed imitiamone le virtù, la penitenza, ed egli ci aiuterà ad essere costanti nella fede, perseveranti ne' nostri cristiani doveri; potremo fuggire le vanità del mondo, specialmente la intemperanza e la disonestà, e così giungere alla salvezza eterna dell'anima nostra.


don bosco-vita di s. giuseppe.html
  A210000001 

 In un' epoca in cui pare spiegarsi così universale la divozione verso il glorioso padre putativo di Gesù, san Giuseppe, crediamo non tornare discaro ai nostri lettori che venga oggi alla luce un fascicolo intorno alla vita di questo santo.

  A210000006 

 Bramosi pertanto di porgere ai nostri lettori i principali tratti della vita di s. Giuseppe abbiamo cercato fra le {5 [285]} opere già pubblicate qualcheduna che servisse allo scopo.

  A210000062 

 In questo miserabile riparo, lungi dagli sguardi degli uomini, Maria dava al mondo il Messia ai nostri primi padri promesso.

  A210000066 

 Sì, o bambino dolcissimo, noi patiremo: tu nella tua carne mondissima; Maria ed io nei nostri cuori.

  A210000092 

 Non dispiaccia ai nostri divoti lettori di sentir sopra questo punto di storia il serafico dottor s. Bonaventura: « Erano in atto di partirsi: e Giuseppe andò innanzi cogli uomini, e la madre veniva da lungi colle donne (venuti queste e quelli come amici della santa famiglia ad accompagnarli un tratto).

  A210000103 

 » - Queste parole, mentre nascondono a' nostri sguardi la gloria di Gesù, rivelano in magnifico aspetto la grandezza di Giuseppe.

  A210000117 

 Stabilito una volta questo principio, non dobbiamo noi credere, che fra i beati che sono l'oggetto del nostro culto religioso, s. Giuseppe sia, dopo Maria, il più potente di tutti presso Dio, e colui che merita a più giusto {82 [362]} titolo la nostra confidenza ed i nostri omaggi? Di fatto quanti gloriosi privilegi lo distinguono dagli altri santi, e devono inspirarci per lui una profonda e tenera venerazione!.


don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html
  A211000002 

 Speriamo che esso vorrà colle sue preghiere ottenere a tutti gli ecclesiastici dei tempi nostri una porzione di quello zelo che lo animava e di quella santità ond' egli era adorno, e si degni pure di intercedere presso Dio per tutti i fedeli un vivo attaccamento a quella Chiesa fuori di cui non è salute, e per cui egli impiegò la sua vita e sostenne un glorioso martirio.

  A211000014 

 Essi erano acciecati dalla superbia siccome i miscredenti ed eretici dei giorni nostri, i quali trattano siccome stolti coloro che ubbidiscono alla Chiesa, e stimano se stessi genti di spirito e di mente elevata perchè rigettano gli insegnamenti dei ministri di G. C. Ma i Gnostici benchè pretendessero d'essere illuminati, pure non s'accordavano tra di loro, ed erano divisi in più sette.

  A211000015 

 Anche a giorni nostri l'orgoglio e l'interesse sono la causa dell'apostasia di certi infelici ecclesiastici, i quali indispettiti di non aver potuto conseguire qualche posto lucroso ed onorifico, per vendetta passano tra le file dei protestanti o miscredenti.

  A211000016 

 Dato mano alle sante scritture, egli le spiegava a suo capriccio, come fanno i protestanti de' nostri giorni, e insegnava tra altre stravaganze che vi hanno trentadue dei.

  A211000034 

 Fu sempre cosa ordinaria in tutte le persecuzioni (siccome avverasi anche ai dì nostri, e si avvererà sino alla fine dei secoli), che i vescovi fossero singolarmente presi di mira, perchè dalla costanza o pusillanimità di essi dipendeva {74 [170]} la fermezza o caduta degli altri cristiani.

  A211000041 

 E queste sono le profanazioni che commetteranno i protestanti dei giorni nostri, se mai Iddio in punizione dei nostri peccati loro permetterà di far trionfare le loro bestemmie {80 [176]} in qualche paese finora cattolico.

  A211000049 

 ) vuol provare ai Valentiniani, i quali lo negarono, che alla fine del mondo i nostri corpi hanno da risorgere; e per convincerli di questa verità, egli li invita a riflettere non essere possibile che si distruggano {87 [183]} interamente i nostri corpi, i quali durante la vita presente si nudriscono del corpo e sangue del Verbo Dio.

  A211000050 

 I Protestanti ridono a udire i cattolici parlare di miracoli operati a giorni nostri dai servi di Dio, che o già regnano in cielo, o combattono ancora sulla terra.

  A211000052 

 Ora perchè mai non crederemo noi che si operino miracoli a' tempi nostri? Non vi sono forse anche presentemente molti infedeli da convertire non solo là ove l'idolatria è ancora regnante, come nelle Indie, nella Cina e presso altre nazioni; ma anche in mezzo ai cattolici? Non vi sono forse molti eretici da illuminare e da convincere, che essi sono nell' errore? Non vi sono molti e molti cattolici, i quali sono nel punto di perdere la fede, ed hanno bisogno di essere confermati e fortificati in questa virtù, sì essenziale alla salvezza dell anima? Le promesse fatte da Gesù Cristo alla Chiesa di darle il dono dei miracoli, si debbono intendere ogni qual volta ve ne sia un bisogno, o vi abbia un vantaggio.

  A211000052 

 Ora se i miracoli erano necessarii ed utili al tempo di S. Ireneo, non sono meno utili, e sono anche necessarii (almeno ove regna l'idolatria) a' tempi nostri.


don bosco-vita di s. pancrazio martire.html
  A212000007 

 Vescovo, i Sindaci, i membri del Municipio ed altri ragguardevoli personaggi (ivi è esposta la serie dei nomi), i quali tutti toccano l'età chi di 90, chi di 80, altri di 60 anni, in presenza del nostro segretario sottoscritto e di molti altri di simile età, avvisati di esporre la pura e sincera verità; attestarono e deposero concordemente essere vero che hanno udito dai loro antenati siccome noi abbiamo udito dai nostri medesimi genitori quando vivevano, quanto segue: la prima occasione di fabbricare questa chiesa fu data da un sacerdote, il quale venendo dalle parti d'Oriente portava seco alcune reliquie.


don bosco-vita di s. paolo apostolo.html
  A214000026 

 Seleucia aveva un porto sul Mediterraneo; di là i nostri operai evangelici si imbarcarono per andare all'isola di Cipro patria di S. Barnaba.

  A214000030 

 «Quel Dio che ha scelto i nostri padri quando erano nell'Egitto e con una lunga serie di prodigi ha fatto di essi una nazione privilegiata, ha in particolar maniera onorata la stirpe di Davidde promettendo che da questa farebbe nascere il Salvatore del mondo.

  A214000036 

 Queste città e i paesi vicini furono il campo ove i nostri zelanti operai si diedero a seminare la parola del Signore.

  A214000203 

 Egli forse è stato per qualche tempo separato da le affinchè tu lo riacquisti per sempre, e non lo riacquisti come semplice schiavo, ma come quello che di schiavo è divenuto uno dei prediletti nostri fratelli.


don bosco-vita di s. policarpo.html
  A215000028 

 I fedeli di Smirne, come dicemmo sul principio, scrissero una lettera a quei di Filadelfia, e ai cristiani di tutto il mondo, nella quale descrivono minutamente la santa morte del loro pastore: la quale lettera è così bella e cosi edificante, che noi crediamo di far cosa gradita ai nostri lettori col riprodurla quasi per intero.

  A215000038 

 Or mentre Policarpo vi entrava, una voce udissi dal cielo: Policarpo, sta forte, combatti da valoroso: e nessuno poteva vedere quello, da cui veniva quella voce; ma la voce stessa fu udita da molti de' nostri che erano presenti.

  A215000040 

 La qualcosa avendo quegli proclamato, {37 [133]} tutta la turba de' gentili e giùdei, che abitavano a Smirne; con impeto di animo sfrenato presero a gridare con quanta voce avevano in gola: questi è il maestro di empietà, questi e il padre dei cristiani, questi è lo sterminatore de' nostri dei, il quale allontanò molti dai sacrificii e dalla venerazione degli dei.

  A215000042 

 A' nostri tempi egli fu vescovo della Chiesa cattolica a Smirne, e anche dottore apostolico e profetico.

  A215000052 

 La qual cosa dimostra quanto giustamente la Chiesa anche a dì nostri continui ad inculcare lo stesso rispetto; e quanto siano da lodare quei cristiani i quali fanno stima delle sacre reliquie.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000001 

 Giova perciò sperare che tornerà cosa gradita ai nostri lettori il vedere qui {III [391]}.

  A216000056 

 Tertulliano, che viveva nel {41 [429]} secondo secolo, dice precisamente «a «tutte le nostre azioni, allorchè entriamo «od usciamo di casa; allorchè prendiamo i nostri abiti, andiamo ai bagni o «a tavola, o al letto; allorchè prendiamo «una sedia o un lume, noi facciamo il «segno di croce sopra la nostra fronte.

  A216000118 

 Nissun papa, nissun concilio, nissun Santo Padre ha mai insegnato che si debbano adorare le Reliquie, ma solo che i fedeli possono loro prestare una venerazione speciale, e che questo è un mezzo efficace per ravvivare in noi la fede, eccitarci a seguire i loro esempi, ma che è in pari tempo un mezzo efficacissimo per ottenerci da Dio celesti favori, siccome ci assicura la Bibbia, e la Storia Ecclesiastica dai primi tempi fino ai nostri giorni.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000002 

 Egli è con questo pensiero, o cattolico lettore, che ho divisato d'intraprendere il racconto delle azioni dei Sommi Pontefici che da G. C. governarono la Chiesa fino ai nostri giorni.

  A217000106 

 «Figli d'Israele, loro disse, a che tanto maravigliarvi di questo fatto; a che tenere così fissi gli sguardi sopra di noi, quasi che per nostra virtù avessimo fatto camminare quell'uomo? Il Dio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, il Dio de' Padri nostri ha glorificato il suo figliuolo Gesù, quel Gesù che voi avete tradito e negato in faccia a Pilato, quando egli pur giudicava di lasciarlo impunito.

  A217000107 

 Voi siete i figliuoli dei Profeti, delle promesse, e dell'alleanza, che Dio già fece coi Padri nostri dicendo ad Abramo, che è stipite della discendenza dei giusti: In te e nella tua stirpe saranno benedette tutte le generazioni del mondo.

  A217000116 

 Se i cristiani dei giorni nostri avessero il coraggio de' fedeli de' primi tempi, e superando ogni rispetto umano professassero intrepidi la loro fede, certamente non si vedrebbe tanto disprezzo di nostra santa religione; e forse tanti che cercano di mettere in burla e la religione ed i sacri ministri sarebbero dalla giustizia e {80 [372]} dalla innocenza costretti a venerare la stessa religione insieme co' suoi ministri.

  A217000176 

 Colà si radunarono gli Apostoli e stabilirono che tutti quelli i quali avessero abbracciata la fede del Vangelo fossero chiamati cristiani, vale a dire seguace di Gesù Cristo; il qual nome si conservò fino ai nostri giorni.

  A217000190 

 A che pertanto vogliamo tentar Iddio quasi provocandolo a darci una prova più sicura della sua volontà? Perchè imporre a questi nostri fratelli.

  A217000190 

 Gentili un giogo, che con fatica noi ed i nostri padri abbiamo potuto portare? Pertanto noi crediamo che per la sola grazia del N. Signor Gesù Cristo tanto gli Ebrei quanto i Gentili debbano essere salvi.

  A217000251 

 Altronde non è una follia il fidarsi più di un ebreo che non parla, che dei primi cristiani i quali proclamano tutti ad una voce s. Pietro morto in Roma dopo di avervi dimorato molti anni? E non gli si dovrebbe negar fede quando anche avesse scritto il contrario? Neppure vogliamo omettere la difficoltà che talun va facendo, sul disaccordo degli scrittori nel fissare l'anno della venuta di s. Pietro a Roma; perciocchè ai nostri tempi gli eruditi vanno comunemente d'accordo nella cronologia da noi seguita.


don bosco-vita di san pietro [3a edizione].html
  A218000015 

 Nè tal cosa ci deve recar maraviglia, perciocchè negli stessi oggetti materiali, che cadono sotto i nostri occhi, come le erbe, le piante, l'acqua, il fuoco, la struttura del corpo umano, scorgiamo molte cose di cui conosciamo l'esistenza, ma non ne comprendiamo le qualità se non imperfettissimamente.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000001 

 Questo Breve essendo quasi interamente diretto a far conoscere le funeste conseguenze de' libri e de' giornali perversi; stimiamo far cosa grata ed utile ai nostri lettori col riprodurlo, affinchè ognuno possa scorgere il veleno, da cui deve guardarsi, tanto più che il Santo Padre suggerisce il rimedio da opporre al male, cioè la diffusione di buoni libri e tra essi raccomanda in modo particolare le LETTURE CATTOLICHE..

  A220000032 

 Dal giubilo pel vostro arrivo costà i nostri fratelli impararono a conoscere quanta e quale sarà la letizia per l'arrivo di Cristo.

  A220000033 

 {24 [170]} Anche qui nei nostri sacrifizi e nelle nostre preghiere non cesseremo di rendere grazie a Dio padre ed a Cristo suo figliuolo Signor nostro, e di pregare domandando che Egli, il quale è perfetto e perfeziona altrui, custodisca e perfezioni in voi la gloriosa corona della vostra confessione.

  A220000053 

 A noi sembra pertanto che il capo dei cristiani sia la principale cagione dello sdegno de' nostri Dei, perciò egli pel primo meriti di essere severamente punito.» ( Gauferio, cap.

  A220000053 

 Essi, comandando di adorare un Dio solo, mettono in dispregio i nostri Dei.

  A220000053 

 «Il nostro gran Giove, dicevano, ha dato il sommo Pontificato ai nostri Re, ai nostri Imperatori, a voi e non ai cristiani.

  A220000060 

 Noi, dice questo santo Padre, dobbiamo serbar viva la memoria dei santi martiri Cornelio e Lucio nostri antecessori; che se noi dobbiamo conservarne grata ricordanza, molto più tu, o fratello carissimo, devi tenerli {37 [183]} in onore e venerazione col tuo contegno e colla tua autorità: perciocchè tu fosti fatto Vicario di Gesù Cristo e successore di quelli nel governo della Chiesa.

  A220000068 

 Cosi noi sapremo a chi mandare le nostre lettere di comunione, a chi indirizzare i nostri fratelli.».

  A220000068 

 S. Cipriano poi scrisse una lettera particolare al papa, in cui fra le altre cose dice: «è necessario che tu scriva ai nostri confratelli delle Gallie acciocchè Marciano non continui ad insultare il nostro collegio.

  A220000074 

 Nella lettera che a tal proposito scrisse alla Chiesa di Africa, disse queste memorabili parole: nihil innovetur nisi quod traditum est; nulla si rinnovi se non quello che è secondo la tradizione; cioè si ritenga quello che fu usato dai primi tempi della Chiesa, praticato dagli Apostoli e tramandato dall'uno all'altro fino ai nostri giorni; quello che è contrario a questa tradizione è una novità da fuggirsi.

  A220000074 

 È vero che ai nostri giorni la Chiesa cattolica suole ribattezzare sotto condizione quelli che dal protestantismo o da altra setta vengono ai cattolicismo; ma ciò si fa non per timore che gli eretici non possano amministrare validamente questo sacramento, ma pel timore che non ne abbiano usato la materia e la forma prescritta.

  A220000160 

 Intanto Sinfronio fu menato all'esame davanti Olimpio tribuno, che cominciò ad interrogarlo così: Ascoltami, o Sinfronio, e fa quanto ti comandano i nostri principi; imperciocchè se non li ascolti chi sa a quante sciagure andrai soggetto, e forse la morte ne sarà la fine.

  A220000160 

 Portaci qua tutte le sostanze di Nemesio, fa un sacrifizio ai nostri Dei.

  A220000175 

 Quando Valeriano e Gallieno ebbero notizia del gran numero dei gentili che ogni giorno venivano alla fede, e che i medesimi custodi delle carceri e i tribuni, mandati in cerca di cristiani, eransi fatti cristiani eglino stessi, arsero di sdegno e dissero: la superstizione dei cristiani minaccia distruggere il culto dei nostri Dei, a noi tocca di porvi rimedio.

  A220000179 

 Ti ricordi certamente che tu stesso hai fatto spargere tante volle il sangue cristiano pel solo motivo che non volevano adorare i nostri Dei.

  A220000208 

 L'imperatore lo adocchiò ben bene in tutta la persona, di poi cominciò ad interrogarlo così: Tu adunque sei quello Stefano che lavori a tutt'uomo per mettere sossopra i nostri stati, e con fallaci insinuazioni cerchi di allontanare il popolo dal culto degli Dei?.

  A220000220 

 Condottele {106 [252]} a viva forza dinanzi al Prefetto di Roma, gli disse: Ti conduco qua codeste giovani che sono due sacrileghe; esse violano le nostre leggi, negano gli Dei, abbandonano i templi, ed operano contro al benessere de' nostri principi.

  A220000231 

 I loro corpi furono lasciati insepolti, ma Iddio permise che le loro anime risplendenti di gloria comparissero ad una matrona romana di nome Plautina cui dissero: Plautilla, cessa di adorare gli idoli infami e credi in G. C: va nel tuo podere e troverai i nostri corpi.


don bosco-vita infelice di un novello apostata.html
  A221000009 

 Appunto da questo voi dovreste dedurre, che la religione che noi cattolici {26 [206]} professiamo, è la sola vera; perchè tendendo continuamente la natura nostra corrotta alle cose illecite e dannose all'anima nostra, e pregiudicevoli all'eterna salvezza, la religione col raffrenare i nostri appetiti scorretti, ci mette in grado di mantenerci saldi e forti nella virtù, e così di piacere a Dio, che ci dà la forza di farlo.

  A221000058 

 Frattanto nel congedarmi da voi vi rendo i ben dovuti miei ringraziamenti per le salutari lezioni, ed istruzioni, che mi favoriste in questi nostri confidenziali trattenimenti, pregandovi di raccomandarmi al Signore, da cui vi desidero ogni felicità.

  A221000064 

 Tutti questi pericoli non arrestarono i nostri viaggiatori; posero la loro sorte nelle mani di Dio: invocarono quella a {46 [226]} cui la Chiesa dà il nome di Stella del mare; la loro speranza non fu delusa, e il dì 28 di giugno arrivarono in Francia e andarono in Avignone.





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