don bosco-angelina.html |
A002000014 |
Un mattino in sul fare del giorno ella, recandosi in chiesa, si fermò per la solita preghiera presso {10 [180]} al cimitero, ed essendo il cielo coperto da folta nebbia, a stento scorgeva chi le passasse vicino. |
A002000014 |
È bene di notare che la casa di Pietro era circa un chilometro distante dal paese, e per venire alla chiesa Cecchina doveva passare accanto al cimitero. |
A002000096 |
Avvi un solo Dio, una sola fede, un solo battesimo, e perciò una sola Chiesa di Gesù Cristo. |
A002000096 |
Esso deputò l'apostolo Pietro a capo di questa Chiesa; a san Pietro succedettero gli altri Vicari di G. C. fino ai nostri giorni. |
A002000103 |
- Vi do parola di farlo e di raccomandarvi anche in chiesa alle pubbliche preghiere, ma vorrei anche da voi un favore, che io reputo tornare alla maggior gloria di Dio. |
A002000122 |
Era questi s. Girolamo, che la Chiesa proclama il massimo dottore nello interpretare le sante scritture. |
A002000148 |
Un giorno mentre veniva dalla chiesa, {61 [231]} un cotale, che nel paese passava per sapiente: Povera Angelina, le disse, che necessità vi è di andare cotanto spesso alla Comunione, e così privarvi del necessario riposo con tanto disturbo?. |
A002000153 |
Un mattino la nosra Orfanella si recò per tempo in chiesa, fece la sua Confessione e Comunione con insolito e più fervoroso ringraziamento. |
A002000155 |
Voi siete sdegnato pei peccati degli uomini, deh! ricevete la povera vita mia in espiazione di tanta iniquità, ma salvate il capo della Chiesa. |
don bosco-angelina [v.13].html |
A003000019 |
La Chiesa cattolica condannò come eretici quelli che ebbero l'ardimento di negare questa verità. |
A003000032 |
E la santa madre chiesa che niente altro desidera che il bene dei fedeli, ecco come esprime il suo vivo desiderio della comunione frequente nel Concilio Tridentino: «sarebbe cosa sommamente desiderevole {66 [20]} che ogni fedel cristiano si mantenesse in tale stato di coscienza da poter fare la santa comunione ogni volta che interviene alla santa Messa.» Ed un Papa per incoraggire i cristiani ad accostarsi sovente alla confessione e alla comunione, concedette questo favore: quei fedeli che hanno la lodevole consuetudine di confessarsi ogni settimana, ogni qualvolta fanno la santa comunione, possono acquistare indulgenza plenaria, cioè la remissione di tutta quanta la pena temporale che resterebbe loro a soffrire o in questo mondo o nel purgatorio. |
A003000039 |
Con queste parole egli ci assicura che non mai la sua Chiesa avrebbe potuto cadere in errore. |
A003000039 |
Epperciò Gesù Cristo medesimo raccomandò a' suoi seguaci che nascendo questioni tra di loro, ne deferissero la risoluzione alla Chiesa, che se taluno, egli prosegue, rifiutasse di ascoltare la Chiesa, abbilo siccome gentile e publicano. |
A003000039 |
Questa Chiesa è la colonna ed il fondamento di ogni verità; ce lo dice s. Paolo: sicchè ogni dottrina che non poggia sopra il fondamento di questa Chiesa, poggia sopra l'errore. |
A003000039 |
Questa chiesa da Dio stabilita doveva in ogni tempo e in ogni luogo ricevere tutti coloro che avessero voluto rifuggiarsi nel suo materno seno; ed essere perciò in ogni tempo visibile ed accessibile a tutti. |
A003000039 |
Questo regno spirituale fondato da Gesù Cristo è la sua Chiesa, ovvero la congregazione dei fedeli cristiani di tutto il mondo, che professano la dottrina di Gesù Cristo sotto la condotta de' legittimi pastori, e specialmente del Romano Pontefice che n'è il capo da Dio stabilito. |
A003000039 |
Quindi nel Vangelo questa chiesa è paragonata ad una colonna, contro cui nulla valgono gli assalti dei nemici delle anime. |
A003000039 |
Tu sei Pietro, disse Gesù Cristo al principe degli Apostoli nel costituirlo capo della Chiesa, tu sei Pietro, e sopra questa pietra fonderò, la mia Chiesa, {69 [23]} e le porte dell'inferno non la potranno vincere. |
A003000040 |
La Chiesa di Gesù Cristo poi riceve varii nomi: in primo luogo si chiama cattolica, che vuol dire universale, perchè come si disse, qual madre amorosa accoglie in tutti i tempi e in tutti i luoghi quelli che vogliono venire al materno suo seno. |
A003000041 |
Dicesi anche santa, perchè il fondatore {70 [24]} di lei che è Gesù Cristo, è il fonte di ogni santità; niuno può essere santo fuori di questa Chiesa, giacchè soltanto in essa s'insegna la vera dottrina di Gesù Cristo, in essa soltanto si pratica la sua fede, la sua legge, e si amministrano i sacramenti da lui instituiti. |
A003000045 |
Egli ha stabilito un capo che dovesse governare la sua Chiesa. |
A003000045 |
Ora osserva che bel ordine regna nella Chiesa: noi semplici fedeli siamo uniti al parroco, il parroco ci unisce al vescovo, il vescovo ci unisce al Papa, il Papa ci unisce a Dio. |
A003000046 |
Quello poi che desidero che tu ritenga bene a mente è questo: siccome non vi è che un solo Dio, una sola fede, un solo battesimo, così non vi è che una sola vera Chiesa, fuori di cui niuno può salvarsi. |
A003000047 |
Oh! come sono contenta, o mamma, di essere anch'io cristiana e di appartenere alla Chiesa cattolica. |
A003000048 |
Rallegrati pure in cuor tuo, e sii riconoscente a Dio, perchè ti ha creati in questa sua Chiesa, in cui sono tanti mezzi di salvezza; ma intanto ricordati di preger sempre per tanti altri che non hanno la fortuna di essere in grembo alla Chiesa cattolica, i quali perciò sono fuori della strada che conduce al cielo; prega {72 [26]} per loro, affinchè il Signore si degni di aprire ad essi gli occhi, e si convertano, ed abbraccino anche la nostra santa religione. |
A003000049 |
Ma voi mi avete dotto di essere riconoscente al Signore perchè mi ha fatto nascere nella Chiesa; e come ho io da fare per dimostrargli la mia gratitudine per questo benefizio?. |
A003000050 |
Procura di osservare i precetti che la Chiesa a nome di Dio propone a' suoi figli. |
A003000050 |
Quando poi ti accada di dover parlare della Chiesa, parlane sempre come una figlia rispettosa parlerebbe di sua madre; e non mai ti avvenga di dire cosa alcuna contro a quanto la Chiesa comanda o proibisce. |
A003000050 |
Questa è la vera ed unica maniera di mostrare la tua gratitudine a Dio per averti creata nella sua Chiesa. |
A003000050 |
Sii costante nell'ascoltare la messa intiera tutte le domeniche e le altre feste comandate, sii costante a non mangiar carne al venerdì e sabato, e negli altri giorni, in cui è proibito il mangiarne; bisogna poi che {73 [27]} procuri di osservare i digiuni, quando sarai obbligata a digiunare; insomma procura di osservare con esattezza quanto la Chiesa comanda, e di astenerti da quanto proibisce. |
A003000072 |
Come ben sai, a Maria si danno tanti titoli, viene chiamata con tanti nomi; ebbene tutti questi titoli ricordano un favore da lei ottenuto; di più tutte le solennità che si celebrano nella chiesa ebbero origine da qualche grande miracolo, da qualche grazia straordinaria che Maria ottenne a favore della Chiesa. |
A003000072 |
Nè solamente è l'aiuto de' cristiani, ma eziandio il sostegno della Chiesa universale. |
A003000073 |
Quanti eretici confusi, quante eresie estirpate, a segno che la Chiesa esprime la sua gratitudine, dicendo a Maria: Tu sola, o gran Vergine, fosti colei che sradicasti tutte le eresie: Cunctas haereses sola interemisti in universo mundo. |
A003000077 |
Maria, come dice la Chiesa, sarà un capitano terribile, che a guisa di un ordinato esercito reprimerà gli assalti del nemico infernale: Terribilis ut castrorum acies ordinata. |
A003000081 |
Tale pure è il pensiero della Chiesa che chiama Maria Auxilium christianorum; aiuto dei cristiani. |
don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html |
A004000006 |
Gesù disse che nella sua Chiesa si sarebbero operati miracoli maggiori che Egli non operò: e non fissò nè tempo nè numero, perciò finchè vi sarà la {6 [406]} Chiesa, noi vedremo sempre la mano del Signore che farà manifesta la sua potenza con prodigiosi avvenimenti, perchè ieri ed oggi e sempre G. C. sarà quello che governa e assiste la sua Chiesa fino alla consumazione dei secoli. |
A004000053 |
Ma ciò che fa sentire vie più la potenza di quella voce venuta dal Cielo, è che si produsse un mirabile cambiamento di costumi negli abitanti di Corps, di La Salette, di tutto il cantone e di tutti i dintorni, e in lontane parti ancora si diffonde e si propaga... {23 [423]} Hanno cessato di lavorare la Domenica: hanno dismessa la bestemmia... Frequentano la Chiesa, accorrono alla voce dei loro Pastori, si accostano ai santi Sacramenti, adempiono con edificazione il precetto della Pasqua fino a quel momento generalmente negletto. |
A004000054 |
Nel luogo dell'apparizione sorge ora una Chiesa maestosa con vastissimo edifizio, dove i viaggiatori dopo di aver soddisfatta la loro divozione possono agiatamente ristorarsi ed anche passarvi a gradimento la notte. |
A004000062 |
Tenetevi tutti attaccati alla santa Chiesa, e al nostro S. Padre che ne è il Capo visibile e il Vicario di Nostro Signor Gesù Cristo sulla terra. |
A004000094 |
Essa non è alta che un {39 [439]} metro e tre centimetri, totalmente rachitica, con un apparato muscolare esilissimo, un'ossatura universalmente disgraziata, e gibbosità alla colonna vertebrale; da oltre vent'anni ovunque dovesse trasferirsi, o alla chiesa o al dormitorio o a mensa e via dicendo, bisognava che alcuna delle compagne di peso ve la portasse, e nell'atto del trasporto la regione sua lombare cadeva inerte fuor delle braccia della portante, essendo essa fin costretta ad aggrapparsi al collo della medesima onde tenervisi, come i due medici attuali dell'Ospizio di cui l'uno la conosce da 20 anni e 1'altro da 18, espressamente attestano. |
A004000098 |
Cominciò egli tosto a camminare per la chiesa con universale maraviglia; il quale racconto fece sovra la povera Vittoria sì profonda impressione, e le inspirò tanta confidenza, da tenersi già sicura di conseguire essa pure la desiderata grazia. |
A004000100 |
La madre l'aiuta, e già Vittoria è in piedi; e quella insistendo, Vittoria coraggio, cammina, cammina... essa, giunte le mani, fissa un istante la Statua della Vergine, quindi {44 [444]} rivolta alla superiora, la Madonna mi ha ottenuta la grazia, afferma con sicurezza, e porgendole la madre un dito della sua sinistra mano, essa il prese e si fa per camminare verso la porticina della cappella, e di fatto sull'istante cammina, esce, discende il gradino... Prodigio, prodigio, esclama, non potendo più contenere la sua gioia la buona superiora, ed esclamano con lei dentro la cappella, e nella chiesa tutti i presenti, che erano in gran numero, e non pure dell'Ospizio di Garignano, ma di altri luoghi assai. |
A004000100 |
Verso le 2 1/2 pomeridiane del giorno stesso, la comunità si raccolse nella chiesa pel canto delle Litanie. |
A004000102 |
Siccome alta maraviglia {46 [446]} destò l'annunzio di tale guarigione in quanti di quella città l'aveano prima conosciuta, ond'è, che ordinatosi tosto un triduo di ringraziamento nella chiesa dell'Ospizio, v'intervenne, oltre ai ricoverati, numeroso clero e popolo, maravigliati tutti di vedere la Vittoria stessa traversare sovra i suoi piedi la navata della chiesa. |
A004000106 |
I religiosi {49 [449]} approfittando delle buone disposizioni di quegli infedeli decisero di fare una pubblica processione di penitenza portando la statua di s. Giovanni Battista dalla chiesa del loro convento a quella di s. Elisabetta fuori dell'abitato. |
A004000107 |
L'immagine divota rimase nella chiesa di s. Elisabetta dove si andava a pregare ogni giorno per ottenere la sospirata grazia. |
A004000107 |
{50 [450]} I Turchi riconobbero in ciò un miracolo di san Giovanni, per cui nel giorno 22 dello stesso mese quando la statua fu riportata nella chiesa del convento dei Francescani, raddoppiarono la loro festa e vollero pure penetrare in Chiesa, dove assistettero divoti e silenziosi alla funzione di rendimento di grazie all'Altissimo pel beneficio ricevuto. |
A004000108 |
Il sacerdote Ratisbona, il famoso Ebreo convertito dalla Regina dei cieli in Roma nella chiesa di s. Andrea delle Fratte, e quanti cattolici si trovavano nei dintorni ci prendevan parte. |
A004000120 |
Ma egli si rifiutò dicendo con isdegno che se il Signore volea che facesse il Giubileo gli restituisse la sanità ed allora sarebbe andato da se alla Chiesa. |
A004000125 |
Ritornava la pia giovanetta dalla Chiesa col cuore pieno di santo affetto, stringendo fra le mani l'immagine del s. Patriarca, dispensata dal paroco al popolo in segno delle comunione Pasquale. |
A004000126 |
Chi entra nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in Torino, ne vede le pareti, la sacra Immagine e l'altare ornati di una svariata quantità di voti che ricordano diversi segnalati benefizi che l'augusta Regina del Cielo ottenne a'suoi divoti. |
A004000129 |
Oggi, diceva, voglio raccomandarmi a questa buona Madre nella santa Messa, e se, come tanti ottennero, potrò anch'io essere liberato da questo mio miserabile stato, farò un offerta per la chiesa testè costrutta in Torino. |
A004000134 |
Di poi per dare ancora uno sfogo alla sua divozione, volle salire sulla cupola della chiesa per toccare e baciarvi i piedi della statua dorata che rappresenta colei che la Chiesa proclama potente. |
A004000134 |
Disceso il vicecurato gli raccontò come la Madonna gli avesse ottenuta la grazia e come era suo fermo proposito di recarsi all'Oratorio di s. Francesco di Sales, ossia alla chiesa di Maria Ausiliatrice per ringraziarla. |
A004000134 |
Reduce dalla chiesa sembrava pazzo per la straordinaria contentezza. |
A004000137 |
I miei genitori mi posero sotto la cura dei medici, ma peggiorando vie più il mio male divenni come cieca, così che dal mese di agosto dell'anno 1868 mia zia Anna dovette condurmi per circa un anno sempre a mano alla chiesa per udire la santa Messa, cioè fino al mese di maggio del 1869. |
A004000141 |
- Fatta breve preghiera all'altare di Maria Ausiliatrice, mi fu impartita la benedizione ed incoraggiata ad aver fiducia in Colei, che la Chiesa proclama Vergine potente che dà la vista ai ciechi. |
A004000141 |
Era un sabato di maggio 1869, quando in sulla sera io veniva a mano condotta alla chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino. |
A004000166 |
Gli abitanti di Vinovo poi, che prima erano soliti a vedermi condurre alla chiesa per mano, ed ora andare da me stessa, e leggendo in essa libri di {77 [477]} divozione pieni di maraviglia mi domandano: chi fece mai questo? ed io rispondo a tutti: È Maria Ausiliatrice che mi ha guarita. |
A004000171 |
Ma poichè dal vicendevole ed unanime consenso si avvidero non essere illusione, ma realtà, risuonò altamente la chiesa di voci che gridavano: s. |
A004000175 |
Comunque ella sia M. R. P. a questo avvenimento, che possiam chiamare domestico, scuotendo la nostra tiepidezza accendiamoci di santo zelo, animiamoci a calcare da buoni figli le vestigia del s. Patriarca, e coll'assidua preghiera imploriamo la divina misericordia affinchè, placato lo sdegno, conceda alla santa Chiesa ed alla società giorni di tranquillità e di pace. |
A004000181 |
Ognuno soleva ricorrere facendo una novena di preghiere con promessa di qualche limosina pel decoro della chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in {86 [486]} Torino, dove ogni giorno hanno luogo particolari esercizi di cristiana pietà, per invocare la clemenza di questa celeste benefattrice a favore di chi trovasi nelle tribolazioni. |
A004000182 |
Promisi pertanto di recitare alcune preghiere per un tempo determinato con una offerta a quella chiesa se otteneva la grazia. |
don bosco-arpa cattolica o raccolta di laudi sacre sulla passione.html |
A008000003 |
Indulgenza plenaria da lucrarsi alla chiusura del mese mariano da coloro che nel decorso di esso sonosi in modo particolare occupati a cantare laudi sacre in chiesa o sono intervenuti alla divozione del mese mariano. |
A008000008 |
Esse furono raccolte fra le più divulgate e comunemente cantate negli esercizi spirituali, nelle missioni, ed in altre opportunità della Chiesa nel corso dell'anno. |
don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html |
A009000002 |
Era appena in costruzione la chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in Torino, e già si facevano ripetute dimande perchè venisse iniziata una pia associazione di divoti, i quali uniti nel medesimo spirito di preghiera e di pietà facessero ossequio alla gran Madre del Salvatore invocata col bel titolo di Aiuto dei Cristiani. |
A009000006 |
Questo manto indorato e circondato di varietà, secondo lo spirito della Chiesa, sono altrettante gemme e diamanti, ovvero titoli, con cui si suole {5 [343]} appellare Maria. |
A009000007 |
Questi simboli ed espressioni, che la Chiesa applica a Maria, fanno manifesti i disegni provvidenziali di Dio, che voleva farcela conoscere prima della sua nascita, come la primogenita fra tutte le creature, la più eccellente protettrice, aiuto e sostegno, anzi riparatrice dei mali, cui soggiacque il genere umano. |
A009000009 |
Di qui pure la ragione per cui ogni regno, ogni città, ogni paese, ogni famiglia ha una chiesa, una cappella, un altare, una imagine, un dipinto o qualche segno che rammenta la venerazione universale prestata a Maria e nel tempo stesso ricorda alcuna delle molte grazie concesse a chi fece a Lei ricorso nelle necessità della vita. |
A009000010 |
Esposti così di volo alcuni motivi che fecero ognor chiamare Maria ajuto e sostegno dei Cristiani, passiamo ad alcuni fatti particolari che diedero motivo alla Chiesa di appellarla Auxilium Christianorum. |
A009000014 |
Il Romano Pontefice, che allora era s. Pio V, nel timore che i Turchi, se fossero riusciti vittoriosi, avrebbero portato fra i Cristiani desolazione e rovina, pensò di impegnare la potente intercessione di Colei che santa Chiesa proclama terribile come un esercito ordinato a battaglia: Terribilis ut castrorum acies ordinata. |
A009000024 |
Il 12 di settembre si portò in chiesa col principe Carlo di Lorena, ed ivi udirono la santa Messa, che egli stesso volle servire colle braccia distese in forma di croce. |
A009000026 |
Essendo poi persuaso che una vittoria così inaspettata era totalmente dovuta alla protezione di Maria, fece portare nella chiesa maggiore lo stendardo che si era trovato nella tenda del Gran Visir. |
A009000026 |
Quel santo Pontefice, egli pure persuaso che la gloria di quel tronfo fosse tutta dovuta alla grande Madre di Dio, e desideroso di perpetuare la memoria del benefìzio ordinò che la festa del ss. Nome di Maria, già da qualche tempo praticata in alcuni paesi, fosse per l'avvenire celebrata in tutta la Chiesa nella domenica che si trova fra l'ottava della sua Natività. |
A009000027 |
La Chiesa era {17 [355]} già in certo modo intervenuta coll'approvazione delle confraternite, delle preghiere e di molte pratiche di pietà cui sono annesse le sante Indulgenze, e che per tutto il mondo proclamano Maria Auxilium Christianorum. |
A009000027 |
Questi e molti altri fatti cotanto gloriosi alla santa Vergine facevano desiderare l'intervento espresso della Chiesa a dare il limite e il modo con cui Maria potesse invocarsi col titolo di Aiuto dei Cristiani. |
A009000028 |
Una cosa mancava ancora ed era un giorno dell'anno stabilito per onorare il titolo di Maria Ausiliatrice, che è quanto dire, una festa con rito, Messa, Officio dalla Chiesa approvalo, e si fissasse il giorno di tale solennità. |
A009000031 |
Mentre il Capo della Chiesa gemeva prigioniero, separato da' suoi consiglieri ed amici, ai Cristiani altro più non rimaneva che imitar i fedeli della Chiesa primitiva, quando s. Pietro era in prigione, pregare. |
A009000031 |
Pregava il venerando {19 [357]} Pontefice e con lui pregavano tutti i Cattolici implorando l'aiuto di Colei che è detta: Magnum in Ecclesia praesidium: Grande presidio nella Chiesa. |
A009000033 |
Allora la giustizia potè fare di nuovo il suo corso; il Pontefice venne subito messo in libertà; Roma l'accolse col massimo entusiasmo, e il Capo della cristianità fatto libero e indipendente potè ripigliare l'amministrazione della Chiesa universale. |
A009000034 |
Ritornato di poi a Roma volle compiere la seconda parte della sua promessa instituendo nella Chiesa una festa speciale, che attestasse alla posterità il gran prodigio. |
A009000035 |
Considerando egli adunque come in ogni tempo la santa Vergine fu sempre proclamata aiuto dei Cristiani, appoggiato a quanto s. Pio V aveva fatto dopo la vittoria di Lepanto, ordinando d'inserire nelle Litanie Lauretane le parole: Auxilium Christianorum, ora pro nobis; spiegando e dilatando ognor più quanto aveva decretato il pontefice Innocenzo XI quando instituì la festa del nome di Maria; Pio VII per rendere perpetua la memoria della prodigiosa liberazione sua, dei Cardinali, dei Vescovi e della libertà ridonata alla Chiesa, e perchè ne esistesse perpetuo monumento fra tutti i popoli cristiani, instituì la festa di Maria Auxilium Christianorum da celebrarsi ogni anno al giorno 24 {22 [360]} maggio. |
A009000037 |
L'anno 1817 era compiuto un dipinto che doveva essere collocato in Roma nella Chiesa di s. Maria in Monticelli, diretta dai Sacerdoti della Dottrina Cristiana. |
A009000038 |
Allora che le truppe cristiane combattevano a Vienna, un padre cappuccino, che con zelo predicava nella chiesa di s. Pietro a Monaco in Baviera, con fervorose espressioni esortava i fedeli a mettersi sotto alla protezione di Maria Ausiliatrice. |
A009000039 |
Fra le altre cose fece costrurre nella chiesa di san Francesco di Paola una cappella con altare e statua dedicata alla Vergine Ausiliatrice. |
A009000041 |
Ma pel numero stragrande ed ognora crescente degli aggregati venne instituita nella medesima chiesa una confraternita ch'ebbe l'apostolica approvazione dal sommo Pontefice Pio VI con rescritto del 9 febbraio 1798. |
A009000042 |
- I mezzi {26 [364]} con cui doveva condarsi avanti l'impresa si abbandonò intieramente alla protezione di colei che la chiesa chiama costantemente Virgo potens, Vergine potente. |
A009000042 |
Così fra i Torinesi cresceva e dilatavasi la divozione a Maria Ausiliatrice quando fu ideato il progetto di una chiesa da dedicarsi appunto alla santa Vergine in Valdocco, quartiere popolatissimo della città di Torino. |
A009000043 |
Il sommo Pontefice, il regnante Pio IX, cui nulla sfugge di quanto può tornare a gloria della Religione, informato della necessità di una chiesa nel luogo sopra indicato, mandò la sua prima graziosa offerta in L. 500, facendo intendere che Maria Ausiliatrice gli sembrava titolo certamente gradito alla gran Vergine Maria. |
A009000045 |
Nel 12 gennaio 1867 concedette le seguenti indulgenze a tutti quelli che avevano concorso alla costruzione di questa chiesa. |
A009000049 |
Per animare poi tutti i fedeli cristiani a prendere parte alla consacrazione di questa chiesa, con apposito breve del 22 maggio 1868, concedeva Indulgenza plenaria a tutti quelli che confessati e comunicati avessero visitata questa chiesa di Maria Ausiliatrice nel giorno della consacrazione od in altro giorno dell'ottavario. |
A009000052 |
Imperocchè, sebbene non abbiamo noi potuto trovarci presenti a quel giocondo spettacolo, tuttavia l'industria tua ci fece quasi avere sotto agli occhi la fronte esterna della Chiesa, per le medaglie che ci mandasti egregiamente cesellate, e contemplare la stessa immagine della Madre di Dio. |
A009000058 |
Il sottoscritto espone umilmente a V. E. Rev. ma che pel solo desiderio di promuovere la gloria di Dio e il bene delle anime avrebbe in animo che nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, or fa un anno da V. E. consacrata al Divin culto, si iniziasse una pia unione di fedeli sotto il nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice; scopo principale sarebbe di promuovere la venerazione al SS. mo Sacramento e la divozione a Maria Auxilium Christianorum: titolo che sembra tornare di vivo gradimento all'augusta Regina del Cielo, {32 [370]}. |
A009000059 |
A tale effetto si compilarono alcune Regole che furono modellate e quasi copiate sopra gli statuti della celebre Confraternita di Maria Ausiliatrice eretta in Monaco di Baviera, affinchè questi esercizi di pietà abbiano una forma stabile e tutta secondo lo spirito di santa Chiesa. |
A009000061 |
L'altare dell'Associazione sarebbe l'altare maggiore di detta chiesa, come quello che è privilegiato, e presso cui già si fanno la maggior parte dagli esercizi di pietà che formano lo scopo di questa Associazione. |
A009000073 |
Visto il memoriale a noi presentato dal M. Rev. sacerdote Giovanni Bosco Rettore della Chiesa da poco tempo in questa città eretta sotto l'invocazione dell'Immacolata Vergine Ausiliatrice, e consideratone il tenore, ben volentieri acconsentendo ai pii voti dell'Oratore, per alimentare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la santa Madre di Dio e l'augusto Sacramento dell'Eucaristia, col tenore del presente decreto erigiamo e dichiariamo canonicamente eretta per i fedeli dell'uno e dell'altro sesso all'altare {37 [375]}maggiore della predetta Chiesa la pia società che avrà nome di Associazione dei divoti di Maria Ausiliatrice, in modo che tutti quelli che ad essa si ascriveranno, adempiendo le prescritte opere, possano partecipare dei Tesori della Chiesa. |
A009000087 |
Il nostro diletto figlio Giovanni Bosco, sacerdote torinese, ci espose aver egli in animo, per eccitare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la santa Madre di Dio e l'augusto Sacramento dell'Eucarestia, d'instituire colla licenza dell'Ordinario nella chiesa dedicata a Maria SS. Ausiliatrice nella città di Torino, una pia società col nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, i cui soci abbiano per iscopo principale di promuovere il culto della Immacolata Madre di Dio e dell'augusto Sacramento. |
A009000088 |
Affinchè poi, proponendo loro maggiori aiuti per arrivare alla celeste {41 [379]} beatitudine, con maggiore impegno diano i fedeli il nome a questa Associazione e attendano a compiere le prescritte opere di pietà, ci porse umile preghiera che volessimo a questo fine per nostra benignità schiudere i tesori della chiesa, la dispensazione dei quali a noi commise l'altissimo Iddio. |
A009000089 |
Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' suoi beati Apostoli Pietro e Paolo a tutti e singoli i fedeli cristiani dell'uno e dell'altro sesso che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella pia società che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati e che avranno divotamente visitato questa medesima chiesa, {43 [381]} l'oratorio o l'altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C., nella domenica di Pentecoste, nella solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste della Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregato per la concordia dei Principi cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati. |
A009000090 |
Inoltre ai medesimi soci i quali almeno di cuore pentiti adempieranno le sopradette opere di pietà in ciascun giorno di novene o tridui che solennemente in detta chiesa si soglion fare in onore della Madre di Dio concediamo sette anni d'Indulgenza ed altrettante quarantene: ogniqualvolta poi interverranno al divoto esercizio che con licenza dell'Ordinario {45 [383]} ogni mattina si celebra in dettachiesa e parimente di cuore pentiti, reciteranno le consuete preghiere per la concordia fra i principi cristiani, l'estirpazione delle eresie e l'esaltazione di s. Madre Chiesa, concediamo cento giorni di Indulgenza. |
A009000095 |
Nella Chiesa dedicata in Torino a Maria Ausiliatrice con autorizzazione di S. Ecc. |
A009000102 |
Tutti gli Aggregati per darsi vicendevole aiuto a camminare per la strada della salvezza intendono di fare comunione di tutte le opere {50 [388]} buone che fa ciascuno in privato o nella Chiesa di Maria Ausiliatrice oppure altrove. |
A009000103 |
Parteciperanno eziandio delle pratiche di pietà che si compiono all'altare dell'Associazione che è l'altare Maggiore di questa Chiesa: altare privilegiato quotidiano secondo il Decreto della sacra Congregazione in data 22 Maggio 1868. |
A009000109 |
Chiunque desidera di far parte di questa pia Associazione farà scrivere il suo nome e cognome, luogo di dimora, sopra apposito registro che si conserva nella sacrestia della chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A009000110 |
I Paroci ed ogni altro che abbia cura d'anime, i Direttori di collegi o delle case di educazione o di istituti di beneficenza possono aggregare qualunque loro dipendente; purchè mandino i nomi degli Aggregati al Direttore della chiesa che è pure il Direttore della pia Associazione. |
A009000141 |
Maria SS., offerite all'Eterno Padre il sangue preziosissimo di Gesù Cristo per l'anima mia, per le anime sante del purgatorio, per i bisogni di santa Chiesa, per la conversione de' peccatori, e per tutto il mondo. |
A009000160 |
La medesima Indulgenza acquista chi visita in ciascun venerdì una chiesa o pubblico Oratorio, e recita sette Pater, Ave e Gloria avanti un'immagine del Crocifisso. |
A009000182 |
Eterno Padre, io vi offro il sangue preziosissimo di Gesù Cristo in isconto de' miei peccati e pei bisogni di santa Chiesa. |
A009000238 |
Eterno Padre, vi offro col mio cuore il SS. Sacrifizio del corpo e del sangue di nostro Signor Gesù Cristo, a gloria vostra e di tutta la Chiesa trionfante, pei bisogni dell'anima mia e di tutta a Chiesa militante, in suffragio dei miei parenti defunti e di tutta la Chiesa purgante. |
A009000260 |
Egli è su questa verità che erano fondate le penitenze canoniche così severe, che la Chiesa nei primi secoli faceva imporre ai peccatori pentiti. |
A009000260 |
Tre, sette, dieci, sino a quindici e vent'anni di digiuni in pane ed acqua, di privazioni e di umiliazioni, talvolta per tutta intiera la vita, ecco ciò che la Chiesa imponeva per un solo peccato; ed essa non credeva che quelle soddisfazioni sorpassassero la misura di cui il peccatore era debitore alla giustizia di Dio. |
A009000261 |
Le Indulgenze adunque sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri peccati, il che si fa per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa. |
A009000262 |
Nell'atto che egli deputava s. Pietro a governare la Chiesa, gli disse queste parole: «Ti darò le chiavi del regno de' Cieli, tutto ciò che tu scioglierai sopra la terra, sarà pure sciolto in Cielo, e ciò che tu legherai in terra, sarà similmente legato in Cielo.» La quale facoltà abbraccia senza dubbio un diritto di poter {87 [425]} concedere ai fedeli cristiani tutto ciò che può contribuire al bene delle anime loro. |
A009000263 |
Le parole dette da Gesù Cristo a s. Pietro conferiscono un pieno ed assoluto potere, e questo pieno ed assoluto potere costituisce a Pietro Capo della Chiesa, Vicario di Gesù Cristo, dispensatore di tutti i favori celesti, perciò anche delle sante Indulgenze. |
A009000264 |
E qui è anche bene di notare l'errore di quelli i quali dicono che nei primi tempi non si parlava d'Indulgenze: poichè la storia ecclesiastica è piena di fatti che dimostrano la divina istituzione delle Indulgenze e l'uso costante delle medesime sin dai primi tempi della Chiesa. |
A009000264 |
Nel primo secolo dell'era volgare abbiamo il fatto accennato; nel secondo secolo leggiamo che nel tempo della persecuzione, quando qualche peccatore faceva ritorno alla Chiesa, prima era obbligato a confessare i suoi peccati, quindi gli si imponeva un tempo fra cui, se esercitavasi con fervore in opere di penitenza, avrebbe ottenuto indulgenza, vale a dire gli sarebbe abbreviato il tempo della penitenza. |
A009000264 |
Per ottenere ciò con maggior facilità si raccomandava a quelli che erano condotti al martirio affinchè pregassero il Vescovo o gli scrivessero un biglietto, supplicandolo a volergli usare Indulgenza in vista de' patimenti dei martiri e così concedergli pace con Dio e colla Chiesa |
A009000264 |
Quest'Apostolo usò indulgenza, vale a dire lo liberò dalla scomunica, e lo restituì in grembo alla Chiesa, sebbene per la gravezza del peccato, e secondo la disciplina in quel tempo in vigore, avesse dovuto rimanere ancora per molto tempo separato dalla Chiesa. |
A009000266 |
Nel secolo quarto, nell'anno 325, fu radunato un Concilio generale nella città di Nicea, in cui si trattarono più cose riguardanti al bene universale della Chiesa. |
A009000269 |
Per conclusione e conferma di quanto si è detto finora, esponiamo qui la dottrina della Chiesa Cattolica intorno alle Indulgenze. |
A009000270 |
Chi poi dice che le Indulgenze sono inutili, o nega che nella Chiesa vi sia la facoltà di dispensarle, sia anatema, sia scomunicato» |
A009000270 |
«La facoltà di dispensare le Indulgenze essendo stata da Cristo concessa alla Chiesa; di questa facoltà da Dio concessa la Chiesa e se ne è fin da remotissimi tempi servita; perciò il sacrosanto Concilio comanda ed insegna doversi ritenere che le Indulgenze sono utili alla salute del Cristiano, come è provato dall'autorità de' Concilii. |
A009000271 |
Ne godrà solamente quando, come, ed in quella maggiore o minore quantità, che la santa Chiesa ed il sommo Pontefice determinano. |
A009000272 |
Tale appunto è quella, che il Papa concede a tutti quelli che nell'occorrenza della solennità di Maria Ausiliatrice o nella novena precedente la medesima, visiteranno la chiesa a Lei dedicata. |
A009000274 |
Imperochè la Santa chiesa nel l'aprire il tesoro delle sante Indulgenze obbliga sempre i fedeli a qualche opera buona da farsi in tempo e luogo determinato. |
A009000275 |
Il sommo Pontefice Clemente VI per eccitare tutti i Cristiani all'acquisto della plenaria Indulgenza del Giubileo diceva: «Gesù Cristo, colla sua grazia e colla sovrabbondanza de' meriti di sua passione lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro, non nascosto entro un lenzuolo, nè sotterrato in un campo, ma lo commise da dispensarsi salutevolmente ai fedeli, lo commise al beato Pietro, che porta le chiavi del Cielo, ed a' suoi successori vicarii di Gesù Cristo in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beate Madre di Dio e di tutti gli eletti». |
A009000278 |
Intenti con pio zelo a promuovere la religione nei fedeli e il bene delle anime coi celesti tesori della Chiesa, a tutti quei fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che veramente pentiti e confessati e nutriti della santa Comunione, {94 [432]} religiosamente visiteranno la chiesa dedicata in Torino a Maria Vergine Immacolata sotto il titolo di Maria Ausiliatrice, nella festa titolare della medesima chiesa o in uno dei nove giorni precedenti da eleggersi a piacimento di ciascuno, e che quivi pregheranno Dio per la concordia dei principi cristiani, per la estirpazione delle eresie e per l'esaltazione di Santa Madre Chiesa, in quel giorno dei predetti che ciò faranno, concediamo per la misericordia di Dio la plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, la quale potranno applicare per modo di suffragio alle anime dei fedeli, che congiunte a Dio nella carità passarono da questa vita. |
don bosco-associazione di opere buone.html |
A010000002 |
È questo, l'esempio che ci lasciarono i fedeli della Chiesa primitiva. |
A010000003 |
Questa Congregazione venne definitivamente approvata dalla s. Chiesa il 3 Aprile 1874. |
A010000005 |
Questo pio Istituto pertanto essendo definitivamente approvato dalla Chiesa, sembra potersi proporre quale vincolo stabile di unione. |
A010000027 |
Saranno parimente partecipi della Messa e delle preghiere, che ogni giorno si fanno nella Chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino per {11 [491]} invocare le benedizioni del Cielo sopra gli associati, le loro famiglie, e specialmente sopra coloro, che cadessero ammalati o si trovassero in pericolo di vita. |
A010000034 |
Sebbene si raccomandi vivamente l'osservanza di queste regole pei molti vantaggi che ognuno si può procacciare, per togliere tuttavia ogni dubbio di coscienza si dichiara che l'osservanza delle medesime non obbliga sotto pena di colpa né mortale né veniale, se non in quelle cose, che fossero in questo senso comandate o proibite dai precetti di Dio e di santa Madre Chiesa. |
don bosco-avvisi ai cattolici.html |
A011000002 |
La Chiesa che ha questi quattro caratteri, è senza dubbio la Chiesa di Gesù Cristo. |
A011000002 |
La vera Chiesa deve essere Una, perchè essendoci un solo vero Dio, una sola fede, un solo battesimo, non può esserci che una sola vera Chiesa. |
A011000004 |
2° E Santa per la santità del suo capo e suo fondatore, che è Gesù Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi i Sacramenti che pratica; molti Santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri, da Dio confortati, sparsero il loro sangue in testimonianza della divinità di questa medesima Chiesa. |
A011000005 |
3° La Chiesa Romana è Cattolica, cioè universale, perchè si estende a tutti i luoghi ed a tutti i tempi. |
A011000005 |
e noi vediamo che la Romana Chiesa in tutte le parti del mondo ha dei figli, i quali, strettamente uniti col Papa, professano la dottrina di Gesù Cristo, che si predicò e si va predicando per tutta la terra. |
A011000006 |
La medesima Romana Chiesa si estende a tutti i tempi, perchè in tutti i tempi, in mezzo alle più sanguinose persecuzioni, fu sempre veduta a guisa di società visibile de' fedeli riuniti nella medesima fede, sotto alla condotta di un medesimo capo, il Romano Pontefice, il quale, come padre di una gran famiglia, guidò pel passato, e guiderà per l'avvenire tutti i buoni credenti suoi figli pel sentiero della verità sino alla fine dei secoli. |
A011000007 |
4° La Chiesa Romana è Apostolica, perchè crede ed insegna tutto ciò che gli Apostoli hanno creduto ed insegnato. |
A011000007 |
A S. Pietro succedettero altri Sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni. |
A011000007 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa, cominciando dal regnante Pio IX, rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a S. Pietro, stabilito Principe degli Apostoli, e Capo della Chiesa stabilita da Gesù Cristo medesimo. |
A011000007 |
La testimonianza di diciannove secoli mostra ad evidenza, che Gesù Cristo ha stabilito S. Pietro capo della Chiesa, ed egli cogli altri Apostoli hanno propagata la {13 [175]} dottrina del Vangelo per tutto il mondo. |
A011000007 |
Questa prerogativa della Romana Chiesa è consolantissima per noi Cattolici. |
A011000008 |
La sola Chiesa protestante, non molto dopo la sua fondazione, era già divisa in più di dugento sette. |
A011000012 |
I nemici della nostra Religione si sforzano di addurre alcuni fatti, come sarebbe: la guerra contro gli Albigesi, la giornata di S. Bartolommeo; e con questi fatti vorrebbero provare che la Chiesa Cattolica ha talvolta mosso persecuzioni. |
A011000012 |
Ma costoro sono in errore, perciocchè tali fatti non furono mai dalla Chiesa nè comandati, nè approvati. |
A011000013 |
2° Che non si legge che alcuno, consapevole di se stesso, in punto di morte abbia abbandonato la Chiesa Cattolica per abbracciare qualche religione. |
A011000013 |
Al contrario le storie sono ripiene di fatti di uomini, {23 [185]} i quali in punto di morte rinunciarono alle credenze eretiche per morire nel seno della Santa Romana Chiesa. |
A011000022 |
Chi non ha la Chiesa per madre, non {28 [190]} può avere Dio per padre. |
A011000023 |
Chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall' unità di Gesù Cristo. |
A011000023 |
Questa bontà e probità, che non è sommessa alla Chiesa, è un' ipocrisia sottile e perniciosa. |
don bosco-biografia del giovane mazzarello giuseppe.html |
A012000002 |
Ad una cert'ora poi il suono d'una tromba li radunava e quindi si incamminavano ordinatamente verso la chiesa indicata. |
A012000002 |
La funzione era incominciata: quando il vescovo {82 [364]} salì all'altare, e dovendo secondo il rito mettersi la mitra, ne fu impedito perchè urtava nella volta della chiesa. |
A012000004 |
Giunti al paese od al santuario fissato, una stupenda merenda li ristorava della fatica del viaggio, e dopo breve riposo andavano in chiesa, dove prendevano parte ai vespri, alla predica ed alla benedizione. |
A012000009 |
Ma crescendo sempre i fabbricati e il numero dei giovani essendo già di 800, anche la nuova chiesa non era più sufficiente e si dovevano escludere dalle funzioni quasi tutti gli esteri per mancanza di posto. |
A012000009 |
Per questo motivo, e perchè nel popolassimo borgo di Valdocco vi era {89 [371]} mancanza di chiesa, D. Bosco progettò di fabbricarne una annessa al suo oratorio dedicandola a Maria sotto il titolo di Ausiliatrice. |
don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html |
A013000001 |
[1] vennero affisse alle entrate della {4 [354]} chiesa, ed altre nell'interno della medesima intorno al feretro |
A013000002 |
Tra i nostri giovani e parecchi distinti personaggi amici o ammiratori del Defunto la chiesa era piena di gente. |
A013000003 |
A questo segue un altro discorso funebre esposto nella chiesa di S. Francesco d'Assisi. |
A013000013 |
Grandi e piccoli, giovani e vecchi tutti invitavali a venire in casa sua, di poi accennava loro d'inginocchiarsi e fare con lui breve preghiera; poscia montava sopra una sedia, che per lui diveniva un pulpito, e da questa faceva la predica, cioè andava ripetendo le prediche udite in Chiesa, o raccontando esempi edificanti. |
A013000014 |
Quel fanciullo sarà modello di virtù nelle scuole, quello che i maestri proporranno come esempio di diligenza ai condiscepoli; sarà lo specchio di divozione, egli dovrà guidare tanti discoli sul cammino della virtù, confermare tanti buoni nella via del bene; egli sarà il padre dei poveri, la delizia dei genitori; egli sarà colui che in breve giungerà a tal grado di virtù da non conoscere più alcuna strada se non quella che conduce alla Chiesa ed alla scuola; egli sarà colui che dopo aver passato quindici anni nello studio e nella virtù risolve di darsi tutto a Dio nello stato ecclesiastico; lavorare unicamente per la gloria di Dio; egli sarà colui che un giorno divenuto maestro del clero somministrerà molti degni ministri alla Chiesa e guadagnerà molte anime al Cielo. |
A013000015 |
Ognuno era in faccende per le cose di casa, o di chiesa, mentre altri erano spettatori o prendevano parte a giuochi o a trastulli diversi. |
A013000016 |
Egli era appoggiato alla porta della Chiesa. |
A013000018 |
Le nostre novità sono le pratiche della religione che sono sempre nuove e perciò da frequentarsi con assiduità; io attendo solo che si apra la chiesa per poter entrare. |
A013000018 |
Mio caro amico, egli ripigliò, gli spettacoli dei preti sono le funzioni di chiesa; quanto più esse sono divotamente celebrate, tanto più grati ci riescono i nostri spettacoli. |
A013000019 |
Mi feci animo a continuare il discorso, e soggiunsi: È vero quanto mi dite; ma v'è tempo per tutto; tempo di andare in chiesa, e tempo per ricrearci. |
A013000025 |
Questi istruiva nelle verità delle fede; quelli provvedeva di abiti affinchè potessero decentemente intervenire alla chiesa, e collocarsi al lavoro presso ad onesto padrone; ad altri poi pagava la spesa dell'apprendimento, o somministrava pane finchè avesse potuto guadagnarsi di che campare colle proprie fatiche. |
A013000050 |
Lo stare immobile cosi lungo tempo anche {30 [380]} quando il freddo è essai crudo faceva sì, che uscendo egli per recarsi in sacrestia traviava e doveva appoggiarsi di banco in banco per non cadere, e talvolta a metà della chiesa era costretto ad inginocchiarsi o porsi a sedere. |
A013000085 |
La mattina del 25 chiuso nella sua cassa era trasportato nella chiesa di S. Francesco. |
A013000087 |
Si giunse in fine alla parochiale dei Santi Martiri, e quella chiesa ampia assai era stipata di fedeli, che agognavano di assistere alle rituali preci, alla messa cantata presente cadavere, alle solenni esequie. |
A013000088 |
La piccola chiesa del torinese cimitero non potè contenere la moltitudine che seguiva quelle venerande spoglie; compartita l'assoluzione funebre, era trasportato in una camera mortuaria, ove fu una gara nel dividersi i fiori soprastanti alla cassa, quasi preziose memorie e del defunto sacerdote e della pietosa funzione. |
A013000090 |
La mattina del 30 agosto aprivasi la {51 [401]} chiesa di S. Francesco per la mesta cerimonia, e l'aspetto maestoso di quel santo luogo faceva dire a più d'uno che simile ricchezza non avrebbe disdetto a regal principe, non avvertendo che il Defunto per cui erasi preparata quell'onoranza godeva in effetto l'impero dei cuori. |
A013000091 |
Tutto l'interno della gran croce della chiesa, come pure la cupola e la volta, era coperto di drappi a frangie d'oro; ma quel che più colpì si fa quel costante intreccio del bianco e del nero, così che simile apparato veniva a mescere al lugubre pensier della morte il lieto pensier della immortalità, e mentre ti chiamava al suffragio, secondo lo spirito della Chiesa, elevava lo spirito al cielo, ove ti pareva contemplar l'anima del caro estinto. |
A013000091 |
Un gran Calvario a toga d' argento dominava tutta la chiesa dall'alto del coro; l'altare maggiore presentavasi tutto coperto a bruno e sormontato dal crocifisso in mezzo ad argentati cancellieri, una tomba ricca, di buon gusto, e circondata da gran quantità di torchie, sorgeva a pochi passi dalla balaustra, e lungo la chiesa i lampadari posti in mezzo a grandiosi cortinaggi mandavano una luce, che diceva assai bene {52 [402]} nel vasto aere ombreggiato artisticamente. |
A013000094 |
E chi non ravvicinò in tai momenti quella augusta cerimonia a quell'altra della chiesa primitiva; in cui sulla tomba del martire offrivasi a Dio il sacrifizio della religion d'amore, nel mentre stesso che una ferma credenza. |
A013000094 |
Secondo i calcoli basati sulle circostanze della stagione autunnale, erasi a temere, che la chiesa in altri mesi troppo angusta per simile funzione, in questo dovesse riuscire ampia troppo, ma il fatto smentì {54 [404]} i timori; imperciocchè i fedeli buon tempo prima della messa solenne già affollavansi ansiosi per assistere alla cara funzione, fino a mostrare colla loro presenza per ben due ore e mezzo quanto gustassero quella degna testimonianza di affetto data al degno ecclesiastico. |
A013000096 |
E se mai fu vero che la voce del popolo sia la voce di Dio, mi piace crederlo questa volta, io cui il popolo, senza voler prevenire i giudizi della chiesa, nello slancio dell'affetto chiamò Santo il Defunto, vide nei funerali maestosi i primi onori e secondo l'espressione adoperata da qualche persona non corriva nelle parole e nell' apprezziazion delle cose i primi vespri di un' altra solennità, e non si acconciò ad appellar altrimenti questa funebre pompa che col nome di festa. |
A013000097 |
Però il finir della funzione, uscir di quella chiesa non equivalse a smettere {57 [407]} la ricordanza di ciò che si era là dentro passato, e l'anima al lasciar quel luogo santo sperimentava vivo rincrescimento che troppo presto si fosse involato quel mattino, troppo presto si fosse cessato dall'attestare in faccia al mondo la riconoscenza del cuore all'uomo di Dio. |
A013000102 |
Due pensieri, o Signori, vi mossero a venire oggi in questa chiesa; celebrare una religiosa funzione, e udire il racconto {64 [414]} delle virtuose azioni di questo nostro insigne benefattore, dandomi l'onorevole incarico di tenervi apposito ragionamento. |
A013000103 |
In secondo luogo debbo avvisare ohe se uso talvolta espressioni convenienti solamente ai santi dalla Chiesa riconosciuti, io non intendo di prevenire i giudizi di essa; io intendo unicamente di esporre la verità, lasciando al tempo e a Santa Madre Chiesa il profferire quell' infallibile giudizio cui noi tutti di buon grado ci sottomettiamo. |
A013000106 |
Con quale assiduità egli si reca alla chiesa, prende parte alle sacre funzioni, frequenta i santi sacramenti! Di là cominciano le maraviglie. |
A013000107 |
Il Signore vedendo questa tenera pianticella adorna de' fiori delle più elette virtù, lo tolse di mezzo al mondo per piantarlo nel giardino della Chiesa, e farne col tempo un degno ministro, siccome ardentemente desiderava. |
A013000110 |
Mi limito soltanto a due de' più importanti, di cui uno è il convitto ecclesiastico di S. Francesco di Assisi, che è quella benefica casa annessa a questa chiesa, che da quarantatre anni è sorgente feconda di grazie e di benedizione per la diocesi di Torino, e possiamo dire per tutto il Piemonte. |
A013000120 |
Quante cose qui dovrei dirvi intorno alle belle spiegazioni fatte sui casi di morale nelle pubbliche e nelle private conferenze, intorno ai preziosi e santi consigli dati ai novelli sacerdoti, ai viceparoci, ai paroci, ed anche ai prelati e ad altre prime dignità della Chiesa che in casi difficili lo richiedevano del suo parere!. |
A013000133 |
D. Caffasso attende indefesso allo studio della storia sacra, della storia ecclesiastica, de' santi padri, della teologia morale, dogmàtica, ascetica, mistica, della predicazione, prepara casi pel concorso delle parochie, dà esami di confessione, e intanto io vengo in questa chiesa, lo veggo genuflesso ora avanti l'altare di Maria che prega, ora prostrato avanti il SS. Sacramento che adora, oppure assiste al confessionale attorniato da lunga schiera di fedeli ansiosi di esporre le angoscie della loro coscienza, ed avere da lui le norme del ben vivere. |
A013000141 |
Egli era solito a dire che un uomo di chiesa deve una sola volta svegliarsi lungo la notte. |
A013000143 |
Nel leggere la vita dei santi, le cui azioni virtuose formano i fasti della Chiesa, avete voi in essi trovato un complesso di azioni così diverse, svariate, ma radunate, praticate da un uomo solo? Io non so quale sia per essere la vostra risposta; dal canto mio posso dirvi che ho trovato molti che risplendettero in modo eroico chi in questa, chi in quell'altra virtù, {96 [446]} ma credo che sia cosa veramente rara trovare chi abbia unito cella stessa persona tanta sapienza, tanta pratica delle cose umane, tanta prudenza, fortezza, temperanza, tanto zelo per le cose che tendono a promuovere la gloria di Dio, e la salute delle anime, quanti noi ravvisiamo nella persona del sacerdote Caffasso. |
A013000162 |
D. Caffasso pregò e chiese più volte alla gran Madre di Dio di morire in giorno dalla Chiesa a Lei dedicato. |
A013000169 |
I vostri meriti, o caro mio Redentore, l'amore della vostra Madre, il patrocinio {119 [469]} de' Santi, le preghiere dei buoni, le indulgenze di Chiesa Santa, che intendo acquistare principalmante in quel punto, suppliscano per me e mi ottengano il condono di quella pena, che pur troppo mi troverò debitore in punto di morte, talmente che, sciolto dal carcere di questo corpo, e chiusi gli occhi per sempre a questo misero mondo, io parta e voli a quella gloria ad amara il mio Gesù e ad abbracciare la cara mia Madre Maria. |
A013000186 |
O Maria, a Voi mi rivolgo ed a Voi, dirò con S. Anselmo, tocca il salvare tanti poveri vostri figli, che sono in procinto di perdersi, liberare tante anime che sospirano di vedervi dal fondo del purgatorio, e confortare tanti tribolati, che confidano nel vostro aiuto; ed a chi altro mai toccherà l'aiutarli, più che a Voi, che loro {129 [479]} siete madre? Mostratevi adunque, vi dirò con Chiesa Santa, mostratevi di esser madre: monstra te esse matrem; mostratevi madre coll'ottener loro quella grazia, che voi conoscete più necessaria; una sola vostra parola, o Maria, presso il vostro figlio Gesù sarà bastante a rassicurare il cuore di tanti afflitti, rapire tante prede all'inferno, popolare di tanti cittadini il cielo, e di altrettanti vostri devoti la terra. |
A013000204 |
E perchè io possa più copiosamente parteciparne, intendo d'acquistare tutte le indulgenze, che la benignità di {142 [492]} Chiesa Santa nostra madre accorda in vita ed in morte a' suoi fedeli. |
don bosco-biografie. confratelli chiamati da dio alla vita eterna nell-anno 1880.html |
A014000004 |
Libro suo prediletto era quello di questo dottore della Chiesa intitolato appunto a decantarne le Glorie. |
A014000014 |
Gesù Sacramentato lo volle premiare e chiamare con sé, come piamente si spera, nei giorni in cui la Chiesa suole invitare i fedeli a ringraziarlo di tanto benefizio. |
A014000016 |
Bella testimonianza di una madre! Quanto poche sono quelle che possono dire altrettanto! Una pietà singolare, un amore alla chiesa ed alle funzioni sacre lo distinguevano fino dai suoi più teneri anni. |
A014000016 |
Fu sempre alieno dalle cattive compagnie, e coi giovani indisciplinati e irreligiosi, i quali invece di recarsi alle funzioni di chiesa vanno altrove a divertirsi, con fu mai visto a bazzicare. |
A014000016 |
Molto sovente lo si vedeva in chiesa tutto raccolto ed intento alla preghiera, od a prepararsi ai ss. Sacramenti; ai quali accorreva sollecito in occasione di feste o di sacre funzioni. |
A014000017 |
Col crescere negli anni il nostro Antonio andò ognor crescendo nel timor di Dio, nella pietà, nella modestia, nell'esercizio della preghiera, nella divozione a Gesù Sacramentato, a Maria SS., a S. Giuseppe, all'Angelo Custode ed alle anime del Purgatorio, nella frequenza alla chiesa ed ai SS. Sacramenti, e in tutte quelle opere che dimostrano un'anima timorata del Signore. |
A014000017 |
In queste pratiche durò fino ai 26 anni in Ciglione sua patria nè solo nei giorni festivi praticava la chiesa, ma anche sempre nei giorni feriali. |
A014000019 |
Nelle ore che aveva libere dalle occupazioni della campagna, se non era in chiesa, il che avveniva il più delle volte, era in sua camera a leggere buoni libri od a fare qualche lavoro per casa. |
A014000033 |
Era sua prima cura fin da piccino, di accorrere per tempissimo alla Chiesa sua Parrocchiale por servire quante Messe poteva, ed era esempio commovente il vederlo con quanto impegno vi si adoperasse a ben compiere questo ufficio. |
don bosco-biografie 1881.html |
A015000015 |
Dal giorno in cui entrò nella Congregazione, che fu addì 19 Maggio 1875, fino a quello della sua morte, spiegò la massima diligenza nel recarsi alla chiesa alle ore prescritte, e fu sempre tra i primi a trovarsi alle preghiere che si fanno in comune dai coadiutori, ed alla prima messa che per essi si celebra. |
A015000034 |
{14 [400]} Uso a sovente visitarli nella chiesa, era talvolta circondato da non pochi de' suoi scuolari, che eccitati dal suo esempio lo venivano seguendo, quando terminata la scuola o lo studio, poteva dare a quella visita alcuni momenti della venuta ricreazione. |
A015000035 |
Ricevuta l'Estrema Unzione e la Benedizione Papale spirava nel bacio del Signore alle ore 8 e mezzo del giorno 28 Giugno 1881, vigilia della festività dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, principi della Chiesa. |
A015000040 |
Il suo malore, com'egli ebbe a palesare ad un suo amico negli ultimi giorni di sua vita, proveniva da una grave caduta ch'egli aveva fatto fin da fanciullo, per cui avendo riportato gravi sconcerti nell'interno de' visceri vitali e negli apparati digestivi, subiva quasi giornalmente dolori allo stomaco, al ventre ed alla spina dorsale, che lo sforzavano a sedere anche in chiesa per allievarne la violenza. |
A015000046 |
Il quale delicato e difficile incarico disimpegno con frutto circa due anni (1877, 1878), continuamente occupato nel confessare e predicare, tanto alle Suore {20 [406]} e figlie loro affidate, quanto nella chiesa a benefizio del pubblico. |
A015000047 |
Allietato da cordiale accoglienza, prendeva possesso della bella e spaziosa chiesa annessa al grandioso locale che era stato allestito per i Salesiani. |
don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html |
A016000010 |
E Giovannino corrispondeva mirabilmente: fin da quegli anni sua delizia consisteva nell'andare alla Chiesa o nel pregare fervorosamente in casa, anche lungo il giorno mentre da nessuno era osservato. |
A016000013 |
Fu tosto notato da tutti pel contegno che teneva in chiesa: e nel servire la messa era di tanta edificazione a quei buoni terrazzani, che ancora presentemente {3 [11]} molti lo ricordano con molto piacere e ne parlano con ammirazione. |
A016000016 |
Fin da principio imparò sì bene a servire in chiesa, che molte volte fece da cerimoniere alla Messa Solenne. |
A016000017 |
Spesse volte, troppo occupato in servizi di casa e di chiesa, non poteva compiere i suoi doveri di scuola: rimproverato di ciò taceva, mentre bastava una sola parola per giustificarsi. |
A016000023 |
In quell'istante medesimo il nostro buon Giovanni usciva di Chiesa, dove si era più a lungo fermato a pregare; vede il compagno, e s'accorge che vuol fuggire: capisce d'altronde che quell'involto contiene roba non sua: sa che lo sventurato fuggiasco, monello come era ed orfano, senza avere alcuno che pensi a lui, con questa fuga sarebbe certamente andato contro ad irreparabile rovina; solo la prigione sarebbe d'allora in poi la sua dimora. |
A016000026 |
Non è che in lui si scorgesse nulla di straordinario, no; poichè la virtù sua era di quelle bensì grandi, ma non molto appariscenti; ma l'esattezza assoluta con cui osservava le regole anche più minute, la frequenza con cui si vedeva andare in chiesa, il contegno che in essa vi teneva, la costante ilarità del volto, unita ad una gravità contegnosa che in ogni suo atto appariva, erano cose che lo fecero prendere subito in gran concetto e dai superiori e dai compagni. |
A016000030 |
Per lo più all'uscire di refettorio, di scuola e di studio vedendosi attorniato da molti compagni sorrideva loro ed in bel modo li invitava dicendo: Andiamo a dire qualche cosa al nostro Gesù che nel SS. Sacramento ci sta aspettando, poi usciremo di nuovo a fare la nostra ricreazione: ed avutili a sè in bel modo s'incamminava in chiesa. |
A016000032 |
Al sabbato, oltre alla solita visita in Chiesa, recitava le sette allegrezze che gode Maria in cielo; e, col permesso del suo direttore, digiunava poi sempre a suo onore e non desistette più da questa pratica finchè ebbe vita. |
A016000038 |
Egli cercava di avvicinarlo, e quando in ricreazione lo incontrava solo, gli faceva opportune interrogazioni, gli raccontava qualche fatterello, gli insegnava dove fosse il refettorio, il dormitorio, lo studio, le scuole; gli faceva conoscere le regole della casa, e poi anche lo conduceva in chiesa a pregare breve tempo, ed in seguito lo divertiva e lo teneva allegro. |
A016000039 |
- Così mi piace, amico con tutti ed anche con me; oh! a proposito, hai già visitata la nostra chiesa di Maria Ausiliatrice? - Non ancora - Allora bisogna andarla a vedere subito; è tanto bella! vuoi venire? E mi vi condusse. |
A016000039 |
La mattina del giorno seguente mi salutò amichevolmente e mi invitò di nuovo a fare una visita in chiesa con lui; il che seguitò per alquanto tempo. |
A016000039 |
Quindi mi fece osservare i varii quadri e gli altari, e mi raccontò quanto sapeva del mirabile modo in cui questa chiesa fu edificata. |
A016000052 |
Dissi essere questo effetto della preghiera, poiche, {25 [33]} se lo spirito d'orazione nel nostro Giovanni era già grande, e direi continuo, più grande lo fu in questi esercizi nei quali pareva proprio non potersi staccare dalla Chiesa non solo di giorno ma neppure di notte. |
A016000057 |
Questa diligenza faceva sì che gli avanzasse alle volte un po' di tempo prima del segno di andare in chiesa, ed allora, o s'inginocchiava accanto al letto a pregare, o leggeva qualche libro divoto. |
A016000061 |
« Oggi, 27 Settembre 1876, nella Chiesa del Collegio di Lanzo ho emesso i voti perpetui di castità, di povertà e d'ubbidienza, coi quali voti intendo di essermi come con tre chiodi inchiodato in croce accanto a Gesù Cristo, per non abbandonarlo mai più. |
A016000064 |
Fu occupato anzi tutto nell'assistenza di dormitorio, chiesa e ricreazione della camerata più numerosa. |
A016000068 |
Trovavasi verso l'esame finale: era anche stato invitato dai superiori a prepararsi agli esami di metodo per divenire maestro elementare e continuava nell'assistenza del laboratorio, dormitorio, chiesa e ricreazione. |
A016000070 |
Prima d'incominciare una cosa d'importanza andava in chiesa a pregare; prima di fare una correzione qualunque ad un giovane raccomandava la cosa al Signore, pregandolo dargli grazia a trovare la via di parlargli al cuore; prima di rintracciare e riparare al disordine cercava l'aiuto di Colui {39 [47]} che tutte può comporre le cose e disporle a sua maggior gloria. |
A016000071 |
Era tanta l'affezione che loro portava che non li curava solo in iscuola, ma anche in chiesa e quando andavano a fare le passeggiate, e mai li perdeva di vista quando ricreavansi nel cortile. |
A016000074 |
Con quella pompa che si potè maggiore si fecero i funerali nella Chiesa Parrocchiale e si cantò la Messa funebre dai giovani del Collegio. |
A016000074 |
Erano circa le ore tre e mezzo pomeridiane, tempo in cui i giovani erano in chiesa per cantare il vespro. |
A016000074 |
Quel giorno fu un continuo andirivieni alla Chiesa pregandosi da tutti per la sua sanità. |
A016000075 |
Alcuni venivano alla Chiesa anche solo per udire lui. |
A016000075 |
Le persone anche attempate, che trovavansi in quel frattempo nella Chiesa, vedendo il buon ordine di quei giovanetti, cercavano di avvicinarsi e di ascoltare le belle parole e gli efficaci esempi che egli raccontava ai ragazzi prima di lasciarli in libertà: e tutti andando pel paese magnificavano il suo dire ed il suo fare. |
A016000075 |
Un fatto degno di osservazione, e che dimostra come la pietà del nostro Giovanni e il suo atteggiamento in Chiesa servisse di predica, è il seguente. |
A016000082 |
Era assiduo alla Chiesa, pigliava gusto nell'assistere alle sacre funzioni, ed in cuore diceva spesso: con quanto piacere mi farei anch'io sacerdote! Pareva che ciò non dovesse accadere; poichè, e per la povertà della famiglia, e per la mancanza di benefattori, non ostante il buon desiderio di tutti, gli anni passavano, e pel nostro aspirante al santuario non v'era mai nulla di nuovo. |
A016000095 |
Quel Gesù ch'egli aveva tante volte visitato in chiesa, ora restituivagli le visite al letto di morte. |
A016000101 |
Come poi appresela servirla lo si vedeva andar alla Chiesa per tal uopo con santa avidità assai volte la settimana. |
A016000102 |
Scrive di lui un suo antico compagno: « Era presente con esemplare compostezza a tutte le funzioni di Chiesa, amava l'orazione, interveniva ogni giorno alla S. Messa, ascoltava e ripeteva con mirabile precisione a' suoi di casa le prediche che vi si facevano, e fattosi più grandicello, aggiunse alle altre lodevoli pratiche la visita al SS. Sacramento. |
A016000105 |
Dopo tre altri anni vestiva in Torino nella chiesa di Maria Ausiliatrice l'abito chericale. |
A016000114 |
Ricevette gli ordini sacri colle più sante disposizioni, ed alli 24 di Dicembre dell'anno 1882 celebrava nella nostra Chiesa di Maria SS. {61 [69]} Ausiliatrice la prima sua Messa con ineffabile divozione e consolazione. |
A016000115 |
Due giorni dopo il suo paese natio era tutto composto a festa, e parenti e amici e conoscenti del nostro D. Vincenzo accorrevano alla Chiesa parrocchiale per assistere alla Messa del prete novello. |
A016000140 |
Il suo fervore raddoppiava poi nei bei mesi consacrati a questi celesti patroni, che con tanto slancio si solennizzano nella Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice. |
A016000142 |
La S. Comunione che già durante il ginnasio era stata da lui frequentata, qui poco alla volta divenne quotidiana: le visite in chiesa si fecero più frequenti e fervorose; e tra i proponimenti che fece cominciando l'anno 1883 troviamo che egli le distribuiva nel seguente modo: subito dopo la colezione, facendo la visita in chiesa, metteva l'intenzione di onorare specialmente il S. Cuore di Gesù: in quella che faceva dopo pranzo, il SS. Sacramento: in quella che faceva nella ricreazione della merenda S. Giuseppe, S. Francesco di Sales, S. Luigi e nell'ultima, che si era proposto di fare dopo cena, Maria SS.. |
A016000154 |
Quindi doveva egli per ascoltare la S. Messa camminare più di due chilometri, e non badando alla rigida stagione, ed alle intemperie, sebbene così giovane, partiva senza far motto, e là in quella chiesa egli stava con tal contegno che molte persone si rallegravano poi meco dell'esemplare suo raccoglimento. |
A016000160 |
Con una condotta così edificante passò e terminò i suoi studii ginnasiali all'Oratorio di Torino; ma non è a pretermettere il come impiegasse quel po' di tempo che passava in famiglia, secondo che ci racconta la sua buona mamma: « Le vacanze le passava ritirato in casa, senza divertimenti e senza compagni, ed i suoi discorsi cadevano sempre in lode dei Superiori dell'Oratorio e della bellissima vita che vi si mena; nè saziavasi di raccontare del bello e del buon andamento dell'Istituto, della bella chiesa di Maria Ausiliatrice e delle grandiose funzioni che in essa si fanno, delle mirabili opere di D. Bosco e di cento altre cose per cui era compreso di venerazione. |
A016000169 |
E la sua divozione? non fu già apparente, ma ben soda: stava in Chiesa con indicibile raccoglimento. |
A016000180 |
Ah triste pensiero! poichè finì i suoi giorni in una età così verde, in quel che tutto intorno gli sorridea, lontano dal suo paese diletto, senza il conforto della cara e desolata genitrice di cui formava con l'esemplarità della vita la più grande consolazione; senza vedere i suoi cari fratelli e le dilette sorelle che egli amava cotanto ci sentiamo {100 [108]} presi da sì acerbo dolore che non possiamo a meno di non rompere nelle più amare lagrime e pieni di angoscia esclamare: Ahi morte, morte! perchè hai tolto alla Chiesa così belle speranze? Perchè alla dolente famiglia la sua consolazione? Perchè a noi il nostro modello? Ora però a che valgono questi lamenti se è stata questa la volontà di un Dio a cui il solo pensier di resistere è grave offesa? Tutto che egli opera è per il nostro meglio: sì: Iddio nella sua infinita sapienza ha voluto togliere dai pericoli, inganni e lusinghe di un mondo traditore l'ornatissimo giovanetto Francesco Zappelli, lo ha chiamato a sè per meritamente retribuirlo delle sue virtù. |
A016000187 |
L'aver voluto la divina Provvidenza scegliere l'umile nostra Congregazione a suo principale stromento per l'erezione di una Chiesa monumentale al S. Cuore di Gesù nella Capitale del mondo cattolico mi è sempre parsa la cosa più consolante per un Salesiano. |
A016000192 |
Essendosi dopo poco tempo aperta in S. Benigno Canavese una casa apposita per aiutar negli studii i giovani adulti che ancor volessero consacrarsi a Dio nella carriera ecclesiastica, egli, troncato ogni desiderio dei guadagni terreni che ben poteva sperare dall'arte sua, domandò ed ottenne d'esservi accettato, e se la Chiesa, diceva, nel Vigliocco perdette un buon chierico, io voglio prepararmi ed entrare nel chiericato e tenere il posto suo. |
A016000226 |
Nel desiderio di mantenere il fervore ed i propositi fatti in quel giorno, chiese d'appartenere alla Compagnia di S. Luigi ed a quella del SS. Sacramento, assoggettandosi così ad una specie d'obbligazione d'accostarsi ogni settimana {118 [126]} ai Sacramenti della Confessione e della Comunione, e passare giornalmente un po' di tempo della ricreazione in Chiesa ai piedi di Gesù Sacramentato e di Maria SS.. |
A016000228 |
Trovato degno fu messo decurione nelle tavole di studio e nei banchi della scuola e della Chiesa. |
A016000229 |
Finita la funzione della vestizione, rimase in chiesa per molto tempo prostrato ai piedi di Maria. |
A016000231 |
Il contegno che teneva in chiesa nell'orazione e nel servizio dell'altare, lo slancio con cui lo si vedeva fare le pratiche di pietà, le schiette maniere, la compostezza degli atti, in una parola tutto il suo esterno portamento tanto modesto e tanto attraente, troppo ben manifestavano a qual grado egli possedesse l'angelica virtù; e si può credere che la Vergine benedetta lo abbia voluto chiamare al cielo adorno della immacolata veste della purità perchè fu sempre verso di Lei divotissimo e non lasciava passare il giorno di sabbato od una sua festa senza fare qualche mortificazione od altro speciale esercizio di pietà in suo onore. |
don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html |
A017000015 |
Nell'aula parlamentare egli insieme coi Conti Solaro della Margherita, di Camburzano, Costa della Torre, Crotti di Costigliole ed altri intrepidi Deputati cattolici fece più volte udire la nobile sua parola a difesa dei principii di sana politica e dei diritti della Chiesa. |
A017000021 |
Molte pie persone fin da quel mattino già si portavano alla Chiesa, quali per ringraziare la Vergine pietosissima dei favori ricevuti, e quali per implorarne dalla sua inesauribile bontà. |
A017000030 |
- Or bene, una mattina nel recarsi in Chiesa il sig. Conte, passando nella sacrestia, vede quella fortunata giovanetta, che accompagnata da'suoi genitori era venuta a portare una offerta ad onore della celeste sua Benefattrice. |
A017000035 |
Iddio disponeva così per la sua maggior gloria; imperocchè il bene che fece il Conte Cays nello stato di laico fu tale, che in quei tempi difficilmente avrebbelo potuto operare come uomo di Chiesa. |
A017000037 |
Il giorno 22 di dicembre del 1877 ricevette la tonsura ed i 4 minori da Mons. Lorenzo Gastaldi Arcivescovo di Torino; il giorno 20 di aprile del 1878, il suddiaconato da Mons. Giocondo Salvai Vescovo di Alessandria; il 15 giugno dello stesso anno, il diaconato dall'Arcivescovo di Torino e dal medesimo riceveva pure il presbiterato il 20 di settembre nella Chiesa cattedrale, alla presenza di un gran concorso di popolo e di nobili signori e signore, parenti, conoscenti ed amici. |
A017000039 |
- Giacchè non posso far nulla di buono a pro della Chiesa e delle anime, andava dicendo con grande umiltà, bisogna almeno che io celebri la santa Messa per dare la dovuta gloria a Dio, ed implorare le sue misericordie sopra di me e sopra dei giusti e dei peccatori. |
A017000043 |
È consolante il vedere come questi buoni giovanetti stanno raccolti e divoti in Chiesa. |
A017000046 |
Fra gli altri vi fu un negoziante, il quale assicurò di se stesso, che un mattino d'inverno del 1882, entrato nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, e veduto quel Prete al freddo, che aspettava gente a confessarsi, ne provò da principio un senso di ammirazione; indi riflettendo sopra se stesso, ed accortosi che {32 [146]} non era troppo bene con Dio, si accostò al confessionale, ed aggiustò le partite dell'anima, con grande soddisfazione del suo cuore. |
A017000046 |
Le persone, le quali entravano in Chiesa, vedendolo in quel luogo, capivano tosto che egli attendeva dei penitenti, e, stante la comodità che loro porgevasi, accadde sovente che si accostassero alla confessione taluni, che non ne avevano da prima alcuna intenzione. |
A017000046 |
Ogni mattino e nello stesso cuore dell'inverno, suonata l' Ave Maria, tu vedevi il degno Sacerdote con un lumicino in mano, scendere nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, portarsi presso al confessionale assegnatogli, e colà inginocchiato attendere i penitenti. |
A017000096 |
A queste pie pratiche ne univa altre speciali in certe solennità, e più volte fu visto stare a lungo in chiesa, solo, davanti all'immagine della Madonna a sfogare con lei il suo amore di figlio. |
A017000101 |
Vi premetteva sempre una lunga preparazione, con iscrupolo ne osservava le cerimonie, di cui era studiosissimo; e dopo offerto il S. Sacrifizio non si allontanava mai dalla chiesa prima di essersi intrattenuto una mezz'ora. |
A017000111 |
Trovandosi nella casa di Albano Laziale presso Roma, scriveva di là ad un suo confratello ed intimo amico dell'Oratorio di Torino: « Ho visto in Roma molte belle e care cose; ho visitato molte belle chiese, ma, che vuoi? nessuna più m'inspira divozione, nessuna mi piace più della cara nostra chiesa di Maria Ausiliatrice. |
don bosco-breve notizia sullo scopo della pia societa salesiana e dei suoi cooperatori.html |
A020000001 |
Essa cominciò con un semplice Catechismo nel 1841 nella chiesa di S. Francesco d'Assisi in Torino. |
don bosco-breve ragguaglio.html |
A021000002 |
Essi memori di quanto facevasi per s. Pietro quando era detenuto in carcere, offerivano umili preghiere all'Altissimo Iddio affinchè volesse ridonare la pace alla Chiesa e restituirne il Capo sull'augusta sua Sede, che i malevoli e i miscredenti avevangli fatto abbandonare. |
A021000002 |
I tempi difficili che costrinsero il Sommo Gerarca della Chiesa ad abbandonare la Santa Sede e portarsi in paesi stranieri posero in costernazione tutti i buoni cattolici. |
A021000003 |
L'Esule illustre, sebbene venerato in Gaeta come Capo della Chiesa universale, tuttavia per la fretta con cui dovette fuggire di Roma, spoglio d'ogni suo avere era privo dei mezzi, necessaria per sopperire alla moltiplicità delle spese, che le relazioni col mondo cattolico fanno indispensabili. |
A021000007 |
e di S. Luigi fecero anche essi spontaneamente una colletta e stimando a loro alta ventura il poter dare un segno di venerazione al capo della Chiesa, si privarono di ciò che loro era quasi indispensabile al proprio sostentamento per {4 [96]} concorrere col loro obolo a recar soccorso al comun padre dei credenti. |
A021000013 |
Ci protestiamo affezionatissimi figli: e malgrado gli sforzi dei malevoli per allontanarci dalla unità cattolica, noi riconoscendo nella santità vostra il successore di S. Pietro, il Vicario di G. Cristo, a cui chi non è unito va eternamente perduto, e nell'intima persuasione che niuno da Voi disgiunto può appartenere alla vera {6 [98]} Chiesa, dichiariamo di voler vivere e morire sempre uniti a questa Chiesa di cui voi siete capo, offrendoci pronti a spendere ogni nostro avere, ogni sostanza e la vita medesima per mostrarci degni figli di un sì tenero Padre. |
A021000035 |
A taluno non parrà gran cosa due pacchi di corone, ma se l'occhio attento sopra le cose piccole rende grande colui che si trova in capo di sommo potere, devesi senza dubbio asserire, che {14 [106]} Pio IX con questo regalo dimostrò che in mezzo alle grandi cure del regime della Chiesa universale nulla omette che possa ridondare a gloria di Dio e fai palese l'amabilità del suo cuore. |
A021000038 |
Il modo dignitoso e chiaro con cui parlava da supremo Gerarca della Chiesa teneva sospesi gli animi degli uditori sentendoni {15 [107]} intimamente commossi dalle tenere espressioni dell'Oratore. |
A021000038 |
La Chiesa eia accalcata di giovani, sebbene un buon numero rimanesse fuori pei l'incapacità da luogo. |
don bosco-brevi biografie dei confratelli salesiani [1876].html |
A022000002 |
Sebbene non siano vite di Santi riconosciuti come tali dalla Chiesa, tuttavia si troveranno tratti particolari della bontà che Dio esercita verso gli uomini anche ai {3 [169]} tempi nostri si scorgerà l'esercizio delle virtù cristiane nella vita di famiglia, i mezzi di preservarsi dalla corruzione del secolo, e le vie per cui il Signore chiama le anime a consacrarsi a Lui; mentre per altra parte si potrà pur rilevare quali grazie e benedizioni voglia il Signore largire a chi corrispondendo alle sue chiamate consacrasi coraggiosamente al suo servizio. |
A022000035 |
Per animare i compagni al bene colla licenza dei Superiori si metteva sovente alla loro testa, li conduceva in Chiesa a far visita a Gesù Sacramentato, proponeva delle mortificazioni, li esortava ad essere ubbidienti, insomma a quella giovanile età poteva già chiamarsi un piccolo predicatore e raro esemplare in ogni virtù. |
A022000038 |
Ad un'ora discreta della sera andavano tutt'insieme alla chiesa parocchiale a recitare le preghiere, dopo cui ognuno si recava tranquillamente a riposo. |
A022000046 |
Laonde al mattino sorgeva da letto prima degli altri e portavasi in chiesa per tempissimo. |
A022000057 |
Attesta il suo paroco, che ancor giovanetto era segnalato per la ritiratozza; e con esemplare contegno ascoltava la parola di Dio, usava molto alla chiesa anche da solo fuori del tempo delle sacre funzioni, e con tutta regolarità frequentava i ss. Sacramenti. |
A022000058 |
A S. Pier d'Arena gli venne affidata la cura della chiesa. |
A022000058 |
Aveva l'occhio a tutto, badava alla nettezza della chiesa e della sagrestia, teneva con grande proprietà gli altari, provava un gran gusto nell'ornarli e nell' addobbare la chiesa. |
A022000058 |
Un giorno lavorando in chiesa corse grave pericolo di cadere dall' alto Interrogato che pensasse in quel momento, rispose: io mi sarei creduto troppo fortunato di morire lavorando nella casa di Dio: mi era confessato e comunicato in quel mattino: di quale cosa poteva temere?. |
A022000059 |
Tutto il tempo che restavagli in libertà dal servizio della chiesa dividevalo tra i lavori di casa e la preghiera. |
A022000060 |
In poco tempo egli riprese le forze, e potè compiere per varii mesi {35 [201]} l'ufficio di sacrestano nella chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A022000061 |
Recatosi in famiglia per consiglio de' medici, scrive il suo paroco, che tenne la medesima regola della Congregazione nelle preghiere, nel ritiro,nella frequenza alla chiesa ed ai ss. Sacramenti. |
A022000063 |
Con gran cura fuggi sempre i cattivi compagni e frequentava le cose di chiesa. |
don bosco-capitolo generale della congregazione salesiana da convocarsi in lanzo nel prossimo settembre.html |
A023000021 |
Il piccolo Clero, la compagnia del SS. Sacramento, di s. Luigi, la frequente confessione e comunione, i tridui, le novene, gli esercizi spirituali ed in generale tutte le funzioni e le solennità di chiesa, sono altrettanti rigagnoli per cui le grazie e le benedizioni scorrono e si fanno via al cuore de'giovanetti. |
A023000066 |
Le feste soppresse, in cui la Chiesa tolse l'obbligo di precetto, siano sempre ricordate e per quanto si può osservate. |
A023000067 |
Tale è l'uso delle giaculatorie, del segno della santa Croce, dell'acqua benedetta nell'entrare ed uscire di chiesa o di casa, salutare gli amici dicendo; sia lodato G. C, chinare il capo al Gloria Patri, o quando si pronunzia il nome di Gesù. |
A023000085 |
4° Giunti al luogo stabilito quelli che dovranno prendere parte al Capitolo, si raccoglieranno in chiesa, dove si canterà il Veni, Creator Spiritus col relativo Oremus. |
don bosco-catalogo degli oggetti offerti per la lotteria.html |
A024000104 |
Della Chiesa di Benevello contessa Polissena. |
A024000105 |
Doria di Cirié marchesa Emma, nata della Chiesa di Benevello. |
A024000138 |
Piccono Della Valle contessa Bianca, nata Della Chiesa di Benevello, danna di S. A. R. la Duchessa di Genova. |
don bosco-catechismo cattolico sulle rivoluzioni.html |
A026000002 |
La ragione fondamentale, per cui il cattolicismo non verrà mai a favorire le rivoluzioni, consiste in ciò, che tutti i cattolici sono vincolati ad un'autorità certa, che è la Chiesa, e questa Chiesa, appoggiata alle Sacre Scritture, dice a lutti i fedeli: ubbidite alle legittime autorità; chi resiste all'autorità, resiste a Dio, da cui ogni autorità dipende. |
A026000002 |
È appunto per questo motivo che un dotto pretestante d'oggidì, considerando l'uniformità di dottrina nella Chiesa Cattolica, giunse a dire: La sola Chiesa Cattolica è la scuola del rispetto (Guizot). |
don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html |
A027000001 |
Per soddisfare a'decreti emanati dall'Apostolica Sede, protesta l'autore, di non pretendere a questo suo scritto, altra fede, che quella fondata meramente sopra l'autorità umana, sottoponendolo in tutto al giudizio della santa romana Chiesa, di cui si dichiara di voler vivere e morire obbedientissimo figliuolo. |
A027000016 |
Le regole d'un seminario ne abbraccian la vita e lo spirito: or queste non hanno nè possono avere altro fine da quello comunicato loro dalla Chiesa medesima net Tridentino, di formare cioè gli alunni al doppio rilevantissimo scopo che ne adegua la vocazione, vo' dire alle lettere e alla pietà. |
A027000083 |
Segnalatissimo ei si rese per questa parte; di fatti, venendoci descritta la sua modestia, s'incontrano a questo proposito le seguenti parole: « Notevole sopra modo era la sua modestia degli occhi in qualunque circostanza; massime uscendo fuori del seminario per la passeggiata o altro: ma in chiesa poi, o nelle processioni l'avresti detto un angelo, per quel suo semplice e divoto contegno degli occhi ». |
A027000088 |
E questa composizione di tutto sè, non solo in chiesa o in tempi di funzioni, ma nello studio osservava, e fin nella propria camera (quand'era a casa). |
A027000098 |
Se il vedevi allo studio, alla ricreazione, al diporto fuori di casa, od al refettorio, ovvero alla cappella, od in chiesa, notavi che ogni azione, propria di quel tempo e di quel luogo, prendeva una tinta proporzionata all'indole di quella, svariata si, ma conducente ad un compitissimo tutto. |
A027000115 |
Anche al dì d'oggi non se ne dileguò da'compagni la felice impressione, e volontieri rammentano la specialissima compostezza con che assisteva alle funzioni di chiesa, e il riservato contegno, misto di semplicità, e di gioia, con cui compariva nelle processioni, che un tre o quattro volte han luogo, in fra l'anno, fuori del seminario. |
A027000121 |
Notevole sopra modo (continua il medesimo) era cc la custodia degli occhi suoi in ogni qualunque circostanza, massime uscendo fuori del seminario per la passeggiata, o altro, ma in chiesa poi, o nelle processioni, l'avresti detto un angelo, per quel suo semplice e divoto contegno degl' occhi; in somma, non sembrami alcuna esagerazione il dire, che nel Burzio si vedea effigiata quella modestia, con tutti i suoi atti descritta, e caldamente a' chierici raccomandata dal Tridentino in quel noto decreto Sic decet omnino clericos etc. |
A027000142 |
Fosse in piacer del Cielo, che un tale abbominio alla detrazione così s'appigliasse profondo all'animo {131 [41]} di tutti i chierici, nel corso di lor tirocinio, da non aprire più mai, negl'anni futuri, le porte a vizio sì mostruoso e maligno, che pur pure agogna di fissare sua sede entro le divise di chiesa! Guai però all'incauto, che comincia dargli ricetto! spesso ne verrà punito, fin della vita presente, se è da credere a ciò che affermò s. Bernardo: Prœlatis tuis non detrahas, nec libenter audias alios detrahentes, quia specialiter Deus hoc vitium punit, etiam in prcesenti (S. Bern. |
A027000152 |
In pari modo lo spirito di orazione che all' nom di chiesa è necessario, giusta l'Angelico, e con lui san Vincenzo di Paolo, quale al combattente la spada, e senza cui altri non potrà lusingarsi, secondo l'illuminatissimo d'Avila, di poter esser nato al ministero degli altari, formava a lui, quasi non dissi, il respiro, tanto le era cordialmente affetto. |
A027000176 |
Laonde, più volte il vidi, in tempo di ricreazione, e sopra tutto ne'giorni di vacanza, allontanarsi con bel modo da' suoi compagni, recarsi in chiesa, e trattenersi in dolci colloquii con Gesù sacramentato e colla pietosissima sua madre. |
A027000189 |
Tanto solo che il vedessi in chiesa, od in cose di chiesa, {143 [53]} la sua persona abitualmente, già sì composta, vestiva una tal santa apprensione, una vena di sacro, che è quanto dire, subito si sprigionava dall'intimo suo quello spirito di fede, che forma il respiro alla vita del giusto. |
A027000190 |
Il torre i ragnatelli, comporre li paramenti sacri, spolverare gli altari, ordinare gli ornati, scopare la chiesa, erano tutte cose eseguite con tale spirito, da meritargli esteso quel panegirico di s. Girolamo, che già in commendazione di Nepoziano: Erat sollicitus, si niteret altare, si parietes absque fuligine, si pavimenta tersa... si sacrarium mundum, si vasa luculenta, et in omnes cœremonias pia sollicitudo. |
A027000190 |
L'esser fatto carico d'incombenti di chiesa, talora abietti agli occhi degli uomini, era cosa che a lui tornava di gusto non meno che di onore. |
A027000191 |
In proposito ci affermò il fratello di Giuseppe, che in Moransengo, luogo della dimora paterna, il sacrestano di quella parochia riguardava Giuseppe siccome un angelo, e tale il nominava, tant'era la riverenza, la prontezza, la facilità con che entravagli a parte nello spacciare checchè occorresse di servigi di chiesa. |
A027000192 |
Lo stesso paroco di Moriondo, stato già suo maestro, {144 [54]} notò in lui primaticcio questo spirito di cui parliamo, mentre in una sua lettera de'18 luglio 1842, tra le altre cose, manifesta compiacimento che era il suo, nel vederlo (sono sue parole) intento «a ripulire le imagini in chiesa, gli altari, le pareti, ed a preparare le suppellettili, avendo sempre dato a conoscere un'industria particolare per lo decoro della casa di Dio». |
A027000206 |
Carattere questo fulgidissimo di ecclesiastico spirito, quando il parlar delle cose di Dio e dell'anima non è limitato a que' pochi istanti, che si debbe discorrerne catechizzando, o sermonando in chiesa, ma come di tesoro, su cui sta il cuore, si cerca in ogni occasione di farne, parola. |
don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html |
A028000008 |
Faccia Iddio che questi favori siano moltiplicati specialmente in questi tempi, affinchè possano aver pace tra loro i principi cristiani, sia estirpata l'eresia, trionfi la santa cattolica Chiesa di Gesù Cristo. |
A028000009 |
Caterina De-Mattei nacque in Racconigi l'anno di nostra salute 1486, mentre governava la santa Chiesa papa Innocenzo VIII. Suo padre era un semplice fabbro, di nome Giorgio, sua madre si chiamava Bilia. |
A028000009 |
Essi ebbero dal cielo questa benedetta figliuola nel mese di giugno, e la battezzarono nell'antica chiesa parochiale di s. Giovanni, nella quale rimane ancora oggidì il medesimo fonte battesimale. |
A028000040 |
Di questo ed ogni altro articolo di fede io credo fermamente tutto quello che voi e la vostra s. Chiesa mi avete insegnato, e non crederò giammai {24 [24]} le sciocchezze di questo tentatore.» Alzati quindi gli occhi vide sopra dell'altare Gesù in forma di fanciullo di circa tre anni, e dalle sue cinque piaghe gocciolare il sangue nel calice. |
A028000040 |
Stando ella un giorno di domenica nella chiesa dei frati serviti ad ascoltare la s. Messa, nell'istante della consacrazione le si presentò un demonio in figura d'uomo, dicendo: «Perchè vuoi tu fare riverenza ad un poco di farina bagnata con acqua? Se tu stimi che ivi sia Gesù t'inganni grandemente, e sei ben goffa se credi tal cosa.» Il che udito la buona fanciulla, tutta paurosa si volse al suo Gesù, e gli disse: «Che cosa è mai questa tentazione, o mio buon Signore? Io vi prego che vi degniate di aiutarmi, affinchè non cada dalla vera fede. |
A028000052 |
Circa quel tempo essendo andata in chiesa udì un predicatore, che faceva il panegirico di s. Caterina da Siena, di cui in quel giorno occorreva la festa. |
A028000056 |
Ma non solamente dai demoni, ma ancora dagli uomini sostenne diverse battaglie, le quali durarono molti anni: Da tutti questi combattimenti desiderando ella di uscir vincitrice, un giorno in chiesa pregava con grande fervore san Girolamo che l'aiutasse. |
A028000056 |
Uscita poscia dalla chiesa s'incontrò in visione con Gesù Cristo, il quale aveva per comitiva ventiquattro fra angeli, apostoli e martiri. |
A028000066 |
Essi essendo dapprima sì vili, e senza onori, furono tuttavia per quel dono levati a tanta altezza, che la Chiesa non dubita di chiamarli principi del mondo. |
A028000085 |
Non molto dopo le apparve Gesù {60 [60]} stesso, e le diede uno stendardo bianco e rosso, l'asta del quale terminava in una croce, e così le disse: «Prendi, o figlia mia, questo stendardo, sotto del quale chi si troverà sarà salvo: egli sarà di gran bene alla mia Chiesa.» Caterina avendo narrato questa visione al confessore, egli dubitava che Caterina si lasciasse dal demonio in tal modo deridere. |
A028000086 |
In fine esorlò Caterina, che offrisse preghiere pel bene della Chiesa, e che ad esempio suo offrisse i suoi patimenti all'Eterno Padre per la salute di tante anime, assicurandola che sarebbe stata esaudita. |
A028000086 |
Rubano alle chiese le rendite pie per distribuirle non ai poveri, od ai ministri della chiesa, ma per goderle essi medesimi, e darle ai scellerati. |
A028000086 |
Stimano più il loro onore, la loro casa, e gli stessi loro cani, {63 [63]} che la mia gloria, la mia Chiesa, i miei servi fedeli.» Questi e simili lamenti egli faceva con Caterina, soggiungendo essere questa la cagione della sua tristezza. |
A028000100 |
Caterina, che nient'altro bramava che di essere figlia di quella Chiesa, che fu stabilita da Gesù risto depositaria e maestra della vera fede, e fuori della quale non si può aver salute, sentendosi accusata d'eresia e di magia, fu estremamente addolorata. |
A028000127 |
Dopo alcuni giorni fu travagliata da siffatti dolori, che pareva volesse morire, e sembrava che gli spiriti maligni volessero toglierle la vita se non cessava di pregare per quel collegio, e per la santa Chiesa. |
A028000127 |
Ma non poterono smoverla dal suo proposito, che anzi ella sprezzando le loro minacce disse, che avrebbe aumentate ogni dì più le sue preghiere pel bene delle anime e della santa Chiesa. |
A028000128 |
Predisse che sarebbero i Turchi venuti in Italia mettendo a soqquadro ogni cosa e versando molto sangue; ma che in fine {95 [95]} la Chiesa avrebbe goduto tranquillità e pace. |
A028000138 |
Mentre stava nella suddetta città di Saluzzo pregando in una chiesa le passò davanti una donna di vita scandalosa. |
A028000141 |
Perseverando ella adunque nelle sue orazioni pel bene della Chiesa, e per {105 [105]} la salute delle anime, ebbe da Gesù Cristo questa risposta: «Io accetto la tua offerta, ma tu sarai tanto aspramente travagliata, che appena scamperai dalla morte.» E poco stette ad essere sorpresa da tali malori che dovette stare a letto undici settimane. |
A028000148 |
Si parti ella una volta dalla chiesa per gran febbre e dolori che l'avevano presa. |
A028000154 |
Con maggior diligenza ancora, quando andava alla chiesa per confessarsi, ella esaminava la sua coscienza di quello che le paresse peccato; e dopo la confessione pregava Dio che le concedesse {115 [115]} la grazia di emendare i suoi costami, e di far tutto a suo onore e gloria. |
A028000159 |
Quel medesimo anno ella disse ad un sacerdote suo lamigliare, che era volontà di Dio, che le grazie a lei concesse fossero manifestate nella sua Chiesa, e che sarebbero ordinate e scritte da due persone, delle quali allora una sola ne conosceva. |
A028000174 |
La prima domenica dell'avvento essendo molto inferma da non potersi recare alla chiesa, le apparve s. Michele, il quale la consolò con dolci parole. |
A028000211 |
Nell'anno 1540 ogni volta che andava a messa vedeva metà l'ostia di color nero, e seppe che questo signicava le eresie che tribolavano la Chiesa di Gesù Cristo. |
A028000216 |
Nei primi raffigurò i seguaci di Lutero, che in quei giorni faceva grande guasto alla Chiesa, e milioni d'anime strascinava nell'errore; nella nave raffigurò la Chiesa cattolica, la quale ad onta dei suoi nemici, galleggia sempre vittoriosa nel mare di questo mondo, ed i suoi figli couduce sani e salvi al porto del Paradiso. |
A028000216 |
Questa mistica nave della Chiesa fu già raffigurata dall'arca di Noè. |
A028000216 |
Siccome al tempo del diluvio tutti quelli che non si trovarono con Noè nell'arca perirono nelle acque, così tutti quelli che non sono nella Chiesa che ha per capo visibile il Papa e per capo invisibile Gesù Cristo, andranno eternamente perduti. |
A028000231 |
Il suo corpo fu seppellito nel cimitero di questo comune, dove stette finchè i suoi famigliari vollero che fosse trasferito a Garessio nella chiesa dei Domenicani, secondo che Caterina aveva disposto nel suo testamento. |
A028000242 |
Il cav. Rossillon in nome dell'Imperatore Napoleone regalò alla chiesa di san Domenico in Torino un altare di marmo. |
A028000243 |
Circa l'anno 1834 rincrescendo a quei di Racconigi che nel luogo, in cui ella era nata, e molto tempo vissuta, non si avesse alcuna chiesa edificata in suo onore, eccetto quella stretta camera, che era stata da lei abitata, il sacerdote D. Piasco Domenico, priore della parochia di s. Giovanni Battista, risolse di por mano alla costruzione di una chiesa. |
A028000243 |
{178 [178]} La benedizione solenne della novella chiesa fu fatta dal medesimo arcivescovo con grande concorso dei fedeli. |
A028000246 |
Celebravano inoltre le sue feste, veneravano le sue imagini, ricorrevano con fiducia alla sua protezione, e dimostravano il più vivo desiderio che il suo culto venisse presto dalla Chiesa riconosciuto. |
A028000247 |
Caterina è dalla santa Chiesa innalzata al pubblico onore degli altari. |
A028000251 |
Monsignor vescovo di Mondovì molto divoto di questa santa vergine del suo ordine si compiacque di visitare già parecchie volte questa chiesa, celebrandovi la santa messa e predicandovi con grande affetto. |
A028000252 |
Questa sacra reliquia viene esposta alla pubblica venerazione del popolo nel corso della novena e nel giorno della festa della Beata, che nella chiesa parochiale con pompa solenne e divota processione si celebra ogni anno nella quarta domenica di settembre. |
A028000253 |
La stessa indulgenza possono lucrare coloro che visiteranno la chiesa parochiale nella quarta domenica dello stesso mese. |
don bosco-cenni storici sulla vita del chierico luigi comollo.html |
A029000009 |
Non correva solennità, non si faceva catechismo, o predica, non si dava benedizione, nè altra funzione facevasi in Chiesa a cui egli non intervenisse con animo allegro, e contento a prestar quei servizi di cui era capace. |
A029000009 |
{10[10]} Spesso era mandato in Chiesa a far quelle cose di cui suo zio Prevosto gli dava incumbenza, spesso egli medesimo visi recava sotto pretesto avervi che fare, ma non ne usciva mai senza prima trattenersi alquanto col suo Gesù, e raccomandarsi alla cara sua madre Maria. |
A029000010 |
L'essere il Comollo alieno affatto dalle bambolinaggini che son proprie di quell'età, sofferente, e tranquillo a cheecchè potessegli accadere, affabile cogli uguali, modesto, e rispettoso con chiunque gli fosse superiore, ubbidiente, tutto dato alla divozione, prontissimo nel prestare quei servigi che in Chiesa gli erano permessi; tutto questo insieme era bel presagio che il Signore lo voleva a stato di maggior perfezione. |
A029000018 |
Terminati appena gli esercizi di pietà che nei giorni festivi nella capella della congregazione si facevano, ben lungi dall'andarsene al passeggio, o a qualche altro lecito divertimento, egli tosto portavasi al catechismo dei fanciulli solito a farsi nella Chiesa dei PP. Gesuiti, al quale, come pure a tutte le altre sacre funzioni, divotamente assisteva. |
A029000019 |
Non facevasi esposizione delle Quarantore, o di altra funzione di Chiesa che egli nol sapesse, e se il tempo gliel permetteva non v'intervenisse. |
A029000019 |
Quanto più poi era alieno dalle vicende, e occupazioni temporali, tanto più era informato, e instrutto delle cose di Chiesa. |
A029000023 |
Pregava egli, faceva pregare altri per lui, digiunava, prorompeva sovente in lagrime, si tratteneva molto in Chiesa, sinchè giunto il giorno di sua festa (così chiamava il giorno di sua vestizione chiericale) fece la sua confessione, e comunione, e contento assai più che se fosse sublimato a qualunque più onorevole carica, tutto compreso di santa apprensione, tutto concentrato {26[26]} in sentimenti di religione, raccolto, e modesto che pareva un angioletto, fu insignito del tanto rispettato, e desiderato abito ecclesiastico. |
A029000028 |
Bensì il mattino al primo tocco del campanello tosto si alzava da letto, e aggiustato quanto era di dovere, recavasi un quarto d'ora prima degli altri in Chiesa a preparare l'anima sua per l'orazione. |
A029000029 |
I seminaristi nei giorni festivi, o anche feriali in cui assistessero alle solenni funzioni di Chiesa, solevano essere dispensati {31[31]} dal recitare la corona della B. V.: il Comollo non seppe mai astenersi da siffatta special divozione, ma terminate le funzioni di Chiesa, mentre che ognuno passava il tempo nella permessa ricreazione, egli con un altro compagno si ritirava in Capella a pagare, come suoleva dire, i debiti alla sua buona Madre colla recita del SS. Rosario. |
A029000032 |
Ecco onde procedeva quell'esteriore compostezza per cui in Chiesa, nello {35[35]} studio, in iscuola o in refettorio innamorava ed edificava chiunque il rimirasse. |
A029000034 |
Assiduo nella frequenza dei Ss. Sacramenti, nell'esercizio delle sacre funzioni, nel fare il Catechismo ai ragazzi in Chiesa, (il che faceva già sin da quando era ancora vestito da laico) ed anche per le vie quando gli avveniva d' incontrarne. |
A029000051 |
Ne fui molto sorpreso, stante che il giorno avanti avevamo passeggiato buon tempo insieme, e sentivasi in perfetto essere di salute; onde chiesta la cagione di un tal parlare «Sento, rispose egli, sento un freddo che m'occupa tutte le membra, mi duole alquanto il capo, lo stomaco è impedito, del male però poco mi do pena, quello che mi atterrisce (ciò diceva con voce seria) si è il dovermi presentare al grande Giudizio di Dio » Esortandolo io a non volersi così affannare, essere queste certamente cose remote, e avere tutto il tempo a prepararsi, entrammo in Chiesa. |
A029000068 |
Il signor Rettore del seminario, mosso pur egli dalle singolari circostanze che accompagnarono {73[73]} la di lui morte, comportando a mal in cuore, che il di lui cadavere fosse portato al cimiterio comune, appena giorno si recò a Torino dalle autorità civili, ed ecclesiastiche, da cui ottenne ehe fosse sepolto nella chiesa di san Filippo aderente al Seminario medesimo. |
A029000070 |
Il mattino del 3 aprile coll'intervento di tutti i seminaristi, di tutti i superiori, del signor Canonico Curato colla sua comitiva fu il suo cadavere processionalmente portato per la città di Chieri, e dopo lungo giro accompagnato con funerei cantici, e pie preghiere fu portato alla suddetta Chiesa di San Filippo. |
don bosco-cenni sulla vita del giovane luigi comollo [2a edizione].html |
A030000025 |
Non correva solennità, non si faceva catechismo o predica, non si dava {17 [17]} benedizione, nè altra funzione aveva luogo in chiesa, a cui egli non intervenisse con animo allegro e contento a prestar quei servizi di cui fosse capace. |
A030000025 |
Spesso era mandato in chiesa a far quelle cose di cui gli si dava incombenza, spesso egli medesimo vi si recava sotto pretesto di avervi che fare, ma non ne usciva mai senza prima trattenersi alquanto col suo Gesù, e raccomandarsi alla cara sua madre Maria. |
A030000026 |
L'essere il Comollo alieno affatto dalle ragazzate che son proprie della giovanile età, sofferente e tranquillo a checchè potessegli a cadere, affabile cogli eguali, modesto e rispettoso con chiunque gli fosse superiore, ubbidiente con tutti, dato alla divozione, prontissimo nel prestare quei servigi, che in Chiesa gli erano permessi e che erano compatibili colla sua età, tutto faceva presagire che il Signore lo destinava a stato di maggior perfezione. |
A030000044 |
Ma il Comollo persuaso di poter fere a meno di questi passatempi, tosto recavasi al Catechismo dei fanciulli solito {29 [29]} a farsi nella Chiesa di S. Antonio. |
A030000046 |
Quanto più il Comollo era alieno dalle curiosità e occupazioni temporali, tanto più era informato ed istruito delle cose di Chiesa. |
A030000073 |
Pregava egli, faceva pregare altri per lui, digiunava, prorompeva sovente in lagrime, si tratteneva molto in Chiesa, sicchè, giunto il giorno di sua festa, (così chiamava il giorno di sua vestizione chiericale) fece la sua confessione generale con una fervorosa comunione. |
A030000083 |
Il mattino al primo tocco di campanello si alzava di letto, e, aggiustato quanto era di dovere, recavasi un quarto d'ora prima degli altri in chiesa a preparare l' anima sua per l'orazione. |
A030000084 |
Tutte le volte che i Seminaristi assistevano alle solenni funzioni di chiesa, non solevano più recarsi a recitare la corona della B. V.; ma il Comollo non seppe mai astenersi da siffatta speciale divozione, perciò terminate queste pubbliche funzioni, mentre ognuno passava il tempo nella permessa ricreazione, egli con altro compagno si ritirava in cappella a pagare, come soleva dire, i debiti alla sua buona Madre, colla recita del Santissimo Rosario. |
A030000087 |
Di qui procedeva quella esteriore compostezza per cui in chiesa, nello studio, in iscuola o in refettorio innamorava ed edificava chiunque il rimirasse. |
A030000091 |
Assiduo ai ss. Sacramenti, frequente alle sacre funzioni, puntuale nel fare il Catechismo ai ragazzi in chiesa (il che faceva vestito ancor da borghese), ed anche per le vie ogni volta gli avveniva di incontrarne. |
A030000122 |
Ciò rincresceva al Comollo, e per soddisfare in qualche modo la sua divozione, al giovedì chiedeva di potersi recare a servire qualche messa nella Chiesa di S. Filippo annessa al Seminario. |
A030000131 |
» Esortandolo io a non volersi così affannare, essere queste certamente cose serie assai, ma per lui remote, e avere ancora molto tempo a prepararsi, entrammo in chiesa. |
A030000178 |
Il Rettore del Seminario, mosso pur egli dalle singolari circostanze che accompagnarono la morte di lui, comportando a malincuore che il suo cadavere fosse portato al cimitero comune, appena giorno si recò a Torino dalle autorità civili ed ecclesiastiche, da cui ottenne che fosso sepolto nella chiesa di s. Filippo annessa al Seminario medesimo. |
A030000181 |
Giunti in Chiesa con lugubre musica, con pomposo apparato si cantò messa dal signor Direttore presente cadavere; terminata la quale, venne deposto in una tomba preparatagli vicino allo steccato che ne tramezza la balaustrata, quasi che quel Gesù Sacramentato, verso cui mostrò tanto amore e col quale sì volentieri si tratteneva, vicino pure lo volesse anche dopo morte. |
A030000181 |
Il mattino del 3 aprile coll'intervento di tutti i Seminaristi, di tutti i superiori, del signor Canonico Curato cogli altri Canonici e col clero, fu il cadavere portato processionalmente per {100 [100]} la città di Chieri, e dopo lungo giro accompagnato con funerei cantici e pie preghiere alla suddetta chiesa di s. Filippo. |
don bosco-cenno biografico sul giovanetto magone michele.html |
A031000099 |
Nella ricreazione egli sembrava un cavallo sbrigliato; in chiesa poi non trovava posto o modo che gli piacesse; ma poco per volta giunse a starvi con tale raccoglimento che l'avreste messo a modello di qualunque fervoroso cristiano. |
A031000100 |
Ciò che si fa in chiesa, egli diceva, si fa pel Signore, ciò che si fa pel Signore non si perde più. |
A031000100 |
Quando venne in questa casa lo stare in chiesa era per lui fatica appena sopportabile; alcuni mesi dopo provava grande consolazione per le funzioni religiose comunque prolungate. |
A031000103 |
Non sai che la chiesa è la casa del Signore? più staremo in casa sua in questo mondo, maggiore speranza abbiamo di stare poi eternamente con lui nella chiesa trionfante {30 [184]} del paradiso. |
A031000104 |
Talvolta i compagni uscendo di chiesa e passandogli vicino lo urtavano; spesso inciampavano ne' suoi piedi ed anche glieli calpestavano. |
A031000105 |
In qualunque momento avesse inteso che si distribuisse la s. Comunione, si recitasse qualche preghiera, o si cantasse qualche lode, fosse in chiesa, o fuori di chiesa, egli tosto interrompeva la ricreazione, e andava a prendere {31 [185]} parte a quel canto, o a quella pratica di pietà. |
A031000108 |
Ma dato il segno dello studio, della scuola, del riposo, della mensa, della chiesa, egli interrompeva ogni cosa e correva a compiere i suoi doveri. |
A031000138 |
«4° Che se il pericolo continua, ricorri a Maria colla preghiera propostaci da santa Chiesa, cioè: Santa Maria Madre di Dio, pregate per me peccatore. |
A031000178 |
Michele prese l'amico per mano, lo condusse presso di un carrettiere che scaricava materiali da costruzione nel cortile, di poi cominciò a parlargli così: Vedi tu quel mulo? anch'egli è pingue, grasso e grosso e non si è mai confessato, neppure credo che sia mai andato in chiesa: vorresti anche tu diventar simile a quest'animale che non ha nè anima, nè ragione; e che deve solo lavorare pel suo padrone per servire un giorno ad ingrassare i campi dopo morte? Il compagno rimase mortificato, e per l'avvenire non osò più addurre i suoi frivoli motivi per esimersi dalla pratica dei suoi doveri religiosi. |
A031000190 |
Michele pensandosi di non essere veduto da alcuno entra in casa, non cerca persona, non fa parola con chichessia, ma va direttamente in chiesa. |
A031000197 |
Ma Iddio aveva altrimenti decretato, e voleva togliere questo fiore dal giardino della Chiesa militante e chiamarle a sè trapiantandolo nella Chiesa trionfante del paradiso. |
A031000266 |
Dette queste parole diede in dirottissimo pianto, di poi andò in chiesa a cercare conforto nella preghiera. |
A031000273 |
Ora egli non è più, la morte ha vuotato il suo seggio qui in {88 [242]} chiesa, ove egli veniva a pregare, e la sua preghiera eragli così dolce, e la pace così profonda. |
A031000298 |
A quanto fa detto e scritto intorno al giovane Magone Michele l'autore non intende di dare altra autorità se non quella di semplice storico, rimettendo ogni cosa al giudizio di S. Chiesa di coi reputasi a massima gloria ogni volta che si può professare obbidientissimo figliuolo. |
don bosco-cenno istorico sulla congregazione di s. francesco di sales [1874].html |
A032000002 |
In quell'anno (1848) uno spirito di vertigine si levò contro agli ordini religiosi, e contro alle Congregazioni Ecclesiastiche; di poi in generale contro al clero e a tutte le autorità della Chiesa. |
A032000006 |
Munito di una sua lettera, mi inviava al Sommo Gerarca della Chiesa al Grande Pio IX. |
A032000010 |
Si studi il modo che ogni membro in faccia alla Chiesa sia un religioso e nella civile società sia un libero {6 [236]} cittadino. |
A032000029 |
Ogni sera {11 [241]} dell'anno, all'ora stabilita si raccolgono in chiesa, cantano una lode sacra, di poi si legge la vita del Santo di quella giornata; e dopo il canto delle Litanie Lauretane assistono alla benedizione col SS. Sacramento. |
A032000054 |
I nostri Cherici non di regola ordinaria ma quando si deve fare qualche prova, o vi è particolare bisogno sono occupati ad assistere nello studio, dove essi parimente possono studiare; sono occupati ad assistere nei dormitorii, {15 [245]} nella ricreazione, nel tempo di passeggio, di Chiesa e simili; ma ciò fanno soltanto in tempo libero senza che loro si impedisca nè la scuola nè lo studio. |
don bosco-chi e d. ambrogio.html |
A033000026 |
- Ma chi sa perchè vanno a sentirlo, e l'applaudono anche quelli che non vanno mai in chiesa?. |
A033000037 |
- Il primo si è perchè non è mandato da Dio per mezzo di santa Chiesa ad insegnare, a predicare. |
A033000041 |
[2], perchè questi gradi formano la gerarchia della Chiesa insegnante, a cui Gesù Cristo ha lasciata la custodia della sua dottrina, e l'autorità d'insegnare |
A033000043 |
- Senti, mio caro, il Papa è capo della Chiesa e padre di tutti i fedeli; i vescovi sono dipendenti ed uniti al Papa, i sacerdoti sono dipendenti ed uniti ai loro vescovi, i fedeli poi sono dipendenti ed uniti ai loro paroci, e così ne viene quel corpo mistico di cui parla S. Paolo nella sua lettera agli Efesini |
A033000043 |
[5], che vive d'una sola vita con una sola dottrina, come una sola è la vera Chiesa: e chi non dipende e non è unito al suo superiore, non può essere buon cattolico, tanto meno buon predicatore. |
A033000045 |
Esso ha, 1° la radice, 2° il fusto, 3° i branchi maggiori, 4° i branchi minori, 5° i ramoscelli: cosi è di S. Chiesa; essa ha 1° la radice che |
A033000049 |
- E così è se un fedele od un sacerdote si stacca dalla dipendenza e dall'essere unito all'albero di S. Chiesa, esso non può più godere del sugo di santa Chiesa che vien da Gesù Cristo radice e capo invisibile, non può più viverne la vita, e fare i suoi frutti. |
A033000051 |
- Dunque il signor D. Ambrogio essendosi staccato dalla dipendenza della Chiesa, non può più aver il sugo nè la vita di essa S. Chiesa, cioè la sua autorità, la sua dottrina: e un'cristiano deve farne quel conto che farebbe di un gentile, ossia idolatra, secondo quelle parole di G. C.: Se non ascolta la Chiesa, abbilo per gentile, o per pubblicano |
A033000052 |
- Ma si è D. Ambrogio veramente staccato dalla dipendenza della S. Chiesa?. |
A033000053 |
- Sì, 1° perchè è legge di S. Chiesa, che nessuno predichi senza la licenza, senza l'approvazione del Papa o del vescovo; e D. Ambrogio oltre al non avere una tale autorizzazione, predica a dispetto e contro la proibizione del Papa e dei vescovi. |
A033000057 |
- Perchè la sua dottrina è contraria a quella della Chiesa, la quale è infallibile per la promessa che le ha fatta Gesù Cristo di essere con lei per tutti i giorni sino alla consumazione dei secoli |
A033000091 |
- Da quanto abbiamo detto, tu puoi discernere e capire se sia un vero o falso profeta: e se ce ne venissero cento altri se non sono in dipendenza della Chiesa, del Papa e dei vescovi, cioè da essi autorizzati e ad essi uniti, noi tutti dobbiamo fuggirli. |
don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html |
A034000097 |
In faccia alla Chiesa la sua posizione è come segue:. |
A034000110 |
Ma tanto nella composizione e stampa di questi libri, quanto nella diffusione di molti altri, come pure nella predicazione e nei catechismi si ebbe sempre di mira lo scopo fondamentale della Congregazione che fin dal suo principio fu costantemente SOSTENERE E DIFENDERE L' AUTORITA' DEL Capo SUPREMO DELLA CHIESA NELLA CLASSE MENO AGIATA DELLA SOCIETÀ E PARTICOLARMENTE DELLA GIOVENTÙ PERICOLANTE. V. REGOLE C. I e VI. |
A034000116 |
Vi è la Chiesa di S. Francesco di Sales, quella di Maria Ausiliatrice, dove intervengono oltre ad un migliaio di giovanetti. |
A034000126 |
Avvi qui eziandio scuola diurna e serale per gli esterni, ed una Chiesa spaziosa, dove spesso sono raccolte più migliaia di persone. |
A034000134 |
Il numero dì coloro cui si comparte cristiana istruzione ed educazione non e minore di SETTEMILA; ma non di rado oltrepassano i DIECI, DODICI MILA. Nella sola Chiesa di Maria Ausiliatrice si videro talvolta raccolti SINO A DIECIMILA uditori. |
A034000139 |
Nel 1872 si apri il Collegio di Vassalice; e si fondò l'Ospizio con pubblica Chiesa in Sampierdarena. |
don bosco-conversazioni.html |
A035000003 |
I protestanti vanno ripetendo che nei primi tempi della Chiesa non si è mai parlato di Confessione, perciò noi sempre colla storia alla mano faremo loro vedere, se pur non vogliono chiudere gli occhi, che la Confessione fu costantemente praticata nella Chiesa Cattolica da Gesù Cristo fino ai nostri giorni. |
A035000005 |
Mi sono limitato a rendere chiara la dottrina della Chiesa Cattolica intorno all'instituzione della Confessione, mostrando la verità, e combattendo l'errore senza quasi nemmen nominarlo. |
A035000008 |
Questa religione di Gesù Cristo trovasi solamente nella Chiesa cattolica; niuno è cattolico senza il Papa; guai a chi separasi da questo capo supremo! egli è fuori di quella religione, che unica può condurre a salvamento: chi non ha la Chiesa per madre non può avere Iddio per padre. |
A035000013 |
Mi è più volte accaduto di sentire uomini, i quali non mettono mai piede in chiesa, che non hanno inteso a parlare di Dio se non alle bettole ed ai caffè, i quali {8 [152]} non sanno che spergiurare e fumare sigari, e dire, come dite voi, che la confessione è una minchioneria. |
A035000030 |
Miei cari amici, lasciatemi parlare con voce di padre; perchè trasgredite questo dovere? perchè non andate a confessarvi almeno una volta all'anno e comunicarvi alla Pasqua di risurrezione secondo il precetto di Santa Madre Chiesa?. |
A035000046 |
Inoltre forse che non è male burlarsi di Dio e dell'onore a lui dovuto, non amarlo, non pregarlo, sprezzare i comandamenti che la Chiesa ci fa in suo nome; di non santificare le Feste, di non assistere ai divini uffizi, di non astenersi dalle carni ne' giorni proibiti?. |
A035000048 |
Ce ne sono dieci di Dio, cinque della Chiesa; quando anche noi osservassimo tutti gli altri, e poi mancassimo all'osservanza di uno di essi; ciò basta perchè siamo eternamente dannati. |
A035000048 |
Laonde si può disubbidire ai comandamenti di Dio e della Chiesa ed essere tuttavia uomini onesti secondo il mondo. |
A035000048 |
Ma voi certamente convenite con me che per andare al cielo bisogna osservare tutti i comandamenti di Dio e della Chiesa. |
A035000071 |
Nel medesimo Vangelo di San Matteo, al capo decimosesto, troviamo che G. C. dopo di aver costituito San Pietro capo della Chiesa gli soggiunse queste precise parole «Ti darò le chiavi del regno de' cieli, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà sciolto pure in cielo, e tutto ciò che legherai in terra sarà pure legato in cielo.». |
A035000074 |
A S. Pietro come capo della Chiesa fu conferito in particolar maniera questo supremo potere, che certamente sarebbe imperfetto se S. Pietro nol potesse conferire agli altri, dicendo: Tutto ciò che tu legherai in terra sarà pure legato in cielo, e tutto ciò che scioglierai in terra sarà pure sciolto in cielo. |
A035000076 |
Onde S. Pietro e per conseguenza i! Romano Pontefice, gli Apostoli e per conseguenza i vescovi ed i preti della vera Chiesa di G. C. hanno ricevuto il potere di sciogliere e di legare, perciò di rimettere e non rimettere i peccati. |
A035000089 |
4° I Santi Padri, tutti gli interpreti, e i più dotti protestanti hanno sempre convenuto colla Chiesa cattolica, che le mentovate parole del Salvatore fossero esclusivamente indirizzate agli Apostoli. |
A035000105 |
G. C. voleva senza dubbio che il potere dato agli Apostoli fosse serio e vantaggioso alla sua Chiesa. |
A035000126 |
Non si è mai insegnato nella Chiesa che i sacerdoti rimettano i peccati in virtù propria, ma li rimettono in virtù dell'autorità ricevuta da G. C. che loro dice: i peccati sono rimessi a quelli, a cui li rimetterete, e sono ritenuti a quelli a cui li riterrete. |
A035000134 |
Questo libro dice che nei primi tempi della Chiesa non si è mai parlato di confessione. |
A035000135 |
Ma sappiate che il vostro libro mentisce, perciocché abbiamo moltissime testimonianze da cui siamo assicurati essere stata praticata la confessione nei primitivi tempi della Chiesa. |
A035000137 |
Ma sapendo tu dopo il Battesimo esserci altri sussidi nella confessione, a che abbandoni la tua salvezza? perchè non prendi quel rimedio che sai poterli salvare?» Le medesime cose lasciarono scritte S. Ireneo vescovo di Lione, S. Zefirino sommo pontefice, S. Policarpo ed altri molti che fiorirono nel secondo secolo della Chiesa. |
A035000137 |
S. Barnaba che fu compagno degli Apostoli e viveva nel primo secolo della Chiesa, dice in una lettera: «voi confesserete i vostri peccati.» S. Clemente {42 [186]} papa, che fu discepolo degli Apostoli, scrivendo ai fedeli di Corinto dice: È meglio all'uomo confessare i proprii peccati che indurare il suo cuore, siccome quelli, i quali eccitarono sedizioni contro a Mosè ministro di Dio.» Ed altrove: «Quando saremo partiti da questo mondo non havvi più luogo per noi nè alla confessione, nè alla penitenza.» Sul finir del secondo secolo Tertulliano, dottissimo ecclesiastico di Africa, scrive molte cose intorno alla confessione, e tra le altre dice: «Se rifuggi dalla confessione, medita nel tuo cuore l'inferno. |
A035000138 |
Ma ciò che mi avete detto riguarda al primo e secondo secolo della Chiesa: ed io credo che non siasi più parlato di confessione nei secoli seguenti. |
A035000139 |
Il solo Origène, che visse nel terzo secolo, tenne moltissimi ragionamenti sopra la confessione, in cui dimostra la sua divina istituzione, e la pratica costante nella Chiesa di dichiarare le proprie colpe al sacerdote. |
A035000142 |
Conchiudo questo trattenimento colle parole dì S. Ambrogio, il quale visse nel quarto secolo della Chiesa. |
A035000143 |
Ho creduto bene di ciò fare perchè conosciate quanto sian lontani dalla verità coloro, i quali dicono che nei primi secoli della Chiesa non si è mai parlato di confessione. |
A035000143 |
Notate però, che vi sono ancora moltissime altre autorità che per brevità io tralascio; le quali sono tutte d'accordo nel magnificare la bontà di Dio, per avere istituito questo sacramento, pel gran vantaggio che gli uomini ne possono ricavare, e attestando in pari tempo la pratica non mai interrotta nei primi secoli della Chiesa. |
A035000144 |
Voi riferiste molti brani di Santi Padri, i quali si accordano tutti nell'attestare la costante pratica della confessione ne' primi secoli della Chiesa. |
A035000149 |
Ma nemmeno i primi Santi della Chiesa si confessavano. |
A035000161 |
Egli racconta come alcune donne sedotte da un eretico di nome Marco, volendo ritornare alla Chiesa di Dio, cogli altri errori confessarono anche questo. |
A035000161 |
Tuttavia voglio ancora riferirvi un fatto tale quale è raccontato da S. Ireneo, che fiorì nel secondo secolo, e fu discepolo di S. Policarpo, il quale conversò con S. Giovanni Evangelista, e però in tempi purissimi della Chiesa antica. |
A035000162 |
Ai tempi di S. Gioanni Grisostomo gran numero di eretici lacerarono acerbamente la Chiesa, {51 [195]} ma a disinganno de' deboli e conforto dei buoni, ed anche per far ravveder i colpevoli molti furono da Dio terribilmente puniti. |
A035000162 |
Mosso da pentimento e colla lingua, perchè gonfia, non potendo articolare parola per confessar il suo peccato, lo scrisse sopra una tavoletta, soddisfacendo in tal guisa all'obbligo della Confessione praticato nella Chiesa per poter così riconciliarsi con Dio. |
A035000162 |
Uno di quegli infelici perturbatoci della Chiesa fu punito nella lingua sicchè divenne mutolo. |
A035000163 |
Il vostro libro poco fa diceva che nella Chiesa antica non si è mai parlato di Confessione; ora dice che S. Gio. Grisostomo condannò la Confessione. |
A035000172 |
Continuerò a recarvi detti e fatti che dimostrano la pratica costante della Confessione {54 [198]} nella Chiesa Cattolica dai quattro primi secoli fino al Concilio lateranese. |
A035000173 |
S. Girolamo, gran dottore di santa Chiesa e contemporaneo di s. Gioanni Grisostomo, per eccitare i cristiani alla confessione dice che il confessare la colpa è la seconda tavola dopo il naufragio. |
A035000179 |
Se non temessi di annoiarvi vorrei eziandio esporvi come i preti della Chiesa antica pregavano in maniera particolare nella messa per coloro che si erano da essi confessati. |
A035000179 |
Tutte le sette antiche orientali ancora superstiti, come sono i Nestoriani, gli Eutichiani, i Giacobitì, i Greci che da oltre dieci secoli sonosi separati dalla Chiesa Cattolica, tengono l'uso e la necessità di confessarsi al prete. |
A035000180 |
Basta, basta, signor Curato, voi ci recitate tutta la storia Ecclesiastica, io non posso a meno di convenire con voi essere la confessione stata praticata nei primi tempi della Chiesa. |
A035000187 |
In quelle adunanze si decidono le questioni risguardanti alla fede {59 [203]} ed al governo della Chiesa. |
A035000187 |
La promessa fatta da Gesù Cristo di assistere la sua Chiesa tutti i giorni fino alla fine del mondo rende tali decisioni infallibili. |
A035000187 |
Ora nel 1215 ebbe luogo una di queste radunanze generali di vescovi sotto la presidenza del Papa in Roma, in una chiesa dedicata a s. Gioanni, e situata in un quartiere chiamato Laterano, d'onde venne il nome Concilio di Laterano. |
A035000189 |
Che anzi fu aggiunta una pena a quelli che avessero trascurato tal comando della Chiesa, cioè che i trasgressori di tale precetto, lasciando passare un anno senza confessarsi e comunicarsi, non fossero più considerati come cristiani; e morendo senza dar segni di ravvedimento non erano più riconosciuti come cristiani dalla Chiesa; erano scomunicati e privati della sepoltura ecclesiastica. |
A035000189 |
Il Concilio, cioè i capi della Chiesa colà radunati, ordinarono a tutti i cristiani di confessarsi almeno una volta all'anno e comunicarsi alla Pasqua. |
A035000201 |
Da quanto vi ho detto, amici miei, voi potete facilmente comprendere come la confessione sia sempre stata praticata nella Chiesa; nè trovarsi alcun tempo in cui i fedeli non si siano serviti di questo Sacramento come unico mezzo stabilito da Dio per ottenere il perdono dei peccati commessi dopo il battesimo. |
A035000202 |
Un altro protestante di nome Gibbone, dopo aver attentamente considerato ciò che si dice intorno alla pratica della confessione de' primi tempi, fu costretto a dichiarare: «L'uomo istrutto «non può resistere all'evidenza storica, «la quale stabilisce che la confessione «fu uno dei principali punti di credenza «della Chiesa in tutto il periodo dei «quattro primi secoli» cioè nel corso di quattrocento anni che seguirono dopo Gesù Cristo. |
A035000203 |
Non ho più alcun dubbio che la confessione siasi sempre praticata nella Chiesa; ma siccome più tardi celebrossi il Concilio Tridentino, in cui si trattò di quanto si praticava nella Chiesa, parmi che non si dovrebbe aver taciuto della confessione, tanto più che in quel tempo i protestanti parlavano molto contro a questo Sacramento. |
A035000204 |
Comincio per dirvi che posto eziandio il silenzio del Concilio Tridentino su tale materia, quel Concilio approvando la dottrina della Chiesa, senza nulla rinnovare, approvava eziandio la pratica costante della Chiesa intorno al Sacramento della Confessione. |
A035000206 |
I Padri di quel Concilio, specialmente nella sessione decimaquarta, dopo di aver trattato di molte cose riguardanti al Sacramento della Penitenza, conchiusero così: «Se alcuno oserà di affermare che la confessione sacramentale non è necessaria, o non fu istituita dal Nostro Signor {64 [208]} G. C, o dirà che il modo di confessare i peccati segretamente al solo Sacerdote, siccome la Chiesa fin dai primi tempi ha sempre praticato e pratica ancora oggidì, o dirà la confessione non essere Sacramento istituito da Nostro Signor G. C, sia scomunicato: Anathema sit. |
A035000237 |
Ma dopo la venuta dei Messia, quando al Pontefice della legge antica sottentrò il Pontefice eterno, il Figlio di Dio vivo, il Salvator nostro G. C. e stabilì una nuova Chiesa; quando, dico, gli Ebrei senza Pontefice, senza capo, vennero dispersi per le varie parti del mondo, allora caddero in moltissimi e madornali errori in fatto di religione, e segnatamente intorno alle cose che riguardano alla confessione. |
A035000241 |
Vi ho parlato volentieri della confessione praticata dagli antichi Pagani e dagli Ebrei, perchè così potrete sempre più notare l'ignoranza di coloro che dicono, la confessione essere stata un'invenzione introdotta nella Chiesa cattolica. |
A035000259 |
Forse non capitaste mai trovarvi in Chiesa in circostanza che i preti si confessassero. |
A035000276 |
Per lo più costoro o non vanno in chiesa, o vanno soltanto per avere occasione di tirare qualche borsa o togliere qualche fazzoletto. |
A035000280 |
Nemmeno potrò dir questo, perchè costoro appena conoscono la strada che conduce alla chiesa?. |
A035000281 |
Quelli poi che accudiscono i loro affari, vanno spesso in chiesa, si confessano e seguono gli avvisi del confessore; accudiscono la loro figliuolanza, si guardano dai disordini, amano il prossimo, non toccano la roba altrui, direste voi costoro peggiori degli altri?. |
A035000374 |
In quest'Ordine ottenne di essere fatto parroco di una chiesa di Roma. |
A035000376 |
Presentemente il Desanctis lavora per la Società Evangelica italiana, senza però sapere a quale Chiesa, a quale comunione di credenti appartenga. |
A035000378 |
Io credo che tra tutti quelli che l'inferno eccitò contro alla S. Chiesa di G. C., niuno ve ne sia che abbia scritto più empiamente e più scelleratamente. |
A035000378 |
Laonde non mi fermo a far rilevare quell'astio infernale che in ogni pagina si manifesta contro alla Chiesa Cattolica, nè il modo indegno con cui conculca e profana le cose più sante della religione; io voglio limitarmi ad accennare alcune delle molte contraddizioni ivi contenute; perciocchè la contraddizione essendo un segno positivo dell'errore, ciò provato si comprenderà che quel libro è un impasto di spropositi destinati a lusingare gli incauti, e ad ingannare gli ignoranti. |
A035000380 |
2° Egli nega l'autorità dei Padri della Chiesa, e tutto ciò che egli nega o ammette si sforza di appoggiarlo sull'autorità di questi santi Padri. |
A035000381 |
3° Rigetta la confessione praticata nella Chiesa cattolica e intanto fa sperticati elogi alla confessione praticata dai protestanti. |
A035000398 |
7° Accusa la chiesa cattolica perchè proibisce la lettura della Bibbia, e questa è una calunnia; perciocchè non fu mai nè Papa, nè Santo Padre, nè Concilio, da cui siasi fatta tal proibizione. |
A035000398 |
Anzi la Chiesa {120 [264]} Cattolica raccomandò mai sempre la lettura della Bibbia e particolarmente del Vangelo. |
A035000398 |
Egli poi come prete cattolico avrebbe dovuto sapere come la Chiesa Cattolica raccomandi egualmente la lettura e la predicazione del Vangelo, Non minus est necessaria praedicatio evangelii, quam lectio. |
A035000400 |
Il protestantismo e la regola di fede; il catechismo intorno alla Chiesa cattolica. |
A035000401 |
I protestanti sul principio della loro separazione dalla Chiesa Cattolica ammettevano e praticavano la confessione. |
A035000405 |
Nell'anno 1839 un ministro protestante in una riunione di uomini dotti, essendosi venuto a parlare della confessione, non potè a meno di rendere questa testimonianza a favore del cattolicismo: «Mi sembra che basti entrare in se stesso per comprendere come la Chiesa Romana oltre alle grazie di cui è depositaria, oltre la sua divina autorità, ella trovi eziandio grandi conforti pei bisogni più segreti dell'anima nostra. |
A035000406 |
Valga per tutti la testimonianza di due soli: Montagne vescovo protestante lasciò scritto: «È riconosciuto che tutti i sacerdoti, ed i soli sacerdoti, hanno potere di rimettere i peccati, e che la confessione auriculare fatta ad un sacerdote è una pratica molto antica nella Chiesa.». |
A035000408 |
Dopo la confessione il prete gli darà l'assoluzione in questa maniera, purchè egli la dimandi con umiltà e con vero pentimento: Il nostro Signor Gesù Cristo che ha fato alla sua Chiesa la facoltà di assolvere tutti i peccatori, che sono veramente pentiti, e che credono in lui, ti voglia perdonare i tuoi peccati per la sua infinita misericordia. |
don bosco-conversione di una valdese.html |
A036000003 |
Qual opera più riprovevole e più indegna di quella di spargere fra gente di buona fede e tranquilla nelle divine sue credenze il dubbio, l'indifferenza, l'errore, il nulla, la morte delle anime! Fin qui si distribuivano gratis a larga mano or la Bibbia adulterata, ed ora scritti apertamente ostili ai dommi, al {III [253]} culto ed alla morale della Chiesa Cattolica: vedendo però rimanersi tali manovre senza successo, si tentò di comprar le coscienze coli'oro! Ma ora si va più in là: al sacrilegio e all'oro si aggiunse l'inganno; nuova perfidia, di cui solo è capace l'infernal nemico del bene. |
A036000004 |
Parroci, dei Cappellani-Maestri, e di tutti li miei Sacerdoti, di tener d'occhio attentamente a tali indegnissime soperchierie, onde nessuno ne abbia a soffrire nella fede e nelle pratiche di pietà dalla Chiesa Cattolica con tanto amore predicate e promosse, siccome indispensabili all'uomo per mantenersi saldo nella virtù sullo sdrucciolo sentiero della vita, e giungere sicuro alla beata immortalità. |
A036000015 |
Mi è un mistero, andava talvolta dicendo, il governo di nostra chiesa. |
A036000015 |
Nella confessione di nostra fede, il sig. Bert, nel Libro di famiglia, mi dice, che noi crediamo nella Chiesa di G. C, la quale non può venir meno, né essere annullata; e intanto egli stesso, nel principio del medesimo libro, mi dice, che per nove secoli nulla si sa dei Valdesi, e per mille e cinquecento anni nulla si sa de'Protestanti. |
A036000017 |
Accadde più volte, che dopo essersi trattenuta con loro in trastulli, si recava eziandio con esse alle funzioni di chiesa, ascoltando Messa, predica e catechismo; la qual cosa le cagionava profonda sensazione, perché dai suoi ministri valdesi erano ben diversamente raccontate ed interpretate le sacre funzioni dei cattolici. |
A036000031 |
Allora il ministro gli dà l'assoluzione pronunziando queste parole: A nome e nella autorità del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, io vi annunzio il perdono de'vostri peccati, vi assolvo dalla scomunica che voi avete incorso, io vi ricevo e vi ristabilisco nella pace della Chiesa e nella comunione dei fedeli, da cui pei vostri peccati vi siete separato. |
A036000057 |
Mi fa piacere che vi divertiate, e ciò tanto più che mi dite essere già intervenute alle sacre funzioni di Chiesa. |
A036000085 |
Questi antecessori dei Vescovi vanno dall'uno all'altro fino ai tempi degli Apostoli, i quali (sono parole della Bibbia) furono posti per ordine dello Spirito Santo a regere Ecclesiam Dei, a governare e reggere la Chiesa di Dio. |
A036000087 |
Gli antecessori dei Vescovi di Pinerolo vanno solo ad una certa antichità, poi vanno ad unirsi con un Vescovo mandato dal Sommo Pontefice, dal medesimo Gesù Cristo stabilito Capo della sua Chiesa, ed al quale Romano Pontefice tutti i Vescovi cattolici furono in {20 [278]} ogni tempo uniti, in ogni tempo da lui dipendenti. |
A036000090 |
La successione dei Romani Pontefici nel governo della Chiesa è un fatto così provato dalla storia, che gli scrittori {21 [279]} cattolici, protestanti, e gli stessi valdesi non fanno alcuna difficoltà di ammetterlo. |
A036000094 |
3° È certo che la vostra setta non può unirsi con la Chiesa degli Apostoli. |
A036000097 |
Ma, per bacco, e prima di lal tempo dov'era la nostra chiesa? Non se n'è mai parlato?. |
A036000098 |
14-15) che ella non esisteva, e la sua fede era quella della chiesa universale. |
A036000098 |
Se poi noi gli domandiamo che cosa egli intende per {23 [281]} Chiesa universale, ci risponde, che tale Chiesa era la cattolica, quella medesima che ebbe sempre ed ha tuttora per capo il Sommo Pontefice, successore di S. Pietro, stabilito da Gesù Cristo suo vicario in terra. |
A036000120 |
Volgendo ella qua e là gli sguardi, vide la casa ove dimoravano le sue compagne, e la chiesa ove quelle solevano recarsi alle sacre funzioni. |
A036000134 |
Dicono che noi adoriamo il Papa come fosse Dio, e il catechismo dice semplicemente, che i Cattolici riconoscono il Papa siccome capo della Religione, e Vicario di Gesù Cristo, successore di S. Pietro, e stabilito da Gesù Cristo stesso capo del governo della Chiesa. |
A036000159 |
Certamente la Chiesa Cattolica è più conseguente di voi; essa crede che vi è Dio nella santa Eucaristia, e come tale lo adora. |
A036000160 |
Portano in chiesa un cavagno di pagnottelle, che mettono sopra una tavola; poscia ne danno una a mangiare a chi vuole comunicarsi. |
A036000188 |
Ed io credo che questo sia stato uno dei molivi per cui la Chiesa cattolica ha proibito l'uso del magnetismo usato nella maniera con cui fu esposto a Roma. |
A036000315 |
Se tu fossi più tranquilla, io potrei farti vedere, che non occorre farti cattolica per salvarti: poiché tu hai certamente imparato nel catechismo, che tutti i cristiani, in qualunque luogo si trovino, purché professino di credere in Gesù Cristo, diventano tosto membri della sua chiesa. |
A036000335 |
Sono già più di due anni, da che io sono stata ammessa alla santa cena, e fra le altre cose il nostro pastore mi fece studiare quella parte di catechismo che tratta della Chiesa di Gesù Cristo, ove si fa questa dimanda: Che cosa è la Chiesa? Quest-ce que l'Eglise? E risponde! La Chiesa è la radunanza o il corpo di tutti i cristiani che credono in Gesù Cristo. |
A036000336 |
Se la Chiesa è una radunanza, andava tra me dicendo, ci deve essere qualche capo, qualche presidente, che regoli le cose: perchè nella nostra comunità se non ci fosse il Sindaco che regolasse le cose, e che per avere giuste informazioni e buoni consigli non radunasse a tempo debito gli altri membri comunali, qual ordine ci potrebbe mai essere in questo nostro paese? Ma qual è il nostro capo, il nostro presidente, da cui tutti i membri della grande comunità della Chiesa debbano dipendere? Tra i cattolici lo ravvisava nel Papa, capo della cattolica religione. |
A036000337 |
Tu prendevi un abbaglio, mia figlia; perciocché la Chiesa è detta una radunanza ossia un corpo di tutti i cristiani: ora tutti i cristiani uniti insieme formando un corpo solo non hanno più bisogno del presidente che li diriga. |
A036000338 |
Capisco quello che volete dire: ma se la Chiesa è un corpo, dov'è il suo capo? In questo caso la nostra Chiesa sarebbe simile ad un corpo senza capo, senza testa. |
A036000339 |
Ma parmi, che il nostro pastore abbia già detto qualche cosa a questo riguardo, vale a dire, che il presidente di questa grande società, il capo di questo gran corpo è Gesù Cristo, il quale per mezzo dello Spirito Santo dal cielo governa la sua Chiesa. |
A036000339 |
Tu fai delle osservazioni, che non {65 [323]} mi passarono mai per la mente: a dirtela chiaramente, mi fai nascere molti dubbi intorno al modo con cui esiste la nostra Chiesa. |
A036000340 |
2° Niuna tra le società {66 [324]} che si dicono cristiane, può vantarsi d'aver un capo stabilito da Gesù Cristo, eccetto la Chiesa Cattolica; in ogni tempo ci furono Papi che hanno professato la stessa dottrina che professano i Papi d'oggidì. |
A036000340 |
3° Che quando ci sono discordie tra i fedeli cristiani, si devono deferire alla Chiesa, affinchè sia giudicato da qual parte trovisi il torto o la ragione. |
A036000340 |
Di più se questo capo fosse invisibile, come potremmo noi conoscere, se ne sia presidente Gesù Cristo od il demonio; come sapere, se noi siamo guidati dallo Spirito Santo per la strada del cielo, oppure dal demonio a quella dell'inferno? D'altronde ho già fatto questa medesima dimanda a quel buon Curato, ed egli mi ha precisamente risposto: 1° Che Gesù Cristo ha stabilito un capo per governare la sua Chiesa, ed a questo capo ordinò di pascolare il suo gregge, che sono tutti i fedeli cristiani. |
A036000343 |
Nel medesimo Simbolo si dice: io credo la Chiesa Cattolica ovvero universale, ed il nostro catechismo, dando la ragione per cui la nostra Chiesa è così denominata, risponde |
A036000343 |
Solamente la Chiesa Romana mi pare che si estenda in ogni luogo della terra. |
A036000343 |
[5]: la Chiesa dicesi universale, perchè si estende a tutti i luoghi: ma nessuno vorrà dire che la nostra Chiesa si estende a tutti i luoghi, perchè lo stesso nostro ministro Bert dice: che la chiesa valdese è compostà {68 [326]} di circa venlidue mila anime |
A036000344 |
Stimo bene di far notare al lettore, che la Santa Romana Chiesa dicesi Cattolica, non solo perchè si estende a tutti i luoghi, ma assai più perchè abbraccia tutti i tempi, cioè in ogni tempo si mostrò qual società visibile, qual corpo, i cui membri sono tutti i fedeli cristiani, sparsi nelle varie parti del mondo, sotto il governo del Sommo Pontefice, che dai tempi di Gesù Cristo fino a noi fu sempre riconosciuto come capo supremo della Chiesa universale. |
A036000353 |
«Mio Dio, ella andava esclamando ginocchioni sotto a quel sasso, mio Dio, io sono nelle vostre mani, io voglio vivere e morire nella cattolica religione: che se debbo morire prima di giungere al Catecumenato, fate che io mi salvi: fin da questo momento io rinunzio a tutti gli errori che possono essere nella Chiesa Valdese, e mi dichiaro cattolica, e tale sarò fino all'ultimo respiro.». |
A036000369 |
Perchè la nostra religione non ha alcun capo, non ha alcun prete, non ha la confessione, e, secondo il nostro ministro Bert, nei nove primi secoli della {76 [334]} Chiesa la nostra religione non esisteva; perciò non può essere quella di Gesù Cristo. |
A036000387 |
Una delle più importanti funzioni è certamente l'abiura, la quale consiste in una formale e pubblica rinuncia dell'eresia, facendo in pari tempo una professione delle verità della Chiesa Cattolica. |
A036000392 |
Rendete le più vive grazie al Signore, e per dargli un segno che voi l'amate e lo amerete, entrate col cuore pieno di {84 [342]} giubilo nella preziosa arca di salute, nella Santa Chiesa Cattolica, fuori di cui tanti miseri ingannati si trovano. |
A036000394 |
Credete voi tutte le verità insegnate dalla Chiesa Cattolica, Apostolica e Romana, e contenute nella professione di fede, di cui essa si serve, e di cui voi siete per fare lettura?. |
A036000398 |
Credo la Chiesa, che è Una, Santa, Cattolica ed Apostolica. |
A036000398 |
Io Giuseppa credo con ferma fede, e professo tutti e singoli gli articoli contenuti nel simbolo della fede, del quale si serve la Santa Romana Chiesa, cioè: credo in un solo Dio Padre, Onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili, ed invisibili. |
A036000399 |
Ricevo ed abbraccio fermissimamente le tradizioni degli Apostoli e della Santa Chiesa, con tutte le altre osservanze, e costituzioni della Chiesa medesima. |
A036000400 |
Ammetto pure la Sacra Scrittura, secondo il senso, che tenne, e tiene la Santa Chiesa nostra madre, a cui spetta il giudicare del vero senso, e dell'interrelazione {86 [344]} delle Sante Scritture, e non la prenderò, nè la interpreterò mai altrimenti che secondo l'unanime consentimento de'Padri. |
A036000402 |
Ricevo eziandio, ed ammetto le cerimonie dalla Chiesa Cattolica ricevute ed approvate nella solenne amministrazione di tutti i sopraddetti Sacramenti. |
A036000404 |
Professo parimente, che nella Messa, si offre a Dio un vero, proprio, e propiziatorio sacrifizio pei vivi e pei defunti, e che nel Santissimo Sacramento dell'Eucaristia, {87 [345]} v'è veramente, realmente, e sostanzialmente il Corpo, ed il Sangue in un coll'anima e colla divinità di nostro Signor Gesù Cristo, e che vi si fa il cangiamento di tutta la sostanza del pane nel Corpo, e di tutta la sostanza del vino nel Sangue di Gesù Cristo Signor nostro, il qual cangiamento dalla Chiesa Cattolica si chiama transustanziazione. |
A036000407 |
Affermo che Gesù Cristo lasciò nella sua Chiesa il potere di accordare Indulgenze, e che il loro uso è sommamente salutevole al popolo cristiano. |
A036000408 |
Riconosco la Santa Cattolica ed Apostolica {88 [346]} Romana Chiesa, come madre e maestra di tutte le Chiese, e prometto e giuro una vera ubbidienza al Romano Pontefice successore di S. Pietro, Principe degli Apostoli, e Vicario di Gesù C. Ricevo pure senza il minimo dubbio, e professo tutte le altre cose, che sono state insegnate, definite, e dichiarate dai sacri canoni, e dai concilii ecumenici, e soprattutto dal Sacrosanto Concilio di Trento; e nello stesso tempo condanno, rigetto, ed anatematizzo anch'io quanto è loro contrario, e tutte le eresie che furono dalla Chiesa condannate, rigettate, ed anatematizzate. |
A036000428 |
Il Signor nostro Gesù Cristo vi assolva; ed io nell'autorità di Lui e de'Beati Apostoli Pietro e Paolo, e della sua Santa Chiesa a me trasmessa dal reverendissimo Vescovo di questa diocesi, io vi assolvo dal vincolo della scomunica, da cui per l'eresia foste finora legata. |
A036000428 |
Voltosi poi a Giuseppa, disse: Mia figlia, in questo momento voi, cessando di appartenere alla eresia dei valdesi, rientrate nella Chiesa Cattolica. |
A036000430 |
Giuseppa, io vi riconduco nel seno della Santa Madre Chiesa, vi restituisco alla società ed alla comunione di tutta la cristianità, da cui per l'eresia e per la scomunica foste separata, e vi ammetto alla partecipazione dei Sacramenti della Chiesa. |
A036000436 |
È bene di far qui notare che la Chiesa {92 [350]}Cattolica riconosce valido il Battesimo conferito dagli eretici ed anche dagl'infedeli, purché si usi la dovuta forma, materia ed intenzióne; e come tale ebbe pure per qualche tempo il Battesimo dei valdesi e dei protestanti. |
A036000441 |
Onde per difetto di forma, di materia e d'intenzione nell'amministrazione di questo Sacramento, la Chiesa Cattolica suole ripeterlo sotto condizione. |
A036000444 |
È vero che il Battesimo cancella il peccato originale ed attuale, se vi è, perciò non sarebbe stato bisogno di confessarsi dei peccati commessi prima del Battesimo; ma siccome il Battesimo ricevuto era solamente dubbio, quindi la Chiesa Cattolica, che comanda di trascurar niente di quanto può contribuire alla salute eterna de'fedeli, si accerta del Battesimo col farlo amministrare sotto condizione; e si assicura della remissione dei peccati col Sacramento della Penitenza. |
A036000468 |
Difatti, l'osservare una religione che lascia libertà a ciascuno di credere quel che più gli aggrada, e nel modo che gli pare di leggere nella Sacra Scrittura; una chièsa, che è una società senza presidente, un corpo senza capo, chiesa che non ha vescovi, non sacerdoti, non altare, non sacrifizio; una chiesa che si associa con tutte le stravaganze delle varie sette protestanti, ciascuna delle quali professa più articoli, che sono negati dalle altre; una chiesa di cui non mai si parlò ne'dodici primi secoli del {103 [361]} cristianesimo, e che non può mostrare un SOLO di sua credenza, che valga a contare li suoi predecessori fino agli Apostoli; nè può mostrare un UOMO SOLO che abbia professato la medesima sua dottrina prima di Pietro Valdo; una Chiesa che s'intitola universale e non forma che 22 milà persone; e quindi il confrontarla colla Chiesa Cattolica, che fu in ogni tempo Una, Santa, Cattolica, Apostolica, che parte dal regnante Pio IX ed ascende da un Papa all'altro, fino a S. Pietro stabilito da Gesù Cristo a governarla ed essere Vicario di lui in terra; Chiesa che in ogni tempo praticò sempre i medesimi Sacramenti, il medesimo culto, ebbe sempre i suoi pastori, gli uni successori degli altri, ma sempre uniti al Romano Pontefice, i quali praticarono sempre la medesima fede, la medesima legge, il medesimo Vangelo, adorando un solo vero Dio; il fare questo confronto, dico, deve naturalmente persuadere ogni uomo ragionevole e non guidato dalle passioni, a dare un pronto abbandono a qualsiasi setta, per rientrare nell'arca di salute, nell'ovile di Gesù Cristo, la Chiesa Cattolica. |
A036000469 |
Noi intanto, o cattolici, al vedere tante persone dotte e virtuose ad affrontare le più gravi difficoltà per abbandonare il protestantismo e farsi cattolici, per condurre una vita migliore, e per assicurarsi la loro eterna salvezza, quali grazie non dobbiamo rendere alla bontà di Dio di essere stati creati e conservati in questa medesima religione? quale costanza non dobbiamo mostrare per mantenerci fedeli e fervorosi cattolici fino alla morte? quale sollecitudine non dobbiamo noi darci per osservare i precetti che questa santa Madre Chiesa impone a noi suoi figli?. |
A036000470 |
Protestanti valdesi, e voi tutti che vivete separati dalla Chiesa Cattolica, aprite gli occhi sopra l'immenso abisso che vi sta aperto finché vivete separati dalla vera religione: la Chiesa Cattolica qual madre pietosa vi stende amorosa le braccia: venite e ritornate a quella religione che fu pure per mille e cinquecento anni la religione de'padri vostri; venite e rientrate nell'ovile di Gesù Cristo e congiungetevi al Pastore Supremo, cui {105 [363]} disse Gesù Cristo: «Pascola i miei capretti, pascola le mie pecore: ciò che scioglierai in terra, sarà sciolto in cielo, ciò che legherai in terra, sarà legato in cielo:» quel pastore in cui si compiono queste consolanti parole del Salvatore: «come il Padre celeste mandò me, così io mando voi; chi ascolta voi, ascolta me; Ecco io sono con voi, tutti i giorni fino al finir de'secoli.». |
A036000476 |
Coraggio adunque, o protestanti e valdesi, e voi tutti che seguite qualche riforma fuori della Chiesa Cattolica, rinnovate nel mondo cristiano il maraviglioso spettacolo de'primitivi tempi del cristianesimo, e faremo un cuor solo ed un'anima sola; ed io a nome di Dio posso assicurarvi che tutti i cattolici vi tenderanno amorose le braccia per accogliervi con gioia, e canteranno a Dio inni di gloria nel vedere avverate le parole di Gesù Cristo: Si farà un solo ovile, ed un sol pastore, et fiet unum ovile, et unus pastor. |
don bosco-cooperatori salesiani [1877].html |
A038000004 |
Il Signore Iddio, ricco di grazie e di benedizioni, spanda copiosi i suoi celesti favori sopra tutti coloro che preslano l'opera loro per guadagnare anirae a Gesù Salvalore, fare del bene alla pericolante gioventù, preparare buoni cristiani alla Chiesa, onesti cittadini alla civile società, e cosi tutti possano divenire un giorno fortunati abitatori del Cielo. |
A038000011 |
ogni di maggior incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso già ascritti a questa società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perciò non poterono ciò fare almeno {10 [348]} contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no almeno col cuore e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi socii, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia, di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, riceveranno il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e quella stessa Chiesa od Oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzerdnno pie preghiere a Dio per la concordia de'Principi Cristiani per la estirpazione delle eresie, per la conversione de'peccatori, per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimente l'Indulgenza Plenaria e la remissione di tutti i loro peccati. |
A038000019 |
5 o Nelle feste di s. Giuseppe sposo di Maria Vergine, del suo Patronicio, di san Anna, di san Gioachino, di san Francesco Saverio, di san Luigi Gonzaga, dei ss. Angeli Custodi, nella solenità di tutti i Santi, nel giorno della Commemorazione di tutti i Fedeli defunti e nel giorno dopo la festa di s. Francesco di Sales, purchè confessati e comunicati visitino qualche Chiesa od Oratorio pregando secondo l'intenzione del Sommo Pontefice. |
A038000030 |
15° Indulgenza Plenaria tutte le Domeniche e feste del Signore e della B. V., in cui confessati e comunicati visitando qualche Chiesa ivi pregheranno secondo l'intenzione del Sommo Pontefice. |
A038000033 |
18° Il Sommo Pontefice Pio IX concesse l'Indulgenza Plenaria con la benedizione papale una volta l'anno da darsi con la formola consueta a tutti i Cooperatori, che confessati e comunicati visiteranno una Chiesa od Oratorio, ed ivi pregheranno per la concordia de'Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie e per la esaltazione di santa Madre Chiesa. |
A038000048 |
Così facevano i Cristiani della Chiesa primitiva, i quali alla vista dei pericoli, che ogni giorno loro sovrastavano, senza punto sgomentarsi, uniti con un cuor solo ed un'anima sola, animavansi l'un l'altro a stare saldi nella fede e pronti a superare gl'incessanti assalti da cui erano minacciati. |
A038000049 |
Questa Congregazione, essendo definitivamente approvata dalla Chiesa, può servire di vincolo sicuro e stabile pei Cooperatori Salesiani. |
A038000052 |
Sebbene si raccomandi vivamente l'osservanza di queste regole pei molti vantaggi che ognuno può procacciarsi, per togliere tuttavia ogni ansietà di coscienza si dichiara che l'osservanza delle medesime non obbliga sotto pena di colpa nè mortale nè veniale, se non in quelle cose, che fossero in questo senso comandate o proibite dai precetti di Dio e di santa Chiesa. |
don bosco-corona dei sette dolori di maria.html |
A039000238 |
Nella Chiesa di S. Francesco d'Assisi {49 [49]}. |
don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html |
A042000024 |
Pertanto nel giorno prescritto i Direttori partirono da Torino alla volta di Lanzo e radunati circa le 6 1 / 2 nella Chiesa del Collegio, avanti al SS. Sacramento, D. Bosco intonò il Veni Creator Spiritus, dopo cui letti gli articoli delle nostre regole, relativi al Capitolo Generale annunziò formalmente F apertura dell' Assemblea:. |
A042000090 |
La vita comune fu tenuta da Gesù Cristo coi suoi Apostoli e dagli Apostoli introdotta nella Chiesa. |
A042000093 |
Tal genere di vita, che prima praticavasi da tutti i Cristiani, raffreddandosi il fervore nei laici, continuò negli Ecclesiastici, i quali furono anche chiamati canonici, perchè vivevano insieme come fratelli sotto un canone, ossia una regola fìssa; e cosi par certo vivessero tutti gli Ecclesiastici nella primitiva Chiesa (V. Car. |
A042000094 |
Non pertanto molti santi Padri ed illustri personaggi della Chiesa per ispirazione del divino Spirito istituirono varie religioni, assegnando e dando ai proprii alunni peculiari regole, sotto la cui osservanza vivessero in perfetta e santa vita comune e progredissero più e più ogni giorno {24 [400]} nelle virtù. |
A042000120 |
Dicasi lo stesso dei ricami, dei tappeti, e di ogni elegante lavoro che non sia per uso di chiesa, o pei casi di dover dare ospitalità a qualche personaggio. |
A042000153 |
Tale è 1' uso delle giaculatorie, del segno della Croce, dell' Acqua benedetta nell' entrare ed uscir di Chiesa o di camera, salutare gli amici dicendo: Sia lodato Gesù Cristo; Viva Gesù, chinare il capo al Gloria Patri, o quando si pronunzia il nome di Gesù o di Maria e simili. |
A042000220 |
In dormitorio, nelle ricreazioni, a mensa, nel cortile, nelle passeggiate ed in Chiesa gli allievi siano classificati per età e studio. |
A042000232 |
Si usi sorveglianza assidua e solerte nel dormitorio, Chiesa, scuola, studio, ricreazione e nelle passeggiate. |
A042000239 |
Per usanze Religiose si intendono le pratiche di pietà che non sono comandate dalla Santa Chiesa, ma che essendo conformi allo spirito {53 [429]} della medesima, servono potentemente a promuovere il sentimento di pietà ed a proteggere la moralità nei nostri allievi. |
A042000241 |
Le feste soppresse, in cui la Chiesa dispensò dall' obbligo di precetto, siano sempre ricordate e possibilmente osservate. |
A042000379 |
Visiterà la Chiesa o Cappella in forma canonica, cioè a porte chiuse; osserverà come sia custodita la SS. Eucaristia, il Tabernacolo, l' Olio Santo, le Sacre Reliquie, gli Altari, i Confessionali, la Sacrestia, i Vasi Sacri, cioè calici, pissidi, ostensori, il registro delle Messe e gli arredi destinati al divin culto. |
A042000404 |
Giunti al luogo stabilito, quelli che dovranno prender parte al Capitolo si raccoglieranno in Chiesa, dove si canterà il Veni, Creator {87 [463]} Spiritus col relativo Oremus. |
A042000441 |
Dove ciò non potesse farsi, assisteranno, per mezzo di apposito coretto, alle sacre funzioni nella Chiesa della Comunità. |
don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale della pia societa salesiana.html |
A043000026 |
La vita comune fu tenuta da Gesù Cristo coi suoi Apostoli, e dagli Apostoli fu introdotta nella Chiesa. |
A043000028 |
Non pertanto molti santi Padri ed illustri personaggi della Chiesa per ispirazione del divino Spirito istituirono varie religioni, assegnando e dando ai proprii alunni peculiari regole, sotto la cui osservanza vivessero in perfetta e santa vita comune, e progredissero più e più ogni giorno nelle virtù. |
don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html |
A044000016 |
Giunte al luogo stabilito, quelle che dovranno prender parte al Capitolo si raccoglieranno in Chiesa, dove si canterà il Veni Creator Spiritus col relativo Oremus. |
A044000191 |
Sarebbe ottima cosa che almeno qualche volta questa conferenza fosse fatta dal Sacerdote addetto all'Oratorio e possibilmente in Chiesa. |
A044000195 |
La vita comune fu tenuta da Gesù Cristo coi suoi Apostoli, e dagli Apostoli fu introdotta nella Chiesa. |
A044000233 |
Dicasi lo stesso dei ricami, dei tappeti e di ogni elegante lavoro, che non sia per uso di Chiesa, o pei casi di ospitalità a qualche personaggio. |
A044000266 |
Tale è l'uso delle giaculatorie, del segno della Croce, dell'acqua benedetta nell'entrare in chiesa o in camera, salutare le Sorelle dicendo, Sia lodato Gesù Cristo, e il rispondere sempre sia lodato, oppure, Viva Gesù, rispondendo, sempre nel nostro cuore, il salutare Maria al batter delle ore, il chinare il capo al Gloria Patri, quando si pronunzia il nome di Gesù e di Maria, o il Sacerdote apre o chiude il s. Tabernacolo e simili. |
A044000346 |
In dormitorio, nelle ricreazioni, a mensa, nel cortile, nelle passeggiate ed in chiesa le allieve siano possibilmente classificate per età. |
A044000357 |
Si usi sorveglianza assidua e solerte nel dormitorio, nella chiesa, nella scuola, nello studio, {71 [219]} nella infermeria, nella ricreazione e nelle passeggiate. |
A044000381 |
Per usanze religiose qui s'intendono le pratiche di pietà, che non sono comandate dalla Santa Chiesa, ma che, essendo conformi allo spirito della medesima, servono potentemente a promuovere il sentimento di divozione ed a proteggere la moralità delle allieve. |
don bosco-deliberazioni del terzo e quarto capitolo generale della pia societa salesiana.html |
A045000015 |
Se è possibile, la facciano in Chiesa, perchè i parrocchiani ne possano avere edificazione. |
A045000036 |
Conviene che il Parroco tenga anzitutto in Chiesa una cassetta per l'elemosina ai poveri, {11 [263]} e quando i denari raccolti non fossero sufficienti ai bisogni, dai proventi parrocchiali potrà prelevare quanto la prudenza e la carità gli suggerirà col consenso del suo Direttore, tenendo però conto esatto a registro di quanto viene erogato a questo scopo. |
A045000059 |
La storia ecclesiastica ci porge molti esempi di laici, i quali aiutarono potentemente gli Apostoli e gli altri sacri ministri; e la Chiesa in ogni tempo si è servita di buoni fedeli per il bene del popolo e per la gloria di Dio. |
don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html |
A047000002 |
Alla voce del supremo Gerarca della Chiesa ogni fedele cristiano deve con figliale sommessione e rispetto porgere attento l'orecchio. |
A047000003 |
Lo scopo principale di esso si è di dare una giusta e chiara idea del Giubileo e di farne conoscere a' fedeli cristiani la vera origine, e come esso sia passato dalla Sinagoga degli Ebrei alla Chiesa Cattolica. |
A047000005 |
La qual cosa servirà eziandio a confutare l'accusa che i protestanti ed alcuni cristiani poco instruiti nella loro religione fanno alla Cattolica Chiesa, quasi che il Giubileo e le sante Indulgenze siano una istituzione degli ultimi tempi. |
A047000009 |
E veramente i Nostri Predecessori, difensori e sostenitori dell' augusta religione cattolica, della verità e della giustizia, sommamente solleciti della salute delle anime, nulla mai ebbero maggiormente a cuore, che colle loro savissime lettere e costituzioni svelare e condannare tutte le eresie, e gli errori, i quali essendo contrari alla nostra divina fede, alla dottrina della Chiesa Cattolica, alla onestà dei costumi ed alla salute eterna degli uomini, eccitarono gravi e frequenti rivoluzioni, ed in modo missrando funestarono la Chiesa e lo Stato. |
A047000009 |
Impertanto gli stessi nostri Antecessori resistettero con costante fortezza a tutte le macchinazioni degli empi, che a guisa dei burrascosi flutti del mare spumano le proprie turpitudini, e prométtendo libertà, essendo schiavi della corruzione, colle loro fallaci opinioni, e con dannosissimi scritti si adoprano a rovesciare le fondamenta della cattolica religione e della società civile, a distruggere ogni virtù ed ogni giustizia, a corrompere tutte le menti, {7 [81]} e tutti i cuori, a far traviare gl'incauti e specialmente l'inesperta gioventù, corromperla, allacciarla negli errori, e finalmente strapparla dal seno della Chiesa Cattolica. |
A047000013 |
Ma se sempre, VV. FF. ora più che mai in tanta sciagure della Chiesa e della società civile, in mezzo a tante cospirazioni dei nemici contro la religione Cattolica e questa Santa Sede, in mezzo a tanta congerie d' errori, è del tutto necessario che ci presentiamo con fiducia al tròno della divina clemenza per conseguire misericordia e trovare grazia ceri opportuno aiuto. |
A047000014 |
Essendo poi senza dubbio più grate a Dio le preghiere degli uomini, se queste a Lui si presentino con cuore mondo da ogni macchia; quindi giudicammo di aprire con apostolica liberalità i celesti tesori della Chiesa commessi alla Nostra dispensazione, affinchè i fedeli più ardentemente accesi di vera pietà e purificati dalle macchie dei peccati col Sacramento della Penitenza con maggior fiducia {11 [85]} presentino a Dio le loro preghiere, e consegniscano la sua misericordia e la sua grazia. |
A047000023 |
- Saviamente pensaste a cercar di farvi instruire per tempo, imperocché da quando vi siete fatto cattolico non ebbe ancora luogo alcun Giubileo; e nella circostanza della vostra abiura non avendo parlato in proposito di questa pratica della Chiesa Cattolica, è a temere che abbiate in capo non pochi errori. |
A047000025 |
- Due cose, o Giuliano, desiderate da me, la spiegazione della parola Giubileo e in quale senso da {18 [92]} noi si prenda come pratica religiosa proposta dalla Chiesa Cattolica. |
A047000030 |
- Questa è spiegazione della parola Giubileo in genere, ma io vorrei anche sapere come si definisca dalla Chiesa in quanto è una pratica di pietà cui sono annesse le, Indulgenze. |
A047000031 |
Il Giubileo preso come pratica stabilita dalla Chiesa è una Indulgenza plenaria concessa dal Sommo Pontefice alla Chiesa universale con piena remissione di tutti i peccati a coloro che degnamente lo acquistano adempiendo le opere prescritte. |
A047000040 |
Ma è detto propriamente Giubileo Generale o Grande Giubileo quando si celebra nell'anno, in cui è fissato dalla Chiesa. |
A047000044 |
Ma questo non mi basta qualora dovessi dare una risposta a' miei antichi compagni di religione; perchè essi prendendo la sola Bibbia per norma della loro fede sono fissi nell'asserire che il Giubileo è una novità nella Chiesa di cui non avvi traccia nella Bibbia. |
A047000046 |
Ciò apparisce da molti testi della sacra Bibbia e specialmente dalle parole dette dal Salvatore a S. Pietro quando lo stabili capo della Chiesa dicendogli: Tutto quello che legherai {25 [99]} sopra la terra sarà legato in cielo, tutto ciò che scioglierai in terra sarà anche sciolto in cielo (S.Matt 18). |
A047000046 |
Inoltre è massima ammessa da tutti i cattolici che quando incontriamo qualche verità creduta e praticata in ogni tempo nella Chiesa, né si può trovare alcun tempo o luogo in cui sia stata instituita, noi la dobbiamo credere come rivelata da Dio medesimo e trasmessa a parole o in iscritti dal principio della Chiesa fino ai nostri giorni. |
A047000046 |
Prima peraltro di esporvi ciò che la Bibbia dice del Giubileo conviene che io vi faccia notare come esiste nella Chiesa Cattolica un'autorità infallibile che viene da Dio, ed è da Dio medesimo diretta. |
A047000047 |
- Questo credo anch'io, perciocché, posta l'autorità infallibile della Chiesa, nulla importa che essa proponga cose scritte nella Bibbia o tramandate per tradizione. |
A047000064 |
3° Che l' anno della retribuzione ovvero del Giubileo fu confermato nel vangelo, ricevuto dalla Chiesa e praticato secondo il bisogno de' fedeli, e secondo che le opportunità de' tempi permettevano. |
A047000065 |
Ora desidererei ancora di sapere come questa pratica religiosa siasi conservata nella Chiesa cattolica. |
A047000068 |
- Per comprendere come il Giubileo siasi conservato presso i cristiani, bisogna che io vi noti una credenza religiosa seguita dai primi tempi della Chiesa. |
A047000069 |
I primi Pontefici, che succedettero a S. Pietro nel governo della Chiesa, continuarono a mantenere viva tale pratica religiosa, concedendo grandi favori a quelli che in determinati tempi si recassero in Roma a visitare la chiesa, dove era sepolto il corpo di S. Pietro |
A047000070 |
Imperciocché fu sempre persuasione presso ai cristiani anche de' primi secoli che in determinati tempi visitando la chiesa di S. Pietro in Vaticano, dove era stato sepolto il corpo di quel principe degli apostoli, si guadagnassero Straordinari favori spirituali che noi ora chiamiamo indulgenze. |
A047000071 |
I favori celesti che si speravano, il gran rispetto che tutti i cattolici nutrivano pel glorioso S, Pietro, il desiderio di visitare la chiesa, le catene {36 [110]} ed il sepolcro del Principe degli Apostoli, traeva gente da tutte le parti del mondo. |
A047000078 |
- Giacché io vedo che Ella ha letto molto, mi porti qualche brano di quella Bolla, affinchè io possa essere ben istruito intorno a questa pratica universale della Chiesa. |
A047000080 |
- Ora comprendo benissimo quanto nella Chiesa sia antica la pratica del Giubileo, ma quello che celebriamo oggidi mi pare assai diverso; sia perchè sentesi più spesso a parlar di Giubileo sia perchè non si va più a Roma per acquistarlo. |
A047000081 |
Dipoi un altro Papa di nome Gregorio XI lo restrinse ad ogni trentatrè anni in memoria dei trentatrè anni di vita del Salvatore; finalmente il Papa Paolo Secondo per fare in modo che quelli eziandio, che muoiono giovani, possano acquistare l' Indulgenza del Giubileo, stabilì che avesse luogo ogni venticinque anni; cosi nella Chiesa fu praticato fino ad oggidi. |
A047000083 |
Doveva eziandio pubblicarsi l' anno 1850, ma le gravi turbolenze che travagliavano la Chiesa in quell' epoca non permisero di poterlo fare. |
A047000085 |
- Oltre al tempo ordinario, in cui la Chiesa celebra il Giubileo universale, vi sono anche dei casi particolari, siccome vi ho detto altrove, in cui si suole concedere il Giubileo, come sarebbe la celebrazione di qualche Concilio, o dopo la elezione di un nuovo Papa, o- per ottenere da Dio la liberazione di qualche grave sciagura, o per altro grave bisogno della Chiesa. |
A047000085 |
Cosi Gregorio XV nel 1622 ha conceduto un Giubileo generale pei bisogni della Chiesa in quei {44 [118]} tempi molto travagliata dall' eresia. |
A047000085 |
Undici anni sono ha conceduto quello che doveva aver luogo nel 1850, e che non potè celebrarsi per le calamità che in quel tempo affliggevano la Chiesa. |
A047000087 |
Il Papa nella sua Enciclica dà ragione di quanto fa {45 [119]} e in fine aggiugne un elenco di ottanta proposizioni che quale capo della Chiesa riprova e condanna come contrarie ai buoni costumi ed alla nostra santa cattolica religione. |
A047000089 |
Perciò noi pratichiamo una cosa da Dio comandata e la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata pei nostri bisogni particolari quindi dobbiamo essere solleciti di approfittarne e professare sentimenti di somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra il suo vivo desidèrio, che approfittiamo de' suoi favori, e che pensiamo alla salute dell' anima {47 [121]} nostra; e dobbiamo nel tempo stesso professare vita venerazione al Vicario di Gesù Cristo, adempiendo colla massima sollecitudine quanto egli prescrìve a fine di procacciarci i celesti favori |
A047000089 |
Questa istituzione passò presso ai cristiani, e fu praticata nei primi tempi della Chiesa con qualche modificazione, finché Bonifacio VIII la stabili regolarmente con una Bolla. |
A047000089 |
{46 [120]} Prendete, io vi do la lettera che il Papa scrive a tutti i Vescovi della cristianità, leggetela con vostro comodo; in essa vi sono accennati gli sforzi che l' inferno fa contro la Chiesa in questi tempi, quali favori si possono godere nella circostanza del Giubileo, e quali cose debbansi fare per acquistarli. |
A047000091 |
- Non mi stupisco che' i vostri antichi compagni di eresia abbiano parlato e panino tuttodi con disprezzo delle Indulgenze, perciocché dalle Indulgenze {48 [122]} i protestanti tolsero pretesto di separarsi dalla Chiesa Cattolica. |
A047000093 |
E chi può mai misurare l' ingiuria che la colpa fa al sommo Iddio, e la malizia del peccato? Chi può mai penetrare i profondissimi eterni segreti, e sapere quanto la giustizia divina esiga da noi in questa vita per soddisfare i nostri debiti; oppure ci tocchi stare nel fuoco del Purgatorio? Ad abbreviare il tempo che ci toccherebbe a rimanere nel purgatorio, e ad alleviare la penitenza {50 [124]} che dovremmo fare nella vita presente, tendono i tesori delle sante Indulgenze; e queste pure servono come compenso per le severe penitenze canoniche quali per molti anni, e talvolta per intiera la vita, come dissi, la Chiesa nei primi tempi usava d' infliggere ai peccatori pentiti. |
A047000093 |
Egli è su questa verità che erano fondate le penitenze canoniche cosi severe, che la Chiesa nei primi secoli faceva imporre ai peccatori pentiti. |
A047000093 |
Tre, sette, dieci, sino a quindici e vent' anni di digiuni in pane ed acqua, di privazioni e di umiliazioni, talvolta per tutta intiera la vita, ecco ciò che la Chiesa imponeva per un solo peccato; ed essa non credeva che quelle soddisfazioni sorpassassero la misura di cui il peccatore era debitore alla giustizia di Dio. |
A047000095 |
- Le Indulgenze sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri peccati, il che si fa per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa. |
A047000096 |
- Che cosa sono questi tesori spirituali della Chiesa?. |
A047000101 |
Nell' atto che egli deputava S. Pietro a governare la Chiesa, gli disse queste parole: «Ti darò le chiavi del regno de' cieli, tutto ciò che tu scioglierai sopra la terra, sarà sciolto in cielo, e ciò che' tu legherai in terra, sarà similmente legato in cielo.» La quale facoltà abbraccia senza dubbio un diritto di poter concedere ai fedeli cristiani tutto ciò che può contribuire al bene delle anime. |
A047000102 |
- Ma queste parole mi paiono magiche: queste parole costituiscono S. Pietro capo della Chiesa, gli danno la facoltà di rimettere i {53 [127]} peccati, la facoltà di fare precetti, di concedere le Indulgenze, e ciò tutto in quelle poche parole!. |
A047000103 |
- Le parole dette da Gesù Cristo a S. Pietro conferiscono un pieno ed assoluto potere, e questo pieno ed assoluto potere costituisce S. Pietro capo della Chiesa, Vicario di Gesù Cristo, dispensatore di tutti i favori celesti, perciò anche delle sante Indulgenze. |
A047000107 |
Quest' Apostolo usò indulgenza, vale a dire {55 [129]} lo liberò dalla scomunica, «lo restituì in grembo alla Chiesa, sebbene per la gravezza del peccato, e secondo a disciplina in quel tempo in vigore, avesse dovuto rimanere ancora molto tempo separato dalla Chiesa. |
A047000108 |
Mi farebbe per altro assai piacere a dirmi se la dispensa di queste grazie abbia sempre avuto luogo nella Chiesa, perciocché i protestanti dicono che nei primi tempi non si parlava di Indulgenze. |
A047000108 |
Questo fa che io sono pienamente sicuro e tranquillo in credere che Iddio abbia dato alla Chiesa la facoltà di dispensare le Indulgenze. |
A047000109 |
- Anche in ciò la sbagliano i protestanti, e la Storia Ecclesiastica {56 [130]} è piena di fatti i quali dimostrano la divina istituzione delle Indulgenze e l' uso costante delle medesime fin dai primi tempi della Chiesa. |
A047000111 |
Nel primo secolo dell' era volgare abbiamo il fatto accennato; nel secondo secolo leggiamo che nel tempo della persecuzione, quando qualche peccatore faceva ritorno alla Chiesa, prima era obbligato a confessare i suoi peccati, quindi gli s' imponeva un tempo fra cui, se esercitavasi con fervore in opere di penitenza, avrebbe ottenuto Indulgenza, vale a dire gli sarebbe abbreviato il tempo della penitenza. |
A047000111 |
Per ottenere ciò con maggior facilità si raccomandava a quelli che erano condotti al martirio affinchè pregassero il vescovo o gli scrivessero un biglietto, {57 [131]} supplicandolo a volergli usare Indulgenza in vista de' patimenti dei martiri e cosi concedergli pare con Dio e colla Chiesa |
A047000113 |
Nel secolo quarto, nell' anno 325, fu radunato un Concilio generale nella città di Nicea, in cui si trattarono più cose riguardanti al bene universale della Chiesa. |
A047000115 |
Per conclusione e conferma di quanto ho detto finora, vi espongo qui la dottrina della Chiesa Cattolica intorno alle Indulgenze. |
A047000116 |
Chi poi dice che le Indulgenze sono inutili, o nega che nella Chiesa vi sia la facoltà di dispensarle sia anatema: sia scomunicato» |
A047000116 |
«La facoltà di dispensare le Indulgenze essendo stata da Cristo concessa alla Chiesa, di questa facoltà da Dio concessa la Chiesa se ne è fin da remotissimi tempi servita; perciò il sacrosanto Concilio comanda ed insegna doversi ritenere che le Indulgenze sono utili alla salute del cristiano, {60 [134]} come è provato dall' autorità de' concilii. |
A047000117 |
- Basta, basta, se la facoltà di dispensare le Indulgenze fu data da Dio alla Chiesa, praticata dagli Apostoli, e dai loro tempi essendo sempre stata in uso nella Chiesa in ogni secolo fino ai nostri giorni, dobbiamo dire schiettamente che i protestanti sono in grave errore quando si fanno a censurare la Chiesa Cattolica perchè dispensa le sante Indulgenze, quasi che l' uso delle medesime non sia stato praticato nei primi tempi della Chiesa. |
A047000118 |
Primieramente vuolsi notare non essere in libertà di ciascun cristiano di servirsi di questi divini tesori a suo piacimento; ne godrà solamente quando, come, ed in quella maggiore o minore quantità, che la Santa Chiesa ed il Sommo Pontefice determina. |
A047000122 |
Cosi per acquistare l' indulgenza di questo Giubileo il Sommo Pontefice vuole che ognuno si accosti ai Sacramenti della Confessione e della Comunione, visiti divotamente tre chiese, pregando secondo l' intenzione del Sommo Pontefice, per l' esaltazione e prosperità della nostra Santa Madre Chiesa, per la estirpazione dell' eresia, per la pace e concordia dei principi cristiani, per la pace ed unità di tutto il popolo cristiano, che si digiuni un giorno, e si faccia qualche limosina ai poveri secondo la propria divozione. |
A047000122 |
Imperocché la Santa Chiesa nell' aprire il tesoro delle sante Indulgenze obbliga sempre i fedeli a qualche opera buona da farsi in tempo e luogo determinato. |
A047000124 |
Il Sommo Pontefice Clemente VI per eccitare i cristiani di tutto il mondo all' acquisto del Giubileo, diceva: «Gesù Cristo colla sua grazia e colla sovrabbondanza de' meriti di sua passione lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro non nascosto entro un lenzuolo, né sotterrato in un campo, ma lo commise da dispensarsi salutevolmente ai fedeli, lo commise al beato Pietro, che porta le chiavi del cielo, ed a' suoi successori vicarii {65 [139]} di Gesù Cristo in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti» |
A047000129 |
La Chiesa cattolica {69 [143]} condannò in ogni tempo. |
A047000135 |
S. Agostino dice così: Se ogni giorno dimandiamo a Dio il pane corporale, perchè non procureremo anche di cibarci ogni giorno del pane spirituale colla santa Comunione? S. Filippo Neri incoraggiava i cristiani a confessarsi ogni otto giorni e a comunicarsi anche più spesso secondo l' avviso del confessore {77 [151]} Finalmente la santa Chiesa manifesta il suo vivo desiderio della frequente Comunione nel Concilio Tridentino, ove dice: «Sarebbe cosa sommamente desiderabile che ogni fedele cristiano si mantenesse in tale stato di coscienza da poter fare la santa comunione ogni volta che interviene alla santa Messa.» Il Pontefice Clemente XIII per incoraggiare i cristiani ad accostarsi con gran frequenza alla santa Confessione e Comunione concedette il seguente favore: Quei fedeli cristiani che hanno la lodevole consuetudine di confessarsi ogni settimana possono acquistare indulgenza plenaria ogni qualvolta fanno la santa Comunione. |
A047000142 |
Mentre sei in questa chiesa, o cristiano, porta il tuo sguardo sopra di un Crocifisso, e ascolta ciò che ti dice Gesù Cristo. |
A047000144 |
Ma considera che, mentre tu sei in chiesa a pensare all' anima tua, tanti muoiono in questo momento e vanno all' inferno. |
don bosco-dramma. una disputa.html |
A048000181 |
Ora passo a stabilire le mie proposizioni dicendo: la vera Chiesa è quella che professa la dottrina di Gesù Cristo; ma la Chiesa Riformata professa la vera dottrina di G. C., questa adunque è la vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A048000182 |
La vera Chiesa è quella che conserva la vèra dottrina di Gesù Cristo; questo ve lo concedo; tutti i Cattolici vanno d'accordo. |
A048000182 |
Poi soggiungete: ma la Chiesa Riformata ha la vera dottrina di Gesù Cristo, questo non vi posso concedere, finchè non me lo abbiate provato. |
A048000183 |
Ve lo proverò colla massima chiarezza: la vera Chiesa di Gesù Cristo è quella che professa tutte le verità contenute nella Bibbia; ma la Chiesa Riformata professa tutte quante le verità contenute nella Bibbia, dunque la Chiesa Riformata è la vera Chiesa. |
A048000184 |
Io potrei fermarmi a provarvi che la Chiesa Riformata non professa tutte le cose contenute nella Bibbia; e ne professa altre le quali non sono contenute nella Bibbia. |
A048000184 |
Ma prima d'entrare a discutere queste due proposizioni, mi è necessario l'intenderci bene sopra alcuni punti fondamentali, e primieramente ditemi, signor ministro, che cosa intendete voi per Chiesa di G. C.. |
A048000185 |
Per Chiesa di G. C. intendo il corpo ovvero la società di quelli che credono in G. C. |
A048000187 |
Deve essere visibile, perchè la Chiesa nel Vangelo è paragonata ad un gregge col suo pastore; ad una casa ben fondata, ad una vigna, ad un'aia, ad un campo, ad un monte, cose tutte visibilissime. |
A048000188 |
È molto tempo che esiste la Chiesa Riformata?. |
A048000190 |
Voi mi dite che la vera Chiesa di G. C. è visibile, e soggiugnete: la Chiesa Riformata esiste da che esiste il Vangelo: ora ditemi, prima di Calvino e di Lutero, dov'era questa vostra Chiesa?. |
A048000191 |
Qui non ci sono difficoltà: prima dei venerandi nostri patriarchi Calvino e Lutero, la Chiesa Riformata consisteva in una società d'uomini giusti e retti, che professavano il vero Vangelo di G. C.. |
A048000196 |
Dove sono gli anelli di mezzo che eongiungono le estremità di questa gran catena? vale a dire: dove sono quei cristiani che per lo spazio di mille e cinquecento anni, da G. C. fino a Lutero e Calvino, abbiano professato il protestantismo? Nè io vi domando il nome di molti: datemi un uomo solo, il quale prima di Calvino e di Lutero abbia professato la dottrina della Chiesa Riformata nel modo che da voi è professata oggidì. |
A048000196 |
Voi mi dite, che la Chiesa di Gesù Cristo deve essere visibile: mi dite che la Chiesa Riformata esiste da che esiste il Vangelo; io vi domando: dove era la vostra Chiesa prima di Calvino e di Lutero? Voi non vi accorgete, che mi date due estremità di una medesima catena, senza badare che questa catena è rotta nel mezzo, e mancante di anelli. |
A048000199 |
Intanto che il sig. Gozan mio ministro prende un po'di respiro, io stimo bene di osservare che prima dei mentovati personaggi, Calvino e Lutero, la vera Chiesa era visibile ma non molto ella serbavasi nella società di alcuni pochi fervorosi cristiani, i quali, strettamente uniti in un cuor solo ed in un'anima sola, conservarono lo spirito della Chiesa primitiva fino ai tempi di Calvino e di Lutero, i quali diedero maggiore sviluppo alla dottrina del Vangelo |
A048000200 |
Di grazia, o che non era visibile, e non'era più la Chiesa di G. C.; o che era visibile, e ditemi dove era questa visibilità. |
A048000200 |
Voi mi dite che la Chiesa Riformata prima di Calvino e di Lutero era visibile, ma non molto. |
A048000201 |
Caro signor mio, non leggeste, che la Chiesa nel Vangelo è paragonata ad un piccolo gregge, e che questo piccolo gregge si conservò dal principio del Cristianesimo fino ai novelli Riformatori e Promotori del vero Vangelo?. |
A048000209 |
Mi pare, che poco importi il sapere, dove fosse la Chiesa Riformata prima di Calvino e di Lutero, purchè si abbia la certezza, che la Chiesa Riformata professa la religione della Bibbia, che era il punto principale della nostra quistione, e basta questo per provare, che la nostra Riforma discende da Gesù Cristo. |
A048000210 |
Che se per Chiesa e Religione di Gesù Cristo voi intendete la sola Bibbia: e che perciò per portare la vera religione basti portare la Bibbia, in questo caso i facchini, come più capaci di portare gravi pesi, sarebbero i migliori missionarii. |
A048000210 |
Ora voi dite bastare che la Chiesa Riformata professi la religione della Bibbia per provare la sua discendenza da Gesù Cristo. |
A048000210 |
Poichè Gozan, vostro ministro e pastore, mi provò colla Bibbia alla mano, che la vera Chiesa di Gesù Cristo doveva essere visibile in ogni tempo, ed io osservava essere questa la vera condanna del Protestantismo; perciocchè niuno sa dirmi, ove siasi conservata questa Riforma per lo spazio di 1500 anni. |
A048000210 |
Vi assicuro, sig. Vatson, che non {46 [146]} mi sono allontanato da questo punto per difficoltà che avessi di combatterlo ma per fissare un altro punto importante, cioè che cosa voi intendiate per Chiesa, e quale relazione vi sia tra la Chiesa vostra e la Chiesa stabilita da Gesù Cristo. |
A048000220 |
Ora ditemi: questa Chiesa Cattolica era la vera Chiesa di Gesù Cristo?. |
A048000220 |
Voi cominciate a concedermi, che i vostri antenati ricevettero la Bibbia dalla Chiesa Cattolica. |
A048000222 |
I vostri antenati, quando si separarono dai Cattolici, portarono seco la Chiesa o la Bibbia?. |
A048000224 |
Dunque la Chiesa Romana allora era la vera Chiesa, e continuò ad essere la vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A048000226 |
2° Anche concesso, il che però è falso, anche concesso, che la Chiesa di Gesù Cristo fosse nella Bibbia, nel modo che i confetti stanno racchiusi in una scatola, ne segue che la vera Chiesa di Gesù Cristo continuò pure ad essere presso ai Cattolici, essendosi anche presso di loro conservata la Bibbia nella sua integrità. |
A048000226 |
3° Se il corpo della cristianità e la Bibbia continuarono ad essere presso alla Chiesa Cattolica, ne deriva per legittima conseguenza, che i vostri antenati furono eretici, cioè disertori della vera Chiesa, i quali nel disertare rubarono, lasciatemi dir così, una copia della Bibbia ai Cattolici. |
A048000226 |
Da quanto voi mi concedete si può conchiudere: 1° che se il corpo della cristianità formavà la vera Chiesa di Gesù Cristo, questa cristianità era la Chiesa Cattolica; ma i Riformatori partendo da questa Chiesa, non portarono via altro che la Bibbia; dunque la Chiesa Cattolica continuò ad essere la vera Chiesa. |
A048000227 |
Ripeto adunque: la Chiesa Riformala professa, o no la religione contenuta nella Bibbia?. |
A048000228 |
Concesso adunque, che la Chiesa di Gesù C. debba essere in ogni tempo visibile, e che la Chiesa Riformata per 1500 anni sia stata invisibile, ne segue tosto che il Protestantismo non può più in nessuna maniera considerarsi come Chiesa di Gesù Cristo; che anzi la Chiesa Cattolica, la quale come voi convenite, mostrò sempre i caratteri della Chiesa di Gesù Cristo, fu sempre visibile nel suo culto, nella pratica de'Sacramenti, nella successione de'suoi pastori, conservando eziandio la vera Bibbia, la Chiesa Cattolica, dico, non già la Riformata, è la vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A048000235 |
Gesù Cristo nel Vangelo ha stabilito un mezzo, onde gli uomini possano ottenere il perdono de'loro peccati; voi recitate con noi nel Simbolo: Credo la remissione dei peccati; e voi, rigettando col fatto quanto recitate nel Simbolo apostolico, negate esservi nella Chiesa veruna autorità che possa rimettere i peccati a nome di Dio. |
A048000237 |
Gesù Cristo disse al capo, che egli deputava a governare la sua Chiesa: pascola i miei agnelli, pascola le mie pecorelle, pascola i miei capretti. |
A048000238 |
«Se sorgeranno dissensioni tra te e tuo fratello, diceva Gesù Cristo, dillo alla Chiesa; e se non ascolta la Chiesa, abbilo per gentile e pubblicano.» Ma dove trovasi questo giudice, questo tribunale, questa Chiesa, che giudichi le questioni che talora possono occorrere e già sono sorte tra i Protestanti?. |
A048000239 |
Gesù Cristo stabilì altri pastori secondarli, che sono i Vescovi, i quali, uniti di un cuor solo e di un'anima sola col Capo supremo della Chiesa, attendano alla salute delle anime redente col prezioso suo sangue. |
A048000239 |
Ma dove sono questi Vescovi tra i Protestanti? Ci mostrino un uomo solo, cui si possano applicare quelle parole di S. Paolo: Attendite vobis et uniserso gregi, quo vos posuit Spiritus Sanctus regere Ecclesiam Dei; Abbiate cura di voi e di tutto {53 [153]} il gregge, sopra cui lo Spirito Santo vi ha stabiliti per governare la Chiesa di Dio!. |
A048000240 |
Sapreste voi additarmi tra di voi un solo, il quale si possa dire essere con certezza posto'dallo Spirito Santo a governare la Chiesa di Gesù Cristo?. |
don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html |
A049000025 |
Se gli argomenti addotti non avranno {4 [40]} esausta la materia sull'esistenza del Purgatorio, avranno almeno abbastanza chiaramente espresso e provato quanto sia fondata e certa la dottrina della Chiesa Cattolica intorno a questo dogma. |
A049000036 |
Di buon grado accetto di ragionare intorno al Purgatorio, però affinchè sia ben chiaro l'argomento di cui intendiamo di parlare, stimo bene di esporvi la dottrina della Chiesa Cattolica intorno a questo dogma, perchè io sono persuaso che la giusta idea su tal materia contribuirà a dileguare molte prevenzioni dei protestanti a tal proposito. |
A049000039 |
Permettetemi che cominci a farvi conoscere che la mentovata definizione contiene la dottrina cattolica, siccome viene espressa nel Concilio generale di Firenze: «Le anime dopo morte (così quel concilio) sono purgate con pene purgatorie e a sollevarle da tali pene giovano i suffragi; cioè le messe, le orazioni, le elemosine e gli altri esercizi di pietà soliti a farsi nella Chiesa da' fedeli a favore degli altri fedeli». |
A049000040 |
Così quel concilio esprime la dottrina della chiesa antica sopra il Purgatorio, che va pienamente d'accordo con quanto fu definito nel Sacro Concilio di Trento. |
A049000041 |
«La Chiesa Cattolica ammaestrata dallo Spirito Santo ed appoggiata sopra i libri del vecchio e del nuovo testamento, sopra l' antica tradizione dei padri e dei concilii; e finalmente ivi in Concilio generale radunata insegna e definisce, esistervi il Purgatorio, e le anime ivi trattenute dai suffragi dei vivi e specialmente col sagrificio della Santa Messa potersi sollevare.» Sess. |
A049000044 |
I teologi cattolici possono liberamente disputare su tali questioni, che non sono ancora state definite dalla Chiesa come dogmi di fede, da non poter più muovervi sopra discussione. |
A049000047 |
Intesa così la dottrina della chiesa cattolica fo a voi, signor Ministro, ampia facoltà di fare quelle osservazioni che nella vostra saviezza stimerete a proposito, pregandovi nuovamente di non mai passare a novelle difficoltà, finche {16 [52]} le antecedenti non vi siano interamente spianate. |
A049000049 |
Prima di provarvi che la dottrina del purgatorio è contenuta nella Bibbia debbo farvi osservare che la Chiesa Cattolica dando alla tradizione la medesima autorità che dà alla parola di Dio scritta, ne deriva per legittima conseguenza, che per noi è ugualmente certa una verità proposta dalla Chiesa e contenuta nella Bibbia, che una verità riconosciuta e proposta dalla Chiesa per Tradizione. |
A049000079 |
Per quindici secoli e più il libro de' Maccabei, che contiene questo fatto, fu tenuto per divino dalla Chiesa universale, dai santi Padri e dai Concilii. |
A049000085 |
Comincio ad osservare, che quando noi adduciamo il consenso dei santi padri non lo raccogliamo da alcuni separatamente; nè da quelli che vissero in tempo delle persecuzioni, in tempo che, non essendo ancora insorte questioni su tali dogmi, la Chiesa non aveva ancora parlato. |
A049000085 |
Quando noi adduciamo il consenso dei padri, intendiamo il consenso dei Santi più celebri e precisamente di quelli che, cessato il terrore delle persecuzioni, poterono liberamente parlare e conoscere pienamente le decisioni della Chiesa. |
A049000086 |
Fin dai primi tempi della Chiesa questo libro leggevasi cogli altri libri della Bibbia nelle radunanze dei Cristiani. |
A049000086 |
Il concilio terzo Cartaginese confermando quanto era prima stabilito intorno alla Bibbia, tra i libri canonici annovera anche questo de' Maccabei: questi sono i libri, dicono gli atti di quel Concilio, che i nostri padri ci hanno insegnato a leggere nella Chiesa sotto il titolo di Scritture divine e canoniche. |
A049000090 |
In una parola, appena la Chiesa proferì il suo giudizio intorno al numero dei libri canonici, non vi fu più alcun santo padre che abbia mosso il minimo dubbio {29 [65]} intorno alla canonicità del libro de' Maccabei. |
A049000092 |
Non posso però dissimularvi che mi fa grande specie il non essersi mai parlato di purgatorio nei primi tempi della Chiesa; perciocchè trattandosi di un dogma di tale importanza quale si è l'esistenza del Purgatorio, mi pare che se ne sarebbe dovuto parlare. |
A049000093 |
Prima di passare a ragionare della dottrina professata nei primi tempi della Chiesa sul Purgatorio, debbo premettere alcune osservazioni. |
A049000094 |
Ho detto che non ho alcuna difficoltà di riconoscere coi cattolici uno stato intermedio; ma che mi fa grave specie non essersi di ciò parlato nei primi tempi della Chiesa. |
A049000096 |
S. Cipriano vescovo di Cartagine, martirizzato nel terzo secolo, parla così: alla Chiesa si fa commemorazione di {32 [68]} tutti i morti che chiusero i loro occhi nella comunione del corpo e del sangue del Signore: vale a dire di tutti quelli che avendo ricevuti i santi Sacramenti prima di morire, facevano sperare di essere morti in grazia di Dio. |
A049000100 |
Il medesimo s. Agostino scrisse altrove: dicano ciò, che vogliono gli Eretici: ma bisogna dire, che è pratica antichissima della Chiesa di pregare ed offrire sacrifizi pei morti. |
A049000101 |
In questo libro al Capo primo sta scritto così: «Leggesi nei libri de' Maccabei essersi offerto sacrificio pei morii; ma sebbene ciò non fosse attestato nelle antiche scritture, per noi è di gran peso l'autorità della Chiesa universale, la quale in questa consuetudine risplende quando nelle preghiere che il sacerdote dall'altare offre al Signor Iddio, tien luogo eziandio la commemorazione pei morti». |
A049000105 |
Mentre voi esponevate {35 [71]} la testimonianza di vari padri, stava ben attento per osservare se facevate menzione di qualcuno che fosse vissuto nei primi secoli della Chiesa; ma voi avete sempre parlato dei padri vissuti nel terzo, nel quarto secolo, senza citarne neppure uno anteriore a quel tempo. |
A049000106 |
Prima di rispondere stimo bene di rinnovare qui l'osservazione già fatta altrove, cioè, che dato anche il silenzio di due secoli intorno al Purgatorio forse che la lunga serie di testi della Bibbia, dei concilii e dei padri che vissero nei secoli immediatamente posteriori e che unanimi trovano tale dottrina fondata sulla Bibbia, praticata e predicata dagli Apostoli, questi padri, dico, non possono renderci abbastanza certi che la dottrina del Purgatorio fu conosciuta nei primi tempi della chiesa? Tuttavia per compiacervi ridurrò la questione sotto al suo vero aspetto, affine di rispondervi direttamente. |
A049000106 |
Voi, signor Ministro, mi concederete che nel primo secolo della Chiesa era conosciuta la dottrina del purgatorio: perchè abbiamo veduto essere ciò chiaro {36 [72]} nel vangelo, proposto dagli Apostoli e chiaramente predicato da s. Paolo. |
A049000107 |
Non vedo difficoltà a concedervi che la dottrina del purgatorio sia stata conosciuta ai tempi apostolici, epperciò nel primo secolo della Chiesa. |
A049000114 |
Non è forse questa dottrina perfettamente d'accordo con quella che professa oggidì la Chiesa cattolica intorno al purgatorio?. |
A049000119 |
Quivi comincia a dire che ci sono molte cose praticate nella Chiesa che si debbono {39 [75]} ammettere, quantunque non registrate nella scrittura. |
A049000121 |
Vedete, signor Ministro, se nel secondo secolo della {40 [76]} Chiesa non parlasi del purgatorio e dei suffragi pei defunti. |
A049000125 |
P. Che se voi, signor ministro, dalla pratica, e dalla credenza del purgatorio dei tempi primitivi della Chiesa, se da quanto dissero i padri, passate alla pratica in ogni tempo seguita dalla Chiesa cattolica, vedrete che fin dai primi tempi si praticavano riti, cerimonie, si celebravano messe, si facevano digiuni, limosine ed altre pie opere in suffragio delle anime dei morti. |
A049000126 |
Sicuramente le liturgie sono di gran peso per provare una qualche verità; ma queste appartenendo alla chiesa Romana non avvi maraviglia che esse contengano molte cose favorevoli ai suffragi dei defunti. |
A049000126 |
Vorrei che mi parlaste delle liturgie delle altre società cristiane che si sono separate dalla chiesa Romana, imperciocchè se esse nella loro prima separazione {42 [78]} conservarono l'uso di far preghiere e sacrifizi pei defunti, è segno manifesto che tale pratica era riconosciuta d'instituzione divina. |
A049000127 |
Cominciamo dalla liturgia del Malabar, che è quella seguita dai nestoriani separatisi dalla Chiesa nel secolo V. Ecco come quella liturgia si esprime ove parla de' suffragi pei defunti: «Ricordiamoci dei nostri padri, dei nostri fratelli, dei fedeli che sono usciti da questo mondo nella fede ortodossa; preghiamo il Signore che li assolva, e loro rimetta i peccati, le prevaricazioni, e li renda degni di partecipare della felicità eterna coi giusti che hanno fatto la volontà di Dio sopra la terra.». |
A049000127 |
Mi limiterò a parlarvi delle liturgie eterodosse, cioè delle liturgie usate dalle società che un tempo si separarono dalla Chiesa cattolica. |
A049000127 |
Se così vi aggrada lascerò a parte la liturgia della chiesa Romana, come quella che fuor d'ogni dubbio chiaramente propone il Dogma del purgatorio, e raccomanda i suffragi dei defunti. |
A049000128 |
Un' altra liturgia che conservasi pure presso ai Nestoriani del Malabar contiene le seguenti parole: «Signor Iddio degli {43 [79]} eserciti, ricevete anche questa oblazione per la Chiesa Cattolica, pei preti, pei principi cattolici, per coloro che gemono nella povertà, nell'oppressione, nella miseria, nelle lagrime e pei fedeli defunti.» Ed altrove nella medesima Liturgia: «Date, o mio Dio, la pace e il riposo dalle quattro parti del mondo; distruggete la guerra, confinate le battaglie al di là della estremità della terra; confondete le nazioni che vogliono la guerra, sciogliete le catene, i peccati e tutti i debiti di quelli che sono morti: noi ve ne supplichiamo per la vostra misericordia e bontà infinita.». |
A049000132 |
La liturgia armena, che è seguita dagli Eutichiani dell'Armenia, i quali si separarono dalla Chiesa nel secolo quarto, quella liturgia ha una messa apposta pei defunti ove fra le altre cose si dice: «Ricordatevi, o Signore, e siate misericordioso verso le anime dei defunti, e siate in maniera particolare propizio a quelle, per cui vi offriamo questo santo sacrifizio.». |
A049000138 |
Ora in quella liturgia, sul settimo articolo del Simbolo, si legge: dopo morte le anime non possono più ottenere salute o remissione dei loro peccati col loro pentimento o in altre maniere; ma hanno bisogno delle opere buone e delle preghiere dei fedeli e soprattutto del santo sacrifizio immacolato, che la Chiesa offre tutti i giorni per i vivi e per i morti. |
A049000138 |
Sulla credenza e sulla pratica dei Russi e di tutti i Greci in generale, noi abbiamo una testimonianza chiarissima nel loro grande catechismo detto anche la confessione dei Russi, ed a cui i patriarchi di rito greco hanno di poi dato il titolo di Confessione ortodossa della Chiesa orientale. |
A049000139 |
La liturgia cofta, detta comunemente di S. Marco e seguita dai cristiani che abitano l'Egitto e che rimonta ai primi tempi della Chiesa, fa commemorazione dei morti come segue: Ricordatevi, o Signore, di tutti quelli che riposano ed hanno finito i loro giorni nel sacerdozio, come pur di tutto l'ordine dei laici. |
A049000142 |
Nella liturgia Siriaca, seguita dagli Eutichiani, ed anche dai Cattolici abitanti della Siria, avvi quanto segue: noi facciamo espressamente commemorazione di tutti i trapassati che sono morti nella vera ede, sia che abbiano appartenuto a questa chiesa ed a questo paese od a qualunque altra regione appartengano, purchè siano giunti a voi, o mio Dio, che siete il padrone di tutti gli spiriti e di tutta la carne. |
A049000144 |
L'antica liturgia conosciuta sotto il nome di S. Giacomo, citata da alcuni concilii della Chiesa, e spiegata da S. Cirillo nel quarto secolo, mette nella bocca del sacerdote la preghiera seguente: Signore nostro Iddio, ricordatevi di tutte le anime di cui noi abbiamo fatto memoria, di tutti quelli che sono morti nella vera fede, da Abele giusto fino ai nostri giorni. |
A049000146 |
La liturgia mozzaraba o spagnuola, fra le altre cose ha quanto segue riguardo ai suffragi dei defunti: noi vi offriamo, o Padre sovrano, quest'ostia immacolata per la vostra santa Chiesa, per la santificazione {51 [87]} del secolo prevaricatore, per la purificazione delle nostre anime, per la sanità dei nostri infermi, pel riposo e per l'indulgenza dei fedeli defunti, affinchè, cangiando soggiorno da quella trista dimora, vadano a godere la compagnia dei beati in cielo. |
A049000149 |
Io potrei addurvi ancora quanto dicono molte altre liturgie a questo proposito, ma parmi che quanto vi ho detto debba abbondantemente farvi conoscere che tutte le società ovvero le sette che un tempo si separarono dalla Chiesa, conservarono il dogma del Purgatorio e la pratica di pregare in suffragio dei defunti. |
A049000155 |
Perciocchè costoro attinsero tutti alla medesima fonte o della Bibbia o della Chiesa, e di ciò ne abbiamo già parlato abbastanza, nè avrei alcuna cosa da opporre. |
A049000172 |
Ora costoro sono tutti d'accordo nel rifiutare il dogma del Purgatorio come invenzione della Chiesa cattolica. |
A049000173 |
Voi, signor Ministro, avete già potuto essere pienamente convinto che non la Chiesa cattolica, ma la divina rivelazione, ma una tradizione universale, un consenso di tutti i popoli, sono i fonti su cui si appoggia la credenza del Purgatorio. |
A049000180 |
Lutero, patriarca e fondatore della riforma, quando si separò dalla Chiesa cattolica, conservò la credenza del purgatorio, nè ebbe difficoltà di predicare queste parole: «Io so che esiste il Purgatorio epperciò sono facile a persuadermi che la santa Scrittura ne faccia menzione. |
A049000181 |
Calvino collaboratore di Lutero nella Riforma, dapprima negò sfacciatamente il dogma del Purgatorio; ma veduto il consenso universale della Chiesa cattolica fu costretto a dire che il costume di pregare pei morti è antichissimo nella Chiesa e che i più antichi padri avevano creduto al Purgatorio e alle preghiere pei defunti. |
A049000186 |
Leibnizio, che passa tra' più eruditi protestanti, parlando del Purgatorio si esprime così: II sentimento più antico della Chiesa si è che bisogna pregare pei morti, i {64 [100]} quali ricevono suffragio dalle nostre preghiere, e che quelli che sono usciti da questa vita sebbene siano divenuti eredi del cielo, per la remissione della pena eterna, e pel loro ritorno in grazia con Dio, ciò non ostante hanno ancora da subire un castigo paterno pei loro peccati, ed essere purificati, soprattutto se non hanno abbastanza cancellate queste macchie durante la loro vita sopra la terra. |
A049000191 |
Ma questo dubbio è chiaramente condannato dalla Bibbia, dalla pratica dei tempi primitivi della Chiesa, dal consenso dei padri, dei concilii e dalla tradizione dei popoli di tutti i tempi e da' medesimi protestanti. |
A049000193 |
Nelle liturgie della chiesa anglicana, dove si conservano e si praticano in gran parte le liturgie dei primi tempi della riforma, vi si vede ancor praticata oggidì la preghiera pei defunti. |
A049000197 |
Finalmente valga per tutti quanto dice la duchessa di Jork nella relazione che fa di una conferenza tenuta con alcuni celebri dottori protestanti: Io ho voluto, ella dice, conferire di queste materie coi due più dotti vescovi che noi abbiamo in Inghilterra e mi hanno ingenuamente confessato, che ci sono molte cose nella chiesa Romana, le quali avrebbero dovuto essere conservate nella chiesa anglicana, come sarebbe la confessione dei peccati che non si sa come provare che non sia stata comandata da Dio medesimo; tale pure è la preghiera pei morti, che è una delle più antiche e delle {68 [104]} più autentiche pratiche della religione, cristiana. |
A049000214 |
Vi dissi fin da principio che la Chiesa cattolica crede come verità di fede uno stato in cui sono trattenute le anime che muoiono in grazia di Dio e che hanno qualche cosa a scontare colla divina giustizia. |
A049000251 |
Ammirate quanto sia ragionevole la dottrina della Chiesa cattolica. |
A049000252 |
Questa dottrina della Chiesa cattolica è riconosciuta dagli stessi ministri protestanti di maggior considerazione. |
A049000253 |
Egli fra le altre cose viene a dire quanto segue: L'uso di pregare pei defunti rimonta fino ai tempi apostolici, e si è conservato nella Chiesa fino al secolo decimo sesto; questo costume a noi pare conformissimo ai fini che la religione si propone. |
A049000253 |
Voi avrete letto gli scritti del signor Vix, specialmente l'opera intitolata: Considerazioni sulla necessità di tenere un concilio tra la chiesa romana e la chiesa anglicana. |
A049000256 |
La Chiesa cattolica non è mai entrata a definire dove sia il Purgatorio, neppure qual genere di pena ivi si soffra. |
A049000256 |
La Chiesa si limitò sempre al dogma fondamentale dicendo: Vi è un luogo ovvero uno stato in cui sono trattenute le anime di coloro che sono morti con qualche debito da soddisfare alla divina giustizia. |
A049000264 |
Ripeto qui di passaggio che la Chiesa cattolica non ha mai definito alcuna cosa su tal proposito; anzi proibisce costantemente che si predichi qualche cosa la quale abbia apparenza di falso. |
A049000266 |
3) ove dice, che ogni nostra opera dovrà essere provata col fuoco: tal è pure in generale il sentimento dei santi Padri e dei teologi cattolici; ma non è definita dalla Chiesa come verità di fede. |
A049000271 |
Quando poi la Chiesa cattolica invoca Iddio a favore di quelle anime, ne cadant in obscurum, ne absorbeat eas tartarus et liberentur de ore leonis, intende di supplicare la divina misericordia che si degni di liberarle dal carcere tenebroso del purgatorio e riceverle fra gli splendori immortali della gloria celeste. |
A049000275 |
Epperciò quando si dice: Fate, o Signore, che quelle anime passino dalla morte alla vita eterna: fac eas transire de morte ad vitam, e quelle altre: O Signore, liberate quelle anime dalla morte eterna, si devono considerare come preghiere fatte a Dio in quell'estremo di vita, {87 [123]} e che si ripetono nelle messe pei defunti: come appunto sono le parole osate dalla Chiesa nell'Avvento quando si canta: veni. |
A049000279 |
La Bibbia, i santi padri, i concilii, le liturgie, secondo voi, proclamano l' esistenza del Purgatorio e le preghiere pei defunti, e intanto la stessa Chiesa cattolica passò dieci secoli senza parlare di Purgatorio, senza parlare di suffragi pei defunti. |
A049000280 |
Le preghiere, gli uffizi, le pratiche di pietà fatte in suffragio dei defunti, e le solennità stabilite nella Chiesa per invitare tutti i fedeli cristiani, ad unirsi insieme in tempi determinati per porgere a Dio preghiere a favore delle anime purganti. |
A049000281 |
Perciò se noi parliamo di messe, uffizi, preghiere, anniversarii, queste rimontano fino ai primi tempi della Chiesa. |
A049000282 |
1) fra le altre cose dice: Nel libro de' Maccabei si dice essere stato offerto sacrifìcio pei morti; ma sebbene ciò non fosse registrato nelle antiche scritture, per noi basterebbe l' autorità della Chiesa universale che ce ne assicura quando il Sacerdote trovasi all'aliare ed offre il sacrifizio a Dio e fa la commemorazione pei morti. |
A049000284 |
Supponendo che vi basti quanto ho detto, passo ad appagare la vostra dimanda, ove non trattasi più de' suffragi pei defunti, che furono fatti in ogni tempo nella Chiesa, ma trattasi della solennità stabilita dalla chiesa, per eccitar tutti i fedeli cristiani a ricordarsi di tutti quelli che ci precedettero nella tomba. |
A049000287 |
Ma prima di lui in tutti i tempi della Chiesa vi erano messe, uffizi, si recitavano salmi, si facevano digiuni e molte altre opere di carità in suffragio dei fedeli defunti. |
A049000306 |
E siccome la fede che la Chiesa professa nella sostanza è la stessa che era professata nell'antico testamento; così non è da stupire se tra le varie costumanze religiose che la Chiesa ha istituito, ne stabilì alcune conformi a quelle che erano state prescritte da Mosè; come sono gli altari, i candelabri, i turiboli, le vesti sacerdotali e simili. |
A049000306 |
Ma Gesù Cristo ne istituì delle altre in quelle figurate, come sono i sacramenti, e diede alla sua Chiesa ampia facoltà e stretto ordine di instituire tutti que' riti e quelle preghiere, che essa secondo le circostanze dei tempi, de' luoghi, delle persone fosse per credere necessarie od utili sia per amministrare degnamente i santi sacramenti, sia per ravvivare la fede ed accrescere la pietà. |
A049000310 |
Si sa che l'uso della Chiesa primitiva era di offerire i Santi Misteri sopra la tomba e sopra le reliquie dei martiri. |
A049000312 |
Comunque sia, io vi faccio questa semplice dimanda: o che san {104 [140]} Giovanni ha rappresentato la gloria del cielo sotto all'immagine della liturgia cristiana, o che con quella pomposa solennità Dio voleva dare una norma di ciò che era da farsi nella Chiesa. |
A049000312 |
Ma la descrizione di quella celeste funzione si può dire narrazione storica di quanto la Chiesa di Gesù Cristo doveva fare nei tempi avvenire. |
A049000313 |
Nel primo caso diremo forse che sia male che si faccia dalla chiesa militante ciò che con tanta solennità si fa dalla chiesa trionfante in Cielo? Se poi voi ammettete il secondo caso, dobbiamo dire che i cattolici hanno una liturgia modellata sopra quella che Gesù Cristo si è degnato di rivelare all'apostolo s. Giovanni nell' Apocalissi. |
A049000315 |
E qui vorrei che voi faceste meco una distinzione, cioè distingueste il tempo in cui le liturgie cominciarono a mettersi in iscritto, dal tempo che erano verbalmente insegnate e tramandate di pastore in pastore, di chiesa in chiesa. |
A049000316 |
Le medesime ragioni che provano, che la liturgia non era stata prima posta in iscritto, provano eziandio che ella fu diligentemente conservata per tradizione in ciascuna chiesa, e fedelmente trasmessa dai vescovi a quelli che essi innalzavano al {106 [142]} sacerdozio. |
A049000319 |
Le variazioni {107 [143]} e le aggiunte delle liturgie si riducono a pochissime espressioni, che non intaccano il senso, anzi servono per lo più a meglio spiegare le verità dalla Chiesa definite e contrastate dagli eretici. |
A049000323 |
Dioscoro poi successore di s. Cirillo e partigiano di Eutiche, quando fu condannato dal Concilio di Calcedonia nel 451 si separò dalla Chiesa Cattolica trascinando nello scisma gran parte di Egiziani. |
A049000323 |
La storia Ecclesiastica ci accerta che la chiesa di Alessandria, capitale {109 [145]} dell'Egitto, fa fondata da s. Marco; e non avvi alcun dubbio che questo santo Evangelista non abbia stabilito una forma di liturgia. |
A049000323 |
S. Cirillo di Alessandria nel secolo V. mise in iscritto la liturgia della sua chiesa. |
A049000330 |
Il P. Lebrun assicura che non solamente dalle liturgie, ma eziandio da altri monumenti di loro credenza prova che quelle liturgie sono d'accordo con quanto insegna la Chiesa cattolica intorno alla preghiera pei defunti, all'esistenza del Purgatorio ed altri articoli che si vorrebbero porre in dubbio. |
A049000331 |
Molti di loro si riunirono in varii tempi alla Chiesa cattolica; ma il loro scisma non è ancora interamente estinto. |
A049000332 |
La seconda si attribuisce a San Giovanni Grisostomo, ma è quella stessa che era in uso nella chiesa di Costantinopoli, conosciuta sotto il nome di liturgia degli Apostoli. |
A049000335 |
Se mai voi aveste tempo a leggere queste liturgie Cofte, Etiopi, Siriache, Greche, o almeno voleste leggere quelli che le hanno pubblicate, confrontate, esaminate e spiegate, certamente direste che il ministro Claudio la sbaglia in queste come in molte altre cose; e vedreste che {115 [151]} la liturgia dei Greci è una condanna della dottrina protestante, e per l'opposto è una conferma di quanto professa la Chiesa romana intorno alla credenza del Purgatorio e alle preghiere pei fedeli defunti. |
A049000336 |
La chiesa latina conosce solamente quattro liturgie antiche; quella della Chiesa romana detta anche di S. Pietro, quella di Milano o di S. Ambrogio, la liturgia Gallicana, Spagnuola o Mozarabica. |
A049000336 |
Ma in fondo è quella medesima praticata in Roma nei quattro primi secoli della Chiesa. |
A049000336 |
S. Gregorio il grande vi fece qualche piccola aggiunta ed alcune variazioni per uniformarla ai riti della Chiesa. |
A049000344 |
L' anno 1680 il cardinale Tommasi diede alla luce l'insigne opera Gli Antichi Sacramentari della Chiesa Romana. |
A049000349 |
Neppur io, prese egli a dire, ho difficoltà alcuna di credere coi cattolici all'esistenza del Purgatorio; e non esito a dire che se tutti gli articoli della Chiesa romana fossero così sodamente fondati, mi dichiarerei cattolico fin da questo momento. |
A049000350 |
Posso assicurarvi, amici, che in {122 [158]} tutto quello che professa la Chiesa cattolica, non havvi un solo articolo di fede che abbia minori prove di questo. |
don bosco-elenchus privilegiorum.html |
A051000002 |
Ritengo inoltre che questo si debba fare non solo dai Salesiani e dai loro Cooperatori, ma da tutti i fedeli, specialmente dal Clero; perchè, oltre il dovere che hanno i figli di rispettare il Padre, oltre il dovere che hanno tutti i cristiani di venerare il Vicario di Gesù Cristo, il Papa, merita ancora ogni nostra deferenza, perchè scelto di mezzo agli uomini più illuminati per dottrina, più accorti per prudenza, più cospicui per virtù, e perchè nel governo della Chiesa è in modo particolare assistito dallo Spirito Santo.». |
don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html |
A053000426 |
Chiesa Margherita, n. |
don bosco-episodi ameni e contemporanei.html |
A054000018 |
Scrisse più volte alla madre sua, che non avrebbe abbandonata {10 [126]} la sua setta per qualunquesiasi cosa del mondo; e la madre non cessava per lettera di tenervelo fermo, esortandolo a non dar retta agli inviti dei cattolici, ed istruendolo nei pregiudizi che i protestanti ritengono contro la Romana Chiesa. |
A054000021 |
Divoratasi la fama delle maraviglie sopra narrate nei paesi della Valle Vigezzo, il commendevole personaggio D. Daniele DeCrespi patrizio Milanese, Podestà di detta Valle, con {15 [131]} tutti i Chierici e nobili, e altri nomini de' luoghi della Valle, si recarono al luogo della Chiesa, dove vedesi dipinta l' immagine, per esaminare l' accaduto. |
A054000021 |
Il sullodato Podestà, e gli altri Chierici e nobili personaggi, esaminarono primamente i muri della Chiesa e le singole parti di essi onde conoscere, se mai quell' emanazione fosse composta ad arte, e toccarono con mano, che quel sangue non per arte alcuna, ma per miracolo appariva e usciva dalla fronte dell' Immagine. |
A054000021 |
Sul muro esterno della chiesa di s. Maurizio nel villaggio di Re, Valle Vigezzo, Diocesi di Novara, sotto il portico della stessa avvi un' Immagine della Vergine gloriosa Maria, già da molti anni dipinta, coll' immagine parimenti dipinta del suo Unigenito Figlio, che posa nel grembo della Vergine stessa. |
A054000021 |
{16 [132]} Tennero parimenti dietro segni, prodigi e miracoli registrati nella stessa chiesa. |
A054000022 |
Dopo che ebbe con somma accuratezza osservato {17 [133]} per iscoprire se ciò fosse derivato da malizioso umano artifizio, rese pubblico elogio e testimonianza al miracolo, la quale testimonianza conservasi pure in carta pergamena nella suddetta chiesa parochiale. |
A054000026 |
Colà giunto entrò in chiesa; vedeva i circostanti all' altare, che divotamente pregavano; ammirava la divozione esemplare di un parroco che all' altare di Maria celebrava la messa; ma non vedeva l' Immagine sacra. |
A054000026 |
Non sapendo Enrico dove fosse l' Effigie della Beata Vergine esci di chiesa, e pregò un uomo che gliela additasse. |
A054000027 |
La mancanza di unità nella Fede per le continue variazioni da diversi capi riformatori introdotte, la privazione di un capo supremo, che visibilmente regga la chiesa riformata, furono gli argomenti più convincenti che l' indussero a rigettare come falsa la Chiesa luterana e tutte le altre nate da lei, e a credere più che mai fermamente che la vera Chiesa di Cristo era la Cattolica Romana, che unica possiede l' unità della fede, unica ha un capo supremo nel successore di s. Pietro, il Romano Pontefice, Vicario di Gesù {22 [138]} Cristo sulla terra. |
A054000027 |
Nella chiesa trattenevasi con tale modestia, attenzione e raccoglimento che i vicini l' osservavano pieni d' ammirazione. |
A054000028 |
Intanto si avvicinava il tempo di sua riconciliazione colla nostra santa Cattolica Chiesa. |
A054000028 |
La Chiesa parochiale solennemente apparata, il Municipio che spontaneo intervenuto in corpo con molti signori del paese e numeroso popolo venuto dai paesi vicini per veder l' opera della misericordia di Dio, aggiunse maggior lustro e rispetto ad una cerimonia già per se stessa imponente. |
A054000028 |
Uscito dalla casa parochiale accompagnato dai padrini, dal prete assistente, dal Municipio e Signori, e giunto alla porta della Chiesa fece all' arciprete delegato, l' abiura degli errori della sua setta, e la professione della fede cattolica. |
A054000069 |
Un uomo del basso popolo piuttosto cattivo cristiano un giorno, mentre sua moglie trovavasi in chiesa, per non sapere che fare si mise a leggere la passione di Gesù Cristo. |
A054000081 |
Ecco in qual modo la Chiesa fa le sue vendette. |
A054000081 |
«Ma, amico mio, eccomi qui, io Cardinale della Chiesa Romana venuto a bella posta a trovarvi, onde offrirvi il perdono. |
A054000086 |
Testimonio il Cottolengo del luttuoso avvenimento, delle smanie della disperazione del marito sventuratissimo dopo averlo confortato come seppe meglio si recò a pregare a pie' dell' altare della B. V. delle Grazie nella Chiesa del Corpus Domini. |
A054000089 |
Nel giorno 21 aprile 1842 affranto il Cottolengo dalle gravi fatiche sopportate per assistere i molti malati di tifo che erano nella casa, assalito egli stesso dal morbo micidiale, dopo aver benedetto per l' ultima volta i suoi cari, usci dalla chiesa accompagnato dalle lagrime di tutti che temevano grandemente della vita di lui. |
A054000090 |
Per questo motivo la Chiesa iniziò il processo di sua beatificazione, e da oltre due anni si stanno esaminando le virtù eroiche da lui praticate in vita e le grazie non ordinarie a sua intercessione ottenute dopo morte. |
A054000110 |
- Allora la fanciulla compostasi tutta in sè disse: Il primo si è quello che mi insegnò mia madre, e recitò per intiero il Padre nostro in italiano; il secondo si è quello che imparai a scuola, e lo recitò in latino; ed il terzo si è quello che cantano i preti in chiesa, e lo cantò sullo stesso tono, che si canta nelle messe solenni. |
A054000124 |
La Chiesa era piena zeppa di gente per l' ora indicata. |
A054000151 |
- Ma io non ho fatto cosa alcuna per essere ricompensato, o signor curato, io non feci che scarsamente il mio dovere; e quando si è costretto a guadagnarci il vitto col lavoro, non si può andare alla chiesa tutte le volte che si brama. |
A054000167 |
Il Papa è la voce della Chiesa, la quale è il corpo mistico, e la sposa di Cristo. |
A054000169 |
Ecco come nella Chiesa i dogmi si avvicendano, e si concatenano insieme. |
A054000169 |
I dogmi formano il dogma cattolico; costituiscono la fede una della Chiesa come il Padre, il Figlio, e lo Spirito Santo non formano che un solo Dio; di modo che il negare un dogma rivelato, è lo stesso che il negarli tutti, almeno in principio; perchè {90 [206]} essi tutti si fondano sopra la medesima base della parola di Dio; il difenderne perciò uno, si è il difenderli tutti per la loro solidarietà. |
A054000169 |
Il morire per il Papa è dunque morire per la Chiesa, di cui egli è il Sovrano Pontefice; per il Padre principio delle altre due persone; per il Figlio di cui è il vicario visibile, per lo Spirito Santo, che formò la Chiesa, e la regge; per l' Eucaristia, complesso delle meraviglie divine, di cui è il primo ministro, e che è il principio, e il fine della sua autorità in Cielo, e sulla terra; per la Vergine Maria nella quale il Salvatore s' incarnò, e che Essa la prima adorò. |
A054000169 |
In tal guisa la Chiesa è un magnifico edificio, la cui base e pietra fondamentale è il Papa. |
A054000169 |
La Chiesa Cattolica sola è veramente una nel suo dogma, nella sua morale, nel suo culto, e nella sua gerarchia. |
A054000170 |
E sicccome essa abbraccia non solo i fedeli sulla terra, ma ancora gli angeli e santi in Cielo, e quelli che sono in purgatorio, cosi vilipendere il Papa capo visibile della Chiesa, è fare affronto non solamente al capo invisibile, di cui egli è il raprescntante e l' ambasciatore fra noi, ma anche ai santi che sono le membra di Cristo unite in comunione con noi, e che godono della sua presenza reale nei Cieli; si è il prendersela contro il mistero della Croce che l' Eucarestia perpetua e di cui Pietro porta lo stendardo, e con {92 [208]} questo si attaccano tutti i cristiani rivelandone egli la grandezza e la dignità essendo essi uniti tra di loro come gli stessi dogmi. |
A054000170 |
La Chiesa è una società, e si compone di membri, di cui il Papa è in questa terra il capo. |
A054000171 |
Difatto se la Chiesa è una, santa, cattolica ed apostolica, è tale per l' Eucarestia, legame dei fedeli, loro nutrimento, e loro sacrifizio; si è per mezzo di essa che Gesù Cristo dimora continuamente fra noi, e che ci riunisce in un sol corpo, ed in un solo spirito; ma questo si opera per mezzo della Chiesa romana, vincolo, centro {93 [209]} e punto di partenza esteriore di questa magnifica unità. |
A054000171 |
Perciocchè la Chiesa, come l' uomo per cui è stata fondata, come il Verbo incarnato, che la fondò, è composta d' un' anima e d' un corpo. |
A054000176 |
Ed ecco come Gesù Cristo, Dio con noi è il centro da cui partono i raggi nel regno della grazia divina, ed ove tutto ha il suo compimento nella Chiesa! Papato! questa è la più alta espressione del ministero apostolico, da cui irradiano per cosi dire tutti i {95 [211]} ministeri della grazia, ed ove tutti convengono Gesù ostia, e vittima, pontefice invisibile; il Papa grande sacrificatore e sovrano pontefice. |
A054000176 |
Gesù anima della Chiesa, il Papa suo capo visibile, e soventissimo anche martire e vittima. |
A054000177 |
Così la Chiesa è un corpo avente per capo il Papa, e per anima l' Eucarestia, e questa l' accerta della sua immortalità; perchè è la presenza reale di Colui che è la via, la verità e la vita, e senza Lui non possiamo far alcuna cosa. |
A054000177 |
E siccome la fede all' Eucarestia riposa sull' autorità della Chiesa infallibile, cosi la presenza reale trovasi tra le mani della Chiesa, ed essa sola ha le chiavi del divino tabernacolo. |
A054000178 |
Dio è presente fra noi in forza dell' Eucarestia e del Papato, secondo la promessa di Gesù Cristo di far sua dimora fra noi, di non lasciarci orfani, di parlare per bocca della Chiesa, di continuare la sua benefica missione, di guarire e di salvare l' umanità. |
A054000179 |
Essendo adunque il Papa l' organo della Chiesa, è per conseguenza quello pure di Dio stesso. |
A054000179 |
Non presuma d' aver Dio per padre quegli che non vuole la Chiesa per madre, fuori della quale non avvi salute. |
A054000180 |
Il sollevarsi contro il Papa, è sollevarsi contro gli Apostoli, contro la Chiesa, e contro Dio; è rendersi degno dei fulmini e delle maledizioni del Cielo, scomunicarsi da s è stesso dalla società dei fedeli. |
A054000180 |
Lo stesso Verbo che disse: Sia fatta la luce: questo è il mio corpo, disse {07 [213]} al Papa: Tu sei la pietra su cui io fonderò la mia Chiesa; e questa parola non mancherà mai. |
A054000190 |
Figlio devoto della Santa Chiesa Romana, io sono stato lieto di consacrare due de' miei figli alla difesa della sua libertà nel battaglione degli Zuavi pontificii. |
don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html |
A056000001 |
S. S. dietro alla relazione di me sottoscritto segretario approvando benignamente il summentovato Esercizio commise al Rev. mo Arcivescovo di Torino, che alle preghiere di qualunque Parroco o Rettore di Chiese nella sua Diocesi, i quali desiderassero di farlo publicamente nella propria Chiesa in ogni tempo dell'anno secondo il SUO arbitrio e la sua prudenza, annuisca e permetta il predetto Esercizio; osservate le debite condizioni, non ostante chiunque in contrario. |
A056000002 |
S. S. Gregorio Papa XVI benignamente concedette a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso l'Indulgenza Plenaria da lucrarsi nell'ultimo giorno dell'anzidetto pio Esercizio da {7 [77]} praticarsi tanto nelle Chiese de succitati pii stabilimenti, quanto in una Chiesa d'a designarsi dall'Ordinario per una sol volta, purchè in tale giorno veramente pentiti, confessati, e comunicati, abbiano visitato qualcheduna di queste Chiese o pii Oratorii, ed abbiano pregato secondo l'intenzione di S. S. per qualche tempo. |
A056000006 |
Essa fu stabilita già da parecchi anni a Torino in alcuni pii stabilimenti, e specialmente in quelli di S. Anna, di S. Maria Maddalena e del Rifugio, coll'oggetto d'invocare la Misericordia di Dio: d'invocarla, non solo ciascun'anima a favore di sè, ma ciascun'anima a favore di tutte le nazioni della terra, ricordandoci che siamo tutti peccatori, tutti infelici per effetto della colpa, tutti bisognosi di perdono e di grazia, tutti redenti da nostro Signore col suo preziosissimo sangue, tutti chiamati all'eterna salvezza, se ascoltando le divine ispirazioni detestiamo {14 [84]} il peccato e ci diamo di cuore ad una perfetta obbedienza verso Dio e verso la santa Chiesa Cattolica da lui fondata. |
A056000010 |
Accolse benignamente il Santo Padre tale memoria, e approvò ampiamente l' esposto esercizio, {16 [86]} commettendo all' Arcivescovo di Torino che a richiesta di qualunque Parroco o Rettore di chiesa della sua Diocesi lo permettesse pubblicamente in qualsiasi chiesa ed in qualsiasi tempo dell'anno. |
A056000013 |
Ora, stantechè i Sommi Pontefici vi hanno applicato Indulgenze, eccoci a dare in questa preparazione una breve notizia di ciò che la Chiesa intende per Indulgenze, riserbandoci negli altri giorni a considerare più estesamente quanto sia il valore della Misericordia e quanta necessità abbiamo di essa. |
A056000015 |
Sia sempre benedetta la Divina Misericordia, e ringraziato il pietosissimo e clementissimo nostro Divin Redentore G. C. il quale conferì alla S. Chiesa |
A056000016 |
Questa dottrina {21 [91]} l'insegnò il Sommo Pontefice di S. memoria Clemente VI dicendo che G. C. colla sua grazia, e colla sovrabbondante sua passione lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro non riposto entro un lenzuolo, nè ascoso in un campo, ma lo commise, da dispensarsi salutevolmente a' fedeli, al Beato Pietro, che porta le chiavi del Cielo, e a' suoi successori vicari di G. C. in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti. |
A056000017 |
Le indulgenze non sono però in libertà di ciaschedun cristiano, talchè se ne possa prevalere a suo modo; ne godrà soltanto quando, come, ed in quella maggiore o minore quantità che la S. Chiesa ed il Sommo Pontefice determina. |
A056000018 |
Imperocchè la S. Chiesa nell'aprire il tesoro delle sante indulgenze obbliga sempre i fedeli a qualche opera buona da farsi in tempo e luogo determinato. |
A056000121 |
Fondò una Chiesa di cui egli stesso è capo {92 [162]} e tutti i fedeli ne sono membri. |
A056000130 |
Imperciocchè lo stesso Salvator nostro G. C. è capo della Chiesa in cui noi ancora viviamo, la quale altro non è se non un passaggio alla gloria della Chiesa trionfante, della quale parimente è Capo lo stesso G. C delizia di tutti que'beati. |
A056000130 |
Ma a che tendono tutti questi tratti della misericordia Divina? Tendono ad innamorare quelli che vivono ancora nella {107 [177]} Chiesa militante della celeste gioia che si gode nella Chiesa trionfante. |
A056000130 |
Ma quando verrà quel desideratissimo tempo in cui lasciando l'esilio di questo mondo {108 [178]} ci uniremo perfettamente con Dio nella Chiesa dei beati? Fedeli miei cari, è certo che abbiamo colasse un posto preparato per ciascuno di noi, è certo che il Signore ci vuole tutti salvi con lui, è certo altresì che breve è il tempo della vita presente e da questo tempo dipende la nostra celeste beatitudine. |
A056000130 |
Oh quanti rimedi ci procurò Iddio! Il Viatico che ci fortifica, l'estrema unzione, la quale scancella i peccati se ancor in noi ne rimanessero, la benedizione papale, per cui ci viene compartita l'indulgenza plenaria; molte altre benedizioni e preghiere che la Chiesa impone di fare per tutti coloro che si trovano in quegli ultimi momenti; questi sono tutti tratti di pura misericordia e bontà Divina per dimostrarci quanto gli sia cara la nostra salvezza. |
don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html |
A057000008 |
La Chiesa di Maria Ausiliatrice dove havvi frequenza di pia migliaia di persone, che intervengono per assistere ai catechismi, udire la santa Messa, ascoltar le prediche, accostarsi ai Santi Sacramenti ed a simili altre pratiche di pietà. |
A057000013 |
Chiesa dedicata a S. Francesco di Sales, con giardino per la ricreazione festiva, destinato ai giovani esterni della città di Torino. |
A057000015 |
Nella parte opposta della città havvi Chiesa e giardino di ricreazione sotto il titolo di S. Luigi, dove i ragazzi intervengono per tutte le sacre funzioni, e religiosa istruzione; ivi si sta costruendo una Chiesa monumentale in onore di Pio IX, con Ospizio annesso. |
A057000017 |
Oratorio, Chiesa, giardino di ricreazione sotto al titolo di S. Giuseppe nella Parrocchia di S. Pietro e Paolo. |
A057000025 |
In Lanzo Collegio di S. Filippo Neri con 250 allievi interni ed altrettanti esterni, e con una Chiesa pubblica. |
A057000027 |
Si funziona una Chiesa pubblica annessa all'Istituto e si amministra l'istruzione scolastica ai giovanetti del paese. |
A057000031 |
Nella Diocesi di Mondovi, nel paese di Trinità, havvi un Istituto sotto al titolo di Maria Immacolata, in cui vi è pubblica Chiesa, Oratorio e giardino festivo di ricreazione, scuole serali e diurne. |
A057000034 |
Pubblica Chiesa sotto il titolo di Maria SS. degli Angeli, funzionata a benefizio della gioventù e degli adulti della città. |
A057000038 |
Quivi havvi pubblica Chiesa e le scuole primarie fondate appositamente per allontanare la gioventù dai protestanti, che a poca distanza tengono aperte le loro scuole tempio ed ospizio. |
A057000041 |
In pubblica Chiesa nella medesima città si raccolgono i giovinetti nel maggior numero che si può per l'Istruzione religiosa e per la frequenza dei Santi Sacramenti. |
A057000042 |
Nella Diocesi di Genova, nella città di Sampierdarena, havvi l'Ospizio detto di S. Vincenzo de' Paoli con pubblica Chiesa, a cui intervengono più migliaia di fedeli ad ascoltare la Santa Messa, frequentare le Confessioni, prendere parte alle prediche ed al Catechismo. |
A057000046 |
L'Arcivescovo della Diocesi affidò ai Salesiani la Chiesa Parrocchiale succursale detta di N. S. delle Grazie. |
A057000047 |
Qui vi è pubblica Chiesa per tutti i fedeli, scuole diurne, serali e semiconvitto. |
A057000049 |
Nella Diocesi e città di Lucca havvi Ospizio, Chiesa pubblica, Oratorio e giardino festivo pei fanciulli di quella città. |
A057000052 |
È pure qui amministrata una Chiesa pubblica a benefizio dei fedeli. |
A057000053 |
Nella città di Ariccia sono amministrate le scuole elementari della città, e si funziona una pubblica Chiesa a vantaggio dei giovanetti e degli adulti. |
A057000069 |
Hanno cura della Chiesa della Mater Misericordiae o de los Italianos. |
A057000069 |
Questa Chiesa è specialmente destinata agli adulti ed ai fanciulli italiani, che qui numerosi intervengono per le pratiche religiose da tutti i quartieri della città e dai paesi vicini. |
A057000071 |
Chiesa pubblica a favore degli adulti di quella città. |
A057000074 |
Ivi pure avvi pubblica Chiesa a benefizio della popolazione vicina. |
A057000114 |
Tutti i Soci della Congregazione si uniscono al loro Rettore Maggiore per fare omaggio alla S. Sede e professarle inviolabile attaccamento, e supplicano che questa suprema Autorità della Chiesa loro continui la paterna sua assistenza, mentre essi con tutto l'impegno possibile non cesseranno di sostenere la fede e l'ubbidienza al Vicario di Gesù Cristo in. |
don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html |
A058000002 |
I tempi corrono diffìcili per la Santa Chiesa, e io non voleva recarle disturbi, provocando solennemente l'autorevole e supremo suo giudizio a {4 [52]} nostro sostegno. |
A058000011 |
L'Arcivescovo di Torino, non curandosi delle concessioni pontificie, con lettera di proprio pugno comincia a negare il suo consenso a che nella Notte del SS. Natale si celebrino le tre Messe di seguito, sebbene a porte chiuse al pubblico, nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice in Torino. |
A058000012 |
Egli scrive il 19 Dicembre: "Non do il mio consenso a che si celebrino le tre Messe nella Notte del SS. Natale quantunque si celebrassero januis clausis: perchè mi spiace che si voglia andare a ritroso di ciò che la Chiesa ab immemorabili ha ordinato, cioè che siavi una Messa nella Notte, l'altra nell'Aurora, e l'altra più tardi, e desidero che la nuova Congregazione religiosa di V. S. sia tenace delle antiche usanze della Chiesa. |
A058000013 |
Con queste parole egli in certo qual modo dà un biasimo alla Santa Sede di aver concesso quel favore alla nostra Congregazione ed a moltissimi altri Istituti e a Chiese pubbliche e private, come se con detta concessione ella {8 [56]} andasse a ritroso di ciò che la Chiesa ha ordinato ab immemorabili. |
A058000013 |
Sembra all'Arcivescovo che egli conosca meglio lo spirito della Chiesa che non lo conosca il Papa. |
A058000035 |
Tutto andava bene, ma la clausola del N. 3°, che cioè con quella dichiarazione s'intendevano salvi i Sacri Canoni o prescrizioni della Chiesa stabilite a tutelare la libertà, delle vocazioni religiose, dispiacque all'Arcivescovo, e quindi respinse questa dichiarazione. |
A058000064 |
Sul finire di quest'anno (1874) si rifiutò pure di dare le Testimoniali ad alcuni Chierici, che chiedevano venire nella Congregazione Salesiana, dimostrando così di continuare a tenere in niun conto le disposizioni della Suprema Autorità della Chiesa. |
A058000095 |
Di questo favore lo si pregava tanto più caldamente, in quanto che alcuni giovanetti, di recente ricevuti in grembo a S. Chiesa, dovevano abbandonare l'Ospizio di S. Francesco di Sales per recarsi in Inghilterra, con pericolo di non poter forse più ricevere questo Sacramento. |
A058000095 |
Di quest'anno medesimo (1875), dopo essersi per lo addietro rifiutato almeno una trentina di volte di venire a funzionare presso di noi, venne nuovamente pregato che volesse prendere parte a qualche funzione nel Settenario della Consacrazione della nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice, e di volere amministrare ai nostri giovanetti interni dell'Oratorio di S. Francesco di Sales il sacramento della Cresima, poichè da circa tre anni non l'aveva più amministrata. |
A058000108 |
Il 24 Maggio solennità di Maria Auxilium Christianorum, dopo essersi rifiutato lui di venire, si lagna acremente che un Prelato di S. Santità sia venuto a celebrare e funzionare nella Chiesa di Maria Ausiliatrice in abito pavonazzo, e lo proibisce immediatamente nei Vespri dello stesso giorno di usare tali divise nella sua Diocesi. |
A058000122 |
Con lettera 16 Luglio Mons. Gastaldi si lagna acremente che contro alle Prescrizioni Sinodali e della Chiesa siasi praticata la musica istrumentale nel Tempio di M. SS. Ausiliatrice. |
A058000123 |
Gli si rispose che quella era relazione senza fondamento, e che dal 24 Maggio 1875 (epoca della proibizione) sino al 2 Agosto 1876 (giorno in cui si rispose), non vi fu più musica istrumentale nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice. |
A058000130 |
In questo medesimo anno predicando nella Chiesa dello Spirito Santo in Torino raccomandò l'Opera a favore dei Chierici poveri, e poi aggiunse: "È vero che in un angolo di questa città si fanno molti Chierici, ma sono mandati ben lontani, perciò a noi di nissun giovamento. |
A058000138 |
Il 22 Marzo un musico cantante Salesiano e capo della nostra Tipografia manda alla Revisione un Sacro Invito per la festa di Maria SS. Ausiliatrice; e intanto fa rispettosamente osservare che nelle primarie Chiese di Torino e nella {29 [77]} stessa Metropolitana si usano nelle sacre funzioni strumenti musicali, e dice che nella nostra Chiesa non si sarebbe fatto di più che in quelle altre. |
A058000140 |
D. Bosco scrisse preventivamente a Monsignor Gastaldi, pregandolo a voler permettere che quel Prelato col suo Clero potesse celebrare in sua Diocesi e fare un Pontificale il giorno dei ss. Pietro e Paolo (29 Giugno) nella nostra Chiesa. |
A058000141 |
L'Arcivescovo di Torino richiesto a viva voce aveva concesso ampia libertà di pontificare a quell'insigne Prelato nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice; ma appena quel venerando Vescovo si fu partito Mons. Gastaldi con lettera del 19 Settembre si lagna fortemente, dicendo d'avergli dato la facoltà di pontificare per una sol volta, e rimprovera quindi ed accusa la Congregazione Salesiana, come ribelle a' suoi ordini. |
A058000144 |
Il 24 Monsignore fa intimare al Superiore dell'Oratorio, che non si lasci più celebrare il D. Perenchio nella Chiesa della Congregazione, e che nè esso, fosse pur accettato come novizio, nè anche alcun professo può celebrare nelle Chiese non istrettamente dell'Ordine religioso, senza permesso dell'Ordinario; e che se la Congregazione Salesiana non osserva queste disposizioni sarà obbligato di usare la sua autorità e fare reclami alla Santa Sede. |
A058000145 |
Anzi fece di più: e il 26 Agosto senza premettere le debite ammonizioni, senza indicare la causa canonica, è violando anzi tutte le savie prescrizioni di Santa Chiesa, sospende per diciotto giorni il Sacerdote D. Giuseppe Lazzero dall'udire le confessioni dei fedeli per tutta l'Archidiocesi. |
A058000148 |
Il Sacerdote Lazzero, non sapendo darsi ragione di questa nuova ed assoluta sospensione di assolvere sacramentalmente, si rivolge al Vicario Generale perchè implori da Monsignore la grazia della riammessione ad audiendas fidelium confessiones, od almeno lo preghi a sapergli dare qualche ragione di questa sì dannosa e grave misura usata verso di lui, che trovasi alla Direzione di una Chiesa e di un Istituto di circa 900 poveri fanciulli, i quali domandano inutilmente di confessarsi, come anche di una grande quantità di fedeli esterni, che vengono a circondare invano il suo confessionale. |
A058000152 |
Sebbene avesse già scritte due lunghe lettere di accuse infamanti alla S. Congregazione dei VV. e RR. su questa questione, tuttavia il 15 Ottobre l'Arcivescovo pubblicò ancora un opuscolo di 12 pagine assai spaziose diretto ai Prelati di S. Chiesa, cioè agli Eminentissimi Cardinali, Arcivescovi e Vescovi, ed in carattere corsivo " ed a qualche Ecclesiastico che vi ha speciale interesse, in cui fece molte e gravissime accuse generiche e prive di fondamento contro la Congregazione Salesiana, ed in questo modo tentò disonorarla in faccia a tutta la Chiesa. |
A058000153 |
Il 28 Agosto 1877 l'Unità Cattolica,pubblicò un, articolo in favore della Chiesa ed Ospizio di S. Giovanni Evangelista, che i Salesiani hanno incominciato ad erigere in opposizione al vicino tempio Valdese di Torino; in fine poi di detto articolo v'aggiungeva una lettera commendatizia, sottoscritta dal Vicario Generale Monsig. |
A058000229 |
D. Bosco metteva queste sole due condizioni: Che l'Arcivescovo considerasse la Congregazione Salesiana come le altre della stessa Città, e che, per dimostrare pubblicamente che non esistevano più scresci, venisse a celebrare una Messa od a fare qualche religiosa funzione nella Chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A058000244 |
Che mai fu tanto necessaria la unità, e che un conflitto tra l'Arcivescovo ed un Ecclesiastico tanto benemerito della Chiesa, quale si è il Rev. D. Bosco, non poteva che dar ansa alla stampa irreligiosa e produrre lagrimevoli conseguenze. |
A058000255 |
Fin dall'anno 1870, e quindi molto prima che in Torino si ponesse mano alla Chiesa di S. Secondo, la Congregazione Salesiana, mediante l'appoggio dei suoi Cooperatori e soprattutto del grande Pontefice Pio IX, nostro insigne Benefattore, attendeva alla costruzione della Chiesa, Ospizio e Scuole annesse di S. Giovanni Evangelista, per opporre un qualche rimedio al male, che vi facevano i Valdesi col loro tempio, ospizio e scuole innalzati in quel sito. |
A058000255 |
Ma questo divisamento non gradì all'Arcivescovo di Torino, il quale vi si oppose con tutte le sue forze, volendo che per monumento a Pio IX servisse soltanto la Chiesa di S. Secondo. |
A058000256 |
A questo proposito il 20 Luglio egli scriveva ancora a D. Bosco: "Di avvertire lo scrittore del Bollettino Salesiano di non pubblicare più oltre alcuna notizia o avviso, invito od esortazion e riguardo alla suddetta Chiesa (di S. Giovanni Evangelista) come una memoria di Pio IX. |
A058000258 |
Di qui cominciò per parte dell'Arcivescovo una serie di inauditi fatti dolorosi e vessatorii, tra cui la sospensione per tutta la Diocesi del Sac. Salesiano Gio. Bonetti, primo Direttore di quell'Oratorio; sospensione inflittagli senza far precedere le richieste ammonizioni, nè tre, nè due, nè una; senza addurre la colpa canonica, perchè non esisteva; infamando cosi senza ragione per tutta l'Archidiocesi un Sacerdote Salesiano, che appoggiato a Privilegi Pontifìcii, in una Chiesa del suo Istituto, a solo titolo di carità, aveva per più mesi sacrificata la sua vita pel bene religioso e morale di oltre a 500 povere giovanette. |
A058000263 |
Noi domandiamo: Perchè Monsignore ricusò tante volte di venire a fare funzioni nella nostra Chiesa, ed anche ad amministrare la Cresima quando era invitato, e poi viene al teatro senza invito alcuno?. |
A058000269 |
L'Arcivescovo stesso, trovate giuste le osservazioni di D. Cagliero, convenne anche che la Congregazione non avrebbe potuto tenere aperta una Casa con sole L. 300 annue, e fu detto di sospendere le trattative fino all'apertura della nuova Chiesa e Casa di S. Giovanni Evangelista posta in prossimità del sito offerto, donde si sarebbe potuto con maggior facilità mandare i due Maestri per la scuola mattino e sera. |
A058000291 |
Nella primavera di quest'anno medesimo 1880, e dopo la bella festa celebrata nella nostra Chiesa di Torino in onore di Maria SS. Ausiliatrice, l'Arcivescovo ripetè alla Congregazione dei Sacri Riti l'accusa già mossa più volte dallo stesso alla Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari nel 1877-78; che cioè la Congregazione Salesiana stampava miracoli della B. Vergine Maria nella sua Diocesi, senza il suo permesso e contro le prescrizioni ecclesiastiche. |
A058000317 |
Pertanto il 2 Maggio un nostro Sacerdote si portò dall'Arcivescovo, pregandolo a voler permettere che Monsignor Lorenzo Pampino Vescovo d'Alba venisse nel giorno 24 Maggio a far qualche solenne funzione nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice in Torino, o almeno a predicare. |
A058000318 |
Il giorno 24 Maggio il Vescovo prelodato dovendo passare in Torino per recarsi a Milano, onde assistere alle feste in ossequio a Mons. Calabiana, venne non già a pontificare, ma semplicemente a celebrare la S. Messa nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice; ma l'Arcivescovo, appena saputolo, gli scrive una lettera di biasimo, che non poteva permettere la sua presenza nella Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice. |
A058000381 |
In fine venendo alla stampa cattolica usò parole ancor più aspre: " Periodici e giornalacci, che si vantano del titolo di Cattolici, e sono invece una disgrazia per la Chiesa: forse non ve ne ha neppur uno, che non esca dai suoi limiti e non faccia più male che bene ". |
A058000387 |
3° Contro alle prescrizioni della Chiesa si insinua nell'interno delle Case Salesiane, vuol sapere quel che si fa, chi fa o non fa gli Esercizi Spirituali, chi ne è predicatore, chi confessore, quali ne sono gli uditori. |
A058000389 |
assale direttamente la Congregazione dei Salesiani, e vorrebbe farli comparire ignoranti, superbi e, quel che è peggio, non curanti delle stesse leggi della Chiesa. |
A058000390 |
5° Finalmente colle sue pretese mette il Superiore della Congregazione Salesiana nella dura posizione di disubbidire o a lui o alla S. Sede; perchè egli mostra di non apprezzare {74 [122]} i voti religiosi dei Salesiani, mette condizioni contrarie ai Sacri Canoni, dannose alle altre Congregazioni Ecclesiastiche, ingiuriose alla medesima Santa Sede, che fu e deve essere il solo Supremo, Assoluto, Indipendente Giudice delle controversie religiose, specialmente quando trattasi di Istituti, le cui Costituzioni sono già definitivamente approvate dalla S. Chiesa. |
A058000395 |
Questa nacque, si sostenne e si consolidò, mediante l'aiuto morale e materiale del Sommo Pontefice, e perciò tutti i Salesiani saranno gloriosi di vivere e morire per lavorare, servire e compiacere Colui, che loro ha dato e conserva l'esistenza in faccia alla Chiesa, e in faccia aimondo. |
don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html |
A059000002 |
Se malgrado la diligenza usata nello esporre le cose colla massima esattezza fosse sfuggito qualche parola non secondo la verità e non conforme ai principi di nostra santa cattolica religione o non abbastanza decorosa al supremo Gerarca della Chiesa preghiamo {4 [54]} il lettore a considerarlo come non detto e non scritto, pronti a rettificar qualunque cosa venisse suggerita parer tornar a maggior gloria di Dio e ad onore del padre comune dei credenti. |
A059000033 |
Per due giorni consecutivi la grande processione del clero romano era andata dalla chiesa de'Santi Apostoli al palazzo Quirinale, indirizzando agli uditori della Rota solennemente riuniti nella cappella quell'importante domanda: Habemus ne Pontificem?. |
A059000046 |
Chi mai potrebbe meritamente enumerare le dimostrazioni di tenerezza e di abnegazione date da quel buon padre ai cari suoi orfanelli per tutto il tempo che stette già in mezzo a loro? La prima sua Messa la celebrò nella chiesa del detto ospizio. |
A059000052 |
È là dove attinge i lumi e gli aiuti pel governo della Chiesa onde il suo regno formerà una delle prime glorie. |
A059000058 |
«Al primo udire dalla mia bocca queste parole: «Santo Padre, ci siamo,» pensando di essere ornai in luogo sicuro, col cuore intenerito da profondi e sublimi sentimenti, ruppe in alquante lagrime e rese grazie al Dio di misericordia, recitando il cantico consacrato alla riconoscenza dal rito della Chiesa.». |
A059000062 |
Figlia obbediente alla Chiesa Romana, sino dai primi anni gli avea insegnato col nome di suo padre e quelli di Gesù e di Maria, il nome del sovrano Pontefice che possedeva allora la gloriosa eroditi dell'Apostolo Pietro. |
A059000062 |
{36 [86]} Pio VI di pia memoria sedeva sulla sede pontificale, e in conseguenza dell'inconcussa fermezza da lui mostrata nel propugnare i privilegi del suo trono, e la libertà della Chiesa, il Santo Pontefice era in preda alle più amare vessazioni per parte degli uomini empii che a quei giorni teneano in Francia il supremo potere. |
A059000073 |
Per far che Maria intervenisse eziandio con maggior fervore nelle battaglie della Chiesa, Pio IX dedicò tutto il suo zelo, tutti i suoi pensieri alla definizione così ardentemente desiderata del dogma dell'Immacolato Concepimento. |
A059000078 |
Non già che il pontefice con questa definizione abbia introdotto una nuova verità, ma solamente ha definito dogmaticamente una verità da Dio rivelata, e già creduta fin dai primi tempi della Chiesa. |
A059000079 |
La definizione dogmatica dell'Immacolata Concezione è uno dei più notabili avvenimenti dell'istoria della Chiesa. |
A059000107 |
Ora la donna nemica del serpente non è solanto Maria, ma ancora la Chiesa della quale la Vergine è la Personificazione. |
A059000107 |
«La Chiesa anche essa è la sede della Sapienza» ed anche la madre di Cristo, poichè il cristiano, come dice Tertulliano, è un altro Cristo. |
A059000110 |
I cattolici di Bologna offerendo al Santo Padre una somma proveniente dal denaro di s. Pietro, pregarono la Santità sua affinchè volesse degnarsi di indicar loro una preghiera da recitarsi nelle circostanze gravissime nelle quali si trova la Chiesa. |
A059000115 |
Chi va a Ginevra e visita la bella chiesa innalzata a Maria, spiega subito a se medesimo le vittorie riportate sull'eresia dalla Vergine Immacolata, la quale, sino dall'origine dei tempi, schiacciò la testa al serpente infernale. |
A059000117 |
Questa statua fu donata dal Papa attualmente regnante a Monsignor Mermillod, vescovo di questa città, perchè fosse collocata nella chiesa di Nostra {51 [101]} Donna di Ginevra. |
A059000129 |
Tutti attribuirono a un intervento speciale della provvidenza la preservazione dei giorni del Santo Padre, e il consiglio Municipale di Roma si rese interprete di un tal sentimento ordinando si rendessero solenni azioni di grazie alla santa Vergine e si festeggiasse un triduo in onore della Immacolata sua Concezione, il quale cominciò il 16 aprile nella Chiesa dell' Ara Coeli. |
A059000134 |
La Santità sua fu ricevuta sul limitare della Chiesa dal reverendo padre Bech proposto generale, vi udì la messa, e ammise i religiosi e i fedeli al bacio del piede. |
A059000136 |
Scorrendoli annali della Chiesa difficilmente trovasi un Papa che abbia contribuito quanto Pio IX alla gloria di Maria e alla diffusione del suo culto. |
A059000137 |
Il vigilante Pontefiee, cui nulla sfugge di quanto torna a gloria di Dio, informato della necessità di quella chiesa, mandò la sua prima graziosa offerta di franchi cinquecento, facendo conoscere che Maria Ausiliatrice sarebbe stato un titolo certamente gradito all'Augusta Regina del Cielo. |
A059000137 |
Trattavasi di porre le fondamenta di una Chiesa in uno dei più popolati quartieri di questa città. |
A059000138 |
Accompagnava poi l'oblazione con una particolare benedizione agli oblatori con queste parole; «A questa mia tenue offerta tengano dietro più potenti e più generosi oblatori che cooperino a promuovere la gloria dell'augusta madre di Dio in terra, e così accrescasi il numero di quelli {61 [111]} che un giorno le faranno gloriosa corona in Cielo.» Alla benedizione del Santo Padre stava annessa la speciale protezione della santa Vergine, perciocchè senza un soldo di bilancio preventivo si cominciò il nostro edifizio e con prestezza incredibile di soli tre anni, fu condotto a termine ed è noto in questa città sotto al titolo di Chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A059000138 |
Questo luogo sembra essere da Dio protetto per glorificare il suo santo nome e spandere la divina sua benedizione sopra tutti quelli che qui vengono ad invocare il potente aiuto di colei che la chiesa proclama sicuro aiuto dei cristiani (V. Maraviglie della Madre di Dio; Lettt. catt. |
A059000144 |
Fra le altre, preso argomento dalla solennità del giorno, la Santità Sua fu udita predire che l'angelo Raffaele saprebbe ben presto incatenare anche una volta il demonio; facendo poscia allusione alla storia di Tobia, si augurò che quell'angelo {66 [116]} facesse altra volta uscire dalle acque un pesce miracoloso del cui fiele poter guarire la cecità dei nemici della Chiesa. |
A059000159 |
Il 22 aprile dell'anno 1863 Pio IX si recò a visitare la Chiesa di s. Crisogono, volendo orare innanzi all'altare di s. Michele de Sanctis. |
A059000159 |
Il Pontefice commosso ed intenerito giunse alla meglio sino alla vicina chiesa di s. Pascal, dove trovò un gran numero di donzellette occupate a imparare le cose relative alla prima comunione. |
A059000159 |
Intanto il popolo {72 [122]} aveva invasa la chiesa, il convento, la piazza e tutte le strade intorno, intorno, e formava una folla così calcata che la Santità Sua non poteva approssimarsi a'suoi. |
A059000159 |
Volle quindi render visita alla madre superiora che stava morendo, le volse parole di consolazione e degnossi impartirle la benedizione in articulo mortis, aggiugnendo: Ed ora, figliuola mia, pregate per me e per la chiesa. |
A059000176 |
Appena fummo in Roma io chiesi se il Santo Padre usasse mai dir messa in qualche chiesa dove le signore potessero comunicarsi. |
A059000176 |
Mi fu risposto che di lì a qualche giorno sua Santità dovea celebrare nella chiesa di s. Agnese, lo fui condotta dal cardinale Reisach, al quale feci intendere il mio desiderio. |
A059000179 |
Parlò con piacere del bene che opera quell'istituto, e alzando le sue mani sul capo delle mie bimbe disse: Oh figlie e figliolette del Sacro Cuore e tutti veri figli della Chiesa!. |
A059000186 |
Gli alunni delle scuole Municipali di Tivoli assistevano il 30 agosto 1861 alla distribuzione dei premi, presieduta dal cardinale di Reisach e da Monsignor Vescovo di Tivoli nella chiesa dell'invitta martire Santa Sinforosa. |
A059000207 |
Leone XII lo nominò canonico della Chiesa di s. Maria in Via-Lata col titolo di prelato. |
A059000230 |
Ciò non gli toglie però d'essere pieno di bontà e di amorevolezza anche per quelli che non sono nella Chiesa. |
A059000230 |
È cosa nota tutto quel gran fracasso fatto dalla turba dei liberi pensatori allorchè il giovinetto Mortara, cui {115 [165]} Pio IX ebbe la bontà di fare educare a proprie spese sino all'età nella quale fosse atto a fare da se stesso una risoluzione, e giudicare se gli conveniva rimanersi nel grembo della vera Chiesa, dove fu introdotto col santo battesimo! L'augusto Pontefice sa benissimo sceverar le persone dai loro errori. |
A059000239 |
Ringraziavali di quanto aveano sostenuto per amor della Chiesa, e promise loro le ricompense e le benedizioni del cielo; a ciascuno poi diè un oggetto di devozione, ossia a chi un Cristo in argento montato sopra una croce d'avorio, a chi una medaglia preziosa, a chi un rosario. |
A059000278 |
Giunto alla chiesa vicina, ascoltò la confessione dello sconosciuto; l'esortò, l'animò, lo benedisse, e con quella pienezza di potere della quale è depositario, lo mandò assoluto, e terminando coll'unzione della sua parola ciò che dall'alto avea cominciato la grazia, ebbe la fortuna di ridonare alla società un uomo convertito alle leggi civili del pari che a quelle di Dio. |
A059000279 |
Dal dì che Pio IX salì sulla cattedra di s. Pietro, non cessa dal farci intendere che la preghiera è la forza vitale della Chiesa. |
A059000282 |
«Se il Vicario di Gesù Cristo ricevette la missione d'istruirci, e di guidarci sui sentieri della verità e {139 [189]} della salute, ha pure il diritto di dare il segnale della preghiera ed è suo privilegio quello d'aprirci i tesori spirituali della Chiesa. |
A059000285 |
«Se il bisogno fu di tutti i tempi, lo è più specialmente dell'ora presente, di fronte a tante calamità della Chiesa, e dell'umana società, in presenza della grande cospirazione ordita contro il cattolicismo e la Santa Sede e in faccia a quel diluvio di errori sparsi per ogni dove, di circondare con fiduciosa istanza il trono della grazia per avere misericordia e trovare assistenza in un aiuto opportuno. |
A059000286 |
Domandiamo e riceveremo, e se si pone indugio ai doni di Dio, perchè l'abbiamo offeso, bussiamo con perseveranza, e s'aprirà la porta, purchè la preghiera sia accompagnata dai gemiti e dalle lagrime, purchè sia unanime e sia fatta secondo 1'intenzione di tutta la Chiesa. |
A059000291 |
Avete ben ragione, o Santo Vescovo di Ginevra: la Chiesa e il Papa sono un idem et idem.» Fin qui il vescovo di Poitiers. |
A059000291 |
Ben comprendo come la santa liturgia ci ponga si spesso l'obbligazione di pregare pel romano pontefice e che a certi giorni ci lasci la scelta fra la preghiera alla Chiesa o quella al Papa. |
A059000291 |
La Chiesa poggia talmente sul Papa che non si prega mai meglio per lei che quando si prega per colui che la governa. |
A059000291 |
Sì, perchè il fardello è pesante: la divinità di Gesù Cristo da confessare in tal tempo, nel quale coloro che non la negano sembrano attendere a menomarla: reggere l'edificio della Chiesa militante e aprir le porte del tempio della trionfante. |
A059000304 |
«Quali che sian per essere le conseguenze di questa pace, noi le staremo in calma attendendo, sempre confidati nella protezione che Iddio {150 [200]} degnerà accordare oggi e sempre al suo Vicario, alla sua Chiesa, e alla conservazione dei rispettivi diritti dell'uno e dell'altra. |
A059000309 |
E che domandiamo noi mai? {152 [202]} Che tutti i nemici di Gesù Cristo, della sua Chiesa e della Santa Sede si convertano e vivano. |
A059000314 |
La libertà cattolica non sarà sempre inceppata, perchè la Chiesa nella preghiera ha una forza divina che tosto o lardi spezzerà ogni catena. |
A059000324 |
Una folta schiera di personaggi distinti, come pure il numeroso personale della Congregazione e del collegio aveano già a bella prima ripiena la Chiesa, nella quale Pio IX pregò a lungo dinanzi alle reliquie di s. Fedele, quindi le loggie in mezzo alle quali egli si assise in trono per udir la lettura dei due decreti della sacra Congregazione dei riti. |
A059000327 |
«Preghiamo dunque il Signore, affinchè si degni coll'intercessione di queste due eroine, di illuminare i nostri fuorviali fratelli e di dare finalmente alla sua Chiesa la pace che tanto desideriamo. |
A059000329 |
Dunque così, a condizione che voi sarete fedeli al Pontefice ed alla Chiesa...» «Sì, sì, lo giuriamo, santissimo Padre!» gridò gettandosi alle sue ginocchia quel popolo rimastogli fedele e amoroso. |
A059000329 |
Tenete a mente la vostra promessa, siate fedeli alla Chiesa e al Pontefice.». |
A059000331 |
Il 13 gennaio 1847 ecco ciò che avvenne in quella chiesa di singolare. |
A059000338 |
Il papa si affacciò al poggiuolo della chiesa di s. Giuseppe dei Falegnami fabbricata superiormente al carcere Mamertino, e alla commossa moltitudine rivolse una tenera allocuzione tutta sopra al flagello che decimava Roma. |
A059000339 |
Pio IX nella sua risposta fece udire marcatamente e con tutta 1'anima il trionfo infallibile della Chiesa. |
A059000339 |
Quel sangue e queste lagrime gridano al cielo e toccheranno il cuor di Dio in utile della sua Chiesa.». |
A059000339 |
Stendendo la mano verso la grande arena dei martiri, vicina all'Augusta Basilica: «Quell'anfiteatro, disse, quel Colosseo qui presso, nei primi secoli della Chiesa fu come un calice che accolse il sangue degli eroi cristiani, oggi è la coppa diè riceve le nostre lagrime. |
A059000341 |
«Oggi il Papa ha parlato dei pericoli della Chiesa. |
A059000344 |
Qual trasporto ci posso avere? Queste apparenze sono un posto assegnato al capo della Chiesa, come gli occhi hanno un lor luogo nel corpo umano. |
A059000345 |
«Io sostengo il poter temporale e lo difenderò eziandio quando ce ne vada di mezzo la vita; perchè il potere temporale è utile alla completa libertà della Chiesa, e perchè la piena libertà della Chiesa è necessaria alla società cattolica e a tutto il genere umane. |
A059000349 |
Nel settembre dell'anno 1864 il Santo Padre spedì al Clero di Polonia una lettera enciclica, nella quale con un coraggio e con una sapienza degni del Vicario di Gesù Cristo riconferma tutto quello, che a proposito della persecuzione contro la Chiesa Cattolica in Russia, avea detto nel suo discorso del 24 Aprile nel Collegio di Propaganda. |
A059000351 |
Nella sua enciclica il Santo Padre rimprovera altamente al governo russo cosiffatta condotta, ma in pari tempo dice di non poter approvare la ribellione polacca, perchè la Chiesa Cattolica insegna l'obbedienza alle autorità costituite in ogni cosa che non si opponga alle leggi di Dio e della sua Chiesa. |
A059000353 |
L'enciclica papale ai vescovi della Polonia resterà perenne monumento dello zelo di Pio IX e della sua sapienza nel reggime della Chiesa. |
A059000359 |
«Noi, vostri figli e non ha guari ministri della Chiesa di Polonia, ora esuli, raminghi dalle nostre chiese e orfani di patria, ma accolti dalla {181 [231]} vostra benevola ospitalità, ci prostriamo ai piedi della Santità Vostra con un misto di dolore e di contentezza, piangenti la nostra ruina, ma consolati dalla Vostra presenza e dai Vostri benefìcii; imperciocchè accogliendo con tanta bontà i preti dell'afflitta nostra Chiesa, e i figli di quella sventurata nazione, fu come aveste sovvenuto e vitto ed albergo alla nazione e alla chiesa di Polonia. |
A059000362 |
Salvate anime, ricovrate figliuoli, e stretti colla nostra infelice Chiesa colla nostra nazione tai vincoli, contro ai quali le porte dell'inferno avranno quel sopravvento che ponno avere contro di voi.» {183 [233]}. |
A059000386 |
Questa volta forse è ben desso l'obolo della vedova, di quella Polonia stremata, la quale non ha altro appoggio, altra speranza toltane la sua fede alla Santa Chiesa. |
A059000410 |
- Ah! soggiunse il Papa, non sapete che i nemici della Chiesa sono innumerabili? Che volete? non potendo odiarli, bisogna dunque salvarli. |
A059000413 |
Ciò nulla ostante è d'uopo dirlo, a gloria del Sommo Pontefice, cotesto numero di fratelli, di sorelle, di nipoti e di nipotini non costò un soldo agli Stati della Chiesa. |
A059000413 |
Nessuna delle sue opere porta l'impronta di quel favoritismo sovrano contro al quale tante volte si scagliarono i nemici della Chiesa. |
A059000416 |
Ecco chi è il Pontefice dato per sua bontà dalla increata Sapienza per moderatore alla Chiesa. |
A059000437 |
Fervendo il carnevale del 1835 o 36 conformemente al pio costume d'Italia e della maggior parte dei paesi cattolici, stava esposto il Santo Sacramento nella Chiesa Cattedrale Imolesc per le preghiere delle quarant'ore. |
A059000444 |
Tutto ciò che in oggi fanno i cattivi in sulla terra in odio a Dio ed alla Santa Chiesa, può velar d'una nube lo sguardo del Vicario di Gesù Cristo, ma attraverso la nube i fedeli si accorgono della sua angelica serenità. |
A059000470 |
Nel 1865, camminando lungo la strada del Corso, una donna centenaria che uscia da una chiesa si precipitò ai piedi della Santità Sua supplicandola di darle la benedizione in articulo mortis, «perchè, diceva, alla mia età, non si è sicuri d'incontrarsi un'altra volta col Papa.» Pio IX vivamente commosso, le diede la benedizione apostolica. |
A059000474 |
Uno dei camerieri che spingea forse un po'troppo {235 [285]} oltre la buona fede, e non vedea i pericoli imminenti della situazione, saltò fuori dicendo: Nulla dobbiam temere; la barca della Chiesa non può affondarsi; ha un buon pilota che con un suo quos ego placa i venti e le tempeste. |
A059000478 |
«Ai due d'agosto di quest'anno, festa di nostra donna degli Angeli volgarmente detta della Porziuncula di Assisi, volendo soddisfare la sua pietà, il Santo Padre si recò a San Francesco a Ripa chiesa dei Francescani per lucrar detta indulgenza. |
A059000485 |
Non ha molto ad alcuni puseisti inglesi diceva: «Non siate come le campane, che chiamano in chiesa ed esse non mai v'entrano.». |
A059000488 |
È evidente che il Papa allude qui a nostra santa madre la Chiesa e al suo capo visibile. |
A059000535 |
Ecco il mio anello nuziale, memoria tanto cara di mio marito, io l'offro come un simbolo e una protesta d'amore e di fedeltà inalterabile alla Santa Chiesa Cattolica Apostolica romana. |
A059000562 |
Ecco uno di quei passi che debbono essere raccolti a gloria della Chiesa e ad edificazione dei fedeli. |
A059000575 |
Gli abitanti di una piccola città dello stato della Chiesa, si lamentavano della mancanza dell'acqua potabile; Pio IX assegnò loro 100000 franchi per contribuire alla costruzione d'un acquedotto. |
A059000582 |
«E poichè il venerabile religioso, un po'sorpreso al vedere il Capo della Chiesa incaricato d'una commissione, {269 [319]} stentava a formare risposta, il Santo Padre gli consegnò un piego suggellato. |
A059000594 |
Appena ritornato da Gaeta il Santo Padre si diè sollecito pensiero di fondare in Roma una messa di requiem quotidiana in perpetuo all'anima di coloro che morirono combattendo pel patrimonio della Chiesa; ora però istituì una rendita per altra messa perpetua da celebrarsi ogni giorno nella cappella del Seminario Pio ad intenzione dei benefattori della Santa Sede. |
A059000602 |
Tutti i grandi avvenimenti stati già prenunciati dalla serva di Dio, morta in odore di santità, si sono avverati di una maniera sorprendente, come possono testimoniare i RR. PP. Domenicani di sant'Albina, e ognun di noi oggidì può toccar con mano la profezia di costei sul conto dell'abate Mastai Ferretti, essersi avverata a gran bene della Chiesa. |
A059000602 |
Una santa religiosa Domenicana d'Italia, il cui processo di canonizzazione è già aperto in Roma, avea predetto assai lungo tempo prima, che la Chiesa, dopo Gregorio XVI di santa memoria, avrebbe un Pontefice che, giusta le sue frasi, sarebbe pio d'indole e di nome. |
A059000606 |
Finalmente soggiunse, dopo il corso di dolorose vicende, la Chiesa otterrà un trionfo così splendido, che i popoli ne rimarranno sbalorditi.» ( Notizia sulla vita di Anna Maria Taïgi di Monsignor Luquet, p. |
A059000611 |
L'apre a sua grande sorpresa, legge nei caratteri identici di Pio VII che il vescovo sedente nella chiesa d'Imola nel 1846 sarebbe eletto Papa e prenderebbe il nome di Pio IX. |
A059000616 |
È moda presso i liberi pensatori di non credere agli ossessi, de'quali ci parlano pure si di frequente i libri sacri e le storie ecclesiastiche, ma i liberi pensatori hanno cortissimo il vedere, un veder meschinissimo, e mentre non prestano credenza alle ossessioni del Demonio, di cui ci parla santa Chiesa, si scervellano poi dietro alle tavole semoventi, agli spiriti percussori, ai medium e ad altri bellissimi lor trovati. |
A059000621 |
Ricevuta che l'ebbe, l'inferma domandò di mangiar qualche cosa, si alzò, e in mezzo allo stordimento universale, andò a rendere grazie a Dio in pubblica chiesa dove fu fatto celebrare un triduo a sua intenzione. |
A059000639 |
In questa occasione i giovani dell'Oratorio di s. Francesco di Sales e di s. Luigi fecero anche essi spontaneamente una colletta e stimando a loro alta ventura il poter dare un segno di venerazione al Capo della Chiesa, si privarono di ciò che loro era quasi indispensabile al proprio sostentamento per venire col loro obolo in soccorso al comun Padre dei credenti. |
A059000645 |
Ci protestiamo aflezionatissimi figli: e malgrado gli sforzi dei malevoli per allontanarci dalla unità cattolica, noi riconoscendo nella Santità Vostra il successore di s. Pietro, il Vicario di Gesù Cristo, a cui chi non è unito va eternamente perduto, e nell'intima persuasione che niuno da Voi disgiunto può appartenere {302 [352]} alla vera Chiesa, dichiariamo di voler vivere e morire sempre uniti a questa Chiesa, di cui voi siete capo, offrendoci pronti a spendere ogni nostro avere, ogni sostanza e la vita medesima per mostrarci degni figli di un si tenero Padre.». |
A059000660 |
Il modo dignitoso e chiaro con cui parlava del Supremo Gerarca della Chiesa teneva sospesi gli animi degli uditori, sentendosi intimamente commossi dalle tenere espressioni dell'oratore. |
A059000660 |
La chiesa era accalcata, sebbene un buon numero rimanesse fuori per l'incapacità del luogo. |
A059000665 |
Ma siccome il Signore è solito concedere grazie straordinarie negli straordinarii bisogni, non risparmiando neppure i miracoli; così volle in questi calamitosi tempi concederci questa grazia straordinaria, questo vero miracolo, non avvenuto mai nei 18 secoli da che G. C. fondò la sua Chiesa, per darci un pegno solenne della sua divina misericordia e del trionfo del papato. |
A059000666 |
Ma il Signore volle sostenerlo a bene della Chiesa. |
A059000667 |
La Chiesa cattolica mette in bocca all'augusta Madre del Salvatore le parole de'libri santi: In me omnis spes vitae et virtutis. |
A059000674 |
Un'epoca ancor più memoranda si avvicinava, quella del giorno 23 di agosto; avvegnacchè in questo giorno Pio IX sorpassava gli anni e i giorni del pontificato di s. Pietro, il quale aveva governata la Chiesa di Roma venticinque anni, due mesi e sette giorni. |
A059000676 |
Il santo Padre pubblicava il dì 5 di agosto una seconda Enciclica, nella quale, trattando delle prove luminosissime di devozione avute dai cattolici, dice: «Maraviglioso spettacolo in vero della cattolica unità, che dimostra come la Chiesa universale, quantunque sparsa per tutto il mondo e composta di popoli diversi per costumi, per ingegno, per studi, è tuttavia informata dal solo spirito di Dio; e tanto più prodigiosamente da Lui sostenuta, quanto più furiosamente l'empietà la persegue e le fa guerra, e quanto più astutamente tenta sottrarle ogni aiuto umano.» E avendo Egli pienamente aderito {319 [369]} alla proposta della Gioventù cattolica, concedette Indulgenza plenaria a chiunque o il giorno 23 d'agosto o dentro l'ottava si fosse accostato ai Sacramenti. |
A059000677 |
Il santo Padre comunicò durante la Messa i rappresentanti della Gioventù cattolica; diè loro udienza a mezzogiorno e pronunziò un discorso, nel quale rese grazie ai fedeli tutti per le loro cordiali dimostrazioni, ed encomiò altamente la Gioventù cattolica, che porta alta la fronte e difende la Chiesa fra tanti insulti e persecuzioni. |
A059000685 |
È sparso fra il popolo un libro che ha per titolo: Casi che non sono casi e contiene una lunga enumerazione di casi spaventosi, di morti subitanee, che colpirono uomini iniqui che sfidarono colle loro bestemmie e imprecazioni lo sdegno di Dio, e che proruppero in parole ingiuriose contro la Chiesa e la sacra persona del Sommo Pontefice. |
A059000711 |
Lo scopo del nostro lavoro è ordinato alla gloria della Chiesa cattolica; perche nella grandissima sventura sofferta dal popolo romano, il presidio più possente non è stato dai declamatori di filantropia, e di umanità, sibbene dalla carità cattolica che regnava negli animi dei preti, e dei buoni laici che gareggiando si sono slanciati al soccorso. |
A059000732 |
Il nemico, è quel meraviglioso vegliardo, che chiamasi Pio IX, e cui la Chiesa non avrà d'uopo di canonizzare perchè egli si canonizza di per sè colle virtù più sublimi, virtù che non sono di questo mondo. |
A059000741 |
Ma nell'uno come nell'altro caso ognuno avrà almeno la consolante certezza di sapere ciò che si dice quando si parla e ciò che si fa quando si opera; la certezza o di avversare o di seguitare la vera e non sofistica Chiesa di Roma. |
A059000741 |
Rappresentata dal Vostro santo Padre in tutta la genuina schiettezza delle sue antiche e non mutabili dottrine, la Chiesa Cattolica potrà, o combattersi, come faccio io secondo la misura delle mie forze, o prendersi a norma delle proprie religiose credenze. |
A059000742 |
Voi, cattolici senza timori e senza contraddizioni, insegnando a'popoli ed a'Re il coraggio della propria convinzione, perseverando, mentre da ogni parte vi sfugge la potenza materiale, a combattere colla fede della forza morale de'vostri principi, salvate a un tempo le ragioni della umana dignità e i dirittti imprescrittibili della logica e della ragione; mentre il Governo Italiano e gli apostoli della Chiesa Riformata calpestano e tradiscono la santa causa dell'una o dell'altra. |
A059000744 |
XV. PIO IX e la Chiesa al Constantinopoli. |
A059000745 |
Questo Pontefice, sempre grande nelle opere sue, benchè perseguitato, spogliato, povero e ridotto a vivere delle limosine de'suoi figli, veduto lo stato lagrimevole della Chiesa di Costantinopoli per gli enormi debiti, ond'era per diverse circostanze aggravata, ha inviato a quella Sede, per mezzo del suo straordinario Ambasciatore presso la Porta, Monsignor Franchi più di un milione di lire, perchè sieno pagati immediatamente tutti debiti di quel Vicario Apostolico. |
don bosco-fatti contemporanei.html |
A060000073 |
Si entrava e si usciva di chiesa con maggior indifferenza che non si fa entrando in una bettola od in una bottega da caffè. |
A060000076 |
Giunto in chiesa, ciascun mette un momento la faccia nel cappello: poscia, guarda qua e colà finchè giunge il predicatore, oppure se ne parte senza più. |
A060000083 |
Mentre il mio spirito pareva che cominciasse a gustare qualche poco le pratiche della chiesa riformata, un incidente, o, dirò meglio, Dio con un luminoso tratto di bontà e di misericordia venne in mio soccorso. |
A060000104 |
Procura di corrispondere a questi segnalati divini favori; sii costante nel servizio del Signore, ed io spero, che coloro i quali sgraziatamente ti seguirono nell'errore, seguiranno pure il tuo esempio ritornando alla Santa Chiesa Cattolica, vero ovile di Gesù Cristo. |
A060000164 |
Non vuol più saperne di andare a con fessarsi, non va in chiesa se non per forza; povera me! io sono sconsolata. |
A060000214 |
Usciti di là, io voleva andare alle funzioni di chiesa secondo il solito, e quel compagno mi fece mille beffe, ond'io, per compiacerlo, andai a divertirmi con lui, e con altri della stessa pasta. |
A060000216 |
Qui cominciò: quel mio compagno lungo la settimana mi era sempre attorno; nei giorni festivi mi conduceva dove voleva, ma non mai in chiesa: adesso conosco che egli era uno scapestrato; egli dimorava in casa con sua madre vedova, le tolse quello che potè e si mise a vivere da sè. |
don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html |
A061000001 |
Perciò dobbiamo valercene dove sia d'uopo, e professare al Capo Supremo della Chiesa la più profonda gratitudine e la più rispettosa venerazione. |
A061000025 |
Nel resto accondiscese per la grazia, come si domanda, nella forma tuttavia consueta della Chiesa, e dall'Apostolica Sede prescritta. |
A061000029 |
3° Indulgenza Plenaria nella Solennità dell'Assunzione di Maria SS. da lucrarsi da tutti quelli, che confessati e comunicati pregheranno specialmente per la gloria ed esaltazione di S. Madre Chiesa;. |
A061000033 |
6° La stessa Santità Sua, nell'udienza tenuta con sua Eminenza il Cardinal Asquini il 18 Febbraio 1851, a tutti i {10 [136]} giovani, che frequentano qualcuno dei suddetti Oratorii, concede l'Indulgenza Plenaria, da lucrarsi nell'ultima Domenica di ciascun mese dell'anno, purchè in tal giorno si accostino ai SS. Sacramenti della Confessione e Comunione, e visitino l'Oratorio o qualche altra pubblica Chiesa. |
A061000048 |
3° Indulgenza Plenaria nella solennità dell'Assunzione di Maria SS. da lucrarsi da tutti gli Aggregati, che confessati e comunicati pregheranno per la gloria ed esaltazione della Santa Madre Chiesa;. |
A061000054 |
2° Indulgenza Plenaria a tutti quelli che confessati e comunicati visiteranno detta Cappella, pregando secondo l'intenzione del Romano Pontefice per i bisogni di S. Chiesa. |
A061000093 |
2° Indulgenza Plenaria da lucrarsi alla chiusura del mese Mariano da coloro, che, nel decorso di esso, sonosi in modo particolare occupati a cantare laudi sacre in Chiesa, e sono intervenuti alla Divozione del mese Mariano;. |
A061000124 |
Il sottoscritto espone umilmente a V. E. Rev. ma che, pel solo desiderio di promuovere la gloria di Dio e il bene delle anime, avrebbe in animo che nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, or fa un anno da V. E. consacrata al Divin culto, si iniziasse una pia unione di fedeli sotto il nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice; {31 [157]} scopo principale sarebbe di promuovere la venerazione al SS. Sacramento e la divozione a Maria Auxilium Christianorum: titolo che sembra tornare di vivo gradimento all'augusta Regina del cielo. |
A061000125 |
A tale effetto si compilarono alcune Regole modellate e quasi copiate sopra gli Statuti della celebre Confraternita di Maria Ausiliatrice eretta in Monaco di Baviera, affinchè questi esercizi di pietà abbiano una forma stabile e tutta secondo lo spirito di Santa Chiesa. |
A061000127 |
L'altare dell'Associazione sarebbe l'Altare Maggiore di detta Chiesa, come quello che è privilegiato, e presso a cui già si fanno la maggior parte degli esercizi di pietà, che formano lo scopo di quest'Associazione. |
A061000133 |
Visto il Memoriale a Noi presentato dal M. Rev. sacerdote Giovanni Bosco, Rettore della Chiesa da poco tempo in questa città eretta, sotto l'invocazione dell'Immacolata Vergine Ausiliatrice, e consideratone il tenore, ben volentieri acconsentendo ai pii voti dell'Oratore, per alimentare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la Santa Madre di Dio e l'Augusto Sacramento dell'Eucaristia, col tenore del presente Decreto erigiamo e dichiariamo canonicamente eretta, pei fedeli dell'uno e dell'altro sesso, all'Altare Maggiore {34 [160]} della predetta Chiesa, la Pia Società che avrà nome di Associazione del Divoti di Maria Ausiliatrice, in triodo che tutti quelli che ad essa si ascriveranno, adempiendo le prescritte opere, possano partecipare dei Tesori della Chiesa. |
A061000135 |
Il Nostro diletto figlio Giovanni Bosco, sacerdote Torinese, Ci espose aver egli in animo, per eccitare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la Santa Madre di Dio e l'Augusto Sacramento dell'Eucaristia, d'instituire, colla licenza dell'Ordinario, nella Chiesa dedicata a Maria SS. Ausiliatrice nella città di Torino, una Pia Società col nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, i cui Soci abbiano per iscopo principale di promuovere il culto della Immacolata Madre di Dio e dell'Augusto Sacramento. |
A061000136 |
Affinchè poi, proponendo loro maggiori aiuti per arrivare alla celeste beatitudine, con maggiore impegno diano i fedeli il nome a questa Associazione, ed attendano a compiere le prescritte opere di pietà, Ci porse umile preghiera, che volessimo a questo fine per Nostra benignità aprire i Tesori della Chiesa, la dispensazione dei quali a Noi commise l'Altissimo Iddio. |
A061000137 |
Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto Nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, {38 [164]} appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' Beati Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso, che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella Pia Società, che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella Chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati, e che avranno divotamente visitato questa medesima Chiesa, l'Oratorio o l'Altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C, nella Domenica di Pentecoste, nella Solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste dell'Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregalo per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati. |
A061000138 |
Inoltre ai medesimi Soci, i quali almeno di cuore pentiti, adempiranno le sopradette opere di pietà in ciascun giorno di novene o tridui, che solennemente in detta Chiesa si sogliono fare in onore della Madre di Dio, concediamo sette anni d'Indulgenza ed altrettante quarantene: ogniqualvolta poi interverranno al divoto Esercizio, che con licenza dell'Ordinario ogni mattina si celebra in detta Chiesa, e parimente di cuore pentiti reciteranno le consuete preghiere od altre per la concordia fra i Principi Cristiani, l'estirpazione delle eresie e l'esaltazione di S. Madre Chiesa, concediamo cento giorni d'Indulgenza. |
A061000143 |
Ci vennero fatte umili preghiere, perchè quelle Indulgenze, che con Nostre Lettere Apostoliche simili a queste in data del 16 Marzo 1869, avevamo concesso per dieci anni alla Pia Confraternita sotto la invocazione della B. V. Maria Ausiliatrice canonicamente eretta, come Ci vien detto, nella Chiesa del medesimo titolo in Torino, volessimo benignamente concedere in perpetuo, aggiuntevi alcune altre grazie. |
A061000143 |
Noi con pietosa sollecitudine intenti ad accrescere coi celesti {41 [167]} Tesori della Chiesa la pietà dei Fedeli, e cooperare alla salute delle anime, volendo condiscendere a quelle preghiere, concediamo alla predetta Confraternita, in virtù delle presenti Lettere, di poter lucrare in perpetuo le Indulgenze sopra ricordate, purchè si adempiano puntualmente le opere di pietà, che nel primo indulto abbiamo prescritte. |
A061000145 |
Pertanto, avendoci il diletto figlio Giovanni Bosco, prete Torinese, esposte umili e calde preghiere di voler benignamente, massime per commodo dei Soci, che dimorano in luoghi lontani dalla Città di Torino, arricchire del titolo di Arciconfraternita e di altri privilegi la Pia Società "dei Divoti di Maria Ausiliatrice" la quale già prima canonicamente eretta in Torino nella Chiesa dedicata alla medesima B. M. V. Ausiliatrice, tanto crebbe in poco tempo per la divozione e moltitudine dei Soci, che penetrò eziandio in lontane regioni, Noi volemmo di buon grado secondare i voti del soprascritto diletto figlio. |
A061000146 |
Per la qual cosa assolvendo e considerando assolti tutti e singoli quelli cui riguardano queste Lettere, unicamente per tale effetto, da qualunque sentenza di scomunica, di interdetto e da ogni altra censura e pena ecclesiastica, in qualunque modo e per qualsiasi causa inflitta, se mai in alcuna di esse fossero incorsi, con queste nostre Lettere erigiamo ed instituiamo in perpetuo per la Nostra Apostolica Autorità la predetta Società dei Divoti di Maria Ausiliatrice eretta canonicamente, come si afferma, sotto questo medesimo titolo in Torino, nella Chiesa consacrata in onore di Maria Vergine Immacolata, coi {45 [171]} favori, preminenze, prerogative, diritti, e privilegi soliti. |
A061000159 |
Finalmente, dopo assai lunga pratica, dopo essersi minutamente esaminati, discussi e in fine approvati i singoli articoli delle nostre Regole, la Pia Società nostra veniva definitivamente approvata e annoverata tra le Congregazioni di S. Chiesa con Decreto 13 Aprile 1874. |
A061000167 |
Il Rev. Don Giovanni Bosco, Fondatore della Congregazione Salesiana, domandò con supplichevoli preghiere al SS.Sig. Nostro Pio Papa IX, che nella Chiesa della medesima Società annessa alla Casa di Torino, la Festa della Beata Vergine Maria Ausiliatrice dei Cristiani, Titolare della predetta Chiesa, possa ad utilità dei Fedeli o anticiparsi o trasportarsi dal giorno stabilito per la celebrazione della medesima Festa, cioè dal dì 24 di Maggio. |
A061000167 |
Sua Santità poi a mezzo del relatore sottoscritto, Segretario della Congregazione dei Sacri Riti, per grazia speciale così benignamente degnassi accondiscendere alle preghiere, che ritenuto l'Uffizio e la Messa del giorno 24 Maggio, sotto il rito competente ai Titolari, in qualche giorno posteriore, non però oltre il mese di Luglio, in cui non occorra alcuna Festa della stessa Madre di Dio, nè Duplice di Prima o Seconda Classe, Vigilia od Ottava privilegiata, osservate le Rubriche, e fatto vedere il presente Decreto nella Cancelleria Ecclesiastica Torinese prima della sua esecuzione, nella sopradetta Chiesa si possano celebrare tutte le Messe proprie come nell'Appendice del Messale Romano del giorno 24 Maggio; non ommettendo tuttavia nè la Messa Parrocchiale o Conventuale, nè l'Ufficio del giorno corrispondente, se e in quanto siavi obbligo di celebrarla: Non ostante qualunque cosa in contrario. |
A061000187 |
Il Santissimo Nostro Signore Pio Papa IX, per mezzo del relatore sottoscritto Segretario della Congregazione dei Sacri Riti, alle calde preghiere del Rev. Don Giovanni Bosco, Fondatore della Congregazione Salesiana, benignamente acconsentì che il Superior Generale per tutte le Chiese della predetta Congregazione, e il Superiore locale per la rispettiva Chiesa, possa benedire quella Sacra Suppellettile (Arredi o Paramenta Sacre) per cui non si adopera la Sacra Unzione. |
A061000193 |
Intenti con pio zelo ad accrescere la divozione dei fedeli e cooperare alla salute delle anime coi celesti Tesori della Chiesa, a tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che, veramente pentiti e confessati e comunicati, visiteranno divotamente la Chiesa in Torino ad onore della B. V. M. sotto il titolo di {61 [187]} Maria Ausiliatrice in un giorno dell'anno, da eleggersi ad arbitrio di ciascuno, e quivi innalzeranno divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per la esaltazione della S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo la Indulgenza Plenaria, e remissione di tutti i loro peccati, la quale potranno anche applicare per modo di suffragio alle Anime dei Fedeli, che passarono di questa vita nella grazia di Dio. |
A061000196 |
Essendoci poi stato riferito che nelle Chiese della detta Congregazione tutte le mattine, con grande concorso di Fedeli, si fanno alcuni Esercizi di Pietà, cioè si recita la terza parte del Rosario della B. V. M., si celebra la Messa, si fa la Meditazione, ed altre preghiere si innalzano a Dio per i Benefattori dell'Istituto, e per la propagazione della fede, secondo l'intenzione del Romano Pontefice; Noi a tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso che almeno pentiti di cuore assisteranno ai predetti Esercizii di pietà nelle Chiese della detta Congregazione, o già erette o da erigersi, rimettiamo per ogni volta tre anni delle penitenze loro ingiunte o delle altre in qualunque modo dovute nella forma consueta della Chiesa. |
A061000196 |
Ogni volta poi che i Fedeli, almeno contriti avranno assistito a queste prediche, ed avranno visitato la Chiesa o Cappella, come è detto sopra, e quivi avranno pregato, rimettiamo loro duecento giorni delle penitenze loro ingiunte o di altre in qualunque modo dovute, nella forma consueta della Chiesa. |
A061000196 |
Per la qual cosa, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente e nell'autorità de' suoi Apostoli Pietro e Paolo, in tutte le Chiese appartenenti alla detta Congregazione, arricchiamo di tale Apostolico {68 [194]} Privilegio un Altare da designarsi dall'Ordinario del luogo, che in qualunque tempo un Sacerdote secolare, o di qualunque Ordine, Congregazione ed Istituto regolare celebrerà ad uno qualunque dei predetti altari la Messa per l'anima di qualunque fedel Cristiano, che a Dio congiunta nella carità, sia passata di questa vita, quell'anima stessa del tesoro della Chiesa acquisti tale Indulgenza per modo di suffragio, che, aiutata dai meriti di N. S. G. C. e della B. Vergine Maria Immacolata e di tutti i Santi, così piacendo a Dio, sia liberata dalle pene del Purgatorio. |
A061000196 |
Similmente a tutti e singoli i Preti Missionarii, che sono e che saranno nella detta Congregazione, diamo facoltà di impartire la Benedizione colla Croce e l'Indulgenza Plenaria, al termine {69 [195]} delle prediche delle Sacre Missioni e degli Esercizii Spirituali, che essi, colla licenza dei rispettivi Ordinarii, avranno tenuti, in guisa che tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, veramente pentiti e confessati e comunicati, che divotamente avranno assistito alle loro prediche sopradette, almeno oltre la metà del tempo, che rispettivamente saranno durale, e con divozione saranno stati presenti alla Benedizione da impartirsi colla Croce dai Preti sopradetti nell'ultima di tali prediche, ed inoltre avranno divotamente visitato la Chiesa, dove tali prediche si faranno, oppure la Cappella o la Chiesa delle Case, dove si terranno i detti Spirituali Esercizi, e quivi avranno innalzato divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e l'esaltazione della S. Madre Chiesa, possano conseguire la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati. |
A061000200 |
3° In ogni Chiesa della Congregazione si possono celebrare tre Messe nella mezzanotte del SS. mo Natale e fare la S. Comunione per tutti i fedeli con Indulgenza Plenaria. |
A061000203 |
Da ultimo concediamo che in tutte le Chiese della detta Società, dove si conserva il SS. Sacramento dell'Eucaristia, nella notte della Natività di N. S. G. C. si possano celebrare tre Messe dal medesimo Sacerdote; ed a tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che nella medesima Notte della Natività del Signore veramente pentiti e confessati avranno fatto la SS. Comunione in una qualunque delle Chiese predette, ed avranno divotamente visitato la Chiesa medesima, e quivi innalzato pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione della S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, la quale concediamo che possano anche applicare per modo di suffragio alle anime dei Fedeli, che in grazia a Dio passarono di questa vita. |
A061000230 |
1° Di mangiar carni, uova e latticinii durante il viaggio tanto nell'andata, quanto nel ritorno dalla Missione, e nei luoghi, dove la necessità e gli incomodi di salute lo esigano, in giorno di digiuno prescritto dalla Chiesa o dalla propria Regola, così che per gli incomodi di salute venga eziandio dispensato dall'osservanza del digiuno, ma tolto ogni pericolo di scandalo, rimanendo onerata la coscienza sopra la verità e gravità della causa;. |
A061000259 |
Finalmente concediamo questa medesima Indulgenza Plenaria a tutti i fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso ogni anno, che sinceramente pentiti e confessati e comunicati nella Festa di S. Francesco di Sales abbiano divotamente visitato una qualunque delle Chiese della sopradetta Congregazione, e nelle Feste Titolari di ciascuna Chiesa della Congregazione la propria e rispettiva Chiesa, dai primi Vespri fino al tramonto del sole di questi giorni, e quivi abbiamo pregato per i fini sopra ricordati. |
A061000259 |
Inoltre ai Soci della medesima Congregazione Salesiana in articulo mortis, se veramente pentiti e confessati e nutriti della S. Comunione, o non avendo ciò potuto fare, almeno pentiti avranno colla bocca potendo, altrimenti col cuore, divotamente invocato il nome di Gesù, concediamo l'Indulgenza Plenaria; ed ai medesimi Soci, che sono e che saranno, misericordiosamente nel Signore concediamo la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, il primo giorno del loro ingresso al Noviziato, nei giorni che faranno e rinnoveranno i voti, e in quello che partiranno per le Missioni straniere; inoltre in quel giorno di ciascun mese, nel quale, secondo le Regole della Congregazione, si fa il pio Esercizio della Buona Morte, e nell'ultimo giorno degli Esercizi Spirituali, se anche veramente pentiti e confessati avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e rispetto agli Esercizi Spirituali, avranno assistito più che alla metà di quelli, ed avranno visitato la Chiesa o la Cappella, dove quelli si terranno, e quivi innalzate pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle {94 [220]} eresie, per la conversione dei peccatori el'esaltazione della S. Madre Chiesa. |
A061000259 |
Inoltre ai Soci medesimi che nelle quattro principali feste di N. S. G. C, in quelle della Concezione, della Natività, della Presentazione, dell'Annunziazione, della Visitazione, della Purificazione e dell'Assunzione della B. V. M. Immacolata, nei dì Natalizi dei SS. Apostoli, di S. Giuseppe Sposo della Vergine Madre di Dio, di S. Anna Madre della stessa Madre di Dio Maria, di S. Gioachino, di D. Francesco Zaverio, di S. Luigi Gonzaga, dei SS. Angeli Custodi, nella ter za Domenica dopo la Pasqua di Risurrezione, nella Solennità di Tutti i Santi dai primi vespri fino a tutto il giorno della Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti, e nel giorno che immediatamente segue la festa di S. Francesco di Sales, nel qual giorno si celebral'uffizio funebre per le anime dei Confratelli defunti e' di coloro, che beneficarono la Congregazione, ogni anno dal nascere fino al tramontare del sole di questi giorni, veramente pentiti, come si è detto sopra, confessati e comunicati, devotamente abbiano visitato la propria Chiesa od Oratorio, o, se da giusta cagione siano impediti, la Chiesa, dove siansi accostati alla Sacra Mensa, e quivi abbiano innalzato a Dio divote preghiereper la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione della S. Madre Chiesa, in quello dei predetti giorni, che {95 [221]} avranno ciò fatto, concediamo loro nel Signore la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati. |
A061000259 |
Ogni volta poi che i medesimi Soci, almeno col cuore pentito reciteranno divatamente il versicolo "Maria, Auxilium Cristianorum, ora pro nobis," rimettiamo loro trecento giorni delle penitenze loro ingiunte o di altre in qualunque modo dovute nella forma che è consueta nella Chiesa. |
A061000259 |
Per la qual cosa confidati nella misericordia di Dio Onnipotente e nell'Autorità de' suoi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i Preti, che sono ora e che saranno per lo innanzi nella detta Congregazione Salesiana, concediamo che a partire da questo giorno, per tutto il Decennio prossimo seguente, fuori della città di Roma, purchè, col consenso degli Ordinarti, siano approvati a ricevere le confessioni sacramentali, possano benedire Croci e Medaglie Sacre coll'applicazione dell'Indulgenza Plenaria da conseguirsi in articulo mortis, e Corone di preghiere coll'applicazione delle Indulgenze dette di s. Brigida pubblicamente, nella forma che è consueta nella Chiesa, al tempo delle Missioni e degli Esercizi Spirituali, che essi abbiano tenuti al popolo oppure anche in privato. |
A061000273 |
Essendosi canonicamente istituita, come Ci fu esposto, una Pia Associazione di Fedeli Cristiani, sotto il nome di Società od Unione de' Cooperatori Salesiani, i cui membri, fra le varie e moltissime opere di pietà e di carità, si propongono particolarmente di assumersi cura speciale dei giovanetti poveri ed abbandonati; Noi affinchè tale Società prenda ogni dì maggior incremento, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i Fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso, già ascritti a questa Società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perchè non poterono ciò fare, almeno contriti, invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no almeno col cuore, e riceveranno con rassegnazione dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi Soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia, di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, riceveranno il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e quella stessa Chiesa od Oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzeranno pie preghiere a Dio per la concordia de' Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione de' peccatori, per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimente l'Indulgenza Plenaria e la remissione di tutti i loro peccati. |
A061000286 |
Essendosi canonicamente istituita, come Ci fu esposto, una Associazione di Fedeli Cristiani, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. V. Maria Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere giovani di buona indole inclinati allo Stato Ecclesiastico, a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; Noi, affinchè tale Società prenda ogni dì maggiore incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nell'Autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso, già ascritti a questa Società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e nutriti della Santa Comunione, o se non potranno ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il Nome di Gesù colla bocca se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con rassegnazione dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi Soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e divotamente avranno visitato questa Chiesa od Oratorio, e quivi innalzato pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'Indulgenza Plenaria {107 [233]} e la remissione di tutti i loro peccati, la quale Indulgenza per modo di suffragio potranno eziandio applicare a quelle anime dei Fedeli Cristiani, che unite a Dio in carità, abbiano già emigrato da questa vita. |
A061000289 |
Ma comandiamo che dinanzi al tabernacolo, nel quale, secondo il costume, si conserva l'Augusto Sacramento, continuamente di giorno e di notte arda una lampada, e che la chiave di quel tabernacolo debba sempre fedelmente e diligentemente ritenersi dal custode della Chiesa. |
A061000297 |
Ci fu riferito dal diletto Nostro figlio sac. Giovanni Bosco essere stata istituita nella città di Torino, nella chiesa dedicata alla Vergine SS. Immacolata, sotto il titolo di Aiuto dei Cristiani, una Pia Confraternita di Divoti della Beatissima Vergine Maria Ausiliatrice, eretta in Arciconfraternita l'anno 1870, con privilegio di aggregare altre simili Congregazioni {120 [246]} dello stesso nome e tenore, istituite netta Diocesi di Torino. |
A061000297 |
Noi pertanto, assecondando questi voti, e volendo dare prova di speciale benevolenza verso tutti e singoli coloro, in favore dei quali è concesso questo Breve, assolvendoli e considerandoli assolti, in grazia unicamente di questo favore, da qualunque ecclesiastica sentenza, censura e pena di scomunica e di interdetto, in qualunque maniera e per qualsivoglia causa inflitta, se mai vi fossero incorsi, di Nostra Apostolica Autorità, in virtù di questo Breve, concediamo in perpetuo alla detta Arciconfraternita dei divoti di Nostra Signora la Vergine SS. Ausiliatrice, istituita in Torino nella Chiesa di S. Maria Aiuto dei Cristiani, la facoltà di aggregare a sè altre Confraternite dello stesso nome e tenore, eziandio di tutte le altre Diocesi del Piemonte, purchè siano state canonicamente erette, e siasi accuratamente osservata la forma di Clemente Papa VIII Nostro Predecessore di felice memoria, non che le altre Apostoliche Ordinazioni sopra ciò pubblicate. |
A061000307 |
Finalmente anche ai fedeli sopradetti ogni volta che almeno contriti di cuore reciteranno divotamente la pia orazione: " Maria, Auxilium Christianorum, ora pro nobis " condoniamo nella forma consueta della Chiesa trecento giorni delle pene loro imposte o delle altre in qualunque maniera dovute; e cento giorni ogni volta che col cuore parimente contrito, attenderanno alla sacra Meditazione. |
A061000307 |
Inoltre ai fedeli sopradetti, i quali, quando si faranno gli Esercizi Spirituali nelle Case di loro Congregazione, assiste ranno {128 [254]} alle Sacre prediche almeno per oltre la metà del tempo, che dureranno gli Esercizi, e nell'ultimo giorno dei medesimi, anche veramente pentiti e conffessati, e nutriti della Santa Comunione, visiteranno divotamente la Chiesa o l'Oratorio della rispettiva Casa, e quivi pregheranno nel modo sopradetto, concediamo anche benignamente nel Signore la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati. |
A061000307 |
Per la qual cosa, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e per l'autorità de' suoi Santi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i Fedeli in qualunque maniera appartenenti agli Ospizi, e Collegi ed Oratorii di detta Congregazione in articolo di morte di ciascun di loro, se veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, o, non avendo potuto ciò fare, almeno contriti avranno divotamente invocato il nome di Gesù, colla bocca potendo, se no col cuore, e riceveranno con animo paziente la morte dalla mano del Signore come pena del peccato, concediamo l'Indulgenza Plenaria; e a quelli dei medesimi che anche veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, avranno divotamente visitato la Chiesa o l'Oratorio della rispettiva Pia Casa, ogni anno nelle feste della Natività del Nostro Signor Gesù Cristo, e della Concezione della B. V. Maria Immacolata, di S. Giuseppe Sposo della stessa Immacolata Madre di Dio, dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, e di S. Francesco di Sales e nella Domenica di Risurrezione dai primi Vespri di tali giorni fino al tramonto del sole, e quivi avranno offerte divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione di Santa Madre Chiesa, nel giorno dei predetti, in cui avranno ciò fatto, concediamo similmente per la misericordia del Signore la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati. |
don bosco-fondamenti della cattolica religione.html |
A062000004 |
L'uomo deve praticare la religione col credere le verità da Dio rivelate, e coll'osservare la sua santa legge; cioè coll'esatto adempimento dei comandamenti di Dio e della Chiesa dal medesimo Iddio stabilita. |
A062000011 |
Ci sono i Maomettani, i Protestanti cioè i Calvinisti, i Luterani e gli Evangelisti, ed avvi la Chiesa cattolica, romana; in quale di queste società noi possiamo con certezza trovare la vera religione?. |
A062000012 |
Noi possiamo soltanto trovare la vera religione nella Chiesa cattolica, romana. |
A062000014 |
Noi possiamo solamente trovare la vera religione nella Chiesa cattolica, romana, perchè essa sola conserva intatta la divina rivelazione, essa sola fu fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; motivo per cui essa sola presenta i caratteri della divinità. |
A062000015 |
Quali sono i caratteri mediante i quali noi possiamo con certezza conoscere la vera Chiesa di Gesù Cristo?. |
A062000016 |
I veri caratteri che ci fanno con certezza conoscere la divinità della Chiesa di Gesù Cristo sono quattro: cioè Una, Santa, Cattolica, Apostolica. |
A062000017 |
La vera Chiesa deve essere Una, perchè essendovi un solo vero Dio, una sola fede, un solo battesimo, non può esservi che una sola vera Chiesa. |
A062000019 |
La Chiesa che ha questi quattro caratteri è senza dubbio la Chiesa di Gesù Cristo. |
A062000020 |
Quale è la Chiesa che presenta questi quattro caratteri della Divinità?. |
A062000021 |
La Chiesa Romana è la sola, che possa con certezza presentare questi caratteri della Divintà, imperciocchè essa sola:. |
A062000023 |
È Santa per la santità del suo Capo e suo fondatore, che è Gesù Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi sono i sacramenti che pratica; molti santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri da Dio confortati sparsero il loro sangue in testimonianza della Divinità di questa medesima Chiesa. |
A062000024 |
Esso promise che il suo Vangelo sarebbe predicato per tutta la terra, e noi vediamo che la Romana Chiesa in tutto il mondo ha dei figli, i quali strettamente uniti col Papa professano la dottrina di Gesù Cristo, che si predicò e si va predicando nei più lontani paesi della terra. |
A062000024 |
La Chiesa romana è Cattolica, cioè {7 [509]} Universale, perchè si estende a tutti i luoghi, a tutti i tempi, abbraccia e professa tutta la dottrina di Gesù Cristo. |
A062000025 |
La medesima romana Chiesa si estende a tutti i tempi, perchè in tutti i tempi, in mezzo alle più sanguinose persecuzioni fu sempre conosciuta a guisa di società visibile di fedeli riuniti nella medesima fede, sotto alla condotta di un medesimo Capo, il Romano Pontefice, il quale, come Padre di una gran famiglia, guidò pel passato, e guiderà per l'avvenire tutti i buoni credenti pel sentiero della verità sino alla fine dei secoli. |
A062000026 |
A s. Pietro succedettero altri Sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni. |
A062000026 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal Regnante Pio IX rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro Principe degli Apostoli, e stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo. |
A062000026 |
La Chiesa romana è Apostolica, perchè crede ed insegna tutto ciò che gli Apostoli hanno creduto ed insegnato, ed ha per capi e pastori i successori degli Apostoli. |
A062000026 |
La testimonianza di diciannove secoli mostra ad evidenza, che Gesù Cristo ha stabilito {8 [510]} san Pietro Capo della Chiesa, ed egli cogli altri Apostoli hanno propagata la dottrina del Vangelo per tutto il mondo. |
A062000026 |
Questa prerogativa della romana Chiesa è consolantissima per noi Cattolici. |
A062000026 |
Tutte le volte che qualcuno osò insegnare massime contrarie agli ammaestramenti della Chiesa romana tosto vennero di comune accordo condannate dai Papi e dai Vescovi come contrarie al Vangelo ed a quanto insegnò lo stesso Gesù Cristo. |
A062000027 |
Le Chiese de'Valdesi o de'Protestanti non possono avere i caratteri della vera Chiesa?. |
A062000028 |
La Chiesa de'Valdesi e de'Protestanti e di tutti gli altri eretici non possono avere i caratteri della vera Chiesa. |
A062000029 |
La sola Chiesa protestante, non molto dopo la sua fondazione, era già divisa in più di dugento sette. |
A062000033 |
Non c'è diversità tra la dottrina della Chiesa cattolica d'oggidì, e la dottrina di Gesù Cristo che gli Apostoli predicarono?. |
A062000034 |
Imperocchè coloro che hanno letto, studiato e confrontato la dottrina che insegna la Chiesa cattolica oggidì poterono ad evidenza convincersi che le verità predicate da Gesù Cristo e dagli Apostoli sono quelle stesse, che si predicarono in tutti i tempi, e si predicano presentemente nella Chiesa cattolica, apostolica, romana. |
A062000036 |
La Chiesa cattolica {12 [514]} ha sempre condannato ogni cosa contraria al Vangelo, di mano in mano si palesava fra i cristiani, e fu sempre difesa e professata la medesima dottrina senza che un Papa lasciasse rivivere una massima condannata da un suo antecessore, nè mettesse in dubbio alcuna verità per loro avanti proclamata. |
A062000037 |
Fuori della Chiesa cattolica, apostolica, romana si può aver salute?. |
A062000038 |
Fuori di questa Chiesa niuno può salvarsi. |
A062000038 |
Nella maniera che quelli i quali non furono nell'Arca di Noè, dice s. Girolamo, perirono nel diluvio, così perisce inevitabilmente colui che si ostina di vivere e morire separato dalla Chiesa cattolica, apostolica, romana, unica Chiesa di Gesù Cristo, sola conservatrice della vera religione. |
A062000039 |
Non può darsi che gli Ebrei, i Maomettani, i Valdesi, i Protestanti, cioè i Calvinisti ed i Luterani, e simili, quantunque non siano nella Chiesa cattolica, apostolica, romana, tuttavia abbiano la vera religione?. |
A062000040 |
Tutti costoro non hanno la vera religione, perchè non la ricevono dalla Chiesa cattolica, sola vera Chiesa di Gesù Cristo, unica depositaria della verità e legittima interprete della dottrina del suo Divino Maestro. |
A062000044 |
Gli Ebrei per potersi salvare devono {14 [516]} riconoscere Gesù Cristo per Messia, ricevere il santo Battesimo, quindi osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa. |
A062000055 |
Dunque costoro non sono nella Chiesa di Gesù Cristo?. |
A062000056 |
Costoro non avendo per Capo Gesù Cristo, non possono appartenere alla sua {16 [518]} Chiesa, ma, come insegna s. Girolamo, appartengono alla Sinagoga dell'Anticristo, cioè ad una Chiesa opposta a quella di Gesù Cristo. |
A062000057 |
Chi è il Capo della Chiesa cattolica?. |
A062000058 |
Il fondatore, il Capo invisibile di tutta la Chiesa è Gesù Cristo, il quale dopo aver deputato s. Pietro a governarla assicurò che egli l'avrebbe assistita dal cielo sino alla fine dei secoli. |
A062000059 |
Il Capo visibile della Chiesa è il Sommo Pontefice detto comunemente il Vicario di Gesù Cristo. |
A062000060 |
Il Romano Pontefice da chi è stabilito Capo della Chiesa?. |
A062000061 |
Il Romano Pontefice è stato stabilito Capo Supremo della Chiesa nella persona di s. Pietro dal medesimo Gesù Cristo. |
A062000062 |
Con quali parole Gesù Cristo stabilì s. Pietro Capo della Chiesa? {17 [519]}. |
A062000063 |
Gesù Cristo stabilì s. Pietro Capo e fondamento della Chiesa con queste parole:. |
A062000064 |
Tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non potranno mai prevalere contro di essa (S. Matteo 16). |
A062000065 |
Che parte ha dunque s. Pietro nella Chiesa?. |
A062000066 |
Così ogni credenza, ogni auto¬rità, ogni Chiesa che non riconosca l'autorità di Pietro e non sia alla medesima ubbidiente non appartiene più alla Chiesa di Gesù Cristo, perchè non è appoggiato sopra il vero fondamento della Chiesa, che, come dice s. Paolo, è quella grande colonna sopra cui appoggia ogni verità. |
A062000066 |
S. Pietro nella Chiesa opera quello che fanno le fondamenta in un edifizio. |
A062000069 |
Con quali parole G. C. diede tale autorità al Capo della Chiesa?. |
A062000070 |
Gesù Cristo diede tale autorità al Capo della Chiesa colle parole dette a san Pietro: Tutto ciò che tu scioglierai in terra sarà anche sciolto nei cieli; e tutto ciò che legherai in terra sarà anche legato nei cieli (Matt. |
A062000072 |
Le parole Primato d'onore e di Giurisdizione significano che il Romano Pontefice nella Chiesa ha un potere assoluto sopra tutti i cristiani siano laici, siano preti, vescovi, di qualunque grado o condizione, e che tutti devono sottomettersi alle sue proibizioni ed a'suoi comandi, da lui dipendere se vogliono essere sicuri di appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo, che, come dice s. Gerolamo, è l'unica Arca di salvamento. |
A062000074 |
I Principi, i Re e tutti i potenti della terra, fossero anche padroni di tutto il mondo, devono sottomettersi al Sommo Pontefice, se vogliono appartenere alla vera Chiesa e salvarsi l'anima; perchè l'autorità di costoro è tutta temporale, e in faccia alla religione essi sono semplici fedeli obbligati, come gli altri, di ubbidire al Capo della religione. |
A062000080 |
Con queste parole Gesù Cristo costituì s. Pietro Principe degli Apostoli e pastore universale della Chiesa e di ciascuno dei cristiani, imperocchè gli agnelli qui significano tutti i fedeli cristiani sparsi nelle varie parti del mondo che devono essere sottomessi al Capo della Chiesa, siccome fanno gli agnelli al loro pastore. |
A062000080 |
Le pecore poi significano i vescovi e gli altri sacri ministri, {21 [523]} i quali danno bensì il pascolo della dottrina di Gesù Cristo ai fedeli cristiani ma sempre d'accordo, sempre uniti e sempre sottomessi al Sommo Pastore della Chiesa, che è il Romano Pontefice, Vicario di Gesù Cristo sopra la terra. |
A062000082 |
Egli è poi cosa chiara che l'autorità di Pietro doveva durare quanto la Chiesa cioè sino alla fine dei secoli, che certo il fondamento deve durare quanto l'edifizio che vi sta sopra, e che perciò dopo di lui essa doveva passare nei suoi successori, i quali sono i Romani Pontefici. |
A062000082 |
I cattolici di tutti i tempi appoggiati sopra queste parole di Gesù Cristo hanno sempre creduto come verità di fede che san Pietro fu costituito da Gesù Cristo suo Vicario in terra e Capo supremo visibile della Chiesa e che ricevette da lui la pienezza di autorità sopra gli altri Apostoli e sopra tutti i fedeli. |
A062000086 |
Infallibilità pontificia vuol dire che il Capo della Chiesa nel giudicare delle cose riguardanti la fede ed ai costumi è infallibile, cioè non può cadere in errore, quindi nè ingannare gli altri, nè ingannare se stesso. |
A062000097 |
E però come la Chiesa defini la divinità di Cristo nel Concilio di Nicea, benchè fosse da tutti i cattolici creduta, perchè Ario aveva osato impugnarla; come il Concilio di Trento definì tante altre verità, che erano comuni {25 [527]} nella Chiesa, perchè Lutero le aveva negate; così per premunire i fedeli il Concilio Vaticano definì l'infallibilità pontificia, perchè da alcuni rivocata in dubbio o apertamente negata. |
A062000099 |
Perciocchè queste definizioni del Romano Pontefice sono per se stesse, e non, pel consenso della Chiesa, irreformabili. |
A062000099 |
Questa definizione venne proclamata ed approvata nel Concilio Vaticano il 18 luglio 1870 da oltre settecento vescovi presieduti dallo stesso Romano Pontefice, con queste parole: «Noi definiamo che il Romano Pontefice, quando parla ex cathedra, ossia adempiendo l'ufficio di pastore e di maestro di tutti i cristiani, per la sua suprema autorità apostolica definisce qualche dottrina della fede e dei costumi da tenersi da tutta la Chiesa, a cagione della divina assistenza a lui promessa nella persona del B. Pietro, gode della stessa infallibilità, della quale il divin Redentore volle fornire la sua Chiesa nel definire le dottrine della fede e dei costumi. |
A062000101 |
No: quando chiamiamo il Papa infallibile lo consideriamo non come cittadino, non come sacerdote, o vescovo, nè come sovrano: ma soltanto quando come Papa, Capo della Chiesa, tratta di cose riguardanti alla fede ed ai costumi e intende di obbligare tutti i fedeli cristiani. |
A062000103 |
In queste definizioni nè il Papa, nè la Chiesa fanno nuovi dommi, ma dichiarano soltanto che quella verità fu veramente rivelata da Dio, contenuta nella parola di Dio scritta che è la Sacra Bibbia, e nella parola orale che è la tradizione. |
A062000105 |
Per esempio dalla Chiesa fu costantemente creduto che la Santa Vergine sia stata concepita senza colpa originale, ma non erasi mai definito come verità di fede. |
A062000109 |
Diffatto prima di questa definizione per isciogliere le questioni di religione, con autorità infallibile e condannare gli errori, secondo {28 [530]} alcuni era necessaria la sentenza di un concilio generale o di tutta la Chiesa insegnante dispersa. |
A062000109 |
Ma ora dalla Chiesa universale essendo stato proclamato infallibile il Romano Pontefice, viene assai più prontamente da lui dichiarata la verità e condannato l'errore. |
A062000110 |
Assicura i fedeli che credendo e facendo quello che il Papa propone a credere e ad operare, essi sono dalla Chiesa universale assicurati che non potranno errare giammai, e che credono ed operano quello che vuole Dio stesso. |
A062000112 |
Essi devono sentirsi come attratti a rientrare nel seno della Chiesa cattolica, dove trovano quella regola certa di fede invano cercata nell'eresia. |
A062000112 |
Ma non così nella Chiesa cattolica |
A062000116 |
Chi negasse l'infallibilità pontificia dopo la definizione del Concilio Vaticano commetterebbe una grave disubbidienza alla Chiesa, e se fosse ostinato nel suo errore diverrebbe eretico e non apparterrebbe più alla Chiesa di Gesù Cristo, e noi dovremmo fuggirlo come eretico. |
A062000116 |
Chi non ascolta la Chiesa, dice il Vangelo, abbilo come gentile e pubblicano cioè scomunicato. |
A062000117 |
Che cosa rispondere quando i protestanti dicono: Noi crediamo a Cristo ed al Vangelo, perciò siamo nella vera Chiesa?. |
A062000118 |
Inoltre, o protestanti, voi non credete alla sua Chiesa, non credete al Sommo Pontefice, dallo stesso Gesù C. stabilito per governare la sua Chiesa. |
A062000124 |
I protestanti per salvarsi devono rinunziare ai loro errori, entrare nella Chiesa cattolica, apostolica, romana, da cui un tempo si separarono, unirsi al Vicario di Gesù Cristo che è il Papa; chi si ostina di vivere da lui separato perisce eternamente. |
A062000126 |
I protestanti dicono che nella Chiesa cattolica vissero grandi santi, i quali operarono luminosi miracoli, e che noi vivendo secondo i precetti della Chiesa cattolica possiamo salvarci. |
A062000128 |
Noi cattolici, seguendo la dottrina infallibile della Chiesa cattolica, diciamo che i protestanti se non fanno ritorno alla Chiesa cattolica non possono salvarsi. |
A062000132 |
Da prima procurò di istruirsi rettamente nei dommi della cattolica religione: poscia fece venire alla sua presenza i ministri protestanti, e loro dimandò se credevano, che egli si potesse salvare nella Chiesa romana. |
A062000134 |
Che cosa presenta di singolare la Chiesa cattolica nel suo rapporto colle società eretiche?. |
A062000135 |
La Chiesa cattolica ha questo di singolare nel suo rapporto colle eretiche società, che:. |
A062000136 |
I nemici della fede si sforzano di addurre alcuni fatti come sarebbe la guerra contro gli Albigesi, la giornata di s. Bartolomeo, e con questi fatti vorrebbero provare che la Chiesa cattolica ha talvolta mosso persecuzioni. |
A062000136 |
Ma costoro sono in errore, perciocchè tali fatti non furono mai dalla Chiesa nè comandati, nè approvati. |
A062000137 |
Al contrario le storie sono ripiene di fatti di uomini i quali in punto di morte rinunciarono all'eresia per morire nel seno della santa romana Chiesa per così assicurarsi la eterna salvezza. |
A062000137 |
Che non si legge che alcuno, consapevole di se stesso, in punto di morte abbia abbandonato la Chiesa cattolica per abbracciare qualche altra credenza. |
A062000140 |
Ma insieme dobbiamo in 3° luogo guardarci bene dai protestanti, e da quei cattivi cattolici che disprezzano i precetti della Chiesa, che sparlano del Vicario di Gesù Cristo, e degli altri suoi ministri, per trascinarci all'errore; 4° Essere grati a Dio colla fermezza nella fede, colla pratica esatta dei suoi precetti, e di quelli della sua santa Chiesa. |
A062000140 |
Noi cattolici dobbiamo: 1° Ringraziar Dio d'averci creati in quella religione, che unica può condurci a salvamento; 2° Pregar di cuore il Signore perchè ci conservi fedeli alla sua grazia, e nel suo santo servizio, e pregarlo eziandio per tutti coloro che vivono da lui lontani, e separati dalla vera santa Chiesa, onde li illumini, e li conduca tutti da buon pastore al suo ovile. |
A062000151 |
La Chiesa di Gesù Cristo non verrà meno per le persecuzioni?. |
A062000152 |
La storia ci racconta, come nei tempi andati alcuni sovrani abusando del loro potere spogliarono il Papa, dispersero, imprigionarono vescovi e cardinali, il Capo della Chiesa era condotto errante di città in città, chiuso in prigione. |
A062000152 |
No certamente: anzi più sarà dagli uomini perseguitata, più trionferà, perchè la Chiesa è fondata da Gesù Cristo sopra una pietra contro cui niente varranno tutti gli sforzi dell'inferno. |
A062000153 |
Di fatto noi vediamo, che tutti i persecutori della Chiesa dei tempi passati non esistono più, e la Chiesa tuttora esiste; tutti quelli che la perseguitano presentemente, di qui a qualche tempo non ci saranno più, ma la Chiesa di Gesù Cristo sarà sempre la stessa, perchè Iddio ha impegnata la sua parola di proteggerla, e di essere con lei, e vuole che duri fino alla fine del mondo, per unire la Chiesa militante alla Chiesa trionfante e formare poi di tutti i buoni un solo regno nella patria dei beati in cielo. |
A062000157 |
Chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Dio per padre ( S. Cipriano ). |
A062000158 |
Chiunque si separa dalla Chiesa cattolica, sia pur buona la vita di lui; non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesù Cristo. |
A062000158 |
Questa bontà e probità, che non è sommessa alla Chiesa, è un'ipocrisia sottile e perniciosa ( S. Agostino ). |
don bosco-frassinetti giuseppe industrie spirituali; m. segur il papa.html |
A063000010 |
Tienti, o mio caro lettore, inviolabilmente unito al Papa e alla Chiesa. |
A063000011 |
Non temere: Dio è colla Chiesa in tutti i giorni sino alla fine dei secoli; tocca ai cattivi di tremare dinanzi ai buoni, e non ai buoni di tremare dinanzi ai cattivi. |
don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html |
A065000001 |
{4 [4]} Però un giorno dell'ora scorso inverno Enrico portato il discorso sulla Chiesa e sul prossimo concilio ecumenico si diede a spropositare orribilmente. |
A065000004 |
Sono venuto {7 [7]} a pregarla che mi voglia dir qualche cosa intorno alla Chiesa e a suoi concili. |
A065000009 |
Eccoti la risposta: I concili sono adunanze di vescovi cattolici e {8 [8]} di altri ecclesiastici per decidere questioni spettanti alla fede, ai costumi e alla disciplina della Chiesa. |
A065000011 |
Di questi se ne celebrarono molti in Roma sotto ai papi, i quali oltre all'essere pastori supremi di tutta la Chiesa sono ancora patriarchi di Occidente, e primati d'Italia. |
A065000012 |
Oltre a questa un'altra differenza avvi ancora tra il concilio generale e il particolare, ed è che il generale può fare leggi obbligatorie per tutta la Chiesa, ed ha un'autorità suprema ed infallibile per quello che riguarda alla fede ed ai costumi, ed alla disciplina. |
A065000020 |
Solamente al papa appartiene questo diritto, perchè egli solo come pastore dei pastori può comandare ai vescovi di tutto il mondo di portarsi dove i bisogni della Chiesa universale lo esigono. |
A065000023 |
Gli imperatori cristiani illuminati dalla vera religione, sapendo essere loro {14 [14]} dovere di usare i mezzi che la divina provvidenza pose loro in mano pel bene materiale e spirituale, temporale ed eterno dei loro sudditi; d'altra parte conoscendo per esperienza che gli eretici coi loro errori turbando la Chiesa venivano in pari tempo a turbare la tranquillità dell'impero, solevano pregare i papi che volessero colla loro apostolica autorità radunare concili, e così meglio provvedere al bene della Chiesa e dello stato. |
A065000023 |
Il grande Osio vescovo di Cordova nella Spagna così fin dal quarto secolo sfolgorava l'imperatore Costanzo che pretendeva d'ingerirsi nei sacri concili: «Non ci dare comandi in questo genere di cose, gli diceva, ma tu apprendile da noi: a te Iddio affidò l'impero, a noi il governo della Chiesa.». |
A065000023 |
Nei tre primi secoli della Chiesa gli imperatori pagani ben lungi dal convocare concili pel bene della Religione cristiana mossero anzi sanguinose persecuzioni contra di lei per distruggerla se fosse stato possibile. |
A065000023 |
Perciò durante tutta quell'epoca, cioè dal principio della Chiesa sino a Costantino il grande, il primo tra gli imperatori romani che abbia abbracciata e professata la religione di Gesù Cristo, sebbene siansi celebrati circa quaranta concili particolari, molti dei quali anche numerosissimi, niun principe pensò mai d'immischiarsene. |
A065000023 |
Questa concessione i papi la facevano in vista dei materiali servigi che alla Chiesa prestavano quei piissimi principi, i quali per lo più sottostavano poscia alla spesa del viaggio dei vescovi, provvedevano al loro alloggio e mantenimento, adoperandosi in questa guisa, onde venire in aiuto alla Chiesa. |
A065000025 |
Così non è, caro Tommaso; i principi non hanno diritto di convocare concili, nè di presiedervi, nè d'intervenirvi, perchè Gesù Cristo affidò il governo della sua Chiesa ai pastori della medesima, e non ai sovrani {16 [16]} temporali. |
A065000025 |
«Badate a voi stessi e a tutto il gregge, di cui lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi per reggere la Chiesa di Dio |
A065000027 |
Non confondiamo una cosa coll'altra, caro mio, poichè altro è intervenire al concilio per diritto, altro è intervenirvi per grazia, per privilegio concesso dalla Chiesa per giusti {17 [17]} motivi, ed anche in questo caso non già per giudicare e definire come vescovi, ma per assistere e dare protezione. |
A065000028 |
Pertanto nei concili è vero si trattano cose che riguardano ai sudditi dello stato; ma queste cose riguardano al bene spirituale, riguardano alla morale, alla religione, la cui amministrazione è totalmente affidata al capo della Chiesa e agli altri sacri pastori. |
A065000028 |
Quindi io dico che siccome la dignità reale per grande che ella sia non fa si, che un principe secolare diventi uno di {19 [19]} quei sacri pastori che Gesù Cristo pose a governare la sua Chiesa; così ogni principe resterà pur sempre compreso nella Chiesa discente, cioè fra i semplici fedeli, il cui dovere non è già d'insegnare, ma d'imparare, e quindi non potrà giammai pretendere il diritto di aver parte ai sacri concili. |
A065000030 |
Nossignore; niun uomo del mondo deve impedire un vescovo di compiere i suoi doveri verso Dio e verso la Chiesa, quali sono i doveri dei vescovi quando intervengono ai concili; niun uomo del mondo può in coscienza impedire ad un vescovo l'esercizio di un diritto ricevuto da {20 [20]} Dio, e se ciò facesse abuserebbe del suo potere. |
A065000034 |
Hanno diritto, anzi sono obbligati d'intervenire al concilio tutti i vescovi cattolici, che hanno giurisdizione, ossia tutti i vescovi che hanno una chiesa, una diocesi da governare. |
A065000034 |
Ora lo Spirito Santo a farla da pastori non ha posto nella sua Chiesa se non i vescovi: «Provvedete a voi e a tutto quanto il gregge, nel quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi a reggere la Chiesa di Dio.» Quindi i vescovi per divino diritto e con sentenza decisiva definiscono le cose che nei concili si trattano. |
A065000034 |
Questi perciò pel medesimo diritto divino quali membri della Chiesa insegnante e ordinari maestri del popolo cristiano hanno nel concilio voto deliberativo, cioè definitivo come veri giudici. |
A065000035 |
Per diritto umano poi, ossia per privilegio v'intervengono e vi assistono anche con voto deliberativo i cardinali che non siano vescovi, siccome quelli che compongono il maggior senato della Chiesa; gli abati solennemente benedetti, e i generali degli ordini religiosi. |
A065000037 |
Continui adunque, e se non le rincresce mi dica qualche cosa del primo concilio che si celebrò nella Chiesa. |
A065000038 |
Ben volentieri entro a parlarti del primo concilio, il quale fu sempre giudicato come il modello di tutti i concili che siansi poscia celebrati nella Chiesa. |
A065000038 |
Questo senato costituisce la Chiesa insegnante, così detta per distinguerla dalla Chiesa discente od imparante, composta del rimanente dei cristiani, il cui ufficio non è già d'insegnare, ma solo d'imparare. |
A065000038 |
[8].» Gesù Cristo supremo legislatore, venuto a perfezionare quello che Mosè aveva incominciato stabilì pure nella sua Chiesa un senato, che ha diritto di giudicare in materia di religione, senato fornito di più nobili prerogative che non quello di Mosè. |
A065000039 |
- Il terzo {26 [26]} fu pure nella medesima città tenuto da s. Pietro con altri apostoli e pastori della Chiesa l'anno 51 di Gesù Cristo. |
A065000043 |
Eccola dunque: L'anno 51 di G. C. Pietro per ordine dell'imperatore Claudio essendo stato da Roma {27 [27]} esiliato insieme con tutti gli altri che vi dimoravano, ritornò a visitare la Chiesa di Gerusalemme. |
A065000043 |
In tanto frangente che cosa si fa? Si decide che Paolo e Barnaba si portino in Gerusalemme a consultare su ciò il capo della Chiesa, e averne il {28 [28]} parere. |
A065000043 |
Pietro, compreso lo stato della questione, quantunque potesse decidere di propria autorità credette bene di convocare a concilio gli altri apostoli e primari pastori della Chiesa, che si potessero avere, e così fece. |
A065000044 |
Ecco il modello, come già ti diceva, di tutti i concili della Chiesa. |
A065000044 |
Vedi un'assemblea di pastori della Chiesa, un'assemblea, a cui punto non s'immischiano i principi secolari; un'assemblea non da altri convocata che dal papa, non da altri presieduta che dal papa; un'assemblea, nella quale sono giudici i vescovi pastori della Chiesa e non altri; un'assemblea in cui dopo essersi diligentemente esaminata la questione, il papa pronunzia distintamente la sua sentenza, la quale viene accolta con gioia in Gerusalemme, in Antiochia, dappertutto, quale oracolo infallibile dello Spirito Santo. |
A065000048 |
- I concili sono utili, perchè la Chiesa fin dai primi tempi, e gl'apostoli stessi li hanno celebrati. |
A065000048 |
- Sono utili i concili specialmente ai tempi nostri, perchè, oltre al porre un argine al male che irrompe da tutte parti, mettono ancora sott'occhio ai nemici della Chiesa cattolica l'unione ammirabile e la {34 [34]} forza dell'intiero episcopato col papa suo capo, facendolo vedere quale esercito schierato in battaglia imperterrito e formidabile, e così cooperano a togliere dalla loro testa la folle idea di potere giammai abbattere la Chiesa di Gesù Cristo. |
A065000048 |
- Sono utili perchè servono ad instillare nel cuore di quelli che vi prendono parte, che sono i primi pastori della Chiesa, un più ardente zelo nel predicare poscia, e inculcare ai rispettivi fedeli quelle verità e quelle leggi definite e promulgate da tutti insieme. |
A065000048 |
Se gli apostoli e la primitiva Chiesa avessero creduti inutili i concili non si sarebbero certamente assoggettati ai disturbi, alle pene, ai disagi grandi che porta sempre con sè la celebrazione di un concilio specialmente generale, e nei tempi passati, quando non vi erano ancora le comodità di viaggiare, come oggidì. |
A065000050 |
Quando io dico che i concili sono utili, anzi utilissimi, non intendo già di affermare che essi siano assolutamente necessari, cioè non intendo di asserire che nella Chiesa non si possa far senza di essi. |
A065000058 |
Imperocchè è soltanto il papa che colla sua conferma comunica al concilio nelle cose di fede e di morale l'infallibilità e gli fa godere nella Chiesa un'autorità suprema. |
A065000058 |
Perciò finchè questa approvazione non è data, il papa resta tuttora nella Chiesa l'autorità somma, superiore ad ogni altra. |
A065000060 |
Un simile fatto non è ancora accaduto dacchè è la Chiesa, nè accadrà mai, perchè contrario alle promesse di Gesù Cristo. |
A065000062 |
Difatto Gesù Cristo fra i dodici apostoli parlò a s. Pietro in particolare; lui solo e non altri costituì pietra fondamentale della sua Chiesa; a lui consegnò le chiavi del suo regno, come ad unico padrone di casa; diede a lui in particolare e separatamente dagli altri apostoli la potestà di sciogliere e di legare, cioè di perdonare o condannare, di comandare o proibire quanto e come avesse creduto meglio, assicurando ad un tempo che i suoi giudizi, i suoi atti sarebbero stati confermati in Cielo. |
A065000062 |
Imperocchè Gesù Cristo ha dato al papa sì grande autorità, {42 [42]} che egli nella Chiesa può fare da sè senza aver bisogno di dipendere da chicchesia; gli diede tali poteri che lo rendono da più che tutti i vescovi insieme. |
A065000062 |
Tutti questi poteri e privilegi siccome sono stati da Gesù Cristo conceduti a s. Pietro per l'unità e solidità della sua Chiesa, pel bene di tutti i fedeli, così dovettero trasmettersi ai suoi successori, che sono i papi, e questa trasmissione da un papa all'altro deve farsi finchè duri la Chiesa stessa, finchè vi siano degli uomini da salvare, cioè fino alla fine del mondo. |
A065000064 |
Si, Gesù Cristo diede anche a ciascuno degli apostoli la potestà di sciogliere e di legare; fece pure al collegio apostolico, che rappresentava la Chiesa insegnante, delle grandi promesse; ma ciò non ostante non si può dedurre che i vescovi successori degli apostoli siano superiori od eguali al papa. |
A065000065 |
1° Gesù Cristo non diede agli altri apostoli la facoltà di sciogliere e di legare se non quando l'ebbe già conferita separatamente e con pienezza al solo Pietro, e ciò per indicare {45 [45]} che per l'unità della Chiesa il potere degli altri egli assoggettava a quello di Pietro. |
A065000067 |
Difatto Gesù Cristo assicurò questa infallibilità prima al solo Pietro, e perchè? perchè si conoscesse che il papa era il mezzo col quale comunicavasi l'infallibilità alla Chiesa tutta. |
A065000070 |
Perciò anche tutti i vescovi insieme non sono nella potestà nè superiori, nè eguali al papa, della Chiesa tutta unico capo supremo e sommo pastore. |
A065000070 |
Voglio dedurre che siccome gl'apostoli sebbene uniti d'ampio potere, tuttavia uno per uno non potevano vantarsi di avere nè maggiore, nè eguale autorità di Pietro, così ciascuno dei vescovi loro successori non può dire di godere nè maggiore autorità del papa; voglio dedurre che {47 [47]} siccome gli apostoli presi anche tutti insieme, ma senza di Pietro, non potevano dire di formare il collegio apostolico, ossia il corpo insegnante, da Gesù Cristo protetto, dallo Spirito Santo assistito ed inspirato, così nemmeno tutti i vescovi insieme, ma senza il papa, possono dire di formare la Chiesa insegnante, da Gesù Cristo e dallo Spirito Santo assistita ed inspirata; voglio dedurre che nel caso impossibile che tutti i vescovi da una parte, e il papa solo dall'altra dessero in materia di fede e di morale un giudizio diverso, si dovrebbe da tutti i cristiani dare la preferenza al giudizio del papa, e a lui colla mente e col cuore sottomettersi. |
A065000072 |
Ma se il papa sbagliasse in cose di fede allora sarebbe come se mancasse il fondamento, e {49 [49]} perciò cadrebbe l'edifizio, ossia cadrebbe la Chiesa istessa, la quale in queste caso superata, si dovrebbe dire vinta dalle porte infernali. |
A065000072 |
Or Gesù Cristo disse a s. Pietro e nella sua persona disse a tutti i suoi successori nella sede di Roma: «Tu sei Pietro, e sopra questa pietra io fabbricherò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la potranno vincere |
A065000072 |
[15].» Intendi? Le porte, ossia le potenze, le forze dell'inferno, fra le quali tiene il primo posto l'errore e la menzogna, non potranno giammai prevalere contro la Chiesa; ma perchè? perchè fondata sopra del papa. |
A065000073 |
In oltre Gesù Cristo stabilì il papa quale supremo pastore della Chiesa, affidando alla sua cura gli agnelli e le pecore: «Pascola i miei agnelli, gli disse, pascola le mie pecore,» cioè istruisci, ammaestra gli uni e gli altri. |
A065000075 |
1° Perchè è pietra fondamentale della Chiesa, la quale non potrà essere vinta nè finire giammai: et portae inferi non praevalebunt, così Gesù {52 [52]} Cristo; e l'angelo a Maria già aveva detto: «e il suo regno non avrà fine; et regni eius non erit finis.». |
A065000079 |
Perciò ancorchè una tale assemblea nelle sue decisioni non cadesse realmente in errore sarebbe per altro sempre nella possibilità di cadervi, {54 [54]} perchè essendo senza capo visibile non costituirebbe la Chiesa fondata da Gesù Cristo. |
A065000079 |
Qualunque assemblea di vescovi per quantunque dotti e pii, non può attribuirsi il dono dell'infallibilità, perchè questo dono fu solo promesso da Gesù Cristo alla sua Chiesa fondata ed unita con Pietro, cioè col papa. |
A065000081 |
Avendo Gesù Cristo posto il papa per pietra fondamentale della Chiesa, i vescovi sanno perciò che essi senza di lui, non formerebbero che una casa senza fondamenta, una casa che potrebbe rovinare da un momento all'altro, e schiacciare quanti vi si trovassero. |
A065000081 |
Essendo essi un giorno tutti raccolti in una grande cappella, allorchè videro presentarsi il papa, tutti ad un tratto piegano il ginocchio e ripetono ad una voce {57 [57]} Tu es Petrus, che è quanto dire: Tu, che vieni a noi, rappresenti la persona di s. Pietro, successore di lui nel governo della Chiesa universale, colla medesima autorità di sciogliere e di legare, di reggere ed insegnare con parola infallibile al pari di quella del Principe degli apostoli; potestà e dono che egli ricevette, da Gesù Cristo e da trasmettersi ai suoi successori sino alla fine del mondo. |
A065000081 |
L'episcopato sa che senza il papa egli è come un corpo senza capo; sa che senza il papa non si può costituire quella Chiesa, colla quale Gesù Cristo disse che si sarebbe trovato presente sino alla fine del mondo assistita, inspirata dallo Spirito Santo. |
A065000081 |
Sanno i vescovi ciò che disse s. Ambrogio che «là è la Chiesa dove è il Papa, ubi Petrus ibi Ecclesia |
A065000081 |
[18];» sanno ciò che diceva s. Girolamo fin dal quarto secolo scrivendo al papa s. Damaso: «Io sono unito con vostra Santità, vale a dire colla Cattedra di s. Pietro: io so che sopra di questa pietra fu edificata la Chiesa: chi non raccoglie con voi, {56 [56]} disperde |
A065000083 |
È pure verità di fede che il papa è successore di s. Pietro, il vicario di Gesù Cristo, il capo visibile di tutta la Chiesa, il maestro e padre di tutti i cristiani, e che a lui nella persona {58 [58]} di Pietro fu dato dal N. S. G. C. pieno potere di pascere, reggere e governare la Chiesa universale. |
A065000083 |
È verità di fede che la Chiesa insegnante, cioè i vescovi uniti col papa nelle decisioni riguardanti la religione e i costumi sono infallibili. |
A065000084 |
Riguardo poi alla dottrinale infallibilità del romano pontefice, questa sebbene certa e certissima tuttavia non fu ancora dichiarata dogma di fede; e si spera, e da tutti i buoni cattolici si fanno voti ardenti, che per tale venga definita nel prossimo concilio ecumenico, così a gloria di Dio e della sua Chiesa, a sicurezza e a consolazione dei buoni, si fregi di nuova e più bella gemma la fronte veneranda del successor di Pietro |
A065000093 |
Sicchè il passato ci è garante dell'avvenire, e noi fiduciosi nelle divine promesse possiamo fin d'ora proclamare altamente che sino a tanto che durerà la Chiesa, Gesù Cristo non permetterà giammai che il supremo pastore proponga o indichi alle pecore pascoli nocivi od avvelenati, quali appunto sarebbero gli errori in fatto di fede o di morale proposti ai cristiani. |
A065000097 |
Ascolta le parole del decreto di questa definizione ed intenderai sempre meglio, come la santa Chiesa colle sue definizioni non crea nuovi dogmi, ma pone solo in chiara luce quelle verità, che sono già da Dio rivelate. |
A065000097 |
Ma prima di questa solenne definizione questa verità già si trovava nella Chiesa, e dai cristiani già si credeva con trasporto di gioia; anzi da più secoli si era già stabilita la festa dell'Immacolata {66 [66]} Concezione, in vari paesi eransi già erette compagnie in onore di Maria Immacolata, e le intere università facevano voto di credere, professare, difendere questa dottrina sebbene fosse dalla santa Chiesa ancora lasciata libertà di crederla o non crederla. |
A065000098 |
Difatto, ascolti, se dico bene: Siccome Gesù Cristo ha promesso la sua divina assistenza alla Chiesa insegnante, e disse che lo Spirito Santo le avrebbe suggerito tutte le verità, sicchè errare non potesse nei suoi insegnamenti; e siccome i vescovi uniti al Papa, cioè in un concilio generale costituisce appunto {68 [68]} questa Chiesa insegnante, ne conseguita necessariamente che le decisioni di un siffatto concilio debbano essere infallibili, e le verità da lui proposte verità di Dio, poichè la parola di Gesù Cristo non può mancare: Coelum et terra transibunt, verba autem mea non praeteribunt. |
A065000101 |
Ciò posto io dico: Se la Chiesa fu costituita da Gesù Cristo in modo che non possa mai fallire, e se un concilio ecumenico presieduto e confermato dal Papa è appunto questa Chiesa insegnante; dunque è d'uopo conchiudere che un siffatto concilio è infallibile, perchè come ben dicevi: «Mancheranno il cielo e la terra, ma non la parola di Gesù Cristo.» Intanto vedi che dolce consolazione per noi cattolici! Sapere con certezza che quello, che noi crediamo ed ascoltiamo dal Papa o dalla Chiesa, è vero come è vero Dio stesso. |
A065000101 |
Gesù ci parla egli del fondamento sopra cui vuole stabilita la sua Chiesa? Ebbene egli ci fa sapere che il suo fondamento è {69 [69]} una rocca, una pietra, una montagna incrollabile; sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa: Super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam. |
A065000101 |
Oh! ringraziamo questo buon Dio di averci fatti nascere in questa Chiesa, e mostriamoci sempre figli sottomessi ed ubbidienti. |
A065000101 |
Quando viene a descrivere la costanza immobile di questa Chiesa nelle sue veraci dottrine egli ci fa dire dal suo apostolo Paolo che questa Chiesa «è il tempio di Dio vivo, la colonna ed il sostegno della verità: templum Dei vivi, columna et firmamentum veritatis. |
A065000101 |
Se ci vuol mettere innanzi la bellezza che in lei risplende, appunto perchè sempre {70 [70]} immune dall'errore, egli ci dice che essa «è senza macchia o ruga di sorta, ma tutta bella ed immacolata.» Insomma si può dire che nella sacra Scrittura non si trovi verità più sodamente provata quanto l'infallibilità della Chiesa di Gesù Cristo. |
A065000101 |
Se discorre degli aiuti da cui la sua Chiesa sarà sostenuta, ci dice che egli «sarà con lei presente tutti i giorni sino alla fine del mondo,» ed aggiunge che ella avrà per anima lo Spirito Santo, il quale le insegnerà ogni verità: Docebit vos omnem veritatem. |
A065000103 |
Sì, siamo obbligati assoggettarci alle definizioni e alle leggi di un concilio generale, perchè definizioni e leggi di quella Chiesa, alla quale Gesù Cristo ci comandò di ubbidire, {72 [72]} e disse che se qualcuno le avesse negato ubbidienza fosse tenuto per un gentile ed un pubblicano, cioè per un membro che a lei più non appartenesse: Si Ecclesiam non audierit, sit tibi sicut ethnicus et publicanus |
A065000103 |
[22].» Questo obbligo di sottomettersi all'autorità dei concili generali fu sempre così universalmente ammesso che fin dai primi secoli della Chiesa una tale sottomissione fu adoperata quale un segno per distinguere i veri fedeli dagli eretici; e ancora oggidì ai protestanti che tornano {73 [73]} in seno alta Chiesa cattolica si domanda se credono e si sottomettono alle decisioni del concilio tridentino. |
A065000104 |
È poi un errore madornale il dire che le leggi della Chiesa non obbligano in coscienza i fedeli di uno stato, se non quando esse sono state promulgate, o approvate o acconscentite dalla potestà civile. |
A065000106 |
La Chiesa, sia radunata in concilio, sia dispersa sulla terra, fa quaggiù cogli uomini le veci di Dio; proibisce e comanda a nome di lui, ed, assistita come è, da Gesù Cristo e dallo Spirito Santo, la sua voce è voce di Dio stesso. |
A065000106 |
Nel caso poi, che un potere civile qualsiasi colla forza impedisse l'osservanza delle leggi ecclesiastiche, allora, se la trasgressione {75 [75]} di queste leggi non intacca il dogma o i principii di morale, allora, dico, i cristiani non potendo esternamente osservarle, oppure non potendolo senza grave incomodo, sarebbero dalla Chiesa, madre benigna, dispensati da tale obbligo; ma ciò non ostante resterà pur sempre vero che queste leggi per obbligare in coscienza non avrebbero bisogno di altra approvazione, e perciò appena cessata la violenza, ogni cristiano si troverebbe nel dovere di osservarle. |
A065000108 |
Prima per altro di terminare questa nostra conversazione voglio ancora farti vedere che quanto ti dissi è tenuto per vero anche dai nemici della Chiesa cattolica, da coloro cioè che per professione dovrebbero essere avversi ai concili, e invece ne fanno gli elogi. |
A065000110 |
Lutero, capo del protestantismo, dopo aver gettato il disprezzo sui concili della Chiesa, fu poscia costretto a fare in loro favore questa bella confessione: «Se il mondo non si sfascia ben presto, vedrete che attesa la diversità delle interpretazioni della Bibbia, e nell'interesse dell'unità religiosa, sarà necessario che noi ricorriamo nuovamente ai decreti dei concili |
A065000111 |
Ma per Bacco! Potevano bene costoro ascoltare la voce di questi concili, abbracciarne la fede, ritornare in seno alla Chiesa cattolica; invece... povera gente!. |
A065000113 |
Dopo costoro ascolta un certo Hoffman: «I decreti dei concili sono nella Chiesa cattolica riguardati come inspirati dallo Spirito Santo, e le loro decisioni come altrettante verità divine.» - Un altro, Molan, parla così: «Quanto ai concili ecumenici, se Gesù Cristo è per tutti i secoli colla sua Chiesa, non ha mai potuto permettere {78 [78]} che in tali assemblee sia stata una decisione contraria alla fede.» - Pierre Leroux scrive: «La tradizione era incerta, ed i concili l'hanno spiegata; l'idea era dubbia, e i concili l'hanno formulata; opinioni contradittorie eransi elevate, ed i concili hanno scelta la vera. |
A065000122 |
A fine poi d'impedire che gli eretici non turbassero più oltre la Chiesa e lo Stato, l'imperatore condannò Ario e tutti i suoi partigiani alla pena dell'esiglio. |
A065000126 |
Era allora imperatore Teodosio il grande e reggeva la Chiesa il papa {83 [83]} s. Damaso. |
A065000128 |
Il pontefice si pose allora ad esaminare la questione, e trovata la dottrina di Nestorio erronea e affatto contraria a quella che la santa Chiesa aveva sempre insegnato, dapprima lo ammonì, poscia minacciò di scomunicarlo se non rientrava in sè stesso. |
A065000128 |
La prima perchè in esso si defini che Maria è veramente Madre di Dio; la seconda perchè fu tenuto in una chiesa dedicata a Maria. |
A065000128 |
Simili bestemmie scandalizzarono i Cristiani, e la prima volta che le udirono essi fuggirono di chiesa per non aver comunicazione con chi le aveva pronunziate. |
A065000130 |
Povero Ario, povero Nestorio! Pare che Iddio anche visibilmente abbia voluto confermare il giudizio della sua Chiesa, e la condanna da lei lanciata contro i nemici della fede. |
A065000130 |
Si vede che fin dai primi tempi la santa Chiesa credeva quello che crede adesso; e non appena uno sorgeva ad insegnare il contrario, tosto lo condannava. |
A065000131 |
Fu perciò condannato Eutiche e deposto un certo Dioscoro che lo aveva sostenuto recando grandi afflizioni alla Chiesa. |
A065000131 |
Una nuova eresia circa il medesimo tempo della precedente venne a travagliare la Chiesa. |
A065000135 |
- Intanto ti fo qui notare come questo concilio ci porge una luminosa prova del diritto che ha sempre esercitato la Chiesa nel condannare gli scritti cattivi, nel pronunziare sul senso dei libri, e di esigere che i suoi figli si sottomettano al suo giudizio, come appunto venne fatto nel detto concilio. |
A065000135 |
- Sebbene questo concilio nella sua celebrazione non sia stato ecumenico, tuttavia avendolo poscia papa Vigilio approvato e confermato, per tale fu ricevuto in tutta la Chiesa. |
A065000136 |
Ella mi fa così rilevare una bella prova, che mi servirà a chiudere la bocca a quei ciarloni, i quali {93 [93]} come tanti ranocchi gracidano contro la Chiesa, perchè di quando in quando condanna libri cattivi. |
A065000137 |
Questi desideroso di riparare ai gravi mali da suo padre cagionati alla Chiesa scrisse al papa s. Agatone, il quale era succeduto a s. Martino nella sede di Roma, e lo pregò che volesse colla sua autorità suprema convocare un concilio nella città di Costantinopoli, promettendogli tutti gli appoggi e aiuti necessari. |
A065000137 |
Questi eretici dopo aver da prima cercato, ma indarno, di fare cadere nell'errore il papa Onorio, favoriti specialmente dall'imperatore Costante arrecavano molti danni alla Chiesa. |
A065000137 |
Ubbidisce il sicario, ma posto appena il piede sulla soglia della Chiesa d'improvviso diviene cieco. |
A065000141 |
Così i nostri protestanti possono vedere i loro errori condannati dalla Chiesa settecento anni prima che essi, nuovi iconoclasti, sorgessero a far rivivere quella vecchia eresia. |
A065000141 |
Il demonio arrabbiato nel vedersi dalla Chiesa proscritte le sue infernali menzogne, non appena ne veniva condannata una, un'altra ne faceva sorgere a danno della Fede. |
A065000145 |
Costoro per fare dispetto alla Chiesa Cattolica ricusano di onorare le sante immagini e le reliquie dei santi, e poi sai tu che cosa onorano essi? Tienti dal ridere se puoi: onorano le lenzuola e il vaso da notte usato da Calvino!. |
A065000147 |
Sono propriamente degni di compassione i protestanti, e i loro imitatori, e noi dobbiamo in questi di pregare molto per essi, affinchè nell'occasione del nuovo concilio aprano gli occhi alla luce della verità e facciano ritorno alla Chiesa cattolica loro antica madre. |
A065000149 |
Fu celebrato per la condanna di Fozio, usurpatore delia sede di Costantinopoli, e autore dello scisma, che separa ancora oggidì la Chiesa greca dalla latina. |
A065000149 |
Giunto in concilio, interrogato della sua elevazione, e come avesse avuto l'ardire di spacciarsi capo di tutta la Chiesa, egli se ne stette taciturno, dando alcune poche insolenti risposte. |
A065000149 |
{100 [100]} Di ciò ancor non pago osò spacciarsi per capo della Chiesa universale, come successore di Pietro, cagionando molti mali nella Chiesa di Gesù Cristo. |
A065000150 |
Da quanto ella mi dice si vede che la Chiesa cattolica fu sempre travagliata, in prima dalle sanguinolente {101 [101]} persecuzioni, poscia dagli scismi e dalle eresie. |
A065000151 |
La Chiesa quaggiù è giustamente chiamata militante, perchè ognora in guerra coi nemici della Fede. |
A065000151 |
Questa sede non cessò mai di osteggiare la Chiesa romana, fintantochè Iddio nel suo giusto sdegno la'diede in potere dei Turchi. |
A065000152 |
Oh! quanto mi consola esser figlio di questa Chiesa gloriosa. |
A065000152 |
Oh! si, io pure voglio morire nella Chiesa cattolica, apostolica, romana, e nessuna cosa giammai potrà distaccarmi dal suo seno. |
A065000153 |
Egli venne celebrato in Roma nella Chiesa detta di s. Giovanni in Laterano, motivo per cui è chiamato lateranese primo. |
A065000153 |
Gli imperatori di Germania da qualche tempo mettendo in campo delle odiose pretensioni contro la Chiesa volevano ingerirsi ne'suoi affari, ed eleggere {103 [103]} specialmente i vescovi e gli abati, conferendo loro i benefizi ecclesiastici, ciò che dicevasi dare le investiture. |
A065000153 |
L'imperatore domandò di essere sciolto dalla scomunica da cui era stato colpito, si sottomise pienamente alla Chiesa, e giurò di non più ingerirsi nelle elezioni dei prelati, neppur nelle investiture spirituali, lasciando così alla Chiesa la sua piena libertà nello sciegliere i suoi ministri. |
A065000156 |
- Arnaldo poi nemico accerrimo del dominio temporale del Papa, non ristando dal vomitare calunnie contro alla Chiesa, ardi portarsi a Roma, ove per odio contro al Pontefice tentò di far assassinare un cardinale, che ebbe una pericolosa ferita. |
A065000158 |
Costoro guidati dallo spirito di odio contro al Cattolicismo incendiavano monasteri, rubavano le cose spettanti alla Chiesa, negavano i Sacramenti, il Purgatorio, e si facevano beffe delle sante Indulgenze. |
A065000160 |
- Siccome poi in quel tempo molti cristiani raffreddati nella pietà passavano anni intieri senza accostarsi alla Confessione ed alla Comunione, così fu comandato che ciascuno giunto all'età della discrezione si fosse confessato almeno una volta all'anno, e accostato alla comunione a Pasqua nella propria parecchia; e fu decretato che chiunque non avesse adempiuto questo precetto fosse proibito di entrare in Chiesa, e qualora fosse morto in questo miserabile stato gli venisse negata la sepoltura ecclesiastica; volendo con ciò significare che chi non riceve questi Sacramenti nei tempi prescritti s'intende che voglia rinunziare al nome di cristiano. |
A065000160 |
Rigettavano la Chiesa, i Sacramenti, vomitavano mille bestemmie contro Gesù Cristo e Maria Santissima. |
A065000161 |
Adesso so quando fu fatto il terzo comandamento della Chiesa. |
A065000162 |
- In questo concilio si ordinò eziandio che i cardinali di santa Chiesa portassero la veste rossa o la porpora, per significare che la loro dignità deriva dal sangue di Gesù Cristo, e da quello di tanti milioni di martiri, che lo {112 [112]} versarono in testimonianza della fede. |
A065000162 |
Questo concilio fu convocato per trattare affari appartenenti alla disciplina, e specialmente per rimediare ai gravi danni cagionati alla Chiesa da Federico II imperatore della Germania. |
A065000164 |
Già da quattro secoli la Chiesa greca per causa di Fozio giaceva miseramente nell'errore, quando Iddio col farle provare gravissimi castighi la richiamò di nuovo in seno alla verità. |
A065000164 |
I Turchi la minacciavano di tratto in tratto, ed essa vedeva chiaramente che per non cadere nelle loro mani, aveva bisogno dell'appoggio della Chiesa latina. |
A065000164 |
Lo scopo primario di questo concilio fu la riunione della Chiesa greca scismatica colla latina. |
A065000166 |
La causa principale, che mosse il capo della Chiesa a raccogliere questo sinodo, furono gli errori dei Templari. |
A065000166 |
Ma i Templari dopo aver prestato ragguardevoli servigi alla {115 [115]} Chiesa degenerarono miseramente. |
A065000168 |
Costui seguendo gli errori di Vicleffo, altro eretico di Inghilterra, morto un secolo prima, ed altri inventandone, combatteva specialmente le leggi della Chiesa, l'autorità del Papa, e parecchi altri articoli della nostra santa fede. |
A065000168 |
In questo concilio oltre all'essersi estinto lo scisma cagionato nella Chiesa per causa di due antipapi, si condannò pure l'eresia di Giovanni Hus, la quale si andava spargendo nella Boemia sua patria con grande scandalo e rovina delle anime. |
A065000168 |
Ma dimostrandosi egli vie più ostinato e pronto sempre a turbare la quiete pubblica e lacerare il seno alla Chiesa fu consegnato al braccio secolare, che secondo le leggi di quei tempi lo condannò alle fiamme. |
A065000168 |
Nello stesso concilio fu eletto a nuovo papa Martino V l'anno 1417, che approvò e confermò quello che prima e dopo la sua elezione eravi stato definito intorno alla fede, e per questa parte il fece ricevere in tutta la Chiesa quale concilio ecumenico |
A065000168 |
Tra gli altri errori insegnava che s. Pietro non fu mai capo della Chiesa. |
A065000172 |
La riunione della Chiesa greca colla latina ottenuta nel concilio di Lione era stata poco durevole: i Greci erano poco dopo ricaduti negli antichi errori. |
A065000172 |
Si trattarono i punti della controversia, e i padri latini con ogni sorta di argomenti convinsero i greci che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figliuolo; che è valida la Consacrazione fatta in pane azimo, che esiste il purgatorio, e che il papa è il vicario di G. Cristo, il successore di s. Pietro, il capo di tutta la Chiesa, il padre, il maestro di tutti i Cristiani, al quale da Gesù Cristo fu data nella persona di s. Pietro la piena potestà di pascere, reggere e governare la Chiesa universale. |
A065000173 |
Così quella Chiesa, la quale non volle conoscere l'autorità del successore di Pietro, che la trattava da padre, cadde sotto il successore di Maometto che la trattò da tiranno. |
A065000174 |
Castigo terribile che pesa tuttora sopra quella Chiesa infelice! Oh! aprisse almeno gli occhi in questi {122 [122]} giorni, e si gettasse nelle braccia della Chiesa cattolica, che gliele stende nuovamente per riabbraciarla nel prossimo concilio generale. |
A065000175 |
Fu celebrato per premunire la Chiesa dai mali che le minacciava un'adunanza di alcuni indegni prelati, protetti dai principi del secolo, detta più comunemente il conciliabolo di Pisa, dove tenevano le loro sedute. |
A065000176 |
Ho capito! È dunque in questo concilio che la chiesa cominciò a proibire la libertà di stampa. |
A065000177 |
La Chiesa ha sempre cercato e cerca tuttora di togliere la libertà al male, lasciandola intieramente al bene. |
A065000177 |
La Chiesa nè allora, nè mai ha proibito di stampare libri buoni, utili alla scienza, alla Religione, alla morale. |
A065000180 |
Ma, dico io, se è un male l'assoluta libertà di stampa, e se le si deve mettere un freno allorchè si volge contro al principe, contro allo Stato e alle sue leggi, si dovrà poi dire che ella sia un bene allorchè volge le sue armi fatali contro a Dio, re del cielo e della terra, contro alla Chiesa che è il suo regno, ai suoi ministri, alle sue leggi? No di certo. |
A065000180 |
Quindi la Chiesa, la quale {127 [127]} veglia non solo al bene della Religione, ma eziandio al vero benessere della società civile, ha fatto benissimo a prendere, per quanto sta in lei, dei provvedimenti, in riguardo alla stampa, lasciando piena libertà alla stampa buona, ponendo un freno alla cattiva, condannandola pur anche, e fulminandola di maledizione |
A065000183 |
- Tale e tanta fu l'utilità delle decisioni di questo concilio, che la santa Sede institui una congregazione composta dei più distinti cardinali di santa Chiesa, perchè invigili onde si mantengano sempre inviolati quei sacri canoni e decreti, e ne interpreti talvolta il senso nei casi di controversia. |
A065000183 |
Esso è composto di 25 sessioni, nelle quali si racchiude la dottrina e la disciplina di quasi tutti i concili anteriormente celebrati; e in questo concilio lo Spirito Santo assistè talmente la sua Chiesa, che {130 [130]} sarà difficile che nei secoli futuri si possano inventare degli errori, i quali direttamente o indirettamente ivi non siano stati fulminati. |
A065000183 |
Fu chiamato sacrosanto per la santità dei suoi decreti e per la grande utilità che arrecò alla Chiesa cattolica. |
A065000183 |
Questo concilio fu celebrato specialmente per condannare e infrenare le molte eresie di Lutero, Calvino ed Enrico VIII re d'inghilterra, e altri apostati di quel tempo calamitoso per la Chiesa. |
A065000190 |
Il fine principale di qualsiasi concilio della Chiesa è sempre stato la maggior gloria di Dio e la salute delle anime. |
A065000194 |
Ascoltate dalla bocca dello stesso capo della Chiesa. |
A065000194 |
Egli nella citata lettera dopo di aver detto con quanta cura i sommi Pontefici suoi predecessori coll'autorità ricevuta da Gesù Cristo, sempre vi si adoperassero per conservare il deposito della fede, e promuovere nei popoli la pietà e l'onestà dei costumi, e come non ommettessero, sovratutto nei tempi di gravissime perturbazioni e calamità, di radunare concili generali, onde coi consigli e colle forze unite dei vescovi di tutto l'orbe cattolico provvidamente e sapientemente deliberare tutto ciò che valesse a definire i dogmi della fede, a reprimere le invasioni degli errori dominanti, a difendere, illustrare e svolgere la dottrina cattolica, a correggere i costumi corrotti dei popoli, dopo aver detto tutto questo il Pontefice continua così: «Ora tutti sanno da quale orribile {137 [137]} tempesta sia travagliata la Chiesa, e da quale e quanti mali sia afflitta la società civile. |
A065000194 |
Imperocchè per opera di acerrimi nemici di Dio e degli uomini la Chiesa cattolica, e la sua salutare dottrina e veneranda potestà, e la suprema autorità di quest'apostolica sede sono combattute e conculcate, e ogni cosa sacra è posta in disprezzo, i beni ecclesiastici sono usurpati, i vescovi e rispettabilissimi uomini addetti al divino ministero, e personaggi cospicui pei loro sentimenti cattolici, sono in ogni modo vessati, le religiose famiglie soppresse, e libri empi e di ogni genere, e pestiferi giornali e moltiformi, e perniciossime sette per ogni parte diffuse, e l'istruzione della misera gioventù quasi dapertutto tolta al clero, e ciò che è peggio, in molti luoghi affidata a maestri d'errore e d'iniquità. |
A065000194 |
In tanto cumulo di calamità che opprimono il nostro cuore, continua a dire il Papa, il pastorale ministero a noi dalla divina autorità commesso richiede che rivolgiamo più che mai le nostre forze a riparare le rovine della Chiesa, la salute di tutto il gregge del Signore, a reprimere gli sforzi e gli impeti esiziali di coloro, che, se fosse possibile, vorrebbero sconvolgere dalle fondamenta la stessa Chiesa e la società civile... Ora seguendo le orme degli illustri nostri predecessori, abbiamo stimato opportuno radunare tutti i venerabili fratelli vescovi di tutto l'orbe cattolico in un generale concilio.» Così il Papa |
A065000195 |
Al punto in cui ci troviamo Dio solo può salvare la società; e Dio non salva la società se non per mezzo di quella Chiesa da lui stabilita madre e maestra degli uomini. |
A065000197 |
Fra gli altri uno assai importante ne spera il vicario di Gesù Cristo, ed è la riunione della Chiesa scismatica colla Chiesa cattolica, e il ritorno dei protestanti alla medesima. |
A065000197 |
Per questo fine egli indirizzò pure ad essi lettere speciali, invitando i vescovi scismatici ad intervenire ancor essi al concilio per rinnovare e compiere finalmente la bramata unione; e pregando caldamente i protestanti a considerare lo stato infelice in cui si trovano, a riconoscere il loro errore, e cogliendo occasione dal prossimo concilio fare ritorno alla {141 [141]} Chiesa cattolica, dalla quale i padri loro si sono sventuratamente separati. |
A065000199 |
Il popolo ragiona, e vedendo che i suoi pastori ricusano di recarsi ad un concilio generale della Chiesa cattolica potranno ragionevolmente dire: «Il nostro episcopato col rifiutare di intervenire al concilio ecumenico dà a pensare che esso si sente incapace di sostenere la discussione in faccia all'episcopato latino;» e rivolti ai loro pastori potrebbero loro parlare così: «O la verità sta dalla parte vostra o dalla parte della Chiesa latina. |
A065000199 |
Se sta dalla parte vostra, allora perchè temete di cimentarvi coi latini? Perchè ricusate di recarvi in mezzo a loro per fare conoscere in {143 [143]} questa si solenne circostanza e fare toccar con mano che essi e non voi siete in errore, e trarveli fuori? Se poi la verità sta dalla parte della Chiesa latina, allora voi, risoluti di non volerla abbracciare, avete ragione di non incomodarvi, recandovi al concilio, ma noi, alla nostra volta, abbiamo pure il diritto ed il dovere di considerarvi non come pastori, ma quali mercenarii, anzi quali lupi rapaci, di fuggirvi perciò e gettarci in seno alla Chiesa cattolica per salvare le anime nostre.» Così potrebbero ragionare quei fedeli nel caso supposto; di modo che il trionfo della Chiesa cattolica, e del concilio ecumenico, o in un modo o in un altro, o più presto o più tardi, dovrà pure seguire finalmente |
A065000201 |
Qualche tempo prima dell'apertura, il papa ordina nella Chiesa delle pubbliche preghiere e dei digiuni pel buon andamento del concilio |
A065000202 |
Il sommo pontefice siede in trono in fondo della Chiesa, ed ha ai fianchi due cardinali diaconi assisi su due sedie. |
A065000204 |
Le cose così disposte vengono poscia nuovamente esaminate e discusse in una congregazione più generale, in cui trovansi non solo i più insigni teologi {150 [150]} e dottori della Chiesa, ma una gran parte dei vescovi che tutti sono in potere d'intervenirvi. |
A065000205 |
Ecchè? La Chiesa non è essa infallibile? Dunque a che tanto affannarsi?. |
A065000206 |
Ben mi veggo che tu mal comprendi il modo con cui è infallibile la Chiesa di Gesù Cristo. |
A065000206 |
Essi quindi devono usare grande diligenza e studio per trovare la verità, consultare le sacre Scritture e la divina Tradizione, nelle quali si trova tutta la Rivelazione di Gesù Cristo affidata alla sua Chiesa. |
A065000206 |
L'infallibilità adunque che compete alla Chiesa non è per via di novelle {152 [152]} rivelazioni, ma per via di assistenza nell'esaminar la rivelazione già fatta, nel mettere in chiaro le verità in essa contenute. |
A065000206 |
Sappi adunque che in due maniere può intendersi l'infallibilità della Chiesa, cioè la Chiesa può essere infallibile o per mezzo di una nuova rivelazione che Gesù Cristo faccia ai suoi supremi pastori; oppure per mezzo di un'assistenza che egli presti loro a bene intendere, penetrare e difendere da ogni miscuglio d'errore la rivelazione già fatta. |
A065000207 |
Iddio fa che la Chiesa sua nelle cose di fede e di morale sia maestra e giudice infallibile sì, ma vuole in pari tempo che ella dia di mano a suoi libri, a suoi codici divini onde rintracciare il vero, per farle così in certo qual modo meritare il gran dono dell'infallibilità; vuole che ella {154 [154]} per non errare faccia tutto quello che farebbe se non fosse da Dio aiutata, e intanto tutta si fidi alla promessa di Gesù Cristo. |
A065000207 |
In una parola, a me sembra che Iddio, colla dovuta proporzione però, faccia colla sua Chiesa quello che con un suo diletto scolare fa un buon maestro, il quale aiuta bensi il discepolo affinchè nei suoi temi, nelle sue composizioni, nei suoi problemi non commetta errore alcuno, compia ogni cosa ottimamente, e sia infallibile in quel che studia ed in quel che fa, ma ciò non già collo sgravarlo da ogni peso, ma solamente in virtù di una continua assistenza che gli presta, per cui gli ricorda le cose già imparate o a viva voce, o studiate nei libri di testo, che gli pose fra le mani. |
A065000207 |
La Chiesa adunque ha bensi l'alta dignità di maestra di tutti gli uomini; ma alla sua volta può considerarsi ancor essa discepola del Maestro dei maestri, che è Iddio. |
A065000208 |
Avverti tuttavia che l'aiuto, il quale Iddio maestro supremo porge alla sua Chiesa è infinitamente più sublime che non l'aiuto che presta il {155 [155]} tuo maestro al suo scolaro, perchè quello è un aiuto soprannaturale e divino, questo solo naturale ed umano. |
A065000210 |
In questo secondo caso soltanto, allora che il papa abbia dato la sua approvazione, il concilio potrà godere del dono dell'infallibilità, ed acquisterà in tutta la Chiesa un'autorità irrefragabile. |
A065000211 |
Felici coloro che avranno la bella sorte di trovarsi ad uno spettacolo così raro nei fasti della Chiesa, ad uno spettacolo che ci rende in sulla terra una immagine del Cielo. |
A065000211 |
Godiamo pertanto di vivere in quest'epoca avventurata, in cui per la misericordia di Dio viene compiendosi un atto così solenne della Chiesa {158 [158]} nostra madre, così glorioso per la nostra ss. Religione, e colla preghiera e colla pratica della virtù disponiamo fin d'ora i nostri cuori a ricevere con riverenza e docilità quanto vi sarà decretato. |
A065000213 |
Se questo è il tuo desiderio, sappi che tu puoi con tutta facilità renderti molto benemerito del concilio e della Chiesa tutta. |
A065000214 |
[37], { 159 [159]} ed un Pater, Ave e Gloria a s. Pietro colla seguente preghiera per la Chiesa e pel papa. |
A065000215 |
Ascoltate propizio, o Signore, le nostre preghiere, e fate che distrutte le avversità e gli errori tutti, la vostra Chiesa vi serva con piena libertà. |
A065000217 |
Concedete che egli possa vedere giorni felici per la Chiesa, distrutti gli errori, cessati gli scandali, convertiti i scismatici, gli eretici, e i suoi nemici tutti, così che a capo di numerosissimo gregge possa giungere al cielo, e ricevere da voi, supremo pastore, l'eterno guiderdone. |
A065000217 |
Fate che ei si adoperì a promuovere con apostolico zelo il bene delle anime, ad estendere il vostro regno nel cuore di tutti gli uomini; difenda con fortezza {160 [160]} i diritti della vostra Chiesa e da esperto nocchiero nel procelloso mare di questo mondo guidi al porto della salute la navicella di Pietro. |
A065000221 |
1 a Che il concilio non venga impedito {161 [161]} nè disturbato dai nemici di Dio e della Chiesa;. |
A065000222 |
2 a La riunione della Chiesa scismatica alla Chiesa cattolica;. |
A065000224 |
Oh! te felice, se colle tue fervide preci, se colle tue divote comunioni, riuscirai ad ottenere la conversione, fosse ben anco di un solo scismatico, o di un solo protestante! E chi sa ancora che le tue preghiere non ottengano la conversione di qualche vescovo scismatico, o di qualche ministro protesante! Se ciò fosse, ne seguirebbe certamente un gran bene alle anime, poichè costui illuminato dalla luce della verità, ritornando alla {162 [162]} Chiesa Cattolica, col suo esempio e colle sue parole trarrebbe alla medesima il gregge a lui affidato; e così più splendido si farebbe il trionfo della Chiesa, e più abbondante il frutto del concilio, e più bella e più ricca la tua celeste corona. |
A065000228 |
Mio caro Tommaso, i nemici di Dio e della Chiesa, vedendo approssimarsi il concilio, tremano. |
A065000228 |
Speriamo in Dio, speriamo nella Vergine Immacolata, speriamo in Pio IX, speriamo nel concilio, speriamo nella Chiesa, la quale, fondata da Gesù Cristo sopra di Pietro, fu, è, e sarà sino alla fine dei secoli quale rupe immobile, a conforto dei giusti e guida sicura di tutti i Cristiani, per fare un solo pastore ed un solo ovile sopra la terra, ed un solo regno nella gloria dei Beati in cielo. |
don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html |
A066000001 |
Noi speriamo che questo lavoro, quantunque umile, contribuirà un poco a far spiccare la verità di quelle parole che il nostro immortale pontefice Pio IX, le cui azioni altrettanto grandi quanto gloriose, renderanno certamente la sua memoria illustre e cara alla Chiesa, pronunziò nel suo concistoro segreto del 17 settembe {3 [329]} 1860: « La Sede Apostolica lungi dall'essersi mai opposta alla vera e soda felicità delle nazioni, in ogni epoca si rese benemerita di tutto il genere umano. |
A066000003 |
S. Pietro dopo d'aver fondata la Chiesa d'Antiochia, dove per la prima volta i seguaci del Nazareno furono detti Cristiani, e dopo d'aver predicato l'Evangelio nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadoccia, nell'Asia e nella Bitinia, venne a fissare la sua sede a Roma. |
A066000005 |
Questi ristabilì la pace nella Chiesa di Corinto ove lo spirito di invidia aveva seminato qualche discordia in mezzo ai fedeli; egli scriveva ai Corinzii una bella lettera. |
A066000006 |
« La Chiesa di Dio che è a Roma, alla Chiesa di Dio che è a Corinto; a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio in N. S. G. C., che la grazia e la pace di Dio onnipotente, per Gesù Cristo si accresca in ciascuno di voi e sia reciproca. |
A066000009 |
Già il sangue dei martiri aveva fecondato, nel secondo secolo, la Chiesa di Lione, che aveva la gloria {13 [339]} di contare fra i suoi Vescovi i Potini e gli Irenei. |
A066000009 |
La Francia diverrà più tardi la figlia primogenita della Chiesa, il più fermo sostegno del Papato. |
A066000010 |
Cominciava appena la Chiesa a respirare in pace, le persecuzioni di spada erano allora finite, quando sorse Ario, il quale per la sua grande eresia {14 [340]} fece nascere una sì violenta perturbazione in tutta la Chiesa, che il dogma cristiano, senza la fermezza e saggezza del Papa sarebbe perito. |
A066000010 |
Ella continuò ad esercitare i suoi guasti nella Chiesa e fece il più grande male. |
A066000010 |
La Chiesa a Nicea formolando il suo simbolo e fulminando l'eresia, proclamò solennemente la Divinità di Gesù Cristo e la consostanzialità del Verbo. |
A066000011 |
Gli Imperatori successori del grande Costantino, lungi dall'imitare la pietà del loro padre, e la sua figliale sommissione alla Chiesa, erano divenuti i fautori dichiarati dell'eresia, che all'ombra di questa possente protezione si estendeva sempre maggiormente, facendosi numerosi partigiani. |
A066000012 |
Allora egli vuole sforzarlo, per dire così, a ritenere i doni e va a portarli come una offerta nella Chiesa di s. Pietro. |
A066000021 |
S. Gregorio temette allora che una più lunga resistenza non s'opponesse ai disegni della Provvidenza; egli fu consecrato solennemente nella Chiesa di s. Pietro il 3 di settembre 590. |
A066000024 |
Si è a questo monaco mandato dal Pontefice s. Gregorio, che l'Inghilterra dovette la sua conversione al cristianesimo, ed alla fede cattolica che professò così lungo tempo e con tanta edificazione per tutta la Chiesa di Dio. |
A066000029 |
Egli compose ogni sorta di lavori e di istruzioni per l'edificazione della Chiesa combattendo l'eresia, predicando ai fedeli, distruggendo gli avanzi del paganesimo, estendendo il suo zelo sopra il giudaismo, tutto regolando nella casa di Dio, gli officii, i sacramenti, il santo sacrifizio, le diverse ceremonie della liturgia, il canto stesso, cui egli compiacevasi d'insegnare a giovani chierici, e che dal suo nome vien chiamato canto gregoriano. |
A066000035 |
Ma ignorate voi che l'odio che portate alla Chiesa Cattolica ha sollevato contro di voi tutto l'occidente? Voi ci siete oggetto più di compassione che di timore... Convincetevi che le vostre minaccie non hanno niente di terribile, voi avete bisogno dei Papi che vi conservino la fedeltà dei popoli più che i Papi abbiano bisogno di voi. |
A066000037 |
Pepino allora, riguardandosi, e con ragione, padrone assoluto d'una conquista, frutto delle sue vittorie, fece a s. Pietro, alla Chiesa Romana ed a tutti i Papi una perpetua formolata donazione, composta della provincia romana e di parecchie altre città prese all'inimico: e questo fu il primo fondo degli stati Ecclesiastici. |
A066000038 |
Parecchi anni dopo, Carlomagno, figliuolo di Pepino, essendo a Roma ed avendo vinto di nuovo il re dei Longobardi, che rifiutava di rendere alla santa Sede le concedute città; {40 [366]} confermò la donazione di suo padre in favore della Chiesa romana, e vi aggiunse eziandio nuove provincie. |
A066000039 |
Noi felicitiamo, {41 [367]} con tutto il cuore, la Santa Sede e tutta la Chiesa di questo potere temporale che essa esercita sopra la città di Roma, e le altre Provincie ad essa sottomesse; e noi preghiamo il Signore a conservarlo adesso per sempre nella sua integrità, affinchè possa essere più libera e più indipendente nell'esercizio del potere spirituale che ha sopra tutta la terra. |
A066000039 |
« Noi sappiamo, dice Bossuet, che le terre ed i dominii accordati dai nostri re ai sommi Pontefici ed alla Chiesa sono tanto più inviolabili in quanto che si devono considerare come santi e consecrati a Dio; come tali non si può, senza sacrilegio, nè impadronirsene, nè rapirli, nè annoverarli come beni profani. |
A066000040 |
Tutti questi diritti sono legittimi e non è permesso di contestarli ai preti più che ai laici; e, per ritornare alla Chiesa romana, sarebbe cosa ingiustissima disputarle la sovranità {42 [368]} di Roma e di una gran parte dell'Italia che da tanti secoli possiede; poichè la maggior parte de' principi non hanno miglior titolo che quello del lungo possesso. |
A066000044 |
Le classi inferiori della società trovavano un asilo ed un soccorso nella sola Chiesa. |
A066000044 |
Nei secoli del medio evo, la Chiesa sola possedeva le scienze, le arti e le lettere, ella era l'unica scuola dell'universo. |
A066000045 |
E tale è diffatto nello spirito dei fedeli e nella volontà della Chiesa, la destinazione di questi beni. |
A066000046 |
La volontà della Chiesa deve essere la sola ed unica regola de' suoi doni, coloro che violano i suoi privilegi su questo punto furono colpiti d'anatema dai Concilii. |
A066000046 |
« È un'empietà che non ammette scusa il non mettere i beni della Chiesa nel numero delle cose sacre. |
A066000047 |
Del resto questa dottrina non è soltanto quella del clero francese, ma bensi la dottrina della Chiesa universale. |
A066000050 |
Difatto Enrico e i suoi difensori non adducevano per iscusa che un re scomunicato non perda la corona, ma si limitavano a dire che la Chiesa non {48 [374]} ha il diritto di colpire della scomunica un sovrano. |
A066000050 |
I delitti di Enrico giunsero ad un tale eccesso che il Papa fu obbligato ad usare contro questo principe di tutti i fulmini della Chiesa, ed ei pronunziò contro di lui la scomunica e la deposizione. |
A066000050 |
I popoli non intendevano d'obbedir loro, nè loro prestavano giuramento di fedeltà che pel tempo in cui continuavano ad essere cristiani e cattolici, e sommessi figliuoli della Chiesa. |
A066000050 |
Questo santo Papa era divorato dallo zelo per la casa di Dio; ciononostante i più empi scandali, cagionati sopratutto dai re, affliggevano la Chiesa. |
A066000060 |
Egli andò per divozione a Gerusalemme a visitare il santo Sepolcro e fu sensibilmente commosso al vedere i Luoghi Santi sotto il dominio degli infedeli, la piazza del Tempio occupata dalle moschee, e le scuderie unite colla chiesa del santo Sepolcro. |
A066000070 |
Il superbo obelisco anticamente consecrato al sole da un re d'Egitto e dappoi trasportato a Roma ove Nerone ne aveva fatto il principale ornamento del suo circo, periva seppellito dietro la sacrestia della Chiesa di s. Pietro. |
A066000072 |
Sisto V fece disseppellire tre altri obelischi di cui il primo, che aveva servito di ornamento al mausoleo di Augusto, fu eretto avanti alla Chiesa di santa Maria Maggiore, il secondo nella piazza di s. Giovanni di Laterano, l'ultimo in quella di santa Maria del Popolo. |
A066000073 |
Questo Pontefice eresse ancora nella Chiesa di santa Maria Maggiore una magnifica cappella in onore del Presepio del Verbo incarnato, fondò un vescovado e fece costrurre una magnifica chiesa a Loreto. |
A066000074 |
» In quest'occasione, egli stabilì per tutta la Chiesa una nuova festa in onore della SS. Vergine, sotto il nome di nostra Signora della Vittoria e fece aggiungere queste parole alle {66 [392]} litanie: soccorso dei cristiani, pregate per noi. |
A066000076 |
Egli cominciò a negare l'autorità pontificale, e quindi la stessa autorità della Chiesa, e predicò arditamente la dottrina del senso privato e del libero esame. |
A066000078 |
Il Concilio di Trento fu riunito contro questa mostruosa eresia che aveva {68 [394]} scompigliato la religione e che si potrebbe chiamare l'eresia universale, contenendo di fatto nel suo seno tutte le eresie possibili nel rigettamento totale che essa fece della tradizione cattolica e dell'autorità della Chiesa, e per l'interpretazione particolare delle scritture permessa a ciascun individuo. |
A066000081 |
Gregorio XV lasciò una preziosa memoria alla Chiesa con molte grandi opere, ma sopratutto collo stabilimento della congregazione per la propagazione della fede. |
A066000083 |
Questo è un sacrifizio immenso, un sacrifizio proprio ed esclusivo alla Chiesa Cattolica; si è questo sacrifizio che la rende così maravigliosamente {74 [400]} feconda. |
A066000084 |
In una parola era il secolo XVIII. Voltaire colle sue buffoneggiate gettava il ridicolo a piene mani sopra il clero, sopra il Papa, sopra la Chiesa, sopra le instituzioni religiose, e sopra tutto ciò che v'ha di più sacro; e vociferava il suo famoso grido: Schiacciamo l'infame. |
A066000086 |
Egli fu uno de' più grandi Papi che governarono la Chiesa. |
A066000086 |
Giuseppe II era uno de' più avversi alla Chiesa. |
A066000086 |
I governi cattolici, invece di ascoltare questi paterni avvisi, facevano essi stessi più o meno apertamente la guerra alla Chiesa. |
A066000086 |
Quattro mila vennero a ricoverarsi a Roma ove Pio VI li accolse colla più tenera carità, prodigando a tutti i soccorsi che la loro posizione domandava; quando la Repubblica s'impadronì eziandio degli Stati della Chiesa essa fece strappare il sommo Pontefice da Roma da' suoi soldati; e lo strascinò prigioniero in più città d'Italia, e finalmente in Francia a Valenza ove lo lasciò morire prigioniero. |
A066000089 |
Ma noi non possiamo arrenderci a queste concessioni, alle quali ripugnano le indeclinabili obbligazioni della nostra doppia rappresentanza, nè cedere a ciò che si oppone alla guardia del deposito del patrimonio della Chiesa romana che ci fu trasmesso, dopo una così lunga serie di secoli, dal nostri predecessori, e che noi abbiamo promesso in faccia all'Onnipotente, ai piedi degli altari, e coi più sacri giuramenti, di trasmettere intatto a coloro che ci succederanno. |
A066000090 |
Da principio egli protesta energicamente e poi lancia una bolla di scomunica contro gli invasori dei beni della Chiesa. |
A066000090 |
L'Imperatore Napoleone, irritato {80 [406]} dalla apostolica resistenza di Pio VII, fece arrestare i cardinali i più affezionati al Papa, ed ordinò l'incorporazione degli stati della Chiesa col regno francese. |
A066000091 |
Però la burrasca si preparava sopra il Capo del persecutore della Chiesa che sino a quel punto era stato costantemente felice. |
A066000094 |
Cardinali, vescovi, principi, ambasciadori, missionari, preti, fedeli vengono da tutte le parti del mondo a portare ai piedi del Capo della Chiesa le loro suppliche, i loro omaggi o ad esporgli i loro bisogni. |
A066000094 |
Sino a dieci ore circa il santo Padre lavora tutti i giorni col suo primo ministro, che è un cardinale chiamato il segretario dello Stato, il quale è principalmente incaricato dell'amministrazione temporale degli Stati della Chiesa. |
don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html |
A067000010 |
Che Gesù Cristo ha fondato la Chiesa, a cui affidò tutta la sua dottrina; che questa Chiesa è Una, Santa, Cattolica ed Apostolica, ed ha per Capo il Romano Pontefice; che perciò tutti quelli i quan sono fuori di lei, non hanno la vera Religione, nè possono conseguire l'eterna salute;. |
A067000071 |
Dopo la venuta del Salvatore questa divina rivelazione fu affidata al magistero infallibile della Chiesa Cattolica. |
A067000186 |
Possiamo pertanto conchiudere che la santità degli Evangelisti, la maniera semplice e schietta con cui scrissero, la stima che i fedeli e gli stessi Ebrei mostrarono sempre per i libri dei Vangelo, la stima universale che la Chiesa ha dimostrato da diciannove secoli in qua, reputando separati dai veri credenti coloro, che in piccola parte avessero negato la veracità dei Vangelo, ci porgono incontrastabile argomento della veracità degli scrittori dei libri evangelici. |
A067000244 |
In simile maniera, attaccando il loro cuore alle cose della terra, non giungono a conoscere le verità del Vangelo, che sono affatto spirituali; nemmeno vogliono aprire gli occhi sopra una moltitudine di profezie esistenti nelle loro mani, le quali profezie annunziano chiaramente, che il Messia, sebbene Dio onnipotente, doveva venire sotto umili spoglie a guisa di mansueto agnello, siccome fece Gesù Cristo, e fondare un regno, che è la sua Chiesa, la quale doveva estendersi in tutti i luoghi della terra e durare in eterno. |
A067000275 |
Di tutto cuore pertanto {72 [266]} preghiamo anche noi io a sospendere il suo castigo verso questo popolo infelice; si degni di versar sopra di lui i tesori delle divine misericordie, affinché, illuminato da celeste grazia, conosca le assurdità ed il fantasma di religione che presentemente professa, apra gli occhi alla luce del Vangelo, riconosca in Gesù Cristo il suo Salvatore, e mercè la rigenerazione delle acque battesimali possa entrare nel grembo della Chiesa Cattolica, unica vera, unica santa, unica depositaria della divinità, fuori di cui niuno può salvarsi. |
A067000286 |
Quando Iddio nel giorno della Pentecoste mandò lo Spirito Santo, la Chiesa di Gesù Cristo era composta di pochi credenti. |
A067000307 |
Dico adunque che la vera religione si conserva nella Chiesa di Gesù Cristo, fuori di cui niuno può salvarsi. |
A067000309 |
No, la vera Chiesa di Cristo non si può trovare indistintamente in tutte queste chiese, ed altre, che si arrogano il nome di cristiane. |
A067000310 |
Capisco: la religione di Gesù Cristo non può essere che una sola: dunque non può essere che una sola la Chiesa, che conserva ed insegna la vera religione di Gesù Cristo. |
A067000310 |
Ma come fare a conoscere, tra le tante, quest'unica Chiesa di Gesù Cristo?. |
A067000313 |
P. La Chiesa di Gesù Cristo deve necessariamente avere quattro caratteri, che evidentemente la dimostrino a qualunque persona anche idiota e volgare; ella deve essere: UNA, SANTA, CATTOLICA, APOSTOLICA. 1 ° UNA, perchè una e sempre la stessa è la dottrina di Gesù Cristo; {86 [280]} uno e sempre il medesimo culto da esso istituito; una e immutabile la forma di governo da esso data alla sua Chiesa. |
A067000313 |
Un solo Dio, dice S. Paolo, una sola fede, un sol battesimo, dunque non vi può essere che una sola vera Chiesa di Dio. |
A067000314 |
2° SANTA, perchè ha per suo capo Gesù Cristo fonte eli ogni santità; perchè la fede, i sacramenti sono santi, e tutti i suoi membri sono chiamati alla santità; e niuno può esser santo se non è unito alla Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000317 |
Tenete ben impressi nella vostra mente questi quattro caratteri, e in quella Chiesa in cui li troveremo, diremo subito: questa di certo è la Chiesa, a cui Gesù Cristo affidò la sua religione; questa è quella Chiesa, che Gesù Cristo dal cielo assiste affinchè non cada in errore, trionfi in mezzo alle persecuzioni, ed in mezzo ai combattimenti riporti vittoria! {87 [281]}. |
A067000318 |
Prima di passare a spiegare i caratteri della Chiesa di Gesù C., desidererei di sapere come questa Chiesa sia stata fondata. |
A067000319 |
Egli è un fatto certo, registrato in più luoghi del santo Vangelo, che Gesù Cristo prima di salire al cielo fondò una Chiesa, vale a dire, una congregazione di veri credenti, i quali, sotto la direzione di un capo stabilito da lui medesimo, fedelmente professassero la fede e la legge da lui insegnata. |
A067000320 |
Qual è questo capo da Gesù Cristo stabilito per governare la sua Chiesa?. |
A067000321 |
Il capo stabilito da Gesù Cristo per governare la sua Chiesa fu S. Pietro, e dopo di lui i Papi suoi successori. |
A067000322 |
Siccome la fondazione della Chiesa di Gesù Cristo è un fatto de' più belli e dei più importanti di nostra fede, così io voglio ingegnarmi di esporvelo colle medesime circostanze cori cui sta registrato nel S. Vangelo. |
A067000324 |
D'ora in poi non li chiamerai più Simone, ma Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non mai la potranno vincere. |
A067000325 |
Sono contentissimo di questo fatto adesso comprendo il modo con cui Gesù Cristo fondò la sua Chiesa. |
A067000330 |
4° Gesù disse: Sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa. |
A067000330 |
Il fondamento è la parte principale della casa, e affatto indispensabile, tu sarai l' autorità della Chiesa, e affatto necessaria. |
A067000330 |
Sul fondamento si fabbrica tutta la casa affinchè, su di esso sostenendosi, duri ferma ed immobile: sopra di te, che io chiamo Pietro, coree su di una pietra fermissima, e per mia virtù eterna, io innalzo l'eterno edificio della mia Chiesa, la quale così a te appoggiata starà forte ed invitta contro a tutte le arti e gli assalti dei suoi nemici. |
A067000330 |
Vuol dire: Tu, o Pietro, sarai nella mia Chiesa quello che in una casa è il fondamento. |
A067000331 |
Nella mia Chiesa chiunque si divide {91 [285]} da Pietro precipita nell'errore, e si perde. |
A067000331 |
Non vi è casa senza fondamento, non vi è Chiesa senza di Pietro. |
A067000331 |
Una Chiesa separata da Pietro non potrà mai essere la mia Chiesa. |
A067000332 |
Così le chiavi del regno dei Cieli, cioè della Chiesa, date a Pietro dimostrano, che Pietro è fatto principe e governatore supremo della Chiesa. |
A067000332 |
Laonde Gesù Cristo soggiunge a Pietro: «E tutto quello che tu legherai sulla terra, sarà altresì legato ne' Cieli; e tutto quello che tu scioglierai sulla terra, similmente sarà sciolto nei Cieli.» Le quali parole indicano manifestamente l' autorità suprema nella Chiesa data a Pietro, l' autorità di obbligare la coscienza degli uomini con decreti, e con leggi in ordine al loro bene spirituale ed eterno, e l'autorità di scioglierli dai peccati e dalle pene, che impediscono lo stesso bene spirituale ed eterno. |
A067000333 |
Ecco dunque, o figli, la vera Chiesa di G. C., come un grande edifizio, poggiata sopra S. Pietro, sopra una pietra sì ferma, che le porte dell' inferno, vale a dire il demonio, gl' increduli ed i cattivi {92 [286]} cattolici, malgrado ogni persecuzione, non mai la potranno vincere. |
A067000334 |
S. Pietro fece veramente uso di tale autorità nel governo della Chiesa?. |
A067000335 |
Dopo l'Ascensione del Salvatore appena ritornato dal monte degli Ulivi tosto Pietro incomincia ad esercitare la suprema sua autorità, come principe degli Apostoli e capo della Chiesa. |
A067000335 |
Salito al cielo il divin Salvatore, S. Pietro fece veramente uso di questa autorità nel governo della Chiesa; e tutti gli Apostoli erano persuasi che egli avesse ricevuto dal Salvatore questa suprema autorità, siccome dimostrano più fatti della Sacra Scrittura. |
A067000336 |
Ora che mi avete si bene fatto {93 [287]} comprendere come Gesù Cristo ha fondato la sua Chiesa, e stabilito S. Pietro suo Vicario, avrei caro che mi indicaste, tra tante Chiese che portano il nome di cristiane, quale abbia i caratteri della Chiesa di Gesù Cristo?. |
A067000337 |
Comprendete, o figli, la grande verità che vi dico: La Chiesa di Gesù Cristo è Una, Sartia, Cattolica ed Apostolica. |
A067000337 |
Fra le società cristiane, che si vantano di appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo, abbiamo detto che una sola può avere i caratteri della divinità; tutte le altre sono false. |
A067000337 |
Ora noi nella maniera la più chiara, la più certa troviamo questi quattro caratteri nella sola Chiesa Romana; dunque solamente in essa trovasi la Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000337 |
Questa Chiesa è la Romana, così detta perchè riconosce per suo capo visibile il Vescovo di Roma, successore di S. Pietro, Vicario di Gesù Cristo in terra. |
A067000338 |
F. La Chiesa Romana presenta il carattere dell'Unità? {94 [288]}. |
A067000339 |
La Chiesa Romana presenta colla massima chiarezza il carattere dell'unità. |
A067000339 |
La Chiesa Romana è UNA per l' unione di tutte le Chiese particolari col successore di S. Pietro da Cristo stabilito capo della sua Chiesa, che a guisa di padre universale regola tutta la cattolica famiglia. |
A067000340 |
E poi certo che la Chiesa Romana abbia un medesimo culto, una sola fede, una sola morale, un sol governo?. |
A067000341 |
Sì: la Romana Chiesa ha un medesimo culto, una sola fede, perchè tutti i cattolici di tutti i paesi del mondo credono i medesimi dogmi senza distinzione; motivo per cui i veri cattolici rigettarono mai sempre, e rigettano con orrore ogni cosa contraria alla loro fede, perchè sono certissimi che i Pastori, destinati da Dio a governare la Chiesa, si succedettero l'un l'altro in guisa, che ci trasmisero le verità rivelate da Gesù Cristo e dagli {95 [289]} Apostoli, come di mano in mano fino ai nostri giorni. |
A067000344 |
Una cosa qui non capisco: mi dite che la Chiesa è una sola, e spesso si parla di Chiesa Greca, Chiesa Latina, Gallicana o Indiana; ci sono forse più Chiese nella Chiesa Romana?. |
A067000345 |
Che se una Chiesa prendesse un nome per distinguersi e separarsi dalla Chiesa Cattolica Romana, tal Chiesa cesserebbe di appartenere a Gesù Cristo. |
A067000345 |
La Chiesa Cattolica Romana è una sola; talvolta però le si aggiugne un nome {96 [290]} preso dai nomi dei paesi; e dicesi ora Greca, ora Latina, ora Gallicana, ora Indiana; ma esse non sono che porzioni della stessa Chiesa Romana, fondata da Gesù Cristo e governata dal Sommo Pontefice suo Vicario in terra. |
A067000347 |
Anche nelle cose di massima importanza sono talmente tra di loro divisi, che, come osserva il dottissimo Bossuer, i Protestanti, due secoli dopo la loro fondazione, non una Chiesa, ma ne avevano più di dugento con sistemi tra di loro contrari per modo che gli uni insegnavano una cosa, la quale era rigettata dagli altri. |
A067000349 |
Siccome la Chiesa Cattolica nel Vangelo si suole paragonare ad una famiglia ben ordinata, in cui tutti i figli obbediscono agli ordini del loro padre, così la Chiesa di ciascuna eresia si può paragonare ad una famiglia senza capo. |
A067000350 |
Ciò tutto perchè non vogliono riconoscere l'autorità religiosa, e segnatamente quella del Capo visibile della Chiesa, stabilita da Dio per determinare e distinguere ciò che è vero da ciò che è falso, ciò che è bene da ciò che è male. |
A067000352 |
Gesù Cristo essendo per essenza la stessa santità, ne conseguita che la sua Chiesa debba essere tutta purezza e santità, ed escludere dai suoi dogmi e dalla sua dottrina la più piccola cosa che disdica alla Divina Maestà. |
A067000353 |
La Chiesa Romana si può dire veramente Santa?. |
A067000354 |
La Chiesa Romana si può veramente dir Santa, perchè Santo è il Capo di lei, Gesù Cristo, sorgente di ogni santità, che la regge e la governa coll'assistenza dello Spirito Santo. |
A067000355 |
E Santa perchè in ogni tempo Iddio dimostrò con luminosi miracoli di approvare il culto che gli vien prestato in questa Chiesa. |
A067000356 |
Gli eretici credono ai miracoli dai Santi operati nella Chiesa Romana?. |
A067000357 |
Gli eretici, e specialmente i Protestanti, sebbene non possano vantare un sol miracolo a favore della loro setta, tuttavia ammirano ed ammettono che nella Chiesa Cattolica si operarono miracoli, e dicono espressamente che fra gli altri S. Bernardo, S. Francesco d'Assisi, San Bonaventura e San Vincenzo de Paoli, hanno vissuto santissimamente, e più di ogni altro S. Francesco Zaverio ha operato grandi miracoli. |
A067000357 |
Ora la vita santa di questi grandi uomini cattolici, la dottrina da loro predicata e con molti miracoli confermata, ci fanno dire che gli stessi eretici convengono con noi che la Chiesa Cattolica è Santa |
A067000359 |
Al contrario, la Chiesa Romana, oltre un gran numero di Santi e di miracoli riconosciuti dai medesimi eretici, presenta migliaia di monumenti, i quali ci attestano che da Gesù Cristo fino ai nostri di in ogni secolo, e possiam dire in ogni anno si operarono miracoli. |
A067000359 |
La stessa Romana Chiesa numera migliaia di santuari, nel cui interno si veggono l'un sopra l'altro i segni di grazie ricevute, di miracoli operati a benefizio de' fedeli. |
A067000361 |
Per esempio, gli eretici credono al Battesimo, ma vi mischiano tali errori nell'amministrazione del medesimo, che la Chiesa Cattolica {101 [295]} dubita se sia ancor valido. |
A067000361 |
Per questo motivo i Valdesi ed i Protestanti, che in gran numero fanno ritorno alla Chiesa Cattolica, nell'abiurare i loro errori ricevono nuovamente il Battesimo sotto condizione. |
A067000364 |
F. Perchè la Chiesa Romana dicesi Cattolica?. |
A067000365 |
La Chiesa Romana dicesi Cattolica, vale a dire, universale e perpetua, perchè si estende a tutti i tempi, per tutti i luoghi, e deve durare fino alla fine dei secoli, senza mai cangiare. |
A067000365 |
Qui voglio farvi osservare, che la Chiesa di Gesù Cristo fin da' primi tempi era già distinta dalle altre società col nome di Cattolica. |
A067000366 |
Come si prova che la Chiesa Romana è Cattolica. |
A067000367 |
La Chiesa Romana è Cattolica perchè crede e professa tutte le verità insegnate da Gesù Cristo e dagli altri Apostoli. |
A067000368 |
La Chiesa Romana ha de' credenti tra i Turchi, nelle Indie e nelle contrade più rimote dell'Africa, dell'America, uniti col vincolo d'una stessa fede, e colla partecipazione dei medesimi Sacramenti, come una famiglia che puntualmente eseguisce gli ordini del padre che la governa. |
A067000369 |
Finalmente la Chiesa Romana si può anche dire Cattolica, perchè in numero {104 [298]} supera di gran lunga tutte le altre società che si dicono Cristiane |
A067000371 |
Egli è Gesù Cristo che assomiglia la sua Chiesa ad {105 [299]} un ovile, di cui egli stesso è Pastore supremo, e dice espressamente che le sue pecore, vale a dire, i suoi fedeli seguaci avrebbero ascoltata la sua voce. |
A067000372 |
Ma gli eretici, e soprattutto i Protestanti ed i Valdesi, non sono più contenuti in questo mistico ovile della Chiesa Cattolica, perchè non ascoltano più la voce del Vicario di Gesù Cristo, da lui stabilito Pastore supremo e Capo visibile a governare la sua Chiesa. |
A067000373 |
Prima dei loro fondatori, queste società eretiche non esistevano, e soltanto cominciarono ad avere un nome particolare quando si separarono dalla Chiesa Cattolica. |
A067000374 |
F. Perchè la Chiesa Romana si dice Apostolica?. |
A067000375 |
Questa Chiesa dicesi Apostolica, perchè fondata sopra le verità insegnate da G. C. e predicate dagli Apostoli. |
A067000377 |
Nella Chiesa Romana si conta una successione di Pastori non interrotta dagli Apostoli fino a' nostri tempi; di maniera che noi cominciando dal regnante Pio IX, facendo grado da un Papa all'altro, troviamo mina serie di Pontefici che si estende sino a S. Pietro, Principe degli Apostoli, da G. C. stabilito Capo della sua Chiesa. |
A067000378 |
Mi pare questa una grande verità, e che questo solo carattere basti per dimostrare la Chiesa Romana essere incontrastabilmente {106 [301]}. |
A067000379 |
Perciò col medesimo loro nome dimostrano che non discendono dalla vera Chiesa di Gesù Cristo, ma da quella di Nestorio, Pietro Valdo, Calvino e Lutero. |
A067000381 |
S. Agostino, che visse nel quinto secolo, fra i motivi che lo ritenevano inviolabilmente attaccato alla Chiesa, annovera la non mai interrotta successione dei Pontefici dopo S. Pietro, cui commise Iddio la cura di governare il {108 [302]} suo gregge. |
A067000384 |
Bossuet), che è una grande consolazione per quelli, che si trovano nella Chiesa Cattolica, ed insieme un argomento di verità il considerare, che dal regnante Pontefice si vada di {109 [303]} grado in grado salendo, senza interruzione, fino a S. Pietro, costituito da Gesù Cristo Principe degli Apostoli, e quindi, ripigliando la serie de' Pontefici della legge antica, si arrivi fino ad Aronne ed a Mosè, indi a' Patriarchi, e fino all'origine del mondo. |
A067000384 |
Onde, se nelle cose appartenenti alla religione ed alla salvezza delle anime lo spirito umano, soggetto per se stesso a tanta instabilità, ha bisogno d'essere assicurato e retto da qualche autorità certa, quale maggiore autorità può desiderarsi, che quella della Chiesa Cattolica, la quale riunisce in sè l'autorità di tutti i secoli passati fino ad Adamo, che fu il primo uomo del mondo 9. |
A067000386 |
La Chiesa Romana forma quella gran catena, vale a dire quella lunga serie di Pastori, i quali, anche sparsi in molte parti del mondo, furono costantemente in ogni tempo uniti al Romano Pontefice. |
A067000387 |
Poveri protestanti! Essi possono al più tessere una serie di pastori fino a Calvino e Lutero; poi trovano rotta e tagliata la catena, e, se vogliono continuare, devono riunirsi alla Chiesa Cattolica, o camminare nelle tenebre. |
A067000388 |
Noi siamo intimamente persuasi, che la Chiesa Romana, in cui fortunatamente ci troviamo, è la sola vera Chiesa di Gesù Cristo, fuori di cui niuno può salvarsi. |
A067000389 |
Avrete altresì notato, solo esservi la Chiesa Romana, che abbia i caratteri della divinità, fuori di cui niuno può salvarsi. |
A067000389 |
Da quanto vi ho esposto giudico che abbiate conosciuto chiaramente la divinità della Cristiana Religione; la fondazione della Chiesa di G. C., maestra infallibile della verità. |
A067000390 |
Ora a somiglianza dei regni della terra, nei quali è un ordine, mediante il quale si parte dal Sovrano, e si va a grado a grado sino all'ultimo dei sudditi, così nella Chiesa Romana, vera Chiesa di G. C., havvi un ordine che dicesi gerarchia, con cui noi partiamo da Dio, che n' è Capo invisibile, passiamo al Romano Pontefice, di lui Vicario e Capo visibile della sua Chiesa in terra, poscia ai Vescovi e agli altri sacri ministri, da cui i divini voleri sono comunicati a tutti gli altri fedeli sparsi nelle varie parti del mondo. |
A067000392 |
Affinchè comprendiate bene che cosa intendasi per gerarchia ecclesiastica, bisogna {3 [309]} che voi richiamiate alla mente che la Chiesa di G. C. è la congregazione di tutti quelli che professano la fede e la dottrina del medesimo G. C., sotto il governo di un Capo supremo, che è il Vicario di Lui in terra. |
A067000396 |
Il primo di questi sacri ministri, come vi ho già detto, è il Papa, ossia il Romano Pontefice, Capo visibile di tutta la Chiesa. |
A067000397 |
2° I Cardinali sono coadiutori o consiglieri del Papa, alcuni dei quali sono legati, altri nunzi o prefetti pel governo spirituale o temporale della Chiesa. |
A067000402 |
sono sacerdoti scelti dal Vescovo pel governo di una chiesa, a cui è annessa l' obbligazione di aver cura delle anime. |
A067000415 |
Il concilio Ecumenico è la radunanza di tutti, {8 [314]} o di una gran parte de' Vescovi della Chiesa Cattolica, e vi presiede lo stesso Papa in persona o per mezzo de' suoi legati; e in questo specialmente si decidono le grandi controversie in materia di Religione. |
A067000415 |
Il concilio in questa maniera congregato rappresenta tutta la Chiesa, ed approvato dal Papa è infallibile nel decidere gli articoli di nostra S. Fede; perchè la Chiesa universale, come abbiamo dello, essendo assistita dallo Spirito Santo, non può cadere nel minimo errore. |
A067000420 |
Questo non può avvenire, perchè i concilii ecumenici sono, come abbiamo detto, sempre presieduti ed approvati dal {9 [315]} Papa, e quindi sono infallibili; e negli altri concilii, oltre a ciò, che i Vescovi si studiano di uniformare interamente i loro decreti allo spirito della Chiesa, nelle cose di dogma e disciplina, che hanno maggiore importanza, mandano sempre a Roma le loro decisioni per averne l' approvazione dal Papa. |
A067000421 |
Intesi dire che in un concilio convocato nella città di Rimini, in un altro convocato nella città di Pistoia, si decretarono più cose, le quali furono poi dalla Chiesa riprovate. |
A067000422 |
Da ciò piuttosto appare la diligenza grande che usa la Chiesa nel discernere la verità dall'errore. |
A067000422 |
Per questo motivo le cose decretate in detti concilii vennero sempre dalla Chiesa riprovate appunto perchè erronee. |
A067000422 |
È vero che nel concilio di Rimini, in quello di Pistoia ed in alcuni altri furono decretate cose erronee, ma questi concilii non erano ecumenici, perciò non poterono rappresentare la Chiesa universale. |
A067000423 |
Ma niuno potrà mai asserire, che nei decreti de' concilii approvati dalla Chiesa siasi inserito il minimo errore, perchè i {10 [316]} Vescovi in questa maniera convocati ed uniti al Papa rappresentano la Chiesa universale, assistita da Gesù Cristo medesimo: Ecce ego vobiscum sum omnibus diebus. |
A067000425 |
I concilii di Rimini e di Pistoia (i quali non sono mai stati approvati dalla Chiesa) stabilirono cose erronee, perchè le autorità civili di accordo cogli eretici volevano far da giudice nelle cose di religione, usando fino la forza per costringere i Vescovi ad approvare i loro sentimenti; onde, essendo stata tolta la libertà a' Prelati, non poterono più giudicare liberamente; per ciò detti concilii diconsi conciliaboli, costantemente riprovati dalla Chiesa. |
A067000426 |
Ne' primi tempi della Chiesa si celebrarono concilii?. |
A067000427 |
Ne' primi tempi della Chiesa, viventi ancora i medesimi Apostoli, furono celebrati tre concilii in Gerusalemme. |
A067000430 |
Io credo all'autorità infallibile de' concilii in ogni tempo celebrati nella Chiesa... e sempre venerati da' buoni cristiani. |
A067000430 |
Io sento tanti a protestare che amano il Papa, credono al Papa, vogliono appartenere alla Chiesa Cattolica, e intanto guai a loro parlar di concilii; se sentiste mai quante cose dicono del Concilio Tridentino?. |
A067000431 |
Notate però bene, che costoro, rifiutando di credere alle decisioni dei concilii, dimostrano di non credere nemmeno al Papa, giudice supremo de' concilii, di non credere alla Chiesa; perciocchè i concilii Ecumenici rappresentano la Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica. |
A067000434 |
Questo padre è il Papa, i figli sono tutti i buoni cristiani; il regno è la Chiesa, Re supremo ed invisibile è Gesù Cristo, Re visibile n' è il suo Vicario, il Romano Pontefice. |
A067000435 |
Quelli che ricusano di osservare le leggi della Chiesa sono cattivi figli del Papa, cattivi sudditi della Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000438 |
Il pastore Monod afferma, che la Chiesa Riformata ha perduto i suoi due antichi caratteri: una organizzazione presbiteriana, ed una confessione veramente cristiana, ed esorta vivamente l'assemblea perchè voglia rivendicare questi due caratteri. |
A067000439 |
Piuttosto dalla medesima confessione de' pastori protestanti conseguita che la Chiesa Riformata è priva {15 [321]} de' veri sacerdoti e di una regola di fede veramente cristiana. |
A067000442 |
Ci piace assai l' istruzione dataci sulla gerarchia ecclesiastica e sui gradi che la compongono, come anche l'idea de' concilii, pel cui mezzo la Chiesa decide infallantemente intorno alle cose di religione: e ci avete già qualche volta accennato l'autorità che godono i sacri ministri nel loro posto: ma questa autorità fu loro data da Gesù Cristo?. |
A067000443 |
L'autorità che i ministri della Chiesa esercitano nel sacro ministero fu veramente loro data da Gesù Cristo. |
A067000443 |
Questo nostro Divin Salvatore, pieno d'amore per noi, mentre ancor viveva tra gli uomini, ha più volte parlato dell' autorità che dava ai ministri della sua Chiesa. |
A067000446 |
L' Apostolo S. Paolo, quel grande Apostolo, che ha tanto faticato, tanto sofferto perla Fede, diceva essere {18 [324]} la Chiesa a guisa di una gran colonna, fondamento di ogni verità, fuori di cui non si può trovare alcun principio nè fondamento di verità. |
A067000446 |
Ma badate, egli dice ai cristiani, badate bene, che niuno v' inganni con parole fallaci: se vi fosse alcuno che si vantasse anche venuto dal cielo per insegnarvi una dottrina diversa da quella che noi, uniti a questa Chiesa, vi abbiamo insegnato, non credete, egli v' inganna; noi siamo da Dio mandati per insegnare la dottrina di Gesù Cristo, noi per discernere il giusto dall' ingiusto, la verità dalla menzogna. |
A067000447 |
Tralascio molti detti e molti fatti dello stesso S. Paolo e degli altri Apostoli a questo riguardo; ommetto pure quanto disse e fece S. Pietro come Capo della Chiesa; perciocchè tali cose sono ammesse dagli stessi eretici; voglio solo notarvi che di questa autorità si servirono fin da' primi tempi i Romani Pontefici per istabilire e decidere quelle cose che giudicavano bene {19 [325]} per le anime dei cristiani, come apparisce da moltissimi fatti della Storia Ecclesiastica. |
A067000448 |
S. Clemente, discepolo di S. Pietro e terzo Papa dopo di lui, scrisse da Roma una lunga lettera ai cristiani che dimoravano nella città di Corinto, per sedare alcune discordie insorte tra loro; e que' fedeli si sottomisero al Capo della Chiesa, come docili figli si sottomettono al tenero loro padre. |
A067000448 |
S. Lino, immediato successore di S. Pietro nella Sede Pontificia, stabilì che le donne, in segno di modestia, andassero in chiesa col capo coperto. |
A067000448 |
Tale autorità fu sempre esercitata in ogni tempo nella Chiesa. |
A067000449 |
Ho voluto raccontarvi questi fatti della Chiesa primitiva a preferenza di moltissimi altri posteriori, perchè gli stessi eretici ammettono tali fatti, e convengono coi cattolici, che in quel tempo (nei tre primi secoli) la Chiesa Romana era l'unica vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000451 |
Questa loro autorità, ossia questo diritto dato da Gesù Cristo alla Chiesa consiste nell'autorità d'insegnamento, e nell'autorità di governo. |
A067000453 |
Per autorità d'insegnamento s'intende il potere che G. C. ha dato alla sua Chiesa di ammaestrare lutti i popoli della terra intorno alle verità da Dio rivelate e contenute nella Sacra Scrittura o nella tradizione della Chiesa. |
A067000454 |
Chi non fosse destinato dalla Chiesa, potrebbe interpretare le Sacre Scritture e spiegarle ai popoli?. |
A067000455 |
Chi non è destinato dalla Chiesa non ha alcun diritto di mischiarsi nelle cose di religione, eccetto che andasse d'accordo coll'autorità Ecclesiastica; perchè Iddio affidò il deposito della religione alla sua Chiesa e non ad altri. |
A067000455 |
Gesù Cristo disse chiaramente che ne' dubbi, nelle questioni, nelle difficoltà in fatto di religione dobbiamo andare alla Chiesa dic ecclesiae: La qual cosa da Gesù Cristo fino ai nostri giorni fu sempre praticata nella Santa Romana Chiesa. |
A067000456 |
Capisco quale sia l'autorità d'insegnamento data da Gesù Cristo alla Chiesa, ma l'autorità di governo in che cosa consiste?. |
A067000457 |
L'autorità di governo consiste nel potere dato da Gesù Cristo alla Chiesa di stabilire ed interpretare le leggi ecclesiastiche, di farle osservare, di regolare nella Chiesa il culto pubblico e stabilire le cose che si reputano necessarie al decoro della religione. |
A067000457 |
Nella stessa maniera che un padre ha diritto di stabilire quelle cose che sono necessarie pel buon governo della famiglia; nella stessa maniera che un pastore può comandare che le sue pecore siano condotte al pascolo in luoghi determinati, fissare il tempo che giudica più opportuno pel pascolo; così il Papa, padre universale di tutti i fedeli cristiani, pastore supremo del gregge di Gesù Cristo, può stabilire quelle leggi, precetti, comandi e proibizioni che egli giudicherà necessarie pel buon governo della Chiesa e pel decoro della religione. |
A067000458 |
Quando nascono contese riguardanti alla religione, non si potrebbe ricorrere ad altri fuori dell'autorità della Chiesa?. |
A067000459 |
Quando nascono contese riguardanti alla religione, il buon Cattolico per accertarsi {22 [328]} della verità deve ricorrere alla Chiesa, ascoltarne le decisioni, e s sottomettersi con docilità, perchè egli è sicuro che ascoltando i pastori della Chiesa ascolta la voce di Dio: chi ascolta voi, ascolta me: Qui vos audit, me audit. |
A067000460 |
Sul fine del secondo secolo della Chiesa insorse grave questione sul giorno, in cui si dovesse celebrare la Pasqua; se nel giorno del plenilunio (luna piena) di marzo, oppure nella domenica immediatamente dopo questo plenilunio. |
A067000462 |
Come dovrebbe regolarsi un buon cattolico qualora alcuno cercasse indurlo a fare qualche cosa proibita dalla Chiesa e contraria alla nostra santa religione?. |
A067000464 |
Come dobbiamo diportarci con quelli che ricusano di sottomettersi ai giudizi della Chiesa. |
A067000465 |
Dobbiamo fuggire con grande orrore la loro dottrina, starne lontani, nè contrarre con loro alcuna famigliarità: pregare il Signore Iddio che usi loro misericordia e li illumini colla sua grazia; ma, finchè non sono ravveduti, dobbiamo seguire l'avviso del Salvatore, che dice nel Vangelo: fuggi chi non ascolta la Chiesa, come fuggiresti un gentile ed un pubblicano: si Eclesiam non audierit, sit tibi sicut ethnicus et publicanus. |
A067000467 |
Così ci comanda Gesù Cristo nel Vangelo, così ha sempre praticato la Chiesa Cattolica, e lo stesso S. Paolo ce ne diede luminoso esempio: affinchè non fosse recato danno agli altri fedeli, egli separò dalla Chiesa un giovane della città di Corinto, perchè aveva commesso un grave peccato, e non dava alcun segno di volersi emendare. |
A067000467 |
E quel giovane non fu ricevuto in seno alla Chiesa, vale a dire, si tenne scomunicato, finchè non diede segni di sincero pentimento; in seguito a cui il medesimo S. Paolo cori espressioni di gioia comandò che fosse nuovamente ricevuto nella Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000467 |
Per questo motivo Gesù Cristo nel Vangelo ci comanda di fuggire quelli, che non ubbidiscono alla Chiesa. |
A067000468 |
Quelli che non si sottomettono alle leggi della Chiesa fanno molto male?. |
A067000469 |
I cristiani che non si sottomettono alle leggi della Chiesa, fanno un peccato gravissimo, e secondo le parole di Gesù Cristo non appartengono più ai veri cristiani, e debbono esser trattati come quelli che nemmeno hanno ricevuto il battesimo. |
A067000470 |
Il nostro divin Salvatore, venuto dal Cielo in terra per salvare tutti gli uomini, fondò la sua Chiesa a guisa d'un grande edifizio, in cui potessero avere ricovero e salvezza gli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi; e siccome egli assicurò che le porte dell'inferno non avrebbero mai potuto atterrare questo grande edifizio, ne segue che esso doveva e deve essere in ogni tempo conoscibile, e in ogni tempo visibile, perchè doveva in ogni tempo essere la salvezza degli uomini. |
A067000472 |
La Chiesa di Gesù Cristo deve essere {26 [332]} conoscibile, vale a dire, presentare chiaramente, e in ogni tempo i caratteri della divinità per modo che una persona, anche idiota e volgare, la possa conoscere e distinguere da qualsiasi società posta fuori della Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000472 |
Questo grande edifizio, fondato da Gesù Cristo, deve essere visibile; cioè la vera Chiesa deve sempre insegnare la sua dottrina, amministrare i Sacramenti, esercitare le pratiche della religione, usare della sua autorità in modo, che gli uomini possano se il vogliono, conoscere ciò ch'essa insegna, ricevere i suoi Sacramenti, aver parte alle sue sacre cerimonie, essere da lei governati. |
A067000473 |
Si dice nel Vangelo che la Chiesa di Gesù Cristo debba essere visibile?. |
A067000474 |
Nel Vangelo la Chiesa è paragonata a,cose tutte visibili. |
A067000475 |
Gli eretici credono forse che la Chiesa di Gesù Cristo debba essere visibile?. |
A067000476 |
Sì; gli eretici, e particolarmente i protestanti d' oggidì convengono che la Chiesa di Gesù Cristo deve essere visibile. |
A067000477 |
Credono i protestanti che la Chiesa Romana sia sempre stata visibile?. |
A067000479 |
E da' quali argomenti si prova che la Chiesa Romana sia sempre stata visibile?. |
A067000480 |
Che la Chiesa Romana sia sempre stata visibile, si prova da questo che ebbe sempre un magistero visibile e conosciuto da tutto il mondo nel suo Capo e supremo Pastore, cioè nei Papi, i quali con successione non mai interrotta, dal primo fino all'attuale Pio Papa IX, la governarono, e nei Vescovi in comunione col medesimo Capo, sparsi per tutta la terra a reggerne le tante Diocesi; ebbe sempre lo stesso simbolo Apostolico, cioè la stessa professione di lede comune per ogni dove a tutti i suoi membri; sempre ebbe gli {28 [334]} stessi Sacramenti di continuo ed ogni dì amministrati; sempre lo stesso culto praticato dalla moltitudine immensa de' suoi seguaci. |
A067000481 |
Pretendono i protestanti che la loro Chiesa sia pure sempre stata visibile?. |
A067000486 |
Alcuni dimostrano che la loro Chiesa è visibile tino a Calvino e Lutero, altri poi dicono che si può provare visibile lino a Pietro Valdo, fondatore della setta dei Valdesi. |
A067000493 |
Prima di tal tempo la Chiesa di questi eretici non era visibile?. |
A067000494 |
Prima dell'esistenza de' loro fondatori le Chiese degli eretici non erano visibili, {29 [335]} perchè non esistevano, e se vogliono far risalire la loro visibilità nei tempi anteriori, sono costretti ad unirsi colla Chiesa Romana, o camminare nelle tenebre. |
A067000495 |
Ma corpo di bacco! I protestanti credono che la Chiesa di Gesù Cristo debba essere visibile, che la Chiesa Romana fu in ogni tempo visibile; essi poi non possono provare la loro visibilità fino a Gesù Cristo: perchè dunque non fanno ritorno alla vera Chiesa di Gesù Cristo? 0 che sono pazzi, o che sono ben ignoranti. |
A067000496 |
I ministri e dottori protestanti, non sapendo come cavarsi da questa difficoltà, s'immaginarono due {30 [336]} ragioni, a dir vero meschinissime, colle quali si pensano di poter appagare quelli che dimandano ove fosse la loro Chiesa prima de' fondatori di essa. |
A067000496 |
Però ai nostri tempi, che i protestanti tendono pure all'istruzione, facendo essi formale dimanda a' proprii ministri dove esistesse la Chiesa riformata prima de' loro fondatori, non poterono ottenere una soddisfacente risposta: ond'è che molti protestanti e valdesi ed anglicani entrarono nuovamente nella Santa Romana Chiesa, da cui i loro antenati si allontanarono. |
A067000498 |
Dicono parecchi ministri, che la loro Chiesa dal quarto secolo fino ai loro fondatori si conservò in alcuni pochi, i quali nel loro cuore, senza darsi a conoscere all'esterno, conservarono quella dottrina maravigliosa che più tardi Pietro Valdo, Calvino e Lutero intrapresero a predicare. |
A067000500 |
Ma almeno di questi alcuni, che per mille anni conservarono nel loro cuore la Chiesa di Gesù Cristo, se ne sa la patria, nascita, nome, cognome in modo che si dimostri essere stato uno successore dell'altro, conservando la medesima fede, la medesima legge, i medesimi, Sacramenti. |
A067000501 |
Nissuna di queste cose: e noi sfidiamo {31 [337]} tutti i Calvinisti, Luterani, Valdesi, e lutti insieme i promotori del protestantesimo, ad accennarci UN UOMO SOLO il quale parta da qualcuno dei protestanti, e dimostri i suoi antecessori da S. Silvestro lino ai Riformatori: la discendenza d' UN UOMO SOLO, nella cui persona siansi conservati i Sacramenti, il governo della Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000502 |
Ala non pare che abbiano qualche ragionevolezza i protestanti, quando dicono essersi la loro Chiesa conservata in una scelta di uomini pii, i quali conservarono circa mille anni la dottrina di G. C, nel loro cuore, e la manifestarono poi a Pietro Valdo, a Lutero a Calvino, e come tale la insegnarono?. |
A067000504 |
Vorranno forse ammettere che abbiano composto la Chiesa di Gesù Cristo uomini che nelle loro azioni professavano una credenza diversa da quella che avevano in cuore? Non sarebbero costoro veri ipocriti e traditori della propria religione |
A067000505 |
La prima ragione mi pare bene sviluppata, non ci trovo nulla a ridire; vediamo ora la ragione di quelli che asseriscono la Chiesa di Gesù Cristo essere stata per molti secoli invisibile |
A067000506 |
Se i protestanti e gli stessi Valdesi convengono che la Chiesa di Gesù Cristo deve essere visibile per accogliere "in ogni tempo quelli che nel santo suo grembo volessero ricoverarsi; se convengono che la Chiesa Romana sia stata in ogni tempo visibile, se non si può dimostrare che abbia insegnata cosa contraria a quanto insegnò Gesù Cristo, a quanto insegnarono gli Apostoli; se finalmente i protestanti non sanno dirci dove sia esistita la loro Chiesa per mille anni; quali conseguenze dedurreste voi?. |
A067000507 |
La conseguenza è chiarissima: la Chiesa Romana è la vera Chiesa di Gesù Cristo, non così quella dei protestanti. |
A067000507 |
Ma come rispondere a que' protestanti, che dicono potersi dare che la loro Chiesa sia stata per mille anni invisibile?. |
A067000508 |
Perchè, ripetiamolo, la Chiesa di Gesù Cristo è simile ad un grande edilizio, ad un' alta montagna, ad un campo, ad un' aia, ad una vigna, cose tutte sempre visibilissime, {34 [340]}. |
A067000509 |
Gesù Cristo sarebbe stato un falso profeta; perchè se la sua Chiesa fosse stata qualche tempo invisibile, le porte dell'inferno l' avrebbero vinta. |
A067000509 |
Sarebbe pure stato un cattivo architetto, perchè non avrebbe fondata la sua Chiesa sopra una pietra ferma e soda, ma sull'arena, come quell' architetto insensato, di cui parlasi nel Vangelo. |
A067000510 |
Gesù Cristo fondò la sua Chiesa. |
A067000511 |
Ora queste non potrebbero essere istruite e battezzate che per mezzo d'un ministero pubblico e visibile, quale in ogni tempo si è nella Chiesa Romana conservato e praticato. |
A067000511 |
Se la Chiesa non fosse stata costantemente visibile, i cristiani non avrebbero potuto soddisfare al Comandamento di G. C., il quale ci ordina di portare le nostre questioni alla Chiesa ed ascoltarne le decisioni. |
A067000512 |
Quante ragioni! lo non so che cosa si possa mai dire contro la visibilità della Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000513 |
Imperocchè fra le società cristiane essendosi essa sola mostrata in ogni tempo visibile, in ogni tempo conservatrice fedele della dottrina di Gesù Cristo, forza è conchiudere ch'essa sola è la vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000513 |
Queste ragioni sono di gran peso, e formano un novello argomento di divinità a favore della Chiesa Romana. |
A067000514 |
A quale cosa si può paragonare la Chiesa Romana?. |
A067000515 |
La Chiesa Cattolica Romana si può paragonare ad un grande edifizio costrutto sopra sodissime fondamenta, contro di cui tornano inutili il soffiare dei venti, l'urto delle tempeste, la fierezza delle burrasche, ogni colpo di macchina, ogni stratagemma umano. |
A067000517 |
Di fatti le Chiese degli eretici, altre più, altre meno, andarono mai sempre,e vanno spesso cangiando governo e dottrina: una setta distrugge le fondamenta dell'altra, perchè di credenze opposte; nella medesima setta si credono articoli fondamentali da taluno, che da un altro della medesima setta sono negati: quindi, cadendo di errore in errore, si sfasciano, distruggendosi in esse ogni elemento di verità: quindi in una tremenda certezza di trovarsi allatto separati dalla Chiesa di Gesù Cristo, fuori di cui niuno può salvarsi. |
A067000518 |
Vi ho più volte parlato dei caratteri che ci fanno evidentemente conoscere la Chiesa Cattolica Romana essere la Chiesa di Gesù Cristo, Chiesa in ogni tempo visibile nel suo governo, nella sua dottrina, {37 [343]} ne' suoi Sacramenti, visibile in un' immensa moltitudine de' suoi membri, i quali o collo spargimento del proprio sangue, ó colla pratica delle più sublimi virtù in ogni tempo la illustrarono. |
A067000519 |
Un altro argomento, miei teneri figli, conferma incontrastabilmente la stessa verità, voglio dire il capo stabilito da Dio, che si mostrò in ogni tempo visibile custode della dottrina, visibile conservatore del governo della sua Chiesa. |
A067000520 |
Il capo della Chiesa non è Dio stesso che la governa?. |
A067000521 |
Il capo invisibile della Chiesa è Gesù Cristo, il quale prima di partire da questo mondo disse a' suoi discepoli ed a' loro successori: ecco io sono con voi tino alla fine del mondo. |
A067000522 |
Ma nell'atto ch'egli andava al cielo ad essere coronato Re della gloria nella Chiesa trionfante, deputava S. Pietro a capo della Chiesa militante sopra la terra. |
A067000522 |
Siccome S. Pietro era uomo, e come tale doveva morire, era necessario che altri gli succedessero nel governo della Chiesa. |
A067000523 |
Per governare la Chiesa {38 [344]} non potrebbe bastare l'assistenza che Iddio le, presta dal Cielo?. |
A067000524 |
Il modo con cui Iddio stabilì la sua Chiesa, fa che sia di tutta necessità un capo visibile. |
A067000524 |
La Chiesa di Gesù Cristo è rassomigliala nel Vangelo ad una gran famiglia, che deve in ogni tempo accogliere chiunque voglia farsi membro di lei: potrebbe reggersi una tale famiglia senza un capo che la governi?. |
A067000525 |
Inoltre la Chiesa di Gesù Cristo ì UNA, e senza capo i suoi membri si dividerebbero in altrettante diverse famiglie, come inno i protestanti. |
A067000526 |
La Chiesa di Gesù Cristo è SANTA, ma come mai i fedeli sparsi nelle varie parti del mondo potrebbero conoscere questa santità senza un capo visibile che a nome di Dio, assistito da Dio, distingua la verità dall'errore, il giusto dall'ingiusto?. |
A067000527 |
La Chiesa di Gesù Cristo è CATTOLICA, ossia universale: ma come potranno i fedeli di tutto il mondo concorrere ad un centro per conservare la medesima fede, la medesima dottrina, e riconoscere i veri Sacramenti istituiti da Gesù Cristo, se manca un capo, un maestro che ne gli renda sicuri?. |
A067000528 |
La Chiesa è APOSTOLICA; ma come conoscere {39 [345]} che sia realmente tale, senza un capo che si mostri successore degli Apostoli, e conservatore delle verità da loro tramandate alla Chiesa?. |
A067000529 |
Queste ragioni mi paiono certamente buone, e non ho dubbio alcuno che Gesù Cristo abbia stabilito S. Pietro capo della Chiesa, a cui era di tutta necessità che altri succedessero per governare la Chiesa; ma i Protestanti non potrebbero dire, che dopo S. Pietro, essendo il Vangelo predicato e conosciuto, non facesse più bisogno di alcun capo per la Chiesa?. |
A067000530 |
Ma le ragioni suddette fanno abbastanza conoscere, che la Chiesa non doveva finire con Pietro, e che morto lui sarebbe succeduto un altro nel governo della Chiesa. |
A067000530 |
Siccome il regno non è fatto pel Monarca, ma si fa il Monarca perchè governi il regno, e finchè durerà il regno, sempre vi sarà chi lo governi, chè altrimenti rovinerebbe; così non essendo la Chiesa fondata pel Papa, ma il Papa stabilito per governare la Chiesa, ne segue, che lino a tanto che ci sarà Chiesa, deve esservi il suo capo, il Papa. |
A067000543 |
Questa gran famiglia è la Chiesa, questo capo è il {41 [347]} Romano Pontefice. |
A067000544 |
Tutte le storie ecclesiastiche, e gli stessi eretici convengono intorno a questa maravigliosa successione di pastori nella Chiesa Romana. |
A067000544 |
verità fondamentale di nostra santa religione ve l'ho già fatta conoscere, quando vi parlai dell'apostolicità della Chiesa Romana, quando appunto vi osservava esistere una successione di Pontefici non mai interrotta da S. Pietro, fino a Pio IX. |
A067000546 |
S. Irineo, che visse nel secondo secolo, dice espressamente: La Chiesa di Roma è la principale, e bisogna che tutte le altre siano a lei unite. |
A067000547 |
S. Cipriano nel terzo secolo dice: chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Iddio per padre: non havvi che un {42 [348]} Dio ed un Gesù Cristo, e non havvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra S. Pietro per la parola dello stesso Signore. |
A067000548 |
S. Agostino sul finire del quarto secolo, fra le cose che gli facevano conoscere la Chiesa di Gesù Cristo, adduce la serie de' Papi nella Chiesa Cattolica non mai interrotta da S. Pietro sino a' suoi tempi, e poi continua così chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesù Cristo. |
A067000549 |
Chi non fu nell'arca di Noè, perì nel diluvio; chi non è in questa Chiesa, perirà eternamente. |
A067000549 |
Io so che la Chiesa è fondata sopra questa pietra. |
A067000549 |
Sono tenerissime le parole del gran dottore della Chiesa S. Girolamo. |
A067000550 |
Con tali autorità, chi può dubitare che i Santi Padri abbiano costantemente creduto essere il Papa capo visibile della Chiesa di Gesù Cristo? Ci avete però una volta detto, che i concilii ecumenici sono infallibili, perchè rappresentano la Chiesa universale: questi concilii dissero qualche cosa intorno all'autorità del Romano Pontefice?. |
A067000552 |
Ora sappiate che tutti i concilii ecumenici legittimamente convocati hanno sempre riconosciuto il papa per capo visibile della Chiesa. |
A067000553 |
Primo concilio, che si suole annoverare tra gli ecumenici, è quello tenuto nella città di Nicea, perciò detto Niceno, celebrato nel 325 contro l'eresia degli Ariani, i quali cagionavano gravi turbolenze nella Chiesa. |
A067000554 |
La Chiesa Romana fu sempre riputata la prima di tutte le Chiese, e così continui: Romana Ecclesia semper primatum habuit, mosque perduret. |
A067000556 |
Oh! se i protestanti ammettono questo concilio, che riconosce il Papa capo della Chiesa, perchè non vogliono riconoscere l'autorità del Papa di oggidì?. |
A067000558 |
Forse i protestanti non vogliono riconoscere il Papa perchè gli altri concilii non lo riconobbero più per capo della Chiesa?. |
A067000559 |
Anzi dopo il concilio Niceno, quasi in ogni secolo furono celebrati altri concilii ecumenici, e lutti unanimi proclamarono il Papa capo della Chiesa. |
A067000560 |
Se queste luminose verità di nostra S. Religione fossero un po' più conosciute, certamente molti cattolici mostrerebbero maggior rispetto e venerazione per l'autorità della Santa Romana Chiesa;. |
A067000562 |
Autorità attestata e venerata dai più dotti e piu santi personaggi che vissero dal principio della Chiesa di Gesù Cristo fino ai nostri giorni;. |
A067000563 |
Autorità proclamata in tutti i concilii ecumenici, e possiamo dire in tutti i concilii particolari che in ogni tempo nella Chiesa di Gesù Cristo si celebrarono;. |
A067000564 |
Autorità che gli stessi protestanti di buona fede l'hanno riconosciuta, e per {46 [352]} cui un gran numero si risolvettero di abbandonare i loro errori per fare ritorno alla Chiesa Cattolica. |
A067000565 |
Quanto mai sono contento di quanto ci avete detto intorno all'autorità della Chiesa di Gesù Cristo; vi assicuro che tanto io, quanto i miei fratelli avremo sempre in grandissima venerazione l'autorità della Romana Chiesa, considerandola qual Maestra infallibile della verità, cui, chiunque si opponga, cade nell'errore, e, se non si ravvede, miseramente si perde. |
A067000567 |
Questa Religione di Gesù Cristo, che unicamente conservasi nella Chiesa Cattolica Romana, secondo le parole del medesimo Salvatore, doveva essere in ogni maniera perseguitata, ma non mai vinta. |
A067000568 |
Stabiliti così i fondamenti della nostra Santa Cattolica Religione, voglio trattenervi alquanto sopra alcuni curiosi avvenimenti: voglio dire sopra quelle Religioni {49 [355]} che erano unite alla Chiesa Cattolica, e che un tempo si separarono. |
A067000569 |
Quali sono queste religioni che un tempo si separarono dalla Chiesa Cattolica?. |
A067000570 |
Prima di parlarvi delle religioni che un tempo si separarono dalla Chiesa Cattolica Romana, voglio notarvi che le religioni che non hanno i caratteri della divinità, e che noi chiamiamo false religioni, si possono ridurre all'Ebraismo, all'Idolatria, al Maomettismo, e alle Sette Cristiane professate dai Greci Scismatici, Valdesi, Anglicani e Protestanti. |
A067000597 |
Che differenza passa tra la Chiesa Cristiana e la Maomettana?. |
A067000598 |
Maometto fondò la sua religione colla violenza e colle armi: Gesù Cristo fondò la sua Chiesa con parole di pace, servendosi de' poveri suoi discepoli. |
A067000599 |
Sovente sentiamo a parlare di scisma dei Greci, Chiesa Greca: io ne capisco poco, ed i miei fratelli ne capiscono pochissimo. |
A067000600 |
Scisma vuol dire separazione, e quando diciamo scisma dei Greci, Chiesa Greca scismatica, s'intende la separazione di una parte dei Greci dalla Chiesa Cattolica. |
A067000602 |
No, miei figli, una considerevole parte dei popoli della Grecia sono uniti alla Chiesa Romana, quindi appartengono alla vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000604 |
Fin dal secolo quinto, quando Costantinopoli era divenuta capitale del Romano Impero, di quando in quando gl'Imperatori stimolavano i Vescovi di quella città a costituirsi capi della Chiesa: il che essendo un ribellarsi alla Chiesa Cattolica Romana, non mai vi fu chi abbia osato di farlo apertamente. |
A067000604 |
Questo scisma, ossia separazione di una parte della Grecia dalla Chiesa Cattolica, si attribuisce alla superbia di un Patriarca di Costantinopoli di nome Fozio. |
A067000606 |
Fu allora che Fozio, sì perchè il Papa non voleva approvare il modo illegittimo con cui era stato fatto Vescovo, sì per ambizione di costituirsi capo della Chiesa, ricusò ogni relazione col Romano Pontefice. |
A067000606 |
Gl'Imperatori d'Oriente, spinti dal prurito d'immischiarsi nelle cose di Chiesa, contribuirono assai a compiere questo scisma. |
A067000608 |
Fozio lo cominciò col fatto e cogli scritti; però i Patriarchi suoi successori si mantennero ancora qualche tempo uniti alla Chiesa Romana; ma Michele Cerulario, uno de' successori di Fozio, guidato dallo stesso spirito d'orgoglio, consumò il fatale scisma che ancora oggidì tiene una gran parte dei Greci separati dalla vera Chiesa. |
A067000611 |
altro in Firenze, città d'Italia, nel secolo decimoquinto; per tentare la riunione dei Greci colla Chiesa Romana. |
A067000614 |
La Chiesa Greca d'oggidì conserva ancora la medesima unità di fede che conservava nel principio dello scisma?. |
A067000615 |
No certamente: dal momento che una Chiesa separasi dalla Chiesa di Gesù Cristo, non può conservare l'unità di dottrina. |
A067000615 |
Per esempio, la Russia segue la Chiesa Greca scismatica, ma lo Czar, ovvero l'Imperatore, è il Capo e giudice supremo delle controversie religiose. |
A067000615 |
Perciò quelli che anticamente unici con un solo vincolo di fede si separarono dalla Chiesa Romana, oggi non hanno più il medesimo Capo, non i medesimi Sacramenti, non i medesimi riti. |
A067000619 |
Sì; prima dello scisma greco i Latini ed i Greci in tutti i Concilii generali e particolari professarono sempre la stessa fede, e riconobbero unanimi il Romano Pontefice per capo della Chiesa universale. |
A067000622 |
Se i Cattolici niente cangiarono nella loro religione, dunque la religione di Gesù Cristo continuò a conservarsi nella Chiesa Cattolica; perciò tutto il cangiamento fu dalla parte dei Greci i quali abbandonarono la vera Chiesa. |
A067000623 |
È proprio così; questa è una verità evidente; nulla fu cangiato nella Chiesa {61 [367]} Cattolica Romana, tutto il cangiamento fu dalla parte dei Scismatici i quali separandosi dalla unità cattolica si separarono dalla vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000629 |
3° Che i Valdesi sono separati dalla vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000635 |
Allora Valdo e i suoi seguaci, togliendosi la maschera, ricusarono di ubbidire, perciò come ribelli alla Chiesa furono condannati, scomunicati: e quai perturbatori cacciati dalla città di Lione. |
A067000635 |
Fu pertanto mestieri di ricorrere al Romano Pontefice, il quale, fatta esaminare attentamente la loro dottrina, la trovò erronea, contraria al Vangelo e alla Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000639 |
dire: Voi avete detto che nel raccontarci l' origine dei Valdesi, volevate seguire le memorie degli autori contemporanei a Pietro Valdo: ora io desidero di sapere quali siano questi autori; e ciò per due motivi, per andarli a leggere, se avrò tempo, e per conoscere bene l'origine di questa setta: imperocchè conosciuto che essi non discendono dà Gesù Cristo, ne segue subito che essi non trovansi nella vera Chiesa. |
A067000641 |
Il più antico scrittore che parli dei Valdesi, è l'abate di Fontecaldo di nome Bernardo, il quale visse ai tempi di Pietro Valdo, e scrisse sul fine del secolo duodecimo un Trattato contro ai Valdesi, {66 [372]} dove fra le altre cose dice: mentre governava la Chiesa Lucio III insorsero i Valdesi, nuovi eretici, i quali furono di poi condannati dal Papa in un Concilio tenuto nella città di Verona nel 1185.... |
A067000656 |
I ministri protestanti, e particolarmente i ministri valdesi, conoscono l'importanza di far discendere la loro Chiesa fin dai tempi di Gesù Cristo: e per riuscire in tale assunto nulla risparmiano per dimostrare la loro anteriorità a Pietro Valdo; pure, malgrado i loro sforzi, ad altro non riescirono, che a render viepiù manifesta la loro mala fede e palesare vie maggiormente, che essi discendono da Pietro Valdo. |
A067000657 |
Quindi traeva tra me stesso questa conseguenza: o che i Valdesi sono molto ignoranti, o che sono dai loro ministri ingannati; perchè io voglio supporre che vi sia neppure un ministro valdese il quale (sapendo l'origine della sua setta) non debba conchiudere che trovandosi essi in una società fondata da Pietro Valdo, non possono più appartenere alla Chiesa fondata da Gesù Cristo. |
A067000657 |
Se i Valdesi, andava tra me dicendo, sei Valdesi ebbero origine da Pietro Valdo, dunque non discendono da Gesù C.; dunque non sono nella vera Chiesa. |
A067000658 |
Più volte fu dimandato ai ministri valdesi: ove era la vostra Chiesa prima di Pietro Valdo?. |
A067000659 |
Il che viene a significare: se voi, o Valdesi, prima di Pietro Valdo non avevate chiesa; certamente la vostra religione è di Pietro Valdo, è di un laico non mandato da Dio a predicare, è di un disertore della Chiesa Cattolica; perciò la vostra chiesa non è più quella di. |
A067000668 |
Voi dite bene, amato padre, e noi vi crediamo; ma intanto fateci vedere con qualche esempio come i ministri protestanti dicano falsità per provare l' antichità della loro chiesa?. |
A067000677 |
Nella necessità di far discendere l'origine di questa setta dagli Apostoli o da' primi tempi della Chiesa, non sapendo come ciò fare, ricorre ad autori, non solo di loro setta, ma ad autori cattolici, e con faccia franca loro fa dire tutto il contrario di quel che hanno scritto. |
A067000724 |
Pratichiamo perciò quanto dice S. Paolo se alcuno venisse ad insegnarci cose nuove, cose contrarie a quelle che insegna la {90 [396]} Chiesa di Gesù Cristo, chiunque egli sia, fosse anche un Angelo, non crediamogli, allontaniamolo da noi, fuggiamolo. |
A067000725 |
Qui voglio solamente parlarvi dell'origine dei Valdesi e della loro separazione dalla Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000726 |
Dopo di aver fatto ogni sforzo per provare la loro anteriorità a Pietro Valdo, accorgendosi che le loro asserzioni vanno a poggiar sopra favole e menzogne, mentiuntur, fabulantur, studiarono un mezzo per appagare i lor seguaci, e dissero apertamente che la loro chiesa fa una medesima colla Chiesa Romana fino ai tempi di Pietro Valdo: e d'allora in poi non essi, ma i Cattolici Romani si separarono dalla vera {91 [397]} Chiesa continuando i Valdesi a professare la vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000727 |
Oh! che maniera di ragionare! Si sforzano di provare la loro antichità, e fabbricano carri di menzogne per riuscirvi, e tornando inutili questi sforzi, vanno dicendo che non essi, ma i Cattolici si separarono dalla vera Chiesa; questo mi par che sia un correre di sala in cucina senza fermarsi in alcun luogo. |
A067000728 |
La Chiesa Romana cangiò in quel tempo la sua dottrina?. |
A067000730 |
Continuarono i Vescovi nella Chiesa Cattolica senza interruzionè?. |
A067000734 |
Andiamo avanti: il Papa continuò egli pure a governare la Chiesa?. |
A067000735 |
Il Papa, vale a dire il Romano Pontefice, continuò a governare la Chiesa; morto uno, succedeva un altro, e così la Chiesa Romana continuò a mostrarsi visibile nel suo Capo, ne' suoi Pastori, nel suo culto, ne' suoi Sacramenti, ne' suoi membri, cioè ne' suoi fedeli che continuarono a praticare la medesima religione. |
A067000736 |
Dunque, dunque mi pare chiaro che la Chiesa Romana abbia continuato ad essere la vera Chiesa di Gesù Cristo, e che non i Cattolici, ma i Valdesi siansi separati dalla Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000737 |
I Valdesi continuarono ad avere la medesima dottrina che avevano prima di separarsi dalla Chiesa Cattolica?. |
A067000742 |
Ed essi, quando si separarono dalla Chiesa Cattolica, ricusarono, come ricusano ancora presentemente, di riconoscere alcun prete o Vescovo; perciò i loro ministri non sono preti, ma laici; uomini e donne, padroni e servi, dotti ed ignoranti, possono farla da predicatore, direttore delle anime. |
A067000743 |
I Valdesi continuarono ad avere qualche capo che li abbia governati dacchè si separarono dalla Chiesa Cattolica?. |
A067000744 |
I Valdesi non ebbero più alcun capo dacchè si separarono dalla Chiesa Cattolica. |
A067000745 |
Ah! vadano i Valdesi a farsi scrivere a Bologna: egli è chiaro come la luce del mezzodì che nella Chiesa Cattolica nulla fu cangiato: che tutto il cangiamento fu dalla parte dei Valdesi: perciò essi cessarono di appartenere all'ovile di Gesù Cristo. |
A067000751 |
Sì, sì, capisco: questo grande albero, ce lo avete già detto, questo grande albero è la Chiesa Cattolica; il ramoscello sono i Valdesi, che si separarono dal vero albero della vita che è Gesù Cristo. |
A067000752 |
La Chiesa Romana, sola ed unica vera Chiesa di Gesù Cristo, è quel grande albero contro di cui sollevaronsi in ogni tempo le più furiose tempeste: ella tutto soffrì, e sempre si sostenne immobile senza variare. |
A067000753 |
Gli stessi Valdesi per lo più hanno sempre qualificato la loro società col nome di setta, vale a dire, società tagliata perchè essi appunto sono un ramoscello rotto e tagliato dal grande albero della Chiesa Cattolica. |
A067000756 |
Sono menzogneri quelli che danno ai Valdesi un'antichità anteriore a Pietro Valdo, e siccome nè prima nè dopo la comparsa dei Valdesi nulla fu cangiato nella Chiesa Cattolica, ne deriva la grande conseguenza che tutto il cangiamento fu dalla parte dei Valdesi, i quali perciò si separarono dalla vera Chiesa. |
A067000756 |
e vivono in una trista posizione di andare eternamente perduti perchè vivono fuori della Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000758 |
Al contrario le storie sono piene di fatti d'uomini, i quali in punto di morte, quando calmate le passioni l'uomo dice quello di cui è persuaso, rinunciarono le credenze eretiche per morire nel seno della santa Romana Chiesa. |
A067000762 |
La setta dei Protestanti si suole chiamare Chiesa Riformata, perchè i fondatori di lei pretesero di riformare la Chiesa Cattolica; e perciò i suoi seguaci si chiamano Riformati; gli autori della Riforma vollero chiamarsi Riformatori. |
A067000762 |
Siamo al secolo decimosesto, secolo famoso in cui un diluvio di eretici, sotto il nome di Protestanti, si ribellarono alla Chiesa, e le fecero danno immenso. |
A067000763 |
Oh stravaganza! Chi furono mai quegli uomini tanto arditi, da assumersi l'incarico {101 [407]} di riformare la Chiesa Cattolica, che è la vera Chiesa di Gesù Cristo?. |
A067000768 |
La circostanza ossia la ragione principale che nel secolo XVI mosse un gran numero di Cristiani a separarsi dalla Chiesa Cattolica, fu il desiderio di una vita più libera. |
A067000768 |
Miei teneri figli, io vi dico una gran verità, procurate di non {102 [408]} dimenticarla: Tra tutti quelli che in varii tempi si allontanarono dalla Chiesa Cattolica, neppure uno ciò fece per desiderio di viver meglio, di essere più virtuoso, ma solamente per menare una vita sregolata, e per seguire una morale che lasciasse libero il freno a quanto le passioni umane possono, suggerire. |
A067000771 |
Credo che vi ricordiate ancora del principale motivo per cui i Greci separaronsi dalla Chiesa Romana: fu appunto quello di scuotere il giogo dell' ubbidienza al Capo della Chiesa, la qual cosa condusse poi la Chiesa Greca ad una moltitudine di altri errori e disordini. |
A067000772 |
Questa smania di vivere indipendenti dal Capo della Chiesa, il che vuol dire vivere liberamente comé ciascuno vuole, questa smania, dico, dai Greci passò {103 [409]} nella Germania, ond' è che la Germania si riguarda come la culla della Riforma protestante. |
A067000774 |
Era ben naturale, che costoro spalleggiassero di tutta la loro potenza una setta che così saziava l' ingorda loro fame, li arricchiva delle spoglie della Chiesa, e che avevano tutto l'interesse di sostenere, persuasi che i ministri della Chiesa ridotti a povertà, non possono più far {104 [410]} fronte a quelle spese che sono indispensabili al decoro della Religione. |
A067000774 |
La seconda cagione, o la seconda circostanza, che diede spinta alla Riforma, fu il prurito di parecchi sovrani temporali, di appropriarsi i beni della Chiesa. |
A067000774 |
Sia che ciò provenisse in loro da una avarizia insaziabile, sia che fosse invidia della stima e venerazione in cui i popoli avevano le autorità ecclesiastiche, sia che fosse astio maligno contro la Religione medesima, il fatto è, che non pochi principi, massimamente in Germania, agognavano in quei tempi la spogliazione della Chiesa, d'inghiottirsene i beni. |
A067000778 |
Capo di questi ecclesiastici ribelli alla Chiesa fu Alartin Lutero. |
A067000782 |
Un uomo così pieno di vizi come era Lutero, un uomo che non erasi mai dato alla pratica della virtù, nè tampoco a istruirsi delle cose di Chiesa, pareva niente chiamato da Dio allo stato ecclesiastico. |
A067000786 |
Peccato! almeno, se non fosse stato sacerdote, forse non sarebbe stato creduto, e non avrebbe fatto tanto male; e da che cosa Lutero tolse pretesto per rivoltarsi contro alla Chiesa?. |
A067000787 |
Lutero prese occasione di rivoltarsi contro alla Chiesa dal fatto seguente. |
A067000789 |
Io spero di potervi in appositi trattenimenti istruire come Gesù Cristo abbia dato al Capo visibile della Chiesa la facoltà di dispensare le indulgenze, e come tale dispensa siasi sempre praticata dal tempo degli Apostoli sino a noi. |
A067000791 |
{108 [414]} E siccome un disordine conduce ad un altro, così Lutero invece di ascoltare le paterne voci dei superiori che lo ammonivano, rifiutò di obbedire, e divenne tutto furore contro alla Chiesa. |
A067000795 |
Leone decimo, che allora governava la Chiesa, usò tutte le possibili sollecitudini per farlo ravvedere, scrisse a lui e ad altri lettere le più amorevoli; da Roma mandò legati in Germania affinchè lo persuadessero a non allontanarsi da quella. |
A067000796 |
L'imperatore Carlo quinto volle tentare di porre un argine a' novelli perturbatori, e fece un decreto con cui ordinava che gli eretici si acquetassero finchè le cose fossero ben esaminate dalla Chiesa. |
A067000797 |
Lo stesso Lutero, durante la sua vita, non potè mai acquetare la voce della coscienza, che lo rimproverava di aver abbandonato la Chiesa per seguire le assurdità della sua Riforma. |
A067000799 |
No certamente: è vero che Lutero, dopochè apostatò dall'Ordine professato e dalla Cattolica Religione, calpestò, come vi dissi, i suoi voti solenni; fece partecipare all'enorme suo sacrilegio un'infelice monaca, abbandonavasi all'ubbriachezza, e dava soventi volte in eccessi di collera furiosa, sicchè pareva un indemoniato: autorizzò lo spoglio, il derubamento dei beni di Chiesa; più di cento mila persone trucidate; sette città smantellate; un'infinità di chiese, di conventi, di castelli derubati, demoliti o incendiati. |
A067000804 |
Oh scandaloso di un Luterol tutta la sua scienza e virtù si ridusse poi li {113 [419]} deporre l'abito da frate per ammogliarsi, bel dottore da riformare la Chiesa di Gesù Cristo!!. |
A067000810 |
Se volessi, o figli, continuare a raccontarvi le innumerevoli contraddizioni di Lutero, non che le brutte e vili espressioni che dava alle cose più sante, i titoli i più villani dati ai più distinti personaggi, ed ai più grandi dottori della Chiesa, ve lo dico schiettamente, non la finirei più. |
A067000810 |
Vi basti il sapere ch'egli stesso asseriva di essere stato mandato dal demonio ariformare la Chiesa, e vantavasi di averlo avuto per suo maestro. |
A067000811 |
Un uomo, che protesta di aver: avuto il demonio per maestro, è il fondatore della Chiesa Protestante I Ah! per me non so che dire. |
A067000816 |
Vi ho già fatto notare che il desiderio di vivere secondo le proprie passioni, era stata la cagione principale per cui Lutero e tanti suoi seguaci si allontanarono dalla Chiesa Cattolica. |
A067000818 |
Lutero in mezzo alle sue stranezze quando noti era trasportato da spirito diabolico, e parlava nella calma del cuore, diceva che non poteva esservi ragione, comunque siasi importante, la quale possa dar diritto di rompere l' unione colla Chiesa Romana. |
A067000819 |
Scioccone! se noti havvi ragione al mondo per cui si possa rompere l'unione colla Chiesa Romana, perché tu l'hai rolta? Non ci fu mai alcuno che gli abbia fatto tale dimanda?. |
A067000820 |
Tale domanda gli fu fatta più volte, e fu appunto a questo proposito, che dopo la sua prevaricazione, meditando il nuovo sistema di dottrina, andava sciamando: «Dopo aver vinto tutto le altre considerazioni, io non posso vincere, se non con grave pena, quella che mi dice essere cosa necessaria di ascoltare la Chiesa. |
A067000822 |
Povero Lutero! Se egli, predicatore e fondatore della Riforma, non poteva persuadersi la Chiesa Cattolica non essere l' unica vera Chiesa, se egli stesso non sentivasi abbastanza ardito a sostenere di aver dato principio alla Riforma a nome di Dio, quale cosa avrebbero potuto asserire i suoi seguaci?. |
A067000823 |
Fra i più dotti discepoli di Lutero, fu un certo Filippo Melantone, uomo assai erudito {120 [426]} e, diciamolo ad onor della verità, meno vizioso degli altri Luterani; e perchè era affezionatissimo a Lutero suo maestro, non potè mai risolversi ad abbandonarlo, sebbene sia vissuto nella persuasione che la Chiesa Cattolica era migliore della Riformata. |
A067000823 |
La maggior parte de' suoi seguaci gli tennero dietro per seguire una religione più favorevole alle passioni: ma sempre nella tremenda incertezza che lasciando la Chiesa Cattolica lasciavano la vera Religione. |
A067000825 |
Dovete ancora ricordarvi, o figli, dell' ordine maraviglioso che esiste nella Chiesa Cattolica, mediante il quale, i sacri ministri anche sparsi nelle varie parli del inondo gli uni dagli altri dipendendo, vanno tutti ad unirsi in un centro ad un capo solo, che è il Romano Pontefice. |
A067000826 |
Lutero dopochè uscì dal convento e si ribellò alla Chiesa Romana si trovò in grave imbarazzo per avere preti. |
A067000833 |
Dobbiamo però notare che S. Pietro voleva dire semplicemente che tutti i fedeli cristiani dopo aver ricevuto il battesimo appartengono alla vera Chiesa, nella quale soltanto si conserva il vero sacerdozio di Gesù Cristo, o volle parlare del carattere battesimale, che dà a tutti i battezzati la potestà di ricevere le cose sacre, e segnatamente gli altri Sacramenti; carattere che si può dir sacerdotale, perchè esso pure è una partecipazione del supremo sacerdozio di Cristo, come osserva l'angelico S. Tomaso. |
A067000839 |
Queste parole di S. Paolo furono sempre intese in questo senso dalla Chiesa Cattolica? non è mai accaduto che qualche prete non sia stato ordinato dai Vescovi. |
A067000840 |
La Chiesa Cattolica ha sempre inteso le parole di S. Paolo nel senso esposto. |
A067000840 |
Nè dalla nascita del Cristianesimo sino al tempo di Lutero si può nominare un prete (almeno come tale avuto dalla Chiesa) che non sia stato ordinato da un Vescovo. |
A067000842 |
Questa dottrina della Chiesa Cattolica, appoggiata sopra la Scrittura e sopra la {126 [432]} pratica della Chiesa non mai interrotta, dovrebbe far aprire gli occhi ai protestanti e persuaderli che essi mancano di veri preti perchè i loro pastori non sono ordinati dai Vescovi. |
A067000843 |
Un racconto bellissimo, miei teneri figli, noi troviamo nei Santo Vangelo, con cui il divin Salvatore ci descrive il grande guasto che avrebbe fatto l'eresia nella Santa Chiesa. |
A067000847 |
Questa zizzania, quest' errore è l' eresia, la quale, dilatandosi cori sorprendente prestezza nel campo della Chiesa, fa guasti terribili coll'impedire a tanti cristiani di fare frutti di virtù, e guadagnarsi il premio eterno. |
A067000847 |
Ve lo spiegherò in poche parole li padrone di quel campo ci rappresenta Gesù Cristo; il campo è la sua Chiesa in cui egli seminò e mandò i suoi Apostoli a seminare buon frumento, cioè una dottrina pura, santa che doveva produrre frutti maravigliosi di sancita; ma sopravvenne l' uomo nemico, vale a dire, il demonio, il quale sparse la zizzania, cioè l' errore in mezzo alla predicazione delle verità della fede. |
A067000848 |
Comprendo benissimo come la zizzania significhi l'eresia, e come essa si {128 [434]} andò dilatando facendo gran male nella Chiesa di Gesù Cristo; ma non posso ancora ben capire a quale cosa vogliate applicare quanto ci avete detto sopra. |
A067000849 |
Vi ricorderete come lo scisma, ossia la separazione di una parte di cristiani dalla Chiesa Cattolica, cominciò nella Grecia. |
A067000860 |
Perchè ho dato principio ad {132 [438]} una dottrina nuova e contraria a quella della Chiesa Romana. |
A067000861 |
Allora il Canonico l' esortò con modi i più persuasivi a fare ritorno alla Chiesa Cattolica, e non abbandonare quella religione in cui era stato allevato, e che egli stesso aveva fino allora praticata e conosciuta per vera. |
A067000872 |
Debbo farvi notare intorno a Calvino, che sebbene per la sua superbia, e per secondare liberamente i suoi vizi abbia quasi di continuo vomitato calunnie contro alla Chiesa Cattolica, tuttavia non ardì mai di negare che l'uomo possa salvarsi restando in questa Cattolica Religione. |
A067000872 |
Dimorando in Ginevra gli si presentò un giorno un suo nipote dicendogli: restando io nella Chiesa Romana posso salvarmi? Calvino non ebbe animo di {137 [443]} negarlo, e rispose che egli ben si poteva salvare nella Chiesa Romana. |
A067000873 |
Andò a Ginevra poco dopo il 1548 e pubblicamente apostatò dalla Chiesa Cattolica, e si tolse a moglie Clandina Donosse, mentre tuttor vivea il di lei marito, che era un onesto sarto. |
A067000873 |
Beza rispose, che lo stimava pel suo merito e per la sua dottrina, ma che gli dispiaceva di vederlo impiegato in una causa così debole qual era quella della Chiesa Romana. |
A067000873 |
Del medesimo sentimento erano i discepoli di Calvino, quantunque abbiano preferto di rimanere in una setta che mette in dubbio la loro eterna salvezza, anzichè unirsi alla Chiesa Romana, in cui, come essi medesimi hanno costantemente confessato, l'uomo si può salvare. |
A067000875 |
S. Francesco prese da ciò motivo ad interrogarlo, se era persuaso che l'uomo non potesse salvarsi nella Chiesa Romana. |
A067000877 |
Di là uscito dopo un quarto d'ora, disse: sì, io credo che nella Chiesa Romana possa salvarsi l'uomo. |
A067000877 |
E perchè, rispose Francesco, avete piantata la vostra pretesa riforma con tante guerre e stragi, mentre senza tanti pericoli ognuno di voi {139 [445]} poteva conseguire l'eterna salvezza senza separarsi dalla Chiesa Romana?. |
A067000878 |
Io non so che dirmi: Lutero, Calvino, Beza convengono tutti che la Chiesa Romana aveva la vera Religione, e che in essa ognuno poteva salvarsi; e intanto essi l'abbandonarono, e l'abbandonarono per formarsene. |
A067000878 |
una la quale è riprovata dalla Chiesa Romana; io non so comprendere che cosa avessero mai in quelle teste. |
A067000879 |
I Valdesi, i Luterani, i Calvinisti convengono che noi possiamo salvarci nella nostra Religione noi Cattolici abbiamo i più certi argomenti per asserire che essi sono fuori della vera Chiesa, quale conseguenza ti pare che noi possiamo dedurre da ciò?. |
A067000882 |
Parmi che dobbiamo dire che i protestanti ammettendo vera la nostra Religione debbano conchiudere essere erronea la religione riformata la quale fu e {140 [446]} sarà mai sempre riprovata come falsa dalla Chiesa Cattolica Romana. |
A067000884 |
Da prima procurò d'instruirsi rettamente nei dogmi della Cattolica Religione; poscia fece venire alla sua presenza i ministri protestanti, e loro dimandò, se credevano che l'uomo si potesse salvare nella Chiesa Romana. |
A067000888 |
Volle egli stesso scrivere un libro contro agli errori di Lutero, i quali già cominciavano a infestare quei paesi; e dedicò l'opera sua al Papa Leone decimo che per tale causa lo onorò del titolo di difensore della Chiesa. |
A067000915 |
L'errore più grande introdotto da Enrico ottavo nell'Inghilterra fu quello di averla separata dalla Chiesa Romana {151 [457]} costituendo il Re per capo della religione, la qual cosa fu sorgente d'innumerevoli altri errori; perciocchè il separarsi dal Capo della Chiesa Cattolica vuoi dire allontanarsi dalla vera Chiesa di Gesù Cristo, aprire la strada a tutti i disordini, e poco per volta distruggere interamente la cristiana religione per dar ricetto ad ogni sorta di errori. |
A067000916 |
Questi eretici, i quali vivono fuori della Chiesa Cattolica,, vanno almeno di accordo tra di loro in fatto di religione?. |
A067000919 |
Costoro, sebbene siano disaccordi tra di loro, vanno sempre d'accordo quando si tratta di combattere la Chiesa Cattolica, maestra di verità. |
A067000919 |
Nemmeno questo: dovete notare che Gesù Cristo ha fondata la sua Chiesa sopra un formo edifizio, contro cui avrebbero combattuto invano le porte dell'inferno. |
A067000927 |
Ora ascoltate: quelle volpi raffigurano tanto bene gli eretici, i quali, sebbene camminino tutti per vie direttamente opposte, cioè professando dottrine le une contrarie alle altre, tuttavia si uniscono nel' combattere e danneggiare le messi della vigna evangelica, che è la Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000931 |
Una religione la quale permetteva di spogliare le chiese e gli altari e di appropriarsi i beni che i fedeli cristiani avevano affidati alla santità della Chiesa come sacro deposito per i poveri ed abbandonati, la quale religione, sostenuta e difesa col ferro e colla forza, strascinò insensibilmente i sudditi all'errore. |
A067000934 |
In questa guisa venivano largamente ricompensate le perdite che la Chiesa Cattolica faceva in Europa; mentre a mille a mille, dirò meglio, a milioni a milioni nella China, nelle Indie, nell'America abbracciavano la cattolica fede, reputando a loro più alta ventura di poter ricevere quella santa religione che i vizi degli uomini facevano altrove disprezzare. |
A067000936 |
Noi, vedendo Lutero e Calvino a predicare una dottrina opposta a quella che la Chiesa Cattolica aveva da Mille e cinquecento anni praticata, dobbiamo considerare se questi predicatori della Riforma possano presentare questi tre caratteri per dimostrare che erano da Dio inviati. |
A067000938 |
Perciò noi possiamo sfidare tutti quelli che vissero separati dalla Chiesa cattolica, a mostrarci un solo miracolo in conferma della dottrina che predicavano. |
A067000941 |
Egli lo fece condurre nella sagrestia della chiesa, e cominciò ad esorcizzare il demonio a modo suo, non come fa la Chiesa Cattolica. |
A067000944 |
L'impostore dimandando: che cosa c'è? entra in casa, cade ginocchioni con tutto il suo seguito, e prega Dio ad alta voce di mostrare la sua potenza col render la vita a quell'uomo, e di far così risplendere la sua gloria agli occhi di tutto il popolo, ed attestare clic esso (Calvino) era realmente da Dio inviato per riformare la Chiesa. |
A067000948 |
Tali maestri, tali discepoli si potrebbero mai credere mandati da Dio a riformare la dottrina purissima e santissima della Chiesa di Gesù Cristo?. |
A067000951 |
In secondo luogo, che i pastori della Chiesa Cattolica continuarono a governare le rispettive loro Chiese tutte unite a quella di Roma, la quale continuò pure ad essere, come era da 1500 anni, la sede del Vicario di Gesù Cristo. |
A067000951 |
Primieramente ci fa conoscere, che i fondatori della Riforma erano malvagi cattolici, i quali unicamente per secondare le loro passioni si allontanarono dalla vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A067000952 |
Di maniera che e Papi e Vescovi continuarono a succedersi nel governo della Chiesa; i riformatori disertarono. |
A067000953 |
Questa non mai interrotta successione di Papi e di Vescovi nella Chiesa Cattolica è un fatto così manifesto' ed incontrastabile nella storia, che gli stessi {165 [471]} Protestanti sono costretti a confessarlo. |
A067000955 |
Certo, o mio figlio, cotesta ribellione dei Protestanti dalla Chiesa Cattolica non potrebbe capirsi, se non si sapesse, che ogni eresia ha per solo principio e sostegno la superbia e la depravazione negli uni, l'ignoranza e l'inganno negli altri. |
A067000955 |
I Protestanti sono forzati a confessare che la Chiesa Cattolica ha per fondatori gli Apostoli, e nel medesimo tempo ammettono il Vangelo dove Gesù Cristo promette ed assicura solennemente {166 [472]} di voler fondare la sua Chiesa sopra S. Pietro, e che «le porte dell'inferno non mai prevarranno contro di essa» |
A067000955 |
[21]; conoscono che i loro eresiarchi erano uomini pieni di vizi, e perciò arrossiscono perfino di riconoscerli per fondatori della loro setta; e con tutto ciò ardiscono vivere ribelli contro alla Chiesa medesima, col pretesto che essa, dopo trascorsi pochi secoli dalla sua fondazione, abbia degenerato dalla dottrina degli Apostoli, variati ed alterati i dogmi da loro insegnati. |
A067000956 |
Appunto, o mio caro padre, io ho sentito dire che tale si è il pretesto, per cui Lutero e Calvino uscirono dalla Chiesa Romana; e mi dicono che i Protestanti non cessano anche oggigiorno di accusarla di corruzione e variazione degli insegnamenti Apostolici. |
A067000957 |
Ora essendo manifesto che il protestantismo non può mostrare alcuna successione di pastori agli Apostoli, ne viene per innegabile conseguenza, che esso non è la chiesa fondata dagli Apostoli medesimi; e per ciò stesso la sua falsità è evidente. |
A067000957 |
{167 [473]} Ma qui, prima di tutto, dovete richiamare alla memoria ciò che altre volte vi ho accennato, cioè che la Chiesa per due titoli si chiama Apostolica; 1° perchè insegna la stessa dottrina già insegnata dagli Apostoli; 2° perchè mediante una serie non interrotta di pastori succede nell autorità agli Apostoli medesimi. |
A067000959 |
Ma a rovesciare d' un sol colpo questa asserzione {168 [474]} dei Protestanti contro la nostra Chiesa, ci basterebbe stringerli con questo unico argomento che voi farete bene a non dimenticare: Voi, Protestanti, ammettete che la Chiesa Cattolica è stata un tempo la vera Chiesa di Gesù Cristo; ma la Chiesa di Gesù Cristo, secondo il Vangelo, non può mai venir meno, non può giammai fallire; perchè il Salvatore promise ad essa la sua perpetua assistenza, dicendo agli Apostoli ed in essi ai loro successori: «Ecco che io sono con voi sino alla fine dei secoli |
A067000959 |
Or bene: i Protestanti, non potendo negare alla Chiesa Cattolica questa sua successione de' suoi pastori agli Apostoli, vorrebbero dare ad intendere che essa ha prevaricato nella dottrina insegnata dagli Apostoli, e che per questo cessò di essere Apostolica; e che ora, invece di essere la Chiesa di Cristo, è divenuta (tolleriamo questa ingiuriosa espressione) la sinagoga dell'Anticristo. |
A067000959 |
[22]; ed altra volta assicurò gli Apostoli, che non mai le porte dell'inferno avrebbero avuto forza contro alla sua Chiesa, come poc'anzi io dissi. |
A067000960 |
Necessariamente adunque voi, protestanti, dovete scegliere l' una delle due cioè, o dire, che il Vangelo e la parola del Figlio di Dio sono fallaci: o convenire che, se la Chiesa Cattolica è stata una volta la vera Chiesa di Gesù Cristo, non potè mai cessare di esserlo, lo è ancor adesso, e lo sarà per tutti i secoli. |
A067000962 |
Voi, protestanti, ci venite dicendo che la Chiesa nel decorso ha variati i dogmi ricevuti darli Apostoli: or dunque voi dovete colla storia alla mano dimostrare queste tre cose, vale a dire, 1° l'epoca in cui avvenne una simile variazione; 2° chi ha introdotto questa variazione; 3° su qual punto di dottrina questa è caduta. |
A067000963 |
In verità, trattandosi di un fatto, qual si è il cambiamento di religione, e di un fatto sensibilissimo e pubblico, giacchè {170 [476]} la Fede cristiana era professata pubblicamente, e da una grandissima parte del mando, pare che niuna cosa dovrebb' essere ne libri e monumenti storici più chiara e lampante di cotesta variazione di dommi, imputata dai Protestanti alla Chiesa Cattolica. |
A067000964 |
Infatti, aprite la Storia Ecclesiastica, e vi scorgerete diligentemente, e con gran precisione notate, tutte le eresie che tentarono d'infestare la Chiesa, cominciando dal tempo degli Apostoli sino ai nostri giorni. |
A067000965 |
Possono i Protestanti in qualche maniera far vedere quando, da chi e su qual punto dottrinale, siasi nella Chiesa Cattolica introdotta alcuna alterazione o cambiamento?{171 [477]}. |
A067000967 |
Protestanti dicono, essersi la fede degli Apostoli serbata intiera nella Chiesa Romana per i quattro primi secoli; che di poi sia stata alterata?. |
A067000968 |
Lo so, figli miei, che molti Protestanti vorrebbero far rimontare la decadenza dell'antica fede al quinto secolo della Chiesa. |
A067000969 |
Ora non vi sembra egli un tal loro disaccordo una prova palpabile della falsità dell'accusa che essi muovono contro la Chiesa Romana, di aver alterati gli antichi dommi?. |
A067000969 |
Sicchè, vedete, mentre i dottori protestanti dall'un canto si accordano nell'accusare la Chiesa Romana di aver variato gl'insegnamenti primitivi ed apostolici, dall'altro sono affatto discordi nel fissare il tempo in cui fai corruzione si effettuò; si {172 [478]} combattono e si confutano a vicenda |
A067000971 |
Si accordino pure i dottori protestanti nel fissare l'epoca di quella pretesa alterazione; dicano pure essere questa avvenuta nel quinto, o nel sesto, o nel settimo secolo della Chiesa; noi cattolici gli sfidiamo a recarci le prove e i documenti autentici, che tale alterazione sia realmente avvenuta. |
A067000971 |
» Adunque l'impossibilità in cui trovansi i Protestanti di produrre alcun documento, alcuna testimonianza autorevole della corruzione de' dommi, che essi suppongono fatta dalla Chiesa Romana, è un'altra prova invitta della loro calunnia contro di questa. |
A067000973 |
Chiesa Cattolica cambiò fede, vissero e fiorirono in questa Chiesa medesima un S. Girolamo, un S. Agostino, un S. Giovanni Grisostomo, un S. Leone, un S. Gregorio, un S. Fulgenzio, un S. Prospero, un S. Giovanni Damasceno; e per venire ai tempi a noi più vicini, un S. Anselmo e un S. Bernardo, i quali vissero ne! secolo undecimo, un S. Bonaventura e un S. Tomaso d'Aquino, che vissero nel secolo terzodecimo, un S. Lorenzo Giustiniano, che fiori nel secolo decimoquarto, un S. Antonino, che fiorì nel secolo decimoquinto, e tanti altri che tralascio per brevità. |
A067000976 |
Ebbene, tutti cotesti uomini così dotti e così santi non videro nella Chiesa Romana nessunissima novità in materia di domma. |
A067000976 |
Nei loro scritti leggiamo molti rimproveri contro ai vizi dei cattivi cattolici; ma riguardo alla fede della Chiesa, non vi leggiamo un sol rimprovero, un sol lamento. |
A067000978 |
Adunque, come vedete, i Protestanti non possono mostrarci alcuna epoca, in cui la Chiesa Romana sia deviata dalla dottrina degli Apostoli e di Gesù Cristo. |
A067000978 |
Sapranno forse indicarci l'autore di tal cambiamento? Orsù, ci dicano se quest'autore fu qualche uomo privato, oppure qualche Sommo Pontefice, o qualche Concilio generale della Chiesa. |
A067000982 |
Oh! che ci vuol mai davvantaggio per far vergognare i Protestanti dell'accusa che fanno alla Chiesa Cattolica, di aver abbandonati gl' insegnamenti degli Apostoli! Vedo bene che la Chiesa ha ragione {179 [485]} di chiamarli novatori; perchè sono essi che disertarono dalla fede antica, e,se ne fabbricarono una nuova a loro capriccio. |
A067000983 |
Solamente tra il quarto e il nono secolo della Chiesa otto furono i Concilii generali ecumenici; e non vi fu eresia che essi d'accordo coi sommi Pontefici non abbiano fulminata. |
A067000984 |
Pertanto dal sin qui detto voi vedete come i Protestanti, nell'accusar che fanno la Chiesa Cattolica di avere alterata la dottrina degli Apostoli, noti possono mostrare nè l'epoca, in cui sia stata fatta tale alterazione, nè chi ne sia stato l'autore. |
A067000988 |
Voi ci avete detto, che i Protestanti han un bell'accusare la Chiesa Cattolica di avere cambiati i domini insegnati dagli Apostoli; ma che intanto non possono mostrare nè l'epoca, in cui la nostra Chiesa abbia fatto tal cambio, nè chi sia stato quel ribaldo che abbia osato introdurlo; mentrechè, all'opposto, i Papi ed i Concilii hanno sempre fatto fronte ad ogni anche minima novità in materia di fede, come si può vedere nella Storia ecclesiastica, e negli stessi atti e decreti dei Concilii e dei Pontefici, i quali tuttora si conservano. |
A067000989 |
Benissimo: ora voglio dimostrarvi che i Protestanti non possono tampoco indicare verun domma speciale degli Apostoli, il quale sia stato variato dalla Chiesa Cattolica, nostra madre; benchè {182 [488]} questa verità possa Considerarsi come già provata dalle cose discorse finora. |
A067000990 |
Quindi se noi cattolici loro proveremo, che i nostri dorami di oggigiorno sono gli stessi che quelli insegnati dai Ss. Padri nei detti primi secoli, rimarrà altresì provato, che gli insegnamenti attuali della Chiesa Romana non si differenziano per nulla da quelli degli Apostoli, e che però ella si è anco al presente la sola vera Chiesa Apostolica. |
A067000990 |
Sovvengavi che i Protestanti convengono, essersi la Chiesa serbata fedele agli insegnamenti degli Apostoli per i quattro o cinque primi secoli. |
A067000991 |
I Protestanti non possono schermirsi da tale argomentazione; perchè sento che hanno sempre in bocca la Chiesa dei primi secoli, e con quella pretendono di condannare la Chiesa nostra presente. |
A067000992 |
Egli fece radunare ad un tratto tutti i Capi-setta ossia notori di novelle chiese particolari, e loro volse questa dimanda: Se essi riconoscessero per maestri di verità e per uomini veramente apostolici i dottori della primitiva Chiesa, {183 [489]} cioè del primo, secondo, terzo e quarto secolo? Avendo essi risposto di sì, egli ripigliò: orsù adunque confrontiamo la vostra dottrina cogli scritti di quelli; e se sarà ad essi conforme, ritengasi; altrimenti sia rigettata. |
A067000996 |
Sapete quel che voleva significare con ciò? Egli voleva significare che, ben lungi di trovare S. Agostino cogli altri Padri, e la dottrina universalmente tenuta nella Chiesa primitiva, favorevoli alla sua pretesa riforma, era invece persuaso che favorivano la Chiesa Romana da lui disertata e combattuta; e che perciò non ne faceva alcun caso. |
A067000997 |
O gente miserabile! vantano di riformare la Chiesa, ossia di ricondurla al suo vero stato antico e primitivo, e intanto confessano che l'antichità è loro contraria; dunque danno abbastanza a {185 [491]} divedere che essi medesimi riconoscono la loro riforma come una novità, una invenzione della loro testa, e così condannansi di propria bocca. |
A067000998 |
Così è, o miei figli: questi eresiarchi si condannano da se stessi, ed insieme, a loro dispetto, giustificano la nostra Chiesa dalla taccia di novità in materia di fede. |
A067001003 |
Costui, nel suo libro secondo delle Istituzioni, confessa che tutti i dottori dei primi secoli hanno riconosciuto, siccome {187 [493]} fa ora la Chiesa, nell'uomo la libertà, che è in noi la potestà di operare, o non operare, o di operare diversamente da quello che si fa. |
A067001005 |
Intanto ecco lo stesso Calvino confessare, che quello era già creduto dai dottori più antichi, allorchè la Chiesa era tutta Santa ed Apostolica. |
A067001006 |
Ora Calvino, nella suddetta opera, attesta che 1300 anni addietro, vale a dire nei tre primi secoli della Chiesa, era già invalso l'uso di pregare e offrir sacrificii pei defunti; ma, soggiugne colla solita audacia, che tutti gli antichi eran caduti in errore. |
A067001007 |
Se tutti i Santi e i Dottori antichi furono in errore sino a Calvino, la verità tardò anni 1532 circa a comparir nella Chiesa, e per tutto questo tempo Gesù Cristo dimenticò la sua sposa, la Chiesa. |
A067001008 |
Esso vuole che la soddisfazione e la penitenza pei commessi peccati sia inutile e superflua: quindi nel citato libro accusa la Chiesa dei primi secoli d'ignoranza intorno alla soddisfazione per i peccati; l'accusa di eccessiva durezza nell'imporre la penitenza, e di aver così occasionata la successiva tirannia, quali furono, secondo lui, le leggi canoniche emanate nei secoli posteriori ed aggiugne, che l'ordinazione del digiuno {189 [495]} quadragesimale fu effetto di vera superstizione. |
A067001008 |
Vedete, o miei figli, che la superstizione di cui i Protestanti ed i libertini accusano la nostra Chiesa è tanto antica quanto è la Chiesa medesima. |
A067001009 |
E costoro hanno sempre in bocca la bellezza e la purità della Chiesa primitiva! O che gente di mala fede i appellano sempre alla Chiesa antica contro della moderna; e finiscono coi non credere più ne all'una, nè all'altra; e l'una e l'altra tacciano di superstizione. |
A067001010 |
Inoltre Calvino censura la Chiesa Cattolica, perchè la insegna che le nostre buone opere sono veramente meritorie presso Iddio, e che la fede senza le buone opere non basta a render giusto ed a salvare l'uomo: eppure egli non può a meno di confessare che questi due dommi furono egualmente insegnati dagli antichi dottori, e mandati alla pratica nella primitiva Chiesa. |
A067001019 |
Per ora vi reco soltanto la testimonianza del Vescovo protestante Montagne: «È riconosciuto, ei dice, che tutti i sacerdoti, ed i soli sacerdoti hanno potere di rimettere i peccati, e che la Confessione auriculare fatta ad un sacerdote è una pratica molto antica nella Chiesa.» Eccovi quella del Vescovo protestante Sparow: «La nostra Confessione deve essere integra et perfecta e non intinta. |
A067001021 |
Il primato, ossia la giurisdizione del Papa sopra tutta la Chiesa. |
A067001021 |
Il protestante Blondel così si esprime: «Roma essendo una Chiesa consacrata dalla residenza dell'Apostolo S. Pietro che tutta l'antichità riconosce essere stato il capo della Chiesa Apostolica, ha potuto essa facilmente essere riguardata dal Concilio di Calcedonia come il capo della Chiesa » |
A067001023 |
Che cosa dire dell'invocazione dei Santi, che i nostri Valdesi e gli altri protestanti van gridando, essere una vera idolatria di fresco introdotta nel mondo dalla Chiesa Romana? {195 [501]}. |
A067001026 |
Lo stesso è di tutti gli altri punti di fede, che ora c'insegna la Chiesa, e di cui laccio per brevità. |
A067001026 |
Pertanto, o figli miei, dal sin qui detto voi scorgete manifestamente, come i principali dommi della nostra S. Religione, i quali vengono attaccati dai Protestanti come novità e corruttele, sono stati, per confessioni degli stessi primari loro capi, insegnati egualmente nei primi secoli della Chiesa. |
A067001027 |
Che strana contraddizione! dicono che {197 [503]} la odierna dottrina della Chiesa Cattolica non è più quella de' tempi primitivi, e intanto concedono che l'insegnamento della Chiesa Cattolica d'oggidi è quel medesimo di que' tempi. |
A067001027 |
I sovracitati centuriatori maddeburgesi che furono tutti intenti a rintracciare nell'antichità di che screditare la Chiesa Romana, dovettero confessare, a loro gran dispetto, che non v'ha oggigiorno nella Chiesa medesima alcuna dottrina, la qual non sia stata riconosciuta nei cinque primi secoli come una verità inconcussa |
A067001028 |
Adunque l'accusa che i Protestanti muovono alla nostra Cattolica Chiesa di aver variati e corrotti gl'insegnamenti e i dommi della Chiesa primitiva è una calunnia, è una sfacciata menzogna, di cui son consapevoli appieno quelli medesimi che la mettono in campo; ed è una prova palpabile della loro. |
A067001029 |
I caporioni delle sette ereticali conoscono, che separandosi dalla Chiesa Cattolica si separano dalla Chiesa degli Apostoli e di Gesù Cristo; ma il loro spirito pervertito dall'orgoglio, ed il proprio loro cuore corrotto dalle più brutte passioni, fa loro chiudere gli occhi alla luce delle cattoliche verità; epperò cercano di fabbricarsi una religione che quadri alle loro passioni. |
A067001030 |
Ogni giorno che spunta rallegra la Chiesa, nostra Madre, con qualche nuova e stupenda conversione. |
A067001034 |
Finalmente nell'ottobre dello scorso anno 1852, si riconciliò colla Chiesa Cattolica il dottore Ives, Vescovo protestante negli Stati Uniti d'America, gran luminare di scienza, rinunziando eroicamente agli onori ed alle rendite dell'episcopato. |
A067001035 |
Queste conversioni sono la più bella gloria ed il più insigne trionfo della nostra Romana Chiesa: perocchè esse, come vedete, non sono già effetto di malvagie passioni, non dell' interesse, non della ignoranza ed inconsiderazione, siccome avviene in quelli che disertano dalla Chiesa medesima. |
A067001036 |
Reca veramente maraviglia, miei cari figli, il vedere gli sforzi con cui si adoperano i Protestanti per criticare e combattere la Chiesa Romana. |
A067001036 |
Ridotti a dover concedere che niente fu innovato nella Chiesa Cattolica riguardo ai dommi, non cessano di moverci un'altra difficoltà, ed è, che la Chiesa abbia introdotti e introduca nuovi dommi, ossia nuovi articoli di fede, colle definizioni dommatiche che ella di tempo in tempo mette fuori, o nei Concilii generati, o, più spesso ancora, per mezzo dei Sommi Pontefici. |
A067001038 |
Le definizioni dommatiche sono sentenze o decreti con cui la Chiesa propone {201 [507]} e comanda ai fedeli di credere una tal proposizione, o punti di dottrina, come una verità rivelata da Dio, epperciò di fede; oppure, all'opposto, di rigettare una data proposizione, come contraria alla fede divina, epperciò ereticale. |
A067001039 |
Cosi quando Ario negò la divinità di Gesù Cristo, la Chiesa nel 1° Concilio Niceno dichiarò, che Gesù Cristo è vero Dio, consustanziale al Padre eterno. |
A067001040 |
Ebbene, diteci adesso che cosa i Protestanti oppongano alla Chiesa su questo proposito?. |
A067001041 |
Essi oppongono alla Chiesa, che le suddette definizioni, sono nuovi articoli di fede, che ella va introducendo; e che conseguentemente non ha conservata intatta la fede ricevuta dagli Apostoli, ma la alterò con siffatte definizioni. |
A067001043 |
Noi rispondiamo, che la Chiesa colle sue definizioni dommatiche non crea novelli dommi da credere; che anzi, per mezzo di quelle, non fa altro che dichiarare or l'una or l'altra di quelle verità {202 [508]} che Iddio si degnò di rivelare agli uomini per dirigerli e condurli alla loro santificazione e salute: alle quali verità chi non prestasse credenza piena e sincera, non potrebbe piacere a Dio, come afferma S. Paolo, e andrebbe eternamente dannato, secondo la terribile sentenza del Salvatore: Qui non crediderit, condemnabitur |
A067001043 |
Quindi se, come pur troppo sovente accade, qualcheduno amante di novità combatte qualche verità da Gesù Cristo insegnata, e spaccia come verità divina qualche sua capricciosa opinione, la Chiesa che fa? Alza la voce contro il novatore, e dichiara {203 [509]} che la dottrina da esso impugnata è una delle verità rivelate da Dio, e che la novella opinione da lui predicata è una menzogna, un errore. |
A067001044 |
Or bene, pare a voi, o miei cari figli, che la Chiesa, così facendo, introduca delle novità ed arbitrarie aggiunte in materia di fede, siccome pretendono i Protestanti?. |
A067001045 |
Niente affatto: la Chiesa con tali sue decisioni non fa che difendere ed assicurare l'integrità della fede. |
A067001046 |
Appunto così, e se voi leggerete la storia, troverete che la Chiesa, fin dai tempi apostolici, e per tutti i secoli successivi, condannò gli errori, e definì, secondo l'opportunità, le questioni che insorsero riguardo alla fede. |
A067001046 |
Perciò chi non volesse obbedire sinceramente alle suddette definizioni della Chiesa, diverrebbe eretico {204 [510]} e straniero a Gesù Cristo, come un Gentile ed un Pubblicano. |
A067001047 |
Che cosa risponderemo agli eretici quando ci dicono che la Chiesa colle sue definizioni cambiò in dommi certe opinioni, le quali, un tempo, erano disputate tra gli stessi cattolici, cioè chi la voleva in una maniera, chi in un'altra?. |
A067001048 |
Risponderemo loro, che la Chiesa, nel definire tali controversie, non propose punto a credere alcuna verità nuova, la quale non fosse già in addietro verità di fede; ma colla sua sentenza pose fine alle dispute, dichiarando da quale delle parti contendenti si trovasse la ragione od il torto; ossia, quale delle due opinioni fosse conforme o contraria alle verità da Dio rivelate; il che avanti non constava chiaramente presso tutti. |
A067001049 |
Questo paragone dei magistrato, che decide le controversie in materia di {205 [511]} legge civile, colla Chiesa, che decide le dispute in materia di fede, finisce di chiarirci che la Chiesa colle sue definizioni non crea verun nuovo domma da credere. |
A067001050 |
, ammesse alla beata visione di Dio, ovvero debbano aspettare la risurrezione dei corpi; e che poi la Chiesa definì essere valido il battesimo debitamente dato dagli eretici; e che le anime giuste e monde da ogni colpa vanno subito dopo morte al Paradiso: voi ben intendete che queste due cose erano nel numero delle verità rivelate da Dio, e che perciò la definizione della Chiesa altro non fece che allontanare l' oscurità in cui era avvolta la loro rivelazione, e che diede occasione all'errore di quelli che prima le contrastavano. |
A067001052 |
Come poterono essere buoni cattolici quelli che contrastarono qualche divina verità, che fu poscia definita dalla Santa Chiesa?. |
A067001053 |
Costoro restarono buoni cattolici, perchè vissero sempre pienamente sottomessi al giudizio della Chiesa, loro madre, credendo fermamente, e senz' eccezione, tutto ciò che veniva da lei insegnato; ed erano nell'animo loro dispostissimi a ritrattare la propria opinione, ove fosse stata da lei riprovata. |
A067001055 |
Che se, all'opposto, non avessero avuto il loro cuore dovutamente sommesso al giudizio della Chiesa, oppure, che peggio è, avessero ripugnato alla conosciuta sentenza di essa, allora avrebbero cessato di esser cattolici, e sarebbero contati fra gli eretici, come sono i Protestanti ed i Valdesi, che negarono soggezione e obbedienza alla Chiesa. |
A067001056 |
F. I Protestanti dicono che la Chiesa ha inventate delle voci e definite delle cose che non trovansi nella S. Scrittura: come rispondere a questa loro difficoltà?. |
A067001057 |
Gli Ariani nel quarto secolo rimproveravano la Chiesa di aver inventata la voce consustanziale per esprimere che il Figlio divino è della stessa sostanza e natura col Padre; ed ora i Protestanti rimproverano alla Chiesa d'aver introdotti alcuni vocaboli, p. |
A067001057 |
P Vedete, miei cari figli, questa difficoltà fu mossa alla Chiesa da tutti gli eretici antichi e moderni. |
A067001058 |
Primieramente noi rispondiamo ai Protestanti, che le voci nuove adottate dalla {208 [514]} Chiesa non sono, è vero, nella Santa Scrittura quanto alla parola materiale e grammaticale; ma vi sono realmente secondo il senso. |
A067001059 |
La Chiesa poi adottò con gran ragione simili speciali vocaboli, perchè esprimono il domma divino con somma precisione e chiarezza, e non lasciano più luogo ai raggiri degli eretici. |
A067001060 |
Secondamente rispondiamo ai Protestanti, che la Chiesa ha definito come dommi alcune cose che non si trovano {209 [515]} nelle Sante Scritture, perchè in queste non si contengono tutte e singole le verità da Dio rivelate, ma alcune di esse si conservano nella divina tradizione fuori delle Scritture medesime. |
A067001062 |
Queste verità poi, raccolte da principio dalla bocca stessa degli Apostoli, furono poscia dagli antichi dottori diligentemente notate nei loro scritti, furono inserite nei sacri riti della Chiesa, e mantenute ognora vive nell'insegnamento dei sacri Pastori e nel comun senso del popolo cattolico. |
A067001063 |
che la Chiesa Romana ha definito come verità di fede certe cose che non leggonsi nella Sacra Scrittura,, voi loro risponderete che essa tali verità le ha apprese dalla divina tradizione conservatasi nel modo testè indicatovi; e direte loro quelle parole di S. Giovanni Grisostomo: « È tradizione non cercar davvantaggio; Traditio est, nihil quaeras amplius » |
A067001067 |
Per siffatta guisa la fede di quelli che vissero prima di Gesù Cristo, ebbe il suo pieno sviluppo e perfezionamento nel Nuovo Testamento; ed eziandio nella durata della Chiesa Cattolica certi punti di Fede, creduti innanzi dai fedeli in confuso, cioè, con fede implicita e generica, furono dalla Chiesa stessa particolarmente definiti e proposti loro a credere con fede esplicita e determinata. |
A067001069 |
Così è veramente: e questa maggior chiarezza e splendore si è tutta l'aggiunta che la Chiesa nostra Madre recò di tempo in tempo alla Fede Apostolica colle sue definizioni dommatiche. |
A067001070 |
Del resto, volete voi una prova ultima e decisiva della mala fede dei Protestanti e de' loro fratelli Valdesi? Eccovela: Essi, dopo aver senza fine accusata la Chiesa Romana di mille variazioni ed aggiunte in materia di fede, al presente le fanno un delitto di essere stazionaria, ostinatamente invariabile nella sua fede. |
A067001070 |
Un recente storico dei Valdesi asserisce che quest'invariabilità della Chiesa nella sua credenza cagionò l'atrofia, ossia l'inedia a questo gran corpo |
A067001071 |
Sicchè, o miei figli, nei nemici ed accusatori della S. Chiesa, nostra madre, si avvera precisamente ciò che cantiamo nel Salmo ventesimosesto, cioè, che l'iniquità ha mentito contro se stessa, distruggendosi colle sue proprie contraddizioni: Mentita est iniquitas sibi. |
A067001072 |
Ho letto nella Storia Ecclesiastica, che i Concilii Generali, ed i Sommi Pontefici di quando in quando fecero delle Riforme e dei cambiamenti nella Chiesa. |
A067001072 |
Non potrebbero forse i Protestanti trar quindi motivo d' imputare alla Chiesa qualche innovazione od alterazione in materia di fede. |
A067001073 |
, la sostanza dei Sacramenti; ma riguardano soltanto la disciplina ecclesiastica, ossia certe leggi e pratiche istituite dalla Chiesa stessa per l'autorità legislativa che ricevè da Dio, onde potesse condurre i fedeli al conseguimento dell' eterna saluteche {214 [520]} è il fine della società cristiana. |
A067001073 |
D'altra parte la Chiesa non procede a tali mutazioni se non con gran maturità di consiglio, e coll' assistenza dello Spirito Santo promessale perpetuamente dal divin Salvatore. |
A067001075 |
Invano adunque i Protestanti dalle suddette Riforme torrebbero pretesto d'imputare alla Chiesa Cattolica alcuna innovazione e prevaricazione in materia di fede e nelle cose di divina istituzione, delle quali essa fu anzi in tutti i tempi vindice e custode zelantissima. |
A067001076 |
Avete veduto, miei figli, la Chiesa Cattolica, nostra madre, citata dai Protestanti al tribunale della Chiesa primitiva, e colpe le contraddizioni e le confessioni degli stessi suoi accusatori ed avversari non fecero che rilevar vie più l'apostolicità e l'integrità della sua fede. |
A067001076 |
Ora noi citeremo il protestantismo a quel tribunale medesimo; vale a dire io imprendo nel presente trattenimento a dimostrarvi che i Protestanti hanno appunto rinnovellale le più brutte eresie già condannate da quella stessa Chiesa dei primi secoli, che essi predicano tutta pura ed Apostolica, ed alla quale si appellano continuamente |
A067001078 |
Se si può provare codesta cospirazione degli eretici moderni con quelli condannati dalla Chiesa primitiva, la è veramente spacciata pel protestantismo. |
A067001080 |
Ora bramo di conoscere gli errori condannati dalla Chiesa primitiva che furono risuscitati dai Protestanti. |
A067001081 |
P. Eccomi all'impresa: e ve gl' indicherò sulla fede di testimoni autorevolissimi, quali sono i più celebrati scrittori dell' antica Chiesa. |
A067001090 |
Mi pare quasi un miracolo che tutto il inondo non Tacciasi protestante, e che la Chiesa Cattolica nostra madre, malgrmle i rigori della sua morale, possa tuttavia contare per tutto il inondo un numero sì sterminato di fedeli suoi figli; certo qui dobbiamo dire che la santità del Cattolicismo ha più forza sul cuore dell'uomo di quello che abbia tutto il libertinaggio protestante. |
A067001098 |
Eppure, vedete, S. Paolo non vuole che le donne aprano tampoco la bocca in Chiesa: tanto è lungi che le giudichi capaci del Sacerdozio!. |
A067001100 |
Così Calvino dietro agli eretici Novaziani negò alla Chiesa la potestà di assolvere dai peccati, e rigettò il Sacramento della Cresima. |
A067001108 |
I centuriatori Maddeburgesi protestanti confessano che le suddette asserzioni sono state nella Chiesa antica condannate come formali eresie. |
A067001108 |
ne doversi osservare i digiuni dalla Chiesa stabiliti: ma dover ciascuno digiunare quando gli aggrada per non parere di esser sotto la legge.» S. Epifanio |
A067001110 |
chiudendo il presente, voglio che vi fissiate bene in mente queste due cose: 1° che non vi è scempiaggine nè empietà in cui non precipiti chi non ascolta la Chiesa Cattolica; 2° che la vittoria costante della Chiesa contro i tanti attacchi degli eretici d'ogni tempo, è una splendida prova della sua divinità. |
A067001117 |
Or bene, colesti errori sono di antica data, e ah antico condannali dalla Chiesa. |
A067001121 |
Credereste, figli miei? neppur quella iniqua denominazione che i Protestanti appongono alla Chiesa Cattolica di prostituta di Babilonia, e loro invenzione: ma la tolsero ad imprestito dagli scismatici Donatisti che tanto tribolarono la Chiesa nel quarto e quinto secolo, e che vennero vittoriosamente combattuti da S. Agostino. |
A067001122 |
Che begli spiriti sono cotesti eretici: Se la Chiesa Cattolica l' la prostituta di Babilonia, ed il Papa l'Anticristo, come {236 [542]} vogliono essi, egli è giocoforza dire che Gesù Cristo, invece di fondarsi in questo inondo un regno, ossia una Chiesa invincibile all'inferno, ha per contro, fondato il regno dell'Anticristo: giacchè la Chiesa Cattolica ed il Papa datano e derivano dal suo Vicario stesso S. Pietro: stranissima empietà!. |
A067001123 |
Ancora un rapporto di parentela dei Protestanti cogli antichi eretici io voglio qui farvi notare; ed e il vezzo e la stolta pretesa d'interpretare la S. Scrittura secondo il proprio giudicio privato, ossia, per parlar più chiaro; secondo il proprio capriccio: rifiutando l'autorità della Santa Chiesa e la tradizione venuta dagli Apostoli e serbatasi nella Chiesa stessa per la successione non interrotta dei pastori e dei dottori. |
A067001126 |
Dio immortale! che orrendo abuso della Sacra Scrittura' Ah! adesso capisco con quanta ragione la Chiesa non permette senza cautela la lettura della Bibbia in lingua volgare: nè permette ad {238 [544]} alcuno l'interpretarladiversamente dal senso in cui essa l'intende. |
A067001126 |
La Chiesa fa così per allontanare i fedeli dagli errori, a cui la mala intelligenza della S. Scrittura potrebbe condurli. |
A067001127 |
, ebbero il loro spirito o giudicio privato per unica norma non solo nell'interpretare la S. Scrittura, ma eziandio nello stabilire il loro canone, ossia numero de' libri sacri: laonde essi rigettavano alcuni di quei libri che tiene la Chiesa, altri ne mutilavano, altri ne interpolavano a loro talento. |
A067001128 |
Furono tutti uomini scomunicati dalla Chiesa {239 [545]} dei primi secoli; uomini che per l'infame loro condotta meritaronsi l'esecrazione dei contemporanei e dei posteri. |
A067001129 |
Così essendo la cosa, la condanna onde la Chiesa antica colpi i mentovati eretici, ricade tutta intiera sui Protestanti che risuscitarono i loro più madornali errori. |
A067001137 |
non volle venire a si fatale passaggio per cieco impeto e senza veruna cognizione di causa; ma deliberò di esaminare seriamente e ordinatamente i dommi della Chiesa de' quattro primi secoli, quali trovansi negli scritti dei Ss. Padri primitivi; giacchè sapeva che i Protestanti fan sempre appello alla Chiesa antica: e lusingavasi di poter trovarvi il Protestantismo netto ed intiero. |
A067001138 |
Ma qual non fu la sua maraviglia allorchè ne' libri di quei santissimi dottori invece del Protestantismo vi rinvenne il Cattolicismo con tutti i suoi dommi ed i suoi riti? All'opposto, trovò tutti gli errori dei Protestanti negli eretici condannati dalla stessa Chiesa primitiva. |
A067001138 |
Sicchè affatto cacciò dal suo animo ogni idea di Protestantismo, e si raffermò nella sua Cattolica fede, della quale tessè una stupenda apologia in un suo libro intitolato: {243 [549]} Viaggi di un Gentiluomo Irlandese in cerca di una religione; nel quale espose i risultati de' suoi studi sui Ss. Padri e sulle antichità della Chiesa. |
A067001139 |
Intanto io voglio qui terminare il presente trattenimento con quelle sante espressioni di fede, di riconoscenza e di sacro entusiasmo, colle quali Tommaso Moore chiude il prefato suo libro: «Salve dunque, o Chiesa una e vera. |
A067001140 |
Che anzi la malvagia condotta tenuta dai fondatori di queste sette, la perversa dottrina da loro insegnata, ci fa chiaramente palese che essi in nessun snodo possono considerarsi tra' membri della Santa Chiesa; piuttosto, essere costoro quella cattiva zizzania sparsa dal nemico, il demonio, a guastare il buon frumento, cioè a scandalizzare e rovinare i veri seguaci di Gesù Cristo. |
A067001140 |
Mi sono pure alquanto trattenuto a farvi conoscere come i cattolici ed i protestatiti conovengono che nella Chiesa Romana nulla fu cangiato di quanto insegnavasi ne' tempi della Chiesa primitiva; che quelle cose le quali appaiono cangiamenti, non sono altro che spiegazioni di quelle verità e {245 [551]} di que' dommi che prima parevano scuri; che i Protestanti non hanno la dottrina della chiesa primitiva; hanno unicamente conservati gli errori e le eresie già condannate da tutta l'antichità. |
A067001141 |
Ora per non ommettere cosa alcuna che faccia rilevare ai Protestanti come essi sono fuori della vera Chiesa, e per far conoscere a voi con evidenza, che i Protestanti non possono più appartenere alla vera Chiesa, noi seguiremo ripartitamente i loro errori. |
A067001145 |
La qual cosa è contraria alla credenza di tutti i cattolici, i quali riconoscono nella Chiesa un'autorità stabilita da Gesù Cristo per dare il vero senso alla Bibbia, siccome vi ho già parlato nei trattenimenti terzo e quarto di questa seconda parte. |
A067001152 |
Ecco il motivo per cui il gran dottore della Chiesa, S. Agostino, diceva di sè: nelle Sacre Scritture io incontro più cose che non conosco di quelle che io conosco. |
A067001160 |
I più dotti personaggi che fiorirono nella Chiesa, tutti vanno d'accordo nel dire che nella Sacra Scrittura ci sono parecchie cose difficili a capirsi, difficili a spiegarsi. |
A067001161 |
Questa, o miei teneri figli, è la dottrina della Chiesa Cattolica intorno alla Sacra Scrittura, da cui noi possiamo facilmente comprendere che, secondo il Vangelo, gli Apostoli, e secondo voi medesimi, e secondo il parere dei più dotti {251 [557]} uomini del mondo, la Bibbia non è tanto chiara da potersi facilmente comprendere da tutti. |
A067001168 |
Ma il dire che le mentovate parole vogliono indicare che la Bibbia è tutta chiara, e un opporsi alla Bibbia medesima, al Vangelo, ai fatti, agli scritti degli Apostoli ed alla pratica costantemente tenuta dalla Chiesa in tutti i tempi. |
A067001169 |
Questo testo parmi assai bene spiegato, e non havvi alcun dubbio che {254 [560]} la parola di Dio è luce a chi ha fatto gli studi necessari per capirla e per venir a conoscer il senso in cui viene intesa e spiegata da Santa Chiesa; ma non, lo è per tutti indistintamente, giacchè più cose noi non comprendiamo. |
A067001228 |
Prima del secolo decimosesto i vostri antenati erano Cattolici, uniti alla Chiesa Romana, sottomessi al Romano Pontefice; e la Bibbia fino allora si conservò (come ancora oggi si conserva) nella Chiesa Cattolica. |
A067001228 |
Qui tu devi fare questa conclusione: fra tutti quelli che {268 [574]} io conosco, due soli sono capaci di servirsi della Bibbia, e questi due, per accertarsi d'avere una Bibbia non guasta, sono costretti di ricorrere alla Chiesa Romana. |
A067001233 |
La Sacra Scrittura serve di regola per conoscere gli errori; ma essa non va a cercarli per condannarli: è necessario che ci siano i sacri Pastori, posti da Dio a governare la santa sua Chiesa, a regere Ecclesiam Dei sono parole della Bibbia: questi Pastori si danno di proposito allo studio della Bibbia, e sono in grado di spiegarla ai popoli, capaci di approvare quanto va d'accordo colla Bibbia e condannare quanto le è contrario. |
A067001238 |
Caro giovane, hai detto bene; ma sappi che quanto li ho sopra raccontato è un, apologo, è una similitudine per far capire a te e a' miei figli che la Sacra Scrittura è un codice divino, affidato da Dio alla sua Chiesa. |
A067001238 |
Questa Chiesa è quel gran tribunale cui promise Dio una assistenza fino alla fine del mondo: ecce ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi. |
A067001255 |
Chiesa Romana. |
A067001258 |
Se tu, o caro giovane, verrai altre volte ad ascoltarmi, ti farò sedere che questo libro è un impasto di errori e di contraddizioni da capo a fondo; e che egli ha composto questo libro unicamente per iscusare la sua apostasia e vomitar nere calunnie contro alla Chiesa Romana. |
A067001260 |
Apri il libro a pagina 25, e troverai le molte cose che egli dice contro la Chiesa Romana, unicamente perchè proibisce la lettura della Bibbia in lingua volgare. |
A067001262 |
La Chiesa Romana non ha mai proibito di leggere la Bibbia in lingua volgare, ma vuole soltanto proibire ed impedire il guasto che gli eretici fanno della Bibbia. |
A067001262 |
La Chiesa permette che si stampi in lingua volgare, ma col testo originale a fronte, o colle note in fondo di pagina, o almeno dopo essersi accertata che l'originale non fu alterato. |
A067001264 |
Se poi questo scrittore apostata avesse studiato alquanto le cose della cristiana {278 [584]} Religione, avrebbe letto nel decreto della Sacra Congregazione dell' Indice, in data del 13 giugno 1757: «se siffatte versioni della Bibbia in lingua volgare saranno approvate dalla Santa Sede Apostolica, ovvero stampate con annotazioni tratte dai Ss. Padri della Chiesa, o da dotti e cattolici uomini, si permettano.». |
A067001266 |
Voi mi fate aprire gli occhi: io sento tutti i giorni i nostri pastori a dire tante cose contro alla Chiesa Romana, ed ora mi accorgo che non è tutto vero. |
A067001268 |
Ai sarcasmi, alle calunnie, alle imprecazioni che il sacro ministro Protestante vomitava contro alla Chiesa Cattolica, tosto si decise di farsi anche egli seguace della Riforma. |
A067001304 |
Allora fu che si vide il mostruoso fatto, inudito nella storia de' popoli, che una femmina si arrogasse l'autorità di capo della Chiesa; una femmina, cui S. Paolo dice: Le femmine tacciano nella Chiesa; ivi non è loro permesso di parlare. |
A067001308 |
Così quella grande Inghilterra, quei grandi milordi inglesi, che rifiutarono di riconoscere il Papa stabilito da Dio a governare la sua Chiesa, si sottomettono alle decisioni di una donna, talora ignorante, viziosa, ma che intanto alza la voce, e parla, e definisce le più sublimi questioni, mentre S. Paolo rigorosamente comanda che le donne tacciano nella Chiesa. |
A067001310 |
In alcuni antecedenti trattenimenti noi abbiamo già coi più chiari argomenti dimostrato che nella Santa Romana Chiesa nulla fu cangiato dai tempi degli Apostoli fino a noi. |
A067001311 |
Appena usciva alcuno ad insegnare novita nella Chiesa, subito, secondo il coniando di S. Paolo, ne era allontanato, affinchè il rio veleno dell'errore non si comunicasse agli altri fedeli. |
A067001335 |
Asserivano che la costruzione delle chiese era cosa inutile e superstiziosa, le chiamavano tettoie e granai, affermando fare miglior cosa chi prega in una stalla, in una camera, anche sdraiato in un letto, che in una chiesa; perciò biasimavano vivamente quelli che fondavano chiese o facevano legati a favore delle medesime. |
A067001342 |
Fin da giovane egli aveva letto la Storia delle Variazioni di Monsignor Bossuet, e fra le altre cose ci lasciò scritto: le variazioni ne' Protestanti sono argementi di falsità, neutre l'unità della Chiesa Cattolica non mai interrot a è una prova ed un testimonio infallibile della sua verità. |
A067001344 |
Essi pretesero di costruirsi un' altra chiesa diversa da quella che esisteva da 1500 anni, e cosi per quella novella chiesa giugnere fino al cielo; ma Iddio conobbe la loro superbia, e confuse per modo il loro linguaggio, che nemmeno tra di loro si possono più comprendere. |
A067001370 |
Noi dimandiamo ai Protestanti: La Bibbia che voi avete, da chi l' avete ricevuta? Essi contorcono il naso, dimenano le spalle, considerano, riflettono, e poi sono costretti di dire: L' abbiamo ricevuta dalla Chiesa Cattolica |
A067001372 |
e noi tosto loro diciamo: se questa Bibbia era giusta, non alterata, dunque la Chiesa Romana allora era la vera Chiesa; perchè dunque abbandonarla?. |
A067001374 |
Ottima correzione: ma chi v'insegnò il modo di correggerla? Qual originale avevate, od avete voi fuori di quelli che esistono nella Chiesa Cattolica? A questo punto i signori ministri tacciono, e non sapendo più che cosa rispondere, saltano in altra questione. |
A067001378 |
Dimandiamo ai Protestanti se la santità sia essenziale alla vera Chiesa di Gesù Cristo; e rispondono di {314 [620]} si. |
A067001378 |
Dimandiamo se nella Chiesa Cattolica ci siano stati Santi; rispondono di sì. |
A067001378 |
Dunque, conchiudiamo, dunque voi convenite che la santità c'è nella Chiesa Cattolica, senza poterci dare la minima prova che ci sia nella chiesa riformata. |
A067001384 |
Ci fate tanto piacere a continuare in questi argomenti; ma io desidero di farvi alcuna dimanda, e primieramente: che cosa dicono i Protestanti per dimostrarci dove fosse la loro Chiesa prima di Calvino e di Lutero?. |
A067001385 |
Incontrano gravi difficoltà a risponderci: perchè noi dimandiamo loro: questa Chiesa o era visibile, e mostrateci un uomo solo che prima dei vostri eresiarchi abbia professato il Protestantismo d'oggidì; oppure ci dicono che era invisibile: e sarebbe lo stesso che dire: la Chiesa dei Protestanti fu per 1500 anni visibile, ma andò viaggiando dalle stelle al sole, dal sole. |
A067001386 |
Ridiamo, perchè la Chiesa non è una volpe, che vada a cercarsi una tana, nemmeno è un uccello, che vada in cerca del suo nido, neppure un uomo ramingo, il quale cerchi una casa ove ricoverarsi. |
A067001387 |
Che cosa volete voi adunque che sia questa Chiesa?. |
A067001388 |
Questa Chiesa, la vera Chiesa di Gesù Cristo, deve essere una congregazione di fedeli cristiani, che professino la fede e la legge di Gesù Cristo sotto la condotta de' legittimi Pastori, di cui Capo Supremo è il Romano Pontefice, stabilito da Dio per suo Vicario in terra. |
A067001389 |
Questa sarebbe la vera Chiesa di Gesù Cristo, la quale doveva mostrarsi visibile in ogni tempo per ammaestrare ed accogliere i fedeli di tutti i tempi. |
A067001390 |
Ma noi dimandiamo ai Protestanti dov'è la succession legittima dei vostri Pastori? Qual è il Capo visibile della vostra Chiesa, cui si possano applicare quelle parole del Vangelo: ite, docete; andate, insegnate. |
A067001393 |
Questi argomenti per lo più da loro si passano sotto silenzio, e se talora ne parlano, il fanno solo per fabbricare menzogne e calunnie contro alla Chiesa Romana. |
A067001394 |
Ora io voglio accennarvi alcune calunnie di cui fanno uso nelle loro prediche e ne' loro scritti per farsi dei seguaci, e combattere la Chiesa Romana. |
A067001395 |
prossimo, lo fanno i Protestanti verso la Chiesa Cattolica. |
A067001396 |
Calunnie e menzogne contro alla Chiesa Romana! Mi pensava che fossero solamente i Valdesi che così operassero: accennateci alcuna di queste calunnie. |
A067001399 |
Pochi giorni sono venne qua un famoso protestante, di cui giudico bene tacervi il nome, e dopo alcune parole mi porse un libro, dicendo a più riprese: Eccovi un buon libro che fa toccare con mano le infinità della Chiesa Romana. |
A067001405 |
1° È una calunnia il dire che la Chiesa Romana insegni delle infamità senza provarlo, e nol potranno mai provare, se non vogliamo ammettere per prova le molte menzogne e molte contraddizioni di cui abbondano i loro scritti. |
A067001406 |
Il Papa è vicario di Gesù Cristo, Pastore supremo della Chiesa universale, stabilito da Dio capo della sua Chiesa, perchè successore di S. Pietro, cui il Salvatore disse: «Tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa. |
A067001407 |
3° È una calunnia il dire che la Chiesa Romana comanda di adorare i Santi e le immagini come Dei. |
A067001407 |
La Chiesa Romana ha sempre insegnato ed insegna oggidì che venera i Santi come amici di Dio venera le loro reliquie come oggetti di grata memoria, come parti di corpo appartenenti {321 [627]} agli stessi amici di Dio; venera le immagini, ma solo in quanto rappresentano que' Santi che la Chiesa Romana riconosce beati in Cielo. |
A067001407 |
Ma la Chiesa Romana non ha mai insegnato, nè insegnerà giammai che le statue, le immagini, le reliquie ed i Santi siano adorati come Dio. |
A067001408 |
4° Finalmente è una impudente calunnia il dire che la Chiesa Romana abbia proibita la lettura della Bibbia. |
A067001408 |
Dai primi tempi della Chiesa fino a noi non si può trovare un Pontefice, un Concilio od un Santo Padre che abbia proibito la lettura della Bibbia. |
A067001409 |
Che cosa adunque proibisce la Chiesa Romana intorno alla Bibbia?. |
A067001410 |
Che se talora si stampa in lingua volgare, ciò solamente è dalla Chiesa permesso dopo di aver esaminato che le traduzioni furono fedelmente eseguite, e che la parola di Dio non fu guastata ed alterata da quella degli uomini. |
A067001410 |
La Chiesa Romana ha costantemente proibito e proibisce le Bibbie guaste o per gli errori commessi nell'essere tradotte in lingua volgare, o per le maliziose aggiunte fatte al testo originale. |
A067001411 |
Proibisce poi la Chiesa Romana e proibisce rigorosamente certe Bibbie falsate. |
A067001412 |
La stessa Chiesa Romana proibisce le Bibbie tradotte dagli eretici, perchè essi hanno tanto buona fede da ommettere, aggiugnere o cangiare quanto loro talenta. |
A067001413 |
Alla vista del guasto terribile, che gli eretici e specialmente i Protestanti fanno della Bibbia, la Chiesa Cattolica invigilà colla massima sollecitudine, affinchè si conservi la purezza originale del testo e {324 [630]} se ne allontani ogni minima alterazione. |
A067001413 |
Per leggere con fratto la Bibbia, ancorchè genuina, noti conviene che alcune parti sieno lette da persone di non matura età; comanda perciò la Chiesa che coloro i quali desiderano di leggere la Bibbia, ne riportino consiglio dal proprio parroco o confessore, e la licenza dai rispettivi Vescovi, che la concedono ben volentieri. |
A067001424 |
Credete voi, signori ministri protestanti, che un buon cattolico, leggendo e meditando la Bibbia, vivendo da onesto nomo, praticando rigorosamente tutte le virtù che la Chiesa Cattolica propone, e fuggendo i vizi che ella condanna, come fecero un S. Francesco d'Assisi, S. Francesco Zaverio, S. Bernardo, S. Vincenzo de Paoli ed altri Santi dalla Chiesa Cattolica Romana, credete voi, dico, che costoro si possano salvare?. |
A067001429 |
I Cattolici poi dicono voi, o Protestanti, finchè vivete nella vostra setta, siete separati dalla vera Chiesa di Gesù Cristo, perciò morendo senza rinunciare ai vostri errori voi andate eternamente perduti. |
A067001435 |
Tuttavia non vogliamo qui trasandare alcune parole, che dimostrino la falsità del sistema, con cui Calcino e i suoi seguaci, si sforzano di provare, o piuttosto d'illudersi che la certezza de' libri sacri è solidamente fondata sulla testimonianza interna dello Spirito Santo, senza punto ricorrere all'autorità della Chiesa Cattolica. |
A067001436 |
Ci fanno, diceva Calvino, questa dimanda: se voi non vi appoggiate sui decreti della Chiesa, come potete voi essere persuaso e sapere con certezza, che la Scrittura è la voce di Dio? Calvino risponde: « Io do la medesima risposta, egli dice, come se alcuno ci dimandasse: onde noi apprendiamo a discernere la luce dalle tenebre, il bianco dal nero, il dolce dall' amaro? Perciocchè la Scrittura si fa sentire in un modo non meno evidente nè meno infallibile, che le cose bianche e nere mostrano il loro colore, e che le cose dolci ed amare fanno sentire il loro sapore. |
A067001453 |
Vi ha tolto il rispetto per l'autorità della tradizione, della Chiesa e de Concili. |
don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html |
A068000008 |
Un pollaiuolo andava un giorno al mercato con parecchi altri, tra cui uno il quale, vantandosi grande conoscitore nel fatto della politica e della religione, passò ben presto a sparlare di Dio e della Chiesa Cattolica bestialmente. |
A068000089 |
In appresso essa fu affidata al magistero infallibile della Chiesa {38 [38]} Cattolica. |
A068000186 |
Appoggiandosi la Chiesa Cattolica sopra questi e molti altri argomenti, dichiarò nel Concilio Tridentino la Sacra Bibbia opera di Dio, perchè tanto il vecchio quanto il nuovo Testamento hanno Dio per autore. |
A068000192 |
Possiamo pertanto conchiudere che la santità degli Evangelisti, la maniera semplice e schietta con cui scrissero, la stima che i Fedeli e gli Ebrei e gli stessi increduli mostrarono sempre pei libri da essi vergati, l'approvazione della Chiesa universale, che in ogni tempo ha condannato coloro, che eziandio in piccola parte avessero ardito di negare la verità {65 [65]} del Vangelo, ci porgono incontrastabili argomenti della veracità del Vangelo, e di coloro che lo hanno scritto. |
A068000223 |
P. A chi si attentasse di negare tali verità dobbiamo {73 [73]} dire che egli è o un ignorante, e nega ciò che non sa; Oppure se è istruito e misconosce una verità chiara ed evidente, egli contraddice alla sentenza di tutti i buoni e di tutti i dotti, si oppone al consenso della Chiesa universale, e lascia con fondamento credere che neghi ciò, di cui è quasi impossibile che non sia persuaso. |
A068000250 |
Le quali profezie annunziano chiaramente che il Messia, sebbene Dio onnipotente, doveva venire sotto umili spoglie, in sembianza di mansueto agnello, siccome fece Gesù Cristo, e fondare un regno, che è la sua Chiesa, il quale doveva estendersi in tutti i luoghi della terra e durare in eterno. |
A068000282 |
Anzi preghiamo Iddio che nella sua infinita bontà si degni di sospendere i castighi che pesano sul loro capo; e siccome per tanti secoli questo fu il popolo eletto, il popolo di Dio, così supplichiamo ritorni per lui il tempo della misericordia; di modo che illuminato dalla celeste grazia, vegga il fantasma, le assurdità della religione che presentemente professa, apra gli occhi alla luce del Vangelo, riconosca in Gesù Cristo il suo Salvatore, e mercè la rigenerazione delle acque {90 [90]} battesimali entri in grembo della Chiesa Cattolica, unica vera, unica santa, unica depositaria della verità, fuori di cui niuno può salvarsi. |
A068000298 |
Nel giorno di Pentecoste, quando Iddio mandò lo Spirito Santo, la {96 [96]} Chiesa di Gesù Cristo era composta di assai pochi credenti. |
A068000320 |
P. Questa società è la Chiesa Cattolica, l'unica vera Chiesa di Gesù Cristo; ed il suo Capo è il Sommo Pontefice da Dio stabilito per governarla. |
A068000323 |
Per l'avvenire non sarai più chiamato Simone, ma Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa; e le porte dell'inferno non potranno mai prevalere contro di essa. |
A068000331 |
Gesù cangiò il nome a san Pietro, per questo che da semplice pescatore di pesci voleva farlo pescatore di uomini, e porlo a guidare la mistica nave, cioè la Chiesa, nella quale sarebbero raccolti tutti i seguaci della fede cristiana. |
A068000331 |
Gesù poi mutò il nome di Simone in quello di Pietra o Pietro e soggiunse: Tu sei Pietro e sopra {106 [106]} questa pietra fonderò la mia Chiesa; come dicesse: Tu, o Pietro, farai nella mia Chiesa quello che fa il fondamento in una casa. |
A068000331 |
Sopra di te, che io chiamo Pietro, come sopra di una fermissima pietra, che per mia virtù sarà eterna, io innalzo l'eterno edifizio della mia Chiesa; e questa appoggiata sopra di te, come sopra pietra dura, resterà ferma ed incrollabile contro a tutte le arti e a tutti gli assalti dei suoi nemici. |
A068000331 |
Tu sarai nella mia Chiesa l'autorità affatto necessaria. |
A068000332 |
Perciò egli voleva dire: come nella casa le parti che non posano sul fondamento cadono e vanno in rovina, così nella mia Chiesa chiunque si divide da Pietro precipita nell'errore e si perde. |
A068000332 |
Siccome non v'è casa senza fondamento, così non v'è Chiesa senza di Pietro. |
A068000332 |
Una Chiesa separata da Pietro non potrà giammai essere la Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000333 |
F. Comprendiamo affatto: vuol dunque dire che coloro, i quali non seguono Pietro e la Chiesa, di cui egli è il fondamento, non sono nella Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000333 |
Ma nelle parole del Redentore v'è {107 [107]} ancora: « E le porte dell'inferno non potranno prevalere contro la mia Chiesa. |
A068000334 |
La voce Porta significa potenza; onde le parole di Gesù Cristo vengono a dire: Se il demonio aprisse l'inferno e mettesse fuori tutti i suoi satelliti a fine di combattere la Chiesa di Dio, non riporterebbe vittoria. |
A068000334 |
P. Dice il Salvatore che le porte dell'inferno non potranno prevalere contro la Chiesa. |
A068000334 |
Tutte le eresie, gli scismi, gli sforzi, gli inganni del demonio e tutte quante le persecuzioni, separate o riunite, potranno bensì muovere guerra alla Chiesa, costringerla a stare sempre colle armi alla mano, potranno giungere eziandio a rovinare coloro, che non sono umili, mortificati e vigilanti nella preghiera, ma non varranno ad opprimere o vincere essa Chiesa. |
A068000335 |
F. Ci piace a maraviglia l'esposizione sull'autorità di s. Pietro, fondamento della Chiesa di Gesù Cristo, e gli sforzi che i nemici invano fanno contro alla nostra santa Religione. |
A068000336 |
P. Allora che Gesù disse a Pietro: « Ti darò le chiavi del regno de' cieli » non voleva significare le chiavi materiali, ma la suprema autorità che a lui conferiva per governare la Chiesa universale. |
A068000336 |
Per simile guisa le chiavi spirituali del regno de' cieli, cioè della Chiesa date a s. Pietro, fanno vedere che esso Pietro è costituito padrone, principe e reggitore della nuova Chiesa. |
A068000336 |
Tali sono i precetti della Chiesa, in cui sono proibite o comandate le cose che hanno rapporto alla eterna salvezza dei Cristiani. |
A068000337 |
F. Dalla Storia Sacra che studiammo pare che {109 [109]} non solo s. Pietro, ma anche gli altri Apostoli siano stati fatti capi della Chiesa. |
A068000339 |
F. Abbiamo attentamente ascoltato quanto ci avete detto; ma ci sembra che le parole del Salvatore si riferiscano al futuro, e che vengano a significare come Gesù potrebbe col tempo stabilire s. Pietro in capo della Chiesa colle opportune facoltà. |
A068000341 |
Gesù promise di dare a s. Pietro l'autorità suprema nel governo della Chiesa. |
A068000342 |
Con le quali parole rivolte a Pietro solo e a nessuno degli altri Gesù costituisce s. Pietro principe degli Apostoli, pastore universale della Chiesa e di ciascuno dei Cristiani. |
A068000342 |
Imperciocchè gli agnelli qui sono simbolo di tutti i fedeli cristiani{111 [111]} sparsi nelle varie parti del mondo, i quali devono essere sottomessi al capo supremo della Chiesa, come sono gli agnelli al loro pastore. |
A068000342 |
Le pecore poi significano i Vescovi e gli altri sacri ministri, i quali danno bensì il pascolo della divina dottrina ai fedeli cristiani, ma sempre uniti, sempre d'accordo ed obbedienti al primo pastore della Chiesa, che è il Romano Pontefice, Vicario di Gesù Cristo sopra la terra. |
A068000343 |
Questa verità costantemente creduta e professata dai cattolici di tutti i tempi fu dichiarata dogma di fede nel Concilio fiorentino colle seguenti parole: Noi definiamo che la Santa Sede Apostolica e il Romano Pontefice è il successore del Principe degli Apostoli, il vero Vicario di Gesù Cristo, il Capo di tutta la Chiesa, Maestro e Padre di tutti i Cristiani; e che a Lui nella persona del Beato Pietro dal nostro Signor Gesù Cristo fu dato pieno potere di pascere e reggere la Chiesa universale |
A068000345 |
P. Il capo invisibile della Chiesa è Gesù Cristo, il quale prima di salire al cielo disse a' suoi discepoli ed a' loro successori: Ecco, io sono con voi sino alla fine del mondo: Ecce ego vobiscum sum usque ad consummationem saeculi. |
A068000346 |
E siccome s. Pietro era uomo, e come tale doveva morire, era mestieri che altri gli succedessero nel governo della Chiesa e fossero come lui il fondamento di quella religione che doveva durare sino alla fine dei secoli. |
A068000346 |
Ma in quella ch'egli stava per salire al cielo, per essere coronato Re della gloria nella Chiesa trionfante, deputava Pietro a capo visibile della Chiesa militante sopra la terra. |
A068000347 |
E primamente per governare la Chiesa non potrebbe bastare l'assistenza che Dio Le porge dal Cielo?. |
A068000348 |
La Chiesa di Gesù Cristo nel Vangelo è rassomigliata ad una {113 [113]} grande famiglia, la quale in ogni tempo deve raccogliere nel suo seno chiunque intenda rendersi di lei membro. |
A068000348 |
P. Il modo con cui Iddio stabilì la sua Chiesa rende necessario un capo visibile. |
A068000349 |
Inoltre la Chiesa di Gesù Cristo deve essere una; ma senza un capo i suoi membri si dividerebbero tosto in mille diverse famiglie, come appunto vedete intervenire tra i Protestanti. |
A068000351 |
F. Le ragioni che ci recate ci paiono convincenti; e non abbiamo dubbio alcuno che Gesù Cristo abbia stabilito s. Pietro capo della Chiesa: tuttavia i Protestanti non potrebbero osservare che dopo s. Pietro, essendo stato il Vangelo predicato e conosciuto da per tutto, non fa oramai più bisogno di alcun capo per la Chiesa?. |
A068000352 |
Ma le ragioni sovra addotte fanno chiaramente conoscere come la Chiesa non doveva altrimenti {114 [114]} finire con Pietro; e che morto lui, gli sarebbe succeduto un altro al governo della Chiesa. |
A068000353 |
Egli conviene ritenere sempre il grande principio che s. Pietro è il capo e il fondamento della Chiesa; e come la Chiesa ha da durare usque ad consummationem saeculi, così il fondamento di essa Chiesa deve parimenti durare sino alla fine del mondo. |
A068000353 |
Il volere una Chiesa senza Pietro e senza i suoi successori torna a quel medesimo di volere una casa senza il suo fondamento; la qual cosa dà nello assurdo. |
A068000354 |
Oltre a questo la Chiesa di Gesù Cristo è somigliante ad un regno. |
A068000354 |
Parimenti la Chiesa non essendo stata fondata pel Papa, ma sibbene il Papa stabilito per governare la Chiesa, ne discende che fino a tanto che ci esisterà la Chiesa, dovrà esservi il suo fondamento e capo, che è il Papa. |
A068000367 |
Questa grande famiglia è la Chiesa, questo capo è il Romano pontefice. |
A068000368 |
P. È desso veramente il successore di s. Pietro; e di questa verità fondamentale dovrò intertenervi di proposito quando vi parlerò dell'Apostolicità della Chiesa Romana e della successione de' Pontefici non mai interrottasi da s. Pietro fino ai nostri giorni. |
A068000369 |
Per ora vi noto di passo che tutte le storie ecclesiastiche e le opere degli stessi eretici convengono nello accertare questa maravigliosa successione dei Pastori nella Chiesa Romana. |
A068000370 |
E s. Cipriano nel terzo secolo: Chi non ha la Chiesa per madre non può avere Iddio per Padre: non avvi che un Dio ed un Gesù Cristo, e non avvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra s. Pietro per la parola dello stesso Signore (lib. |
A068000370 |
Sant'Ireneo, che visse nel secondo secolo, dice espressamente: La Chiesa di Roma è la principale, e bisogna che tutte le altre siano a lei unite (lib. |
A068000370 |
Troppo in lungo andrei se volessi a questo proposito addurvi le testimonianze degli scrittori della Chiesa, che ora mi vengono in mente. |
A068000371 |
S. Agostino, fiorito al finire del quarto secolo, scrive che fra le cose le quali gli facevano conoscere la Chiesa di Gesù Cristo eravi la serie dei Papi non mai interrotta da s. Pietro sino a' suoi tempi; e segue a questo modo: Chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di G. C.. |
A068000372 |
Chi non fu nell'arca di Noè perì nel diluvio; chi non è in questa Chiesa perirà eternamente. |
A068000372 |
Io so che la Chiesa è fondata sopra questa pietra. |
A068000373 |
Con tali autorità chi può dubitare che i santi Padri abbiano costantemente creduto essere il Papa capo visibile della Chiesa di Gesù Cristo? Ci dicono però che i Concilii ecumenici sono infallibili, perchè rappresentano la Chiesa universale: questi Concilii definirono qualche cosa intorno all'autorità del Romano Pontefice?. |
A068000374 |
Ora sappiate che tutti i Concilii ecumenici, legittimamente convocati, sempre riconobbero il Papa per Capo visibile della Chiesa. |
A068000375 |
Fu celebrato nel 325 contro {118 [118]} l'eresia degli Ariani, i quali cagionavano gravi turbolenze nella Chiesa; e vi intervennero dall'Europa, dall'Asia e dall'Africa 318 Vescovi, presieduti dai legati di san Silvestro Papa. |
A068000376 |
La Chiesa Romana fu sempre riputata la prima di tutte le Chiese, e così continui. |
A068000378 |
F. Oh! se i Protestanti ammettono questo Concilio, che riconosce il Papa come Capo della Chiesa, perchè non vogliono riconoscere l'autorità del Papa che ora è sulla Sedia di s. Pietro?. |
A068000380 |
F. Ma forse i Protestanti non vogliono ora riconoscere il Papa perchè gli altri Concilî più non lo dichiararono Capo della Chiesa?. |
A068000381 |
Il concilio ecumenico fiorentino, come vi dissi più sopra, definì tale domma con queste parole, che vi ripeto: Noi definiamo che la Santa Sede Apostolica e il Romano Pontefice è il Successore del Principe degli Apostoli, il vero Vicario di Gesù Cristo, il Capo di tutta la Chiesa, Maestro e Padre di tutti i Cristiani, {120 [120]} e che a lui nella persona del Beato Pietro dal nostro Signor Gesù Cristo fu dato pieno potere di pascere e reggere la Chiesa universale. |
A068000381 |
P. Anzi dopo il Concilio Niceno quasi in ogni secolo furono celebrati altri Concilî ecumenici, i quali tutti unanimemente proclamarono il Papa Capo della Chiesa Romana |
A068000382 |
Se tali luminose verità di nostra santa Religione fossero un po' più conosciute, molti Cattolici mostrerebbero per sicuro maggior rispetto e venerazione verso l'autorità della Santa Romana Chiesa: autorità fondata da Gesù Cristo, trasmessa a s. Pietro ed a' suoi Successori, i quali, l'uno all'altro sottentrando al governo della Chiesa, tutti costantemente la esercitarono: autorità attestata e venerata dai più dotti e dai più santi personaggi che vissero dal principio della Chiesa di Gesù Cristo fino ai nostri giorni: autorità proclamata in tutti i Concili ecumenici, e possiamo dire, in tutti i Concili particolari che in ogni tempo nella Chiesa furono celebrati: autorità, infine, che gli stessi Protestanti di buona fede confessarono, e per cui un grande numero di essi si risolvettero di abbandonare i loro errori per fare ritorno alla Chiesa dei loro antenati, che era ed è la Chiesa Cattolica. |
A068000383 |
F. Quanto mai siamo contenti di quello che ci avete detto intorno al Capo visibile ed all'autorità della Chiesa di Gesù Cristo! Vi assicuriamo che l'avremo sempre in molta venerazione, considerando la Chiesa Romana quale Maestra di verità {121 [121]} infallibile; alla quale chiunque si opponga cade nell'errore, e, quando non si ravveda, miseramente si perde. |
A068000384 |
P. Il nostro divin Salvatore, venuto dal Cielo in terra per la salvezza del genere umano, fondò la sua Chiesa a maniera di un grande edifizio, in cui potessero rifugiarsi e salvarsi gli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi. |
A068000386 |
P. La Chiesa di Gesù Cristo deve essere conoscibile, vale a dire presentare in ogni tempo chiari caratteri di sua divinità per modo, che una persona, pognamo pure idiota e volgare, la possa conoscere e distinguere da qualsiasi società che non sia divina. |
A068000386 |
Questo edifizio deve essere visibile; {122 [122]} cioè la vera Chiesa deve sempre insegnare la sua dottrina, amministrare i Sacramenti, esercitare le pratiche della religione, usare della sua autorità in guisa che gli uomini, se vogliono, possano vedere e conoscere ciò ch'essa insegna e ricevere i suoi Sacramenti; e per dirlo con altri termini, la Chiesa di Gesù Cristo deve essere visibile nel suo insegnamento, nel suo culto, nel governo delle anime, nell'autorità de' suoi Pastori e specialmente del Sommo Pontefice, lasciato da Gesù Cristo a governarla visibilmente sulla terra. |
A068000387 |
F. Affinchè la Chiesa di Gesù Cristo esercitare possa l'autorità di governo e di insegnamento deve in ogni tempo farsi conoscere quale maestra in mezzo a' suoi figli. |
A068000387 |
Ora diteci, di grazia, dal Vangelo rilevasi egli forse che la Chiesa di Gesù Cristo debba essere visibile?. |
A068000388 |
P. Nel s. Vangelo Gesù Cristo paragona la Chiesa ad un grande edifizio, di cui s. Pietro è la pietra fondamentale; l'assomiglia ora ad una Montagna, ora ad un Regno, quando ad un Campo, ad una Vigna, ad un' Aia, ad un Ovile; cose tutte visibilissime, e che cesserebbero di esistere qualora non si fossero più potute vedere. |
A068000389 |
Avvi forse una cattedra, {123 [123]} sopra cui Santa Madre Chiesa stia seduta a fine di insegnare a leggere e scrivere, come farebbe un maestro in iscuola?. |
A068000389 |
F. Voi ci avete detto, o amato padre, che la Chiesa di Gesù Cristo è visibile nel suo insegnamento; ma noi non possiamo ben comprendere il significato di questa frase. |
A068000390 |
Con siffatte parole Gesù Cristo diede ai Pastori della sua Chiesa la facoltà di conservare il deposito della fede, di predicarlo a tutti i popoli della terra e di dare il vero senso alla sacra Bibbia ed alla dottrina di Gesù Cristo. |
A068000390 |
Ma notate che questa suprema autorità d'insegnamento, cui Dio diede alla sua Chiesa, è collegata con {124 [124]} un'altra autorità, che si appella autorità di governo. |
A068000390 |
P. La Chiesa di Gesù Cristo è veramente una madre, la quale ammaestra i suoi figli anche nel leggere o nello scrivere, ove sia d'uopo. |
A068000392 |
P. L'autorità di governo consiste nel potere dato da Gesù Cristo alla Chiesa di stabilire leggi, interpretarle e farle osservare in quel modo che possa tornare più vantaggioso pel nostro bene spirituale ed eterno. |
A068000392 |
i precetti di s. Chiesa, coi quali ci è comandato di ascoltare la Messa ne' giorni festivi, di osservare i digiuni e l'astinenza dalle carni nei giorni determinati, di confessarci almeno una volta l'anno e comunicarci alla Pasqua. |
A068000393 |
Al postutto la Chiesa ha il diritto di comandare o proibire quanto giudica opportuno alla salvezza delle anime nostre. |
A068000393 |
Appartiene pure alla Chiesa il regolare il culto pubblico e ordinare le cose che si reputano necessarie od utili al decoro della religione, come un buon padre ha il diritto ed il dovere di stabilire tutte le cose che possono contribuire al bene della sua famiglia. |
A068000394 |
F. Gli eretici credono essi che la Chiesa di Gesù Cristo debba essere visibile?. |
A068000395 |
P. Si; gli eretici e specialmente i protestanti con noi convengono che la vera Chiesa debba essere visibile. |
A068000396 |
F. Credono i Protestanti che la Chiesa Romana sia sempre stata visibile?. |
A068000398 |
F. Asseriscono forse i Protestanti che la loro Chiesa sia pure sempre stata visibile?. |
A068000403 |
P. Alcuni cercano di mostrare che la loro Chiesa è visibile fino a Lutero ed a Calvino; altri che si può dare per visibile fino a Pietro Valdo, fondatore della setta dei Valdesi. |
A068000410 |
F. Prima di questo tempo la Chiesa di questi eretici era dessa forse visibile?. |
A068000413 |
Alcuni tentarono di provare la loro visibilità in tempi anteriori; ma furono costretti o di unirsi alla Chiesa Romana o di camminare nelle tenebre miseramente. |
A068000414 |
F. Ma corpo di bacco! I Protestanti credono che la Chiesa di Gesù Cristo deve essere visibile, che la Chiesa Romana fu in ogni tempo visibile; essi poi non possono provare la loro visibilità fino {127 [127]} a Gesù Cristo: perchè dunque non fanno ritorno alla vera Chiesa? Od essi sono pazzi, ovvero ignoranti in grado superlativo. |
A068000415 |
I ministri poi o dottori protestanti, non sapendo come cavarsi da tale impaccio, si immaginarono due ragioni, a dir vero meschinissime, colle quali pensano di poter appagare quelli che domandano ove fosse la loro Chiesa prima dei fondatori di essa. |
A068000415 |
Ma ai nostri tempi che i Protestanti si danno all'istruzione hanno dimandato formalmente ai loro ministri dove esistesse la Chiesa riformata prima dei loro fondatori. |
A068000415 |
Per questa ragione molti di loro ritornarono in grembo alla Santa Romana Chiesa, da cui i loro antenati si erano allontanati. |
A068000419 |
Se costoro conservavano soltanto la loro credenza nel cuore, come mai potevano formare una Chiesa visibile? Ma almeno di questi alcuni si saprà la patria, la nascita, il nome, il cognome in modo, che si possa dimostrare essere stato l'uno successore dell'altro, conservando la medesima fede, la medesima legge ed i medesimi Sacramenti?. |
A068000421 |
Ma non pare che abbiano qualche ragionevolezza i Protestanti quando sostengono essersi la loro Chiesa conservata in una scelta di uomini pii; avere questi tenuto per circa mille anni la dottrina di G. C. nel cuore loro; e poi averla manifestata {129 [129]} a Pietro Valdo, a Lutero, a Calvino, i quali come tale la insegnarono?. |
A068000422 |
Se quelle persone si tenevano la loro credenza sepolta nel cuore, come mai i Protestanti sono giunti a conoscerla? Vorranno per avventura ammettere che abbiano composto la Chiesa di Gesù Cristo uomini, che nelle loro azioni professavano una credenza diversa da quella che avevano in cuore? Ma allora cotestoro non si avrebbero a porre nel novero dei veri ipocriti o traditori della propria religione? Gesù Cristo ha detto che quelli, i quali avranno arrossito di confessare Lui, cioè i suoi insegnamenti, in faccia degli uomini, non sarebbero stati da lui riconosciuti pei suoi discepoli in faccia del Padre suo |
A068000424 |
Se i Protestanti e gli stessi Valdesi sono dello stesso parere che la Chiesa di Gesù Cristo deve essere visibile per accogliere in ogni tempo quelli che nel grembo di lei volessero ricoverarsi; se convengono che la Chiesa Romana sia stata in ogni tempo visibile: se da ultimo i Protestanti non sanno dirci dove sia esistita la loro Chiesa per mille anni; quali conseguenze voi ne dedurrete?. |
A068000425 |
F. La conseguenza a dedursi è chiarissima: la Chiesa Romana è la vera Chiesa di Gesù Cristo, {131 [131]} non così quella dei Protestanti. |
A068000425 |
Ma in che modo rispondere a que' Protestanti, i quali dicono potersi dare che la loro Chiesa sia stata per mille anni invisibile?. |
A068000426 |
Perciocchè, giova ancora ripeterlo, la Chiesa di Gesù Cristo è simile ad un grande edifizio, ad un'alta montagna, ad un campo, ad un'aia, ad una vigna, cose tutte più che visibili, a chi le voglia vedere. |
A068000427 |
Sarebbe pure stato un cattivo architetto, perchè non avrebbe fondata la sua Chiesa sopra una pietra ferma e soda, ma sull'arena, come quell'edificatore insensato di cui parlasi nel Vangelo di s. Matteo (7, XXVII). |
A068000427 |
Secondo costoro Gesù Cristo sarebbe stato un falso profeta; dacchè se la sua Chiesa fosse stata qualche tempo invisibile, le porte dell'inferno l'avrebbero vinta. |
A068000428 |
Gesù Cristo fondò la sua Chiesa, perchè potesse procacciare salute a tutti gli uomini; ma come essi potevano venire al suo grembo se stavasi nascosta?. |
A068000429 |
Ora queste non si sarebbero potuto istruire e battezzare se non per mezzo d'un ministro pubblico e visibile, come appunto la Chiesa Cattolica in ogni tempo fece costantemente. |
A068000429 |
Quando la Chiesa non fosse stata continuamente visibile, i Cristiani non sarebbero stati in grado di soddisfare al comandamento di Gesù Cristo, il quale ci ordina di portare le nostre questioni alla Chiesa e di ascoltarne le decisioni. |
A068000430 |
F. Quante ragioni! Noi non sappiamo che cosa si possa mai dire contro la visibilità della Chiesa di Gesù Cristo?. |
A068000431 |
Imperciocchè fra le società cristiane essendosi essa sola mostrata in ogni tempo visibile, in ogni tempo conservatrice fedele della dottrina del Vangelo forza è conchiudere ch'essa sola è la vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000431 |
P. Queste ragioni sono di gran valore e formano un altro valido argomento per comprovare che la Chiesa Romana è la Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000432 |
F. A quale cosa si può paragonare la Chiesa Romana?. |
A068000433 |
P. La Chiesa Cattolica Romana nella sua visibilità puossi assomigliare ad un grande e magnifico edifizio costrutto sopra sodissime fondamenta, contro cui non prevarranno mai le porte dell'inferno, contro cui si leveranno inutilmente le eresie, i persecutori e tutti coloro che colla parola, cogli scritti, col ferro e col fuoco si argomenteranno crollarne i muri e calpestarne le rovine. |
A068000434 |
Gesù Cristo disse a s. Pietro: Tu es Petrus, et super hanc petram aedificabo Ecclesiam meam, et portae inferi non praevalebunt adversus eam: Tu sei Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non prevaleranno contro di Lei; e le parole del Figliuolo di Dio non cadranno. |
A068000437 |
Una setta combatte l'altra, perchè di credenze opposte: nella medesima setta si credono articoli fondamentali da taluno, che da un altro della medesima setta sono negati affatto; quindi caduti di errore in errore si vanno disfacendo; {134 [134]} e mancando di ogni elemento di verità stabile, confessano col fatto di essere separati dalla Chiesa di Gesù Cristo, fuori della quale niuno può aver salute. |
A068000439 |
La considerazione di un Capo visibile, che a nome di Gesù Cristo governi la Chiesa con assoluta autorità, in ogni tempo esercitata sopra tutti i fedeli, ci fa esclamare che Dio ha fatto tutto bene. |
A068000439 |
Tra le tante società che vi sono come si può con sicurezza conoscere quale sia la vera Chiesa, quella cioè fondata da Gesù Cristo?. |
A068000440 |
Dico adunque che una sola è la vera Chiesa di Gesù Cristo, fuori della quale niuno può salvarsi. |
A068000440 |
P. Nel Trattenimento passato voi avete già potuto capire che la Chiesa Romana colla sua continua visibilità si mostra la sola vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000441 |
Forse che in ciascheduna di queste Chiese si può trovare la Chiesa di Gesù Cristo?. |
A068000442 |
P. No; la vera Chiesa di Gesù Cristo non si può trovare indistintamente in tutte le società che si arrogano il nome di cristiane. |
A068000442 |
È adunque impossibile che tutte appartengano alla vera Chiesa, eccetto che si voglia dire non esistere alcuna differenza tra il bianco e il nero, tra la luce e le tenebre; oppure si voglia affermare che la verità non è più una sola, ma si può rinvenire in due cose opposte. |
A068000443 |
F. Lo si capisce: Gesù Cristo non fondò che {136 [136]} una sola religione; dunque non può essere che una sola la Chiesa, la quale conserva ed insegna questa religione. |
A068000444 |
Impertanto io vi dico che la Chiesa di Gesù Cristo deve necessariamente avere quattro caratteri; essere cioè una, santa, cattolica, Apostolica. |
A068000444 |
« Un solo Dio, scrive s. Paolo, una sola fede, un solo Battesimo; » dunque non può avervi che una sola vera Chiesa, che è la colonna ed il fondamento di ogni verità. |
A068000445 |
1° UNA, perchè una è la fede di Gesù Cristo; un solo è il Capo stabilito da Dio per governarla; una ed immutabile la forma di governo che il Salvatore diede alla sua Chiesa. |
A068000446 |
2° SANTA, perchè ha per suo Capo Gesù Cristo, fonte d'ogni santità; perchè la fede, i sacramenti sono santi, e tutti i suoi membri chiamati alla santità; e niuno può esser santo, se non appartiene alla Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000449 |
Tenetevi bene in mente questi quattro caratteri, e trovandoli in qualche Chiesa esclamerete tosto meco: Questa di certo è la Chiesa, a cui Gesù Cristo affidò il deposito della fede, il deposito della sua religione: questa è quella Chiesa che Gesù Cristo dal cielo assiste, affinchè non cada in errore, ma sempre trionfi in mezzo alle persecuzioni, e nei combattimenti riporti vittoria! {138 [138]}. |
A068000451 |
La Chiesa di Gesù Cristo è Una, Santa, Cattolica ed Apostolica. |
A068000451 |
Ma nella maniera più chiara e più certa noi troviamo questi quattro caratteri o note nella sola Chiesa Romana; dunque essa sola è la vera Chiesa. |
A068000451 |
P. Fra le società cristiane la sola Chiesa Romana ha i caratteri della divinità. |
A068000452 |
Cominciate adunque a farci comprendere per bene come la Chiesa Romana abbia il carattere dell'unità. |
A068000452 |
F. Questo appunto vivamente desideriamo di conoscere; e ciò non per noi, che senza punto discutere crediamo tutto quello che insegna la Santa Madre Chiesa; ma perchè vie meglio confermati nelle massime del Vangelo possiamo essere in grado di dare la dovuta risposta a chi volesse insidiare la nostra credenza. |
A068000453 |
La Chiesa Romana è una per l'unione di tutti i Vescovi delle Chiese particolari col successore di s. Pietro da Cristo stabilito Capo della sua Chiesa, il quale a guisa di padre universale regola tutta la cattolica famiglia. |
A068000453 |
P. La Chiesa Romana ci presenta colla massima chiarezza il carattere dell'unità. |
A068000454 |
F. È poi certo che la Chiesa Romana abbia un medesimo culto, una sola fede, una sola morale ed un solo governo?. |
A068000455 |
Ciò meglio vedremo di qui a poco in ragionando dell'apostolicità della Chiesa Romana. |
A068000455 |
P. Sì: la Romana Chiesa è una nel culto ed una nella fede, perchè tutti i cattolici di tutti i paesi del mondo credono gli stessi dommi senza distinzione alcuna. |
A068000456 |
{140 [140]} Quindi ogni cattolico ammette i medesimi precetti del Decalogo ed i medesimi comandamenti imposti da questa Madre Chiesa. |
A068000458 |
Avvi forse più Chiese nella Chiesa Romana?. |
A068000458 |
F. Una cosa qui non comprendiamo: ci dite che la Chiesa è una sola; e noi sovente udiam parlare di Chiesa Greca, Chiesa Latina, Gallicana, Americana e via. |
A068000459 |
Che se una Chiesa prendesse un nome determinato per distinguersi e {141 [141]} separarsi dalla Chiesa Cattolica Romana, tal Chiesa cesserebbe di appartenere a Gesù Cristo. |
A068000459 |
P. La Chiesa Romana è una sola. |
A068000459 |
Talvolta le si aggiungono dei nomi tolti dai vari paesi dove è stabilita; e dicesi ora Chiesa Greca, ora Latina, ora Gallicana, ora Americana; ma questi nomi locali altro non significano che questa o quell'altra porzione della stessa Chiesa Romana, fondata da Gesù Cristo e governata dal sommo Pontefice di Lui Vicario in terra. |
A068000461 |
Anche nelle cose di massimo momento sono tra di loro grandemente divisi; e, come osserva il dotto Bossuet, i Protestanti due secoli dopo la loro fondazione non una chiesa, ma ne avevano già più di dugento, con sistemi tra di loro contrari per modo, che gli uni insegnavano una cosa, la quale era onninamente rigettata dagli altri. |
A068000464 |
F. Mentre voi, o amato padre, ci venivate esponendo l'unità della Chiesa Cattolica Romana nella sua credenza, noi avevamo a quando a quando la mente alle varie opinioni che tal volta si osservano {142 [142]} intorno a varii punti di religione tra i Cattolici; opinioni che sono le une alle altre in tutto opposte. |
A068000465 |
Ma nelle cose che si riferiscono alla fede od ai buoni costumi la Chiesa non ha mai fatto alcuna variazione. |
A068000465 |
P. No, miei figli; quando affermasi che la Chiesa Cattolica è una nel suo insegnamento e nella sua credenza, devesi intendere delle cose di fede e dei costumi; ma nelle cose non ancora dalla Chiesa confermate, nè approvate, ogni cattolico è libero di seguire quella opinione che a lui sembri più conveniente. |
A068000467 |
E ciò fu tollerato fino a tanto che la Chiesa Cattolica per gravi ragioni definì in modo esplicito, o sia espresso, una verità già implicitamente creduta, ma non ancora definita. |
A068000467 |
La Chiesa non cangia punto le opinioni in dommi, ma secondo il bisogno dei tempi, dichiara che certe verità per lo passato implicitamente credute, più tardi sono state definite come verità di fede. |
A068000467 |
{143 [143]} Per esempio, i Cattolici appoggiati alla sacra Bibbia ed alla tradizione, credevano comunemente che l'immacolato concepimento di Maria e la infallibilità pontificia fossero verità di fede; ma la Chiesa non avendo mai emessa formale definizione sovra tale credenza comune, tollerava che se ne potesse disputare liberamente. |
A068000469 |
P. Siccome la Chiesa Cattolica nel Vangelo si suole paragonare ad una famiglia ordinata, in cui tutti i figliuoli ottemperano ai comandi del loro padre, così ciascuna chiesa eretica si può benissimo paragonare ad una famiglia disordinata e senza capo. |
A068000470 |
Questo deriva dal non voler essi riconoscere l'autorità religiosa del Capo visibile della Chiesa, stabilita da Dio per determinare e distinguere quel che è vero da quel che è falso, ciò che è bene da ciò che è male. |
A068000473 |
P. Gesù Cristo essendo la santità per essenza, ne conseguita che la sua Chiesa debba essere tutta purezza e santità, ed escludere dai suoi dommi e dalla sua dottrina qualunque cosa che disdica alla Maestà divina. |
A068000474 |
F. Per quali ragioni la Chiesa Romana si può, anzi devesi dire Santa?. |
A068000475 |
Onde s. Paolo scrive a quei di Efeso, che Cristo sacrificò se stesso per santificare la Chiesa sua sposa: Christus se ipsum tradidit pro ea, ut illam sanctificaret |
A068000475 |
P. La Chiesa Romana si deve dire Santa perchè Santo è il suo Capo Gesù Cristo, sorgente di ogni santità, il quale la regge e la governa coll'assistenza dello Spirito Santo tutti i giorni sino al finire de' secoli. |
A068000475 |
È Santa, perchè in ogni tempo Iddio dimostrò con luminosi miracoli di approvare il culto che gli viene prestato in questa Chiesa. |
A068000476 |
F. Gli eretici credono ai miracoli dai santi operati nella Chiesa Romana?. |
A068000477 |
P. Gli eretici e sopra tutti i Protestanti ammirano la vita dei Santi, ed ammettono che nella Chiesa Cattolica si operarono miracoli. |
A068000477 |
Quindi la vita santa di questi grandi uomini cattolici, la dottrina da essi predicata e con molti miracoli confermata, ci fanno dire che gli stessi eretici convengono con noi essere la Chiesa Cattolica Santa |
A068000479 |
Al contrario la Chiesa Romana, oltre un grande numero di Santi e di miracoli riconosciuti dai medesimi eretici, presenta migliaia di monumenti, i quali ci attestano che da Gesù Cristo fino ai nostri dì in ogni anno, e, possiamo dire ogni giorno, si operarono miracoli strepitosi. |
A068000479 |
Quando vi parlerò degli scismi e delle eresie, che sorsero in diversi tempi a turbare la Chiesa di Gesù Cristo, vi dimostrerò più diffusamente che tra i Riformatori non ebbevi mai alcuno che abbia operato un solo miracolo. |
A068000481 |
Per esempio molti eretici ammettono il battesimo, ma {148 [148]} nell'amministrarlo vi mischiano siffatti errori, che la Chiesa Cattolica dubita se sia ancor valido. |
A068000481 |
Per questa ragione i Valdesi ed i Protestanti, che in grande numero fanno ritorno alla Chiesa Cattolica, nell'abiurare i loro errori ricevono nuovamente il Battesimo sotto condizione. |
A068000485 |
F. Perchè la Chiesa Romana dicesi Cattolica?. |
A068000486 |
P. La Chiesa Romana è detta Cattolica, vale a dire universale e perpetua, perchè si estende a tutti i tempi, a tutti i luoghi, e deve durare sino alla fine dei secoli, senza mai introdurre alcuna mutazione nella dottrina spettante alla fede ed ai costumi. |
A068000486 |
Qui voglio farvi avvertire che la Chiesa di Gesù Cristo era già nei primi tempi distinta dalle altre società col nome di Cattolica; tanto che se uno, come già diceva s. Agostino, entrando in una città avesse chiesto quale fosse la Chiesa dei Cattolici, gli sarebbe stato di subito risposto essere quella che ha sede in Roma ed ha per Capo supremo il Papa, Vescovo di quella città eterna. |
A068000487 |
F. Come si prova che la Chiesa Romana è Cattolica?. |
A068000488 |
P. La Chiesa Romana è Cattolica perchè crede {150 [150]} e professa tutte le verità insegnate da Gesù Cristo e dagli Apostoli, come vedremo tra breve. |
A068000490 |
F. Da molti si va dicendo che le missioni cattoliche sono presso che estinte, e che per questo lato la nostra Chiesa cessa di essere cattolica; {151 [151]} poichè non si può più diffondere in tutti i luoghi, e va man mano cessando in quei medesimi dove già fu predicata. |
A068000491 |
P. La vostra osservazione mi porge il destro di darvi una maggior cognizione intorno alla cattolicità della Chiesa Cattolica Romana in risguardo delle Missioni. |
A068000492 |
Gesù è il fondatore sì della Chiesa come delle Missioni. |
A068000494 |
Il dì 14 novembre dell'anno 1875 una schiera di Missionari Salesiani, ricevuta la benedizione e la missione dal Successore di san Pietro, dal Supremo Gerarca della Chiesa Pio IX, e affrontando ogni maniera di pericoli si recarono in quelle ultime regioni della terra. |
A068000494 |
Malgrado delle difficoltà che ora s'incontrano per mancanza di mezzi pecuniari e di evangelici operai, tuttavia {152 [152]} continuano le Missioni a dilatarsi e sostenersi in maniera sorprendente; e la Chiesa Romana Cattolica ebbe ed ha tuttavia i suoi credenti fra i Turchi, nelle Indie, nella China, nell'Australia, nell'Africa centrale e in tutte le parti dell'America. |
A068000496 |
Merita pure il nome di Cattolica la Chiesa Romana, perchè in tutti i tempi condannò sempre i medesimi errori e sempre propose a credere le stesse verità. |
A068000496 |
Nè si può dire che, sopra un errore condannato od una verità proposta in un secolo antecedente, siasi dalla Chiesa proferito giudicio diverso nei secoli posteriori. |
A068000497 |
Al contrario la Chiesa Cattolica dopo diciannove secoli conserva sempre i medesimi principii, il medesimo Vangelo, la medesima morale, il medesimo successore di s. Pietro, che è il Papa, ed i medesimi Pastori successori degli Apostoli, che sono i Vescovi. |
A068000497 |
Basta il dare uno sguardo sulla faccia del globo, con la scorta di un qualche libro esatto di statistica, per convincerci che le società eretiche restringonsi a qualche regno, e spesso a qualche provincia, laddove la Chiesa Cattolica novera dei fedeli in tutte le parti della terra. |
A068000497 |
Da ultimo la Chiesa Romana si può dire anche Cattolica, perchè paragonata con le altre credenze che vogliono dirsi cristiane, le supera in numero tutte di gran lunga. |
A068000499 |
Ma fuori della Chiesa Cattolica non si trovano che i ministri, i pastori mercenari, quali sono quei pastori de' Valdesi e dei Protestanti, cui niente cale della salvezza o della perdizione delle anime. |
A068000499 |
È Gesù Cristo che assomiglia la sua Chiesa ad un ovile, di cui egli stesso è Pastore supremo. |
A068000500 |
Avvertite ancora che queste società non esistevano prima dei loro fondatori, come già dicemmo, e che soltanto cominciarono ad avere un nome particolare quando si separarono dalla Chiesa Cattolica. |
A068000502 |
Da quel tempo la Chiesa Romana incominciò a chiamarsi Apostolica per ossequio al Principe degli Apostoli, Pastore supremo della Chiesa. |
A068000502 |
P. A capir bene perchè la Chiesa Romana si dica Apostolica è opportuno ridursi alla mente che il Salvatore costituì s. Pietro Capo e Principe degli Apostoli, affinchè, come dice s. Girolamo, stabilito un Capo, fosse tolto di mezzo il pericolo di errare. |
A068000503 |
F. Perchè adunque la Chiesa Romana si dice Apostolica?. |
A068000504 |
P. La Chiesa Romana dicesi Apostolica perchè professa tutte le verità insegnate da Gesù Cristo e predicate dagli Apostoli; e perchè da s. Pietro, Principe degli Apostoli, senza interrompimento presenta la serie de' suoi successori fino ai giorni nostri. |
A068000505 |
F. Ci pare assai malagevole il dimostrare che gli insegnamenti della Chiesa Romana d'oggidì {157 [157]} siano quegli stessi che furono, quasi due mila anni fa, insegnati da Gesù Cristo e predicati dagli Apostoli. |
A068000506 |
Dunque non vi fu mai e nemmeno vi può essere alcuna variazione tra la dottrina della Chiesa Cattolica d'oggidì e quella che insegnò Gesù Cristo e predicarono gli Apostoli. |
A068000506 |
P. Non avvi difficoltà di sorta a dimostrare che la dottrina insegnata oggi dalla Santa Romana Chiesa è quella stessa che insegnò Gesù Cristo e predicarono gli Apostoli. |
A068000508 |
La Romana Chiesa dicesi anche Apostolica per la serie de' suoi Pastori, che succedettero l'uno all'altro dagli Apostoli fino al regnante Leone XIII.. |
A068000510 |
P. Nella Chiesa Romana esiste realmente questa successione di Pastori non interrotta dagli Apostoli fino a' nostri tempi: di maniera che incominciando dal regnante Leone XIII ed ascendendo da un Papa all'altro troviamo una serie di Pontefici, la quale si estende sino a s. Pietro stabilito da Gesù Cristo a Capo della sua Chiesa. |
A068000511 |
F. Ci pare questo un gran fatto, un luminoso carattere, il quale da sè solo basta a dimostrare essere la Chiesa Romana incontrastabilmente la Chiesa di G. C. Ma non può darsi che gli eretici abbiano questa medesima successione di Pastori?. |
A068000512 |
Perciò col medesimo loro nome fanno vedere la loro origine, e addimostrano che non discendono dalla vera Chiesa di Gesù Cristo, sibbene da quella di Nestorio, di Lutero, di Calvino e di Pietro Valdo. |
A068000514 |
Questo santo dottore nel suo libro contro le eresie così parla: « Troppo lungo sarebbe riferirvi la successione dei Vescovi di ciascuna Chiesa particolare; laonde per confondere gli eretici e scismatici basta provare questa successione nella più grande, più antica e più nota di tutte le Chiese fondata a Roma dai santi Apostoli Pietro e Paolo. |
A068000515 |
Sant' Agostino, vissuto nel quinto secolo, tra le ragioni che lo ritenevano fortemente attaccato alla Chiesa, annovera la non mai deficiente successione dei Pontefici dopo s. Pietro, cui commise Iddio la cura di governare il suo gregge; e fa questa bella conclusione: In Romana Ecclesia semper Apostolica cathedra viguit principatus: Nella santa Romana Chiesa sempre si tenne solido il principato della cattedra Apostolica. |
A068000517 |
Così pure i Pastori della Chiesa più recenti sono rami del grande albero apostolico; ma sempre uniti al loro tronco, che è il Vicario di Gesù Cristo. |
A068000518 |
Al quale proposito conchiude Monsignor Bossuet essere una grande consolazione per quelli che si trovano nella Chiesa Cattolica, ed insieme un argomento di verità il considerare che dal regnante Pontefice si va di grado in grado salendo senza interrompimento fino a s. Pietro, costituito da Gesù Cristo Principe degli Apostoli. |
A068000518 |
Per la qual cosa se nelle cose appartenenti alla religione ed alla salvezza delle anime la mente umana, soggetta per se stessa a tanta instabilità, ha bisogno di essere assicurata e retta da qualche autorità certa, quale autorità può desiderarsi maggiore di quella della Chiesa Cattolica, la quale riunisce in sè l'autorità di tutti i secoli passati fino ad Adamo, primo uomo del mondo?. |
A068000520 |
La Chiesa Romana possiede essa sola quella gran catena non mai interrotta sopra narrata; vale a dire ha quella lunga e continuata serie di Pastori, i quali anche sparsi in molte parti del mondo furono costantemente in ogni tempo uniti al Romano Pontefice. |
A068000521 |
Poveri Protestanti! A loro è dato di tessere al più una serie di pastori fino a Calvino e Lutero; ma, giunti lì, ritrovano rotta la catena, e, se vogliono continuare, devono riunirsi alla Chiesa Cattolica, altrimenti dopo essere caduti nell'errore precipiteranno nell'abisso. |
A068000522 |
Avrete altresì notato essere soltanto la Chiesa Romana che abbia i caratteri della divinità e possa presentare al cristiano i mezzi sicuri di salvezza. |
A068000522 |
P. Da quanto vi ho fino qui esposto, o miei amati figli, credo abbiate potuto essere chiariti e resi erti della divinità di nostra santa Religione, del grande fatto che è la fondazione della Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000523 |
Siccome nei regni della terra vi ha un ordine, per cui si parte dal Sovrano e si discende a grado a grado sino all'ultimo dei sudditi, così nella Chiesa Cattolica esiste un ordine, detto gerarchia ecclesiastica, per cui secondo questa gerarchia noi {163 [163]} partiamo da Dio, che della Chiesa è Capo invisibile, veniamo al Romano Pontefice, di Lui Vicario e Capo visibile in terra, indi passiamo ai Vescovi ed agli altri sacri ministri, da cui i divini voleri sono comunicati a tutti i rimanenti fedeli sparsi nelle varie parti del mondo. |
A068000525 |
P. Affinchè comprendiate bene che cosa intendasi per Gerarchia ecclesiastica bisogna che vi riduciate in memoria essere la Chiesa di Gesù Cristo la congregazione di tutti quelli che professano la fede e la dottrina di Lui, governati da un Capo supremo, che di Gesù Cristo istesso è il Vicario in terra. |
A068000527 |
P. Nella grande congregazione dei fedeli esiste una gerarchia ecclesiastica, ossia un ordine di sacri {164 [164]} ministri, stabiliti a conservare, propagare e governare la Chiesa. |
A068000527 |
Questa gerarchia in parte fu costituita da Gesù Cristo ed in parte compiuta dalla Chiesa per l'autorità da Lui avuta. |
A068000529 |
Adunque la gerarchia ecclesiastica quale fu instituita da G. C. e compiuta dalla Chiesa si compone: 1° del Papa; 2° dei Cardinali; 3° dei Patriarchi o Primati; 4° degli Arcivescovi; 5° dei Vescovi; 6° dei Sacerdoti; 7° dei Diaconi; 8° dei Suddiaconi; 9° degli Accoliti, dei Lettori, degli Esorcisti ed Ostiari. |
A068000529 |
La Chiesa poi: 1° Ha come suddiviso in vari ordini il ministero dei diaconi coll'aggiungere i suddiaconi, gli accoliti, i lettori, gli esorcisti e gli ostiari; 2° Ha stabilito che tra i sacerdoti alcuni avessero la cura di una parte della Diocesi, ossia del gregge commesso al governo del Vescovo: e diede a questi il nome e l'uffizio di paroci, dividendo per tal modo le diocesi in parochie; 3° Ha stabilito che i Vescovi fossero divisi in provincie, e che ciascuna provincia avesse a capo un Arcivescovo con qualche giurisdizione sopra i Vescovi di essa provincia, i quali perciò detti sono suffraganei; 4° Che in certi regni o imperi le varie {165 [165]} provincie avessero in capo un Vescovo Primate o Patriarca, il quale tiene sotto di sè gli stessi Arcivescovi e le varie provincie governate da essi; 5° Che i Vescovi delle città prossime a Roma, capitale e centro del cattolicismo, e i sacerdoti e i diaconi addetti alle Chiese principali di quest'alma citta formassero, come dire, il Senato del Pontefice, avessero essi solamente il diritto di eleggere il Papa e gli fossero di aiuto nell'amministrazione della Chiesa universale. |
A068000529 |
Questi sono chiamati Cardinali, come quelli che portano tutti il titolo d'una Chiesa, al cui servizio sono attaccati, come la porta di un edifizio a' suoi cardini si attacca. |
A068000539 |
Il Concilio Ecumenico o Generale è la radunanza di tutti i Vescovi della Chiesa Cattolica; vi presiede lo stesso Papa in persona o per mezzo de' suoi legati. |
A068000539 |
Il Concilio per simile guisa congregato rappresenta tutta la Chiesa; e le sue definizioni approvate dal Papa sono {168 [168]} infallibili, e si devono credere come articoli di fede. |
A068000539 |
In fatto, come detto è sopra, se la fede di Pietro ossia del Papa in ammaestrando non può cadere in errore, tanto più si deve ciò asserire quando col Vicario di Gesù Cristo stanno raccolti gli altri Vescovi, i quali costituiscono la Chiesa universale, assistita dallo Spirito Santo. |
A068000544 |
P. Questo non può avvenire; perchè i Concilii Ecumenici sono, come notammo, sempre presieduti ed approvati dal Papa, e quindi sono infallibili; negli altri Concilii poi i Vescovi studiano di uniformare interamente i loro decreti allo spirito della Chiesa; e nelle cose di maggior momento mandano sempre a Roma le loro decisioni per averne l'approvazione dal Papa. |
A068000545 |
Sentimmo già dire che in un Concilio convocato nella città di Rimini ed in un altro convocato nella città di Pistoia, si decretarono più cose, le quali furono poi dalla Chiesa riprovate. |
A068000546 |
Dal che appunto si scorge la diligenza grande che usa la Chiesa nel discernere la verità dall'errore, nell'ammettere la dottrina insegnata dalla Chiesa e nel condannare costantemente gli errori dai Papi e dai Concilii ecumenici condannati. |
A068000546 |
Ma niuno potrà mai asserire che il decreto di un Concilio approvato dalla Chiesa abbia professato il minimo errore; poichè i Vescovi in simile maniera convocati ed uniti al Papa rappresentano la Chiesa universale, la cui autorità è infallibile, infallibile essendo G. C, il quale disse: Io sono con voi tutti i giorni sino alla consumazione dei secoli: EGO VOBISCUM SUM OMNIBUS DIEBUS USQUE AD CONSUMMATIONEM SAECULI. {170 [170]}. |
A068000546 |
P. Gli è vero che nel Concilio di Rimini, in quel di Pistoia ed in alcuni altri furono decretate cose erronee; ma questi non erano Concilii Ecumenici, perciò non potevano rappresentare la Chiesa universale. |
A068000548 |
P. I Concilii di Rimini e di Pistoia, (i quali non furono mai riconosciuti dalla Chiesa) stabilirono cose erronee, per ciò che le autorità civili d'accordo cogli eretici volero fare da giudici nelle cause religiose; e giunsero al punto di usare la forza per costringere i Vescovi cattolici ad approvare le proposte degli eretici e delle autorità civili. |
A068000548 |
Queste violenze tolsero la libertà ai Prelati, i quali non poterono più giudicare liberamente; onde siffatti Concilii diconsi più propriamente conciliaboli, e come tali riprovansi senz' altro dalla Chiesa. |
A068000549 |
F. Nei primi tempi della Chiesa furono celebrati Concilii?. |
A068000550 |
P. Ne' primi tempi della Chiesa, viventi ancora gli Apostoli, furono celebrati tre Concili in Gerusalemme: uno per la elezione di s. Mattia Apostolo; l'altro per la scelta de' sette diaconi; il terzo poi fu quello che prese il suo vero nome di Concilio, e si può appellare Ecumenico. |
A068000552 |
Avviene non di rado di udire tanti a ripetere che eglino amano il Papa, credono al Papa e vogliono appartenere alla Chiesa Cattolica, governata dal Papa; ma intanto guai se loro si ragiona di Concilii! Oh allora se udiste le cosaccie che sbottoneggiano nel fatto specialmente del Concilio Vaticano!. |
A068000552 |
F. Noi crediamo senz'altro all'autorità infallibile de' Concilii fatti in ogni tempo nella Chiesa e sempre venerati da' buoni Cristiani; ma pare che a' nostri giorni le cose vadano diversamente. |
A068000553 |
Costoro, rifiutando di piegarsi alle decisioni dei Concilii, fanno vedere di non credere nemmeno al Papa, giudice supremo de' Concilii, e di non credere punto alla Chiesa; perciocchè i Concilii ecumenici rappresentano la Chiesa Una, Santa, Cattolica, Apostolica. |
A068000556 |
P. Ora questo padre è il Papa, e i suoi figli sono tutti i Cristiani; il regno è la Chiesa, il Re supremo ed invisibile è Gesù Cristo, il Re visibile n'è il suo Vicario, il Romano Pontefice. |
A068000557 |
Quelli che ricusano di osservare le leggi della Chiesa sono cattivi figli del Papa, cattivi sudditi della Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000560 |
Anzi dalla medesima confessione dei pastori protestanti conseguita, che la Chiesa Riformata è priva de' veri sacerdoti, e di una regola di fede veramente cristiana. |
A068000560 |
In esso il pastore Monod sorto a ragionare {174 [174]} afferma che la Chiesa riformata omai più non possiede i suoi due antichi caratteri, che erano: Una organizzazione presbiteriana ed una confessione veramente cristiana; e quindi esorta vivamente l'assemblea acciocchè voglia occuparsi a rivendicare questi due caratteri perduti. |
A068000563 |
Questa religione, che unicamente conservasi nella Chiesa Cattolica Romana, doveva essere in ogni maniera avversata e combattuta, ma non mai vinta. |
A068000564 |
Stabiliti questi fondamenti della nostra Santa Cattolica Religione, voglio ora intertenervi alquanto sopra alcuni curiosi avvenimenti: vale a dire sopra quelle credenze che erano unite alla Chiesa Cattolica e che un tempo da quella si separarono. |
A068000565 |
E quali sono queste credenze che un tempo si separarono dalla Chiesa Cattolica?. |
A068000595 |
F. Che differenza passa tra la Chiesa Cristiana e la Maomettana?. |
A068000597 |
Maometto stabilì la sua credenza colle armi alla mano: Gesù Cristo fondò la Chiesa con parole di pace, servendosi dei poveri suoi discepoli. |
A068000598 |
Neppure vi sarà mai alcuno della credenza Musulmana, il quale asserisca trovarsi legame o dipendenza del Maomettismo colla Chiesa Cattolica. |
A068000598 |
Non occorre notarvi come, il Maomettismo non ha alcuno dei caratteri della Chiesa di Gesù Cristo; poichè nè Maometto, nè i suoi seguaci levarono mai simile pretesa. |
A068000600 |
F. Sovente ci accade udir parlare di Scisma de Greci e di Chiesa Greca. |
A068000601 |
P. È forse questa la prima volta che mi incontra di parlarvi di Scisma, e perciò giudico bene dirvi prima che cosa significhi la parola istessa Scisma vale separazione; e quando diciamo Scisma {187 [187]} dei Greci o Chiesa Greca Scismatica, intendiamo una parte dei Greci separati dalla Chiesa Cattolica. |
A068000603 |
P. No, miei figli, una considerevole parte dei popoli Greci sono uniti alla Chiesa Romana, quindi appartengono alla vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000605 |
Fin dal secolo quinto, quando Costantinopoli era tuttora capitale del Romano Impero, di quando in quando gli Imperatori stimolavano i Vescovi di quella città a costituirsi Capi della Chiesa: il che essendo un ribellarsi alla Chiesa Cattolica Romana, non mai vi fu chi abbia osato di fare apertamente. |
A068000605 |
P. Questo Scisma ossia separazione di una parte dell'impero Greco dalla Chiesa Cattolica si attribuisce alla superbia di un Patriarca di Costantinopoli di nome Fozio. |
A068000607 |
Fatto questo, Fozio, sì perchè il Papa non voleva approvare il modo illegittimo con cui era stato creato Vescovo, sì per l'ambizione di costituirsi capo della Chiesa, ruppe ogni relazione col Romano Pontefice. |
A068000607 |
Gli imperatori d'Oriente, spinti dal prurito d'immischiarsi nelle cose di Chiesa, contribuirono assai a compiere e continuare questo Scisma. |
A068000609 |
P. Fozio lo cominciò coll'opera sua e cogli scritti; tuttavia i Patriarchi suoi successori si mantennero ancora qualche tempo uniti alla Chiesa Romana; finchè Michele Cerulario, uno dei successori di Fozio, guidato dallo stesso spirito d'orgoglio, consumò il fatale Scisma, il quale appunto ancora oggidì tiene una gran parte dei Greci divisi dalla vera Chiesa. |
A068000611 |
Inoltre furono ancora celebrati due Concili Ecumenici, uno in Lione nel secolo decimo terzo; l'altro in Firenze nel secolo decimo quinto per tentare la riunione dei Greci colla Chiesa Romana. |
A068000614 |
F. La Chiesa Greca d'oggidì conserva ancora la medesima unità di fede, che conservava nel principio dello Scisma? {190 [190]}. |
A068000615 |
P. No sicuramente; e quando una Chiesa si separa dall'autorità infallibile della Chiesa di Gesù Cristo, non può conservare l'unità di dottrina. |
A068000615 |
Per esempio la Russia segue la Chiesa Greca Scismatica, ma lo Czar, ovvero l'Imperatore, è il Capo e giudice supremo delle controversie religiose. |
A068000615 |
Perciò quelli che anticamente professavano, come insegna s. Paolo, una sola Fede, un solo Battesimo, un solo Salvatore quando erano uniti colla Chiesa Romana, oggi non hanno più il medesimo Capo stabilito da Gesù Cristo, non le medesime verità da lui rivelate, e mutarono eziandio i riti più essenziali. |
A068000619 |
P. Sì; prima dello scisma greco i Latini ed i Greci in tutti i Concilî generali e particolari professarono sempre la stessa fede, e riconobbero unanimi il Romano Pontefice per capo della Chiesa universale. |
A068000622 |
F. Se i Cattolici niente mutarono nella loro religione, dunque la religione di Gesù Cristo continuò a conservarsi sempre intatta nella Chiesa Cattolica; e perciò tutto il mutamento fu dalla parte dei Greci i quali abbandonarono la vera Chiesa. |
A068000623 |
P. È proprio come dite; questa è una verità evidente; nulla fu cangiato nella Chiesa Cattolica Romana, tutto il cangiamento fu dalla parte dei Scismatici, i quali separandosi dalla unità Cattolica si separarono ad un tempo dalla vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000623 |
Questa osservazione, che è del Cardinale Gerdil, basta per tutte a confutare i Scismatici Greci, e quanti altri eretici errano lontani dalla Chiesa, antica loro madre. |
A068000626 |
3° E in fine vedremo che i Valdesi sono separati dalla vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000632 |
Affinchè la dottrina dei novelli predicatori fosse esaminata da un'autorità competente, se ne deferì il giudizio al Romano Pontefice; il quale, fattala ponderare attentamente, la trovò erronea, contraria al Vangelo ed alla Chiesa di Gesù Cristo, e perciò da doversi abbandonare. |
A068000632 |
Allora i Valdesi levatisi la maschera ricusarono di ubbidire; e in quella vece si posero a decantare che la Chiesa Cattolica era caduta in errore. |
A068000632 |
Per siffatti ostinazione questi eretici, divenuti ribelli alla Chiesa, furono condannati e scomunicati; e come {195 [195]} perturbatori della pubblica tranquillità dalle civili autorità cacciati dalla città di Lione. |
A068000636 |
Così ci accerteremo meglio della origine di questa setta: imperciocchè veduto che essi non discendono da Gesù Cristo, ognuno subito ne tira la conseguenza che essi non possono trovarsi nella sua Chiesa. |
A068000638 |
Il più antico scrittore che parli dei Valdesi è l'abate Fontecaldo di nome Bernardo, il quale visse ai tempi di Pietro Valdo, e compose sul fine del secolo duodecimo un Trattato contro ai Valdesi; dove fra le altre cose dice: « Mentre governava la Chiesa Lucio III insorsero i Valdesi, nuovi eretici, i quali furono di poi condannati dal Papa in un Concilio tenuto nella città di Verona nel 1185. |
A068000652 |
F. Fatta seria riflessione su quanto ci avete teste esposto intorno all'origine dei Valdesi, tra noi e noi andavamo discorrendo: Se i Valdesi ebbero origine da Pietro Valdo, dunque non discendono da Gesù Cristo, e se non mettono capo da Gesù Cristo, dunque non sono nella vera Chiesa. |
A068000652 |
Laonde noi traevamo questa naturale conseguenza: O che i Valdesi sono molto ignoranti, o che sono dai loro ministri gabbati solennemente: perchè vogliamo supporre che non vi abbia neppur uno fra i Valdesi, il quale (sapendo l'origine della sua setta) non debba conchiudere che coloro i quali vivono nella società fondata da Pietro Valdo non possono appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000653 |
Più volte fu dimandato ai ministri Valdesi: Ove era la vostra Chiesa prima di Pietro Valdo?. |
A068000654 |
Il che viene a significare: Se voi, o Valdesi, prima di Pietro Valdo non avevate Chiesa, certamente {205 [205]} la vostra religione è di Pietro Valdo, è di un laico non mandato da Dio a predicare; è di un disertore della Chiesa Cattolica; e perciò la vostra credenza non è quella di Gesù Cristo, la quale deve essere universale e visibile in tutti i tempi, e in tutti i tempi professare la dottrina del Vangelo, ricevere gli uomini di tutti i tempi, e in tutti i tempi praticare i sacramenti istituiti da Gesù Cristo. |
A068000663 |
F. Noi vi crediamo affatto, amato padre; che la cosa non può essere diversa; ma tuttavia vorremmo ci faceste vedere con qualche esempio come i ministri Valdesi dicano falsità a fine di provare l'antichità della loro chiesa. |
A068000670 |
Volendo far discendere l'origine dei Valdesi dagli Apostoli, o dai primi tempi della Chiesa, nè sapendo come uscire di imbroglio, il ministro Bert ricorre ad autori non solo di loro setta, ma ad autori Cattolici, e con faccia tosta loro fa dire il contrario di quello che hanno lasciato scritto. |
A068000719 |
Noi pertanto per assicurarci di non cader negli errori valdesi, nè in quelli di altre sette, teniamoci fermi all'insegnamento infallibile di nostra santa Chiesa cattolica, e diciamo con s. Paolo: « Se taluno venisse ad insegnarci cose contrarie alla dottrina degli Apostoli, ancora che fosse un angelo del cielo non crediamogli, ma fuggiamolo. |
A068000720 |
In questo luogo voglio solamente farvi parola dell'origine dei Valdesi e della loro separazione dalla Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000721 |
Dopo fatto ogni sforzo a fine di comprovare la loro anteriorità a Pietro Valdo, essendosi avveduti che le loro asserzioni andavano a finire sopra un mentiuntur ed un fabulantur, ossia sopra favole e menzogne, si diedero apertamente a sostenere che la loro chiesa fu una medesima colla Chiesa Romana fino ai tempi di Pietro Valdo {221 [221]} e che d'allora in poi non essi, ma i Cattolici Romani si separarono dalla vera Chiesa, mentre i Valdesi continuarono a professare la vera Religione di Gesù Cristo. |
A068000722 |
F. Deh! che strana maniera di ragionare! Fanno di mani e di piedi per provare la loro antichità, ed a riuscirvi fabbricano monti di menzogne e poi quando veggono tornare inutili questi loro sforzi, vanno ripetendo allegramente che non essi ma i Cattolici si separarono dalla vera Chiesa. |
A068000722 |
La Chiesa Romana cangiò punto in quel tempo la sua dottrina?. |
A068000724 |
F. Continuarono i Vescovi nella Chiesa Cattolica senza interruzione?. |
A068000728 |
F. Andiamo avanti: il Papa continuò egli pure a governare la Chiesa?. |
A068000729 |
Mortone uno, nè successe un altro; e così la Chiesa Romana continuò a mostrarsi visibile nel suo Capo, ne' suoi Pastori, nel suo culto, ne' suoi Sacramenti, ne' suoi membri, cioè ne' suoi fedeli, i quali continuarono come continuano a praticare la medesima religione. |
A068000729 |
P. Il Papa, vale a dire il Romano Pontefice, continuò a governare la Chiesa. |
A068000730 |
F. Dunque, la mi pare evidente che la Chiesa Romana abbia continuato ad essere la Chiesa di Gesù Cristo, e che non i Cattolici, ma invece i Valdesi siansi separati da questa nostra madre. |
A068000731 |
I Valdesi continuarono a ritenere la medesima dottrina, che avevano prima di separarsi dalla Chiesa Cattolica?. |
A068000736 |
Ed essi, quando si separarono dalla Chiesa Cattolica, ricusarono, come ricusano ancora presentemente, di riconoscere alcun prete o Vescovo. |
A068000737 |
F. I Valdesi seguitarono ad avere qualche capo che li governasse dacchè si separarono dalla Chiesa Cattolica?. |
A068000738 |
P. I Valdesi non ebbero più capo alcuno dal tempo in che si separarono dalla Chiesa Cattolica. |
A068000739 |
Egli è chiaro come il sole in ciel sereno che nella Chiesa Cattolica nulla fu mutato; che tutto il cangiamento fu dalla parte dei Valdesi; e che perciò essi cessarono di appartenere all'ovile di Gesù Cristo. |
A068000745 |
Questo grande albero è la Chiesa Cattolica; i ramoscelli scavezzati sono i Valdesi, che si spiccarono dal grande albero della Chiesa Cattolica fondata dal medesimo Gesù Cristo. |
A068000746 |
La Chiesa Romana, sola ed unica vera Chiesa di Gesù Cristo, è quel grande albero contro di cui sollevaronsi in ogni tempo le più furiose tempeste, ed essa tutte le sostenne e si conservò immobile senza mai variare le sue dottrine ed i suoi insegnamenti. |
A068000748 |
Di più i Valdesi spessissimo hanno qualificato la loro società col nome di setta, che viene a dire, società tagliata, perchè essi appunto sono un ramoscello scavezzato e stralciato del tutto dal grande albero della Chiesa Cattolica. |
A068000752 |
Sono sfrontatamente menzogneri quelli che dánno ai Valdesi un'antichità anteriore a Pietro Valdo; e siccome nè prima nè dopo la comparsa dei Valdesi nulla fu cangiato nella Chiesa Cattolica, ne discende la grande conseguenza, che tutto il cangiamento avvenne dalla parte dei Valdesi. |
A068000753 |
I quali per questo fatto si separarono dalla vera Chiesa e vivono nella trista condizione di andare eternamente perduti, ove non rinuncino ai loro errori ritornando al seno di questa santa Madre, che fu dai loro antenati abbandonata. |
A068000755 |
Per lo contrario le storie ci presentano molti uomini i quali in punto di morte, quando calmate le passioni, uno dice e fa quello di cui è persuaso, abiurarono le loro credenze eretiche, per morire tranquilli nel seno della Santa Romana Chiesa. |
A068000757 |
La setta Protestante si suole denominare Chiesa Riformata, perchè i fondatori di lei pretesero di riformare la Chiesa Cattolica. |
A068000757 |
Siamo al secolo decimosesto, secolo famoso in cui un diluvio di eretici sotto il nome di Protestanti si ribellarono alla Chiesa e le fecero danno immenso. |
A068000758 |
F. Oh stravaganza! E quali furono mai gli uomini così arditi da assumersi l'incarico di riformare la Chiesa di Gesù Cristo?. |
A068000763 |
P. La circostanza ossia la ragione principale che nel secolo XVI trasse un grande numero di Cristiani a separarsi dalla Chiesa Cattolica fu il desiderio di una vita più libera e sciolta. |
A068000763 |
Tra tutti quelli, che in vari tempi si allontanarono dalla Chiesa Cattolica, neppure uno ciò fece per desiderio di vita più virtuosa, ma solamente per menare vita sregolata, e seguire una morale che lasciasse il freno disciolto alle umane passioni. |
A068000766 |
Credo che ancora avrete a mente come i Greci siansi separati dalla Chiesa Romana. |
A068000766 |
Da prima cominciarono dal sottrarsi alla ubbidienza del Capo della Chiesa; donde poscia come per inevitabile conseguenza caddero in una moltitudine di errori e disordini senza fine. |
A068000772 |
Capo di questi ecclesiastici ribelli alla Chiesa fu Martin Lutero. |
A068000776 |
Un uomo tanto scostumato, quale era Lutero, un uomo che non erasi mai posto alla pratica della virtù, nè tampoco a istruirsi delle cose di Chiesa, pareva non dovesse punto essere chiamato da Dio allo stato ecclesiastico. |
A068000779 |
Ma quale pretesto Lutero ebbe per rivoltarsi così alla chiesa?. |
A068000781 |
Io spero di potervi con acconci trattenimenti istruire come Gesù Cristo abbia dato al Capo visibile della Chiesa la facoltà di dispensare le indulgenze, e come tale dispensa siasi sempre praticata dal tempo degli Apostoli sino a noi. |
A068000783 |
Da un disordine passando ad un altro, Lutero si pose sotto i piedi affatto i comandi dei suoi superiori e divenne tutto furore contro alla Chiesa. |
A068000786 |
Papa Leone X, che allora governava la Chiesa, usò tutte le possibili sollecitudini per farlo ravvedere. |
A068000787 |
L'imperatore Carlo V volle tentare di porre un argine a quei perturbatori; e pubblicò un decreto dove ordinava che gli eretici si acquetassero, finchè le cose fossero bene esaminate dalla Chiesa. |
A068000788 |
Allo stesso Lutero non fu mai dato di acquetare la voce della coscienza, che lo rimproverava d'aver abbandonato la Chiesa per seguire la sua Riforma. |
A068000793 |
F. Oh scandaloso di un Lutero! dunque tutta la sua scienza e virtù si ridusse a questo di deporre l'abito da frate per ammogliarsi! Bel dottore per farsi conoscere inviato a riformare la Santa Chiesa di Gesù Cristo!!!. |
A068000797 |
Egli stesso asseriva d'essere mandato dal diavolo a riformare la Chiesa, e davasi vanto di averlo avuto a suo maestro. |
A068000797 |
Se io qui volessi, o figli, continuare a ricordarvi le innumerevoli scelleratezze di Lutero, le indegne espressioni che adoperava verso le cose più venerande e riferirvi i titoli villani dati ai più illustri personaggi, ed ai più grandi dottori della Chiesa, ve lo dico schiettamente, non la finirei così presto, e mi farebbe stomaco. |
A068000798 |
F. Un uomo, che si gloria d'aver avuto il demonio a maestro, è il fondatore della Chiesa Protestante? Ah! noi non sappiamo pensare altro se non che o il cervello gli dava volta, o che era veramente figlio del demonio. |
A068000802 |
P. E ben ti apponi: Lutero in mezzo alle sue stranezze, quando parlava colla calma del cuore, diceva che non poteva esservi ragione, la quale potesse dar diritto di rompere l'unione colla Chiesa Romana. |
A068000803 |
F. Scioccone! Se non vi può essere ragione al {243 [243]} mondo per cui si possa rompere l'unione colla Chiesa Romana, perchè tu l'hai rotta? Non v'ebbe mai alcuno che gli abbia fatto tale domanda?. |
A068000804 |
P. La domanda gli fu fatta più volte; e appunto per questo, esso meditando il suo nuovo sistema di dottrina, era astretto di esclamare: « Dopo aver fatto tacere e vinto tutte le altre considerazioni, io non posso vincere, se non a gran pena, quella che mi si dice essere cosa necessaria di ascoltare la Chiesa. |
A068000806 |
F. Povero Lutero! Se egli, fondatore e predicatore della riforma, non poteva persuadersi che la Chiesa Cattolica non fosse la vera Chiesa; se egli stesso non sentivasi abbastanza ardito di sostenere di aver dato principio alla Riforma a nome di Dio, che cosa mai avrebbero potuto asserire i suoi seguaci? {244 [244]}. |
A068000807 |
Affezionatissimo al suo maestro non potè mai risolversi ad abbandonarlo, tuttochè fosse persuaso che la Chiesa Cattolica era migliore della Riforma. |
A068000807 |
P. La maggior parte de' suoi seguaci gli tennero dietro per aver una religione più favorevole alle sregolate passioni; ma sempre colla tremenda incertezza che in lasciando la Chiesa Cattolica eglino lasciavano la vera religione. |
A068000808 |
P. Dovete ancora ricordarvi, o figliuoli miei, come nella Chiesa Cattolica esista un ordine maraviglioso, mediante il quale i sacri Ministri, eziandio sparsi nelle varie parti del mondo, gli uni dagli altri dipendendo, vanno tutti ad unirsi, come in un centro, ad un capo solo, che è il Romano Pontefice. |
A068000809 |
Lutero dopo che si ribellò alla Chiesa trovossi in grande impaccio per avere preti. |
A068000815 |
Dobbiamo perciò notare come san Pietro voleva asserire semplicemente nell'allegato testo, che tutti i fedeli cristiani dopo aver ricevuto il battesimo appartengono alla vera Chiesa, nella quale soltanto si conserva il vero sacerdozio di Gesù Cristo; o che intese parlare del carattere battesimale, il quale dà a tutti i battezzati la podestà di ricevere le cose sacre, e segnatamente gli altri sacramenti; carattere che si può dir sacerdotale, perchè esso pure è una partecipazione del supremo sacerdozio di Cristo, come osserva l'angelico s. Tommaso. |
A068000821 |
F. Queste parole di s. Paolo furono sempre intese in questo senso dalla Chiesa Cattolica? E non è mai per avventura accaduto che qualche prete non fosse ordinato dai Vescovi? {249 [249]}. |
A068000822 |
Nè dal principio del Cristianesimo insino al tempo di Lutero si può nominare un prete (almeno avuto come tale dalla Chiesa), il quale non sia stato ordinato da un Vescovo. |
A068000822 |
P. La Chiesa Cattolica ha sempre inteso le parole di s. Paolo nel senso sopra esposto. |
A068000823 |
La quale dottrina della Chiesa Cattolica, appoggiata sopra la S. Scrittura e sopra la pratica della Chiesa non mai interrotta, dovrebbe una buona volta far aprire gli occhi ai Protestanti e persuaderli, come eglino mancano di veri preti; perchè i loro pastori e ministri non essendo ordinati dai Vescovi, ne segue che nessuno di quei loro ministri e pastori assolutamente può nè ricevere, nè conferire le sacre ordinazioni, come nemmeno potrà mai consacrare il corpo di Gesù Cristo, nè dare l'assoluzione de' peccati. |
A068000824 |
P. Un racconto di grande rilievo è quello con cui il Salvatore in forma di parabola descrive il guasto che l'eresia avrebbe fatto nella sua Chiesa. |
A068000827 |
Il padrone di quel campo figura Gesù Cristo; e il campo la sua Chiesa, in cui egli seminò e mandò i suoi Apostoli a seminare buon frumento, cioè una dottrina {251 [251]} pura, santa che doveva produrre frutti maravigliosi di santità; ma sopravvenne l'uomo nemico, vale a dire, il demonio, il quale vi sparse per entro la zizzania, cioè diffuse l'errore in mezzo alla predicazione delle verità della fede. |
A068000827 |
Questa zizzania, quest'errore è appunto l'eresia, la quale dilatandosi con sorprendente prestezza nel campo della Chiesa vi fa guasti terribili coll'impedire a tanti cristiani di fare frutti di virtù, e guadagnarsi il premio eterno. |
A068000829 |
Non vi sarà sfuggito dalla mente come lo scisma, ossia la divisione di una parte di cristiani dalla Chiesa Cattolica, incominciò nella Grecia e come dalla Grecia passò in Germania per opera di Lutero. |
A068000835 |
Allora il Canonico si provò d'incoraggiarlo di fare ritorno alla Chiesa Cattolica, nè di più allontanarsi da quella religione in cui era stato allevato, e cui egli stesso aveva fino allora praticata e conosciuta per vera. |
A068000845 |
Mentre dimorava in Ginevra se gli fece innanzi un giorno un suo nipote e dissegli: « Continuandomi nella Chiesa Romana posso io salvarmi? » « Sì, rispose Calvino, voi potete salvarvi nella Chiesa Romana. |
A068000845 |
P. Quantunque Calvino nel trasporto della superbia abbia vomitato molte calunnie contro alla Chiesa Cattolica, tuttavia non mai osò di negare che un buon cattolico si possa salvare restando nella sua religione. |
A068000846 |
Beza rispose che lo stimava pel suo merito e per la sua dottrina; ma che gli dispiaceva di vederlo affaticarsi in una causa così debole quale era quella della Chiesa Romana. |
A068000846 |
Dopo il 1548 nella città di Ginevra apostatò pubblicamente dalla Chiesa Cattolica e si tolse a moglie Claudina Donosse, mentre tuttora di lei viveva il marito. |
A068000846 |
Fu però sempre dall'evidenza costretto a chiamare vera la Chiesa Cattolica Romana; e solamente furono i suoi vizi che lo tennero lontano da essa. |
A068000848 |
P. S. Francesco di Sales da questo prese cagione di interrogarlo se era persuaso che l'uomo non potesse salvarsi nella Chiesa Romana. |
A068000850 |
Di là uscito dopo un quarto d'ora disse: Sì, io credo che nella Chiesa Romana possa l'uomo salvarsi. |
A068000850 |
E perchè dunque, ripigliò s. Francesco, avete impiantata la vostra pretesa riforma con tante guerre e stragi, mentre senza pericolo di sorta ognuno di voi {261 [261]} poteva conseguire l'eterna salvezza standosi tranquillo in grembo della Chiesa Romana? Stretto da questa ragione Beza fu costretto di confessare che sebbene avanzato negli anni, egli persisteva nella riforma, perchè così poteva più liberamente assecondare le sue passioni. |
A068000851 |
F. Io non so davvero che dirmi: Lutero, Calvino, Beza convengono tutti che nella Chiesa Romana essi avevano la vera Religione, e che in essa ognuno può salvarsi; e intanto essi le voltarono le spalle, e la abbandonarono per foggiarsene una, la quale è riprovata dalla Chiesa Romana. |
A068000852 |
I Valdesi, i Luterani, i Calvinisti convengono che noi possiamo salvarci nella nostra Religione; noi Cattolici poi abbiamo i più certi argomenti per asserire che essi sono fuori della vera Chiesa; ora quale conseguenza vi pare che ne possiamo dedurre?. |
A068000855 |
F. Dobbiamo dire che i protestanti, ammettendo vera la nostra Religione, debbano conchiudere {262 [262]} che trovasi nell'errore la Riformata, la quale fu e sarà mai sempre siccome falsa riprovata dalla Chiesa Cattolica Romana. |
A068000857 |
Pel che esso primieramente attese ad istruirsi rettamente nei dommi della Cattolica Religione; poscia fece venire alla sua presenza i ministri protestanti, e loro dimandò, se credevano che l'uomo si potesse salvare nella Chiesa Romana. |
A068000860 |
Siccome gli errori di Lutero cominciavano ad infestare i suoi Stati, volle egli stesso scrivere un libro contro ai protestanti; e dedicò l'opera sua al Papa Leone decimo, il quale per tale cagione onorollo del titolo di difensore della Chiesa. |
A068000871 |
P. Miei figli, se quel Re fosse stato irretito da altra passione, avrebbe certamente piegato la testa all'autorità del Supremo Gerarca della Chiesa; ma egli era dominato dal vizio della disonestà, il quale vizio accieca l'uomo e lo abbassa, rendendolo somigliante a vili giumenti, secondo il detto della Scrittura Santa: jumentis insipientibus comparatus est. |
A068000885 |
E per vero il separarsi dal Capo della Chiesa Cattolica vuol dire allontanarsi dalla Chiesa di Gesù Cristo, dischiudere la via a tutti i disordini, e poco per volta distruggere ogni fondamento di cristianesimo. |
A068000885 |
P. Il male più grave cagionato da Enrico all'Inghilterra fu di averla separata dalla Chiesa Romana, col costituire il re a capo della Religione; la qual cosa fu sorgente d'innumerevoli altri errori. |
A068000889 |
Dovete notare che Gesù Cristo fondò la sua Chiesa sopra un fermo edifizio, contro cui avrebbero combattuto invano le porte dell'inferno. |
A068000889 |
Per questa ragione gli eretici, tuttochè discordi tra loro, vanno sempre d'accordo quando si tratta di combattere la Chiesa Cattolica, maestra di verità. |
A068000897 |
P. Ora ponete mente: quelle volpi assomigliano gli eretici, i quali, sebbene camminino tutti per vie direttamente opposte, cioè professino dottrine le une contrarie alle altre, tuttavia si uniscono nel combattere e danneggiare le messi della vigna evangelica, che è la Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000901 |
A migliaia a migliaia, dirò meglio, a milioni e milioni nella China, nelle Indie, nell'America gl'infedeli entrano nel grembo della vera Madre Chiesa, ascrivendo a loro alta ventura di poter ricevere quella santa Religione, che i vizi degli uomini avevano altrove reso disprezzabile e vile. |
A068000901 |
{277 [277]} In questa guisa vennero largamente ricompensate le perdite che la Chiesa Cattolica fece in Europa. |
A068000903 |
Ora vedendo noi Lutero e Calvino predicare una dottrina opposta a quella che la Chiesa Cattolica da mille cinquecento anni propone ai cristiani, dobbiamo tosto esaminare se questi nuovi predicatori abbiano presentati i tre argomenti sopra narrati per dimostrare che erano inviati da Dio. |
A068000905 |
Di che noi possiamo sfidare tutti quelli che vissero separati dalla Chiesa Cattolica, a mostrarci un solo miracolo in prova della dottrina da essi predicata. |
A068000908 |
Il quale lo fece condurre nella sagrestia {280 [280]} della chiesa, e diessi ivi ad esorcizzare il demonio a modo suo, non come fa la Chiesa Cattolica. |
A068000911 |
L'impostore dimanda: Che cosa c'è? e intanto entra in casa, cade ginocchioni con tutto il seguito, e prega Dio ad alta voce di mostrare la sua potenza col render la vita a quell'uomo e di far così risplendere la sua gloria agli occhi di tutto il popolo, comprovando che esso (Calvino) realmente è da Dio inviato per riformare la Chiesa. |
A068000915 |
Ora tali maestri, tali discepoli si potranno credere mossi da Dio a riformare la dottrina purissima e santissima della Chiesa di Gesù Cristo?. |
A068000918 |
La Chiesa nazionale, ossia la religione dello Stato, è appellata Chiesa Ortodossa, da una voce greca che viene a dire rettamente pensante. |
A068000918 |
Ma questo epiteto di ortodossa non conviene affatto alla Chiesa Russa, perchè professando lo scisma, non è più vera Chiesa, nè può chiamarsi rettamente pensante. |
A068000918 |
P. Espostavi in breve la storia della Riforma protestante, credo opportuno parlarvi eziandio dello scisma russo, ossia della Chiesa Ortodossa di Russia. |
A068000930 |
F. Grazie, padre carissimo, per vostra mercè ora noi abbiamo un'idea storica dello scisma e della Chiesa Ortodossa di Russia. |
A068000935 |
F. Quando i Russi fecero scisma dai Cattolici la Chiesa Romana introdusse qualche mutazione nella sua dottrina?. |
A068000936 |
Al contrario dimostreremo fino all'evidenza come la S. Romana Chiesa non ha mai introdotto alcun cangiamento, e che le medesime verità insegnate da Gesù Cristo, predicate dagli Apostoli e professate nei primi secoli della Chiesa sono quelle istessissime ch'essa oggi insegna, senza che mai abbia ammesso alcuna variazione. |
A068000936 |
Noi in particolari trattenimenti vedremo che gli scismatici ed eretici col solo fatto di essersi allontanati dalla Chiesa Cattolica, fanno vedere come essi non appartengono più alla Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000936 |
P. Al tempo che i Russi caddero nello scisma non avvenne mutamento di sorta nella Chiesa Cattolica Romana. |
A068000936 |
Tutto il cangiamento fu nella Chiesa di Russia. |
A068000937 |
In secondo, luogo come i pastori della Chiesa Cattolica seguitarono a governare le rispettive loro Chiese tutte unite a quella di Roma, la quale continuò pure ad essere, come è da diciannove secoli, la sede del Vicario di Gesù Cristo. |
A068000937 |
P. Vi ho brevemente raccontato, o miei cari figli, la storia del Maomettismo, dello scisma di Fozio, dei Valdesi, della Riforma protestante, dello scisma anglicano e della Chiesa Ortodossa di Russia. |
A068000937 |
Primieramente ci fanno conoscere come i fondatori del Maomettismo, dello scisma greco e della Riforma protestante erano malvagi cattolici, i quali per condurre vita libera si allontanarono dalla Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000938 |
Ma mentre li combatterono, professarono sempre la stessa fede, la medesima legge e praticarono gli stessi Sacramenti proposti dalla Chiesa Cattolica, da cui i riformatori disertarono. |
A068000939 |
F. Questa non mai interrotta successione di Papi e di Vescovi nella Chiesa Cattolica è un fatto così manifesto ed incontrastabile nella storia, che gli stessi Protestanti sono costretti a confessarlo. |
A068000941 |
P. Miei cari figli, cotesta ribellione dei Protestanti, dei scismatici o altri eretici contro alla Chiesa Cattolica non può avere altra origine che la superbia, l'ignoranza o la depravazione dei loro costumi. |
A068000941 |
{292 [292]} I Protestanti sono forzati a confessare che la Chiesa Cattolica ha per fondatori gli Apostoli; e nel medesimo tempo ammettono il Vangelo là dove Gesù Cristo promette ed assicura solennemente di voler fondare la sua Chiesa sopra s. Pietro; e che « le porte dell'inferno non mai avrebbero prevaluto contro di essa |
A068000941 |
» Conoscono che i loro eresiarchi erano uomini pieni di vizi ed hanno vergogna di riconoscerli per fondatori della loro setta: ciò nondimeno continuano a vivere ribelli alla Chiesa col pretesto che essa, trascorsi pochi secoli dalla sua fondazione, abbia degenerato dalla dottrina degli Apostoli, variati od alterati i dommi da essi insegnati. |
A068000942 |
F. Appunto, o caro padre, noi abbiamo inteso a dire che con tale pretesto Lutero e Calvino si allontanarono dalla Chiesa Romana; e che i Protestanti nemmeno oggidì cessano di accusarla di corruzione e di variazione dagli insegnamenti apostolici. |
A068000943 |
Ma innanzi a tutto dovete qui richiamare alla memoria come la Chiesa chiamasi {293 [293]} Apostolica, perchè insegna le dottrine insegnate dagli Apostoli; e perchè mediante una serie non interrotta di pastori essa ha costantemente esercitata l'autorità degli Apostoli medesimi. |
A068000943 |
Ora, essendo manifesto che il protestantesimo non può mostrare alcuna successione di pastori sino agli Apostoli, ne viene per innegabile conseguenza che esso non appartiene alla Chiesa fondata dagli Apostoli; e per ciò stesso la sua falsità è evidente. |
A068000945 |
Dunque la vera Chiesa nè per passare di tempo, nè per triste vicende o persecuzioni non potrà mai cangiare. |
A068000945 |
Ma a rovesciare di un solo colpo una siffatta asserzione dei Protestanti ci basterebbe stringerli con questo unico argomento, che voi farete bene a non dimenticare, e dire loro: Voi, Protestanti, ammettete senz'altro che la Chiesa Cattolica è stata un tempo la vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A068000945 |
Ma la Chiesa di Gesù Cristo, secondo il Vangelo, non può mai venir meno, non può giammai fallire. |
A068000945 |
P. Or bene i Protestanti, non potendo negare alla Chiesa Cattolica questa successione di pastori, vorrebbero dare ad intendere che essa ha prevaricato nella dottrina insegnata dagli Apostoli, e che per questo cessa di essere Apostolica; che quindi ora, invece di essere la Chiesa di Cristo, è divenuta (tolleriamo questa ingiuriosa espressione) la sinagoga dell'Anticristo. |
A068000945 |
Per la qual cosa voi, Protestanti, dovete scegliere una delle due: o asserire che il Vangelo e la parola del Figlio di Dio sono fallaci: o convenire con noi che, se la Chiesa Cattolica è stata una volta la vera Chiesa di Gesù Cristo, non potè mai cessare di essere tale, che tale è ancora adesso e tale sarà per tutti i secoli a venire. |
A068000945 |
» Gesù inoltre assicurò gli Apostoli che le porte dell'inferno non avrebbero mai avuto forza da prevalere contro alla sua Chiesa. |
A068000947 |
P. I Protestanti dicono ancora che la Chiesa nel decorso del tempo ha variato i dommi ricevuti dagli Apostoli. |
A068000948 |
F. Trattandosi di un fatto qual è il cambiamento di religione, di un fatto cioè pubblico, giacchè la Fede cristiana era, come è, professata pubblicamente, e da una grandissima parte del mondo, pare che niuna cosa nei libri e nei monumenti storici dovrebbe essere più chiara e lampante di cotesta variazione di dommi che si imputa dai Protestanti alla Chiesa Cattolica. |
A068000949 |
E per vero, aprite la Storia Ecclesiastica, e vi scorgerete diligentemente e con grande precisione notate tutte le eresie che tentarono d'infestare la Chiesa, incominciando dal tempo degli Apostoli sino ai nostri giorni. |
A068000950 |
F. Possono i Protestanti in qualche maniera far vedere quando, da chi e su qual punto dottrinale, siasi nella Chiesa Cattolica introdotta alcuna alterazione o cambiamento?. |
A068000952 |
F. Voi ci avete già altra volta detto come i Protestanti asseverino avere la fede degli Apostoli serbata la sua integrità nella Chiesa Romana pei quattro primi secoli; ma poscia essersi alterata: ciò è vero?. |
A068000953 |
Così stando le cose, non vi sembra questo loro disaccordo una prova palpabile della falsità dell'accusa che essi muovono contro la Chiesa Romana di aver alterati gli antichi dommi?. |
A068000953 |
P. Lo so, figli miei, che molti Protestanti vorrebbero far rimontare la decadenza dell'antica fede al quinto o al quarto secolo della Chiesa. |
A068000953 |
Perciò mentre i dottori protestanti dall'un canto concordano nell'accusare la Chiesa Romana di aver variato gli insegnamenti primitivi ed apostolici, dall'altro sono affatto discordevoli, nè mai potranno convenire nel fissare {297 [297]} il tempo in cui tale corruzione siasi effettuata |
A068000955 |
Poniamo che si accordino i dottori protestanti nel fissare il tempo di quella pretesa alterazione, e dicano pure essi questa essere avvenuta nel quinto, nel sesto o nel settimo secolo della Chiesa; noi cattolici li sfidiamo a recarcene i documenti e le pruove. |
A068000955 |
» Adunque l'impossibilità in cui sono i Protestanti di produrre alcun documento autorevole sulla corruzione dei dommi cattolici forma un'altra prova trionfale della calunnia da essi lanciata contro alla Chiesa Romana. |
A068000957 |
Nel corso di quei mille e più anni che passarono dal {299 [299]} quarto secolo alla nascita del protestantesimo, epoca in cui, secondo i Protestanti, la Chiesa Cattolica avrebbe cangiato di fede, sorsero nel seno di lei un s. Girolamo, un s. Agostino, un s. Giovanni Grisostomo, un s. Leone, un s. Gregorio, un s. Fulgenzio, un s. Prospero, un s. Giovanni Damasceno; e per venire ai tempi a noi più vicini, un s. Anselmo e un s. Bernardo, i quali vissero nel secolo undecimo; un s. Bonaventura e un s. Tomaso d'Aquino, che furono nel secolo terzodecimo; un s. Lorenzo Giustiniani che fiorì nel secolo decimoquarto, un sant'Antonino che scrisse e predicò nel secolo decimoquinto, e tanti altri che per brevità vi tralascio. |
A068000959 |
Nelle loro scritture leggiamo molte lagnanze contra ai vizi dei cattivi cattolici; ma per quanto riguarda la fede della Chiesa non ci vien mai fatto di rinvenire nei loro libri nessun rimprovero, nessun lamento. |
A068000959 |
Ora bene cotesti uomini così addottrinati e {300 [300]} così santi non videro nella Chiesa Romana nessunissima novità in materia di domma. |
A068000961 |
Noi sappiamo certo che non vi mancarono uomini perversi, i quali si diedero a tutt'uomo per guastare la fede con fallaci insegnamenti; non ignoriamo che vi ebbero principi, che si proposero di imporre colla violenza ai cattolici le loro erronee credenze; ma cotestoro li veggiamo registrati nel novero degli eresiarchi; questi eresiarchi contansi tra i persecutori della Chiesa. |
A068000961 |
P. I Protestanti adunque non possono mostrarci alcuna epoca, in cui la Chiesa Romana abbia deviato dalla dottrina degli Apostoli e di Gesù Cristo. |
A068000961 |
Sapranno forse indicarci l'autore di tal cambiamento? Orsù ci dicano se quest' autore fu un uomo privato, oppure un Sommo Pontefice, o qualche Concilio generale della Chiesa. |
A068000965 |
F. I Protestanti dovrebbero coprirsi la faccia per confusione ogni qualvolta ardiscono accusare la Chiesa Cattolica di avere abbandonato gl'insegnamenti degli Apostoli! La Chiesa ha veramente ragione di chiamarli novatori; dacchè sono essi che disertarono dalla fede antica, e se ne fabbricarono una nuova a loro capriccio. |
A068000967 |
Nel solo spazio che v'ha dal quarto al nono secolo della Chiesa si tennero ben otto Concilî ecumenici; nè sorse eresia che essi d'accordo coi Sommi Pontefici non abbiano fulminata. |
A068000968 |
Dal sin qui detto voi vedete come i Protestanti, mentre accusano la Chiesa Cattolica di avere alterata la dottrina degli Apostoli, non possono mostrare nè il tempo in cui siasi fatta tale alterazione, nè chi ne sia stato l'autore. |
A068000972 |
Voi ci avete detto che i Protestanti accusano la Chiesa Cattolica di avere cambiato i dommi insegnati dagli Apostoli; ma che intanto non possono mostrare nè il tempo in cui la Chiesa abbia fatto tal cambiamento, nè chi sia stato quel ribaldo che abbia osato introdurlo; mentre all'opposto i Papi ed i Concilî sonosi sempre opposti vigorosamente ad ogni anche minima novità in materia di fede. |
A068000973 |
P. Benissimo: ora vi dimostrerò con brevità che i Protestanti non possono tampoco indicare verun domma speciale degli Apostoli, il quale sia stato variato dalla Chiesa Cattolica nostra madre. |
A068000974 |
Sovvengavi che i Protestanti non negano essersi la Chiesa serbata fedele agli insegnamenti degli Apostoli pei quattro o cinque primi secoli. |
A068000975 |
Quindi se noi cattolici loro proveremo che i dommi da noi creduti oggi sono gli stessi che furono insegnati dai ss. Padri nei detti primi secoli, {306 [306]} rimarrà altresì provato che gl'insegnamenti attuali della Chiesa Romana non differenziano per nulla da quelli degli Apostoli; e che perciò ella si è anche al presente la sola vera Chiesa Apostolica. |
A068000976 |
F. Egli è evidente: i Protestanti non possono scapparla da tale argomentazione; per questo i poverini hanno sempre in bocca la Chiesa dei primi secoli; e con simile sotterfugio si argomentano di condannare la Chiesa nostra presente!. |
A068000977 |
Egli fatto adunare tutti i capi-setta, ossia gli autori di novelle credenze, loro volse questa dimanda: Riconoscete voi per maestri di verità e per uomini veramente apostolici i dottori della primitiva Chiesa, cioè del primo, secondo, terzo e quarto secolo? Avendo essi risposto che sì, l'imperatore ripigliò: orsù dunque confrontiamo la vostra dottrina cogli scritti di quelli; e se sarà ad essi conforme, ritengasi; altrimenti sia rigettata. |
A068000981 |
Sapete quel che voleva dire con questo? Egli voleva significare che, ben lungi dal trovare s. Agostino, gli altri Padri e la dottrina universalmente tenuta nella Chiesa primitiva favorevoli alla sua pretesa riforma, era invece persuaso che favorivano la Chiesa Romana da lui disertata e combattuta; e che perciò non ne faceva alcun caso. |
A068000982 |
F. O gente senza cervello! si vantano di volere riformare la Chiesa, ossia di ricondurla al suo stato antico e primitivo e intanto si oppongono all'antichità e attestano che questa antichità è loro contraria. |
A068000983 |
P. Così è, o miei figli: questi eresiarchi si condannano da se stessi, e ad un tempo difendono la nostra Chiesa dalla taccia di novità in materia di fede. |
A068000987 |
Costui nel suo libro secondo delle Istituzioni confessa che tutti i dottori dei primi secoli hanno riconosciuto, siccome riconosce ora la Chiesa, esservi nell'uomo la libertà, ossia la potestà dataci da Dio di operare, o non operare, o di operare {310 [310]} diversamente da quello che si fa. |
A068000989 |
Intanto ecco lo stesso Calvino confessare che il Purgatorio era già creduto dai dottori più antichi, allorchè la Chiesa era tutta Santa ed Apostolica. |
A068000990 |
Ora Calvino nella suddetta opera attesta che 1300 anni addietro, vale a dire nei tre primi secoli della Chiesa era già invalso l'uso di pregare e offrir sacrifizi pei defunti; ma colla solita audacia soggiugne che tutti gli antichi erano caduti in errore. |
A068000991 |
F. Se tutti i Santi e i Dottori antichi furono in errore sino a Calvino, la verità adunque tardò 1532 anni circa a comparir nella Chiesa; e per tutto questo non piccolo spazio di tempo Gesù Cristo dimenticò la sua sposa, la Chiesa! Che sproposito! Che empietà! Si dovrebbe condurre tutta questa gente all'ospedale dei pazzerelli. |
A068000992 |
Quindi nel citato libro accusa la Chiesa dei primi secoli di ignoranza intorno alla soddisfazione pei peccati; l'accusa di eccessiva durezza nell'imporre la penitenza e di aver così cagionato la successiva tirannia, quale fu, stando a lui, la sanzione delle leggi canoniche emanate nei secoli posteriori; soggiungendo che l'ordinazione del digiuno quadragesimale fu effetto di vera superstizione. |
A068000992 |
Vedete, o miei figli, che la superstizione di cui i Protestanti ed i libertini accusano la nostra Chiesa è tanto antica, quanto è la Chiesa istessa. |
A068000993 |
F. E cotestoro hanno sempre sulle labbra la bellezza e la purità della Chiesa primitiva! Che gente di mala fede! Si appellano sempre alla Chiesa antica contro della moderna, poi finiscono col non credere più nè all'una, nè all'altra, l'una e l'altra tacciando di superstizione. |
A068000994 |
Ciò nulla di meno egli non può non confessare che questi due dommi furono egualmente insegnati dagli antichi Dottori, e convertiti in pratica nella primitiva Chiesa. |
A068000994 |
P. Oltre a questo Calvino censura aspramente la Chiesa Cattolica, perchè insegna che le nostre buone opere sono veramente meritorie presso Iddio, e che la fede senza le buone opere non basta a rendere giusto ed a salvare l'uomo. |
A068001002 |
« È riconosciuto, ei dice, che tutti i sacerdoti ed i soli {315 [315]} sacerdoti hanno potere di rimettere i peccati; e che la confessione auricolare fatta ad un sacerdote è una pratica molto antica nella Chiesa. |
A068001004 |
Il protestante Blondel così si esprime: « Roma essendo una Chiesa consacrata dalla residenza dell'Apostolo s. Pietro, che tutta l'antichità riconosce essere stato il Capo della Chiesa Apostolica, ha potuto essa facilmente essere riguardata dal Concilio di Calcedonia come il capo della Chiesa » |
A068001004 |
P. Il primato, ossia l'autorità del Papa sopra tutta la Chiesa, fu ammessa dallo stesso Lutero, come vi ho più sopra osservato, narrandovi la vita di lui brevemente. |
A068001006 |
F. E che cosa dite dell'invocazione dei Santi, che i nostri Valdesi e gli altri Protestanti vanno gridando essere atto di idolatria introdotto di fresco nel mondo dalla Chiesa Romana? {317 [317]}. |
A068001009 |
Lo stesso dite di tutti gli altri punti di fede che ora c'insegna la Chiesa e di cui taccio per non dilungarmi soverchiamente. |
A068001009 |
P. Dal sin qui detto voi, cari miei figli, scorgete manifestamente come i principali dommi della nostra s. Religione, i quali vengono intaccati dai Protestanti come novità e corruttele, per confessione degli stessi primarî loro capi furono insegnati egualmente nei primi secoli della Chiesa. |
A068001010 |
E vedete strana contraddizione! sostengono che la odierna dottrina della Chiesa Cattolica non è più quella dei tempi primitivi; e intanto concedono che l'insegnamento della Chiesa Cattolica d'oggidì è quel medesimo di quei primi tempi! {319 [319]}. |
A068001010 |
I sovraccitati Centurioni Maddeburgesi, tutti intenti a rintracciare nell'antichità di che screditare la Chiesa Romana, dovettero ammettere, a loro marcio dispetto, che non v'ha oggigiorno nella Chiesa alcuna dottrina, la quale non sia stata riconosciuta nei cinque primi secoli come verità inconcussa |
A068001011 |
F. Adunque l'accusa che i Protestanti muovono alla nostra Cattolica Chiesa di aver variato gl'insegnamenti e i dommi della Chiesa primitiva è una pretta calunnia, una grande menzogna, di cui sono consapevoli appieno queglino stessi che la mettono in campo; e forma una prova palpabile della loro incredulità. |
A068001012 |
I caporioni delle sétte ereticali conoscono benissimo che in separandosi dalla Chiesa Cattolica si separano ad un tempo dalla Chiesa degli Apostoli e di Gesù Cristo: ma il loro spirito ottenebrato essendo dall'orgoglio, ed il cuore guasto dalle perverse loro massime, rifuggono dalla luce della verità che lampeggia sui loro occhi. |
A068001013 |
Ogni giorno rallegrasi la Chiesa nostra Madre di qualche nuova e stupenda conversione; e {320 [320]} in riabbracciando questi smarriti figli, ne segna nei suoi fasti i nomi immortali. |
A068001016 |
Fra questi risplendono i due celeberrimi dottori cardinali Newman e Manning, uomini sommi in Inghilterra per ingegno e profondità di studi, la conversione de' quali riempì di stupore il mondo, costernò il Protestantismo e trasse innumerevoli altri alla Chiesa Romana. |
A068001017 |
Tali conversioni sono la più bella gloria ed il più luminoso trionfo della nostra Romana Chiesa; perocchè esse, come vedete, non sono, già effetto di malvagie passioni, non derivano da basso interesse, non da ignoranza ed inconsiderazione. |
A068001019 |
P. Recano veramente maraviglia, miei cari figli, gli sforzi che adoperano i Protestanti continuamente per censurare e combattere la Chiesa Romana. |
A068001019 |
Ridotti a dover concedere che niente fu innovato nella Chiesa Cattolica riguardo ai dommi, non rifiniscono dal ricantarci un'altra difficoltà dicendo che la Chiesa ha introdotti e introduce novelli dommi, ossia nuovi articoli di fede, colle {322 [322]} definizioni dommatiche che nel decorrere dei tempi ella mette fuori, o nei Concilî generali, o più spesso ancora per mezzo dei Sommi Pontefici. |
A068001021 |
P. Le definizioni dommatiche sono sentenze o decreti con cui la Chiesa propone e comanda ai fedeli di credere una proposizione od un punto di dottrina come verità rivelata da Dio, e quindi di fede: od all'opposto propone e comanda di rigettare una data proposizione come contraria alla fede divina, e per ciò stesso ereticale. |
A068001021 |
Per cagione di esempio quando Ario negò la divinità di Gesù Cristo, la Chiesa nel 1° Concilio Niceno dichiarò che Gesù Cristo è vero Dio, consustanziale al Padre eterno, e condannò come blasfema la dottrina di quell'eresiarca. |
A068001022 |
F. Va bene; diteci adesso: Che cosa i Protestanti possono ridire contro a queste sentenze dommatiche della Chiesa?. |
A068001023 |
P. Essi oppongono che le suddette definizioni sono nuovi articoli di fede che essa Chiesa va aggiungendo ai suoi dommi; e che conseguentemente non ha conservata intatta la fede ricevuta dagli Apostoli, ma l'alterò e l'altera con siffatte definizioni. |
A068001025 |
Or bene, pare a voi, o miei cari figli, che la Chiesa così comportandosi introduca delle novità e faccia arbitrarie aggiunte in materia di fede, siccome pretendono i Protestanti?. |
A068001025 |
P. Noi abbiamo altrove risposto e qui ripetiamo che la Chiesa colle sue definizioni dommatiche non crea nè propone novelli dommi da credere; che anzi per mezzo di esse altro non fa che dichiarare or l'una or l'altra di quelle verità che Iddio si degnò di rivelare agli uomini per dirigerli e condurli alla loro santificazione e salute. |
A068001025 |
Quindi se, come pur troppo sovente accade, taluno amante di cose nuove sorge a combattere questa o quella verità da Gesù Cristo insegnata, {324 [324]} e spacciare qualche sua capricciosa opinione come verità divina, la Chiesa che fa? Fa sentire la sua voce autorevole contro il novatore e dichiara che la dottrina da esso impugnata è una delle verità rivelate da Dio e che la novella opinione da lui predicata è una menzogna, un errore. |
A068001026 |
F. Niente affatto: la Chiesa con tali decisioni non fa che difendere ed assicurare l'integrità della fede. |
A068001027 |
P. Appunto così; e se leggete la storia troverete che la Chiesa fin dai tempi apostolici e per tutti i secoli successivi condannò gli errori e definì, secondo l'opportunità, le questioni che insorsero in risguardo alla fede. |
A068001027 |
Quindi chi non volesse obbedire sinceramente a queste definizioni della Chiesa diverrebbe per ciò stesso eretico e straniero a Gesù Cristo, come un gentile ed un pubblicano. |
A068001028 |
F. Che cosa si deve rispondere agli eretici quando ci ripetono che la Chiesa colle sue definizioni mutò in dommi certe opinioni, un tempo disputate tra gli stessi cattolici; sopra le quali gli uni la pensano in una maniera, gli altri in un'altra?. |
A068001029 |
Di questo modo di comportarsi praticato dalla Chiesa possiamo avere un esempio nella magistratura. |
A068001029 |
P. Risponderemo loro che la Chiesa nel definire tali controversie non propose punto a credere alcuna nuova verità, la quale non fosse già in addietro verità di fede; ma che colla sua sentenza pose fine alle dispute, dichiarando da quale delle parti contendenti si trovasse la ragione od il torto; ossia quale delle due opinioni fosse conforme o contraria alle verità da Dio rivelate; il che avanti non constava chiaramente presso tutti. |
A068001030 |
P. Il paragone del magistrato, che pone fine alle controversie in materia di legge civile, colla Chiesa, che decide le dispute in materia di fede, finisce di chiarirci come la Chiesa colle sue definizioni non crea verun domma nuovo da credere {326 [326]}. |
A068001031 |
Trovate poscia che la Chiesa definì essere valido il battesimo debitamente dato dagli eretici; ed ascendere le anime giuste e monde da ogni colpa subito dopo morte al paradiso, quindi voi tosto intendete che queste due verità erano già nel novero delle verità rivelate da Dio, e che perciò la definizione della Chiesa altro non fece che allontanare l'oscurità, in cui era avvolta la loro rivelazione, e che aveva data occasione all'errore di quelli che prima le contrastavano. |
A068001033 |
F. Come mai poterono essere buoni cattolici coloro che contrastarono qualche divina verità, che fu poscia definita dalla Santa Chiesa?. |
A068001034 |
P. Costoro restarono buoni cattolici, per questo che vissero sempre pienamente sottomessi al giudizio della Chiesa loro madre e credettero fermamente e senza eccettuazione tutto ciò che veniva da lei insegnato. |
A068001034 |
Quindi nell'animo loro essi erano dispostissimi a ritrattare la propria opinione, ove fosse stata dalla Chiesa riprovata. |
A068001036 |
Per lo contrario se non avessero avuto il loro cuore debitamente sommesso al giudizio della Chiesa, oppure avessero ripugnato alla conosciuta sentenza di essa, allora avrebbero cessato di essere cattolici, e si sarebbero annoverati fra gli eretici, come sono i Protestanti ed i Valdesi, che negarono obbedienza alla Chiesa. |
A068001037 |
F. I Protestanti dicono che la Chiesa ha inventato delle voci e definito delle cose, che non trovansi {328 [328]} nella S. Scrittura. |
A068001038 |
Gli Ariani nel quarto secolo rimproveravano la Chiesa di avere inventata la voce consustanziale per esprimere che il Figlio divino è della stessa sostanza e natura col Padre; ed ora i Protestanti rinfacciano alla Chiesa d'aver introdotti alcuni altri vocaboli, p. |
A068001038 |
P. Questa difficoltà fu mossa alla Chiesa dagli eretici antichi ed è ripetuta dai moderni. |
A068001039 |
Da prima noi rispondiamo ai Protestanti, che le voci nuove usate dalla Chiesa quantunque non si rinvengano nella Santa Scrittura identicamente quanto alla forma loro materiale e grammaticale, ciò nulla di meno vi si trovano sostanzialmente quanto al senso da esse espresso. |
A068001040 |
Del rimanente i nemici di nostra santa Religione studiando sempre nuovi modi di dire per esprimere nuovi errori, è necessario che la Chiesa eziandio, se fa d'uopo, adoperi nuovi vocaboli, coi quali in modo chiaro e positivo li segnali e condanni. |
A068001040 |
La Chiesa impertanto si appigliò a simili vocaboli speciali, perchè esprimono il domma divino con somma precisione e chiarezza, e non lasciano più luogo ai raggiri degli eretici che sono sofistici e di mala fede. |
A068001041 |
Secondariamente rispondiamo ai Protestanti che la Chiesa ha dovuto definire come dommi alcune cose, le quali non si trovano espresse nelle sante Scritture: imperciocchè in queste non si contengono tutte e singole le verità da Dio rivelate; e molte di esse conservansi nella divina tradizione fuori delle Scritture medesime. |
A068001043 |
Cosiffatte verità poi, raccolte da principio dalla bocca istessa degli Apostoli, furono poscia dagli antichi dottori diligentemente notate nei loro scritti, inserite nei sacri riti della Chiesa, e mantenute ognora vive nell'insegnamento dei sacri Pastori e nel comun sentimento del popolo cattolico. |
A068001043 |
Ora tali verità predicate dagli Apostoli furono fedelmente tramandate di generazione in generazione; e così conservaronsi nella tradizione della Chiesa Cattolica. |
A068001043 |
Quando adunque i Protestanti vi diranno che la Chiesa Romana ha definito come verità di fede certe cose che non leggonsi nella Sacra Scrittura, voi loro risponderete che essa apprese tali verità dalla divina tradizione conservatasi nel modo testè indicatovi; e replicherete loro quelle parole di s. Giovanni Grisostomo: « E tradizione, non cercare di vantaggio: Traditio est, nihil quaeras amplius |
A068001047 |
Il che fece la Chiesa specialmente al tempo in che sorsero delle eresie contrarie or a questo, ora a quell'altro punto di fede. |
A068001047 |
Similmente nella Chiesa Cattolica coll'andare del tempo certi punti di fede, creduti innanzi dai fedeli in confuso, cioè con fede implicita e generica, furono dalla Chiesa stessa particolarmente definiti e proposti loro a credere con fede esplicita e determinata. |
A068001049 |
Questa chiarezza, questa sua bellezza maggiore è tutta l'aggiunta che la Chiesa nostra Madre recò in vari tempi alla Fede Apostolica colle sue definizioni dommatiche. |
A068001050 |
Essi dopo aver senza fine accusata la Chiesa Romana di mille variazioni ed aggiunte in materia di dommi, le fanno al presente un delitto di essere stazionaria, ostinatamente invariabile nella sua fede. |
A068001050 |
Sicchè, o miei figli, nei nemici ed accusatori di nostra Santa Madre Chiesa si avvera precisamente ciò che cantiamo nel Salmo {334 [334]} ventesimosesto, che cioè l'iniquità ha mentito contro se stessa, distruggendosi colle proprie sue contraddizioni: Mentita est iniquitas sibi. |
A068001050 |
Un recente storico dei Valdesi asserisce che questa invariabilità della Chiesa nella sua credenza cagionò l'atrofia, ossia l'inedia e la consunzione di questo gran corpo |
A068001051 |
F. Ci ricorda di aver letto nella Storia Ecclesiastica che i Concilî generali ed i Sommi Pontefici di quando in quando fecero delle Riforme e dei cambiamenti nella Chiesa. |
A068001051 |
Non potrebbero per avventura i Protestanti trar quindi motivo di accagionare la Chiesa di qualche innovamento od alterazione in materia di fede?. |
A068001052 |
D'altra parte la Chiesa non procede a tali mutazioni se non con grande maturità di consiglio, e coll'assistenza dello Spirito {335 [335]} Santo promessale perpetuamente dal divin Salvatore. |
A068001052 |
Esse riguardano soltanto la disciplina ecclesiastica, ossia certe leggi e pratiche istituite dalla Chiesa stessa per l'autorità legislativa ricevuta da Dio, a fine di potere vie meglio giovare i fedeli al conseguimento della eterna salute, che è il fine della società cristiana. |
A068001053 |
Invano adunque i Protestanti dalle suddette Riforme ripiglierebbero pretesto di imputare alla Chiesa Cattolica alcuna innovazione in materia di fede e nelle cose di divina istituzione, delle quali essa fu anzi in tutti i tempi vindice e custode zelantissima. |
A068001054 |
Ora desidero di farvi osservare nel presente Trattenimento come {336 [336]} le innovazioni siano state fatte dai protestanti medesimi; i quali, o rinnovellando gli errori antichi o suscitandone dei nuovi, cessano, o meglio perdono ogni relazione colla Chiesa primitiva, cui essi predicano tutta pura ed apostolica, ed alla quale si appellano continuamente |
A068001054 |
P. Fin qui avete visto, miei figli, la Chiesa Cattolica, nostra madre, confrontata dai Protestanti colla Chiesa primitiva; e notato come le contraddizioni e le confessioni degli stessi suoi avversari non facciano che rivelar vie più l'apostolicità e l'integrità della sua fede. |
A068001056 |
F. Se si può provare codesta cospirazione degli eretici moderni con quelli condannati dalla Chiesa primitiva, la è veramente spacciata pel protestantismo. |
A068001058 |
Ora vogliate farci un poco conoscere gli errori condannati dalla Chiesa primitiva e risuscitati dai Protestanti. |
A068001059 |
P. Eccomi presto a contentarvi; e ve li indicherò sulla fede di testimoni autorevolissimi, quali sono i più celebri scrittori dell'antica Chiesa. |
A068001068 |
F. Ci pare quasi un miracolo, o padre, che tutto il mondo non facciasi protestante, e che la Chiesa Cattolica nostra madre, malgrado i rigori della sua morale, possa tuttavia contare per tutto il mondo un numero sì sterminato di fedeli suoi figli. |
A068001076 |
Eppure s. Paolo, vedete, non vuole che le donne aprano tampoco la bocca in Chiesa; tanto è lungi che giudichi doversi ammettere al sacerdozio!. |
A068001078 |
Così Calvino dietro agli eretici Novazioni negò alla Chiesa la potestà di assolvere dai peccati e rigettò il sacramento della Cresima. |
A068001086 |
E i Centuriatori Maddeburgesi protestanti più sopra ricordati confessano che le suddette asserzioni sono state condannate nella Chiesa antica come formali eresie. |
A068001086 |
[62], insegnarono: «Non doversi pregare, nè offrire sacrifìci pei morti, nè doversi osservare i digiuni dalla Chiesa stabiliti; ma dovere ciascuno digiunare quando gli aggrada, per non sembrare di essere sotto la legge. |
A068001088 |
P. Ma qui arrestiamoci per ora, e chiudiamo il presente Trattenimento fissando bene in mente queste due cose: 1° che non vi ha scempiaggine nè empietà in cui non precipiti chi non ascolta la Chiesa Cattolica; 2° che la vittoria costante della Chiesa contro tanti attacchi degli eretici d'ogni tempo, è una splendida prova della sua divinità. |
A068001095 |
Or bene cotesti loro errori hanno una data ben antica, e ab antico furono condannati dalla Chiesa. |
A068001099 |
Il credereste, figli miei? neppure quella iniqua denominazione che i Protestanti appongono alla Chiesa Cattolica di prostituta di Babilonia, non è di loro invenzione; ma la tolsero ad imprestito dagli scismatici Donatisti, i quali tanto tribolarono la Chiesa nel quarto e quinto secolo e furono vittoriosamente combattuti da s. Agostino. |
A068001100 |
F. Che begli spiriti vogliono essere cotesti eretici! Se la Chiesa Cattolica è la prostituta di Babilonia ed il Papa l'Anticristo, siccome vogliono essi, egli è giocoforza dire che Gesù Cristo, invece di fondarsi in questo mondo un regno, ossia una Chiesa invincibile dall'inferno, fondò per contro il regno dell'Anticristo; giacchè la Chiesa Cattolica ed il Papa datano e derivano dal suo Vicario stesso san Pietro. |
A068001101 |
P. Ancora un rapporto di parentela fra i Protestanti e gli antichi eretici io voglio qui farvi notare; ed è il vezzo che hanno e la stolta pretensione d'interpretare la S. Scrittura secondo il proprio giudicio privato, ossia, per parlar più chiaro, secondo il proprio capriccio, rifiutando l'autorità della Santa Chiesa e la tradizione venuta dagli Apostoli e serbatasi nella Chiesa stessa colla successione non interrotta dei pastori e dei dottori di essa. |
A068001105 |
F. Dio immortale! che orrendo abuso della sacra scrittura! Ah! adesso comprendiamo con quanta ragione la Chiesa non permetta senza cautela la lettura delle Bibbia in volgare; nè consenta ad alcuno l'interpretarla diversamente dal senso in cui essa l'intende. |
A068001105 |
La Chiesa fa così per allontanare {356 [356]} i fedeli dagli errori, a cui la mala intelligenza della S. Scrittura potrebbe condurli. |
A068001106 |
Laonde essi rigettarono alcuni di quei libri che tiene la Chiesa; altri ne mutilarono ed altri ne interpolarono a loro talento. |
A068001107 |
Furono tutti uomini scomunicati dalla Chiesa dei primi secoli; uomini che per l'infame loro condotta meritaronsi l'esecrazione dei contemporanei e dei posteri. |
A068001108 |
F. Così essendo la cosa, la condanna con cui la Chiesa antica colpì i su narrati eretici ricade tutta sui Protestanti, i quali risuscitarono i loro madornali errori. |
A068001116 |
Egli ben sapeva che i Protestanti fanno sempre appello alla Chiesa antica; e si argomentava {360 [360]} di potere trovarvi il Protestantismo netto ed intiero. |
A068001116 |
Per ciò decise prima di esaminare seriamente e ordinatamente i dommi della Chiesa dei quattro primi secoli, quali trovansi negli scritti dei ss. Padri primitivi. |
A068001117 |
Ma qual non fu la sua maraviglia allorchè nei libri di quei santi dottori invece del Protestantismo vi rinvenne il Cattolicismo con tutti i suoi dommi ed i suoi riti; e vi trovò per contrario tutti gli errori dei Protestanti negli eretici condannati dalla stessa Chiesa primitiva?. |
A068001118 |
In questo suo libro espose i risultamenti de' suoi studi sui ss. Padri e sulle antichità della Chiesa, e fece vedere sul suo proprio esempio come niun cattolico possa abbandonare la sua fede per interna e ragionata convinzione. |
A068001119 |
E qui io mi arresto conchiudendo con quelle sante espressioni di fede, di riconoscenza e di sacro entusiasmo, colle quali Tommaso Moore pone fine al prefato suo libro: « Salve dunque, o Chiesa una e vera. |
A068001120 |
E voi vedete che siffatte questioni cessarono dopo le dichiarazioni di Santa Chiesa; che i Protestanti non posseggono la dottrina della Chiesa primitiva, ma unicamente raccolsero gli errori e le eresie già condannate da tutta l'antichità cristiana. |
A068001120 |
P. Mi sono alquanto intrattenuto a farvi conoscere come i Cattolici ed i Protestanti convengono nello asserire che nella Chiesa Romana nulla fu cangiato di quanto insegnavasi nei tempi della Chiesa primitiva; e che quelle cose, le quali appaiono cangiamenti, non sono altro che spiegazioni di verità e di dommi, che per non essere ancora definiti dalla Chiesa erano soggetto di questioni. |
A068001121 |
Ora per non ommettere cosa alcuna che faccia rilevare ai Protestanti essere eglino fuori della retta via; e per rendervi sempre più persuasi che i Protestanti non possono più appartenere alla vera Chiesa, è bene che teniamo dietro partitamente ad altri loro errori. |
A068001125 |
La qual cosa è contraria alla credenza dei Cattolici, i quali riconoscono nella Chiesa una autorità stabilita da Gesù Cristo per dare il vero senso alla Bibbia, siccome vi ho già parlato in altri trattenimenti. |
A068001132 |
Per questa ragione il grande dottore della Chiesa s. Agostino diceva di sè: « Nelle Sacre Scritture io incontro più cose che non conosco, di quelle che io conosco. |
A068001140 |
Gli uomini più dotti che fiorirono nella Chiesa, tutti vanno d'accordo nello asserire che nella Sacra Scrittura v'ha parecchie cose difficili a capirsi, difficili a spiegarsi. |
A068001140 |
La è questa, o miei figli, dottrina della Chiesa Cattolica intorno alla Sacra Scrittura, da cui potete agevolmente dedurre che, secondo il Vangelo, secondo gli Apostoli, secondo voi medesimi e secondo il parere dei più dotti uomini del mondo, la Bibbia non è {367 [367]} chiara tanto da essere facilmente da tutti compresa. |
A068001147 |
Ma lo asserire che le mentovate parole vogliano indicare che la Bibbia è tutta chiara, è un opporsi alla Bibbia medesima, al Vangelo, ai fatti, agli scritti degli Apostoli ed alla pratica costante seguita dalla Chiesa in tutti i tempi. |
A068001148 |
Non avvi alcun dubbio che la parola di Dio è luce per {370 [370]} chi ha fatto gli studi necessari a fine di capirla e conoscere il senso con cui viene intesa e spiegata da Santa Chiesa, ed è evidente che non lo è per tutti indistintamente, giacchè più cose da noi medesimi non comprendiamo. |
A068001201 |
Prima del secolo decimosesto i vostri antenati erano Cattolici, uniti alla Chiesa Romana, sottomessi al Romano Pontefice; e la Bibbia fino allora si conservò (come ancora oggi si conserva) nella Chiesa Cattolica. |
A068001201 |
Qui tu devi venire a questa conclusione: fra tutti quelli che io conosco, due soli sono capaci di servirsi della Bibbia; e questi due, per accertarsi d'avere una Bibbia non guasta, sono costretti di ricorrere alla Chiesa Romana. |
A068001206 |
È necessario che ci siano i sacri Pastori, posti dallo Spirito Santo a governare la santa sua Chiesa: quos Spiritus Sanctus posuit regere Ecclesiam Dei; come dice la Bibbia. |
A068001211 |
La quale Chiesa è quel gran tribunale cui promise Dio la sua assistenza sino alla consumazione {386 [386]} del mondo: Ecce ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi. |
A068001211 |
P. Caro giovane, hai detto bene; ma sappi che quanto ti ho sopra esposto è un apologo, o un fatto pigliato per similitudine acciocchè tu ed i miei figli poteste intendere che la Sacra Scrittura è un codice divino, affidato da Dio alla sua Chiesa. |
A068001227 |
A pagina quarta il Trivier si propone di citare sulle cose di maggior importanza alcuni squarci dei Padri e dei Dottori più celebri della Chiesa Romana. |
A068001230 |
P. Se tu, caro giovanetto, verrai altre volte co' miei figli ad ascoltarmi, ti farò vedere che questo libro è un impasto di errori e di contraddizioni da capo a fondo; e che l'autore abboracciò unicamente per iscusare la sua apostasia e vomitar calunnie contro alla Chiesa Romana. |
A068001232 |
P. Aprì il libro a pagina 25, e quivi vedrai le molte cose che dice contro la Chiesa Romana, unicamente perchè proibisce la lettura della Bibbia in lingua volgare. |
A068001234 |
La Chiesa Romana non proibì mai la lettura della Bibbia in lingua volgare; solo vuole proibire ed impedire il guasto che gli eretici fanno di essa Bibbia. |
A068001234 |
La Chiesa permette che la si stampi in lingua volgare; sì veramente che abbia il testo originale a fronte e contenga note dichiarative in fondo di pagina; o per lo meno dopo essersi bene accertata che l'originale non fu punto alterato. |
A068001236 |
Che se poi il povero Trivier si fosse alquanto impratichito delle cose riguardanti la cristiana Religione, avrebbe letto nel decreto della Sacra Congregazione dell'Indice in data del 13 giugno {392 [392]} 1757 queste parole: « Se siffatte versioni della Bibbia in lingua volgare saranno approvate dalla Santa Sede Apostolica, ovvero stampate con annotazioni tratte dai santi Padri della Chiesa, o da dotti e cattolici uomini, si permettano. |
A068001238 |
Io tutti i giorni sento i nostri pastori dire e ripetere a piena bocca mille cose contro alla Chiesa Romana; ed ora mi avveggo che non è tutto secondo ragione quel loro schiamazzare. |
A068001240 |
Ai sarcasmi, alle imprecazioni che il ministro Protestante vomitava contro la Chiesa Cattolica, il cattivello tosto si decise di professare anch'esso la Riforma. |
A068001271 |
Ma la figlia di lui Maria, che gli successe al trono, conoscendo come sarebbe stata cosa ridicola ed empia che una donna stesse a capo di una religione, rinunziò al luteranesimo, si riconciliò col Papa e morì in seno della Santa Chiesa Cattolica. |
A068001274 |
Allora si vide il mostruoso fatto di una donna, rotta ad ogni turpezza, arrogarsi l'autorità di capo della Chiesa; avvegnachè San Paolo dica: Le femmine tacciano nella Chiesa; ivi non è loro permesso di parlare: Mulieres in Ecclesia taceant; non enim permittitur eis loqui ( I. Cor., capo 14, 34). |
A068001278 |
Così quella grande Inghilterra, quei fieri milordi inglesi, che rifiutarono di riconoscere il Papa stabilito da Dio a governare la Chiesa, devono sottostare alle decisioni di una donna, tuttochè talora ignorante e viziosa, ma che intanto leva la voce, e parla, e definisce le più difficili questioni, mentre s. Paolo comanda alle donne di non immischiarsi punto negli ammaestramenti religiosi. |
A068001279 |
Non appena usciva alcuno ad insegnare novità nella Chiesa, tostamente, secondo {404 [404]} il comando di s. Paolo, ne era allontanato, affinchè il reo veleno dell'errore non si comunicasse agli altri fedeli. |
A068001303 |
Asserivano che la costruzione delle chiese era cosa inutile, anzi superstiziosa; e chiamavano i templi tettoie e granai; affermando essere miglior cosa che uno preghi in una stalla, dentro una camera, anche sdraiato in un letto, che non in una chiesa. |
A068001323 |
R. È cosa ottima, perchè una chiesa è un luogo santo; e noi Protestanti abbiamo costrutto un tempio vistoso ad aguglie nella città di Torino. |
A068001324 |
D. Fa bene chi prega in chiesa?. |
A068001325 |
R. No: invece di pregare in chiesa mette più conto pregare in una stalla o sotto una tettoia; ovvero in camera stando sdraiati in un letto. |
A068001326 |
D. Opera dirittamente chi prega in chiesa?. |
A068001330 |
Fin da giovanetto egli aveva percorso la importante Storia delle Variazioni di Monsignor Bossuet; e fra le altre cose ci lasciò scritto: « Le variazioni nei Protestanti sono argomenti di falsità, mentre l'unità {414 [414]} della Chiesa Cattolica non mai interrotta è una prova ed un testimonio infallibile della sua verità. |
A068001332 |
Essi pretesero di costruirsi un'altra chiesa diversa da quella che esisteva da 1500 anni; e così per quella novella chiesa fecero pensiero di giugnere fino al cielo. |
A068001373 |
Noi per esempio domandiamo ai Protestanti: La Bibbia che voi avete da {424 [424]} chi l'avete ricevuta? Essi contorcono il naso, dimenano le spalle, considerano, riflettono e poi sono costretti a rispondere: L'abbiamo ricevuta dalla Chiesa Cattolica |
A068001375 |
Alcuni rispondono che era giusta; e noi loro tosto di rimando: se questa Bibbia era giusta e non alterata, dunque la Chiesa Romana, che allora la possedeva e continuò a possederla in appresso, continuò eziandio ad essere la Chiesa di Gesù Cristo. |
A068001375 |
Perchè dunque voi avete abbandonata questa Chiesa?. |
A068001376 |
- Voi vi siete messi attorno per correggerla? ma chi vi insegnò il modo di correggerla? Quale originale avevate, od avete voi fra le mani fuori di quello che esiste nella Chiesa Cattolica?. |
A068001380 |
Dimandiamo se nella Chiesa Cattolica ci siano stati dei Santi; e ripetono che sì. |
A068001380 |
Dunque, conchiudiamo, dunque voi convenite con noi che la santità esiste nella Chiesa Cattolica, senza che possiate dare la minima prova che esista nella Chiesa riformata. |
A068001380 |
Noi domandiamo ai Protestanti se la santità sia essenziale alla vera Chiesa di Gesù Cristo; e rispondono che sì. |
A068001386 |
E primieramente che cosa dicono i Protestanti per dimostrarci dove fosse la loro Chiesa prima di Calvino e di Lutero? {428 [428]}. |
A068001387 |
Alcuni escono a dire che allora il Protestantismo era invisibile; e con ciò, come abbiamo trattato altrove, vengono ad asserire che la Chiesa Protestante fu per 1500 anni invisibile, e che in tutto quello spazio di tempo la vera Chiesa andò viaggiando dalle stelle al sole, dal sole alla luna, finchè giunse a trovarsi un nido, una tana, od una casa ove abitare.... |
A068001388 |
F. Ridiamo, perchè la Chiesa non è mica una volpe, che vada a cercarsi una tana; od un uccello, che voli in cerca del suo nido; e neppure un uomo ramingo, il quale giri per trovarsi una stanza ove ricoverarsi. |
A068001389 |
P. Che cosa volete adunque che sia questa Chiesa?. |
A068001390 |
F. Oh! questa Chiesa, la vera Chiesa di Gesù Cristo, deve essere una congregazione di fedeli cristiani, che professino la fede e la legge di Gesù Cristo, sotto la condotta dei legittimi Pastori, di cui il Capo Supremo è il Romano Pontefice, stabilito da Dio per suo Vicario in terra. |
A068001391 |
P. Sì: questa sarebbe la vera Chiesa di Gesù Cristo, la quale doveva farsi visibile in ogni tempo {429 [429]} per ammaestrare ed accogliere i fedeli di tutti i luoghi. |
A068001392 |
Ma noi chiediamo ai Protestanti: Dove è la successione legittima dei vostri Pastori? Qual è il Capo legittimo della vostra Chiesa, cui si possano applicare quelle parole del Vangelo: Ite, docete: andate, insegnate?. |
A068001395 |
P. Questi argomenti per lo più da loro si passano sotto silenzio; e se talora li toccano, il fanno unicamente per avere cagione di calunniare la Chiesa Romana. |
A068001396 |
I Protestanti non potendo sostenere la loro credenza colla lealtà e colle ragioni, si mettono a fabbricare calunnie contro alla Chiesa Romana; e di queste calunnie si valgono nelle prediche, negli scritti e nelle stesse loro conferenze. |
A068001397 |
Questa adoperano i malevoli contro del prossimo: questa praticano i Protestanti contro la Chiesa Cattolica. |
A068001398 |
F. Calunnie e menzogne contro alla Chiesa Romana! Noi pensavamo che fossero solamente i Valdesi, i quali si appigliassero a simili partiti. |
A068001400 |
Qualche tempo fa venne tra noi un famoso protestante, di cui giudico bene tacervi il nome; e dopo alcune parole, mi porse un libro, dicendo a più riprese: Eccovi un buon libro, il quale fa toccare con mano le infamità della Chiesa Romana. |
A068001405 |
1° È una calunnia quando i Protestanti dicono {432 [432]} che la Chiesa Romana insegna delle infamità, senza provarle. |
A068001406 |
A lui il Salvatore disse: « Tu sei Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa: pascola le mie pecore, pascola i miei agnelli: ho pregato per te, affinchè la tua fede non venga meno; tu poi conferma nella fede i tuoi fratelli. |
A068001406 |
Il Papa è il Vicario di Gesù Cristo, il Pastore Supremo della Chiesa universale, stabilito da Dio a Capo della medesima, è il Successore di san Pietro. |
A068001407 |
3° È parimente una calunnia lo asserire che la Chiesa Romana comanda di adorare i Santi e le immagini come Dei. |
A068001407 |
La Chiesa Cattolica {433 [433]} Romana ha sempre insegnato e insegna tuttora doversi un culto ai Santi come ad amici di Dio; venera le loro ossa quali oggetti di grata memoria, quali reliquie di corpi appartenenti agli stessi amici di Dio; venera le immagini loro benedette, ma solo in quanto rappresentano que' Santi che la Chiesa Cattolica riconosce beati in cielo. |
A068001407 |
La Chiesa poi non ha mai insegnato, nè mai insegnerà che le statue, le immagini, le reliquie ed i Santi siano adorati come Dio. |
A068001408 |
4° Da ultimo è una impudente calunnia quella di inculcare che la Chiesa Romana abbia proibita la lettura della Bibbia. |
A068001408 |
Dai primi tempi della Chiesa fino a noi non si può trovare un Pontefice, un Concilio od un Santo Padre, il quale abbia proibito di leggere la Bibbia. |
A068001409 |
F. Che cosa adunque proibisce la Chiesa Romana intorno alla Bibbia?. |
A068001410 |
Ed ogni qual volta la si stampa solo in lingua volgare, non è dalla Chiesa permessa, se non dopo che ebbe ella esaminato che la traduzione fu assai fedelmente eseguita, e che la parola di Dio non fu guastata, nè alterata da quella degli uomini minimamente. |
A068001410 |
P. La Chiesa Romana proibisce ed ha costantemente proibito Bibbie guaste, vuoi per gli errori commessi nella traduzione, vuoi per le maliziose aggiunte fatte al testo originale. |
A068001410 |
Per questo la Chiesa non vuole che si stampi la Bibbia in lingua volgare, senza che ci sia l'originale latino a fronte. |
A068001411 |
Proibisce poi la Chiesa Romana e proibisce rigorosissimamente certe Bibbie falsate. |
A068001412 |
La stessa Chiesa Romana proibisce le Bibbie tradotte dagli eretici; perchè essi hanno tanta buona fede da ommettere, aggiugnere o cangiare quanto loro talenta. |
A068001413 |
In considerando il guasto terribile che gli eretici fanno della Bibbia, la Chiesa Cattolica veglia colla massima sollecitudine, affinchè si conservi la purezza del testo, e se ne impedisca ogni minima alterazione. |
A068001423 |
Eccovi un'altra dimanda: Credete voi, signori ministri Protestanti, che un cattolico in leggendo o meditando la Bibbia, in praticando le virtù che la Chiesa Cattolica propone, e fuggendo i vizi che essa condanna, come fecero un s. Francesco d'Assisi, s. Francesco Zaverio, s. Bernardo, san Vincenzo de' Paoli ed altri Santi della Chiesa Cattolica Romana, credete voi, dico, che costui si possa salvare?. |
A068001427 |
I Cattolici invece dicono: Voi, o Protestanti, finchè perseverate ostinati nella vostra setta, siete separati dalla vera Chiesa di Gesù Cristo, e per questo solo, come insegna s. Agostino, morendo senza rinunciare ai vostri errori, voi andate eternamente perduti. |
A068001433 |
Tuttavia non vogliamo qui tralasciare alcune parole, le quali dimostreranno sempre più la falsità del sistema a cui Calvino e i suoi seguaci ricorsero, a fine di provare che la certezza de' libri sacri è solidamente fondata sulla testimonianza interna dello Spirito Santo, senza che punto si abbia d'uopo di ricorrere all'autorità della Chiesa Cattolica. |
A068001440 |
A quel modo che le gambe ci furono concesse dal Creatore per camminare, ma coll'aiuto degli occhi; somigliantemente Dio ci diede la ragione per conoscere le verità rivelate nella Bibbia, ma guardata e regolata dall'ammaestramento infallibile della Chiesa. |
A068001450 |
Esso vi ha tolto il rispetto per l'autorità della tradizione della Chiesa e de' Concilii. |
don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html |
A069000003 |
In secondo luogo si preferirono le preghiere e gli esercizi divoti cui sono annesse le sante indulgenze, perchè, mentre esse racchiudono l'approvazione ecclesiastica, servono sempre più a far conoscere {VII [7]} i tesori inesauribili che la divina misericordia ha confidato all'infallibile magistero della Chiesa per vantaggio de' fedeli. |
A069000004 |
In quanto poi alle preghiere furono di preferenza scelte quelle composte, dette, o approvate dai santi, oppure usate nella Liturgia della Chiesa. |
A069000011 |
Così che quando siamo in chiesa innanzi al SS. Sacramento, è come se noi fossimo in cielo innanzi al trono di Dio. |
A069000011 |
Per questa ragione è cosa assai più vantaggiosa il pregare in chiesa che non in altri luoghi. |
A069000011 |
Sebbene in ogni luogo noi possiamo elevare il cuore a Dio ed essere da lui ascoltati, tuttavia per quanto è possibile conviene pregare in chiesa. |
A069000025 |
S'intende che pregando in chiesa dobbiamo tenere in modo particolare un contegno rispettoso e divoto, sia per rispetto al SS. Sacramento dell'altare, in cui sta presente Gesù Cristo, sia per non dare cattivo esempio agli altri, ai quali dobbiamo anzi essere di edificazione col nostro esteriore atteggiamento. |
A069000031 |
Conviene anche recitare i Comandamenti di Dio e della Chiesa, per non dimenticarci di osservarli nel corso della giornata. |
A069000031 |
Ma questo, come ognun vede, non basta per un buon cristiano; perciò noi dobbiamo offerire a Dio varie altre preghiere proposteci dalla santa Chiesa, nostra madre. |
A069000032 |
Se per altro tu hai comodità di subito portarti in chiesa, potrai colà recitare le tue preghiere. |
A069000036 |
Da questi testimonii e da molti altri che io ti potrei addurre si fa manifesto che il segno della santa croce fu insegnato dallo stesso Gesù Cristo, e dagli Apostoli propagato per tutta la Chiesa. |
A069000036 |
In ultimo raccomandò a Dio la santa Chiesa, e disceso nella tomba che si era fatta preparare, si fece il segno della santa croce, e spirò l'anima sua. |
A069000036 |
Si può dare per certo, che il segno della santa croce fu praticato dagli stessi Apostoli, ed è cosa fuori dubbio, che i santi Padri della Chiesa in ogni tempo lo hanno raccomandato ai cristiani. |
A069000042 |
Chi mai fra gli uomini avrebbe avuto l'ardire di chiamar Iddio col nome di padre se Gesù suo figliuolo non ce l'avesse insegnato? Perciò la Chiesa piena di maraviglia a tali parole, ogni giorno nella santa messa prima di recitare il Pater dice che essa non avrebbe mai l'ardire di parlare a Dio in tal modo, se non ne avesse ricevuto l'ammaestramento ed il comando dal suo divino sposo Gesù Cristo. |
A069000047 |
Quello poi che segue sino al fine fu aggiunto dalla santa Chiesa dopo che nell'anno 431 nel concilio, ossia nell'adunanza generale dei vescovi tenuta nella città di Efeso nell'Asia Minore, fu definito quale, articolo di fede che Maria SS. è realmente Madre di Dio. |
A069000047 |
Questa decisione e questa preghiera fu da tutti i cristiani accolta con grande festa e giubilo, mentre Iddio per vendicare l'offesa fatta alla sua Madre, punì severamente l'empio Nestorio, il quale condannato come eretico dalla Chiesa fu dall'imperatore mandato in esilio, dove il misero in pena della sua ostinazione ebbe a patire una delle più schifose malattie, per cui la sua lingua, colpevole di aver bestemmiata la Madre di Dio, fu rosa e divorata dai vermi. |
A069000047 |
Udita una tale bestemmia, i cristiani, che sempre avevano nudrito nel cuore una viva e profonda venerazione verso della Regina del Cielo, si sentirono sommamente inorriditi, ed avvertirono immantinenti il sommo Pontefice, e lo pregarono di convocare un concilio generale, ossia di comandare a tutti i vescovi di radunarsi in qualche luogo fine di condannare questo nuovo errore {32 [40]} infernale, e di togliere dalla Chiesa questo scandalo. |
A069000051 |
Così sant'Ireneo vescovo di Lione, il quale visse nel secondo secolo della Chiesa, dopo aver riportato diverse parti di questo simbolo, dice che la Chiesa lo ha ricevuto dagli Apostoli e dai loro discepoli. |
A069000051 |
Quindi la Chiesa ce lo fa recitare tutti i giorni nelle nostre preghiere, affinchè queste verità, che sono il fondamento della nostra religione, ci restino bene impresse nella mente da non più dimenticarle. |
A069000051 |
» Sant'Ambrogio vescovo di Milano, che visse egli pure sul finire del quarto secolo, dice: « Si creda al simbolo degli Apostoli, che la Chiesa romana ha custodito intemerato, ed oggi ancora lo conserva. |
A069000052 |
Quali sentimenti di fede, di speranza e di amore non si destano nel nostro cuore {38 [46]} alla considerazione di queste verità! Ma non basta credere in Dio padre e nel suo divin Figliuolo, ma dobbiamo anche credere nello Spirito santo, che da loro procede; dobbiamo credere la santa Chiesa cattolica, e crederla come stabilita da Gesù Cristo a nostra maestra e giudice nelle cose di fede: dobbiamo credere che in questa Chiesa vi è la partecipazione delle opere buone, vale a dire che di tutto il bene che si fa da ciascun fedele partecipano tutti gli altri, sebbene abitino negli ultimi confini della terra; dobbiamo credere che Gesù Cristo ha dato alla sua Chiesa la podestà di rimettere i peccati per mezzo dei sacramenti; dobbiamo credere che alla fine del mondo tutti gli uomini per la potenza di Dio dovranno risorgere dai loro sepolcri, ripigliare i loro corpi, quantunque ridotti in polvere e dispersi sulla faccia della terra: finalmente che dopo questa vi ha una vita che più non finisce, felice pei buoni, e piena di ogni sciagura pei malvagi. |
A069000053 |
Noi teniamoci caro il tesoro della fede; stimiamoci altamente fortunati di credere tutte queste verità, che furono mai sempre l'oggetto più tenero dei cristiani di tutti i secoli della Chiesa a cominciare dagli Apostoli sino a noi, e che oggidì sono credute da oltre duecento cinquanta milioni di cattolici, che desiderano di vivere e morire nel seno della Chiesa di Gesù Cristo, cioè di quella Chiesa che ha per capo il romano pontefice, Vicario di Gesù Cristo in terra. |
A069000054 |
In tutti i tempi della Chiesa vissero dei santi divotissimi della Beata Vergine. |
A069000055 |
La Chiesa poscia la addottò fra le sue preghiere, e ordinò che servisse come di {41 [49]} conclusione all'uffizio canonico per tutto il tempo che scorre tra la Domenica della SS. Trinità e l'Avvento. |
A069000055 |
Si vuole che egli l'abbia composta perchè fosse cantata nella chiesa del suo convento di Chiaravalle, e che poscia questa pia usanza si estendesse a tutti i religiosi del suo ordine, i quali presero l'uso di recitarla dopo aver terminata l'uffiziatura canonica. |
A069000056 |
Da indi in poi la Santa Chiesa aggiunse alla Salve, Regina le suddette parole, che noi ancora recitiamo. |
A069000056 |
Di un sì maraviglioso fatto si conservano i segni nella suddetta chiesa di Spira con tre lastre di bronzo nel pavimento, ciascuna delle quali porta intagliate in circolo le parole che il santo proferi in ciascuno dei tre luoghi. |
A069000056 |
Il 28 dicembre dello stesso anno in giorno di domenica s. Bernardo accompagnato dallo stesso imperatore Corrado, dal clero, da una gran folla di popolo s'incamminò divotamente verso la chiesa maggiore di quella città, ove si venerava un'immagine prodigiosa della gran Madre di Dio. |
A069000056 |
Quindi proseguendo lungo la chiesa, arrivato verso il mezzo di essa, si fermò, e ad alta voce proferì queste altre parole: O pia. |
A069000056 |
Sì grande era la fama della santità di questo insigne dottore della Chiesa, che tutti desideravano di vederlo. |
A069000061 |
In vista di tante cure che per noi si prende questo angelo benedetto la Chiesa ci mette sulle labbra quella breve, ma bella orazione dell' Angele Dei, colla quale noi mostriamo la nostra gratitudine a questo nostro celeste custode, e poniamo in lui una grande confidenza, implorando il suo aiuto è la sua potente intercessione. |
A069000061 |
La Chiesa desidera che noi ricorriamo sovente a questo angelo del Signore, che lo preghiamo di cuore affinchè illumini la nostra mente a conoscere la bellezza ed il pregio della virtù per seguirla costantemente, e la deformità del vizio per sempre sentirne orrore e {46 [54]} guardarcene: affinchè ci regga e ci sostenga quando ci vede tentati, o sul punto di cadere nel peccato: insomma affinchè esso ci governi in tutte le nostre azioni, e così tutte le nostre opere siano indirizzate alla maggior gloria di Dio, e riescano degne di essere da lui scritte nel libro della vita. |
A069000069 |
In vista dell'assoluta loro necessità la Chiesa, che desidera la salute di tutti i suoi figli, raccomanda che noi li recitiamo spesso, e specialmente nella preghiera del mattino e della sera; e raccomanda, che li recitiamo con attenzione, e che li recitiamo con ispirito di pentimento, se la coscienza ci rimorde di averli trasgrediti, e con una sincera risoluzione di sempre osservarli ogni giorno della nostra vita. |
A069000070 |
Oltre i comandamenti di Dio noi siamo ancora obbligati di adempiere quelli della Chiesa, la quale avendo ricevuto da Dio il potere di fare delle leggi, ogni cristiano ha un dovere strettissimo di osservarle. |
A069000070 |
Tu devi adunque sapere, amico mio, che la Chiesa insegnante |
A069000071 |
Il Papa è il fondamento visibile della Chiesa. |
A069000071 |
Questa è una verità negata dai nemici della Chiesa cattolica; ma tu, o cristiano, non lasciarti ingannare, e ricordati sempre di quelle parole di s. Ambrogio: « Dove v'è Pietro, là vi è la Chiesa. |
A069000071 |
Questi concilii possono far leggi obbligatorie pel territorio soggetto alla loro giurisdizione, cioè il concilio generale, quando è approvato dal Papa, obbliga per tutta la Chiesa; il concilio nazionale o provinciale per tutta la nazione o provincia; e il diocesano per tutta la diocesi, purchè in questi concilii non si decreti cosa alcuna contraria alle prescrizioni del Papa o dei concilii generali. |
A069000071 |
Tu sei Pietro, disse il Salvatore, e su questa Pietra io edificherò la mia Chiesa. |
A069000071 |
» In un concilio dove non si trovi Pietro, cioè il Papa, non si può dire che vi sia la Chiesa di Gesù Cristo. |
A069000072 |
E per quel che spetta i Vescovi s. Paolo dice che essi sono posti dallo Spirito Santo a reggere la Chiesa di Dio (Att. |
A069000072 |
XVI, 19 - Giov. XXI.), affidò a s. Pietro, e nella sua persona ai suoi {54 [62]} successori la cura di ammaestrare e di reggere tutti i fedeli, anche gli stessi Vescovi, e stabilì il Sommo Pontefice maestro, pastore e governatore e direttore della Chiesa universale. |
A069000073 |
E come non avrà un tale potere quella Chiesa, alla quale nella persona degli Apostoli Gesù Cristo prima di salire al Cielo diede l'incarico e l'ordine di predicare il vangelo per tutto il mondo, e comunicò la stessa potestà, che egli aveva ricevuta dall'Eterno suo Padre? Sicut misit me Pater et ego mitto vos, disse il nostro Redentore a' suoi Apostoli. |
A069000073 |
La Chiesa non solo è {55 [63]} una società visibile al pari della società civile, ma la prima di tutte le società e la più necessaria, conciossiachè solo in essa e per essa gli uomini possono conseguire il fine per cui sono creati, che è la gloria eterna del paradiso. |
A069000073 |
La Chiesa è paragonata ad un regno; (Matt. |
A069000073 |
Ma in ogni società vi è il potere di fare le leggi necessarie per il suo benessere, adunque questo stesso potere di fare le leggi, che sono volute per il suo benessere, deve essere nella Chiesa. |
A069000073 |
Ora Gesù Cristo aveva certamente su questa terra il potere legislativo; dunque questo potere è stato comunicato agli Apostoli ed ai loro successori, quindi il Papa e la Chiesa nel fare delle leggi usano di un diritto loro concesso non dagli uomini, {56 [64]} non dai governi civili, sibbene da Dio medesimo, che è il Re dei re, il Dominatore dei dominanti. |
A069000074 |
) Questo potere legislativo venne di poi ampiamente esercitato sia dai sommi pontefici, sia dai concilii generali e particolari, come ne fa testimonianza tutta la storia della Chiesa; e ciò senza che nessuno mai contrastasse loro un tale diritto. |
A069000074 |
I primi a negare alla Chiesa questa autorità furono gli eretici degli ultimi tempi, gl'increduli e alcuni falsi cristiani de' nostri giorni. |
A069000075 |
Ma se Gesù Cristo ha dato alla Chiesa la facoltà di far leggi, ha necessariamente imposto ai fedeli l'obbligo di osservarle; chè sarebbe stato inutile, anzi ridicolo un tal potere, se le leggi da esso emanate non avessero virtù di legare le coscienze. |
A069000076 |
Ella è dunque cosa chiara, che ogni cristiano è obbligato ad osservare le leggi della Chiesa, se vuol rimanere nel seno di essa ed evitare le pene minacciate a coloro i quali non ascoltano Gesù Cristo e disprezzano i comandi di lui e del Padre suo. |
A069000076 |
Imperocchè qual cosa poteva dirci di più per farci intendere quanto sia grave l'obbligo di obbedire ai pastori della Chiesa oltre al dichiararci, che chi disobbedisce loro disobbedisce a lui medesimo, nostro Dio e Redentore, e chi è docile alla loro voce sarà premiato come se fosse docile alla stessa voce di lui? Anzi Gesù Cristo comandò, che se alcuno non si sottomettesse alla Chiesa sia da tutti i cristiani considerato come un idolatra {58 [66]} ed un pubblicano, ossia un nemico de' suoi fratelli, e meritevole come tale d'essere scomunicato. |
A069000077 |
Ma quante e quali sono le leggi della Chiesa? - Esse sono molte, ma le principali e quelle che in generale obbligano tutti i fedeli, si riducono a cinque, dette perciò i cinque principali comandamenti della Chiesa. |
A069000078 |
Nei primi secoli della Chiesa i cristiani assistavano {59 [67]} tutti i giorni alla santa Messa, sovente anche con pericolo della vita: sì fervida era allora la divozione a questo augusto Sacrificio! Ma quel fervore in seguito si diminuì, e in taluni si raffreddò sino al punto da lasciar passare anche un tempo notabile senza assistervi. |
A069000078 |
Siccome la santa Messa è l'azione più grande della nostra SS. Religione, ed è l'unico mezzo di rendere a Dio tutto l'onore dovuto, di ringraziarlo condegnamente dei beneficii che riceviamo, di efficacemente placare la sua collera provocata dalle nostre colpe, e di impetrare ogni sorta di grazie; è insomma per tutti noi la fonte di ogni benedizione, così la Chiesa vedeva con vivo rincrescimento in alcuni suoi figli quella trascuranza nel prender parte a un'opera di sì grande rilievo, e quindi pensò di rimediare al male col far uso dell'autorità ricevuta dal suo divino sposo, e prescrivere sotto vincolo di peccato grave a tutti i cristiani giunti all'uso della ragione di assistere alla santa Messa nelle domeniche e feste di precetto. |
A069000080 |
Dobbiamo poi assistere alla Messa dal principio alla fine per soddisfare pienamente al precetto, cioè in guisa da non commettere peccato alcuno nè mortale nè veniale: perciò chi colpevolmente ne lascia una parte non considerevole, commette peccato veniale, ma è reo di colpa grave chi ne lascia una parte notabile, come sarebbe il caso di chi solo cominciasse assistere alla Messa quando è già letto il primo vangelo, o come vogliono altri più indulgenti, quando il sacerdote ha già recitato il Credo: oppure chi esce di Chiesa nel tempo della consacrazione e vi rientra quando questa è finita, oppure cessa dall'assistere {62 [70]} alla Messa prima che il sacerdote siasi comunicato. |
A069000081 |
Fa d'uopo eziandio di assistere alla Messa con divozione perchè la Chiesa richiede da noi un'opera di religione e non cosa materiale. |
A069000082 |
Così pure quando occorresse nello stesso tempo l'osservanza di un precetto della legge di Dio, (o naturale o positiva) e di un comandamento della Chiesa, allora cessa la obbligazione di quest'ultimo: perchè con le sue leggi ci vuole aiutare ad eseguire la legge di Dio e non a violarla. |
A069000082 |
Intanto ti avverto, che sia questo, sia gli altri comandamenti della Chiesa non obbligano quando non si possono adempiere {63 [71]} senza un grave incomodo. |
A069000082 |
La Chiesa, quale madre benigna, non intende obbligare i suoi figli con grave loro danno. |
A069000082 |
Per questi motivi sono dispensati dall'assistere alla Messa non solo gli ammalati, ma quelli ancora che sono in convalescenza: coloro eziandio che portandosi alla Chiesa sarebbero in pericolo di fare grave danno alla loro salute o incorrere qualche pericolo grave; ed anche ne sono dispensati coloro, che hanno da compiere qualche uffizio di carità verso il prossimo, di cui questi gravemente abbisogni; ed anche quelli, la cui assenza potrebbe essere cagione di qualche grave {64 [72]} disordine. |
A069000082 |
Sta peraltro alla Chiesa ed a' suoi pastori il giudicare quando occorra questo caso, e non all'arbitrio nè delle autorità civili, nè di ciascheduno individuo. |
A069000084 |
La Chiesa pertanto col prescriverci il digiuno in certi giorni altro non fece che continuare una pratica già in uso fra gli ebrei, e raccomandata e premiata da Dio stesso; pratica osservata e raccomandata da Gesù Cristo medesimo, dagli Apostoli e {67 [75]} dai primitivi fedeli, pratica grandemente utile e all'anima e al corpo. |
A069000085 |
A Dio importa assai che vengano osservati i comandamenti della Chiesa da lui stabilita maestra del mondo; e quanto gli importi lo fece vedere in tutti i tempi col punire severamente anche in questa vita quelli che ne violano i precetti. |
A069000085 |
Verrà anche per costoro il giorno del Signore, e allora vedranno quanto siano tremendi i giudizi di Dio contro di quelli che trasgrediscono i comandamenti della Chiesa: e come gli schernitori di Noè e de' suoi consigli furono dalla potente e vendicatrice mano di Dio sommersi nelle acque del diluvio; così i violatori delle leggi della Chiesa saranno sepolti nelle fiamme dell'inferno! Divoto cattolico, deh! che non arrivi a noi una tanta sciagura!. |
A069000089 |
In seguito la Chiesa restrinse una tale opera penitenziale alla sola astinenza dalla carne, rendendola di precetto a tutti i cristiani giunti all'uso della ragione. |
A069000090 |
Neppure presta orecchio {73 [81]} a quelli, i quali dicono che alcuni comprano da Roma la licenza di poter mangiar grasso nei giorni di vigilia; imperciocchè questa è una pretta invenzione dei cattivi, i quali perchè essi non osservano questo comandamento, vogliono far supporre di aver comperata una tale licenza; oppure cercano di spargere il disprezzo su questa legge della Chiesa, come se tornasse solo a profitto dei preti. |
A069000090 |
Sappi adunque per tua norma che per nessun danaro del mondo la Chiesa non vende mai una tale dispensa. |
A069000090 |
È vero pur troppo, o divoto Cattolico, che alcuni de' nostri fratelli d'oggidì non osservano questo precetto dell'astinenza dalle carni; ma sappi che con tutto ciò la legge della Chiesa sta, e sarà un giorno accusatrice severa contro de' suoi trasgressori. |
A069000091 |
Cristiano mio, dimostriamoci veri cattolici e figli devoti della Chiesa in faccia ai nemici della nostra Religione ed a tanti cattivi cristiani de' nostri giorni. |
A069000091 |
Siamo soldati {74 [82]} di Gesù Cristo; non temiamo adunque di combattere da forti per l'onor suo e per l'onore della sua Chiesa. |
A069000092 |
La Chiesa vide con dolore la morte spirituale di tanti cristiani, e per liberarneli comandò che ogni cristiano giunto all'uso della discrezione si accostasse alla santa Eucaristia almeno alla Pasqua, minacciando della scomunica chiunque ricusasse di sottomettersi a questa sua legge. |
A069000093 |
Dal santo Natale poi sino all'Epifania e per tutta l'ottava di Pasqua {82 [90]} è vero che la Chiesa non è più immersa nel duolo, ma ella si trova allora in una somma allegrezza tutta di paradiso pei grandi misteri di cui celebrasi la memoria: sarebbe perciò contrario allo spirito del cristianesimo darsi ad un'allegrezza mondana, ad un'allegrezza temporale e terrena. |
A069000093 |
Laonde la chiesa per mantenere nei suoi figli quello Spirito di Gesù Cristo, da cui tutti devono essere animati, proibì le solennità delle nozze, le quali se sarebbero permesse in altre occasioni, purchè non c'entri l'offesa di Dio, sono per altro illecite e peccaminose nei tempi suddetti. |
A069000093 |
Queste in fatti in tempo di penitenza e di lutto per tutta la Chiesa sono disdicevoli ad ogni cristiano. |
A069000093 |
Quindi è dovere di ogni cristiano, che voglia contrarre matrimonio in questi tempi, di non contravvenire a questa legge della Chiesa. |
A069000094 |
Dobbiamo per ciò fare soventi atti di fede; protestare col cuore che noi crediamo fermamente alle principali verità della Cattolica religione e a tutto quello che Dio per mezzo della sua Chiesa volle che ci fosse insegnato. |
A069000098 |
Il sommo Pontefice Benedetto XIII l'anno 1724 a tutti i cristiani, che al segno della campana al mattino, al mezzodì ed alla sera dopo tramontato il sole recitassero ogni giorno l'Angelus Domini con tre Ave Maria concesse l'indulgenza plenaria, e remissione di tutti i peccati una volta al mese in un giorno in cui confessati e comunicati {93 [101]} pregheranno per la s. Chiesa; e l'indulgenza di 100 giorni ogni volta, che veramente pentiti reciteranno come sopra la mentovata preghiera. |
A069000098 |
La Chiesa nel promuovere questa divozione ebbe due fini: 1° affinchè i fedeli si ricordassero sovente e ringraziassero Iddio del grande mistero dell'Incarnazione; 2° affinchè implorassero la materna protezione di Maria Santissima. |
A069000098 |
Questa preghiera è antichissima nella Chiesa. |
A069000102 |
Fra i ss. Padri che parlano di questo sacrifizio s. Ireneo, il quale fiorì nel secondo secolo della Chiesa, dice: Cristo prese ciò che in virtù di sua creazione era pane, rese grazie e disse: questo è il mio Corpo, e similmente il Calice.... |
A069000102 |
La Chiesa cattolica sulla scorta dei santi Padri ha sempre applicate ambedue queste profezie alla Messa. |
A069000102 |
lo riconobbe suo Sangue, e instituì perciò il novello sacrifizio della novella alleanza, che la Chiesa ricevette dagli apostoli, e in tutto il mondo offre a Dio: del qual sacrifizio Malachia predisse: Dall'oriente ecc. |
A069000109 |
Siccome dunque il sacrifizio predetto tanti anni prima da Malachia non può essere il sacrifizio incruento della croce, nè un sacrifizio interno di lode o di buone opere, e meno ancora un sacrifizio dei giudei e dei gentili, bisogna di necessità intendere il sacrifizio instituito dal divin Salvatore nell'ultima cena, il quale non cessò mai da quel tempo di essere offerto in ogni parte del mondo dai sacerdoti della sua Chiesa. |
A069000109 |
Un breve sguardo a quanto Egli operò in quella cena, e a ciò che si opera nella Chiesa Cattolica, finirà di convincerci di questa verità. |
A069000110 |
Poichè ebbe Cristo offerto nell'ultima cena questo sacrifizio puro ed immacolato, predetto dai profeti, egli lo instituì e ordinò a tutti i luoghi, popoli e tempi, come un monumento di sua passione e morte da conservarsi per sempre nella sua Chiesa: e perciò aggiunse: Fate ciò in memoria {104 [112]} di me. |
A069000111 |
L'introito della Messa fino al Vangelo, e le preghiere che accompagnano questa prima parte non sono punto essenziali al sacrifizio, ma furono stabilite fino dai primitivi tempi della Chiesa per innalzare sempre {105 [113]} più la maestà di questo sublime mistero, e rendere a noi più sensibile il pregio infinito di quest'azione. |
A069000111 |
Pertanto la Messa della Chiesa Cattolica è l'adempimento di questo divin comando, ed è una continua ripetizione, e rinnovazione di quel sacrifizio instituito da Gesù Cristo nella vigilia di sua passione. |
A069000113 |
Questa dottrina e la fede nella presenza reale ricavasi apertamente dalle parole di Cristo agli apostoli, e dal costante sentimento della Chiesa, la quale cominciando dagli immediati discepoli del Salvatore ha sempre creduto così. |
A069000121 |
4° Le Collette, ossia Orazioni, nelle {111 [119]} quali il sacerdote a nome della Chiesa prega pel popolo presente, acciocchè per la bontà di Dio e per l'intercessione dei santi, dei quali si fa memoria, sia fatto degno di partecipare ai santi misteri. |
A069000126 |
1° Il sacerdote prega per tutta la Chiesa, {112 [120]} pel sommo Pontefice, pel vescovo e per tutti i fedeli in comune. |
A069000137 |
Quando per altro vi {114 [122]} sono molti da comunicare, per non troppo trattenere in chiesa gli altri, si aspetta a dare la Comunione al termine della Messa. |
A069000139 |
L'altare deve essere consacrato secondo l'uso praticato fin dai primi secoli della chiesa, e che probabilissimamente fu prescritta dagli Apostoli stessi. |
A069000139 |
Per legge antichissima della Chiesa, fatta sino dai tempi degli Apostoli, fu stabilito che l'altare deve essere di pietra, o almeno di pietra deve essere quella parte, sopra cui si pone l'ostia e il calice per la consacrazione: perchè l'altare è figura di Gesù Cristo, il quale nella sacra {116 [124]} scrittura è chiamato pietra angolare, a cagione della sua forza divina, ed è pietra fondamentale della Chiesa. |
A069000139 |
Vi si pongono anche dei fiori o naturali od artificiali per dimostrare, che tutto ciò che vi ha di bello e vago quaggiù deve essere consacrato alla gloria di Gesù Cristo, e che la sua Chiesa è come un giardino ove è una grande varietà di fiori spirituali. |
A069000140 |
Da lungo tempo per altro sia per maggior riverenza, sia particolarmente per impedire le profanazioni che possono accadere quando il calice è di materia fragile, la Chiesa ordinò che i calici siano d'oro o d'argento o almeno di stagno colla coppa indorata al di dentro, e le patene siano anch'esse d'oro o d'argento o almeno di rame dorato nella parte superiore. |
A069000140 |
Noi troviamo che nei primi tempi della Chiesa si usavano non solo calici d'oro o d'argento, ma talvolta quando la necessità lo richiedeva, anche calici di legno, di pietra, di vetro o di creta. |
A069000141 |
Perciò molto sapientemente la Chiesa vuole che i suoi sacerdoti nel celebrare la s. Messa si adornino di vesti particolari benedette dal vescovo a questo fine, le quali si chiamano paramenti sacri. |
A069000142 |
Essendo poi quelle forme di abiti andate in disuso fra i laici, la Chiesa ne conservò l'antica forma con qualche modificazione. |
A069000144 |
2° Il camice, che nell'impero romano portavano le persone ragguardevoli, e che la Chiesa ha conservato, perchè colla sua bianchezza indica l'interna purezza, che deve avere il sacerdote per salire all'altare e immolare l'Agnello immacolato. |
A069000151 |
La santa Chiesa per meglio avvertire i fedeli della qualità dei Misteri e dei Santi al cui onore si celebra dì per dì la s. Messa, ha introdotto vari colori nelle sacre vesti. |
A069000153 |
Perciò meritamente la Chiesa, quando non è occupata da altri sentimenti di gioia o di tristezza, desidera di eccitare vivamente nei nostri cuori quello della speranza, presentandoci il color verde nei suoi abiti sacerdotali. |
A069000154 |
Il violetto, la cui tinta è mezzana tra l'oscuro ed il chiaro, è simbolo di dolore misto a conforto; quali sono appunto i due sentimenti, che la Chiesa intende di svegliare negli animi nostri nell'Avvento e nella Quaresima per muoverci a fare penitenza dei nostri peccati. |
A069000155 |
Il nero, che è simbolo della morte e di duolo, si adopera nelle messe e negli uffici pei defunti per così esprimere al vivo il cordoglio che la Chiesa sente nel vedere i suoi figli rapiti da quella morte, che è una punizione della colpa primitiva, e più ancora per le pene acerbissime, che generalmente debbono soffrire in purgatorio prima di essere ammesse al godimento del cielo: ed anche per mettere sotto gli occhi degli astanti il salutare pensiero della morte acciocchè si distacchino da questo mondo, e si preparino a quel fatale passaggio. |
A069000156 |
Perciò ogni dì si possono suffragare i defunti col s. Sacrifizio della Messa; nulladimeno la Chiesa per richiamarci in modo più espressivo la memoria dei morti, e per muoverci più efficacemente a pregare per loro, talvolta permette, e nel dì della solenne commemorazione di tutti i defunti, {132 [140]} comanda a' suoi ministri di celebrare la Messa, che si dice da Requiem, coi paramentali di color nero. |
A069000157 |
Questa Messa è detta da Requiem perchè l' introito comincia con la parola Requiem, e perchè la Chiesa per le mani del sacerdote offre il santo sacrifizio in modo particolare per ottenere da Dio alle anime purganti la requie, ossia il riposo eterno, il perdono delle loro colpe. |
A069000158 |
La Chiesa nella persona del suo ministro si veste di ornamenti lugubri per indicare ai viventi, secondo le parole di s. Paolo, che essa qual tenera madre geme con quei che gemono, piange con quei che piangono; e per eccitare i figli suoi ad imitarla nell'afflizione, ed a volgersi al misericordioso Iddio pregandolo che consoli quelle anime benedette, introducendole nel regno della pace. |
A069000159 |
Il sacerdote ai piedi dell'altare non dice il Salmo Judica me, Deus, per mezzo del {133 [141]} quale il profeta Davide esprimeva la gioia che provava nell'accostarsi al sacro tempio, al tabernacolo del Signore; imperocchè la Chiesa ricorda che i figli suoi, pei quali prega, non sono ancora entrati nella gioia del Signore, nella celeste Gerusalemme. |
A069000162 |
Il sacerdote tralascia pure il segno della santa croce che fa ordinariamente sopra l'acqua prima di versarne alcune gocce {134 [142]} nel vino, perchè quest'acqua rappresentando i fedeli viventi, la Chiesa vuole che questi sappiano che il frutto speciale della s. Messa ora deve essere applicato ai defunti; oppure anche perchè le anime purganti essendo già indissolubilmente unite con Gesù Cristo raffigurate nel vino (come ce lo insegna s. Cipriano) non hanno più bisogno di essere benedette per conseguire questa unione. |
A069000166 |
O mio Dio, rivolgete gli occhi vostri sopra Gesù Cristo vostro divin Figliuolo, nel quale avete riposto ogni vostra compiacenza, il suo sangue, che insieme colla vostra Chiesa io vi offro, grida misericordia per quelle sante anime: perciò noi speriamo che Voi ascolterete questa voce così possente, e a Voi sì cara. |
A069000171 |
O buon Gesù, le replicate suppliche della vostra Chiesa salgano al vostro trono come incenso di soavissimo odore. |
A069000172 |
O Dio Creatore e Redentore di tutti gli uomini, alle anime dei vostri servi e delle vostre serve, che ci hanno preceduto col segno della croce, e che Voi avete trovato degne bensì della vostra amicizia, ma non ancora abbastanza pure da essere ammesse nella vostra gloria, concedete il perdono che la vostra Chiesa colle umili e fervorose sue preghiere vi domanda, e che esse aspettano dalla vostra misericordia, Voi che essendo Dio vivete e regnate per tutti i secoli dei secoli. |
A069000202 |
Ce la ricuserete Voi, o Signore, questa misericordia, quando per ottenerla noi Vi offriamo un sacrifizio infinitamente più puro, infinitamente più meritorio di quelli, che un dì vi offrivano i vostri santi patriarchi, ed i quali Voi tanto gradiste solo a riguardo di questo sacrificio, di cui quelle offerte erano una figura? Noi dunque nuovamente vi supplichiamo, Dio onnipotente, per questo vostro Figlio, per questo nostro Avvocato, degno di essere da Voi esaudito, per questo Angelo del consiglio, che voi inviaste sulla terra, affinchè fosse la nostra Redenzione, e la nostra salute, d'applicare i frutti della sua Passione e della sua morte a tutti i membri della vostra Chiesa. |
A069000214 |
Colla vostra Chiesa, e pei meriti del suo divin Capo noi prendiamo animo, o Signore, a fare {159 [167]} un ultimo sforzo, onde disarmare la vostra giustizia. |
A069000214 |
Degnatevi dunque, Dio mio, di accettare le suppliche della vostra Chiesa e insieme con essa le soprabbondanti soddisfazioni offertevi dal vostro divin Figliuolo, affinchè l'anima del vostro servo N. (o della vostra serva N.) sia purificata da ogni macchia di peccato, contratta su questa terra ed entri questo giorno medesimo nella patria dei Santi, per esservi felice della stessa vostra felicità in eterno. |
A069000214 |
O Signore, Dio onnipotente, esaudite le preghiere che vi ho indirizzato per le mani del vostro ministro in nome della vostra Chiesa, sotto gli auspizi di una vittima di propiziazione, che vi sarà sempre infinitamente gradita, e la cui volontaria immolazione cancella ogni peccato nei cuori sinceramente pentiti. |
A069000215 |
Al favore che vi domando unitamente alla vostra Chiesa, pei nostri fratelli defunti, degnatevi di aggiungere ancora, o mio Dio, quello che vi chiedo per me stesso. |
A069000216 |
Benchè nei tempi posteriori si introducesse l'uso di celebrare la s. Messa anche nelle {162 [170]} feste di precetto senza predicarvi pure la Chiesa raccomandò sempre mai a' suoi figliuoli di ascoltare la predica ogni domenica o dì festivo |
A069000216 |
E senza dubbio ogni cristiano, che sia alquanto sollecito della sua eterna salvezza, troverà sempre un gusto particolare nel portarsi ai sermoni ed alle istruzioni della Chiesa. |
A069000216 |
La s. Chiesa fin da principio stabilì, che nella s. Messa dopo il Vangelo il sacerdote predicasse agli astanti: cosichè nei tempi primitivi i cristiani non potevano adempiere l'obbligo di assistere alla Messa nei giorni festivi senza ascoltare la divina parola. |
A069000217 |
Non provvedendosi delle istruzioni necessarie, i discorsi contro alla fede troveranno in lui accesso, e quindi egli è nel pericolo di perdere la cosa più preziosa che sia sulla terra, qual è la fede, e di vivere come se non fosse più un figlio della Chiesa. |
A069000230 |
Tutte le volte che io udirò il segno di una Messa, o il segno della elevazione io vi offro tutte le Messe che si celebrarono in ogni tempo nella Chiesa cattolica, e che si celebreranno sino alla fine del mondo. |
A069000235 |
Conservate in primo luogo, difendete, governate la vostra santa Chiesa, il sommo Pontefice che è il Capo supremo di essa. |
A069000236 |
Fate che tutti i fedeli siano una cosa sola coi proprii vescovi, e tutti i vescovi una cosa sola col sommo Pontefice, e questi una sola cosa con Gesù Cristo; affinchè tutta la Chiesa innalzata com'è sul fondamento degli Apostoli, sulla rocca di Pietro, e sulla pietra angolare, che è Gesù Cristo, formi un edificio ben compatto e così unito da riuscire invincibile. |
A069000237 |
Fate che i nemici della Chiesa riconoscano la verità e la abbraccino; domate l'empietà e l'irreligione, e così rassodate il vostro regno, e propagatelo per la gloria del vostro santo Nome, illuminando gli erranti, convertendo gli ostinati, e perdonando ai peccatori pentiti. |
A069000245 |
E con due decreti della s. Congregazione delle Indulgenze, del 22 marzo e 8 agosto 1847 S. S. Pio IX non solo rende applicabile alle anime del Purgatorio la detta indulgenza, ma concede altresì indulgenza Plenaria una volta al mese a tutti coloro che almeno {180 [188]} una volta in ciascun giorno reciteranno la detta lode, purchè veramente pentiti, confessati e comunicati, visitino una chiesa, o pubblico oratorio, e preghino secondo l'intenzione di Sua Santità. |
A069000255 |
A quelli che con cuore contrito, e divotamente reciteranno le seguenti preghiere e dimando il Papa Leone XII con rescritto della sacra Congregazione del 3 marzo 1827 concede per una volta al giorno l'indulgenza di 300 giorni, ed a chi pel decorso di un mese la reciterà ogni giorno l'indulgenza plenaria in uno dei tre ultimi giorni del mese, in cui confessato e comunicato visiti qualche chiesa o pubblico oratorio, pregando secondo l'intenzione del sommo Pontefice. |
A069000269 |
Maria Santissima, offerite all'Eterno Padre il Sangue preziosissimo di G. Cristo per l'anima mia, per le anime sante del Purgatorio, pei bisogni di Santa Chiesa, per la conversione dei peccatori, e per tutto il mondo. |
A069000271 |
Fate che nella semplicità del cuore io mi sottometta ognora agli insegnamenti della Chiesa; sempre li conservi, li professi senza timore, in tutta la mia vita, e li metta in pratica, affinchè dopo avervi per mezzo della fede conosciuto e glorificato su questa terra, venga un giorno a contemplarvi e possedervi in Cielo. |
A069000271 |
O Signore, creatore e padre di tutti gli uomini, i quali tutti volete che arrivino alla cognizione della verità, e si salvino, io vi ringrazio di vivo cuore, che sì chiaramente ci abbiate rivelate le verità della salute, e ce le abbiate presentate a credere per mezzo dell'infallibile autorità della s. Chiesa cattolica. |
A069000271 |
Quanto sono io felice per questo dono! Oh! come alla luce di questa fede io posso camminar sicuro e contento nel sentiero della virtù, sopportare con gioia, coraggio e fortezza le miserie della vita presente, e con la speranza e la pace nel cuore prepararmi all'eternità! Accrescete in me, o Signore, la stima e l'amore alle verità rivelate, e al magistero della {184 [192]} Cattolica Chiesa da Voi stabilita; preservatemi dall'indifferenza per la religione, sostenetemi con mano paterna, affinchè io non lasci più estinguersi una luce sì preziosa nè cada mai negli abissi dell'errore e dell'empietà. |
A069000367 |
Quando uscite di casa, quando passate innanzi ad una chiesa, nei buoni e nei cattivi incontri, nei pericoli del corpo, negli affanni dell'anima, nelle circostanze di ritiro, mandate al cielo un sospiro di amore; questo vostro sospiro attraversa le nuvole e la vostra preghiera sale in alto, e fa discendere giù la misericordia divina. |
A069000371 |
Ad esempio, il nuovo testamento con traduzione e note approvate dalla Chiesa, l'aureo libro dell' imitazione di Cristo, il combattimento spirituale dello Scupoli, la Filotea di s. Francesco di Sales, l'esercizio di cristiana perfezione del Rodriguez, le vite dei santi, sono libri che ogni dì dovrebbero porgere pascolo alla nostra mente, perchè servono ad illuminare lo spirito, a riscaldare il cuore, a svegliare buoni pensieri, conservare, fortificare, ed accrescere i buoni sentimenti. |
A069000379 |
Deh! almeno non siamo di quei cristiani, che in tempo delle sacre funzioni amano meglio starsene nelle piazze, o in altri luoghi poco convenienti a giuocare, o chiaccherare mentre in chiesa o si cantano le lodi di Dio, o si spiega la divina parola. |
A069000421 |
) parla del cuore di Gesù come della fonte misteriosa d'onde uscì insieme col sangue e l'acqua il prezzo della nostra salute, che dà ai sacramenti della Chiesa la virtù di conferire la vita eterna: S. Bernardo (Serm. |
A069000421 |
Dom.) scriveva que' suoi sì teneri e soavi riflessi sopra il Cuore di Gesù, che la Chiesa ci fa leggere ogni anno nell'ufficio canonico di questa festa. |
A069000421 |
E perciò non è da stupire se non appena e per la pietà del celebre Padre Eucles e per le rivelazioni della B. Margherita Alacoque, lo zelo del P. La Colombière della compagnia di Gesù cominciò a manifestarsi questa divozione, subito da per tutto i figli della Chiesa cattolica ed ecclesiastici e secolari la adottarono con uno slancio singolare, siccome cosa che corrispondeva a un bisogno pressante del loro cuore. |
A069000421 |
Infatti Clemente X approvò il disegno del suddetto P. Eucles di onorare il sacratissimo cuore di Gesù, il sommo Pontefice Clemente XIII diede licenza che se ne celebrasse la festa con Messa e con officio proprio: Pio VI nella sua Bolla Auctorem fidei condannò i Giansenisti che continuavano a fare scandali contro questa divozione e gli altri Papi, che succedettero aprirono abbondantemente i tesori della Chiesa a favore di coloro che la praticano e promuovono. |
A069000421 |
Quantunque questa divozione, quale è praticata da circa due secoli, sia una istituzione nuova, nulladimeno nel suo fondo ella è antica quanto la Chiesa; la quale essendo stata invitata da Gesù Cristo medesimo ad imitare la mansuetudine ed umiltà del suo cuore, necessariamente sentì sempre mai una viva e profonda venerazione verso questo amabilissimo Cuore del suo divino Sposo e Redentore: cuore sì acceso di carità verso gli uomini sino a {240 [248]} patire ogni sorta di umiliazioni e la morte più crudele per riscattarli dall'inferno e rendergli degni del paradiso. |
A069000425 |
Quindi con sapienza celeste la santa Chiesa ci fa recitare questa bellissima e dolcissima preghiera: « O Gesù Signor nostro, fate che noi ci adorniamo delle virtù e ci infiammiamo degli affetti del vostro santissimo cuore, acciocchè noi diventiamo conformi all'immagine della vostra bontà e siamo partecipi della vostra redenzione. |
A069000429 |
La divozione e la venerazione al Sacro cuore di Gesù si può dire che era nel cuore della Chiesa fin dagli antichi tempi, poichè non appena venne proposta in modo formale e distinto, subito per tutta la Chiesa e dai Vescovi e dai Sacerdoti e dai fedeli fu accolta e con zelo particolare promossa. |
A069000430 |
In quel modo che la Chiesa col dipingere le cinque piaghe ci richiama alla mente i patimenti di Gesù, così col dipingere il cuore ci rappresenta la pienezza del suo amore divino verso di noi, e con ciò anima la nostra freddezza a corrispondergli con sincero affetto. |
A069000430 |
L'oggetto e il fondamento di questa divozione altro non sono, secondo la dottrina della Chiesa, se non l'infinito amore del divin Salvatore verso gli uomini, pei quali egli offrì sull'albero della croce il {247 [255]} proprio sangue, e la sua vita, dopo averci lasciato un preziosissimo pegno di tale amore nell'istituzione del Sacramento dell'altare. |
A069000430 |
Pertanto, secondo il sentimento della Chiesa, lo spirito di questa divozione consiste nel proporci il sacratissimo cuore del nostro Redentore a modello del nostro, e nel cercare in tutti i modi di ricambiare l'amore ferventissimo che ci ha portato e ci porta, e specialmente con riceverlo nella santa comunione, onde {248 [256]} risarcirlo degli innumerevoli oltraggi che gli sono fatti. |
A069000451 |
Ora questa divozione consiste in quattordici croci innalzate o appese al muro in qualche chiesa o luogo a ciò destinato, le quali segnano i punti principali della via che il nostro divin Salvatore percorse dal pretorio di Pilato al Calvario. |
A069000541 |
Non è pertanto da lodarsi la Chiesa cattolica, se per motivi religiosi fa altrettanto? se pregia e venera coloro, che si segnalarono per le opere di cristiana virtù e di vera santità? quando innalza all'onor degli altari quelli che furono da Dio onorati {284 [292]} di grazie speciali, per cui operarono cose magnifiche e gloriose? quando chiama beati, e come tali venera coloro, i quali colla grande loro fedeltà verso Dio si acquistarono in modo particolare la sua benevolenza, divennero suoi intimi amici, cui egli ha coronato di gloria e di onore? Non merita anzi ogni encomio la Chiesa, quando ai giovani presenta gli esempi dei vecchi, quando loro mostra le pedate, cui essi pure devono seguire? quando a questo fine ci raduna in certi giorni per celebrare la memoria dei nostri antenati, e così stimolarci a praticare le loro virtù, animarci ed infiammarci ad imitarli, per farci insomma conoscere come dobbiamo mettere in pratica gli insegnamenti di Gesù Cristo?. |
A069000542 |
Tu professi la medesima religione, tu sei membro della medesima Chiesa, non potresti tu pure fare quello ch'essi hanno fatto? {285 [293]} Tanti erano della stessa tua età, deboli al par di te, esposti forse a maggiori pericoli, a più violente tentazioni, e tuttavia trovarono tempo e modo di mantenersi fedeli seguaci di Gesù Cristo, perchè dunque non potresti anche tu fare lo stesso?. |
A069000543 |
Così la Chiesa c'insegna; mentre noi veneriamo i santi per la loro virtù, e i sentimenti della nostra venerazione esterniamo con opere, e parole, noi riconosciamo in essi la potenza della grazia, noi lodiamo il padre dei lumi, il Datore d'ogni dono perfetto, {286 [294]} il quale illumina i servi suoi, e li santifica, il quale solo è Santo per se stesso e infinitamente. |
A069000543 |
La Chiesa vuole che ammiriamo la virtù dei santi, perchè ancor noi ci facciamo santi; vuole di più che noi ci fermiamo a coloro che ammiriamo, ma venerando i santi saliamo alla fonte d'ogni santità, a Dio. |
A069000544 |
La religione ci conduce in ispirito nella società delle anime gloriose, cui la morte ha bensì separate dalla nostra dimora, la terra, ma non dalla Chiesa, il cui regno è eterno. |
A069000545 |
Non avvi per verità alcun obbligo d'invocare in casi particolari i santi; possiamo rivolgerci immediatamente a Dio; ma sta sempre ferma la massima della Chiesa, che i santi, i quali regnano con Cristo, sono da venerarsi ed invocarsi, che essi pregano per noi; che la loro venerazione è cosa buona ed utile, e che per loro mezzo otteniamo più presto ciò che desideriamo. |
A069000562 |
Ebbe questa principio in Parigi l'anno 1836, nella chiesa di Maria Santissima delle Vittorie. |
A069000566 |
Indulgenza plenaria applicabile in suffragio dei fedeli defunti, da lucrarsi da ogni confratello due volte al mese, nel giorno che gli piacerà scegliere, purchè veramente contrito, confessato e comunicato visiti divotamente una chiesa od oratorio pubblico, ed ivi preghi secondo l'intenzione di Sua Santità. |
A069000566 |
Questa indulgenza è pure estesa agli aggregati, a cui per malattia, o per qualunque altro caso fosse impossibile il recarsi alla chiesa, purchè ricevano i santi sacramenti, e adempiano invece quegli atti di pietà che il confessore avrà loro imposto. |
A069000570 |
Visitare nel giorno stesso verso sera una chiesa, od altare alla s. Vergine dedicato, e non potendo ciò fare, mettersi avanti a qualche sua immagine, e farle qualche divota preghiera. |
A069000577 |
Racchiudete in voi la santa Chiesa, custoditela, e siate sempre il suo dolce asilo, e la sua torre inespugnabile contro ogni incursione de' suoi nemici. |
A069000623 |
Plenaria, e remissione di tutti i peccati da conseguirsi in un giorno ad arbitrio, in cui confessati e comunicati pregheranno per la S. Chiesa etc. Il Breve cit. |
A069000656 |
Una delle divozioni più comuni verso la beatissima Vergine nella Chiesa cattolica è certamente il Rosario, il quale si compone di quindici decine, ossia di cento cinquanta Ave Maria. |
A069000657 |
Questa preghiera chiamasi Rosario, perchè ogni Ave Maria è come una rosa spirituale, che si offre alla Regina del cielo, la quale è pure dalla Chiesa invocata col nome di Rosa mistica. |
A069000658 |
Aveva questo gran santo sul principio del 1200 preso a predicare con grande ardore contro gli Albigesi, eretici che in quel tempo coi loro pessimi errori facevano un guasto orribile nella Chiesa di Gesù Cristo. |
A069000658 |
D'allora in poi in tutti i bisogni più gravi la santa Chiesa sempre usò raccomandare caldamente ai suoi figli questa divozione, ed ebbe sempre {350 [358]} da Maria pronti soccorsi. |
A069000658 |
Da quel tempo egli si diede tutto ad esortare i fedeli di usare questa formola di orazione; e il frutto di questa santa pratica fu che in breve più di cento mila eretici ritornarono nel seno della Chiesa cattolica, e gli ostinati furono tenuti a freno perchè non appestassero più oltre il popolo cristiano. |
A069000658 |
In queste acque loro si dà una fiera battaglia, in cui i cristiani, benchè di gran lunga inferiori in numero ai loro nemici, riportano una piena vittoria, la quale toglie per sempre ai Turchi il predominio che avevano sui mari: a monumento perpetuo di questa memorabile vittoria ottenuta dalla protezione della B. Vergine che tutti i cristiani {351 [359]} invocavano colla recita del Rosario, venne dalla Chiesa instituita la festa del SS. Rosario, che in tutta la Cristianità si celebra la prima domenica di ottobre. |
A069000659 |
Quindici volte pure recitiamo il breve inno Gloria Patri, et Filio, et Spirititi Sancto; e cento cinquanta volte recitiamo l' Ave, Maria, composta come fu detto più sopra, parte dall'arcangelo Gabriele, parte da s. Elisabetta inspirata da Dio e parte dalla santa Chiesa illuminata dallo Spirito Santo. |
A069000660 |
La Chiesa per animare tutti i fedeli a ricorrere spesso a Maria SS. con tale divozione ha concesse molte indulgenze a tutti quelli i quali con cuore almeno contrito reciteranno il SS. Rosario; e sono le seguenti. |
A069000664 |
Chi reciterà la corona almeno di cinque decine ogni giorno per un mese intiero, confessatosi e comunicatosi in un giorno a suo piacimento dentro detto mese, e visitando una chiesa, ed ivi pregando secondo l'intenzione del sommo Pontefice, acquisterà indulgenza plenaria. |
A069000664 |
La stessa indulgenza plenaria per l'ultima domenica di ogni mese fu dal regnante Pio IX conceduta a tutti quelli, che hanno il pio costume di recitare in unione di altri la detta terza parte almeno tre volte in ciascuna settimana, purchè in detta domenica confessati {354 [362]} e comunicati visitino una qualche chiesa o pubblico oratorio, ed ivi per qualche spazio di tempo preghino secondo la mente di Sua Santità. |
A069000668 |
Se possiamo, recitiamolo in comune, od in chiesa od almeno in famiglia. |
A069000700 |
Fa quanto puoi per assistere in qualche chiesa agli esercizi, che vi si fanno ogni dì in onore di Maria. |
A069000704 |
Indulgenza plenaria da lucrarsi alla chiusura del mese Mariano da coloro, che nel decorso di esso sonosi in modo particolare occupati a cantare laudi sacre in chiesa o sono intervenuti alla devozione nel mese Mariano. |
A069000708 |
I. Il Signore ha lasciato alla Chiesa la facoltà di perdonare in suo nome i peccati. |
A069000708 |
La santa Chiesa cattolica maestra infallibile di verità dice di sì, e a coloro che mettono in dubbio questa verità essa la prova con testi della sacra Scrittura, e colle testimonianze dei Padri e Dottori di ogni secolo. |
A069000709 |
Imperocchè la Chiesa, e con tutte le istituzioni fondate in essa da Gesù Cristo, fu eretta al bene di tutti i popoli, in tutti i tempi, come indicano chiaramente quelle sue parole: « andate, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli in nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, ed insegnate loro ad eseguire quanto vi ho comandato, ed ecco io sono con voi (colla Chiesa) tutti i giorni sino alla consumazione dei secoli (Matt. |
A069000709 |
Per la qual cosa ovunque si formavano delle società di fedeli, gli apostoli vi consacravano dei Vescovi loro prescrivendo di consacrare poi altri vescovi e dei sacerdoti, affinchè la Chiesa si perpetuasse secondo l'ordinamento di Gesù Cristo. |
A069000709 |
Quest'autorità non fu già solo un favor personale concesso agli apostoli, o limitato ai loro contemporanei, ma fu un potere perpetuo ed illimitato dato a vantaggio di tutti gli uomini sino {372 [380]} alla fine dei secoli, e che perciò doveva trasmettersi ai successori degli apostoli, cioè ai Vescovi, e Sacerdoti della Chiesa, e continuare finchè vi saranno peccatori sulla terra. |
A069000709 |
Quindi doveva perpetuarsi nella Chiesa la podestà di perdonare o ritenere i peccati. |
A069000712 |
Ciò risulta evidentemente dall'uso costante della confessione {376 [384]} presso i Greci, i Russi e tutte le sette, che fin dai primi secoli si separarono dalla Cattolica Chiesa, e che ancora oggidì sussistono nella Siria, nella Caldea, nell'Egitto. |
A069000712 |
La confessione orale fatta in segreto all'orecchio dei sacerdoti fu sempre il mezzo usato nella Chiesa per ottenere il perdono dei peccati, come ne fanno fede i padri dei primi secoli. |
A069000712 |
Non fu instituita prima perchè varie di queste sètte essendosi separate sino dal quarto secolo della Chiesa, in quei tempi primitivi sarebbe stato impossibile anche a un Papa lo spacciare e fare ricevere per istituzione divina una invenzione puramente umana. |
A069000712 |
Se fosse stata instituita dopo la loro separazione, come potè accadere che accettasse un comando così penoso e duro alle passioni, specialmente all'amor proprio, dopo che avevano scossa ogni obbedienza alla Chiesa ed al romano Pontefice, anzi dopo che contro alla Chiesa cattolica e al Papa portavano si grande avversione? Certamente avrebbero {377 [385]} biasimato i Cattolici di novità, e di allontanamento dalla dottrina di Gesù Cristo. |
A069000712 |
Se la confessione non fosse stata instituita da Gesù Cristo, ma da un Papa, da un uomo, o questo sarebbe avvenuto prima, o avvenne dopo la separazione di quelle sètte dalla Chiesa Cattolica. |
A069000712 |
È dunque chiaro che se i Greci, i Russi e tutte le sette che si separarono anticamente dalla Chiesa cattolica conservarono la confessione, ciò fu perchè erano convinti questa essere una instituzione, e un comando fatto da Gesù Cristo. |
A069000713 |
E se la confessione fu in tutti i tempi in uso e presso tutti i popoli, per fino presso gli scismatici, e lo è ancora oggidì, ogni uomo sensato dovrà applicare alla confessione la regola che s. Agostino dava 14 secoli or sono: «Tutto ciò che la Chiesa per tutto il mondo, e in tutti i tempi insegna ed osserva, e di cui non si può assegnar l'epoca dell'origine, e dell'istituzione deve tenersi come dottrina proveniente dagli Apostoli » Gli Apostoli ricevettero la loro dottrina da Gesù Cristo. |
A069000714 |
Poi essa è un potente rimedio contro le ricadute; e quando è frequente giova mirabilmente a mantenerci nella grazia di Dio; e lo spirito di pietà, che è nella Chiesa, lo dobbiamo pur attribuire alla {379 [387]} pratica della confessione. |
A069000735 |
Sempre si credette nella Chiesa di Dio, che non vi fosse mezzo più sicuro per allontanare i minacciati divini castighi, quanto l'esercizio delle opere di penitenza. |
A069000736 |
Per la qual cosa il sacerdote deve sempre imporre a chi si confessa una penitenza {393 [401]} in soddisfazione de' suoi peccati, la quale penitenza deve servire non solo di rimedio che preservi dalle ricadute, e guarisca le malattie dell'anima, ma anche di castigo pei peccati commessi: perciò le leggi della Chiesa esigono espressamente, che il confessore imponga una penitenza proporzionata alla malizia e qualità del penitente. |
A069000751 |
Il miglior metodo è di esaminarsi in tutti i peccati contro il sesto comandamento e poi su gli altri della legge di Dio e della Chiesa, incominciando dal primo e venendo giù di seguito, e finalmente esaminarsi sui doveri del proprio stato, e sui vizi capitali. |
A069000764 |
Dubitando deliberatamente di qualche verità ed investigando curiosamente le ragioni dei misteri - prestando fede superstiziosa ai sogni, usando sortilegi, ricorrendo agli indovini per interrogarli su cose future, lontane o nascoste o servendosi a questo fine dello spiritismo o degli spiritisti - leggendo, imprestando, comperando, vendendo, procurandosi libri o giornali o altri scritti, che più o meno insultano la fede e la Chiesa cattolica senza {405 [413]} essere munito della debita licenza, o ancorchè provveduto di licenza senza un giusto motivo - conversando senza motivi ragionevoli con persone che parlano male della religione, deridendo gli insegnamenti, le prescrizioni, pratiche, o cerimonie della Chiesa - acconsentendo esternamente per rispetto umano a proposizioni o sentenze cattive, come per es. |
A069000780 |
Si pecca contro questi comandamenti prendendo danaro, o altre cose che appartengono al prossimo senza sua licenza e se il proprietario è la Chiesa, vi ha non solo furto, ma anche sacrilegio - dando danaro a prestito ed esigendo interessi smoderati - vendendo a prezzo ingiusto, od ingannando {413 [421]} il compratore sulla qualità della merce - ingannando compratori nel peso, nella misura - defraudando altri col vano pretesto di compensarsi di danni ricevuti - tenendo illegittimamente presso di se roba che appartiene ad altri - non restituendo roba depositata quando è tempo, - non pagando la mercede agli operai - mettendo la famiglia in cattivo stato col giuoco, colla trascuranza, coi bagordi, e rendendosi impotente a pagare i debiti - arrecando danno al prossimo con guasti a' suoi terreni, mobili, animali o con lavori male eseguiti, - movendo liti ingiuste - violentando alcuno a far testamento - non eseguendo i lasciti testamentarii - non adempiendo bene il proprio uffizio per cui si riceve stipendio, e non bene amministrando la roba altrui, non impedendo il danno altrui, quando vi si è obbligati per uffìzio - cooperando alle ingiustizie altrui col consiglio, col comando, coll'approvazione, colla partecipazione - desiderando di rubare, d'ingannare, d'indurre altri ad azioni ingiuste. |
A069000812 |
{431 [439]} D'ora innanzi voglio aver assai più compassione dei bisognosi, aiutare assai più la S. Chiesa e i suoi ministri, voglio restituire il mal acquistato e conservare tutto me e ogni cosa che possegga al vostro servizio. |
A069000818 |
In quanto l'amabilissimo Salvator nostro, nell'ultima cena sotto le specie di pane e di vino, offrì se medesimo all'Eterno Padre e comandò agli Apostoli di fare altrettanto, istituì il sacrifizio della nuova legge, il quale, secondo le predizioni dei profeti, avrebbe ad offrirsi nella Chiesa sino alla consumazione dei secoli. |
A069000819 |
{437 [445]} Per conseguenza i Vescovi della cattolica Chiesa, i quali per una successione non interrotta discendono dagli Apostoli, e dai medesimi deriva la loro spirituale autorità, come anche i sacerdoti ordinati dai Vescovi, hanno questo potere di convertire il pane ed il vino nel Corpo e nel Sangue di Gesù Cristo, così che nel Sacramento dell'altare sotto le specie del pane vi ha il vero Corpo, e sotto le specie del vino il vero Sangue, cioè Gesù Cristo, la sua divinità, l'umanità sua sacrosanta. |
A069000834 |
Portati quindi alla chiesa e con grande impegno preparagli nel tuo cuore un'abitazione degna di Lui. |
A069000847 |
È questo il desiderio della Chiesa, che i fedeli si trovino in istato di comunicarsi ogni giorno al santo sacrifizio della Messa. |
A069000848 |
Mio Dio, io vi offro il santo sacrifizio della Messa e la comunione che intendo di fare, per obbedire al precetto, e soddisfare al desiderio della santa Chiesa nostra madre; per rendervi il culto di adorazione a Voi solo dovuto; per consacrarvi tutti i pensieri, parole, azioni della {468 [476]} mia vita; per riconoscervi come mio primo principio ed ultimo fine, il mio sommo bene; pregarvi di stabilire in me il vostro regno, di applicarmi i meriti della vostra passione e morte, di perdonarmi tutti i peccati. |
A069000849 |
Intendo eziandio, o mio adorabile Redentore, di assistere a questa Messa e di fare questa comunione per supplicarvi di spandere le vostre grazie sopra la Chiesa e sopra i cristiani tutti. |
A069000864 |
Quello che ora viene offerto pel ministro della vostra Chiesa, non è che pane, non è che vino; ma ben tosto per la virtù onnipotente della vostra parola, sarà cangiato nella carne e nel sangue di Gesù Cristo. |
A069000867 |
Io vi supplico pure di spandere le vostre grazie sopra tutta la Chiesa, e sopra tutti i fedeli. |
A069000884 |
Sarebbe una mancanza di rispetto qualora appena ricevuto Gesù Cristo ce ne uscissimo di chiesa; e ce ne andassimo agli affari mandani. |
A069000926 |
Chi disprezza queste pratiche contrista lo Spirito Santo, il quale alla Chiesa si rivela e agli umili. |
A069000926 |
Di stare attenti contro lo spirito d'incredulismo, contro le false massime, che in questi tristi giorni si spandono da alcuni cristiani, contro l'indifferenza che mena alla trascuranza, al dispregio delle pratiche divote consacrate dall'approvazione della Chiesa, dall'esempio dei santi. |
A069000929 |
Confidando nella vostra bontà infinita, io {510 [518]} vi supplico di far sì che la vostra Chiesa trionfi di tutti i suoi nemici; vi prego di estirpare le eresie, di stabilire fra i principi cristiani una solida e vera pace, affinchè e re e sudditi vi servano con purità di cuore ed amore reciproco. |
A069000929 |
Signor mio Gesù Cristo! penetrato dal più vivo dolore alla vista de' miei peccati, io offro le deboli ed umili mie preghiere ad onore e gloria vostra, e a bene della vostra Chiesa. |
A069000930 |
Degnatevi, mio amabile Salvatore, pei meriti della beatissima Vergine vostra Madre, di tutti i santi e sante del Paradiso, di farmi partecipe del tesoro infinito, di cui avete arricchita la vostra Chiesa, versando per essa il vostro preziosissimo sangue: concedetemi oggi il frutto di questa santa indulgenza. |
A069000932 |
(Aggiungi a questa preghiera cinque Pater ed Ave per meglio conformarti all'intenzione della santa Chiesa). |
A069000933 |
Fate, ve ne scongiuro, Dio mio, che la compassione mia sia giovevole a quell'anima: e se le mie preghiere non sono {512 [520]} abbastanza pure, e le mie opere non sono abbastanza sante per essere a Voi offerte ascoltate benignamente i sospiri e le preghiere della Chiesa, colla quale unisco le mie, e volgete gli sguardi a Gesù Cristo vostro unico Figliuolo, il quale per tutti soddisfece sovrabbondantemente. |
A069001025 |
Diminuendosi poi il fervore dei cristiani, la Chiesa madre pietosa temette che coteste penitenze allontanassero i peccatori dall'accostarsi al Sacramento della Confessione, e perciò essa mitigò il {556 [564]} suo rigore, e stabilì che più leggere, più facili penitenze fossero imposte, come ancora oggidì si pratica nel Sacramento della Penitenza. |
A069001025 |
La Chiesa per liberare i fedeli in tutto od almeno in parte da un tal carico, e dalla dura necessità di dover scontare quella pena nelle fiamme del purgatorio, nei primi secoli assoggettava i peccatori a pubbliche {555 [563]} e gravi penitenze. |
A069001025 |
Ma che sono mai cotali penitenze in paragone del cumulo di pene temporali, che noi ci aumentiamo ogni dì più coi nostri peccati? Quanto tempo perciò non ci toccherebbe patire nel purgatorio, qualora non venisse in nostro aiuto questa buona madre la santa chiesa! Essa non ci viene meno in tanto bisogno. |
A069001025 |
Stavano nel tempo dei divini uffizi alla porta della chiesa, raccomandandosi alle preghiere dei loro fratelli che passavano, e questo per un tempo più o meno lungo secondo il numero e la gravezza dei loro peccati. |
A069001026 |
Trovasi nella Chiesa un tesoro spirituale composto dei meriti di Gesù Cristo, di Maria Vergine e dei Santi. |
A069001028 |
Eccovi come il valore soddisfattorio delle opere di Gesù Cristo, di Maria Vergine e dei Santi formi un tesoro infinito per la Chiesa. |
A069001029 |
Ora questo tesoro fu da Gesù Cristo consegnato alla Chiesa sua sposa, affinchè lo dispensasse fra i figli suoi, dicendo San Paolo: Iddio diede a noi il ministero di riconciliazione; e più sotto, ci ha incaricati della parola di riconciliazione, cioè ha confidato alla Chiesa la potestà, l'uffizio di riconciliare gli uomini col cielo in virtù dei meriti di Gesù Cristo Redentore, sia per mezzo dei santi sacramenti perdonando loro il peccato e la pena eterna, sia per mezzo delle indulgenze rimettendone la pena temporale anche fuori dei sacramenti medesimi. |
A069001030 |
Che cosa dunque è l'indulgenza? L'indulgenza è la remissione in tutto od in parte della pena temporale, che la Chiesa fuori del sacramento della penitenza concede ai fedeli, loro applicando e a Dio offerendo invece una parte dei meriti di Gesù Cristo e dei santi. |
A069001030 |
Che la Chiesa, ossia il Papa abbia la facoltà di concedere le indulgenze si prova chiaramente e dalla divina Scrittura, e dall'uso della Chiesa primitiva. |
A069001031 |
Di fatto Gesù stabilendo s. Pietro capo della Chiesa così gli disse: Ti darò le chiavi del regno de' cieli e tutto ciò che legherai sulla terra sarà anche legato in Cielo, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà anche sciolto in Cielo. |
A069001032 |
Che altro fece l'Apostolo, se non concedergli un'indulgenza? E di fatto in questo senso intesero questo passo di san Paolo i padri dottori della Chiesa s. Giovanni Grisostomo, Teodoreto, s. Ambrogio ed altri. |
A069001032 |
Ciò posto, è certo che la Chiesa dava questa remissione applicando loro una parte dei meriti di Gesù Cristo e dei Santi, in modo che i fedeli rimanessero liberati dall'obbligo di scontare quella pena e in questa e nell'altra vita. |
A069001032 |
Di più nel giovedì santo la Chiesa scioglieva da ogni ulteriore pena quei fedeli che eransi confessati sul principio della Quaresima ed avevano dati segni non dubbi della loro conversione. |
A069001032 |
Dunque gli ha pure dato la potestà di sciogliere dalla pena temporale, cioè di concedere le indulgenze, come sempre fu nella Chiesa praticato. |
A069001032 |
E questo praticavasi così universalmente nella Chiesa, che i pubblici penitenti, quelli specialmente che nelle persecuzioni avevano prevaricato, quando sapevano che qualche martire stava per essere condotto alla morte, a lui si presentavano supplicandolo che volesse loro far parte dei suoi patimenti. |
A069001032 |
L'uso delle sacre indulgenze sale fino ai primi secoli della Chiesa, fino agli Apostoli, che da Gesù Cristo ricevettero l'autorità di concederle, e i primi cristiani mostravansi assai solleciti di farne acquisto. |
A069001032 |
Persuasi di avere questa autorità, nei primi tempi della Chiesa, quando i penitenti manifestavano grande fervore e sincera emendazione, specialmente se qualche martire intercedeva per essi offrendo in loro {561 [569]} soddisfazione una parte dei propri tormenti, i vescovi solevano dare indulgenza cioè rimettevano ai penitenti in tutto o in parte il resto della pena che ancor dovevano scontare. |
A069001032 |
Sono testimoni {562 [570]} di ciò i padri della Chiesa s. Ambrogio, s. Leone Magno. |
A069001032 |
[24] ed altri padri della Chiesa. |
A069001033 |
Le indulgenze parziali sono quelle che si riferiscono ad un determinato numero di giorni, o di quarantene, o di anni, e colle quali si ottiene la remissione di quella quantità di pena temporale, che si conseguirebbe compiendo la penitenza ordinata dagli antichi canoni della Chiesa per lo spazio di tal numero o di giorni o di quarantene o di anni. |
A069001044 |
Noi cristiani pel giubileo che vien dalla Chiesa concesso possiamo ricuperare tutti i beni spirituali che perduti avessimo nel tempo trascorso a cagione del peccato. |
A069001044 |
Se schiavi del demonio ricuperiamo la libertà dei figli di Dio; se allontanati dal seno della Chiesa ci vien conceduto pel giubileo di fare a {573 [581]} lei ritorno e di ricuperare tutti i diritti de' figli suoi. |
A069001047 |
Le opere che ordinariamente vengono prescritte per godere del giubileo sono: 1° la confessione, la quale deve essere fatta anche da quelli che hanno solo peccati veniali, e che la frequentano anche ogni otto giorni e più spesso ancora; 2° la comunione, dalla quale sono dispensati solamente quelli che non ne sono idonei: 3° la visita delle chiese stabilite dal superiore ecclesiastico; 4° un digiuno, al quale non si deve già essere obbligato per altre parti, ed a cui sono pur tenuti quelli, che non hanno ancora l'età richiesta pei digiuni della Chiesa; 5° una limosina da farsi ai poveri; 6° una preghiera vocale, fatta se si può, in chiesa, e secondo l'intenzione del sommo pontefice. |
A069001048 |
7° Finalmente che esse ci stimolano a ringraziare intimamente Iddio, che coll'inesauribile tesoro dei meriti di Gesù Cristo e de' suoi santi, abbia somministrato alla s. Chiesa un mezzo per venir in aiuto alla nostra debolezza, per supplire a quanto manca alla propria nostra penitenza. |
A069001048 |
Dal sin qui detto delle sacre indulgenze si può conchiudere: 1° che l'indulgenza non dà verun privilegio di commettere peccati, come affermano impudentemente gli avversari della Chiesa. |
A069001049 |
La Chiesa, per animare i fedeli a questa {578 [586]} pratica divota, l'arricchì dei celesti tesori. |
A069001054 |
Per acquistare le sopradette indulgenze e plenarie e parziali bisogna aver l'intenzione di guadagnarle, essere veramente pentito de' propri peccati, confessato e comunicato, e nel giorno della comunione per qualche tempo pregare divotamente secondo l'intenzione della santa Chiesa. |
A069001056 |
5° L'indulgenza di ducento giorni per ogni volta che si visiteranno i prigionieri, o gli ammalati degli ospedali recando loro soccorso con qualche opera di carità, o si insegnerà la dottrina cristiana in chiesa od anche in casa ai proprii parenti, o ai servi. |
A069001060 |
Le immagini dei santi, affinchè possano avere il privilegio delle indulgenze, devono essere di metallo, e rappresentare {583 [591]} santi riconosciuti dalla Chiesa, o il cui nome è scritto nel martirologio romano. |
A069001070 |
I Vergini, diceva s. Cipriano, sono i più bei fiori della Chiesa, le pecorelle più elette del gregge di Gesù Cristo, il perfetto modello della sua santità, l'ornamento della divina sua grazia, il capo d'opera dell'onore e della gloria. |
A069001070 |
La Chiesa cattolica appoggiata alla dottrina del Salvatore e all'autorità degli Apostoli e dei ss. Padri ha sempre stimato lo stato verginale e celibe pel migliore fra tutti. |
A069001094 |
Datemi quella purità d'intenzione, quella umile semplicità, quella fede coraggiosa, che solleva la mente e il cuore sopra di tutte le umane cose, per non amare che Voi, o mio Dio, per non credere se non alla vostra divina parola, e in nulla scostarmi dalle decisioni {607 [615]} della Chiesa cattolica, la quale sola insegna ai dotti e agli ignoranti, ai ricchi e ai poveri, ai re e ai sudditi, a camminare sul sentiero della verità con passo fermo e costante. |
A069001094 |
Fate che io rigetti le istigazioni degli abitanti di Babilonia, gli avvelenati discorsi degl'increduli, anzi cogli esempi e colle parole mi adoperi eziandio d'impedire che i miei fratelli, al pari di me figli della vostra Chiesa, siano indeboliti e corrotti dalle massime, dalle parole, dagli scritti di costoro, che null'altro cercano che di moltiplicare i loro complici, e precipitarli in un abisso di errori, di menzogne, di tenebre. |
A069001097 |
Infatti quanti oggidì ancora sono immersi nell'idolatria, e in turpi errori, quanti ancor non conoscono il loro Creatore, il loro Salvatore Gesù Cristo, e vivono perciò lontani da quella Chiesa, fuori della quale non si può avere salute! Tutta questa gente menano una vita incerta ed infelice su questa terra, muoiono senza alcun conforto, e vanno a perdersi eternamente. |
A069001097 |
Oh! quanto adunque è grande il benefìzio che ci concesse Iddio {610 [618]} nell'averci fatti nascere nel seno della Chiesa cattolica, da parenti cattolici, e resi figli suoi per mezzo del santo battesimo! Siamogliene dunque grandemente riconoscente. |
A069001101 |
Ed è anche il desiderio della santa Chiesa che si celebri il giorno anniversario della prima Comunione, del sacramento della Cresima, il giorno in cui si entrò in qualche stato importante, come quello del Sacerdozio, quello della vita religiosa. |
A069001132 |
Sia la mia fede sempre sottomessa agli insegnamenti della vostra Chiesa depositaria della verità; ed essa mi faccia rigettare con orrore tutti gli empi sistemi, e la pretesa scienza d'uomini temerari, i quali, come dice l'Apostolo, osano bestemmiare ciò che ignorano, e si levano audaci contro i vostri divini oracoli. |
A069001134 |
Voi liberatemi dal giogo delle passioni, che ci nascondono assai sovente la verità; liberatemi dalla presunzione che inventa sistemi riprovati dalla {646 [654]} vostra Chiesa. |
A069001150 |
IV. Io non farò mai lavorare di festa senza giusto motivo e senza licenza della santa Chiesa; ma santificherò cristianamente i giorni a Voi consacrati, e mi adoprerò {657 [665]} che siano pure santificati da tutti quelli, che dipendono da' miei ordini. |
A069001164 |
Concedete che egli possa vedere giorni felici per la Chiesa, distrutti gli errori, cessati gli scandali, umiliati, convertiti i suoi nemici e a capo di numerosissimo gregge giungere al cielo, e ricevere da voi, supremo Pastore, l'eterno guiderdone. |
A069001164 |
Fate che ei si adoperi a promuovere con apostolico zelo il bene delle anime, ad estendere il vostro regno nel cuore di tutti gli uomini; difenda con fortezza i diritti della vostra Chiesa, e da esperto nocchiero nel procelloso mare di questo mondo guidi al porto della salute la navicella di Pietro. |
A069001182 |
Eterno Padre, io vi offro il sangue di Gesù Cristo in isconto dei miei peccati, per i bisogni della santa Chiesa, e per la conversione dei peccatori. |
A069001184 |
S. Michele Arcangelo, s. Giuseppe, s. Pietro, e s. Paolo protettori di tutti i Fedeli della Chiesa di Dio, e voi tutti Angeli, santi e sante del Paradiso, pregate e intercedete grazia e misericordia per noi, per.... |
A069001185 |
Piegatevi, o Signore, alle preghiere delle anime sante, e della Chiesa, Sposa santissima del Figlio vostro; ricordatevi della vostra misericordia; scordatevi della loro idolatria e della loro infedeltà, e fate che finalmente amino colui, che voi mandaste al mondo perchè fosse la nostra salute, la nostra via, la nostra risurrezione. |
A069001199 |
Se in tutti i tempi i romanzi furono riguardati dai santi Dottori della Chiesa quali libri pericolosi, se i tristi effetti di simili scritture furono sempre mai rilevanti, quanto maggiormente libri cotali sono pericolosi e da condannarsi ai giorni nostri, in cui la fiaccola della fede in una parte della società è spento, e domina una grande corruzione nei costumi? I romanzieri dell'età nostra per mettersi d'accordo con questa società corrotta hanno permesso alla loro immaginazione di oltrepassare tutti i limiti dell'onestà, e in tal modo la tazza piena di veleno presentano alla più sfrenata gioventù, alla gente già presta a corrompersi, e così l'immoralità delle loro produzioni diventa spaventevole non solamente {681 [689]} per quelli che ancor camminano sotte le bandiere del Vangelo, ma per coloro eziandio, i quali giudicano le cose solo secondo i principii della probità naturale e del pudore. |
A069001202 |
Ah! certo non amano la propria anima coloro, che si pascolano di tali lordure; vogliono perdere se stessi e i loro figliuoli quei genitori, che permettono la lettura di questi libri; cooperano alla rovina della civile società e a danno della Chiesa quei maestri, quei superiori che trascurano d'impedire che libri di tal sorta s'introducano nelle loro scuole, nei loro stabilimenti, si leggano dalla gioventù alla loro cura affidata. |
A069001202 |
Di tanto male piange la società e piange la Chiesa. |
A069001202 |
Siamo ubbidienti alla Chiesa, la quale per l'autorità, e pel comando ricevuto da Gesù Cristo di pascolare le pecore a lei affidate, di condurle a buoni pascoli, e allontanarle dai cattivi, ha proibito più volte e specialmente nel Concilio di Trento tali letture; poichè delle dieci regole stabilite riguardo ai libri proibiti nella settima dice: Siano gravemente proibiti tutti quei libri che trattano di cose impure ed oscene, per la ragione che bisogna non solo conservare la fede, ma ancora i costumi, e che per l'appunto tal sorta di libri li corrompe colla più grande facilità. |
A069001203 |
La Chiesa ha ricevuto il potere di comandare a' suoi figli, e Gesù Cristo disse: Chi non ascolta la Chiesa abbilo come un gentile ed un pubblicano. |
A069001204 |
Quanto si disse dei libri contro i costumi va sovratutto inteso dei libri contro la religione, contro la Chiesa, contro i suoi ministri, contro le pratiche di divozione; imperocchè non solamente i costumi, ma principalmente la fede bisogna conservar pura ed immacolata; quella fede, senza di cui, come dice s. Paolo, non possiamo piacere a Dio, quella fede che è la vita dell'uomo giusto, quella fede, per cui trentasei e più milioni di martiri versarono il loro sangue, quella fede che ci discerne dai gentili, dai turchi, dagli eretici, quella fede insomma senza di cui non possiamo entrare in cielo, poichè come dice il divin Salvatore, chi non crede è già giudicato e condannato. |
A069001208 |
Chi cerca dubbi, difficoltà, pregiudizi contro la Chiesa, contro i Pastori che a nome di Dio la governano, contro la dottrina che ella insegna e difende, tutto egli trova nell'articolo così detto fondamentale, e il cuore che cerca esca alle passioni trova di che pascersi nelle appendici. |
A069001208 |
I nostri nemici abborriscono dai giornali cattolici, e da se li rigettano; e perchè avremo noi la viltà di leggere i fogli loro diretti a screditar noi medesimi, e le cose più venerande della nostra religione santissima? Perchè a guisa di figli ingrati e crudeli ci uniremo noi coi nemici {690 [698]} di nostra madre la Chiesa? Noi avremo dai giornali cattolici le notizie che ci abbisognano; arricchiremo inoltre la nostra mente di sane idee, formeremo a virtù il nostro cuore; e al giorno del trionfo della religione, della Chiesa, della verità, potremo noi pure gustare quella gioia che Iddio sta preparando a tutti quelli che si serberanno fedeli nei giorni della prova. |
A069001208 |
Nelle alte colonne tu scorgi una guerra più o meno aperta ai principii di religione, ai diritti della Chiesa, alla sua Gerarchia, agli oggetti da lei venerati; nelle basse colonne guerra ai buoni costumi, e alla virtù. |
A069001209 |
I Dottori della Chiesa di pieno accordo sempre condannarono gli spettacoli teatrali, e diedero tali ragioni, che devono persuadere ogni cristiano a tenersene lontano. |
A069001209 |
Tali appunto sono i pericoli che presenta il teatro, fatto ancor assai più riprovevole oggidì per le massime anticristiane, di cui è ripiena la maggior parte delle opere recenti, per le calunnie, pei sarcasmi che sonvi così sovente sparsi contro la Chiesa Cattolica, per l'impiego profano, per gli scherni, per le derisioni a cui si espongono non di rado i misteri più sacrosanti di nostra Religione. |
A069001210 |
Fa ora, ti prego, quel che ti comanda la tua religione, quel che t'impone la coscienza, quello che t'inculcano tutti i Dottori, i Padri della Chiesa. |
A069001212 |
Che diremo poi di s. Giovanni Crisostomo? Avendo egli saputo un giorno, che aveva avuto luogo una danza, e che alcuni di quelli, che si trovavano in chiesa, vi erano stati presenti, montato in pulpito cominciò la sua predica con grandi invettive sopra questo abuso. |
A069001212 |
In vista di sì gravi pericoli, in vista dei perniciosi effetti che producono i balli, i ss. Padri della Chiesa, datici da Dio per nostri maestri nella fede e nella morale, spiegarono tutto il loro zelo per combattere questi divertimenti, e per tenere da essi lontani i fedeli. |
A069001212 |
Quindi si avanzò a dire che se egli avesse conosciuto quelli che erano stati presenti a tali dissolutezze, gli avrebbe scacciati di chiesa, e mai non avrebbe permesso che assistessero ai tremendi Misteri. |
A069001213 |
Questo santo dopo di avere in {698 [706]} armonia coi Padri della Chiesa inculcato (Filot. |
A069001222 |
Non sarà dunque permesso ad un cattolico l'intervenire a nozze celebrate in tempi dalla Chiesa proibiti; sarà poi per lo meno assai riprovevole portarsi a conviti troppo frequentemente, essendo questo da parassito. |
A069001222 |
Quindi allora mostriamo col nostro contegno che siamo {702 [710]} veri discepoli di Gesù Cristo, figli divoti della Chiesa. |
A069001222 |
che tati conviti non diansi in tempo proibito dalla Chiesa; che abbiano luogo in famiglie di buona, religiosa e morale condotta; non siano troppo frequenti; che vi s'intervenga con buon fine, o di compiacere ad un parente od un amico, oppure d'impedire colla propria presenza, o con parole, che succedano disordini, ovvero di lasciare, discorrendo, faceziando, ridendo, buoni ricordi nella mente dei convitati. |
A069001601 |
R. L'uomo deve praticare questa religione col credere le verità da Dio rivelate, e coll'osservare la sua santa legge: cioè coll'osservanza dei Comandamenti di Dio e della Chiesa dal medesimo Iddio stabilita. |
A069001606 |
D. Ci sono i Maomettani, i Protestanti cioè i Calvinisti ed i Luterani, ed avvi la Chiesa Cattolica Romana; in quale di queste società noi possiamo con certezza trovare la vera religione?. |
A069001607 |
R Noi possiamo solamente trovare la vera religione nella Chiesa Cattolica Romana, perchè essa sola conserva intatta la divina rivelazione, essa sola fu fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero Uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; motivo per cui essa sola presenta i veri caratteri della divinità. |
A069001608 |
D. Quali sono cotesti caratteri che dimostrano la divinità della Chiesa Cattolica Romana, mediante i quali noi possiamo con certezza conoscere che essa sola sia la vera Chiesa di Gesù Cristo? {744 [752]}. |
A069001609 |
R. I caratteri, che ci fanno con certezza conoscere la divinità della vera Chiesa, sono quattro, cioè: Una, Santa, Cattolica, Apostolica. |
A069001610 |
La Chiesa, che ha questi quattro caratteri, è senza dubbio la Chiesa di Gesù Cristo. |
A069001610 |
La vera Chiesa deve essere Una, perchè essendoci un solo vero Dio, una sola fede, un solo battesimo, non può esserci che una sola vera Chiesa. |
A069001611 |
D. La Chiesa Romana presenta questi quattro caratteri della divinità?. |
A069001612 |
R. La Chiesa Romana è la sola che possa con certezza presentare questi caratteri della divinità. |
A069001614 |
2° È Santa per la santità del suo capo e suo fondatore che è Gesù Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi i Sacramenti che pratica; molti Santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri, da Dio confortati, sparsero il loro sangue in testimonianza della divinità di questa medesima Chiesa. |
A069001615 |
3° La Chiesa Romana è Cattolica; cioè universale, perchè si estende a tutti i luoghi ed a tutti i tempi. |
A069001615 |
Gesù Cristo promise che il suo Vangelo sarebbe predicato per tutta la terra, e noi vediamo che la Romana Chiesa in tutte le parti del mondo ha dei figli, i quali strettamente uniti col Papa, professano la dottrina di Gesù Cristo, che si predicò e si va predicando per tutta la terra. |
A069001616 |
La medesima Romana Chiesa si estende a tutti i tempi, perchè in tutti i tempi, in mezzo alle più sanguinose persecuzioni, fu sempre avuta a guisa di società visibile de' fedeli riuniti nella medesima fede, sotto alla condotta di un medesimo capo, il Romano Pontefice. |
A069001617 |
4° La Chiesa Romana è Apostolica, perchè crede ed insegna tutto ciò che gli Apostoli hanno creduto ed insegnato. |
A069001617 |
A s. Pietro succedettero altri sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni. |
A069001617 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal regnante Pio IX, rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro, Principe degli Apostoli, e stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo. |
A069001617 |
La testimonianza di diciannove secoli mostra ad evidenza, che Gesù Cristo ha stabilito s. Pietro capo della Chiesa, ed egli cogli altri Apostoli hanno propagata la dottrina del Vangelo per tutto il mondo. |
A069001617 |
Questa prerogativa della Romana Chiesa è consolantissima per noi Cattolici. |
A069001618 |
D. Le Chiese de' Valdesi o de' Protestanti non possono avere i caratteri della vera Chiesa?. |
A069001619 |
R. Le Chiese de' Valdesi e de' Protestanti e di tutti gli altri eretici non hanno i caratteri della vera Chiesa. |
A069001620 |
La sola Chiesa protestante, non molto dopo la sua fondazione, era già divisa in più di dugento sette. |
A069001624 |
D. Non c'è diversità tra la dottrina della Chiesa Cattolica d'oggidì, e la dottrina da Gesù Cristo e dagli Apostoli predicata?. |
A069001625 |
R. No: perchè le medesime verità del Vangelo predicate da Gesù Cristo e dagli Apostoli sono quelle stesse che si predicarono in tutti i tempi, e si predicano presentemente nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana. |
A069001626 |
D. Fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana si può aver salute?. |
A069001627 |
Nella maniera, che quelli i quali non furono nell'arca di Noè, perirono nel diluvio, così, dice s. Girolamo, perisce inevitabilmente colui che muore separato dalla Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, unica Chiesa di Gesù Cristo, sola conservatrice della vera religione. |
A069001627 |
R. No; fuori di questa Chiesa niuno può salvarsi. |
A069001628 |
D. Non può darsi che gli Ebrei, i Maomettani, i Valdesi, i Protestanti, cioè i Calvinisti ed i Luterani e simili, quantunque non siano nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, tuttavia abbiano la vera religione?. |
A069001629 |
R. Tutti costoro non hanno la vera religione, perchè non la ricevono dalla Chiesa Cattolica, sola vera Chiesa di Gesù Cristo, unica depositaria e legittima interprete della dottrina del suo divin Maestro. |
A069001633 |
R. Gli Ebrei a fine di potersi salvare devono riconoscere Gesù Cristo per vero Messia, ricevere il santo Battesimo, quindi osservare i Comandamenti di Dio e della Chiesa. |
A069001642 |
D. Dunque costoro non sono nella Chiesa di Gesù Cristo?. |
A069001643 |
R. Costoro non avendo per capo Gesù Cristo, non {749 [757]} possono appartenere alla sua Chiesa, onde non sono nella Chiesa di Gesù Cristo, ma come dice s. Gerolamo, sono nella Sinagoga dell'Anticristo, cioè in una Chiesa opposta a quella di Gesù Cristo. |
A069001644 |
D. Che cosa rispondere quando i Protestanti dicono: Noi crediamo a Cristo ed al Vangelo, perciò siamo nella vera Chiesa?. |
A069001645 |
Non credete alla sua Chiesa, non credete al sommo Pontefice dallo stesso Gesù Cristo stabilito per goverrnare la sua Chiesa. |
A069001651 |
R. I Protestanti per salvarsi devono rinunziare ai loro errori, entrare nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, da cui un tempo si separarono, unirsi al Vicario di Gesù Cristo, che è il Papa, da cui chi si ostina di vivere separato, perisce eternamente. |
A069001653 |
R. I Protestanti dicono che nella Chiesa Cattolica vissero gran Santi, i quali operarono luminosi miracoli, e che noi vivendo secondo i precetti della Chiesa Cattolica possiamo salvarci. |
A069001655 |
R. Noi Cattolici, seguendo la dottrina infallibile della Chiesa Cattolica, diciamo, che i Protestanti se non fanno ritorno alla Chiesa di Gesù Cristo, nella loro setta non possono salvarsi. |
A069001659 |
Da prima procurò d'instruirsi rettamente nei dogmi della Cattolica religione; poscia fece venire alla sua presenza i ministri protestanti, e loro dimandò se credevano che egli si potesse salvare nella Chiesa Romana. |
A069001660 |
D. Che cosa presenta di singolare la Chiesa Cattolica nel suo rapporto colle società eretiche?. |
A069001661 |
R. La Chiesa Cattolica ha questo di singolare nel suo rapporto colle eretiche società, che:. |
A069001662 |
I nemici della nostra religione si sforzano di addurre alcuni fatti, come sarebbe la guerra contro gli Albigesi, la giornata di s. Bartolomeo, e con questi fatti vorrebbero provare che la Chiesa Cattolica ha talvolta mosso persecuzioni. |
A069001662 |
Ma costoro sono in errore, perciocchè tali fatti non furono mai dalla Chiesa nè comandati, nè approvati. |
A069001663 |
2° Che non si legge che alcuno, consapevole di se stesso, in punto di morte abbia abbandonato la Chiesa Cattolica per abbracciare qualche altra credenza. |
A069001663 |
Al contrario le storie sono ripiene di fatti di uomini, i quali in punto di morte rinunciarono alle credenze eretiche per morire nel seno della {752 [760]} santa Romana Chiesa. |
A069001666 |
R. Noi Cattolici dobbiamo 1° Ringraziar Dio d'averci creati in quella religione che unica può condurci a salvamento; 2° Pregar di cuore il Signore che ci conservi fedeli alla sua grazia, e nel suo santo servizio, e pregarlo eziandio per tutti coloro che vivono da lui lontani, e separati dalla sua santa Chiesa, onde li illumini, e li conduca da buon Pastore al suo ovile, ma insieme dobbiamo in 3° luogo guardarci bene dai Protestanti, e da quei cattivi Cattolici che disprezzano i precetti della Chiesa, che sparlano del Vicario di Gesù Cristo, e degli altri suoi ministri per trascinarci all'errore; 4°Essere grati a Dio colla fermezza nella fede, coll'osservanza esatta dei suoi precetti, e di quelli della sua santa Chiesa. |
A069001676 |
D. La Chiesa di Gesù Cristo non verrà meno per le persecuzioni?. |
A069001677 |
Di fatto noi vediamo che tutti i persecutori della Chiesa dei tempi passati non esistono più, e la Chiesa tuttora esiste; tutti quegli che la perseguitano presentemente, da qui a qualche tempo non ci saranno più, ma la Chiesa di Gesù Cristo sarà sempre la stessa, perchè Iddio ha impegnato la sua parola di proteggerla, e di essere sempre con lei, e vuole che duri sino alla fine del mondo, per unire la Chiesa militante alla Chiesa trionfante, e formare poi di tutti i buoni un solo regno nella patria dei beati in Cielo. |
A069001677 |
R. No certamente; anzi più sarà dagli uomini perseguitata, più trionferà, perchè la Chiesa è fondata da Gesù Cristo sopra una pietra, contro cui niente varranno tutti gli sforzi dell'inferno. |
A069001681 |
Chi non ha la Chiesa per madre, non può aver Dio per padre. |
A069001682 |
Chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesù Cristo. |
A069001682 |
Questa bontà e probità, che non è sommessa alla Chiesa, è un'ipocrisia sottile e perniciosa. |
don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html |
A070000001 |
Il supremo Gerarca della Chiesa, il glorioso regnante Pio IX ha fatto annunziare che nel 29 giugno dell'anno corrente 1867 sarà con solennità speciale celebrata la festa di s. Pietro, perchè appunto in quest'anno corre il centenario del glorioso suo martirio; vale a dire si compiono diciotto secoli da che questo primo vicario di Gesù Cristo terminava la sua carriera mortale e sigillava col suo sangue la dottrina da lui predicata colla palma {III [3]} del martirio. |
A070000005 |
Cattolici, noi viviamo in giorni molto {IV [4]} calamitosi per la chiesa di Gesù Cristo. |
A070000006 |
Tra le cure principali e più gravi che spettano al Ministero apostolico del sommo Pontefice, giocondissima è quella di decretare solennemente l'onore de' santi e il culto pubblico nella Chiesa agli illustri eroi della religione cristiana, la cui morte è stata preziosa nel cospetto del Signore. |
A070000008 |
2° B. Pietro d'Arbues dell'ordine dei canonici regolari di s. Agostino, inquisitore di Spagna e canonico della chiesa metropolitana di Saragozza, martire;. |
A070000014 |
Imperocchè sarà giocondissimo al Santo Padre il vedere i fratelli radunati insieme, indirizzare a questi santi, già ricevuti nella superna {X [10]} gloria celeste, preghiere dalle quali mossi implorino ed impetrino da Dio, in tanto scompiglio e rovina delle cose civili e massime delle sacre, la vittoria sopra il maligno nemico e la perenne tranquillità alla Chiesa militante. |
A070000021 |
Ora fra gli avvenimenti memorabili del Pontificato di Pio IX dovrà annoverarsi ancor questo, di celebrare l'anno secolare del martirio dei Principi degli apostoli nell'anno 1867; e come egli seppe così bene imitarli nel sostenere con religiosa tranquillità e mansuetudine la guerra mossa in questi tempi contro alla Chiesa, così riporterà cogli apostoli la corona della vittoria. |
A070000026 |
Gesù partecipa a Simone che sarebbe chiamato Pietro, perciocchè {4 [20]} egli doveva essere quella gran pietra, sopra cui G. C. avrebbe fondata la sua Chiesa. |
A070000036 |
A tutti gli Apostoli, dice s. Ambrogio, comanda di gettare nelle onde le reti; perciocchè tutti gli apostoli e tutti i pastori sono tenuti a predicare la divina parola, e a custodire nella nave ovvero nella Chiesa quelle anime che avrebbero guadagnato colla loro predicazione. |
A070000036 |
I santi Padri nella nave di Pietro ravvisano la chiesa di cui è Capo G. C., in luogo del quale Pietro doveva essere il primo a farne le veci, e dopo lui tutti i Papi suoi successori. |
A070000040 |
In questo fatto i Ss. Padri ravvisano i pericoli in cui talvolta trovasi il Capo della Chiesa, e il pronto soccorso che gli porta G. C. suo Capo invisibile, che permette bensì le persecuzioni, ma la vittoria è sempre della sua Chiesa. |
A070000044 |
D'ora in poi non ti chiamerai più Simone, ma Pietro e sopra questa Pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la potranno vincere. |
A070000047 |
Gesù disse: sopra questa Pietra fonderò la mia Chiesa: le quali parole vogliono dire: tu, o Pietro, sarai nella Chiesa quello che in una casa è il fondamento. |
A070000047 |
Nella mia Chiesa chiunque si separa da Pietro precipita nell'errore e si perde. |
A070000047 |
Non vi è casa senza fondamento, non vi è Chiesa senza di Pietro. |
A070000047 |
Sopra di te, che io chiamo Pietro, come sopra di una rocca o di pietra fermissima, per mia virtù eterna, io innalzo l'eterno edifizio della mia Chiesa la quale sopra di te appoggiata starà forte ed invitta contro tutti gli assalti de' suoi nemici. |
A070000047 |
Tu, o Pietro, sarai il fondamento ossia la suprema autorità nella mia Chiesa. |
A070000047 |
Una Chiesa separata da Pietro non potrà mai essere la mia Chiesa. |
A070000048 |
Le porte dell'inferno non mai vinceranno la mia Chiesa: le porte dell'inferno, siccome spiegano i Ss. Padri, significano le eresie, gli eresiarchi, le persecuzioni, i publici scandali e generalmente tutti i peccati e disordini che il demonio cerca di suscitare contro alla Chiesa. |
A070000048 |
Tutte queste potenze infernali potranno bensì o separatamente o riunite muovere aspra guerra alla Chiesa, e turbarne lo spirito pacifico, ma non la potranno mai vincere. |
A070000049 |
Così le chiavi del regno de' cieli, cioè della Chiesa, date a Pietro, dimostrano che esso è fatto padrone, principe e governatore supremo della Chiesa. |
A070000050 |
E bene qui di notare che il vero Capo supremo della Chiesa è Gesù Cristo suo fondatore; s. Pietro poi esercita la suprema sua autorità facendo funzioni ossia le veci di lui sopra la terra come appunto talvolta fanno i re di questo mondo allorachè danno i pieni poteri a qualche loro ministro con ordine che ogni cosa debba dipendere {22 [38]} da lui. |
A070000051 |
Gli altri Apostoli poi e tutti i vescovi loro successori dovevano essere sempre dipendenti da Pietro e dai Papi suoi successori a fine di poterli tenere uniti a Gesù Cristo che dal cielo assiste il suo Vicario e tutta la Chiesa fino alla fine de' secoli |
A070000052 |
Col fatto che abbiamo esposto il divin Salvatore promette di voler costituire {23 [39]} s. Pietro Capo supremo della sua Chiesa e gli spiega la grandezza di sua autorità: noi vedremo il compimento di questa promessa dopo la sua risurrezione. |
A070000053 |
Il divin Redentore dopo aver fatto conoscere a' suoi discepoli come egli edificava la sua Chiesa sopra basi stabili, incrollabili ed eterne, volle dar loro un ammaestramento affinchè ben comprendessero che egli non fondava questo suo regno, ovvero la sua Chiesa, con ricchezze o magnificenza mondana, bensì coll'umiltà, col disprezzo di se stesso e coi patimenti. |
A070000058 |
La chiesa cattolica celebra il memorabile avvenimemto della trasfigurazione del Salvatore sul monte Tabor il giorno sei di agosto. |
A070000074 |
Colle quali parole il divin Salvatore promise una assistenza particolare al Capo della sua Chiesa, la cui fede non sarebbe giammai venuta meno, sebbene i suoi ministri nelle cose estranee alla fede fossero caduti in colpa, come diffatto avvenne a s. Pietro. |
A070000092 |
I Ss. Padri ravvisano in questo fatto il Capo della Chiesa, il quale solo assistito in modo particolare dallo Spirito Santo guida la mistica nave piena di anime da condursi ai piè di Gesù Cristo che le ha redente e che le attende in cielo. |
A070000094 |
Colle quali parole G. C. adempiva la promessa fatta a s. Pietro di volerlo costituire principe degli Apostoli e pietra fondamentale della Chiesa. |
A070000094 |
Imperocchè gli agnelli qui significano tutti i fedeli cristiani sparsi nelle varie parti del mondo che devono essere sottomessi al Capo della Chiesa, siccome fanno gli agnelli al loro pastore. |
A070000094 |
Le pecore poi significano i vescovi e gli altri sacri ministri i quali danno bensì il pascolo della dottrina di G. C. ai fedeli cristiani, ma sempre d'accordo, sempre uniti e sempre sottomessi al supremo pastore della Chiesa che è il Romano Pontefice, vicario di G. C. sopra la terra. |
A070000095 |
Appoggiati sopra queste parole di Gesù Cristo i cattolici di tutti i tempi hanno sempre creduto verità di fede che s. Pietro fu costituito da Gesù {57 [73]} Cristo suo Vicario in terra e Capo visibile di tutta la Chiesa e che ricevette da lui la pienezza di autorità sopra gli altri apostoli e sopra di tutti i fedeli. |
A070000095 |
Ciò fu definito come dogma di fede nel concilio fiorentino colle seguenti parole: « Noi definiamo che la santa Sede Apostolica ed il Romano Pontefice è il successore del principe degli Apostoli, il vero Vicario di Cristo ed il Capo di tutta la Chiesa, il maestro e padre di tutti i cristiani, e che a lui nella persona del Beato Pietro fu dato dal Nostro Signor Gesù Cristo pieno potere di pascere, reggere e governare la Chiesa Universale |
A070000106 |
Al presente la Chiesa non adopera più questo mezzo, avendo {65 [81]} moltissime altre vie per conoscere coloro che sono chiamati al ministero dell'altare. |
A070000106 |
Tutti si tacquero alle parole di Pietro, poichè tutti lo riguardavano come Capo della Chiesa ed eletto da G. C. a fare le sue veci dopo la sua ascensione al cielo. |
A070000119 |
È questo il primo miracolo, che dopo l'ascensione di Cristo venisse operato {75 [91]} dagli Apostoli, ed era conveniente che s. Pietro ne fosse il primo strumento, perciocchè egli tenea fra tutti la prima dignità nella Chiesa. |
A070000123 |
Ma il nemico del genere umano che vedeva distruggersi il suo regno cercò di suscitare una persecuzione contro alla Chiesa nel medesimo suo principio. |
A070000125 |
Fu dunque loro fatta solennemente questa dimanda: Con qual virtù e in nome di chi avete voi guarito quello storpio? Allora Pietro pieno di Spirito Santo con un coraggio veramente degno del Capo della Chiesa prese a parlare nella seguente maniera: « Principi del popolo, e voi dottori della legge, ascoltate. |
A070000133 |
Essi erano padroni di tenersi il campo oppure il prezzo, ma fatta la promessa erano tenuti a mantenerla, perciocchè le cose che si consacrano a Dio od alla Chiesa diventano sacre ed inviolabili. |
A070000138 |
La Chiesa di Gesù Cristo acquistava ogni giorno nuovi fedeli. |
A070000147 |
Furono quindi destinati per quella missione Pietro e Giovanni: Pietro perchè come Capo della Chiesa ricevesse in grembo di essa quella straniera nazione e unisse i Samaritani ai Giudei; Giovanni poi come speciale amico di s. Pietro e chiaro fra gli altri per miracoli e santità. |
A070000156 |
Quell'edifizio fu ridotto a forma di chiesa, dove si radunava il popolo per assistere al divino servizio, e per udire le prediche del s. Apostolo. |
A070000158 |
Governò Pietro questa chiesa d'Antiochia sette anni, finchè così inspirato da Dio trasferì la sua cattedra a Roma, come noi racconteremo a suo tempo. |
A070000158 |
La chiesa cattolica celebra questo avvenimento con una' particolare solennità il 22 febbraio. |
A070000159 |
S. Paolo che era stato convertito alla fede con uno strepitoso miracolo, sebbene fosse stato instruito da Gesù Cristo e da lui stesso mandato a predicare il Vangelo ai gentili, tuttavia volle recarsi da s. Pietro, per venerare in lui il Capo della Chiesa, e da lui ricevere quegli avvisi e quelle istruzioni che fossero state a proposito. |
A070000162 |
Tutti quegli abitanti mossi dalla bontà divina che in una maniera sensibile dava segni della sua potenza infinita, credettero in Gesù Cristo ed entrarono in grembo della Chiesa. |
A070000167 |
Tale rivelazione doveva certamente essere fatta a s. Pietro Capo della Chiesa. |
A070000179 |
Gli Ebrei, e specialmente quelli che erano in qualche autorità, seppero valersi di questa sua propensione per muoverlo a perseguitare la Chiesa e cercare gli applausi dei perversi Giudei nel sangue dei cristiani. |
A070000184 |
Considerato poi bene il luogo dove era, andò difilato alla casa di certa Maria, madre di Giovanni, soprannominato Marco, dove {125 [141]} molti fedeli stavano radunati in orazione supplicando Iddio che si degnasse di venire in soccorso del Capo della Chiesa. |
A070000184 |
Dormiva egli, ma per lui vegliava chi ha promesso di assistere la sua Chiesa. |
A070000188 |
Quando fu sparsa la notizia che Iddio aveva così prodigiosamente liberato il Capo della Chiesa, tutti i fedeli ne furono vivamente consolati. |
A070000189 |
La Chiesa cattolica celebra la memoria {127 [143]} di questo glorioso avvenimento il giorno primo di agosto sotto il titolo di Festa di s. Pietro in Vincoli. |
A070000196 |
Giunto in Roma Pietro abitò il sobborgo detto Trastevere a poca distanza dal luogo dove fu poi edificata la Chiesa di santa Cecilia. |
A070000196 |
Quasi contemporaneamente fu fondata un'altra Chiesa dal medesimo Apostolo, che si vuole esser quella che oggidì si appella di s. Pietro in Vincoli. |
A070000197 |
La Chiesa Cattolica celebra la festa dello stabilimento della cattedra di s. Pietro in Roma il 18 gennaio. |
A070000204 |
Così la città di Roma, capitale di tutto l'impero, la città di Alessandria che era la prima dopo Roma, quella di Antiochia, capitale di tutto l'Oriente, ebbero per fondatore il principe degli Apostoli, e divennero perciò le tre prime sedi patriarcali, tra cui fu per più secoli ripartito il dominio del mondo cattolico, salva sempre la dipendenza dei patriarchi Alessandrino ed Antiocheno dal Pontefice Romano Capo di tutta la Chiesa, pastore universale, centro di unità. |
A070000204 |
Inviò s. Apollinare in Ravenna, s. Trofimo nelle Gallie e precisamente nella città di Arles, donde il Vangelo si propagò negli altri paesi della Francia; mandò {138 [154]} s. Marco in Alessandria di Egitto a fondare in suo nome quella chiesa. |
A070000206 |
Laonde s. Paolo e s. Barnaba giudicarono bene di ricorrere al giudizio del Capo della Chiesa e degli altri Apostoli, affinchè colla loro autorità sciogliessero ogni dubbio. |
A070000206 |
Perciocchè se il Signore ha promesso la sua assistenza al Capo della chiesa, affinchè la sua fede non venga mai meno, lo assiste certamente quando è congregata coi principali pastori della chiesa; tanto più che Gesù Cristo ci assicurò di trovarsi di fatto in mezzo a quelli che in numero anche solo di due si fossero radunati in suo nome. |
A070000211 |
Così da ogni fedel cristiano deve credersi che le cose definite nei concilii generali radunati e confermati dal Sommo Pontefice Vicario di Gesù Cristo, e successore di s. Pietro sono verità certissime, che danno i medesimi motivi di credibilità come se uscissero dalla bocca dello Spirito Santo, perchè essi rappresentano la Chiesa col suo capo, a cui Dio ha promesso la sua infallibile assistenza sino alla fine dei secoli. |
A070000211 |
Questo fu il primo concilio generale {145 [161]} a cui presiedette s. Pietro, dove come Principe degli Apostoli e Capo della Chiesa parlò e definì la quistione coll'assistenza dello Spirito Santo. |
A070000212 |
Egli fu in questa occasione, dice s. Agostino, che s. Pietro, come Capo della Chiesa, Vicario di G. C, e divinamente inspirato, conferì a Paolo e a Barnaba la pienezza dell'apostolato con incarico di portare la luce del Vangelo a' Gentili. |
A070000212 |
Raccontarono, dice il sacro Testo, tali maraviglie a quelli che tenevano le prime cariche nella Chiesa, tra quali erano certamente i tre Apostoli sopra nominati, che si consideravano come le tre colonne principali della Chiesa. |
A070000224 |
Già toccava le nubi e cominciava a dileguarsi dalla vista del popolo, il quale cogli occhi levati all'insù giubilando di maraviglia e battendo le palme gridava: Vittoria! miracolo! miracolo! Gloria ed onore a Simone vero figliuolo degli Dei! Pietro in compagnia di s. Paolo, {157 [173]} senz'alcuna ostentazione s'inginocchia a terra e colle mani levate al Cielo fervorosamente prega Gesù Cristo che voglia venire in aiuto della sua Chiesa per far trionfare la sua religione in faccia a quel popolo illuso. |
A070000224 |
Per lo contrario il Mago Simone tutto imbaldanzito pel favore promessogli dai suoi demonii si apparecchiava ad ordire e terminare con loro la frode, e nella sua pazzia credeva {156 [172]} con questo colpo di abbattere la Chiesa di Gesù Cristo. |
A070000224 |
Tale caduta di Simone avvenne vicino ad un tempio dedicato a Romolo, dove oggi esiste la chiesa de' santi Cosma e Damiano. |
A070000229 |
Ma seguitando i fedeli a pregarlo di far ciò pel bene della Chiesa di Dio, cioè cercare di conservarsi in vita per istruire, confermare nella fede i credenti e guadagnare anime a Cristo, infine accondiscese e stabilì di partire. |
A070000231 |
In memoria di questo avvenimento presso alla porta di s. Sebastiano fu edificata una chiesa detta ancora oggidì Domine, quo vadis, oppure sancta Maria ad Passus, ossia santa Maria de' Piedi, perchè il Salvatore in quel luogo, dove parlò a s. Pietro, lasciò impressa su di una pietra la sacra traccia de' suoi piedi. |
A070000231 |
Questa pietra si conserva tuttora nella chiesa di s. Sebastiano. |
A070000232 |
Furono questi s. Lino, s. Cleto, s. Clemente e s. Anacleto, i quali lo avevano già aiutato in qualità di suoi vicari nei vari bisogni della Chiesa. |
A070000232 |
Nel timore pertanto di cadere da un momento all'altro nelle mani dei persecutori e che in quei calamitosi momenti la Chiesa rimanesse priva del suo supremo pastore, pensò di nominare alcuni dei vescovi più zelanti affinchè uno di loro sottentrasse nel Pontificato dopo sua morte. |
A070000249 |
Appena s. Pietro mandò l'ultimo respiro molti cristiani partirono piangendo la morte del supremo pastore della chiesa. |
A070000249 |
Il corpo di lui fu posto in un sito dove erano già stati sepolti molti martiri discepoli dei santi apostoli, primizie della chiesa cattolica, ì quali per ordine di Nerone {177 [193]} erano stati esposti alle fiere, o crocifìssi, o bruciati, o uccisi a forza di inauditi tormenti. |
A070000251 |
Iddio per altro che aveva chiamato quel grande apostolo a Roma, perchè la rendesse gloriosa col martirio, dispose eziandio che il suo corpo fosse conservato in quella città e rendesse quella chiesa la più gloriosa del mondo. |
A070000253 |
Questa {179 [195]} è la prima chiesa dedicata al principe degli apostoli. |
A070000255 |
Ne' primi tre secoli della Chiesa i fedeli per lo più non potevano recarsi alla {180 [196]} tomba di s. Pietro se non con pericolo grave di essere accusati come cristiani e condotti davanti ai tribunali de' persecutori. |
A070000255 |
Per incoraggiarli vieppiù apri il tesoro della Chiesa, e concedette molte indulgenze. |
A070000255 |
Pertanto l'anno 319 Costantino e per suo impulso e ad invito di s. Silvestro stabili che il sito della nuova chiesa fosse a' piedi del Vaticano con disegno che racchiudesse tutto il piccolo {181 [197]} tempio edificato da s. Anacleto e che fino a quell'epoca era stato l'oggetto della comune venerazione. |
A070000259 |
Quella chiesa è abbellita di marmi i più squisiti che siansi potuto avere; la sua ampiezza e la sua elevazione giungono ad un segno, che sorprende l'occhio che la rimira; il pavimento, le mura, la vôlta sono con tale maestria ornati, che sembrano aver esausti tutti i ritrovarti {186 [202]} dell'arte. |
A070000260 |
Iddio avrebbe potuto scegliere il supremo pastor della sua Chiesa fra i più grandi e i più sapienti della terra; ma allora si sarebbero forse attribuite alla loro sapienza e potenza quelle maraviglie, che Dio voleva che fossero interamente conosciute venire dalla onnipotente sua mano. |
A070000260 |
Re, principi, imperatori, e i più grandi monarchi della terra sono venuti ad implorare la protezione di colui che fu tolto da una barca per essere fatto pastore supremo della Chiesa; gli eretici e gl'infedeli stessi furono costretti a rispettarlo. |
A070000262 |
Intanto noi compresi da sentimenti di sincera gratitudine, come per conclusione e frutto di quanto abbiamo detto intorno alle azioni del principe degli Apostoli, innalziamo fervorose preghiere al trono dell'Altissimo Iddio; preghiamo questo suo fortunato Vicario e martire glorioso, onde si degni volgere dal Cielo uno sguardo pietoso sopra i presenti gravi bisogni della sua Chiesa, si degni di proteggerla e sostenerla nei gagliardi assalti che ogni di deve sostenere da parte de' suoi nemici; ottenga forza e coraggio a' suoi successori, a tutti i vescovi e a tutti {189 [205]} i sacri ministri, affinchè tutti si rendano degni del ministero da Cristo loro affidato, cosicchè dal suo celeste aiuto confortati possano riportare copiosi frutti delle loro fatiche, promovendo la gloria di Dio e la salute delle anime fra i popoli Cristiani. |
A070000263 |
Essi camminano per la strada della salute; mentre tutti quelli che si trovano fuori di questa strada e non appartengono all'unione di Pietro non hanno speranza alcuna di salvezza; perchè Gesù Cristo ci assicura che la santità e la salvezza non possono trovarsi se non nell'unione con Pietro, sopra cui poggia l'immobile fondamento della sua Chiesa. |
A070000266 |
Stimo per altro bene di dar qui di passaggio un avviso a tutti coloro che si fanno a scrivere o parlare di questo argomento, di non considerarlo come punto dogmatico e religioso; e ciò sia detto tanto pei cattolici quanto pei protestanti; perciocchè Iddio stabilì san Pietro Capo della Chiesa e questo è dogma e verità di fede. |
A070000268 |
Questa sola osservazione basterebbe da sè a far manifesta l'insussistenza di cotal dubbio; tuttavia affinchè il lettore conosca gli autori che colla loro autorità vengono a confermare quanto asseriamo ne andremo citando alcuni; e poichè i protestanti ammettono l'autorità della Chiesa de' quattro primi secoli, noi desiderosi di compiacerli in tutto quello che è possibile ci serviremo di scrittori che abbiano in quel tempo fiorito. |
A070000272 |
A poca distanza da costoro abbiamo le illustri testimonianze di s. Irineo e di s. Dionigi, i quali hanno lungamente conosciuto e conversato coi discepoli degli Apostoli, ed erano informatissimi delle cose avvenute in seno alla Chiesa di Roma |
A070000272 |
Quasi nel tempo stesso fiorirono san Clemente Alessandrino, s. Caio prete di Roma, Tertulliano di Cartagine, Origene, s. Cipriano e moltissimi altri i quali vanno d'accordo nel riferire il gran concorso de' fedeli alla tomba di s. Pietro in Roma martirizzato; e tutti pieni di venerazione pel primato, che godeva la chiesa di Roma, dicono che da quella si devono attendere gli oracoli dell'eterna salute, perchè G. C. ha promesso la conservazione della fede al suo fondatore s. Pietro. |
A070000273 |
Che se da questi scrittori passiamo ai luminari della Chiesa, s. Pietro di Alessandria, s. Asterio Amaseno, s. Ottato Milevitano, s. Ambrogio, s. Gioanni Crisostomo, s. Epifanio, s. Massimo Torinese, s. Agostino, s. Cirillo d'Alessandria ed altri molti, noi troveremo le loro testimonianze pienamente unanimi e d'accordo intorno alla verità che noi asseriamo. |
A070000279 |
O chiesa felice, dove gli Apostoli col loro sangue sparsero tutta la loro dottrina, dove Pietro patì un martirio simile alla passione del suo divin Maestro, dove Paolo fu coronato del martirio con aver tronca la testa; dove Giovanni dopo essere stato immerso in una caldaia d'olio bollente, nulla patì, e quindi venne esiliato nell'isola di Patmos. |
A070000280 |
Questa Chiesa qual madre amorosa doveva in ogni tempo e in ogni luogo ricevere tutti coloro che avessero voluto ricoverarsi nel suo materno seno; ed essere perciò in ogni tempo visibile ed accessibile a tutti. |
A070000280 |
Questo regno è la sua Chiesa ovvero la congregazione de' fedeli cristiani di tutto il mondo, che professano la dottrina {202 [218]} di Gesù Cristo sotto la condotta dei legittimi pastori, e specialmente del Romano Pontefice che ne è il Capo da Dio stabilito. |
A070000280 |
Quindi nel Vangelo questa Chiesa è paragonata ad una colonna, contro cui nulla valgono gli assalti dei nemici delle anime. |
A070000280 |
Tu sei Pietro, disse Gesù Cristo al Principe degli Apostoli nel costituirlo Capo della Chiesa: « Tu sei Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la potranno vincere. |
A070000281 |
Gesù Cristo raccomandò a' suoi seguaci che nascendo questioni tra di loro ne deferissero la risoluzione alla Chiesa: Dic Ecclesiae; che se taluno rifiutasse di ascollare la Chiesa, abbilo come gentile e pubblicano: Quod si Ecclesiam non audierit, sit tibi tamquam ethnicus et publicanus. |
A070000281 |
Questa Chiesa è la colonna ed il fondamento di ogni verità, sicchè ogni dottrina, che non poggia sopra il fondamento di questa Chiesa, {203 [219]} poggia sopra l'errore: Ecclesia est columna et fundamentum veritatis, dice s. Paolo. |
A070000282 |
Questa Chiesa poi si dice Cattolica, che vuol dire universale, perchè, come si disse, qual madre amorosa accoglie in tutti i tempi e in tutti i luoghi quelli che vogliono venire al materno suo seno. |
A070000283 |
Dicesi anche Santa, perchè il fondatore di Lei, che è Gesù Cristo, è il fonte di ogni santità; niuno può essere santo fuori di questa Chiesa, giacchè soltanto in essa s'insegna la vera dottrina di Gesù Cristo, in essa soltanto si pratica la sua fede, la sua legge, e si amministrano i Sacramenti da Lui instituiti. |
A070000286 |
E poichè avvi un solo Dio, una sola fede, un solo battesimo, avvi anche una sola vera Chiesa, fuori di cui niuno può salvarsi. |
A070000287 |
Considera, e rallegrati in cuor tuo, perchè Dio ti ha creato in questa Chiesa, in cui sono tanti mezzi di salvezza. |
A070000287 |
Considera, o cristiano, e trema riflettendo al gran numero di quelli che non sono in grembo della Chiesa cattolica e perciò tutti fuori della strada che conduce al cielo. |
A070000287 |
Insomma procuriamo di essere cattolici non di nome, ma di fatti, osservando con esattezza quanto la Chiesa comanda, astenendoci da quanto proibisce. |
A070000287 |
Sii a Dio riconoscente, e per ringraziarlo procura di osservare i precetti che la Chiesa a nome di Dio propone a' suoi figli. |
A070000288 |
Che se accadesse di parlare o sentir altri a parlare della Chiesa, diportiamoci come rispettosi figli verso amorosa madre: non diciamo mai cosa alcuna contro a quanto la Chiesa comanda o proibisce; e per quanto sta in noi parliamone sempre bene ed opponiamoci coraggiosamente a chiunque cercasse di parlarne male. |
A070000291 |
Capo invisibile della Chiesa è Gesù Cristo che assiste i sacri pastori dal cielo fino alla fine del mondo: Ecce ego vobiscum sum, omnibus diebus usque ad consummationem saeculi. |
A070000291 |
Gesù Cristo nel Vangelo paragonò la sua Chiesa ad un regno, ad un impero, ad una repubblica, ad una città, ad una fortezza, ad una famiglia. |
A070000292 |
Il Divin Salvatore disse a Pietro: « Tu sei Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non mai la potranno vincere. |
A070000292 |
» Con queste parole il Salvatore costituì Pietro Capo della sua Chiesa, e gli conferì quella pienezza di potere, in forza di cui può stabilire tutto ciò che egli giudica poter contribuire al bene spirituale ed eterno. |
A070000294 |
Appena il Salvatore sali al cielo, egli tosto intraprende il governo della Chiesa, propone la elezione di un Apostolo in luogo di Giuda traditore; egli il primo predica al popolo; primo fa miracoli andando al tempio; primo è instruito da Dio che non solo gli Ebrei, ma anche i Gentili sono chiamati alla fede. |
A070000294 |
Insorgono difficoltà nella Chiesa? Si raduna un concilio nella città di Gerusalemme; Pietro propone la questione, la spiega, la definisce, e tutti ubbidiscono a Pietro come al medesimo Gesù Cristo. |
A070000295 |
Un Dio fatto uomo per salvarci; prima di partire dal mondo fonda una Chiesa e deputa un Capo a fare le sue veci sopra la terra sino alla fine dei secoli: Usque ad consummationem saeculi. |
A070000299 |
Dio stabilì s. Pietro Capo della Chiesa, e morto lui, succedettero i Romani Pontefici nel governo della medesima, e si succedettero in modo, che dal regnante Pio IX ne abbiamo la serie non interrotta fino a s. Pietro, e da s. Pietro abbiamo la serie dei Pontefici uno successore dell'altro, che, ci {210 [226]} conservarono intatta la santa Religione di Gesù Cristo fino a noi. |
A070000299 |
La Chiesa è una congregazione di fedeli cristiani sparsi per tutto il mondo, che a guisa di un numeroso gregge sono governati da un pastore supremo che è il Sommo Pontefice. |
A070000300 |
I vescovi accolgono le suppliche, sentono i bisogni dei popoli e li fanno pervenire fino alla persona del supremo Gerarca della Chiesa. |
A070000302 |
Di più i sacri pastori che governano le chiese particolari essendosi regolarmente succeduti sempre dipendenti dal Papa, sempre insegnando la stessa dottrina, amministrando i medesimi Sacramenti, ne segue la certezza che i ministri della Chiesa cattolica in ogni tempo e in ogni luogo hanno sempre praticato la medesima fede, la medesima legge, i medesimi sacramenti come furono predicati dagli Apostoli, e come furono istituiti dal nostro Signor Gesù Cristo. |
A070000307 |
La fede è il fondamento e la base di ogni nostra giustificazione, dice la Chiesa a nome di Dio. |
A070000308 |
È pure verità di fede che avvi un solo Dio in tre persone realmente distinte, che avvi un solo battesimo, una sola vera Chiesa, che è la cattolica; che niuno può salvarsi fuori di questa Chiesa; che è il Romano {215 [231]} Pontefice, cui noi dobbiamo ubbidire come a Gesù Cristo, di cui egli fa le veci; che i Sacramenti insinuiti da nostro Signor Gesù Cristo sono sette, nè più, ne meno. |
A070000309 |
Che ti vale credere alla Chiesa, al Vicario di Gesù Cristo, se poi ne dispregi gl'insegnamenti? se parli male del sommo Pontefice? Parliamo chiaro: o tutti gli articoli di nostra fede, o nissuno; perchè il negarne un solo, è negarli tutti. |
don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html |
A073000004 |
Rapita dalle dolci istruzioni, e dal racconto, che Vincenzo le presentò della grandezza, della bontà e della giustizia del vero, e solo Dio; mossa altresì per alcuni inni e laudi spirituali, che egli cantava, si affezionò talmente alla Religione Cattolica, l'abbracciò ella stessa e risolse il marito ad abbandonare la setta Maomettana e ritornare nel seno della Chiesa. |
A073000049 |
Paragonasi la Chiesa ad una gran messe la quale {42 [256]} abbisogna di operai che lavorino. |
A073000050 |
Considerava il divin Salvatore qual Capo della Chiesa nel Supremo Pontefice, qual Pontefice ne' Vescovi, qual Principe de' pastori ne' Sacerdoti, qual Sovrano nei Re, qual nobile ne' gentiluomini, qual giudice ne' magistrati ed altri ufficiali. |
A073000072 |
In un'altra missione trenta eretici in circa fecero Ia loro abiura, un turco fu battezzato sulla galera, altri nove lo furono egualmente ma con maggior solennità nella Chiesa Cattedrale, ove furono condotti come in trionfo alla vista di un gran popolo il quale benediceva Dio. |
A073000073 |
Scongiurava i suoi per le viscere della carità di Gesù Cristo di rispettare tutti gli ordini stabiliti nella Chiesa, di sbandire da'loro cuori l'invidia, la gelosia e simili passioni, che punto non si accordano coll'umiltà, nè colla carità, quale devesi al prossimo. |
A073000077 |
Sapeva con San Cipriano, che più le vergini consacrate a Dio fanno onore alla sua Chiesa mediante la regolarità de' loro costumi, tanto più si rende necessario di fortificarle contro alla loro propria fragilità, e non ignorava il cattivo esempio contagioso ovunque, lo fosse ancor di più presso persone più facili ad essere sedotte. |
A073000080 |
La carriera percorsa da Vincenzo è così vasta che è quasi prodigiosa; contando anche per poco i molti servigi prestati alle comunità d'uomini e di donne; que' soli resi agli eserciti ed a' paesi che furono il teatro della guerra lo pongono a livello cogli uomini di misericordia, i quali maggiormente onorarono la Chiesa, e beneficarono l'afflitta umanità. |
A073000081 |
Fra pochi mesi contavansi già quattro mila soldati che s'erano accostati al tribunale di penitenza con grande effusione di lagrime: alcuni fra loro furono altresì attaccati dalla malattia contagiosa, ma Dio li conservò alla sua Chiesa per la salute delle anime. |
A073000088 |
Tutti questi pericoli non arrestarono i nostri viaggiatori; posero la loro sorte nelle mani di Dio: invocarono quella a cui la Chiesa dà il nome di Stella del mare; la loro speranza non fu delusa, e il dì 28 di giugno arrivarono in Francia e andarono in Avignone. |
A073000092 |
Il santo Sacerdote non limitò già il suo zelo a coloro che s. Paolo chiamò i domestici della fede; lo estese altresì a coloro i quali le nuove eresie avevano separato dalla Chiesa. |
A073000094 |
Propose a costoro i dogmi della Chiesa in tutta la loro semplicità. |
A073000096 |
«Voi pretendete, Signore, che la Chiesa di Roma sia guidata dallo Spirito di Dio, diceva l' eretico al nostro Santo, ma questo appunto è ciò eh' io non posso credere; poichè da una parte si vedono i cattolici della campagna abbandonati a Curati viziosi ed ignoranti, senza essere istruiti de' loro doveri, senza che la magior parte sappiano neppure che cosa sia la cristiana religione, e dall' altra si veggono le città ripiene di preti e di monaci che nulla fanno, e lasciano nulladimeno quella povera gente nell'ignoranza spaventosa, per cui si perdono tutti i giorni; e voi vorreste persuadermi che ciò sia guidato dallo Spirito Santo? Io non lo crederò mai più.». |
A073000097 |
Altri andavano a catechizzare e predicare nelle campagne; fra quei che non uscivano da' loro monasteri, alcuni erano occupati a pregar Dio ed a cantare le sue lodi notte e giorno, altri servivano utilmente il pubblico componendo dotte opere, insegnando a' popoli la cristiana dottrina, e amministrando i sacramenti; aggiunse che coloro, i quali restavano dissoluti e non s'impiegavano come dovevano, adempiendo alle loro obbligazioni, erano uomini particolari, soggetti all'errore, veramente membri della Chiesa, perchè essa racchiude nel suo seno la paglia ed il buon grano, ma che questi non formavano già la Chiesa, anzi all' opposto resistevano allo Spirito Santo il quale {80 [294]} la governa. |
A073000097 |
Il servo d' Iddio fu afflitto di vedere un eretico giustificare la sua ribellione contro alla Chiesa colla condotta ili coloro stessi, la cui vita dovrebbe essere tanto edificante da farvi entrare il pagano e l' infedele. |
A073000097 |
Terminò spiegando ciò che intendono i cattolici quando insegnano la Chiesa essere diretta dallo Spirito Santo, e fece vedere questa direzione riguardare o il corpo stesso della Chiesa che non può ingannarsi nelle sue decisioni, o i particolari i quali non possono smarrirsi, allorchè seguitano i lumi della fede e le regole della giustizia cristiana. |
A073000098 |
Colpito da tutti questi oggetti disse al Santo: «Ora vedo che lo Spirito Santo guida la Chiesa Romana, poichè in essa si prendo cura dell'istruzione e della salvezza de'poveri contadini. |
A073000101 |
Il Santo rispose che la Chiesa non insegnava già vi fosse qualche virtù in quelle immagini materiali; che Dio poteva bensì loro comunicarne, e loro ne comunicava di tempo in tempo, come l'aveva fatto altre volte alla verga di Mosè che operava tanti miracoli, ma che per se stesse non avevano forza, nè potere; del resto questo dogma della nostra fede era sì conosciuto nella Chiesa, che i fanciulli stessi potevano spiegarglielo. |
A073000115 |
Egli dice nella sua lettera a Clemente XI: «che il discernimento {96 [310]} degli spiriti e la fermezza del coraggio furono doni che brillarono nell' uomo di Dio in un grado che si durerebbe pena a crederlo; che nel dar consiglio non ebbe riguardo alcuno all'odio, nè al furore de' grandi, ma unicamente agi' interessi della Chiesa.». |
A073000120 |
Il giorno della festa officiava solennemente e proponeva a' suoi figli gli esempli di virtù che presentava il mistero onorato dalla Chiesa. |
A073000126 |
A questa prima eguaglianza bisogna aggiungere quella ch'egli ebbe nell'esecuzione {107 [321]} di un sì gran numero di sante imprese, che effettuò pel bene della Chiesa e dello Stato. |
A073000138 |
Finalmente diceva, dietro l'insegnamento di Gesù Cristo, che colui che s'innalza sarà abbassato; che la vita del Figlio di Dio non fu che una umiliazione continua, che l'amò sino alla fine, e che dopo la sua morte volle essere rappresentato nella sua Chiesa sotto la figura di un reo attaccalo alla croce: con questo c'insegna anche oggidì, il vizio opposto all'umiltà essere uno {119 [333]} de'più gran mali che si possano concepire, che aggrava gli altri peccati, e rende perverse quelle azioni quali non sarebbero in se stesse corrompendo le migliori e le più sante. |
A073000138 |
S. Paolo pubblicò in tutta la terra che aveva avuto la disgrazia di bestemmiare contro Dio, e di perseguitare la sua Chiesa: sant'Agostino palesò í peccati segreti della sua gioventù; Vincenzo aggiungeva che coloro, cui Dio preservò da cadute sì vergognose, non furono perciò meno umili; che s. Francesco di Sales parlava del mondo qual uomo che ne disprezza tutte le vanità; che il signor Cardinale di Bérulle costumava dire essere molto bene il tenersi bassi; gli stati più abbietti essere i più sicuri, e trovarsi un non so che di maligno nelle condizioni alte e distinte; perciò appunto i Santi aver sempre sfuggito le dignità, e che nostro Signore disse, parlando di se stesso, ch'era venuto al mondo per servire, non per essere servito. |
A073000139 |
La Chiesa è il regno d'Iddio, spetta dunque alla Provvidenza l'indicare a'Pastori, che la governano, la strada che devono tenere, e il non permettere seguirne un'altra che conduca all'errore.». |
A073000139 |
Per credere basta che la Chiesa parli, non è possibile che manchiamo sottomettendoci ad essa. |
A073000139 |
la sua fede: sapeva che quanto più essa è semmplice, tanto più è grata a Dio; non la fondava sugli umani raziocini, nè sulle sottigliezze filosofiche, ma sull' autorità della Chiesa. |
A073000154 |
A' religiosi che brigano per le dignità ecclesiastiche diede il Santo una bella lezione nella persona di uno che a lui si raccomandava Un celebre religioso che aveva predicato con successo sui primi pergami del Regno gli rappresentò i suoi prolungati lavori, l'austerità della sua regola, la diminuzione delle sue forze, ed il timore che aveva di non poter continuare più a lungo a prestare i servigi che aveva fino allora resi alla Chiesa; soggiunse aver pensato ad uno spediente, per cui avrebbe potuto ancora lavorare con vantaggio; che la dignità episcopale lo dispenserebbe dal digiuno e dalle altre austerità {133 [347]} dei suo ordine, e lo metterebbe in grado di predicare con maggior vigore e frutto; che faceva capitale della sua amicizia per fargli ottenere la nomina dal ile. |
A073000167 |
Oltre i digiuni prescritti dalla Chiesa, e da' quali giammai si dispensò, digiunava ordinariamente due volte per settimana, nè le sue infermità, nè la sua vecchiezza poterono fargliene tralasciare l'abitudine: il suo nutrimento fu sempre dei più comuni; non vi era alcuna differenza fra lui e l'ultimo de'suoi nè per la quantità, nè per la qualità de' cibi; sceglieva sempre a preferenza nella sua porzione il meno appetente, e per timore di allettare la sensualità, quale s'insinua dovunque, spargeva di tempo in tempo sugli alimenti una polvere amara che rendevali disgustosi. |
A073000174 |
Domani saranno i Nunzii Bagni e Piccolomini che, a voce o in iscritto, bramano avere il suo parere sopra diversi articoli che riguardano o il bene particolare delle Diocesi, o il ben generale della Chiesa intera. |
A073000187 |
Continuò nulladimeno per qualche tempo a discendere per trovarsi all'orazione colla sua comunità e dire la santa messa in chiesa; ma verso la fine di quell' istesso anno più non potè discendere, e gli fu mestieri di celebrare nell'oratorio dell'infermeria. |
A073000196 |
Lo spirito di povertà lo seguiva dovunque; se aveva bisogno di scaldarsi nell'inverno, risparmiava quanto poteva le legna a profitto de' poveri; se faceva fare degli ornamenti per la sua chiesa, voleva, ad eccezione di quelli de' giorni più solenni, fossero della stoffa più comune; so ai vecchi mobili, che non potevano più sere re, se ne sostituivano degli altri di maggior prezzo facevali togliere. |
A073000201 |
Durante la sua vita, la casa di s. Lazzaro, fu una specie di centro in cui si riunivano le persone, che pensavano di rendere qualche servizio considerevole alla Chiesa, o al prossimo. |
A073000218 |
La protezione che Dio accorda alla sua Chiesa, a' suoi pastori ed a coloro che lavorano per moltiplicarne i figli: i frutti che producono nel suo seno le comunità ben regolate, il felice successo de' ritiri, delle conferenze, dei seminari e delle missioni: la prosperità de' Re e dei Principi cristiani; la estinzione de' nemici {192 [406]} della Religione, in una parola ogni avvenimento atto a procurare la gloria di Dio e l' utilità della cattolica Religione era l'argomento ordinario della sua gratitudine. |
A073000228 |
Guardiamoci bene dall' essere di quelli che, avendo spesa la loro vita in tutto altro studio che in materia ecclesiastica, si fanno lecito di censurare detti e fatti delle autorita della Chiesa, bestemmiando cosi quelle cose che la loro ignoranza non capisce. |
A073000248 |
«Oh! donna di poca fede! Perchè non avete maggiore confidenza nella condotta e nell'esempio di Gesù Cristo? Il Salvatore del mondo si riposava in Dio suo Padre per lo stato di tutta la Chiesa, e voi per un pugno di figlie, che la sua provvidenza ha visibilmente suscitate e riunite, pensate che vi mancherà?». |
A073000258 |
Questi saggi riguardi non degeneravano in debolezza, nè n una molle condiscendenza, e diceva che, siccome i cattivi successi della guerra s'attribuiscono a'Generali degli eserciti, per egual modo il decadimento delle comunità deve attribuirsi a' Superiori; che i più cattivi sono coloro che, per piacere a'loro confratelli e farsi amare, tutto dissimulano e lasciano correre le cose come vanno; eh' egli aveva veduto una comunità {236 [450]} delle più regolari che vi fossero nella Chiesa decadere in meno di quattro anni per la indolenza e la viltà d'un Superiore. |
A073000262 |
Desiderava che tutti i missionari avessero tanta scienza, quanta n'ebbe S. Tommaso, perchè {241 [455]} avessero ancora l' umiltà di quel santo Dottore; diceva che l'orgoglio perde i grandi ingegni come ha perduto gli Angeli, che la scienza senza l'umiltà era sempre stata perniciosa alla Chiesa. |
A073000267 |
Il catechismo ha per oggetto la spiegazione de' principali articoli della fede e delle verità della religione maggiormente praticate; perciò in esso si tratta del mistero della SS. Trinità, dell' Incarnazione del Figlio di Dio, dei prezzo col quale si e compiaciuto di riscattarci; si parla dei comandamenti di Dio e della Chiesa, de' Sacramenti, del simbolo, dell' orazione domenicale e della salutazione Angelica. |
A073000270 |
I piccoli fanciulli, che senza essere capaci di comunicarsi lo sono pur troppo di offendere Iddio, hanno parte a' frutti della missione: s'inspira loro un santo orrore al peccato, si ammaestrano ad essere modesti in chiesa, si fa loro concepire del dolore per i loro falli, e non potendosi far meglio, s'insegna loro almeno a confessarsi {247 [461]} in progresso colla necessaria sincerità e radenza. |
A073000274 |
«Chi potra, esclama lo scrittore di sua vita, concepire la moltiplicità de' beni che ne provennero per la gloria di Dio e poi l'utilità della sua Chiesa? Chi potrà dire quante persone, che vivevano in una colpevole ignoranza delle cose della salvezza, sono state istruite nelle verita che erano obbligati di sapere' Quanti altri, la cui vita marciva nel peccato, ne vennero strappati col mezzo di buono confessioni generali? Quanti odi sradicati, quante usure abandite, quanti matrimoni nulli convalidati, quante restituzioni fatte, quanti scandali tolti? Ma eziandio quanti {252 [466]} esercizi di religione, e quante pratiche di carità stabilite in luoghi, uve il nome dì carità e di religione sembrava sconosciuto! Quante elemosine fatte da persone che lino allora erano sembrate inaccessibili alla misericordia! Quante anime per conseguenza santificate, e che in vece della gloria di cui godono oggidì nel seno di Dio sarebbero in mezzo dei demoni nell' inferno!». |
A073000281 |
Sta se quel grand'uomo ha detto col Saggio di aver procurato di rammucchiare quei pochi grappoli che sfuggono a'vendemmiatori, la Chiesa nel suo uffizio gli fa dire in oggi che malgrado ciò ha riempiuto lo strettolo: Et quasi qui vindemiat, replevi torcular. |
A073000284 |
Un gran numero di signore di primo ordine avendo offerto al santo Sacerdote la somma di seicentomila lire per fabbricare una nuova chiesa, non volle accettarla, ed allegò per ragione che i poveri ne soffrirebbero, e che i primi tempi, che dimanda Gesù Cristo, sono quelli della carità e della misericordia. |
A073000287 |
Egli ha fatto più opere buono in Francia a riguardo della religione e della Chiesa, a che qualunque altro a mia cognizione; ma ho particolarmente osservato che al consiglio di coscienza, ov'era egli l'agente principale, non mai si parlò de'suoi interessi, nè di quelli della sua congregazione, e nemmeno di quelli delle cose ecclesiastiche che aveva stabilite. |
A073000302 |
Fu per tal modo Vincenzo uno di quegli uomini di misericordia, la cui divozione vivrà mai sempre nei fasti della Chiesa. |
A073000302 |
È Esso cui i re, i principi, i ministri, i {276 [490]} vescovi i magistrati, la nobiltà, il popolo, riguardarono come il Santo del secolo: Egli fu il modello de' pastori, il padre de' miseri, l' appoggio de' vescovi, il consigliere dei re, il riformatore del clero, il difensore della Chiesa, l' anima di tutto ciò che durante la sua vita si fece di grande per la gloria di Dio. |
A073000303 |
Chiamato dalla regina madre Anna d'Austria reggente del regno al consiglio di coscienza contribuì moltissimo a far innalzare degli uomini apostolici alle primarie dignità della Chiesa: e si può asserire che il clero di trancia fu a lui debitore del lustro, di' cui risplendette. |
A073000307 |
Che nato in Francia l'anno 1676, sedendo sopra la Cattedra di s. Pietro Gregorio XIII, destinato alla custodia della paterna greggia, applicato agli studi, laureato in teologia, ordinato sacerdote, fatto schiavo da' Barbari, venduto a tre padroni, l' ultimo apostata riconduce alla fede, riceve in Roma secreti importantissimi per Enrico IV. Parroco zelantissimo e vigilantissimo rifabbrica in Clichy senza spese de' parrocchiani la chiesa che provede di mobili ed ornamenti, passa a Chatillon in Bresse, riforma i disordini dei clero, converte eretici, soccorre i poveri, e il popolo traviato per l' errore riconduce sul sentiero della verità, ventottesimo abate di a. |
A073000307 |
Leonardo di Chaume nella casa di Filippo Emanuele de Gondi conte de Joigny generate delle Galere di Francia, direttore di Francesca Margherita contessa di Silla, dama di gran virtù, aio illuminato dei tre loro figliuoli di cui il primo Duca e Pari di Francia, il secondo Cardinal di s. Chiesa, muore il terzo in età di undici anni; regio elemosiniere delle Galere di Luigi XIII, cui assiste in morte, limosiniere della Regina vedova Anna D'Austria, {282 [496]} suo consigliere per gli affari ecclesiastici, fondatore e primo superiore generale della congregazione de' preti secolari della missione e delle figlie della carità serve dei poveri, di varie compagnie di dame, di donne, di fanciulle in servizio degl'infermi, primo promulgatore del Vangelo nell' Isola di Madagascar per mezzo de' suoi Sacerdoti, instancabile operarlo nella vigna del Signore, manda i suoi a predicare per la Francia, Italia, Polonia, Scozia, Irlanda, Inghilterra, Barbaria e le Indie, ristoratore zelantissimo dell'onor del Sacerdozio di Gesù Cristo ristabilisce il decoro dei Clero di Francia, ripara l'ecclesiastica disciplina, fonda, promuove, dirige Seminari per li Chierici, apre scuola di Riti Sacri in s. Lazzaro di Parigi, instituisce gli esercizi spirituali per gli ordinandi e conferenze per gli Ecclesiastici, gli promuove per ogni sorta dì persone cui vuole aperte le case di sua congregazione, acerrimo oppugnator del vizio e dell'errore, difende con zelo i principi della fede e della morale dei vangelo, ha in orrore le nuove nascenti eresie, sempre sommesso all'autorità della Chiesa e dei suo Capo successor di s. Pietro, ne difende i diritti, rispetta i Vescovi, ubbidisce ai loro decreti, padre comune de'poveri, vero amico de miserabili per cui soccorso spende oltre le molte limosine segrete piú {283 [497]} di ventotto millioni e ottocento mila lire di Francia, fonda grandiosi Spedali dentro e fuori del Cristianesimo, cinque in Parigi per gli, esposti, per li forzati, per gli artisti per li mendici, per li discoli e pazzarelli, uno per li pellegrini nella terra di s. Regina diocesi d'Autun, uno in Marsiglia per li forzati, uno nella città d'Algeri per gli schiavi cristiani, promuove e coopera alla fondazione di vari Ospizi pel ricovero di fanciulle, provede di vitto cotidiano quindici mila poveri in Parigi e per trent'anni di medicine e di alimenti a moltitudine grande d'infermi in Francia, in Savoia, in Italia e in altre Provincie più rimote, rifugio di Ecclesiastici, di Religiose, di Dame, di Cavalieri costretti per amor della fede di abbandonare la Scozia, l'Irlanda, l'Inghilterra, a tutti provede ricovero vitto e vestito. |
A073000308 |
Che sempre applicato per la gloria di Dio, salute delle anime, decoro del Sacerdozio, soccorso de'poveri, affabile con tutti,semplice, umile, retto, benemerito della Religione, della Chiesa, dello stato, del 'umanità, pieno di meriti di virtù, di santità, di anni muore in s. {285 [499]} Lazzaro di Parigi sotto il Pontificato di Alessandro VII, reggendo lo scettro in Francia Ludovico XIV, onorato nelle esequie dalla presenza del Principe di Conti, della Duchessa di Aiguillon, di Monsignor Piccolomini Arcivescovo di Cesarea Nunzio del Papa, di molti prelati, Parrochi,ecclesiastici, Abati, religiosi, Cavalieri, dame. |
don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html |
A074000009 |
Rapita dalle dolci istruzioni, e dal racconto, che Vincenzo le andava facendo della grandezza, della bontà e della giustizia del solo vero Dio; mossa altresi { [8]} per alcuni inni e laudi spirituali, che egli cantava, si affezionò talmente alla Religione Cattolica, che l'abbracciò ella stessa e risolse il marito ad abbandonare la setta Maomettana e ritornare nel seno della Chiesa. |
A074000053 |
Paragonasi la Chiesa ad una gran messe la quale abbisogna di operai che lavorino. |
A074000054 |
Considerava il divin Salvatore qual Capo della Chiesa nel Supremo Pontefice, qual Pontefice ne'Vescovi, qual Principe dei pastori ne'Sacerdoti, qual Sovrano nei Re, qual nobile ne'gentiluomini, qual giudice ne'magistrati ed altri ufflciali. |
A074000077 |
Finalmente diceva, dietro l'insegnamento di G. C, che colui il quale s'innalza sarà abbassato; che la vita del Figlio di Dio non fu che un'umiliazione continua, che l'amò fino alla fine e che dopo la sua morte volle essere rappresentato nella sua Chiesa sotto la figura di un reo attaccato alla croce: con questo c'insegna anche oggidì, il vizio opposto all'umiltà essere uno de'più grandi mali che si possono concepire, che aggrava gli altri peccati, e rende perverse quelle azioni che tali non sarebbero in se stesse corrompendo le migliori e le più sante. |
A074000077 |
S. Paolo pubblicò in tutta la terra che aveva avuto la disgrazia di bestemmiare contro Dio, e di perseguitare {104 [104]} la sua Chiesa: sant'Agostino palesò i peccati segreti della sua gioventù; Vincenzo aggiungeva che coloro, cui Dio preservò da cadute si vergognose, non furono perciò meno umili; che s. Francesco di Sales parlava del mondo qual uomo che ne disprezza tutte le vanità; che IlSig. Cardinale di Bérulle costumava dire essere molto bene il tenersi bassi; gli stati più abbietti essere i più sicuri, e trovarsi un non so che di maligno nelle condizioni alte e distinte; perciò appunto i Santi aver sempre sfuggite le dignità, e che nostro Signore disse, parlando di se stesso, ch'era venuto al mondo per servire, non per essere servito. |
A074000079 |
La Chiesa è il regno d'Iddio, spetta adunque alla Provvidenza l'indicare a'Pastori che la governano la strada che devono tenere, e il non permettere di seguirne un'altra che conduca all'errore. |
A074000079 |
Per credere basta che la Chiesa parli, non è possibile che manchiamo sottomettendoci ad essa. |
A074000079 |
Vincenzo temeva fino l'ombra di ciò che poteva alterare la sua fede: sapeva che quanto più essa è semplice, tanto più è grata a Dio; non la fondava sugli umani raziocinii, nè sulle sottigliezze filosofiche, ma sull'autorità della Chiesa. |
A074000094 |
Un celebre religioso che aveva predicato con successo sui primi pergami del regno gli presentò i suoi prolungati lavori, l'austerità della sua regola, la diminuzione delle sue forze, ed il timore che aveva di non poter continuare più a lungo a prestare i servigi che aveva fino allora resi alla Chiesa; soggiunse aver pensato ad uno spediente, per cui avrebbe potuto ancora lavorare con vantaggio; che la dignità episcopale lo dispenserebbe dal digiuno e dalle altre austerita del suo ordine, e lo metterebbe in grado di predicare con maggior vigore e frutto; che faceva capitale {117 [117]} della sua amicizia per fargli ottenere la nomina dal Re. |
A074000105 |
Oltre i digiuni prescritti dalla Chiesa, e da'quali giammai si dispensò, digiunava ordinariamente due volte per settimana, nè le sue infermità, nè la sua vecchiezza poterono fargliene tralasciare l'abitudine. |
A074000112 |
{132 [132]} Domani saranno i Nunzii Bagni o Picolomini che, a voce, o in isoritto, bramano avere il suo parere sopra diversi articoli che riguardano o il bene particolare delle Diocesi, o il ben generate della Chiesa. |
A074000120 |
Continuò nulladimeno per qualche tempo a discendere per trovarsi all'orazione colla sua comunità e dire la santa messa in chiesa; ma verso la fine di quell'istesso anno più non pote discendere, e gli fu mestieri di celebrare nell'oratorio dell'infermeria. |
A074000128 |
Lo spirito di povertà lo seguiva dovunque; se aveva bisogno di scaldarsi nell'inverno, risparmiava quanto poteva le legna a profitto de'poveri; se faceva fare degli ornamenti per la sua chiesa, voleva, ad'eccenzione di quelli di giorni più solenni, fossero della stofa più comune; se ai vecchi mobili che non potevano più servire, se ne sostituivano degli altri di maggior, prezzo facevagli togliere. |
A074000134 |
Durante la sua vita, la casa di s. Lazzaro fu una specie di centro in cui si riunivano le persone, che pensavano di rendere qualche servizio considerevole alla Chiesa, o al prossimo. |
don bosco-il divoto dell-angelo custode.html |
A075000016 |
Quando andate in chiesa, specialmente in tempo della S. Messa, invitate il vostro buon Angelo ad adorare Gesù sacramentato con voi, e per voi quando non potete andarvi; {15[101]} fate proponimento di salutar Mari SS. tre volte al giorno colla recita dell' Angelus Domini, ossequio a Lei graditissimo ed agli Angeli, arricchito di molte Indulgenze. |
A075000027 |
Nella Messa s. Chiesa prega che il sacrificio presentisi per manus Angeli, per mano degli Angeli, perciò anche voi, quando ascoltate la s. Messa, presentate l'ostia santa col calice alla divina maestà per mano del vostro Angelo. |
A075000053 |
Ho anche veduto l'anima di un Re, che pur condannato a quella prigione di fuoco, dal Salvatore istesso intese, che vedrebbe venire il suo Angelo, il quale per li suffragi della chiesa militante le applicherebbe i frutti del divino suo sangue. |
A075000058 |
1° Il Martedi di ogni settimana è giorno consacrato dalla Chiesa in modo particolare al culto de'santi Angeli. |
A075000063 |
Indulgenza di 100 giorni per ogni volta che con cuore contrito reciteranno l' Angele Dei in qualsiasi idioma; ed a quelli che l'avranno recitato mattina e sera tutto l'anno, Indulgenza plenaria nel dì della Festa dei santi Angeli Custodi; ed a quelli che almeno una volta al giorno lo reciteranno per un mese, Indulgenza plenaria ad arbitrio, purché confessati e comunicati, visitino {68[154]} qualche chiesa, pregando per il sommo Pontefice. |
don bosco-il galantuomo del 1871.html |
A076000006 |
Appena s. Pietro mandò l'ultimo respiro, molti cristiani partirono piangendo la morte del supremo pastore della Chiesa. |
A076000006 |
Il corpo di lui fu posto in un sito dove erano già stati sepolti molti martiri discepoli dei santi apostoli, primizie della {23 [387]} Chiesa cattolica, i quali per ordine di Nerone erano stati esposti alle fiere, o crocifissi, o bruciati, o uccisi a forza di inauditi tormenti. |
A076000008 |
Iddio per altro, che aveva chiamato quel grande apostolo a Roma, perchè la rendesse gloriosa col martirio, dispose eziandio che il suo corpo fosse conservato in {24 [388]} quella città e rendesse quella chiesa la più gloriosa del mondo. |
A076000010 |
Questa è la prima chiesa dedicata al principe degli apostoli. |
A076000012 |
Nei primitivi tre secoli della Chiesa, i fedeli per lo più non potevano recarsi alla tomba di s. Pietro se non con pericolo grave di essere accusati come cristiani e condotti davanti ai tribunali dei persecutori. |
A076000012 |
Pertanto l'anno 319 Costantino e per suo impulso e ad onore di s. Silvestro stabilì che il sito della nuova chiesa fosse ai piedi del Vaticano con disegno che racchiudesse tutto il piccolo tempio edificato da s. Anacleto e che fino a quell'epoca era stato l'oggetto della comune venerazione. |
A076000014 |
Per incoraggiarli vieppiù apri il tesoro della Chiesa, e concedette molte indulgenze. |
A076000018 |
Quella chiesa (che può contenere 100. |
A076000020 |
Iddio avrebbe potuto scegliere il supremo pastor della Chiesa fra i più grandi e i più sapienti della terra; ma allora si sarebbero forse attribuite alla {32 [396]} loro sapienza e potenza quelle maraviglie che Dio voleva che fossero interamente conosciute venire dalla onnipotente sua mano. |
A076000020 |
Re, principi, imperatori, e i più grandi monarchi della terra sono venuti ad implorare la protezione di colui che fu tolto da una barca per essere fatto pastore supremo della Chiesa; gli eretici e gli infedeli stessi furono costretti a rispettarlo. |
don bosco-il galantuomo pel 1855.html |
A078000036 |
Queste parole vanno d'accordo con quelle che aveva già dette altra volta a S. Pietro concedendogli il primato della sua Chiesa. |
A078000040 |
Questi e mille altri documenti mostrano a sufficienza che sempre nella Chiesa fu praticata la sacramental confessione; per modo che gli eretici e scismatici dell'Oriente, che si separarono dalla vera Chiesa già da tanto tempo, conservarono anch'essi la Confessione come sacramento istituito da Gesù Cristo e conosciuto e praticato fino allora. |
A078000057 |
Che se ti mettessi di proposito a fare un diligente esame intorno ai Comandamenti divini ed a quelli della Chiesa, e intorno ai tuoi principali doveri, quante altre mancanze balzerebbero fuori. |
A078000064 |
Voglio sul momento andarmene in chiesa a fare le mie divozioni. |
don bosco-il galantuomo pel 1859.html |
A082000007 |
E tal sistema fu di seguitare fedelmente e scrupolosamente quello che ci insegna di quei Santi il Breviario Romano, {7 [145]} libro dei più autorevoli e rispettabili dopo la Scrittura Santa; raccolto e compilato da uomini sommi per santità e sapienza, sulla scorta di monumenti di irrefragabile autenticità: libro, infine, che ha per sè un'approvazione del massimo valore, voglio dire, l'approvazione della Chiesa. |
don bosco-il galantuomo pel 1862.html |
A085000042 |
«Infine il termine arriverà in cui, dopo indegni trattamenti che si saranno fatti subire al Capo della Chiesa, l'Austria prenderà le armi e coprirà tutta l'Alemagna coi suoi innumerevoli battaglioni. |
don bosco-il galantuomo pel 1865.html |
A086000031 |
Cosi nel mentre procurò a' suoi parocchiani una utile lettura, li persuase pure col fatto che la santa chiesa cattolica non si oppone alla lettura della sacra Scrittura. |
A086000031 |
In una parochia dei dintorni di Torino andava in giro in questi ultimi anni un ministro protestante regalando bibbie agli uni ed agli altri, dicendo loro che la chiesa cattolica ne proibiva la lettura, perchè nelle bibbie si condannavano le sue dottrine. |
don bosco-il galantuomo pel 1866.html |
A087000007 |
Vi prego, o miei cari lettori, di farmi vedere a' molti, farmi leggere, farmi discorrere con molti e molto; massime con quei tali che usano poco alla Chiesa, e che di comandamenti non sanno che farne. |
A087000010 |
Avvi un quartiere popolatissimo della citta di Torino detto Valdocco dove si faceva sentire grave bisogno di una Chiesa; un largo spazio di terreno coperto di caseggiati dà ricetto ad oltre 35 mila abitanti senza che tra loro si veda alcuno pubblico edifizio consacrato al divin culto. |
A087000011 |
A fine di soddisfare a questo bisogno si comprò un sito tra via Cottolengo e la piccola Chiesa di s. Francesco di Sales. |
A087000013 |
Il prefetto della Città, il Sindaco con parecchi membri del municipio, i membri componenti la Commissione di una Lotteria per questa Chiesa, numerosa schiera di signori di elevata condizione; una moltitudine di giovanetti radunatisi da varie parti, e venuti fino da Mirabello di Casale; la banda musicale con un centinaio di voci argentine tutti dello stabilimento di Valdocco, erano in ordine per ricevere S. A. R. il principe Amedeo Duca di Aosta che veniva a deporre la prima calce sopra la pietra angolare. |
A087000022 |
Oggi fu benedetta la pietra angolare della novella nostra chiesa. |
A087000053 |
- Ma ditemi ancora una cosa: entrando qui ho veduto una chiesa. |
A087000055 |
- Quante volle si dovettero respingere schiere di giovanetti, e permettere che andassero a fare i monelli per le piazze per la sola ragione che non eravi più posto in chiesa!. |
A087000055 |
La chiesa di cui ci siamo finora serviti era specialmente destinata ai giovanetti esterni che intervenivano nei giorni festivi. |
A087000055 |
Ma pel numero ognor crescente di giovanetti accolti in questa casa la chiesa divenne ristretta, e gli esterni ne sono quasi totalmente esclusi. |
A087000056 |
A questo pubblico e grave bisogno tende a provvedere la costruzione della chiesa che forma l' oggetto della nostra festa. |
A087000056 |
Era pertanto necessaria una chiesa abbastanza spaziosa per accogliere i fanciulli, e che somministrasse anche spazio per gli adulti. |
A087000056 |
Si aggiunge ancora che dalla chiesa parochiale di Borgo Dora fino a S. Donato esiste una moltitudine di case, e molte migliaia di abitanti, nel cui mezzo non avvi nè chiesa, nè cappella, nè poco, nè molto spaziosa: nè pe' fanciulli, nè per gli adulti che pure v' interverrebbero. |
A087000057 |
Le cose cosi esposte mi danno un' idea giusta degli Oratorii e dello scopo della chiesa, e credo che ciò torni anche di gradimento a questi signori, che cosi conoscono dove vada a terminare la loro beneficenza. |
A087000067 |
Voi, o zelante signor Sindaco, che in tante guise prendeste parte al nostro bene, continuateci la vostra protezione e procurateci il favore che la via Cottolengo venga rettificata di fronte alla novella chiesa; e noi vi accertiamo, che raddoppieremo verso di voi la profonda nostra gratitudine. |
A087000068 |
A fine di aprire la via ad ogni piccola oblazione venne iniziata una lotteria di doni il cui provento cede a favorede mentovati Oratorii e specialmente per potere condurre a termine la mentovata chiesa dedicata a MARIA AUSILIATRÌCE.. |
A087000068 |
I lavori della chiesa, di cui è discorso, furono in tutto l' anno proseguiti con alacrità. |
don bosco-il galantuomo pel 1868.html |
A088000001 |
Che foggia di vestire, di camminare, di parlare! Erano però tutti concordi in un luogo solo; in chiesa. |
don bosco-il galantuomo pel 1869.html |
A089000002 |
Sia lode a quei prodi difensori della fede, e grazie a Dio d'aver umiliato i nemici della sua Chiesa. |
A089000007 |
Parmi che il trionfo sperato della Chiesa sia già cominciato e che fra breve lo vedremo compito. |
don bosco-il galantuomo pel 1870.html |
A090000004 |
E così anche in questi giorni, noi tuttora viventi, vedremo il mondo intiero, meravigliare delle grandi guarigioni della Chiesa, ed applaudire palma a palma al suo trionfo. |
don bosco-il galantuomo pel 1872.html |
A091000019 |
Non fidatevi di chi non va in chiesa, e non santifica le feste, perchè colui che non si fa scrupolo di offendere Iddio, e non dà a Lui ciò che gli viene, tanto meno si farà scrupolo di offendere Voi, prendervi il fatto vostro, ed anche tradirvi, quando ne abbia il suo interesse. |
don bosco-il galantuomo pel 1873.html |
A092000001 |
Per mala sorte ai nostri tempi i cattivi si sono associati per fare il male, e fra questi vediamo anche con dolore tanti poveri disgraziati, già senza denti in bocca, coi capelli bianchi, già col bastone in mano, chini sull'orlo del sepolcro; che invece di procurarsi una, corona, recitare il Rosario, e prepararsi a fare una buona morte, essi vanno dietro a quelli che perseguitano la Chiesa, applaudiscono ai giovani scapestrati, e coloro che dovrebbero piangere, gioiscono al sentire {4 [4]} sparlare del Papa, dei preti, e delle cose di Dio! Per porre un argine a tanto male, al Galantuomo è venuto il pensiero, essere cosa ottima che anche noi ci associassimo, e che vecchi e giovani, ricchi e poveri, negozianti ed artigiani, pescatori e contadini, musici e poeti, tutti senza distinzione ci unissimo di mente e di cuore, e chiamandoci col dolcissimo nome di fratelli ci aiutassimo a vicenda ad allontanare dal peccato l'incauta ed instabile gioventù, incoraggiarla al bene con maniere dolci e caritatevoli, promuovere in tutti l' onore di Dio col consiglio, ma specialmente col buon esempio, pregando ancora per i medesimi nostri persecutori, onde potere più facilmente salvare le nostre e le loro anime. |
A092000003 |
I poveri contadini sono nell'afflizione; hanno lavorato tutto l'anno nei loro campi, e non hanno raccolte che spighe superbe, vuote di grano! E la mano di Dio che ci ha percossi, e non si imitò il re profeta nel confessare i peccati e nel far penitenza, si continuò a vivere come prima, lontani dalla Chiesa e dai Sacramenti! Iella ingratitudine degli uomini si indispettirono i fiumi, e gonfiandosi per le continue e straordinario piogge, senza alcuna pietà, ruppero ponti, guastarono {8 [8]} strade, rovinarono case, e uscendo rabbiosamente dai loro letti, allagarono le, campagne, portando in moltissimi luoghi desolazione e spavento, con minaccia di far peggio, se non si cessa di fare oltraggio al Creatore. |
A092000007 |
Iddio ha promesso che i cattivi non vinceranno la sua Chiesa; passerà il cielo e la terra, ma non passerà la parola di Dio. |
A092000007 |
La Chiesa può essere perseguitata, combattuta, ma non mai sommersa; e quando gli empi si crederanno sicuri della vittoria, allora stiamo attenti, sarà quello il segnale essere assai vicino il giorno, in cui la Chiesa vestita a festa, canterà l 'alleluja del suo trionfo, ed il De profundis ai suoi nemici. |
A092000009 |
Il loro stato vi muova a compassione assai più, che se li vedeste carichi di piaghe! Che Iddio illumini la loro mente, ammollisca i loro {11 [11]} cuori; da lupi al mattino ne faccia agnelli alla sera, e da persecutori della Chiesa, li converta in suo appoggio e sostegno. |
A092000009 |
Ogni giorno pregate per coloro che sono fuori dalla vera Chiesa, e che non vogliono saperne dei preti e dei frati. |
don bosco-il galantuomo pel 1878.html |
A097000007 |
Se in tutti i tempi i romanzi furono riguardai dai santi Dottori della Chiesa quali libri pericolosi, se i tristi effetti di simili scritture furono sempre mai rilevanti, quanto maggiormente libri cotali sono pericolosi e da condannarsi ai giorni nostri, in cui la fiaccola della fede in una parte della società è spenta, e domina una grande corruzione nei costumi? I romanzieri dell' età nostra per mettersi d' accordo con questa società corrotta hanno permesso alla loro immaginazione di oltrepassare tutti i limiti dell' onesta, e in tal modo la tazza piena di veleno presentano alla più sfrenata gioventù, alla gente già presta a corrompersi, e così l' immoralità delle loro produzioni diventa spaventevole non solamente per quelli che ancor camminano sotto le bandiere del Vangelo, ma per coloro eziandio, i quali giudicano le cose solo secondo i principii della probità naturale e del pudore. |
A097000010 |
Ah! certo non amano la propria anima coloro, che si pascolano di tali lordure: vogliono perdere se stessi e i loro figliuoli quei genitori, che permettono la lettura di questi libri, cooperano alla rovina della civile società e a danno della Chiesa quei maestri, quei superiori che trascurano d' impedire che libri di tal sorta s' introducano nelle loro scuole, nei lorostabilimenti, si leggano dalla gioventù alla loro cura affidata. |
A097000010 |
Di tanto male piange la società e piange la Chiesa. |
A097000010 |
La Chiesa ha ricevuto il potere di comandare a' suoi figli, e Gesù Cristo disse: Chi non ascolta la Chiesa abbilo come un gentile ed un pubblicano. |
A097000010 |
Siamo ubbidienti alla Chiesa, la quale per 1' autorità, e pel comando ricevuto da Gesù Cristo di pascolare le pecore a lei affidate, di condurle a buoni pascoli, e allontanarle dai cattivi, ha proibito più volte e specialmente nel Concilio di Trento tali letture; poichè delle dieci regole stabilite riguardo ai libri proibiti nella settima dice: Siano gravemente proibiti tutti quei libri che trattano di cose impure ed oscene, per la ragione che bisogna non solo conservare la fede, ma ancora i costumi, e che per l' appunto tal sorta di libri li corrompe colla più grande facilità. |
A097000011 |
Quanto si disse dei libri contro i costumi va sovratutto inteso dei libri contro la religione, contro la Chiesa, contro i suoi ministri, contro le pratiche di divozione; imperocchè non solamente i costumi, ma principalmente la fede bisogna conservar pura ed immacolata: quella fede, senza di cui, come dice s. Paolo, non possiamo piacere a Dio, quella fede che è la vita dell' uomo giusto, quella fede per cui trentasei e più milioni di martiri versarono il loro sangue, quella fede che ci discerne dai gentili, dai turchi, dagli eretici, quella fede insomma senza di cui non possiamo entrare in cielo, poichè come dice il divin Salvatore, chi non crede è già giudicato e condannato. |
A097000014 |
Chi cerca dubbi, difficoltà, pregi dizi centro la Chiesa, contro i pastori che a nome di Dio la governano, contro la dottrina che ella insegna e difende, tutto egli trova nell' articolo così detto fondamentale, e il cuore che cerca esca alle passioni trova di che pascersi nelle appendici. |
A097000014 |
I nostri nemici abborriscono dai giornali cattolici, e da sè li rigettano; e per che avremo noi la viltà di leggere i fogli loro diretti a screditar noi medesimi e le cose più venerande della nostra religione santissima? Perchè a guisa di figli ingrati e crudeli ci uniremo coi nemici di nostra madre Chiesa? Noi avremo dai giornali cattolici le notizie che ci abbisognano; arricchiremo inoltre la nostra mente di sane idee formeremo a virtù il nostro cuore; e al giorno del trionfo della religione, della Chiesa, della verità, potremo noi pure gustare quella gioia che Iddio sta preparando a tutti quelli che si serberanno fedeli nei giorni della prova. |
A097000014 |
Nelle alte colonne tu scorgi una guerra più o meno aperta ai principii di religione, ai diritti della Chiesa, alla sua Gerarchia, agli oggetti da lei venerati; nelle basse colonne guerra ai buoni costumi, e alla virtù. |
don bosco-il galantuomo pel 1880.html |
A099000019 |
Intendo di dire che tu ascolti ciò che ti dice in questo venturo anno la tua madre, la Chiesa, e questo basta per rendere felice te e tutti i lettori del mondo, i quali cercano nei libri la felicità. |
A099000020 |
Eh si sa che quello che dice la Chiesa è da ascoltarsi! Ma via, qualche novità, sapete bene, la fiacchezza umana... Essa tutti i giorni ci propone un mistero, una verità od un esemplare, affine di spingerci a buone azioni; ma queste cose hanno perduto del loro vigore, non hanno più vita, non so spiegarmi, ma... via, voi intendete meglio eh'io non ragioni. |
A099000021 |
Che tu non sappia spiegarti perchè non sai intendere, è ben detto, ma che ciò che propone la Chiesa al pensatore viandante su questa terra sia senza vigore e senza vita, gli è un altro par di maniche. |
A099000021 |
È forse senza vigore il mistero della Circoncisione del Figliuolo di Dio, che la Chiesa mette davanti ai suoi figli nel primo giorno dell'anno, e che il Galantuomo presenta ai propri lettori? Quanti insegnamenti atti a riformare noi e l'intera società, se ne intendessimo a fondo il significato! Basterebbe ad essa, all'intera società, dico, il riconoscere il suo sbaglio ed il bisogno che ha di essere circoncisa, cioè che si tagli via da se il male che le fa male, (poichè il solo male fa male), per diventare immediatamente sana, vigorosa, robusta, felice, mediante, s'intende, che riconosca i suoi sbagli, gli odii, e si rivolga al Figliuol di Dio per il rimedio; che ti pare?. |
A099000023 |
Quel metterti poi in tutti i giorni un esemplare da imitare in un uomo debole come siamo noi, ma che coli' istruirsi nei suoi doveri e col praticarli si meritò il titolo di santo, o non ti pare questa una cosa più che ammirabile?! Non ti pare piuttosto che queste cose siano piene di vita vivissima? Invece di dire che queste cose sono anticaglie che hanno perduto il vigore e la vita, dimmi piuttosto che noi abbiamo occhi e non vediamo, orecchi e non sentiamo, e quel che è peggio, andiamo in chiesa in tutte le domeniche, ed a squarciagola cantiamo la nostra condanna nel famoso salmo In exitu Israel de Aegypto, capisci?. |
A099000025 |
Ed anche a questo la Chiesa ci pensa. |
A099000054 |
Basta basta, voi avete ragione, e credo ancor io che la Chiesa fa benissimo a dare tanta importanza a questo mistero. |
A099000055 |
Ricordati adunque che non ti basta il credere, ma bisogna che tu ne giubili di tanto avvenimento, e molto più che non della gloria di S. Caterina, quella appunto ch'io dianzi intendeva accennare, quando dissi che la Chiesa propone per nostro giubilo nell'anno venturo, perchè, vedi, l'Immacolata Concezione è un tale avvenimento, ovvero un tale atto o creazione del Genio Creatore, o meglio di Dio, da goderne proprio con tutta l'anima continuamente. |
don bosco-il giovane provveduto.html |
A105000022 |
Giunti che sarete in Chiesa senza correre o fare strepito prendete l'acqua benedetta, e postivi ginocchionii {16 [196]} adorate la SS. Trinità con tre Gloria Patri etc.. |
A105000022 |
Siamo cristiani, perciò dobbiamo venerare tutto quello che riguarda a tale stato, e specialmente la Chiesa, che è denominata Tempio del Signore, luogo di santità, casa di orazione, in cui qualunque cosa venga da noi a Dio dimandata si otterrà. |
A105000022 |
raccoglimento! Quando s. Luigi andava in Chiesa la gente correva per osservarlo, e tutti erano edificati dalla sua modestia e dal suo contegno. |
A105000023 |
Guardatevi poi bene dal ridere in Chiesa, o dal parlare senza necessità, perchè basta una sola parola od un sorriso per dare scandalo e disturbare quelli che assistono alle sacre funzioni. |
A105000023 |
S. Stanislao Costa stava in Chiesa con tanta divozione, che più volte non udiva le chiamate nè sentiva le spinte, colle quali i suoi servitori lo avvertivano perché andasse a casa. |
A105000024 |
Vi debbo altresi {17 [197]} avvertire di non aver rossore di comparire cristiani anche fuori di Chiesa. |
A105000027 |
Fatevi {18 [198]} pertanto grande premura di portarvi a tempo debito alla Chiesa, standovi colla massima attenzione, e procurate di applicare per voi quelle cose che fanno pel vostro stato. |
A105000035 |
Tutti que' figliuoli, i quali in vostra presenza non arrossiscono di fare discorsi osceni, proferir parole equivoche o scandalose, mormorazioni, bugie, spergiuri, imprecazioni, bestemmie, oppure cercano di allontanarvi dalle cose di Chiesa o farvi trasgredire i vostri doveri, sono compagni cattivi, ministri di satanasso, da'quali voi dovete guardarvi più che dalla peste e dal diavolo stesso. |
A105000041 |
Di quanti enormi peccati si aggravano la coscienza que' figliuoli, in Chiesa, nelle strade, nelle scuole, od altrove nelle loro occupazioni danno scandalo?Quante sono le persone da cui sono osservati; altrettanti sono i peccati di cui sono colpevoli agli occhi d'Iddio. |
A105000041 |
Perciò siano i vostri discorsi buoni e modesti; siate divoti in Chiesa, ubbidienti e rispettosi a' vostri superiori. |
A105000042 |
Vi nomino questo Santo perchè venne proposto dalla Chiesa ad essere protettore speciale della gioventù. |
A105000046 |
Nella Chiesa state con particolare modestia e silenzio, leggendo o udendo leggere qua:che libro divoto sinchè sia tempo de' divini uffizi. |
A105000086 |
Perciò quando udirete compagni proferire bestemmie, disprezzare le cose di religione, oppure cercar di allontanarvi dalle cose di Chiesa, peggio ancora dir parole anche poco contrario alla virtù della modestia, come la peste fuggiteli, tenendo per certo che quanto più puri saranno i vostri sguardi, i vostri discorsi, altrettanto Maria si compiacerà di voi, e maggiori grazie vi otterrà dal suo Figlio e nostro Redentore Gesù Cristo. |
A105000106 |
Lasciava che ognuno parlasse a suo talento, ed egli modesto in casa, {61 [241]} per le contrade e specialmente in Chiesa aveva solo a cuore la frequenza de' Sacramenti e tutte quelle cose che riguardavano l'onor di Dio. |
A105000152 |
Credo nello Spirito Santo: la Santa Chiesa Cattolica: la Comunione dei Santi: la remissione de' peccati: la risurrezione della carne: la vita eterna. |
A105000155 |
I comandamenti della s. Chiesa sono cinque:. |
A105000156 |
Credo queste e tutte le altre verità della nostra Santa Fede, perchè Dio sommamente {79 [259]} verace le ha rivelate alla Santa Chiesa, e per mezzo della Santa Chiesa le insegna a noi. |
A105000172 |
Quando si suona l'agonia molte altre indulgenze si possono lucrare da chi interviene alla Chiesa a pregare per quel moribondo, e non potendo, recita almeno un Pater ed Ave. |
A105000183 |
Concedetemi la grazia di vivere e morire da buon cristiano nel grembo della santa Madre Chiesa. |
A105000186 |
Io credo fermamente tutte te verità che voi, mio Dio, rivelaste alla vostra Chiesa, perchè siete verità infallibile. |
A105000188 |
santa Chiesa. |
A105000191 |
Vi prego, o Gesù mio, di ricordarvi dei miei genitori, degli altri parenti, de' benefattori, degli amici miei, ed anche de' miei nemici; ricordatevi altresi del sommo Pontefice e di tutta la Chiesa, e di ogni autorità spirituale o temporale, a cui tutti sia pace, concordia e benedizione. |
A105000193 |
Io ve l'offerisco in memoria della vostra passione, morte, risurrezione, e ascensione al cielo; ricevetelo in isconto dee miei peccati, e per li bisogni di santa Chiesa. |
A105000202 |
Concedetemi la grafia di conservare i frutti di questa santa Messa; perdonatemi se non vi ho assistito colla debita attenzione, e fate che uscendo io di questa Chiesa abbiano gli occhi, la lingua e tutti i sensi miei i1n sommo orrore ogni cosa che si opponga alle verità del vostro santo Vangelo. |
A105000207 |
Esaminatevi se parlaste male delle cose di religione; se bestemmiaste, nominaste il nome d'Iddio in vano; se ascoltaste la santa Messa ne'giorni festivi con esservi occupato in opere di pietà, o piuttosto vi occupaste in lavori proibiti, saminatevi se disobbediste a' vostri parenti, superiori o maestri, o deste loro qualche risposta insolente; se foste di scandalo in Chiesa o fuori di Chiesa, specialmente con discorsi osceni o con cattivi consigli; se rubaste qualche cosa in casa o fuori di casa. |
A105000215 |
° Di volervi diportare in Chiesa con grande divozione: 2. |
A105000234 |
Vergine Santissima, cara madre del mio Gesù, san Luigi Gonzaga, Angelo mio Custode, ottenete questa grazia per me, per li {102 [282]} miei parenti, per li miei compagni, amici e nemici, e specialmente per quelli che si trovano presenti in questa Chiesa. |
A105000240 |
Vi adoro umilmente e vi ringrazio de'benefizi fattimi, particolarmente di avermi dato voi stesso in questo Sacramento, di avermi dato per Avvocata Maria vostra Madre, e di avermi chiamato a visitarvi in questa Chiesa. |
A105000281 |
Eterno Padre!- io vi offro il Sangue di Gesù Cristo in isconto de' miei peccati e per li bisogni di santa Chiesa. |
don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html |
A107000025 |
Ah miei cari figliuoli, che grande piacere recate a Gesù Cristo! che buon esempio date al prossimo standovi con divozione e raccoglimento! Quando s. Luigi andava in chiesa, la gente correva per osservarlo, e tutti erano edificati dalla sua modestia e dal suo contegno. |
A107000025 |
Qualunque cosa noi dimandiamo a Dio in chiesa, la otterremo: In ea omnis qui petit accipit. |
A107000025 |
Quando voi entrate in chiesa, guardatevi dal correre o fare strepito; ma presa l'acqua benedetta, e fatta la debita riverenza all'altare, andate al posto assegnato, ponendovi ginocchioni ad adorare la SS. Trinità con tre Gloria Patri. |
A107000025 |
Siamo Cristiani, perciò dobbiamo venerare tutto quello che riguarda a questo stato, e specialmente la chiesa che è denominata tempio del Signore, luogo di santità, casa di orazione. |
A107000026 |
Guardatevi poi dal ridere in chiesa, o dal parlare senza necessita, perchè basta una parola od un sorriso per dare scandalo e disturbare quelli, che assistono alle sacre funzioni. |
A107000026 |
S. Stanislao Kostka stava in chiesa con tanta divozione, che più volte non udiva le chiamate, nè sentiva le spinte, colle quali i suoi servitori lo avvertivano di recarsi a casa. |
A107000028 |
Da ultimo debbo avvertirvi di non aver rossore di comparire Cristiani anche fuori di chiesa. |
A107000031 |
Fatevi pertanto grande premura di intervenire a tempo debito in chiesa, standovi con massima attenzione, applicando per voi le cose conformi al vostro stato. |
A107000039 |
Tutti quei giovani, i quali in vostra presenza non arrossiscono di fare discorsi osceni, proferir parole equivoche o scandalose, mormorazioni, bugie, spergiuri, imprecazioni, bestemmie, oppure cercano d'allontanarvi dalle cose di chiesa, vi consigliano a rubare, a disobbedire ai vostri genitori o trasgredire qualche loro comando, tutti costoro sono compagni cattivi, ministri di Satanasso, dai quali voi dovete guardarvi come dal diavolo stesso. |
A107000047 |
Vi nomino questo Santo, perche è proposto dalla Chiesa a protettore speciale e modello della gioventù. |
A107000075 |
Credo nello Spirito Santo: la Santa Chiesa Cattolica: la Comunione dei Santi: la Remissione dei peccati: la Risurrezione della carne: la Vita eterna. |
A107000079 |
I Comandamenti della S. Chiesa sono cinque:. |
A107000080 |
Credo queste e tutte le altre verità della nostra Santa Fede, perchè Dio sommamente verace le ha rivelate alla Santa Chiesa, e per mezzo della Santa Chiesa le insegna a noi. |
A107000128 |
Quando si suona l'agonia molte altre Indulgenze si possono lucrare da chi interviene alla chiesa a pregare per quel moribondo, o non potendo reciti almeno un Pater ed Ave. |
A107000142 |
Concedetemi la grazia di vivere e morire da buon Cristiano nel grembo della Santa Madre Chiesa. |
A107000145 |
Io credo fermamente tutte le verità che Voi, mio Dio, rivelaste alla vostra Chiesa, perchè siete Verità Infallibile. |
A107000147 |
Ricevete, Signore, questo Sacrifizio ad onore e gloria del vostro santo Nome, per mio vantaggio e per quello di tutta la vostra santa Chiesa. |
A107000150 |
Vi prego, o Gesù mio, di ricordarvi de' miei genitori, degli altri parenti, e de' benefattori spirituali e temporali, degli amici miei, ed anche de' miei nemici; ricordatevi specialmente del Sommo Pontefice, di tutta la Chiesa, e di ogni autorità spirituale e temporale, a cui sia pace, concordia e benedizione. |
A107000153 |
Io ve l'offerisco in memoria della vostra Passione, Morte, Risurrezione e Ascensione al Cielo: ricevetelo in isconto de' miei peccati e per i bisogni di santa Chiesa. |
A107000165 |
Concedetemi la grazia di conservare i frutti di questa santa Messa; perdonatemi, se non vi ho assistito colla debita attenzione, e fate che uscendo io di questa chiesa abbiano gli occhi, la lingua e tutti i sensi miei in sommo orrore ogni cosa, che si opponga alle verità del vostro santo Vangelo. |
A107000191 |
Per fare l'Esame è bene che ci portiamo col pensiero sopra i Comandamenti della Legge di Dio e della Chiesa, facendo a noi stessi l'applicazione di quanto ivi è proibito o comandato. |
A107000192 |
Esaminatevi anche intorno ai doveri del proprio stato, se avete dato scandalo in chiesa o fuori di chiesa, specialmente con discorsi osceni o con altri cattivi discorsi; se avete recato danno al prossimo nella roba, nella persona o nell'onore. |
A107000208 |
La Santa Chiesa poi manifesta il vivo desiderio della frequente Comunione nel Concilio Tridentino, ove dice: « Sarebbe cosa sommamente desiderabile che ogni fedel Cristiano si mantenesse {107 [235]} in tale stato di coscienza da poter fare la Santa Comunione ogni volta che interviene alla Santa Messa. |
A107000225 |
Vergine Santissima, cara Madre del mio Gesù, S. Giuseppe, Angelo mio custode, S. Francesco di Sales, S. Luigi Gonzaga, ottenete questa grazia per me, per i miei parenti, per i miei benefattori, per i miei compagni, amici e nemici, e specialmente per quelli che si trovano presenti in questa chiesa: cioè che noi tutti per l'avvenire ci possiamo conservare degni vostri divoti, fuggire il peccato e le occasioni di peccare. |
A107000234 |
Vi adoro umilmente e vi ringrazio dei benefizi fattimi, particolarmente di avermi dato Voi stesso in questo Sacramento, di avermi data per avvocata Maria vostra Madre, e di avermi chiamato a visitarvi in questa Chiesa. |
A107000240 |
Eterno Padre, io vi offro il Sangue preziosissimo di Gesù Cristo in isconto de' miei peccati e pei bisogni di S. Chiesa. |
A107000242 |
Pio IX concede 300 giorni d'Indulgenza ogni volta che con cuore contrito e devotamente si reciterà questa preghiera dinanzi a qualche Immagine della Madonna; e Plenaria una volta al mese a chi l'avrà recitata come sopra tutti i giorni, purchè confessato e comunicato preghi pei Bisogni di S. Chiesa e secondo l'intenzione del Sommo Pontefice. |
A107000287 |
Tra le altre intenzioni nel recitarlo abbiate anche questa, d'implorare dal Signore, per intercessione di Maria Vergine Immacolata, la grazia che si conservi in mezzo a noi la Santa Fede, ci tenga lontani dagli errori che presentemente si vanno spandendo tra i Cristiani, e faccia si che trionfi gloriosa la S. Romana Chiesa, Maestra della vera Religione, fuori della quale non vi è salute. |
A107000312 |
Pio VII concede 300 giorni d'Indulgenza ogni volta che si reciteranno divotamente queste Litanie; e Plenaria a chi le avrà recitate ogni giorno, nelle cinque Feste principali della Madonna, cioè Immacolata Concezione, Natività, Annunziazione, Purificazione ed Assunzione, purchè confessato e comunicato in ciascuna di dette Feste visiti una pubblica Chiesa e preghi secondo la mente del Sommo Pontefice. |
A107000322 |
La madre l'educò santamente; lo conduceva seco in chiesa, gl'inspirava un profondo rispetto per tutte le cose di religione; gli leggeva talora le vite dei Santi; e quando ella visitava i {133 [262]} poveri, voleva che egli l'accompagnasse e che facesse loro l'elemosina e quei piccoli servigi di cui era capace. |
A107000324 |
Dimorando a Parigi, Francesco andava spesso a pregare nella chiesa di Santo Stefano dei Grès, siccome quella che si trovava più appartata dai rumori della città; e in questa chiesa egli aveva fatto voto di perpetua verginità, ponendosi sotto la protezione dell'Immacolata Madre di Dio. |
A107000324 |
Fu pertanto in questa chiesa che, entrato un giorno nel colmo delle sue gravi afflizioni, si prostrò innanzi all'altare della Beatissima Vergine, e caldamente la pregò a fare in modo che, se pure per qualche passata sua colpa dovea essere nell'eternità diviso da Dio e da Lei, potesse almeno professar loro adesso la più fedele servitù ed il più tenero amore. |
A107000328 |
Papa Alessandro VII il 19 Aprile 1665 lo ascrisse nel catalogo dei Santi, e Pio IX nel 1877 lo dichiarò Dottore universale della S. Chiesa e Patrono di tutta la Stampa Cattolica. |
A107000351 |
È un atto di carità gridare al lupo quando s'avvicina alle pecore; così non si deve tacere quando i nemici di Dio e della sua Chiesa possono far del male. |
A107000396 |
Clemente XII vi aggiunse l'Indulgenza di ducento anni a chi la reciterà dopo la Confessione e pregherà pei bisogni di Santa Chiesa e secondo l'intenzione del Sommo Pontefice; di cento cinquantanni i Lunedì, Mercoledì, Venerdì e nelle Feste di Precetto, se veramente {143 [272]} pentito e confessato; di cento anni ogni volta che recita col fermo proposito di confessarsi; e Plenaria una volta al mese recitandola tutti i giorni, purchè veramente pentito, confessato e comunicatosi, preghi come sopra. |
A107000422 |
Eterno Padre, io vi offro il Sangue preziosissimo di Gesù Cristo in isconto de' miei peccati, e pei bisogni di S. Chiesa. |
A107000437 |
Inoltre per le Plenarie si ricercano ancora: 1° la Confessione almeno entro gli otto giorni antecedenti per chi è solito confessarsi ogni settimana; 2°la Comunione nel giorno stesso, o nella vigilia in cui si vogliono conseguire; 3° la visita a qualche Chiesa o pubblico Oratorio, (e può bastare quella in cui si è fatta la S. Comunione) purchè quivi si reciti qualche preghiera secondo l'intenzione del Sommo Pontefice e con animo di guadagnare le Indulgenze. |
A107000460 |
Giovanni d'Austria con molti altri illustri guerrieri italiani uniti in santa alleanza sotto la bandiera, che portava impressa in oro l'immagine di Gesù Crocifisso, mandata dal Pontefice, accorsero a difendere le ragioni della Chiesa, anzi della stessa civiltà. |
A107000464 |
III. Potentissima Regina Maria, che sola trionfaste delle molteplici eresie, che cercavano strappare tanti figliuoli dal seno della nostra Madre Chiesa, aiutatemi, Vi prego, a mantenere salda la mia fede e puro il mio cuore in mezzo a tante insidie e al veleno di sì perverse dottrine. |
A107000466 |
V. Cara Madre Maria, che nel trionfo del settimo Pio mostraste il vostro valido Patrocinio, stendete il vostro manto pietoso su tutta quanta la Chiesa e specialmente sul suo Capo Augusto il Sommo Pontefice; difendetelo in ogni tempo {162 [290]} contro gli assalti dei tanti suoi nemici; liberatelo dalle pene temporali ed assistetelo sempre, perchè possa condurre sicura al porto la navicella di S. Pietro e trionfare dei flutti orgogliosi, che tentano di sommergerla. |
A107000467 |
VI. O Maria, Regina degli Apostoli, prendete sotto la vostra valida protezione i Sacri Ministri e tutti i fedeli della Chiesa Cattolica; ottenete loro lo spirito d'unione, di perfetta obbedienza al Romano Pontefice, e di zelo fervente per la salvezza delle anime; e specialmente Vi prego di estendere la vostra amorosa assistenza sopra i Missionarii, affinchè possano condurre tutte le genti della terra alla vera Fede di G. C, per far così di tutto il mondo un solo Ovile sotto la guida di un solo Pastore. |
A107000468 |
VII. O Maria Madre di pietà e di clemenza, che tante volte colla efficace vostra intercessione avete salvato i Cristiani dalla peste e da altri corporali flagelli, soccorreteli e liberateli ora dalla peste dell'empietà e dell'irreligione, che in mille guise s'insinua nell'animo loro per allontanarli dalla Chiesa e dalle pratiche di pietà, specialmente colle sétte, colla stampa e colle scuole perverse. |
A107000469 |
VIII. O Maria, Colonna spirituale della Chiesa e Soccorritrice dei Cristiani, Vi prego di mantenermi stabile nella divina Fede e di conservare in me la libertà dei figliuoli di Dio. |
A107000502 |
Chi non potesse assolutamente intervenire a visitare in unione con altri o da solo le Stazioni della Via Crucis, erette da chi ne ha speciale facoltà, in qualche Chiesa o pubblico Oratorio, può conseguire le stesse Indulgenze recitando con cuore contrito 14 Pater, Ave e Gloria; più altri cinque Pater, Ave e Gloria alle santissime Piaghe di Gesù Cristo; ed un altro Pater, Ave e Gloria pel Sommo Pontefice, tenendo in mano un Crocifisso a quest'uopo benedetto con applicazione di dette Indulgenze. |
A107000609 |
Plenaria per i Defunti ogni volta che si comunicano, e ogni Lunedì udendo Messa pei medesimi: visitando in ambi i casi qualche Chiesa e pregando secondo l'intenzione del Sommò Pontefice. |
A107000613 |
Per la grande dignità poi, a cui fu elevato san Giuseppe, per aver protetto la Sacra Famiglia dalle insidie dei nemici, mentre ancor viveva in terra, per le grazie straordinarie che ottiene tuttodì ai fedeli Cristiani, il Papa Pio IX con decreto degli 8 Dicembre 1870 dichiarò san Giuseppe Patrono universale della Chiesa Cattolica, e sollevò a rito doppio di prima classe la sua Festa del 19 Marzo. |
A107001301 |
Coloro, che visiteranno con cuore almeno contrito e devotamente l'Immagine del S. Cuore di Gesù esposta alla pubblica venerazione in qualsiasi Chiesa, Oratorio od Altare, pregando secondo l'intenzione del Sommo Pontefice, possono guadagnare l'indulgenza di sette anni ed altrettante quarantene concessa da Pio VI; e la Plenaria elargita da Pio VII se, confessati e comunicati, ciò faranno nel giorno in cui se ne celebra colà la Festa. |
A107001326 |
Tutto come nel Comune della Dedicazione della Chiesa, pag. 286. |
A107001795 |
- Inoltre per eccitare i Fedeli Cristiani a celebrare questa solennità con maggior frutto spirituale Sisto V ebbe già concesso antecedentemente nel 1586 a tutti coloro che veramente pentiti, confessati e comunicati reciteranno o personalmente assisteranno ai divini Uffizi in qualunque Chiesa: Indulg. |
A107001926 |
R. L'uomo deve praticare la religione col credere le verità da Dio rivelate, e coll'osservare la sua santa legge; cioè coll'esatto adempimento dei Comandamenti di Dio e della Chiesa dal medesimo Iddio stabilita. |
A107001933 |
D. Ci sono i Maomettani, i Protestanti, cioè i Calvinisti, i Luterani e gli Evangelisti, ed avvi la Chiesa Cattolica Romana; in quale di queste società noi possiamo con certezza trovare la vera religione?. |
A107001934 |
R. Noi possiamo soltanto trovare la vera religione nella Chiesa Cattolica Romana. |
A107001936 |
R. Noi possiamo solamente trovare la vera religione nella Chiesa Cattolica Romana, perchè essa sola conserva intatta la divina rivelazione, essa sola fu fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; motivo per cui essa sola presenta i caratteri della divinità. |
A107001937 |
D. Quali sono i caratteri, mediante i quali noi possiamo con certezza conoscere la vera Chiesa di Gesù Cristo?. |
A107001938 |
R. I veri caratteri, che ci fanno con certezza conoscere la divinità della Chiesa di Gesù Cristo, sono quattro, cioè: Una, Santa, Cattolica, Apostolica. |
A107001939 |
La vera Chiesa deve essere Una, perchè essendovi un solo Dio, una sola fede, un solo Battesimo, non può esservi che una sola vera Chiesa. |
A107001940 |
D. Quale è la Chiesa che presenta questi quattro caratteri della Divinità. |
A107001941 |
R. La Chiesa Romana è la sola, che possa con certezza presentare questi caratteri della Divinità, imperciocchè essa sola:. |
A107001943 |
È Santa per la santità del suo Capo e suo fondatore, che è Gesù Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi sono i sacramenti che pratica; molti santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri da Dio confortati sparsero il loro sangue in testimonianza della Divinità di questa medesima Chiesa. |
A107001944 |
Esso promise che il suo Vangelo sarebbe predicato per tutta la terra, e noi vediamo che la Romana Chiesa in tutto il mondo ha dei figli, i quali strettamente uniti col Papa professano la dottrina di Gesù Cristo, che si predicò e si va predicando nei più lontani paesi della terra. |
A107001944 |
La Chiesa Romana è Cattolica, cioè universale, perchè si estende a tutti i luoghi, a tutti i tempi, abbraccia e professa tutta la dottrina di Gesù Cristo. |
A107001945 |
La medesima Romana Chiesa si estende a tutti i tempi, perchè in tutti i tempi, in mezzo alle più sanguinose persecuzioni fu sempre conosciuta a guisa di società visibile di fedeli riuniti nella medesima fede, sotto alla condotta di un medesimo Capo, il Romano Pontefice, il quale, come Padre di una gran famiglia, guidò pel passato, e guiderà per l'avvenire tutti i buoni credenti pel sentiero della verità sino alla fine, dei secoli. |
A107001946 |
A s. Pietro succedettero altri Sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni. |
A107001946 |
Il Vangelo e la testimonianza di diciannove secoli mostrano ad evidenza, che Gesù ha stabilito san Pietro Capo della Chiesa, ed egli cogli altri Apostoli hanno propagata la dottrina del Vangelo per tutto il mondo. |
A107001946 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal Regnante Pio IX rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro Principe degli Apostoli, stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo. |
A107001946 |
La Chiesa Romana è Apostolica, parchè erede ed insegna tutto ciò che gli Apostoli hanno creduto ed insegnato, ed ha per capi e pastori i successori degli Apostoli. |
A107001946 |
Questa prerogativa della Romana Chiesa è consolantissima per noi Cattolici. |
A107001946 |
Tutte le volte che qualcuno osò insegnare massime contrarie agli ammaestramenti della Chiesa Romana tosto vennero di comune accordo condannate dai Papi e dai Vescovi come contrarie al Vangelo ed a quanto insegnò lo stesso Gesù Cristo. |
A107001947 |
D. Le Chiese de' Valdesi e de' Protestanti non possono avere i caratteri della vera Chiesa?. |
A107001948 |
R. La Chiesa de' Valdesi e de' Protestanti e di tutti gli altri eretici non possono avere i caratteri della vera Chiesa. |
A107001949 |
La sola Chiesa protestante, non molto dopo la sua fondazione, era già divisa in più di dugento sette. |
A107001953 |
D. Non c'è diversità tra la dottrina della Chiesa Cattolica d'oggidì, e la dottrina di Gesù Cristo che gli Apostoli predicarono?. |
A107001954 |
Imperocchè coloro che hanno letto, studiato e confrontato la dottrina che insegna la Chiesa Cattolica oggidì, poterono ad evidenza convincersi che le verità predicate da Gesù Cristo e dagli Apostoli sono quelle stesse, che si predicarono in tutti i tempi, {425 [553]} e si predicano presentemente nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana. |
A107001956 |
La Chiesa Cattolica ha sempre condannato ogni cosa contraria al Vangelo di mano in mano si palesava fra i cristiani, e fu sempre difesa e professata la medesima dottrina senza che un Papa lasciasse rivivere una massima condannata da un suo antecessore, nè mettesse in dubbio alcuna verità prima di lui proclamata. |
A107001957 |
D. Fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana si può aver salute?. |
A107001958 |
Fuori di questa Chiesa ninno può salvarsi. |
A107001958 |
Nella maniera che quelli i quali non furori nell'arca di Noè, dice s. Girolamo, perirono nel diluvio, così perisce inevitabilmente colui che si ostina di vivere e morire separato dalla Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, unica Chiesa di Gesù Cristo, sola conservatrice della vera Religione. |
A107001959 |
D. Non può darsi che gli Ebrei, i Maomettani, i Valdesi, i Protestanti, cioè i Calvinisti ed i Luterani e simili, quantunque non siano nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, tuttavia abbiano la vera Religione?. |
A107001960 |
R. Tutti costoro non hanno la vera religione, perchè non la ricevono dalla Chiesa Cattolica, sola vera Chiesa di Gesù Cristo, unica depositaria della verità, e legittima interprete della dottrina del suo divin Maestro. |
A107001964 |
R. Gli Ebrei per potersi salvare debbono riconoscere Gesù Cristo per Messia, ricevere il santo Battesimo, quindi osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa. |
A107001975 |
D. Dunque costoro non sono nella Chiesa di Gesù Cristo?. |
A107001976 |
R. Costoro non avendo per capo Gesù Cristo, non possono appartenere alla sua Chiesa, ma come insegna s. Girolamo, appartengono alla sinagoga dell'Anticristo, cioè ad una Chiesa opposta a quella di Gesù Cristo. |
A107001977 |
D. Chi è il capo della Chiesa Cattolica?. |
A107001978 |
R. Il fondatore, il capo invisibile di tutta la Chiesa è Gesù Cristo, il quale dopo aver deputato s. Pietro a governarla assicurò che egli l'avrebbe assistita dal cielo sino alla fine dei secoli. |
A107001979 |
D. Chi è il capo visibile della Chiesa Cattolica?. |
A107001980 |
R. Il capo visibile della Chiesa è il Sommo Pontefice detto comunemente il Vicario di Gesù Cristo o il Papa. |
A107001981 |
D. Il Romano Pontefice da chi è stato stabilito capo della Chiesa?. |
A107001982 |
R. Il Romano Pontefice è stato stabilito capo supremo della Chiesa nella persona di s. Pietro dal medesimo Gesù Cristo. |
A107001983 |
D. Con quali parole Gesù Cristo stabilì s. Pietro capo della Chiesa?. |
A107001984 |
R. Gesù Cristo stabilì s. Pietro capo e fondamento della Chiesa con queste parole:. |
A107001985 |
D. Che parte ha dunque s. Pietro nella Chiesa?. |
A107001986 |
Così ogni credenza, ogni autorità, ogni Chiesa che non riconosca l'autorità di Pietro e non sia alla medesima ubbidiente, non appartiene più alla Chiesa di Gesù Cristo, {428 [556]} perchè non è appoggiata sopra il vero fondamento della Chiesa, che, come dice s. Paolo, à quella grande colonna sopra cui appoggia ogni verità. |
A107001986 |
R. Pietro nella Chiesa opera quello che fanno le fondamenta in un edificio. |
A107001989 |
D. Con quali parole Gesù Cristo diede tale autorità al capo della Chiesa?. |
A107001990 |
R. Gesù Cristo diede tale autorità al capo della Chiesa colle parole dette a s. Pietro: Tutto ciò che tu scioglierai in terra sarà anche sciolto ne' cieli; e tutto ciò che tu legherai sulla terra sarà anche legato nei cieli ( Matt. |
A107001992 |
R. Le parole primato d'onore e di giurisdizione significano che il Romano Pontefice nella Chiesa ha un potere assoluto sopra tutti i cristiani siano laici, siano preti, vescovi, di qualunque grado o condizione, che tutti devono sottomettersi alle sue proibizioni ed a' suoi comandi, e da lui dipendere se vogliono essere sicuri di appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo, che, come dice s. Girolamo, è l'unica Arca di salvamento. |
A107001994 |
R. i Principi, i Re, e tutti i potentati della terra, fossero anche padroni di tutto il mondo, devono sottomettersi al sommo Pontefice, se vogliono appartenere alla vera Chiesa e salvarsi l'anima; perchè l'autorità di costoro è tutta temporale, e in faccia alla Religione essi sono semplici fedeli obbligati, come gli altri, di obbedire al capo della Religione. |
A107001999 |
Le pecore poi significano i vescovi e gli altri sacri ministri, i quali danno bensì il Pascolo della dottrina di Gesù Cristo ai fedeli Cristiani, ma sempre d'accordo, sempre uniti e sempre sottomessi al Sommo Pastore della Chiesa, che è il Romano Pontefice, Vicario di Gesù Cristo sopra la terra. |
A107001999 |
R. Con queste parole Gesù Cristo costituì s. Pietro Principe degli Apostoli e pastore universale della Chiesa e di ciascuno dei cristiani; imperocchè gli agnelli qui significano tutti i fedeli cristiani sparsi nelle varie parti del mondo, che devono essere sottomessi al capo della Chiesa siccome fanno gli agnelli al lor pastore. |
A107002001 |
Egli è poi cosa chiara che l'autorità {430 [558]} di Pietro doveva durare quanto la Chiesa, cioè sino alla fine dei secoli, chè certo il fondamento dee durar quanto l'edifizio che vi sta sopra, e che perciò dopo di lui essa dovea passare nei suoi successori, i quali sono i Romani Pontefici. |
A107002001 |
R. I Cattolici di tutti i tempi appoggiati sopra queste parole di Gesù hanno sempre creduto come verità di fede, che s. Pietro fu costituito da Gesù Cristo suo Vicario in terra e capo supremo visibile della Chiesa e che ricevette da lui la pienezza di autorità sopra gli altri Apostoli e sopra tutti i fedeli. |
A107002005 |
R. Infallibilità pontificia vuol dire che il capo della Chiesa nel giudicare delle cose riguardanti alla fede ed ai costumi è infallibile, cioè non può cadere in errore, quindi nè ingannare gli altri, nè ingannare se stesso. |
A107002016 |
E però come la Chiesa definì la divinità di Cristo nel Concilio di Nicea, benchè, fosse da tutti i Cattolici creduta, perchè Ario aveva osato impugnarla; come il Concilio di Trento definì tante altre verità, che erano comuni nella Chiesa, perchè Lutero le avea negate; così per premunire i fedeli il Concilio Vaticano definì l'infallibilità pontifìcia, perchè da alcuni rivocata in dubbio o apertamente negata. |
A107002018 |
Perciocchè queste definizioni del Romano {432 [560]} Pontefice sono per se stesse, e non pel consenso della Chiesa, irreformabili. |
A107002018 |
R. Questa definizione venne proclamata ed approvata nel Concilio Vaticano il 18 luglio 1870 da oltre settecento vescovi presieduti dallo stesso Romano Pontefice con queste parole: « Noi definiamo che il R. Pontefice quando parla ex cathedra, ossia adempiendo l'ufficio di pastore e maestro di tutti i cristiani, per la sua suprema autorità apostolica definisce qualche dottrina della fede e dei costumi da tenersi da tutta la Chiesa, a cagione della divina assistenza a lui promessa nella persona del B. Pietro, gode della stessa infallibilità, della quale il divin Redentore volle fornire la sua Chiesa nel definire le dottrine della fede e dei costumi. |
A107002020 |
R. No: quando chiamiamo il Papa infallibile lo consideriamo non come cittadino, non come sacerdote o vescovo, nè come sovrano; ma soltanto quando come Papa, capo della Chiesa, tratta di cose riguardanti alla feda ed ai costumi e intende di obbligare tutti i fedeli cristiani. |
A107002022 |
R. In queste definizioni nè il Papa, nè la Chiesa fanno nuovi dommi, ma dichiarano soltanto che quella verità fu realmente rivelata da Dio, contenuta nella parola di Dio scritta, che è la Sacra Bibbia, e nella parola orale che è la tradizione. |
A107002024 |
R. Per esempio dalla Chiesa fu costantemente creduto che la Santa Vergine sia stata concepita senza colpa originale, ma non erasi mai definito come verità di fede. |
A107002028 |
Difatto prima di questa definizione per isciogliere le questioni di religione con autorità infallibile e condannare gli errori, secondo alcuni era necessaria la sentenza di un concilio generale o di tutta la Chiesa insegnante dispersa. |
A107002028 |
Ma ora dalla Chiesa universale essendo stato proclamato infallibile il Romano Pontefice, viene assai più prontamente da lui dichiarata la verità e condannato l'errore. |
A107002029 |
Assicura i fedeli che credendo e facendo quello che il Papa propone a credere ed operare, essi sono dalla Chiesa universale assicurati che non potranno errare giammai, e che credono e che operano quella che vuole Dio stesso. |
A107002031 |
Essi devono sentirsi come atterriti e mossi a rientrare nel seno della Chiesa Cattolica, dove trovan quella regola certa di fede invano cercata nell'eresia. |
A107002031 |
Ma non così nella Chiesa Cattolica |
A107002035 |
Chi non ascolta la Chiesa, dice il Vangelo, abbilo come gentile e pubblicano, cioè scomunicato. |
A107002035 |
R. Chi negasse l'infallibilità pontificia dopo la definizione del Concilio Vaticano commetterebbe grave disubbidienza alla Chiesa, e se fosse ostinato nel suo credere diventerebbe eretico e non apparterrebbe più alla Chiesa di Gesù Cristo, e noi dovremmo fuggirlo come eretico. |
A107002036 |
D. Che cosa rispondere quando i Protestanti dicono: Noi crediamo a Cristo ed al Vangelo, perciò siamo nella vera Chiesa?. |
A107002037 |
Inoltre, o Protestanti, voi non credete alla sua Chiesa, non credete al Sommo Pontefice, dallo stesso Gesù Cristo stabilito per governare la sua Chiesa. |
A107002043 |
R. I Protestanti per salvarsi devono rinunziare ai loro errori, entrare nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, da cui un tempo si separarono, unirsi al Vicario di Gesù Cristo, che è il Papa; chi si ostina a vivere da lui separato perisce eternamente. |
A107002045 |
R. I Protestanti dicono che nella Chiesa Cattolica vissero grandi santi, i quali operarono luminosissimi miracoli, che noi vivendo secondo i precetti della Chiesa Cattolica possiamo salvarci. |
A107002047 |
R. Noi Cattolici, seguendo la dottrina infallibile della Chiesa Cattolica, diciamo che i Protestanti se non fanno ritorno alla Chiesa Cattolica non possono salvarsi. |
A107002051 |
Da prima procurò di istruirsi rettamente nei dommi della Cattolica Religione; poscia fece venire alla sua presenza i ministri Protestanti, e loro domandò, se credevano, che egli si potesse salvare nella Chiesa Romana. |
A107002052 |
D. Che cosa presenta di singolare la Chiesa Cattolica nel suo rapporto colle società eretiche?. |
A107002053 |
R. La Chiesa Cattolica ha questo di singolare nel suo rapporto colle eretiche società, che:. |
A107002054 |
I nemici della fede si sforzarono di addurre alcuni fatti come sarebbe la guerra contro gli Albigesi, la griornata di s. Bartolomeo, e con questi fatti vorrebbero provare che la Chiesa Cattolica ha talvolta mosso persecuzioni. |
A107002054 |
Ma costoro sono in errore, perciocchè tali fatti non furono mai dalla Chiesa nè comandati, nè approvati. |
A107002055 |
Al contrario le storie sono ripiene di fatti di uomini i quali in punto di morte rinunziarono all'eresia per morire nel seno della santa Romana Chiesa per così assicurarsi la eterna salvezza. |
A107002055 |
Che non si legge che alcuno, consapevole di se stesso, in punto di morte abbia abbandonata la Chiesa Cattolica per abbracciare qualche altra credenza. |
A107002058 |
Essere grati a Dio colla fermezza nella fede, colla pratica esatta dei suoi precetti, e di quelli della sua santa Chiesa. |
A107002058 |
Pregare di cuore il Signore perchè ci conservi fedeli alla sua grazia, e nel suo santo servizio, e pregarlo eziandio per tutti coloro che vivono da lui lontani, e separati dalla vera santa Chiesa, perchè li illumini, e li conduca tutti da buon pastore al suo ovile. |
A107002058 |
luogo guardarci bene dai Protestanti e da quei cattivi Cattolici che disprezzano i precetti della Chiesa, che sparlano del Vicario di Gesù Cristo, e degli altri suoi ministri per trascinarci all'errore; 4. |
A107002069 |
D. La Chiesa di Gesù Cristo non verrà meno per le persecuzioni? {439 [567]}. |
A107002070 |
La storia ci racconta, come nei tempi andati alcuni sovrani abusando del loro potere spogliarono il Papa, dispersero, imprigionarono vescovi e cardinali, il capo della Chiesa era condotto errante di città in città, chiuso in prigione. |
A107002070 |
R. No certamente; anzi più sarà dagli uomini perseguitata, più trionferà, perchè la Chiesa è fondata da Gesù Cristo sopra una pietra contro cui niente varranno tutti gli sforzi dell'inferno. |
A107002071 |
Di fatto noi vediamo, che tutti i persecutori della Chiesa dei tempi passati non esistono più, e la Chiesa tuttora esiste; tutti quelli che la perseguitano presentemente, di qui a qualche tempo non ci saranno più, ma la Chiesa di Cristo sarà sempre la stessa, perchè Iddio ha impegnata la sua parola di proteggerla e di essere con lei, e vuole che duri sino alla fine del mondo, per unire la Chiesa militante alla Chiesa trionfante e formare poi di tutti i buoni un solo regno nella patria dei beati in cielo. |
A107002076 |
Dove è Pietro, cioè il Sommo Pontefice suo Successore, ivi trovasi la vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A107002077 |
Chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Dio per padre ( S. Cipriano ). |
A107002078 |
Chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesù Cristo. |
A107002078 |
Questa bontà e probità, che non è sommessa alla Chiesa, è un'ipocrisia sottile e perniciosa ( S. Agostino ). |
don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html |
A108000008 |
Mentre Luigi dimorava in questa città, toccando appena i dieci anni, un giorno si portò {54 [54]} in una chiesa dedicata all'annunziazione della B.V. e dinanzi ad un' immagine di Lei fece voto di,perpetua castità. |
A108000036 |
Lasciava che ognuno parlasse a suo talento, ed egli si' mostrava modesto in casa, per le vie e specialmente in chiesa, avendo solo a cuore la salvezza dell'anima e quelle cose che riguardano l'onor di Dio. |
A108000085 |
Credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa Cattolica: la Comunione dei Santi: la remissione do' peccati: la risurrezione della carne: la vita eterna. |
A108000098 |
I comandamenti della santa Chiesa sono cinque:. |
A108000104 |
Credo questo e tutte le altre verità della nostra santa Fede, perchè Dio sommamente verace le ha rivelate alla santa Chiesa, e per mezzo della santa Chiesa le insegna a noi. |
A108000123 |
Quando si suona l'agonia` molte altre indulgenze si possono lucrare da chi interviene alla chiesa a pregare per quel moribondo, o non potendo recita almeno un Pater ed Ave. |
A108000136 |
Concedetemi la grazia di vivere e morire da buon cristiano nel grembo della santa Madre Chiesa. |
A108000139 |
Io credo fermamente tutte le verità che voi, mio Dio, rivelaste alla vostra Chiesa, perchè siete verità infallibile. |
A108000141 |
Ricevete, Signore, questo sacrifizio per onore e gloria del vostro santo nome, per mio vantaggio, e per quello di tutta la vostra santa Chiesa. |
A108000147 |
lo ve l'offerisco in memoria della vostra passione, morte, risurrezione, e ascensione al cielo: ricevetelo in isconto de' miei peccati e per li bisogni di santa Chiesa. |
A108000159 |
Concedetemi la grazia di conservare i frutti di questa santa Messa; perdonatemi, se non vi ho assistito colla debita attenzione, e fate che uscendo io di questa chiesa abbiano gli occhi, la lingua e tutti i sensi miei in sommo orrore orni cosa, che si opponga alle verità del vostro santo Vangelo. |
A108000185 |
Per fare l'esame è bene che ci portiamo col pensiero sopra i comandamenti della legge di Dio e della Chiesa, facendo a noi stessi l'applicazione {105 [105]} di quanto ivi è proibito o comandato. |
A108000186 |
Esaminatevi poi particolarmente intorno ai doveri del proprio stato, se avete dato scandalo in chiesa o fuori di chiesa, specialmente con discorsi osceni, o con altri cattivi discorsi; se avete recato danno al prossimo nella roba, nella persona o nell'onore. |
A108000206 |
Finalmente la santa Chiesa manifesta il vivo desiderio della frequente comunione nel Concilio Tridentino, ove dice: «Sarebbe cosa sommamente desiderabile che ogni fedele cristiano si mantenesse in tale stato di coscienza da poter fare la santa comunione ogni volta che interviene alla santa Messa. |
A108000221 |
Vergine Santissima, cara madre del mio Gesù, Angelo mio custode, s. Luigi Gonzaga ottenete questa grazia per me, per i miei parenti, per i miei benefattori, amici e nemici, e specialmente per quelli che si trovano presenti in questa chiesa: cioè che, noi tutti per l' avvenire ci possiamo conservare degni vostri divoti, fuggire il peccato e le occasioni di peccare. |
A108000227 |
Vi adoro umilmente e vi ringrazio dei benefizi fattimi, particolarmente di avermi dato voi stesso in questo Sacramento, di avermi data per avvocata Maria vostra madre, e di avermi {121 [121]} chiamato a visitarvi in questa chiesa. |
A108000253 |
la grazia che si conservi tra di noi la santa fede, ci tenga lontani dagli errori che presentemente si vanno spandendo tra i cristiani, e faccia si che trionfi gloriosa la s. Romana Chiesa, Madre e Maestra della vera fede, fuori della quale non vi è salute. |
A108000285 |
Eterno Padre! Io vi offro il sangue di Gesù Cristo in isconto dei miei peccati e per li bisogni di santa Chiesa. |
A108000401 |
Per la grande dignità poi a cui fu elevato {167 [167]} s. Giuseppe, per aver egli protetto la Sacra Famiglia dalle insidie dei nemici mentre ancor viveva in terra, per le grazie straordinarie che ottiene tuttodì ai fedeli cristiani, il papa Pio IX felicemente regnante, con decreto degli 8 dicembre l'anno 1870, dichiarò s. Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica, e sollevò a doppio di prima classe la sua festa del 19 marzo. |
don bosco-il giubileo.html |
A109000001 |
Lo scopo principale di questo libretto si è di far conoscere a'fedeli cristiani la vera origine del Giubileo, e come esso sia passato dalla sinagoga degli ebrei alla Chiesa Cattolica. |
A109000003 |
La qual cosa servirà pure a confutare l'accusa che i protestanti ed alcuni cattivi {3 [481]} cattolici fanno alla Cattolica Chiesa, quasi che il Giubileo e le sante Indulgenze siano una istituzione degli ultimi tempi. |
A109000007 |
E ciò che reca maggior dolore si è che in mezzo a tanti danni o mali deplorabilissimi i figli delle tenebre, che sono più prudenti dei figli della luce nella loro generazione, sempre più di giorno {5 [483]} in giorno con ogni maniera di diaboliche frodi, arti e macchinazioni si sforzino di muovere asprissima guerra contro la Cattolica Chiesa e la sua salutare dottrina, spiantando e distruggendo l'autorità di ogni legittimo potere, cercando di depravare e corrompere gli animi e le menti di tutti, col propagare per ogni parte il mortifero veleno dell' indifferentismo e dell' incredulità, confondendo tutti i diritti divini ed umani, eccitando ed alimentando le dissensioni, le discordie, e i moti di empie ribellioni, commettendo qualunquesiasi delitto e crudelissimo misfatto, nulla lasciando d'intentato, acciocché, se mai possibil fosse, sia tolta di mezzo la nostra santissima Religione, e scossa dalie fondamenta la stessa umana società. |
A109000008 |
E benché in questa nostra alma città abbiamo comandato che fossero fatte preghiere per implorare la divina misericordia, tuttavia, seguendo le gloriose pedale de'nostri Antecessori, stabilimmo di ricorrere altresì alle preghiere vostre e di tutta la Chiesa. |
A109000011 |
Il perchè, appoggiati sulla misericordia di Dio Onnipotente e sull'autorità de'suoi Santi Apostoli Pietro e Paolo, in virtù della potenza di legare e disciogliere, che il Signore ci ha concessa, malgrado la nostra indegnità, noi accordiamo colle presenti a tutti e a {9 [487]} ciascuno dei fedeli delle vostre Diocesi dell'uno e dell'altro sesso, che in uno spazio di tre mesi, che ciascuno di voi dovrà stabilire anticipatamente, e a partire da quel giorno avranno esaminato i loro peccati con umiltà, li avranno confessati con una detestazione sincera, e, purificati dall'assoluzione sacramentale, avranno ricevuto con rispetto il Sacramento dell'Eucaristia e visitato divotamente tre chiese da voi designate, o una di esse a tre riprese differenti, pregandovi divotamente per qualche tempo secondo la nostra intenzione per l'esaltazione e prosperità della nostra Santa Madre la Chiesa e della Sede Apostolica, per l'estirpazione dell'eresia, per la pace e concordia dei Principi cristiani, per la pace e unità di tutto il popolo cristiano, e che di più, nello stesso intervallo, avranno digiunato una volta, e fatto qualche elemosina ai poveri secondo la loro divozione; noi accordiamo loro un'Indulgenza in forma di Giubileo, che potranno applicare a mo'di suffragio alle anime del Purgatorio. |
A109000019 |
Saviamente pensaste a cercar di farvi instruire per tempo, imperocché da quando vi siete fatto cattolico non ebbe, ancora luogo alcun Giubileo; e nella circostanza della vostra abiura non avendo parlato in proposito di questa pratica della Chiesa Cattolica, è a temere che abbiate in capo non pochi errori. |
A109000020 |
Imperciocché io udiva spesso i ministri protestanti accusare i cattolici, perchè avevano introdotto nella Chiesa tal novità, di cui non esiste traccia nella Sacra Scrittura. |
A109000021 |
Inoltre è massima ammessa da tutti i cattolici, che quando incontriamo qualche verità creduta e praticata in ogni tempo nella Chiesa, nè si può trovare alcun tempo o luogo ove sia stata instituita, noi la dobbiamo credere come rivelata da Dio medesimo, e trasmessa a parole od in iscritti dal principio della Chiesa fino ai nostri giorni. |
A109000021 |
Prima però di esporvi ciò che la Bibbia dice del Giubileo, conviene che io vi faccia notare, come esiste nella Chiesa Cattolica un'autorità infallibile che viene da Dio, ed è da Dio medesimo diretta; perciò noi possiamo ammettere con certezza tutto quello che questa autorità stabilisce per bene dei cristiani senza timore di errare. |
A109000022 |
Questo lo credo anche io, perciocche, {16 [494]} posta l'autorità infallibile della Chiesa, nulla importa che le cose siano rivelate nella Sacra Scrittura, o proposte dalla Chiesa, come tolte dalla tradizione. |
A109000039 |
Procurerò di ritenere a mente come il Giubileo era praticato presso agli Ebrei, e come esso sia sorgente di celesti benedizioni in tempi determinati; ma il Giubileo, che celebriamo noi, parmi che non sia simile a quello degli Ebrei; perciò mi dica come questa pratica religiosa sia passata nella Chiesa Cattolica. |
A109000042 |
Era comune persuasione, che colla visita di tal chiesa in determinati tempi i cristiani potessero guadagnare favori straordinari. |
A109000042 |
Essa consiste in una grande venerazione avuta dai fedeli per una Chiesa di Roma dedicata a S. Pietro, principe degli Apostoli, ove era sepolto il corpo di questo Santo. |
A109000042 |
Per comprendere come il Giubileo sia stato introdotto presso i cristiani, bisogna che io vi noti una credenza religiosa seguita dai primi tempi della Chiesa. |
A109000043 |
I primi Pontefici, che succedettero a S. Pietro nel governo della Chiesa, continuarono a mantenere viva tale pratica religiosa, concedendo grandi favori a quelli che in determinati tempi si recassero in Roma a visitare la chiesa, dove era sepolto il corpo di S. Pietro |
A109000044 |
I favori celesti che si speravano, il gran rispetto che tutti i cattolici nutrivano pel glorioso S. Pietro, il desiderio di visitare la chiesa, le catene ed il sepolcro del Principe {23 [501]} degli Apostoli, traeva gente da tutte le parti del mondo. |
A109000049 |
Giacché io vedo che Ella ha letto molto, mi porti qualche brano di quella Bolla, affinchè io possa essere ben istruito intorno a questa pratica universale della Chiesa. |
A109000051 |
Ora comprendo benissimo quanto nella Chiesa sia antica la pratica del Giubileo, ma quello che celebriamo oggidì, {27 [505]} mi pare assai diverso; sia perchè sentesi più spesso a parlar di Giubileo, sia perchè non si va più a Roma per acquistarlo. |
A109000052 |
Dipoi un altro Papa di nome Gregorio Undecimo lo restrinse ad ogni trentatrè anni, per figurare i trentatrè anni di vita del Salvatore; finalmente il Papa Paolo Secondo per fare in modo che quelli eziandio che muoiono giovani, possano acquistare l'indulgenza del Giubileo, stabili che avesse ancor luogo ogni venticinque anni; così nella Chiesa fu praticato fino ad oggidì. |
A109000054 |
Così Gregorio Decimoquinto nel 1622 ha conceduto un Giubileo generale pei bisogni della Chiesa in quei tempi molto travagliata dall'eresia. |
A109000054 |
Oltre al tempo ordinario, in cui la Chiesa celebra il Giubileo universale, vi sono anche dei casi particolari, in cui si suole concedere il Giubileo, come la celebrazione di qualche Concilio, o dopo la elezione di qualche Papa, o per ottenere da Dio la liberazione di qualche grave sciagura, o per altro grave bisogno della Chiesa. |
A109000054 |
Tre anni sono, ha conceduto quello che doveva aver luogo nel 1850, e che non potè celebrarsi per le calamità che in tal tempo affliggevano la Chiesa. |
A109000058 |
Perciò noi, sia che pratichiamo una cosa da Dio comandata, sia che la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata ai nostri bisogni particolari, dobbiamo dimostrare sentimenti di somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra il suo vivo desiderio, che approfittiamo dei suoi favori, e pensiamo alla salute dell'anima nostra; e {31 [509]} dobbiamo nel tempo stesso professare viva venerazione al Vicario di Gesù Cristo, adempiendo colla massima sollecitudine quanto egli prescrive affine di procacciarci i celesti favori. |
A109000058 |
Prendete, io vi do la lettera che il Papa scrive a tutti i Vescovi della cristianità, leggetela con vostro comodo; in essa vi sono accennati gli sforzi che l'inferno fa contro la Chiesa in questi tempi, quali favori si possano godere nelle circostanze del Giubileo, e quali cose debbansi fare per acquistarli. |
A109000058 |
Questa istituzione passò presso ai cristiani, e fu praticata nei primi tempi della Chiesa con qualche modificazione, finché Bonifazio VIII la stabilì regolarmente con una Bolla. |
A109000060 |
Non mi stupisco che i vostri antichi compagni di eresia abbiano parlato e parlino tutto dì con disprezzo delle Indulgenze, perciocché le Indulgenze hanno dato occasione ai protestanti di separarsi dalla Chiesa Cattolica. |
A109000062 |
E chi può mai misurare l'ingiuria che la colpa fa al Sommo Iddio, e la malizia del peccato? Chi può mai penetrare i profondissimi eterni segreti, e sapere quanto la giustizia divina esiga da noi in questa vita per soddisfare i nostri debiti; oppure ci tocchi stare nel fuoco del purgatorio? Ad abbreviare il tempo che ci toccherebbe a rimanere nel purgatorio, e ad allaviare la penitenza che dovremmo fare nella vita presente, tendono i tesori delle sante Indulgenze; e queste pure servono quale un compenso per le severe penitenze canoniche che per molti anni, e talvolta per intiera la vita, come dissi, la Chiesa nei primi tempi usava d'infliggere ai peccatori pentiti. |
A109000062 |
Egli è su di questa verità che erano fondate le penitenze canoniche così severe, che la Chiesa nei primi secoli faceva imporre ai peccatori pentiti. |
A109000062 |
Tre, sette, dieci, sino a quindici e ventanni di digiuni in pane ed acqua, di privazioni e d'umiliazioni, talvolta per tutta intiera la vita, ecco ciò che la {33 [511]} Chiesa imponeva per un solo peccato; ed essa non credeva che tali soddisfazioni sorpassassero la misura di cui il peccatore era debitore alla giustizia di Dio. |
A109000064 |
Le Indulgenze sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri {34 [512]} peccati, il che si fa per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa. |
A109000065 |
Che cosa sono questi tesori spirituali della Chiesa?. |
A109000070 |
Nell'atto, che egli deputava S. Pietro a governare la Chiesa, gli disse queste parole: «Ti darò le chiavi del regno de'cieli, tutto ciò che tu scioglierai sopra la terra, sarà sciolto in cielo, e ciò che tu legherai in terra, sarà similmente legato in cielo». |
A109000071 |
Ma queste parole mi paiono magiche: queste parole costituiscono S. Pietro capo della Chiesa, gli danno la {36 [514]}facoltà di rimettere i peccati, la facoltà di fare precetti, di concedere le Indulgenze, e ciò tutto in quelle poche parole!. |
A109000072 |
Le parole dette da Gesù Cristo a S. Pietro conferiscono un pieno ed assoluto potere, e questo pieno ed assoluto potere, costituisce S. Pietro capo della Chiesa, Vicario di Gesù Cristo, dispensatore di tutti i favori celesti, perciò anche delle Sante Indulgenze. |
A109000076 |
Quest'Apostolo usò Indulgenza, vale a dire lo liberò dalla scomunica, e lo restituì in grembo alla Chiesa, sebbene per la gravezza del peccato, e secondo a disciplina in quel tempo in vigore, avesse dovuto rimanere ancora molto tempo separato dalla Chiesa. |
A109000077 |
Mi farebbe però piacere a dirmi se la dispensa di queste grazie abbia sempre avuto luogo nella Chiesa, perciocché i protestanti dicono che nei primi tempi non si parlava di Indulgenze. |
A109000077 |
Questo fa che io sono pienamente sicuro e tranquillo in credere che Iddio abbia dato alla Chiesa la facoltà di dispensare le Indulgenze. |
A109000078 |
Anche in ciò la sbagliano i protestanti, e la Storia Ecclesiastica è piena di fatti i quali dimostrano l'antica e divina istituzione delle Indulgenze e l'uso delle medesime fin dai primi tempi della Chiesa. |
A109000080 |
Nel primo secolo dell'era volgare abbiamo il fatto accennato; nel secondo secolo leggiamo che nel tempo della persecuzione, quando qualche peccatore faceva ritorno alla Chiesa, prima era obbligato a confessare i suoi peccati, quindi gli s'imponeva un tempo fra cui, se esercitavasi con fervore in opere di penitenza, avrebbe ottenuto Indulgenza, vale a dire gli sarebbe abbreviato il tempo della penitenza. |
A109000080 |
Per ottenere ciò con maggior facilità si raccomandava a quelli che erano condotti al martirio affinché pregassero il vescovo o gli scrivessero un biglietto, affinché in vista de'patimenti dei martiri volesse usargli indulgenza, e così gli concedesse pace con Dio e colla Chiesa |
A109000082 |
Nel secolo quarto, nell'anno 325, fu radunato un Concilio generale nella citta di Nicea, in tui si trattarono più cose riguardanti al bene universale della Chiesa. |
A109000086 |
Per conclusione e conferma di quanto ho detto finora, vi espongo qui la dottrina della Chiesa Cattolica intorno alle Indulgenze. |
A109000086 |
«La facoltà di dispensare le Indulgenze» essendo stata da Cristo concessa alla» Chiesa, di questa facoltà da Dio concessa la Chiesa se ne è fin da remotissimi tempi servito; perciò il sacrosanto {42 [520]}. |
A109000087 |
Chi» poi dice che le Indulgenze sono inutili,» o nega che nella Chiesa vi sia la facoltà di dispensarle sia anatema: sia» scomunicato |
A109000088 |
Basta, basta, se la facoltà di dispensare le Indulgenze fu data da Dio alla Chiesa, praticata dagli Apostoli, e dai loro tempi essendo sempre siata in uso nella Chiesa in ogni secolo fino ai nostri giorni, dobbiamo dire schiettamente che i protestanti sono in grave errore quando si fanno a censurare la Chiesa Cattolica perchè dispensa le sante Indulgenze, quasi che l'uso delle medesime non sia stato praticato nei primi tempi della Chiesa. |
A109000089 |
Primieramente vuolsi notare non essere in libertà di ciascun cristiano di servirsi di questi divini tesori a suo piacimento; ne godrà solamente quando, come, ed in quella maggiore o minore quantità, che la Santa Chiesa ed il Sommo Pontefice determina. |
A109000093 |
Così, per acquistare l'indulgenza di questo Giubileo, il Sommo Pontefice vuole che ognuno si accosti ai Sacramenti della Confessione e della Comunione, visiti divotamente tre chiese, pregando secondo l'intenzione del Sommo Pontefice per l'esaltazione e prosperità della nostra Santa Madre Chiesa, per la estirpazione dell'eresia, per la pace e concordia dei principi cristiani, per la pace ed unità di tutto il popolo cristiano, che si digiuni un giorno, e si faccia qualche limosina ai poveri secondo la propria divozione. |
A109000093 |
Imperocché la Santa Chiesa nell'aprire il tesoro delle sante Indulgenze, obbliga sempre i fedeli a qualche opera buona da farsi in tempo e luogo determinato. |
A109000095 |
Il Sommo Pontefice, Clemente VI, per eccitare i cristiani di tutto il mondo all'acquisto del Giubileo, diceva: «Gesù Cristo colla sua grazia e colla sovrabbondanza de'meriti di sua passione, lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro non nascosto entro un lenzuolo, nè sotterrato in un campo, ma lo commise da dispensarsi salutevolmente ai fedeli, lo commise al beato Pietro, che porta le chiavi del cielo, ed a'suoi successori vicarii di Gesù Cristo in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti» |
A109000097 |
Mentre sei in questa chiesa, o cristiano, porta il tuo sguardo sopra di un Crocifisso, e ascolta ciò che ti dice Gesù Cristo. |
A109000101 |
Ma considera che, mentre tu sei in chiesa a pensare all'anima tua, tanti muoiono in questo momento e vanno all'inferno. |
don bosco-il giubileo del 1875.html |
A110000001 |
Alla voce del Supremo Gerarca della Chiesa ogni fedele cristiano deve con figliale sommessione e rispetto porgere attento l'orecchio. |
A110000002 |
Lo scopo principale di esso si è di dare una giusta e chiara idea del Giubileo e di farne conoscere ai fedeli cristiani la vera origine, e come esso sia passato dalla Sinagoga degli Ebrei alla Chiesa Cattolica. |
A110000004 |
Ciò servirà a confutare l'accusa che alcuni poco istruiti nella loro religione movono alla Cattolica Chiesa, come se il Giubileo e le sante Indulgenze fossero istituzione degli ultimi tempi. |
A110000007 |
Con quanto rispetto e religione sia stato praticato l'anno del Giubileo, quando i tranquilli tempi della Chiesa permisero di celebrarlo con ogni solennità, lo attestano gli antichi ed i recenti monumenti della storia; imperocchè esso fu sempre riguardato come l'anno della salutare espiazione di tutto il popolo cristiano, come l'anno della redenzione e della grazia, della remissione e della indulgenza, nel quale si concorreva da tutto il mondo in quest'alma nostra città e Sede di Pietro, ed eccitati tutti i fedeli alle opere della pietà, si offerivano a salute delle anime abbondantissimi aiuti di riconciliazione e di grazia. |
A110000007 |
Mossi dalle gravi calamità della Chiesa e di questo secolo, nonché dalla necessità di implorare l'aiuto divino, giammai omettemmo nel tempo del Nostro Pontificato di eccitare il popolo cristiano, affinché si adoperasse di placare la Maestà di Dio e di meritare la clemenza celeste coi santi costumi della vita, colle opere della penitenza e con i pii officii della preghiera. |
A110000007 |
Questo poi, come altre volte, così specialmente pensammo doversi compiere da Noi in occasione dell'Ecumenico Vaticano Concilio, affinchè l'opera gravissima, intrapresa per la utilità della Chiesa universale, colle preghiere parimente di tutta la Chiesa venisse aiutata appresso l'Altissimo; e quantunque rimanga sospesa, per le calamità dei tempi, la celebrazione dello stesso Concilio, tuttavia facemmo noto e dichiarammo a bene del popolo fedele, che la Indulgenza da conseguirsi in forma di Giubileo, promulgata in quella occasione, rimaneva, come rimane tuttora, in tutta la sua forza, fermezza e vigore. |
A110000007 |
Riceva dunque la universa militante Chiesa di Cristo le nostre voci, colle quali intimiamo, annunciamo e promulghiamo per tutto intero il prossimo anno 9875 l'universale e massimo Giubileo, per causa ed in riguardo del quale sospendendo e dichiarando sospesa a beneplacito Nostro e di questa Sede Apostolica la indulgenza di sopra memorata, concessa in forma di Giubileo per occasione del Vaticano Concilio, apriamo in tutta la sua ampiezza quel celeste tesoro, che {12 [198]} formato dai meriti, patimenti e virtù di Cristo Signore e della di lui Vergine Madre e di tutti i Santi, venne dall'Autore della umana salute affidato alla nostra dispensazione. |
A110000007 |
Tuttavia rimirando noi tanti mali che affliggono la Chiesa, tanti sforzi de' suoi nemici diretti a svellere dagli animi la fede di Cristo, a corrompere la sana dottrina e a propagare il veleno dell'empietà, tanti scandali che si offrono dovunque ai veraci credenti, la corruttela dei costumi, che spaziosamente si propaga, e la turpe manomissione dei diritti divini ed umani tanto ampiamente diffusa, tanto feconda di rovine, e che tende a distruggere nell'animo degli uomini lo stesso senso del retto; e considerando che in tanta colluvie di mali maggiormente dobbiamo noi procurare, secondo l'Apostolico nostro dovere, che la fede, la religione e la pietà sia premunita e si avvivi, che lo spirito della preghiera sia fomentato e si accresca, che i caduti siano eccitati alla penitenza del cuore e alla emendazione dei costumi, che i peccati, i quali meritarono l'ira di Dio, siano redenti con sante operazioni;{11 [197]} a conseguire i quali frutti è principalmente diretta la celebrazione del massimo Giubileo; pensammo non dover noi permettere che in questa occasione il popolo cristiano fosse privato di questo salutare beneficio, servata quella forma che è permessa dalla condizione dei tempi, affinché così confortato nello spirito, più alacramente cammini nelle vie della giustizia, e purgato dalle colpe più facilmente e più ubertosamente conseguisca la divina propiziazione ed il perdono. |
A110000008 |
Pertanto appoggiati nella misericordia di Dio e nell'autorità dei beati Apostoli di lui Pietro e Paolo, in forza di quella suprema potestà di legare e di sciogliere, che Iddio volle a noi, quantunque immeritevoli, conferita, a tutti i singoli fedeli di Cristo tanto dimoranti in questa nostr'alma città, o che saranno per venire in essa, quanto a tutti quelli esistenti fuori della detta città, in qualunque parte del mondo e che si trovano nella grazia e nell'obbedienza dell'Apostolica Sede, i quali veramente pentiti, confessati e comunicati, una volta al giorno per quindici giorni continui, o interpolati, naturali o ecclesiastici, da computarsi cioè dai primi {13 [199]} vesperi di un giorno fino all'intero vespertino crepuscolo del giorno seguente, visiteranno i primi le Basiliche dei ss. Pietro e Paolo, di san Giovanni in Laterano e di s. Maria Maggiore in Roma, e i secondi la loro Chiesa cattedrale o maggiore, e altre tre Chiese della stessa città o luogo, ovvero dei suburbii del medesimo, da designarsi dagli Ordinarii dei luoghi o dai loro Vicarii, o da altri per comandamento dei medesimi, dopo che saranno venute loro a notizia queste nostre lettere; ed ivi innalzeranno umili preghiere al Signore per la prosperità ed esaltamento della Cattolica Chiesa e di questa Sede Apostolica, per la estirpazione delle eresie, per la conversione di tutti gli erranti, per la pace ed unità di tutto il popolo Cristiano, e secondo la nostra mente, concediamo e misericordiosamente impartiamo nel Signore, che una volta nell'annuo spazio di tempo di sopra memorato possano conseguire la pienissima indulgenza dell'anno del Giubileo, e {14 [200]} piena remissione e perdono di tutti i loro peccati; quale indulgenza concediamo che possa essere applicata per modo di suffragio e valga per quelle anime che congiunte a Dio nella carità partirono di questo secolo. |
A110000009 |
In virtù poi delle presenti nostre lettere concediamo che i naviganti ed i viaggiatori, come prima avranno fatto ritorno ai loro domicilii, o saranno giunti ad una certa dimora, compiute le opere di sopra prescritte, e visitata altrettante volte la Chiesa cattedrale o maggiore, o parochiale del luogo del loro domicilio o dimora, possano e sieno abili a conseguire la stessa indulgenza. |
A110000014 |
Come poi in questo secolo tanti sono i mali che han bisogno di essere riparati, e i beni che abbisognano d'essere promossi, imbrandendo la spada dello spirito, che, è la parola di Dio, ponete ogni cura perchè il vostro popolo venga condotto a detestare l'immane delitto della bestemmia pel quale niente v'ha così santo, che non venga oggidì violato, e perchè conosca ed adempia i suoi doveri intorno all'osservare santamente i giorni festivi, e intorno alle leggi del digiuno e della astinenza da osservarsi secondo il prescritto della Chiesa di. |
A110000015 |
A voi finalmente, figli tutti della Cattolica Chiesa, rivolgiamo il nostro discorso, e voi tutti e singoli esortiamo con paterno affetto perché vi serviate di questa occasione del Giubileo per conseguire il perdono in quel modo che da voi lo richiede il sincero studio della vostra salute. |
A110000015 |
Frattanto pel fausto e salutare fruttò di questa santa opera sia auspice di ogni grazia e di ogni celeste dono l'apostolica Benedizione, che a voi tutti, venerabili Fratelli, e a voi', diletti Figli, quanti siete annoverati nella cattolica Chiesa, dall'intimo del nostro cuore affettuosamente concediamo nel Signore. |
A110000015 |
Questi sono i nostri voti; questo cose non cesseremo di chiedere al clementissimo Signore, e questi stessi beni, congiungendosi a noi in questa {30 [216]} società di preghiere i figli tutti della Cattolica Chiesa, confidiamo potere cumulatamente conseguire dal Padre delle misericordie. |
A110000020 |
, s'intende, la cappella della santissima Sindone, il santuario di Maria Consolatrice, la Chiesa dei santi martiri Solutore, Avventore ed Ottavio, i quali col sangue consacrarono questa città, e ne sono i Patroni più antichi; e quella di Sant'Eusebio martire vescovo di Vercelli, detta volgarmente di s. Filippo. |
A110000021 |
Altrimenti si visiteranno nella propria Chiesa parochiale quattro altari; e dove questi fossero in numero minore, si visiteranno gli stessi altari tante volte quante basterà a fare quattro visite. |
A110000021 |
Dove poi è una sola Chiesa senza {34 [220]} pure una Cappella, si visiteranno le Chiese parochiali, o le altre Chiese e Cappelle dei luoghi vicini, quando queste non siano distanti dalla propria Chiesa parochiale o dalla propria abitazione oltre a 20 minuti di cammino a piedi. |
A110000021 |
Per tutta la Diocesi designiamola Chiesa collegiata, e in difetto di questa quella che è uffiziata dal Vicario foraneo, oche è riguardata come la Parochia maggiore, e poi le altre parochiali e poi quella che è considerata come un santuario o di Maria santissima o di qualche Santo; e poi le Chiese servite dai Regolari, quindi quelle uffiziate dalle Confraternite, e dopo queste qualunque sia Cappella pubblica, in cui si celebri la santa Messa almeno una volta all'anno. |
A110000024 |
Le monache e tutte le persone del sesso femminile, che vivono in comune nei ritiri approvati, benchè non astrette a clausura, visiteranno la loro Chiesa o Cappella, e, se ve ne ha, le altre Cappelle interne che hanno, benché in esse non si celebri la s. Messa. |
A110000036 |
- Saviamente, pensaste a cercar di farvi istruire per tempo, imperocchè da quando vi siete fatto cattolico, non ebbe ancora luogo alcun Giubileo; e nella circostanza della vostra abiura non avendo parlato in proposito di questa pratica della Chiesa Cattolica, è a temere, che abbiate in capo non pochi errori. |
A110000038 |
- Due cose, o Giuliano, desiderate {40 [226]} da me, la spiegazione della parola Giubileo, e in quale senso da noi si prenda come pratica religiosa proposta dalla Chiesa Cattolica. |
A110000043 |
- Questa è spiegazione della parola Giubileo in genere, ma io vorrei sapere come si definisca dalla Chiesa in quanto è una pratica di pietà, cui sono annesse le Indulgenze. |
A110000044 |
Il Giubileo preso come pratica stabilita dalla Chiesa è una Indulgenza plenaria concessa dal Sommo Pontefice alla Chiesa universale con piena remissione di tutti i peccati a coloro, che degnamente lo acquistano, adempiendo le opere prescritte. |
A110000051 |
Ma è detto propriamente Giubileo Generale o Grande Giubileo, quando si celebra nell'anno, in cui è fissato dalla Chiesa. |
A110000056 |
Ma questo non mi basta, qualora dovessi dare una risposta ai miei antichi compagni di religione; perché essi, prendendo la sola Bibbia per norma della loro fede, sono fissi nell'asserire, che il Giubileo è una novità nella Chiesa, di cui non havvi traccia nella Bibbia. |
A110000058 |
Ciò apparisce da molti testi della sacra Bibbia e specialmente dalle parole dette dal Salvatore a san Pietro quando lo stabilì capo della Chiesa, dicendogli: - Tutto, quello che legherai sopra la terra, sarà legato in cielo; tutto ciò che scioglierai in terra, sarà anche sciolto in cielo (S. Matt. 18). |
A110000058 |
Inoltre é massima ammessa da tutti i cattolici, che quando incontriamo qualche verità creduta e praticata in ogni tempo nella Chiesa, né si può trovare alcun tempo o luogo in cui sia stata instituita, noi la dobbiamo credere come rivelata da Dio medesimo e trasmessa a parole o in iscritti dal principio della Chiesa fino ai nostri giorni. |
A110000058 |
Prima peraltro di esporvi ciò che la Bibbia dice del Giubileo, conviene {47 [233]} che io vi faccia notare come esiste nella Chiesa Cattolica un'autorità infallibile, che viene da Dio, ed è da Dio medesimo diretta. |
A110000075 |
Che l'anno della retribuzione, ovvero del Giubileo, fu confermato nel Vangelo, ricevuto dalla Chiesa e praticato secondo il bisogno dei fedeli, e secondo che le oppurtunità dei tempi lo permettevano. |
A110000076 |
Ora desidererei ancora di sapere come questa pratica religiosa siasi conservata nella Chiesa Cattolica. |
A110000079 |
- Per comprendere come il Giubileo siasi introdotto e conservato presso i cristiani, bisogna che io vi noti una credenza religiosa seguita dai primi tempi della Chiesa. |
A110000080 |
I primi Pontefici, che succedettero a s. Pietro nel governo della Chiesa, continuarono a mantenere viva tale {58 [254]} pratica religiosa, concedendo grandi favori a quelli che in determinati tempi si recassero in Roma a visitare la chiesa, dove era sepolto il corpo di s. Pietro |
A110000081 |
Imperciocchè fu sempre persuasione presso ai cristiani, anche dei primi secoli, che in determinati tempi visitando la chiesa di S. Pietro in Vaticano, dove era stato sepolto il corpo di quel principe degli Apostoli, si guadagnassero straordinari favori spirituali, che noi chiamiamo indulgenze. |
A110000082 |
I favori celesti che si speravano, il gran rispetto che tutti i cattolici nutrivano pel glorioso san Pietro, il desiderio di visitare la chiesa, le catene ed il sepolcro del principe degli Apostoli, traeva gente da tutte parti del mondo. |
A110000088 |
- Giacché io vedo che ella ha letto molto, mi porti qualche brano {63 [259]} di quella Bolla, affinché io possa essere ben istruito intorno a questa pratica universale della Chiesa. |
A110000091 |
- Ora comprendo benissimo quanto nella Chiesa sia antica la pratica del Giubileo, ma quello che celebriamo oggidì, mi pare assai diverso; sia perchè se ne parla più spesso, sia perchè non si va più a Roma per acquistarlo. |
A110000092 |
Così nella Chiesa fu praticato fino ad, oggidì. |
A110000097 |
Perciò noi pratichiamo una cosa da Dio comandata, e la facciamo perchè è dalla Chiesa ordinata pei nostri bisogni particolari; quindi vi dobbiamo essere solleciti di approffittarne, e professare sentimenti di {69 [255]} somma gratitudine verso Dio, che in tante maniere dimostra, il suo vivo desiderio, che approfittiamo dei suoi favori, e che pensiamo alla salute dell'anima nostra; e dobbiamo nel tempo stesso. |
A110000097 |
Prendete, io vi do la lettera che il Papa scrive a tutti i Vescovi della cristianità, leggetela con vostro comodo; in essa vi sono accennati gli sforzi che l'inferno fa contro la Chiesa in questi tempi, quali favori si possono godere nella circostanza del Giubileo, e quali cose debbansi fare per acquistarli. |
A110000097 |
Questa istituzione passò presso ai cristiani, e fu praticata nei primi tempi della Chiesa con qualche modificazione, finchè Bonifacio VIII la stabilì regolarmente con una Bolla. |
A110000099 |
- Non mi stupisco che i vostri antichi compagni di eresia abbiano parlato e parlino tuttodi con disprezzo delle Indulgenze, perciocchè dalle Indulgenze i protestanti tolsero pretesto di separarsi dalla Chiesa Cattolica. |
A110000101 |
E chi può mai misurare l'ingiuria che la colpa fa al sommo Iddio e la malizia del peccato?{72 [258]} Chi può mai penetrare i profondissimi eterni segreti e sapere quanto la giustizia divina esiga da noi in questa vita per soddisfare i nostri debiti? quanto ci toccherà stare nel fuoco del purgatorio? Ad abbreviare il tempo che ci toccherebbe rimanere in quel luogo di purgazione e ad alleviare la penitenza che dovremmo fare nella vita presente, tendono i tesori delle sante Indulgenze: e queste sono come un cambio delle severe penitenze canoniche quali per molti anni, e talvolta per intiera la vita, come dissi, la Chiesa nei primi tempi usava d'infliggere ai peccatori pentiti. |
A110000101 |
Egli è su questa verità che erano fondate le penitenze canoniche così severe, che la Chiesa nei primi secoli faceva imporre ai peccatori pentiti. |
A110000101 |
Tre, sette, dieci, sino a quindici e vent'anni di digiuni in pane ed acqua, di privazioni e di umiliazioni, talvolta per tutta intiera la vita; ecco ciò che la Chiesa imponeva per un solo peccato, ed essa non credeva che quelle soddisfazioni sorpassassero la misura di cui il peccatore era debitore alla giustizia di Dio. |
A110000103 |
- Le Indulgenze sono la remissione della pena temporale dovuta pei nostri peccati, il che si fa {73 [259]} per mezzo dei tesori spirituali da Dio affidati alla Chiesa. |
A110000104 |
Io sono pienamente sicuro e tranquillo in credere che Iddio ha dato alla Chiesa la facoltà di dispensare le Indulgenze. |
A110000104 |
Mi farebbe per altro assai piacere a dirmi se la dispensa di queste abbia sempre avuto luogo nella Chiesa, perciocchè i protestanti dicono che nei primi tempi non si parlava di Indulgenze. |
A110000106 |
Nel secolo quarto, nell'anno 325, fu radunato un Concilio generale nella città di Nicea, in cui si trattarono più cose riguardanti al bene universale della Chiesa. |
A110000109 |
Per conclusione e conferma di quanto ho detto finora, vi espongo qui la dottrina della Chiesa Cattolica intorno alle Indulgenze come fu definita nel Concilio Tridentino:. |
A110000110 |
Chi poi dice che le Indulgenze {83 [269]} sono inutili, o nega che nella Chiesa vi sia la facoltà di dispensarle, sia anatema: sia scomunicato |
A110000110 |
«La facoltà di dispensare le Indulgenze essendo stata da Cristo concessa alla Chiesa, di questa facoltà la Chiesa se ne è fin da remotissimi tempi servita; perciò il sacrosanto Concilio comanda ed insegna doversi ritenere che le Indulgenze sono utili alla salute del cristiano, come è provato dall'autorità dei Concilii. |
A110000112 |
Così per acquistare l'Indulgenza di questo Giubileo il sommo Pontefice vuole che ognuno si, accosti ai Sacramenti della Confessione e della Comunione, visiti divotamente quattro chiese per 15 volte diseguito o interpolatamente, pregando secondo la sua intenzione, per l'esaltazione e prosperità della nostra santa madre Chiesa, per la estirpazione {87 [273]} dell'eresia, per la pace e concordia dei principi cristiani, perla pace ed unità di tutto il popolo cristiano. |
A110000112 |
Imperocchè la santa Chiesa nell'aprire il tesoro delle sante Indulgenze, obbliga sempre i fedeli a qualche opera buona da farsi in tempo e luogo determinato. |
A110000114 |
Le intenzioni della Chiesa nell'invitarci a prender parte al Giubileo, sono: 1° di rinnovare la memoria della nostra Redenzione e di eccitarci perciò ad una viva gratitudine verso il Divin Salvatore; 2° di ravvivare in noi i sentimenti di fede, di religione e di pietà; 3° di premunirci mercè i più abbondanti lumi che il Signore largisce in questo tempo di salute, contro gli errori, l'empietà, la corruzione e gli scandali che da tutte parti ne attorniano; 4° di ridestare ed accrescere lo spirito di preghiera che è l'arma {91 [277]} del cristiano; 5° di eccitarci alla penitenza del cuore, a emendare i costumi e a redimere con buone opere i peccati, che ci attirarono l'ira di Dio; 6° di ottenere mediante questa conversione dei peccatori e il maggior perfezionamento dei giusti, che Iddio anticipi nella sua misericordia il trionfo della Chiesa in mezzo alla crudel guerra che le fanno i suoi nemici. |
A110000122 |
Non basterebbe visitare una Chiesa per giorno. |
A110000123 |
Non sono prescritte preghiere speciali nel far queste visite, e può bastare che uno si trattenga circa un quarto d'ora in ciascuna Chiesa recitando gli Atti di Fede, di Speranza, ecc. |
A110000123 |
con cinque Pater, Ave e Gloria, pregando secondo l'intenzione della Chiesa e del Papa. |
A110000127 |
La Chiesa Cattolica condannò in ogni tempo come eretico chiunque ebbe ardimento di negare questa verità. |
A110000135 |
Finalmente la santa Chiesa manifesta il vivo desiderio della frequente Comunione nel Concilio Tridentino, ove dice: «Sarebbe cosa sommamente desiderabile che ogni fedele cristiano si mantenesse in tale stato di coscienza da poter {103 [289]} fare non solo spiritualmente, ma sacramentalmente la santa comunione ogni volta. |
A110000137 |
Perchè mai, o Gesù mio, la vostra Chiesa, mia madre, vuol ch'io giubili in quest'anno? Evvi forse un motivo di gioia più che in altri {104 [290]} tempi? Ah! L'essere voi qui in terra, il poterci unire a Voi nella santa Comunione non è egli un motivo sopra ogni altro da farci giubilare continuamente? Per me non vedo altro che rallegri il mio cuore fuori di Voi, vero sposo della Chiesa trionfante, solo consolatore e fortificatore della Chiesa militante. |
A110000144 |
O Gesù mio, sono pienamente convinto della necessità che io ho di fare elemosina, ma come farò io, che di veri beni, vale a dire spirituali, ho tale penuria che appena appena vivo? Come pregherò io per gl'infedeli e per gli eretici se appena languidamente credo alle verità dalla vostra s. Chiesa insegnate? Come pregherò pei peccatori, se io stesso amo il peccato? Come pregherò per la Vostra Chiesa, pel Vostro Vicario, se mi accorgo quasi appena che essi sono perseguitati, tanto io sono acciecato dalle mondane occupazioni? Ah, Signore! pel vostro ss. Cuore vi scongiuro a volermi fare un po' d'elemosina, donarmi un po' di quella carità che animava i vostri primitivi discepoli, di quella carità che ferveva nei cuori dei santi Giovanni elemosinario, Francesco Saverio, Vincenzo de' Paoli; in quello della B. Margherita Alacoque; allora sì che tutto quel eh' io ho sarà di tutti i miei fratelli, e, per quanto sta da me, celebrerò veramente l'anno del giubileo, facendo parte a chi n' è senza dei beni da Voi ricevuti, onde così meco goda e giubili delle vostre richezze. |
A110000145 |
Mentre pertanto tu sei in questa chiesa, o cristiano, porta il tuo sguardo sopra di un Crocifisso, e ascolta ciò che Gesù ti dice. |
A110000149 |
Ma considera che in questo momento, mentre tu sei in chiesa a pensare all'anima tua, tanti muoiono e forse vanno all'inferno. |
don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html |
A111000010 |
Ogni cristiano è caldamente invitato ad intervenire alle sacre funzioni che si fanno nella parocchia o in altra pubblica chiesa. |
A111000010 |
Quelli poi che non possono intervenire alla chiesa, oppure vogliono, oltre a quanto si fa in pubblico, aggiungere qualche cosa nella rispettiva famiglia, possono tenersi a quanto segue |
A111000016 |
I Sommi Pontefici esigono soltanto che si faccia qualche pratica di pietà in onore di Maria, pregando per i presenti bisogni di Santa Chiesa. |
A111000016 |
È pur bene di avvisare che per le sante indulgenze non è necessario di usare questo ed altro libro, basta prendere parte alle funzioni di chiesa, oppure fare qualche esercizio di voto in famiglia. |
A111000019 |
Intervenire con maggior esemplarità alle sacre funzioni di chiesa ne' giorni festivi. |
A111000023 |
La Chiesa cattolica esprime questa santità di Maria col definire che ella fu sempre esente da ogni colpa, e ci invita ad invocarla colle seguenti preziose parole: Regina sine labe originali concepta, ora prò nobis. |
A111000037 |
La chiesa celebra questa offerta di Maria al tempio il 21 novembre. |
A111000048 |
Gesù Cristo raccomandò ai suoi seguaci che nascendo questioni tra di loro, ne differissero la risoluzione alla Chiesa: dic ecclesiæ; che se taluno rifiutasse di ascoltare la Chiesa abbilo siccome gentile e pubblicano: quod si ecclesiam non audierit. |
A111000048 |
Questa Chiesa è la colonna ed il fondamento di ogni verità, sicchè ogni dottrina che non poggia sopra il fondamento di questa Chiesa, poggia sopra l'errore: ecclesia est columna et fundamentum veritatis, dice s. Paolo. |
A111000049 |
Dicesi anche Santa, perchè il fondatore di Lei, che è Gesù Cristo, è il fonte di ogni santità; niuno può essere santo fuori di questa Chiesa, giacchè soltanto in essa s' insegna la vera dottrina di Gesù Cristo, in essa {34 [328]} soltanto si pratica la sua fede, la sua legge, e si amministrano i Sacramenti da Lui istituiti. |
A111000052 |
Considera, e rallegrati in cuor tuo, perchè Dio ti ha creato in questa sua Chiesa, in cui sono tanti mezzi di salvezza. |
A111000052 |
Considera, o cristiano, e trema riflettendo al gran numero di quelli che non sono in grembo della Chiesa cattolica e perciò tutti fuori della strada che conduce al cielo. |
A111000052 |
Insomma procuriamo di essere cattolici non di nome, ma di fatti, osservando con esattezza quanto la Chiesa comanda, astenendoci da quanto proibisce. |
A111000052 |
Sii a Dio riconoscente, e per ringraziarlo procura di osservare i precetti che la Chiesa a nome di Dio propone a' suoi figli. |
A111000053 |
Che se accadesse di parlare o sentir altri a parlare della Chiesa, diportiamoci come rispettosi figli verso l'amorosa loro madre: non diciamo mai cosa alcuna contro a quanto la Chiesa comanda o proibisce; e per quanto sta in noi parliamone sempre bene ed opponiamoci coraggiosamente a chiunque cercasse di parlarne male. |
A111000054 |
Era il 20 gennaio 1842, allorchè Alfonso lasciato per breve tempo io una chiesa dove era entrato per curiosita, tutto ad un tratto gli scomparve dagli occhi l'edifìzio, ed una piena di luce si riversa sopra di lui e riempie il luogo ove si trova. |
A111000054 |
I fasti della Chiesa sono pieni di esempi che dimostrano come Maria fu in ogni tempo non solo il sostegno della Chiesa, ma una madre pietosa che con sollecitudine la più amorosa va in cerca de' suoi figli, operando talvolta luminosi portenti per accrescerne il numero. |
A111000054 |
Ogni anno si fa una festa in Roma il 20 gennaio in memoria di tal prodigio nella chiesa di s. Andrea delle fratte, luogo ove fa operato il prodigio. |
A111000056 |
Con queste parole il Salvatore costituisce s. Pietro capo della sua Chiesa e gli conferisce quella pienezza di potere, in forza di cui può stabilire tutto ciò che contribuisce al bene spirituale ed eterno. |
A111000056 |
Il Divin Salvatore disse a s. Pietro: tu sei Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inforno non mai la potranno vincere. |
A111000058 |
Gli eretici per allontanare i cattolici dalla Chiesa e dal Romano Pontefice hanno sempre cominciato a disprezzare la divozione della Beata Vergine; perchè Maria è madre di misericordia di tutti quelli che la invocano. |
A111000059 |
Mosso unicamente dal desiderio di conoscere la verità, si dismise dalle funzioni di presidente del concistoro, e si applicò colla massima sollecitudine allo studio dei dogmi cattolici Egli impiegò quattro anni in tale studio, e in tutto questo tempo egli pregava con fervore la santa Vergine a fargli conoscere la verità, intimamente persuaso di essere fuori della verità finchè fesse vissuto nel protestantismo, il 29 di febbraio 1844; partì per Roma con fermo disegno di dichiararsi fedelissimo figlio, come egli si esprime, di quella tenera madre che è la Chiesa cattolica. |
A111000062 |
I vescovi accolgono le suppliche, sentono i bisogni de' popoli e li fanno pervenire fino alla persona del Supremo Gerarca della Chiesa. |
A111000064 |
Chi ha detto che Gesù Cristo è figliuolo di Dio, che' è morto per salvarci, che ci ha da giudicare tatti insieme alla fine del mondo? Chi l'ha detto? L'hanno detto i sacri ministri, che l'hanno imparato dalla nostra madre che è la Chiesa; la Chiesa lo imparò da Dio medesimo. |
A111000064 |
L'altro replicò: lo disse mia madre, cioè la Chiesa. |
A111000076 |
Allora gli disse il compagno: or vedi, fratello mio, quanto ti è giovato frequentare la Chiesa! Sappi che qui {59 [353]} si trova la grazia di Dio, la quale è il miglior tesoro del mondo; e come tu stesso hai provato, a chi è sollecito di Dio, Iddio è sollecito di lui. |
A111000076 |
Egli era molto frequente alla Chiesa, cioè interveniva volentieri ad ascoltare la parola di Dio, era frequente alla s. confessione e comunione e agli altri esercizii di cristiana pietà; pure pareva che Iddio moltiplicasse i suoi beni temporali. |
A111000076 |
Fa dunque come hai cominciato, frequenta la Chiesa, e Iddio non ti verrà meno. |
A111000076 |
Un giorno non potè trattenersi dall' indirizzargli queste parole: come va questo affare! io mi affatico più di te nel lavoro, e non guadagno da potermi nutrire; e tu lavorando meno provvedi a te ed alla tua famiglia? Alla quale dimanda, volendo egli santamente ingannare il compagno e fargli frequentare la Chiesa, gli risposo cosi: sappi, fratello, che io vado in certo luogo in cui trovo moneta, per la quale io sono arricchito; se tu vuoi venire con me, ogni dì ti chiamerò, e ciò che troveremo sarà mezzo mio e mezzo tuo. |
A111000076 |
Volentieri, rispose l'altro; e cominciò ad andargli insieme, ed ogni giorno lo menava seco nella Chiesa. |
A111000080 |
Affinchè poi avessi uno che pensasse per me, volle darmi Iddio per padre, la Chiesa per madre, la Divina parola per guida. |
A111000084 |
Diconsi anche litanie Lauretane, perchè nella Chiesa di Loreto sono con maggiore solennità cantate. |
A111000084 |
Il glorioso Pio VII riconoscendo dalla protezione di Maria il suo ristabilimento nella Sede pontificia e la pace ridonata alla Chiesa dopo una serie di tristi avvenimenti, in segno di gratitudine verso la gran Regina del cielo, institui l'anno 18l5 in suo onore quella festa che si chiama Maria aiuto dei cristiani. |
A111000084 |
Queste litanie sono antichissime nella Chiesa. |
A111000147 |
I suoi genitori si adoperarono per condurlo a buoni sentimenti, ma non polendo riuscire andarono in Chiesa nella sera dell'immacolata Concezione {127 [421]} (8 dicembre 1839), e lo raccomandarono alle preghiere degli aggregati al sacro Cuore di Maria. |
A111000153 |
Finalmente, la santa Chiesa manifesta il suo vivo desiderio della frequente Comunione nel Concilio Tridentino, ove dice: «sarebbe cosa sommamente desiderevole che ogni fedel cristiano si mantenesse in tale stato di coscienza da poter fare la santa Comunione ogni volta che interviene alla santa Messa.» Il Pontefice Clemente XIII per incoraggire i cristiani ad accostarsi con gran frequenza alla santa confessione e Comunione concedette il seguente favore: quei fedeli cristiani che hanno la lodevole consuetudine di confessarsi ogni settimana possono acquistare indulgenza plenaria ogni qualvolta fanno la santa Comunione. |
A111000156 |
Pieno di speranza di guadagnare una figlia a Maria, il sacerdote {148 [442]} parte e va ad unirsi ad altri divoti che si radunano in Chiesa ad invocare la protezione di Colei che è rifugio dei peccatori. |
A111000192 |
Quanti eretici confusi, quante eresie estirpate, a segno che la chiesa esprime la sua gratitudine dicendo a Maria: Tu sola, o gran Vergine, fosti colei, che sradicastì tutte le eresie: cunctas haereses sola interemisti in universo mundo. |
A111000193 |
Fu in questa occasione che la Chiesa aggiunse all' Ave Maria quelle altre parole: Santa Maria madre di Dio prega per noi peccatori. |
A111000193 |
La santa Maria fu aggiunta dalla Chiesa nel secolo V. In questo secolo viveva a Costantinopoli un eretico di nome Nestorio, uomo pieno di superbia. |
A111000193 |
La solenne dichiarazione del Concilio Efesino, l' augusto titolo di madre di Dio dato a Maria fu eziandio confermato in altri concilii, finchè la Chiesa institui la festa della Maternità della Beata Vergine, che si celebra ogni anno la seconda domenica di ottobre. |
A111000193 |
Le altre parole adesso e nell' ora della morte nostra, furono introdotte dalla Chiesa nei tempi posteriori. |
A111000193 |
Nestorio che osò ribellarsi alla Chiesa, e bestemmiare contro alla Gran Madre di Dio, fu severamente punito anche nella vita presente. |
A111000193 |
Tutto il popolo dalla mattina alla sera stette alle porte della Chiesa ove erano radunatii vescovi; allorchè vide aprirsi la porta, e comparire s. Cirillo alla testa di 200 e più vescovi, ed udi pronunziare la condanna dell'empio Nestorio, le parole di giubilo risuonarono in ogni angolo della città. |
A111000195 |
L'uso di recitare l' Angelus è antichissimo nella Chiesa. |
A111000206 |
Andato egli in Chiesa, e preso seco il ss. Viatico, s'incammino verso al luogo ove era l'iuferma. |
A111000206 |
Il dottore della Chiesa Vincenzo Belloacese espone quanto segue. |
A111000218 |
Aveva egli composto alcuni cantici in lode di questa madre di misericordia, e nel sabato seguente udì gli angioli, che li cantavano nella Chiesa, in mezzo ai quali stava la Vergine medesima. |
A111000218 |
Fin dai primi tempi della Chiesa {182 [476]} i cristiani solevano praticare qualche divozione alla santa Vergine in giorno di sabato. |
A111000232 |
In questo giorno poi recitare le vostre orazioni con più fervore e divozione, visitare qualche chiesa o immagine di Maria, fare qualche limosina, insomma impiegarlo più santamente che potete. |
A111000238 |
Indulgenza Plenaria da lucrarsi alla chiusura del mese Mariano da coloro che nel decorso di esso sonosi in modo particolare occupati a cantare laudi sacre in Chiesa e intervenuti alla divozione del mese Mariano. |
don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html |
A112000013 |
Matteo Valorso testimonio oculare depone, che circa la metà del mese di gennajo 1863, chiamato dal paroco a servirgli la Messa, al momento di accendere le candele all' altare, con sua sorpresa vide entrare uno in Chiesa di cui a stento ravvisava le sembianze umane. |
A112000013 |
Soltanto l' intrepido Francesco affrontando coraggioso ogni pericolo facevasi strada colle mani e coi piedi in mezzo alla neve, e giungeva solo alla Chiesa. |
A112000013 |
Venendo fin dall' età di tre anni condotto alla chiesa, non mai successe il caso, in cui disturbasse i vicini, che anzi osservandone per fino i movimenti divoti procurava d' imitarli, cosicchè accadeva sovente, che coloro i quali l' osservavano con queste sorprendenti disposizioni dicessero: Sembra incredibile tanta compostezza in un fanciullo di quella età. |
A112000013 |
{13 [255]} Egli prestavasi volentieri a tutti gli uffizi di chiesa di qualunque genere, a segno che pareva nato fatto per compiacer tutti, anche con grande suo incomodo. |
A112000034 |
Fanciullino ancora era già da' suoi genitori condotto alla chiesa; gli prendevano le mani, lo ajutavano a far bene il segno della s. Croce, gli additavano il modo ed il luogo, in cui doveva inginocchiarsi, e l' assistevano colla massima amorevolezza. |
A112000036 |
Io posso aspettare, rispondeva, perchè i miei genitori non mi rimproverano del tempo passato in chiesa; ma forse gli altri potrebbero annodarsi, o ricevere qualche rimbrotto in casa, tanto più le donne che hanno ragazzi. |
A112000036 |
La mattina poi senza più parlare con alcuno recavasi in chiesa, ove col massimo raccoglimento preparavasi alla grande azione. |
A112000036 |
Lasciava per altro sempre che si confessassero {36 [278]} quelle persone le quali dubitava aver poco tempo per fermarsi in chiesa Questa sua condiscendenza verso gli altri, specialmente nel rigore dell' inverno, mi obbligò non poche volte, dice il Paroco, a chiamarlo io stesso al confessionale; vedendolo già tutto intirizzito dal freddo. |
A112000036 |
Passava intanto quella giornata in un santo raccoglimento e per quanto gli era possibile in chiesa. |
A112000043 |
Tu intanto, diceva al fratello, ricordati di me in chiesa. |
A112000045 |
Questi erano i pensieri che occupavano il cuore del pio pastorello quando conduceva le pecore sopra le montagne d' onde non poteva recarsi a prendere parte alle sacre funzioni di chiesa. |
A112000046 |
Ma alla sera appena giunto a casa, si ristorava alquanto, di poi correva tosto alla chiesa per compensare (sono sue parole) la mancanza di divozione di quel giorno. |
A112000047 |
Non mancava mai di farsi il segno della s. Croce e recitare qualche preghiera ogni volta che passava avanti a {46 [288]} qualche chiesa, e molto più se vi era il SS. Sacramento. |
A112000050 |
Per desiderio di giugnere il primo in sacrestia e servire la s. Messa, inconsideratamente gli avvenne talvolta di correre per la chiesa, ma una semplice occhiata del paroco o di altra persona bastava a fargli comprendere l' inconsiderato suo procedere; pel che imponevasi tosto qualche penitenza, o col fare una visita al SS. Sacramento, o stando per tempo notabile in chiesa da solo a pregare in positura incomoda, o colle braccia in forma di croce, o colle mani sotto le ginocchia. |
A112000050 |
Quante gare, dice il paroco, mi occorse di vedere nella sagrestia tra il nostro Francesco ed altri giovanetti per essere trascelti al servizio dell' altare! {49 [291]} Non di rado succedeva che io stesso per mettere alla prova la sua virtù, e per evitare la taccia di parzialità, per essere mio figlioccio, preferiva altri a lui quantunque venuti insieme in chiesa. |
A112000050 |
Tu il vedevi con ciglio dimesso, con sembiante raccolto, passo {50 [292]} grave attendere al suo ufficio di ministro, come se fosse già un cherico perfettamente addottrinato nelle cerimonie della Chiesa. |
A112000051 |
Prestavasi volentieri a tutti gli uffici di chiesa. |
A112000052 |
Nelle feste poi, e sovente ancora nei giorni feriali, oltre la consueta visita amava recitare le orazioni della sera in chiesa, e tutte le altre sue predilette preghiere, che {52 [294]} o per dimenticanza o per impotenza avesse tralasciate nel decorso di quella settimana con ammirazione di quanti osservavano tanta virtù in un giovanetto di si tenera età. |
A112000053 |
Terminato il rosario Francesco non usciva cogli altri di chiesa, ma fermavasi ancora in essa notabile tempo, a fine di appagare l' ardente suo desiderio di onorare Iddio e la sua SS. Madre. |
A112000056 |
Giunto a casa aveva per costume di raccontare ai genitori e a tutta la famiglia quanto aveva udito in chiesa. |
A112000057 |
Per quanto potrò prometto e voglio non solo emulare la diligenza per gli uffizi di chiesa praticati dal defunto mio cugino; ma, se Iddio me ne darà la grazia, procurerò di sorpassarlo. |
A112000057 |
Radunai allora, {57 [299]} dice il Paroco, vari giovanetti e gli interpellai, se vi era alcuno, che si sentisse di sottentrare nella diligenza e nella pratica dei religiosi esercizi di chiesa al compianto pio giovanetto. |
A112000068 |
Prima di uscire di chiesa andava cogli altri compagni all' altare di Maria SS. a ringraziarla dell' assistenza, che loro aveva usato, e recitando con voce chiara e commossa il Ricordatevi, ed altre non poche orazioni. |
A112000069 |
Il giorno della Comunione era da lui passato unicamente in casa ed in Chiesa, ove invitava anche altri compagni a recarvisi la sera per compier bene quella solenne giornata. |
A112000073 |
Quali colloquii facesse allora il nostro Francesco, dice il suo parroco, noi so; il certo si è, che molte volte uscendo di Chiesa si osservò cogli occhi bagnati di lacrime, effetto indubitato della commozione provata. |
A112000075 |
Servire la Messa, prendere parte alle funzioni di Chiesa, fare il catechismo ai più piccoli, pregare con gran fervore, con esemplarità frequentare i santi Sacramenti sono in breve ciò che fa costantemente, lo me ne privo volentieri, perchè spero di farne un ministro del Signore. |
A112000079 |
Il fervore ed il lungo tempo impiegato nel ringraziamento compensarono al certo abbondantemente le molte comunioni, che ancor credevasi fare in questa chiesa. |
A112000089 |
Oltre settecento giovanetti gli divenivano in un momento amici e compagni nella ricreazione, a mensa, in dormitorio, in Chiesa, nella scuola, e nello studio. |
A112000131 |
3° Ogni mattina prima d' uscir di chiesa dico un Pater ed un' Ave a S.Giuseppe. |
A112000157 |
Finalmente la Chiesa Cattolica rappresentata nel Concilio Tridentino raccomanda ai Cristiani di assistere quanto loro è possibile al SS. Sacrificio della Messa, e fra le altre ha queste belle espressioni: Il Sacrosanto Concilio desidera sommamente che in tutte le Messe i fedeli che le ascoltano facciano la comunione non solo spiritualmente, ma eziandio sacramentalmente, affinchè in loro sia più copioso il frutto che proviene da questo Augustissimo Sacrificio. |
A112000158 |
Uditone appena {109 [351]} il segno dimandava tosto il permesso a' suoi genitori che assai di buon grado lo appagavano; indi volava alla chiesa a fine di prestare quei servigi che erano compatibili colla sua età. |
A112000159 |
Era poi cosa veramente edificante l' industria con cui egli studiava di condurre seco in chiesa qualche {110 [352]} compagno. |
A112000159 |
Ma il compagno preso dal rincrescimento di essersi rifiutato all' amorevole invito del virtuoso amico il giorno seguente gli si avvicinò e gli disse: Ieri tu mi hai invitato ad andare in chiesa e non ho voluto andarvi, oggi invito te perchè tu mi venga a tener compagnia a far quello che non ho fatto ieri. |
A112000159 |
Si vedeva spesso intorno a qualche prete o chierico, affinchè radunati alcuni giovani li conducesse in chiesa a recitare preghiere particolari davanti a Gesù Sacramentato. |
A112000160 |
Mi è più d' una volta accaduto di dovermi recare dopo cena in chiesa per qualche mio dovere, mentre appunto i giovanetti della casa face {111 [353]} vano la più allegra ed animata ricreazione nel cortile. |
A112000163 |
Al mattino appena dato il segno della levata si vestiva prontamente, e aggiustato quanto di dovere discendeva tosto in chiesa, o s' inginocchiava accanto al letto per pregare fino a tanto che il campanello indicasse di recarsi altrove. |
A112000163 |
In chiesa poi oltre la sua specchiata puntualità andava a prendere posto presso a quei compagni ed in quei {114 [356]} siti dove non fosse in alcun modo distratto, e gli dava gran pena il vedere talvolta qualcheduno ciarlare o tenere un contegno dissipato. |
A112000164 |
Per lo più era l' ultimo ad uscire di chiesa, perchè soleva sempre fermarsi un po' di tempo davanti alla statua di Maria SS. Per questo motivo spesso gli accadeva di perdere la colezione con molto stupore di quelli che vedevano un giovinetto sui quattordici anni sano e robusto dimenticare il cibo corporale pel cibo spirituale della preghiera. |
A112000165 |
Non di rado specialmente nei giorni di vacanza d' accordo con alcuni compagni andava in chiesa per recitare le sette allegrezze, i sette dolori di Maria, le litanie o la corona spirituale a Gesù Sacramentato. |
A112000217 |
Non posso sfogare la riconoscenza del mio cuore, se non andando in chiesa a pregare per i miei benefattori e specialmente per lei; e per non perdere il tempo di studio io vado a pregare in tempo di divertimento. |
A112000281 |
Quanto volentieri andrei a farla co' miei compagni in chiesa, diceva, sono otto giorni dacchè non ho più ricevuto il mio caro Gesù. |
A112000321 |
Fattosi giorno se ne diffuse la notizia fra i suoi compagni, i quali per trovare un qualche conforto dell' afflizione e per pagare un tributo all' amico defunto si radunarono in chiesa a fine di pregare pel riposo dell' anima di lui, se mai ne avesse avuto ancora bisogno. |
A112000321 |
Il giorno seguente, undici gennajo, gli fu cantata Messa da' suoi compagni qui nella chiesa dell' Oratorio tra cui molti fecero la la s. comunione sempre per maggior gloria di Dio e pel riposo eterno dell' anima di lui, se mai avesse ancora avuto bisogno di qualche suffragio. |
A112000321 |
Rosario, uffìzio, preghiere in comune {172 [414]} ed in privato, comunioni, messa, tutte in somma le pratiche di pietà che in quel giorno festivo ebbero luogo nella nostra chiesa furono indirizzate a Dio pel riposo eterno dell' anima del buon Francesco. |
A112000338 |
Ebbene, soggiunse il Generale, se il cavallo si alza, lo condurrò alla Confraternita, ove lasciandolo fuori rientrerò in chiesa a chieder perdono del fallo {187 [429]} mio, e crederò che miracoloso sia quel Crocifisso. |
A112000338 |
Il domestico allora vedendo il suo padrone al colmo della disperazione in faccia della moltitudine, ecco, gli disse, signor Generale, il castigo dell' irriverenza usata in Chiesa al Crocifisso; pentitevi del fatto e dimandategliene perdono. |
A112000338 |
Nell' ultima invasione dei Francesi in Italia un generale passando per l' Argentera entrò nella confraternità fece bere al cavallo l' acqua benedetta vicino alla porta, quando il suo domestico fatto ardimentoso disse al padrone: Generale, voi usate una grande irriverenza a questa chiesa, osservate là quel Crocifisso, che sta alla custodia della santa {186 [428]} sua casa. |
A112000338 |
Prese quindi per la briglia il cavallo che senza difficoltà si levò su e lasciossi senza opposizione condurre alla porta della chiesa, ove il Generale entrato prostrossi con grande ammirazione dei circostanti innanzi al Crocifìsso che in allora era collocato sopra un' alta trave in mezzo alla chiesa. |
A112000341 |
L' autore, inerendo ai decreti del Pontefice Urbano VIII, e della santa Romana Inquisizione, emanati negli anni 1625-1631 e 1634, protesta non doversi altra fede a quanto si riferisce nella presente Istoria, che quella sola ch' è fondata nell' autorità meramente umana: sottoponendo il tutto al giudizio della sede Apostolica, e della santa Chiesa, di cui si gloria di esser ubbidiente figliuolo. |
don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html |
A113000001 |
Con esso i Vescovi acquistano il loro Capo e Direttore Supremo, la grande famiglia dei credenti ha di nuovo il Padre perduto, mentre il mondo Cattolico vede sotto ai propri occhi compiersi un fatto grande, che attesta la costante e non mai interrotta visibilità del Romano Pontefice da S.Pietro {3 [3]} fino all' attuale Leone XIII. Di modo che se si dimanda da chi questo Pontefice abbia ricevuta l' autorità che esercita, le verità che insegna, la fede che propone, Egli risponde che le ha ricevute dal suo antecessore Pio IX, e questi da un altro Pontefice, e così come dalla mano di uno alla mano dell' altro si rimonta fino al Principe degli Apostoli costituito dal medesimo Gesù Cristo per Capo Supremo della Chiesa, Pastore di tutti gli altri Pastori. |
A113000005 |
Dio ci benedica e ci conservi tutti fedeli alla voce infallibile del Supremo Pastore della Chiesa, che G. C. assisterà sino alla fine dei secoli. |
A113000006 |
{7 [7]} Vi è il Camerlengo del Clero Romano; Camerlengo del Sacro Collegio; Camerlengo di S. Romana Chiesa. |
A113000007 |
Noi qui però intendiamo di parlare specialmente del Camerlengo di S. Romana Chiesa. |
A113000008 |
Nei primi tempi della Chiesa questa carica corrispondeva presso a poco a quella di Diacono, o Arcidiacono della Chiesa, che amministrava le oblazioni dei fedeli e le sostanze che si dovevano distribuire alle vedove, agli orfani, ai poveri, agli ammalati, e a quelli che fossero partiti per le Missioni o ad esercitare il Sacro Ministero. |
A113000009 |
Costantino il Grande, dopo aver data la pace alla Chiesa, eresse delle Basiliche; onorò la dignità del Vicario di G. C. e gli donò il sontuoso Palazzo Laterano, assegnandogli copiose rendite per sostenere il decoro della sublime sua dignità. |
A113000011 |
Ma nel secolo decimo tale dignitario prese definitivamente il titolo di Camerario o Camerlengo, che di poi si conservò sempre nella Chiesa. |
A113000012 |
La Suprema Autorità della Chiesa allora viene esercitata da tre Cardinali Capi d' Ordine. |
A113000014 |
Piacque oltremodo a Gesù Cristo questa giustissima risposta, e quasi per premiare 1' Apostolo, così gli disse: Tu sei Pietro, e sopra questa pietra io fonderò la mia Chiesa, e le porte, ossia le potenze dell' Inferno, non la potranno vincere. |
A113000018 |
Mostrò ancora che Egli eleggeva Pietro a Capo della Chiesa nell' ultima cena. |
A113000019 |
{14 [14]} Finalmente prima di salire al Cielo Gesù adempì perfettamente la divina promessa, e terminò la sua elezione dando a Pietro piena autorità sopra tutta la Chiesa, comandandogli di pascere e reggere gli agnelli e le pecore, cioè non solo i semplici fedeli ma i Sacerdoti e i Vescovi eziandio: Pascola i miei agnelli; pascola le mie pecore. |
A113000021 |
Adesso poi succedette s. Cleto, quindi s. Clemente, s. Anacleto, i quali dallo stesso Principe degli Apostoli erano già stati fatti suoi Coadiutori nel reggimento della Chiesa Universale. |
A113000021 |
Nei quattro primi secoli della Chiesa il Papa veniva eletta dal Clero di Roma, che ora diciamo Collegio dei Cardinali, alla presenza del popolo. |
A113000021 |
S. Pietro governò la Chiesa tre anni da Gerusalemme, per sette anni da Antiochia, di poi trasportò la sua Sede in Roma Capitale del mondo. |
A113000022 |
A queste umiliazioni, che però non toccavano il domma, nè impedivano 1' esercizio del sacro ministero, dovette assoggettarsi la Chiesa per evitare maggiori guai da parte dei principi barbari. |
A113000022 |
Tuttavia la Chiesa, uscita poco prima dalle persecuzioni, per {17 [17]} evitare la rottura col Capo dell' impero, e perchè il Papa potesse avere dal potere civile qualche sostegno contro i sediziosi, tollerò che il popolo insieme col Clero concorresse alla elezione del Papa, e che il principe 1' approvasse e confermasse. |
A113000024 |
Ciò nondimeno la Chiesa vedendosi talora minacciata da spiriti turbolenti concesse in particolare ad alcuni successori di Carlo Magno, come a Lodovico I e Lotario I suo figlio, il personale privilegio non già di eleggere, ma solo di confermare la elezione del Papa. |
A113000024 |
Fra gli altri Enrico IV nel 1061, sdegnato perchè fosse stato dichiarato papa Alessandro II senza che a lui ne fosse data notizia, fece eleggere antipapa Cadolao vescovo di Parma, cagionando molti mali nella Chiesa di Dio. |
A113000024 |
Ma circa l' anno millesimo dell' E. V. {19 [19]} gli Imperatori di Germania fattisi protettai della Chiesa, non furono più contenti della sola assistenza alla consacrazione del Papa, ma pretesero di dare il voto nella medesima elezione. |
A113000024 |
Perciò quando il Clero di Roma avesse eletto il Papa senza darne notizia all' imperatore, oppure il Papa eletto a lui non piacesse, egli spesso eleggeva un Antipapa, suscitando così nella Chiesa gravi disordini. |
A113000024 |
Questa concessione la fece la Chiesa ma suo malgrado, e solo col fine di un maggior bene, cioè affinchè il suo Capo coll' appoggio di quei principi potesse tener fronte a coloro che volevano suscitare delle turbolenze e delle discordie, e creare degli Antipapi. |
A113000025 |
Cominciando dal secolo quarto fino all' undecimo non solo il popolo, ma gli Imperatori pretesero d' ingerirsi nella elezione, e quindi o per concessione della Chiesa, o per violenza, il principe secolare dava o da vicino o da lontano il suo voto, il quale per ordinario consisteva nella conferma della elezione già fatta dai Romani. |
A113000025 |
Così con legge invariabile venne stabilito che la elezione del Pontefice appartenesse solamente ai Cardinali di Santa Chiesa, rimossi affatto dalla medesima il principe, il popolo, e il clero ordinario, per ischivare 1' occasione degli scismi. |
A113000025 |
I principali del popolo, sebbene il loro concorso non fosse necessario alla validità della elezione, tuttavia per {22 [22]} concessione della Chiesa v' intervenivano dando il voto, talora proponendo, o applaudendo all' eletto. |
A113000025 |
Questo diritto di elettori era tuttora riserbato indistintamente a tutto il Clero di Roma, il quale essendo molto numeroso, e fra i suoi membri non andandosi sovente d' accordo nella persona da eleggersi, succedevano ancora spesso disordini perniciosi alla Chiesa. |
A113000026 |
Era ben conveniente che fosse ai soli Cardinali riserbata la facoltà di eleggere il Pontefice, perciocchè essi nella Gerarchia della Chiesa godono il primo posto. |
A113000026 |
Niuno è di loro meglio informato per eleggere Colui, che colla scienza, sapienza, pietà sia da preferirsi nel governo della Chiesa Universale. |
A113000033 |
Si fissa di poi il giorno della consacrazione, e della incoronazione, e il mondo Cattolico esulta nelP a-ver acquistato un nuovo Padre, la Chiesa un nuovo Capo visibile e Vicario di Gesù Cristo. |
A113000035 |
Perciò vuoisi che Costantino l' abbia data a s. Silvestro, appunto per indicare che la Chiesa cessava di essere schiava e tiranneggiata dai persecutori, e cominciava ad essere libera nei suoi spirituali esercizi. |
A113000038 |
Gli Apostoli in segno dell' autorità che {32 [32]} avevano nella Chiesa portavano eziandio in capo, ad imitazione del Sommo Sacerdote degli Ebrei, la lamina d' oro |
A113000038 |
Nella Chiesa essa è di tradizione Apostolica. |
A113000039 |
E ancora: La Chiesa mi diede la Tiara in segno del temporale, la Mitra in segno dello spirituale; la Mitra pel sacerdozio, la Tiara pel regno, costituendomi Vicario di Colui, die è chiamato Re dei re, e Dominatore dei dominatori. |
A113000039 |
Il Papa adopera la Mitra solo nelle sacre funzioni di chiesa; la Tiara è adoperata anche in altre solenni occasioni. |
A113000040 |
Nella Chiesa esso è segno di autorità e di giurisdizione. |
A113000044 |
I Pallii così formati sono poi deposti sulla tomba di s. Pietro per indicare che dal Principe degli Apostoli ricevono {36 [36]} i Pastori ogni autorità giurisdizionale nella Chiesa. |
A113000045 |
Già se ne faceva uso dei primi tempi della Chiesa, e si legge che lo adoperava santo Stefano papa nel 253. |
A113000045 |
I Papi lo adoperano a fine di mantenere viva l' idea, che era un pescatore quegli, a cui Gesù Cristo diede la supremazia sututtala Chiesa, e del quale essi sono i legittimi successori. |
A113000045 |
Nelle mani dei sacri Pastori 1' Anello indica il vincolo spirinole che essi hanno contratto colla Chiesa che governano, e per cui essi devino essere preparati a dar la vita, ove Sia d' uopo. |
A113000050 |
- S. Pietro, dopo di aver governata la Chiesa da Gerusalemme e da Antiochia, per divino consiglio partì alla volta di Roma, capitale del mondo, e nell' anno quarantadue dell' E. V. e al diciotto Gennaio vi piantava sua dimora. |
A113000051 |
Questi in premio del benefizio ricevuto condusse s. Pietro nella propria casa, ove gettò le fondamenta della Chiesa Romana. |
A113000052 |
Le statue rappresentano san Giovanni Grisostomo e s. Atanasio dottori della Chiesa greca; s. Ambrogio e s. Agostino dottori della Chiesa latina. |
A113000053 |
È in questo senso che s. Cipriano chiamava la Cattedra Romana la prima Chiesa del mondo, alla quale tutte le altre devono stare soggette ed ubbidire. |
A113000054 |
Per onorare la preziosa reliquia della Cattedra materiale di s. Pietro, e il giorno memorando, in cui questo {41 [41]} Apostolo gettò le fondamenta della Chiesa Romana, si celebra ogni anno una festa particolare al 18 gennaio. |
A113000056 |
Lo stesso venne praticato nei primi secoli della Chiesa coi Vescovi, che sono le prime dignità ecclesiastiche. |
A113000060 |
L' uso di essi nella Chiesa sale ai tempi Apostolici. |
A113000060 |
Questo uso era più che necessario nei primi tempi della Chiesa, allorchè si faceva ancora al popolo la Comunione sotto le specie del vino. |
A113000071 |
Pertanto la venerata salma di Pio IX stette esposta per un giorno nella camera ardente per dare agio alla nobiltà romana e aiprimi dignitari della Chiesa a soddisfare il loro amor figliale verso al padre estinto. |
A113000076 |
Una sterminata moltitudine di fedeli, di nobili e plebei, prelati, semplici{51 [51]} sacerdoti, frati e monache, carabinieri, bersaglieri, graduati e semplici militari, pubblici impiegati, chi per dovere, chi per curiosità, facevano ressa per entrare in chiesa. |
A113000089 |
Quell' uomo era il Camerlengo di S. Romana Chiesa, era il Cardinale Gioachino Pecci. |
A113000105 |
{59 [59]} Osservate pertanto tutte le formalità, la mattina di questo giorno che era il primo del mese consacrato a san Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale, gli Eminentissimi Cardinali alle ore dieci e mezzo si sono riuniti nella Cappella Paolina. |
A113000109 |
All' ora convenuta i Cardinali di Santa Chiesa in numero di 61 si riunivano nella Cappella Paolina per recitarvi le preci preparatorie al Conclave, e quindi tutti processionalmente cantando il Veni Creator, si recavano nella Cappella Sistina, ove raccolti, dopo una breve esortazione del Cardinal Sottodecano, e dopo la lettura fatta delle Costituzioni Pontificie intorno al Conclave ed alla elezione del Papa, i Cardinali obbligavansi con giuramento ad osservarle. |
A113000126 |
Allora si raccolsero i Cardinali e rogarono un atto pubblico in cui si dichiarava solennemente la elezione del nuovo Pontefice, la sua accettazione, {67 [67]} e si assicurava tutto il mondo che la Divina Provvidenza aveva concesso alla Chiesa il suo Capo Supremo. |
A113000129 |
Il Card. Pecci essendo eletto Papa, {68 [68]} la Chiesa Romana restava priva di Camerlengo. |
A113000139 |
Pregate dunque il Signore Iddio pel felice stato della Santità Sua, e della S. Madre Chiesa. |
A113000139 |
" La Santità di Nostro Signore, Leone per la Divina Provvidenza Papa Decimoterzo, dà, e concede a tutti i fedeli qui presenti l' Indulgenza Plenaria nella forma consueta della S. Madre Chiesa. |
A113000142 |
Il Papa, volto un po' verso l' angolo a diritta della Chiesa, con le braccia levate in alto ed il capo alzato verso il cielo, appariva in atto d' invocazione potentemente poetico. |
A113000171 |
Ricevi il Pallio, cioè la pienezza della Pontificale potestà, ad onore di Dio Onnipotente, e della gloriosissima Vergine Maria Augusta di Lui Madre, e dei Beati Apostoli Pietro e Paolo e della Santa Romana Chiesa. |
A113000182 |
Alle lagrime che spargemmo sulla tomba di Pio IX, Papa sì venerato nel mondo intero, e da noi così amato, subentrò il consolante pensiero che sorse sollecita alba novella a ben fondate speranze per la Chiesa di Gesù Cristo. |
A113000182 |
"Dopo che i nostri voti inspirati da Dio fecero ricadere sulla persona di Vostra Santità la scelta per la dignità altissima di Sommo Pontefice {89 [89]} della Cattolica Chiesa, noi siamo passati dalla profonda afflizione a viva speranza. |
A113000200 |
Il Marangoni si spiega con queste parole: Non importa che dopo la Suprema Ordinazione o Benedizione e solenne Coronazione nella Basilica Vaticana con solenne intervento dei Cardinali, {96 [96]} del Senato, degli Ottimati a cavallo sia condotto alla Chiesa Lateranese per prendere Possesso. |
A113000200 |
Imperciocchè questo non è vero Possesso del Sommo Pontificato, ma solamente del Vescovado di Roma, di cui quella Basilica è Chiesa Cattedrale. |
A113000201 |
Pertanto il Possesso dei Papi non conferisce l' autorità al Papa, che è già Vescovo de' Vescovi di tutto il mondo, ma per decoro del Sovrano Pontefice, con una strepitosa solennità va a prendere Possesso di quella Veneranda Chiesa che fu sempre considerata omnium Ecclesiarum caput et mater. |
A113000207 |
Compiuto con grande profitto il corso di filosofia, il giovane Pecci ricco e adorno della doppia gemma della virtù e della scienza sentissi in fondo all'animo una segreta voce, che lo chiamava a servire Iddio e la Chiesa nel ministero sacerdotale. |
A113000208 |
Gliene erano forte stimolo non solo 1'esempio dei condiscepoli, e la rara perizia dei maestri, ma il pensiero del ministero al quale aspirava, ben sapendo che la gloria di Dio, 1'onor della Chiesa {103 [103]} e la salvezza delle anime esigono che i sacerdoti siano non solamente virtuosi, ma forniti della scienza necessaria all'uopo. |
A113000213 |
La provincia di Benevento, soggetta al mite dominio del Capo della Chiesa, era da qualche tempo travagliata da grave sciagura. |
A113000215 |
Nel suo governo il giovane Delegato non fallì alla comune espettazione, nè alle speranze in lui collocate dal Capo della Chiesa. |
A113000215 |
Vero è che il saggio e forte Prelato venne più volte minacciato, ma egli non si dava per inteso; si trovò in difficoltà spaventose, ma non si arrestò giammai nella sua carriera; che anzi dalle pene ed angustie prendeva maggior lena, riflettendo che alla fin fine ei lavorava per la Chiesa e per Dio, Principe della pace e nemico implacabile del disordine. |
A113000219 |
Per la qual cosa il Romano Pontefice, che aveva bisogno di uomini tali, deliberò di rimeritare le virtù e i servigi del nostro Prelato, e in pari tempo di adoperarlo in cose di maggior utilità alla Chiesa. |
A113000219 |
Quindi nel {113 [113]} Concistoro del 27 gennaio del 1843 lo creò Arcivescovo di Dannata in partibus infidelium, e lo destinò Nunzio Apostolico nel Belgio presso la corte di Leopoldo I. Il 19 del seguente febbraio Monsignor Pecci veniva consacrato in Roma dal Cardinale Luigi Lambruschini nella Chiesa di S. Lorenzo in Panisperna, e saliva così all'ordine episcopale, giovane di non ancora trentatrè anni. |
A113000221 |
Egli insomma colle sue visite nelle città e nelle famiglie, colla nobiltà dei suoi tratti, colla cortesia delle maniere, coi saggi consigli e suggerimenti gettò del suo apostolico zelo come una viva fiamma, che sviluppatasi poscia produsse da per tutto quel fervore religioso, che, a conforto della Chiesa e della civile società, in quel regno vivissimo tuttora si conserva. |
A113000221 |
Nè meno intenso fu l'amore che egli nutrì sempre verso del Belgio; anzi vi si affezionò cotanto, che ritornato in Italia fece del suo palazzo 1'asilo di ogni suo cittadino che vi si fosse presentato; e nel tempo delle vacanze vi accoglieva spesso gli alunni del Collegio Belga di Roma, nel quale egli pure soleva alloggiare quando pei negozi della Chiesa doveva trasferirsi nella metropoli del cristianesimo. |
A113000223 |
Era questo il più bello elogio che il Nunzio ne potesse riscuotere; poichè era il re stesso, che testimoniava aver egli egregiamente rappresentato appresso di lui ed i suoi sudditi il Capo della Chiesa, e fatto bene ogni cosa. |
A113000225 |
Monsignor Pecci dopo aver preso parte in Roma al lutto della Chiesa per la perdita dell'illustre suo Capo visibile, e del proprio benefattore, dopo aver assistito alle feste di gioia fatte a Pio IX datogli per Successore, si decise di recarsi a prendere possesso della sua Chiesa. |
A113000226 |
Il Cardinale Pecci governò la Chiesa di Perugia per ben 32 anni, e in questo periodo di tempo la sua vita passò nell'esercizio di ogni più eletta virtù. |
A113000228 |
Laonde la Santità Sua, mentre è Capo della Chiesa Universale, continua altresì ad essere Vescovo della diocesi Perugina, che egli governò da principio per mezzo di mons. Carlo Laurenzi, Vescovo di Amata, e in appresso per monsignor Giovanni Battista Paolucci Arcivescovo di Adrianopoli {123 [123]} in partibus inf. |
A113000228 |
Più tardi institui il Pio Consorzio di S. Gioachino per gli ecclesiastici indigenti, rimunerando con un conveniente riposo quei veterani, che avevano spesa la vita per la Chiesa, e togliendoli così dalle miserie e dalle angustie. |
A113000228 |
{120 [120]} Quindi prima e principal cura dell'Eminentissimo Pecci quella si fu di formarsi sacerdoti dotti e virtuosi, capaci a sostenere le battaglie del Signore, a difendere 1'onore della Chiesa, a promuovere efficacemente la salute delle anime. |
A113000229 |
Allo stesso fine emana più altre disposizioni, come quella delle prime Comunioni solenni; e nulla lascia d'intentato perchè i giovanetti bevano sin dai teneri anni in famiglia, in Chiesa e nelle scuole, il latte salutifero della divoziohe e della pietà. |
A113000230 |
Laonde scrive una lettera pastorale sulle prerogative della Chiesa Cattolica; un'altra sulle prerogative del Romano Pontefice, una terza sul dominio temporale del Papa, una quarta sulla lotta cristiana, una quinta sulla Chiesa Cattolica ed il secolo XIX, una sesta {126 [126]} ed una settima sulla Chiesa Cattolica e la Civiltà, ed altre ancora, spiranti tutte scienza profonda e zelo ardentissimo. |
A113000233 |
A questo fine fonda ed apre il Santuario del Ponte della Pietra in onore di Maria Madre della Misericordia; e nel duomo di Perugia incorona solennemente l'immagine prodigiosa di Maria SS. delle Grazie; domanda ed ottiene per la città e diocesi 1'Offizio e la Messa del purissimo Cuor di Maria; ottiene dal Santo Padre Pio IX indulgenze per l'insigne reliquia del Sacro Anello dello Sposalizio di Maria Vergine con s. Giuseppe, che Perugia fortunatamente possiede; e infine con una solenne consacrazione pone se stesso e tutta la sua Chiesa diletta sotto il manto di Maria Immacolata. |
A113000234 |
Con questo atto Pio IX in certo qual modo lo designò suo Successore, giacchè in tempo di Sede Vacante il Camerlengo prende il governo della Chiesa. |
A113000234 |
Da quanto siamo venuti anche solo accennando fin qui si pare manifesto che nel governo della Chiesa di Perugia l'Eminentissimo Pecci mostrò quello stesso zelo, quella stessa sapiente fortezza, che Pio IX nel governo della Chiesa universale. |
A113000234 |
E perciò in lui, italiano di paese; in lui, nativo degli Stati della Chiesa; in lui, pratico della trattazione dei negozi diplomatici ed amministrati vi dellaSanta Sede; in lui, Vescovo residente per trentadue anni nella medesima diocesi; in lui, dotto nella teologia, nel diritto, nella filosofia, nelle classiche lettere; in lui, ricco di tanti pregi e virtù di grazia e di natura, si specchiato, sì pio, sì caldo per la causa del regno di Gesù Cristo nel mondo, si raccolsero gli sguardi, i pensieri, i voti dei Principi Elettori. |
A113000234 |
La Chiesa deponeva allora le gramaglie e le vesti di lutto, e adornata a festa esultava di purissima gioia. |
A113000234 |
Quindi dopo la morte del Cardinale Deangelis conferendo la stessa dignità all'Eminentissimo Pecci, Pio IX manifestava nella stessa guisa in quale stima lo avesse, e come lo riputasse adorno di tutte quelle virtù, che si richiedono nel Capo della Chiesa Cattolica. |
A113000236 |
Ogni volta che io sono andato a Roma, ho avuto con questo venerabile Principe della Chiesa relazioni frequenti, e ben posso dirvi che i legami della più intima amicizia univano i nostri cuori. |
A113000238 |
Io presi la penna e gliela restituii, dicendo: Coraggio! Non si tratta di Voi in questo momento! Si tratta della Chiesa e dell'avvenire del mondo! Ed esso levò gli occhi al Cielo come per implorare l'assistenza divina. |
A113000240 |
Ammiriamo, o lettori, la potenza e la bontà di Dio in questa pronta ed ottima scelta del Papa, malgrado tempi così difficili per la Chiesa Cattolica, Oh! sì di certo, come questa durerà sino alla fine dei secoli, così ancora sino alla fine dei secoli ella avrà sempre il suo Capo visibile; e ciò per la infallibile promessa di Gesù Cristo che le porte dell'inferno non prevarranno giammai nè contro la Chiesa, nè contro la Pietra sopra cui è fondata: Et portae inferi non praevalebunt. |
A113000246 |
- Il Cardinale Manning non vuole che conquistare anime alla Chiesa. |
A113000248 |
- Al Cardinale di Canossa la porpora serve di mantello alle sue virtù, - Il Cardinale Serafini ha opposto la mansuetudine ai nemici della Chiesa. |
A113000248 |
- Il Cardinale Benavides, Patriarca delle Indie, non ha altra passione che per la Chiesa. |
A113000249 |
Il cardinale Caterini è sfinito dai grandi servigi resi alla Chiesa. |
A113000251 |
Ai 9 d'Aprile del 1827 Leone XII lo promuoveva all'Arcivescovato di Nicea in partibus infidelium, e Gregorio XVI lo creava e pubblicava Cardinale di Santa Chiesa nel Concistoro del 19 Maggio 1837, conferendogli il titolo di Santa Maria in Via. |
A113000252 |
Ma Iddio lo conservava ancora per molti anni alla Chiesa, e intervenne al Conclave del 1878. |
A113000253 |
Il regnante Leone XIII credette rimeritare il suo zelo e le sue virtù eleggendolo Camerlengo di S. Romana Chiesa. |
A113000253 |
Nacque in Roma al 10 gennaio 1806, parente del Cardinale Di Pietro, che tanto si segnalò a gloria della Chiesa Cattolica sotto il primo Impero napoleonico. |
A113000253 |
Splendidissimo e zelante per il bene della Chiesa, preparò il Concordato col Portogallo ed |
A113000257 |
Abbiamo di lui opere pregevolissime e di aureo gusto: Degli Istituti di carità e la Petreide, che è uno stupendo poema latino, in cui si descrivono coi trionfi di san Pietro quelli de' suoi successori e della Chiesa cattolica. |
A113000258 |
E, siccome è solito dire, che quanto viene dalla Chiesa appartiene ai poveri, e che il prete non ha diritto di trarne altro che il necessario, così egli si è fatto un dovere di consacrare le rendite della mensa e della sua carica alle opere di beneficenza. |
A113000258 |
Egli nasconde la mano benefica, lasciando il merito dell'opera buona alla {158 [158]} Chiesa. |
A113000260 |
Nel Concistoro dei 22 Luglio 1844 la Santità di Gregorio XVI preconizzavalo Arcivescovo di Benevento, e nello stesso giorno creavalo Cardinale di Santa {161 [161]} Chiesa del titolo di S. Maria degli Angioli. |
A113000263 |
" Era una consolazione per lui di moltiplicare i luoghi di adorazione, e quando poteva piantare una croce, non importa su quale fabbrica, era sicuro di farne o tardi o tosto una chiesa od una cappella. |
A113000265 |
Amante e dolce col popolo, buono, giusto col clero, ripose la sua delizia nel servire la Chiesa. |
A113000265 |
Aneyros Arcivescovo di Buenos Ayres venne in Italia col suo clero ad ossequiare il Capo della Chiesa il Gran Pio IX nel suo Giubileo Episcopale. |
A113000265 |
Ma quando colla legge Siccardi s'incominciò la guerra contro la Chiesa, allora il Nunzio pontificio abbandonò Torino e tornò a Roma, dove fu traslato dall'Arcivescovato {165 [165]} di Tarso in partibus, alla sede residenziale di Ancona e Umana il 5 settembre del 1851. |
A113000265 |
Nella vostra persona, il Cardinale disse a quell'Arcivescovo, io vedo una Colonna della Chiesa, vedo un eroe che sostiene il Vangelo tra i popoli già fatti Cristiani, lo promuove e lo diffonde fra i selvaggi Pampas e Patagoni. |
A113000266 |
Allora ne ammirammo la bontà, la prudenza e l'amore vivissimo che sente verso la Chiesa. |
A113000266 |
Nel Concistoro del 27 settembre 1861 lo elevò all'onore del Cardinalato col titolo dei Santi XII Apostoli, lo ascrisse a molte fra le primarie Congregazioni, e per la morte del Cardinale Cagian De Azevedo, Vescovo di Frascati, lo nominò penitenziere maggiore di Santa Chiesa, una delle grandi cariche del Sacro Collegio, che dovette rinunziare nello scorso anno, non potendo reggere allo straordinario lavoro. |
A113000267 |
De Luca cooperò efficacemente alla pratica esecuzione del celebre Concordato {169 [169]} conchiuso l'anno precedente tra quella Corte e la Santa Sede, atto che segnò una gloriosa pagina nella storia della monarchia Austro-Ungarica, e che avrebbe prodotto ottimi risultati per la Chiesa, e per l'Impero, se questo in appresso non fosse Tenuto meno a suoi impegni. |
A113000267 |
Il novello Pontefice Leone XIII, dopo la morte del Cardinale Amat, lo nominò Vice-Cancelliere di Santa Romana Chiesa, e Sommista delle Lettere Apostoliche. |
A113000267 |
Lo zelo, le fatiche del rinomatissimo Nunzio furono apprezzate dall'immortale Pontefice, il quale lo rimeritò colla Sacra Porpora, che gli conferì nel Concistoro del 16 marzo 1863, creandolo Cardinale del titolo presbiteriale della Chiesa dei Ss. Quattro Coronati. |
A113000268 |
Giovanni Battista Pitra è alto della persona, di temperamento secco, di viso dolce; i suoi occhi, adombrati dalle spesse sopracciglia e dalla meditazione, hanno lampi che sembrano ora velati dalla pietà, ora vivificati dal fuoco dell'intelligenza; è bibliotecario di S. Romana Chiesa, ed ha la ponenza per la correzione dei libri della Chiesa orientale. |
A113000269 |
Prima di entrare nella Chiesa appartenne alla magistratura e fu sostituito procuratore ad Audelys ed a Rouen, procuratore del Re a Neufchâtel, sostituito alla Corte di Bourges, ed avvocato generale a Riom ed a Bèsancon. |
A113000270 |
Morto nel 1849 il dottore Crolly, arcivescovo di Armahg, la nomina del suo successore diede luogo tra i Vescovi suffraganei ad opinioni discordi, ed il Papa Pio Nono vi pose termine nominando, 1'8 gennaio 1850, di moto proprio, il Cullen ad Arcivescovo di Armagli e Primate della Chiesa Cattolica d'Irlanda. |
A113000270 |
" Discende da una nobile famiglia, che rimase fedele, a costo dei più grandi sacrifizi, alla S. Romana Chiesa. |
A113000271 |
Ma siccome i Cardinali sono tenuti a risiedere in Roma, egli vi ritornò, smentendo col fatto gli ingiuriosi sospetti gettati contro di lui da una stampa nemica ad un tempo della Chiesa e delle oneste persone. |
A113000273 |
Addì 14 settembre 1810 sortiva i natali in Fano, nelle Marche, Innocenzo Ferrieri, il quale per la sua dottrina e per la sua pietà, dovea presto sollevarsi a grandi uffizi nella Chiesa. |
A113000274 |
Durante il Concilio Vaticano il cardinale Berardi, richiesto d'un autografo, scrisse una bella sentenza di s. Ambrogio sulla nave della Chiesa: " Quae in alto saeculi istius natat, ut pereunte mundio, omnes quos suscepit, servet illaesos ". |
A113000275 |
Il cardinale Moreno ha la maestà spagnuola, abbellita dalla dolcezza sacerdotale, e nella sua famiglia è ereditario l'affetto e la devozione alla Chiesa bellamente difesa da un suo stretto congiunto nell'Ensayo sobre la supremacia del Papa con respecto à la institucion de los Obispos. |
A113000275 |
Quando re Alfonso XII riannodò colla Santa Sede le antiche relazioni, che già esistevano col Governo della regina Isabella sua madre, si pensò a provvedere di un titolare la Chiesa arcivescovile di Toledo, la prima fra le sedi di Spagna; e la scelta cadde su Giovanni Ignazio Moreno, che fino dal 13 di marzo 1868 era stato creato Cardinale del titolo {182 [182]} di Santa Maria della Pace. |
A113000279 |
Conta trentasei anni di episcopato, ed in mezzo agli onori della Chiesa conservò la più amabile semplicità {186 [186]} di modi, che lo rese caro a tutti. |
A113000279 |
Pastore di una delle più vaste e ricche diocesi di Francia, vi promosse ogni opera che mirasse alla gloria di Dio ed al bene della Chiesa. |
A113000279 |
È il più vecchio degli eminentissimi Cardinali di Santa Chiesa, essendo nato a San Quintino, diocesi di Angers, il 17 Luglio del 1794. |
A113000280 |
Flavio de' principi Chigi, zio del principe Mario Chigi, che fu custode del Conclave e maresciallo di Santa Romana Chiesa, nacque in Roma il 31 maggio 1810 da Agostino Chigi e da Amalia dei principi Barberini; e dopo aver fatto parte del Corpo delle guardie nobili di Sua Santità, nel 1850 entrò nel Seminario di Tivoli in età di quarant'anni. |
A113000281 |
Ma colpito da febbre perniciosa, dopo d'aver reso segnalati servigi alla Santa Sede nel breve tempo che stette in carica, rassegnatissimo alla volontà di Dio, la notte del 31 passato Luglio alle ore 11 e ¾ spirava l'anima sua in mezzo al compianto di tutta la Chiesa. |
A113000281 |
Monsignor Franchi vi faceva ritorno in tempi disastrosi per la Chiesa e per la regina Isabella. |
A113000282 |
E quando si gettò la calunnia contro il clero, egli ne prese nobilmente la difesa, ed ai ministri che lo tormentavano perseguitando i suoi figli, più d'una volta domandò col Divin Maestro: Cur me caedis? La Santità di Pio Nono creava e pubblicava nel Concistoro dei 22 dicembre 1873 Cardinale di Santa Chiesa Giuseppe Ippolito Guibert, e conferivagli il titolo di San Giovanni a Porta Latina. |
A113000282 |
Monsignor Guibert meritò che il Papa Pio Nono nel Concistoro dei 19 marzo 1857 lo trasferisse alla Chiesa metropolitana di Tours, diocesi che governò fino al 1871, quando il 27 ottobre fu trasferito all'Arcivescovato di Parigi. |
A113000284 |
Devoto sempre alla Chiesa ed al suo Pontefice, intervenne nel 1863 al terzo centenario del Concilio di Trento, che si celebrò in quella città, e sottoscrisse col Cardinale Schwarzemberg e cogli altri Vescovi, che trovavansi a quelle feste, un bellissimo indirizzo al Santo Padre Pio IX. |
A113000284 |
Parla con grande facilità ed eleganza la lingua latina, anche nella famigliare conversazione, e congiunge nel suo cuore i due nobilissimi affetti della Chiesa e della patria. |
A113000285 |
L'umile religioso non voleva credere a sì grande onoranza, di cui riputavasi indegno, s'inginocchiò tutto in lagrime appiè della statua della Madonna del Sansovino nella sua chiesa, ma si rialzò Cardinale. |
A113000285 |
Nel tempo medesimo che attendeva a queste svariate ed importanti attribuzioni, il P. Martinelli esercitava con pietà e sollecitudine grandissima l'ufficio di sagrestano nella chiesa di Sant'Agostino di Roma, zelando l'incremento del culto e il decoro della Casa del Signore. |
A113000287 |
La nunziatura di Monsignor Giannelli in Napoli segna una pagina gloriosa nella storia ecclesiastica di quel Regno, essendosi, mercè l'opera del cardinale Riario Sforza e de' suoi colleghi nell'Episcopato, ottenuto dal re Ferdinando II vari provvedimenti, i quali ridonarono alla Chiesa la sua libertà inceppata dalle teorie del Tannucci, fino a quel giorno prevalenti nei Consigli della Corona. |
A113000288 |
Discendente da una famiglia ragguardevole per pietà e per nobiltà, Miecislao Ledochowski, colla sua generosa condotta nel difendere i diritti della Chiesa e colla sua intemerata vita di sacerdote e di Vescovo, ne prosegui le tradizioni e ne accrebbe la gloria. |
A113000288 |
Il suo viaggio dalla propria diocesi alla Città Eterna fu una continua serie di onoranze tributate al valoroso campione dei diritti della Chiesa. |
A113000288 |
Leggi contrarie alla Chiesa essendo state approvate a Berlino, l'Arcivescovo di Posen con tutto il clero tedesco ricusarono di riconoscerle, ed ebbe in tal modo origine un conflitto che dura da cinque anni, con tanta gloria dei cattolici di Germania e dell'invitto loro Episcopato. |
A113000290 |
Era una splendida conquista che Dio aveva accordato alle cure incessanti del cardinale Wiseman nel promuovere in Inghilterra il ritorno alla Chiesa di Roma. |
A113000291 |
La sua dottrina, congiunta alla santità della vita ed allo zelo indefesso nel promuovere il ritorno alla Chiesa cattolica in Inghilterra, lo collocarono in altissima stima non solo presso i suoi connazionali, ma in tutta l'Europa. |
A113000291 |
La sua promozione {206 [206]} al Cardinalato, avvenuta il 15 marzo 1875, colmò di gioia non solo l'Inghilterra, ma tutta quanta la Chiesa cattolica. |
A113000291 |
Non vi ha, si può dire, una questione di qualche importanza, la quale rifletta la Chiesa nelle sue presenti relazioni colla società, che non abbia formato per questo dottissimo apologista cattolico oggetto di seriissimi studi e dotte esposizioni. |
A113000291 |
Quando si tratta della gloria di Dio e della salvezza delle anime, il suo cuore di Vescovo e di Principe della Chiesa non ha riposo finchè non abbia ottenuto l'una e l'altra. |
A113000294 |
Il quale lo nominò il 18 settembre 1875 Cardinale di Santa Chiesa, conferendogli il titolo di Santa Maria della Vittoria, ed ascrivendolo alle Congregazioni del Concilio, dei Vescovi e Regolari, dell'Indice e delle Indulgenze e sacre reliquie. |
A113000294 |
La notizia di sua morte tornò dolorosissima, in ispecie per la Brettagna, imperocchè quei cattolici nel Cardinale Arcivescovo di Rennes ammiravano un Principe della Chiesa, il quale faceva rivivere gli esempi e le virtù dei primi Vescovi cristiani. |
A113000294 |
Monsignor Brossais de Saint-Marc nel suo governo episcopale di oltre sette lustri ottenne l'affetto dei suoi diocesani per la sua carità e per semplicità di modi, in quella che il suo zelo nel difendere i diritti della Chiesa, e la sua dottrina puramente romana lo resero carissimo a Pio IX. |
A113000296 |
Fa parte di molte Congregazioni, nelle quali dimostra le belle doti del suo ingegno e l'affetto che nutre verso la Chiesa. |
A113000296 |
Il suo nome è invento in Roma per la dottrina che lo adorna, per la bontà dell'animo e per tutte le virtù che sono proprie di un esemplarissimo Principe di Santa Chiesa. |
A113000297 |
La promozione al cardinalato del Vescovo di Calvi e Teano fu una meritata ricompensa, dovuta alla sua vasta e profonda dottrina ed alle incessanti sue sollecitudini nel governo della Chiesa. |
A113000298 |
Le principali istruzioni pastorali del Cardinale d'Avanzo sono quella della prima domenica d'Avvento del 1859, intorno all'autorità del Romano Pontefice, e del 14 novembre 1869 Sul primo splendido trionfo della Chiesa cattolica. |
A113000298 |
Pio Nono il 3 aprile 1876 lo creò Cardinale di Santa Chiesa, del titolo di S. Susanna, ascrivendolo a otto importantissime Congregazioni. |
A113000299 |
Il Franzelin pubblicò per le stampe i suoi trattati, i quali sono in grande riputazione per avere sapientemente confutati gli errori moderni contro la religione e la Chiesa. |
A113000299 |
Questo Principe della Chiesa {219 [219]} a vasta dottrina unisce la più profonda umiltà, e, sebbene sollevato a sommi onori, rammenta nel suo contegno e colla sua virtù le doti del perfetto religioso. |
A113000301 |
Si lodano la sua pietà ed il suo zelo per la Chiesa. |
A113000303 |
Dopo 16 anni di episcopato Pio IX, volendo provvedere l'insigne Chiesa di Capua, rimasta da otto anni senza Pastore, per la morte dell' eminentissimo Cardinale Giuseppe Cosenza, morto il 30 di marzo 1863, il 24 novembre 1871 ne preconizzava Arcivescovo monsig. Apuzzo, che il 12 marzo 1877 creava Cardinale di Santa Chiesa, del titolo presbiterale di Sant'Onofrio, destinandolo a far parte delle Congregazioni del Concilio, dei Riti, delle Indulgenze e sacre Reliquie e della Fabbrica di San Pietro. |
A113000307 |
Egli rese utili servigi alla Chiesa, conoscendo varie lingue, e per la cortesia de' suoi modi, che lo resero generalmente amato da tutti. |
A113000308 |
"Sì è, egli rispose, perchè nell'Inghilterra, sebbene nazione protestante, la Chiesa cattolica gode maggior libertà e rispetto che non in molti altri paesi. |
A113000313 |
Dacchè entrò al servizio della Chiesa, la sua vita fu tutta consacrata alla gloria di Dio e alla salute delle anime. |
A113000313 |
Il successore di s. Potino e di s. Ireneo nella chiesa metropolitana e primaziale di Lione, cardinale Lodovico Maria Giuseppe Eusebio Gaverot, nacque in Joinville, piccola città della diocesi di Langres, il 28 maggio 1806. |
A113000313 |
L'eminentissimo cardinale Mathieu, una delle glorie della Chiesa di Francia, non tardò a riconoscere nell'abate Caverot quanta virtù si nascondesse sotto le più umili apparenze, lo promosse canonico nel {230 [230]} 1841 e nel 1846 lo fece suo vicario generale. |
A113000314 |
Il 20 aprile 1849 la Santità di Pio IX nel Concistoro tenuto in Gaeta, dopo aver pronunziato l'Allocuzione Quibus quantisque malorum procellis contro la Repubblica romana, preconizzava alcuni Vescovi e, fra essi, il canonico Caverot, affidandogli la chiesa di S. Diè. |
A113000314 |
Quella diligenza in ogni cosa, quell'interesse per quanto si riferiva alla Chiesa, quella devozione alla Santa Sede, che già avevano segnalato fra gli ecclesiastici della Francia il Caverot, spiccarono di più bella luce; la dolcezza e la bontà colle quali governava paternamente la diocesi gli guadagnarono tutti i cuori. |
A113000317 |
Rimasta vedova la Chiesa di Lione per la morte di monsignor Genouilhac, il Governo francese, al quale toccava proporre la nomina del successore, presentò alla Santa Sede il Vescovo di St-Diè. |
A113000318 |
La Santità di Pio IX il 12 marzo 1877 creò mons. Caverot Cardinal prete della Santa Romana Chiesa del titolo di S. Silvestro in Capite, e lo chiamò a far parte delle Congregazioni del Concilio, di Propaganda, dell'Indice, delle Indulgenze e sacre Reliquie. |
A113000320 |
Allorchè venne nominato Vescovo di Trento monsignor Benedetto di Riceabona, il quale aveva surrogato sulla Cattedra di S. Zenone monsignor Trevisanato, promosso all'arcivescovato di lidine e poco dopo traslato alla chiesa pa {234 [234]} triarcale di Venezia e fatto Cardinale, l'imperatore Francesco Giuseppe propose alla Santa Sede, in virtù dei privilegi che gli conservava il Concordato del 1855, per Vescovo di Verona il Canossa, il quale non ne voleva assolutamente sapere, e solo si ridusse ad accettare la mitra, allorchè la Santità di Pio IX glie ne fece solenne ingiunzione. |
A113000323 |
La sua nomina a membro del Sacro Collegio fu festeggiata in Verona da ogni ordine di cittadini, concordi nell'ammirare le tante virtù del venerando loro Pastore, il quale è il secondo Veronese che sia stato contemporaneamente Vescovo della propria patria e Cardinale di Santa Chiesa, il suo predecessore in questa duplice dignità essendo stato Adelardo da Lendinara, creato Cardinale dello stesso titolo di S. Marcello da Lucio III, legato apostolico in Oriente, Vescovo di Verona dal 1188 al 1224, e morto nel 1225. |
A113000326 |
Quindi la Santità di Pio IX non tardò a premiarne i meriti, conferendogli nel Concistoro del 27 giugno 1870 la chiesa vescovile di Viterbo e Toscanella, rimasta vacante due mesi prima per la morte del cardinale Eustachio Matteo Gonella torinese, defunto il 15 aprile. |
A113000327 |
Il 12 marzo 1877 fu creto e pubblicato crdinale di Santa Romana Chiesa, e gli venne conferito il titolo presbiteriale di San Girolamo degli Sciavoni. |
A113000327 |
Serafini nella sua diocesi vinse i nemici della Chiesa colla dolcezza, e si guadagnò il cuore di tutti colle amabili doti che lo distinguono. |
A113000328 |
La promozione al Cardinalato fece brillare di più bella luce le virtù pastorali del Vescovo di Viterbo, il quale nel silenzio e nella preghiera attende incessantemente a promuovere la gloria di Dio, il suo culto, la salute delle anime, e a tutelare con tranquilla fermezza i diritti della Chiesa contro i suoi avversari. |
A113000329 |
Le stesse virtù che gli procaciarono questa nomina lo resero caro sulla sede episcopale, e si lodano la sua carità, la sua dottrina e quanto san Paulo richiede in colui, che deve presidere agli altri nel governodella Chiesa di Gesù Cristo. |
A113000331 |
Allorchè il Santo Padre Pio Nono volle nello scorso anno nominare nuovi Cardinali, per riparare le perdite sofferte dal Sacro Collegio, per dare una prova di benevolenza all'imperatore Francesco Giuseppe pe' suoi grandi meriti verso la Chiesa, benchè molte speranze, che si erano concepite, avessero dovuto dileguarsi per le leggi confessionali adottate in Austria, fregio della porpora l'Arcivescovo di Zagabria addì 22 giugno 1877, e lo ascrisse alle Congregazioni dei Vescovi e Regolari, dell'Indice, dei Sacri Riti e della Disciplina Regolare. |
A113000336 |
È il più giovane dei Cardinali di Santa Chiesa e conta appena nove lustri, essendo nato il 13 agosto 1833 in Mantova da Antonio Parocchi e da Ginevra Soresina, la quale ebbe la consolazione di vederlo Vescovo, e morì non è gran tempo in Pavia. |
A113000339 |
Prendendo possesso del suo titolo, pronunziò un dotto discorso, ricordando le più insigni memorie di quel sacro tempio j e bellamente associando la chiesa di S. Sisto, culla dell''Ordine domenicano, con Bologna che conserva le reliquie del santo suo fondatore. |
A113000339 |
È conosciuto il suo affetto alla Chiesa e quanto valorosamente egli ne propugni i diritti. |
A113000340 |
I suoi principii furono modesti anzichenò, ma nella Chiesa il vero merito si fa strada e può risplendere di bella luce. |
A113000340 |
L'ultimo Cardinale dell'Ordine de' Preti, creato dalla Santità di Pio IX, addì 28 dicembre 1877, fu Vincenzo Moretti, del titolo di Santa Sabina, Arcivescovo dell'insigne Chiesa di Ravenna. |
A113000343 |
Dall'antica e nobile famiglia Borromeo nacque in Milano Edoardo Borromeo Arese, addì 3 agosto 1822, presentemente Cardinale di Santa Chiesa. |
A113000343 |
Sicchè si può {248 [248]} dire che il Borromeo fra i romani Porporati viventi sia per avventura insieme col cardinale Pacca, colui il quale per maggiore spazio di tempo abbia avvicinato il grande Pontefice, che si gloriosamente governò la Chiesa. |
A113000348 |
Il suo successore Pio IX proseguì a valersi dell'opera del dotto e prudente Prelato, finchè nel Concistoro del 7 marzo 1853 lo creò Cardinale di Santa Chiesa. |
don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html |
A114000001 |
I tre primi secoli della Chiesa si possono appellare trecento anni di sangue e di persecuzione. |
A114000001 |
Ma in questi sanguinosi combattimenti la vittoria fu sempre del Vangelo, così che l'umile Chiesa di Gesù Cristo potè stendere il suo regno non solo nel cuore dei sudditi del Romano Impero, sibbene anche salire trionfante sul Campidoglio. |
A114000001 |
È vero che costò la vita a migliaja e migliaja di martiri; gli {3 [365]}stessi Romani Pontefici, non avendo ancora alcun dominio temporale dove proclamare liberamente la verità del Vangelo, dovettero sostenere l'indipendenza della Chiesa col prezzo della vita. |
A114000003 |
Ucciso uno ne sottentrava subito un altro, che predicava la medesima dottrina, governava la medesima Chiesa, proponeva i medesimi sacramenti, siccome abbiamo veduto praticarsi da tutti i papi da Gesù Cristo fino a S. Cajo di cui intraprendiamo a scrivere la vita. |
A114000005 |
Uno di nome Cajo che fu modello di virtù e dalla Chiesa venerato come {8 [370]} Santo. |
A114000008 |
Quando s. Cajo intraprese il governo della Chiesa Universale non vi era alcun {10 [372]} decreto speciale che comandasse di perseguitare i cristiani; ma si lasciavano in vigore varie leggi per cui potevano essere favoriti o perseguitati, secondo la bontà o la malvagità dei giudici e dei governatori. |
A114000009 |
Questa legge ecclesiastica fu sempre nei tempi posteriori osservata nella Chiesa, la quale non ricorse mai ai giudici civili nelle questioni religiose {11 [373]} o riguardanti ai sacri ministri. |
A114000012 |
Che sia stato instituito da Dio apparisce dal Vangelo e dalle parole degli Atti degli Apostoli dette a s. Paolo e a s. Barnaba: Attendete a voi ed a tutto il vostro gregge, in cui lo Spirito Santo vi pose Vescovi a governare la Chiesa di Dio; Att. |
A114000013 |
La Chiesa Cattolica considera come eretico chiunque nega essere la sacra ordinazione un Sacramento instituito da Nostro Signor Gesù Cristo. |
A114000016 |
L'ostiariato è il primo dei quattro ordini minori e si definisce un ordine con cui si conferisce ad alcuno la potestà di aprire la chiesa {14 [376]} ai fedeli e di chiuderla a quelli che ne fossero indegni. |
A114000016 |
Onde un cherico che sia ostiario deve custodire le porte della chiesa, chiuderle agli scomunicati ed ai pubblici peccatori che cercassero di turbare le sacre funzioni. |
A114000025 |
Debbo qui avvisare il lettore che s. Cajo non è l'institutore di questi ordini; imperciocchè essi furono sempre praticati nella Chiesa, e noi ne abbiamo già più volte parlato nella vita dei Sommi Pontefici. |
A114000025 |
S. Cajo mise in vigore quanto erasi in passato praticato e decretò che niuno potesse prendere un ordine superiore senza essere prima insignito degli ordini inferiori e dopo di averli qualche tempo esercitati nella Chiesa. |
A114000026 |
Con un po' di tranquillità passava l'anno primo del pontificato di s. Cajo quando un avvenimento inaspettato turbò di nuovo la pace della Chiesa e diede non poco a faticare al Santo Pontefice. |
A114000027 |
A lui succedettero Carino e Numeriano suoi figliuoli il cui regno fu molto breve, ma abbastanza lungo perchè la persecuzione contro alla Chiesa potesse procurare il martirio a molti cristiani. |
A114000028 |
Il Santo Pontefice ravvisando in questo giovine militare un cristiano pio, dotto, prudente, ed intrepido in mezzo a tutti i pericoli lo costituì difensore della Chiesa Romana. |
A114000028 |
In mezzo a questi gravi pericoli s. Cajo adoperavasi con tutte le sue forze per provvedere ai bisogni della Chiesa. |
A114000028 |
La dignità di difensore della Chiesa consisteva specialmente nel raccogliere e conservare le memorie, i detti, le azioni dei martiri, e nel promuovere cogli scritti, colle opere e coi discorsi tutto ciò che potesse contribuire all'incremento e splendore della Chiesa. |
A114000029 |
Marco, Marcelliano, Tranquillino, e lo stesso prefetto di Roma di nome Cromazio con tutta la sua famiglia con più di mille persone, tutti i servi furono guadagnati alla fede da Sebastiano e dal santo Pontefice accolti nella Chiesa. |
A114000035 |
Di poi s. Cajo voltosi a Sebastiano disse: tu, o Sebastiano, che da Dio avesti il dono del coraggio e della fortezza, e puoi sotto alle divise militari {26 [388]} liberamente assistere gli altri fratelli rimasti qui a Roma, dove minaccia terribile persecuzione, sii da me nominato difensore della Chiesa. |
A114000037 |
Sentendosi egli così annoverato coi deboli fuor della pugna acceso di fede e di fervore alzò la voce e disse: Deh padre Santo e Vescovo di tutta la Chiesa, perchè tu mi allontani dalla gloriosa compagnia dei soldati più animosi di Gesù Cristo? Vuoi tu ch'io volti le spalle al nemico fuggendo la persecuzione? Credimi, o Santo Padre, io non sento nè paura nè timore della morte, anzi avrei caro {28 [390]} e mi riputerei a somma gloria il morire non una, ma mille volte per onore di Gesù Cristo vero Dio. |
A114000040 |
Cajo prese una camera di quelle abitate da Castulo e la mutò in una chiesa. |
A114000040 |
Ma saputosi il sito dove solevano radunarsi i cristiani, Cajo non si giudicò più sicuro nella casa di Cromazio da lui cangiata in Chiesa, e andò ad abitare in casa di certo Castulo Zettario dell'imperatore. |
A114000042 |
I cristiani che occultamente vivevano nella città avendo inteso essersi formata una chiesa nella casa di Castulo sceglievano tempo opportuno per recarsi ad ascoltare la parola di Dio e rinforzarsi mercè la presenza e le parole del Vicario di Gesù Cristo. |
A114000055 |
In tutta l'antichità si ebbe grande venerazione a questo glorioso eroe della fede, e la Chiesa Cattolica lo annovera nella serie dei più luminosi modelli di virtù che formano le Litanie dei Santi. |
A114000055 |
La Chiesa Cattolica celebra la festa di S. Sebastiano il giorno del suo martirio che avvenne il 20 Gennajo l'anno 289. |
A114000056 |
Andò a fissare dimora in un suo podere che racchiudeva un aggregato di case detto Cuminiana sopra il monte Celio proprio vicino a quel sito ove oggidì sorge la Chiesa di s. Giovanni in Laterano. |
A114000074 |
Egli dimorava colà nascosto non per timore della morte, ma per vie meglio provvedere ai bisogni della Chiesa. |
A114000122 |
Siccome gli Ebrei dopo di aver vagato nel deserto giunsero nella terra promessa, dove per significare l'abbondanza e la fertilità si dice che scorreva il latte ed il miele: così i cristiani ricordano quel fatto per significare, come per mezzo del battesimo essi passano dallo stato del peccato nella vera terra promessa che è la Chiesa, dove abbonda la carità e la grazia del N. S. Gesù Cristo con tutti quei mezzi di santificazione che egli {69 [431]} ha instituito per le anime nostre. |
A114000172 |
Gli atti del martirio di s. Susanna terminano così: Da quel giorno s. Cajo consacrò quella casa, e la mutò in una chiesa dove interveniva il più spesso che poteva a celebrare la s. messa in onore di santa {86 [448]} Susanna a favore del popolo Boll. |
A114000175 |
Questo coraggioso pontefice governava da dodici anni la Chiesa. |
A114000177 |
Questo fatto compievasi l'anno 296 nel tredicesimo dell'impero di Diocleziano dopo di aver egli governata la Chiesa dodici anni, quattro mesi e cinque giorni. |
A114000179 |
Sul monte Quirinale verso porta Pia avvi una chiesa dedicata a s. Cajo, e si crede sia la stessa casa abitata da questo santo Pontefice. |
A114000180 |
A poca distanza dalla chiesa di s. Cajo avvi quella di s. Gabinio e di s. Susanna dette ad duas domos, perchè si ritiene che le due case di s. Gabinio, padre della santa, e di s. Cajo fossero congiunte. |
A114000180 |
Questa chiesa è posta nel circolo detto di Mamurro che fu un celebre scultore ai tempi di Numa Pompilio. |
A114000181 |
L'eresia è il mezzo ordinario con cui il demonio suole turbare la pace della Chiesa, e quanto più i sacri ministri sono perseguitati od occupati in gravi cure del sacro ministero, tanto più l'eresia tenta di farsi insidiosamente strada fra i fedeli. |
A114000201 |
La Chiesa Cattolica celebra la festa di questi Santi ai 25 di Ottobre, e la morte loro fu l'anno 284 quando l'imperatore Diocleziano preparava la più lunga e la più accanita persecuzione contro ai Cristiani. |
A114000202 |
La loro madre, che la Chiesa venera come Santa, nulla risparmiò per coltivare il loro spirito ed il loro talento. |
A114000216 |
La Chiesa cattolica celebra ogni anno la festa di quasti santi nel giorno del loro martirio; i loro nomi sono nella serie di quelli che formano le litanie dei Santi, e dei medesimi {112 [474]} si fa ogni giorno speciale commemorazione dal sacerdote ogni volta che celebra la s. Messa. |
A114000216 |
Le sante reliquie per la maggior parte furono dipoi portate a Roma e poste in una bella Chiesa che s. Felice papa, bisavolo di s. Gregorio Magno, fece fabbricare a loro onore. |
A114000217 |
In questo momento una rispettabile signora, uscita allora dalla chiesa, si trova dietro la povera fanciulla, e vedendola in quello atto, le chiede che voglia fare. |
don bosco-il pontificato di s. dionigi.html |
A115000010 |
Abbiamo già altrove parlato della relazione di questo santo coi vari pontefici che al suo tempo governarono la santa romana chiesa, accennando {7 [259]} in pari tempo le opere di zelo che egli compiè a favor della sua diocesi, di altre chiese dell'Africa è di tutta la Chiesa Cattolica. |
A115000014 |
- Voglio sapere, replicò il proconsole, il nome dei preti della vostra Chiesa. |
A115000026 |
La vittime della carità in questo {17 [269]} tremendo contagio vengono anch'esse enumerate dalla chiesa nel ruolo de' suoi martiri. |
A115000027 |
Nel 263 l'anno terzo del pontificato di s. Dionigi, mentre tutto il mondo era oppresso dai flagelli mandati da Dio agli uomini per vendicare il disprezzo della religione, l'eresia di Sabelio continuava a turbare la Chiesa di Gesù Cristo. |
A115000029 |
Ogni cosa fu trovata secondo il vangelo e perciò conforme alla dottrina della Chiesa Cattolica: per la qual cosa il vescovo d'Alessandria venne assolto e lodato per la sua purezza e {20 [272]} fermezza nella fede. |
A115000030 |
Ivi espone la dottrina della Chiesa intorno alla divinità di Gesù Cristo, di poi con argomenti e ragioni cavate dalla bibbia confuta Sabellio e tutti i suoi seguaci. |
A115000031 |
A {21 [273]} questo supremo tribunale si è sempre fatto ricorso fin dai primi tempi della Chiesa; si fece ricorso dai fedeli cristiani e dai medesimi vescovi dai luoghi vicini a Roma e dai paesi più lontani. |
A115000031 |
Dalle questioni insorte tra i vescovi della Pentapoli che accusavano s. Dionigi d'Alessandria, e dalla difesa da esso fatta contro a' suoi accusatori, che per avere un sicuro giudice ricorsero al vescovo di Roma, apparisce chiaramente la generale ed antica crederai che nella Chiesa Romana esista il primo tribunale per sentenziare nelle controversie religiose. |
A115000032 |
Chiunque siasi, so egli vuol essere cattolico, cioè se vuole appartenere alla vera Chiesa di Gesù Cristo, bisogna che creda alla Chiesa, si sottometta al suo capo, lo ascolti, lo ubbidisca; e ciò sotto pena di andare dannato coi gentili e coi pubblicani. |
A115000041 |
Fra le cose che sotto al pontificato di San Dionigi cagionarono gravi turbolenze nella Chiesa fu l'eresia di Paolo Samosateno. |
A115000041 |
Questo errore era simile a quello di Sabellio, già condannato dalla Chiesa. |
A115000042 |
Credevasi egli di poter così conciliare le espressioni della Chiesa colla sua dottrina. |
A115000042 |
Da principio Paolo riguardò questo cangiamento di dottrina non come contrario alla Chiesa, ma come una condiscendenza propria a far cadere i pregiudizi di Zenobia contra la religione cristiana. |
A115000044 |
È questa l'ultima opera pubblica cui egli prese parte pel bene della Chiesa. |
A115000045 |
Malgrado la disapprovazione e sebbene par la deposizione dalla sua dignità gli fosse stato eletto un successore, Paolo protetto tuttavia sempre da Zenobia non volle abbandonare la sua chiesa con grave danno dei suoi diocesani. |
A115000045 |
Quando poi Aureliano (nel 270) s'impadronì dell'impero, mosse guerra a Zenobia e mandò a fine la potenza di lei; allora godendo la Chiesa un po' di pace i cattolici si rivolsero all'imperatore affinchè costringesse quell'eretico ad uscire di quella casa vescovile. |
A115000047 |
La Chiesa possedeva ai tempi apostolici, quando i fedeli portavano ai piedi degli apostoli ogni loro avere. |
A115000047 |
Questo medesimo fatto convince di errore coloro che dicono la Chiesa ne' primi tempi non aver posseduto beni stabili. |
A115000049 |
Questo glorioso pontefice lavorò indefesso nel predicare la parola di Dio; incoraggiare i martiri alla costanza nella fede; convertire gli infedeli; ed accorrere ad ogni sorta di bisogni della Chiesa universale. |
A115000050 |
Mentre per altro estendeva le sue sollecitudini {31 [283]} alla chiesa universale non dimenticava le cose che lo riguardavano come vescovo di Roma. |
A115000054 |
Onde quando Aureliano diede qualche tempo di calma alla Chiesa, subito s. Dionigi che pur vedeva ogni giorno crescere il numero dei fedeli, tosto se ne valse per dividere con regolarità le parochie; stabilì preti di bontà conosciuta, affinchè sottentrassero nel ministero a coloro che erano stati mandati in esilio o coronati del martirio. |
A115000058 |
Fra i vescovi ordinati da s. Dionigi fu s. Zama che mandò a governare la chiesa di Bologna. |
A115000059 |
Dionigi approvò la decisione di quell'assemblea, condannò l'errore; di poi volle in Roma stessa dare un pubblico segno di affetto verso la grande Madre di Dio colla erezione di una chiesa a lei dedicata nel luogo detto oggidì scuola greca o bocca della verità. |
A115000060 |
Finalmente questo coraggioso pontefice dopo di aver governata la Chiesa undicianni, tre mesi e quattordici giorni in età assai avanzata cessava di vivere il ventisette dicembre del 272. |
A115000066 |
Questa persecuzione minacciava Origene più che ogni altro, essendo il dottore più rinomato della Chiesa. |
A115000075 |
Allora fece fabbricare una chiesa alla cui fabbrica ognuno contribuì o col danaro o coll'opera. |
A115000079 |
«Non vi stupite, disse Gregorio, se le apparenze vi tenevano ingannati, imperocchè il demonio stesso voleva rendere inutile questo vaso di elezione tenendolo così nascosto.» Dopo di questo lo consacrò vescovo secondo le cerimonie della s. Chiesa. |
A115000085 |
Gli stessi nemici della Chiesa chiamano Gregorio un altro Mosè pe' suoi grandi miracoli. |
A115000085 |
La Chiesa onora la memoria di questo glorioso santo il 17 del mese di novembre. |
don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html |
A116000001 |
La santa Chiesa di Gesù Cristo a guisa di madre pietosa deve accogliere i figliuoli di tutti i tempi e di tutti i luoghi purchè vogliano rifugiarsi nel suo materno seno. |
A116000001 |
Ma il segno più sensibile della visibilità della Chiesa apparisce nel capo da cui fu in ogni tempo governata. |
A116000001 |
Per questo motivo nel Vangelo essa è paragonata ad una madre piena di amore e di tenerezza pei suoi figliuoli; è paragonata ad un campo, ad una vigna, ad un'aia, ad una colonna, ad una montagna, ad una casa, ad un grande edifizio, ad una città, cose tutte materiali, ma visibili e che servono a farci conoscere come la vera Chiesa debba essere in ogni tempo visibile, affinchè possa ricevere {3 [341]} i fedeli di tutti i tempi. |
A116000002 |
I cattolici soltanto riconoscono Gesù Cristo per capo invisibile, e per capo visibile il sommo Pontefice successore di s. Pietro, stabilito dal medesimo Salvatore a governare la Chiesa come suo vicario sopra la terra: tu es Petrus et super hanc petram oedificabo Ecclesiam meam; Matt. 16, 18. |
A116000003 |
Che anzi furono sempre giudicati eretici coloro che si opposero agli insegnamenti di questo capo supremo; perchè tutti hanno costantemente creduto e professato che dove c'è il successore di S. Pietro, là vi è la vera Chiesa di G. C. Ubi Petrus ibi Ecclesia; S. Ambrogio. |
A116000005 |
Altro segno costantemente visibile della Chiesa Cattolica è il culto che essa professa. |
A116000007 |
Questo pensiero deve far animo ai cattolici ad essere costanti nel professare la loro religione, fermamente persuasi che essi professano un culto esterno, visibile, quale fu praticato in tutti i tempi nella Chiesa cattolica, siccome è stato scritto nella Bibbia; ma {6 [344]} sempre uniti ai ministri di questo culto, ai semplici sacerdoti, ai paroci, ai vescovi con una credenza costantemente dipendente, diretta, insegnata dal supremo Pastore della Chiesa cattolica sommo Pontefice cui Gesù Cristo disse: pascola i miei agnelli, pascola le mie pecorelle, pasce agnos meos, pasce oves meas; Joann. |
A116000009 |
O protestanti, evangelici, valdesi, luterani, calvinisti, o di qualunque denominazione voi siate, deh! ascoltate la voce del cielo che vi chiama; aprite gli occhi, ritornate alla religione che un tempo i vostri padri abbandonarono; abbracciate la loro fede, praticate quel culto visibile che fu in ogni tempo insegnato e praticato nella Chiesa Cattolica; culto interamente modellato sopra quello descritto nella Bibbia. |
A116000010 |
Aveva già lavorato sotto al pontificato de' suoi antecessori pel bene della Chiesa. |
A116000010 |
Noi abbiamo già parlato dei primi ventisei Pontefici che dopo Gesù Cristo l'uno l'altro succedendosi governarono la Chiesa Caltolica fino al 272. |
A116000011 |
Questi sul principio del suo regno, essendo assai occupato dalle vicende politiche, lasciò in pace i cristiani, ma più tardi nella pazza persuasione di fare cosa grata alle stupide sue divinità mosse una crudele persecuzione che è la nona suscitata nei tre primi secoli della Chiesa. |
A116000012 |
Allora tutto il mondo conobbe che i principi della terra nulla possono fare contro alla Chiesa se non in quel modo e in quella misura che la potente e terribile sua mano permette a fine di provare la fedeltà de' suoi servi; Eus. |
A116000032 |
Esso era stato ordinato lettore da s. Sisto papa, faticò molti anni pel bene della Chiesa: dopo di aver guadagnato molte anime a Gesù Cristo finalmente fu accusato presso all'Imperatore che lo condannò a morte. |
A116000061 |
Mentre s. Felice Papa, faticava in Roma provvedeva eziandio ai bisogni della Chiesa universale inviando missionari a propagare il Vangelo fra gli infedeli, a sostenere, ad incoraggiare quelli che pativano per la fede. |
A116000061 |
Nè ommetteva alcuna sollecitudine per conservare intatto il deposito della Fede cattolica contro all'eresia che in ogni tempo fu il più grande flagello della Chiesa. |
A116000063 |
In mezzo alle sollecitudini della Chiesa universale S. Felice portò anche il suo pensiero sui bisogni del clero. |
A116000064 |
S. Felice scorgendo i gravi pericoli che sovestavano alla Chiesa studiava ogni mezzo per provvedervi. |
A116000065 |
Il suo corpo fu portato in un suo cimitero nella via Aurelia, dove fu poscia edificata una chiesa che si crede essere l'odierna basilica di S. Pancrazio. |
A116000067 |
Nei primi tempi della Chiesa non potendosi celebrare i divini misteri in pubblico i cristiani dovevano radunarci nelle catacombe o in altri luoghi sotterranei. |
A116000071 |
Leggesi a questo proposito che s. Anacleto memoriam beati Petri construxit, cioè che quel Pontefice costrusse una piccola chiesa sopra la tomba di s. Pietro per conservare la memoria del luogo ove il principe degli apostoli era stato sepolto. |
A116000073 |
Quella religione che fu costantamente sostenuta nella Chiesa Cattolica da milioni di santi martiri, vergini e confessori; religione che noi riconoscendo per sola ed unica vera dobbiamo offerirci pronti, qualora ne fosse il caso, di dare quanto abbiamo nel mondo, fosse anche la vita, piuttosto che dire o fare cosa contraria ai precetti della medesima. |
A116000075 |
Ciò fu in ogni tempo praticato nella Chiesa dai tempi degli {40 [378]} Apostoli sino a noi. |
A116000077 |
Antichissimo è nella Chiesa il costume di seppellire i martiri sotto l'altare. |
A116000079 |
Il suo Pontificato è specialmente celebre per due gravi avvenimenti; cioè per la morte di Aureliano e per la eresia di Manete, che in questo tempo cominciò a turbare la Chiesa. |
A116000080 |
Ma Iddio, che protegge la sua Chiesa, le venne in aiuto in modo terribile mercè la morte di Aureliano autore di tanti mali. |
A116000086 |
Egli ne portò le ceneri sul monte Aventino che è uno dei sette colli di Roma antica, e sopra di quelle ceneri edificò una chiesa dedicata alla medesima santa, dove cominciò a farsi molto concorso di popolo. |
A116000088 |
Sotto il pontificato di Aureliano si manifestò l'eresia di Manete, che cagionò molti mali alla chiesa. |
A116000098 |
Sciogliendo essa il freno ad ogni vizio ebbe molti seguaci, e otto secoli dopo la morte di Manete esistevano ancora de' Manichei, i quali di quando in quando turbarono la Chiesa, siccome vedremo ne' nostri racconti sulle vite dei Romani Pontefici. |
A116000103 |
Questa massima continuò nella legge di grazia ed i fedeli della Chiesa primitiva quando andavano ad ascoltare la S. Messa portavano varii generi di commestibili, di frutti, di prodotti ed anche denaro. |
A116000108 |
Siccome i protestanti ricusando il culto esterno disapprovano eziandio le benedizioni che voglionsi praticare dalla Chiesa cattolica, così non sarà fuori proposito il dire qualche cosa sulla ragionevolezza delle medesime. |
A116000109 |
Ora le benedizioni della Chiesa cattolica non sono altro che formole di preghiere stabilite da' sommi pontefici per invocare sopra di noi o sopra le cose nostre la benedizione del Signore. |
A116000111 |
Ma i popoli dei paesi e delle campagne che sentono più direttamente la mano di Dio, e che spesso dal flagello di una grandine, di una {57 [395]} siccità e simili vedono annientate tutte le speranze dei campestri loro raccolti, questi popoli che conoscono niente poter prosperare se Dio non ci mette la mano, ricorrono più spesso alle preghiere della Chiesa, invocano le benedizioni sopra le loro campagne, vi aggiungono spontaneamente delle preghiere, qualche limosina od altra buona opera. |
A116000125 |
Ivi s. Paolo predicando il Vangelo aveva guadagnati molti a Gesù Cristo e fra gli altri santa Tecla, molto celebre nei fasti della Chiesa e la prima tra le donne che abbia riportato la palma del martirio. |
A116000126 |
Nel partire s. Paolo consacrò vescovo un suo cugino di nome Sosipatro, onorato dalla Chiesa come santo, e lo deputò a governare quella città. |
A116000154 |
Gemeva da più mesi fra le catene, dicono gli atti del martirio di s. Caritone, quando Iddio venne in aiuto della sua Chiesa togliendo dal mondo {72 [410]} con fine terribile chi era cagione primaria di tanti mali. |
A116000166 |
Caritone vedendo l'opera sua benedetta dal Cielo pensò di fabbricare una laura accanto alla chiesa. |
A116000168 |
Dopo la fondazione della chiesa e delle celle s. Caritone si pensava di poter godere tranquillità nella sua spelonca, ma non fu così. |
A116000194 |
Prima di morire s. Caritone predisse molte calamità, da cui doveva essere travagliata la Chiesa di Gesù Cristo. |
don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html |
A117000014 |
Sulla cima dove esisteva il famoso tempio di Giove oggidì è la chiesa di S. Maria di Aracoeli. |
A117000015 |
Tra le diverse salite praticabili avvi la scala in marmo che conduce alla Chiesa d'Aracoeli costruita con frammenti antichi l'anno 1348. |
A117000025 |
Questo colle comincia dal Palatino e si estende con lunga coda fin presso la chiesa di S. Croce all'estremo limite di Roma antica: oggidì si suol appellare Letterano dal maestoso palazzo di un antico romano detto Plauzio Laterano. |
A117000027 |
Ambedue hanno una configurazione che si avvicina a quella del triangolo; non sono tuttavia eguali in estensione: maggiore è quella posta di fronte al Celio, sulla quale è celebre la chiesa di S. Pietro in vinculis e di S. Martino: l'altra è minore; ivi è la basilica Liberiana o di S. Maria Maggiore. |
A117000032 |
Su questa cima dove vi era il tempio di Quirino ora esiste una chiesa dedicata al vero Dio. |
A117000067 |
Ma prima che la religione cristiana potesse liberamente esercitare il suo impero dovette ancora sostenere la più sanguinosa delle battaglie nella {27 [27]} terribile persecuzione di Diocleziano, mentre appunto la Chiesa di Gesù Cristo era governata da s. Marcellino. |
A117000067 |
Questo pontefice fu scelto dalla divina Provvidenza a reggere la chiesa forse nel tempo più diffìcile per la religione. |
A117000068 |
Troppo lungo sarebbe esporre ad una aduna le gloriose vittorie che dai martiri furono riportate durante il suo pontificato, noi daremo cenno solamente di alcuni di cui si fa solennità speciale dalla Chiesa Cattolica in determinati giorni dell'anno. |
A117000083 |
Era l'anno 302 il 24 novembre giorno in cui la Santa {37 [37]} Chiesa ne celebra la festa. |
A117000084 |
Fu più grande il numero di quelli che riportarono la corona del'martirio in questo tempo, che non fu in tutto il corso dei tre primi secoli della Chiesa. |
A117000093 |
Ma Dio che non mai abbandona la sua Chiesa, la sostenne visibilmente in questa prova terribile e portò il soccorso in proporzione del bisogno. |
A117000096 |
Postosi di poi a discorrere con Sisinio e Ciriaco conobbe che erano molto instruiti nelle scienze ecclesiastiche, perciò li consacrò ambidue diaconi della Chiesa. |
A117000117 |
Da questo fatto apparisce quanto sia antico l' uso praticato dalla Chiesa cattolica di portar lumi, cantar inni sacri, fare preghiere nell' accompagnare i cadaveri alla tomba. |
A117000118 |
Perciò la Chiesa cattolica appoggiata sopra la autorità della storia tramandata dai più remoti tempi fino a noi fa due solennità con ufficiatura, con messa e lezioni distinte da leggersi in tempo diverso. |
A117000127 |
Onde si può dire che cominciò il suo papato coll' andarsi a nascondere nelle catacombe per potere con qualche libertà trattare le cose della Chiesa |
A117000139 |
Volle egli stesso compiere quella funzione con grande concorso di sacerdoti e di semplici fedeli e lo consacrò vescovo della chiesa di Ascoli, ed ordinò diacono Euplo di lui discepolo. |
A117000147 |
Cioè fece donazione di ogni suo avere alla Santa Chiesa Cattolica, perchè anche in quei calamitosi tempi, la Chiesa aveva già i suoi possessi rispettati dalle stesse leggi pubbliche; queste leggi erano state bensì annullate da Diocleziano nell' impero d' Oriente, ma erano poi tollerate nell' impero d' Occidente dove comandava Massenzio. |
A117000148 |
Di più il sommo Pontefice reputando quel luogo molto comodo ai cristiani, andava sovente nella novella chiesa a celebrare la santa {82 [82]} Messa, fare istruzioni al popolo ed amministrare la santa comunione. |
A117000148 |
La santa Eroina si sottomise con gioia alla crudele sentenza, ma prima di partire pregò s. Marcello a voler consacrare in chiesa la propria di lei casa. |
A117000150 |
Colà offerendo se stesso in sacrifizio pregava Iddio ad aver pietà della sua Chiesa ed infondere coraggio in quelli che erano condotti al martirio. |
A117000151 |
Tutta la Chiesa godeva grandemente {84 [84]} della libertà riacquistata dal suo capo; ma quella consolazione fu di breve durata, imperocchè saputa la cosa l' Imperatore ordinò che fosse di nuovo con gran diligenza ricercato e stretto fra catene ricondotto in quella stalla di prima. |
A117000158 |
In quel momento il Cielo, che prima erasi coperto di dense nuvole, si fa sereno e la chiesa appare tutta irradiata di viva luce. |
A117000167 |
Una metà trasportata a Torino fu prima depositata nella chiesa dei Padri cappuccini della Madonna di campagna, dipoi con grandissima solennità trasportata alla cattedrale della città; sì venerano tuttora nella Reale cappella della SS. Sindone. |
A117000171 |
Intanto fu edificata una nuova chiesa nel centro della città dove furono trasportate le sudette reliquie, che dai nostri santi dicesi tuttora chiesa dei santi martiri. |
A117000171 |
Ivi giunta trovò eziandio le reliquie dei santi Avventore ed Ottavio, le uni a quelle di s. Solutore che avea seco condotto, e li seppellì in un Tempio dei Gentili da lei comperato e cangiato in Chiesa. |
A117000171 |
Ma nell' anno mille cinquecento {100 [100]} trenta sei, i Francesi essendosi impadroniti di questa città il monastero fu distrutto, le reliquie dei ss. Solutore, Avventore ed Ottavio con quelle di s. Giuliana e di s. Gozzelino abate di quel monastero, furono dapprima trasportate nell' Oratorio di s. Andrea ora Chiesa della Consolata. |
A117000171 |
È questa la prima chiesa di cui si abbia memoria in questa città. |
A117000173 |
S. Besso fini i suoi giorni in questa montagna e fu sepolto non lungi dalla Dora Baltea, dove le sue reliquie stettero nascoste finchè fu data la pace alla Chiesa. |
A117000191 |
Ma pervenutane la notizia a s. Grata cospicua matrona di {110 [110]} quella città e già discepola del santo recossi a dargli sepultura in un sepolcro di marmo che avea per se stessa preparato, e dove riposa nella chiesa a lui intitolata. |
don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html |
A118000001 |
Ma questa Chiesa è una madre pietosa che riceve ogni cristiano come suo figlio, e li considera tutti come teneri oggetti di materno affetto, comandando di riguardarci tutti come fratelli nel cospetto della religione. |
A118000002 |
Abbiamo già veduto e lo vedremo ognor più nella vita de' sommi Pontefici, che poveri pescatori, contadini, guardiani di armenti, e semplici operai, nati in paesi assai lontani da Roma, pure chiamati da Dio acquistarono scienza e virtù necessaria e pervennero alla dignità di supremo gerarca della Chiesa. |
A118000002 |
Non è adunque la gerarchia della Chiesa una delle più belle e popolari istituzioni, anche considerata sotto all'aspetto politico? Non dovrà essere da noi grandemente amata e venerata una dignità che è la più sublime sopra la terra, la più grande presso Dio, a cui noi tutti possiamo pervenire, qualora siano tali i disegni di Dio? Nè queste sono semplici congetture, ma coso di fatto. |
A118000006 |
La prudenza, l'erudizione, lo zelo, il coraggio, la carità di s. Sisto erano universalmente conosciute, e quando s. Stefano fu coronato del martirio, si radunarono i sacri ministri, che noi chiamiamo i cardinali della Chiesa Romana, e con unanimi applausi elessero s. Sisto a successore del martirizzato Pontefice. |
A118000011 |
S. Sisto si adoperò con grande sollecitudine a combattere quest'eresia, ma la brevità del suo pontificato e il rinnovarsi della persecuzione di Valeriano lo impedirono di poterla totalmente estinguere; e la Chiesa ne fu ancora turbata per molti anni. |
A118000015 |
Questa è la regola che segue tuttora la Chiesa cattolica nell'accogliere nel suo seno coloro che sono stati battezzati nell'eresia. |
A118000016 |
Tutta la Chiesa, dice s. Massimo vescovo di Torino, si unisce per applaudire ai trionfi riportati da questo glorioso atleta di Gesù Cristo, e per attestargli il tributo di venerazione che si meritò col luminoso suo martirio |
A118000021 |
S. Lorenzo giungeva con s. Sisto a Roma quando la Chiesa era orribilmente travagliata dalla persecuzione, dall'eresia e dagli idolatri. |
A118000022 |
Anticamente però l'arcidiacono aveva cura eziandio de' vasi sacri, invigilava sulla disciplina di tutti gli impiegati della Chiesa Romana, e teneva conto delle limosine de' fedeli e di tutto il tesoro del sommo Pontefice, col quale provvedeva agli orfani, alle vedove ed ai varii bisogni della Chiesa. |
A118000022 |
Noi possiamo dire che l'arcidiacono della Chiesa Romana, se è permesso usare parole profane ad esprimere cose sacre, era come il ministro di finanze di un sovrano. |
A118000062 |
I tesori della Chiesa li ho già distribuiti {28 [296]} a' poveri, secondo gli ordini che mi avete dato. |
A118000065 |
Questo fatto compievasi il giorno 6 agosto l'anno 26l, dopochè s. Sisto aveva governata la Chiesa pel solo spazio di undici mesi e 18 giorni. |
A118000070 |
Questa fonte prodigiosa sussiste ancora oggidì in una chiesa dedicata al nostro santo martire in Roma, sotto al titolo di s. Lorenzo in Fonte ( V. Nibi, Roma m. |
A118000097 |
Fin dai più remoti tempi il nome di questo glorioso martire fu annoverato fra' più celebri eroi della fede e, la Chiesa lo ha posto nelle litanie de' Santi; di lui si fa pure ogni giorno memoria nel santo sacrificio della Messa. |
A118000097 |
Sono poche le città, i paesi in cui non vi sia Chiesa, altare, od almeno una statua od immagine destinata al culto di s. Lorenzo. |
A118000098 |
Questa Chiesa fu edificata un miglio da Roma fuori della porta Tiburtina, detta oggidì porta s. Lorenzo in onore di questo Santo ed anche perchè da questa porta si va al Campo Verano ove essa è edificata. |
A118000100 |
Il Pontefice s. Leone il grande, di Toscana, procurò che Placidia, figliuola dell'Imperatore Teodosio, ristorasse l'intera chiesa riducendola a forma migliore e appianando una collina che sovrastavate con pericolo di danneggiarla. |
A118000101 |
Questo orciuolo era di bronzo e conservasi ancora oggidì fra le reliquie di questa chiesa. |
A118000102 |
Innanzi all'altare maggiore della Chiesa sono gli amboni, due specie di pulpito, uno a destra l'altro a sinistra, sopra cui anticamente leggevasi l'epistola ed il Vangelo. |
A118000105 |
Quel fonte, che dà il nome alla chiesa, esiste ancora; ed i viaggiatori vanno con piacere a vederlo e a bere dell'acqua maravigliosa. |
A118000105 |
Questa chiesa è nella città di Roma in un vico detto una volta patrizio ed oggidì via urbana. |
A118000107 |
Chiesa e convento antichissimi. |
A118000107 |
S. Sisto III nel 435 la consacrò a s. Lorenzo, ed il Pontefice s. Gregorio Magno destinò questa chiesa per le pubbliche preghiere specialmente in caso di grave calamità. |
A118000108 |
Questa chiesa fu edificata presso al foro romano sul tempio dell'imperatore Antonino. |
A118000109 |
Piccola ma elegante chiesa dedicata al nostro Santo. |
A118000110 |
In questa chiesa conservansi molte preziose reliquie, e fra le altre un braccio del nostro Santo e parte dei corpi de' ss. Crispino e Crispiniano. |
A118000110 |
Questa chiesa credesi così chiamata da Panisperna o Perpenna padrona del sito ove quella fu edificata. |
A118000111 |
Nell' interno della chiesa vi sono belle pitture che rappresentano i varii fatti della vita del Santo cui fu dedicata ( V. Nibi, Roma moderna ). |
A118000115 |
Di più il giorno seguente portarono gli stessi frammenti agli operai, che per dieci giorni se ne cibarono a sazietà senza che gli alimenti {50 [318]} diminuissero; così poterono compiersi i lavori necessari per rendere quella chiesa degna del culto di Dio e del glorioso martire s. Lorenzo ( Dial. |
A118000118 |
Egli racconta la maraviglia cosi: In questa città {52 [320]} avvi una chiesa dove conservasi un'ampolla piena del sangue di s. Lorenzo martire. |
A118000121 |
Aveva udito che se avesse potuto fare una visita ai una chiesa dedicata a s. Lorenzo avrebbe certamente riacquistato la primiera sanita, e perciò risolse di andare a Roma. |
A118000121 |
S. Pietro Damiano, cardinale e dottor di santa chiesa, raccontò una maravigliosa guarigione seguita nella persona di un Imperatore di Costantinopoli. |
A118000122 |
Mentre i marinai, secondo le istruzioni avute, vanno di luogo in luogo per deludere i desiderii di quel sovrano, l'Imperatrice raduna una moltitudine di operai e nel più breve spazio di tempo fa innalzare una bellissima chiesa in onore di san Lorenzo secondo la misura della basilica dedicata al medesimo in Roma. |
A118000123 |
Cosi egli è persuaso di entrare nella basilica di s. Lorenzo in Roma, ed invece entra nella chiesa fatta costruire da sua moglie a Costantinopoli. |
A118000125 |
Un giorno per alcuni gravi affari del regno, non potendosi trovare per la solita abluzione, disse al custode della chiesa che conservasse quella preziosa bevanda colla massima diligenza finchè egli avesse spedito gli affari di urgenza che aveva tra mano. |
A118000126 |
L'autore della sua vita si esprime così: L'imperatore erasi accampato vicino ad una chiesa che dai nemici era stata rovinata. |
A118000126 |
La vittoria fu compiuta e l'imperatore mantenne la promessa, nè cessò dalle spese o dalle fatiche, finchè non ebbe portata alla gloria di prima la chiesa dedicata a s. Lorenzo. |
A118000127 |
Nella festa di questo santo martire un sacerdote, avendo veduto alcuni contadini a mietere frumento, raccomandò loro di astenersi in tal giorno dal lavoro, e gli sgridò dicendo: Miseri, che fate voi? Oggi è festa di s. Lorenzo, e tutta la Chiesa la celebra con gran pompa; di più tra di noi è festa di precetto, e voi, insensati, avete il coraggio di profanarla?. |
A118000131 |
In una chiesa eranvi tre altari, di cui uno dedicato a s. Lorenzo. |
A118000141 |
Il misero contadino, temendo maggior male, pieno di spavento, lasciò il carro nel campo e andò in chiesa, promettendo di santificare quel giorno ad onore e gloria di s. Lorenzo. |
A118000142 |
Giunto innanzi alia chiesa dedicata a s. Lorenzo, mentre i fedeli cantavano lodi al Signore, alla vista di tutti cadde dal cielo il fulmine, che andò a percuotere il carro e le biade, e tutto ridusse in fiamme. |
A118000142 |
Mentre tutti andavano con gioia alle funzioni di chiesa, egli co' buoi aggiogati conduceva a casa il carro. |
A118000146 |
Il miracolo era pubblico, ed i notai della Chiesa Romana ne fecero atto pubblico. |
A118000148 |
La chiesa a lui dedicata in questa città ne è testimonio parlante. |
A118000149 |
Se io riporterò vittoria, diceva quell'eroe cristiano, prometto che appena giunto ne' miei Stati, farò innalzare una chiesa in vostro onore, o glorioso martire s. Lorenzo. |
A118000150 |
Emanuele Filiberto, giunto a Torino, procurò di ornare e quasi edificare una piccola chiesa vicino al suo palazzo. |
A118000150 |
La chiesa fu condotta a compimento nell'anno 1687. |
A118000151 |
Entrando in questa chiesa, sembra di vederne la cupola sospesa in aria. |
A118000153 |
Vale a dire: il duca Emanuele Filiberto fece voto di una chiesa a s. Lorenzo, Maria Gioanna duchessa di Savoia lo adempì, conducendola a compimento. |
A118000154 |
Pertanto, o lettore, se ti accadrà di visitare la chiesa di s. Lorenzo eretta in questa città, fa di considerarla come glorioso monumento che attesta le benedizioni del Cielo versate sopra gli uomini ad intercessione di s. Lorenzo. |
don bosco-il sistema metrico decimale.html |
A119000082 |
Un signore desideroso di dispor bene delle sue ricchezze fa testamento e lascia per la ristaurazione di una chiesa II. 2600 c. |
don bosco-l-amico della gioventu (1848).html |
A122000011 |
Sebbene varie siano le cagioni per cui la religione e la Chiesa di G. C. novera tuttavia molti nemici, una delle principali però sembra sia, che pochi fra questi giungono a contemplarla qual ella è in se stessa, ed a procacciarsene una giusta idea. |
A122000012 |
E tale accusa passa tanto più facilmente, quantoché nella universale tendenza {291 [291]} degli spiriti verso le scienze, tutto dovrebbe avere l'aspetto scientifico in un secolo che ne caldeggia così ardentemente la coltura: e mentre tutti i cuori battono così velocemente di patrio amore, ed anelano non meno alla civile libertà, che alla nazionale indipendenza, sembra che dovrebbe esserne egualmente tenera la religione e la Chiesa. |
A122000013 |
Egli è vero che molti si adoperano lodevolmente per la conciliazione; ma intanto ferve una lotta ogni dì più crescente di non pochi che in buona fede stimando la libertà opposta al dilatamento delle verità religiose ed all'esercizio delle cristiane virtù si credono in dovere d'immolare perciò gl'interessi tutti di questa vita alla gloria celeste: e di altri i quali, come testé avvisava il nostro grande Pontefice, reputando la religione del Crocefisso e la forma della Chiesa cattolica contrarie alla libertà e nazionalità d'Italia, sacrificherebbero volentieri quelle a questa. |
A122000015 |
Ella moveva testé lodevolmente verso l'unità nazionale; ma dacché pretese sortire l'intento col ledere la libertà e trarre in ischiavitù la Chiesa, provò tosto gli effetti della discordia e della divisione, e n'ebbe un'ultima conferma nella petizione di trecento mila padri di famiglia cattolici che protestavano altamente per rivendicare la loro libertà religiosa. |
A122000015 |
La Chiesa di G. C. non ha in odio la libertà civile; anzi la invoca e la promuove con tutto l'ardore; ma intende una libertà vera ed universale, perché sa che ove la libertà sia scompagnata dall'ordine si perde nella licenza, ed ove non sia per tutti egualmente si riduce a nuova schiavitù. |
A122000067 |
ma e Rev.ma un insigne benefattore dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, ringrazio eziandio umilmente Lei, Monsignore, di avere con tanto zelo raccomandato con speciale sua circolare del 13 settembre dello scorso anno, la mia chiesa alla carità dei suoi fedeli diocesani. |
A122000074 |
FESTA DI PIO IX NEGLI ORATOMI DI D. BOSCO. - Tutte le cose, che riguardano il supremo Gerarca della Chiesa, formano sempre oggetto di compiacenza pei buoni cattolici. |
A122000075 |
Compiuti i doveri religiosi, quei buoni giovanetti, mostrando in volto la gioia e la pace che godono coloro che hanno la coscienza pura, si schieravano fuori della chiesa a partecipare del grazioso favore del Santo Padre. |
A122000075 |
E diffìcile di esprimere a parole i dolci sensi, che desiavano in cuore quella vista di tanti giovani, che con canti e suoni, in chiesa e fuori di chiesa, in prosa ed in poesia, manifestava quella viva e tranquilla letizia, che solo può venire dalla testimonianza della coscienza, che può dire a se stessa: non son rea. |
A122000076 |
CHIESA DI MARIA AUSILIATRICE IN VAIDOCCO. - Fra i quartieri della città di Torino, che da pochi anni divennerò impunitissimi, certamente devesi annoverare quello di Valdoeco. |
A122000076 |
Havvi qui presentemente una superficie abitata circa da trentacinque mila abitanti, fra cui non si scorge alcuna Chiesa nè poco nè molto spaziosa, dove abbiano luogo pubbliche sacre funzioni. |
A122000077 |
Un benemerito ingegnere (signor Spezia) compi il disegno di una Chiesa e nella scorsa state se ne gettarono le fondamenta. |
A122000078 |
L'area della Chiesa è di mille ducenlo metri quadrati, ha forma di croce latina; la spesa monterebbe circa dugento mila franchi. |
A122000081 |
Il Sommo Pontefice Pio IX, appena conobbe il bisogno di una chiesa e la mancanza di mezzi per edificarla, mandò la graziosa somma di franchi cinquecento con queste parole: «Questa tenue offerta abbia generosi emulatori che colla loro carità zelando il decoro della casa del Signore accrescano il numero dei devoti della Madre di Dio e cosi le benedizioni di lei discendano ognor più copiose sopra la terra». |
A122000083 |
- Il 24 del corrente mese in questa città è solennemente celebrata la festa di Maria Ausiliatrice nella chiesa a lei dedicata. |
A122000083 |
Indulgenza plenaria a chi visita la chiesa in tale giorno. |
A122000085 |
E noi vorremmo che questa trentesima terza edizione ancora più della altre si diffondesse nel popolo, il quale, in mezzo a tanto pervertimento di mente e di cuore, troppo abbisogna di essere rischiarato circa i fondamenti della Chiesa, circa l'autorità e infallibilità del Sommo Pontefice, e di essere premunito contro gli errori dei protestanti. |
A122000093 |
Sua Santità provò grande consolazione di questi primi frutti di un'Opera, che, coltivata nel suo vero aspetto, può tornare utilissima alla Chiesa; e per dare un segno del suo paterno gradimento e nel tempo stesso incoraggiare i buoni cattolici a promuoverla e sostenerla, apri i tesori spirituali della Chiesa, e con apposito Breve concedeva molti favori, grazie spirituali ed indulgenze a tutti quelli che con mezzi materiali o morali si fanno promotori di essa. |
A122000099 |
Alle cinque pomeridiane nella chiesa di Maria Ausiliatrice incominciava la funzione dell'addio. |
A122000118 |
Già vi è noto che fin dal 1878, per iniziativa del Santo Padre Leone XIII, fu stabilita un'apposita Commissione di ragguardevoli personaggi, aventi a capo l'Eminentissimo Cardinale Vicario allo scopo di innalzare in quest'alma Città una chiesa ad onore del Sacro Cuore di Gesù. |
A122000118 |
La chiesa dovrà servire di parrocchia, ed essere ad un tempo quale un monumento al grande Pontefice Pio IX di veneranda memoria. |
A122000120 |
Persona che credo bene informata mi assicura inoltre che Don Bosco intenda di acquistare eziandio, se già non l'ha acquistato, un terreno ed un fabbricato attiguo alla chiesa; e ciò allo scopo di formarne un Ospizio di carità, capace di accogliervi un 500 giovanetti poveri, di tutte le nazioni, i quali si trovino in Roma pressoché abbandonati. |
A122000121 |
Lunedi scorso nella chiesa di Maria Ausiliatrice, in Torino, venne celebrata con pompa solenne la festa del Dottore S. Francesco di Sales, patrono dell'Istituto salesiano. |
A122000121 |
Quantunque giorno feriale, tuttavia assai edificante fu l'affluire alla chiesa e la frequenza ai Santi Sacramenti, non solo dei giovanetti e dei membri dell'Istituto, ma dei fedeli della città, stati acconciamente preparati colla novena e con un triduo di predicazione. |
A122000124 |
Celebrò la messa e predicò nella cappella delle Visitandine, delle Dame ospedaliere di S. Tommaso di Villanova, nella chiesa di S. Sulpizio, alla Maddalena. |
A122000137 |
Sebbene varie siano le cagioni per cui la religione e la Chiesa di G. C. novera tuttavia molti nemici, una delle principali però sembra sia, che pochi fra questi giungono a contemplarla qual ella è in se stessa, ed a procacciarsene una giusta idea. |
A122000138 |
E tale accusa passa tanto più facilmente, quantoche nella universale tendenza degli spiriti verso le scienze, tutto dovrebbe avere l'aspetto scientifico in un secolo che ne caldeggia cosi ardentemente la coltura: e mentre tutti i cuori battono così velocemente di patrio amore, ed anelano non meno alla civile libertà, che alla nazionale indipendenza, sembra che dovrebbe esserne egualmente tenera la religione e la Chiesa. |
A122000139 |
Egli è vero che molti si adoperano lodevolmente per la conciliazione; ma intanto ferve una lotta ogni dì più crescente di non pochi che in buona fede slimando la libertà opposta al dilatamento delle verità religiose ed all'esercizio delle cristiane virtù si credono in dovere d'immolare perciò gl'interessi tutti di questa vita alla gloria celeste: e di altri i quali, come testé avvisava il nostro grande Pontefice, reputando la religione del Crocefisso e la forma della Chiesa cattolica contrarie alla libertà e nazionalità d'Italia, sacrificherebbero volentieri quelle a questa. |
A122000141 |
Ella moveva testé lodevolmente verso l'unità nazionale; ma dacché pretese sortire l'intento col ledere la libertà e trarre in ischiavitù la Chiesa, provò tosto gli effetti della discordia e della divisione, e n'ebbe un'ultima conferma nella petizione di trecento mila padri di famiglia cattolici che protestavano altamente per rivendicare la loro libertà religiosa. |
A122000141 |
La Chiesa di G. C. non ha in odio la libertà civile; anzi la invoca e la promuove con tutto l'ardore; ma intende una libertà vera ed universale, perchè sa che ove la libertà sia scompagnata dall'ordine si perde nella licenza, ed ove non sia per tutti egualmente si riduce a nuova schiavitù. |
A122000208 |
- per la chiesa di Maria Ausiliatrice 70, 76;. |
A122000209 |
- per la chiesa di S. Francesco di Sales 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23. |
don bosco-l-arca dell-alleanza.html |
A123000022 |
Essa si fece ascrivere all'associazione di Maria Ausiliatrice, e senza lasciarsi abbatter dallo scoraggiamento, in tutti i giorni di detto anno, recitava particolari preghiere alla Santa Vergine, promettendo, se otteneva la grazia, di fare un bel dono alla chiesa. |
A123000024 |
Riconoscente il guarito offre lire 5 pel culto della Chiesa, increscioso, che le sue ristrette finanze, non li permetteva di offrire di più. |
A123000025 |
Perciò mentre era perduta ogni speranza umana, inginocchiato ai piedi del letto, si raccomandò più colle lagrime che colla parola alla Madonna, facendo voto di andare a Torino e presentare un'offerta nella nostra Chiesa. |
A123000029 |
Allora deliberai di pregare, di fare una novena, di accostarmi ai SS. Sacramenti, e di promettere un'offerta alla Chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino. |
A123000037 |
Ornai certa d'essere stata pienamente esaudita, il 28 dicembre portavasi a Torino a ringraziare la sua amorosa Liberatrice, con un'offerta alla Chiesa. |
A123000039 |
I1 13 gennaio 1877 il padre recavasi in compagnia del figlio nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, per fare il debito ringraziamento, riferendo la grazia ricevuta. |
A123000040 |
Tenendo ella nella stanza un'immagine di Maria Ausiliatrice, si raccomandò più volte alla medesima ripetendo sovente con viva confidenza: Maria Auxilium Christianorum, ora pro nobis, cori promessa di fare una visita nella Chiesa a lei dedicata, se otteneva la grazia. |
A123000044 |
Chi aveva fatto il voto per mezzo del proprio parocco mandò alla Chiesa di Valdocco l'offerta di lire 5. |
A123000051 |
Il padre riconoscente offre la somma di lire 7 pel culto della Chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A123000061 |
Allora mi venne in mente di rivolgermi a Colei che la Chiesa proclama Aiuto dei Cristiani, e unitamente a mia moglie feci voto, che se la bambina fosse guarita da detta malattia, avrei nella prossima estate offerte lire 2 pei bisogni della Chiesa, da pochi anni eretta in Torinoa Valdocco. |
A123000072 |
Il sottoscritto prega ancora di essere associato alla pia Arciconfraternita di Maria Ausiliatrice, istituita nella Chiesa dell'Oratorio. |
A123000074 |
Ella stessa andò a chiedere per me la benedizione, alla Madonna Santissima, nella Chiesa a Lei consecrata, in questa nostra fortunata Torino, mi fece ascrivere tra le consorelle dell'Associazione, mi recò la medaglia, mentre con viva fede io incominciava alcune preghiere. |
A123000077 |
Ho qualche vigna il cui frutto ho raccomandato alla Madonna, promettendo di pagare un tributo di figliale ossequio, pel decoro della sua Chiesa in Valdocco. |
A123000077 |
Perciò spedisco a lei M. Rev. Signore un fusto di vino bianco, per la sacristia di cotesta Chiesa di Maria Ausiliatrice, acciocchè sia adoperato nella celebrazione del SS. Sacrifizio dell'altare. |
A123000080 |
Con piena fede feci una novena di tre Pater, Ave, Gloria e Salve Regina a Maria SS. Ausiliatrice, onde ottenere una perfetta guarigione spirituale, con promessa di far celebrare cinque Messe all'altare a Lei dedicato nella Chiesa eretta in Torino. |
A123000088 |
Da quasi vent'anni era stata incominciata {51 [141]} la costruzione di una Chiesa, e non si potevano mai superare le difficoltà, le quali impedivano, che questa venisse aperta al pubblico. |
A123000088 |
E la Chiesa non tardò ad essere ultimata, benedetta e centro di concorso di popoli, per ricevere i sacramenti. |
A123000088 |
Fu suggerito al parroco, dal sopradetto Sacerdote, di mettere come quadro principale della Chiesa, l'immagine di Maria Ausiliatrice. |
A123000093 |
Io e le suore, nel raccontare lo scopo delle nostre {54 [144]} due novene a Maria Ausiliatrice, piangevamo per divozione, ed un bel cuore d'argento fu appeso all'Altare di Maria in segno di gratitudine, rimettendo inoltre la tenue offerta di L. 5 alla Signoria Vostra con preghiera di spedirle alSig. D. Bosco per la sua magnifica Chiesa, Santuario fra gli illustri de' giorni nostri. |
A123000108 |
Se ottengo, come non ne dubito punto, le suddette tre grazie, faccio solennemente voto: 1 Di appendere un cuore d'argento sotto la miracolosa immagine di Maria, che si venera nella Chiesa di Valdocco. |
A123000110 |
Fare alla detta chiesa un offerta di lire 100 in danaro, quando la grazia sia compiuta. |
A123000114 |
Tanto io dichiaro a gloria di Dio e di Maria SS. e faccio alla sua Chiesa in Valdocco l'offerta di lire 20. |
A123000117 |
Nel settembre del 1874 la portarono a Torino per ricevere una benedizione nella chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A123000126 |
Accesa da questa fede di ricevere la grazia, il giorno medesimo di Maria Ausiliatrice, con sorpresa di tutti mi levai spuntata l'alba e mi feci condurre in una carozza fino alla chiesa. |
A123000139 |
Nel primo venerdì di giugno si rinnovò in comune la promessa di una offerta votiva a Maria, e si spedi all'Oratorio in Torino una seconda lettera, {80 [170]} colla limosina di una messa da celebrarsi nella Chiesa della Madonna Ausiliatrice nella prossima mattina. |
A123000142 |
Trovandomi privo di lavoro per mantenere la mia famiglia, mi raccomandai a Maria SS. Ausiliatrice con una novena, e con promessa di mandare 7 L. pel decoro della sua chiesa in Torino, se le mie preghiere erano esaudite. |
A123000155 |
Finalmente un giorno più che mai angustiate, per la paura di non più ritrovarle, unimmo alle preghiere già fatte la promessa di far celebrar due messe all'altare di Maria SS. Ausiliatrice, nella chiesa a lei dedicata in Torino, di offrire un piccolo dono, e di far pubblicare la grazia ricevuta, se Maria ce la otteneva. |
A123000157 |
Disperando da ogni umano aiuto, mi raccomandai alla B. V. Maria sotto il titolo di Auxilium Christianorum, che si venera nella sua Chiesa in Torino. |
A123000158 |
Mi potei muovere, levarmi, girare per la casa, andare in Chiesa per ringraziare Dio e la sua Santissima Madre. |
A123000163 |
Ora dunque mi gode l'animo di sciogliere il voto fatto, coll'inviare lire 15 pel culto della Chiesa eretta in Valdocco, in onore di Maria Ausiliatrice. |
A123000167 |
Anzi ogni anno, dacchè fu costrutta la Chiesa, recavasi a Torino per ivi celebrare in Valdocco la cara e solenne festività. |
A123000168 |
Ai 14 di Marzo, seconda Domenica, fu alla Chiesa, ma dopo i Vespri alquanto spossata dovette porsi a letto. |
A123000171 |
Evviva sempre, evviva M. V. Ausiliatrice! Ella si ricorderà come l'anno scorso ahbiam pregato e fatto pregare nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, affine di essere liberati dai bruchi che infestavano le viti e come felicemente riuscimmo nell'intento. |
A123000173 |
In rendimento di grazie manda alla Chiesa di Valdocco lire cinque, da impiegarsi in onore di Maria. |
A123000178 |
Già amministratile gli ultimi sacramenti di Santa Chiesa, nella medesima notte in cui si credeva che dovesse soccombere al pernicioso morbo, la madre di lei insieme colla figlia, si raccomandarono alla SS. Vergine Maria Ausiliatrice, promettendole un'offerta. |
A123000185 |
Il 29 di detto mese una donna conoscendo il mio caso mi consigliò di recarmi a Torino a visitare la Chiesa di Don Bosco, per chiedere a Maria Ausiliatrice la grazia di acquistar l'udito. |
A123000196 |
Quindi è che dal Capitano all'ultimo dell'equipaggio e tutti i passeggieri colle loro rispettive famiglie al domani dell'arrivo si radunarono in chiesa per cantare il Te Deum, è ad udire una messa di ringraziamento pel favore ricevuto. |
A123000319 |
Nella Chiesa eretta in Torino sotto al titolo di Maria Ausiliatrice cresce ogni giorno più il concorso dei fedeli, non invano chiedendo sollievo e conforto nei vari bisogni ed afflizioni della vita. |
A123000320 |
Uno formola di benedizione era già piamente usata nella Chiesa stessa, ma il sacerdote Bosco, desiderando che ogni cosa si praticasse secondo, i riti e l'approvazione della Santa Sede, espose tale formola alla Sacra Congregazione dei Riti, che, esaminatala attentamente, parola per parola, a nome di S. Santità Leone XIII l'approvò nel modo seguente:. |
don bosco-l-aritmetica ed il sistema metrico [7a edizione].html |
A124000184 |
1° Un signore desideroso di disporre bene delle sue ricchezze fa testamento e lascia per la ristorazione di una Chiesa L. 5500 e cent. |
don bosco-l-armonia (1849-1863).html |
A125000007 |
Dichiariamo essere intimamente persuasi che da voi disgiunto niuno può appartenere alla vera Chiesa, noi ci offriamo pronti a spendere ogni nostro avere, ogni sostanza e la vita medesima per mostrarci degni di un sì tenero padre. |
A125000033 |
A rendere magnifica questa solennità ci mancava una chiesa conveniente, giacchè due terzi degl'intervenienti dovettero rimanersene fuori per la bassezza e ristrettezza del presente edifizio; ma ci gode l'animo nella divina Provvidenza, la quale sembra preparare i mezzi per una chiesa novella più decente pel divin culto, più adattata ai presenti bisogni. |
A125000036 |
- Abbiamo già parlato altra volta dell'apertura di una Lotteria di oggetti a favore della chiesa in costruzione nell'Oratorio maschile di S. Francesco di Sales, sezione Valdocco, in Torino. |
A125000036 |
Il luogo dell'esposizione della lotteria è in via della Basilica, porta N° 3, piano 1°, dietro la Chiesa di S. Domenico, ed è sempre aperto dalle 10 del mattino sino alle 4 di sera. |
A125000037 |
Per causa accidentale, l'esposizione degli oggetti in Lotteria a favore della Chiesa in costruzione nell'Oratorio maschile di S. Francesco di Sales, sessione Valdocco, in Torino, da noi accennata nel nostro foglio di ieri venne differita di alcuni giorni. |
A125000041 |
L'esposizione è in via della Basilica, porta N° 3, piano 1°, dietro la chiesa di S. Domenico, dalle 10 ore del mattino sino alle 4 della sera. |
A125000042 |
- Il numero degli oggetti offerti alla lotteria apertasi per l'ultimazione della chiesa in Valdocco sotto la direzione di D. Bosco, va sempre aumentando ogni dì più. |
A125000047 |
ma e Rev.ma un insigne benefattore dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, ringrazio eziandio umilmente Lei, Monsignore, di avere con tanto zelo raccomandato con speciale sua circolare del 13 settembre dello scorso anno, la mia chiesa alla carità dei suoi fedeli diocesani. |
A125000050 |
Così Confortato ed aiutato, mi gode l'animo di annunziarle, che i lavori di costruzione si continuano con tutta l'attività possibile, ed ho fede nel Signore, che il 20 di giugno prossimo, giorno sacro per noi a Maria Consolatrice, si potrà, per soddisfare all'urgente nostro bisogno, andando nella nuova chiesa benedirla e celebrarvi le sante funzioni. |
A125000053 |
Mi permetta, Monsignore, che la preghi ancora a voler continuare la sua efficace protezione all'Oratorio, e benedire la novella chiesa, la lotteria, e tutti i figliuoli dell'Oratorio, e con essi anche la mia persona, che di tutti ne sento maggior bisogno. |
A125000058 |
La commissione direttrice della Lotteria d'oggetti a benefizio della Chiesa che si sta fabbricando in Valdocco per l'istruzione religiosa e morale de' giovani, nella seduta del sei corrente, riconoscendo come special favore del Cielo l'essersi conservate illese le mura del nuovo edifizio, quantunque assai vicina al luogo del disastro accaduto nel Borgo Dora, e non sapendo meglio esprimere la sua gratitudine verso la Divina Provvidenza, se non col venire in aiuto di quel maraviglioso ospedale, che dalla medesima s'intitola, e che tanto danno ebbe a sentire nell'awenuto infortunio, ha deliberato che la metà dell'aggio accordato dalle leggi sulla Lotteria di pubblica beneficenza debba d'ora in poi cedere a prò dell'Opera Cottolengo. |
A125000059 |
Un duplice scopo si otterrà in tal modo da' generosi e benefici che vorranno ancora inviare qualche oggetto per arricchire la già copiosa raccolta, o vorranno acquistare i biglietti che ancora sono disponibili: il bene della povera gioventù che potrà nella nuova Chiesa essere educata alla pietà ed alla virtù, ed il soccorso ad uno stabilimento che pe' suoi principii, e per la sua conservazione è un visibile miracolo della Provvidenza. |
A125000096 |
Dopo quattro mesi di catechismo apparve abbastanza istruito per ricevere il Battesimo, ed essere ricevuto in grembo alla Chiesa Cattolica. |
A125000098 |
Compiuta la sacra funzione, Monsignore pronunciò un breve discorso, in cui dimostrò quanto esultasse il suo cuore nel rimirare in questi giorni tanti figliuoli delle tenebre abbandonare l'errore per venire a riposare in seno alla Chiesa Cattolica. |
A125000102 |
Sabato, diciotto del corrente, nella chiesa dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, due segnati di Calvino, padre e figlio, rinunziarono all'eresia per ritornare alla religione cattolica, apostolica, romana, da cui i loro antenati sgraziatamente si allontanarono. |
A125000106 |
E venne deciso che tutti gli affigliati s'asterrebbero rigorosamente dal frequentare la chiesa, ed inoltre si dovesse concertare un ballo, o serata musicale, che si terrebbe per tutti quanti i giorni durerebbe la missione. |
A125000107 |
Rallegratosi con que' pochi, che erano presenti, delle loro buone disposizioni, venne confortandoli nel loro proposito, ed anche eccitandoli a condurre quanti più potevano in chiesa con loro. |
A125000108 |
Terminata la predica, nell'uscire della gente dalla chiesa, un cotale prese a dire che non valeva la pena di andar a sentire il missionario; venite, disse, ad ascoltare me, che predico meglio del missionario. |
A125000122 |
Domenica scorsa, 25 del corrente, Monsignor Moreno, Vescovo d'Ivrea, amministrava il sacramento della Cresima a circa 1400 persone, fra cui varie assai adulte, nella chiesa dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, diretto dall'esimio D. Bosco. |
A125000122 |
Era una consolazione il vedere quella chiesa modesta sì, ma decente assai, nè manchevole di certi ornamenti piuttosto bellini (fra gli altri una statua della Madonna Assunta, regalata, non ha guari, dal marchese Fassati), che da pochi anni sorge, ove prima lo spirito immondo teneva impunemente le sue tresche, e sorgere per accogliervi ogni dì, e specialmente nei giorni festivi, tante centinaia di giovani, che altrimenti crescerebbero rotti a ogni vizio, e andrebbero a gremire cerceri ed ergastoli; e accanto a quella chiesa alzarsi un bell'edilìzio (che ora sta ampliandosi), quale albergo d'ogni virtù, e testimonio visibile della carità (e chi non la vuole chiamare carità, la chiami filantropia) dei sacerdoti della Chiesa Cattolica. |
A125000122 |
Era una consolazione il vedere tanta gente venuta da' paesi circonvicini, accalcarsi nella chiesa per ricevere i doni dello Spirito Santo, e fornirsi della virtù necessaria a sostenere gli assalti di Satanasso in questo tempo, che meritamente deve appellarsi tempo di persecuzione per la Chiesa. |
A125000124 |
E sapete pure quanto sia straordinario fenomeno un musico laico, che stia in chiesa con rispetto e con divozione. |
A125000124 |
E vi so dire, che coloro stessi che non amano nè funzioni religiose, nè chiesa, nè religione, dovettero confessare, che la processione (giacchè le altre funzioni essi non videro) fu in vero splendida e divota. |
A125000124 |
Io desidererei che questa parte dell'educazione della gioventù, così mirabilmente praticata dall'ottimo D. Bosco, fosse più conosciuta e praticata, e che potessimo sbandire dalla Chiesa le profanazioni della musica teatrale, e dai musici peggiori della musica». |
A125000124 |
Nella chiesa, piena zeppa di gente, credo che non vi sia stato alcuno che non {34 [34]} siasi accostato alla S. Mensa; e quel che è più importante, vi era sì grande numero di uomini, che di essi erano pieni il coro, tutti gli angoli vicini alla sacristia, e la sacristia stessa. |
A125000125 |
Indulgenza plenaria a chi, confessato e comunicato, visiterà questa chiesa, pregando secondo l'intenzione del Sommo Pontefice. |
A125000133 |
Offerirono preghiere pel riposo dell'anima sua; accompagnarono il venerato cadavere fino alla tomba, e per dare ancora qualche sfogo al loro dolore s'unirono ai loro compagni dell'oratorio di San Francesco di Sales, e nel giorno 13 del corrente mese, nella chiesa di San Luigi, che per tre anni egli aveva esemplarmente diretta, gli fecero un funerale solenne per quanto il loro e stato e luogo comportava. |
A125000150 |
I protestanti tacciano d'intollerante la Chiesa Cattolica, perchè usa troppo rigore verso gli ostinati; e l'Autore reca le parole di Paplo, colle quali chiama Elima scellerato, arca di frode e di empietà, figlio del demonio; rapporta il fatto dell'incestuoso di Corinto che il santo Apostolo prima scomunicò, di poi vedendo ravveduto, accolse di nuovo nella comunione dei fedeli. |
A125000150 |
I quali fatti dimostrano l'intolleranza della Chiesa Cattolica essere quella stessa di S. Paolo, che non voleva alcuna società tra Cristo e Belial, p. |
A125000157 |
Ivi non solamente sono esposte le loro azioni, ma viene popolarmente spiegato lo spirito della Chiesa primitiva, dal che viene a rendersi manifesto come il governo, la disciplina, i dommi, la morale della Chiesa antica, sono quegli stessi d'oggidì; che perciò sono rei di calunnia quegli eretici che tacciano di novità la Chiesa cattolica nel suo insegnamento e nelle sue istituzioni. |
A125000158 |
, come S. Lino comandò alle donne di andare in chiesa col capo coperto, ma si nota subito che tal cosa fu ordinata per comando di S. Pietro, e siccome pure aveva già comandato S. Paolo. |
A125000159 |
Riferisce come S. Cleto stabilì in Roma 25 presbiteri, perchè avessero cura d'anime, come hanno attualmente i nostri parrochi; che i presbiteri furono più tardi detti sacerdoti; quindi apparisce essersi introdotta niuna variazione nella Chiesa, nè quanto ai parrochi, nè quanto ai sacerdoti; la variazione essere tutta da parte dei protestanti, i quali, non ammettendo il sacramento dell'ordine, sono eziandio privi di sacerdozio, perciò senza parrochi, e senza sacerdoti. |
A125000160 |
Noi pertanto raccomandiamo caldamente queste letture a qualsiasi condizione di persone, ma le raccomandiamo specialmente a quelli che per mancanza di tempo o di studio non possono percorrere i grossi volumi in cui tali materie sono discusse; e le giudichiamo vie più necessarie in questi tempi che i nemici della fede usano tutte le armi del dispregio e della menzogna per travisare i dommi e le istituzioni della Chiesa Cattolica, e denigrare la fama de' Vicari di Gesù Cristo, che nei vari tempi la governarono. |
A125000169 |
Indulgenza Plenaria da lucrarsi alla chiusura del Mese Mariano da coloro che nel decorso di esso sonosi in modo particolare occupati a cantare laudi sacre in Chiesa e intervenuti alla divozione del Mese Mariano. |
A125000173 |
Compiuti i doveri religiosi, quei buoni giovanetti, mostrando in volto la gioia e la pace che godono coloro che hanno la coscienza pura, si schieravano fuori della chiesa a partecipare del grazioso favore del Santo Padre. |
A125000173 |
È difficile di esprimere a parole i dolci sensi, che destavano in {48 [48]} cuore quella vista di tanti giovani, che con canti e suoni, in chiesa e fuori di chiesa, in prosa ed in poesia, manifestava quella viva e tranquilla letizia, che solo può venire dalla testimonianza della coscienza, che può dire a se stessa: non son rea. |
A125000175 |
Que' poveretti, i quali non sono guari avvezzi a ricevere carezze dagli uomini, menando una vita piena di stenti e di privazioni, sentono vivissima la riconoscenza verso del Capo della Chiesa, che dall'altissimo suo grado, lungi dal dimenticare i figli del popolo, come fanno gli adulatori del popolo stesso, si esibisce, e si fa vedere loro padre, come è padre dei grandi della terra e dei principi. |
A125000186 |
Il mese Mariano di D. Bosco (ed a tal nome è superfluo ogni encomio) è un breve compendio della Dottrina cattolica, un quadro, ove in ristretto sta effigiata la Chiesa, un vade-mecum del cristiano. |
don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html |
A126000065 |
Che per ciò nel desiderio di promuovere l'esecuzione della pia opera, e non potendo, atteso le molte sue occupazioni, intervevenire al collocamento della pietra fondamentale della nuova chiesa, di cui fu progettata la costruzione, si è degnata di dare fin d'ora una prova del generoso Reale suo animo, con manifestare l'intenzione di concorrere in qualche modo per siffatta opera, quando ne sarà il caso. |
A126000108 |
Non potendo nelle massime assentate acconsentire il condono dei diritti stabiliti per la spedizione del permesso, che la S. V. Molto Illustre e Molto Rev.da avrebbe dovuto ritirare prima di far intraprendere la costruzione della Chiesa che ne era l'og getto, ho provveduto per la gratuita spedizione, facendo reintegrare la Cassa con fondi destinati alla beneficenza, avuto riguardo alla pia destinazione, cui è rivolto quel provvedimento. |
don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html |
A127000005 |
Ed è appunto questo benemerito sacerdote il quale divisò di ergere la nuova Chiesa in quel borgo, dove hawene grandissimo bisogno, e perciò, coll'aiuto di generosi benefattori, comprò già il terreno, preparò il disegno e un buondato di materiali. |
A127000005 |
Si sta per mettere mano alla costruzione di una nuova Chiesa in Torino nel borgo Dora, e precisamente nel piano tra via Cottolengo e l'Oratorio di San Francesco di Sales, del sacerdote don Giovanni Bosco. |
A127000007 |
S. S. Pio IX sempre pronto a porgere la mano benefica ove scorga il bisogno, appena intese la necessità e il divisamente di una Chiesa in Valdocco, mandò tosto la vistosa somma di L. 500, accompagnandola con queste parole: «Questa piccola ma cordiale offerta abbia più generosi emulatori, e la Santa Vergine dal cielo moltiplichi le sue benedizioni sopra tutti coloro che danno mano per edificare la Casa del Signore o promuovono le cose che al divin culto riguardano». |
A127000008 |
Un benemerito ingegnere (signor Spezia) compì il disegno di una Chiesa e nella scorsa state se ne gettarono le fondamenta. |
A127000009 |
L'area della Chiesa è di mille ducente metri quadrati, ha forma di croce latina; la spesa monterebbe circa dugento mila franchi. |
A127000012 |
Il Sommo Pontefice Pio IX, appena conobbe il bisogno di una chiesa e la mancanza di mezzi per edificarla, mandò la graziosa somma di franchi cinquecento con queste parole: «Questa tenue offerta abbia generosi emulatori che colla loro carità zelando il decoro della casa del Signore accrescano il numero dei devoti della Madre di Dio e così le benedizioni di lei discendano ognor più copiose sopra la terra». |
A127000016 |
Oggi (27) ha luogo la posa della prima pietra della nuova Chiesa intitolata a Maria Ausiliatrice che il sacerdote Giovanni Bosco fa costruire in Valdocco. |
A127000017 |
Giovedì ebbe luogo la solenne cerimonia per la collocazione della prima pietra della chiesa sotto il titolo Aiuto dei cristiani in Valdocco. |
A127000033 |
In quel tempo per tratto di bontà l'ottimo sacerdote don Bosco venne a visitarmi, e dopo aver intesa la narrazione della malattia mi disse che alcuni si erano raccomandati a Maria Ausiliatrice ed avevano ottenuti non ordinarli favori, e mi suggerì di fare una novena a questa Madre Celeste; e se da Maria otterrà la guarigione, mi diceva, porterà poi qualche oblazione per continuare i lavori della chiesa posta in costruzione in Valdocco, appunto sotto il nome di Maria Ausiliatrice. |
A127000045 |
E non era la sola curiosità che affollasse tanta gente, che lo spirito di divozione compariva in sul volto di tutti; nel mattino in modo particolare si vedeva la divozione dei Torinesi verso Maria Ausiliatrice, poichè, cominciando dall'aurora fino verso il mezzogiorno, era continua la frequenza ai santissimi sacramenti: dal calcolo che si è potuto fare, si può affermare senza pericolo di esagerazione che le comunioni fatte nella nuova chiesa in detto ottavario oltrepassarono il numero di dodici mila. |
A127000045 |
E non i soli Torinesi vollero prendere parte a tanta solennità, ma concorsero da tutti i paesi vicini e anche da lontani; da Genova, da Milano, da Firenze, da Bologna e fin anche da Roma partirono insigni personaggi e si recarono a Torino per assistere alla dedicazione della nuova chiesa. |
A127000045 |
Il concorso fu più che straordinario, la chiesa era sempre piena zeppa di gente; specialmente poi nel giorno del Corpus Domini e nella domenica seguente, pareva che tutta la popolazione della città si fosse riversata in Valdocco; per le vie che conducono alla chiesa, a stento potevano passare le vetture, tanto erano esse occupate continuamente dalla divota popolazione che alla chiesa in folla accorreva. |
A127000045 |
Nel mattino dello scorso mercoledì terminavasi il sacro ottavario per la solenne consacrazione della nuova chiesa eretta qui in Torino a Maria Ausiliatrice. |
A127000057 |
In omaggio al supremo Pastore della Chiesa, il sacerdote Giovanni Bosco co' suoi preti dell'Oratorio di San Francesco di Sales in Torino, limosina di due messe ciascuno, lire 24. |
A127000060 |
Martedì, 30 agosto, nella chiesa di Nostra Signora Ausiliatrice ebbe luoge la solenne collaudazione del nuovo organo fabbricato dai pavesi Lingiardi Nonostante la difficoltà della stagione, in cui la maggior parte dei Torinesi {90 [90]} sono in campagna, un eletto concorso di persone intelligenti si deliziava delle armonie del nuovo organo suonato con singolare maestria dall'illustre cav, Petrali, maestro di cappella della Cattedrale di Crema. |
A127000060 |
Sarebbe troppo lungo lo esaminare parte per parte il nuovo organo-orchestra del Lingiardi; basti il dire, che i suoi lavori formano sempre un pregio della chiesa che li accoglie. |
A127000083 |
Ecco un libro opportunissimo in apparecchio alla festa solenne di San Gregorio Settimo, che la Chiesa celebrerà il dì 25 prossimo maggio. |
A127000085 |
E noi vorremmo che questa trentesima terza edizione ancora più delle altre si diffondesse nel popolo, il quale, in mezzo a tanto pervertimento di mente e di cuore, troppo abbisogna di essere rischiarato circa i fondamenti della Chiesa, circa l'autorità e infallibilità del Sommo Pontefice, e di essere premunito contro gli errori dei protestanti. |
A127000091 |
Egli ha ragione di levar la voce contro il paganesimo antico e moderno delle scuole, e di stabilire che, per ravvivare la società data al materialismo e indifferente a quanto più tocca da vicino l'uomo ed i suoi destini, è mestieri far ritorno aMa Chiesa cattolica. |
A127000107 |
A questo rivolgendo il pensiero il venerando nostro sacerdote Giovanni Bosco, fondatore dell'Oratorio salesiano di Torino, concepì il disegno di una istituzione acconcia alle presenti necessità della Chiesa, la quale istituzione da Maria Ausiliatrice piglia il nome. |
A127000110 |
Questa Biblioteca, che era già nel desiderio di molti, si fece indispensabile oggi, che, risolta da profondissimi pensatori la grave quistione intorno all'insegnamento dei classici nelle scuole, la Santità di Pio IX degnossi di apporvi, come disse, il suggello, inculcando, secondo l'uso costante della Chiesa, il promiscuo studio degli autori pagani e degli ottimi scrittori sacri, e impromettendosene grande frutto. |
A127000118 |
Alcune di queste opere furono encomiate da ben 29 Vescovi, ed altre riscossero il plauso di uomini competentissimi, fra cui quell'insigne decoro della Chiesa genovese, che è monsignor Gaetano Ali-monda. |
A127000118 |
Questo volume, da tanto tempo aspettato, delle pastorali fatiche di quell'apostolico predicatore che è il teologo Antonio M. Belasio, direttore spirituale del seminario vigevanese e missionario apostolico, forma il quarto delle opere del medesimo, e tiene dietro alle Conferenze per i bisogni del popolo, alla Madre Chiesa nelle sue relazioni con Dio e coi suoi figli nella santa messa, alle Prediche per meditazioni ai popoli. |
A127000120 |
La commovente funzione chiamava alla chiesa di Maria Ausiliatrice un gran concorso di gente, fra cui in bel numero gli amici dei missionari, a cui si desiderava dare un ultimo abbraccio e augurare felice il lungo viaggio e prospero l'esito della missione. |
A127000121 |
Verso la sera del medesimo giorno, essendo già la chiesa di Maria Ausiliatrice affollata oltre all'usato, collocatisi essi, in abito già di partenza, in luogo distinto nel presbitero, insieme al commendatore Giovanni Battista Gazzolo, promotore precipuo di questa missione, rivestito delle sue insegne di console della Repubblica Argentina, cominciò la funzione con alcune brevi ed opportunissime parole del loro superiore e padre, don Giovanni Bosco, il quale nella sua eloquenza facile ed affettuosa congedava i suoi figli, loro indicando l'origine dell'apostolato cristiano e lo scopo speciale di quella missione, i bisogni di quei nostri lontani fratelli e mostrando speranza che alla prima spedizione altre ne succederebbero, e che l'azione apostolica dei Salesiani si sarebbe col tempo dalla Plata distesa alle regioni vicine e massime in quelle, come la Patagonia, che sono ancora quasi inesplorate dalla religione e per conseguenza dalla civiltà; egli terminò commendando alle loro preghiere i confratelli che restano, ed alle preghiere di questi raccomandò i missionari, affinché sieno sostenuti nelle loro apostoliche fatiche, e continui in unità di spirito a progredire la salesiana famiglia. |
A127000122 |
Datasi poi la benedizione del SS. Sacramento, s'intuonò il Veni Creator, dopo il quale il molto reverendo Superiore D. Bosco recossi all'altare, e disse quelle sempre care orazioni che la Santa Chiesa mette in bocca de' suoi figli, allorché si accingono ad un viaggio, e prendono nome di Itinerarium clericorum, le quali si chiusero colla benedizione data dallo stesso D. Bosco ai novelli missionari. |
A127000124 |
Fuori della chiesa aspettavano le carrozze che condussero i missionari alla stazione ferroviaria, donde partirono la sera stessa per Genova. |
A127000168 |
Vi abbiam veduto magnificenze! Tra le altre un tappeto solo, che, cominciando dalla porta della vasta chiesa, terminava dietro al coro, entrando in tutte le cappelle laterali. |
A127000168 |
Visitammo la chiesa della Candellaria e quella di San Francesco, di Sant'Antonio e di Santa Teresa. |
A127000171 |
Basti dire che, in una sola chiesa di detta città (che pur supera in vastità tre volte Torino), si dice messa e si fanno comunioni alla festa. |
A127000189 |
- Immaginatevi che tanto era vivo ed universale il desiderio che prendessimo possesso di detta chiesa, che la Confraternita degli Italiani già aveva stabilito di venire in numero di parecchie centinaia al porto per condurci di là alla chiesa processionalmente, e non fu che dietro più prudente consiglio del signor don Ceccarelli che si limitò a venirvi la sola Commissione. |
A127000189 |
Ben più! Mentre noi ci pensavamo di passare a Buenos-Ayres, e di là recarci alla nostra destinazione di S. Nicolas de los Arroyos, trovammo che durante il nostro viaggio si era qui combinato e disposto tutto perché al nostro arrivo noi ci assumessimo il servizio della chiesa di nostra Signora della Misericordia detta anche l' iglesia de los Italianos, i quali nella Repubblica Argentina sorpassano i trecento mila, di cui trenta mila nella sola città di Buenos-Ayres. |
A127000196 |
All'indomani del nostro arrivo noi eravamo già aspettati nella chiesa degli Italiani consacrata alla Madre della Misericordia, e, muniti di tutte le facoltà necessarie da Mons. Arcivescovo, abbiamo tosto cominciato ad esercitare il nostro ministero. |
A127000196 |
I giornali pubblicarono che Don Cagliero in quel dì avrebbe predicato, e la domenica, 19 dicembre, la chiesa era gremita di folla incredibile di gente, la maggior parte Italiani. |
A127000197 |
Alla vista di tanto trasporto per ascoltare la parola di Dio, si giudicò opportuno un triduo di preparazione al Santo Natale, e la bella e vasta chiesa fu costantemente stivata di uditori. |
A127000198 |
Altri si inginocchiano sul nostro passaggio, anche in mezzo alla strada, finché il padre dice: «Addio, figlio mio, addio - Dio ti guardi! - Io ti aspetto alla chiesa degli Italiani. |
A127000200 |
I confratelli della chiesa degli Italiani per ora ci somministrano tutto quanto occorre pel vitto; in seguito la Provvidenza ci aiuterà. |
A127000202 |
- Strabiliò al vederci - ora frequenta la nostra chiesa e stamane vi fece la S. Comunione. |
A127000211 |
Tra le chiese, che saranno una ventina, son vaste e pregevoli: la cattedrale dedicata a San Martino, San Domingo, la Mercede, San Francisco, la Recoletta e la nostra chiesa degli Italiani, la cui prima pietra fu collocata dal chiarissimo signor commendatore Gazzolo, console argentino in Savona. |
A127000239 |
Spesi adunque il pomeriggio nello spostare i banchi e prepararmi l'altare e quanto mi bisognava l'indomani per celebrare la messa ed amministrare il battesimo; perciocché, non avendo qui né chiesa, né parrochi, quando sanno che qualche prete ha da venire, portano con premura i loro bambini onde siano battezzati. |
A127000239 |
Stava per secondare la necessità e adagiarmi in un angolo della scuola divenuta chiesa, quando si venne a bussare e a chiedermi se avrei potuto recarmi l'indomani da un malato distante 6 miglia che mi aspettava per confessarsi. |
A127000241 |
Dopo entravano in chiesa, prendevano l'acqua benedetta, facendo bene quattro segni di croce, fronte, ore, pectore e poi in disteso come noi. |
A127000241 |
Giunti vicino alla chiesa, si fermavano, saltavano giù dai cavalli, legavano loro con una correggia le gambe davanti, affinché non potessero allontanarsi, poi li lasciavano nel campo a pascolare. |
A127000241 |
In chiesa stanno con molta divozione, ed hanno una vera sete d'istruzione religiosa, perché lontani dieci, venti, trenta ed anche cento miglia dalla chiesa, e, anche frequentandola, non sempre qui si fa istruzione. |
A127000248 |
Il 30 celebrammo gran festa nella chiesa parrocchiale in onore di San Francesco di Sales, patrono dei Padri salesiani. |
A127000256 |
Il 1° febbraio eravamo nuovamente in Buenos-Ayres a predisporre il necessario per la festa della Purificazione, che nella nostra chiesa si celebra con molta solennità. |
A127000258 |
Essendo assediati da Italiani, che da tutte parti accorrono alla nostra chiesa, ci tocca parlar più italiano che castigliano; nondimeno il catechismo lo facciamo in lingua madrilena. |
A127000258 |
Nella nostra chiesa della Misericordia, come potrete vedere dalla Prensa che ne dà pubblico avviso, fu pure iniziato un corso di istruzioni catechistiche in forma di dialogo fra D. Cagherò e D. Bacano sulle più importanti questioni religiose del giorno, e questo genere di predicazione, introdotto, se non erro, da S. Filippo Neri, piace assai, e la chiesa è sempre piena zeppa. |
A127000261 |
Sono pochi giorni che un selvaggio fu {161 [161]} ammesso ad ascoltar la messa in una chiesa tra' cristiani. |
A127000263 |
Dalla topografia anzidetta osserverete pure come la nostra chiesa della Misericordia si trovi quasi nel centro di Buenos-Ayres. |
A127000265 |
La stessa Tribuna, il giornale più furibondo contro la Chiesa, sospese per così dire i suoi colpi, perorò la nostra causa presso le Camere, e con sorpresa di tutti die fuori in nostro favore il più bell'articolo che si potesse immaginare. |
A127000267 |
Quanti di questi poveri Italiani hanno lasciato Dio in Europa, e non l'hanno più trovato in America!! Eccovene alcuni saggi: - Si viene alla nostra Chiesa ad avvisare che un'inferma dei nostri paesi sta male assai; corre subito uno di noi, ma l'inferma non vuole riceverlo; torna, e lo riceve con insulti; torna una terza volta, e dopo mille sforzi si arrese a ricevere una medaglia, ma di confessione, di sacramenti non vi fu verso. |
A127000268 |
Colla scusa che essi non intendono il linguaggio dei parrochi, né questi intendono il loro, pochi o nessuno va alle altre parrocchie, e venire alla chiesa di N.S. della Misericordia per molti sarebbe un viaggio ed incomodo troppo gravoso. |
A127000268 |
Di questi giorni capitò nella nostra chiesa una buona donna a fare le sue divozioni: si trovò tanto contenta e consolata che piangeva di contentezza. |
A127000268 |
Oh quanto sarebbe necessario che ci venissero presto dei compagni dall'Europa e si potessero di qui spedire delle pattuglie per la pampa - e se non in chiesa o in cappella - in qualche stanza o sotto agli alberi, predicare, confessare, catechizzarli. |
A127000270 |
Noi siamo in numero di dieci: tre nella chiesa della Misericordia e per l'annesso Ospizio; sette sono pel collegio, chiesa e scuola di San Nicolas. |
A127000285 |
Arrivano alle 7 1/2 del mattino, lasciano il cavallo all'ombra di un albero dietro il Collegio, portano la sella al posto destinato, quindi entrano in chiesa ad ascoltare la santa messa. |
A127000288 |
Anche in chiesa si comincia a lavorare; lungo la settimana viene sempre qualcuno ad accostarsi ai Sacramenti, ed alla domenica si ha sempre un venti o trenta comunioni di persone esterne. |
A127000308 |
Notandum, che questo posto sì onorifico l'ho occupato io per conto del superiore generale, di cui sono il rappresentante, quindi, se ho mangiato, non ho mangiato per conto mio! Durante il pranzo, mentre gli altri parlavano del Paraguay e della Bolivia, del Perù e del Chili, che ci stavano poco lontani, io parlava con Monsignore della nostra Casa di Torino, della chiesa di Maria Ausiliatrice e di Don Bosco. |
A127000329 |
Pel buon ordine stava a ciascuna chiesa un presidio di guardie vigili ed altro di guardia d'onore al santo sepolcro. |
A127000332 |
La nostra chiesa si trovò piccola in questa circostanza. |
A127000332 |
Migliaia i lumi, migliaia i fiori e le piante di adorno, che imbalsamavano coi loro profumi la chiesa. |
A127000334 |
Nella nostra chiesa tutti aspettavano la predica delle tre ore di agonia, ed era pieno il piazzale e gli anditi laterali. |
A127000342 |
Il giorno di Pasqua la nostra chiesa italiana era stipata di uomini e di donne per compiere il precetto pasquale, e quattro confessori ebbero da lavorare buona parte della notte, tutto il mattino, e, direi, tutta la giornata. |
A127000348 |
All'ingresso della chiesa eravi inghirlandato un bel dipinto del Santo Padre, e sotto un tavolino, dove ciascuno, senza essere invitato da nessuno, poneva l'obolo che credeva, e, malgrado i tempi critici e terribili, in che si trovano adesso qui, hanno dato pel Danaro di S. Pietro la bella somma di 26,000 pesos. |
A127000367 |
Sua Santità provò grande consolazione di questi primi frutti di un'Opera, che, coltivata nel suo vero aspetto, può tornare utilissima alla Chiesa; e per dare un segno del suo paterno gradimento e nel tempo stesso incoraggiare i buoni cattolici a promuoverla e sostenerla, aprì i tesori spirituali della Chiesa, e con apposito Breve concedeva molti favori, grazie spirituali ed indulgenze a tutti quelli che con mezzi materiali o morali si fanno promotori di essa. |
A127000368 |
Essendosi canonicamente istituita, come ci fu esposto, una Associazione di fedeli, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. Maria Vergine Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere i giovani di buona indole inclinati ad abbracciare lo stato ecclesiastico a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; noi, affinché tale Società prenda ogni dì maggior incremento, per la misericordia di Dio onnipossente, ed affidati all'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso già iscritti a questa Società o che si ascriveranno {188 [188]} in avvenire, nel punto della morte di ciascuno di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perché non poterono ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo indulgenza plenaria; ed anche ai medesimi soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche chiesa od oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzeranno pie preghiere a Dio per la concordia dei principi cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'indulgenza plenaria e la remissione di tutti i loro peccati. |
A127000376 |
E come possono impararlo, essendo in gran distanza da ogni chiesa, da ogni scuola in campagne deserte, dove non brulicano che animali?!. |
A127000377 |
Alla prima predica non erano molti; ma poi, scossi dalla voce e dall'accento della lingua patria, invogliarono altri e poi altri, sicché al secondo giorno la chiesa era letteralmente stivata di gente, ed io rimasi altamente meravigliato in vedere tanti Italiani in questo paese. |
A127000378 |
Alla domenica seguente, dopo fatto un sermone per gli Argentini e Spagnuoli, rimasero i soli Italiani in chiesa. |
A127000379 |
In quanto agli Italiani, debbo dirvi con vera soddisfazione che in molti di loro si è conservata la vera semplicità, ma in moltissimi grande malizia, in tutti poi una crassa ignoranza! E come può succedere diversamente, posto che non possono avere né chiesa né scuola? Eppure gli Italiani, a detta di tutti, sono ancora la colonia più laboriosa e meno viziata! Essi stessi sentono la necessità di missionari italiani: il ricordo della loro patria, la lingua natia e più ancora l'accento del loro paese li scuote, li commuove al punto che con entusiasmo ritornano alla religione negletta e dimenticata!. |
A127000381 |
Vorrei ancora pregarlo, benemerito signor teologo, di volere, capitandogliene l'occasione, ringraziare da parte mia la signora marchesa Clotilde Vitél-leschi di Roma per le paramenta ed arredi di chiesa che ci ha inviato a nome di una pia Associazione di matrone romane di cui ella fa parte. |
A127000398 |
Alle cinque pomeridiane nella chiesa di Maria Ausiliatrice incominciava la funzione dell'addio. |
A127000398 |
Traversando la chiesa stipata di popolo, si recarono alle vetture che attendevanli, poiché l'ora era tarda, e salutati da vivi applausi furono alla stazione di Porta Nuova, donde partirono alla volta di Roma per ossequiare il Sommo Pontefice e ricevere l'apostolica benedizione. |
A127000407 |
Confortati dalla benedizione del Supremo Gerarca della Chiesa, giungemmo alla mezzanotte del giorno 12 novembre a Sampierdarena. |
A127000408 |
La chiesa di Marsiglia venne fondata da S. Lazzaro, risuscitato da Gesù Cristo. |
A127000415 |
Hanno una chiesa ufficiata appositamente per loro dai padri Salesiani e dedicata a Maria Santissima sotto il titolo di Madre della Misericordia, e se né Celebrò la festa titolare son pochi giorni. |
A127000416 |
In detta festa la chiesa era troppo piccola e non poteva contenere che una decima parte di quelli che erano andati alla funzione. |
A127000416 |
Nelle domeniche passate si celebrava con pompa e magnificenza la festa titolare della chiesa di Nostra Signora della Misericordia, apparsa ai Savonesi l'anno 1576; per loro era una festa non solo religiosa, ma anche patriotica, come ricordo dei molti e straordinari favori con cui la SS. Vergine ha sempre distinto l'Italia e protetto gl'Italiani. |
A127000453 |
La Chiesa degli Italiani o la Madre della Misericordia, è assai frequentata, e le comunioni ascendono ad un numero mai visto e, ciò che vai meglio, non sono i ragazzi, le donne od i vecchi i quali accerchiano i confessionali e le balaustre, ma per maggior parte sono uomini e giovinotti sul fior dell'età. |
A127000454 |
Da principio stupivano gli Argentini all'udire che si cantavano i vespri, perché colà non eravi siffatto costume, ma ora piacquero tanto che molti, anche per questo, frequentano la chiesa italiana. |
A127000454 |
Una delle cose che ora piace di più è che nella loro chiesa tutto cammina all'italiana, anche nelle usanze e nel rito, osservandosi dalle altre chiese il rito Toletano. |
A127000455 |
Al solo sapere che si canta un mottetto od un Tantum ergo, accorrono tanti da far parer piccola la gran chiesa di Mater Misericordiæ. |
A127000456 |
La gioventù qui cresce senza mai andare in chiesa; la maggior parte giunge fino ad età avanzata, e talvolta muore senza conoscere i doveri principali del cristiano. |
A127000457 |
Subitamente molti andarono a raccontare la cosa ai Salesiani ed a domandar loro se avrebbero ancor osato per altre domeniche recarsi a quella chiesa. |
A127000473 |
Chiesa della Visitazione (Missione). |
A127000484 |
P. Bernardo da Messina, rettore della chiesa di Porto Salvo in Messina, ci manda un modulo con molte firme e lire 147 50. |
A127000487 |
Che se le funzioni del mattino riuscirono care a tutti i cuori, che dirò poi della meraviglia e consolazione che in loro produsse l'arrivo quasi inaspettato del reverendissimo monsignor Tommaso Reggio, coadiutore di monsignor Biale? Egli fece un bello e cordiale discorso sulla Vergine Ausiliatrice, dopo il quale, cantate le Litanie ed il Tantum ergo in musica dalla ragazze della scuola coli' accompagnamento dell'Armonium, impartì la benedizione del Santissimo Sacramento coll'ostensorio regalato a questa chiesa dal grande Pontefice Pio Nono; e pochi momenti dopo, fra gli applausi della popolazione, partiva per Perinaldo, ove il suo zelo lo portava a compiere un'altra funzione. |
A127000488 |
- Il desiderio che presto sia posta la prima pietra per innalzare la nuova chiesa era unanime e fervente, e tale sarà finché non sarà desso appagato. |
A127000502 |
Il Padre ci disse che vivendo noi dispersi per la campagna ed a grandi distanze, era impossibile poterci civilizzare, e dare educazione ai nostri figliuoli, e che pertanto sarebbe necessario, diceva il Padre, che noi ci riunissimo e formassimo una città, dove avremmo la nostra chiesa e la nostra scuola. |
A127000503 |
In questo modo compiendo il Governo le sue promesse verso di noi, e concedendoci la proprietà di queste venti leghe di terra che gli dimandiamo, noi ci riuniremo per formare una città, prenderemo a costruir case, come ci diceva il Padre; avremo la nostra chiesa e la scuola per l'educazione dei nostri fanciulli, così potranno a piacimento farsi cristiani quelli che desiderano. |
A127000506 |
Dopo molte e gravi difficoltà, dopo dodici anni di disturbi e di pratiche, si potè finalmente cominciare la chiesa di San Giovanni Evangelista. |
A127000507 |
1200, in cui la chiesa risulterebbe lunga m. |
A127000507 |
Dall'antica piazza d'armi sino al ponte in ferro, circa quattro chilometri, lungo il viale del Re, volgarmente dei Platani, gli edifizi sono continui ed abitatissimi, ma non hawi né chiesa, né scuola fuori del tempio valdese che fu innalzato in quel centro. |
A127000507 |
Questo apostolo prediletto del Salvatore non avendo ancora in Torino alcuna chiesa, era ben giusto che a lui venisse innalzato un edifizio vicino al tempio valdese, che follemente vogliono chiamare evangelico o degli evangelisti. |
A127000507 |
Questo edifizio servirà eziandio per chiesa parrocchiale, essendovene gran bisogno, perché non si trova più area libera se non ad enorme distanza. |
A127000508 |
Accanto alla chiesa sarà edificato un ospizio per poveri fanciulli, giacché la casa di Valdocco, detta di San Francesco di Sales, sebbene accolga oltre ad ottocento giovanetti, tuttavia è divenuta insufficiente al gran numero di ragazzi che dimandano ricovero per tutelare la loro moralità, l'onore e mettersi al riparo di un tristo avvenire. |
A127000511 |
La chiesa ha uno scopo generale, che è dare cattolica istruzione ai fanciulli ed agli adulti, in mille guise allettati dai protestanti che là vicino hanno tempio, ospizio, asilo infantile, scuole maschili e femminili. |
A127000513 |
Con grande nostra soddisfazione abbiamo visto ed approviamo l'avanti esposto divisamente dello zelante e pio nostro sacerdote D. Giovanni Bosco, di già benemerito della Chiesa e della civile società per varie sue istituzioni sì religiose che di pubblica beneficenza. |
A127000518 |
Ma osservisi semplicemente dapprima, che quando Gesù Cristo fondò la Chiesa non ebbe che dodici apostoli; e che questi non se li tenne ai fianchi in Palestina, ma disperseli a battezzare e predicare in tutto il móndo. |
A127000522 |
È sempre commovente la separazione di teneri figli dal seno paterno e dei fratelli dagli amati fratelli quando sanno di non aversi a veder più per lungo tempo e forse per sempre! Questa commozione si provava la sera del mercoledì 7 novembre nell'oratorio di San Francesco di Sales e nella chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A127000523 |
Alle ore 4 1/2, entrati nella chiesa di Maria Ausiliatrice i nuovi missionari, si prostrarono nel presbitero su banchi appositamente apparecchiati; intanto si cantarono i vespri solenni, dopo i quali il reverendissimo D. Bosco, loro superiore, salito in pulpito, rivolse la parola alla numerosa folla di devoti che era accorsa ad assistere alla commovente funzione, ed ai giovani dell Oratorio, i quali pendevano dal suo labbro. |
A127000524 |
Due anni or sono, in questi medesimi giorni, da questa medesima chiesa partiva la prima carovana di missionari salesiani. |
A127000525 |
Il Signore è cogli Apostoli, colla Chiesa, col suo Vicario tutti i giorni fino alla fine del mondo; sino a che sia predicato l'Evangelio a tutte le creature. |
A127000533 |
Costoro altro non fanno che affliggere e far piangere questa Chiesa, e se vengono nel luogo sacro, vi vengono solo per portarvi la desolazione ed aumentare gli affanni a questa povera Madre. |
A127000533 |
Dovete sapere, o cari figli, che vi sono degli uomini, che pur son figli della Chiesa, i quali sono cattivi assai assai. |
A127000533 |
Nell'introito della santa messa, che oggi abbiamo celebrato della dedicazione della principal chiesa di questa nostra Roma, io leggeva alcune parole, che a prima vista fan meraviglia, e sono: Terribilis est locus iste! Come? interrogai me stesso, come mai la chiesa è un luogo {230 [230]} terribile, mentre è luogo dove noi veniamo a depositare le nostre amarezze, ad elevare la mente ed il cuor nostro a Dio, a domandargli aiuto nelle nostre afflizioni e necessità? E risposi a me stesso: Sì, la chiesa è terribile, ma solo per certuni. |
A127000533 |
Or è con costoro appunto che la Chiesa diventa terribile, è a costoro che la Chiesa, santamente sdegnata, manda terribili castighi e pene, come vediamo tuttodì. |
A127000534 |
Per altra parte la Chiesa non è terribile, ma benigna e dolce per coloro tutti che la amano, ne osservano i santi precetti e le sono devoti. |
A127000534 |
Sta quindi a voi, o cari figli, il fare che questa Chiesa cessi di essere terribile. |
A127000534 |
Voi, armandovi di grande zelo, farete che cessi il peccato, scompaia l'iniquità dalla faccia della terra, trionfi la giustizia, regni l'amor di Dio, della religione, della Chiesa, insomma; voi, santificandovi nella vostra Congregazione, santificherete le genti che vivono in quelle remote regioni; ed allora vedrete questa Chiesa tornare lieta, benigna e pietosissima Madre, e compartire a tutti gioie e benedizioni!!». |
A127000535 |
Fattosi poscia a riepilogare il suo magnifico discorso, che qui è solo riferito per sommi capi, finì con dire: «Amate, miei cari figli, la Chiesa, difendetene l'onore, fatela amare dai popoli. |
A127000536 |
I giovani missionari partirono da questa udienza pieni di consolazione e di stupore, per aver veduto ed udito a parlare con tanta robustezza il grande Pontefice Pio IX, il quale, mentre si mostra coi buoni così dolce e mansueto, fassi pur vedere terribile ai nemici di Dio dalla stessa sua prigione, da meritare che al Vaticano si applichino le parole della Chiesa: Terribilis est locus iste. |
A127000540 |
Devo tuttavia premettere che privatamente non si prega per Pio IX, ma si prega Pio IX; poiché tutti lo invocano come santo, persuasi che la sua grand'anima sia già tra i beati in cielo, ad intercedere per la Chiesa e per la travagliata umanità. |
A127000543 |
Chi entrava nell'atrio vedeva sopra la porta lo stemma della Chiesa, sotto il quale leggevasi la seguente iscriozone uscita dalla ben temprata penna del dottor Bettinetti, professore di questo Collegio, il quale si fece interprete in questa occasione del sentimento dei nostri cari giovani, diceva così: Pio IX Pontifici Maximo - Cuius nomine - Hoc Ephebeum augebatur - Salesiani Patres - Discipulique - Grati Moerentes. |
A127000543 |
In mezzo della chiesa alzavasi un gran catafalco velato di gramaglie e velluti imprestatici dalla chiesa Matrix di Montevideo, e circondato da una pianta arrampicantesi e da cipressi, il che dava al tutto un aspetto sorprendentissimo. |
A127000547 |
E come i nepotini della rivoluzione francese si fanno un Achille dei progressi che oggi la fisica, chimica, la geologia e panteologia vanno facendo, il nostro autore diedesi a studiare questi progressi con pazienza e capacità non comune sopra i volumi sì dei cattolici, come degli acattolici, non escluso il noto Moleschott; dimostrando trionfalmente esistere una perfetta armonia tra i pronunziati ultimi della scienza e le verità della Chiesa; e quindi avere ragione il cristiano di esclamare col profeta: salutem ex inimicis nostris. |
A127000547 |
Le rancide novità dell'Enciclopedia risuscitate a' nostri giorni dalla rivoluzione vanno, su pei giornali e negli opuscoli, ritentando la prova contro la incrollabile pietra della Chiesa. |
A127000554 |
Una solennità speciale stabilì la Chiesa pel giorno 24 di maggio. |
A127000555 |
Nella chiesa poi eretta in Torino sotto al titolo di Maria Ausiliatrice cresce ogni giorno più concorso dei fedeli, non invano chiedendo sollievo e conforto nei varii bisogni ed afflizioni della vita. |
A127000556 |
Una formula di benedizione era già piamente usata nella chiesa stessa, ma il sacerdote Bosco, desiderando che ogni cosa si praticasse secondo i riti e l'approvazione della Santa Sede, espose tale formola alla Sacra Congregazione dei Riti, che, esaminatala attentamente, parola per parola, a nome di Sua Santità Leone XIII l'approvò nel modo seguente:. |
A127000569 |
«In un secolo in cui i liberi pensatori si sforzano d'ogni maniera a rappresentare la Chiesa cattolica quale la grande osteggiatrice del progresso, è dovere della stampa conscienziosa di far conoscere che gli apostoli di Gesù Cristo sono sempre alla testa delle opere che promuovono il vero interesse sociale. |
A127000590 |
Nella chiesa di Maria Ausiliatrice, tra un popolo immenso, egli faceva solenne abiura de' suoi errori e riceveva il Santo Battesimo sub conditione dalle mani di monsignor Tammi, vicario generale di Piacenza, che da qualche settimana trovasi in Torino, ed entrava così in seno alla Chiesa cattolica sposa di Gesù Cristo. |
A127000653 |
Il 5 di aprile a Roma, nella chiesa della eccellentissima casa delle nobili signori oblate di Torre de' Specchi, ebbe luogo con consenso dell'eminentis-simo Cardinale Vicario una Conferenza dei salesiani. |
A127000654 |
Istradare i ragazzi alla Chiesa, al catechismo, alla degna partecipazione dei sacramenti, alle scuole cattoliche, sono le opere principali sviluppate ed inculcate con una tenerezza di accento commoventissima; onde l'uditorio, composto di colte e cospicue persone, ne restò immensamente soddisfatto, ed infervorato a crescere d'impegno per la dilatazione dell'Opera. |
A127000655 |
Già vi è noto che fin dal 1878, per iniziativa del Santo Padre Leone XIII, fu stabilita un'apposita Commissione di ragguardevoli personaggi, aventi a capo l'Eminentissimo Cardinale Vicario allo scopo di innalzare in quest'alma Città una chiesa ad onore del Sacro Cuore di Gesù. |
A127000655 |
La chiesa dovrà servire di parrocchia, ed essere ad un tempo quale un monumento al grande Pontefice Pio IX di venerata memoria. |
A127000657 |
Persona che credo bene informata mi assicura inoltre che Don Bosco intenda di acquistare eziandio, se già non l'ha acquistato, un terreno ed un fabbricato attiguo alla chiesa; e ciò allo scopo di formarne un Ospizio di carità, capace di accogliervi un 500 giovanetti poveri, di tutte le nazioni, i quali si trovino in Roma pressoché abbandonati. |
A127000658 |
Se il Santo Padre affidò questo incarico a Don Bosco, abbiamo la più grande fiducia di vedere tra non molto una bella chiesa dedicata al dolcissimo Cuore di Gesù, ed una nuova casa di beneficenza in questa Roma, la quale fu e sarà sempre non solo il centro della vera fede, ma il focolare della più accesa carità. |
A127000662 |
Fin dal 1878, per iniziativa dèi regnante Sommo Pontefice, veniva stabilita un'apposita Commissione di ragguardevoli personaggi, sotto la presidenza del-Peminentissimo Cardinale Vicario, allo scopo di innalzare una chiesa al Sacro Cuore di Gesù con Ospizio annesso sul monte Esquilino in Roma. |
A127000662 |
Questa pia impresa, approvata dal Santo Padre Leone XIII, abbraccia le seguenti opere: 1° Una chiesa da consecrarsi al Sacro Cuore di Gesù, dovrà servire di parrocchia ad una popolazione di 12,000 anime, e di monumento all'immortale Pio IX. |
A127000665 |
Voi sapete della nuova chiesa che si sta erigendo all'Esquilino e che sarà dedicata al Cuore di Gesù. |
A127000672 |
I grandi sordi della nostra età sono quelli che ricusano di ascoltare la parola di Dio e disprezzano la voce della Chiesa. |
A127000672 |
Oh benedetti i Salesiani, che ridonano l'udito a tanti piccoli sordi! Quei fanciulli che stan sulle piazze intenti al giuoco, quei fanciulli che sulle pubbliche vie altercano, essi raccolgono con affetto di madre, e li conducono alla chiesa e fan lor sentire parole di vita eterna. |
A127000675 |
Ah, perché esser prodighi col mondo, avari e tegnenti con Dio? Perché non dare alla Chiesa, larga con noi di tanti beni? Signori, io domando il vostro obolo in nome di Roma cattolica. |
A127000675 |
I protestanti, come avete sentito dal nostro caro Don Bosco, vorrebbero seppellire la Chiesa sotto il trionfo dell'eresia. |
A127000675 |
Io domando l'obolo della vostra carità in nome della Chiesa, la quale ha bisogno di buoni preti; e buoni preti fornisce appunto ai Vescovi la Congregazione salesiana. |
A127000678 |
Quest'uomo illustre, oggi perseguitato e fatto sorvegliare, quest'uomo che ha dato tanti sacerdoti alla Chiesa e tanti onesti cittadini alla società; quest'uomo, che ha presentemente l'ingratitudine per premio, avrà, in epoca forse non lontana, gli onori dell'apoteosi!. |
A127000682 |
Egli stesso ha dato la notizia della prossima consacrazione della chiesa colla seguente lettera, indirizzata ai cooperatori salesiani:. |
A127000682 |
Quando la rivoluzione si dilanierà nei Comizi elettorali, i cattolici si raccoglieranno in Torino nella nuova chiesa dedicata all'Apostolo della carità, San Giovanni Evangelista, ed eretta dallo zelo operoso e fecondo del venerando Don Bosco. |
A127000684 |
A giudizio dei più ragguardevoli artisti, la chiesa, e per l'architettura e per la decorazione, riuscì uno dei più perfetti ed eleganti sacri monumenti, che arricchiscano la città del Santissimo Sacramento e di Maria Santissima. |
A127000684 |
Con lieto animo sono in grado di dare alla S.V. la consolante notizia che il 28 del corrente ottobre sarà consacrata al divin culto la chiesa di San Giovanni apostolo ed evangelista, eretta in Torino per cura e specialmente per la carità dei cooperatori e delle cooperatrici salesiane. |
A127000685 |
Nel tempo stesso dobbiamo pregarlo, che voglia degnarsi di prendere la nuova chiesa sotto la onnipotente sua protezione, e guardare con occhio benigno ed amorevole tutti coloro i quali verranno in appresso ad effondere il loro cuore dinanzi a' suoi altari, ad esporgli le proprie necessità spirituali e temporali, ed implorare il suo possente aiuto. |
A127000686 |
Le lodi, che da quel giorno in poi nella nuova chiesa s'innalzeranno a Dio, le preghiere, che vi faranno tante migliaia di fedeli, la salute, che vi otterranno innumerevoli anime, sono altrettanti beni, che saranno altresì partecipati alla S.V., e dei quali ella riceverà a suo tempo dal Signore una copiosa mercede. |
A127000691 |
Lunedì scorso nella chiesa di Maria Ausiliatrice, in Torino, venne celebrata con pompa solenne la festa del Dottore S. Francesco di Sales, patrono dell'Istituto salesiano. |
A127000691 |
Quantunque giorno feriale, tuttavia assai edificante fu l'affluire alla chiesa e la frequenza ai Santi Sacramenti, non solo dei giovanetti e dei membri dell'Istituto, ma dei fedeli della città, stati acconciamente preparati colla novena e con un triduo di predicazione. |
A127000692 |
Giovedì passato, 25 del corrente, abbiamo pure ricevuto una non meno gioconda impressione, assistendo alla Conferenza dei cooperatori e delle cooperatrici salesiane, tenuta nella bellissima chiesa di S. Giovanni Evangelista. |
A127000694 |
Venne quindi a discorrere della necessità, in cui s'è trovato di ampliare l'Ospizio di San Francesco di Sales, innalzando un nuovo tratto di fabbrica accanto alla chiesa di Maria Ausiliatrice, per mettersi in grado di dare ricetto ad un maggior numero di derelitti, insegnar loro un'arte o mestiere, renderli capaci di guadagnarsi un giorno onoratamente il pane della vita, istruirli ed educarli nella religione e nella morale, e così impedire che, o spinti dalla miseria o tratti dalle cattive compagnie, si diano al vizio ed al malfare, e cadano forse nella prigione, ad esservi il disonore della famiglia e l'obbrobrio della patria. |
A127000698 |
Celebrò la messa e predicò nella cappella delle Visitandine, delle Dame ospedaliere di S. Tommaso di Villanova, nella chiesa di S. Sulpizio, alla Maddalena. |
A127000701 |
«Povero, senza mezzi di sussistenza, come ho potuto fondare e sostenere queste Opere? È questo il segreto della misericordiosa bontà di Dio, a cui piacque favorire l'opera mia, perché il bene della società e della Chiesa stanno nella buona educazione della gioventù. |
A127000702 |
Giovedì 17 maggio, in Parigi, nella chiesa di Sant'Agostino, zeppa di fedeli, il nostro don Bosco pronunziava un discorso intorno alle Opere salesiane da lui istituite. |
A127000702 |
La Gazette de France mandò alla chiesa di Sant'Agostino un suo stenografo per raccogliere il discorso e qui noi ne diamo la conclusione. |
A127000708 |
Da Parigi, dove trovasi tuttora, D. Bosco diresse ai suoi benemeriti cooperatori e cooperatrici la lettera seguente: «Partecipo alle SS. LL. che nella chiesa dell'Oratorio di San Francesco di Sales presso il Santuario di Maria Ausiliatrice (in Torino), si terrà la solita riunione, prescritta dal nostro regolamento. |
A127000708 |
Pei signori cooperatori la Conferenza avrà luogo giovedì, 31 del corrente maggio, alle ore 3 pomeridiane; e, per le signore cooperatrici, nel lunedì seguente, 4 di giugno, vigilia della festa di Maria Ausiliatrice, nell'ora e chiesa medesima; Prego umilmente le SS. LL. a voler onorare questa adunanza colla loro prer senza. |
A127000709 |
Quali ricordi poi egli abbia lasciato nella capitale della Francia dimostrano le parole che disse di lui il cardinale Lavigerie, nella chiesa di Gros-Caillou, dove Don Bosco fece il suo ultimo discorso. |
A127000712 |
Nel corso di oltre quarant'anni Iddio mostrò abbastanza chiaro che è con questo uomo provvidenziale, perché ei lavora unicamente per la sua gloria, pel bene della sua Chiesa, per la ristorazione della sconvolta società; e noi, aiutando don Bosco, aiutiamo ad un tempo la buona educazione di tanta povera gioventù, promuoviamo il cristiano incivilimento tra le tribù selvagge, diffondiamo la buona stampa ed il vero progresso, cooperiamo in una parola a dare alla Chiesa di Gesù Cristo degli zelanti sacerdoti {274 [274]} e dei buoni cristiani ed alla civile società uomini morigerati e probi, di cui tanto abbisogna per non cadere in totale rovina. |
A127000723 |
- In fine i missionarii si disporranno nel presbiterio, e, cantato il Benedictus, D. Bosco reciterà sopra di loro le preghiere dei pellegrinanti; indi i missionarii, ricevuto il fraterno abbraccio e saluto dai loro confratelli, usciranno per la porta maggiore della chiesa e si porteranno alla stazione. |
A127000723 |
Il giorno undici le 12 suore di Maria Ausiliatrice faranno una consimile funzione nella chiesa della loro casa-madre in Nizza Monferrato. |
A127000724 |
I Torinesi non vennero meno alla loro pietà, e sebbene fosse giorno feriale, tuttavia pieni di ammirazione si portarono in gran numero nella chiesa di Maria Ausiliatrice a far larga corona ai novelli apostoli e alle coraggiose spose di Gesù Cristo. |
A127000725 |
Cadeva in quel dì il quarto centenario della nascita di Lutero, il quale, novello Lucifero, nella sua superbia ed empia baldanza, aveva detto che, morendo, avrebbe seco trascinato nella tomba la Chiesa cattolica e il Papa, e in quel giorno appunto i Salesiani di D. Bosco concorrevano ancor essi a dare una solenne mentita al falso profeta. |
A127000725 |
Sono infatti 337 anni dacché quell'empio eresiarca scomparve dalla scena del mondo, e la Chiesa ed il suo Capo visibile, non solamente non sono morti, ma vivono di una vita così rigogliosa, che, per mezzo dei loro prodi missionari, la comunicano ancora a migliaia di popoli, seduti nell'ombra di morte. |
A127000728 |
La funzione in chiesa terminava verso le ore 6, e nella sera stessa i missionari si recavano nell'Istituto Salesiano a S. Pier d'Arena. |
A127000729 |
In questi ultimi giorni si diede a Torino il vanto di essere stata la culla della rivoluzione, e per serbarle quest'onore i sedicenti liberali furono persin disposti di farla comparire città scortese ed incivile, promuovendo in nome suo dimostrazioni plateali a sfregio di un Principe di Santa Chiesa, che veniva Pastore entro le sue mura. |
A127000730 |
- Leviamo da una circolare del nostro D. Bosco ai benemeriti cooperatori e cooperatrici salesiane della città di Torino e de' suoi dintorni: «Secondo la fatta promessa, vi notifico che la Conferenza dei cooperatori, solita a tenersi in principio dell'anno, in onore di S. Francesco di Sales, avrà luogo in Torino martedì prossimo, 19 del corrente, nella chiesa di S. Giovanni Evangelista. |
A127000731 |
Merita un cenno la Conferenza dei cooperatori salesiani, tenutasi la sera del 19 corrente nella chiesa di San Giovanni Evangelista in Torino, e presieduta dal cardinale Alimonda, nostro eminentissimo Arcivescovo. |
A127000731 |
Non ostante che la radunanza avesse il carattere di privata e si tenesse in giorno feriale, tuttavia la bellissima chiesa e pel concorso e per la pietà degli intervenuti presentò lo spettacolo di una splendida solennità. |
A127000739 |
Si farà la questua a beneficio dei due Ospizi, che si stanno ora fabbricando per la povera gioventù abbandonata, l'uno in Roma presso la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, e l'altro in Torino presso la chiesa di San Giovanni Evangelista. |
A127000747 |
Ciò posto, non vi sarà difficile capire, o cari Cooperatori e Cooperatrici, che per allestire la novella schiera di conquistatori di anime e di propagatori del regno di Dio in sulla terra, occorrono gravissime spese di sacri arredi, spese di vestiario e biancheria, spese di suppellettili per Chiesa, scuola ed abitazione e spese urgentissime per i viaggi di mare e di terra. |
A127000747 |
Pertanto supplico i Cooperatori e le Cooperatrici a renderci possibile la nuova spedizione, soccorrendoci colle ferventi preghiere e colle offerte che potranno fare in tele od oggetti di biancheria, in panni od abiti, in arredi di chiesa od in vasi sacri, e più ancora in denaro, con cui far fronte alle spese di viaggio e trasporti per terra e per mare, in fine con qualsiasi limosina che la pietà loro suggerisca e {284 [284]} le loro forze permettano. |
A127000749 |
Prima però avrà luogo una solenne funzione nella chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A127000751 |
La funzione sarà celebrata nella chiesa di Maria Ausiliatrice, e avrà {285 [285]} principio alle ore 3 pomeridiane di detto giorno. |
A127000751 |
Stante le ingenti spese richieste per questo invio di operai evangelici nella Patagonia e nel Brasile, si farà una questua in chiesa a favore delle Missioni. |
A127000751 |
Sua Eminenza reverendissima il cardinale Alimonda, nostro veneratissimo Arcivescovo, ha la grande bontà di onorarla colla sua presenza, impartire la trina benedizione col SS. Sacramento, e recitare sui Missionari le preghiere della Chiesa pei pellegrinanti. |
don bosco-la chiave del paradiso.html |
A129000005 |
Noi poi che abbiamo la bella sorte di trovarci in grembo alla vera Chiesa diamoci la massima sollecitudine per sapere, credere e praticare quanto questa nostra madre pietosa a nome di Dio comanda. |
A129000015 |
Dipendentemente dal Papa governano eziandio la Chiesa i Vescovi; ma il sommo Pontefice ha l'autorità sopra tutti i Vescovi e sopra tutti i fedeli cristiani. |
A129000015 |
Gesù Cristo prima di salire al cielo fondò una Chiesa, che è la congregazione dei fedeli cristiani, che, sotto la condotta del sommo Pontefice e dei legittimi pastori, professano la religione stabilita da G. C. e partecipano ai medesimi sacramenti. |
A129000015 |
Il capo della Chiesa è il sommo Pontefice ossia il Papa successore di S. Pietro e Vicario di G. C. sopra la terra. |
A129000015 |
Non vi è che una sola e vera Chiesa di G. C. cioè la Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana. |
A129000016 |
Fuori della Chiesa Cattolica non vi può essere salute. |
A129000016 |
In un senso più esteso la Chiesa abbraccia non solamente i fedeli che vivono sopra la terra, ma eziandio le anime del Purgatorio, e i Santi che regnano nel Cielo. |
A129000017 |
Noi dobbiamo crederle fermamente appoggiati non sopra la parola degli uomini che le annunciano, ma appoggiati sopra la medesima autorità di Dio, il quale le ha rivelate alla sua Chiesa, e per mezzo dei ministri della sua Chiesa vengono insegnate a noi. |
A129000018 |
Per salvarci bisogna non solamente credere fermamente tutte queste verità, ma bisogna ancora vivere cristianamente, cioè osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa, che è quanto dire praticare la virtù e fuggire il peccato. |
A129000030 |
La Chiesa a nome di Dio ordina Di santificare le feste di precetto coll'assistere particolarmente alla Santa Messa. |
A129000034 |
Ma per obbedire a Dio ed alla Chiesa noi abbiamo assolutamente bisogno della grazia di Dio, e per ottenere questa grazia bisogna dimandarla sovente a Dio con umili e fervorose preghiere in nome e pei meriti di Gesù Cristo. |
A129000038 |
Il Battesimo scancella in noi il peccato originale, ed anche l'attuale se vi è; ci dà la grazia di Dio, ci fa figliuoli della Chiesa e perciò eredi del Paradiso. |
A129000047 |
La fede è una virtù colla quale noi crediamo fermamente tutte le verità che Dio ba rivelato, e che la Chiesa ci propone a credere. |
A129000110 |
Credo nello Spirito Santo: la Santa Chiesa Cattolica: la comunione dei Santi: la remissione dei peccati: la risurrezione della carne: la vita eterna. |
A129000128 |
Credo queste e tutte le altre verità della nostra Santa Fede, perchè Dio sommamente verace le ha rivelate alla Santa Chiesa e per mezzo della Santa Chiesa le insegna a noi. |
A129000164 |
Quando si suona l'agonia si possono lucrare molte altre indulgenze da chi interviene alla Chiesa a pregare per quel moribondo, e non potendo intervenirvi, recitate almeno un Pater ed Ave, onde il Signore aiuti quell'infermo a morire nello stato di grazia. |
A129000174 |
E per animare tutti ad essere solleciti per ascoltare la santa Messa, il medesimo beato Leonardo soleva predicare: Lasciate che io salga sulle cime dei più alti monti e quivi a gran voce esclami: Popoli ingannati: popoli ingannati, che fate voi? Perchè non correte alla chiesa per ascoltare santamente quante messe potete?. |
A129000185 |
e morire da {48 [48]} buon cristiano nel grembo della santa Madre Chiesa. |
A129000192 |
Io credo fermamente tutte le verità che voi, mio Dio, rivelaste alla vostra Chiesa, perchè siete verità infallibile. |
A129000197 |
Ricevete, Signore, questo sagrifizio per onore e gloria del vostro santo nome, per mio vantaggio, e per quello di tutta la vostra Santa Chiesa. |
A129000203 |
Vi prego, o Gesù mio, di ricordarvi de' miei genitori, degli altri parenti, de' miei benefattori, degli amici miei, ed anche de' miei nemici: ricordatevi altresì del Sommo Pontefice e di tutta la Chiesa, e di ogni autorità spirituale e temporale, a cui tutti sia pace, concordia e benedizione. |
A129000207 |
Io ve l'offerisco in memoria della vostra passione, morte, risurrezione e ascensione al cielo; ricevetelo in isconto de' miei peccati, e pei bisogni di santa Chiesa. |
A129000224 |
Concedetemi la grazia di conservare i frutti di questa santa Messa; perdonatemi, se non vi ho assistito colla debita attenzione, e fate che uscendo io di questa chiesa abbiano gli occhi, la lingua e tutti i sensi miei in sommo orrore ogni cosa che si opponga alle verità del vostro santo Vangelo. |
A129000251 |
Per fare l'esame è bene che ci portiamo col pensiero sopra i comandamenti della legge di Dio e della Chiesa, come sono esposti a pag. 12, facendo noi stessi l'applicazione di quanto ivi è proibito o comandato. |
A129000252 |
Esaminatevi {65 [65]} poi particolarmente intorno ai doveri del proprio stato, se avete dato scandalo in chiesa o fuori di chiesa, specialmente con discorsi osceni, o con altri cattivi discorsi; se avete recato danno al prossimo nella roba, nella persona o nell'onore. |
A129000287 |
Vergine Santissima, cara madre del mio Gesù, Angelo mio Custode, ottenete questa grazia per me, per i miei parenti, per i miei benefattori, amici e nemici, e specialmente per quelli che si trovano {82 [82]} presenti in questa chiesa: cioè che noi tutti per l'avvenire ci possiamo conservare degni vostri divoti. |
A129000295 |
Vi adoro umilmente e vi ringrazio de' benefizi fattimi, particolarmente di avermi dato voi stesso in questo Sacramento, {85 [85]} di avermi dato per avvocata Maria vostra Madre, e di avermi chiamato a visitarvi in questa chiesa. |
A129000455 |
Tra le altre intenzioni nel recitarlo abbiate anche questa, d'implorare dal Signore, per intercessione di Maria Vergine Immacolata, la grazia che si conservi tra di noi la santa fede, ci tenga lontani dagli errori che presentemente taluno vorrebbe spandere tra i cristiani, e faccia sì che trionfi gloriosa la S. Romana Chiesa Madre e Maestra della vera fede, fuori della quale non vi è saluto. |
A129000524 |
Riconosco, mio Dio, il gran benefizio di avermi fatto nascere Figliuolo della Chiesa cattolica, e vostro seguace, e ve ne ringrazio; ma compite la vostra misericordia col darmi tanto di fede, e di fortezza che mi mantenga sempre a voi fedele, ed imitatore dei martiri, sia pronto a rinunziare ancora alla vita piuttostochè separarmi da Voi e dal vostro Vicario, il Capo visibile della Chiesa il Romano Pontefice. |
don bosco-la chiesa cattolica-apostolica-romana.html |
A130000001 |
Popoli Cattolici, aprite gli occhi, si tendono a voi gravissime insidie col tentare di allontanarvi da quell'unica vera, unica santa Religione, che solamente conservasi nella Chiesa di Gesù Cristo. |
A130000005 |
Gesù disse a S. Pietro: Tu sei Pietro e sopra questa pietra fenderà la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la vinceranno mai. |
A130000008 |
Siate intimamente persuase de queste grandi verità: deve c'è il successore di S. Pietro, là c'è la vera Chiesa de Gesù Cristo. |
A130000013 |
° E santa per la santità del suo capo e suo fondatore, che è Gesù {10 [130]} Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi i Sacramenti che pratica, molti santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo: più milioni di martiri da Dio confortati sparsero il loro sangue in testimonianza della divinità di questa medesima Chiesa. |
A130000015 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal regnante Pio IX, rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a S. Pietro stabilito Principe degli Apostoli, e Capo della Chiesa dal medesimo Gesù Cristo. |
A130000016 |
° Non sorto una, giacchè furmano più divisioni, la sola Chiesa protestante è divisa in più di dugento sette. |
don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html |
A131000001 |
Col presente fascicolo noi intendiamo di dare in breve una giusta idea della Chiesa di Gesù Cristo, spiegare i principali gradi dell'ecclesiastica Gerarchia, non che parlare di quanto ha colla Chiesa Cattolica, e colla sua Gerarchia speciale relazione. |
A131000001 |
Voglia Iddio concedere ai nostri lettori le più elette benedizioni, affinchè possano vivere fedeli osservatori dei precetti della pietosa Madre la Chiesa Cattolica sola maestra, solo centro di unità, fuori di cui non avvi salute. |
A131000004 |
La parola bibbia vuol dire libro per eccellenza e si usa per significare tutti quei libri divini, che sono dalla Chiesa Cattolica riconosciuti per inspirati da Dio ai loro autori. |
A131000005 |
- Si chiama Storia Sacra la narrazione dei fatti che accaddero al tempo dei patriarchi, dei condottieri, de' giudici, dei Re e degli altri principali capi del popolo d'Israele, cominciando dalla creazione dei mondo sino alla fondazione della Chiesa di Gesù Cristo. |
A131000014 |
- In fine rimane la testimonianza di Gesù Cristo e degli apostoli, i quali dichiararono che tutta la storia dell'Antico Testamento è stata scritta sotto l'assistenza speciale dello Spirito Santo; e in quanto al Nuovo Testamento abbiamo la testimonianza della Chiesa Cattolica, la quale, come vedremo, è stata dal suo divin Fondatore fatta guardiana e maestra delle verità da Dio rivelate, e dotata del dono d'infallibilità. |
A131000018 |
Che non tutte le cose rivelate da Dio {12 [196]} siano state scritte nei libri santi, e perciò che oltre la Sacra Bibbia si debba pure ammettere la Tradizione, lo dicono gli stessi apostoli e lo confermano i padri della Chiesa. |
A131000020 |
Non meno chiaro parlano gli altri padri della Chiesa. |
A131000020 |
Perciò noi dobbiamo oltre la Sacra Bibbia ammettere e credere la divina Tradizione conservataci pura ed intatta pel magistero di Santa Chiesa. |
A131000021 |
- Per istoria ecclesiastica s'intende la narrazione di quei fatti che succedettero favorevoli od avversi alla Chiesa dalla sua fondazione fino ai tempi nostri. |
A131000021 |
La Storia ecclesiastica ci espone il principio, e il progresso della Religione Cattolica, ci rappresenta lo stato della Chiesa in ciascuna delle sue età. |
A131000022 |
- Le verità rivelate da Dio, che si trovano nella Bibbia, nella Tradizione, le verità insomma che costituiscono la vera religione, Gesù Cristo figliuolo di Dio fatto uomo le affidò alla custodia della Chiesa da lui fondata e stabilita su questa terra {16 [200]} per fare le sue veci. |
A131000022 |
Chiesa di Gesù Cristo. |
A131000022 |
Questa Chiesa ha ricevuto da Gesù Cristo l'incarico di conservare incorrotte le verità della fede, predicarle ed insegnarle agli uomini, affinchè essi credendole e predicandole possano ottenere la vita eterna. |
A131000023 |
Ma che cosa è la Chiesa? e quali sono i segni che ce la fanno conoscere per la Chiesa di Gesù Cristo?. |
A131000024 |
La parola Ecclesia in latino, Chiesa in italiano viene dal vocabolo greco encaleo, convoco, raduno, e significa appunto una radunanza. |
A131000024 |
Per Chiesa poi di Gesù Cristo s'intende la congregazione, ossia l'insieme di tutti quelli che professano la fede, la dottrina rivelata da Dio, sotto il governo e l'ubbidienza dei legittimi pastori, specialmente del Papa. |
A131000024 |
Senza i pastori, dice il martire s. Ignazio, una congregazione di fedeli non si può chiamare Chiesa: sine iis Ecclesia non vocatur; e s. Ambrogio disse chiaramente: dove è Pietro, cioè il Papa, là vi è la Chiesa: ubi Petrus ibi Ecclesia, e per conseguenza dove non si trova il Papa alla {17 [201]} testa non vi può essere Chiesa di Gesù Cristo. |
A131000025 |
A questa Chiesa si dà il nome di militante, parola che viene da militare, fare il soldato, e ciò per indicare che quelli i quali appartengono a questa Chiesa devono ancora in questa terra combattere da valorosi soldati contro ai nemici delle anime, che sono il demonio, il mondo, e la carne, e non dimenticarsi mai che la vita del uomo in questa terra è una continua milizia: militia est vita hominis super terram. |
A131000025 |
Generalmente parlando la Chiesa di Gesù Cristo si compone di tre parti, cioè della Chiesa trionfante, che comprende i santi del Cielo, della Chiesa purgante, che sono le anime del Purgatorio, della Chiesa militante, composta dai fedeli che vivono sulla terra, della quale solamente noi intendiamo parlare. |
A131000026 |
- La Chiesa discente abbraccia tutti i fedeli che non hanno autorità d'insegnare, ma solo obbligo d'imparare. |
A131000026 |
Di questi Gesù parlava quando disse: quelli che crederanno e saranno battezzati si salveranno: chi ascolta voi, ascolta me: chi non ascolta la Chiesa sia tenuto come un gentile ed un pubblicano |
A131000026 |
La Chiesa insegnante abbraccia tutti i vescovi col papa alla testa, i quali non solo devono professare {18 [202]} la fede di Gesù Cristo, ma hanno ancora l'obbligo d'insegnare agli altri la vera religione. |
A131000026 |
La Chiesa militante si divide in due classi, cioè in insegnante, e in discente, ovvero imparante. |
A131000027 |
La Chiesa di Gesù Cristo nella religione che insegna deve essere Una - Santa - Cattolica - Apostolica. |
A131000027 |
Segni per conoscere la Chiesa di G. C. - Gesù Cristo lasciò pure dei caratteri, ossia dei segni alla sua Chiesa, per mezzo dei quali essa potesse venire riconosciuta da tutti gli uomini per celeste e divina, per maestra di verità. |
A131000028 |
Perciò la Chiesa di Gesù Cristo non può insegnare e professare verità religiose e morali che facciano a pugni tra di loro. |
A131000028 |
Una Chiesa che si contraddicesse nelle sue credenze, nei suoi insegnamenti, dimostrerebbe chiaramente che ella non è Chiesa di Dio, il quale non può rivelare ed approvare la verità e l'errore. |
A131000029 |
2° In secondo luogo la Chiesa di Gesù Cristo deve essere Santa. |
A131000030 |
3° In terzo luogo la Chiesa di Gesù Cristo deve essere Cattolica, che vuol dire universale. |
A131000031 |
4° In quarto luogo la Chiesa di Gesù Cristo deve essere Apostolica, vale a dire, deve credere ed insegnare tutto quello che hanno creduto ed insegnato gli apostoli, ed essere retta e governata da pastori, i quali per una serie non interrotta discendano dagli apostoli stessi, e siano i loro legittimi successori nel Sacro Ministero. |
A131000032 |
Ciò posto, siccome una sola è la vera religione perchè un solo è il vero Dio, un solo Gesù Cristo, così una sola parimenti può essere la vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A131000032 |
Dunque questa sola è la vera Chiesa di Gesù Cristo, le altre sono Chiese dell'errore. |
A131000032 |
Ma fra tante società cristiane, {21 [205]} che vi sono ora nel mondo, ognuna delle quali pretende di essere la Chiesa di Gesù Cristo, quale lo sarà veramente? La risposta è pronta: Quella sola che mostra i caratteri, i segni sopra accennati. |
A131000032 |
Ora questi segni si trovano solamente nella Chiesa, che ha per suo Capo visibile il Papa, il vescovo di Roma, cioè nella Chiesa Romana, e non si trovano nelle altre. |
A131000033 |
- La Chiesa Romana è la sola che possa con certezza presentare i caratteri della divinità. |
A131000033 |
Solo la Chiesa Romana mostra i veri caratteri di Chiesa di Gesù Cristo. |
A131000035 |
2° È Santa; santa è la fede e la legge {22 [206]} che professa; santi i Sacramenti che pratica; molti Santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri, da Dio confortati, sparsero il loro sangue in testimonianza della divinità di questa medesima Chiesa. |
A131000036 |
- La medesima Romana Chiesa si estende a tutti i tempi, in mezzo alle più sanguinose persecuzioni, fu sempre avuta a guisa di società visibile dei fedeli riuniti nella medesima fede, sotto alla condotta di un medesimo capo, il Romano Pontefice. |
A131000036 |
3° La Chiesa Romana è Cattolica, cioè universale, perchè si estende a tutti i luoghi e a tutti i tempi. |
A131000036 |
Gesù promise che il suo Vangelo sarebbe predicato per tutta la terra, e noi vediamo che la Romana Chiesa in tutte le parti del mondo ha dei figli, i quali strettamente uniti col Papa professano la dottrina di Gesù Cristo, che si predicò, e si va predicando per tutta la terra. |
A131000037 |
4° La Chiesa Romana è Apostolica, perchè crede ed insegna tutto ciò che gli apostoli hanno creduto ed insegnato. |
A131000037 |
A s. Pietro succedettero altri Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai giorni nostri. |
A131000037 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal regnante Pio IX rimonta da un papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro principe degli apostoli, e stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo. |
A131000037 |
La testimonianza di diciannove secoli mostra ad evidenza che Gesù Cristo ha stabilito s. Pietro Capo della Chiesa ed esso cogli altri apostoli hanno propagata la dottrina del Vangelo per tutto il mondo. |
A131000037 |
Questa prerogativa della Chiesa Romana è consolantissima per noi Cattolici. |
A131000038 |
La sola chiesa protestante, non molto dopo la sua fondazione, era già divisa in più di dugento sette le une contrarie alle altre. |
A131000040 |
Che bella confessione! Erasmo, caldo promotore del protestantesimo, ebbe a dire che tutti gli uomini della chiesa protestante ben lungi dal fare {26 [210]} miracoli, non hanno nemmeno potuto guarire un sol cavallo zoppo. |
A131000043 |
La Chiesa Romana adunque è la sola vera Chiesa, la Chiesa di Gesù Cristo. |
A131000044 |
- Chiamasi pure Chiesa Greca quella parte di Chiesa Cattolica che trovasi nella Grecia, oppure nei suoi riti usa la lingua greca; Armena, quella che nell'Armenia, e così dicasi di altre dominazioni, le quali indicano solamente una porzione della Chiesa Cattolica parimenti retta e governata dal Sommo Pontefice. |
A131000044 |
- La Chiesa Romana, ossia la Chiesa Cattolica, prende pure diversi altri nomi desunti specialmente dai luoghi in cui trovasi sparsa. |
A131000044 |
Che se una chiesa prendesse un nome particolare per distinguersi e separarsi dalla Chiesa Romana, tal chiesa allora cesserebbe di {28 [212]} appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo, e si farebbe scismatica od eretica. |
A131000044 |
Chiesa Gallicana, Greca, Armena ecc. |
A131000044 |
Quindi abbiamo {27 [211]} la Chiesa Gallicana |
A131000044 |
[8] che è quella porzione di Chiesa Cattolica Romana che trovasi nella Gallia, ossia nella Francia. |
A131000045 |
- Sebbene per Chiesa Romana s'intenda la stessa Chiesa Cattolica sparsa per tutto il mondo, e avente per Capo visibile il Papa, tuttavia spesse volte con questo titolo s'intende solamente la Chiesa particolare di Roma, quella porzione cioè di Chiesa Cattolica che ha per suo vescovo il Papa. |
A131000045 |
Considerata come Chiesa particolare essa viene più comunemente appellata Sede Apostolica, Santa Sede. |
A131000045 |
Questa Chiesa anche solo come Chiesa particolare fu sempre considerata la prima Chiesa del mondo, la madre di tutte le altre. |
A131000046 |
Dicesi in primo luogo Sede, quasi luogo ove siede, ove sta il Capo della Chiesa, ed esercita la sua piena autorità. |
A131000047 |
Siccome poi in tutta la Chiesa tante sono le sedi quanti sono i vescovi, che nelle rispettive diocesi esercitano la loro particolare autorità, così per esprimere la Sede principale, la madre, e la maestra di tutte le altre, invalse l'uso di chiamare la Sede di Roma, la Sede Apostolica. |
A131000048 |
- Anticamente eranvi pure altre chiese, altre sedi chiamate apostoliche, perchè state stabilite da qualche apostolo; ma la Chiesa, la Sede di Roma fu sempre chiamata Apostolica per antonomasia, ossia per eccellenza. |
A131000048 |
S. Ireneo la chiama Sede alla quale per la maggior preminenza è necessario che ogni chiesa si unisca, cioè tutti i fedeli in qualunque parte della terra si trovino |
A131000049 |
Santa Sede e Sede Apostolica indicano adunque la medesima cosa, cioè quella Chiesa particolare che ha per vescovo il Papa, che risiede a Roma. |
A131000050 |
Tuttavia è bene di sapere che nel caso che il Papa si dovesse allontanare da cotesta città, la Sede apostolica pur non cesserebbe di esistere, e colà si trasporterebbe dove è il Papa, perchè ubi Papa ibi Roma, e come dice s. Ambrogio, dov'è Pietro, ossia il Papa, là vi è la Chiesa. |
A131000051 |
Si dice di qualsiasi divisione, scissura, discordia che avvenga anche in una diocesi fra i {35 [219]} fedeli e i loro superiori ecclesiastici; ma specialmente si prende la parola scisma per indicare quell' azione per mezzo detta quale uno si separa volontariamente dalla unità della Chiesa Cattolica, più non prestando ubbidienza ai legittimi pastori e specialmente al Papa. |
A131000052 |
- Nel secolo nono per opera di Fozio Patriarca di Costantinopoli successe lo scisma dei Greci che tuttora sussiste; ed oggidì avvi pure lo scisma della Chiesa Russa, la quale invece {36 [220]} del Papa riconosce per suo Capo l'imperatore delle Russie. |
A131000052 |
Nei primi tempi della Chiesa, cioè l'anno 254, avvenne lo scisma di Novaziano, così detto dal suo autore che era un ecclesiastico di Roma. |
A131000053 |
I scismatici anche solo perchè non sono più uniti alla Chiesa cattolica, e non sono soggetti all'autorità del Papa, si trovano fuori della strada della salute. |
A131000053 |
In questa lettera il santo apostolo non poteva meglio dipingere gli scismatici, i quali pretendono, come essi dicono, di riformar la Chiesa. |
A131000054 |
- Si chiama eresiarca l'autore di un'eresia, o Capo di setta eretica; ed eretico colui che segue una opinione contraria alla credenza della {38 [222]} Chiesa Cattolica. |
A131000054 |
S. Fulgenzio afferma: che le buone opere, il martirio stesso, nulla giova per la salute a colui, che trovasi fuori dell'unità della Chiesa Cattolica finchè sia in lui la malizia dell'eresia. |
A131000055 |
Iddio, il quale sa ricavare il bene dal male, ha permesso che di quando in quando sorgessero delle eresie contro la sua Chiesa, perchè questa avesse campo a spiegare {40 [224]} tutta quella sublime autorità che Egli le aveva lasciato come a Madre, a Maestra di tutti gli uomini. |
A131000055 |
La Chiesa esposta a tante tribolazioni, esposta ai feroci assalti di tanti eretici senza mai errare nella sua dottrina, nei suoi insegnamenti, fece vedere sempre meglio che è assistita dallo Spirito Santo, protetta e sostenuta da una forza onnipotente, da Gesù Cristo istesso. |
A131000055 |
Nella Chiesa sorsero sempre degli eretici, e delle eresie. |
A131000056 |
Quindi avvi la Chiesa Anglicana, la Luterana, la Calvinistica, la Protestante o Riformata, la Greca Scismatica, {41 [225]} la Russa Ortodossa. |
A131000057 |
- La Chiesa Anglicana è così detta dal luogo in cui è diffusa, cioè nell'Inghilterra, la quale dagli Angli suoi antichi abitatori fu pure chiamata Anglia. |
A131000057 |
Chiesa Anglicana. |
A131000058 |
Costui dopo aver con dottrina ed eloquenza combattuto l'eresiarca Martin Lutero, ed essersi dal papa Leone X meritato il bel titolo di difensor della Chiesa miseramente abbandonatosi al vizio della disonestà volle contrarre nuovo matrimonio mentre ancor viveva la prima moglie. |
A131000058 |
Enrico sdegnato per questo rifiuto si distaccò dal Papa, si ribellò alla sua autorità, e colle promesse e {42 [226]} colle minacce, colla prigione e colla morte, costrinse molti de' suoi sudditi a fare il medesimo, e a riconoscere lui per Capo della Chiesa inglese. |
A131000058 |
Ma il papa Clemente VII che allor governava la Chiesa non volle per nulla acconsentire alle scandalose dimande del principe. |
A131000060 |
Gli Anglicani oltre il non riconoscere la suprema autorità della Chiesa Cattolica, dopo aver fatto lega coi Luterani e coi Calvinisti, professano ancora molti errori contrarii alla fede. |
A131000060 |
Notiamo qui con piacere che da qualche tempo in qua un grande movimento si manifesta nell'Inghilterra in favore della Chiesa Cattolica. |
A131000061 |
- La Chiesa ovvero setta Luterana è la congregazione di tutti coloro che seguono le false dottrine di Martin Lutero. |
A131000061 |
Allora egli si ribellò apertamente alla Chiesa, chiamò il Papa un anticristo, e gli mandò a sua volta la scomunica, facendo così vedere a quali eccessi e ridicolaggini possa arrivare uno spirito orgoglioso e ribelle alla Sede Apostolica. |
A131000061 |
La Chiesa Luterana. |
A131000061 |
{44 [228]} Ammonito dal Sommo Pontefice a desistere dalla diabolica impresa non volle ubbidire, che anzi uscì in improperi contro al Capo della Chiesa. |
A131000063 |
Essi tuttavia sono d'accordo in certi punti, specialmente nell'avversione al Papa e alla Chiesa Cattolica. |
A131000063 |
Lutero avendo proclamato che ognuno era libero d'interpretare la Sacra Scrittura a suo talento senza doversi assoggettare all'autorità della Chiesa, i suoi seguaci non tardarono a dividersi in più partiti. |
A131000064 |
- La Chiesa o setta calvinistica è quella che segue gli errori di Calvino. |
A131000064 |
Aveva tacciata la Chiesa Romana di crudele contro gli eretici, e poi egli senza tanto scrupolo mandava alla morte quelli che si opponevano ai suoi madornali errori. |
A131000064 |
Chiesa Calvinistica. |
A131000064 |
Dopo aver detto che ognuno è libero nell'interpretare la Scrittura a suo gusto, dopo aver negato l'autorità alla Chiesa Cattolica, e furiosamente declamato contro i santi Concilii di Lei, egli fattosi riconoscere Capo della Chiesa di Ginevra contraddisse a se stesso; radunò concilii, formò un concistoro a cui conferì l'autorità di fulminare {48 [232]} scomuniche e simili. |
A131000067 |
- Dicesi chiesa riformata, perchè gli autori di quest'eresie nel separarsi dalla Chiesa Cattolica presero per pretesto di voler riformare, ossia correggere la religione, estirparne gli errori, toglierne gli abusi e gli scandali. |
A131000067 |
- La così detta chiesa riformata porta altresì il nome di protestante, nome che fu dato in prima ai soli luterani, ma che in seguito fu addottato dalle altre sette. |
A131000067 |
- Sotto il nome di Chiesa riformata protestante s'intendono le tre accennate eresie, cioè l'anglicana, la luterana e la calvinistica, con tutte le sètte che ne pullularono. |
A131000067 |
Chiesa Riformata. |
A131000067 |
Essi chiamarono poi Riforma il capriccioso cambiamento {50 [234]} che fecero intorno alia fede, e alla disciplina della Chiesa Cattolica. |
A131000067 |
Il solo dire che la Chiesa aveva errato nella sua dottrina, e aver quindi bisogno di riforma, era fare un'ingiuria a Gesù Cristo medesimo, quasi che Egli non avesse mantenuta la promessa di assistere la sua Chiesa fino alla fine del mondo, ma di averla lasciata cadere nell'errore. |
A131000068 |
Ecco che cosa è la chiesa riformata, ossia l'eresia protestante. |
A131000068 |
La riunione di queste due sette assunse la denominazione di chiesa evangelica cristiana. |
A131000068 |
Veniamo ora alla Chiesa Greca Scismatica. |
A131000069 |
- La Chiesa Cattolica, dall'impero romano diviso in greco e latino, assunse pure il nome di greca e latina. |
A131000069 |
Chiesa Greca Scismatica. |
A131000069 |
La Chiesa greca fu detta quella sparsa nell'impero greco, nel quale generalmente parlavasi il linguaggio greco, ed aveva per sua capitale la città di Costantinopoli. |
A131000069 |
La Chiesa greca per ambizione di alcuni suoi pastori, specialmente dei patriarchi di Costantinopoli, i quali volevano essere eguagliati al Papa, si separò dalla Chiesa latina e perciò dalla Sede Apostolica, facendo scisma. |
A131000069 |
La Chiesa latina fu detta quella diffusa nell'impero latino, nel quale parlavasi la latina favella, ed aveva per capitale Roma, poscia anche Milano. |
A131000070 |
Assunse quindi il fastoso titolo di patriarca universale, e così {54 [238]} diede principio al deplorabile scisma della Chiesa greca con irreparabile rovina d'infinite anime. |
A131000071 |
Dicevano pure invalido il battesimo dato per infusione come si usa nella Chiesa latina, e asserivano che per la validità di esso dovevasi dare per immersione, col tuffare cioè tutta la persona nell'acqua, come praticava la chiesa greca. |
A131000071 |
In alcuni altri errori erano pur caduti più per far dispetto alla chiesa latina che per convinzione. |
A131000071 |
Questa chiesa cadde pure nell'eresia. |
A131000071 |
Rimproveravano la Chiesa nostra perchè nella Santa Messa consacrava in pane azimo, e dicevano invalida questa consacrazione, dovendosi fare secondo essi in pane fermentato. |
A131000072 |
Convennero pertanto che lo Spirito Santo procede dal Padre e {56 [240]} dal Figliuolo; riconobbero che il Papa per divina istituzione è successore di s. Pietro e Capo Supremo di tutta la Chiesa; ammisero pure che era valida la consacrazione fatta in pane azimo, e così di altri punti. |
A131000072 |
Dopo alcuni secoli in cui si erano l'atti diversi ma vani tentativi di riunione, l'anno 1439 il Papa Eugenio IV e l'imperatore greco Giovanni Paleologo vennero in pensiero e si accordarono di tentare una nuova prova per ricondurre alla Chiesa latina la chiesa greca. |
A131000073 |
Così per causa di un solo andarono a vuoto le tante {57 [241]} fatiche del Papa e la chiesa greca ricadde nello scisma e negli errori. |
A131000074 |
Ma si era fatto un'ultima prova per ricondurre sulla buona strada cotesta chiesa infedele rimasta ostinata. |
A131000075 |
Si può dire con tutta ragione che la chiesa greca scismatica, cadendo sotto il dominio dei turchi, cadde nella più dura schiavitù anche nelle cose spirituali. |
A131000076 |
Questi formano la così detta Chiesa Greca Cattolica, o Greca Unita, così chiamata per distinguerla dalla greca separata, o scismatica. |
A131000077 |
- È così chiamata la Chiesa greca scismatica sparsa nell'impero Russo. |
A131000077 |
Chiesa Russa Ortodossa. |
A131000077 |
Essa è chiesa nazionale, professa i medesimi errori della greca scismatica. |
A131000077 |
Ma la chiesa russa segue l'errore, perciò meglio si dovrebbe chiamare eterodossa, seguace del falso. |
A131000077 |
È ancor essa scismatica non riconoscendo il Papa per Capo della Chiesa. |
A131000078 |
Ad altro ben diverso rivolge le sue cure il Capo di quella Chiesa, e il suo Sinodo. |
A131000078 |
Ecco pertanto che cosa è la così detta Chiesa Russa ortodossa: una turba di schiavi soggetti ad un prepotente Sovrano. |
A131000078 |
In quest'epoca Pietro il grande, imperatore della Russia, geloso della grande autorità che godeva il patriarca nell'impero, abolì questa suprema dignità e in pieno consesso di vescovi russi proclamò se stesso patriarca e Capo della chiesa di tutti i suoi stati. |
A131000078 |
In questa misera condizione piombò la chiesa Russa ribelle all'autorità del Successor di s. Pietro, al Vicario di Gesù Cristo. |
A131000078 |
Non si possono pensare senza sentirsi ad un tempo altamente sdegnati, gli sforzi crudeli che si fanno dall'imperatore e da' suoi agenti, onde costringere i pochi cattolici che colà si trovano a ribellarsi al Papa, e unirsi alla chiesa russa. |
A131000078 |
Questa chiesa da principio era soggetta al patriarca di Costantinopoli. |
A131000080 |
- Nessuno ignora che il vero e principale fondatore della Chiesa, l'ingegnoso architetto di questo magnifico edifizio, è Gesù Cristo, il quale, come dice s. Paolo, col suo Sangue si formò questo tempio degno di Lui, puro ed immacolato. |
A131000080 |
Di questi Gesù ancor vivente si servì per dar principio alla sua Chiesa: li mandò quindi a predicare il suo regno, cioè la sua religione, comunicando loro ad un tempo il dono dei miracoli. |
A131000080 |
Fondatori della Chiesa di Gesù Cristo. |
A131000080 |
Ma siccome l'opera sua era parte divina, parte umana, così Gesù nel continuare e compiere {64 [248]} il suo stupendo lavoro volle associarsi degli uomini, i quali perciò per divina degnazione possono dirsi eziandio fondatori della Chiesa, avendo pel suo innalzamento pur cotanto faticato. |
A131000081 |
Dopo la loro morte le chiese da loro fondate si accrebbero, si dilatarono, e così vennero unite nella medesima fede formando quel magnifico e grandiosissimo albero della chiesa cattolica, il quale avendo le sue radici in Roma s'innalza sublime e frondoso al Cielo, si stende sopra tutta la terra, raccogliendo sotto i suoi rami, sotto l'ombra sua benefica tutti i popoli della terra. |
A131000081 |
Gli apostoli adunque, specialmente s. Pietro e s. Paolo, possono dopo Gesù Cristo chiamarsi fondatori della Chiesa, e ad essi ogni cristiano deve professare grande riconoscenza e venerazione. |
A131000082 |
- Gesù Cristo stabilì la sua Chiesa come una bene ordinata società. |
A131000082 |
- È verità di fede definita dal Concilio di Trento, che vi ha nella Chiesa la gerarchia istituita da Dio, composta dei Vescovi, dei preti e di altri ministri |
A131000082 |
Ora siccome in una società bene ordinata vi sono non solo quelli che ubbidiscono, ma diversi ordini di cittadini che comandano, diversi {66 [250]} gradi di superiorità gli uni subordinati agli altri; così è pure nella Chiesa di Gesù Cristo. |
A131000082 |
Pertanto nella Chiesa devonsi considerare due classi di persone, quelle cioè che insegnano e comandano, e queste sono nella gerarchia, e la formano; e quelle che obbediscono, e queste sono sotto la gerarchia. |
A131000082 |
Questa differenza di gradi fra i ministri della Chiesa Cattolica dicesi Gerarchia, parola greca che significa Sacro principato. |
A131000083 |
Da lei procede quella bella unità, quella perfetta armonia che si scorge in tutte le parti della Chiesa. |
A131000083 |
La Gerarchia della Chiesa Cattolica anche umanamente parlando è cosa stupenda. |
A131000083 |
Quindi non è a stupire che persino i nemici della Chiesa, i capi delle società segrete, giano costretti ad ammirare l'ordine perfetto, l'armonia che vi regna, e invidiare quest'opera sorprendente. |
A131000083 |
Siccome lassù vi sono i serafini, i cherubini, gli angeli, gli arcangeli e altri ordini aventi per Capo Iddio stesso; così nella Chiesa sotto il Sommo Pontefice vi sono i patriarchi, i primati, gli arcivescovi, i vescovi, i preti e gli altri ministri nella medesima guisa. |
A131000084 |
- Di questa gerarchia parlano pure i primi padri della Chiesa, stati discepoli degli apostoli. |
A131000084 |
- E chiaro adunque che la gerarchia è diritto divino; verità ammessa non solo dalla Chiesa Cattolica, ma dalla medesima Chiesa anglicana. |
A131000084 |
Comincia a dire che nella Chiesa vi sono distinzioni di ministeri, di uffizi: et divisiones ministeriorum sunt |
A131000084 |
Dicono che la gerarchia è solo di umana istituzione, che è solamente la Chiesa, la quale dopo alcuni secoli ha fatta questa distinzione, creati questi diversi gradi di superiorità; ma questo è uno dei tanti errori di cotesti eretici. |
A131000084 |
Fin dal tempo degli apostoli, e nella Sacra Scrittura si parla della gerarchia in termini chiari; dunque non è vero che sia stata solo stabilita dalla Chiesa in tempi posteriori. |
A131000084 |
Parla ai vescovi e dice loro: Badate {69 [253]} a voi stessi e a tutto il gregge, di cui lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi per reggere la Chiesa di Dio acquistata da Lui col proprio sangue |
A131000085 |
Capo invisibile, e Capo visibile della Chiesa. |
A131000085 |
Gesù Cristo qual re potente è il Capo supremo, siccome della Chiesa tutta, così della sua gerarchia. |
A131000086 |
- Il Capo visibile della gerarchia, il supremo Gerarca, il Papa possiede la somma autorità, la pienezza dei poteri sopra tutta la Chiesa, non solamente sui semplici fedeli, ma sui medesimi vescovi. |
A131000086 |
Difatto a s. Pietro e a nessun altro degli apostoli Gesù Cristo disse in particolare: Sopra di te io fonderò la mia Chiesa; a nessun altro degli apostoli Gesù promise di consegnare e consegnò le chiavi del regno dei Cieli; ma sibbene al solo s. Pietro disse: Tibi dabo claves regni coelorum |
A131000086 |
[31]: ma quella ancora che era necessaria per essere il Capo di tutta la Chiesa, il primate, il principe, il maestro degli apostoli stessi, il pastore dei pastori. |
A131000087 |
E siccome Gesù Cristo questo ampio potere diede a s. Pietro pel bene della Chiesa, e s. Pietro doveva pur morire una volta, così questo potere supremo quale eredità doveva passare e passò difatto nei suoi successori, e nei papi si perpetuerà finchè duri la Chiesa, cioè sino alla fine del mondo. |
A131000088 |
Affinchè meglio si conosca quanto grande sia nella Chiesa l'autorità del Papa, quanto superiore a quella di ogni vescovo, cioè come egli abbia il primato, come si dice, non solo di onore, ma di giurisdizione sopra tutti i membri della Chiesa, noterò ancora alcune cose. |
A131000088 |
Egli solo la riceve direttamente da Gesù Cristo per sè e per tutta la Chiesa, per sè e per tutti i vescovi allorquando è legittimamente eletto Sommo Pontefice; ma tutti gli altri la ricevono da lui quando ne sono preconizzati a vescovi, e la ricevono solo quanto è necessario per amministrare la diocesi, o per disimpegnare quegli uffizi che loro vengono assegnati, ma non già per tutta la Chiesa. |
A131000088 |
La potestà dell'ordine è la facoltà di esercitare nella Chiesa certe funzioni, come sarebbe di cresimare, di consacrare validamente altri sacerdoti e vescovi, e questa potestà il vescovo riceve immediatamente da Gesù Cristo nell'atto della sua ordinazione, cioè quando viene consacrato per mezzo del Sacramento dell'Ordine e dell'Episcopato. |
A131000089 |
Questa verità cotanto onorifica pel successore di s. Pietro oltre dalla Sacra Scrittura di sopra citata viene pure chiaramente insegnata dai ss. Padri della Chiesa. |
A131000091 |
Di più: per la sua autorità spirituale egli concede indulgenze plenarie per tutta la Chiesa, fa delle leggi obbliganti in coscienza, e dispensa dalle medesime, scioglie i voti e i giuramenti quando il crede opportuno. |
A131000091 |
L'autorità spirituale del papa è quella che gli conferisce il potere, il diritto di stabilire nella Chiesa tutto quello che concerne il buon andamento della religione, la maggior gloria di Dio, il maggior bene delle anime. |
A131000091 |
Per questa autorità il Papa nella Chiesa Cattolica regge, governa, dispone come crede bene nel Signore, e generalmente omnia potest, può tutto, meno contro la fede, e contro la morale. |
A131000091 |
Per questa autorità spirituale il Papa può fare tutto {77 [261]} quello che farebbe lo stesso Gesù Cristo per la salute degli uomini, pel buono o miglior governo della Chiesa. |
A131000092 |
- Il Vicario di Gesù Cristo non solamente gode una piena autorità spirituale in tutto il mondo come Capo della Chiesa, ma eziandio come re gode ed esercita direttamente un'autorità temporale in un piccolo territorio dell'Italia, come qualunque altro sovrano nei propri stati. |
A131000092 |
Egli difatto circondato da tanti ostacoli, che gli si mettono innanzi anche come a Capo della Chiesa Cattolica, non potrebbe liberamente, come si conviene, governare la Chiesa, provvedere al bene delle anime che gli sono affidate, se non fosse indipendente {81 [265]} da qualsiasi potere civile, da qualsiasi sovrano. |
A131000093 |
Difatto nei primi secoli della Chiesa col nome di Papa venivano pur designati i vescovi. |
A131000093 |
Ma padre dei padri, pastore dei partori per eccellenza può convenire solamente al Capo della Chiesa universale. |
A131000093 |
Quindi è che sotto Gregorio VII l'anno 1073 si tenne in Roma un concilio, nel quale fu stabilito che d'allora in poi il nome di papa si desse solamente al Romano Pontefice, siccome colui che è il supremo pastore di tutta la Chiesa, il padre di tutti i cristiani, e che riceve la potestà dall'apostolo Pietro, di cui è legittimo successore. |
A131000094 |
Al papa si aggiunge la qualità di sommo o di massimo, perchè la dignità sua nella Chiesa è la più grande fra tutte. |
A131000096 |
Giova qui notare che {85 [269]} l' antipapa non poteva godere nessuna autorità nella Chiesa, perchè Gesù Cristo, Dio di verità e principe della pace, non lo considerava per suo vicario, nè per successore di s. Pietro, e quindi nullo si rendeva tutto quello che egli comandava e decretava, a meno che il vero papa altrimenti disponesse per impedire maggiori mali. |
A131000097 |
Quattro altri antipapi per opera di Federico Barbarossa comparvero pure contro Alessandro III, funestando la Chiesa. |
A131000097 |
Queste turbolenze di antipapi avvenivano di spesso specialmente in quell'epoca che alcuni sovrani volendosi mischiare in cose di Chiesa pretendevano di aver diritto nella elezione del pontefice. |
A131000097 |
Tutti questi disordini andarono cessando di mano in mano che la Chiesa si venne facendo indipendente dai {86 [270]} principi secolari, e li escluse dall'ingerirsi nelle faccende ecclesiastiche. |
A131000099 |
Piacque oltremodo a Gesù Cristo questa giustissima risposta, e quasi per premiare l'apostolo così gli disse: Tu sei Pietro, e sopra questa pietra io fonderò la mia Chiesa, e le porte, ossia le potenze dell'inferno non la potranno vincere. |
A131000101 |
Mostrò ancora che Egli eleggeva Pietro {90 [274]} a Capo della Chiesa nell'ultima cena. |
A131000102 |
Finalmente prima di salire al Cielo Gesù adempì perfettamente la divina {91 [275]} promessa, terminò la sua elezione dando a Pietro piena autorità sopra tutta la Chiesa, comandandogli di pascere e reggere gli agnelli e le pecore, cioè non solo i semplici fedeli ma i sacerdoti e i vescovi eziandio: pascola i miei agnelli; pascola le mie pecore |
A131000103 |
- Pietro dopo aver per tre anni governata la Chiesa da Gerusalemme, e per anni sette da Antiochia, trasportò la sua sede in Roma capitale del mondo, dove dopo aver ivi tenuta venticinque anni la sede pontificia, morì crocifisso per sentenza del crudele Nerone. |
A131000103 |
A queste umiliazioni, che però non toccavano il dogma, nè impedivano l'esercizio del sacro ministero, dovette assoggettarsi la Chiesa per evitare maggiori guai da quei barbari principi. |
A131000103 |
In generale sì può dire che nei quattro primi secoli della Chiesa il Papa veniva eletto dal clero di Roma, rappresentato ora dal collegio dei cardinali, alla presenza del popolo. |
A131000103 |
Quindi il giorno dopo al martirio di s. Pietro, Lino venne riconosciuto suo successore, e dopo di lui s. Cleto, e poi s. Clemente e s. Anacleto, i quali dallo stesso principe {92 [276]} degli apostoli erano già stati fatti suoi coadiutori nel reggimento della Chiesa Universale. |
A131000103 |
Tuttavia la Chiesa uscita poco prima dalle persecuzioni, per evitare ogni rottura col Capo dell'impero, ed anche perchè il Papa potesse avere dal potere civile qualche sostegno contro i sediziosi, tollerò che il popolo insieme col clero concorresse alla elezione del Papa, e che il principe l'approvasse e confermasse. |
A131000105 |
Ciò non di meno la Chiesa vedendosi talora minacciata da spiriti turbolenti concesse in particolare ad alcuni successori di Carlo Magno, come a Lodovico I e Lotario I suo figlio, il personale privilegio non già di eleggere, ma solo di confermare la elezione {95 [279]} del papa. |
A131000105 |
Così fra gli altri operò Enrico IV, il quale sdegnato che nel 1061 fosse stato dichiarato papa Alessandro II senza {96 [280]} che a lui ne fosse data notizia, fece eleggere antipapa Cadolao vescovo di Parma, cagionando molti mali nella Chiesa di Dio. |
A131000105 |
Dopo coraggiosa lotta, dopo aver sofferto gravi persecuzioni, e l'esiglio stesso, egli liberò la Chiesa dal giogo di dover dipendere dal potere secolare nella elezione del Sommo Pontefice. |
A131000105 |
Egli però fu 1'ultimo dei papi che desse di sua elezione avviso al principe, e fu il primo che insorgesse coraggiosamente contro le usurpazioni dei Cesari, togliendo loro ogni ingerenza nella elezione ed approvazione del Sommo Pontefice, e in altri affari di Chiesa. |
A131000105 |
Perciò quando fosse avvenuto che il clero di Roma avesse eletto il Papa senza darne notizia all'imperatore, oppure il Papa eletto a lui non piacesse, egli spesso eleggeva un antipapa, suscitando così nella Chiesa gravi disordini. |
A131000105 |
Questa concessione la fece la Chiesa, ma suo malgrado, e solo col fine di un maggior bene, cioè affinchè il suo Capo coll'appoggio di quei principi potesse far fronte a coloro che volevano suscitare delle turbolenze e delle discordie col creare degli antipapi. |
A131000105 |
v. gli imperatori di Germania fattisi protettori della Chiesa, non furono più contenti della sola assistenza alla consacrazione del papa, ma pretesero di dare il voto nella medesima elezione. |
A131000106 |
Così con legge invariabile venne stabilito che la elezione del Pontefice appartenesse solamente ai cardinali di santa Chiesa, {98 [282]} rimossi affatto dalla medesima il principe, il popolo, e il clero ordinario, per ischivare così l'occasione degli scismi. |
A131000106 |
Questo diritto di elettori era ancora riserbato indistintamente a tutto il clero di Roma, il quale essendo molto numeroso, e fra i suoi membri non andandosi sovente d'accordo nella persona da eleggersi, succedevano ancora spesso disordini perniciosi alla Chiesa. |
A131000107 |
Cominciando dal secolo quarto fino all'undecimo non solo il popolo, ma gli imperatori pretesero d'ingerirsi nella elezione, e quindi o per concessione della Chiesa, {99 [283]} o per violenza, il principe secolare dava pure o da vicino o da lontano il suo voto, il quale per ordinario consisteva nella conferma della elezione già fatta dai Romani. |
A131000107 |
Il popolo, o almeno i principali, sebbene il loro concorso non fosse riputato necessario alla validità della elezione, tuttavia per concessione della Chiesa v'interveniva dando il voto, talora proponendo, o applaudendo all'eletto. |
A131000108 |
Nell'uso poi il conclave è una grande sala, oppure una cappella in un palazzo, ove si radunano, e racchiudono i cardinali per compiere ed effettuare la grande opera della elezione del Vicario di Gesù Cristo, del successore di s. Pietro, del padre comune dei fedeli, del sovrano del dominio temporale della Chiesa Cattolica. |
A131000111 |
Si fissa di poi il giorno della consacrazione, e dell'incoronazione, e il mondo cattolico esulta nell'aver acquistato un nuovo padre, la Chiesa un nuovo Capo visibile e Vicario di Gesù Cristo |
A131000112 |
Perciò i Cardinali sono chiamati con questo nome, perchè sono il {106 [290]} sostegno principale della Chiesa, sono i membri più cospicui della ecclesiastica gerarchia, e come li chiama il papa Eugenio IV, sono i perni, ossia i cardini sopra cui dopo il Papa si raggira il governo di tutta la Chiesa. |
A131000113 |
Essi rimontano fino al primo e secondo secolo della Chiesa. |
A131000114 |
San Lorenzo il cui martirio (anno 258) è celebre in tutto il mondo, vuoisi che fosse cardinale diacono, anzi primo diacono della Chiesa romana. |
A131000115 |
Ed ecco pertanto 1'origine dei cardinali preti, diaconi, e vescovi, tre ordini in cui sono ancora distinti oggidì questi alti dignitari della Chiesa. |
A131000115 |
Fino all'anno 769 i vescovi non avevano ancora luogo tra i cardinali della romana Chiesa. |
A131000115 |
Ma circa la medesima epoca e probabilmente dal pontefice Stefano III fu stabilito che portassero questo nome i vescovi delle {108 [292]} città vicine a Roma, chiamati vescovi suburbani e talora anche vescovi romani, i quali più spesso erano invitati ad assistere il Capo della Chiesa negli affari di maggior importanza. |
A131000116 |
Nei primi secoli e anche in seguito non solo in Roma, ma in altre città, i principali sacerdoti, e poscia i canonici erano fregiati del titolo di cardinali; ma s. Pio V nel 1567 tolse quest'uso ordinando espressamente che niun'altra chiesa meno quella di Roma si arrogasse l'istituzione dei cardinali, nè a verun altro si addicesse questo nome fuorchè ai cardinali della Santa Romana Chiesa, creati dal sommo Pontefice. |
A131000117 |
- Altissima è la dignità dei cardinali, e grande la loro preminenza nella Chiesa. |
A131000117 |
Per queste ed altre ragioni il cardinale anche solo prete o diacono, considerato nell'uffizio di aiutante del Papa nel governo di tutta la Chiesa, è superiore ai vescovi, sebbene a loro inferiore nella potestà dell'ordine. |
A131000119 |
Tuttavia non essendo strettamente necessario che tutti i cardinali si trovino in Roma, potendo ai pochi mancanti supplire i rimanenti, il Papa oltre ai vescovi delle città suburbane concede pure il titolo di cardinale ad altri vescovi più insigni nella {111 [295]} Chiesa, permettendo loro che si fermino nelle proprie diocesi, dove possono egualmente adoperarsi pel bene universale dei fedeli, e prestar aiuto al Capo della Chiesa |
A131000120 |
Essendo principi di S. Chiesa hanno il diritto di portare la porpora ed un regale paludamento con sei metri circa di coda. |
A131000121 |
- Il Papa nello eleggere uno al cardinalato gli assegna in Roma una chiesa da amministrare. |
A131000121 |
Quindi ogni cardinale porta un titolo preso dal santo o dalla santa a cui è dedicata la chiesa da lui ufficiata. |
A131000124 |
Terminiamo colle parole del grande pontefice Sisto V. «I cardinali sono» le parti nobilissime della persona» del Papa, sono i principali suoi» membri; e quindi siccome il «Romano Pontefice sulla cattedra di san «Pietro, per comando di Gesù Cristo,» possede 1'apice della suprema «dignità apostolica, così ancora i «cardinali della Santa Romana Chiesa,» i quali rappresentano la persona» dei santi apostoli quando erano» ministri di Gesù Cristo in terra,» servono al romano Pontefice e lo» assistono in qualità di consiglieri {114 [298]} «e di coadiutori nel governare la» Chiesa cattolica. |
A131000129 |
- Da principio tre soli erano i patriarchi in tutta la Chiesa. |
A131000129 |
Così dispose Iddio che ove risiedeva il Capo dell'impero, colà fondasse {117 [301]} la sua sede e il suo trono il Capo della Chiesa. |
A131000129 |
In Antiochia Pietro stette sette anni vescovo e papa; in Alessandria, città frequentatissima mandò s. Marco suo discepolo a fondarvi una chiesa, la quale crebbe e fu fioritissima; in Roma venne egli stesso a stabilire la sua dimora, a piantare e bagnare co' suoi sudori e col suo sangue quella Sede che doveva durare sino alla fine del mondo. |
A131000130 |
Era quindi più che conveniente che qualcuno dei vescovi di quelle parti godesse una più ampia giurisdizione concessagli dal Capo della Chiesa, e così potesse a nome di questo giudicare le cause di maggior rilievo, sciogliere i dubbi, invigilare sugli altri, vescovi, e di ogni cosa tenere informato lo stesso romano Pontefice. |
A131000132 |
Nel concilio generale di Firenze tenuto l'anno 1439 allo scopo di riunire la Chiesa Greca alla Latina, nel riconoscersi il primato della Sede Apostolica sopra tutta la Chiesa, venne anche riconosciuto l'ordine dei patriarchi maggiori, e dopo il romano fu posto il costantinopolitano, l'alessandrino, l'antiocheno, e il gerosolimitano. |
A131000135 |
Gli Esarchi si trovano solo nella Chiesa Orientale. |
A131000135 |
Quindi nella Chiesa per Esarca s'intende un vescovo proposto al governo spirituale di parecchie diocesi ed anche provincie. |
A131000136 |
- Ai così detti Esarchi della Chiesa di Oriente corrispondono i Primati nella Chiesa di Occidente. |
A131000136 |
Il Papa oltre essere il Pastore {124 [308]} di tutta la Chiesa, il Patriarca di Occidente, è ancora Primate d'Italia. |
A131000137 |
Le sedi metropolitane nella Chiesa Orientale ebbero origine fin dai primi secoli; nella Chiesa Occidentale non ebbero incominciamento che nel secolo quarto, ed i primi vescovi ad essere chiamati metropolitani presso di noi, furono ai tempi di s. Ambrogio il vescovo di Milano, e quello di Aquileia. |
A131000138 |
Tutti questi uffizi vennero riserbati al Romano Pontefice, poichè a lui solamente come Capo di tutta la Chiesa aspetta per diritto divino il provvedere al bene di tutti i fedeli {128 [312]} col dare loro saggi maestri, buoni pastori. |
A131000140 |
Essi sono posti dallo Spirito Santo, dice s. Paolo, a reggere la Chiesa di Dio |
A131000140 |
I vescovi sono i veri successori degli apostoli, e nella sacra loro ordinazione ricevono come quelli il medesimo potere nella Chiesa pel bene dei fedeli. |
A131000145 |
Nella Chiesa poi il paroco è quel sacerdote che presiede ad un certo numero di fedeli, ai quali distribuisce e somministra i sacramenti e la parola di Dio. |
A131000146 |
Comunque sia, egli è certo che i parochi sono antichissimi nella Chiesa. |
A131000146 |
Queste dalla città di Roma si estesero poi nelle campagne, e poscia in tutta la Chiesa, e al tempo di Costantino il Grande trovavansi già stabilite le parochie e i parochi in molte parti. |
A131000147 |
Di qui sorge quella bella armonia, che rende la Chiesa opera ammirabile, e la fa qual bene ordinato ed unito esercito, forte a combattere {134 [318]} le battaglie del Signore, capace a guidare le anime alla conquista del Cielo. |
A131000147 |
Ecco pertanto il bell'ordine che ammirasi nella Chiesa Cattolica, e che indarno si trova nelle altre società cristiane. |
A131000147 |
Un dato numero di cristiani soggetti al paroco; ciascun paroco co' suoi fedeli sotto ai vicari foranei, questi al vescovo, ogni vescovo all'arcivescovo, al primate, al patriarca, e questi tutti sottoposti al Papa, il Papa a Gesù Cristo, Capo invisibile della Chiesa Universale. |
A131000149 |
Perciò vuolsi che Costantino l'abbia data a s. Silvestro, {135 [319]} appunto per indicare che la Chiesa cessava di essere schiava e tiranneggiata dai persecutori, e cominciava ad essere libera nei suoi spirituali esercizi. |
A131000153 |
Gli apostoli in segno della dignità e autorità che avevano nella Chiesa da loro governata portavano eziandio in Capo ad imitazione del sommo Sacerdote degli ebrei la lamina d'oro |
A131000153 |
Nella Chiesa essa è di tradizione apostolica. |
A131000154 |
E ancora: La Chiesa mi diede la tiara in segno del temporale, la mitra in segno dello spirituale; la mitra pel Sacerdozio, la tiara pel regno, costituendomi Vicario di Colui, che è chiamato Re dei re, e Dominatore dei dominanti. |
A131000154 |
Il papa adopera la mitra solo nelle sacre funzioni di Chiesa; la tiara in altre solenni occasioni. |
A131000155 |
Nella Chiesa esso è segno di autorità e di giurisdizione. |
A131000159 |
I pallii così formati sono poi deposti sulla tomba di s. Pietro per indicare che dal principe degli apostoli ricevono i pastori ogni autorità giurisdizionale nella Chiesa. |
A131000160 |
Già se ne faceva uso nei primi tempi della Chiesa, e si legge che lo adoperava santo Stefano papa (anno 253). |
A131000160 |
Nelle mani dei sacri pastori l'anello indica il matrimonio ovvero vincolo spirituale che essi hanno contratto colla Chiesa che governano, e cui essi devono amare come loro sposa. |
A131000161 |
I Papi lo adoperano a fine di mantenere viva l'idea, che era un pescatore quegli, a cui Gesù Cristo diede la supremazia sopra tutta la Chiesa, e del quale essi sono i legittimi successori. |
A131000165 |
- San Pietro, dopo di aver per qualche tempo governata la Chiesa da Gerusalemme e da Antiochia, partì per divino consiglio alla volta di Roma, capitale del mondo, e nell'anno quarantadue dell'E. V. ai diciotto di Gennaio vi piantava sua dimora. |
A131000165 |
Questi in premio del benefizio ricevuto condusse s. Pietro nella propria casa, ove gettò le fondamenta della Chiesa Romana. |
A131000166 |
Le statue rappresentano s. Giovanni Grisostomo e s. Atanasio dottori della Chiesa greca, e s. Ambrogio e s. Agostino dottori della Chiesa latina. |
A131000167 |
È in questo senso che s. Cipriano chiamava la Cattedra romana la prima Chiesa del mondo, alla quale tutte le altre devono stare soggette ed ubbidire. |
A131000168 |
Per onorare la preziosa reliquia della cattedra materiale di s. Pietro, e il {145 [329]} giorno memorando, in cui s. Pietro gettò le fondamenta della Chiesa Romana, si celebra ogni anno una festa particolare al 18 di Gennaio. |
A131000170 |
Lo stesso venne praticato nei primi secoli della Chiesa coi vescovi, che sono le prime dignità ecclesiastiche. |
A131000175 |
L'uso nella chiesa ne è antichissimo, e sale ai tempi apostolici. |
A131000175 |
Questo uso era più che necessario nei primi tempi della Chiesa, allorchè si faceva ancora al popolo la comunione sotto le specie del vino. |
don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html |
A132000022 |
Ah care figliuole, che grande piacere recate a Gesù Cristo! che buon esempio date al prossimo standovi con divozione e raccoglimento! Quando s. Francesca Romana andava in chiesa, la gente correva per osservarla, e tutti erano edificati dalla sua modestia e dal suo contegno. |
A132000022 |
Allorchè entrate in chiesa, guardatevi dal correre o fare strepito. |
A132000022 |
Qualunque cosa noi dimandiamo a Dio in chiesa, la otterremo: In ea omnis qui petit accipit. |
A132000022 |
Siamo cristiani, e come tali dobbiamo venerare tutto quello che riguarda a questo stato, e specialmente la chiesa, che è denominata tempio del Signore, luogo di santità, casa di orazione. |
A132000023 |
Guardatevi poi dal ridere in chiesa, o dal parlare senza necessità, perchè basta una parola od un sorriso per dare scandalo e disturbare quelli che assistono alle sacre funzioni. |
A132000023 |
S. Stanislao Kostka stava in chiesa con tanta divozione, che più volte non udiva le chiamate, nè sentiva le spinte, colle quali i suoi servitori lo avvertivano di recarsi a casa. |
A132000028 |
Fatevi pertanto grande premura di intervenire a tempo debito in chiesa, standovi colla massima attenzione, applicando per voi le cose opportune al vostro stato. |
A132000036 |
Tutte quelle giovani le quali in vostra presenza non arrossiscono di fare discorsi osceni, proferir parole equivoche o scandalose, mormorazioni, bugie, spergiuri, imprecazioni, oppure cercano d'allontanarvi dalle cose di Chiesa, vi consigliano a rubare, a disobbedire {20 [198]} ai vostri genitori o a trasgredire qualche loro comando, tutte costoro sono compagne cattive, ministre di Satanasso, dalle quali voi dovete guardarvi come dal diavolo stesso. |
A132000043 |
Di quanti enormi peccati si aggravano la coscienza quelle giovani, che nella chiesa, nelle strade, nelle scuole, od altrove col vestire immodesto, col portamento svagato danno scandalo e sono ad altri occasione di peccato! Quante sono le persone, da cui sono osservate, altrettanti sono i peccati di cui si rendono colpevoli agli occhi di Dio. |
A132000044 |
Perciò i vostri discorsi siano buoni e modesti; state divote in chiesa, ubbidienti e rispettose ai vostri superiori. |
A132000047 |
Vi nomino questo santo, perchè proposto dalla Chiesa a protettore speciale e modello della gioventù. |
A132000055 |
Avvi un gran numero di pratiche di pietà approvate dalla Chiesa che molto giovano a mantenere nel fervore del servizio di Dio e fra queste potete sceglierne alcune di quelle per cui vi sentite maggiormente portate. |
A132000057 |
Onorate ancora di culto speciale il castissimo sposo di Maria s. Giuseppe custode dell'infanzia di G. C. e della nostra, ed ora Patrono universale della Chiesa. |
A132000058 |
Due altre divozioni vi raccomando finalmente: quella a s. Luigi Gonzaga proposto dalla Chiesa a modello della gioventù, di cui dovete ricopiare la innocenza e la illibata purità, il fervore e la carità ardente, e quella della Santa di cui portate il nome, a cui è bene ogni giorno raccomandarvi. |
A132000097 |
Questo Santo dalla Chiesa viene proposto ad esempio d'innocenza e di virtù a tutti, ma specialmente alla gioventù, in favor della quale in ogni tempo ha impetrato moltissime grazie dal Signore. |
A132000112 |
Lasciava che ognuno parlasse a suo talento, ed egli si mostrava modesto in casa, per le vie e specialmente in chiesa, avendo solo a cuore la salvezza dell'anima e quelle cose che riguardano l'onor di Dio. |
A132000144 |
Intendo oggi di partecipare a tutto il bene che si fa nella S. Chiesa e di acquistare tutte le indulgenze possibili. |
A132000150 |
Credo nello Spirito Santo, la Santa Chiesa Cattolica: la Comunione dei Santi: la remissione de'peccati: la risurrezione della carne: la vita eterna. |
A132000153 |
Credo queste e tutte le altre verità della nostra santa Fede, perchè Dio sommamente verace le ha rivelate alla santa Chiesa, e per mezzo della santa Chiesa le insegna a noi. |
A132000182 |
E per l'intercessione di Maria e dei Santi, di cui facciamo oggi commemorazione, concedetemi la grazia di vivere e morire da buona cristiana nel grembo della santa Madre Chiesa. |
A132000185 |
Io credo fermamente tutte le verità che voi, mio Dio, rivelaste alla vostra Chiesa, perchè siete verità infallibile. |
A132000188 |
Ricevete, Signore, questo sacrifizio per onore e gloria del vostro santo nome, per mio vantaggio, e per quello di tutta la vostra santa Chiesa. |
A132000189 |
Intanto unisco la mia alla loro voce, e colle parole e coi sentimenti della Chiesa militante esclamo:. |
A132000191 |
Vi prego, o Gesù mio, di ricordarvi dei miei genitori, e parenti, e de'benefattori spirituali e temporali, degli amici miei, ed anche {93 [271]} de'miei nemici; ricordatevi specialmente del sommo Pontefice, di tutta la Chiesa, e di ogni autorità spirituale e temporale, a cui sia pace, concordia e benedizione. |
A132000193 |
Io ve l'offerisco in memoria della vostra passione, morte, risurrezione, e ascensione al cielo: ricevetelo in isconto de'miei peccati e pei bisogni di santa Chiesa. |
A132000208 |
Concedetemi la grazia di conservare i frutti di questa santa Messa; perdonatemi, se non vi ho assistito colla debita attenzione, e fate che uscendo io di questa chiesa abbia in sommo orrore ogni cosa, che si opponga alle verità del vostro santo Vangelo. |
A132000236 |
Per fare l'esame è bene che ci portiamo col pensiero sopra i comandamenti della legge di Dio e della Chiesa, facendo a noi stessi l'applicazione {104 [282]} di quanto ivi è proibito o comandato. |
A132000237 |
Esaminatevi poi particolarmente intorno ai doveri del proprio stato, se avete dato scandalo con abbigliamenti immodesti in chiesa o fuori di chiesa, specialmente con parole oscene, o con altri cattivi discorsi; se avete recato danno al prossimo nella roba, nella persona o nell'onore. |
A132000265 |
Vergine Santissima, cara madre del mio Gesù, Angelo mio custode, s. Luigi Gonzaga ottenete questa grazia per me, per i miei parenti, per i miei benefattori, amici e nemici, e specialmente per quelli che si trovano {115 [293]} pressati in questa chiesa: cioè che noi tutti per l'avvenire ci possiamo conservare degni vostri divoti, fuggire il peccato e le occasioni di peccare. |
A132000272 |
E la Santa Madre Chiesa manifesta il vivo desiderio della frequente comunione nel Concilio Tridentino, ove dice: « Sarebbe cosa sommamente desiderabile, che ogni fedele cristiano si mantenesse in tale stato di coscienza da poter fare la santa comunione ogni volta che interviene alla santa Messa. |
A132000276 |
Vi adoro umilmente e vi ringrazio dei benefizi fattimi, particolarmente di avermi dato Voi stesso in questo Sacramento, di avermi data per avvocata Maria vostra madre, e di avermi {120 [298]} chiamata a visitarvi in questa chiesa. |
A132000295 |
Vi può essere dignità maggiore di questa? Tutti i santi Dottori della Chiesa quando si mettevano a considerare Maria sotto questo titolo, abbagliati da tanta grandezza si prostravano ai piedi di Lei pieni di venerazione esclamando: O Maria! quanto siete grande, e quanto dovete essere potente presso il {128 [306]} trono di Dio! Siete la Madre di Dio, dicea quel Santo così divoto di Maria, che fu s. Giuseppe da Copertino ma siete anche la madre mia. |
A132000305 |
Tra le altre intenzioni nel recitarlo abbiate anche questa, d'implorare dal Signore, per intercessione di Maria Vergine Immacolata, la grazia che si conservi tra di noi la santa fede, ci tenga lontani dagli errori che presentemente si vanno spandendo tra i cristiani, e faccia sì che trionfi gloriosa la s. Romana Chiesa, Madre e Maestra della vera fede, fuori della quale non vi è salute. |
A132000345 |
Eterno Padre! Io vi offro il sangue di Gesù Cristo in isconto de' miei peccati e per i bisogni di santa Chiesa. |
A132000360 |
Giovanni d'Austria con molti altri illustri {148 [326]} guerrieri italiani uniti in santa alleanza, sotto la bandiera che portava in oro l'immagine di Gesù Crocifisso, mandata dal Pontefice, accorsero a difendere le ragioni della Chiesa, anzi della civiltà. |
A132000360 |
Il Pontefice Pio IX di felice memoria, con breve 5 aprile 1870 fondò nella chiesa torinese un'Arciconfraternita arricchendola di molte indulgenze. |
A132000363 |
III. Potentissima Regina Maria, che sola trionfaste delle molteplici eresie, che cercavano strappare tanti figliuoli dal seno della nostra Madre Chiesa, aiutatemi, vi prego, {150 [328]} a mantenere salda la mia fede e puro il mio cuore in mezzo a tante insidie e al veleno di sì perverse dottrine. |
A132000364 |
IV. Cara Madre Maria, che nel trionfo del VII Pio mostraste il vostro valido patrocinio, stendete il vostro manto pietoso su tutta quanta la Chiesa e specialmente sul suo Capo augusto il sommo Pontefice, difendetelo in ogni tempo contro gli assalti dei tanti suoi nemici, liberatelo dalle sue pene, assistetelo sempre perchè possa condurre sicura al porto la navicella di Pietro e trionfare dei flutti orgogliosi che tentano di sommergerla. |
A132000489 |
Per la grande dignità poi, a cui fu elevato {177 [355]} s. Giuseppe, per aver protetto la Sacra Famiglia dalle insidie dei nemici, mentre ancor viveva in terra, per le grazie straordinarie che ottiene tuttodì ai fedeli cristiani, il papa Pio IX con decreto degli 8 dicembre 1870 dichiarò s. Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica, e sollevò a doppio di prima classe la sua festa del 19 marzo. |
A132001725 |
R. L'uomo deve praticare la religione col credere le verità da Dio rivelate, e coll'osservare la sua santa legge; cioè coll'esatto adempimento dei Comandamenti di Dio e della Chiesa dal medesimo Iddio stabilita. |
A132001732 |
D. Ci sono i Maomettani, i Protestanti, cioè i Calvinisti, i Luterani e gli Evangelisti, ed avvi la Chiesa Cattolica Romana; in quale di queste società noi possiamo con certezza trovare la vera religione?. |
A132001733 |
R. Noi possiamo soltanto trovare la vera religione nella Chiesa Cattolica Romana. |
A132001735 |
R. Noi possiamo solamente trovare la vera religione nella Chiesa Cattolica Romana, perchè essa sola conserva intatta la divina rivelazione, essa sola fu fondata da Gesù Cristo vero Dio e vero uomo, propagata dagli Apostoli, e dai loro successori sino ai nostri giorni; motivo per cui essa sola presenta i caratteri della divinità. |
A132001736 |
D. Quali sono i caratteri, mediante i quali noi possiamo con certezza conoscere la vera Chiesa di Gesù Cristo?. |
A132001737 |
R. I veri caratteri, che ci fanno con certezza conoscere la divinità della Chiesa di Gesù Cristo, sono quattro, cioè: Una, Santa, Cattolica, Apostolica. |
A132001738 |
La vera Chiesa deve essere Una, perchè essendovi un solo Dio, una sola fede, un solo Battesimo, non può esservi che una sola vera Chiesa. |
A132001741 |
La Chiesa che ha questi quattro caratteri è senza dubbio la Chiesa di Gesù Cristo. |
A132001742 |
D. Quale è la Chiesa che presenta questi quattro caratteri della Divinità. |
A132001743 |
R. La Chiesa Romana è la sola, che possa con certezza presentare questi caratteri della Divinità, imperciocchè essa sola:. |
A132001745 |
È Santa per la santità del suo Capo e suo fondatore, che è Gesù Cristo; è santa la fede e la legge che professa; santi sono i sacramenti che pratica; molti santi con luminosi miracoli la illustrarono in ogni tempo; più milioni di martiri da Dio confortati sparsero il loro sangue in testimonianza della Divinità di questa medesima Chiesa. |
A132001746 |
Esso promise che il suo Vangelo sarebbe predicato per tutta la terra, e noi vediamo che la Romana Chiesa in tutto il mondo ha dei figli, i quali strettamente uniti col Papa professano la dottrina di Gesù Cristo, che si predicò e si va predicando nei più lontani paesi della terra. |
A132001746 |
La Chiesa Romana è Cattolica, cioè universale, perchè si estende a tutti i luoghi, a tutti i tempi, abbraccia e professa tutta la dottrina di Gesù Cristo. |
A132001747 |
La medesima Romana Chiesa si estende a tutti i tempi, perchè in tutti i tempi, in mezzo alle più sanguinose persecuzioni fu sempre conosciuta a guisa di società visibile di fedeli riuniti nella medesima fede, sotto alla condotta di un medesimo Capo, il Romano Pontefice, il quale, come Padre di una gran famiglia, guidò pel passato, e guiderà per l'avvenire tutti i buoni credenti pel sentiero della verità sino alla fine, dei secoli. |
A132001748 |
A s. Pietro succedettero altri Sommi Pontefici, i quali senza interruzione governarono la Chiesa fino ai nostri giorni. |
A132001748 |
Il Vangelo e la testimonianza di diciannove secoli mostrano ad evidenza, che Gesù ha stabilito san Pietro Capo della Chiesa, ed egli cogli altri Apostoli hanno propagata la dottrina del Vangelo per tutto il mondo. |
A132001748 |
Imperocchè la sola nostra Chiesa cominciando dal Regnante Pio IX rimonta da un Papa all'altro senza alcuna interruzione sino a s. Pietro Principe degli Apostoli, stabilito Capo della Chiesa da Gesù Cristo medesimo. |
A132001748 |
La Chiesa Romana è Apostolica, parchè erede ed insegna tutto ciò che gli Apostoli hanno creduto ed insegnato, ed ha per capi e pastori i successori degli Apostoli. |
A132001748 |
Questa prerogativa della Romana Chiesa è consolantissima per noi Cattolici. |
A132001748 |
Tutte le volte che qualcuno osò insegnare massime contrarie agli ammaestramenti della Chiesa Romana tosto vennero di comune accordo condannate dai Papi e dai Vescovi come contrarie al Vangelo ed a quanto insegnò lo stesso Gesù Cristo. |
A132001750 |
D. Le Chiese de' Valdesi e de' Protestanti non possono avere i caratteri della vera Chiesa?. |
A132001751 |
R. La Chiesa de' Valdesi e de' Protestanti e {388 [566]} di tutti gli altri eretici non possono avere i caratteri della vera Chiesa. |
A132001752 |
La sola Chiesa protestante, non molto dopo la sua fondazione, era già divisa in più di dugento sette. |
A132001756 |
D. Non c'è diversità tra la dottrina della Chiesa Cattolica d'oggidì, e la dottrina di Gesù Cristo che gli Apostoli predicarono?. |
A132001757 |
Imperocchè coloro che hanno letto, studiato e confrontato la dottrina che insegna la Chiesa Cattolica oggidì, poterono ad evidenza convincersi che le verità predicate da Gesù Cristo e dagli Apostoli sono quelle stesse, che si predicarono in tutti i tempi, e si predicano presentemente nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana. |
A132001759 |
La Chiesa Cattolica ha sempre condannato ogni cosa contraria al Vangelo di mano in mano si palesava fra i cristiani, e fu {390 [568]} sempre difesa e professata la medesima dottrina senza che un Papa lasciasse rivivere una massima condannata da un suo antecessore, nè mettesse in dubbio alcuna verità prima di lui proclamata. |
A132001760 |
D. Fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana si può aver salute?. |
A132001761 |
Fuori di questa Chiesa ninno può salvarsi. |
A132001761 |
Nella maniera che quelli i quali non furori nell'arca di Noè, dice s. Girolamo, perirono nel diluvio, così perisce inevitabilmente colui che si ostina di vivere e morire separato dalla Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, unica Chiesa di Gesù Cristo, sola conservatrice della vera Religione. |
A132001763 |
D. Non può darsi che gli Ebrei, i Maomettani, i Valdesi, i Protestanti, cioè i Calvinisti ed i Luterani e simili, quantunque non siano nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, tuttavia abbiano la vera Religione?. |
A132001764 |
R. Tutti costoro non hanno la vera religione, perchè non la ricevono dalla Chiesa Cattolica, {391 [569]} sola vera Chiesa di Gesù Cristo, unica depositaria della verità, e legittima interprete della dottrina del suo divin Maestro. |
A132001768 |
R. Gli Ebrei per potersi salvare debbono riconoscere Gesù Cristo per Messia, ricevere il santo Battesimo, quindi osservare i comandamenti di Dio e della Chiesa. |
A132001779 |
D. Dunque costoro non sono nella Chiesa di Gesù Cristo?. |
A132001780 |
R. Costoro non avendo per capo Gesù Cristo, non possono appartenere alla sua Chiesa, ma come insegna s. Girolamo, appartengono alla sinagoga dell'Anticristo, cioè ad una Chiesa opposta a quella di Gesù Cristo. |
A132001781 |
D. Chi è il capo della Chiesa Cattolica?. |
A132001782 |
R. Il fondatore, il capo invisibile di tutta la Chiesa è Gesù Cristo, il quale dopo aver deputato s. Pietro a governarla assicurò che egli l'avrebbe assistita dal cielo sino alla fine dei secoli. |
A132001783 |
D. Chi è il capo visibile della Chiesa Cattolica?. |
A132001784 |
R. Il capo visibile della Chiesa è il Sommo Pontefice detto comunemente il Vicario di Gesù Cristo o il Papa. |
A132001785 |
D. Il Romano Pontefice da chi è stato stabilito capo della Chiesa?. |
A132001786 |
R. Il Romano Pontefice è stato stabilito capo supremo della Chiesa nella persona di s. Pietro dal medesimo Gesù Cristo. |
A132001787 |
D. Con quali parole G. C. stabilì s. Pietro capo della Chiesa?. |
A132001788 |
R. Gesù Cristo stabilì s. Pietro capo e fondamento della Chiesa con queste parole:. |
A132001789 |
Tu sei Pietro e sopra questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte dell'inferno non potranno mai prevalere contro di essa (s. |
A132001790 |
D. Che parte ha dunque s. Pietro nella Chiesa?. |
A132001791 |
Così ogni credenza, ogni autorità, ogni Chiesa che non riconosca {394 [572]} l'autorità di Pietro e non sia alla medesima ubbidiente, non appartiene più alla Chiesa di Gesù Cristo, perchè non è appoggiata sopra il vero fondamento della Chiesa, che, come dice s. Paolo, à quella grande colonna sopra cui appoggia ogni verità. |
A132001791 |
R. Pietro nella Chiesa opera quello che fanno le fondamenta in un edificio. |
A132001794 |
D. Con quali parole G. C. diede tale autorità al capo della Chiesa?. |
A132001795 |
R. Gesù Cristo diede tale autorità al capo della Chiesa colle parole dette a s. Pietro: Tutto ciò che tu scioglierai in terra sarà anche sciolto ne' cieli; e tutto ciò che tu legherai sulla terra sarà anche legato nei cieli ( Matt. |
A132001797 |
R. Le parole primato d'onore e di giurisdizione significano che il Romano Pontefice nella Chiesa ha un potere assoluto sopra tutti i cristiani siano laici, siano preti, vescovi, di qualunque grado o condizione, che tutti devono sottomettersi alle sue proibizioni ed a' suoi comandi, e da lui dipendere se vogliono essere sicuri di appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo, che, come dice s. Girolamo, è l'unica Arca di salvamento. |
A132001799 |
R. i Principi, i Re, e tutti i potentati della terra, fossero anche padroni di tutto il mondo, devono sottomettersi al sommo Pontefice, se vogliono appartenere alla vera Chiesa e salvarsi l'anima; perchè l'autorità di costoro è tutta temporale, e in faccia alla Religione essi sono semplici fedeli obbligati, come gli altri, di obbedire al capo della Religione. |
A132001804 |
Le pecore poi significano i vescovi e gli altri sacri ministri, i quali danno bensì il Pascolo della dottrina di Gesù Cristo ai fedeli Cristiani, ma sempre d'accordo, sempre uniti e sempre sottomessi al Sommo Pastore della Chiesa, che è il Romano Pontefice, Vicario di Gesù Cristo sopra la terra. |
A132001804 |
R. Con queste parole Gesù Cristo costituì s. Pietro Principe degli Apostoli e pastore universale della Chiesa e di ciascuno dei cristiani; imperocchè gli agnelli qui significano tutti i fedeli cristiani sparsi nelle varie parti del mondo, che devono essere sottomessi al capo della Chiesa siccome fanno gli agnelli al lor pastore. |
A132001806 |
Egli è poi cosa chiara che l'autorità di Pietro doveva durare quanto la Chiesa, cioè sino alla fine dei secoli, chè certo il fondamento dee durar quanto l'edifizio che vi sta sopra, e che perciò dopo di lui essa dovea passare nei suoi successori, i quali sono i Romani Pontefici. |
A132001806 |
R. I Cattolici di tutti i tempi appoggiati sopra queste parole di Gesù hanno sempre creduto come verità di fede, che s. Pietro fu costituito da Gesù Cristo suo Vicario in terra e capo supremo visibile della Chiesa e che ricevette da lui la pienezza di autorità sopra gli altri Apostoli e sopra tutti i fedeli. |
A132001807 |
D. Che cosa rispondere quando i Protestanti dicono: Noi crediamo a Cristo ed al Vangelo, perciò siamo nella vera Chiesa? {403 [581]}. |
A132001808 |
Inoltre, o Protestanti, voi non credete alla sua Chiesa, non credete al Sommo Pontefice, dallo stesso Gesù Cristo stabilito per governare la sua Chiesa. |
A132001814 |
R. I Protestanti per salvarsi devono rinunziare ai loro errori, entrare nella Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, da cui un tempo si separarono, unirsi al Vicario di Gesù Cristo, che è il Papa; chi si ostina a vivere da lui separato perisce eternamente. |
A132001817 |
R. I Protestanti dicono che nella Chiesa Cattolica vissero grandi santi, i quali operarono luminosissimi miracoli, che noi vivendo secondo i precetti della Chiesa Cattolica possiamo salvarci. |
A132001819 |
R. Noi Cattolici, seguendo la dottrina infallibile della Chiesa Cattolica, diciamo che i Protestanti se non fanno ritorno alla Chiesa Cattolica non possono salvarsi. |
A132001823 |
Da prima procurò di istruirsi rettamente nei dommi della Cattolica Religione; poscia fece venire alla sua presenza i ministri Protestanti, e loro domandò, se credevano, che egli si potesse salvare nella Chiesa Romana. |
A132001824 |
D. Che cosa presenta di singolare la Chiesa Cattolica nel suo rapporto colle società eretiche?. |
A132001825 |
R. La Chiesa Cattolica ha questo di singolare nel suo rapporto colle eretiche società, che:. |
A132001826 |
I nemici della fede si sforzarono di addurre alcuni fatti come sarebbe la guerra contro gli Albigesi, la griornata di s. Bartolomeo, e con questi fatti vorrebbero provare che la Chiesa {406 [584]} Cattolica ha talvolta mosso persecuzioni. |
A132001826 |
Ma costoro sono in errore, perciocchè tali fatti non furono mai dalla Chiesa nè comandati, nè approvati. |
A132001827 |
Al contrario le storie sono ripiene di fatti di uomini i quali in punto di morte rinunziarono all'eresia per morire nel seno della santa Romana Chiesa per così assicurarsi la eterna salvezza. |
A132001827 |
Che non si legge che alcuno, consapevole di se stesso, in punto di morte abbia abbandonata la Chiesa Cattolica per abbracciare qualche altra credenza. |
A132001830 |
Essere grati a Dio colla fermezza nella fede, colla pratica esatta dei suoi precetti, e di quelli della sua santa Chiesa. |
A132001830 |
Pregare di cuore il Signore perchè ci conservi fedeli alla sua grazia, e nel suo santo servizio, e pregarlo eziandio {407 [585]} per tutti coloro che vivono da lui lontani, e separati dalla vera santa Chiesa, perchè li illumini, e li conduca tutti da buon pastore al suo ovile. |
A132001830 |
luogo guardarci bene dai Protestanti e da quei cattivi Cattolici che disprezzano i precetti della Chiesa, che sparlano del Vicario di Gesù Cristo, e degli altri suoi ministri per trascinarci all'errore; 4. |
A132001841 |
D. La Chiesa di Gesù Cristo non verrà meno per le persecuzioni?. |
A132001842 |
La storia ci racconta, come nei tempi andati alcuni sovrani abusando del loro potere spogliarono il Papa, dispersero, imprigionarono vescovi e cardinali, il capo della Chiesa era condotto errante di città in città, chiuso in prigione. |
A132001842 |
R. No certamente; anzi più sarà dagli uomini perseguitata, più trionferà, perchè la Chiesa è fondata da Gesù Cristo sopra una pietra contro cui niente varranno tutti gli sforzi dell'inferno. |
A132001843 |
Di fatto noi vediamo, che tutti i persecutori della {410 [588]} Chiesa dei tempi passati non esistono più, e la Chiesa tuttora esiste; tutti quelli che la perseguitano presentemente, di qui a qualche tempo non ci saranno più, ma la Chiesa di Cristo sarà sempre la stessa, perchè Iddio ha impegnata la sua parola di proteggerla e di essere con lei, e vuole che duri sino alla fine del mondo, per unire la Chiesa militante alla Chiesa trionfante e formare poi di tutti i buoni un solo regno nella patria dei beati in cielo. |
A132001848 |
Chi non ha la Chiesa per madre, non può avere Dio per padre ( S. Cipriano ). |
A132001849 |
Chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna, ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesù Cristo. |
A132001849 |
Questa bontà e probità, che non è sommessa alla Chiesa, è un'ipocrisia sottile e perniciosa ( S. Agostino ). |
don bosco-la forza della buona educazione.html |
A133000028 |
Giunto poi alla porta della Chiesa entro da una parte e fuggo dall'altra, e vado a giuocare alla trottola co' miei amici. |
A133000037 |
- Ma come volete mai che egli possa imparare il catechismo e andare alla Chiesa per udirlo a spiegare?. |
A133000040 |
Ella si sentì il cuore pieno di consolazione, ed uscendo di Chiesa andava aspettando di poter scegliere un momento onde parlare da sola col suo Pietro e dargli gli opportuni avvisi. |
A133000040 |
La povera madre facendo una gita in città si fermò piena di tristi affetti davanti ad una Chiesa, dove ella entrò e colle lacrime agli occhi si gittò ginocchioni dinanzi al tabernacolo dove risiede il Dio consolatore degli afflitti. |
A133000041 |
Caro figlio, ella prese a dirgli, eccoci nell'anno in cui tu devi fare la tua prima comunione; è questa la cosa più importante di tua vita, bisogna che a ciò ti prepari con preghiere le più fervorose, con un'obbedienza più pronta, con una grande puntualità ed attenzione agli uffizi della Chiesa. |
A133000048 |
Imparò le lezioni di catechismo digiunando; cioè impiegando l'ora del suo pranzo per recarsi alla Chiesa. |
A133000053 |
Quelli poi che mangiano grasso nei giorni di magro disubbidiscono alla Chiesa che comanda di astenersi dalle carni venerdì e sabbato ed altre vigilie comandate. |
A133000054 |
Ricordati sempre, o caro Pietro, che la prima comunione è l'alto più importante della vita, cui bisogna prepararsi lungo tempo prima riformando le cattive abitudini e praticando tutte le virtù compatibili colla tua età, come sono l'ubbidienza, la docilità, l'amore al lavoro, l'assiduità al catechismo, il rispetto e la modestia in Chiesa. |
A133000060 |
Da prima egli invocò l'aiuto e i lumi dello Spirito Santo, affine di potersi ricordare de' suoi peccati, quindi fece un diligente esame di coscienza, indi si portò alla Chiesa colla massima modestia attendendo che fosse venuto il suo torno per presentarsi al confessore. |
A133000065 |
Non uno sguardo di divagazione; un perfetto raccoglimento lo accompagna; entra in chiesa, si avvicina al confessionale, e riceve il perdono de' suoi peccati. |
A133000072 |
In alcuni paesi tal cerimonia suol compiersi in Chiesa dai ragazzi radunati tutti insieme, poco prima di accostarsi alla mensa eucaristica; in altri paesi ciò suol farsi in famiglia. |
A133000077 |
Intanto la campana suona, tutti i ragazzi a schiere a schiere si portano alla Chiesa, l'uno tutto fiero pel suo elegante vestito, l'altro tutto vanaglorioso perchè si vede accompagnato da' suoi parenti, o perchè molti portano gli sguardi sopra di lui. |
A133000077 |
Pietro è tutto umile, non bada ad alcuno; e vestito cogli abiti che la carità del suo Curato gli aveva procacciato, con esemplare compostezza si reca alla Chiesa. |
A133000078 |
Che importava a lui di avere tutti i beni della terra, se non fosse andato di lì a poco al possesso delle ricchezze del cielo, a partecipare al festino celeste, a sedersi alla medesima mensa de' suoi fortunati compagni, e attirare i celesti favori sopra di sè e sopra la sua famiglia? Accompagnato dal padre egli entra in Chiesa; la compostezza e la modestia trasparisce in tutti i suoi passi; il suo sguardo è sempre fisso verso l'altare; non una parola, non un sorriso co' suoi compagni. |
A133000081 |
Io ho un padre che è testimonio della mia felicità in questa Chiesa, voi lo conoscete: Oh mio Gesù! io non intendo di accusarlo davanti a voi, ma posso dirvi che egli vive lontano dalle pratiche di vostra santa religione. |
A133000084 |
Pietro adunque recitò cogli altri alternativamente gli atti che soglionsi fare dopo la comunione, quindi si ritirò in un angolo della Chiesa, e passò ancor mezz'ora leggendo un libro divoto. |
A133000085 |
Dopo un pranzo frugale a cui assistette il fortunato padre e la ancor più fortunata madre, fecero ritorno alla Chiesa dove in quella sera doveva aver luogo un sermoncino, onde incoraggiare a perseverare nel bene tutti quelli che al mattino avevano fatto la loro comunione. |
A133000089 |
Prima di porsi a letto Pietro aprì una finestra che guardava verso la Chiesa, e indirizzando ancora un dolce affetto a Colui che al mattino si era dato a lui, disse: Vi saluto ancora una volta, o mio buon Gesù, fate che io sia tutto vostro ora e {37 [311]} sempre. |
A133000094 |
Caccia pertanto via la tua malinconia, allegro: a tua salute, evviva l'allegria: le cose di Chiesa sono buone per le donne e pei ragazzi. |
A133000094 |
Orsù dunque, è forse il tuo Pietro che ti fa girar la testa? Perciocchè mi hanno detto che ieri hai fatto l'impostore in Chiesa. |
A133000101 |
Andrà alla chiesa quando gli piacerà; io non lo impedirò giammai, ma quando egli sarà adulto, oh certamente farà come suo padre e sua madre, ed eccoli... Ah! ah! a tua salute, e via, ogni malinconia!. |
A133000106 |
Da lungo tempo egli era colà assorto nelle sue meditazioni, quando si sente a tirare pel vestito dal direttore della chiesa. |
A133000106 |
Senza accorgersene si trova dinanzi alla Chiesa ove il giorno innanzi aveva provate si dolci consolazioni. |
A133000114 |
- Voi avete ragione; vedete, mia moglie mi crede all'osteria, io ci fui trascinato da un avanzo di antica abitudine; un compagno mi ha lusingato mio malgrado: io non me ne sono potuto astenere; di poi sono uscito, sono andato qua e là vagando di piazza in contrada finchè trovandomi a caso dinanzi a questa Chiesa io ci sono entrato.... |
A133000118 |
Io vengo dall'osteria, di poi dalla Chiesa, disse Giovanni; io sono andato a dare un addio eterno all'una, nell'altra ho incontrato {45 [319]} il buon direttore che mi ha veduto tutto sconcertato, io gli ho raccontato le mie pene, ed egli mi incoraggi ad applicarvi il rimedio solo ed unico, la confessione. |
A133000119 |
Non è possibile esprimere la commozione della povera moglie, e la contentezza di Pietro nel sapere che suo padre aveva dato un assoluto addio al giuoco ed all'osteria, era andato alla chiesa e si era confessato. |
A133000120 |
Tutti assistevano ai divini uffizii della chiesa, dopo la predica e la benedizione, il padre ed i figliuoli andavano a fare una passeggiata, e nell'inverno passavano le loro sere ora in famiglia, e talvolta il padre col suo caro Pietro veniva qui tra noi a passare la sera in piacevole ed onesta ricreazione, assistendo alle rappresentazioni, commedie, o cose simili che sogliono aver luogo nel nostro Oratorio nelle sere festive d'inverno. |
A133000141 |
Al dopo pranzo, se poteva, andava ancora ad un'istruzione; altrimenti andava sul tardi della sera alla benedizione in qualche Chiesa. |
A133000147 |
Vi ringrazio, cari amici, ci andrò di buon grado, ma dopo di avere assistito alle funzioni di Chiesa. |
A133000148 |
Andremo poi dopo alle funzioni di Chiesa, c'è tempo. |
A133000150 |
Se andremo teco alle funzioni di Chiesa ci verrai poi certamente?. |
A133000158 |
A quest'ora non cessa di essere venerdì, nemmeno cessa di obbligare il comandamento della Chiesa. |
A133000164 |
Non ho poi mai sentito a dire che i precetti della Chiesa si possano trasgredire senza peccato. |
A133000167 |
Non è Dio che comanda di fare magro, ma è la Chiesa. |
A133000168 |
Ma è Dio che governa la Chiesa, dunque ciò che comanda la Chiesa, lo comanda Iddio. |
A133000180 |
Così Pietro ebbe la consolazione di vedere que' suoi compagni avviarsi alle sacre funzioni ed impedire che violassero i precetti della Chiesa. |
A133000180 |
Di più quei compagni divennero fedeli amici di Pietro, e ne' giorni festivi continuarono ad andare con lui in Chiesa, nulla ommettendo di quanto deve fare un buon cristiano per santificare le feste. |
A133000183 |
Che cosa egli faceva? Quando tutti i compagni erano in movimento, cantando, correndo, giuocando e simili, io lo vedeva destramente a sottrarsi dagli schiamazzi e in bel modo ritirarsi in Chiesa. |
A133000187 |
Osservava che talvolta si avanzava più in su verso il predicatore, o talvolta usciva di chiesa frettolosamente. |
A133000187 |
Veduto ciò farsi ripetutamente, volli saperne la ragione, e, Pietro, gli dissi un giorno, perchè tal novità, e non vai a dirittura cogli altri al tuo posto assegnato? A che ti arresti in fondo alla {65 [339]} chiesa? Ciò faccio, egli rispose, per non recar disturbo a' miei compagni. |
A133000188 |
Allora conobbi perchè talvolta uscisse improvvisamente dalla chiesa dell'Oratorio, e con tutta fretta, e talora rompesse anche in grida, o facesse moti disordinati. |
A133000188 |
Laonde in tempo di predica era solito a restarsi vicino alla porta della chiesa. |
A133000241 |
Ma mi trovo in fine del foglio e per ciò termino la mia lettera pregandovi di dire a mio padre che in questa città vi è una bella chiesa dedicata a Maria Vergine, dove io vado tutte le sere a fare una preghiera per lui affinchè possa avere o sanità o pazienza; ma che in ogni modo possa fare la volontà del Signore. |
A133000248 |
- L'unico suo conforto fu l'andare in chiesa, e deporre le sue pene al pie del crocifisso: Mio Gesù, egli diceva, ricevete il dolore che io provo in penitenza de' miei peccati, ed in suffragio dell'anima di mio padre. |
A133000251 |
Domenica andate tutti in chiesa a sentire una messa di più, e quelli che possono, facciano la loro comunione per l'anima di lui. |
A133000285 |
Padri e madri! se desiderate di avere figliuoli ben educati e che facciano la vostra consolazione in età adulta, imitate la madre di Pietro, adoperatevi per istruirli nella religione e soprattutto nella tenera età; accuditeli ed osservate se vanno in chiesa, o piuttosto si diano a frequentare cattivi compagni. |
A133000328 |
Affinchè vi piaccia, per le preghiere e le limosine della vostra Chiesa,e specialmente per l'inestimabile santo sacrificio dell'altare, di riceverle nel vostro tabernacolo di riposo, e coronare le loro lunghe speranze colla sempiterna fruizione, noi vi preghiamo, ascoltateci. |
A133000334 |
Affinchè tutta la Chiesa trionfante celebri il giubileo della loro liberazione, ed il coro degli angeli canti inni di gioia per la loro nuova ed interminabile felicità, noi vi preghiamo, ascoltateci. |
don bosco-la nuvoletta del carmelo.html |
A134000004 |
A Maria Ausiliatrice venerata in ispecial modo nella sua Chiesa di Torino si ricorre da ogni classe di persone, dai grandi e dai piccoli, dai ricchi e dai poveri, dai sani, e soppratutto dai malati e dagli afflitti; s'invoca dagli individui, dalle famiglie, dalle comunità e dalle parecchie e dalle intere città non solo nei nostri paesi, ma nelle più rimote contrade della terra. |
A134000004 |
Di fatto, non sono che pochi anni dacchè in Torino fu dedicata una Chiesa all'Augusta Madre del Salvatore sotto il titolo di Aiuto dei Cristiani, e che incominciossi ad onorarcela e farvi ricorso invocandola {4 [452]} con questo grazioso nome, eppure siffatta divozione si è già di tanto divulgata, che ormai non vi è più paese d'Italia, in cui non sia conosciuta. |
A134000005 |
Nè della loro veracità si può muovere dubbioveruno, sia perchè si conservano gelosamente gli originali manoscritti negli archivii del Santuario, sia perchè le relazioni di grazie siffatte sono quasi sempre accompagnate da offerte a benefizio di detta Chiesa, sia ancora perchè coll'offerta materiale va sempre congiunta la preghiera, la confessione e comunione di coloro, che furono beneficati. |
A134000006 |
Serrano esse ad inspirare in tutti i nostri lettori la più viva fiducia in Maria Ausiliatrice: sieno loro di forte stimolo a fare pronto ricorso a Lei in tutti i loro bisogni, affinchè così, dopo aver provati i dolci effetti della valida sua protezióne in vita, possiamo, come ci fa pregare la Chiesa, sentirli assai più efficacemente in morte col riportare una compiuta vittoria oontro i nemici dell'anima nostra, e così entrare trionfanti nell'eterno gloria: ut talipraesidio muniti certantes in vita, victoriam de hoste maligno consegui valeamus in morte. |
A134000008 |
In tanta afflizione mi venne il pensiero di recarmi alla Chiesa di Maria Ausiliatrice, raccomandare a questa pietosa Madre il mio caro malato, e domandare per lui una speciale benedizione al direttore del Santuario. |
A134000008 |
Io tanto bramava di vedermi risanato il padre, che ogni giorno mi pareva un anno; quindi dopo alcun tempo non iscorgendo in lui il sospirato miglioramento me ne ritornai alla detta Chiesa, e mi ripresentai al direttore tutta dolente. |
A134000008 |
mie lagrime, risanate il mio povero padre.» Dette queste {10 [458]} ed altre simili parole, io passai nella sacristia, mi presentai al direttore della Chiesa, gli narrai lo stato del mio genitore, gli domandai la bramata benedizione. |
A134000011 |
Dopo ciò, licenziatami dal R. sacerdote, io entrai colle Suore, che mi accompagnavano, nella sontuosa Chiesa di Maria Ausiliatrice, ove celebravasi la santa messa già pervenuta al primo Vangelo. |
A134000011 |
Terminato il santo Sacrifizio me ne uscii di Chiesa; ma nel discenderne la gradinata con mia grande sorpresa io mi avvidi di essere perfettamente guarita. |
A134000011 |
{14 [462]} dopo subita la visita medica fattami da due periti nell'ospedale di s. Luigi in Torino, io mi recai alla Chiesa di Maria Ausiliatrice, piena di speranza di ottenere la guarigione per intercessione di questa Madre potente. |
A134000021 |
Avendo intèso che tra poco saranno pubblicate nuove grazie ottenute coll'invocarc Maria Aiuto dei Cristiani, venerata in modo speciale in cotesta Chiesa di Torino, mi fo premura di raccontargliene una assai grande, che questa i Madre benigna fece alla mia moglie Carolina, perciò a me stesso e a tutta la famiglia. |
A134000023 |
Per buona ventura al doloroso caso si trovava presente una persona mia parente, la quale avendo già altre volte sperimentata la protezione di Maria Ausiliatrice mi consigliò di raccomandare la povera agonizzante a questa Madre potente, e promettere qualche offerta alla sua Chiesa in Torino, se mia moglie guariva. |
A134000026 |
Pieni pertanto di fiducia noi abbiamo fatto voto che, se Maria le faceva la grazia di avere il latte necessario per allevare la nuova creaturina che ci aspettavamo, noi avremmo offerto due mesi di baliatico per la sua chiesa in Torino, e fattavi celebrare una novena in ringraziamento. |
A134000030 |
Mi auguro di poter tra poco rendere grazie personalmente alla gran Vergine Maria recandomi alla sua Chiesa in Torino, e farvi quella piccola offerta, che le mie forze mi permetteranno. |
A134000036 |
Allora fu che ci siamo risoluti di condurlo nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, dove gli venne data la benedizione, e ci fu suggerito di fare alcune preghiere sino alla festa dell'Assunzione di Maria in Cielo. |
A134000040 |
Si cominciò la novena nel giorno stesso della festa 24 Maggio, con promessa di venire a ringraziare Maria nella sua Chiesa in Torino, se ottenevasi la guarigione. |
A134000052 |
Per forte indigestione essa da sei giorni stava in pericolo di vita, quando temendo di soccombere si raccomandò a questa Madre celeste; promise di far celebrar una messa in cotesta Chiesa, dando a me stesso l'incarico di spedirne la qui unita limosina di L. 5. |
A134000059 |
Le dissi pertanto: Poichè gli uomini non ti possono ormai più aiutare, raccomandati alla Madonna, e facciamo voto, se guarisci, di fare un'offerta alla sua Chiesa di Torino. |
A134000059 |
Spaventato dall'imminente {36 [484]} pericolo, mi venne in pensiero di esortarla a ricorrere alla gran Madre di Dio, Maria Àusiliatrice, venerata nella nuova chiesa in Torino nella regione di Valdocco. |
A134000062 |
Nel registro delle grazie ricevute, che conservasi nella sacristia della Chiesa di Maria Ausiliatrice, trovasi tra le altre pur la seguente, degna di speciale menzione. |
A134000065 |
Nel mentre stesso che io domandava questa grazia faceva voto altresì di provvedere sei belle candele per l'altare maggiore di sua Chiesa in Torino. |
A134000074 |
La pia ricorrente piena di riconoscenza a Maria spedisce per mezzo mio l'offerta di L. cinque a decoro della sua Chiesa. |
A134000077 |
Adunque non avendo più speranza nei soccorsi dell'arte, e per altra parte non potendo risolvermi a fare il duro sacrifizio, mi rivolsi a Maria Ausiliatrice, e promisi di fare un'offerta alla sua Chiesa, se Ella guariva mio figlio. |
A134000081 |
Poco dopo ricevuta grazia siffatta io e mia moglie ci portammo alla Chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino, e vi deponemmo ai suoi piedi la offerta promessa, dolenti di non possedere tutte le ricchezze del mondo, che vorremmo tutte consacrate alla gloria di Lei. |
A134000086 |
Mirabile a dirsi! Poco dopo di siffatta invocazione l'ammalata incomincia a migliorare, abbandona il letto, e va a compiere le sue divozioni nella chiesa parochiale con maraviglia di tutti gli abitanti del paese, che la chiamavano la morta risuscitata. |
A134000090 |
Sperimentando a nulla giovargli gli umani rimedi, ripose sua fiducia in Maria Ausiliatrice, e a Lei ricorse, promettendo qualche offerta a cotesta sua Chiesa, se ne otteneva la guarigione. |
A134000104 |
Feci eziandio promessa di offrire una limosina per una novena di benedizioni col SS. Sacramento da farsi in {58 [506]} cotesta sua Chiesa. |
A134000108 |
Mosso da viva fiducia ricorsi anch'io alla Beata Vergine con novena, promettendo di offrire qualche cosa per la sua Chiesa, {60 [508]} se guariva mia moglie. |
A134000109 |
La grazia era stata dunque ottenuta, e io avrei dovuto sciogliere la fatta promessa mandando tosto la mia offerta a cotesta Chiesa. |
A134000109 |
Ora compio il mio dovere, facendo la promessa offerta pel decoro di codesta Chiesa. |
A134000112 |
Non sapendo più che rimedio adoperare, mio marito si recò a Torino per avere la benedizione di Maria Ausiliatrice, e l'aiuto delle preghiere, che si fanno nella sua Chiesa di Valdocco. |
A134000112 |
{63 [511]} Guarita da ogni male oggi rendo grazie a Maria Ausiliatrice nella sua Chiesa, e vorrei che altri molti a Lei pure ricorressero nelle loro necessità, affinchè ogni di più si provasse quanto meritamente Ella sia proclamata Aiuto dei Cristiani. |
A134000115 |
Inoltre gradisca i miei rispetti; e pregandola di raccomandare me e la mia povera famiglia alle orazioni, che si fanno in cotesta Chiesa, dedicata a Maria Ausiliatrice, mi protesto colla più alta stima e considerazione. |
A134000115 |
Promisi ad un tempo di fare una piccola limosina alla Chiesa, a Lei dedicata costi in Torino. |
A134000134 |
Adunque avendo più volte letto nelle Letture Cattoliche, come molti, che con fede erano per qualche grazia ricorsi a Maria Ausiliatrice, l'avevano ottenuta, ritiratomi in camera, ricorsi ancor io a questa Madre di Misericordia, e la pregai della guarigione di mia genitrice, facendo nello stesso tempo voto di appendere un cuore d'argento nella Chiesa a Lei dedicata in Torino. |
A134000137 |
Fra breve spero di recarmi io stesso costì, per confermare il fatto colla mia presenza, {71 [519]} facendo contemporaneamente in cotesta Chiesa le mie divozioni; giacchè se per una parte debbo a Maria la mia guarigione, per altra parte riconosco che la disgrazia accadutami sul convoglio me la meritai colla mia vita da cattivo cristiano. |
A134000137 |
Oh! quanto è utile, anzi necessario avere una persona amica, una madre potente, che dal Cielo ci assista e ci aiuti nel tempo opportuno! Anni sono scrivevasi al direttore della Chiesa di Maria Ausiliatrice quanto segue: «in seguito ad una lesione riportata per una caduta dal convoglio, che il giorno 18 ottobre io toccava presso Serravalle, venni portato moribondo all'ospedale di Gavi. |
A134000140 |
Allora il mio buon marito a mia insaputa si gettò in ginocchio, e messa una fiducia straordinaria in Maria Ausiliatrice la pregò nuovamente che mi guarisse, promettendo {73 [521]} un' offerta alla sua Chiesa in Torino. |
A134000148 |
Animata da viva fiducia io feci incominciare una novena, recitando una preghiera con tre Ave Maria e la giaculatoria: Maria Auxilium Christianorum, ora prò nobis, promettendo un cuore d'argento alla sua Chiesa di Torino, se ci veniva in soccorso. |
A134000148 |
Oggi, quale maestra dell'orfanotrofio, io offro nella Chiesa a Maria, dedicata in Torino, il cuore d'argento promesso a nome di tutta la mia comunità, pregandola che voglia continuare a fare da Madre pietosa ai miei cari orfanelli. |
A134000155 |
Pubblicammo adunque un triduo solenne, si fecero speciali preghiere nella nostra Chiesa. |
A134000162 |
Qui ad una sola voce si grida: «Viva Maria Ausiìiatrice», e tutti riconoscono che l'avvenuto è prodigio grandissimo; ed ora si va gara a fare offerte per la chiesa di Maria Ausiìiatrice. |
A134000166 |
Fra tanti scegliamo il fatto seguente, il quale ci porge oggi stesso una prova irrefragabile quanto ragionevolmente la Chiesa paragoni la SS. Vergine ad una schiera ben ordinata di combattenti, e la chiami debellatrice di tutte le eresie. |
A134000166 |
La santa Chiesa proclama Maria quale una potente distruggitrice delle eresie: cunctas haereses sola interemisti in universo mundo. |
A134000166 |
Troppo lungo sarebbe il solo accennare i principali personaggi, {85 [533]} che per mezzo di Maria in questi ultimi, tempi passarono dall'ombra di morte alla luce della verità, e ritornarono quali erranti pecorelle all'ovile di Gesù Cristo, al seno amoroso della Chiesa Cattolica. |
A134000168 |
Regalato di libri eretici, invitato alle congreghe ei non tardò a bere gli errori della setta, abbandonò la Chiesa Cattolica e le sue pratiche, si fece cosi detto evangelico e cotanto ardente da farne stupire gli stessi ministri, che lo riputarono siccome una delle loro più gloriose conquiste. |
A134000169 |
Più altri sacerdoti dotti e pii {87 [535]} vennero a contesa con lui; ma non riuscirono che a far getto del tempo e del fiato; poichè quando il settario non sapeva più che rispondere, lungi dal darsi per vinto, prorompeva in ingiurie e calunnie contro la Chiesa Cattolica e contro il Papa, e costringeva a terminare la disputa coll'animo amareggiato. |
A134000171 |
Fin da principio io mi proposi di usare con lui la dolcezza e la mansuetudine, che adoperava coi Calvinisti il {89 [537]} nostro s. Francesco, e sebbene ne calore della disputa io mi sentiss talvolta ferire sul vivo dalle ingiurie e calunnie di lui contro la Chiesa, tuttavia conservai sempre tanto di calma da non lasciarmi uscir di bocca parola alcuna, che lo potesse offendere. |
A134000171 |
Il padre suo, i fratelli, la moglie ed altri veri amici di tratto in tratto lo esortavano a rigettare i suoi errori, a far ritorno nel {88 [536]} seno della Chiesa, e riceverne i Sacramenti; ma egli rispondeva con ostinato rifiuto. |
A134000172 |
Corroborai tutto questo con fatti scritturali, principalmente col concilio di Gerusalemme tenuto da s. Pietro cogli altri seniori per decidere la questione, se dovesse tuttora imporsi ai Cristiani la Circoncisione oppure no, osservandogli come per isciogliere questione siffatta non già alla lettura della Bibbia erano ricorsi i fedeli, ma bensi alla Chiesa insegnante, cioè agli Apostoli, i quali, malgrado che la Circoncisione venisse inculcata nella Sacra Scrittura, tuttavia dichiararono che per l'avvenire più non obbligava, e il loro ordine fu proclamato quale oracolo dello {91 [539]} Spirito Santo con queste parole: Parve allo Sparito Santo e a Noi; dimostrando cosi che la Bibbia non è la prima nè la sola regola di Fede, e che a loro soltanto, cioè ai pastori della Chiesa, spetta il diritto di interpretarla, e non già ai singoli fedeli. |
A134000172 |
Gli feci leggere le parole di Gesù Cristo a suoi Apostoli: Chi ascolta voi, ascolta me; chi non ascolta la Chiesa tienilo come un pagano ed uno scomunicato; e quelle altre di s. Paolo: La fede viene dall'udito: fides ex auditu, e non già dalla lettura, come pretendono gli eretici. |
A134000178 |
tenente di artiglieria, dichiaro spontaneamente, liberamente, e con piena cognizione di me stesso, di aver professato errori contrari alla Religione Cattolica; e perciò pentito li ritratto, e protesto di credere a tutte e singole le verità insegnate dalla Santa Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana, e di voler vivere e morire nel suo seno. |
A134000189 |
Allora lo portai nella Chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino, e gli feci dare la benedizione incominciando una novena per lui. |
A134000189 |
Pieno di riconoscenza per sì caro favore io rendo infinite grazie a Maria, e prometto di venirla a ringraziare ogni anno nella sua Chiesa di Torino. |
A134000191 |
Oggi la madre compie la sua promessa offrendo nella Chiesa di Maria Ausiliatrice Lire 10, di cui 5 in argento. |
A134000194 |
Oggi riconoscente alla Vergine SS. non potendo fare di più compie la tenue, ma cordiale offerta di L. 1 nella Chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A134000197 |
In riconoscenza della grazia ricevuta, ella spedisce per mezzo mio la tenue offerta di L. 2 a benefizio di codesta Chiesa. |
A134000199 |
— A nome di una certa Rosa Panigazzi spedisco la somma di L. 20 in benefìzio di codesta Chiesa in ringraziamento di un favore speciale ottenuto ad intercessione di Maria Ausiliatrice con preghiera di celebrare una messa. |
A134000201 |
— Parimente Cerutti Carolina del Passatore per una grazia ottenuta ad intercessione di Maria Vergine Ausiliatrice spedisce alla medesima Chiesa la limosina di L. 7. |
A134000201 |
— Un certo Tardivo di Cervasca infermo si raccomandò a Maria SS. Ausiliatrice, ottenne la guarigione, ed ora fa l'offerta di L. 3 alla Chiesa a Lei dedicata in Torino. |
A134000206 |
— Torno a fare una piccola offerta per la Chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A134000208 |
Fra breve verrò in persona a ringraziarla, {104 [552]} e intanto manderò del vino per le messe nella sua Chiesa. |
A134000214 |
Fa l'offerta di L. 10 alla Chiesa a Lei dedicata in Torino, che le unisco in questa mia. |
A134000221 |
— Siliano Margherita, caduta in una grave malattia, che a giudizio dei medici sarebbe stata lunga e pericolosa, fece una novena ad onore di Maria Ausiliatrice con promessa di una offerta alla sua Chiesa. |
A134000227 |
— In adempimento di un mio voto per grazia ricevuta da Maria Ausiliatrice le spedisco L. 12 a favore della Chiesa a Lei innalzata costì, nuovamente raccomandandomi a si cara e pietosa Madre, onde mi ottenga da Dio lumi e mezzi per ben educare nel santo timore di Dio la numerosa mia famiglia. |
A134000235 |
Per Voi si dispersero le eresie, e dalle battaglie più pericolose usci trionfante la Chiesa. |
don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html |
A135000008 |
La potenza di Pier di Leone giunse a tal segno l' anno 1130 da volere imporre alla Chiesa per Papa un suo figliuolo che è l' antipapa Anacleto II, ed a sostenerlo fino alla sua morte che avvenne l' anno 1138. |
A135000024 |
Mentre s. Eusebio e s. Melchiade erano al governo della Chiesa, la provvidenza sollevò al trono quel grande Imperatore che facendo cessare lo spargimento del sangue umano diede ai cristiani quella sospirata pace che da tre secoli invano si era cercata. |
A135000037 |
Si dice che per ringraziare il cielo della grande Vittoria riportata nella pianura di Torino abbia fatto erigere la chiesa di s. Maria Maggiore che tuttora esiste nella città di Vercelli. |
A135000044 |
Era già molto avanzato negli anni con una vita impiegata nel bene della Chiesa, e quando s. Marcello (16 gennaio 309) fu condotto al martirio non si trovò persona che per zelo, dottrina e santità fosse di lui più degna di salire al pontificato. |
A135000044 |
Negli ultimi anni di Massenzio la Chiesa di Gesù Cristo era governata da s. Eusebio che è il trentesimo secondo pontefice dopo s. Pietro. |
A135000045 |
Eusebio impiegava le più vive sollecitudini pel bene della Chiesa quando succedette uno de' più strepitosi avvenimenti nelle parti dell' Oriente. |
A135000048 |
Mentre infieriva la persecuzione contro ai cristiani Eusebio si occupò con tutte le forze a propagare la fede e {39 [211]} sostenerla ne' paesi dove era già conosciuta; e mentre non risparmiava fatiche per sollevare gli oppressi e confortare i perseguitati si adoperava eziandio con zelo per far rifiorire la disciplina della Chiesa. |
A135000049 |
E ciò instituì non come cosa nuova, ma còme cosa in ogni tempo praticata nella Chiesa. |
A135000050 |
S. Eusebio ordinò che per l' avvenire dovessero i corporali essere di puro {40 [212]} lino bianco e benedetto dal vescovo o da chi ne avesse speciali facoltà, siccome si è finora usato nella Chiesa. |
A135000058 |
La Chiesa per altro non assolveva quei delitti se non dopo lunga e grave penitenza che era più o meno lunga secondo la gravità del peccato. |
A135000059 |
Durante la decima persecuzione pur troppo non pochi fedeli caddero nell' idolatria e divennero traditori, ma aiutati dalla divina grazia parecchi si sottomettevano alla penitenza dalla Chiesa stabilita; ma non pochi pretendevano di essere assolti ed ammessi alla comunione senza prima fare la penitenza prescritta dai sacri canoni ossia dalle regole stabilite dalla Chiesa e praticate dai tempi apostolici fino allora. |
A135000059 |
Un malcontento condusse {45 [217]} ad un altro e le cose giunsero a segno, che molti caduti e traditori si unirono insieme tumultuando e recaronsi da s. Eusebio per ottenere da lui di essere ricevuti nella Chiesa senza fare la penitenza. |
A135000060 |
Che egli come capo della Chiesa era soltanto ministro delle divine leggi, ma non distruttore. |
A135000063 |
Ma esso ad esempio del suo antecessore s. Marcello volendo serbare intatte le leggi e le discipline della chiesa, fu ad instigazione de' suoi nemici e per ordine dell' imperatore mandato in esiglio nell' isola di Sicilia, detta Trinacria dalla sua configurazione geografica che rassomiglia a tre lati di un medesimo triangolo. |
A135000065 |
Il corpo di questo Pontefice rimase {47 [219]} per qualche tempo sepolto in Sicilia, ma poco dopo, quando Costantino concedette pace alla Chiesa, fu trasportato a Roma e sepolto nel cimitero di s. Callisto. |
A135000068 |
Mentre s. Melchiade come semplice sacerdote lavorava indefesso pel bene della Chiesa, compieva gloriosamente la sua carriera mortale s. Eusebio consumato dall' età, dalle fatiche e dai {49 [221]} patimenti dell' esiglio siccóme testò abbiamo raccontato e dopo sette giorni di sede vacante s. Melchiade fu innalzato alla sede pontificia il tre ottobre 311. |
A135000069 |
Egli dovette ancora sostenere circa un anno i disastri della persecuzione provvedendo nel modo più segreto ai bisogni della Chiesa. |
A135000079 |
Dal canto mio posso assicurarvi che professo tanta stima e riverenza per la santa Chiesa cattolica, che vorrei non mai nascessero scissure tra voi, nemmeno in alcun luogo apparisse traccia di discordia. |
A135000082 |
Dopo seria ed animata discussione Donato confessò che egli aveva ripetuto il battesimo a chi l' aveva già ricevuto, e che aveva rinnovata la sacra ordinazione ad alcuni vescovi caduti in tempo di persecuzione, cose tutte in ogni tempo riprovate dalla Chiesa. |
A135000092 |
Là Domenica (dies dominica ) che vuol dire giorno del Signore fu sempre tenuto dai cristiani per giorno solenne, e fin dai primitivi tempi della Chiesa era dai cristiani santificato con opere di pietà e di religione in memoria della risurrezione del Salvatore. |
A135000098 |
Mentre s. Melchiade si occupava col massimo zelo per regolare la disciplina della Chiesa non mancava di portar le sue sollecitudini anche ne' paesi lontani da Roma. |
A135000099 |
Al vedere la Chiesa di Gesù Cristo in solida pace dopo tre secoli di sanguinose persecuzioni egli esclamò col vecchio Simeone: Nunc dimittis servimi tuum, Domine. |
A135000099 |
Egli potè vedere la Chiesa liberata dalla tirannia delle persecuzioni; il cristianesimo diventare religione dell' impero e pubblicamente professata promossa, difesa dal medesimo imperatore. |
A135000099 |
Il martirologio romano parlando di questo Pontefice dice: Esso nella persecuzione di Massimiano ebbe molto a patire per la fede; sotto al suo pontificato la Chiesa ebbe pace, dopo evi egli riposò nel Signore. |
A135000101 |
La Chiesa cominciò ad usare l' indizione Romana nel 1 gennaio 313, ed il concilio Niceno celebrato nel 325 abolì il computo delle olimpiadi e dei lustri e adottò l' indizione romana che in più casi ed alcuni luoghi tuttora si pratica. |
don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html |
A136000195 |
- Voi avete dipinto un santo, e questi non muoiono senza che la Chiesa lo sappia. |
A136000195 |
Vi rammentate, che allorquando il mendicante Servolo morì nel cortile della chiesa di S. Clemente, i nostri canti furono interrotti per ascoltare quelli degli angeli che celebravano il suo passaggio?. |
A136000528 |
Una chiesa dovrà innalzarsi in questo luogo, circondata da vasti chiostri per albergarvi i pellegrini; colle vostre ricchezze gli assegnerete una rendita, e voi ne sarete il fedele amministratore. |
A136000531 |
Nessuno può risplendere nel diadema della Chiesa se prima non fu per lungo tempo una perla nascosta |
don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html |
A137000003 |
Ed appunto i vari paesi della cristianità nei gravi bisogni spirituali continuarono a ricorrere alla Chiesa di Roma. |
A137000003 |
Il capo visibile della Chiesa era rappresentato dal clero di Roma, che, come dice s. Cipriano, ne assunse provvisoriamente il governo. |
A137000012 |
Ma la condotta dei libellatici fu altamente disapprovata dalla Chiesa, perchè sebbene essi non facessero nè dicessero cosa alcuna contro alla fede, tuttavia in faccia ai pagani davano a credere di averla rinnegata. |
A137000065 |
La Chiesa onora la memoria di questo illustre confessore il giorno trentuno di marzo. |
A137000073 |
{22 [22]} L'ordine fu eseguito e la santa compieva gloriosamente il suo martirio per un colpo di spada l'anno 253 il 9 di luglio; nel qual giorno la chiesa onora la sua memoria. |
A137000076 |
S. Agata è una delle più illustri vergini e martiri della Chiesa: di essa si fa ogni giorno menzione nella S. Messa ed è annoverata nella serie delle celesti protettrici il cui nome fu scelto a comporre le litanie de' santi. |
A137000084 |
La Chiesa celebra la festa di questa santa il 5 febbraio. |
A137000085 |
Mentre molti Cristiani davano con gioia la vita per la fede, Dio per sostenerli nella fede ed accrescere ognora più il numero dei fedeli, operava prodigi senza esempio nei fasti della Chiesa. |
A137000087 |
Essi appartenevano alle principali famiglie di quella città, ed alla notizia dei supplizi cui erano assoggettati i cristiani, si ritirarono in una chiesa per pregare Iddio ad infondere nei loro cuori grazia e coraggio per sè e per coloro che erano esposti ai tormenti per la fede. |
A137000100 |
San Pionio, prete della chiesa di Smirne, sostenne un lungo interrogatorio, e dopo molti tormenti fu condannato ad essere arso vivo. |
A137000113 |
La Chiesa Cattolica celebra la festa di san Venanzio il 18 di maggio. |
A137000115 |
Le presenti turbolenze non siano per voi un motivo di trascurare la disciplina della Chiesa, nè di abbandonare i poverelli di G. C. Io vi raccomando non solo quelli che si trovano in carcere, ma quelli eziandio che lavorano per la fede e {46 [46]} costantemente la professano. |
A137000118 |
A tali biglietti la Chiesa usava molto riguardo, e quando i colpevoli erano ben disposti, in vista di {49 [49]} tale raccomandazione, loro abbreviava la penitenza, applicandovi lo sovrabbondanti soddisfazioni di G. C., della Beata Vergine e dei santi martiri. |
A137000120 |
Le cose andarono tant' oltre che alcuni ardirono accostarsi alla santa Eucaristia, senza confessarsi, e senza nemmeno essere assolti dalle censure della Chiesa. |
A137000121 |
In queste diffìcili condizioni, al santo Vescovo venne in soccorso la Chiesa di Roma. |
A137000121 |
Questa Chiesa, il cui governo era provvisoriamente amministrato dal clero, fu in ogni tempo la maestra della verità. |
A137000122 |
I fratelli che soffrono nelle carceri vi salutano, e con essi i preti e tutta la Chiesa Romana, la quale veglia con somma sollecitudine sopra tutti quelli che invocano il nome del Signore. |
A137000122 |
Ricordatevi sempre che questa Chiesa è inconcussa nella fede, sebbene parecchi siano caduti o per umani rispetti, o per conservare le loro dignità, o per timore dei tormenti. |
A137000123 |
Tale si era la Chiesa Romana. |
A137000124 |
Ma per avere una regola sicura nelle verità di fede fece una raccolta di tutti i suoi scritti, ed unendovi una lettera speciale, mandò tutto a Roma perchè ogni cosa fosse esaminata, se era consentanea ai principii della Chiesa cattolica. |
A137000125 |
Era questo il punto di dottrina intorno a cui s. Cipriano consultava la Chiesa di Roma. |
A137000125 |
Molti di coloro che avevano rinnegato la fede in mezzo alle persecuzioni pretendevano di {53 [53]} essere accolti nella Chiesa prima di farne la debita penitenza. |
A137000127 |
«Non vi è cosa più necessaria in tempo di pace, nè più conveniente in tempo di guerra alla Chiesa, quanto il tenersi fermamente alla disciplina della medesima. |
A137000128 |
A Dio non piaccia che la Chiesa Romana perda il suo vigore per una profana novità. |
A137000128 |
In questa faccenda noi andiamo perfettamente d'accordo nel tuo parere; cioè doversi attendere la pace della Chiesa, per esaminare allora la causa degli apostati e poterci consigliare coi vescovi, coi preti, coi diaconi, coi confessori e coi laici che rimasero fedeli. |
A137000129 |
Preghiamo gli uni per gli altri; preghiamo pei caduti, acciocchè si alzino e conoscano la gravità del loro peccato, e divengano penitenti e pazienti piuttosto che turbare la Chiesa colla loro insofferenza e con pericolo d'accendervi una persecuzione tra i medesimi fedeli. |
A137000131 |
Egli non giunse a questa suprema dignità del sacerdozio se non per tutti i gradi comandati dalla disciplina {58 [58]} della Chiesa, dopo di aver esercitati tutti i ministeri ecclesiastici, e di aver sopra di sè chiamato in gran copia le grazie di Dio coi servigi prestati alla religione in questi uffizi divini. |
A137000131 |
Egli si esprime così: la cosa che accresce grandemente il pregio del pontefice Cornelio presso Dio, presso Gesù Cristo, presso la sua Chiesa e presso a tutti i nostri compagni si è il non essere salito di tratto sulla Santa sede. |
A137000131 |
Sì, Cornelio fu fatto vescovo della chiesa di Roma per giudizio di Dio e del suo figliuolo Gesù Cristo, per testimonio di tutto il clero, per suffragio del popolo presente, e in mezzo ai ministri più anziani e più santi, quando niun altro era stato eletto prima di lui, quando in luogo di Fabiano, vale a dire in luogo {59 [59]} di Pietro, la cattedra pontificale era vacante. |
A137000132 |
«Questo luogo adunque essendo occupato per volere di Dio, e l'occupazione essendo confermata dal consenso universale, chiunque ha ancora voglia di venir vescovo è necessariamente escluso e non ha più l'ordinazione della Chiesa. |
A137000133 |
Dal medesimo s. Cipriano si raccoglie che Cornelio prima di sua elezione aveva lavorato molto per la religione; e che durante la vacanza della santa sede, quando il clero di Roma estendeva le sue sollecitudini alla Chiesa universale, s. Cornelio ne fu il principale sostegno. |
A137000133 |
S. Cipriano in questa lettera accenna quanto Cornelio fosse degno del pontificato, e come ne dovesse essere assolutamente allontanato {60 [60]} Novaziano che tentava di fare uno scisma nella Chiesa. |
A137000134 |
Egli però non morì ma guarito non ricevè il sacramento della confermazione, nè altre cerimonie che hanno luogo nell'amministrazione del battesimo secondo le regole della Chiesa. |
A137000134 |
Già un certo Novato di Cartagine aveva messo {61 [61]} sossopra quella chiesa mentre s. Cipriano per motivo della persecuzione viveva lontano dalla sua diocesi. |
A137000134 |
La Chiesa di Gesù Cristo deve essere una sola nella fede, nella dottrina, nei sacramenti, sebbene i suoi membri siano sparsi in tutte le parti del mondo. |
A137000134 |
Per lo più i perversi sono disaccordi nel fare il male, vanno però d'accordo a combattere la maestra della verità, che è la Chiesa cattolica. |
A137000138 |
Tale si fu l'ordinazione di Novaziano, il primo degli antipapi, capo del primo scisma della Chiesa di Gesù Cristo. |
A137000139 |
Allo scisma egli aggiunse l'eresia, sostenendo che la Chiesa non poteva dare la pace nè assolvere coloro che erano caduti in tempo di persecuzione, qualunque penitenza facessero. |
A137000141 |
Anzi mi sembra che tale atto sia anche più glorioso, perchè nel martirio ciascuno soffre per la sola anima sua, e nel tuo caso tu avresti sofferto per tutta la Chiesa. |
A137000141 |
I vescovi ed i fedeli di ogni paese andavano a gara per conoscere la verità e sapere chi fosse il vero pontefice, ma s. Dionigi vescovo di Alessandria conobbe che in un uomo in cui regnava la maldicenza non potesse esservi lo spirito del Signore, perciò rispose a Novaziano in questi termini: se è vero, che ti abbiano ordinato tuo malgrado, come dici, tu mostralo cedendo volontariamente; perchè era conveniente di soffrire piuttosto ogni male che dividere la Chiesa di Dio. |
A137000141 |
Per farsi accreditare e nel tempo stesso farsi credere vero capo della Chiesa Novaziano mandò uomini e lettere in diversi paesi notificando ai vescovi la sua elezione e fingendo di essere stato ordinato suo malgrado. |
A137000142 |
Mentre Novaziano adoperavasi per sorprendere i fedeli e così accrescere il numero dei scismatici, s. Cornelio dal canto suo notificava ai cartaginesi la sua elezione con una lettera tutta spirante mansuetudine e semplicità religiosa, quale si conveniva al capo della Chiesa. |
A137000143 |
S. Cipriano, fattasi un po' di calma nella Chiesa, aveva potuto ritornare alla sua sede, ed a fine di essere aiutato intorno a quanto era da farsi, radunò un concilio di vescovi. |
A137000147 |
Ma Cornelio non volle nemmeno ascoltarlo, e lo escluse dalla Chiesa come colpevole e condannato per gravi delitti. |
A137000148 |
S. Cipriano scrisse una lettera a Cornelio, in cui, dopo aver narrato le calunnie e l'audacia di coloro che avevano consacrato vescovo Fortunato, continua il discorso così: «Dopo tali eccessi osano ancora passare il mare e portar lettere da parte dei scismatici alla Cattedra di s. Pietro, che è la Chiesa principale, donde emanò la sacerdotale dignità, senza badare {69 [69]} che quelli a cui si rivolgono sono gli stessi Romani, della cui fede l' Apostolo Paolo fece le più grandi lodi, ed appresso ai quali l'infedeltà non può aver accesso. |
A137000150 |
Il papa, e per trattare quanto riguardava alla Chiesa di Cartagine ed anche per confermare altre cose che riguardavano la disciplina, convocò in Roma un concilio di sessanta vescovi con molti sacerdoti e diaconi. |
A137000150 |
Ma quelli che fossero ricaduti od avessero fatti sacrifizi, oppure avessero perseverato qualche tempo nell'apostasia non fossero più ricevuti nella Chiesa se non dopo lunghe e sicure prove. |
A137000152 |
La pace e la tranquillità cominciavano a ristabilirsi, e molti, anche confessori, che pei raggiri di lui eransi separati dalla Chiesa, vi ritornarono. |
A137000153 |
La notizia del ritorno di quei scismatici alla Chiesa, fu con gioia portata a Cornelio. |
A137000156 |
Dopo di che il papa con parole di consolazione significò al popolo il ritorno alla Chiesa di quelli che colla loro apostasia avevano cagionato tanto dolore. |
A137000157 |
I confessori commossi anch'essi fecero pubblica confessione delle loro colpe, e per riparare lo scandalo proferirono le seguenti parole: «sappiamo che Cornelio è vescovo della S. Chiesa cattolica per elezione di Dio onnipotente, e di Gesù Cristo nostro Signore. |
A137000157 |
Sebbene in apparenza noi avessimo comunicazione con un uomo scismatico ed eretico, tuttavia il nostro cuore fu sempre sinceramente nella Chiesi, non ignorando noi che non vi è che un Dio solo, un Signor Gesù Cristo da noi confessato, uno Spirito Santo, e non doverci essere che un vescovo solo capo della Chiesa cattolica.» Dopo tale ritrattazione il papa ordinò al prete Massimo di riprendere il suo luogo, ed accolse tutti gli altri con grande applauso del popolo. |
A137000159 |
Egli faceva pervenire questo suo scritto al papa sia per dar segno della sua sommessione alla Santa sede, sia per confermare nella fede i confessori poco prima riconciliati colla Chiesa. |
A137000159 |
Egli ha inventato a questo fine le eresie e gli scismi, quelle per guastare la fede, questi per rompere l'unità della Chiesa. |
A137000159 |
Uno dei più preziosi documenti della storia Ecclesiastica è il trattato di s. Cipriano dell'unità della Chiesa. |
A137000160 |
Gesù Cristo disse a s. Pietro: io dico a te: tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia chiesa, col resto. |
A137000160 |
Sopra quest'uno egli fondò la sua chiesa, e dà a lui l'autorità di pascere le sue pecorelle. |
A137000161 |
Certamente gli altri apostoli erano egualmente presenti con Pietro e parteciparono dello stesso onore e della stessa autorità; ma il principio viene dall'unità; e il principato vien dato a Pietro per dimostrare non esservi che una sola Chiesa di Gesù Cristo ed una sola sede. |
A137000161 |
Forse chi non conserva questa unità, potrà credere di serbare la fede? Forse chi ha in dispregio la Chiesa, chi abbandona la cattedra di s. Pietro, sulla quale fu fondata la chiesa di Cristo, potrà egli fidarsi di essere nella Chiesa di Gesù Cristo?. |
A137000161 |
Tutti i {76 [76]} vescovi sono pastori, ma non si vede che un solo gregge, il quale tutti gli apostoli di comune accordo devono pascere per mostrare che la Chiesa di Cristo è una. |
A137000162 |
Così chi si separa dalla Chiesa e da Cristo non potrà giammai ottenere le ricompense di Cristo. |
A137000162 |
Egli è uno straniero, un profano, un {77 [77]} nemico; egli non può avere Dìo per padre chi non ha la Chiesa per madre. |
A137000162 |
La Chiesa similmente è una, e per la sua fecondità si spande in una moltitudine sempre crescente. |
A137000162 |
La Chiesa è come il sole, i cui raggi sono innumerabili, ma la luce è una sola; è un albero di moltissimi rami, ma di un tronco solo: spezzate uno di questi rami e il ramo tagliato non potrà più ripullulare. |
A137000162 |
Noi vescovi siamo quelli che sopra tutti dobbiamo fermamente attenerci a questa unità e difenderla; noi che presediamo agli altri nella Chiesa, onde poter così provare che l'episcopato medesimo è uno ed indiviso. |
A137000163 |
Ditemi se alcuno potè, salvarsi fuori dell'arca di Noè, ed allora sarà anche possibile di salvarsi fuori della Chiesa. |
A137000164 |
E vi sarà chi creda che questa unità, la quale nasce dall'immutabilità di Dio ed è inseparabilmente congiunta co' celesti misteri, possa essere divisa nella Chiesa per la discordanza delle opinioni? Allorchè avvenne la divisione delle dieci tribù d'Israele, il profeta Achia tagliò in brani il suo mantello. |
A137000164 |
Lo scisma è colpa sì grave che la morte medesima non vale ad espiarla; chi non è nella Chiesa non può esser martire; ben può essere ucciso, ma non coronato.». |
A137000164 |
Niuno s'immagini che i buoni possano uscire dalla Chiesa; il vento non porta seco il frumento, bensì trasporta la loppa ossia la minuta o leggiera polvere. |
A137000165 |
Questa dottrina di s. Cipriano dimostra chiaramente come in ogni tempo fu giudicato principio di fede invariabile l'unità della dottrina; che questa unità deve cercarsi unicamente nella Chiesa Cattolica e che la Chiesa di Roma fu sempre considerata maestra di questa unità presso a tutte le chiese del mondo. |
A137000166 |
Dio viene sempre in aiuto alla sua Chiesa ogni qual volta apparisce, grave il bisogno. |
A137000166 |
L'anno secondo del suo regno, fu il tempo più burrascoso per la Chiesa. |
A137000168 |
Mentre i novelli capi dell'impero erano intenti a consolidare il loro governo si mitigò alquanto la persecuzione, e il sommo pontefice potè con qualche tranquillità occuparsi a riordinare molte cose che riguardavano la disciplina della Chiesa. |
A137000168 |
S. Pietro principe degli Apostoli {81 [81]} era stato sepolto sul monte Vaticano; dopo la sua morte, s. Anacleto aveva fatto costruire una piccola chiesa sopra la tomba di lui. |
A137000170 |
«Sappi, o fratello carissimo, che l'ala del Signore (la Chiesa), è terribilmente agitata dal vento della persecuzione, e i cristiani sono ovunque oppressi da crudeli tormenti ordinati dagli imperatori. |
A137000176 |
Imperciocchè avendo noi una sola Chiesa unita con un solo spirito, ed una concordia indivisibile, chi non godrà delle lodi de' suoi compagni fratelli come di cosa sua propria?. |
A137000178 |
Mentre presso di voi eravi un solo cuore ed una voce sola, tutta la chiesa romana ha confessato. |
A137000180 |
Che grande spettacolo fu agli occhi di Dio, quale allegrezza nel cospetto della chiesa di Gesù Cristo! Il nemico aveva provato di assalire i soldati separatamente, ma trovò tutto l'esercito pronto alla pugna: imperciocchè è certo che tutti sarebbero venuti a confessare la fede, ed avrebbero fatto sentire la loro voce, se avessero potuto essere uditi. |
A137000181 |
Le relazioni che il santo pontefice aveva coll'intrepido s. Cipriano, le lettere che {89 [89]} egli scriveva a varii vescovi della cristianità, il grande concorso che da tutte parti facevasi a Civitavecchia per consultarlo come capo della Chiesa, fecero sì, che Roma sembrasse colà traslocata. |
A137000187 |
Nel cammino s. Cornelio incontrò un suo arcidiacono, di nome Stefano, a cui diede alcuni ricordi pel buon governo della Chiesa, e fra le altre cose gli raccomandò di distribuire il più presto possibile ai poveri quei pochi danari che rimanevano a disposizione della Chiesa. |
A137000190 |
S. Girolamo lo annovera fra gli scrittori ecclesiastici de' tre primi secoli della Chiesa, e fra le altre cose dice quanto segue: «Cornelio vescovo della santa romana chiesa scrisse una lettera a s. Fabiano vescovo d'Antiochia, dove parla del concilio tenuto in Roma e di quello tenuto in Cartagine. |
A137000197 |
Allora le reliquie di s. Cornelio furono tolte dal luogo in cui erano state nascoste, e portate nella chiesa collegiata in quello stesso sito, onde erano state tolte per sottrarle dal furore degli eretici ( V.Boll. |
A137000199 |
La chiesa cattolica insegna di venerare le reliquie dei santi, ma non mai di adorarle. |
don bosco-la repubblica argentina e la patagonia.html |
A138000020 |
Dei Salesiani tre rimasero nel mentovato ospizio e chiesa di Mater Misericordiae per occuparsi direttamente dei molti Italiani colà stanziati. |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139000371 |
Primo a portare questa santa religione in Italia fu san Pietro Principe degli Apostoli, stabilito Capo della Chiesa dal medesimo Salvator nostro. |
A139000495 |
Egli confidava nel suo esercito di gran lunga superiore a quello del rivale, confidava che coll'oro avrebbe corrotte le genti di Costantino; ma erano differenti i disegni di Dio, che voleva omai liberare la sua Chiesa dalle persecuzioni. |
A139000500 |
Trattò con modi i più rispettosi i Romani Pontefici che per lo innanzi orano sempre stati più d'ogni altro perseguitati, e considerando le molte spese che dovevano fare come capi della Chiesa, fece loro molte donazioni affinchè sostenessero con decoro una sì gran dignità. |
A139000502 |
Sotto al regno di questo pio imperatore si manifestò l'eresia degli Ariani, i quali negavano la divinità di G. Cristo, e costoro nel seminare i loro errori perturbavano la Chiesa cattolica. |
A139000510 |
Prima di spirare chiamò i suoi uffìziali intorno al {148 [148]} letto, e nel rimirarli afflitti e piangenti, con aria di tranquillità loro disse: «vedo con occhio diverso dal vostro la vera felicità, e ben lontano dall'affliggermi godo assai perchè son giunto al momento in cui spero di andarne al possesso.» Diede poscia quegli ordini che giudicò opportuni per mantenere la pace nel suo impero, fecesi dar giuramento solenne dai militari che non dovessero intraprendere cosa alcuna contro alla chiesa, e mori placidamente. |
A139000529 |
Allora l'Italia cominciò ad apparire veramente cristiana, e si potè stabilire quel maraviglioso centro di unità, onde i cattolici di tutto il mondo cominciarono liberamente a ricorrere al Sommo Pontefice Capo della Chiesa universale. |
A139000534 |
Ancora oggidì sono chiamati cattolici i veri cristiani che professano la dottrina del Vangelo e sono governati dal Romano Pontefice capo della Chiesa di Gesù Cristo. |
A139000534 |
Egli vide con rincrescimento che gli eretici ariani, favoriti da Valente suo antecessore, turbavano la Chiesa coi loro errori; e perciò volle che tutti i suoi sudditi seguissero la vera dottrina del Vangelo, professata dal concilio di Nicea; scacciò i vescovi ariani dalle loro sedi, e ordinò che i veri cristiani portassero il nome di Cattolici, che vuol dire universali. |
A139000541 |
Sant'Ambrogio, allora vescovo di Milano, aveva tentato invano di placar l'ira dell'imperatore; ma pochi giorni dopo, quel monarca agitato dai rimproveri della coscienza, volendo entrare in Chiesa, il santo Vescovo con fermezza apostolica, «fermatevi, principe, gli disse, voi non sentite ancora il peso del vostro peccato, come entrerete voi nel santuario del Dio terribile? Come ricever potrete, il corpo del Signore colle mani tuttora fumanti di sangue innocente? ritiratevi, e non aggiungete il sacrilegio a tanti omicidii.». |
A139000542 |
Dovete qui notare, che simili atti di barbarie erano puniti con una pena ecclesiastica, in forza di cui i colpevoli erano reputati indegni di unirsi cogli altri fedeli in chiesa ed erano obbligati a vivere separati dagli altri cristiani, specialmente nelle sacre funzioni. |
A139000542 |
Perciò l'imperatore, buon cristiano e buon cattolico, ben lungi dallo sdegnarsi contro a S. Ambrogio, confessò il proprio peccato, ne fece una pubblica penitenza di parecchi mesi, e dopo fu ricevuto in chiesa cogli altri fedeli. |
A139000564 |
Si vide allora in mezzo a quella desolata città una lunga processione di soldati barbari a portare divotamente i vasi sacri sul capo fino alla chiesa di S. Pietro, mentre i Romani pieni di stupore {163 [163]} si univano affollati alla processione dei barbari e s'inginocchiavano umilmente, confondendo in certo modo le grida di guerra coi cantici religiosi. |
A139000735 |
Così la Chiesa favorita dall'autorità civile faceva vere conquiste, e diradava le folte tenebre della barbarie. |
A139000739 |
Essa beneficò i suoi sudditi; per sua cura quasi tutti i Longobardi abbracciarono il Cristianesimo, e visse da buona cattolica affezionatissima alla Santa Romana Chiesa. |
A139000754 |
Cari giovani, voi udiste sovente ora in biasimo, ed ora in lode a parlare dei beni temporali della Chiesa, e del dominio del sommo Pontefice; giova ora darvene una giusta idea. |
A139000755 |
La Chiesa è la società dei credenti, governata dai proprii pastori sotto la direzione del Sommo Pontefice. |
A139000756 |
D'onde mai la Chiesa ritraeva questo pane?. |
A139000757 |
Nei primi tempi della chiesa si facevano collette nelle chiese ed i Cristiani offerivano i loro doni agli Apostoli ed ai loro successori. |
A139000758 |
Frattanto la chiesa cominciò ad accettare in dono ed a ritenere, senza più venderli, beni stabili, perciocchè gl'imperatori avendola conosciuta per vera ed esistente non le potevano negare quei diritti e quei mezzi di sussistere, che un governo non può negare ai privati, dovendola piuttosto proteggere contro agli usurpatori. |
A139000759 |
La chiesa adunque ed il suo Capo Supremo fu libera ed indipendente nei primi secoli, ma a costo della vita. |
A139000759 |
Ma la Chiesa dee inoltre esser libera, epperò indipendente nell'esercizio dei suoi doveri spirituali. |
A139000769 |
Riguardo ai beni temporali della chiesa, ed al dominio del Sommo Pontefice noi possiamo fare alcuni riflessi che vi prego di non dimenticare. |
A139000770 |
Nel progresso di questa storia non mancherò di accennarvi le principali vicende, a cui i beni della chiesa ed il dominio temporale del Sommo Pontefice andarono soggetti. |
A139000791 |
Chiamato egli in Italia da Leone III sommo Pontefice per sistemare alcuni affari che riguardavano al bene della Chiesa ed alla pace d'Italia, egli si arrese prontamente all'invito, e ridotta tutta l'Italia in pace andò a Roma. |
A139000792 |
Era il giorno di Natale, che, come sapete, è una delle più grandi solennità della Chiesa Cattolica; il {220 [220]} Pontefice celebrava la messa, e Carlomagno l'assisteva co' due suoi figli Carlo e Pipino. |
A139000793 |
A quelle parole il popolo e i sacerdoti Franchi e Romani, che empievano la Chiesa, lo salutarono con mille applausi col titolo d'imperatore; ed i suoi vasti stati presero il nome d'impero di Occidente, già abolito dal tempo in cui Odoacre, vinto Romolo Augustolo, erasi fatto re d'Italia. |
A139000803 |
Lo stato della Chiesa comprendeva presso a poco quei medesimi paesi e città d'oggidì. |
A139000821 |
Da principio cotesti signori altro non erano che antichi capi guerrieri, a' quali gl'imperatori od i re avevano affidato il governo delle loro province, e che col loro consenso se ne erano resi possessori; talora altresì erano vescovi od abati de' monasteri, possidenti a nome {227 [227]} della Chiesa le terre e le case, che i principi e gli uomini potenti di quel tempo erano soliti a donare alle chiese ed alle abbazie, in espiazione de' lor peccati. |
A139000836 |
Sul far del giorno di quella medesima notte quando Berengario era per uscire dal suo padiglione per recarsi in chiesa, Flamberto si presentò a lui accompagnato da una frotta di armati, e nel momento in cui il principe si avanzava per abbracciarlo amorevolmente, il ribaldo lo trafisse con una pugnalata, e lo stese morto al suolo. |
A139000844 |
Aveva Ottone riconfermato al Papa il temporale suo dominio sugli Stati della Chiesa, Crescenzio di ciò irritato avendo aspettato che Ottone fosse tornato in Germania, di nuovo prese a tribolare il Papa Gregorio, e nell'anno 997 lo costrinse a fuggire di Roma, e fece investire se stesso del dominio temporale. |
A139000847 |
Era questi Enrico secondo, successore di Ottone, e detto il Santo per la sua grande pietà, e perchè come tale è venerato dalla Chiesa. |
A139000870 |
Il Pontefice fu commosso da quei segni di rispetto e di pentimento, e loro perdonando di buon cuore tutto il male che avevano fatto, accordò loro di stabilir dimora nella Puglia a condizione che cessassero dai ladronecci e promettessero di essere per l'avvenire i difensori della Chiesa. |
A139000877 |
Poco per volta gl'imperatori e re di Francia e di Germania sotto al pretesto di donazioni cominciarono ad introdursi nelle cose di chiesa, e volevano conferire i benefizi ecclesiastici a chi più tòro piaceva. |
A139000878 |
Non è a dire, o miei cari, quanto gravi disordini cagionassero nella Chiesa le investiture esercitate dai principi temporali senza dipendere dall'autorità ecclesiastica. |
A139000881 |
Nel 1073 fu eletto Papa, e siccome egli non voleva accettare tale dignità specialmente perchè aveva da fare con un imperatore di Germania, di nome Enrico IV, uomo vizioso ed oppressore della Chiesa; così mandò immediatamente ad avvertirlo della sua elezione pregandolo di non acconsentire, perchè, diceva, se io rimarrò Papa, le vostre colpe non rimarranno impunite. |
A139000890 |
Allora Enrico montato in furore, e lasciandosi trasportare ad ogni eccesso perseguitò accanitamente la Chiesa, cercò uno scomunicato al par di lui, lo creò egli stesso Papa, e a mano armata lo condusse in Roma, e costrinse Gregorio a ritirarsi nella fortezza di Castel S. Angelo. |
A139000893 |
La giusta fama di Gregorio VII difensore della libertà della Chiesa fu per lungo tempo contrastata {248 [248]} dai sovrani d'Europa, ai quali non piaceva la dottrina che un Papa possa scomunicare un regnante; ma i più dotti scrittori riconoscono in questo Papa uno dei più illustri romani pontefici. |
A139000965 |
Il Papa avendoli tutti radunati nella chiesa di S. Giorgio, ove accorse pure innumerevole popolo, tenne loro il seguente discorso: «Ben vi è nota, cari miei «figli, la persecuzione che la Chiesa ha sofferta per «parte del principe, che più d'ogni altro era obbligato «a difenderla; e senza dubbio voi gemete sul saccheggio «e sulla distruzione delle chiese, sugli incendii, «sugli omicidii, sul diluvio dei delitti che sono la «inevitabile conseguenza della discordia e dell'impunità. |
A139000965 |
È egli possibile «non riconoscere un miracolo dell'Onnipotenza «divina, allorchè si vede un sacerdote disarmato «e curvo, come io sono, sotto al peso degli anni, «trionfare della germanica durezza e vincere senza «guerra un principe formidabile?» Disse poscia come egli non aveva voluto accettare condizioni di pace {271 [271]} senza parteciparle agli alleati, è lodò il religioso coraggio con cui avevano difeso la Chiesa. |
A139000967 |
L'imperatore dopo di aver renduto i debiti onori al sommo Pontefice, pubblicamente dichiarò, che ingannato da cattivi consiglieri aveva combattuto la Chiesa credendo di difenderla; che ringraziava Dio d'averlo tratto di errore; perciò sinceramente abbandonava l'antipapa e i suoi seguaci, e riconosceva Alessandro per legittimo Pontefice, successore di S. Pietro e vicario di Gesù Cristo. |
A139001001 |
Innocenzo IV, che allora regnava a Roma, vedendo il regno di Napoli senza legittimo sovrano, offerì di cederne il possesso a quello tra i principi dell'Europa, che volesse riconoscersi suddito e protettore della Chiesa, come aveva fatto Roberto l'Intrepido. |
A139001041 |
In quella medesima occasione il pittore avendo terminata una Vergine destinata ad una chiesa di quella città, il popolo, come per celebrare l'arrivo del re e il termine della immagine, si affollò intorno alla casa del pittore, prese il quadro e fra il suono di musicali strumenti e le grida di gioia, lo portò sino a quel luogo in cui doveva essere collocato. |
A139001047 |
Accadde a quei tempi che il Papa volendo ornare con magnifiche pitture la chiesa di S. Pietro, mandò una persona intelligente a visitare i più valenti maestri, acciocchè ne ponderasse il merito, e gli riportasse le prove dei migliori. |
A139001051 |
Lo stesso re di Napoli il chiamò in Santa Chiara e nella Chiesa reale. |
A139001052 |
Fu egli pianto da ogni ordine di persone, seppellito in una chiesa consacrata alla santa Vergine, ed egli stesso prima di morire aveva dimostrato vivo desiderio di essere sepolto in quella chiesa, che aveva tanto, abbellita co' suoi lavori. |
A139001077 |
Se gli presenta il generale francese e in tuono minaccioso a nome della corte di Francia impone a Bonifacio o di accondiscendere a quanto desiderava il re (che pretendeva cose illecite), o sarebbe stato condotto in Lione per essere deposto, n pontefice pacatamente rispondeva: «per la fede di Cristo e per la sua Chiesa son disposto a soffrire volentieri qualsiasi cosa, ed anche la morte.». |
A139001079 |
Per questi motivi il Pontefice Clemente V, vedendo l'Italia insanguinata da orribili fazioni, e da inimicizie spietate ed implacabili, scorgendo essere impedita la libertà della Chiesa, se continuava a dimorare in Roma, trasportò la Romana Sede in Avignone, amando meglio accomodarsi a volontario esilio, che assistere a tante stragi e rovine. |
A139001091 |
Questo libro divenne famoso come testo di lingua italiana, ma pur troppo contiene molte sconcezze, per le quali meritamente fu proibito dalla Chiesa, giacchè per imparare purità di lingua non si dee perdere la purità del cuore. |
A139001103 |
Taluno potrà dire che la sposa del Romano Pontefice è la Chiesa universale, non già una sola e particolare. |
A139001103 |
«Considerate, egli diceva al Papa, che la Chiesa di Roma è vostra sposa. |
A139001104 |
Espone quindi il Petrarca molti mali dai Pontefici sofferti in Avignone, poi continua così: «non è dunque ormai tempo di rasciugare le lagrime della sposa di Gesù Cristo e farle dimenticare i suoi patimenti con un pronto ed amorevole ritorno? Voi, supremo Pastore e Vescovo della Chiesa universale, a Voi la terra, il mare e il mondo intero altamente sospira, ed invoca le vostre cure e la vostra tutela. |
A139001105 |
Colà stavano {313 [313]} apparecchiate ventitrè galere con molti navigli spediti dalla regina di Sicilia, dalle repubbliche di Venezia, di Genova e di Pisa, per condor con sicurezza il capo della Chiesa e fargli onore. |
A139001109 |
la sua esultanza: solamente a sera giunse nella chiesa di san Pietro, al cui ingresso era aspettato {314 [314]} con immenso numero di fiaccole e dentro cui si erano accese più di ottomila lampade |
A139001118 |
In Pinerolo fondò e dotò il monastero di S. Maria chiamandovi i padri Benedittini; alla chiesa vescovile di Asti cedette molti castelli, e le chiese di Torino, di Susa, di Caramagna, di Revello ed altre provarono gli effetti della sua pia munificenza. |
A139001130 |
Disperato d'ogni altro aiuto, mandò ambasciadori a papa Urbano V supplicandolo d'aiuti, e lusingandolo che avrebbe riunito alla santa Sede la chiesa scismatica greca. |
A139001146 |
Fra le altre sue belle opere si annoverano copiose largizioni fatte per costruire la chiesa degli Agostiniani di Carmagnola. |
A139001153 |
La Chiesa cattolica era allora travagliata da gravi discordie a segno che molti prelati e cardinali, radunati a concilio in Basilea, città della Svizzera, elessero sommo Pontefice il duca Amedeo mentre un altro papa di nome Eugenio IV regnava a Roma. |
A139001153 |
Pertanto dopo cinque anni di vita romitica, nel desiderio di poter sedare le discordie che agitavano la Chiesa, accettò la carica offerta e fu salutato Papa sotto il nome di Felice V. In seguito a tale elezione gli furono conferiti gli ordini sacri, e celebrò la sua prima messa servita da' suoi proprii figli (1446). |
A139001154 |
Frattanto morì Eugenio IV, ed essendo stato eletto suo successore Nicolò V, che già senza contrasto teneva la Sede pontificia, Felice con spontanea rinunzia volle por {330 [330]} fine ad una divisione che cagionava alla Chiesa cattolica grave danno ed afflizione. |
A139001176 |
Quell'imperatore aveva invocato l'aiuto de' principi d'Europa, ma da più secoli l'impero greco viveva nello scisma, cioè separato dalla Chiesa Cattolica. |
A139001192 |
Fu tra essi risoluto che quel doppio omicidio dovesse compiersi nella chiesa medesima ove i Medici si conducevano per ascoltare la S. Messa; poichè quei tempi erano {343 [343]} così sciagurati, che per soddisfare alla passione della vendetta, non erano neppure trattenuti dall'idea di un sacrilegio, e non si esitava di offendere nella medesima sua casa quel Dio, che comanda agli uomini di amarsi scambievolmente come fratelli. |
A139001193 |
Lorenzo non aveva ricevuto se non una leggera ferita, la quale gli lasciò campo di sfoderare la spada, di cui si servì con tanto coraggio ed intrepidezza, che riuscì a farsi strada fra' suoi aggressori, ed a ritirarsi con alcuni servi fedeli nella sacristia della chiesa, le cui porte di bronzo tosto chiudendosi lo posero in salvo. |
A139001272 |
Ma dalla riforma dei costumi passando a volere la riforma della medesima Chiesa, il Papa lo proibì di predicare. |
A139001273 |
Questa maniera di giudicio fu da molto tempo abolita, e proibita dalla Chiesa, perchè con essa si viene in certa maniera a tentar Dio, quasi obbligandolo ad operare un miracolo ove non apparisce il bisogno. |
A139001301 |
Costantino imperatore, sino dall'anno 324, avea innalzata una chiesa in onore del principe degli apostoli. |
A139001308 |
Senza affannarsi egli domandò di ricevere i soccorsi della religione, fece testamento; ordinò che colle sue facoltà fosse ristorato un tabernacolo in Santa Maria Rotonda, ivi fosse eretto un altare nuovo, ed una statua alla Beata Vergine, dichiarando che desiderava essere sepolto in quella chiesa. |
A139001311 |
Il papa si adoperò per farlo rientrare in se stesso, ma egli seguito da alcuni libertini, sostenuto da alcuni sovrani, ai quali permetmetteva di farsi una religione come più loro gradiva, divenne ostinato, e fu causa che tanti cristiani si separassero dalla Chiesa Cattolica, unica vera chiesa di G. C. Così ebbe origine quella eresia che si suole nominare protestantismo, perchè quelli che la professavano protestarono di non sottomettersi all'editto di un imperatore di nome Carlo V, di cui avrò presto a parlarvi. |
A139001311 |
Questa eresia fu anche detta riforma, perchè i suoi seguaci pretesero di riformare la Chiesa Cattolica. |
A139001311 |
Vestitosi da secolare si ribellò alla Chiesa Cattolica. |
A139001330 |
Il Pontefice credendolo realmente pentito dimenticò tutto il male di cui egli era l'autore e ingannato dalle sue promesse, lo accolse nuovamente in grembo della Chiesa. |
A139001357 |
In memoria di questo straordinario avvenimento, venne dalla Chiesa istituita la festa del SS. Rosario, che in tutta la cristianità si celebra la prima domenica di ottobre. |
A139001369 |
Il senato seguendo i suoi consigli aveva stabilito molte leggi contrarie alla Chiesa ed alla consuetudine in ogni tempo praticata dai cattolici. |
A139001369 |
Quel senato aveva con legge proibito agli ecclesiastici l'alienazione dei loro beni, e la costruzione di nuove chiese; nemmeno era loro permesso di vendere i loro stabili a persone del clero; e quindi fece mettere in prigione alcuni ecclesiastici senza alcuna partecipazione all'autorità della Chiesa. |
A139001370 |
Il Papa, di nome Paolo V, successore di Gregorio decimoterzo, ne fu gravemente inquieto, ed avvisò più volte i Veneziani che non volessero degenerare da' loro maggiori nelle massime di religione; venissero con lui ad un pacifico accordo senza costringerlo ad usare le censure che sono le punizioni di cui la Chiesa suole servirsi in casi estremi. |
A139001370 |
Questo procedere era anticattolico, perciocchè i buoni cattolici non stabiliscono leggi intorno a cose ecclesiastiche, senza l'accordo colle autorità della Chiesa, il coi capo è il Romano Pontefice. |
A139001372 |
L'interdetto, miei cari, è una pena terribile della Chiesa Cattolica; perciocchè un paese colpito dall'interdetto deve immediatamente sospendere l'esercizio del culto religioso. |
A139001373 |
Ma i principi cattolici, tra i quali il re di Francia e il duca di Savoia, mossi da' mali e dallo scandalo di tale ostinazione dei Veneziani si interposero, ed avendo ottenuto {407 [407]} la riparazione dei torti fatti alla chiesa, fu tolto l'interdetto, si aprirono le chiese, i religiosi ritornarono ai loro chiostri, e ciascuno potè liberamente praticare la cattolica religione. |
A139001398 |
Avanti quell'epoca eglino assistevano agli uffizi della Chiesa Cattolica e non tenevano adunanze se non in segreto. |
A139001413 |
Mentre colà dimorava, stando un giorno in chiesa, osservò la oscillazione di una lampada sospesa, e notò che essa andava e veniva dondolando e percorrendo un bel tratto, poi un altro più piccolo, quindi un piccolissimo; ma quella lampada compiva uno di quei {419 [419]} tratti o grandi o piccoli nella stessa durata di tempo. |
A139001417 |
Si persuase che tutti la sbagliassero e che egli solo vedesse la verità, e giunse fino a dire che la Chiesa doveva definitivamente approvare il suo sistema. |
A139001418 |
Desideroso che il suo sistema fosse approvato dalla Chiesa, Galileo andò a Roma, e vi riscosse grandi applausi per le nuove sue scoperte. |
A139001481 |
Costui si rese famoso per l'ostinazione a promuovere leggi contrarie a quelle della chiesa; la qual cosa fu sorgente di molte turbolenze, e diede pessimo esempio ad altri sovrani e ministri a far altrettanto. |
A139001481 |
Il Tanucci vedendosi così umiliato ritirossi in una campagna dove morì nel 1783 nella povertà: giusta ricompensa di chi aveva oppressa la chiesa e dispregiata la propria religione. |
A139001485 |
Trattò eziandio argomenti di religione e di pietà, giacchè non mai si dimenticò d'essere uomo di chiesa. |
A139001536 |
Roma e la Romagna formavano lo stato della Chiesa. |
A139001543 |
Ma il magnanimo Pio VI intrepidamente rispose: «Io non conosco altra divisa per me, se non quella di cui la Chiesa mi onorò. |
A139001556 |
Tuttavia nel desiderio {463 [463]} di rendersi amico quell'uomo formidabile a tutto il mondo, impedire gravi mali che sovrastavano alla Chiesa in caso di rifiuto, ed anche per far conoscere che egli non volea rifiutare i grandi favori che Napoleone prometteva alla Chiesa, si determinò finalmente di appagarlo. |
A139001606 |
Allorchè gli Austriaci varcarono il Po per marciare verso Napoli, il santo Padre fece pubblicare un editto col quale annunziava come egli pregava Iddio che tenesse lontano il {479 [479]} flagello della guerra; che se per gl'inscrutabili divini giudizi i popoli d'Italia dovessero essere afflitti da un si grave male, per la sua qualità di capo visibile della Chiesa, e come sovrano essenzialmente pacifico terrebbe una perfetta neutralità verso tutte le nazioni. |
A139001669 |
Che cosa poteva egli mai fare? La Provvidenza divina veglia sulla sorte degli uomini, e veglierà certamente sopra il capo della Chiesa. |
A139001719 |
In quanto a me sono pago di aver sostenuto l'onor militare della mia patria, e ristabilito qui l'ordine e la tranquillità, e godo specialmente di aver reso un tale servigio alla chiesa ed a voi che tanto dovete aver sofferto ne' tristi giorni trascorsi.». |
A139001726 |
Il popolo ruppe le file dei soldati schierati sulla strada che conduceva alla Chiesa il Sommo Pontefice; ed allora scagliandosi tutti a' piedi del Papa glieli baciavano spargendovi copiose lacrime di commozione. |
A139001758 |
Tutti sospiravano la pace ed il trattato di pace fu sottoscritto il 30 di marzo, domenica in albis in cui la Chiesa di Gesù Cristo annunzia pace e perdono a tutti i Cristiani. |
A139001764 |
Molte discordie che minacciavano la rovina di questo impero si acquetarono; e questo imperatore, che si chiama Giuseppe Francesco, riconoscendo che il favorire la religione è il mezzo più potente per conservare gli Stati, e che il disprezzo della medesima ne è la rovina, cominciò a stabilire molte cose favorevoli alla religione; e per abolire alcune leggi da uno de' suoi antecessori di nome Giuseppe II promulgate contro alla Chiesa, fece un concordato colla Santa Sede, con cui, donando piena libertà di esercitare il culto religioso, concede alla Chiesa tutti quei favori e quella protezione che si possono desiderare da un sovrano veramente cattolico. |
A139001771 |
Gesù Cristo nostro Salvatore ha fondata la sua Chiesa e unicamente in questa Chiesa conservasi la vera religione. |
A139002116 |
di un piccolo Stato dell'Italia, detto della Chiesa, comprendente l'antico Lazio all'incirca, e parte della Etruria, l'Umbria, la Sabina, porzione del Piceno e dell'Emilia. |
A139002187 |
lago di Perugia, nello Stato della Chiesa. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000006 |
Quella colluvie di scritti elementari e pedagogici che ora allaga la nostra penisola, è per la massima parte appestata dagli errori moderni contro il Papato, contro la Chiesa, contro il clero, contro l'autorità divina ed umana. |
A140000356 |
Primo a portare questa santa Religione in Italia fu san Pietro, Principe degli Apostoli, stabilito Capo della Chiesa dallo stesso nostro Salvatore. |
A140000457 |
Egli confidava nel suo esercito, di gran lunga superiore a quello del rivale; confidava nell'oro, con cui sperava di poter corrompere le genti di Costantino; ma erano diversi i disegni del Cielo, che voleva finalmente liberare la sua Chiesa dalle persecuzioni. |
A140000461 |
Trattò coi modi più rispettosi i romani Pontefici, che per lo innanzi erano sempre stati perseguitati; e considerando le molte spese che dovevano sostenere, come capi della Chiesa, fece loro molte donazioni, affinchè esercitassero con decoro la grande loro dignità. |
A140000463 |
Costoro negavano la divinità di Gesù Cristo, ma nel seminare i loro errori perturbavano la Chiesa. |
A140000471 |
Prima di spirare ebbe i suoi ufficiali intorno al letto, e nel rimirarli afflitti e piangenti, con aria di tranquillità loro {128 [128]} disse: «Vedo con occhio diverso dal vostro la vera felicità; e ben lontano dall'affliggermi, godo assai perchè sono giunto al momento, in cui spero di andarne al possesso.» Diede poscia gli ordini opportuni per mantenere la pace nel suo impero; fecesi dar giuramento solenne dai militari di non mai imprendere cosa alcuna contro alla Chiesa, e morì placidamente. |
A140000488 |
Allora l'Italia cominciò ad apparire veramente Cristiana; e si potè stabilire quel maraviglioso centro di unità, per cui ai cattolici di tutto il mondo fu dato agio di liberamente ricorrere al Capo della Chiesa universale. |
A140000488 |
Queste cose per lo innanzi avevano sicuramente luogo, ma, per le persecuzioni sofferte dalla Chiesa, non con quella libertà che si vide in appresso. |
A140000492 |
Ancora oggidì sono appellati cattolici i veri cristiani, che professano la dottrina del Vangelo, e sono governati dal romano Pontefice, Capo della Chiesa di Gesù Cristo. |
A140000492 |
Egli vedeva con rincrescimento che gli eretici ariani, favoriti da Valente suo antecessore, turbassero la Chiesa coi loro errori; perciò volle che tutti i suoi sudditi seguissero la vera dottrina del Vangelo, professata dal concilio di Nicea. |
A140000498 |
Sant'Ambrogio, tuttora vescovo di Milano, aveva tentato invano di placare l'ira dell'imperatore; pochi giorni dopo quel monarca agitato dai rimproveri della coscienza, volendo {135 [135]} entrare in chiesa, il santo Vescovo con franchezza apostolica, facendogli intoppo in sulla soglia, fermatevi, principe, gli disse, voi non sentite ancora il peso del vostro peccato. |
A140000499 |
Dovete qui notare che simili atti di barbarie erano puniti con una pena ecclesiastica, in forza di cui i colpevoli erano reputati indegni di unirsi cogli altri fedeli in chiesa, ed erano obbligati a vivere separati dagli altri cristiani, specialmente nelle sacre funzioni. |
A140000499 |
Perciò l'imperatore, buon cristiano e buon cattolico, ben lungi dallo sdegnarsi contro a s. Ambrogio, confessò il proprio peccato, ne fece pubblica penitenza parecchi mesi, e dopo fu ricevuto in chiesa con gli altri fedeli. |
A140000517 |
Si vide allora in mezzo alla desolata città una lunga processione di soldati barbari portare divotamente i vasi sacri sul capo fino alla chiesa di s. Pietro, mentre i Romani pieni di stupore si univano affollati alla processione dei barbari, e s'inginocchiavano umilmente, confondendo in certo modo le grida di' guerra coi cantici religiosi. |
A140000617 |
Il latino fu ed è tuttora la lingua della Chiesa Cattolica. |
A140000617 |
La Chiesa Cattolica usa tuttora questa lingua nella liturgia e nei concilii. |
A140000673 |
Il chiodo, che aveva servito pel freno o morso, fu poscia donato da s. Ambrogio alla Chiesa di Milano, ove tuttora si venera come preziosa reliquia. |
A140000675 |
Così la Chiesa, favorita dall'autorità civile, faceva vere conquiste e diradava le folte tenebre dell'ignoranza e della barbarie. |
A140000678 |
Non fu mai donna che abbia avuto tanta influenza negli affari politici d'Italia quanto Teodolinda: essa beneficò i suoi sudditi; per sua cura quasi tutti i Longobardi abbracciarono il cattolicismo, e visse da buona cattolica affezionatissima alla Santa romana Chiesa. |
A140000683 |
La Chiesa fin d'allora non cessò dal condannare i giudizi di Dio, e contro i duellanti colla Chiesa le civili nazioni protestarono sempre. |
A140000695 |
Cari giovani, voi avrete udito sovente a parlare ora in biasimo, ed ora in lode dei beni temporali della Chiesa e del dominio del sommo Pontefice; gioverà quindi darvene una giusta idea. |
A140000696 |
La Chiesa è la società dei credenti, governata dai propri pastori sotto la direzione del sommo Pontefice. |
A140000697 |
Donde mai la Chiesa traeva questo pane?. |
A140000698 |
Nei primi tempi iella Chiesa si facevano collette nelle chiese, ed i cristiani offerivano i loro doni agli Apostoli ed ai loro successori. |
A140000699 |
Frattanto la Chiesa cominciò ad accettare in dono ed a ritenere beni stabili senza più venderli; perciocchè gli imperatori avendola conosciuta per vera ed esistente non le potevano negare quei diritti e quei mezzi di sussistere, che un governo non può negare ai privati; anzi sentirono il dovere di proteggerla e onorarla. |
A140000700 |
La Chiesa adunque ed il suo Capo supremo furono liberi ed indipendenti nei primi secoli, ma a costo della vita. |
A140000700 |
Ma la Chiesa deve inoltre essere libera, perciò indipendente {186 [186]} nell'esercizio de' suoi doveri spirituali. |
A140000709 |
Riguardo poi ai beni temporali della Chiesa ed al dominio temporale del sommo Pontefice, noi possiamo fare alcuni riflessi, che vi prego di non dimenticare. |
A140000710 |
Nel progresso di questa storia non mancherò di accennarvi le principali vicende, a cui i beni della Chiesa ed il dominio temporale del sommo Pontefice andarono soggetti. |
A140000722 |
Credo bene di farvi qui notare come i Papi nel ricorrere ai Franchi per aiuto non chiamarono stranieri o nemici in Italia, come taluni vorrebbero far credere, ma essendo i Re di quella nazione conosciuti per veri cattolici, i quali si gloriavano appunto del titolo di difensori della Chiesa, furono invitati a venire in aiuto del Capo dei cristiani e di tutti gli Italiani; di venire cioè a liberare l'Italia dalle mani dei Longobardi, che erano barbari, forestieri ed oppressori dei Papi e dell'Italia. |
A140000731 |
Chiamato egli in Italia da Leone III sommo Pontefice per ordinare alcuni affari, che riguardavano il bene della Chiesa e la pace della penisola, egli si arrese prontamente all'invito, e ridottala in pace andò a Roma. |
A140000732 |
Era l'anno 800 ed il giorno di Natale, che, come sapete, è una delle più grandi solennità della Chiesa cattolica. |
A140000732 |
Finita la sacra funzione il Papa si volse al re, gli pose sul capo la corona imperiale, gridando ad alta voce: «A Carlo piissimo, Augusto, coronato da Dio, grande e pacifico imperatore, vita e vittoria.» A tali parole il popolo e i sacerdoti franchi e romani, che empievano la chiesa, lo salutarono fra mille applausi col titolo d'imperatore. |
A140000738 |
Lo stalo della Chiesa, che comprendeva presso a poco quoi medesimi paesi e quelle stesse città d'oggidì. |
A140000755 |
Talora altresì erano vescovi od abati dei monasteri che a nome della Chiesa possedevano le terre e le case che i principi e gli uomini potenti del secolo solevano donare in limosina alle chiese ed alle abazie per lo più in espiazione dei loro peccati. |
A140000762 |
Sul fare del giorno, quando Berengario stava per uscire dal suo padiglione per recarsi in chiesa, Flamberto si presentò a lui accompagnato da una frotta di armati. |
A140000767 |
Aveva Ottone riconfermato al Papa il temporale suo dominio sugli stati della Chiesa. |
A140000770 |
Era questi Enrico II, successore di Ottone, e detto il Santo per le sue virtù e perchè come tale è venerato dalla Chiesa. |
A140000787 |
Commosso il Pontefice da quei segni di rispetto e di pentimento e perdonato di buon cuore tutto il male che avevano fatto, permise loro di stabilire dimora nella Puglia, purchè cessassero dai ladronecci e promettessero di essere per l'avvenire i difensori delia Chiesa. |
A140000793 |
Poco per volta gl'imperatori ed i re di Francia e di Germania sotto pretesto di donazioni cominciarono ad intromettersi nelle cose di chiesa e volere conferire i benefizi ecclesiastici {213 [213]} a chi più loro piaceva. |
A140000794 |
Non è a dire, o miei cari, quanto gravi disordini cagionassero nella Chiesa le investiture esercitate dai principi temporali, senza dipendere dall'autorità ecclesiastica! Talora avveniva che uomini rozzi, ignoranti, i quali avevano passata la loro vita nel mestiere delle armi, venissero innalzati alle prime cariche ecclesiastiche a grave scandalo dei cristiani. |
A140000795 |
Nel 1073 fu eletto Papa; egli non voleva accettare questa dignità, specialmente perchè aveva da fare con un imperatore di Germania, di nome Enrico IV, uomo vizioso ed oppressore della Chiesa. |
A140000801 |
Allora Enrico montato in furore, e lasciandosi trasportare ad ogni eccesso perseguitò accanitamente la Chiesa, cercò uno scomunicato al pari di lui, creollo egli stesso papa, ed a mano armata il condusse {215 [215]} in Roma, costringendo Gregorio di ritirarsi nella fortezza di Castel S. Angelo. |
A140000804 |
La giusta fama di Gregorio VII, difensore della libertà della Chiesa, fu per lungo tempo contrastata dai sovrani di Europa, ai quali non piaceva la dottrina che un papa possa scomunicare un regnante; ma i più dotti scrittori riconoscono in questo papa uno dei più illustri pontefici. |
A140000864 |
Avendoli tutti radunati nella chiesa di s. Giorgio, ove era accorso anche innumerabile popolo, il Papa tenne loro il seguente discorso: «Ben vi è nota, cari miei figli, la persecuzione che la Chiesa ha sofferto per parte del principe, che più d'ogni altro era obbligato a difenderla; e senza dubbio voi gemete sopra il saccheggio e sulla distruzione delle {232 [232]} chiese, sugli incendi, sugli omicidi, sul diluvio dei delitti, che sono inevitabile conseguenza della discordia e dell'impunità. |
A140000864 |
E egli possibile non riconoscere un miracolo dell'Onnipotenza divina, allora che si vede un sacerdote disarmato e curvo, quale io sono, sotto al peso degli anni, trionfare della germanica durezza è vincere senza guerra un principe sì formidabile?» - Disse poscia come egli non aveva voluto accettare condizioni di pace senza parteciparle agli alleati, e lodò il religioso coraggio, con cui avevano difesa la Chiesa. |
A140000866 |
L'imperatore, dopo di aver renduto i dovuti onori al sommo Pontefice, pubblicamente dichiarò, che ingannato da cattivi consiglieri aveva combattuta la Chiesa, credendo difenderla, che ringraziava Dio di averlo tratto di errore, che perciò sinceramente abbandonava l'antipapa e i suoi seguaci, e riconosceva Alessandro per legittimo Pontefice, successore di s. Pietro e vicario di Gesù Cristo. |
A140000900 |
Innocenzo IV, che allora regnava in Roma, vedendo il regno di Napoli senza legittimo sovrano, si dispose di cèderne il possesso a quello tra i principi d'Europa, che volesse riconoscersi suddito e protettore della Chiesa, come fatto aveva Roberto l'Intrepido. |
A140000931 |
In quella medesima occasione il pittore aveva terminato un lavoro rappresentante la santa Vergine, destinato ad una chiesa di quella città. |
A140000935 |
A quei tempi volendo il papa Benedetto XI ornare di magnifiche {251 [251]} pittore la chiesa di s. Pietro, mandò una persona intelligente a visitare i pia valenti maestri d'Italia, acciocchè ne ponderasse il merito, e gli riportasse le prove dei migliori. |
A140000939 |
Lo stesso re di Napoli il chiamò in santa Chiara e nella chiesa reale. |
A140000940 |
Fu egli pianto {252 [252]} da ogni ordine di persone, e venne seppellito in una chiesa consacrata alla santa Vergine, che aveva coi suoi lavori molto abbellita; egli stesso prima di morire aveva dimostrato vivo desiderio di essere ivi sepolto. |
A140000958 |
Il Pontefice pacatamente rispondeva: «Per la fede di Cristo e per la sua Chiesa sono disposto a soffrir volentieri qualsiasi cosa ed anche la morte.». |
A140000960 |
Per questi motivi il pontefice Clemente V, vedendo l'Italia insanguinata da orribili fazioni, da inimicizie spietate ed implacabili, ed essere impedita la libertà della Chiesa, se continuava a dimorare in Roma, trasportò nell'anno 1305 la romana sede in Avignone, amando meglio accomodarsi a volontario esiglio, che assistere a tante stragi e rovine. |
A140000971 |
Il Decamerone {262 [262]} acquistò meritamente grande fama all'autore, come testo di lingua italiana; ma pur troppo contiene molte sconcezze, per le quali fu proibito dalla Chiesa, giacchè per imparare la purezza della lingua non si dee perdere la purità del cuore. |
A140000983 |
Taluno potrà dire, che la sposa del romano Pontefice è la Chiesa universale, non già una sola e particolare. |
A140000983 |
«Considerate, egli diceva al Papa, che la Chiesa di Roma è vostra sposa. |
A140000984 |
Esposti quindi il Petrarca molti mali dai Pontefici sofferti in Avignone, così continua: «Non è dunque ormai tempo di rasciugare le lacrime della sposa di Gesù Cristo, e di farle dimenticare i suoi patimenti con un pronto ed amorevole ritorno? Voi, supremo Pastore e Vescovo della Chiesa universale, voi la terra, il mare e il mondo intero altamente sospirano, ed invocano le vostre cure e la vostra tutela. |
A140000985 |
Colà stavano apparecchiate ventitrè galere con molti navigli spediti dalla regina di Sicilia, dalle repubbliche di Venezia, di Genova e di Pisa, per condurre con sicurezza il Capo della Chiesa e fargli onore. |
A140000987 |
Solamente a sera giunse nella chiesa di s. Pietro, al cui ingresso era aspettato con immenso numero di fiaccole, e dentro cui si erano accese ben più di ottomila lampade. |
A140000997 |
Va in chiesa e nel ricevere l'Ostia santa giura che non terrà conto a'suoi emuli della sofferta persecuzione; munisce l'argine di Malamocco, e invita tutti a concorrere alla salvezza della patria. |
A140001003 |
In Pinerolo essa fondò e dotò il monastero di s. Maria, chiamandovi i padri Benedettini: alla chiesa vescovile d'Asti cedette molte castella; e le chiese di Torino, di Susa, di Garamagna, di Revello ed altre provarono gli effetti della sua pia munificenza. |
A140001014 |
Disperando di ogni altro aiuto, mandò ambasciatori a papa Urbano V, supplicandolo di aiuti e lusingandolo che avrebbe riunito alla santa Sede la Chiesa sciematica {275 [275]} greca. |
A140001031 |
Fra le altre sue belle opere si annoverano copiose largizioni fatte per costruire la chiesa degli Agostiniani, che tuttora si vede in Carmagnola. |
A140001037 |
La Chiesa cattolica era allora travagliata da gravi discordie a segno, che molti prelati e cardinali, radunatisi a concilio in Basilea, città della Svizzera, elessero a sommo Pontefice il duca Amedeo, mentre un altro papa di nome Eugenio IV regnava a Roma. |
A140001037 |
Pertanto dopo cinque anni di vita romitica, nel desiderio di poter sedare le discordie, che agitavano la Chiesa, accettò la carica offerta, e fu salutato Papa, sotto il nome di Felice V. Dopo questa elezione ricevette gli ordini sacri, e celebrò la sua prima messa servita da' suoi proprii figliuoli (1446). |
A140001038 |
Frattanto morì Eugenio IV, ed essendo stato eletto suo successore Nicolò V, che senza contrasto occupò la sede pontificia, Felice con ispontanea rinunzia volle por fine ad una discordia, che cagionava alla Chiesa cattolica grave danno ed afflizione. |
A140001060 |
Egli pensò di far ricorso all'aiuto dei principi d'Europa; ma da più secoli l'impero Greco viveva nello scisma, cioè separato dalla Chiesa cattolica. |
A140001076 |
Fu tra essi risoluto che quel doppio omicidio dovesse compiersi nella chiesa medesima, ove i Medici si conducevano per ascoltare la Messa; poichè quei tempi erano così sciagurati, che per soddisfare alla passione della vendetta gli uomini micidiali non erano neppure trattenuti dall'idea di un sacrilegio; e non si esitava di offendere nella medesima sua casa quel Dio, che comanda agli uomini di amarsi scambievolmente come fratelli. |
A140001077 |
Lorenzo non ebbe ricevuto se non una leggera ferita, la quale gli lasciò campo di sfoderare la spada, farsi strada fra i suoi aggressori, ed a ritirarsi con alcuni servi fedeli nella sagrestìa della chiesa, le cui porte di bronzo tosto chiudendosi Io posero in salvo. |
A140001139 |
Ma dalla riforma dei costumi passando egli a volere la riforma della medesima Chiesa, fu dal Papa proibito di predicare più oltre. |
A140001140 |
Questa maniera di giudizio, portata in Italia dai barbari, come già dicemmo, fu da molto tempo proibita dalla Chiesa, perchè con essa si viene in certa maniera a tentar Dio, quasi obbligandolo ad operare un miracolo ove non apparisce il bisogno. |
A140001142 |
Cesare Borgia, più comunemente conosciuto sotto al nome di Duca Valentino, aveva deliberato di abbattere i piccoli principi, che signoreggiavano sugli stati della Chiesa. |
A140001166 |
Costantino imperatore fino dall'anno 324 aveva innalzala una chiesa in onore del Principe degli Apostoli. |
A140001172 |
Senza affannarsi egli domandò di ricevere i soccorsi della religione; fece testamento, ordinò che colle sue sostanze fosse ristorato un tabernacolo in santa Maria Rotonda, ivi fosse eretto un altere nuovo con una statua alla Beata Vergine, dichiarando che desiderava essere sepolto in quella chiesa. |
A140001176 |
Il Papa fece ogni opera per farlo rientrare in se stesso; ma egli seguito da alquanti libertini, e spalleggiato da alcuni sovrani, amanti di una religione come più loro gradiva, divenne ostinato e fu causa che molti si separassero dal grembo della Chiesa Cattolica, unica vera Chiesa di Gesù Cristo. |
A140001176 |
Vestitosi da secolare, si ribellò alla Chiesa Cattolica. |
A140001177 |
Questa eresìa fu anche detta riforma, perchè i suoi seguaci pretesero di riformare la Chiesa Cattolica. |
A140001196 |
Il Pontefice credendolo realmente pentito, dimenticò tutto il male, di cui egli era autore, e, ingannato dalle sue promesse, lo accolse nuovamente in grembo della Chiesa. |
A140001233 |
A Gregorio XIII succedette nel governo della Chiesa Sisto V, di molto umile condizione. |
A140001235 |
Il senato, seguendo i suoi consigli, aveva stabilito molte leggi contrarie alla Chiesa ed alla consuetudine in ogni tempo praticata dai Cattolici. |
A140001235 |
parecchi ne fece mettere in prigione senza partecipazione all'autorità della Chiesa. |
A140001236 |
Il Papa di quel tempo, di nome Paolo V, ne fu gravemente inquieto, ed avvisò più volte i Veneziani, che non volessero degenerare dai loro maggiori; venissero con lui ad un pacifico accordo, senza costringerlo ad usare le censure, che sono le punizioni, di cui la Chiesa suole solamente servirsi in casi estremi. |
A140001236 |
Questo procedere era anticattolico, perciocchè i buoni cattolici non istabiliscono leggi intorno a cose ecclesiastiche, senza il consenso delle autorità della Chiesa, di cui è Capo il romano Pontefice. |
A140001237 |
L'interdetto è una pena terribile della Chiesa cattolica; perciocchè un paese colpito dall'interdetto deve immediatamente sospendere l'esercizio del culto religioso. |
A140001238 |
Il re di Francia e il duca di Savoia, mossi dai mali e dallo scandalo di cotanta ostinazione dei Veneziani, s'interposero; ed avendo ottenuta la riparazione dei torti fatti alla Chiesa, fu tolto l'interdetto. |
A140001255 |
Prima di quella epoca assistevano agli uffizi della Chiesa Cattolica, e non tenevano adunanze se non in segreto. |
A140001267 |
Mentre colà dimorava, standosi un giorno in chiesa, osservò la oscillazione di una lampada sospesa, e notò che essa andava e veniva dondolando e percorrendo un bel tratto, poi un altro più piccolo, quindi uno piccolissimo; ma che quella lampada compiva uno di quei tratti o grandi o piccoli nella stessa durata di tempo. |
A140001271 |
Si persuase che tutti la sbagliassero, e che egli solo vedesse il vero; e giunse fino a dire che la Chiesa doveva difiniti vano ente approvare il suo sistema. |
A140001272 |
Desideroso che il suo sistema fosse approvato dalla Chiesa, Galileo andò a Roma, e vi riscosse grandi applausi per le nuove sue scoperte. |
A140001341 |
Costui si rese famoso per l'ostinazione a promuovere leggi contrarie alla Chiesa; la qual cosa fu sorgente di molte turbolenze, e diede pessimo esempio ad altri sovrani e ministri di fare altrettanto. |
A140001341 |
Il Tanucci, vedutosi così umiliato, ritirossi in una sua casa di campagna, dove morì nel 1783 nella povertà: giusta ricompensa di chi aveva oppressa la Chiesa e dispregiata la propria religione. |
A140001343 |
Per consacrare a Dio l'ingegno, che da lui aveva ricevuto, abbracciò lo stato ecclesiastico e divenne paroco di una chiesa di Modena. |
A140001345 |
Trattò eziandio in parecchi libri argomenti di religione e di pietà, giacchè non mai si dimenticò d'essere nomo di chiesa. |
A140001362 |
Roma e la Romagna formavano lo Stato della Chiesa. |
A140001363 |
Soltanto contro alla Chiesa furono eccitate alcune turbolenze per questo che parecchi principi amanti di novità volevano immischiarsi troppo nelle cose di religione. |
A140001373 |
Ma il magnanimo Pio VI intrepidamente rispose: «Io non conosco altra divisa per me, se non quella, di cui la Chiesa mi onorò. |
A140001389 |
Tuttavia col desiderio di rendersi amico un uomo formidabile a tutto il mondo, impedire gravi mali, che sovrastavano alla Chiesa in caso di rifiuto, ed anche per far conoscere che egli non voleva rigettare i grandi favori, che Napoleone prometteva alla Chiesa, si determinò finalmente di appagarlo ne' suoi voti. |
A140001413 |
Dopo alcuni anni di vita privata e sconosciuta egli terminava i suoi giorni in una villa situata sui colli di Torino, presso la chiesa di s. Vito l'anno 1857. |
A140001414 |
Allora che gli Austriaci varcarono il Po per marciare verso Napoli, il santo Padre fece pubblicare un editto, col quale annunziava come egli pregava Iddio, che tenesse lontano il flagello della guerra: che se per gl'imperscrutabili divini giudizi i popoli d'Italia dovessero essere afflitti da un sì grande male, per la sua qualità di Capo visibile della Chiesa e come sovrano essenzialmente pacifico, terrebbe una perfetta neutralità verso tutte le nazioni. |
A140001468 |
Che cosa poteva egli mai fare? La Provvidenza divina veglia sulla sorte degli {419 [419]} uomini, e veglia in modo speciale sul Capo della Chiesa. |
A140001516 |
In quanto a me, sono pago di aver sostenuto l'onore militare della mia patria, e ristabilito qui l'ordine eia tranquillità; e godo specialmente di aver reso un tale servigio alla Chiesa ed a voi, che tanto dovete aver sofferto nei tristi giorni trascorsi. |
A140001523 |
Il popolo ruppe le file dei soldati schierati sulla strada che conduceva alla chiesa il sommo Pontefice; ed allora affollandosi tutti ai piedi del Papa, glieli baciavano spargendovi copiose lacrime di commozione. |
A140001548 |
Tutti sospiravano la pace, ed il trattato di pace fu sottoscritto {436 [436]} il 30 di marzo dell'anno 1856, domenica in albis, in cui la Chiesa di Gesù Cristo annunzia pace e perdono a tutti i cristiani |
A140001549 |
Napoleone I facendo condurre il Papa lontano da Roma ed appropriandosi i suoi dominii, si scavò la fossa, in cui rovinò; al contrario Napoleone III, quand'era solamente presidente della repubblica francese, essendosi adoperato a ricondurre il Papa a Roma, fu dal Cielo benedetto, divenne imperatore dei Francesi, e finchè protesse la Chiesa ebbe gloria e prosperità nel suo impero. |
A140001550 |
Volendo poi abolire molte leggi, promulgate da un suo antecessore, di nome Giuseppe II, contro alla Chiesa, fece un concordato colla santa Sede, con cui, donando {437 [437]} piena libertà all'esercizio del culto religioso, concesse alla Chiesa tutti que' favori e quella protezione, che si possono desiderare da un sovrano veramente cattolico. |
A140001577 |
Quando noi diciamo che la Chiesa è infallibile, non dimandiamo per lei alcun privilegio particolare. |
A140001577 |
Tale deve eziandio essere il governo della Chiesa, altrimenti non avrebbe più nè aggregazione, nè assemblea, nè unità. |
A140001609 |
Esiste ancora in Verona presso una chiesa dedicata a san Filippo Neri un giardino di ricreazione ove il Cesari nei giorni festivi raccoglieva giovanetti quanti più poteva, e {455 [455]} dopo di averli fatti assistere alle sacre funzioni li tratteneva in piacevole ed onesta ricreazione. |
A140001613 |
Sotto questo nome viene raffigurato Pio VI, che prima di partire alla volta di Vienna entra nel tempio di S. Pietro in Vaticano, ove la fede lo abbraccia e lo conforta ad andare, e superar tutte le difficoltà pel bene della Chiesa. |
A140001628 |
Ma Dio lo chiamava ad una delle più sublimi dignità della Chiesa, quale è quella di cardinale. |
A140001630 |
La sua vita era costantemente regolare; non usciva mai di casa, se non per andare alla chiesa o alla sua cattedra di professore di lingua, o per qualche opera di carità. |
A140001631 |
In quella grande capitale egli percorse i vari gradi della prelatura, e finalmente nel 21 febbraio 1838 Gregorio XVI lo elevava alla dignità di cardinale di santa Chiesa. |
A140001634 |
Essendo sacerdote in Bologna mia patria in tempo di guerra, io visitava gli spedali militari; e trovandovi infermi ungheresi, slavoni, tedeschi, boemi, e non potendoli confessare; e quel che è più non potendo ragionare e condurre i protestanti al seno della Chiesa cattolica, mi sentiva straziare il cuore. |
A140001636 |
Fu sepolto nella chiesa di s. Onofrio e sulla sua tomba si pose una iscrizione latina che in nostra favella viene a dire così: «Qui giace il cardinale Mezzofanti per fama notissimo a tutti i dotti, memorabile per l'innocenza de' costumi e per la pietà, affatto singolare per la erudizione e per la cognizione di tutti gl'idiomi antichi e moderni.». |
A140001658 |
Alessandro Manzoni, di cui presto vi terrò discorso, quando ebbe letto que' lavori senza averne mai conosciuto l'autore, ebbe a dire: Un grande uomo il cielo ha dato all'Italia ed alla Chiesa nell'autore di questo libro. |
A140001659 |
Fra la moltitudine delle opere di questo insigne filosofo e scrittore ve ne ebbe alcuna che venne riprovata dalla Chiesa e messa all'indice de'libri proibiti. |
A140001681 |
Il nostro Alessandro, tormentato da mille dubbi dopo quelle conferenze, tutto internamente agitato, entra un giorno nella chiesa di S. Rocco e O Dio, dice, se ci sei, fammiti conoscere. |
A140001683 |
«Questo scritto è destinato a difendere la morale della Chiesa cattolica dalle accuse che le son fatte nel capo CXXVII della storia delle repubbliche italiane del medio evo |
A140001695 |
Gesù Cristo nostro Salvatore fondò la sua Chiesa, e solo in questa Chiesa conservasi la vera religione. |
A140001823 |
- 8 settembre - Solenne decreto che proclama S.Giuseppe Patrono della Chiesa universale. |
don bosco-le due orfanelle.html |
A141000006 |
Quei meschini condannavano la fortezza del vescovo nel difendere le ragioni del capo augusto della chiesa, quando un cotale {85 [293]} che più degli altri stimavasi di spirito forte si levò ed infiammato d'ira e di bile alzò il destro braccio gridando: Oh! io, io stesso con questa mano, con questo pugno vorrei avere il piacere di configgere un coltello nel seno di quel papista, di quel nemico e traditore della patria. |
A141000008 |
In sulla sera datosi il segno di recarsi {89 [297]} in cappella per la benedizione col SS. Sacramento, tutte le altre donne e ragazze ricoverate vi andarono con molta divozione, solo quella sciagurata giovine non volle saperne; anzi pazzamente alterandosi gridò: E quando avranno termine queste sciocchezze? E quando verrà il tempo che non saremo più tenute a portarci in chiesa? Quindi più forte gridando: no, non voglio andarvi, e a preferenza di prendere la benedizione mi pigri un accidente!... Miserabile creatura! L'accidente invocato non si fece attendere; poichè mentre ancora voleva parlare cadde morta in terra. |
don bosco-lotteria d-oggetti boccalandro pietro.html |
A146000006 |
A tale scopo fu' iniziata la costruzione di una novella chiesa assai più spaziosa destinata ai giovanetti esterni ed anche ad uso degli adulti. |
A146000006 |
Le spese dei fitti dai rispettivi locali, la manutenzione delle scuole, somministrare quanto occorre pel divin culto delle tre Chiese, N.provvedere ai bisogni più urgenti di alcuni, dar pane ai ricoverati, estinguere un debito dovutosi contrarre nella costruzione di un tratto di casa, continuare l' edifizio della novella chiesa sono l' oggetto del grave dispendio cui tende a provvedere la progettata Lotteria. |
A146000006 |
Un bisogno poi tutto particolare apparve nella costruzione di una chiesa. |
don bosco-lotteria di doni diversi a favore dei poveri giovanetti dell-ospizio di s. vincenzo de paoli.html |
A147000001 |
La Chiesa annessa è regolarmente uffiziata a benefizio del pubblico. |
A147000001 |
Nell'Ospizio di S. Vincenzo de' Paoli presso la Chiesa, così detta, di S. Gaetano vi sono circa trecento poveri fanciulli a cui si insegna un'arte per guadagnarsi poi il pane della vita, e nel tempo stesso si impartisce quella istruzione che alla loro condizione si addice. |
don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html |
A148000015 |
Il nuovo Testamento contiene la vita, la dottrina, i miracoli di G. C. e la fondazione della sua Chiesa. |
A148000025 |
La tradizione si è conservata per la costante credenza della Chiesa. |
A148000027 |
Dobbiamo ricevere la spiegazione della Bibbia dalla Chiesa. |
A148000028 |
Perchè dalla Chiesa e non da altri?. |
A148000029 |
Perchè G. C. ha dato alla Chiesa, e a nessun altro, un'autorità infallibile per la conservazione della fede. |
A148000527 |
Perchè Egli era scelto ad essere capo degli Apostoli e pietra fondamentale della Chiesa. |
A148000668 |
Prima di salire al cielo fondò G. C una Chiesa?. |
A148000671 |
Il capo della Chiesa stabilito da G. C. è S. Pietro e i Papi suoi successori. |
A148000672 |
Con quali parole G. C. stabilì S. Pietro Capo della Chiesa?. |
A148000673 |
G. C. stabilì S. Pietro capo della Chiesa quando disse: tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la vinceranno mai. |
A148000674 |
Che cosa vuol dire che la Chiesa è fondata sopra S. Pietro?. |
A148000675 |
Vuol dire che Pietro nella Chiesa è ciò che sono le fondamenta in una casa. |
A148000677 |
No; una casa senza fondamento rovina; così una chiesa che non abbia Pietro e i suoi successori per capo è una casa senza fondamento, che non può a meno di rovinare. |
A148000679 |
S'intendono le eresie, le persecuzioni, le calunnie, i sofismi, e tutto quanto può eccitare l'inferno contro alla Chiesa. |
A148000681 |
Il dare a qualcheduno le chiavi di una casa o di una città è costituirlo vero padrone; così il dare le chiavi a San Pietro vuol dire che Egli è stabilito assoluto, primo e supremo Pastore della Chiesa. |
A148000716 |
Che cosa dice della Chiesa?. |
A148000717 |
San Paolo dice che la Chiesa è la colonna ed il fondamento di ogni verità; volendo significare che fuori della Chiesa non vi può essere verità. |
A148000762 |
Quando G. C. salì al cielo a chi affidò il governo della sua Chiesa?. |
A148000763 |
Quando G. C. salì al cielo affidò il governo della Chiesa agli Apostoli. |
A148000765 |
G. C. stabilì S. Pietro capo degli Apostoli suo vicario in terra nel governo della Chiesa, e come tale fu dai medesimi Apostoli riconosciuto. |
A148000770 |
Chi adunque ha sempre governato la Chiesa dopo gli Apostoli?. |
A148000771 |
Dopo gli Apostoli governarono sempre la Chiesa i Papi ed i Vescovi. |
A148000772 |
Da chi furono sempre condannati gli errori eccitati contro alla Chiesa?. |
A148000773 |
Gli errori eccitati contro alla Chiesa furono sempre condannati dai Papi e dai Vescovi. |
A148000774 |
Le sentenze dei Papi e dei Vescovi furono sempre rispettate nella Chiesa?. |
A148000778 |
I Valdesi, i Protestanti e tutte le altre sette separate dalla Chiesa cattolica non hanno i loro capi e i loro antecessori?. |
A148000782 |
Qual è il principale carattere della Chiesa di Gesù Cristo?. |
A148000783 |
Il principale carattere della Chiesa di G. C. che la deve in ogni tempo far conoscere in mezzo a tutte le società che si vantano cristiane, si è la sua visibilità. |
A148000784 |
Che vuol dire visibilità della Chiesa?. |
A148000785 |
Inoltre G. C. comandò che certi delitti fossero denunciati alla Chiesa ( die Ecclesiae ), la qual cosa non potrebbe aver luogo se Essa non fosse visibile. |
A148000785 |
Visibilità della Chiesa vuol dire che la vera Chiesa deve essere in ogni tempo visibile: perchè essa deve accogliere i fedeli di tutti i tempi e di tutti i luoghi. |
A148000786 |
A qual cosa G. C. paragona la Chiesa nel Vangelo?. |
A148000787 |
G. C. nel Vangelo paragona la Chiesa ad un monte, ad un'aja, ad una casa, ad un campo, ad una gran colonna, ad una città ben fortificata, cose tutte visibilissime. |
A148000790 |
Quali sono gli altri caratteri della Chiesa di G. C.? {70 [118]}. |
A148000791 |
Oltre la sua visibilità la vera Chiesa ha quattro caratteri, vale a dire essa deve essere Una, Santa, Cattolica, Apostolica. |
A148000792 |
Che cosa vuol dire che la Chiesa è Una?. |
A148000795 |
Vuol dire che la vera Chiesa insegnò in ogni tempo e in ogni luogo le medesime verità. |
A148000800 |
Perchè la vera Chiesa si dice Santa?. |
A148000801 |
Perchè la vera Chiesa è fondata da G. C. fonte di ogni santità, ha sempre avuto dei santi, e sola insegna una dottrina che guida alla santità. |
A148000802 |
Perchè la Chiesa dicesi Cattolica. |
A148000804 |
Che vuol dire Chiesa Apostolica?. |
A148000805 |
Chiesa Apostolica vuol dire che ha sempre insegnato la dottrina predicata dagli Apostoli, e fu sempre governata dai loro successori, senza interruzione. |
A148000806 |
A qual Chiesa convengono questi caratteri?. |
A148000807 |
Questi caratteri convengono solamente alla Chiesa Romana. |
A148000808 |
Perchè convengono solo alla Chiesa Romana?. |
A148000809 |
Perchè la Chiesa Romana sola conserva l'unità di dottrina e di pastori. |
A148000810 |
I caratteri dala vera Chiesa di G. C. si possono forse trovare nelle altre sette?. |
A148000812 |
Come si chiamano ordinariamente quelli che sono separati dalla Chiesa?. |
A148000813 |
Quelli che sono separati dalla Chiesa si chiamano eretici, scismatici, oscomunicati. |
A148000815 |
Gli eretici sono uomini traviati, che rigettano le verità insegnate dalla Chiesa di G. C.. |
A148000817 |
I scismatici sono quelli che non vogliono riconoscere i legittimi pastori della Chiesa. |
A148000819 |
Gli scomunicati sono cristiani che la Chiesa ha da lei separato, perchè ostinati in certi gravi delitti. |
A148000820 |
Si può aver salute fuori della Chiesa cattolica?. |
A148000821 |
No: fuori della Chiesa cattolica non vi può essere salute, perchè fuori di essa niuno può avere la religione di G. G.. |
A148000825 |
Gli adulti che vivono e muoiono separati dalla Chiesa cattolica non possono salvarsi perchè chi non è colla Chiesa cattolica non è con G. C., e chi non è con Lui è contro di Lui. |
A148000827 |
S. Agostino dice che comunque sia buona la vita di quelli che vivono fuori della Chiesa cattolica pel solo delitto di voler vivere separati da questa Chiesa, non possono sperare salvezza. |
A148000829 |
S. Gerolamo dice: siccome coloro che non furono nell'arca di Noè perirono nel diluvio; così quelli che vivono fuori della Chiesa cattolica andranno eternamente perduti. |
A148000832 |
Che cosa dobbiamo fare per quelli che vivono fuori della Chiesa cattolica. |
A148000833 |
Dobbiamo pregare Iddio che infonda tanta grazia ne' loro cuori sicchè superando ogni umano rispetto, entrino nella Chiesa cattolica per appagare il vivo desiderio di Gesù Cristo, che amorosamente chiama a sè tutti gli uomini del mondo per formare un solo ovile ed un solo pastore in terra e dare a tutti poi una ricompensa eterna in cielo. |
A148000869 |
Nel temporale è oggi capitale di uno stato dell'Italia, detto della Chiesa. |
A148000894 |
Chi non ascolta la Chiesa abbilo come gentile e pubblicano. |
A148000895 |
La Chiesa è la colonna e il fondamento di ogni verità. |
don bosco-maraviglie della madre di dio.html |
A149000003 |
Il titolo di Auxilium Christianorum attribuito all'augusta Madre del Salvatore non è cosa nuova nella Chiesa di Gesù Cristo. |
A149000004 |
Una ragione per altro tutta speciale per cui la Chiesa vuole negli ultimi tempi segnalare il titolo di Auxilium Christianorum è quello che adduce Monsignor Parisis colle parole seguenti: « Quasi sempre quando il genere umano si è trovato in crisi straordinarie, fu fatto degno, per uscirne, di riconoscere e benedire una nuova perfezione in questa ammirabile creatura, Maria SS. che quaggiù è il più magnifico riflesso delle perfezioni del Creatore. |
A149000005 |
Ma è la stessa Chiesa Cattolica che è assalita. |
A149000005 |
È assalita nelle sue funzioni, nelle sacre sue istituzioni, nel suo Capo, nella sua dottrina, nella sua disciplina; è assalita come Chiesa Cattolica, come centro della verità, come maestra di tutti i fedeli. |
A149000009 |
La Chiesa pertanto dopo aver più secoli onorata Maria col titolo di Auxilium Christianorum, in fine istituì una speciale solennità in cui tutti i cattolici si uniscono con una sola voce a ripetere le belle parole con cui è salutata questa augusta Madre del Salvatore: Terribilis ut castrorum acies ordinata, tu cunctas haereses sola interemisti in universo mundo. |
A149000014 |
L'albero della vita, l'arca di Noè, la scala di Giacobbe, il roveto ardente, l'arca dell'alleanza, la torre di Davidde, la fortezza di Gerusalemme, l'orto ben custodito e la fontana sigillata di Salomone, la rosa di Gerico, la stella di Giacobbe, l'aurora mattutina, l'acquedotto di acque limpide, sono alcuni dei molti simboli che la Chiesa Cattolica applica a Maria e con cui si suole spiegare qualche suo celeste privilegio o qualche sua eroica virtù. |
A149000014 |
Noi sceglieremo solamente alcuni di questi simboli colla applicazione che ai medesimi sogliono dare la Chiesa o i più accreditati scrittori delle glorie di Maria. |
A149000017 |
Per questo acquedotto, dice Ugone cardinale, si trasmettono le acque delle grazie alla Chiesa; quindi è che il demonio nemico d'ogni nostro bene cerca d'impedire il corso di queste acque salutari col far guerra alla divozione di Maria; nel modo stesso che Oloferne, non potendo espugnare altrimenti la città di Betulia, ordinò di tagliare e divertire il corso del fiume che introduceva le acque nella città. |
A149000024 |
Di fatto la santa Chiesa nelle lodi che fa cantare dai fedeli in onore di Maria comprendendo questi tre aiuti esclama: Maria mater gratiae, dulcis parens clementiae; Tu nos ab hoste protege, et mortis hora suscipe. |
A149000025 |
{17 [209]} Ma quando muore qualche suo divoto la Beata Vergine accorre con materna sollecitudine, lo protegge e lo difende, perciò prega la Chiesa: Tu nos ab hoste protege, proteggici dal nemico. |
A149000029 |
Onde il citato padre Mendoza fa osservare che se le acque abbondarono per quarant'anni nel deserto ciò fu pei meriti di quella santa donna; ed applicando questo l'atto a Maria SS. dice, che se non verranno mai più meno nella Chiesa le grazie agli uomini, ciò è dovuto a Maria che prima in terra poi in cielo interpose i suoi meriti dinanzi all'Altissimo. |
A149000030 |
Le cose finora esposte vennero raccolte dall' antico Testamento e dalla Chiesa applicate alla Santa Vergine Maria; ora passiamo al senso letterale secondochè è scritto nel s. Vangelo. |
A149000037 |
Così pure secondo il senso della Chiesa commentano s. Tommaso d'Aquino e s. Lorenzo Giustiniani e san Bernardo. |
A149000068 |
E come i crocifissori sul Calvario secondo l'energica espressione di s. Paolo rappresentarono tutti i peccatori, ed il buon ladrone tutti i veri penitenti, cosìi s. Giovanni rappresentò tutti i veri discepoli di Gesù, i cristiani, la Chiesa Cattolica. |
A149000068 |
Sappiamo dagli scrittori della sua vita quanto zelo essa dimostrasse in tutti i tempi per la salute del mondo e per l'incremento e la gloria di santa Chiesa. |
A149000070 |
Dagli stessi fedeli della Chiesa primitiva si faceva un costante ricorso a Maria come potente aiuto dei cristiani. |
A149000073 |
Un' esperienza di diciotto secoli ci fa vedere in modo luminosissimo che Maria ha continuato dal cielo e col più gran successo la missione di madre della Chiesa ed ausiliatrice dei cristiani che aveva incominciato sulla terra. |
A149000074 |
Non ispiaccia al divoto lettore che riferiamo questo fatto quale si trova narrato nell'uffizio di s. Chiesa sotto al giorno 16 luglio, festa della Beata Vergine del monte Carmelo. |
A149000077 |
Un rinomato scrittore dice, che « nei primi tempi della Chiesa ebbesi per man dei cristiani un tipo della Vergine nel modo più soddisfacente che comportar poteva la condizione {47 [239]} dell'arte a quei tempi. |
A149000078 |
« Nelle catacombe di sant'Agnese, scrive il Ventura, fuori la Porta Pia, {48 [240]} in cui si vedono non solo sepolcri, ma oratorii ancora dei cristiani del secondo secolo ripieni di immense ricchezze d'archeologia cristiana e di memorie preziosissime del primitivo cristianesimo, si trovano in gran copia immagini di Maria col divino Infante nelle sue braccia che attestano la fede dell'antica Chiesa intorno alla necessità della mediazione di Maria per ottenere grazie da Gesù Cristo, ed intorno al culto delle sacre immagini che l'eresia ha tentato di distruggere, tacciandole di novità superstiziosa |
A149000079 |
Sebbene la santa Vergine Maria siasi in ogni tempo dimostrata aiuto dei cristiani in tutte le necessità della vita, tuttavia sembra che abbia voluto in {49 [241]} modo particolare far palese la sua potenza quando la Chiesa era attaccata nelle verità di fede o dall'eresia o dalle armi nemiche. |
A149000081 |
Ed in fatti si mise a spiegargli molti punti della dottrina cattolica, allora non ancora dilucidati dalla Chiesa perciò assai oscuri. |
A149000083 |
Spiegate queste ed altre altissime dottrine, la visione svanì, e Gregorio scrisse subito le cose imparate e le insegnò costantemente nella sua Chiesa, nè mai lasciava di ringraziare la Beata Vergine che in modo così portentoso lo aveva istruito |
A149000085 |
Il paziente Pontefice però da prima lo ammoni, poscia minacciò di separarlo dalla Chiesa se rientrando in se stesso non si ritrattasse de' suoi errori. |
A149000100 |
Egli si compiaceva molto delle gemme e dei diamanti e vedendone le {60 [252]} molte e belle corone che l'imperatore Maurizio aveva dedicate alla Madre di Dio ad ornamento della chiesa di santa Sofia in Costantinopoli, le fece prendere e se le pose sul capo e portolle nel proprio palazzo. |
A149000110 |
Lo stendardo poi su cui era impressa l'immagine di Maria, che aveva trionfato dei nemici, si conserva tuttora nella chiesa di Toledo. |
A149000126 |
Esposti così di volo alcuni de' molti fatti che confermano in generale quanto Maria protegga le armi dei cristiani quando combattono per la fede, passiamo ad altri più particolari che hanno dato motivo alla Chiesa di appellare Maria col glorioso titolo di Auxilium Christianorum. |
A149000129 |
Il Romano Pontefice, che allora era s. Pio V, nel timore che i Turchi se fossero riusciti vittoriosi avrebbero portato fra i cristiani desolazione e rovina, pensò di impegnare la potente intercessione di colei che santa Chiesa proclama terribile come un {72 [264]} esercito ordinato a battaglia: Terribilis ut castrorum aeies ordinata. |
A149000133 |
Pochi peraltro risposero all'invito del Pontefice: per la qual cosa egli ad esempio del suo antecessore Pio V deliberò di porsi sotto alla protezione di colei che la Chiesa proclama terribilis ut castrorum acies ordinata. |
A149000135 |
Appiccossi il fuoco alla chiesa degli Scozzesi, consumò quel superbo edifizio, e giungendo all'arsenale, dove erano le polveri e le munizioni, stava per aprire la città ai nemici se per una protezione specialissima di Maria Santissima, nel giorno della sua gloriosa {77 [269]} Assunzione, il fuoco non si fosse spento, dando così tempo a mettere in salvo le munizioni militari. |
A149000136 |
Il 12 di settembre si portò in chiesa col principe Carlo, ed ivi udirono la santa messa, che egli stesso volle servire tenendo le braccia distese in forma di croce. |
A149000138 |
L'imperatore Leopoldo, udita la disfatta dei Turchi, tornò a Vienna in quello stesso giorno, fece cantare un Te Deum colla più grande solennità, e riconoscendo poi che una vittoria così inaspettata era totalmente dovuta alla protezione di Maria, fece portare nella chiesa maggiore lo stendardo che si era trovato nella tenda del Gran Visir. |
A149000138 |
Quel santo Pontefice {80 [272]} egli pure intimamente persuaso che la gloria di quel trionfo fosse tutta dovuta alla grande Madre di Dio, e desideroso di perpetuare la memoria di quel benefizio, ordinò che la festa del SS. Nome di Maria, già da qualche tempo praticata in alcuni paesi, fosse per l' avvenire celebrata in tutta la Chiesa nella domenica che si trova fra l'ottava della sua Natività. |
A149000139 |
Un padre Cappuccino che con gran zelo predicava nella chiesa parochiale di s. Pietro a Monaco di Baviera, con fervorose e commoventi espressioni esortava i fedeli a mettersi essi pure {81 [273]} sotto la protezione di Maria Ausiliatrice, e ad implorare il patrocinio di lei contro ai Turchi che da Vienna minacciavano di invadere la Baviera. |
A149000140 |
Così addì 8 settembre dell'anno successivo, mentre {82 [274]} quel principe stringeva d' assedio la città di Buda, s'instituì per suo ordine con gran solennità nella chiesa di s. Pietro a Monaco l' anzidetta Confraternita. |
A149000141 |
La Chiesa cattolica ogni cosa osservava, esaminava, approvava guidando ella stessa le pratiche dei fedeli, affinchè nè il tempo nè la malizia degli uomini travisassero il vero spirito di divozione. |
A149000142 |
Questi simboli ed espressioni che la Chiesa applica a Maria, fanno manifesti i disegni provvidenziali di Dio che voleva farcela conoscere prima della sua nascita come la primogenita fra tutte le creature, la più eccellente protettrice, aiuto e sostegno del genere umano. |
A149000144 |
Di qui pure si ha la ragione per cui ogni regno, ogni città, ogni paese, ogni famiglia ha una chiesa, una cappella, un altare, una immagine, un dipinto o qualche segno che ricorda una grazia concessa a chi fece a lei ricorso nelle necessità della vita. |
A149000145 |
Questi fatti cotanto gloriosi alla Santa Vergine facevano desiderare l' intervento espresso della Chiesa a dare il limite e il modo con cui Maria potesse invocarsi col titolo di aiuto dei cristiani, e la Chiesa era già in certo modo intervenuta coll' approvazione delle confraternite, delle preghiere e di molte pratiche di pietà cui sono annesse le sante indulgenze, e che per tutto il mondo proclamano Maria Auxilium Christianorum. |
A149000146 |
Una cosa mancava ancora ed era un giorno dell'anno stabilito per onorare il titolo di Maria Ausiliatrice, che è quanto dire, una festa con rito, Messa, Officio dalla Chiesa approvato, e si fissasse il giorno di tale solennità. |
A149000149 |
Mentre il Capo della Chiesa gemeva prigioniero separato da' suoi consiglieri ed amici, ai cristiani altro più non rimaneva che imitar i fedeli della Chiesa primitiva quando s. Pietro era in prigione, pregare. |
A149000149 |
Pregava il venerando Pontefice e con lui pregavano tutti i Cattolici implorando l' aiuto di Colei che è detta: Magnum in Ecclesia praesidium: Grande presidio nella Chiesa. |
A149000151 |
Allora la giustizia potè fare di nuovo il suo corso; il Pontefice venne tosto messo in libertà; Roma l'accolse col massimo entusiasmo, e {91 [283]} il Capo della Cristianità fatto libero e indipendente potè ripigliare l' amministrazione della Chiesa universale. |
A149000152 |
Ritornato di poi a Roma volle compiere la seconda parte della sua promessa instituendo nella Chiesa una festa speciale, che attestasse alla posterità quel gran prodigio. |
A149000153 |
Considerando egli adunque come in ogni tempo la santa Vergine fu sempre proclamata aiuto dei cristiani, appoggiato a quanto s. Pio V aveva fatto {92 [284]} dopo la vittoria di Lepanto ordinando d'inserire nelle Litanie Lauretane le parole: Auxilium Christianorum ora pro nobis; spiegando e dilatando ognor più quarto aveva decretato il Pontefice Innocenzo XI quando instituì la festa del nome di Maria; Pio VII per rendere perpetuala memoria della prodigiosa liberazione sua, dei Cardinali, dei Vescovi e della libertà ridonata alla Chiesa, e perchè ne esistesse perpetuo monumento fra tutti i popoli Cristiani instituì la festa di Maria Auxilium Christianorum da celebrarsi ogni anno al giorno 24 maggio. |
A149000154 |
L'anno 1817 era compiuto un dipinto che doveva essere collocato in Roma nella chiesa di s. Maria in Monticelli diretta dai Sacerdoti della dottrina cristiana. |
A149000156 |
Sussiste tuttora un avanzo di muro che fa vedere esservi esistita una chiesa. |
A149000160 |
Gli stessi nemici della Chiesa, gli stessi claudicanti nella fede sono costretti di confessare non potersi spiegare questo sacro entusiasmo dei popoli.... |
A149000173 |
Prima di parlare della chiesa eretta in Torino ad onore di Maria Ausiliatrice stimo bene di notare, come la divozione dei Torinesi verso di questa celeste Benefattrice rimonta a' primi tempi del cristianesimo. |
A149000174 |
Il cardinale Maurizio principe di Savoia ha grandemente promossa questa divozione, e sul principio del secolo decimo settimo fece costrurre nella chiesa di s. Francesco di Paola una cappella con altare e con una bellissima statua dedicata a Maria Ausilialrice, di marmo prezioso ed {104 [296]} elegante. |
A149000178 |
Osservando i Torinesi il ricorso a Maria Ausiliatrice essere mezzo efficacissimo per ottenere grazie straordinarie, cominciarono ad aggregarsi alla Confraternita di Monaco in Baviera, ma pel numero stragrande dei confratelli fu instituita in questa medesima chiesa una Confraternita. |
A149000179 |
Così andava ognora più dilatandosi la divozione dei Torinesi all'augusta Madre del Salvatore, e ne provavano i più salutari effetti, quando fu ideato il progetto di una chiesa da dedicarsi appunto a Maria Ausiliatrice in Valdocco popolatissimo quartiere di questa città. |
A149000179 |
Qui adunque abitano molte migliaia di cittadini senza chiesa di sorta fuori quella di Borgo Dora, la quale tuttavia non può contenere più di 1500 persone |
A149000181 |
Ma un motivo tutto speciale della costruzione di questa chiesa era un bisogno {107 [299]} comunemente sentito di dare un segno pubblico di venerazione alla B. Vergine Maria, che con viscere di Madre veramente misericordiosa aveva protetto i nostri paesi scampandoci dai mali cui tanti altri soggiacquero. |
A149000181 |
Nel vivo desiderio pertanto di provvedere all'urgente bisogno degli abitanti di Valdocco, e dei molti giovani che nei di festivi vengono all'Oratorio dalle varie parti della città, e che non possono più contenersi nella chiesetta attuale, si deliberò di tentare la costruzione di una chiesa abbastanza capace per questo doppio scopo. |
A149000182 |
Affinchè si potessero secondare i disegni della Divina Provvidenza, questa chiesa doveva edificarsi nella via Cottolengo in sito spazioso, libero, nel centro di quella grande popolazione. |
A149000183 |
Il sommo Pontefice il regnante Pio IX, cui nulla sfugge di quanto può tornare vantaggioso alla Religione, informato della necessità di una chiesa nel luogo sopra indicato, mandò la sua prima graziosa offerta di franchi 500, facendo sentire che Maria Ausiliatrice {108 [300]} sarebbe stato un titolo certamente gradito all'augusta Regina del cielo. |
A149000187 |
Per comprendere il significato di {110 [302]} questa funzione conviene osservare essere disciplina della Chiesa cattolica che niuno debba incominciare la fabbrica di un sacro edifizio senza espressa licenza del vescovo, sotto la cui giurisdizione ritrovasi il terreno che si vuole destinare a questo scopo. |
A149000188 |
Conosciuta la necessità della Chiesa e stabilitone il luogo, il vescovo in persona o per mezzo di un suo incaricato va a porre la pietra fondamentale. |
A149000188 |
Il vescovo poi con quell'atto indica che egli riconosce la sua autorità da Gesù Cristo, cui quell'edificio appartiene, e da cui deve dipendere ogni esercizio religioso che sia per farsi in avvenire in quella chiesa, mentre il vescovo ne prende possesso spirituale mettendo la pietra fondamentale. |
A149000189 |
I fedeli della Chiesa primitiva, quando volevano fabbricare qualche chiesa, ne contrassegnavano prima il luogo colla croce per dinotare che quel sito, destinandosi al' culto del vero Dio, non poteva più servire ad uso profano. |
A149000191 |
È pur bene qui di notare che ogni chiesa, ed ogni culto che in quella si esercita è sempre rivolto a Dio, cui ogni atto, ogni parola, ogni segno è dedicato e consacrato. |
A149000192 |
Così leggiamo che s. Marco Evangelista in Alessandria d' Egitto consacrò una chiesa a Dio ed al suo maestro s. Pietro apostolo |
A149000193 |
Così abbiamo dalla storia che il Sommo Pontefice Innocenzo X l'anno 1652 benedisse la pietra fondamentale della chiesa di s. Agnese in Piazza Navona, mentre il principe {113 [305]} Pamfili Duca di Carpinete la depose giù nelle fondamenta. |
A149000197 |
Agostino; direttore dell'Oratorio di san Francesco il sacerdote Bosco Giovanni; alla presenza di S. A. R. il Principe Amedeo di Savoia, Duca d'Aosta; del conte Costantino Radicati Prefetto di Torino; della Giunta Municipale rappresentata dal Sindaco di questa città Lucerna di Rorà marchese Emanuele, e dalla Commissione promotrice di questa chiesa |
A149000197 |
{115 [307]} Massimo ed a Maria Ausiliatrice, Monsignor Odone G. Antonio vescovo di Susa, avuta l' opportuna facoltà dall'Ordinario di questa Archidiocesi, ha proceduto alla benedizione delle fondamenta di questa chiesa e collocazione della pietra angolare della medesima nel pilastro grande {116 [308]} della cupola nel lato del Vangelo dell'altare maggiore. |
A149000198 |
La forma della chiesa è di croce latina, della superficie di mille duecento metri; motivo di questa costruzione è la mancanza di chiese fra i fedeli di Valdocco, e per dare un pubblico attestato di gratitudine alla gran Madre di Dio pei grandi benefizi ricevuti, per quelli che in maggior copia si attendono da questa celeste Benefattrice. |
A149000199 |
Gli abitanti di questo Borgo di Valdocco, i Torinesi ed altri fedeli da Maria beneficati, riuniti ora in questo benedetto recinto, mandano unanimi al Signore Iddio, alla Vergine Maria, aiuto dei cristiani, una fervida preghiera per ottenere dal cielo copiose benedizioni sopra i Torinesi sopra i cristiani di tutto il mondo, {118 [310]} e in modo particolare sopra il Capo supremo della Chiesa cattolica, promotore ed insigne benefattore di questo sacro edifizio, sopra tutte le autorità ecclesiastiche, sopra l'augusto nostro Sovrano, e sopra tutta la reale Famiglia, e specialmente sopra S. A. R. il Principe Amedeo, che accettando l'umile invito diede un segno di venerazione alla gran Madre di Dio. |
A149000200 |
Di poi fu piegato e fasciato col disegno della chiesa e con qualche altro scritto, e riposto in un vaso di vetro appositamente preparato. |
A149000209 |
Dopo breve discorso diretto a dimostrare l'uso antico delle immagini presso al popolo Ebreo e nella Chiesa primitiva, si compartiva la benedizione col Venerabile. |
A149000210 |
Il rimanente dell'interno della chiesa fu fatto nei cinque primi mesi dell'anno corrente 1868. |
A149000211 |
Le pareti interne della chiesa furono semplicemente colorite senza pittura pel timore che la recente costruzione delle mura potesse contraffare la specie dei colori. |
A149000212 |
Nell' interno della chiesa e della cupola vi sono ringhiere in ferro per assicurare quelli che dovessero ivi eseguire qualche lavoro. |
A149000212 |
Una di queste campane è dedicata al supremo Gerarca della Chiesa Pio IX, un'altra a Monsig. |
A149000213 |
I fiori figurano le grazie che Gesù offre a Maria, mentre essa ne costituisce s. Giuseppe assoluto dispensiero, come appunto lo saluta Santa Chiesa: constituit eum dominum domus suae. |
A149000215 |
La posizione del medesimo è tale, che da qualunque angolo della chiesa si può vedere il predicatore. |
A149000216 |
Ma il più glorioso monumento di questa chiesa è l'ancona ossia il gran dipinto che sovrasta all' altare maggiore in coro. |
A149000231 |
- Se giudica bene e se otterrà un vero miglioramento alla sua sanità, farà qualche offerta per la chiesa di {131 [323]} Maria Ausiliatrice che si sta cominciando in Valdocco. |
A149000232 |
Se nel corso di questa novena io otterrò solamente di potermi alzare di letto e fare alcuni passi per questa camera, farò un'offerta per la chiesa di cui mi parla ad onore della Santa Vergine Maria. |
A149000233 |
La fantesca mi apre e con gioia mi annunzia che la sua padrona era perfettamente guarita, aveva già fatte due passeggiate ed era già andata in chiesa per ringraziare il Signore. |
A149000236 |
Male di capo cessato, febbri vinte, piaghe ed ulceri cancrenose sanate, reumatismi cessati, convulsioni risanate, male d'occhi, di orecchi, di denti, di reni istantaneamente guariti; tali sono i mezzi di cui servissi la misericordia del Signore per somministrarci quanto era necessario a condurre a termine questa chiesa. |
A149000238 |
Se tu, o lettore, entrerai in questa chiesa, vedrai un pulpito per noi di elegante costruzione; è una persona gravemente inferma, che ne fa promessa a Maria Ausiliatrice; guarisce ed ha compiuto il suo voto. |
A149000242 |
La notizia di questo fatto si dilatò, altri e poi altri si raccomandarono con fede in Dio onnipotente e nella potenza di Maria Ausiliatrice con promessa di fare qualche offerta per continuare la costruzione della sua chiesa. |
A149000243 |
Neppure è da passarsi sotto silenzio altro mezzo di beneficenza per questa chiesa, quale è l'offerta di una parte del profitto del commercio, o del frutto delle campagne. |
A149000245 |
E così, come dice il supremo Gerarca della Chiesa, si accrescano i divoti di Maria sopra la terra e sia maggiore il numero dei fortunati suoi figli, che un giorno le faranno gloriosa corona nel regno de' cieli per lodarla, benedirla e ringraziarla in eterno. |
A149000324 |
Fabbricata che sia la chiesa, non si possono ivi cantare i divini uffizi, celebrarvi il santo sacrifizio e le altre ecclesiastiche funzioni, se prima non venga benedetta o consacrata. |
A149000325 |
33, fu tale la sollecitudine degli apostoli, che in ogni luogo ove predicavano il vangelo consacravano qualche chiesa od oratorio. |
A149000325 |
III, aut Ecclesiam Dei contemnitis? S. Urbano I, eletto nell'anno 226, consacrò in chiesa la casa di santa Cecilia, come scrisse Burius in vita eius. |
A149000325 |
S. Cirillo ci avvisa che dagli apostoli fu consacrato in chiesa il cenacolo ove avevano ricevuto lo Spirito Santo, sala che raffigurò anche la Chiesa universale. |
A149000325 |
S. Marcello I, creato l'anno 304, consagrò la chiesa di s. Lucina, come racconta il Papa s. Damaso, Vero è per altro che la solennità della pompa, con cui si {147 [339]} compie oggidì la consacrazione, si aumentò in progresso di tempo, dopo che Costantino nel ridonare la pace alla Chiesa fabbricò sontuose basiliche. |
A149000326 |
Lungo sarebbe descrivere le mistiche spiegazioni che i santi Padri e i Dottori danno ai riti e alle cerimonie della consacrazione della chiesa. |
A149000327 |
I sacri Dottori pertanto non dubitarono di asserire, che la consacrazione della chiesa è una delle più grandi funzioni sacre ecclesiastiche, come ricavasi dai sermoni dei santi Padri, e dai trattati liturgici dei più celebri autori dimostrando la eccellenza e nobiltà che racchiude sì bella funzione tutta diretta a far rispettare e venerare la casa di Dio. |
A149000327 |
Le dette croci e le altrettante candele significano i dodici Apostoli, i dodici Patriarchi, e i dodici Profeti che sono la guida e le colonne della Chiesa. |
A149000328 |
Il girare che fa tre volle il vescovo, in un col clero per la chiesa, {149 [341]} vuoisi alludere al giro che fecero i sacerdoti coll'arca intorno alle mura di Gerico, non perchè cadano le mura della chiesa, ma perchè venga fiaccata la superbia del demonio e la sua potenza mediante l'invocazione di Dio, ed alla replica delle sacre preghiere assai più efficaci delle trombe degli antichi sacerdoti o leviti. |
A149000328 |
Inoltre nell'unzione delle dodici croci in altrettanti luoghi distribuite sulla muraglia consiste formalmente la consacrazione, e diconsi la chiesa e le sue mura consacrate, come nota s. Agostino, lib. |
A149000328 |
Le sacre unzioni colle quali s'imbalsamo l'altare e le pareti della chiesa significano la grazia dello Spirito Santo, che non può arricchire il mistico tempio della nostra anima, se prima non è mondata dalle sue macchie. |
A149000328 |
Le tre percosse che dà il vescovo colla punta del pastorale alla soglia della porta, ci dimostrano la podestà del Redentore sopra la sua Chiesa, non che la dignità sacerdotale che il vescovo esercita. |
A149000328 |
Si chiude la chiesa per figurare la celeste Sionne, ove non si entra se non purgali da ogni imperfezione, e colle diverse preghiere s'invoca l'aiuto dei santi, e il lume dello Spirito Santo. |
A149000328 |
Termina la funzione colla benedizione secondo lo stile della santa Chiesa, la quale sempre incomincia le sue azioni colla benedizione di {150 [342]} Dio, e con esse le termina, giacchè tutto principia da Dio e in Dio finisce. |
A149000329 |
Dall'imponenza del sacro rito, dall'eloquenza della sua mistica significazione, facilmente possiamo rilevare quanta importanza le attribuisca la santa Chiesa nostra madre e quindi quanta importanza dobbiamo darle noi. |
A149000329 |
Lo spirito che guida oggi la Chiesa a circondar di tanta venerazione, i templi del culto cattolico, è lo stesso che inspirava a Giacobbe di santificar coll' olio il luogo dove aveva avuta la visione della scala; è lo stesso che inspirava a Mosè ed a Davidde, a Salomone ed a Giuda Macabeo di onorar con riti speciali i luoghi destinati ai divini misteri. |
A149000329 |
Oh quanto questa unione di spirito dell'uno e dell' altro Testamento, dell' una e l' altra Chiesa ci ammaestra e ci consola! Esso ci dimostra quanto gradisca Dio di essere adorato ed invocato nelle sue chiese, perciò quanto volentieri esaudisca le preghiere che in esse gli rivolgiamo. |
A149000330 |
Se lo offendiamo fuori di chiesa, ci resterà ancora la chiesa di scampo per averne il perdono; ma se lo offendiamo dentro la chiesa, dove andremo per essere perdonati?. |
A149000332 |
Copia della inscrizione chiusa nella pietra angolare della chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in Valdocco. |
A149000337 |
Di Dio la Chiesa uscita. |
A149000424 |
Oggi fu benedetta la pietra angolare della novella nostra chiesa. |
A149000455 |
- Ma ditemi ancora una cosa: entrando qui ho veduto una chiesa bella e fatta, e tu mi hai detto che se ne vuol fare un'altra: che necessità avvi di questo?. |
A149000456 |
- Quante volte si dovettero respingere schiere di giovanetti e permettere che andassero a fare i monelli nelle piazze per la sola ragione che non eravi più posto in chiesa!. |
A149000456 |
La chiesa di cui ci siamo finora serviti era specialmente destinata ai giovanetti esterni che intervenivano nei giorni festivi. |
A149000456 |
Ma pel numero ognor crescente di giovanetti accolti in questa casa, la chiesa divenne ristretta, e gli esterni ne sono quasi totalmente esclusi. |
A149000457 |
A questo pubblico e grave bisogno tende a provvedere la costruzione della chiesa che forma l'oggetto della nostra festa. |
A149000457 |
Era pertanto necessaria una chiesa abbastanza spaziosa per accogliere i fanciulli, e che somministrasse anche spazio per gli adulti. |
A149000457 |
Si aggiunga ancora che dalla chiesa parochiale di Borgo Dora fino a s. Donato esiste una moltitudine di case, e molte migliaia di abitanti, nel cui mezzo non avvi nè chièsa, nè cappella, nè poco, nè molto {166 [358]} spaziosa: nè pe' fanciulli, nè per gli adulti che pure v' interverrebbero. |
A149000458 |
Le cose così esposte mi danno una idea giusta degli Oratorii e dello scopo della chiesa, e credo che ciò torni anche di gradimento a questi Signori, che così conoscono dove vada a terminare la loro beneficenza. |
A149000466 |
Voi, o Signor Sindaco, che in tante guise prendeste parte al nostro bene, continuateci la vostra protezione, e procurateci il favore che la via Cottolengo venga rettificata di fronte alla novella chiesa; e noi vi accertiamo, che raddoppieremo verso di voi la profonda nostra gratitudine. |
A149000467 |
Vedendo io che il male molto più s'aggravava, e che a poco o nulla giovavano i rimedii umani, suggerii alla mia compagna che si raccomandasse a Maria Ausiliatrice, e che ella certamente le avrebbe conceduto la salute se era necessaria per quella dell'anima; aggiunsi {170 [362]} nello stesso tempo la promessa che se avesse ottenuto la sanità, appena terminata la chiesa, che si sta facendo in Torino, di portarci ambidue a visitarla e farvi qualche oblazione. |
A149000469 |
Ora aspettiamo anziosamente che si compia la chiesa a lei dedicata, per quindi adempir la promessa fatta. |
A149000470 |
Ho scritto questo, qual figlio umile dell'una, santa, cattolica ed apostolica Chiesa, e desidero che al medesimo si dia tutta quella pubblicità che si giudicherà bene per la maggior gloria di Dio e dell'augusta Madre del Salvatore. |
A149000471 |
All' occasione che il Direttore dei lavori di quella chiesa invitato venne tra noi per raccogliere le offerte vi fu una festa di vera gioia e di pubblica esultanza. |
A149000471 |
Quando si sparge la voce che alcuni contadini dei paesi confinanti avendo promesso una parie del frutto dei loro vigneti per la continuazione dei lavori della chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in Torino furono maravigliosamente favoriti ed ebbero uva in abbondanza. |
A149000484 |
Finchè vivrò, non cesserò di magnificare la potenza e la bontà dell'augusta Regina del cielo, e mi adopererò per promuovere il culto di lei, specialmente nella chiesa che si sta costruendo in Torino. |
don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html |
A150000001 |
Al forestiere che giunge a Torino colla ferrovia di Milano, il primo monumento degno di attenzione che si presenta alla sua sinistra avvicinandosi allo scalo di Porta Susa, si è una Chiesa con cupola sormontata da una statua di rame dorato, alta quattro metri e rappresentante Maria SS., mentre sui due campanili che sorgono ai lati brillano altre due statue di angeli pure di rame dorato, portanti in mano l'uno una corona, l'altro una bandiera su cui sta scritta la parola Lepanto. |
A150000002 |
Quella è la chiesa di MARIA AUSILIATRICE del borgo di Valdocco, e il caseggiato che la fiancheggia è l'Oratorio di s. Francesco di Sales, dove si trovano raccolti oltre 800 giovani poveri per ricevervi una cristiana educazione. |
A150000003 |
É noto che questa chiesa fu cominciata e condotta a termine senza alcun reddito fisso. |
A150000004 |
[1] già fu dato un sunto della storia di detta Chiesa, delle solennità della sua consacrazione, e di varie {4 [308]} grazie, ottenute ad intercessione di Maria Ausiliatrice. |
A150000005 |
Il desiderio espresso da molti di aver notizie viepiù complete di questa Chiesa e delle grazie, che ogni dì vi si vanno moltiplicando, diedero spinta alla pubblicazione del presente fascicolo. |
A150000006 |
In esso, toccato brevemente della origine della divozione a Maria Ausiliatrice, dee progetto di dedicarle una Chiesa in Torino, dei mezzi provvidenziali, con cui questa fu condotta a termine, daremo una succinta descrizione della Chiesa stessa ed esporremo una parte delle molte grazie ottenute ad intercessione di Maria Ausiliatrice, riservandoci di pubblicarne altre ben più, appena le circostanze dei tempi e delle persone ce lo permettano. |
A150000007 |
Maria Ausiliatrice, a cui onore unicamente sono scritte queste pagine, {5 [309]} faccia sì che sempre più si diffonda tra i fedeli la devozione verso di Lei, onde da tutti «si cooperi a promuovere la gloria dell'Augusta Madre di Dio in Terra e così accrescasi il numero di quelli che un giorno le faranno gloriosa corona in cielo.» ( Parole di S. S. Pio IX nell'incoraggire l'edificazione di questa Chiesa ). |
A150000014 |
A lei la Chiesa attribuisce la sconfitta delle eresie che nel volgere dei secoli tentarono di corrompere e dilaniare la fede; perciò canta in suo onore: Tu cunctas haereses sola interemisti in universo mundo. |
A150000021 |
Quando poi le scorrerie dei Turchi traevano migliaia e migliaia dì cristiani tra le catene della schiavitù sui lidi di Africa e di Siria, ecco Maria SS. apparire a s. Giovanni di Mata, apparire a s. Pietro Nolasco e far sorgere l'ordine della Mercede e quello della Redenzione degli schiavi, mercè cui gli infelici prigionieri erano ridonati alle famiglie, alla Chiesa. |
A150000029 |
In una battaglia coi Mori Alfonso VIII re di Castiglia fa mettere sullo stendardo l'imagine di Maria, ed i Mori sono sconfitti, 200 mila di essi rimangono sul campo, ed il glorioso stendardo sfolgoreggia ancora oggidì nella Chiesa di Toledo. |
A150000042 |
Papa s. Pio V, che allora governava la Chiesa, si rivolse ai principi cristiani, cercando di unirli in una santa lega contro il Turco. |
A150000043 |
Il 12 di settembre si porta in chiesa col principe Carlo, ivi assiste alla santa Messa che volle servire egli stesso, tenendo le braccia distese in forma di croce. |
A150000044 |
Non la finiremmo più, se dir volessimo la millesima parte delle grazie e dei favori ottenutisi nei tempi andati, mediante l'aiuto di Maria santissima; perciò, facciam punto con dire, che l'Abate Renato Rohrbacher, il quale consumò la sua vita nello studiare e scrivere la storia della Chiesa Cattolica, per cui ebbe campo di conoscere a fondo le vie che tenne e tiene ne' vari tempi lo Spirito Santo per condurre a salvamento le anime, esalava l'ultimo suo respiro 17 gennaio 1856, pronunziando le parole: Auxilium Christianorum! quasi dicesse: «Maria è quella che fu sempre l'aiuto dei Cristiani, Maria è quella {20 [324]} che li aiuterà nella lotta presente; Maria è quella che ci deve aiutare in morte.». |
A150000045 |
Già la Chiesa aveva approvato ed arricchita d'indulgenze la Confraternita di Maria Ausiliatrice in Monaco, ed altre che vi si erano ascritte; ma una cosa mancava ancora, ed era che un giorno dell'anno fosse espressamente stabilito per onorare la beata Vergine sotto il titolo di Maria Ausiliatrice, vale a dire, {21 [325]} che s'istituisse una festa con rito, Messa ed officio dalla Chiesa approvato. |
A150000053 |
Dopo d'allora le cose volsero sempre più al rovescio per lui, finché costretto a consegnarsi nelle mani de' suoi più fieri nemici, gli Inglesi, egli che aveva imprigionato il Papa, fu condotto a terminare i suoi giorni a mille e mille leghe di distanza dalla sua patria in un'isola perduta in mezzo all'Oceano, {24 [328]} cioè a s. Elena, ove terminò i suoi giorni, pentendosi, prima di morire, dei mali recati alla Chiesa ed al Vicario di Gesù Cristo. |
A150000054 |
E intanto Pio VII, ridonato alla libertà, poté rientrare in Roma, dove fu accolto con indicibile entusiasmo, e ripigliata l'amministrazione della Chiesa e de' suoi dominii, per rendere perpetua la memoria della prodigiosa liberazione sua, dei cardinali e dei vescovi e della libertà ridonata alla Chiesa, istituì la festa di Maria auxilium Christianorum, da celebrarsi ogni anno al giorno 24 maggio; giorno, in cui egli nel 1814 libero e trionfante era rientrato in Roma. |
A150000055 |
Che anzi, compiutosi nel 1817 un dipinto di Maria santissima, che doveva collocarsi nella chiesa di Santa Maria in Monticelli, appena vide la {25 [329]} divota immagine, provò tale emozione che senza prevenzione alcuna gridò: Maria, auxilium Christianorum, ora pro nobis. |
A150000056 |
Questa città era stata una delle prime ad aggregarsi alla Confraternita di Monaco, di cui parlammo nel capo precedente; ma pel numero stragrande dei Confratelli si era dovuto istituire nella chiesa di S. Francesco da Paola una Confraternita speciale che Pio VI con rescritto 9 febbraio 1798 aveva approvata ed arricchita di molte indulgenze {26 [330]} e favori spirituali. |
A150000056 |
marmo prezioso, era stata fatta costrurre e dedicare a Maria Ausiliatrice nella stessa chiesa di S.. |
A150000058 |
Dilatandosi dunque sempre più e per ogni dove la detta divozione, fu ideato il progetto di una chiesa da dedicarsi appunto a Maria Ausiliatrice in Valdocco |
A150000059 |
Era ivi uno spazio estesissimo coperto di case abitate da oltre 35000 persone, tra cui non esisteva alcuna {28 [332]} pubblica chiesa, fuori quella di Borgo Dora posta all'estremità, che d'altronde non può contenere più di 1000 persone. |
A150000060 |
Evidente era dunque il bisogno di una chiesa in quel territorio per comodità degli abitanti; ma un motivo tutto speciale ne consigliava la costruzione, ed era il bisogno di dare un segno pubblico di gratitudine a Maria SS., che in modo tanto visibile aveva in questi ultimi tempi scampato i nostri paesi dai mali, cui tanti altri erano andati soggetti. |
A150000061 |
Accompagnava poi l'offerta con una speciale benedizione a quelli, che colle loro oblazioni fossero per cooperare all'edificazione e al lustro di quella chiesa. |
A150000061 |
Il Sommo Pontefice, l'immortale Pio IX, cui nulla sfugge di quanto può tornar vantaggioso alla religione, informato del progetto di quella chiesa a Maria SS., mandò la sua prima graziosa offerta di L. 500, facendo sentire che Maria Ausiliatrice sarebbe stato un titolo certamente gradito all'Augusta Regina del Cielo. |
A150000064 |
Con quell'atto il vescovo indica che egli riconosce la sua autorità da Gesù Cristo, cui quell'edificio appartiene, e da cui deve dipendere ogni esercizio religioso che sia per farsi in avvenire in quella chiesa, mentre il vescovo ne prende possesso spirituale mettendo la pietra fondamentale. |
A150000064 |
Per comprendere il significato di questa funzione conviene osservare essere disciplina della Chiesa cattolica che niuno debba incominciare la fabbrica di un sacro edificio senza espressa licenza del Vescovo della Diocesi: Aedificare ecelesiazza nemo potest, nisi auctoritate dioecesani |
A150000065 |
Nei primi tempi della Chiesa, quando si voleva fabbricare qualche chiesa, se ne contrassegnava prima il luogo con una croce per dinotare che quel sito, destinandosi al culto del vero Dio, non poteva più servire ad uso profano. |
A150000071 |
Di poi fu piegato e fasciato col disegno della chiesa e con qualche altro scritto, e riposto {35 [339]} in un vaso di vetro appositamente preparato. |
A150000080 |
Il rimanente dell'interno della chiesa fu compiuto nei cinque primi mesi del 1868. |
A150000081 |
Come già abbiamo accennato, questa Chiesa si svolge in forma di croce latina sopra un' area di 1200 metri quadrati. |
A150000082 |
Una di queste campane è dedicata al supremo gerarca della Chiesa Pio IX; un'altra a mons. Riccardi in allora arcivescovo di Torino; una alla famiglia del conte Francesco Viancino; altra alla famiglia del conte De Maistre; una a quella di Rosa Mercurelli di Roma. |
A150000084 |
Degna di attenzione è la porta maggiore della Chiesa, egregio lavoro dell'artista Ottone torinese. |
A150000085 |
Entrando nell'interno della chiesa, vedonsi anzitutto nell'ingresso due colonne di marmo, che sostengono l' orchestra, i cui piedestalli sono lavorati in modo da servire da acquasantino. |
A150000110 |
E stato lavorato in Roma dall'artista Luigi Medici, ed inviato a questa chiesa a compimento di promessa fitta e di grazia ricevuta. |
A150000110 |
Proseguendo la descrizione della chiesa, cinque sono gli altari, tutti di marmo lavorato con disegni e fregi diversi, colle rispettive balaustre. |
A150000127 |
Il Santo, ritto in piedi sopra una nuvola, attorniato da angioli in atteggiamenti varii e tutti divoti, ha in braccio il bambino Gesù, il quale tiene sulle ginocchia un panierino pieno di rose, Il bambino piglia le rose dal panierino e le dà a s. Giuseppe, e questi a mano a mano le fa piovere sulla chiesa di Maria Ausiliatrice che vedesi di sotto. |
A150000128 |
Ma il più glorioso monumento di questa chiesa è l'ancona, ossia il gran dipinto che sovrasta all'altare maggiore Esso è parimente lavoro del Lorenzone. |
A150000133 |
La sua posizione è tale che da qualunque angolo della chiesa si può vedere il predicatore. |
A150000134 |
Notevole è pure il pavimento della chiesa tutto alla veneziana. |
A150000136 |
Perciò immenso fu il concorso non solo dei torinesi, ma anche da altri paesi, a segno che in certe ore la folla non poteva più né entrare nè uscire dalla chiesa. |
A150000139 |
Fatta l'esposizione, si cominciò il canto dei divini uffizi, che, secondo le prescrizioni della Chiesa, durò tutta la notte, cioè fino alle 5 1/2 mattina del giorno 9. |
A150000140 |
Monignor Riccardi celebrò la prima messa nella novella chiesa. |
A150000142 |
Uno in presbiterio di circa 150 tenori e bassi rappresenta la Chiesa militante; l'altro sulla cupola di circa 300 soprani e contralti figura gli angeli ossia la Chiesa trionfante; il terzo coro di altri circa 100 {59 [363]} tenori e bassi sull'orchestra simboleggia la Chiesa purgante. |
A150000150 |
E certo si deve attribuire alla speciale protezione della'Vergine se in mezzo a tanta gente venuta da tutte parti, da Milano, da Venezia, da Bologna, da Firenze, da Roma, da Napoli ed altrove, non ebbesi a lamentare il minimo disordine nè in chiesa nè fuori di chiesa. |
A150000155 |
La fantesca mi apre e con gioia mi annunzia che la sua padrona era perfettamente guarita, aveva già fatte due passeggiate ed era già andata in chiesa per ringraziare il Signore. |
A150000158 |
Male di capo cessato, febbri vinte, piaghe ed ulceri cancrenose sanate, reumatismi cessati, convulsioni risanate, male d'occhi, di orecchi, di denti, di reni istantaneamente guariti; tali sono i mezzi di cui servissi la misericordia del Signore per somministrare quanto era necessario onde condurre a termine questa chiesa. |
A150000160 |
Se tu, o lettore, entrerai in questa chiesa, vedrai un pulpito di elegante costruzione. |
A150000165 |
La notizia di questo fatto si dilatò; altri e poi altri si raccomandarono con fede in Dio onnipotente e nella potenza di Maria Ausiliatrice, con promessa di fare qualche offerta per continuare la costruzione della sua chiesa. |
A150000166 |
Neppure è da passarsi sotto silenzio altro mezzo di beneficenza per questa chiesa, quale è l' offerta di una parte del profitto del commercio, o del frutto delle campagne. |
A150000168 |
Per grave malattia trovandosi all' estremo della vita, perduta ogni speranza ne'mezzi umani, venne dagli amici incoraggiato a fare una novena a Maria Ausiliatrice con promessa di fare qualche dono alla chiesa di Valdocco se guariva. |
A150000171 |
Un signore torinese, travagliato da male di capo, che si estendeva alla nuca con minaccia della stessa spina {76 [380]} dorsale, portavasi in questo giorno alla novella chiesa per supplicare l'augusta Regina del Cielo a volersegli dimostrare suo aiuto,presso Dio. |
A150000172 |
Detto questo entrò in chiesa, fece breve preghiera e con grande sua consolazione si trovò perfettamente guarito. |
A150000176 |
Se mai ti accadesse, o cristiano lettore, di entrare nella chiesa dedicata a MARIA AUSILIATRICE, non potrai a meno di sentirti compreso da ammirazione rimirando un edilizio appena dà alcuni anni consacrato al divin culto e già ornato di voti che a più centinaia stanno appesi alle mura. |
A150000180 |
Vedendo io che il male molto più si aggravava, e che a poco o nulla giovavano i rimedi umani, suggerii' alla mia compagna che si raccomandasse a Maria Ausiliatrice, che ella certamente le avrebbe conceduto la salute se era necessaria per quella dell'anima; aggiunsi nello stesso tempo la promessa che se avesse ottenuto la sanità, appena terminata la chiesa in Valdocco ci saremmo {85 [389]} portati ambidue a visitarla e a farvi qualche oblazione. |
A150000182 |
Ora aspettiamo ansiosamente che si compia la chiesa a lei dedicata, per quindi adempir la promessa fatta. |
A150000183 |
Ho scritto questo qual figlio umile dell'una, santa, cattolica ed apostolica Chiesa, e desidero che si dia al fatto tutta quella pubblicità che si giudicherà bene per la maggior gloria di Dio e dell'augusta madre del Salvatore. |
A150000184 |
E nell'occasione {88 [392]} che il direttore dei lavori di quella chiesa, invitato a Mornese per raccogliere le offerte, si portò cola, vi fu una festa di vera gioia e di pubblica esultanza. |
A150000184 |
Quando si sparge la voce che alcuni contadini dei paesi confinanti, avendo promesso una parte del frutto dei loro vigneti per la continuazione dei lavori della chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in. |
A150000188 |
Dopo tanti segni di benedizione, forsechè vi sarà un mornesino che non cerchi di professare la più sentita riconoscenza a Maria? Finchè noi vivremo, conserveremo cara memoria di tanti favori e ci tornerà sempre della più grande consolazione ogni volta che potremo venire in questa chiesa a portare l'obolo della riconoscenza ed innalzare una preghiera di gratitudine alla divina bontà.» Fin qui il sacerdote di Mornese. |
A150000195 |
venne da esso consigliata a fare ricorso a Maria Ausiliatrice, mercé una novena di preghiere ad onore di lei, con promessa di qualche oblazione per continuare i lavori della chiesa, che appunto sotto il titolo di Maria aiuto dei cristiani si andava innalzando in Torino. |
A150000198 |
Finchè vivrò, non cesserò di magnificare la potenza e la bontà dell'augusta Regina del cielo, e mi adopererò per promuovere il culto di lei, specialmente nella chiesa che si sta costruendo in Torino.». |
A150000203 |
Il 10 giugno 1868, 2° giorno della consacrazione della chiesa di Maria Ausiliatrice, portato da una carrozza giunse un uomo di signorile aspetto che dimanda di fare la sua confessione; di poi tutto commosso e con esemplare raccoglimento si accosta alla santa Comunione. |
A150000205 |
Un amico per consolarmi mi suggerì di fare una novena a Maria aiuto dei Cristiani con promessa di fare qualche oblazione per questa chiesa. |
A150000220 |
- Ora noi siamo venuti a Torino unicamente per compiere la nostra obbligazione, cioè accostarci alla santa comunione nella nuova chiesa con un' offerta compatibile al nostro stato. |
A150000220 |
Se tu guarisci andremo poi a fare la nostra divozione nella nuova chiesa che si sta facendo in Torino, e porteremo qualche offerta. |
A150000223 |
Un mio figlio avea pressoché perduta la vista, i più valenti medici non sapevano più che cosa suggerirmi; ho fatto la novena con promessa di venire a fare le mie devozioni in questa chiesa, e adesso sono venuto a compiere la raia obbligazione, perciocchè mio figlio guarì perfettamente. |
A150000230 |
Di poi, come meglio potè, si mise ginocchioni invocando colla voce e col pianto lo aiuto di Colei che santa Chiesa proclama Aiuto dei Cristiani. |
A150000231 |
Senza più nulla dire i parenti della malata andarono in chiesa e dopo alquante preghiere uscirono; la fortunata giovane montò allegramente da sè sulla carrozzetta, e co'suoi parenti ripartì. |
A150000233 |
Esce di chiesa, va di casa in casa accattando limosina, e riesce a raccogliere dieci soldi. |
A150000233 |
Il 12 giugno 1868 un mendico venne nella chiesa di Maria Ausiliatrice e si accostò ai santi Sacramenti assistendo alle altre sacre funzioni. |
A150000233 |
Li do tutti a benefizio di questa chiesa, non posso fare di più, ma ritorno subito in chiesa a pregare Iddio che inspiri altri benefattori a fare offerte maggiori. |
A150000233 |
Ma mostravasi assai angustiato per non essere in grado di portare anch'egli qualche offerta da impiegarsi a favore della nuova chiesa. |
A150000233 |
Ritorna alla chiesa prega, e poi tutto commosso va in sacrestia dicendo: ho raggranellati questi dieci soldi che costituiscono tutte le mie sostanze. |
A150000241 |
Si fecero veramente pubbliche preghiere nella nuova chiesa e la santa {116 [420]} Vergine le ascoltò. |
A150000242 |
Il pubblico ne fu sdegnato, ed il famigerato Gavazzi dovette con somma fretta allontanarsi da quella città, confermando col fatto quanto la Chiesa Cattolica canta in ossequio alla santa Vergine: Cunctas haereses sola interemisti in universo mundo. |
A150000243 |
Quel dotto e pio Prelato dopo una settimana potè venire a visitare la nuova chiesa. |
A150000253 |
Il padre non sapendo più che fare, lo raccomandò a Maria Ausiliatrice, e lo condusse a questa chiesa. |
A150000254 |
Io pensai di invitarla a fare una gita sino a Torino ed a recarsi alla chiesa di Maria SS. Ausiliatrice. |
A150000261 |
Ma si cangiò ben tosto il loro timore in vivissima gioia, quando la malata si siede sul letto e dice chiaramente: «Io sono pienamente guarita.» Dimanda allora le vesti, e del mattino stesso si alza, si porta in chiesa a ringraziare Iddio e la sua Santissima Madre e a {127 [431]} fare la santa Comunione. |
A150000263 |
Ma una persona, appena conosciuta la mia disgrazia, si affrettò di darle notizia del mio caso, pregandola di ricordarmi nelle preghiere che si fanno nella chiesa di Maria SS. Ausiliatrice e di celebrare {128 [432]} ivi una s. Messa a suo onore e gloria, per ottenere da Dio le grazie di cui io aveva tanto bisogno. |
A150000266 |
Di poi segue la relazione fatta dal direttore spirituale, che dà ragione di quanto era avvenuto e come egli sia appositamente venuto a fare un offerta alla chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A150000268 |
Il confessore, prima ancora di recarsi dall'inferma, le fece suggerire di intraprendere tosto una novena ad onore di Gesù Sacramentato e di Maria SS. Ausiliatrice, colla recita di tre Pater ed Ave e tre Salve Regina; con promessa di fare poi qualche offerta ad onore della Madonna Ausiliatrice nella nuova chiesa di Valdocco in Torino. |
A150000269 |
Avanzandosi la notte, bel bello calmano i dolori; al mattino del 30, dopo una notte alquanto tranquilla, il miglioramento continua; lungo la giornata si fa più sensibile quasi ad ora ad ora, finche il giorno 31 maggio, domenica, la giovane si prova e riesce ad uscir di casa per la messa; va alla chiesa senza soffrirne; da questo giorno ognor più quotidianamente ripigliando vigore la sua salute, ora sul mezzo del giugno è perfettamente ristabilita; e benedice ogni momento la potenza misericordiosissima di Maria Vergine Ausiliatrice. |
A150000279 |
Accortasi ella da alcune espressioni dei detti professori (sebbene abbiano cercato di occultare il pericolo) della gravità del male, e che i rimedi suggeriti erano palliativi, pensò rivolgersi a Maria SS. Aiuto dei Cristiani, sotto il qual titolo {137 [441]} udiva fabbricarsele una chiesa in Torino, con promessa di fare una offerta per tale chiesa, e di prender poi in essa il perdono, se guarita. |
A150000293 |
Questo reliquiario è inviato in dono a codesta chiesa di Maria SS. dalla mia suocera Francesca Giustiniani vedova Panvini Rosati. |
A150000298 |
Ringrazi meco il Signore e la santa Vergine Maria, e dopo di essi ringrazio lei e tutti que' buoni giovanetti che fervorosi si raccolsero nella novella chiesa per invocare il soccorso di colei che sempre accoglie le preci di quelli che col labbro del fervore e della innocenza invocano il suo potente aiuto. |
A150000304 |
Mi era stato detto che ognuno soleva ricorrere facendo una novena di preghiere con promessa di qualche limosina pel decoro della chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice {147 [451]} in Torino, dove ogni giorno hanno luogo particolari esercizi di cristiana pietà. |
A150000305 |
Promisi pertanto di recitare alcune preghiere per un tempo determinato con una offerta a quella chiesa se otteneva la grazia. |
A150000310 |
Chi entra nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in Torino, ne vede le pareti, la sacra Immagine e l'altare {149 [453]} ornati di una svariata quantità di voti che ricordano diversi segnalati benefizi che l'augusta Regina del Cielo ottenne a' suoi divoti. |
A150000313 |
Oggi, diceva, voglio raccomandarmi a questa buona Madre nella santa Messa, e se, come tanti ottennero, potrò anch'io essere liberato da questo mio miserabile stato, farò un'offerta per la chiesa testé costrutta in Torino. |
A150000318 |
Di poi per dare ancora uno sfogo alla sua divozione, volle salire sulla cupola della chiesa per toccare e baciarvi i piedi della statua dorata che rappresenta colei che la Chiesa proclama potente aiuto dei cristiani. |
A150000318 |
Disceso il vicecurato, gli raccontò come la Madonna gli avesse ottenuta la grazia e come era suo fermo proposito di recarsi all'Oratorio di s. Francesco di Sales, ossia alla chiesa di Maria Ausiliatrice per ringraziarla. |
A150000318 |
Reduce dalla chiesa sembrava pazzo per la straordinaria contentezza. |
A150000322 |
I miei genitori mi posero sotto la cura dei medici, ma peggiorando vie più il mio male, divenni come cieca, così che dal mese di agosto dell'anno 1868 mia zia Anna dovette condurmi, per circa un anno, sempre a mano alla chiesa per udire la santa Messa, cioè fino al mese di maggio del 1869. |
A150000326 |
- Fatta breve preghiera all'altare di Maria Ausiliatrice, mi fu impartita la benedizione e mi si incoraggiò ad aver fiducia in Colei, che la Chiesa proclama Vergine potente, che dà la vista ai ciechi. |
A150000326 |
Era un sabato di maggio 1869, quando in sulla sera io veniva a mano condotta alla chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino. |
A150000358 |
Gli abitanti di Vinovo poi, che prima erano soliti a vedermi condurre alla chiesa per mano, ed ora andare da me stessa, leggendo in essa libri di divozione, pieni di maraviglia mi domandano: chi fece mai questo? ed io rispondo a tutti: É Maria Ausiliatrice che mi ha guarita. |
A150000361 |
Già questa la circondava tutto intorno ed essa si sentiva venir meno, quando drizzando gli occhi stralunati alla finestra, le si affacciò da quella la statua di Maria Ausiliatrice che torreggia sulla chiesa di Valdocco, vicino alla quale si trovava la sua abitazione. |
A150000361 |
In una domenica del maggio 1873, la signora Vaschetta Maria non avendo potuto per i suoi incomodi portarsi {162 [466]} in Chiesa alle funzioni, era rimasta sola in casa pregando vicino al fuoco. |
A150000361 |
La povera signora in quel frangente, alzate le mani supplichevoli verso quella statua, così esclamò: «Ma vorrete voi permettere, o Maria Ausiliatrice, che una vostra serva divota muoia in questa misera maniera?» (Era essa stata una delle pie benefattrici che avevano concorso alla edificazione di quella chiesa). |
A150000361 |
Venuta di poi a ringraziare nella Chiesa la B. V. instava perché si stampasse pur pubblicamente il fatto a sempre maggiore rendimento di grazie e ad esaltazione di Maria onorata sotto il titolo di Aiuto dei Cristiani. |
A150000378 |
Qualche tempo dopo venne alla chiesa di Maria Ausiliatrice, si accostò ai SS. Sacramenti e dopo andò in sacrestia e disse a' parenti colà raccolti:. |
A150000398 |
A tal uopo fe' voto di fare un regalo alla Madonna sotto il titolo di Maria Ausiliatrice, che si venera in Torino nella chiesa a Lei dedicata. |
A150000399 |
Or avendo io due gravissimi e pericolosissimi affari, dal mal riuscimento dei quali me ne sarebbe ridondato grandissimo danno, pensai ancor io, dietro l' esempio di quella giovinetta, di far voto di un regalo alla stessa chiesa in Torino se quegli affari avesser preso uno scioglimento a me favorevole. |
A150000400 |
Le invio pertanto il dono promesso e la prego a volerlo impiegare in quel modo, che la S. V. Molto Rev. crederà bene pel decoro della SS. Vergine che si onora nella sua chiesa. |
A150000428 |
Animata io da altri fatti particolari che aveva udito a narrare, non isperando più conforto nei mezzi umani, ricorsi all'aiuto del cielo, alla protezione di Maria Ausiliatrice, accostandomi ai SS. Sacramenti della confessione e comunione nella chiesa di Valdocco in Torino, a Lei dedicata sotto il titolo di Maria aiuto dei cristiani. |
A150000457 |
Il Direttore dell'Oratorio di s. Francesco di Sales doveva di quel giorno pagare lire quattro mila pei lavori della cupola della chiesa che stavasi innalzando in onore di Maria Ausiliatrice. |
A150000461 |
E per istrada dandogli notizia del suo padrone, il servo gli soggiungeva:{199 [503]} - É molto caritatevole sa? Egli potrebbe aiutarla nei lavori della nuova chiesa. |
A150000475 |
Mi {203 [507]} è necessario ch'ella viva per aiutarmi nella costruzione della sua chiesa. |
A150000478 |
E il Barone Cotta, colpito a quella interrogazione fattagli con volto ilare e sereno, - se guarisco, disse, prometto di pagare per sei mesi due mila franchi al mese per la chiesa di Valdocco. |
A150000480 |
E sempre {204 [508]} finché visse conservò gratitudine alla gran Madre di Dio per quel segnalato favore ottenuto, e contribui non poco ai lavori della Chiesa. |
A150000481 |
Immersi nella più trista desolazione, credendo inutile ogni rimedio umano, molto fidati nella potente intercessione della Vergine SS. Maria Ausiliatrice, mandammo un' offerta di L. 5 per una messa da celebrarsi nella chiesa dedicata alla possente Vergine, e la grazia fu ricevuta. |
A150000482 |
Il giorno dopo si trovò affatto libero dalla mancanza di respiro, e quanto mai consolato per la grazia ottenuta dal Signore per mezzo dell'intercessione di Maria SS. Ausiliatrice, e subito {207 [511]} fece un voto, e promise che se otteneva la perfetta guarigione dalla sua grave malattia, si sarebbe portato in persona a ringraziare Maria SS. nella Chiesa a Lei dedicata in Torino, e quindi farle una piccola offerta secondo il suo stato. |
A150000482 |
La grazia fu ottenuta interamente e secondo la promessa fatta - adempieva alla sua obbligazione facendo una offerta per la nuova Chiesa. |
A150000482 |
Un certo Ghiglia Stefano fu Giovanni Battista di Melazzo, si trovava da alcuni giorni gravemente infermo per forte costipazione, ed aveva già ricevuto tutti i santi Sacramenti della Chiesa, non essendovi più alcuna speranza di salute. |
A150000488 |
Ausiliatrice, ad un uomo che da alcuni giorni era male in salute, diedi il consiglio di rivolgersi a Maria Auxilium Christianorum mercè una novena di preghiera ad onore di Lei e qualche oblazione per la chiesa a Lei dedicata e recentemente eretta in Torino, se avesse ottenuto qualche miglioramento alla stia sanità. |
A150000489 |
Ora questo tale avendo ricevuto dalla gran Vergine la grazia dimandata, offre alla detta chiesa un biglietto da L. 20 in ringraziamento. |
A150000492 |
Mia madre in attestato di riconoscenza {211 [515]} alla Madonna SS. invia il suo dono di L. 100 per la chiesa a lei dedicata in Torino, onde impegnare mai sempre questa buona Madre ad essere il suo aiuto in tutti i bisogni suoi e della sua famiglia. |
A150000502 |
chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in Torino. |
A150000509 |
Animato anch'io da una tale fiducia, La pregai e Le raccomandai i frutti della poca mia campagna, con promessa di fare un'offerta alla sua chiesa nuova di lire dieci se avessi fatto un discreto raccolto. |
A150000515 |
Allora essa disse tre Salve, Regina a Maria SS. Ausiliatrice, e le promise un'offerta per la sua chiesa e subito ne fu liberata. |
A150000521 |
Per debito di riconoscenza verso Maria SS. Ausiliatrice, mi trovo in obbligo di inviare un' offerta di L 74 per la chiesa della nostra amata Madre Maria Ausiliatrice. |
A150000524 |
Tanto era il dolore che le cagionava che ben poco la lasciava riposare; sicchè stanca degli inutili rimedi de' medici e del chirurgo, udendo da altre sorelle le grazie ottenute per mezzo della medaglia miracolosa di M. Ausiliatrice, animata da viva fede, se ne applicò una sopra il suo male, promettendo, {222 [526]} se guariva, un lavoretto a beneficio della chiesa a lei dedicata in Torino. |
A150000534 |
Con questo pensiero nella mente mi avvicinai al letto dell'infermo, lo animai dolcemente a volersi rassegnare alla volontà di Dio, a soffrir con pazienza il male, e che se per caso avesse in mente qualche mancamento dimenticato nella confessione già fatta, me lo manifestasse; poi lo esortai a confidare {227 [531]} e a ricorrere al valido e potentissimo patrocinio di Maria Santissima Aiuto dei Cristiani, all'onor della quale si era eretta e consacrata di fresco una chiesa in Valdocco di Torino con oblazioni per grazie ricevute. |
A150000536 |
Si adoperarono tutte le cure suggerite dai periti dell'arte, ma né dottori nè rimedi giovavano, anzi {229 [533]} il male faceva progresso e già si disperava della salute, quando per buona sorte mi venne in mano il libretto: Le maraviglie della gran Madre di Dio, e avendo osservate molte guarigioni operate per intercessione di Maria Ausiliatrice, con viva fiducia non tardai ad appoggiarmi a questa ferma colonna e dissi che se mia figlia guariva, l' avrei condotta a Torino a visitare la nuova chiesa e a farvi nel medesimo tempo un'oblazione secondo il mio stato. |
A150000538 |
Chi dunque la risanò se non Maria Santissima? Nella primavera del 1870 la condussi io stesso a detta chiesa a compiere il suo voto. |
A150000540 |
In riparazione adunque di questa mancanza promisi che mi sarei portato nuovamente a Torino a fare qualche oblazione a detta chiesa, e che qual figlio umile di S. Madre Chiesa avrei pubblicata la gloria di Dio e la grande potenza di Maria Augusta Madre del Salvatore. |
A150000544 |
Ottenuta la grazia ritornava alla detta Chiesa per ringraziare la sua Benefattrice il 25 agosto 1869. |
A150000544 |
Si pensò allora di condurlo alla Chiesa di Maria Au. |
A150000545 |
Io sotto scritta Franco Anna Maria del vivente Bernardo, nativa e dimorante a S. Damiano d'Asti, ad onor del vero, e per far conoscere la bontà e potenza di Maria Ausiliatrice dichiaro: che da un anno e più trovandomi perfettamente senza voce, e nella difficoltà somma di poterla riacquistare a giudizio dei Medici, finalmente esortata di far, una novena a Maria Ausiliatrice cola promessa di una piccola offerta alla Chiesa ad Essa eretta in Valdocco, se avessi ottenuta la grazia, principiai la novena, e dopo tre giorni m accorsi subito, che non avevo messo invano la mia fiducia in Maria Di fatto la mia voce comincia a farsi udire, e prima di terminar la suddetta novena l'acquistai così bene e naturale, che tutti restavano maravigliati dell'improvviso cangiamento fattosi in me in pochi giorni. |
A150000550 |
Oggi compie la sua obbligazione visitando la chiesa di Maria Ausiliatrice facendo oblazione. |
A150000552 |
In quel tempo (1868-69) si parlava molto di grazie ottenute ad intercessione di Maria invocata sotto il titolo di aiuto dei Cristiani e mosso da necessità e da speranza, il sig. D. ricorse pure alla S. Vergine con queste parole: Se io ottengo un miglioramento de' miei affari, prometto di recarmi ai tempio di Maria Ausiliatrice in Torino ed ivi fare le mie divozioni con una offerta in quella chiesa secondo il mio stato. |
A150000556 |
Dalla Sacristia della chiesa di Maria Ausiliatrice, 19 Maggio 1870. |
A150000559 |
Ora la grazia è fatta, ed essa si alza da letto, ed è già stata in chiesa a ringraziare la Madonna, alla quale fu e sarà sempre divota, e riconoscente. |
A150000561 |
Nel mese di giugno del 1870 mi recai alla Chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino, v'implorai una benedizione e mi assunsi l'obbligo di recitare un Pater ed una Salve Regina per un mese a fine di guarire da grandissimi dolori che io sentiva per tutte le giunture del corpo, e che mi mettevano nell'impossibilità di potermi vestire. |
A150000562 |
Il giorno otto del corrente mese, immerso nel' dolore e nella tristezza, io faceva celebrare una Messa all'altare della veramente prodigiosa Madre di Dio, nella maravigliosa chiesa venerata sotto il bel titolo di Auxilium Christianorum, a favore di mio padre, che si trovava in uno stato di moribondo. |
A150000567 |
La veneranda Confraternita del SS. Crocifisso, eretta nella chiesa di san Bernardo in Vigevano, pochi mesi sono ricorreva umilmente alla B. V., aiuto dei Cristiani, onde essere sollevata dalle vessazioni cagionatele da una lunga lite. |
A150000570 |
Oggi compie la sua promessa nella chiesa a Lei dedicata, accostandosi ai santi Sacramenti, e facendo un'offerta pei bisogni di questa chiesa. |
A150000574 |
Di rado andava in chiesa, e quando vi andava, non poteva pregare né colle labbra, nè colla mente; anzi avevo in abbominio e sacramenti e {245 [549]} sacerdoti; insomma la mia miseria durante questo tempo non la posso spiegare. |
A150000587 |
Nel caso disperato fecero fare un triduo nella chiesa di Maria Ausiliatrice, con preghiera e con promessa di qualche offerta. |
A150000589 |
Con tutto il fervore, con tutto lo zelo e la divozione possibile m'inginocchiai per terra a stento, e piangendo la cominciai, ponendomi al collo la medaglia benedetta (che mi diede qui il buon chierico Vecchio), riponendo tutta la mia fiducia e speranza della mia guarigione in Maria, votando di fare una piccola oblazione alla {251 [555]} nuova chiesa di Maria Ausiliatrice che è in Torino. |
A150000589 |
E la notizia mi venne data inaspettatamente da un foglietto speditomi dalla chiesa nuova di Maria Ausiliatrice. |
A150000593 |
Fu allora che mi venne la buona inspirazione di raccomandarmi a Maria Ausiliatrice, promettendole di far celebrare una Messa nella nuova sua chiesa in Torino, se mi avesse fatto guarire. |
A150000602 |
Ed ecco che, grave com'era, dato subito volta il male, poté incominciare la promessa Novena; terminata la quale, oggi stesso, 24 maggio sacro a Maria Auxilium Christianorum, ha potuto alzarsi di letto, scendere per la prima volta in chiesa a fare la santissima Comunione, e poi scrivere questa lettera, nella qual. |
A150000618 |
Nel segreto della mia stanza mi gettai ai piedi della sua imagine, la supplicai perla salute del mio fratello, se era per la gloria di Dio; promisi, ottenendo la grazia, un'offerta per questa chiesa, promisi di fare pubblicare la grazia ricevuta, e cominciai sin d' allora a fare {263 [567]} una novena. |
A150000619 |
Difatto il 26 maggio 1870, due giorni dopo che l'avevano raccomandato caldamente nella chiesa di Maria Ausiliatrice, dove appunto se ne celebrava la solennità, il ragazzo cadde da una sedia e si spostò il femore rotto nel posto dove circa tre mesi prima erasí separato. |
A150000623 |
Riconoscenti alla Vergine per tanta grazia, visitavano il 17 luglio 1872 il suo santuario in Torino colla propria figliuola, la quale portò seco le sue gruccette e le lasciò in detta Chiesa qual testimonianza della grazia ottenuta da Maria Ausiliatrice. |
A150000628 |
Il capo d'una famiglia canavese, di onesta ed onorata condizione, essendosi trovato pochi giorni sono in un' occasione, in cui avea bisogno d'una somma di danaro per poter andar avanti con onore ne' suoi temporali affari, pensò di ricorrere ad un suo congiunto presentemente più benestante, e potente; ma prima di fare questo ricorso volle raccomandarsi a Maria Vergine andando a pregarla {270 [574]} in quella magnifica, e divota Chiesa, dove si venera sotto il titolo di Auxilium Christianorum. |
A150000629 |
Egli però questo favore ricevuto l' attribuisce a Ilaria venerata sotto il titolo di Aiuto de'Cristiani, perchè, se non si fosse a Lei raccomandato {271 [575]} per mezzo della preghiera non gli sarebbe venuto in mente di prendere consiglio, perciò volendo ringraziarla offre alla sua Chiesa la limosina di lire cinque. |
A150000630 |
Il mio caro, e dolce padre Vercellotti Giuseppe affetto da infermità in un ginocchio ricorse alla Vergine Ausiliatrice che si venera in Torino nella chiesa a Lei dedicata e n'ebbe la bramata guarigione. |
A150000633 |
Otto giorni dopo io fui in grado di recarmi nella nostra chiesa a ricevere Gesù sacramentato e, di udire la santa Messa. |
A150000638 |
Essa non osava lasciarmi andare da nessuna parte e nè manco in chiesa: poichè, quando io veniva assalita, io andava fuor di me e parlava forte; e sebben cosa di un momento, recava però non lieve disturbo agli astanti; puoi dunque immaginarti il dispiacere che era anche per la mamma. |
A150000638 |
Ora però la cosa ha pigliato tutt'altro aspetto; ed infatti, tel confessiam sul vero, dopo che per mezzo di lettera la mamma si raccomandava al Direttore della chiesa di Maria Ausiliatrice affinchè intercedesse presso la gran Vergine in mio aiuto e mi mandasse la santa benedizione, il mio male è {277 [581]} affitto svanito e più non me ne rimase il minimo sentore. |
A150000651 |
Promette una piccola offerta per la nuova chiesa, eretta in Torino a Maria Ausiliatrice. |
A150000651 |
Una tale riconciliazione gli ridonò le forze perdute, e si trovò tanto sollevato anche nei suoi affari che volle subito adempire alla sua promessa, inviando un involto di stoffa del suo negozio al Direttore dell'Oratorio annesso alla detta chiesa. |
A150000653 |
Fu allora (maggio 69) che da persona amica mi venne suggerito di implorare il soccorso di Maria santissima Ausiliatrice, al cui onore era stata edificata una chiesa in Torino. |
A150000660 |
Di tutto ciò se ne dichiara unicamente debitrice alla grazia ottenutale da Maria {293 [597]} Ausiliatrice, mediante una novena di Messe, ripetuta per la seconda volta, con promessa di andar il più presto che possa a ringraziare la sua cara Benefattrice nella chiesa a lei dedicata in Torino, sotto il titolo di Maria, Aiuto dei Cristiani. |
A150000660 |
Nella stessa settimana la povera inferma cominciò a parlare in modo da farsi meglio intendere (notisi che la malattia le aveva pressochè tolto l'uso della parola) e a levarsi da letto, non però ancora ristabilita, e andò fino alla chiesa dopo varii mesi che non aveva più abbandonato il letto. |
A150000660 |
Una pia persona le suggerì di farsi dare una benedizione e di far celebrare una novena di Messe all'altare di Maria Ausiliatrice nella chiesa a lei dedicata in Torino. |
A150000664 |
Dopo essere vissuta sei mesi a {294 [598]} chiari pan triti, ricevette tutti i conforti della religione, e si trovava all'ultimo respiro, quando fu inspirata di raccomandarsi a Maria Ausiliatrice, e a tale effetto mandò sua figlia Angela alla chiesa dedicata all'augusta Regina del cielo con questo titolo. |
A150000674 |
La mattina del 4 Giugno 1874, solennità del Corpus Domini, all'aprirsi della chiesa di M. Ausiliatrice in questa città di Torino fu trovato un infelice sdraiato presso alla porta della medesima. |
A150000681 |
F: Una persona caritatevole mi condusse questa notte sopra di una carrettella fino a questa chiesa, di poi col bastone e coli' aiuto di un amico ho potuto venire sino alla sacrestia. |
A150000714 |
L. 200, offerta alla chiesa della beata Vergine Ausiliatrice, in ringraziamento della guarigione di mia figlia Antonia. |
A150000717 |
La signora C. era venuta a Torino per prender parte alla festa della consacrazione della chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A150000722 |
Intanto però il divoto lettore potrà già dall'esposto formarsi un criterio del come potè essere innalzata e condotta a termine la sontuosa Chiesa di Maria Ausiliatrice senza alcun reddito fisso, ma unicamente con pie oblazioni e con offerte fatte in ringraziamento di grazie ricevute. |
A150000723 |
Molti sono ancora i bisogni e le spese per il mantenimento e il culto {308 [612]} di questa Chiesa, ma si ha intiera fiducia che la SS. Vergine non mancherà di coronare l' opera per Lei e con Lei incominciata, continuando ad accordar grazie ai divoti che a lei ricorrono, e ad inspirare nei loro cuori sentimenti di gratitudine e di riconoscenza. |
A150000729 |
Nella chiesa dedicata in Torino a Maria Ausiliatrice, con autorizzazione di S. Ecc. |
A150000736 |
Tutti gli Aggregati per darsi vicendevole aiuto a camminare per la strada della salvezza intendono di fare comunione di tutte le opere buone che fa ciascuno in, privato o nella chiesa di Maria Ausiliatrice, oppure altrove. |
A150000737 |
Parteciperanno eziandio delle pratiche di pietà, che si compiono all'altare dell'Arciconfraternita, che è l'altare maggiore di questa chiesa; altare privilegiato quotidiano secondo il Decreto della sacra Congregazione in data 22 maggio 1868. |
A150000738 |
Concede pure 300 giorni d'indulgenza a tutti e per ogni volta che si prende parte ai catechismi e alle prediche che si fanno in detta chiesa, purchè prima e dopo {312 [616]} ai faccia almeno con cuore contrito il segno della croce recitando divotamente un' Ave Maria. |
A150000739 |
Ogni sera avrà pure luogo nella stessa chiesa canto di laudi sacre, lettura spirituale, preghiere, benedizione col santissimo Sacramento, cui terrà dietro la recita del santissimo Rosario, come al mattino. |
A150000744 |
Ogni Aggregato intervenendo alle pratiche di pietà che in questa chiesa compionsi nel corso dell'anno in occasione di tridui o novene pub una volta al giorno lucrare l'indulgenza di rette anni e di altrettante quarantene. |
A150000746 |
Qualora un Confratello od una Consorella cadessero ammalati, oppure a Dio piacesse di chiamarli a miglior vita saranno in modo speciale raccomandati alle preghiere che ogni giorno si fanno all'altare di Maria Ausiliatrice, purchè se ne dia avviso al Direttore della chiesa. |
A150000747 |
Chiunque desidera di far parte di questa pia Arciconfraternita farà o manderà a scrivere il suo nome e cognome col luogo di dimora {314 [618]} sopra apposito registro; che si conserva nella sacrestia della chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A150000748 |
I Parroci ed ogni altro che abbia cura d'anime, i Direttori di collegi o delle case di educazione o di istituti di beneficenza possono aggregare qualunque loro dipendente, purché mandino i nomi degli Aggregati al Direttore della chiesa che è pure il Direttore della pia Arciconfraternita. |
A150000749 |
Non vi è alcuna annualità pecuniaria; ciascuno, se vuole, farà ogni anno qualche oblazione per sostenere le spese che occorrono nella novena e festa di Maria Ausiliatrice, è per tutte le altre sacre funzioni che ai compiono nelle varie occorrenze dell'anno nella chiesa dell'Arciconfraternita. |
don bosco-massimino.html |
A151000027 |
Noi cattolici seguiamo quei pastori che lo Spirito Santo pose a reggere la Chiesa di Dio, come leggo nelle Letture Cattoliche: Quos Spiritus Sanctus posuit Episcopos regere ecclesiam Dei. |
A151000028 |
Tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte {15 [137]} dell'Inferno non la potranno vincere giammai. |
A151000032 |
Voglio farmi dire che diavolo siano questi evangelisti, quale sia la loro chiesa. |
A151000035 |
Qui però io mi accorgo che si fa gente, e se vuoi che siamo più tranquilli, andiamo più in su verso la chiesa di Aracoeli. |
A151000039 |
La credenza degli evangelisti, ossia il modo libero di interpretare la Bibbia, rimonta fino alla riforma della Chiesa Cattolica. |
A151000040 |
Diamine! fino alla riforma della Chiesa Cattolica; la Chiesa Cattolica é fondata da Dio, assistita da Dio, può forse essere riformata? Chi mai può fare questa riforma?. |
A151000043 |
Corressero varii abusi introdotti nella Chiesa Cattolica formando una credenza appoggiata unicamente sul Vangelo, e questa correzione suole chiamarsi riforma dei protestanti o degli evangelisti. |
A151000052 |
Al contrario la vostra Chiesa non è una, anzi è divisa in tante credenze, quanti sono quelli che sono capaci di leggere. |
A151000052 |
La Chiesa di Gesù Cristo deve essere una, cioè professare una sola dottrina. |
A151000054 |
Ma noi non badiamo nè a Calvino nè a Lutero, badiamo unicamente al vero fondatore della Chiesa che è G. C.. |
A151000060 |
Dimmi pertanto: la Chiesa Cattolica fu più visibile che la riformata? Come tu ne potresti provare la sua visibilità?. |
A151000061 |
Se poi volete che io vi dica come la Chiesa Cattolica fu in ogni tempo visibile vi leggerò soltanto alcune pagine del mio libro, le quali sono proprio scritte per voi. |
A151000062 |
Il nostro divin Salvatore, o cari figliuoli, è venuto dal cielo in terra per salvare tutti gli uomini, fondò la sua Chiesa a guisa di grande edifizio, in cui potessero avere ricovero e salvezza gli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi; e siccome egli assicurò che le porte dell'inferno non avrebbero mai potuto atterrare questo grande edifizio, ne segue esso dover esistere in ogni tempo conoscibile, e in ogni tempo visibile, perchè doveva in ogni tempo essere la salvezza degli uomini. |
A151000064 |
La Chiesa di Gesù Cristo deve essere conoscibile, vale a dire, presentare chiaramente, e in ogni tempo i caratteri della divinità per modo che una persona, anche idiota e volgare, la possa conoscere e distinguere da qualsiasi società posta fuori della Chiesa di Gesù Cristo. |
A151000064 |
Questo grande edifizio, fondato da Gesù Cristo, deve essere visibile; cioè la vera Chiesa deve sempre insegnare la sua {27 [149]} dottrina, amministrare i sacramenti, esercitare le pratiche della religione, usare della sua autorità in modo, che gli uomini possano, se vogliono, conoscere ciò ch'essa insegna; ricevere i suoi Sacramenti, aver parte alle sue sacre cerimonie, essere da lei governati, e per dirlo con altri termini: essa è visibile nel suo insegnamento, nel suo culto, nel governo delle anime, nell'autorità dei suoi pastori, specialmente del sommo Pontefice, deputato da Gesù Cristo a governarla visibilmente qui in terra. |
A151000065 |
Si dice nel Vangelo che la Chiesa di Gesù Cristo debba essere visibile?. |
A151000066 |
Nel Vangelo la Chiesa è paragonata a cose tutte visibili. |
A151000067 |
Gli eretici credono che la Chiesa di Gesù Cristo debba essere visibile?. |
A151000068 |
Si; gli eretici, e particolarmente i protestanti d' oggidì, convengono che la Chiesa di Gesù Cristo deve essere visibile. |
A151000069 |
Credono i protestanti che la Chiesa Romana sia sempre stata visibile?. |
A151000071 |
E con quali argomenti si prova che la Chiesa Romana sia sempre stata visibile?. |
A151000072 |
Che la Chiesa Romana sia sempre stata visibile, si prova con questo che ebbe sempre un magistero visibile e conosciuto da tutto il mondo nel suo Capo e Supremo Pastore, cioè nei papi. |
A151000072 |
La chiesa Romana fu costantemente visibile nei vescovi in comunione col medesimo Capo sparsi per tutta la terra a reggerne le tante diocesi. |
A151000077 |
Alcuni pretendono dimostra re che la loro Chiesa è visibile fino a Calvino e Lutero, altri poi dicono che si può provare visibile fino a Pietro Valdo, fondatore della setta dei Valdesi. |
A151000083 |
Prima di tal tempo la Chiesa di questi eretici non era visibile?. |
A151000084 |
Prima dell'esistenza dei loro fondatori le chiese degli eretici non erano visibili, perchè non esistevano, e se vogliono far risalire la loro visibilità nei tempi anteriori, sono costretti ad unirsi colla Chiesa Romana, o camminare nelle tenebre. |
A151000085 |
Ma corpo di bacco! I protestanti credono che la Chiesa di Gesù Cristo debba essere visibile; che la Chiesa Romana fu in ogni tempo visibile; essi poi non possono provare la loro visibilità fino a Gesù Cristo; perchè dunque non fanno ritorno alla vera Chiesa di Gesù Cristo? O che sono pazzi, o che sono ben ignoranti. |
A151000086 |
Però ai nostri tempi, che i protestanti tendono {31 [153]} pure all'istruzione, hanno fatto formale dimanda ai loro ministri dove esistesse la Chiesa riformata prima dei loro fondatori. |
A151000088 |
Dicono parecchi ministri, che la loro chiesa dal quarto secolo fino ai loro fondatori si conservò in alcuni pochi, i quali nel loro cuore, senza darsi a conoscere all'esterno, conservarono quella dottrina maravigliosa che più tardi Pietro Valdo, Calvino e Lutero predicarono. |
A151000089 |
Ma almeno di questi alcuni, che per mille anni conservarono nel loro cuore la Chiesa di Gesù Cristo, si sa la patria, la nascita, il nome, cognome in modo che dimostrino essere stati uno successore dell'altro, conservando la medesima fede, la medesima legge, i medesimi sacramenti?. |
A151000090 |
Nissuna di queste cose: e noi sfidiamo tutti i calvinisti, luterani, valdesi, evangelisti e tutti insieme i promotori del protestantesimo, a darci il nome di un uomo solo, il quale, partendo da qualcuno dei protestanti, dimostri i suoi antecessori da s. Silvestro fino ai riformatori la discendenza di un uomo solo, nella cui persona siansi conservati i sacramenti, il governo della Chiesa di Gesù Cristo. |
A151000091 |
Ma non pare essi abbiano qualche apparente ragionevolezza, quando dicono essersi la loro chiesa conservata in una scelta di uomini pii, i quali conservarono circa mille anni la dottrina di Gesù Cristo nel loro cuore, e la manifestarono poi a Pietro Valdo, a Lutero, a Calvino, e come tale la insegnarono?. |
A151000093 |
Vorranno forse ammettere che abbiamo {34 [156]} composto la Chiesa di Gesù Cristo uomini, che nelle loro azioni professavano una credenza diversa da quella che avevano in cuore? Non sarebbero costoro veri ipocriti e traditori della propria religione? |
A151000094 |
La prima ragione mi pare bene sviluppata, non ci trovo nulla a ridiro; vediamo ora la ragione di quelli che asseriscono la Chiesa di Gesù Cristo essere stata per molti secoli invisibile |
A151000095 |
Se i protestanti e gli stessi Valdesi convengono che la Chiesa {35 [157]} di Gesù Cristo deve essere visibile per accogliere in ogni tempo quelli che nel santo suo grembo volessero ricoverarsi; se convengono che la Chiesa Romana sia stata in ogni tempo visibile, se non si può dimostrare che abbia insegnata cosa contraria a quanto insegnò Gesù Cristo, a quanto insegnarono gli apostoli; se finalmente i protestanti non sanno dirci dove sia esistita la loro chiesa per mille anni; quali conseguenze dedurreste voi?. |
A151000096 |
La conseguenza è chiarissima la Chiesa Romana è la vera Chiesa di Gesù Cristo, non così quella dei protestanti. |
A151000096 |
Ma come rispondere a quei protestanti, i quali dicono potersi dare che la loro chiesa sia stata per mille anni invisibile?. |
A151000097 |
Que' protestanti che dicono ciò sono lontanissimi dalla verità, perchè, ripetiamolo, la Chiesa di Gesù Cristo è simile ad un grande edifizio, ad un'alta montagna, ad un campo, ad un'aia, ad una vigna, cose tutte sempre visibilissime. |
A151000097 |
Se la Chiesa {36 [158]} fosse stata qualche tempo invisibile, le porte dell'inferno l'avrebbero vinta, quindi G. C. sarebbe stato un falso profeta; e sarebbe pure stato un cattivo architetto, perchè non avrebbe fondata la sua Chiesa sopra una pietra ferma e soda, ma sulla rena, come quell'architetto insensato di cui parlasi nel Vangelo (Matt. |
A151000098 |
Cristo fondò la sua Chiesa perchè potesse procacciare salvezza a tutti gli uomini; ma come possono venire alla medesima se sta nascosta?. |
A151000099 |
Ora queste non potrebbero essere istruite e battezzate che per mezzo di un ministero pubblico e visibile, quale in ogni tempo si è nella Chiesa Romana conservato e praticato. |
A151000099 |
Se la Chiesa non fosse stata costantemente visibile, i cristiani non avrebbero potuto soddisfare al comandamento di Gesù Cristo, il quale ci ordina di portare le nostre questioni alla Chiesa ed ascoltarne le decisioni. |
A151000100 |
Quante ragioni! Io non so che mai si possa dire contro la visibilità della Chiesa di Gesù Cristo!. |
A151000101 |
Imperocchè fra le società cristiane essendosi essa sola mostrata in ogni tempo visibile, in ogni tempo conservatrice fedele della dottrina di Gesù Cristo, forza è conchiudere che essa sola è la vera Chiesa. |
A151000101 |
Queste ragioni sono di gran peso, e formano un novello argomento di divinità a favore della Chiesa Romana. |
A151000102 |
A quale cosa si può paragonare la Chiesa Romana?. |
A151000103 |
La Chiesa Cattolica Romana, secondo il Vangelo, si può paragonare ad un grande edifizio costrutto sopra sodissime fondamenta, contro cui tornano inutili il soffiare dei venti, l'urto delle tempeste, la fierezza delle burrasche, ogni colpo di macchina, ogni stratagemma umano. |
A151000106 |
Di fatto le chiese degli eretici, altre più, altre meno, andarono mai sempre, e vanno spesso cangiando governo e dottrina; una setta distrugge le credenze dell'altra, perchè di credenze opposte; nella medesima setta si credono articoli fondamentali da taluno, che da un altro della medesima setta sono negati quindi, cadendo di errore in errore, si sfasciano, distruggendo ogni elemento di verità: perciò in una tremenda {39 [161]} certezza di trovarsi affatto separati dalla Chiesa di Gesù Cristo, fiori di cui niuno può salvarsi. |
A151000109 |
Inoltre occorrendo in quei giorni la festa di san Pietro nella chiesa del Gesù, egli andò quivi ad udire uno stupendo ragionamento sul Capo visibile della Chiesa. |
A151000113 |
Sapresti adunque dirmi chi sia il Capo della Chiesa?. |
A151000113 |
vostra Chiesa. |
A151000114 |
Il Capo poi visibile stabilito da G. C. è s. Pietro, di cui ieri abbiamo fatta la festa, e dopo san {42 [164]} Pietro i papi suoi successori nel governo della Chiesa. |
A151000114 |
Il capo invisibile della Chiesa è Gesù suo Fondatore, il quale prima di salire al cielo mandò i suoi apostoli a predicare, assicurandoli che egli li avrebbe assistiti dal cielo sino alla fine del mondo. |
A151000115 |
Poveri cattolici! Perché fare questo torto a G. C. quasi egli dal cielo non sia capace di governare la sua Chiesa, e gli sia perciò necessario un Capo che ne prenda cura e ne faccia le veci sopra la terra?. |
A151000116 |
Il Salvatore poteva da se solo predicare e convertire tutto il mondo con un solo atto di volontà, ma egli ha voluto stabilire s. Pietro capo della Chiesa: ed era perciò necessario che a s. Pietro succedesse un altro capo, il quale ne facesse le veci. |
A151000117 |
Ma buona gente! Non basta Dio solo a governare la sua Chiesa dal cielo? Che bisogno avvi dell'assistenza umana, quando vi è la divina?. |
A151000118 |
Ascoltate: Il modo, con cui Dio ha stabilito la sua Chiesa, fa che sia di tutta necessità un Capo visibile. |
A151000118 |
La Chiesa di Gesù Cristo è rassomigliata nel Vangelo ad una grande famiglia, che deve in ogni tempo accogliere chiunque voglia farsi membro di lei; potrebbe reggersi una tale famiglia senza un Capo, che la governi?. |
A151000119 |
Ciò che dice il tuo libro dimostra che il Salvatore costituì s. Pietro Capo della Chiesa; ma dopo la morte di lui, dopo gli altri apostoli il Vangelo essendo già predicato in tutta la terra, non faceva più mestieri alcun Capo visibile, nemmeno alcun successore a s. Pietro. |
A151000120 |
Chiesa, vi deve essere il suo Capo, che è il papa. |
A151000120 |
Da quanto vi ho letto parmi si debbano dedurre due conseguenze Gesù Cristo Fondò la sua Chiesa, che deve durare sino alla fine del mondo; Capo di questa Chiesa costituì san Pietro, che la doveva governare per tutta la vita. |
A151000120 |
Ma siccome la Chiesa doveva esistere dopo san Pietro, era perciò necessario un successore per governarla. |
A151000120 |
Siccome il regno, dice {45 [167]} il mio libro, non è fatto pel monarca, ma si costituisce il monarca, affinché governi i sudditi ed amministri il regno, e finchè durerà il regno, deve sempre essere chi lo governi e lo amministri, altrimenti andrebbe tutto in disordine, così non essendo la Chiesa fondata pel papa, ma il papa stabilito per governare la Chiesa, ne segue che fino a tanto che vi sarà. |
A151000131 |
Chi mai può provare che Pio IX sia successore di s. Pietro nel governo della Chiesa? Ho già fatto a molti altri questa dimanda e niuno finora mi ha potuto soddisfare. |
A151000131 |
Comprendo benissimo; è questo un grave argomento a favore della Chiesa Cattolica, considerata come una grande famiglia. |
A151000131 |
Finchè fui cattolico ho sempre creduto così; ma adesso che mi son fatto evangelista, ho osservato che i cattolici sono caduti in errore nel credere che il Capo visibile della loro Chiesa sia il papa. |
A151000132 |
S. Ireneo, che visse nel secondo secolo, dice espressamente: La Chiesa di Roma è la principale, e bisogna che tutte le altre siano a lei unite. |
A151000132 |
Voi dunque mi concedete già due cose: che san Pietro dallo stesso G. C. fu costituito Capo della Chiesa, e che a san Pietro doveva succedere un altro Capo visibile nel governo della Chiesa. |
A151000133 |
Cipriano nel terzo secolo dice Chi non ha la Chiesa per Madre, non può avere Dio per Padre: non avvi che un Dio ed un Gesti Cristo {48 [170]} e non avvi che una sola fede ed una cattedra fondata sopra s. Pietro per la parola dello stesso Signore (Lib. |
A151000134 |
Agostino sul finire del quarto secolo, fra le cose, che gli facevano conoscere la Chiesa di Gesù Cristo, adduce la non mai interrotta serie de' papi da s. Pietro sino a' suoi tempi, e poi continua così: chiunque si separa dalla Chiesa Cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederti mai la vita eterna, ma la collera di Dio verro sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesti Cristo. |
A151000135 |
Il mio libro continua a parlare dell'autorità dei Concilii che in ogni luogo celebrati hanno sempre riconosciuti i Romani Pontefici per capi della Chiesa, successori di s. Pietro nel governo di essa da G. C. fino a Pio IX. |
A151000135 |
Venite qui: vedete quella chiesa che trovasi ai piedi della salita di santa Maria Maggiore?. |
A151000136 |
Si, la vedo; è la Chiesa di santa Pudenziana. |
A151000137 |
Nel palazzo annesso alla chiesa abitava Costantino quando venne a Roma. |
A151000137 |
Per ordinario i papi dei primi secoli {50 [172]} a motivo delle persecuzioni dimoravano nelle catacombe, tuttavia siamo assicurati che hanno qualche tempo dimorato nella chiesa di s. Pudenziana, di s. Prassede, di s. Cecilia sino alla fine del terzo secolo. |
A151000137 |
Quella chiesa e la casa annessa servirono di abitazione a s. Pietro. |
A151000138 |
Se dal regnante Pio IX andiamo di papa in papa rimontiamo fino a s. Pietro stabilito Capo della Chiesa dallo stesso G. C. Parimenti partendo da s. Pietro, che portò il Vangelo a Roma, noi vediamo i papi succedersi: no all'altro e' trasmettersi a vicenda il depoposito della fede fino ai nostri giorni. |
A151000143 |
Mettevate in pratica i precetti della legge di Dio e della santa Chiesa in modo esemplare da lasciar più niente da aggiugnere senza farvi protestante?. |
A151000146 |
Il pretesto principale è quello cotanto decantato, cioè che la Chiesa Cattolica era caduta nell'idolatria. |
A151000147 |
Oh che scioccaggine! La Chiesa Cattolica ha sempre condannato l'idolatria, anzi prima di essere accolta in questi nostri paesi dovette colla predicazione, coi miracoli e col sangue dei martiri combattere, e con mille sforzi distruggere il culto degli Dei, e voi giudicate che abbia abbracciato l'idolatria? Datemene qualche ragione. |
A151000183 |
Ora che vi ho esposto queste cose ditemi in buona grazia: Il vostro culto, il culto che avete nella vostra Chiesa è simile a quello dell'antico o del nuovo Testamento?. |
A151000188 |
Date uno sguardo sopra di Roma; quante maraviglie della B. V. Maria! Osservate la Basilica di santa Maria Maggiore; di santa Maria in Trastevere, di santa Maria sopra Minerva; mirate questa Veneranda Chiesa di Ara Coeli, la {69 [191]} bella colonna che ricorda la definizione dommatica dell' Immacolato suo concepimento. |
A151000202 |
Egli proverà gran piacere, quando sappia il motivo, che a lui vi conduce, gli Angeli faranno grande festa in Cielo e la Chiesa Cattolica riacquisterà un figlio perduto. |
A151000204 |
Finalmente avendo ottenute dal Papa le necessarie facoltà, quel sacerdote ne ascoltò la confessione, {75 [197]} diedegli l' assoluzione, e lo ritornò alla santa Madre Chiesa. |
A151000208 |
Tuttavia non vogliamo qui trasandare alcune parole, che dimostrino la falsità del sistema, con cui Calvino e i suoi seguaci, si sforzano di provare o piuttosto d'illudersi che la certezza dei libri sacri è solidamente fondata sulla testimonianza interna dello Spirito Santo, senza punto ricorrere all'Autorità della Chiesa Cattolica. |
A151000209 |
Ci fanno, diceva Calvino, questa dimanda: Se voi non vi appoggiate sui decreti della Chiesa, come potete {79 [201]} voi essere persuaso e sapere con certezza, che la Scrittura è la voce di Dio? Calvino risponde: « Io do la medesima risposta, egli dice, come se alcuno ci dimandasse: Onde noi apprendiamo a discernere la luce dalle tenebre, il bianco dal nero, il dolce dall'amaro? Perciocchè la Scrittura si fa sentire in un modo non meno evidente nè meno infallibile, che le cose bianche e nere mostrano il loro colore, e che le cose dolci ed amare fanno sentire il loro sapore. |
A151000222 |
Vi ha tolto il rispetto per l'autorità della tradizione, della Chiesa e dei concilii. |
A151000225 |
Appena egli cominciò ivi a predicare la fede di G. C. subito gli divenne discepolo il senatore Pudente, il quale condusse il santo apostolo nella propria casa sul monte Viminale, oggi chiesa di s. Pudenziana, ed ove s. Pietro gittò le fondamenta della Chiesa Romana come si legge nei Bollandisti al 2 maggio. |
A151000229 |
Dal 1389 fino al declinare del secolo xvi i romani pontefici continuarono a regolarmente dimorare nel Vaticano, quando non ne furono impediti dagli antipapi, i quali in quest'epoca turbarono non poco la pace della Chiesa. |
A151000230 |
Gregorio XIII diede principio al palazzo Quirinale, fu il primo che qui morisse nel 1590, ed il primo, le cui ceneri siano state deposte nella vicina chiesa dei ss. Vincenzo e Anastasio, come praticasi tuttora, sebbene i pontefici muoiano al Vaticano. |
A151000238 |
A tal uopo fé' voto di fare un regalo alla Madonna sotto il titolo di Maria Ausiliatrice, elle si venera in Torino nella Chiesa a Lei dedicata. |
A151000239 |
Or avendo io due gravissimi e pericolosissimi affari, dal mal riuscimento dei quali me ne sarebbe ridondato {103 [225]} grandissimo danno pensai ancor io, dietro l'esempio di quella giovinetta, di far voto di un regalo alla stessa Chiesa in Torino se quegli affari avesser preso uno scioglimento a me favorevole. |
A151000240 |
Le invio pertanto il dono promesso e la prego a volerlo impiegare in quel modo, elle la S. V. Molto Rev. da crederà bene pel decoro della SS. Vergine, elle si onora nella sua Chiesa. |
don bosco-notizie storiche intorno al miracolo del ss. sacramento.html |
A153000005 |
[1]; e noi abbiamo documenti i più certi che da Gesù Cristo fino ai nostri giorni in ogni secolo, in ogni {5 [5]} anno, e, possiamo dire, in tutti i giorni sonosi operati miracoli nella Chiesa Cattolica, a segno che gli stessi protestanti, sebbene non possano mostrarci un solo miracolo a favore della loro setta, tuttavia sono costretti di affermare che nella Chiesa Romana si fecero miracoli |
A153000008 |
Mentre governava la santa Romana Chiesa Nicolò V, e Ludovico di Savoia era duca di Torino, avvenne uno strepitoso miracolo nella città di Torino. |
A153000009 |
Alcuni ribaldi non paghi di quanto trovarono nelle case dei privati, entrarono nella Chiesa Parrocchiale di questo paese, e tra le altre cose rubarono un ostensorio con entro l'ostia consacrata. |
A153000010 |
Era il sei di giugno 1453, verso le cinque pomeridiane, quando giunsero in Torino innanzi ad una chiesa dedicata a {7 [7]} S. Silvestro. |
A153000012 |
Allora fra cantici dell'estatica moltitudine, il Vescovo porta come in grande trionfo il sacro deposito nella Chiesa Cattedrale di S. Giovanni. |
A153000013 |
Quell'ostia sacrosanta si conservò per lungo tempo in questa chiesa, recandosi i Torinesi con edificante pietà ad adorarla. |
A153000016 |
Se qualcuno ci domandasse, che cosa rammenti ai popoli la chiesa del Corpus Domini, noi possiamo rispondere: questa chiesa è un monumento parlante, che dice a tutti quelli che la veggono: QUI AVVENNE IL GRAN PRODIGIO. Nell'anno 1453 il Municipio di Turino ordinò, che il luogo del miracolo fosse segnato con una cappelletta, la quale divenne bentosto ristretta atteso il gran concorso di popolo che ivi interveniva. |
A153000017 |
La qual chiesa in breve tempo fu condotta a termine; e nel 1525 fu eretta la celebre Compagnia del Corpus Domini, la quale appunto porta per divisa un calice dorato, a cui sovrasta l'ostia {11 [11]} onde rappresentare in viva immagine e continua visibile storia il miracoloso avvenimento. |
A153000017 |
Nel 1521 i Decurioni della Città, desiderosi che sempre più viva si mantenesse la memoria di un tal miracolo, ottennero dall'Arcivescovo la facoltà di fabbricare un'altra chiesa più vasta, ma nel medesimo luogo, vale a dire, racchiudendo il sito in cui era avvenuto il miracolo. |
A153000019 |
L'opera fu cominciata nel 1607, e fu con somma alacrità condotta a termine, ed è la presente chiesa del Corpus Domini, la quale noi chiamiamo monumento che afferma e dice a tutti quelli che vivono e vivranno dopo di noi, come Iddio siasi compiaciuto manifestare ai Torinesi un tratto particolare di bontà e di amore. |
A153000020 |
Esso è quasi nel mezzo del pavimento della Chiesa, vicino al pulpito, cinto con cancelli di ferro; {12 [12]} là, proprio ove il giumento stramazzò, havvi una lapide in cui si legge:. |
A153000022 |
Allora il governo della Chiesa passava a sei sacerdoti, i quali vivendo vita comune sotto un superiore, sono incaricati di officiare detta Chiesa e provvedere quanto occorre pel regime spirituale. |
A153000022 |
Arcivescovo e col Municipio commise la cura di questa Chiesa alla Congregazione di S. Filippo. |
A153000022 |
Oggidì questi sacerdoti sono comunemente detti Canonici del Corpus Domini, ed abitano una casetta situata di fronte alla chiesa detta la Basilica. |
A153000023 |
Nelle convenzioni segnate tra la Città di Torino ed i preti canonici del Corpus Domini, in data 13 marzo 1655, si leggono le seguenti parole: «Desiderando la città di Torino che maggiormente si stabilisca ed accresca la divozione del SS. Sacramento nella chiesa del Corpus Domini dalla detta Città edificata nel luogo nel quale Sua Divina Maestà si compiacque di operare quello stupendissimo miracolo a maggior comprovazione della nostra santa fede ed evidenza di un tanto Sacramento, perciò ha pensato d'istituire e fondare in detta chiesa una congregazione di preti secolari sotto il titolo del SS. Sacramento.» {14 [14]}. |
A153000032 |
Il sei di giugno un Torinese ed un forestiere escono insieme dalla chiesa del Corpus Domini, e, avviandosi verso il palazzo di Città, tengono questo discorso. |
A153000037 |
F. - Voi mi sembrate molto istruito delle cose patrie, e se non vi rincresce, io vorrei domandarvi alcune cose per mia istruzione, e desidererei spiegazione di alcune cose che ho rimirato in chiesa: ho ammirato le pitture, un cancello di ferro ed altre cose, le quali so avere un significato particolare, e che io non posso comprendere. |
A153000039 |
Sopra la facciata di questa chiesa havvi un'iscrizione che ricorda due fatti: Uno è il decreto della Città per l'erezione di una chiesa in ricordanza del prodigio; l'altro fatto accenna la circostanza in cui i Torinesi determinarono di compiere questo edifizio, cioè in occasione che una peste terribile flagellava il popolo torinese. |
A153000044 |
Entrando in Chiesa, sul cominciare della volta, nella prima pittura si rappresentano alcuni ribaldi, che, entrati nella chiesa parrocchiale di Exilles, spezzano la portina del tabernacolo, e mettono in un fagotto un ostensorio, con entro l'ostia consacrata. |
A153000059 |
T. - No, amico mio, anzi io credo che nella Chiesa Cattolica molti Santi operarono luminosissimi miracoli, ma ciò fecero non in virtù propria, ma nell'aiuto del Signore. |
A153000076 |
2° Per confermare i Cattolici in quella grande verità insegnata dalla Chiesa Cattolica; cioè che nella SS. Eucaristia vi {26 [26]} è realmente Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Nostro Signor Gesù Cristo, vivo e glorioso come è in cielo. |
A153000082 |
Per noi Cattolici basta il giudizio della Chiesa, per darci tutta la certezza di un fatto. |
A153000084 |
2° La presente chiesa del Corpus Domini, le molte iscrizioni, che ivi ed in altri luoghi della città si leggono; la confraternita, la Collegiata dei canonici del Corpus Domini sono testimonii parlanti del fatto;. |
A153000093 |
Nel 1605 Ludovico Della Chiesa, Storia del Piemonte. |
A153000098 |
Il Municipio torinese, i magistrati, tutte le autorità civili vi presero parte con generosi sussidii, perchè le sacre funzioni non mancassero del necessario decoro, presero parte coll'intervenire in corpo alle sacre funzioni, e, bello a dirsi, furono veduti i primi membri del Municipio e le prime dignità della Real Corte accostarsi con riverenza a ricevere la Santa Eucaristia nella chiesa del prodigio. |
A153000102 |
I nuovi e preziosi lavori eseguiti nella chiesa del Corpus Domini; gli eleganti apparati che si stanno fin d'ora preparando; i pii sussidii dai Torinesi e dai forestieri offerti per le gravi spese che occorrono in somiglianti solennità; le molte prediche e gli spirituali esercizi che già si fanno in preparazione a quella grande solennità; di più, il trasporto di gioia con cui se ne parla in pubblico ed in privato dai cittadini e forestieri; tutto ci fa sperare una solennità degna della capitale del Piemonte, della città del SS. Sacramento; solennità degna di un popolo cattolico, che celebra uno dei più gloriosi avvenimenti del cristianesimo. |
A153000105 |
Accennati i gravi pericoli in cui i suoi diocesani si trovano per le insidie con cui gli eretici protestanti si sforzano di sedurre gl'incauti cattolici, passa a raccomandare che il primo potentissimo mezzo per non cadere vittima dell'errore, «si è quello di legarci indissolubilmente all'autorità della Chiesa Cattolica, epperciò col Romano Pontefice suo capo visibile, successore di S. Pietro.». |
A153000115 |
Mio Dio, perchè lo avete rivelato voi, che siete verità infallibile, io credo tutto quello che la Santa Romana Chiesa mi insegna a credere. |
A153000122 |
Che si fanno nella Chiesa del Corpus Domini pel Centenario del 1853. |
don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html |
A154000001 |
Come mai infatti andrassi al riparo di tante pestifere massime, di tante perniciose dottrine, che dagli empi si van ovunque disseminando a scapito della nostra ss. Religione, e del buon costume, se non col renderci propizia Colei, che da Chiesa Santa ci vien proposta come debellatrice {5 [429]} d'ogni errore, e come sicuro rifugio de' peccatori?. |
A154000011 |
Si crede anzi non senza fondamento, che lo stesso s. Pietro recatosi da Roma nelle terre Acquesi abbia di sua bocca ammaestrati quegli abitanti nella fede ortodossa ed esiste ancora negli archivi del Vescovado un'antica pergamena in cui s. Pietro vien chiamato Protettore, maestro e dottore di questa Chiesa: Huius Episcopii protector, magister et doctor. |
A154000011 |
È grande sventura, che in occasione di guerre o d'incendi, o di altre vicende andassero {14 [438]} perdute le più antiche memorie, che certo, noi vi troveremmo una bella pagina sul Cristianesimo d'Acqui e de' suoi dintorni, sia in riguardo alla prontezza con cui questi popoli abbracciarono la vera fede, sia in riguardo all'inalterabile attaccamento, con cui si tennero uniti alla s. Chiesa cattolica. |
A154000012 |
Rammentiamoci, che secondo la parola di esso Gesù Cristo, le potenze dell'inferno mai non potranno prevalere contro la Chiesa piantata sopra una rupe incrollabile; portae inferi non praevalebunt adversus eam. |
A154000012 |
Ricordiamoci sempre, che sopra di Pietro G. C. edificò la sua Chiesa, quando disse: Tu sei Pietro, e su questa pietra io stabilirò la mia Chiesa. |
A154000012 |
{16 [440]} Guai pertanto a chi ricusa di ascoltare la voce del Papa vero successore del Principe degli Apostoli, Capo e Pastor supremo di tutta la Chiesa, Vicario di Gesù Cristo in terra! Guai a chi in questi tempi di tanta avversione alle cose più sante, si unisce ai libertini per muover guerra al sommo Pastor della Chiesa, od anche solo negargli quella figliale ubbidienza, che gli è dovuta! Chi procede di questo modo se la piglia con Gesù Cristo medesimo, e secondo il Vangelo già è condannato. |
A154000013 |
Non v'è cristiano, che non senta in se stesso un dolce ed irresistibile inchinamento ad amare e riverire questa Madre augusta dell'Uomo-Dio autore e consumatore di nostra fede; e la Chiesa nostra maestra e madre secondò e promosse questa inclinazione stabilendo ad onor della SS. Vergine un culto particolare, erigendo altari e chiese, ed istituendo feste solenni. |
A154000013 |
Nè s'inganna la Chiesa così facendo, perchè l'esperienza c'insegna, che in proporzione del crescere ne' cuori il sentimento della fede, vi cresce pure una maggiore e più tenera affezione a Maria; e non di rado Gesù si vale di questa di ozione tanto preziosa per allettare i popoli alla fedele osservanza della sua legge. |
A154000014 |
Questa gara si bella nei popoli di porgere a Maria continui ed eletti omaggi di pietà fervente, e in Maria di spandere sopra questi suoi clienti la piena delle sue benedizioni, mostrano apertamente i molti altari eretti ab antico quasi in ogni chiesa della diocesi, e sopratutto i tanti Santuari dall'amore dei fedeli dedicati qua e là ad onore della gran Vergine, od a perpetuare la memoria di qualche suo segnalato benefizio, od in testimonio di qualche sua graziosa apparizione. |
A154000016 |
E la gran Vergine a lei volgendosi nell'atto più amoroso, a lei giubilante insieme e tremante: « Io sono Maria, le disse, la Madre di Dio: o mia diletta figliuola, va a casa tua, e di' a' tuoi genitori per ordine mio, che facciano d'indurre gli abitanti di queste terre ad erigere qui per onor del mio Nome una chiesa: mi avranno sempre nei loro pericoli, nei loro bisogni difesa e conforto, e troveranno agevole, mediante me, la via del cielo: disse e disparve. |
A154000018 |
Coll'andare degli anni il titolo di Parrocchia, di cui si fregiava un tempo, venne trasferito ad un'altra chiesa dedicata a s. Andrea, e poscia a quella di s. Michele in Ponzone per essere questa in mezzo alla terra, e però più commoda alla maggior parte dei popolani. |
A154000018 |
Entrando ora a dir qualche cosa del Santuario, gioverà innanzi tutto osservare, che la chiesa eretta proprio {24 [448]} nel luogo dove Maria nella sua apparizione desiderò che fosse, stava ab antico ristretta nel cerchio d'anguste mura, per essere allora pochi gli abitanti di quei dintorni. |
A154000018 |
Ma essendo in appresso cresciute di numero le popolazioni, e cresciuta ad un tempo la divozione alla SS. Vergine, si sa per tradizione costante, che la chiesa primitiva venne ricostruita per altre due volte, a mano a mano ampliata ed abbellita fino a riescire il bel Santuario, che si vede al presente. |
A154000019 |
La chiesa è d'una sola nave, è ampia e maestosa: Essa venne di recente dipinta a fresco da un abile pittore Ponzonese sordomuto, Ivaldi Pietro di nome: è ricca di stucchi tutti nuovi, e conta cinque altari; l'altare maggiore, e altri {26 [450]} quattro a dritta e a manca tutti incavati. |
A154000020 |
Dall'essere le cappelle addossate ad un colle dolcemente elevato, e disposte nel modo fin qui descritto, questo ne segue di bello ed aggradevole, che lo spettatore stando nella sottoposta piazza, abbraccia in un colpo d'occhio tutte le cappelle distintamente, ne raffigura i vari dipinti, e crede di avere innanzi come una lunga nave di chiesa, di cui la cappella ultima posta nella sommità ne formi e rappresenti il coro. |
A154000021 |
Costrutte che furono le predette cappelle, si pensò a farle benedire, come porta il rito di santa Chiesa {29 [453]} perchè i fedeli facendo la Via crucis potessero lucrare le tante indulgenze annesse a questo pio esercizio: e stantechè la funzione celebrata in quell'occorrenza riuscì ai Ponzonesi, e a quanti vi accorsero in gran numero una solennità delle più tenere e commoventi, non posso rimanermi dal porne qui un cenno a rinfrescarne il gaudio in quanti la videro, ed a perpetuarne il ricordo per quanti verranno. |
A154000022 |
Alle dieci pure del mattino il piissimo Prelato recossi di nuovo in chiesa accompagnato da una eletta schiera di Parrochi e di Sacerdoti, dall'onorando Municipio di Ponzone, da varie Confraternite, e da un'on a strabocchevole di popolo accorso da ogni parte. |
A154000022 |
Nel mattino {30 [454]} di quel giorno, Monsignor Vescovo nella chiesa stimatissima di gente celebrò la santa Messa, durante la quale dopo aver fatto un affettuoso discorso sulla SS. Eucarestia, ebbe la consolazione d'amministrare il Pane degli Angeli a più centinaia di persone preparatesi al santo convito con un triduo di acconcio ritiramento. |
A154000022 |
Nella sera dopo i vespri, Monsignor Vescovo tornò in chiesa per ascoltare un eloquente discorso recitato dal Rev.Sig. Can. |
A154000024 |
Fa meraviglia vedere dai primi albori fin oltre il mezzodì la chiesa stipata di visitatori, di cui altri tutti raccolti in preghiere si serrano appiè della gran Madre di Dio, altri e numerosissimi aspettano il proprio turno per accostarsi ai SS. Sacramenti e lucrare così l'indulgenza plenaria concessa per sì bel giorno dalla Santità di Pio IX |
A154000032 |
Che tali fossero le disposizioni di quei buoni popolani verso Maria, ben lo comprovano sia la prontezza, onde si accinsero ad erigere la Chiesa da Lei desiderata, sia la sollecitudine che si presero di condurla a compimento non ostante ogni genere di sacrifizi. |
A154000041 |
Là entrata nella Chiesa del s. Apostolo, vi passò la notte in preghiera, e sul mattino del 1 dicembre si portò con grande impazienza e gioia al Santuario della {69 [493]} Pieve, dove a' piè della santa Vergine pregò con gran fede e fervore per buon tratto di tempo. |
A154000043 |
Essendomi nell'anno 1630 rotto il piede e la gamba sinistra, stetti tre anni senza potermene servire, sì che se voleva andare in chiesa non poteva, ma bisognava mi facessi portare sopra una seggiola; finalmente dopo aver adoperati molti medicamenti, pei quali aveva migliorato alquanto, ma senza essere ancora guarito bene, mi feci mettere a cavallo, e accompagnare alla Madonna SS. della Pieve. |
A154000044 |
Mi farò adunque ad accennarne qui alcune, protestando che di tali grazie, come di tutte le nominate di sopra, si rimette il giudizio alla veneranda autorità della Chiesa cattolica, e si lascia al pio lettore piena licenza di attribuire ad esse quella fede, e non più, che gli verrà suggerita dalla sua pietà e dal suo buon senso. |
A154000045 |
Il cielo era pienamente sereno; ma oh misericordia ineffabile di Maria! Rivolto alla gran Vergine, protesta il Pastore piissimo colle lagrime agli occhi di non volersi staccare dai piedi della sua Signora e Madre, se prima non sia fatta la grazia: il cuore gli dice che egli è esaudito; ed ecco al primo uscire che fa di chiesa la processione, comparisce sull'estremo orizzonte una nuvoletta; in men che' l dico si avanza per le vie dell'aria, si dilata, si addensa mano mano che la processione nel suo corso procede verso Ponzone, e non rientra ancora nella chiesa parrocchiale la moltitudine col suo Pastore, che già si scioglie il cielo in dirottissima pioggia, giubilandone tutti come d'una benedizione singolarissima dovuta al benigno interporsi di Lei, che è speranza e {78 [502]} conforto del popolo cristiano. |
A154000046 |
« Questa mattina è stata donata alla chiesa una collana d'oro del peso di un'oncia ed un quarto da Giuseppe Mignone per incarico di suo figliuolo {79 [503]} Pietro, che la mandò da Gibilterra per voto da esso fatto in una grave malattia di febbre gialla, per causa della quale morirono in quella città nove mila persone, laddove il suddetto Pietro, fatto un voto a N. S. della Pieve, ricuperò assai presto contro il sentimento de' medici la sua perfetta salute. |
A154000051 |
La s. Chiesa c'invita ad invocar Maria come Madre della misericordia, della grazia, del bell'amore; come aiuto e speranza dei cristiani, e consolatrice degli afflitti. |
A154000051 |
San Giovanni Damasceno {88 [512]} un mare di grazie; s. Bernardo la pienezza d'ogni bene, aggiungendo che Maria è un'arca assai più ampia di quella di Noè, dove noi ricoverandoci in tempo possiam scansare ogni pericolo; essere volontà di Dio, che ogni favore, che dal cielo discende sopra di noi in questa valle di miserie, passi prima per le sue mani amorosissime; e san Bonaventura non dubita di asserire, tanto aver di potenza il braccio di Maria, che salva chi vuole: che anzi san Germano e s. Anselmo ed altri Dottori di s. Chiesa non temono di asseverare che, come Dio è onnipotente per natura, così Maria venne fatta onnipotente per grazia, e La dissero con frase non prima udita, una supplichevole onnipotenza. |
A154000054 |
E siccome non pochi dei cattolici stessi, se pur si meritano un simil nome, invece di amare un Dio sì buono ed amabile ardiscono preferirgli le creature più indegne e farne il loro idolo, arri vano anzi ad ingiuriare il suo Nome adorabile, il suo santo Vangelo, la sua diletta Sposa la santa Chiesa, il suo Vicario qui in terra il Romano Pontefice, e fanno di tutto a rapirgli anime costate tutto il suo Sangue noi partecipando al dolore acerbissimo che sente Maria, nell'intimo del Cuor suo per tanti oltraggi che Gesù riceve dal mondo, e con opportuni {97 [521]} consigli, e con fervorose preghiere, e sopratntto coll'esempio delle nostre virtù, industriamoci di allettare all'amore di Gesù, e all'ossequio della Chiesa, e del suo Capo visibile, quanti per somma loro sventura non li conoscono, che per offenderli. |
A154000055 |
Che se tutti gli sforzi da noi adoperati {101 [525]} pel ravvedimento de' nostri fratelli da Dio lontani riuscissero infruttuosi, oh! non perdiamoci d'animo: chè la santa Chiesa Cattolica, nostra amorosa madre, ci suggerisce un mezzo assai facile ed efficace per ben riuscire nella santa impresa. |
don bosco-notizie storiche sul convento e sul santuario di santa maria delle grazie presso nizza.html |
A155000001 |
Il Sacerdote Giovanni Bosco, commosso dall'orrida profanazione di un Convento e Chiesa appartenente ai RR. PP. Cappuccini in Nizza Monferrato, ed ora ridotto ad un pubblico magazzino di vino, col consenso dell'Ordinario Monsig. |
A155000001 |
Vescovo di Acqui, desidera ora di fare acquisto di quegli edifizii, ritornare la Chiesa al culto religioso, {3 [407]} e del Convento farne un Istituto Religioso. |
A155000002 |
Venuto quel S. Chiostro in mano del Demanio per la soppressione del 1855, la Congregazione di Carità di Nizza ne fece acquisto con intendimento di farne un'opera Pia: ma fece permuta di detto locale con altro stabile del Municipio di quella Città, il quale pure non sapendo qual prò ritrarne, cedette questo possedimento ad una società Enologica, che da molti anni tiene questo convento coll'annessa Chiesa convertiti in usi profani, ed in magazzeno di vino. |
A155000005 |
Il Sottoscritto a fine di ritornare al Divin Culto una Chiesa e Convento appartenente ai Reverendi Padri Cappuccini in Nizza Monferrato, ed ora ridotta ad un magazzino da vino, è pronto a farne acquisto, e sottoporsi alle spese che occorrono per la compra, riattazione, e conservazione. |
A155000005 |
In ossequio poi alle prescrizioni di S. Chiesa promette di cederlo nuovamente agli stessi Religiosi nel caso, Dio lo faccia, che essi possano colà ritornare. |
A155000012 |
Stampe, fotografie, scuole, asili, collegi, sussidii, promesse, minaccie, calunnie, tutto mettono in opera a fine di pervertire le tenere anime, strapparle dal seno » materno della Chiesa, adescarle, tirarle » a sè, e gettarle in braccio a Satana. |
A155000014 |
Consideriamolo come uno di quei doni preziosi, che la Provvidenza del buon Dio concede ed invia nei tempi opportuni alla diletta sua sposa la Chiesa Cattolica. |
don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html |
A156000018 |
Nè solamente Maria è l'aiuto dei cristiani in particolare, ma il sostegno della Chiesa universale. |
A156000018 |
Per l'aiuto di Maria gli apostoli, i martiri, la primitiva Chiesa vinsero i persecutori; per l'aiuto di Lei fu debellata l'idolatria; per Lei il vessillo della Croce sventolò per tutto il mondo e trionfa |
A156000018 |
Quindi con ragione s. Giovanni Grisostomo già chiamava Maria il decoro, la gloria, la fermezza della Chiesa: Ecclesiae nostrae decus, gloria et firmamentum |
A156000020 |
Chi oserà opporsi a quei formidabili nemici? Papa s. Pio V, che allora governava la Chiesa, cercò bensì di unire i principi cristiani in una santa lega; li invitò, li pregò a {14 [266]} prendere le armi contro il comun nemico, ma solo il re di Spagna Filippo II, e il duca di Savoia Emanuele Filiberto, e pochi altri italiani si commossero alla voce del Vicario di G. C. Allora il papa, scorgendo le forze dei cristiani troppo inferiori a quelle degli infedeli ed umanamente parlando essere impossibile una vittoria, ripone tutta sua fiducia in Maria. |
A156000027 |
Non manchiamo di recarci ad ascoltare le sue lodi in qualche chiesa e non potendo, leggiamo almeno, e meditiamo qualche sua virtù, specialmente quei fatti e quei misteri, che vengono ricordati in quelle speciali solennità. |
A156000028 |
Se la novena o il triduo ha luogo in qualche Chiesa, si portano puntualmente alle funzioni che vi si fanno. |
A156000029 |
Altri fanno una visita in chiesa, o recitano qualche preghiera in casa avanti ad una immagine di Maria; altri offrono tutte le azioni di quella giornata in onore di Lei. |
A156000029 |
Oltre agli ossequi che prestiamo a Maria nel corso dell'anno, nelle novene e nelle sue feste, la santa Chiesa ci esorta di consacrare al culto di Lei anche il sabato di ogni settimana. |
A156000033 |
Fatto l'opportuno {22 [274]} ringraziamento, va in sagristia, fa un'offerta al direttore della chiesa, dicendo: Pregate per me, e raccontate per tutto il mondo le maraviglie del Signore mercè la intercessione della ss. Vergine. |
A156000033 |
L'anno 1868 ai 10 di giugno verso il mezzogiorno giungeva in Torino alla chiesa di Maria Ausiliatrice un uomo di aspetto signorile. |
A156000033 |
Un amico per consolarmi mi suggerì di fare una novena a Maria aiuto dei Cristiani, con promessa di fare qualche oblazione per questa chiesa. |
A156000040 |
Coi primi si attenta alla purità della fede, coi secondi alla purità dei costumi; coi primi si fa perdere la stima della Chiesa e dei suoi ministri; coi secondi si corrompono i costumi, le menti, e i cuori. |
A156000045 |
Egli un giorno fa strappare sacrilegamente le corone di gemme e di diamanti che in chiesa adornano il capo di Maria e le pone sopra la sua testa. |
A156000053 |
- Per queste ragioni la Chiesa radunata nel concilio di Trento condannò come eretici quelli {36 [288]} che negano la divina istituzione, e la necessità della confessione |
A156000053 |
Nel quinto secolo della Chiesa s. Agostino esorta i fedeli a fare per tempo penitenza dei loro peccati, e ne dà la ragione colle seguenti parole: Perchè se alcuno viene all'estremo della vita non sa se potrà riceverla ancora, ed ignora se potrà ancora a Dio e al sacerdote confessare i suoi peccati |
A156000063 |
Conducendo a mano il piccolo cieco ella si porta quel giorno in chiesa. |
A156000075 |
In questa occasione la Chiesa permetteva loro eziandio di portarsi a casa in una preziosa scatoletta un'ostia consacrala, affinchè nel pericolo di essere colti dai carnefici e condotti al martirio, potessero comunicarsi di per se stessi. |
A156000076 |
La santa Chiesa ha in ogni tempo stimolati i fedeli a comunicarsi frequentemente. |
A156000077 |
Se dunque Gesù Cristo stabilì la Comunione per noi; se desidera ardentemente che lo andiamo a ricevere spesso; se i primi cristiani coll'esempio, se Maria col consiglio, se la Chiesa cattolica coll'autorità ci spronano alla Comunione frequente, vorremmo noi forse cercare pretesti per tenercene lontani? {51 [303]}. |
A156000091 |
Ed ancorchè tu avessi sulla coscienza qualche leggiero peccato non dovresti angustiarti, perchè la Chiesa ha dichiarato che la Comunione preserva dal peccato mortale, e cancella i peccati veniali: quo liberemur a culpis quotidianis, et a mortalibus praeservemur |
A156000096 |
Qualcuno suole dire: Non è necessario comunicarsi spesso: la Chiesa lo comanda una volta all'anno. |
A156000098 |
La Chiesa poi è vero che comanda di comunicarsi almeno una volta l'anno, ma non proibisce di farlo più spesso, anzi il desidera. |
A156000098 |
La Chiesa è come una madre, la quale conosce che il figlio ha bisogno di mangiare frequentemente per tenersi in forze e non morire; ma non può indurvelo. |
A156000099 |
Noi dobbiamo imitare tanti padri e tante madri di famiglia, servitori e serve, tanti artigiani e contadini che {59 [311]} sudano tutto il giorno sotto ai loro lavori; i quali si levano di buon mattino, vanno in chiesa, si comunicano, fanno il conveniente ringraziamento, poi si portano a casa per le loro faccende senza che nulla si sconcerti. |
A156000112 |
Essa è il canale misterioso pel cui mezzo Gesù Cristo ci applica i frutti della sua passione e della sua morte, e ci comunica tutte le grazie che ci ha meritate; essa è l'arco di pace che placa l'ira di Dio; è la chiave d'oro che ci apre i tesori di ogni celeste benedizione: omni benedictione coelesti et gratia repleamur, come si esprime la Chiesa nella celebrazione della santa Messa. |
A156000112 |
Quanti peccatori ricevettero il dono della penitenza e della conversione per aver fatto celebrare, o per aver ascoltato divotamente la santa Messa! Ben con ragione la Chiesa c'insegna che dalla santa Messa placato Iddio, e concedendo la grazia e il dono della penitenza, perdona delitti e peccati, anche i più enormi: Huius quippe oblatione placatus Dominus, et gratiam et donum poenitentiae concedens, crimina et peccata, etiam ingentia, dimittit |
A156000116 |
A questo fine furono chieste speciali preghiere che in casi gravisoglionsi fare nella chiesa di Maria Ausiliatrice {70 [322]} in Torino e fu stabilito che al domani ivi si celebrasse all'altare di Lei la santa Messa per l'ammalata. |
A156000116 |
Ma si cangia ben tosto il loro timore in vivissima gioia, quando la malata si siede sul letto e dice chiaramente: «Io sono pienamente guarita.» Dimanda allora le vesti, e del mattino stesso si alza, si porta in chiesa a ringraziare Iddio e la sua Santissima Madre e a fare la santa Comunione. |
A156000119 |
Ma una persona, appena conosciuta la mia disgrazia, si affrettò di darle notizia del mio caso, pregandola di ricordarmi nelle preghiere che si fanno nella chiesa di Maria SS. Ausiliatrice e celebrare ivi una s. Messa a suo {72 [324]} onore e gloria, per ottenere da Dio le grazie di cui io aveva tanto bisogno. |
A156000126 |
La Chiesa addobba in quei giorni i templi e gli altari cogli ornamenti più ricchi; brucia gl'incensi più grati; moltiplica i lumi e le lampade. |
A156000126 |
Noi pertanto, o cristiani, per corrispondere ai materni desiderii ed inviti della santa Chiesa dobbiamo unirci per onorare e adorare Gesù nel miglior modo che ci è possibile, e mostrare di quanta venerazione ed amore sia ripieno il nostro cuore verso di Lui. |
A156000126 |
Per onorare Gesù nel SS. Sacramento la santa Chiesa celebra lungo l'anno delle grandi solennità, come quella del Giovedì Santo e specialmente del Corpus Domini con ottava, ed anche delle Quarant'ore. |
A156000129 |
- Lo stesso faceva s. Giovanni Francesco Regis, il quale trovando qualche volta chiusa la chiesa si consolava col trattenersi genuflesso avanti alla porta anche per freddo, per vento e per pioggia. |
A156000129 |
- Quante anime buone anche oggidi trovano il più dolce piacere nel trattenersi delle ore avanti al SS. Sacramento! Un giorno fu interrogato un pio giovanetto perchè così sovente si recasse in chiesa, e vi passasse la maggior parte della ricreazione? Egli rispose: «In chiesa essendovi {80 [332]} Gesù, vi è il Paradiso; perciò io amo meglio stare in Paradiso che altrove |
A156000140 |
Nè io guardo i peccati che porta, ma solo se viene con buona volontà; perchè io sono chiamata, e veramente sono la Madre della misericordia.» Oh! persuadiamoci che non senza ragione Maria è dalla Chiesa proclamata Vergine dolce, clemente {85 [337]} e pia, o clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria; non senza ragione è invocata Rifugio dei peccatori; Refugium peccatorum. |
A156000154 |
Ma una cosa mancava ancora, ed era un giorno dell'anno destinato in modo speciale ad onorare Maria Ausiliatrice, che è quanto dire, una festa con rito, Messa, officio dalla Chiesa approvato. |
A156000155 |
Ma siccome dove è il Papa la vi è il Capo della Chiesa, così Savona divenne in certo modo un'altra Roma. |
A156000155 |
Mentre il Capo della Chiesa gemeva prigioniero, ai cristiani altro più non rimaneva che imitare i fedeli della Chiesa primitiva, quando s. Pietro era tenuto prigione, cioè pregare. |
A156000155 |
Pregava il venerando Pontefice, e con lui pregavano tutti i cattolici, implorando l'aiuto di Colei che è detta grande presidio nella Chiesa, magnum in Ecclesia praesidium. |
A156000157 |
Egli con decreto del 22 Maggio 1868 degnavasi poscia di concedere Indulgenza plenaria a chiunque, {96 [348]} pentito, confessato e comunicato visiti la suddetta chiesa, da lucrarsi o nel di della festa 24 Maggio, oppure in uno da scegliersi a piacimento. |
A156000157 |
In seguito poi nella medesima chiesa coll'autorizzazione dell'arcivescovo di Torino, essendosi instituita una Pia Associazione dei divoti di Maria Ausiliatrice, concedeva ai socii molte Indulgenze e plenarie e parziali. |
A156000157 |
Lo stesso regnante Pio IX zelante promotore dell'onore dovuto all'augusta Madre di Dio, si adoperò perchè fosse con sua speciale protezione eretta in Torino una chiesa a Maria Ausiliatrice. |
A156000160 |
Nella Chiesa dedicata in Torino a Maria Ausiliatrice con autorizzazione di sua Ecc. |
A156000168 |
Tutti gli Aggregati per darsi vicendevole aiuto a camminare per la strada della salvezza intendono di fare comunione di tutte le opere buone che fa ciascuno in privato o nella chiesa di Maria Ausiliatrice oppure altrove. |
A156000169 |
Parteciperanno eziandio delle pratiche di pietà che sì compiono all'altare dell'Associazione che è l'altare maggiore di questa Chiesa: altare privilegiato quotidiano secondo il Decreto della sacra Congregazione in data 22 Maggio 1868. |
A156000176 |
Ogni Aggregato intervenendo alle pratiche di pietà che in questa chiesa compionsi nel corso dell'anno in occasione di tridui o novene può una volta al giorno lucrare l'indulgenza di sette anni e di altrettante quarantene. |
A156000178 |
Qualora un Confratello od una consorella cadessero ammalati, oppure a Dio piacesse di chiamarli a miglior vita, saranno in modo speciale raccomandati alle preghiere che ogni giorno si fanno all'altare di Maria Ausiliatrice, purchè se ne dia avviso al Direttore della chiesa. |
A156000179 |
Chiunque desidera di far parte di questa pia Associazione farà scrivere il suo nome e cognome, luogo e dimora, sopra apposito registro che si conserva nella sacrestia della chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A156000180 |
I Paroci ed ogni altro che abbia cura d'anime, i Direttori di collegi o delle case di educazione o di istituti di beneficenza possono aggregare qualunque loro dipendente, purchè mandino i nomi degli Aggregati al Direttore della chiesa, che è pure Direttore della pia Associazione. |
A156000181 |
Non vi è alcuna annualità pecuniaria; ciascuno se vuole farà ogni anno qualche oblazione per sostenere le spese che occorrono nella novena e festa di Maria Ausiliatrice, e per tutte le funzioni che si compiono nelle varie occorenze dell'anno nella chiesa dell'Associazione. |
don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html |
A157000086 |
Ci sono ancora i precetti della Chiesa, e i vizi capitali. |
A157000176 |
{44 [268]} Per esempio, miratelo in chiesa, sapendo che è alla presenza di Dio, egli dice tra se stesso: se io fossi alla presenza dell'Imperatore, certamente non farei il buffone, e se io avessi bisogno di qualche cosa, non ometterei l'occasione per dimandarla. |
A157000190 |
Cavaliere senza paura, confidandosi in Dio ed anche un poco nel suo saper fare le cose, non ha temuto di fabbricare intorno alla propria casa la più bella chiesa della contrada, un convento delle figlie di Maria, una casa pel Missionario ed un collegio. |
A157000191 |
La sua bella chiesa minacciando rovina egli aveva radunato i catechisti che s'imposero di fabbricarne una a proprie spese; questa fu l'occasione della sua cattura, perchè tre malvagi l'accusarono presso il vice prefetto della fabbricazione della nuova chiesa; ma prevenuto da Emanuele ebbe la compiacenza di non vedere altro che una fabbrica comune rimandando i delatori ben bastonati. |
A157000194 |
Di più ha fabbricato una chiesa e vi raccoglieva il popolo per la predicazione e la preghiera. |
A157000196 |
Il corpo del sacerdote fu sepolto nella chiesa di Nang-Gu dopo essere stato riunito colla testa e vestito degli abiti sacerdotali esposto un giorno ed una notte alla venerazione dei fedeli, che corsero premurosi in folla a pregare intorno alla sua bara ed a procurarsi bambagia inzuppata del suo sangue. |
A157000197 |
Il corpo di Emanuele fu portato alla sua famiglia e fu sepolto nella chiesa {61 [285]} nuova, monumento della sua fede e del suo zelo per la. |
don bosco-novelle e racconti.html |
A158000003 |
Viene infine una raccolta di aneddoti che si riferiscono alla veneranda persona del Capo della Chiesa. |
A158000058 |
Io credo nella Chiesa che è una, santa, cattolica, apostolica e romana. |
don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html |
A159000002 |
Tuttavia volendo essere sicuri di procedere secondo i principii di Santa Chiesa, si ricorse al supremo Gerarca di essa affinchè consigliasse quanto giudicasse da farsi a maggior gloria di Dio. |
A159000012 |
- Numero maggiore di vocazioni speriamo di avere negli anni avvenire se la pietà dei fedeli continuerà il suo aiuto ad un' opera che non è limitata ad un paese, o ad una diocesi; ma al bene generale di tutta la Chiesa. |
A159000012 |
Avuta cosi la benedizione e l' approvazione dei Vescovi e del supremo Gerarca della Chiesa mi sono mosso alle prime prove, raccogliendo nell' Ospizio di S. Vincenzo in Sampiedarena alcuni giovani grandicelli, che avessero intenzione di percorrere gli studi ginnasiali unicamente per consacrarsi a Dio nello stato ecclesiastico. |
A159000016 |
Quest' opera è posta sotto agli Auspizi della Santa Vergine Ausiliatrice, perchè Maria essendo dalla Chiesa proclamata Magnum et singulare {16 [16]} in Ecclesia praesidium, si degnerà certamente proteggere un' opera che mira a procacciar buoni ministri alla Chieda. |
A159000021 |
Ogni giorno nella Chiesa di Maria Ausiliatrice si celebrerà la santa Messa: gli allievi l' ascolteranno facendo delle Comunioni con particolari preghiere pei loro benefattori. |
A159000029 |
Indulgenza Plenaria tutte le Domeniche e feste del Signore e della B. V. in cui confessati e comunicati visitando qualche Chiesa ivi pregheranno secondo l' intenzione del Sommo Pontefice. |
A159000032 |
Il Sommo Pontefice Pio IX concesse l' Indulgenza Plenaria con la benedizione papale una volta l' anno da darsi con la formola consueta a tutti gli Associati, che confessati e comunicati visiteranno una Chiesa od Oratorio ed ivi pregheranno per la concordia de' Principi Cristiani, per l' estirpazione delle eresie, e per la esaltazione di s. Madre Chiesa. |
A159000040 |
S. Bonaventura Vescovo, Cardinale, Dottore della Chiesa. |
A159000047 |
Gli Associati dell' Opera di Maria Ausiliatrice, che faranno ogni giorno mezz' ora, o almeno un quarto d' ora di orazione mentale, possono una volta al mese conseguire Indulgenza Plenaria, purchè in quel giorno, in cui vogliono lucrarla, si accostino al Sacramento della Penitenza e dell' Eucaristia, e visitino qualche Chiesa pregando secondo l' intenzione del Sommo Pontefice. |
A159000057 |
Di 100 giorni a quelli che intervengono alle processioni, che si fanno con l' autorità dell' ordinario; non che a quelli che accompagnano il SS. Sacramento nelle processioni, o mentre viene portato agli infermi; e parimenti a quelli che, impediti di poterlo accompagnare, reciteranno cinque Pater ed Ave, o almeno un Pater ed Ave pe' bisogni di Santa Chiesa e pe' defunti. |
A159000063 |
Similmente in ogni Venerdì di quaresima possono lucrare l' Indulgenza di 7 anni e 7 quarantene, e in uno di essi Venerdì la Plenaria; purchè confessati e comunicati visitino qualche Chiesa ed ivi preghino secondo l' intenzione del Sommo Pontefice. |
don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico [v.27].html |
A160000012 |
Quest'opera è posta sotto agli Auspizi della santa Vergine Ausiliatrice, perchè Maria essendo dalla Chiesa proclamata Magnum et singulare in Ecclesia praesidium; si degnerà certamente proteggere un'opera che mira a procacciare buoni ministri alla Chiesa. |
A160000017 |
Ogni giorno nella Chiesa di Maria Ausiliatrice si celebrerà la santa Messa: gli allievi l'ascolteranno facendo delle Comunioni con particolari preghiere pei loro benefattori. |
A160000020 |
Le indulgenze saranno descritte a parte, e se ne spedirà nota a tutti quelli, che daranno il loro nome a quest'opera di carità, che è indirizzata al bene generale di tutta la Chiesa. |
don bosco-pratiche divote per l-adorazione del ss. sacramento.html |
A162000001 |
Ad animare i fedeli ad un esercizio sì santo e sì gradito a Dio Clemente Papa XIII ( 23 luglio 1765 ) concesse indulgenza plenaria a chi confessato e comunicato divotamente visiterà in qualunque chiesa del mondo cattolico il SS. Sacramento esposto per tre giorni in una o ciascheduna delle settimane di settuagesima, di sessagesima e di quinquagesima fino al giorno delle ceneri esclusive, ovvero esposto nella sola feria V di sessagesima, volgarmente detta il giovedì grasso. |
A162000004 |
La Chiesa interprete verace dei disegni del {12 [264]} suo sposo Gesù Cristo e della sua parola ha sempre approvata la comunione frequente. |
A162000005 |
Di più i pastori della Chiesa amanti del bene delle anime, e desiderosi che sempre più i fedeli si unissero a questo divino Agnello permettevano persino che dopo aver partecipato in comune alla mensa celeste ciascuno portasse presso di se questo mistico pane a proprio sostegno e conforto: la qual pratica allora soltanto cessò, quando il fervore nella pietà, e la santità della vita si raffreddarono presso i fedeli. |
A162000005 |
Nei primi tempi della Chiesa i fedeli non assistevano mai al santo Sacrificio della Messa senza ricevervi la SS. Eucaristia: la qual cosa era divenuta tanto abituale che il non farla sarebbe stato oggetto di scandalo. |
A162000012 |
La mattina della comunione poi bisogna che {17 [269]} subito svegliati eleviamo la nostra mente verso il Dio d'amore, da cui speriamo di essere felicemente visitati, e quindi modestamente andare alla chiesa subito che si può, e quando saremo confessati, ed avremo fatta quella parte della penitenza che il tempo ci permetterà, bisognerà fare con gran fervore gli atti che debbono precedere la comunione. |
don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html |
A163000105 |
Si tratta solamente di venire a sentire le prediche che si fanno nella chiesa evangelica. |
A163000106 |
Ma io non ho mai sentito a parlare di questa chiesa: c'è colà qualche curato, o qualche altro prete che faccia prediche?. |
A163000156 |
Beatissimo Padre, voi che siete il Vicario di Gesù Cristo, successore di S. Pietro, il Supremo Pastore della Chiesa, pregate, e comandate che tutti i cattolici del mondo preghino Iddio ad avere di noi pietà. |
A163000157 |
Voi poi, Vescovi, Parroci, ed altri sacri ministri della Chiesa, predicate da tutte le parti, fate sentire a tutti gli uomini del mondo, che l'unico mezzo per rimediare ai nostri mali è il lasciare il peccato e darsi alla virtù. |
A163000221 |
E alla funzioni di chiesa?. |
A163000222 |
Qualche scappata in chiesa, e si prendeva quello che si poteva; ma, come ti dissi, da che si mise a lavorare nei giorni di precetto, gli accaddero disgrazie sopra disgrazie. |
A163000304 |
Spiegatemi come ciò in fanciulli che non andavano alla scuola, rare volte in chiesa, e che sapevano appena il Pater e l' Ave...!. |
A163000356 |
In questo modo cadde anche l'obbiezione che si faceva contro l'Apparizione, cioè, che realmente non vi fosse segreto, o che questo segreto fosse senza importanza alcuna, anzi puerile, e tale, chei fanciulli non avrebbero voluto farlo conoscere alla Chiesa. |
A163000360 |
Non senza» motivo la Chiesa chiamasi militante, e» voi ne vedete qui il Capitano (portando» al petto la sua destra). |
A163000364 |
Lambruschini, primo ministro di Sua Santità, pienamente istruito delle regole della Chiesa per la pubblicazinn dei miracoli, nell'udienza graziosamente accordatami, disse: Conosco già da tempo il fatto della Salette, lo credo, e come {78 [446]} Vescovo l'ho predicato nella mia Diocesi, e ho notato che il mio discorso vi aveva fatto grande impressione. |
A163000373 |
... Hanno cessato di lavorare la domenica: hanno dismessa la bestemmia... Frequentano la chiesa, accorrono alla voce dei loro pastori, si accostano ai Santi Sacramenti, adempiono con edificazione il precetto della Pasqua fino a quel momento generalmente negletto. |
A163000384 |
La pia damigella prese a raccontargli come si fosse costituita una società di giovanetto sotto il patrocinio della Beatissima Vergine, e si raccogliessero tutte le domeniche in qualche chiesa dedicata a Maria ed ivi col massimo raccoglimento pregassero insieme, per l'esaltazione della Santa Chiesa Romana Apostolica, per tutti i loro fratelli, e specialmente per quelli che si trovano nelle afflizioni, od oppressi da infermita e particolarmente poi per quelli che si trovano nell'errore dell'eresia, e per la conversione dei peccatori. |
A163000390 |
Mi feci perciò ad esporgli brevemente {92 [460]} ciò che insegna sopra queste grandi verità la Chiesa Cattolica. |
A163000394 |
In seguito gli parlai del Papa; gli dimostrai come egli fosse il successore di S. Pietro, il Capo, il Supremo Pastore della Chiesa Cattolica, e come noi gli dovessimo rispetto, sommessione ed obbedienza qual vero e legittimo rappresentante di Gesù Cristo sopra la terra, e gli citai le grandi e memorabili parole dell'Evangelio: Tu sei Pietro, e sopra questa pietra io innalzerò la mia Chiesa, e le potente dell'inferno nulla potranno contro di èssa, ed a te darà le chiavi del mio regno del cielo. |
A163000397 |
«Figlio mio, gli dissi, io ringrazio di» cuore il Signore che abbia benedetto» le mio parole, le quali, veggo, hanno» prodotto nel vostro cuore tale effetto,» che io non esito punto di chiamarvi» fin d'ora cattolico già nel cuore; e perche, mio caro, non lo sarete perfetto?» Voi dovreste, senza più tardare, abbracciare la Religione Cattolica, entrare» nel grembo della Chiesa di Gesù Cristo, ed oh, come il vostro cuore sarebbe inondato di gioia spirituale, come» la vostr'anima sarebbe lieta di tanta» fortuna! Voi siete molto aggravato dal» male, e chi sa, che Iddio non sia vicino a darvi la corona dei giusti, e» chiamarvi a sè per la felicità eterna»! Egli mi fissò in volto due occhi di fuoco, ma tacque! {95 [463]}. |
A163000398 |
Credete {96 [464]} voi che vi ha una sola Chiesa Cattolica,» Apostolica, Romana, e desiderate voi» di venire suo figlio fortunato? Si lo» credo, e lo desidero ». |
A163000407 |
Prima di andare alla Chiesa il padrino ch'era un uomo alieno dai catechismi e dalle istruzioni parrocchiali, aveva consultato il suo almanacco, e fu assai contento di aver trovato un bel nome pel suo figlioccio. |
A163000407 |
Qualche tempo fa, in una parocchia assai popolata del cantone di Picchigni, in Erancia, fu portato alla Chiesa un fanciullo perchè gli fosse amministrato il Battesimo. |
A163000411 |
Queste due parole indicano solo il precetto della Chiesa, ma non sono nomi di santi. |
don bosco-regolamento dell-oratorio di s. francesco di sales per gli esterni.html |
A164000001 |
Lo scopo dell' Oratorio festivo è di trattenere la gioventù ne' giorni di festa con piacevole ed onesta ricreazione dopo di aver assistito alle sacre Funzioni di Chiesa. |
A164000004 |
Dopo aver assistito alle sacre Funzioni {3 [33]} di Chiesa; perciocchè l' istruzione religiosa è lo scopo primario, il resto è accessorio e come allettamento ai giovani per farli intervenire. |
A164000043 |
Baderà che non avvengano disordini entrando in Chiesa, e che ciascivno prendendo l' acqua benedetta faccia bene il segno della santa Croce, e la genuflessione all' altare del Sacramento. |
A164000044 |
Se succederà che si portino in Chiesa ragazzini, i quali disturbino con grida o con pianto, avviserà con bontà chi di ragione affinchè siano portati via. |
A164000045 |
Nell' avvisare alcuno in Chiesa usi raramente la voce; dovendo correggere qualcuno con discorso un po' prolungato, differisca di ciò fare dopo le funzioni, oppure lo conduca fuori della Chiesa. |
A164000053 |
Nella Sacrestia devesi mantenere silenzio, nè mai introdurre discorsi, che non riguardino a cosa di Chiesa, oppur ai doveri dei Sacrestani. |
A164000054 |
È caldamente raccomandato ad un Sacrestano di mettersi vicino al campanello solito a suonarsi nella Benedizione per dar segno quando il Sacerdote si volge al pubblico col Santissimo, ma non suonarlo la seconda volta, finchè non siasi chiuso il tabernacolo, e ciò per togliere ai ragazzi una specie di voglia di alzarsi, e uscire di Chiesa con irriverenza a Gesù Sacramentato. |
A164000057 |
E principalissimo loro dovere aprire e chiudere la porta della Chiesa, mantenere la mondezza di Essa, e di ogni arredo, od oggetto riguardante l' altare. |
A164000058 |
Uno dei Sacrestani è incaricato di suonare le campane, e dare col campanello avviso del tempo in cui deve cessare la ricreazione, e della entrata in Chiesa per le sacre funzioni. |
A164000059 |
La sera, un po' prima che suoni l' andata, in Chiesa, aggiustino le panche disponendole in classi distinte, come viene indicato dal rispettivo numero affisso alla parete della Chiesa. |
A164000060 |
Mentre i giovani entrano in Chiesa i Sacrestani distribuiscano ai Catechisti i catechismi {11 [41]} numerati, e cinque minuti prima che finisca il Catechismo due di loro, uno a destra, e l' altro a sinistra distribuiscano i libri per cantare il Vespro; verso il fine del Magnificat, passino a raccoglierli e li portino al loro posto; chiudano l' armadio, e consegnino la chiave al capo di Sacrestia. |
A164000062 |
Ogni giorno festivo entrato in Chiesa incomincia le preghiere del mattino, e recita la terza parte del Rosario della Beata Vergine Maria. |
A164000065 |
Finito il Catechismo reciterà gli atti di Fede come al mattino, e procurerà di mettersi in' quella parte della Chiesa dove più facilmente può essere udito da tutti. |
A164000065 |
La sera prima del Catechismo, appena giunto in Chiesa, un competente numero di {12 [42]} giovani intonerà il Padre nostro e il Dio ti salvi. |
A164000069 |
Gli Invigilatori sono giovani scelti fra i più esemplari, i quali hanno l' incumbenza di coadiuvare l' assistente specialmente nelle sacre Funzioni della Chiesa. |
A164000070 |
Essi dovranno essere almeno quattro, e prenderanno posto in quattro punti o angoli {13 [43]} principali della Chiesa, e se non v' è motivo non si moveranno dal proprio posto. |
A164000071 |
Sorveglino che i giovani, entrando in Chiesa, prendano il loro posto, facciano l' adorazione, stiano con rispetto tanto nell' aspettare quanto nel cantare. |
A164000072 |
In casi gravi si condurrà il colpevole fuori della Chiesa e si farà la debita correzione. |
A164000091 |
Formerà un catalogo di tutti gli oggetti che servono ad uso di Chiesa, particolarmente quelli destinati e donati per qualche Altare determinato. |
A164000099 |
È pure incumbenza dei Pacificatori il raccogliere i giovani che veggano in vicinanza dell' Oratorio, condurli in Chiesa con {20 [50]} promessa di qualche piccolo premio, a cui certamente il Direttore non si rifiuterà. |
A164000100 |
Niuno si fermi a fare schiamazzo, o trastulli vicino alla Chiesa durante le medesime; succedendo questi casi si esortino con pazienza a recarsi in Chiesa appena dato il segno del campanello. |
A164000144 |
Tutti sono liberi di frequentare quest' Oratorio, ma tutti devono essere sottomessi agli ordini di ciascun incaricato; tener il debito contegno nella ricreazione, in Chiesa, e fuori dell' Oratòrio. |
A164000155 |
Dato il segno di recarsi in Chiesa, ognuno vi si rechi prontamente con ordine, cogli abiti aggiustati, e quelli che sanno leggere non dimentichino il rispettivo libro. |
A164000156 |
Entrando in Chiesa ciascuno prenda l' acqua benedetta, faccia il segno della santa Croce, vada a mettersi a suo posto per fare ginocchioni una breve preghiera, e pensi che trovasi nella casa di Dio che è il Padrone del cielo e della terra. |
A164000157 |
In Chiesa non dovrebbe essere necessario alcun assistente; il solo pensiero di trovarsi nella casa di Dio dovrebbe bastare ad impedire ogni divagazione. |
A164000159 |
Quando taluno è avvisato di qualche difetto o a torto o a ragione, accolga in silenzio ed in buona parte l' avviso, e se ha qualche motivo a produrre, ciò faccia dopo le Funzioni di Chiesa. |
A164000161 |
Si raccomanda a tutti di faro quanto si può per non uscire di Chiesa in tempo di predica. |
A164000163 |
Non passate dinanzi a Chiesa, Croce, o Immagine divota senza scoprirvi il capo. |
A164000171 |
La Comunione solevasi fare quotidiana dai cristiani dei primi tempi; la Chiesa Cattolica nel Concilio Tridentino inculca che ogni cristiano quando va ad ascoltare la s. Messa faccia la santa Comunione. |
A164000173 |
Si raccomanda a tutti e specialmente ai più adulti di frequentare i santi Sacramenti nella Chiesa dell' Oratorio per dar buon esempio ai compagni; perchè un giovane che si accosti alla Confessione e Comunione con vera divozione e raccoglimento fa talvolta maggior impressione sull' anima altrui, che non farebbe una lunga predica. |
A164000179 |
Dopo la Comunione trattenetevi almeno un quarto d' ora a fare il ringraziamento; sarebbe una gravissima irriverenza se pochi minuti dopo aver ricevuto il Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo uno uscisse di Chiesa o si mettesse a ridere ed a chiacchierare, sputare o guardare qua e là per la Chiesa. |
A164000196 |
2° Visitare questa Chiesa. |
A164000253 |
Nei nove giorni che precedono la festa si canterà in Chiesa l' Iste confessor... o l' Infensus hostis etc., con qualche preghiera ed un sermoncino, o almeno un po' di lettura della vita del Santo, o sopra qualche verità della fede. |
don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html |
A165000015 |
Questo serve a farci conoscere quanto la Chiesa ami che i fanciulli siano ammessi per tempo alla santa Comunione. |
A165000015 |
Secondo la disciplina della Chiesa primitiva si solevano dare ai bambini le ostie consacrate che sopravanzavano nella comunione pasquale. |
A165000059 |
Mentre vigila che i giovani siano puntuali ai loro doveri, d' accordo col Consigliere scolastico e col Catechista con bella maniera procuri che i maestri, i capi d' arte e gli assistenti si trovino ad occupare il loro posto all' arrivo dei giovani nella chiesa, nello studio, nelle scuole, nel laboratorio e ne' dormitori, e così impediscano i disordini che generalmente sogliono in quei momenti accadere. |
A165000078 |
Avrà pur cura del servizio della Chiesa, delle funzioni religiose, e degli oggetti destinati al divin culto. |
A165000080 |
Per turno sceglierà due chierici dei corsi inferiori a fare una settimana di servizio in Chiesa. |
A165000083 |
Occorrendo lumi per cose estranee alla chiesa si provveda altrimenti. |
A165000087 |
Ne' Collegi in cui si ha chiesa pubblica e clero numeroso, il Catechista potrà avere in suo aiuto un Prefetto di sacristia, specialmente per ciò che è prescritto dall' art. |
A165000090 |
Procuri che gli allievi facciano silenzio quando entrano od escono di Chiesa, quando escono dai laboratori, vanno ed escono dal refettorio; alla sera nel recarsi a riposo, e al mattino dopo la levata, quando si portano in Chiesa od altrove pei loro religiosi doveri. |
A165000101 |
Assista gli studenti quando si recano alla chiesa, allo studio, alla scuola, al dormitorio, affinchè si osservi 1' ordine ed il silenzio. |
A165000131 |
Dovranno assistere la propria classe nella scuola, in chiesa, in ricreazione e nella passeggiata. |
A165000132 |
Accompagneranno i giovani dallo studio alla chiesa, e dalla chiesa allo studio, e procureranno che vadano in ordine ed in silenzio: li accompagneranno ancora quando vanno al refettorio fino a che vi siano entrati. |
A165000136 |
Nella Chiesa veglino affinchè ciascun allievo abbia il libro delle pratiche di pietà e non altro, e si adoperi per sostenere il canto religioso, impedendo nei giovani le grida smodate, che sogliono disturbare invece di conciliare divozione. |
A165000171 |
Si accostino non meno di una volta al mese con divozione alla santa Confessione e Comunione, e ciò facciano nella propria Chiesa o proprio 0ratorio, affinchè la loro cristiana condotta sia conosciuta dai giovani della Casa, e serva loro di buon esempio. |
A165000269 |
La chiesa, o cari figliuoli, è casa di Dio, è luogo di orazione. |
A165000270 |
In chiesa o non andare o stare col debito rispetto. |
A165000270 |
La chiesa è casa di Dio, casa di preghiera, di divozione e non di conversazione o di dissipazione. |
A165000270 |
Ogni qualvolta entrate in qualche chiesa, prendete prima l' acqua benedetta e, fattovi il segno di santa croce, fate inchino all' altare se vi è solamente la croce o qualche immagine; piegate un ginocchio ov' è il Ss. Sacramento nel tabernacolo, {64 [160]} fate genuflessione con ambe le ginocchia se il Ss. Sacramento sta esposto. |
A165000271 |
Non fermatevi alla soglia della chiesa; non avvenga mai che v' inginocchiate con un sol ginocchio, appoggiandovi sgarbatamente col gomito sull' altro; non sedetevi sulle calcagna, come fanno i cagnolini, nemmeno sdraiatevi contro il sedile, facendo arco della persona: camminando in chiesa, non cagionate mai calpestio in modo da recar disturbo a chi raccolto prega. |
A165000271 |
Ricordatevi poi che è mal costume, appena entrati in chiesa, trattenersi a mirare le persone, gli oggetti o i capolavori che sono in essa, prima di fare un atto di adorazione a Dio, come pure è mal fatto lo stare in piedi al tempo della Messa, appena piegando il ginocchio al tempo dell' elevazione, come in alcuni paesi suole avvenire. |
A165000272 |
Durante le sacre funzioni astenetevi, per quanto potete, di sbadigliare, dormire, volgervi qua e là, chiaccherare ed uscire di Chiesa. |
A165000274 |
Aspettate a coprirvi il capo passata la soglia, e badate a non fermarvi, a non far chiasso vicino alla chiesa. |
A165000274 |
Siate raccolti anche nell' uscire di chiesa, e non accalcatevi mai alla porta per uscire tra i primi. |
A165000378 |
Che se v' accadesse di passare vicino ad una chiesa, ove si compissero i divini uffizi, fate silenzio a debita distanza per non recar disturbo a quelli che entro si trovano. |
A165000378 |
Passando davanti a qualche chiesa o divota immagine, scuopritevi il capo in segno di riverenza. |
A165000379 |
Ricordatevi bene, che se voi non vi portate bene nella chiesa, nella scuola, nel lavoro o per istrada, oltre che ne avrete a render conto al Signore, farete anche disonore al Collegio o Casa a cui appartenete. |
don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales.html |
A166000002 |
Questo fatto deve essere da noi salutato come uno dei più gloriosi per la nostra Congregazione, come quello che ci assicura che nell'osservanza delle nostre regole noi ci appoggiamo a basi stabili, sicure, e, possiamo dire, infallibili, essendo infallibile il giudizio del Capo Supremo della Chiesa che le ha sanzionate. |
A166000016 |
La prima volta che il Sommo Pontefice parlò della Società Salesiana disse queste parole: In una congregazione o società religiosa sono necessari i voti, affinchè tutti i membri siano da un vincolo di coscienza legati col superiore, e il superiore tenga sè e i {XVII [25]} suoi legati col Capo della Chiesa, e per conseguenza con Dio medesimo. |
A166000017 |
I nostri voti pertanto si possono chiamare altrettante funicelle spirituali, con cui ci consacriamo al Signore, e mettiamo in potere del superiore la propria volontà, le sostanze, le nostre forze fisiche e morali, affinchè tra tutti facciamo un cuor solo ed un'anima sola per promuovere la maggior gloria di Dio, secondo le nostre costituzioni, come appunto c'invita la Chiesa quando dice nelle sue preghiere: ut una sit fides mentium, et pietas actionum |
A166000034 |
Il gran muro, ossia i bastioni della religione, sono i precetti di Dio e della sua Chiesa. |
A166000158 |
A tranquillità delle anime la Società dichiara che le presenti regole per sè non obbligano sotto pena di peccato nè mortale, {48 [98]} nè veniale: perciò se qualcheduno trascurandole sarà reo innanzi a Dio, ciò proviene non dalle regole direttamente, ma o dai comandamenti di Dio e della Chiesa, o dai voti fatti, o finalmente dalle circostanze che accompagnano la violazione delle regole, come il cattivo esempio, il disprezzo delle cose sacre e simili. |
don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html |
A167000002 |
Questo fatto deve essere da noi salutato come uno dei più gloriosi per la nostra Congregazione, come quello che ci assicura che nell' osservanza delle nostre regole noi ci appoggiamo a basi stabili, sicure, e, possiamo dire, infallibili, essendo infallibile il giudizio del Capo Supremo della Chiesa, che le ha sanzionate. |
A167000020 |
Fin qui S. Alfonso dottore di S. Chiesa. |
A167000034 |
La prima volta che il Sommo Pontefice parlò della Società Salesiana disse queste parole: In una congregazione o società religiosa sono necessari i voti, affinchè tutti i membri siano da un vincolo di coscienza legati col superiore, e il superiora tenga se e i suoi legati col Capo della Chiesa, e per conseguenza con Dio medesimo. |
A167000035 |
I nostri voti pertanto si possono chiamare altrettante funicelle spirituali, con cui ci consacriamo al Signore, e mettiamo in potere del superiore la propria volontà, le sostanze, le nostre forze fisiche e morali, affinchè tra tutti facciamo un cuor solo ed un' anima sola per promuovere la maggior gloria di Dio,secondo le nostre costituzioni, come appunto c' invita la Chiesa quando dice nelle sue preghiere: ut una sit fides mentium, et pietas actionum. |
A167000036 |
Sono anche soliti i Dottori di santa Chiesa a paragonare i voti religiosi al martirio, dicendo che tanto è il merito di chi emette i voti come di chi riceve il martirio; perchè, dicono, ciò che nei voti manca d' intensità è supplito dalla durazione. |
A167000072 |
Il gran muro, ossia i bastioni della religione, sono i precetti di Dio e della sua Chiesa. |
A167000110 |
Quale aiuto ad andar volentieri all' orazione, se non si leva che a malincuore? Come meditar volentieri quando non si è in chiesa che a metà ed unicamente per convenienza? Al contrario coloro che amano levarsi al mattino, d' ordinario perseverano, non si rilassano, e fanno rapidi progressi. |
A167000110 |
Se noi siamo fedeli a questa prima azione, se ci troviamo insieme ed avanti al nostro Signore, ed insiememente ci presentiamo a lui, come facevano i primi cristiani, egli si darà reciprocamente a noi, ci rischiarirà co' suoi lumi e farà egli stesso in noi e per noi il bene che abbiamo obbligo di fare nella sua chiesa, e finalmente ci farà la grazia di giugnere al grado di perfezione che egli desidera da noi, per poterlo un giorno pienamente possedere nell' eternità dei secoli. |
A167000111 |
- Al che oppongo il parere dei medici, che tutti sostengono {47 [245]} essere sufficiente a tali persone sette ore di riposo, e 1' esempio di tutti gli ordini della chiesa che hanno limitato a sette ore il riposo. |
A167000145 |
Che anzi ogni membro si darà massima sollecitudine di difenderne l' autorità e promuovere l' osservanza delle leggi della Chiesa Cattolica e del suo Capo supremo, che è Legislatore e Vicario di Gesù Cristo sopra la terra. |
A167000151 |
Ogni Socio si adoprerà con ogni potere in aiuto del Vescovo della diocesi; e, per quanto gli sarà possibile, ne difenda i diritti ecclesiastici, promova il bene della sua Chiesa, principalmente se si tratta dell' educazione della gioventù povera. |
A167000250 |
A tranquillità delle anime la Società dichiara che le presenti regole per sè non obbligano sotto pena di peccato nè mortale, nè veniale: perciò se qualcheduno trascurandole sarà reo innanzi a Dio, ciò proviene non dalle regole direttamente, ma o dai comandamenti di Dio e della Chiesa, o dai voti fatti, o finalmente dalle circostanze che accompagnano la violazione delle regole, come il cattivo esempio, il disprezzo delle cose sacre e simili. |
don bosco-regole o costituzioni per l-istituto delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html |
A168000053 |
Un quarto d'ora prima del pranzo si porteranno in Chiesa per fare l'esame particolare, che durerà circa 10 minuti. |
A168000064 |
Nelle Domeniche ed altre Feste assisteranno alle sacre funzioni nella propria Cappella, oppure nella Chiesa parrocchiale. |
A168000066 |
Non vi è regola che prescriva alle Suore digiuni ed astinenze particolari, oltre a quelli ordinati da Santa Chiesa; nè in questi potrà alcuna seguire il proprio arbitrio, ma obbedirà al Confessore ed alla Superiora. |
A168000067 |
Tuttavia procureranno di uniformarsi alla {28 [318]} lodevole consuetudine di digiunare, ogni Sabato ad onore di Maria SS. Qualora nel corso della settimana vi fosse digiuno comandato dalla Chiesa, oppure il Sabato cadesse in giorno festivo, il digiuno resta dispensato. |
A168000106 |
In Chiesa staranno colla massima compostezza, ritte sulla persona, e genufletteranno fino a terra passando avanti l'altare, ove si conserva il SS. Sacramento. |
A168000150 |
La Santa Chiesa Cattolica proclama questa Madre celeste come sicuro Aiuto dei cristiani. |
don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html |
A173000002 |
Chi colà ha potuto condurre tante persone di ogni età, di ogni paese e condizione a prendere parte alle funzioni di una Chiesa, che appena taluno aveva udito nominare? Molti fecero di presenza questa dimanda, altri con lettere. |
A173000002 |
La consacrazione testè fatta della Chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in questa città fu soggetto di molti riflessi e di molte ricerche. |
A173000006 |
Compiuta la solennità e l'ottavario per la consacrazione della nuova Chiesa, se ne dava notizia al Sommo Pontefice, come ad insigne benefattore, racchiudendo nella lettera alcune medaglie commemorative. |
A173000012 |
Gioverà poi moltissimo ad accrescere la nostra fiducia {10 [12]} la vista di cotesta ancona, imperocchè noi siamo di avviso che non avvenne senza un divino consiglio, che cioè, mentre si rinnovò dagli empi terribile guerra contro la Chiesa Cattolica, si celebrasse con nuovi onori la celeste Patrona col titolo di AIUTO DEI CBISTIANI. Di fatto Noi, sotto alla sua protezione, nutriamo fiducia, che protetti dalla divina provvidenza, saremo liberati dai mali soprastanti, e che incolumi riusciremo da' nostri nemici. |
A173000012 |
Noi abbiamo sentito quasi la medesima gioia che tu e gli imitatori del tuo zelo avete provato, quando per mezzo della tua lettera siamo venuti a conoscere che era stato condotto a termine in cotesto nobilissima città, e che era già stato a Dio consacrato il nuovo tempio dedicato al nome della Beatissima Vergine AIUTO DEI CRISTIANI. Imperocchè sebbene non abbiamo noi potuto trovarci presenti a quel giocondo spettacolo, tuttavia l'industria tua ci fece quasi avere sotto agli occhi la fronte esterna della chiesa, per le medaglie che ci mandasti, egregiamente cesellata, e contemplare la stessa imagine della madre di Dio. |
A173000016 |
Questa Chiesa è edificata nella parte della città di Torino detta Valdocco. |
A173000017 |
Se tu, o Lettore, osservi questa Chiesa all'esterno, vedi una facciata di stile moderno, di larghezza ed elevatezza proporzionata. |
A173000020 |
Se poi dalla porta maggiore tu entri nell'interno della Chiesa vedrai due colonne di marmo che sostengono l'orchestra sormontate da due piedestalli lavorati in modo che servono anche di acquasantino. |
A173000023 |
Chi arrestasse il passo nel centro della Chiesa, volgendo il guardo al lato destro dell' altare maggiore, avrebbe di fronte il pulpito che è uno dei più belli ornamenti di questa Chiesa. |
A173000024 |
Ma ciò che lo rende specialmente commendevole si è il suo distacco dalle mura, cui mercè il Predicatore è veduto facilmente da qualsiasi angolo della Chiesa. |
A173000024 |
{16 [18]} È per altro bene di notare a norma dei Predicatori, che la forma della Chiesa riproducendo più volte l'eco della voce, bisogna che le parole siano bene staccate le une dalle altre per evitare la confusione mentre si pronunziano. |
A173000025 |
I cornicioni della Chiesa e della cupola sono muniti di ringhiere di ferro per assicurare la vita a chi dovesse praticare qualche lavoro nell'alto delle pareti, ed anche per allogare cantori od altre persone nelle maggiori solennità come appunto si praticò nell'ottavario di cui siamo per parlare. |
A173000026 |
Diciamolo ad onore della verità ed a gloria del regnante Pio IX: se questa Chiesa potè compiersi in tanto {17 [19]} breve spazio di tempo ne siamo specialmente a Lui debitori. |
A173000027 |
Non mancò di concorrere con altre oblazioni e con doni da porsi in lotteria; di più nel 12 gennaio 1867 concedette a tutti quelli che avevano concorso per questa Chiesa:. |
A173000033 |
Per animare poi tutti a prendere parte a questa solenne Consacrazione aprì i tesori della Chiesa concedendo grandi favori spirituali col seguente decreto:. |
A173000035 |
- Intenti con pio zelo a promuovere la religione nei fedeli e il bene delle anime coi celesti tesori della Chiesa, a tutti quei fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, religiosamente visiteranno la Chiesa dedicata in Torino a Maria Vergine Immacolata {19 [21]} sotto al titolo di MARIA AUSILIATRICE nel giorno in cui detta Chiesa sarà consacrata, o in uno de' sette giorni immediatamente dopo, da eleggersi a piacimento di ciascuno, e che quivi pregheranno Dio per la concordia fra i principi cristiani, per la estirpazione delle eresie e per la esaltazione di S. Madre Chiesa, in quel giorno dei predetti che ciò faranno, concediamo per la misericordia di Dio la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, la quale potranno applicare per modo di suffragio alle anime di quei fedeli che congiunte a Dio nella carità passarono da questa vita. |
A173000041 |
È cosa nota che questa Chiesa si è cominciata e sino a questo punto condotta senza alcun reddito fìsso. |
A173000043 |
Il 9 giugno fu stabilito per la Consacrazione della nuova Chiesa. |
A173000046 |
Fatta quella esposizione si cominciò il canto dei divini uffizi che, secondo le prescrizioni della Chiesa, durò tutta la notte; cioè fino alle 5 1/2 del giorno 9 in cui cominciò la solenne Consacrazione. |
A173000048 |
Dopo S. E. celebrava la prima messa nella novella chiesa; altra messa parimenti letta seguiva quella dell'Arcivescovo. |
A173000049 |
A quel punto delle sacre funzioni era tale la moltitudine di gente, che quelli che erano in chiesa non potevano più muoversi; e per gli sforzi che facevano gli uni per entrare, gli altri per uscire a stento potevano udirsi in tutti i lati della chiesa le belle espressioni pronunziate dal Vescovo di Casale. |
A173000050 |
Egli adunque montava pel primo sul novello pulpito della nuova chiesa e {25 [27]} prese a trattare la maestà del culto esterno non per riguardo a Dio, ma per riguardo agli uomini. |
A173000053 |
Uno in presbiterio di circa 150 tenori e bassi e rappresenta la Chiesa militante, l'altro sulla cupola di circa 200 soprani e contralti figura gli angeli ossia la Chiesa trionfante; il terzo coro di altri circa 100 tenori e bassi sull'orchestra e simboleggiava la Chiesa purgante. |
A173000057 |
Speriamo che in questa medesima Chiesa potranno avere luogo altre religiose solennità in cui sarà rinnovato il medesimo canto e così siano soddisfatti quelli che o per distanza di luogo o per l'incapacità della Chiesa non hanno potuto trovarsi presenti in questa occasione. |
A173000058 |
Per grave malattia trovandosi all'estremo della vita, perduta ogni speranza ne' mezzi umani, venne dagli amici incoraggiato a fare una novena a Maria Ausiliatrice con promessa di fare qualche dono alla Chiesa di Valdocco se guariva. |
A173000061 |
Un signore torinese, travagliato da male di Capo che si estendeva alla nuca con minaccia della stessa spina dorsale, portavasi in questo giorno alla {32 [34]} novella chiesa per supplicare l'augusta Regina del Cielo a volersegli dimostrare suo aiuto presso Dio. |
A173000062 |
Detto questo entrò in chiesa, fece breve preghiera e con grande sua consolazione si trovò perfettamente guarito. |
A173000067 |
Nostro scopo era di dare un segno di gratitudine verso tanti benemeriti oblatori della chiesa e dello stabilimento invocando le celesti benedizioni sopra di loro e sopra le loro famiglie. |
A173000069 |
Terminate le preghiere, il prelodato monsignor Ghilardi pronunziò un fervoroso sermoncino in preparazione alla s. comunione dimostrando la necessità della frequente comunione sia per attestare la presenza reale di Gesù Cristo nella santa Eucaristia; sia per ravvivare la nostra fede in Gesù Cristo che è il più saldo sostegno contro i nemici di Dio e della Chiesa e la più soave consolazione nei giorni del dolore. |
A173000071 |
Alle 6 di sera monsignor Ghilardi pontificava nei vespri, dopo cui il vescovo di Casale montava in pulpito e cominciò il secondo suo discorso intorno alla necessità dell'insegnamento cattolico nelle scuole, e come questo insegnamento deve avere per base la dipendenza dall'infallibile magistero della Chiesa. |
A173000075 |
Un amico per consolarmi mi suggerì di fare una novena a Maria Aiuto dei Cristiani con promessa di fare qualche obblazione per questa chiesa. |
A173000092 |
Questo venerando Prelato, ventidue giorni prima, era già intervenuto a consacrare le cinque campane che formano il nostro concerto, e in quella occasione aveva proferito un interessante discorso intorno all'uso delle campane e che cosa intenda la Chiesa nel benedirle, nel consacrarle, e nel farle suonare per convocare i fedeli in chiesa, o per invitarli a pregare nelle loro case, o perchè si preghi per qualche defunto ne' casi di mortuari avvenimenti. |
A173000093 |
In questo giorno a motivo della solenne processione alla Metropolitana, non avendo più luogo alcuna religiosa {44 [46]} funzione dalle 9 del mattino fino alle 6 di sera, si ebbe maggiore comodità di parlare con parecchi forestieri che intervenivano a questa chiesa per ringraziare Iddio de' benefizi ricevuti, o per supplicare la santa Vergine che venisse loro in aiuto nelle desolazioni da cui erano travagliati. |
A173000101 |
- Ora noi siamo venuti a Torino unicamente per compiere la nostra obbligazione, cioè accostarci alla santa comunione nella nuova chiesa con un offerta compatibile al nostro stato. |
A173000101 |
Se tu guarisci andremo poi a fare la nostra divozione nella nuova chiesa che si sta facendo in Torino, e porteremo qualche offerta. |
A173000104 |
Un mio figlio avea pressochè perduta la vista, i più valenti medici non sapevano più che cosa suggerirmi; ho fatto la novena con promessa di venire a fare le mie divozioni in questa chiesa, e adesso sono venuto a compiere la mia obbligazione, perciocchè mio figlio guari perfettamente. |
A173000109 |
Di poi, {49 [51]} come meglio potè, si mise ginocchioni invocando colla voce e col pianto lo aiuto di Colei che santa Chiesa proclama Aiuto dei Cristiani. |
A173000110 |
Senza più nulla dire i parenti della malata andarono in chiesa e dopo alquante preghiere uscirono; la fortunata giovane montò allegramente da sè sulla carrozzella, e co' suoi parenti ripartì. |
A173000114 |
Alle 6 di sera egli pontificò ai vespri ed alla benedizione, mentre il vescovo di Mondovì con apposito ragionamento parlò dei grandi tesori che si contengono nella Chiesa di Gesù Cristo, e degli strepitosi miracoli che continuamente si operano. |
A173000114 |
Ma che sono mai queste maraviglie paragonate con quelle che noi vediamo ogni giorno operarsi nella Chiesa di Gesù Cristo e specialmente nell'amministrazione dei santi Sacramenti?. |
A173000114 |
Nella Chiesa Cattolica sono rinnovati in un modo assai più perfetto e sublime i miracoli da Dio operati nei più celebri luoghi dell'antico e nuovo testamento come sono il Paradiso terrestre, l'Arca di Noè, il Tempio di Salomone e tutta la Palestina, specialmente ai tempi {52 [54]} del Salvatore. |
A173000115 |
Conchiudeva animando il fedele cristiano a conservarsi coraggiosamente, a costo di qualunque sacrifizio, nei grembo di questa santa Madre Chiesa finchè vivrà sulla terra, come unico mezzo per assicurargli la somma felicità preparata in Cielo. |
A173000116 |
Esce di chiesa, va di casa in casa accattando limosina, e riesce a raccogliere dieci soldi. |
A173000116 |
Li do tutti a benefizio di questa chiesa, non posso fare di più, ma ritorno subito in chiesa a pregare Iddio che inspiri altri benefattori a fare offerte maggiori. |
A173000116 |
Ma mostravasi assai angustiato per non essere in grado di portare anch'egli qualche offerta da impiegarsi a favore della nuova chiesa. |
A173000116 |
Ritorna alla chiesa, prega, e poi tutto commosso va in sacrestia dicendo: ho raggranellati questi dieci soldi che costituiscono tutte le mie sostanze. |
A173000116 |
Venne esso in chiesa, si accostò ai {53 [55]} santi Sacramenti assistendo alle altre sacre funzioni. |
A173000124 |
Si fecero veramente pubbliche preghiere nella nuova chiesa e la santa Vergine le ascoltò. |
A173000125 |
Il pubblico ne fu sdegnato, ed il famigerato Gavazzi dovette con somma fretta allontanarsi da quella città, confermando col fatto quanto la Chiesa Cattolica canta in ossequio alla santa Vergine: Cunctas haereses sola interemisti in universo mundo. |
A173000126 |
Quel dotto e pio Prelato dopo una settimana potè venire a visitare la nuova chiesa. |
A173000135 |
Egli cominciò coll'esprimere la sua maraviglia nel mirare la novella chiesa innalzata alla Gran Madre di Dio, dove prima eravi uno sterile gerbido. |
A173000135 |
Svolgendo poi lo scopo degli Oratori, e della casa annessa, parlò della necessità di dare educazione religiosa alla {61 [63]} gioventù, educazione che si può soltanto avere nella Chiesa Cattolica. |
A173000136 |
Oggi lascio a parte ogni altro fatto per esporre con particolari circostanze la venuta dei Mornesini alla nuova chiesa. |
A173000139 |
Dopo tanti segni di benedizione, forsechè vi sarà un mornesino che non cerchi di professare la più sentita riconoscenza a Maria? Finchè noi vivremo, conserveremo cara memoria di tanti favori, e ci tornerà sempre della più grande consolazione ogni volta che potremo venire in questa chiesa a portare l'obolo della riconoscenza ed innalzare una preghiera di gratitudine alla divina bontà. |
A173000140 |
Oggi appena si è aperta la chiesa rimane piena di fedeli. |
A173000142 |
Non mi maraviglio, egli cominciò a dire, che sì grande moltitudine di gente di ogni età, sesso e condizione si trattengano in questa Chiesa quasi che non sappiano allontanarsi dalla loro Madre Maria. |
A173000142 |
Terminata la Messa, la Chiesa continuò ad essere stivata di gente più che prima. |
A173000143 |
Notò alcuni dei più celebri monumenti che attestano la serie non mai interrotta delle grazie che Maria in ogni tempo nelle varie parti del mondo ottenne ai suoi divoti; parlò di Torino, {70 [72]} della nuova Chiesa che in modo cotanto provvidenziale potè in breve tratto di tempo edificarsi sopra il suolo che i Santi Martiri Ottavio ed Avventore bagnarono col proprio sangue. |
A173000146 |
La Chiesa rimase letteralmente stivata di gente in tutta la giornata. |
A173000146 |
Se taluno tuttora dimandasse: quale può essere la cagione di così straordinario concorso in una Chiesa di recente consacrata al Divin culto, che diveniva ogni giorno maggiore? Si risponde, che oltre alle ragioni esposte fin qui, altri motivi concorsero a dare quello spettacoloso movimento. |
A173000147 |
Si deve attribuire certamente alla speciale protezione della Beata Vergine che in mezzo a tanta gente non abbiasi a lamentare il minimo disordine nè in Chiesa, nè fuori di Chiesa. |
A173000153 |
Il padre non sapendo più che fare, lo raccomandò a Maria Ausiliatrice, e lo condusse a questa Chiesa. |
A173000154 |
Io pensai di invitarla a fare una gita sino a Torino e recarsi alla chiesa di Maria SS. Ausiliatrice. |
A173000158 |
Alle 10 messa solenne pontificata dal vescovo di Mondovì, assistito dai rettori delle chiese particolari e delle opere di beneficenza rappresentati dai T. D. Montà Rettore del R. Manicomio; D. Bono, Rettore della Chiesa della SS. Trinità; Teol. |
A173000172 |
In esso dimostra come la Chiesa Cattolica sia un vero Paradiso in terra per la presenza reale di Gesù Cristo nella Santa Eucarestia: presenza che {84 [86]} sola vale a colmarci di gioia e di delizie. |
A173000175 |
Di poi segue la relazione fatta dal direttore spirituale, che dà ragione di quanto era avvenuto e come egli sia appositamente venuto a fare un'offerta alla chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A173000177 |
Il confessore, prima ancora di recarsi dall'inferma, le fece suggerire di intraprendere tosto una novena ad onore di Gesù Sacramentato e di Maria SS. Ausiliatrice, colla recita di tre Pater ed Ave e tre Salve Regina; con promessa di fare poi qualche offerta ad onore della Madonna Ausiliatrice nella nuova Chiesa di Valdocco in Torino. |
A173000178 |
Avanzandosi la notte, bel bello calmano i dolori; al mattino del 30, dopo una notte alquanto tranquilla, il miglioramento continua; lungo la giornata si fa più sensibile quasi ad ora ad ora finchè il giorno 31 maggio, domenica, la giovane si prova, e riesce ad uscir di casa per la messa; va alla chiesa senza soffrirne; da questo giorno ognor più quotidianamente ripigliando vigore la sua salute, ora sul mezzo del giugno è perfettamente ristabilita; e benedice ogni momento la potenza misericordiosissima di Maria Vergine Ausiliatrice. |
A173000179 |
Nel corso di quest'ottavario ebbe luogo ogni mattina un esercizio di cristiana {89 [91]} pietà per invocare le celesti benedizioni sopra quei benemeriti oblatori che Dio chiamò a miglior vita prima che questa chiesa fosse inaugurata al divin culto. |
A173000183 |
Con questo servizio funebre compievansi le più care, le più amene funzioni della Consacrazione e dell'ottavario della Chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A173000187 |
Affinchè poi questi auguri siano accolti dalla misericordia del Signore, fu stabilito un servizio religioso da farsi ogni giorno dell'anno per tutti coloro che in qualunque modo e misura hanno concorso o concorreranno a beneficare la chiesa o lo stabilimento annesso. |
A173000187 |
Ciò avrà luogo ogni mattina nella nuova chiesa con tutti i giovanetti dello stabilimento e con tutti quei fedeli che giudicheranno intervenire a prendervi parte. |
A173000191 |
A Voi, o pietosi Benefattori di questa Chiesa e del ricovero annesso, a Voi {97 [99]} tutti, cui avverrà di leggere questa rimembranza, mi fo ardito di indirizzarvi rispettosamente una preghiera. |
A173000191 |
Di più sono necessarie cose e persone pel compimento dei varii uffizi del sacro ministero, perciò io vi supplico a volermi continuare la vostra beneficenza e nelle vostre opere di carità di estendere la vostra mano anche verso la Chiesa di Maria Ausiliatrice e verso i poveri giovanetti dell'Oratorio di s. Francesco di Sales. |
A173000191 |
L'edifìzio di questa Chiesa si può dire compiuto; ma vi sono ancora non piccole spese a coprire e a soddisfare. |
A173000196 |
Infatti il sacrosanto Concilio di Trento parlando del sacrifizio della Messa dice: Tale essendo l'uomo che non può se non difficilmente senza il soccorso dei segni sensibili innalzarsi alla meditazione delle cose divine, la Chiesa qual madre amorosa ha istituiti certi riti, come per esempio, che alcune parti della Messa si dicessero a voce alta ed altre a voce bassa; a adottò delle cerimonie, quali sono le mistiche benedizioni, le faci, gl'incensi, le vesti e molte altre cose di simil genere, secondo la disciplina e la tradizione apostolica, affine di accrescere decoro alla maestà di tanto sacrifizio, e la mente dei fedeli per mezzo di questi segni visibili di religione e di pietà eccitare ad elevarsi alla contemplazione degli altissimi misteri che in questo sacrifizio sono racchiusi. |
A173000198 |
Ciò che Mosè e Salomone fecero nell'antico patto dedicando a Dio il tabernacolo ed il tempio, fanno nella nuova legge i sacri Pontefici consecrando al Signore i recinti della chiesa. |
A173000198 |
E ben lo dimostrano i religiosi riti ond'essi compiono sì augusta funzione, {103 [105]} Che cosa dice il vescovo, e che cosa fa quando si accinge a consacrare una chiesa? Dopo avere insieme coi minori sacerdoti fervidamente pregato, leva alto la sua voce e dice: La casa del Signore è fondata sul vertice dei monti, e sublimata sovra tutti i colli e ad essa verranno le universe genti esclamando: A te sia gloria, o Signore: Benedici, o Signore, questa casa che ho innalzata al tuo nome: indi assumendo il linguaggio degli Angeli che corteggiavano il divin Verbo Incarnato faciente ritorno al Padre, invita i principi del cielo a spalancare l'ingresso della spirituale Gerusalemme per accogliere il Re della gloria, e batte per ben tre volte le porte chiuse del tempio da consecrarsi: vi entra, ne piglia possesso, e a lui che dice: Sia pace a questa casa; fanno eco i sacri ministri che cantano: Conceda perpetua pace a questa casa l'Eterno, pace perenne a questa casa doni il Verbo del Padre, pace a questa casa largisca il divino Spirito Consolatore. |
A173000198 |
Oh è certo che questi voti della Chiesa militante sono dal Signora appieno esauditi e coronati, e che egli si elegge di abitare nel nuovo tempio in modo ancor più eccellente che non nell'antico tempio Gerosolimitano. |
A173000201 |
È bene il vescovo nell'atto di consacrare la chiesa attesta ed annunzia in molte forme, che in questa il Signore come Re benignissimo si degna stabilire il trono della sua misericordia. |
A173000202 |
Se Dio, Ottimo, Massimo, risiede come assoluto padrone e reggitore del mondo nella chiesa dedicata al suo culto, e se siffatto sovrano dominio in forza dei meriti preziosissimi e della pienezza della potestà del nostro divin Salvatore Gesù Cristo è tutto volto al nostro spirituale vantaggio, mi è facile brevemente dimostrare che mercè della consecrazione la chiesa diventa inesauribile tesoro delle divine benedizioni. |
A173000202 |
È infatti specialmente nella chiesa dove Gesù Cristo mediante il sacro ministero {112 [114]} da Lui istituito edifica continuamente la società dei suoi fedeli, ascolta ed esaudisce le preghiere del suo popolo, e guida le anime per la via della santità all'acquisto della gloria sempiterna. |
A173000203 |
Egli è perciò che rappresenta gli Angeli come quelli che nella chiesa abbruciano gli incensi all'Altissimo, offrono cioè a Lui le orazioni dei fedeli, e ripete l'antifona: «Ascese per man dell'Angelo il fumo degli aromi al cospetto dell'Altissimo: stette l'Angelo presso l'altare del Tempio, avente in mano il turibolo d'oro, e gli fu dato molto incenso, e salì il fumo degli aromi al cospetto di Dio.» Egli è perciò che sotto l'altare ei colloca le reliquie dei santi martiri, e supplica che que' gloriosi, i quali trionfarono con Cristo, soccorrano ne' spirituali combattimenti i fedeli ancor militanti sulla terra. |
A173000203 |
O Maria, noi siam sicuri, che come promoveste, e con ogni maniere di grazie conduceste a buon termine l'innalzamento di questa nobilissima mole, così ora che {117 [119]} a vostro onore è solennemente dedicata, farete in essa risplendere più che mai la vostra clemenza; prenderete vieppiù sempre sotto la vostra tutela il piissimo vostro servo, che da voi ispirato si accinse alla grande impresa di edificare questa chiesa, nè risparmiò cure e fatiche finchè con sommo suo gaudio non la vide compiuta, assisterete con materna tenerezza la numerosa gioventù che, dal medesimo vostro servo, per sentimento di carità, raccolta in collegi e seminari ed oratorii da lui saviamente diretti, si dedica ai buoni studii, all'esercizio delle arti, ed alle pratiche di nostra sacrosanta religione; accoglierete con benignità tutti quelli che in questo Tempio, d'innanzi al vostro altare verranno con fiducia ad onorarvi, a pregarvi, a mettersi sotto le ali dell'onnipotente vostra protezione; farete infine succedere alle molte e gravi, pubbliche e private calamità, la tranquillità dell'ordine domestico, sociale e religioso. |
A173000208 |
Ma se nè in casa fu nudrito del latte della sana dottrina cattolica, nè in chiesa recossi ad apprendere i precipui documenti della religione, ancorchè sappia leggere correrà grave pericolo o di non voler leggere il catechismo, o di non intendere a dovere quello che legge, o di assorbire da letture perverse il veleno dell'errore e della iniquità. |
A173000208 |
Un giovinetto se in casa ed in chiesa venne istruito nelle massime principali della religione e abbracciolle col fermo consenso della mente e col vivo affetto del cuore potrà provvedere anche senza lettura ai suoi bisogni morali e religiosi, ed ove divenga capace di leggere si servirà della lettura come di un mezzo opportuno per istudiare ed approfondire ognor più le massime stesse con grande suo spirituale vantaggio. |
A173000209 |
Ei trasse dal nulla ad esistere tutte le cose ed assoggettolle con sovrana sapienza a leggi impreteribili; l'Incarnazione {128 [130]} del Verbo divino e la Redenzione da esso consumate per la salvezza dell'uomo, il quale creato innocente e decorato della grazia santificante, invece di stare nella verità, avea rotto indegnamente il comando, che a riscuotere da lui l'omaggio della sudditanza eragli stato imposto dal Signore, ed avea perciò meritata la eterna condanna; la santificazione, che è la diffusione dei doni dello Spirito Santo nella Chiesa da Gesù Cristo fondata, e negli uomini che a Cristo ed alla sua Chiesa vivono congiunti coi vincoli della fede e della carità. |
A173000210 |
Dio è verità per essenza, e noi siam fatti per la verità, Dio è il maestro supremo degli uomini, fornito essenzialmente di infallibilità e di infinita autorità; dunque l'uomo per intimo dettame di natura, e per legge positiva di Dio rivelante è tenuto di sottomettere a Dio stesso la propria intelligenza, è obligato di imparare e conservare nel suo cuore gl'insegnamenti di lui, almeno in quella misura che è richiesta da' proprii spirituali bisogni; è obbligato a credere con ogni fermezza le verità divinamente rivelate secondo che gli sono proposte dal magistero della Chiesa a tal uopo della infallibilità e dell'autorità di Dio medesimo rivestita. |
A173000210 |
Un uomo, che si rifiutasse di assoggettare la sua ragione alla parola divina, che non si curasse di ascoltarla e di farne tesoro nell'animo, un cristiano che non volesse prestare intero assenso {130 [132]} alle dottrine soprannaturali dalla Chiese come tali definite e dichiarate, sarebbe un empio che osa fare insulto all'Eterno, uno stolto che disprezza la sapienza, un ribelle, che avversando la Chiesa rompe guerra al divin Verbo incarnato, da cui la Chiesa fu stabilita. |
A173000212 |
Così disposto il giovinetto sente l'autorità e la forza dei precetti di Dio e della Chiesa nel mentre stesso se li imprime nella memoria, vi sottopone la volontà, si determina ad eseguirli; e se gli avviene di trasgredirli anche leggermente, comprende di aver violato il {137 [139]} proprio dovere e ne prova dolore e confusione. |
A173000213 |
Condizione indispensabile affinchè siffatto insegnamento ritenga tutto lo splendore dell'intrinseca sua verità si è che venga impartito dal magistero della Chiesa Cattolica. |
A173000213 |
E appunto perchè a questa Chiesa aveva affidato sì alto magistero il Divin suo fondatore, le mandò lo Spirito Santo che abitasse in Lei per tutti i secoli, le insegnasse ogni verità, e le comunicasse il dono della infallibilità congiunto colla massima autorità, onde da un lato la di lei parola portasse con sicurezza negli animi la luce della celeste dottrina, e dall'altro lato con pieno diritto obbligasse le menti a piegarsele d'innanzi docili ed ossequiose. |
A173000213 |
L'esperienza di omai dieci nove secoli ha dimostrato che quelli i quali dalla Chiesa e dalla sola Chiesa ricevono l'insegnamento religioso mantengono inviolata l'unità della fede e la santità dellamorale, e che quelli invece che dipendono {140 [142]} in fatto di religiosa istruzione dai sapienti del secolo si avvolgono in una spaventosa incertezza, si lasciano agitare dalle tumultuanti passioni, le quali quando prevalgono pretendono impor leggi alla verità stessa, e mutarla a capriccio, ond'è che essi modificano le proprie credenze, rigettano oggi quello che veneravano ieri, e viceversa oggi abbracciano quello che ieri condannavano, a dir breve ripudiano la dottrina Cattolica e voltate le spalle a Gesù Cristo si abbandonano in balia del padre della menzogna. |
A173000213 |
Ma a chi mai Dio diede il diritto, e impose il dovere di custodire sempre inalterato il deposito di queste verità, e di insegnarle a tutte le genti? Non ad altri fuorchè alla sua Chiesa, vale a dire al Capo supremo visibile di essa che è il romano Pontefice, ed ai vescovi a lui uniti e subordinati. |
A173000213 |
Pretendere pertanto di attingere altronde che dal magistero della Chiesa Cattolica l'insegnamento religioso è un ribellarsi al decreto solenne della sopranatural Provvidenza e precipitarsi nella estrema rovina. |
A173000213 |
Questo è gravissimo documento per tutto il popolo, il quale non dee ricevere da altri che dalla Chiesa l'istruzione religiosa, e deve respingere da sè qual demonio tentatore chiunque, ancorchè vestisse le forme di angelo celeste, gli volesse persuadere massime alle dottrine della Chiesa contrarie. |
A173000214 |
L'ossequio dell'intelletto alle dogmatiche e morali definizioni della Chiesa docente è un punto anch'esso capitale della dottrina Cattolica. |
A173000214 |
Nè può essere altrimenti poichè intanto noi aderiamo all'insegnamento della Chiesa, in quanto siam certi che questa Chiesa è l'organo per cui parla lo Spirito Santo, è la colonna e il firmamento della verità celeste, e che la di lei parola è la parola stessa di Dio. |
A173000214 |
Perchè il popolo e in ispecie la gioventù impari e ritenga in tutta la sua purezza la dottrina cattolica si richiede non solo che questa si riceva dal magistero infallibile della Chiesa, ma di più che si accolga con animo docile e sottomesso. |
A173000215 |
Ciò ammesso, negare pronto e intero consenso alle decisioni della Chiesa sarebbe contraddire agli oracoli di Dio verità sostanziale ed assoluta, e pretendere nella profonda nostra ignoranza di sorgere a disputare coll'infinita Sapienza. |
A173000215 |
Dilettissimi giovani studiosi, gloriatevi di aderire colla semplicità dei fanciulli alle dottrine della tenerissima vostra madre Chiesa santa, e di tal maniera il vostro intelletto non verrà impedito di elevarsi alle più ardue speculazioni, indi anzi per ciò fare con esito felice riceverà meraviglioso aiuto e sicura direzione; poichè la luve della verità religiosa accolta con animo sottomesso e riverente innalza l'uomo a Dio, causa suprema di tutte le cose, gli mostra nella sapientissima provvidenza, nella immutabile giustizia, nell'immensa misericordia di Lui le ragioni dell'ammirabile ordinamento mondiale, e dei grandi avvenimenti che dominano la storia dell'umanità, {145 [147]} gli spiega innumerevoli difficoltà che pur troppo s'incontrano nello studio delle scienze, e non possono dalle sole forze dell'umano intendimento venir dissipate. |
A173000215 |
E voi, o giovani, che bramate di penetrare negli arcani delle scientifiche discipline, tenete sempre fisso nella mente che la verità non puote mai essere contraria alla verità, e che perciò, siccome le dottrine dogmatiche e morali dalla Chiesa insegnate sono certissimamente ed infallibilmente vere, qualsivoglia proposizione, per quanto apparentemente sembri appoggiata dagli argomenti della scienza, se si oppone alle sovraccennate dottrine della Chiesa, è indubitatamnete falsa, e dee come tale senz'altra investigazione rigettarsi. |
A173000215 |
La storia dei tempi trascorsi, ed anco i fatti contemporanei ci porgono argomenti non meno dolorosi che incontrastabili di queste amarissime conseguenze della superba presunzione di assoggettare il magistero della Chiesa Cattolica al sindacato dell'inferma intelligenza umana. |
A173000215 |
Similmente accade a quelli i quali sedotti dall'orgoglio presumono di scuotere il giogo soave dell'ecclesiastico magistero, e vogliono col fioco lume della natural ragione giudicare delle verità religiose dalla Chiesa insegnate. |
A173000215 |
So che il mondo fa sentire il ruggito dell'offeso suo orgoglio contro questa indeclinabile obbligazione dei cattolici, e grida che la Chiesa costringendo i suoi figliuoli ad accogliere {142 [144]} senza discussione e riserva i di lei insegnamenti, inceppa le intelligenze, favorisce l'ignoranza e la superstizione, osteggia il progresso degli studi e della scienza. |
A173000216 |
A tal uopo gli fa ascoltare gl'insegnamenti della Chiesa riguardanti la grandezza infinita, e i misteri profondi di Dio, i di Lui beneficii le di Lui promesse, le tremende di Lui minaccie, la di Lui legge, e i sacramenti da Lui per l'uomo istituiti, a dire breve le precipue verità della religione soprannaturale. |
A173000216 |
Anzi alcuni giungono a distogliere positivamente la gioventù studiosa delle religiose esercitazioni, e la stimolano a correre le vie che il mondo loda, ma la Chiesa riprova. |
A173000216 |
Finalmente alla sommissione verso il magistero della Chiesa dee la gioventù studiosa congiungere la pratica della virtù e della pietà se vuol cogliere tutti i vantaggi del cattolico insegnamento. |
A173000217 |
Se l'istruzione religiosa, cattolica, come vedemmo, è di tutte le istruzioni la più importante e per l'eccellenza degli oggetti intorno a cui versa, e pel dovere strettissimo da cui è richiesta, e pei vantaggi che arreca; se dessa perchè si mantenga pura e fruttuosa dee essere impartita del magistero infallibile della vera Chiesa, ricevuta con perfetta sommissione di mente e di cuore, accompagnata e fomentata dalle pratiche della pietà e della virtù, dunque, riveriti uditori, facciamo i voti più ardenti perchè siffatta istruzione nelle cattoliche contrade col massimo zelo a tutte le classi della gioventù sia somministrata; facciamo il più saldo proposito {150 [152]} di adoperarci, secondo che le nostre circostanze il consentono, perchè i pregiudizii e le iniquità del mondo non abbiano con gravissimo danno dei figliuoli e delle intere popolazioni ad isterilire e corrompere l'istruzione medesima. |
A173000222 |
Se mai ti accadesse, o cristiano lettore, di entrare nella chiesa dedicata a MARIA AUSILIATRICE non potrai a meno di sentirti compreso da ammirazione rimirando un edifizio appena da alcuni mesi consacrato al divin culto e già ornato di voti che già a centinaio alle mura stanno appesi. |
A173000230 |
Accortasi ella da alcune espressioni {156 [158]} dei detti professori (sebbene abbiano cercato di occultarle il pericolo) della gravità del male, e che i rimedi suggeriti erano paltiativi, pensò rivolgersi a Maria SS. Aiuto dei Cristiani, sotto il qual titolo udiva fabbricarsele una chiesa in Torino, con promessa di una offerta per tale chiesa, e prendere poi in essa il perdono, se guarita. |
A173000241 |
Questo reliquiario è inviato in dono a {160 [162]} codesta chiesa di Maria SS. dalla mia suocera Francesca Giustiniani vedova Panvini Rosati. |
A173000246 |
Ringrazii meco il Signore e la santa Vergine Maria, e dopo di essi ringrazio lei e tutti que' buoni giovanetti che fervorosi si raccolsero nella novella chiesa per invocare il soccorso di colei che sempre accoglie le preci di coloro che col labbro del fervore e della innocenza invocano il suo potente aiuto. |
don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html |
A174000010 |
Questa s'innalza presso al tempio dei Protestanti in una vasta estensione, dove non havvi alcuna Chiesa Cattolica, e dichiara di essere in ottima relaziono coi Parrochi, e Vescovi eccettuato un Ordinario, con cui spera di riacquistare l'antica armonia. |
A174000010 |
Sulla prima indagine dopo avere dichiarato d'avere impiegato un intero anno a consolidare l'osservanza delle Costituzioni, ponendo in esecuzione quanto venne da questa speciale Congregazione consigliato e prescritto intorno al Noviziato, i novizi del quale {22 [122]} sono più di cento, ne riepiloga' in cinque capi il prodigioso sviluppo, fra i quali è notevole l' Ospizio con Chiesa pubblica a Buenos Ayres nella Repubblica Argentina in America, e la costruzione cominciata in Torino di una Chiesa, dedicata a S. Giovanni Evangelista con ospizio per ricevere, ed istruire poveri fanciulli. |
A174000011 |
non essere di grande ostacolo che tale comunicazione possa conturbare l'armonia con gli Ordinari, imperocchè in pratica i vescovi, ed i Parrochi conoscono già i privilegi degl'Istituti approvati dalla Chiesa, e cagionerebbe meraviglia il vedere che un Istituto goda minori favori degli altri. |
A174000022 |
Ospizio con Chiesa pubblica a Buenos-Ayres nella Repubblica Argentina in America. |
A174000023 |
Un Collegio con pubblica Chiesa per le Missioni a S. Nicolas, città assai popolata non molto distante dalle tribù selvagge tuttora esistenti al'Sud di quella vasta regione. |
A174000024 |
Costruzione cominciata di una chiesa dedicata a S. Giovanni Evangelista, di un ospizio per poveri fanciulli, locali per pubbliche scuole e giardino di ricreazione festiva. |
A174000024 |
E in Torino presso al tempio dei protestanti in una estensione di oltre a trenta mila abitanti, tra cui non avvi chiesa di sorta pel culto cattolico. |
A174000040 |
Questa Comunicazione è da mollo tempo praticata nella Chiesa, e fin dal secolo decimosesto il Pontefice Leone X concedette la vicendevole comunicazione dei Privilegi a tutti gli Ordini Mendicanti. |
A174000055 |
Al secondo nemmeno pare turbare la pace cogli Ordinari, perciocchè in pratica i Vescovi ed i Parrochi conoscono già i Privilegi degli Istituti approvati dalla Chiesa, e nei nostri paesi cagionerebbe inaraviglia il vedere che un Istituto goda maggiori o minori favori degli altri. |
A174000062 |
Io pertanto mi professo preventivamente soddisfatto di qualunque Loro deliberazione, e tutti i Salesiani procureranno di mostrare la loro gratitudine invocando ogni giorno le benedizioni del Cielo sopra le LL. EE. Rme, affinchè Dio lungamente Le conservi a gloria della Chiesa e pcl bene della Società Salesiana, che Le considererà sempre come Padri Benevoli ed insigni Benefattori. |
A174000065 |
Io sono certo che accordando i favori che il piissimo fondatore implora da Vostra Beatitudine si promuoverà ampiamente la gloria di Dio e ne verrà un gran bene alle anime, ed anche lustro alla S. Chiesa. |
don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per una congregazione particolare.html |
A175000001 |
Si fu per questo aumento che l'Arcivescovo di quel tempo Monsignor Fransoni {51 [387]} concedeva di ridurre in forma di piccola Chiesa due camere destinate ad altra opera pia, e così fu costituita una Cappella con giardino contiguo dedicata a S. Francesco di Sales nel centro della regione Valdocco, e l'Arcivescovo stesso concesse molti favori e facoltà di sua spirituale giurisdizione ai giovani, che frequentavano la pietosa giurisdizione e nel 1846 cominciarono le scuole serali, e domenicali pei più grandicelli ed oltre Settecento fra questi più poveri, e pericolanti furono eziandio ricoverati in una casa annessa all'Oratorio, che è l'attuale Ospizio di carità. |
A175000002 |
Tale memoria veniva accompagnata da lettere Commendatizie di ventiquattro Vescovi, i quali tutti attestavano la prodigiosa utilità, che la Chiesa, e la Società traeva dal novello Istituto. |
A175000013 |
» Lo scopo di cotale disposizione, secondo il postulante si è che ogni socio goda in faccia alla legge tutti i diritti civili, mentre l' individuo in faccia alla Chiesa è veramente religioso, legato in coscienza dai tre voti di povertà, castità ed obbedienza. |
don bosco-scelta di laudi sacre.html |
A176000003 |
Indulgenza plenaria da lucrarsi alla chiusura del mese mariano da coloro, che nel decorso di esso sonosi in modo particolare occupati a cantare laudi sacre in chiesa, o sono intervenuti alla divozione del mese mariano. |
A176000008 |
Esse furono raccolte fra le più divulgate e comunemente cantate negli esercizi spirituali, nelle missioni, ed in altre opportunità della Chiesa nel corso dell'anno. |
don bosco-severino.html |
A177000009 |
Nel mattino fissato pella comunione stette meco {8 [8]} quattro ore in chiesa. |
A177000014 |
Se andava al mercato od alla fiera difficilmente visitava la chiesa; ma il caffè e qualche volta anche l'osteria non erano dimenticati. |
A177000027 |
Tutti acconsentimmo e la stessa mia madre, che fino a quel punto parve insensibile, restò commossa e promise che {20 [20]} di buon grado sarebbesi anch'essa associata agli altri per recarsi in chiesa ad invocare la misericordia del Signore. |
A177000040 |
Nei giorni festivi conducevami a cantare i divini uffizi in una confraternita; alla predica adavamo sempre nella chiesa di s. Francesco d'Assisi. |
A177000057 |
- Quest'Oratorio una volta era nella nostra chiesa di s. Francesco d'Assisi, ed ora venne traslocato in altro angolo della città. |
A177000077 |
{41 [41]} L'Oratorio era stato trasferto in Valdocco propriamente nel sito dove in appresso fa fondata la chiesa e la casa nota sotto al nome di S. Francesco di Sales. |
A177000098 |
La chiesa poi, debbo dirlo, non era una chiesa, ma parte di un meschino edifizio. |
A177000100 |
La funzione era cominciala quando il vescovo salendo all'altare doveva secondo il rito mettersi la mitra, ma ne fu impedito perchè urtava colla volta della chiesa. |
A177000103 |
Fatto alquanto riposo si andò in chiesa dove abbiamo preso parte ai vesperi, alla predica e benedizione. |
A177000120 |
- Alla chiesa.... |
A177000143 |
Notate per altro che non voglio obbligarvi a farvi protestante, o valdese; a me basta che studiate bene la vostra e la nostra credenza, di poi sono sicuro che voi resterete {58 [58]} affatto convinto che la sola nostra chiesa professa la religione di Gesù Cristo. |
A177000161 |
All'uscire della chiesa e sulla pubblica piazza venne assalito da sette sicari che barbaramente lo trucidarono con una grandine di colpi senza che egli cercasse di opporre la minima resistenza. |
A177000161 |
Il 9 aprile, domenica in Albis, alle 9 del mattino celebrò Antonio la s. Messa nella chiesa parochiale di Bricherasio, dopo cui recitò un fervoroso discorso. |
A177000162 |
Continuò la venerazione de' fedeli alla tomba del s. Martire fino all'anno 1854, in cui il suo culto venne solennemente approvato dalla Chiesa ed il b. |
A177000163 |
Certamente la vostra mente sarà stata imbevuta da non pochi pregiudizi della chiesa Romana, ma vedrete che col tempo tutti svaniranno. |
A177000164 |
Veramente, io risposi, le mie idee sono imbevute di pregiudizi; fra gli altri avvi questo che riguarda l'origine dei Valdesi, la quale tra noi si dice essere assai oscura; e si va tuttodì decantando che la fondazione della chiesa Valdese è totalmente dovuta a Pietro Valdo e fui mille volle assicurato che prima di lui non si è mai parlato di Valdesi. |
A177000166 |
Il Pastore Valdese mi diede un grosso volume intitolato I Valdesi, ovvero i cristiani cattolici della chiesa primitiva di Amedeo Bert, ministro del culto Valdese. |
A177000191 |
Ben lungi Valdo dal ritrattarsi appellossi invece al giudizio del pontefice Lucio III. Questi fece esaminare attentamente {78 [78]} la nuova dottrina, che trovando parimenti contraria al Vangelo ed alla Chiesa confermò la condanna già pronunciata dall'arcivescovo di Lione, ed invitò Valdo ed i suoi seguaci ad abbandonare quella nuova dottrina. |
A177000191 |
Quindi come ribelle ed ostinato alla Chiesa fu condannato e scomunicato. |
A177000192 |
Scrisse egli un trattato contro ai Valdesi dove fra le altre cose dice: « Mentre governava la Chiesa Lucio III sorsero i Valdesi, nuovi eretici, i quali furono poi condannati dal Papa in un concilio tenuto nella città di Verona l' anno 1185. |
A177000195 |
Ma grande parte rimasero ostinati e ribelli alla Chiesa. |
A177000198 |
In questo tempo però essi non avevano {82 [82]} alcuna chiesa, sembravano più cattolici che altro, non ricusavano di ricorrere eziandio ai sacerdoti ed alle chiese cattoliche, praticandone le massime e quasi tutte le usanze. |
A177000202 |
In sul principio la dottrina dei Valdesi era nella maggior parte quella della Chiesa cattolica. |
A177000207 |
Non si arrestò Valdo a questi errori, e quando la Chiesa gli comandò di cessare dalla stolta sua predicazione egli aggiunse ai orimi altri errori insegnando non doverti ubbidire ai superiori ecclesiastici. |
A177000209 |
Con queste continue variazioni, aggiunte, rinnegazioni ne' punti più importanti {88 [88]} della religione, i Valdesi allontanaronsi sempre più dalla vera Chiesa la quale è sempre la stessa ed ha sempre il medesimo Maestro come dice s. Paolo: Christus heri et hodie |
A177000211 |
Si separarono dalla Chiesa Cattolica, ricusando di ubbidire al capo stabilito da Gesù Cristo, che fu sempre venerato e ubbidito da tutti i cattolici, cominciando da s. Pietro fino al regnante Pio IX, e intanto si costituirono evangelisti, pastori, ministri, tavole e sinodo, moderatore, tutte cose di cui non si è mai parlato nella Bibbia e nella storia prima della Riforma. |
A177000225 |
In mezzo a tante contraddizioni sull'origine e sulle credenze dei Riformatori, ho potuto trovare un punto solo intorno a cui vanno tutti d'accordo: combattere la Chiesa cattolica. |
A177000236 |
Al contrario quegli autori vanno perfettamente d'accordo nello usare i vocaboli divozione, venerazione, ossequio, rispetto con cui i cattolici sogliono esprimere il culto che professano ai santi, alle loro immagini e reliquie, imperocchè come tutti sanno la dottrina della Chiesa è che i santi meritano onore come benefattori dell'umanità e modello di vita cristiana, amici di Dio e nostri benevoli protettori presso di Lui in Cielo. |
A177000253 |
Combattè le pagane superstizioni e l'idolatria che ancor ivi regnavano; rovesciò la statua di Giove, ed innalzò in sua vece una chiesa al vero Dio. |
A177000255 |
Passammo in fretta pel piano terreno, dove sono la chiesa, il refettorio, le cucine e le ampie stanze in cui sono alloggiati i mendicanti, e salimmo al piano superiore, ove dormono i religiosi e sono parecchie stanze pei viaggiatori di civile condizione. |
A177000269 |
Nella chiesa sta una cassetta in cui gli agiati viaggiatori sogliono deporre qualche limosina. |
A177000272 |
Ciò avveniva dopo che la vera religione per lo spazio di circa mille cinquecento anni aveva fiorito, e procacciati molti santi alla Chiesa e molte anime al cielo. |
A177000280 |
L'impostore dimandando che cosa fosse entra in casa, cade in ginocchioni con tutto il suo seguito e prega Dio ad alta voce di voler mostrare la {130 [130]} sua potenza e rendere la vita a quell'uomo: così avrebbe fatto risplendere la sua gloria in faccia di tutto il popolo e attestato che esso, Calvino, era veramente da Dio inviato a riformare la Chiesa. |
A177000291 |
Chi li ha mandati a formare una nuova religione? Hanno essi operato miracoli? Hanno menato una vita commendevole per virtù e moralità? Niente di questo, perciocchè dalle azioni di essi io scorgeva che la loro vita privata fu veramente biasimevole, e che non diedero mai alcun segno di essere da Dio mandati a riformare la chiesa di Gesù C. Pertanto nei loro insegnamenti ravvisava una credenza inetta a dare pace all'uomo dubbioso. |
A177000321 |
Entrai macchinalmente in una chiesa servita dai PP. cappuccini, mentre appunto uno di loro andava a celebrare la santa Messa. |
A177000332 |
Ciò eragli confermato da una persona, che, avendo osservato quanto era avvenuto nella chiesa dei PP. cappuccini, ne aveva ragguagliato il Pastore Evangelico. |
A177000351 |
Il dire che voi andate nella chiesa de' Cattolici e dei protestanti è lo stesso come servire a Dio ed al demonio. |
A177000382 |
- Perchè egli si è ascritto alla Chiesa Valdese, e non ha più relazioni religiose coi Cattolici. |
A177000392 |
{165 [165]} Non è vero, Severino, che voi volete essere perseverante nella nostra Chiesa?. |
A177000431 |
Dunque essi non possono per niun modo collegare la loro credenza colla religione e colla Chiesa fondala da G. Cristo. |
A177000438 |
Dicono che non credono alla chiesa cattolica, e intanto essi da chi hanno ricevuta la Bibbia? Se vogliono avere qualche certezza intorno ai libri santi non sono essi costretti di ricorrere alla Chiesa cattolica e così col fatto riconoscerla per l'unica depositaria della Bibbia, delle tradizioni e di tutte le altre verità rivelate? Quando i protestanti si separarono dalla Chiesa cattolica, non hanno essi ricevuta la Bibbia da questa Chiesa stessa? Mentre poi i protestanti vogliono che a ciascuno basti l' uso della Bibbia, cadono in una opposta contraddizione. |
A177000442 |
Così che vengano tutti a rifugiarsi nel seno amoroso della vera Chiesa, sotto la guida del supremo Pastore stabilito dal Salvatore quando disse: A te, o Pietro, darò le chiavi del regno de' cieli, tutto quello che tu legherai in terra, sarà legato in cielo; e tutto quello che scioglierai in terra, sarà sciolto anche in cielo. |
A177000442 |
Tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell' inferno non prevarranno contro di essa. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1877.html |
A181000016 |
Così ai 20 di detto mese, indossava nella Chiesa del Collegio la veste da chierico con tanto giubilo dell' animo suo, che ben gli si leggeva sul volto stesso. |
A181000025 |
Per prima cosa cercò della chiesa per ringraziare il Signore del segnalato benefizio fattogli, di essere stato accettato in questo istituto; poi si presentò ai superiori dicendo, che si abbandonava intieramente nelle loro mani, persuaso con ciò di fare la volontà di Dio; facessero pure di lui quanto credessero bene nel Signore. |
A181000027 |
La sua divozione principale, alla quale anche cercava modo di attrarre gli altri, era verso Gesù Sacramentato, e verso Maria Ausiliatrice, e non lasciava mai nelle ricreazioni, almeno una volta al giorno, di andare a far qualche visita in chiesa. |
A181000033 |
Faceva con frequenza la Comunione spirituale, ed ogni volta che gli era possibile, si portava in chiesa a visitare Gesù Sacramentato e Maria SS. Oh! potessimo imitarti, caro Giacomo, nel tuo amore ardente verso Gesù e Maria!. |
A181000049 |
Ogni domenica dopo essersi affaticato in chiesa, quando gli altri uscivano a prendere un po' di sollievo, egli raccoglieva i giovani più volonterosi ed insegnava loro a servire la s. Messa. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html |
A182000002 |
Ancor tenero d'età dimostrò un amore straordinario e, direi, appassionato alle sacre cerimonie ed alle cose di chiesa. |
A182000002 |
Delle cose ecclesiastiche egli voleva tutto fare, tutto vedere, tutto imparare e di tutto chiamare spiegazione; ma il voto più ardente del suo cuore era di poter vestire le divise clericali, servire con la cotta la santa Messa, udir prediche ed assistere a grandiose funzioni di chiesa. |
A182000002 |
L'aggiustare gli altari, pulire la chiesa, imparare ed insegnare ad altri le sacre cerimonie, aver cura degli arredi sacri erano per lui cose, che si convertivano in natura. |
A182000009 |
- Vi fu anche chi lo burlò più volte, perchè lungo il giorno andava {29 [363]} con frequenza in chiesa a far visita a Gesù Sacramentato e giunse al punto di maltrattarlo, dicendogli: "Tu che sei sempre in chiesa, devi soffrir tutto con pazienza. |
A182000010 |
" Ed una settimana dopo, mesto nuovamente scriveva: "Ieri, giovedì, non ho poi potuto far Pasqua; mi confessai la vigilia, mi levai quel mattino, e quando fui in chiesa da un poco, uno svenimento mi sorprese e fui portato via. |
A182000011 |
Siccome la malattia gli lasciava molti giorni liberi e non l'obbligava a stare continuamente a letto, quando poteva, frequentava molto le pratiche di pietà, si prestava alle funzioni di chiesa; visitava con frequenza il Ss. Sacramento nella parrocchia, e, quando era bel tempo, andava a visitare una divota chiesa della B. V. Addolorata in molta venerazione presso i Vinovesi, e colà consolavasi nei dolori di Maria. |
A182000021 |
Tutte le sere poi immancabilmente, finita la scuola, si recava in chiesa a fare una visita al SS. Sacramento. |
A182000027 |
Pareva che nel separarsi avesse un secreto presentimento che non vedrebbe più nessun di loro su questa terra, poichè nella commovente funzione dell'addio ai compagni, che si costuma fare in chiesa nel momento della separazione, egli abbracciando ciascuno e lacrimando non seppe dir altra parola che: "A rivederci in Paradiso. |
A182000030 |
Essi hanno sempre sospirata una chiesa che provvedesse alle necessità delle anime loro, finchè coll'Ecc. |
A182000030 |
Gazzolo console Argentino in Savona unitisi in Commissione eressero nel bel mezzo della città una chiesa, la quale fu intitolata alla Madre delle Misericordie, e doveva essere ufficiata appositamente per gli Italiani, motivo per cui venne anche chiamata la Iglesia de los Italianos. |
A182000031 |
Quivi la direzione della chiesa, la predicazione, confessioni, catechismi, istruzioni, prime comunioni a cui attendere, scuole diurne e serali, furono altrettante occupazioni che caddero quasi istantaneamente sopra di lui. |
A182000033 |
I compagni con Don Fagnano alla testa partono domani per S. Nicolas de los Arroyos; D. Cagliero, io ed il catechista Belmonte per ora ci fermiamo qui alla chiesa di Nostra Signora della Misericordia. |
A182000040 |
Alla domenica poi la chiesa degli Italiani è stivata di gente. |
A182000040 |
Riempiono la chiesa, il coro, il presbitero e montano sino sull'altare maggiore per udir la predica. |
A182000040 |
Se vedesse quanti vengono alle sacre funzioni! Alle tre comincia il vespro, e già la chiesa è così piena da non poter più capire persona. |
A182000043 |
Monto in pulpito, e quel che dica non saprei; questo {49 [383]} solo so, che la chiesa è piena con quanti può capire, nemmeno uno che fiati; quei che arrivano dopo, devono contentarsi di starsene fuori ascoltando quanto possono. |
A182000049 |
Intanto suonano le due {53 [387]} pomeridiane, ed egli dovette recarsi a fare un lungo catechismo ai ragazzi; non appena finito il quale, affrettatosi a vestire la cotta, procede al coro a dirigere il canto del Vespro, poichè la chiesa era già piena zeppa di gente che aspettava le funzioni. |
A182000055 |
D. Cagliero poi è solito nelle sue lettere a D. Bosco quando parla di lui usare queste espressioni: "Fa {55 [389]} magnificamente bene - m'accudisce quella chiesa molto bene," e specialmente "la fa in tutto e per tutto da vero pastor bonus verso gli Italiani di Buenos Ayres. |
A182000056 |
Può dirsi che nella chiesa da loro officiata in questa città è una missione giornaliera che mai non finisce, tante sono le persone che vi concorrono e la frequenza dei Sacramenti sia tra gli adulti, sia tra i fanciulli, molti de' quali vengono promossi alla prima Comunione. |
A182000058 |
Ai forestieri bastava venire una volta alla chiesa degli Italiani per essere ben impressionati di lui, e di ricordare anche dopo lunghissimo tempo le sue belle maniere, la pazienza con cui erano stati accolti ed ascoltati, e la pazienza che aveva usata nell'istruire e promovere per la Comunione i loro figliuoli. |
A182000060 |
Nel mese di Maria (che cade in Novembre per quell'emisfero australe), D. Cagliero scriveva: "La nostra chiesa in questo mese alla domenica si riempie due volte al dopo mezzodì; dalle 3 alle 6 per gli Italiani, e dalle 7 alle 9 per gli Argentini. |
A182000061 |
Un numero stragrande e di buona volontà viene alla domenica, e tengono tale contegno in chiesa e tale divozione nell'accostarsi ai SS. Sacramenti, che formano l'ammirazione di tutti. |
A182000064 |
Et ante omnia, la nostra Chiesa continua ad essere frequentatissima. |
A182000071 |
Allora D. Cagliero esce sul pulpito e per la immensa folla che vi assistea si limitò a pochi pensieri, cioè una meritata lode alla Colonia Italiana, che dà tante prove di religione e di fedeltà alla Chiesa Cattolica, un'infuocata esortazione a continuare per l'avvenire, e tanto bastò per perdere la voce, conchiudere e discendere. |
A182000071 |
La moltitudine cresceva ad ogni istante, ed al momento d'entrar in chiesa la folla era tanto accalcata, che la maggior parte fu costretta a fermarsi sulla pubblica via. |
A182000075 |
Alle 3 pomeridiane la chiesa era piena zeppa; vennero i parroci circostanti, il Vicario generale dell'Arcidiocesi, Dottor Espinosa, accompagnato dai suoi segretari e dai curiali, e gran numero del Clero e degli Ordini religiosi. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html |
A183000016 |
E non appena l'età glielo permise, seco lo conducevano alla Chiesa per assuefarlo di buon'ora a prender gusto alle pratiche di pietà ed alle religiose cerimonie. |
A183000021 |
Diligentissimo ed esattissimo nel compiere i suoi doveri, il primo lo si vedeva recarsi alla chiesa, alla scuola, allo studio, ed in ogni luogo porgeva altrui esempio di ubbidienza, di docilità, di amoro al lavoro. |
A183000028 |
Finito lodevolmente il tempo di prova, gli fu permesso di emettere i voti religiosi per tre anni il 26 settembre del 1877 in Lanzo Torinese nella Chiesa del Collegio detto di S. Filippo Neri, dopo esservisi preparato cogli esercizi spirituali, che colà ogni anno si dettano. |
A183000035 |
Mai tralasciò il catechismo e le sacre funzioni, e piccino era bello vederlo ogni giorno servir la s. Messa nella chiesa parrocchiale, accostandosi di quando in quando ai santi Sacramenti. |
A183000040 |
In chiesa poi era sempre raccolto nella preghiera e frequente ai Santi Sacramenti. |
A183000074 |
Un giovanetto così virtuoso e pio in casa, non istate a chiedere se usasse a chiesa e come vi si comportasse. |
A183000076 |
Ma non pur piglia parte assidua alle funzioni di chiesa, ma sì ancora volenteroso vi presta l'opera sua con quella frequenza e con quel contegno che tanto edifica ed onora. |
A183000081 |
Stanchi alcuni tristi di vedersi sempre {77 [429]} in casa, in iscuola ed in chiesa proporre V esempio luminoso dell'ottimo nostro Delmastro, presero a malmenarlo e colle parole e coi fatti in barbara guisa. |
A183000084 |
Una pianticella che prometteva sì buoni ed abbondanti frutti doveva esser trapiantata nei giardini della Chiesa, un giglio così candido ed olezzante poteva in mezzo al mondo trovarsi esposto al pericolo di appassire e di essere calpestato; ed il Signore dispose che potesse uscirne per ritirarsi al riparo dagli assalti del nemico delle anime. |
A183000086 |
Nei tempi di libero svago, se il volevi, ti bisognava cercarlo in chiesa. |
don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html |
A184000003 |
Ed era bello il vedere la divozione con cui assisteva in Chiesa alle sacre funzioni, ed agli altri esercizi di pietà, e quanto a tutti era di buon esempio e di caldo eccitamento ad imitarlo. |
A184000004 |
Dal che ne avveniva, che, mentre in Chiesa pareva un angelo e tutto assorto in Dio, fuori lo si vedeva ilare, affabile, e caritatevole con tutti, e non solo non mai recava agli altri disgusto alcuno, ma prestava con bontà tutti quei servigi che poteva; ed ovunque accorgevasi di poter far del bene, tosto vi accorreva; nè ricusava di prestarsi alla cura degli infermi che visitava e consolava colla più affettuosa carità. |
A184000006 |
Molto tempo passava da solo in chiesa ad infervorarsi sempre più nell'amore del Signore; poche erano lo ricreazioni che in parte non passasse in compagnia di Gesù Sacramentato. |
A184000013 |
Cercò immediatamente la compagnia de' migliori; cominciò a frequentare la chiesa e le pratiche di pietà. |
A184000017 |
Le sue comunioni erano quasi quotidiane; grande l'impegno per far bene la meditazione, onde poco per volta {47 [15]} correggersi de' suoi difetti, gioviale coi compagni; frequente nel visitare in chiesa Gesù Sacramentato, e specialmente si distinse sempre pel suo buon cuore. |
A184000020 |
Egli non si perdette d'animo; fece molti proponimenti; appena sì accorgeva di avere in qualche modo offeso un compagno, andava con tutta semplicità a chiamargliene perdono; quando s'accorgeva d'aver perduto un po' di tempo di studio, andava poi in chiesa alla prima ricreazione a chiamarne perdono al Signore. |
A184000026 |
Non rare volte anche dopo il pranzo lo si vedeva in chiesa prostrato avanti a Gesù Sacramentato dove si tratteneva per tempo considerevole. |
A184000039 |
Quantunque fosse debole di salute adempì però sempre scrupolosamente le sue incombenze, ed era suo impegno di mantenere la disciplina nei giovani, e di aumentare la loro divozione e rispetto in chiesa. |
A184000056 |
Anche lungo il giorno ritornato da qualche esame passava in chiesa a far visita a Gesù Sacramentato. |
A184000062 |
Si pose a frequentare tutti i giorni la santa Comunione, pose {71 [39]} una fiducia al tutto illimitata in Maria SS., cui era solito chiamare sua buona mamma, pregava fervorosamente, andava con molta frequenza a far visita a Gesù Sacramentato in tempo della ricreazione; sarebbe stato tutto il giorno in chiesa se l'obbedienza o qualche suo dovere non ne lo avessero allontanato. |
A184000064 |
- Dove sei stato? - Sono stato un poco in chiesa. |
A184000069 |
Il motivo si è, che in quella chiesa di Maria Ausiliatrice, fra quelle auguste mura, fra quei cari compagni ed amati superiori, regna una pace, una contentezza, un brio, un'allegria di tale una purezza, che i principi nonchè i re invidiano. |
A184000069 |
Venerdì o sabato mattina forse farò la mia S. Comunione alla Madonna dell'Orto, e domenica... Ah sì che lo spero, lo desidero! la farò nella Chiesa di Maria Ausiliatrice. |
A184000070 |
Ed in realtà alla Domenica poteva fare la desiderata Comunione nella chiesa di Maria Ausiliatrice e continuare la cominciata prova nell'Oratorio Salesiano. |
A184000078 |
Appena seppe proferire parola, già voleva imitare le cerimonie ed i canti di chiesa. |
A184000079 |
Negli intervalli tra una lezione e l'altra, egli o con pochi e buoni compagni, o solo passava il tempo in casa adornando altarini e imitando funzioni sacre e dividendo cosi il tempo tra la scuola, la chiesa e la casa. |
A184000085 |
Parlandosi di cose di chiesa egli era nel suo centro; e se in altre cose era piuttosto silenzioso, in queste parlava volentieri. |
A184000089 |
Più volte andava in chiesa a pregare il Signore, perchè lo liberasse dalla tentazione, poi usciva tutto corrucciato perchè la tentazione non lasciavalo pregare, poi entrava di nuovo in chiesa a gemere, e spesso anche a piangere non che ad impazientarsi un tantino avanti a Gesù Sacramentato; e poi si pentiva d'essersi impazientato, ed impazientavaai di nuovo per non essersi subito rassegnato alla volontà di Dio, che quelle tentazioni permetteva; e così passava giorni assai agitati. |
A184000091 |
Anche questo pensiero per molto tempo tormentò il nostro Paolo, ed in chiesa e fuori di chiesa, o di giorno e di notte andava pensando: chi sa se io ancora potrò salvarmi? La sua più grande consolazione era nel trovarsi presso al caro padre dell'anima sua D. Bosco, che avvicinava ogni volta che gli era possibile, ed il caro padre conoscendo la sua ambascia interiore, lo sceglieva tra la turba dei giovani che l'attorniava, guardavalo con occhio benigno, mettevagli le mani sul capo, e sorridendo servivasi dell'analogia del suo cognome Salvo con lo stato di salvazione dicendogli: "Oh eccolo qui quegli che è sempre Salvo; esso anche facendo dei peccati, alla barba dei demonii è sempre salvo. |
A184000096 |
La vita di questo nostro confratello deve principalmente insegnarci a star fermi nel servizio del Signore malgrado qualunque tribolazione, qualunque tentazione, ed a confidare molto nel patrocinio di Maria SS., che in ogni tribolazione della vita, ma specialmente in punto di morte ha da mostrarsi con noi, siccome ci assicura la Chiesa, potens auxilium in tempore opportuno. |
don bosco-specchio della dottrina cristiana cattolica.html |
A187000001 |
Migné, ma vi abbiamo introdotto utili aggiunte e principalmente quella sulla vera chiesa in confronto delle false protestanti. |
A187000001 |
Noi quindi a tutti caldamente lo raccomandiamo, ma principalmente a' signori parochi, ai padri e madri di famiglia, ai maestri ed alle maestre, affinchè sia imparato dalla sempre cara gioventù, dalla quale dipende la futura sorte della Chiesa e della società. |
A187000002 |
Ricordiamo ancora le sante indulgenze accordate dalla medesima santa Madre Chiesa a coloro che insegnano ed imparano la dottrina cristiana e secondo la Costituzione Ex credito Nobis del 6 ottobre 1607 di Paolo II sono le seguenti:. |
A187000003 |
Il battesimo ci rende membri di Gesù Cristo, ci fa figliuoli di Dio e della Chiesa, ed eredi del Paradiso. |
A187000010 |
La fede è una virtù infusa da Dio nell'anima nostra colla quale noi crediamo in Dio, e crediamo tutto ciò che egli ha rivelato alla santa Chiesa. |
A187000021 |
Il Papa, Vicario di Gesù Cristo e Capo visibile della Chiesa, il Vescovo, il Paroco, il Confessore e tutti i Sacerdoti. |
A187000029 |
La sola vera Chiesa è la cattolica, la quale è la società di tutti i fedeli che professano la fede e la legge di Gesù Cristo sotto la condotta dei legittimi Pastori congiunti al loro capo il sommo Pontefice. |
A187000030 |
Noi siamo obbligati a sottometterci alla Chiesa, perchè così ha ordinato Gesù Cristo; e chi non riconoscesse per capo della Chiesa il sommo Pontefice, sarebbe fuori della vera Chiesa, e quindi non potrebbe salvarsi. |
A187000031 |
Gesù Cristo, che comanda di ubbidire alla sua Chiesa, le concesse pure il dono dell'infallibilità coll'assistenza dello Spirito Santo, epperciò la Chiesa non può mai ingannarsi nè ingannare i fedeli in quelle cose, che guardano l'eterna salute. |
A187000032 |
Affinchè poi l'uomo non andasse errato nel conoscere la vera Chiesa, fu mestieri che questa venisse fornita di tali caratteri, che la distinguessero fra tutte le false. |
A187000037 |
La vera Chiesa inoltre dicesi ancora visibile e romana. |
A187000039 |
Romana finalmente si dice la Chiesa, perchè essendo s. Pietro morto in Roma, i Vescovi di Roma furono e saranno sempre i soli capi della Chiesa, e chiunque non ha la Chiesa veramente per madre, non potrà mai avere Gesù Cristo per padre. |
A187000040 |
Essendovi un Dio solo, una sola deve essere la fede, una sola la Chiesa, che ne sia depositaria. |
A187000040 |
Ora se la Chiesa Cattolica è la sola vera, come si è dimostrato, ne segue che tutte le altre sono false. |
A187000041 |
Non sono cattoliche, perchè queste sette nacquero solo tre secoli fa, mentre la Chiesa cattolica contava già quindici secoli di esistenza, è perchè ordinariamente si restringono ad un solo popolo e ad una nazione. |
A187000041 |
Parlando delle sole Chiese Protestanti, oneste si dimostrano false, perchè mancano delle noti caratteristiche della vera Chiesa. |
A187000050 |
Credo tutte le altre verità della nostra S. Fede per lo stesso motivo, che Dio le ha dette alla S. Chiesa, e per mezzo della Santa Chiesa le dice a noi. |
A187000050 |
Perchè così Iddio sommamente verace ha detto alla santa Chiesa, e per mezzo della santa Chiesa dice a noi, credo fermamente che vi è Dio che premia i buoni e castiga i cattivi. |
don bosco-storia dell-inquisizione.html |
A188000016 |
Stato in questa consolazione di Paradiso non so del quanto, se non che non potè esser tanto che non paresse un momento, ripigliossi la Santissima Madre il suo Divin figliuolo, e riguardatolo tutta verso lui amorosa, siccome in atto d' andarsene, gli fece espresso comandamento d' entrare nella Compagnia di Gesù, e disparve: lasciandolo non solamente, per buona deduzione, sicuro che non morrebbe: ma si del tutto libero da quel male, che pochi dì appresso potè venire alla Chiesa de' Padri e render grazie a Dio e alla sua beatissima Madre del subito guarimento, e fare ai Padri le domande bisognevoli e mettere in esecuzione il comandamento {91 [269]} lasciatogli dalla Vergine nel partirsi. |
A188000016 |
Trovandosi Stanislao Kostka vicinissimo all' estremo, eccogli tutto improvviso innanzi la beatissima Madre di Dio, e tanto fin d' allora divotamente e teneramente amata da lui, che ne trovo espresso nelle memorie giurate della sua vita in Vienna, che udendo egli cantar nella Chiesa nostra la Salve Regina, tutto s' infocava nell' anima e nel volto, e tutto andava in spirito e in estasi. |
don bosco-storia ecclesiastica.html |
A189000003 |
Imperciocchè ne trovai bensì molte; ma esse sono o troppo voluminose, o si estendono più del dovere nella Storia profana; alcune si possono chiamar piuttosto dissertazioni polemiche sui fasti della Chiesa; altre finalmente sono tradotte da lingue straniere e pigliano il nome di Storie parziali, e non universali, {8[166]} e quel che non potei osservare senza indignazione, si è che certi autori pare che abbiano rossore di parlar dei Romani Pontefici e dei fatti più luminosi che direttamente alla S. Chiesa riguardano. |
A189000011 |
R. La storia Ecclesiastica altro non è, che la narrazione di quei fatti che furono avversi o favorevoli alla Chiesa dalla sua fondazione sino ai nostri tempi. |
A189000012 |
Ella si può dividere in sei età o siano epoche, in cui avvenne qualche fatto luminoso, che concerna la Chiesa universale. |
A189000019 |
D. Che cosa è la Chiesa, e quali sono i suoi membri?. |
A189000020 |
R. È la congregazione di tutti quelli che professano la fede e la dottrina di Gesù Cristo, e son governati da un Capo Supremo, che è il Vicario di lui in terra, e benchè la Chiesa chiamisi or greca, or latina, or gallicana, or indiana, nondimeno intendesi sempre la stessa Chiesa cattolica apostolica e romana. |
A189000021 |
V'ha in questa congregazione una Gerarchia Ecclesiastica, la quale è un ceto di Prelati e di Sacri Ministri, istituito da Dio per reggere la Chiesa, e per promuovere la santità negli uomini. |
A189000026 |
Il Concilio in questa maniera legittimamente congregato rappresenta tutta la Chiesa, ed approvato dal Papa è infallibile nel decidere gli articoli di nostra santa fede. |
A189000079 |
Aveva egli pure molto contribuito alla morte di s. Stefano, e animato da un falso zelo per la legge di Mosè, faceva ogni sforzo per atterrare la nascente Chiesa di G. Cristo. |
A189000091 |
Chiesa Santa celebra la solennità di questa maravigliosa assunzione al Cielo di Maria SS. il 15 agosto. |
A189000091 |
R. La morte dell'augusta Madre del Salvatore che credesi avvenuta l'anno 61 di sua età, 12 dopo quella del suo Divin Figliuolo, è raccontata dall'insigne {43[201]} padre della Chiesa s. Giovanni Damasceno in questa precisa maniera. |
A189000123 |
D. Quali' era l'estensione della Chiesa alla metà del secondo secolo?. |
A189000124 |
Essa si era già propagata perfino nei paesi dove le armi romane non avevano per anco potuto penetrare; nell'Armenia, nella Persia, e nell'Indie, presso i popoli più barbari, i Sarmati, i Daci, gli Sciti, i Mori, i Getuli, e perfino nelle isole più sconosciute trionfava la Chiesa di Cristo, e per tutto era pieno di cristiani. |
A189000124 |
R. Dopo la metà del secondo secolo, la Chiesa di Gesù Cristo benché ancora nascente riempiva già tutta la terra; ella s' estendeva non solamente nell'Oriente cioè nella Palestina, nella Siria, nell'Egitto, nell'Asia minore e nella Grecia; ma ancora nell'Occidente cioè nell'Italia, nella Francia, nella Spagna, nell'Africa, nella Germania, nella Gran Brettagna. |
A189000134 |
D. Quali assalti ebbe a sostener la Chiesa in mezzo alle persecuzioni?. |
A189000137 |
Nell'Asia si tennero assemblee ecclesiastiche, in cui dopo maturo esame fu solennemente condannato Montano e i suoi settatori, e furono tutti cacciati dalla Chiesa. |
A189000147 |
Da ciò taluni arguiscono che gli errori trovati ne' suoi libri non gli siano imputabili; stantechè egli mostrò fino agli ultimi momenti di vita di voler morire nel grembo di s. Chiesa. |
A189000150 |
Un monte che era d' impedimento a fabbricar una chiesa, lo trasportò altrove col solo comando. |
A189000156 |
Il numero di quelli che subirono il martirio in questa persecuzione è sì grande, che riuscirebbe difficile l'annoverarli; sono in ispecial modo rinomati san Poliutto nell'Armenia, san Alessandro Vescovo di Cappadoccia, il magnanimo s. Pionio sacerdote della Chiesa di Smirne, s. Agata in Catania nella Sicilia, s. Vittoria nella Toscana, il celebre Acacio Vescovo d'una città d'Antiochia, e finalmente una delle principali vittime del furor di Decio fu pure s. Fabiano Papa, il quale dopo tredici anni di faticoso pontificato fu gloriosamente coronato del martirio l'anno 250. |
A189000158 |
R. Quest'orrenda persecuzione avrebbe infierito assai più, se quella man divina che attenta veglia sulla sua Chiesa non avesse tolto dal mondo chi ne era il primo motore. |
A189000160 |
Gran parte di loro si rifuggì in fondo alle solitudini della Tebaide d' Egitto, e così {77[235]} il Signore volgendo in bene della Chiesa la malignità stessa de' suoi nemici, diede origine alla vita eremitica, che formò ne' luoghi più incolti interi popoli di santi. |
A189000164 |
Così avvenne, poiché tre giorni dopo il prefetto di Roma sdegnato contro Lorenzo perché non poteva aver i tesori della Chiesa, i quali erano stati distribuiti ai poveri, comandò distenderlo sopra una graticola infuocata. |
A189000164 |
Fra i più illustri si annovera s. Cipriano Vescovo di Cartagine, e s. Lorenzo primo Diacono della Chiesa romana, e s. Sito Papa, il quale fu decapitato il 6 agosto {80[238]} l'anno 258. |
A189000172 |
R. In mezzo alle tante calamità che Chiesa santa affliggevano, insorse la mostruosa eresia de'manichei, che più d'ogni altra fu durevole e dannosa alla religione. |
A189000185 |
La Chiesa stancò i suoi persecutori colla sua pazienza. |
A189000195 |
Risaputosi ciò da Massenzio, ridusse la Chiesa in istalla, condannando lo stesso santo Pontefice a servire in essa, ove consumato dai disagi ottenne la palma del martirio nell'an. |
A189000195 |
{99[257]} in una casa, che egli convertì in una Chiesa, detta anche presentemente Chiesa di S. Marcello. |
A189000203 |
{102[260]} scritto a' Corinti una lettera in tanta venerazione, che molti anni dopo la si leggeva pubblicamente nella Chiesa, morì nell'anno 100. |
A189000204 |
S. Ignazio autore delle sette epistole famose in tutta l'antichità, e lette pubblicamente nella Chiesa dell'Asia lungo tempo dopo il suo martirio avvenuto nel 107. |
A189000208 |
Scrisse ottantuna lettera, alcune composizioni in versi, un trattato sui Caduti, uno dell'unità della Chiesa, altro delle opere di misericordia, e della limosina, con molte altre opere tutte scritte in istile splendido, sublime, e maestoso. |
A189000210 |
R. La conversione di Costantino il Grande, figliuolo di Cloro Augusto, contribuì efficacemente a donar la pace alla Chiesa, a dilatar il Vangelo, e dar l'ultimo crollo al paganesimo. |
A189000216 |
In questo concilio definì s. Pietro come capo e giudice supremo della Chiesa. |
A189000217 |
S. Antero fece che si scrivessero più accuratamente gli atti dei martiri, secondo che era già stato stabilito fin dal primo secolo da s. Clemente, il quale istituì sette notai che scrivessero gli atti dei martiri, e li registrassero nei fasti della Chiesa. |
A189000217 |
Si cominciarono a consecrar i cimiteri, e s' introdusse nella Chiesa orientale l'uso delle Litanie già altrove praticato. |
A189000219 |
{115[273]} Chiesa aveva riportato sulle persecuzioni, tentò d' affliggerla con scismi ed eresie, che per lo spazio di oltre quattrocent' anni non cessarono di lacerarla; se non che dietro a tali combattimenti seguirono nuovi trionfi. |
A189000221 |
Questa dottrina inaudita fino allora, cagionò un grave scandalo nella Chiesa, e fu rigettata con orrore gridandosi da tutte le parti all'empietà, alla bestemmia. |
A189000222 |
R. L'imperatore avvertito dei progressi che la nuova eresia faceva, scrisse a Papa Silvestro come a capo della Chiesa universale, perchè convocasse un Ecumenico Concilio. |
A189000223 |
Ben tosto vi si trovarono i Vescovi in numero di 318, essendo presieduti da Osio Vescovo di Cordova, e dai due Preti, ossia Cardinali della Chiesa Romana legati del Papa Vito e Vincenzo |
A189000223 |
Questo Pontefice di nascita Romano fu il primo, che, dopo d' esser stata restituita la pace alla Chiesa venisse assunto a tal dignità. |
A189000225 |
L'imperatore in forza di questo giudizio della Chiesa universale condannò questo empio in un con tutti i suoi partigiani alla pena dell'esilio. |
A189000225 |
Tale fu la conclusione di questa famosa adunanza, la cui memoria fu, e sarà mai sempre in venerazione nella Chiesa, an. |
A189000230 |
Gli eretici contenti oltremodo di poter condurre Ario al possesso di quella Chiesa da cui era stato vergognosamente cacciato, stabilirono la prossima domenica, affinché la reintegrazione fosse più segnalata. |
A189000230 |
In mezzo a tanta gloria giunto quasi vicino alla Chiesa ove doveva esser reintegrato, compreso da subitanea paura impallidisce, e trema; violenti rimorsi lo assalgono. |
A189000230 |
R. L'empio Ario dopo aver cagionato gravissimi mali alla Chiesa per riuscire a farle piaga più profonda finse volersi emendare, e a tal fine si presentò dall'imperatore assicurandolo con giuramento, che egli credeva tutto quello che la cattolica Chiesa insegnava. |
A189000233 |
Diede gli ordini convenevoli per mantener la pace nel suo impero, fecesi dar giuramento solenne dai militari che non dovessero intraprendere cosa alcuna contro la Chiesa, e colla pace dei giusti morì l'anno 64 di sua età, 31 del suo regno nel 337. |
A189000236 |
Questa formola non era punto eretica, ma non esprimeva sufficientemente la fede della Chiesa (anno 349). |
A189000239 |
Compiva i diciott'anni, quando un giorno ascoltando in Chiesa la parola di Dio udì profferire quel detto del Vangelo: « se vuoi essere perfetto, va, vendi ciò che hai, donalo ai poveri, e avrai un tesoro in Cielo ». |
A189000239 |
R. Questo mirabile e nuovo modo di procacciar santi alla Chiesa ebbe per suo primo istitutore s. Antonio egiziano. |
A189000244 |
D. Qual nuovo genere di turbolenze fu in questo tempo suscitato contro la Chiesa?. |
A189000245 |
R. Il demonio invidioso dei progressi che la Chiesa faceva, suscitò un mostro, che con un nuovo genere di persecuzione l'affliggesse. |
A189000247 |
Questo genere di persecuzione sarebbe stato più funesto alla Chiesa che la crudeltà di Nerone e di Dioclesiano, se Dio stesso non avesse abbattuto l'infernal progetto di Giuliano con una morte immatura. |
A189000250 |
D. Quali dottori suscitò Iddio in questo quarto secolo per illuminar la sua Chiesa?. |
A189000257 |
E avendo non altrimenti che s. Eusebio con invincibile fermezza fatta resistenza ai Principi fautori dell'eresia, egli è chiamato il baluardo della Chiesa. |
A189000259 |
Pubblicò dapprima una legge, che stabiliva la communione colla Chiesa romana, come un segno sicuro di cattolicità; poscia per turare affatto la bocca agli eretici, mandò a Roma, se la intese col Papa s. Damaso per la convocazione d' un concilio, quindi invitò tutti i Vescovi dell'oriente a recarsi in Costantinopoli, e vi si trovarono in numero di cento cinquanta. |
A189000264 |
La sua versione fu adottata dalla Chiesa sotto il nome di Volgata. |
A189000265 |
Guidato da questo spirito d'affezione per la vera Chiesa, impiegò |
A189000265 |
Io so che la Chiesa è edificata su questo fondamento; chiunque mangia l' agnello fuori di questa casa non fa che un sacrifizio profano; chiunque non si è ritirato nell'arca di Noè è perito nel diluvio. |
A189000266 |
D. Quale scisma cagionò Donato nella Chiesa dell'Africa?. |
A189000269 |
Illuminato dalla vera fede in breve tempo crebbe maravigliosamente in virtù, e ordinato Sacerdote, poscia Vescovo d'Ippona, si affaticò senza posa per ricondur i Donatisti nel seno della Chiesa; riuscì a convertirne, un gran numero; ma gli altri divennero vieppiù furiosi; gli tesero insidie, per cui sarebbe rimasto vittima della loro perfidia, se una speciale protezion del Cielo, che lo destinava ad esser lume della Chiesa, non l'avesse conservato. |
A189000270 |
I Vescovi scismatici nulla ebbero di solido da opporre alle energiche ragioni di s. Agostino, e i popoli che fino a quel tempo avevano confuso l'errore colla verità, in seguito a quest' adunanza aprirono gli occhi, e d' allora in poi correvano in gran calca per tornarsi a riunire alla Chiesa, an. |
A189000270 |
S. Agostino che aveva ispirato a' suoi colleghi questa moderazione fu uno dei sette eletti a difendere la causa de' cattolici, e provò ad evidenza che non v' era alcun legittimo motivo per rompere l' unità cattolica; e che i Donatisti non avevano altro partito a prendere per mettersi sulla strada della salute che ritornare nel grembo della Chiesa cattolica. |
A189000270 |
{143[301]} novero di 300 con ammirabile esempio di generosità offrirono volontariamente di cedere il lor posto a' Vescovi Donatisti, affinché volessero una volta por fine allo scisma, e unirsi alla vera Chiesa. |
A189000273 |
Pelagio e i suoi partigiani pensarono meno a sottomettersi, che ad evitar il rossore della condanna, si tolsero la maschera, e si appellarono ad un concilio generale; ma s. Agostino fece lor vedere che questo concilio era illusorio, e che la Chiesa insieme adunata non farebbe altro che firmare ciò che era stato deciso dai Vescovi dell'Affrica, e ratificato dal Supremo Pontefice, e che in tal caso non trattavasi più di esaminar l'eresia, ma di reprimerla. |
A189000276 |
Egli è chiamato lume fulgidissimo della Chiesa, {147[305]} modello dei Teologi, maestro della carità, difensore della grazia, martello degli eretici. |
A189000277 |
D. Quali turbolenze si suscitarono in questo tempo contro la Chiesa?. |
A189000278 |
La prima volta che si udirono tali bestemmie nella Chiesa, i fedeli si fuggirono per non aver comunione alcuna con chi le aveva pronunziate. |
A189000278 |
R. Due uomini che la Chiesa dovevano in ispecial modo onorare e servire giunsero all' opposto a disonorarla, e vilipenderla; questi furono Nestorio ed Eutiche. |
A189000278 |
S. Cirillo Vescovo d'Alessandria si levò a tutta forza contro i nuovi errori, e li denunziò al Papa s. Celestino I. Questo Pontefice che con apostolico zelo aveva {148[306]} perseguitati i Pelagiani, e fattili scacciar da tutta l'Italia, si pose seriamente a disaminar la denunzia di Nestorio, e trovata la dottrina di lui erronea, e affatto contraria a quella, che la Chiesa aveva sempre insegnato, dapprima lo ammonì, poscia minacciò separarlo dal corpo della Chiesa, se rientrando in sè stesso, non si ritrattasse da' suoi errori, e si sottomettesse al giudizio della Chiesa. |
A189000279 |
Gli errori di Nestorio furono anatematizzati, e la santa Vergine solennemente dichiarata vera madre di Dio, e per dar un segno manifesto del-l'alta stima, che la Chiesa universale professava a Maria Madre di Dio, fu ingiunto {149[307]} a tutti i fedeli cristiani, che dopo la salutazione angelica si aggiungesse Santa Maria Madre di Dio etc., nel 431. |
A189000285 |
R. Leone I Toscano, per dottrina, sapienza e santità cognominato il Grande, fu eletto Papa appunto in que'tempi che più grande era il bisogno della Chiesa. |
A189000286 |
Molto scrisse, molto operò a favor della Chiesa, finché carico di meriti appresso Dio, e appresso gli uomini, dopo 21 anno di glorioso pontificato andò a ricevere l'eterna ricompensa nel 461. |
A189000293 |
Nel sesto giorno di sua malattia chiese d'esser portato in Chiesa per ricevere l'Eucaristia, poi appoggiando il capo ad uno de' suoi discepoli pregò in piedi tutto assorto nelle cose di Dio, e alzando le mani al Cielo rese tranquillamente lo spirito al suo Signore nel 543, ne'sessantatre anni di sua età. |
A189000297 |
Del resto questo concilio di Costantinopoli ci porge una luminosa prova del potere che ha la Chiesa di condannare gli scritti, di pronunziare sul senso dei libri, e di esigere che i suoi fedeli si sottomettano al suo giudizio. |
A189000302 |
Per dar una forma alla nascente Chiesa d'Inghilterra, s. Agostino per ordine di s. Gregorio fu creato Vescovo, e le sue predicazioni furono sì efficaci che in un sol giorno battezzò in Cantorberì oltre dieci mila persone. |
A189000304 |
Egli è chiamato Gran Santo per le eminenti sue virtù; Gran Dottore per la robusta sua eloquenza e profonda dottrina; Grande Apostolo per la conversione degli Inglesi; Gran Pontefice pel prodigioso numero di scritti di cui fecondò la Chiesa, e che servono pel buon governo della medesima. |
A189000305 |
D. Quali sono i principali riti della Chiesa instituiti in quest'epoca seconda?. |
A189000306 |
Gli audienti erano ammessi in Chiesa vicino alla porta, e ascoltato il Vangelo colla spiegazione del medesimo, erano avvisati di uscire coi catecumeni. |
A189000308 |
S. Mamerto Vescovo di Vienna in Francia, instituì le pubbliche rogazioni per la sua Diocesi, il qual uso fu poi ricevuto da tutta la Chiesa. |
A189000309 |
I fanciulli che sembravano abili agli ufficii della Chiesa, per lo più erano allevati nei Seminari con abito chiericale, e niun de' preti, o chierici andava soggetto ai giudici laici, ma solamente ai giudici ecclesiastici. |
A189000309 |
Papa Sabiniano Toscano, successor di s. Gregorio il Grande, introdusse nella chiesa l'uso delle campane, già prima praticato da s. Paulino di Nola. |
A189000310 |
D. Quale fu lo stato della Chiesa in quest'epoca? {170[328]}. |
A189000312 |
Da s. Silvestro a s. Gregorio Magno tutti i Romani Pontefici sono onorati come gran santi, di cui la maggior parte si distinse sommamente per travagli sostenuti, e pegli scritti lasciati pel buon regime della Chiesa. |
A189000313 |
E siccome nutriva una special divozione verso il precursore di Cristo s. Gio. Battista, lo prescelse a Protettore del suo Regno, e gli consacrò una chiesa in Torino, dove sorse di poi il Duomo e Cattedrale di questa Metropoli. |
A189000313 |
Uniti a'santi Pontefici sostennero la fede contro gli eretici molti santi Dottori, Scrittori ecclesiastici, Monaci penitenti, vergini e confessori, i quali colla loro virtù, scienza e santità formarono la più luminosa epoca {171[329]} della Chiesa, la quale non conosceva più alcuna parte del mondo, dove non si sentisse risuonare glorioso il nome di Gesù Cristo, e di cristiano. |
A189000317 |
Questa religione favorendo ogni sorta di libertinaggio, in breve tempo il suo {175[333]} autore divenuto capo d'una formidabile turba di masnadieri, potè or colla persuazione delle parole, or colla forza delle armi dilatarla quasi per tutto l'Oriente; dimodochè quella regione che fu la culla della Chiesa di Gesù Cristo, secondando lo spirito di Seisma che già da alcun tempo andava di giorno in giorno crescendo, cadde miseramente, e si lasciò acciecare da una religione che ripone ogni felicità nè'sensuali piaceri, riducendo così La natura dell'uomo a quella degli animali immondi. |
A189000319 |
R. Il santo legno della Croce nel 326 era già stato prodigiosamente ritrovato da s. Elena madre di Costantino, la quale ne avea mandato una parte a Roma, e parte aveva fatto onorificamente riporre {176[334]} in una chiesa eretta sul monte Calvario. |
A189000320 |
629 S. Chiesa celebra la solennità di questo memorabile avvenimento il 14 di settembre. |
A189000322 |
R. L'eresia de' Monoteliti (così detti, perché ammettevano in Cristo una sola volontà) cagionò gravi turbolenze nella Chiesa. |
A189000322 |
Va il littore, e posto appena piede sul limitare della chiesa, d'improvviso divien cieco; allo stesso imperatore Costante accadono molte disgrazie. |
A189000327 |
In simil guisa colpiti di anatema gli autori della Setta, essa cadde in breve, e la Chiesa ebbe pace, an. |
A189000327 |
R. Dopo la morte di questo Pontefice i Monoteliti continuarono ad agitar la Chiesa insino al Pontificato di s. Agatone il quale d'accordo coll'imperatore, convocò un Concilio in Costantinopoli. |
A189000329 |
R. L'eresia degli Iconoclasti, o Iconemachi, che vuol dire spezzatori delle immagini, fu tanto più pericolosa alla Chiesa, perché ebbe un Principe per autore. |
A189000329 |
Usò violenze verso il Papa, che invano tentò far assassinare; contro i Vescovi, e specialmente contro s. Giovanni Damasceno; mise a soqquadro la Chiesa e l'impero per quindeci anni, dopo i quali empiamente morì nel 741. |
A189000332 |
Si levò con vigore contro gl'Iconoclasti, combattendoli con voce, e con iscritto in cui dimostra che le sante immagini sono sempre state onorate nella Chiesa, e che i fedeli non intendono di onorare l'oggetto materiale delle immagini, o reliquie, ma bensì colui che ne è il creatore e padrone. |
A189000333 |
L'Imperatore sfogò la sua rabbia contro i cristiani facendone morir molti, che la Chiesa onora come martiri della santa fede; egli avrebbe del pari trattato il Damasceno il più terribile antagonista degli Iconoclasti, ma vivendo sotto la dominazione de' Maomettani non lo potè mai aver in sua balia, e cosi il Damasceno terminò in pace la sua vita verso il 780. |
A189000337 |
Degno modello de'monarchi cristiani sempre {187[345]} intento all'estirpamento de'vizii, dopo resi segnalati favori alla Chiesa, e date chiare prove d'affezione pe' romani Pontefici, e per la fede Cattolica, morì in Aix la Chapelle l'anno 814. |
A189000337 |
In contraccambio degli importanti servigi prestati alla Chiesa fu chiamato a Roma, e l'anno 800 da Papa Leone III venne solennemente coronato imperatore dei romani. |
A189000343 |
Allora si rinnovarono tutti gli spettacoli, che i martiri avevano dato ne'più bei giorni della Chiesa. |
A189000346 |
D. Quali eresie travagliarono la Chiesa in tempo di questa persecuzione?. |
A189000348 |
Giunto in concilio interrogato della sua elevazione, e come avesse ardire spacciarsi per capo della Chiesa universale (questo è il principale errore di Fozio), egli stette taciturno dando solo alcune insolenti risposte. |
A189000348 |
Ma il Sommo Pontefice chiarito de'maneggi di Fozio consolò s. Ignazio, che era stato ne' modi più indegni trattato, e dichiarò quello intruso, e deposto da ogni autorità, e si preparava una formale condanna, se non che Iddio chiamò questo degno successor di s. Pietro alla ricompensa dei travagli e delle afflizioni pel bene della Chiesa tollerate. |
A189000348 |
R. Acquetate le turbolenze di Gottescalco, si levarono quelle di Fozio, spirito ingegnoso e malvagio, autore del calamitoso scisma che anche oggidì divide la Chiesa greca dalla romana. |
A189000350 |
Allora non bastò più l'esilio, fu racchiuso in un monastero, dove non desistendo dal tesser cabale contro l'autorità della Chiesa romana, l'imperatore Leone IV gli fece cavar gli occhi, e fermo sempre nella sua empietà miseramente mori nell'892. |
A189000351 |
D. Qual'osservazione fate sul decimo secolo della Chiesa?. |
A189000352 |
Però non v'è altro secolo che abbia dato si copioso numero di santi alla Chiesa, anche di sangue reale come questo. |
A189000358 |
Così nel {200[358]} 1009 ebbe principio l'ordine de' Camaldolesi, in cui fiorì sì gran numero di santi, che illustrarono la Chiesa collo splendor di lor dottrina e virtù. |
A189000361 |
D. Quali sono i Santi che illustrarono la Chiesa nel secolo undecimo?. |
A189000362 |
Acquetate appena queste turbolenze, Michele Cerulario Patriarca di Costantinopoli scrisse una lettera al Papa, in cui accusava la Chiesa Romana, perchè celebrava messa col pane azimo (senza lievito) perchè digiunava ne' sabbati in tempo di quaresima, nè si asteneva dal mangiar sangue, e tralasciava l' alleluja dalla Settuagesima fino a Pasqua. |
A189000362 |
Ciò non pertanto il superbo Patriarca si ostinò chiudendo gli occhi alla verità, e consumò quel scisma, che Fozio aveva preparato e che sussiste ancor oggidì formando la {204[362]} fatal divisione di Chiesa Latina, e Chiesa Greca Scismatica (1054). |
A189000362 |
R. I santi che Dio specialmente prescelse per illuminar la sua Chiesa ín questo secolo, furono i due Pontefici san Leone IX. |
A189000362 |
Rispose san Leone con vigore, mostrando queste essere cose di disciplina di poca entità, nè perciò presentar menomo pretesto a cagionar scisma nella Chiesa. |
A189000363 |
Laonde fattosi portare nella Chiesa del Vaticano sull'orlo di sua tomba, tenne un commovente discorso quindi fortificato col SS. Viatico, e cogli altri santi sacramenti, morì nel sesto anno del suo Pontificato in età d'anni ciuquantadue. |
A189000363 |
Quest'anno fu pure l'ultimo del Ponficato di s. Leone, il quale consumato dalle austere penitenze e dalle molte fatiche, e dalle oppressioni che s'intentavano alla Chiesa, s'accorse essere giunto il fine di sua vita mortale. |
A189000366 |
R. Berengario Arcidiacono della Chiesa d'Angiò osò il primo di tutti negare la presenza reale di Gesù Cristo nell'Eucaristia. |
A189000369 |
Egli lasciò anche utilissimi scritti che lo fanno annoverare fra i santi Padri della Chiesa. |
A189000369 |
In questa carica egli prestò i più importanti servigi alla Chiesa, e durante il Pontificato di sette Pontefici tutti gli affari più complicati spettanti al buon governo della Chiesa, a' disordini, guerre, o a discordie insorte tra Principi temporali vennero da lui con felicissimo esito rassodate. |
A189000371 |
Creato Cardinale di s. Chiesa durante il Pontificato di cinque suoi antecessori fu il sostegno della santa Sede, e più volte si tentò innalzarlo alla dignità Papale, che sempre umilmente ricusò. |
A189000371 |
Egli risplendette qual sole benefico a pro di tutta la Chiesa; poichè da s. Pietro in poi non si trova Pontefice, che più di lui abbia lavorato a favor della fede, sia per estirpar il vizio di Simonia, confondere gli eretici, riformare la vera disciplina, difendere i dritti della Sede Apostolica, come altresì per santità e miracoli. |
A189000371 |
Esso dilapidava le rendite ecclesiastiche, servendosene per lusso, incontinenze, e paghe dei soldati, che aveva arrolati in esterminio della Chiesa. |
A189000371 |
Ma crescendo i mali della Chiesa, fu suo malgrado costretto ad accettarla nel 1073. |
A189000371 |
Spiegò specialmente il {210[368]} suo zelo verso l'imperatore Enrico IV, il quale travagliava crudelmente la Chiesa. |
A189000377 |
Arrivati alla Chiesa del santo Sepolcro consacrarono Re il pio e valoroso Capitano Goffredo di Buglione Duca di Lorena. |
A189000377 |
Facendo il pellegrinaggio di Gerusalemme, egli fu tocco al vivo in veder moschee e stalle fabbricate intorno alla chiesa del s. Sepolcro, e la maggior parte de' luoghi in cui si erano operati i nostri primi misteri in poter de' Turchi, e profanati in mille guise. |
A189000377 |
Fondò nella Chiesa del santo Sepolcro un Capitolo di Canonici; fabbricò un monastero nella valle di Giosafatte; fece edificare molte chiese a cui offrì doni insigni; an. |
A189000383 |
R. Il nono Concilio Ecumenico primo che siasi convocato iu Laterano, si celebrò per confermare la pace tra la Chiesa e l'impero, e restituire alla Sede Apostolica quei diritti che l'empio Enrico aveva sacrilegamente usurpato. |
A189000383 |
Vi convennero più di trecento Vescovi, con seicento Abati, ai quali presiedette lo stesso Romano Pontefice Callisto II. Vi furono altresì decretate molte cose spettanti alla disciplina della Chiesa, ed ai buoni costumi nel 1123. |
A189000385 |
Arnaldo non ristando dal vomitar calunnie contro la Chiesa, ardì portarsi a Roma, ove per odio verso il Papa tentò far assassinar un Cardinale, il quale ebbe una pericolosissima ferita. |
A189000389 |
Essendo un giorno nella Chiesa Cattedrale di Spira rapito in estasi in mezzo al popolo ed al Clero, cantando esclamò: « o clemens, o pia, o dulcis Virgo Maria ». |
A189000389 |
Parole che la Chiesa ha aggiunto alla Salve, orazione che si fa tanto spesso alla Vergine Santa. |
A189000392 |
Egli è chiamato modello della più eminente virtù, oracolo del mondo cristiano, anima dei concilii, mediatore ed arbitro di tutti i litigi, sostegno dei Papi, e affettuoso dottore, ultimo de' Padri della Chiesa. |
A189000396 |
R. Federico cognominato Barbarossa dal color della sua barba, turbò la pace della Chiesa per lo spazio di più anni. |
A189000398 |
Governava allora la santa sede il grande Innocenzo III, il quale nella Chiesa di Laterano, mentre celebrava messa all'elevazione dell'Ostia santa ebbe la stessa apparizione che s. Giovanni aveva avuto, perciò non esitò più di approvare le regole dell'ordine novello accordandogli nel tempo stesso grandi privilegi (1198). |
A189000403 |
Nel nono secolo Gregorio IV ordinò, che da tutta la Chiesa si celebrasse la solennità d'ogni santi. |
A189000404 |
Imperciocchè prima i santi erano canonizzati a voce del popolo, e solamente ricorrevasi al {232[390]} Papa od ai vescovi, qualora si volesse erigere qualche Chiesa od altare. |
A189000405 |
Al quale proposito merita special menzione la copiosissima donazione che la Principessa Adelaide contessa di Torino nel 1064 fece alla Chiesa di Santa Maria costruita in Pinerolo, in suffraggio dell'anime dei suoi parenti, e particolarmente del Marchese Oddone suo marito. |
A189000405 |
La solenne commemorazione di tutti i defunti nel secondo giorno di novembre, cominciata a farsi per ispecial rivelazione da s. Oddilone abate di Cluny nei suoi monisteri, fu poi introdotta in tutta la Chiesa. |
A189000405 |
L'anno 1136 cominciò la Chiesa di Lione a celebrare solennemente la festa dell'immacolata Concezione di Maria Santissima. |
A189000407 |
Gli Albigesi rigettavano Chiesa e Sacramenti, vomitavano orribili bestemmie contro la divinità di nostro Signor Gesù Cristo; e quel che è più erano di costumi sì perversi, che i più gravi disordini giudicavansi da' loro atti di virtù. |
A189000409 |
Nato egli nella Spagna da nobile famiglia, con maravigliosi progressi in iscienza e virtù compì il corso de' suoi studi; guidato dal solo {235[393]} spirito di carità, e acceso di vivissimo desiderio di adoperarsi per la salute delle anime, e di, rappacificare alla Chiesa cattolica i novatori con un buon numero di fervidi missionarii (che formaron poscia l'ordine Domenicano), si levò a tutta possa contro gli Albigesi. |
A189000411 |
Innocenzo ne fece l'apertura con un patetico discorso sui mali che affliggevano la Chiesa, e sul modo di porvi rimedio, quindi a voti unanimi furono condannate tutte le eresie, e particolarmente {237[395]} quella degli Albigesi, i quali con ogni lor partigiano furono scomunicati. |
A189000411 |
Siccome poi in quel tempo molti cristiani raffreddati nella pietà, passavano anni intieri senza accostarsi al Sacramento della Penitenza, e dell'Eucaristia: perciò fu decretato che a quei fedeli i quali non si fossero confessati almeno una volta l'anno, e comunicati alla Pasqua di risurrezione, non fosse più permesso di entrar in Chiesa, e qualora fossero morti in questo miserabile stato, venisse loro negata la sepoltura ecclesiastica. |
A189000413 |
Malgrado la rigidezza di vita, e l'austera penitenza che predicava, e professava, si vide in breve capo di molti discepoli, i quali si unirono insieme nella suddetta Chiesa, che fu la prima casa e la culla dell'ordine di s. Francesco. |
A189000413 |
R. Quest'ordine maraviglioso, cotanto benemerito della Chiesa è stato fondato dal serafico s. Francesco d'Assisi città nello stato della Chiesa. |
A189000413 |
Uscì poscia dalla {239[397]} città d'Assisi, si pose a servir i leprosi e ad esercitar altre opere di misericordia, fissando dimora presso una Chiesa dedicata alla Madonna degli Angeli, detta anche della Porziuncola dal luogo in cui era situata. |
A189000416 |
Papa Onorio III vedendo gli importanti servigi che prestavano alla Chiesa, l'approvò fra gli ordini regolari con bolla autentica l'anno 1217. |
A189000416 |
Vicino a morte fecesi coricar sulla cenere, e chiamati tutti i suoi religiosi, raccomandò loro d'evitar diligentemente la frequenza delle donne, e condur una vita pura e santa, « colla castità, ei soggiunse, e colla povertà sarete grati a Dio e utili alla Chiesa ». |
A189000418 |
Quivi e nei luoghi vicini diè principio alla meravigliosa {243[401]} sua predicazione, per cui i popoli sentivansi così vivamente animati, che partivano di notte e andavano a stiparsi nella Chiesa lasciando i contadini i loro campi, i bottegai, gli artisti le loro occupazioni per andarlo ad udire. |
A189000422 |
R. Questo concilio fu convocato per trattare affari di disciplina, e specialmente per rimediare ai gravi mali cagionati alla Chiesa dall'imperator Federico. |
A189000432 |
Già da quattro secoli la Chiesa Greca giaceva miseramente nell'errore; quando Iddio usandole pietà, la richiamò di nuovo in grembo della verità con farle provare gravissimi castighi. |
A189000432 |
R. Lo scopo primario del Concilio secondo di Lione, decimo quarto generale, fu la riunione della Chiesa Greca, colla Chiesa Latina. |
A189000438 |
R. Vi era costante tradizione in tutto il mondo cristiano, che chiunque nell'anno secolare visitasse la chiesa di s. Pietro in Roma, acquisterebbe indulgenza plenaria di tutte le sue colpe. |
A189000440 |
Talvolta i Papi accordano un Giubileo per i straordinarii bisogni della Chiesa. |
A189000442 |
Affine di por freno alla temerità di tutti questi scandalosi, che infestavano la Chiesa, fu da Papa {259[417]} Clemente V convocato il Concilio Generale di Vienna nella Francia l'anno 1311. |
A189000449 |
Con successo del pari felice eseguì molte importanti legazioni con grandissimo vantaggio della Chiesa. |
A189000449 |
Quindi è, che essendo i Fiorentini scomunicati per essersi sollevati contro la Chiesa Romana, la nostra santa recossi in Avignone per trattar la loro riconciliazione con Gregorio XI. Il Papa e i Cardinali l'accolsero con tutto quel rispetto che meritava la sua virtù, e fu fatta arbitra della pace che il Santo Padre concedeva ai Fiorentini. |
A189000453 |
R. Gli errori di Wiclefo passarono {268[426]} ben tosto dall'Inghilterra nella Boemia, e diedero origine all'eresia di Giovanni Us, il quale, non altrimenti del suo antisignano, combatteva le leggi della Chiesa, l'autorità del Papa, e parecchi altri articoli della nostra fede. |
A189000454 |
Cagionarono ancora gli Ussiti molti torbidi nella Chiesa, finché rientrando in se stessi abiurarono l'eresia, promisero obbedienza al Papa, e furono dal medesimo assolti dalle censure nel 1436. |
A189000457 |
D. A quali vicende soggiacque la Chiesa Greca?. |
A189000458 |
Ivi i Greci diedero una prefessione di fede conforme a quella della Chiesa Romana, pronunciarono in modo formale che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figliuolo; che il Papa è il capo della Chiesa universale, e che vi è un purgatorio, ossia luogo ove per alcun tempo sono trattenute le anime di quelli che muoiono in grazia bensì, ma hanno ancora qualche debito a soddisfare colla divina giustizia, an. |
A189000458 |
Oppressi poi i Greci dal giogo dei Turchi, dimostrarono desiderio di volersi riunir alla Chiesa Romana, onde il Papa Eugenio IV, che ciò sommamente desiderava, principalmente a questo fine convocò un Concilio generale che si cominciò a Ferrara, e a cagione di una pestilenza fu poscia trasferito e continuato a Firenze. |
A189000458 |
R. La riunione della Chiesa Greca colla Latina ottenuta nel Concilio secondo di Lione, fu poco durevole: ella ricadde negli errori di prima. |
A189000460 |
Ed ecco che giunto in Torino innanzi alla Chiesa di s. Silvestro il mulo divien restio, e brancolando si ferma e cade a terra. |
A189000460 |
Nel luogo dove accadde questo prodigioso avvenimento fu eretta la Chiesa del Corpus Domini. |
A189000460 |
Ora fra le spoglie poste sul mulo v'era un ostensorio derubato alla Chiesa di quel luogo con entro un'ostia consacrata. |
A189000464 |
Ma quella man divina che non permette tribolazioni oltre le nostre forze, portò inaspettato soccorso alla gemente sua Chiesa, col toglier dal mondo l'autor di tanti mali. |
A189000470 |
Quest'uomo straordinario gran profeta, grande operator di miracoli, gran santo, dopo d'esser divenuto l'oracolo di tutto il mondo cristiano cadde ammalato, e raccomandando a'suoi religiosi l'osservanza delle regole e in ispezialità il voto di una continua quaresima {284[442]} e particolarmente la carità; il giovedì santo chiese di esser condotto in chiesa, si confessò, si comunicò co'più scalzi, e con una fune al collo, indi a poco spirò in età d'anni novantuno nel 1507. |
A189000472 |
R. Il diciasettesimo Concilio Ecumenico celebrato nella chiesa di Laterano, fu convocato da Papa Giulio II, onde premunirsi contra il conciliabolo di Pisa che macchinava varie cose ingiuriose alla Chiesa e contro la prammatica sanzione, con cui i Francesi derogavano alcuni diritti alla santa Sede. |
A189000478 |
Così sebbene non senza gravi danni, lungi però da essere distrutta, si ebbe anzi la Chiesa nuove conquiste e più gloriosi trionfi. |
A189000478 |
R. Non vi fu mai tempo che la Chiesa sia stata più combattuta, e che abbia portato più insigni vittorie, quanto in quest'epoca quinta. |
A189000480 |
Bisognoso per sè di vera e soda riforma, pretese di riformar la Chiesa cattolica; a forza d'ipocrisia tenne celata la perversità del suo cuore; ma infine scoperto si tolse la maschera, fuggì dal chiostro, e non gli si potè più por freno. |
A189000480 |
R. Primo ad alzar bandiera contro la fede cattolica, autore dei gravi mali che patì la Chiesa in questo tempo fu principalmente Lutero. |
A189000482 |
Non voleva nè Papi, nè Vescovi, nè preti, nè festività, nè altre funzioni di Chiesa. |
A189000482 |
Or mentre fuggiva incontrò un sacerdote che lo esortò a riparar la sua perdita col far ritorno alla Chiesa cattolica, rispose: « se avessi ora a cominciare non lascierei la fede dei miei maggiori, ma ora che mi trovo impegnato nelle mie nuove massime, voglio difenderle fino a morte ». |
A189000484 |
Allora Enrico levato il freno alla sua passione, non volle più conoscere l'autorità del sommo Pontefice, si nominò capo della Chiesa Anglicana, disprezzò le ammonizioni del Papa, perseguitò il clero lo spogliò de' suoi beni, sposò Anna Bolena l'anno 1532. |
A189000484 |
In simil guisa l'Inghilterra che nella storia è chiamata terra de' santi, terra che annovera cinquanta de' suoi principi venerati sugli altari, divenne poi la più accanita contro la Chiesa. |
A189000487 |
Enrico fra i più atroci rimorsi di una coscienza che conosce la verità e segue la menzogna, mori separato dalla Chiesa cattolica nel 1547. |
A189000489 |
D. Quali conforti ebbe la Chiesa in mezzo a tante calamità?. |
A189000490 |
R. Fu singolare disposizione e provvidenza di Dio, che in tempo in cui gli eretici tentavano rovinar la Chiesa sorgessero squadre di religiosi, di santi dottori, che con molti avvenimenti gloriosi alla Chiesa la facessero rifiorire in tutte le parti del mondo. |
A189000496 |
Portato in fretta a letto fu assalito da dolori vieppiù acerbi, e fremendo di rabbia, e vomitando bestemmie contro il Papa, contro la Chiesa, e contro il Concilio {301[459]} Tridentino, cessò di vivere qui per andar nell'inferno a patir co'demoni, i quali aveva più volte implorato in suo aiuto (an. |
A189000496 |
R. Questo caparbio apostata la finì in modo ben degno della sua empietà: dopo disprezzata ogni ragione, ogni autorità; bruciata la bolla del Papa, che condannava i suoi errori, predicata a gran voce la ribellione non solo contro la Chiesa, ma anche contro dei principi, più volte confutato, non sapendo più che rispondere, si appellava ad un Concilio Generale, a cui invitato negò dapprima d'intervenire, poscia tutto infuriato « verrò al Concilio, diceva smanioso, e voglio perder la testa, se non difendo le mie opinioni contro tutto il mondo » Ma il misero dovette andare a far le sue difese davanti al divin Giudice. |
A189000500 |
Ma gli eretici invece d'intervenirvi presero vilmente a propalare {303[461]} quanto si potevano studiar di più disonorante contro il Concilio, il quale disperando di farli ravveder, li condannò e li separò interamente dalla Chiesa. |
A189000500 |
Si destò vivo zelo apostolico in un gran numero di operai evangelici, i quali colla loro fatica e santità rammarginarono le piaghe fatte dagli eretici alla Chiesa, e le ridonarono il fervore de'primitivi tempi. |
A189000500 |
Vi si manifestò in modo patente l'oracolo dello Spirito Santo, il quale prestò assistenza tale in quest'urgenza alla sua Chiesa, che sarà difficile ne' secoli futuri si possano inventar degli errori, che direttamente o almeno indirettamente ivi non siano stati fulminati. |
A189000504 |
Ivi progredì tant'oltre nella scienza e nella virtù che contro la sua volontà il Papa lo fece uscir dal chiostro per valersene ne' più importanti affari della Chiesa, creandolo Cardinale, poscia Vescovo di Mondovì. |
A189000504 |
La purezza de' costumi, l'energia della predicazione, la profonda sua dottrina, unita ad un austera mortificazione fecero che egli conducesse alla vera fede non pochi eretici, convertisse molti ostinati peccatori, rimediasse a vani disordini con grande utilità di tutta la Chiesa. |
A189000509 |
Compiuti 22 anni fu creato Cardinale, e nominato Vescovo di Milano; dal qual tempo divenne il sostegno della Chiesa. |
A189000509 |
Erigere altarini, ornarli, far ivi preghiere, imitar le cerimonie della Chiesa era suo divertimento. |
A189000509 |
Sia in Milano, che a Pavia dove fece i suoi studii, egli non conosceva che le due vie conducenti l'una alla chiesa, l'altra alla scuola. |
A189000509 |
Un santo prete al contemplarne la modestia e il divoto atteggiamento di tutta la persona, pieno di stupore « questo giovanetto, disse sarà un giorno il riformatore della Chiesa ». |
A189000520 |
Gli eretici schiamazzano, l'insultano, e tentano assassinarlo; egli colla sua pazienza, colle prediche, cogli scritti, e con insigni miracoli acqueta ogni tumulto, guadagna gli assassini, disarma l'inferno tutto, e la fede cattolica trionfa per modo, che in breve nel solo Chiablese ricondusse al grembo della vera Chiesa più di settantadue mila eretici. |
A189000522 |
Io voglio adunque vivere e morire nella fede e nella comunione di questa cattedra, di questo successore del principe degli Apostoli, di questo vicario di Gesù Cristo, di questo capo de' pastori, di questo Pontefice della Chiesa universale ». |
A189000522 |
Ma i suoi seguaci ben lungi dal seguire il loro antisignano e sottomettersi ai giudizi della Chiesa, divennero più orgogliosi. |
A189000528 |
Quest'uomo poi affatto ammirabile, chiaro per miracoli e virtù, specchio luminoso della Chiesa, splendore della Francia, {328[486]} sostegno delle missioni straniere, ottuagenario passò alla vita beata nel 1660. |
A189000530 |
Da un estremità all'altra del nuovo mondo si rinnovarono i floridi tempi della primitiva Chiesa, an. |
A189000536 |
R. Benedetto XIV fu uno de' più grandi Pontefici, che abbiano governato la Chiesa, e finchè vi sarà nel mondo onore per la dottrina e religione sarà celebrato il suo nome. |
A189000536 |
Travagliò indefesso nel difendere e sostenere i diritti della Chiesa, pacificare le potenze nemiche, e propagare la fede nelle missioni straniere; scrisse della beatificazione e canonizzazione dei santi, delle feste di N. S., della B. V., de'Santi, del Sinodo diocesano, delle istituzioni ecclesiastiche, ed altre moltissime opere di erudizione, appena credibile per umano ingegno. |
A189000545 |
Mentre predicava sulla divozione alla B. Vergine fu rapito in estasi e sollevato a grand'altezza; ed una statua della Madre di Dio sfolgoreggiando di raggi, illuminò il volto d'Alfonso; alla qual vista tutto il popolo esclamò misericordia e miracolo, e tutta la chiesa risuonò di gemiti e di singhiozzi. |
A189000545 |
R. Maria Alfonso Liguori sommo e luminoso ornamento della Chiesa nel secolo decimo ottavo, nacque in Napoli nel 1696. |
A189000549 |
Allora si fu che il Generale Berthier voleva vestir il Pontefice da repubblicano con una nappa tricolorata; ma il magnanimo Pontefice intrepidamente rispose, {347[505]} « io non conosco altra divisa per me, che quella, di cui la Chiesa mi ha onorato. |
A189000555 |
Così la Chiesa romana assalita nel suo Capo e nei suoi membri era esposta ad una persecuzione altrettanto ingiusta che odiosa; ed invece di lodi a Dio si facevano in Roma processioni civiche, e si cantavano inni alla libertà. |
A189000555 |
{350[508]} mitigandosi nella Francia, ripigliò tutta la sua fierezza contro la Chiesa Romana, suscitando contro il Capo di essa un nuovo genere di persecuzione, che durò dal 1798 fino al 1814. |
A189000559 |
Chiese che gli si leggessero le orazioni degli agonizzanti, che egli divotamente accompagnò, e conservando sempre la stessa serenità e pacatezza di volto s'addormentò nella pace del Signore il {356[514]} 29 agosto 1799 in età d' anni 82, dopo aver governato la Chiesa 25 anni. |
A189000561 |
I Cardinali liberati si radunano a Venezia, eleggono Papa il Cardinale Chiaramonti di Cesena, che piglia il nome di Pio VII, degno veramente di reggere la Chiesa in circostanze così burrascose. |
A189000561 |
Ma è Iddio che fondò e governa la sua Chiesa, e perciò riescono vani tutti gli sforzi de' suoi nemici. |
A189000561 |
R. La repubblica Francese stimavasi al colmo di sua gloria per la morte di Pio VI. Le armate francesi occupavano Roma con tutta Italia, il Capo della Chiesa morto in esilio, i membri del sacro collegio erano ritenuti in ceppi, o quà e là dispersi e fugati. |
A189000563 |
Pio VII esita lungo tempo, nè si risolve se non colla speranza di riparare a varii disordini, ed impedir gravi mali che minacciavan la Chiesa in caso di rifiuto. |
A189000565 |
Dopo la pace della Chiesa Valente fu il primo degli imperatori che abbia con violenza da Roma rapito il sommo Pontefice, e Napoleone il secondo a commettere un simil sacrilego misfatto. |
A189000571 |
R. Tutti i monarchi che dalla nascita di Cristo in qua ebbero relazione colla Chiesa, dovettero confessare che il favorirla fu principio di loro grandezza, e il perseguitarla principio di loro rovina. |
A189000576 |
R. Pio VII ritornato dalla sua cattività, impiegò il resto del suo Pontificato per riparare i danni che le logge massoniche e Bonaparte avevano cagionato alla Chiesa; ed a tal fine stabili una missione pel clero e pel popolo di Roma, riammise fra gli ordini religiosi la compagnia di Gesù; approvò l'associazione per l'opera della propagazione della fede, mostrando sempre quel petto sacerdotale con cui s'oppose ai più potenti nemici. |
A189000577 |
D. Quali sono stati gli effetti della persecuzione contro la Chiesa romana?. |
A189000578 |
1799, dicevano, che, morto Pio VI non vi sarebbe più stato altro Papa a Roma; lo stesso ripetevano nel 1810 e nei seguenti anni della prigionia di Pio VII. Ma loro malgrado videro, e vedranno mai sempre ferma e trionfante la suprema autorità del Romano Pontefice Vicario di G. Cristo in terra, e Capo universale della sua Chiesa. |
A189000578 |
G. Cristo aveva fatto promessa a s. Pietro, che le porte dell'inferno non dovessero prevalere contro di lui, nè contro de' suoi successori, i quali avrebbero continuato a governare la sua Chiesa fino alla consumazione dei secoli. |
A189000578 |
R. La persecuzione Francese, come quella degli imperatori Romani non fece altro, che procurare nuovo splendore alla Chiesa di Gesù Cristo. |
A189000582 |
R. Fra le varie cose che Leone XII operò pel bene della Chiesa, si annovera l'approvazione della congregazione degli Oblati di Maria Vergine. |
A189000589 |
Nei pontificati anteriori egli aveva già reso alla Chiesa importantissimi servigi colla saggia amministrazione {376[534]} di cariche le più cospicue, e colla singolar prudenza con cui maneggiò i più gravi e delicati affari. |
A189000589 |
Voglia Iddio, che per la felicità della Chiesa possa ancora Vivere molti anni. |
A189000599 |
Il dì seguente Bussieres uscito col Ratisbona per Roma entrano ambidue in una chiesa, e avendo egli alcunché a {383[541]} trattare in quel convento, prega l'ebreo di aspettar quivi un pochissimo. |
A189000599 |
Il riscuote dolcemente due o tre volte; e infine Alfonso tutto molle di pianto trae fuori la medaglia della Vergine, e teneramente la bacia, gioisce della sua sorte, chiede jun sacerdote, sospira il battesimo, e alla presenza d'altre persone tra più teneri movimenti del cuore prende a dire cosi: « Rimaso solo nella chiesa scomparvemi di tratto dagli occhi tutto l'edilizio, e vidi una piena di luce riversarsi per entro a quella cappella. |
A189000605 |
In secondo luogo, che la sola religione cattolica è quella di G. C., perchè le altre pigliano il nome da'loro fondatori, da Manete, da Montano da Maometto, da Calvino, da Lutero: dunque essi non sono nella Chiesa di Cristo, ma nella Sinagoga dell'Anticristo. |
A189000605 |
R. Dalla storia ecclesiastica noi dobbiamo imparare primieramente che tutti quelli che si sono ribellati contro la Chiesa, per lo più hanno provato i divini castighi anche nella vita presente con fine funesta e spaventosa. |
A189000606 |
Inoltre la Chiesa cattolica da Gregorio XVI numera i suoi successori fino a s. Pietro ed a Gesù Cristo, i quali tutti in ogni tempo col fatto e colle parole {387[545]} sostennero e professarono quelle stesse verità che leggiamo nel santo Vangelo. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000007 |
- Chiesa Cattolica. |
A190000008 |
- Per istoria ecclesiastica s'intende la narrazione dei fatti che riguardano la s. Chiesa Cattolica fondata dal nostro divin Redentore Gesù Cristo, insieme con ragioni che spiegano questi fatti. |
A190000009 |
La prima epoca comincia dalla fondazione della Chiesa di Gesù Cristo l'anno 30 e si estende fino alla conversione dell'imperatore Costantino l'anno 312. |
A190000015 |
- Per Chiesa Cattolica s'intende la Congregazione di tutti quelli che professano intieramente la fede e la dottrina di Gesù Cristo, ed obbediscono al sommo Pontefice costituito da Gesù Cristo medesimo a suo Vicario e capo supremo visibile della Chiesa. |
A190000015 |
Chiesa Cattolica. |
A190000016 |
- In questa congregazione esiste una gerarchia Ecclesiastica, ossia un ordine di sacri ministri stabiliti per conservare, propagare e governare essa Chiesa; la quale gerarchia in parte fu costituita da Gesù Cristo ed in parte completata dalla Chiesa per l'autorità avutane dallo stesso. |
A190000016 |
Gerarchia della Chiesa. |
A190000017 |
Che a Roma i Vescovi delle città prossime a questa capitale, e i Sacerdoti, e i Diaconi addetti alle chiese principali di quest'alma città formassero come il senato del Pontefice ed avessero essi soli il diritto di eleggere il Papa, e lo aiutassero nell'amministrazione della Chiesa universale. |
A190000017 |
E questi sono chiamati Cardinali perchè tutti portano il titolo d'una Chiesa, al servizio della quale essi sono attaccati, come la porta d'un edifizio è attaccata a'suoi cardini. |
A190000017 |
La Chiesa poi ha, 1. |
A190000018 |
Adunque tutta la Gerarchia ecclesiastica quale fu instituita da Gesù Cristo e completata dalla Chiesa si compone: 1. |
A190000020 |
Essi vi sono convocati dal Papa, il quale solo vi presiede o in persona o per mezzo de'suoi legati, {7 [7]} e in esso decidonsi con sentenza definitiva le controversie di Religione e si fanno leggi per tutta la Chiesa. |
A190000020 |
Il Concilio ecumenico è un'adunanza di tutti, o di una gran parte de'Vescovi della s. Chiesa Cattolica. |
A190000020 |
Quindi il Concilio legittimamente congregato rappresenta tutta la Chiesa, e quando è confermato dal Papa, è infallibile e le sue definizioni sono altrettanti articoli di fede. |
A190000024 |
- Per Chiesa di Gesù Cristo s'intende la congregazione dei fedeli Cristiani che sono in tutto il mondo sotto 1'obbedienza del Papa ossia del sommo Pontefice Romano. |
A190000024 |
Chiesa di Gesù Cristo. |
A190000024 |
Dicesi Chiesa {9 [9]} di Gesù Cristo perchè fu da lui fondata mentre viveva su questa terra, e perchè da lui formata dentro al suo sacratissimo costato, consacrata e santificata col suo Sangue. |
A190000024 |
Primi maestri e propagatori della Chiesa furono gli Apostoli eletti da Lui nel modo che stiamo per dire. |
A190000027 |
Con queste parole Gesù Cristo istituiva una società religiosa ovvero la Chiesa, la cui amministrazione affidò, come si disse, a'suoi Apostoli assicurando che li avrebbe egli stesso assistiti ogni giorno sino alla fine dei secoli. |
A190000028 |
- Il Salvatore per far conoscere la necessità di un capo nella sua Chiesa, la paragonò ad un regno, ad una repubblica ben amministrata, al possesso di un gran signore, ad una grande famiglia. |
A190000028 |
Altrettanto deve essere della Chiesa Cattolica. |
A190000028 |
Capo assoluto, supremo ed invisibile della Chiesa è Gesù Cristo, suo fondatore. |
A190000028 |
San Pietro Capo della Chiesa. |
A190000029 |
Per l'avvenire tu non sarai più chiamato Simone, ma Pietro, e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa e le porte dell'inferno non prevarranno contro di essa. |
A190000030 |
Gesù Cristo poi a fine di premiarlo della sua fede lo chiamò Beato, e quindi gli spiega la ragione per cui fin dal giorno in cui lo ricevette a discepolo, gli cangiò il nome di Simone in quello di Pietro, dicendogli: Tu sei Pietro e sopra di questa pietra io edificherò la mia Chiesa. |
A190000031 |
Da ciò apparisce la divina assistenza sopra s. Pietro {13 [13]} nell'atto stesso che esso veniva costituito capo della Chiesa, assistenza che continuò con lui per tutta la vita, e che ne'Romani Pontefici continuerà sino alla fine dei secoli. |
A190000032 |
Così tu, o Pietro, sarai il fondamento della mia Chiesa, ossia avrai in essa la suprema autorità affinchè sopra di questa autorità suprema che ti conferisco, la Chiesa si sostenga e duri ferma ed immobile. |
A190000032 |
Gesù disse di poi: Sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa. |
A190000032 |
Le quali parole vogliono significare: Tu, o Pietro, sarai nella Chiesa quello che in una casa è il fondamento. |
A190000032 |
Nelle case le parti che non poggiano sul fondamento cadono e vanno in rovina; così nella mia Chiesa chiunque si separa du Pietro precipita nell'errore e si perde. |
A190000032 |
Non vi è casa senza fondamento, non vi è chiesa senza di Pietro. |
A190000032 |
Sopra di te, a cui io diedi nome Pietro, come sopra di una rocca e di una pietra fermissima per mia virtù eterna, io innalzo l'eterno edifizio della mia Chiesa, la quale sopra di te appoggiata starà forte ed invitta contro a tutti gli assalti de'suoi nemici. |
A190000032 |
Una casa senza fondamento o non può innalzarsi, o appena innalzata al primo urto va in rovina, così ogni chiesa che voglia erigersi senza Pietro, non potrà mai sorgere, o ben tosto sarà a terra. |
A190000033 |
- Le porte dell'inferno sono la potenza di Satana, e significano le persecuzioni, le eresie, gli errori, gli sforzi, le arti che il demonio {14 [14]} metterebbe in opera per abbattere o in un modo o in un altro la Chiesa. |
A190000033 |
Così le chiavi del regno de'cieli, cioè della Chiesa, date a Pietro dimostrano che esso è fatto padrone, principe e governatore Supremo della Chiesa. |
A190000033 |
Tutte queste potenze infernali potranno bensì o separatamente, o riunite muovere aspra guerra alla Chiesa, costringerla a rimanere quasi sempre con le armi in mano, rovinare quelli de suoi figli che non saranno abbastanza umili, mortificati e vigilanti nella preghiera, ma non potranno mai vincere essa Chiesa; che anzi tutti i loro sforzi non riusciranno mai ad altro che ad accrescere la gloria di questa Sposa del Redentore. |
A190000034 |
Imperocchè gli altri Apostoli poi e tutti i Vescovi loro successori dovevano essere sempre dipendenti da Pietro e dai Papi suoi successori per così tenersi sempre uniti con Gesù Cristo che dal Cielo assiste il suo Vicario e tutta la Chiesa sino alla fine dei secoli. |
A190000036 |
Con queste parole Gesù Cristo costituisce san Pietro principe degli Apostoli e pastore universale della Chiesa e di ciascuno dei cristiani, imperocchè gli agnelli qui significano tutti i fedeli Cristiani sparsi nelle varie parti del mondo che devono essere sottomessi al capo della Chiesa siccome fanno gli agnelli al loro pastore. |
A190000036 |
Le pecore poi significano i Vescovi e gli altri sacri ministri, i quali danno bensì il pascolo della dottrina di Gesù Cristo ai fedeli Cristiani, ma sempre d'accordo, sempre uniti e sempre sottomessi al supremo Pastore della Chiesa che è il Romano Pontefice, Vicario di Gesù Cristo sopra la terra. |
A190000037 |
Appoggiati sopra queste parole di Gesù Cristo i cattolici hanno sempre creduto come verità di fede che s. Pietro fu costituito da Gesù Cristo suo Vicario in terra e Capo Supremo visibile della Chiesa e che ricevette da lui la pienezza di autorità sopra gli altri Apostoli e sopra tutti i fedeli. |
A190000038 |
Egli è poi cosa chiara che l'autorità di Pietro doveva durare quanto la Chiesa, cioè sino alla fine dei secoli, che certo il fondamento deve durare quanto l'edifizio che vi sta sopra; e che perciò dopo di lui essa doveva passare nei suoi {17 [17]} successori, i quali sono i Romani Pontefici. |
A190000038 |
«Noi definiamo che la santa Sede Apostolica ed il Piomano Pontefice è il successore del Principe degli Apostoli, il vero Vicario di Cristo, ed il capo di tutta la Chiesa, il maestro e Padre di tutti i cristiani, e che a lui nella persona del beato Pietro fu dato dal nostro Signor Gesù Cristo pieno potere di pascere, reggere e governare la Chiesa universale |
A190000040 |
Con queste parole il Divin Salvatore promise un'assistenza particolare al Capo della Chiesa, in virtù della quale la sua fede non sarebbe giammai venuta meno, ma servirebbe a tenere ferma la fede degli altri pastori. |
A190000040 |
E questa verità venne poi definita quale articolo necessario a credersi per l'eterna salvezza dal Concilio Vaticano nella Sessione IV con queste parole: «Noi definiamo, che il Romano Pontefice quando parla ex cathedra, ossia adempiendo l'ufficio di pastore e maestro di tutti i {19 [19]} cristiani, per la sua snprema autorità apostolica definisce qualche dottrina della fede o dei costumi a tenersi da tutta la Chiesa, a cagione della divina assistenza a lui promessa nella persona del B. Pietro, gode della stessa infallibilità. |
A190000040 |
Perciocchè queste definizioni del Romano Pontefice sono per se stesse, e non pel consenso della Chiesa irreformabili. |
A190000040 |
della quale il divin Redentore volle fornire la sua Chiesa nel definire le dottrine della fede e dei costumi. |
A190000041 |
Essi poi secondo l'ordine avuto dal divin maestro ritornarono in Gerusalemme e si ritirarono nel {20 [20]} cenacolo che era una gran sala destinata daprima a uso di refettorio, ma poscia convertita dagli Apostoli nella prima chiesa cristiana. |
A190000042 |
Mentre erano colà radunati, s. Pietro esercitò il primo atto di quella suprema autorità che aveva da G. C. ricevuta, quando lo costituì capo della Chiesa. |
A190000047 |
Così la Chiesa di Gesù Cristo in pochi giorni numerava già nel suo seno oltre ottomila fedeli. |
A190000061 |
Perchè mai? Per insegnarci che egli aveva depositata la sua dottrina presso gli Apostoli, ossia presso la Chiesa, alla quale spettava poi di proporla ai fedeli, e che lo stromento principale della sua parola divina doveva essere la viva voce di questa sua Chiesa. |
A190000061 |
Perciò quando la Chiesa definisce un articolo di fede che non apparisce manifesto nelle sante Scritture, essa lo ricava da questo deposito della Tradizione. |
A190000062 |
- La morte dell'augusta Madre del Salvatore che credesi avvenuta l'anno 62 di sua età e 12 dopo quella del suo Divin Figliuolo, è raccontata dal Dottore della {34 [34]} Chiesa s. Gioanni Damasceno in questa maniera. |
A190000062 |
Pieni di stupore gli apostoli esclamarono ad una voce: «Quegli a cui piacque prender umana carne da Maria Vergine, farsi uomo in lei, nascere da lei, quel Dio Verbo, Signore della gloria, che innanzi il parto, nel parto, e dopo il parlo avevano il corpo conservato immacolato, volle eziandio conservarlo incorrotto, e glorioso farlo dagli angeli portare in cielo prima del comune ed universale risorgimento.» {35 [35]} La santa Chiesa celebra ogni anno la solennità di questa maravigliosa Assunzione di Maria al Cielo il i5 agosto. |
A190000064 |
- Sin dal tempo degli Apostoli, quando insorgevano quistioni intorno a cose di religione, si ricorreva al capo della Chiesa. |
A190000065 |
La prima fu per apparecchiarsi a ricevere le Spirito Santo ed eleggere s. Mattia in luogo di Giuda traditore; l'altra per la scelta e consacrazione de'sette diaconi: la terza poi è quella che prese propriamente il nome di concilio e che servi di norma ai concilii che vennero nei tempi posteriori celebrati dalla Chiesa. |
A190000070 |
- La Chiesa di Gesù C. che doveva durare sino alla fine dei secoli e ricevere in ogni tempo quelli che avessero voluto ricoverarsi nel suo materno seno, doveva eziandio avere in ogni tempo un capo visibile che visibilmente la governasse. |
A190000070 |
Ciò dimostra che tra i famigli di questo persecutore della Chiesa erano dei cristiani potenti e fervorosi. |
A190000070 |
Per timore che la Chiesa rimanesse priva di pastore in quei tempi calamitosi s. Pietro nominò i santi Lino, Cleto, Clemente ed Anacleto che gli dovessero succedere nel pontificato, l'uno in mancanza dell'altro. |
A190000070 |
Quella famiglia divenne tutta cristiana, e la casa di Arnosio fu convertita in chiesa. |
A190000070 |
Quindi a s. Pietro doveva altri succedere nel governo della Chiesa universale. |
A190000070 |
Scoppiata poco appresso la persecuzione di Nerone, Lino ritornò a Roma per aiutare s. Pietro, che difatto assistè nel compiere i doveri del s. ministero e governare la Chiesa durante la prigionia dei due principi degli Apostoli. |
A190000079 |
- Nei dieci anni del suo pontificato oltre alla predicazione e dilatazione del vangelo s. Lino si applicò con zelo a combattere gli errori di Menandro, di Corinto e de'loro seguaci, dichiarando che non apparteneva più alla Chiesa di Gesù Cristo chiunque avesse seguito i loro mostruosi errori. |
A190000080 |
In que'tempi anche di fervore vi erano molti che andavano in chiesa vestiti come andassero a pubblico spettacolo. |
A190000080 |
S. Lino rinnovò il precetto di s. Paolo e stabilì che tutti dovessero recarsi in chiesa con modestia, e le donne vi intervenissero col capo coperto |
A190000081 |
Sotto al regno di costui s. Cleto governò 12 anni la Chiesa. |
A190000082 |
Crescendo il male, si pensò di ricorrere alla Chiesa che è madre e maestra di tutte le altre chiese, cioè a quella di Roma, indirizzando una lunga lettera al sommo Pontefice. |
A190000082 |
Egli fu eletto a governare la Chiesa dopo il martirio di s. Cleto. |
A190000084 |
«La Chiesa di Dio, che è a Roma, a quella di Corinto, a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio nel Nostro Signore Gesù Cristo. |
A190000091 |
Così terminava gloriosamente la vita il quarto pontefice dopo aver governata la Chiesa 9 anni. |
A190000092 |
Questa piccola chiesa in progresso di tempo fu ampliata, e divenne il famoso tempio di s. Pietro in Vaticano. |
A190000097 |
Questa lettera, che contiene parole molto onorifiche alla romana Chiesa, comincia così:. |
A190000098 |
Questa Chiesa anche io saluto nel nome di Dio Padre onnipotente.» Oltre a questo egli scrisse anche sei altre lettere piene di massime di fede e carità, e che formano uno dei più preziosi documenti dell'antichità cristiana. |
A190000098 |
Questi avanzi del prezioso di lui corpo furono da prima {56 [56]} portati in Antiochia, e poscia riportati a Roma, ove ora si venerano nella chiesa di san Clemente. |
A190000098 |
«Ignazio, chiamato anche Teoforo, ossia apportatore della misericordia divina, che egli ha conseguito dall'immensa bontà dell'altissimo Padre Iddio, e di Gesù Cristo suo figliuolo unigenito, alla Chiesa romana, che per divina volontà opera quanto si appartiene alla fede ed alla carità di G. Cristo nostro Salvatore, la quale ha la sua sede in Roma, Chiesa degnissima di Dio, degna di governare: Chiesa purissima, che dall'esimia carità di Gesù Cristo e dal nome del padre si intitola piena dello Spirito Santo. |
A190000123 |
Governava allora la Chiesa s. Pio I, il quale dopo aver impiegato nove anni a combattere le eresie, incoraggiare i martiri, e a provvedere ni bisogni della cristianità, infine ebbe tronca la testa e ricevette la corona del martirio nel 157. |
A190000125 |
- S. Policarpo discepolo di san Giovanni evangelista e vescovo di Smirne, informato del gran numero di eretici che eransi portati a Roma, venne egli pure in questa città per dissipare le loro arti sotto al pontificato di s. Aniceto successore di san Pio I. La venuta di lui era molto opportuna perciocchè avendo egli conversato cogli Apostoli, godeva grande autorità presso tutti; perciò, come dice s. Ireneo, molti di quelli che erano stati sedotti dagli errori di Valentino e di Marcione, per l'efficacia della sua parola furono ricondotti alla Chiesa di Gesù Cristo. |
A190000128 |
Aniceto sebbene desiderasse l'uniformità per tutta la Chiesa, nulla di meno credette bene di non dispiacere ai vescovi dell'Asia, e tollerare in que'paesi la celebrazione della Pasqua nel detto plenilunio. |
A190000128 |
Eusebio di Cesarea aggiugne che s. Policarpo venne a Roma anche per conferire col sommo Pontefice intorno a cose che riguardavano il bene della Chiesa; e che le loro controversie furono tutte terminate con vicendevole carità. |
A190000132 |
Ma per la sua mala condotta essendogli negata quella dignità si ribellò alla Chiesa e dieclesi a predicare mille nefandità. |
A190000135 |
Mentre esso governava la Chiesa, Dio operò un miracolo che fece prendere i cristiani in molto benigna considerazione dall'imperatore Marco Aurelio. |
A190000139 |
8).» È questo uno dei vari fatti della Chiesa primitiva, i quali ci mostrano la pratica già stabilita allora della Confessione sagramentale e della credenza che questa era instituita dal nostro Signor Gesù Cristo per la facoltà che egli diede agli apostoli di rimettere i peccati. |
A190000139 |
Altre molte che erano state sedotte da lui, ritornarono alla Chiesa e eonfessarono {68 [68]} i loro peccati. |
A190000139 |
Ma parecchi fra gli ingannati avendo poscia conosciuto il male in cui erano caduti, rinunciarono a Marco e ritornarono alla Chiesa Cattolica. |
A190000140 |
- Dopo il martirio del papa s. Sotero fu eletto al governo della Chiesa s. Eleutero di Nicopoli città della Grecia. |
A190000142 |
Che se sapessimo che il posto apporta giustizia a chi lo occupa, noi te lo avremmo principalmente raccomandato qual prete della Chiesa, che tale è appunto il suo grado.». |
A190000142 |
La lettera comincia col pregare il papa di volersi adoperare per dar la pace alla Chiesa, che in quei tempi era messa sossopra da Montano e dai suoi seguaci; perciocchè era proprio del supremo pastore della Chiesa l'invigilare, che si scoprissero gli errori e fossero condannati. |
A190000143 |
- La dimora di s. Ireneo in Roma non fu infruttuosa; imperciocchè prima del suo arrivo il pontefice aveva deposti due preti della Chiesa Piomana di nome Biasio e Fiorino, i quali erano caduti nell'eresia di Simon Mage che insegnava essere Iddio autor del male. |
A190000144 |
Con ciò confondiamo tutti quelli, che abbracciano l'errore per amor proprio, per vanagloria, per cecità e per qualsivoglia altro motivo: conciossiachè, egli sia necessario, che a questa Chiesa a cagione della sua principale preminenza, ogni chiesa particolare si indirizzi; siccome alla fedele depositaria della tradizione degli apostoli. |
A190000144 |
In esso il santo vescovo afferma la necessità di stare uniti colla Chiesa Romana per essere cattolici. |
A190000144 |
In oltre egli dice, che converrebbe ricorrere alle chiese che furono fondate e governate dagli apostoli per sapere la verità; ma che essendo cosa troppo lunga lo andarle a consultare una per una, basta per tutte il ricorrere alla Chiesa più grande, più antica e conosciuta da tutto il mondo, alla Chiesa fondata in Roma dai gloriosi apostoli Pietro e Paolo, la quale conserva la tradizione che ha ricevuta da'suoi fondatori, e che è pervenuta sino a noi per una successione non interrotta. |
A190000145 |
Dopo qualche tempo egli finse ancora di sinceramente ritornare alla Chiesa; e fece una pubblica exomologesi, ossia confessione dei suoi misfatti. |
A190000147 |
- Durante il pontificato di sant'Eleutero la Chiesa di Gesù Cristo godette un po'di pace sotto al regno di Commodo. |
A190000149 |
Ma o fosse che s. Vittore non gli desse il vescovado {74 [74]} di Cartagine, siccome egli a quanto pare desiderava, o fosse perchè il romano pontefice condannasse l'eresia di Montano a cui egli cominciava aderire, fatto sta che Tertulliano partì di Roma con animo esacerbato; e ritornato in patria si dichiarò apertamente avverso alla Chiesa romana. |
A190000152 |
Il papa s. Vittore volse le sue sollecitudini contro di essi, ne condannò l'eresia, e scomunicandone gli autori, dichiarò non avrebbero più appartenuto alla Chiesa di Gesù Cristo tutti quelli che avessero seguito gli errori di quegli infelici. |
A190000152 |
In questa guisa la Chiesa cattolica trionfava dell'eresia, e faceva vedere al mondo tutto la verità di quelle parole dette da Gesù Cristo a s. Pietro, e in esso a utti i suoi successori: «Io ho pregato per le, o Pietro, affinchè non mai venga meno la tua fede.» ( V. Eusebio, lib. |
A190000157 |
- San Zefirino successore di san Vittore ebbe la consolazione di riconciliare con la Chiesa l'eretico Natale. |
A190000157 |
Intanto con grande umiltà implorava la clemenza della Chiesa e la misericordia divina. |
A190000157 |
Ma acciocchè non avesse a morire fuori della Chiesa chi era già stato confessore della fede, più e più volte gli apparve Gesù Cristo nel sonno riprendendolo del suo enorme misfatto. |
A190000158 |
Questo fatto ci dimostra chiaro, come fin dai primi tempi della Chiesa siasi creduto necessario che chi aveva apostatato dalla Chiesa, cadendo nell'eresia, quando pentito del suo misfatto amasse di rientrarvi, venisse a Roma a riconciliarsi col Capo supremo della religione, {78 [78]} e ricevere l'assoluzione del suo delitto. |
A190000159 |
Chiesa di santa Maria in Transtevere. |
A190000161 |
Quella notizia portò a san Callisto grande consolazione; e per mostrare la sua gratitudine a Dio per tanto benefizio animò i cristiani a costruire in quel luogo una Chiesa, che è la prima innalzata pubblicamente in Roma a gloria della Beata Vergine Maria. |
A190000161 |
Questa Chiesa venne quindi riguardata come una delle prime basiliche di Roma, o presso all'altar maggiore {80 [80]} si mostra ancora un foro adorno di marmo, che segna il luogo del prodigio |
A190000164 |
Che dolce, che consolante, che sublime parola è questa di cimiterio dato al luogo ove si seppelliscono coloro che muoiono nella pace di Gesù Cristo! Basta questa sola parola per mettere in chiaro la differenza che passa tra la chiesa del Salvatore, in cui tutto è vita e speranza nella vita, e il paganesimo e il protestantismo in cui tutto è morte. |
A190000169 |
- Nel pontificato di s. Callisto la Chiesa non ebbe a sostenere persecuzione generale, imperocchè Alessandro Severo era benevolo ai cristiani. |
A190000189 |
La casa poi sia cangiata in chiesa che possa per sempre servire ai fedeli, che si vogliono ivi radunare per cantare lodi al Signore |
A190000206 |
Sono in ispeciale modo rinomati s. Poliutto nell'Armenia, s. Alessandro vescovo di Cappadocia, il magnanimo s. Pionio sacerdote della chiesa di Smirne, santa Agata di Catania, s. Vittoria di Toscana e finalmente il papa s. Fabiano. |
A190000210 |
Col solo comando trasporto altrove un monte che impediva di fabbricare una chiesa. |
A190000215 |
Desideroso di intendere quanto meglio gli l'osse possibile la dottrina di Gesù Cristo, egli (anno 221) intraprese un viaggio a Roma per osservare attentamente gli insegnamenti ed usi di quella Chiesa che egli chiama principale e maestra di tutte le altre. |
A190000216 |
Confessa di aver errato qualche volta nel modo di esprimersi, o nelle opinioni disputabili, e infine si sottomette al giudizio della santa Chiesa. |
A190000216 |
Non contento di questa figliale sommessione volle venire in persona a Roma per ispiegare a voce i suoi pensieri al pontefice e ricevere da lui consigli che valessero ad assicurarlo di trovarsi nella Chiesa {101 [101]} Cattolica, in cui voleva conservarsi finn alla morte. |
A190000216 |
Riguardo ai dogmi dell'Unità e Trinità di Dio, dell'incarnazione del nostro divin Salvatore, del sacrifizio della santa Messa, del sacramento della Confessione, dell'invocazione dei Santi, della gerarchia della Chiesa, Origene è stato un fedele testimonio della religione Cattolica nel terzo secolo. |
A190000216 |
S. Girolamo dice che sebbene nella moltiplicità de'suoi scritti sia caduto in qualche errore, tuttavia la sua retta intenzione e la sua sommessione alla Chiesa Cattolica, fanno sperar bene della sua eterna salute |
A190000217 |
Ed appunto i vari paesi della cristianità nei gravi bisogni spirituali continuarono a ricorrere alla Chiesa di Roma. |
A190000217 |
Il capo visibile della Chiesa era rappresentato dal clero di Roma, che, come dice s. Cipriano, ne assunse provvisoriamente il governo. |
A190000224 |
Ora la condotta dei libellatici della prima classe fu altamente disapprovata dalla Chiesa, perchè sebbene essi non avessero fatto nè detto cosa alcuna contro alla fede, tuttavia in faccia ai pagani davano a credere di averla rinnegata, e in quella carta avevano fatto scrivere una menzogna ingiuriosa a Gesù Cristo il quale ha detto: «Chi si vergogna di confessare me in faccia agli uomini, io avrò vergogna di confessare lui in faccia al mio celeste Padre (Luc. |
A190000225 |
Ma i libellatici della seconda classe non furono condannati dalla Chiesa, perchè essi non avevano fatto altro che comperarsi a prezzo di danaro la grazia di non essere molestati. |
A190000229 |
Ma quelli che vi si mossero solo per un cotale entusiasmo o per un certo impeto di natura, si fecero colpevoli; e la Chiesa li ha piuttosto riprovati come audaci, che lodati come zelanti. |
A190000230 |
Un certo Novato di Cartagine aveva messo sossopra quella Chiesa mentre s. Cipriano per motivo della persecuzione viveva in esiglio. |
A190000230 |
[13], ovvero della prima rottura contro l'unità della Chiesa cattolica, fu Novaziano. |
A190000232 |
Tale fu l'ordinazione di Novaziano, il primo antipapa, e capo del primo scisma (propriamente detto) della Chiesa di G. Cristo. |
A190000233 |
Allo scisma egli aggiunse l'eresia, sostenendo che la Chiesa non poteva dare la pace nè assolvere coloro che erano caduti in tempo di persecuzione, quantunque facessero penitenza del loro peccato e supplicassero la Chiesa a perdonarli in nome di G. C. Condannava ancora le seconde nozze; onde i suoi discepoli furono detti catari vale a dire puri o puritani, perchè andavano vestiti di bianco, affettando la virtù dalla continenza, cui per altro facevano enormi oltraggi |
A190000241 |
Nel cammino s. Cornelio incontrò l'arcidiacono Stefano, cui raccomandò di distribuire il più presto possibile ai poveri quei pochi danari che rimanevano a disposizione della Chiesa. |
A190000247 |
Questa è la regola che segue tuttora la Chiesa cattolica nell'accogliere nel suo seno coloro che sono stati battezzati nell'eresia. |
A190000249 |
Frattanto dispensa ai poveri tutte le ricchezze della Chiesa che ti furono affidate.» Egli coronava le sue fatiche con aver tronca la testa l'anno 259. |
A190000250 |
Il prefetto di Roma ordinò tosto a s. Lorenzo di consegnargli sull'istante i tesori della Chiesa. |
A190000258 |
Il medesimo fatto convince ancora di errore coloro i quali dicono che la Chiesa nei primi tempi non possedeva dei beni stabili. |
A190000260 |
Ma disgraziatamente non si estinse con esso il suo sistema di dottrine assurde, e la setta dei {118 [118]} Manichei si propagò in guisa che ancora dieci secoli dopo diedero gravissimi disturbi alla Chiesa. |
A190000261 |
- A san Sisto II successe s. Dionisio che governò la Chiesa per undici anni e tre mesi. |
A190000272 |
Il cielo si popolò di santi martiri, la Chiesa risplendette per l'eroica virtù de'suoi figliuoli; quelli che per timore delle pene apostatarono, terminata la persecuzione, con pennitenza sincera ritornarono al seno della Chiesa loro madre, e così gli sforzi di Satana per distruggere la religione di Gesù Cristo servirono solo a farla viemeglio trionfare. |
A190000275 |
Governò con zelo cinque anni la Chiesa. |
A190000276 |
Ciò risaputo, Massenzio ridusse la chiesa in istalla, e fattevi condurre varie bestie, condannò il pontefice a servirle in essa. |
A190000276 |
Questo oratorio era nel luogo ove ora sorge la bella chiesa di s. Marcello in Roma in via del Corso. |
A190000279 |
Ma in Italia e specialmente in Roma, dove comandava Massenzio, la persecuzione continuò ad infierire sino a che piacque alla divina provvidenza di dare pace alla sua Chiesa e farla risplendere e trionfare per mezzo di Costantino il Grande. |
A190000283 |
Allo stesso si attribuisce il Canone della messa, ossia la regola che si osserva dalla chiesa romana nelle preghiere e cerimonie del sacrificio, ed anche la benedizione dei frutti della terra. |
A190000283 |
S. Lino rinnovò il precetto di s. Paolo, che le donne vadano in chiesa col capo velato. |
A190000286 |
S. Urbano papa dichiarò che soltanto i vescovi sono ministri ordinarti del sacramento della Cresima, e che i beni ecclesiastici sono proprietà della Chiesa. |
A190000287 |
Papa s. Ponziano stabilì che si cantassero i salmi nella chiesa e che si recitasse nel principio della messa il Confiteor. |
A190000289 |
Dichiarò scomunicati gli usurpatori o dissipatori de'beni della Chiesa, il quale decreto fu confermato da altri pontefici e dal Concilio di Trento. |
A190000290 |
Papa s. Stefano decretò che i sacri arredi fossero benedetti prima di essere usati dai ministri, e proibì ai laici di vestire abiti destinati ad uso di chiesa. |
A190000310 |
Dal canto mio posso assicurarvi che professo tanta stima e riverenza per la santa Chiesa cattolica, che vorrei non mai nascessero scissure tra voi, nè mai apparisse traccia di discordia. |
A190000312 |
Dopo lunga discussione Donato confessò di aver ripetuto il battesimo a chi lo aveva già ricevuto, e di aver rinnovata la sacra ordinazione ad alcuni caduti in tempo di persecuzione, cose tutte in ogni tempo riprovate dalla Chiesa. |
A190000313 |
{141 [141]} Il martirologio romano dice di lui: egli ebbe molto a patire nella persecuzione di Massimiano, ma restituita la pace alla Chiesa riposava tranquillamente nel Signore. |
A190000314 |
- Ad occupare il posto di s. Pietro e di pastore della Chiesa universale dopo s. Melchiade fu eletto s. Silvestro romano di nascita. |
A190000314 |
Egli ebbe la sorte di prendere il governo della Chiesa mentre Costantino la proteggeva: ma ebbe pure il dolore di vedere i cristiani tuttora perseguitati dall'imperatore Licinio che regnava in Oriente. |
A190000316 |
Nei tre primi secoli, sebbene fossero sempre state in grande venerazione le reliquie del Principe degli apostoli quivi custodite in un segreto oratorio, tuttavia non si poteva rendere ad esse l'onore di una chiesa pubblica. |
A190000316 |
Quindi lo stesso imperatore per rendere pubblica testimonianza di onore al principe degli apostoli deliberò di erigergli una chiesa conosciuta sotto al nome di Basilica Costantiniana. |
A190000316 |
S. Silvestro invitò molti vescovi e fedeli a quella solennità, e per incoraggiarli a venirvi aprì il tesoro della Chiesa e concedette molte indulgenze. |
A190000317 |
- Il nostro divin Salvatore lasciò detto nel Vangelo, che la sua Chiesa sarebbe stata in ogni tempo perseguitata, e che l'inferno avrebbe usato tutte le arti per abbatterla, senza che tuttavia potesse contro di lei prevalere. |
A190000317 |
Ma non appena cominciò la Chiesa a respirare dalle oppressioni, che l'eresia e lo scisma accanitamente l'assalirono, specialmente per mezzo di un certo Ario sacerdote di Alessandria. |
A190000317 |
Nulladimeno egli trovò partigiani ingannati dalla sua ipocrisia, e riusci a perturbare tutta la Chiesa. |
A190000318 |
- Avvertito l'Imperatore de'progressi che la nuova eresia faceva, a fine di arrestarla, si adoperò presso papa s. Silvestro, come capo della Chiesa, perchè venisse convocato un Concilio ecumenico, ossia una generale adunanza dei vescovi, e ordinò ai governatori delle provincie di loro fornire tutti i mezzi pel viaggio. |
A190000320 |
L'imperatore sostenne quel giudicio dogmatico della Chiesa con la forza del braccio secolare, e mandò l'eretico e i suoi partigiani in esiglio. |
A190000320 |
Tale fu la conclusione di questa celebre adunanza, la cui memoria sarà mai sempre in venerazione presso i cattolici per essere stato il primo Concilio generale della Chiesa. |
A190000323 |
- Ario dopo aver cagionato mali gravissimi alla Chiesa, pur desiderando di aprirle piaghe ancora più profonde, finse di volersi emendare. |
A190000323 |
Gli eretici suoi seguaci oltremodo contenti di poter condurre Ario al possesso di quella chiesa, da cui era stato cacciato, stabilirono per questa festa la prossima domenica, affinchè la reintegrazione fosse più solenne. |
A190000323 |
In mezzo a tanta gloria giunto quasi vicino alla chiesa, ove doveva essere reintegrato, compreso da subitanea paura impallidisce e trema, violenti rimorsi lo agitano. |
A190000323 |
Si presentò pertanto all'imperatore, assicurandolo con giuramento, che egli credeva tutto quello che la cattolica Chiesa insegnava. |
A190000324 |
Ebbra di gioia la santa donna staccò una parte della vera croce per mandarla in dono a suo figlio imperatore, e rinchiuse l'altra in una cassa d'argento, consegnandola nelle mani del vescovo Macario, perchè la deponesse nella chiesa che Costantino aveva ordinato d'innalzare sul santo sepolcro. |
A190000324 |
Elena non sopravvisse molto al suo viaggio in Gerusalemme, che colma di meriti innanzi a Dio ed agli uomini breve tempo appresso spirava in Roma fra le braccia di Costantino e venne onorata dalla Chiesa come santa. |
A190000325 |
Vedendo i suoi ufficiali a piangere intorno al suo letto, disse loro: «Vedo con occhio diverso dal vostro la vera felicilà, e ben lontano dall'affliggermi, godo assai perchè sono giunto al momento di andarne al possesso.» Diede gli ordini convenienti onde mantenere la pace nell'impero; feceli giurare che non avrebbero mai intrapreso {151 [151]} cosa alcuna contro alla Chiesa, e colla pace dei giusti morì l'anno 64 di sua età, 31 del suo regno, nel 337. |
A190000329 |
Nato Antonio nel 252 da nobili e virtuosi genitori passò la prima giovinezza nella pietà più esemplare; e compiva diciott'anni, allorachè entrando in chiesa udì a leggersi il testo del Vangelo: «Se vuoi essere perfetto, va, vendi ciò che hai, donato ai poveri, di poi vieni, seguimi e avrai un tesoro in cielo.» Prese queste parole come dette per sè e deliberò eseguirle fedelmente. |
A190000334 |
- Questo genere di persecuzione sarebbe stato assai più funesto alla Chiesa che la crudeltà di Nerone e di Diocleziano, se Dio non avesse distrutto i progetti di Giuliano con una morte immatura. |
A190000334 |
Gesù C. riportava un nuovo trionfo, la Chiesa cattolica una nuova splendidissima vittoria. |
A190000337 |
- Uno dei vescovi più insigni per dottrina e santità, che fiorirono nella Chiesa a quei tempi, fu s. Ambrogio. |
A190000338 |
Per conoscere quale sia la vera credenza tra tutti quelli che si dicono cristiani, s. Ambrogio dava questa regola: Dove è il successore di s. Pietro là è la Chiesa di Gesù Cristo: Ubi Petrus ibi Ecclesia. |
A190000339 |
Era allora imperatore Teodosio il grande e reggeva la Chiesa s. Damaso. |
A190000342 |
A ciò ottenere fuggiva ogni sorta di compagni eccetto s. Gregorio col quale conviveva, nè praticava altra via se non quella della chiesa e quella della scuola. |
A190000345 |
Questo santo maraviglioso, dottore e splendore di santa Chiesa, andò a godere la pace dei giusti nell'anno 379 cinquantesimo primo dell'età sua. |
A190000348 |
Ma il vescovo di Nazianzo prevedendo che le grandi sue virtù e la profonda scienza l'avrebbero fatto un luminare di santa Chiesa, malgrado la sua ripugnanza, lo consacrò sacerdote. |
A190000349 |
La qual cosa avendo provocato contro di sè l'invidia di molti, egli per la pace della Chiesa rinunziò al vescovado e si ritiro nella sua terra natale. |
A190000352 |
S. Damaso, che con le parole e cogli esempi dava eccitamento a queste stupende opere in {164 [164]} favor della Chiesa, dopo diciott'anni di glorioso pontificato moriva ottuagenario nel 384. |
A190000353 |
La sua versione fu adottata dalla Chiesa, ed è quella che tuttora corre nelle mani dei cattolici sotto il nome di Volgata, e che fu approvata dal Concilio di Trento. |
A190000353 |
Versatissimo nella lingua greca, latina, ebraica, egli fu suscitato da Dio per interpretare e spiegare le divine Scritture; e la Chiesa in ciò lo venera in modo particolare dandogli il titolo di dottor massimo. |
A190000354 |
Fra queste è specialmente memorabile quella, in cui il santo dottore stanco della noia cagionatagli dalle varie fazioni che dividevano la Chiesa d'Antiochia diceva: «Volendo assicurarmi di aver Gesù Cristo, io mi attacco alla comunione di Vostra Santità, cioè alla cattedra di Pietro. |
A190000354 |
Io so che la Chiesa è edificata sopra questo fondamento: chiunque mangia l'agnello fuori di questa casa è profano; chiunque non si ritirò nell'Arca di Noè, perì nel diluvio. |
A190000357 |
Egli faticò senza posa pei ricondurre i Donatisti nel seno della Chiesa, e riuscì a convertirne gran numero; ma gli altri divenendo più furiosi gli tesero insidie e sarebbe rimasto vittima della loro perfidia, se una speciale protezione del cielo non l'avesse conservato. |
A190000358 |
Ben informato della questione, appoggiato all'autorità dei libri santi, provò ad evidenza che il legittimo vescovo di Cartagine era Ceciliano, valida l'ordinazione di lui e fatta secondo tutte le regole della Chiesa; che perciò non v'era alcun motivo di rompere l'unità cattolica; i donatisti non aver altro partito per mettersi sulla strada della salute se non ritornare nel grembo della Chiesa cattolica. |
A190000358 |
I vescovi scismatici nulla ebbero ad opporre, e i popoli che fino allora avevano confuso l'errore colla verità, dopo quest'adunanza ritornavano in gran numero alla vera Chiesa. |
A190000360 |
Perciò rimproverava ai Pelagiani che non essendo riusciti ad infettare la Chiesa con la pestilenza della loro eresia, avrebbero voluto almeno disturbarla costringendo i vescovi a raccogliersi in un Concilio generale. |
A190000362 |
Egli è chiamato lume fulgidissimo della Chiesa, modello de'teologi, maestro della carità, difensore della grazia, martello degli eretici. |
A190000362 |
Essi tentavano in quel tempo di corrompere la Chiesa, ma il santo dottore li combattè vittoriosamente colla predicazione e cogli scritti finchè visse. |
A190000362 |
La sua morte avveniva il 28 agosto nel 430 in età di anni settantasei, quaranta dei quali spese in servizio della Chiesa prima come sacerdote, e poi come vescovo. |
A190000363 |
Questo gran dottore quando parlava della somma autorità data da Dio alla Chiesa soleva dire: «Io non crederei al Vangelo se a ciò non mi muovesse l'autorità della Chiesa.» Deplorando poi quelli che vivevano fuori della Chiesa cattolica diceva: «Chiunque si separa dalla Chiesa cattolica, sia pur buona la vita di lui, non possederà mai la vita eterna; ma la collera di Dio verrà sopra di lui pel solo delitto di essere separato dall'unità di Gesù C. Questa bontà e probità, che non è sommessa alla Chiesa, è un'ipocrisia sottile e perniciosa.». |
A190000364 |
Tale fu l'orrore che i cristiani sentirono di queste bestemmie che la prima volta che le udirono nella cattedrale di Costantinopoli, fuggirono di chiesa. |
A190000364 |
È anche detto Concilio di Maria, perchè in esso fu definito, che Maria è veramente madre di Dio, e perchè si tenne in una chiesa a lei dedicata. |
A190000365 |
Il Papa esaminò la questione e trovata la dottrina di Nestorio erronea e contraria a quella delia Chiesa, da prima lo ammonì, poscia minacciò {172 [172]} di scomunicarlo se non rientrava in se stesso. |
A190000370 |
- Leone I, di cui abbiamo testè parlato, nativo di Toscana, e per dottrina, sapienza e santità cognominato il Grande, fu eletto papa in tempi assai calamitosi per la Chiesa. |
A190000371 |
Questo pontefice molto scrisse e molto operò in favore della Chiesa, finchè colmo di meriti presso Dio e presso gli uomini dopo anni 21 di glorioso pontificato andò a ricevere l'eterna ricompensa nel 461. |
A190000372 |
Egli è annoverato fra i più dotti scrittori della Chiesa. |
A190000373 |
- Gelasio romano eletto papa nel 492 è molto rinomato per le sue istituzioni dirette al bene della Chiesa. |
A190000374 |
Questo astro luminoso della Chiesa nacque in Norcia nel ducato di Spoleto. |
A190000377 |
Il bene che arrecarono alla Chiesa è si grande che solo Iddio il può calcolare. |
A190000377 |
Nel sesto giorno della malattia dimandò di essere portato in chiesa per ricevere l'Eucaristia, poscia appoggiando il capo ad un suo discepolo colle mani levate al cielo rendè tranquillamente lo spirito al Signore nel 543. |
A190000378 |
Sebbene questo Concilio per sè medesimo {181 [181]} non si potesse dire ecumenico, tuttavia papa Vigilio avendolo poscia approvato e confermato, come tale fu ricevuto e venerato in tutta la Chiesa. |
A190000378 |
È bene altresì di notare come questo Concilio ci porge una luminosa prova del diritto, che ha sempre esercitato la Chiesa nel condannare gli scritti cattivi, nel pronunziare sul senso dei libri, e nell'esigere che i suoi figli si sottomettano al suo giudizio, come appunto venne fatto nel detto Concilio. |
A190000383 |
- Eccede ogni credere quanto egli disse, scrisse ed operò di bene per la Chiesa. |
A190000384 |
Gli Audienti erano ammessi in chiesa vicino alla porta e ascoltato il Vangelo ed il sermone uscivano co'catecumeni. |
A190000384 |
I Piangenti erano vestiti di sacco e piangevano i loro peccati nell'atrio della chiesa durante sacre funzioni, raccomandandosi alle orazioni di chi vi entrava. |
A190000387 |
Questa pratica venne di poi da s. Leone III prescritta per tutta la Chiesa. |
A190000388 |
I fanciulli giudicati idonei agli uffici della Chiesa per lo più erano allevati in collegi appositi o nei monasteri con abito clericale. |
A190000390 |
- Lo stato della Chiesa in questa epoca seconda fu assai glorioso. |
A190000390 |
Stato della Chiesa. |
A190000391 |
I pontefici dell'epoca seconda sono quasi tutti annoverati fra i santi per le eroiche loro virtù, per le fatiche sostenute e per i savii decreti che fecero, coi quali spiegarono e difesero la dottrina della Chiesa. |
A190000391 |
Insieme coi pontefici sostennero la fede contro gli eretici molti santi dottori, scrittori ecclesiastici, monaci, penitenti, vergini e confessori, i quali colla loro scienza e santità formarono una delle più {186 [186]} luminose epoche della Chiesa. |
A190000393 |
- Quando s. Elena trovò il santo Legno della Croce, ne fece riporre, come fu detto, una parte nella chiesa {189 [189]} dell'Anastasia, ossia della Risurrezione eretta sul monte Calvario. |
A190000394 |
- Rampollo degli errori di Eutiche fu l'eresia dei Monoteliti: di coloro cioè che pretendevano essere in G. Cristo una sola volontà ed una sola operazione, mentre la Chiesa cattolica ha sempre insegnato, che in Gesù Cristo vi è una sola persona ma vi sono due nature, la divina e la umana, perciò ciascuna natura ha la sua propria volontà ed operazione. |
A190000394 |
L'empio capitano giunto a Roma comanda ad un suo scudiere, che entri nella Chiesa di santa Maria maggiore e metta a morte il pontefice, mentre celebra la s. Messa. |
A190000395 |
Dopo un'accurata disamina vennero condannati gli errori dei Monoteliti, e definito, secondo il costante insegnamento della Chiesa cattolica, doversi credere come verità di fede che in Gesù Cristo vi sono due volontà e due operazioni, la volontà ed operazione divina, e la volontà ed operazione umana. |
A190000396 |
Nella lettera sinodale poi, che, chiuso il Concilio, gli indirizzarono per averne la confermazione, così parlano: A te, siccome alla prima sede della Chiesa universale, sede fondata sulla salda pietra della fede rimettiamo quel che è da fare... preghiamo la paterna Tua Santità a confermare la nostra definizione di fede co'tuoi venerabili rescritti. |
A190000397 |
- Appena la Chiesa aveva condannata un'eresia, il demonio ne suscitava tosto un'altra a danno della fede. |
A190000398 |
Così i Protestanti possono vedere i loro errori condannati dalla Chiesa settecento anni prima che essi sorgessero a far rivivere quella vecchia eresia. |
A190000399 |
Dal deserto egli si levò con vigore contro agli Iconoclasti, dimostrando con argomenti tratti dalla sacra Scrittura e dalla tradizione, che le sante immagini furono sempre onorate nella Chiesa; che i Cristiani non prestano adorazione alle reliquie o alle immagini, ma hanno soltanto per esse venerazione con cui non intendono di adorare l'oggetto materiale o le creature, bensì colui che ne è Creatore e Padrone. |
A190000399 |
L'imperatore allora sfogò la sua rabbia facendo morire molti cristiani, che la Chiesa onora come martiri. |
A190000401 |
Carlo Magno fattosi protettore della Chiesa, alla testa di poderoso esercito marciò alla volta dell'Italia, e varcato il Moncenisio sconfisse re Desiderio, il quale voleva impedirgli il passo a poche miglia da Susa, ristabilì l'osservanza delle leggi ovunque passava, e venne a Roma. |
A190000403 |
Di qui nasce la necessità che la Chiesa abbia un luogo, in cui possa con piena libertà insegnare la verità ed esercitare il suo ministero indipendentemente da qualunque potere civile. |
A190000403 |
Ma, oltre a quanto è necessario pel sostentamento temporale dei suoi ministri, a Chiesa abbisogna di provvedere al bene morale di tutti i cristiani, che sono sparsi per tutto il mondo. |
A190000404 |
L'imperatore portò poscia il suo trono a Costantinopoli, e Roma cominciò ad essere non più capitale di tutto il Romano impero, ma a poco a poco divenire anche nel suo stato civile proprietà del Papa e della Chiesa. |
A190000404 |
Riteniamo pertanto che il dominio temporale de'Papi è necessario, affinchè essi possano liberamente esercitare il loro ufficio, quello specialmente di proclamare la verità a tutti gli uomini non esclusi i sovrari, ed agli stessi nemici del Vangelo: e di costringere tutti, anche i principi, ad onorare le leggi di Dio e della Chiesa; e quello ancora di offerire a tutti gli uomini del mondo il mezzo sicuro di ricorrere al Padre universale e venire a trovare, se lo desiderano, il Vicario di Gesù Cristo. |
A190000404 |
Roma co'suoi territorii forma lo stato della Chiesa abbastanza grande perchè i Papi siano indipendenti a casa loro, ma abbastanza piccolo da non divenire mai potentati tremendi come quelli della terra. |
A190000408 |
Allora si rinnovarono gli stupendi spettacoli di eroismo dei primi secoli della Chiesa. |
A190000411 |
- Fra i mali che afflissero la Chiesa nel secolo nono si annovera l'eresia di Gottescalco. |
A190000412 |
- Erano appena acquetate in Oriente le turbolenze cagionate da Gottescalco, quando apparve il fatale scisma greco, per cui la massima parte dei cristiani della chiesa orientale cominciarono a separarsi dall'unità della Chiesa cattolica e disgraziatamente rimangono ancora separati oggigiorno. |
A190000413 |
Interrogato perchè si andasse spacciando capo della Chiesa universale (questa era la pretesa principale dell'ambizione di Fozio), egli stette taciturno, restringendosi ad alcune insolenti risposte. |
A190000415 |
È parimenti da porre in rilievo la speciale assistenza che Dio prestò alla sua Chiesa. |
A190000415 |
È per altro da notare che molte cose riguardanti i Papi di quella età sono state esagerate da storici posteriori e poco affezionati alla Chiesa. |
A190000415 |
– Il decimo secolo della Chiesa è molto deplorabile per la prepotenza esercitata in Roma dal conte Adalberto e dalle sue figliuole Marozia e Teodora. |
A190000421 |
Acquetate appena queste turbolenze Leone ricevette una lettera dal patriarca di Costantinopoli, chiamato Michele Cerulario, che accusava la chiesa romana perchè celebrava la messa con pane azimo (senza lievito), digiunava ne'sabati e tralasciava l' Alleluja dalla settuagesima a Pasqua. |
A190000421 |
Ma il superbo patriarca, il quale cercava pretesti per sottrarsi all'autorità del romano pontefice, chiudendo gli occhi alla verità, rinnovò lo scisma di Fozio, che consumato alcuni secoli dopo separò la chiesa greca dalla latina (1054). |
A190000421 |
Rispose Leone con molta carità, facendogli osservare essere queste cose di pura disciplina, nè perciò porgere alcun ragionevole motivo di cagionare scisma nella Chiesa. |
A190000422 |
- Berengario, di cui abbiamo già parlato, era arcidiacono della chiesa d'Angiò, e fu il primo che abbia osato a negare in modo pubblico e formale la presenza reale di Gesù Cristo nell'Eucaristia. |
A190000423 |
- Mentre Berengario scandalizzava la Chiesa, un gran santo la edificava. |
A190000423 |
Avrebbe voluto passare tutta la vita in questa pacifica solitudine; ma papa Stefano IX l'obbligò ad accettare la dignità di cardinale e di vescovo d'Ostia, in questa carica, che tenne sotto il governo di sette pontefici, gli affari più complicati della Chiesa vennero da lui risoluti con felicissimo esito, e tutta la Chiesa, l'Italia specialmente ebbe dal suo infaticabile zelo vantaggi considerevoli. |
A190000424 |
Egli lasciò molti utilissimi scritti che lo fecero annoverare fra i dottori della Chiesa. |
A190000425 |
- Dopo la morte di s. Pier Damiani saliva sulla cattedra di s. Pietro uno de'più grandi papi che abbiano governato la Chiesa. |
A190000425 |
Egli comandò realmente da un mare all'altro, e qual sole sparse i benefici suoi raggi a pro di tutta la Chiesa. |
A190000425 |
Spiegò grande zelo verso Enrico IV, dissoluto e crudele re di Germania, il quale consumava le rendite della Chiesa in bagordi e in paghe ai soldati arruolati contro la religione. |
A190000430 |
Facendo il pellegrinaggio di Gerusalemme vivamente si commosse al vedere moschee e stalle fabbricate intorno alla chiesa del s. Sepolcro, e tutti i luoghi santificati dalla nascita, vita, miracoli, predicazione, morte, sepoltura, resurrezione ed ascensione del Salvatore in potere degl'infedeli e profanati in mille guise. |
A190000432 |
- In seno alla Chiesa cattolica tutti, qualunque sia la loro condizione, possono arrivare alla perfezione delle virtù. |
A190000434 |
- Il Concilio nono ecumenico fu eziandio celebrato a Roma nella chiesa di s. Giovanni in Laterano, d'onde fu chiamato lateranese. |
A190000434 |
Ivi l'imperatore fu sciolto dalla scomunica che aveva incorso, e si sottomise umilmente alla Chiesa e giurò di non più immischiarsi nelle investiture, lasciando così la Chiesa libera nella scelta de'suoi ministri. |
A190000436 |
Arnaldo poi, nemico accerrimo del dominio temporale del papa, non ristando dal vomitare calunnie contro alla Chiesa, ardi portarsi a Roma, ove per odio contro al pontefice, tentò di far assassinare un cardinale. |
A190000437 |
- In questo secolo apparve uno degli astri più luminosi che abbiano illustrato la Chiesa, nella persona di s. Bernardo abate di Chiaravalle. |
A190000439 |
Essendo un giorno nella chiesa cattedrale di Spira, rapito in estasi in mezzo al popolo ed al clero, si pose a cantare: « O clemens, o pia, o dulcis virgo Maria.» Queste parole apparvero si belle che furono dalla Chiesa aggiunte all'orazione che principia per la parola Salve Regina, con cui i cristiani sogliono onorare l'augusta Madre del Salvatore. |
A190000440 |
Pel gran numero di miracoli che operaronsi al suo sepolcro Alessandro III lo ascrisse vent'anni appena dopo la sua morte fra i santi, ed il sommo pontefice Pio VIII lo annoverò nel 1830 fra i dottori di santa Chiesa. |
A190000441 |
- Gli eretici detti Valdesi cominciarono a disturbare la Chiesa in questo secolo. |
A190000441 |
Ma abbandonandosi alla stessa sua fantasia, diede in eccessi e fecesi a predicare contro le ricchezze possedute dalla Chiesa, affermando che il clero è obbligato a vivere povero, e che non può possedere sostanze senza commettere peccato. |
A190000442 |
Essi non avevano chiese proprie, ma si recavano nelle chiese dei cattolici, e quando il potevano si confondevano con essi, domandavano e ricevevano tutti i sacramenti della Chiesa cattolica. |
A190000444 |
- Federico, dal color della barba soprannominato Barbarossa, imperatore di Germania, turbò più anni la pace della Chiesa. |
A190000452 |
Ciò udito, alcuni satelliti sperando di far cosa grata al sovrano, di nascosto vennero a Cantorberì, ed assalirono il vescovo mentre in chiesa stava recitando vespro. |
A190000452 |
Volendo i suoi cherici chiudere le porte del tempio, egli li impedì con dire: «La Chiesa di Dio non è da custodirsi come le fortezze delle città, ed io per la causa di Dio e della sua Chiesa volentieri subirò la morte, e tutta la grazia ch'io domando si è che il mio sangue le renda la pace e la libertà che rapir le si vuole.». |
A190000453 |
Postosi in orazione raccomandando a Dio la sua chiesa, offrì il capo all'iniquo ferro colla stessa fermezza e costanza colla quale resistette alle inique leggi del re. |
A190000457 |
Nel nono secolo Gregorio IV ordinò che la solennità d'Ognissanti, già introdotta in Roma nel secolo settimo, fosse celebrata in tutta la Chiesa. |
A190000459 |
Al qual proposito merita di essere ricordata la donazione della principessa Adelaide, marchesa di Susa, in suffragio delle animo de'suoi parenti, e particolarmente del marchese Oddone suo marito, fatta nel 1064 alla chiesa di santa Maria in Pinerolo. |
A190000459 |
Fu introdotta in tutta la Chiesa la solenne commemorazione de'fedeli defunti nel secondo giorno di novembre. |
A190000460 |
Nel 1136 la chiesa di Lione cominciò a celebrare solennemente la festa della Concezione di Maria SS. S. Bernardo sulle prime vi si oppose, non già perchè non amasse questo aumento di onore a Maria SS., ma perchè voleva che prima si domandasse consiglio alla santa sede apostolica, senza cui non voleva che si prendesse nessuna determinazione d'interesse generale della Chiesa. |
A190000461 |
Questa legge mentre mostra la clemenza della Chiesa, che si contenta del meno possibile, è ancora giustissima; chè certamente chi non si accosta ai detti sacramenti, non merita più il nome di cristiano, ed è indegno di goderne i diritti. |
A190000461 |
Si rigettava la Chiesa, {229 [229]} i sacramenti, mettevansi fuori mille bestemmie contro G. C. e Maria santissima, ed a tutto questo aggiungevansi costumi depravatissimi. |
A190000461 |
Siccome in quel tempo molti cristiani raffreddati nella pietà passavano anni interi senza accostarsi alla confessione ed alla comunione, così fu comandato che ciascuno, giunto all'età della discrezione, dovesse confessarsi almeno una volta l'anno, e accostarsi alla comunione a Pasqua nella propria parocchia; e fu decretato che chiunque non avesse adempiuto questo precetto, fosse proibito di {230 [230]} entrare in chiesa, e dopo morte (ove morisse impenitente) gli venisse negata la sepoltura ecclesiastica. |
A190000462 |
Essa divenne una pratica universale, come un elemento della Chiesa cattolica: e non si può dire abbastanza quanto bene abbia arrecato alla Chiesa e quanto male abbia impedito. |
A190000462 |
Presso a morire fecesi coricar sulla cenere, e chiamati i suoi religiosi, loro disse: «Colla castità e colla povertà sarete grati a Dio e utili alla Chiesa.» Col dolce conforto di vedere i suoi, religiosi produrre frutti di grazia e di benedizione per tutto il mondo moriva in Bologna nel 1221. |
A190000463 |
- Se s. Domenico coll'ordine dei predicatori apprestava alla Chiesa un aiuto potentissimo, non meno efficace fu quello che procacciò s. Francesco d'Assisi instituendo {232 [232]} la religione dei frati minori, detti volgarmente Francescani. |
A190000463 |
Uscì poi dalla città di Assisi, posesi a servire i lebbrosi e ad esercitare altre opere di misericordia, fissando sua dimora presso una chiesa dedicata alla Madonna degli Angeli, detta anche della Porzioncola dal luogo, in cui era situata. |
A190000464 |
Si racconta che i popoli partivano di notte e andavano a stiparsi nella chiesa, lasciando i contadini i loro campi, i bottegai e gli artigiani le loro occupazioni per andarlo ad ascoltare. |
A190000465 |
- Frattanto Satana disturbando gravemente la Chiesa per opera di Federico II imperatore di Germania, il sommo pontefice Innocenzo IV pensò di tenere un concilio generale a Lione. |
A190000465 |
Nello stesso concilio si ordinò eziandio che i cardinali portassero il cappello rosso, per significare che dovevano essere sempre pronti a spargere il sangue per difendere la Chiesa. |
A190000465 |
Scopo principale di quella convocazione era di rimediare ai gravi danni cagionati alla Chiesa dal detto Federico II. Da giovanetto egli aveva ricevuti segnalati benefizi da Innocenzo III; ma fatto adulto era divenuto empio e crudele. |
A190000470 |
Già da quattro secoli la chiesa greca, come abbiamo veduto, per le arti di Fozio si teneva separata dalla s. Sede apostolica. |
A190000470 |
Lo scopo primario di esso era la riunione della chiesa greca scismatica colla Chiesa Cattolica. |
A190000473 |
- Era costante tradizione presso ai cristiani, che, chiunque nell'anno secolare andasse a Roma e visitasse la chiesa di san Pietro in Vaticano e le altre principali basiliche, acquisterebbe la remissione di tutti i peccati. |
A190000474 |
Talvolta i papi concedono un Giubileo per istraordinari bisogni della Chiesa. |
A190000475 |
Ma dopo aver prestato importanti servigi alla Chiesa degenerarono miseramente, e molti di loro vennero accusati de'più orribili sacrilegi e della più sfrenata licenza. |
A190000480 |
Amava grandemente la sua patria, perciò recossi in Avignone per trattare con Gregorio XI la riconciliazione dei Fiorentini che eransi ribellati alla Chiesa. |
A190000482 |
- La sede antica del romano pontefice, nella quale s. Pietro per divina inspirazione collocò il centro di tutta la Chiesa e dell'orbe cattolico, è Roma. |
A190000483 |
Cagione principale fu il re di Francia e di Napoli, detto Filippo il Bello, che merita il nome di flagello della Chiesa. |
A190000483 |
Voleva che il papa venisse a dimorare in Francia per averlo sotto di sè, e per mezzo del papa suo dipendente esso divenire padrone in certo modo della Chiesa. |
A190000487 |
- Erano già trascorsi quattordici secoli senza che la Chiesa cattolica fosse da scissure religiose turbata, quando sventuratamente scoppiò il così detto scisma d'Occidente. |
A190000489 |
Sedati quei tumulti, il novello pontefice cominciava ad occuparsi del bene della Chiesa, quando dodici cardinali francesi con quattro di nazione diversa proclamarono un altro papa di nazione francese, sotto il nome di Clemente VII, che stabilì la sua dimora in Avignone. |
A190000490 |
Dio permise che questo scisma travagliasse la Chiesa, come si disse, per quarantanni, vale a dire finchè nel Concilio di Costanza Gregorio XII, Giovanni XXIII e Benedetto XIII rinunziando al pontificato, fu eletto il cardinale Ottone Colonna, che prese il nome di Martino V. Questo fatto avveniva nel 1417. |
A190000490 |
Molti mali travagliarono la Chiesa durante questo scisma, perciocchè sebbene un gran numero di cattolici inclinasse a riconoscere papa quello che era stato eletto a Roma, tuttavia eleggendosene un altro in Avignone, il mondo cattolico era diviso in due parti. |
A190000491 |
Quindi da questo scisma niente si può dedurre contro l'infallibilità del romano pontefice; bensi esso è solo una prova che la Chiesa cattolica è opera di Dio, non degli uomini. |
A190000491 |
Sebbene questo scisma sia stato una gravissima calamità per la Chiesa, tuttavia la divina Provvidenza fece si che niuno di questi pontefici insegnasse alcuna dottrina contraria ai costumi e contro alla fede. |
A190000492 |
- Mentre lo scisma divideva la Chiesa, l'eresia si attentava di annientarla. |
A190000492 |
Fornito di non mediocre ingegno, ma gonfio di vanagloria, abbracciò lo stato ecclesiastico, sperando di essere fatto vescovo, ma deluso nella sua ambiziosa aspettazione, si ribellò alla Chiesa. |
A190000493 |
Compiuti i suoi studi in Praga si mise a diffondere gli errori di Wiclefo combattendo le leggi della Chiesa, l'autorità del Papa e parecchi altri articoli della fede. |
A190000493 |
Giunto in Costanza il superbo eresiarca, ben lungi dallo stare al giudizio della Chiesa, ricusò di ritrattarsi. |
A190000499 |
- Gli orientali che nel secondo concilio di Lione si erano riuniti alla Chiesa cattolica, e che poscia eransi di nuovo separati, mostravano vivo desiderio di ristabilire l'unione, perchè di nuovo sentivano il bisogno dell'aiuto del papa contro ai Turchi. |
A190000500 |
Se poi sono in grazia di Dio, ma non ancora libere da ogni debito verso la divina giustizia, vanno in purgatorio; che il papa è il vicario di Gesù Cristo, il successore di s. Pietro, il capo di tutta la Chiesa, il padre, il maestro di tutti i cristiani, al quale da Gesù Cristo fu data nella persona di s. Pietro la piena potestà di pascere, reggere e governare la Chiesa universale. |
A190000501 |
Così quella chiesa la quale non volle conoscere l'autorità del successore {258 [258]} di s. Pietro che la trattava da padre, cadde sotto al successore di Maometto, che la trattò da tiranno. |
A190000503 |
La stessa chiesa era stata derubata d'ogni cosa, sino dell'ostensorio coll'ostia sacra, il quale insieme con altri effetti rubati fu posto su quel giumento. |
A190000504 |
Passando per Torino, quando furono innanzi alla chiesa di s. Silvestro, il mulo diviene restio, si ferma e cade a terra. |
A190000505 |
Nel luogo dove seguì questo prodigio fu eretta la chiesa intitolata del Corpus Domini. |
A190000506 |
Ma Dio, che non permette tribolazioni oltre alle nostre forze, portò inaspettato soccorso alla gemente sua Chiesa col togliere dal mondo l'autore di tanti mali. |
A190000514 |
- La Chiesa cattolica, sempre intenta a provvedere nuovi mezzi per combattere sulla terra il peccato e promuovervi la virtù, esordiva il secolo decimosesto con un concilio ecumenico che fu tenuto a Roma in Laterano, e presieduto da papa Giulio II. Incominciato nel 1512 fu continuato da Leone X, ed ebbe fine nel 1517. |
A190000514 |
Venne celebrato per provvedere a molti disordini che erano alla Chiesa minacciati da un'adunanza d'indegni prelati protetti dai principi del secolo, detto comunemente Conciliabolo di Pisa, dal luogo dove tenevansi le sedute. |
A190000515 |
Quel conciliabolo essendo colpito di scomunica, diversi suoi membri rientrarono in se stessi e si sottomisero alla Chiesa. |
A190000517 |
Qui è bene di notare che la Chiesa nè allora nè mai ha proibito la stampa di libri buoni, utili alla scienza, alla religione, alla morale, che anzi l'ha promossa e diffusa a tutto potere. |
A190000517 |
Quindi la Chiesa, la quale veglia al bene non solo della religione, ma eziandio della società civile, mentre concede piena libertà alla stampa buona, ha il diritto e il dovere di porre un freno alla stampa cattiva |
A190000521 |
- La Chiesa fu così aspramente combattuta in quest'epoca quinta, che pareva fosse venuto il tempo dell'Anticristo. |
A190000522 |
Così la Chiesa ebbe nuove conquiste e più gloriose vittorie. |
A190000523 |
- Primo ad alzar bandiera contro alla fede cattolica, ed autor principale de'mali che patì la Chiesa in questo tempo fu Lutero. |
A190000528 |
Non voleva nè papa, nè vescovi, nè preti, nè festività, nè altre funzioni di chiesa. |
A190000529 |
Nella fuga incontrò un sacerdote che lo esortò a riparare la propria rovina e ritornare alla Chiesa cattolica, «Se avessi da cominciare, rispose, non lascierei la religione {270 [270]} de'miei maggiori; ma ora mi trovo impegnato e voglio proseguire fino alla morte.» Fermò speciale dimora in Ginevra che divenne il centro della sua setta e dove operò da vero tiranno. |
A190000532 |
Enrico acciecato dalle passioni si sottrasse all'autorità del papa, si fece capo della chiesa d'Inghilterra, sprezzò le ammonizioni di Roma, perseguitò il clero, lo spogliò e sposò la scaltra Anna Bolena. |
A190000537 |
Fra i più atroci rimorsi della sua coscienza egli moriva separato dalla Chiesa cattolica nel 1547. |
A190000539 |
- Mentre gli eretici tentavano di rovinare la Chiesa, la divina Provvidenza suscitava nuove società di religiosi e una moltitudine di dottori che con le apostoliche loro fatiche, colla santità e con libri pieni di scienza e di erudizione cristiana la fecero rifiorire in tutte le parti del mondo. |
A190000541 |
Furono poscia chiamati Barnabiti dalla chiesa di s. Barnaba, che essi presero ad officiare in Milano. |
A190000557 |
Il suo corpo si venera tuttora con gran concorso di fedeli nella chiesa di s. Paolo in Napoli. |
A190000563 |
Fatto libero in modo così prodigioso corse tosto in una chiesa della Beata Vergine, attaccò alle pareti le catene che tuttora portava in collo, e ritornato a Venezia rinunziò a tutte le dolcezze ed agli agi della vita per guadagnare anime a Dio. |
A190000563 |
Questa cresciuta e propagata per maggior utilità della Chiesa, si estese anche all'istruzione della {282 [282]} gioventù ne'collegi e ne'seminari. |
A190000569 |
Varie città seguirono l'esempio de Milanesi; i sommi pontefici arricchirono di molte indulgenze questa divozione, la quala in breve si sparse per tutto il mondo cattolico a segno che in molte popolate città fu instituita l'adorazione perpetua, cioè l'esposizione del SS. Sacramento, e ripartita in modo, che in ciascun giorno dell'anno avvi in qualche chiesa della medesima città l'esposizione delle Quarantore. |
A190000570 |
- Questo miserabile apostata, dopo aver disprezzata ogni ragione ed autorità e bruciata la bolla del papa che lo condannava, non cessò di predicare la ribellione contro la Chiesa e contro i principi. |
A190000574 |
- La guerra fierissima che i protestanti muovevano alla Chiesa ed il bisogno urgente di ravvivare nel clero e nel popolo la santità dei costumi, rendeva necessario un concilio ecumenico. |
A190000575 |
In questo concilio lo Spirito Santo illuminò la sua Chiesa in guisa, che nello stendere le definizioni dogmatiche e nello esporre la dottrina cattolica si prevennero gli errori che potrebbero suscitarsi in avvenire. |
A190000577 |
Ivi progredì tanto nella scienza e nella virtù, che suo malgrado il papa lo volle con se per valersene in molti importanti affari della Chiesa. |
A190000581 |
- Questo gran luminare della Chiesa nacque in Arona sulle sponde del Lago Maggiore. |
A190000582 |
Erigere altarini, ornarli, far ivi preghiere, imitare le cerimonie della Chiesa erano i suoi sollazzi. |
A190000582 |
Il suo zelo nell'episcopale ministero, la carità e il fervore in tutto ciò che tornava vantaggioso alle anime, le fatiche sostenute ed i molti scritti lo proclamano uno dei validi sostegni che abbia avuto la Chiesa. |
A190000582 |
Sia in Milano, sia a Pavia, dove fece i suoi studi, non conosceva che due vie, quella cioè della chiesa e l'altra della scuola. |
A190000582 |
Un santo prete al contemplarne il divoto atteggiamento: «Questo giovinetto, disse, sarà un giorno il riformatore della disciplina della Chiesa. |
A190000585 |
Da prima egli si istruì bene nei dogmi che insegna la s. Chiesa cattolica; poscia, fatti venire alla sua presenza i ministri protestanti, loro dimandò, se credevano che egli potesse salvarsi nella Chiesa romana. |
A190000587 |
Per altro la grazia di Dio trionfò, e si videro rinnovati gli esempi d'eroismo dei primi secoli della Chiesa. |
A190000595 |
- Intanto che nel Giappone si moltiplicavano i martiri, e la Chiesa si arricchiva di nuove palme e corone, l'America meridionale, santificata dalla fede cattolica, cominciava a risplendere del candore della verginità. |
A190000596 |
Egli colla pazienza, colle prediche, cogli scritti e con miracoli acqueta ogni tumulto, guadagna gli assassini, disarma l'inferno, e la fede cattolica trionfa per modo, che in breve nel solo Chiablese riconduce al grembo della Chiesa più di settantadue mila eretici. |
A190000598 |
- Dopo la solenne condanna del Protestantesimo nel Concilio di Trento, la Chiesa ebbe alquanto di pace fino alla comparsa del Giansenismo, così detto dal suo autore Cornelio Giansenio. |
A190000598 |
Così quest'eresia durò molto tempo e cagionò mali gravissimi alla Chiesa, perchè con mille scaltrezze e frodi trovò modo di coprirsi del manto del cattolicismo. |
A190000598 |
Io voglio adunque vivere e morire nella fede e nella comunione di questa cattedra, di questo successore del principe degli apostoli, di questo vicario di Gesù Cristo, di questo capo de'pastori, di questo pontefice della Chiesa universale.» Onde pare che gli errori di Giansenio fossero piuttosto effetto d'ignoranza, che di malizia. |
A190000598 |
Si aggiunse la seconda sventura da parte del dottore Janson, che si adoperò a tutte guise per infondere ne'due allievi la dottrina di Baio, dottore dell'università di Lovanio, già condannata dalla Chiesa. |
A190000598 |
Tuttavia Giansenio non diede alle stampe il suo libro durante la vita e morendo, mentre disponeva che si stampasse, dichiarò di sottometterlo al giudizio della s. Sede; e in punto di morte profferì questa protesta: «Io so, che il papa è successore di s. Pietro e depositario fedele della fede dei padri della Chiesa. |
A190000600 |
- La giustizia di Dio non mancò, come nei primi secoli della Chiesa, di manifestarsi contro gli autori di si orrenda persecuzione. |
A190000602 |
Nato a Pietralta nella Spagna da nobile casato, fin da giovanetto diede chiari {306 [306]} segni della sua futura carità pei fanciulli e della cura singolare che di loro avrebbe avuto; poichè soleva già raccoglierli attorno a sè, insegnando loro le orazioni ed i misteri della fede, condurli alla chiesa ed ai santi sacramenti. |
A190000604 |
- Al primo comparire de'missionari evangelici in quel vastissimo emisfero, si erano presentate difficoltà gravissime per la predicazione del s. Vangelo e per la conversione di que'selvaggi; ma quando per la loro ferocia vennero trucidati parecchi missionari, e cominciò a scorrere il sangue dei martiri, si vide ben tosto che lo spargimento di quello era, come ne'tempi primitivi della Chiesa, seme fecondo di novelli cristiani. |
A190000604 |
Da un'estremità all'altra del nuovo mondo si rinnovarono i floridi tempi della primitiva Chiesa. |
A190000605 |
- La Chiesa cattolica sull'esempio del suo divino sposo sempre si prese cura speciale di educare i fanciulli e formarli per tempo alla virtù. |
A190000605 |
Benedetto XIII, considerato il gran bene che da questa istituzione ridondava alla gioventù, la annoverò fra le congregazioni approvate dalla Chiesa. |
A190000606 |
- Benedetto XIV fu uno dei più grandi pontefici, che abbiano governato la Chiesa, e finchè serberassi onore per la dottrina e per la religione sarà celebrato il suo nome. |
A190000606 |
Eletto papa nel 1740, impiegò diciotto {311 [311]} anni di pontificato nel combattere gli eretici, disfare le trame, che i Franchi-Muratori e i falsi filosofi ordivano contro la religione; fatico assai, nel difendere e sostenere i diritti della Chiesa, pacificare le potenze nemiche, a propagare e sostenere la fede colle missioni straniere. |
A190000607 |
- Ovada, paese del Piemonte, sarà sempre celebre nei fasti della Chiesa per aver dati i natali a s. Paolo della Croce. |
A190000613 |
- Mentre Voltaire e Rousseau appestavano la gente con le loro empietà, Maria Alfonso de'Liguori, luminoso ornamento della Chiesa nel secolo decimo ottavo, fu glorioso stromento, di cui servissi Iddio per illuminare e santificare i popoli. |
A190000613 |
A quella vista il popolo esclamò: «Misericordia, miracolo!» Tutta la chiesa risuonò di gemiti e di singhiozzi. |
A190000615 |
- Le corporazioni religiose sono a guisa di eserciti della Chiesa sparsi nelle varie parti del mondo. |
A190000615 |
Il Papa adunque suo malgrado, sperando di preservare la Chiesa da sciagure maggiori, nel 1774 soppresse tutto l'ordine. |
A190000615 |
Il pontefice Pio VII considerato il gran bene che la compagnia di Gesù aveva fatto e dava a sperare che farebbe, la richiamò in vita e la ristabilì fra gli ordini religiosi coi favori e privilegi che la Chiesa suole concedere, affinchè tali istituzioni possano sussistere e lavorare nel campo evangelico secondo lo scopo per cui furono fondate. |
A190000615 |
Quando perciò si vuol combattere la religione, si suole cominciare dai regolari, di poi si passa al clero secolare, ai vescovi e in fine al Capo supremo della Chiesa. |
A190000616 |
Ma gli sforzi degli empi s'infransero contro a quella pietra, sulla quale G. C. fondò la sua Chiesa. |
A190000616 |
Questi magnanimi eroi, emulando {321 [321]} i martiri della Chiesa primitiva, si mostrarono pronti a tollerare ogni supplizio. |
A190000619 |
«Io non conosco altra divisa, rispondeva il magnanimo Pontefice, se non quella di cui la Chiesa mi onorò. |
A190000620 |
Così la Chiesa romana, assalita nel suo Capo e ne'suoi membri, era esposta ad una persecuzione altrettanto ingiusta che odiosa: ed in vece di lodi a Dio si facevano in Roma processioni civiche e si cantavano inni alla libertà. |
A190000630 |
RESSE LA CHIESA XXIV ANNI VI MESI XIV GIORNI. |
A190000639 |
Il capo della Chiesa morto in esiglio, i membri del sacro Collegio in ceppi o qua e là, dispersi, come adunque si poteva eleggere un pontefice?. |
A190000640 |
Dio che governa la sua Chiesa saprà rendere vani gli sforzi degli uomini. |
A190000641 |
Prova evidente che Iddio li aveva da prima renduti vittoriosi pel bene della sua Chiesa; cioè affinchè si eleggesse il nuovo papa e quindi ritornasse in possesso di Roma. |
A190000642 |
Dopo che fu donata la pace alla Chiesa dal Grande Costantino, l'imperatore Costante II, protettore degli eretici Monoteliti, fu il primo degli imperatori che da Roma abbia con violenza rapito il sommo pontefice; Napoleone il secondo. |
A190000642 |
Egli pretendeva che il papa gli concedesse cose contrarie ai diritti della Chiesa ed al bene della religione. |
A190000642 |
Pio VII esita lungo tempo, nè si risolve se non colla speranza di riparare a gravi disordini ed impedire molti mali che minacciavano la Chiesa. |
A190000643 |
Pio VII alza gli occhi al cielo, e pieno di fede in colui che assiste la Chiesa, co'soli abiti di camera si abbandona nelle mani de'suoi nemici che lo chiudono a chiave in una carrozza fra gendarmi come malfattore. |
A190000647 |
Quando seppe che Pio VII voleva scomunicarlo per le violenze commesse contro la Chiesa ed a'suoi ministri, egli per ischerno andava dicendo: «Crede forse il papa, che le scomuniche facciano cadere le armi dalle mani dei miei soldati?» Ma le censure della Chiesa o presto o tardi producono inesorabili il loro effetto. |
A190000651 |
Egli riconosceva la sua caduta dagli oltraggi fatti al capo della Chiesa. |
A190000652 |
- Pio VII ritornato dalla sua cattività impiegò il resto de'suoi giorni a riparare i danni che le logge massoniche e Bonaparte avevano cagionato alla Chiesa. |
A190000654 |
Talvolta all'impensata visitava qualche chiesa o spedale per assicurarsi che le persone ivi addette adempiessero con regolarità i loro doveri. |
A190000656 |
- Fra i molti avvenimenti compiutisi sotto a Gregorio XVI avvi quello che riguarda la così detta Chiesa russa ortodossa. |
A190000656 |
Chiesa Ortodossa di Russia. |
A190000656 |
La Chiesa russa è scismatica ed eretica: deve chiamarsi eterodossa perchè dà a Dio una gloria diversa da quella che egli vuole. |
A190000656 |
Ora la sola Chiesa cattolica che conserva e pratica il santo Vangelo quale G. Cristo lo ha insegnato, dà a Dio tutta la gloria che gli si deve; così la sola Chiesa cattolica è ortodossa. |
A190000665 |
I buoni godevano di que'segni di ossequio al supremo pastore della Chiesa, ma i malevoli guidati dalla strana idea di fare una Giovine Italia, ovvero una Repubblica italiana, approfittarono di quegli stessi favori a danno di lui. |
A190000670 |
Ma come ciò effettuare, mentre i suoi nemici custodivano tutte le uscite del Quirinale? Dio assiste il suo vicario, e non abbandona la sua causa che è quella della Chiesa. |
A190000672 |
Pio IX dimorò sedici mesi a Gaeta continuando le sue cure pel bene universale della Chiesa. |
A190000673 |
Allora i cattolici coll'affetto {346 [346]} di figli studiarono di venire in aiuto del loro padre ora con grandi, ora con piccole offerte, che furono chiamate come ne'tempi antichi Obolo, o danaro di s. Pietro, perchè diretto a sollevare il capo della religione, successore di quel santo apostolo nel governo della Chiesa |
A190000674 |
Il danaro di s. Pietro è tuttora il mezzo con cui oggidì si provvede alle strettezze in cui trovasi il supremo gerarca della Chiesa. |
A190000676 |
Per prima cosa quel governo impose tributi, spacciò un'immensità di carta monetata, si appropriò i beni della Chiesa: campane, calici, pissidi, ostensori, turiboli, ogni oggetto d'oro o di argento che fosse nelle chiese era involato per far danaro. |
A190000681 |
Il fortunato pontefice prima di ogni altra cosa si recò alla basilica di s. Pietro per ringraziare Dio della pace ridonata alla Chiesa; e quindi con tutto il cuore e lo zelo diede mano a rimarginare le piaghe profonde fatte dai repubblicani alla religione ed allo Stato. |
A190000684 |
Non già che il pontefice con questa definizione abbia introdotto una nuova verità, ma solamente ha definito dogmaticamente una verità da Dio rivelata, e già creduta fin dai primi tempi della Chiesa. |
A190000697 |
Così dopo trecento anni di persecuzione il sangue dei martiri generando novelli cristiani mise termine anche in quell'immenso impero alla persecuzione legale della Chiesa cristiana. |
A190000718 |
Ove anticamente esistevano questi monasteri, la chiesa e l'autorità dell'abate venne affidata ad un ecclesiastico secolare, col medesimo titolo. |
A190000721 |
Abiura, detestazione solenne che un eretico, ebreo, turco, idolatra, fa della sua falsa religione quando entra nella Chiesa Cattolica con promessa di credere tutte le verità che la Chiesa professa. |
A190000729 |
Acefali (greco, senza capo ), eretici, i quali non credevano due nature in Gesù Cristo, e i quali sottraendosi all'obbedienza della Chiesa rimasero senza capo. |
A190000730 |
Acqua benedetta, si dice 1° l'acqua benedetta dal sacerdote per uso quotidiano dei fedeli sia nella chiesa, sia in casa. |
A190000731 |
Aquisgrana, detto ora Aix la Chapelle, città di Prussia dove Carlo M. innalzò una chiesa a Maria SS., sulla forma di quella del s. Sepolcro, e dove è sepolto questo re. |
A190000738 |
E si ha pure nel pane benedetto che si distribuisce in chiesa in certe solennità. |
A190000757 |
Nei primi secoli della Chiesa, a motivo delle persecuzioni, essi erano di legno portatile. |
A190000759 |
Amen (ebraico, così sia ), voce con cui si conchiudono le preghiere della Chiesa e con cui i fedeli danno il loro consenso a quanto disse il sacerdote. |
A190000769 |
Quindi la Chiesa addotto la parola anatema per esprimere la scomunica, che essa infligge sogli eretici e peccatori ostinati. |
A190000784 |
Anno ecclesiastico cominciava al novilunio di marzo e regolava le feste presso gli Ebrei; si usa tuttora dalla {386 [386]} Chiesa per ordinare le feste mobili dalla Settuagesima al Corpo del Signore. |
A190000787 |
Anglicana Chiesa, così detta in Inghilterra la religione quale è autorizzata dalle leggi civili di Elisabetta, Giacomo I, Carlo I, Guglielmo, Oranse. |
A190000787 |
Questa Chiesa pretende di essere un ramo della Chiesa Cattolica; è niente affatto che 1'eresia dei Calvinisti con qualche resto di Cattolicismo. |
A190000788 |
I più celebri anticristi sono Ario, Maometto e Lutero, e sono la figura di quello che verrà alla fine del mondo a muovere l'ultima guerra alla Chiesa. |
A190000832 |
Significa anche l'atto con cui sciogliesi uno dalla scomunica e riconciliasi colla Chiesa. |
A190000846 |
Aventino, uno dei sette colli sopra cui era fabbricata Roma antica, e sopra al quale sorge la chiesa di s. Sabina, ove per molto tempo dimorò s. Domenico. |
A190000849 |
Avvento (latino, venuta ), tempo dalla Chiesa destinato a preparare i fedeli a celebrare il Natale del Salvatore. |
A190000851 |
Azzimo (greco, senza lievito ), pane non fermentato, che gli Israeliti dovevano usare dalla sera del giorno 14 a tutto il 21 della luna di marzo, e che la Chiesa latina adopera pel sacrifizio della s. Messa. |
A190000864 |
Quando poi approva il culto per tutta la Chiesa, allora dicesi canonizzazione. |
A190000908 |
Nella Chiesa s'intende il vaso sacro che adopera il sacerdote nella s. Messa per consacrarvi dentro il vino. |
A190000919 |
Canone delle sacre Scritture, catalogo dei libri della sacra Bibbia che la Chiesa dichiara essere da Dio inspirati, obbligando i suoi figli ad averli per tali sotto pena di scomunica. |
A190000923 |
Canoni penitenziali, regole che determinavano le penitenze da imporsi ai peccatori che desideravano riconciliarsi con Dio e colla Chiesa. |
A190000924 |
Canone della Messa, preghiere e cerimonie della Messa dal Sanctus fin dopo la comunione; e dicesi canone perchè è la regola di celebrare il S. Sacrifizio stabilita dalla Chiesa fin dai tempi apostolici. |
A190000932 |
Eleggono il Papa, gli fanno da consiglieri, e lo aiutano nell'amministrazione di tutti gli affari della Chiesa. |
A190000932 |
Essendo essi legati alla Chiesa come le porte ai cardini, si chiamano perciò Cardinali. |
A190000945 |
Cattedra di s. Pietro, significa 1° l'autorità che s. Pietro ricevette da Gesù Cristo di ammaestrare e governare la Chiesa, e che è trasmessa ai suoi successori. |
A190000946 |
Cattedrale, chiesa v. di una Diocesi, così detta da cattedra o sedia, sopra cui siedesi il Vescovo quando compie le sacre funzioni, o qualche atto autorevole. |
A190000947 |
Cattolica (greco, universale ), chiamasi così la Chiesa di G. C, perchè da lui instituita per ricevere nel suo seno gli uomini di tutti i tempi e di tutti i luoghi, abbraccia e professa tutte le verità della fede. |
A190000947 |
Quindi ogni cristiano unito a questa Chiesa dicesi cattolico. |
A190000951 |
S. Elena convertì in chiesa il Cenacolo di Gerusalemme, dove {398 [398]} il Salvatore nell'ultima cena instituì la SS. Eucaristia, e nel quale lo Spirito santo discese sugli Apostoli. |
A190000970 |
Chiesa (greco, congregazione ), significa 1° la società di tutti coloro i quali credono in Gesù Cristo, osservano. |
A190000992 |
Collegio sacro, collegio dei Cardinali di s. Chiesa, composto di 72 membri, rappresentanti dei 72 discepoli del Salvatore. |
A190000993 |
Collegiata, chiesa ufficiata da un Capitolo di canonici secolari o regolari. |
A190000994 |
Dicesi eziandio colletta la questua che si fa in chiesa o altrove collo scopo di beneficenza. |
A190001000 |
Conciliabolo, radunanza illecita e tumultuosa contro le regole della disciplina della Chiesa. |
A190001001 |
Concilio, radunanza di Vescovi per trattare questioni riguardanti la fede o la disciplina della Chiesa. |
A190001002 |
Concistoro, adunanza dei Cardinali convocati dal {402 [402]} Papa per trattare con essi degli affari della Chiesa, o esporre loro le sue intenzioni e i suoi decreti. |
A190001004 |
Confessione, luogo sotto o vicino, o anche dentro l'altare maggiore d'una chiesa dove riposano i corpi dei martiri o di altri santi. |
A190001014 |
Coro (greco, unione ), adunanza degli ecclesiastici od anche secolari che in chiesa cantano le lodi di Dio con ordine e alternativamente. |
A190001038 |
Dedicazione, consacrazione di una chiesa o di un altare che si fa con varie cerimonie prescritte da tempo antichissimo. |
A190001051 |
Domma (greco, sentimento o proposizione ), verità di fede definita dalla Chiesa, sotto pena di scomunica a chi non la crede. |
A190001054 |
Duomo (latino, casa ), così chiamasi la chiesa cattedrale o principale di una città, come per dire la casa per eccellenza. |
A190001076 |
Eminenza (latino, altezza), titolo che si dà ai Cardinali, perchè sovrastano agli altri nel regime della Chiesa universale. |
A190001077 |
Enciclica (greco, circolare ) lettera circolare che il R. Pontefice indirizza a tutti i Prelati della Chiesa Cattolica. |
A190001091 |
Chiamasi perciò eretico, chi sapendo che quell'errore è condannato dalla Chiesa, nulladimeno lo segue e professa. |
A190001091 |
Eresia (greco, scegliere ), da prima usavasi in buono {409 [409]} o cattivo senso, oggi prendesi sempre in cattivo, poichè si usa ad esprimere un errore condannato dalla Chiesa in termini espressi, e professato con cognizione e pertinacia di volontà. |
A190001092 |
Esarca (greco, signoreggiare ), chi nella chiesa di Costantinopoli faceva in molte cose le veci del Patriarca, ma più propriamente il governatore delle Provincie d'Italia soggette all'impero orientale residente a Ravenna. |
A190001104 |
Eulogie (greco, benedire ), significa le varie cose che si benedicono dalla Chiesa, tra le quali il pane ed altre vivande che si distribuivano in chiesa, o si mandavano agli assenti in segno di benevolenza. |
A190001110 |
Essa è mobile e si adopera nelle funzioni vescovili, acciocchè il Vescovo possa facilmente sedere nei vari luoghi della chiesa o del presbiterio, ove ha da compierle. |
A190001142 |
Formano la celeste i cori angelici; la terrestre od ecclesiastica costituisce i diversi gradi di autorità dei pastori e ministri della Chiesa. |
A190001157 |
Il resto venne aggiunto dalla Chiesa. |
A190001184 |
Ora è il catalogo dei libri che la Chiesa proibisce; Congregazione dell'Indice è quella che in Roma esamina libri da proibirsi. |
A190001186 |
Indulgenza (latino, indulgere o accordar grazia ), remissione della pena temporale dovuta al peccato, che la Chiesa concede a chi adempie certe buone opere, che essa prescrive. |
A190001200 |
Irregolarità, stato in cui per certi difetti o delitti per legge della Chiesa trovansi coloro, che non possono ricevere gli ordini sacri, o dopo averli ricevuti non li possono esercitare. |
A190001209 |
Si cantano dalla Chiesa nei tre ultimi giorni della Settimana santa. |
A190001334 |
Natale, con questo nome la Chiesa chiama il giorno in cui ciascuno dei Santi morendo, nacque alla vita beata in cielo. |
A190001367 |
Omelia (greco, conversare ), pii sermoni tenuti per lo più da'Vescovi in chiesa ai fedeli. |
A190001371 |
Ore canoniche, preghiere vocali che per comando della Chiesa debbono recitare gli ecclesiastici che posseggono un benefizio, oppure sono nell'ordine sacro del soddiaconato. |
A190001376 |
Ortodossia (greco, opinione retta ), fede conforme alla dottrina della Chiesa cattolica. |
A190001381 |
Ostiario (latino, portiere ), chierico insignito dei quattro ordini minori, il cui uffizio era di chiudere ed aprire a tempo le porte della chiesa, ed invigilare dentro di essa. |
A190001414 |
Nella Chiesa venne dato questo nome ai Vescovi di Alessandria, Antiochia, Costantinopoli e Gerusalemme, Venezia, perchè sono Vescovi più antichi e da cui dipendono tanti altri Vescovi, ma a tutti sovrasta il romano Pontefice che è il Patriarca per eccellenza. |
A190001435 |
I gentili disprezzavano la plebe: la Chiesa se ne prende cura. |
A190001458 |
Prammatica Sanzione, significa il complesso degli statuti fatti nell'adunanza dei personaggi ecclesiastici e secolari della Francia, tenuta nel 1438, i quali in 23 articoli contengono più cose opposte ai diritti della Chiesa e del Papa. |
A190001458 |
Questi statuti furono condannati dalla santa Sede, ma furono; quasi totalmente richiamati in vigore dall'adunanza dei Vescovi nel 1682 con quattro articoli che sono la base della così detta Chiesa gallicana. |
A190001459 |
Prebenda (latino, cosa da darsi ), rendita stabile, che un ecclesiastico percepisce in una chiesa qualsiasi, al cui servizio egli è addetto. |
A190001462 |
Presbiterio, parte principale della chiesa avanti l'altare, ove è il posto destinato pei sacerdoti. |
A190001468 |
Primato, primo posto, che appartiene al sommo Pontefice, come successore di s. Pietro nella Sede di Roma, che nella Chiesa universale ha il primato non solo di onore, ma di giurisdizione. |
A190001471 |
Processione, andata solenne del clero e del popolo nell'interno o fuori della Chiesa, cantando inni, salmi o litanie. |
A190001487 |
Quartodecimani o Protopaschiti, coloro che pretendevano si dovesse celebrare la Pasqua nel giorno quattordicesimo della luna di marzo, a differenza della Chiesa, che stabilì di celebrarla nella domenica seguente. |
A190001514 |
Ora è la Sede del Capo della Chiesa, centro del Cattolicismo e di tutto il mondo morale e civile. |
A190001516 |
Il Papa regaja ogni anno questa rosa a qualche persona reale benemerita della Chiesa. |
A190001521 |
Rubrica, regole secondo le quali si devono celebrare gli uffizi divini, così dette, perchè comunemente si scrivono in lettere rosse nei Messali, ed altri libri della Chiesa per distinguerle dal testo delle preghiere. |
A190001537 |
Salmi graduali, 15 salmi che la Chiesa fa spesso cantare in coro, e che si cantavano dagli Ebrei uno per volta sopra ciascuno dei quindici gradini del tempio, su pei quali si fermava alquanto l'Arca, mentre era portata con grande solennità. |
A190001546 |
Santo, Santità, si dicono santi tutti quei che praticano virtù eroiche e sono come tali dalla Chiesa riconosciuti; dicesi santità la qualità della loro vita. |
A190001548 |
Sacrario o Presbiterio, parte della Chiesa ove è l'altare, si celebra la s. Messa, si conserva il SS. Sacramento. |
A190001565 |
La separazione o rottura che commettono quei membri della Chiesa non volendosi sottomettere pienamente agli ordini del sommo Pontefice si separano dalla sua obbedienza. |
A190001568 |
Scomunica, pena ecclesiastica per cui un cattolico vien separato dal numero dei membri della Chiesa, e privato in tutto o in parte dei diritti e privilegi che G. C. ha conferito a'fedeli. |
A190001647 |
Teurgia, arte con cui si pretende operar miracoli coll'aiuto di genii, chiamati Dei dai pagani, e demoni dai Padri della Chiesa. |
don bosco-storia sacra.html |
A191000002 |
R. Per Istoria Sacra s' intende quella che è contenuta nella Bibbia, che vuol dire libro per eccellenza, la quale comprende la narrazione di ciò che accadde sotto il governo de' patriarchi, de' condottieri, giudici, re e di altri principali capi del popolo d'Israele dalla creazione del mondo sino alla fondazione della Chiesa di Gesù Cristo. |
A191000012 |
Dalla venuta dello Spirito Santo comincia la Chiesa di Gesù Cristo. |
A191000042 |
La Chiesa greca onora questi due nostri progenitori come santi. |
A191000309 |
Scrisse molti salmi che la Chiesa canta nelle sacre funzioni; e contengono molte cose concernenti alla venuta del Salvatore, che doveva discendere dalla sua stirpe e ch' egli chiaramente vide in spirito. |
A191000470 |
R. Ne' primi quattro regni annuziati da Daniele erano presagite quattro monarchie che dovevano succedersi una all'altra, cioè quella degli Assiri, de'Persiani, de'Greci, de'Romani a cui succede finalmente la quinta che è la Chiesa di Gesù Cristo, la quale da prima pareva un sassolino, pure urtando nell' impero de' Romani lo disfece ed essa dilatossi e va dilatandosi per tutta la terra ove durerà sino alla fine de' secoli per eternarsi poi in cielo. |
A191000533 |
Questi illustri martiri della legge antica furono {142 [142]} modello ed esempio di que' tanti eroi che nella Chiesa di Gesù Cristo riportarono la gloriosa palma del martirio. |
A191000656 |
Il regno de'cieli significa lo stato presente della Chiesa. |
A191000743 |
D. Da chi Pietro fa costituito Capo della Chiesa?. |
A191000744 |
R. Già più volte Gesù aveva manifestato che stabiliva Pietro per capo della sua chiesa coi dirgli: » lo ti darà le' chiavi del regno de'Cieli: tu sei Pietro, e su questa pietra (sulla tua persona) fabbricherò la mia Chiesa, contro di cui non prevarranno le porte dell'Inferno. |
A191000748 |
Egli deputò s. Pietro per governare la stia Chiesa, e da questo punto prende cominciamento la Storia Ecclesiastica. |
don bosco-storia sacra [10a edizione].html |
A192000001 |
sotto ai Condottieri, ai Giudici, ai Re ed agli altri principali Capi del popolo ebreo, dalla creazione del mondo sino alla fondazione della Chiesa di Gesù Cristo. |
A192000023 |
Dalla testimonianza, che la Chiesa Cattolica diede mai sempre alla divinità della storia tanto dell'Antico, quanto del Nuovo Testamento; la quale Chiesa Cattolica, come risulta ad evidenza da mille argomenti, è guardiana e maestra infallibile delle verità da Dio rivelate. |
A192000047 |
La Chiesa greca onora questi due nostri primogenitori come santi. |
A192000167 |
Parimente nella Chiesa Cattolica è stabilita una Gerarchia, di cui è capo il Sommo Pontefice, Vicario di G. C. Dopo lui e da lui dipendenti sono i Vescovi, i Sacerdoti, i diaconi e gli altri ministri inferiori. |
A192000227 |
Scrisse molti Salmi, che la Chiesa canta nelle sacre funzioni. |
A192000232 |
La Chiesa cattolica fedele interprete dei divini voleri, appoggiate sopra questo e sopra altri fatti, dedica al divin culto i sacri edifizi con riti e cerimonie analoghe a quelle dei libri santi. |
A192000312 |
Ne' primi quattro regni, annunziati da Daniele, erano presagite {115 [321]} quattro signorie, che dovevano succedersi l' una alaltra, cioè quella degli Assiri figurata nell'oro, de'Persiani nell'argento, de' Greci nel bronzo, de' Romani nel ferro, alla quale tenne dietro finalmente la quinta, che è la Chiesa di Gesù Cristo. |
A192000362 |
Questi illustri martiri della legge antica furono modello di quei tanti eroi, che nella Chiesa di Gesù Cristo riportarono la gloriosa palma del martirio. |
A192000400 |
la sua Chiesa e divenne capo di tutti i giusti, i quali furono e sono tutt'ora le sue membra principali. |
A192000403 |
gli Apostoli, secondo gli ordini del Signore, andarono a predicare il Vangelo ai Gentili, i quali in folla entrarono nella Chiesa di Gesù Cristo a segno, che, vivendo ancoragli Apostoli, la luce del Vangelo spandeva i suoi raggi benefici su tutte le parti del mondo. |
A192000406 |
Molti scrissero le azioni del Salvatore, ma la Chiesa Cattolica ricwi^sce solamente quattro Evangelisti, ovvero quattro scrittori del Vangelo, assistiti dallo Spirito Santo. |
A192000407 |
- Il primo dei quattro Vangeli tenuti dalla Chiesa in ogni tempo nel canone delle divine scritture. |
A192000407 |
La traduzione latina, che abbiamo noi, è antichissima ed è approvata dalla Chiesa. |
A192000408 |
ed è 3a traduzione latina approvata dalla Chiesa. |
A192000458 |
Il regno de' Cieli significa lo stato presente della Chiesa, e nelle vergini prudenti sono adombrati coloro, che vivendo nel mondo pensano ad adornarsi di virtù per l'altra vita, e perciò saranno ricevuti alle nozze dello sposo celeste, che è G. C. Le vergini stolte denotano quelli i quali attaccano smodatamente il loro cuore alle cose del mondo, e quando avranno a comparire dinanzi a Cristo giudice si troveranno privi di opere buone, e saranno per conseguenza esclusi dal Paradiso. |
A192000499 |
Pietro capo supremo della Chiesa. |
A192000499 |
Più volte Gesù aveva manifestato che eleggeva Pietro capo della sua Chiesa, e quando gli predisse la sua caduta avevagli tosto soggiunto: Ho pregato per te, o Pietro, a frznchè la tua fede non venga mai meno; e come ti sarai riavuto della caduta, conferma i tuoi fratelli nella fede. |
A192000499 |
Qui pascolo significa la parola di Dio; per agnelli s'intendono i fedeli, e nelle pecore sono raffigurati tutti i pastori della Chiesa. |
A192000504 |
Mentre erano colà radunati Pietro esercitò il primo atto della suprema autorità di capo della Chiesa. |
A192000507 |
Così la Chiesa di Gesù Cristo in pochi giorni numerava già nel suo seno oltre ottomila fedeli. |
A192000507 |
S. Pietro, come principe degli Apostoli e capo della Chiesa, si pose tosto a predicare pubblicamente il Vangelo e a far conoscere Gesù crocifisso e risuscitato. |
A192000516 |
Fino dai primi tempi della Chiesa sorsero uomini a spargere errori contro al Vangelo. |
A192000519 |
Perchò mai? Per insegnarci che egli aveva commesso il deposito della sua dottrina agli Apostoli, ossia alla Chiesa, a cui spettava poi di proporla ai fedeli. |
A192000519 |
Perciò, quando la Chiesa propone a credere un domma, lo ricava dalla Sacra Scrittura e dalla tradizione a lei affidata; e questo domma ò nuovo bensì quant' è all'obbligo di crederlo, ma è antico quanto G. C. e gli Apostoli. |
A192000521 |
Sin dal tempo degli Apostoli, quando insorgevano questioni di religione, si ricorreva al Capo della Chiesa stabilito da Gesù Cristo. |
A192000536 |
Ma quando il popolo Ebreo, liberato dalla schiavitù d'Egitto, cominciò a formare nazione, allora Iddio gli diede un codice religioso, ossia la rivelazione Mosaica, e stabilì la Sinagoga come Chiesa, che conservasse, interpretasse e facesse eseguire la data legge. |
A192000537 |
La Chiesa pertanto conserva, interpreta e applica la nuova legge. |
A192000537 |
Venuto il tempo di compiere la grande promessa, apparve il Messia, Uomo-Dio, che predicò la sua dottrina e ne commise il deposito agli Apostoli, ossia alla Chiesa, chò egli non scrisse alcun libro. |
A192000538 |
Capo della Chiesa fu stabilito da G. C. s. Pietro e dopo lui i suoi successori. |
A192000539 |
S. Pietro, capo della Chiesa, parti di Antiochia e condottosi a Roma, capitale allora del mondo intiero, vi stabili la sua sede. |
A192000565 |
La povera stalla in cui si degnò di riposare è una specie di caverna sopra cui è stata innalzata una chiesa magnifica. |
A192000565 |
La vasta e maestosa chiesa del Santo Sepolcro venne innalzata sul luogo del Calvario; essa è custodita dai religiosi dell'ordine di e. |
A192000580 |
Tre anni dopo il martirio del principe degli Apostoli in questa città, destinata ad essere la sede del Capo della Chiesa, un esercito romano comandato da Tito e seguì i divini decreti distruggendo Gerusalemme ed il tempio di Salomone che Zorobabele e Neemia dopo la schiavitù di Babilonia avevano riedificato (l'an. |
don bosco-strambi avvisi alle figlie cristiane.html |
A193000018 |
Fa allora promesso in faccia agli Angeli del Signore ed alla sua Chiesa che tu rinunziavi al Demonio, e a tutte le sue opere malvagie, ed alle di lui pompe vane e pericolose, cioè ad ogni allettamento ed occasione di peccato. |
A193000018 |
Rinnova spesso, o figlia, tali promesse ad imitazione di quello che praticavano ne' primi tempi del cristianesimo i buoni figli e figlie della Chiesa, e detesta sempre come crudele, e sempre fuggi dal demonio traditore, e dal mondo malvagio, per vivere sempre unita con Gesù Cristo, che nel Battesimo ti donò nuova vita per mezzo della Passione e Morte sua vivifica. |
don bosco-una famiglia di martiri.html |
A194000009 |
Ma il nome adottato dalla Chiesa Cattolica è quello di Abaco; siccome apparisce dall'ufficiatura del 19 gennaio fissata per la commemorazione di questa gloriosa famiglia. |
A194000014 |
Dai tempi più remoti della Chiesa fu sempre gran concorso di fedeli a venerare i luoghi celebri per magnificenza di culto o per segni della potenza divina ivi manifestata. |
A194000016 |
Questo principe degli Apostoli era stato crocifisso sul monte Gianicolo, ma dopo il martirio il suo corpo fu portato ad essere sepolto a' piedi del monte Vaticano vicino alle mura dai giardini di Nerone, S. Anacleto fece costruire {9 [65]} una piccola chiesa su questa tomba che coll'andare del tempo divenne la famosa Basilica di S. Pietro in Vaticano che è il più maestoso tempio del mondo. |
A194000019 |
Tolsero Insto dal fuoco gli avanzi de' corpi {11 [67]} di quei servi di Dio, li avvolsero in lenzuola, e con grande rispetto li portarono a seppellire nella cripta ovvero chiesa sotterranea, nella via Salaria, nella discesa di un colle detto Cucumero. |
A194000085 |
Presso al luogo dove subirono il martirio i nostri santi scorgonsi ancora oggidì gli avanzi di un'antica chiesa sotto cui si diramano parecchi sotterranei a guisa di Catacombe. |
A194000086 |
, terminano con parole che dimostrano quanto sia antico nella chiesa Cattolica il culto verso le reliquie dei martiri, e come Iddio abbia in ogni tempo concesso speciali favori a coloro che andarono sulla tomba de' suoi servi per interporre la loro mediazione presso al divin suo trono. |
A194000087 |
Si fu allora che la Chiesa, fatta libera di esercitare pubblicamente la religione, {41 [97]} trovò conveniente di estrarre dai sotterranei molte di quelle sante spoglie che ricevevano speciale venerazione, quindi a maggior onore di que' santi, ed a miglior comodo dei fedeli le collocò in sontuosi Templi e ne arricchì le Basiliche più frequentate. |
A194000089 |
Parte di esse fu collocata nella Basilica di s. Prassede, come si ricava dalla lapide marmorea che in essa chiesa fu posta, e che si appella tavola di s. Pasquale. |
A194000091 |
Inoltre nel 1590 mentre per {43 [99]} ordine di Agostino Cusano Cardinale Diacono di questa chiesa si stava rifacendo l'altare maggiore, queste reliquie si ritrovarono. |
A194000091 |
Per altro nel 1600, mentre si ristorava la chiesa di s. Giovanni Calibita, si trovò un'urna marmorea, sopra cui erano scolpiti i nomi dei Ss. Mario, Marta, Auuiface ed Abaco. |
A194000091 |
Quest'anno è il primo del Pontificato di Gregorio IX che ci lasciò questo documento in testimonianza perenne che in detto anno si fossero trovate in questa chiesa le reliquie dei Ss. Mario e Marta e di altri, delle quali ivi si lasciò la maggior parte, e il rimanente fu dallo stesso Gregorio collocato sotto al maggiore altare |
A194000091 |
Un'altra porzione fu collocata nella chiesa di s. Adriano, come apparisce da un'altra iscrizione che si legge nella stessa chiesa, quale iscrizione, come dice il Baronio, vi fu posta nell'anno 1228. |
A194000092 |
Di ciò si riscontra una prova negli antichi a freschi che tuttora in questa città si vedono nella chiesa di s. Stefano Rotondo. |
A194000092 |
Ivi sono dipinti i più segnalati trionfi dei primi eroi {44 [100]} della Chiesa, e l'artistico pennello seppe con mirabile vivezza porre sott'occhio le svariate carnificine, colle quali quei generosi furono tormentati. |
A194000095 |
Eginardo ad onore specialmente di questi ultimi innalzò colà una sontuosa chiesa e vi fondò una celebre abazia dei PP. Benedettini. |
A194000096 |
Nel 1130 i PP. Benedettini di Cremona ne arricchirono pure il proprio Monastero, e fu Lamberto abate di s. Lorenzo che se le procurò da Roma, e nella chiesa di s. Lorenzo le ripose insieme con quelle di s. Urbano Pontefice, e Quirino martiri; le quali tutte nel 1462 furono collocate in una elegante urna di marmo. |
A194000097 |
Nel 1137 Arnulfo abate del Monastero di Gemblours nel Belgio ne recò da Roma quando vi fu consacrato da Innocenzo II, ed in quella chiesa le portò. |
A194000097 |
{46 [102]} Nel 1590, allora che furono in Roma ritrovate nella chiesa di s. Adriano, il Cardinale Agostino Cusano ne mandava a Monsignor Wendewil Vescovo di Tournai, il quale le pose nella chiesa di Courtrai. |
A194000103 |
Era questo il luogo fissato per le sante reliquie che dovevano riporre nella chiesa recentemente da Eginardo costrutta, ed in cui aveva destinato di conservarle. |
A194000104 |
Tale però non era la volontà di Dio, ed i santi martiri apparsi a varie persone in differenti guise fecero conoscere chiaramente che volevano essere collocati non in questo luogo, ma in Mulinheim superiore, altra terra situata sul Meno ove un'altra chiesa vi aveva eretta Eginardo. |
A194000105 |
Molti sono i miracoli che furono da Dio operati in questa chiesa; e grazie d'ogni maniera furono accordate a coloro che si recavano a visitare quelle sante reliquie. |
A194000107 |
Intanto il cieco trovato quel povero che gli era stato indicato, lo condusse nella parte superiore della chiesa, ed il lasciò presso alle predette reliquie, nel tempo appunto che recitavasi il mattutino, giusta quanto gli era stato prescritto. |
A194000109 |
Alzato da terra, e fatto rinvenire con un poco di acqua, ebbero la gioia di vederselo raddrizzato della persona, e sano di tutto il corpo, senza che neppure gli rimanesse ombra di quella mostruosa gobba; e così affatto guarito lo ricondussero in fondo alla chiesa. |
A194000110 |
La fama di questi e moltissimi altri portentosi fatti che avvennero alla tomba di questi martiri riuniti nella chiesa di Mulinheim cotanto si accrebbe, che questo nuovo Santuario divenne la meta di pellegrinaggio d'immenso concorso di persone, che afflitte da disgrazie o malattie venivano a cercarvi conforto ai loro malori. |
A194000115 |
Raccomandatosi il santo al Signore, ebbe a conoscere essere volontà di Dio che la chiesa a s. Michele dovesse erigersi non sul dorso del monte Caprasio, ma sibbene sulla cima del monte Pirchiriano che gli sta di fronte dall'altro lato della Dora, ove per miracolo erano sfati trasportati i materiali dal santo preparati. |
A194000118 |
I conti della {63 [119]} Chiesetta si tennero quindi in poi dal Priore, unitamente al signor Parroco, e per mezzo di questi conti resi per questa guisa ragolari si può tener dietro alle varie fasi di questa fabbrica, e vi si scorge come con sole elemosine dei fedeli, senza verun reddito fisso, si provvedesse al servizio della chiesa, ed alle necessarie riparazioni. |
A194000120 |
E qui è da notare quanto viva siasi sempre palesata questa fiamma di zelo, quando si consideri che avvenendo questa festiva ricorrenza dei Ss. martiri nel cuore dell'inverno, cioè nel giorno 19 del mese di gennaio, nulla giammai valse a scemare il numero degli accorrenti, nè l'inclemenza della stagione, nè l'asprezza delle vie, nè la ristrettezza della chiesa, per cui la maggior parte dei divoti accorsi erano costretti a stersene al di fuori. |
A194000120 |
Se la chiesa restò nuovamente denudata, non per questo si raffreddò lo zelo dei fedeli che accorrevano da ogni parte massime nel giorno dedicato ai Ss. Patroni. |
A194000131 |
Mentre lo stabilimento della Via Crucis fiancheggiante la strada che conduce al Santuario stava compiendosi mercè lo zelo e la cooperazione dei fedeli, l'amministrazione del Santuario, confortata da altre offerte, ed animata dal sempre crescente bisogno di rendere più capace il sacro recinto della chiesa della montagna, si accinse nel 1855 a raddoppiare l'area del coro con un apposito prolungamento. |
A194000132 |
Questi lavori furono precipua opera dei giorni festivi, quando terminate le funzioni di Chiesa, il Santuario di s. Abaco era come un convegno, ove a ristoro delle fatiche della settimana venivano quei buoni contadini ad offerire ai loro Patroni in tenue tributo di venerazione la gratuita fatica di alcune ore. |
A194000133 |
Così a metà dell'anno 1860 si vide ultimato il vestibolo, ricostruita e fatta più elevata la volta sopra l'altare, rinnovate le tinte a tutta la chiesa. |
A194000133 |
Questo lascito fu una spinta che decise la costruzione del portico che si vede esternamente alla chiesa, come pure della sovrapposta orchestra, non che del campanile, e del corridoio laterale. |
A194000167 |
E poi che cosa vogliono indicare tanti altri dipinti, nei quali sono rappresentati ora uno che precipita dall'alto di un fenile, ora un altro dal tetto di una casa, ora un terzo dalla cornice di una chiesa? E qui costui che scampa dalla rovina di {80 [136]} un antico muro che gli precipita addosso, e questi che sepolto sotto una enorme frana di terra n'esce con salva la vita in tanto rischio? E quell'altro che rovesciato il carro si strascina carpone da sotto la catasta delle ammonticchiate legna che gli pesano sopra? E quello che nell'istante di precipitare dal ponte in un torrente, è salvato per ispeciale favore dall'imminente pericolo? E poi là sulla montagna quel cacciatore a cui lo schioppo s'infiamma colla bocca al petto; e quello a cui la pistola scoppia improvvisa fra le mani e per ultimo quel misero, che già travolto dalla corrente delle acque, l'unica sua speranza ripone nella elevata cappella, che dalla montagna gl'inspira fiducia, e gli promette salvezza? Coloro, che appesero questi votivi ricordi, sono altrettanti divoti, i quali riconobbero la loro salvezza dalla protezione dei Patroni di questo Santuario. |
A194000182 |
Ad accrescere lo spirito di religione tra i fedeli e a ravvivare ognora più in essi il desiderio della salute delle anime, coi celesti tesori della Chiesa, mossi da caritatevole affetto a tutti e singoli i Cristiani d'ambo i sessi, i quali veramente pentiti, confessati, e comunicati visiteranno devotamente la chiesa eretta in onore dei santi Mario, Marta, Audiface ed Abaco situata nei fini della parrochia del luogo detto di Caselelte della Diocesi di Torino, nel giorno decimo nono di gennaio, dai primi vespri fino al tramontare del sole di questo giorno in ogni anno, ed ivi pregheranno per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie e per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, noi concediamo in nome di Dio misericordioso una indulgenza plenaria e remissione di tutti i loro peccati, {86 [142]} da applicarsi anche a quelle anime dei fedeli che in grazia di Dio hanno già fatto passaggio da questa all'altra vita. |
don bosco-una parola da amico all-esercito per vittorio marchale.html |
A195000002 |
In quel tempo per tratto di bontà il sacerdote D. Bosco venne a visitarmi, e dopo aver intesa la narrazione della malattia mi disse che alcuni si erano raccomandati a MARIA AUSILIATRICE ed ed avevano ottenuti non ordinarii favori, e mi suggerì di fare una novena a questa Madre celeste; e se da Maria otterrà la guarigione, mi diceva, porterà poi qualche oblazione per continuare i lavori della chiesa posta in costruzione in Valdocco, appunto sotto il nome di Maria Ausiliatrice. |
don bosco-una preziosa parola ai figli ed alle figlie.html |
A196000015 |
Vedutosi deluso il malvagio capitano del {19 [455]} suo iniquo attentato, tratta fuori la spada si mise a gran corsa ad inseguirli, ma assistiti dalla Divina grazia, i fanciulli fuggendo con velocità, benchè l'uomo perfido precipitosamente corresse lor dietro, non li potè raggiungere: sicchè quelli innocenti senza aver ricevuto alcun danno arrivarono quasi privi di fiato pel violento fuggire nel borgo della marina di Porto Maurizio, della qual grazia ricevuta di essere scampato egli, ed i compagni dalle mani di quell'empio capitano, si portò subito il buon giovinetto in chiesa a ringraziare il Signore, pregandolo a sempre custodirlo in modo che non mai avesse ad offenderlo. |
don bosco-valentino o la vocazione impedita.html |
A198000002 |
» Ogni mattino lo prendeva per mano, lo conduceva in chiesa, gli dava l'acqua benedetta, gli additava il modo di far bene il segno della croce: lo faceva mettere in ginocchioni accanto a lei: gli apriva il libro di divozione e segnava le preghiere utili per accompagnare la Santa Messa. |
A198000054 |
Valentino col suo contegno, con parole, raccontando esempi, e facendone umile richiesta al padre, riuscì a farlo desistere, inducendolo ad osservar le vigilie comandate dalla Chiesa appunto come deve fare ogni buon cristiano. |
A198000066 |
- Per ispirito ecclesiastico s'intende la tendenza ed il piacere che si prova nel prendere parte a quelle funzioni di chiesa che sono compatibili coll'età e colle occupazioni. |
A198000071 |
Quando io era fanciulletto mia madre mi condusse avanti un altare della Madonna, che è nella nostra chiesa, e dopo ripetute preghiere, ho più volte udita a dire: Maria, fate che questo mio figlio sia sempre vostro, e se non si oppone al bene dell'anima sua fatene uno zelante sacerdote. |
A198000124 |
Concedeteci tale un lume di fede da {62 [240]} farci conoscere le insidie degli empii, sicchè fermamente credendo i dogmi della vostra Chiesa, costantemente rigettiamo i cavilli spacciati come assiomi. |
A198000125 |
Il Santissimo Signor nostro Pio, per divina Provvidenza Papa IX, il 22 di ottobre del 1866 benignamente concedeva cento giorni di vera indulgenza nella forma consueta della Chiesa a coloro che piamente e divotamente reciteranno la presente orazione. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html |
A199000002 |
Questa novella dignità non servì che a renderlo più santo e più utile alla Chiesa. |
A199000013 |
Ciò detto, egli stesso porse le mani alle catene, pregò per la Chiesa e la raccomandò' a Dio. |
A199000014 |
Ma la lettera che dimostra il suo tenero e vivo desiderio {9 [453]} di morire per Gesù Cristo, è quella scritta alla chiesa di Roma. |
A199000015 |
Chiesa degna e degnissima di Dio, degna di essere lodata e glorificata, degna di governare; Chiesa {10 [454]} purissima che dall'esimia carità di G. C. e dal nome del Padre s'intitola piena del divino Spirito. |
A199000015 |
Egli comincia cosi: «Ignazio chiamato eziandio Teoforo, ossia portatore della misericordia divina, che egli ha conseguito dalla munificenza dell'altissimo Padre Iddio e di G. C. suo figliuolo unigenito, alla Chiesa Romana che per divina volontà opera quanto si appartiene alla fede ed alla carità di G. C. e nostro Salvatore, la quale ha la sua presidenza in Roma. |
A199000015 |
Questa Chiesa saluto anch'io nel nome di Dio Padre onnipotente. |
A199000017 |
Sovvengavi nelle vostre preghiere della chiesa di Antiochia, la quale sprovveduta di Pastore volge le sue speranze in colui che è il Pastore supremo di tutte le chiese. |
A199000019 |
I fedeli non trovarono più conforto se non coll'inginocchiarsi {15 [459]} e pregare Iddio che aiutasse il suo servo e desse pace alla Chiesa. |
A199000020 |
Così fin da quei tempi erano venerate nella Chiesa cattolica le sante reliquie di quegli eroi gloriosi che spargevano il sangue per la fede. |
A199000021 |
In una lettera scritta ai fedeli di Smirne s. Ignazio insegna che la Chiesa di G. C. deve essere in ogni tempo visibile. |
A199000021 |
«Gesù Cristo, dice, con la sua risurrezione alzò il suo stendardo per tutti i secoli a fine di raccogliere in tutti i tempi i suoi eletti siano Ebrei o Gentili, e tutti riceverti nel corpo mistico della sua {17 [461]} chiesa.» Per dare poi ai fedeli una norma certa per conoscere quale sia la vera Chiesa, dice: dove è la Chiesa Cattolica, là vi è la Chiesa di Gesù Cristo. |
A199000025 |
Così egli {19 [463]} conservava il deposito della fede, mentre lavorava con successo a regolare la disciplina della chiesa. |
A199000025 |
La persecuzione di Traiano era egualmente terribile e sanguinosa in tutte le parti del Romano impero; perciò potrà ognuno facilmente comprendere quante fatiche s Anacleto abbia dovuto sostenere per governare la Chiesa di G. C. Il santo Pontefice trovò tempo e mezzo per provvedere a tutto. |
A199000026 |
Coloro poi che avessero trascurato di mettersi in tale stato, fossero riguardati come cristiani per metà, cioè gente già vinta per metà dalle tentazioni, ed allontanarsi dalla chiesa. |
A199000026 |
{20 [464]} Le quali usanze sono ancora oggidì praticate dalla Chiesa cattolica. |
A199000027 |
La sollecitudine pastorale di questo santo Pontefice per tutta la Chiesa non lo impedì di scendere ai più minuti provvedimenti, secondo i vari bisogni de' fedeli. |
A199000032 |
Da ciò si vede quale venerazione siasi in ogni tempo avuta verso i martiri; e quali sollecitudini abbia sempre usate la Chiesa per conservare le loro reliquie, affinchè con sicurezza venissero rispettosamente esposte alla venerazione dei fedeli. |
A199000035 |
Quello che si sa di certo si è che dopo molti patimenti e molte fatiche, dopo aver governata la Chiesa nove anni, tre mesi, dieci giorni egli coronò il suo pontificato {24 [468]} con un glorioso martirio. |
A199000037 |
I cristiani della chiesa primitiva erano perseveranti nell'ascoltare la parola di Dio, e nel partecipare alla santa comunione. |
A199000037 |
Ora sebbene il fervore siasi da qualche tempo molto raffreddato, tuttavia lo spirito della Chiesa di G. C. fu sempre lo stesso. |
A199000040 |
Appena fu innalzato alla santa Sede egli indirizzò tutte le sue sollecitudini a provvedere ai bisogni della Chiesa. |
A199000040 |
Ma G. C. aveva assicurato che in ogni tempo avrebbe assistito la sua Chiesa, e che le potenze dell'inferno non avrebbero mai potuto vincerla; perciò provvide a questa inondazione d'iniquità, a questa moltiplicità di nemici per mezzo del suo vicario, cui aveva affidato il governo della Chiesa. |
A199000044 |
Esso fu instituito, come lo sono tutti gli altri, dal nostro Signor Gesù Cristo, siccome crede e professa la Chiesa, Cattolica. |
A199000044 |
Gli Apostoli trasportarono tale rito nella Chiesa di Gesù Cristo, e ne stabilirono le regole da seguirsi. |
A199000045 |
La prima disapprova il cambiamento di un vescovado per interesse, dichiara che un vescovo non deve passare da una Chiesa ad un'altra, senza evidente necessità, e senza una canonica traslazione, cioè l'autorizzazione del sommo Pontefice. |
A199000048 |
Egli in parecchie ordinazioni creò sei vescovi, 17 sacerdoti, due diaconi, e governò la Chiesa per nove anni e tre mesi. |
A199000051 |
In quei tempi la Chiesa non aveva ancora fissato l'età per la sacra ordinazione; più tardi, siccome vedremo, fu stabilita l'età di 24 anni per essere ordinato sacerdote, trenta per essere consacrato vescovo. |
A199000051 |
Quindi ognuno può facilmente immaginarsi qual pontefice fosse necessario per governare la Chiesa in tempi cotanto calamitosi. |
A199000052 |
Appena fatto papa egli dimentico affatto se medesimo, e qual buon pastore, che tutto si dà alla cura delle sue pecorelle, si pose indefessamente a lavorare pel bene della Chiesa universale. |
A199000052 |
Erano più cose che si praticavano nella Chiesa fin dai tempi degli apostoli, le quali cose si tramandavano da uno all'altro, che perciò si chiamavano di tradizione, ovvero d'istituzione degli apostoli. |
A199000054 |
Decretò eziandio che nel sacrifizio della santa messa tutti i sacerdoti fossero obbligati di mischiare alcune gocce di acqua col vino; dicendo che l'acqua si mischia col vino in memoria dell'acqua e del sangue che usci dal costato del Salvatore, ed anche per significare 1' unione della Chiesa con Gesù Cristo medesimo. |
A199000056 |
L'acqua benedetta fu in ogni tempo e in tutti i luoghi in uso nella Chiesa. |
A199000056 |
Perciò non solamente l'acqua, ma eziandio l'olio, il pane, e le altre cose destinate ad uso degli uomini soglionsi dalla Chiesa benedire ad esempio di G. C, il quale prima di dare il pane alle turbe lo benedisse. |
A199000061 |
Non entriamo mai in chiesa senza fare con essa il segno della santa croce. |
A199000062 |
S. Alessandro governava da dieci anni la Chiesa di Gesù Cristo con una sollecitudine veramente degna del Capo della Chiesa. |
A199000107 |
Così quella prigione ove poco prima non risuonavano che bestemmie e maledizioni, divenne una specie di chiesa dove si cantavano con fervore lodi al Signore. |
A199000146 |
Questa pratica è tuttora in vigore nella Chiesa cattolica, giacchè nelle pietre sacre dei nostri altari si mette sempre la reliquia di qualche santo. |
A199000148 |
A tale miracolo spaventato il ladro palesò il suo delitto al fabbro, che le portò nuovamente alla chiesa di prima, dove si conservarono sino a' nostri giorni. |
A199000148 |
Fra le altre maraviglie si racconta quanto segue: Un ladro andò in una chiesa per rubare quello che di più prezioso sarebbegli venuto alle mani. |
A199000148 |
Più tardi il corpo di S. Alessandro fu trasportato in Roma nella chiesa di santa Sabina. |
A199000158 |
Amiamo questa nostra santa religione; rispettiamo il suo Capo che è il Sommo pontefice, veneriamo i suoi ministri, pratichiamo e veneriamo quelle cose che la santa Madre Chiesa ci comanda; perchè quel Signore G. C. che ha detto nel Vangelo: chi ascolta voi (i suoi ministri) ascolta me; disse altresì: qui vos spernit me spernit, chi disprezza voi, disprezza me. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html |
A200000002 |
E la Chiesa? La Chiesa sussiste sempre pura e gloriosa; sempre trionfante del ferro, del fuoco, della violenza e dell'eresia; sempre santa ed intemerata quale fu fondata da Gesù Cristo; sempre governata da un capo stabilito da Dio a farne le veci sopra la terra. |
A200000002 |
Noi abbiamo la serie non interrotta di questi capi della Chiesa dal regnante Pio IX fino a s. Pietro, cui fu detto da Gesù Cristo: «tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la potranno mai vincere». |
A200000003 |
Questo nome significa invincibile, quasi che Iddio volesse col nome stesso significare la fortezza ed il coraggio che egli avrebbe nel governo della Chiesa. |
A200000004 |
La Chiesa aveva veramente bisogno di un Pontefice che alla pietà e dottrina accoppiasse maturità di senno, fermezza e coraggio, qualità, che tutte univansi in s. Aniceto, siccome il medesimo suo nome viene a significare, perciocchè Aniceto, come già dissi, vuol dire invincibile. |
A200000006 |
Dice egli adunque: «Questi due eretici, Marcione e Valentino, persuasi che se avessero potuto far credere alle genti che essi erano uniti alla Chiesa Romana, sarebbero stati favorevolmente accolti da tutte le chiese del mondo, studiarono di guadagnar l'animo del Pontefice. |
A200000006 |
Ma lasciando di poi trapelare la loro finzione furono una e più volle separati dalla Chiesa e scomunicati. |
A200000006 |
Marcione per dare un segno esterno di attaccamento alla Chiesa Cattolica fece una oblazione di dugento sesterzi, che corrispondono circa a venticinque mila franchi. |
A200000006 |
Marcione, che pure aveva cominciato a seminare i suoi errori sotto il pontificato di s. Pio I, studiava eziandio di turbare la Chiesa già in tante guise combattuta. |
A200000006 |
Simulando di essere pentiti dei loro fatti, e facendo mille promesse di ravvedimento furono accolti fra i cristiani della Chiesa Romana. |
A200000007 |
Questa è la testimonianza che della Chiesa Romana fa s. Egisippo, il quale venne a Roma sotto il pontificato di s. Aniceto. |
A200000009 |
San Girolamo, facendo parola di s. Egisippo, si esprime cosi: «Questo Santo (Egisippo) quasi contemporaneo agli Apostoli, scrisse la storia della Chiesa dalla morte del Salvatore sino a' suoi tempi. |
A200000011 |
Eusebio di Cesarea accenna il motivo che {9 [213]} indusse s. Egisippo ad intraprendere il suo lavoro, e dice cosi: «Egisippo scrisse la storia della Chiesa dalla passione del Signore fino a' suoi tempi. |
A200000012 |
Ma dopochè gli Apostoli terminarono la loro vita, sorse una turba di falsi dottori che colla malizia, colla frode e colla empietà, quasichè la Chiesa fosse senza capo, si adoperarono per depravare la dottrina di Gesù Cristo. |
A200000012 |
Ma la Chiesa Cattolica che sola è vera e sempre simile a se stessa, prendeva ogni giorno nuovo incremento. |
A200000012 |
Questa Chiesa erasi fino a' suoi tempi conservata come una vergine che vive nella solitudine, cioè intatta, incorrotta, sebbene non mancasse chi tentasse di spargere il veleno in mezzo alla predicazione del Vangelo. |
A200000013 |
Gli scrittori antichi però ce ne hanno conservato parecchi brani preziosi, che ci fanno conoscere Egisippo come un modello di santità e di dottrina nella Chiesa di G. C.. |
A200000013 |
«Io passai a Corinto, egli dice, e vidi che {10 [214]} quella Chiesa si manteneva salda nella fede quale fu predicata dal suo vescovo. |
A200000014 |
Perciò, come dice s. Ireneo, molti di quelli che erano stati sedotti da Marcione e da Valentino furono da s. Policarpo ricondotti alla Chiesa di G. Cristo. |
A200000015 |
Esso conferi con Aniceto intorno a più cose che riguardavano al bene della Chiesa; e le loro controversie furono tutte terminate in pace e carità. |
A200000018 |
Il pontificato di s. Aniceto è pure notevole per l'eresia di Montano, che cominciò a manifestarsi mentre esso governava la Santa Chiesa. |
A200000019 |
Quando nascono questioni intorno a cose di religione, la Chiesa suole radunare i Vescovi ed altri più illustri ecclesiastici, per conoscere la verità e proporla con maggior chiarezza ai semplici cristiani. |
A200000027 |
In mezzo agli assalti e alle burrasche da cui era gagliardamente scossa la navicella di Gesù Cristo, s. Aniceto governò la Chiesa colla sollecitudine degna del capo della cristianità. |
A200000030 |
Fu coronato del martirio e gli fu troncata la testa colla spada poco dopo s. Felicita, nella medesima persecuzione di Marco Aurelio il 17 aprile l'anno 175 dopo aver governata la chiesa otto anni otto mesi e ventitrè giorni. |
A200000030 |
S. Aniceto a fine di provvedere la chiesa di buoni ministri tenne egli stesso cinque volte la sacra ordinazione nel mese di dicembre, in cui consacrò diciassette preti, quattro diaconi, nove vescovi che mandò in varii luoghi della cristianità. |
A200000033 |
Egli fu ordinato sacerdote dal pontefice s. Pio I, e durante una parte del pontificato di questo Papa, e in tutto quello di s. Aniceto, san Sotero lavorò con zelo infaticabile pel bene della Chiesa. |
A200000033 |
In una parte del regno di Napoli, anticamente detta Campania, oggidì Terra di lavoro, avvi una città detta Fondi: questa città fu la patria di s. Soterò, nome veramente glorioso e che pare essergli stato imposto affine di pronunziare il bene che avrebbe fatto nella chiesa; perciocchè Sotero è parola greca che significa Salvatore. |
A200000033 |
Suo padre chiamavasi Concordio; la sua nascita avvenne sul principio di questo secondo secolo della Chiesa. |
A200000034 |
Dopo il martirio di s. Aniceto egli fu eletto a succedergli nel governo della Chiesa. |
A200000035 |
La suprema dignità non servì che a dare un nuovo lustro alla sua eminente virtù, e a far risplendere quel carattere di carità e beneficenza che in ogni tempo ha sempre reso celebre la Chiesa Romana. |
A200000039 |
Tale cosa praticavasi già prima, ma solamente per rispetto e venerazione verso questo Augusto Sacramento, e non per comando della Chiesa. |
A200000040 |
Confermò eziandio il decreto di s. Anacleto, con cui raccomandò che almeno due si trovassero in chiesa quando il sacerdote celebra la Santa Messa; affinchè dicendo il sacerdote: Dominus vobiscum, e orate fratres, possano avere il loro vero senso ed applicarsi a più persone, come significano le parole medesime, che vogliono dire: il Signore sia con voi; pregate, fratelli. |
A200000041 |
Rinnovò pure il decreto già fatto dai suoi antecessori, che le sacre Vergini, cioè le Diaconesse, che ora noi diciamo Monache, non toccassero i vasi sacri, nè offerissero incenso nelle funzioni di chiesa. |
A200000042 |
Si attribuisce pure al medesimo Pontefice un uso già osservato nella Chiesa fin dal tempo degli Apostoli, e che egli pose in iscritto. |
A200000047 |
Il suo martirio avvenne il 22 aprile l'anno 179, dopo di aver governata la Chiesa quattro anni meno dodici giorni. |
A200000047 |
Per provvedere ai diversi bisogni della Chiesa, egli tenne tre ordinazioni nel mese di dicembre, in cui ordinò 18 sacerdoti, nove diaconi, undici vescovi, che mandò in varii paesi della cristianità. |
A200000048 |
Il Papa Sergio II trasferì il corpo di questo Pontefice dal cimitero di s. Callisto {31 [235]} in una chiesa dedicata a s. Silvestro, dove si venera tuttora con gran divozione. |
A200000050 |
Altre molte che erano state ingannate da quell'impostore ritornarono alla Chiesa di Gesù Cristo, confessarono i loro peccati con cuore pieno di rincrescimento per essere state ingannate. |
A200000050 |
Ma per nostra consolazione sappiamo che molti avendo conosciuto il male in cui erano caduti, rinunciarono all' empietà di Marco, e ritornarono alla Chiesa Cattolica. |
A200000051 |
È questo uno de' molti fatti che noi abbiamo della Chiesa primitiva intorno alla sacramentale confessione. |
A200000052 |
Durante il pontificato di s. Aniceto e di s. Sotero prestò importantissimi servigi alla Chiesa. |
A200000052 |
In mezzo alle molte persecuzioni che la Chiesa di Gesù Cristo patì ne' tre primi {34 [238]} secoli, abbiamo il pontificato di s. Eleutero che fu di oltre quindici anni, e che passò quasi immune dallo spargimento di sangue cristiano. |
A200000052 |
Undici giorni dopo il martino di s. Sotero fu eletto a succedergli e intraprese il governo della Chiesa il giorno tre di maggio l'anno 179, ultimo dell' imperatore Marco Aurelio. |
A200000053 |
È questo un uso antichissimo della Chiesa, cioè di rendere partecipe il Romano Pontefice delle azioni gloriose de' martiri. |
A200000054 |
Perciocchè era proprio del Supremo Pastore della Chiesa il far conoscere l'errore che si andava spargendo nel gregge dei fedeli, affinchè fosse conosciuta la verità, e ognuno potesse con sicurezza seguirla. |
A200000055 |
Che se sapessimo che il posto apporta giustizia a chi lo occupa, noi te lo avremmo principalmente raccomandato qual prete della Chiesa, che tale è appunto il suo grado.» Da questa sì calda raccomandazione che gli ecclesiastici e fedeli di Lione fanno di Ireneo al Papa, noi abbiamo motivo di conchiudere che passato a miglior vita s. Frotino, loro vescovo, essi desiderassero s. Ireneo per suo successore nell'episcopato, e lo mandassero a Roma pregando Papa Eleutero ad approvare la loro elezione ed a consacrare egli stesso il nuovo vescovo. |
A200000055 |
Nè tale dimora fu infruttuosa; imperciocchè prima dell'arrivo di questo Santo, il Pontefice aveva deposto due preti della Chiesa Romana, di nome Biasio e Florino, i quali erano caduti nell' eresia di Simon Mago, che insegnava una dottrina, la quale faceva Iddio autore del male. |
A200000056 |
Dopo qualche tempo Marcione finse di voler ritornare alla Chiesa e domandando perdono fece pubblica exomologesi, cioè pubblica confessione de' suoi misfatti. |
A200000056 |
Era invecchiato e la sua vita aveva passato parte da cattolico, parte da eretico e parte da scomunicato, finchè Eleutero lo rigettò definitivamente dalla comunione de' fedeli, con sentenza che non sarebbe stato mai più accolto nella Chiesa, se non avesse ricondotto a pentimento quei Romani che {38 [242]} aveva pervertito. |
A200000056 |
La Chiesa trionfava in mezzo agli idolatri, ma l'eresia si levava più audace che mai. |
A200000056 |
Ma invece di portare al Pontefice anime convertite, portò seco in Chiesa una grossa somma di danaro, che corrisponde circa a venticinque mila lire, che (siccome abbiamo accennato nella vita di s. Aniceto) presentò ad Eleutero in pena del suo peccato. |
A200000058 |
Durante il pontificato di s. Eleutero la Chiesa di Gesù Cristo godette vera pace sotto il regno di Commodo. |
A200000059 |
Il Sommo Pontefice accolse con bontà gli inviati inglesi, e spedi con esso loro due preti della Chiesa Romana molto rinomati per scienza e virtù, di nome Fugezio e Damiano. |
A200000061 |
Egli fu instruito nella fede e nelle scienze sacre, e quando S. Sotero lo vide adorno delle necessarie virtù, lo ordinò prete, di poi vescovo; e questi fu il primo vescovo di Londra, e la Chiesa lo venera come santo. |
A200000062 |
Egli era in età di circa 94 anni, che aveva tutti impiegati nel promuovere la gloria di Dio e la salute delle anime lavorando indefessamente pel bene della Chiesa universale. |
A200000068 |
In questa guisa la Chiesa cattolica trionfava dell'eresia e faceva vedere al mondo tutto la verità di quelle parole dette da Gesù Cristo a s. Pietro, e in esso a tutti i suoi successori: «Ho pregato per te, o Pietro, affinchè non venga meno la tua fede». |
A200000068 |
S. Vittore volse tutte le sue sollecitudini contro ai mentovati eretici, e appoggiato alle sacre scritture e alla tradizione condannò 1' eresia, scomunicò gli autori della medesima, dichiarando che non avrebbero più appartenuto alla Chiesa di Gesù Cristo tutti quelli che avessero seguito gli errori di quegli infelici ingannati. |
A200000094 |
Gli atti di questo concilio furono inviati a Roma per essere sottoposti all'approvazione del Papa, che provò grande consolazione al rimirare il pieno accordo di quei vescovi colla dottrina della Chiesa Romana. |
A200000096 |
È vero che alcuni vescovi dell'Asia Minore ricusarono di sottomettersi a questo decreto di s. Vittore, ma il Pontefice fu fermo nel mantenere la tradizione degli Apostoli; e poichè quei vescovi si mostrarono ostinati, s. Vittore, secondo l'autorità concessagli da Gesù Cristo, usata da s. Pietro e da s. Paolo, da s. Clemente e da' suoi antecessori, cioè di separare i cristiani pericolosi dalla società della Chiesa cattolica, non esitò di minacciare la scomunica a tutti quei vescovi. |
A200000097 |
In mezzo a queste gravi questioni che occupavano la Chiesa universale, s. Vittore non dimenticò le cose che reputava utili alle anime dei fedeli e necessarie alla disciplina della Chiesa ed all'amministrazione dei Santi Sacramenti. |
A200000097 |
Questo Sacramento nel principio della Chiesa si amministrava in ogni tempo dell' anno e con qualsiasi acqua, purchè fosse acqua naturale, affinchè tutti potessero più facilmente venire in seno della Chiesa cattolica. |
A200000097 |
Tali instruzioni si facciano specialmente nel tempo della quaresima, o se si può in tutto il corso dell' anno, e siano poi battezzati nelle solennità mentovate.» Coloro, che desideravano di essere instruiti nella fede chiamavansi catecumeni oppure sitienti, cioè desiderosi di essere accolti nella Chiesa per mezzo del Battesimo. |
A200000098 |
Sebbene s. Vittore abbia stabilito che solamente a Pasqua ed a Pentecoste si dovesse amministrare il Battesimo, nulladimeno eccettuò i casi di necessità in cui è permesso a tutti di battezzare in qualsiasi tempo dell'anno facendo uso di qualsiasi acqua, purchè sia acqua naturale e si usi la forma ordinata da Gesù Cristo, che è quella stessa che ha sempre usato ed usa tuttodì la Chiesa cattolica. |
A200000099 |
Presentemente questo digiuno è limitato all'astinenza delle carni; ma tutti i fedeli cristiani sono dalla Chiesa invitati {60 [264]} a fare in tal giorno qualche opera di penitenza e darsi a qualche esercizio speciale di cristiana pietà: la pratica più universalmente promulgata si è di recitare in tal giorno cinque Pater e cinque Ave in onore della passione del Salvatore. |
A200000101 |
In mezzo a tanti mali che agitavano la Chiesa s. Vittore lavorava indefesso per combattere l'eresia, e sostenere nella fede que' cristiani che ogni giorno erano condotti al martirio. |
A200000104 |
Ma acciocchè non perisse fuori della Chiesa chi era già stato confessore della fede, più e più volte gli apparve Gesù Cristo nel sonno riprendendolo del suo enorme misfatto. |
A200000105 |
Egli abbracciava le ginocchia di quanti erano presenti chierici e laici; a tutti mostrava i segni delle percosse con cui era stato punito e le cicatrici delle piaghe sofferte per la confessione, del nome di Gesù Cristo, e intanto con grande umiltà implorava sopra di sè la clemenza della Chiesa e la misericordia {65 [269]} divina. |
A200000105 |
Questo spettacolo, che se fosse accaduto in Sodoma, dice Eusebio di Cesarea, avrebbe forse potuto eccitare a penitenza gli abitanti di quelle infelici città, mosse a compassione quanti erano astanti; onde Natale dopo molte preghiere e umiliazioni fu con bontà accolto dal Pontefice, e assolto dalla scomunica venne nuovamente ricevuto nella comunione della Chiesa. |
A200000106 |
Questo fatto ci fa ammirare la bontà di s. Zefirino e nel tempo stesso ci ammaestra come fin dai primi tempi della Chiesa siasi creduto necessario di venire a Roma, riconciliarsi col Papa, per appartenere alla Chiesa cattolica che in ogni tempo fu sempre giudicata la Chiesa di Gesù Cristo. |
A200000107 |
Erano già trascorsi otto anni dacchè s. Zefirino governava la Chiesa, e la persecuzione suscitata dall'imperatore Severo continuava ad infierire contro i cristiani; {66 [270]} quando la divina Provvidenza, che veglia sopra la Chiesa e sopra i suoi figli, venne in suo soccorso in maniera inaspettata. |
A200000107 |
Onde la Chiesa di Gesù Cristo vide restituita la pace, e s. Zefirino potè uscire dai nascondigli e adoperarsi pubblicamente per la predicazione del Vangelo. |
A200000110 |
Calmato il furore della persecuzione s. Zefirino potè occuparsi con maggior libertà a riordinare parecchie cose riguardanti alla disciplina della Chiesa. |
A200000112 |
Essendo alquanto la Chiesa in pace il santo Pontefice stabilì che le sacre ordinazioni fossero conferite in un tempo determinato e ciò pubblicamente, affinchè da tutti fosse conosciuta la santità de' sacri ministri che erano scelti pel ministero della Chiesa. |
A200000113 |
La qual cosa fu di poi costantemente praticata nella Chiesa e confermata nel Concilio Tridentino. |
A200000116 |
Egli è dalla Chiesa chiamato martire senza che la storia ci dica se egli abbia terminata la vita nei tormenti o consumata dalle fatiche. |
A200000116 |
In fine questo Pontefice dopo di avere governata la Chiesa 18 anni ed altrettanti giorni morì il 26 di agosto dell'anno 221. |
A200000117 |
Dobbiamo ancora raccomandarci a Dio che ci aiuti a perseverare nel bene, pregarlo che esalti la gloria del suo santo nome colla propagazione del Vangelo sopra tutta la terra, che susciti nella sua Chiesa modelli di virtù nella persona de' suoi ministri e pastori animati dal suo spirito, ma soprattutto che inspiri sentimenti di fede ai popoli cristiani onde siano disposti ad umiliare l'intelletto all'autorità della rivelazione, e sottomettere il cuore, al soave ed amabile giogo della fede; e che i popoli siano sempre avversi alle novità profane in materia di dottrina, e stiano sempre uniti al Supremo Pastore che Dio ha stabilito a governare la Chiesa sino alla fine dei secoli. |
A200000117 |
Ogni volta che ci facciamo a considerare i pastori del primo secolo della Chiesa, non possiamo a meno di ammirare il loro zelo per conservare il sacro deposito della fede, per vegliare sulla purità della morale, e sulla santità della disciplina. |
A200000117 |
Rendiamo pertanto un tributo di lode a Dio, il quale nella sua misericordia ci ha voluto dare tanti segni di bontà creandoci e conservandoci nella sua Chiesa. |
A200000118 |
Queste due sante, furono sempre tenute in grande venerazione in tutta l'antichità, e la Chiesa cattolica fa ogni giorno speciale ricordanza di loro nel sacrifìcio della S. Messa; epperciò riescirà assai cara la storia del loro martirio, tanto più che la maggior parte delle cose avvenute in tale commovente racconto sono state scritte dalla medesima s. Perpetua. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html |
A201000001 |
Comincerò dallo spiegarvi i vari significati della parola chiesa. |
A201000001 |
Dopo la vita di s. Pietro io intendo di proseguire a raccontare le azioni degli altri sommi Pontefici, che dopo di lui governarono la Chiesa. |
A201000001 |
S. Paolo però la usa ora a significare il luogo ove i fedeli soglionsi radunare; ora la medesima moltitudine di fedeli radunati; talvolta chiama chiesa i fedeli di un regno, di una città, di una famiglia Lett. |
A201000002 |
In generale poi si usa la parola chiesa a significare l'unione di quelli che professano la religione del vero Dio. |
A201000002 |
Se si considera quest' unione prima della venuta di G. C. scolsi denominare Sinagoga, come ancora oggidì si appella presso agli Ebrei, ed ha la medesima significazione di chiesa cioè radunanza. |
A201000003 |
La chiesa purgante abbraccia le anime di quelli che sono trattenuti nel purgatorio finchè abbiano soddisfatto alla divina giustizia. |
A201000003 |
Noi però nella storia dei Papi intendiamo di parlare specialmente dei fatti che riguardano la chiesa militante che abbraccia i fedeli cristiani che sono in tutto il mondo. |
A201000003 |
Per chiesa trionfante s'intendono tutti i santi e beati che godono la felicità del cielo. |
A201000003 |
Quando poi si parla della chiesa di G.C. suole prendere tre denominazioni, e sono: chiesa trionfante, chiesa purgante e chiesa militante. |
A201000004 |
La chiesa intesa in questo senso si definisce dai cattolici: la congregazione o società di tutti i fedeli cristiani, che professano la fede e la dottrina di G. C. {4 [340]} sotto al governo del sommo pontefice, che è vicario di lui in terra. |
A201000006 |
Dicesi società di tutti i cristiani, perchè la chiesa di Gesù Cristo abbraccia gli uomini di tutti i luoghi, e di tutti i tempi purchè vogliano venire all'amoroso suo seno. |
A201000007 |
Si aggiugne la parola cristiani fedeli, per distinguerla dalle altre società, che si vantano anche cristiane, ma che non professano tutta la dottrina del vangelo, come sono gli Eretici, i Scismatici, i quali sono separati dalla vera chiesa, ed anche gli Ebrei, Turchi ed i Pagani, i quali non hanno relazione alcuna colla chiesa di Gesù Cristo. |
A201000008 |
Un' altra ragione per cui si aggiugne la parola fedeli cristiani, si è per significare che que' cristiani, i quali sono battezzati, e non praticano o disprezzano la dottrina di Gesù Cristo, o non vogliono {5 [341]} ubbidire al Capo della chiesa costoro, dice il Salvatore, si devono considerare come infedeli e pubblicani. |
A201000009 |
La chiesa presa così per la società dei fedeli cristiani è figurata con molti fatti della Sacra Bibbia. |
A201000009 |
Siccome non vi era alcuna felicità fuori del paradiso terrestre, così fuori della chiesa cattolica non si può avere nè salvezza nè felicità eterna. |
A201000010 |
Questa madre di tutti i viventi formata dal costato di Adamo è figura della chiesa cristiana, che, uscita dal costato dei Salvatore morto in croce, doveva essere la madre dei cristiani di tutto il mondo e di tutti i tempi. |
A201000011 |
Parimenti siccome quelli che erano fuori dell'arca di Noè tutti perirono nel diluvio, così di quelli che muoiono fuori della chiesa cattolica niuno può aver salute. |
A201000012 |
Inoltre siccome nella legge antica in tutto il mondo eravi un solo tempio in cui era adorato il vero Dio; così nella {6 [342]} legge del vangelo non vi è che una sola vera chiesa di G. C. in cui Dio possa essere adorato con quel culto che egli vuole dagli uomini. |
A201000013 |
La pesca copiosa che il Salvatore fece fare a' suoi apostoli; la tunica senza cucitura del medesimo Divin Salvatore; il lenzuolo che vide s. Pietro nella sua misteriosa visione, pieno d'ogni sorta di animali mondi ed immondi; tuttociò dimostra la grande estensione della chiesa, la sua unità, la moltitudine e la differenza dei membri che la compongono, cioè i buoni ed i cattivi. |
A201000015 |
Queste figure vanno tutte d'accordo a rappresentarci la santa chiesa cattolica, apostolica, Romana, la quale a guisa di {7 [343]} madre amorosa in ogni tempo, in ogni luogo ha sempre ricevuto e riceve coloro che vogliono unirsi a lei per fare un solo gregge nell'ovile di G. C, che ne è Pastore supremo. |
A201000015 |
Talvolta la chiesa di G. C. è chiamata Latina, Greca, Gallicana, i quali nomi derivano dai luoghi ove dimora quella parte di cristianità; ma s'intende sempre la medesima Chiesa Cattolica sotto il governo del supremo Pastore che è il Papa. |
A201000016 |
Perciò la chiesa Luterana, Calvinista, Valdese, Anglicana, le quali non sono unite alla Chiesa Cattolica, sono fuori della vera chiesa, perchè non sono unite al Capo supremo stabilito da Gesù Cristo. |
A201000016 |
Qualora però avvenisse che qualche chiesa fosse chiamata con nome particolare, e con tal nome intendesse di non più obbedire, e non essere unita alla Cattolica, ella non sarebbe più unita a Gesù Cristo. |
A201000019 |
Primo Capo della chiesa stabilito da Gesù Cristo fu s. Pietro; ma siccome egli era un uomo, e come tale doveva cessare di vivere, perciò era necessario che a lui succedesse un altro Capo a fare le veci di G. C. sopra la terra. |
A201000020 |
Dicesi adunque: Vicario di Gesù Cristo; perchè G. C. è Capo invisibile della Chiesa, che la assiste dal cielo fino alla consumazione dei secoli; ma ha dato una suprema autorità a s. Pietro e a' suoi successori di fare da Vicari, cioè di fare le sue veci sopra la terra. |
A201000021 |
All'opposto il Papa dicesi successore di s. Pietro, perchè l'autorità suprema deve durare nella Chiesa per tutti i secoli, ed essendo morto Pietro doveva di necessità succedere, come difatto succedette, un altro papa nella medesima carica. |
A201000021 |
Di qui deriva la maravigliosa successione dei sommi Pontefici da s. Pietro fino ai nostri giorni, che in ogni tempo governarono la Chiesa {10 [346]} insegnando la medesima dottrina, proponendo i medesimi dogmi. |
A201000021 |
Di qui nasce la grande prerogativa della Chiesa Cattolica, che partendo dal regnante Pio IX da un Pontefice all' altro rimonta fino a s. Pietro, stabilito dallo stesso G. C. Capo visibile della Chiesa. |
A201000022 |
La qual cosa contro agli Eretici è un terribile argomento, che dimostra come essi appartengono ad una società, che non è la chiesa di G. C.. |
A201000023 |
10, 16; egli medesimo disse che è il buon pastore: ego sum pastor bonus Gio. 11, 14; ed incaricò s. Pietro di fare il supremo pastore nella chiesa quando disse: pasci le mie pecore; pasce oves meas, pasce agnos meos Gio. |
A201000023 |
Gesù Cristo nel Vangelo chiama la sua chiesa ovile: et fiel unum ovile Gioan. |
A201000024 |
Di fatti egli rimettendo o ritenendo i peccati può aprire o chiudere il cielo, separare i perversi dalla comunione dei buoni; col tesoro della Chiesa cioè colle indulgenze può rimettere la pena temporale dei peccati, giudicare e definire quale sia il vero senso della Bibbia ecc. |
A201000026 |
È questo il nome più comune con cui è quasi sempre stato qualificato il Capo della chiesa. |
A201000027 |
Il Papa è così chiamato perchè è Vescovo della chiesa di Roma; e perchè la città di Roma che fu tanto tempo la capitale del mondo, sembra essere stata dalla divina provvidenza stabilita capitale e centro della cristianità. |
A201000027 |
S. Leone I Papa nel 450 s'intitolava vescovo della chiesa cattolica che ha la sua sede nella città di Roma. |
A201000028 |
Appena il Romano Pontefice è eletto e consacrato, ovunque egli dimori, può esercitare la sua autorità di vicario di Gesù Cristo, perchè l'autorità conferita da Gesù Cristo alla sua chiesa non è limitata ad un luogo, ma è conferita a' suoi vicari perchè la esercitino per tutto il mondo. |
A201000028 |
È però bene di notare che non è necessario che il Papa dimori a Roma per essere riconosciuto Capo della Chiesa; perchè furono e possono pur troppo di nuovo succedere tempi calamitosi in cui il Papa debba allontanarsi da Roma, come ha fatto Pio VII ai tempi di Napoleone, quando fu costretto di recarsi a Fontainebleau in Francia e come pure dovette fare Pio IX in questi ultimi tempi quando fuggi a Gaeta. |
A201000032 |
Nei primi tempi della Chiesa il sommo {15 [351]}. |
A201000033 |
Alla testa del Clero erano i preti della chiesa romana, che più tardi furono detti Cardinali. |
A201000035 |
Questa legge è sempre stata disapprovata dalla Chiesa. |
A201000036 |
Non vi era però ancora il conclave; {16 [352]} perciò alla morte di un Papa i Cardinali si radunavano in alcuna delle principali chiese di Roma o nella chiesa cattedrale di quel luogo dove potevano radunarsi. |
A201000039 |
E poichè in un regno ben ordinato deve essere un Capo che comandi, di poi vi sono molti altri ministri inferiori che lo aiutino nell'amministrazione degli affari; così pure avviene nella Chiesa. |
A201000039 |
Il suo re supremo ed invisibile è G. C. vero Dio e vero uomo il quale dal Cielo assiste la sua Chiesa usque ad consummationem sæculi Matt. 28, 20. |
A201000039 |
La Chiesa di G. C, siccome leggiamo nel Vangelo, è simile ad un regno. |
A201000040 |
Che {20 [356]} se mai qualcheduno di questi pastori disgraziatamente venisse a ricusare ubbidienza al Papa, egli cesserebbe di appartenere alla chiesa di Gesù Cristo e non dovrebbe più essere ascoltato. |
A201000044 |
Lino corrispose così bene alle sollecitudini del maestro che in breve tempo lo trovò adorno delle virtù necessarie per fare un buon ministro della Chiesa e lo consacrò sacerdote. |
A201000046 |
Si sa soltanto dalle memorie antiche della chiesa di Besanzone come egli andò a predicare in quella città dove è riconosciuto per protettore e per primo vescovo. |
A201000054 |
Diede poscia al santo una casa di cui fece una piccola chiesa, sotto al titolo della Risurrezione del nostro Signore, della Madre di Dio e di santo Stefano. |
A201000057 |
Il Signore si contentò, che il suo servo gettasse le prime fondamenta di quella chiesa che fu una delle più celebri della Francia. |
A201000057 |
Intanto Lino, secondo il consiglio del Salvatore che dice: dove non sei ascoltato cessa di parlare, ritornò a Roma, dove Dio lo chiamava a succedere al suo maestro s. Pietro nel governo della Chiesa. |
A201000061 |
annunciandogli imminente il suo martirio, gli raccomandò caldamente i bisogni della Chiesa. |
A201000062 |
S. Pietro per timore che la Chiesa rimanesse priva di pastore in quei tempi calamitosi, prima di sua morte, nominò {31 [367]} tre vescovi maggiormente conosciuti per zelo e santità, i quali dovessero succedergli nel pontificato uno in mancanza dell'altro. |
A201000064 |
Dopo la elezione di Lino, la Chiesa di G.C. potè godere qualche tempo di calma per la morte di Nerone. |
A201000067 |
Contro a questi eretici tutto si impiegò lo zelo di s. Lino, e come s. Pietro aveva allontanato dalla chiesa Simon mago, così Lino suo successore condannò le dottrine degli eretici e cacciò dalla Chiesa gli autori delle medesime, e con ragioni ricavate dalla sacra scrittura dimostrò che quel medesimo Dio che aveva parlato a Mosè era il creatore di tutti gli uomini e di tutti gli angeli e di tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono. |
A201000068 |
Alcuni protestanti vorrebbero deridere un tale provvedimento come poco degno delle cure di un Pontefice, come se una cosa la quale serve a prevenire il male non fosse degnissima del Capo della Chiesa. |
A201000068 |
Fra le usanze molto praticate a quei tempi presso ai Gentili eravi quella che le donne andavano in chiesa immodestamente vestite, col Capo scoperto e adorne come se andassero a profani spettacoli. |
A201000068 |
Lino pertanto memore del comando fattogli dal maestro ordinò che le donne non entrassero in chiesa se non col Capo coperto da un velo. |
A201000069 |
Il quale precetto fu rinnovato da altri sommi pontefici e si osserva tuttora nella Chiesa cattolica. |
A201000070 |
Non ostante le continue sue occupazioni pel bene universale della Chiesa, egli trovò tempo a scrivere molte cose importanti. |
A201000072 |
Così il primo successore di s. Pietro riportava la corona del martirio il 23 di settembre l'anno 80 di Gesù Cristo, dopo aver governata la Chiesa undici anni, due mesi e ventitrè giorni, calcolando il tempo da che s. Pietro fu messo in prigione. |
A201000080 |
Così la Chiesa di Gesù Cristo si andava ogni giorno dilatando a guisa di un grande albero, il quale coltivato dai predicatori del Vangelo, inaffiato dal sangue del Salvatore e da quello de' suoi Apostoli produceva frutti copiosi per tutta la terra. |
A201000082 |
Perciò anche durante il pacifico regno di Vespasiano e di Tito la Chiesa di Gesù Cristo ebbe molti fedeli coronati {48 [384]} del martirio. |
A201000083 |
La parola Cleto significa chiamato quasi che il nome stesso venisse ad indicare come egli era in particolar maniera chiamato a governare la Chiesa in tempi difficilissimi. |
A201000084 |
Alla morte poi di Lino i tempi erano critici per la Chiesa, specialmente per la successione di Domiziano all' impero, che {50 [386]} era avversissimo al cristianesimo. |
A201000084 |
Perciò era propriamente necessario un uomo che avesse l'ingegno e la pietà di s. Cleto per governare la Chiesa. |
A201000089 |
Il rigore era estremo, e Cleto per dare comodità ai cristiani di potersi recare da lui in caso di bisogno e praticare i doveri di religione fece una chiesa della stessa sua casa che era situata in un quartiere di Roma detto le Terme di Filippi nel Rione dei Monti. |
A201000089 |
Si dice che dal concorso che i cristiani facevano a questa chiesa abbiano avuto origine i pellegrinaggi alle varie chiese di Roma; che furono di poi detti Stazioni, perchè il popolo giunto al luogo stabilito si fermava per ascoltare la parola di Dio o per assistere ai divini misteri. |
A201000089 |
Sotto al pontificato di s. Cleto si levò la seconda persecuzione contro alla Chiesa, suscitata dall'imperatore Domiziano. |
A201000091 |
Erano dodici anni che s. Cleto governava la Chiesa colla saviezza e vigilanza degna di un discepolo di s. Pietro quando l'imperatore Domiziano spinse a spaventosi eccessi la persecuzione contro ai cristiani. |
A201000093 |
Egli fu martirizzato nel dì 26 aprile dell'anno 93 di Gesù Cristo, dopo avere governata la chiesa dodici anni e sette mesi. |
A201000094 |
Le memorie antiche di questa chiesa ci assicurano che l'anno 44 di Gesù Cristo, s. Pietro inviò s. Cleto in questa città a portare la luce del Vangelo, ed avendone convertiti gli abitanti nè fu il primo vescovo. |
A201000094 |
V. Fasti della chiesa ne' suoi santi vol. |
A201000101 |
I cristiani volendo onorare la memoria {59 [395]} di questo glorioso avvenimento fabbricarono fin dai primi secoli una chiesa sotto al titolo di s. Giovanni avanti la porta Latina, e si conserva ancora oggidì là in quel luogo medesimo, ove il santo apostolo fu gettato nell'olio bollente. |
A201000101 |
Il Signore però voleva dare al suo servo la gloria {58 [394]} del martirio, come aveva predetto ma voleva ancora conservarlo pel bisogno della Chiesa con nuovo miracolo, simile a quello operato in favore dei tre fanciulli gettati nella fornace di Babilonia. |
A201000106 |
L'anno 93 di G. C., mentre infieriva la persecuzione di Domiziano, egli fu eletto a governare la Chiesa dopo il martirio di s. Cleto. |
A201000107 |
Appena Clemente, primo di questo nome, assunse il governo della chiesa, mostrò chiaramente come lo spirito di s. Pietro erasi in lui trasfuso, governandola con ammirabile mansuetudine e saviezza. |
A201000107 |
Questa disposizione di s. Clemente dimostra quanta sollecitudine abbia in ogni tempo usata la Chiesa per tramandare con esattezza le azioni dei martiri, e dovrebbe anche appagare coloro che non sanno comprendere come que' tratti di eroismo, quei sublimi discorsi, e quei medesimi prolungati colloqui abbiano potuto venire sino a noi. |
A201000111 |
Questa insubordinazione all' autorità ecclesiastica dicesi scisma, la qual parola significa rottura o {65 [401]} divisione, ed è quando uno o più cristiani ricusano di obbedire alla Chiesa, o non vogliono credere qualche verità di fede. |
A201000113 |
Il Pontefice cominciò cosi: «la Chiesa di Dio, che è a Roma, a quella di Corinto, a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio nel nostro Signor Gesù Cristo. |
A201000113 |
In mezzo a quei mali non trovarono migliore spediente che ricorrere alla Chiesa Madre e maestra di tutte le altre, a quella di Roma. |
A201000125 |
Il Pontefice s. Clemente era più d'ogni altro conosciuto sia per le sue elemosine, sia per la predicazione, sia per la dignità di Capo della Chiesa. |
A201000131 |
Cosi i sacerdoti celebrando questo divin sacrifizio fanno ogni giorno commemorazione di essi, e li pregano che intercedano presso Dio pel bene della Chiesa e per la salute di tutti i cristiani. |
A201000131 |
Così s. Lino, s. Cleto e s. Clemente tutti e tre ammaestrati nella fede da s. Pietro, dopo di aver con grande zelo lavorato con lui per la gloria di Dio e per la salute delle anime, gli succedettero l'un dopo l' altro nel governo della Chiesa, lo imitarono nella carità e nel fervore, e finirono tutti e tre la loro vita colla corona del martirio. |
A201000139 |
Animato da viva fede in G. C. fece morire quel vile animale, di poi si diede con tutta forza a predicare il Vangelo; e riuscì a guadagnare molti a G. C. Governò egli molti anni quella chiesa; finchè i sacerdoti idolatri vedendo interamente cessare il culto degli dei, si portarono dai magistrati, dicendo che Filippo predicava una religione proibita dalle leggi dello stato. |
A201000157 |
Dopo la morte di Domiziano il senato di Roma annullò i decreti di persecuzione fatti da quel tiranno; e il santo apostolo potè ritornare alla sua chiesa di Efeso, dove passò tranquillo il rimanente de' suoi giorni. |
A201000157 |
presenza di tutto il popolo gli disse: abbiate cura di questo giovine, ve lo raccomando in presenza della chiesa e di G. Cristo. |
A201000162 |
Intanto lo riconduce alla chiesa, prega per lui, digiuna con lui, lo trattiene con santi discorsi e non lo lascia, finchè non gli ha fatto ricevere i santi sacramenti restituendolo così in grazia di Dio. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html |
A202000001 |
Da S. Pietro all'anno 233, diciotto Papi si succedettero nel governo della cattolica Chiesa. |
A202000001 |
Noi abbiamo percorso, cristiano lettore, lo spazio di dugento trentatre anni descrivendo le principali azioni de' Sommi Pontefici che sono i capi visibili della Chiesa di Gesù Cristo, che è pontefice eterno secondo l'ordine di Melchisedecco, cioè secondo il vero sacerdozio stabilito da Dio. |
A202000002 |
Tali furono per la maggior parte i Papi dei primi secoli; perciocchè il bisogno di aver {3 [411]} presto un capo che governasse la Chiesa, e dall'altro lato la persecuzione rendendo difficili le relazioni cogli stranieri, ne avveniva che per lo più si eleggessero Papi romani, o che per zelo, dottrina e santità erano in quella città maggiormente conosciuti. |
A202000003 |
Due cose occuparono specialmente san Ponziano nel suo pontificato, e sono la riforma di alcune cose riguardanti alla disciplina della Chiesa ed il sostenimento della fede durante la sesta persecuzione. |
A202000038 |
Come capo della Chiesa egli di là mandava i suoi ordini per tutta la cristianità e accoglieva tutti quelli che ricorrevano a lui ne' grandi affari spettanti alla religione. |
A202000038 |
Ponziano aveva con tranquillità governata la Chiesa alcuni anni; l'Imperatore, da che era ritornato a Roma vittorioso dalle guerresche sue imprese, lasciò qualche tempo i cristiani in pace. |
A202000068 |
Deputò un capo visibile, che è il Papa, pastore supremo della Chiesa, il quale deve visibilmente governarla in mezzo alle vicende dei tempi sino alla fine del mondo. |
A202000068 |
Forse qualche cristiano non molto istruito nelle verità della fede dirà: che sarà della Chiesa quando si mandano in esilio o si mettono a morte i suoi medesimi pastori? Lasciate pure che gli uomini facciano i loro sforzi; essi non varranno mai a cangiare i decreti di Dio. |
A202000068 |
Il folle Massimino ignorava che Gesù Cristo è capo invisibile della sua Chiesa, e che egli impegnò la sua parola di assistere il suo vicario e proteggere la sua Chiesa sino alla fine dei secoli: usque ad consummationem saeculi. |
A202000068 |
Sarà condannato a morte? Un altro tosto succede, che con egual coraggio e fortezza intraprende il governo della Chiesa, predica lo stesso Vangelo, la stessa fede, la stessa legge, lo stesso battesimo istituito da nostro Signor Gesù Cristo. |
A202000068 |
Un papa è mandato in esilio? Di là egli governa la Santa Chiesa. |
A202000068 |
Ve ne furono e tuttora {41 [449]} ve ne sono che follemente dissero: ucciso il capo, dee finir la Chiesa. |
A202000069 |
Egli però non aveva mai dimenticato il {42 [450]} bene della Chiesa. |
A202000081 |
S. Antero fece loro la seguente risposta: «I vescovi possono passare da una diocesi in un'altra quando la necessità e l'utilità della Chiesa lo richiedano. |
A202000081 |
così S. Pietro apostolo dalla città di Antiochia trasferì la sua Sede a Roma pel bene universale della Chiesa. |
A202000082 |
Mosso dal desiderio di sapere quale fosse per essere il Vicario di Gesù Cristo, venne in città e andò a prendere posto presso a quelli che dovevano venire all'elezione; anzi credesi che egli stesso fosse già prete della Chiesa Romana, che noi diciamo cardinale, e per ciò uno dei votanti. |
A202000085 |
Cessato il tempo delle persecuzioni volsero le loro cure a scrivere i fasti della Chiesa di mano in mano che succedevano avvenimenti degni di essere mandati alla posterità. |
A202000085 |
Questi notai, questi suddiaconi, che più tardi ebbero eziandio il titolo di cardinali, furono i benemeriti scrittori che ci conservarono i preziosi e gloriosi monumenti {54 [462]} della storia ecclesiastica specialmente dei tre primi secoli della Chiesa. |
A202000087 |
Da due anni l'imperatore Massimino perseguitava fieramente i cristiani; S. Ponziano, S. Antero e molti altri erano stati vittima delle barbarie di lui, e forse andava meditando di mettere a morte il novello Pontefice, quando la divina provvidenza, che attenta vigila sul bene della {55 [463]} Chiesa, le venne in aiuto in due modi: togliendo dal mondo il motore della persedizione, e facendo salire sul trono un imperatore che conobbe la santità della fede cristiana, professandone i precetti. |
A202000115 |
221), intraprese un viaggio a Roma affine di osservare attentamente gli usi di quella Chiesa ch'egli chiama principale e maestra di tutte le altre chiese del mondo. |
A202000116 |
Dal che si può scorgere come la Chiesa Cattolica sino dai primi secoli fu molto premurosa per tutti quegli studi che in qualche modo potevano contribuire all'intelligenza delle Sacre Scritture. |
A202000121 |
Confessa di aver errato qualche volta ne' termini o nelle opinioni disputabili, e infine si sottomette ad ogni giudizio della santa Chiesa. |
A202000121 |
D'altronde è certo che riguardo ai dommi dell'unità e trinità di Dio, dell'incarnazione del Figliuol di Dio, del santo sacrifizio della Messa, del Sacramento della Confessione, dell'invocazione de' Santi, della gerarchia del Sommo Pontificato nella Chiesa, egli è stato in molti luoghi delle sue opere un fedele testimonio della religione cattolica nel terzo secolo. |
A202000121 |
Non contento di questa filiale sommessione volle venire in persona a Roma per ispiegare i {74 [482]} suoi pensieri al Sommo Pontefice e ricevere da lui tutti quegli avvisi e consigli che potessero assicurargli di vivere nella Chiesa cattolica, in cui egli intendeva di conservarsi fino alla morte. |
A202000121 |
S. Girolamo dice che sebbene nella moltiplicità dei {75 [483]} suoi scritti sia caduto in qualche errore, tuttavia la sua retta intenzione e la sua sommissione alla Chiesa cattolica, fanno sperar bene della sua eterna salute. |
A202000122 |
Cominciò egli a far costruire alcune chiese, o piuttosto consacrò ad uso di chiesa alcuni privati edifizi che vari ricchi fedeli di Roma offerivano volentieri al Pontefice perchè li destinasse al divin culto. |
A202000122 |
Lo zelante Pontefice fece aprire certi lucernari che cominciando dalla superficie della terra, a guisa di altrettanti pozzi, andavano a spandere {76 [484]} alquanto di luce nelle cripte che sono scavi più spaziosi fatti in certi siti determinati per servire di chiesa. |
A202000122 |
S. Fabiano seppe approfittare dei tempi pacifici che la Chiesa godeva durante il regno dei due Filippi. |
A202000123 |
La Chiesa ebbe pure non lievi disturbi per arte di un eretico di nome Privato. |
A202000124 |
Ma siccome i veri apostoli furono quelli che si mantennero fedeli a Gesù Cristo e furono sempre da lui dipendenti; così noi riputeremo sempre per vescovi legittimi e veri pastori della Chiesa, coloro che sono uniti e d'accordo col Papa che è il Vicario di Gesù Cristo, e che da lui dipendono in tutto ciò che riguarda alle cose di religione. |
A202000135 |
Egli è per questo motivo che il nome di S. Fabiano fu dalla Chiesa collocato nella serie di que' beati comprensori, che per la santità della vita e pei favori che si ottenevano da Dio a loro intercessione, furono a preferenza di tanti altri annoverati tra quelli che formano le così dette Litanie de' Santi. |
A202000136 |
Perciocchè in ogni tempo da tutta la cristianità fu sempre riconosciuto il Romano Pontefice come capo della Chiesa, da cui hanno sempre i fedeli ricevuto i loro pastori, reputando separato dalla Chiesa di Gesù Cristo chiunque non dipenda dal suo Vicario, o non sia a lui strettamente unito. |
A202000141 |
S. Graziano fondò la chiesa di Tours. |
A202000142 |
L'apostolo della Francia, S. Dionigi, si avanzò fino a Parigi, ove confermò nella {84 [492]} fede quella florida chiesa fondata da S Dionigi Areopagita nel primo secolo dell'era volgare; mentre molti compagni da Roma mandati sparsero la luce della verità nelle città vicine e fino nel Belgio. |
A202000143 |
L'arrivo di S. Saturnino impose silenzio ai demonii, e ben presto egli riuscì a guadagnare a G. C. un sufficiente numero di fedeli per fondare una chiesa. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html |
A203000001 |
In tutto questo tempo la santa Chiesa fu sempre governata dal Vicario, ossia dal capo stabilito da Gesù Cristo e da lui assistito, il quale in ogni tempo ha combattuto l'errore e promossa la verità. |
A203000001 |
È vero che ad ogni momento levaronsi implacabili nemici del Vangelo ora nella persona degli imperatori, ora in quella degli idolatri, ora degli eretici; ma aftinchè tali combattimenti della Chiesa non facessero vacillare la nostra fede, il Salvatore ci assicurò che tutte le potenze infernali unite insieme non avrebbero giammai prevalso contro alla sua Chiesa: et portæ inferi non prævalebunt adversus eam. |
A203000004 |
Ma che avviene della Chiesa quando sono uccisi i suoi capi?. |
A203000005 |
Questi viene decapitato, e S. Cleto assume il medesimo governo della Chiesa. |
A203000006 |
Insomma noi abbiamo già scorsa la vita di sette pontefici che da Gesù Cristo {4 [4]} governarono la Chiesa fino alla morte di Alessandro primo, e finirono tutti col martirio; continueremo ancora e compiremo lo spazio di tre secoli, che si chiamano i tre secoli di persecuzione, ma per la Chiesa secoli di trionfo, e vedremo questi vicarii di Gesù Cristo sempre fermi nel sostenere la fede; zelanti nel propagare il Vangelo; coraggiosi nel dar la vita per la fede. |
A203000006 |
Se noi vogliamo cercare la ragione di questo zelo, di questa fermezza de' Romani pontefici, non possiamo altrimenti trovarla se non nella potenza di Dio, che stabilì la sua Chiesa come colonna immobile, e fondamento di ogni verità, assicurando che egli avrebbe assistito i pastori di essa sino alla fine dei secoli: Ecce ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi. |
A203000008 |
Pieni adunque di rispetto verso la Chiesa di Gesù Cristo e verso i supremi di lei pastori, ripigliamo il racconto delle azioni de' pontefici, che colle loro gloriose azioni la illustrarono. |
A203000009 |
Con questo provvedimento era molto facile di scoprire quegli eretici che fìngevano di essere uniti al capo della Chiesa, che era in Roma, e intanto andavano insegnando una dottrina piena di errori. |
A203000009 |
Nel tempo di sua prigionia Sant'Alessandro non potendo aver relazione coi fedeli e trattare le cose che riguardavano gli urgenti bisogni della Chiesa, stabilì suo vicario S. Sisto, già pubblicamente conosciuto per santità e dottrina. |
A203000009 |
Perciò in tutto il tempo che S. Alessandro fu tenuto in prigione, e nel tempo che rimase vacante la Santa Sede, che fu di tredici, giorni, S. Sisto la faceva da pontefice, finchè fu eletto e riconosciuto per supremo Gerarca della Chiesa. |
A203000009 |
Prima che fosse assunto alla Santa Sede, egli aveva già faticato assai pel bene della Chiesa nel pontificato de' suoi antecessori. |
A203000009 |
Siccome però avveniva che molti eretici vantandosi amici del papa gli attribuivano scritti che non erano suoi, cosi egli stabilì che niun vescovo si allontanasse dalla sua diocesi senza grave necessità, ma che per qualunque motivo si fosse allontanato, ritornando in Diocesi, egli dovesse portar con sè alcune lettere delle formate, da certe formole che in esse solevansi usare, mediante le quali il Romano Pontefice assicurava il gregge di quella Diocesi che il suo vescovo era in buon accordo colla Chiesa Romana, epperciò lo accogliessero senza timore che egli fosse infetto di eresia. |
A203000010 |
Posto cosi un argine all'errore, S. Sisto si occupò indefessamente per rendere {7 [7]} uniformi alcune osservante religiose che si praticavano già nella Chiesa, ma che, in alcuni paesi, per lo più lontani da Roma, andavano soggette a variazioni. |
A203000014 |
Queste parole dimostrano quanto sia antica nella Chiesa cattolica la credenza del purgatorio e dei suffragi pei defunti. |
A203000015 |
L'esistenza del purgatorio e il suffragio pei defunti sono verità di fede più volte definite dalla Chiesa cattolica e chiaramente rivelate nella Sacra Bibbia. |
A203000020 |
Come tale egli fu preso, condotto in prigione ed ebbe tronca la testa per la fede il 6 aprile l'anno di Gesù Cristo 142, dopo aver governata la Chiesa quasi undici anni. |
A203000022 |
Mentre governava la Chiesa s. Sisto I molti ebrei tentarono di riunirsi nella loro città prediletta di Gerusalemme. |
A203000029 |
Alcuni volevano che quelle sacre reliquie fossero riposte nel centro della città, altri che fossero portate in un luogo appartato e più alto dove era la chiesa cattedrale. |
A203000029 |
Là giunto si ferma, piega le ginocchia, nè più si muove finchè il vescovo ed il clero, in presenza d'immenso popolo, prendono le sacre reliquie, come offerte da Dio {18 [18]} medesimo, e col più profondo rispetto le portano entro la chiesa. |
A203000033 |
Il corpo di s. Sisto stette nella chiesa cattedrale di Alatri più secoli, e attese le grazie che a sua intercessione si ottenevano, a lui ricorrevasi da tutte parli. |
A203000034 |
Adempiute pertanto le formalità che in simili congiunture sono dalla Chiesa prescritte, si cercarono le sante reliquie del pontefice e furono trovate nel medesimo sito dove quattrocento e cinquant'anni prima erano state riposte. |
A203000034 |
Nell'anno 1584 mentre governava la santa romana chiesa Gregorio decimoterzo, per ordine del papa medesimo fu fatta ricognizione di quelle sacre reliquie. |
A203000035 |
Forse quel Dio che fece parlare l'asina di Balaam, che mandò i corvi a portar pane ad Elia, che mandò due orsi a sbranare quaranta ragazzi che avevano deriso il profeta Eliseo; quel Dio, dico, che operò tutte queste maraviglie nei tempi antichi, non potrà più rinnovarle qualora ciò torni a sua gloria e a vantaggio delle anime? Niun dubbio si può muovere sopra i fatti mentovati, perchè sono registrati nei libri santi, quindi neppure devesi muovere dubbio intorno a quanto raccontiamo di s. Sisto, perciocchè tali fatti avvennero in faccia ad una immensa moltitudine di popolo, scritti da autori contemporanei, ricordati dalla chiesa con ispeciali solennità, e passati sotto ad una critica la più severa. |
A203000041 |
Quei monaci rapiti dalle maraviglie che udivano raccontare della Beata Vergine, e mossi eziandio da quanto avevano eglino {25 [25]} stessi udito e veduto, le innalzarono una chiesa sopra quel monte in tempo che la Gran Madre di Dio viveva ancora fra i mortali, verso l'anno 38 di Gesù Cristo. |
A203000042 |
L'oratorio, o la chiesa del Carmelo divenne presto un santuario, ove accorrevano cristiani da tutte parti; e nella Chiesa cattolica si ricorda questo glorioso avvenimento nella solennità che si celebra il giorno 16 di luglio. |
A203000042 |
Si crede comunemente che questa sia la più antica chiesa della cristianità fuori di Gerusalemme. |
A203000044 |
Siccome in quei tempi la Chiesa godette qualche intervallo di pace, così il santo Pontefice impiegò tutta la sua vigilanza {26 [26]} a propagare il Vangelo, e a stabilire cose che potessero rendere stabile ed uniforme la disciplina della Chiesa. |
A203000050 |
Dalle quali cose apparisce che i romani pontefici non solamente provvedevano ai bisogni della chiesa di Roma, ma delle chiese di tutto il mondo. |
A203000050 |
Ma era uso della Chiesa romana che il papa consacrasse quei vescovi che dovevano mandarsi nei paesi lontani. |
A203000050 |
Non solamente S. Telesforo confermava la dottrina della Chiesa colle parole e {31 [31]} cogli scritti, ma predicava indefesso la parola di Dio, e dove non poteva andare in persona mandava sacri ministri. |
A203000051 |
L'anno quarto del pontificato di S. Telesforo (anno 146) si levò a turbare la Chiesa un eretico detto Valentino, che insegnava molte nefandità contro Gesù Cristo e contro alla santissima sua madre; fra le molte empietà predicava che il Salvalore era stato mandato giù dal cielo in corpo ed anima, che perciò non aveva preso umana carne da Maria Vergine. |
A203000052 |
Questa colonna della Chiesa incontrò un giorno Marcione, il {33 [33]} quale, non essendo da lui conosciuto, gli indirizzò queste parole: cognoscis nos? Ci conosci? Sì, rispose S. Policarpo, io conosco Marcione primogenito di Satanasso. |
A203000053 |
Contro a quelle eresie si levò S. Telesforo, ed unendosi ad altri zelanti sacri ministri, condannò e scomunicò gli eretici e le loro eresie; quindi cogli scrìtti, colla predicazione e coll'esempio fece trionfare la cattolica dottrina, manifestando a tutto il mondo che la Chiesa di Gesù Cristo, di cui egli era vicario, era edificata sopra una ferma pietra, e che le porte dell'inferno non potevano prevalere contro di essa. |
A203000054 |
Egli aveva governato la Chiesa undici anni, nove mesi, due giorni. |
A203000054 |
Questo infaticabile pontefice, dopo aver ornata la Chiesa con utilissime instituzioni, dopo aver propagato e conservato il Vangelo in molti paesi, dopo aver combattuta l'eresia cogli scritti e colla predicazione, finalmente coronò il suo pontificato con un glorioso martirio. |
A203000056 |
Confutato e convinto di errore dal santo pontefice, Cerdone finse di ravvedersi; venne in chiesa, fece la sua confessione, ma egli era uno scellerato; perciocchè un giorno faceva la confessione, l' altro si metteva ad insegnare l'eresia; rimproverato tornava a confessarsi {36 [36]} e per non essere da altri inquietato studiava il tempo e il luogo segreto ove radunare i suoi seguaci. |
A203000056 |
Il santo pontefice scorgendo inutile ogni sforzo, anzi essere dannosissimo che quell'uomo partecipasse alla comunione dei cristiani lo scomunicò, cioè troncò con lui ogni relazione e proibì a' fedeli di trattare con lui, e di permettere che seco loro venisse alla chiesa. |
A203000056 |
La sua vigilanza si estendeva a tutti i bisogni della Chiesa; ma specialmente a combattere l'eresia. |
A203000057 |
Assicurato che il lupo rapace non avrebbe divorato le pecorelle di G. C. s. Igino rivolse le sue sollecitudini a consolidare la disciplina della Chiesa. |
A203000058 |
Era già in uso nella Chiesa fin dal tempo degli Apostoli, che quando si amministrava il sacramento del battesimo vi fosse chi presentasse il battezzando al sacro ministro prima che ricevesse tal sacramento. |
A203000063 |
Quando poi divenne pastore universale s. Pio non pensò più ad altro che a stabilire e consolidare la disciplina della chiesa e combattere gli eretici. |
A203000063 |
Si crede che s. Igino lo abbia egli stesso consacrato vescovo e divisa in certa maniera con esso lui la sollecitudine pastorale di tutta la chiesa. |
A203000065 |
Dopo di avere sentito il parere del concilio, il santo pontefice decretò che tutte le chiese del mondo si dovessero uniformare alla tradizione apostolica osservata in ogni tempo dalla chiesa romana sopra la celebrazione della Pasqua per non concorrere cogli {41 [41]} Ebrei nel celebrare questa solennità. |
A203000065 |
S. Pio desideroso di conservare l'unità della fede e della disciplina, e quel che è più conservare invariabile quanto gli apostoli avevano instituito, convocò a Roma un concilio composto dei preti della chiesa romana che ora si chiamano cardinali; ad essi unironsi parecchi altri vescovi. |
A203000067 |
«Mentre san Pio I governava la Chiesa, un suo fratello di nome Ermete, soprannominato Pastore, scrisse un libro in cui racconta come l'angelo del Signore gli apparve in abito di pastore, e gli comandò di riferire al santo pontefice essere voler di Dio che la santa Pasqua si celebrasse in giorno di Domenica.». |
A203000068 |
La qual cosa dimostra che la Chiesa fin da' più remoti tempi. |
A203000069 |
Accondiscese s. Pio, e di una parte di quella casa fece una chiesa. |
A203000069 |
Egli stesso celebrò più volte la santa messa, ed affinchè i divini uffizi fossero regolarmente celebrati deputò suo fratello Ermete a governarla, e dal soprannome di Pastore dato a lui, quella chiesa prese dipoi il nome di chiesa del Pastore, e forma il titolo di uno dei cardinali di Roma. |
A203000071 |
A questo medesimo pontefice è attribuito un decreto con cui proibisce di ribattezzare quelli che vengono dall'eresia in seno alla Chiesa. |
A203000071 |
Perciocchè nella Chiesa fu sempre in uso di ribattezzare sotto condizione quelli che vengono dall' eresia e che fanno dubitare della validità di tal sacramento. |
A203000073 |
Questa particolarità di disciplina mostra la grande pietà del santo pontefice verso {45 [45]} al SS. Sacramento, e dimostra eziandio quanto sia antico l' uso di mettere tre tovaglie sopra l'altare per rispetto e venerazione al corpo e al sangue del Signore, e quanto sia antico l'uso dei sacrarii nella Chiesa cattolica. |
A203000076 |
Prima che tu partissi da Roma, la nostra sorella Euprepia fece dono di sua casa alla Chiesa. |
A203000076 |
«Pio vescovo della chiesa di Roma al fratello Giusto sacerdote. |
A203000077 |
«Pio vescovo della Chiesa di Roma al fratello Giusto vescovo. |
A203000080 |
Fra le altre cose gli saltò in capo di obbligare tutti i sudditi ad adorare i suoi dei; la qual cosa ricusando i cristiani con gran fermezza, si venne ad una aperta persecuzione, che è la quarta delle dieci {50 [50]} mosse ne' tre primi secoli contro alla Chiesa. |
A203000083 |
Ivi consacrò una chiesa alla Beata Vergine, e stabilì sacri ministri che ne avessero la cura. |
A203000104 |
«Di queste profezie, dice il santo, ne vediamo cogli occhi nostri l'esatto adempimento nella nascita di G. C. da una vergine, nella sua predicazione, nei suoi miracoli, nella sua passione e crocifissione, nella sua risurrezione ed ascensione al cielo, nelle divine massime de' suoi santi Apostoli, nell'induramento e riprovazione de' giudei, nella distruzione di Gerusalemme, nella conversione dei gentili, e nel mirabile {68 [68]} stabilimento e nella propagazione della Chiesa per tutto il mondo, e finalmente nelle stesse calunnie onde i fedeli erano caricati e nelle persecuzioni ond'erano travagliati. |
A203000105 |
Benchè la Chiesa fosse in quei primi tempi gelosa di tenere occulti ai gentili i sacrosanti suoi misteri, nondimeno credè S. Giustino di potersi dispensare da questo segreto nelle circostanze in cui allora si trovavano le cose, per togliere gl'iniqui sospetti, e le indegne calunnie che si erano dappertutto divulgate contro le sacre adunanze e contro le religiose cerimonie che si praticavano dai cristiani. |
A203000105 |
Noi crediamo di far cosa grata ed utile insieme al lettore il riferire ciò che di esse dice {69 [69]} S. Giustino nella sua eloquente apologia, poichè vedrà osservarsi in sostanza, e credersi adesso nella Chiesa cattolica quel medesimo che fu osservato e creduto fino dai tempi apostolici ne' quali S.Giustino viveva. |
don bosco-vita del giovane saccardi ernesto.html |
A204000009 |
« Sebbene egli passasse molto tempo fuori di letto e facesse le sue divozioni in chiesa, tuttavia postosi a letto dimandò di ricevere i SS. Sacramenti, e ne fu appagato. |
A204000023 |
Come ognun vede, in perfetta armonia fu la sua vita colla sua morte, vita per tempo consecrata al servizio di Dio, passata nelle pratiche di pietà e di religione; e morte simile a quella dei santi giovanetti che illustrarono la Chiesa, ed ora risplendono in cielo |
don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html |
A205000001 |
, il Dio delle misericordie, affinchè riguardi con occhio pietoso le afflizioni della sua Chiesa, e faccia risplendere sopra la nostra cara patria giorni più sereni e tranquilli per la santa nostra cattolica Religione, e che intanto ci accordi la pazienza, il coraggio e lo zelo di cui, come suoi fedeli Ministri, abbisogniamo per combattere le sue guerre, trionfare de' suoi nemici, e condurre le anime affidate alla nostra cura spirituale al sospirato porto della beata eternità. |
A205000001 |
E tanto più caldamente potrete raccomandarne la lettura, in quanto che il medesimo supremo Gerarca della Chiesa Pio IX degnavasi d'incoraggiare i collaboratori della pia impresa a continuarvi, e di più, per mezzo di Circolare di S. Em. il Cardinale Vicario, eccitava tutti gli Arcivescovi e Vescovi dello Stato Pontificio a diffondere il più che fosse possibile queste Letture Cattoliche per tutte le città e castelli soggetti alla spirituale loro giurisdizione. |
A205000001 |
La qual cosa si potrà da voi eseguire non solo colle apposite istruzioni che farete in Chiesa, ma ancora col disseminare nelle famiglie l'accennato libretto intitolato Letture Cattoliche, che già altra volta vi abbiamo raccomandato. |
A205000009 |
Ben lungi dallo scorrazzare o schiamazzare da se o con altri, come sogliono fare i ragazzi di tale età, egli recavasi sul limitare della porta, si metteva in ginocchio e col capolino chinato e colle innocenti manine giunte dinanzi al petto fervorosamente pregava finchè venisse aperta la chiesa. |
A205000009 |
Che se giunto alla chiesa l'avesse trovata chiusa, allor succedeva un ameno spettacolo. |
A205000009 |
«Nei primi giorni, egli dice, che io sono venuto a questa borgata di Murialdo, vedeva spesse volte un ragazzino di forse cinque anni venire alla chiesa in compagnia di sua madre. |
A205000011 |
La pietà già dimostrata pregando sul limitare della Chiesa non venne meno col crescere degli anni. |
A205000014 |
Corse a casa, lo disse con trasporto alla madre; ora pregava, ora leggeva, passava molto tempo in chiesa prima e dopo la messa, e pareva che l'anima sua abitasse già cogli angeli del Cielo. |
A205000015 |
Al mattino di quel memorando giorno si levò per tempo e, vestitosi de' suoi abiti più belli, andò alla chiesa, che trovò ancor chiusa. |
A205000015 |
Domenico entrò il primo in chiesa e ne uscì l'ultimo. |
A205000057 |
Aveva costantemente tale contegno nella scuola e fuori, in chiesa ed ovunque, che quando l'occhio, il pensiero od il parlare del maestro volgevasi a lui, vi lasciava la più bella e gioconda impressione. |
A205000063 |
Quando lo rimirava in chiesa, io era compreso da alla maraviglia al vedere tanto raccoglimento in un giovanetto di cosi tenera età. |
A205000092 |
La sera di quel giorno, 8 dicembre, compiute le sacre funzioni di chiesa, col consiglio del confessore, Domenico andò avanti l'altare di Maria, rinnovò le promesse fatte nella prima comunione, di poi disse più e più volte queste precise parole: Maria, vi dono il mio cuore; fate che sia sempre vostro. |
A205000123 |
Lo prese per mano, lo condusse in chiesa avanti all'altare, di poi lo fece inginocchiare vicino a lui dicendogli: dimanda al Signore perdono dell'offesa che gli hai fatta col nominarlo invano. |
A205000125 |
Quanti poveri fanciulli forse andranno alla perdizione per mancanza di chi li istruisca nella fede! Ciò che diceva con parole lo confermava coi fatti, poichè per quanto comportava la sua età ed istruzione faceva con piacere il catechismo nella chiesa dell' Oratorio, e se qualcheduno avesse avuto bisogno gli faceva scuola e lo ammaestrava nel catechismo a qualunque ora del giorno ed in qualunque giorno della settimana, ad unico scopo di poter parlare di cose spirituali e far loro conoscere l'importanza di salvar l'anima. |
A205000127 |
Li conduceva in chiesa, porgeva loro l'acqua benedetta, mostrava loro il vero modo di far il segno della santa croce. |
A205000136 |
Mossi da tali parole cangiarono divisamento e si posero secolui a fare ricreazione, e all'ora dovuta andarono in chiesa ad assistere alle sacre funzioni. |
A205000138 |
Questi fatti, che pur erano frequenti, erano per lui della più grande consolazione, e di grande vantaggio ai compagni, perciocchè spesso avveniva che taluno non riportasse alcun frutto da una {60 [210]} predica udita in chiesa, e che poi arrendevasi alle pie insinuazioni di Domenico. |
A205000138 |
Venuto il sabato, qual cacciatore che ha colto buona preda, l'accompagnava in chiesa, lo precedeva nel confessarsi, per lo più preveniva il confessore, si tratteneva seco dopo a fare il ringraziamento. |
A205000146 |
La stessa sua ricreazione era quasi sempre dimezzata; una parte per lo più era passata in pia lettura o in qualche preghiera che egli andava a fare in chiesa con alcuni compagni in suffragio delle anime del purgatorio o in onore di Maria Santissima. |
A205000148 |
Tutte le volte che portavasi in chiesa andava avanti all'altare di lei per pregarla ad ottenergli la grazia di conservare il suo cuore sempre lontano da ogni affetto impuro. |
A205000149 |
Ogni venerdì poi sceglieva un tempo di ricreazione, si portava in chiesa con altri compagni e con essi recitava la corona {64 [214]} de' sette dolori di Maria o almeno le litanie di Maria addolorata. |
A205000150 |
Altra volta si tolse il mantelletto dalle proprie spalle per imprestarlo ad un altro affinchè andasse volentieri con lui in chiesa a pregare. |
A205000150 |
Domenico si levò i guanti dalle mani, e glieli diede e cosi andarono ambidue in chiesa. |
A205000150 |
Un giorno di sabato aveva invitato un compagno a recarsi con lui in chiesa per recitare il vespro della B. Vergine. |
A205000151 |
Si accordava con altri per fare ogni giorno di tal mese qualche pràtica particolare oltre a quanto facevasi in pubblico nella chiesa. |
A205000181 |
Il Savio desiderava ardentemente di rendere tra di noi vivo e {75 [225]} durevole il pensiero di questo augusto titolo dalla Chiesa dato alla regina del cielo. |
A205000181 |
L'anno 1854 il supremo Gerarca della Chiesa definiva dogma di fede l'immacolato concepimento di Maria. |
A205000218 |
Nelle conferenze si stabilisca qualche opera di carità esterna, come la nettezza della Chiesa, l'assistenza od il catechismo di qualche fanciullo più ignorante. |
A205000260 |
Avvenne più volte, che andando in chiesa, specialmente nel giorno che Domenico faceva la santa comunione, oppure vi era esposto il santissimo Sacramento egli restava come rapito dai sensi, sicchè lasciava passare tempo anche troppo lungo, se non era chiamato per compiere i suoi ordinarii doveri. |
A205000260 |
Entra in chiesa, va in coro e io vede là fermo come un sasso. |
A205000260 |
Riferita al Direttore tal cosa, gli nacque sospetto di quello che era realmente, che fosse in chiesa, siccome già altre volte era accaduto. |
don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html |
A206000001 |
Noi abbiamo già percorso lo spazio di anni 221 ed abbiamo sempre veduto succedersi l'un dopo l'altra questi supremi Pastori della Chiesa. |
A206000003 |
Callisto aveva già lavorato con grande zelo sotto al Pontificato de' suoi antecessori: più volte aveva esposta la vita ai pericoli, anzi fu più volte sul punto di essere condotto al martirio, ma la divina provvidenza lo aveva riserbato pel governo della Chiesa universale. |
A206000007 |
Questa Chiesa è considerata come una delle prime Basiliche di Roma. |
A206000007 |
Tale notizia fece provare a S. Callisto grande consolazione; e per dare un segno di gratitudine a Dio pel benefizio ricevuto, animò i cristiani a costruire in quel luogo medesimo una chiesa che è la prima innalzata pubblicamente in Roma ad onore della Beata Vergine Maria. |
A206000014 |
Dalla qual cosa si conosce quanto sia antico nella Chiesa l'uso di non permettere il matrimonio in certi gradi di parentela. |
A206000014 |
Noi cattolici dobbiamo rispettare queste antiche disposizioni della Chiesa, e ricorrere alla suprema di lei autorità ogni qualvolta ci occorresse di celebrare matrimonio tra parenti fino al quarto grado. |
A206000014 |
Siccome però ci sono gradi in cui il matrimonio è proibito soltanto per legge della Chiesa, perciò la medesima Chiesa, qualora vi siano ragionevoli motivi, suole concederne la {11 [83]} dispensa. |
A206000020 |
Mentre il popolo fuggiva così disperso, alcuni vennero al di là del Tevere vicino alla chiesa che S. Callisto avea fatto edificare alla Beata Vergine, dove solevano {15 [87]} radunarsi i cristiani. |
A206000038 |
Callisto: Credi nello Spirito Santo, la santa Chiesa Cattolica, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne?. |
A206000056 |
Quest'isola dicevasi anche Tiberina, ed ora è detta di S. Bartolomeo a motivo di una chiesa ivi eretta e dedicata a questo santo Apostolo. |
A206000057 |
Infierendo in simile guisa la persecuzione contro ai Cristiani, S. Callisto stimò bene di nascondersi per potere con qualche sicurezza provveder ai bisogni della Chiesa. |
A206000058 |
Se ti arresti un momento sulla piazza di questa chiesa vedrai nel lato sinistro di essa la seguente iscrizione: Coemeterium S. Calipodii praesbyteri et Martyris. |
A206000059 |
Il corpo di S. Calipodio fu più tardi tolto da questo cimitero e trasportato nella chiesa di S. Maria in Transtevere, ove tuttora si venera ( Vedi Arringo, Roma subterranea Niby, Roma Moderna ). |
A206000063 |
Questo martirio compievasi il 14 di ottobre, l'anno 226, dopo aver governato la Chiesa cinque anni, un mese e dodici giorni. |
A206000064 |
Questa chiesa conservasi tuttora nel suo splendore e per antichità e per ornamento. |
A206000065 |
Egli ripose tali reliquie parte in una chiesa dedicata a S. Bonifacio e parte in un monastero di Benedettini. |
A206000065 |
Questo pontefice, nel tempo trascorso tra l'anno 731 e 742, riedificò quasi dalle fondamenta la chiesa suddetta. |
A206000067 |
Si conservano alcune parti di braccio nell'oratorio di san Grisogono, in S. Agnese, a S. Maria in Cosmedin, nella chiesa di S. Tomaso da Parione, nella chiesa de' Ss. Sergio e Bacco presso l'arco di Settimio; frammenti di ossi a S. Paolo, nella chiesa di S. Cecilia ed Araceli, in S. Anastasio, in S. Simone del Ponte, in S. Trifone, in S. Maria della Cuppella, sotto l'altare di S. Matteo in Merolana, in san {42 [114]} Nicolò de' funarii, di S. Salvatore, di S. Maria del popolo, di S. Paolo presso la colonna Antonina, di S. Eustachio |
A206000067 |
Si conservano delle reliquie di S. Callisto in molti luoghi: cioè nella chiesa di S. Sebastiano presso Roma, il capo. |
A206000071 |
Elevando pertanto l'urna più in alto del luogo in cui giaceva, la portarono fino all'atrio della chiesa. |
A206000071 |
L'uomo di Dio avendo esposto il suo desiderio a Papa {46 [118]} Sergio II che allora (847) governava la Santa Romana Chiesa, ottenne ciò che dimandava. |
A206000072 |
I portatori e tutta la circostante moltitudine di popolo erano pieni di stupore, e non sapevano che fare, quando un prete togliendo la cassa la riportò nella chiesa come se non ne avesse sentito verun peso, e la depose nel luogo di prima. |
A206000073 |
Detta l'orazioni;, quando tutti ad una voce ebbero risposto: Amen: lo sollevarono come aggravati da nessun peso, e cantando inni e lodi, lo portarono di nuovo fino all'atrio della chiesa. |
A206000074 |
Condotti a quella chiesa, per via si mostravano vie più accesi d'iniqui pensieri, d'ira ed invidia come Caino fratricida: ma essendosi fermati alla presenza del martire, un timore divino cosi li sorprese che si prostrarono col volto a terra chiedendo perdono de' loro falli. |
A206000074 |
Intanto i portatori giunti ad un luogo, che chiamasi Selva dell'Aquila, trovarono conveniente passare ivi la notte, e lo deposero nella chiesa. |
A206000075 |
Appena giunta, in segno di gratitudine dedicò il suo servo e se stessa al servizio della chiesa del nostro Santo. |
A206000076 |
Dopochè i popoli vicini conobbero che era venuto il santo martire Callisto in quelle loro parti, e udirono i miracoli che il Signore per mezzo di lui aveva operato per via, gli infermi di ogni genere a caterve presero a visitare il luogo dove riposava, affinchè pei meriti ed intercessione del Santo fossero liberati dai loro mali, e resa ai corpi la sanità li rendesse più forti nel servizio del Signore, Una notte finito il mattutino ed usciti tutti dalla chiesa, quegli infermi si diedero al sonno. |
A206000076 |
Essendo già {53 [125]} trascorsi alcuni anni, e disperando ognuno di ritrovare medicina pel figlio, venne loro in mente di condurlo alla chiesa del Santo affine dì pregarlo ed offerirgli regali e doni. |
A206000076 |
I custodi della chiesa svegliati dalle sue grida vennero, aprirono le porte e trovarono che aveva acquistato vista perfetta colui, che da tanto tempo vedevano cieco. |
A206000076 |
La chiesa che quivi era stata fabbricata, prima che vi fosse portato quel sacro pegno, era troppo piccola, e perciò Everardo desiderava che fosse demolita e ne fosse costrutta un'altra più grande e più maestosa. |
A206000076 |
Ma uno di quei miseri, privo della vista, rimase avanti alla porta della chiesa. |
A206000076 |
Mentre dormiva gli apparve un personaggio vecchio con abito candido come la neve, che con voce soave chiamandolo gli disse: o Malaldo (così chiamavasi quel cieco), perchè tanto tempo te ne giaci? alzati, non mettere indugio, entra nella chiesa, e rendi grazie a Dio. |
A206000076 |
Svegliatosi dal sonno, vide tutte le cose chiaramente, e correndo fino alla porta della chiesa, con ripetuti colpi si diede a bussare affinchè gli fosse aperta. |
A206000078 |
Oltre a quanto fu detto di questa chiesa giudichiamo bene di aggiungere ancora alcune cose che servono come di documento a provare quanto abbiamo esposto nella vita di S. Callisto. |
A206000080 |
Onde quando {56 [128]} a Cesare fu decretata la perpetua podestà tribunizia, per un giorno intiero corse in Roma un fonte di olio, che fu segno evidentissimo in terra per quelli che non intendevano le profezie, che per tutto un giorno, cioè per tutto il tempo del Romano impero l' Unto, cioè Cristo e da lui gli Unti, cioè i cristiani, sarebbero abbondantemente e senza mai cessare usciti dalla Taverna meritoria, cioè dal largo ed ospitale seno della santa Chiesa. |
A206000081 |
A cagione adunque di questa credenza S. Callisto circa l'anno 224 ottenne dall'Imperatore Alessandro Severo di poter ivi fabbricare una piccola chiesa che dedicò al Parto di Maria Vergine. |
A206000081 |
A questa chiesa fu per qualche tempo gran concorso di gente, ma infierendo di nuovo la persecuzione essa venne abbandonata e in gran parte distrutta. |
A206000081 |
Gregorio IV nell'anno 828 alzò un monastero vicino a questa chiesa, e fece trasportare presso all'altare i corpi de' santi Callisto, Cornelio, e Calipodio, che prima {57 [129]} giacevano in mezzo della chiesa in un luogo poco decoroso. |
A206000081 |
IV. Questa chiesa nell'esteriore ha un portico con cinque ingressi muniti di cancelli di ferro ed ornati di quattro colonne di marmo sopra cui si vedono quattro statue rappresentanti S. Callisto, S. Cornelio, S. Giulio, S. Quirino, tutti lavori di valenti artefici. |
A206000082 |
La parte interiore di questa Chiesa apresi in tre navate assai spaziose fatte a volta. |
A206000090 |
Vi sono molte altre iscrizioni e preziosi dipinti, i quali tendono tutti a dimostrare l'antichità di questa chiesa e la grande venerazione che fin dai tempi antichissimi hanno sempre avuto i cristiani verso la Gran Madre di Dio. |
don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html |
A207000001 |
Nella Chiesa si ebbe di lui grande venerazione in tutta l'antichità, e le cose che di esso siamo per raccontare sono quasi letteralmente ricavate dagli atti autentici del suo martirio. |
A207000001 |
S. Urbano fu uno dei più grandi pontefici che abbiano governata la Chiesa di Gesù Cristo. |
A207000004 |
Dio però l'aveva fino allora conservato affinchè impiegasse gli ultimi sei anni di vita nel governo della Chiesa Universale. |
A207000005 |
Divenuto capo della Chiesa rivolse le sue cure a riordinare alcune cose riguardanti alla disciplina Ecclesiastica, intorno a cui i suoi antecessori, per motivo delle persecuzioni, non avevano avuto tempo di occuparsi. |
A207000006 |
Si hanno però alcuni esempi che furono ancora usati calici di vetro e di legno in caso di necessità, la qual cosa fu tollerata dalla Chiesa. |
A207000007 |
Affinchè ciascheduna Chiesa fosse sollecita ad eseguire gli ordini del Papa, ne diede egli medesimo l'esempio. |
A207000012 |
Le oblazioni poi fatte dai fedeli alla Chiesa fossero in parte destinate ai Sacri Ministri, perchè, come dice {11 [305]} s. Paolo, chi serve all'altare deve vivere dell'altare. |
A207000012 |
Le parole del Santo Pontefice sono queste: Le oblazioni che i fedeli fanno al Signore, non devono avere altro uso se non in favore della Chiesa e dei fratelli cristiani bisognosi; perchè sono oblazioni dei fedeli fatte come in espiazione dei loro peccati, e perciò patrimonio dei poveri. |
A207000012 |
Urbano decretò che tali fondi tossero proprietà della Chiesa, e l'amministrazione appartenesse esclusivamente agli Ecclesiastici. |
A207000025 |
Secondo l'uso di quei tempi egli fu rivestito di una veste candida, colla quale la Chiesa significa la novella innocenza che si acquista col Battesimo. |
A207000082 |
Vi prego adunque di avere cura de' miei poverelli; date loro quanto troverete in mia casa: la casa poi sia cangiata in chiesa che possa per sempre servire ai fedeli, che si vogliono ivi radunare per cantare le lodi del Signore. |
A207000085 |
Presentemente accanto a questa chiesa avvi un monastero in cui molte sacre vergini servono Gesù Cristo colla santità della vita e coll'esercizio della carità cristiana. |
A207000097 |
In simile guisa cangiarono quell' orrida prigione in una specie di chiesa, dove passarono tutta la notte cantando lodi al Signore. |
A207000147 |
Cosi compieva la sua gloriosa carriera il diciottesimo Vicario di Gesù Cristo dopo aver governato la Chiesa sei anni sette mesi quattro giorni. |
A207000150 |
In quella cripta, che in breve diventò una chiesa anzi un vero santuario, fu fatto fare un sepolcro tutto rivestito e coperto di marmo prezioso. |
A207000171 |
La maggior parte del suo corpo fu tratta fuori dalle catacombe e portata nella chiesa di s. Cecilia a Roma; molte reliquie però furono mandate, in altre parti della cristianità per appagare re, principi, e molti {88 [382]} altri celebri personaggi che ne facevano dimanda alla S. Sede. |
A207000173 |
Usciti da Roma i portatori si fermarono presso ad una chiesa dedicata a s. Alessandro. |
A207000185 |
L'altra chiesa dedicata al medesimo santo Pontefice è più nell'interno di Roma: essa è fabbricata sul principio della via detta Alessandrina vicino al Foro ovvero piazza Traiana. |
A207000186 |
Annesso a questa chiesa avvi ora un monistero di cappuccine che si occupano nell'educare povere ragazze. |
A207000186 |
[5]: L'anno 1141 mentre regnava in Francia Ludovico il Giovane dovevasi in onore di s. Urbano benedire una chiesa parochiale dal Vescovo. |
A207000188 |
Dopo molte e prolungate preghiere si sentì vivo desiderio di consacrarsi a Dio nel convento annesso a quella chiesa. |
A207000196 |
Il concorso de' fedeli alle reliquie di s. Urbano, e le grazie che si ottennero dà chi andava ad invocare la protezione di lui dimostrano come fin da' primi tempi della Chiesa sia stato conosciuto il dogma della invocazione de' santi. |
A207000197 |
Questa verità è stata in ogni tempo conosciuta e praticata nella Chiesa ed è appoggiata sopra la medesima infallibile autorità della Bibbia. |
A207000199 |
La Chiesa cattolica ha sempre insegnato e tuttora insegna che noi dobbiamo adorare Iddio come supremo padrone di tutte le cose. |
don bosco-vita della beata maria degli angeli.html |
A208000014 |
Giunto il bramato giorno si portò ella alla Chiesa con tanta modestia e raccoglimento, che ben si vedeva come la sua mente fosse compresa della grande azione che andava per compiere. |
A208000014 |
Piena di questi sentimenti andossene nel giorno della Madonna pella Neve nella Chiesa di s. Rocco. |
A208000066 |
Intendeva con tale fondazione che fosse concesso ad un maggior numero di anime un luogo, ove potessero con perfezione amare e servire Iddio, e fabbricata una chiesa di più ad {101 [375]} onore e gloria del Signore, a spirituale vantaggio dei fedeli. |
A208000069 |
Non andò molto che si potè ampliare il monastero e la Chiesa, e Iddio compiacendosi di mandarvi delle eccellenti novizie e religiose, si rese quel monastero uno dei più illustri dell' Ordine. |
A208000071 |
Aveva in somma venerazione il Capo visibile della Chiesa, il Vicario di Gesù Cristo, è ne parlava sempre con zelo, stima ed affetto sì grande, che sembrava che avesse il cuore sulle labbra, quando trattavasi di promuoverne il vantaggio, {106 [380]} o magnificarne la gloria. |
A208000071 |
Essendo superiora o maestra delle novizie raccomandava spesso alle sue figlie, che pregassero pel bene della Chiesa, per la prosperità del Romano Pontefice. |
A208000071 |
Ma non si può dire la pena che ella soffriva quando infierisse contro della Chiesa Cattolica alcuna guerra o persecuzione. |
A208000071 |
Ringraziava mollo di cuore Iddio per averla fatta nascere in mezzo alla vera religione, in seno alla Chiesa Cattolica, fuori della quale non vi può essere salute. |
A208000072 |
Oh! se questa figlia divotissima della Chiesa vivesse ancora ai tempi nostri, al vedere la presente guerra che si fa a questa buona Madre di tutti i fedeli, e ai suoi ministri, quante lagrime non verserebbe per dolore, quante preghiere non innalzerebbe a Dio, e a quante penitenze non si abbandonerebbe per ottenerle una pronta pace! {107 [381]}. |
A208000074 |
Questa sua tenera divozione a Gesù Sacramentato le fece godere {110 [384]} eziandio una gioia indicibile quando le venne assegnato l' uffizio di sacrestana, e ciò appunto perchè in tale uffizio le si porgeva l' occasione di più spesso trovarsi in Chiesa, e intrattenersi con Gesù nell' Augustissimo Sacramento. |
A208000075 |
Iddio, la Beata Vergine, l' anima, il paradiso, l' inferno, la Chiesa, il papa e simili erano per lo più gli oggetti dei suoi discorsi, e sapeva farli entrare con una destrezza mirabile. |
A208000075 |
Santa Teresa nel riformare l' Ordine del Carmelo protestò che il suo fine principale si era di risarcire i danni, che riceveva la Chiesa dalla sempre più baldanzosa eresia, cooperare alla salute delle anime. |
A208000078 |
Quando era superiora si occupava in lavorar pianete, per mandarle poscia a qualche sacerdote in particolare, o a qualche chiesa, affinchè fossero celebrate delle messe in sollievo di quelle penanti spose di Dio. |
A208000083 |
Un anno solennizzandosi con grande pompa nella chiesa di santa Cristina la festa della Serafica s. Teresa, essendo entrata in monastero la Corte, e portatasi all' adorazione del SS. Sacramento, ecco presentarsi allo spirito della nostra Beata sopra una bara morto il Principe di Piemonte Vittorio Amedeo Filippo, figlio dell' allora regnante Vittorio Amedeo II, giovane di quattordici anni. |
A208000088 |
Arricchita di tutti quei privilegi e favori, che possono rendere un' anima grande al cospetto di Dio e degli uomini, la Beata Maria degli Angeli era venuta in grande stima non solo presso le religiose, che avevano la bella sorte di godere sempre la sua compagnia, e ammirare da vicino le sue virtù, ma eziandio presso tutta la {140 [414]} città, la Real Corte, e gli stessi prelati di santa Chiesa. |
A208000088 |
Imperciocchè, come attesta monsignor Costanzo, una volta le mandò a dire, che egli le comandava di pregare Iddio per la sua persona, e pei bisogni di Santa Chiesa; ed un' altra volta le rinnovò il medesimo comando per mezzo del marchese di Prie, quando le spedi l' uffizio del Patrocinio di s. Giuseppe, che essa gli aveva fatto chiedere per la diocesi di Torino. |
A208000095 |
Disse che di tutto cuore ringraziava l' infinita misericordia di Dio, che l' aveva fatta nascere nel seno della vera Religione, e le concedeva di poter ora morire vera figlia della santa Chiesa Cattolica, apostolica, romana, in cui solo può ritrovarsi pace e salvezza. |
A208000102 |
Dal lugubre suono delle campane pubblicatasi in un subito per tutta la città la deplorabile perdita che ognuno aveva fatto, in ogni angolo, in ogni casa, in ogni contrada udivasi questa {164 [438]} voce: «La santa è morta! andiamo a vedere la santa.» Vedevansi perciò da ogni luogo tramischiati insieme nobili, plebei, cavalieri, religiosi, che in folla venivano a santa Cristina; sicchè in breve quella chiesa non fu più bastante a contenere la divota moltitudine, che vi accorreva. |
A208000103 |
In questa circostanza fu posto in luogo separato nel medesimo sotterraneo, d' onde venne poi traslocato nella {167 [441]} chiesa di santa Cristina allorchè se ne fece la seconda ricognizione dai giudici apostolici ai 19 di giugno del 1723. |
A208000103 |
Sotto Napoleone I essendo poi stato chiuso e ridotto ad uso profano il monastero di s. Cristina, il corpo della Beata ai 20 settembre 1802 fu per ordine dell' Arcivescovo di Torino trasferito nella Chiesa di s. Teresa, e quivi collocato nel coretto a destra dell' altare maggiore. |
A208000104 |
In questa occasione si fece l' ultima ricognizione del suo corpo dai delegati della Santa Chiesa, onde sempre meglio assicurarsi prima di esporlo alla pubblica venerazione dei fedeli. |
A208000105 |
Nella suddetta Chiesa di s. Teresa si sta ora preparando un posto decoroso, in una bell' urna collocare questa preziosa reliquia. |
A208000106 |
Si dimandò più volte che quel prezioso corpo venisse trasferito in luogo più accessibile; ma i superiori ecclesiastici, gelosi di ubbidire in tutto ai sommi pontefici i quali con appositi decreti avevano proibito che si prestasse culto pubblico a qualsiasi persona, prima che la Chiesa lo avesse approvato, ricusarono costantemente. |
A208000111 |
Noteremo ancora i due miracoli che furono approvati dalla Santa Chiesa per la sua Beatificazione. |
A208000114 |
Tutti perciò desideravano che Maria degli Angeli venisse dalla Chiesa innalzata all' onor degli altari, onde poterla pubblicamente venerare. |
A208000115 |
Tuttavia secondo le leggi della Chiesa non si poteva ancora introdurre la causa di beatificazione finche non fossero passati almeno dieci anni dalla morte di lei. |
A208000116 |
Però la finale decisione di questa causa, pei molti intervalli voluti dagli esami ne-cessarii a farsi, ed eziandio per le condizioni dei burrascosi tempi che corsero d' allora in poi per la Chiesa, si protrasse fino al regnante Pontefice Pio IX, il quale in quest' anno medesimo 1865 riconoscendo quanto erasi già fatto dalla Sacra Congregazione dei Riti, e dagli illustri suoi predecessori, ed approvando inoltre, come è prescritto, due dei miracoli operati dopo {176 [450]} morte dalla venerabile serva di Dio, la decorò del glorioso titolo di Beaa, elevandola cosi all' onore degli altari con immenso giubilo di tutti i buoni e specialmente dei divoti Torinesi. |
A208000117 |
Colla Beatificazione della venerabile Maria degli Angeli acquistò una nuova gemma la Chiesa Cattolica, un nuovo splendore l' Instituto del Carmelo, un nuovo lustro Torino e il Piemonte. |
A208000118 |
Imperciocchè uno dei fini, per cui Iddio suscita nella sua Chiesa i santi, si è perchè siano a tutti i fedeli di buon esempio e di forte stimolo al bene operare. |
A208000118 |
Poichè nel vedere la legge di Dio e della Chiesa e gli stessi consigli evangelici esattamente praticati da tanti e tante, ciascuno può dire a se stesso come già il grande Agostino: Se questi e queste si sono santificati, perchè nol potrò ancor io? {178 [452]}. |
A208000120 |
Deh! {180 [454]} proteggi la Chiesa e i suoi ministri, difendila da' suoi nemici, ottienile presto tranquillità e duratura pace. |
A208000120 |
Fa che esse a tuo esempio sieno in tutti i luoghi, in tutti i tempi l' onore, l' ornamento, la porzione più gloriosa della Cattolica Chiesa. |
A208000120 |
Tu intanto, o inclita sposa di Gesù, tu nuova gemma della Chiesa cattolica, tu splendore del Carmelo, tu gloria della nostra patria, deh! tu dall' alto de' cieli volgi sopra di noi uno sguardo pietoso. |
don bosco-vita di s. giovanni battista.html |
A209000010 |
Zaccaria padre di Giovanni ripigliando {15 [393]} la favella proruppe in un mirabile cantico che la Chiesa ogni giorno ripete nei divini uffizi, in cui esso dice che Iddio stava per adempiere alle promesse fatte ad Abramo riguardo al Messia, e che stava per mostrarsi, e nel medesimo tempo fa conoscere la parte che avria suo figlio in questa grand'opera, coll'essere il profeta ed il precursore. |
A209000012 |
Pare che egli volle nascondere i suoi disegni agli uomini facendo comparire questo ritiro involontario e forzato, imperocchè se ci teniamo ad una opinione quasi universalmente abbracciata nei primi secoli della Chiesa, si crederà che Erode cercando Gesù Cristo per togliergli la vita, volle pure far morire s. Giovanni, avendo udite le meraviglie operate alla sua nascita, e che per questo, Santa Elisabetta, sua madre, fu obbligata a fuggirsene con lui nel deserto. |
A209000013 |
Imperocchè il suo abito non era composto che di peli di camello; e si cingeva con una cintura di cuoio come Elia; e questo fece si che nei primi secoli della Chiesa fu tenuto come l'autore ed il modello degli anacoreti. |
A209000044 |
La Chiesa ne celebra la Natività nel giorno 24 di giugno e la Decollazione addi 29 agosto in memoria della traslazione delle sue reliquie fetta in quel giorno, come è segnato in alcuni martirologi. |
A209000045 |
Ne vennero poi tratte nel 395 e furono poste nella chiesa che Teodosio imperatore fece edificare col nome del santo, nel luogo in cui era stato il tempio di Serapide, ed allora si fecero distribuzioni di quelle sacre reliquie ad alcune chiese. |
A209000045 |
Nell'anno 453 si scoperse ad Emesa nella Siria il suo sacro capo, il quale rimase nella chiesa di quella città fino all'anno 954, in cui fu portato a Costantinopoli. |
A209000045 |
Presa questa capitale dai Francesi nell'anno 1204 un gentiluomo, {59 [437]} Wallon di Sortons, che era presente alla presa della città trovò il capo di s. Giovanni in un vecchio palazzo e portò ad Amiens in Francia una parte di questa testa, cioè tutto il viso, trattane la mascella, inferiore, e la diede alla sua chiesa. |
A209000045 |
Quivi dimorarono fino all'anno 362, finchè sotto l'impero dell'empio Giuliano apostata, alcuni imitando il mal esempio del loro imperatore aprirono la tomba di s. Giovanni Battista ed abbruciarono una parte delle sue reliquie e quelle del profeta Eliseo; ma alcuni monaci mescolati a quei sacrileghi salvarono in parte quelle di s. Giovanni Battista e le mandarono a s. Atanasio il grande patriarca di Alessandria, il quale le nascose in una muraglia della sua chiesa. |
A209000046 |
Si dice che a Roma si custodisse una parte di questa medesima testa, ma alcuni volevano che si fosse confuso s. Giovanni Battista con un altro s. Giovanni che fu martirizzato a Roma, il perchè papa Clemente VIII per torre ogni dubbio fece arricchire la chiesa di s. Silvestro di una porzione del capo del santo precursore che si venera in Amiens. |
A209000047 |
I popoli si fecero sempre premura di onorarlo e la Chiesa ne celebra la Natività e la morte, ciò che non fa a nessun altro, perchè tutti i santi si onorano il giorno della loro morte, ma si celebra, la Natività di s. Giovanni Battista perchè gli fu data la grazia santificante colla remissione del peccato originale fin dal seno di sua madre, nella visita che fece la B. Vergine a s. Elisabetta. |
don bosco-vita di s. giuseppe.html |
A210000112 |
» La santa Chiesa esprime le amorose ultime assistenze di Gesù e di Maria verso s. Giuseppe con queste parole: « Cuius extremas vigiles ad horas Christus et Mater simul astiterunt ore sereno. |
A210000122 |
La santa chiesa riconosce questo potere sovrano di Giuseppe giacchè ella domanda por sua intercessione ciò che non potrebbe ottenere da se stessa: Ut quod possibilitas nostra non obtinet, eius nobis intercessione donetur. |
A210000135 |
Come poi fu consolidata nei popoli la fede e furono sollevati all'onore degli altari molti santi che avevano edificato la chiesa collo splendor delle loro virtù senza passare pei tormenti, {93 [373]} parve tosto di somma convenienza che non si lasciasse sotto silenzio un santo di cui il vangelo stesso faceva sì ampio elogio. |
A210000137 |
Nella chiesa latina poi il culto di s. Giuseppe rimonta all'antichità dei primi secoli come appare dagli antichissimi martirologi del monastero di s. Massimino di Treveri e di Eusebio. |
A210000138 |
Verso il fine del decimoquinto secolo la chiesa milanese e Toletana lo introdussero pure nella loro liturgia, finchè nell'anno 1522 la sede apostolica ne estese il culto a tutto l' orbe cattolico. |
A210000140 |
L'altra parte {95 [375]} si conserva nella chiesa di santa Anastasia nella stessa città. |
A210000140 |
Una parte del manto con cui s. Giuseppe ravvolse il santo bambino Gesù è conservata in Roma nella chiesa di santa Cecilia in Transtevere dove si conserva pure il bastone che questo santo portava viaggiando. |
A210000146 |
La sacra Congregazione dei Riti finalmente per secondare ed animare sempre più la pietà dei fedeli verso questo gran Santo con un decreto del 10 settembre 1847 dietro istanza dell'Eminentissimo Cardinal Patrizi estendeva questa festa a tutta la Chiesa universale. |
A210000147 |
Se mai furono tempi calamitosi per la Chiesa di Gesù Cristo, se mai la fede cattolica volse le sue preghiere al Cielo per implorarne un protettore sono pur troppo i giorni presenti. |
A210000149 |
Il regnante Pio IX, ampliando le concessioni de' suoi predecessori, specialmente quelle di Gregorio XVI, accordò a' fedeli dell'uno e dell'altro sesso, i quali dopo aver recitali i seguenti ossequii, detti comunemente le sette Allegrezze ed i sette dolori di s. Giuseppe, per sette consecutive domeniche, in qualunque tempo dell'anno, visiteranno, confessati e comunicati, una Chiesa, od Oratorio pubblico, ed ivi pregheranno secondo la sua intenzione: indulgenza Plenaria applicabile ancora alle anime del Purgatorio, in ciascuna di dette domeniche. |
A210000150 |
A coloro poi che non sanno leggere, o non potranno portarsi in qualche Chiesa, ove pubbicamente si fanno detti Ossequii, lo stesso Pontefice accordò la medesima Indulgenza Plenaria purchè, visitando la detta Chiesa e pregando come sopra, recitino, invece degli Ossequii suddetti, sette Pater, Ave e Gloria in onore del santo Patriarca. |
don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html |
A211000001 |
Il nome di S. Ireneo sarà sempre caro assai a tutti i cattolici i quali sentono in cuore una consolazione dolcissima, perchè la loro madre, Chiesa santa, in ogni età ebbe dei vescovi santi e accesi di zelo; dei martiri gloriosi e dei sommi dottori i quali posero in chiaro le verità della fede e smascherarono l'eresia. |
A211000001 |
Inoltre egli e fiorito in un secolo rimoto ed ha scritto libri pieni di sapienza {47 [143]} e di erudizione a sostegno della fede cattolica: per questo egli meritò il titolo insigne di Padre e Dottore della Chiesa: anzi egli è anche annoverato fra i Padri che sono detti Apostolici. |
A211000001 |
La memoria poi di S. Ireneo ha un titolo speciale per meritarsi l'affetto dei teologi cattolici, conciossiachè egli sia il primo fra i Padri di cui ci rimangano scritti voluminosi, e questi siano una fonte di argomenti per difendere le verità principali della {48 [144]} Chiesa cattolica. |
A211000001 |
S. Ireneo, nome greco, che significa pacifico, fu uno dei santi che più illustrarono la nostra santa Chiesa cattolica dalla metà del secondo secolo sino al principio del terzo: imperocchè egli la propagò col suo zelo, la difese co' suoi scritti, la adornò colla santità esimia della sua vita, e la arricchì di un nuovo trionfo collo spargimento del suo sangue. |
A211000002 |
Speriamo che esso vorrà colle sue preghiere ottenere a tutti gli ecclesiastici dei tempi nostri una porzione di quello zelo che lo animava e di quella santità ond' egli era adorno, e si degni pure di intercedere presso Dio per tutti i fedeli un vivo attaccamento a quella Chiesa fuori di cui non è salute, e per cui egli impiegò la sua vita e sostenne un glorioso martirio. |
A211000003 |
Il nome di S. Ireneo fu sempre mai celebre nella Chiesa: e benchè sia cosa incerta se immediatamente dopo la sua santa morte alcuno ne abbia scritto la vita, nulladimeno è cosa certissima che i Dottori della Chiesa ne' tempi più antichi scrissero grandi elogi di questo illustre vescovo. |
A211000003 |
La Chiesa di Lione poi fu mai sempre sollecita di conservare con una filiale premura la memoria delle virtù e delle sante gesta del suo antico Padre e Pastore, riguardandolo giustamente siccome una delle sue glorie più belle. |
A211000006 |
A quei tempi era vescovo di Smirne {52 [148]} il celebre S. Policarpo, il quale, come abbiamo detto, era stato discepolo di san Giovanni l'Evangelista, e che dopo avere governato quella Chiesa per molti anni con zelo apostolico, terminò poscia la sua carriera episcopale con morire tra le fiamme per la fede di G. C. Ora questo s. Vescovo si prendeva gran cura nell'allevare dei giovani pel santo ministero dell'altare, istruendoli diligentemente nella dottrina del santo Vangelo, e nella storia e disciplina ecclesiastica, e informandoli con amore a tutte le virtù che debbono ornare un sacerdote di G. C. e delle quali egli era il primo a loro porgere un eccellente modello. |
A211000009 |
Fatto sta che sotto maestri così chiari per santità e dottrina, Ireneo fece progressi maravigliosi, e diede prove così insigni di zelo per la gloria di Dio e della Chiesa, da meritarsi l'affètto del suo vescovo S. Policarpo, e l'ammirazione dei fedeli, i quali già cominciavano a prevedere che Iddio destinava questo suo servo ad essere una delle fiaccole, che poste sul candelabro avrebbero sparso molta luce nella casa del Signore. |
A211000011 |
Imperocchè egli è assai verosimile che vi fosse maggior numero di ecclesiastici nell'Asia minore, ove la Chiesa si era assai propagala fin dal principio del cristianesimo, che non nelle Gallie convertite di fresco alla fede. |
A211000012 |
Che se sapessimo, che il posto apporta giustizia a chi lo occupa, noi te lo avremmo principalmente raccomandato qual prete della Chiesa; che tale è appunto il suo grado». |
A211000012 |
Egli si segnalò sì fattamente in ogni virtù, e guadagnossi così l'affetto di tutti che circa l'anno 177 s. Frotino avendo terminato il suo episcopato colla corona del martirio, il clero e popolo di Lione elessero Ireneo per loro ambasciadore presso la santa sede incaricandolo di portare una loro lettera al sommo pontefice Eleuterio, il quale governò la {58 [154]} Chiesa dall'anno 179 all'anno 194. |
A211000013 |
Eretici si dicono coloro, i quali pretendono di essere cristiani, ma frattanto ricusano di credere tutto ciò che la s. Chiesa cattolica, che è la sposa di Gesù C, insegna da credere. |
A211000013 |
Essi presumono di saper interpretare le sante scritture meglio del sommo pontefice, di tutti i vescovi, non badando che Gesù Cristo ha dato l'autorità di predicare e di insegnare al supremo pastore della Chiesa, ai vescovi e non ad altri. |
A211000013 |
Il cielo benedisse le sue fatiche: gli idolatri accorrevano in folla a udire le sue prediche e a ricevere le sue istruzioni, e chiedevano con vive istanze di essere ammessi al s. battesimo e ricevuti nel grembo della vera Chiesa. |
A211000013 |
Se l'uffizio di vescovo è sempre mai eccessivamente difficile, e al dire di s. Paolo è un peso tale da atterrire gli stessi angeli, lo era assai più nei primi secoli della Chiesa. |
A211000014 |
A' tempi di s. Ireneo la Chiesa era travagliata da molte eresie, che facevano un guasto orribile delle anime; ma fra esse la più maligna e formidabile era quella dei Gnostici, i quali sotto mostra di professare la religione del puro vangelo, volevano introdurre di bel nuovo l'idolatria. |
A211000014 |
E perchè mai di sacerdote della vera Chiesa divenne un eretico epperò un ministro dell'errore? Cel dice Tertulliano nel suo libro contro i Valentiniani (cap 4): Perchè non avendo potuto ottenere in Egitto la dignità di vescovo, che era il suo desiderio, per vendetta si arruolò alla bandiera di Satanasso, {63 [159]} e fecesi a perseguitare la Chiesa con predicare l'eresia. |
A211000014 |
Essi erano acciecati dalla superbia siccome i miscredenti ed eretici dei giorni nostri, i quali trattano siccome stolti coloro che ubbidiscono alla Chiesa, e stimano se stessi genti di spirito e di mente elevata perchè rigettano gli insegnamenti dei ministri di G. C. Ma i Gnostici benchè pretendessero d'essere illuminati, pure non s'accordavano tra di loro, ed erano divisi in più sette. |
A211000018 |
Negli altri quattro libri smaschera i loro errori coll'autorità della s. scrittura e della Chiesa e con argomenti tratti dalla ragione: ma si ferma specialmente sulla novità dei loro erronei insegnamenti, osservando come nella Chiesa non vi sia dottrina vera fuorchè quella che fu insegnata dagli apostoli, epperò ogni insegnamento nuovo per questo solo sia manifestamente falso. |
A211000018 |
Nel primo enumera e descrive gli errori delle varie eresie, le quali tentarono di corrompere la Chiesa sino dai tempi degli apostoli, e mostra come gli eretici non si siano mai accordati fra di loro. |
A211000019 |
Questo è lo stesso argomento, col quale oggidì confutiamo i protestanti, imperocchè {65 [161]} la Chiesa fu fondata dagli apostoli, che cominciarono a predicare 1827 anni fa. |
A211000020 |
In questa opera, la quale giunse fino a noi, si vede chiaro quanto questo s. vescovo fosse pratico non solo delle sante scritture e della storia della Chiesa, ma anche delle scienze profane. |
A211000023 |
Un certo Fiorino, che insieme col nostro santo vescovo aveva avuto la sorte di essere discepolo di S. Policarpo, divenuto prete della Chiesa romana, dimenticossi dei santi insegnamenti del suo maestro, e fecesi a predicare le più empie bestemmie, e tra le altre, che Dio era autore del peccato. |
A211000026 |
A quei tempi oltre l'idolatria e le eresie che travagliavano la Chiesa, v'erano dissenzioni anche tra i cattolici su di un punto di disciplina assai importante, cioè sul giorno in cui dovevasi celebrare la solennità della Pasqua. |
A211000028 |
Nel loro novero erano varii vescovi dell'Asia minore e di altre parti d'Oriente: e quantunque la loro pratica non toccasse la fede, pure recava un gran disturbo nella Chiesa; imperocchè mentre gli uni già festeggiavano la Risurrezione del Redentore, gli altri ancora si affliggevano per la sua passione. |
A211000029 |
Che fece egli adunque? Egli fece quanto gli suggerì la sua carità, e mostrandosi degno del suo bel nome, che significa pacifico, ossia amante di pace, egli si rivolse a un certo Blasto prete della Chiesa {71 [167]} romana, uno dei Quartodecimani più caldi (conciossiacchè insegnava, esservi un precetto divino di celebrare la Pasqua il dì 14 della luna del primo mese), e gli scrisse un trattato Dello Scisma (che non giunse fino a noi ), onde indurlo a mutar parere, e a non disturbare più oltre la pace della Chiesa. |
A211000029 |
Per lo che S. Vittore, che allora sedeva sulla cattedra di S. Pietro, comandò ai Quartodecimani di uniformarsi alla pratica della Chiesa universale, minacciando di scomunicarli ossia di separarli dal corpo dei fedeli, se non ubbidivano. |
A211000031 |
Dalle cose dette si vede quanto vivo fosse lo zelo di S. Ireneo, quale amore egli portasse alla Chiesa, quanto a cuore gli stesse la gloria di Dio e la salvezza delle anime. |
A211000032 |
S. Ireneo governò la Chiesa di Lione circa ventiquattro anni, cioè dall'anno 180 sino all'anno 204. |
A211000034 |
A Lione e nella Chiesa latina si è sempre creduto che il martirio di S. Ireneo avvenisse il 28 giugno, i Greci però celebrano la festa di questo santo al 23 di agosto. |
A211000034 |
Ma quello che è certo, e che reca una gloria immensa alla chiesa di Lione, è che quasi tutti i cristiani di questa città, seguendo l'esempio del loro santo pastore, stettero saldi nella fede, e preferirono di dare la loro vita sotto i colpi del pugnale che li sgozzava, piuttosto che rinnegare o anche solo fingere {75 [171]} di rinnegare Gesù Cristo e la sua Chiesa. |
A211000034 |
S. Gregorio di Tours scrive, il numero dei cristiani scannati in quell'occasione, e dice essere stato sì grande che il sangue scorreva a rivi per le piazze; e se crediamo a ciò che leggesi in una iscrizione, la quale ancora esiste nella chiesa di S. Ireneo a Lione, i cristiani, che in quella sola persecuzione diedero il sangue per Gesù Cristo non furono meno di 12000. |
A211000039 |
Si sa che Calvino nativo di Francia, volle emulare Lutero nel combattere la {78 [174]} Chiesa cattolica e farsi capo d'una setta di eretici, detti Protestanti, i quali presero poi il nome di Calvinisti. |
A211000040 |
I Calvinisti si recarono a predicare le loro eresie nella valle di Pinerolo, ove si guadagnarono i Valdesi, che sul finire del secolo duodecimo si erano separati dalla Chiesa cattolica. |
A211000041 |
Questi sono gli argomenti coi quali Calvino e i suoi protestanti volevano dimostrare che essi erano mandati da Dio a purgare la Chiesa di G. C. de' suoi errori e difetti. |
A211000042 |
Adunque i Calvinisti di Francia tra altre città, ove segnatamente agognavano di dare sfogo al loro odio contro la Chiesa cattolica, era Lione, della quale eransi impadroniti li 30 aprile del 1562. |
A211000042 |
Allora fu che tutti i cittadini si rallegrarono sommamente alla notizia che il capo del {82 [178]} loro santo Vescovo era stato preservato, e ordinatasi pubblica festa, in mezzo alla gioia ed esultanza di tutto il popolo, quella preziosa reliquia insieme con quelle degli altri martiri furono riportate al loro luogo primiero, cioè alla chiesa di S. Ireneo. |
A211000042 |
Esse vennero riposte nella cappella sotterranea, la quale è perciò riguardata dagli abitanti di Lione siccome il luogo più sacro della loro città, e ove anche al dì d'oggi i forestieri che hanno fede sentono un bisogno di recarsi a venerare la memoria d'uno dei Vescovi più insigni, che abbiano illustrato la Chiesa cattolica colla dottrina, colla santità e col martirio. |
A211000043 |
Io prego il lettore di leggere attentamente le osservazioni seguenti; imperocchè esse sono di grande importanza nei tempi presenti, nei quali i protestanti fanno ogni sforzo per imitare i Gnostici nel muovere guerra agli insegnamenti della Chiesa cattolica. |
A211000044 |
4 volendo confutare gli eretici coll'autorità della Tradizione, cesi scrive: «Non è necessario il cercare presso di altri la verità, la quale facilmente possiamo ricevere dalla Chiesa, conciossiachè gli Apostoli abbiano abbondantemente conferito a lei siccome a un {84 [180]} ricco serbatoio le cose tutte che appartengono alla verità... Infatti, che faremmo noi, ove si levasse disputa intorno ad alcuna questione anche non del massimo momento? Forse non dovremmo noi ricorrere alle chiese, in cui gli Apostoli vissero, e ricevere da esse ciò che avvi di certo e indubitato in quella questione? E che? se gli Apostoli non ci avessero lasciate le scritture, certo avremmo seguito il filo della Tradizione, che essi Apostoli affidarono a coloro a cui consegnarono il governo delle chiese, siccome fanno molte barbare nazioni, le quali posseggono la fede senza inchiostro e senta carta.». |
A211000044 |
Ora S. Ireneo insegna tutto il contrario: cioè egli insegna: 1° che la parola di Dio è contenuta non solo nelle S. Scritture, ma anche nella Tradizione, cioè nell'insegnamento a viva voce della Chiesa: 2° che vi possono essere, e vi sono in realtà molti cristiani i quali professano la vera fede benchè non abbiano mai letto la santa Scrittura, conciossiacosachè non sappiano o non possano leggerla, ma conoscono le verità della fede solo per averle apprese dalla voce dei Pastori della Chiesa. |
A211000045 |
Infatti dopo {85 [181]} aver detto, siccome abbiamo veduto, essere nostro dovere ricorrere alle chiese che furono governate dagli Apostoli per sapere la verità; egli continua ad osservare che sarebbe cosa troppo lunga lo andare a consultare una per una le chiese, fondate e governate da ciascun degli Apostoli, e quindi così conchiude: «Dobbiamo soprattutto ricorrere alla chiesa più grande, piu antica, e conosciuta da tutto il mondo; alla chiesa fondata in Roma dai gloriosi Apostoli Pietro e Paolo, la quale conserva la Tradizione che ha ricevuta da' suoi fondatori, e che è pervenuta sino a noi per una successione non interrotta. |
A211000045 |
Ma S. Ireneo la pensava tutto all'opposto: perchè egli credeva e insegnava essere necessario il mettersi d'accordo colla Chiesa romana. |
A211000046 |
Il perchè egli è necessario, che a questa chiesa a cagione della tua principale preminenza, ogni chiesa particolare si indirizzi; siccome alla fedele depositaria della Tradizione degli Apostoli.». |
A211000047 |
S. Ireneo dunque riconoscca nel Vescovo di Roma tanta autorità, che secondo lui ogni altra chiesa, epperò ogni altro Vescovo, doveva rivolgersi al Papa per {86 [182]} essere sicuro di insegnare la dottrina degli Apostoli. |
A211000050 |
In ultimo non è possibile lo enumerare i diversi miracoli che la Chiesa opera ogni giorno in tutto l' universo pel nome di Gesù Cristo». |
A211000051 |
Soventi volte non avviene egli, che siasi renduta la vita ad uomini morti, per l'efficacia dei digiuni e delle orazioni della Chiesa?» {89 [185]}. |
A211000052 |
Ora perchè mai non crederemo noi che si operino miracoli a' tempi nostri? Non vi sono forse anche presentemente molti infedeli da convertire non solo là ove l'idolatria è ancora regnante, come nelle Indie, nella Cina e presso altre nazioni; ma anche in mezzo ai cattolici? Non vi sono forse molti eretici da illuminare e da convincere, che essi sono nell' errore? Non vi sono molti e molti cattolici, i quali sono nel punto di perdere la fede, ed hanno bisogno di essere confermati e fortificati in questa virtù, sì essenziale alla salvezza dell anima? Le promesse fatte da Gesù Cristo alla Chiesa di darle il dono dei miracoli, si debbono intendere ogni qual volta ve ne sia un bisogno, o vi abbia un vantaggio. |
A211000052 |
S. Ireneo adunque credeva fermamente: 1° che a' suoi tempi molti miracoli erano operati dai cristiani; 2° che questo dono era esclusivo dei cattolici, ed era una prova della verità della Chiesa cattolica. |
A211000053 |
Ora dalla vita dell'illustre Vescovo e martire S. Ireneo, abbiamo da imparare in primo luogo, come Iddio in ogni tempo secondo i bisogni abbia provveduto alla sua Chiesa dei pastori dotti, zelanti e coraggiosi, che la propagarono, difesero e illustrarono colla dottrina, colla santità e coll'esercizio del loro ministero. |
A211000055 |
In secondo luogo, che la Chiesa cattolica si propagò assai presto in un modo prodigioso, a dispetto de' più gravi ostacoli, il che dimostra ad evidenza, ch' essa è divina. |
A211000056 |
In terzo luogo, che i Cristiani dei primi secoli avevano una fede vivissima, per cui sentivano il pregio e l'importanza dell'essere membri della Chiesa, ed erano realmente disposti a mettere in pratica quanto Gesù Cristo ci insegna, che cioè noi dobbiamo amar Dio con tutto il cuore, ed essere pronti a perdere ogni cosa e soffrire qualunque tormento piuttosto che commettere un peccato. |
A211000056 |
Quando l'imperatore Severo fece pubblicare la sua legge, colla quale si intimava a tutti i suoi sudditi di rinunziare a Gesù Cristo, sotto pena {92 [188]} di morte a chi disobbediva, i Cristiani di Lione, sapendo che le leggi dei sovrani di questa terra quando sono contrarie alla legge di Dio e della Chiesa, non meritano il nome di legge, e non solo non vi è obbligo di osservarle, ma vi è obbligo di non osservarle, determinarono di mantenersi costanti nella fede a qualunque costo, e si lasciarono scannare a migliaia, piuttosto che ubbidire a quella legge iniqua di quell' imperatore, che esigeva che si rinnegasse Gesù Cristo. |
A211000057 |
Faccia Iddio, che anche noi sull'esempio dei Cristiani di Lione, accresciamo la nostra fede così che anteponiamo la salvezza dell' anima a qualunque cosa terrestre siamo pronti a morire piuttosto che fare alcuna cosa contro la legge di Dio e della sua Chiesa. |
don bosco-vita di s. pancrazio martire.html |
A212000001 |
Iddio, che è infinitamente buono e in pari tempo maraviglioso nei suoi santi, inspiri coraggio ai cattolici a seguire la strada di tanti millioni di santi martiri, {7 [201]} confessori, vergini e penitenti che ci hanno preceduto; e a quelli poi che sono fuori della vera Chiesa, a tutti conceda lume per conoscere la verità, forza a scorgere l'errore, coraggio per abbandonarlo, e venire all'ovile di G. Cristo per formare un solo gregge in terra, ed essere di poi con lui un giorno a cantare le sue misericordie eternamente in cielo. |
A212000005 |
Ma incontrava gravissime difficoltà da parte del nemico delle anime, e solamente si potè compiere la sacra funzione quando s'invocò la protezione di s. Pancrazio martire e fu deciso di dedicare a lui quella chiesa. |
A212000007 |
Giunto egli al luogo ove presentemente esiste la chiesa, quelle reliquie si mossero, e gli sfuggirono dalle mani; cosicchè fu costretto di ritornare in Lantosca, e manifestare ciò che gli era accaduto. |
A212000007 |
Vescovo, i Sindaci, i membri del Municipio ed altri ragguardevoli personaggi (ivi è esposta la serie dei nomi), i quali tutti toccano l'età chi di 90, chi di 80, altri di 60 anni, in presenza del nostro segretario sottoscritto e di molti altri di simile età, avvisati di esporre la pura e sincera verità; attestarono e deposero concordemente essere vero che hanno udito dai loro antenati siccome noi abbiamo udito dai nostri medesimi genitori quando vivevano, quanto segue: la prima occasione di fabbricare questa chiesa fu data da un sacerdote, il quale venendo dalle parti d'Oriente portava seco alcune reliquie. |
A212000008 |
Costoro passando qui vicino avevano rubato le lampade e le candele di cera di questa chiesa, ma nell'alto che traghettavano il fiume Varo, furono tutti sommersi nell'acqua, siccome raccontarono altri soldati che erano stati testimoni oculari del fatto. |
A212000009 |
Frugando adunque nell'altare maggiore di questa chiesa, vennero a scoprire nel mezzo dell'altare una certa cavità sotto alla pietra, ed in quella una teca bianca che sembrava di marmo, e dentro a quella una pisside di legno. |
A212000011 |
Questa chiesa è ottimamente amministrata, {59 [253]} e tutti i buoni e fedeli cristiani l'hanno in grande venerazione. |
A212000018 |
Egli in amabili e dolci maniere si fa vicino all'addolorato marito ed alla agonizzante moglie, e dimostrando di prendere parte alla loro disgrazia, assicurò il Casella che qualora facessero voto di fabbricare quivi un pilastro o cappelletta in onore di s. Pancrazio martire; (la cui memoria era onorata in quel giorno da santa Chiesa), e insieme promettessero di festeggiarlo ogni anno, conseguirebbe la {63 [257]} disperata salute della moglie. |
A212000026 |
Ma il continuo concorso che i fedeli spesso ivi facevano in rendimento di grazie pei favori da Dio ricevuti, e la protezione speciale che ne presero i doviziosi marchesi di Pianezza accrebbero e la chiesa e i locali vicini a segno che nell'anno 1648 il pilastro del Casella era {66 [260]} divenuto un vero santuario circondato di case ed affidato ad una famiglia di monaci Agostiniani. |
A212000030 |
In quel momento sentironsi per aria canti soavissimi, che parevano ogni momento accostarsi vieppiù alla chiesa. |
A212000030 |
L'anno mille seicento quarantotto, alli diciannove di aprile, essendo intervenute {68 [262]} processionalmente alla chiesa del santo, come solevasi fare ogni anno, per nove giorni la compagnia di Pianezza e quella di Druent, avvenne che la chiesa rimase piena di gente divota, sicchè le compagnie non vi potevano nemmen più entrare. |
A212000030 |
Per la qual cosa rivolgendosi indietro parte dell udienza e parte restringendosi per dare luogo alle genti che supponevansi venire, il buon padre terminò il suo ragionamento con dire: «è bene che io tronchi il filo del mio discorso acciocchè parte di voi uscendo, doni luogo a così devoto concorso.» Discese il padre dal pulpito, usci con molti altri di chiesa per dar orecchio a quei canti armoniosi, ma non vedendo mai alcuno e sentendo sempre i medesimi cantici conchiusero con dire: è questa una armonia celeste. |
A212000046 |
Il buon ragazzo lasciando le stampelle nella chiesa se ne ritornò alla casa paterna con massima ammirazione e contentezza di lui e de' suoi genitori. |
A212000047 |
Essendo stata condotta nella chiesa del Santo, ricuperò la desiderata sanità, e rimase disposta della sua persona, come se mai avesse patito verun male. |
A212000052 |
Ricorriamo, dicevano tra di loro, ricorriamo a Dio, mondiamo la nostra coscienza, andiamo ai piedi del confessore, e chi sa che sciogliendoci dai legami delle colpe e armandoci della s. Comunione non otteniamo da Dio ciò che non possiamo ottenere dagli uomini? facciamo voto di portarci ambidue alla chiesa di san Pancrazio. |
A212000059 |
Mi venne in pensiero di farmi portare alla chiesa di questo Santo con voto di far ivi ad onor suo celebrare una messa. |
A212000066 |
Allora io ed altri miei compagni ci siamo uniti ai suddetti e come se avessimo da trasportare un lupo arrabbiato a viva forza l'abbiamo portato in chiesa. |
A212000066 |
Malgrado la forza dei sette uomini forti e robusti, giunto innanzi alla porta della chiesa non fu più possibile farlo progredire un passo. |
A212000068 |
Uscì poscia da sè dalla chiesa, e ristoratosi alquanto in un vicino albergo, rientrò in chiesa per ringraziare nuovamente colui che dal cielo gli aveva ottenuta la guarigione di una così terribile infermità. |
A212000070 |
La madre riconoscente diede ordine che fosse fatto un quadro che in modo commovente rappresenta il fatto, e tal quadro conservasi tuttora nella chiesa del Santuario. |
A212000072 |
Per vedere ogni cosa si mischiarono colla folla della gente accorsa, e passarono la intera notte ora in chieda, ora fuori di chiesa. |
A212000075 |
Da una iscrizione scolpita sull'alto della facciata apparisce come gli Agostiniani andarono al possesso di questa chiesa nel 1647 e la arricchirono di molti ornamenti. |
A212000075 |
Giugnendo colà ti si presenta alla vista una chiesa abbastanza bella per darli una idea esservi qualche grave motivo che in tante guise e da tante parti attrae genti di ogni condizione. |
A212000076 |
D'allora in poi la direzione di questa chiesa venne affidata ad un cappellano che ha il titolo di Rettore. |
A212000076 |
Nell'anno 1771 i medesimi Padri ristorarono il fabbricato annesso e la medesima chiesa che continuarono ad ufficiare fino al 1801 quando nella soppressione {87 [281]} quasi generale degli ordini religiosi, quei monaci dopo oltre un secolo e mezzo di dimora ne furono allontanati. |
A212000076 |
Sopra la porta della chiesa è scritto: Indulgenza plenaria quotidiana. |
A212000077 |
Questo Pontefice nel desiderio dianimare i fedeli cristiani a ricorrere spesso e con fiducia a s. Pancrazio ne varii bisogni della vita con un decreto dato in Roma il 17 marzo 1778 concedette indulgenza plenaria a tutti quelli che confessati e comunicati in qualsiasi giorno dell'anno visiteranno questa chiesa. |
A212000078 |
Appena entrato in chiesa l'occhio resta portato sopra la cappella del Santo che forma un vero Santuario. |
A212000081 |
Nella Chiesa ci sono quattro altari, nella sacrestia avvi un'altra reliquia del Santo, che da quanto appare deve essere l'osso di un dito delle mani. |
A212000081 |
Ogni angolo della Chiesa inspira rispetto e venerazione. |
A212000082 |
E poichè la divozione a questo Santo è fonte copiosa di tante benedizioni, sarebbe vivamente a desiderarsi che in ogni città o paese gli fosse innalzata una chiesa o almeno qualche altare; in ogni famiglia ci fosse almeno qualche statua o immagine, la quale nei bisogni spirituali e temporali {90 [284]} della presente vita ci rammentasse di ricorrere a quel celeste e fedele amico. |
A212000104 |
Deh! aiutatemi affinchè io mi mantenga fermo nella fede cristiana fino alla morte; e morendo in seno alla santa Chiesa Cattolica possa un giorno pervenire con Voi al cielo per ringraziarvi delle grazie ottenute a vostra intercessione, e lodare e benedire Iddio con voi e coi beati tutti del paradiso in eterno. |
don bosco-vita di s. pancrazio martire [4a edizione].html |
A213000002 |
Da un'iscrizione scolpita sull'alto della facciata apparisce come gli Agostiniani andarono al possesso di questa chiesa nell'anno 1647 e la arricchirono di molti ornamenti. |
A213000002 |
Giungendo colà ti si presenta alla vista una chiesa abbastanza bella per darti un'idea di esservi qualche grave motivo che in tante guise e da tante parti attrae genti di ogni condizione. |
A213000003 |
D'allora in poi la direzione di questa chiesa venne affidata ad un cappellano che ha il titolo di Rettore. |
A213000003 |
Nell'anno 1771 i medesimi Padri ristorarono il fabbricato annesso e la medesima chiesa che continuarono ad. ufficiare fino al 1801, quando nella soppressione quasi generale degli ordini religiosi, quei monaci dopo oltre un secolo e mezzo di dimora ne furono allontanati. |
A213000003 |
Sopra la porta della chiesa é scritto: Indulgenza plenaria quotidiana. |
A213000004 |
Questo Pontefice nel desiderio dì animare i fedeli cristiani a ricorrere spesso e con fiducià a s. Pancrazio ne' vari bisogni della vita, con un decreto dato in Roma il 17 marzo 1778, concedette indulgenza plenaria a tutti quelli, che confessati e comunicati in qualsiasi giorno dell'anno visiteranno questa chiesa. |
A213000005 |
Appena entrato in chiesa l'occhio resta portato sopra la cappella del Santo, che forma un vero santuario. |
A213000008 |
Nella chiesa ci sono quattro altari, nella sacrestia avvi una reliquia del Santo, che da quanto appare deve essere l'osso di un dito delle mani. |
A213000008 |
Ogni angolo della chiesa inspira rispetto e venerazione. |
A213000010 |
All'occasione poi della festa procura che colà si trovi abbondante numero di confessori e d'altri sacerdoti per soddisfare allo straordinario concorso di fedeli, che, o per necessità o per divozione, sogliono ogni anno intervenire a questo santuario al 12 di maggio, giorno in cui il nostro Santo riportò il martirio, avvenne il prodigio che diede origine al santuario, e in cui la Chiesa cattolica ne celebra la festa. |
A213000011 |
E poiché la divozione a questo Santo è fonte copiosa di tante' benedizioni, sarebbe vivamente a desiderarsi che in ogni città o paese gli fosse innalzata una chiesa o almeno qualche altare; in ogni famiglia ci fosse almeno qualché statua o immagine, la quale nei bisogni spirituali e temporali della presente vita ci rammentasse di ricorrere a quel celeste e fedele amico. |
A213000022 |
Deh! aiutatemi, affinché io mi mantenga fermo nella fede cristiana fino alla morte; e morendo in seno alla santa Chiesa Cattolica possa un giorno pervenire con Voi al cielo per ringraziarvi delle grazie ottenute a vostra intercessione, e lodare e benedire Iddio con voi e coi beati tutti del paradiso in eterno. |
A213000034 |
A chi poi la recita per un mese il regnante sommo Pontefice Pio IX accorda l'indulgenza plenaria applicabile alle anime dei defunti, purchè sia confessato e comunicato e preghi secondo l'intenzione del sommo Pontefice, visitando una chiesa o pubblico oratorio. |
don bosco-vita di s. paolo apostolo.html |
A214000001 |
Egli fu stabilito Capo della Chiesa; ma la sua missione era particolarmente diretta alla conversione degli Ebrei. |
A214000001 |
Questi due gran Santi sono dalla Chiesa nominati le colonne e le fondamenta della Fede, principi degli Apostoli, i quali colle loro fatiche, coi loro scritti e col loro sangue c' insegnarono la legge del Signore; - Ipsi nos docuerunt legem tuam, Domine. |
A214000001 |
È vero che questo apostolo non è da annoverarsi nella serie {3 [169]} dei papi; ma le fatiche straordinarie da lui sostenute per aiutare s. Pietro a propagare il Vangelo, lo zelo, la carità, la dottrina lasciataci ne' sacri libri, ce lo fanno parer degno di essere posto a lato della vita del primo Papa, come forte colonna su cui si appoggia la Chiesa di Gesù Cristo. |
A214000006 |
Questa preghiera fu il principio della conversione di Saulo; e s. Agostino dice precisamente che la Chiesa non avrebbe avuto in Paolo un apostolo, se il Diacono Stefano non avesse pregato. |
A214000007 |
In quei tempi fu suscitata una violenta persecuzione contro alla Chiesa di Gerusalemme e Saulo era colui che mostrava una smania feroce per disperdere e mandare a morte i discepoli di Gesù Cristo. |
A214000008 |
Ma avvi un Dio che assiste e governa la sua Chiesa, e quando che meno ci pensiamo egli viene in soccorso di chi in lui confida. |
A214000011 |
Perseguitando la mia Chiesa, tu perseguiti me stesso; ma questa diverrà {9 [175]} più fiorente, e non farai male che a te stesso. |
A214000025 |
Questa ordinazione fu modello di quelle che la Chiesa Cattolica suole fare ai suoi ministri: di qui ebbero origine i digiuni delle quattro tempora, delle preghiere e altre cerimonie che sogliono aver luogo nella sacra ordinazione. |
A214000043 |
Dio aveva ciò comandato affinchè s. Paolo riconoscesse in s. Pietro il Capo della Chiesa, e così tutti i Fedeli comprendessero come i due principi degli Apostoli predicavano una medesima fede, un solo Dio, un solo battesimo, un solo Salvator Gesù Cristo. |
A214000044 |
Giunti in Gerusalemme si presentarono agli apostoli Pietro, Giacomo e Gioanni che erano considerati come le principali colonne della Chiesa. |
A214000045 |
Le contese andarono tanto oltre che non potendosi altrimenti acquetare fu risoluto di inviare Paolo e Barnaba in Gerusalemme per consultare {35 [201]} il Capo della Chiesa affinchè così da lui fosse decisa la questione. |
A214000091 |
Andò a visitare i Fedeli di questa Chiesa, e adempiute le cose, per le quali egli aveva principalmente intrapreso questo viaggio venne ad Antiochia, ove fece qualche tempo dimora. |
A214000092 |
Colle quali parole s. Paolo comandava di avere la medesima riverenza per la parola di Dio scritta e per la parola di Dio tramandata per tradizione siccome insegna la Chiesa cattolica. |
A214000096 |
S. Paolo fece di quella scuola una Chiesa di Gesù Cristo, ove predicando e spiegando le verità della fede attirava Gentili ed Ebrei da tutte le parti dell'Asia. |
A214000100 |
È questo un vero esempio di scomunica, come appunto pratica ancora la Chiesa Cattolica, quando per gravi delitti scomunica, ossia dichiara separati dagli altri quei Cristiani che ne sono colpevoli. |
A214000107 |
Desiderava di fermarsi qualche tempo a Troade, ove sperava pure di incontrar il suo discepolo Tito; ma non avendolo trovato, mosso dal desiderio di presto intendere da lui lo stato della Chiesa di Corinto, partì da Troade, attraversò l'Ellesponto, che oggidì chiamasi stretto dei Dardanelli e passò nella Macedonia, ove dovette molto patire per la fede. |
A214000112 |
Ma pel grande rispetto, che in ogni tempo si ebbe per la dignità della Chiesa di Roma, è annoverata la prima tra le quattordici lettere di questo s. Apostolo. |
A214000119 |
Voi non vedrete più la mia faccia, ma badate a voi stessi e a tutto il gregge sopra cui lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi per governare la Chiesa di Dio da lui acquistata col prezioso {87 [253]} suo sangue.» Quindi passò ad avvisarli che dopo la sua partenza sarebbero insorti lupi rapaci e uomini perversi per guastare la dottrina di Gesù Cristo. |
A214000150 |
I santi padri riflettono, che non il desiderio della vita, ma il bene della Chiesa, lo inspirò di appellarsi a Roma, dove per divina rivelazione sapeva quanto doveva lavorare per la gloria di Dio e per la salute delle anime. |
A214000175 |
Una Chiesa antichissima, che sussiste ancora oggidì in quella città, è dedicata al nostro santo Apostolo e si crede che sia stata innalzata sopra la grotta medesima ove s. Paolo aveva predicato la parola di Dio, e celebrati i divini misteri. |
A214000178 |
La fede vi fu ricevuta, e sopra il luogo del miracolo fu innalzata una magnifica Chiesa al vero Dio. |
A214000199 |
Questo Filemone era stato guadagnato alla fede da S. Paolo, e corrispose così bene alla grazia del Signore che egli era considerato come modello dei cristiani, e la sua casa era chiamata chiesa perchè era sempre aperta per le pratiche di pietà e per {134 [300]} l'esercizio della carità verso i poveri. |
A214000206 |
Essendo poi stato messo in libertà ritornò a governare la sua chiesa di Colosso, dove finì la vita colla corona del martirio. |
A214000209 |
Egli riportò la corona del martirio e la Chiesa cattolica ne fa memoria il 16 febbraio. |
A214000212 |
Fra le altre cose raccomanda di considerare G. C. Capo della Chiesa e di tenersi a lui uniti nella persona de' suoi apostoli. |
A214000231 |
Così la Chiesa perseguitata col ferro, col fuoco e con mille terrori compariva più bella e più fiorente e accresceva ogni dì il numero de' suoi eletti. |
A214000236 |
Dà poi molti utili avvisi a Timoteo per la disciplina della Chiesa, per conoscere varie eresie che si andavano seminando fra i Cristiani. |
A214000241 |
Giunto Paolo al luogo del supplizio piegò le ginocchia e colla faccia innalzata al Cielo raccomandò a Dio l'anima sua e la Chiesa; di poi chinò il Capo e ricevette il colpo della spada che glielo troncò dal busto. |
A214000243 |
Per conservare viva memoria di questo glorioso avvenimento fu innalzata una chiesa le cui mura racchiudono queste fontane, le quali ancora oggidì chiamansi fontane di s. Paolo. |
A214000249 |
Ora il Capo di questo grande Apostolo è nella chiesa di S. Giovanni di Laterano, il rimanente del corpo fu sempre conservato nella basilica di S. Paolo lungo la via di Ostia un miglio da Roma. |
don bosco-vita di s. policarpo.html |
A215000001 |
Egli è da osservare che nella Chiesa cattolica si onorano col titolo di Padri quegli scrittori i quali vissero nei tempi antichi, si segnalarono per santità di vita, e scrissero libri per difendere o anche solo per ispiegare le dottrine cattoliche. |
A215000001 |
S. Policarpo illustrò la Chiesa di G. C. sulla fine del primo secolo e sul principio del secondo, ed è annoverato fra i Padri che si chiamano Apostolici. |
A215000001 |
È vero che Dell'esporre le azioni dei Papi abbiamo più volte avuto occasione di parlare di questo luminare della Chiesa; tuttavia ci sembrò conveniente che di lui si parlasse più appositamente: che anzi giustizia voleva, che, per quanto era in noi, procacciassimo di rendere ai meriti di questo gran martire tutto l'onore che si deve, ravvivando la divozione dei fedeli verso di un santo il quale e colle sue fatiche episcopali e collo spargimento del suo sangue tanto fece per quella Chiesa di cui siamo figli. |
A215000002 |
Non appena questo santo vescovo ebbe finita la sua carriera episcopale col morire per Gesù Cristo, che la chiesa di Smirne, di cui egli era stato pastore per tanti anni, scrisse una lettera a tutte le altre chiese, nella quale descrive minutamente il suo martirio. |
A215000002 |
S. Policarpo fu così celebre nella Chiesa, che si hanno di lui memorie antichissime. |
A215000012 |
Bucolo pertanto animato da {13 [109]} vivissimo desiderio di provvedere alla Chiesa dei sacerdoti pieni di zelo, pose gli occhi su Policarpo; e pensò che i fedeli e la causa di Dio ne guadagnerebbero assai ove Policarpo assumesse sopra di sè 1' esercizio del santo ministero. |
A215000015 |
[3] Bucolo faceva tanta stima di Policarpo, che avrebbe voluto ordinarlo sacerdote molti anni prima, se le leggi della Chiesa non gliel' avessero proibito: ma subitochè questi arrivò all'età fissata, che a quei tempi era verso i 30 anni, e i capelli, che già incominciavano a imbianchire erano prova, ch'esso era uomo maturo, Bucolo si fece premura di promuovere il suo caro discepolo alla dignità altissima e sovrumana di sacerdote di Gesù Cristo. |
A215000017 |
breve tempo appresso, dopo aver lungamente governato la chiesa {18 [114]} di Smirne, fu chiamato a ricevere il premio delle sue fatiche: ma prima che passasse da questa all'altra vita, il Signore lo consolò col rivelargli che Policarpo gli succederebbe nella carica. |
A215000023 |
Arrivato a Roma si portò dal Vicario di Gesù Cristo, e trattò con lui lungamente sul giorno, che i cristiani avevano da celebrare la Pasqua: e quantunque la questione per allora non potesse ricevere lo scioglimento che poi ricevette nell' anno 325, quando il Concilio di Nicea decretò che la Pasqua aveva da essere solennizzata da tutti la prima domenica dopo il plenilunio di marzo; tuttavia s. Policarpo ottenne da papa Aniceto, che non venissero scomunicati quei che osservavano una pratica diversa; e che per questo punto di disciplina ecclesiastica, la Chiesa non avesse ad essere turbata da scismi. |
A215000023 |
Questo Santo ci narra, che il suo maestro fece un viaggio a Roma per ristabilire la pace della Chiesa, la quale era alquanto turbata da ciò, che non tutti andavano d'accordo sul giorno in cui dovevasi celebrare la solennità della Pasqua: mentre altri la celebravano il giorno 14 della luna di marzo, in qualunque dì della settimana esso potesse cadere, e altri la celebravano la domenica seguente, secondo la pratica introdotta da s. Pietro ed osservata costantemente a Roma. |
A215000027 |
[5] della chiesa di Smirne scrivi: queste cose dice Quegli che è il Primo e l'Ultimo, era morto ed ora è vivo; io conosco la tua tribolazione, e la tua povertà; ma tu sei ricco: e tu sei bestemmiato da coloro che chiamano se stessi giudei |
A215000029 |
«La chiesa di Dio, che abita a Smirne, alla chiesa di Dio che è a Filadelfia, e a tutte le parrocchie di qualunque luogo della Chiesa santa e cattolica: si moltiplichi la pace e carita da Dio Padre e da Gesù Cristo Signor nostro. |
A215000036 |
... ed ebbe raccomandata tutta la chiesa cattolica sparsa per tutto l'universo, ed essendo venuta l'ora di partire, il posero sopra di un asino, e s' incamminarono verso la città il dì del sabbato.». |
A215000042 |
A' nostri tempi egli fu vescovo della Chiesa cattolica a Smirne, e anche dottore apostolico e profetico. |
A215000051 |
La terza osservazione è che non è lecito di procurare a noi stessi la morte senza averne licenza da Dio: epperò quel certo Germanico il quale provocò la fiera contro di se stesso, perchè lo sbranasse, bisogna dire che avesse avuto qualche lume particolare del Cielo per fare ciò, altrimenti la Chiesa non lo onorerebbe siccome martire. |
A215000052 |
La qual cosa dimostra quanto giustamente la Chiesa anche a dì nostri continui ad inculcare lo stesso rispetto; e quanto siano da lodare quei cristiani i quali fanno stima delle sacre reliquie. |
A215000053 |
Il che dimostra quanto rettamente la Chiesa continui a onorare i santi e a celebrarne le feste. |
don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html |
A216000001 |
La venerazione a s. Martino si può dire sparsa in tutta la cristianità; nell'Europa poi sarà difficile trovare un paese in cui non sia chiesa, altare o qualche altro monumento religioso che attesti segnalati favori ottenuti da Dio per intercessione di lui a pro delle famiglie e delle campagne; oppure renda gloriosa testimonianza di miracoli pubblicamente riconosciuti ed operati a pro della sofferente umanità. |
A216000010 |
Si recava sovente alla Chiesa dei cristiani, e in età di dieci anni, contro il volere de' suoi genitori, dimandò con istanza di essere catecumeno, cioè essere inscritto tra quelli che desiderano di farsi istruire nelle verità della fede per ricevere il battesimo. |
A216000021 |
Martino dal canto suo comprese subito la gran virtù e santità del suo maestro, pose in lui tutta la confidenza e nulla faceva senza il suo parere; tuttavia per umilia non acconsenti di ricevere il diaconato, e si lasciò solamente ordinar esorcista, che è uno degli ordini minori ecclesiastici, con cui si riceve l'autorità di esercitare alcuni uffizi al servizio della Chiesa. |
A216000021 |
Questo prelato conobbe tosto il merito del nostro Martino, e i disegni della divina Provvidenza che lo chiamava a lavorare per la salute delle anime; perciò {18 [406]} dopo di averne attentamente considerato la pietà, la purezza di costumi, la scienza non ordinaria, e la grande sua propensione ad occuparsi a vantaggio delle anime, voleva ordinarlo diacono della sua Chiesa. |
A216000027 |
Quegli eretici vollero provarsi a disputare con lui, ma poichè non potevano resistere allo spirito del Signore che fortificava le parole del Santo, si appigliarono al medesimo partito già posto in opera dai persecutori di s. Stefano primo martire della Chiesa. |
A216000044 |
Mutò nulla nel trattamento della persona: il vitto ed il vestito erano quelli di prima: solo per abitazione scelse una camera più vicina alla chiesa cattedrale; dove essendo molto disturbato dalle frequenti visite volle procurarsi un luogo ove poter raccogliere lo spirito e pascere l'animo suo di teneri affetti verso Dio. |
A216000055 |
Dicono essi essere questa una novità da disapprovarsi perchè di esso nulla si dice nella Bibbia e nei primi tempi della Chiesa. |
A216000055 |
Perciò sebbene non si facesse alcuna menzione di esso nei primi secoli della Chiesa, nulla ci sarebbe a rimproverare facendosi ciò che è scritto nel Vangelo. |
A216000056 |
Possiamo però dire che erra grandemente chi asserisce nei primi tempi della Chiesa non essersi praticato il segno della santa croce. |
A216000058 |
La Chiesa poi ripete continuamente questo segno nel santo sacrifizio della messa, nell'amministrazione dei Sacramenti, nelle benedizioni, in tutto il culto esterno, e ciò per ammaestrarci che niuna pratica, nessuna cerimonia può produrre effetto alcuno se non in virtù dei meriti della passione e morte di Gesù Cristo, il quale per salvare il genere umano ha sparso tutto il suo sangue per noi sulla croce. |
A216000058 |
Poichè è tanto manifesta la pratica di questo segno tra i fedeli primitivi, noi dimandiamo ai protestanti perchè vogliono rigettarlo, mentre pretendono di osservare e praticare tutto ciò che osservava e praticava la Chiesa primitiva? È questa una delle solite contraddizioni. |
A216000062 |
S. Martino che era tutto carità non voleva che si venisse a questa strage, e andò a presentarsi all'imperatore medesimo dimandando perdono pei primi, e facendo vive istanze che non si mandassero in Ispagna gli uffiziali destinati contro ai Priscillianisti, perchè, egli diceva, {47 [435]} sotto a tale pretesto saranno eziandio perseguitati que' buoni cattolici, che menano vita penitente, come se appartenessero a quella setta, ed anche perchè la Chiesa di Gesù Cristo desidera e procura la conversione degli eretici e non la loro morte. |
A216000072 |
Tocco egli dalla grazia divina, entra in se stesso, riflette al male fatto a Dio, e all'ingratitudine usata al suo benefattore, e tutto commosso va a gettarsi ai piedi del Santo; chiede umile perdono de' suoi trasporti, ne fa lunga e penosa penitenza; e giunse a tal grado di virtù che alla morte di s. Martino meritò di succedergli nel vescovato, come egli aveva predetto, e viene dalla Chiesa venerato come santo. |
A216000077 |
In un luogo molto discosto dal suo monastero trovò una chiesa con un altare eretto dai suoi predecessori: vicino a quell'altare era stato sepolto un uomo che taluni o per malizia o per troppa credulità pretendevano che fosse un martire. |
A216000077 |
In una di queste visite della diocesi avvenne un fatto che dimostra quanta riserbatezza abbia in ogni tempo usato la Chiesa nel proporre ed approvare il culto dei Santi. |
A216000079 |
Dimostra inoltre con quanta venerazione e con qual fede si debbano osservare quelle cose che sono {59 [447]} approvate dalla Chiesa cattolica, la quale oltre la grande sollecitudine, che usa nell'accertarsi dei fatti che riguardano alla religione, in particolar maniera è assistita, illuminata dallo Spirito Santo in tutte le sue decisioni fino alla fine del mondo: ecce ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi. |
A216000079 |
Questo fatto dimostra a quanti gravi pericoli possano andar soggette le pratiche religiose tra quelli che sono fuori della Chiesa, ove ciascuno propone quelle pratiche, le quali tornano più al genio di ciascuno. |
A216000084 |
Finalmente dopo molti travagli e viaggi intrapresi pel bene della Chiesa e pel sollievo degli infelici, egli ebbe particolare rivelazione da Dio dell'avvicinarsi di sua morte. |
A216000096 |
Ecco quale è la dottrina della Chiesa cattolica su questa materia. |
A216000096 |
I Santi riconosciuti come tali dalla Chiesa si possono venerare, invocare in nostro aiuto. |
A216000097 |
I protestanti che non ebbero mai, nè presentemente hanno alcun santo, e nemmeno fu mai tra di loro chi abbia operato alcun miracolo, ricusano di riconoscere i santi della Chiesa cattolica, e di più accusano i cattolici quasi fossero idolatri, prestando {71 [459]} ai santi un culto, di cui, dicono essi, non avvi traccia nella sacra Scrittura e nei primitivi tempi della Chiesa. |
A216000097 |
Poichè i protestanti hanno sempre in bocca la Bibbia, noi faremo vedere quanto male essi leggano la Bibbia, dimostrando come la dottrina della Chiesa cattolica sia chiaramente contenuta nella Bibbia. |
A216000102 |
È parimenti dottrina della Chiesa che gli angeli ed i santi non solo si possano onorare, ma eziandio si possono con frutto invocare da coloro che vivono sulla terra, non affinchè da essi medesimi si ottengano le grazie che dimandiamo, ma affinchè preghino Iddio per noi e da lui ci ottengano le cose dimandate. |
A216000108 |
Potrei addurre molti altri fatti e detti della Bibbia, come pure riferire la tradizione e la pratica costante della Chiesa in tutti i tempi, e l'uso universale di tutti i buoni di raccomandarsi alle preghiere l'un dell'altro. |
A216000116 |
Di fatto si vede per gli alti del martirio di sant'Ignazio, che è uno dei più illustri martiri della Chiesa, e che {80 [468]} visse subito dopo gli Apostoli, essersi allora avuto gran rispetto per le Reliquie. |
A216000116 |
Ora se il Signore non gradisse il culto delle reliquie, confermerebbe la loro venerazione con sì luminosi miracoli e con tanti segnalati favori? Per queste ragioni la Chiesa cattolica fin dai primi tempi ha sempre praticato una venerazione particolare alle Reliquie, e la Storia Ecclesiastica ci assicura tale tradizione derivare dagli Apostoli. |
A216000117 |
Questa venerazione fu così costante nella Chiesa che il Concilio Tridentino condanna come empi quelli che rifiutano di onorare le reliquie dei Santit: Quae viva membra fuerunt Christi, el templum Spiritus Sancti: cioè che noi dobbiamo onorare le Reliquie come oggetti appartenenti a corpi che per la loro virtù e santità furono in parlicolar maniera vivi membri di Gesù Cristo, e templi dello Spirito Santo. |
A216000118 |
Ecco quale ne è la dollrina su questa materia: 1 o Il culto verso le reliquie dei Santi è fondato sopra la Bibbia, e Iddio l'ha confermato con molti miracoli; 2° La Chiesa non ha mai insegnato che si debbano adorare le Reliquie dei santi, ma solamente che si può prestare a quelle una venerazione particolare come oggetti preziosi appartenenti ad amici di Dio, e che ora vivono beati in cielo. |
A216000118 |
I protestanti nel leggere queste verità così chiaramente professate dalla Chiesa antica, e appoggiate sopra fatti certi contenuti nella Bibbia, ricorrono ad uno spediente degno di chi segue la menzogna. |
A216000118 |
Sappiano adunque i protestanti che la Chiesa Cattolica non ha mai insegnato che si debbano adorare le Reliquie. |
A216000147 |
Diremo dunque brevemente: 1 o Quale sia la dottrina della Chiesa Cattolica sul Purgatorio. |
A216000147 |
E nelle note che questo ministro fa a Sulpizio Severo, dice, aver cominciato da questo fatto della vita di san Martino il dogma cattolico sul Purgatorio; di cui, dicono essi, non si fa cenno nella Bibbia, neppure nei primitivi tempi della Chiesa. |
A216000148 |
1 o Quale sia la dottrina della Chiesa Cattolica sul Purgatorio. |
A216000149 |
Ora ecco quale ne è la dottrina della Chiesa definita nel concilio Tridentino, sessione 6, de justif. |
A216000158 |
Moltissime cose sarebbero ancora a dirsi in conferma della medesima verità; epperciò noi ci riserberemo di trattare appositamente in un prossimo fascicolo come il dogma del Purgatorio sia contenuto nella Bibbia, creduto nei primitivi tempi della Chiesa; ammesso da tutte le sette che un tempo si separarono dalla Chiesa; ammesso dai più dotti fra i medesimi protestanti. |
don bosco-vita di san pietro.html |
A217000002 |
Egli è con questo pensiero, o cattolico lettore, che ho divisato d'intraprendere il racconto delle azioni dei Sommi Pontefici che da G. C. governarono la Chiesa fino ai nostri giorni. |
A217000003 |
S. Pietro è quell'apostolo che il Salvatore medesimo chiamò beato, e che ha ricevuto le chiavi del regno de' Cieli con autorità di sciogliere e legare in guisa che, di regola ordinaria, le sue sentenze avrebbero dovuto precedere quelle di Dio; quell'apostolo, cui Gesù comandò di confermare e mantenere nella fede i suoi fratelli ordinandogli di dare alle sue pecore, che sono i pastori della Chiesa, ed a' suoi agnelli, che sono tutti i fedeli, quel pascolo che sarebbe stato necessario pel loro bene spirituale ed eterno; egli è insomma quell'apostolo cui G. C. deputò a governare la {5 [297]} chiesa, e che la governò di fatti dopo la gloriosa ascensione del Salvatore al Cielo. |
A217000005 |
Siccome un figlio deve essere naturalmente portato ad ascoltare con piacere le gloriose azioni di suo padre; così noi, come figliuoli spirituali di {6 [298]} S. Pietro e de' suoi successori, dobbiamo godere assai nell'animo nostro nel leggere le azioni gloriose di quei sommi uomini, che da diciotto secoli governano la Chiesa di G. C.. |
A217000016 |
Gesù partecipa a Simone che sarebbe chiamato Pietro, perciocchè egli doveva essere quella gran pietra, sopra cui G. C. avrebbe fondata la sua Chiesa. |
A217000026 |
A tutti gli Apostoli, dice S. Ambrogio, comanda di gettare nelle onde le reti; perciocchè tutti {19 [311]} gli apostoli e tutti i pastori sono tenuti a predicare la divina parola, e a custodire nella nave ovvero nella Chiesa quelle anime che avrebbero guadagnato colla loro predicazione. |
A217000026 |
I santi Padri nella nave di Pietro ravvisano la chiesa di cui è capo G. C. in luogo del quale Pietro doveva essere il primo a farne le veci, e dopo lui tutti i Papi suoi successori. |
A217000030 |
In questo fatto i Ss. Padri ravvisano i pericoli in cui talvolta trovasi il capo della Chiesa, e il pronto soccorso che gli porta G. C. suo capo invisibile, che permette bensì le persecuzioni, ma la vittoria è sempre della sua Chiesa. |
A217000034 |
D'ora in poi non ti chiamerai più Simone, ma Pietro e sopra questa Pietra edificherò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la potranno vincere. |
A217000037 |
Gesù disse: sopra questa Pietra fonderà la mia chiesa: le quali parole vogliono dire: tu, o Pietro, sarai nella mia Chiesa quello che in una casa è il fondamento. |
A217000037 |
Nella mia Chiesa chiunque si separa da Pietro precipita nell'errore e si perde. |
A217000037 |
Non vi è casa senza fondamento, non vi è Chiesa senza di Pietro. |
A217000037 |
Sopra di le, che io chiamo Pietro, come sopra di una pietra fermissima, per mia virtù eterna, io innalzo l'eterno edifizio della mia Chiesa la quale sopra di te appoggiata starà forte ed invitta contro a tutti gli assalti de' suoi nemici. |
A217000037 |
Tu, o Pietro, sarai un'autorità nella mia Chiesa affatto necessaria. |
A217000037 |
Una Chiesa separata da Pietro non potrà mai essere la mia Chiesa. |
A217000038 |
Le porte dell'inferno non mai vinceranno la mia chiesa: le porte dell'inferno, siccome spiegano i Ss. Padri, significano le eresie, gli eresiarchi, le persecuzioni, i pubblici scandali e generalmente tutti i peccati e i disordini che il demonio cerca di far nascere nella Chiesa: le quali cose potranno bensì muovere aspra guerra alla Chiesa, e turbarne lo spirito pacifico, ma non la potranno mai vincere. |
A217000039 |
Così le chiavi del regno de' cieli, cioè della Chiesa, date a Pietro, dimostrano che esso è fatto principe e governatore supremo della Chiesa. |
A217000040 |
Nel fatto, che qui abbiamo esposto, il divin Salvatore promette di voler costituire S. Pietro capo supremo della sua Chiesa, e gli spiega la grandezza di sua autorità: noi vedremo il compimento di questa promessa dopo la sua risurrezione. |
A217000041 |
Il divin Redentore dopo aver fatto conoscere a' suoi discepoli come egli edificava la sua Chiesa sopra basi stabili, incrollabili ed eterne, volle dar loro un ammaestramento affinchè ben comprendessero che egli non fondava questo suo regno, ovvero la sua Chiesa, con ricchezze o magnificenza mondana, bensì coll'umiltà, col disprezzo di se stesso e coi patimenti. |
A217000046 |
La chiesa cattolica celebra il memorabile avvenimento della trasfigurazione del Salvatore sul monte Tabor il giorno sei di agosto. |
A217000062 |
Colle quali parole il divin Salvatore promise un'assistenza particolare al capo della sua Chiesa, la cui fede non sarebbe giammai venuta meno, sebbene i suoi ministri nelle cose estranee alla fede fossero caduti in colpa, come diffatti avvenne a S. Pietro. |
A217000079 |
I Ss. Padri ravvisano in questo fatto il capo della Chiesa il quale solo assistito in modo particolare dallo Spirito Santo guida la mistica nave piena di anime da condursi ai piò di Gesù Cristo che le ha redente e che le attende in cielo. |
A217000081 |
Colle quali parole G. C. adempiva la promessa fatta a S. Pietro di volerlo costituire principe degli Apostoli e pietra fondamentale della Chiesa. |
A217000081 |
Imperocchè gli agnelli qui significano tutti i fedeli cristiani sparsi nelle varie parti del mondo che devono essere sottomessi al capo della Chiesa siccome fanno gli agnelli al loro pastore. |
A217000081 |
Le pecore poi significano i vescovi e gli altri sacri ministri i quali danno bensì il pascolo della dottrina di G. C. ai fedeli cristiani, ma sempre d'accordo, sempre uniti, e sempre sottomessi al supremo pastore della Chiesa che è il Romano Pontefice, vicario di G. C. sopra la terra. |
A217000092 |
Al presente la Chiesa non adopera più questo mezzo, avendo moltissime altre vie per conoscere coloro che sono chiamati al ministero dell'altare. |
A217000092 |
Tutti si tacquero alle parole di Pietro, poichè tutti lo riguardavano come capo della Chiesa, ed eletto da G. C. a fare le sue veci dopo la sua ascensione al cielo. |
A217000105 |
E questo il primo miracolo, che dopo {73 [365]} l'ascensione di Cristo venisse operato dagli Apostoli; ed era conveniente che san Pietro ne fosse il primo strumento, perciocchè egli tenea fra tutti la prima dignità nella Chiesa. |
A217000109 |
Ma il nemico del genere umano che vedeva distruggersi il suo regno cercò di suscitare una persecuzione contro alla Chiesa nel medesimo suo principio. |
A217000111 |
Fu dunque loro fatta solennemente questa dimanda: con qual virtù e in nome di chi avete guarito questo storpio? Allora Pietro pieno di Spirito Santo con un coraggio veramente degno del capo della Chiesa prese a parlare nella seguente maniera: «Principi del popolo, e voi dottori della legge, ascoltate. |
A217000119 |
Essi erano padroni di tenersi il campo oppure {82 [374]} il prezzo, ma fatta la promessa erano tenuti a mantenerla, perciocchè le cose che si consacrano a Dio od alla Chiesa diventano sacre ed inviolabili. |
A217000124 |
La chiesa di Gesù Cristo acquistava ogni giorno nuovi fedeli. |
A217000133 |
Furono perciò destinati per quella missione Pietro e Gioanni: Pietro perchè come capo della Chiesa ricevesse in grembo di essa quella straniera nazione e unisse i Samaritani ai Giudei; Giovanni poi come speciale amico di S. Pietro e chiaro fra gli altri per miracoli e santità. |
A217000142 |
Quell'edifizio fu ridotto a forma di chiesa, dove si radunava il popolo per assistere al divino servizio, e per udire le prediche del {98 [390]} S. Apostolo. |
A217000144 |
Governò Pietro questa chiesa d'Antiochia sette anni, finchè così inspirato da Dio trasferì la sua cattedra a Roma, come noi racconteremo a suo tempo. |
A217000144 |
La chiesa cattolica celebra questo avvenimento con una particolare solennità il 22 febbraio. |
A217000145 |
S. Paolo che era stato convertito alla fede con uno strepitoso miracolo, sebbene fosse stato instruito da Gesù Cristo e da lui stesso mandato a predicare il Vangelo ai gentili, tuttavia volle recarsi da S. Pietro, per venerare in lui il capo della Chiesa, e da lui ricevere quegli avvisi e quelle istruzioni che fossero state a proposito. |
A217000148 |
Tutti quegli abitanti mossi dalla bontà divina che in una maniera sensibile dava segni della sua potenza infinita, credettero in Gesù Cristo ed entrarono in grembo della Chiesa. |
A217000153 |
Tale rivelazione doveva certamente essere fatta a S. Pietro capo della Chiesa. |
A217000164 |
Gli Ebrei e specialmente quelli che erano in qualche autorità, seppero valersi di questa sua propensione per muoverlo a perseguitare la Chiesa e cercare gli applausi dei perversi Giudei nel sangue dei cristiani. |
A217000169 |
Considerato poi bene il luogo dove era, andò difilato alla casa di certa Maria, madre di Giovanni, soprannominato Marco, dove molti fedeli stavano radunati in orazione supplicando Iddio che si degnasse di venire in soccorso del capo della Chiesa. |
A217000169 |
Dormiva egli, ma per lui vegliava chi ha {116 [408]} promesso di assistere la sua Chiesa. |
A217000173 |
Quando fu sparsa la notizia che Iddio aveva così prodigiosamente liberato il capo della Chiesa, tutti i fedeli ne furono vivamente consolati. |
A217000174 |
La Chiesa cattolica celebra la memoria di questo glorioso avvenimento il giorno primo di agosto sotto il titolo di festa di S. Pietro in Vincoli. |
A217000181 |
Giunto in Roma Pietro abitò il sobborgo detto Trastevere vicino al luogo dove fu di poi edificata la Chiesa di santa Cecilia. |
A217000181 |
Quasi contemporaneamente fu fondata un'altra Chiesa dal medesimo Apostolo, che si vuole essere quella che oggidì si appella di S. Pietro in vincoli. |
A217000183 |
La Chiesa Cattolica celebra la festa detto stabilimento della cattedra di S. Pietro in Roma il 18 gennaio. |
A217000186 |
Così la città di Roma, capitale di tutto l'impero, la città di Alessandria che era la prima dopo Roma, quella di Antiochia, capitale di tutto l'Oriente, ebbero per fondatore il principe degli Apostoli, e divennero perciò le tre prime sedi patriarcali, tra cui fu per più secoli ripartito il dominio del mondo cattolico, salvo sempre però la dipendenza dei patriarchi Alessandrino ed Antiocheno dal Pontefice Romano capo di tutta la Chiesa, pastore universale, centro di unità. |
A217000186 |
Inviò S. Apollinare in Ravenna, S. Trofimo nelle Gallie e precisamente nella città di Arles; donde il Vangelo si propagò negli altri {127 [419]} paesi della Francia; mandò S. Marco in Alessandria di Egitto a fondare in suo nome quella chiesa. |
A217000188 |
Laonde S. Paolo e S. Barnaba giudicarono bene di ricorrere al giudizio del capo della Chiesa e degli {129 [421]} altri Apostoli, affinchè colla loro autorità sciogliessero ogni dubbio. |
A217000194 |
Così da ogni fedel cristiano deve credersi, che le cose definite nei concilii generali radunati e confermati dal Sommo Pontefice Vicario di Gesù Cristo, e successore di s. Pietro {133 [425]} sono verità certissime, che danno i medesimi motivi di credibilità come se uscissero dalla bocca dello Spirito Santo, perchè essi rappresentano la Chiesa col suo capo, a cui Dio ha promesso assistenza fino alla fine dei secoli. |
A217000194 |
Questo fu il primo concilio generale, a cui presiedette S. Pietro, dove come Principe degli Apostoli e capo della Chiesa parlò e definì la questione coll'assistenza dello Spirito Santo. |
A217000195 |
Egli fu in questa occasione, dice S. Agostino, che S. Pietro, come capo della Chiesa, Vicario di G. C., e divinamente inspirato, conferì a Paolo e a Barnaba la pienezza dell'apostolato con incarico di portare la luce del Vangelo a' Gentili. |
A217000195 |
Raccontarono, dice il sacro Testo, tali maraviglie a quelli {134 [426]} che tenevano le prime cariche nella Chiesa, tra quali erano certamente i tre apostoli sopra nominali, che si consideravano come le tre colonne principali della Chiesa. |
A217000209 |
Per lo contrario il Mago Simone tutto imbaldanzito pel favore promessogli dai suoi demonii si apparecchiava ad ordire e terminare con loro la frode, e nella sua pazzia credeva con questo colpo di abbattere la Chiesa di Gesù Cristo. |
A217000210 |
Pietro senz'alcuna ostentazione s'inginocchia a terra e colle mani levate al Cielo fervorosamente prega Gesù Cristo che voglia venire in aiuto della sua Chiesa per far trionfare la sua religione in faccia a quel popolo illuso. |
A217000210 |
Tale caduta di Simone avvenne vicino ad un tempio dedicato {144 [436]} a Romolo, dove oggi esiste la chiesa de' santi Cosma e Damiano. |
A217000214 |
Ma seguitando i fedeli a pregarlo di far ciò pel bene della Chiesa di Dio, cioè cercare di conservarsi in vita per istruire i fedeli, confermare nella fede i credenti e guadagnare anime a Cristo, infine accondiscese e stabilì di partire. |
A217000215 |
In memoria di questo avvenimento presso alla porta di S. Sebastiano fu edificata una chiesa detta ancora oggidì, Domine, {149 [441]} quo vadis, oppure Sancta Maria ad Passus, ossia Santa Maria de' Piedi, perchè il Salvatore in quel luogo, dove parlò a s. Pietro, lasciò impressa sopra di una pietra!a sacra traccia de' suoi piedi. |
A217000215 |
Questa pietra si conserva tuttora nella chiesa di s. Sebastiano. |
A217000216 |
Furono questi s. Lino, s. Cleto, s. Clemente e s. Anacleto, i quali lo avevano già aiutato in qualità di suoi vicari nei vari bisogni della Chiesa. |
A217000216 |
Nel timore pertanto di cadere da un momento all'altro nelle mani dei persecutori e che in quei calamitosi momenti la Chiesa rimanesse priva del sue supremo pastore, pensò di nominar alcuni dei vescovi più zelanti dei quali uno settentrasse nel Pontificato dopo sua morte. |
A217000232 |
Iddio però che aveva chiamato quel grande Apostolo a Roma, perchè la rendesse gloriosa col martirio, dispose eziandio che il suo corpo fosse conservato in quella città e rendesse quella chiesa la più gloriosa del mondo. |
A217000234 |
Il colle Vaticano in progresso di tempo fu rinchiuso nella città di Roma, ed i papi hanno ivi fatto costruire la chiesa di s. Pietro che è il più superbo ed il più magnifico edifizio del mondo. |
A217000235 |
Iddio avrebbe potuto scegliere il supremo pastor della sua Chiesa fra i più grandi e i più sapienti della terra; ma allora si sarebbero forse attribuite alla loro sapienza e potenza quelle maraviglie, che Dio voleva che fossero interamente conosciute venire dalla onnipotente sua mano. |
A217000235 |
Quella chiesa è abbellita di marmi i più squisiti che siansi potuti avere; la sua ampiezza e la sua elevazione giungono ad un segno, che sorprende l'occhio che lo rimira; {161 [453]} il pavimento, le mura, la volta, sono con tal maestria ornati, che sembrano aver esausti tutti i ritrovati dell'arte. |
A217000235 |
Re, principi, imperatori, e i più grandi monarchi della terra sono venuti ad implorare la prolezione di colui che fu tolto da una barca per essere fatto pastore supremo della Chiesa; gli eretici e gl'infedeli stessi furono costretti a rispettarlo. |
A217000238 |
Intanto noi compresi da sentimenti di sincera gratitudine, come per conclusione e frutto di quanto abbiamo detto intorno alle azioni del principe degli Apostoli, innalziamo fervorose preghiere al trono dell'Altissimo Iddio; preghiamo questo suo fortunato Vicario e martire glorioso, onde si degni volgere dal Cielo uno sguardo pietoso sopra i presenti gravi bisogni della sua Chiesa, si degni di proteggerla e sostenerla nei gagliardi assalti che ogni dì deve sostenere da parte de' suoi nemici; ottenga forza e coraggio a' suoi successori, a tutti i vescovi e a tutti i sacri ministri, affinchè tutti si rendano degni del ministero da Cristo loro affidato. |
A217000239 |
Essi camminano per la strada della {164 [456]} salute; mentre tutti quelli che si trovano fuori di questa strada e non appartengono all'unione di Pietro non hanno speranza alcuna di salvezza; perchè Gesù Cristo ci assicura che la santità e la salvezza non possono trovarsi se non nell'unione con Pietro sopra cui poggia l'immobile fondamento della sua Chiesa. |
A217000242 |
Stimo però bene di dar qui di passaggio un avviso a tutti coloro che si fanno a scrivere o parlare di questo argomento, di non considerarlo come punto dogmalico {166 [458]} e religioso; e ciò sia detto tanto pei cattolici come pei protestanti; perciocchè Iddio stabilì s. Pietro capo della Chiesa e questo è dogma e verità di fede; che poi s. Pietro abbia esercitata questa sua autorità in Gerusalemme, in Antiochia, in Roma od altrove, questa è discussione storica estranea alla fede. |
A217000244 |
Questa sola osservazione basterebbe da sè a far manifesta l'insussistenza di tal dubbio; tuttavia affinchè il lettore conosca gli autori che colla loro autorità vengono a confermare quanto asseriamo ne andremo citando alcuni; e poichè i protestanti ammettono l'autorità della Chiesa de' quattro primi secoli, noi desiderosi di compiacerli in tutto quello che è possibile ci serviremo di scrittori che abbiano in tale tempo fiorito. |
A217000247 |
A poca disianza da costoro abbiamo le illustri testimonianze di S. Ireneo e di S. Dionigi, i quali hanno lungamente conosciuto e conversato coi discepoli degli Apostoli, ed erano informatissimi delle cose avvenute in seno alla chiesa di Roma |
A217000247 |
Quasi nel tempo stesso fiorirono s. Clemente Alessandrino, s. Caio prete di Roma, Tertulliano di Cartagine, Origene, s. Cipriano e moltissimi altri i quali vanno d'accordo nel riferire il gran concorso de' fedeli alla tomba di s. Pietro in Roma martirizzato, e tutti pieni di venerazione pel primato che godeva la chiesa di Roma, dicono che da quella si devono attendere gli oracoli dell'eterna salute, perchè G. C. ha promesso la conservazione della fede al suo fondatore S. Pietro. |
A217000248 |
Che se da questi scrittori passiamo ai grandi luminari della Chiesa, s. Pietro di Alessandria, s. Asterio Amaseno, s. Ottato Milevitano, s. Ambrogio, s. Gioanni Grisostomo, s. Epifanio, s. Massimo Torinese, s. Agostino, s. Cirillo d'Alessandria ed altri molti, noi troveremo le loro testimonianze pienamente unanimi e d'accordo intorno alla verità che noi asseriamo. |
A217000254 |
O chiesa felice, dove gli apostoli col loro sangue sparsero tutta la loro dottrina, dove Pietro patì un martirio simile alla passione del suo divin Maestro, dove Paolo fu coronato del martirio con aver tronca la testa; dove Giovanni dopo essere stato immerso in una caldaia d'olio bollente, nulla patì, e quindi venne esiliato nell'Isola di Patmos.» Tertulliano de Praescrip. |
don bosco-vita di san pietro [3a edizione].html |
A218000009 |
Intanto mettiamo per base che Gesù Cristo stabilì s. Pietro Capo della Chiesa e suo Vicario sopra la terra, promettendo la sua divina assistenza sino alla fine dei secoli. |
A218000011 |
Tra le cure principali e più gravi che spettano al Ministero apostolico del sommo Pontefice, giocondissima è quella di decretare solennemente l'onore de' santi e il culto pubblico nella Chiesa agli illustri eroi della religione cristiana, la cui morte è stata preziosa nel cospetto del Signore. |
A218000013 |
Questa sola osservazione basterebbe da sè a far manifesta l'insussistenza di cotal dubbio; tuttavia affinchè il lettore conosca gli autori che colla loro autorità vengono a confermare quanto asseriamo ne andremo citando alcuni; e poichè i protestanti ammettono l'autorità della Chiesa de' quattro primi secoli, noi desiderosi di compiacerli in tutto quello che è possibile ci serviremo di scrit- {192 [254]}. |
A218000015 |
La fede è il fondamento e la base di ogni nostra giustificazione, dice la Chiesa a nome di Dio. |
A218000016 |
È pure verità di fede che avvi un solo Dio in tre persone realmente distinte, che avvi un solo battesimo, una sola vera Chiesa, che è la cattolica; che niuno può salvarsi fuori di questa Chiesa; che è il Romano {214 [256]} Pontefice, cui noi dobbiamo ubbidire come a Gesù Cristo, di cui egli fa le veci; che i Sacramenti instituiti da nostro Signor Gesù Cristo sono sette, nè più, ne meno. |
A218000017 |
Che ti vale credere alla Chiesa, al Vicario di Gesù Cristo, se poi ne dispregi gl'insegnamenti? se parli male del sommo Pontefice? Parliamo chiaro: o tutti gli articoli di nostra fede, o nissuno; perchè il negarne un solo, è negarli tutti. |
don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html |
A220000010 |
Sono di sollievo al cuor Nostro la somma concordia degli animi, colla quale anche il Clero in questo tristissimo tempo attende alla salute delle anime, e la fermezza e costanza d'animo con cui per la causa di Dio e della Chiesa esso sopporta e sostiene ogni avversità. |
A220000017 |
Quindi e colla predicazione della parola di Dio, e colla diffusione di buoni libri e di buoni scritti uniti di animo e di zelo vi sforzate a tutto potere di opporvi alle macchinazioni de' nemici della Chiesa. |
A220000020 |
La cura che hai dei giovani poveri da te ricoverati ottiene di giorno in giorno più felice successo, ed accresce il numero di coloro che potranno poi diventare una volta utili ministri della Chiesa. |
A220000021 |
La nostra speranza è riposta in Dio, il quale, per la protezione della Regina del Cielo e Signora del mondo, la Madre di Dio Maria Vergine Immacolata, ci libererà da questi si grandi mali e consolerà la sua afflitta Chiesa facendola trionfare de' suoi nemici. |
A220000026 |
Appena coronato del martirio s. Cornelio, il clero Romano, ovvero i cardinali si radunarono per eleggergli un successore nel governo della Chiesa in quei difficili tempi. |
A220000026 |
Egli è il ventesimo terzo de' Pontefici che governarono la Chiesa da s. Pietro fino a lui. |
A220000027 |
Il novello Pontefice si occupò tosto a sedare lo scisma di Novaziano, che continuava a cagionare torbidi nella Chiesa. |
A220000027 |
Se non che, mentre era tutto intento a procurare il bene della Chiesa, la burrasca della persecuzione si versò tutta sopra di lui. |
A220000027 |
considerando la sua elevazione al pontificato quale avvenimento dei più gloriosi alla Chiesa. |
A220000028 |
Come seppesi che s. Lucio era ritornato dall'esilio, e che con zelo e sollecitudine ripigliava le cure della Chiesa universale, erangli indirizzate lettere dalle varia parti della cristianità, in cui i fedeli dimostravano la consolazione che provavano pel ritorno del Sommo Pontefico nella santa Sede. |
A220000028 |
Ma contro ad ogni umana aspettazione la Divina Provvidenza, che veglia al bene della sua Chiesa, dispose che Lucio fosse richiamato dall'esilio e ricondotto a Roma. |
A220000028 |
S. Cipriano a nome anche de' suoi colleghi scrisse a s. Lucio un'altra lettera, in cui, accennando le belle virtù del nostro santo, dimostra la sua venerazione ed il suo attaccamento al capo della Chiesa. |
A220000029 |
E così comparisse manifesto, che il vostro esilio fu per divino giudizio permesso, non già aftinchè alla Chiesa mancasse il Vescovo rilegato e cacciato, ma aftinchè egli alla Chiesa tornasse più glorioso. |
A220000029 |
Poco fa ci siamo rallegrati con voi, fratello carissimo, quando Dio si degnò di stabilirvi con doppio onore Confessore e Sacerdote nell' amministrazione della sua Chiesa; ma anche ora non meno ci congratuliamo con voi, coi compagni vostri, e con tutti i fratelli, perchè la benigna e grande protezione di Dio vi ebbe colla stessa gloria e lode vostra ricondotto nuovamente a' suoi; affinchè al gregge bisognoso di pascolo fosse restituito il pastore, alla nave da esser governata fosse renduto il piloto, ed alla plebe da essere retta ritornasse il rettore. |
A220000030 |
Voi eravate pronto e disposto a soffrire qualunque supplizio, ma Dio ve ne sottrasse, e vi conservò per la Chiesa. |
A220000031 |
Egli si fu, perchè Dio volendo confondere e rintuzzare gli eretici intendeva di mostrare qual fosse la Chiesa, quale l'unico suo Vescovo eletto per ordine divino, quali i sacerdoti uniti per l'onore sacerdotale col loro Vescovo, quale il vero popolo di Cristo unito colla carità propria del gregge divino, quali fossero coloro che il nemico perseguitava, e quelli che il demonio risparmiava, perchè suoi fidi. |
A220000031 |
Si noi intendiamo perchè costi, a Roma, sia poc' anzi repentinamente sorta la persecuzione, e perchè il potere secolare siasi subitamente scagliato contro la Chiesa di Cristo, e contro al beato Vescovo e martire s. Cornelio, e contro voi tutti. |
A220000036 |
E per tutto il tempo che durarono i sanguinosi editti di Decio contro alla Chiesa, per tutto quel tempo, che fu di dieci anni, durarono i terribili flagelli della peste. |
A220000037 |
Questo celebre dottore della Chiesa parlando di san Gregorio Taumaturgo, che allora era vescovo in Neocesarea, principale città di quel regno, ha quanto segue. |
A220000045 |
Ma per assicurarci di questa legge di Dio non dobbiamo invocar il demonio con nuovi peccati, nemmeno correre dietro agli spettri ed ai fantasmi, seguendo le massime del mondo, ma ricorrere ai sacri ministri, e specialmente ai vescovi, che sono posti dallo Spirito Santo per assistere e governare la Chiesa di Dio: Quos Spiritus Sanctus posuit episcopos regere Ecclesiam Dei. |
A220000046 |
Mentre Dio vendicava il disprezzo della sua legge co' flagelli della peste, della fame e della guerra, s. Lucio si occupava con zelo apostolico pel maggior decoro della disciplina della Chiesa tuttora agitata dalle persecuzioni. |
A220000051 |
Altro decreto del medesimo pontefice stabilisce che coloro i quali rubano, vendono, s'impossessano o dissipano in qualsiasi maniera i beni della Chiesa, debbano incorrere la scomunica, e come scomunicati e sacrileghi allontanarsi dalla Chiesa e separarsi dagli altri fedeli ( V. Graz, qui abstulit ). |
A220000053 |
Mentre il santo pontefice impiegava tutte le sue sollecitudini pel bene della Chiesa, i sacerdoti degli idoli si recarono prima in Senato, di poi dallo stesso Imperatore a fine di persuaderlo che i cristiani erano la cagione dei mali che desolavano il Romano impero. |
A220000055 |
Egli lo chiamò a sè, lo incaricò di governare la Chiesa in sua vece fino alla elezione del suo sucessore. |
A220000056 |
Disposte così le cose temporali della Chiesa, Lucio nulla più desiderava se non coronare la sua vita colla gloria del martirio, e così col proprio sangue sigillare le verità che aveva costantemente predicato. |
A220000057 |
Il suo glorioso martirio avveniva il giorno quarto di marzo l'anno 257, dopo aver governata la Chiesa due anni ed alcuni mesi. |
A220000059 |
Più tardi il corpo di s. Lucio fu dal Sommo Pontefice s. Pasquale trasportato nella Chiesa di s. Cecilia, entro le mura di Roma. |
A220000060 |
Noi, dice questo santo Padre, dobbiamo serbar viva la memoria dei santi martiri Cornelio e Lucio nostri antecessori; che se noi dobbiamo conservarne grata ricordanza, molto più tu, o fratello carissimo, devi tenerli {37 [183]} in onore e venerazione col tuo contegno e colla tua autorità: perciocchè tu fosti fatto Vicario di Gesù Cristo e successore di quelli nel governo della Chiesa. |
A220000061 |
Le quali parole dimostrano come nei tempi antichi della Chiesa da tutte parli si ricorreva alla Chiesa di Roma come al centro dell'unità e della verità, il Romano Pontefice fu sempre il vero giudice delle questioni riguardanti al bene spirituale delle anime. |
A220000064 |
S. Stefano, primo di questo nome, è il 24° dei Pontefici che hanno governato la Chiesa dopo l' Ascensione di Gesù Cristo. |
A220000065 |
Durante i calamitosi tempi, in cui s. Cornelio e s. Lucio governarono la Chiesa, egli faticò molto per la fede, nè esitò di accompagnare questi due Pontefici in esilio, dividendo seco loro i patimenti che l'oppressione contro alla Chiesa faceva patire. |
A220000065 |
Il candore dei costumi, lo zelo pel bene delle anime, la sua dottrina lo resero oggetto di ammirazione e degno delle prime cariche nella Chiesa. |
A220000065 |
Il veleno non lasciava di contaminare molte persone anche elevate alle prime dignità della Chiesa. |
A220000065 |
Quando s. Lucio era condotto al martirio, affidò il governo della Chiesa al suo arcidiacono Stefano, e già durante la prigionia di questo Pontefice egli la fece da Vicario Pontificio nell'amministrazione universale della Chiesa. |
A220000067 |
Perciò nei tempi andati alcuni vescovi essendo sgraziatamente caduti in errore, il Papa fu colui che li avvisò, li minacciò e talvolta giunse a separarli dalla Chiesa. |
A220000067 |
Prima di esporre alcuni fatti della vita di s. Stefano, è bene che noi richiamiamo alla memoria le parole del divin Salvatore, con cui stabili s. Pietro, e nella persona di s. Pietro stabilì supremi pastori della Chiesa tutti i Sommi Pontefici di lui successori. |
A220000068 |
Con questi principii i loro seguaci stendevano il rigore, contro a chiunque fosse caduto in peccato ricusando di dar loro l'assoluzione anche in punto di morte, e per conseguenza affermavano che si danno peccati irremissibili, il che è contrario alla dottrina della Chiesa. |
A220000068 |
D'accordo pertanto pregarono s. Stefano di impiegare la sua autorità e non soffrire più a lungo che Marciano turbasse la pace della Chiesa colla perdita di tante anime. |
A220000068 |
Questo santo esaminò la questione sotto a due aspetti; uno religioso, che riguardava la dottrina della Chiesa, l'altro personale di un vescovo che doveva essere giudicato da un'autorità competente, cioè dal sommo Pontefice. |
A220000068 |
Quindi scrisse ai vescovi delle Gallie, suggerendo loro le norme da tenersi in cose di tanta importanza, e li persuase ad unirsi a lui per rimettere ogni cosa al giudizio di s. Stefano, che solo avea piena giurisdizione sopra la Chiesa universale. |
A220000072 |
Era dottrina costante della Chiesa Cattolica, che gli eretici battezzassero validamente, purchè conferissero questo sacramento colla materia e colle parole del Vangelo, siccome comandò Gesù Cristo, vale a dire: Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo. |
A220000073 |
Ai vescovi dell'Africa unironsi molti vescovi dell'Asia, i quali pensavano che tale questione fosse di semplice disciplina e da potersi tollerare dalla Chiesa. |
A220000073 |
Il santo Pontefice vedendo i pericoli minacciati alla Chiesa da coloro stessi che ne erano costituiti difensori, e che mostravano una grande avversione alla eresia, assistito da quei soccorsi soprannaturali che Dio ha promesso, usando il potere datogli dal medesimo Gesù Cristo di sciogliere e di legare, cioè concedere o proibire quello che giudica bene per la salute delle anime, si oppose come baluardo alla custodia della casa di Dio. |
A220000073 |
Scrisse a s. Cipriano ed ai vescovi che si erano uniti a lui; ripetè loro che ogni innovazione era illecita, e che dovevasi seguire quanto erasi costantemente fatto nella Chiesa ed attenersi inviolabilmente alla tradizione che veniva dagli Apostoli. |
A220000074 |
Nella lettera che a tal proposito scrisse alla Chiesa di Africa, disse queste memorabili parole: nihil innovetur nisi quod traditum est; nulla si rinnovi se non quello che è secondo la tradizione; cioè si ritenga quello che fu usato dai primi tempi della Chiesa, praticato dagli Apostoli e tramandato dall'uno all'altro fino ai nostri giorni; quello che è contrario a questa tradizione è una novità da fuggirsi. |
A220000074 |
Per impedire la nullità di questo sacramento, senza cui niuno può salvarsi, la Chiesa cattolica volendosene assicurare, suol farlo ripetere sotto condizione. |
A220000074 |
Poco per volta tutti i vescovi della cristianità riconobbero la voce di Gesù Cristo in quella del suo Vicario, e con pieno trionfo della Chiesa cattolica formarono un vincolo solo di fede che la Chiesa ha sempre professato e professa ancora oggidì. |
A220000074 |
È vero che ai nostri giorni la Chiesa cattolica suole ribattezzare sotto condizione quelli che dal protestantismo o da altra setta vengono ai cattolicismo; ma ciò si fa non per timore che gli eretici non possano amministrare validamente questo sacramento, ma pel timore che non ne abbiano usato la materia e la forma prescritta. |
A220000075 |
Lo zelo di s. Stefano si esercitò anche a confermare e stabilire le cose necessarie pel decoro della Chiesa. |
A220000077 |
Il non destinare abiti sacri ad uso profano è ancora praticato oggidì, e perciò quando gli arredi di chiesa sono logori e non possono più usarsi nelle sacre funzioni, si abbruciano o si consumano altrimenti ( V. Burio in s. Stef. |
A220000079 |
Di modo che, come scrive s. Dionigi, il palazzo imperiale, pieno di uomini pii e cristiani, sembrava una chiesa dedicata al culto del vero Dio ( V. Eus. |
A220000142 |
Santo Stefano, contento delle buone disposizioni di Nemesio e di Lucilla, sua figliuola, li mandò a poca distanza alla chiesa detta del Pastore, ove li instrui egli medesimo nelle verità della fede. |
A220000173 |
Assicurato adunque delie buone loro disposizioni, il santo Pontefice li instrui nella fede e specialmente in traditione ecclesiastica cioè intorno a quelle verità che non erano registrate nei libri santi, ma da Gesù Cristo affidate alla sua Chiesa, che secondo {87 [233]} il bisogno le insegna e le spiega ai cristiani. |
A220000215 |
Questo fatto compievasi il 2 agosto, l'anno 260, dopo {102 [248]} aver governata la Chiesa dì Gesù Cristo tre anni, tre mesi e ventidue giorni. |
A220000234 |
Volendo dare un segno particolare di divozione verso al medesimo, ordinò una magnifica processione e portò le venerande ceneri entro alla città di Roma in una chiesa detta s. Silvestro de capite |
don bosco-vita infelice di un novello apostata.html |
A221000007 |
E potria dunque essere, che una religione così tra se stessa opposta sia la vera, e che nella medesima si possa piacere a Dio e ottenere salute? È proprio cosi: fuori della Chiesa Cattolica non vi è salute, come già fuori dell'arca di Noè, che, a detta dei Ss. PP., ne era il simbolo, la figura, nessuno potè scampare dal diluvio universale. |
A221000007 |
Egli è dunque anche più prudente l'entrar nella Chiesa, e evitare così il pericolo, anzi la certezza, di perdersi standone fuori. |
A221000007 |
Iddio, mosso a compassione di noi, mandò il suo divin Figliuolo a riscattarci dalla schiavitù del demonio; e per quelli che vogliono goder di sua redenzione, fondò {25 [205]} Gesù Cristo la sua Chiesa, cui affidò i suoi Sacramenti, che sono i mezzi, coi quali ci sono applicati i suoi meriti, affinchè ricuperiamo il diritto perduto alla gloria. |
A221000007 |
Nella stessa guisa adunque, che un ammalato non può guarire, se non gli sono applicati i rimedi, così nemmeno noi, stando fuori della Chiesa di Gesù Cristo, non ne riceviamo i suoi benefici influssi, i suoi Sacramenti, i doni di Dio. |
A221000007 |
Tutto ciò lo insegna lo stesso Vangelo, ove Gesù Cristo dice, che chi non ascolta la sua Chiesa, non ascolta lui stesso, e che dee essere considerato come un un gentile e pubblicano. |
A221000015 |
Debbo però avvertirvi che se non vi fate animo ad uscirne bentosto, mentre siete giovine, non ne uscirete mai più; come appunto avvenne a quel famoso apostata Teodoro Beza, che, stimolato da S. Francesco di Sales con sodi ragionamenti a ritornar nella Chiesa, rispose, che conosceva i suoi errori, e voleva uscirne, ma non poteva, perchè l'amicizia {28 [208]} d'una giovane avvenente, che gli fe'perfìn vedere, glielo impediva. |
A221000016 |
Ripeto, che mi rincresce assoggettarmi alle penitenze, umiliazioni e malinconie dei cattolici; la lor vita è troppo aliena dal mondo; non godono veruna allegrezza; ad essi la Chiesa prescrive troppe cose; io non ho più il coraggio di far una vita così miserabile. |
A221000043 |
Buon figlio! Quegli stessi riflessi, che vi trattengono, sono quelli medesimi, che secondo me devono farvi piu presto risolvere di ritornar alla Chiesa. |
A221000043 |
Non sapete, che per sentenza di Gesù Cristo stesso il ravvedimento di un peccatore rallegra tutto il Cielo, come il ritrovamento d'una pecora perduta cagiona una gran gioia al buon pastore, che nel riportarla all'amato suo ovile ne fa una gran festa co'suoi amici? Lo stesso accadrà al vostro ritorno alla Chiesa. |
A221000048 |
Mi resterebbe la difficoltà delle penitenze, a cui forse la Chiesa mi assoggetterebbe per l'affronto e grave ingiuria, che le recai abbandonandola; massimamente se queste dovessero farsi in pubblico; oh! allora che vergogna per me, ove lo sapessero, e mi vedessero gli stessi miei compagni, che sto per lasciar per sempre!. |
A221000049 |
Eh! non temete, poiché la Chiesa è una madre benignissima, la quale, se punisce, come è giusto, la diserzione de'suoi figli, lo fa sempre con tutta quella moderazione, che ne suggeriscono le circostanze. |
A221000055 |
Se non potete assolutamente subito disimpegnarvi da quell'impiego; pazienza: ma quello che dovete praticare senza indugio si è, che tosto eseguiate il proponimento di ritornare alla Cattolica Chiesa, e poi trattenetevi quanto meno potete in quelle occasioni, e Dio vi aiuterà. |
A221000057 |
Voi stesso confessate che in tale vostro stato non godete né quiete di spirito {42 [222]} né pace di cuore né verun principio di buona riputazione; io vi dimostrai come meglio seppi in tre distinte conferenze, che rientrando nella Chiesa Cattolica, da cui vi allontanaste, e risolvendo poi di vivere sempre da buon Cristiano, avreste riacquistato tali beni, e voi ne foste convinto per quanto mi sembra. |
A221000064 |
Tutti questi pericoli non arrestarono i nostri viaggiatori; posero la loro sorte nelle mani di Dio: invocarono quella a {46 [226]} cui la Chiesa dà il nome di Stella del mare; la loro speranza non fu delusa, e il dì 28 di giugno arrivarono in Francia e andarono in Avignone. |