don bosco-ai contadini.html |
A001000005 |
Ringraziamo pertanto, e ne proviamo un vero bisogno di pubblicamente testimoniare la nostra riconoscenza ai Rev.mi Prelati, i quali si degnarono accordarci la loro protezione; ai degni ecclesiastici nostri confratelli, i quali con noi cooperarono; ed alle anime nobili e generose che sostennero quest'opera colla loro associazione. |
A001000006 |
Che se giungeremo coi nostri sforzi solo ad arrostare l'immoralità, la corruzione dello spirito e del cuore, che con tanto impegno, con tanti mezzi si tenta vie maggiormente disseminare nella nostra povera patria, specialmente nei villaggi tra le persone rozze ed ignoranti, noi saremo stati gli stromenti con cui Iddio avrà operato un gran bene, del quale darà il merito a noi ed a tutti quelli che con noi si adoperano alla difesa della Fede Cattolica, e alla diffusione dei principii di cristiana virtù. |
don bosco-angelina.html |
A002000013 |
Dopo la sepoltura Pietro in faccia a tutti quei di casa disse commosso: Abbiamo toccata una vera disgrazia nella perdita della nostra Manetta, (è questo il nome della virtuosa fantesca); ora preghiamo Iddio che {9 [179]} ce ne faccia trovare un'altra, che sia per noi un novello angelo tutelare pei nostri cari fanciulli. |
A002000072 |
Fatevi coraggio, disse ad Angelina, mi sembra che siate capace di lavorare, ed il vostro contegno mi persuade che {20 [190]} non siate donna di mal fare, perciò vi terremo in casa nostra; e se l'aspettazione non andrà fallita, chi sa che voi non possiate compiere l'educazione dei nostri ragazzi, che la nostra Manetta ha dovuto interrompere per volare al cielo?. |
A002000086 |
- Mi è più volte venuto in pensiero, disse scherzando Cecchina, che questa giovane sia la nostra Marietta risuscitata con più senno e con maggiore virtù e scienza di quello che aveva prima di morire. |
A002000088 |
Fu allora che la nostra Orfanella fece manifeste altre sue morali qualità. |
A002000090 |
- Ma senza sacramenti voi non potete salvarvi, perchè questi sono appunto istituiti dal Signore per salvare la nostra anima. |
A002000100 |
Fino allora la nostra orfanella era giudicata una buona cristiana, una contadina di buona volontà che affezionata a'suoi padroni nulla risparmiava per fare del bene a chi poteva. |
A002000133 |
Allora che il sacerdote le dava il crocifisso a baciare, diceva: Ecco il nostro amico, il nostro modello, mettiamo in lui la nostra fiducia. |
A002000134 |
Come, dissi tra me piangendo, Gesù {51 [221]} Cristo è nostro modello; egli moriva povero, nudo sopra un duro legno, abbeverato con fiele e mirra! Che terribile confronto! In nostra casa l'argento, l'oro, il lusso, le bibite più ricercate, e non già inzuppate in una spugna, ma versate in vasi di cristallo o d'altra sostanza preziosa. |
A002000136 |
Dopo la morte dell'amata genitrice le cose di nostra famiglia subirono notabilissime mutazioni. |
A002000136 |
Ma io provava la più viva ripugnanza a quello stato, anzi ogni giorno più mi cresceva il desiderio di andarmi a nascondere in un monastero di cappuccine, concui la nostra famiglia teneva relazioni. |
A002000141 |
Ciò non poteva fare in monastero, dove non sarei stata accolta senza che prima manifestassi la mia condizione; nè i monasteri di nostra conoscenza mi avrebbero ammessa per le gravi molestie, cui sarebbero stati esposti. |
A002000151 |
E la nostra Orfanella si andava avvicinando eziandio al tempo in cui doveva ricevere la ricompensa di tante virtù. |
A002000152 |
Finalmente la nostra Orfanella doveva ella pure abbandonare l'esiglio del mondo per volare a quella patria celeste che era stato l'oggetto costante del suo cuore e di ogni suo pensiero. |
A002000158 |
Qui, dissemi fra le altre cose infine il paroco, sta sepolta la salma della nostra Orfanella. |
don bosco-angelina [v.13].html |
A003000014 |
La buona Marietta dopo avere insegnato alla docile sua figliuola il modo di passare {57 [11]} la giornata con Maria, la volle ancora ammaestrare intorno ad alcune cose di nostra santa religione, le quali sono della massima importanza. |
A003000016 |
Ora se Dio avesse detto di perdonarci i nostri peccati solamente col battesimo, e non più quelli che per disgrazia si sarebbero commessi dopo aver ricevuto questo sacramento, oh quanti cristiani certo se ne andrebbero alla perdizione! Ma Iddio, conoscendo la nostra grande miseria, stabilì un altro sacramento con cui ci sono rimessi i peccati commessi dopo il battesimo. |
A003000027 |
Non basta; fare la comunione vuol dire accostarsi alla mensa degli angioli per ricevere il corpo, il sangue, l'anima e la divinità di nostro Signor Gesù Cristo, che viene dato in cibo all'anima nostra sotto alla specie del pane e del vino consacrato. |
A003000035 |
Tu sai, o Lina, che il nostro divin Salvatore è disceso dal cielo per salvarci, e che nel tempo della sua vita predicò la sua dottrina, cioè le verità della nostra santa religione. |
A003000048 |
Rallegrati pure in cuor tuo, e sii riconoscente a Dio, perchè ti ha creati in questa sua Chiesa, in cui sono tanti mezzi di salvezza; ma intanto ricordati di preger sempre per tanti altri che non hanno la fortuna di essere in grembo alla Chiesa cattolica, i quali perciò sono fuori della strada che conduce al cielo; prega {72 [26]} per loro, affinchè il Signore si degni di aprire ad essi gli occhi, e si convertano, ed abbraccino anche la nostra santa religione. |
A003000077 |
Maria in quel punto viene a combattere i nemici dell'anima nostra, che faranno tutti i loro sforzi per guadagnarsi l'anima nostra in quegli estremi della vita. |
A003000080 |
E poi? fa bisogno di dire tante cose? Basta considerare Maria come nostra madre, e poi abbiamo una qualche idea delle grazie che ella sarà per ottenerci in punto di morte. |
A003000081 |
E ciò appunto dimandiamo ogni giorno quando diciamo: Santa Maria, pregate per noi nell'ora della nostra morte. |
A003000081 |
Ma più d'ogni altra sono tenere e consolanti le parole che dicono i sacri ministri e gli altri che recilano l'uffìzio della beata Vergine, quando chiamano: Maria, madre della grazia e della clemenza, tu difendici dalle insidie del nemico infernale, e nell'ora della morte accogli {91 [39]} l'anima nostra. |
A003000082 |
Quanto è mai buona la madre nostra Maria santissima! Se ella ci assiste al ponto di morte con tanta sollecitudine ed amore, saremo certi di riportare vittoria contro al demonio. |
don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html |
A004000003 |
Questa nostra pietosa Madre è apparsa in forma e figura di gran Signora a due pastorelli, cioè ad un {5 [405]} fanciullo di 11 anni, e ad una villanella di 15 anni, là sopra una montagna della catena delle Alpi situata nella parochia di La Salette in Francia. |
A004000062 |
«Preghiamo pei nostri poveri soldati, preghiamo per tante madri desolate {29 [429]} per la perdita dei loro figliuoli, consacriamo noi stessi alla nostra buona Madre celeste: preghiamo per questi ciechi, che non vedono che è la mano di Dio, che ora percuote la Francia. |
A004000093 |
La istantanea guarigione ottenuta per l'intercessione di Maria SS. d'Oropa dalla giovane Vittoria Maria Meinardi di Carignano ha meritamente commossi i fedeli di questa nostra Diocesi, e tutti i devoti di quel Santuario, che sappiamo vivamente desiderosi di conoscere da quali circostanze fosse accompagnato quel mirabile fatto. |
A004000099 |
Il mattino del mercoledì, 28 luglio, quasi tutta la Comunità accostossi alla s. Comunione, e vi fu portata anche {42 [442]} la Vittoria, e quindi dopo la refezione recaronsi alla visita delle Cappelle in gruppi distinti: nell'ultimo, insieme colla madre superiora suor Luigia Chiattone, eravi la nostra giovane con alcune caritatevoli compagne che se la trasmettevano a vicenda. |
A004000102 |
Noi pure, che del fatto avevamo tosto ricevuto annunzio dal Canonico Rettore, e con grande consolazione il mattino seguente potemmo vedere quella buona giovane nel nostro palazzo, dove i superiori e le suore dell'Istituto con altre signore di Carignano ce la condussero e dove fece alla presenza nostra alcuni passi senza appoggio di sorta. |
A004000141 |
- Aveva la faccia tutta coperta di panni neri, con un cappello di paglia; la detta zia e la nostra compaesana, maestra Maria Artero, m'introdussero in sacrestia. |
A004000169 |
Ma in consimili eventi non essendo prudente consiglio di prestar piena fede alle prime voci diffuse dalla fama, che spesso illude e travede, abbiamo differito sino a che il Pastore di quella diocesi avesse, dietro nostra preghiera, fatto procedere ad una regolare inchiesta, la quale in questi giorni ci venne da Lui stesso per mezzo del P. Provinciale di Calabria trasmessa, e della quale ci affrettiamo a comunicarvi il risultato. |
A004000175 |
Comunque ella sia M. R. P. a questo avvenimento, che possiam chiamare domestico, scuotendo la nostra tiepidezza accendiamoci di santo zelo, animiamoci a calcare da buoni figli le vestigia del s. Patriarca, e coll'assidua preghiera imploriamo la divina misericordia affinchè, placato lo sdegno, conceda alla santa Chiesa ed alla società giorni di tranquillità e di pace. |
don bosco-arpa cattolica o raccolta di laudi sacre sulla passione.html |
A008000001 |
S. S. Papa Pio IX, cui nulla sfuggi di quanto potè tornare a maggior gloria di Dio o a decoro della nostra santa cattolica religione, volendo ognor più promuovere fra fedeli cristiani il canto delle Laudi Sacre in onore di Dio, della B. Vergine e dei santi, con decreto 7 Aprile 1858 concedeva i seguenti favori spirituali. |
don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html |
A009000011 |
Alla metà del secolo XVI la nostra Penisola godette alquanto di pace, quando una nuova insurrezione dalla parte di Oriente venne a mettere lo scompiglio fra i Cristiani. |
A009000024 |
Dopo essersi comunicato, ed aver ricevuto la santa benedizione per sè e per tutto il suo esercito, quel principe si levò e disse ad alta voce: Soldati, per la gloria della Polonia, per la liberazione di Vienna, per la salute di tutta la Cristianità, sotto alla protezione di Maria noi possiamo con sicurezza marciare contro ai nemici e nostra sarà la vittoria. |
A009000052 |
Gioverà poi moltissimo ad accrescere la nostra fiducia la vista di cotesta Ancona, imperocchè noi siamo d'avviso che non avvenne senza un divino consiglio, che si celebrasse con nuovi onori la celeste Patrona col titolo di Aiuto dei Cristiani. |
A009000052 |
Intanto per attestare tutta la nostra gratitudine e benevolenza impartiamo di tutto cuore {30 [368]} a te ed ai pii sacerdoti che lavorano teco, ed ai giovani affidati alla tua cura l'apostolica benedizione, siccome pegno della grande nostra affezione. |
A009000073 |
Questo nostro decreto col sopradetto ricorso e cogli statuti vogliamo siano riportati nei registri della nostra Curia ed un autentico esemplare ne sia rilasciato all'Oratore. |
A009000078 |
Quo vero, propositis uberioribus ad coelestem beatitatem potiundam praesidiis, {40 [378]} maiori studio fideles sodalitati isti nomen dent, atque in praescripta pietatis opera incumbant, enixas Nobis preces adhibuit humiliter, ut Ecclesiae thesauros, quorum dispensationem Nobis commisti Altissimus, idcirco reserare de benignitate Nostra dignaremur. |
A009000088 |
Affinchè poi, proponendo loro maggiori aiuti per arrivare alla celeste {41 [379]} beatitudine, con maggiore impegno diano i fedeli il nome a questa Associazione e attendano a compiere le prescritte opere di pietà, ci porse umile preghiera che volessimo a questo fine per nostra benignità schiudere i tesori della chiesa, la dispensazione dei quali a noi commise l'altissimo Iddio. |
A009000169 |
Questo sangue si fe' nostra bevanda. |
A009000260 |
Per comprendere ciò che voglia dire Indulgenza è bene che riteniamo come il peccato produca due amarissimi effetti nell'anima nostra: la colpa che ci priva della grazia e dell'amicizia di Dio, e la pena che ne consegue, e che impedisce l'ingresso al Paradiso. |
don bosco-associazione di opere buone.html |
A010000004 |
I poveri Salesiani non possono accorrere a tante necessità e perciò mentre fanno quanto possono dal canto loro si rivolgono a quanti amano la nostra santa cattolica religione e la salvezza delle anime, e li invitano, anzi li scongiurano per amor di N. S. G. C. a voler dar mano e seco loro cooperare:nelle opere speciali di carità, che formano lo scopo di, questa Congregazione. |
don bosco-avvisi ai cattolici.html |
A011000007 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa, cominciando dal regnante Pio IX, rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a S. Pietro, stabilito Principe degli Apostoli, e Capo della Chiesa stabilita da Gesù Cristo medesimo. |
A011000012 |
I nemici della nostra Religione si sforzano di addurre alcuni fatti, come sarebbe: la guerra contro gli Albigesi, la giornata di S. Bartolommeo; e con questi fatti vorrebbero provare che la Chiesa Cattolica ha talvolta mosso persecuzioni. |
A011000015 |
1 ° Fuggire per quanto è possibile la compagnia di coloro che parlano di cose immodeste, o cercano di deridere la nostra Santa Religione;. |
don bosco-biografia del giovane mazzarello giuseppe.html |
A012000007 |
Alla sera tornando noi studenti dalle scuole di D. Picco, e di Bonzanino, e gli artigiani dalle officine, ci portavamo in cucina colla nostra scodella in mano aspettando che D. Bosco, col suo grembiale e col mestolo in mano ci versasse la minestra. |
A012000007 |
Nelle feste principali cantavamo le messe ed i vespri nella nostra cappella,e molte volte anche nelle chiese di Torino. |
don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html |
A013000001 |
Fra i luoghi che furono oggetto di beneficenza del sac. Caffasso Giuseppe fu questa nostra casa detta Oratorio di S. Francesco di Sales. |
A013000001 |
La perdita di questo insigne benefattore fu con gran dolore sentita tra noi, e sebbene fossero già state fatte speciali preghiere con varii uffizi di cristiana pietà in suffragio dell'anima di lui; era tuttavia nel desiderio di tutti il tributargli un atto di pubblica riconoscenza con un funerale sontuoso per quanto comporta la povera nostra condizione. |
A013000016 |
Io ne fui come rapito dal suo sembiante, e sebbene io toccassi soltanto l'età di dodici anni, tuttavia mosso dal desiderio di parlargli, mi avvicinai e gl'indirizzai queste parole: signor abate, desiderate di vedere qualche spettacolo della nostra festa? io vi condurrò di buon grado ove desiderate. |
A013000042 |
E qui che lunga serie di fatti edificanti, di virtù luminose si presentano alla nostra considerazione! Quante mortificazioni, penitenze, {25 [375]} astinenze, preghiere, digiuni, si compierono tra le mura di quella sua abitazione. |
A013000099 |
Un solo, o Signori, un solo che in questo momento potrebbe formare la nostra delizia trovandosi tra noi, quello solo non è più. |
A013000121 |
Che cosa poi dirò de' sacri ministri e de' paroci che per mancanza di mezzi dovevano interrompere opere utili per la gloria di Dio e pel bene delle anime, a cui D. Caffasso venne in soccorso? Tutte queste opere si compierono e tuttora esistono a gloria di nostra santa religione che infonde e inspira così nobili e sublimi sentimenti nel cuore di chi a fondo la conosce e fedelmente la pratica. |
A013000160 |
Desiderava e tutti i giorni lo dimandava al Signore di poter ricevere i conforti di nostra santa religione, e ne è abbondantemente esaudito. |
A013000166 |
E poichè non possiamo più avervi per nostra guida sopra la terra, pregate almeno che ci possiamo mantenere fermi nella fede, oggidì così terribilmente combattuta; pregate che possiamo praticare i santi vostri consigli, seguire i vostri esempi, staccare il nostro cuore dalla terra, vivere nella carità. |
A013000167 |
Ma fate, oh sì questa grazia ve la dimandiamo di cuore! fate che dopo una vita di buon cristiano, possiamo, prima di morire, {109 [459]} ricevere degnamente i conforti di nostra santa cattolica religione, possiamo in quegli ultimi istanti essere aiutati da Maria, protetti da Maria, difesi da Maria, scompagnati e guidati da Maria al bel Paradiso per godere e benedire con voi Iddio in eterno. |
A013000194 |
O dolcissimi miei cuori di Gesù e di Maria, apritemi in quest'oggi i tesoti delle {136 [486]} vostre misericordie, io comincio dal chiedervi una grazia, che caldamente io desidero, ed è, che io non me ne parta da questo mondo senza prima esser munito dei Ss. Sacramenti, fornito di quella ultima papale benedizione, che forma una delle mie più grandi speranze, ed insieme confortato con tutti quegli aiuti, che la religione nostra sacrosanta tiene preparati in quel punto estremo. |
A013000204 |
E perchè io possa più copiosamente parteciparne, intendo d'acquistare tutte le indulgenze, che la benignità di {142 [492]} Chiesa Santa nostra madre accorda in vita ed in morte a' suoi fedeli. |
don bosco-biografie. confratelli chiamati da dio alla vita eterna nell-anno 1880.html |
A014000005 |
Della nostra Congregazione era amantissimo, come anche de' suoi superiori. |
A014000039 |
L'implacabile nemico della nostra salute si accinse a tentarlo dalla parte del cuore, e facendogli vedere quanto i parenti suoi potessero aver bisogno di lui, e quanto ei potesse loro arrecar sollievo, ed importante vantaggio col ritornare fra di essi, gli veniva astutamente suggerendo che questo dovere figliale d'assistere ai bisogni dei parenti dovesse prendere il passo a quello del novizio in Religione, e lo stato Sacerdotale cui non voleva disdire, potersi conciliare col rimanersi nella casa paterna. |
A014000061 |
Ma questo non gli bastava, che più in là ci spingeva i suoi desiderii, e bramando di più efficacemente cooperare al precipuo scopo di tale stato, cioè alla salute delle anime, chiese il favore d'arruolarsi eziandio alla nostra cara Congregazione, incominciando il suo noviziato. |
A014000065 |
Anzi per rinforzargliela si credette vantaggioso di fargli provare un clima più mite, perciò venne destinato alla casa nostra d'Alassio. |
A014000072 |
Quando nessuno se lo aspettava, anzi quando appunto il nostro chierico faceva calcoli sul giorno di far ritorno nella nostra casa non sembrandogli vero di dovere si a lungo star lontano dai suoi superiori e compagni, nella notte fra l'otto ed il nove Settembre, essendosi ripetuto l'attacco che lo aveva improvvisamente assalito a S. Pier d'Arena con atroci spasimi alle viscere, accompagnato da violenti vomiti, quasi repentinamente {28 [32]} spirava la bella anima sua fra le braccia dei suoi genitori. |
don bosco-biografie 1881.html |
A015000010 |
Ebbene il nostro bravo coadiutore seppe in sè riunire e l'amor di Maria pel buon Gesù e ia operosità di Marta nei lavori manuali a servizio di Gesù, nella persona de' suoi figli nella Congregazione nostra. |
A015000027 |
Sì, la Congregazione nostra nella morte del confratello Albano ha perduto un modello per le Case Salesiane. |
A015000029 |
Egli desiderava particolarmente di essere aggregato nella nostra Congregazione, e per rendersene meritevole volle applicarsi specialmente a quegli studii che lo potessero rendere {12 [398]} più utile alla stessa. |
A015000060 |
E l'uno e l'altro hanno trovato nella nostra Congregazione quel sicuro porto di salute, che separandoci dal mare burrascoso del mondo, assicura alle ultime ore della presente vita una morte preziosa, foriera dei celesti beni promessi a coloro che si sono occupati della salute del prossimo. |
A015000061 |
Sul finire del medesimo anno, fatti i voti perpetui della nostra Congregazione, si univa alla seconda spedizione dei nostri missionarii diretti alla Republica Argentina, per servirli in qualità d'inserviente coadiutore. |
A015000064 |
Chi scrive queste consolanti notizie aggiunse: Gli lessi pure la preghiera a S. Giuseppe per impetrare una buona morte, ed altre orazioni alla cara nostra madre Maria ed all'amantissimo Cuore di Gesù. |
A015000064 |
Ma ciò che più lo consolava in questi ultimi momenti era il pensiero che, come membro della nostra Congregazione, sarebbe partecipe di quante opere buone, e di quanti sacrificii vedeva sostenersi dai Missionari Salesiani in quelle regioni. |
don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html |
A016000003 |
Anche impariamo a rassegnarci facilmente quando vediamo qualcuno dei nostri confratelli chiamato da Dio all'eternità, specialmente quando fosse, come molte volte avviene, dei migliori: pensiamo che il Signore ce li toglie dalla vita corporea per darceli quali esemplari in terra perchè conoscendo meglio le loro virtù, che essi vivendo, per umiltà tenevano celate, ci servano a guida del nostro operare; e per darceli ancora protettori in cielo nei difficili tempi e nelle difficili prove per cui passa la nostra Congregazione. |
A016000005 |
Noi non esitiamo ad asserire che il chierico Giovanni Arata, decesso in Lanzo il giorno 3 Febbraio 1878, fu uno di questi modelli mandati da Dio nei nostri collegi e nella nostra Congregazione perchè, santificando sè, servisse di buon esempio agli altri. |
A016000015 |
Ed ecco il motivo per cui la nobile Signora Ghiglini, insigne benefattrice dell'Ospizio di San Pier d'Arena e nostra Cooperatrice, lo raccomandò a quel collegio con tali e tanti elogi, che vi fu accettato gratuitamente. |
A016000030 |
Per lo più all'uscire di refettorio, di scuola e di studio vedendosi attorniato da molti compagni sorrideva loro ed in bel modo li invitava dicendo: Andiamo a dire qualche cosa al nostro Gesù che nel SS. Sacramento ci sta aspettando, poi usciremo di nuovo a fare la nostra ricreazione: ed avutili a sè in bel modo s'incamminava in chiesa. |
A016000039 |
- Così mi piace, amico con tutti ed anche con me; oh! a proposito, hai già visitata la nostra chiesa di Maria Ausiliatrice? - Non ancora - Allora bisogna andarla a vedere subito; è tanto bella! vuoi venire? E mi vi condusse. |
A016000043 |
Ci pare pregio dell'opera riportarne qui la parte più importante a comune nostra edificazione e ammaestramento. |
A016000078 |
Arata a porre tutta la nostra fiducia nel possente patrocinio di Maria V. e a volerci a tutti i costi emendare dai nostri difetti. |
A016000078 |
Stiamo {46 [54]} persuasi che se grande come il suo sarà il nostro impegno per progredire nelle virtù, tranquilla come la sua sarà la nostra morte; e, quel che è più, noi potremo un giorno, come giova sperare per tutti, in compagnia sua godere gli eterni ineffabili gaudii del Paradiso. |
A016000079 |
Se v'ha cosa che debba consolare i confratelli della Pia nostra Società Salesiana si è il ricordare come finora tutti quelli che tra di loro furono chiamati all'eternità, morirono della morte dei giusti, lasciando ai superstiti morale certezza di loro salute eterna. |
A016000080 |
Questa fiducia ci vien oggi ravvivata dalla santa morte del Sac. D. Giuseppe Stra, che quantunque non abbia potuto viver lungamente con noi, tuttavia per quegli anni che consacrò al Signore nella nostra Congregazione meritò di finire la sua vita, come dice S. Paolo, sopraffatto di gaudio in mezzo alle sue tribolazioni, rasseganto {47 [55]} in mezzo ai più acerbi dolori e con quella pace che imbalsama la morte di colui che è destinato al Paradiso. |
A016000085 |
Infine, confortato di quanto poteva concedergli nostra Santa Religione, circondato dai Confratelli della casa, il dì 8 Giugno 1883 rese {51 [59]} la sua bell'anima a Dio lasciandoci tutti addolorati. |
A016000087 |
Che importa se la nostra vita vien troncata anzi tempo? Purchè i giorni nostri possano chiamarsi, con l'espressione scritturale, dies pleni, giorni pieni di opere buone; e poi stiamo tranquilli che anche morendo giovani avremo un premio in paradiso quale solo si dà ai provetti. |
A016000087 |
La pieghevolezza della mente nostra ai voleri dei Superiori e il lavoro assiduo in mezzo ai giovani, virtù che rifulsero cotanto nel nostro D. Giuseppe, siano anche le virtù nostre e saremo contenti in fin di vita. |
A016000114 |
Ricevette gli ordini sacri colle più sante disposizioni, ed alli 24 di Dicembre dell'anno 1882 celebrava nella nostra Chiesa di Maria SS. {61 [69]} Ausiliatrice la prima sua Messa con ineffabile divozione e consolazione. |
A016000128 |
Confidati pertanto nella divina bontà, dobbiamo attendere ad operare la nostra salute, a santificarci, lasciando da parte ogni cura, ogni pensamento che ce ne possa distogliere. |
A016000128 |
Il portare con Gesù la Croce del dispregio, dell'umiltà, dell'ubbidienza, della rassegnazione, dell'abnegazione di noi medesimi e da tutto ciò che sente di carnale e di mondano, quanto non costa alla nostra natura corrotta ed attaccata alle cose caduche di quaggiù! Non è da porsi in dubbio: difficile è il cammino che conduce al Paradiso; ma forse che per questo dovremo disperarne? L'Apostolo ci fa avvertiti che se nulla possiamo per noi medesimi, tutto potremo coll'aiuto e colla grazia di Dio: omnia possum in eo qui me confortat. |
A016000128 |
L'operare la nostra santificazione sforzandoci di ritrarre in noi il prototipo, l'esemplare per eccellenza, Gesù Cristo, è per fermo impresa ardua {65 [73]} e scabrosa, molto più se poniamo a confronto le deboli nostre forze con quel tanto che devesi fare per giungervi. |
A016000149 |
Sperando quindi conforto dall'aria nativa, dietro insistenza della madre e del medico, lo si lasciò andare ed egli edificò tutto il paese nativo colle sue virtù; ma disgraziatamente per la sanità questa andata a casa non gli giovò; poichè vissuto pressochè sempre nello stesso stato per circa un mese dovette, indebolito com' era, porsi a letto e dopo poco tempo, munito di tutti i conforti di nostra S. Religione, mandava l'anima sua a Dio. |
A016000151 |
Imitiamo questo confratello nella pietà nell'umiltà e nell'osservanza delle sante nostre regole e poco per volta potremo renderci meno indegni della Congregazione, che è come nostra madre e del cielo cui dobbiamo sempre volgere gli sguardi come a vera nostra patria. |
A016000152 |
Esso fu un vero esemplare che il buon Dio volle mandare specialmente per i chierici della nostra Pia Società. |
A016000163 |
Recatosi, dietro consiglio di D. Bosco, a S. Benigno Canavese, dove avevano luogo gli Esercizi Spirituali passò giorni di paradiso nel sacro ritiro; ed alla fine, conoscendo questa essere volontà di Dio e partito più vantaggioso per l'anima sua, chiese di far parte egli pure della pia nostra società di S. Francesco di Sales. |
A016000185 |
E certo possiamo dirlo uno dei fiori più vaghi, che la bontà del Signore abbia piantato nel giardino della nostra diletta Congregazione. |
A016000187 |
L'aver voluto la divina Provvidenza scegliere l'umile nostra Congregazione a suo principale stromento per l'erezione di una Chiesa monumentale al S. Cuore di Gesù nella Capitale del mondo cattolico mi è sempre parsa la cosa più consolante per un Salesiano. |
A016000196 |
Il suo desiderio per le missioni però era perfettamente regolato poichè diceva: partire o non partire questo deve lasciarsi nelle mani dei Superiori; sono essi che ci debbono comunicare la volontà di Dio; se la vita nostra non sarà consumata in America od in Africa ma bensì in Europa, questo è lo stesso; l'importante si è che sia consumata per il Signore. |
A016000202 |
A queste parole egli riprendendo tutta la sua allegrezza e festività di prima: « Già è vero, soggiunse, questa notte nostra Madre me l'ha detto che questa sera sarò con lei » e queste parole le disse con tutta franchezza e risoluzione tanto che ognuno restò maravigliato; ma non si giudicò bene in quel momento di scrutare più avanti le cose. |
A016000202 |
Allora presentandogli un'immagine di Maria gli si disse: non avere timore: di' a questa nostra buona Madre che ti prenda essa per una mano e che ti tiri subito con sè in paradiso; attaccati a Lei, essa ti libererà certamente. |
A016000204 |
« Appena entrato in camera egli mi volse subito la parola - Ebbene, siete disposti che per stassera io mi trovi con nostra Madre?. |
A016000206 |
- Anche il sig. Direttore mi ha detto che non voleva che io morissi, ma lo ha detto per facezia, e voi vedrete che prima di sera io sono con nostra Madre. |
A016000208 |
Ma del resto, se voi mi coadiuvate colle vostre preghiere io prima di sera sono con nostra Madre. |
A016000210 |
- Oh! io son preparato e vorrei morir subito; ma al più tardi questa sera spero di essere con nostra Madre, Maria Ausiliatrice. |
A016000212 |
Ma per questa sera sono con nostra Madre, vedrete. |
A016000222 |
Altra conclusione che dobbiamo trarre si è che la cosa la quale più di tutte terrà consolata la nostra morte è l'essere stati divoti della Madonna. |
A016000222 |
Chi mai potè consolar gli ultimi giorni del nostro caro Luigi? Io credo dall'esposto non si possa dubitare ch'egli fu consolato miracolosamente da quella buona Mamma nostra celeste; poichè colui che l'ama e che non ha solo amor di parole, ma che è pronto aggiungervi il sacrifizio, oh costui è certo d'aver la sua protezione in vita e specialmente in punto di morte. |
A016000222 |
Maria Vergine Ausiliatrice fu sempre e ci sarà in eterno la nostra cara e buona mamma. |
A016000222 |
Oh! è proprio vero che la Madonna tiene preparato a' suoi divoti grandi consolazioni in punto di morte! O confratelli in Cristo carissimi, giova ripeterlo e vorrei che questa voce fosse udita per tutto il mondo: Ciò che ci renderà la morte così dolce e consolata sarà l'assistenza della nostra cara Madre, Maria SS. S. Alfonso è di parere che Maria Vergine o visibilmente, o con grazia speciale invisibilmente, compaia sempre a consolar in morte i suoi divoti. |
A016000226 |
Quel giorno ricordava spesso con gran piacere, specialmente che, per aver fatta la prima Comunione in una nostra casa, aveva potuto preparar tanto bene il suo cuore per quella grande azione. |
A016000240 |
Oh! il Signore ci mandi molti confratelli simili al chierico Repetto e ce li conservi per molti anni, a gloria sua, a lustro della nostra Congregazione, ad esempio dei confratelli ed a salute del prossimo. |
don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html |
A017000029 |
Ma le difficoltà, che si provano in una nuova carriera, non sono un buon argomento che Iddio non vi ci voglia; anzi generalmente il Signore manda o permette di queste ed altre consimili difficoltà, per darci occasioni a far prova di nostra volontà e a meritare da Lui grazie più segnalate. |
A017000038 |
Pertanto temendo di venire distratto anche per poco dal concorso delle molte persone, che sarebbero venute a congratularsi con lui in quel giorno, egli rinunziò ad ogni festa, si allontanò dalla città, e portatosi col figlio nella nostra Casa di S. Pier d'Arena celebrò colà la sua prima Messa, assaporando appieno nella quiete dello spirito quella sovrumana dolcezza, di cui il Signore gli inondava deliziosamente il cuore. |
A017000057 |
Fra le altre cose gli raccomandò caldamente la fedeltà nell'osservare la nostra Santa Religione, la diligenza nell'istruire in essa la sua famiglia, e la carità verso i poveri considerandoli come suoi fratelli in Gesù Cristo. |
A017000076 |
- Se la nostra vita sarà seminata di spine, e noi ne avremo sofferto con coraggio le punture per amor di Gesù Cristo, il letto della nostra morte sarà coperto più o meno di rose, e fin da quegli estremi momenti Iddio ci farà come {46 [160]} respirare un'anticipata fragranza del Paradiso. |
A017000076 |
Ma per ottenere da Dio un tanto favore, imitiamolo in vita nostra nelle sue virtù. |
A017000094 |
Lui felice che, vinte le perplessità ed i vani timori, seppe a tempo ascoltare la voce del Signore che chiamavalo a sè nella cara Congregazione nostra, la quale dopo di esserci madre amorosa in vita, ci introduce come per mano al gaudio eterno del Paradiso. |
A017000098 |
Tranquillo e rassegnato in ogni tempo, pure ringraziava continuamente Iddio e la Madonna di averlo chiamato nella nostra Congregazione; e non potendo occuparsi, come era suo volere, al bene delle anime, offriva i suoi patimenti e le sue preghiere al Signore per ottenerne la benedizione sulle fatiche dei Superiori e dei confratelli Salesiani. |
A017000103 |
- Al primo entrare nella nostra Casa di Torino nel 1867, trovando che lo spirito delle regole appieno concordava colle aspirazioni della sua bell'anima, decise di volervisi fermare per sempre. |
A017000104 |
Il superiore conosciutane presto assai l'indole buona ed allegra e il grande desiderio di appartenere alla Congregazione nostra carissima, dopo la prova consueta, lo ammise primieramente ai voti triennali, che ripetè ancora, e poscia nei santi esercizi spirituali del 1876, il 27 Settembre nella {61 [175]} Cappella del collegio di Lanzo con sommo gaudio dell'anima sua, si consacrò tutto al Signore, professando i voti perpetui. |
A017000111 |
Della celeste Madre nostra, Maria Santissima, egli era devoto oltre modo. |
A017000111 |
Te fortunato! che puoi a tuo bell'agio pregar la nostra buona Madre Maria, nel suo tempio, ai piedi del suo altare! Oh! come ti invidio! ». |
A017000111 |
Trovandosi nella casa di Albano Laziale presso Roma, scriveva di là ad un suo confratello ed intimo amico dell'Oratorio di Torino: « Ho visto in Roma molte belle e care cose; ho visitato molte belle chiese, ma, che vuoi? nessuna più m'inspira divozione, nessuna mi piace più della cara nostra chiesa di Maria Ausiliatrice. |
don bosco-breve ragguaglio.html |
A021000010 |
Cresceva vie più questo dolore al riflettere che la nostra posizione c'impedisce di corrispondere all'inaspettato bisogno. |
A021000011 |
Sono franchi trentatre che noi abbiamo {5 [97]} raccolto, somma di poco momento per la sublimissima sua destinazione, ma che ci farà degni di benigno compatimento qualora si consideri l'età nostra, e la nostra condizione di artigianelli, e di poveri figli di famiglia. |
A021000012 |
Signori, noi sappiamo che il vostro cuore è buono e che perciò vorrete gradire la tenue nostra offerta, accertandovi che la nostra volontà vorrebbe far di più se la impossibilità nostra non ce lo impedisse. |
A021000013 |
Che se mai le nostre parole potessero in questo momento essere intese dal S. Padre tutti prostrati ai piedi suoi vorremmo ad una voce esclamare così: Beatissimo Padre, è questo il più fortunato momento di nostra vita, noi siamo un ceto di giovanetti i quali reputiamo a nostra più grande ventura il poter dare un segno di venerazione a vostra Santità. |
A021000014 |
Voi intanto, o Signori, gradite queste semplici sì ma sincere espressioni del nostro cuore, e la grande vostra bontà supplisca all'insufficienza nostra. |
A021000036 |
Noi Cattolici non abbiamo in terra persona più grande nè più veneranda che il Capo della nostra Religione. |
A021000042 |
Che poi il successore del principe dogli Apostoli, il Capo della Cattolica Religione, il Vicario di G. Cristo dal mezzo delle molteplici curo, cui deve attendere nol reggere o governare l'universo mondo cattolico, rivolga un pensiero verso di noi poveri artigianali, questa, ah si! questa è degnazione sì grande che ci rende altamente confusi, e nella nostra umiliazione solo siamo capaci di parlare cogli affetti della gratitudine del nostro cuore. |
A021000043 |
Ma se mai nella pochezza nostra potessimo far giugnere lo nostre parole all'orecchio di sì buon Padre, coraggiosi {17 [109]} vorremmo dare uno sfogo al nostro cuore con dire: Beatissimo Padre, noi comprendiamo l'alta provenienza e la grandezza del. |
A021000046 |
Del resto lasciando alla sublime sapienza di V Santità a supplire all'insufficienza nostra diciamo unanimi che ricoscendo in voi il successore del Principe degli Apostoli, il Capo ala Cattolica ed unica vera Religione, a cui chi ricusa di essere unito perisce eternamente, supplichiamo la Santità Vostra che si voglia degnare di aggiungere un nuovo beneficio coll'impartire a noi vostri umili figli l'apostolica benedizione. |
don bosco-brevi biografie dei confratelli salesiani [1876].html |
A022000001 |
Dacché si cominciò a stampare per uso della nostra Salesiana Congregazione le biografie di quelli che fra noi vengono chiamati alla vita eterna, molte persone ecclesiastiche e secolari estranee alla Congregazione stessa mostrarono desiderio che fossero rese di pubblica ragione, persuase che ne possa ridondare gloria a Dio e vantaggio ai prossimi. |
A022000017 |
Con quella fede e rassegnazione che è propria di chi patisce per amore di Dio ricevette i conforti di nostra santa Religione {9 [175]} con edificazione di tutti gli astanti, e spirava la bell'anima sua ai 13 di Aprile 1874. |
A022000032 |
Assalito da alcuni sbocchi di sangue, sopportò la malattia colla rassegnazione de' santi, e spirava la bell'anima nel bacio del Signore il 13 luglio 1874 munito di tutti i conforti di nostra santa Religione, in età d'anni 24. |
A022000057 |
I suoi parenti erano poveri ed esercitavano l'umile professione di pastori; ma essendo onesti e ferventi cattolici seppero inspirare al loro Antonio uno speciale amore alla preghiera ed a tutto quello che riguarda la santa nostra religione. |
don bosco-capitolo generale della congregazione salesiana da convocarsi in lanzo nel prossimo settembre.html |
A023000001 |
Essendo appunto già trascorsi tre anni dalla definitiva nostra approvazione è dovere che questo capitolo sia intimato e celebrato. |
A023000001 |
Siccome poi questo è il primo Capitolo generale della nostra Congregazione, interessa certamente tutti i soci, di adoprarsi, affinchè si ottengano tutti i vantaggi che possano contribuire al bene comune. |
A023000003 |
Dobbiamo avere grande cura della sanità nostra e di quella dei nostri confratelli. |
A023000003 |
Ma si badi che questa sanità si trovi in buono stato all'epoca dell'accettazione in congregazione, e coloro, che danno voto o notizie a quest'uopo, cerchino di averle esatte, e in generale di non dare il voto di accettazione a quei candidati, che non possono uniformarsi alla vita comune e compiere tutti gli uffizi e tutti i lavori, che sono propri della nostra società. |
A023000053 |
4° I Prefetti, gli Economi hanno l'autorità limitata alle provviste delle cose quotidiane; ma nelle provviste all'ingrosso devono sempre avere intelligenza e consenso del Direttore, senza mai fare proposte che non siano necessarie e non opportune pel nostro stato e per la nostra condizione. |
A023000070 |
Tuttavia per la posizione nostra in faccia alla civile società e pei tempi in cui viviamo, ogni Direttore può concedere alcuni soldi ai preti di sua casa, affinchè possano fare qualche limosina nei casi di strettissimo bisogno, o di grave convenienza, cioè ad evitanda scandala aut convicia. |
A023000073 |
2° Lungo l'anno di prova gli ascritti siano esercitati nelle virtù, nei lavori e negli uffizi proprii della nostra Congregazione, si facciano loro osservare tutte le nostre Costituzioni. |
don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html |
A027000134 |
In questo mezzo tempo, il compagno gli disse: che era da doversi andar, eglino stessi, da' superiori, e così premunirsi da ulteriori sinistri, invocando, ed attestando la propria innocenza; ma Giuseppe a lui, con prudente non meno che avveduto consiglio: «Se noi ci farciamo da' superiori a trattar nostra causa, avranno allora gli avver sani nostri un argomento alle mani in pro loro, e noi più non potremo, come finora, affermare che giammai non furono per noi fatti de'rapporti a'superiori, a conto de'nostri compagni; e poi vi {129 [39]} è altro: che, scoprendosi la verità, i caporioni della trama ne avrebbero, certo, una punizione esemplare; il meglio è, che lasciamo ogni cosa in mano alla Providenza, e ricordiamoci in fine che Gesù Cristo ha patito qualcosa di più». |
A027000186 |
«Viva Gesù nostro amore, e Maria nostra speranza. |
don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html |
A028000009 |
Caterina De-Mattei nacque in Racconigi l'anno di nostra salute 1486, mentre governava la santa Chiesa papa Innocenzo VIII. Suo padre era un semplice fabbro, di nome Giorgio, sua madre si chiamava Bilia. |
A028000055 |
Uno di quei maligni prese a dirle: «È meglio che ti dia al buon tempo, e lasci andare il folle proposito della verginità; poichè tu sei già nostra.» Ed ella rispose: «Lo so che io non sono degna della mia salute; ma siccome non sento in me alcun rimorso di peccato mortale, così non debbo abbandonarmi alla disperazione, come tu mi dici, anzi debbo tutta riporre la mia speranza nell'infinita misericordia di Dio, della quale tu per la tua superbia ed ostinazione ti sei reso indegno per sempre. |
A028000146 |
{109 [109]} Cadde dalla cima di un edifizio un certo Bartolomeo, amico della nostra santa. |
A028000164 |
Costei tutte le volte che veniva {122 [122]} interrogata sul conto della nostra Caterina sempre la ricolmava di lodi, chiamandola gran santa. |
A028000169 |
In quanto poi al ritorno delle anime in questo mondo la cosa non è come tu dici; perocchè esse qualche volta, piacendo fa Dio, vengono a fortificare la nostra fede, e consolarci. |
A028000216 |
Ed in questi giorni deplorabili, in cui noi la vediamo assalita da tutte parti, ravviviamo la nostra fede, e stiamo sicuri che ella non soccomberà. |
A028000228 |
Se le amministrarono i conforti di nostra santa cattolica religione. |
A028000243 |
Coll'andar del tempo non si scemò, anzi venne sempre crescendo la divozione verso la nostra Beata. |
A028000255 |
Ora che abbiamo percorso brevemente le gloriose azioni della Beata Caterina, vorrei, caro lettore, che facessimo insieme qualche considerazione a comune vantaggio dell'anima nostra. |
A028000256 |
Ah! sì, se noi useremo queste armi, e ci conserveremo veri figli di Maria, viviamo sicuri, che riporteremo compiuta vittoria contro ai nemici dell'anima nostra. |
A028000256 |
Così facendo potremo sperare anche noi la grazia del Signore e la pace del cuore nella mortale nostra vita e nel punto di morte. |
don bosco-cenni storici sulla vita del chierico luigi comollo.html |
A029000053 |
Non v'era altro passaggio che salire su quella scala, a salire la quale non osava inoltrarmi, temendo essere da {55[55]} que'serpenti divorato; quivi abbattuto dalle angustie, e dagli affanni, privo di forze già veniva meno, quando una donna che io giudico essere la comune nostra Madre, vestita nella più gran pompa, mi prese per mano, fecemi rizzare in piedi e dicendomi di andare con lei s'incamminava qual guida su per quella scala. |
A029000059 |
Sarà pur dessa, che col suo figlio tra le braccia formerà la nostra difesa contro il nemico dell'anima nostra all'ora estrema; s'armi pur tutto contro di noi l'inferno, con Maria in nostra difesa, nostra sarà la vittoria. |
don bosco-cenni sulla vita del giovane luigi comollo [2a edizione].html |
A030000133 |
Quivi abbattuto dalla stanchezza e dagli affanni, privo di forze, già veniva meno, quando una donna ch' io giudico essere la comune nostra Madre, vestita in gran pompa, mi prese per mano e fecemi rizzare in piedi dicendo: « Vieni meco. |
A030000137 |
Lettor mio, sia questo fatto di eccitamento a me ed a te a regolar fin d'ora le partite dell'anima nostra, onde possiamo in quello estremo di vita dire anche noi: Ho nulla che faccia pena alla mia coscienza. |
A030000141 |
Noi pensavamo di confortarci nelle vicende della vita, aiutarci, consigliarci in tutto quello, che ci avrebbe potuto giovare alla eterna nostra salvezza. |
A030000142 |
Sarà pur dessa, che col suo figlio tra le braccia formerà la nostra difesa contro il nemico dell'anima nostra all' ora estrema. |
A030000142 |
Si armi pur tutto l'inferno contro di noi, con Maria in nostra difesa, nostra sarà la vittoria. |
A030000147 |
Ma la nostra santa cattolica religione produce tali impressioni sul cuore delle anime buone, che al medesimo Comollo servì di spediente efficacissimo per acquetarlo. |
A030000153 |
- Figlio mio, tu non hai bisogno di perdono; fosti sempre la nostra consolazione. |
A030000163 |
Amministrati così tutti i conforti di nostra santa cattolica religione, non pareva più un infermo, ma uno che stesse in letto per riposo; era pienamente consapevole di se stesso, con animo pacato e tranquillo; tutto allegro ad ogni momento innalzava fervorose giaculatorie a Gesù Crocifisso, a Maria Santissima, ai Santi; onde il signor Rettore ebbe a dire: « Egli non abbisogna che altri gli raccomandi l'anima, essendo sufficiente per se medesimo. |
A030000193 |
Io mi contento di averlo esposto nella sua interezza, ma raccomando a tutti i miei giovani di non fare tali convenzioni, perchè, trattandosi di mettere in relazione le cose naturali colle soprannaturali, la povera umanità ne soffre gravemente, specialmente in cose non necessarie alla nostra eterna salvezza. |
A030000210 |
Intanto, o lettore; mentre ammiriamo le virtuose azioni degli eroi del Cattolicismo, rendiamo i più vivi ringraziamenti a Dio, che per tratto di sua bontà ci ha creati e conservati nella santa Cattolica Religione; e in pegno di gratitudine mostriamoci zelanti osservatori dei precetti di questa nostra Religione divina; ma non cessiamo di supplicare di cuore Iddio ad usarci un gran tratto di misericordia, a conservarci in questa Religione fino agli ultimi momenti di vita. |
A030000211 |
Allora, lettor caro, sarà pure un gran contento per noi, e quando l'anima nostra abbandonerà {116 [116]} tutte le cose terrene a fine di presentarsi per la prima volta alla Suprema e Divina Maestà, saremo certi di sentirci anche noi il dolce invito annunciato da Gesù Cristo nel Vangelo: « Vieni, o servo fedele, vieni, tu fosti a me fedele in vita, ora vieni ad essere coronato di gloria in cielo, ove godrai in eterno il gaudio del tuo Signore: Intra in gaudium Domini tui. |
don bosco-cenno biografico sul giovanetto magone michele.html |
A031000167 |
D'allora in poi ogni volta che Magone trovavasi in nostra compagnia ognuno {54 [208]} misurava bene le parole che gli uscivano di bocca per tema di sentirsi stordire il cervello con uno di quegli orribili fischi. |
A031000189 |
La qual cosa non solo gli fu permessa, ma ad esempio di lui fu raccomandato agli altri di fare altrettanto, siccome siamo soliti di fare in simili occasioni pei benefattori della nostra casa. |
A031000214 |
La nostra vita è nelle mani del Signore che è un buon padre; egli sa fino a quando ce la debba conservare. |
A031000270 |
Per dare un segno esterno del grande affetto che da tutti portavasi all'amico defunto, fu fatta una sepoltura solenne quanto era compatibile coll'umile nostra condizione. |
A031000274 |
Addio dunque per l'ultima volta, o dolce, o caro, o fedele nostro compagno, o buono e valoroso Michele! Addio! Tu crescevi trepida speranza dell'ottima tua madre, che sopra di te pianse le lagrime della pietà più ancora che quelle della natura e del sangue... Tu crescevi bella speranza di quel padre adottivo che ti accoglieva nel nome del provvido Iddio, che ti chiamava a questo dolce e benedetto asilo dove imparasti sì bene e sì presto {89 [243]} l'amore di Dio e lo studio della virtù... Tu amico a tuoi condiscepoli, rispettoso ai superiori, ai maestri docile, a tutti benevolo!! Tu crescevi al sacerdozio... e forse in esso saresti stato esempio e maestro della sapienza celeste!... Tu hai lasciato al nostro cuore un vuoto... una ferita...! Ma tu ti sei involato, o piuttosto morte ti involò alla nostra stima, al nostro affetto... ah dunque avevamo noi bisogno delle lezioni della morte? Sì, ne avevano bisogno i fervidi, i meri solleciti, i trascurati; bisogno il negligente, il sonnolento, il pigro, il debole, il tepido, il freddo. |
A031000282 |
Oggi una nostra preghiera, un digiuno, una qualunque altra pratica religiosa può {92 [246]} ottenere loro dal Cuore agonizzante di Gesù o l'una, o l'altra delle due grazie: domani non sarà più tempo!. |
A031000285 |
Quale consolazione in quegli estremi e pericolosi momenti se altri pregherà per l'anima nostra! Quale dolce memoria delle nostre preghiere, e delle opere fatte in vita da noi per gli agonizzanti. |
don bosco-cenno istorico sulla congregazione di s. francesco di sales [1874].html |
A032000023 |
Nell'accettazione dei soci si bada in modo speciale alla virtù dei medesimi; perciocchè la nostra Congregazione non è destinata ad accogliere convertiti, che desiderino di attendere alla preghiera, alla penitenza, alla ritiratezza; ma di accogliere individui di vita costumata, fondati nella virtù e nella religione, i quali vogliano dedicarsi al bene della gioventù soprattutto dei fanciulli più poveri e pericolanti. |
A032000054 |
Ma queste varie occupazioni si addicono al loro stato ed è lo scopo fondamentale della nostra Società. |
A032000056 |
I trattati sono diversi da quelli della nostra Congregazione; e spesso sono cangiati, giacché ogni professore detta ed usa il suo proprio trattato. |
A032000056 |
Inoltre i giorni e le ore stabilite {16 [246]} per l'insegnamento in Seminario,non coincidono coli': orario della nostra Casa. |
don bosco-chi e d. ambrogio.html |
A033000002 |
- Teologo, tu che vieni da Mondovi, nostra patria, dimmi un po' chi sia D. Ambrogio: tu lo conoscerai bene. |
don bosco-conversazioni.html |
A035000004 |
Per quanto fu possibile mi sono astenuto dal nominare gli autori e le empietà contenute negli scritti dei nemici {IV [148]} della Confessione, e ciò feci per due motivi; per non cagionare troppo grave afflizione ai buoni Cattolici, che non possono a meno di essere profondamente addolorati nel vedere profanate le cose più venerande di nostra Religione; ed anche per non eccitare la curiosità di leggere i libri perversi che contengono tali errori e tali sconcezze. |
A035000027 |
Parlate pure, sig. Curato, la nostra conversazione tra tutta rivolta a voi, continuate quel vostro tuttavia. |
A035000100 |
Or come faranno questa distinzione, come conosceranno queste colpe, se loro non sono confessate? Vorreste voi forse dire che i confessori debbano giudicare come si fa avanti ai tribunali civili, sulla attestazione di quelli che conoscono la nostra vita? allora sì che si griderebbe contro alla confessione. |
A035000119 |
Che «se le troviamo colpevoli, con sollecitudine «affrettiamoci per mezzo della confessione «e di un sincero pentimento a «tergerle dall'anima nostra, onde non «dobbiamo perire con Giuda traditore. |
A035000273 |
Miei cari amici, è questa un'espressione che i maligni pronunziano in discredito di nostra Santa Religione. |
A035000334 |
) Tutte le grazie necessarie per la nostra eterna salute, il Signore ce le concede abbondantemente in tutto il corso di nostra vita mortale; ma non ci assicura di aspettarci in punto di morte. |
A035000364 |
Voglio terminare questa nostra conversazione con un fatto riguardante ad un personaggio amato e pregiato da tutti i buoni: egli è Silvio Pellico. |
A035000366 |
Io mi accusava, per esempio, di fremiti d'ira pei rigori della nostra carceraria disciplina. |
A035000405 |
Nell'anno 1839 un ministro protestante in una riunione di uomini dotti, essendosi venuto a parlare della confessione, non potè a meno di rendere questa testimonianza a favore del cattolicismo: «Mi sembra che basti entrare in se stesso per comprendere come la Chiesa Romana oltre alle grazie di cui è depositaria, oltre la sua divina autorità, ella trovi eziandio grandi conforti pei bisogni più segreti dell'anima nostra. |
A035000407 |
L'altra autorità è del vescovo protestante Sparow: «La nostra confessione, egli dice, deve essere integra et perfecta e non finta. |
A035000414 |
Sì, pentirci dei nostri fatti! la nostra vita debb'essere tutta di pentimento e d'aspirazione ad emendarci. |
don bosco-conversione di una valdese.html |
A036000005 |
Li punti principali e maggiormente {V [255]} presi di mira sono la Confessione, l'Eucaristia, la necessità delle buone opere per salvarsi, e il culto di Maria Santissima nostra tenera, nostra carissima Madre; libri che nessuno, non munito di apposita facoltà, potrebbe leggere o ritenere; nessuno cui prema l'onore e la preziosa qualità di Cattolico, potrebbe anche solo accettare, per non esporsi al pericolo di trovarsi trascinato a discussioni alle solo a sconvolgergli quell'armonia interna tra lo spirito ed il cuore, che dall'autorevole e pietoso intervento di Dio per mezzo dei Sacramenti, si ha, e senza di cui non potrebbe vivere contento, né morire tranquillo. |
A036000014 |
E noi cattolici a nostra confusione dobbiamo dire, che se ci fosse più rispetto, maggior osservanza verso a quanto prescrive la Santa nostra Cattolica Religione, certamente i nostri nemici non avrebbero motivo a biasimarci, talvolta con ragione, e vituperare la stessa Cattolica Religione quasi ch'essa autentichi i nostri disordini; anzi troverebbersi costretti a venerarla, e rispettare chi la professa. |
A036000015 |
Mi è un mistero, andava talvolta dicendo, il governo di nostra chiesa. |
A036000015 |
Nella confessione di nostra fede, il sig. Bert, nel Libro di famiglia, mi dice, che noi crediamo nella Chiesa di G. C, la quale non può venir meno, né essere annullata; e intanto egli stesso, nel principio del medesimo libro, mi dice, che per nove secoli nulla si sa dei Valdesi, e per mille e cinquecento anni nulla si sa de'Protestanti. |
A036000034 |
Ecco la nostra confessione. |
A036000037 |
Se si facesse così tra di noi, io andrei molto spesso a confessarmi; ma la nostra confessione dà un peso insopportabile; talvolta cagiona risse e discordie; e sebbene i nostri pastori proibiscano di disprezzare i peccatori ravveduti, tuttavia avvi sempre qualche impertinente che getta in faccia i peccati sentiti nella pubblica confessione. |
A036000060 |
No, sig. curato, tutt'altra cosa affligge questa nostra compagna: ella è figlia di N. N., perciò i suoi parenti sono buoni proprietarii. |
A036000070 |
Oh! come parlate mai voi, sig. curato; e perchè tra di noi non sarà buona la nostra confessione al par della vostra? Sebbene a me piaccia più la vostra che è tutta segreta, parmi che sia anche buona {17 [275]}la nostra, benché si faccia in presenza di tutti, cosa che mi spiace assai. |
A036000097 |
Ma, per bacco, e prima di lal tempo dov'era la nostra chiesa? Non se n'è mai parlato?. |
A036000110 |
Ma questo nulla importa: sono contento di aver potuto così parlare di nostra santa cattolica religione; ma poiché si avvicina la notte, ritiratevi tutte alle vostre case: il Signore Iddio vi accompagni e vi benedica. |
A036000135 |
Signor ministro, gli dissero, noi siamo qui a chiedervi conforto in un grave crucio di nostra famiglia; la nostra figlia Giuseppa, quella ragazza cosi gaia e vivace, fu da qualche tempo sorpresa da tale malinconia, che noi temiamo non vada a finire in qualche etisia. |
A036000149 |
Signor ministro, io credo che ciò non avverrà di mia figlia, ma se mai ciò fosse, ci metterei rimedio: avrei di che farle passare la pazzia: la farei tutta livida di bastonate, e poi la farei stare per un mese in prigione a pane ed acqua: si immagini, se potrei tollerare una simil cosa; non ci fu mai in nostra famiglia alcuno che siasi disonoralo col farsi cattolico; e a qualunque costo non vorrei ciò permettere; un buon bastone le farà passare la malinconia. |
A036000153 |
Vi ringraziamo, signor ministro, delle premure che vi date per noi; questa sera alle cinque vi manderemo la nostra Giuseppa. |
A036000218 |
La nostra religione non salva?. |
A036000225 |
La nostra religione non è di Cristo. |
A036000228 |
Prima di loro, non esisteva la nostra religione?. |
A036000234 |
Che ne dici della nostra storia?. |
A036000298 |
Tu t'inganni: è assai più facile il salvarci nella nostra. |
A036000301 |
Che comunione è mai la nostra? {54 [312]}voi avete tante volte predicato, che nell'Eucaristia non c'è il corpo di Gesù Cristo; e noi andandoci a comunicare riceviamo un'ostia non consacrata, e perciò tanto vale una nostra comunione, quanto far colazione con un tozzo di pane ed una fetta di formaggio. |
A036000320 |
Desidero poi, che si usino tutte le espressioni più affabili per calmarla: e ciò, per impedire che si risolva ad una disperata fuga, come ben sapete aver fatto qualche tempo fa una nostra vicina. |
A036000336 |
Se la Chiesa è una radunanza, andava tra me dicendo, ci deve essere qualche capo, qualche presidente, che regoli le cose: perchè nella nostra comunità se non ci fosse il Sindaco che regolasse le cose, e che per avere giuste informazioni e buoni consigli non radunasse a tempo debito gli altri membri comunali, qual ordine ci potrebbe mai essere in questo nostro paese? Ma qual è il nostro capo, il nostro presidente, da cui tutti i membri della grande comunità della Chiesa debbano dipendere? Tra i cattolici lo ravvisava nel Papa, capo della cattolica religione. |
A036000338 |
Capisco quello che volete dire: ma se la Chiesa è un corpo, dov'è il suo capo? In questo caso la nostra Chiesa sarebbe simile ad un corpo senza capo, senza testa. |
A036000339 |
Tu fai delle osservazioni, che non {65 [323]} mi passarono mai per la mente: a dirtela chiaramente, mi fai nascere molti dubbi intorno al modo con cui esiste la nostra Chiesa. |
A036000343 |
Nel medesimo Simbolo si dice: io credo la Chiesa Cattolica ovvero universale, ed il nostro catechismo, dando la ragione per cui la nostra Chiesa è così denominata, risponde |
A036000343 |
[5]: la Chiesa dicesi universale, perchè si estende a tutti i luoghi: ma nessuno vorrà dire che la nostra Chiesa si estende a tutti i luoghi, perchè lo stesso nostro ministro Bert dice: che la chiesa valdese è compostà {68 [326]} di circa venlidue mila anime |
A036000347 |
Miei cari, ella prese a dire, io temo che la nostra Giuseppa sia perduta. |
A036000369 |
Perchè la nostra religione non ha alcun capo, non ha alcun prete, non ha la confessione, e, secondo il nostro ministro Bert, nei nove primi secoli della {76 [334]} Chiesa la nostra religione non esisteva; perciò non può essere quella di Gesù Cristo. |
A036000379 |
Forse tu non sai ancora le molte cose che si devono praticare nella nostra religione, e che tu troverai poi di gran peso. |
A036000386 |
Dopo un trattenimento di circa tre ore, suo fratello maggiore conchiuse: Il nostro ministro ci ha detto, che sei divenuta pazza, e come pazza ti lasciamo qui cogli altri pazzi; andiamocene tutti; noi ti abbandoniamo per sempre, e ti rinneghiamo per nostra sorella; e tu guardati dal chiamarci ancora fratelli, o dal cercar di ritornare a casa. |
A036000398 |
Che è {85 [343]} disceso dal cielo per noi uomini, e per la nostra salute. |
A036000400 |
Ammetto pure la Sacra Scrittura, secondo il senso, che tenne, e tiene la Santa Chiesa nostra madre, a cui spetta il giudicare del vero senso, e dell'interrelazione {86 [344]} delle Sante Scritture, e non la prenderò, nè la interpreterò mai altrimenti che secondo l'unanime consentimento de'Padri. |
A036000424 |
E la nostra voce giunga fino a Te. |
A036000427 |
0 Signore Iddio, che sempre siete pronto ad usare misericordia e perdonare, accogliete la nostra preghiera, e per tratto dell'immensa vostra bontà e clemenza fate che questa vostra serva sia sciolta dai lacci della eresia e della scomunica, da cui presentemente trovasi vincolata. |
don bosco-cooperatori salesiani [1877].html |
A038000008 |
Praeterea peculiari supradictos sodales benevolentia prosequi volentes, omnes iisdem Indulgentias tum Plenarias tum Partiales, quas Tertiarii S. Francisci Assisiensis ex concessione Apostolica consequi possunt, elargimur; atque ut, quas indulgentias Tertiarii diebus festis et in Ecclesiis sancti Francisci Assisiensis lucrari possunt, diebus festis s. Francisci Salesii et in Ecclesiis Congregationis Presbyterorum Salesianae consequi licite ac libere valeant, dummodo quae pro Indulgentiis hujusmodi lucrandis injuncta sunt pietatis opera rite in Domino praestiterint, Auctoritate Nostra Apostolica concedimus. |
A038000011 |
Inoltre volendo Noi dare un segno di speciale benevolenza ai sopradetti soci, elargiamo loro tutte le Indulgenze tanto Plenarie quanto Parziali, che i Terziari di s. Francesco d'Assisi possono conseguire; e coll'autorità Nostra Apostolica concediamo, che essi lecitamente e liberamente possano ottenere nelle feste di s. Francesco di Sales e nelle Chiese dei Preti della Congregazione Salesiana tutte le Indulgenze, che i Terziari possono guadagnare nelle feste e nelle {11 [349]} Chiese di s. Francesco d'Assisi, purchiè compiano a dovere nel Signore le opere di pietà che sono ingiunte per lucrare tali Indulgenze. |
A038000049 |
Noi a nostra volta ne proponiamo uno ed è l'opera dei Cooperatori Salesiani, pregando cioè i buoni cattolici, che vivono nei secolo, a venire in aiuto ai soci di questa Congregazione. |
don bosco-corona dei sette dolori di maria.html |
A039000024 |
Il quarto dolore della Beata Vergine fu quando s'incontrò col suo dolcissimo Figlio che portava una pesante croce sulle delicate spalle al Monte Calvario a fine di essere crocifisso per la nostra salute. |
A039000172 |
Actiones nostras, quaesumus Domine, aspirando praeveni, et adiuvando prosequere, ut cuncta nostra oratio et operatio a te semper incipiat, et per te coepla finiatur. |
A039000214 |
Ah fato, che in compagnia di lui resti tutto il nostro affetto, tutto il nostro amore, lì come potrà essere che non ci struggiamo di benevolenza verso il Salvatore, che ha dato tutto il suo sangue per nostra salvezza? Come potrà essere che noi non amiamo Voi che tanto avete sofferto per nostra cagione. |
A039000215 |
Ora noi dolenti e pentiti di aver cagionato tanti dolori al vostro Figlio e a voi tanta amarezza ci prostriamo a'vostri piedi e per tutte quelle pene che ci faceste la grazia di meditare, concedeteci questo favore: che la memoria delle medesime resti sempre vivamente impressa nella nostra mente, che si consumino i nostri cuori per amore {46 [46]} del nostro buon Dio, e di Voi nostra dolcissima Madre, e che l'ultimo sospiro della nostra vita sia unito a quelli che versaste dal fondo dell'anima vostra nella dolorosa passione di Gesù, a cui sia onore, gloria, e rendimento di grazie per tutti i secoli de'secoli. |
don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html |
A042000001 |
Appena la nostra Congregazione venne definitivamente approvata dalla clemenza del Sommo Pontefice, Voi, amatissimi figliuoli, rendeste grazie alla misericordia del Signore per un benefizio così segnalato. |
A042000004 |
Riteniamo {4 [380]} fisso nella mente che la fedele corrispondenza ai benefizi ricevuti è mezzo efficacissimo per meritarci che siano continuate le celesti benedizioni sopra la nostra Congregazione. |
A042000005 |
Ibi nostra fixa sint corda, ubi vera sunt gaudia. |
A042000022 |
Siccome poi questo è il primo Capitolo Generale della nostra Congregazione, interessa certamente tutti i socii di adoperarsi, perchè si ottengano quei vantaggi che possono contribuire al bene comune. |
A042000025 |
Intraprendiamo cosa di massima importanza per la nostra Congregazione. |
A042000079 |
Si vegli attentamente sui libri di premio, e siano di preferenza scelti quelli di nostra pubblicazione; e ciò a fine di essere più sicuri che non contengano massime contrarie alla moralità ed alla religione. |
A042000083 |
I Classici latini purgati e stampati nella nostra tipografia di Torino. |
A042000086 |
I libri di nostra edizione e di nostra composizione, perchè scritti per gli attuali bisogni delle scuole e della religione. |
A042000088 |
La revisione Ecclesiastica, secondo le norme stabilite dal Concilio Tridentino, e quella dell' Ispettore di ogni nostra provincia. |
A042000117 |
A quelli però che dovessero trattare affari fuori di casa od anche nella medesima cogli esterni, saranno usati quei convenienti riguardi che la povertà nostra comporta. |
A042000120 |
La seta, le lane preziose, {30 [406]} gli stivalini, le scarpe verniciate ed ogni calzatura elegante non siano mai usate nella nostra Congregazione. |
A042000136 |
Dobbiamo avere gran cura della sanità nostra e di quella dei nostri confratelli. |
A042000137 |
All' accettazione di un aspirante si badi che questi sia in buono stato di salute e di buona costituzione fìsica; e coloro che sono chiamati a dare notizie a quest' uopo, cerchino d' averle esatte, ed in generale non si dia voto d' accettazione a quei candidati che non possono uniformarsi alla vita comune, e compiere tutti gli uffizi e i lavori che sono proprii della nostra Congregazione. |
A042000138 |
Ma i professi perpetui, essendo membri effettivi della Congregazione, {34 [410]} sono a totale carico della medesima, specialmente quelli che lavorarono molto, o in altro modo hanno fatto del bene alla nostra Società. |
A042000174 |
Perchè sia più costante e meritoria presso Dio la nostra ubbidienza, ciascuno ricordi di obbedire, non per rispetto o per le buone maniere di chi comanda, ma unicamente perchè sa che adempiendo il comando del Superiore adempie la volontà di Dio. |
A042000234 |
Perciò la nostra vigilanza si estenda alla materia da rappresentarsi, alle cose da escludersi, al contegno degli attori e a quello degli spettatori, seguendo {52 [428]} le norme stabilite nel regolamento per le case della Congregazione. |
A042000243 |
Si ritengano le usanze della Casa Madre, se ne serbi memoria, e si mantengano in vigore in ogni nostra casa o collegio. |
A042000311 |
I Prefetti è gli Economi hanno 1 ' autorità limitata alle provviste delle cose quotidiane; nelle provviste all' ingrosso devono sempre avere intelligenza e consenso del Direttore, nè mai facciano proposte che non siano necessarie od opportune secondo la nostra condizione. |
A042000319 |
Nelle città più piccole e nei borghi, dove le distribuzioni possano porsi più facilmente in pratica, con reale vantaggio dei veri bisognosi, si facciano in modo conveniente alla nostra povertà; ed in questo si abbia specialissimo riguardo ai giovanetti, ai passeggieri ed altri che si trovassero in pericolo della moralità o della religione. |
A042000339 |
Si è osservato che si possono fare notevoli economie col tener conto della carta usi tata; perciò si raccomanda di averne gran cura in ogni nostra casa. |
A042000344 |
La carta elegante, forte e di lusso non conviene alla nostra povertà. |
A042000358 |
a) Il libro delle bolle e dei decreti dei SS. Pontefici e delle Sacre Congregazioni che riguardano o che possono interessare la nostra Società. |
A042000419 |
Le pie Associazioni, Confraternite, Compagnie già esistenti nei luoghi, dove apriamo case, siano sempre da noi incoraggiate, rispettate e promosse, prestando all' uopo l' opera nostra per farle fiorire; si eviti ogni biasimo per parte nostra a loro riguardo. |
A042000422 |
Ma una associazione per noi importantissima, braccio forte della nostra Congregazione è la Pia Unione dei Cooperatori Salesiani. |
A042000431 |
Ma non se ne faccia mai proposta se non a persone già conosciute da noi o da altri di nostra fiducia per la loro pietà e probità. |
don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale della pia societa salesiana.html |
A043000001 |
Coll'aiuto della Divina Provvidenza già due volte potè tenersi il Capitolo Generale della pia nostra Società di S. Francesco di Sales: primieramente nell'autunno del 1877 ed ultimamente nel 1880. |
A043000003 |
Dall'esatta osservanza delle nostre Costituzioni e di queste deliberazioni, che ne sono come l'applicazione pratica, dipende in massima parte lo sviluppo ed il profitto spirituale della nostra pia Società e de'suoi membri. |
A043000005 |
Lo sviluppo della nostra pia Società in Europa ed in America è un sicuro indizio che Iddio la benedice in una maniera speciale: Sia perciò impegno d'ogni Salesiano di rendersi ognor più degno della grazia del Signore collo spirito di preghiera, d'ubbidienza e di sacrifizio. |
A043000010 |
Il bisogno di procedere con tutta regolarità ed esattezza in un atto di tanto rilievo, com'è quello di eleggere i Superiori di tutta la nostra pia Società, richiede, che detto atto sia diretto da un regolamento apposito. |
A043000011 |
Siccome poi per lo sviluppo, che la Divina Provvidenza ha dato alla nostra umile Società ciascun membro del Capitolo non potrebbe da solo disimpegnare il proprio uffizio, così dovrà essere aiutato da uno o più segretari esperti e fidati, i quali possano eziandio in caso di bisogno supplirlo, e chi avesse a succedergli o a surrogarlo provvisoriamente, possa avere esatta conoscenza di tutti gli affari. |
A043000038 |
Siccome negli orologi, guastata la ruota maestra, è guastato tutto il macchinismo, così nell'ordine della nostra salvazione errato lo stato andrà errata tutta la vita, come dice S. Gregorio Nazianzeno. |
A043000041 |
Le pie Associazioni, Confraternite, Compagnie già esistenti nei luoghi, dove apriamo case, siano sempre da noi incoraggiate, rispettate e promosse, prestando all'uopo l'opera nostra per farle fiorire; si eviti ogni biasimo per parte nostra a loro riguardo. |
A043000053 |
A tutelare la bontà ed utilità delle pubblicazioni è stabilito che esse siano presentate alla revisione ecclesiastica secondo le norme del Concilio Tridentino ed al Revisore della nostra Congregazione. |
A043000060 |
La carta elegante, forte e di lusso non conviene alla nostra povertà. |
don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html |
A044000020 |
Nelle discussioni si avrà sempre per base la nostra santa Regola, e non si prenderanno mai deliberazioni contrarie allo spirito della medesima. |
A044000029 |
Il bisogno di procedere con tutta regolarità ed esattezza in un atto di tanto rilievo, com'è quello di eleggere le Superiore di tutta la nostra Congregazione, richiede che detto atto sia diretto da un regolamento apposito. |
A044000179 |
Si promuovano in modo speciale gli Oratorii presso le Case di nostra proprietà, e vi s'impieghino le Suore che hanno qualche attitudine a stare colle ragazze, affinchè si rendano ognor più capaci ad esercitare in altri luoghi un così importante ufficio di carità a vantaggio delle medesime. |
A044000217 |
Perchè sia più costante e meritoria presso Dio la nostra ubbidienza, ciascuna si ricordi di obbedire, non per riguardo o per le buone maniere di chi comanda, ma unicamente perchè sa che, adempiendo il comando dei Superiori, adempie la volontà di Dio. |
A044000227 |
A quelle però, che dovessero trattare colle persone esterne, saranno usati quei convenienti riguardi, che la povertà nostra, comporta. |
A044000230 |
Giova notare altresì che in caso di necessità o di convenienza è lecito di andare vestite nella foggia più o meno comune, specialmente in occasione di lunghi viaggi o di dimora in luoghi avversi alla nostra santa Religione. |
A044000233 |
La seta, le lane preziose, gli stivalini, le scarpe verniciate ed ogni calzatura elegante non siano mai usate nella nostra Congregazione. |
A044000248 |
In generale poi non si dia voto d'accettazione al Noviziato a quelle candidate, che non possono uniformarsi alla vita comune, e compiere gli uffizi e i lavori, che sono proprii della nostra Congregazione. |
A044000331 |
Come ogni persona ha diritto alla propria conservazione, così ogni ben ordinata società e perciò anche la nostra Congregazione ha diritto di usare quei mezzi ragionevoli, che giudica acconci a conservarsi in vita. |
A044000368 |
Come un padrone od una padrona fissa ai suoi servi e alle sue serve le occupazioni e gli uffizi, che vuole siano da loro esercitati nella propria casa, così Iddio fin dalla nostra creazione stabilisce quello, che ciascuno di noi deve compiere per servirlo fedelmente durante la vita. |
A044000384 |
Si ritengano le usanze della Casa Madre, se ne serbi memoria, e si mantengano in vigore in ogni {76 [224]} nostra Casa o Collegio. |
A044000390 |
Le pie Associazioni, Confraternite, Compagnie già esistenti nei luoghi, dove apriamo Case, siano sempre da noi incoraggiate, rispettate e promosse, prestando all'uopo l'opera nostra per farle fiorire; si eviti ogni biasimo per parte nostra a loro riguardo. |
A044000394 |
Un'Associazione per noi importantissima, braccio forte della nostra Congregazione, è la Pia Unione dei Cooperatori e delle Cooperatrici Salesiane. |
A044000493 |
Nelle città più piccole e nei borghi, dove le distribuzioni possano porsi più facilmente in pratica, con reale vantaggio dei veri bisognosi, si facciano in modo conveniente alla nostra povertà; ed in questo si abbia specialissimo riguardo alle giovanette dai 10 ai 15 anni; perchè, essendo costrette a girovagare di porta in porta, sono esposte a gravi pericoli. |
A044000513 |
La carta elegante, forte e di lusso non conviene alla nostra povertà. |
don bosco-deliberazioni del terzo e quarto capitolo generale della pia societa salesiana.html |
A045000022 |
Sarà bene perciò, oltre le norme che suggeriscono i moralisti e i maestri di spirito ai Parroci perchè diventino forma gregis, che qui si notino alcune regole per noi religiosi, acciocchè non abbia a venir meno lo spirito, che deve informare ogni nostro detto, ogni nostra operazione. |
A045000059 |
La nostra pia Società si compone non solo di Sacerdoti e Chierici, ma anche di laici (Art. |
A045000060 |
Ai nostri tempi più che in ogni altro le opere cattoliche e tra queste la nostra Congregazione possono {16 [268]} dai laici avere efficacissimo aiuto; che anzi in certe occasioni possono fare maggiormente e più liberamente il bene i laici, che non i Sacerdoti. |
A045000061 |
Ai Coadiutori in particolare è aperto un vastissimo campo per esercitare la loro carità verso il prossimo e il loro zelo per la gloria di Dio, col dirigere e amministrare le varie aziende della nostra Pia Società, col divenire maestri d'arte nei laboratorii, o catechisti negli oratorii festivi, e specialmente nelle nostre missioni estere. |
A045000066 |
Fra le principali opere di carità che esercita la nostra pia Società vi è quella di raccogliere, per quanto è possibile, giovanetti abbandonati, pei quali riuscirebbe inutile ogni cura di istruirli nelle verità della cattolica fede, se non fossero ricoverati od avviati a qualche arte o mestiere. |
A045000079 |
In vista del grande bisogno che si ha di molti capi d'arte per aprire nuove case, per estendere ad un numero maggiore di giovanetti il benefizio dell'educazione, ogni confratello procuri col buon esempio e colla carità d'inspirare negli alunni il desiderio di far parte della nostra pia Società, e quando qualcuno è accettato come ascritto s'invii anche con sacrificio alla casa degli ascritti. |
A045000104 |
Egli consideri quest'opera siccome una delle più importanti di quante gli furono {22 [274]} affidate, la raccomandi alla carità e benevolenza delle persone facoltose del luogo, per averne i sussidi necessarii, ne parli spesso nelle conferenze, incoraggiando i confratelli ad occuparsene, ed istruendoli all'uopo, e non si dimentichi mai che un Oratorio festivo fu già la culla dell'umile nostra Congregazione. |
A045000114 |
Il Bollettino Salesiano ha per iscopo di mantenere vivo lo spirito di carità fra i Cooperatori, di portare a loro conoscenza le opere compiute o da compirsi dalla pia nostra Società, e di animarli {24 [276]} a prestarle aiuto opportuno. |
don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html |
A047000009 |
E veramente i Nostri Predecessori, difensori e sostenitori dell' augusta religione cattolica, della verità e della giustizia, sommamente solleciti della salute delle anime, nulla mai ebbero maggiormente a cuore, che colle loro savissime lettere e costituzioni svelare e condannare tutte le eresie, e gli errori, i quali essendo contrari alla nostra divina fede, alla dottrina della Chiesa Cattolica, alla onestà dei costumi ed alla salute eterna degli uomini, eccitarono gravi e frequenti rivoluzioni, ed in modo missrando funestarono la Chiesa e lo Stato. |
A047000010 |
Ed inoltre ben sapete, V. F., come in questi tempi gli odiatori d'ogni verità e giustizia, ed i nemici acerrimi della Nostra Religione, ingannando i popoli con libri, libelli e giornali pestilenziali, e maliziosamente mentendo, spargono altre empie dottrine d'ogni genere. |
A047000010 |
Né ignorate, come in questa nostra età trovinsi alcuni che invasi e mossi dallo spirito di Satana giunsero a tal segno d'empietà, che non temono di negare con procace scelleratezza il Dominatore Signor Nostro Gesù Cristo e la sua Divinità. |
A047000011 |
Pertanto con queste nostre lettere ci rivolgiamo nuovamente a Voi che chiamati a parte della nostra sollecitudine {8 [82]} Ci siete di sommo sollievo,letizia e consolazione tra le grandissime Nostre amarezze per la vostra egregia fermezza nella religione, pietà, e per quel mirabile amore, fede, e venerazione con cui stretti a Noi ed a questa apostolica Sede, con unione perfetta vi adoprate per adempiere con fortezza e con diligenza il gravissimo Vostro episcopale ministero. |
A047000012 |
E non cessate mai dall'inculcare agli stessi fedeli, che ogni vera felicità ridonda negli uomini dall'augusta nostra religione, dalla sua dottrina, dal suo esercizio, ed essere beato il popolo il cui Signore è Dio |
A047000014 |
Essendo poi senza dubbio più grate a Dio le preghiere degli uomini, se queste a Lui si presentino con cuore mondo da ogni macchia; quindi giudicammo di aprire con apostolica liberalità i celesti tesori della Chiesa commessi alla Nostra dispensazione, affinchè i fedeli più ardentemente accesi di vera pietà e purificati dalle macchie dei peccati col Sacramento della Penitenza con maggior fiducia {11 [85]} presentino a Dio le loro preghiere, e consegniscano la sua misericordia e la sua grazia. |
A047000015 |
Dunque con queste lettere di Nostra Autorità Apostolica concediamo a tutti e singoli i fedeli dell'uno e dell'altro sesso dell'orbe cattolico l'indulgenza plenaria in forma di Giubileo per lo spazio solamente di un mese per tutto l'anno prossimo 1865 e non oltre, da determinarsi da voi, VV. FF. e dagli altri legittimi Ordinari dei luoghi nello stesso modo assolutamente e forma, con cui dal principio del Nostro supremo Pontificato ab-biam conceduto colle Nostre lettere apostoliche in forma di Breve in data del 20 novembre 1846, le quali cominciano Arcano divinae Providenliae Consilio, e con tutte le stesse facoltà, che con quelle lettere Vi furono accordate. |
A047000017 |
Invochiamo eziandio il suffragio del Beatissimo Pietro principe degli Apostoli e del suo coapostolo Paolo e di tutti i Santi del cielo che già fatti amici di Dio giunsero al regno celeste, e, coronati, possedono la palma; e sicuri della loro immortalità sono solleciti della nostra salute. |
A047000018 |
Finalmente pregandovi sinceramente da Dio l'abbondanza di tutti i doni celesti come pegno singolare della nostra carità verso di Voi amorevolmente compartiamo di tutto cuore l'Apostolica Benedizione a Voi stessi, VV. FF, {14 [88]} a tutti gli ecclesiastici e laici fedeli commessi alle vostre cure. |
A047000079 |
Noi pertanto, che per dovere del nostro uffizio desideriamo e ci adoperiamo con tutto l' animo di procurare la salute delle anime, colla nostra autorità apostolica approviamo e confermiamo tutte le Indulgenze mentovate, e le rinnoviamo autenticandole col presente nostro scritto.» Dopo di che il Papa espone i motivi che lo indussero a concedere tali Indulgenze, e quali siano le obbligazioni da adempiersi da coloro che le vogliono acquistare. |
A047000087 |
Il Papa nella sua Enciclica dà ragione di quanto fa {45 [119]} e in fine aggiugne un elenco di ottanta proposizioni che quale capo della Chiesa riprova e condanna come contrarie ai buoni costumi ed alla nostra santa cattolica religione. |
A047000089 |
Perciò noi pratichiamo una cosa da Dio comandata e la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata pei nostri bisogni particolari quindi dobbiamo essere solleciti di approfittarne e professare sentimenti di somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra il suo vivo desidèrio, che approfittiamo de' suoi favori, e che pensiamo alla salute dell' anima {47 [121]} nostra; e dobbiamo nel tempo stesso professare vita venerazione al Vicario di Gesù Cristo, adempiendo colla massima sollecitudine quanto egli prescrìve a fine di procacciarci i celesti favori |
A047000093 |
- Per farvi comprendere ciò che voglia dire Indulgenza è bene che riteniate come il peccato produca due amarissimi effetti nell' anima nostra: la colpa che ci priva della grazia e dell' amicizia di Dio, e la pena che ne consegue, e che impedisce l' ingresso al Paradiso. |
A047000122 |
Cosi per acquistare l' indulgenza di questo Giubileo il Sommo Pontefice vuole che ognuno si accosti ai Sacramenti della Confessione e della Comunione, visiti divotamente tre chiese, pregando secondo l' intenzione del Sommo Pontefice, per l' esaltazione e prosperità della nostra Santa Madre Chiesa, per la estirpazione dell' eresia, per la pace e concordia dei principi cristiani, per la pace ed unità di tutto il popolo cristiano, che si digiuni un giorno, e si faccia qualche limosina ai poveri secondo la propria divozione. |
A047000127 |
Se Dio avesse detto di perdonarci i nostri peccati {67 [141]} solamente col Battesimo, e non più quelli che per disgrazia si sarebbero commessi dopo aver ricevuto questo Sacramento, oh! quanti cristiani se ne andrebbero certamente alla perdizione! Ma Iddio conoscendo la nostra grande miseria stabilì un altro Sacramento, con cui ci sono rimessi i peccati commessi dopo il Battesimo. |
A047000133 |
Comprendi, o cristiano, che cosa vuol dire fare la santa comunione? Vuol dire accostarsi alla mensa degli angioli per ricevere il corpo, il sangue l' anima e la divinità di nostro Signor Gesù Cristo, che viene dato in cibo {74 [148]} all' anima nostra sotto alle specie del pane e del vino consacrato. |
A047000139 |
Non vi sono infermi da visitare, da assistere, da vegliare? {81 [155]} Non vi sono giovani abbandonali da accogliere, istruire, albergare, in tua casa, se puoi, o almeno condurli dove possano imparare la scienza dalla salute? Non vi sono peccatori da ammonire, dubbiosi da consigliare, afflitti da consolare, risse da calmare, ingiurie da perdonare? Vedi con quanti mezzi tu puoi fare limosina e meritarti la vita eterna! Di più non puoi tu fare qualche preghiera, qualche confessione, comunione, recitare un rosario, ascoltare una messa in suffragio delle anime del purgatorio, per la conversione dei peccatori, o perchè siano illuminati gl' infedeli e vengono alla fede? Non è eziandio una grande limosina mandare alle fiamme libri perversi, diffondere libri buoni e parlare quanto puoi in onore della nostra santa Cattolica Religione?. |
A047000152 |
Tuttavia, a nostra maniera d' intèndere, supponiamo che a quel rigoroso esame il peccatore tenti di cercare qualche scusa o pretesto dicendo, che non pensava di venire ad un conto tanto rigoroso. |
don bosco-dramma. una disputa.html |
A048000004 |
Credo che sia facile il rappresentare questo dramma tanto nelle città, quanto ne'paesi di campagna, e che, mentre la varietà e l'intreccio delle cose renderanno piacevole il trattenimento, l'errore verrà pure manifestato e la verità conosciuta a maggior gloria di Dio, a vantaggio delle anime, e a decoro di nostra Santa Cattolica Religione. |
A048000066 |
Un giorno il ministro {14 [114]} protestante mi fa chiamare, e mi dice: buon cittadino, debbo avvisarvi di una cosa, ed è che non possiamo più dare sussidi a quelli che appartengono alla nostra setta, se anche la loro famiglia non vi è ascritta: onde finchè vostra moglie, vostra figlia, vostro figlio non siansi fatti anch'essi protestanti, io devo sospendere quel tanto che vi dava in fine di ciascuna settimana |
A048000209 |
Mi pare, che poco importi il sapere, dove fosse la Chiesa Riformata prima di Calvino e di Lutero, purchè si abbia la certezza, che la Chiesa Riformata professa la religione della Bibbia, che era il punto principale della nostra quistione, e basta questo per provare, che la nostra Riforma discende da Gesù Cristo. |
don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html |
A049000003 |
Mentre pertanto pieno il cuore di riconoscenza ringraziamo umilmente la Divina Provvidenza di aver benedetto le nostre {1 [21]} povere ed umili fatiche, sentiamo pure il dovere di esternare pubblicamente i sentimenti della più viva nostra gratitudine ai signori Corrispondenti di tutte le cure, di tutte le sollecitudini, che si diedero per la propagazione delle Letture Cattoliche, senza badare alle noie, ai disturbi, avendo unicamente di mira il vantaggio del popolo, questa cara ed interessante parte della società per la quale noi scriviamo, e per la maggior gloria di nostra Santa Religione. |
A049000008 |
Le associazioni o società protestanti si gloriano di spargere tra i cattolici a milioni a milioni i loro opuscoli, i loro {3 [23]} scritti corrompitori della fede e dei costumi, e noi cattolici vorremo lasciarci vincere? permetteremo, che in mezzo a noi venga adulterata la nostra fede, maltrattata la nostra santissima Religione, perduta la moralità, senza che ci adopriamo con ogni mezzo con ogni sforzo a fine di porvi un argine una barriera per impedire tanto male?. |
A049000009 |
In noi poco fidiamo perchè deboli, ma tutta la nostra speranza dopo Dio è posta nell'illustre Episcopato, splendore e gloria del cattolicismo in Piemonte, a Lui perciò ci rivolgiamo, sotto la cui protezione fin dal suo nascere abbiamo posta questa nostra popolare pubblicazione, e umili lo supplichiamo a voler degnarsi di sostenerci co' suoi consigli e co' suoi suffragi. |
A049000033 |
Condizioni ragionevolissime che noi accettiamo senza eccezione; e vi assicuro che da parte nostra studieremo di usare il debito rispetto fino in quelle cose che ci sembrassero da disapprovasi perchè contrarie alla nostra credenza. |
A049000035 |
Ciò posto proporrei il Purgatorio per materia di questa nostra discussione. |
A049000192 |
Inoltre questo protestante dubbioso dovrebbe leggere le medesime liturgie dei riformatori, in cui sono registrale le preghiere colle quali si devono accompagnare i morti alla sepoltura, e dovrebbe conchiudere così: tutti convengono intorno all'esistenza del Purgatorio, la stessa nostra liturgia stabilisce preghiere per i morti. |
A049000266 |
3) ove dice, che ogni nostra opera dovrà essere provata col fuoco: tal è pure in generale il sentimento dei santi Padri e dei teologi cattolici; ma non è definita dalla Chiesa come verità di fede. |
A049000267 |
Diffatti il catechismo di nostra Diocesi, con cui vanno d'accordo tutti gli altri catechismi alla dimanda: Che cosa patiscono le anime nel Purgatorio?. |
A049000282 |
Quindi alla presenza del suo corpo vicino al sepolcro fu celebrato il sacrifizio di nostra Redenzione (la santa Messa) prima che fosse deposto nella tomba. |
A049000296 |
5° L'ultimo momento di nostra vita, che non sappiamo quando sarà, deciderà della nostra sorte per tutta l'eternità, e ognuno di noi sarà allora giudicato secondo le sue azioni, e sullo stato di sua coscienza. |
A049000298 |
7° Per legittima conclusione dobbiamo guardarci da ogni peccato benchè leggero e veniale, ed impiegare la nostra vita in opere di penitenza per le colpe commesse per evitare le pene del Purgatorio; e fra le altre cose soffrire con pazienza le avversita della vita, malattie, dispiaceri, vicende delle stagioni, e qualsiasi altra miseria umana, tutto soffrire come mezzo efficace per iscontare in questo mondo i debiti che abbiamo colla divina giustizia sia per le colpe veniali, sia pei peccati mortali, dei quali, benchè ci siamo pentiti e già confessati, forse non ne abbiamo ancor falla conveniente penitenza. |
A049000350 |
Anzi, sarei per dirvi che fra tutti i dogmi di nostra religione, il Purgatorio è forse quello che è inferiore agli altri nel numero e nella chiarezza delle prove. |
A049000353 |
Esse racchiudono le verità della fede, espongono il modo, l'ordire con cui tali verità furono in ogni tempo praticate; quindi formano una prova irrefragabile dell'antichità, della perpetuità, dell' immutabilità della fede {123 [159]} cattolica, non solo in ciò che riguarda i dogmi contrastati dai protestanti, ma eziandio in quanto riguarda gli altri articoli di nostra santa religione. |
don bosco-elenchus privilegiorum.html |
A051000002 |
Ritengo inoltre che questo si debba fare non solo dai Salesiani e dai loro Cooperatori, ma da tutti i fedeli, specialmente dal Clero; perchè, oltre il dovere che hanno i figli di rispettare il Padre, oltre il dovere che hanno tutti i cristiani di venerare il Vicario di Gesù Cristo, il Papa, merita ancora ogni nostra deferenza, perchè scelto di mezzo agli uomini più illuminati per dottrina, più accorti per prudenza, più cospicui per virtù, e perchè nel governo della Chiesa è in modo particolare assistito dallo Spirito Santo.». |
don bosco-episodi ameni e contemporanei.html |
A054000027 |
Egli si diede a studiare la nostra santa Religione con un zelo particolare; non omise difficoltà che occorressegli alla mente; anche in mezzo al lavoro pregava e rimetteva sulle cose udite. |
A054000027 |
Nè fermavasi solo la cura sua nell' imparare le verità di nostra santa Religione, ma con più ardore disponevasi a ricevere con frutto i ss. Sacramenti. |
A054000028 |
Fu designato a compiere {24 [140]} una funzione cosi solenne, commovente e consolante per la Religione nostra santissima il giorno 16 di detto mese, sacro a Maria Vergine sotto il titolo del Carmine, che correva in Domenica. |
A054000028 |
Intanto si avvicinava il tempo di sua riconciliazione colla nostra santa Cattolica Chiesa. |
A054000028 |
Non mai provò giorno cosi felice in tutto il corso,di sua vita, vero trionfo della nostra santa Religione, che sola sa infondere quella pace nei cuori, che, giusta l' Apostolo s. Paolo, è superiore ad ogni senso. |
A054000083 |
Se tu, o cortese lettore, ti porti nella nostra capitale verso il santuario della Consolata e discendi alquanto verso la Dora, ti si presenta allo sguardo una elegante statua in marmo rappresentante un venerando sacerdote in atto di dare limosina ad un poverello che dimanda aiuto. |
A054000084 |
A motivo delle continue guerre che afflissero in quei tempi la nostra povera Europa e fors' anche a motivo di sanità i suoi studi clericali furono piuttosto irregolari e dovette attendervi in parte nella sua patria e in parte nel seminario di Asti alla cui diocesi apparteneva di quei giorni la città di Bra; nè li potè compire che dopo nove anni dacchè aveva vestito l' abito clericale. |
A054000144 |
Che volete mai si faccia quando non si sa nè leggere, nè scrivere? Per nostra buona fortuna, Iddio è tanto buono. |
A054000185 |
Felici noi se in ogni nostra necessità ricorreremo con fiducia alla gran Madre di Dio! che abbondanza di favori non riceveremo mai!!.... |
A054000190 |
La mia più grande ambizione sarebbe, santissimo Padre, supplicare di nuovo Vostra Santità, d' accettare almeno l' omaggio d' una di quelle focaccie che sono in uso in quest' epoca dell' anno nel nostro paese di Brettagna, e che si chiamano gâ teaux des Rois, composta con un fermento, di cui tutti i fedeli di questa parochia che hanno avuto conoscenza del mio progetto si sono recati ad o nore di somministrare alcuni grani, essa sarà per Vostra Santità il pegno e il simbolo della nostra comunione colla santa Sede, come pure del nostro {104 [220]} amore, e del nostro attaccamento all' augusta persona di Pio IX Pontefice e e Re. |
don bosco-esempi edificanti.html |
A055000001 |
Tali esempi furono ricavati da autori classici che fanno testo di lingua nella nostra italiana favella; affinchè i giovani studiosi oltre l'utilità {3 [49]}morale trovino eziandio un modello di lingua, di frasi, di periodi da potersi con sicurezza seguire ancbe nell'uso scientifico e letterario. |
A055000002 |
Così noi proveremo duplice consolazione; quella di promuovere il bene di nostra santa cattolica religione, che è l'oggetto costante di ogni nostra sollecitudine; e cooperare a far conoscere almeno in parte quegli scrittori il cui ingegno e le cui opere saranno mai sempre l'ammirazione ed il pascolo di chi ama la bella nostra lingua italiana. |
don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html |
A056000014 |
Diremo qui dunque, che fra i luminosi tratti della Misericordia, è da annoverarsi il tesoro delle sante indulgenze, le quali giovano a cancellare dall'anima nostra le {18 [88]} macchie contratte col peccato. |
A056000020 |
Così noi potremo approfittare di questo Divino Tesoro a pro dell'anima nostra ed anche in suffragio delle anime de' nostri defunti, i quali aspettano di essere da noi sollevati dalle pene di quel fuoco in cui si trovano. |
A056000021 |
Per animare la nostra confidenza nella divina Misericordia consideriamo da prima come il Signore dia prove della sua bontà a tutti indistintamente. |
A056000113 |
Intanto noi riconoscenti a tanti, segni della bontà divina e animati dalle amorevoli accoglienze con cui ci riceve, accostiamoci {83 [153]} con confidenza al trono della grazia, e sicuri di ottenere il perdono de' nostri peccati promettiamo a Dio d'impiegare ogni momento di nostra vita nel ringraziarlo, benedirlo e lodarlo. |
A056000113 |
Via dunque ogni timore pel rigor della giustizia divina, ringraziamo piuttosto il nostro buon Dio dei tanti benefizi che ci ha comportai nel corso di nostra vita, e specialmente coll'averci aspettati a penitenza. |
A056000126 |
Il Signore che ben conosceva la nostra debolezza nello istituire questo sacramento ci assicurò che andando noi a detestare i nostri peccati a' piedi del confessore ci sono tutti rimessi, senza spaventarci della difficoltà di confessarci bene. |
A056000127 |
{100 [170]} Dio che è padre tanto buono il quale ama noi sue creature; che cosa possiamo temere da uno che ci ami? Ringraziamo piuttosto la Misericordia Divina di avere per noi istituito quel benefico e consolante sacramento, per mezzo di cui l'anima nostra è lavata dalle macchie, che la rendono odiosa agli occhi suoi. |
A056000128 |
E che diremo d'un beneficio così grande qual è il sacramento della penitenza, la cui mercè noi possiamo riacquistare l'amicizia d'Iddio perduta col peccato? Però non finirono qui i divini favori; volle di più provvederci di tutti i mezzi necessari a fortificare la nostra debolezza, e 'mantenerci in grazia sua. |
A056000128 |
Inoltre il misericordioso nostro Iddio conoscendo la nostra inclinazione al male, le passioni, gli abiti cattivi che ci portano e stimolano a nuove ricadute, per rimedio efficacissimo alla nostra fragilità istituì il Sacramento eucaristico in cui col proprio suo corpo e col suo sangue preziosissimo ci fortifica contro ad ogni assalto del nemico dell'anima nostra, e ci fa invincibili a' suoi sforzi. |
A056000129 |
Noi non sappiamo il modo di pregare, nè quali cose si debbano a Dio dimandare; il Divin Salvatore ci ha insegnato il Pater! il Pater! che è un'orazione colla quale noi possiamo pregare efficacemente Iddio senza pericolo di domandare cose le quali non facciano per la nostra salvezza. |
A056000130 |
Eh coraggio adunque, il regno della gloria ci fu acquistato dal nostro Salvatore, egli è il mezzo, la guida e la corona, e non vi manca altro che la nostra cooperazione. |
A056000130 |
Ma quando verrà quel desideratissimo tempo in cui lasciando l'esilio di questo mondo {108 [178]} ci uniremo perfettamente con Dio nella Chiesa dei beati? Fedeli miei cari, è certo che abbiamo colasse un posto preparato per ciascuno di noi, è certo che il Signore ci vuole tutti salvi con lui, è certo altresì che breve è il tempo della vita presente e da questo tempo dipende la nostra celeste beatitudine. |
A056000130 |
Oh quanti rimedi ci procurò Iddio! Il Viatico che ci fortifica, l'estrema unzione, la quale scancella i peccati se ancor in noi ne rimanessero, la benedizione papale, per cui ci viene compartita l'indulgenza plenaria; molte altre benedizioni e preghiere che la Chiesa impone di fare per tutti coloro che si trovano in quegli ultimi momenti; questi sono tutti tratti di pura misericordia e bontà Divina per dimostrarci quanto gli sia cara la nostra salvezza. |
don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html |
A057000024 |
Vicino a Lanzo nel paese di Mathi havvi una fabbrica di carta, dove sonosempre occupati i giovanetti a lavorare, e fabbricano la carta per la nostra Tipografia dell'Istituto di Torino, di S. Pierdarena, di Nizza, di Montevideo e di Buenos-Ayres. |
A057000085 |
Allorchè fu presentato il Catalogo della nostra Pia Società era anche notato l'Istituto di M. Ausiliatrice, fondato in Mornese, Diocesi di Acqui, nel 1873. |
don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html |
A058000001 |
Imperocché questo Prelato ora ci vietò di servirci delle facoltà conceduteci dalla Santa Sede; ora contro le prescrizioni ecclesiastiche pretese d'ingerirsi nel regime interno e disciplinare della nostra Congregazione, come se fosse solamente un Istituto diocesano; sovente senza ragione rifiutò { [51]} di ammettere i nostri Chierici alle Sacre Ordinazioni; talvolta per futili pretesti negò ai nostri Sacerdoti la facoltà di predicare e di confessare ed anche di celebrare la Messa nella sua Diocesi; talora li sospese senza colpa canonica e senza far precedere le formalità richieste dai Sacri Canoni; ci proibì di pubblicare nella sua Diocesi Brevi ottenuti dal Sommo Pontefice a favore delle nostre Opere; biasimò Instituzioni benefiche già commendate e benedette dal Santo Padre; scrisse lettere a grandi e a piccoli, e stampò e pubblicò persino libelli per infamare i Salesiani ed il loro Superiore. |
A058000001 |
Tutti questi atti paiono essere stati promossi dal nemico di ogni bene, per soffocare e distruggere la nostra povera Congregazione, o metterle almeno intoppi sopra intoppi, perchè non possa conseguire quel fine, per cui venne stabilita ed approvata dalla Santa Sede. |
A058000011 |
L'Arcivescovo di Torino, non curandosi delle concessioni pontificie, con lettera di proprio pugno comincia a negare il suo consenso a che nella Notte del SS. Natale si celebrino le tre Messe di seguito, sebbene a porte chiuse al pubblico, nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice in Torino. |
A058000013 |
Con queste parole egli in certo qual modo dà un biasimo alla Santa Sede di aver concesso quel favore alla nostra Congregazione ed a moltissimi altri Istituti e a Chiese pubbliche e private, come se con detta concessione ella {8 [56]} andasse a ritroso di ciò che la Chiesa ha ordinato ab immemorabili. |
A058000031 |
1° Che non riceverà mai nelle Case della Congregazione Salesiana come Chierico alcun allievo, che abbia appartenuto ai Chierici seminaristi di questa nostra Arcidiocesi; eccetto che fossero già stati accolti nelle Case di detta Congregazione prima dei quattordici anni, oppure chiedessero di venire ad imparare qualche arte o mestiere;. |
A058000032 |
2° Che tale è la nostra pratica finora seguita, e non si farà alcuna eccezione di sorta senza il permesso o consenso della Curia Arcivescovile;. |
A058000038 |
Qui segnaliamo che a motivo di una sua pastorale fatta stampare nella nostra tipografia di Torino l'Arcivescovo era citato davanti ai tribunali; e Don Bosco per liberarlo da questa molestia, come Direttore della tipografia si assunse ogni responsabilità per lui, facendosi condannare in contumacia e pagando la multa imposta. |
A058000040 |
Con questo fatto egli dimostrava che non teneva in niun cottto i Decreti della Santa Sede in data del 23 Luglio 1864, e del 1° Marzo 1869, coi quali si approvava in genere la Congregazione Salesiana, e se ne stabiliva Don Bosco Superiore generale, sua vita durante, colla facoltà di dare le Lettere Dimissorie per gli Ordini minori e maggiori ai Chierici della nostra Congregazione. |
A058000041 |
Nel Settembre dell'anno medesimo un Chierico del suo Seminario domandò di poter venire nella nostra Congregazione, ma non potè mai avere nè l'assenso, nè le Testimoniali dell'Arcivescovo, e ciò contro i Decreti della Sacra Congregazione sopra lo stato dei Regolari in data 25 Gennnaio 1848, coi quali la Santa Sede impone ai Superioriori degli Ordini di domandare le Testimoniali, ed ordina ai Vescovi di rilasciarle. |
A058000042 |
In quest'anno non permette che alcun Prete della Diocesi di Torino entri nella nostra Congregazione. |
A058000083 |
Rincresce a dirlo, ma l'Arcivescovo di Torino non tenne in conto veruno questa autorevole risposta della Sacra Congregazione de' VV. e RR.; quindi continuò come prima a {19 [67]} rifiuttare le Ordinazioni ai nostri Chierici, ed a negare le Lettere Testimoniali a tutti quelli, che glie ne facevano domanda per entrare nella nostra Congregazione. |
A058000095 |
Di quest'anno medesimo (1875), dopo essersi per lo addietro rifiutato almeno una trentina di volte di venire a funzionare presso di noi, venne nuovamente pregato che volesse prendere parte a qualche funzione nel Settenario della Consacrazione della nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice, e di volere amministrare ai nostri giovanetti interni dell'Oratorio di S. Francesco di Sales il sacramento della Cresima, poichè da circa tre anni non l'aveva più amministrata. |
A058000096 |
Lasciamo questo fatto al giudizio di chi ama la salute delle anime e il bene della nostra Santa Religione. |
A058000123 |
Gli si rispose che quella era relazione senza fondamento, e che dal 24 Maggio 1875 (epoca della proibizione) sino al 2 Agosto 1876 (giorno in cui si rispose), non vi fu più musica istrumentale nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice. |
A058000131 |
{28 [76]} Intanto con quelle parole egli non solo biasimava quello che era degno di lode, ma dimostrava di tenere in niun conto il grande servizio che la nostra Congregazione prestava alla sua Archidiocesi, alla quale aveva già dato la maggior parte del suo Clero. |
A058000138 |
Il 22 Marzo un musico cantante Salesiano e capo della nostra Tipografia manda alla Revisione un Sacro Invito per la festa di Maria SS. Ausiliatrice; e intanto fa rispettosamente osservare che nelle primarie Chiese di Torino e nella {29 [77]} stessa Metropolitana si usano nelle sacre funzioni strumenti musicali, e dice che nella nostra Chiesa non si sarebbe fatto di più che in quelle altre. |
A058000138 |
L'Arcivescovo si offende di questo semplice riflesso, e fa tosto scrivere al Prefetto della nostra Congregazione, perchè gli faccia la debita correzione per quell'atto, che egli chiama irriverente. |
A058000140 |
D. Bosco scrisse preventivamente a Monsignor Gastaldi, pregandolo a voler permettere che quel Prelato col suo Clero potesse celebrare in sua Diocesi e fare un Pontificale il giorno dei ss. Pietro e Paolo (29 Giugno) nella nostra Chiesa. |
A058000141 |
L'Arcivescovo di Torino richiesto a viva voce aveva concesso ampia libertà di pontificare a quell'insigne Prelato nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice; ma appena quel venerando Vescovo si fu partito Mons. Gastaldi con lettera del 19 Settembre si lagna fortemente, dicendo d'avergli dato la facoltà di pontificare per una sol volta, e rimprovera quindi ed accusa la Congregazione Salesiana, come ribelle a' suoi ordini. |
A058000151 |
" Dovevano dunque i Salesiani dimandargli perdono per avergli obbedito? Tuttavia nella fiducia di mettere il suo animo in pace abbiamo allontanato dalla nostra Casa il Sac. Perenchio, che era stato causa o pretesto di quelle vertenze. |
A058000181 |
Quindi, che avviene? Avviene talora che, dopo aver stampato un'opera qualunque, il Revisore arcivescovile fa delle mende o ricusa di mettere il Visto, come già avvenne, e allora noi abbiamo il peso delle correzioni, e talvolta ci troviamo anche di aver lavorato invano, e dobbiamo rimandare l'opera sua all'autore, sottostando noi alla spesa della composizione con grave perdita di tempo e danno della nostra Casa. |
A058000181 |
Riguardo alla stampa si deve notare il rigorismo, che l'Arcivescovo usa verso la nostra Tipografia di Torino. |
A058000183 |
Mentre poi si usa tanto rigore per le opere che escono dalla nostra Tipografia, si vedono uscire in Torino stessa, ed anche fuori di Diocesi, ma colla Revisione ecclesiastica Torinese, opere anche voluminose, contenenti dottrine per nulla gradite al Santo Padre, e piene di astio contro quei dotti, anche Eminentissimi, i quali le combattono. |
A058000184 |
Domandiamo se sia questo il modo di promuovere la stampa cattolica? Parecchie volte invece di stampare certe {39 [87]} opere in Torino, abbiamo dovuto mandarle alla nostra Tipografìa Salesiana, di S. Pier d'Arenar perchè la Curia Arcivescovile di Genova ci favorisce con una prestezza degna di singolare encomio. |
A058000262 |
Il 20 Febbraio, essendo fuori dalla nostra Casa principale di Torino D. Bosco e i principali Superiori, l'Arcivescovo venne improvvisamente senza invito a prender parte ad una rappresentazione del nostro teatrino, mentre pochi giorni prima aveva mandato a D. Bonetti la sospensione dall'udire le Sacramentali Confessioni non solo per Chieri, ma per tutta la Diocesi, come si disse. |
A058000263 |
Noi domandiamo: Perchè Monsignore ricusò tante volte di venire a fare funzioni nella nostra Chiesa, ed anche ad amministrare la Cresima quando era invitato, e poi viene al teatro senza invito alcuno?. |
A058000266 |
Questo è quanto io aveva dichiarato a D. Rua sul principio di questo mese; e quanto, riflettendo sopra a tutta la nostra conversazione di ieri sera, penso dover dichiarare a V. S. Rev ma di cui mi professo. |
A058000291 |
Invece il fatto è che tutti i libri contenenti racconti di grazie o favori ottenuti dai divoti per intercessione della SS. Vergine Ausiliatrice, pubblicati da noi portano ognuno in principio od in fine il Decreto di Urbano VIII, e il Visto del Revisore della Curia Torinese per quelli, che si stamparono in Torino, o di quella di Genova per quelli, che uscirono dalla nostra Tipografia di Sampierdarena. |
A058000291 |
Nella primavera di quest'anno medesimo 1880, e dopo la bella festa celebrata nella nostra Chiesa di Torino in onore di Maria SS. Ausiliatrice, l'Arcivescovo ripetè alla Congregazione dei Sacri Riti l'accusa già mossa più volte dallo stesso alla Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari nel 1877-78; che cioè la Congregazione Salesiana stampava miracoli della B. Vergine Maria nella sua Diocesi, senza il suo permesso e contro le prescrizioni ecclesiastiche. |
A058000294 |
Il giorno 12 del mese di Ottobre l'Arcivescovo di Torino senza alcun preavviso od invito di sorta si recò, sua sponte, a visitare la nostra Casa di S. Benigno Canavese, dove fu accolto cortesemente dal Direttore e condotto a vedere i varii laboratorii degli artigiani. |
A058000317 |
Pertanto il 2 Maggio un nostro Sacerdote si portò dall'Arcivescovo, pregandolo a voler permettere che Monsignor Lorenzo Pampino Vescovo d'Alba venisse nel giorno 24 Maggio a far qualche solenne funzione nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice in Torino, o almeno a predicare. |
A058000318 |
Il giorno 24 Maggio il Vescovo prelodato dovendo passare in Torino per recarsi a Milano, onde assistere alle feste in ossequio a Mons. Calabiana, venne non già a pontificare, ma semplicemente a celebrare la S. Messa nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice; ma l'Arcivescovo, appena saputolo, gli scrive una lettera di biasimo, che non poteva permettere la sua presenza nella Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice. |
A058000347 |
Secondo il suo avviso nel corso di questa settimana ho pensato, pregato ed anche consultato persona molto affezionata al nostro Arcivescovo intorno alla nostra vertenza. |
A058000348 |
Ma mi sono sempre più convinto che l'atto Arcivescovile non corrisponde alle nostre intelligenze, lascia D. Bonetti nello stato, in cui si trovava, e non revoca per niente {65 [113]} le carte inviate a Roma a carico dello scrivente e della nostra povera Congregazione. |
A058000354 |
Si vede chiaro invece che per mezzo suo l'Arcivescovo, sotto l'aspetto di un accomodamento, altro non intendeva che sorprendere la buona fede del Capo dei Salesiani, e spillarne qualche notizia che ancor non sapeva, e intanto continuare a dare delle molestie a Don Bosco e alla nostra Congregazione, come ha fatto pur troppo. |
A058000356 |
In questa occasione medesima l'Arcivescovo ci mandò a rimproverare, perchè avevamo stampato nella nostra Tipografia, di Sampierdarena il Socialismo del Conte Emiliano Avogadro della Motta, per la ragione che vi ha un'Appendice contro le dottrine e i principii di Antonio Rosmini. |
A058000359 |
Il D. Turchi fu accolto fanciullo in nostra Casa, qui fece i suoi studi, e lo si vorrebbe obbligare a deporre quello che non è contro a chi gli ha fatto da padre. |
A058000382 |
Poniamo quindi fine a questa nostra Esposizione tirandone alcune conseguenze. |
A058000392 |
Fo pertanto umile preghiera agli Eminentissimi Signori Cardinali della Sacra Congregazione del Concilio, e per mezzo loro al Beatissimo Padre, perchè vengano in aiuto della nostra nascente Congregazione, i cui interessi io sono obbligato in coscienza a promuovere e tutelare. |
don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html |
A059000001 |
Mentre faranno in modo straordinario risplendere la bontà e la carità incomparabile del suo cuore, faranno eziandio ad evidenza conoscere come la nostra santa religione guidi l'uomo alla suprema felicità del cielo, e nel tempo stesso sia socievole, utile materialmente nè vi abbia infortunio umano cui essa non intervenga per soccorrere l'infelice, consolare l'afflitto, illuminarlo nella dubbiezza della {3 [53]} vita e sostenerlo nella sventura. |
A059000002 |
Se malgrado la diligenza usata nello esporre le cose colla massima esattezza fosse sfuggito qualche parola non secondo la verità e non conforme ai principi di nostra santa cattolica religione o non abbastanza decorosa al supremo Gerarca della Chiesa preghiamo {4 [54]} il lettore a considerarlo come non detto e non scritto, pronti a rettificar qualunque cosa venisse suggerita parer tornar a maggior gloria di Dio e ad onore del padre comune dei credenti. |
A059000003 |
Dio ci conservi costanti in questa nostra santa religione e ci conceda l'abbondanza di sue grazie per poterla praticare con fedeltà fino agli ultimi respiri della vita, per andare di poi al possesso di quella immensa felicità che ci promette nel cielo, così sia. |
A059000010 |
Egli rimase così commosso alla vista della nostra disperazione, che rompendo anch'egli in pianto, stringeva al seno i più vicini. |
A059000010 |
Non avrei mai creduto, disse loro, che la nostra separazione fosse così dolorosa! Allora si strappò di mezzo a noi e corse precipitosamente verso la sua camera; ma tentò invano di chiuderne la porta, perchè noi vi entrammo subito dopo di lui. |
A059000066 |
Ecco in guai termini Pio IX si spiega nella sua Enciclica data da Gaeta: {40 [90]} «Tutto il fondamento della nostra fiducia è riposto nella Santissima Vergine come quella in cui Dio collocò la pienezza delle sue grazie. |
A059000074 |
Pio IX ha fatto incavare la propria tomba vicino a quella dell'illustre suo predecessore nell'antico tempio di Nostra Donna della Neve, tanto bello ed isplendido. |
A059000117 |
Questa statua fu donata dal Papa attualmente regnante a Monsignor Mermillod, vescovo di questa città, perchè fosse collocata nella chiesa di Nostra {51 [101]} Donna di Ginevra. |
A059000131 |
Così a Nèpi fe'dono del calice di che si era servito nell'altare, al tesoro della Cattedrale: così a Bologna per vago ornamento alla miracolosa immagine della Vergine {58 [108]} di s. Luca, fece omaggio di elegante e splendida corona che di propria mano Egli volle porre sul capo della divota Immagine di Nostra Donna. |
A059000141 |
E vorrei pure averli anch'io come li hanno i miei compagni, giacchè ho voglia di studiare e d'istruirmi.» Il papa abbracciò il giovinetto e gli pose in mano una doppia (circa venti franchi di moneta nostra) e avendo saputo la sera stessa da una persona di confidenza, cui disse di andar dietro ai passi dello scolaro, che infatti era andato ad un libraio e avea comprati i libri che gli facean bisogno, il papa gli fece tener due scudi per lui e due por la madre sua. |
A059000143 |
Dopo ciò il Santo Padre lo interrogò ancora sui misteri di nostra religione, e trovatolo a sufficienza instrutto per l'età sua, gli diede molte lodi, gli raccomandò il timor di Dio; di poi gli regalò non poche monete d'oro pei suoi poveri genitori. |
A059000179 |
Profittai, dell'occasione per far benedire quanto ho di più caro al mondo, e colla mia famiglia, la nostra veneranda madre generale del Sacro Cuore, e voi, ciò s'intende, in particolare. |
A059000230 |
Ecco tra mille un tratto che conferma la nostra asserzione. |
A059000286 |
Perchè le {142 [192]} vostre orazioni e le nostre siano più sicuramente accolte, vi adopreremo con fiducia la mediazione della Santissima ed Immacolata Vergine Maria, di colei che disperse tutte le eresie del mondo intiero, e che essendo nostra madre amantissima, tutta soave e piena di misericordia, si porge ognora accessibile e favorevole a tutti e compatisce con immenso amore alle necessità di ciascuno. |
A059000288 |
La legittimità della nostra figliazione spirituale si svela con una tenerezza invincibile. |
A059000288 |
Sì, i nostri vicini eretici ci chiamino pur papisti fin che lor piace; noi accettiamo siffatta denominazione, perchè è la nostra gloria, ed è nostro onore professarci d'essere diretti da un Padre la cui autorità, il cui amore si fanno conoscere da contrassegni e da affetti ai quali non potremo sbagliarci. |
A059000325 |
«Le prove della verità di nostra fede sono molteplici e i testimoni che ce ne lasciò il passato brillano di una vivida luce. |
A059000359 |
«Noi, vostri figli e non ha guari ministri della Chiesa di Polonia, ora esuli, raminghi dalle nostre chiese e orfani di patria, ma accolti dalla {181 [231]} vostra benevola ospitalità, ci prostriamo ai piedi della Santità Vostra con un misto di dolore e di contentezza, piangenti la nostra ruina, ma consolati dalla Vostra presenza e dai Vostri benefìcii; imperciocchè accogliendo con tanta bontà i preti dell'afflitta nostra Chiesa, e i figli di quella sventurata nazione, fu come aveste sovvenuto e vitto ed albergo alla nazione e alla chiesa di Polonia. |
A059000361 |
«Ricevete dunque, Beatissimo Padre, le azioni di grazie immortali, che {182 [232]} noi vi rendiamo, primieramente per tal benefìcio, che abbiam da voi, e per l'altro assai più prezioso col quale voi rialzate e salvate noi tutti e la nostra causa. |
A059000362 |
Salvate anime, ricovrate figliuoli, e stretti colla nostra infelice Chiesa colla nostra nazione tai vincoli, contro ai quali le porte dell'inferno avranno quel sopravvento che ponno avere contro di voi.» {183 [233]}. |
A059000397 |
Del resto altamente compresi da angoscia e da dolore alla vista dello stato sì deplorabile della Polonia, noi preghiamo umilmente e supplichiamo senza intermissione {194 [244]} il Signore, che è tanto ricco in misericordia, affinchè guardi con occhio propizio le tribolazioni della vostra nazione, e faccia, colla sua divina grazia, che tutti i polacchi, esposti a tanti pericoli e a si gravi calamità, perdurino immobili e ogni giorno più forti nella professione di nostra fede, e della nostra Santissima Religione, e si tengano fermamente e con costanza sempre maggiore a questa sede di s. Pietro. |
A059000397 |
«Abbiamo testè ricevuta la vostra lettera del 21 aprile così ridondante dei sentimenti della vostra pietà, e del vostro rispetto pella nostra persona e nel tempo stesso abbiamo ricevute le tre mila lire, che vi aggiugneste da parte dei polacchi residenti a Parigi, e destinate a soccorrere i nostri bisogni e a quelli della Santa Sede. |
A059000411 |
Iddio lo conserverà lungo tempo al nostro amore figliale, alla nostra somma venerazione. |
A059000478 |
«Ai due d'agosto di quest'anno, festa di nostra donna degli Angeli volgarmente detta della Porziuncula di Assisi, volendo soddisfare la sua pietà, il Santo Padre si recò a San Francesco a Ripa chiesa dei Francescani per lucrar detta indulgenza. |
A059000488 |
È evidente che il Papa allude qui a nostra santa madre la Chiesa e al suo capo visibile. |
A059000489 |
Perciò gli si fecero intorno rivolgendogli questo complimento: «Santo Padre, qual fortuna è per noi l'avervi in nostra casa! Qual giorno avventuroso! Lasciateci un piccolo ricordo del vostro passaggio, bastaci un molto. |
A059000634 |
- Ebbene chi vi si oppone? - Nostra madre.» La madre, donna di un contegno alto o severo, stavasi in piedi a qualche distanza. |
A059000636 |
A termine di tre giorni domandò i conforti di nostra religione. |
A059000642 |
Cresceva vie più questo dolore al riflettere, che la nostra posizione c'impedisce di corrispondere all'inaspettato bisogno. |
A059000643 |
«Sono franchi trentatre che noi abbiamo raccolto, somma di poco momento per la sublimissima sua destinazione, ma che ci farà degni di benigno compatimento qualora si consideri {301 [351]} l'età nostra, e la nostra condizione di artigianelli, e di poveri figli di di famiglia. |
A059000644 |
«Signori, noi sappiamo che il vostro cuore è buono e che perciò vorrete gradire la tenue nostra offerta, accertandovi che la nostra volontà vorrebbe far di più, se la impossibilità nostra non ce lo impedisse. |
A059000645 |
«Che se mai le nostre parole potessero in questo momento essere udite dal S. Padre, tutti prostrati ai piedi suoi vorremmo ad una voce esclamare così: Beatissimo Padre, è questo il più fortunato momento di nostra vita; noi siamo un ceto di giovanetti, i quali reputiamo a nostra più grande ventura di poter dare un segno di venerazione a vostra Santità. |
A059000686 |
Fra le altre cose il proprietario non lasciava mai di maledire alle cose più sacre di nostra santa Religione e di offenderne il Capo Augusto. |
don bosco-fatti contemporanei.html |
A060000065 |
Che cosa mi riguarda, io risposi? Noi, replicò l'altro, siamo soliti di dare una qualche somma a tutti quelli che abbracciano la nostra religione. |
A060000177 |
Proibitissimo; voglio nemmeno dirvi il titolo; contiene la quinta essenza di quanto si può dire contro la nostra santa religione. |
A060000182 |
Per appunto: domani il vostro servo deve portare a casa la biancheria del bucato; ci sono due grossi fagotti; egli può aspettare che mio tiglio sia a casa e poi lo inviti a portarne uno: egli ignorando questa nostra intelligenza, di certo acconsentirà: così, così... Io parlerò col vostro servo. |
don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html |
A061000001 |
Desideroso di facilitarvi la conoscenza e la pratica dei Favori benignamente concessi dalla S. Sede alla nostra pia Società, giudico opportuno, che tali Concessioni siano pi stampate a comune vantaggio. |
A061000002 |
Da essi appare, come la nostra Congregazione, nel suo primo decennio, consisteva nella persona del suo Direttore coadiuvato da alcuni Sacerdoti e Laici. |
A061000005 |
1° Di approfittare dei Favori spirituali, senza eccezione, quando questi si riferiscono al vantaggio spirituale dell'anima nostra, come sono le sante Indulgenze;. |
A061000009 |
La traduzione de' medesimi fu fatta e riveduta da idonei professori della Nostra Congregazione. |
A061000066 |
Mandiamo intanto ad inserirsi negli atti della nostra Curia Arcivescovile queste Patenti per originale, con facoltà al nostro Cancelliere di rilasciarne copia. |
A061000136 |
Affinchè poi, proponendo loro maggiori aiuti per arrivare alla celeste beatitudine, con maggiore impegno diano i fedeli il nome a questa Associazione, ed attendano a compiere le prescritte opere di pietà, Ci porse umile preghiera, che volessimo a questo fine per Nostra benignità aprire i Tesori della Chiesa, la dispensazione dei quali a Noi commise l'Altissimo Iddio. |
A061000141 |
Supplices Nobis admotae sunt preces, ut quas similibus Apostolicis Litteris Nostris, datis die XVI martii anno MDCCCLXIX, Piae Sodalitati sub invocatione B. Mariae Auxiliatricis in Ecclesia sub eodem titulo civitatis Taurinensis canonice, ut praefertur, institutae, Indulgentias ad decennium lucrandas concesseramus, easdem in perpetuum elargiri, et quasdam alias gratias addere pro Nostra benignitate dignaremur. |
A061000146 |
Inoltre per la medesima Nostra Autorità e colle presenti Lettere concediamo ai Rettori e Confratelli dell'Arciconfraternita così eretta, che sono e che saranno, che osservata la Costituzione di Clemente VIII, Nostro Predecessore, di veneranda memoria, già pubblicata per l'addietro, possano liberamente e lecitamente aggregarsi altre Società del medesimo titolo ed istituto, che sono canonicamente istituite nella sola diocesi di Torino, ed a quelle comunicare tutte le Indulgenze, remissioni di peccati, e rilassazioni di penitenze concesse da questa Santa Apostolica Sede alla Società ora da Noi eretta ad Arciconfraternita, ed altre che siano comunicabili. |
A061000146 |
Per la qual cosa assolvendo e considerando assolti tutti e singoli quelli cui riguardano queste Lettere, unicamente per tale effetto, da qualunque sentenza di scomunica, di interdetto e da ogni altra censura e pena ecclesiastica, in qualunque modo e per qualsiasi causa inflitta, se mai in alcuna di esse fossero incorsi, con queste nostre Lettere erigiamo ed instituiamo in perpetuo per la Nostra Apostolica Autorità la predetta Società dei Divoti di Maria Ausiliatrice eretta canonicamente, come si afferma, sotto questo medesimo titolo in Torino, nella Chiesa consacrata in onore di Maria Vergine Immacolata, coi {45 [171]} favori, preminenze, prerogative, diritti, e privilegi soliti. |
A061000159 |
Finalmente, dopo assai lunga pratica, dopo essersi minutamente esaminati, discussi e in fine approvati i singoli articoli delle nostre Regole, la Pia Società nostra veniva definitivamente approvata e annoverata tra le Congregazioni di S. Chiesa con Decreto 13 Aprile 1874. |
A061000261 |
Alla vista del crescente bisogno crebbe eziandio il numero dei fervorosi Laici ed Ecclesiastici, che offerirono con sollecitudine la loro cooperazione, ma unanimi si fecero a chiedere una specie di Regolamento, che servisse a conservare l'uniformità nell'operare e assicurasse la stabilità di que' sani principii, che solamente si trovano inconcussi nella Nostra Santa Cattolica Religione. |
A061000270 |
Praeterea peculiari supradictos Sodales benevolentia prosequi volentes, omnes iisdem Indulgentias tum Plenarias, tum Partiales, quas Tertiarii S. Francisci Assisiensis ex concessione Apostolica consequi possunt, elargimur; atque ut, quas indulgentias Tertiarii diebus festis et in Ecclesiis S. Francisci Assisiensis lucrari possunt, diebus festis S. Francisci Salesii et in Ecclesiis Congregationis Presbyterorum Salesianae consequi licite ac libere valeant, dummodo quae pro Indulgentiis huiusmodi lucrandis iniuncta sunt pietatis opera rite in Domino praestiterint, Auctoritate Nostra Apostolica concedimus. |
A061000273 |
Inoltre volendo Noi dare un segno di speciale benevolenza ai sopradetti Soci, concediamo loro tutte le indulgenze tanto Plenarie quanto Parziali, che i Terziarii di s. Francesco d'Assisi possono conseguire; e colla Autorità Nostra Apostolica concediamo, che essi lecitamente e liberamente possano ottenere nelle feste di san Francesco di Sales e nelle Chiese dei Preti della Congregazione Salesiana tutte le Indulgenze, che i Terziarii possono guadagnare nelle feste e nelle Chiese di s. Francesco d'Assisi, purchè compiano a dovere nel Signore le opere di pietà che sono ingiunte per lucrare tali Indulgenze. |
A061000286 |
Inoltre, volendo Noi dare un segno di speciale benevolenza ai sopradetti Soci, concediamo loro tutte le Indulgenze tanto Plenarie quanto Parziali, che i Terziarii di S. Francesco d'Assisi possono conseguire; e coll'Autorità Nostra Apostolica concediamo che essi lecitamente e liberamente possano ottenere nelle feste di S. Francesco di Sales e nelle Chiese dei Preti della Congregazione Salesiana tutte le indulgenze che i Terziarii possono guadagnare nelle feste e nelle Chiese di S. Francesco d'Assisi, purchè compiano a dovere nel Signore le opere di pietà che sono ingiunte per lucrare tali indulgenze. |
A061000288 |
Apostolica praeterea Auctoritate Nostra, harum Litterarum vi, perpetuum in modum concedimus, atque indulgemus, ut in singulis Salesianae Congregationis Ecclesiis et Oratoriis, dummodo pro dignitate exornata sint sacraque supellectili ad {111 [237]} id necessaria instructa, servatis servandis, et sine ullo parochialium iurium detrimento, Augustissimum Eucharistiae Sacramentum asservari, illudque fidelium adorationi solemniter proponi, eoque benedici, servato rituum praescripto, fidelibus libere possit, et licite. |
A061000288 |
Nos igitur tuis huiusmodi votis obsecundare, praefatamque Congregationem peculiari benevolentia prosequi volentes, teque et singulos omnes quibus hae Litterae Nostrae favent, a quibusvis excommunicationis et interdicti, aliisque Ecclesiasticis sententiis, censuris, et poenis quovis modo, vel quavis de causa latis, si quas forte incurrerint, huius tantum rei gratia absolventes, et absolutos fore censentes, Apostolica Auctoritate Nostra tenore praesentium perpetuo concedimus, ut in singulis Ecclesiis, Oratoriisque publicis ad Salesianam Congregationem rite ac legitime pertinentibus, ubique eaedem existant, Sodales memoratae Congregationis rite probati, servatisque ex Ecclesiastica disciplina servandis, Sacrosanctum Missae Sacrificium celebrare et Sanctissimam ministrare fidelibus Eucharistiam, verbum Dei praedicare, adolescentibusque Christianam tradere Catechesim, de Moderatorum suorum licentia libere liciteque possint et valeant. |
A061000289 |
Inoltre in virtù della Nostra Apostolica Autorità, concediamo in perpetuo colle presenti Lettere, che in tutte le Chiese ed Oratorii della Congregazione Salesiana, purchè siano decentemente ornati e provvisti delle necessarie sacre suppellettili, osservando le rispettive prescrizioni, e senza punto detrarre ai diritti parrocchiali, si possa lecitamente e liberamente conservare l'Augustissimo Sacramento dell'Eucaristia, e solennemente esporlo all'adorazione dei fedeli, e con quello dare, conforme ai riti, la {113 [239]} benedizione al popolo. |
A061000289 |
Noi adunque volendo compiacere a questo tuo desiderio, e dimostrare la Nostra particolare benevolenza verso la predetta Congregazione, assolviamo te e tutti quelli, in favor dei quali sono date queste Lettere, e riguardiamo come assolti da qualunque Ecclesiastica sentenza di scomunica e d'interdetto e da ogni altra censura e pena, se mai veniste ad incorrerne in qualunque modo, e per qualunque cagione, avuto riguardo a questa sola materia, inflitta; ed in virtù della Nostra Apostolica Autorità colle presenti concediamo in perpetuo, che in tutte le Chiese ed Oratorii pubblici, legittimamente appartenenti alla Congregazione Salesiana, dovunque quelli siano, i Soci della detta Congregazione, bene approvati ed osservando le prescrizioni della disciplina Ecclesiastica, colla licenza dei loro Superiori, possano lecitamente e liberamente celebrare il S. Sacrifizio della Messa, ed amministrare ai fedeli la SS. Eucaristia e predicare la parola di Dio, e fare il Catechismo ai fanciulli. |
A061000292 |
Nos igitur tuis huiusmodi votis obsecundare, omnesque et singulos, quibus hae Litterae Nostrae favent, peculiari benevolentia prosequi volentes, et a quibusvis excommunicationis, et interdicti, aliisque Ecclesiasticis sententiis, censuris, et poenis quovis modo, vel quavis de causa latis, si quas forte incurrerint, huius tantum rei gratia absolventes, et absolutos fore censentes, Apostolica Auctoritate Nostra, tenore praesentium, perpetuum in modum concedimus, ut in omnibus et singulis piis Salesianae Congregationis Domibus, ubique rite existentibus, privatum Oratorium in decenti mansione ab omnibus domesticis usibus libera, ac pro dignitate exornata erigi, et in eo sacra supellectili ad id necessaria instructo, Sacrosanctum Missae Sacriflcium per Presbyteros eiusdem Congregationis Sodales, vel per alios rite probatos Sacerdotes cum Sodalibus Salesianis conviventes, in ecclesiastici praecepti satisfactionem tum religiosis Salesianis, tum aliis quavis ratione iisdem Domibus piis addictis, ibidemque degentibus valiturum, singulis diebus, vel per annum Sollemnioribus, dummodo nullum ex hac concessione detrimentum {115 [241]} Christiano populo obveniat, quod ad implementum praecepti audiendi Missam diebus festis, et caetera serventur, quae ex sacris ritibus servanda praescribuntur, celebrari, et infra eiusdem Sacrifica actionem supradictis omnibus Sanctissima Eucharistia, servatis servandis, ministrari de licentia tamen Moderatoris cuiuscumque ex dictis Domibus libere liciteque possit. |
A061000295 |
Clementis PP. VIII, Praedecessoris Nostri, coeteraeque Ordinationes Apostolicae desuper editae accurate serventur, Apostolica Auctoritate Nostra, harum Literarum vi, perpetuum in modum concedimus atque indulgemus. |
A061000297 |
Noi pertanto, assecondando questi voti, e volendo dare prova di speciale benevolenza verso tutti e singoli coloro, in favore dei quali è concesso questo Breve, assolvendoli e considerandoli assolti, in grazia unicamente di questo favore, da qualunque ecclesiastica sentenza, censura e pena di scomunica e di interdetto, in qualunque maniera e per qualsivoglia causa inflitta, se mai vi fossero incorsi, di Nostra Apostolica Autorità, in virtù di questo Breve, concediamo in perpetuo alla detta Arciconfraternita dei divoti di Nostra Signora la Vergine SS. Ausiliatrice, istituita in Torino nella Chiesa di S. Maria Aiuto dei Cristiani, la facoltà di aggregare a sè altre Confraternite dello stesso nome e tenore, eziandio di tutte le altre Diocesi del Piemonte, purchè siano state canonicamente erette, e siasi accuratamente osservata la forma di Clemente Papa VIII Nostro Predecessore di felice memoria, non che le altre Apostoliche Ordinazioni sopra ciò pubblicate. |
A061000297 |
Ora veniamo pregati dallo stesso diletto figlio a voler estendere con Apostolica Indulgenza questo medesimo privilegio eziandio ad altre Diocesi a maggior gloria di Dio, ad accrescimento di pietà verso la potentissima Nostra Patrona ed a bene spirituale dei fedeli. |
don bosco-fondamenti della cattolica religione.html |
A062000026 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal Regnante Pio IX rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro Principe degli Apostoli, e stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo. |
A062000099 |
Che se alcuno oserà contraddire a questa nostra definizione, che Iddio ce ne guardi, sia anatema.» {26 [528]}. |
A062000105 |
Da allora in poi fu tolto ogni dubbio, nè più fu permesso ad alcuno disputare contro, anzi ciascuno rimase obbligato ad annoverare quella definizione fra i dogmi di nostra santa religione. |
A062000125 |
Che cosa dicono di particolare i protestanti intorno alla cattolica nostra santa religione?. |
A062000143 |
Fuggire per quanto è possibile la compagnia di coloro che parlano di cose oscene, o cercano di deridere il Papa, i vescovi e gli altri ministri della nostra s. religione. |
A062000146 |
E quando siamo burlati perchè pratichiamo la nostra religione?. |
don bosco-frassinetti giuseppe industrie spirituali; m. segur il papa.html |
A063000001 |
Perciò noi ci raccomandiamo a tutti quelli, che amano il bene di nostra Santa Cattolica Religione a volerci dare la mano per far conoscere questi libretti presso a quelle persone ed in que' luoghi, ove nella loro prudenza e nel loro zelo giudicheranno tornare a maggior gloria di Dio, e vantaggio delle anime. |
don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html |
A065000092 |
Gli stessi nemici della nostra religione non ne contano che da otto a dieci. |
A065000097 |
Nel 1854 agli 8 di dicembre tu sai che fu definita l'Immacolata Concezione di Maria, nostra Madre celeste. |
A065000097 |
«Coll'autorità del N. S. G. C, così il Papa, dei beati apostoli {67 [67]} Pietro e Paolo, e coll'autorità nostra, Noi dichiariamo, pronunziamo, definiamo che la dottrina (attento neh! Tommaso), la quale tiene che la Beatissima Vergine Maria, fin dal primo istante della sua Concezione, fu per grazia e singolare privilegio di Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, preservata da ogni macchia di colpa originale, è dottrina rivelata da Dio, e perciò da credersi fermamente e costantemente da tutti i fedeli...» Hai inteso?. |
A065000108 |
Prima per altro di terminare questa nostra conversazione voglio ancora farti vedere che quanto ti dissi è tenuto per vero anche dai nemici della Chiesa cattolica, da coloro cioè che per professione dovrebbero essere avversi ai concili, e invece ne fanno gli elogi. |
A065000130 |
Caro signor prevosto, queste notizie dei concili mentre mi istruiscono, mi fanno anche concepire più alta stima di nostra santa Religione. |
A065000168 |
Costui seguendo gli errori di Vicleffo, altro eretico di Inghilterra, morto un secolo prima, ed altri inventandone, combatteva specialmente le leggi della Chiesa, l'autorità del Papa, e parecchi altri articoli della nostra santa fede. |
A065000194 |
Di che con sommo dolore nostro e di tutti i buoni, e con danno delle anime che non sarà mai abbastanza deplorato, per ogni dove siffattamente si estesero l'empietà e la corruzione dei costumi, la sfrenata {138 [138]} licenza e la peste delle perverse opinioni di ogni genere, e di tutti i vizi e di tutte le scelleratezze, e la violazione delle leggi divine ed umane, sicchè non solamente la ss. nostra Religione, ma anche l'umana società ne sono in miserando modo turbate e trvagliate. |
A065000199 |
Se sta dalla parte vostra, allora perchè temete di cimentarvi coi latini? Perchè ricusate di recarvi in mezzo a loro per fare conoscere in {143 [143]} questa si solenne circostanza e fare toccar con mano che essi e non voi siete in errore, e trarveli fuori? Se poi la verità sta dalla parte della Chiesa latina, allora voi, risoluti di non volerla abbracciare, avete ragione di non incomodarvi, recandovi al concilio, ma noi, alla nostra volta, abbiamo pure il diritto ed il dovere di considerarvi non come pastori, ma quali mercenarii, anzi quali lupi rapaci, di fuggirvi perciò e gettarci in seno alla Chiesa cattolica per salvare le anime nostre.» Così potrebbero ragionare quei fedeli nel caso supposto; di modo che il trionfo della Chiesa cattolica, e del concilio ecumenico, o in un modo o in un altro, o più presto o più tardi, dovrà pure seguire finalmente |
A065000211 |
Godiamo pertanto di vivere in quest'epoca avventurata, in cui per la misericordia di Dio viene compiendosi un atto così solenne della Chiesa {158 [158]} nostra madre, così glorioso per la nostra ss. Religione, e colla preghiera e colla pratica della virtù disponiamo fin d'ora i nostri cuori a ricevere con riverenza e docilità quanto vi sarà decretato. |
A065000227 |
Intanto io terminerò la nostra conversazione colle parole di un dotto prelato d'Irlanda, il cardinale arcivescovo di Dublino. |
don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html |
A066000061 |
Il Papa alzando gli occhi al cielo e imponendo silenzio con un segno di mano, fece un discorso dei più patetici, esponendo il lagrimevole stato dei luoghi consecrati dalla presenza del Salvatore, ove si erano operati i più augusti misteri della nostra santa religione; esortò tutti i fedeli a prendere le armi per liberare i Luoghi Santi. |
A066000074 |
» In quest'occasione, egli stabilì per tutta la Chiesa una nuova festa in onore della SS. Vergine, sotto il nome di nostra Signora della Vittoria e fece aggiungere queste parole alle {66 [392]} litanie: soccorso dei cristiani, pregate per noi. |
A066000089 |
Ma noi non possiamo arrenderci a queste concessioni, alle quali ripugnano le indeclinabili obbligazioni della nostra doppia rappresentanza, nè cedere a ciò che si oppone alla guardia del deposito del patrimonio della Chiesa romana che ci fu trasmesso, dopo una così lunga serie di secoli, dal nostri predecessori, e che noi abbiamo promesso in faccia all'Onnipotente, ai piedi degli altari, e coi più sacri giuramenti, di trasmettere intatto a coloro che ci succederanno. |
don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html |
A067000002 |
Il Figlio di maggior età a nome de' suoi fratelli prende a parlare così: Non temete per noi, caro padre; noi siamo stati istruiti abbastanza nella nostra santa cattolica religione, abbiamo studiato {3 [197]} buoni libri, saremo assidui alle prediche del nostro curato, e, dipendendo sempre da voi, nulla ci accadrà di contrario. |
A067000004 |
Il Signore vi conservi lungamente per la nostra assistenza; che se ci veniste a mancare, noi porteremo nel cuore sempre impressi i vostri ricordi. |
A067000005 |
Appunto per questo desiderio di premunirvi intorno ad alcuni pericoli del giorno col dilucidarvi i punti principali di nostra religione in alcuni trattenimenti. |
A067000006 |
Noi ascolteremo con animo lieto quanto voi sarete per dirci, cominciando {4 [198]} dai fondamenti della nostra religione; e, se cel permettete, noi faremo alcune dimande sopra le cose più difficili, non omettendo quelle osservazioni che possiamo aver letto, o da altri udito, e questo solo per dilucidare le nostre difficoltà. |
A067000012 |
Siccome però Iddio è autore di tutte le cose, e da lui ogni bene procede, sia da lui il principio dell'opera nostra; a lui volgiamoci per aiuto, ed invochiamo particolarmente i celesti suoi lumi. |
A067000013 |
Il fondamento di tutta la nostra religione è senza dubbio la conoscenza di Dio. |
A067000036 |
Inoltre se osserviamo l'unione maravigliosa dell'anima nostra col corpo, i rapporti di tutto l' uomo colle cose che sono fuori di se stesso; tanto le cose piccole, quanto le cose grandi, il cielo, la terra, i pesci del mare, gli animali della terra, gli uccelli dell' aria, tutti dicono ad una voce: c'è un Dio che ci creò; un Dio che ci conserva. |
A067000045 |
li culto interno è quello che noi rendiamo a Dio col nostro cuore e coll'anima nostra per mezzo dell'adorazione, dell'amore, della riconoscenza, della sommessione, della confidenza. |
A067000073 |
La Sacra Bibbia è una serie di libri, i quali contengono le principali verità di nostra Santa Religione. |
A067000094 |
Questa verità importantissima di nostra santa Religione si prova specialmente con quattro argomenti:. |
A067000103 |
Nei libri dell'Antico Testamento ci sono realmente profezie riguardanti alla nostra Cattolica Religione?. |
A067000107 |
Ora, siccome la religione, la rivelazione e le profezie sono tutte rivolte al Messia da Dio promesso per salvare il genere umano, così noi, mentre racconteremo la storia della nostra santa religione, esporremo nel tempo stesso le profezie che al Messia riguardano. |
A067000239 |
Quegli avanzi che si conservano ostinati in molti luoghi, sono per noi argomento della verità di nostra religione. |
A067000274 |
No, miei figli; gli Ebrei con queste massime perverse, invece di odio, sono degni di tutta la nostra compassione. |
A067000276 |
Conchiudiamo pertanto questa prima parte dei nostri trattenimenti col ravvivare la nostra fede in Dio Creatore e Conservatore di noi, e di tutte le cose; sia tutta la nostra gratitudine e riconoscenza al nostro Divin Salvatore Gesù Cristo. |
A067000322 |
Siccome la fondazione della Chiesa di Gesù Cristo è un fatto de' più belli e dei più importanti di nostra fede, così io voglio ingegnarmi di esporvelo colle medesime circostanze cori cui sta registrato nel S. Vangelo. |
A067000415 |
Il concilio in questa maniera congregato rappresenta tutta la Chiesa, ed approvato dal Papa è infallibile nel decidere gli articoli di nostra S. Fede; perchè la Chiesa universale, come abbiamo dello, essendo assistita dallo Spirito Santo, non può cadere nel minimo errore. |
A067000462 |
Come dovrebbe regolarsi un buon cattolico qualora alcuno cercasse indurlo a fare qualche cosa proibita dalla Chiesa e contraria alla nostra santa religione?. |
A067000463 |
Qualora vi fosse alcuno il quale volesse obbligarlo a qualche cosa contraria alla nostra santa religione, un buon cattolico non dovrebbe farla, e dovrebbe rispondere come risposero gli Apostoli piuttosto ubbidire a Dio che agli uomini. |
A067000544 |
verità fondamentale di nostra santa religione ve l'ho già fatta conoscere, quando vi parlai dell'apostolicità della Chiesa Romana, quando appunto vi osservava esistere una successione di Pontefici non mai interrotta da S. Pietro, fino a Pio IX. |
A067000545 |
F Sono persuaso di quanto voi dite; ciò nonostante amerei ancora sentire il parere de' Santi Padri riguardo a questa supremazia del Romano Pontefice; di quei Santi che tanto hanno studiato le cose di nostra religione. |
A067000560 |
Se queste luminose verità di nostra S. Religione fossero un po' più conosciute, certamente molti cattolici mostrerebbero maggior rispetto e venerazione per l'autorità della Santa Romana Chiesa;. |
A067000568 |
Stabiliti così i fondamenti della nostra Santa Cattolica Religione, voglio trattenervi alquanto sopra alcuni curiosi avvenimenti: voglio dire sopra quelle Religioni {49 [355]} che erano unite alla Chiesa Cattolica, e che un tempo si separarono. |
A067000625 |
Voglio piuttosto parlarvi minutamente della setta dei Valdesi, perciocchè dimorando essi in gran parte nelle valli di Luserna, vicino a Pinerolo, anzi parecchi vivendo in questa medesima nostra città, ci può più spesso avvenire di trattare con essi, quindi abbiamo maggior bisogno di essere premuniti a fine di guardarci dai loro errori. |
A067000797 |
La nostra Santa Cattolica Religione, miei cari figli, fa. |
A067000879 |
I Valdesi, i Luterani, i Calvinisti convengono che noi possiamo salvarci nella nostra Religione noi Cattolici abbiamo i più certi argomenti per asserire che essi sono fuori della vera Chiesa, quale conseguenza ti pare che noi possiamo dedurre da ciò?. |
A067000882 |
Parmi che dobbiamo dire che i protestanti ammettendo vera la nostra Religione debbano conchiudere essere erronea la religione riformata la quale fu e {140 [446]} sarà mai sempre riprovata come falsa dalla Chiesa Cattolica Romana. |
A067000928 |
Se, la Religione Cattolica, che voi con tante ragioni ci avete fatte conoscere essere la sola vera, sola che presenti argomenti incontrastabili di divinità; se questa nostra santa religione è tanto bella, tanto chiara, e presenta tanti argomenti della sua divinità, come può essere {154 [460]} che tanti uomini, interi paesi, città e regni, dopo averla per più secoli professata, l' abbiano di poi abbandonata?. |
A067000953 |
Io però' non posso capire come i Protestanti abbiano osato separarsi, ed osino tuttora vivere separati dalla nostra religione, mentre riconoscono che ella ha per suoi primi pastori e fondatori gli Apostoli medesimi; ed all'opposto non possono mostrare un sol uomo, il quale, prima di Lutero e di Calvino, abbia professata la religione dei Protestanti. |
A067000956 |
Ora io bramerei che voi mi illuminaste intorno a questo punto, e porgeste a me ed a' miei fratelli le opportune ragioni per ribattere cotest' accusa contro la nostra SS. religione. |
A067000959 |
Ma a rovesciare d' un sol colpo questa asserzione {168 [474]} dei Protestanti contro la nostra Chiesa, ci basterebbe stringerli con questo unico argomento che voi farete bene a non dimenticare: Voi, Protestanti, ammettete che la Chiesa Cattolica è stata un tempo la vera Chiesa di Gesù Cristo; ma la Chiesa di Gesù Cristo, secondo il Vangelo, non può mai venir meno, non può giammai fallire; perchè il Salvatore promise ad essa la sua perpetua assistenza, dicendo agli Apostoli ed in essi ai loro successori: «Ecco che io sono con voi sino alla fine dei secoli |
A067000960 |
Non vi resta pertanto che la seconda, cioè, credere la veracità della nostra Religione Cattolica, credere che ella non mai si diparti, nè tampoco potè dipartirsi dalla dottrina Apostolica. |
A067000971 |
lo però voglio che voi ravvisiate ancora meglio il loro errore e la loro calunnia contro la nostra Religione. |
A067000974 |
Oh noi cattolici siamo pur felici di aver simili uomini dalla nostra parte!. |
A067000985 |
Nelle belle cose da voi dette, certo, ce ne ha d'avanzo per convincere ogni persona di buon conto, che la nostra Fede di oggidi è quella stessa dei Padri antichi e degli Apostoli, senza variazione di sorta. |
A067000986 |
O padre, i miei fratelli ed io non vediamo il momento, che voi ripigliate l'interrotto discorso, e torniate ad ammaestrarci intorno alla nostra Cattolica Religione per ribattere le accuse che i Protestanti muovono ad essa di avere {181 [487]} variati i domini insegnati dagli Apostoli. |
A067000988 |
Voi ci avete detto, che i Protestanti han un bell'accusare la Chiesa Cattolica di avere cambiati i domini insegnati dagli Apostoli; ma che intanto non possono mostrare nè l'epoca, in cui la nostra Chiesa abbia fatto tal cambio, nè chi sia stato quel ribaldo che abbia osato introdurlo; mentrechè, all'opposto, i Papi ed i Concilii hanno sempre fatto fronte ad ogni anche minima novità in materia di fede, come si può vedere nella Storia ecclesiastica, e negli stessi atti e decreti dei Concilii e dei Pontefici, i quali tuttora si conservano. |
A067000989 |
Benissimo: ora voglio dimostrarvi che i Protestanti non possono tampoco indicare verun domma speciale degli Apostoli, il quale sia stato variato dalla Chiesa Cattolica, nostra madre; benchè {182 [488]} questa verità possa Considerarsi come già provata dalle cose discorse finora. |
A067000991 |
I Protestanti non possono schermirsi da tale argomentazione; perchè sento che hanno sempre in bocca la Chiesa dei primi secoli, e con quella pretendono di condannare la Chiesa nostra presente. |
A067000998 |
Così è, o miei figli: questi eresiarchi si condannano da se stessi, ed insieme, a loro dispetto, giustificano la nostra Chiesa dalla taccia di novità in materia di fede. |
A067000998 |
Udite ancora un'altra preziosissima confessione in favore della nostra Religione, fatta da quel Melantone che, come vi ho già raccontato, fu uno de' più favoriti e potenti discepoli ed ausiliari di Lutero. |
A067001002 |
Cotesti infatti sono i dommi della nostra Religione, contro a' quali odonsi tutto di i Protestanti menare maggior rumore, e muovono l'accusa di novità. |
A067001008 |
Vedete, o miei figli, che la superstizione di cui i Protestanti ed i libertini accusano la nostra Chiesa è tanto antica quanto è la Chiesa medesima. |
A067001019 |
Per ora vi reco soltanto la testimonianza del Vescovo protestante Montagne: «È riconosciuto, ei dice, che tutti i sacerdoti, ed i soli sacerdoti hanno potere di rimettere i peccati, e che la Confessione auriculare fatta ad un sacerdote è una pratica molto antica nella Chiesa.» Eccovi quella del Vescovo protestante Sparow: «La nostra Confessione deve essere integra et perfecta e non intinta. |
A067001026 |
Pertanto, o figli miei, dal sin qui detto voi scorgete manifestamente, come i principali dommi della nostra S. Religione, i quali vengono attaccati dai Protestanti come novità e corruttele, sono stati, per confessioni degli stessi primari loro capi, insegnati egualmente nei primi secoli della Chiesa. |
A067001028 |
Adunque l'accusa che i Protestanti muovono alla nostra Cattolica Chiesa di aver variati e corrotti gl'insegnamenti e i dommi della Chiesa primitiva è una calunnia, è una sfacciata menzogna, di cui son consapevoli appieno quelli medesimi che la mettono in campo; ed è una prova palpabile della loro. |
A067001030 |
Ma quelli tra gli eretici, che di buona {198 [504]} fede e spassionatamente mettonsi ad esaminare e studiare la nostra Religione negli scritti e nei monumenti degli antichi Padri, conoscono perfettamente che questa non si scostò mai dalla via della verità; e quindi, mossi dalla grazia divina, fanno ad essa ritorno. |
A067001030 |
Ogni giorno che spunta rallegra la Chiesa, nostra Madre, con qualche nuova e stupenda conversione. |
A067001035 |
I predetti personaggi godono la stima di uomini rettissimi presso gli stessi Protestanti; abbracciarono la nostra Fede dietro un profondo e lungo esame di tutti i suoi insegnamenti, e la abbracciarono a costo di grandi sacrifizi, e certuni anche col passare dall'agiatezza e dall' opulenza alla povertà ed alla fame. |
A067001035 |
Pertanto la sola luce della verità, la sola virtù della divina grazia, potè operare {200 [506]} simili conversioni: epperò queste sono una prova lampante della verità e santità della nostra Cattolica Religione. |
A067001035 |
Queste conversioni sono la più bella gloria ed il più insigne trionfo della nostra Romana Chiesa: perocchè esse, come vedete, non sono già effetto di malvagie passioni, non dell' interesse, non della ignoranza ed inconsiderazione, siccome avviene in quelli che disertano dalla Chiesa medesima. |
A067001064 |
Non sono dunque arai, col procedere del tempo, cresciuti gli articoli della nostra Fede?. |
A067001069 |
Così è veramente: e questa maggior chiarezza e splendore si è tutta l'aggiunta che la Chiesa nostra Madre recò di tempo in tempo alla Fede Apostolica colle sue definizioni dommatiche. |
A067001071 |
Sicchè, o miei figli, nei nemici ed accusatori della S. Chiesa, nostra madre, si avvera precisamente ciò che cantiamo nel Salmo ventesimosesto, cioè, che l'iniquità ha mentito contro se stessa, distruggendosi colle sue proprie contraddizioni: Mentita est iniquitas sibi. |
A067001076 |
Avete veduto, miei figli, la Chiesa Cattolica, nostra madre, citata dai Protestanti al tribunale della Chiesa primitiva, e colpe le contraddizioni e le confessioni degli stessi suoi accusatori ed avversari non fecero che rilevar vie più l'apostolicità e l'integrità della sua fede. |
A067001090 |
Mi pare quasi un miracolo che tutto il inondo non Tacciasi protestante, e che la Chiesa Cattolica nostra madre, malgrmle i rigori della sua morale, possa tuttavia contare per tutto il inondo un numero sì sterminato di fedeli suoi figli; certo qui dobbiamo dire che la santità del Cattolicismo ha più forza sul cuore dell'uomo di quello che abbia tutto il libertinaggio protestante. |
A067001171 |
Per esempio: quella fruttaiuola che vende pere, mele ed uva lì vicino alla nostra porta, come potrà esaminare la Bibbia se non conosce nemmeno l'abbici?. |
A067001270 |
- Prendete, disse, dandogli la Bibbia, questa è la nostra Religione: leggete, istruitevi e saprete tutta la nostra Religione. |
A067001275 |
Quel buon uomo partì portando la Bibbia protestante, e, come se trovato avesse un gran tesoro, corse a casa, chiamò a sè moglie e tigli, e mostrando la Bibbia: ecco, disse loro, qui dentro c'è tutta la nostra Santa Religione, non più frati, non più preti: non più prediche, non più chiese, questa Bibbia e non altro: chi legge qui dentro sa quanto deve fare per andarsene al Paradiso. |
A067001280 |
La moglie finì col dire: oli che religione balorda avete mai portato in casa nostra! non ho mai passato un giorno tanto infelice in vita mia. |
A067001316 |
Appunto di costoro abbiamo piacere, che ci parliate, perchè così saremo in grado di dar loro conveniente risposta qualora ci accada di essere insultati intorno alla nostra Religione. |
A067001347 |
Io ho più volte fatto formale dimanda a parecchi protestanti: qual è la vostra religione? La nostra religione, rispondevano, è la riformata. |
A067001376 |
Un catecumeno, vale a dire, un protestante che si faceva istruire per abbracciare la Religione Cattolica, un {313 [619]} giorno incontrò un suo parente protestante, il quale, dopo alcune parole, prese a dire: Io non posso più amarti dacchè hai lasciato la nostra religione per farti Papista. |
A067001422 |
Voi dovrete radunare quanti Protestanti potete, quindi montar sulla vostra cattedra, poi dire ai vostri uditori: ascoltate, o fratelli Protestanti, ascoltate la nostra parola, ed è voce di verità. |
don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html |
A068000001 |
P. Tutto viene da Dio, o figliuoli miei, tutto devesi a Dio riferire, perchè tutto da Lui ebbe principio: quindi noi volendo trattare delle cose più importanti, cioè di nostra S. Religione, dobbiamo cominciare da Colui che ne è l'Autore. |
A068000017 |
Ditemi: Chi mai potrebbe credere e sostenere che questo quadro, che questo palazzo, che questa nostra città siansi formati da se stessi a caso?. |
A068000054 |
Del resto poniamo che vi sia qualcuno che non ammetta Iddio, costui non viene a scemare per nulla la forza della nostra prova. |
A068000091 |
P. La Sacra Bibbia è una serie di libri, i quali contengono le verità di nostra S. Religione. |
A068000093 |
Intanto siamo grati a Dio del grande benefìzio della creazione e della conservazione; siamogli di molto tenuti per le verità ch'Egli si degnò rivelarci; ma la nostra riconoscenza consista nel credere e nel praticare tali verità, senza cui non ci è possibile conseguire la nostra eterna salvezza. |
A068000112 |
P. Questa verità importantissima di nostra santa Religione è rassodata specialmente da quattro argomenti:. |
A068000121 |
F. Nei libri dell'Antico Testamento ci sono realmente cose che si riferiscano alla nostra Cattolica Religione?. |
A068000123 |
F. Noi siamo persuasi della divinità dei sacri libri e della rivelazione da Dio fatta agli uomini intorno alle cose necessarie alla eterna nostra salvezza, e ne siamo assai contenti. |
A068000124 |
Ora la Religione, la Rivelazione e le profezie essendo tutte rivolte al Messia da Dio promesso per salvare il genere umano, noi in quella che esporremo brevemente la storia della nostra santa Religione, faremo rilevare le profezie che al Messia riguardano. |
A068000128 |
- Questo Uno fu il divin Salvatore, fondatore di nostra santa Religione, e autore della nostra eterna salvezza. |
A068000186 |
Sacri Libri, Libri santi, Sacra Scrittura, Parola di Dio furono sempre le denominazioni date al Vangelo ed agli altri libri, che compongono la nostra Bibbia. |
A068000244 |
Gli avanzi della nazione Ebraica, che si conservano tuttavia ostinati in molti luoghi del mondo, sono {79 [79]} per noi argomento della verità di nostra Religione. |
A068000244 |
Quelli poi, che non si convertirono, depositano del pari in favore della Religione nostra, poichè in loro si avvera ogni giorno la profezia, che dice questo popolo dover vivere disperso senza re, senza tempio, senza sacerdoti, confuso con altri popoli senza abbracciarne la Religione, sempre ostinato, e colla impronta del marchio della divina riprovazione. |
A068000259 |
Un altro assicurò che avrebbe abbracciata la Religione nostra, ove con ciò non fosse stato costretto a rinunciare all'eredità del padre. |
A068000281 |
P. Oh no, miei figli; gli Ebrei per queste massime perverse invece di odio, meritano tutta la nostra compassione. |
A068000287 |
Io ho conosciuto molti giovanetti Ebrei, i quali ardevano del desiderio di abbracciare la nostra santa Religione; ma i parenti li tolsero dalle pubbliche scuole; e perchè essi insistevano nel voler venire alla fede cristiana, i parenti si posero a chiamarli ingrati, traditori della loro Religione, infamatori della loro famiglia, ed a minacciarli che li avrebbero diseredati ed espulsi dalla famiglia, ove non mutassero proponimento. |
A068000335 |
F. Ci piace a maraviglia l'esposizione sull'autorità di s. Pietro, fondamento della Chiesa di Gesù Cristo, e gli sforzi che i nemici invano fanno contro alla nostra santa Religione. |
A068000382 |
Se tali luminose verità di nostra santa Religione fossero un po' più conosciute, molti Cattolici mostrerebbero per sicuro maggior rispetto e venerazione verso l'autorità della Santa Romana Chiesa: autorità fondata da Gesù Cristo, trasmessa a s. Pietro ed a' suoi Successori, i quali, l'uno all'altro sottentrando al governo della Chiesa, tutti costantemente la esercitarono: autorità attestata e venerata dai più dotti e dai più santi personaggi che vissero dal principio della Chiesa di Gesù Cristo fino ai nostri giorni: autorità proclamata in tutti i Concili ecumenici, e possiamo dire, in tutti i Concili particolari che in ogni tempo nella Chiesa furono celebrati: autorità, infine, che gli stessi Protestanti di buona fede confessarono, e per cui un grande numero di essi si risolvettero di abbandonare i loro errori per fare ritorno alla Chiesa dei loro antenati, che era ed è la Chiesa Cattolica. |
A068000440 |
Tuttavia queste vostre ultime parole ci fanno vedere sempre più il grande uopo di istruirci nella nostra santa Religione. |
A068000452 |
F. Questo appunto vivamente desideriamo di conoscere; e ciò non per noi, che senza punto discutere crediamo tutto quello che insegna la Santa Madre Chiesa; ma perchè vie meglio confermati nelle massime del Vangelo possiamo essere in grado di dare la dovuta risposta a chi volesse insidiare la nostra credenza. |
A068000490 |
F. Da molti si va dicendo che le missioni cattoliche sono presso che estinte, e che per questo lato la nostra Chiesa cessa di essere cattolica; {151 [151]} poichè non si può più diffondere in tutti i luoghi, e va man mano cessando in quei medesimi dove già fu predicata. |
A068000522 |
P. Da quanto vi ho fino qui esposto, o miei amati figli, credo abbiate potuto essere chiariti e resi erti della divinità di nostra santa Religione, del grande fatto che è la fondazione della Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000564 |
Stabiliti questi fondamenti della nostra Santa Cattolica Religione, voglio ora intertenervi alquanto sopra alcuni curiosi avvenimenti: vale a dire sopra quelle credenze che erano unite alla Chiesa Cattolica e che un tempo da quella si separarono. |
A068000662 |
Per la qual cosa tutte le volte vi verrà fatto di udire o di leggere cose scritte da eretici, da increduli o da cattivi cattolici contro alla nostra santa religione, dite pure senza tema di errare: Costoro non dicono la verità; costoro cercano d'ingannare. |
A068000680 |
P. Miei buoni figli, vi ho già notato come i nemici della nostra religione non potendo avere dalla loro la verità sono costretti di fabbricare i loro sistemi sull'errore; ed in questo hanno tanto di mala fede, che, mancando loro le ragioni, non si fanno uno scrupolo al mondo di pervertire il senso degli scrittori ecclesiastici, a quel modo che pervertono il senso della Bibbia e de' Santi Padri. |
A068000719 |
Noi pertanto per assicurarci di non cader negli errori valdesi, nè in quelli di altre sette, teniamoci fermi all'insegnamento infallibile di nostra santa Chiesa cattolica, e diciamo con s. Paolo: « Se taluno venisse ad insegnarci cose contrarie alla dottrina degli Apostoli, ancora che fosse un angelo del cielo non crediamogli, ma fuggiamolo. |
A068000730 |
F. Dunque, la mi pare evidente che la Chiesa Romana abbia continuato ad essere la Chiesa di Gesù Cristo, e che non i Cattolici, ma invece i Valdesi siansi separati da questa nostra madre. |
A068000788 |
P. La nostra Santa Cattolica Religione, miei cari figli, fa vedere tanto chiaramente i caratteri della sua divinità, che basta esserne istruiti per non poterla più sradicare dal cuore. |
A068000852 |
I Valdesi, i Luterani, i Calvinisti convengono che noi possiamo salvarci nella nostra Religione; noi Cattolici poi abbiamo i più certi argomenti per asserire che essi sono fuori della vera Chiesa; ora quale conseguenza vi pare che ne possiamo dedurre?. |
A068000855 |
F. Dobbiamo dire che i protestanti, ammettendo vera la nostra Religione, debbano conchiudere {262 [262]} che trovasi nell'errore la Riformata, la quale fu e sarà mai sempre siccome falsa riprovata dalla Chiesa Cattolica Romana. |
A068000898 |
Se la Religione Cattolica, che voi con tante ragioni ci avete fatto conoscere essere la sola vera, la sola che offra argomenti incontrastabili della divinità; se questa nostra santa Religione è così bella, così chiara, come mai un grande numero d'uomini, intere contrade e vasti regni, dopo averla per più secoli professata poterono poscia abbandonarla?. |
A068000939 |
Noi quindi peniamo a comprendere come i Protestanti, e gli altri eretici abbiano osato separarsi, ed osino anche oggi vivere separati dalla nostra religione, mentre riconoscono che essa ha per suoi primi pastori e fondatori gli Apostoli stessi; e non possono all'opposto additarci un solo uomo, il quale prima dei capi riformatori abbia professata la loro credenza. |
A068000942 |
Ora noi brameremmo che ci illuminaste intorno a questo punto, e ci porgeste le opportune ragioni per ribattere cotesta accusa contro la nostra ss. Religione. |
A068000945 |
Non vi resta pertanto che la seconda, cioè credere la veracità della nostra Religione Cattolica, credere che ella non mai si dipartì, nè tampoco potè dipartirsi dalla dottrina degli Apostoli. |
A068000955 |
P. Io però voglio che voi stessi scuopriate e ravvisiate ancora meglio il loro errore, e la calunnia che gittano contro la nostra Religione. |
A068000958 |
F. Oh noi cattolici siamo pur felici di aver somiglianti uomini dalla nostra parte!. |
A068000969 |
F. Nelle cose da voi dette ce ne ha d'avanzo per convincere ogni persona di buon conto, che la nostra fede di oggidì è pur quella istessa dei Padri antichi e degli Apostoli senza variazione di sorta. |
A068000970 |
F. O padre, non vediamo il momento che voi ripigliate l'interrotto discorso, e torniate ad ammaestrarci intorno alla nostra Cattolica Religione per addestrarci a ribattere le accuse che i Protestanti muovono ad essa di avere variati i dommi insegnati dagli Apostoli. |
A068000973 |
P. Benissimo: ora vi dimostrerò con brevità che i Protestanti non possono tampoco indicare verun domma speciale degli Apostoli, il quale sia stato variato dalla Chiesa Cattolica nostra madre. |
A068000976 |
F. Egli è evidente: i Protestanti non possono scapparla da tale argomentazione; per questo i poverini hanno sempre in bocca la Chiesa dei primi secoli; e con simile sotterfugio si argomentano di condannare la Chiesa nostra presente!. |
A068000983 |
P. Così è, o miei figli: questi eresiarchi si condannano da se stessi, e ad un tempo difendono la nostra Chiesa dalla taccia di novità in materia di fede. |
A068000983 |
Udite ancora un'altra preziosa confessione in favore della nostra Religione, fatta da quel Melantone che, come vi ho sopra narrato, fu de'più ardenti discepoli di Lutero. |
A068000986 |
F. Cotesti infatto sono i dommi della nostra Religione, contro a' quali odonsi tuttodì i Protestanti menare più grande lo scalpore, tacciandoli di novità. |
A068000992 |
Vedete, o miei figli, che la superstizione di cui i Protestanti ed i libertini accusano la nostra Chiesa è tanto antica, quanto è la Chiesa istessa. |
A068001002 |
» Eccovi quella del Vescovo protestante Sparow: « La nostra confessione deve essere integra et perfecta e non infinta. |
A068001009 |
P. Dal sin qui detto voi, cari miei figli, scorgete manifestamente come i principali dommi della nostra s. Religione, i quali vengono intaccati dai Protestanti come novità e corruttele, per confessione degli stessi primarî loro capi furono insegnati egualmente nei primi secoli della Chiesa. |
A068001011 |
F. Adunque l'accusa che i Protestanti muovono alla nostra Cattolica Chiesa di aver variato gl'insegnamenti e i dommi della Chiesa primitiva è una pretta calunnia, una grande menzogna, di cui sono consapevoli appieno queglino stessi che la mettono in campo; e forma una prova palpabile della loro incredulità. |
A068001013 |
Ma quelli tra gli eretici che di buona fede e spassionatamente accingonsi ad esaminare e studiare la nostra Religione negli scritti e nei monumenti degli antichi Padri, conoscono ben tosto che questa non si scostò mai dalla via della verità; e infine mossi dalla grazia divina fanno ad essa ritorno. |
A068001013 |
Ogni giorno rallegrasi la Chiesa nostra Madre di qualche nuova e stupenda conversione; e {320 [320]} in riabbracciando questi smarriti figli, ne segna nei suoi fasti i nomi immortali. |
A068001017 |
I personaggi sopra accennati ed altri com'essi riguardevoli godono la stima di uomini rettissimi presso {321 [321]} gli stessi Protestanti: si rivolsero alla nostra fede dopo un lungo e profondo esame di tutti i suoi insegnamenti, l'abbracciarono a costo di grandi sacrifizi, e certuni anche col passare dall'agiatezza alla povertà ed alla fame. |
A068001017 |
Tali conversioni sono la più bella gloria ed il più luminoso trionfo della nostra Romana Chiesa; perocchè esse, come vedete, non sono, già effetto di malvagie passioni, non derivano da basso interesse, non da ignoranza ed inconsiderazione. |
A068001018 |
La sola luce della verità, adunque, la sola efficacia della divina grazia, poterono operare simili conversioni, somministrando così altra prova lampante della verità e santità della nostra Cattolica Religione. |
A068001040 |
Del rimanente i nemici di nostra santa Religione studiando sempre nuovi modi di dire per esprimere nuovi errori, è necessario che la Chiesa eziandio, se fa d'uopo, adoperi nuovi vocaboli, coi quali in modo chiaro e positivo li segnali e condanni. |
A068001044 |
F. Non sono dunque mai col succedersi dei tempi cresciuti gli articoli della nostra fede?. |
A068001049 |
Questa chiarezza, questa sua bellezza maggiore è tutta l'aggiunta che la Chiesa nostra Madre recò in vari tempi alla Fede Apostolica colle sue definizioni dommatiche. |
A068001050 |
Sicchè, o miei figli, nei nemici ed accusatori di nostra Santa Madre Chiesa si avvera precisamente ciò che cantiamo nel Salmo {334 [334]} ventesimosesto, che cioè l'iniquità ha mentito contro se stessa, distruggendosi colle proprie sue contraddizioni: Mentita est iniquitas sibi. |
A068001054 |
P. Fin qui avete visto, miei figli, la Chiesa Cattolica, nostra madre, confrontata dai Protestanti colla Chiesa primitiva; e notato come le contraddizioni e le confessioni degli stessi suoi avversari non facciano che rivelar vie più l'apostolicità e l'integrità della sua fede. |
A068001068 |
F. Ci pare quasi un miracolo, o padre, che tutto il mondo non facciasi protestante, e che la Chiesa Cattolica nostra madre, malgrado i rigori della sua morale, possa tuttavia contare per tutto il mondo un numero sì sterminato di fedeli suoi figli. |
A068001150 |
Per cagion di esempio quella fruttaiuola che rivende pere, mele ed uva lì vicino alla nostra porta, come sarà al caso di esaminare la Bibbia se non conosce nemmeno l'abbicì?. |
A068001160 |
{375 [375]} Per lo contrariò Iddio colle più chiare espressioni ci aggiunge di ascoltare la sua santa parola e di custodirla nel nostro cuore per metterla in pratica a nostra salute. |
A068001174 |
Il frutto di questo Trattenimento sia adunque una grande nostra sollecitudine di recarci ad ascoltare la parola di Dio spiegata nelle prediche e nelle altre sacre istruzioni. |
A068001180 |
La nostra religione comanda di amare il nostro prossimo siano pure ebrei, eretici di qualunque nome. |
A068001242 |
- Prendete, risposegli, dandogli la Bibbia, questa è la nostra religione: leggete, istruitevi e conoscerete tutta la nostra religione. |
A068001247 |
Quel buon uomo se ne andò portandosi la Bibbia protestante; e come se trovato avesse un tesoro, giunto a casa e avuto a sè la moglie ed i figli, in mostrando loro la Bibbia: Ecco, disse loro, qui dentro c'è tutta la nostra santa Religione. |
A068001251 |
La moglie finì poi col dire: Oh che religione sciocca avete mai portato in casa nostra! Vi assicuro che in vita mia non ho mai passato un giorno infernale simile a questo. |
A068001284 |
F. Appunto di costoro abbiamo bisogno che ci parliate, perchè così saremo al fatto di dar loro conveniente risposta, quando ci accadesse di essere interrogati intorno alla nostra Religione. |
A068001298 |
Per nostra fè che imbottito della fede e adorno delle vesti di tante diverse sétte, il signor Bert deve proprio fare la più bella e magna figura di Gianduia o di Arlecchino che mai sia esistita al mondo!. |
A068001301 |
Voi sapete che in questa nostra città, la quale fu per tanto tempo culla illibata del Cattolicismo, si è costrutto, non sono molti anni passati, un tempio protestante. |
A068001335 |
P. Io ho più volte mosso questa formale dimanda a parecchi protestanti: Qual è la vostra religione? Ed essi: La nostra religione, rispondevano, è la riformata. |
A068001370 |
Per l'avvenire noi avremo sempre in abborrimento le massime protestanti, e ci conserveremo fermi ed affezionati alla nostra Santa Cattolica Religione, praticando i precetti che a tutti i fedeli Cristiani impone. |
A068001378 |
Un protestante, che si faceva istruire per abbracciare la Religione Cattolica, un giorno si abbattè in un suo parente protestante, il quale, dopo alcune parole prese a dirgli: Io non posso più volerti bene dacchè hai lasciato la nostra religione per farti papista. |
A068001381 |
Noi dimandiamo inoltre, se fra tutti quelli che dal Cattolicismo passarono o passano al Protestantismo, ve ne sia un solo, il quale abbia fatto questo cangiamento a fine di vivere più virtuosamente; e la nostra dimanda è già da molto tempo che si va ripetendo; ma ci fu e ci è sempre risposto che pur troppo i Cattolici apostati sono dei più scostumati ed i più dissoluti. |
A068001421 |
Voi, adunati nel maggior numero possibile i seguaci della Riforma, dovete montare in sulla bigoncia e di là dire ai vostri uditori: Ascoltate, o fratelli Protestanti, ascoltate la nostra parola, che è voce di verità. |
don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html |
A069000009 |
In fine siccome nulla possiamo senza Dio, e per mezzo di lui ogni cosa possiamo, così siamo in dovere di confessare questa nostra impotenza col ricorrere a lui in ogni nostro bisogno, e con tutto il cuore rivolgerci a lui, il quale, essendo sapientissimo, conosce tutte le nostre necessità; essendo potentissimo può somministrarci qualunque aiuto, ed essendo amorevolissimo è disposto a soccorrerci in tutti i modi. |
A069000011 |
Tuttociò che noi incontriamo nelle chiese solleva i nostri pensieri a Dio, {6 [14]} ed ivi la nostra preghiera acquista maggior efficacia perchè fatta in comune coi nostri fratelli nella fede, avendoci Gesù Cristo assicurati che dove sono due o tre persone raunate in suo nome, egli è in mezzo a loro. |
A069000016 |
Ma questa domanda deve essere fatta colla condizione {9 [17]} se è volontà di Dio, non dannosa all'anima nostra. |
A069000020 |
Unire la nostra preghiera alle preghiere e ai meriti di Maria SS., degli Angeli e dei Santi che sono nel cielo, delle anime del Purgatorio, e di tutti i giusti che vivono sulla terra. |
A069000022 |
Del resto tutte le volte che le nostre preghiere mancano di frutto, la colpa è nostra, chè non preghiamo colle dovute disposizioni. |
A069000026 |
Ma la misera nostra condizione non ci permette di far tanto; perchè siamo costretti {13 [21]} di applicarci ai bisogni del corpo, il quale ora domanda nutrimento, ora sollievo, ora riposo dalle giornaliere fatiche. |
A069000026 |
Tu sai, o cristiano, che l'unico vero bene dell'anima nostra è Dio; che noi siamo fatti per lui e a lui solo dovremmo tenere rivolti gli occhi nostri giorno e notte, ed imitare gli angeli ed i santi, i quali mai non cessano di lodarlo e glorificarlo. |
A069000028 |
Quindi al mattino appena ci svegliamo, il nostro primo pensiero sia quello di dare uno slancio a Dio, offrirgli il nostro cuore, attestargli il nostro amore e la nostra riconoscenza. |
A069000031 |
Ma questo, come ognun vede, non basta per un buon cristiano; perciò noi dobbiamo offerire a Dio varie altre preghiere proposteci dalla santa Chiesa, nostra madre. |
A069000031 |
Queste sono le preghiere che soglionsi praticare in tutte le famiglie cristiane: e Iddio ha disposto che i nostri cari genitori ci facessero imparare queste eccellenti orazioni quando noi eravamo ancora fanciulli, affinchè {19 [27]} ci rimanessero ben fisse nella memoria, e così mai non avessimo a dimenticarcene od a tralasciarle in alcun giorno della nostra vita. |
A069000036 |
E s. Girolamo più apertamente ancora ci dice, che Gesù Cristo dovendo ritornare al suo celeste Padre ci lasciò il segno della santa croce, ossia c'insegnò a porlo sulla nostra fronte, affinchè più liberamente potessimo ripetere le parole del real Profeta: Fu segnato sopra di noi, o Signore, il lume del tuo volto; hoc signum crucis ad Patrem ascendens Dominus reliquit, sive in frontibus nostris posuit, ut libere diceremus: Signatum est super nos lumen vultus tui, Domine. |
A069000041 |
Sia questa la nostra arma contro ogni sorta di nemici; di essa valiamoci in ogni nostro bisogno; non cominciamo preghiera, non lavoro d'importanza senza farci precedere questo segno di salute. |
A069000047 |
Ed acciocchè questa verità fondamentale della fede cristiana rimanesse profondamente scolpita nel cuore dei fedeli, e non venisse a scancellarsi mai più, aggiunsero all' Ave Maria queste altre parole: Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell'ora della morte nostra. |
A069000049 |
Le diciamo che preghi per noi nel tempo presente, mentre {34 [42]} noi camminiamo in mezzo a tanti pericoli e dell'anima e del corpo; ma specialmente che non si dimentichi di noi nel punto spaventoso della nostra morte, quando il demonio farà tutti i suoi sforzi per rovinarci eternamente, quando saremo per passare all'eternità e presentarci innanzi al divin Giudice. |
A069000051 |
Di fatto il Credo è la riunione o come il compendio delle principali verità della nostra santa religione; ed è parimenti un'insegna per cui noi possiamo distinguere i cristiani, ossia i credenti da quelli che non credono alla religione di Gesù Cristo. |
A069000051 |
Quindi la Chiesa ce lo fa recitare tutti i giorni nelle nostre preghiere, affinchè queste verità, che sono il fondamento della nostra religione, ci restino bene impresse nella mente da non più dimenticarle. |
A069000052 |
Quali sentimenti di fede, di speranza e di amore non si destano nel nostro cuore {38 [46]} alla considerazione di queste verità! Ma non basta credere in Dio padre e nel suo divin Figliuolo, ma dobbiamo anche credere nello Spirito santo, che da loro procede; dobbiamo credere la santa Chiesa cattolica, e crederla come stabilita da Gesù Cristo a nostra maestra e giudice nelle cose di fede: dobbiamo credere che in questa Chiesa vi è la partecipazione delle opere buone, vale a dire che di tutto il bene che si fa da ciascun fedele partecipano tutti gli altri, sebbene abitino negli ultimi confini della terra; dobbiamo credere che Gesù Cristo ha dato alla sua Chiesa la podestà di rimettere i peccati per mezzo dei sacramenti; dobbiamo credere che alla fine del mondo tutti gli uomini per la potenza di Dio dovranno risorgere dai loro sepolcri, ripigliare i loro corpi, quantunque ridotti in polvere e dispersi sulla faccia della terra: finalmente che dopo questa vi ha una vita che più non finisce, felice pei buoni, e piena di ogni sciagura pei malvagi. |
A069000053 |
Mio caro cristiano, procura di fissare alquanto la tua mente su questi articoli della nostra fede alloraquando tu hai occasione di recitare il simbolo degli Apostoli; e quindi io te lo raccomando tanto più di cuore avuto riguardo ai tempi miserabili in cui viviamo. |
A069000053 |
Non solo dagli eretici e dagli increduli, ma anche da molti cattivi cristiani si muove una guerra feroce alle verità anche più sacrosante della nostra religione. |
A069000057 |
Oh quanto Maria si compiace che noi la salutiamo col dolce nome di Madre della misericordia, e che la invochiamo coi titoli dolcissimi di vita, dolcezza e speranza nostra! Una madre non può fare a meno di correre in aiuto de' suoi figliuoli, quando questi piangendo le espongono i loro mali e i loro bisogni. |
A069000060 |
Questo amico dell'anima nostra dal primo istante della vita fino all'ultimo respiro non mai ci abbandona. |
A069000060 |
Questo custode fedele non solamente si prende cura dell'anima nostra, ma veglia eziandio a difesa del nostro corpo, e ci libera da molti pericoli, e da molte disgrazie. |
A069000061 |
In vista di tante cure che per noi si prende questo angelo benedetto la Chiesa ci mette sulle labbra quella breve, ma bella orazione dell' Angele Dei, colla quale noi mostriamo la nostra gratitudine a questo nostro celeste custode, e poniamo in lui una grande confidenza, implorando il suo aiuto è la sua potente intercessione. |
A069000061 |
La Chiesa desidera che noi ricorriamo sovente a questo angelo del Signore, che lo preghiamo di cuore affinchè illumini la nostra mente a conoscere la bellezza ed il pregio della virtù per seguirla costantemente, e la deformità del vizio per sempre sentirne orrore e {46 [54]} guardarcene: affinchè ci regga e ci sostenga quando ci vede tentati, o sul punto di cadere nel peccato: insomma affinchè esso ci governi in tutte le nostre azioni, e così tutte le nostre opere siano indirizzate alla maggior gloria di Dio, e riescano degne di essere da lui scritte nel libro della vita. |
A069000069 |
In vista dell'assoluta loro necessità la Chiesa, che desidera la salute di tutti i suoi figli, raccomanda che noi li recitiamo spesso, e specialmente nella preghiera del mattino e della sera; e raccomanda, che li recitiamo con attenzione, e che li recitiamo con ispirito di pentimento, se la coscienza ci rimorde di averli trasgrediti, e con una sincera risoluzione di sempre osservarli ogni giorno della nostra vita. |
A069000078 |
Siccome la santa Messa è l'azione più grande della nostra SS. Religione, ed è l'unico mezzo di rendere a Dio tutto l'onore dovuto, di ringraziarlo condegnamente dei beneficii che riceviamo, di efficacemente placare la sua collera provocata dalle nostre colpe, e di impetrare ogni sorta di grazie; è insomma per tutti noi la fonte di ogni benedizione, così la Chiesa vedeva con vivo rincrescimento in alcuni suoi figli quella trascuranza nel prender parte a un'opera di sì grande rilievo, e quindi pensò di rimediare al male col far uso dell'autorità ricevuta dal suo divino sposo, e prescrivere sotto vincolo di peccato grave a tutti i cristiani giunti all'uso della ragione di assistere alla santa Messa nelle domeniche e feste di precetto. |
A069000083 |
Il digiuno doma la nostra carne ribelle, e le nostre proterve passioni, ci rende lo spirito ben disposto a meditare le cose celesti, e fa che le nostre preghiere siano più accette a Dio. |
A069000091 |
Cristiano mio, dimostriamoci veri cattolici e figli devoti della Chiesa in faccia ai nemici della nostra Religione ed a tanti cattivi cristiani de' nostri giorni. |
A069000094 |
Abbiamo bisogno che la fede ci illumini in tutti i passi della nostra vita. |
A069000097 |
Quale rincrescimento non dovrebbe sentire il nostro cuore allorquando ci accorgiamo d'averlo offeso! E se per mala disgrazia noi avessimo commesso un peccato mortale, che spavento non dovrebbe prenderci tosto che noi riflettiamo sull'infelice nostro stato! Noi dopo un peccato mortale, siamo nemici di quel Dio che ha in sua mano la nostra vita; nemici di Colui, che può ad ogni momento mandarci la morte, e precipitarci {91 [99]} nelle pene eterne dell'inferno. |
A069000099 |
Quanto è mai dolce ed utile ad un tempo rivolgerci nel principiar del giorno alla amabilissima nostra Madre Maria, e quali teneri figli gettarci nel seno suo materno, onde ci difenda da ogni pericolo e di anima e di corpo! Quanto è mai di consolazione e di conforto nella metà della giornata, come nel mezzo del cammino, salutare nuovamente questa tenerissima Madre, invocare il suo bel nome, il suo potente aiuto per continuare felicemente il viaggio! Quanto è mai giocondo al sopraggiungere della notte abbandonarci di bel nuovo nelle braccia di questa amorosissima Madre, e tranquilli prendere riposo nel suo materno seno! {95 [103]}. |
A069000115 |
In tutte le circostanze della nostra vita interna ed esterna, fauste ed infauste, noi sempre possiam metterci in relazione colla s. Messa, a fine d'impetrare, pei meriti di Gesù Cristo, grazia, consolazione e conforto nei patimenti, felicità per noi e per altri ecc. |
A069000119 |
2° Il Kirie, con cui confessiamo la nostra reità e preghiamo Iddio ad usarci misericordia. |
A069000139 |
In fatti l'altare considerato in se stesso ci ricorda naturalmente sia la tavola sopra cui Gesù Cristo fece l'ultima cena co' suoi discepoli, sia la croce sulla quale egli si sacrificò per la nostra salute. |
A069000139 |
L'altare poi con tutti i suoi ornamenti giova assai a nutrire la nostra pietà e religione. |
A069000141 |
Ciò si conforma maravigliosamente alla nostra natura la quale ha bisogno che i sensi siano scossi dall'esterno apparato delle cose per sollevarsi a contemplare la sublimità dei santi misteri. |
A069000143 |
della s. Messa), ci rammenta che Gesù Cristo per operare la nostra salute ha nascosto la sua divinità sotto il velo dell'umana natura. |
A069000144 |
Esso ci ricorda la veste bianca, che l'empio Erode fece mettere al divin Salvatore per derisione, e c'insegna a sopportare, ad esempio di lui, con pazienza le irrisioni degli uomini, che cogli scherni perseguitano la nostra virtù. |
A069000150 |
Finalmente tutto l'esteriore apparato delle sacre funzioni deve parlare agli occhi nostri in guisa da sollevare l'anima nostra a Dio per farci rilevare la eccellenza e la grandezza del s. sacrifizio della Messa e di tutti i divini misteri. |
A069000150 |
Il camice e il cingolo la purezza di mente e di cuore; il manipolo, la vita laboriosa e le buone opere, che noi dobbiamo offrire insieme colla {127 [135]} vittima sacrosanta; la stola deve rammentare a tutti noi cristiani la dignità della nostra vocazione per cui possiamo offerire sacrifizi sulla terra, e regnare in cielo; la pianeta il giogo della religione, alla quale ci dobbiamo sottomettere in ogni circostanza della vita. |
A069000152 |
Questo colore rammenta a noi il dovere, che abbiamo di professare la fede e di praticare la morale di Gesù Cristo, a costo eziandio di sacrifizio fosse anche quello della nostra vita; ed il fervore, con cui dobbiamo servire al Signore. |
A069000173 |
Voi ci avete mandati i vostri profeti, o Signore, affinchè c'insegnassero che noi non abbiamo quaggiù dimora permanente, e che avremo un giorno da abitare nella casa della nostra eternità. |
A069000202 |
Ce la ricuserete Voi, o Signore, questa misericordia, quando per ottenerla noi Vi offriamo un sacrifizio infinitamente più puro, infinitamente più meritorio di quelli, che un dì vi offrivano i vostri santi patriarchi, ed i quali Voi tanto gradiste solo a riguardo di questo sacrificio, di cui quelle offerte erano una figura? Noi dunque nuovamente vi supplichiamo, Dio onnipotente, per questo vostro Figlio, per questo nostro Avvocato, degno di essere da Voi esaudito, per questo Angelo del consiglio, che voi inviaste sulla terra, affinchè fosse la nostra Redenzione, e la nostra salute, d'applicare i frutti della sua Passione e della sua morte a tutti i membri della vostra Chiesa. |
A069000203 |
Fate ancora, o Signore, che noi dopo avere espiate quaggiù con una vita santa e penitente le offese che abbiamo commesse per nostra sventura contro di Voi, possiamo un dì essere uniti con queste anime da Voi amate intorno al trono della vostra gloria, e così possiamo con esse celebrare eternamente in Cielo le vostre misericordie. |
A069000207 |
Agnello di Dio, che col vostro sacrifizio avete meritata appresso al Padre vostro la nostra riconciliazione, concedete a noi e ai nostri fratelli defunti questa pace con Dio, che supera ogni pensiero, ogni sentimento. |
A069000218 |
Perciò preghiamo il Signore prima e dopo la predica, affinchè illumini la nostra mente, ci tocchi il cuore, e dia forza alla volontà. |
A069000221 |
Iddio è l'ultimo fine di tutte le nostre azioni, perciò noi dobbiamo fare le cose non per puro genio, o abitudine, o convenienza, nè anche per necessità e molto {168 [176]} meno per un fine terreno, ma dobbiamo prefiggerci un'intenzione più elevata e più sublime, ed avere per mira solo Iddio, la sua gloria, nel che sta il bene dell'anima nostra. |
A069000222 |
Non basta per altro la rettitudine d'intenzione acciocchè le nostre opere siano fruttuose innanzi a Dio, e restino scritte nel libro della vita a futura nostra gloria. |
A069000224 |
In 3° luogo l'opera nostra deve essere fatta in istato di grazia. |
A069000268 |
( Si domandi una grazia particolare a nostra scelta ). |
A069000319 |
La nostra presente tribolazione è momentanea e leggiera, e tuttavia produce in noi una immensa eterna gloria. |
A069000354 |
Oltre al guardarsi dal peccato, e ad osservare tutti i divini comandamenti, Iddio non richiede da noi, generalmente parlando, cose straordinarie, ma solo opere ordinarie, cosichè di queste e non di quelle ha da comporsi la nostra vita. |
A069000371 |
Ad esempio, il nuovo testamento con traduzione e note approvate dalla Chiesa, l'aureo libro dell' imitazione di Cristo, il combattimento spirituale dello Scupoli, la Filotea di s. Francesco di Sales, l'esercizio di cristiana perfezione del Rodriguez, le vite dei santi, sono libri che ogni dì dovrebbero porgere pascolo alla nostra mente, perchè servono ad illuminare lo spirito, a riscaldare il cuore, a svegliare buoni pensieri, conservare, fortificare, ed accrescere i buoni sentimenti. |
A069000379 |
In essa spiegandosi il s. Vangelo, voi verrete a imparare ed a richiamarvi alla mente le verità più importanti della nostra SS. Religione, e le massime più utili a fine di menare una vita veramente cristiana - Alla sera siate pure sollecito di intervenire ai vespri ed alle altre sacre funzioni, e a questo fine provvedetevi di un libro adattato. |
A069000406 |
Sit nostra in te gloria,. |
A069000421 |
) parla del cuore di Gesù come della fonte misteriosa d'onde uscì insieme col sangue e l'acqua il prezzo della nostra salute, che dà ai sacramenti della Chiesa la virtù di conferire la vita eterna: S. Bernardo (Serm. |
A069000423 |
E siccome l'anima umana ne' suoi sentimenti e nelle sue afflizioni si serve del cuore materiale come di uno strumento e di un aiuto, cosicchè noi siamo soliti di attribuire al cuore tutte le qualità dell'anima, dicendo che il cuore è buono o cattivo, secondo chè l'anima è buona o cattiva, così noi in questa divozione prendiamo il cuore materiale del nostro divin Redentore e come l'emblema e la figura, e come lo strumento della sua anima, e particolarmente della sua carità, e rendiamo {243 [251]} anche a questo cuore materiale, che per la unione ipostatica della natura umana colla divina è realmente il cuore del Figliuolo di Dio, il tributo della nostra adorazione. |
A069000424 |
Perciò, a coloro, che ci domandano la ragione perchè noi fermiamo la nostra attenzione sopra questa parte del corpo del nostro divin Salvatore più che sulle altre e la adoriamo con un'adorazione distinta, noi rispondiamo che a quel modo, che le piaghe delle mani, dei piedi e del costato per essere le cinque fonti principali d'onde uscì il sangue preziosissimo del nostro divino Gesù, meritano d'essere oggetti particolari della nostra divozione, così pure e più ancora lo merita il suo sacratissimo cuore, per essere stato lo strumento delle sue affezioni, delle sue virtù e del suo amore. |
A069000430 |
In quel modo che la Chiesa col dipingere le cinque piaghe ci richiama alla mente i patimenti di Gesù, così col dipingere il cuore ci rappresenta la pienezza del suo amore divino verso di noi, e con ciò anima la nostra freddezza a corrispondergli con sincero affetto. |
A069000430 |
L'amore ne è l'oggetto, l'amore il fondamento, l'amore lo scopo; e siccome nella nostra maniera di pensare, cuore ed amore sono sinonimi, quindi la figura del {249 [257]} cuore di Gesù può benissimo servire per un'immagine parlante di amore. |
A069000455 |
Siccome per guadagnare un'indulgenza è sempre necessario di trovarci nello stato di grazia santificante così per togliere via dall'anima nostra i peccati che per avventura avessimo commessi, è conveniente il {265 [273]} cominciare la pratica della Via Crucis da un atto di contrizione. |
A069000456 |
Ad ogni stazione poi bisogna considerare per qualche istante quel tratto della passione di nostro Signore che viene rappresentata, e accompagnare la nostra considerazione con qualche sentimento di amore, di compassione, di dolore, di riconoscenza ecc. |
A069000543 |
Così la Chiesa c'insegna; mentre noi veneriamo i santi per la loro virtù, e i sentimenti della nostra venerazione esterniamo con opere, e parole, noi riconosciamo in essi la potenza della grazia, noi lodiamo il padre dei lumi, il Datore d'ogni dono perfetto, {286 [294]} il quale illumina i servi suoi, e li santifica, il quale solo è Santo per se stesso e infinitamente. |
A069000544 |
La religione ci conduce in ispirito nella società delle anime gloriose, cui la morte ha bensì separate dalla nostra dimora, la terra, ma non dalla Chiesa, il cui regno è eterno. |
A069000544 |
Su questa credenza è appoggiata la nostra fiducia nella reciproca preghiera dei membri di questo corpo visibile, che noi cristiani formiamo, del quale corpo è capo Gesù Cristo. |
A069000544 |
VII, 10 ), ed alle loro laudi uniscono l'intercessione a nostro vantaggio insieme colle schiere degli eletti, che tra le loro consolazioni {288 [296]} pongono pur questa di cooperare alla nostra salute (2° dei Macc. |
A069000551 |
Oh! nostra regina, nostra patrona, nostra avvocata, raccomandateci al vostro Figlio, e rendetelo verso di noi propizio! Oh! la più benedetta fra le creature, per la predilezione, che vi siete meritata, per l'autore della misericordia da voi generato, otteneteci che da questo medesimo Figliuolo Gesù Cristo, nostro Signore, Dio eterno, benedetto sovra tutte le cose, il quale si è degnato di vestire col mezzo vostro la nostra debolezza e miseria, otteneteci, vi preghiamo, che per la vostra intercessione siamo ancora fatti partecipi della sua beatitudine e gloria. |
A069000552 |
Per vostra intercessione speriamo il perdono de' peccati, ed in voi, o beatissima, è riposta la fiducia della nostra eterna salute. |
A069000562 |
E un sentimento comune, è una persuasione universale nel Cattolicismo, fondata nel santo Vangelo, che noi siamo figli di Maria, e che la Madre di Dio è altresì la nostra cara Madre. |
A069000569 |
Ascoltare in quel giorno la s. Messa, e farvi la s. comunione spirituale se non possono farla sacramentale, e ciò per ringraziare Iddio delle grazie concedute a Maria, e del grande amore che egli accese nel cuore di Lei per la salute nostra. |
A069000571 |
{313 [321]} E poichè Maria gode di farsi chiamare nostra Madre, deh! mostriamo che noi siamo degni suoi figli; guardiamoci sommamente dal ferire con peccati l'amantissimo e materno suo Cuore. |
A069000572 |
Cuore sacratissimo di Maria sempre Vergine ed immacolota, Cuore il più santo, il più puro, il più bello, il più perfetto, il più nobile, il più augusto, che l'onnipotente mano del Creatore abbia posto in seno a pura creatura; sorgente perenne di grazie, di bontà, di dolcezza, di misericordia e d'amore, modello di tutte le virtù, imagine perfetta del Cuore adorabile di Gesù Cristo che ardeste sempre di accesissima carità, che solo amaste più Dio che i serafini, che tutti gli angeli ed i santi, che maggior gloria avete dato all'augustissima Trinità che non tutte le altre creature colle loro più eroiche azioni; Cuore della Madre del{314 [322]} Redentore che sì vivamente compatiste le nostre miserie, che tanto avete sofferto per la nostra salute, che ci avete con tanto ardore e tenerezza amati, e che ad ogni modo siete degno del rispetto, dell'amore, della riconoscenza, e della confidenza di tutti gli uomini, degnatevi di accettare i miei deboli omaggi. |
A069000577 |
O cuore di Maria Madre di Dio e Madre nostra: cuore amabilissimo, oggetto {319 [327]} delle compiacenze dell'adorabile Trinità, e degno di tutta la venerazione, e tenerezza degli Angeli, e degli uomini: cuore il più consimile a quello di Gesù, di cui siete la più perfetta imagine, cuore pieno di bontà, e tanto compassionevole verso le nostre miserie, degnatevi di sciogliere il ghiaccio de' nostri cuori, e fate che siano intieramente rivolti a quello del divin Salvatore. |
A069000577 |
Siate il nostro soccorso nei bisogni, il nostro sollievo nelle afflizioni, il nostro conforto nelle tentazioni, il nostro rifugio nelle persecuzioni, il nostro {320 [328]} aiuto in tutti i pericoli, ma specialmente negli ultimi combattimenti della nostra vita in punto di morte, quando tutto l'inferno si scatenerà contro di noi per rapire le nostre anime, in quel formidabile terribile momento, da cui dipende la nostra eternità. |
A069000577 |
Siate la nostra via per andare a Gesù, e il mezzo, per cui riceviamo tutte le grazie necessarie per salvarci. |
A069000584 |
Ella è tanta, o gran Vergine, la nostra certezza d'essere da voi esauditi, che vi promettiamo fin d'ora la più affettuosa e la più viva riconoscenza. |
A069000584 |
Ma poichè Voi non riguardate i demeriti di chi vi prega, ma piuttosto ponete mente a' suoi gemiti che mai non mancano di muovere il vostro cuore materno, deh! non permettete che torni vana la nostra fiducia nella vostra potentissima intercessione. |
A069000584 |
Sì, voi sarete sempre, o Maria, e la nostra cara Madre, e la nostra augusta Regina, mentre noi ci faremo un grato dovere di esservi sino alla morte e fedelissimi sudditi e ossequiosissimi figliuoli. |
A069000592 |
O gloriosa Vergine Maria, Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze di cui con quella divozione che ho potuto maggiore ho fatto la presente rimembranza, vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei superni favori, che solita siete ottenere e compartire a' vostri servi, i quali fanno divota menoria di queste allegrezze, di cui ridonda i vostro bel cuore, o Regina immortale del Cielo. |
A069000598 |
Eia ergo, advocata nostra, illos tuos misericordes oculos ad nos converte. |
A069000598 |
Salve Regina, Mater misericordiae, vita, dulcedo, et spes nostra, salve. |
A069000657 |
Ogni rosa oltre al fiore ha delle foglie verdi, e delle spine; così anche nel Rosario sono delle foglie verdi, cioè i misteri gaudiosi, e delle spine, cioè i misteri dolorosi, e dei fiori vale a dire i misteri gloriosi della nostra redenzione. |
A069000659 |
Che diremo poi della considerazione dei misteri della nostra Religione, sopra cui andiamo meditando nella recita del santo Rosario? {352 [360]} se non che in questo modo si unisce l'orazione vocale alla mentale, che è quanto dire si porge al cristiano il più solido nutrimento dello spirito? Insomma per mezzo di questa orazione noi imitiamo gli angeli ed i santi del cielo, i quali cantano incessantemente le lodi dell'Altissimo Iddio, mentre noi facciamo in qualche guisa la stessa cosa, ripetutamente pregandolo e lodandolo coll'orazione domenicale e col Gloria Patri. |
A069000668 |
Se il Rosario si recita in questo modo, l'anima nostra ne avrà certamente un grande vantaggio. |
A069000720 |
Questi motivi sovrannaturali sono per esempio quando temiamo che Iddio pei nostri peccati ci punisca in questo mondo, o nell'altro, e ci escluda dal Paradiso; quando ci rappresentiamo al pensiero come sia abbominevole il peccato, perchè ci priva della grazia santificante, e dell'amicizia di Dio; quando pensiamo alla nostra ingratitudine verso Dio, al gran male, che deve essere il peccato, per cui il nostro Signor Gesù Cristo tanto ha patito e sofferto. |
A069000728 |
Gesù Cristo in {390 [398]} verità ha offerto al suo eterno Padre una piena, e sovrabbondante soddisfazione per tutti li nostri peccati, e per quelli di tutto il mondo: tuttavia mentre egli nel Battesimo ci condona ogni debito di pena dovuta pei peccati commessi prima di questo sacramento: riguardo ai peccati in cui il cristiano cade dopo ricevuto un beneficio sì grande, mentre ce li perdona, se li confessiamo umilmente al suo ministro, vuole che sentiamo alquanto il peso della nostra iniquità con sottoporci ad una pena temporale. |
A069000741 |
Per la ricerca, che si deve fare di tutto il tempo passato, opera in noi una cognizione più chiara di noi medesimi, mentre insieme ci pone sotto gli occhi il complesso di tutta la nostra spirituale miseria, il cattivo o almeno poco buon uso della miglior parte degli anni nostri, e i tanti debiti contratti con Dio, col trasgredire tante volte la sua santissima legge, e col rispondergli sì male invece dei tanti benefici che egli ci ha fatti. |
A069000744 |
Eccita dentro di noi un proponimento più vivo di ordinar meglio in avvenire la nostra vita, e d'implorare con più frequenza il divino aiuto, per non ricadere più in tanta miseria. |
A069000825 |
Fa assai maravigliare che la Comunione, azione sì grande, sì santa, sì meritoria e capace di produrre i più grandi effetti, operi in molti di noi sì poco bene e produca troppo spesso sì poco frutto nell'anima nostra. |
A069000827 |
Disponiamo dunque l'anima nostra con un {446 [454]} santo fervore, e noi proveremo ben tosto gli ardori di quel fuoco celeste. |
A069000827 |
Gesù Cristo è venuto a portare sulla terra un fuoco celeste, ed altro egli non desidera, se non di accenderlo nei nostri cuori; ma se noi colla nostra tiepidezza e languore impediamo la benefica azione di questo fuoco divino, non è a stupire se dalle nostre comunioni ricaviamo poco o nissun miglioramento. |
A069000829 |
Dico volontari e deliberati, poichè se essi fossero pienamente involontari, e indeliberati, non ci sarebbero imputati, essendo allora piuttosto effetti della nostra miseria, che della nostra {448 [456]} malizia. |
A069000830 |
E non è questo un mancar di rispetto a sì gran Sacramento? E non è questo un mancar di riconoscenza, di gratitudine a Cristo? Di fedeltà alle nostre promesse, di costanza alle nostre risoluzioni? E per conseguenza non è un perdere, se non intieramente, almeno in gran parte i frutti divini che la Comunione dovrebbe produrre, e produrrebbe immancabilmente {450 [458]} nell'anima nostra, qualora avessimo guardato più gelosamente il sacro deposito che ricevemmo nel cuore? Ah! non così fanno le anime pie, che desiderano di rendere salutari le loro comunioni, e a Dio un tributo di riconoscenza e di gratitudine. |
A069000836 |
Sotto la semplice figura di pane Voi nascondete la vostra divinità ed umanità {459 [467]} sacrosanta, affinchè noi non restiamo abbagliati dallo splendore della vostra maestà, e così Voi possiate entrare nell'anima nostra, unirla alla vostra divinità, renderla partecipe dell'eterna vita. |
A069000837 |
Voi siete vero pane di vita, vero cibo dell'anima, medicina potente contro tutte le infermità, dolce conforto del nostro pellegrinaggio in sulla terra, aiuto forte contro le tentazioni, principio e sostegno di ogni virtù, pegno della nostra gloria futura. |
A069000848 |
Mio Dio, io vi offro il santo sacrifizio della Messa e la comunione che intendo di fare, per obbedire al precetto, e soddisfare al desiderio della santa Chiesa nostra madre; per rendervi il culto di adorazione a Voi solo dovuto; per consacrarvi tutti i pensieri, parole, azioni della {468 [476]} mia vita; per riconoscervi come mio primo principio ed ultimo fine, il mio sommo bene; pregarvi di stabilire in me il vostro regno, di applicarmi i meriti della vostra passione e morte, di perdonarmi tutti i peccati. |
A069000859 |
Io detesto i miei peccati non solo perchè mi hanno meritato i terribili castighi della vostra giustizia, non solo perchè mi fecero perdere i diritti all'eredità dei vostri figli, ma specialmente perchè con essi mi sono reso colpevole della più mostruosa {475 [483]} ingratitudine verso di voi, mio sommo benefattore; ma sovratutto perchè ho offeso voi, bontà infinita, santità perfetta, beltà degna di ogni amore, di ogni nostra affezione. |
A069000883 |
[20] insegna che il SS. Sacramento dell'altare opera nell'anima nella guisa, che il cibo materiale opera nel corpo, cioè secondo la nostra maggior disposizione produce migliori effetti. |
A069000914 |
Quando l'anima nostra è arida e sconsolata di portare la croce con Gesù in ispirito sull'Oliveto, e là con Gesù prostrarci e con lui pregare; accettando il {506 [514]} calice delle amarezze diciamo: Padre, sia fatta la vostra volontà. |
A069000921 |
Nella nostra conversazione col prossimo evitare ogni cosa che sappia di particolarità; guardandoci di non ispaventare gli altri con un esteriore austero ma di parlare con dolcezza ed affabilità, tollerando le altrui debolezze. |
A069000936 |
Sebbene sincera sia la nostra volontà di servire il Signore, e di condurre una vita veramente cristiana, tuttavia abbiamo bisogno di rinforzarla di quando in quando con esercizi di pietà e nutrirla con salutari riflessi. |
A069000937 |
Ascoltiamo la voce del Signore, che si fa in {514 [522]} particolar modo sentire nel ritiro; noi riceveremo grazie corrispondenti allo zelo che avremo per la nostra salute. |
A069000937 |
E chi può rifiutarsi d'impiegare ogni mese un giorno ad un affare così importante? Tanto tempo troviamo per gli affari temporali, per darci ai piaceri e ai divertimenti, e non troveremo poi un giorno da pensare un poco più seriamente alla salute dell'anima nostra?. |
A069000939 |
Il domani di questo ritiro assistiamo alla s. Messa con grande divozione, confessiamoci e comunichiamoci come se fosse l'ultima volta di nostra vita. |
A069000940 |
Terminiamo il nostro ritiro mettendoci nello stato in cui vorremmo trovarci l'ultimo giorno di nostra vita. |
A069000968 |
Una sola umiliazione sua avrebbe potuto riparare a qualsiasi oltraggio che noi avessimo recato alla maestà divina colla nostra superbia; ma Egli ha voluto scegliere e soffrire una morte la più vergognosa. |
A069000972 |
Da questo dipende la nostra santità, la nostra salute, la nostra felicità, o infelicità eterna. |
A069000972 |
La nostra grande occupazione deve dunque essere di ben fare le nostre azioni, anche le più semplici, del nostro stato. |
A069000972 |
La santità non consiste nel fare cose straordinarie, ma nel fare bene ciò che è di nostro dovere secondo il nostro stato e la nostra condizione. |
A069000980 |
Noi dobbiamo amare il nostro prossimo come Gesù Cristo amò noi tutti: per salvar l'anima nostra egli ha versato tutto il suo sangue. |
A069000988 |
Facciamo una lettura sulla morte, o sopra l'ultimo fine dell'uomo; poscia andiamo a prender riposo col pensiero che il domani potrebbe forse essere l'ultimo della nostra vita. |
A069000994 |
Leggiamo lungo il giorno qualche libro di pietà; facciamo una visita a Gesù sacramentato, ed esaminiamo ai piedi del Signore lo stato dell'anima nostra. |
A069001000 |
Immaginiamoci di essere nel punto estremo della nostra vita, e che il ministro di Dio ci diriga queste parole: Partiti da questo mondo, anima cristiana: oggi la tua abitazione sarà nella santa Sionne. |
A069001000 |
Noi intanto figuriamoci di rendere l'ultimo respiro, e di già vedere a fare i preparativi pei nostri funerali; figuriamoci che l'anima nostra sia stata presentata al Giudice supremo e condannata alle fiamme {545 [553]} del Purgatorio. |
A069001000 |
Speriamo ancora in Maria, nostra cara Madre, la quale sovente abbiamo invocata e pregata di assisterci al punto della morte. |
A069001001 |
Ringraziamo Iddio, e quindi prendiamo a regolare la nostra vita come se dovessimo morire alla fine del mese concessoci. |
A069001004 |
Il fruito di questo esercizio deve essere un religioso distacco dalle terrene cose, che nella morte dovremo abbandonare; deve essere l'accrescimento nell'amor di Dio, e l'orrore e la fuga di quanto può a lui dispiacere; un vero desiderio di lavorare alla nostra santificazione coll'esercizio delle virtù proprie dell'età e del nostro stato, la pratica costante delle opere buone. |
A069001038 |
Del resto facciamo quello che possiamo dal canto nostro, e poi mettiamo la nostra confidenza in Dio. |
A069001048 |
5° Che esse ci mostrano la differenza che è tra la nostra debolezza e tiepidezza e la rigorosa penitenza dei primi cristiani. |
A069001048 |
7° Finalmente che esse ci stimolano a ringraziare intimamente Iddio, che coll'inesauribile tesoro dei meriti di Gesù Cristo e de' suoi santi, abbia somministrato alla s. Chiesa un mezzo per venir in aiuto alla nostra debolezza, per supplire a quanto manca alla propria nostra penitenza. |
A069001049 |
Chi sa da quante disgrazie Gesù e Maria ci difendono durante la vita in premio della nostra divozione! gode il soldato di portare l'insegna, l'immagine del proprio sovrano; e noi soldati di Gesù Cristo perchè non faremo altrettanto? Qual è quel figlio che non provi grande piacere nell'aver con sè, e nel mirare sovente il ritratto di sua madre? Noi siamo figli di Maria, figli della più buona tra tutte le madri; portiamo dunque con noi qualche cosa che ci rappresenti questa tenera Madre, e che di lei ci rinfreschi spesso la memoria. |
A069001102 |
Se ci sta a cuore il bene dell'anima nostra facciamoci famigliare questa pratica commendevolissima. |
A069001132 |
Io, Signore, crederò sempre che non avvi vera scienza se non quella che viene da voi, e che è vero merito il riconoscere umilmente i limiti, che poneste alla nostra debole natura, alla nostra ragione. |
A069001134 |
Dio sapientissimo, unica sorgente della vera luce, senza cui la nostra mente non è che tenebre, e la nostra scienza non è che un falso barlume ingannatore; Voi che rendete eloquente quando vi piace la lingua stessa dei fanciulli, deh! mandate sopra di me qualche raggio della vostra intelligenza, ornate l'anima mia di quelle virtù, che mi rendano capace a spandere nella mente e nel cuore di coloro, che mi avete affidato ad ammaestrare, quella sapienza che assiste al vostro trono, quella sapienza che fa riportar frutti abbondanti per l'eterna vita. |
A069001143 |
Invece di calmare il vostro sdegno colla nostra sommessione, colla nostra pazienza, col nostro pentimento, noi ci abbandoniamo ai lamenti, alle mormorazioni, e talvolta anche alle imprecazioni e alle bestemmie contro la vostra Providenza. |
A069001169 |
O Gesù principe dei pastori, pastore e vescovo delle anime nostre, date al vescovo della nostra diocesi tutte quelle virtù, che ha bisogno per sua e nostra santificazione. |
A069001177 |
Eterno Padre, per il sangue di Gesù, misericordia: liberateci dai meritati flagelli, come liberaste Lot dall'incendio di Sodoma; e voi, avvocata nostra Maria, pregate e placate Iddio per noi, e otteneteci la grazia che domandiamo. |
A069001181 |
O Maria, Madre e speranza nostra, pregate per noi, per.... |
A069001185 |
Piegatevi, o Signore, alle preghiere delle anime sante, e della Chiesa, Sposa santissima del Figlio vostro; ricordatevi della vostra misericordia; scordatevi della loro idolatria e della loro infedeltà, e fate che finalmente amino colui, che voi mandaste al mondo perchè fosse la nostra salute, la nostra via, la nostra risurrezione. |
A069001199 |
Se in tutti i tempi i romanzi furono riguardati dai santi Dottori della Chiesa quali libri pericolosi, se i tristi effetti di simili scritture furono sempre mai rilevanti, quanto maggiormente libri cotali sono pericolosi e da condannarsi ai giorni nostri, in cui la fiaccola della fede in una parte della società è spento, e domina una grande corruzione nei costumi? I romanzieri dell'età nostra per mettersi d'accordo con questa società corrotta hanno permesso alla loro immaginazione di oltrepassare tutti i limiti dell'onestà, e in tal modo la tazza piena di veleno presentano alla più sfrenata gioventù, alla gente già presta a corrompersi, e così l'immoralità delle loro produzioni diventa spaventevole non solamente {681 [689]} per quelli che ancor camminano sotte le bandiere del Vangelo, ma per coloro eziandio, i quali giudicano le cose solo secondo i principii della probità naturale e del pudore. |
A069001202 |
Quel che fu detto dei romanzi passati, con maggior ragione dir si deve dei recenti, e di tanti altri libri di simil genere, da cui come da acque impure è ora allagata la nostra Italia. |
A069001206 |
Ella, prese informazioni sulla nostra moralità, ed esaminate le cause da noi esposte, ce la concederà, ove scorga la maggior gloria di Dio e il bene delle anime. |
A069001208 |
I nostri nemici abborriscono dai giornali cattolici, e da se li rigettano; e perchè avremo noi la viltà di leggere i fogli loro diretti a screditar noi medesimi, e le cose più venerande della nostra religione santissima? Perchè a guisa di figli ingrati e crudeli ci uniremo noi coi nemici {690 [698]} di nostra madre la Chiesa? Noi avremo dai giornali cattolici le notizie che ci abbisognano; arricchiremo inoltre la nostra mente di sane idee, formeremo a virtù il nostro cuore; e al giorno del trionfo della religione, della Chiesa, della verità, potremo noi pure gustare quella gioia che Iddio sta preparando a tutti quelli che si serberanno fedeli nei giorni della prova. |
A069001209 |
Tali appunto sono i pericoli che presenta il teatro, fatto ancor assai più riprovevole oggidì per le massime anticristiane, di cui è ripiena la maggior parte delle opere recenti, per le calunnie, pei sarcasmi che sonvi così sovente sparsi contro la Chiesa Cattolica, per l'impiego profano, per gli scherni, per le derisioni a cui si espongono non di rado i misteri più sacrosanti di nostra Religione. |
A069001222 |
Il nostro silenzio, la nostra condotta sarà un buon rimprovero. |
A069001222 |
Se ci dicono che siamo in tempo di libertà, « noi rispondiamo: Ebbene, lasciate che usiamo di questa libertà per professare ovunque la nostra religione. |
A069001279 |
Mala nostra pelle,. |
A069001344 |
Benedictus Deus, et Pater Domini nostri Iesu Christi, Pater misericordiarum et Deus totius consolationis, qui consolatur nos in omni tribulatione nostra, R. Deo gratias. |
A069001362 |
Eia ergo, advocata nostra, illos tuos misericordes oculos ad nos converte. |
A069001362 |
Salve, Regina, Mater misericordiae, vita, dulcedo et spes nostra, salve. |
A069001596 |
Actiones nostras, quaesumus, Domine, aspirando praeveni, et adiuvando prosequere, ut cuncta nostra oratio et operatio a te semper incipiat, et per te coepta finiatur. |
A069001617 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal regnante Pio IX, rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro, Principe degli Apostoli, e stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo. |
A069001652 |
D. Che cosa dicono di particolare i Protestanti intorno alla Cattolica nostra religione?. |
A069001662 |
I nemici della nostra religione si sforzano di addurre alcuni fatti, come sarebbe la guerra contro gli Albigesi, la giornata di s. Bartolomeo, e con questi fatti vorrebbero provare che la Chiesa Cattolica ha talvolta mosso persecuzioni. |
A069001669 |
1° Fuggire per quanto è possibile la compagnia di coloro che parlano di cose immodeste, o cercano di deridere la nostra s. Religione;. |
A069001672 |
D. E quando siamo burlati perchè pratichiamo la nostra religione?. |
don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html |
A070000015 |
Del resto è d'uopo riflettere, essere volere del sommo Pontefice, che tutti coloro che crederanno di portarsi qui, siano considerati come se avessero intrapreso il viaggio di Roma per soddisfare al debito di visitare i sacri Limini degli Apostoli secondo il prescritto della sacra memoria di Sisto V, che comincia Romanus Pontifex; e ciò tanto più che se mai vi ha tempo nel quale convenga e conforti di portarsi a venerare i sepolcri dei padri e maestri della verità Pietro e Paolo, illuminanti le anime dei fedeli (come diceva Teodoreto), questo è certamente {XI [11]} in cui si deve celebrare la festa che secondo le parole di s. Leone Magno « oltre quella riverenza, che meritò in tutto il mondo, deve essere venerata con esultanza speciale e propria della nostra città, affinchè dove fu glorificato il transito de' principali Apostoli, ivi nel giorno del loro martirio sia il colmo della letizia. |
A070000120 |
« Figli d'Israele, loro disse, a che tanto maravigliarvi di questo fatto; a che tenere così fissi gli sguardi sopra di noi, quasi che per nostra virtù avessimo fatto camminare quell'uomo? Il Dio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, il Dio de' Padri nostri ha glorificato il suo figliuolo Gesù, quel Gesù che voi avete tradito e negato in faccia a Pilato, quando egli pure giudicava di lasciarlo impunito. |
A070000130 |
Se i cristiani dei giorni nostri avessero il coraggio de' fedeli de' primi tempi, e superando ogni rispetto umano professassero intrepidi la loro fede, certamente non si vedrebbe tanto disprezzo di nostra santa religione; e forse tanti che cercano di mettere in burla e la religione ed i sacri ministri sarebbero dalla giustizia e dalla innocenza costretti a venerare la stessa religione insieme co' suoi ministri. |
A070000264 |
E poichè esso ha le chiavi del regno de' Cieli preghiamolo ad esserci protettore nei presenti bisogni, e così nell'ultimo giorno di nostra vita egli si degni di aprirci la porta della beata eternità. |
A070000265 |
Ciò pare tanto più opportuno perchè i protestanti da qualche tempo nei loro libri, giornali e conversazioni, cercano di farne soggetto di ragionamento {191 [207]} sempre collo scopo di metterla in dubbio e screditare la nostra santa cattolica religione. |
A070000279 |
Va a Roma donde emana la nostra autorità. |
A070000299 |
Dio peraltro pensò e provvide a tutti i bisogni dell'anima nostra. |
A070000307 |
La fede è il fondamento e la base di ogni nostra giustificazione, dice la Chiesa a nome di Dio. |
A070000307 |
La nostra religione è soprannaturale e divina, perciò si trovano in essa certe verità così sublimi, che l'uomo nella vita presente, dopo molte fatiche, appena può giungere a comprederne piccolissima parte. |
A070000307 |
Senza piegare la nostra volontà all'autorità divina, cioè senza la fede, è impossibile di piacere a Dio, dice s. Paolo. |
A070000308 |
Pertanto colla fede crediamo che Iddio ha creato il cielo e la terra e tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono; crediamo che pel peccato originale tutto il genere umano si rese indegno del Paradiso e meritevole dell'inferno; che Dio promise un Salvatore, il quale è venuto, ed è Gesù Cristo vero Dio e vero uomo; che egli si è fatto uomo per salvare l'anima nostra; e che morì per noi in croce. |
A070000308 |
Queste sono le principali verità che la nostra religione propone a credersi. |
A070000309 |
Che ti vale credere alla Chiesa, al Vicario di Gesù Cristo, se poi ne dispregi gl'insegnamenti? se parli male del sommo Pontefice? Parliamo chiaro: o tutti gli articoli di nostra fede, o nissuno; perchè il negarne un solo, è negarli tutti. |
A070000309 |
Devo ciò non ostante avvertirti, o cristiano, che la nostra fede deve avere certe {216 [232]} qualità, le quali mancando, a nulla giova per salvarci. |
A070000309 |
La nostra fede deve essere intera, cioè deve abbracciare tutti gli articoli di nostra religione. |
A070000309 |
Ma rotto un anello della catena, o spezzato un gradino di questa mistica scala, è rotta ogni nostra relezione con Dio. |
A070000311 |
Preghiamo la santa Vergine che ci conservi saldi nella fede e ci ottenga dal suo Divin Figlio grazia e fortezza di essere costanti {218 [234]} nelle pratiche di nostra santa religione fino all'ultimo respiro della vita. |
don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html |
A073000044 |
«Sono angustiato per la nostra Comunità, diceva un giorno, ma essa non mi commove tanto quanto i poveri. |
A073000054 |
voleva che un vero discepolo di Gesù Cristo rendesse conto a se stesso de'motivi i quali lo spingevano ad agire, e interrogandosi prima di cominciare ognuna delle sue azioni, dicesse a se medesimo: Per qual motivo intraprendi tu questa anzi che la tale altra cosa? È forse per soddisfarti, o per piacere ad una debole creatura? Non è forse nell'unica mira di adempiere la volontà di Dio {46 [260]} e di seguire l' impulso del suo spirito? « Quale vita condurremmo noi, diceva a'suoi, se ci fosse dato di contrarre la beata facilità di voler tutto in Dio e tutto per Dio! La nostra vita avrebbe una relazione mag giore con quella degli angeli, che con quella degli uomini; sarebbe in certo qual modo tutta Divina, poichè tutte le nostre azioni si farebbero co' movimenti dello Spirito Santo e della sua grazia. |
A073000101 |
Il Santo rispose che la Chiesa non insegnava già vi fosse qualche virtù in quelle immagini materiali; che Dio poteva bensì loro comunicarne, e loro ne comunicava di tempo in tempo, come l'aveva fatto altre volte alla verga di Mosè che operava tanti miracoli, ma che per se stesse non avevano forza, nè potere; del resto questo dogma della nostra fede era sì conosciuto nella Chiesa, che i fanciulli stessi potevano spiegarglielo. |
A073000106 |
Tale deve essere la nostra regola, diceva ai» suoi; senza questo la povera gente si allontanerà, e non oseranno avvicinarsi a noi; ci riguarderanno come persone o troppo severe o troppo gran signori per loro; così l'opera di Dio caderà, e noi non potremo soddisfare a' disegni ch'egli ha sopra di noi. |
A073000119 |
Sebbene avesse una tenera e singolare divozione per tutti i misteri di nostra santa fede, quei della SS. Trinità e dell'Incarnazione, che sono la sorgente degli altri tutti, furono per lui l'oggetto d'un culto più particolare. |
A073000120 |
«Ognuno de' giorni nostri, diceva, è segnato coli' impronta della protezione di Quella, che si compiace di esser nostra Madre, quando vogliamo essere suoi figli.» Per ben convincersi Vincenzo de' Paoli essere stato zelante servo di Maria, basta sapere che fece tutto ciò che dipendeva da lui per estendere e perfezionare il culto di lei. |
A073000135 |
Se v'è qualche bene in noi e nella nostra maniera di vivere, ciò spetta a Dio, e tocca a lui il manifestarlo se lo giudica conveniente. |
A073000142 |
; perchè i lumi della fede sono sempre accompagnati da una certa unzione tutta celeste che, si spande segretamente nel cuore degli uditori, e da ciò si può giudicare quanto sia necessario, tanto per la nostra propria perfezione, quanto per procurare la salvezza delle anime, di assuefarci a seguire sempre ed in tutto i lumi della fede.». |
A073000145 |
Opera di fede si è credere che vi è un Dio, cui dobbiamo servire con tutte le forze dell' anima e della mente nostra; credere che vi è un inferno, quindi tener da noi lontano il peccato mortale, che solo ci può entro precipitare; credere che v'è un paradiso, perciò praticare la virtù per giugnerne un giorno al possesso. |
A073000183 |
D'altra parte io vedeva alcune compagnie agitate di tempo in tempo e che soffrirono orribili persecuzioni, e diceva fra me stesso: Ecco come Dio ci tratterebbe se fossimo saldi nella virtù; ma conoscendo la nostra debolezza ci nutre col latte a guisa di piccoli fanciulli, e permette ogni cosa cì vada propizia, quasi senza che noi cc ne ingeriamo. |
A073000183 |
«La nostra congregazione, diceva loro, nulla soffre, tutto le va bene; e Dio, senza farle sentire traversia, nè agitazione, la benedice in ogni modo questa gran calma mi dà qualche inquietudine, perchè è proprio d'Iddio l'esercitare coloro che lo servono e di permettere tribulazioni a coloro che lo amano. |
A073000184 |
Perciò ciò non vi stupite delle vostre pene, poichè il figlio di Dio le ha scelte per la nostra salvezza. |
A073000184 |
«Ohimè! signore, credereste forse di trovarvi bene senza soffrire? Non sarebbe forse più desiderabile di avere un demonio in capo che essere senza alcuna croce? Sì, perchè in quello stato il demonio non porterebbe all'anima alcun nocumento: ma nulla avendo da soffrire, nè l'anima, nè il corpo sarebbero conformi a Gesù Cristo {160 [374]} paziente: eppure questa conformità è la prova della nostra predestinazione. |
A073000196 |
Noi non siamo claustrali perchè si è creduto bene che non lo fossimo, ed anche perchè non siamo degni di esserlo; ma non è per questo men vero, che la povertà sia il nodo delle comunità, e particolarmente della « nostra; è appunto questo nodo che, sciogliendola da tutte le cose della terra, l'unirà perfettamente a Dio. |
A073000203 |
Ci accade qualche volta nelle nostre missioni di trovare delle persone che non credono le verità della nostra religione, e ci troviamo imbarazzati sul modo di operare onde persuaderle. |
A073000222 |
Tre atti di carità per dimostrare la nostra gratitudine verso Dio, e quando riceviamo qualche favore dal nostro prossimo, siamo riconoscenti soprattutto qualora il favore ricevuto sia spirituale. |
A073000237 |
Proponiamo in quest'anno di ritirarci a fare gli esercizi spirituali; e qualora le nostre occupazioni nol permettessero spendiamo almeno un giorno onde aggiustare gli affari di nostra coscienza nel modo che desideriamo trovarci in punto di morte. |
A073000244 |
«Lasciamo fare nostro Signore, diceva, è opera sua: ed essendo a lui piaciuto di darcene {221 [435]} il pensiero, teniamo per certo che lo perfezionerà nel modo a lui più gradevole; sarà nostra guida e nostro aiuto in un lavoro al quale ci ha egli stesso invitati.». |
A073000247 |
E perchè non avremo noi la stessa speranza, se lasciamo a Dio la cura di ciò che ci riguarda, e se preferiamo ciò che ci comanda ad ogni altra considerazione? Non sarà dunque ben fondata la nostra speranza, diceva altrove Vincenzo, che Dio somministrerà quanto c'è necessario? Non vedete forse che gli augelli non seminano e noti mietono? ciò non ostante. |
A073000250 |
La confidenza in Dio non esclude la nostra cooperazione, perciò facciamo quanto dal nostro canto possiamo, e il Signore farà colla sua grazia quello che noi non possiamo. |
A073000251 |
Che cosa bisogna dunque fare per non perdere il nostro tempo e le nostre fatiche? È necessario di non operare mai per movimento della nostra propria inclinazione, per nostro interesse, per nostro capriccio, per nostra fantasia, ma assuefarci a fare la volontà di Dio in tutto; io dico in tutto e non già in parte, perchè si è questo il proprio effetto della u grazia, che rende la persona e l' azione gradita a Dio.». |
A073000251 |
La mescolanza della nostra propria volontà guasta le nostre divozioni, i nostri lavori, le nostre penitenze; sono vent' anni che io non leggo nella santa Messa quella sentenza del Profeta senza esserne turbato. |
A073000253 |
Certamente se fossimo ben persuasi della nostra inutilità, noi ci guarderemmo dall'ingerirci nella messe altrui prima di essere chiamati, nè di precorrere per preferirei ad {231 [445]} altri operai, che forse Dio vi ha destinati. |
A073000260 |
vero che la miserabile nostra vita è piena di croci. |
A073000272 |
Che risponderemo a Dio, proseguiva il Santo, se per colpa nostra accadesse che qualcheduna di quelle povere anime morisse e si dannasse? Non avrebbe forse ragione di rimproverarci esser noi in qualche modo la causa di sua perdizione per non averla assistita quando era in nostro potere di farlo?E non avremmo forse motivo di temere che Dio ce ne chiedesse conto all'ora di nostra morte? All'opposto se corrispondiamo fedelmente alle obbligazioni a della nostra vocazione, non avrem forse ragion di sperare che Dio aumenterà di giorno in giorno sopra di noi te sue grazie, {249 [463]} benedirà i nostri lavori, e finalmente tutte quelle anime, le quali col mezzo del nostro ministero avran conseguita l'eterna salvezza, renderanno testimonianza a Dio della fedeltà nell' adempimento delle nostre funzioni?». |
A073000283 |
«Vi supplico, gli disse Vincenzo, di far uso degli averi della nostra campagna come se fossero vostri. |
A073000298 |
Disponiamoci a fare domani una buona confessione ed una santa comunione come se fosse l'ultima di nostra vita: Gesù mio, misericordia. |
A073000300 |
Insegnò loro i misteri di nostra santa religione, le regole della cristiana morale, e ricondusse alla casa paterna quei figli prodighi. |
A073000305 |
Mentre noi ammiriamo le sante sue opere, adopriamoci anche per imitar te sue virtù, e saremo sicuri di venir anche noi cari agli uomini; ma quello che più importa diverremo cari a Dio, il quale saprà largamente ricompensare ogni nostra azione col ricolmarci di benedizioni in terra per renderci un di partecipi della gloria che i beati, in compagnia di Vincenzo, godono in Cielo per tutti i secoli de' secoli. |
don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html |
A074000048 |
"Sono angustiato per la nostra Comunità, diceva un giorno, ma essa non mi commove tanto quanto i poveri. |
A074000049 |
Procuriamo che questi non siano solo movimenti del cuore ma risoluzioni pratiche; e alla prima occasione mostriamoci sensibili e nel tempo stesso benefici al nostra simile, che ci dimanda aiuto. |
A074000058 |
Voleva die un vero discepolo di Gesù Cristo rendesse conto a se stesso de'motivi i quali lo spingevano ad agire, e interrogandosi prima di cominciare ognuna delle sue azioni, dicesse a se medesimo: Per qual motivo intraprendi tu questa anzi che quell'altra cosa? E forse per soddisfarti, o per piacere ad una debole creatura? Non e forse nell'unica mira di adempiere la volonta di Dio e di seguire { [42]} l'impulso del suo spirito? Quale vita condurremo noi, diceva a'suoi, se ci fosse dato di contrarre la beata abitudine di voler tutto in Dio e tutto per Dio! La nostra vita avrebbe una relazione maggiore con quella degli angeli, che con quella degli uomini; sarebbe in certo qual modo tutta divina, poiche tutte le nostre azioni si farebbero coi movimenti dello Spirito Santo e della sua grazia. |
A074000074 |
Io n'ebbi un dolore tanto sensibile, che non ve lo posso esprimere, essendo cosa affatto opposta all'umiltà il pubblicare ciò che siamo, e ciò che facciamo...Se v'è qualche bene in noi e nella nostra maniera di vivere, ciò che spetta a Dio, e tocca a lui il manifestarlo se lo giudica conveniente. |
A074000082 |
L'esperienza c'insegna che i predicatori, i quali parlano conforme ai lumi della fede, operano sulle anime più di coloro che riempiono i sermoni di umani ragionamenti e d'argomenti filosofici; perchè i lumi della fede sono sempre accompagnati da una certa unzione tutta celeste che si spande ssgretamente nel cuore degli uditori, e da ciò si deve giudicare quanto sia necessario, tanto per la nostra propria perfezione, quanto per procurare la salvezza delle anime, di assuefarci a seguire sempre ed in tutto i lumi della fede. |
A074000085 |
Opera di fede si è credere che vi è un Dio, cui dobbiamo servire con tutte le forze dell'anima e della mente nostra; credere che vi è un inferno, quindi tener da noi lontano il peccato {111 [111]} mortale, che solo ci può entro precipitare; credere che v'è un paradiso, perciò praticare la virtù per giungerne un giorno al possesso. |
A074000117 |
D'altra parte io vedeva alcune compagnie agitate che soffrirono orribili persecuzioni, e diceva fra me stesso: ecco come Dio ci tratterebbe se fossimo saldi nella virtù; ma conoscendo la nostra debolezza ci nutre col latte a guisa di piccoli fanciulli, e permette ogni cosa ci vada propizia, quasi senza che noi ce ne ingeriamo. |
A074000117 |
Perciò non vi stupite delle vostre pene, giacche il figlio di Dio le ha scelte per la nostra salvezza. |
A074000117 |
"La nostra congregazione, diceva loro, nulla soffre, tutto le va bene; e Dio, senza farle provare traversia, nè agitazione, la benedice in ogni modo. |
A074000117 |
"Ohimè! signore, credereste forse di trovarvi bene senza soffrire? Non sarebbe forse più desiderabile di avere un demonio in capo che essere senza alcuna croce? Sì, perchè in quello stato il demonio non porterebbe all'anima alcun nocumento: ma nulla avendo da soffrire, nè l'anima, nè il corpo sarebbero conformi a Gesù Cristo paziente: eppure questa conformità è la prova della nostra predestinazione. |
A074000128 |
Noi non siamo claustrali perchè si è creduto bene che non lo fossimo, ed anche perchè non siamo degni di esserlo, ma non è per questo men vero, che la povertà sia il nodo della comunità, e particolarmente della nostra; è appunto questo {148 [148]} nodo che, sciogliendola da tutte le cose della terra, l'unirà perfettamente a Dio. |
A074000136 |
Ci accade qualche volta nelle nostre missioni, di trovare delle persone che non credono le verità della nostra religione, e ci troviamo imbarazzati sul modo di operare onde persuaderle. |
don bosco-il divoto dell-angelo custode.html |
A075000005 |
E come s'esprimono i Santi Padri, vuole il nostro buon Dio, che in tutta la nostra vita sia in verità l'aio e 'l direttore di ciascuno di noi, come figli d'età minore, che Iddio in questo mondo si alleva per innalzare al trono ed alla corona. |
A075000006 |
Tanto è vero il gran detto di Tertulliano, che la nostra salute è in un certo modo il grande affare di Dio. |
A075000019 |
E chi può numerar i pericoli, a cui ci sottrae l'amante custode, ed i beni che ognor ci comparte? Sappiamo pur troppo a quanti pericoli andiamo esposti nella nostra infanzia; a quante vicende in gioventù ed in tutta la vita, or per infermità, or per viaggi, or per malagevoli affari e cattivi incontri, or per casi avversi ed inopinati. |
A075000019 |
Non altrimenti il nostro Angelo sin dal nostro primo comparir al mondo si fa d'appresso, ci è a lato, nè più ci abbandona in tutto il cammino di nostra vita. |
A075000024 |
Preziosissimo essendo il tempo, in cui facciamo orazione, tempo in cui noi possiamo conseguir grandi beni, il demonio fa ogni sforzo per distrarci, e fare in modo, che questi preziosi momenti riescano senza frutto; e così pur troppo sarebbe, se l'Angelo Custode non corresse tosto in nostro aiuto per supplire a quello, che non può la nostra debolezza. |
A075000029 |
E due, dice s. Bernardo, sono le mani che ci sostengono, perché due sono i gran lumi Angelici, con cui tra le tentazioni, quasi con due mani i santi custodi sollevano la nostra mente ed il nostro cuore; l'uno che ci fa scorgere la brevità del travaglio, l'altro l'eternità della ricompensa. |
A075000033 |
Nel fuoco l'oro deve deporre la sua scoria ed acquistare il suo lustro; di scorie di tribulazioni pur troppo ne è ripiena tutta la terra, {33[119]} e tutti abbiamo la nostra con noi. |
A075000039 |
Nella guisa che il cuor d'una madre diviene più tenero, ove l'infermità d'un caro figlio diviene più grave; così l'amorevole nostro custode al rimirar l'anima nostra in uno stato cotanto lagrimevole, tutto per lei intenerito le avanza i primi atti di pietà a piè del divin trono, intercede e parla così: Deh Signore, pietà di quest'anima a me affidata; voi solo potete liberarla, e senza di voi è perduta: et dicet libera eum ut non descendat in corruptionem. |
A075000040 |
Ah se non fosse sì ostinata la nostra resistenza a tanti e sì amorosi impulsi del buon custode, niuno mai vedrebbe sulla sua colpa tramontare il sole, senza averla pianta ed espiata con fruttuosa penitenza. |
A075000045 |
{47[133]} Così in quell'estremo egli diviene come un celeste balsamo all'anima nostra in quelle poche ore di vita che ci restano, mentre s'avvia all'eternità, Oh il gran conforto che mi dà il mio buon Angelo, disse un moribondo, egli mi dà il bacio di pace, con lui ne vado, addio: ed un altro sullo spirare: Oh come combatte l'Angelo per i suoi divoti! oh come egli consola! nol vedete qui voi! io muoio tra le sue braccia: e con lui ne partì. |
A075000048 |
Fra gl'innumerevoli esempi che si potrebbero addurre in conferma di quella cura sollecita, che hanno di noi gli Angeli nostri custodi all'estremo di nostra vita, parmi molto luminoso quello che racconta il venerabile Pietro di Cluny. |
A075000050 |
Ogni cura, ogni sollecitudine che {50[136]} il nostro Custode impiega durante la nostra vita per l'anima nostra, ha per unico scopo di poterla poi un giorno condurre seco in Paradiso. |
A075000051 |
Allora se scambievole sarà la nostra allegrezza, {53[139]} vivi ed incessanti saranno i miei ringraziamenti, quando voi mi condurrete al possesso di quell'inenarrabile felicità del paradiso. |
A075000054 |
Crebbe del pari l'impegno e la cura del nostro zelante Custode col crescer degli anni nostri, e appena cominciò a splender in noi il lume della ragione, rivolse egli le sue premure più ardenti per condurci ad un genere di vita assai più sublime; val quanto dire alla nostra vita soprannaturale e di grazia; e tutto fu inteso a drizzare i nostri passi per la strada della salute, e ad avvezzarci {56[142]} per tempo alla vita di buon cristiano. |
A075000054 |
Eppure che cosa sono mai simili protezioni rispetto a quella del nostro Angelo? Appena venimmo noi alla luce, mentre nulla conoscevamo, di nulla sapevamo, il nostro amantissimo Custode vegliava di continuo intorno a noi, e per noi pregava altresì incessantemente l'Altissimo, perchè contro alla nostra vita non prevalessero quei tanti pericoli che sovrastano a quella tenera età. |
A075000054 |
Si frappose il nostro amabile Custode a favore di noi ingrati, parlando a Dio in nostra difesa, e co'suoi validi prieghi disarmò l'ira divina, e ci ottenne tempo e grazia di ravvederci. |
A075000060 |
3° Nel primo giorno d'ogni mese, buon per noi, se imitando il divoto costume di tante anime buone, che han premura di lor salute, procureremo di meditare qualche massima eterna, col riflettere seriamente al gran fine per cui fummo da Dio creati, qual sia lo stato di nostra coscienza, se la morte ci cogliesse in tale momento, che sarebbe dell'anima nostra? Accostatevi poscia ai santi Sacramenti, e adoperatevi a tutta possa di scuotere da voi quella polvere, dalla quale per l'umana fragilità, come disse il gran pontefice san {65[151]} Gregorio, è quasi impossibile che anche le anime buone ne vadano libere. |
don bosco-il galantuomo pel 1855.html |
A078000038 |
Ma, caro mio, affinchè il sacerdote possa giudicare se deve assolverci o no, secondo il potere ricevuto e le intenzioni di Cristo, ha bisogno di conoscere lo stato della nostra coscienza; e chi glielo potrà manifestare se non il penitente medesimo con una sincera manifestazione delle colpe?. |
A078000055 |
Certamente che uno, anche confessandosi bene, non diventa impeccabile: il Sacramento non cangia la nostra natura, ma dà forza bastante per mantenersi in grazia. |
don bosco-il galantuomo pel 1856.html |
A079000002 |
La nostra cara regina madre, Maria Teresa, cade {41 [489]} ammalate, e dopo alcuni giorni di malattia cede al fatale destino, e muore. |
A079000039 |
Immaginatevi trista condizione! Io era solo di servizio, due compagni erano già morti per la medesima malattia; dovetti acconciare il cadavere del mio padrone; e poi senza preti, senza accompagnamento alcuno, me lo presi tra le braccia e avviluppatolo in una grossa coperta, lo sotterrai io medesimo in una fossa scavata a poca distanza dalla nostra tenda. |
A079000040 |
- Io: dove volete condurmi, e qual cosa volete farmi vedere? - Sconosciuto: io ti voglio condurre da un Mosul (Direttore), che ci svelerà i futuri destini della guerra e della nostra patria. |
A079000043 |
La mia guida rispose: - Noi veniamo qui per offerirli i nostri ossequi e pregarti di svelarci i destini della guerra e di nostra patria. |
don bosco-il galantuomo pel 1858.html |
A081000090 |
L'onor d' nostra natura,. |
don bosco-il galantuomo pel 1859.html |
A082000001 |
Abbiatevi dunque questo picciol dono qual contrassegno della nostra riconoscenza, la quale è grande e sincera; ma insieme pigliatelo eziandio come una preghiera di continuarci il vostro favore per l'avvenire, sia con rinnovare la vostra associazione, sia ancora con adoperarvi che altri pure si associno. |
A082000001 |
Eccovi, Lettori cortesi, il solito umil Almanacco che v'offriamo qual pegno della nostra gratitudine per la vostra cooperazione al sostenimento delle Letture Cattoliche, le quali certamente, se non fosse stato del vostro benevolo concorso, non si sarebbero potute pubblicare sino ad ora. |
A082000006 |
Dunque anche voi, o benemeriti associati, sarete benedetti, sia che continuiate per l'avvenire alle medesime il vostro concorso, sia che per mezzo vostro nuovi compagni vengano a pigliare parte anch'essi all'opera nostra. |
don bosco-il galantuomo pel 1866.html |
A087000022 |
Oggi fu benedetta la pietra angolare della novella nostra chiesa. |
A087000024 |
Ma che vuoi? Poveri giovanetti come siamo, ne fummo impediti non dalla volontà, che in noi è grande, ma dall' assoluta nostra impotenza. |
A087000025 |
Un terzo poi, vedendo senza fondamento le altrui proposte, conchiuse, che noi potevamo farlo Re dei nostri cuori, padrone del nostro affetto; e poichè parecchi nostri compagni sono già sotto a' suoi comandi nella milizia, offerirgli la nostra fedeltà, la nostra sollecitudine, qualora venisse il tempo in cui noi dovessimo militare nel reggimento da lui diretto. |
A087000027 |
Questi signori vedono già cose grandi, cose magnifiche, cose maestose a casa loro, e sapranno dare benigno compatimento alla nostra impotenza; e noi abbiamo motivo di tanto sperare dalla generosità e dalla bontà del loro cuore. |
A087000029 |
Ma intanto non dobbiamo almeno loro in qualche modo manifestare la nostra gratitudine {37 [481]} e rivolgere loro qualche parola di ringraziamento?. |
A087000056 |
A questo pubblico e grave bisogno tende a provvedere la costruzione della chiesa che forma l' oggetto della nostra festa. |
A087000067 |
Voi, o zelante signor Sindaco, che in tante guise prendeste parte al nostro bene, continuateci la vostra protezione e procurateci il favore che la via Cottolengo venga rettificata di fronte alla novella chiesa; e noi vi accertiamo, che raddoppieremo verso di voi la profonda nostra gratitudine. |
don bosco-il galantuomo pel 1872.html |
A091000007 |
Vedrete coi vostri proprii occhi, che cosa sia mai la vita nostra sopra la terra! Povero il Galantuomo! Io vivo per nient'altro che per far del bene, eppure sotto il sole non si trova un uomo più misero di me! tutti dicono che io ho buon cuore, tulli sanno che io sono 1'uomo della pace, e intanto osservate quanti sono gli empi che mi si scagliano contro e mi calunniano, quanti sono i tristi che mi fanno la guerra! Vedete a che punto mi hanno {10 [476]} ridotto i nemici del bene! Chi può contemplarmi in tale stato e non piangere!? Ma immensa è la forza che dà la religione al buon cristiano; e Voi, o venerati amici miei, fatemi il piacere, non vi affannate per me, anzi ridete pure e rallegratevi, poichè non ostante le terribili persecuzioni, non si è diminuito per nulla il mio antico coraggio. |
don bosco-il galantuomo pel 1873.html |
A092000006 |
La nostra fede vincerà il mondo, e la nostra preghiera sarà la pietra di Davidde che schiaccerà il capo al gigante Golia, cioè ai nemici del Papa, epperciò di Gesù Cristo. |
don bosco-il galantuomo pel 1876.html |
A095000001 |
E ccoti, o amico lettore, anche per quest'anno 1876, vigesimo quarto di nostra reciproca conoscenza, un po' di Almanacco, nel quale mi son almanaccato di farti star allegro, e nel tempo stesso insinuarti qualche massima da vero galantuomo. |
don bosco-il galantuomo pel 1878.html |
A097000007 |
Se in tutti i tempi i romanzi furono riguardai dai santi Dottori della Chiesa quali libri pericolosi, se i tristi effetti di simili scritture furono sempre mai rilevanti, quanto maggiormente libri cotali sono pericolosi e da condannarsi ai giorni nostri, in cui la fiaccola della fede in una parte della società è spenta, e domina una grande corruzione nei costumi? I romanzieri dell' età nostra per mettersi d' accordo con questa società corrotta hanno permesso alla loro immaginazione di oltrepassare tutti i limiti dell' onesta, e in tal modo la tazza piena di veleno presentano alla più sfrenata gioventù, alla gente già presta a corrompersi, e così l' immoralità delle loro produzioni diventa spaventevole non solamente per quelli che ancor camminano sotto le bandiere del Vangelo, ma per coloro eziandio, i quali giudicano le cose solo secondo i principii della probità naturale e del pudore. |
A097000010 |
Quel che fu detto dei romanzi dei tempi passati, con maggior ragione dir si deve dei recenti, e di tanti altri libri ai simil genere, da cui come da acque impure è ora allagata la nostra Italia. |
A097000013 |
Ella, prese informazioni {73 [329]} sulla nostra moralità, ed esaminate le cause da noi esposte, ce la concederà, ove scorga la maggior gloria di Dio e il bene delle anime. |
A097000014 |
I nostri nemici abborriscono dai giornali cattolici, e da sè li rigettano; e per che avremo noi la viltà di leggere i fogli loro diretti a screditar noi medesimi e le cose più venerande della nostra religione santissima? Perchè a guisa di figli ingrati e crudeli ci uniremo coi nemici di nostra madre Chiesa? Noi avremo dai giornali cattolici le notizie che ci abbisognano; arricchiremo inoltre la nostra mente di sane idee formeremo a virtù il nostro cuore; e al giorno del trionfo della religione, della Chiesa, della verità, potremo noi pure gustare quella gioia che Iddio sta preparando a tutti quelli che si serberanno fedeli nei giorni della prova. |
don bosco-il galantuomo pel 1879.html |
A098000003 |
Un altro insigne personaggio la morte inesorabile ci tolse dalla nostra Italia; personaggio grande e ben degno del nostro compianto, il nostro Re Vittorio Emanuele II. Noi Piemontesi, che lo avevamo veduto e conosciuto da vicino, ne piangemmo bendi cuore la perdita, e pregammo per Lui, che passò all'altra vita munito dei conforti di nostra santa Religione e accompagnato dalla benedizione di Pio IX, grande fortuna per Lui e consolazione per noi e pel suo Augusto Figliuolo Umberto divenuto nostro Re, pel quale anche il povero Galantuomo ha pregato e prega che il Signore lo benedica insiem colla sua reale famiglia. |
don bosco-il galantuomo pel 1880.html |
A099000023 |
Quel metterti poi in tutti i giorni un esemplare da imitare in un uomo debole come siamo noi, ma che coli' istruirsi nei suoi doveri e col praticarli si meritò il titolo di santo, o non ti pare questa una cosa più che ammirabile?! Non ti pare piuttosto che queste cose siano piene di vita vivissima? Invece di dire che queste cose sono anticaglie che hanno perduto il vigore e la vita, dimmi piuttosto che noi abbiamo occhi e non vediamo, orecchi e non sentiamo, e quel che è peggio, andiamo in chiesa in tutte le domeniche, ed a squarciagola cantiamo la nostra condanna nel famoso salmo In exitu Israel de Aegypto, capisci?. |
don bosco-il galantuomo pel 1881.html |
A100000004 |
Sono dessi il terribile sottraendo di quell'operazione aritmetica, incomprensibile direi, e sola, cui dovremmo tener fissa la mente nostra, ogni momento. |
A100000006 |
Gli anni che trascorsero, sono il fiore di nostra vita, che già seccò: sono anni durante i quali passammo per mezzo di tutte le sensazioni, le quali ci sforzammo di trovare, e trovate appena, svanirono ancora. |
A100000015 |
Trattandosi della causa di Dio, la quale è causa della Società, e causa nostra ancora, causa di vita e di morte per ciascun individuo della grande famiglia cristiana, mi lusingo che riceverete con gusto le mie parole, e colla vostra cooperazione mi allevierete la difficile impresa. |
don bosco-il galantuomo pel 1883.html |
A101000029 |
Colà non leggeremo più i galantuomini di carta, ma liberi galantuomini leggeremo il libro della vita, Dio, e l'anima nostra ed il nostro corpo, saranno davvero ricreati, cioè creati novellamente; saremo davvero uomini fatti, perfetti, compiti, a cui nulla mancherà ed a cui nulla sarà da aggiungere. |
don bosco-il galantuomo pel 1884.html |
A102000024 |
Muoiono, io lo so, muoiono alla nostra santa Religione e se non muoiono li fan morire. |
don bosco-il giovane provveduto.html |
A105000002 |
Al contrario se i vizi prenderanno possesso di noi in gioventù, {6 [186]} per lo più continueranno in ogni età nostra fino alla morte. |
A105000002 |
E vuol dire: se noi cominciamo una buona vita' ora che siamo giovani, buoni saremo negli anni avanzati, buona la nostra morte e principio di una eterna felicità. |
A105000008 |
Persuasi, cari figliuoli, che noi siamo tutti creati pel Paradiso, dobbiamo indirizzare ogni nostra azione a questo fine. |
A105000027 |
Nutrimento e cibo dell'anima nostra è la parola cioè le prediche, la spiegazione del Vangelo e il catechismo. |
A105000027 |
Siccome poi il nostro corpo senza' cibo diviene infermo e muore, lo stesso avviene dell'anima nostra se non le diamo il suo cibo. |
A105000083 |
Gli occhi poi sono le finestre per cui il peccato si fa strada nel nostro cuore, e per cui il demonio viene a prendere possesso dell'anima nostra. |
A105000124 |
Perchè dunque non consacrare al Signore questo tempo di nostra gioventù, che tanto gradisce? Perchè differire di giorno in giorno ad abbandonare il peccato e cominciar una vita da fedele Cristiano? Tutti quelli che ora si trovano nell'inferno avevano volontà di darsi poi una volta a Dio, ma la morte li prevenne, e adesso sono perduti per sempre; e fra quelle fiamme vanno gridando: noi insensati l'abbiamo sbagliata: nos insensati erravimus. |
A105000128 |
Illuminato egli da Dio sapeva che quanto gli dimandiamo per l'anima nostra ci viene conceduto: petite et accipietis. |
A105000130 |
Preghiamo altresì il Signore che ci faccia conoscere in quale stato Egli voglia essere servito da noi, affinchè posiamo spender bene quel tempo che egli pose in nostro potere, e da cui dipende la nostra eterna salvezza. |
A105000135 |
Ma badiamo che al punto di morte si raccoglie quello che seminato abbiamo nel corso di nostra vita. |
A105000151 |
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori {77 [257]} adesso e nell'ora della morte nostra. |
A105000153 |
Dio ti salvi, o Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra. |
A105000153 |
Su adunque, o Avvocata nostra, degnati di volgere verso di noi i tuoi occhi misericordiosi, e mostraci dopo questo esilio Gesù benedetto frutto del tuo seno. |
A105000156 |
Credo queste e tutte le altre verità della nostra Santa Fede, perchè Dio sommamente {79 [259]} verace le ha rivelate alla Santa Chiesa, e per mezzo della Santa Chiesa le insegna a noi. |
A105000177 |
Per evitar un male così grande entrate con disposizioni di vero cristiano nello spirito di Gesù Cristo, e supponete di vederlo cominciare la sua dolorosa passione, esposto a' più barbari trattamenti per nostra salvezza. |
A105000247 |
VI. O Cuore del mio Gesù sitibondo della salute nostra, venero umilmente quell'amore che vi spinse ad operare il sacrifizio ineffabile sulla Croce, rinnovandolo ogni giorno sugli Altari nella santa Messa. |
A105000274 |
Il quarto dolore della Beata Vergine fu quando s'incontrò col suo dolcissimo Figlio, che portava una pesante croce sulle delicate spalle sopra il monte Calvario a fine di essere crocifisso per la nostra salute. |
A105000290 |
O gloriosa Vergine Maria Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze di cui con quella divozione che he potuto maggiore ho fatto la presente rimembranza, vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo ajuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricever tutti quei superni favori, che solita siete ottenere e compartire a'vostri servi, i quali fanno divota memoria di queste allegrezze, di cui ridonda il vostro bel cuore, o Regina immortale del Cielo. |
don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html |
A107000003 |
Al contrario se i vizi prenderanno possesso di noi in gioventù, per lo più continueranno in ogni età nostra fino alla morte, caparra troppo funesta di una infelicissima eternità. |
A107000003 |
E vuol dire: se noi cominciamo una buona vita ora che siamo giovani, buoni saremo negli anni avanzati, buona sarà la nostra morte e principio di un'eterna felicità. |
A107000004 |
In fine troverete, un dialogo intorno ai fondamenti della nostra santa Cattolica Religione, secondo i bisogni del tempo, coll'aggiunta di una scelta di canzoncine sacre. |
A107000012 |
Persuasi, cari giovani, che noi siamo tutti creati pel Paradiso, dobbiamo indirizzare ogni nostra azione a questo gran fine. |
A107000031 |
Nutrimento e cibo dell'anima nostra è la parola di Dio, cioè le prediche, la spiegazione del Vangelo e il Catechismo. |
A107000031 |
Siccome poi il nostro corpo senza cibo diviene infermo e muore, così è dell' anima nostra, se {17 [145]} non le diamo il suo cibo. |
A107000074 |
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell'ora della morte nostra. |
A107000076 |
Dio ti salvi, o Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra. |
A107000076 |
Su dunque, o Avvocata nostra, degnati di volgere verso di noi i tuoi occhi misericordiosi, e dopo questo esilio mostraci Gesù, benedetto frutto del tuo seno; o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. |
A107000080 |
Credo queste e tutte le altre verità della nostra Santa Fede, perchè Dio sommamente verace le ha rivelate alla Santa Chiesa, e per mezzo della Santa Chiesa le insegna a noi. |
A107000134 |
Ma il vedere tanti giovanetti con volontà deliberata distratti a starvi irriverentemente, senza modestia, senza attenzione, senza rispetto, rimanendosi in piedi, guardando qua e là, ci fa dire che costoro non assistono al divin Sacrifizio come Maria e s. Giovanni, ma come i Giudei, e rinnovano più volte i patimenti del Calvario con grave scandalo dei compagni e disonore di nostra santa Religione!. |
A107000135 |
Andate adunque alla s. Messa, miei cari giovani, ma andate colle disposizioni di vero Cristiano, e supponete di veder Gesù Cristo cominciare la sua dolorosa Passione, esposto ai più barbari trattamenti per nostra salvezza. |
A107000200 |
Questi riflessi ci devono inspirare grande confidenza a palesare qualsiasi nostra colpa al Confessore, che è un Padre {103 [231]} amante, che fa le veci di nostro Signor Gesù Cristo nel rimetterci i peccati. |
A107000203 |
Quando poi ci comunichiamo, noi riceviamo Gesù Cristo medesimo per cibo spirituale dell'anima nostra. |
A107000245 |
Onoriamo adunque costantemente questo Divin Cuore, il quale pei molti e grandi benefizi, che già ci ha fatto e ci farà, ben merita tutta la nostra più umile ed amorosa venerazione. |
A107000255 |
O Cuore del mio Gesù sitibondo della salute nostra, io venero umilmente quell'amore {122 [250]} ardentissimo che vi spinse ad operare il Sacrificio ineffabile della Croce, rinnovandolo ogni giorno sugli Altari nella Santa Messa. |
A107000357 |
La maniera di far bene ogni nostra azione è il farla alla presenza di Dio. |
A107000379 |
Non siate così curiosi, che vogliate saper tutto; ma non però trascurati di saper ciò, che riguarda la nostra eterna salute. |
A107000406 |
Il quarto Dolore della Beata Vergine fu quando s'incontrò col suo dolcissimo Figlio, che portava {145 [274]} una pesante Croce sulle delicate sue spalle sopra il monte Calvario, a fine di esservi crocifisso per la nostra salute. |
A107000418 |
Eja ergo, Advocata nostra, illos tuos misericordes oculos ad nos converte. |
A107000418 |
Salve, Regina, Mater misericordiae, vita, dulcedo, et spes nostra, salve. |
A107000443 |
VI. O Maria, che quale splendidissima aurora spuntaste sull'orizzonte di questa vita, senza nebbia o vapore che ne offuscasse alcun poco il limpidissimo chiarore; deh! non permettete che l'anima nostra giammai riposi nelle tenebre e nell'ombra di morte. |
A107000464 |
III. Potentissima Regina Maria, che sola trionfaste delle molteplici eresie, che cercavano strappare tanti figliuoli dal seno della nostra Madre Chiesa, aiutatemi, Vi prego, a mantenere salda la mia fede e puro il mio cuore in mezzo a tante insidie e al veleno di sì perverse dottrine. |
A107000486 |
O gloriosa Vergine Maria, Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre Allegrezze, di cui ho fatto rimembranza con quella divozione che ho potuto maggiore, Vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei celesti favori, che siete solita ottenere e compartire ai vostri servi, i quali fanno divota memoria di queste Allegrezze, di cui ridonda il vostro bel Cuore, o Regina immortale del Cielo. |
A107000579 |
Tutta la nostra vita, o miei cari giovani, deve essere una preparazione a fare una buona morte. |
A107000610 |
Imperocchè dopo Gesù e Maria Egli è il Santo, che più di tutti si merita la nostra venerazione e il nostro amore per la sublime sua dignità. |
A107000617 |
Per questo vostro dolore, e per questa vostra allegrezza vi preghiamo di consolare ora e negli estremi dolori l'anima nostra coll'allegrezza di una buona vita e di una santa morte, somigliante alla vostra, tra le braccia di Gesù e di Maria. |
A107000622 |
IV. O fedelissimo Santo, che foste a parte dei Misteri della nostra Redenzione, glorioso san Giuseppe, se la profezia di Simeone intorno a ciò, che Gesù e Maria erano per patire, vi cagionò spasimo di morte, vi ricolmò ancora di un beato godimento per la salute e gloriosa risurrezione, che insieme predisse dover seguire, d'innumerevoli anime. |
A107000629 |
Per questo vostro dolore, e per questa vostra allegrezza vi supplichiamo col cuore sulle labbra ad interporvi, onde non ci avvenga mai di perdere Gesù con colpa grave; ma se per somma disgrazia lo perdessimo, tanto con indefesso dolore lo cerchiamo, finchè favorevole lo ritroviamo, {195 [323]} particolarmente alla nostra morte per passare a goderlo in Cielo, ed ivi con Voi in eterno cantare le sue divine misericordie. |
A107000880 |
Eia ergo, advocata nostra, illos tuos misericordes oculos ad nos converte. |
A107000880 |
Salve, Regina, Mater misericordiae, vita, dulcedo et spes nostra, salve. |
A107000903 |
Verumtamen prope timentes eum salutare ipsius: * ut inhabitet gloria in terra nostra. |
A107000906 |
Etenim Dominus dabit benignitatem: * et terra nostra dabit fructum suum. |
A107000956 |
Quia multum repleta est anima nostra: * opprobrium abundantibus, et despectio superbis. |
A107000961 |
Torrentem pertransivit anima nostra: * forsitan pertransisset anima nostra aquam intolerabilem. |
A107000963 |
Anima nostra sicut passer erepta est * de laqueo venantium. |
A107001089 |
Panem nostrum quotidianum da nobis hodie: et dimitte nobis debita nostra, sicut et nos dimittimus debitoribus nostris: et ne nos inducas in tentationem: sed libera nos a malo. |
A107001119 |
Benedictus Deus, et Pater Domini nostri Iesu Christi, Pater misericordiarum et Deus totius consolationis, qui consolatur nos in omni tribulatione nostra, R. Deo gratias. |
A107001242 |
Dissipata sunt ossa nostra secus infernum: * quia ad te, Domine, Domine, oculi mei: in te speravi, non auferas animam meam. |
A107001733 |
Domine, non secundum peccata nostra facias nobis. |
A107001746 |
Deus, a quo sancta desideria, recta consilia et iusta sunt opera, da servis tuis illam, quam mundus dare non potest, pacem, ut et corda nostra mandatis tuis dedita, et, hostium sublata formidine, tempora sint tua protectione tranquilla. |
A107001749 |
Actiones nostras quaesumus, Domine, aspirando praeveni, et adiuvando prosequere, ut cuncta nostra oratio et operatio a te semper incipiat; et per te coepta finiatur. |
A107001918 |
Actiones nostras, quaesumus, Domine, aspirando praeveni, et adiuvando prosequere, ut cuncta nostra oratio et operatio a te semper incipiat, et per te coepta finiatur. |
A107001946 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal Regnante Pio IX rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro Principe degli Apostoli, stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo. |
A107002018 |
Che se alcuno oserà contraddire a questa nostra definizione, che Iddio ce ne guardi, sia anatema. |
A107002024 |
Da allora in poi fu tolto ogni dubbio, nè più fu permesso ad alcuno disputare contro, anzi ciascuno rimase obbligato ad annoverare quella definizione fra i dommi di nostra santa religione. |
A107002044 |
D. Che cosa dicono in particolare i Protestanti intorno alla Cattolica nostra Religione?. |
A107002061 |
Fuggire per quanto è possibile la compagnia di coloro che parlano di cose oscene, o cercano di deridere il Papa, i vescovi e gli altri ministri della nostra s. Religione. |
A107002064 |
D. E quando siamo burlati perchè pratichiamo la nostra religione?. |
don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html |
A108000037 |
Se vogliamo anche noi distaccare il nostro cuore dalle vanità del mondo ed affezionarci alle cose di Dio, cominciamo dal disprezzare i beni terreni, che come pungenti spine ci sono d'impedimento alla nostra salute; stimiamo soltanto quello che giova per condurci alla beata eternità dicendo con s. Luigi: Ciò che non è eterno è un niente: Quod aeternum non est, nihil est. |
A108000054 |
Perchè dunque non consacrare al Signore questo tempo di nostra gioventù, che tanto gradisce? Perchè differire di giorno in giorno ad abbandonare il peccato, e cominciar una vita da fedele cristiano? Tutti quelli, che ora si trovano nell'inferno, avevano volontà di darsi poi una volta a Dio, ma la morte li prevenne e si sono perduti per sempre. |
A108000058 |
Illuminato egli da Dio sapeva {73 [73]} che quanto gli dimandiamo per l'anima nostra, ci viene conceduto: petite et accipietis. |
A108000060 |
Preghiamo altresì il Signore che ci faccia conoscere in quale stato egli voglia essere servito da noi, affinché possiamo spender bene quel tempo che egli pose in nostro potere, e da cui dipende la nostra eterna salvezza. |
A108000084 |
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell'ora della morte nostra. |
A108000086 |
Dio ti salvi, o Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra. |
A108000086 |
Su dunque, o Avvocata nostra, degnati di volgere verso di noi i tuoi occhi misericordiosi, e dopo questo esilio mostraci Gesù benedetto frutto del tuo seno. |
A108000104 |
Credo questo e tutte le altre verità della nostra santa Fede, perchè Dio sommamente verace le ha rivelate alla santa Chiesa, e per mezzo della santa Chiesa le insegna a noi. |
A108000130 |
Per evitare un male così grande entrate con disposizioni di vero cristiano nello spirito di Gesù Cristo, e supponete di vederlo cominciare la sua dolorosa passione, esposto a' più barbari trattamenti per nostra salvezza. |
A108000196 |
Queste cose ci devono inspirare grande confidenza a palesare qualsiasi nostra colpa al confessore, che è un padre amante, che fa le veci di Dio nel tribunale della penitenza. |
A108000201 |
Quando poi ci comunichiamo, noi riceviamo Gesù Cristo medesimo per cibo spirituale dell'anima nostra. |
A108000216 |
Egli è G. C., Dio di grandezza e di maestà infinita, Dio di bontà e di misericordia, il quale viene ad una misera creatura, povero peccatore, e viene per farsi nostro padre, nostro fratello, amico e sposo dell'anima nostra; vuole farsi nostro medico, maestro e cibo. |
A108000240 |
O Cuore del mio Gesù sitibondo della salute nostra, io venero umilmente quell'amore che vi spinse ad operare il sacrifizio ineffabile sulla Croce, rinnovandolo ogni giorno sugli altari nella santa Messa. |
A108000278 |
Il quarto dolore della B. Vergine fu quando s'incontrò col suo dolcissimo Figlio, che portava una pesante croce sulle delicate sue spalle sopra il monte Calvario a fine di essere crocifisso per la nostra salute. |
A108000294 |
O gloriosa Vergine Maria Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze, di cui ho fatto rimembranza con quella divozione che ho potuto maggiore, vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei celesti favori, che siete solita ottenere e compartire aì vostri servi, i quali fanno divota memoria di queste allegrezze. |
A108000393 |
Quando finalmente l'anima mia comparirà {164 [164]} dinanzi a Voi, e vedrà per la prima volta lo splendore immortale della nostra Maestà, non la rigettato dal vostro cospetto; degnatevi ricevermi nel seno amoroso della vostra misericordia, affinchè io canti eternamente le vostre lodi: misericordioso Gesù, abbiate pietà di me. |
A108000398 |
Imperocchè dopo Gesù e Maria egli è {166 [166]} il unto che più di tutti si merita la nostra venerazione e il nostro amore per la sublime sua dignità. |
don bosco-il giubileo.html |
A109000007 |
Contemplando colla sollecitudine e coll'affetto della Nostra Apostolica carità l'universo mondo cattolico, vi possiamo appena esprimere a parole, V. F., da quale intimo dolore siamo compresi, allora che veggiamo la cristiana e civile repubblica dappertutto in un modo miserando turbata, tormentata ed oppressa. |
A109000007 |
E ciò che reca maggior dolore si è che in mezzo a tanti danni o mali deplorabilissimi i figli delle tenebre, che sono più prudenti dei figli della luce nella loro generazione, sempre più di giorno {5 [483]} in giorno con ogni maniera di diaboliche frodi, arti e macchinazioni si sforzino di muovere asprissima guerra contro la Cattolica Chiesa e la sua salutare dottrina, spiantando e distruggendo l'autorità di ogni legittimo potere, cercando di depravare e corrompere gli animi e le menti di tutti, col propagare per ogni parte il mortifero veleno dell' indifferentismo e dell' incredulità, confondendo tutti i diritti divini ed umani, eccitando ed alimentando le dissensioni, le discordie, e i moti di empie ribellioni, commettendo qualunquesiasi delitto e crudelissimo misfatto, nulla lasciando d'intentato, acciocché, se mai possibil fosse, sia tolta di mezzo la nostra santissima Religione, e scossa dalie fondamenta la stessa umana società. |
A109000008 |
E benché in questa nostra alma città abbiamo comandato che fossero fatte preghiere per implorare la divina misericordia, tuttavia, seguendo le gloriose pedale de'nostri Antecessori, stabilimmo di ricorrere altresì alle preghiere vostre e di tutta la Chiesa. |
A109000010 |
Esponete ai fedeli, come ve l'ispireranno la fervente vostra pietà e saggezza, quanto sono abbondanti le misericordie di Dio per tutti quelli che lo invocano; qual forza ha la preghiera, se noi chiudiamo ogni accesso al nemico della nostra salute per andare invece a Dio. |
A109000010 |
Molto poi desideriamo, o Venerabili Fratelli, {8 [486]} che, mentre s'indirizzeranno preghiere ferventi al Padre delle misericordie per le cause più sopra enunciate, voi non cessiate, secondo il voto delle nostre Lettere Encicliche del 2 febbraio 1849, in data di Gaeta, d'implorare di conserva con tutti i fedeli, con suppliche e voti ardenti più che mai, la bontà di questo stesso Padre, affinchè si degni di illuminare la nostra anima colla luce del suo Santo Spirito, e noi possiamo recare al più presto sulla Concezione della Santissima Madre di Dio, l'immacolata Vergine Maria, una decisione che ridondi alla maggior gloria di Dio e di questa stessa Vergine, nostra Madre diletta. |
A109000011 |
Il perchè, appoggiati sulla misericordia di Dio Onnipotente e sull'autorità de'suoi Santi Apostoli Pietro e Paolo, in virtù della potenza di legare e disciogliere, che il Signore ci ha concessa, malgrado la nostra indegnità, noi accordiamo colle presenti a tutti e a {9 [487]} ciascuno dei fedeli delle vostre Diocesi dell'uno e dell'altro sesso, che in uno spazio di tre mesi, che ciascuno di voi dovrà stabilire anticipatamente, e a partire da quel giorno avranno esaminato i loro peccati con umiltà, li avranno confessati con una detestazione sincera, e, purificati dall'assoluzione sacramentale, avranno ricevuto con rispetto il Sacramento dell'Eucaristia e visitato divotamente tre chiese da voi designate, o una di esse a tre riprese differenti, pregandovi divotamente per qualche tempo secondo la nostra intenzione per l'esaltazione e prosperità della nostra Santa Madre la Chiesa e della Sede Apostolica, per l'estirpazione dell'eresia, per la pace e concordia dei Principi cristiani, per la pace e unità di tutto il popolo cristiano, e che di più, nello stesso intervallo, avranno digiunato una volta, e fatto qualche elemosina ai poveri secondo la loro divozione; noi accordiamo loro un'Indulgenza in forma di Giubileo, che potranno applicare a mo'di suffragio alle anime del Purgatorio. |
A109000012 |
Pertanto vi concediamo la facoltà, che in questa occasione, e per lo spazio già detto di tre mesi solamente, possiate accordare per la nostra autorità Apostolica tutte quelle stessissime facoltà, che furono da Noi accordate nell'altro Giubileo, conceduto per le nostre Lettere Encicliche del 21 novembre 1851 a voi spedite, stampate, che cominciano « Ex aliis Nostris », tutto però sempre eccettuato ciò che venne in quelle stesse Lettere eccettuato. |
A109000013 |
E perciò non tralasciate mai di infiammare di continuo lo zelo specialmente de'parrochi, perchè, attendendo con diligenza e con esaltezza al proprio dovere, non cessino mai dall'educare ed istruire il popolo loro affidato ne'santissimi rudimenti e precetti della nostra fede divina, e diligentemente pascolarlo coll'amministrazione de'Sacramenti, {13 [491]} ed esortare tutti con sana dottrina. |
A109000013 |
Su dunque, Venerabili Fratelli, voi che siete chiamati a parte della nostra sollecitudine, e siete stabiliti custodi sopra le mura di Gerusalemme, non cessate di levare la voce con noi, giorno e notte, verso Iddio Signor nostro, con ogni modo di orazione e preghiera, co'rendimenti di grazie, ed implorare la sua divina misericordia, perchè rimuova i flagelli del suo sdegno che meritiamo per i nostri peccati, e clemente spanda sopra tutti le ricchezze della sua bontà. |
A109000014 |
Finalmente, come pegno di tutti i doni celesti, e come testimonio della nostra ardentissima carità verso di voi, ricevete l'Apostolica Benedizione, che partendo dall'intimo del cuore amorosissimamente compartiamo a voi, V. F., e a tutti i chierici e laici fedeli alla vostra vigilanza commessi. |
A109000050 |
Noi pertanto, che per dovere del nostro uffizio desideriamo e ci adoperiamo con tutto l'animo di procurare la salute delle anime, colla nostra autorità apostolica approviamo e confermiamo tutte le Indulgenze mentovale, e le rinnoviamo autenticandole col presente nostro scritto». |
A109000058 |
Perciò noi, sia che pratichiamo una cosa da Dio comandata, sia che la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata ai nostri bisogni particolari, dobbiamo dimostrare sentimenti di somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra il suo vivo desiderio, che approfittiamo dei suoi favori, e pensiamo alla salute dell'anima nostra; e {31 [509]} dobbiamo nel tempo stesso professare viva venerazione al Vicario di Gesù Cristo, adempiendo colla massima sollecitudine quanto egli prescrive affine di procacciarci i celesti favori. |
A109000062 |
Per farvi comprendere ciò che voglia dire Indulgenza, è bene che riteniate come il peccato produca due amarissimi effetti nell'anima nostra: la colpa che ci priva della grazia e dell'amicizia di Dio, e la pena che ne consegue, e che impedisce l'ingresso al paradiso. |
A109000093 |
Così, per acquistare l'indulgenza di questo Giubileo, il Sommo Pontefice vuole che ognuno si accosti ai Sacramenti della Confessione e della Comunione, visiti divotamente tre chiese, pregando secondo l'intenzione del Sommo Pontefice per l'esaltazione e prosperità della nostra Santa Madre Chiesa, per la estirpazione dell'eresia, per la pace e concordia dei principi cristiani, per la pace ed unità di tutto il popolo cristiano, che si digiuni un giorno, e si faccia qualche limosina ai poveri secondo la propria divozione. |
A109000111 |
Tuttavia, a nostra maniera d'intendere, supponiamo che a quel rigoroso esame il peccatore tenti di cercare qualche scusa o pretesto dicendo, che non pensava di venire ad un conto tanto rigoroso. |
don bosco-il giubileo del 1875.html |
A110000007 |
Con quanto rispetto e religione sia stato praticato l'anno del Giubileo, quando i tranquilli tempi della Chiesa permisero di celebrarlo con ogni solennità, lo attestano gli antichi ed i recenti monumenti della storia; imperocchè esso fu sempre riguardato come l'anno della salutare espiazione di tutto il popolo cristiano, come l'anno della redenzione e della grazia, della remissione e della indulgenza, nel quale si concorreva da tutto il mondo in quest'alma nostra città e Sede di Pietro, ed eccitati tutti i fedeli alle opere della pietà, si offerivano a salute delle anime abbondantissimi aiuti di riconciliazione e di grazia. |
A110000007 |
Ed oh! fosse pur tale oggi la nostra condizione, e la condizione delle cose sacre e civili, che ci permettesse di poter felicemente celebrare, secondo l'antico rito e costume, che serbar solevano i nostri maggiori, quella solennità del massimo Giubileo,. |
A110000007 |
Riceva dunque la universa militante Chiesa di Cristo le nostre voci, colle quali intimiamo, annunciamo e promulghiamo per tutto intero il prossimo anno 9875 l'universale e massimo Giubileo, per causa ed in riguardo del quale sospendendo e dichiarando sospesa a beneplacito Nostro e di questa Sede Apostolica la indulgenza di sopra memorata, concessa in forma di Giubileo per occasione del Vaticano Concilio, apriamo in tutta la sua ampiezza quel celeste tesoro, che {12 [198]} formato dai meriti, patimenti e virtù di Cristo Signore e della di lui Vergine Madre e di tutti i Santi, venne dall'Autore della umana salute affidato alla nostra dispensazione. |
A110000008 |
Pertanto appoggiati nella misericordia di Dio e nell'autorità dei beati Apostoli di lui Pietro e Paolo, in forza di quella suprema potestà di legare e di sciogliere, che Iddio volle a noi, quantunque immeritevoli, conferita, a tutti i singoli fedeli di Cristo tanto dimoranti in questa nostr'alma città, o che saranno per venire in essa, quanto a tutti quelli esistenti fuori della detta città, in qualunque parte del mondo e che si trovano nella grazia e nell'obbedienza dell'Apostolica Sede, i quali veramente pentiti, confessati e comunicati, una volta al giorno per quindici giorni continui, o interpolati, naturali o ecclesiastici, da computarsi cioè dai primi {13 [199]} vesperi di un giorno fino all'intero vespertino crepuscolo del giorno seguente, visiteranno i primi le Basiliche dei ss. Pietro e Paolo, di san Giovanni in Laterano e di s. Maria Maggiore in Roma, e i secondi la loro Chiesa cattedrale o maggiore, e altre tre Chiese della stessa città o luogo, ovvero dei suburbii del medesimo, da designarsi dagli Ordinarii dei luoghi o dai loro Vicarii, o da altri per comandamento dei medesimi, dopo che saranno venute loro a notizia queste nostre lettere; ed ivi innalzeranno umili preghiere al Signore per la prosperità ed esaltamento della Cattolica Chiesa e di questa Sede Apostolica, per la estirpazione delle eresie, per la conversione di tutti gli erranti, per la pace ed unità di tutto il popolo Cristiano, e secondo la nostra mente, concediamo e misericordiosamente impartiamo nel Signore, che una volta nell'annuo spazio di tempo di sopra memorato possano conseguire la pienissima indulgenza dell'anno del Giubileo, e {14 [200]} piena remissione e perdono di tutti i loro peccati; quale indulgenza concediamo che possa essere applicata per modo di suffragio e valga per quelle anime che congiunte a Dio nella carità partirono di questo secolo. |
A110000015 |
La divina maestà abbastanza ci fa noto che cosa ricerchi da noi, mentre già da gran tempo in causa della nostra pravità siamo travagliati sotto le sue minaccie e sotto il soffio dello spirito dell'ira sua. |
A110000031 |
Intanto Noi vi impartiamo la nostra benedizione nel nome del Padre, del Figliuolo, e dello Spirito Santo. |
A110000089 |
Noi pertanto, che per dovere del nostro uffizio desideriamo e ci adoperiamo con tutto l'animo di procurare la salute delle anime, colla nostra autorità apostolica approviamo e confermiamo tutte' le Indulgenze mentovate, e le rinnoviamo autenticandole col presente nostro scritto.» Dopo di che il Papa espone i motivi che lo indussero a concedere tali Indulgenze, e quali siano le obbligazioni da adempiersi da coloro che le vogliono acquistare. |
A110000097 |
Perciò noi pratichiamo una cosa da Dio comandata, e la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata pei nostri bisogni particolari; quindi vi dobbiamo essere solleciti di approffittarne, e professare sentimenti di {69 [255]} somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra, il suo vivo desiderio, che approfittiamo dei suoi favori, e che pensiamo alla salute dell'anima nostra; e dobbiamo nel tempo stesso. |
A110000101 |
- Per farvi comprendere ciò che voglia dire Indulgenza, è bene che riteniate come il peccato produca, due amarissimi effetti nell'anima nostra: la colpa che ci priva della grazia e dell'amicizia di Dio, e la pena che ne consegue, e che impedisce l'ingresso al paradiso. |
A110000112 |
Così per acquistare l'Indulgenza di questo Giubileo il sommo Pontefice vuole che ognuno si, accosti ai Sacramenti della Confessione e della Comunione, visiti divotamente quattro chiese per 15 volte diseguito o interpolatamente, pregando secondo la sua intenzione, per l'esaltazione e prosperità della nostra santa madre Chiesa, per la estirpazione {87 [273]} dell'eresia, per la pace e concordia dei principi cristiani, perla pace ed unità di tutto il popolo cristiano. |
A110000114 |
Le intenzioni della Chiesa nell'invitarci a prender parte al Giubileo, sono: 1° di rinnovare la memoria della nostra Redenzione e di eccitarci perciò ad una viva gratitudine verso il Divin Salvatore; 2° di ravvivare in noi i sentimenti di fede, di religione e di pietà; 3° di premunirci mercè i più abbondanti lumi che il Signore largisce in questo tempo di salute, contro gli errori, l'empietà, la corruzione e gli scandali che da tutte parti ne attorniano; 4° di ridestare ed accrescere lo spirito di preghiera che è l'arma {91 [277]} del cristiano; 5° di eccitarci alla penitenza del cuore, a emendare i costumi e a redimere con buone opere i peccati, che ci attirarono l'ira di Dio; 6° di ottenere mediante questa conversione dei peccatori e il maggior perfezionamento dei giusti, che Iddio anticipi nella sua misericordia il trionfo della Chiesa in mezzo alla crudel guerra che le fanno i suoi nemici. |
A110000125 |
Se Dio avesse detto di perdonarci i peccati solamente col Battesimo, e non più quelli che per disgrazia si sarebbero commessi dopo aver ricevuto questo Sacramento, oh! quanti cristiani se ne andrebbero alla eterna perdizione! Ma Iddio conoscendo la nostra miseria stabili un altro Sacramento, con cui ci sono rimessi i peccati commessi dopo il Battesimo. |
A110000132 |
Comprendi, o cristiano, che vuol dire fare la santa comunione? Vuol dire accostarsi alla mensa degli angioli per ricevere il corpo, il sangue, l' anima e la divinità di nostro Signor Gesù Cristo, che viene dato in cibo all'anima nostra sotto alle specie del pane e del vino consacrato. |
A110000137 |
Ma come dunque si stabilì di destinare al giubilo un anno in particolare? Ah, pur troppo, o Gesù mio, che di questo gran bene della Comunione non ne facciamo quel caso che ne dovremmo fare! pur troppo che ci dimentichiamo facilmente di questo incomprensibile tesoro, per il che la vostra sposa, la nostra madre tenerissima, è costretta di quando in quando a risvegliar la nostra attenzione per farci tornare a voi. |
A110000141 |
Non vi sono infermi da visitare, da assistere, da vegliare? Non vi sono giovani abbandonati da accogliere, istruire, albergare in tua casa, se puoi, o almeno condurli dove possono imparare la scienza della salute? Non vi sono peccatori da ammonire, dubbiosi da consigliare, afflitti da consolare, risse da calmare, ingiurie da perdonare? Vedi con quanti mezzi tu puoi fare limosina e meritarti la vita eterna! Di più non puoi tu fare qualche preghiera, qualche confessione, comunione, recitare un rosario, {108 [294]} ascoltare una messa in suffragio delle anime del purgatorio, per la conversione dei peccatori, o perchè siano illuminati gli infedeli e vengano alla fede? Non è eziandio una grande limosina mandare alle fiamme libri perversi, diffondere libri buoni e parlare quanto puoi in onore della nostra santa Cattolica Religione?. |
don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html |
A111000022 |
e sono i seguenti: Maria è più santa di tutte le creature, Maria è madre di Dio, Maria è madre nostra. |
A111000025 |
In questo fatto i santi Padri riconoscono unanimi la volontà del Divin Salvatore, il quale prima di lasciare il mondo voleva darci Maria per Madre nostra amorosa, e noi tutti costituiva suoi figli. |
A111000025 |
Maria inoltre è nostra madre perchè ci rigenerò per mezzo di Gesù Cristo nella grazia. |
A111000025 |
Perciocchè divenendo ella madre di Gesù vero Dio e vero uomo, divenne eziandio madre nostra. |
A111000026 |
Ella è la più santa fra tutte le creature; la madre di Dio, la madre nostra, madre potente e pietosa che ardentemerte desidera di colmarci di celesti favori. |
A111000027 |
Allorchè viene il giorno della festa di nostra madre temporale noi godiamo di poter radunare i parenti e gli amici per metterci in loro compagnia ed offerire un mazzetto di fiori con alcune espressioni di affetto. |
A111000027 |
Coraggio adunque, o divoti di Maria; trattasi di fare una gran festa alla Madre nostra, alla Madre di Gesù. |
A111000027 |
Il mese di maggio è la festa della nostra vera Madre, della nostra celeste Protettrice. |
A111000028 |
Risolviamo in questo giorno di voler indirizzare mattina e sera le preghiere e tutti {16 [310]} gli affetti del nostro cuore a Colei che noi godiamo poter chiamare nostra Madre. |
A111000036 |
Ma qui avvi una verità che accrescerà di certo la nostra maraviglia. |
A111000040 |
Che sarebbe di noi e dell'anima nostra se in questo momento Iddio ci chiamasse al suo Divin tribunale? Tu che leggi pensa per l'anima tua, ed io che iscrivo penserò seriamente per la mia. |
A111000041 |
Un fatto succeduto nella persona di un ministro del re di Francia Luigi XVI ci ammaestra intorno all'amabile cura che Maria si prende per la salute dell'anima nostra. |
A111000060 |
Serva questo fatto di conforto ad ogni buon cattolico per tenersi strettamente unito ed ubbidiente al capo di nostra santa religione, che è in maniera così particolare protetta dalla gran Madre di Dio la Vergine santissima. |
A111000064 |
Chi ha detto che Gesù Cristo è figliuolo di Dio, che' è morto per salvarci, che ci ha da giudicare tatti insieme alla fine del mondo? Chi l'ha detto? L'hanno detto i sacri ministri, che l'hanno imparato dalla nostra madre che è la Chiesa; la Chiesa lo imparò da Dio medesimo. |
A111000064 |
Il fatto avvenuto a s. Romano quando era condotto ai martirio, può darci norma della risposta che possiamo dar noi quando siamo interrogati intorno ai motivi della nostra credenza. |
A111000065 |
Preghiamo la Santa Vergine che ci conservi saldi nella fede e ci ottenga dal suo Divin Figlio grazia e fortezza di essere costanti nelle pratiche di nostra santa religione fino all'ultimo respiro della vita. |
A111000073 |
Nell'Estrema unzione ovvero Olio Santo Dio viene in soccorso degli infermi, e per mezzo della sacra unzione ci comunica le grazie necessarie per cancellare dall'anima nostra i peccati colle loro reliquie, per darci forza a sopportare pazientemente il male, fare una buona morte qualora Iddio abbia decretato di chiamarci all' eternità, ed anche per dare la sanità corporale se è utile alla salute dell'anima. |
A111000088 |
Ci chiederà conto di ogni momento di nostra vita usque ad ultimum quadrantem? Ascolta {69 [363]} pertanto quello che ci dice Iddio: se per lo passato abbiamo occupato male il tempo: redimamus tempus et horas: studiamo di riparare al tempo ed alle ore perdute. |
A111000099 |
Oh cristiano! che cosa hai tu amato pel passato? Non sarai tu costretto a dire col figliuol prodigo di aver scialaquato le lue sostanze spirituali e temporali luxuriose vivendo? Non hai forse impiegato il tuo cuore e l'anima tua nell'amore delle creature, delle ricchezze, degli onori e di certi piaceri illeciti? Se mai per nostra disgrazia fossimo stati di questi infelici, non siamolo più per 1' avvenire. |
A111000133 |
Allora gli risponderanno i giusti: Signore, quando mai vi abbiamo veduto affamato, e vi abbiamo dato da mangiare; assetato, e vi abbiamo dato da bere? Quando mai vi abbiam veduto pellegrino, e vi abbiamo accolto in casa nostra? Ignudo, e vi abbiamo rivestito? Ovvero quando vi abbiamo veduto ammalato e carcerato e siamo venuti a visitarvi? Il re risponderà e dirà loro: in verità vi dico ogni volta che avete fatto qualche cosa per uno dei più piccoli di questi miei fratelli, l'avete fatto a me. |
A111000179 |
Alla nostra fedeltà. |
A111000187 |
Non vi sono infermi da visitare, da assistere, da vegliare? non vi sono giovani abbandonati da accogliere, istruire, albergare in tua casa, se puoi, o almeno condurli, dove possano imparare la scienza della salute? Non vi sono peccatori da ammonire, dubbiosi da consigliare, afflitti da consolare, risse da calmare, ingiurie da perdonare? Vedi con quanti mezzi tu puoi {166 [460]} fare limosina e meritarti la vita eterna! Di più non puoi tu fare qualche preghiera, qualche confessione, comunione, recitare un rosario, ascoltare una messa in suffragio delle anime del purgatorio, per la conversione dei peccatori, o perchè siano illuminati gl'infedeli e vengano alla fede? Non è egli pure una grande limosina mandare alle fiamme libri perversi, diffondere libri buoni e parlare quanto puoi in onore della nostra santa Cattolica Religione. |
A111000193 |
Era questa un'eresia che mirava ad abbattere tutti i principii di nostra santa religione. |
A111000193 |
Le altre parole adesso e nell' ora della morte nostra, furono introdotte dalla Chiesa nei tempi posteriori. |
A111000209 |
Sei nostra vera speme,. |
don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html |
A112000019 |
Atteggiandosi in tali circostanze in atto supplichevole, «e che? esclamava, è già una mezz' ora che nostra madre vi comandò quella cosa, e voi aspettate ancora ad eseguirla? Non è bene dar motivo di disgusto a chi tanto ci ama.». |
A112000036 |
Quanto mai è buono, diceva, Iddio a perdonarci i nostri peccati non ostante la nostra infedeltà ad osservare i fatti proponimenti; ma quanto è più grande l' ingratitudine, che continuamente usiamo ai tanti benefizi, che ci fa! Ahi! dovremmo tremare al solo riflettere alle nostre infedeltà. |
A112000044 |
Rimirando il sole a spuntar sul mattino diceva in cuor mio: Ecco la nostra venuta nel mondo. |
A112000087 |
Suo padre nel licenziarsi da lui era commosso fino alle lagrime, ma Francesco lo confortò dicendo: Non datevi alcuna pena per me; il Signore non mancherà di ajutarci: lo pregherò ogni giorno per tutta la nostra famiglia. |
A112000142 |
Siccome il medico quando scopre tutta la gravezza del male dell' ammalato gode in cuor suo perchè può applicarvi l' opportuno rimedio; cosi fa il confessore che è medico dell' anima nostra, e a nome di Dio coll' assoluzione guarisce tutte le {104 [346]} piaghe dell' anima. |
A112000214 |
Caro padre, salutate tutti quelli di nostra famiglia e specialmente la mia cara {135 [377]} madre. |
A112000243 |
Augurate ogni bene da parte mia a tutti quelli di nostra casa, pregate per me, che di cuore vi sono. |
A112000321 |
Rosario, uffìzio, preghiere in comune {172 [414]} ed in privato, comunioni, messa, tutte in somma le pratiche di pietà che in quel giorno festivo ebbero luogo nella nostra chiesa furono indirizzate a Dio pel riposo eterno dell' anima del buon Francesco. |
don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html |
A113000179 |
Era questo difatto il punto più bello e più solenne della grandiosa cerimonia, e non poteva non produrre un effetto vivissimo nel cuore di tanti figli devoti ed affezionati alla nostra santissima religione. |
A113000187 |
"Le nobili ed affettuose parole che Ella, Eminenza Reverendissima, in nome di tutto il Sacro Collegio, Ci ha in questo momento rivolto, toccano vivamente il Nostro cuore, già immensamente commosso per l' inopinato avvenimento della esaltazione Nostra al Supremo Pontificato, avvenuta contro ogni Nostro merito. |
A113000188 |
"Il peso delle Somme Chiavi, già per se stesso formidabile, che ci viene imposto sugli omeri, si rende anche più diffìcile riguardando la Nostra pochezza, la quale ne resta sopraffatta. |
A113000193 |
"Ci conforta sopratutto la fiducia nel pietosissimo Iddio, il quale volle innalzarci fino a tanta altezza; la cui assistenza non cesseremo mai d' implorare con tutto il fervore del nostro cuore, e desiderando che da tutti venga implorata, memori di ciò che dice 1' Apostolo: Sufficientia nostra ex Deo est. |
A113000194 |
"Persuasi poi che Egli è Colui che: " infirma mundi eligit, ut confundat fortia, viviamo sicuri che Egli sosterrà la nostra debolezza e solleverà la nostra umiltà, per far mostra della sua potenza e per far risplendere la sua fortezza. |
A113000221 |
Il 2 Giugno 1844 fece in Brusselle la celebre processione pel centenario di Nostra Signora de la Chapelle in mezzo ad un concorso straordinario di fedeli. |
A113000305 |
Si deve al cardinal Garcia-Gil una parte grandissima nell'opera di riparazione della Basilica di Nostra Donna del Pilar. |
don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html |
A114000062 |
Tutte le verità di nostra santa religione facevano grande impressione in queste menti in modo straordinario illuminate dalla divina grazia. |
A114000063 |
Rivolgendo pertanto il loro discorso al Papa, perchè, dicevano, prolungate di più le nostre pene, perchè differite, o Beato Padre, di aprirci colle vostre chiavi quel cielo di cui Iddio vi ha fatto usciere? Perchè non lavar tosto le macchie delle anime nostre coll'acqua del Santo Battesimo? temete {44 [406]} forse che le persecuzioni debbano far vacillare la nostra costanza? No, no, non sarà. |
A114000089 |
Sì, o Claudio, lo so, ma non posso nasconderti che per la nostra volgare condizione sembraci di essere indegni della parentela di cui ci parli. |
A114000104 |
I tuoi peccati saranno perdonati non in forza della nostra parola, ma nel nome e pei meriti del S. N. Gesù Cristo e di Dio Padre onnipotente. |
A114000145 |
Da qualche tempo desidero anch'io di essere informato di quanto mi dici, ma la dignità della nostra nascita, la nobiltà della nostra parentela coll'Imperatore.... |
A114000148 |
Noi ciò tutto abbiamo fatto per amore del S. N. Gesù Cristo, per cui viviamo ed in cui è riposta tutta la nostra gloria. |
A114000185 |
La potenza di Dio venga a giudicare la nostra fede. |
A114000185 |
Macario disse all'eretico: Eccoci tutti qui; fa in nostra presenza risuscitare uno di questi morti e crederemo che la tua dottrina viene da Dio. |
A114000209 |
Non esercitiamo l'arte nostra per interesse, anzi generalmente noi diamo la sanità del corpo in virtù del nome di Gesù Cristo. |
A114000211 |
I vostri supplizi non ci spaventano, siamo pronti a dare la vita per la nostra religione, non attendete da noi altra risposta. |
A114000213 |
Siamo cristiani e solo in nome di Gesù Cristo e sotto la sua protezione trionfiamo di tutti i vostri supplizi, e tutti i vostri supplizi e tutti i vostri pretesi Dei insieme con tutto l'inferno non possono resistere al solo segno della croce di Gesù Cristo, in cui mettiamo tutta la nostra confidenza. |
A114000217 |
Trovandosi oppressa dalla fame che fa ella? Dice fra sè: la Suora della nostra scuola ci dice che bisogna indirizzarci al buon Dio quando si è nel dolore; ebbene io m'indirizzerò al buon Dio! Gli scriverò una {114 [476]} bella lettera come quella che la mamma mi ha fatto scrivere alla mia madrina: ho ancora della carta e una penna... Detto fatto. |
don bosco-il pontificato di s. dionigi.html |
A115000073 |
Gregorio gli espose i principali misteri della nostra S. Fede; ma il sacrificatore non poteva capacitarsi del mistero dell'Incarnazione, giudicando cosa indegna di Dio il venire fra gli uomini e prendere carne mortale. |
don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html |
A116000175 |
Noi abbiamo grandemente bisognosi questa quiete a fine di purgare l'anima nostra dalle macchie che la nostra misera umanità va ogni giorno contraendo. |
don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html |
A117000138 |
S. Marcello gli rispose: Ho udito a raccontare molte cose di te, e so quanto hai fatto in questa nostra città; ora per avere tempo a discorrere e conoscere meglio la volontà del Signore credo bene che tu passi con me questa notte, domani poi dirò quello che dovrai fare. |
don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html |
A118000001 |
La nostra santa cattolica religione si estende a tutti i paesi del mondo, e come arca di salute riceve nel suo seno tutti quelli che vogliono rifugiarsi in essa. |
A118000029 |
Erano presenti due diaconi, uno di nome Agapito, l'altro Felicissimo, i quali risposero: Voi dite bene, o Padre santo; noi ci armeremo di grande coraggio e riporremo tutta la nostra fiducia in Gesù Cristo; ma senza di voi dove andremo, chi sarà nostra guida in mezzo a tanti gravi pericoli?. |
A118000045 |
Noi che siamo vecchi terminiamo la nostra vita con minori pugne, ma a te, più giovane e più forte, è riserbato un più glorioso trionfo. |
A118000047 |
Intanto, o figliuol mio, va, distribuisci a chi è nel bisogno que' denari e quelle sostanze che rimangono ancora a nostra disposizione. |
A118000057 |
Valeriano ebbe a male tali avvisi, e riputandosi offeso, rispose: Chi è costui che osa insultare la nostra maestà? Egli sia punito colla pena di morte, e gli venga troncata la testa. |
A118000080 |
Prolungandosi e ripetendosi i tormenti, il santo disse: Signor mio Gesù Cristo, che per la nostra salute ti sei degnato di prendere l'umile forma di servo, affinchè liberassi noi dalla schiavitù del demonio, deh! ti piego, ricevi in pace l'anima mia. |
A118000116 |
Il buon sacerdote ne fu addolorato perchè non sapeva ove prenderne un'altra, quindi piangendo, ma pieno di fede, si pose ad esclamare: o beatissimo s. Lorenzo, che glorificasti Iddio in mezzo al fuoco, e che non mai abbandonasti i poveri, volgi pietoso uno sguardo sulla nostra povertà e vieni in nostro aiuto. |
A118000155 |
Questo glorioso martire di Gesù Cristo si degni di pregare Dio per noi; lo preghi {73 [341]} affinchè il suo sdegno si plachi, e tornino fra noi giorni di pace, e così possiamo fedelmente servire Dio Creatore, e glorificarlo ne' suoi santi tutti i giorni di nostra vita. |
don bosco-l-amico della gioventu (1848).html |
A122000003 |
Molti sono i giornali popolari che si stampano fra noi, e che si propongono di fare e promuovere il bene del popolo, ma niuno ve n'ha ancora, che si sappia, il cui scopo principale sia di mantenere intatto ed accrescere per quanto si può il primo de' beni del popolo; il sincero ed inviolabile attaccamento alla nostra Cattolica Religione congiunto alla vera e soda cristiana educazione. |
A122000010 |
La gioventù deve fare strada agli altri periodi della vita, e troppo mal provvede all'utile suo chi stando solo alle apparenze, dimentico che la prima virtù dell'uomo sta nel frenare e ridurre a ragione i proprii desiderii, va tracannando fin da' primi anni suoi quel calice che a sorso a sorso vuol esser gustato nel decorso di tutta la nostra mortai carriera. |
A122000016 |
Vergogna, o giovani, a coloro, che non pensano a lei, che non istudiano le antiche sue memorie, poiché la sua gloria è la nostra, e mal si guarda al presente, se non si considera il passato. |
A122000017 |
La nostra penisola per ciò fu appellata Saturnia, perché i Gentili simboleggiano in Saturno Noè, come nei tre figli di Saturno Giove, Nettuno e Plutone, i tre figli di Noè Sem, Cam e Iaphet. |
A122000018 |
Ausonia e Tirrenia fu nominata la nostra patria a cagione di due popoli egualmente famosi, di quei cioè che abitavano la bassa Italia detti da' Greci Ausoni, e della potente nazione degli Etruschi o dei Tirreni. |
A122000018 |
Qual via abbiano tenuta gli Aborigeni per venire nella nostra penisola non si sa, ma è pur certo, che vennero dall'Asia, poiché l'Asia fu la culla del genere umano. |
A122000018 |
Quantunque vera fosse questa sentenza non sarebbe men provata l'antichità del popolo Italiano, e meno evidente la ragione per cui la nostra penisola fosse detta Saturnia. |
A122000020 |
Anzi, o cari giovanetti, noi abbiamo vicino alla Francia dei fratelli, che non parlano la nostra lingua, ma sotto lo stesso nostro governo sono educati a nobili sentimenti, a magnanime azioni. |
A122000030 |
È questo un nuovo avviso che noi diamo ai caricatori della nostra città. |
A122000129 |
Molti sono i giornali popolari che si stampano fra noi, e che si propongono di fare e promuovere il bene del popolo, ma niuno ve n'ha ancora, che si sappia, il cui scopo principale sia di mantenere intatto ed accrescere per quanto si può il primo de' beni del popolo; il sincero ed inviolabile attaccamento alla nostra Cattolica Religione congiunto alla vera e soda cristiana educazione. |
A122000136 |
La gioventù deve fare strada agli altri periodi della vita, e troppo mal provvede all'utile suo chi stando solo alle apparenze, dimentico che la prima virtù dell'uomo sta nel frenare e ridurre a ragione i proprii desiderii, va tracannando fin da'primi anni suoi quel calice che a sorso a sorso vuol esser gustato nel decorso di tutta la nostra mortai carriera. |
A122000142 |
Vergogna, o giovani, a coloro, che non pensano a lei, che non istudiano le antiche sue memorie, poiché la sua gloria é la nostra, e mal si guarda al presente, se con si considera il passato. |
A122000143 |
La nostra penisola per ciò fu appellata Saturnia, perchè i Gentili simboleggiano in Saturno Noè, come nei tre figli di Saturno Giove, Nettuno e Plutone, i tre figli di Noè Sem, Cam e laphet. |
A122000144 |
Ausonia e Tirreni! fu nominata la nostra patria a cagione di due popoli egualmente famosi, di quei cioè che abitavano la bassa Italia detti da'Greci Ausoni, e della potente nazione degli Etruschi o dei Tirreni. |
A122000144 |
Qual via abbiano tenuta gli Aborigeni per venir nella nostra penisola non si sa, ma è pur certo, che vennero dall'Asia, poiché l'Asia fu la culla del genere umano. |
A122000144 |
Quantunque vera fosse questa sentenza non sarebbe men provata l'antichità del popolo Italiano, e meno evidente la ragione per cui la nostra penisola fosse detta Saturnia. |
A122000146 |
Anzi, o cari giovanetti, noi abbiamo vicino alla Francia dei fratelli, che non parlano la nostra lingua, ma sotto lo stesso nostro governo sono educati a nobili sentimenti, a magnanime azioni. |
A122000156 |
È questo un nuovo avviso che noi diamo ai caricatori della nostra città. |
don bosco-l-arca dell-alleanza.html |
A123000004 |
Ed è per questo che ai tempi nostri, nei quali corrono giorni cosi simili agli antichi, Iddio, per far ravvivare la nostra fiducia nella sua potentissima Madre, e per darci una caparra di salute, ha voluto nei nostri paesi alzare, come il suo tabernacolo per riporvi l'Arca santa, il tesoro più prezioso del paradiso, la protezione eevidente della Vergine Celeste, erigendo con centuplicati portenti, un santuario a Maria in Torino, colla scritta in fronte: Maria Auxilium Christianorum, ora prò nobis. |
A123000008 |
E tra {7 [97]} tante insidie, che i nemici delle anime tendono alla nostra fede e al nostro cuore, una sia la preghiera operosa, che noi indirizzeremo alla Vergine Ausiliatrice:. |
A123000025 |
Perciò mentre era perduta ogni speranza umana, inginocchiato ai piedi del letto, si raccomandò più colle lagrime che colla parola alla Madonna, facendo voto di andare a Torino e presentare un'offerta nella nostra Chiesa. |
A123000053 |
Ella l'amabile madre, nostra Signora del Sacro Cuore di Gesù, ebbe verso di me sua indegnissima serva rivolti gli occhi pietosi, e vedendomi sull'orlo del precipizio non soffrì che io andassi perduta per sempre. |
A123000061 |
Affinchè la nostra offerta fosse accetta a Maria, recitammo una novena di preghiere. |
A123000061 |
La bambina fu restituita subito in salute, della quale fino ad ora godè, e gode perfettamente con grande nostra consolazione. |
A123000068 |
Quindi ad onore e gloria della nostra Madre, Maria Ausiliatrice, in attestato della grazia ricevuta, e perchè Essa accettando le mie preghiere mi ristabilisca nel primiero vigore, mi soccorra ne' miei bisogni, prima spirituali, poi corporali, accludo nel presente foglio L. 5, pel maggior decoro di questo santuario. |
A123000074 |
Ella stessa andò a chiedere per me la benedizione, alla Madonna Santissima, nella Chiesa a Lei consecrata, in questa nostra fortunata Torino, mi fece ascrivere tra le consorelle dell'Associazione, mi recò la medaglia, mentre con viva fede io incominciava alcune preghiere. |
A123000092 |
Non sapendo ove fissare la nostra dimora, ci volgemmo fidenti al patrocinio di Maria Ausiliatrice, e sono quattro giorni che abbiamo incominciato una novena, collo scopo di essere aiutate per ritrovare un appartamento. |
A123000093 |
Si immagini, o Signore, qual fosse la nostra scambievole ammirazione, per quella singolare coincidenza, la nostra riverente tenerezza per Maria, il gaudio di cui erano a profusione ripieni i nostri cuori. |
A123000102 |
Grande fu la nostra gioia riconoscente. |
A123000102 |
La nostra condanna che da noi e da tutti supponevasi lunghissima e terribile, si risolse in poca cosa, da farne restare tutti ammutuliti dallo stupore. |
A123000102 |
Una eredità dalla quale credevamo non ricavar più utile alcuno, sarà a suo tempo la nostra fortuna. |
A123000123 |
Oh se ancora noi avessimo in Maria quella fiducia, che deve avere un figlio alla sua madre, quali prodigi non vedremmo anche noi! Su via dunque ravviviamo la nostra fede e nelle nostre necessità ricorriamo alla Medichessa celeste, a Maria, ed essa qual madre pietosa, verrà in nostro aiuto e farà paghi i nostri voti. |
A123000140 |
Il giubilo del marito, degli astanti è solo uguagliato dalla meraviglia, di tante buone persone, che prendeano parte alla nostra afflizione. |
A123000177 |
Prego perciò la S. V. di pubblicare questa grazia per onorare la nostra celeste Madre, e le spedisco un vaglia postale, perchè faccia cantare una messa col SS. Sacramento esposto e la benedizione, in ringraziamento della guarigione di mia mamma. |
A123000189 |
In fatto anche prescindendo dal loro tratto e portamento poco onesto, ne avemmo una chiara prova in un vivo applauso che fecero molti di loro ad un cotale, che avea imprecato alla legge nostra sul matrimonio, dicendo essere migliore quella dei Turchi. |
A123000190 |
Le dico in verità: cominciammo a dubitare che questi scherzi provenissero dal demonio, il quale, non volendo la nostra missione, ci prendesse a perseguitare! {116 [206]} I marinai per tre giorni fecero sforzi straordinarii, fatiche incredibili per liberare il bastimento, ma l'opera loro tornò sèmpre inutile, che la nave rimaneva ognora immobile colle corna nella sabbia. |
A123000191 |
Il bastimento non ha più vele, cosi diceano mezzo disperati alcuni marinai, il parapetto è fracassato, e seguivano numerando altre avarie che il Santa Rosa nella notte aveva patito: quand'ecco si apre l'uscio della nostra cella. |
A123000193 |
Demmo intanto principio ad una novena di preghiere alla nostra buona Madre celeste, ed aggiungemmo alcuni voti e promesse che ciascuno le manifesteremo in lettera privata. |
A123000193 |
E la rivedremo più mai la faccia di quel amato padre... Quale dolore proverà egli mai all'udire la nostra tragica fine... allora vi fu che incominciammo a dire: No, non dobbiamo morire. |
A123000198 |
Finora non ci eravamo forse preparati abbastanza per fare il primo passo; ma mentre si faranno i materiali preparativi {130 [220]} per un'altra spedizione, noi pure ci prepareremo colla preghiera, colla pratica della carità e dell'umiltà, ravvivando ognor più la nostra fiducia nella potenza di Colei, che da per tutto proclamiamo stella del mare, aiuto dei Cristiani. |
A123000198 |
Preghi per noi, carissimo D. Bosco, perche possiamo mettere in pratica i propositi fatti davanti alla morte, perchè possiamo sempre amare e fare amare la cara Vergine Maria, nostra Madre e Salvatrice. |
don bosco-l-armonia (1849-1863).html |
A125000007 |
Se mai le nostre voci, diceva il tenero oratore, potessero in questo momento giungere all'orecchio del Santo Padre, tutti ai piedi suoi vorremmo ad una voce parlare così: Beatissimo Padre, questo è il momento più fortunato della nostra vita. |
A125000115 |
Io spero che tutti quelli, che leggeranno questa Storia si adopereranno per diffonderla nelle scuole e nelle famiglie cristiane, persuaso che riuscirà vantaggiosa alla nostra santa religione, ed alle anime dei fedeli». |
A125000115 |
Mio scopo si è di far notare come sieno contenute nella Bibbia parecchie verità professate dai cattolici, e negate dai nemici di nostra religione. |
A125000179 |
A ciò fare essi s'adoprano in più modi, fra i quali molto loro giova la diffusione di libri e stampe corrotte, e spesso contrarie ai dommi della nostra Santa Religione. |
don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html |
A126000041 |
Quivi non capiendonè più pel crescente numero, or son 3 anni, un altro ne apriva a Porta Nuova e da ultimo un terzo in Vanchiglia, ed in questi tre luoghi con istruzioni e scuole e ricreazioni si inculca il buon costume, l'amore al buono, il rispetto alle autorità ed alle leggi secondo i principii della Nostra Santa Religione, cui hannosi ad aggiungere le scuole convenienti intorno ai principii della lingua Italiana, Aritmetica e Sistema Metrico, ed in fine un Ospizio aprissi per ricoverare 20 o 30 giovani dei più abbandonati e necessitosi. |
A126000113 |
Coglie il sottoscritto quest'opportunità, onde ringraziare la S. V. a nome del Comitato a tal fine istituitosi pel concorso da Ella prestato nel ricovero datosi a quei poveri orfani, di cui i genitori rimasero vittima del fatal morbo, che per circa quattro mesi afflisse la nostra Città e territorio, ed ha l'onore di professarsi colla più distinta stima e considerazione. |
don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html |
A127000032 |
Mosso dalle molte cose, che ogni giorno leggo a favore della nostra cattolica religione nel pregiatissimo giornale di V. S., mi feci animo a porgerle preghiera di volere nelle colonne del medesimo pubblicare la seguente relazione di guarigione straordinaria, direi quasi miracolosa, che io ottenni ad intercessione di Maria Ausiliatrice. |
A127000060 |
Martedì, 30 agosto, nella chiesa di Nostra Signora Ausiliatrice ebbe luoge la solenne collaudazione del nuovo organo fabbricato dai pavesi Lingiardi Nonostante la difficoltà della stagione, in cui la maggior parte dei Torinesi {90 [90]} sono in campagna, un eletto concorso di persone intelligenti si deliziava delle armonie del nuovo organo suonato con singolare maestria dall'illustre cav, Petrali, maestro di cappella della Cattedrale di Crema. |
A127000092 |
Il dottissimo Arcivescovo della nostra Diocesi, dopo averla letta, vi pose in capo la sua autorevole approvazione. |
A127000094 |
Tutti sanno oramai che le Novelle di Tommaso Vallauri sono frizzanti satire, in cui egli morde certe taccherelle della nostra età, e quelle massimamente che si riferiscono all'educazione della gioventù. |
A127000108 |
L'epoca nostra si rassomiglia non poco alla primitiva del cristianesimo; egli quindi, come i {123 [123]} successori dei discepoli di Gesù Cristo, confida nella liberalità dei buoni cattolici, e si aspetta di ricevere da ogni parte conforti ed aiuti. |
A127000115 |
È la prima volta che dalla nostra Torino, e forse anco dal Piemonte, parte uno stuolo di dotti e coraggiosi sacerdoti per arrecare in quella remota parte del mondo l'opera della carità cristiana. |
A127000119 |
Noi possiamo a nostra volta dire che ci pare vi sia riuscito. |
A127000119 |
«Per noi sacerdoti nella educazione dei figli è questione di salvare l'anima nostra», esclama nel suo zelo, e, ispirandosi alla tenerezza di una madre, viene spezzando il pane della dottrina in modo consentaneo ai bisogni della loro età. |
A127000126 |
In quella che vi esprimiamo la nostra gratitudine, non vi sarà discaro un ragguaglio del nostro viaggio da Torino fino a questa città, ed affinché non appaia troppo lungo il racconto, lo divideremo in altrettante lettere quante furono le nostre fermate. |
A127000128 |
Unanime fu la nostra voce nel dire: - Questo ci fa coraggio. |
A127000132 |
Nel camminare per le vie di Marsiglia, i ragazzi, vedendoci col cappello ed abito nostro, si dicevano: Voilà des prètres espagnols! Il martedì mattino, essendo il vapore ancorato nel porto, celebrammo tutti la santa messa nella nostra bella cappelletta. |
A127000138 |
Egli fu, se non c'inganniamo, dei primi a dare alla nostra prosa moderna quell'andamento, che, senza allontanarsi dalle esigenze dell'arte, più si avvicina alla maniera del comune favellare; epperò i suoi libri, tutto che ripieni di sublimi concetti, riescono intelligibili alla maggior parte della nazione. |
A127000140 |
Il capitano signor Guiraud non finiva di ringraziare la Provvidenza di averci a bordo, perché, dopo la nostra venuta in bastimento, come egli dice, il mare si è fatto tranquillo e quasi in bonaria. |
A127000141 |
Trovarono il Vescovo di questa città cortesissimo e pieno d'interessamento per la nostra missione, e disse che ardentemente desiderava avere dei figli di Don Bosco in Gibilterra per l'insegnamento nella sua diocesi, o, meglio, città. |
A127000147 |
Dopo abbiamo invitati tutti quei di prima classe nella nostra sala a bere il Caluso, che gustarono molto, e gli Spagnuoli: Esto es bueno, eso me gusta mucho, es verdadero vino! Avremmo invitati anch'essi a pranzo, ma più di trenta coperti non potevano stare nella nostra sala. |
A127000153 |
Nell'atto di scrivervi questa terza lettera, con grande piacere ci giunge l' Unità Cattolica, che ci porta notizie d'Europa, e sono le prime che riceviamo dopo la nostra partenza. |
A127000155 |
Nel bel mezzo della nostra passeggiata, e mentre ci rischiarava un magnifico sole, d'improvviso ci sopraggiunse un terribile acquazzone (cosa frequente in queste regioni tropicali). |
A127000163 |
Domenica, 7, vigilia dell'Immacolata, salutammo per la prima volta la terra americana, questa terra, che d'ora innanzi sarà la nostra patria terrena, il luogo dove, coll'aiuto della divina grazia, consumeremo le nostre forze, finché a Dio piaccia riunirci con tutti i nostri cari lassù nella gran patria, il cielo!. |
A127000169 |
Ci trattenne la bagattella di tre ore, ci fece servir tutti, religiosi e religiose, di dolci a profusione e di birra; ci condusse egli stesso nel suo giardino ed a visitare l'episcopio, {139 [139]} modesto anzichenò in tutto il suo insieme; ci regalò libri, medaglie, fotografie, reliquie, una infinità di cose per attestarci la sua riconoscenza per la nostra visita. |
A127000172 |
Né ci dimenticammo di voi, chiarissimo Direttore, cui ci sentiamo legati da indelebili sensi di gratitudine e stima, né dei nostri amici e confratelli, parenti e congiunti, cui fu tanto dolorosa la nostra partenza. |
A127000174 |
In altro Breve l'incomparabile Pio Nono con espressioni più da padre che da Pontefice ricorda con piacere la visita fattagli a Roma prima della nostra partenza, ci rinnova la sua benedizione, ci anima nella incominciata impresa evangelica; approva l' Opera di Maria Ausiliatrice, che fa sperare buoni preti per le diocesi, candidati per gli Ordini religiosi, operai per le missioni estere. |
A127000179 |
In questa medesima città di Montevideo ricevemmo, con grande nostra sorpresa e consolazione, lettere del dottor sacerdote Pietro Ceccarelli, modenese, vicario foraneo della città di S. Nicolas, zelante promotore della nostra missione. |
A127000186 |
L'Arcivescovo, monsignor Federico Aneyros, ci attendeva colà, impaziente di vederci, ed appena smontati al quartiere preparato per la nostra momentanea dimora, colà ci accolse colla massima amorevolezza, ci abbracciò tutti, si sedette in mezzo a noi e ci trattenne lunga pezza in sua compagnia. |
A127000187 |
Quando poi ci recammo in arcivescovado a restituirgli la visita, erano con lui i vicarii generali, fra cui D. Antonio Espinosa, che tanto si adoperò per la nostra Missione, e tutta la Curia. |
A127000189 |
Ben più! Mentre noi ci pensavamo di passare a Buenos-Ayres, e di là recarci alla nostra destinazione di S. Nicolas de los Arroyos, trovammo che durante il nostro viaggio si era qui combinato e disposto tutto perché al nostro arrivo noi ci assumessimo il servizio della chiesa di nostra Signora della Misericordia detta anche l' iglesia de los Italianos, i quali nella Repubblica Argentina sorpassano i trecento mila, di cui trenta mila nella sola città di Buenos-Ayres. |
A127000190 |
Al pari dell'Arcivescovo non rifiniva di chiederci notizie del Santo Padre, dal quale avevamo avuto la bella sorte di esser benedetti prima di partire per la nostra missione, e che egli bramerebbe vivamente di vedere una volta in vita sua; però: Los años, soggiungeva, no lo permiten ni al uno, ni al otro. |
A127000190 |
Figuratevi un venerando vegliardo sugli 80 anni, ma vegeto e robusto della persona, già governatore e generale d'armata, dotto letterato che maneggia la lingua latina con una eleganza e facilità sorprendenti, dotato di memoria ferrea, sì che recitò una lunga poesia in castigliano su San Francesco di Sales, di cui gode portare il nome e di vederlo portato dalla nostra Congregazione. |
A127000191 |
Maria presiedette alla nostra partenza da Torino e da Genova; a Maria furono indirizzati i nostri primi canti e le prime parole sul Savoie; la vigilia dell'Immacolata ponemmo piede per la prima volta sulla terra americana a Rio Janeiro, e la nostra navigazione si chiudeva a Buenos-Ayres colla chiusura del mese di Maria. |
A127000191 |
Non è quindi a stupire se ebbimo così prospera navigazione, e se così felici sono gli auspizi con cui aprimmo qui la nostra missione. |
A127000191 |
Voi ricorderete che la nostra missione ebbe principio costì la sera dell'11 novembre p. |
A127000194 |
Noi poi vogliamo alla nostra volta fare al valente e modesto filologo dell'Oratorio Salesiano questo merito, di avere cioè coli'accortezza propria di un savio educatore cessato onninamente dal suo Vocabolario quelle dizioni e voci, le quali, inserite nel corpo di un Lessico, non lo arricchirebbero che a spese del decoro e della morale. |
A127000196 |
Per darvi un'idea della benevola accoglienza fatta alla nostra predicazione, vi spedisco il giornale El Catolico Argentino, che nel suo numero del 25 dicembre si trattiene alquanto delle cose nostre |
A127000197 |
Abbiamo visto barbe bianche e barbe nere a piangere di consolazione e dire: «Finalmente abbiamo chi pensa all'anima nostra!». |
A127000197 |
Un numero stragrande delle popolazioni circonvicine a questa capitale corrono in folla ad accrescere la nostra udienza. |
A127000198 |
Pei ragazzi poi, nostra special cura, oh che messe abbondante! Sono molti moltissimi che corrono a salutarci, italiani, argentini e mori: Padre, su benedicion! - Su benedicion, Padre! e giungono le manine. |
A127000202 |
- Strabiliò al vederci - ora frequenta la nostra chiesa e stamane vi fece la S. Comunione. |
A127000203 |
Facciano Iddio e la nostra protettrice Maria Ajudatrix de los cristianos che le cose procedano come sono incominciate, e qualche po' di bene si farà anche qui; e la benedizione dataci dal S. Padre fruttificherà su questi lidi, ove 50 anni or sono egli ci ha preceduti. |
A127000211 |
Tra le chiese, che saranno una ventina, son vaste e pregevoli: la cattedrale dedicata a San Martino, San Domingo, la Mercede, San Francisco, la Recoletta e la nostra chiesa degli Italiani, la cui prima pietra fu collocata dal chiarissimo signor commendatore Gazzolo, console argentino in Savona. |
A127000224 |
- A mezzogiorno suonò il campanello del pranzo, ma appena postici a tavola (e sì che ne avevamo bisogno, non avendo più mangiato da 20 ore) udimmo il fischio della partenza, e uno spettacolo nuovo assorbì tutta la nostra attenzione. |
A127000227 |
Lungo la nostra corsa trovammo varie barche che discendevano cariche di lana e di pelli, gran risorsa di questo paese. |
A127000231 |
Ora attendiamo che sia messo a nostra disposizione il Collegio, di cui protettore e proprietario resterà il popolo di San Nicolas e usufruttuaria la nostra Congregazione. |
A127000247 |
Il giornale El Progreso, che si stampa a San Nicolas, avea annunziato con un articolo entusiasta, a nostra insaputa, l'arrivo di don Cagliero. |
A127000256 |
Il 1° febbraio eravamo nuovamente in Buenos-Ayres a predisporre il necessario per la festa della Purificazione, che nella nostra chiesa si celebra con molta solennità. |
A127000258 |
Essendo assediati da Italiani, che da tutte parti accorrono alla nostra chiesa, ci tocca parlar più italiano che castigliano; nondimeno il catechismo lo facciamo in lingua madrilena. |
A127000258 |
Nella nostra chiesa della Misericordia, come potrete vedere dalla Prensa che ne dà pubblico avviso, fu pure iniziato un corso di istruzioni catechistiche in forma di dialogo fra D. Cagherò e D. Bacano sulle più importanti questioni religiose del giorno, e questo genere di predicazione, introdotto, se non erro, da S. Filippo Neri, piace assai, e la chiesa è sempre piena zeppa. |
A127000263 |
Dalla topografia anzidetta osserverete pure come la nostra chiesa della Misericordia si trovi quasi nel centro di Buenos-Ayres. |
A127000265 |
La stessa Tribuna, il giornale più furibondo contro la Chiesa, sospese per così dire i suoi colpi, perorò la nostra causa presso le Camere, e con sorpresa di tutti die fuori in nostro favore il più bell'articolo che si potesse immaginare. |
A127000267 |
- Noi eravamo venuti dall'Europa coll'intendimento di aprire un Collegio a San Nicolas, donde farci strada verso i Patagoni, scopo fondamentale della nostra venuta in America, ma ora ci accorgiamo che una parte di noi resta arenata qui a Buenos-Ayres, dove la divina Provvidenza pare ci vada preparando messe copiosa. |
A127000267 |
Quanti di questi poveri Italiani hanno lasciato Dio in Europa, e non l'hanno più trovato in America!! Eccovene alcuni saggi: - Si viene alla nostra Chiesa ad avvisare che un'inferma dei nostri paesi sta male assai; corre subito uno di noi, ma l'inferma non vuole riceverlo; torna, e lo riceve con insulti; torna una terza volta, e dopo mille sforzi si arrese a ricevere una medaglia, ma di confessione, di sacramenti non vi fu verso. |
A127000268 |
Di questi giorni capitò nella nostra chiesa una buona donna a fare le sue divozioni: si trovò tanto contenta e consolata che piangeva di contentezza. |
A127000277 |
Dopo la messa solenne, celebrata nella cappella dello stabilimento, gli alunni cantarono un inno appositamente messo in musica per la circostanza dal teologo Cagliero direttore del Collegio; poscia il presidente della Commissione fondatrice, D. Francesco Benitez, diresse al pubblico alcune parole, e, dopo di lui, il segretario della medesima lesse una memoria di quanto venne operato dal giorno della istituzione della Commissione fino a quello in cui, inaugurandosi il Collegio, essa lo consegna alla Congregazione religiosa appositamente chiamatavi dalla nostra Torino. |
A127000302 |
E Monsignor Arcivescovo, chiusa la missione del Pergamino, partendo la vigilia della festa, faceva 20 leghe di cammino per potere assistere personalmente alla nostra funzione. |
A127000308 |
Notandum, che questo posto sì onorifico l'ho occupato io per conto del superiore generale, di cui sono il rappresentante, quindi, se ho mangiato, non ho mangiato per conto mio! Durante il pranzo, mentre gli altri parlavano del Paraguay e della Bolivia, del Perù e del Chili, che ci stavano poco lontani, io parlava con Monsignore della nostra Casa di Torino, della chiesa di Maria Ausiliatrice e di Don Bosco. |
A127000325 |
In esso il commissario della polizia, ossequente allo spirito religioso della Costituzione fondamentale della Repubblica, dava avviso ai cittadini di Buenos-Ayres che, dalle undici del giovedì alle undici del sabbato santo, tutta la città sospendesse il suo grande traffico ed il suo commercio, e cessassero tutti i rumori di fabbriche, di carri e di cavalli in venerazione dei tremendi misteri di nostra santa religione. |
A127000332 |
La nostra chiesa si trovò piccola in questa circostanza. |
A127000334 |
Nella nostra chiesa tutti aspettavano la predica delle tre ore di agonia, ed era pieno il piazzale e gli anditi laterali. |
A127000342 |
Il giorno di Pasqua la nostra chiesa italiana era stipata di uomini e di donne per compiere il precetto pasquale, e quattro confessori ebbero da lavorare buona parte della notte, tutto il mattino, e, direi, tutta la giornata. |
A127000368 |
Inoltre, volendo noi dare un segno di speciale benevolenza ai sopraddetti soci, elargiamo loro tutte le indulgenze tanto plenarie quanto parziali che i Terziarii di S. Francesco d'Assisi possono conseguire, e coll'autorità nostra apostolica concediamo che essi lecitamente e liberamente possano ottenere nelle feste di S. Francesco di Sales e nelle chiese dei preti della Congregazione Salesiana tutte le indulgenze che i Terziarii possano guadagnare nelle feste e nelle chiese di S. Francesco d'Assisi, purché compiano a dovere nel Signore le opere di pietà che sono ingiunte per lucrare tali indulgenze. |
A127000416 |
Nelle domeniche passate si celebrava con pompa e magnificenza la festa titolare della chiesa di Nostra Signora della Misericordia, apparsa ai Savonesi l'anno 1576; per loro era una festa non solo religiosa, ma anche patriotica, come ricordo dei molti e straordinari favori con cui la SS. Vergine ha sempre distinto l'Italia e protetto gl'Italiani. |
A127000433 |
- Continuò a profferire colle labbra giaculatorie che gli suggeriva, ed a tutti gli articoli della fede nostra accennò di sì col capo. |
A127000445 |
E col beneplacito e colla speciale benedizione di Pio IX che si fonda questo nuovo centro di scienza e di virtù, da cui la nostra cara patria raccoglierà senza dubbio ottimi frutti. |
A127000502 |
Il Padre ci disse che vivendo noi dispersi per la campagna ed a grandi distanze, era impossibile poterci civilizzare, e dare educazione ai nostri figliuoli, e che pertanto sarebbe necessario, diceva il Padre, che noi ci riunissimo e formassimo una città, dove avremmo la nostra chiesa e la nostra scuola. |
A127000503 |
In questo modo compiendo il Governo le sue promesse verso di noi, e concedendoci la proprietà di queste venti leghe di terra che gli dimandiamo, noi ci riuniremo per formare una città, prenderemo a costruir case, come ci diceva il Padre; avremo la nostra chiesa e la scuola per l'educazione dei nostri fanciulli, così potranno a piacimento farsi cristiani quelli che desiderano. |
A127000503 |
Noi, o signore, credevamo che facendo trattati col Governo avremmo migliorato la nostra sorte, ma al contrario ci troviamo peggio che prima, perché costretti a morir di fame. |
A127000513 |
Con grande nostra soddisfazione abbiamo visto ed approviamo l'avanti esposto divisamente dello zelante e pio nostro sacerdote D. Giovanni Bosco, di già benemerito della Chiesa e della civile società per varie sue istituzioni sì religiose che di pubblica beneficenza. |
A127000514 |
Egli è in tale dolce fiducia che all'Opera intrapresa, a chi l'ha incominciata, a chi sarà per promuoverne il compimento, Noi compartiamo la nostra pastorale, paterna benedizione. |
A127000517 |
Si tratta di portare a quegli indigeni i nostri miti costumi, il nostro sapere, la gentile nostra maniera di vivere tra gente che non ha costume, è eslege, è ignorante pur anco delle cose più bisognevoli alla vita; tra un popolo che non avrebbe mai una religione, una letteratura, una coltura da farsi annoverare tra le progredite nazioni del mondo. |
A127000533 |
Nell'introito della santa messa, che oggi abbiamo celebrato della dedicazione della principal chiesa di questa nostra Roma, io leggeva alcune parole, che a prima vista fan meraviglia, e sono: Terribilis est locus iste! Come? interrogai me stesso, come mai la chiesa è un luogo {230 [230]} terribile, mentre è luogo dove noi veniamo a depositare le nostre amarezze, ad elevare la mente ed il cuor nostro a Dio, a domandargli aiuto nelle nostre afflizioni e necessità? E risposi a me stesso: Sì, la chiesa è terribile, ma solo per certuni. |
A127000563 |
Ella saprà che fin dallo scorso mese di luglio si aprì nella nostra città un Oratorio sotto il titolo di San Leone, che è diretto dai preti salesiani di Torino. |
A127000571 |
Egli ha consacrata l'intiera sua vita ad ammegliorare la sorte delle classi povere, e, dopo aver fondato dal 1841 in qua e in Italia ed in America settanta e più case, destinate a ricoverare i giovani abbandonati (se ne calcola il numero a 30,000), il santo sacerdote una ancora ne aperse nella nostra città nel giorno 2 luglio ultimo, col titolo di Ospizio di San Leone, dal nome del nostro Santo Padre Leone XIII.. |
A127000661 |
Egli visse da cattolico e morì da buon cristiano, munito di tutti i conforti della nostra santa religione, che aveva praticato nel corso della vita. |
A127000663 |
- Noi caldamente raccomandiamo questa pia opera a tutti quelli che amano l'incremento della nostra santa religione, il buon costume, il bene della gioventù e di tutta la civile società. |
A127000672 |
I grandi sordi della nostra età sono quelli che ricusano di ascoltare la parola di Dio e disprezzano la voce della Chiesa. |
A127000680 |
Una dolorosa perdita hanno fatto il clero torinese e la Congregazione Salesiana, colla morte del Padre Carlo Cais di Giletta e Casellette, avvenuta or sono tre giorni nella nostra città. |
A127000701 |
La Santa Vergine si è fatta la nostra collettrice, è a lei che dobbiamo la riuscita delle nostre opere, è dessa che ci procurò il mezzo di fabbricare le nostre case e le nostre cappelle. |
A127000704 |
L'Opera nostra finora avendo avuto bisogno d'essere aiutata, la SS. Vergine fu la nostra collettrice e principale collettrice. |
A127000727 |
Ah! solo Iddio può comprendere tutto il dolore che ci opprime l'anima in questo istante nel separarci da te; Dio solo può lenire la nostra ambascia colle sovrane sue dolcezze. |
A127000727 |
I nostri genitori ci diedero la vita del corpo, ci guidarono nei primi passi, si sono adoperati per procacciarci un bene transitorio; ma tu negli anni più pericolosi dell'età nostra ci hai conservata o ridonata la vita dell'anima con una saggia educazione; tu con illuminati consigli ci fosti luce nel buio delle giovanili passioni; tu cogli amorevoli incoraggiamenti ci fosti sprone negli ardui sentieri della virtù; tu, in una parola, ci hai fatto quello che siamo, strumenti cioè della misericordia di Dio a vantaggio della religione e della civile società. |
don bosco-la casa della fortuna.html |
A128000015 |
- Non conosco nessuno, ma delle persone caritatevoli se ne incontrano per tutto il mondo; prima per altro di parlare con alcuno debbo ricordarti l'avviso datoci dalla nostra madre, cioè di non dire mai il nostro vero nome se non quando avremo incontrato il nostro avolo, perciò.... |
A128000039 |
- Caro Ernesto, mentre attendiamo che quel brav'uomo ci porti qualche risposta, mettiamo in pratica l'avviso della nostra cara madre, la quale diceva.... |
A128000041 |
Abbi pazienza, il cielo ci assisterà; mettiamo, dico, in pratica quanto nostra madre soleva raccomandarci, dicendo: Se vi troverete nel bisogno o nei pericoli, alzate gli occhi al cielo e pregate. |
A128000041 |
Sappi, o caro Ernesto, essere cosa certa che Dio benedice chi ascolta padre e madre; perciò noi inginocchiamoci qui, e recitiamo la preghiera che la buona anima di nostra madre ci ha insegnato fin da fanciulli,( si mettono in ginocchioni dicendo ) O Signore, che siete ne' cieli; Voi che provvedete gli alimenti agli uccelli dell'aria, ai pesci dell'acqua, Voi che vestite di fiori i campi, coprite di frutta le piante soccorreteci; non permettete che noi vostre creature abbiamo a morire di miseria; ajutateci a trovare un tozzo di pane per levarci la fame, ed un sito per riposare almeno in questa notte senza divenir pasto di belve feroci - ( sul termine della preghiera entrano Franeo e Teodoro saltellando). |
A128000044 |
Se vuoi le unirò col tuo pane e domani le daremo al primo poverello che capiterà a nostra casa. |
A128000051 |
L'unica nostra colpa è l' esser poveri. |
A128000088 |
- Dopo la morte di nostra madre fummo affidati ad un carrettiere che doveva condurci da un nostro zio che dimora a poca distanza dal Moncenisio, ma a metà strada col pretesto di volere alleggerire il carrettone, egli mise, noi e il nostro piccolo corredo in mezzo alla strada e ci abbandonò! Noi allora non sapendo che fare siamo venuti qui a chiedervi carità. |
A128000095 |
Ma che? Lo stesso malore poco dopo colpi eziandio la nostra cara madre, {24 [24]} e colla sua morte noi cademmo in abbandono e restammo preda della più squallida miseria. |
A128000131 |
- Povero me! Vorrei appagare il sig. Eustachio che ci dimostra tanta bontà, e d'altra parte nostra madre ci ha ordinato il segreto. |
A128000178 |
- Ora che facciamo qui la nostra ricreazione voglio che adempiate {47 [47]} la vostra promessa svelandomi il mistero che mi avete finora serbato. |
A128000187 |
- Siete voi dunque Zaffiri genitore di nostra madre, che noi andiamo cercando?. |
A128000215 |
- Come! voi nostri cugini, figliuoli della nostra zia Lucrezia! quanto mai io sono contento. |
A128000218 |
Spero che non mi accadrà più; per altro se siete contento, noi staremo qui con voi ed ascolteremo con piacere le cose che riguardano la nostra cara zia Lucrezia, che Ottavio ed Ernesto ci dicono essere stata tanto buona. |
A128000225 |
- Povero mio padre, prima di morire mi strinse teneramente la mano e poi mi disse: Caro Ernesto, sii costante nel praticare quanto la nostra cattolica Religione comanda. |
A128000229 |
- Che doloroso momento fu quello per noi, o caro avolo! alcuni preparavano le cose necessarie per dare sepoltura al cadavere della povera nostra madre, altri cercavano di comperare o vendere oggetti di casa. |
A128000242 |
Intanto la sera essendosi già alquanto inoltrata è tempo di terminare la nostra ricreazione per andarcene a riposo. |
A128000263 |
Solo in te nostra speme riposa,. |
don bosco-la chiave del paradiso.html |
A129000005 |
Noi poi che abbiamo la bella sorte di trovarci in grembo alla vera Chiesa diamoci la massima sollecitudine per sapere, credere e praticare quanto questa nostra madre pietosa a nome di Dio comanda. |
A129000035 |
La preghiera con cui ordinariamente si suole invocare questa nostra pietosa madre, è l' Ave, Maria, cioè Dio ti salvi, o Maria ecc. |
A129000039 |
Esso dà una forza particolare per confermare la nostra fede, per resistere alle tentazioni e a tutti i nemici della nostra eterna salute. |
A129000045 |
Bisogna morire: il momento della morte è incerto, da questo momento dipende la nostra eterna salvezza o dannazione. |
A129000045 |
Le massime eterne ossia le verità {16 [16]} fondamentali di nostra S. Religione che riguardano tutti gli uomini, sono: Morte, Giudizio, Inferno e Paradiso. |
A129000045 |
Se morremo in istato di grazia, il Paradiso sarà la nostra eredità per sempre; se per disgrazia alla morte ci troviamo in peccato mortale, noi saremo per sempre condannati all'inferno. |
A129000048 |
La Speranza è una virtù colla quale noi mettiamo in Dio la nostra confidenza {17 [17]} e speriamo da lui la salute eterna e le grazie necessarie per conseguirla. |
A129000074 |
Ricchi e noveri, giusti e peccatori di qualsiasi stato e condizione, tutti morremo... Noi morremo quando meno ci penseremo, e il momento di nostra morte deciderà della nostra eternità. |
A129000104 |
La nostra vita dovrebbe essere continuamente occupata a pregare; e poichè le occupazioni del proprio stato ce lo impediscono, impieghiamo almeno un quarto d'ora mattino e sera a fare orazione onde ottenere da Dio le grazie che sono necessarie a salvarci. |
A129000109 |
Santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell'ora della morte nostra. |
A129000126 |
Eia ergo, advocata nostra, illos {33 [33]} tuos misericordes oculos ad nos converte. |
A129000126 |
Salve, Regina, mater misericordiae, vita, dulcedo et spes nostra, salve. |
A129000128 |
Credo queste e tutte le altre verità della nostra Santa Fede, perchè Dio sommamente verace le ha rivelate alla Santa Chiesa e per mezzo della Santa Chiesa le insegna a noi. |
A129000171 |
Per evitare un male così grande entrate con disposizioni di vero cristiano nello spirito di Gesù Cristo, e supponete di vederlo cominciare la sua dolorosa passione, esposto ai più barbari trattamenti per nostra salvezza. |
A129000262 |
Queste cose ci devono inspirare grande confidenza a palesare qualsiasi nostra colpa al confessore, che è un padre amante, che fa le veci di Dio nel tribunale della penitenza. |
A129000267 |
Così quando il SS. Sacramento viene esposto sull'altare, oppure è nascosto nel tabernacolo, là vi è G. C. realmente presente, che noi dobbiamo adorare, e quando ci comunichiamo, noi riceviamo Gesù Cristo medesimo per cibo spirituale dell'anima nostra. |
A129000281 |
Egli è G. C., Dio di grandezza e di maestà infinita, Dio di bontà e di misericordia, il quale viene ad una misera creatura, povero peccatore, e viene per farsi nostro padre, nostro fratello, amico e sposo dell'anima nostra. |
A129000303 |
6° O Cuore del mio Gesù sitibondo della salute nostra, io venero umilmente quell'amore che vi spinse ad operare il sacrifizio ineffabile sulla Croce, rinnovandolo ogni giorno sugli altari nella santa Messa. |
A129000496 |
O gloriosa Vergine Maria Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze di cui, con quella divozione che ho potuto, ho fatto la presente rimembranza, vi prego d'impetrarmi da Dio il perdono de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei celesti favori, che voi siete solita ottenere e compartire a' vostri servi, che fanno devota memoria di queste allegrezze, di cui è ricolmo l'Immacolato vostro cuore, o Regina immortale del Cielo. |
A129000570 |
Benedictus Deus, et Pater Domini nostri Jesu Christi, Pater misericordiarum et Deus totius consolationis, qui consolatur nos in omni tributalatione nostra. |
don bosco-la chiesa cattolica-apostolica-romana.html |
A130000015 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal regnante Pio IX, rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a S. Pietro stabilito Principe degli Apostoli, e Capo della Chiesa dal medesimo Gesù Cristo. |
don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html |
A131000019 |
E nella seconda lettera scritta ai cristiani della città di Tessalonica così loro parla delle tradizioni: Tenete le tradizioni, che avete imparato o per mezzo delle nostre parole o per mezzo della nostra lettera |
A131000037 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal regnante Pio IX rimonta da un papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro principe degli apostoli, e stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo. |
A131000071 |
Rimproveravano la Chiesa nostra perchè nella Santa Messa consacrava in pane azimo, e dicevano invalida questa consacrazione, dovendosi fare secondo essi in pane fermentato. |
A131000092 |
Non è nostra intenzione di fare qui un trattato per dimostrare la convenienza, l'utilità, ed anche la necessità del dominio temporale pel Papa: ciò è già stato fatto con un libretto a parte |
don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html |
A132000004 |
Nella terza oltre l'Ufficio della B. Vergine, i vespri per tutte le feste dell'anno e l'ufficio de'morti, troverete eziandio un dialogo intorno ai fondamenti della nostra santa Religione ed una scelta di canzoncine spirituali. |
A132000011 |
Persuasi, o figliuole, che noi siamo tutti creati pel Paradiso, dobbiamo indirizzare ogni nostra azione a questo gran fine. |
A132000028 |
Nutrimento e cibo dell'anima nostra è la parola di Dio, cioè le prediche, {16 [194]} la spiegazione del Vangelo e il catechismo. |
A132000028 |
Siccome poi il nostro corpo senza cibo diviene infermo e muore, così è dell'anima nostra, se non le diamo il suo cibo. |
A132000057 |
Onorate ancora di culto speciale il castissimo sposo di Maria s. Giuseppe custode dell'infanzia di G. C. e della nostra, ed ora Patrono universale della Chiesa. |
A132000074 |
Per giudizio intendiamo la sentenza, che il Salvatore darà in fine della nostra vita, con cui sarà fissata la sorte di ciascuno per tutta l'eternità. |
A132000084 |
San Bernardo dice che non avvi cosa più efficace a conoscere le piaghe della nostra coscienza e condurci alla perfezione, che la frequente meditazione della passione. |
A132000113 |
Se vogliamo anche noi distaccare il nostro cuore dalle vanità del mondo ed affezionarci alle cose di Dio, cominciamo dal disprezzare i beni terreni, che come pungenti spine ci sono d'impedimento alla nostra salute; stimiamo soltanto quello, che giova per condurci alla beata eternità, dicendo con s. Luigi: Ciò, che non è eterno, è un niente: Quod aeternum non est, nihil est. |
A132000127 |
Perchè dunque non consacrare al Signore questo tempo di nostra gioventù, che Egli tanto gradisce? Perchè differire di giorno in giorno ad abbandonare il peccato, e cominciar una vita da fedele cristiano? Tutti quelli, che ora si trovano nell'inferno, avevano volontà di darsi poi una volta a Dio; ma la morte li prevenne, e si sono perduti per sempre. |
A132000132 |
Preghiamo altresì il Signore, che ci faccia conoscere in quale stato egli voglia essere servito da noi, affinchè possiamo spender bene quel tempo, che egli pose in nostro potere e da cui dipende la nostra eterna salvezza. |
A132000149 |
Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori adesso e nell'ora della morte nostra. |
A132000151 |
Dio ti salvi, o Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra. |
A132000151 |
Su dunque, o Avvocata nostra, degnati di volgere verso di noi i tuoi occhi misericordiosi, e dopo questo esilio mostraci Gesù benedetto frutto del tuo seno. |
A132000153 |
Credo queste e tutte le altre verità della nostra santa Fede, perchè Dio sommamente verace le ha rivelate alla santa Chiesa, e per mezzo della santa Chiesa le insegna a noi. |
A132000172 |
Ma il vedere tante giovanetto con volontà deliberata distratte starvi irriverentemente, senza modestia, senza attenzione, senza rispetto, rimanendosi in piedi, guardando qua e là, ci fa dire che costoro non assistono al divino sacrifizio come Maria e s. Giovanni, ma come i Giudei, e rinnovano più volte i patimenti del Calvario con grave scandalo delle compagne e disonore di nostra santa religione!. |
A132000173 |
Recatevi volentieri ad assistere al s. Sacrificio colle disposizioni di vera cristiana, e supponete di veder Gesù Cristo cominciare la sua dolorosa passione, esposto ai più barbari trattamenti per nostra salvezza. |
A132000175 |
Signor mio Gesù Cristo, mi presento avanti al vostro altare per assistere a quel gran Sacrifizio, che voi compiste sul Calvario per amor nostro e per la nostra salute. |
A132000181 |
Amabilissimo Gesù, Agnello di Dio, che togliete i peccati del mondo, accogliete la nostra preghiera ed esauditela, voi che sedete alla destra dell'Eterno Padre e con lui e col Santo Spirito regnate per tutti i secoli dei secoli. |
A132000243 |
Queste cose ci devono inspirare grande confidenza a palesare qualsiasi nostra colpa al confessore, che e un padre amante, il quale fa le veci di Dio nel tribunale della penitenza. |
A132000248 |
Quando poi ci comunichiamo, noi riceviamo Gesù Cristo medesimo per cibo spirituale dell'anima nostra. |
A132000260 |
Egli è G. C, Dio di grandezza e di maestà infinita, Dio di bontà e di misericordia, il quale viene ad una misera creatura, povera peccatrice, e viene per farsi nostro padre, nostro fratello, amico e sposo dell'anima nostra; {113 [291]} vuole farsi nostro medico, maestro e cibo. |
A132000279 |
Onoriamo dunque sempre questo Divin Cuore, che pei molti e grandi benefizi, che già ci ha fatti e farà, ben merita tutta la nostra più umile ed amorosa venerazione. |
A132000285 |
O Cuore del mio Gesù, sitibondo della salute nostra, io venero umilmente quell'amore che vi spinse ad operare il sacrifizio ineffabile sulla Croce, rinnovandolo ogni giorno sugli altari nella santa Messa. |
A132000295 |
Maria è nostra madre perchè ci ridonò la vita di grazia stataci tolta dalla nostra progenitrice. |
A132000295 |
Siamo dunque figli della stessa Madre, ond'è che s. Bernardo esclama pieno di esultanza a questo pensiero: godiamo tutti insieme e diciamo nel gaudio: Benedetto Gesù nostro fratello per cui Maria è diventata nostra madre e come tali ce la lasciò Gesù stesso sulla croce'nella persona di s. Giovanni apostolo prediletto. |
A132000334 |
Il quarto dolore della B. Vergine fu quando s'incontrò col suo dolcissimo Figlio, che portava {139 [317]} una pesante croce sulle delicate sue spalle sopra il monte Calvario, a fine di essere crocifisso per la nostra salute. |
A132000352 |
VI. O Maria, che quale splendidissima aurora spuntaste sull'orizzonte di questa vita, senza nebbia o vapore che ne offuscasse alcun poco il limpidissimo chiarore; deh! non permettete che l'anima nostra giammai riposi nelle tenebre e nell'ombra di morte. |
A132000363 |
III. Potentissima Regina Maria, che sola trionfaste delle molteplici eresie, che cercavano strappare tanti figliuoli dal seno della nostra Madre Chiesa, aiutatemi, vi prego, {150 [328]} a mantenere salda la mia fede e puro il mio cuore in mezzo a tante insidie e al veleno di sì perverse dottrine. |
A132000376 |
O gloriosa Vergine Maria, Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze, di cui ho fatto rimembranza con quella divozione che ho potuto maggiore, vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo aiuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegna della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricevere tutti quei celesti favori, che siete solita ottenere e compartire ai vostri servi, i quali fanno divota memoria di queste allegrezze, di cui ridonda il vostro bel cuore, o Regina immortale del Cielo. |
A132000486 |
Imperocchè dopo Gesù e Maria egli è {176 [354]} il santo che più di tutti si merita la nostra venerazione e il nostro amore per la sublime sua dignità. |
A132000726 |
Eia ergo, advocata nostra, illos tuos misericordes oculos ad nos converte. |
A132000726 |
Salve, Regina, Mater misericordiae, vita, dulcedo et spes nostra, salve. |
A132000761 |
Verumtamen prope timentes eum salutare ipsius: * ut inhabitet gloria in terra nostra. |
A132000764 |
Etenim Dominus dabit benignitatem: * et terra nostra dabit fructum suum. |
A132000822 |
Quia multum repleta est anima nostra: * opprobrium abundantibus, et despectio superbis. |
A132000827 |
Torrentem pertransivit anima nostra: * forsitan pertransisset anima nostra aquam intolerabilem. |
A132000829 |
Anima nostra sicut passer erepta est * de laqueo venantium. |
A132000849 |
Tunc repletum est gaudio os nostrum, * et lingua nostra exultatione. |
A132000991 |
Benedictus Deus, et Pater Domini nostri Iesu Christi, Pater misericordiarum et Deus totius consolationis, qui consolatur nos in omni tribulatione nostra, R. Deo gratias. |
A132001125 |
Dissipata sunt ossa nostra secus infernum: * quia ad te, Domine, Domine, oculi mei: in te speravi, non auferas animam meam. |
A132001198 |
Et nostra tecum pectora in coelum trahe:. |
A132001651 |
Deus, a quo sancta desideria, recta consilia et iusta sunt opera, da servis tuis illam, quam mundus dare non potest, pacem, ut et corda nostra mandatis tuis dedita, et, hostium sublata formidine, tempora sint tua protectione tranquilla. |
A132001654 |
Actiones nostras quaesumus, Domine, aspirando praeveni, et adiuvando prosequere, ut cuncta nostra oratio et operatio a te semper incipiat; et per te coepta finiatur. |
A132001679 |
Bethleem, Civitas Dei summi, ex te exiet Dominator Israël, et egressus eius sicut a principio dierum aeternitatis, et magnificabitur in medio universae terrae, et pax erit in terra nostra dum venerit. |
A132001720 |
Actiones nostras, quaesumus, Domine, aspirando praeveni, et adiuvando prosequere, ut cuncta nostra oratio et operatio a te semper incipiat, et per te coepta finiatur. |
A132001748 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal Regnante Pio IX rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro Principe degli Apostoli, stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo. |
A132001816 |
D. Che cosa dicono in particolare i Protestanti intorno alla Cattolica nostra Religione?. |
A132001833 |
Fuggire per quanto è possibile la compagnia di coloro che parlano di cose oscene, o cercano di deridere il Papa, i vescovi e gli altri ministri della nostra s. Religione. |
A132001836 |
D. E quando siamo burlati perchè pratichiamo la nostra religione?. |
don bosco-la forza della buona educazione.html |
A133000011 |
Povero ragazzo! abbi pazienza: la nostra condizione è assai meschina: gli è perciò che devi anche tu sottometterti così piccino a lavorare. |
A133000012 |
«Lavora con diligenza, offri le tue piccole pene al buon Gesù; di quando in quando pensa a lui e alla santa Vergine Maria; prega sovente questa nostra buona madre per ottenere le grazie di cui tu hai bisogno. |
A133000179 |
I miei genitori mi amano molto; ed eglino stessi prenderanno parte alla nostra allegria. |
A133000200 |
Mettiamo in Dio la nostra confidenza; osserviamo la sua legge, egli non mancherà di venire in nostro aiuto. |
A133000213 |
Esso è di sanità cagionevole, perciò più degno della nostra compassione e della nostra sollecitudine. |
A133000234 |
Queste cose ti scrivo per informarti delle cose della casa nostra. |
A133000238 |
Tal somma è certamente piccola attesa la gravezza del vostro bisogno, ma ravviviamo la nostra fede, quella Provvidenza {82 [356]} infinita che ci provvede oggi, provvederà anche domani. |
A133000241 |
Raccomandate sempre e poi sempre a quei di nostra casa {84 [358]} la santificazione delle feste e soprattutto la predica. |
A133000258 |
Sia che io rimanga qui in Sardegna, sia che ritorni in Piemonte o vada in Turchia sono sempre in questo esiglio in una valle di lagrime, la nostra patria è il cielo. |
A133000264 |
Non sappiamo ancora il giorno della nostra partenza, ma certamente sarà presto. |
don bosco-la nuvoletta del carmelo.html |
A134000006 |
Serrano esse ad inspirare in tutti i nostri lettori la più viva fiducia in Maria Ausiliatrice: sieno loro di forte stimolo a fare pronto ricorso a Lei in tutti i loro bisogni, affinchè così, dopo aver provati i dolci effetti della valida sua protezióne in vita, possiamo, come ci fa pregare la Chiesa, sentirli assai più efficacemente in morte col riportare una compiuta vittoria oontro i nemici dell'anima nostra, e così entrare trionfanti nell'eterno gloria: ut talipraesidio muniti certantes in vita, victoriam de hoste maligno consegui valeamus in morte. |
A134000026 |
Ed ecco venuto il tempo di adempiere la nostra promessa; poichè la grazia fu ottenuta compiutamente. |
A134000040 |
Ravvivato da queste nella confidenza verso questa dolcissima Madre nostra, io volli far prova di sua potenza a prò di una certa Casivola Catterina, d'anni ventidue. |
A134000055 |
Un nuovo fatto venne testè a ravvivare la nostra speranza che Ella continuerà per l'avvenire a vegliare sopra di noi. |
A134000059 |
Prego pertanto la S. V. M. R. ad accettare questa piccola offerta essendo ancor noi poverini, e a volerla applicare ad onore della grande e pietosa nostra benefattrice. |
A134000072 |
Siffatta colluvie di mali l'aveva naturalmente portata sull'orlo della tomba; quindi era già stata munita dei conforti di nostra SS. Religione. |
A134000081 |
Dunque mettiamo la nostra fiducia in Lei, facciamo voto di recarci ambidue a' suoi piedi in Torino, e portarle una offerta, se ti guarisce. |
A134000137 |
La vita nostra quaggiù è seminata di pericoli. |
A134000148 |
La nostra speranza non fu delusa. |
A134000153 |
«Nei passati giorni avvenne in questi lontanissimi paesi un fatto assai ma-raviglioso, eh' io credo non debba tornar discaro a V. S. Rev. Esso ha molta relazione colle maraviglie che ogni giorno si raccontano relativamente al santuario di Maria Ausiliatrice, innalzato nella nostra Torino. |
A134000155 |
Pubblicammo adunque un triduo solenne, si fecero speciali preghiere nella nostra Chiesa. |
A134000156 |
Sebbene, come sogliono i cattivi, vari si ridessero della nostra buona fede, il concorso era numerosissimo specialmente per parte degli Italiani clic qui formano la maggioranza della popolazione. |
A134000160 |
La nostra fede non si smarrì, ed anzichè cessare, le preghiere si moltiplicarono. |
A134000204 |
— Invio alla S. V. un vaglia postale di L. 70, dono di mia cognata e di me, che favorite da Maria Ausiliatrice sentiamo il dovere di dimostrarle la nostra riconoscenza. |
don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html |
A136000110 |
La nostra esistenza non appartiene a Voi, o Creatore di tutte le cose, nella vita come nella morte, nella veglia come nel sonno? La mano che scorre sulle corde della vita, comprimendole dolcemente, può a sua voglia arrestarne le vibrazioni' e farle risuonare nuovamente. |
A136000202 |
- Ed io pure, miei buoni amici, vi ringrazio; egli è appunto con tali testimonianze di affetto che, le varie persone di una stessa casa si uniscono coi legami di un' amicizia vicendevole... Ognuno intanto affretti i preparativi pel giorno fortunato in cui l'imperatore si degnerà di onorare la nostra tavola e proclamare il nostro erede. |
A136000206 |
- Temo che abbiate sofferto assai, durante la nostra assenza, per causa di quegli schiavi grossolani e sfrenati. |
A136000364 |
Dobbiamo conservare la nostra testa libera. |
A136000409 |
- La nostra prossima riunione avrà nulla di terribile. |
don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html |
A137000115 |
Ma ricordiamoci, o fratelli, che i nostri peccati hanno tratto sopra di noi questa procella, perciò deve essere nostra cura principale il disarmare l'ira di Dio con umili preghiere. |
A137000128 |
E l'Apostolo s. Paolo non avrebbe detto {54 [54]} che la nostra fede era venerata per tutta la terra, se fin da quel tempo non avesse già poste forti radici. |
A137000130 |
Dio sa quel che far deve e come debba tenere il suo giudizio: ma noi dobbiamo guardarci dal fare che i cattivi non ci lodino della nostra soverchia accondiscendenza, e che i veri penitenti non ci accusino di durezza e di crudeltà.» ( Presso s. Cipriano ep. |
A137000170 |
Prega affinchè possiamo anche noi compiere la nostra carriera che è presso a finire, siccome ci è stato rivelato dal Signore. |
A137000170 |
Procuriamo pertanto di svegliare la nostra carità verso di Gesù Cristo, e niuno tema quelli che {83 [83]} possono soltanto uccidere il corpo. |
A137000176 |
Abbiamo ricevuto tale notizia come se fosse nostro merito e nostra gloria, perchè desideriamo di partecipare alla medesima e di esservene compagni. |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139000017 |
Sarà bene altresì, per chiarezza della storia, il ricordarsi che anticamente questa nostra Italia fu appellata con varii nomi. |
A139000042 |
Voi farete certamente le maraviglie, o giovani miei, in vedere tante divinità adorate dagli antichi abitatori di questa nostra Italia e che solo siasi costantemente ricusato di riconoscere il Dio degli Ebrei e dei Cristiani. |
A139000105 |
Però il dominio dei Romani si estendeva solo sopra una piccola parte della nostra penisola, il resto dell'Italia era in pace, si coltivavano le campagne, promuovevansi il commercio e l'industria: i popoli erano {36 [36]} governati da un capo, cui davano il nome di Re. |
A139000438 |
Allora Geta sclamò: «saranno adunque in maggior numero quelli che piangono le nostre vittorie, che quelli che parteciperanno della nostra allegrezza.». |
A139000487 |
Egli aveva costretto Massimiano ad abdicare egli pure l'impero, e così potè liberamente fare alla nostra Italia tutto il male che un tiranno può immaginare. |
A139000538 |
Allora Flaviano con franchezza evangelica: «principe, gli disse, noi meritiamo ogni sorta di supplizi, e se voi ridurrete in cenere la nostra città, noi non saremmo bastevolmente puniti. |
A139000549 |
Sul finire del terzo e sul principiar del quarto secolo dell'era cristiana la nostra Italia fu invasa da un grandissimo numero di barbari, i quali la ridussero ad uno stato deplorabile forse non mai veduto. |
A139000723 |
Autari allora voltosi al duca, posciachè, soggiunge, noi la vediamo tale da stimarla veramente degna di essere nostra regina, fa che riceviamo dalla sua mano, come è in uso presso di noi, un bicchier di vino. |
A139000723 |
Ma Autari per vedere Teodolinda prima di partire, rivoltosi al duca: fa, gli disse, che noi veggiamo quella tua figliuola, che deve essere nostra regina; perchè tengo commissione particolare dal nostro re di dargliene contezza. |
A139000876 |
La venuta dei Normanni, miei cari giovani, si può considerare come 1'ultima invasione dei barbari in questa nostra patria, perciò avvenimenti di altro genere ci prepara la storia; e fra gli altri io voglio raccontarvi la vita di un Papa che fu uno de' più illustri benefattori dell'Italia. |
A139000888 |
Consumata quindi una parte dell'ostia, si volse ad Enrico e gli disse: «Fate altrettanto, mio figlio: prendete quest'altra parte dell'ostia santa, e questa prova della nostra innocenza imporrà silenzio ai nostri nemici.». |
A139000990 |
Di mano in mano che i Barbari dimoravano in Italia e deponevano la loro ferocia, cessava l'influenza degli stranieri ne' nostri paesi, e questa nostra penisola si andava consolidando in parecchi Stati diversi. |
A139001234 |
Avendo questi presa una donna e condottala a Colombo, egli comandò che gli si mettessero indosso bellissime vesti; e con abiti fatti alla nostra maniera, la rimandò fra i selvaggi che erano nudi. |
A139001288 |
Allora una gran quantità di uomini illustri coprirono di gloria l'Italia coi frutti del loro vario ingegno, con capolavori immortali, che formano anche al presente la nostra ammirazione. |
A139001459 |
Mentre regnava Carlo Emanuele succedettero due avvenimenti che cagionarono grandi guerre in tutta l'Europa e nella stessa nostra Italia. |
A139001463 |
L'altro fatto che ha molta relazione colla storia della nostra Italia, fu la guerra della successione d'Austria. |
A139001511 |
Nel cammin di nostra vita. |
A139001534 |
Io sono per raccontarvi, miei teneri amici, uno straordinario avvenimento che mise a soqquadro l'Europa, e fece provare alla nostra Italia gran parte degli orrori e delle calamità cui soggiacque ai tempi dei Goti, dei Longobardi, dei Normanni. |
A139001670 |
Un postiglione in vederlo mandò un grido di sorpresa e disse al compagno: guarda, quell'abate somiglia al ritratto del Papa che è in casa nostra. |
A139001720 |
La milizia ed il clero sono i due grandi corpi chiamati a salvare l'avvenire; uniti dal medesimo vincolo che forma la nostra forza e uniti dalla disciplina; solo nel sentimento religioso e nel rispetto dell'autorità può la società sconcertata trovare forza e salvezza.». |
A139001735 |
Un principe che muore ferito a tradimento nel fiore della sua giovinezza, e muore perdonando al proprio uccisore è spettacolo che prova quale forza inspiri al cuore umano la nostra santa religione nelle più difficili circostanze della vita. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000003 |
Questa sua Storia d'Italia in particolare merita elogio per la rara discrezione con cui fu scritta, in maniera che nell' angusto spazio di 558 pagine in 16° vi si raccolgono con diligenza tutti i principali avvenimenti della patria nostra. |
A140000006 |
Convien pur dirlo, giacchè è per nostra grande sciagura troppo vero. |
A140000006 |
Quella colluvie di scritti elementari e pedagogici che ora allaga la nostra penisola, è per la massima parte appestata dagli errori moderni contro il Papato, contro la Chiesa, contro il clero, contro l'autorità divina ed umana. |
A140000034 |
Per chiarezza della storia sarà bene altresì di ricordarvi che anticamente questa nostra Italia fu appellata con vari nomi. |
A140000057 |
Voi farete certamente le maraviglie, o giovani miei, in vedere tante divinità adorate dagli antichi abitatori di questa nostra Italia, e che solo siasi costantemente ricusato di riconoscere il Dio degli Ebrei e dei Cristiani. |
A140000119 |
Ma il dominio dei Romani si estendeva solo sopra una piccola parte della nostra penisola. |
A140000408 |
Allora Geta esclamò: Saranno adunque in maggior numero quelli, che piangeranno le nostre vittorie, che quelli i quali parteciperanno della nostra allegrezza. |
A140000451 |
Egli aveva anche costretto Massimiano a rinunciare all'impero, e così potè con tutta libertà fare alla nostra Italia tutto il male che un tiranno sa immaginare. |
A140000495 |
Allora Flaviano con franchezza evangelica, Principe, gli disse, noi meritiamo ogni sorta di supplizi, e se voi riduceste in cenere la nostra città, noi non saremmo bastevolmente puniti. |
A140000505 |
Sullo scorcio del quarto ed al principio del quinto secolo dell'era cristiana la nostra Italia fu invasa da un grandissimo numero di barbari, i quali la ridussero ad uno stato deplorabile, forse non mai più veduto. |
A140000667 |
Autari allora voltosi al duca, poichè, soggiunse, noi la vediamo tale da stimarla veramente dègna di essere nostra regina, fa che riceviamo dalla sua mano, come è in uso presso di noi, un bicchiere di vino. |
A140000667 |
Ma Autari per vedere Teodolinda prima di partire rivoltosi al duca, fa, gli disse, che noi vediamo quella tua figliuola, che deve essere nostra regina, perchè tengo commissione particolare dal nostro re di dargliene contezza. |
A140000682 |
Costoro che si pigliavano a cuore l'onore degli inabili alla prova del Giudizio di Dio dicevansi campioni; il pegno deposto dalle parti per assicurare i giudici che non mancheranno di comparire nel tempo dato, si chiamava gaggio, parole che restarono nel corpo della nostra lingua comune. |
A140000682 |
Voi, cari giovanetti, vedete che le leggi longobarde non dimostrano ancora un grado di molta civiltà in questi barbari già di fatto convertiti dall'arianesimo e dall'oddinismo alla santa nostra religione. |
A140000780 |
È bene, miei cari amici, che vi faccia notare che mentre gl'imperatori di Germania si adoperavano per sedare le discordie dell'Italia settentrionale, gl'imperatori di Costantnopoli {209 [209]} non avevano rinunziato alle loro pretensioni sopra una parte della nostra penisola. |
A140000792 |
La venuta dei Normanni si può considerare come l'ultima invasione dei barbari in questa nostra patria; perciò avvenimenti di altro genere ci prepara la storia, e fra questi voglio raccontarvi la vita di un Papa, che fu uno dei più illustri benefattori dell'Italia. |
A140000800 |
Consumata quindi una parte dell'ostia si volse ad Enrico e gli disse: «Fate altrettanto, figliuol mio, prendete quest'altra parte dell'ostia santa; cotesta prova della nostra innocenza imporrà silenzio ai nostri nemici.». |
A140000967 |
Ora spero di farvi cosa grata col narrarvi le principali azioni di due altri letterati, che si possono altresì considerare come due padri della nostra italiana favella; e questi sono Giovanni Boccaccio e Francesco Petrarca. |
A140001110 |
Ma avendo questi presa una donna e condottala a Colombo, egli comandò che le si mettessero bellissime vesti alla nostra usanza, e la rimandò fra i selvaggi, che erano nudi. |
A140001145 |
Il sommo pontefice Giulio II, in vedendo tanta oppressione, e considerando che cotale ingrandimento troppo abbassava la potenza Veneta, reputata come il sostegno della nostra penisola contro ai Turchi, si staccò dalla lega di Cambrai e si unì coi Veneziani, col re di Spagna e con altri principi Italiani per opporsi a quelli stranieri divenuti i comuni nemici. |
A140001181 |
Ciò ottenne specialmente con assoggettare ai suoi voleri un'assemblea, detta le Cortes, che è una specie di parlamento analogo alla nostra Camera dei deputati. |
A140001289 |
La lingua italiana, che incominciò a fiorire con s. Francesco d'Assisi, e giunse a grande perfezione per opera di Dante, Petrarca, Boccaccio e di altri celebri del trecento, quest'aurea nostra lingua, dopo lo splendore del secolo di Leone X, venne a smarrire nel seicento quasi affatto la sua antica semplicità e bellezza. |
A140001316 |
D'allora in poi per lo spazio di cento anni la Francia e la Spagna perdettero quasi tutta la loro influenza sopra l'Italia, e si può dire che la nostra penisola divenne Austriaca. |
A140001324 |
Regnando Carlo Emanuele succedettero due avvenimenti, che cagionarono grandi guerre in tutta Europa e nella stessa nostra Italia; e sono la guerra per la successione di Polonia, e per la successione d'Austria. |
A140001326 |
L'altro fatto, che ha molta relazione colla storia della nostra Italia, fu la guerra per la successione d'Austria. |
A140001360 |
Io sono per raccontarvi, miei cari amici, un fatto straordinario, che mise a soqquadro l'Europa e fece provare alla nostra Italia grande parte degli orrori e delle calamità che già patito aveva ai tempi dei Goti, dei Longobardi e de'Normanni. |
A140001469 |
Imperocchè un postiglione in veggendolo mandò un grido di sorpresa e disse al compagno: Guarda, quell'abbate somiglia al ritratto del Papa, che è in casa nostra. |
A140001555 |
La China, che è un vastissimo impero a levante dell'Asia maggiore, fece stupire l'Europa aprendole inaspettatamente le sue porte, e dando libero l'ingresso alla nostra civiltà, al commercio, e ciò che è più, alla religione cattolica. |
A140001605 |
Molti vocaboli francesi, inglesi tedeschi vennero a mischiarsi colla nitida nostra favella, che ne rimase bruttamente imbrattata. |
A140001633 |
Ma la nostra maraviglia cresce assai qualora si consideri che oltre alle lingue conosceva i dialetti che alle medesime si riferiscono. |
A140001636 |
Fu sepolto nella chiesa di s. Onofrio e sulla sua tomba si pose una iscrizione latina che in nostra favella viene a dire così: «Qui giace il cardinale Mezzofanti per fama notissimo a tutti i dotti, memorabile per l'innocenza de' costumi e per la pietà, affatto singolare per la erudizione e per la cognizione di tutti gl'idiomi antichi e moderni.». |
A140001662 |
Omettendo quelli de'tempi andati noi parleremo di alcuni che vissero nella nostra età, quali sono, Boucheron, Paravia e Peyron. |
A140001663 |
{476 [476]} Nel 1804 fu chiamato alla carica di professore di eloquenza nella nostra Università, e adempì gloriosamente a quest'uffizio oltre a trentaquattro anni. |
A140001664 |
Onorato da' grandi, stimato dai dotti, riverito e careggiato da tutti gli onesti, accresceva splendore alla R. nostra Università e gloria alla patria nostra, quando il 22 febbraio 1838 inciampando tra via cadde e n'ebbe rotto un ginocchio. |
A140001675 |
Quando nel 1814 fu instaurata ne'suoi dominii l'Augusta casa di Savoia, a richiesta del suo Sovrano lavorò indefesso per far rifiorire gli studi nella nostra Università. |
don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html |
A148000328 |
Qual è la nostra vera Terra promessa?. |
A148000329 |
La nostra vera terra promessa è il Cielo. |
A148000571 |
Perciò nell'Eucaristia non ci dà la figura o la rimembranza del suo corpo; ma ci dà quel corpo medesimo che egli sacrificò in croce per la nostra salute {50 [98]}. |
A148000607 |
Pregò Iddio che perdonasse ai suoi crocifissori e diede la Santa Vergine per nostra Madre. |
don bosco-maraviglie della madre di dio.html |
A149000018 |
E perchè è regina Maria? Perchè stassi a destra di Gesù in veste dorata, circondata {12 [204]} di varietà? Ella è regina per la grande potenza che ha nel cielo come Madre di Dio; ella sta seduta a destra di Gesù per placarne lo sdegno, per aiutarci nelle nostre miserie, per essere nostra ausiliatrice, nostra sovrana avvocata. |
A149000021 |
Continua inoltre il medesimo autore a svolgere il testo ed osserva che la parola latina adstare in questo luogo significa pure stare a difesa, e Maria sta a nostra destra per difenderci dai continui assalti che ci muovono i demonii. |
A149000042 |
Corrano dunque alla Vergine quelli che peccando perdettero la grazia, e trovandola presso Maria dicano con umiltà e con sicurezza: Rendici, o Madre, la roba nostra, che hai trovato. |
A149000066 |
In quei preziosi momenti Maria divenne rigorosamente nostra Madre. |
A149000068 |
Maria pertanto diventando nostra madre sul monte Calvario non solo ebbe il titolo di aiuto dei cristiani, ma ne acquistò l'uffizio, il magistero, il dovere. |
A149000127 |
Alla metà del secolo XVI la nostra Penisola godette alquanto di pace quando una nuova insurrezione dalla parte di Oriente venne a mettere lo scompiglio fra i cristiani. |
A149000136 |
Dopo essersi comunicato, ed aver ricevuto la santa benedizione per sè e per tutto il suo esercito, quel principe si levò, e disse ad alta voce: Soldati, per la gloria della Polonia, per la liberazione di Vienna, per la salute di tutta la cristianità, sotto alla protezione di Maria noi possiamo con sicurezza marciare contro ai nemici e nostra sarà la vittoria. |
A149000233 |
Vado pertanto a visitare la nostra ammalata, nella cui guarigione erano tutte le mie risorse, e non senza ansietà ed agitazione suono il campanello dell' abitazione di lei. |
A149000328 |
Le sacre unzioni colle quali s'imbalsamo l'altare e le pareti della chiesa significano la grazia dello Spirito Santo, che non può arricchire il mistico tempio della nostra anima, se prima non è mondata dalle sue macchie. |
A149000329 |
Dall'imponenza del sacro rito, dall'eloquenza della sua mistica significazione, facilmente possiamo rilevare quanta importanza le attribuisca la santa Chiesa nostra madre e quindi quanta importanza dobbiamo darle noi. |
A149000329 |
Ma ciò che deve accrescere la nostra venerazione verso la casa del Signore, è il vedere quanto questo rito sia fondato e informato dal vero spirito del Signore rivelato nell'antico Testamento. |
A149000424 |
Oggi fu benedetta la pietra angolare della novella nostra chiesa. |
A149000426 |
Ma che vuoi? Poveri giovanetti, come siamo, ne fummo impediti non dalla volontà, che in noi è grande, ma dall'assoluta nostra impotenza. |
A149000427 |
Un terzo poi, vedendo senza fondamento le altrui proposte, conchiuse, che noi potevamo farlo Re dei nostri cuori, padrone del nostro affetto; e poichè parecchi nostri compagni sono già sotto a' suoi comandi nella milizia, offerirgli la nostra {161 [353]} fedeltà, la nostra sollecitudine, qualora venisse il tempo in cui noi dovessimo militare nel reggimento da lui diretto. |
A149000429 |
In quanto poi agli apparecchi del ricevimento abbiamo detto unanimi: Questi Signori vedono già cose grandi, cose magnifiche, cose maestose a casa loro, e sapranno dare benigno compatimento alla nostra impotenza; e noi abbiamo motivo di tanto sperare dalla generosità e dalla bontà del loro Cuore. |
A149000431 |
Ma intanto non dobbiamo almeno loro in qualche modo manifestare la nostra gratitudine, e rivolgere loro qualche parola di ringraziamento?. |
A149000457 |
A questo pubblico e grave bisogno tende a provvedere la costruzione della chiesa che forma l'oggetto della nostra festa. |
A149000466 |
Voi, o Signor Sindaco, che in tante guise prendeste parte al nostro bene, continuateci la vostra protezione, e procurateci il favore che la via Cottolengo venga rettificata di fronte alla novella chiesa; e noi vi accertiamo, che raddoppieremo verso di voi la profonda nostra gratitudine. |
A149000471 |
Questo nostro paese, come tanti altri, era tristamente travaglialo dalla crittogama che da oltre venti anni divorava quasi tutto il raccolto dell'uva che è la nostra ricchezza principale. |
A149000472 |
Per questi motivi noi siamo lieti di poter manifestare in tal modo la incancellabile nostra gratitudine verso la grande Protettrice del genere umano. |
A149000478 |
Il superiore allora pensò bene di collocarlo sotto alla protezione di Maria Ausiliatrice, al cui onore si solleva pur anche in questa nostra citta maestoso tempio. |
don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html |
A150000011 |
Quando poi Gesù dall'alto della Croce ci consegnò a Lei come figli nella persona di Giovanni, essa, accettando di diventar nostra Madre, non accettò il solo titolo, ma anche tutti i doveri, tutti gli uffizi di una madre, primo dei quali si è il difendere e aiutare i proprii figli. |
A150000043 |
Dopo essersi comunicato e aver ricevuto la santa benedizione per sé e per tutto il suo esercito, si alza e ad alta voce grida: «Soldati, per la gloria della Polonia, per la liberazione di Vienna, {18 [322]} per la salute di tutta la Cristianità, sotto alla protezione di Maria, noi possiamo con sicurezza marciare contro ai nemici, e nostra sarà la vittoria.» E cosi fu. |
A150000155 |
Vado pertanto a visitare la nostra ammalata, nella cui guarigione erano tutte le mie risorse, e non senza ansietà ed agitazione suono il campanello dell'abitazione di lei. |
A150000174 |
Ma la povera nostra condizione ci rendeva incapaci di provvedere quanto era necessario per tanti illustri personaggi. |
A150000175 |
Un agiato signore pose a nostra disposizione posate, porcellane, e quanto faceva mestieri pel servizio di tavola; altri poi inviarono vino in botti, cassette di bottiglie; moscato di Strevi, passeretta di Canelli, barbera e nebiolo di Asti, bracchetto di Mombaruzzo, dolcetto di Prasco, bianco di Caluso, malvasia di Monferrato furono vini spontaneamente regalati da varie persone di distanti e diversi paesi. |
A150000175 |
Un venerando prelato, osservando la provenienza delle cose che imbandivano la nostra mensa, ebbe ad esclamare commosso: «Chi dicesse che gli oblatori di tante e svariate offerte non siano stati mossi dallo spirito del Signore, negherebbe la luce del sole in pieno mezzodì.» Era questi monsig. Ghilardi vescovo di Mondovì di sempre cara memoria. |
A150000177 |
Questi doveri si possono compiere in due modi: col raccontare ad altri la grazia ottenuta, o promuovere con altro mezzo la divozione verso di questa nostra Madre. |
A150000179 |
In tutti questi casi la nostra preghiera, portata dalla Santa Vergine al trono dell'Altissimo, fu esaudita, e noi le dobbiamo professare la più viva gratitudine e compiere le fatte promesso. |
A150000187 |
A caso trovaronsi là alcuni forastieri e al mirare la costernazione che appariva a tutti in volto: - Andate, dicevano con malignità, andate da Maria Ausiliatrice, che vi restituisca quanto ha portato via la grandine - Non parlate così, loro rispose uno con senno: Maria {91 [395]} ci aiutò l'anno scorso, e perciò le siamo riconoscenti; se quest'anno continua i suoi favori avrà un motivo di più alla nostra gratitudine. |
A150000193 |
Il superiore allora pensò bene di collocarlo sotto alla protezione di Maria Ausiliatrice, al cui onore si solleva pur anche in questa nostra città di Torino maestoso tempio. |
A150000220 |
- Ora noi siamo venuti a Torino unicamente per compiere la nostra obbligazione, cioè accostarci alla santa comunione nella nuova chiesa con un' offerta compatibile al nostro stato. |
A150000220 |
Se tu guarisci andremo poi a fare la nostra divozione nella nuova chiesa che si sta facendo in Torino, e porteremo qualche offerta. |
A150000224 |
Con me sono anche venute altre persone unicamente per attestare la nostra {110 [414]} gratitudine alla Beata Vergine Maria. |
A150000297 |
Giunse opportuna la sua lettera che mi invitava a cominciare una novena in onore di Maria Ausiliatrice, unica nostra speranza in quel terribile frangente. |
A150000326 |
- Aveva la faccia tutta coperta di panni neri, con un cappello di paglia; la detta zia e la nostra compaesana, maestra Maria Artero, mi introdussero in sacrestia. |
A150000408 |
Conoscerassi appieno da quello che sto per narrarle, quanto si compiaccia la nostra comune madre Maria di essere invocata sotto il titolo di Maria Auxilium christianorum, come {179 [483]} attualmente è venerata nel santuario di tal nome, da poco eretto in Valdocco. |
A150000417 |
Non creda per ciò che di Maria SS. io mi sia dimenticato, o che ella più non m' abbia esaudito!! No! e valga il seguente caso a chiarirla del come mi proteggesse la madre nostra divina. |
A150000442 |
Questi pensando un momento fra sè prese a dirgli: Abbi buona fede, raccomandiamola a Maria Ausiliatrice, e sta certo che la nostra buona Madre non mancherà di aiutarci, mentre io vedo con piacere che sopra le Letture Cattoliche sovente si trovano registrati favori e grazie ricevute da lei invocata sotto questo titolo. |
A150000454 |
«Oh! quanto è mai dilettevole e caro il deporre un fiore, l'aggiungere una gemma al già tanto ricco e splendido serto, che cinge la candida e sfolgorante fronte della nostra possente e benigna Madre Maria Ausiliatrice. |
A150000455 |
Per ben tre volte i più valenti chirurgi della città nostra aveanle fatta l'operazione con istrazianti ed indescrivibili patimenti e torture al punto da lasciarvi, colle ripetute lor prove, fessure e spaccature tali che rabbrividir faceano quei che doveano curarla. |
A150000481 |
La nostra buona madre giaceva in letto dando a temere di sua vita. |
A150000507 |
Oggi soddisfo alla promessa fatta di un' offerta in attestato di devota riconoscenza a Maria SS. Ausiliatrice, per una grazia ottenuta di pronta guarigione di un mio nipote, il quale cadendo ammalato, ricorse alla Madonna con una novena, ed il {217 [521]} secondo giorno di questa, con somma nostra maraviglia e del medico, rimase migliorato e guarito. |
A150000521 |
Per debito di riconoscenza verso Maria SS. Ausiliatrice, mi trovo in obbligo di inviare un' offerta di L 74 per la chiesa della nostra amata Madre Maria Ausiliatrice. |
A150000524 |
Una suora professa a Mondovi Carassone (nostra compagna di professione) aveva una escrescenza di carne allo stomaco che si temeva fosse un siro. |
A150000532 |
Maravigliato delle grazie ottenute da coloro tutti, che con fede e divozione ricorsero alla nostra buona Madre della compassione, Aiuto dei Cristiani, essendo stato sorpreso da {225 [529]} una grande tribolazione nel primo giorno di quest'anno volgente, a me pure venne in pensiero di far ricorso a si potente Avvocata, e dinanzi alla presenza reale di Gesù, ed all'altare dedicato a Maria SS., prostrato e gemebondo l'andava supplicando che mi volesse ottenere come a tanti altri la liberazione da tante pene, e dopo aver fatto voto di una piccola offerta per concorrere ad accrescere maggiormente lustro e magnificenza all'augusto di Lei tempio, eretto in Torino, mi sentii più calmo e rassegnato, e poi ancora liberato da tante miserie. |
A150000554 |
Poco dopo cadde malata la madre dello stesso fanciullo, il male palesando gravezza e pericolo, si fece ricorso allo stesso farmaco di quella celeste Benefattrice, che già aveva in nostra famiglia prodigati cotanti benefici. |
A150000596 |
Essendoci però con fiducia rivolti a Maria e avendo cominciata una novena in onore di lei, promettendo insieme la presente piccola offerta, subito il male divenne {254 [558]} stazionario, ed oggi possiamo gloriarci che Maria ci ha esauditi mio fratello è guarito, e la nostra famiglia professerà eterna riconoscenza alla Madre di Dio per tanto favore ottenuto, non ostante i proprii demeriti, che essa pietosamente ha dimenticati. |
A150000632 |
Ad onor e gloria della comun nostra madre Maria santissima Ausiliatrice io attesto d'aver ricevuto la grazia della mia guarigione. |
A150000633 |
La mia buona maestra vedendomi in tale stato, senza alcuna speranza di vita, mi disse di indirizzarmi alla mia reverenda Superiora, pregandola a volermi ordinare, per merito di santa obbedienza, di pregare Maria santissima Ausiliatrice ad ottenermi la guarigione dicendole così: Maria santissima, se volete acquistarvi gran credito dall'intera nostra Comunità, vedendo che la mia guarigione sia conforme ai voleri divini, e che io non solo non abbia ad abusare dei giorni miei, ma me ne serva a maggior gloria di Dio, mostrate la vostra potenza con sanarmi dalla infermità. |
A150000633 |
Otto giorni dopo io fui in grado di recarmi nella nostra chiesa a ricevere Gesù sacramentato e, di udire la santa Messa. |
A150000638 |
Sappi che {276 [580]} la nostra buona mamma piangeva continuamente al vedere come sovente, e sempre lungo il giorno, io era sorpresa dal mal caduco e tutte le volte ognor più forte. |
A150000639 |
Il giorno 30 la madre mi ha condotta a confessarmi, quindi mi recai innanzi all'altare della nostra gran Vergine degli infermi; ho dato principio alla novena, che mi si disse di fare, e già mi trovo guarita al penultimo giorno di essa novena. |
A150000642 |
Seppe tal cosa il padre Eraldo da Cocconato, cappuccino, e suggerì di raccomandar la cosa a Maria santissima Ausiliatricè, assicurando che non avrebbero invano fatto ricorso a questa nostra buona Madre. |
A150000644 |
La madre nella sua ambascia chiese aiuto a santa Maria Ausiliatrice, e non invano; poiché da quel momento la emorragia fermossi, e vedemmo progressivamente la nostra cara figlia tornare in. |
A150000650 |
Lo lesse e da quella lettura prese ferma risoluzione di ricorrere anch'esso alla nostra buona Madre aiuto dei cristiani, facendo una novena in suo onore con fare la visita a tre chiese per tutti i nove giorni e con recitare speciali preghiere, terminate dalle giaculatorie: Maria, Aiuto dei Cristiani, pregate per me, Mater divinae gratiae, ora pro nobis. |
A150000652 |
«Alcune settimane fa, allorché io aveva il bene d'incontrarla a Torino, ella mi richiedeva una notizia coscienziosa, esatta de' favori speciali da me ottenuti per intercessione della santissima {287 [591]} Vergine, Aiuto dei Cristiani; e tanto per compiacere al suo desiderio, quanto per non defraudare più a lungo la nostra divina Madre di quella maggior gloria che potrà venirle dall'esposizione di questi fatti, non indugio a farle noto quanto segue:. |
don bosco-massimino.html |
A151000051 |
Io voleva dirti che Calvino e Lutero furono riformatori, ma non fondatori della nostra credenza. |
A151000109 |
Voglio insistere, convincerlo, confonderlo, e in fine strapazzarlo perchè è venuto in Roma a mettere in dubbio la nostra religione. |
A151000193 |
Quando poi indirizziamo le parole alla santa Vergine, la supplichiamo dicendo: Santa Maria Madre di Dio, pregate per noi peccatori, adesso e nell'ora della nostra morte. |
A151000206 |
{77 [199]} Spero che ci vedremo ancora in terra, ma procuriamo di trovarci poi un giorno con sicurezza a godere il premio che la nostra religione promette nella beata eternità. |
don bosco-notitia brevis societatis sancti francisci salesii.html |
A152000007 |
Mandiamo intanto ad inserirsi negli alti della Nostra Curia Arcivescovile queste Patenti per originale, con facoltà al Nostro Cancelliere di rilasciarne copia. |
A152000024 |
Cum autem Divina providentia factum sit ut Societas a Sancto Francisco Salesio dicta tamquam nova plantatio in Nostra hac Dioecesi constitueretur, eam omni prorsus animi favore prosequi Nobis est in Consilium. |
A152000034 |
mensis ultimo elapsi, declaravimus favere summopere volentes praesentibus litteris ad beneplacitum Nostrum auctoritate Nostra ordinaria: {12 [582]}. |
don bosco-notizie storiche intorno al miracolo del ss. sacramento.html |
A153000001 |
In mezzo alla comune esultanza cui prendono parte tutti i buoni Cattolici per la solennità del Centenario in memoria del Miracolo del SS. Sacramento da Dio operato in questa nostra città, spero non debba riuscire discaro un racconto storico, breve e semplice per modo che possa rendere abbastanza istruiti i meno culti, e quelli cui mancano libri opportuni, o non hanno tempo a percorrere i volumi stampati intorno a questo glorioso avvenimento. |
A153000018 |
Nel tristo caso che una pestilenza funestava questa nostra città, il Municipio in corpo fece voto di edificare un nuovo tempio di più ampia e magnifica forma. |
A153000023 |
Nelle convenzioni segnate tra la Città di Torino ed i preti canonici del Corpus Domini, in data 13 marzo 1655, si leggono le seguenti parole: «Desiderando la città di Torino che maggiormente si stabilisca ed accresca la divozione del SS. Sacramento nella chiesa del Corpus Domini dalla detta Città edificata nel luogo nel quale Sua Divina Maestà si compiacque di operare quello stupendissimo miracolo a maggior comprovazione della nostra santa fede ed evidenza di un tanto Sacramento, perciò ha pensato d'istituire e fondare in detta chiesa una congregazione di preti secolari sotto il titolo del SS. Sacramento.» {14 [14]}. |
A153000025 |
Nel 1803 celebravasi in questa nostra Torino il cinquantenario del glorioso avvenimento di cui parliamo; e sebbene le circostanze politiche fossero poco favorevoli a solennità religiose, tuttavia vi fu uno straordinario concorso di fedeli Cattolici venuti da tutte parti. |
A153000075 |
Cessi pertanto ogni nostra maraviglia, e diciamo che il miracolo del SS. Sacramento avvenuto in Torino nel 1453 confrontato colle altre opere dell'Onnipotenza divina nulla presenta che sia assurdo o ripugnante; piuttosto io direi, che il Signore Iddio ha voluto operare questo miracolo 1° per manifestare la sua gloria agli uomini e dare un segno di particolare bontà ed amore verso i Torinesi. |
A153000106 |
Raccomanda di poi la frequenza dei Sacramenti della Confessione e Comunione, come quelli che hanno il dono speciale di fortificare la Fede su due punti di dogma, mentre sono utilissimi per se stessi, e vengono precisamente, {33 [33]} più ancora che altri, presi di mira dagli impugnatori di nostra santa Religione. |
A153000115 |
Credo, o gran Figlio di Dio, che vi siete incarnato e fatto uomo nel seno di Maria, e siete morto {36 [36]} crocifisso per la nostra salute; ed ora ve ne state nel SS. Sacramento realmente presente, vivo e glorioso come in Cielo: prostrato a' vostri piedi umilmente vi adoro, o Maestà infinita, unendomi alle adorazioni, che a quest'ora vi rendono in Cielo tutti gli Angeli e Santi con Maria Santissima. |
don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html |
A154000001 |
Come mai infatti andrassi al riparo di tante pestifere massime, di tante perniciose dottrine, che dagli empi si van ovunque disseminando a scapito della nostra ss. Religione, e del buon costume, se non col renderci propizia Colei, che da Chiesa Santa ci vien proposta come debellatrice {5 [429]} d'ogni errore, e come sicuro rifugio de' peccatori?. |
A154000002 |
Per risvegliare pertanto ne' fedeli esposti a tanti pericoli di perversione una tenera divozione a quest'Ancora di nostra salvezza, si venne nella pia risoluzione di rendere di pubblica ragione alcuni cenni storici sul Santuario di N. S. della Pieve. |
A154000005 |
E per tacere di ben tanti altri motivi, i natali, che la P. V. Rev. ma trasse dalle terre dei celebri Marchesi di Ponzone per Lei con dotti scritti illustrate, ci offrono un nuovo e graditissimo titolo alla nostra scella, e ci sono insieme di un'arra sicura del particolare di Lei interessamento per accrescere {7 [431]} il lustro, e lo splendore di questo antico e devoto Santuario, che è il più bel monumento dell'avita pietà Ponzonese. |
A154000006 |
Si degni Nostra Signora della Pieve rivolger dal cielo pietosi i suoi sguardi su queste storiche pagine, che alla maggior di Lei gloria consacriamo fregiate del Venerando Nome di V. P. Rev. ma E noi intanto rendendole le più sentite grazie del favore si gentilmente compartitoci, la preghiamo a gradirle in attestato sincero del profondissimo rispetto, venerazione e riconoscenza, con cui abbiamo l'onore di raffermarci. |
A154000013 |
Non v'è cristiano, che non senta in se stesso un dolce ed irresistibile inchinamento ad amare e riverire questa Madre augusta dell'Uomo-Dio autore e consumatore di nostra fede; e la Chiesa nostra maestra e madre secondò e promosse questa inclinazione stabilendo ad onor della SS. Vergine un culto particolare, erigendo altari e chiese, ed istituendo feste solenni. |
A154000035 |
Ora è debito dello storico esporre, che nei primi anni del secolo decimo settimo il molto Reverendo D. Biagio Fatuto Arciprete di Ponzone, inteso che molti infermi essendosi raccomandati alla Madonna della Pieve, avevano, mediante Lei, ottenuto in modo straordinario la guarigione, divotissimo qual era di Nostra Signora, si recò a dovere di raccogliere i particolari delle più insigni di queste grazie tenute comunemente per prodigiose coll'animo di sottoporle all'esame ed al giudizio dei {50 [474]} Superiori Ecclesiastici. |
A154000044 |
Moltissime di fatto sono quelle, che di questi anni piovvero in seno ai divoti di N. S. della Pieve, grazie, le quali comechè non siano tutte insigni, come le già descritte, e non venissero poste ad esame così rigoroso, tuttavia sono degnissime della nostra ammirazione, perchè, o constano da memorie degne di fede, o vengono attestate da persone tuttora viventi. |
A154000044 |
Nostra Signora della Pieve, come apparisce da queste memorie, fu sempre, ed è tuttavia l'Angelo tutelare {75 [499]} delle fortunatissime genti in mezzo a cui piantò le sue tende, e siccome in esse la pietà e divozione verso sì gran Reina non venne meno giammai, durando florida eziandio in questi ultimi tempi, così anche nel secolo in cui viviamo, apparve Maria co' suoi clienti pronta e generosa a dispensare le sue grazie. |
A154000051 |
Siccome però l'anima nostra è senza paragone assai più preziosa del corpo e l'eterna salvezza importa assai più d'ogni prosperità terrena, sarebbe gran fallo tacere le grazie spirituali mercè di Maria impetrate a' suoi clienti, grazie che certo non furono men frequenti delle temporali fin qui descritte. |
A154000053 |
Ora venendo al nostro proposito, vorremo noi credere, che nostra Signora mostratasi nella sua {90 [514]} Pieve si pietosa e potente nel soccorrere alle miserie temporali del popolo suo divoto, abbiane curate meno le spirituali? Vorremo noi credere, che Ella abbia mostrato più amore e sollecitudine per la prosperità dei corpi terreni e caduchi, che per la salvezza delle anime sì preziose ed immortali? Ah! quella gran Vergine, che ebbe l'incomparabil sorte di concepire nel suo purissimo seno il Figliuol di Dio fatto Uomo per la redenzione del mondo: quella gran Donna, che appiè della Croce non dubitò di offrire alla morte più barbara ed ignominiosa il suo stesso Divin Figlio, sostenendo per noi miseri peccatori un dolore più acerbo che quello di tutti i martiri; quella Madre cotanto amorosa, che nutre Ella sola per gli uomini maggior tenerezza d'affetto, che non tutti gli Angeli e i Santi insieme, chi può dubitare che non fosse co' visitatori del suo Santuario liberalissima di grazie spirituali, massime delle più importanti per la loro eterna salvezza? Le stesse grazie temporali, di cui ella fu prodiga, vennero {91 [515]} certo dal suo Cuore materno ordinate a risvegliare nei fedeli più viva sollecitudine di fuggire il vizio, praticare la virtù, e così tenersi più fedeli, e costanti nel divin servizio. |
A154000054 |
Ed oh! che dolce e preziosa mercede toccherebbe a chi sostenne la tenue fatica di queste pagine, se quanti avranno la pazienza di leggerle venissero a concepire venerazione somma per una Creatura tutta santa, e a riempiersi di una fiducia illimitata in una Reina quasi direi onnipotente, e innamorarsi, innamorarsi tanto di una Madre, di cui non evvi la più amabile! Ah ricordiamoci, caro lettore, che Maria è vera Madre di Dio, e perciò Ella dopo Dio si merita tutto il fervore dei nostri ossequi: ricordiamoci, che Maria è pur Madre di tutti i cristiani, e perciò dopo Dio noi dobbiamo amarla colla maggiore tenerezza d'affetto; e {95 [519]} in Lei riporre ogni nostra speranza; ricordiamoci, che a questi tempi sì luttuosi, in cui la divina giustizia oltremodo sdegnata per la piena de' vizi, che inonda la terra, pare che si accinga a scagliare sul nostro Capo i più tremendi flagelli, Maria è la nostra più sicura difesa, nostro rifugio, salvezza nostra. |
A154000054 |
Maria fu la creatura verso di Gesù più accesa d'amore, e noi per conformarci ad un modello così perfetto, amiamo con tutte le nostre forze questo suo divin Figliuolo col tenere a Lui rivolti tutti i pensieri della nostra mente, col dedicargli tutti gli affetti del nostro cuore, coll'indirizzare sempre a Lui tutte le azioni del viver nostro. |
A154000055 |
- E noi a parole sì commoventi d'una Madre si addolorata, in vista dei gravissimi oltraggi, che si fanno ogni giorno al suo benedetto {99 [523]} Figliuolo, al pensiero di tanti nostri fratelli che vanno a perdersi miseramente, potremo noi restarcene indifferenti e neghittosi? Come farebbero con una venerata Reina, con una Madre amatissima figliuoli teneri, fedeli vassalli, facciam noi con Maria SS., e diciamole tutti più col cuore, che colle labbra: - Eccoci pronti, o Maria, a perder tutto, anche la vita piuttostochè perdere la fede, la grazia di Dio, e l'anima nostra: eccoci pronti ad impiegare ogni mezzo per tenere saldi nella via del cielo i vacillanti, e ricondurvi quegli infelici, che nel delirio delle loro opinioni, nella degradazione dei loro affetti se ne fossero allontanati. |
A154000055 |
Che se tutti gli sforzi da noi adoperati {101 [525]} pel ravvedimento de' nostri fratelli da Dio lontani riuscissero infruttuosi, oh! non perdiamoci d'animo: chè la santa Chiesa Cattolica, nostra amorosa madre, ci suggerisce un mezzo assai facile ed efficace per ben riuscire nella santa impresa. |
A154000098 |
Consideriamo, che Maria in punto di morte fu gloriosa, perchè in vita si era apparecchiata a ben morire, e ciò con una brama ardentissima di vedere Iddio, e starsi unita al suo Figliuolo, e col merito inarrivabile di sua consumata perfezione: e riflettendo quanto sia differente da quella di Maria la nostra condotta nell'apparecchiarci a morire, preghiamola così:. |
A154000114 |
O Vergine gloriosa, che per vostra consolazione meritaste di morire alla presenza degli Apostoli, e dei Santi, impetrateci di spirare l'anima nostra assistiti dalla vostra, e dalla presenza de' nostri Santi avvocati. |
A154000118 |
O Vergine gloriosa, che depositaste il vostro spirito nel seno del vostro caro Gesù, aiutateci, affinchè anche noi depositiamo l'anima nostra nel suo amoroso Cuore, e siamo sempre solleciti di fare in ogni cosa la sua santissima Volontà. |
A154000126 |
Fortunatissima Vergine Maria, che morendo di puro amore divino, ci insegnaste quale esser dovrebbe il nostro {123 [547]} affetto verso Dio, impetrateci, che noi, durante la nostra vita, cresciamo ognor più nel divino amore. |
A154000128 |
Fortunatissima Vergine Maria, che lasciando questa vita mortale per puro deliquio di amore, rendeste palese qual fosse quel fuoco, da cui sempre fu acceso il vostro Cuore, deh! fate, che giunti al punto di nostra morte l'ultimo palpito del nostro cuore sia un atto ferventissimo d'amore verso Dio. |
A154000136 |
O illibatissima Signora, che per le vostre rare virtù spandeste dal vostro Corpo defunto profumi odorosi di paradiso, fate che la nostra vita mai non sia di cattivo esempio al prossimo, e sempre gli serva di salutare edificazione. |
A154000174 |
Augusta Signora, per quell'ampia cognizione a Voi concessa lassù in cielo delle cose tutte della terra, otteneteci quelle grazie speciali, che conoscete essere più spedienti per la nostra eterna salvezza. |
don bosco-notizie storiche sul convento e sul santuario di santa maria delle grazie presso nizza.html |
A155000012 |
Alle arti ingannatrici della malignità contrapponiamo le industrie amorose della carità nostra: |
A155000012 |
{67 [419]} stampe a stampe, scuole a scuole, collegi a collegi; vigiliamo attenti sui bimbi delle nostre famiglie, parrocchie, ed istituti; e poichè una turba immensa di poveri ragazzi e ragazze si trova in ogni luogo esposta ai più grandi pericoli di pervertimento o per incuria dei parenti, o per estrema miseria, e noi, secondo le forze e la posizione nostra, facciamoci lor padri e nutrizi, mettendoli in luogo sicuro, e al riparo dalle lusinghe del vizio, e dagli attentati dei traditori. |
don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html |
A156000013 |
Così Maria madre nostra pietosa sarà certamente sorgente di grazie e di benedizioni alle famiglie dei cristiani sparsi per tutto il mondo. |
A156000013 |
Or bene Maria è la stella del mare, il conforto del nostro esiglio, la luce che ci rischiara, la via del cielo, è insomma la vita, la dolcezza, la speranza nostra: vita, dulcedo, et spes nostra. |
A156000014 |
- Oh! si tuttora Ella si ricorda che in {9 [261]} sul monte Calvario Gesù la fece nostra madre. |
A156000027 |
Perciò nei giorni a Lei consacrati {17 [269]} procuriamo di mondare l'anima nostra da ogni macchia di peccato per mezzo di una buona confessione, accostandoci poscia alla santa comunione. |
A156000041 |
Pertanto ricordiamoci che il giorno festivo è giorno del Signore, e che oltre all'astenerci dalle opere servili dobbiamo occuparlo in cose che tornino di onore e di gloria a Lui, e di vantaggio all'anima nostra. |
A156000052 |
Ma conoscendo la nostra debolezza e sapendo che dopo il battesimo molti avrebbero gravemente peccato, {34 [286]} stabilì un altro Sacramento, pel cui mezzo potessimo ricuperare la sua divina grazia, il diritto e la speranza del Paradiso. |
A156000054 |
Essa ci arreca ancora altre utilità: impedisce che il vizio prenda radici nel nostro cuore; diminuisce i peccati, dandoci la forza di evitarne molti e gravi e leggeri; rende ognor più bella l'anima nostra agli occhi di Dio. |
A156000062 |
In questo terribile frangente incominciammo una novena in onore di Maria Ausiliatrice, unica nostra speranza. |
A156000072 |
Nella sua infinita sapienza trovò il modo di stringersi con noi in una unione la più ineffabile, di venire dentro di noi col suo Corpo, Sangue, Anima, e Divinità, unire a sè il nostro corpo e l'anima nostra così strettamente da fare una cosa sola con Lui e quasi uno stesso corpo |
A156000110 |
Quindi al celebrarsi la santa Messa viene a rappresentarsi {64 [316]} quello che il venerdì santo vide già tutta Gerusalemme, quello che mirarono i Giudei; quello che fra mezzo a tanti spasimi contemplò ai pie della croce Maria addolorata; quello che fece oscurare il sole, tremare la terra, spaccare i monti; quello insomma che ci chiuse l'inferno e ci aprì le porte del Paradiso, che è quanto dire Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, morto sulla croce per la nostra salvezza. |
A156000110 |
Si, colà sull'altare vi è il medesimo corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo, reso presente dalle parole della consacrazione dette dal sacerdote sopra del pane e del vino; e là egualmente che sul Calvario Gesù si trova in atto di vittima che si offre all'Eterno Padre per la nostra salute. |
A156000113 |
Quindi per questo santo sacrifizio si ottiene la sanità dagli ammalati, dai poveri derelitti gli opportuni soccorsi, da ogni sorta di tribolati l'allontanamento dei mali, da cui è continuamente assalita la vita nostra. |
A156000142 |
Imperocchè il Giudice è lo stesso Figlio di Maria, e Maria presso al divin tribunale è 1'avvocata dei suoi divoti: Advocata nostra. |
A156000144 |
«O padre mio, diceva in morte un divoto di Maria, o padre mio, se sapeste quale contentezza io godo per aver servito ed amato la gran Madre di Dio! Io non saprei spiegare 1'allegrezza che io provo in questo momento.» Perciò, o cristiano, procuriamo di amare questa celeste Benefattrice; raccomandiamoci sovente al suo patrocinio in vita, e poi stiamo sicuri che dolce sarà la nostra morte, seguita poscia da un'eternità beata. |
don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html |
A157000001 |
Allora si radunarono tutti attorno ad un prete, e gli dissero: oggi la nostra ricreazione va fallita, voi solo potete farci stare allegri raccontandoci qualche bella storia. |
A157000194 |
Per via Emanuele vide sua moglie ed i suoi figli stretti insieme che dirottamente piangevano, ed egli loro diede l'ultimo addio dicendo: Ecco io vi abbandono: serbate la pace tra voi, e specialmente siate fedeli alla nostra santa religione.» Giunti vicino ad un grand'albero chiesero ed ottennero un po' di riposo ed in questo mentre furono visti a parlare e pregare insieme. |
don bosco-novelle e racconti.html |
A158000003 |
Possa questa tenue nostra fatica tornar gradita a tutti e specialmente alla gioventù. |
don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html |
A159000001 |
È dunque necessità di pregare il Padrone della messe, che mandi operai nella sua mistica vigna: ma alle preghiere unire la nostra Cooperazione. |
A159000009 |
Praeterea peculiari supradictos sodales benevolentia prosequi volentes, omnes iisdem Indulgentias tum plenarias tum partiales, quas Tertiarii s. Francisci Assisiensis ex concessione Apostolica consequi possunt, elargimur; atque ut quas indulgentias Tertiarii diebus festis et in Ecclesiis s. Francisci Assisiensis lucrari possunt, diebus festis s. Francisci Salesii et in Ecclesiis Congregationis Presbyterorum Salesianae consequi licite ac libere valeant, dummodo quae pro Indulgentiis hujusmodi lucrandis iniuncta sunt pietatis opera rite in Domino praestiterint, Auctoritate Nostra Apostolica concedimus. |
don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico [v.27].html |
A160000004 |
È dunque necessità di pregare il Padrone della messe, che mandi operai nella sua mistica vigna: ma alle preghiere unire la nostra cooperazione. |
don bosco-pratiche divote per l-adorazione del ss. sacramento.html |
A162000008 |
Quest' ultima condizione specialmente si procuri di tener ben fissa nella mente {16 [268]} e nel cuore, poichè in ciò consiste la nostra preparazione più efficace. |
A162000011 |
3° Col pennello procurando di abbellire l'anima nostra, tenendoci raccolti interiormente ed esteriormente, applicandoci più all' orazione, alla considerazione, alla lettura spirituale, a praticare le opere di misericordia. |
A162000012 |
La mattina della comunione poi bisogna che {17 [269]} subito svegliati eleviamo la nostra mente verso il Dio d'amore, da cui speriamo di essere felicemente visitati, e quindi modestamente andare alla chiesa subito che si può, e quando saremo confessati, ed avremo fatta quella parte della penitenza che il tempo ci permetterà, bisognerà fare con gran fervore gli atti che debbono precedere la comunione. |
A162000013 |
Così colla dovuta modestia e decente positura del corpo, rifletteremo che siamo poveri pezzenti e per grazia singolare del Dio della gloria, veniamo ammessi alla mensa celeste, alla quale gli angioli assistono con sommo rispetto e riverenza; stiamo sicuri che abbondanti saranno le grazie che ricoveremo a santificazione dell' anima nostra. |
A162000017 |
e intanto sia frutto di ciascuna nostra comunione di uno aumento di santo amore, di viva fede, di umiltà profonda colle quali virtù Gesù Cristo solo avrà mai sempre il domicilio dell'anima nostra. |
don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html |
A163000090 |
Scusatemi, se parlo così: io sono una povera donna, ma assai gelosa della nostra religione. |
A163000091 |
Non occorre di andare dal vostro curato: state sulla nostra parola. |
A163000121 |
Per ogni associazione che facciamo a questo giornale, ci danno venti soldi: che se giungiamo a condurre qualcheduno alla nostra credenza ci danno una mancia assai più grossa. |
A163000145 |
Che anzi se considero il disprezzo in cui sono tenute le cose di religione, il modo indegno con cui si parla del Papa, dei Vescovi e degli altri ministri della religione; se considero il modo con cui alcuni cattolici fanno applauso all'eresia, e festeggiano l'inaugurazione stessa del tempio de'protestanti; se considero le cose irreligiose e sconce che si scrivono, si stampano e si vendono pubblicamente ne'libri e ne'giornali; se io considero i furti sacrileghi e le derisioni che si fanno delle cose più sacrosante di nostra religione, miei buoni amici, io debbo dire che appunto tali peccati sono la cagione delle nostre disgrazie. |
A163000231 |
Questa nostra {47 [415]} pietosa Madre è apparsa in forma e figura di gran Dama a due pastorelli, cioè ad un fanciullo di 11 anni, e ad una villanella di 15 anni, là sopra una montagna della catena delle Alpi situata nella parrocchia di La Salette, in Francia. |
A163000359 |
«S. S. alla nostra presenza aperse le tre lettere, le ha lette, e, cominciata a leggere quella di Massimino, «Vi ha proprio, {75 [443]}disse, il candore e la semplicità di un fanciullo». |
A163000377 |
Medesimamente si erigerà a sinistra del Santuario stesso uno stabilimento per i Missionari che saranno detti i Missionari di Nostra Signora di La Salette: e a destra uno stabilimento pei pellegrini; e tutto ciò come un monumento per eternare la memoria della misericordiosa Apparizione della Beata Vergine Maria, e come un asilo contro i castighi della giustizia del cielo, così spesso provocata dai delitti degli uomini. |
A163000382 |
«Ma» potrebbe essa guarirmi? chiese Gabriele; sono più mesi che sono qui languente, e lentamente mi muoio; tutti i» mezzi dell'arte furono tentati, ma sempre» inutilmente, e come potrebbe essa guarirmi?» «Certo, riprese Paolina, Essa» potrebbe ottenervi una perfetta salute,» oppure, ciò che è infinitamente meglio per» la vostr'anima, può ottenervi la pazienza» nelle vostre sofferenze, la rassegnazione» alla divina volontà; ma per questo bisogna pregarla, e pregandola, credere fermamente che Essa è la madre di Dio,» e madre nostra piissima, e che può ottenerci da suo figlio le grazie che sono» utili e vantaggiose alla nostra anima». |
don bosco-regolamento dell-oratorio di s. francesco di sales per gli esterni.html |
A164000170 |
Perciò riguardate come gran nemico dell' anima vostra chiunque cerca di allontanarvi da queste due pratiche di nostra santa Religione. |
A164000175 |
In caso poi di malattia il confessore ordinario conosce assai facilmente lo stato dell' anima nostra. |
don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html |
A165000074 |
Il Catechista farà tutto quello che potrà affinchè ciascuno impari bene a servire la s. Messa, sia pronunciando chiaramente e distintamente le parole, sia osservando divotamente le cerimonie prescritte per questo augusto mistero di nostra s. Religione. |
A165000409 |
Al contrario tenendo lontani questi mali, noi abbiamo i più fondati motivi di sperare le celesti benedizioni sopra di noi e sopra l' intiera nostra Comunità. |
A165000425 |
Esso deve variare secondo il grado di nostra attinenza e secondo le relazioni verso della persona cui si scrive. |
don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales.html |
A166000002 |
Questo fatto deve essere da noi salutato come uno dei più gloriosi per la nostra Congregazione, come quello che ci assicura che nell'osservanza delle nostre regole noi ci appoggiamo a basi stabili, sicure, e, possiamo dire, infallibili, essendo infallibile il giudizio del Capo Supremo della Chiesa che le ha sanzionate. |
A166000004 |
Io parlo col linguaggio del cuore, ed espongo brevemente quello che l'esperienza mi fa giudicare opportuno per vostro profitto spirituale e per vantaggio di tutta la nostra Congregazione. |
A166000008 |
Di fatto nella stessa nostra Congregazione, che non ha possedimento alcuno, ci è forse mancato qualche cosa?. |
A166000028 |
Ma questo candido giglio, questa rosa preziosa, questa perla inestimabile è assai invidiata dal nemico delle nostre anime, perchè egli sa che se riesce a rapircela, possiamo dire che l'affare della nostra santificazione è rovinato. |
A166000038 |
Se noi pertanto, o figliuoli, amiamo la gloria della nostra Congregazione, se desideriamo che si propaghi, e si conservi fiorente a vantaggio delle anime nostre e dei nostri fratelli, diamoci la massima sollecitudine di non mai trascurare la meditazione, la lettura spirituale, la visita quotidiana al SS. Sacramento, la confessione ebdomadaria, il rosario della s. Vergine, la piccola astinenza del venerdì. |
A166000038 |
Sebbene ciascuna di queste pratiche separatamente non sembri gran cosa, tuttavia contribuisce efficacemente al grande edifizio della nostra perfezione e della nostra salvezza. |
A166000039 |
Se adunque amiam l'onore della nostra Congregazione, se desideriamo la salvezza dell'anima, siamo osservanti delle nostre regole, siamo puntuali anche nelle più ordinarie, perchè colui che teme Dio non deve trascurar niente di quanto può contribuire a sua maggior gloria. |
A166000045 |
5° In ogni nostro uffizio, in ogni nostro lavoro, pena o dispiacere, non dimentichiamo mai che essendoci consacrati a Dio, per lui solo dobbiamo faticare, e da lui soltanto attendere la nostra mercede. |
A166000120 |
Morendo il Rettore M., tutti i sacerdoti della Congregazione celebreranno per lui la s. Messa, e tutti i soci non sacerdoti presteranno i soliti suffragi, e ciò per due motivi: 1° Come tributo di gratitudine per le cure e fatiche sostenute nel governo delle Congregazione; 2° Per sollevarlo dalle pene del Purgatorio, che forse dovrà palire per nostra cagione. |
A166000126 |
Se qualche adulto poi vorrà essere ascritto alla nostra Società e sarà ammesso alla prima prova, innanzi di ogni altra cosa farà alcuni giorni di esercizi spirituali, quindi almeno per qualche mese verrà impiegato nei vari uffizi della Congregazione, tanto che conosca e pratichi quella maniera di vita che desidera abbracciare. |
A166000129 |
Ma in tutto questo bisogna usare prudenza, perché non indeboliscano di soverchio le forze dei soci, quindi non riescano meno atti a compiere i doveri della nostra congregazione. |
A166000131 |
I. L'abito della nostra Società sarà vario e secondo l'uso di quei paesi, in cui i soci dovranno stabilire la loro dimora. |
A166000151 |
Io N. N. mi metto alla vostra presenza, Onnipotente e Sempiterno {46 [96]} Iddio, e sebbene indegno del vostro cospetto, tuttavia confidato nella somma vostra bontà ed infinita misericordia, alla presenza della Beatissima Vergine Maria Immacolata, di s. Francesco di Sales e di tutti i Santi del Cielo, faccio voto di povertà, di castità e di ubbidienza a Dio ed a voi N. N. Superiore della nostra Società, (ovvero a voi, che fate le veci del Superiore della nostra Società) per tre anni (ovvero in perpetuo) secondo le costituzioni della Società di san Francesco di Sales.». |
don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html |
A167000002 |
Questo fatto deve essere da noi salutato come uno dei più gloriosi per la nostra Congregazione, come quello che ci assicura che nell' osservanza delle nostre regole noi ci appoggiamo a basi stabili, sicure, e, possiamo dire, infallibili, essendo infallibile il giudizio del Capo Supremo della Chiesa, che le ha sanzionate. |
A167000003 |
Io parlo col linguaggio del cuore, ed espongo brevemente quollo che l' esperienza mi fa giudicare opportuno per vostro profitto spirituale e per vantaggio di tutta la nostra Congregazione. |
A167000006 |
guastata la ruota maestra, è guastato tutto il macchinismo, cosi nell' ordine della nostra salvazione errato lo stato andrà errata tutta la vita, come dice S. Gregorio Nazianzeno; e se noi vogliamo accertare la salute eterna bisogna che cerchiamo di seguire la divina vocazione, dove Dio ci apparecchia speciali aiuti con cui poterci salvare. |
A167000021 |
Quaerite ergo primum regnum Lei et iustitiam eius: et haec omnia adiicientur vobis {14 [212]} Di fatto nella stessa nostra Congregazione, che non ha possedimento alcuno, ci è forse mancato qualche cosa?. |
A167000065 |
{30 [228]} Ma questo candido giglio, questa rosa preziosa, questa perla inestimabile è assai invidiata dal nemico delle nostre anime, perchè egli sa che se riesce a rapircela, possiamo dire che 1' affare della nostra santificazione è rovinato. |
A167000089 |
Se noi pertanto, o figliuoli, amiamo la gloria della nostra Congregazione, se desideriamo che si propaghi, e si conservi fiorente a vantaggio delle anime nostre e dei nostri fratelli, diamoci la massima sollecitudine di non mai trascurare la meditazione, la lettura spirituale, la visita quotidiana al SS. Sacramento, la confessione ebdomadaria, il rosario della s. Vergine, la piccola astinenza del Venerdì. |
A167000089 |
Sebbene ciascuna di queste pratiche separatamente non sembri gran cosa, tuttavia contribuisce efficacemente al grande edifizio della nostra perfezione e della nostra salvezza. |
A167000096 |
Se adunque amiam l' onore della nostra Congregazione, se desideriamo {38 [236]} la salvezza dell' anima, siamo osservanti delle nostre regole, siamo puntuali anche nelle più ordinarie, perchè colui che teme Dio non deve trascurar niente di quanto può contribuire a sua maggior gloria. |
A167000102 |
In ogni nostro uffizio, in ogni nostro lavoro, pena o dispiacere, non dimentichiamo mai che essendoci consacrati a Dio, per lui solo dobbiamo faticare, e da lui soltanto attendere la nostra mercede. |
A167000107 |
Per iscoprirla è stata necessaria un po' di pazienza e di attenzione dalla parte nostra; in fine Iddio {43 [241]} ci ha fatto vedere che la libertà d' alcuni a riposare più che la regola non accordi, ha prodotto questo cattivo effetto; col di più che non trovandosi all' orazione cogli altri, essi erano privati de' vantaggi che si hanno dal farla in comune, e spesso poco o nulla ne facevano in privato. |
A167000108 |
Il che ci ha dato argomento di fare la nostra prima conferenza, in questo nuovo anno, sopra questa prima azione della giornata, per confermarci sempre più nella risoluzione di alzarci tutti indispensabilmente alle quattro ore. |
A167000111 |
E chi condanna la nostra vigliaccheria, sono le figlie di Maria, (eccettuate le ammalate che sono nell' infermeria) quantunque siano deboli ed allevate delicatamente, non hanno però un maggior privilegio. |
A167000111 |
La nostra regola e la consuetudine vogliono che ci alziamo tutti allo stesso tempo. |
A167000144 |
Mezzi per custodire diligentissimamente questa virtù sono la frequente confessione e comunione, la pratica esatta dei consigli del confessore, la fuga dell' ozio, la mortificazione di tutti i sensi del corpo, frequenti visite a Gesù Sacramentato, frequenti giaculatorie a Maria Santissima, a s. Giuseppe, a s. Francesco di Sales, a s. Luigi Gonzaga, che sono i principali protettori della nostra Congregazione. |
A167000226 |
Morendo il Rettore M., tutti i sacerdoti della Congregazione celebreranno per lui la s. Messa, e tutti i soci non sacerdoti presteranno i soliti suffragi, e ciò per duo motivi: 1° come tributo di gratitudine per le cure e fatiche sostenute nel governo della Congregazione; 2° per sollevarlo dalle pene del Purgatorio, che forse dovrà patire per nostra cagione. |
A167000232 |
Se qualche adulto poi vorrà essere ascritto alla nostra Società e sarà ammesso alla prima prova, innanzi di ogni altra cosa farà alcuni giorni di esercizi spirituali, quindi almeno per qualche mese verrà impiegato nei vari uffizi della Congregazione, tanto che conosca e pratichi quella maniera di vita che desidera abbracciare. |
A167000235 |
Ma in tutto questo bisogna usare prudenza, perchè non indeboliscano di soverchio le forze dei soci, quindi non riescano meno atti a compiere i doveri della nostra congregazione. |
A167000237 |
L' abito della nostra Società sarà vario e secondo l' uso di quei paesi, in cui i soci dovranno stabilire la loro dimora. |
A167000245 |
Io N. N. mi metto alla vostra presenza, Onnipotente e Sempiterno {88 [286]} Iddio, e sebbene indegno del vostro cospetto, tuttavia confidato nella somma vostra bontà ed infinita misericordia, alla presenza della Beatissima Vergine Maria Immacolata, di s. Francesco di Sales e di tutti i Santi del Cielo, faccio voto di povertà, di castità e di ubbidienza a Dio ed a voi N. N. Superiore della nostra Società, (ovvero a voi che fate le veci del Superiore della nostra Società) per tre anni (ovvero in perpetuo) secondo le costituzioni della Società di san Francesco di Sales. |
don bosco-regole o costituzioni per l-istituto delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html |
A168000168 |
Nov. Abbiamo fatto quanto abbiamo potuto per praticarle nel tempo del nostro Noviziato, e benchè sia molto grande la nostra debolezza, tuttavia coll'aiuto di Dio speriamo di praticarle in avvenire con maggior zelo, con maggior edificazione delle nostre sorelle, e con maggior vantaggio dell'anima nostra. |
A168000170 |
Conosciamo pure che professando queste regole ci obblighiamo a promuovere il bene spirituale e temporale del nostro prossimo, specialmente delle povere fanciulle per quanto comporta il nostro stato e la nostra condiziona, e secondo le opportunità che ce ne darà il Signore. |
A168000170 |
Professando queste regole dobbiamo promettere particolarmente di aspirare alla santificazione dell'anima nostra, colla fuga di qualunque peccato avvertito, con vivere in perfetta castità, in umile obbedienza, in povertà di spirito, e coll'offerire al Signore tutti i nostri pensieri, le nostre parole, tutte le nostre opere. |
A168000171 |
Per quanto tempo intendete emettere i santi voti? {59 [349]} Nov. Sebbene noi abbiamo ferma volontà di passare tutta la nostra vita in questa Congregazione, tuttavia per secondare quanto è stabilito dalle regole intendiamo di obbligarci per tre anni, piene di fiducia, che dopo di essi potremo fare i santi voti in perpetuo. |
A168000172 |
Essendo nostra ferma volontà di consecrarci per sempre al Signore nell'Istituto di Maria Ausiliatrice, intendiamo di fare i voti perpetui. |
A168000181 |
Ecco, figlie mie, lo stendardo di nostra redenzione. |
don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html |
A173000012 |
Gioverà poi moltissimo ad accrescere la nostra fiducia {10 [12]} la vista di cotesta ancona, imperocchè noi siamo di avviso che non avvenne senza un divino consiglio, che cioè, mentre si rinnovò dagli empi terribile guerra contro la Chiesa Cattolica, si celebrasse con nuovi onori la celeste Patrona col titolo di AIUTO DEI CBISTIANI. Di fatto Noi, sotto alla sua protezione, nutriamo fiducia, che protetti dalla divina provvidenza, saremo liberati dai mali soprastanti, e che incolumi riusciremo da' nostri nemici. |
A173000012 |
Intanto per attestare tutta la nostra gratitudine e benevolenza impartiamo di tutto cuore a te ed ai pii sacerdoti che lavorano teco, ed ai giovani affidati alla tua cura l'apostolica benedizione, siccome pegno della grande nostra affezione. |
A173000032 |
Così noi in certo modo avevamo il Vicario di Gesù Cristo che teneva davanti all'altare maggiore una fiaccola accesa per ricordare che la nostra fede per esser viva e fruttuosa deve sempre essere illuminata e guidata dal Vicario di Gesù Cristo. |
A173000046 |
In quel {23 [25]} momento si manifestò un uragano che misto a vento, tuoni, lampi e grandine, sembrava voler disturbare la nostra solennità: ma fortunatamente non fu che un violento acquazzone, che dopo una specie d'inondazione lasciò il cielo sereno. |
A173000064 |
Ma la povera nostra condizione ci rendeva incapaci di provvedere quanto era necessario per tanti illustri personaggi. |
A173000065 |
Un agiato signore pose a nostra disposizione posate, porcellane, e quanto faceva mestieri pel servizio di tavola; altri poi inviarono vino in botti, cassette di bottiglie; moscato di Strevi, passerella di Canelli, barbera e nebiolo di Asti, bracchetto di Mombaruzzo, dolcetto di Prasco, bianco di Caluso, malvasia di Monferrato furono vini spontaneamente regalati da varie persone di distanti e diversi paesi. |
A173000065 |
Un venerando prelato, osservando {35 [37]} la provenienza delle cose che imbandivano la nostra mensa, ebbe ad esclamare commosso: Chi dicesse che gli oblatori di tante e svariate offerte non siano stati mossi dallo spirito del Signore, negherebbe la luce del sole in pieno mezzodì. |
A173000068 |
Questo eravamo tanto più in dovere di fare, perchè molti di quelli essendoci ignoti, dovevamo almeno colla preghiera dimostrare loro la nostra riconoscenza. |
A173000069 |
Terminate le preghiere, il prelodato monsignor Ghilardi pronunziò un fervoroso sermoncino in preparazione alla s. comunione dimostrando la necessità della frequente comunione sia per attestare la presenza reale di Gesù Cristo nella santa Eucaristia; sia per ravvivare la nostra fede in Gesù Cristo che è il più saldo sostegno contro i nemici di Dio e della Chiesa e la più soave consolazione nei giorni del dolore. |
A173000101 |
- Ora noi siamo venuti a Torino unicamente per compiere la nostra obbligazione, cioè accostarci alla santa comunione nella nuova chiesa con un offerta compatibile al nostro stato. |
A173000101 |
Se tu guarisci andremo poi a fare la nostra divozione nella nuova chiesa che si sta facendo in Torino, e porteremo qualche offerta. |
A173000104 |
Con me sono anche venute altre persone unicamente per attestare la nostra gratitudine alla Beata Vergine Maria. |
A173000138 |
Non parlate così, loro rispose uno {65 [67]} con senno: Maria ci aiutò l'anno scorso, e perciò le siamo riconoscenti, se quest'anno continua i suoi favori avrà un motivo di più alla nostra gratitudine. |
A173000188 |
Questi doveri si possono compiere in due modi: col raccontare ad altri la grazia ottenuta, o promuovere con altro mezzo la divozione verso di questa nostra Madre. |
A173000190 |
In tutti questi casi la nostra preghiera, portata dalla Santa Vergine al trono dell'Altissimo, fu esaudita, e noi le dobbiamo professare la più viva gratitudine e compiere le fatte promesse. |
A173000196 |
Esse per una parte accennano alle verità sublimissime di nostra sacrosanta Religione, e per l'altra parte fanno sentire la forza del dovere, e la soavità dei cristiani misteri. |
A173000197 |
E perchè mai tanta ricchezza e magnificenza di riti? E che cosa esprimono, che cosa predicano si svariate e numerose cerimonie? Oh esse sono {101 [103]} tutte rivolte a farci conoscere che il sacro tempio è un monumento materiale importantissimo di nostra Religione, quello che significa insieme la maestà di Dio, e i doveri degli uomini verso di Lui, i misteri e i beneficii di Gesù Cristo, le obbligazioni del cristiano nella vita presente, e le sue speranze in ordine alla beata interminabile vita avvenire. |
A173000203 |
Egli è {116 [118]} perciò che il sacro antistite, dopo avere invocato sul nuovo tempio il nome santo di Dio, mette il tempio medesimo sotto il patrocinio di Maria che è la Madre di Dio e la Madre nostra, la nostra potentissima avvocata, la dispensatrice di tutte le grazie. |
A173000203 |
O Maria, noi siam sicuri, che come promoveste, e con ogni maniere di grazie conduceste a buon termine l'innalzamento di questa nobilissima mole, così ora che {117 [119]} a vostro onore è solennemente dedicata, farete in essa risplendere più che mai la vostra clemenza; prenderete vieppiù sempre sotto la vostra tutela il piissimo vostro servo, che da voi ispirato si accinse alla grande impresa di edificare questa chiesa, nè risparmiò cure e fatiche finchè con sommo suo gaudio non la vide compiuta, assisterete con materna tenerezza la numerosa gioventù che, dal medesimo vostro servo, per sentimento di carità, raccolta in collegi e seminari ed oratorii da lui saviamente diretti, si dedica ai buoni studii, all'esercizio delle arti, ed alle pratiche di nostra sacrosanta religione; accoglierete con benignità tutti quelli che in questo Tempio, d'innanzi al vostro altare verranno con fiducia ad onorarvi, a pregarvi, a mettersi sotto le ali dell'onnipotente vostra protezione; farete infine succedere alle molte e gravi, pubbliche e private calamità, la tranquillità dell'ordine domestico, sociale e religioso. |
A173000204 |
Conchiuderò con dire che sta a noi di corrispondere alla ineffabile sua bontà, rispettando il sacro tempio, dandoci premura di visitare nel tempio il nostro clementissimo Dio, l'amabilissimo Salvatore, la tenerissima nostra madre Maria, apprezzando, cercando e conservando le divine benedizioni. |
A173000205 |
3).» Io pertanto pieno di questa altissima idea mentre mi unisco a voi, riveriti uditori, partecipando del gaudio, di che vi sentite inondati per lo splendore di questo nuovo tempio innalzato a gloria di Dio, e ad onore dell'alma Vergine Maria potentissima nostra Ausiliatrice, e per la dedicazione del medesimo testè fatta colla massima pompa del cattolico rito, giudico opportunissima cosa invitarvi a riflettere al dovere che vi stringe di dare opera ad innalzare e consolidare in voi stessi e ne' prossimi vostri il mistico tempio della soprannaturale giustizia. |
A173000205 |
Se {121 [123]} mi chiedete, ascoltatori umanissimi, in qual maniera ciò si debba e si possa da voi eseguire, vi rispondo subito: potete e dovete ciò fare col conservare e crescere in voi e ne' prossimi vostri la vita soprannaturale della fede, poichè la fede è il fondamento posto in noi da Gesù Cristo onde vi edifichiamo sopra la nostra salute; e intanto altri edifica sopra la fede, in quanto corrispondendo alla grazia celeste coll'affetto e colle azioni adempie ciò che dalla fede viene insegnato ed imposto. |
A173000206 |
Così cercasi sbandire da tutte le menti l'ignoranza, e diffondere in tutti la luce della scienza e della civiltà, lo certamente non riprovo, nè avverso sì grande premura di estendere a tutti il beneficio della istruzione, ma dico che la dottrina della religione dee tenere il primo posto sopra ogni altro ramo di insegnamento non meno pei fanciulli che per gli adulti, non meno per le umili scuole del volgo che per gl'istituti più elevati della colta gioventù; dico che tutti gli studii devono essere in perfetto accordo colle dottrine cattoliche, sicchè, invece di urlare con esse, vengano anzi dalle medesime illustrati e diretti; e ciò perchè la cognizione dei grandi insegnamenti di nostra religione sacrosanta è incomparabilmente più importante d'ogni, ultra umana coltura, e perchè gli studii delle lettere e delle scienze, ove non sieno in armonia cogl'infallibili dettami della {124 [126]} fede, invece di rischiarare la mente, la ottenebrano, invece di dirigere ed avvalorare la volontà, la pervertono e la svigoriscono, invece di giovare, riescono di gravissimo detrimento. |
A173000210 |
Siccome poi la misura della cognizione delle cattoliche verità, che ciascun cristiano è obbligato di acquistare per salvarsi, varia a seconda dello sviluppo intellettuale dei singoli individui, degli impegni religiosi, domestici, sociali che ciascuno assume, e dell'opportunità di attendervi, consegue che se i fanciulli fin dalla più tenera età devono applicarsi allo studio del catechismo, ciò devono fare con maggiore ampiezza i giovani mano mano che crescono negli anni, prendono parte ai molteplici negozii della vita, e incontrano gli ostacoli e i pericoli che in questo mondo accompagnano sempre la pratica della virtù cristiana; consegue che se debbono imparare le verità della fede e della morale cattolica i giovani rozzi ed illetterati, tanto più devono ciò fare quelli che hanno acquistata la capacità di leggere valendosi di questo mezzo per addentrarsi da vantaggio nello studio della {133 [135]} dottrina religiosa; consegue che fa eletta gioventù dedita alle lettere ed alle scienze dee metterò in cima d'ogni suo studio quello della nostra sacrosanta religione, poichè egli è con questo studio fatto nei debiti modi che essa può e dee rendersi ognor più degna della celeste patria, e abilitarsi a correre vigorosamente la via che alla medesima conduce. |
A173000215 |
Anche le persone più colte e i giovani studiosi ritengano che all'uomo, quando Dio ha parlato, non rimane più altro che di adorare, e di magnificare la {144 [146]} infinita Sapienza la quale degnossi farsi nostra maestra. |
A173000215 |
Ciò ammesso, negare pronto e intero consenso alle decisioni della Chiesa sarebbe contraddire agli oracoli di Dio verità sostanziale ed assoluta, e pretendere nella profonda nostra ignoranza di sorgere a disputare coll'infinita Sapienza. |
A173000215 |
Il popolo semplice, e gl'ingenui giovinetti sieno premurosi di ascoltare dalla bocca del sacro ministro le massime religiose, e in esse con tutta sicurezza si adagino certissimi che le medesime sono verità da Dio rivelate per la nostra santificazione e salute. |
A173000217 |
Fate, o gloriosissima Madre della Sapienza, che il di Lui esempio sia salutevole lezione e potente eccitamento a tutti i pubblici e privati maestri ed educatori, affinchè, ripudiate le false massime del secolo, porgano una istruzione ed una educazione informata dalle verità e dallo spirito di nostra Religion sacrosanta. |
A173000217 |
O celeste Regina, amorosissima nostra Ausiliatrice, siate larga del vostro soccorso non meno ai maestri che ai discepoli, onde {151 [153]} quelli impartendo, e questi ricevendo una istruzione ed educazione veramente cattolica formino insieme quaggiù in terra il Tempio vivo dello Spirito Santo. |
A173000217 |
O immacolata Madre di Dio e Madre nostra, proteggeteci tutti, perchè aderendo costantemente alle massime apprese dal cattolico insegnamento, e corrispondendo sempre alle medesime coll'affetto e coll'opera possiamo dopo compiuta la mortale carriera essere ammessi a far parte con Voi della beata e gloriosa Gerusalemme per tutti i secoli dei secoli. |
A173000238 |
Perduta così ogni speranza negli uomini, abbiamo riposta tutta la nostra fiducia nel Signore, e fra le altre cose risolvemmo di fare ricorso a Maria aiuto dei cristiani, ai cui onore si andava elevando un tempio nella città di Torino, sorgente di tante grazie e di tante benedizioni. |
A173000245 |
Giunse opportuna la sua lettera che mi invitava a cominciare una novena in onore di Maria Ausiliatrice, unica nostra speranza in quel terribile frangente. |
don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html |
A174000056 |
Un dotto e rispettabile Ordinario non si poté finora indurre a credere, la nostra Congregazione essere definitivamente approvata perchè non gli consta che goda i Privilegi dei Ministri degli Infermi, dei Preti della Missione, degli Oblati di Maria. |
don bosco-scelta di laudi sacre.html |
A176000001 |
Il grande Pio IX, cui nulla sfuggiva di quanto può tornare a maggior gloria di Dio e a decoro della nostra santa cattolica religione, volendo ognor più promuovere fra i fedeli cristiani il canto delle Laudi Sacre in onore di Dio, della Beata Vergine e dei santi, con decreto 7 Aprile 1858 concedeva i seguenti favori spirituali:. |
A176000725 |
Nostra Madre Ella divenne. |
A176000736 |
Nostra speme e Madre nostra,. |
A176001333 |
Alla nostra fedeltà!. |
don bosco-severino.html |
A177000011 |
Niun mendico bussava alla porta di nostra casa senza che ottenesse, se non {10 [10]} danaro, almeno minestra o pane. |
A177000026 |
Una sera recitate colla famiglia le solite preghiere disse: Domani andremo tutti a fare la nostra confessione e la nostra comunione; pregheremo Dio che ci illumini e ci apra una strada per poterci in qualche modo guadagnare il pane della vita. |
A177000029 |
Questa casa non è più nostra, i nostri poderi appartengono ad altri padroni, l'esercitar il solito commercio mi è impossibile. |
A177000030 |
Che se Iddio provvede agli uccelli dell'aria, ai pesci del mare, ai gigli del campo, non provvederà eziandio per noi? Riponiamo in lui la nostra fiducia e facciamo quanto possiamo per addolcire le amarezze di un tristo avvenire. |
A177000048 |
Aggravandosi ognor più il male, ricevette i conforti di nostra santa cattolica religione colle più edificanti disposizioni; di poi chiamò tutta la famiglia intorno al letto e disse: Miei cari, i mali che mi aggravano mi convincono che non potrò più avere se non pochi giorni di vita. |
A177000057 |
- Quest'Oratorio una volta era nella nostra chiesa di s. Francesco d'Assisi, ed ora venne traslocato in altro angolo della città. |
A177000067 |
Quando eravamo per intraprendere la salita che conduce a quel convento si cominciarono le litanie della B. V. Questo mi ricreò assai, perciocchè le piante, gli stradali, il boschetto che coprono le falde del monte facevano eco al nostro canto e rendevano veramente romantica la nostra passeggiata. |
A177000098 |
Una rimessa bassa, assai lunga, accomodata sotto di una tettoia era la magnifica nostra basilica. |
A177000143 |
Notate per altro che non voglio obbligarvi a farvi protestante, o valdese; a me basta che studiate bene la vostra e la nostra credenza, di poi sono sicuro che voi resterete {58 [58]} affatto convinto che la sola nostra chiesa professa la religione di Gesù Cristo. |
A177000165 |
- Questa è una calunnia dei cattolici, prendete questo libro, leggetelo attentamente, {67 [67]} confrontatelo colla Bibbia e troverete che la nostra credenza è quella del Vangelo e che cominciando dagli apostoli viene fino a noi. |
A177000212 |
E il paroco del mio paese non fu sempre il sostegno di tutta la nostra famiglia? Ciò che dico del mio paroco devesi dire di mille altri. |
A177000239 |
Giunti in Aosta ci siamo fermati un giorno per visitare le cose più memorabili di quella città; e mentre andavamo appagando la nostra curiosità, ecco {105 [105]} verso le ore ondici del mattino un simultaneo e inaspettato suono delle campane sorprenderci di maraviglia. |
A177000240 |
- Che cosa è questo? dimandai alla nostra guida. |
A177000267 |
Ora venite meco nell'orto e vedrete la splendida nostra verzura. |
A177000267 |
Quel formidabile conquistatore restò commosso ad udire il tenore di nostra vita, prese molta parte ai nostri bisogni e fece vistose offerte. |
A177000270 |
Continuavamo quei piacevoli discorsi, quando fummo avvisati essere giunta l'ora di nostra partenza. |
A177000338 |
- Dio non ci abbandonerà, o cara madre, mettiamo in lui la nostra speranza. |
A177000350 |
- Che importa? guarda, al mattino della Domenica vado alla nostra parochia, affinchè il curato mi dia sussidio; alla sera poi vado al tempio de' protestanti per avere quel tanto che essi sogliono dare a chi frequenta le loro adunanze. |
A177000392 |
{165 [165]} Non è vero, Severino, che voi volete essere perseverante nella nostra Chiesa?. |
don bosco-societa di mutuo soccorso.html |
A178000015 |
Nel consegnare il soccorso il Visitatore avrà cura somma di ricordare all'infermo qualche massima di nostra Santa Religione e di animarlo a ricevere i Santi Sacramenti qualora si faccia grave la malattia. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html |
A179000405 |
Il giovane Abrami Giuseppe di Brescia nato il 19 agosto 1853 dopo aver dati non dubbi segni di virtù, per consacrare al Signore il fiore di sua età e darsi tutto al divino servizio, si faceva ascrivere nella nostra società. |
A179000406 |
La nostra società nel 1871 aprì due case, una in Genova sotto al titolo di Ospizio di s. Vincenzo, altra in Varazze col nome di collegio convitto. |
A179000407 |
La nostra società prende grande sviluppo; noi procuriamo di renderci degni dei divini favori coll'esatto adempimento dei nostri doveri. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1874.html |
A180000001 |
Si spera di lui una breve biografia in cui siano esposte quelle cose che potranno essere di nostra speciale edificazione. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1877.html |
A181000012 |
Grave perdita fece la Congregazione nostra nella morte del compianto Ch. |
A181000028 |
L' amore che pose all' oratorio ed a' suoi superiori, la vista del gran campo che al suo zelo offriva la Congregazione Salesiana fecero si, che prima della fine dell' anno, esso era già decisissimo di abbracciare la vita religiosa, ascrivendosi alla nostra Congregazione, per cui inoltrò formale domanda nel Settembre 1874. |
A181000071 |
E bene riprodurre qui le precise parole, con cui il suo paroco ci comunicò la straziante notizia della sua morte, affinchè servano a nostra comune edificazione. |
A181000077 |
Impariamo da questo nostro confratello a nutrire tenera divozione verso la Beata Vergine in vita, se vogliamo essere consolati nella nostra morte; poichè, crediamolo pure, Maria non abbandona in quegli ultimi istanti, chi gli fu divoto in vita. |
A181000081 |
Di questi due confratelli, D. Giulitto e D. Chiala, non diciamo altro, perchè di loro, quanto prima, si darà a parte una biografia a nostra edificazione, e speriamo anche a comune consolazione. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html |
A182000014 |
Aveva già nei giorni precedenti con gran divozione ricevuti tutti i Sacramenti ed i conforti, che nostra santa Religione istituì e pratica in questo luttuose circostanze; pareva che il suo male andasse diminuendo, e già tornava in tutti gli amici la speranza che forse il caro Giovannetti sarebbe ancora guarito, quando ad un {33 [367]} tratto peggiora, il catarro lo soffoca, un freddo cadaverico unito ad un sudor di morte s'impossessa di lui. |
A182000015 |
Sì, o cari confratelli, siamo anche noi zelanti nel-l'eseguire con tutta esattezza le regole della nostra Congregazione; abbiamo anche noi molta divozione a Maria SS. ed a S. Giuseppe, e stiamo certi che il Signore non ci abbandonerà mai, e che dopo una morte avvenuta tra le sue braccia, ci prenderà seco id un eterno godimento. |
A182000016 |
Le nostre Missioni da poco oltre due anni iniziate in America, colla grazia di Dio produssero già frutti assai copiosi e superiori alla nostra aspettazione; ma ecco che uno dei principali membri, che lavorava alacremente in questa porzione della vigna del Signore ci venne già da immatura< morte rapito il 14 giugno dell'anno ora scorso. |
A182000033 |
I compagni con Don Fagnano alla testa partono domani per S. Nicolas de los Arroyos; D. Cagliero, io ed il catechista Belmonte per ora ci fermiamo qui alla chiesa di Nostra Signora della Misericordia. |
A182000058 |
La stima che l'Arcivescovo aveva di D. Baccino era ben meritata; e non solo lo attestano il suo gran lavoro e lo zelo con cui lo faceva, ma anche la benevolenza universale che seppe attirarsi; poichè dobbiamo dire con grande nostra soddisfazione,che veniva amato e stimato da tutti. |
A182000060 |
Nel mese di Maria (che cade in Novembre per quell'emisfero australe), D. Cagliero scriveva: "La nostra chiesa in questo mese alla domenica si riempie due volte al dopo mezzodì; dalle 3 alle 6 per gli Italiani, e dalle 7 alle 9 per gli Argentini. |
A182000064 |
Et ante omnia, la nostra Chiesa continua ad essere frequentatissima. |
A182000074 |
Quindi gli furon amministrati i conforti di nostra religione, come egli stesso desiderava. |
A182000075 |
Io che conosceva il vuoto immenso che la sua perdita lasciava a Buenos-Ayres, la difficile posizione nostra per non avere al momento uno con cui supplirlo, stetti tutto il giorno affatto ritirato in camera; era come fuori di me e dimenticai di mandare gli annunzi di sua morte, nè pensai per la sepoltura. |
A182000078 |
Questi brevi cenni d'un nostro Confratello, dilectus Deo et hominibus, mentre sono di comune nostra edificazione, ci inspirino coraggio a dividerne le fatiche, ed a prendere il posto di colui che lamentiamo morto in terra, ma che speriamo ci sia già protettore presso Dio in Cielo!. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html |
A183000030 |
Dietro suggerimento dei medici, dopo aver provato inutilmente a cambiar aria recandosi nella nostra casa di Albano, fu mandato in patria prima che il male si aggravasse. |
A183000056 |
Ricevette più volte nel corso della malattia i SS. Sacramenti colla più tenera divozione; e finalmente munito di tutti i conforti di Nostra Santa Religione, colla pace del giusto, col sorriso dell'angelo spirava nel bacio del Signore al 1° del mese di maggio andando cosi a cominciar in Paradiso, come fermamente si spera, il mese consecrato a Maria SS. e a cantar inni di lode e di ringraziamento a quella dolce {63 [415]} Madre, da cui tanti favori aveva ottenuto in vita Quanto è preziosa e consolante la morte di coloro, che amano Iddio! Essa è un placido sonno, cui dee succedere, nel destarsi, il bel mattino della beata interminabile eternità; Cum dederit dilectis suis somnum: ecce haereditas Domini. |
A183000064 |
Pose poi tutto suo studio in bene conoscere le regole della Congregazione nostra e praticarle per ben disporsi a fare sua professione, qualora ne venisse, giudicato degno. |
A183000071 |
Essi, ritirati dal mondo rumoroso, attendono in segreto alla coltura dell'unico poderetto avuto in retaggio dai padri loro, educando nella nostra santa religione la crescente prole, come s'addice a buoni cristiani. |
don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html |
A184000007 |
Spirò l'anima sua beata al 31 Dicembre 1877, ventesimo ottavo di sua età, dopo avere {39 [7]} più volte nella malattia ricevuta la santa Comunione ed ogni altro conforto che dà la nostra Santa Religione in quelle luttuose circostanze. |
A184000029 |
Il giorno 26 di Febbraio dopo una malattia di 20 giorni sopportata con molta pazienza e rassegnazione, munito di tutti i conforti di nostra Santa Religione, moriva in questo collegio il nostro coadiutore Carlo Barberis di Ciriè nella fresca età di soli ventitre anni. |
A184000032 |
Perseveriamo invece fino al fine della vita nella nostra Santa Vocazione, ed allora avremo il premio eterno in cielo. |
A184000068 |
Oh come delusa fu la sua prima speranza! Invece di veder migliorare il genitore, in pochi giorni se lo vide morire tra le braccia, confortato però da tutti i Sacramenti di nostra Santa Religione. |
A184000075 |
La sua vita, amati confratelli, ci sia sprone ad opere buone, per riparare i trascorsi della gioventù od impariamo ad essere molto divoti di Maria in vita,se vogliamo averla a consolarci nelle ore della nostra agonia. |
A184000086 |
Cominciò a frequentare la Confessione e Comunione settimanalmente, poi chiamò di andare con maggior frequenza e nelle novene, che si fanno in onore dei principali misteri di nostra Santa Religione, della SS. Vergine e dei Santi, andava alla Comunione anche tutti i giorni. |
A184000094 |
Avendo i medici detto, che forse l'aria di mare gli avrebbe fatto bene, ed essendo questo venato a nostra cognizione, subito si pensò di additargli come opportunissimo il collegio di Varazze, in bellissima posizione non molto discosto da Savona. |
don bosco-societas s. francisci salesii [1873].html |
A185000002 |
Mandiamo intanto, ad inserirsi negli atti della Nostra Curia Arcivescovile queste Patenti per originale, con facoltà al Nostro Cancelliere di rilasciarne copia. |
don bosco-specchio della dottrina cristiana cattolica.html |
A187000010 |
La fede è una virtù infusa da Dio nell'anima nostra colla quale noi crediamo in Dio, e crediamo tutto ciò che egli ha rivelato alla santa Chiesa. |
A187000011 |
La speranza è una virtù infusa da Dio nell'anima nostra colla quale noi desideriamo ed aspettiamo la vita eterna che Dio ha promessa a' suoi servi, e gli aiuti necessarii per ottenerla. |
A187000012 |
La carità è una virtù infusa da Dio nell'anima nostra, colla quale noi amiamo Dio per lui medesimo sopra ogni cosa, ed il prossimo come noi stessi per amor di Dio. |
A187000044 |
Et dimitte nobis debita nostra, sicut et nos {23 [335]} dimittimus debitoribus nostris. |
A187000047 |
Eia ergo, advocata nostra, illos tuos misericordes {24 [336]} oculos ad nos converte, et Jesum benedictum fructum ventris tui nobis post hoc exilium ostende. |
A187000047 |
Salve, Regina, Mater misericordiae, vita, dulcedo, et spes nostra, salve. |
A187000050 |
Credo tutte le altre verità della nostra S. Fede per lo stesso motivo, che Dio le ha dette alla S. Chiesa, e per mezzo della Santa Chiesa le dice a noi. |
don bosco-storia dell-inquisizione.html |
A188000008 |
Ma prima di fissare la sua dimora, volle passare alcuni giorni co' suoi figli nella piccola Casa Bianca che a tutti rammentava tante pene e consolazioni, sofferenze e felicità: volle rivedere la buona provvidenza del fattorino; ringraziare il sig. curato di Senlis, e gettarsi a' piedi di Nostra Signora del Buon Soccorso. |
A188000016 |
Trovandosi Stanislao Kostka vicinissimo all' estremo, eccogli tutto improvviso innanzi la beatissima Madre di Dio, e tanto fin d' allora divotamente e teneramente amata da lui, che ne trovo espresso nelle memorie giurate della sua vita in Vienna, che udendo egli cantar nella Chiesa nostra la Salve Regina, tutto s' infocava nell' anima e nel volto, e tutto andava in spirito e in estasi. |
don bosco-storia ecclesiastica.html |
A189000026 |
Il Concilio in questa maniera legittimamente congregato rappresenta tutta la Chiesa, ed approvato dal Papa è infallibile nel decidere gli articoli di nostra santa fede. |
A189000032 |
R. Circa l'anno del mondo quattro mila sotto l'impero di Augusto, essendo tutto il mondo in pace, il Verbo eterno per redimere il genere umano, si vestì della nostra carne, e nacque in Betlemme piccola città della Giudea il 25 di dicembre verso la mezza notte. |
A189000145 |
Queste ed altre rimostranze furono indirizzate agl'imperatori e agli altri grandi dell'impero, i quali le trovarono sì ben ragionate e fondate, che conobbero appieno la verità di nostra santa religione, e le assurdità del paganesimo, dimodochè si può dire che in questo tempo la fede diede l'ultimo crollo al paganesimo, e ne riportò quasi compito trionfo. |
A189000208 |
{103[261]} fecegli conoscere le assurdità del paganesimo e la santità di nostra fede. |
A189000288 |
Nutriva una tenera divozione verso Maria SS., in onore di cui oltre le frequenti concioni al popolo, lasciò altresì scritte patetiche omelie che mostrano la tenerezza del suo cuore per questa nostra gran Madre. |
A189000409 |
In un conciliabolo di notte tempo radunato, mentre stavano d'intorno al fuoco, un di loro trasse fuori lo scritto di Domenico, e lo lesse: « gittalo sul fuoco, un altro soggiunse, e se si abbrucia la nostra credenza è vera, se no, è vera quella de'cattolici ». |
A189000449 |
Quindi è, che essendo i Fiorentini scomunicati per essersi sollevati contro la Chiesa Romana, la nostra santa recossi in Avignone per trattar la loro riconciliazione con Gregorio XI. Il Papa e i Cardinali l'accolsero con tutto quel rispetto che meritava la sua virtù, e fu fatta arbitra della pace che il Santo Padre concedeva ai Fiorentini. |
A189000453 |
R. Gli errori di Wiclefo passarono {268[426]} ben tosto dall'Inghilterra nella Boemia, e diedero origine all'eresia di Giovanni Us, il quale, non altrimenti del suo antisignano, combatteva le leggi della Chiesa, l'autorità del Papa, e parecchi altri articoli della nostra fede. |
A189000494 |
In breve la città e le terre della nostra Italia andarono miseramente {299[457]} esposte ai ladronecci, alle rapine, agli incendi, alle stragi delle sfrenate soldatesche Francesi, Spagnuole ed Alemanne. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000005 |
A chi trovasse cosa difettosa, dubbia, od erronea, professerei la più sentita gratitudine se con bontà volesse significarmela, affinchè si possa emendare ad altrui utilità e a gloria di nostra santa cattolica Religione. |
A190000006 |
Dio benedica tutti quelli che leggeranno con animo benigno questo libretto, ed essi e me conservi costantemente nello spirito della nostra santa Religione, pregando tutti fervorosamente che non sia lontano il giorno, in cui si faccia di tutti gli uomini della terra un solo ovile guidati quaggiù da un solo Pastore visibile per godere di poi tutti insieme la stessa gloria in cielo. |
A190000040 |
Che se alcuno oserà contraddire a questa Nostra definizione, che Iddio ce ne guardi sia anatema.». |
A190000042 |
Ma poichè fu predetto che un altro gli debba sottentrare nell'apostolato, così è necessario che si elegga uno di quelli che furono con noi in tutto il tempo che visse il Signore in nostra compagnia.». |
A190000085 |
Dobbiamo frenare la nostra lingua e dominarla coll'amor del silenzio.» Egli prosegue raccomandando, che ognuno fugga 1'ozio e la negligenza, perchè solamente colui che lavora ha diritto di vivere. |
A190000272 |
- Questa persecuzione non sortì l'effetto che gli idolatri si aspettavano; nè ad altro riuscì che a mostrare viemaggiormente la divinità della nostra santa religione; imperocchè in ogni parte dell'impero i cristiani sopportarono i tormenti e versarono il sangue piuttosto che rinunciare alla fede. |
A190000279 |
Esso è il primo degli imperatori romani che siasi dichiarato pubblicamente cristiano, ed abbia con leggi civili promosso lo stabilimento e l'autorità della nostra santa religione. |
A190000396 |
Nella lettera sinodale poi, che, chiuso il Concilio, gli indirizzarono per averne la confermazione, così parlano: A te, siccome alla prima sede della Chiesa universale, sede fondata sulla salda pietra della fede rimettiamo quel che è da fare... preghiamo la paterna Tua Santità a confermare la nostra definizione di fede co'tuoi venerabili rescritti. |
A190000462 |
«Gittalo sul fuoco, disse un altro, e se si abbrucia, è segno che la nostra credenza è vera, se no, è vera quella dei cattolici.» La carta fu gettata nelle fiamme; e con istupore di tutti, dopo qualche tempo, saltò fuori intatta come vi era stata gettata. |
A190000471 |
- In que'tempi avvenne un fatto atroce che mostrò quanto furore fosse in petto agli ebrei contro la nostra santa religione. |
A190000561 |
Scopo loro esclusivo è tuttora quello del santo fondatore, di aver cura degli infermi, e per quanto loro permette lo stato di laici, mentre portano soccorso ai corpi, nulla risparmiare affinchè essi dispongansi nel miglior modo possibile a ricevere gli ultimi conforti di nostra santa cattolica religione. |
A190000697 |
In loro aiuto corsero già e vanno correndo ogni di altri nuovi missionari: molti vescovadi vi furono già stabiliti, e nella stessa Pechino, capitale dell'impero, risiede un vescovo cattolico, il quale vi compie solennemente e pubblicamente e talora con intervento delle autorità civili, le auguste ceremonie della nostra s. Religione. |
A190000791 |
Antipodi (greco, anti, dirimpetto, e pous, piede), gli abitatori della parte del globo diametralmente opposta alla nostra. |
A190001190 |
Inno, canto per esprimere i misteri di nostra santa Religione e le glorie dei Santi. |
A190001559 |
Satanasso (ebraico, avversario ), nemico di nostra eterna salute, cioè il demonio. |
don bosco-storia sacra.html |
A191000025 |
R. Quando furono create tutte le cose che nel cielo e {13 [13]} nella terra si contengono, disse Iddio: Facciamo l'uomo a nostra immagine, ed abbia dominio su tutta la terra. |
A191000092 |
Onde lo stesso re Abimelecco per amor di pace: e Va, gli disse, ritirati dalla nostra terra, perchè sei •più potente {30 [30]}. |
A191000138 |
Si sottomisero a questa condizione, e pensando di non essere intesi nel proprio linguaggio dissero tra loro: ecco sopra di noi il gastigo d'Iddio per la nostra crudeltà contro l'innocente Giuseppe! Egli ci chiedeva pietà, e noi non l'abbiamo esaudito; perciò meritamente ci troviamo in queste angustie. |
A191000213 |
'i precetti della nostra s. Religione. |
A191000527 |
Questa finzione loro rispondeva, non conviene alla nostra età; non darò giammai questo scandalo a' più giovani, i quali diranno che Eleazaro in età di novant' anni e passato al paganesimo. |
A191000533 |
Se la nostra gente non avesse peccato contra Dio, non saremmo caduti in questa sventura; ma spero che Iddio fra poco placato dal mio sangue e da quello de' miei fratelli si riconcilierà col nostro popolo, e a noi dopo una morte fortemente sofferta darà una vita eterna. |
A191000560 |
Giuda allora alzata la mente al Cielo disse a' suoi compagni: «Se è venuta l'ora nostra, andiamo, e moriamo valorosamente per li nostri fratelli.» L'esercito nemico si mosse, il combattimento si attaccò da ambe le parti e fu ostinatissimo da mattina a sera. |
A191000597 |
R. Circa l'anno del mondo quattro mila, regnando nella Giudea Erode il grande, sotto l'impero di Augusto, essendo tutto il mondo in pace, il Figliuolo d'Iddio, il Verbo eterno per redimere il genere umano si vestì della nostra carne, e nacque in Betlemme, piccola città della Giudea, il venticinque dicembre verso la mezzanotte. |
A191000622 |
R. Gesù, sebbene Dio Onnipotente, volle nondimeno {165 [165]} in quanto uomo soggettarsi alle tentazioni di questa nostra misera umanità. |
A191000655 |
R. Il Salvatore onde animarci ad essere solleciti delle cose, che riguardano alla nostra salute eterna, propose la parabola delle dieci vergini dicendo: li regno dei Cieli è simile a dieci vergini, le quali prese le loro lampade uscirono incontro allo sposo ed alla sposa. |
A191000711 |
» Alle quali istanze Pilato soggiunse: « Volete che io crocifigga il vostro Re? » Avendo essi risposto: Noi non abbiamo altro re che Cesare, egli replicò: Prendetelo adunque voi, io non trovo in lui colpa alcuna: Coloro vieppiù schiamazzando ripigliarono: » Secondo la nostra legge deve morire. |
don bosco-storia sacra [10a edizione].html |
A192000075 |
Va, disse ad Isacco, ritirati dalla nostra terra, perché sei più potente di noi. |
A192000159 |
Questi ordini dati da Dio a Mosè formano quella legge, che noi appelliamo DECALOGO, vale a dire dieci comandamenti, i quali racchiudono in compendio tutti i precetti della nostra santa Religione. |
A192000361 |
Se la nostra gente, non avesse peccato contro Dio, non saremmo caduti in questa sventura; ma spero che Dio fra poco, placato dal mio sangue e da quello de'rniei fratelli, si riconcilierà col nostro popolo, ed a noi, dopo una morte coraggiosamente sofferta, darà la vita eterna. |
A192000376 |
Giuda allora, alzata la mente al Cielo, esclamò: Se è venuta l'ora nostra, andiamo e moriamo valorosamente per li nostri fratelli. |
A192000390 |
Sebbene più cose siansi già dette nel corso di questa istoria, tuttavia essendo la venuta del Salvatore il domma più importante, su cui tutta fondasi la nostra santa cattolica Religione, riuscirà certamente di somma utilità il raccogliere qui in breve le principali profezie, che lo riguardano, osservando come queste siansi avverate nella persona di Gesù Cristo. |
A192000404 |
5° Che adunque in Gesù Cristo, il quale è il Salvatore mandato da Dio, dobbiamo collocare tutta la nostra fede e tutta la speranza di nostra salvezza. |
A192000424 |
Gesù, sebbene Dio onnipotente, volle nondimeno come uomo assoggettarsi alle miserie della nostra natura. |
A192000451 |
In tutte le guarigioni operate dal Divin Salvatore noi dobbiamo ammirare la singolare bontà, con cui prima guariva i mali dell'anima -e appresso quelli del corpo, dandoci così il grave ammaestramento di mondare la nostra coscienza prima di ricorrere a Dio nei nostri bisogni corporali. |
A192000457 |
Il Salvatore, per animarci ad essere solleciti delle cose attenenti alla nostra salute eterna, propose la parabola delle dieci Vergini, dicendo: Il regno de' Cieli è simile a dieci Vergini, le quali, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo ed alla sposa. |
A192000482 |
Coloro vie più schiamazzando ripigliarono: Noi non abbiamo potere di far morire alcuno, ma secondo la nostra legge egli deve morire. |
A192000504 |
Ma poiché fu predetto che un altro gli debba sottentrare nell' Apostolato, così è necessario si elegga uno di quei, che furono con noi tutto il tempo in cui visse il Signore in nostra compagnia. |
don bosco-strambi avvisi alle figlie cristiane.html |
A193000065 |
Come ho io governato oggi il mio cuore? Mi sono io sovente elevata a Dio con vivi affetti del cuore? Ho io spesso pensato a Dio che ode la nostra preghiera ed ho io eccitato il mio cuore colla fiducia in lui?. |
don bosco-una famiglia di martiri.html |
A194000022 |
Apriamo la nostra bocca e confortandoci a vicenda lodiamo il Signore, perchè è desso che ci chiama. |
A194000024 |
Appena gli fu innanzi l'Imperatore lo interrogo dicendo: «Perchè non ti curi della nostra amicizia e rifiuti di vivere come vivono gli altri sudditi del nostro impero? Mi fu detto, che i cristiani possedono grande sapienza, e se tu sei sapiente perchè ti lasci al par degli altri strascinare da una vana superstizione?». |
A194000030 |
Il prefetto, di nome Calpurnio uomo scostumato, per impedire il frutto delle parole di Valentino alzò egli pure la voce e disse: «Attento, o Principe, tu ti lasci ingannare da costui; ti par giusto l'abbandonare quegli Dei che abbiamo fin dalla nostra fanciullezza onerato ed adorato?». |
A194000190 |
1° O gloriosi martiri di Gesù Cristo, e specialmente voi, o s. Abaco, che dai più teneri anni consacraste tutto il cuor vostro al Signore; deh! accogliete le nostre suppliche ed otteneteci da Dio la grazia di poter consacrare i nostri cuori al divm servizio, e passare almeno il rimanente di nostra vita nell'osservanza della santa legge del Signore. |
A194000196 |
4° Gloriosi modelli di santità, voi che oltre di visitare gli infermi ed i carcerati impiegaste le vostre sostanze nel soccorrere i bisognosi, i sostenere quelli che pativano per la fede; Deh! otteneteci i lumi necessari per fare buon uso di quelle sostanze che Dio ci ha date, cosicchè possiamo impiegare ogni nostra sostanza, tutte le nostre forze nel soccorrere i poverelli e sostenere coloro che nel sacro ministero lavorano per condurre anime al Cielo. |
A194000198 |
5° Gloriosi santi martiri, che in mezzo a spietati tormenti non mai cessaste di confessare la santa fede di Gesù Cristo, deh! ascoltate le nostre preghiere, ed otteneteci la grazia di essere pur noi costanti nella pratica di nostra santa Religione Cattolica fino alla morte. |
A194000200 |
6 o Gloriosi confessori della fede, che nella speranza dei beni celesti patiste prolungati tormenti, sanguinose flagellazioni ed orrida carrtificina, deh! vi preghiamo, aiutateci dal cielo affinchè noi pure possiamo tollerare con rassegnazione la perdita di ogni bene temporale e qualunque tribolazione che a Dio piaccia mandarci nel corso di nostra vita mortale. |
A194000202 |
pericoli della presente vita e infine spirare l'anima nostra pronunciando i dolci nomi di Gesù, di Giuseppe e di Maria. |
don bosco-una preziosa parola ai figli ed alle figlie.html |
A196000009 |
Si sentono ogni giorno massime e dottrine perverse, perfino contrarie a quel che di più caro e più prezioso noi possiamo avere, voglio dire, contrarie alla nostra santa fede. |
don bosco-unione cristiana.html |
A197000001 |
Così pure dobbiamo far noi Cristiani: Uniti, siccome facevano i primi cristiani, in un cuor solo, ed in un'anima sola per riuscire nell'importante affare, nel grande progetto della eterna salvezza dell'anima nostra. |
don bosco-valentino o la vocazione impedita.html |
A198000071 |
Quando io era fanciulletto mia madre mi condusse avanti un altare della Madonna, che è nella nostra chiesa, e dopo ripetute preghiere, ho più volte udita a dire: Maria, fate che questo mio figlio sia sempre vostro, e se non si oppone al bene dell'anima sua fatene uno zelante sacerdote. |
A198000095 |
Ora mi è dato di farvi pervenire una lettera per mano sicura, e perciò compio il mio dovere, e verso nel vostro paterno cuore le amarezze dell'animo mio, come già un tempo depositava ogni segreto della mia coscienza - Che tristi fatti succedettero dopo la nostra separazione! L'infelice mio padre per impedirmi la vocazione mi affidò ad un uomo scellerato, che con modi scaltri e seducenti mi ingolfò in ogni sorta di vizi. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html |
A199000021 |
Coloro che scrissero la storia del martirio di s. Ignazio terminano cosi: Fummo noi stessi testimonii di questa morte gloriosa che ci fece spargere un torrente di lagrime, e passammo tutta la notte seguente vegliando in orazione e pregando {16 [460]} in ginocchio il Signore di sostenere la nostra debolezza. |
A199000158 |
Amiamo questa nostra santa religione; rispettiamo il suo Capo che è il Sommo pontefice, veneriamo i suoi ministri, pratichiamo e veneriamo quelle cose che la santa Madre Chiesa ci comanda; perchè quel Signore G. C. che ha detto nel Vangelo: chi ascolta voi (i suoi ministri) ascolta me; disse altresì: qui vos spernit me spernit, chi disprezza voi, disprezza me. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html |
A200000050 |
Ma per nostra consolazione sappiamo che molti avendo conosciuto il male in cui erano caduti, rinunciarono all' empietà di Marco, e ritornarono alla Chiesa Cattolica. |
A200000064 |
In simile guisa l' empietà cadde sul capo di chi la esercitava, lasciando un terribile esempio di non abusare della nostra autorità, di procurarci buoni amici e buoni compagni per fare il bene e fuggire il male. |
A200000109 |
I nostri conviti sono onesti e sobrii; perciocchè non ci abbandoniamo alla crapula, nè ci immergiamo nel vino; ma temperiamo la nostra allegria colla gravità, con discorsi casti e col corpo anche più casto. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html |
A201000025 |
Gli si dà questo nome non come vogliono i nemici di nostra religione quasi che noi volessimo adorare il Papa come se fosse Iddio, oppure venerarlo come se fosse riconosciuto santo. |
A201000029 |
Il Papa dà a se stesso questo titolo per due ragioni: primo per indicare che egli è disposto a tutto fare e tutto patire per guadagnare anime a Cristo, che per la nostra salute mori sulla croce. |
A201000055 |
Questo è quel vero Dio che vi predico, egli solo merita il nostro amore, il nostro rispetto, la nostra adorazione. |
A201000098 |
Bisogna, gli disse Domiziano, che tu rinunzi ad una religione la cui morale è nemica dei piaceri del senso, e i cui dogmi sono incomprensibili; è meglio che tu passi alla nostra, dove tu potrai finire i tuoi giorni in pace. |
A201000113 |
Dobbiamo frenare la nostra lingua e dominarla coll'amor del silenzio. |
A201000144 |
I due santi Apostoli dopo avergli spiegata la verità e la santità di nostra religione, gli notarono la debolezza degli dei e degli indovini, e per darne una prova, dimandate, gli dissero, a i vostri sacerdoti, che vi presagiscano l'esito della guerra. |
A201000166 |
Egli fa a questo discepolo vergine che il Divin Salvatore prima di spirare affidò l'assistenza della Beata Vergine sua madre, dandola così madre di lui e nel tempo stesso madre nostra e di tutto il genere umano. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html |
A202000016 |
Il nostro Iddio, in cui noi abbiamo riposta la nostra confidenza, abita in cielo; non si può vedere cogli occhi del corpo, ma lo vediamo cogli occhi della fede, il cui lume ci risplende nel cuore. |
A202000027 |
Dimmi di grazia, o padre, hai forse qualche volta udito a dire che gli Dei di casa nostra abbiano fatto qualche azione od esercitato qualche virtù da che sono stati fatti?. |
A202000049 |
Noi pure aderendo alle disposizioni dei nostri antecessori confermiamo quanto essi hanno decretato, cioè allontaniamo ed escludiamo in presente ed in futuro tali uomini da queste incumbenze; affinchè per colpa loro non cadano quelli che noi dobbiamo sostenere e salvare; affinchè il giudicio di Dio non cada sopra di loro e, che Dio ce ne liberi, sopra di noi con nostra e loro eterna rovina. |
A202000091 |
Disse dunque a S. Ponzio: vieni con noi, e andiamo a renderci propizi gli Dei, quegli Dei che hanno conservato questa nostra città dalla fondazione di Roma sino a questo giorno. |
A202000100 |
Ponzio prese ad instruirlo intorno al figliuolo di Dio, e intorno alla nostra santa religione col seguente ragionamento. |
A202000154 |
E vero che egli fu accusato dai giudei e condannato da Pilato ad essere crocifisso, ma egli sopportò tali cose volontariamente e per la nostra salvezza, e non per necessità come tu vai dicendo. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html |
A203000001 |
È vero che ad ogni momento levaronsi implacabili nemici del Vangelo ora nella persona degli imperatori, ora in quella degli idolatri, ora degli eretici; ma aftinchè tali combattimenti della Chiesa non facessero vacillare la nostra fede, il Salvatore ci assicurò che tutte le potenze infernali unite insieme non avrebbero giammai prevalso contro alla sua Chiesa: et portæ inferi non prævalebunt adversus eam. |
A203000025 |
Ecco le parole di quella relazione tradotta in nostra italiana favella. |
A203000031 |
Si rallegri adunque ed esulti nel Signore la città di Alatri, e rendano le dovute grazie all'Altissimo, che si degnò di arricchirci di tale e così prezioso tesoro {19 [19]} col donarci così potente patrono; pei cui meriti e per la cui intercessione la nostra città va esente dalle sciagure e prospera nel bene, mercè 'la grazia di Colui che col Padre e collo Spirito Santo vive e regna Dio per tutti i secoli. |
A203000046 |
S. Alessandro I aveva ordinato che ogni sacerdote non potesse celebrare più di una messa al giorno; s. Telesforo fece un'eccezione per la grande solennità del Natale di G. C., e decretò che in tal giorno ogni sacerdote potesse celebrarne tre; una sulla mezzanotte in memoria della nascita di Gesù Cristo in Betlemme; l'altra sul far dell' aurora, quando i pastori si recarono alla capanna per adorarlo; la terza fosse celebrata all'ora terza, cioè circa le nove del mattino, quando cominciò a risplendere in piena luce il giorno della nostra redenzione. |
A203000046 |
Siccome il santo Sacrificio della Messa e l'atto più solenne di nostra santa cattolica religione, cosi i pontefici si diedero in ogni tempo la massima sollecitudine sia per eccitare i fedeli a volervi assistere, sia per istabilire quelle cose che possono tornare ad onore e gloria di questo augusto mistero. |
A203000049 |
Oggidì ancora in memoria di questa disposizione di S. Telesforo la nostra messa solenne, che comunemente si chiama messa grande, non suole celebrarsi prima delle ore nove del mattino. |
A203000076 |
Prima che tu partissi da Roma, la nostra sorella Euprepia fece dono di sua casa alla Chiesa. |
A203000101 |
Perciò veniamo a dimandar giustizia secondo le regole della più esatta ragione, e non tanto per nostra difesa quanto pei veri vantaggi vostri. |
A203000102 |
A voi tocca adunque di mettere in chiaro la condotta di nostra vita e la nostra dottrina se non per evitare la morte, che pel cristiano non è che un bene, almeno per non essere complici di una colpevole ignoranza che noi avremmo trascurato di illuminare.». |
A203000106 |
Che avete dunque da opporre alla nostra santa dottrina? Perchè volete abbatterla e perseguitarla? Volete forse essere chiamati e farvi ministri dei demonii che non possono tollerarci? Se essa vi sembra falsa, lasciate che essa ruini da se medesima. |
A203000106 |
Coloro che credono nella nostra dottrina e promettono di menare una vita conforme alle regole ed ai precetti che essa prescrive, debbono in primo luogo digiunare, pregare e chiedere a Dio perdono dei loro passati disordini. |
A203000106 |
Così ci viene suggerito dal rispetto, dall'amore sincero che la nostra religione ci comanda di avere verso le supreme temporali podestà. |
A203000106 |
Indi li conduciamo al luogo ov' è preparata l'acqua nella quale sono battezzati nel nome del Signore Dio Padre di tutte le cose, e del nostro Salvatore G. C. crocifisso sotto Ponzio Pilato, e dello Spirito Santo che ha predette le cose spettanti alla nostra rigenerazione per mezzo dei suoi profeti. |
A203000106 |
Ma che serve tanto discorrere a nostra giustificazione? Se volete essere sinceri, voi stessi non credete davvero le accuse colle quali si tenta d'infamarci, e che si allegano a fine d'opprimerci. |
A203000106 |
Non è questo un pane comune, nè una bevanda ordinaria: ma siccome in virtù della divina parola Gesù Cristo Salvatore nostro fu veramente composto di carne e di sangue per la nostra salute, così ancora quell' alimento onde noi siamo nudriti, sappiamo che in virtù della preghiera contenente le sue divine parole, è la carne ed il sangue dello stesso Verbo incarnato. |
A203000106 |
È chiamato da noi questo alimento Eucaristia di cui niuno può essere partecipe, il quale non creda nella nostra {71 [71]} dottrina, e non sia siato rigenerato e lavato da' suoi peccati in quel celeste lavacro, e che non regoli la sua vita secondo gl' insegnamenti di Cristo. |
A203000113 |
E Giustino: questo appunto è quello che ardentemente desideriamo; soffrire i tormenti per l'amore di nostro Signor Gesù Cristo, e così ottenere la nostra eterna salute. |
A203000116 |
Quale sarà la nostra scusa al tribunale di Gesù Cristo se noi, essendo liberi delle persecuzioni e delle torture, noi siamo cotanto negligenti nell' amare Iddio o nel lavorare alla santificazione delle anime nostre? Da una parte noi vediamo i martiri inalterabilmente attaccati a Dio in mezzo alle più crudeli prove; dall'altra parte vediamo il maggior numero dei cristiani, i quali sebbene vivano in seno ad una pace profonda, ricusano a questo medesimo Iddio un cuore che per tanti titoli gli è dovuto! Che faremo noi, in quel giorno terribile che fisserà il nostro destino per tutta l'eternita?» {84 [84]}. |
don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html |
A205000001 |
, che alcuni anni sono, con apposita Lettera pastorale, diretta ai fedeli di Nostra Diocesi abbiamo loro dimostrato i {3 [153]} gravissimi danni che cagionano alla fede ed al buon costume tanti libri e fogli empi e licenziosi, di cui sono inondate le nostre contrade. |
A205000001 |
, il Dio delle misericordie, affinchè riguardi con occhio pietoso le afflizioni della sua Chiesa, e faccia risplendere sopra la nostra cara patria giorni più sereni e tranquilli per la santa nostra cattolica Religione, e che intanto ci accordi la pazienza, il coraggio e lo zelo di cui, come suoi fedeli Ministri, abbisogniamo per combattere le sue guerre, trionfare de' suoi nemici, e condurre le anime affidate alla nostra cura spirituale al sospirato porto della beata eternità. |
A205000001 |
Ora vedendo che questi danni si hanno pur troppo tuttavia a deplorare, vi suggeriamo a voler unire la vostra alla nostra sollecitudine, e vegliare non solo per impedire che il nemico delle anime semini di nascosto la zizzania nel campo evangelico, ma adoperarvi colla più industriosa carità per ispargere dovunque la buona semenza della parola di Dio e delle cattoliche dottrine. |
A205000048 |
- Vieni, vieni: sta sulla nostra parola; non c' è male e noi ti libereremo da ogni pericolo. |
A205000090 |
Anche tra di noi si faceva quanto la nostra condizione comportava per celebrare quella solennità con decoro e con frutto spirituale de' nostri giovani. |
A205000096 |
L'accettiamo, risposero, purchè non impedisca la nostra {43 [193]} sfida. |
A205000113 |
Esso aveva già più volte udito a parlare delle belle doti che adornavano il Savio, sicchè di buon grado l'accolse gratuitamente nella sua scuola che passa fra le migliori approvate in questa nostra capitale. |
A205000126 |
Che me ne fa? rispose; me ne fa perchè l'anima de' miei compagni è redenta col sangue di Gesù Cristo; me ne fa perchè siamo tutti fratelli, e come tali dobbiamo amare vicendevolmente {55 [205]} l'anima nostra; me ne fa perchè Iddio raccomanda di aiutarci l'un altro a salvarci; me ne fa perchè se riesco a salvare un'anima metterò anche in sicuro la salvezza della mia. |
A205000147 |
Di che quasi indispettito un compagno lo rimproverò dicendo: che vuoi dunque fare degli occhi se non te ne servi a rimirare tali cose? Io servirmene, rispondeva, per rimirare la faccia della nostra celeste Madre Maria, quando, se coll'aiuto di Dio ne sarò degno, andrò a trovarla in paradiso. |
A205000151 |
In nessun tempo Domenico appariva maggiormente infervorato verso la celeste nostra protettrice Maria quanto nel mese di Maggio. |
A205000154 |
Almeno, disse ad uno de' compagni, appena sia tutto terminato vienmi tosto a risvegliare, affinchè io possa essere de' primi a rimirare l'altare addobbato in onore della cara nostra madre. |
A205000184 |
, (segue il nome di altri compagni) per assicurarci in vita ed in morte il patrocinio della Beatissima Vergine Immacolata, e per dedicarci {76 [226]} intieramente al suo santo servizio, nel giorno 8 del mese di giugno, muniti tutti dei Ss. Sacramenti della confessione e comunione, e risoluti di professar verso la Madre nostra una filiale e costante divozione, protestiamo davanti all' altare di Lei e col consenso del nostro Spiritual Direttore, di voler imitare per quanto lo pernotteranno le nostre forze LUIGI COMOLLO |
A205000189 |
L'adempimento dei proprii doveri sia la nostra prima e speciale occupazione. |
A205000194 |
Non è fissata alcuna preghiera, giacchè il tempo, che rimane dopo compiuto il dover nostro, sarà consacrato a quello scopo che parrà più utile all'anima nostra. |
A205000199 |
Ogni giorno, specialmente nella recita del Rosario, raccomanderemo a Maria la nostra società, pregandola di ottenerci la grazia della perseveranza. |
A205000206 |
Procureremo di manifestare ai nostri superiori qualunque cosa possa riguardare la nostra morale condotta. |
A205000253 |
La nostra gabbia è l'Oratorio; qui stiamo sicuri; se usciamo di qui temiamo di cadere negli artigli del falcone infernale. |
A205000256 |
«Egli ebbe tempo, scrive il suo paroco, di ricevere colla massima esemplarità tutti i conforti di nostra santa religione; moriva della morte del giusto che lascia il mondo per volare al cielo.». |
A205000290 |
Questa carcassa, diceva ad un compagno incomodato, non vuol durare in eterno, non è vero? Bisogna lasciare che si logori poco per volta, finchè vada alla tomba; ma allora, caro mio, l'anima nostra sciolta dagli impacci del corpo volerà gloriosa al cielo e godrà una sanità ed una felicità interminabile. |
A205000336 |
Era la sera del nove marzo, egli aveva già ricevuto tutti i conforti di nostra santa cattolica religione. |
A205000347 |
Prima ancora che l'età e gli stadi gli permettessero di frequentare la nostra scuola, essendo egli da tre anni annoverato tra quelli che hanno ricetto ed istruzione presso l'Oratorio di S. Francesco di Sales, io ne aveva più volte udito a fare parola dal direttore di quell'Oratorio, e lo aveva udito ad encomiare come uno tra i più studiosi e virtuosi giovani di quella casa; tale era il suo ardore nello studio, tale il rapido progresso che aveva fatto nelle primo scuole di latinità; onde sommo era il mio desiderio di porlo nel numero de' miei allievi e grande era l'aspettazione che io aveva della felicità del suo ingegno. |
A205000354 |
Fra le preghiere che mi era prefisso di fare era questa: Caro compagno, tu che a somma mia consolazione e fortuna mi fosti condiscepolo più di un anno, tu che santamente meco gareggiavi per primeggiare nella nostra classe, tu sai quanto io abbia bisogno di subire il mio esame. |
don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html |
A206000033 |
Callisto forse credendo che Palmazio parlasse cosi per burla, disse: Io ti prego di non deridere la verità di nostra santa religione. |
A206000091 |
E perchè non dobbiamo noi essere pronti ad amarlo e servirlo come quelli hanno fatto? È vero che ai tempi nostri non abbiamo occasione di sostenere i patimenti dei martiri, perchè viviamo in paesi, in cui possiamo tranquillamente praticare la nostra religione, ma non mancano nemici che per noi sono veri carnefici. |
A206000092 |
Che se la nostra debolezza ci espone a frequenti pericoli di rimaner vinti, noi dobbiamo seguire l'esempio de' nostri maggiori e ricorrere a Colei the è l'aiuto dei cristiani, il conforto dei deboli, il sollievo degli afflitti, il conforto dei tribolati, la Madre di Dio, la grande Vergine Maria. |
don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html |
A207000002 |
Gli atti pertanto, ovvero gli scritti antichi, i quali riferiscono le azioni di S. Urbano e di altri martiri, presentano i caratteri della verità e perciò meritano la {4 [298]} nostra fiducia, e noi possiamo crederli con sicurezza. |
A207000013 |
Dobbiamo però qui far notare che il Papa è portato sopra la sedia gestatoria come sopra di un trono, non per essere adorato, come dicono i nemici {12 [306]} della nostra religione; noi adoriamo solamente Iddio; il Papa è da noi soltanto venerato come vicario di Gesù Cristo sopra la tetra. |
A207000025 |
Dopo di averlo instruito intorno ai misteri di nostra santa religione, gli amministrò il Sacramento, del battesimo. |
A207000035 |
Quando poi Cecilia ebbe in breve narrato come il Figliuolo di Dio era egli medesimo venuto dal cielo in terra per farsi Uomo e diventar cosi infallibile maestro degli uomini, ed aveva insegnato la strada che conduce alla vita eterna, e per conferma della sua dottrina aveva operato i più stupendi miracoli; quando fece osservare come egli per la salvezza nostra aveva patito, era morto e risuscitato, ed aveva propagato la sua dottrina per mezzo degli Apostoli, i quali per la fede avevano pur sacrificata la vita; Tiburzio pieno di compunzione si pose a piangere e sospirare. |
A207000060 |
Noi diamo volentieri il sangue e la vita per la nostra fede. |
A207000062 |
Il ritardo di un giorno non recherà alcun danno ed intanto in questa notte noi ti {36 [330]} ammaestreremo nella nostra religione e faremo venire in casa un sacerdote che ti purificherà l'anima. |
A207000121 |
Con queste esecrabili parole quell'infelice chiamava la nostra santa Religione bestemmiando, come dice s. Paolo, quelle cose che ignorava. |
A207000163 |
I santi risposero: Se cerchi la nostra condizione mortale, ti diremo che noi siamo servi di Marmenia; che se cerchi quale sia la nostra vera professione, diciamo, che per misericordia di Dio siamo cristiani. |
A207000193 |
Egli, dice lo scrittore di questo fatto, venne qua e raccontava tali cose alla nostra presenza mentre pure l'udiva numerosissima folla di popolo. |
A207000199 |
Vi sono alcuni nemici di nostra santa religione che ci fanno un rimprovero quasi noi adorassimo i santi come si adora Iddio. |
don bosco-vita della beata maria degli angeli.html |
A208000002 |
La costante tradizione conferma le cose qui esposte, e tutto è in pieno accordo nell' attestate la {3 [277]} santità di questa gloriosa nostra concittadina, nella quale Iddio si compiacque di farsi vedere veramente maraviglioso come già disse il profeta: « Mirabilis Deus in sanctis suis ». |
A208000003 |
Una vita virtuosa ci faccia seguaci degli esempi della nostra Beata, e ci renda felici nel tempo e nell' eternità. |
A208000004 |
Di ciò non contenta ancora soleva radunare molte sue compagne, e facendo della conversazione una scuola insegnava loro le verità di nostra santa Religione, discorreva delle virtù cristiane, e ciò con {8 [282]} tale grazia e fervore, che mentre le istruiva nel catechismo, tutte le accendeva dell' amor di Dio e del paradiso. |
A208000004 |
Suor Maria degli Angeli, carmelitana scalza, nacque in Torino il giorno 7 di gennaio l' anno 1661, mentre sedeva sulla cattedra di s. Pietro il papa Alessandro VII. I suoi genitori furono il conte Giovanni Donato Fontanella di Santena, e donna Maria dei conti Tana di Chieri, e quindi la nostra Beata per parte di madre fu parente di s. Luigi Gonzaga in quarto {7 [281]} grado. |
A208000008 |
Andava la nostra fanciulla crescendo in {10 [284]} grazia e bontà, quando giunta tra i sette e gli otto anni fu colta da si grave malattia, che i medici già la davano spedita, e già la desolata madre piangevala come perduta. |
A208000019 |
Con un sì mirabile tenor di vita giungeva la nostra giovarietta all' età di anni dodici, e crescendo ognora più nel suo cuore le ardenti fiamme di essere tutta di Gesù, desiderava di vedersi cadere ai piedi {27 [301]} quelle catene, che in mezzo al mondo ancor la tenevano come imprigionata. |
A208000023 |
Stava pure la nostra giovanotta sopra una loggia dirimpetto al palazzo Madama d'onde si mostrava la preziosissima reliquia, e piena di tenerezza e di amore fissava il modesto suo sguardo su quel preziosissimo Lino. |
A208000026 |
Questo nuovo rifiuto fu alla nostra giovane dolorosissimo. |
A208000027 |
Al vedersi finalmente ricoverata nel desiderato porto della religione, la nostra santa giovane fu ricolma di purissima gioia. |
A208000028 |
Pareva alla nostra novizia che in quel sacro ritiro avesse a gustare di continuo le più caste interne delizie. |
A208000038 |
V. Risolvo di rinnovare almeno una volta {49 [323]} alla settimana questi miei proponimenti, ai quali spero coll' aiuto della divina grazia mantenermi fedele; e se per mia fragilità venissi a mancarvi propongo di dirne la mia colpa alla nostra madre priora, chiedendole per amor di Dio la penitenza. |
A208000040 |
In mezzo a si fiere tentazioni alza sovente la sua mente al buon Gesù {53 [327]} la nostra Beata, e non solamente ella non cade, ma vince gloriosamente, si rende ognora più santa, si acquista ogni dì un maggior cumulo di meriti pel cielo. |
A208000040 |
La nostra Beata appartenendo al novero {50 [324]} di queste anime predilette fu da Dio sottoposta a queste pene, per mezzo delle quali Egli, come l' oro nel fuoco, la purificò per lo spazio di ben quasi quattordici anni. |
A208000041 |
Sotto un si grave peso morta sarebbe la nostra Beata, se Iddio non fosse venuto di tratto in tratto ad aiutarla, a consolarla. |
A208000042 |
Ma ormai si avvicinava il termine di questi fieri combattimenti, di queste dure prove della nostra Beata. |
A208000043 |
Il vivo desiderio che aveva la nostra Beata di adempiere fedelmente i suoi doveri verso Dio, e in tutto mostrargli la sua gratitudine, la faceva stare continuamente attenta per osservare colla più grande perfezione le leggi santissime del suo amato instituto. |
A208000044 |
La nostra Beata Maria degli Angeli, ad imitazione della Madre, promise ella pure con {58 [332]} voto di osservare in ogni sua operazione il più perfetto, e di maggior gusto a Dio. |
A208000046 |
Tale fu pure la nostra Beata, la quale non contenta di ricevere solo quel tanto di patimenti che le mandava quotidianamente la divina provvidenza, di nuove pene e sofferenze andava ella in cerca sempre avidamente. |
A208000047 |
Ardeva la nostra beata, come già dicemmo, di amore per la penitenza, e desiderava di sempre maggiormente tormentarsi. |
A208000047 |
Il grande amore alla mortificazione ed ai patimenti faceva sì che la nostra Beata fosse un vero modello nella pratica di tutte le cristiane virtù. |
A208000049 |
Fu tanta la stima che la nostra Beata fece dell' angelica virtù della purità, che in ogni momento di sua vita fuggi puranco dall' ombra di ciò, che potesse offuscarla. |
A208000051 |
Fra le ragioni, per cui la nostra Beata godeva di essere fuggita dal secolo, una si era di vedersi lontana dalle pompe e vanità mondane, e in occasione di poter più facilmente imitare la povertà dello sposo Gesù. |
A208000052 |
Ma degno di essere notato si è che la povertà della nostra Beata partiva ed era accompagnata da spirito di profonda umiltà. |
A208000054 |
Ciò posto, dico che la nostra Beata possedè l' umiltà in sommo grado. |
A208000056 |
Lo spirito di umiltà della nostra Beata operava in lei al contrario di ciò che suole in altri operare lo spirito di superbia. |
A208000057 |
L' umiltà della nostra Beata era come certi bellissimi fiori che cercano di star {82 [356]} nascosti. |
A208000058 |
E tale si mostrò la nostra Beata. |
A208000059 |
Giulive vedonsi le monache tutte, solo le nostra Beata si scorge squallida e tremante. |
A208000060 |
Confessò la nostra Beata che giammai ebbe a trovarsi in tale angustia il suo povero cuore. |
A208000062 |
La nostra Beata senza altro avviso che quello del Cielo l' andava a ritrovare, e a lei dolcemente condannando quel pernicioso timore, le scopriva ella medesima le sue tentazioni, le dava le opportune ammonizioni, e lasciavala in perfetta pace. |
A208000062 |
Quindi non si può dire il bene che la nostra Beata faceva alle sue figlie. |
A208000063 |
Si può veramente dire che la vita della nostra Beata fu una vita di amore verso Dio. |
A208000063 |
Tale e si grande era l' abbondanza e la gagliardia dell' amore, che divampava nel petto della nostra Beata, che anche nel forte dell' inverno sudava cotanto da bagnarne gli abiti; e crebbe a segno quel celeste ardore, che più non potendo tollerarne la vampa le si dovevano concedere copiose bibite di acqua fresca, affinchè non ne venisse meno, e non ne morisse. |
A208000064 |
Questo accesissimo divino amore faceva si che la nostra beata sommamente si affligesse quando sapeva che il buon Dio veniva offeso. |
A208000065 |
La nostra Beata per procacciare la salute di un' anima sola, per l' impedimento anche di un solo peccato mortale, avrebbe incontrato e superati mille ostacoli, abbracciato e sofferte tutte le pene, fatta in pezzi la propria vita. |
A208000066 |
I1 gran desiderio che aveva la nostra Beata di propagare la gloria di Dio le fece venire in pensiero di fondare un qualche altro monastero. |
A208000068 |
La nostra Beata avrebbe pur desiderato di recarsi colà, a fine di togliersi dall' occasione di quelle tante visite, a cui andava soggetta a Torino, e vivere una vita più tranquilla. |
A208000070 |
Parlava ella delle verità della nostra SS. Religione con tanta chiarezza e fermezza, che ben dimostrava come Iddio a lei si rivelasse nelle frequenti estasi di amore. |
A208000070 |
Vivissima era la fede della nostra Beata. |
A208000073 |
Ma le divozioni che in ispecial modo regnavano nel cuore della nostra Beata erano la divozione verso Gesù Sacramentato, e la divozione verso Maria Santissima. |
A208000074 |
Compari più volte alla nostra Beata, ed una fra le altre le disse che se Torino la prendeva per sua protettrice col celebrarle una festa particolare in onore del suo Patrocinio, l' avrebbe liberata sicuramente dai suoi nemici. |
A208000074 |
Comparve ella un' altra volta alla nostra Beata in sul fine di agosto, l' assicurò nuovamente della liberazione, e in pegno di ciò le disse che nel giorno stesso i Torinesi avrebbero respinto in un assalto i nemici, come difatto avvenne. |
A208000074 |
Diceva perciò: La Bambina sarà la nostra Liberatrice; dalla Bambina saremo liberati, volendo indicare la natività di Maria. |
A208000074 |
Divotissima era pure la nostra Beata della gran Madre di Dio. |
A208000074 |
II giorno di questa prodigiosa vittoria fu indi poi consecrato alla nostra Liberatrice, e per tutto il Piemonte si celebra in tal giorno una festa sotto il titolo del Patrocinio di Maria Santissima. |
A208000074 |
Questa divozione crebbe poi tanto nella nostra Beata, che al solo sentire il nome dolcissimo di Maria ella tutta s' infiammava in volto, e riempivasi di celesti dolcezze il suo cuore. |
A208000074 |
Quindi è che in quel generale terrore, mentre si temeva da un giorno all' altro di cadere in mano ai nemici, la nostra Beata di nulla paventava, anzi tutti animava a rimaner tranquilli, assicurandoli della vittoria. |
A208000075 |
{116 [390]} Piena di questo spirito della santa Riformatrice, e più ancora spinta dall' amore di Dio, la nostra Beata si era fissa in mente di fare del bene a chiunque avesse occasione di parlare, o si fosse a lei raccomandalo, anzi a tutti quelli, a cui in qualsiasi modo avesse potuto. |
A208000076 |
Ma qui non si limitò la carità della nostra Beata. |
A208000077 |
Ma la carita della nostra Beata spiccò poi sopramodo durante l' assedio di Torino, quando la sua patria versava nel maggior pericolo. |
A208000078 |
Per ultima prova della eccellente carità della nostra Beata giova notare il sollievo, che ella studiava di porgere alle anime {126 [400]} del Purgatorio. |
A208000079 |
Caro lettore, ad esempio della nostra Beata, soccorriamo noi pure le anime del Purgatorio. |
A208000083 |
Un anno solennizzandosi con grande pompa nella chiesa di santa Cristina la festa della Serafica s. Teresa, essendo entrata in monastero la Corte, e portatasi all' adorazione del SS. Sacramento, ecco presentarsi allo spirito della nostra Beata sopra una bara morto il Principe di Piemonte Vittorio Amedeo Filippo, figlio dell' allora regnante Vittorio Amedeo II, giovane di quattordici anni. |
A208000086 |
Ne riferiremo qui alcuni altri più di proposito per nostra edificazione, e a maggior gloria di Dio e della sua serva. |
A208000087 |
Di ciò avvisata la nostra Beata disse risolutamente: «Non voglio che quest' angioletta muoia.» A cui l' infermiera con semplicità rispose: « Se ella è un' angioletta la lasci andare in paradiso.» «No, replicò la Beata, non voglio che muoia.» Si pose in ginocchioni e stette tutta la notte pregando per lei. |
A208000089 |
Nelle più fervorose preghiere, nelle più aspre penitenze, nell' esercizio delle più {143 [417]} eroiche virtù, colma di meriti, venerata dagli uomini, ammirata dagli angeli, prediletta da Dio, la nostra Beata era giunta all' anno 1717, ultimo della sua mortale carriera. |
A208000095 |
Vedendo intanto la Beata che a gran passo si avvicinava il termine dei suoi giorni, e desiderando di essere munita dei conforti di nostra santa Religione, fece la protesta di sua fede. |
A208000098 |
Alla possente voce dell' ubbidienza prese forza la Beata Madre, e soggiunse: «Supplico con tutto il cuore il mio Dio di benedire questa provincia {159 [433]} e mantenere i religiosi di essa veri figli della nostra santa madre Teresa.». |
A208000100 |
Ed oh! come Maria in quegli estremi momenti la venne ad assistere e difendere {160 [434]} dagli sforzi del nemico infernale! La venne a consolare colla dolce speranza di un sicuro paradiso! Provò allora la nostra Beata quanto riesca dolce e consolante in morte, l' essere stata divota di Maria in vita; provò come pei veri divoti di Maria la morte perda il suo terrore, e si converta in placido sonno. |
A208000109 |
I periti dell' arte non sapendo più qual rimedio prescrivere, la madre afflitta ricorse con fiducia alla nostra Beata, e incominciò una novena in suo onore. |
A208000119 |
Se per avventura il nostro corpo, o il nostro spirito si sentissero stanchi, confortiamolo col pensiero che un' eternità beata sarà abbastanza lunga per riposarsi, e compensare ogni nostra fatica. |
A208000120 |
Tu intanto, o inclita sposa di Gesù, tu nuova gemma della Chiesa cattolica, tu splendore del Carmelo, tu gloria della nostra patria, deh! tu dall' alto de' cieli volgi sopra di noi uno sguardo pietoso. |
A208000123 |
O Diletta del Crocifisso, avventurata Maria degli Angeli, che foste cosi innamorata del vostro sposo Gesù, di cui contemplaste continuamente, e con tanto frutto la dolorosa passione, deh otteneteci un amore compassionevole verso il nostro buon Dio, che mori sulla Croce per noi, stampateci nella nostra mente e nel nostro cuore la memoria de' suoi patimenti e della sua Croce, affinchè siamo riconoscenti a tanto affetto di Gesù Crocifisso, e partecipiamo con più abbondanza ai meriti della sua passione e della sua morte. |
A208000124 |
O benefica Protettrice de' miseri, mansuetissima Maria degli Angeli, che in ogni giorno di vostra vita mortale vi prendeste a cuore, e consolaste le pene e le tribolazioni d' ogni genere di persone afflitte, deh movetevi anche a compassione delle miserie di noi vostri Divoti; tergete le nostre lagrime, e confortateci in ogni nostra tribolazione, ed otteneteci quelle grazie, e quelle consolazioni che ci abbisognano in questa valle di amarezze e di pianto. |
A208000126 |
Umilissima Vergine, Beata Maria degli Angeli, che sempre desideraste di patire e di essere disprezzata pel vostro Gesù, e che aveste ogn' ora un cosi basso concetto di voi medesima, deh soggiogate la nostra superbia, ed otteneteci da Dio che imitando gli esempi di vostra umiltà, possiamo essere a parte di quelle grazie, che Dio concede solamente ai veri umili di cuore. |
A208000129 |
O magnanima figlia di S. Teresa, gloriosa Maria degli Angeli, che non contenta di vivere ubbidientissima alla voce de' vostri superiori, voleste pure chiudere i vostri giorni mortali col merito e colla benedizione dell' ubbidienza, deh otteneteci dal Signore di apprezzare questa bella virtù in tutto il tempo di nostra mortale carriera, e di non mai allontanarci dal volere di Dio, che ci sarà manifestato da Coloro, che Dio pose al nostro Governo tanto nelle cose che riguardano il corpo come in quelle dell' anima. |
don bosco-vita di s. giovanni battista.html |
A209000005 |
» Ecco come Elisabetta ripiena di Spirito Santo loda Maria, impariamo anche noi da essa a benedire e lodare questa grande regina che schiacciò il capo del serpe infernale, questa nostra pietosissima e potentissima madre. |
A209000048 |
Veneriamo pertanto anche noi questo gran santo, ed imitiamone le virtù, la penitenza, ed egli ci aiuterà ad essere costanti nella fede, perseveranti ne' nostri cristiani doveri; potremo fuggire le vanità del mondo, specialmente la intemperanza e la disonestà, e così giungere alla salvezza eterna dell'anima nostra. |
don bosco-vita di s. giuseppe.html |
A210000002 |
Nè le difficoltà che s'incontrano di trovare negli antichi scritti i fatti particolari della vita di questo santo deve minimamente diminuire verso di lui la nostra stima e venerazione; anzi nello stesso sacro silenzio di cui è circondata la sua vita noi troviamo qualche cosa di misterioso e di grande. |
A210000112 |
Sta di buon animo, o Giuseppe, quoniam appropinquat redemptio nostra. |
A210000117 |
Stabilito una volta questo principio, non dobbiamo noi credere, che fra i beati che sono l'oggetto del nostro culto religioso, s. Giuseppe sia, dopo Maria, il più potente di tutti presso Dio, e colui che merita a più giusto {82 [362]} titolo la nostra confidenza ed i nostri omaggi? Di fatto quanti gloriosi privilegi lo distinguono dagli altri santi, e devono inspirarci per lui una profonda e tenera venerazione!. |
A210000122 |
La santa chiesa riconosce questo potere sovrano di Giuseppe giacchè ella domanda por sua intercessione ciò che non potrebbe ottenere da se stessa: Ut quod possibilitas nostra non obtinet, eius nobis intercessione donetur. |
A210000125 |
Ma quanto maggior virtù e potenza non avrà la preghiera che Giuseppe volge per noi al sovrano giudice, di cui egli fu guida e padre adottivo? Poichè se egli è vero, come dice s. Bernardo, che Gesù Cristo, il quale è nostro avvocato presso il padre, gli presenta le sacre sue piaghe ed il sangue adorabile che ha sparso per la nostra salute, se Maria, per parte sua presenta all'unico figlio il seno che lo portò e nutrì, non possiamo noi aggiungere che s. Giuseppe mostra al Figlio ed alla Madre le mani le quali hanno tanto affaticato per loro ed i sudori che egli ha sparso per guadagnare il loro vitto sopra la terra? E se Dio padre non può nulla negare al suo figlio diletto quando lo prega per le sue sacre piaghe, nè il {88 [368]} figlio nulla negare alla sua Santissima Madre quando lo scongiura per le viscere che lo hanno portato, non siam noi tenuti a credere che nè il Figlio, nè la Madre divenuta la dispensatrice delle grazie che Gesù Cristo ha meritato non possono nulla negare a s. Giuseppe quando egli li prega per tutto ciò che ha fatto per essi in trent'anni di sua vita?. |
A210000127 |
Ma ciò che deve raddoppiar la nostra confidenza in s. Giuseppe si è la sua ineffabile carità per noi. |
A210000128 |
Non siamo noi diventati suoi figli; mentre Gesù Cristo è nostro fratello e Maria, sua casta sposa, è nostra madre piena di misericordia?. |
A210000132 |
Egli è principalmente alla nostra ultima ora, allorchè la vita essendo sul punto di lasciarci come un falso amico, l'inferno raddoppierà i suoi sforzi per rapire la nostr' anima nel passaggio all'eternità, egli è in quel momento decisivo per la nostra salute che s. Giuseppe ci assisterà in un modo tutto speciale, qualora siamo fedeli a onorarlo ed a pregarlo in vita. |
A210000147 |
La nostra s. religione assalita ne' suoi più sacrosanti principii vede numerosi figli strapparsi con crudele indifferenza dal suo materno seno per darsi pazzamente {98 [378]} in braccio all' incredulismo ed alla scostumatezza, e diventando scandalosi apostoli dell'empietà trarre a traviamenti tanti loro fratelli, e dilaniare così il cuore a quella madre amorosa che li ha nutriti. |
A210000152 |
Per questo vostro dolore e per questa vostra allegrezza vi preghiamo di consolar ora e negli estremi dolori l'anima nostra coll'allegrezza di una buona vita e di una santa morte somigliante alla vostra, in mezzo di Gesù e di Maria. |
A210000160 |
O fedelissimo Santo, che a parte foste dei Misteri della nostra Redenzione, {102 [382]} glorioso s. Giuseppe, se la profezia fatta da Simeone di ciò che Gesù e Maria erano per patire, vi cagionò spasimo di morte, vi ricolmò ancora di un beato godimento per la salute e gloriosa risurrezione, che insieme predisse dover seguirne, d'innumerabili anime. |
A210000170 |
Che se per somma disgrazia lo perdessimo, fate, che con tale indefesso dolore lo ricerchiamo, finchè favorevole lo ritroviamo, particolarmente nella nostra morte, per passare a goderlo in Cielo, ed ivi con voi in eterno cantare le sue divine misericordie. |
A210000176 |
S. Giuseppe, padre putativo di Gesù, vergine sposo di Maria, pregate per noi peccatori adesso e nell'ora della morte nostra. |
don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html |
A211000001 |
S. Ireneo, nome greco, che significa pacifico, fu uno dei santi che più illustrarono la nostra santa Chiesa cattolica dalla metà del secondo secolo sino al principio del terzo: imperocchè egli la propagò col suo zelo, la difese co' suoi scritti, la adornò colla santità esimia della sua vita, e la arricchì di un nuovo trionfo collo spargimento del suo sangue. |
A211000044 |
I Protestanti pretendono che la parola di Dio sia contenuta solamente nella Santa Scrittura, e che perciò per sapere quali cose convengasi credere e fare per salvarci non ci resta altro che leggere la santa scrittura e interpretarla secondo che pare alla nostra ragione. |
A211000049 |
«Quando il calice in cui si è versato del vino, e il pane spezzato riceve la parola di Dio (vale a dire si sono pronunziate sopra di essi le parole della consacrazione, le quali sono le stesse profferite dal Figliuolo di Dio sopra del pane e del vino nell'ultima cena), cioè esso vino ed esso pane diventa l'Eucaristia del Corpo e Sangue del Signore, da cui la sostanza della nostra carne riceve sostentamento e incremento: come adunque affermano (gli eretici), la nostra carne, la quale si nodrisce del Sangue e Corpo di Cristo, quasi fosse membro di esso, non essere capace del dono di Dio, cioè della vita eterna?». |
A211000057 |
Faccia Iddio, che anche noi sull'esempio dei Cristiani di Lione, accresciamo la nostra fede così che anteponiamo la salvezza dell' anima a qualunque cosa terrestre siamo pronti a morire piuttosto che fare alcuna cosa contro la legge di Dio e della sua Chiesa. |
don bosco-vita di s. pancrazio martire.html |
A212000052 |
Ricorriamo, dicevano tra di loro, ricorriamo a Dio, mondiamo la nostra coscienza, andiamo ai piedi del confessore, e chi sa che sciogliendoci dai legami delle colpe e armandoci della s. Comunione non otteniamo da Dio ciò che non possiamo ottenere dagli uomini? facciamo voto di portarci ambidue alla chiesa di san Pancrazio. |
don bosco-vita di s. paolo apostolo.html |
A214000063 |
Giunti alla presenza de' giudici dissero: questi uomini di razza Ebrea mettono sossopra la nostra città per introdurre {47 [213]} una religione nuova che certamente è un sacrilegio. |
A214000101 |
Almeno, egli soggiungeva, non si trattasse che del nostro privato interesse; ma il tempio della nostra gran Dea così celebrato in tutto il mondo è per essere abbandonato. |
A214000145 |
Costui ha altresì tentato di profanare il nostro tempio, e noi avendolo colto volevamo giudicarlo secondo la nostra legge; ma sopravvenendo il capitano Lisia ce lo cavò a viva forza dalle mani. |
A214000201 |
«Paolo prigioniero per la fede di G. C. {136 [302]} e Timoteo suo fratello al nostro caro Filemone, nostro cooperatore, ad Appia nostra sorella carissima, ad Archippo compagno delle nostre fatiche ed a tutti i fedeli che sogliono radunarsi in tua casa. |
don bosco-vita di s. policarpo.html |
A215000008 |
Il gran pensiero dell'eterna vita gli stava sempre fisso nella mente; e non cessava mai dal riflettere, che noi siamo fatti per l'eternità, e che siamo quaggiù solo per qualche tempo, e come pellegrini, mentre la nostra patria è la Gerusalemme celeste. |
A215000038 |
Policarpo soggiunse: io stimo che si convenga di esporne la ragione a te; imperocchè ci fu insegnato che noi dovessimo stare soggetti a' magistrati e alle podestà stabilite da Dio nelle cose oneste; e loro rendere obbedienza in ciò che non rechi danno alcuno alla salvezza dell'anima nostra: ma io non stimo questa moltitudine degna che le si renda ragione {36 [132]} della nostra fede. |
don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html |
A216000049 |
Un giorno sulla riva di un fiume gli avvenne di vedere alcuni uccelli che tentavano di pigliare dei pesci: ecco, egli disse, l'immagine dei nemici della nostra salute: essi stanno itn aguato per pigliare le anime nostre e farne loro preda. |
A216000056 |
Tertulliano, che viveva nel {41 [429]} secondo secolo, dice precisamente «a «tutte le nostre azioni, allorchè entriamo «od usciamo di casa; allorchè prendiamo i nostri abiti, andiamo ai bagni o «a tavola, o al letto; allorchè prendiamo «una sedia o un lume, noi facciamo il «segno di croce sopra la nostra fronte. |
don bosco-vita di san pietro.html |
A217000006 |
Debbo però premettere che io scrivo pel popolo, epperciò allontanando ogni ricercatezza di stile, ogni dubbia od inutile discussione, mi studierò di ridurre lo stile e la materia a tutta quella semplicità che comporta l'esattezza della storia congiunta colla teologia e colle regole di nostra italiana favella. |
A217000009 |
I tempi corrono assai calamitosi per la nostra santa religione: i nemici del cattolicismo spendono ingenti somme di danaro, intraprendono lunghi viaggi, sopportano gravi fatiche per diffondere libri immorali e contrarli alla religione; e noi per salvare le anime non ci daremo almeno quelle sollecitudini che con tanto ardore altri si danno per condurle alla perdizione? {9 [301]}. |
A217000106 |
«Figli d'Israele, loro disse, a che tanto maravigliarvi di questo fatto; a che tenere così fissi gli sguardi sopra di noi, quasi che per nostra virtù avessimo fatto camminare quell'uomo? Il Dio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, il Dio de' Padri nostri ha glorificato il suo figliuolo Gesù, quel Gesù che voi avete tradito e negato in faccia a Pilato, quando egli pur giudicava di lasciarlo impunito. |
A217000116 |
Se i cristiani dei giorni nostri avessero il coraggio de' fedeli de' primi tempi, e superando ogni rispetto umano professassero intrepidi la loro fede, certamente non si vedrebbe tanto disprezzo di nostra santa religione; e forse tanti che cercano di mettere in burla e la religione ed i sacri ministri sarebbero dalla giustizia e {80 [372]} dalla innocenza costretti a venerare la stessa religione insieme co' suoi ministri. |
A217000240 |
E poichè esso ha le chiavi del regno de' Cieli preghiamolo ad esserci protettore nei presenti bisogni, e così nell'ultimo giorno di nostra vita egli si degni di aprirci la porta della beata eternità. |
A217000241 |
Sebbene le discussioni sopra fatti storici siano estranee al noslro scopo perchè {165 [457]} appartenenti alla classe delle persone erudite e non al semplice popolo a cui sono specialmente dirette le nostre letture; tuttavia la venuta di s. Pietro, che è un punto de' più importanti della storia ecclesiastica, essendo caldamente combattuta dagli eretici d'oggidì, mi sembrò materia di tale importanza da non doversi ommettere; tanto più che i protestanti da qualche tempo in qua, nei loro libri, giornali e conversazioni, cercano di farne soggetto di ragionamento sempre collo scopo di metterla in dubbio e screditar la nostra santa cattolica religione. |
A217000254 |
Va a Roma donde emana la nostra autorità. |
don bosco-vita di san pietro [3a edizione].html |
A218000012 |
Ciò pare tanto più opportuno perchè i protestanti da qualche tempo nei loro libri, giornali e conversazioni, cercano di farne soggetto di ragionamento {190 [252]} sempre collo scopo di metterla in dubbio e screditare la nostra santa cattolica religione. |
A218000015 |
La fede è il fondamento e la base di ogni nostra giustificazione, dice la Chiesa a nome di Dio. |
A218000015 |
La nostra religione è soprannaturale e divina, perciò si trovano in essa certe verità così sublimi, che l'uomo nella vita presente, dopo molte fatiche, appena può giungere a comprederne piccolissima parte. |
A218000015 |
Senza piegare la nostra volontà all'autorità divina, cioè senza la fede, è impossibile di piacere a Dio, dice s. Paolo. |
A218000016 |
Pertanto colla fede crediamo che Iddio ha creato il cielo e la terra e tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono; crediamo che pel peccato originale tutto il genere umano si rese indegno del Paradiso e meritevole dell'inferno; che Dio promise un Salvatore, il quale è venuto, ed è Gesù Cristo vero Dio e vero uomo; che egli si è fatto uomo per salvare l'anima nostra; e che morì per noi in croce. |
A218000016 |
Queste sono le principali verità che la nostra religione propone a credersi. |
A218000017 |
Che ti vale credere alla Chiesa, al Vicario di Gesù Cristo, se poi ne dispregi gl'insegnamenti? se parli male del sommo Pontefice? Parliamo chiaro: o tutti gli articoli di nostra fede, o nissuno; perchè il negarne un solo, è negarli tutti. |
A218000017 |
Devo ciò non ostante avvertirti, o cristiano, che la nostra fede deve avere certe {215 [257]} qualità, le quali mancando, a nulla giova per salvarci. |
A218000017 |
La nostra fede deve essere intera, cioè deve abbracciare tutti gli articoli di nostra religione. |
A218000017 |
Ma rotto un anello della catena, o spezzato un gradino di questa mistica scala, è rotta ogni nostra relazione con Dio. |
A218000019 |
Preghiamo i due Principi degli Apostoli Pietro e Paolo che ci ottengano da Dio il dono della fortezza; e come essi impiegarono la loro vita e sparsero tutto il loro sangue per la fede, così noi possiamo mostrarci ognor veri seguaci di Gesù Cristo e costanti nelle pratiche di nostra santa cattolica religione fino all'ultimo respiro della vita. |
don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html |
A220000003 |
Nella lettera, che ci scrivesti il 9 dell' ultimo Novembre, scorgemmo novella prova della tua singolare fede, pietà e riverenza verso di Noi e verso la suprema dignità Nostra. |
A220000021 |
La nostra speranza è riposta in Dio, il quale, per la protezione della Regina del Cielo e Signora del mondo, la Madre di Dio Maria Vergine Immacolata, ci libererà da questi si grandi mali e consolerà la sua afflitta Chiesa facendola trionfare de' suoi nemici. |
A220000022 |
Non dubitiamo punto che a questo fine e per impetrare alla Nostra debolezza prontissimo l'aiuto ed il soccorso di Dio continuerai, o Diletto Figlio, insieme cogli alunni e discepoli del tuo ospizio a te e a noi carissimi a supplicare lo stesso Iddio con sempre maggior fervore in ogui sorta di preghiere. |
A220000033 |
Per tenere le veci della nostra presenza, io, i colleghi ed i fratelli tutti mandiamo a voi questa lettera, o fratello carissimo, e con essa rappresentandovi il nostro gaudio vi attestiamo i fedeli ossequii di carità. |
A220000065 |
Suo padre appellavasi Giulio, che si crede con fondamento tosse cristiano, e che abbia allevato suo figliuolo secondo i principii di nostra santa religione. |
A220000080 |
La nostra santa religione detesta la magia, ovvero l'invocazione degli spiriti infernali, perciò quel mago a fine di potersi insinuare nel cuore dell'Imperatore cominciò a porre in discredito prima i cristiani, di poi la loro religione. |
A220000097 |
Fatte queste cose, il santo Pontefice per ringraziare Iddio e per compiere la sacra funzione coll' atto più solenne dì nostra religione, celebrò per loro il santo sacrificio della Messa, in fine della quale parteciparono tuttti del corpo e del sangue di nostro Signore Gesù Cristo. |
A220000122 |
Ma i santi martiri gli tolsero ogni speranza, dicendo: Noi abbiamo già dato ogni nostra sostanza a' poveri; l'unico tesoro, che ancora ci rimanga, sono le nostre anime, e queste non daremo mai per qualsiasi cosa del mondo. |
A220000158 |
Quel medesimo Gesù Cristo illuminò le tenebre della nostra mente e la cecità del nostro cuore, e coll'aiuto della sua santa grazia abbiamo rigettato la superstizione della cieca idolatria, ci siamo convertiti al vero Dio. |
A220000159 |
Valeriano frenò ancora il suo sdegno e con voce calma ripigliò: Io so quali sono le opere tue, e so pure che colle tue magiche parole (voleva dire colle tue preghiere) hai tolto di vita il console Massimo; e so pure, soggiunse in tuono minaccioso, che sotto al pretesto di promuovere la religione cristiana fai ogni sforzo per recar danno a noi e mettere sossopra la nostra repubblica. |
A220000229 |
Il prefetto non sapendo più che fare disse al conte Archisilao: Tu mi hai condotto qua due donne, le quali o sono due grandi streghe, o due grandi sante, giacchè la loro potenza è superiore alla nostra. |
A220000236 |
Per eccitare la nostra fede in Dio e la confidenza nella protezione di questo martire e Pontefice, noi esporremo alcuni miracoli operati da Dio ad intercessione del suo servo. |
don bosco-vita infelice di un novello apostata.html |
A221000009 |
Appunto da questo voi dovreste dedurre, che la religione che noi cattolici {26 [206]} professiamo, è la sola vera; perchè tendendo continuamente la natura nostra corrotta alle cose illecite e dannose all'anima nostra, e pregiudicevoli all'eterna salvezza, la religione col raffrenare i nostri appetiti scorretti, ci mette in grado di mantenerci saldi e forti nella virtù, e così di piacere a Dio, che ci dà la forza di farlo. |
A221000043 |
Questa nostra tenerissima Madre vi accogliera colle braccia aperte; il suo ministro riceverà, consolatissimo, a suo nome la vostra abiura, assolvendovi dalle censure, in cui incorreste, e dai vostri peccati. |