don bosco-angelina.html |
A002000157 |
- Sembra che Dio abbia gradito il sacrifizio che Angelina faceva della sua vita; giacchè poco dopo il Romano Pontefice, fatto libero di se stesso, partiva da Fontainebleau e ritornava pacificamente sul suo trono a Roma. |
don bosco-angelina [v.13].html |
A003000043 |
Si aggiunge poi il titolo di Romana, perchè il suo capo, che è il Papa, è vescovo di Roma, e per questo motivo questa città, una volta capitale del Romano impero, ora è il centro della religione, la capitale del mondo cattolico. |
A003000044 |
Ma ditemi, come può il Papa da Roma governare i cristiani che sono per tutto il mondo?. |
don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html |
A004000047 |
Indi il vescovo inviò due sacerdoti a portare a Roma questo misterioso dispaccio. |
A004000063 |
Noi ci serviamo delle stesse parole con cui è raccontato dal giornale La Frusta di Roma, 7 marzo e dalla Décentralisation giornale di Francia. |
A004000108 |
Il sacerdote Ratisbona, il famoso Ebreo convertito dalla Regina dei cieli in Roma nella chiesa di s. Andrea delle Fratte, e quanti cattolici si trovavano nei dintorni ci prendevan parte. |
A004000178 |
«Roma dal Conv. di S. M. sopra Minerva li 8 dicembre 1870. |
don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html |
A009000020 |
In quel momento gli apparve la santa Vergine rivelandogli il trionfo delle navi cristiane, il quale trionfo s. Pio V annunziò tosto per la città di Roma prima che alcuno avesse in altra guisa potuto portare quella notizia. |
A009000026 |
{16 [354]} Quello di Maometto, più ricco ancora e che si inalberava in mezzo del campo fu mandato a Roma e presentato al Papa. |
A009000030 |
Ma siccome dove c'è il Papa là vi è il Capo della religione e quindi il concorso di tutti i veri cattolici, così Savona divenne in certo modo un'altra Roma. |
A009000031 |
Si crede comunemente che il Pontefice abbia promesso alla santa Vergine di instituire una festa per onorare l'angusto titolo di Maria Aiuto dei Cristiani, qualora egli avesse potuto ritornare a Roma sul trono pontificio. |
A009000033 |
Allora la giustizia potè fare di nuovo il suo corso; il Pontefice venne subito messo in libertà; Roma l'accolse col massimo entusiasmo, e il Capo della cristianità fatto libero e indipendente potè ripigliare l'amministrazione della Chiesa universale. |
A009000034 |
Ritornato di poi a Roma volle compiere la seconda parte della sua promessa instituendo nella Chiesa una festa speciale, che attestasse alla posterità il gran prodigio. |
A009000035 |
Fu scelto quel giorno perchè appunto in esso l'anno 1814 egli era stato fatto libero e potè ritornare a Roma fra i più vivi applausi dei Romani. |
A009000037 |
L'anno 1817 era compiuto un dipinto che doveva essere collocato in Roma nella Chiesa di s. Maria in Monticelli, diretta dai Sacerdoti della Dottrina Cristiana. |
A009000053 |
Dato a Roma ad dì 23 settembre 1868. |
A009000093 |
Dato in Roma presso S. Pietro sotto l'anello del Pescatore il giorno 16 marzo 1869, l'anno 23 del nostro pontificato. |
A009000279 |
Dato in Roma presso S. Pietro sotto l'anello Pescatorio addì 22 maggio 1868. |
don bosco-avvisi ai cattolici.html |
A011000007 |
Agli altri Apostoli succedettero i Vescovi, i quali in ogni tempo ed' in ogni luogo formarono un solo ovile, riconoscendo solo Gesù Cristo per pastore supremo e capo invisibile, ed il Pontefice di Roma per supremo pastore e capo visibile. |
don bosco-biografia del giovane mazzarello giuseppe.html |
A012000002 |
L'esempio di s. Filippo Neri in Roma lo incoraggiva e spronava alla grande impresa. |
don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html |
A016000187 |
E come no, quando si pensa che questa così prodigiosa divozione, promossa in modo particolare da S. Francesco di Sales, propagatasi largamente per opera di una figlia della Visitazione, la Beata Margherita Alacoque, doveva ora ricevere come un suggello della sua consacrazione in un monumento innalzato per opera di una Congregazione, che del Salesio appunto prende il nome, e di questa divozione diventa come la custode e la depositaria nella città di Roma, sede del Vicario di Gesù Cristo?. |
don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html |
A017000111 |
Trovandosi nella casa di Albano Laziale presso Roma, scriveva di là ad un suo confratello ed intimo amico dell'Oratorio di Torino: « Ho visto in Roma molte belle e care cose; ho visitato molte belle chiese, ma, che vuoi? nessuna più m'inspira divozione, nessuna mi piace più della cara nostra chiesa di Maria Ausiliatrice. |
don bosco-breve notizia sullo scopo della pia societa salesiana e dei suoi cooperatori.html |
A020000022 |
Costantino LEONORI di Roma: Brevi cenni sulla Pia Società Salesiana. |
don bosco-breve ragguaglio.html |
A021000003 |
L'Esule illustre, sebbene venerato in Gaeta come Capo della Chiesa universale, tuttavia per la fretta con cui dovette fuggire di Roma, spoglio d'ogni suo avere era privo dei mezzi, necessaria per sopperire alla moltiplicità delle spese, che le relazioni col mondo cattolico fanno indispensabili. |
A021000037 |
Quando giunse tra noi la notizia che il Sommo Pontefice eia pacificamente rie tornato a Roma, grande fu l' allegrezza dei giovani dell'Oratorio. |
don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html |
A028000132 |
Circa l'anno 1517 venendo da Roma passò per Racconigi Claudio di Seyssel, uomo di grande scienza e pietà, il quale fu vescovo di Marsiglia, e quindi arcivescovo di Torino. |
don bosco-cenno istorico sulla congregazione di s. francesco di sales [1874].html |
A032000019 |
Finalmente munito delle Commendatizie di ventiquattro Vescovi mi recai a Roma. |
don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html |
A034000063 |
Roma li 9 Maggio 1873. |
A034000150 |
N. B. Si esibiscono in opuscoli separati le regole del 1873 nonchè le modificate Costituzioni recentemente stampate in Roma coi tipi di Propaganda. |
don bosco-conversazioni.html |
A035000187 |
Ora nel 1215 ebbe luogo una di queste radunanze generali di vescovi sotto la presidenza del Papa in Roma, in una chiesa dedicata a s. Gioanni, e situata in un quartiere chiamato Laterano, d'onde venne il nome Concilio di Laterano. |
A035000374 |
In quest'Ordine ottenne di essere fatto parroco di una chiesa di Roma. |
don bosco-conversione di una valdese.html |
A036000090 |
In quanto alla successione dei Vescovi delle diocesi in particolare possiamo dire che, sebbene di molte diocesi siansi perduti i libri che riferiscono le azioni dei Vescovi, tuttavia non si può muovere alcun dubbio che tali diocesi non siano sempre state dipendenti da quella di Roma. |
A036000188 |
Ed io credo che questo sia stato uno dei molivi per cui la Chiesa cattolica ha proibito l'uso del magnetismo usato nella maniera con cui fu esposto a Roma. |
don bosco-cooperatori salesiani [1877].html |
A038000012 |
Scritto a Roma appo s. Pietro sotto l'anello del Pescatore nel di 9 di Maggio 1876. |
A038000029 |
14 o Possono acquistare tutte le Indulgenze Plenarie e Parziali di tutte le Basiliche, Chiese e Luoghi Santi di Roma, Gerusaleme, Porziuncola {15 [353]} e di s. Giacomo in Compostella, di tutte le stazioni notate nel Messale Romano. |
don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html |
A042000008 |
Fu allora che Mons. Franzoni Arcivescovo di Torino con apposita commendatizia indirizzava il sac. Bosco a Roma per avere norme e consiglio intorno ad una Congregazione Ecclesiastica. |
A042000046 |
Sac. Giuseppe Scappini, Direttore Spirituale dei Concettini in Roma. |
A042000098 |
I Superiori facciano leggere a mensa nei tempi stabiliti e facciano osservare, per la parte che loro appartiene, i due Decreti emanati a Roma dalla Congregazione sullo stato dei Regolari l' anno 1848. |
don bosco-deliberazioni del terzo e quarto capitolo generale della pia societa salesiana.html |
A045000011 |
Il Parroco a nominarsi sia ad nutum Superioris, secondo la Costituzione Firmandis di Benedetto XIV, 5 Novembre 1744, e la sua nomina sia fatta secondo la prassi che si tiene in Roma pei regolari, ad annum, con facoltà di riconferma d'accordo coll'Ordinario del luogo. |
don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html |
A047000019 |
Dato in Roma presso S. Pietro l'8 dicembre 1864 anno decimo della dommatica definizione dell' Immacolata Concezione di M. V. Madre di Dio. |
A047000039 |
Il Giubileo poi dicesi parziale quando si concede solamente in alcuni luoghi determinati come sarebbe in Roma, o in Gompostella nella Spagna. |
A047000069 |
I primi Pontefici, che succedettero a S. Pietro nel governo della Chiesa, continuarono a mantenere viva tale pratica religiosa, concedendo grandi favori a quelli che in determinati tempi si recassero in Roma a visitare la chiesa, dove era sepolto il corpo di S. Pietro |
A047000071 |
In certi anni si vedevano vecchi, giovani, ricchi e poveri partire da lontanissimi paesi, superare i più gravi disagi delle strade per recarsi a Roma, nella piena persuasione di ottenere grandissime indulgenze. |
A047000072 |
S. Gregorio Magno, desiderando di secondare lo spirito religioso ne' fedeli cristiani, e volendo nel tempo stesso regolare il frequente loro concorso a Roma, nel secolo sesto stabili che ogni cento anni si potesse guadagnare l' Indulgenza plenaria, ovvero Giubileo da tutti quelli, che nell' anno secolare, detto anche anno santo, si portassero a Roma per visitare la basilica vaticana dove era stato sepolto il Principe degli Apostoli. |
A047000076 |
- Correva l' anno 4300, quando {38 [112]} una straordinaria quantità di gente dello Stato Romano e forestiera accorse a Roma in tanto numero che pareva essersi colà aperte le porte del cielo. |
A047000076 |
- Perchè siete venuto a Roma? - Per guadanare le grandi Indulgenze. |
A047000076 |
- Quando? - Cento anni fa mio padre mi portò secolui a Roma, e mi disse che ogni cento anni in Roma si potevano ottenere grandissime Indulgenze, e che se io fossi ancora stato vivo di lì a cento anni, non avessi trascurato di recarmi {39 [113]} a visitare la basilica del Principe degli Apostoli. |
A047000079 |
Ecco quali sono le parole del Pontefice: «Una fedele e antica tradizione di uomini da lungo tempo vissuti assicura, che a quelli, i quali vengono a visitare l' onorevole basilica del Principe degli Apostoli in Roma, sono concesse grandi Indulgenze e remissione de' peccati. |
A047000079 |
Il numero de' forestieri a Roma giunse fino a due milioni contemporaneamente. |
A047000079 |
{41 [115]} Conosciuta la Bolla del Papa, è incredibile l' entusiasmo che si destò da ogni parte per fare il pellegrinaggio a Roma. |
A047000080 |
- Ora comprendo benissimo quanto nella Chiesa sia antica la pratica del Giubileo, ma quello che celebriamo oggidi mi pare assai diverso; sia perchè sentesi più spesso a parlar di Giubileo sia perchè non si va più a Roma per acquistarlo. |
A047000081 |
Inoltre l' obbligazione di recarsi a Roma impediva che molti o per la distanza, o per l' età, o per malattia potessero approfittare, de' favori spirituali del Giubileo. |
A047000081 |
Per la qual cosa i romani Pontefici concedettero la medesima Indulgenza, ma invece dell' obbligazione di recarsi a Roma, sogliono imporre alcune obbligazioni da adempiersi da quelli che vogliono fare il santo Giubileo. |
don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html |
A049000099 |
S. Agostino vescovo d'Ippona scrive di sua madre, che mentre dall'Italia recavasi in Africa, giunta al porto di Ostia, non molto distante da Roma, cadde gravemente ammalata. |
A049000137 |
Qui è bene di osservare che questa liturgia è seguita non solo dalle chiese greche dell'Impero Ottomano che dipendono dal patriarcato di Costantinopoli; ma è parimenti seguita da tutte le chiese {46 [82]} greche che sono in Occidente, a Roma, nella Georgia, nella Mingrelia, nella Bulgaria e in tutta la Russia. |
A049000258 |
Dovrei perciò negare l'esistenza di Roma? Mai no, direte voi, sarebbe opporsi al sentimento universale di tutti i libri che ne parlano, di tanti viaggiatori che vi sono andati. |
A049000258 |
io non sono mai andato a Roma, e da me solo non ci saprei andare. |
A049000336 |
I Milanesi l'attribuiscono a S. Ambrogio, che difatti compose molti inni e preghiere pei divini uffizi: però se noi confrontiamo la liturgia di Milano con quella di Roma troviamo soltanto qualche diversità nell'ordine delle cose; ma la dottrina è perfettamente la medesima. |
A049000336 |
La storia ci assicura che quella di Roma viene da S. Pietro. |
A049000336 |
Ma in fondo è quella medesima praticata in Roma nei quattro primi secoli della Chiesa. |
A049000336 |
Se vogliamo una {116 [152]} prova palpabile del grande attaccamento delle chiese alle loro liturgie, l'abbiamo nella fermezza con cui i Milanesi conservarono la loro, malgrado le sollecitudini dei papi per unirli a quella di Roma. |
don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html |
A053000088 |
Botaudi sac. Antonio, Roma. |
A053000096 |
Bertinetti don Raffaele can., Roma. |
A053000196 |
Focardi Canori, coronaro di S. S. in Roma. |
A053000276 |
Oreglia di S. Stefano monsig. don Luigi, prelato can. di san Gio. in Laterano, Roma. |
A053000286 |
Giovanni, Roma. |
A053000331 |
Salviati S. E. duca, Roma. |
don bosco-episodi ameni e contemporanei.html |
A054000187 |
«Nel mese di giugno dell' anno scorso il Giornale di Roma annunziava le commoventi accoglienze fatte dal venerabile Pio IX ad un contadino brettone, ed alla sua famiglia. |
A054000198 |
Un giorno Monsignor De Segur viaggiando per le belle campagne di Roma, incontrò, non lungi d' Albano un giovane pastorello delle montagne del Lazio. |
don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html |
A056000002 |
- Dato in Roma dalla Sacra Congregaz. |
A056000004 |
Dato in Roma presso S. Maria Maggiore sotto l'anello del Pescatore nel giorno VII di agosto MDCCCXLVI, del Pontifica'. |
don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html |
A057000062 |
Desiderosi i Salesiani di cooperare alle pie intenzioni del {11 [247]} S. Padre in numero di 10 si recarono a Roma per ricevere la benedizione e la missione dal Vicario di Gesù Cristo, e il 14 del Novembre di quell'anno partirono da Genova, e giunsero il 14 del seguente mese in Buenos-Ayres, capitale della Repubblica Argentina. |
don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html |
A058000014 |
Al 4 Gennaio di questo anno l'Arcivescovo fece una benevola Commendatizia, affinchè le Costituzioni Salesiane fossero dalla S. Sede approvate, e la consegnò nelle mani del Superiore Generale; ma con grande sua sorpresa Don Bosco giunto a Roma trovò lettere scritte dall'Arcivescovo medesimo alle Sacre Congregazioni, nelle quali biasimava quanto aveva poco prima commendato. |
A058000067 |
Vitelleschi con lettera 31 Maggio 1874 scrisse a D. Bosco, dicendogli {16 [64]} che per togliere a Monsignor Arcivescovo ogni pretesto d'opposizione se ne manderanno copie autentiche da Roma; " che se poi, il detto Arcivescovo, ne farà ancora taluna irragionevole, la S. Congregazione è sempre per sostenere le grazie e i diritti conceduti dalla Santa Sede. |
A058000073 |
Diremo tra poco la risposta che gli venne fatta da Roma. |
A058000074 |
Il 5 Gennaio il prelodato Monsignor Vitelleschi consola D. Bosco nelle sue tribolazioni, dicendogli che la Sacra Congregazione già tiene preparata una lettera per l'Arcivescovo, in cui si risponde ad alcuni suoi quesiti (i sopranotati), e della quale si darà pure copia a lui, D. Bosco, e che se l'Arcivescovo si porta in Roma egli (Mons. |
A058000078 |
Nella di Lui venuta in Roma, che Ella mi annunzia, io ed altri gli parleremo perchè desista da una opposizione, che ha qualche cosa di sistematico. |
A058000094 |
L'Arcivescovo di Torino, venuto a conoscere tale Istituzione, scrive tosto a Roma biasimando ed opponendosi a tutta forza all'Opera suddetta, sebbene fosse già benedetta e commendata dal S. Padre. |
A058000102 |
Gastaldi, per opporsi a che si concedessero Privilegi alla Congregazione Salesiana, fra le altre cose scrive a Roma: "Che se si /tanno" da conferire nuovi Privilegi alla Congregazione Salesiana si aspetti almeno il mio decesso, o mi si dia tempo" di ritirarmi dal posto che occupo. |
A058000140 |
Nel mese di Giugno l'Arcivescovo di Buenos-Ayres Monsignor Federico Aneyros, essendo andato a Roma ad ossequiare il Sommo Pontefice, fece sapere che passando per Torino prenderebbe albergo nell'Oratorio di S. Francesco di Sales. |
A058000141 |
E intanto quale concordanza tra le Encicliche dei Sommi Pontefici, che raccomandano tanto vivamente le missioni estere, e questa Circolare di Monsignor Gastaldi, che le combatte a carico dei Salesiani! {30 [78]} Sul finire di Agosto alcuni pellegrini del Brasile nel loro ritorno da Roma passando per Torino vennero ad o spitare nell'Oratorio di S. Francesco di Sales. |
A058000161 |
Nè si contentò di scrivere a D. Bosco, ma usò tutti i mezzi per fare annullare da Roma il Breve medesimo. |
A058000165 |
Dacchè la controversia era stata da Vostra Eccellenza deferita a Roma, non era forse più opportuno che colà si fosse aggiustata? La Sacra Congregazione vedrà se veramente questa pubblicazione sia giunta a proposito. |
A058000208 |
Desidero vivamente di compiacerla, d'altro canto non vorrei compromettere la povera Congregazione Salesiana in faccia alle Congregazioni di Roma. |
A058000231 |
Ho differito fino a domani la mia partenza per Roma, per attendere l'effetto de' suoi buoni uffizi presso S. E. Reverendissima nostro sempre veneratissimo Arcivescovo. |
A058000264 |
La cosa gravissima era la faccenda di Don Bonetti, al quale per certe lettere venutegli da Roma aveva da prima fatto dire, che gli restituiva assolutamente la facoltà di ascoltare le Confessioni, ma poscia gli notificava che era tuttora sospeso per Chieri, facendolo credere colpevole nel campo stesso dei suoi sudori. |
A058000274 |
Dopo di che egli, Monsignor Arcivescovo, ha scritto quello che gli piacque a carico dei poveri Salesiani anche alle Sacre Congregazioni di Roma, senza che si possano fare le dovute risposte. |
A058000298 |
Questo fatto mise sottosopra Mons. Arcivescovo, il quale rimandò la lettera a D. Bosco, e costrinse la Sacra Congregazione del Concilio a intimargliela da Roma. |
A058000322 |
Dopo un lungo colloquio, D. Bosco credendo alla lealtà e sincerità delle promesse del Colomiatti, fu stabilito verbalmente che l'Arcivescovo rivocherebbe tutti i reclami spediti a Roma contro D. Bonetti, contro D. Bosco e contro tutta la Congregazione Salesiana in mille modi infamata; {61 [109]} e che D. Bonetti sarebbe sciolto da ogni molestia o sospensione, come era prima del 12 e 14 febbraio 1879, e come pure era già stato concesso dall'Arcivescovo la sera del 26 Maggio dell'anno medesimo. |
A058000327 |
L'Arcivescovo, appena avuto questo scritto dal Colomiatti, senz'altro vi unisce la seguente sua lettera, e spedisce tosto ogni cosa non già a D. Bosco, perchè riconosca se l'atto è secondo le intelligenze prese coll'avvocato, ma direttamente a Roma all'E. mo Sig. Card. Prefetto della S. Congregazione del Concilio. |
A058000331 |
Egli, invece di riportare in persona a D. Bosco il suo scritto con quello dell'Arcivescovo prima di spedirlo alla S. Congregazione del Concilio, gliene manda solo copia, dopo che gli originali erano stati spediti a Roma. |
A058000337 |
Colomiatti e dall'Arcivescovo; imperocchè l'avvocato aspettò più giorni a darne avviso a D. Bosco; poi invece di ripassare in persona a fare la risposta verbale, come erano le intelligenze, la fa per lettera; non basta, in luogo di mandargli la lettera a mano per far più presto, egli la manda per posta per fare più tardi; così che dall'invio dell'atto dell'Arcivescovo a Roma sino al ricevimento di detta lettera per parte di D. Bosco passò una settimana. |
A058000340 |
D'altro lato io non l'avrei spedito a Roma, e, quando ciò si fosse, non avrei mandato così un pezzo di carta senza unirvi una lettera quale conviensi ad un EmoSig. Cardinal Prefetto di sì autorevole Congregazione. |
A058000345 |
- Don Bosco a questa sorpresa capisce vie più il giuoco dell'avvocato fiscale, e quindi lo licenzia, promettendogli che penserebbe ancora qualche giorno prima di rompere affatto le trattative; imperocchè, se erasi scritto e telegrafato a Roma, era solo per impedire i temuti equivoci, ma non per chiudere ogni via ad un ulteriore accomodamento. |
A058000348 |
Ma mi sono sempre più convinto che l'atto Arcivescovile non corrisponde alle nostre intelligenze, lascia D. Bonetti nello stato, in cui si trovava, e non revoca per niente {65 [113]} le carte inviate a Roma a carico dello scrivente e della nostra povera Congregazione. |
A058000349 |
Forse, se Ella avesse osservate le intelligenze di tenere il mio scritto come cosa confidenziale a Lei ( vale a dire non mandarlo a Roma così prima di tempo ), farlo vedere e poi comunicarmi il tenore di quello che si voleva unire ad esso, la vertenza avrebbe potuto appianarsi con qualche modificazione; ma non fu così. |
don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html |
A059000001 |
[1]: Roma e Pio IX del Balehidier: La parola di Pio IX, Roma nel 1848-49 e da altri accreditati autori o da rinomati periodici. |
A059000005 |
Quando Gioanni Maria Mastai fu ordinato sacerdote a Roma, si consacrò intieramente alle opere più umili del sacro ministero. |
A059000013 |
La vettura adunque del cardinale, che andava a Roma, e che poteva divenir Papa era un vero avvenimento. |
A059000016 |
Malgrado gli schiamazzi degli astanti, delle ruote, i nitriti de'cavalli, lo schioppettare delle fruste, la colomba sta sempre al suo luogo e pare che cammini verso Roma con un futuro Papa. |
A059000032 |
Mentre il nome di Mastai correva viemaggiormente di bocca in bocca, il suo volto si illuminava, e la più grande impazienza regnava in Roma. |
A059000044 |
Tale fu l'esito di quest'ultima unione del Conclave che doveva dare a Roma un sovrano, al mondo cattolico un pastore ed un padre. |
A059000045 |
L'esimio Pontefice predestinato dalla Provvidenza ad esser Padre di tutti i fedeli, cominciò il santo suo ministero in Roma, nell'ospizio Tata-Giovanni, dove si fece padre di poveri figli abbandonati. |
A059000064 |
Sgherani armati si sono impadroniti di Pio VI; egli è prigioniero, e si vuol condurlo lontan da Roma.» A queste parole, il fanciullo che sino allora era stato ascoltando con tenerezza sua madre, si pose a piangere insiem con lei e incrociando le sue manine, pregò con tutto il fervore di un angelo. |
A059000076 |
Infine invitò a Roma tutti i {43 [93]} vescovi che potessero facilmente venirvi. |
A059000079 |
Una superba colonna eretta sulla piazza di Spagna, a Roma, consacra per sempre la memoria del fatto sì glorioso a Maria. |
A059000109 |
L'esempio di Roma, la madre e maestra di tutte le chiese, risvegliò nel mondo intiero l'ardore e lo zelo dei figli di Maria. |
A059000118 |
Col tempo Maria prenderà possesso della Roma protestante. |
A059000121 |
Il Santo Padre si prevalea delle vacanze di Pasqua nell'aprile del 1855, per recarsi a una piccola partita di diporto religioso ed archeologico nella villa di Coazzo a selle miglia da Roma dove sono le catacombe, che il Papa andava a visitare. |
A059000129 |
Tutti attribuirono a un intervento speciale della provvidenza la preservazione dei giorni del Santo Padre, e il consiglio Municipale di Roma si rese interprete di un tal sentimento ordinando si rendessero solenni azioni di grazie alla santa Vergine e si festeggiasse un triduo in onore della Immacolata sua Concezione, il quale cominciò il 16 aprile nella Chiesa dell' Ara Coeli. |
A059000171 |
Leggiamo in una corrispondenza da Roma dell' Unione:. |
A059000173 |
Quelle anime buone lasciarono Roma, e piene di gioia fecero {81 [131]} ritorno al loro paese natio. |
A059000173 |
«Una povera serva animata da una fede e da un coraggio non comune, alcuni mesi or sono, si pose in istrada con una sua giovinetta di dodici anni, tacendo un viaggio di parecchie centinaia di leghe, quasi sempre a piedi, e se ne venne a Roma per assistere alle feste di Pasqua. |
A059000176 |
Appena fummo in Roma io chiesi se il Santo Padre usasse mai dir messa in qualche chiesa dove le signore potessero comunicarsi. |
A059000176 |
Io non ebbi mai tanto spirito per manifestarvi il {82 [132]} progetto che tenea fisso nel mio cuore venendo a Roma colle mie due bimbe, quello cioè di farle comunicare la prima volta per mano del Santo Padre. |
A059000176 |
«Oh sì che se aveste prevedute le consolazioni che io dovea gustare a Roma, voi non vi sareste provata a dissuadermi dal farne il viaggio. |
A059000188 |
Due o tre giorni prima la persona benefattrice venne per un'altra volta a visitare le sue protette e a partecipar loro una lettera che avea ricevuta da Roma, nella quale era parola delle strettezze e angustie del Sovrano Pontefice. |
A059000189 |
E quella, cui altri affari chiamavano poco dopo a Roma, partì, recando seco i cento franchi e la lettera che consegnò in proprie mani del Papa.». |
A059000192 |
Con qual nobile orgoglio il padre suo sei sarebbe ricondotto alle patrie mura, circondato dallo stuolo dei propri amici e parenti per farlo sedere ad un giocondo banchetto! Con quanta allegrezza sopra tutti la {97 [147]} madre sua, con quel suo buon cuore, avrebbe anelato averlo in disparte, e là, sola con Lui a'pie delle care immagini di Gesù e di Maria, dinanzi alle quali fecero altra volta insieme le loro orazioni, come si sarebbe inebriata di quel suo sguardo celeste! Come sarebbe stata pendente dalle sue labbra quando avesse udito da lui raccontarle le prime soavi impressioni del giovine suo figlio elevato al sacerdozio! Ma il santo, il grande, l'eroico Pio IX credette suo debito disporre altrimenti: la prima volta che le sue mani levarono il calice di redenzione non fu nell'illustre basilica di Sinigaglia, non nella sua città natia, bensi fra le mura meschine di un Orfanotrofio in Roma. |
A059000207 |
Allora che 1'abate Mastai, ora Pio IX ritornò dal Chili trovò un novello pontefice a Roma, Leone XII. La pubblica fama avea già riferito al successore di Pio VII quali erano le buone {100 [150]} opere e la santità dell'abate Mastai: per conseguenza appena fu di ritorno ritrovò prontissima la ricompensa dei ferri portati nelle isole, del Mediterraneo, e dei suoi tanti servigi nella missione al Chili. |
A059000211 |
Anzi tutto volle trovarsi in mezzo alle famiglie povere e tribolate, senza lasciarne pur una dimenticata, fra le vedove, fra gli orfani, fra i vecchi infermi ed abbandonati, e dopo di tutto ciò vedendo così là, come a Roma molto male accanto a molto bene, tratto come era sempre a diminuire la moltiplicità dei dolori e delle lacrime che incontravansi co'suoi sguardi, si mise in opera a prima giunta di porre le fondamenta di un ospizio in favore di tutti i miseri della sua diocesi. |
A059000213 |
Un giorno, senza altra compagnia che un suo cameriere, era salito in una delle più squallide casipole di Roma, ricovero di una povera famiglinola di miserabile vedova, di {104 [154]} due fanciulle di quattordici anni, e di due garzoncelli. |
A059000218 |
Il povero avvocato se la vivea in Roma molto meschinamente a cagione di ruinosi disastri, che avean colpita la sua famiglia. |
A059000222 |
L'insalata di Sisto V andò in proverbio a Roma. |
A059000225 |
Fra i tanti edifizi egli possiede in Roma un ampio fabbricato ridotto in piccoli appartamenti d'una o due camere ad uso di famiglie indigenti. |
A059000231 |
Jn Roma evvi un quartiere riservato esclusivamente agli ebrei, nomato altrimenti Ghetto. |
A059000237 |
Dopo la lavanda dei piedi, il Papa interrogò l'abate Lauvensen del motivo che l'ebbe fatto venir sino a Roma, poi lo lasciò dopo avergli regalato qualche soccorso. |
A059000237 |
Un giorno Pio IX si portò all'ospizio della Trinità dei Pellegrini, dove si alberga ogni cristiano che viene a Roma per sue devozioni. |
A059000266 |
Si ha da Roma in data del 4 marzo 1865 alla Gazette du Midi:. |
A059000270 |
Il giornale di Roma del 17 ottobre 1865 contiene la relazione della visita fatta dal Santo Padre, nel giovedi precedente, allo spedale di Santa Maria della Consolazione. |
A059000275 |
Il Santo Padre visitava lo spedale di San Giacomo in Roma quando incontrò una donna di mala vita omai moribonda, ed accostatosi al letto di lei le fe'udire parole di benevolenza e di consolazione. |
A059000276 |
Una sera d'estate il sovrano pontefice, passeggiando presso a porta Cavaleggieri in Roma, s'incontrò con un convoglio di condannati tradotti ai bagni di Civitavecchia. |
A059000292 |
Leggiamo in una corrispondenza di Roma. |
A059000293 |
«Il Santo Padre ricevette in solenne udienza un buon numero di pellegrini francesi, venuti a bella posta a Roma per depositare ai piedi del Sommo Pontefice l'omaggio della loro devozione. |
A059000299 |
Si leggo nel giornale di Roma del 18 luglio 1859:. |
A059000312 |
Il cristiano frappone quel nomea tutte le sue preghiere, la contadinella delle campagne {153 [203]} lo pronuncia recitando il suo rosario, il prete lo ripete nell'offrire la vittima senza macchia; e la sera nel pregare Gesù che benedica i loro sonni, i bambinelli supplicano il loro padre che è in cielo di proteggere il loro padre che è in Roma. |
A059000319 |
Allora alzando al cielo un'occhiata tutta inspirata dalla fede, il Vicario di Gesù Cristo colla voce di divino afflato conosciuta si bene dai pellegrini che vengono da Roma, disse: «Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il nome tuo, venga a noi il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.» {155 [205]}. |
A059000320 |
Scriveano da Roma nel febbraio dell'anno 1864. |
A059000321 |
Eccoci in piena quaresima: le predicazioni sono incominciate in quasi tutte le chiese di Roma, e i sacerdoti incaricati di distribuire il pane della divina parola, si conformano alle istruzioni date loro son pochi giorni da Pio IX. |
A059000322 |
Andate dunque, e mettetevi all'impegno di fruttar buone opere, evangelizzate il popolo di Roma. |
A059000322 |
Nei tempi andati un uomo, chiamato il flagello di Dio, venne a gran passi per abbattere Roma {157 [207]} dalle sue fondamenta. |
A059000333 |
Roma fu testimone d'uno spettacolo che non le era stato dato di veder mai più dai tempi di Gregorio VII |
A059000338 |
Il papa si affacciò al poggiuolo della chiesa di s. Giuseppe dei Falegnami fabbricata superiormente al carcere Mamertino, e alla commossa moltitudine rivolse una tenera allocuzione tutta sopra al flagello che decimava Roma. |
A059000338 |
Per implorare la misericordia divina, il Clero di Roma andò a visitare processionalmente il Crocifisso miracoloso di campo Vaccino. |
A059000344 |
«Il Papa o deve regnare nelle catacombe o nella gran luce di Roma. |
A059000354 |
Scriveano da Roma li 2 luglio 1864. |
A059000355 |
Dal magnifico tempio ricostruito con tanta maestria entrò nel convento attiguo e quivi furongli presentati i poveri sacerdoti, reliquie del clero della Polonia, accolti amorevolmente in Roma dal Santo Padre, e fatti ospitare nella casa della Trinità ai pellegrini, dove sono alimentati e mantenuti a tutta spesa sua. |
A059000367 |
«Negli scorsi giorni arrivarono a Roma cinque pellegrini, ma mica di quei pellegrini che viaggiano sui battelli a vapore, o sulle strade di ferro, o per lo meno in vettura, intendo di quei pellegrini dei bei tempi cristiani, che attraversavano l'Europa a piedi, col bordone alla mano, col crocifisso appoggiato sul loro cuore. |
A059000372 |
Anzi a Michele si restituiva e lettera e libro e l'imitazion di Cristo e il suo borsellino, alleggerito però di un qualche dramma del {187 [237]} proprio peso, ed era anche prima pur tanto leggiero! Michele è Polacco, è cristiano, è contadino, tre qualità che riunite gli danno un santo destino ed egli nuovamente si mette sul cammino di Roma. |
A059000372 |
Interrogato si limita à rispondere: Loreto, Roma. |
A059000375 |
«Non andò gran tempo, e Michele fu libero di andare pei fatti suoi, e così poco dopo entrò in Roma, quindi al Vaticano ed ivi fu ricevuto dal Papa. |
A059000380 |
Quanta strada ha da Varsavia a Roma e v'è ben lunghissima, mangiò sempre pan biscotto e beve sempre d'acqua. |
A059000383 |
«Eccola intanto a Roma, e fu fedele a consegnare i suoi 20 franchi al Papa da una mano all'altra senza bisogno di intermediario.» {191 [241]}. |
A059000398 |
«Dato in Roma, presso s. Pietro, il 26 maggio 1864 l'anno decimo ottavo del nostro Pontificato. |
A059000406 |
Il Santo Padre, fedele allo spirito di mansuetudine che gli è tanto proprio, nella contingenza del matrimonio della principessa Pia di Savoia non volle ricordarsi, siccome è noto, delle controversie esistenti fra Roma e Torino. |
A059000432 |
Ecco in quali termini 1'eloquente Vescovo di Perpignan, Monsignor Gebert, parla di Pio IX nella sua bella conferenza sopra Roma. |
A059000434 |
{214 [264]} Scrivevano da Roma l'11 agosto 1865:. |
A059000443 |
Nel giornale il Monde leggesi una lettera da Roma in data del 28 Ottobre 1862: {221 [271]}. |
A059000444 |
I nostri lettori non facciano dunque la ricevuta alle narrazioni dei giornali, che ci figurano la Roma papale come una tomba, il popolo gemente nella sua schiavitù, e piagnucoloso a foggia di un nuovo Malco. |
A059000445 |
«Nel giorno 27 Pio IX, uscendo dal Vaticano, si era avviato in carrozza sui poggi di monte Mario, e poichè fu smontato per fare due passi, seguito dai prelati della propria casa, da'suoi domestici e scortato da sei guardie nobili, passò davanti alle osterie, ove il basso popolo mischiato {222 [272]} co'borghesi di Roma, si porta a frotte in questi ultimi giorni dell'Ottobre per bere e ballare. |
A059000446 |
A un giornale di Parigi scriveano da Roma la seguente lettera:. |
A059000447 |
«L'entrata del Santo Padre a Roma ritornato dal suo viaggio nel regno di Napoli, fu un vero trionfo. |
A059000461 |
Comprate con questo danaro uno o due animali, ingrassateli, e quest'altro anno quando i presciutti nuovi saranno stagionati, portatemeli a Roma, e li prenderò come miei. |
A059000465 |
«Oh! si, Santissimo Padre, rispose l'un d'essi, e perchè non ci vieni dunque più spesso? Staresti assai meglio qui in mezzo a noi, perchè startene sempre laggiù in quella tua Roma?». |
A059000466 |
Scriveano da Roma il 15 Luglio 1865. |
A059000475 |
Un giovane prete, colto il destro delle vacanze per un viaggetto di diporto a Roma, fu ricevuto in udienza {236 [286]} dal padre di tutti i fedeli. |
A059000480 |
Ecco un tratto grazioso narrato dal duca di Belluno, antico segretario dell'ambasciata francese a Roma:. |
A059000486 |
Un generale francese alquanto enfatico andava per Roma facendo il Rodomonte. |
A059000558 |
Sbarcano a Civitavecchia, e prendono la via di Roma. |
A059000563 |
Una persona di sua conoscenza partiva da Alby per Roma. |
A059000568 |
«Il Papa nostro Signore non limita soltanto a Roma le opere di sua carità inesausta e di sua sovrana munificenza: ma al contrario desideroso di portar soccorso a tutti quelli, che soffrono, stende le sue largizioni a tutte le parti del mondo. |
A059000569 |
Diamo qualche novella tolta dall'esimio giornale la Corrispondenza di Roma. |
A059000573 |
Al momento lo spedale dei pazzi a Roma è al livello degli stabilimenti più rinomati in tal genere nell'Europa. |
A059000579 |
Si legge in una lettera da Roma del 14 Agosto 1865:. |
A059000588 |
Il General M... era alla vigilia di partirsi da Roma e suo desiderio era di presentare i proprii omaggi al Santo Padre e ricevere un'ultima benedizione; ma lo {271 [321]} teneva uno scrupolo. |
A059000589 |
Un uffiziale superiore scrivea così da Roma:. |
A059000594 |
Appena ritornato da Gaeta il Santo Padre si diè sollecito pensiero di fondare in Roma una messa di requiem quotidiana in perpetuo all'anima di coloro che morirono combattendo pel patrimonio della Chiesa; ora però istituì una rendita per altra messa perpetua da celebrarsi ogni giorno nella cappella del Seminario Pio ad intenzione dei benefattori della Santa Sede. |
A059000597 |
Se noi sai, laggiù nel mio paese vi è un uomo commilitone, che ebbe già l'onore di venire all'udienza tua; di più tiene una medaglia donatagli da te, e ogni otto giorni raduna le genti del villaggio a parlar loro di Roma, del santo Padre, delle Catacombe, e sopra tutto di S. Pietro, e sa prender così bene i suoi uditori, che il curato dice lui valere un predicatore. |
A059000602 |
Una santa religiosa Domenicana d'Italia, il cui processo di canonizzazione è già aperto in Roma, avea predetto assai lungo tempo prima, che la Chiesa, dopo Gregorio XVI di santa memoria, avrebbe un Pontefice che, giusta le sue frasi, sarebbe pio d'indole e di nome. |
A059000604 |
«Ad un prete, da cui l'ebbe inteso l'autore della sua vita, la Taigi manifestò quel tanto più che gli empi doveano commettere in Roma e come l'abbiam visto pur troppo verificato. |
A059000617 |
La dama forestiera trovandosi dunque a Roma sollecitò un'udienza da Pio IX, e si gettò a'suoi piedi narrandogli de'suoi dolori, civile tentazioni, e degli atti da disperata, ai quali era in preda. |
A059000622 |
Se il venire a convalescenza è ottima cosa, qual non sarà allorchè ci si viene per via miracolosa! Io non mi proverò a dipingere la somma contentezza provata dal principe Livio Odescalchi, e da'suoi figliuoli, nè parlerò dello sbalordimento del medico; vi dirò solamente che questa miracolosa guarigione felicitò un gran numero di persone, cominciando dagli amici della famiglia e terminando ai poveri di Roma. |
A059000627 |
Estrotto di una lettera di Madama de la Barre-Bodenham al R. P. di Villefort a Roma. |
A059000636 |
La famiglia sedutasi intorno al letto accolse il voto e mandò un dispaccio a Roma. |
A059000662 |
S. Pietro, primo papa, venuto a Roma circa 10 anni dopo la morte del nostro Divin Salvatore, occupò questa sede 25 anni, 2 mesi e 7 giorni. |
A059000671 |
A qual somma ammontassero le offerte in questa occasione non sappiamo: bensì sappiamo che l'Unità Cattolica scriveva al 14 di giugno: «Per l'anniversario della esaltazione al Pontificato del nostro santo Padre speriamo di poter fare una nuova spedizione a Roma, che sarà la quinta in quest'anno. |
A059000671 |
Nella stessa Italia, nella stessa Roma il popolo die segni di letizia. |
A059000671 |
Si avvicinava intanto il giorno 16 di giugno e nuove e numerose deputazioni recavansi a Roma a congratularsi col santo Padre: la belgica, la svizzera, la tedesca, la francese, la spagnuola, la portoghese, la polacca, la irlandese, l'inglese e non so quante altre. |
A059000672 |
Le feste pel Giubileo pontificale si protrassero in Roma di un mese oltre al giorno 16, ed ogni giorno un gran numero di deputazioni di ogni paese presentavasi al santo Padre. |
A059000674 |
Un'epoca ancor più memoranda si avvicinava, quella del giorno 23 di agosto; avvegnacchè in questo giorno Pio IX sorpassava gli anni e i giorni del pontificato di s. Pietro, il quale aveva governata la Chiesa di Roma venticinque anni, due mesi e sette giorni. |
A059000680 |
Un giovine forestiere erasi condotto a Roma per cercarvi lavoro, ma non avendone trovato, e ridotto presto all'indigenza, risolvette di scrivere alla meglio una supplica, e così piena di spropositi, come era, la indirizzò a Pio IX e la mise in posta. |
A059000685 |
Noi qui ne accenneremo alcuni avvenuti testè in Roma, a salutare ammaestramento di tutti. |
A059000687 |
Il terrore prodotto da questo fatto fu grande in tutta Roma. |
A059000688 |
Il principale tra i chiassosi declamatori era un vetturino troppo ben conosciuto in Roma. |
A059000689 |
L'ultimo fatto che citiamo avvenne parimenti in Roma il di 7 settembre. |
A059000723 |
Se non che in Roma v'ha un cuore che sa soccorrere a tutti gli estremi. |
A059000725 |
Così alla colletta di limosine in favore de'danneggiati dalle recenti innondazioni in Italia, da Lui aperta con offerta generosa, voglionsi aggiungere i soccorsi spediti ai poveri superstiti dallo spaventoso tremuoto, che tante migliaia di vite ha mietuto sulle coste delle repubbliche dell'Equatore e del Perù, e l'altro sussidio, di cui parla in questi termini il Giornale di Roma: «La Santità di Nostro Signore, commosso dallo stato lacrimevole, cui per le innondazioni testè sofferte sono ridotte alcune contrade della Svizzera, volendo adoperare verso tanti infelici nella stessa guisa, che in somiglianti circostanze fece verso agli abitatori di altre regioni, ha per il pietoso scopo rimesso all'incaricato di Affari della Santa Sede in Lucerna quel soccorso che al suo cuore benefico è stato consentito dalle sue strettezze economiche.». |
A059000727 |
Del quale magnifico dono leggemmo nel Giornale di Roma de'ventisei febbraio: «Alcuni giornali, nel render conto del presente, che recentemente la Santità di nostro Signore ha fatto a Sua Maestà Cattolica la Regina di Spagna coll'inviarle la Rosa d'Oro, hanno asserito che l'ultimo invio di tal dono fosse precedentemente diretto alla Regina di Napoli nel 1849. |
A059000729 |
Codesti cammei, cesellati con sommo magistero d'arte, rappresentano vari emblemi allegorici della corazza di una magnifica statua, trovata di recente in Roma negli scavi di Campo di Fiori, e che per universale consentimento degli archeologi, ritrae le sembianze di Cesare Augusto. |
A059000732 |
Tratto tratto i nemici di Roma parlano e perorano in favore della Polonia, ma quella nazione in lutto non ha che un protettore, il quale abita nel Vaticano »... «Sì (esclama il Figaro con accento commosso), il nemico, il solo nemico de'moderni Scribi, è il Papa di Roma, è quel Papa, Re d'appena un milione d'uomini, è quell'augusto vegliardo, che ad ottant'anni mena la vita più rigorosa che un prete abbia mai vissuto. |
A059000735 |
L'augusto Pontefice, provvedendo così a'presenti bisogni della sua Roma, e fermo restando a difendere i suoi diritti, nuovo titolo glorioso ha acquistato alla riconoscenza ed all'ammirazione di tutti. |
A059000741 |
Ma nell'uno come nell'altro caso ognuno avrà almeno la consolante certezza di sapere ciò che si dice quando si parla e ciò che si fa quando si opera; la certezza o di avversare o di seguitare la vera e non sofistica Chiesa di Roma. |
A059000753 |
Roma, 10 Ottobre 1868. |
don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html |
A061000107 |
L'anno 1858 munito di una Commendatizia dell'Arcivescovo di Torino fui a Roma dal 18 Febbraio al 18 Marzo. |
A061000113 |
Dato in Roma dalla Segreteria della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari in questo giorno 23 Luglio 1864. |
A061000122 |
Ma il summentovato Fondatore, venuto testè a Roma, insistette appresso alla S. Sede, perchè si degnasse approvare la prefata Congregazione e le sue Costituzioni. |
A061000123 |
Dato a Roma dalla Segreteria della S. Congregazione dei Vescovi e Regolari addì 1 Marzo 1869. |
A061000144 |
Dato a Roma presso S. Pietro sotto l'Anello del Pescatore addì 11 Marzo 1870, del nostro Pontificato Anno ventesimo quarto. |
A061000148 |
Dato in Roma presso S. Pietro sotto l'Anello del Pescatore addì 5 Aprile 1870, del Nostro Pontificato l'Anno ventesimo quarto. |
A061000164 |
Dato a Roma dalla Segreteria della ricordata S. Congregazione dei Vescovi e Regolari il 13 Aprile 1874. |
A061000178 |
Roma, 13 Gennaio 1875. |
A061000196 |
Inoltre concediamo ai Preti Missionarii della predetta Congregazione, che sono e che saranno, che nel tempo delle Missioni e degli Esercizi Spirituali, che essi, come sopra è detto, avranno tenuto, fuori di Roma solo col consenso degli Ordinarii, e, purchè siano approvati a ricevere le Confessioni Sacramentali, possano benedire le piccole Croci e le Medaglie Sacre fatte di metallo, e le Corone di preghiere, coll'applicazione delle Indulgenze, osservando le prescrizioni, {70 [196]} che sono nel Decreto della S. Congregazione delle Indulgenze, pubblicato addì 14 di Maggio 1853. |
A061000197 |
Dato a Roma presso S. Pietro sotto l'Anello del Pescatore addì 26 Febbraio 1875, del Nostro Pontificato Anno vigesimonono. |
A061000204 |
Dato a Roma, presso S. Pietro, sotto l'Anello del Pescatore addì 30 Luglio 1875, del Nostro Pontificato Anno trigesimo. |
A061000216 |
Roma, 1° Novembre 1875. |
A061000218 |
Dato a Roma dal Palazzo della detta Sacra Congregazione, addì 14 Novembre 1875. |
A061000236 |
7° Di benedire col consenso del R. P. Ordinario per un quinquennio fuori di Roma Corone di preghiere, Croci, e Sacre Medaglie, e di applicar loro le Indulgenze giusta il foglio stampato ed inserto, non che quelle dette di s. Brigida;. |
A061000246 |
Roma, presso S. Pietro addì 17 Novembre 1875, del Nostro Pontificato Anno trigesimo. |
A061000259 |
Per la qual cosa confidati nella misericordia di Dio Onnipotente e nell'Autorità de' suoi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i Preti, che sono ora e che saranno per lo innanzi nella detta Congregazione Salesiana, concediamo che a partire da questo giorno, per tutto il Decennio prossimo seguente, fuori della città di Roma, purchè, col consenso degli Ordinarti, siano approvati a ricevere le confessioni sacramentali, possano benedire Croci e Medaglie Sacre coll'applicazione dell'Indulgenza Plenaria da conseguirsi in articulo mortis, e Corone di preghiere coll'applicazione delle Indulgenze dette di s. Brigida pubblicamente, nella forma che è consueta nella Chiesa, al tempo delle Missioni e degli Esercizi Spirituali, che essi abbiano tenuti al popolo oppure anche in privato. |
A061000274 |
Dato a Roma appo S. Pietro sotto l'Anello del Pescatore nel dì 9 Maggio 1876, del Nostro Pontificato Anno trigesimo. |
A061000290 |
Dato a Roma presso S. Pietro, sotto l'Anello del Pescatore, addi 12 Settembre 1876, del Nostro Pontificato Anno trigesimo primo. |
A061000294 |
Dato a Roma presso S. Pietro, sotto l'Anello del Pescatore, addì 12 Settembre 1876, del Nostro Pontificato Anno trigesimo primo. |
A061000298 |
Dato a Roma presso S. Pietro sotto l'Anello del Pescatore, il 2 Marzo 1877, del Nostro Pontificato Anno trigesimo primo. |
A061000309 |
Dato a Roma presso S. Pietro sotto l'Anello del Pescatore, addì 22 Aprile 1879, del Nostro Pontificato Anno secondo. |
don bosco-fondamenti della cattolica religione.html |
A062000026 |
Agli altri Apostoli succedettero i Vescovi, i quali in ogni tempo ed in ogni luogo formarono un solo ovile, riconoscendo solo Gesù Cristo per Pastore Supremo e Capo invisibile, ed il Pontefice di Roma per supremo Pastore e Capo visibile. |
A062000153 |
Ed i Pontefici? I Pontefici, acquietatesi le burrasche politiche, poterono ritornare gloriosi a Roma e ripigliare possesso del loro trono, esercitare la pienezza del loro potere per tutto il mondo. |
don bosco-frassinetti giuseppe industrie spirituali; m. segur il papa.html |
A063000004 |
Il cardinale Vicario di Roma in una circolare diramata per ordine di Sua Santità agli Arcivescovi e Vescovi degli Stati Pontificii in favore delle Letture Cattoliche fra le altre cose dice:. |
don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html |
A065000011 |
Di questi se ne celebrarono molti in Roma sotto ai papi, i quali oltre all'essere pastori supremi di tutta la Chiesa sono ancora patriarchi di Occidente, e primati d'Italia. |
A065000032 |
il nostro santo padre Pio IX al concilio ecumenico che convocò per quest'anno in Roma non credette bene d'invitare alcun principe. |
A065000043 |
Eccola dunque: L'anno 51 di G. C. Pietro per ordine dell'imperatore Claudio essendo stato da Roma {27 [27]} esiliato insieme con tutti gli altri che vi dimoravano, ritornò a visitare la Chiesa di Gerusalemme. |
A065000072 |
Or Gesù Cristo disse a s. Pietro e nella sua persona disse a tutti i suoi successori nella sede di Roma: «Tu sei Pietro, e sopra questa pietra io fabbricherò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la potranno vincere |
A065000081 |
Una bella prova ne diedero al regnante Pio IX in Roma 1'anno 1867 circa cinquecento vescovi nell'occasione del centenario di s. Pietro. |
A065000137 |
L'empio capitano giunto a Roma comanda ad un emissario che entri nel tempio di s. Marco, e mentre il pontefice celebra la s. Messa lo metta a morte. |
A065000137 |
Pel che sdegnato l'Imperatore mandò a Roma un capitano affinchè uccidesse il papa e lo conducesse a lui in Costantinopoli. |
A065000137 |
Questi desideroso di riparare ai gravi mali da suo padre cagionati alla Chiesa scrisse al papa s. Agatone, il quale era succeduto a s. Martino nella sede di Roma, e lo pregò che volesse colla sua autorità suprema convocare un concilio nella città di Costantinopoli, promettendogli tutti gli appoggi e aiuti necessari. |
A065000151 |
Al contrario osserva, mio caro, quanto gloriosa si fece mai sempre vedere la sede di Roma. |
A065000153 |
Egli venne celebrato in Roma nella Chiesa detta di s. Giovanni in Laterano, motivo per cui è chiamato lateranese primo. |
A065000156 |
- Arnaldo poi nemico accerrimo del dominio temporale del Papa, non ristando dal vomitare calunnie contro alla Chiesa, ardi portarsi a Roma, ove per odio contro al Pontefice tentò di far assassinare un cardinale, che ebbe una pericolosa ferita. |
A065000156 |
Temendo poi una pena proporzionata al suo delitto Arnaldo fuggì da Roma, ma giunto in Toscana {106 [106]} fu preso e dal potere civile consegnato alle fiamme. |
A065000158 |
L'undecimo generale concilio è il terzo di Laterano, convocato da Alessandro III e celebrato in Roma l'anno 1179 coll'intervento di 302 vescovi. |
A065000160 |
Il duodecimo concilio universale è il lateranese quarto, celebrato in Roma l'anno 1215 da Innocenzo III, coll'intervento di 473 vescovi e 800 abati, presieduti dallo stesso Papa personalmente. |
A065000164 |
Il Papa avea eziandio invitato s. Tommaso d'Aquino, detto l'Angelo delle scuole, e già stato suo compagno di studio in Parigi; ma mentre Tommaso si recava a Lione, cadde ammalato vicino a Roma, e vi moriva della morte dei giusti. |
A065000175 |
Il primo di questi fu convocato dal Papa Giulio II l'anno 1512 in Roma, e tenuto nella basilica di Laterano. |
A065000179 |
Roma al tempo della repubblica proibì e fece cercare per distruggerli, i libri delle Baccanti, nei quali insegnavansi {125 [125]} pratiche abbominevoli; e Cesare Angusto punì coll'esiglio uno dei più celebri poeti |
A065000188 |
In quanto al luogo sarà tenuto in Roma, sotto la presidenza del papa, nel gran tempio di s. Pietro in Vaticano, motivo per cui questo concilio, che è il ventesimo degli ecumenici, sarà chiamato vaticano primo. |
A065000227 |
Si poco egli teme e le trame, e le mene, che oggi stesso ha chiamato a concilio in Roma tutti i vescovi dell'universo. |
don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html |
A066000003 |
S. Pietro dopo d'aver fondata la Chiesa d'Antiochia, dove per la prima volta i seguaci del Nazareno furono detti Cristiani, e dopo d'aver predicato l'Evangelio nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadoccia, nell'Asia e nella Bitinia, venne a fissare la sua sede a Roma. |
A066000003 |
S. Pietro si trovava a Roma con s. Paolo sotto l'imperatore Nerone a' tempi in cui Simon Mago facevasi ammirare per diversi prodigi, ch'ei faceva col mezzo della magia divertendo il popolo non meno che l'imperatore colle sue sacrileghe azioni. |
A066000004 |
Egli per consolarli ubbidì, ma giunto alle porte della città, gli apparve Gesù Cristo in atto di voler entrare in Roma. |
A066000004 |
Gesù Cristo gli rispose: Vado a Roma per essere crocifisso un'altra volta. |
A066000004 |
Qualche tempo prima che s. Pietro fosse incarcerato, i fedeli lo animarono a fuggire da Roma per evitare la persecuzione. |
A066000006 |
« La Chiesa di Dio che è a Roma, alla Chiesa di Dio che è a Corinto; a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio in N. S. G. C., che la grazia e la pace di Dio onnipotente, per Gesù Cristo si accresca in ciascuno di voi e sia reciproca. |
A066000009 |
Possa ella sempre la Francia meritar quest'immortale onore, e non dimenticare che a Roma ella deve la sua Fede. |
A066000011 |
I Pontefici di Roma sostenevano vigorosamente anco contro la potenza imperiale queste confessioni della fede ed essi stessi sovente soffrivano per la stessa cagione; la persecuzione. |
A066000013 |
Gli si dice: Voi avete tre giorni per deliberare, se volete sottoscrivere e ritornare a Roma, oppure pensate in che luogo volete essere condotto in esilio. |
A066000013 |
Ma il popolo di Roma chiama ad alte grida il suo Pontefice. |
A066000013 |
Per questa cagione è trascinato fuori di Roma nel più fitto della notte, con gran difficoltà dopo le più minute precauzioni per timore del popolo che lo ama. |
A066000013 |
Rifiuta costantemente di sottoscrivere una nuova formola preparata dagli eretici e più che mai inculca ai fedeli il rispetto dovuto alle decisioni di Nicea ed è obbligato di uscire ancora una volta da Roma. |
A066000014 |
Egli arricchì di doni prodigiosi la maggior parte delle grandi chiese di Roma, non contentandosi delle sue liberalità personali, ma esortando ancora e cogli esempi e colle parole l'Imperatore Valentiniano a segnalare per lo stesso oggetto la sua munificenza. |
A066000019 |
Attila si era diffuso in minaccie contro Roma; esacerbato dalla collera dopo la sconfitta di Chàlons, furioso delle sue perdite piombò sopra l'Italia deciso di apportarle l'ultimo colpo; ma egli ignorava che là appunto Dio lo aspettava per vincerlo colla sola presenza del suo Vicario. |
A066000020 |
Che cosa fecero allora i poteri costituiti, e i difensori naturali di Roma per respingere il terribile {23 [349]} Genserico? Tutti si diedero a fuggire vergognosamente. |
A066000020 |
L'ultimo rampollo della dinastia di Teodosio erasi {22 [348]} fuggito tutto tremante da Ravenna, e cercava un asilo nell'orgogliosa Roma, la patria di Fabrizio, la quale non aveva altri ripari, nè altri difensori che il suo augusto Pontefice. |
A066000020 |
Roma fu liberata dalle calamità che la minacciavano. |
A066000020 |
ma questa volta non piacque a Dio di sottrarre intieramente la città corrotta di Roma dai disastri che piombavano su di essa. |
A066000021 |
Non si cessò durante questi tre giorni di digiunare e di pregare fin tanto che il cielo per mezzo di indizii miracolosi, scopri il fuggitivo, che fu preso e ricondotto a Roma. |
A066000021 |
Si nascose nei boschi e nelle caverne durante tre giorni, i quali furon tempo di desolazione per il popolo Romano, più inquieto di questa evasione che delle ostilità dei Longobardi, che in que' tempi assalivano Roma. |
A066000024 |
Contro sua voglia pertanto dovette ritornare a Roma. |
A066000024 |
Ecco ciò che era accaduto: {28 [354]} Passando un giorno il santo sul mercato di Roma fu colpito dalla bianchezza straordinaria e dalla bellezza di qualche schiavo Inglese esposto in vendita. |
A066000024 |
II Pontefice vi acconsentì sebbene con qualche pena; ma il popolo romano affollandosi a questa nuova, e riempiendo la via per cui il Papa andava a s. Pietro, si mise a gridare: Lasciando andare Gregorio voi offendete il Principe degli Apostoli e cagionate la ruina di Roma. |
A066000026 |
Un giorno parecchi giudei di Cagliari vennero a lamentarsi a Roma perchè uno di essi recentemente convertito si era reso padrone della loro sinagoga, il domani del suo battesimo. |
A066000027 |
Essi esigettero somme esorbitanti per lasciare Roma tranquilla, ma nulla parve troppo grave al caritatevole pastore per alleviare il suo infelice gregge, ed egli trovò mezzo di tutto provvedere. |
A066000027 |
Questi nemici venivano parte anco fino a Roma a saccheggiare e commettere grandi crudeltà. |
A066000028 |
Si custodiva nel palazzo di Laterano un grosso volume contenente il nome, l'età e lo stato di tutti i poveri che era solito ad assistere tanto in Roma che nei dintorni, ed anco nelle lontane provincie. |
A066000030 |
Egli trovò modo di far condurre fuori di Roma il successore di Pietro, e costringerlo ad imbarcarsi per Costantinopoli, dove trovavasi l'imperatore. |
A066000034 |
Voi credete di spaventarci dicendoci: io manderò soldati a Roma per ispezzare l'immagine di s. Pietro e farò portar via Papa Gregorio carico di catene, come già si fece al Papa Martino. |
A066000036 |
Gli imperatori d'Oriente, risiedendo a Costantinopoli non portavano più che il vano titolo di Padroni di Roma e dell'Occidente. |
A066000037 |
In questo stato di cose il Papa Stefano, dopo parecchie inutili suppliche all'imperatore perchè venisse con un esercito a liberare Roma {39 [365]} e l'Italia, e anteponendo per altra parte la dominazione de' Francesi a quella de' Longobardi, ebbe ricorso alle armi Francesi. |
A066000037 |
Più occupati di scolastiche sottigliezze e di far la guerra all'ortodossia che di vegliare alla grandezza ed alla sicurezza dell'impero, lasciavano che i Longobardi facessero impunemente delle escursioni per tutta l'Italia e perfino alle porte di Roma. |
A066000038 |
Parecchi anni dopo, Carlomagno, figliuolo di Pepino, essendo a Roma ed avendo vinto di nuovo il re dei Longobardi, che rifiutava di rendere alla santa Sede le concedute città; {40 [366]} confermò la donazione di suo padre in favore della Chiesa romana, e vi aggiunse eziandio nuove provincie. |
A066000039 |
Noi felicitiamo, {41 [367]} con tutto il cuore, la Santa Sede e tutta la Chiesa di questo potere temporale che essa esercita sopra la città di Roma, e le altre Provincie ad essa sottomesse; e noi preghiamo il Signore a conservarlo adesso per sempre nella sua integrità, affinchè possa essere più libera e più indipendente nell'esercizio del potere spirituale che ha sopra tutta la terra. |
A066000040 |
Tutti questi diritti sono legittimi e non è permesso di contestarli ai preti più che ai laici; e, per ritornare alla Chiesa romana, sarebbe cosa ingiustissima disputarle la sovranità {42 [368]} di Roma e di una gran parte dell'Italia che da tanti secoli possiede; poichè la maggior parte de' principi non hanno miglior titolo che quello del lungo possesso. |
A066000042 |
È un bene per tutti ch'egli non abbia la sua residenza nè presso i Francesi nè presso i loro rivali, ma nell'antica Roma lungi dalle mani degli Imperatori Alemanni, lungi da quelle dei Re di Francia e dei Re di Spagna, tenendo la bilancia uguale fra i re cattolici, inclinandola alcun poco verso il più forte, ma rilevandosi sopra di lui, {43 [369]} quand'egli diviene oppressore. |
A066000051 |
Quante tribolazioni non ebbe a soffrire Papa Gregorio da questi empii pel suo zelo a distrurre il vizio, ed a far regnare la virtù! Enrico per vendicarsi della sua scomunica, aveva fatto eleggere un antipapa di nome Guiberto, arcivescovo di Ravenna, che era stato anch'egli scomunicato per i suoi delitti, e che prese il nome di Clemente III. L'Imperatore volendo mettere ad ogni costo il suo antipapa sul trono di Pietro, marciò contro Roma con un esercito e forzò Gregorio ad uscire dalla città eterna, donde non potè fuggire che con pena. |
A066000055 |
» E altrove lo stesso Leibnitz va più avanti ancora e soggiunge: « Io sarei d'avviso di stabilire a Roma un tribunale per giudicare le dispute dei principi, e di farne presidente il Papa come altra volta egli figurava difatto il giudice tra i diversi principi cristiani. |
A066000057 |
Un nuovo Tiberio era impossibile, Roma l'avrebbe schiacciato. |
A066000057 |
« Il potere papale, disponendo delle {51 [377]} corone, impediva che il dispotismo divenisse atroce; difatto in quei tempi di tenebre noi non vediamo nessun esempio di tirannia paragonabile a quella dei Domiziani a Roma. |
A066000064 |
Eugenio IV nel 1437 approvò quella di Caën, e sotto lo stesso Pontefice e circa nello stesso tempo ebbe luogo in Allemagna l'invenzione della stampa, ed abili operai in quest'arte accorsero da ogni parte a Roma, a Venezia ed in altri luoghi d'Italia ove le lettere sotto la protezione dei Papi erano specialmente coltivate. |
A066000066 |
Gregorio XIII alla fine del secolo XVI riformò, in seguito alle osservazioni de' sapienti ch'egli aveva a questo fine riuniti a Roma, il calendario detto di Giulio Cesare, che era difettoso, e fece usare il calendario nuovo chiamato dal suo nome Gregoriano, che noi adoperiamo oggidì, e che rende importanti servizii alla società, fissando colla maggior precisione possibile il tempo della rivoluzione annuale del nostro pianeta intorno al sole. |
A066000067 |
Rendeva egli stesso la giustizia al suo popolo ed i suoi giudizi erano così profondi e pieni di sapienza, che parecchi avvocati ed anche parecchi uomini sapientissimi venivano a Roma solo per ascoltarlo e confessavano di istruirsi maggiormente nelle sue udienze, che non nelle stesse scuole. |
A066000068 |
I grandi artisti musici hanno sempre attinto dalla religione le loro più sublimi inspirazioni; ed è anche a Roma che eglino presso il papato vanno a perfezionare il loro genio come alla pura fonte che contiene tutto ciò che si ha di più divino nella loro arte. |
A066000070 |
Il superbo obelisco anticamente consecrato al sole da un re d'Egitto e dappoi trasportato a Roma ove Nerone ne aveva fatto il principale ornamento del suo circo, periva seppellito dietro la sacrestia della Chiesa di s. Pietro. |
A066000076 |
I termini più bassi, le più grossolane ingiurie, le buffonerie più sporche, e minaccie contro Roma e contro tutto ciò che non addottava la sua empia novità, uscivano continuamente dalla sua bocca nel tempo che la sua licenziosa condotta dava i più vergognosi scandali. |
A066000082 |
Sotto Gregorio XIII una deputazione solenne di giapponesi convertiti, mandati dallo stesso re del Giappone, giunse a Roma, dove il Sovrano Pontefice l'accolse con una gioia e con un entusiasmo senza limiti. |
A066000085 |
Pio VI occupava il seggio di Roma al tempo di questa rivoluzione. |
A066000086 |
Quattro mila vennero a ricoverarsi a Roma ove Pio VI li accolse colla più tenera carità, prodigando a tutti i soccorsi che la loro posizione domandava; quando la Repubblica s'impadronì eziandio degli Stati della Chiesa essa fece strappare il sommo Pontefice da Roma da' suoi soldati; e lo strascinò prigioniero in più città d'Italia, e finalmente in Francia a Valenza ove lo lasciò morire prigioniero. |
A066000087 |
Essi irruppero di comune accordo, e quasi come se si fossero dato un appuntamento, sopra l'Italia e sopra Roma di cui s'impadronirono. |
A066000092 |
Noi potremmo aggiungerne una quarta che forma il più bell'elogio di questo illustre pontefice mentre tutti i potenti d'Europa incrudelivano e contro Napoleone {83 [409]} caduto e contro tutta la sua famiglia col discacciarla da ogni paese, il Papa non solo le aprì le porte di Roma ma la trattò sempre come l'infelice sua sorte si meritava ancora. |
A066000097 |
(DAL MAGUIRE: Storia del Sovrano di Roma ). |
don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html |
A067000337 |
Questa Chiesa è la Romana, così detta perchè riconosce per suo capo visibile il Vescovo di Roma, successore di S. Pietro, Vicario di Gesù Cristo in terra. |
A067000383 |
Che se noi consideriamo la successione dei Pastori di tutte le Chiese particolari, troviamo, che tutte vanno a congiungersi con quella di Roma, a cui furono in ogni tempo unite e da cui furono sempre dipendenti. |
A067000420 |
Questo non può avvenire, perchè i concilii ecumenici sono, come abbiamo detto, sempre presieduti ed approvati dal {9 [315]} Papa, e quindi sono infallibili; e negli altri concilii, oltre a ciò, che i Vescovi si studiano di uniformare interamente i loro decreti allo spirito della Chiesa, nelle cose di dogma e disciplina, che hanno maggiore importanza, mandano sempre a Roma le loro decisioni per averne l' approvazione dal Papa. |
A067000448 |
S. Clemente, discepolo di S. Pietro e terzo Papa dopo di lui, scrisse da Roma una lunga lettera ai cristiani che dimoravano nella città di Corinto, per sedare alcune discordie insorte tra loro; e que' fedeli si sottomisero al Capo della Chiesa, come docili figli si sottomettono al tenero loro padre. |
A067000546 |
S. Irineo, che visse nel secondo secolo, dice espressamente: La Chiesa di Roma è la principale, e bisogna che tutte le altre siano a lei unite. |
A067000554 |
que' Santi Prelati si esprimono così: Quegli che tiene la sede di Roma, è il primo in quel modo stesso, che lo fu S. Pietro, cui venne data da Gesù Cristo la pienezza della potestà, avendolo costituito suo vicario qui in terra. |
A067000651 |
citati a comparire in un concilio a Roma, ove, perseverando nella pertinacia furono come scismatici condannati. |
A067000787 |
Il Sommo Pontefice Leone decimo nel desiderio di condurre a termine la grande Basilica che in Roma già da molto tempo erasi cominciata in onore di S, Pietro, principe degli Apostoli, invitò i fedeli Cristiani {107 [413]} di tutto il mondo cattolico a concorrere con volontarie limosine, concedendo alcune particolari indulgenze a quelle persone che si fossero prestate a quell'opera di pietà. |
A067000795 |
Leone decimo, che allora governava la Chiesa, usò tutte le possibili sollecitudini per farlo ravvedere, scrisse a lui e ad altri lettere le più amorevoli; da Roma mandò legati in Germania affinchè lo persuadessero a non allontanarsi da quella. |
A067000951 |
In secondo luogo, che i pastori della Chiesa Cattolica continuarono a governare le rispettive loro Chiese tutte unite a quella di Roma, la quale continuò pure ad essere, come era da 1500 anni, la sede del Vicario di Gesù Cristo. |
A067000971 |
Francesco di Sales derideva i Protestanti: «Eh!, diceva, forseche tutti gli uomini del mondo dormivano, quando Roma formava nuovi Sacramenti, nuovi sacrifizi, nuove dottrine? Non si trova punto un solo storico, nè greco ne latino, nè vicino nè lontano, il quale abbia vesso o lasciato alcun cenno ne' suoi commentari, o qualche osservazione nelle sue memorie, di una cosa sì grande? Certamente sarebbe cosa maravigliosa, segli storici, che furono sì minuti da notare fino le minime circostanze delle città e dei popoli, avessero dimenticato il più notevole di quanto può farsi in questo basso mondo, cioè il cambiamento di una Religione universale, nella città e provincia più segnalata di si vasto impero, quali sono Boma e l'Italia |
A067001021 |
Il protestante Blondel così si esprime: «Roma essendo una Chiesa consacrata dalla residenza dell'Apostolo S. Pietro che tutta l'antichità riconosce essere stato il capo della Chiesa Apostolica, ha potuto essa facilmente essere riguardata dal Concilio di Calcedonia come il capo della Chiesa » |
A067001021 |
Il protestante Dumolin parla così: «Chiunque legge i loro scruti (dei Ss. Padri) vedrà che quelli del quarto e quinto secolo accordano il primato al Vescovo di Roma, ed Affermano che a lui spetta ha cura e la sollecitudine di tutte le Chiese |
don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html |
A068000081 |
In Roma stessa i padroni gettavano a morire in un' isola del Tevere i loro schiavi malati o inetti al lavoro per sottrarsi al disagio di assisterli; e non di rado li davano pascolo alle murene delle loro peschiere. |
A068000081 |
In Roma, nella Grecia ed altrove si sacrificavano eziandio vittime umane agli Dei mani, al sole, alla luna e alle stelle. |
A068000298 |
La vostra fede, scriveva con gioia s. Paolo ai cristiani di Roma, viene celebrata pel mondo tutto; ed ai Colossesi, che il Vangelo di Gesù Cristo era pervenuto per tutto il mondo e fruttificava e cresceva maravigliosamente. |
A068000317 |
Da allora in poi Paolo divenne zelantissimo predicatore del Vangelo in tutto il mondo; e dopo aver anch'esso sopportato moltissimi travagli e persecuzioni, chiuse la sua vita in Roma colla gloriosa corona del martirio. |
A068000370 |
Sant'Ireneo, che visse nel secondo secolo, dice espressamente: La Chiesa di Roma è la principale, e bisogna che tutte le altre siano a lei unite (lib. |
A068000376 |
In quella veneranda assemblea parlandosi del Romano Pontefice, da que' santi Prelati fu stabilito così: Quegli che tiene la Sede di Roma è il primo: a quel modo istesso che lo fu s. Pietro, al quale venne data da Gesù Cristo la pienezza della potestà, avendolo costituito suo Vicario qui in terra. |
A068000451 |
Essa è detta Romana, perchè riconosce per Capo visibile il Vescovo di Roma, successore di s. Pietro, Vicario di Gesù Cristo in terra. |
A068000486 |
Qui voglio farvi avvertire che la Chiesa di Gesù Cristo era già nei primi tempi distinta dalle altre società col nome di Cattolica; tanto che se uno, come già diceva s. Agostino, entrando in una città avesse chiesto quale fosse la Chiesa dei Cattolici, gli sarebbe stato di subito risposto essere quella che ha sede in Roma ed ha per Capo supremo il Papa, Vescovo di quella città eterna. |
A068000489 |
È Cattolica eziandio riguardo al luogo: perciocchè se s. Pietro fondò la sua Sede in Roma, la sua fede però si estende in tutte le parti della terra. |
A068000502 |
Dopo la morte del Salvatore san Pietro esercitò alcuni anni la sua autorità in Gerusalemme ed in Antiochia, quindi si recò a Roma, che divenne così il centro della suprema autorità. |
A068000514 |
Questo santo dottore nel suo libro contro le eresie così parla: « Troppo lungo sarebbe riferirvi la successione dei Vescovi di ciascuna Chiesa particolare; laonde per confondere gli eretici e scismatici basta provare questa successione nella più grande, più antica e più nota di tutte le Chiese fondata a Roma dai santi Apostoli Pietro e Paolo. |
A068000517 |
Che se noi consideriamo la successione dei Pastori di tutte le Chiese particolari, troviamo che esse nella loro fondazione tutte vanno a rannodarsi con quella di Roma, a cui si trovarono in ogni tempo unite e da cui furono sempre dipendenti. |
A068000529 |
La Chiesa poi: 1° Ha come suddiviso in vari ordini il ministero dei diaconi coll'aggiungere i suddiaconi, gli accoliti, i lettori, gli esorcisti e gli ostiari; 2° Ha stabilito che tra i sacerdoti alcuni avessero la cura di una parte della Diocesi, ossia del gregge commesso al governo del Vescovo: e diede a questi il nome e l'uffizio di paroci, dividendo per tal modo le diocesi in parochie; 3° Ha stabilito che i Vescovi fossero divisi in provincie, e che ciascuna provincia avesse a capo un Arcivescovo con qualche giurisdizione sopra i Vescovi di essa provincia, i quali perciò detti sono suffraganei; 4° Che in certi regni o imperi le varie {165 [165]} provincie avessero in capo un Vescovo Primate o Patriarca, il quale tiene sotto di sè gli stessi Arcivescovi e le varie provincie governate da essi; 5° Che i Vescovi delle città prossime a Roma, capitale e centro del cattolicismo, e i sacerdoti e i diaconi addetti alle Chiese principali di quest'alma citta formassero, come dire, il Senato del Pontefice, avessero essi solamente il diritto di eleggere il Papa e gli fossero di aiuto nell'amministrazione della Chiesa universale. |
A068000531 |
Di modo che puossi ben dire che i Cattolici, quantunque disseminati nelle varie regioni del mondo formano una sola famiglia sotto il governo di un solo padre che dimora in Roma. |
A068000544 |
P. Questo non può avvenire; perchè i Concilii Ecumenici sono, come notammo, sempre presieduti ed approvati dal Papa, e quindi sono infallibili; negli altri Concilii poi i Vescovi studiano di uniformare interamente i loro decreti allo spirito della Chiesa; e nelle cose di maggior momento mandano sempre a Roma le loro decisioni per averne l'approvazione dal Papa. |
A068000646 |
Cacciati poscia dalla città di Lione, furono citati a comparire in un Concilio a Roma, ove, perseverando nella pertinacia, furono come scismatici condannati. |
A068000780 |
Il sommo Pontefice Leone decimo desiderando di condurre a buon termine la stupenda basilica, a cui in Roma già da molto tempo erasi posto mano, ad onore del Principe degli Apostoli, invitò i fedeli di tutto il mondo ad aiutare il compimento della grande costruzione con volontarie limosine, concedendo particolari indulgenze agli oblatori. |
A068000786 |
Scrisse a lui e ad altri diverse lettere piene di carità e di benevolenza; da Roma inviò legati in Germania, affinchè lo persuadessero a non allontanarsi da quella Religione, in cui era stato da Dio creato, istruito, e che egli aveva insegnato essere la sola vera, l'unica che presenti i caratteri della divinità. |
A068000918 |
Il suo sovrano è detto Czar (Tsar) ovvero Cesare, come appellavansi gli antichi imperatori di Roma. |
A068000937 |
In secondo, luogo come i pastori della Chiesa Cattolica seguitarono a governare le rispettive loro Chiese tutte unite a quella di Roma, la quale continuò pure ad essere, come è da diciannove secoli, la sede del Vicario di Gesù Cristo. |
A068000955 |
Certamente sarebbe cosa mirabile se gli storici, i quali furono sì minuti nel notare le minime circostanze delle città e dei popoli, avessero dimenticato il più notevole di quanto può farsi in questo mondo, cioè il cambiamento universale di religione nella città e provincia più segnalata di sì vasto impero, quali sono Roma e l'Italia |
A068000955 |
Su di che mi piace qui recarvi in mezzo le parole con cui s. Francesco di Sales derideva i Protestanti: « Eh! {298 [298]} diceva, forsechè tutti gli uomini del mondo dormivano quando Roma formava nuovi sacramenti, nuovi sacrifizi, nuove dottrine? Non si trova punto un solo storico, vuoi greco, vuoi latino, vicino o lontano, il quale abbia messo o lasciato alcun cenno ne'suoi commentari, o qualche osservazione nelle sue memorie di una cosa così grande. |
A068001004 |
Il protestante Blondel così si esprime: « Roma essendo una Chiesa consacrata dalla residenza dell'Apostolo s. Pietro, che tutta l'antichità riconosce essere stato il Capo della Chiesa Apostolica, ha potuto essa facilmente essere riguardata dal Concilio di Calcedonia come il capo della Chiesa » |
A068001004 |
Il protestante Dumolin parla così: « Chiunque legge i loro scritti (cioè dei ss. Padri) vedrà come quelli del quarto e quinto secolo accordino il primato al Vescovo di Roma, ed affermino che a lui spetta la cura e la sollecitudine di tutte le Chiese |
don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html |
A069000090 |
Neppure presta orecchio {73 [81]} a quelli, i quali dicono che alcuni comprano da Roma la licenza di poter mangiar grasso nei giorni di vigilia; imperciocchè questa è una pretta invenzione dei cattivi, i quali perchè essi non osservano questo comandamento, vogliono far supporre di aver comperata una tale licenza; oppure cercano di spargere il disprezzo su questa legge della Chiesa, come se tornasse solo a profitto dei preti. |
A069000607 |
Ad istanza de' sacerdoti della pia unione del sacro cuore di Gesù, ossia di s. Paolo il P. Pio VII con Rescritto dei 14 gennaio 1815 per organo dell'Arcivescovo di Filippi allora Vice-gerente di Roma (che si conserva nella Segretaria dell'Em. |
A069000658 |
Questi nemici ferocissimi del Cristianesimo minacciavano strage a tutti i popoli cattolici, e dopo avere messo ogni cosa a ferro e a fuoco in quei luoghi ove già avevano esteso il loro dominio, fatti audaci da così prosperi successi miravano niente meno che a venire in Italia e portar la desolazione nella stessa Roma. |
A069001060 |
A Roma non si fanno difficoltà di annettere indulgenze a corone di cristallo, o altra materia, purchè offrano qualche consistenza. |
A069001174 |
Congregazione dei Missionari del preziosissimo Sangue {670 [678]} in Roma, concesse 100 giorni d'indulgenza, per ogni volta che col cuore almeno contrito si recita la seguente orazione tanto efficacemente insinuata dal Ven. |
A069001202 |
Roma al tempo della repubblica proibì e fece cercare, per distruggerli, i libri delle Baccanti, ne' quali insegnavansi le cerimonie di certe funzioni abbominevoli; e Cesare Augusto punì coll'esiglio uno dei più celebri poeti, per aver composto un poema licenzioso. |
A069001617 |
Agli altri Apostoli succedettero i Vescovi, i quali in ogni tempo ed in ogni luogo formarono un solo ovile, riconoscendo solo Gesù Cristo per pastore supremo e capo invisibile, ed il Pontefice di Roma per supremo Pastore e capo visibile. |
don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html |
A070000002 |
Metteremo la circolare pontificia con cui i vescovi del mondo cattolico sono invitati di recarsi a Roma;. |
A070000006 |
Questi terminati, coll'aiuto di Dio e della sua Madre, il giorno 29 dello stesso mese, nel quale ogni anno si celebra la festa dei beati apostoli Pietro e Paolo, ed in cui inoltre, per singolare circostanza, si celebrerà con letizia somma il centenario di quel giorno, quando Roma fu bagnata col sangue glorioso dei santi principi, metterà nel catalogo dei santi con decreto solenne i beati martiri, confessori e vergini, cioè:. |
A070000015 |
Del resto è d'uopo riflettere, essere volere del sommo Pontefice, che tutti coloro che crederanno di portarsi qui, siano considerati come se avessero intrapreso il viaggio di Roma per soddisfare al debito di visitare i sacri Limini degli Apostoli secondo il prescritto della sacra memoria di Sisto V, che comincia Romanus Pontifex; e ciò tanto più che se mai vi ha tempo nel quale convenga e conforti di portarsi a venerare i sepolcri dei padri e maestri della verità Pietro e Paolo, illuminanti le anime dei fedeli (come diceva Teodoreto), questo è certamente {XI [11]} in cui si deve celebrare la festa che secondo le parole di s. Leone Magno « oltre quella riverenza, che meritò in tutto il mondo, deve essere venerata con esultanza speciale e propria della nostra città, affinchè dove fu glorificato il transito de' principali Apostoli, ivi nel giorno del loro martirio sia il colmo della letizia. |
A070000017 |
Dato a Roma dalla s. Congregazione del Concilio, il giorno 8 dicembre 1866, sacro alla Concezione Immacolata della Madre di Dio. |
A070000019 |
A questo computo di anni, pel quale vien fissato il martirio degli apostoli a quel tempo, corrispondono i venticinque anni e quasi due mesi nei quali s. Pietro tenne la Cattedra episcopale in Roma; numero di anni che fu sempre riconosciuto da tutta l'antichità, e che sarebbe oltrepassato o diminuito se si volesse riportare ad altro anno la morte di lui. |
A070000020 |
Durante la prima persecuzione contro ai cristiani mossa da Nerone accusati di aver dato fuoco alla città, mentre n'era l'imperatore stesso l'autore, erasi recato a Roma Simon mago con animo di affrontare di nuovo il Principe degli apostoli col suo collega s. Paolo. |
A070000020 |
Ed anche il Pontefice s. Clemente, scrivendo ai cristiani di Corinto, parla del martirio sostenuto dagli apostoli sotto i Prefetti lasciati da Nerone nel partire per la Grecia donde non ritornò in Roma che dopo il 67. |
A070000020 |
Ma dopo che Simon mago cadde dall'alto per le preghiere di s. Pietro, Nerone sebben assente di {XIV [14]} Roma per mezzo di chi governava la città cercò pretesto di perdere l'Apostolo, e diede l'ordine di catturarlo insieme con s. Paolo, per sentenziarli in seguito a morte. |
A070000020 |
Ora Nerone, secondo le affermazioni dello storico Tacito, era partito di Roma per l'Acaia sulla fine dell'anno 66, correndo il consolato di C. Svetonio Paolino, e C. Lucio Telesino; non fece ritorno a Roma se non quando era principiato l'anno 68 sotto il consolato di C. Silio Italico, e M. Galerio Tracalo; e morì nei primi giorni di giugno di quell'anno medesimo. |
A070000022 |
Roma, tip. |
A070000158 |
Governò Pietro questa chiesa d'Antiochia sette anni, finchè così inspirato da Dio trasferì la sua cattedra a Roma, come noi racconteremo a suo tempo. |
A070000175 |
La famiglia di Cornelio fu la prima di Roma e d'Italia che abbracciasse la fede. |
A070000191 |
Dopo di che s. Pietro secondando gl'impulsi dello {130 [146]} Spirito Santo decise di trasferire la sua sede a Roma. |
A070000192 |
Finalmente giunse a Roma l'anno quarantesimo secondo di Gesù Cristo, mentre teneva il Romano impero un imperatore di nome Claudio. |
A070000192 |
Pertanto dopo di aver tenuta la sua cattedra in Antiochia sette anni parti alla volta di Roma. |
A070000194 |
S. Pietro adunque appoggiato al solo aiuto del Signore entra in Roma per formare della metropoli dell'impero la prima sede del Sacerdozio, il centro del Cristianesimo. |
A070000195 |
Pietro cominciò a predicare il Vangelo agli Ebrei che abitavano allora in Transtevere, che è una parte della città di Roma posta al di là del Tevere. |
A070000195 |
Si vedevano uomini elevati alle prime cariche di Roma abbandonare il culto dei falsi Dei per mettersi sotto al soave giogo di Gesù Cristo. |
A070000196 |
Giunto in Roma Pietro abitò il sobborgo detto Trastevere a poca distanza dal luogo dove fu poi edificata la Chiesa di santa Cecilia. |
A070000196 |
Quella casa fu bentosto cambiata in un tempio consacrato a Dio sotto il titolo del Pastore, il più antico di Roma, e si crede che sia quel medesimo che presentemente è detto di s. Pudenziana. |
A070000197 |
La Chiesa Cattolica celebra la festa dello stabilimento della cattedra di s. Pietro in Roma il 18 gennaio. |
A070000197 |
S. Pietro vedendo come Roma fosse così ben disposta a ricevere la luce del Vangelo, e nel tempo stesso un luogo molto adattato per tener relazione con tutti i paesi della Cristianità, stabilì la sua cattedra in Roma, vale a dire stabilì che Roma fosse centro e luogo di sua special dimora, ove dalle varie parti del mondo dovessero ricorrere i cristiani nei dubbi di religione e nei varii loro spirituali bisogni. |
A070000199 |
Poichè le occupazioni che s. Pietro aveva in Roma non gli permettevano più di potersi recare a visitare quelle chiese che in varii paesi aveva fondato, scrisse una lunga e sublime lettera indirizzata specialmente ai Cristiani che abitavano nel Ponto, nella Galazia, nella Bitinia e nella Cappadocia, che sono provincie dell'Asia Minore. |
A070000201 |
Vi salutano i cristiani che sono in Babilonia cioè in Roma, e vi saluta poi in modo particolare Marco mio figlio in Cristo. |
A070000204 |
Così la città di Roma, capitale di tutto l'impero, la città di Alessandria che era la prima dopo Roma, quella di Antiochia, capitale di tutto l'Oriente, ebbero per fondatore il principe degli Apostoli, e divennero perciò le tre prime sedi patriarcali, tra cui fu per più secoli ripartito il dominio del mondo cattolico, salva sempre la dipendenza dei patriarchi Alessandrino ed Antiocheno dal Pontefice Romano Capo di tutta la Chiesa, pastore universale, centro di unità. |
A070000204 |
Mentre s. Pietro mandava tanti suoi discepoli a predicare altrove il Vangelo, egli in Roma ordinava Sacerdoti, consacrava Vescovi, tra cui aveva scelto s. Lino per Vicario a fare sue veci nelle occasioni in cui qualche grave affare lo avesse obbligato ad allontanarsi da quella città. |
A070000204 |
S. Pietro da Roma mandò vari suoi discepoli in diverse parti d'Italia e in molti altri paesi del mondo. |
A070000205 |
Roma era ordinaria dimora del principe degli Apostoli, ma le sue vigilanze dovevano estendersi a tutti i fedeli cristiani. |
A070000206 |
S. Pietro pertanto si recò da Roma a Gerusalemme per convocare un concilio generale. |
A070000214 |
Da Antiochia s. Pietro andò a predicare in varie città, finchè fu avvisato da Dio di recarsi a Roma per assistere i fedeli in una fiera persecuzione eccitata contro ai cristiani. |
A070000223 |
Il giorno in cui facevansi queste pratiche religiose era sabato, e di qui è venuto il digiuno del sabato, che ai tempi di s. Agostino praticavasi ancora in Roma in memoria di questo avvenimento. |
A070000224 |
Immensa folla di popolo era radunata nella gran piazza di Roma. |
A070000228 |
Solamente gli Ebrei di Roma, forse stimolati dagli Ebrei della Giudea, si mostravano ostinati. |
A070000229 |
Quando poi si accorsero essere impossibile che egli potesse più a lungo star nascosto, lo consigliarono ad uscire da Roma e ritirarsi in luogo dove fosse men conosciuto. |
A070000230 |
L'Apostolo benchè fosse sorpreso da questa inaspettata comparsa, nondimeno secondo la sua prontezza di spirito {163 [179]} si fece animo di interrogarlo dicendo: O Signore, dove andate? Domine, quo vadis? Rispose Gesù: Io vengo a Roma per essere di nuovo crocifisso. |
A070000232 |
Dopo quell'avviso s. Pietro ritornò indietro, e interrogato dai cristiani di Roma sulla cagione di si presto ritorno, raccontò loro ogni cosa. |
A070000237 |
La divina Provvidenza dispose che Nerone dovesse per affari di governo allontanarsi {169 [185]} qualche tempo da Roma; sicchè s. Pietro dovette star circa nove mesi nelle carceri. |
A070000238 |
I viaggiatori che vanno a Roma si fanno premura di visitare la carcere Mamertina che è a piè del Campidoglio, nel cui fondo scaturisce tuttora la prodigiosa fontana. |
A070000241 |
Così celebrava eziandio la cerimonia del trionfo ed offeriva se stesso in olocausto al Signore fuori della porta di Roma siccome fuori di Gerusalemme era stato crocifisso il suo divin Maestro. |
A070000246 |
Giorno veramente glorioso per tutte le chiese della cristianità, ma speciamente per quella di Roma, la quale dopo essere stata da Pietro fondata, e lungamente pasciuta colla dottrina di ambidue {175 [191]} questi Principi degli Apostoli, è ora consacrata dal loro martirio, dal loro sangue, e sublimata sopra tutte le chiese del mondo. |
A070000247 |
Così mentre era imminente la distruzione della città santa di Gerusalemme, e doveva essere arso il suo tempio, Roma che era la capitale e la padrona di tutte le nazioni, diventava per mezzo di quei due apostoli la Gerusalemme della nuova alleanza, la città eterna; e tanto più gloriosa della vecchia Gerusalemme, quanto la grazia del vangelo e il sacerdozio della nuova alleanza sono più grandi del sacerdozio, di tutte le cerimonie e figure della legge antica. |
A070000248 |
Tenne poi la sua cattedra sette anni in Antiochia, il rimanente a Roma. |
A070000250 |
Poco tempo dopo la morte di s. Pietro vennero a Roma alcuni cristiani dall'Oriente, i quali riputando essere per loro un gran tesoro il possedere le reliquie del santo apostolo risolsero di farne acquisto. |
A070000251 |
Iddio per altro che aveva chiamato quel grande apostolo a Roma, perchè la rendesse gloriosa col martirio, dispose eziandio che il suo corpo fosse conservato in quella città e rendesse quella chiesa la più gloriosa del mondo. |
A070000252 |
Si accorsero dell'avvenuto i cristiani di Roma ed in gran folla usciti dalla città ripigliarono il corpo del s. Apostolo, e lo portarono nuovamente sul monte Vaticano donde era stato tolto. |
A070000258 |
I viaggiatori che si recano a Roma per visitare la gran basilica di s. Pietro in Vaticano, al primo vederla restano come incantati, e i personaggi più celebri per ingegno e scienza giunti nei loro paesi non sanno darne se non una debole idea. |
A070000260 |
Solo in rarissimi casi i papi hanno {188 [204]} permesso che le reliquie di questo gran protettore di Roma fossero altrove trasportate; perciò pochi luoghi della cristianità possono vantare di possederne; tutta la gloria è in Roma. |
A070000265 |
Noi crediamo che questo solo fatto varrà a far conoscere a tutto il mondo la grande mala fede che regna presso di costoro; giacchè il mettere in dubbio la venuta di san Pietro a Roma è lo stesso che dubitare se vi sia luce quando il sole risplende in pieno mezzodì; perciò la sola ignoranza o mala fede può esserne cagione. |
A070000266 |
Che poi s. Pietro abbia esercitata questa sua autorità in Gerusalemme, in Antiochia, in Roma od altrove, questa è discussione storica estranea alla fede. |
A070000267 |
È pur bene di avvisare i protestanti che fino al secolo decimoquarto, nello {192 [208]} spazio di circa millequattrocento anni, non trovasi un autore nè cattolico nè eretico il quale abbia mosso il minimo dubbio sopra la venuta di s. Pietro a Roma; e noi li invitiamo a citarne un solo. |
A070000269 |
S. Clemente papa, discepolo di san Pietro, e successore di lui nel pontificato, nella sua prima lettera scritta ai Corinti, dà come pubblica e certa la venuta di s. Pietro a Roma, la lunga sua dimora ivi fatta, il martirio ivi sofferto. |
A070000272 |
A poca distanza da costoro abbiamo le illustri testimonianze di s. Irineo e di s. Dionigi, i quali hanno lungamente conosciuto e conversato coi discepoli degli Apostoli, ed erano informatissimi delle cose avvenute in seno alla Chiesa di Roma |
A070000272 |
Quasi nel tempo stesso fiorirono san Clemente Alessandrino, s. Caio prete di Roma, Tertulliano di Cartagine, Origene, s. Cipriano e moltissimi altri i quali vanno d'accordo nel riferire il gran concorso de' fedeli alla tomba di s. Pietro in Roma martirizzato; e tutti pieni di venerazione pel primato, che godeva la chiesa di Roma, dicono che da quella si devono attendere gli oracoli dell'eterna salute, perchè G. C. ha promesso la conservazione della fede al suo fondatore s. Pietro. |
A070000274 |
Che più? i medesimi protestanti alquanto celebri in dottrina, come sono il Cave, Ammundo, Pearsonio, Grozio, {196 [212]} Usserio, Biondello, Scaligero, Basnagio, e Newton con moltissimi altri convengono essere un fatto incontestabile la venuta del principe degli Apostoli a Roma e la morte di lui accaduta in questa metropoli dell'universo. |
A070000275 |
E' vero che nè gli atti degli Apostoli, nè s. Paolo nella sua lettera ai Romani fanno menzione di questo fatto; ma oltrechè scrittori accreditati riconoscono in questi autori abbastanza chiaramente accennato tale avvenimento, noi osserviamo che l'autore degli atti degli Apostoli non aveva per iscopo di scrivere le azioni di s. Pietro, nemmeno quelle di s. Paolo che riferisce solamente fino al suo arrivo in Roma; lo stesso dicasi di s. Paolo nella sua lettera ai Romani. |
A070000275 |
Neppure ignoriamo che Giuseppe Flavio non parla di questa venuta di s. Pietro a Roma; come neppure parla di s. Paolo; ma che importava a lui di parlare de' cristiani? Suo scopo era di scrivere la storia del popolo ebreo e della guerra giudaica, e non i fatti particolari altrove avvenuti. |
A070000276 |
Altronde non è una follia il fidarsi più di un ebreo che non parla, che dei primi cristiani i quali proclamano tutti ad una voce s. Pietro morto in Roma dopo di avervi dimorato molti anni? E non gli si dovrebbe negar fede quando anche avesse scritto il contrario? Neppure vogliamo omettere la difficoltà che taluno va facendo, sul disaccordo degli scrittori nel fissare {198 [214]} l'anno della venuta di s. Pietro a Roma; perciocchè ai nostri tempi gli eruditi vanno comunemente d'accordo nella cronologia da noi seguita. |
A070000276 |
Ma tutti questi autori riferiscono con franchezza tal venuta di s. Pietro a Roma, e ne accennano le minute circostanze riguardanti la sua dimora e morte in quella città avvenuta. |
A070000277 |
Per lo spazio di mille e quattrocent'anni non vi fu mai alcuno che abbia mosso il minimo dubbio contro alla venuta di {199 [215]} s. Pietro a Roma. |
A070000278 |
Dunque voi, o protestanti d'oggidì, contrastando la venuta di s. Pietro a Roma, vi opponete a tutta l'antichità; vi opponete all'autorità degli uomini ì più dotti e più pii dei tempi andati; vi opponete ai martirologi, ai menelogii, alle liturgie, ai calendarii dell'antichità; vi opponete a quanto scrissero i vostri maestri medesimi. |
A070000279 |
Va a Roma donde emana la nostra autorità. |
A070000285 |
Si aggiunge poi il titolo di Romana, perchè il suo capo, che è il Papa, è vescovo di Roma, e per questo motivo questa città, una volta capitale del Romano impero, ora è il centro della religione, la capitale del mondo cattolico. |
don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html |
A073000005 |
Andarono quindi in Avignone, ove caritatevolmente ebbero ospitalità presso Monsignore Vicelegato, che poscia seco li condusse a Roma. |
A073000051 |
Uno de'suoi missionari il quale non aveva stabile soggiorno in Roma credè a proposito, ad oggetto d' interessare vie più a suo prò i Cardinali, di cominciare ne' loro domini le missioni, di cui il Santo Padre avevagli lasciata libera la scelta. |
A073000096 |
«Voi pretendete, Signore, che la Chiesa di Roma sia guidata dallo Spirito di Dio, diceva l' eretico al nostro Santo, ma questo appunto è ciò eh' io non posso credere; poichè da una parte si vedono i cattolici della campagna abbandonati a Curati viziosi ed ignoranti, senza essere istruiti de' loro doveri, senza che la magior parte sappiano neppure che cosa sia la cristiana religione, e dall' altra si veggono le città ripiene di preti e di monaci che nulla fanno, e lasciano nulladimeno quella povera gente nell'ignoranza spaventosa, per cui si perdono tutti i giorni; e voi vorreste persuadermi che ciò sia guidato dallo Spirito Santo? Io non lo crederò mai più.». |
A073000307 |
Che nato in Francia l'anno 1676, sedendo sopra la Cattedra di s. Pietro Gregorio XIII, destinato alla custodia della paterna greggia, applicato agli studi, laureato in teologia, ordinato sacerdote, fatto schiavo da' Barbari, venduto a tre padroni, l' ultimo apostata riconduce alla fede, riceve in Roma secreti importantissimi per Enrico IV. Parroco zelantissimo e vigilantissimo rifabbrica in Clichy senza spese de' parrocchiani la chiesa che provede di mobili ed ornamenti, passa a Chatillon in Bresse, riforma i disordini dei clero, converte eretici, soccorre i poveri, e il popolo traviato per l' errore riconduce sul sentiero della verità, ventottesimo abate di a. |
A073000308 |
canonizzato in Roma da Clemente XII nel 1736, ammirato dappertutto come eroe della Cristiana carità ed umiltà venerato con culto singolare dagli Ecclesiastici. |
don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html |
A074000010 |
Andarono quindi in Avignone, ove ebbero caritàtevole ospitalità presso Monsignore Vicelegato, che poscia seco li condusse a Roma. |
A074000055 |
Uno de'suoi missionari, il quale non avera stabile soggiorno in Roma, credè a proposito, ad oggetto d'interessare vie più a suo pro i Cardinali, di cominciare ne'loro dominii le missioni, di cui il Santo Padre avevagli lasciata libera la scelta. |
don bosco-il galantuomo del 1871.html |
A076000007 |
Poco tempo dopo la morte di s. Pietro vennero a Roma alcuni cristiani dall'oriente, i quali riputando essere per loro un gran tesoro il possedere le reliquie del santo apostolo, risolsero di farne acquisto. |
A076000008 |
Iddio per altro, che aveva chiamato quel grande apostolo a Roma, perchè la rendesse gloriosa col martirio, dispose eziandio che il suo corpo fosse conservato in {24 [388]} quella città e rendesse quella chiesa la più gloriosa del mondo. |
A076000009 |
Si accorsero dell'avvenuto i cristiani di Roma ed in gran folla, usciti dalla città ripigliarono il corpo del santo apostolo, e lo riportarono nuovamente sul monte Vaticano donde era stato tolto. |
A076000017 |
I viaggiatori che si recano a Roma per {30 [394]} visitare la gran basilica di s. Pietro in Vaticano, al primo vederla restano come incantati, e i personaggi più celebri per ingegno e scienza, giunti nei loro paesi non sanno darne se non una debole idea. |
A076000020 |
Solo in rarissimi casi i papi hanno permesso che le reliquie di questo gran protettore di Roma fossero altrove trasportate; perciò pochi luoghi della cristianità possono vantare di possederne; tutta la gloria è in Roma. |
don bosco-il galantuomo pel 1855.html |
A078000042 |
Nelle catacombe di Roma se ne ritrovarono alcuni, ma quand'anche niun confessionale di quel tempo ci sia rimasto, che importa? Quando erano vecchi e tarlati, si distruggevano rimpiazzandoli con altri nuovi, come si fa anche al presente. |
don bosco-il galantuomo pel 1862.html |
A085000016 |
È un grande avvenimento che in mezzo a tanti progetti, tanti desiderii, il papa abbia potuto rimanere tranquillo in Roma, e conservare libere le sue relazioni con tutti i paesi della cristianità. |
don bosco-il galantuomo pel 1865.html |
A086000008 |
Giuseppe Calasanzio? Novecento e più erano gli allievi che frequentavano le scuole da lui aperte in Roma. |
don bosco-il galantuomo pel 1868.html |
A088000001 |
Dunque, dunque io ho messo in pratica il consiglio dei miei padri: chi ha tempo non aspetti tempo; oppure quello; Non si cerchi l'incerto domani - Se quest'oggi c'è dato goder! Con buona scorta di amici in saccoccia e con tante belle idee nella mente me ne partii alla metà di giugno per Roma. |
A088000001 |
In due giorni fui a Roma. |
A088000001 |
Pensate se ne ho da raccontarvene, sono stato a vedere Roma, le feste del centenario dei Ss. Apostoli Pietro e Paolo, il Papa! Ma come, come! dirà qualcheduno de' miei lettori, tu pure, o galantuomo, hai intrapreso un viaggio così lungo e così pericoloso? Oh bella! aveva forse da aspettare ad un altro centenario per andarvi? Forse allora non ci sarebbero più {3 [313]} stati tanti miei amici, non ci sarebbe più stato l'adorabile Pio IX, che ne ebbe la felice inspirazione; e poi chi sa se da qui a cent'anni io avrei ancora avuto la bella compiacenza di parlarvi. |
A088000005 |
Sentii pure la voce del Papa; come era sonora, piena, robusta! E pensare che quella voce era poi tanto potente e presso gli uomini e più ancora presso Dio! tutte le bellezze di Roma le visitai studiosamente. |
A088000006 |
Lasciar Roma è presto detto, ma il pensiero doloroso era che non vi sarei più tornato. |
A088000006 |
Mi dicevano che io portava il cholera da Roma, e lo trovai ne' miei cari paesi. |
A088000006 |
Visitai la casa di s. Pudente abitata da s. Pietro, come si crede, per la prima volta che fu a Roma; fui al carcere Mamertino seconda abitazione di Pietro; bevetti alla fontana miracolosa che il medesimo santo fece scaturire per battezzare i suoi custodi; {8 [318]} vidi il Campidoglio, la via sacra, il foro romano, i diversi tempii di Roma antica; e fu chi mi mostrò la torre dove è tradizione che Nerone fosse asceso quando diede il fuoco a Roma, accusandone poi i cristiani. |
A088000006 |
È vero che anche a Roma comparve poi il morbo micidiale ma allora non esisteva che nella mente e nella volontà di alcuni maligni. |
don bosco-il galantuomo pel 1870.html |
A090000001 |
Ed ecco il gran medico delle anime, il glorioso Papa Pio IX, dolente sui mali gravissimi, onde è afflitta la misera umanità, bandisce un gran consiglio, invitando tutti i vescovi della religione cattolica a raccogliersi in Roma e cercare un rimedio adattato. |
A090000001 |
Sarà pure un grande spettacolo veder tanti e tanti Pastori, animati tutti da un medesimo sentimento, venire a Roma, come gli apostoli si radunarono a Gerusalemme agli inviti di s. Pietro, ed invocare il Padre dei lumi, e ridonare altra vita al mondo. |
A090000001 |
Ve ne sono di quelli che han dovuto viaggiare per tre mesi continui, e per istrade faticosissime, ma come l'arabo nel gran deserto ha sempre l'occhio rivolto all'Oreb, e lo saluta con trasporto di gioia come lo vede da lungi, così essi non pensando che a Roma, non volendo che Roma, sopportarono con gioia gli strappazzi de'mari e de'vapori, e gli incomodi de'lontani trasporti; e come il viaggiatore, se arriva finalmente alla meta de suoi desideri,. |
A090000004 |
Termino augurando buon viaggio agli Augusti che recherannosi a Roma, felice dimora in essa, e glorioso ritorno alle loro sedi. |
don bosco-il galantuomo pel 1878.html |
A097000010 |
Roma al tempo della repubblica proibì e fece cercare, per distruggerli i libri delle Baccanti, ne' quali insegnavansi le cerimonie di certe funzioni abbominevoli; e Cesare Augusto punì coll' esiglio uno de' più celebri poeti, per aver composto un poema licenzioso. |
don bosco-il galantuomo pel 1879.html |
A098000002 |
Vi dirò che anch'io, come tutti gli altri, non volli credere alle prime notizie che fosse morto davvero, e che ci volle anzi tutta l'autorità del mio buon Parroco per farmelo credere; che anch'io nonostante la mia età è la distanza ho voluto correre a Roma per bearmi ancora una volta in quelle venerate sembianze e baciar per l'ultima volta quei piedi che portavan la pace. |
don bosco-il giovane provveduto.html |
A105000111 |
Desiderando di giovar maggiormente al prossimo col dare la propria vita, questo fece ancora; imperciocchè in una pestilenza avvenuta in Roma ottenne di servire agli appestati, e dove più erano schifosi gl'infetti più volentieri Luigi prestava il suo ministero. |
A105000111 |
{63 [243]} Fattosi religioso scorreva per la città di Roma onde istruire i mendici; quindi li menava seco da qualche confessore affinchè fossero assolti dalle loro colpe e rimessi in grazia d'Iddio. |
don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html |
A107001946 |
Agli altri apostoli succedettero i Vescovi, i quali in ognitempo ed in ogni luogo formarono un solo ovile, riconoscendo solo Gesù Cristo per Pastore supremo e Capo invisibile, ed il Pontefice di Roma per supremo Pastore e Capo visibile. |
A107002071 |
Ed i pontefici? I pontefici, acquietatesi le burrasche politiche, poterono ritornare gloriosi a Roma a ripigliare possesso del loro trono, esercitare la pienezza del loro potere per tutto il mondo. |
don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html |
A108000012 |
Disposti gli affari domestici, partì per Roma dove, dopo di aver ricevuto la benedizione dal Papa, e visitati i Cardinali suoi parenti, entrò nella Compagnia di Gesù in età d'anni 18 nel 1585. |
A108000013 |
Un giorno il Cardinale Bellarmino, nel dettare gli esercizi spirituali in un collegio di Roma, quando dava a quegli alunni alcuni precetti per ben meditare, loro diceva sovente: Ho imparato questo dal nostro Luigi. |
A108000015 |
Ritornato a Roma la trovò afflitta da grave pestilenza che terribilmente travagliava tutta l'Italia. |
A108000041 |
Fattosi religioso scorreva per la città di Roma, per istruire i mendici; quindi li menava seco da qualche confessore, affinchè fossero assolti dalle loro colpe, e rimessi in grazia di Dio. |
A108000041 |
Imperciocchè in una pestilenza avvenuta in Roma ottenne di andare a servire gli appestati e dove più erano schifosi gli infetti, più volentieri Luigi prestava il suo ministero. |
don bosco-il giubileo.html |
A109000015 |
Dato in Roma presso San Pietro il dì 1° agosto dell'anno 1854. |
A109000042 |
Essa consiste in una grande venerazione avuta dai fedeli per una Chiesa di Roma dedicata a S. Pietro, principe degli Apostoli, ove era sepolto il corpo di questo Santo. |
A109000043 |
I primi Pontefici, che succedettero a S. Pietro nel governo della Chiesa, continuarono a mantenere viva tale pratica religiosa, concedendo grandi favori a quelli che in determinati tempi si recassero in Roma a visitare la chiesa, dove era sepolto il corpo di S. Pietro |
A109000044 |
A certi anni determinati si vedevano vecchi, giovani, ricchi e poveri partire da lontanissimi paesi, superare i più gravi disagi delle strade per recarsi a Roma, nella piena persuasione di ottenere grandissime indulgenze. |
A109000045 |
Gregorio Magno, nel desiderio di secondare lo spirito religioso ne'fedeli cristiani, e volendo nei tempo stesso regolare il frequente loro concorso a Roma, nel secolo sesto stabilì, che ogni cento anni si potesse guadagnare l'Indulgenza plenaria, ovvero Giubileo da tutti quelli, che nell'anno secolare, detto anche anno santo, si portassero a Roma per visitare la basilica del Principe degli Apostoli. |
A109000047 |
- Correva l'anno 1300, quando una straordinaria quantità di gente dello Stato Romano, e forestiera accorse a Roma in numero tale, che pareva essersi colà aperte le porte del cielo. |
A109000047 |
- Perchè siete venuto a Roma? - Per guadagnare le grandi Indulgenze. |
A109000047 |
- Quando? – Cento {25 [503]} anni fa mio padre mi portò secolui a Roma, e mi disse che ogni cento anni in Roma si potevano ottenere grandissime Indulgenze, e che se io fossi ancora stato vivo di lì a cento anni, non avessi trascurato di recarmi a visitare la basilica del Principe degli Apostoli. |
A109000050 |
Ecco quali sono le parole del Pontefice: «Una fedele relazione degli antenati assicura, che a quelli i quali vengono a visitare l'onorevole basilica del Principe degli Apostoli in Roma, sono concesse grandi Indulgenze e remissione de'peccati. |
A109000051 |
Ora comprendo benissimo quanto nella Chiesa sia antica la pratica del Giubileo, ma quello che celebriamo oggidì, {27 [505]} mi pare assai diverso; sia perchè sentesi più spesso a parlar di Giubileo, sia perchè non si va più a Roma per acquistarlo. |
A109000052 |
Inoltre l'obbligazione di recarsi a Roma impediva che molti o per la distanza, o per l'età, o per malattia potessero approfittare de'favori spirituali del Giubileo. |
A109000052 |
Per la qual cosa i romani Pontefici concedettero la medesima Indulgenza, tolta l'obbligazione di {28 [506]} recarsi a Roma, ed invece soglionsi imporre alcune obbligazioni da adempiersi da quelli che ne vogliono approfittare. |
don bosco-il giubileo del 1875.html |
A110000008 |
Pertanto appoggiati nella misericordia di Dio e nell'autorità dei beati Apostoli di lui Pietro e Paolo, in forza di quella suprema potestà di legare e di sciogliere, che Iddio volle a noi, quantunque immeritevoli, conferita, a tutti i singoli fedeli di Cristo tanto dimoranti in questa nostr'alma città, o che saranno per venire in essa, quanto a tutti quelli esistenti fuori della detta città, in qualunque parte del mondo e che si trovano nella grazia e nell'obbedienza dell'Apostolica Sede, i quali veramente pentiti, confessati e comunicati, una volta al giorno per quindici giorni continui, o interpolati, naturali o ecclesiastici, da computarsi cioè dai primi {13 [199]} vesperi di un giorno fino all'intero vespertino crepuscolo del giorno seguente, visiteranno i primi le Basiliche dei ss. Pietro e Paolo, di san Giovanni in Laterano e di s. Maria Maggiore in Roma, e i secondi la loro Chiesa cattedrale o maggiore, e altre tre Chiese della stessa città o luogo, ovvero dei suburbii del medesimo, da designarsi dagli Ordinarii dei luoghi o dai loro Vicarii, o da altri per comandamento dei medesimi, dopo che saranno venute loro a notizia queste nostre lettere; ed ivi innalzeranno umili preghiere al Signore per la prosperità ed esaltamento della Cattolica Chiesa e di questa Sede Apostolica, per la estirpazione delle eresie, per la conversione di tutti gli erranti, per la pace ed unità di tutto il popolo Cristiano, e secondo la nostra mente, concediamo e misericordiosamente impartiamo nel Signore, che una volta nell'annuo spazio di tempo di sopra memorato possano conseguire la pienissima indulgenza dell'anno del Giubileo, e {14 [200]} piena remissione e perdono di tutti i loro peccati; quale indulgenza concediamo che possa essere applicata per modo di suffragio e valga per quelle anime che congiunte a Dio nella carità partirono di questo secolo. |
A110000016 |
Dato in Roma appresso s. Pietro il giorno 24 decembre, l'anno 1874, del nostro Pontificato vigesimo nono. |
A110000021 |
Si osservi che a Roma per fare a piedi le visite delle Basiliche designate pel Giubileo non bastano tre ore di cammino. |
A110000050 |
Il Giubileo poi dicesi parziale, quando si concede solamente in alcuni luoghi determinati, come sarebbe in Roma, o in Compostella nella Spagna. |
A110000080 |
I primi Pontefici, che succedettero a s. Pietro nel governo della Chiesa, continuarono a mantenere viva tale {58 [254]} pratica religiosa, concedendo grandi favori a quelli che in determinati tempi si recassero in Roma a visitare la chiesa, dove era sepolto il corpo di s. Pietro |
A110000082 |
In certi anni si vedevano vecchi, giovani, ricchi e poveri partire da lontanissimi paesi, superare i più gravi disagi delle strade per recarsi a Roma, nella piena persuasione {59 [255]} di ottenere grandissime indulgenze. |
A110000083 |
S. Gregorio Magno, desiderando di secondare lo spirito religioso nei cristiani, e volendo nel tempo stesso regolare il frequente loro concorso a Roma, nel secolo sesto stabilì che ogni cento anni si potesse guadagnare l'Indulgenza plenaria, ovvero Giubileo da tutti quelli, che nell'anno secolare, detto anche anno santo, si portassero a Roma per visitare la Basilica Vaticana, dove era stato sepolto il principe degli Apostoli. |
A110000089 |
Ecco quali sono le parole del Pontefice: «Una fedele e antica tradizione di uomini da lungo tempo vissuti assicura, che a quelli i quali vengono a visitare l'onorevole Basilica del principe degli Apostoli in Roma, sono concesse grandi Indulgenze e remissione dei peccati. |
A110000090 |
Conosciuta la Bolla del Papa, è incredibile l'entusiasmo che si destò da ogni parte per fare il pellegrinaggio a Roma. |
A110000090 |
Il numero dei forestieri a Roma giunse fino a due milioni contemporaneamente. |
A110000091 |
- Ora comprendo benissimo quanto nella Chiesa sia antica la pratica del Giubileo, ma quello che celebriamo oggidì, mi pare assai diverso; sia perchè se ne parla più spesso, sia perchè non si va più a Roma per acquistarlo. |
A110000092 |
Inoltre l'obbligazione di recarsi a Roma impediva che molti o per distanza, o per età, o per malattia potessero approfittare dei favori spirituali del Giubileo. |
A110000092 |
Per la qual cosa i romani Pontefici concedettero la medesima Indulgenza, ma invece dell'obbligazione di recarsi a Roma, sogliono imporre alcune obbligazioni da adempiersi da quelli che vogliono fare il santo Giubileo. |
don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html |
A111000051 |
Si aggiunge poi il titolo di Romana, perchè il suo capo, che è il Papa, è vescovo di Roma, e per questo motivo questa città, una volta capitale del Romano impero, ora è il centro della religione, la capitala del mondo cattolico. |
A111000054 |
Ogni anno si fa una festa in Roma il 20 gennaio in memoria di tal prodigio nella chiesa di s. Andrea delle fratte, luogo ove fa operato il prodigio. |
A111000054 |
Per diporto egli venne a Roma l'anno 1842. |
A111000059 |
Mosso unicamente dal desiderio di conoscere la verità, si dismise dalle funzioni di presidente del concistoro, e si applicò colla massima sollecitudine allo studio dei dogmi cattolici Egli impiegò quattro anni in tale studio, e in tutto questo tempo egli pregava con fervore la santa Vergine a fargli conoscere la verità, intimamente persuaso di essere fuori della verità finchè fesse vissuto nel protestantismo, il 29 di febbraio 1844; partì per Roma con fermo disegno di dichiararsi fedelissimo figlio, come egli si esprime, di quella tenera madre che è la Chiesa cattolica. |
A111000194 |
Al tempo di s. Gregorio Magno infieriva in molte parti d'Europa e specialmente in Roma una grande pestilenza. |
don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html |
A113000006 |
Dicesi Camerlengo del Clero Romano, quello cui è confidata l' amministrazione del tesoro o delle rendite che il Clero ossia i Paroci di Roma possedono in comune per certi usi determinati. |
A113000021 |
Nei quattro primi secoli della Chiesa il Papa veniva eletta dal Clero di Roma, che ora diciamo Collegio dei Cardinali, alla presenza del popolo. |
A113000021 |
Perciò diciamo che i primi Papi vennero designati dall' Apostolo Pietro coll' approvazione del Clero e del popolo Cristiano di Roma. |
A113000021 |
S. Pietro governò la Chiesa tre anni da Gerusalemme, per sette anni da Antiochia, di poi trasportò la sua Sede in Roma Capitale del mondo. |
A113000023 |
Cessato il regno dei Goti, pretesero il medesimo diritto gli Imperatori di Oriente, cominciando da Giustiniano I fino a Leone III Isaurico, {18 [18]} sotto cui Roma e suoi dintorni si diedero spontaneamente al poter temporale del Papa. |
A113000024 |
Perciò quando il Clero di Roma avesse eletto il Papa senza darne notizia all' imperatore, oppure il Papa eletto a lui non piacesse, egli spesso eleggeva un Antipapa, suscitando così nella Chiesa gravi disordini. |
A113000025 |
In seguito fino al secolo quarto i Papi si eleggevano dal Clero Romano ed anche dai Vescovi delle altre parti del mondo, qualora nel tempo della elezione si trovassero in Roma, come avvenne nella elezione di papa Cornelio nel 254. |
A113000025 |
Ma nel secolo undecimo furono prima esclusi i principi, poscia il popolo, e finalmente furono fatti elettori una sola parte del Clero di Roma, cioè i Cardinali. |
A113000025 |
Questo diritto di elettori era tuttora riserbato indistintamente a tutto il Clero di Roma, il quale essendo molto numeroso, e fra i suoi membri non andandosi sovente d' accordo nella persona da eleggersi, succedevano ancora spesso disordini perniciosi alla Chiesa. |
A113000031 |
Se la elezione si fa in Roma il Conclave si tiene al palazzo Vaticano, o al Quirinale, secondo le circostanze dei tempi. |
A113000032 |
Se accetta, si fa un segno dal Conclave al Castel S. Angelo, che è la {29 [29]} fortezza di Roma, affinchè il comandante con colpi di cannone ne dia avviso alla Città. |
A113000042 |
Quando essi muoiono {35 [35]} sono sepolti col Pallio, il quale perciò non si trasmette al successore, che un nuovo ne riceve da Roma. |
A113000050 |
- S. Pietro, dopo di aver governata la Chiesa da Gerusalemme e da Antiochia, per divino consiglio partì alla volta di Roma, capitale del mondo, e nell' anno quarantadue dell' E. V. e al diciotto Gennaio vi piantava sua dimora. |
A113000053 |
Dall' aver s. Pietro esercitato l' apostolico ministero sulla Cattedra in Roma ne venne che per Cattedra o Sede Romana s' intenda spesso la potestà o giurisdizione di s. Pietro e de' suoi successori. |
A113000067 |
Il mattino del 7 febbraio una vaga voce si diffonde per Roma: Pio IX è gravemente ammalato. |
A113000068 |
Il cardinale Vicario ordinò immediatamente che in tutte le chiese di Roma fosse esposto il SS. Sacramento, da tutte parti si pregava; era un affaccendarsi generale; chi andava al Vaticano, chi veniva; ad ogni passo l' uno interrogava l' altro di ciò ch' era o non era. |
A113000069 |
Lacrime, sospiri, tristezza ed anche svenimenti, pianti e grida facevano eco in tutta Roma. |
A113000082 |
Gregorio X aveva stabilito, che alla morte del Pontefice, i Cardinali presenti in Roma aspettassero dieci giorni soltanto, e poi entrassero in Conclave, siano o no arrivati i Cardinali che trovansi fuori di Roma. |
A113000083 |
Secondo queste disposizioni della S. Sede, sebbene il Conclave si possa tenere in qualsiasi paese, purchè sia formato dai Cardinali, tuttavia in questa occasione dopo molti e gravi riflessi fu deciso che si teneva in Roma nel palazzo Vaticano. |
A113000105 |
Ogni cosa essendo in pronto, e quasi tutti gli Eminentissimi Cardinali in Roma, nulla ostava che, in osservanza delle Costituzioni Pontificie, il Sacro Collegio entrasse in Conclave il giorno 18 febbraio. |
A113000118 |
[2] perchè la distanza dei luoghi non permise che giungesse a Roma in tempo. |
A113000135 |
In un baleno la notizia si diffuse per tutta Roma. |
A113000152 |
La solennità dell' Incoronazione si suole fare in giorno di Domenica in qualcuna delle Basiliche di Roma, e quando i tempi lo permettono in San Pietro in Vaticano o in S. Giovanni Laterano. |
A113000200 |
Imperciocchè questo non è vero Possesso del Sommo Pontificato, ma solamente del Vescovado di Roma, di cui quella Basilica è Chiesa Cattedrale. |
A113000205 |
In quell' anno stesso uscì dal collegio di Viterbo, e passò a Roma sotto la custodia di un suo zio. |
A113000205 |
Nei suoi studi in Roma non conobbe mai compagnie, conversazioni, divertimenti o giuochi. |
A113000213 |
Situata lontana da Roma e sui confini del regno di Napoli veniva scorrazzata per ogni verso da bande armate di masnadieri, che vi commettevano a man salva stragi e devastazioni, gettando nel popolo lo spavento ed il {107 [107]} terrore. |
A113000215 |
Laonde con acri parole venutosi a dolere con lui, spinse le sue rimostranze sino al punto di minacciarlo di recarsi a Roma per farlo deporre dal suo uffizio. |
A113000219 |
Quindi nel {113 [113]} Concistoro del 27 gennaio del 1843 lo creò Arcivescovo di Dannata in partibus infidelium, e lo destinò Nunzio Apostolico nel Belgio presso la corte di Leopoldo I. Il 19 del seguente febbraio Monsignor Pecci veniva consacrato in Roma dal Cardinale Luigi Lambruschini nella Chiesa di S. Lorenzo in Panisperna, e saliva così all'ordine episcopale, giovane di non ancora trentatrè anni. |
A113000221 |
Nè meno intenso fu l'amore che egli nutrì sempre verso del Belgio; anzi vi si affezionò cotanto, che ritornato in Italia fece del suo palazzo 1'asilo di ogni suo cittadino che vi si fosse presentato; e nel tempo delle vacanze vi accoglieva spesso gli alunni del Collegio Belga di Roma, nel quale egli pure soleva alloggiare quando pei negozi della Chiesa doveva trasferirsi nella metropoli del cristianesimo. |
A113000222 |
Il Nunzio, che prima di rientrare in Roma desiderava visitare una parte dell'Europa, domandò se le commissioni del re fossero urgenti - Basta, Monsignore, gli rispose il Principe, basta che voi stesso rimettiate il piego nelle mani del Papa al vostro ritorno. |
A113000224 |
La città di Perugia aveva perduto il suo Pastore; quindi tuttora memore del saggio governo di Monsignor Pecci già suo Delegato mandò in quei giorni una Deputazione di Notabili a Roma per ottenere da Sua Santità 1'onore di averlo per suo Vescovo. |
A113000225 |
Monsignor Pecci dopo aver preso parte in Roma al lutto della Chiesa per la perdita dell'illustre suo Capo visibile, e del proprio benefattore, dopo aver assistito alle feste di gioia fatte a Pio IX datogli per Successore, si decise di recarsi a prendere possesso della sua Chiesa. |
A113000234 |
Laonde il grande Pontefice per divina inspirazione, e come presago, se non certo, che egli avesse a succedergli un giorno, con atto concistoriale del 21 Settembre del 1877 lo chiamò presso di sè ad esercitare in Roma l'uffizio di Camerlengo. |
A113000235 |
L'Eminentissimo Cardinale Donnet, arcivescovo di Bordeaux, ritornato da Roma ascese il pergamo, e pronunciò una commovente Allocuzione che leggiamo nella Semaine Catholique de Toulose, dalla quale togliamo questo bellissimo episodio dell'elezione del S. Padre, felicemente regnante, Leone XIII:. |
A113000236 |
Ogni volta che io sono andato a Roma, ho avuto con questo venerabile Principe della Chiesa relazioni frequenti, e ben posso dirvi che i legami della più intima amicizia univano i nostri cuori. |
A113000240 |
Voi siete giovani tutti e due, e lunga sarà la vostra vita; ma senza ingannarmi, questa è l'ultima volta che mi vedete; che forse per un gran pezzo non tornerete più a Roma. |
A113000245 |
- Il cardinal Moraes Cardoso, patriarca di Lisbona, fu a Roma una sola volta. |
A113000248 |
- Il Cardinale Bartolini è di una ospitalità proverbiale in Roma; ha percorso l'Europa e l'Oriente, sa di tutto, teologia, politica, archeologia, storia, viaggi, ecc. |
A113000251 |
Andato a Roma, ed entrato nella prelatura, veniva successivamente nominato prima alla delegazione di Benevento, |
A113000253 |
Nacque in Roma al 10 gennaio 1806, parente del Cardinale Di Pietro, che tanto si segnalò a gloria della Chiesa Cattolica sotto il primo Impero napoleonico. |
A113000253 |
Ritornato da Lisbona, fu a Roma per qualche tempo presidente del Consiglio di Stato. |
A113000256 |
Dopo aver professato belle lettere, e insegnato lingua greca, divenne lettore di filosofia nel Collegio di Parma, poi nel Collegio di Napoli, e da ultimo nel Collegio di Roma, dove pure insegnò la logica, la metafisica e il diritto naturale. |
A113000256 |
Nell'Ordine dei Barnabiti coperse tutte le cariche più eminenti, e fu assistente del generale a Roma. |
A113000257 |
Carlo Luigi Monchini nasceva in Roma il 21 novembre 1805, figlio del celebre medico, che lasciò tanta fama di sè nell'Eterna Città. |
A113000257 |
Nel 1837, durante l'invasione colerica in Roma, avea mostrata una carità veramente sacerdotale, sicchè Gregorio XVI fe' coniare in suo onore una medaglia d'oro. |
A113000260 |
Di rado andò a Roma dopo gli ultimi politici avvenimenti; l'amore del suo clero e del suo popolo gli hanno resa carissima la sua residenza tra i suoi diocesani. |
A113000265 |
Ma quando colla legge Siccardi s'incominciò la guerra contro la Chiesa, allora il Nunzio pontificio abbandonò Torino e tornò a Roma, dove fu traslato dall'Arcivescovato {165 [165]} di Tarso in partibus, alla sede residenziale di Ancona e Umana il 5 settembre del 1851. |
A113000266 |
Entrò nell'Ordine dei Minori Conventuali, e per la sua dottrina ascese presto alle prime cariche dell'Ordine, e fu reggente del Collegio di San Bonaventura in Roma. |
A113000267 |
Gregorio XVI lo elevò a consultore delle Sacre Congregazioni di Propaganda e dell'Indice; lo nominò a professore onorario dell'Università di Roma, a direttore della tipografia Poliglotta della Sacra Congregazione di Propaganda Fide, e vice presidente della {168 [168]} pontificia Accademia dei nobili ecclesiastici, e lo fregiò col titolo e grado di cameriere segreto soprannumerario della pontificia Corte. |
A113000267 |
L'anno 1829 si trasferì a Roma, dove diresse con somma lode gli Annali delle scienze religiose, dotta effemeride, nella quale ebbe agio a mostrare la vastissima sua erudizione. |
A113000267 |
Richiamato a Roma il Cardinale De Luca ebbe successivamente onorevolissime cariche. |
A113000269 |
A Parigi, a Cambrai, a Roma riscosse applausi, e meritò che il Santo Padre Pio IX, il quale sapeva apprezzare gli eletti ingegni, lo destinasse, il 17 gennaio del 1848, al governo della diocesi di Carcassona. |
A113000270 |
È nato a Dublino il 27 aprile 1803, ed abbandonata 1'Irlanda, venne in Italia a studiarvi teologia, e fu alunno del Collegio Urbano di Propaganda a Roma. |
A113000271 |
Ma siccome i Cardinali sono tenuti a risiedere in Roma, egli vi ritornò, smentendo col fatto gli ingiuriosi sospetti gettati contro di lui da una stampa nemica ad un tempo della Chiesa e delle oneste persone. |
A113000271 |
Tornato in Roma col Papa, nel 1857 fu preconizzato Arcivescovo di Edessa e scelto per elemosiniere segreto del Santo Padre. |
A113000271 |
Una indisposizione di salute lo costrinse ad abbandonare Roma e tornarsene in Germania. |
A113000272 |
Il 13 marzo 1868 lo stesso Pio IX volendone rimeritare le grandi virtù sacerdotali, e dare un contrassegno della sua stima ed affetto verso Napoleone III, il quale aveva spedito una sua divisione per difendere Roma nell'ottobre del 1867, lo creò Cardinale del titolo di Santa Pudenziana. |
A113000272 |
Il principe Luciano Bonaparte {176 [176]} aveva appena vent'anni quando vide Pio Nono, per l'ingratitudine degli uomini, costretto a fuggire dalla sua Roma, e lo vide trionfante farvi ritorno. |
A113000272 |
In Roma poi i conosciuta la sua carità. |
A113000272 |
Luciano Luigi Giuseppe Napoleone Bonaparte nacque in Roma addì 28 novembre 1828 da Carlo, principe di Canino e Musignano, e da Zenaide, figlia di Giuseppe Bonaparte, re di Napoli e poi di Spagna. |
A113000272 |
Nei giorni della Repubblica il Bonaparte dimorò a Napoli, e poi, tornato a Roma, continuò per qualche tempo a condurre una vita molto pia, finchè, dopo molto esitare per la sua delicata coscienza, Pio Nono l'ordinò prete, nominandolo suo cameriere segreto e protonotario apostolico. |
A113000273 |
Il cardinale Ferrieri è indefesso nell'occuparsi delle varie pratiche a lui affidate, epperciò vive ritiratissimo in Roma, dove gode grande riputazione di dottrina e di esperienza. |
A113000274 |
Ebbe l'insigne onore di ricevere all'Epitaffio, presso Terracina, Pio Nono che nell'aprile del 1850 ritornava in Roma. |
A113000274 |
Egli nasceva a Ceccano il 28 settembre del 1810, e feoe i suoi primi studi al Collegio di Ferentino, poi li compì in Roma al Collegio Romano. |
A113000274 |
Rimasto a Roma, Pio Nono, per rimunerarlo de' suoi servigi, lo creò e pubblicò {180 [180]} Cardinale dell'Ordine dei preti nel Concistoro del 13 marzo 1868, conferendogli il titolo di San Pietro e Marcellino. |
A113000276 |
Andò a Roma in giovane età, e ivi, alla presenza del Santo Padre Pio IX, die splendido saggio de' suoi studi, in occasione della sua laurea dottorale in teologia ed ambe leggi. |
A113000276 |
Per la morte del cardinale Patrizi, avvenuta in dicembre del 1876, essendo rimasta vacante la carica di Vicario generale di Roma, Pio Nono la conferì al cardinale Monaco, riputandolo degno per la pietà e prudenza di cui va adorno, di succedere a quell'illustre Porporato. |
A113000279 |
Fu 1'ultimo Cardinale forastiero che andò a visitare il Santo Padre nell'ultimo mese di sua vita, e Pio Nono festosamente lo accolse esclamando: Evviva Cambrai! Evviva Lilla! A mezzo il gennaio il Cardinale Regnier passava da Torino reduce da Roma, ed interrogato sulla salute del Santo Padre, manifestava tristi presentimenti: - Temo, diceva egli, di dover fra dieci giorni tornare a Roma per il Conclave! - E sgraziatamente si appose. |
A113000280 |
Finalmente il 22 dicembre 1873 Pio Nono lo {189 [189]} creò Cardinale del titolo di Santa Maria del Popolo, ed alla morte dell'eminentissimo Patrizi lo nominò gran Priore in Roma dell'Ordine gerosolimitano, e arciprete della patriarcale arcibasilica Lateranense. |
A113000280 |
Flavio de' principi Chigi, zio del principe Mario Chigi, che fu custode del Conclave e maresciallo di Santa Romana Chiesa, nacque in Roma il 31 maggio 1810 da Agostino Chigi e da Amalia dei principi Barberini; e dopo aver fatto parte del Corpo delle guardie nobili di Sua Santità, nel 1850 entrò nel Seminario di Tivoli in età di quarant'anni. |
A113000281 |
Reduce a Roma dalla nunziatura di Spagna, vi si fermò qualche tempo e nel 1871 fu spedito a Costantinopoli in {190 [190]} qualità di ambasciatore straordinario per appianare la controversia sorta in occasione dello scisma armeno. |
A113000283 |
Ed egli tornossene in Roma ed il Santo Padre, per dimostrare che se egli cessava di rappresentare la Santa Sede in Portogallo, non era per nessun demerito, lo creò e pubblicò Cardinale nel Concistoro del 22 dicembre 1873, dandogli il titolo di Santa Anastasia, e nominandolo prefetto della Sacra Congregazione delle indulgenze e sacre reliquie. |
A113000283 |
Passò quindi a Roma nell'Accademia ecclesiastica, dove compì lodevolmente la sua educazione religiosa, ed attese allo studio delle lingue principalmente della tedesca, in cui è valentissimo. |
A113000285 |
I superiori dell'Ordine non tardarono a promuoverlo alle cariche più importanti, e fu reggente degli studi e del Collegio di Sant'Agostino in Roma, segretario dell'Ordine e da ultimo assistente generale. |
A113000285 |
Nel tempo medesimo che attendeva a queste svariate ed importanti attribuzioni, il P. Martinelli esercitava con pietà e sollecitudine grandissima l'ufficio di sagrestano nella chiesa di Sant'Agostino di Roma, zelando l'incremento del culto e il decoro della Casa del Signore. |
A113000286 |
Roggero Antici-Mattei, che Pio Nono fregiava della sacra porpora, riserbandolo in petto nel Concistoro del 17 marzo 1875, e pubblicandolo in quello del 17 settembre dello stesso anno, è un piissimo Prelato, appartenente alla nobile famiglia Antici di Recanati ed alla nobilissima dei Mattei di Roma, la quale spesso godette di segnalatissime onorificenze per grazia dei Romani Pontefici, e tra le altre dell'antico privilegio di custodire i punti in tempo di Conclave. |
A113000287 |
Con biglietto della Segreteria di Stato nel marzo 1858 monsignor Giannelli veniva promosso nunzio apostolico presso la Corte di Napoli invece del cardinale Ferrieri, trasferito a Lisbona, e durò in queste funzioni fino a che il re Francesco II, costretto di allontanarsi dai suoi stati, dovette egli fare ritorno a Roma. |
A113000287 |
Luigi Teste lo chiama "uno dei membri più eruditi del Sacro Collegio" e ne ammira {200 [200]} lo zelo, la pietà, la modestia ed in ispecie quell'amabilità, "che è tutta propria degli antichi Prelati di Roma. |
A113000287 |
Reduce in Roma monsignor Giannelli divenne segretario della Sacra Congregazione del Concilio, e addì 15 marzo 1875 fu creato e pubblicato Cardinale del titolo di Sant'Agnese fuori le mura. |
A113000288 |
Il Cancelliere dell'Impero tedesco avrebbe voluto farlo allontanare da Roma, dove la sua presenza aveva un altissimo significato, ma Pio Nono accolse il Cardinale in Vaticano, e lo pose in tal modo in sicuro contro nuove minacce e persecuzioni. |
A113000288 |
Il cardinale Ledochowski uscì dalla prigione di Ostrowo nel febbraio del 1876 e si ridusse {202 [202]} in Roma presso il Santo Padre, che gli conferi in quell'anno il titolo di S. Maria in Ara coeli e lo ascrisse a varie Congregazioni. |
A113000288 |
Lo accolsero quindi i ginnasi di Redom e Varsavia; entrò nel seminario di quest'ultima città a diciotto anni, e compì i suoi studi nel Collegio dei nobili a Roma, dove fu ordinato prete nella basilica di San Giovanni in Laterano il 13 luglio 1845. |
A113000288 |
Reduce a Roma venne preconizzato Arcivescovo di Tebe e Nunzio nel Belgio; verso la fine del 1865 Pio IX lo propose ai suffragi dei due Capitoli di Posen e Gnesen, e fu eletto Arcivescovo per acclamazione, e riconosciuto ufficialmente dal Governo prussiano. |
A113000289 |
Nacque egli in Brooklyn il 20 marzo 1810, Si recò a Roma, dove trascorse alcuni anni, e si addottorò in teologia e diritto canonico. |
A113000290 |
Era una splendida conquista che Dio aveva accordato alle cure incessanti del cardinale Wiseman nel promuovere in Inghilterra il ritorno alla Chiesa di Roma. |
A113000290 |
Ordinato da lui sacerdote, Manning si recò a Roma a ritemprare la sua scienza nelle pure dottrine professate nel centro {205 [205]} della cattolicità, sotto gli occhi del Romano Pontefice. |
A113000294 |
Egli desiderava ardentemente di recarsi a Roma per prendere parte al conclave, ma lo stato cagionevole di sua salute ne lo impedì. |
A113000295 |
Dopo qualche anno lo troviamo in Roma prefetto degli studi nel liceo pontificio del Seminario Romano, esaminatore dei Vescovi, Prelato domestico di Sua Santità e protonotario apostolico partecipante. |
A113000296 |
Il Cardinal Vicario di Roma lo ebbe fra i membri più ragguardevoli della Commissione di archeologia sacra, che sotto la sua presidenza sopravveglia. |
A113000296 |
Il suo nome è invento in Roma per la dottrina che lo adorna, per la bontà dell'animo e per tutte le virtù che sono proprie di un esemplarissimo Principe di Santa Chiesa. |
A113000296 |
Questo dottissimo Porporato sorti i natali in Roma il 16 maggio 1813. |
A113000296 |
alle antichità di Roma cristiana. |
A113000301 |
Si recò a Roma nel 1862 per la canonizzazione dei martiri giapponesi e nel 1869 pel Concilio Vaticano. |
A113000305 |
Intervenne in Roma alla canonizzazione dei martiri giapponesi nel 1802, al centenario dei santi apostoli Pietro e Paolo nel 1867, ed al Concilio Vaticano nel 1869, e si ricordano ancora i suoi dotti ed eloquenti discorsi in quell'augusta assemblea. |
A113000307 |
Gli Inglesi, cattolici e protestanti, che vanno a Roma, non cessano dal tributargli grandissime lodi. |
A113000307 |
Ma dopo breve tempo mutò l'assisa militare coll'abito chiericale, e fu ricevuto come alunno nell'Accademia dei nobili ecclesiastici di Roma. |
A113000308 |
" La promozione dell'eminentissimo Howard fu applauditissima in Roma, e gli applausi del Tebro risuonarono in riva al Tamigi. |
A113000316 |
Si recò a Roma in occasione della festa per la canonizzazione dei martiri giapponesi, e vi sottoscrisse il celebre indirizzo che i Vescovi colà congregati presentarono al Santo Padre, nel quale era in così splendida guisa reso omaggio all'infallibile suo magistero, e vi ritornò in occasione del Concilio Vaticano, facendosi ammirare per la sua devozione all' autorità del Papa. |
A113000324 |
Nato in Magliano il 7 giugno 1808, conseguì la laurea in ambe le leggi e fu in Roma ascritto alla romana prelatura. |
A113000336 |
Andò a Roma e fu tra gli allievi del Collegio Romano. |
A113000338 |
E Pio Nono vi mandò Vescovo, addì 27 settembre 1871, monsignor Lucido M. Parocchi, il quale, ricevuta in Roma la consacrazione episcopale, si recò subito nella sua diocesi. |
A113000343 |
Essendosi Edoardo destinato alla carriera ecclesiastica, venne in Roma, ed ascritto nei primi tempi del Pontificato di Pio Nono alla romana Prelatura, il Pontefice lo ebbe tra' suoi camerieri segreti partecipanti e segretario d'ambasciata. |
A113000345 |
In questo momento non avvi opera cattolica, la quale in Roma o fuori non sia sicura di trovare nell'eminentissimo Borromeo il più caldo e zelante fautore. |
A113000345 |
" Il suo palazzo in Roma è aperto a tutti, e colà convengono i primarii rappresentanti del mondo cattolico, che si recano a Roma per venerare la tomba di S. Pietro e rendere atto di ossequio al suo successore. |
don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html |
A114000006 |
Faticò non poco nella predicazione del Vangelo durante il Pontificato di S. Felice e di S. Eutichiano, e quando quest'ultimo riportò la corona del martirio egli trovavasi a Roma tutto intento a sostenere i fedeli divenuti il bersaglio della persecuzione. |
A114000006 |
Il padre per secondarlo il mandò a Roma. |
A114000028 |
Essendo poi in Roma il centro della persecuzione egli metteva in opera ogni sorta di industria per impedire la prevaricazione. |
A114000029 |
Marco, Marcelliano, Tranquillino, e lo stesso prefetto di Roma di nome Cromazio con tutta la sua famiglia con più di mille persone, tutti i servi furono guadagnati alla fede da Sebastiano e dal santo Pontefice accolti nella Chiesa. |
A114000032 |
Ma tante erano le spie poste ad ogni luogo per andar in traccia di cristiani, che Cromazio giudicò necessario uscir di Roma per sottrarsi agli occhi degli esploratori. |
A114000032 |
Partendo da Roma disse al papa e a s. Sebastiano, che tutti i cristiani i quali avessero voluto fuggire la rabbia de' persecutori avrebbero potuto liberamente andare con lui, dove sarebbero ben accolti, mantenuti e provveduti di quanto occorreva per la vita. |
A114000033 |
Ambidue amavano di rimanere in Roma per combattere e morire per amore di Gesù Cristo. |
A114000035 |
Di poi s. Cajo voltosi a Sebastiano disse: tu, o Sebastiano, che da Dio avesti il dono del coraggio e della fortezza, e puoi sotto alle divise militari {26 [388]} liberamente assistere gli altri fratelli rimasti qui a Roma, dove minaccia terribile persecuzione, sii da me nominato difensore della Chiesa. |
A114000037 |
Per essere da poco tempo battezzato ed in età molto giovanile il Pontefice non giudicava di ritenerselo seco a Roma e voleva mandarlo col padre fuori di pericolo; ma altro era l'animo ed il coraggio del giovane. |
A114000038 |
Il santo Pontefice maravigliato a tanto fervore scioglievasi in lagrime ed abbracciando Tiburzio mille volte il benedisse pregando Iddio per lui e per tutti quelli che restavano a Roma, affinchè dall'esempio di quel giovanetto animati tutti arrivassero alla corona del martirio pei meriti di Gesù Cristo. |
A114000039 |
Quando Cromazio partì per la sua villeggiatura con que' fedeli che lo vollero seguire il Pontefice coi due fratelli Marco, Marcelliano e col padre loro Tranquillino rimasero in Roma. |
A114000042 |
Mentre queste cose avvenivano in casa di Castulo accadde un fatto maraviglioso per le vie di Roma. |
A114000050 |
Ma il prefetto di Roma essendone {35 [397]} stato informato lo denunziò all'Imperatore che tosto lo fece venire alla sua presenza. |
A114000056 |
Il padre morendo lo affidò a suo fratello Dionigi, che poco dopo la morte dei genitori giudicò bene di trasferirsi col nipote a Roma. |
A114000075 |
Compose alcuni libri contro i pagani, a segno che in Roma era {54 [416]} riputato fra i più dotti nelle scienze divine ed umane. |
A114000075 |
Venuto a Roma con s. Cajo si diede con lui alla studio, e conosciuta la santità della cristiana religione ricevette il battesimo. |
A114000076 |
Essa era eziandio molto celebrata per le sue doti di animo e di corpo, ed in Roma il nome di Susanna era quello di una delle più illustri letterate. |
A114000076 |
In occasione che in Roma celebravasi una grande festa, l'Imperatore spedi suo cugino |
A114000132 |
Quest'orto trovavasi annesso alla città di Roma tra la porta Salaria e la porta Numentana. |
A114000179 |
Roma moderna. |
A114000188 |
Suo padre, di nome Pollemio, {97 [459]} lo condusse a Roma dove per le sue ricchezze e per la sua dottrina fu fatto senatore. |
A114000189 |
Carpoforo accolse il nobile giovanetto, lo instruì nelle verità della fede e finalmente gli amministrò il battesimo, trrisanto ne fu così contento, e sentissi tale coraggio che si pose a predicare il vangelo per le vie e per le piazze di Roma. |
A114000190 |
Pervenute queste cose a notizia di Celerino, prefetto di Roma, mandò a chiamare i due santi {99 [461]} e facendo loro vivi rimproveri li consegnò a Claudio Tribuno acciocchè loro facesse cangiare proposito. |
A114000196 |
Venute anche a notizia dell'Imperatore le maraviglie che Iddio operava per opera di Grisanto e di Daria non potè più frenare lo sdegno ed ordinò che fossero sull'istante condotti fuori di Roma e coperti di terra e di pietre. |
A114000216 |
Le sante reliquie per la maggior parte furono dipoi portate a Roma e poste in una bella Chiesa che s. Felice papa, bisavolo di s. Gregorio Magno, fece fabbricare a loro onore. |
don bosco-il pontificato di s. dionigi.html |
A115000006 |
Questa vita più angelica che umana tenne più anni s. Dionigi, finchè fu richiamato a Roma, e fu aggregato al clero pontificio, che è come dire al ceto dei cardinali. |
A115000007 |
Presentemente quella famosa città è ridotta ad un meschino {6 [258]} villaggio; ma ancora oggidì avvi in Roma un cardinale che porta il titolo di vescovo d'Ostia, ed è tuttora colui che fa la sacra funzione nella consacrazione dei papi. |
A115000007 |
S. Dionigi fu consacrato papa da S. Massimo vescovo di Ostia, che era una celebre città distante circa quindici miglia da Roma, edificata alla foce del Tevere, cioè in quel luogo dove il Tevere versa le sue acque nel mar Mediterraneo. |
A115000026 |
A tutti questi mali tenne dietro la peste, ed in Roma fu si violenta che i morti giunsero a più migliaja al giorno. |
A115000029 |
Il papa che aveva un grande concetto del vescovo di Alessandria camminò con molta cautela nel proferire sentenza, e considerata attentamente la quistione radunò in Roma un concilio di più vescovi. |
A115000029 |
Il papa e gli altri vescovi radunati a Roma esaminarono bene lo stato della quistione, ma non potendo comprendere esattamente quali fossero i principii di S. Dionigi d'Alessandria, gli scrissero una lettera in cui lo invitavano ad esporre chiaramente il suo modo di pensare intorno ai dubbi nati sulla sua dottrina. |
A115000029 |
Il santo prelato ricevette con venerazione l'invito proveniente da Roma; e tosto diè mano a scrivere una lunga relazione in un modo chiaro e appoggiato sulla Sacra Scrittura e sui santi padri dei primitivi secoli. |
A115000031 |
A {21 [273]} questo supremo tribunale si è sempre fatto ricorso fin dai primi tempi della Chiesa; si fece ricorso dai fedeli cristiani e dai medesimi vescovi dai luoghi vicini a Roma e dai paesi più lontani. |
A115000031 |
Dalle questioni insorte tra i vescovi della Pentapoli che accusavano s. Dionigi d'Alessandria, e dalla difesa da esso fatta contro a' suoi accusatori, che per avere un sicuro giudice ricorsero al vescovo di Roma, apparisce chiaramente la generale ed antica crederai che nella Chiesa Romana esista il primo tribunale per sentenziare nelle controversie religiose. |
A115000043 |
L'anno 265 s. Dionigi papa nello scopo d'impedire la maggior diffusione del male convocò pure a Roma un concilio in cui fu esaminata la dottrina di Paolo e la sentenza {28 [280]} dei vescovi d'Antiochia. |
A115000043 |
Roma condannò l'eresia di Paolo ed approvò l'insegnamento del concilio Antiocheno. |
A115000045 |
La casa vescovile appartenga a colui, al quale i vescovi di Roma indirizzeranno le loro lettere. |
A115000045 |
Paolo non avendo più alcune relazioni con Roma fu costretto ad allontanarsi e lasciare in pace quella diocesi. |
A115000050 |
Mentre per altro estendeva le sue sollecitudini {31 [283]} alla chiesa universale non dimenticava le cose che lo riguardavano come vescovo di Roma. |
A115000054 |
Ora debbo notarvi che la città di Roma era già stata divisa in più parochie fin dai primi pontefici; ma le persecuzioni, specialmente quella di Valeriano, misero tutto sossopra. |
A115000057 |
In Roma poi, quando il papa non teneva esso l'ordinazione, deputava un {34 [286]} vescovo a farne le veci siccome si pratica ancora presentemente. |
A115000057 |
Nei paesi lontani da Roma gli ecclesiastici erano consacrati dai vescovi secondo la loro ordinaria autorità. |
A115000059 |
Dionigi approvò la decisione di quell'assemblea, condannò l'errore; di poi volle in Roma stessa dare un pubblico segno di affetto verso la grande Madre di Dio colla erezione di una chiesa a lei dedicata nel luogo detto oggidì scuola greca o bocca della verità. |
don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html |
A116000010 |
Tutti ebbero la loro sede in Roma, professarono la medesima fede, la medesima legge, praticarono il medesimo culto esterno per quanto i tempi di persecuzione permettevano; amministrarono i medesimi Sacramenti, e furono sempre riconosciuti come capi della Santa religione di Gesù Cristo. |
A116000015 |
Conferì l'ordine episcopale ad un santo sacerdote di nome Reveriano; di poi con dieci compagni lo mandò da Roma per tener dietro all'Imperatore. |
A116000016 |
Aureliano come intese essere in Autun predicatori venuti da Roma ordinò che fossero ricercati e condotti alla sua presenza. |
A116000031 |
La persecuzione di Aureliano infieriva in tutte le provincie del Romano {22 [360]} impero, ma assai più nella città di Roma; la qual cosa diede occasione a s. Felice papa di esercitare il suo zelo e la sua grande carità sia per istruire e sostenere i fedeli nella fede, sia per incoraggiare quelli che erano condotti al martirio. |
A116000047 |
L'imperatore pensò allora di poter vincere la sua fermezza facendola battere in varie guise, ma scorgendo ogni cosa tornare invano chiamò il governatore di Roma e dissegli: Prendi questa fanciulla e procura di risolverla a far sacrifizio agli Dei; che se ella ricusa, la farai morire nei tormenti. |
A116000057 |
Finalmente venne condotta fuori di Roma, ove compiè il suo glorioso martirio coll'esserle tagliata la testa il 15 di luglio otto giorni dopo la morte dei cinquanta soldati. |
A116000059 |
L'Imperatore la trattò coi riguardi dovuti ad una grande eroina: volle bensì che fosse condotta a Roma come una rarità del suo trionfo, ma le diede ampia libertà di vivere qual dama romana. |
A116000060 |
In Roma poi si pose a considerare la fugacità delle umane grandezze; entrò in se stessa, s'instruì meglio nelle verità della fede, e credesi che abbia ricevuto il battesimo. |
A116000061 |
Mentre s. Felice Papa, faticava in Roma provvedeva eziandio ai bisogni della Chiesa universale inviando missionari a propagare il Vangelo fra gli infedeli, a sostenere, ad incoraggiare quelli che pativano per la fede. |
A116000078 |
Dopo la morte di s. Felice la Sede pontificia fu soltanto vacante cinque giorni, perciocchè infuriando ognor più la persecuzione, il clero di Roma colla massima segretezza si radunò prestamente ed elesse un novello pontefice. |
A116000083 |
Quando giunse a Roma la notizia dell'assassinio di Aureliano il Senato elesse un altro imperatore di nome Probo. |
A116000086 |
Egli ne portò le ceneri sul monte Aventino che è uno dei sette colli di Roma antica, e sopra di quelle ceneri edificò una chiesa dedicata alla medesima santa, dove cominciò a farsi molto concorso di popolo. |
A116000124 |
Il corpo di s. Eutichiano fu portato a seppellire nel cimitero di s. Callisto nella via Appia, tre miglia da Roma. |
don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html |
A117000002 |
Pertanto a ciascun fascicolo, che tratti de' sommi Pontefici, si farà precedere un ragguaglio delle cose e de' monumenti più memorabili di Roma antica confrontandoli coi moderni e dandone quella più popolare spiegazione che sarà possibile. |
A117000003 |
Qui comincierò a dare un breve cenno sopra la topografia di Roma antica, ovvero darò una breve descrizione de' luoghi ove fu edificata Roma notando gli edifizi più memorabili che in progresso di tempo furono ivi costrutti. |
A117000004 |
- Questo fiume entra nella città di Roma circa 18 kilometri prima di versare le sue acque nel mare Mediterraneo, seguendo una linea diritta; ma almeno 30 girando secondo le sue molteplici tortuosità. |
A117000004 |
Anticamente fu chiamato Albula dal colore biancastro tendente al ceruleo che ha presso Roma, quando non è intorbidato dalle pioggie. |
A117000004 |
Esso separa dal rimanente della città tutta quella parte di Roma che si appella Trastevere, in cui è compreso tutto il {4 [4]} lungo dorso del Gianicolo, il Vaticano, il Castel s. Angelo ed il mausoleo di Adriano. |
A117000005 |
Questo fiume forma entro i recinti di Roma un'isola detta Tiberina od isola di s. Bartolomeo. |
A117000006 |
- L'origine di quest'isola rimonta fino al tempo dell'ultimo re di Roma. |
A117000007 |
- Roma antica era fondata sopra sette colli i quali giaciono sulla riva sinistra del Tevere. |
A117000007 |
Colli di Roma. |
A117000007 |
Per farci un'idea della figura di Roma sopra questi colli notiamo che uno di essi è quasi posto come centro, e gli altri, che gli stanno intorno facendo corona, ti rendono una figura, la quale più che ad ogni altra, si avvicina a quella d'un ferro da cavallo. |
A117000008 |
- Questa parola si vuole derivata da Palatium città di un popolo antico dei contorni di Roma detto Aborigene. |
A117000010 |
Sul Palatino Roma ebbe i suoi principj da Romolo, il quale ne determinò i confini con un solco, che egli formò intorno del colle secondo il rito etrusco. |
A117000011 |
Finalmente fu chiamato in latino Capitolium, o mons capitolinus, perchè ai tempi di Tarquinio re di Roma gettandosi le fondamenta di un tempio dedicato a Giove si trovò la testa di un uomo sepolto chiamato Tolio. |
A117000013 |
Numa Pompilio secondo re di Roma vi eresse una statua al falso Dio Termine, e così di seguito gli altri re lo abbellirono con vari monumenti. |
A117000013 |
Questo colle essendo forte per natura a cagione de' suoi dirupi, non vasto per estensione e prossimo al Palatino fu dopo questo il primo ad essere cinto di mura per formare la cittadella di Roma. |
A117000015 |
- Abbiamo già notato che il Campidoglio era la rocca di Roma antica e ne formava la fronte verso il Campo Marzio;quindi è chiaroche da quella parte non solo non si poteva salire, ma a maggior sicurezza si fecero lavori onde potesse resistere a qualunque assalto. |
A117000018 |
Avendo egli grandemente accresciuta la popolazione di quella capitale cogli abitanti delle città conquistate sopra i Latini a fine d'intimorire i malfattori lo edificò nel centro di Roma. |
A117000018 |
Questa prigione fu costrutta da Anco Marzio quarto re di Roma circa l'anno 137 della città. |
A117000019 |
Servio Tullio altro re di Roma aggiunse a questo un altro carcere inferiore sotterraneo, detto perciò Tulliano. |
A117000022 |
- Vicino al colle Palatino quasi dalla parte opposta al Campidoglio verso l'estremo di Roma sorge il colle Aventino. |
A117000023 |
Nei tempi posteriori, ancora più antichi della fondazione di Roma, gli fu dato {13 [13]} il nome di Aventino da Aventino re di Alba Lunga, città poco distante da Roma, che fa su questo colle sepolto. |
A117000025 |
Questo colle comincia dal Palatino e si estende con lunga coda fin presso la chiesa di S. Croce all'estremo limite di Roma antica: oggidì si suol appellare Letterano dal maestoso palazzo di un antico romano detto Plauzio Laterano. |
A117000026 |
- Ad Oriente eziandio del Palatino, ma tendente più verso settentrione, cioè verso il centro di Roma, innalzasi l'Esquilino detto anche semplicemente Esquilia, perchè varia è l'ortografia colla quale incontrasi scritto. |
A117000027 |
Questo colle dividesi in due parti che distaccansi da una specie di ripiano generale verso occidente ossia il centro di Roma. |
A117000028 |
La prima di queste due parti è detta monte Appio, perchè, secondo il celebre scrittore latino Varrone, un certo Appio condusse in Roma dei soldati Tusculani, mentre il re Tulio Ostilio faceva guerra coi Vejenti ed accampossi nel piano detto Carina vicino a questa parte del colle Esquilino. |
A117000029 |
Venuto egli a Roma nella stessa occasione, ivi si accampò a difesa di quella parte dell'Esquilino, che è rivolta al vico Patrizio verso il colle Viminale. |
A117000032 |
- Il Quirinale è l'ultimo dei sette colli di Roma-antica. |
A117000032 |
Ma altri vogliono che Quirinale derivi dai Quiriti, i quali venuti a Roma quivi si accamparono. |
A117000035 |
Gli antichi celebravano nel mese di dicembre in onore dei sette colli di Roma una grande solennità e la dicevano Settemonzio; V. Festo. |
A117000036 |
Oltre i sette colli finora descritti sorgono presentemente entro le mura di Roma altre colline. |
A117000037 |
- Fra i colli naturali avvi il Pincio, che sorge al confine di Roma moderna a mezzodì. |
A117000040 |
Una parte soltanto di questo colle è compresa nel recinto di Roma, l'altra è coperta di vigne e di amene villeggiature. |
A117000041 |
Dei monti artificiali entro il recinto di Roma il primo è il Giordano. |
A117000044 |
Si sa che gli anfiteatri di Roma antica erano edifizi che servivano pei pubblici spettacoli in cui combattevano uomini contro ad uomini, oppure uomini con fiere. |
A117000056 |
- Sulla sponda destra del fiume Tevere, sui confini di Roma moderna, avvi un gran dorso di monte, che domina tutta la riva del fiume pel tratto di oltre quindici miglia. |
A117000059 |
Notiamo a questo riguardo, che il luogo dove l'anno 750 prima dell'era volgare fu edificata Roma, era molti anni addietro occupato dal Mediterraneo. |
A117000066 |
Così Roma cessando di essere la capitale del mondo pagano diveniva libera capitale del mondo cristiano. |
A117000069 |
Poco dopo la esaltazione di s. Marcellino al pontificato vennero a Roma i soldati della legion Tebea guidati da s. Maurizio. |
A117000070 |
Ripigliando poscia il loro cammino giunsero a Roma, come si disse, pochi mesi dopo la elezione di s. Marcellino. |
A117000071 |
Da Roma traversarono l'Italia e valicando le Alpi Pennine, che ora diconsi gran s. Bernardo, andarono a raggiungere l'imperatore Massimiano che col resto dell'esercito li attendeva nelle vaste pianure del Vallese presso una città allora detta Ottoduro ed ora Martigny. |
A117000074 |
Grisogono o Crisogono era un nobile e ricco cittadino di Roma che sotto al pontificato di s. Marcellino impiegava le sue sostanze e le sue fatiche in favore della religione. |
A117000079 |
Il Prefetto di Roma la condannò ad essere sommersa nelle acque. |
A117000085 |
Ricordava eziandio il senno di Cromazio prefetto di Roma, di Sebastiano Generale di sue truppe, ed altri prodi fatti morire per la fede. |
A117000094 |
Pel desiderio poi di fare cosa che al medesimo tornasse gradita, Massimiano divisò d'innalzargli in Roma un maestoso edifizio, noto nella storia sotto il nome di terme ovvero bagni di Diocleziano. |
A117000115 |
Tenne egli due volte la sacra ordinazione nel mese di dicembre, in cui ordinò quattro sacerdoti e due vescovi che mandò al governo di alcune diocesi lungi da Roma. |
A117000119 |
Allora Marcellino ritornò a Roma agitato dai rimorsi, presentossi all' Imperatore, lo rimproverò intrepidamente della sua crudeltà, e così ottenne il martirio. |
A117000121 |
S. Agostino parla di questo fatto rispondendo all' eretico Petiliano come segue: «Che bisogno avvi di confutare le accuse portate da Petiliano contro {58 [58]} ai vescovi di Roma che egli copre di calunnie e d' imposture con un accanimento incredibile? Egli accusa Marcellino di aver consegnato i libri santi ai gentili e offerto incenso agli idoli; ma un rimprovero che è fondato sopra niente, può egli stabilire a suo favore la colpa di quello? Petiliano assicura che egli è stato sacrilego, ed io rispondo che esso è innocente. |
A117000125 |
Ma il governo arbitrario e tirannico di Galerio provocò una rivoluzione in Roma dove fu proclamato imperatore Massenzio figliuolo di Massimiano. |
A117000128 |
Divise nuovamente la città di Roma in venticinque parochie come in altrettante diocesi; deputò a ciascuna un prete che più tardi prese il nome di cardinale. |
A117000128 |
Già s. Evaristo aveva divisa Roma in venticinque rioni o quartieri, a ciascuno dei quali deputò un sacerdote incaricato della cura dei cristiani e dei gentili che avessero abbracciato la fede; ma quei sacri ministri erano stati o mandati in esilio o martirizzati, le loro abitazioni atterrate, i libri abbruciati; sicchè non appariva quasi più traccia di quanto aveva quel Pontefice stabilito, s. Marcello approfittando del tempo in cui il Romano impero era agitato per l' abdicazione degli imperatori Massimiliano e Diocleziano e per le discordie insorte tra i varii pretendenti, si occupò colla massima sollecitudine in quel tratto di tempo almeno in apparenza pacifico per consolidare la disciplina ecclesiastica e riordinare le cose o distratte {67 [67]} o sconvolte dalla persecuzione. |
A117000128 |
Nella medesima città di Roma a stento i fedeli potevansi radunare nelle tombe o nelle grotte per assistere ai divini misteri. |
A117000132 |
Di più Massenzio, che ebbe il governo di Roma, sul principio del suo regno vedeva di buon occhio i cristiani e concesse loro diversi favori. |
A117000137 |
Emidio rispose: Noi siamo nati e stati nudriti nella Germania; ci siamo portati a Roma guidati dallo spirito di orazione, ed avvisati da un Angelo siamo venuti qui ai piedi tuoi. |
A117000137 |
Ma a motivo della sanguinosa persecuzione mossa in quella città ai servi di Dio fui costretto di fuggire e venire a Roma. |
A117000142 |
L' esecuzione della sentenza fu affidata al vicario di Roma di nome Carpasio. |
A117000146 |
Avvoltili in un lenzuolo li unse con aromi, e nottetempo li pose sopra di un pavone, che è una specie di piccolo feretro, quindi accompagnato da alcuni fervorosi cristiani, li trasportò in un podere della medesima Lucina in distanza di sette miglia da Roma nella via di Ostia che presentamente dicesi di s. Paolo. |
A117000148 |
Ma l' Imperatore giudicando forse tal cosa fatta in suo dispetto, mandò i suoi soldati a profanare il santo luogo, lo empiè di animali e lo cangiò in un catabalo ovvero stalla pei giumenti, che in Roma solevansi mantenere in luoghi determinati ad uso pubblico. |
A117000148 |
Per manifestare poi speciale rabbia contro s. Marcello, fecelo condurre alla sua presenza minacciandolo delle più gravi sciagure, se non rinunziava alla dignità di vescovo di Roma. |
A117000148 |
Una largizione cosi vistosa fece grande rumore in Roma; quando poi la notizia giunse all' Imperatore, ne fu altamente sdegnato e condannò Lucina all' esilio. |
A117000149 |
Il coraggioso Pontefice rimproverò l' Imperatore della crudeltà usata contro ai servi di Dio osservando che, quanto egli ed i cristiani facevano, era tutto scevro di colpa e diretto al pubblico bene; perciò nessuna minaccia, nessun male del mondo avrebbegli fatto rinunziare al glorioso titolo di vescovo di Roma, e di vicario di Gesù Cristo. |
A117000151 |
Il suo corpo fu tolto di notte da un sacerdote di nome Giovanni il quale in compagnia di altri sacerdoti e di altri fedeli lo portarono ad essere seppellito nel cimitero di s. Priscilla nella via Salaria tre miglia lungi da Roma. |
A117000153 |
Gli atti che riferiscono il martirio di s. Marcello, di s. Ciriaco e dei suoi compagni, dopo di avere esposto i loro patimenti e la loro morte gloriosa, raccontano la trista fine di Carpasio vicario di Roma, che con inudito accanimento si era studiato di tormentare i servi del Signore. |
A117000154 |
Circa l' anno 550 il suo corpo fu portato entro la città di Roma, ma molte parti vennero concesse ad altri paesi. |
A117000189 |
Frattanto Massimiano sceso in Italia per ritornare a Roma si fermò in Milano dove seppe molte cose dei ss. confesori. |
don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html |
A118000002 |
Abbiamo già veduto e lo vedremo ognor più nella vita de' sommi Pontefici, che poveri pescatori, contadini, guardiani di armenti, e semplici operai, nati in paesi assai lontani da Roma, pure chiamati da Dio acquistarono scienza e virtù necessaria e pervennero alla dignità di supremo gerarca della Chiesa. |
A118000003 |
A fine di erudirsi vie maggiormente nella cristiana religione, andò a Roma, e per mettersi al ripiro dai grandi pericoli che s'incontrano nelle grandi città, entrò ne' canonici regolari; cioè entrò in una specie di seminario, dove i genitori solevano mettere i loro figliuoli per farli progredire nella scienza e nella pietà, lungi dai pericoli del mondo. |
A118000004 |
I suoi grandi progressi nella dottrina e nella virtù lo resero celebre fra tutto il clero di Roma, e dopo aver percorso i vari gradi della milizia sacerdotale, fu da santo Stefano innalzato alla dignità di arcidiacono, che corrisponde alla dignità di cardinale arcidiacono, che si può considerare come la prima dignità dopo il Papa. |
A118000005 |
S. Sisto ne fu rapito, e volle vederlo, e considerando il gran bene che il giovane ministro avrebbe potuto fare nella capitale della cristianità, lo risolse a venir secolui a Roma. |
A118000020 |
Giudicando Sisto che un ingegno cosi raro avrebbe in Roma trovato maggior comodità per istruirsi, e più vasto campo per promuovere la gloria di Dio, seco lo condusse in quella grande capitale. |
A118000021 |
S. Lorenzo giungeva con s. Sisto a Roma quando la Chiesa era orribilmente travagliata dalla persecuzione, dall'eresia e dagli idolatri. |
A118000023 |
S. Sisto amava molto questo suo caro discepolo, perchè l'aveva egli medesimo {12 [280]} condotto a Roma, e perchè l'aiutava grandemente ne' varii uffizi del sacro ministero. |
A118000070 |
Questa fonte prodigiosa sussiste ancora oggidì in una chiesa dedicata al nostro santo martire in Roma, sotto al titolo di s. Lorenzo in Fonte ( V. Nibi, Roma m. |
A118000085 |
La sentenza fu eseguita fuori della città presso ad una porta detta Salaria, perchè anticamente i Romani solevano per quella condurre il sale dal mare entro la città di Roma. |
A118000088 |
Io fui instruito in {38 [306]} mia patria, e di poi ho continuato a ricevere in Roma gli ammaestramenti intorno alla divina legge del Signore. |
A118000096 |
Il luminoso martirio di questo eroe cristiano compievasi la notte del 10 agosto l'anno 261 sopra un colle di Roma detto Viminale, dai vimini ovvero giunchi onde era coperto quando si cominciò sopra di esso la costruzione delle case. |
A118000097 |
Noi qui ricorderemo alcuni monumenti innalzati in onore di lui in Roma, di poi accenneremo alcuni di quelli innalzati in altri paesi della cristianità. |
A118000098 |
Questa Chiesa fu edificata un miglio da Roma fuori della porta Tiburtina, detta oggidì porta s. Lorenzo in onore di questo Santo ed anche perchè da questa porta si va al Campo Verano ove essa è edificata. |
A118000101 |
( Nibi, Roma moderna. |
A118000104 |
La Basilica di s. Lorenzo fuori delle mura è parrochia; si annovera la quinta fra le cinque patriarcali, ed è una delle sette chiese più celebri della città di Roma. |
A118000105 |
Questa chiesa è nella città di Roma in un vico detto una volta patrizio ed oggidì via urbana. |
A118000108 |
È detta in Miranda a cagione degli antichi e maravigliosi vestigi dell antica Roma che la circondavano. |
A118000109 |
Essa è cosi chiamata perchè è la più piccola tra le chiese di Roma dedicate a s. Lorenzo. |
A118000111 |
Nell' interno della chiesa vi sono belle pitture che rappresentano i varii fatti della vita del Santo cui fu dedicata ( V. Nibi, Roma moderna ). |
A118000113 |
S. Agostino considerando la grande venerazione che in Roma già avevasi a' suoi tempi verso il glorioso martire s. Lorenzo, esprime così la sua maraviglia:. |
A118000114 |
Quanto sia efficace la protezione del glorioso martire s. Lorenzo chi mai lo ignora? Chi mai pregò colà (in Roma) e non fu esaudito? Quanti favori egli ottenne a' suoi divoti, favori anche temporali che egli sprezzò? Egli ottenne la sanità a molti infermi, non perchè tali doni si restringessero a beneficare il corpo, ma affinchè quelli che ricevevano benefizi temporali sollevassero i loro cuori a dimandare cosa migliori, cose celesti ( Sermone 302). |
A118000119 |
( Roma, sott. |
A118000121 |
Aveva udito che se avesse potuto fare una visita ai una chiesa dedicata a s. Lorenzo avrebbe certamente riacquistato la primiera sanita, e perciò risolse di andare a Roma. |
A118000121 |
Ella diede ordine ai marinai che non dirigessero il cammino alla volta di Roma; ma andassero per diversi porti, e si fermassero in varii lidi simulando di viaggiare verso Roma. |
A118000122 |
L'Imperatrice diceva: se è stabilito che per intercessione di s. Lorenzo mio marito debba acquistare la vista, ciò Iddio può farlo qui egualmente che a Roma. |
A118000122 |
Mentre i marinai, secondo le istruzioni avute, vanno di luogo in luogo per deludere i desiderii di quel sovrano, l'Imperatrice raduna una moltitudine di operai e nel più breve spazio di tempo fa innalzare una bellissima chiesa in onore di san Lorenzo secondo la misura della basilica dedicata al medesimo in Roma. |
A118000123 |
Cosi egli è persuaso di entrare nella basilica di s. Lorenzo in Roma, ed invece entra nella chiesa fatta costruire da sua moglie a Costantinopoli. |
A118000123 |
Intanto l'Imperatore fu ricondotto alle mura di Costantinopoli, facendogli credere di essere giunto a Roma. |
don bosco-l-amico della gioventu (1848).html |
A122000021 |
Ieri 29 settembre il popolo di Roma ne ha dato una di queste lezioni, ma così a proposito, così toccante, che non sarà facilmente dimenticata. |
A122000022 |
Chi ha veduto le feste che questa magnifica Roma consacrava non ha guari al suo adorato Pio IX non creda poter immaginare quella d'ieri. |
A122000024 |
Che religioso spettacolo! Il pontefice benediceva il suo popolo, ed il popolo benediceva il suo re: il pontefice era commosso, ed il popolo in gran parte piangeva... Oh! come era facile in quel momento indovinare ciò che passavasi nel gran cuore di Pio e nel cuore del buon popolo di Roma, cui la più raffinata arte non è giunta a corrompere!. |
A122000074 |
Pochi mesi or sono, l'egregio sacerdote D. Bosco recavasi a Roma, e Pio IX si trattenne con bontà veramente degna di un lai Pontefice a discorrere di questi giovanetti. |
A122000088 |
Il primo novembre, festa d'Ognissanti, i reverendi missionari, dei quali abbiamo fatto parola nel nostro numero di sabbato, portatisi a Roma ad unico fine di ricevere l'apostolica benedizione del Vicirio di Gesù Cristo, furono ricevuti in particolare udienza dal Santo Padre. |
A122000091 |
«Figlio affezionato dell'ottimo signor don Bosco, sono assai mortificato dei mal composti elogi che testé ne pubblicò un giornale di Roma, riferiti nell' Unità Cattolica nel suo numero 187, poiché ben so che, salve poche eccezioni, laudari ab impiis, vituperari est. |
A122000110 |
) - Ieri, festa di San Patrizio, apostolo della cattolica Irlanda, si tenne in Roma la seconda Conferenza dei cooperatori salesiani. |
A122000110 |
Dietro invito di don Bosco, che si trova da qualche settimana in Roma, si raccolse nella ricca e splendida cappella delle Nobili Signore Oblate di Santa Francesca Romana in Tor de' Specchi, una scelta di persone d'ambo i sessi, non avresti saputo se più illustri per lignaggio o per iscienza e virtù. |
A122000118 |
) - Non voglio tardare a comunicarvi una notizia che da qualche giorno va spargendosi in Roma e che vi tornerà cara. |
A122000118 |
Per soddisfare ai religiosi bisogni della popolazione, che per l'ingrandimento di Roma va ogni anno crescendo sul monte Esquilino, fu scelto all'uopo un sito bellissimo a Castro Pretorio sulla via di San Lorenzo fuori le Mura, non lungi dalla stazione ferroviaria. |
A122000120 |
Persona che credo bene informata mi assicura inoltre che Don Bosco intenda di acquistare eziandio, se già non l'ha acquistato, un terreno ed un fabbricato attiguo alla chiesa; e ciò allo scopo di formarne un Ospizio di carità, capace di accogliervi un 500 giovanetti poveri, di tutte le nazioni, i quali si trovino in Roma pressoché abbandonati. |
A122000147 |
Ieri 29 settembre il popolo di Roma ne ha dato una di queste lezioni, ma così a proposito, così toccante, che non sarà facilmente dimenticata. |
A122000148 |
Chi ha veduto le feste che questa magnifica Roma consacrava non ha guari al suo adorato Pio IX non creda poter immaginare quella d'ieri. |
A122000150 |
Oh! come era facile in quel momento indovinare ciò che passavasi nel gran cuore di Pio e nel cuore del buon popolo di Roma, cui la più raffinata arte non è giunta a corrompere!. |
A122000183 |
- del S. Cuore in Roma 260, 261;. |
A122000196 |
- di Roma (S. Cuore) 260, 261;. |
don bosco-l-arca dell-alleanza.html |
A123000003 |
E Maria figurata dall'Arca non fu sempre in tutti i secoli l'aiuto potentissimo del popolo cristiano? La li berazione di Vienna, la vittoria di Lepanto, il ritorno di Pio VII a Roma, per tacere di mille altri fatti, non sono opere di quella dolcissima Madre che meritamente è invocata, col titolo di Auxilium Christianorum?. |
don bosco-l-aritmetica ed il sistema metrico [7a edizione].html |
A124000093 |
2° La città di Roma sul principio dell'anno contava di popolazione circa 290 000, sul finire si trovano registrati nel libro dei morti 8187; quanti rimangono ancora?. |
don bosco-l-armonia (1849-1863).html |
A125000004 |
Edotti essi dei luttuosi eventi di Roma, e dell'essere il padre comune dei fedeli ridotto alla condizione di esule, vollero spontanei concorrere col loro obolo ad ingrossare quel tributo di figliai venerazione, che a Torino si vuol raccogliere per deporlo ai piedi del Vicario di Cristo. |
A125000152 |
Lo stesso è notato nella lettera scritta dalle carceri di Roma al suo discepolo Timoteo: «Quello che tu hai imparato, egli dice, procura di farlo intendere ad uomini religiosi e capaci d'intulcarlo ad altri dopo di te», pag. 134. |
A125000159 |
Riferisce come S. Cleto stabilì in Roma 25 presbiteri, perchè avessero cura d'anime, come hanno attualmente i nostri parrochi; che i presbiteri furono più tardi detti sacerdoti; quindi apparisce essersi introdotta niuna variazione nella Chiesa, nè quanto ai parrochi, nè quanto ai sacerdoti; la variazione essere tutta da parte dei protestanti, i quali, non ammettendo il sacramento dell'ordine, sono eziandio privi di sacerdozio, perciò senza parrochi, e senza sacerdoti. |
don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html |
A127000045 |
E non i soli Torinesi vollero prendere parte a tanta solennità, ma concorsero da tutti i paesi vicini e anche da lontani; da Genova, da Milano, da Firenze, da Bologna e fin anche da Roma partirono insigni personaggi e si recarono a Torino per assistere alla dedicazione della nuova chiesa. |
A127000079 |
Furono suggeriti molti mezzi per riparare lo scandalo che dalle bestemmie contro Gesù Cristo si proffersero in Roma. |
A127000116 |
Il primo novembre, festa d'Ognissanti, i reverendi missionari, dei quali abbiamo fatto parola nel nostro numero di sabbato, portatisi a Roma ad unico fine di ricevere l'apostolica benedizione del Vicario di Gesù Cristo, furono ricevuti in particolare udienza dal Santo Padre. |
A127000121 |
I novelli missionari, reduci da Roma, dove il primo novembre erano stati paternamente accolti e benedetti dal Sommo Pontefice Pio IX, aveano pure avuto la mattina del giorno 11 la consolazione di un'amorevole accoglienza per parte di S.E. reverendissima monsignor Lorenzo Gastaldi, arcivescovo di Torino, il quale con tutta l'effusione del suo cuore paterno diede loro, nel suo privato oratorio, la pastorale benedizione e con essa un prezioso ricordo da portare nella loro lontana missione. |
A127000160 |
Qui è proprio il caso di ammirare la illuminata bontà del Santo Padre che, nel congedarci a Roma, ci diede facoltà di ascoltare la confessione quocumque Ecclesiæ loco. |
A127000174 |
Credetelo, signor Direttore, ogni cosa che venga da Roma qui è accolta con vero entusiasmo, anche da quelli che non sono ferventi cattolici. |
A127000174 |
In altro Breve l'incomparabile Pio Nono con espressioni più da padre che da Pontefice ricorda con piacere la visita fattagli a Roma prima della nostra partenza, ci rinnova la sua benedizione, ci anima nella incominciata impresa evangelica; approva l' Opera di Maria Ausiliatrice, che fa sperare buoni preti per le diocesi, candidati per gli Ordini religiosi, operai per le missioni estere. |
A127000265 |
Aveva fatto i suoi studi in Roma, ed era stato in tutte le parti d'Europa. |
A127000350 |
«Figlio affezionato dell'ottimo signor don Bosco, sono assai mortificato dei mal composti elogi che testé ne pubblicò un giornale di Roma, riferiti nell' Unità Cattolica nel suo numero 187, poiché ben so che, salve poche eccezioni, laudari ab impiis, vituperari est. |
A127000381 |
Vorrei ancora pregarlo, benemerito signor teologo, di volere, capitandogliene l'occasione, ringraziare da parte mia la signora marchesa Clotilde Vitél-leschi di Roma per le paramenta ed arredi di chiesa che ci ha inviato a nome di una pia Associazione di matrone romane di cui ella fa parte. |
A127000395 |
Chi la narrazione restringe in sì angusti confini, col pretesto di edificare i lettori con fatti splendidi e virtuosi, se da una parte corre rischio di corrompere il criterio dei giovinetti, e di creare una schiera di visionarli, che, sprezzando il presente, sognano di tornare a vita le antiche istituzioni romane, dimentica dall'altra il merito più singolare che abbia Roma verso l'umanità. |
A127000398 |
Traversando la chiesa stipata di popolo, si recarono alle vetture che attendevanli, poiché l'ora era tarda, e salutati da vivi applausi furono alla stazione di Porta Nuova, donde partirono alla volta di Roma per ossequiare il Sommo Pontefice e ricevere l'apostolica benedizione. |
A127000437 |
La loro casa madre è sempre stata l'ospedale di Santo Spirito in Roma; e siccome tra essi non vi sono sacerdoti, anzi sono esclusi gli studi classici e letterari, così la direzione spirituale ne fu per regola affidata ai reverendissimi Padri cappuccini. |
A127000489 |
Egli è monsignor Pietro Ceccarelli, che da Roma andò poi nella Repubblica Argentina, e divenne parroco di S. Nicolas de los Arroyos, ed in quella seconda patria opera prodigi di zelo, acclamato da tutti pel suo ingegno, per la sua eloquenza, per la sua carità. |
A127000489 |
Tornato in Roma coli'Arcivescovo di Buenos-Ayres per prendere parte alle feste del giubileo episcopale di Pio Nono, volle visitare Torino, e passare alcuni giorni con D. Bosco e co' suoi salesiani, che lo stesso monsignor Ceccarelli contribuì ad introdurre nella Repubblica argentina, dove già operarono tanto bene, e si procacciarono tanta riconoscenza ed affetto. |
A127000491 |
Dalla città di San Nicolas de los Arroyos, nella Repubblica Argentina, venuto a Roma per ossequiare il Santo Padre, son ben lieto di potere, prima {215 [215]} di ritornare alla mia amata parrocchia, dare un pubblico attestato della mia profonda venerazione verso il Vicario di Gesù Cristo, accettando la bella proposta che la S.V. fece nel suo accreditato giornale il giorno 30 luglio p. |
A127000491 |
La semplicità e la popolarità tuttavia non dovrà essere tale da escludere che siano trattate o nel corpo del libro, od in apposite appendici, chiaramente e con solidi argomenti la venuta di S. Pietro in Roma e l'infallibilità pontificia. |
A127000522 |
Siccome avevamo annunziato, partirono in detta sera i novelli missionari salesiani per recarsi prima a Roma a prendere la benedizione del Santo Padre, e quindi per salpare nelle remote terre della Repubblica Argentina, dell'Uruguay e della Patagonia a salvare anime e guadagnarle a Gesù Cristo. |
A127000525 |
E, dopo aver accennato alle cose che dovranno fare colà arrivati, ai pericoli da superarsi, soggiunse: «Voi ora partite per Roma, e vi prostrerete ai piedi di quell'impareggiabile nostro benefattore, il Santo Padre Pio Nono; andrete da lui a prendere, non solo la benedizione, ma la missione. |
A127000527 |
Finito il discorso ed impartita la benedizione col Santissimo Sacramento, ebbe luogo l'abbraccio fraterno, e subito dopo partirono alla volta di Roma, ove riceveranno la benedizione del Santo Padre, la quale li accompagnerà e sosterrà nel loro viaggio ed in mezzo alle loro fatiche. |
A127000533 |
Nell'introito della santa messa, che oggi abbiamo celebrato della dedicazione della principal chiesa di questa nostra Roma, io leggeva alcune parole, che a prima vista fan meraviglia, e sono: Terribilis est locus iste! Come? interrogai me stesso, come mai la chiesa è un luogo {230 [230]} terribile, mentre è luogo dove noi veniamo a depositare le nostre amarezze, ad elevare la mente ed il cuor nostro a Dio, a domandargli aiuto nelle nostre afflizioni e necessità? E risposi a me stesso: Sì, la chiesa è terribile, ma solo per certuni. |
A127000577 |
- Ieri, festa di San Patrizio, apostolo della cattolica Irlanda, si tenne in Roma la seconda Conferenza dei cooperatori salesiani. |
A127000577 |
Dietro invito di don Bosco, che si trova da qualche settimana in Roma, si raccolse nella ricca e splendida cappella delle Nobili Signore Oblate di Santa Francesca Romana in Tor de' Specchi, una scelta di persone d'ambo i sessi, non avresti saputo se più illustri per lignaggio o per iscienza e virtù. |
A127000580 |
Passando poscia a rispondere a quelli che ripetutamente gli domandavano perché non apra pur anche in Roma una Casa di arti e mestieri, egli disse che a molti dei poveri giovanetti di Roma e de' suoi dintorni si era finora provveduto coll'accoglierli nell'Oratorio di Torino od in altri Ospizi, in cui presentemente se ne trova un centinaio; che tuttavia desiderava di aprire in Roma altresì un simile Instituto, e coll'aiuto di Dio e col concorso dei benevoli cooperatori e cooperatrici, sperava che ciò si sarebbe tra non molto effettuato. |
A127000581 |
- Egli confortò i suoi detti con un esempio tratto dalla vita di San Silvestro Papa: «Questo grande e caritatevole Pontefice, così l'eminentissimo Porporato, fece ricercare in Roma e prendere nota di tutti i poveri, degli orfani e miserabili di ogni fatta, e dispose che fossero alimentati e provveduti quotidianamente di quanto abbisognasse alla vita». |
A127000581 |
Disceso Don Bosco dalla tribuna, vi salì l'eminentissimo Cardinale Vicario, il quale pronunziò un discorso, quale uscir non poteva che dalla bocca di un personaggio che occupa in Roma il primo posto dopo il Papa, e tutto zelo per la salute delle anime. |
A127000581 |
Dopo aver giustamente rimpianto la rovina di tanti insti-tuti di beneficenza eretti in Roma dalla munificenza de' suoi Pontefici, egli con nobili parole eccitò i suoi uditori a supplirvi oggidì con più abbondanti opere di carità, commentando le parole d'Isaia: Frange esurienti panem tuum, et ege-nos vagosque induc in domum tuam; cum videris nudum, coperi eum: et carnem tuam ne despexeris: Rompi il tuo pane al famelico, e i bisognosi ed erranti conduci in casa tua; vedendo un nudo, coprilo; e non avere in dispregio il tuo simile. |
A127000584 |
Durante il suo eloquente discorso, Sua Eminenza fece più volte conoscere quanto sarebbe tornato gradito fa lei ed al Santo Padre un Istituto salesiano in Roma, che avesse per iscopo di ricoverare i giovanetti più poveri ed abbandonati, {246 [246]} e, mediante una morale educazione, mediante un'arte o mestiere, renderli buoni cristiani e savii cittadini. |
A127000585 |
Ci auguriamo che non solo i cooperatori e cooperatrici, ma tutti i caritatevoli signori, di cui si vanta la città di Roma, facciano tesoro delle preziose parole dell'eminentissimo Cardinale Vicario, e col consiglio e colla mano concorrano ad allontanare o a scemare almeno i gravi pericoli, a cui la tristizia dei tempi e l'arte degl^eretici espongono oggidì tanta gioventù romana. |
A127000653 |
Il 5 di aprile a Roma, nella chiesa della eccellentissima casa delle nobili signori oblate di Torre de' Specchi, ebbe luogo con consenso dell'eminentis-simo Cardinale Vicario una Conferenza dei salesiani. |
A127000655 |
- Non voglio tardare a comunicarvi una notizia che da qualche giorno va spargendosi in Roma e che vi tornerà cara. |
A127000655 |
Per soddisfare ai religiosi bisogni della popolazione, che per l'ingrandimento di Roma va ogni anno crescendo sul monte Esquilino, fu scelto all'uopo un sito bellissimo a Castro Pretorio sulla via di San Lorenzo fuori le Mura, non lungi dalla stazione ferroviaria. |
A127000657 |
Persona che credo bene informata mi assicura inoltre che Don Bosco intenda di acquistare eziandio, se già non l'ha acquistato, un terreno ed un fabbricato attiguo alla chiesa; e ciò allo scopo di formarne un Ospizio di carità, capace di accogliervi un 500 giovanetti poveri, di tutte le nazioni, i quali si trovino in Roma pressoché abbandonati. |
A127000657 |
Quindi un instituto, alla foggia dell'Oratorio di San Francesco di Sales in Torino, sarebbe per Roma una vera provvidenza, perché, nel tempo stesso che in opportune scuole si darebbe la conveniente istruzione ad un mezzo migliaio di poveri fanciulli, si porgerebbe loro il mezzo di guadagnarsi onoratamente il pane della vita, mediante l'apprendimento di un'arte e mestiere. |
A127000658 |
Se il Santo Padre affidò questo incarico a Don Bosco, abbiamo la più grande fiducia di vedere tra non molto una bella chiesa dedicata al dolcissimo Cuore di Gesù, ed una nuova casa di beneficenza in questa Roma, la quale fu e sarà sempre non solo il centro della vera fede, ma il focolare della più accesa carità. |
A127000662 |
Fin dal 1878, per iniziativa dèi regnante Sommo Pontefice, veniva stabilita un'apposita Commissione di ragguardevoli personaggi, sotto la presidenza del-Peminentissimo Cardinale Vicario, allo scopo di innalzare una chiesa al Sacro Cuore di Gesù con Ospizio annesso sul monte Esquilino in Roma. |
A127000663 |
Tutti i cooperatori potranno far pervenire le loro oblazioni in Roma a S.E. il cardinale Raffaele Monaco La Valletta, vicario generale di S.S., od al sacerdote dottore Francesco Dalmazzo, Torre de' Specchi, 36, Roma; oppure al sacerdote Giovanni Bosco in Torino. |
A127000665 |
E a Roma? Qui, soggiungeva Don Bosco, qui a Roma troviamo un osso duro. |
A127000665 |
Mancano i mezzi a effettuare grandi cose, e io spero che voi coopererete con le vostre offerte per affrettare la vittoria del cattolicismo sul protestantesimo in questa Roma, capitale del mondo cattolico. |
A127000675 |
Ah, perché esser prodighi col mondo, avari e tegnenti con Dio? Perché non dare alla Chiesa, larga con noi di tanti beni? Signori, io domando il vostro obolo in nome di Roma cattolica. |
A127000730 |
La pia radunanza sarà onorata e presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il signor Cardinale Gaetano Alimonda, nostro veneratissimo Arcivescovo, il quale vi pronuncierà altresì un sermoncino, come soleva praticare, con insigne benevolenza, nella varie Conferenze tenute in Roma». |
A127000732 |
Egli esordì manifestando il contento, col quale negli anni passati assisteva alla Conferenza dei cooperatori di Roma, e dicendo che ora il suo giubilo era di gran lunga maggiore, perché a Roma egli assisteva alla Conferenza come confratello, in Torino invece vi poteva assistere e presiedere come padre. |
A127000732 |
«In Roma io m'interteneva {279 [279]} a discorrere con vivo interesse dell'Opera salesiana col suo fondatore; ed allora chi l'avrebbe detto, esclamò Sua Eminenza, che la divina Provvidenza mi avrebbe inviato Pastore ed Arcivescovo in Torino, dove quest'Opera medesima è nata e cresciuta, e donde già si diffuse in tante altre parti a vantaggio della società e della religione? Oh! se in Roma io l'amava e la promuoveva come Opera di Don Bosco, qui in Torino io l'amo e l'amerò anche come opera mia». |
A127000736 |
Quindi a Roma, a Firenze, a Spezia, a Ventimiglia e qui in Torino fonda case di istruzione e chiese presso a quelle dei protestanti, a fine d'impedire che questi eretici seminino i loro errori, e pervertano la mente ed il cuore dei cattolici. |
A127000739 |
Si farà la questua a beneficio dei due Ospizi, che si stanno ora fabbricando per la povera gioventù abbandonata, l'uno in Roma presso la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, e l'altro in Torino presso la chiesa di San Giovanni Evangelista. |
don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html |
A131000032 |
Ora questi segni si trovano solamente nella Chiesa, che ha per suo Capo visibile il Papa, il vescovo di Roma, cioè nella Chiesa Romana, e non si trovano nelle altre. |
A131000037 |
Agli altri apostoli succedettero i vescovi, i quali in ogni tempo ed in ogni luogo formarono un solo ovile, riconoscendo solo Gesù Cristo per pastore supremo e Capo invisibile, ed il Pontefice di Roma per supremo pastore e Capo visibile. |
A131000045 |
- Sebbene per Chiesa Romana s'intenda la stessa Chiesa Cattolica sparsa per tutto il mondo, e avente per Capo visibile il Papa, tuttavia spesse volte con questo titolo s'intende solamente la Chiesa particolare di Roma, quella porzione cioè di Chiesa Cattolica che ha per suo vescovo il Papa. |
A131000047 |
Siccome poi in tutta la Chiesa tante sono le sedi quanti sono i vescovi, che nelle rispettive diocesi esercitano la loro particolare autorità, così per esprimere la Sede principale, la madre, e la maestra di tutte le altre, invalse l'uso di chiamare la Sede di Roma, la Sede Apostolica. |
A131000048 |
- Anticamente eranvi pure altre chiese, altre sedi chiamate apostoliche, perchè state stabilite da qualche apostolo; ma la Chiesa, la Sede di Roma fu sempre chiamata Apostolica per antonomasia, ossia per eccellenza. |
A131000048 |
- Fin dai primi secoli si dava il titolo di apostolica alla sede di Roma a preferenza delle altre. |
A131000048 |
- Gli stessi eretici quando erano condannati e scomunicati dai vescovi {32 [216]} si appellavano alla Sede di Roma; da lei volevano essere ascoltati, a lei ricorrevano per essere assolti. |
A131000048 |
- Nelle controversie ognuno si atteneva alle decisioni della Sede di Roma. |
A131000048 |
- Tutti i santi padri danno alla Sede di Roma i più bei titoli. |
A131000048 |
A questo proposito abbiamo una bella testimonianza di s. Agostino, il quale parlando di due concilii, uno di Cartagine, l'altro di Milevi, celebrati l'anno 416 contro l'eresia di Pelagio, dice: Per questa causa due concilii sono già stati mandati alla sede apostolica, e già ne venne l'approvazione, Roma parlò: la causa è finita: voglia il Cielo che si finisca pur anche l'errore |
A131000048 |
Anche la nuova Roma, Costantinopoli, bruttamente soggiacque all'errore; ma la Sede di s. Pietro sempre mai ne trionfò. |
A131000048 |
Come si scorge ivi il santo Pontefice chiama la Sede di Roma, Sede Apostolica, e le altre appella solamente vescovile giudizio. |
A131000048 |
La sola Sede di Roma, la Sede dell'apostolo Pietro si mantenne incorrotta nel corso di tanti secoli. |
A131000048 |
Ma la Sede di Roma ad onta di ogni urto nemico da diciannove secoli sta immobile ed incrollabile sfidando altre procelle. |
A131000048 |
Non senza ragione la Sede di Roma è chiamata Sede Apostolica. |
A131000048 |
Venne meno la sede di Antiochia, ma Roma stette; cadde la sede di Alessandria, ma Roma rimase invitta. |
A131000049 |
Santa Sede e Sede Apostolica indicano adunque la medesima cosa, cioè quella Chiesa particolare che ha per vescovo il Papa, che risiede a Roma. |
A131000050 |
Il Papa si chiamerebbe però sempre vescovo di Roma, ancorchè Roma venisse distrutta dalle fondamenta, e ciò per conservar chiara e distinta la linea di successione dei Sommi Pontefici. |
A131000050 |
La città di Roma è stata preparata dalla divina provvidenza per essere la Sede irremovibile del successor di Pietro. |
A131000050 |
Tuttavia è bene di sapere che nel caso che il Papa si dovesse allontanare da cotesta città, la Sede apostolica pur non cesserebbe di esistere, e colà si trasporterebbe dove è il Papa, perchè ubi Papa ibi Roma, e come dice s. Ambrogio, dov'è Pietro, ossia il Papa, là vi è la Chiesa. |
A131000050 |
È nel Papa solamente che risiede ogni autorità; è solo il Papa che dà il privilegio alla Sede di Roma di essere la prima Sede del mondo, la Sede apostolica; perciò allorquando il Papa dimorava in Avignone, in Avignone trovavasi la Sede apostolica; quando Pio IX {34 [218]} esulava in Gaeta, in Gaeta era la Sede apostolica. |
A131000052 |
Nei primi tempi della Chiesa, cioè l'anno 254, avvenne lo scisma di Novaziano, così detto dal suo autore che era un ecclesiastico di Roma. |
A131000054 |
S. Policarpo, che fu discepolo di s. Giovanni, e vescovo di Smirne, trovandosi un giorno a Roma s'incontrò coll'eretico Marcione. |
A131000069 |
La Chiesa latina fu detta quella diffusa nell'impero latino, nel quale parlavasi la latina favella, ed aveva per capitale Roma, poscia anche Milano. |
A131000070 |
Intanto Ignazio ingiustamente cacciato dalla sede ricorse al Papa s. Nicolò I, il quale ne sostenne le ragioni e scomunicò Fozio in un concilio tenuto in Roma l'anno 862. |
A131000074 |
Questa fu la sorte infelice toccata al patriarcato di Costantinopoli che volle eguagliarsi alla sede di Roma. |
A131000081 |
Dopo la loro morte le chiese da loro fondate si accrebbero, si dilatarono, e così vennero unite nella medesima fede formando quel magnifico e grandiosissimo albero della chiesa cattolica, il quale avendo le sue radici in Roma s'innalza sublime e frondoso al Cielo, si stende sopra tutta la terra, raccogliendo sotto i suoi rami, sotto l'ombra sua benefica tutti i popoli della terra. |
A131000093 |
Quindi è che sotto Gregorio VII l'anno 1073 si tenne in Roma un concilio, nel quale fu stabilito che d'allora in poi il nome di papa si desse solamente al Romano Pontefice, siccome colui che è il supremo pastore di tutta la Chiesa, il padre di tutti i cristiani, e che riceve la potestà dall'apostolo Pietro, di cui è legittimo successore. |
A131000103 |
- Pietro dopo aver per tre anni governata la Chiesa da Gerusalemme, e per anni sette da Antiochia, trasportò la sua sede in Roma capitale del mondo, dove dopo aver ivi tenuta venticinque anni la sede pontificia, morì crocifisso per sentenza del crudele Nerone. |
A131000103 |
In generale sì può dire che nei quattro primi secoli della Chiesa il Papa veniva eletto dal clero di Roma, rappresentato ora dal collegio dei cardinali, alla presenza del popolo. |
A131000103 |
Perciò diciamo che i primi Papi vennero designati dall'apostolo Pietro coll'approvazione del clero e del popolo cristiano di Roma. |
A131000103 |
È bene di notare che per molti secoli il popolo, specialmente in Roma, soleva intervenire alla elezione non con voto deliberativo. |
A131000104 |
Cessato il regno dei Goti pretesero il medesimo diritto gl'Imperatori di Oriente, cominciando da Giustiniano I fino a Leone III Isaurico, sotto del quale Roma e suoi dintorni si diedero spontaneamente al poter temporale del Papa. |
A131000105 |
Perciò quando fosse avvenuto che il clero di Roma avesse eletto il Papa senza darne notizia all'imperatore, oppure il Papa eletto a lui non piacesse, egli spesso eleggeva un antipapa, suscitando così nella Chiesa gravi disordini. |
A131000106 |
Questo diritto di elettori era ancora riserbato indistintamente a tutto il clero di Roma, il quale essendo molto numeroso, e fra i suoi membri non andandosi sovente d'accordo nella persona da eleggersi, succedevano ancora spesso disordini perniciosi alla Chiesa. |
A131000107 |
In seguito fino al secolo quarto i papi si eleggevano dal clero romano ed anche dai vescovi delle altre parti del mondo qualora nel tempo della elezione si trovassero in Roma, come per esempio avvenne nell'elezione di papa Cornelio nel 254. |
A131000107 |
Ma nel secolo undecimo furono prima esclusi i principi, poscia il popolo, e finalmente il clero, e fatti elettori una sola parte del clero di Roma, cioè i cardinali. |
A131000111 |
Se accetta, si fa un segno dal conclave al Castel s. Angelo, che è la fortezza di Roma, affinchè il comandante con colpi di cannone ne dia avviso alla città. |
A131000113 |
San Cleto terzo papa (90) eseguendo gli ordini di s. Pietro, affinchè i cristiani già di molto accresciuti potessero essere meglio instruiti e confermati nella fede, divise la città di Roma in circa venticinque titoli |
A131000113 |
Siccome queste chiese erano considerate come le principali di Roma così vennero pure chiamate chiese o titoli cardinalizi, e cardinali i preti che ne erano gli amministratori. |
A131000114 |
Queste diaconie, o titoli diaconali, che vennero poi anche accresciute di numero, erano pure considerate come chiese principali di Roma, e dette perciò ancor esse cardinalizie. |
A131000114 |
San Fabiano creato papa l'anno 258 avendo diviso Roma in sette rioni, o regioni ecclesiastiche, ad ognuna di esse con altrettante chiese o titoli prepose uno dei diaconi per amministrarle. |
A131000115 |
Ma circa la medesima epoca e probabilmente dal pontefice Stefano III fu stabilito che portassero questo nome i vescovi delle {108 [292]} città vicine a Roma, chiamati vescovi suburbani e talora anche vescovi romani, i quali più spesso erano invitati ad assistere il Capo della Chiesa negli affari di maggior importanza. |
A131000116 |
Nei primi secoli e anche in seguito non solo in Roma, ma in altre città, i principali sacerdoti, e poscia i canonici erano fregiati del titolo di cardinali; ma s. Pio V nel 1567 tolse quest'uso ordinando espressamente che niun'altra chiesa meno quella di Roma si arrogasse l'istituzione dei cardinali, nè a verun altro si addicesse questo nome fuorchè ai cardinali della Santa Romana Chiesa, creati dal sommo Pontefice. |
A131000119 |
I cardinali sono obbligati alla residenza in Roma per assistere il sommo Pontefice coi consigli e coll'opera loro, e non se ne possono allontanare, o fermarsi altrove senza permesso del medesimo. |
A131000119 |
Tuttavia non essendo strettamente necessario che tutti i cardinali si trovino in Roma, potendo ai pochi mancanti supplire i rimanenti, il Papa oltre ai vescovi delle città suburbane concede pure il titolo di cardinale ad altri vescovi più insigni nella {111 [295]} Chiesa, permettendo loro che si fermino nelle proprie diocesi, dove possono egualmente adoperarsi pel bene universale dei fedeli, e prestar aiuto al Capo della Chiesa |
A131000121 |
- Il Papa nello eleggere uno al cardinalato gli assegna in Roma una chiesa da amministrare. |
A131000129 |
In Antiochia Pietro stette sette anni vescovo e papa; in Alessandria, città frequentatissima mandò s. Marco suo discepolo a fondarvi una chiesa, la quale crebbe e fu fioritissima; in Roma venne egli stesso a stabilire la sua dimora, a piantare e bagnare co' suoi sudori e col suo sangue quella Sede che doveva durare sino alla fine del mondo. |
A131000129 |
Perciò il Papa non solo è il primo, ma è il patriarca dei patriarchi in quella guisa che Roma non solo era la metropoli dell'occidente, ma di tutto il mondo. |
A131000129 |
S. Pietro le fondò nei tre punti principali del romano impero, cioè in Roma, Alessandria ed Antiochia, dove per commercio confluiva grande moltitudine di gente. |
A131000130 |
I vescovi trovandosi molto lontani da Roma e dal loro Capo, e poche essendo e difficili e lunghe le vie di comunicazione con lui, erano spesso imbrogliati nel loro pastorale ministero, e dubbiosi sul da farsi. |
A131000132 |
In poco tempo questa città divenne una nuova Roma. |
A131000132 |
L'imperatore Costantino avendo abbracciata la Religione cristiana, veduto che non gli sarebbe stato possibile mantenere il decoro imperiale in Roma accanto al Papa da tutto il mondo riverito e venerato qual Vicario di Gesù Cristo, pensò di trasferire altrove la capitale dell'impero. |
A131000133 |
Tuttavia il Papa per tenere viva la memoria di quelle antiche e venerande sedi patriarcali ne conferisce il titolo a vescovi di altre diocesi, oppure a vescovi che hanno nessuna diocesi, i quali perciò o si fermano in Roma al servizio del Papa, si portano nelle parti degli infedeli ad esercitarvi l'episcopale ministero quali missionari. |
A131000143 |
- Anche il Papa ha il suo vicario generale per ciò che concerne il vescovato di Roma. |
A131000146 |
I primi Papi divisero la città di Roma in molte parochie con altrettante chiese, destinando a ciascuna un sacerdote. |
A131000146 |
Queste dalla città di Roma si estesero poi nelle campagne, e poscia in tutta la Chiesa, e al tempo di Costantino il Grande trovavansi già stabilite le parochie e i parochi in molte parti. |
A131000157 |
Quando essi muoiono sono sepolti col Pallio, il quale perciò non si trasmette al successore, che un nuovo ne riceve da Roma. |
A131000165 |
- San Pietro, dopo di aver per qualche tempo governata la Chiesa da Gerusalemme e da Antiochia, partì per divino consiglio alla volta di Roma, capitale del mondo, e nell'anno quarantadue dell'E. V. ai diciotto di Gennaio vi piantava sua dimora. |
A131000167 |
Dall'aver s. Pietro esercitato l'apostolico ministero sulla cattedra in Roma ne venne che per Cattedra o Sede Romana s'intenda spesso la potestà o giurisdizione di s. Pietro e dei suoi successori. |
A131000177 |
- Loggia della benedizione è un edifìzio aperto e sostenuto da colonne fuori del tempio di s. Pietro in Roma, e delle principali basiliche della santa città. |
don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html |
A132000096 |
Luigi, dopo una vita penitente ed innocente, dopo aver portato all'eroismo la pratica delle virtù cristiane, rendeva in Roma l'anima al Signore il 21 giugno 1591, in età di ventitrè anni. |
A132000116 |
Fattosi religioso, scorreva la città di Roma per istruire i mendici; conducevali seco da qualche {67 [245]} confessore, affinchè fossero assolti dalle loro colpe, e così rimessi in grazia di Dio. |
A132000116 |
Imperciocchè in una pestilenza avvenuta in Roma ottenne di andare a servire gli appestati, e dove più, erano schifosi gli infetti, più volentieri Luigi prestava il suo ministero. |
A132001748 |
Agli altri apostoli succedettero i Vescovi, i quali in ognitempo ed in ogni luogo formarono un solo ovile, riconoscendo solo Gesù Cristo per Pastore supremo e Capo invisibile, ed il Pontefice di Roma per supremo Pastore e Capo visibile. |
A132001843 |
Ed i pontefici? I pontefici, acquietatesi le burrasche politiche, poterono ritornare gloriosi a Roma a ripigliare possesso del loro trono, esercitare la pienezza del loro potere per tutto il mondo. |
don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html |
A135000001 |
Continuò a servire per quest' uso sino a che furono cacciati da Roma i Tarquinia quando fu abolito il governo Monarchico. |
A135000001 |
Nella storia profana ed ecclesiastica, nelle vite de' santi, nelle antichità e nelle rimembranze che tuttora in Roma si conservano, si ricorda ad ogni momento il Campo Marzio; sarà pertanto cosa non disagradevole al lettore che qui se ne dia una breve descrizione. |
A135000001 |
Pell' uso a cui serviva poteva chiamarsi la piazza d' armi di Roma: ivi si esercitavano le milizie nelle arti della guerra con finti assalti ed attacchi; ivi il resto della gioventù dedicavasi a giuochi ginnastici ed al nuoto, ivi ancora radunavasi il popolo per ratificare le leggi e per eleggere i magistrati. |
A135000001 |
Questa valle era stata da Romolo, primo {3 [175]} re di Roma, riservata per appannaggio, cioè pel mantenimento della famiglia reale. |
A135000001 |
Roma essendosi di poi ampliata e divenuta potente, fu questo spazio di terreno in gran parte coperto di magnifiche fabbriche. |
A135000001 |
Si dava il nome di Campo Marzio ad una vasta pianura che spiegavasi innanzi a chi attraversando il Tevere entrava in Roma dalla parte del Vaticano. |
A135000002 |
I primi teatri fabbricati in Roma erano di legno, e si rizzavano ogniqualvolta avveniva di dare spettacoli. |
A135000004 |
Giulio Cesare dopo essere stato per la morte di Pompeo il solo padrone dell' impero, sebbene sapesse colla sua dolcezza farsi da tutti amare, fu in essa ucciso a colpi di pugnale e cadde prostrato ai piedi della statua di Pompeo, che si conserva ancóra in Roma nel palazzo della famiglia Spada. |
A135000004 |
Nerone poi accrebbe la magnificenza di questo teatro in occasione che, essendo venuto a Roma Tiridate re di Armenia, per ostentare la Romana grandezza lo fece tutto dorare in un giorno solo. |
A135000007 |
Allorquando il successore di Urbano, Pasquale II, lasciò Roma per andare nella Puglia commise a lui ed a Leone Frangipane il governo di Roma. |
A135000007 |
Nella sedizione avvenuta l' anno 1116 per la creazione del prefetto di Roma, carica alla quale Pier di Leone voleva far promuovere il figlio contro la volontà del popolo; questo infuriato corse ad assalirne il Castello. |
A135000008 |
L' altro suo figliuolo Giordano si fece creare patrizio di Roma l' anno 1143 e si ribellò dal Papa Lucio II. Laonde mòrto questo Pontefice e creato Papa Eugenio III lo scomunicò. |
A135000011 |
Il teatro Balbo terzo dei grandi teatri di Roma antica, con le sue rovine diede origine al colle Cenci come già si disse in un altro fascicolo. |
A135000012 |
A suo tempo parleremo dei teatri e degli anfiteatri di Roma. |
A135000014 |
Erano presenti e facevano parte del corteggio il Senato, l' ordine equestre, le loro mogli, la guardia, e tutti gli altri per cosi dire che allora trovavansi in Roma. |
A135000015 |
Così rimase chiuso fino all' anno 409 dell' era volgare, quando Alarico condottiero dei Goti, popoli delle regioni settentrionali, concepì l' audace disegno di impadronirsi di Roma e dell' impero. |
A135000015 |
Ma corse in Roma una terza volta, la strinse d' assedio, la prese, e l' abbandonò al saccheggio dei suoi barbari. |
A135000017 |
dei barbari fu rispettato, perchè in certo modo fosse monumento ai posteri della primitiva grandezza di Roma. |
A135000018 |
Sotto l' altare maggiore pose 28 carri de' corpi loro estratti dai tanti cimiteri di Roma. |
A135000019 |
Solo ci limiteremo a dire, che Raffaello di Urbino, famoso dipintore, che cessò di vivere nel fiore di sua età ai 6 aprile 1520, avendo ordinato che si ristaurasse una delle sue cappelle, e scegliendola per sepoltura sua, volle che nell' altare fosse collocata una statua della B. Vergine portata da Gerusalemme in Roma, che si crede dipinta da S. Luca. |
A135000020 |
(Piazza Enterologie di Roma a 4 febbraio). |
A135000020 |
questa Romolo, fondatore di Roma, peri vittima di una cospirazione senatoria mentre in mezzo ad un orribile temporale faceva la rassegna dell' esercito. |
A135000031 |
Era questi figliuolo di Massimiano, e succedendo al padre nel trono aveva la sede a Roma. |
A135000038 |
Costantino con poca resistenza acquistò Milano, Brescia con molte città {32 [204]} che tutte si abbandonarono alla sua clemenza onde egli potè senza gravi contrasti avanzarsi fino alle porte di Roma. |
A135000039 |
Quando per altro venne assicurato che Costantino a grandi passi marciava alla volta di Roma, si scosse, mise in piede un forte esercito e lo inviò accamparsi al di là del Tevere. |
A135000041 |
Di questo non soddisfatto mandò anche a consultar gli oracoli, da cui ebbe in risposta: Se l' imperatore uscirà di Roma, il nemico del popolo romano perirà in battaglia. |
A135000044 |
Nato nella Grecia egli era venuto a Roma per istruirsi maggiormente nella fede. |
A135000044 |
Ora che vi ho raccontato le principali azioni del prode Costantino passiamo a parlare de' sommi Pontefici che in tempo di queste guerre dovettero in Roma sopportar ogni genere di patimenti. |
A135000047 |
Ma in Italia e specialmente in Roma, dove comandava Massenzio, continuò la persecuzione contro ai cristiani. |
A135000053 |
Rimasto orfano di padre in tenera età fu da Restituta sua madre condotto a Roma perchè avesse mezzi opportuni per istruirsi nelle scienze e nella religione. |
A135000065 |
Il corpo di questo Pontefice rimase {47 [219]} per qualche tempo sepolto in Sicilia, ma poco dopo, quando Costantino concedette pace alla Chiesa, fu trasportato a Roma e sepolto nel cimitero di s. Callisto. |
A135000066 |
Siamo a s. Melchiade, trentesimo terzo pontefice da s. Pietro, trionfatore e superstite della decima persecuzione, glorioso per molti titoli ma specialmente per aver accolto in Roma Costantino il grande. |
A135000067 |
Il prefetto di Roma accondiscese, e così molti che erano stati ridotti all' estrema indigenza poterono di nuovo riacquistare i loro averi; Ciò per altro deve soltanto intendersi dei cristiani di Roma, perocché nelle altre parti dell' impero continuò ad infierire la persecuzione. |
A135000070 |
Compievasi il primo anno del pontificalo di Melchiade, quando succedette {50 [222]} la disfatta e morte di Massenzio, la grande vittoria e la trionfale entrata di Costantino in Roma. |
A135000070 |
Di più l' imperatore Costantino divenuto padrone di Roma, non solo favorì i cristiani, ma cominciò egli stèsso una vita da buon credente, proibì la persecuzione, richiamò gli esigliati, liberò i carcerati, riparò i danni a coloro che erano stati spogliati. |
A135000072 |
Anche questo imperatore, divenuto padrone di Roma, andò a fissare dimora {52 [224]} sul monte Celio nel palazzo Laterano. |
A135000073 |
Più tardi il medesimo Costantino lo donò per intiero ai pontefici e fece accanto di esso innalzare la grande basilica di San Giovanni in Laterano che suole chiamarsi la madre e il capo delle chiese di Roma e di tutto il mondo: Ecclesiarum urbis et orbis mater et caput. |
A135000077 |
Disse in fine che tanto gli accusatori quanto gli accusati si scegliessero ciascuno dieci vescovi e si recassero a Roma con Ceciliano e con Maggiorino; colà dal Gerarca Melchiade sarebbe ogni cosa discussa e con solenne giudizio esaminata e definitivamente giudicata. |
A135000078 |
Mentre compievansi gli ordini di Costantino in Affrica e gli invitati si preparavano alla partenza per Roma {55 [227]} egli scrisse una lettera a s. Melchiade che qui trascrivo voltata in lingua italiana. |
A135000079 |
Per la qual cosa ho giudicato bene che Ceciliano vada a Roma con dieci vescovi di quelli che lo accusano, con altri dieci che egli reputa necessari per chiarire e tutelare la sua causa. |
A135000080 |
Ricevuta questa lettera Melchiade si diede sollecitudine di preparare quanto era necessario pel concilio e affinchè ogni cosa fosse con profondità discussa e la sentenza avesse giudici competenti, oltre a tre vescovi mandati da Costantino dalla Gallia, chiamò a Roma altri quindici principali vescovi d' Italia. |
A135000085 |
Ma l' accorto monarca scoprì tosto le loro insidie, e come conobbe lo scopo del loro viaggio esclamò: Pazzi arrabiati che siete? Vi pensate che nelle cose di religione si possa introdurre l' appello comesi fa nei tribunali dei gentili? Costoro sono in grande inganno; vogliono lasciare il giudizio celeste pronunciato a Roma per attenersi al giudizio terrestre, quale appunto è quello che potrei pronunciare io stesso. |
A135000085 |
Ma secondo il costume degli eretici, ritornati in patria respinsero la decisione di Roma e si appellarono all' imperatore. |
A135000085 |
Quindi in ogni tempo, presso a tutti i buoni cattolici quando Roma parla ogni questione è terminata. |
A135000098 |
Mentre s. Melchiade si occupava col massimo zelo per regolare la disciplina della Chiesa non mancava di portar le sue sollecitudini anche ne' paesi lontani da Roma. |
don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html |
A136000044 |
il sito più malsano del territorio di Roma.... |
A136000078 |
- Vecchio imbecille! T'immagini forse che io voglia rischiare il mio collo per liberarti dai tuoi nemici? Io miro più alto: questa piccola carta contiene {40 [64]} la sorte del più nobil patrizio di Roma. |
don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html |
A137000003 |
Ed appunto i vari paesi della cristianità nei gravi bisogni spirituali continuarono a ricorrere alla Chiesa di Roma. |
A137000003 |
Il capo visibile della Chiesa era rappresentato dal clero di Roma, che, come dice s. Cipriano, ne assunse provvisoriamente il governo. |
A137000014 |
Per esempio s. Giovanni Evangelista si suole appellare martire, perchè per la fede fu in Roma gettato in una caldaia di olio bollente, da cui venne prodigiosamente liberato, e dopo molti anni terminò i suoi giorni in pace. |
A137000066 |
La gloriosa martire santa Vittoria era nata a Tivoli città non molto distante da Roma. |
A137000066 |
Volevano darle uno sposo di nome Eugenio, ricco signore di Roma, il quale era bensì dotato di buone qualità morali, ma era pagano. |
A137000121 |
In queste diffìcili condizioni, al santo Vescovo venne in soccorso la Chiesa di Roma. |
A137000122 |
Come giunse a Roma la notizia dei mali che turbavano i Cristiani di Cartagine, il clero Romano si radunò e scrisse una lettera al clero Cartaginese per raccomandargli di lavorare con zelo, e di aver cura dei Cristiani di quella diocesi, specialmente nell'assenza del pastore. |
A137000123 |
I Cartaginesi, {52 [52]} ed in generale tutta l'Africa ricevettero da Roma precetto ed esempio per condursi in quei tempi diffìcili, precetti ed esempi che furono, secondo il bisogno, praticati da s. Cipriano e da' suoi colleghi. |
A137000124 |
Ma per avere una regola sicura nelle verità di fede fece una raccolta di tutti i suoi scritti, ed unendovi una lettera speciale, mandò tutto a Roma perchè ogni cosa fosse esaminata, se era consentanea ai principii della Chiesa cattolica. |
A137000125 |
Era questo il punto di dottrina intorno a cui s. Cipriano consultava la Chiesa di Roma. |
A137000125 |
I preti e i diaconi del clero Romano con alcuni vescovi, che allora trovavansi a Roma, si radunarono in concilio, e dopo avere attentamente ogni cosa esaminata, risposero con una stupenda lettera, in cui approvano il modo di pensare del Santo, e biasimano l'indiscrezione de' suoi oppositori. |
A137000131 |
Sì, Cornelio fu fatto vescovo della chiesa di Roma per giudizio di Dio e del suo figliuolo Gesù Cristo, per testimonio di tutto il clero, per suffragio del popolo presente, e in mezzo ai ministri più anziani e più santi, quando niun altro era stato eletto prima di lui, quando in luogo di Fabiano, vale a dire in luogo {59 [59]} di Pietro, la cattedra pontificale era vacante. |
A137000131 |
Trovaronsi presenti alla sua elezione parecchi de' nostri colleghi che in quei giorni erano a Roma, e ci scrissero lettere onorevolissime intorno all'ordinazione di lui. |
A137000133 |
Dal medesimo s. Cipriano si raccoglie che Cornelio prima di sua elezione aveva lavorato molto per la religione; e che durante la vacanza della santa sede, quando il clero di Roma estendeva le sue sollecitudini alla Chiesa universale, s. Cornelio ne fu il principale sostegno. |
A137000134 |
Vago di gloria e di novità Novato aveva passato il mare per recarsi a Roma e propagare colà i suoi errori. |
A137000136 |
In Cartagine insisteva che dovessero assolversi gli apostati, ora in Roma dolevasi della troppa facilità colla quale erano ammessi alla penitenza. |
A137000138 |
Esso voleva essere papa a qualunque costo, e a tale effetto mandò a cercare alcuni vescovi, li fece condurre a Roma, chiudere in sua casa e di notte avanzata con modi veramente indegni li costrinse ad imporgli le mani ed ordinarlo vescovo di Roma, come se la sede fosse stata vacante. |
A137000144 |
Egli ricevette la lettera di Roma quando appunto quei venerandi prelati erano radunati in conferenza. |
A137000144 |
Tuttavia nel desiderio di essere pienamente informato di quanto era avvenuto nella elezione di s. Cornelio, ed essere così in {67 [67]} grado di dare sicure risposte a' suoi colleghi, mandò alcuni sacerdoti a Roma affinchè riportassero autentiche testimonianze dei fatti. |
A137000146 |
S. Cipriano scrisse colla medesima occasione una lettera ai confessori di Roma, che erano caduti nello scisma di Novaziano; ma ordinò che tali lettere fossero prima presentate al Papa, e da lui lette; e che non venissero ricapitate se il pontefice nol giudicava a proposito. |
A137000147 |
Giunto a Roma si presentò arditamente dal Papa accompagnato da una turba di scismatici pronti a qualsiasi spergiuro per far riconoscere Fortunato vescovo di Cartagine. |
A137000147 |
I scismatici elessero un vescovo di nome Fortunato, che mandarono a Roma per farlo approvare dal Papa. |
A137000150 |
Dipoi s. Cipriano mandò gli atti del concilio a Roma affinchè venissero approvati dal sommo Pontefice. |
A137000150 |
Il papa, e per trattare quanto riguardava alla Chiesa di Cartagine ed anche per confermare altre cose che riguardavano la disciplina, convocò in Roma un concilio di sessanta vescovi con molti sacerdoti e diaconi. |
A137000151 |
Allora questo scismatico vedendosi confuso a Roma stimò bene di mandare in Africa Novato con alcuni suoi aderenti per farsi colà novelli seguaci. |
A137000152 |
Novato usciva di Roma, e con lui usciva la principal causa dei torbidi e delle discordie. |
A137000155 |
Avuta relazione di tutto questo, il papa radunò il suo clero con parecchi vescovi che trovavansi a Roma. |
A137000165 |
Questa dottrina di s. Cipriano dimostra chiaramente come in ogni tempo fu giudicato principio di fede invariabile l'unità della dottrina; che questa unità deve cercarsi unicamente nella Chiesa Cattolica e che la Chiesa di Roma fu sempre considerata maestra di questa unità presso a tutte le chiese del mondo. |
A137000169 |
Ma appena Gallo e Volusiano furono tranquilli possessori di Roma si posero di bel nuovo a perseguitare i cristiani, e richiamarono in vigore i sanguinosi decreti che Decio aveva promulgato. |
A137000170 |
Nella stessa Roma avvi un prefetto deputato all'esecuzione dei sanguinosi editti. |
A137000173 |
Alla fermezza e costanza del pastore i cristiani di Roma, ben lungi dal disperdersi, accorsero in folla intorno a lui; e molti che già avevano prevaricato vennero coraggiosamente a riparare il loro scandalo confessando con intrepidezza il nome di Gesù Cristo. |
A137000174 |
S. Cipriano parla di questo fatto come di uno de' più gloriosi spettacoli, che tutti i fedeli di Roma unitamente col loro pastore abbiano, quasi fossero un sol uomo, confessata la fede. |
A137000177 |
Queste cose crescono di pregio al considerare che tu fosti guida a' fratelli nella confessione, cosicchè mentre tu precedi gli altri alla gloria, ti fai molti compagni di quella gloria medesima e facesti sì che l'intero popolo di Roma diventasse confessore mentre tu il primo eri pronto a confessare per tutti. |
A137000181 |
Di che l'imperatore provò gran dispiacere, e richiamò Cornelio a Roma per farsi rendere conto dei disordini, come egli dicea, che per cagion sue ogni giorno avvenivano. |
A137000181 |
Le relazioni che il santo pontefice aveva coll'intrepido s. Cipriano, le lettere che {89 [89]} egli scriveva a varii vescovi della cristianità, il grande concorso che da tutte parti facevasi a Civitavecchia per consultarlo come capo della Chiesa, fecero sì, che Roma sembrasse colà traslocata. |
A137000190 |
S. Girolamo lo annovera fra gli scrittori ecclesiastici de' tre primi secoli della Chiesa, e fra le altre cose dice quanto segue: «Cornelio vescovo della santa romana chiesa scrisse una lettera a s. Fabiano vescovo d'Antiochia, dove parla del concilio tenuto in Roma e di quello tenuto in Cartagine. |
A137000192 |
A' tempi di Carlo il Calvo re di Francia (secolo IX), trasportavansi alcune reliquie di s. Cornelio da Roma in Compiègne, città di quel regno. |
A137000193 |
Le parti principali del corpo di S. Cornelio sono in Roma; parecchie parti però di esso furono trasportate in varii paesi della cristianità, e furono sempre avute quali sorgenti di benedizioni presso a que' popoli che le hanno possedute. |
A137000195 |
L'anno 950 una parte delle reliquie di questo pontefice da Roma furono portate in Fiandra in una città detta allora Rotnaco ed oggi appellata Ronse. |
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A138000020 |
Preparato quindi il necessario corredo pel culto religioso, pel personale e pel suppellettile di camera e scuola, si recarono a Roma per avere la benedizione, e cosi la missione cogli opportuni consigli del Vicario di G. C. Muniti poscia dalla E. V. Reverendissima delle facoltà di missionari Apostolici, al giorno 14 novembre 1875 partirono {222 [308]} per 1' America del Sud, e al 14 del susseguente mese dicembre giunsero nella capitale della Repubblica Argentina. |
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A139000009 |
Allorchè, miei cari giovani, leggeste la Storia Sacra, avrete senza dubbio notato che i prodi Maccabei mandarono ambasciadori a Roma per fare alleanza coi Romani già divenuti padroni di tutta l'Italia. |
A139000016 |
Sulle medesime vette degli Apennini d'Etruria, ma un po' più al mezzodì, trae la sua sorgente il gran fiume Tevere, il quale passa nel mezzo di Roma, e va a scaricare le sue acque nel mare di Toscana, vicino al porto d'Ostia. |
A139000047 |
Dicesi che quattrocento anni prima della fondazione di Roma, un principe di nome Enea, dopo la distruzione d'una città dell'Asia Minore chiamata Troia, venisse in Italia, e fondasse la città ed il regno di Alba, e che da uno dei discendenti di Enea nascessero Remo e Romolo. |
A139000047 |
Riuscirono a cacciarlo dal regno, e quindi diedero principio alla fondazione di Roma in quel medesimo luogo ove erano stati salvati. |
A139000049 |
Romolo fratricida le diede il suo nome, la chiamò Roma e facendone ricettacolo di ogni sorta di masnadieri si costituì loro Re. |
A139000050 |
Roma fu fondata alle falde di un colle detto Palatino, e coll'andare del tempo ampliata, venne a rinchiudere fino a sette colli. |
A139000051 |
Finse egli di voler celebrare in Roma una gran festa, e la fece annunziare a suon di tromba, invitando i popoli vicini ad intervenirvi. |
A139000051 |
Gli abitanti d'Alba, i Sabini accorsero in folla a Roma; ma in breve ebbero a pentirsi della {18 [18]} loro curiosità; perciocchè nei grandi spettacoli vi sono grandi pericoli. |
A139000051 |
Perciò altamente sdegnato per l'oltraggio fatto a' suoi sudditi, si pose alla testa di un formidabile esercito, e marciò contro ai Romani che in breve costrinse a rinchiudersi dentro le mura di Roma. |
A139000052 |
Allora fu conchiusa la pace a queste condizioni i Sabini lasciando la loro città detta Curi o Quiri, verranno a porre le loro stanze in Roma; Tazio regnerà congiuntamente a Romolo sui due popoli uniti. |
A139000052 |
Entrati così i Sabini in città appiccarono tre sanguinose battaglie in Roma medesima, ed i Romani sarebbero forse stati interamente distrutti se le zitelle dei Sabini, divenute spose dei Romani, non si fossero colle lor preghiere interposte per far cessare le ostilità. |
A139000070 |
Egli era nel quarantesimo anno della sua età quando si presentarono due messaggieri ad offerirgli la dignità reale a nome del popolo e del senato di Roma. |
A139000070 |
Fu estrema la gioia in Roma, allorchè si seppe che Numa era Re dei Romani. |
A139000070 |
Lasciatemi adunque vivere tranquillo nella mia dimora, e tornate a Roma senza di me.» Gli ambasciadori rinnovarono le loro istanze, e Numa non accondiscese se non quando gli fu comandato da suo padre, a cui egli prontamente obbedì. |
A139000072 |
A tal fine trasferì a Roma il culto di parecchie divinità che erano venerate in altri paesi d'Italia. |
A139000079 |
La Provvidenza che destinava Roma ad essere dominatrice di tutta l'Italia, dispose che al pacifico Numa succedessero l'un dopo l'altro due re coraggiosi e guerrieri, i quali dilatarono assai i confini della potenza Romana sopra gli altri popoli d'Italia. |
A139000080 |
Erano in Roma tre giovani fratelli, forti, robusti e guerrieri detti i tre Orazi, e questi furono scelti dai Romani per quella decisiva tenzone. |
A139000081 |
Gli Albani furono condotti a Roma, dove per grazia si permise di fabbricarsi le loro abitazioni sopra un colle detto monte Celio, e così la nazione degli Albani divenne Romana. |
A139000081 |
Lo stesso Tullo intimò la guerra ai Fidenati ed ai Vejenti, tutti popoli guerrieri abitanti non lungi da Roma; ma dopo sanguinose battaglie dovettero tutti arrendersi alla crescente potenza dei Romani. |
A139000083 |
Anco Marzio nipote di Numa, quarto re di Roma, diede principio al suo regno col ristabilire le sacre cerimonie ed il culto degli dei, trascurato dal suo antecessore. |
A139000084 |
Malgrado il suo amore per la pace, Anco fu costretto a prendere le armi contro ai Latini, popoli dimoranti a poca distanza da Roma. |
A139000085 |
Anco non si limitò ad aumentare con le sue conquiste il numero de' sudditi {29 [29]} e a fortificare le città, egli fece altresì scavare alla foce del Tevere, cioè nel luogo in cui quel fiume si scarica nel Mediterraneo, un porto profondo per accogliere le navi che portassero in Roma le provvisioni necessarie alla sussistenza. |
A139000085 |
Tuttavia egli seppe usare generosità verso i vinti, e loro impose soltanto di venire ad abitare in Roma, permettendo di costruirsi case sopra un colle detto monte Aventino. |
A139000087 |
Un cittadino di Corinto, per nome Demarato, era venuto a stabilirsi in Tarquinia città dell' Etruria, donde il suo figliuolo non tardò a recarsi a Roma cangiando il suo primo nome di Lucumone in quello di Tarquinio. |
A139000096 |
Servio divenuto re attese con grande zelo a migliorare la sorte del popolo di Roma, ingrandì considerevolmente quella città, riformò gravi abusi nell'amministrazione della giustizia togliendo al popolo i mezzi di sentenziare intorno agli affari di grande importanza a pluralità di voti. |
A139000099 |
A quel tempo vivea in Roma un giovanetto chiamato Giunio di cui Tarquinio aveva fatto morire il padre e il fratello spogliandoli di tutti i loro beni. |
A139000100 |
La fortezza del Campidoglio era fabbricata nel centro di Roma per servire a difesa della città. |
A139000103 |
Allora Bruto, deposta l'apparente stupidità, fece giurare al padre ed al marito di Lucrezia di sterminare Tarquinio e tutta la sua famiglia: prese quindi le armi, si diè a correre per Roma gridando; «chi ama la patria a me si unisca per iscacciare Tarquinio e gl'infami suoi figli autori di tanti mali.» La sollevazione fu generale e Tarquinio, il quale allora trovavasi all'assedio di Ardea città del Lazio, s'avviò tosto verso Roma, che gli chiuse le porte in faccia. |
A139000104 |
Sette re governarono Roma nello spazio di 240 anni; l'ultimo fu Tarquinio detto il superbo per distinguerlo dall'altro Tarquinio soprannominato il vecchio. |
A139000109 |
I Tarquinii, avendo invano provato la via delle negoziazioni per risalire sul trono, tentarono una nuova rivoluzione in Roma. |
A139000112 |
Porsenna pertanto con un esercito numeroso e munito di ogni sorta di macchino da guerra venne ad assediare la città di Roma, persuaso di poter costringere i cittadini ad assoggettarsi alle sue armi. |
A139000112 |
Tarquinio respinto dai Romani eccitò l'Italia tutta contro di Roma. |
A139000115 |
Stupì Porsenna a tanto coraggio, e risolvette di soggiogare i Romani colla fame, vale a dire facendo sì che niuna sorta di commestibili potesse entrare in Roma. |
A139000116 |
Porsenna stupefatto a tanto coraggio, rimandò Muzio libero a Roma, il quale in memoria di quella coraggiosa azione ricevette il soprannome di Scevola, cioè monco. |
A139000120 |
Roma, divenuta repubblica, lungi dal provare le felicità di un buon governo, si accorse che in luogo di un padrone, doveva sopportarne molti, i quali la facevano da tiranni. |
A139000122 |
Ma appena Larzio uscì di carica, le oppressioni ricominciarono così violente, che alzatosi un grido d'indignazione la maggior parte della plebe uscì di Roma e si ritirò sopra un vicino monte, donde fece sapere ai senatori che non voleva più star soggetta a padroni più spietati di Tarquinio medesimo. |
A139000123 |
Intanto i nemici di Roma si apparecchiavano ad assalirla, profittando delle discordie dei cittadini. |
A139000128 |
In questa maniera Roma mitigando la sua ferocia raccoglieva dagli Etruschi e da altre nazioni vicine il mezzo di promuovere le scienze e le arti, in modo che {42 [42]} gli uni potessero attendere al commercio ed alla coltura dei campi, gli altri pensare all'amministrazione dello Stato e alla difesa della patria. |
A139000130 |
Dove noi vediamo ora la Campagna di Roma, era anticamente paese dei Volsci, popoli che furono lungo tempo formidabili ai Romani, e fecero loro toccare molte sconfìtte. |
A139000131 |
Bandito da Roma mi offro a te: e se la tua repubblica non vuole servirsi di me, io ti abbandono la mia vita. |
A139000131 |
Condottolo poscia nel palazzo, concertarono, insieme è allestito un esercito, marciarono tosto contra Roma. |
A139000131 |
Il dolore che provava per l'ingratitudine de' suoi cittadini, il rincrescimento per dover vivere lontano dalla madre, dalla moglie e da' suoi figliuoli, lo posero talmente fuori di sè, che andò ad unirsi ai Volsci, a danno di Roma. |
A139000131 |
Tuttavia dopo molti servigi resi alla patria, cadde in sospetto ai Romani, quasi che egli ambisse diventare re, e fu costretto ad uscire di Roma e andarsene in esilio. |
A139000132 |
A tali parole Coriolano profondamente commosso, colle lagrime agli occhi corre, abbraccia sua madre, sua moglie, suoi figli, dicendo: Andate, voi salvate Roma ma perdete il figlio. |
A139000132 |
Alla nuova che Coriolano veniva alla volta di Roma alla testa di un forte esercito di Volsci, il terrore invase l'animo di tutti i cittadini; nè eravi generale tanto abile che potesse stare a petto di Coriolano. |
A139000132 |
Sono io schiava o libera in questi tuoi alloggiamenti? Forse il destino mi riserbò ad una sì lunga vecchiaia per vedermi un figlio prima esiliato, poi nemico? Come mai ti resse l'animo di mettere a sangue e fuoco quel terreno stesso in cui fosti allevato e nutrito? Me infelice! {44 [44]} Se io non ti avessi generato; Roma non sarebbe saccheggiata. |
A139000133 |
Al ritorno di Veturia Roma si colmò di gioia e fu fatta una gran festa. |
A139000137 |
In una occasione che i Veienti marciavano minacciosi sopra Roma, una famiglia detta Fabia, composta di trecento uomini, pensò di affrontare quegli assalitori. |
A139000138 |
Gli Equi ed i Volsci, popoli essi pure non molto distanti da Roma, vennero a dichiarare la guerra ai Romani. |
A139000138 |
Tale trista novella pose tutta Roma nella più grave costernazione, nè eravi chi ardisse portar soccorso al pericolante esercito. |
A139000140 |
Giunto a Roma allestì colla massima prestezza un esercito, e quasi prima che i nemici potessero avvedersene, piombò loro addosso. |
A139000146 |
Ritornati que' tre personaggi a Roma, fu affidato a dieci magistrati l'incarico di esaminare quelle leggi e ridurle a forma di codice civile, che fecero scolpire sopra dodici tavole di bronzo. |
A139000149 |
Le sue campagne sono {48 [48]} fertilissime, ed i Romani ne traevano tanti prodotti, che fu molto tempo appellata il granaio di Roma. |
A139000167 |
Essi avevano sempre dato che fare ai Romani, e Veio loro capitale primeggiava sopra la stessa Roma per grandezza, ricchezza e potenza. |
A139000167 |
In quei tempi i Veienti erano i nemici di Roma meglio esercitati alle armi che tutti gli altri popoli d'Italia. |
A139000169 |
Per questa gloriosa conquista Camillo fu condotto in trionfo per la città di Roma. |
A139000170 |
Ma i Romani non tardarono a pentirsi della loro ingiustizia verso Camillo, quando si videro i Galli alle porte di Roma. |
A139000172 |
I cittadini di Chiusi spaventati da que' formidabili conquistatori mandarono a Roma perchè fosse loro recato soccorso. |
A139000172 |
Il Senato mandò tre ambasciatori per invitare i Galli a rispettare gli amici di Roma. |
A139000173 |
Allora Brenno senza alcuna resistenza con incredibile prestezza pervenne alle porte di Roma, la quale trovò vuota di abitanti: perciocchè all'avvicinarsi di quei formidabili nemici erano per la maggior parte fuggiti, ad eccezione di quelli i quali dalla vecchiezza o dalle infermità erano stati impediti. |
A139000173 |
Per la qual cosa montato in gran furore Brenno risolse di marciare coll'esercito contro a Roma per farne vendetta. |
A139000173 |
Questi indegni modi di operare accesero Brenno di sdegno, e mandò a farne lagnanze a Roma. |
A139000174 |
Fu appiccato il fuoco alle case, le quali tutte furono incenerite, sicchè Roma divenne un mucchio di rovine. |
A139000174 |
I Galli entrando trionfanti in Roma, trovarono i vecchi senatori, che imperturbabili sedevano sulle loro sedie di avorio. |
A139000175 |
E venuto quindi alle mani costrinse l'esercito nemico ad allontanarsi da Roma |
A139000175 |
Mentre Brenno incalzava l'assedio, intese che il valoroso Camillo invitato da' suoi veniva per salvare la patria e che con forte esercito era giunto alle porte di Roma. |
A139000176 |
Già Roma risorgeva dalle site rovine, allorchè un'orribile pestilenza dopo aver desolato molti paesi dell'Italia si dilatò fino a Roma. |
A139000179 |
I popoli della Campania mandarono ad implorare la protezione dei Romani contro alle infestazioni dei Sanniti; ed il senato di Roma ordinò a questi che cessassero dalle ostilità. |
A139000182 |
È questa l'unica volta che i soldati Romani siano stati costretti a passare sotto il giogo, e ne furono sì pieni di vergogna, che camminarono in silenzio verso Roma, nè vollero entrarvi se non di notte, e ciascuno andò a nascondersi nella propria casa. |
A139000187 |
Furono mandati da Roma ambasciadori a chiedere soddisfazione, ed eglino stessi vennero gravemente oltraggiati. |
A139000193 |
Ed egli senza muoversi nè punto sbigottirsi, sorridendo disse al re: «Questi terrori possono sopra di me nè più nè meno dei regali che ieri mi offriste.» Attonito Pirro a tanta nobiltà e fermezza d'animo, appagò i desiderii di lui, e gli diede i prigionieri da condursi a Roma sopra la sola sua parola, che li dovesse nuovamente a lui condurre a semplice richiamo. |
A139000202 |
La loro capitale era Cartagine, città fondata due secoli prima di Roma: ricca, potente, guerriera, {64 [64]} floridissima pel suo commercio, per le arti ed i mestieri, posta dirimpetto all'Italia e da essa divisa soltanto per un tratto del Mediterraneo, era considerata quasi come la padrona del mare. |
A139000208 |
A {66 [66]} tale effetto mandarono a Roma ambasciatori, e con essi lo stesso Regolo già da quattro anni rinchiuso in una oscura prigione, persuasi che avrebbe sollecitato il Senato ad accondiscendere; con giuramento però che ove le cose non si fossero accomodate egli sarebbe ritornato a Cartagine. |
A139000209 |
Giunti gli ambasciatori a Roma furono accolti in Senato, e ciascuno era disposto a dare il voto per la pace; soltanto Regolo rinunziando all'utile proprio, pieno di amor di patria, asserì che non dovevasi accettare alcuna condizione di pace se non quando Cartagine avesse ceduto a Roma. |
A139000209 |
Il Senato aderì al consiglio di Regolo, ma lo consigliò a non più partire da Roma perchè i Cartaginesi l'avrebbero fatto morire. |
A139000210 |
Roma stanca anch'essa la concedette alle stesse condizioni già proposte da Regolo cioè:. |
A139000213 |
3° Non potessero mover guerra agli alleati di Roma, nè condurre alcun legno da guerra in paese romano. |
A139000214 |
4° Fossero immediatamente spediti a Roma i prigionieri ed i disertori senza verun riscatto. |
A139000218 |
Malgrado il trattato di pace conchiuso tra Roma e Cartagine, Annibale si risolse di attaccare i Romani, e con un esercito di cento cinquanta mila uomini traversò il Mediterraneo, penetrò nella Spagna, assalì e distrusse Sagunto, città alleata dei Romani, e ciò per farsi strada a venire in Italia. |
A139000226 |
Diffatto se dopo la sconfitta di Canne Annibale fosse andato a Roma, la guerra sarebbe stata finita, e la gloria dei Romani abbattuta per sempre. |
A139000226 |
Un uffiziale di Annibale il consigliava di correre immediatamente a Roma, e come venne rifiutato il consiglio, soggiunse: generale, voi sapete vincere, ma non profittare della vittoria. |
A139000227 |
Pervenuta a Roma la notizia del disastro di Canne, la costernazione fu universale: grida e gemiti da tutte parti; niuno sapeva a che partito appigliarsi. |
A139000228 |
Quando però volle riporsi in viaggio e marciare su Roma, si accorse, ma troppo tardi, che i soldati avevano perduto l'abitudine delle fatiche e dei disagi. |
A139000229 |
Annibale, perduta ogni speranza di poter abbattere Roma, si allontanò da quella città dopo di averla appena veduta, e pieno di dispetto andò a nascondersi vicino a Taranto, all'estremità dell'Italia. |
A139000231 |
Tuttavia Roma mancava ancora di un capitano da mettere a fronte di Annibale, e le perdite da loro sofferte coi Cartaginesi si attribuivano all'inabilità dei generali. |
A139000232 |
Tornato a Roma e fatto console, per costringere Annibale ad uscire dall'Italia, reputò miglior consiglio passare coll'armata in Africa e portare lo spavento alle porte di Cartagine, nel tempo stesso che essa aveva un esercito vicino a Roma. |
A139000233 |
Amaramente pentito di non essere marciato su Roma dopo la battaglia di Canne, versando lagrime di dolore, abbandonò le bellissime contrade d'Italia, che egli aveva occupate con le armi sedici anni. |
A139000246 |
Egli fu ricevuto in Roma cogli onori del trionfo, e per ricordare ai posteri la memoria delle sue grandi vittorie gli fu dato il soprannome di Scipione Africano. |
A139000256 |
Egli ottenne le più insigni cariche di Roma, e finalmente fu creato Censore. |
A139000256 |
Viveva in quel tempo in Roma un uomo di vita rigida ed austera di nome Porzio, soprannominato Catone, vale {76 [76]} a dire astuto, nome che assai gli conveniva, perchè passava pel più scaltro degli uomini del suo tempo. |
A139000258 |
Egli andava sempre ripetendo che bisognava distruggere Cartagine, altrimenti Roma avrebbe sempre avuto una formidabile rivale. |
A139000259 |
Dopo una resistenza inutile, ma accanita, la città intera cadde in poter dei Romani, i quali abusando della vittoria distrussero la più grande, la più ricca, la più florida delle città, fondata anticamente dai Fenicii molti anni prima di Roma. |
A139000260 |
Intanto le vittorie luminose che i Romani avevano riportate sopra le più potenti nazioni della terra, trassero in ammirazione i popoli che abitavano in luoghi lontanissimi da Roma, e tutti si davano premura di fare alleanza coi Romani. |
A139000261 |
Lo stesso Giuda Maccabeo, quell'uomo valoroso, di cui a lungo vi ho parlato nella Storia sacra, stordito dalle gloriose imprese che i Romani compievano in pace ed in guerra, mandò a Roma due illustri personaggi per conchiudere con loro un trattato d'amicizia. |
A139000269 |
Fu questa la prima volta che Roma nelle sedizioni interne vide scorrere il sangue de' suoi figli: trista conseguenza cagionata da chi ricusa di sottomettersi al legittimo governo. |
A139000269 |
Si viene alle mani ed il sangue cittadino scorre per le vie di Roma. |
A139000271 |
A tale notizia Gracco fuggì di Roma, ma vedendosi vicino a cadere nelle mani de' suoi nemici, si fece uccidere da un suo schiavo. |
A139000280 |
Mario ricevette dai Romani i più grandi onori, e fu considerato come il fondatore di Roma e il salvatore dell'Italia. |
A139000284 |
Questo titolo fece inorgoglire i Romani a segno che, tenendo come schiavi tutti gli altri popoli d'Italia, s'impadronivano dei loro beni; e si giunse fino a stabilire con legge che niun forestiere potesse più fermarsi in Roma. |
A139000285 |
Or accadde in quel tempo che tutti i popoli dell'Italia stanchi di tanta oppressione ricorsero a Roma chiedendo al Senato di poter anch'essi godere del diritto di {84 [84]} cittadinanza, poichè essi pure dovevano pagare i tributi e concorrere alle occorrenze della guerra con danaro e con soldati. |
A139000287 |
Una corona solare comparve subitamente a vista di Roma; il Vulcano che è presso Napoli fece una straordinaria eruzione, vale a dire mandò fuori una gran quantità di fuoco; i simulacri di bronzo stillarono sudore dal volto, i topi corrosero parecchi scudi d'argento; i cani ulularono a guisa di lupi; l'idrofobia, malattia volgarmente detta rabbia, si spiegò negli armenti; si videro animali a piangere, si udirono voci sotterranee e simili, le quali cose sebbene fossero prive di significato in rapporto alla guerra, tuttavia i Romani le ebbero come indizi delle loro sventure. |
A139000289 |
Questo fatto è notevolissimo nella storia perchè tutta l'Italia si unì con Roma e ne divenne un popolo solo. |
A139000294 |
Mario credendosi sicuro tornò senza indugio a Roma alla testa di una truppa di schiavi e pastori, ed unendosi al console Cinna, malvagio al par di lui, commisero la più infame azione, facendo morire senza pietà tutti gli amici di Silla. |
A139000294 |
Trasportato dall'odio e dal furore entra in Roma, comanda che siano messi a morte tutti i partigiani di Mario, e per compiere più presto la desiderata strage, fa un elenco di questi, detto tavola di proscrizione; e coloro che erano ivi registrati, furono detti proscritti, ovvero condannati, perchè ognuno aveva ordine di ucciderli ovunque gl'incontrasse. |
A139000301 |
Ritornato trionfante a Roma, Pompeo godeva in pace la gloria de' suoi trionfi nell'amore e nell'amicizia di tutti i buoni. |
A139000302 |
Il loro disegno era di uccidere i consoli, la maggior parte dei senatori, impadronirsi dell'erario pubblico, appiccare il fuoco a' quattro angoli della città, e così, sotto il pretesto di libertà, mettere Roma a sangue e a fuoco. |
A139000303 |
Catilina uscito precipitosamente da Roma corse nell'Etruria, dove unitosi con altri ribelli, combattè accanitamente fino all'ultimo respiro. |
A139000307 |
Questi tre personaggi per aver liberato Roma e l'Italia dalle invasioni dei nemici e dalle guerre intestine, furono riconosciuti per veri padroni della repubblica. |
A139000308 |
In quel momento Cesare trovandosi nelle Gallie si mosse col suo esercito contro di Pompeo, il quale trovavasi in Roma. |
A139000309 |
Pompeo, all'accostarsi del suo avversario, non osando affrontarlo, uscì di Roma seguito da molti soldati e dalla maggior parte dei senatori, e si ritirò nella Grecia. |
A139000311 |
Ritornato Cesare a Roma e divenuto il solo padrone dell'impero, quelli che avevano sostenuto la parte di Pompeo si aspettavano una tremenda vendetta, ma egli invece di vendicarsi concedette una generale amnistia, vale a dire un generoso perdono a tutti quelli che si erano uniti a Pompeo per combattere contro di lui. |
A139000315 |
Bruto e Cassio fuggirono da Roma, e noi fra poco Vedremo a quale sventura li abbia condotti il loro delitto. |
A139000318 |
Antonio luogotenente di Cesare era allora console, e dopo la morte di questo, per tutto il tempo del suo consolato esercitò in Roma un'assoluta autorità. |
A139000320 |
Mentre il sangue cittadino scorreva per le piazze di Roma e delle altre città d'Italia, Bruto e Cassio avevano raccolto in Grecia un grande esercito per opporsi ad Antonio ed Ottaviano. |
A139000327 |
Ottaviano, giunto in Roma, depose ogni pensiero di guerra, e tutto si occupò nel consolidare il suo governo {96 [96]} e rendere la pace al mondo già da tanti anni dalle guerre agitato e sconvolto. |
A139000328 |
Pertanto circa l'anno del mondo 4000, di Roma 752, del regno di Augusto 45 nacque il Messia. |
A139000332 |
Laonde Roma si può meglio appellare centro ove concorsero gli eroi, anzichè esserne la patria. |
A139000332 |
Voglio però che voi, miei cari amici, notiate bene lo straordinario ingrandimento di questa potenza non essere tutto dovuto ai Romani, perchè noi potemmo osservare che la maggior parte di que' prodi, i quali si segnalarono nella gloria Romana, erano corsi a Roma dalle varie parti d'Italia. |
A139000334 |
Primo imperatore dei Romani, come vi ho già raccontato, fu Ottaviano Cesare, il quale ritornato a Roma vittorioso di Antonio fu accolto con indicibile applauso dal popolo e dal Senato. |
A139000336 |
Spesso camminava a piedi per Roma, trattava famigliarmente con tutti e accoglieva con bontà chi a lui ricorreva. |
A139000338 |
Passeggiando un giorno per Roma incontrò un artefice che aveva ammaestrato un corvo a dire: ti saluto, o Cesare vincitore, imperatore. |
A139000347 |
Intorno a questo tempo venne a Roma Archelao per succedere a suo padre Erode il Grande nel regno della Giudea, e l'ottenne. |
A139000347 |
Ma invece di essere il padre del popolo, come deve essere un buon sovrano, ne divenne {102 [102]} l'oppressore; perciò fu citato a Roma. |
A139000353 |
Tutta Roma trovavasi nella massima costernazione, e lo stesso Augusto profondamente addolorato, si vestì a lutto, si lasciò crescere la barba ed i capelli, il che era il maggior segno di cordoglio che dar potesse un Romano; e qua e là correndo come un forsennato, esclamava: Varo, rendimi le mie legioni. |
A139000354 |
Finalmente Augusto indebolito dall'età, dalle fatiche e dal dolore cagionatogli dalla sconfitta della Selva Nera, abbandonò Roma per ritirarsi in campagna e godere alquanto di quiete. |
A139000357 |
Un generale di nome Germanico, nipote di Tiberio, combatteva vittoriosamente i Germani, e Tiberio geloso della gloria di lui, lo chiamò a Roma sotto lo specioso pretesto di fargli godere la gloria del trionfo. |
A139000358 |
Le ceneri di lui vennero portate a Roma, e quando furono deposte nel sepolcro di Augusto, si fece d'improvviso un cupo silenzio, ed i magistrati, i {105 [105]} soldati e il popolo, si posero a gridare che la repubblica era perduta. |
A139000362 |
La dignità di pontefice era tra le prime di Roma. |
A139000370 |
Questa monarchia eterna da fondarsi sopra le rovine delle quattro antecedenti, era la Religione Cattolica, la quale doveva dilatarsi per tutto il mondo, per modo che la città di Roma, già capitale del Romano impero, diventasse gloriosa sede del Vicario di G. C. del Romano Pontefice. |
A139000371 |
Egli aveva già {109 [109]} tenuto sette anni la sede apostolica nella città di Antiochia: l'anno quarantesimo secondo dell'Era Cristiana venne a stabilirsi in Roma, città in quel tempo data in preda ad ogni sorta di vizi, perciò niente disposta a ricevere una Religione che è tutta virtù e santità. |
A139000372 |
Tuttavia Dio che è padrone del cuore degli uomini fece sì, che il Vangelo fosse ricevuto in molti paesi d'Italia, in Roma e nella stessa corte dell'imperatore. |
A139000373 |
Egli fece appiccare il fuoco a parecchi quartieri della città, vietando severamente che l'incendio si smorzasse; e mentre globi di fiamme e di fumo s'innalzavano da tutte le parti, Nerone vestito da commediante salì sopra una torre d'onde vedendo tutta Roma in combustione se ne stava cantando sulla cetra l'incendio di Troia, cioè quel famoso avvenimento di cui si parla nella Storia Greca. |
A139000376 |
Il giorno stesso S. Paolo fu condotto tre miglia distante da Roma nel luogo detto le acque Salvie dove gli fu troncata la testa. |
A139000382 |
A questa notizia egli venne a Roma, e al proprio nome aggiunse il titolo di Cesare, col quale si contraddistingueva il capo dell'Impero. |
A139000384 |
Così Vitellio senza alcun contrasto potè entrare trionfalmente in Roma e salire sul trono de' Cesari. |
A139000384 |
Quando Ottone udì che Vitellio si avanzava verso Roma colle sue genti gli andò incontro e si scontrarono a Bebriaco ora Cividale fra Mantova e Cremona. |
A139000387 |
Quando fu annunziato a Vitellio che i soldati di Vespasiano erano già penetrati nel campo di Marte ed in Roma stessa, egli non pensò che a mangiare e a bere fino ad ubbriacarsi. |
A139000394 |
Egli esercitò pure alcuni atti di crudeltà condannando alla morte più illustri personaggi di Roma. |
A139000398 |
Una violenta peste devastò una parte dell'Italia; un nuovo incendio ridusse in cenere parecchi quartieri di Roma, la quale dopo l'incendio di Nerone cominciava a ripigliare 1'antico suo splendore. |
A139000409 |
S.Giovanni l'Evangelista dall'Asia fu condotto a Roma, e presso la porta Latina per sentenza dell'imperatore fu immerso in una caldaia d'olio bollente, da cui però venne prodigiosamente liberato. |
A139000410 |
Lo seppe l'imperatore, e comandò che fosse arrestato e condotto a Roma. |
A139000418 |
Traiano, nato nella Spagna, primo tra i Romani imperatori di nascita non italiana, fu uno dei migliori sovrani che abbia avuto Roma pagana. |
A139000430 |
In memoria di questo fatto s'innalzò in Roma un monumento, che sussiste ancora ai nostri dì, in cui si vede scolpito in bassorilievo questo avvenimento così glorioso al cristianesimo. |
A139000435 |
Presentatosi ai Pretoriani (così chiamavansi i soldati che formavano la guardia del corpo degli imperatori, stavano sempre nel loro campo dentro Roma, e sommavano almeno a 16 mila uomini) promise di dare a ciascuno di loro una somma corrispondente a 2300 fr. |
A139000436 |
Finalmente prese le armi, sfidò a battaglia i Pretoriani, che non osarono uscire dal campo; allora si rivolse agli eserciti che militavano nelle varie parti dell'impero e li incaricò della cura di salvar Roma dai Pretoriani e dall'imperatore. |
A139000437 |
Questi siccome più vicino a Roma vi giunse prima de' suoi due rivali. |
A139000437 |
Quindi Severo, dopo avere sconfitto Pescennio e Clodio, rientrò in Roma, mandò in esilio, mise in prigione ed anche a morte una gran parte degli amici de' suoi rivali; riordinò i Pretoriani introducendovi molti de' suoi più fidi soldati, e sicuro di essi regnò col terrore. |
A139000452 |
Egli mandò a Roma una pomposa ambasciata di quattrocento giovani persiani dei più ben fatti e con tutta eleganza vestiti. |
A139000453 |
Dopo molte sanguinose battaglie, Alessandro riuscì a forzare i Persiani a rispettare le frontiere dell'impero, e ritornò a Roma a ricevere gli onori del trionfo. |
A139000458 |
Il Senato allora conferì la dignità imperiale a due senatori Claudio Pupieno, e Decimo Celio; ma il popolo li ricusò ambidue e volle per imperatore Gordiano III figlio di Gordiano II. Massimino a tale notizia correva furioso verso Roma, se non che giunto in Aquileia, città posta sulla sponda dell'Adriatico, fu trucidato dai medesimi suoi soldati in un col figlio. |
A139000462 |
Oltre all'anno detto secolare, cioè che dava principio ad un altro secolo, occorreva pure l'anno millesimo dalla fondazione di Roma, perciò vi fu una solennità straordinaria con innumerevole concorso di gente. |
A139000462 |
Regnando questo principe fu {134 [134]} celebrato con indicibile festa l'anno millesimo della fondazione di Roma, solennità che aveva luogo ogni cento anni; e il centinaio che seguiva dicevasi secolo nuovo. |
A139000463 |
Il figlio poi rimasto a Roma vi fu ucciso dai pretoriani. |
A139000471 |
Roma, la quale per tanto tempo era stata capitale del vastissimo romano impero, si preparava a divenire la città eterna e la capitale del mondo cattolico. |
A139000478 |
Il principe ordinò che ognuno dovesse stare a quanto avesse giudicato il vescovo di Roma, fin da quei tempi riconosciuto capo della cristianità. |
A139000493 |
Mentre i vari imperatori guidavano i loro eserciti dispersi nelle varie parti dell'impero, Massenzio, figliuolo di Massimino, si fece in Roma proclamare Augusto dal popolo. |
A139000495 |
Costantino allora s'inoltrò sin sotto Roma, donde Massenzio non si era mai attentato di uscire, perchè i suoi astrologhi gli avevano predetto che, se ne usciva, sarebbe perito. |
A139000496 |
I soldati Romani ed Italiani, ansiosi di essere liberati dalla tirannia di Massenzio tosto piegarono, gli altri combatterono valorosamente, ma in fine, rotta la cavalleria, tutto il campo voltò le spalle per rifuggirsi in Roma. |
A139000497 |
Costantino fece inoltre innalzare una statua ordinando che fosse posta nel luogo più bello di Roma. |
A139000507 |
Tutte queste avversità resero a Costantino fastidiosa la dimora di Roma, e lo risolsero a stabilire altrove la capitale dell'impero. |
A139000508 |
Costantino trasportando la sede imperiale a Costantinopoli lasciò libero il primato di Roma al sommo Pontefice. |
A139000508 |
In questa guisa il sassolino veduto da Nabucodonosor, vale a dire l'umile religione di Gesù Cristo atterrava la grande statua che raffigurava l'impero Romano, la cui magnificenza doveva passare nella cristiana religione, e Roma capitale del romano impero divenire capitale del mondo cristiano. |
A139000554 |
Onorio, per ricompensare Stilicone, il fece montare con lui sopra un magnifico carro, e gli fece godere gli onori del trionfo, entrando in Roma fra un'immensa popolazione che lo applaudiva. |
A139000554 |
Questo è l'ultimo trionfo che vide Roma. |
A139000556 |
Radunatisi costoro sulle sponde del Danubio, e della Vistola, fiumi a voi noti, discesero in Italia, guidati da un loro capitano nomato Radagasio, e s'incamminarono verso Roma. |
A139000558 |
Per la qual cosa Alarico montato in furore si pose a devastare l'Italia, marciando verso Roma per impadronirsene. |
A139000559 |
Roma assediata al di fuori, agitata da parecchi barbari che quali schiavi si trovavano nell'interno della città, era sul punto della sua rovina. |
A139000560 |
Alfine una notte gli schiavi Goti aprirono le porte ad Alarico e diedero 1'antica Roma in balìa degli assediane. |
A139000565 |
Roma in questa maniera umiliata da Alarico perdette tutto il suo antico splendore, e divenne il bersaglio dei barbari, e la maestà del nome romano cadde irreparabilmente. |
A139000578 |
No, Torino non cadrà sotto le armi di Attila, se voi piangendo le vostre colpe placherete l'ira divina eccitata dai peccati degli uomini.» Le parole di Massimo si avverarono ed Attila invece di venire a Torino si volse verso Roma oggetto primario delle sue brame. |
A139000584 |
Questi assunse il titolo d'Imperatore, e regnò per soli due mesi, durante i quali Roma fu un'altra volta saccheggiata da un barbaro chiamato Genserico, re de' Vandali. |
A139000590 |
L'Italia gemeva da sei anni sotto la tirannide di Ricimero, quando Leone I imperatore d'Oriente collocò sul trono di Roma un generale famoso appellato Antemio. |
A139000598 |
Con questa mutazione di cose fu spento l'impero d'Occidente dopo aver durato 507 anni dalla battaglia d'Azio, e 1229 dalla fondazione di Roma. |
A139000598 |
Roma si sottomise al nuovo padrone, e i barbari spargendosi per tutta l'Italia, l'assoggettarono interamente 1'anno 476. |
A139000599 |
Finì sotto Romolo Augustolo, il quale per un tratto di somiglianza tutto singolare aveva il medesimo nome del fondatore di Roma e quello del fondatore del romano impero. |
A139000601 |
Siccome però gli usi ed i costumi degli antichi italiani ci sono in gran parte sconosciuti e quel poco che ne sappiamo ha strettissima relazione colla Storia Romana; così noi ci limiteremo a notare l'ordine civile de' romani fin dai primi tempi di Roma. |
A139000625 |
Nei primi tempi di Roma Romolo divise l'anno in dieci mesi cominciando da marzo, indi aprile, maggio, giugno, quintile, sestile, settembre, ottobre, novembre, dicembre; i quali mesi componevano un anno di 304 giorni. |
A139000627 |
Nei primi tempi di Roma non eravi misura fissa del tempo; solamente verso la fine della prima guerra punica, cioè dugento cinquanta anni prima dell'era volgare, fu recato a Roma dalla Sicilia il primo orologio a sole, che era una specie di meridiana. |
A139000627 |
Nundinae o giorni novesimi, erano chiamate le pubbliche fiere e mercati che si tenevano in Roma di nove in nove giorni, e dove le genti di campagna venivano per vendere e provvedersi quanto loro faceva di bisogno. |
A139000635 |
In tempo di pace erano occupati a dissodare terreni incolti, a innalzare fortezze, a scavar canali, a costruire città, a formare strade, che talvolta da Roma prolungavano a remotissime distanze. |
A139000641 |
Servio Tullo, sesto re di Roma, fu il primo a far coniare il rame: vi fu impressa la figura di una pecora onde venne il nome di pecunia. |
A139000646 |
Quando i Romani divennero i soli padroni dell'Italia, le pietre delle strade portavano scritta la distanza di quel punto da Roma. |
A139000647 |
Pei combattimenti delle bestie feroci ne veniva condotta a Roma un'incredibile quantità. |
A139000649 |
Il più bel teatro di Roma poteva capire sino a 80,000 spettatori ed era costrutto di marmo all'aria aperta. |
A139000656 |
Ai tempi della fondazione di Roma vi erano già moltissime città costrutte con pietre e con mattoni e ben fortificate. |
A139000661 |
Non si dimandava più altro in Roma, non si parlava più d'altro tra i Romani che di lauti pranzi, di giuochi o di spettacoli, le quali cose accelerarono grandemente la rovina del romano impero. |
A139000686 |
Il Pontefice espose all'imperatore le intenzioni di Teodorico, il quale considerato il pericolo dei cattolici d'occidente, promise di lasciare in pace gli ariani d'oriente, ed accomiatò il Pontefice facendogli ricchi doni per le chiese di Roma. |
A139000692 |
Come si fece vedere in Italia molte città gli aprirono le porte, e venne difilato a Roma in cui entrò pacificamente senza il minimo contrasto. |
A139000693 |
Il novello principe corse tosto a cingere d'assedio la città di Roma, donde fu costretto ad allontanarsi dalle genti di Belisario. |
A139000701 |
Alla nuova delle gloriose vittorie di Totila l'imperatore Giustiniano spedì nuovamente Belisario in Italia, ma con sì pochi soldati e danari, che non potè impedire al re Goto d'impadronirsi di quasi tutta l'Italia e della città stessa di Roma, la quale fu più volte presa dai barbari e ripresa dai Greci. |
A139000712 |
Senza combattere egli s'impadronì di tutta l'Italia sino alle porte di Roma e di Ravenna. |
A139000744 |
Egli lo aveva alcune volte felicemente difeso dai barbari, egli procurava che a Roma affluissero le elemosine della cristianità, e le spendeva in opere pubbliche ed in soccorso dei poveri. |
A139000744 |
Fra queste città si novera Roma. |
A139000744 |
Laddove in Roma il Papa sovrastava per la sua dignità spirituale, e pei continui benefizi che compartiva al popolo. |
A139000745 |
Liutprando cominciò il suo regno coll'aggiungere nuove leggi al codice Longobardo, e Gregorio II cominciò il suo pontificato col provvedere alla sicurezza di Roma, rifacendo a sue spese una parte delle mura della città. |
A139000747 |
All'esecuzione di tal editto si oppose in Roma il pontefice Gregorio, scrivendo anche lettere risentite all'imperatore, ma questi rispose insistendo con più calore, {206 [206]} e minacciando di deporlo dal trono pontificale. |
A139000747 |
Inviperito vie più Leone, ordina che i pochi soldati imperiali esistenti in Italia si rechino a Roma per arrestare il Papa; ma il popolo Romano ed altre provincie italiane si armano, e pongono in fuga gli imperiali. |
A139000747 |
Sdegnato per tale opposizione l'imperatore, mandò più e più volte sicarii a Roma incaricati di uccidere Gregorio; ma il popolo, come seppe insidiata la vita di lui, si sollevò ed uccise anche alcuni dei sicarii. |
A139000748 |
Nuove forze raccoglie Esilarato, duca di Napoli, e si avvia contro Roma, ed il popolo le sconfigge, prende Esilarato col figliuolo, e li mette a morte; poi caccia di Roma il governatore imperiale. |
A139000750 |
Alle {207 [207]} paterne ammonizioni del Pontefice rimase Liutprando così commosso, che gli si gittò ai piedi invocando perdono; poi solo entrò in Roma, e sopra il sepolcro del principe degli Apostoli depose il manto reale e quanto aveva di prezioso, facendone dono a S. Pietro. |
A139000750 |
Leone accortosi omai che così andava perdendo quella parte d'Italia che era sua, offrì a Liutprando di cedergli molti castelli e terre, a patto ch'egli movesse contro Roma, per ristabilirvi il dominio imperiale. |
A139000751 |
Ad istigazione di questo si muove nuovamente Liutprando contro Roma, e contro alle terre da essa dipendenti; allora il Pontefice vedendosi quinci assalito dai Longobardi, e quindi insidiato dagl'imperiali, ricorse per soccorso a Carlo Martello, re di Francia. |
A139000760 |
Ciononostante i Papi non possedevano ancora su Roma un dominio temporale. |
A139000760 |
Ciò fatto, niun imperatore ebbe di poi residenza in Roma, e quando Teodosio creò due imperi, quello d'occidente e quello d'oriente, Milano, e non più Roma, fu la capitale dell'impero Occidentale. |
A139000760 |
Cosicchè da Costantino in poi gl'imperatori, i re, i principi non vennero più a Roma se non come viaggiatori, e Roma divenne la sede del Sommo Pontefice, la stanza del principe dei cattolici. |
A139000760 |
Quindi per uno di quei consigli, che non si spiegano secondo il mondo, trasporta il suo trono ai confini dell'Europa nella città di Bisanzio, rinunziando alla splendida Roma per la povera Bisanzio, che volle denominata Costantinopoli. |
A139000761 |
Infatti Leone lsaurico, come abbiam detto, imperatore d'oriente avendo dichiarato guerra alle sacre immagini pretendeva che il papa Gregorio II le spezzasse in Roma, sperdesse le reliquie dei Martiri e così negasse l'intercessione dei Santi presso Dio. |
A139000761 |
Roma allora si diede al Papa come molte altre città già si erano date ai pontefici, perchè sotto il loro governo trovavano pace, giustizia e soccorsi dove che i principi laici riponevano il diritto nella spada. |
A139000762 |
Così Roma fu evacuata del trono imperiale per dar luogo al trono pontificale: così Roma divenne indipendente dall'impero e propria dei Pontefici, senza che questi la conquistassero coi raggiri o colle armi. |
A139000773 |
Ruppe di nuovo la tregua giurata da' suoi predecessori, andò ad impadronirsi di Ravenna, e assalì la stessa città di Roma. |
A139000774 |
Egli intanto, nudi i piedi, portando un gran crocifisso sopra le spalle percorre in processione le vie di Roma seguito dal clero e dal popolo asperso di cenere, rompendo in lagrime e facendo portare innanzi appesa ad una croce la carta della tregua infranta dal re. |
A139000774 |
Il Re de' Longobardi violando la data parola non mancò d'assalire Roma un'altra volta e dopo di averle cagionato gravi mali la sottopose ad un grave tributo. |
A139000791 |
Chiamato egli in Italia da Leone III sommo Pontefice per sistemare alcuni affari che riguardavano al bene della Chiesa ed alla pace d'Italia, egli si arrese prontamente all'invito, e ridotta tutta l'Italia in pace andò a Roma. |
A139000812 |
Invitati dal duca di Benevento a ritornare ne' loro paesi, non gli diedero ascolto; presero le armi e recarono il saccheggio e la strage fin sotto Roma, senzachè cosa alcuna sacra o profana potesse fuggire alle loro rapine. |
A139000813 |
Il novello quartiere così fortificato servì di potente difesa contro ai barbari e fu unito all'antica Roma sotto al nome di città Leonina, vale a dire borgo di Leone dal pontefice Leone IV che ne fu il fondatore. |
A139000814 |
L'imperatore che temeva la conseguenza della scomunica, si portò a Roma per ricevere dal Papa l'assoluzione dimostrandosi pentito e disposto a fare la debita penitenza. |
A139000839 |
Giunto a Milano, quasi in compenso delle discordie che andava sedando, fu coronato re di Lombardia dal Papa di quel tempo detto Giovanni XII, di poi insignito a Roma della dignità imperiale, che d'allora in poi non fu più disgiunta dalla corona di Germania. |
A139000842 |
In mezzo agli avvenimenti che vi ho poco fa raccontato, o giovani cari, la città di Roma, che fu in ogni tempo il bersaglio delle vicende politiche, andò pure soggetta a gravi turbolenze. |
A139000843 |
Fra gli altri turbolenti fu Crescenzio console di Roma, e capo di quel senato, che aveva in suo potere il castello di S. Angelo. |
A139000844 |
Aveva Ottone riconfermato al Papa il temporale suo dominio sugli Stati della Chiesa, Crescenzio di ciò irritato avendo aspettato che Ottone fosse tornato in Germania, di nuovo prese a tribolare il Papa Gregorio, e nell'anno 997 lo costrinse a fuggire di Roma, e fece investire se stesso del dominio temporale. |
A139000844 |
Prese questi a perseguitare il Papa Giovanni XV così che esso dovette fuggirsene di Roma e ricoverarsi in Toscana: ma Crescenzio temendo la venuta dell'imperatore mandò a pregare il Papa che tornasse alla sua sedia, e col senato gli dimandò perdono. |
A139000844 |
Venne infatti in Italia l'imperatore Ottone III, ed {234 [234]} avendo processato Crescenzio lo condannò all'esilio, ma il Papa Gregorio V, successore di Giovanni, intercedette per lui, cosicchè rimase in Roma. |
A139000845 |
Si coperse di cilicio, andò a pie nudi da Roma fino al Santuario di S. Michele sul monte Gargano nel regno di Napoli; passò quaranta giorni dormendo sopra una stuoia e in rigoroso digiuno. |
A139000890 |
Allora Enrico montato in furore, e lasciandosi trasportare ad ogni eccesso perseguitò accanitamente la Chiesa, cercò uno scomunicato al par di lui, lo creò egli stesso Papa, e a mano armata lo condusse in Roma, e costrinse Gregorio a ritirarsi nella fortezza di Castel S. Angelo. |
A139000942 |
Questa accondiscendenza del romano Pontefice appagò Federico, il quale senza più lasciò Roma in libertà e ritornò in Germania. |
A139000976 |
Il Papa, che allora regnava a Roma, chiamato Innocenzo III, aveva egli pure invitato tutti i sovrani di Europa a prendere la croce; ma soltanto un buon numero di signori francesi ed italiani s'accinsero a quella nuova guerra santa. |
A139000996 |
Diedesi a perseguitare gli ecclesiastici spogliandoli ed esiliandoli, impose alle chiese ed ai monasteri gravissime contribuzioni, e giunse fino a sollevare i Ghibellini di Roma contro alla persona del Papa. |
A139001001 |
Innocenzo IV, che allora regnava a Roma, vedendo il regno di Napoli senza legittimo sovrano, offerì di cederne il possesso a quello tra i principi dell'Europa, che volesse riconoscersi suddito e protettore della Chiesa, come aveva fatto Roberto l'Intrepido. |
A139001013 |
Allora i Ghibellini di Roma offersero al principe tedesco un buon numero di soldati e tutti quei tesori, che il Papa nella sua fuga aveva dovuto abbandonare nelle Chiese. |
A139001013 |
Corradino si avanzò a Roma, d'onde il Papa era partito a precipizio per ricoverarsi in una città vicina. |
A139001040 |
Le belle arti, miei cari amici, cioè la pittura, la scultura e l'architettura, che dopo Costantino erano andate in decadimento, cominciarono a ristorarsi in Roma, {293 [293]} grazie ai bisogni che occorrono pel culto religioso. |
A139001047 |
Quell'inviato raccolse i più bei disegni che potè avere dai pittori da lui visitati; i quali tutti avevano sfoggiato nella perizia loro, colla speranza di venire eletti ad eseguire le pitture di S. Pietro di Roma. |
A139001048 |
Pareva che poco provasse quel semplice tondo; perciò tenendosi quasi per beffato, disse: non ho io ad aver altro disegno che questo? Cui rispose Giotto: «Egli è anche troppo, mandatelo a Roma insieme con gli altri, e vedrete che ben sarà conosciuto.». |
A139001063 |
Ma in quel momento Firenze detestava le discordie e lo spargimento del sangue; i bianchi sostenuti dai Ghibellini furono vinti; e Dante che aveva avuta gran parte in quelle discordie, mentre trovavasi in Roma per una ambasceria presso il Pontefice, venne condannato ad essere arso vivo. |
A139001076 |
Allorchè vi ho parlato dello stabilimento della sede pontificia nella città di Roma, abbiamo altresì potuto osservare come questa città da capitale dell'impero Romano sia divenuta capitale del cattolicismo. |
A139001076 |
Pure per una serie di tristi avvenimenti dovette abbandonare la sede di Roma, e trasferirsi ad Avignone, grande e bella città della Francia, situata sulle rive del fiume Rodano. |
A139001077 |
Costui favorì molto i ribelli di Roma, e specialmente la famiglia detta dei Colonna e degli Orsini, i quali erano tutto rabbia contro al Romano Pontefice. |
A139001078 |
Intanto la prigionia del Pontefice dispiaceva oltremodo a quei di Anagni, i quali prima mossi a compassione, indi a furore, impugnarono le armi, cacciarono via i sacrileghi, ed uniti a quelli che da Roma erano accorsi a liberare il loro padre e sovrano lo condussero sano e salvo nella sua sede tra le acclamazioni e gli applausi della fedele città. |
A139001079 |
Dopo questo avvenimento i Papi non ebbero più libertà in Roma, anzi i cardinali incontravano gravissime difficoltà per radunarsi ad eleggere un successore al defunto Pontefice. |
A139001079 |
In tal guisa Avignone divenne la stanza dei Papi per circa 70 anni, e Roma e l'Italia restarono prive del loro principale ornamento. |
A139001079 |
Ma fu di breve durata il contento di Roma; imperciocchè trentatrè giorni dopo il suo ritorno il Papa morì consumato dagli anni e sfinito dalle oppressioni. |
A139001079 |
Per questi motivi il Pontefice Clemente V, vedendo l'Italia insanguinata da orribili fazioni, e da inimicizie spietate ed implacabili, scorgendo essere impedita la libertà della Chiesa, se continuava a dimorare in Roma, trasportò la Romana Sede in Avignone, amando meglio accomodarsi a volontario esilio, che assistere a tante stragi e rovine. |
A139001080 |
Io non posso enumerarvi ad una ad una le tristi vicende, cui andò soggetta Roma e direi tutta l'Italia nel tempo che i Romani Pontefici dimorarono in paesi stranieri. |
A139001081 |
Le scienze, le arti ed i lavori di Roma, che avevano servito di modello a tutte le altre nazioni, cessarono quasi interamente, anzi all'ordine, alle scienze, alle arti sottentrarono il disordine, la guerra civile e lo spargimento di sangue. |
A139001082 |
I Ghibellini fatti arditi per l'assenza del Papa invitano un re di Alemagna di nome Enrico Settimo; e questo sotto al pretesto di riacquistare i diritti de' suoi antecessori viene in Italia, sottomette molte città; impone gravi tributi, si fa incoronare re in Milano; va difilato a Roma per cingersi la corona imperiale. |
A139001083 |
Ma in Roma vi erano gli Angioini, cioè i partigiani di Roberto d'Angiò, che sostenendo le parti dei Guelfi, costringono il novello imperatore a ritirarsi in Toscana nella città di Pisa, dove poco dopo sorpreso da improvvisa malattia muore. |
A139001084 |
Come tale viene a furia di popolo cacciato di Roma. |
A139001084 |
In quel momento un figliuolo di un oste, di nome Cola di Rienzo, uomo ardito ed intraprendente, col disegno di liberare la patria da quelle oppressioni, si unisce al dotto letterato Francesco Petrarca e vanno insieme dal Papa in Avignone per supplicarlo a ritornare a Roma per istabilire l'ordine e la tranquillità. |
A139001084 |
Nella stessa Roma i seguaci dei Colonna, ostinati nemici del Papa, tentano farla da padroni, altri si oppongono, e si viene a sanguinosa battaglia tra i medesimi cittadini. |
A139001084 |
Per tanti mali che l'Italia patì in quel tempo, i settant'anni passati dai Papi in Avignone, soglionsi chiamare i settant'anni di schiavitù babilonica, sia per i gravi danni che ne avvennero all'Italia, sia perchè il Romano Pontefice che è vescovo di Roma, dovendo vivere lontano dalla sua sede, ne seguivano eziandio gravi sconcerti a tutta la cristianità. |
A139001094 |
Divolgatasi la fama del suo grande ingegno, molti illustri personaggi italiani stabilirono di dargli un attestato {309 [309]} pubblico di stima offerendogli di coronarlo in Roma con un serto d'alloro. |
A139001095 |
Ma il Petrarca amò meglio di cingersi l'alloro in quella Roma in cui erano entrati in trionfo gli eroi dell'Italia antica. |
A139001102 |
Ma il pontefice Urbano V desiderava ardentemente di ristabilire in Roma la residenza dei sommi Pontefici, desiderio vivamente dimostrato da tutta la cristianità. |
A139001103 |
Benchè però la vostra sede sia per tutto ove Gesù Cristo ha degli adoratori, Roma ha con voi particolari {312 [312]} legami. |
A139001103 |
«Considerate, egli diceva al Papa, che la Chiesa di Roma è vostra sposa. |
A139001105 |
Urbano mosso da tali motivi e dai caldi inviti degli Italiani, d'altro canto temendo che sopravvenissero altri ostacoli ad arrestarlo, si affrettò ad effettuare la partenza per Roma. |
A139001106 |
Fin dal primo momento che sbarcò a terra tutti i personaggi illustri e costituiti in qualche dignità, corsero a fargli omaggio, e i deputati di Roma andarono a consegnargli la intera signoria della loro città colle chiavi della fortezza di Castel sant'Angelo, che sino allora avevano conservate. |
A139001108 |
Ma il suo successore, di nome Gregorio XI, ritornò a stabilire la sua Sede in Roma nel 1377, e da allora in poi Roma non è più stata senza Papa. |
A139001110 |
Voi intanto, o miei teneri amici, ritenete ben a memoria questo grande avvenimento, e notate che quando i disordini e le discordie costringono il Romano Pontefice ad allontanarsi da Roma, egli è per l'Italia e per la religione un presagio di gravi mali. |
A139001153 |
La Chiesa cattolica era allora travagliata da gravi discordie a segno che molti prelati e cardinali, radunati a concilio in Basilea, città della Svizzera, elessero sommo Pontefice il duca Amedeo mentre un altro papa di nome Eugenio IV regnava a Roma. |
A139001178 |
Così nell'anno 1453, duemila cento cinquanta cinque anni dalla fondazione di Roma, mille cento ventitre dacchè Costantino il Grande vi trasferi la sede dell'impero, mentre regnava un altro Costantino cadde la città di Costantinopoli: caduta terribile che trasse le più belle nazioni del mondo in tetra barbarie, sicchè coloro i quali non vollero conoscere la legittima autorità del successore di s. Pietro dovettero sottomettersi alla barbara oppressione ed alla dura schiavitù degli infedeli che la fecero da tiranni. |
A139001182 |
Intanto Maometto fortemente irritato della sconfitta ricevuta nella Lombardia e più ancora per la resistenza e perdita toccata nell'assedio di Rodi decise di volersi a qualunque costo impadronire dell'Italia, venire a Roma, cacciare il Papa, e della capitale del cattolicismo fare la sede del Maomettismo. |
A139001189 |
Ma il primogenito della famiglia de' Pazzi, chiamato Francesco, era vivamente roso da invidia perchè vedeva primeggiare la famiglia de' Medici, e piuttosto di rimanere in patria andò ad accasarsi a Roma, ove il seguì la maggior parte de' suoi parenti. |
A139001210 |
Roma, Venezia, Parigi ebbero i loro tipografi. |
A139001295 |
A tale effetto egli chiamò a Roma un celebre architetto fiorentino, detto Bramante, e lo incaricò di fare del {377 [377]} palazzo Vaticano, ove dimoravano i papi, il monumento più vasto e magnifico che fosse mai stato al mondo. |
A139001295 |
Intorno a quel tempo medesimo l'antecessore di papa Leone, che si chiamava Giulio II, nel desiderio di rendere Roma la più bella città del mondo, come essa era già la più celebre, determinò di fare un grande edifizio. |
A139001296 |
Mentre il Bramante eseguiva gli ordini del Papa, e dirigeva i lavori del Vaticano, si accorse che la sua avanzata età non gli avrebbe dato campo a terminare l'opera che aveva intrapreso; laonde supplicò il Papa di chiamare il Buonaroti a Roma. |
A139001297 |
Giulio II non ebbe pace, finchè non l'indusse a recarsi a Roma {378 [378]} per dedicare il suo ingegno all'abbellimento del Vaticano, che il Bramante andava facendo. |
A139001298 |
Egli continuò i suoi lavori a Roma per quasi tutto il pontificato di Leone X; ma insorti alcuni dispareri tra lui e Buonaroti, egli partì da Roma, e passò in Francia, ove sapeva che il re lo teneva in gran conto. |
A139001302 |
Dicevano che i più belli capi - lavori di Michelangelo erano di gran lunga inferiori alle statue spezzate e monche, le quali si andavano scoprendo fra le rovine dell'antica Roma. |
A139001307 |
Ma fra gli uomini celebri, di cui Leone X si compiaceva di circondarsi, si dee annoverare Raffaele Sanzio, nativo di Urbino, città non molto distante da Roma. |
A139001307 |
Questo quadro riputato come il primo del mondo era stato dai Francesi nel 1797 trasportato in Francia, ma dopo il 1814 fu restituito a Roma. |
A139001324 |
Fino allora Carlo V aveva rispettato la religione, ma il Papa, che chiamavasi Clemente VII, essendosi rifiutato di concedere cose che egli riputava contro coscienza, Carlo ne fu sdegnato e per far vendetta ordinò al Contestabile di Borbone, il quale comandava gli eserciti spagnuoli in Lombardia, di marciare contro di Roma, impadronirsi della città e della persona del pontefice. |
A139001325 |
Il duca di Borbone con una turba di soldati mercenarii, tra cui tredicimila Tedeschi luterani, le cui brame nulla poteva saziare, si pose in marcia alla volta di Roma. |
A139001327 |
In quel momento, miei cari, nacque in Roma un tale scompiglio che non si può descrivere. |
A139001328 |
Per tre mesi la misera Roma è data in preda alla rabbia di quella sfrenata soldatesca. |
A139001329 |
Pigliando abiti da lutto egli finse profondo dolore pei mali che il Papa aveva patito, e si condusse in persona a Roma. |
A139001342 |
Carlo V dopo essersi rappacificato col Papa mandò quel medesimo esercito, che aveva saccheggiato Roma, a cingere d'assedio Firenze, e così costringere quella città a ricevere quel sovrano, che poco prima aveva cacciato, chiudendogli in faccia le porte. |
A139001366 |
Gregorio si accorse di tale inconveniente, e nel desiderio di ripararlo radunò in Roma i più rinomati astronomi di quel tempo, cioè quegli uomini che in maniera particolare si erano dedicati a studiare il corso del sole e delle stelle, e i varii loro movimenti, e d'accordo con essi stabilì che ogni quattro secoli ci fosse un giorno bisestile di meno, il quale periodo di tempo giunge appunto a formare un giorno pell'accumulazione degli undici minuti di ciascun anno. |
A139001409 |
A tal fine egli si {418 [418]} recò a Roma ove fu solennemente ricevuto dal Sommo Pontefice; tutto si apparecchiava per quella gran cerimonia, se non che ben diverse erano le disposizioni del cielo. |
A139001409 |
Il suo corpo nobilmente vestito, e con la chioma cinta d'alloro, fu portato con solenne pompa per le vie di Roma al sepolcro. |
A139001418 |
Desideroso che il suo sistema fosse approvato dalla Chiesa, Galileo andò a Roma, e vi riscosse grandi applausi per le nuove sue scoperte. |
A139001419 |
Io sono stato costretto a {422 [422]} «ritrattare la mia opinione, e in punizione mi furono «proibiti i miei dialoghi, e venni congedato dopo sei «mesi di dimora in Roma. |
A139001478 |
Allora l'Alberoni comprese che si era dato al maneggio di affari non adatti alla sua vocazione; perciò tutto confuso si ritirò in Roma, dove nell'afflizione finì i suoi giorni nel 1752, insegnando come le umane grandezze siano il bersaglio degli uomini, e come in un momento rendano infelice chi il giorno prima si trovava al colmo della prosperità. |
A139001489 |
Egli era figlio di un povero mercante di Roma, il quale per mancanza di mezzi non poteva mandare a scuola il figliuoletto; ma un certo avvocato di nome Gravina sentendolo un giorno a recitare alcune rime all'improvviso, lo prese con sè e lo ammaestrò nelle lettere greche, latine e italiane. |
A139001536 |
Roma e la Romagna formavano lo stato della Chiesa. |
A139001542 |
Il Papa Pio VI sospettava della loro mala fede; tuttavia non volendo risparmiar cosa alcuna che potesse contribuire a rimuovere almeno da una parte de' suoi sudditi quei flagelli, e salvare la città di Roma dall'invasione francese, pagò la somma richiesta; e poichè non trovava modo di radunar tanto denaro, fu costretto a vendere molte cose sacre. |
A139001542 |
Ma quando i Francesi comandati dal generale Berthier ebbero tra le ingorde mani il chiesto denaro, entrarono in Roma, pubblicarono che il Papa era decaduto dal suo potere temporale, allontanarono le guardie romane e in luogo di quelle vi misero soldati francesi. |
A139001542 |
Quindi il Piemonte perduto il suo re, fu ridotto a repubblica detta subalpina; Milano fu la capitale della repubblica denominata cisalpina, e così l'esercito francese avanzandosi era giunto presso Roma. |
A139001545 |
Sebbene nulla temesse per sè, tuttavia i gravi mali, che vedeva sovrastare alla religione, la sua età avanzata, molti incomodi corporali facevanosì che il cadente Pontefice mostrava vivo desiderio e chiedeva quasi per grazia di potersene morire a Roma. |
A139001546 |
Di notte oscura, per cattivo tempo, il Papa venne da Roma condotto in un convento di Certosini a Firenze. |
A139001555 |
E fu proprio un tratto della provvidenza divina che gli Austriaci venissero a scacciare i repubblicani da Roma, e trasportassero il teatro della guerra in Piemonte; onde i cardinali poterono radunarsi a Venezia ed eleggere papa un cardinale di nome Chiaramonti, che prese il nome di Pio VII.. |
A139001556 |
Compiuta tale elezione il Papa si portò a Roma, e venne solennemente ristabilito sul trono pontificio. |
A139001556 |
In simile guisa quando Napoleone chiese al Papa di recarsi a Parigi per andarlo a coronare imperatore era tranquillo possessore di Roma. |
A139001557 |
Pertanto Pio VII si parte da Roma, attraversa una gran parte della Francia, e fra universali acclamazioni entra in Parigi, e mette la corona imperiale sul capo di Napoleone nel 2 dicembre 1804. |
A139001559 |
Così nel 1809 mentendo alle fatte promesse e dando un segno di nera ingratitudine verso il Papa dichiarava lo Stato Romano annesso alla Francia, e Roma la seconda città dell'impero. |
A139001559 |
Perciò Napoleone cominciò coll'imporre alla Santa Sede un tributo di parecchi milioni, per pagare i quali il Papa fu costretto a vendere molti oggetti destinati al divin culto; poscia comandò ad un {464 [464]} suo generale d'impadronirsi degli Stati Romani, e della medesima città di Roma. |
A139001560 |
Perciocchè se si può appellare ladroneccio lo spogliare un sovrano del suo Stato, che diremo di Napoleone monarca cattolico, che osò detronizzare, e mandare in carcere il sommo Pontefice capo della cattolica religione, dal quale aveva ricevuto tanti servigi, ed a cui era debitore della sua consacrazione imperiale, tanto più che Roma in confronto de' molti regni da lui conquistati era poca cosa? Ma l'ambizione conduceva Napoleone a tali eccessi, e questa medesima ambizione servì molto ad alienargli i buoni, sicchè fin d'allora si potè prevedere che la sua potenza non sarebbe durevole. |
A139001562 |
Nel 1811 creò re di Roma un proprio suo figliuolino, nato da Maria Luigia, figlia dell'imperatore d'Austria. |
A139001574 |
Con questo mezzo potè compiere un suo desiderio di recarsi a Roma per disegnare i capo-lavori degli antichi artisti. |
A139001577 |
A questi mali si aggiunsero i disordini per cui il Papa fu allontanato da Roma; di che il Canova disgustato, si ritirò in sua patria ed ivi dimorò finchè l'imperatore d'Austria lo chiamò alla sua corte per fargli eseguire alcuni lavori, promettendogli pensione e buoni stipendi; a patto però che mettesse studio a Vienna. |
A139001577 |
E ciò fu sempre verificato dalla storia, che quando i disordini mettono scompiglio in Roma, che si può a buon diritto chiamare madre delle arti, colla miseria vi succede il decadimento delle scienze e delle arti. |
A139001577 |
Nell'anno 1798 essendo Roma invasa dalle soldatesche della repubblica francese, non v'era più chi volesse spendere danaro in quadri, statue e architettura: quindi le arti languivano e la miseria era generale. |
A139001578 |
Acquietate alquanto le cose di Roma, Canova vi si ricondusse e venne accolto onorevolmente dal Papa che lo creò cavaliere ed ispettore delle belle arti. |
A139001579 |
- Come vanno le cose a Roma?. |
A139001580 |
- Maestà, Roma languisce, gli antichi monumenti rovinano, il commercio è interrotto. |
A139001581 |
- Visiterò Roma; amo il bene dell'umanità, e quello voglio. |
A139001584 |
Conversando poi famigliarmente col gran capitano lo {472 [472]} ritrasse in creta per iscolpirlo in marmo, e appena ebbe compiuto il suo lavoro si mise in viaggio alla volta di Roma, vivo oggetto de' suoi desideri e sua dimora prediletta. |
A139001586 |
Mentre stava compiendo il suo lavoro, il valente scultore conversando con Napoleone spesso colle lagrime agli occhi, diceva: - Maestà, io vi raccomando le accademie di Roma, di Venezia e di Firenze. |
A139001590 |
Caduto Napoleone, il Sommo Pontefice Pio VII ritornato a Roma incaricò il Canova di andare a Parigi a riconoscere i monumenti d'arte che i Francesi avevano trasportati da Roma e dagli Stati papali. |
A139001590 |
Quei monumenti con indicibile gioia del popolo italiano vengono restituiti a Roma. |
A139001591 |
Non potendo il Canova rifiutare il dono del sovrano ne usa così nobilmente, che meglio non possono fare i principi, distribuendo quel danaro alle accademie, ai giovani più studiosi, agli artisti poveri di Roma. |
A139001592 |
Le sue sculture furono tutte riguardate quali altrettanti capo-lavori; tra i quali una effigie colossale di Pio VI che forma tuttodì uno speciale ornamento del tempio di S. Pietro in Roma. |
A139001607 |
La Provvidenza preservò per allora la città di Roma dai disastri della guerra. |
A139001618 |
Il piano era di fare una repubblica sola di tutta l'Italia, e perciò allontanare il Papa da Roma e detronizzare tutti i re d'Italia. |
A139001632 |
E noi abbiamo argomenti per credere che nella maggior parte quegli atti di ossequio e di rispetto fossero sinceri; ma un numero considerevole, per lo più forestieri, erano accorsi a Roma per eccitare lo spirito di rivolta e {489 [489]} approfittare di quei medesimi favori, che il Papa concedeva per valersene a danno di lui. |
A139001632 |
Gl'Inglesi, che sono protestanti, i Turchi, che sono avversi al nome cristiano, andavano a gara a far regali e dare segni di stima e di venerazione verso il Pontefice di Roma. |
A139001632 |
Mentre le sciagure si andavano moltiplicando sopra i Piemontesi, gravissimi disastri avvenivano in Roma. |
A139001633 |
Molti uomini che già avevano messe sossopra le cose d'Italia negli anni precedenti, quasi quei medesimi che avevano messo a soqquadro le cose politiche nei varii regni della penisola, si recano a Roma, per indurre il Papa a dichiarare la guerra agli Austriaci. |
A139001634 |
Allora si cominciò a gridare più che mai che il Papa dovesse dichiarare la guerra agli Austriaci; gli schiamazzi giunsero a tal segno, che minacciavasi di stabilire in Roma un governo provvisorio, qualora il Papa se ne fosse rifiutato. |
A139001634 |
Nulla valse il loro coraggio e dovettero ritornar a Roma dopo di aver toccate varie sconfitte. |
A139001637 |
In tutti i paesi, che egli ebbe a percorrere, fece conoscere la grande sua abilità nel maneggio dei grandi affari, specialmente presso la nazione francese, che lo rivestì della dignità di ambasciatore dei Francesi presso alla corte di Roma; e sostenne con gloria l'incarico affidatogli da quella nazione. |
A139001644 |
Da quel momento il novello ministro si pose con coraggio a riordinare le cose di Roma; e mentre si adoperava pel riordinamento civile dello Stato Romano, trattava in Napoli, in Firenze ed in Torino le basi di una confederazione degli Stati Italiani. |
A139001661 |
Questo, miei teneri amici, è il ritratto delle cose di Roma. |
A139001663 |
Comunque fosse, venne arrestato prima dell'esecuzione del nero progetto, e incatenato fu condotto a Roma, condannato alla galera a vita. |
A139001669 |
La fuga del Papa da Roma è fissata. |
A139001671 |
Di qui a poco vi racconterò le vicende del sovrano Pontefice durante la sua assenza dalla santa Sede; ora facciamo ritorno alle cose di Roma. |
A139001672 |
I buoni rimasero addolorati, perchè sebbene sperassero che il Papa sarebbe poi ritornato a Roma, tuttavia temevano le conseguenze di quella precipitosa partenza. |
A139001672 |
Quelli che erano indifferenti rimasero stupidi perchè non s'immaginavano un fatto di tal genere; e fuvvi chi disse fin d'allora, che l'aver costretto il Papa a fuggire da Roma era un costringere le potenze straniere a venirlo a restituire sul suo trono. |
A139001672 |
Solamente i ribelli fecero feste di allegrezza: sulle prime essi invitarono il papa a ritornare a Roma, al quale invito certamente Pio IX non potè risolversi di accondiscendere, perciocchè avrebbe esposto la sua persona e la sua autorità ai pericoli di prima. |
A139001674 |
Rimarrò qui in Roma senza lasciarmi spaventare. |
A139001674 |
Se essi lasciarono Roma e seguirono il Santo Padre, lo fecero per amore e per ubbidienza; così se io qui rimasi, fu per ubbidienza e per amore al Santo Padre, il quale desiderò che io non abbandonassi questo stabilimento che dà ricovero a tanti giovani sventurati. |
A139001677 |
E quasi per formare una stabile unione e fratellanza, Mazzini dalla Toscana si portò a Roma. |
A139001677 |
I rivoluzionari della Toscana, stimolati da Mazzini, capo degli sconvolgimenti di questi tempi, proclamarono eziandio la repubblica e si unirono ai Romani per far Roma capitale della Gran Repubblica Italiana. |
A139001682 |
Roma era tutta in disordine. |
A139001684 |
La Spagna crede «che le potenze cattoliche non potrebbero «abbandonare la libertà del Papa all'arbitrio della città di «Roma, e permettere che, mentre tutte le nazioni si «fanno premura di dare al Pontefice prove del loro «profondo rispetto, una sola città d'Italia ardisca «oltraggiare la sua dignità, e porlo in uno stato di «dipendenza di cui ella potrebbe abusare un giorno «come potere religioso. |
A139001686 |
Intanto cosa ben degna d'essere osservata si è, che i due soli Re cattolici i quali non poterono prestarsi per ricondurre il Papa a Roma, fossero ambidue in breve costretti a lasciare il proprio trono ed andarsene in esilio. |
A139001687 |
Quei soldati avevano la fronte serena come il cielo, il cuore quieto; erano contenti e alteri, perchè andavano a combattere per la più giusta e più santa fra tutte le cause; andavano a Roma per atterrare la tirannia; e senza por mente al pericolo pensavano alla verace gloria. |
A139001688 |
Solamente i Francesi camminarono verso Roma che era il centro dove erano radunati i nemici. |
A139001689 |
Sicchè gli alleati andando a Roma si può dire che andavano a distruggere e combattere un nido di colpevoli fuorusciti che si erano radunati nella capitale della cristianità. |
A139001689 |
Venne ad unirsi a loro Garibaldi, nativo di Nizza marittima, famoso {505 [505]} capitano di ventura, alla testa di mille e cinquecento uomini scelti, i quali furono accolti con entusiasmo da quelli che avevano in mano il governo di Roma. |
A139001690 |
Tuttavia io debbo confessarvi che i francesi, volendo per quanto era possibile risparmiare lo spargimento del sangue, malgrado il loro coraggio e il loro valore dovettero combattere circa tre mesi sotto alle mura di Roma prima di poter entrare in città. |
A139001692 |
Immensa folla circonda lo stato maggiore; ognuno accorre intorno al cavallo su cui sta il comandante in capo di nome Oudinot, per vedere più da vicino il vincitore delle bande rivoluzionarie, il liberatore di Roma. |
A139001694 |
Allora Oudinot per dare un segno di venerazione al Santo Padre e far conoscere al mondo tutto che egli intendeva di sostenere la causa del capo della cristianità, mandò immediatamente le chiavi di Roma a Pio IX; poscia si occupò per ristabilire l'ordine e la tranquillità negli Stati Pontifici. |
A139001694 |
In quelle incertezze un certo Mareschi, mal vestito, piccolo di statura e di aspetto ordinario, coperta la fronte da un berretto di seta nera, e sopra a questo un cappello a tese larghe si presenta alla porta del Governatore {507 [507]} di Roma di nome Rostolan. |
A139001694 |
Ma incontrava grave difficoltà, perchè quasi tutte le persone capaci di coadiuvarlo eransi allontanate da Roma. |
A139001718 |
Da tutte le parti s'indirizzavano congratulazioni al generale Oudinot perchè aveva liberata Roma. |
A139001722 |
Quando il generale francese mandò le chiavi della città a Pio IX, gli partecipò eziandio la liberazione di Roma e degli Stati Romani, significandogli che poteva liberamente ritornare sul trono. |
A139001724 |
Ah! parlatemi de' miei figli di Roma e di Francia! Quanto debbono aver sofferto! quanto pregai per loro!» ed ascoltava con paterna premura il racconto dei patimenti dell'esercito francese e le circostanze minute de' suoi lavori molto prolungati per risparmiare alla santa città disastri irreparabili. |
A139001724 |
Pio IX sarebbe immediatamente ritornato a Roma, ma fu giudicata cosa prudente il ritardare finchè le cose fossero {510 [510]} alquanto consolidate, ed egli avesse anche avuto tempo di provvedere ai bisogni dello stato. |
A139001724 |
Quando giunse a Pio IX la notizia che Roma era stata liberata, ne fu commosso fino alle lagrime. |
A139001725 |
Da ogni parte affollavansi le popolazioni sulla via che doveva prendere l'augusto Pontefice; uomini e donne, vecchi e fanciulli, da ogni parte venivano colla gioia sul volto e le benedizioni sulle labbra a contemplare il sembiante di un sovrano che seco riportava la fortuna di Roma. |
A139001725 |
Il Sommo Pontefice volle passare a Napoli, e di là prese il cammino per Roma. |
A139001725 |
Sparsa la notizia che Pio IX era per far ritorno a Roma, tutte le città de' suoi Stati si preparavano ad una gran festa; moltissimi illustri personaggi dai vari paesi della cristianità si recarono a Roma che divenne ingombra di carrozze e di forestieri, tutti là accorsi per assistere e cooperare alla grande solennità. |
A139001727 |
Il dì seguente il Papa continuò il suo cammino verso Roma. |
A139001730 |
Finalmente giunto sulla piazza del Vaticano i soldati della Francia, i liberatori di Roma, schierati come in ordine di battaglia, s'inginocchiano e presentano le armi e chiedono dal Papa la benedizione. |
A139001731 |
La religione cattolica personificata in Pio IX tornava in Roma, e tornava potente offerendo la misericordia all'ingratitudine, ed il perdono ai pentiti. |
A139001731 |
Poche ore dopo Roma apparve un immenso fuoco. |
A139001732 |
Così dal ritorno di Pio IX a Roma fino a' nostri dì non ci fu più alcun fatto politico che abbia dato qualche importanza alle cose d'Italia. |
A139001732 |
I Francesi gloriosi d'aver ricondotto sul suo trono il capo della cristianità ritornarono in gran parte al loro paese, lasciando una guernigione in Roma sufficiente per opporsi ai disordini che per avventura i malevoli venissero a suscitare. |
A139001763 |
Napoleone I facendo condurre il Papa lontano da Roma ed appropriandosi i suoi domimi si scavò la fossa sotto ai piedi e vi rovinò dentro; al contrario Napoleone III, {522 [522]} allora solamente presidente della Repubblica francese, essendosi adoperato di ricondurre il Papa a Roma, fu dal cielo benedetto. |
A139001795 |
Oggi è monte dell'Aglio, o Rocca del Papa, in Campagna di Roma. |
A139001796 |
Allia, fiume che ha sbocco nel Tevere, poco lungi da Roma, oggidì riviera di S. Giovanni della Torre. |
A139001800 |
Anagni o Anagnia, antica città dell'Italia nella Campagna di Roma. |
A139001803 |
Teverone, torrente ne' Sabini, che si versa nel Tevere vicino a Roma. |
A139001805 |
Terracina, città nella Campagna di Roma. |
A139001814 |
Ardea, città considerevole del Lazio, situala a venti miglia da Roma verso il mezzodì. |
A139001816 |
Ariccia, piccola città della Campagna di Roma. |
A139001831 |
Aventino, uno de' sette colli sopra cui è fabbricata Roma, og. |
A139001848 |
Boii, popolo della Gallia, che nel quarto secolo di Roma, passate le Alpi, si fissò nell'Umbria e nell'Etruria. |
A139001882 |
Celio, uno de' sette Colli di Roma, og. |
A139001950 |
Fidena, città del territorio Sabino sul Tevere, vicino allo sbocco dell'Aniene, a cinque miglia da Roma. |
A139001956 |
Fregelli, antica città del Lazio, oggi Ponte Corvo, nella Campagna di Roma. |
A139001960 |
Gabio, città del Lazio, all'oriente di Roma, sussistente prima di Romolo, sulla slrada di ponente, og. |
A139002001 |
Laurento, oggi S. Lorenzo, nella Campagna di Roma. |
A139002002 |
Dicevasi Lazio antico dalla Toscana e dal Tevere fino a Terracina; e questo oggidì è la Campagna di Roma. |
A139002070 |
Giace all'imboccatura del Tevere, distante dieci miglia da Roma. |
A139002074 |
Palatino, uno dei sette colli sopra cui è fabbricata Roma. |
A139002077 |
Preneste, antica città d'Italia, nella Campagna di Roma. |
A139002102 |
Palestrina, città del Lazio, verso l'Oriente di Roma. |
A139002116 |
Dopo la dissoluzione dell'impero occidentale, Roma divenne capitale del callolicismo, mondo morale. |
A139002116 |
Roma, città capitale dell'impero Romano, fino a che questo rimase intero. |
A139002174 |
Tevere, fiume notissimo dell'Italia, sul quale risiede Roma, e che anticamente divideva l'Etruria dagli Umbri, dai Sabini e dal Lazio. |
A139002175 |
Aniene, torrente che si versa nel Tevere vicino a Roma. |
A139002177 |
Tibur, ora Tivoli, città celebre lontana 15 miglia da Roma sull'Aniene. |
A139002194 |
Tuscolo, città del Lazio, nelle vicinanze di Roma, ora è detta Frascati. |
A139002212 |
Volsci, popolo del Lazio, che occupava un tratto di territorio lungo il mare Tirreno, che corrisponde ad una porzione dell'odierna Campagna di Roma. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000025 |
Allora che, miei cari giovani, leggeste la Storia Sacra, avrete senza dubbio notato come i prodi Maccabei centosessanta anni circa prima della venuta del Salvatore mandarono ambasciadori a Roma per fare alleanza coi Romani già divenuti padroni di tutta l'Italia |
A140000032 |
Sulle medesime vette degli Appennini d' Etruria, ma un po' più a mezzodì, trae la sorgente il gran fiume Tevere, il quale passa nel mezzo di Roma e va a scaricare le sue acque nel mare di Toscana vicino al porto d'Ostia. |
A140000061 |
Cacciatolo dal regno {21 [21]} diedero principio alla fondazione di Roma in quel medesimo luogo ove erano stati salvati. |
A140000061 |
Devo qui farvi notare che la stirpe, la nascita di questi due fratelli e la fondazione di Roma sono mischiate di molte favole; ond'io esporrò quanto sembrami più degno di essere creduto nelle storie antiche. |
A140000061 |
Dicesi adunque che 400 anni prima della fondazione di Roma un principe di nome Enea, dopo la distruzione di una città dell'Asia Minore detta Troia, approdasse alla foce del Tevere e prendesse terra nel vicino paese del Lazio. |
A140000063 |
Così quella che doveva divenire la regina delle città fondavasi da un' orda di avventurieri, e Romolo fratricida le dava il suo nome, chiamandola Roma e, facendola ricettacolo di ogni sorta di masnadieri, si costituì loro Re. |
A140000064 |
Roma fu fondata alle falde di un colle detto Palatino, e coll'andare del tempo ampliata venne a rinchiudere nella sua cerchia fino a sette colli. |
A140000065 |
Finse egli di voler celebrare in Roma una grande festa e la fece annunziare a suon di tromba, invitando i popoli vicini ad intervenirvi. |
A140000065 |
Questi altamente sdegnato per l'oltraggio fatto a' suoi sudditi si pose alla testa di un formidabile esercito e mosse contro ai Romani, i quali in breve furono costretti a rinchiudersi dentro le mura di Roma. |
A140000066 |
Allora fu conchiusa la pace a queste condizioni: I Sabini lasciando la loro città detta Curi o Quiri verranno a porre le loro stanze in Roma; Tazio regnerà congiuntamente a Romolo sui due popoli uniti. |
A140000084 |
Era nel quarantesimo anno dell' età quando si presentarono due messaggieri ad offrirgli la dignità reale a nome del popolo e del senato di Roma. |
A140000084 |
Fu grandissima la gioia in Roma, allora che si seppe che Numa era re dei Romani |
A140000086 |
A questo fine trasportò in Roma il culto di parecchie divinità venerate in altri paesi d'Italia. |
A140000092 |
Erano in Roma tre giovani fratelli, robusti e guerrieri detti i tre Orazi. |
A140000092 |
La provvidenza che destinava Roma ad essere dominatrice di tutta l'Italia, dispose che al pacifico Numa succedessero l'un dopo l'altro due re coraggiosi e guerrieri, i quali dilatassero i confini della potenza romana sopra gli altri popoli italiani. |
A140000094 |
Gli Albani vennero condotti a Roma, dove per grazia loro si permise la costruzione di case sopra un colle detto monte Celio; e così la nazione degli Albani divenne romana. |
A140000095 |
Lo stesso Tullo dopo avere intimata la guerra ai Fidenati, la mosse eziandio contro ai Veienti, popoli guerrieri abitanti non lungi da Roma, i quali dopo sanguinose battaglie dovettero anche arrendersi alla crescente potenza dei Romani. |
A140000096 |
Anco Marzio nipote di Numa, quarto re di Roma, diede principio al suo regno col ristabilire le sacre cerimonie ed il culto degli Dei, trascurato dal suo antecessore. |
A140000097 |
Malgrado l'amor che aveva per la pace fu costretto a prendere le armi contro ai Latini, i quali dimoravano a poca distanza {31 [31]} da Roma. |
A140000098 |
Ma seppe usare generosità verso i vinti, avendo ad essi soltanto imposto di venire ad abitare in Roma, dove permise loro di costruirsi case sopra un colle detto monte Aventino. |
A140000099 |
Egli non si contentò di aumentare colle sue conquiste il numero dei sudditi e di fortificare la città, ma fece altresì scavare alla foce del Tevere, cioè nel luogo in cui quel fiume si scarica nel Mediterraneo, un porto profondo per accogliervi le navi, che portassero in Roma le provvigioni necessarie alla sussistenza. |
A140000101 |
Un cittadino di Corinto per nome Demarato era venuto a stabilirsi in Tarquinia, città dell'Etruria, donde Lucumone suo figliuolo recossi a Roma, cangiando il nome in quello di Tarquinio. |
A140000113 |
A quel tempo viveva in Roma un giovanetto chiamato Giunio, di cui Tarquinio aveva fatto morire il padre e il fratello spogliandoli de' loro beni. |
A140000114 |
La fortezza del Campidoglio era fabbricata sulla sommità del colle, che trovandosi nel centro di Roma poteva servire a difesa della città. |
A140000116 |
Prese quindi le armi, si diede a correre per Roma gridando: «Chi ama la patria a me si unisca per iscacciare Tarquinio e gl'infami suoi figli, autori di tanti mali.» La sollevazione fu generale, e Tarquinio, il quale allora trovavasi all'assedio di Ardea, città del Lazio, si avviò tosto verso di Roma, che gli chiuse le porte in faccia. |
A140000118 |
Sette re governarono Roma nello spazio di 240 anni; l'ultimo fu Tarquinio detto il Superbo per distinguerlo dall'altro Tarquinio soprannominato Prisco ovvero il Vecchio. |
A140000122 |
I Tarquinii avendo invano provato la via delle negoziazioni per risalire sul trono, tentarono una nuova rivoluzione in Roma. |
A140000124 |
Porsenna pertanto con un esercito numeroso e munito di ogni sorta di macchine da guerra andò ad assediare la città di Roma, persuaso di poterne costringere i cittadini ad assoggettarsi alle sue armi. |
A140000124 |
Tarquinio respinto dai Romani eccitò l'Italia tutta contro di Roma. |
A140000126 |
Stupì Porsenna a tanto coraggio; e risolvette di soggiogare i Romani colla fame, vale a dire facendo sì che niuna sorta di commestibile potesse entrare in Roma. |
A140000127 |
Porsenna stupefatto a tale eroismo rimandò Muzio libero a Roma, il quale in memoria di quella coraggiosa azione ricevette il soprannome di Scevola, cioè monco. |
A140000132 |
Roma divenuta repubblica, lungi dal provare la felicità di un buon governo, si accorse che in luogo di un padrone doveva sopportarne molti, i quali la facevano da tiranni. |
A140000133 |
I Latini, che erano già stati vinti da Anco Marzio, approfittando delle intestine discordie dei Romani, non vollero più riconoscere l'autorità di Roma, e contro quella impugnarono le armi. |
A140000136 |
Qui devo farvi notare come, uscito appena Larzio di carica, le oppressioni ricominciarono così violente, che alzatosi un grido d'indignazione la maggior parte della plebe uscì di Roma e si ritirò sopra un vicino monte. |
A140000137 |
Intanto i nemici di Roma si apparecchiavano ad assalirla profittando delle discordie dei cittadini. |
A140000140 |
In questa maniera Roma mitigando la sua ferocia raccoglieva dagli Etruschi e da altre nazioni vicine il mezzo di promuovere le scienze e le arti in modo, che gli uni potessero attendere al commercio ed alla coltura dei campi, gli altri pensare all'amministrazione dello Stato e alla difesa della patria. |
A140000141 |
Dove noi vediamo ora la campagna di Roma, era anticamente il paese dei Volsci, popoli che furono molto tempo formidabili ai Romani, e fecero loro toccare molte sconfitte. |
A140000142 |
Bandito da Roma mi offro a te; e se la tua repubblica non vuole servirsi di me, io ti abbandono la mia vita. |
A140000142 |
Condottolo poscia nel palazzo, concertarono insieme per allestire un esercito, e marciare tosto contro Roma. |
A140000142 |
Il dolore che provò per l'ingratitudine de' suoi concittadini, il rincrescimento di dover vivere lontano dalla madre, dalla moglie e da' suoi figliuoli lo posero talmente fuori di se, che andò ad unirsi coi Volsci a danno di Roma. |
A140000142 |
Tuttavia dopo molti servigi renduti ai Romani cadde loro in sospetto, quasi che ambisse di essere fatto re; fu perciò costretto ad uscire di Roma per andarsene in esilio. |
A140000143 |
Alla nuova che Coriolano veniva alla volta di Roma con forte esercito di Volsci, il terrore invase l'animo di tutti i cittadini; ne eravi generale tanto abile che potesse stare a fronte di Coriolano. |
A140000143 |
Forse il destino mi serbò ad una sì lunga vecchiaia per vedermi un figlio prima esiliato, poi nemico? Come ti regge l' animo di mettere a sangue e fuoco quel terreno stesso, in cui foste allevato e nutrito? Me infelice! Se io non ti avessi generato, Roma non sarebbe saccheggiata: se io non fossi madre, tua moglie e i tuoi figliuoli non paventerebbero le catene.» A così fatte parole Coriolano profondamente commosso colle lagrime agli occhi corre, abbraccia la madre, la moglie ed i figliuoli, dicendo: «Andate; voi salvate Roma, ma perdete il figlio, prevedo la mia sorte, ciò non ostante appago i vostri desideri e non sia mai che una madre abbia pianto invano ai piedi di un suo figliuolo.» Al ritorno di Veturia, Roma si colmò di gioia e fu fatta grande festa. |
A140000147 |
In una occasione in cui i Veienti marciavano minacciosi sopra Roma, una famiglia detta Fabia composta di trecento uomini; pensò di affrontare quegli assalitori. |
A140000148 |
I Volsci e gli Equi, popoli essi pure non molto distanti da Roma, vennero a dichiarare la guerra ai Romani. |
A140000148 |
Questa trista novella pose Roma {45 [45]} nella più grave costernazione; nè trovavasi chi ardisse portare soccorso al pericolante esercito. |
A140000149 |
Tosto il Senato gli mandò ambasciatori a pregarlo di accettare la dittatura e venire a salvare Roma. |
A140000150 |
Giunto a Roma allestì colla massima prestezza un esercito, e quasi prima che i nemici potessero avvedersene piombò loro addosso. |
A140000155 |
Era in Roma una virtuosa fanciulla di nome Virginia. |
A140000155 |
Ritornati quei tre patrizi a Roma, fu affidato a dieci magistrati l'incarico di esaminare quanto essi avevano raccolto, e ridurlo a forma di codice civile, cui fecero scolpire sopra dodici tavole di bronzo. |
A140000157 |
Tutta Roma è in rivolta. |
A140000158 |
Poco dopo furono suscitate nuove discordie in Roma. |
A140000160 |
Le sue campagne sono fertilissime, ed i Romani ne traevano tanti prodotti, che fu per molto tempo appellata il granaio di Roma. |
A140000177 |
Essi avevano sempre dato che fare ai Romani, e Veio loro capitale aveva il primato sopra la stessa Roma per grandezza, ricchezza e potenza. |
A140000177 |
In quei tempi i Veienti erano gli avversari di Roma meglio esercitati nelle armi che tutti gli altri popoli d'Italia. |
A140000179 |
Ne riportarono ricco bottino, e per questa gloriosa conquista Camillo fu condotto a Roma in trionfo. |
A140000181 |
Costoro, guidati da Brenno loro re, invasero varie parti d'Italia, e penetrati nell'Etruria andarono ad assediare la città di Chiusi alleata di Roma. |
A140000182 |
Il Senato spedì tre ambasciatori per invitare i Galli a rispettare gli amici di Roma. |
A140000183 |
Allora Brenno senza alcuna resistenza con incredibile prestezza pervenne alle porte di Roma, che trovò quasi vuota di abitanti: perciocchè all'avvicinarsi di quei formidabili nemici eransi i cittadini in massima parte dati alla fuga, ad eccezione di quelli i quali per vecchiezza o per infermità non avevano potuto muoversi. |
A140000183 |
Di che montato Brenno in grande furore, risolvette di avviarsi coll'esercito contro Roma per farne terribile vendetta. |
A140000183 |
Queste indegne maniere di operare accesero Brenno di sdegno, il quale mandò a farne querela a Roma. |
A140000184 |
Fu appiccato il fuoco alle case, le quali tutte rimasero incenerite, cosicchè Roma divenne un mucchio di rovine. |
A140000185 |
Mentre Brenno {54 [54]} incalzava l'assedio, intese che il valoroso Camillo, invitato da'suoi, veniva per salvare la patria e che con forte esercito era giunto alle porte di Roma. |
A140000186 |
Venuto quindi alle mani costrinse l' esercito nemico ad allontanarsi da Roma. |
A140000187 |
Già la città risorgeva dalle sue rovine, allora che un'orribile pestilenza, dopo avere desolati molti paesi dell'Italia, si dilatò fino a Roma. |
A140000189 |
I popoli della Campania {55 [55]} avevano mandato ad implorare la protezione de' Romani contro alle infestazioni dei Sanniti, ed il Senato di Roma ordinò a questi che cessassero dalle ostilità. |
A140000191 |
Poco dopo questa vittoria l' esercito di Cornelio si ammutinò, e già si avanzava contro Roma, quando il Settato mandò loro incontro Valerio, il quale colla sua affabilità seppe placare gli animi dei ribelli ed allontanare cosi una guerra civile. |
A140000195 |
E questa l'unica volta che i soldati romani siano stati costretti a passare sotto al giogo: e ne furono sì pieni di vergogna, che camminarono in silenzio verso di Roma, nè vollero entrarvi se non di notte, andando ciascuno a nascondersi nella propria casa. |
A140000199 |
Furono mandati da Roma ambasciatori a chiedere soddisfazione, e questi stessi vennero gravemente oltraggiati. |
A140000209 |
In questo modo liberavano Roma dai pericoli, cui suole essere condotta una città da un popolo numeroso e stretto dalla miseria, e nello stesso tempo raffrenavano i vinti e ne impedivano le ribellioni. |
A140000209 |
Ma Roma non avrebbe certamente potuto conservare il frutto di tante vittorie, se la politica del Senato non avesse saputo inventare un mezzo per tenere a freno i popoli vinti. |
A140000210 |
Le conquiste fatte dai Romani nello spazio di cinque secoli erano estese a tutti i paesi d'Italia, così che cinquecento anni dopo la fondazione di Roma erano considerati come i soli padroni della penisola. |
A140000212 |
La loro capitale era Cartagine, fondata due secoli prima di Roma. |
A140000218 |
A questo effetto mandarono a Roma ambasciatori, e con essi lo stesso Regolo già da quattro anni rinchiuso in oscura prigione, persuasi che avrebbe sollecitato il Senato ad accondiscendere. |
A140000219 |
Giunti gli ambasciatori a Roma furono accolti in Senato, tutti i senatori erano disposti a dare il voto per la pace, soltanto Regolo rinunziando all' utile proprio, pieno di amore di patria, asserì che non dovevasi accettare alcuna condizione di pace, se non quando Cartagine avesse ceduto a Roma. |
A140000220 |
Il Senato aderì al consiglio di Regolo, ma lo consigliò a non più partire da Roma, perchè i Cartaginesi lo avrebbero fatto morire. |
A140000221 |
Roma stanca anch'essa, la concedette alle stesse condizioni già proposte da Regolo, cioè:. |
A140000224 |
3° Non potessero muovere guerra agli alleati di Roma, nè condurre alcun legno da guerra in paese Romano. |
A140000225 |
4° Fossero tostamente spediti a Roma i prigionieri ed i disertori senza verun riscatto. |
A140000228 |
Annibale fatto adulto, malgrado la pace conchiusa tra Roma e Cartagine, risolvè di attaccare i Romani, e con una armata di ben cento cinquanta mila uomini traversò il Mediterraneo, penetrò nella Spagna, assalì e distrusse Sagunto, città alleata dei Romani, e ciò per farsi strada a venire in Italia. |
A140000236 |
Difatto se dopo la sconfitta di Canne Annibale fosse andato a Roma, la guerra sarebbe stata finita, e la potenza dei Romani abbattuta per sempre. |
A140000236 |
Un ufficiale di Annibale il consigliava a correre immediatamente su Roma, e come vide rifiutato il suo consiglio soggiunse: Generale, voi sapete vincere, ma non sapete approfittare della vittoria. |
A140000237 |
Pervenuta a Roma la notizia del disastro di Canne, la costernazione fu universale: grida e gemiti da tutte parti: niuno sapeva a che partito appigliarsi. |
A140000238 |
Quando poi volle riporsi in viaggio e marciare su Roma, si accorse, ma troppo tardi, che i soldati avevano perduto l'abitudine delle fatiche e dei disagi. |
A140000239 |
Annibale, perduta ogni speranza di poter abbattere Roma, si allontanò da quella città, dopo di averla appena veduta, e pieno di sdegno andò a nascondersi vicino a Taranto, alla estremità dell'Italia. |
A140000240 |
Roma mancava tuttora di un capitano da mettere a fronte di Annibale, e le perdite dai Romani sofferte si attribuivano sempre all'inabilità dei generali. |
A140000241 |
Tornato a Roma e fatto console, per costringere Annibale ad uscire dall'Italia, reputò ottimo consiglio passar coll'armata in Africa e portare lo spavento alle porte di Cartagine, nel tempo stesso che essa aveva un esercito vicino a Roma. |
A140000242 |
Amaramente pentito di non essere marciato su Roma dopo la battaglia di Canne, versando lacrime di dolore, abbandonò {68 [68]} le bellissime contrade d'Italia, da lui colle armi occupate per sedici anni. |
A140000255 |
Egli fu ricevuto in Roma cogli onori del trionfo, e per ricordare ai posteri la memoria delle sue grandi vittorie gli fu dato il soprannome di Scipione Africano. |
A140000264 |
Egli copri le più insigni cariche di Roma, e finalmente fu creato Censore. |
A140000264 |
Viveva in quel tempo in Roma un uomo di vita rigida ed austera, di nome Porzio, soprannominato Catone, vale a dire astuto; nome che assai gli conveniva perchè era tenuto {71 [71]} pel più scaltro degli uomini del suo tempo. |
A140000265 |
Abusando della vittoria egli distrusse la più grande, la più ricca, la più florida delle città, fondata anticamente dai Fenici molti anni prima di Roma. |
A140000265 |
Egli andava sempre ripetendo che bisognava distruggere Cartagine, altrimenti Roma avrebbe sempre avuto una formidabile rivale. |
A140000267 |
Intanto le vittorie luminose, che i Romani avevano riportate sopra le più potenti nazioni della terra, traevano in ammirazione i popoli che abitavano in luoghi lontanissimi da Roma; e tutti si davano premura di fare alleanza coi Romani: Lo stesso Giuda Maccabeo, quell'uomo valoroso, di cui lungamente vi parlai nella Storia Sacra, sbalordito dalle gloriose imprese che i Romani compievano in pace ed in guerra, mandò a Roma due illustri personaggi per conchiudere coi Romani un trattato di amicizia. |
A140000272 |
Fu questa la prima volta che Roma nelle sedizioni interne vide scorrere il sangue de' suoi figli: trista conseguenza cagionata da chi ricusa di sottomettersi al legittimo governo. |
A140000272 |
Si venne alle mani ed il sangue cittadino scorse per le vie di Roma. |
A140000273 |
A quella notizia Gracco fuggi di Roma; ma vedendosi vicino a cadere nelle mani de' nemici, si fece uccidere da un suo schiavo. |
A140000281 |
Mario fu colmato dai Romani di grandi onori, e considerato come un nuovo fondatore di Roma e il salvatore dell'Italia. |
A140000283 |
Questa prerogativa fece inorgoglire i Romani a segno, che giudicando schiavi gli altri popoli, s'impadronivano dei loro beni; e si giunse fino a {77 [77]} stabilire con legge che niun forestiere potesse più fermarsi in Roma. |
A140000285 |
Una corona solare comparve subitamente a vista di Roma; il vulcano, che è presso Napoli, fece una straordinaria eruzione, vale a dire mandò fuori una grande quantità di fuoco; i simulacri delle divinità stillarono sudore dal volto; i topi corrosero parecchi scudi d'argento; i cani ulularono a guisa di lupi; l'idrofobia, morbo volgarmente detto rabbia, si spiegò negli armenti; si videro animali a piangere; si udirono voci sotterranee, e simili altre cose, le quali sebbene fossero prive di significato in rapporto alla guerra, tuttavia dai Romani erano avute come indizi di imminenti sventure. |
A140000286 |
D'allora in poi, quando si radunavano i comizi, la folla del popolo, che accorreva da tutte le parti dell'Italia a Roma, era si grande, che non potendo essere contenuta nel campo di Marte o nel Foro, in gran numero salivano sui tetti de' templi e delle case per vedere almeno da lontano ciò che si faceva. |
A140000286 |
Questo fatto è notabilissimo nella storia, perchè tutta l'Italia si uni con Roma e divenne un popolo solo. |
A140000289 |
Mario allora credendosi sicuro tornò senza indugio in Roma alla testa di una truppa di schiavi e di pastori; ed unitosi al console Cinna, malvagio al pari di lui, commisero la più infame {79 [79]} delle azioni, facendo morire senza pietà tutti gli amici di Silla. |
A140000289 |
Trasportato dall'odio e dal furore entrò in Roma, comandò che fossero messi a morte tutti i partigiani di Mario; e per compiere più presto la desiderata strage fè' un elenco di questi, detto tavola di proscrizione. |
A140000294 |
Ritornato trionfante a Roma, Pompeo godeva in pace della gloria de' suoi trionfi nell'amore e nell' amicizia di tutti i buoni, quando Catilina nobile romano pose a rischio le sorti della patria. |
A140000294 |
pubblico, appiccare il fuoco ai quattro angoli della città, e così sotto colore di libertà mettere Roma a sangue e a fuoco. |
A140000295 |
Catilina uscito precipitosamente da Roma corse nell'Etruria, dove raccolto il suo esercito di ribelli, {81 [81]} combattè accanitamente. |
A140000297 |
Altro personaggio egualmente celebre fiorì a questo tempo in Roma e fu Marco Ponzio Catone, assai rinomato per la esemplarità de' suoi costumi. |
A140000298 |
Amico di Catone era pure in Roma altro personaggio, che divenne ancor più celebre di Pompeo e di Cicerone, e fu Giulio Cesare. |
A140000299 |
Questi tre personaggi per avere liberato Roma e l'Italia dalle invasioni dei nemici e dalle guerre intestine furono riconosciuti per veri padroni della repubblica. |
A140000300 |
In quel momento Cesare trovandosi nelle Gallie si mosse col suo esercito contro di Pompeo, il quale era in Roma. |
A140000300 |
Pompeo non osando affrontare il suo avversario uscì di Roma seguito da molti soldati e dalla massima parte dei senatori e si ritirò nella Grecia. |
A140000302 |
Ritornato Cesare a Roma e divenuto il solo padrone della repubblica, i partigiani di Pompeo si aspettavano una terribile vendetta; ma egli invece di vendicarsi concedette generale amnistia, vale a dire un generoso perdono a tutti quelli che si erano uniti a Pompeo per combattere contro di lui. |
A140000305 |
Bruto e Cassio fuggirono da Roma, e noi fra poco vedremo a quale sventura li abbia condotti il loro delitto. |
A140000307 |
Antonio luogotenente di Cesare era allora console, e dopo la morte di questo, per tutto il tempo del suo consolato, esercitò in Roma un'assoluta autorità. |
A140000309 |
Mentre il sangue cittadino scorreva per le piazze di Roma e delle altre città d'Italia, Bruto e Cassio avevano raccolto in Grecia buon nerbo di truppe per opporsi ad Antonio e ad Ottaviano. |
A140000311 |
Ottaviano ebbe l'Occidente, vale a dire l'Italia, le Gallie, la Spagna con tutti gli altri paesi vicini a questi, e già sottomessi a Roma. |
A140000315 |
Ottaviano ginnto in Roma depose ogni pensiero di guerra, e tutto si occupò nel consolidare il suo governo e nel rendere la pace al mondo già da tanti anni dalle guerre agitato e sconvolto. |
A140000316 |
Pertanto circa l'anno del mondo 4000, di Roma 752, del regno di Augusto 45, nacque il Messia. |
A140000318 |
Laonde Roma si potrebbe meglio appellare centro ove concorsero gli eroi, anzichè esserne la patria. |
A140000318 |
Voglio per altro che voi, miei cari amici, notiate lo straordinario ingrandimento di questa potenza non essere da attribuire ai soli Romani, perchè noi potemmo osservare come la maggior parte di quei prodi, i quali, si segnalarono nella gloria Romana, erano corsi a Roma dalle varie parti d'Italia. |
A140000320 |
Primo imperatore dei Romani, come vi raccontai, fu Cesare Ottaviano, il quale, ritornato a Roma vittorioso di Antonio, fu accolto con indicibile applauso dal popolo e dal Senato. |
A140000322 |
Spesso camminava a piedi per Roma, trattava famigliarmente con tutti, e accoglieva con bontà chi a lui ricorreva. |
A140000324 |
Passeggiando un giorno per Roma incontrò un artefice, {90 [90]} che aveva ammaestrato un corvo a dire: Ti saluto, o Cesare vincitore, imperatore. |
A140000334 |
Intorno a quel tempo andò a Roma Archelao per succedere a suo padre Erode il Grande nel regno della Giudea, e l'ottenne. |
A140000334 |
Ma invece di essere il padre del popolo, come deve essere un buon sovrano, ne divenne l'oppressore; perciò fu citato a Roma. |
A140000339 |
Roma trovavasi sommamente costernata, e lo stesso Augusto senza fine addolorato si vestì a lutto, si lasciò crescere la barba ed i capelli, il che era segno del maggior cordoglio che dare potesse un Romano, e qua e là correndo come forsennato, esclamava: Varo, rendimi le mie legioni!. |
A140000340 |
Finalmente Augusto indebolito dall'età, dalle fatiche e dal dolore cagionatogli dalla sconfitta della Selva Nera, abbandonò Roma per ritirarsi in campagna e godere alquanto di quiete. |
A140000342 |
Un generale di nome Germanico, nipote di Tiberio, combatteva vittoriosamente i Germani, e Tiberio geloso della gloria di lui, lo richiamò a Roma sotto colore di fargli godere la gloria del trionfo. |
A140000343 |
Le ceneri di lui vennero portate a Roma, e quando furono deposte nel sepolcro di Augusto, si fece all'improvviso un cupo silenzio ed i magistrati, i soldati ed il popolo si posero a gridare, che la repubblica era perduta. |
A140000348 |
La dignità di pontefice era tra le prime di Roma; ed egli volle che sua moglie e di poi il suo cavallo fossero sommi pontefici. |
A140000355 |
Questa monarchia eterna, da fondarsi sopra le rovine delle quattro antecedenti, era la religione Cattolica, la quale doveva dilatarsi per tutto il mondo in modo, che la città di Roma, già capitale del Romano impero, diventasse gloriosa sede del Vicario di Gesù Cristo, del Sommo Pontefice. |
A140000356 |
Egli, che aveva già tenuto sette anni la sede apostolica nella città di Antiochia, l'anno quarantesimo secondo dell'Era Cristiana venne a stabilirsi in Roma, città in quel tempo data in preda ad ogni sorta di vizi, perciò niente affatto disposta a ricevere una religione che è tutta virtù e santità. |
A140000356 |
Tuttavia Dio, che è padrone del cuòre degli uomini, fece sì, che il Vangelo fosse ricevuto in molti paesi d'Italia, in Roma e nella stessa corte dell'Imperatore. |
A140000357 |
Egli {98 [98]} fece appiccare il fuoco a parecchi quartieri della città, vietando severamente che l'incendio si smorzasse; e mentre globi di fiamme e di fumo s' innalzavano da tutte parti, Nerone in abito di commediante sali sopra una torre, d'onde vedendo tutta Roma in combustione, se ne stava cantando sulla cetra l'incendio di Troia, cioè quel famoso avvenimento, di cui si parla nella storia Greca. |
A140000360 |
Il giorno stesso s. Paolo, condotto tre miglia al di là di Roma nel luogo detto Acque Salvie, ebbe troncata la testa. |
A140000364 |
A questa notizia egli venne a Roma, e al proprio nome aggiunse il titolo di Cesare, col quale si contraddistingueva il capo dell'Impero. |
A140000365 |
Così Vitellio senza contrasto potè entrare trionfalmente in Roma e salire sul trono de' Cesari. |
A140000365 |
Quando Ottone udì che Vitellio si avanzava verso Roma colle sue genti gli andò incontro e scontrollo a Bebriaco, ora Canneto, fra Mantova e Cremona. |
A140000367 |
Quando fu annunziato a Vitellio, che i soldati di Vespasiano erano già penetrati nel campo di Marte ed in Roma stessa, egli non pensò più ad altro se non a mangiare e a bere fino ad ubbriacarsi. |
A140000373 |
{103 [103]} Egli esercitò eziandio vari atti di crudeltà, condannando alla morte molti illustri personaggi di Roma. |
A140000375 |
Una violenta peste desolò molti paesi d'Italia; un nuovo incendio ridusse in cenere parecchi quartieri di Roma, la quale dopo l'incendio di Nerone cominciava a ripigliare l'antico suo splendore. |
A140000384 |
S. Giovanni l'Evangelista dall'Asia fu condotto a Roma, e presso la porta Latina per sentenza {106 [106]} dell'Imperatore immerso in una caldaia d'olio bollente, da cui però venne prodigiosamente liberato. |
A140000385 |
Lo seppe Domiziano, e comandò che fosse arrestato e condotto a Roma. |
A140000392 |
Questi, nato nella Spagna, primo tra i romani imperatori di nascita non italiana, fu uno de' migliori sovrani, che abbia avuto Roma pagana. |
A140000401 |
In memoria del fatto si innalzò in Roma un monumento, che sussiste ancora ai nostri dì, in cui si vede scolpito in bassorilievo questo avvenimento così glorioso al Vangelo. |
A140000406 |
Allora si rivolsero agli eserciti, che militavano nelle varie parti dell'impero, e li pregarono di venire a liberare Roma dai Pretoriani e dall'Imperatore. |
A140000407 |
Questi, siccome più vicino a Roma, vi giunse il primo. |
A140000407 |
Severo, dopo avere sconfitto Pescennio e Clodio, rientrò in Roma, mandò in esilio, mise in prigione ed anche a morte una grande parte degli amici de' suoi rivali; riordinò i Pretoriani introducendovi molti dei suoi più fidi soldati, e sicuro di essi regnò col terrore. |
A140000420 |
Un semplice soldato persiano di nome Artaserse, fattosi proclamare re di Persia, mandò a Roma una pomposa ambasciata di quattrocento giovani persiani dei più ben fatti e con tutta eleganza vestiti. |
A140000421 |
Dopo molte sanguinose battaglie, Alessandro riusci a respingere i Persiani; obbligandoli a rispettare le frontiere dell'impero; di poi ritornò a Roma per ricevere gli onori del trionfo. |
A140000426 |
Il Senato allora conferì la dignità imperiale a due senatori Claudio Pupieno e Decimo Celio; ma il popolo li ricusò ambidue e volle per imperatore Gordiano III, figliuolo di Gordiano II. Massimino a tale notizia correva furioso verso Roma, se non che giunto in Aquileia, città posta sulla sponda dell'Adriatico, fu trucidato dai medesimi suoi soldati in un col figliuolo. |
A140000429 |
Anche ogni cento anni solevasi solennemente celebrare in Roma l'anniversario della {117 [117]} fondazione di quella città; ma questa volta, oltre all'anno detto secolare, cioè che dava principio ad un altro secolo, occorreva eziandio l'anno millesimo da tale fondazione; pel che vi fu una solennità straordinaria con innumerabile concorso di gente. |
A140000429 |
Regnando Filippo fu celebrato con indicibile festa l'anno millesimo della fondazione di Roma. |
A140000430 |
Suo figlio rimasto a Roma vi fu ucciso dai pretoriani. |
A140000436 |
Roma, per tanto tempo capitale del romano impero, si preparava a divenire la città eterna e la capitale del mondo cattolico. |
A140000443 |
Il principe ordinò che ognuno dovesse stare a quanto giudicherebbe il vescovo di Roma, fin da quei tempi riconosciuto capo della cristianità. |
A140000456 |
Mentre i vari imperatori guidavano i loro eserciti dispersi nelle varie parti dell'impero, Massenzio, figliuolo di Massimiano, si fece in Roma proclamare Augusto dal popolo. |
A140000457 |
Costantino allora s'inoltrò fin sotto Roma, donde Massenzio non era mai uscito, perchè i suoi astrologhi gli avevano predetto, che se ne usciva, sarebbe perito. |
A140000458 |
I soldati romani e gli italiani, ansiosi di essere liberati dalla oppressione di Massenzio, presto piegarono, gli altri combatterono valorosamente, ma in fine rotta la cavalleria, tutto il campo voltò le spalle per rifugiarsi in Roma. |
A140000459 |
Costantino fece innalzare una statua, ordinando fosse posta nel luogo più bello di Roma. |
A140000459 |
Se mai, o giovani, vi accadrà di recarvi a Roma, a poca distanza da un maestoso monumento detto Colosseo, voi troverete un alto e magnifico arco trionfale, appellato Arco di Costantino. |
A140000467 |
Tutte queste avversità rendettero a Costantino fastidiosa la dimora in Roma, pel che risolse di stabilire altrove la capitale dell'impero. |
A140000468 |
Costantino trasportando altrove la sede imperiale lasciò libero il primato di Roma al sommò Pontefice. |
A140000468 |
Per simile guisa il sassolino veduto da Nabucodonosor, vale a dire l'umile religione di Gesù Cristo, atterrava la grande statua, simbolo del romano impero, la cui magnificenza doveva passare nella religione; e Roma, fino allora capitale del medesimo impero, diveniva capitale del mondo cristiano. |
A140000508 |
Onorio per ricompensare Stilicone volle che seco montasse sopra un carro magnifico, e facendogli godere gli onori del trionfo, entrò in Roma fra immensa popolazione che lo applaudiva. |
A140000508 |
Questo è l'ultimo trionfo che vide Roma. |
A140000510 |
Radunatisi costoro sulle sponde del Danubio e della Vistola, discesero in Italia guidati da un loro capitano nomato Radagasio, e s'incamminarono alla volta di Roma. |
A140000512 |
Di che Alarico montato in furore si pose a devastare l'Italia, marciando verso di Roma per impadronirsene. |
A140000513 |
Roma assediata al di fuori, agitata da parecchi barbari, che tenuti come schiavi si trovavano nell'interno della città, era sul punto della sua rovina. |
A140000514 |
Al fine una notte gli schiavi Goti aprirono le porte ad Alarico, e diedero l'antica Roma in balia degli assedianti. |
A140000518 |
Roma in questa maniera umiliata da Alarico, perdette il suo antico splendore, divenne il bersaglio dei barbari, e la maestà del nome romano cadde irreparabilmente. |
A140000529 |
No, Torino non cadrà sotto le armi di Attila, se voi piangendo le vostre colpe placherete l'ira divina eccitata dai peccati degli uomini.» Le parole di s. Massimo si avverarono, ed Attila invece di venire a Torino si volse verso Roma, oggetto primario delle sue brame. |
A140000533 |
Questi succedutogli prese il titolo di imperatore, ma regnò soltanto due mesi, durante i quali Roma fu un'altra volta saccheggiata da un altro barbaro, chiamato Genserico, re dei Vandali. |
A140000536 |
L'Italia gemeva da sei anni sotto la tirannide di Ricimero, {144 [144]} quando Leone I imperatore d'Oriente collocò sul trono di Roma un generale appellato Antemio. |
A140000542 |
Con questa mutazione di cose fu spento l'impero d'Occidente dopo aver durato 507 anni dalla battaglia d'Azio, e 1229 dalla fondazione di Roma. |
A140000542 |
Finì sotto Romolo Augustolo, il quale per un tratto di somiglianza tutto singolare aveva il medesimo nome del fondatore di Roma e quello ilei fondatore del romano impero. |
A140000542 |
Roma si sottomise al nuovo padrone, e i barbari spargendosi per tutta l'Italia l'assoggettarono interamente l'anno 476. |
A140000543 |
Nei primi tempi di Roma il Re era eletto dal Senato e riconosciuto dal popolo. |
A140000549 |
CURULE. - Si distinguevano in Roma due specie di cariche: Curuli e non Curuli. |
A140000552 |
PROCONSOLATO. - Il proconsolato conferivasi per lo più ai consoli usciti di carica, quando erano inviati a governare le provincie lontane da Roma. |
A140000554 |
Più tardi, anno di Roma 387, la pretura divenne una carica particolare. |
A140000571 |
Era l' anno di Roma. |
A140000571 |
NOMI DEI MESI. - Ne' primi tempi di Roma Romolo, adottando le usanze dei Latini, divise l'anno in dieci mesi. |
A140000571 |
Quell'imperatore chiamò a Roma un dotto egiziano, di nome Sosigene. |
A140000578 |
Nundinae o giorni novesimi erano chiamate le pubbliche fiere ed i mercati che si tenevano in Roma di nove in nove giorni, e dove le genti di campagna venivano per vendere e provvedersi di quanto loro faceva mestieri. |
A140000581 |
OROLOGI. - Ne' primi tempi di Roma non eravi misura fissa del tempo; solamente verso la fine della prima guerra punica, cioè ducento cinquant'anni prima degl'era volgare, fu recato a Roma dalla Sicilia il primo orologio a sole, che era una specie di meridiana. |
A140000590 |
In tempo di pace venivano occupati a dissodare terreni incolti, a innalzare fortezze, a scavare canali, a costruire città, a formare strade, che talvolta da Roma prolungavansi a remotissime distanze. |
A140000596 |
Servio Tullio, sesto re di Roma, fu il primo che facesse coniare il rame, imprimendovi la figura di una pecora, onde venne il nome di pecunia. |
A140000601 |
Quando i Romani divennero i soli padroni dell'Italia, le pietre delle strade portavano scritta la distanza di quel punto da Roma. |
A140000603 |
Pei combattimenti delle bestie feroci ne veniva condotta a Roma una incredibile quantità. |
A140000605 |
Il più bel teatro di Roma poteva capire sino a 80,000 spettatori, ed era costruito di marmo all'aria aperta. |
A140000606 |
Al loro ritorno, estrassero quanto fu trovato più adattato ai paesi nostri, e prendendo per base le leggi e le usanze in vigore presso i Romani, composero una specie di codice nell'anno 300 di Roma e ne distribuirono la materia in dodici parti, facendo scrivere ossia incidere ciascuna parie sopra una tavola di avorio. |
A140000606 |
Questa legge fu fatta dal console Spurio Cassio nell'anno 260 di Roma. |
A140000614 |
U. C. voleva dire: Urbis conditae, ossia dalla fondazione della città di Roma. |
A140000615 |
Fino alla fondazione di Roma sembra essere stata costantemente parlata e scritta. |
A140000616 |
Quando Roma estese le sue conquiste in Italia si parlavano tre lingue, Osca, Greca, Latina. |
A140000616 |
Questa lingua, usata dai primi Romani, giunse al suo perfezionamento al 600 e continuò a fiorire per due secoli, sino all'ottocento di Roma. |
A140000619 |
Ai tempi della fondazione di Roma vi erano già moltissime città costruite con pietre, con mattoni, e ben fortificate. |
A140000624 |
In Roma non si dimandava più altro, nè di altro si ragionava, se non di pane e circensi, cioè di gozzoviglie, di pranzi, di giuochi, di spettacoli. |
A140000629 |
Poichè il nome d'imperatore era caduto in discredito in Occidente, egli si contentò del titolo di patrizio di Roma, che ottenne dall'imperatore d'Oriente. |
A140000640 |
Il Pontefice espose all'imperatore gli intendimenti di Teodorico, e Giustino considerato il pericolo dei cattolici d'Occidente, promise di lasciare in pace gli ariani d'Oriente, ed accomiatò il Papa, facendogli ricchi doni per le chiese di Roma. |
A140000645 |
Come si fece vedere in Italia, molte città gli aprirono le porte; pel che egli potè venire difilato a Roma, ed entrarvi pacificamente senza il minimo contrasto. |
A140000646 |
Il novello principe corse tosto a cingere di assedio la città di Roma, donde fu costretto di allontanarsi dalle genti di Belisario. |
A140000651 |
Alla nuova di queste gloriose vittorie l'imperatore Giustiniano spedi nuovamente Belisario in Italia, ma con pochi soldati e con pochi danari, tanto che non potè impedire al re Goto d'impadronirsi di quasi tutta la penisola e della stessa Roma, la quale venne più volte presa dai barbari e ripresa dai Greci. |
A140000686 |
Egli lo aveva alcune {183 [183]} volte felicemente difeso dai barbari; egli procurava che a Roma affluissero le elemosine del mondo cristiano, e le spendeva in opere pubbliche ed in soccorso dei poveri. |
A140000686 |
Fra queste città si novera Roma, la quale era bensì sottomessa a un governatore greco, ma questi nè per dignità, nè per ricchezze, nè per soccorsi poteva competere col sommo Pontefice. |
A140000686 |
In Roma il papa sovrastava per la sua dignità spirituale, e pei continui benefizi che compartiva, al popolo. |
A140000687 |
Liutprando cominciò il suo regno coli'aggiungere nuove leggi al codice Longobardo; e Gregorio II il suo pontificato col provvedere alla sicurezza di Roma, rifacendo a sue spese una. |
A140000689 |
All'esecuzione di queir editto si oppose in Roma il pontefice Gregorio, il quale scrisse anche lettere risentite all'imperatore; ma questi rispose insistendo con più calore, e minacciando di deporlo dal trono pontificale. |
A140000689 |
Inviperito vie più Leone di queste cose ordina ai pochi soldati imperiali esistenti in Italia, di recarsi a Roma per arrestare il Papa; ma il popolo romano e di altre provincie italiane si armano e pongono in fuga gl'imperiali. |
A140000689 |
Sdegnato per questa opposizione l' imperatore spedì più e più volte sicari a Roma, incaricati di uccidere Gregorio; ma il popolo come seppe insidiata la vita di lui, si sollevò ed uccise alcuni dei sicari. |
A140000690 |
Nuove forze raccoglie Esilarato, duca di Napoli, e si avvia contra Roma, ed il popolo lo sconfigge; prende Esilarato col figliuolo e li mette a morte; poi caccia di Roma il governatore imperiale. |
A140000692 |
Alle paterne ammonizioni del Pontefice rimase Liutprando così commosso, che gli si gittò ai piedi, invocando perdono; poi solo entrò in Roma e sopra il sepolcro del principe degli Apostoli depose il manto reale e quanto aveva di prezioso, facendone dono a san Pietro. |
A140000692 |
Leone accortosi ornai che così andava perdendo quella parte d'Italia, che era sua, offrì a Liutprando molte castella e terra a condizione che egli movesse contra Roma per ristabilirvi il dominio imperiale. |
A140000693 |
Ad istigazione di lui si mosse nuovamente Liutprando contro di Roma e contro alle terre da essa dipendenti. |
A140000701 |
Ciò fatto niun imperatore ebbe dipoi residenza in Roma; e quando Teodosio creò due imperi, uno in Occidente, l'altro in Oriente, Milano e non più Roma fu la Capitale dell'impero occidentale. |
A140000701 |
Ciò non ostante i Papi non possedevano ancora su Roma un dominio temporale, quale già ottenevano sopra le cinque città di Ancona, di Umana, di Pesaro, di Fano e di Rimini, dette la Pentapoli: tuttavia vi godevano di una sovranità morale, che presto si convertì in vero dominio. |
A140000701 |
Così che da Costantino in poi gli imperatori, i re e principi non vennero più a Roma se non come viaggiatori, e Roma divenne la sede del sommo Pontefice, la stanza del Capo dei cattolici. |
A140000701 |
Quindi per uno di quei consigli, che non si spiegano secondo la saviezza del mondo, trasporta il suo trono ai confini d'Europa nella città di Bisanzio, rinunziando alla splendida Roma per la povera Bisanzio, che volle denominata Costantinopoli. |
A140000702 |
Per tal modo Roma fu liberata dal trono imperiale per dare luogo al solo trono pontificale; Roma divenne indipendente dall'impero e propria dei Pontefici, senza che questi la conquistassero coi raggiri o colle armi. |
A140000712 |
Ruppe di nuovo la tregua giurata dai suoi predecessori, andò ad impadronirsi di Ravenna, e assali la stessa città di Roma. |
A140000713 |
Egli intanto, nudi i piedi, con un grande crocifisso sopra le spalle, percorre in processione le vie di Roma, seguito dal clero e dal popolo asperso di cenere, rompendosi in lagrime e facendosi portare innanzi appesa ad una croce la carta della tregua infranta dal re. |
A140000713 |
Il re dei Longobardi violando la data parola non mancò di assalire Roma di bel nuovo, e dopo di averle cagionato gravi mali la sottopose ad un grave tributo. |
A140000731 |
Chiamato egli in Italia da Leone III sommo Pontefice per ordinare alcuni affari, che riguardavano il bene della Chiesa e la pace della penisola, egli si arrese prontamente all'invito, e ridottala in pace andò a Roma. |
A140000750 |
Invitati dal duca di Benevento a ritornare nei loro paesi, non gli diedero ascolto; anzi presero le armi e recarono il saccheggio e la strage fin sotto Roma, senza che cosa sacra o profana potesse sfuggire alle lóro rapine. |
A140000751 |
Il novello quartiere così fortificato servì di potente difesa contro ai barbari, e fu unito all'antica Roma sotto al nome di città Leonina, vale a dire borgo di Leone dal pontefice Leone IV, che ne fu il fondatore. |
A140000752 |
L'imperatore, che temeva la conseguenza della scomunica, si recò a Roma per riceverne dal Papa l'assoluzione, dimostrandosi disposto a fare la debita penitenza. |
A140000764 |
Venuto finalmente a Roma, fu insignito della dignità imperiale, che d'allora in poi non si disgiunse più dalla corona di Germania. |
A140000766 |
In mezzo agli avvenimenti che vi ho poco fa raccontati, o giovani cari, la città di Roma, che fu in ogni tempo il bersaglio delle vicende politiche, andò eziandio soggetta a gravi turbolenze. |
A140000766 |
Questi era console di Roma e capo di quel senato, che aveva in suo potere la fortezza di Castello Sant'Angelo. |
A140000767 |
Crescenzio di ciò irritato, aspettò che Ottone fosse ritornato in Germania, e poscia di nuovo prese a tribolare il papa Gregorio; e nell'anno 997 lo costrinse a fuggire di Roma, investendo se stesso del dominio temporale. |
A140000767 |
Prese costui a perseguitare papa Giovanni XV, così che esso dovette fuggire di Roma e ricoverarsi in Toscana; ma Crescenzio, temendo la venuta dell'imperatore, mandò a pregare il Papa di tornare alla sua sedia, e col Senato gli domandò perdono. |
A140000767 |
Reggeva tuttora l'impero di Germania Ottone II. Egli venne di fatto in Italia, ed avendo processato Crescenzio lo condannò all'esilio; ma il papa Gregorio V, successore di Giovanni, intercedette per lui, cosichè rimase in Roma. |
A140000768 |
Si coperse di cilicio, andò a pie nudi da Roma fino al santuario di s. Michele sul monte Gargano, dove passò quaranta giorni in rigoroso digiuno, dormendo sopra una stuoia. |
A140000801 |
Allora Enrico montato in furore, e lasciandosi trasportare ad ogni eccesso perseguitò accanitamente la Chiesa, cercò uno scomunicato al pari di lui, creollo egli stesso papa, ed a mano armata il condusse {215 [215]} in Roma, costringendo Gregorio di ritirarsi nella fortezza di Castel S. Angelo. |
A140000874 |
Il Papa che allora regnava a Roma, chiamato Innocenzo III, aveva eziandio invitato tutti i sovrani d'Europa a prendere la croce; ma soltanto un buon numero di signori Francesi e di Italiani si accinsero a quella nuova guerra santa. |
A140000895 |
Diedesi a perseguitare gli ecclesiastici spogliandoli ed esiliandoli; impose alle chiese ed ai monasteri gravissimi balzelli e giunse fino a sollevare i Ghibellini di Roma contro alla persona del Pontefice. |
A140000900 |
Innocenzo IV, che allora regnava in Roma, vedendo il regno di Napoli senza legittimo sovrano, si dispose di cèderne il possesso a quello tra i principi d'Europa, che volesse riconoscersi suddito e protettore della Chiesa, come fatto aveva Roberto l'Intrepido. |
A140000909 |
Allora i Ghibellini di Roma offersero al principe tedesco un buon nùmero di soldati e quei tesori, che il Papa nella sua fuga aveva dovuto abbandonare nelle chiese. |
A140000909 |
Corradino si avanzò a Roma, d'onde il Papa era partito precipitosamente per ricoverarsi in una città vicina. |
A140000930 |
Le belle arti, ed in ispecie la pittura, la scultura e l'architettura, che dopo Costantino erano andate in decadimento, cominciarono a ristorarsi in Roma, pigliando vita ed inspirazione dal cristianesimo, servendo ai bisogni del culto religioso. |
A140000935 |
Quell'inviato raccolse i più bei disegni che potè avere dai pittori da lui visitati; i quali tutti avevano sfoggiato nella perizia loro sulla speranza di venire eletti ad eseguire le pittare di s. Pietro in Roma. |
A140000936 |
Pareva che poco provasse quel semplice circolo; perciò il gentiluomo tenendosi quasi per beffato, disse: Non ho io ad avere altro disegno che questo? E Giotto a lui: «Egli è anche troppo, recatelo a Roma insieme cogli altri, e vedrete che ben sarà conosciuto.». |
A140000947 |
Ma in quel momento Firenze detestava le discordie e lo spargimento del sangue; i Bianchi tuttochè sostenuti dai Ghibellini furono vinti, e Dante che aveva avuto mano in quelle discordie, mentre trovavasi in Roma per una ambascierìa presso il Pontefice, venne condannato ad essere arso vivo. |
A140000957 |
Allora che vi parlai dello stabilimento della sede pontificia nella città di Roma, voi notaste sicuramente, come questa città da capitale del Romano impero sia divenuta capitale del cattolicismo. |
A140000957 |
Pareva che il Papa vescovo di Roma non dovesse cangiare la sua dimora. |
A140000958 |
Costui favori molto i ribelli di Roma, e specialmente la famiglia detta dei Colonna e degli Orsini, i quali erano tutto rabbia contro al romano Pontefice. |
A140000959 |
Intanto la prigionia del Pontefice dispiaceva oltremodo a quei di A-nagni, i quali prima mossi a compassione, indi a furore, impugnarono le armi e cacciarono via i sacrileghi; ed unitisi a quelli, che da Roma erano accorsi per liberare il loro padre e sovrano, lo condussero sano e salvo nella sua sede tra le acclamazioni e gli applausi della fedele città. |
A140000960 |
Dopo questo avvenimento i Papi non ebbero più libertà in Roma, anzi i cardinali incontravano gravissime difficoltà per radunarsi ad eleggere un successore al defunto Pontefice. |
A140000960 |
In cotesta guisa Avignone divenne la stanza dei Papi per circa 70 anni; e Roma e l'Italia restarono prive del loro principale ornamento. |
A140000960 |
Ma fu di breve durata il contento di Roma, imperocchè trentatrè giorni dopo il suo ritorno Bonifacio mori consumato dagli anni e sfinito dalle oppressioni (an. |
A140000960 |
Per questi motivi il pontefice Clemente V, vedendo l'Italia insanguinata da orribili fazioni, da inimicizie spietate ed implacabili, ed essere impedita la libertà della Chiesa, se continuava a dimorare in Roma, trasportò nell'anno 1305 la romana sede in Avignone, amando meglio accomodarsi a volontario esiglio, che assistere a tante stragi e rovine. |
A140000961 |
Io non posso enumerarvi ad una ad una le triste vicende, cui andò soggetta Roma, e direi tutta l'Italia nel tempo che i romani Pontefici dimorarono in paesi stranieri. |
A140000961 |
Le scienze, le arti belle di Roma, che avevano servito di modello a tutte le altre nazioni, mancarono quasi {259 [259]} interamente, siccome prive di alimento; anzi all'ordine, alle scienze, alle arti pacifiche sottentrarono il disordine, la guerra civile e lo spargimento di sangue. |
A140000962 |
I Ghibellini, fatti arditi per l'assenza del Papa, invitano un re di Alemagna, di nome Enrico VII, il quale sotto pretesto di riacquistare i diritti dei suoi antecessori viene in Italia, sottomette molte citta, impone molti balzelli, si fa incoronare re in Milano, di poi va difilato a Roma per cingersi della corona imperiale. |
A140000963 |
Ma in Roma erano gli Angioini, cioè i partigiani di Roberto d'Angiò, i quali sostenendo le parti dei Guelfi costringono l'imperatore a ritirarsi in Toscana nella città di Pisa, dove poco stante, sorpreso da improvvisa malattia, muore. |
A140000965 |
Frattanto formossi una lega di Guelfi, a cui non potendo resistere i Ghibellini invocarono l'aiuto dell'imperatore di Germania, che allora era Lodovico IV. Venne esso in Italia, e per farsi danaro ed amici vendette a Gastruccio il titolo di duca; e da lui accompagnato se ne andò a Roma, ove si fece incoronare a dispetto del Papa. |
A140000965 |
Ma poco dopo morì Gastruccio, e la lega Guelfa avendo ripreso animo, costrinse l'imperatore a partirsi di Roma. |
A140000966 |
Come tale a furia di popolo è cacciato di Roma. |
A140000966 |
In quella il figliuolo di un oste, di nome Gola di Rienzo, uomo operoso ed ardito, col disegno di liberare la patria da quelle oppressioni, si unisce al dotto letterato Francesco Petrarca, e con lui si presenta al Papa in Avignone, per supplicarlo di ritornare a Roma, a fine di ristabilire l'ordine e la tranquillità. |
A140000966 |
Per tanti mali che l'Italia patì in questo spazio di tempo, i settanta anni passati dai Papi in Avignone soglionsi chiamare i settant'anni di schiavitù babilonica, vuoi pei gravi danni che ne avvennero all'Italia, vuoi perchè il romano Pontefice, che è vescovo di Roma, dovendo vivere lontano dalla sua sede, ne seguitarono eziandio gravi sconcerti a tutto il cristianesimo. |
A140000966 |
Roma intanto liberata dai nemici esterni andò soggetta a gravi discordie civili. |
A140000975 |
Anche l'università di Parigi desiderava {263 [263]} conferirgli cotesto onore; ma snl consiglio del cardinale Giovanni Colonna egli preferì Roma a Parigi. |
A140000975 |
Divulgatasi da per tutto la fama del suo grande ingegno, molti illustri personaggi Italiani stabilirono di dargli un attestato pubblico di stima, offerendogli di incoronarlo in Roma con un serto di alloro. |
A140000976 |
Ma il Petrarca amò meglio di cingersi l'alloro in quella Roma, in cui erano entrati in trionfo gli eroi dell'Italia antica. |
A140000982 |
Ma il pontefice Urbano V desiderava ardentemente di ristabilire in Roma la residenza pei sommi Pontefici, e questo suo desiderio era vivamente {265 [265]} manifestato da tutto il cristianesimo. |
A140000982 |
S. Caterina da Siena si recò in Avignone a bella posta per animare il Pontefice a far ritorno in Roma. |
A140000983 |
Questo io ben so, santissimo Padre, e a Dio non piaccia r che io restringa la vostra autorità; anzi vorrei piuttosto dilatarla, se fosse possibile, e godo nel sapere che essa non ha alcun confine; ma benchè la vostra sede sia per tutto, ove Gesù Cristo ha degli adoratori, Roma ha con voi1 particolari legami: siccome ciascuna delle altre città possiede il suo vescovo, così voi siete il vescovo della regina di tutte le città. |
A140000983 |
«Considerate, egli diceva al Papa, che la Chiesa di Roma è vostra sposa. |
A140000985 |
Urbano, mosso da questi motivi e dai caldi inviti degli Italiani; e d'altro canto temendo che sopravvenissero altri ostacoli ad arrestarlo, si affrettò di effettuare la partenza per Roma. |
A140000986 |
Giunto in Italia, fin dal primo momento che pose piede a terra, tutti i personaggi più illustri e costituiti in qualche dignità corsero a fargli omaggio; e i deputati di Roma andarono a consegnargli la intera signoria della loro città colle chiavi della fortezza di Castel sant'Angelo, che sino allora avevano conservate. |
A140000987 |
Gregorio fece il suo ingresso a cavallo, e attraversò la città di Roma in compagnia di tredici cardinali, seguito da un popolo innumerabile, che non sapeva come esprimere la sua allegrezza. |
A140000987 |
Ma Gregorio XI, suo successore, trasferì di nuovo la santa sede in Roma nel 1377; e d'allora in poi Roma più non restò senza papa. |
A140000988 |
Voi intanto, o miei amici, ritenete bene a memoria questo grande avvenimento, e notate che quando i disordini e le discordie costringono il romano Pontefice ad allontanarsi da Roma, sono a temersi gravi mali per l'Italia e per la religione. |
A140001037 |
La Chiesa cattolica era allora travagliata da gravi discordie a segno, che molti prelati e cardinali, radunatisi a concilio in Basilea, città della Svizzera, elessero a sommo Pontefice il duca Amedeo, mentre un altro papa di nome Eugenio IV regnava a Roma. |
A140001062 |
Così, nell'anno 1453, duemila cento cinquantacinque anni dalla fondazione di Roma, mille cento ventitrè dacchè Costantino il grande vi trasferi la sede dell'impero, regnando un altro Costantino, cadde la seconda capitale dell'impero Romano. |
A140001067 |
Intanto Maometto, fortemente irritato della toccata sconfitta presso le Alpi, e più ancora della resistenza e della perdita sofferta all'assedio di Rodi, deliberò di volersi a qualunque costo impadronire dell'Italia, venire a Roma, cacciare il Papa, e della capitale del cattolicismo fare la sede, del maomettismo. |
A140001073 |
Ma il primogenito della famiglia dei Pazzi, chiamato Francesco, era vivamente roso da invidia, perchè vedeva la famiglia de' Medici tenersi il primato; e piuttosto di rimanere in patria, andò ad accasarsi in Roma, ove lo seguì la maggior parte de' suoi parenti. |
A140001094 |
In pochi anni l'invenzione di Guttemberg si propagò in tutta Europa: Roma, Venezia, Parigi ebbero i loro tipografi. |
A140001161 |
A questo fine chiamò a Roma un celebre architetto fiorentino, detto Bramante, e lo incaricò di fare vicino al palazzo Vaticano, ove dimoravano i papi, una Basilica con tale magnificenza, che avesse a riputarsi il più grandioso monumento del mondo. |
A140001161 |
Intorno a quel tempo medesimo l'antecessore di papa Leone, che era Giulio II, desideroso di rendere Roma la più bella città del mondo, come essa ne era già la più celebre, determinò di innalzare un grande edifizio. |
A140001162 |
Mentre Bramante eseguiva gli ordini del Papa e dirigeva i lavori del Vaticano si avvide che la sua avanzata età non gli avrebbe dato campo di terminare l'opera incominciata; perciò supplicò il Papa a chiamare il Buonarotti in Roma. |
A140001163 |
Giulio II non ebbe pace, finchè non lo indusse a recarsi in Roma per dedicare il suo ingegno all'abbellimento del Vaticano, che il Bramante andava facendo. |
A140001164 |
Continuò i suoi lavori a Roma per quasi tutto il pontificato di Leone X; ma insorti alcuni dispareri tra lui e Buonarotti, egli partì di Roma e passò in Francia, ove sapeva che il re lo teneva in gran conto. |
A140001167 |
Dicevano che i più belli lavori di Michelangelo erano di gran lunga inferiori alle statue spezzate e monche, le quali si andavano scoprendo fra le rovine dell'antica Roma. |
A140001171 |
Fra gli uomini celebri, di cui Leone X si compiaceva, si deve ancora annoverare Rafaele Sanzio, nativo di Urbino, città non molto distante da Roma. |
A140001171 |
Questo quadro riputato come il primo del mondo era stato dai Francesi nel 1797 trasportato insieme con molti altri capolavori in Francia; ma dopo il 1814 venne restituito a Roma. |
A140001190 |
Fino allora Carlo V aveva rispettata la religione; ma il Papa, che chiamavasi Clemente VII, avendo rifiutato di concedere cose, che egli riputava contro coscienza, Carlo ne fu sdegnato; e per farne vendetta ordinò al Contestabile di Borbone, il quale comandava gli e-serciti Spagnuoli in Lombardia, di marciare contro di Roma, impadronirsi della città e della persona del Pontefice. |
A140001191 |
Il duca di Borbone con una turba di soldati mercenari, tra'quali tredicimila Tedeschi luterani, le cui brame nulla poteva saziare, si volse alla volta di Roma. |
A140001193 |
Il Papa fu colto all' improvviso, perciocchè non s'immaginava che un principe cristiano volesse voltare le {329 [329]} armi contro al Capo della propria religione; ma ne rimase tristamente disingannato, allora che vide le soldatesche Spagnuole alle porte di Roma. |
A140001194 |
In tali strette, miei cari, nacque in Roma un tale scompiglio, che non si può descrivere. |
A140001195 |
Per tre mesi la misera Roma è data in preda alla rabbia della sfrenata soldatesca. |
A140001195 |
Pigliando abiti da lutto e fingendosi profondamente addolorato pei mali che il Papa aveva sofferto, si condusse in persona a Roma. |
A140001207 |
Carlo V, dopo essersi rappacificato col Papa, mandò quel medesimo esercito, che aveva saccheggiato Roma, a cingere di assedio Firenze per costringerla a ricevere il sovrano, che poco prima aveva cacciato chiudendogli in faccia le porte. |
A140001232 |
Gregorio si accorse di questo inconveniente, e col desiderio di ripararlo radunò in Roma i pia rinomati astronomi di quel tempo. |
A140001233 |
Ih breve riuscì ad allontanare da' suoi stati i malandrini, che in gran numero infestavano le terre Romane; condusse acqua in Roma da grande distanza; innalzò un alto obelisco nella piazza di san Fietro in Vaticano, e provvide alle finanze, che erano quasi esauste. |
A140001265 |
A questo fine egli fu invitato di recarsi a Roma, e fu solennemente ricevuto dal Papa. |
A140001265 |
Egli non aveva che cinquantun'anni; il suo corpo nobilmente vestito e colla chioma cinta d'alloro venne trasferito con molta pompa per le vie di Roma fino al sepolcro. |
A140001272 |
Desideroso che il suo sistema fosse approvato dalla Chiesa, Galileo andò a Roma, e vi riscosse grandi applausi per le nuove sue scoperte. |
A140001273 |
Io fui costretto a ritrattare la mia opinione, e in punizione mi furon proibiti i miei dialoghi, e venni congedato dopo sei mesi di soggiorno in Roma. |
A140001286 |
Altri continuarono a sostenere le parti di Masaniello, finchè alcuni malcontenti chiamarono in soccorso il duca di Guisa, discendente da Carlo d'Angiò, che allora era a Roma. |
A140001297 |
A quindici anni entrò nella Compagnia di Gesù in Roma, dove attese agli studi sacri e letterarii. |
A140001297 |
Ritornato a Roma pose mano a scrivere molte opere, tra cui sono specialmente commendevoli: L'uomo di lettere, la Ricreazione del saggio, La Geografia, I Simboli trasportati al morale. |
A140001298 |
Daniele Bartoli terminava la sua vita mortale in Roma nel 1685. |
A140001301 |
Caduto malato a Roma, ivi settuagenario cessò di vivere nel 1694. |
A140001301 |
Questi era nato a Roma nel 1673, apparteneva pure alla Compagnia di Gesù, e moriva a Sinigalia il 1713. |
A140001301 |
Volendo poi accondiscendere ai ripetuti inviti di persone autorevoli si recò a predicare nelle città di Perugia, di Mantova e nel Vaticano a Roma. |
A140001348 |
Egli era figliuolo di un povero mercante di Roma, il quale per mancanza di mezzi non poteva mandare a scuola il figliuoletto; ma un valente avvocato di nome Gravina, udendolo un giorno recitare alcune rime all'improvviso, lo prese con sè e lo ammaestrò nelle lettere greche, latine e italiane. |
A140001362 |
Roma e la Romagna formavano lo Stato della Chiesa. |
A140001363 |
{388 [388]} Durante il suo breve pontificato egli abbellì Roma, compì un museo, che da lai fa detto Clementino, e molto promosse le belle arti. |
A140001372 |
Il papa Pio VI ben sospettava della mala fede del generale; tuttavia non volendo risparmiare cosa alcuna, che potesse contribuire a rimuovere almeno da una parte de' suoi sudditi que' flagelli e salvare la città di Roma dall'invasione francese, in un trattato conchiuso (anno 1797) a Tolentino, città della Marca d'Ancona, acconsentì alle domande di Napoleone e pagò la somma richiesta; e siccome non trovava modo di radunar tanto danaro (che trattavasi di trenta milioni, due terzi in contanti, un terzo in diamanti e pietre preziose), fu costretto a vendere molti oggetti sacri. |
A140001372 |
Ma quando i Francesi, comandati dal generale Berthier, ebbero il chiesto danaro, entrarono in Roma, pubblicarono che il Papa era decaduto dal potere temporale, allontanarono le guardie Romane e in luogo di esse misero soldati Francesi. |
A140001372 |
Milano diventò la capitale della repubblica denominata Cisalpina; e cosi l'esercito Francese avanzandosi era giunto presso Roma. |
A140001375 |
Sebbene nulla temesse per sè, tuttavia i gravi mali che vedeva sovrastare alla religione, la età avanzata, i suoi molti incomodi corporali facevano sì, che il cadente Pontefice mostrasse vivo desiderio e chiedesse quasi per grazia di potere morire in Roma. |
A140001376 |
Di notte oscura, per cattivo tempo, il Papa venne da Roma condotto in un convento di Certosini a Firenze. |
A140001388 |
E fu veramente un tratto della Provvidenza divina, che i Tedeschi venissero a scacciare i repubblicani da Roma, si trasportasse il teatro della guerra in Piemonte e così i cardinali potessero assembrarsi a Venezia, per eleggere Papa un cardinale di nome Chiaramonti, che prese il nome di Pio VII.. |
A140001389 |
Compiuta la elezione, il Papa andò a Roma, e venne solennemente ristabilito sul trono pontificio. |
A140001389 |
In simile guisa, quando Napoleone chiese al Papa di recarsi a Parigi per incoronarlo imperatore, Pio Settimo era tranquillo possessore di Roma. |
A140001389 |
Partitosi impertanto da Roma, attraversò una grande parte della Francia e fra universali acclamazioni entrò in Parigi, e mise la corona imperiale sul capo di Napoleone nel due dicembre 1804. |
A140001393 |
Così nel 1809, mentendo alle fatte promesse e dando un tristissimo esempio di nera ingratitudine verso il Papa, dichiarava lo Stato romano annesso alla Francia, e Roma la seconda città dell'impero. |
A140001393 |
Di che Napoleone cominciò coll'imporre alla santa Sede un tributo di parecchi milioni, per pagare i quali il Papa fu costretto di vendere molti oggetti destinati al divin culto; poscia comandò ad un suo generale di impadronirsi degli Stati pontificii e della medesima città di Roma. |
A140001394 |
Perciocchè, se si può appellare ladroneccio lo spogliare un re del suo stato, che diremo di Napoleone, sovrano cattolico, il quale osò togliere dal trono, mandare in carcere il sommo Pontefice capo della cattolica religione, da cui aveva ricevuto tanti servigi ed a cui era debitore della sua consacrazione imperiale? E poi, che cosa era Roma in confronto dei tanti regni da lui conquistati? Ma l'ambizione aveva acciecato Napoleone e il conduceva a cosiffatti eccessi, i quali sempre più servirono ad alienargli i buoni, di sorte che fin d'allora si potè presagire la sua potenza non sarebbe stata duratura. |
A140001396 |
Nel 1811 creò re di Roma il proprio suo figliuolo, natogli da Maria Luigia figliuola dell'imperatore {399 [399]} d'Austria |
A140001415 |
La Provvidenza preservò per allora la città di Roma dai disastri della guerra. |
A140001422 |
L'intendimento era sempre di fare un solo regno, oppure una repubblica sola di tutta Italia, e perciò di allontanare il Papa da Roma e sbalzare dal trono tutti i re della penisola. |
A140001435 |
E noi abbiamo argomenti per credere che nella maggior parte quegli atti di ossequio e di rispetto fossero sinceri; ma pure sappiamo che un numero considerabile di gente, in gran parte forestiera, erano accorsi a Roma per eccitare lo spirito di ribellione e approfittare di que' medesimi favori, che il Papa concedeva, por volgerli a danno della santn Sede. |
A140001435 |
Gl'Inglesi, che sono protestanti, i Turchi, che sono ancora più avversi al nome cristiano, andavano a gara nel far regali e dare segni di stima e di venerazione verso il Pontefice di Roma. |
A140001435 |
Mentre le sciagure si andavano moltiplicando sopra i Piemontesi, gravissimi disastri avvenivano in Roma. |
A140001436 |
Molti di quegli uomini, che già avevano messo sossopra le cose d'Italia negli anni precedenti, corsero espressamente a Roma per indurre il Papa a dichiarare guerra agli Austriaci. |
A140001437 |
A nulla valse il loro coraggio, e dovettero ritornare a Roma dopo di aver toccate molte sconfitte. |
A140001437 |
Allora si cominciò a gridare più che mai che il Papa dovesse, senza por tempo in mezzo, dichiarare la guerra agli Austriaci; gli schiamazzi giunsero a tal segno, che minacciavasi di stabilire in Roma un governo provvisorio, qualora il Papa si fosse più oltre rifiutato. |
A140001445 |
Da quell'istante il novello ministro si pose con coraggio a riordinare le cose di Roma; e mentre si adoperava pel riordinamento civile dello stato, trattava in Napoli, in Firenze ed in Torino le basi di una confederazione degli stati italiani. |
A140001461 |
Questo, miei cari amici, è il ritratto delle cose di Roma. |
A140001463 |
Checchè fosse, venne arrestato prima dell'esecuzione di quel nero divisamento, e condotto incatenato a Roma, fu condannato alla galera a vita. |
A140001468 |
In que' gravi momenti Pio IX, privato delle sue guardie, tenuto prigione nel suo palazzo, scorgendo essergli tolto il libero esercizio del suo potere tanto spirituale, quanto temporale, deliberò di fuggire da Roma. |
A140001468 |
La fuga del Papa da Roma è fissata. |
A140001469 |
Di qui a poco vi racconterò le vicende del sovrano Pontefice durante la sua assenza dalla santa Sede; ora facciamo ritorno alle cose di Roma. |
A140001470 |
I buoni furono addolorati, perchè, sebbene sperassero che egli sarebbe presto ritornato a Roma, tuttavia temevano le conseguenze di quella precipitosa partenza; quelli, che erano indifferenti, rimasero stupiti, perchè non s'immaginavano un avvenimento di quel hi fatta; e fu chi disse fin d'allora, che l'aver costretto il Papa a fuggire da Roma era un costringere le potenze cattoliche di venirlo a ristabilire sul trono. |
A140001470 |
Solamente i ribelli fecero feste di allegrezza; sulle prime essi invitarono il Papa a ritornare a Roma, al quale invito certamente non potè Pio IX risolversi ad accondiscendere, poichè avrebbe esposto la sua persona e la propria autorità ai pericoli di prima. |
A140001472 |
Rimarrò qui in Roma senza lasciarmi spaventare. |
A140001472 |
Sappiate che io non ho punto paura di voi, e non l' hanno neppure i miei colleghi usciti di Roma. |
A140001472 |
Se essi lasciarono Roma e seguirono il santo Padre, il fecero per amore e per obbedienza; così se io qui rimasi fu per obbedienza e per amore del santo Padre, il quale desiderò che io non abbandonassi questo instituto, che dà ricovero a tanti sventurati. |
A140001475 |
E quasi per formare una stabile unione e fratellanza, Mazzini dalla Toscana si recò a Roma. |
A140001475 |
I rivoluzionari della Toscana, stimolati dal genovese Giuseppe Mazzini, capo dei rivoltamenti di questi tempi, proclamarono eziandio la repubblica, e si unirono ai Romani per far Roma capitale della grande repubblica italiana. |
A140001479 |
Roma era tutta in disordine. |
A140001481 |
La Spagna crede che le potenze cattoliche non potrebbero abbandonare la libertà del Papa all'arbitrio della città di Roma, e permettere che, mentre tutte le nazioni si fanno premura di dare al Pontefice prove di profondo rispetto, una sola città d'Italia ardisca oltraggiare la sua dignità e porlo in uno stato di dipendenza, di cui quella potrebbe abusare un giorno come potere religioso. |
A140001483 |
Intanto è cosa ben degna d'essere notata, che soltanto i {424 [424]} due sovrani, i quali non poterono prestare la loro opera a fine di ricondurre il Papa a Roma, fossero ambidue in breve costretti a lasciare il proprio trono ed andarsene in esilio. |
A140001485 |
Solamente i Francesi camminarono verso Roma, che era il centro dove erano radunati i nemici. |
A140001486 |
In questo spazio di tempo i capi repubblicani si prepararono in Roma a fare la più viva resistenza. |
A140001486 |
Sicchè gli alleati andando in Roma si può dire che andassero a combattere e distruggere un nido di colpevoli fuorusciti, che si erano radunati nella capitale della cristianità. |
A140001486 |
Venne ad unirsi loro Garibaldi, nativo di Nizza marittima, famoso capitano di ventura, alla testa di mille cinquecento uomini scelti, i quali furono accolti con entusiasmo da quelli che avevano in mano il governo di Roma. |
A140001487 |
Tuttavia io devo confessarvi che i Francesi volendo, per quanto era possibile, risparmiare lo spargimento del sangue, malgrado il loro coraggio e il loro valore, dovettero combattere circa tre mesi sotto alle mura di Roma prima di poter entrare in città. |
A140001488 |
Ognuno accorre intorno al cavallo, su cui sta il comandante in capo, di nome Oudinot, per vedere più davvicino il liberatore di Roma. |
A140001490 |
Allora Oudinot per dare un segno di venerazione al santo Padre e far conoscere al mondo tutto, che egli intendeva di sostenere la causa del capo della cristianità, mandò immediatamente le chiavi di Roma a Pio IX; poscia si occupò a ristabilire l'ordine e la tranquillità negli Stati pontificii. |
A140001491 |
In quelle incertezze un certo Mareschi, mal vestito, piccolo di statura e di aspetto ordinario, coperta la fronte da una berretta di seta nera e sopravi un cappello a tesa larga, si presenta alla porta del governatore di Roma, di nome Rostolan. |
A140001515 |
Da tutte parti s'indirizzano congratulazioni al generale Oudinot, perchè aveva liberato Roma. |
A140001519 |
Quando il generale francese mandò le chiavi della città a Pio IX, gli partecipò eziandio la liberazione di Roma e degli Stati romani, significandogli che poteva liberamente ritornare sul trono. |
A140001520 |
Ah! parlatemi de' miei figli di Roma e di Francia! Quanto devono aver sofferto! Quanto pregai per loro!». |
A140001520 |
Quando giunse a Pio IX la novella che Roma era stata liberata, ne fu commosso fino alle lagrime. |
A140001521 |
Finalmente il desiderio di vedere i suoi popoli lo determinò a sormontare tutte le difficoltà, e sul principio di aprile 1850 avviossi a Roma. |
A140001521 |
Pio IX sarebbe immediatamente ritornato a Roma, ma fu giudicata cosa prudente il ritardare, finchè le cose fossero alquanto consolidate, ed egli avesse anche avuto tempo di provvedere ai bisogni dello stato. |
A140001522 |
Il sommo Pontefice volle passare a Napoli, e di là prese il cammino per Roma. |
A140001524 |
Il di seguente il Papa continuò il cammino verso Roma. |
A140001527 |
Finalmente giunto sulla grande piazza del Vaticano, i soldati della Francia, i liberatori di Roma, schierati come in ordine di battaglia, s'inginocchiano e presentano le armi e chiedono al Papa la benedizione. |
A140001528 |
La religióne cattolica personificata in Pio IX tornava in Roma, e tornava potente offerendo la misericordia all'ingratitudine, ed il perdono ai pentiti. |
A140001528 |
Poche ore dopo Roma apparve come avvolta in un immenso fuoco. |
A140001529 |
Così dal ritorno di Pio IX a Roma fino al 1859 non ci fu più alcun fatto politico, che abbia rtato qualche importanza alle cose d'Italia. |
A140001529 |
I Francesi, gloriosi dell'esito delle loro armi, ritornarono in parte al loro paese, lasciato soltanto una guarnigione in Roma sufficiente per opporsi ai disordini, che per avventura i malevoli avessero tentato di suscitarvi. |
A140001529 |
Il ritorno di Pio IX a Roma si può dire l'ultimo dei grandi avvenimenti compiutisi in Italia. |
A140001549 |
Napoleone I facendo condurre il Papa lontano da Roma ed appropriandosi i suoi dominii, si scavò la fossa, in cui rovinò; al contrario Napoleone III, quand'era solamente presidente della repubblica francese, essendosi adoperato a ricondurre il Papa a Roma, fu dal Cielo benedetto, divenne imperatore dei Francesi, e finchè protesse la Chiesa ebbe gloria e prosperità nel suo impero. |
A140001582 |
Allora finalmente egli potè appagare il suo desiderio di recarsi a Roma per disegnare i capo-lavori degli artisti antichi. |
A140001585 |
A questi mali si aggiunsero i disordini per cui il Papa fu allontanato da Roma. |
A140001585 |
Nel 1798, essendo Roma stata invasa dalle soldatesche francesi, non vi era più chi volesse spendere danaro in quadri, statue od architettura; perciò le arti languivano e la miseria era generale. |
A140001585 |
Perciocchè quando i disordini mettono lo scompiglio in Roma, che si può a buon diritto appellare madre {450 [450]} delle arti, colla miseria succede il decadimento delle scienze e delle arti. |
A140001586 |
Acquetatesi alquanto le cose di Roma, Canova vi si ricondusse e venne accolto onorevolmente dal Papa che lo creò cavaliere ed ispettore delle belle arti. |
A140001587 |
- Come vanno le cose a Roma?. |
A140001588 |
- Maestà, Roma languisce, gli antichi monumenti rovinano, il commercio è interrotto. |
A140001589 |
- Visiterò Roma; amo il bene dell' umanità, e quello voglio. |
A140001592 |
Conversando poi famigliarmente col grande capitano lo ritrasse in creta per iscolpirlo poscia in marmo; e appena compiuto il suo lavoro sìmise in viaggio alla volta di Roma, vivo oggetto de'suoi desideri e sua dimora prediletta. |
A140001595 |
- Maestà, io vi raccomando le accademie di Roma, di Venezia e di Firenze. |
A140001600 |
Caduto Napoleone, il sommo Pontefice Pio VII ritornato a Roma incaricò il Canova di andare a Parigi per riconoscere i monumenti d'arte che i Francesi avevano trasportato dalle rive del Tevere e da ogni parte degli stati papali. |
A140001600 |
Quei monumenti con indicibile gioia del popolo italiano vennero restituiti a Roma. |
A140001601 |
Non potendo il Canova rifiutare il dono del sovrano, ne usa così nobilmente clic meglio non possono fare i principi; distribuisce quel danaro alle accademie, ai giovani più studiosi, ed agli artisti poveri di Roma. |
A140001613 |
Era allora legato di Ferrara il cardinale Borghese, che, conosciuta la bella indole del giovine poeta, il prese a proteggere; e perchè avesse le comodità necessarie per istudiare, seco lo condusse a Roma col titolo di suo segretario. |
A140001614 |
Mentre era in Roma conóbbe il conte Alfieri d'Asti, le cui tragedie si rappresentavano in quella città con molto saccesso. |
A140001615 |
Era questi un incaricato della repubblica francese spedito a Roma per propagare idee rivoluzionarie. |
A140001616 |
Il poeta introduce l'ombra di Baswille a parlare con Luigi XVI intorno a Roma nel modo seguente:. |
A140001617 |
L' ombra di Luigi XVI quasi atterrita da somiglianti parole prega caldamente quella di Baswille che, se mai ritorna a Roma, non manchi di raccomandare la Francia al Pontefice:. |
A140001631 |
La fama del sapere e delle rare virtù di cui andava fornito giunse a notizia del sommo Pontefice che lo chiamò a Roma. |
A140001633 |
Era un ameno spettacolo quando visitava in Roma il collegio di Propaganda. |
A140001636 |
Quando Pio IX per le calamità de'tempi dovette allontanarsi da' suoi stati, il Mezzofanti rimase in Roma. |
A140001657 |
In quella congiuntura strinse amicizia coll'abate Mauro Gappellari, assunto poco dopo al Pontificato col nome di Gregorio XVI. Durante quel soggiorno a Roma il Pontefice Pio VII lo esortò ad occuparsi di. |
A140001657 |
Invitato dal patriarca di Venezia ad accompagnarlo in Roma, Rosmini accettò l'invito. |
A140001658 |
Venuto di nuovo a Roma, udì una seconda volta la voce del supremo Gerarca, che allora era Pio VII, il quale lo esortò a proseguire nell'impresa incominciata. |
A140001665 |
Qui fece progresso notabilissimo sotto alla direzione del chiaro Mons. Antonio Traversi, che, amico a Gregorio XVI e da lui chiamato a Roma, mori Patriarca di Costantinopoli. |
A140001722 |
Il Re di Napoli si rifugia a Roma. |
A140001726 |
Napoleone III riconosce il Regno d'Italia, dicendo a Vittorio Emanuele che lascierà le sue truppe a Roma finchè l'Italia non sia conciliata col Papa. |
A140001729 |
- Tentativi del Ministro Ricasoli per andare a Roma senza il consenso della Francia. |
A140001731 |
- L'Inghilterra si adopera presso la Francia onde richiami le sue truppe da Roma. |
A140001734 |
- Canonizzazione in Roma dei SS. Martiri Giapponesi, presenti 287 Vescovi convenuti da tutte le parti dell'Orbe Cattolico. |
A140001736 |
- Garibaldi predica una crociata su Roma. |
A140001740 |
- Il gabinetto italiano dichiara all'estero la necessità di dar Roma all'Italia. |
A140001742 |
- Il gabinetto italiano invita la Francia a richiamare le sue truppe da Roma, promettendo di guarentire l' indipendenza della S. Sede. |
A140001752 |
- La Francia si obbliga a ritirare gradatamente entro due anni le sue truppe da Roma. |
A140001759 |
- In omaggio alla Convenzione del 15 settembre le truppe francesi si restringono ad occupare Roma, Civitavecchia e Viterbo. |
A140001792 |
- Attentato di sollevazione in Roma. |
A140001811 |
- 2 agosto - Napoleone III richiama in Francia le truppe d'occupazione di Roma. |
A140001813 |
- 4 agosto - Le truppe Francesi abbandonano Roma. |
A140001815 |
- 6 agosto - Sbarco a Tolone delle truppe provenienti da Roma. |
A140001822 |
- Nel Consiglio de' Ministri a Firenze si decide l'occupazione di Roma. |
A140001826 |
- 15 settembre - Il Generale Cadorna chiede al ministro dell'armi pontificie, General Kanzler, libero l'ingresso in Roma alle proprie truppe. |
A140001827 |
- 17 settembre - Il General Kanzler risponde che S.S. {496 [496]} desidera veder occupata Roma dalle proprie truppe, non da quelle di altro Sovrano; essere pertanto risoluto a far resistenza. |
A140001828 |
1870, 19 settembre - Rescritto del S. Padre al General Kanzler sul modo di condur la difesa di Roma |
A140001830 |
- 20 settembre - Entrata in Roma del General Cadorna per la breccia di Porta Pia. |
A140001832 |
- 2 ottobre - Plebiscito in Roma. |
A140001837 |
- 29 dicembre - Inondazione di Roma. |
A140001840 |
- 3 febbraio - Promulgazione della legge pel trasferimento della Capitale da Firenze a Roma. |
A140001852 |
- 13 maggio - Promulgazione in Roma della legge delle guarentigie per assicurare l'indipendenza della S. Sede. |
A140001861 |
- 2 luglio - Ingresso ufficiale del Re Vittorio Emanuele in Roma. |
A140001867 |
- Inaugurazione del Parlamento a Roma. |
A140001876 |
- Protesta del S. Padre contro la soppressione degli ordini religiosi in Roma. |
A140001892 |
- La Gallia Transpadana (così detta perchè posta al di là del Po rispetto a Roma) comprendeva il paese che trovasi tra le Alpi, il lago di Garda e il Po. |
A140001895 |
- La Gallia Cispadana (cosi detta perchè trovavasi di qua dal Po rispetto a Roma) comprendeva il paese che dalla Trebbia si estende fino all'Adriatico, e dal Po fino agli Apennini e al Rubicone. |
A140001901 |
Oltre alla città di Roma, che conteneva nel suo recinto sette colli, {502 [502]} sorgevano nel Lazio le città del Cures, di cui rimangono alcune rovine presso Corrose, Reate (Rieti), Tibur (Tivoli), Ostia, Arata, che conservano le stesso nome, Lavinium (S. Lorenzo), Alba Longa, che fa distratta da Tullo Ostilio, Tusculum (Frascati), Praeneste (Palestina) Anagnia (Anagni), Arpinum (Arpino), Antium ora distrutta, Suessa Pomoetia, Circae (Circello), Terracina che ha lo stesso nome, Minturnae, ora affatto distrutta. |
don bosco-le scuole di beneficenza dell-oratorio di s. francesco di sales in torino.html |
A143000074 |
Roma, addì 16 Maggio 1879. |
don bosco-lettera del sacerdote d. giovanni bosco al p. alessandro checcucci d.s.p..html |
A144000001 |
Che dirò poi del locale magnifico, spazioso, ventilato come quello che risiede in uno dei punti più elevati del centro di Roma, a cui aggiungono pregio, le nuove sale, colla infermeria, e con altri utili ornamenti, onde l'avete recentemente non senza grave dispendio arricchito? Ma questo sarebbe poco, se nelle mie visite al Nazareno non avessi sopra tutto ammirato l'indole ingenua e modesta sì, ma disinvolta e festiva dei vostri alunni, di guisa che apparivano chiari sul volto di ciascheduno i benevoli affettuosi sensi di un animo sinceramente buono senza orpello e finzione. |
A144000001 |
Con quanto vivi e sinceri sensi di gioia e di compiacenza visitai mesi sono il vostro Collegio Nazareno, con altrettanto e maggior dolore ho inteso la terribile Sciagura che ha colpito la Città d'Albano, dove il Collegio stesso, erasi ridotto in quel suo magnifico locale, a temperare gli estivi calori di Roma, ed a passarvi, secondo il costume, le ferie autunnali. |
A144000001 |
Ed a mostrarne la piena soddisfazione che ne ebbi, ed il gran piacere che ne sentii, ve ne sia buona prova il ragionarne che feci con molti in Roma stessa, ed anche col Santo Padre, che ne ebbe sincera consolazione per quell'amore che so che Egli porta al vostro Collegio. |
don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html |
A148000727 |
Furono ambidue martirizzati in Roma; S. Pietro fu crocifisso col capo all'ingiù, a S. Paolo fu tagliata la testa. |
A148000869 |
ROMA, città capitale del vasto romano impero, ora divenuta capitale del cattolicismo. |
don bosco-maraviglie della madre di dio.html |
A149000076 |
Quelli che visitano le catacombe di Roma, e ne siamo testimoni oculari, trovano tuttora in quei sotterranei antiche immagini che rappresentano o lo sposalizio di Maria con s. Giuseppe, o l'assunzione di Maria al cielo, ed altre esprimono la Madre di Dio col bambino in braccio. |
A149000132 |
In quel momento gli apparve la santa Vergine rivelandogli il trionfo delle navi cristiane, il quale trionfo s. Pio V annunziò tosto per Roma prima che alcuno avesse in altra guisa potuto portare quella notizia. |
A149000138 |
Quello di Maometto, più ricco ancora, e che si inalberava in mezzo del campo, fu mandato a Roma e presentato al Papa. |
A149000144 |
I fatti gloriosi contro i Nestoriani e contro agli Albigei; le parole da Maria dette a s. Domenico allora che gli raccomandava la predicazione del Rosario, che la stessa Beata Vergine nominò magnum in Ecclesia praesidium; la vittoria di Lepanto, di Vienna, di Buda, la Confraternita di Monaco, quella di Roma, di Torino e molte altre erette in vari paesi della cristianità, fanno abbastanza conoscere quanto sia antica e diffusa la divozione a Maria Ausiliatrice, quanto questo titolo torni a lei gradito e quanto vantaggio arrechi ai popoli cristiani. |
A149000148 |
Ma siccome dove c' è il Papa là vi è il {89 [281]} Capo della religione e quindi il concorso di tutti i veri cattolici, così Savona divenne in certo modo un'altra Roma. |
A149000149 |
Si crede comunemente che il Pontefice abbia promesso alla Santa Vergine di instituire una festa per onorare l' Augusto titolo di Maria aiuto dei Cristiani, qualora egli avesse potuto ritornare a Roma sul trono Pontificio. |
A149000151 |
Allora la giustizia potè fare di nuovo il suo corso; il Pontefice venne tosto messo in libertà; Roma l'accolse col massimo entusiasmo, e {91 [283]} il Capo della Cristianità fatto libero e indipendente potè ripigliare l' amministrazione della Chiesa universale. |
A149000152 |
Ritornato di poi a Roma volle compiere la seconda parte della sua promessa instituendo nella Chiesa una festa speciale, che attestasse alla posterità quel gran prodigio. |
A149000153 |
Fu scelto quel giorno perchè appunto in esso l'anno 1814 Egli era stato fatto libero e potè ritornare a Roma fra i più vivi applausi dei Romani |
A149000154 |
L'anno 1817 era compiuto un dipinto che doveva essere collocato in Roma nella chiesa di s. Maria in Monticelli diretta dai Sacerdoti della dottrina cristiana. |
A149000237 |
Torino, Genova, Bologna, Napoli, {133 [325]} ma più di ogni altra città, Milano, Firenze, Roma furono le città che, avendo in modo speciale provata la benefica influenza della Madre delle grazie invocata sotto al nome di aiuto dei cristiani, dimostrarono eziandio la loro gratitudine colle oblazioni. |
don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html |
A150000047 |
Sommo Pontefice, che allora era Pio VII, a cedergli formalmente i suoi dominii temporali, da prima glieli tolse colla forza, poscia cacciò di Roma cardinali, vescovi, preti e frati, privandoli parimente dei loro beni. |
A150000048 |
Ma siccome dove è il Papa, ivi è il centro della religione, così Savona divenne il punto di concorso di tutti i veri cattolici, e come un'altra Roma. |
A150000050 |
Vuolsi che allora appunto Pio VII abbia promesso alla santa Vergine di istituire una festa per onorarla sotto il titolo di Aiuto dei Cristiani, qualora egli avesse potuto ritornare a Roma sul trono pontificale, cosa che allora pareva follia sperare. |
A150000054 |
E intanto Pio VII, ridonato alla libertà, poté rientrare in Roma, dove fu accolto con indicibile entusiasmo, e ripigliata l'amministrazione della Chiesa e de' suoi dominii, per rendere perpetua la memoria della prodigiosa liberazione sua, dei cardinali e dei vescovi e della libertà ridonata alla Chiesa, istituì la festa di Maria auxilium Christianorum, da celebrarsi ogni anno al giorno 24 maggio; giorno, in cui egli nel 1814 libero e trionfante era rientrato in Roma. |
A150000082 |
Una di queste campane è dedicata al supremo gerarca della Chiesa Pio IX; un'altra a mons. Riccardi in allora arcivescovo di Torino; una alla famiglia del conte Francesco Viancino; altra alla famiglia del conte De Maistre; una a quella di Rosa Mercurelli di Roma. |
A150000110 |
E stato lavorato in Roma dall'artista Luigi Medici, ed inviato a questa chiesa a compimento di promessa fitta e di grazia ricevuta. |
A150000142 |
L'anno 1867, nel centenario di san Pietro, appena fu annunziato che avrebbe avuto luogo in Roma il maraviglioso canto dei tre cori Tu es Petrus, il sacerdote Gio. Cagliero, nostro direttore di musica, si recava colà, e mercè la cortesia usatagli potè assistere alle prove, ali' esecuzione, trattare con maestri,. |
A150000150 |
E certo si deve attribuire alla speciale protezione della'Vergine se in mezzo a tanta gente venuta da tutte parti, da Milano, da Venezia, da Bologna, da Firenze, da Roma, da Napoli ed altrove, non ebbesi a lamentare il minimo disordine nè in chiesa nè fuori di chiesa. |
A150000159 |
Torino, Genova, Bologna, Napoli, ma più di ogni altra città, Milano, Firenze, Roma, avendo in modo speciale provata la benefica influenza della Madre delle grazie, invocata sotto al nome di aiuto dei cristiani, dimostrarono eziandio la loro gratitudine colle oblazioni. |
A150000295 |
Roma, 20 agosto 1868. |
A150000550 |
Paolo Ranzacini di Roma era travagliato da oppressione di petto che gli rendeva penosissimo il respiro. |
don bosco-massimino.html |
A151000001 |
Il buon genitore scorgendo nel fanciullo ingegno svegliato e precoce, ed una memoria tenacissima, deliberò di recarsi a Roma per procacciargli e maestri e comodità di farlo istruire, quando Massimino toccava gli anni cinque. |
A151000001 |
Massimino era nato in una città poco distante da Roma. |
A151000008 |
Per lo più si limitavano a scorrazzare sulla piazzetta che precede alla scalinata del Campidoglio, a valicare due o tre volte quel celebre colle di Roma, gesticolando e saltellando per ogni scalino, pei piani e pianerottoli che si presentano nelle falde e sulla vetta del medesimo |
A151000032 |
Se mai ne lascia scappare qualcheduna, voglio metterlo in canzone per tutta Roma. |
A151000109 |
Voglio insistere, convincerlo, confonderlo, e in fine strapazzarlo perchè è venuto in Roma a mettere in dubbio la nostra religione. |
A151000132 |
S. Ireneo, che visse nel secondo secolo, dice espressamente: La Chiesa di Roma è la principale, e bisogna che tutte le altre siano a lei unite. |
A151000137 |
Nel palazzo annesso alla chiesa abitava Costantino quando venne a Roma. |
A151000138 |
Io vi assicuro che provo la più grande consolazione quando mio padre conducendomi per le vie di Roma mi dice queste parole: O Massimino mio, ricordati bene, che noi siano fortunati, perché, ci troviamo nella cattolica religione, e viviamo in una città abitata dai sommi pontefici da G. C. fino a noi. |
A151000138 |
Se dal regnante Pio IX andiamo di papa in papa rimontiamo fino a s. Pietro stabilito Capo della Chiesa dallo stesso G. C. Parimenti partendo da s. Pietro, che portò il Vangelo a Roma, noi vediamo i papi succedersi: no all'altro e' trasmettersi a vicenda il depoposito della fede fino ai nostri giorni. |
A151000188 |
Date uno sguardo sopra di Roma; quante maraviglie della B. V. Maria! Osservate la Basilica di santa Maria Maggiore; di santa Maria in Trastevere, di santa Maria sopra Minerva; mirate questa Veneranda Chiesa di Ara Coeli, la {69 [191]} bella colonna che ricorda la definizione dommatica dell' Immacolato suo concepimento. |
A151000188 |
Queste e migliaia di altre Chiese in Roma e fuori di Roma, anzi in tutti i paesi della Cristianità proclamano altamente le glorie e la protezione dell'Augusta Regina del Cielo e la universale venerazione di tutti i popoli. |
A151000204 |
Intanto mi sono ascritto ad una società fatale, che presentemente ha già venti logge sotto ad un solo capo in Roma. |
A151000204 |
Siccome poi egli erasi sgraziatamente fatto ascrivere ad una società, per cui non aveva più sicura la vita in Roma, così e per evitare i dileggi di alcuni compagni, e per non cader vittima di qualche scellerato risolvette di ritornare in patria. |
A151000205 |
Io sono appositamente venuto in Roma, rispose, per assistere il mio Massimino, e colle mie fatiche spero poterlo provvedere di quanto gli sarà necessario per la sua educazione. |
A151000224 |
La dimora dei papi a Roma è certamente argomento grave della loro successione nel pontificato; perciò crediamo assai a proposito dare qui un cenno intorno ai luoghi in vari tempi da loro abitati. |
A151000225 |
Tenne di poi sette anni la sede in Antiochia e sul finire dell'anno 44 andò a Roma, dove li 18 gennaio del 45 stabilì la primazia dell'apostolato e la sede suprema del sacerdozio. |
A151000227 |
I contro Pormeno dice che i vescovi venuti a Roma a concilio l'anno 313: Una convenerunt in domuni Faustae in Laterano. |
A151000229 |
Gregorio XI il 17 gennaio 1377 restituì la residenza papale a Roma nel Vaticano. |
A151000229 |
In quello spazio di tempo il palazzo Vaticano venne occupato dai vicari legati, che i papi spedivano in Roma. |
A151000230 |
Per questo medesimo motivo (come ricavasi dalla collezione dei Diarii di Roma incominciata nel 1716) i pontefici del secolo scorso dopo la incoronazione passavano dal Vaticano al Quirinale ove abitavano. |
A151000231 |
Partito da esso e da Roma il 24 novembre 1848, ritornava alla sua sede al 12 aprile 1850 fissando sua dimora al Vaticano dove tuttora abita correndo l'anno 28 del suo pontificato, 1874. |
don bosco-notizie storiche intorno al miracolo del ss. sacramento.html |
A153000015 |
[3] di far costrurre un magnifico tabernacolo, per conservare in luogo più degno l'ostia prodigiosa, la quale si conservò, finchè venne ordine da Roma, che fosse consumata secondo il sacro rito. |
A153000082 |
I molti decreti per questo oggetto emanati dalle autorità civili ed ecclesiastiche, i lunghi e rigorosi esami fatti a Roma prima di approvare l'uffizio proprio, l'approvazione dell uffizio, della festa, de' riti e delle cerimonie che l'accompagnano, ci sono mallevadori di certezza. |
don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html |
A154000009 |
Quando s. Pietro Principe degli Apostoli, e primo Vicario di G. C. in terra venne a stabilire la sua cattedra in Roma, capitale del mondo allora conosciuto, questa gran Metropoli, e tutte le altre città d'Italia stavano immerse nelle tenebre dell'idolatria. |
A154000009 |
Roma anzi per essere in quei tempi come il centro del paganesimo, era eziandio una cloaca della più abietta scostumatezza. |
A154000010 |
Or mentre Roma, e l'Italia erano allagate da questo torrente di abbominazioni, s. Pietro si portò sul Tevere a stabilire in quella nuova Babilonia, la sua dimora, e compiere così la missione altissima, che gli venne affidata dal suo divin Maestro. |
A154000011 |
Lo zelo di s. Pietro non si tenne ristretto alla città di Roma, ma si allargò anche alle altre città d'Italia. |
A154000011 |
Qualunque però sia stato il primo Nunziatore del Vangelo in queste contrade, egli è indubitato, che la santa fede vi penetrò fin dai tempi apostolici; segnalato benefìzio, che ricevettero questi popoli fortunatissimi da s. Pietro quando per divina disposizione venne a stabilire la suprema sua Sede in Roma, e di là qual sole risplendentissimo diffuse per ogni terra d'Italia, e diffende tuttora per mezzo dei suoi Successori i raggi sereni della luce evangelica. |
A154000011 |
Si crede anzi non senza fondamento, che lo stesso s. Pietro recatosi da Roma nelle terre Acquesi abbia di sua bocca ammaestrati quegli abitanti nella fede ortodossa ed esiste ancora negli archivi del Vescovado un'antica pergamena in cui s. Pietro vien chiamato Protettore, maestro e dottore di questa Chiesa: Huius Episcopii protector, magister et doctor. |
don bosco-notizie storiche sul convento e sul santuario di santa maria delle grazie presso nizza.html |
A155000007 |
Non potendo dilungarmi, appagherò almeno in breve il loro giusto e pio desiderio, servendomi all'uopo di quanto sta scritto nel Bollettino Salesiano (fascicolo di marzo 1878) all'articolo: La festa del Dottore s. Francesco di Sales e la prima Conferenza dei Cooperatori in Roma. |
A155000007 |
{64 [416]} Era dunque il 29 gennaio ultimo scorso, festa patronale di tutti gl'Istituti Salesiani; e D. Bosco, come Superiore dei medesimi, erasi appositamente portato in Roma per assistere alla solennità e pronunciarvi un discorso analogo alla circostanza. |
don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html |
A156000020 |
Ognuno riconobbe che una vittoria così portentosa era dovuta a Maria, la quale nel momento stesso che la faceva riportare, degnavasi eziandio di rivelarla in Roma al suo divotissimo Pio con una celeste visione. |
A156000155 |
Ma siccome dove è il Papa la vi è il Capo della Chiesa, così Savona divenne in certo modo un'altra Roma. |
A156000155 |
Si crede comunemente che il Pontefice abbia in quel tempo promesso alla Santa Vergine d'istituire una festa per onorarla sotto 1'augusto titolo di Aiuto dei Cristiani, qualora egli avesse potuto ritornare a Roma sul trono papale. |
A156000156 |
Pio VII venne subito messo in libertà, Roma lo accolse colla più viva gioia. |
don bosco-novelle e racconti.html |
A158000018 |
Roma era piena de' maggiori disordini. |
A158000023 |
Prima d'accingersi a ridurre le città ribellate alla obbedienza, mosse alla volta di Roma per costringere il Papa a seguire il suo partito. |
A158000060 |
Un abitante del quartiere dei Monti in Roma possedeva una sola carretta e un vecchio cavallo che ebbe la sventura di perdere. |
don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html |
A159000011 |
Scritto in Roma appo S. Pietro, sotto l' anello del Pescatore nel dì 9 Maggio 1876. |
A159000028 |
Possono acquistare le Indulgenze Plenarie e Parziali di tutte le Basiliche, Chiese e Luoghi santi di Roma, Gerusalemme, Porziuncula e di S. Giacomo in Compostella, di tutte le stazioni notate nel Messale Romano. |
A159000051 |
Quegli Associati Sacerdoti, che celebreranno tre Messe pei loro parenti defunti all' Altare stabilito dai Superiori della Congregazione Salesiana guadagnano per essi, pei parenti defunti l' Indulgenza Plenaria che guadagnerebbero celebrando all' Altare di s. Gregorio, oppure di s. Sebastiano fuori le mura di Roma. |
don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html |
A163000355 |
Indi il Vescovo inviò due sacerdoti, che godono di tutta la sua confidenza, a portare a Roma questo misterioso dispaccio. |
A163000358 |
Aveva già anch'egli avuto contezza del fatto della Salette per informazioni avute dal P. Basilio, coadiutore del priore della Certosa di Roma. |
A163000358 |
«Appena giunti a Roma, riferiscono i mentovali sacerdoti, avevamo fatto la conoscenza di Mons. Fioramonti, secretano di S. S. per le lettere latine. |
A163000363 |
«Fin dai primi giorni che eravamo a Roma, vedemmo il P. Rubillon, il quale, come ebbe letto gli scritti sulla Salette, mi disse, che egli era profondamente convinto della verità del fatto; che era impossibile che fossero stati quei fanciulli o ingannatori o ingannati, e finalmente che Mons. di Grenoble poteva con sicurezza far costrurre una Cappella sul sito dell'apparizione». |
A163000366 |
«A Roma si esaminò bene prima di credere: eppure a Roma, quanti hanno esaminato il fatto della Salette, lo vedono verissimo e ben provato. |
don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html |
A173000013 |
Dato a Roma addì 23 settembre 1868. |
A173000022 |
Gussone torinese ad eccezione del primo a destra entrando che fu lavorato a Roma dall'artista Luigi Medici a spese di un patrizio Bolognese. |
A173000036 |
Dato in Roma presso s. Pietro sotto l'anello pescatorio addì 22 maggio 1868. |
A173000053 |
L'anno scorso nel centenario di san Pietro, appena fu annunziato che avrebbe avuto luogo il maraviglioso canto dei tre cori Tu es Petrus, il sacerdote Gio. Cagliero nostro direttore di musica si recava a Roma per prenderne cognizione nel miglior modo a lui possibile. |
A173000146 |
Per queste ragioni si vedevano raccolti parecchi augusti personaggi provenienti da Torino, da Milano, da Venezia, da Bologna, da Firenze, da Roma, da Napoli, ed altrove. |
A173000243 |
Roma, 20 agosto 1868. |
don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html |
A174000033 |
L'anno scorso umiliai alcune dimande di cose che mi parevano necessarie; ma dopo il carteggio di un anno dovetti recarmi a Roma per farmi assistere da persona pratica dei vari uffizi, cui ognuno devesi indirizzare. |
don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per una congregazione particolare.html |
A175000002 |
Ottenuta benignamente l'Udienza, il Bosco espose al S. Padre il motivo, e lo scopo della sua venuta, e n'ebbe confortante incoraggiamento, e prudenti consigli, i quali sono riprodotti in un opuscolo stampato qui in Roma coi tipi di Propaganda. |
A175000002 |
Per cui dopo un quinquennio di esperimento si condusse il Superiore Generale in Roma allegando dei riflessi, pei quali si era deciso a modificarne alcune, come lo comportava lo scopo del novello Istituto, e tralasciare delle altre per non comprometterne l'esistenza innanzi al rigore delle leggi Civili. |
A175000002 |
Tali norme furono poste in esecuzione in via di sperimento per lo spazio di circa sei anni, decorsi i quali in vista del crescente progresso di Operai in palpabili beneficenze a pro de' miseri, il zelante Sacerdote con le Commendatizie di molti Vescovi si ricondusse in Roma per ottenere nella sua qualifica di Fondatore, e Superiore Generale la conferma Apostolica della sua Società. |
don bosco-severino.html |
A177000272 |
Così Ginevra divenne la Roma del protestantesimo, come la chiama taluno, volendola in cotal modo paragonare alla città di Roma centro del cattolicismo. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html |
A182000066 |
Amato padre, fra 15 giorni avrà con lei Mons. {60 [394]} Arcivescovo, il Dottor Ceccarelli ed altri molti che si portano a Roma per il Giubileo episcopale del Santo Padre. |
A182000066 |
Egli stesso mi interpellò, dicendo: Se i Salesiani non gli poteano dar alloggio in Roma ed in Genova? Desidera visitar la casa di Torino ed altre. |
A182000066 |
La Confraternita della Misericordia incarica lei di rappresentarla a Roma nella faustissima occorrenza; ma di ciò le parlerà più a lungo D. Bodrato. |
don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html |
A183000029 |
Pertanto nell'autunno del 1877, riputandolo capace a prestar con molto vantaggio degli allievi l'opera sua in qualche casa della Congregazione, fu da essi destinato al CollegioSeminario di Magliano Sabino a poca distanza da Roma. |
don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html |
A184000042 |
Era il 31 marzo, D. Bosco era giunto da Roma dove aveva soggiornato vari mesi. |
don bosco-specchio della dottrina cristiana cattolica.html |
A187000039 |
Romana finalmente si dice la Chiesa, perchè essendo s. Pietro morto in Roma, i Vescovi di Roma furono e saranno sempre i soli capi della Chiesa, e chiunque non ha la Chiesa veramente per madre, non potrà mai avere Gesù Cristo per padre. |
don bosco-storia ecclesiastica.html |
A189000089 |
In seguito si portò a Roma per confondere s. Pietro, che vi predicava il Vangelo, e lo sfidò a dar prove della verità di sua dottrina, proponendogli di levarsi per aria sopra un carro trionfale alla presenza di tutto il popolo Romano, siccome lui che levossi di fatto. |
A189000094 |
S. Pietro portò la dottrina Evangelica in Antiochia, dove i seguaci di Cristo presero il nome di cristiani, scorse la Siria; e dopo sette anni si recò a Roma. |
A189000099 |
Questo Principe insensato e crudele aveva incendiato tutta la città di Roma, solo per piacer di vederla abbruciare; poi gettò tutta la malvagità di quest' azione sovra i cristiani, ch'egli sommamente odiava, perchè s. Paolo aveva fatto delle conversioni sin nel proprio di lui palazzo. |
A189000101 |
R. In questa prima persecuzione, appunto questi due principi degli Apostoli in Roma coronarono il loro lungo, e faticoso apostolato colla palma del martirio. |
A189000102 |
Lo stesso giorno s. Paolo fu condotto tre miglia distante da Roma nel luogo detto le acque Salvie, dove giunto gli fu troncata la testa. |
A189000105 |
Nerone non men vile che feroce, dalla soverchia paura parve tratto di senno; punto più non badando a migliorar il suo destino, fuggì da Roma di mezzanotte involto in un vile {50[208]} mantello, per ritirarsi così travisato nella casa villereccia di Faone, uno de' suoi liberti a distanza di circa tre miglia dalla città. |
A189000116 |
Questo miracolo avvenne in Roma vicino {57[215]} alla porta Latina (an. |
A189000154 |
Finalmente una calca di soldati si avventarono contro di lui, e lo trucidarono in mezzo alla sua tenda, e ne mandarono la testa a Roma. |
A189000164 |
Così avvenne, poiché tre giorni dopo il prefetto di Roma sdegnato contro Lorenzo perché non poteva aver i tesori della Chiesa, i quali erano stati distribuiti ai poveri, comandò distenderlo sopra una graticola infuocata. |
A189000197 |
R. Massenzio degno figlio di Massimiano fuggiva armato in Roma per sottrarsi dall'esercito di Costantino che temerariamente aveva assalito; ma giunto sopra un ponte che egli aveva fatto fare sul Tevere ad insidia dei nemici; gravato dalla calca infinita di fuggiaschi si ruppe il ponte, cadde nell'acqua dove annegò. |
A189000210 |
Massenzio tiranno fattosi padrone di Roma, disputava la corona imperiale a Costantino. |
A189000210 |
Questi s' avviò alla volta di Roma per combattere il suo rivale, e intanto già prevenuto a favor dei cristiani, scongiurava il loro Dio a farsegli conoscere. |
A189000210 |
Roma tosto apri le porte a Costantino, il quale d'allora in poi ebbe in grand' onore la vera fede, e la protesse pubblicamente. |
A189000212 |
Allorchè fece la sua entrata in Roma volle che la croce, la quale era stata pegno della sua vittoria, fosse il più bell'ornamento del suo trionfo. |
A189000259 |
Pubblicò dapprima una legge, che stabiliva la communione colla Chiesa romana, come un segno sicuro di cattolicità; poscia per turare affatto la bocca agli eretici, mandò a Roma, se la intese col Papa s. Damaso per la convocazione d' un concilio, quindi invitò tutti i Vescovi dell'oriente a recarsi in Costantinopoli, e vi si trovarono in numero di cento cinquanta. |
A189000262 |
Edificò varie Chiese, tra cui quella di san Lorenzo in Roma; ordinò che in fine dei salmi si recitasse il Gloria Patri. |
A189000262 |
Scrisse molte opere tanto in verso che in prosa, chiamò in Roma s. Girolamo per servirsene come di segretario nelle risposte alle lettere latine. |
A189000272 |
Recatosi a Roma, colla sua ipocrisia giunse ad acquistarsi la stima di molte persone dabbene. |
A189000273 |
Dopo questo decreto del Papa s. Agostino {145[303]} riguardava la causa come terminata: « Roma ha parlato, diceva questo santo dottore, ha confermato i decreti dei Vescovi, la causa è finita, piaccia a Dio, che sia pur finito l'errore! » Il desiderio di s. Agostino non fu appagato. |
A189000285 |
Questo Principe barbaro, detto il flagello di Dio per le stragi che ovunque menava, era passato dalle Gallie nell'Italia con formidabile esercito, e presa Acquileia, Pavia, e Milano, stava per dar il sacco a Roma senza che vi fosse chi a lui osasse far resistenza; mentrechè l'imperatore co'suoi Generali tremavano di paura alla vista di si potente nemico. |
A189000290 |
Abolì e tolse da Roma le feste lupercali, che si celebravano in onor del dio Pane nel mese di febbraio, instituendo in vece la processione colle candele in mano nella festa della Purificazione, che già celebravasi senza tal cerimonia. |
A189000290 |
Egli tenne in Roma un concilio di molti Vescovi, in cui decretò quali fossero i libri autentici del vecchio e nuovo Testamento, e quali apocrifi. |
A189000292 |
I giovani tirati dallo splendor delle virtù di lui e dai miracoli che egli operava, andavano in folla a trovarlo, e gli uomini più illustri di Roma gli davano i lor figliuoli a educare. |
A189000292 |
Mandato a studiare a Roma, vi fu preso da tale spavento per la corruzione dei giovani di sua età, che a quindici anni secretamente abbandonò la città, e {157[315]} si ritrasse in una profonda e oscura caverna a distanza di quaranta miglia. |
A189000299 |
Fornito d'un ingegno sorprendente, in breve tempo giunse a conseguir le più onorifiche cariche di Roma. |
A189000299 |
Gregorio spaventato a questo sentore, si adoprò a {164[322]} tutta possa per dissuadere gli elettori, e riuscito vano ogni suo pretesto travestito fuggì da Roma, e si andò nascondere entro una selva; ma una colonna di fuoco comparsavi sopra lo manifestò al popolo romano, che inconsolabile lo cercava, e dovette accettar la dignità pontificia nel 590. |
A189000302 |
Fece venir a Roma buon numero di giovani inglesi, affinché quivi fossero istruiti ne'monasteri, per mandarli poscia nel loro nativo paese a propagar la religione cristiana. |
A189000304 |
In una pestilenza che vi fu in Roma, parecchi morivano nell'atto di starnutare e di sbadigliare. |
A189000319 |
R. Il santo legno della Croce nel 326 era già stato prodigiosamente ritrovato da s. Elena madre di Costantino, la quale ne avea mandato una parte a Roma, e parte aveva fatto onorificamente riporre {176[334]} in una chiesa eretta sul monte Calvario. |
A189000322 |
L'imperatore Costante sdegnato per questa sentenza mandò a Roma un capitano perché trucidasse Martino, o lo conducesse a lui in Costantinopoli. |
A189000322 |
Questo Pontefice nato in Rodi città dell'Italia, eletto nel 649, al nascere di quest'eresia convocò in Roma un Concilio di cento {178[336]} cinque Vescovi e la condannò. |
A189000337 |
In contraccambio degli importanti servigi prestati alla Chiesa fu chiamato a Roma, e l'anno 800 da Papa Leone III venne solennemente coronato imperatore dei romani. |
A189000341 |
Intendendo che molti fedeli pegli oltraggi dei Musulmani erano costretti andar errando a guisa di animali selvatici nelle foreste, ebbe di loro pietà, e partitosi da Roma si portò in persona a recar soccorso a quegl'infelici; fece edificar la città di Leopoli che loro servì di asilo. |
A189000352 |
R. Il decimo secolo è molto deplorabile per la prepotenza usata in Roma dal conte Adalberto, e dalle sue figliuole Marozia {196[354]} e Teodora. |
A189000369 |
In una di queste legazioni, mentre ritornava da Roma, giunto in Faenza in un monastero dedicato a Maria SS. ma colto da una violenta febbre, andò a ricevere il guiderdone delle lunghe sue fatiche e austerità nel 1072 in età d'anni ottantatre. |
A189000373 |
Col segno della santa Croce spense un terribile incendio avvenuto in Roma. |
A189000373 |
R. Questo incomparabile Pontefice dopo d'aver colla sua scienza e pietà fatto cangiar faccia a tutto il mondo cristiano, per iscansar le trame dell'empio Enrico, che lo perseguitava, dovette da Roma ritirarsi a Salerno, dove cadde in una grave malattia. |
A189000375 |
Papa Urbano II, chiamò s. Brunone a Roma per farlo Vescovo di Reggio, ma non volle mai accettare tale dignità. |
A189000377 |
Venuto a Roma si presentò a Papa Urbano II, a cui dipinse sì al vivo lo stato lagrimevole di que' luoghi, che il Pontefice tutto si adoperò per la liberazione di Terra santa. |
A189000385 |
Arnaldo non ristando dal vomitar calunnie contro la Chiesa, ardì portarsi a Roma, ove per odio verso il Papa tentò far assassinar un Cardinale, il quale ebbe una pericolosissima ferita. |
A189000385 |
Temendo poi una pena proporzionata al suo delitto, si fuggì da Roma; ma giunto nella Toscana fu preso e posto sopra una croce, quindi consegnato alle fiamme. |
A189000396 |
Convocato un concilio innalzò alla santa sede un Antipapa, onde ne venne scomunicato da Alessandro III. Per questo divenuto smanioso marciò contro Roma, ma un'epidemia costringendolo a ritirarsi, perduto il nerbo delle sue armate si voltò verso Alessandria della Paglia, che il Papa aveva fatto fabbricare per ripararsi dai suoi furori. |
A189000398 |
Conobbe da ciò, che Dio lo destinava al riscatto degli schiavi, e per accertarsi vieppiù della volontà divina, si portò da s. Felice di Valois, che menava vita santa nel deserto; il quale alla vista di un nuovo prodigio si unì a s. Giovanni, e andarono ambidue a Roma acciocchè fosse approvato dal Papa un ordine, che avesse per suo scopo particolare {229[387]} il riscatto degli schiavi, e qualora ciò non si potesse col danaro, si facesse colla propria persona. |
A189000399 |
I mali sofferti in questi viaggi, le cure quotidiane nel visitar gli ospedali, sollevar poverelli, le austerità della vita lo fecero alla perfine soccombere in Roma nel 1212. |
A189000401 |
L'anno 680 per celeste avviso in Roma fu eretto un altare ove furono trasferite le reliquie di s. Sebastiano, {231[389]} per allontanare un orribile peste, che tosto cessò. |
A189000404 |
Nel decimo secolo Giovanni XV in un sinodo tenuto in Roma l'anno 993 registrò nei fasti dei santi Uldarico vescovo di Augusta con rito pubblico, e solenne, con una bolla che dicesi di canonizzazione; il che non erasi mai usato. |
A189000428 |
Il Papa Gregorio X avendo stabilito di {249[407]} convocare un Concilio a Lione, vi chiamò espressamente s. Tommaso, il quale partì alla volta di Lione, ma giunto a Piperno vicino a Roma, cadde ammalato, e fu costretto a ritirarsi in un convento di Cisterciesi. |
A189000430 |
Conosciuto il singolar talento e prudenza di lui, fu creato generale del suo ordine, poscia da Clemente IV venne nominato all'Arcivescovado di York in Inghilterra, del che egli atterrito, andò a Roma a gettarsi ai piedi di sua Santità, e gli fece tante istanze, che lo esentò da tal carica, Gregorio X in virtù di assoluta ubbidienza, l'obbligò ad accettar la dignità di Cardinale, e di Vescovo d'Albano. |
A189000438 |
R. Vi era costante tradizione in tutto il mondo cristiano, che chiunque nell'anno secolare visitasse la chiesa di s. Pietro in Roma, acquisterebbe indulgenza plenaria di tutte le sue colpe. |
A189000440 |
Altre volte vedevasi durante il Giubileo un immensa moltitudine recarsi a Roma da tutte parti dell'Europa; ora i sommi Pontefici concedono a tutti i paesi cattolici la licenza di fare il Giubileo, senza obbligare le persone a recarsi a Roma. |
A189000444 |
Questa commozione dilatatasi in modo speciale nelle {260[418]} città di Torino, di Chieri, d'Asti, e nella stessa Roma, produsse grandi vantaggi fra cristiani; ma non essendo approvata dal Papa, nè dai Vescovi, presto degenerò in superstizione, indi in eresia. |
A189000446 |
Da simile ardore di penitenza animata intraprese il faticoso pellegrinaggio de' luoghi santi, ma nel suo ritorno, giunta a Roma, cadde gravemente inferma. |
A189000449 |
Ma mentre era dal Papa mandata a trattar alcuni affari colla regina di Napoli, giunta a Roma cadde in una grave malattia, per cui dopo aver mostrato la più eroica pazienza, consumata dall'amor di Dio e dalle sue inenarrabili austerità volò al suo celeste sposo l'anno 1380. |
A189000449 |
Ma quello, che maggiormente illustrò questa santa, e per cui noi Italiani le siam debitori d'una obbligazione eterna, fu l'essere ella stata non pur occasione, ma causa principale, che Urbano IV dopo la settuagenaria schiavitù Avignonese malgrado le ingiuste rimostranze del re di Francia, tornasse a trasferire la sua sede nel cuor dell'Italia in Roma, che a ragione fu detta la {266[424]} città santa, perché fu essa, che ha destinata Iddio ad esser sede del suo Vicario in terra. |
A189000511 |
Fattosi religioso nella {313[471]} Compagnia di Gesù desiderava ardentemente di morir martire, ed ottenne la palma del martirio di carità; giacchè sorta in Roma una fierissima peste, Luigi chiese di andar a servire gli appestati, e venne anch'egli colto dallo stesso morbo in guisa, che trasferito al convento in breve fu ridotto all'estremo di sua vita. |
A189000513 |
Ma Iddio gli manifestò che il luogo di sua missione era la stessa Roma; per la qual cosa cominciò ad esercitar ogni Uffizio di carità verso i medici, gli infermi, e verso ogni sorta di bisognosi. |
A189000513 |
Recatosi a Roma per far i suoi studii, si sentì un vivo desiderio di andare nelle {314[472]} missioni straniere per ottenere la palma del martirio. |
A189000549 |
Questi rivoltosi sotto la scorta del Generale Napoleone penetrati nell'Italia, avevano manomesso e profanato i più venerandi santuari, decisi d'entrare in Roma, impadronirsene, detronizzare il Papa e renderselo schiavo contro la fede data di non ledere Roma, nè il suo Sovrano. |
A189000552 |
Nel secolo XVII Clemente VIII ordina che nelle chiese di Roma si facesse successivamente l'orazione delle 40 ore. |
A189000555 |
Così la Chiesa romana assalita nel suo Capo e nei suoi membri era esposta ad una persecuzione altrettanto ingiusta che odiosa; ed invece di lodi a Dio si facevano in Roma processioni civiche, e si cantavano inni alla libertà. |
A189000557 |
In una notte spaventevole (28 febbraio 1798), mentre infuriava un orribile temporale accompagnato {352[510]} da tuoni e lampi, il Papa posto in una cattiva carrozza, privo de' suoi ministri, consegnato nelle mani di due commissari, vien condotto segretamente fuori di Roma per non entrarvi mai più. |
A189000557 |
R. Lo sventurato, ma sempre grande Pontefice all'intimazione di dover abbandonar la sua Sede, attesa l'età di ottant'anni, la sanità cagionevole, e i vari suoi incommodi corporali, mostrava vivo desiderio di morirsene a Roma; « io, gli replicava l'inesorabile Haller, non ascolto nè ragioni nè pretesti, se voi non partirete di buona volontà, vi faremo partire per forza ». |
A189000561 |
Egli si porta a Roma, e viene solennemente ristabilito nella santa Sede e Sovrano di Roma. |
A189000561 |
R. La repubblica Francese stimavasi al colmo di sua gloria per la morte di Pio VI. Le armate francesi occupavano Roma con tutta Italia, il Capo della Chiesa morto in esilio, i membri del sacro collegio erano ritenuti in ceppi, o quà e là dispersi e fugati. |
A189000561 |
Un'armata Austriaca assale i Francesi, li scaccia fieramente da Roma, e dall'Italia, li ristringe in un piccolo angolo tra il Genovesato ed il Piemonte. |
A189000563 |
Parte egli da Roma l'anno 1804, attraversa la Francia entra glorioso in Parigi, e pone la corona imperiale sul capo di {360[518]} Napoleone. |
A189000565 |
Dopo la pace della Chiesa Valente fu il primo degli imperatori che abbia con violenza da Roma rapito il sommo Pontefice, e Napoleone il secondo a commettere un simil sacrilego misfatto. |
A189000565 |
In capo ad una mano di soldati Radet dà la scalata al palazzo Pontificio, abbatte gli usci a colpi di scure, spezza le finestre, e a mano armata penetra nella camera del santo Padre, e di notte tempo in modo violento lo costringe a partire da Roma senza seguito, spoglio di ogni cosa, coi soli abiti che aveva indosso, chiuso a chiave in una carrozza fra gendarmi, come un malfattore. |
A189000565 |
R. Napoleone, perchè il Papa l'incoronasse si protestava di voler essere ubbidientissimo figliuolo della santa Sede; incoronato che fu tolse la maschera, e si mostrò qual era; scrive lettere ingiuriose al Papa, contro il fatto giuramento cerca impadronirsi di Roma, e fare del Papa uno schiavo de' proprìi voleri. |
A189000565 |
Vuole esso che il Papa gli conceda cose, a cui la sua coscienza non permette d'acconsentire; l'imperatore {361[519]} ingiustamente sdegnato assale Roma, se ne impadronisce, la saccheggia, si sforza il palazzo Papale, sono mandati in esilio e parte incarcerati i suoi più fedeli ministri anche Vescovi e Cardinali. |
A189000569 |
Dopo quattro mesi di cammino, Pio VII fece la sua solenne entrata in Roma e con indicibile trasporto di gioia non solo di Roma, ma di tutto il mondo cristiano, fu riposto sulla santa Sede, e {365[523]} riammesso al possesso dei beni che Napoleone aveva usurpato. |
A189000576 |
R. Pio VII ritornato dalla sua cattività, impiegò il resto del suo Pontificato per riparare i danni che le logge massoniche e Bonaparte avevano cagionato alla Chiesa; ed a tal fine stabili una missione pel clero e pel popolo di Roma, riammise fra gli ordini religiosi la compagnia di Gesù; approvò l'associazione per l'opera della propagazione della fede, mostrando sempre quel petto sacerdotale con cui s'oppose ai più potenti nemici. |
A189000578 |
1799, dicevano, che, morto Pio VI non vi sarebbe più stato altro Papa a Roma; lo stesso ripetevano nel 1810 e nei seguenti anni della prigionia di Pio VII. Ma loro malgrado videro, e vedranno mai sempre ferma e trionfante la suprema autorità del Romano Pontefice Vicario di G. Cristo in terra, e Capo universale della sua Chiesa. |
A189000582 |
L'anno 1826 Lanteri col Sacerdote Giuseppe Loggero si recò a Roma, perchè le loro regole fossero approvate dal Sommo Pontefice, il quale dietro alle reiterate istanze di Monsignor Rey Vescovo di Pinerolo, e del re di Sardegna Carlo Felice, dopo accurati esami delle loro costituzioni, colla sua autorità apostolica confermò il nuovo {373[531]} istituto sotto il nome di Congregazione degli Oblati di M. V. |
A189000599 |
A cagione di diporto venuto a Roma familiarizzò col Barone di Bussieres già di protestante alla cattolica credenza convertito, il quale insistendo inutilmente per far al Ratisbona aprire gli occhi alla verità, pregollo almeno di prendere una medaglia di M. V. Immacolata. |
A189000599 |
Il dì seguente Bussieres uscito col Ratisbona per Roma entrano ambidue in una chiesa, e avendo egli alcunché a {383[541]} trattare in quel convento, prega l'ebreo di aspettar quivi un pochissimo. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000017 |
Che a Roma i Vescovi delle città prossime a questa capitale, e i Sacerdoti, e i Diaconi addetti alle chiese principali di quest'alma città formassero come il senato del Pontefice ed avessero essi soli il diritto di eleggere il Papa, e lo aiutassero nell'amministrazione della Chiesa universale. |
A190000059 |
Venne eziandio a Roma per ispargere i suoi errori tra quel popolo tuttora immerso nell'idolatria; ma mentre voleva dar segno di sua potenza sollevandosi in aria sostenuto invisibilmente dai demoni, san Pietro e s. Paolo fecero preghiera a Dio, e il misero Simone cadendo precipitosamente a terra, si sfracellò le membra e fece manifesta la sua impostura. |
A190000060 |
Da Antiochia s. Pietro andava a predicare nelle città e ne'paesi vicini, e dopo sette anni si recò a Roma nell'anno 42 dell'era cristiana. |
A190000068 |
Per questi motivi, appenachè la fede cominciò a predicarsi in Roma, quasi subito principiò ad essere accanitamente perseguitata. |
A190000069 |
Lo stesso giorno s. Paolo fu condotto tre miglia al di là di Roma nel luogo detto Le acque salvie dove gli fu troncata la testa. |
A190000069 |
Saputa la fierezza della persecuzione, essi portaronsi prontamente a Roma per amministrare i conforti della religione e assistere quelli che si trovassero in pericolo della fede. |
A190000069 |
Sperando che colla morte dei capi i cristiani sarebbersi dispersi, nè più sarebbesi di loro parlato nel mondo, Nerone feceli ambidue cercare e chiudere nel carcere Mamertino, che è la più tetra prigione di Roma a piè del Campidoglio. |
A190000070 |
Inviato da'suoi parenti a Roma per coltivare gli studi, ebbe la buona ventura di udire s. Pietro che in quella città dava principio alla predicazione del vangelo, instruito nella fede da sì gran maestro, divenne tosto un fervoroso cristiano. |
A190000070 |
Scoppiata poco appresso la persecuzione di Nerone, Lino ritornò a Roma per aiutare s. Pietro, che difatto assistè nel compiere i doveri del s. ministero e governare la Chiesa durante la prigionia dei due principi degli Apostoli. |
A190000070 |
Si suppone che quando egli andò al concilio di Gerusalemme, abbia ordinato vescovo s. Lino e lo ubbia lasciato suo vicario in Roma durante la sua assenza. |
A190000076 |
Lo stesso Nerone lo aveva già inviato contro agli Ebrei; ma quando Vespasiano fu proclamato imperatore, lasciò Tito suo ligliuolo sotto le mura di Gerusalemme a continuare quella guerra, ed egli se ne venne a Roma. |
A190000077 |
In esso si osserva tuttora il candelliere con sette rami tolto dal tempio di Gerusalemme, e il magnifico antiteatro che porta il nome di Tito Flavio e di cui rimangono ancora in Roma stupende reliquie. |
A190000077 |
S. Lino potè vedere i miseri Ebrei che fatti {46 [46]} schiavi da Tito giungevano a Roma a schiere a schiere, per essere condannati a penosissimi lavori, fra quali quello di innalzare un arco trionfale al loro vincitore. |
A190000080 |
Un uomo {47 [47]} consolare, vale a dire che aveva coperta una delle prime cariche di Roma, aveva sua figlia travagliata dallo spirito maligno e da altri mali. |
A190000081 |
Egli si dava gran pensiero della propagazione del vangelo dentro e fuori di Roma, quando Domiziano diede ordine di cercare il capo de'cristiani e porlo a morte. |
A190000081 |
Fra le cose attribuite a s. Cleto è la divisione della {48 [48]} città di Roma in 25 rioni, ossia regioni, a ciascun dei quali deputò un sacerdote od almeno un diacono, che avesse cura dei bisogni spirituali ed anche temporali dei fedeli. |
A190000081 |
Nato in Roma, egli era stato instruito da s. Pietro nella fede, ed aveva molto lavorato durante il pontificato di lui e del suo antecessore s. Lino. |
A190000082 |
Crescendo il male, si pensò di ricorrere alla Chiesa che è madre e maestra di tutte le altre chiese, cioè a quella di Roma, indirizzando una lunga lettera al sommo Pontefice. |
A190000084 |
«La Chiesa di Dio, che è a Roma, a quella di Corinto, a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio nel Nostro Signore Gesù Cristo. |
A190000087 |
I Corinti avevano mandato a Roma un fervoroso cristiano dì nome Fortunato per esporre alla santa Sede la trista divisione di quella città. |
A190000088 |
Insomma che noi possiamo rallegrarci della carità e dell'ordine stabilito tra voi.» Quella lettera fece tale impressione sopra l'animo dei Corinti, che rientrando in se stessi riconciliaronsi coi propri pastori, chiesero perdono della loro ostinazione e venerarono tutti la parola del vicario di Gesù Cristo che era in Roma. |
A190000096 |
Temeva per altro che i fedeli di Roma colle preghiere ottenessero da Dio la grazia che le fiere non lo divorassero; perciò scrisse loro una commoventissima lettera, scongiurandoli di non opporsi che egli potesse quanto prima essere stritolato sotto i denti di quelle bestie feroci come grano sotto alla macina, e così al più presto come pane mondo essere fatto degno di riunirsi con Gesù Cristo in cielo per tutti i secoli. |
A190000096 |
Traiano trovandosi in Oriente volle venire con esso a disputa sulle cose della religione, ma non polendo prevalere, e restando confuso, diede ordine che il santo Vescovo fosse legato con catene e condotto a Roma per servire nell'anfiteatro di Flavio di pubblico spettacolo al popolo, e di pascolo alle fiere. |
A190000098 |
Giunto in Roma, egli fu tosto condotto all'anfiteatro e gettato alle fiere, le quali in breve lo sbranarono, non rimanendo di lui altro che alcune ossa. |
A190000098 |
Questi avanzi del prezioso di lui corpo furono da prima {56 [56]} portati in Antiochia, e poscia riportati a Roma, ove ora si venerano nella chiesa di san Clemente. |
A190000098 |
«Ignazio, chiamato anche Teoforo, ossia apportatore della misericordia divina, che egli ha conseguito dall'immensa bontà dell'altissimo Padre Iddio, e di Gesù Cristo suo figliuolo unigenito, alla Chiesa romana, che per divina volontà opera quanto si appartiene alla fede ed alla carità di G. Cristo nostro Salvatore, la quale ha la sua sede in Roma, Chiesa degnissima di Dio, degna di governare: Chiesa purissima, che dall'esimia carità di Gesù Cristo e dal nome del padre si intitola piena dello Spirito Santo. |
A190000100 |
Ma quantunque giovane predicava con tale efficacia che giunse a convertire alla fede il prefetto di Roma di nome Ermete e la sua famiglia con mille dugento cinquanta suoi servi. |
A190000100 |
Quando l'imperatore ebbe quella notizia, ne senti rammarico tale, che dalla città di Seleucia, dove allora si trovava, mandò tosto a Roma il conte Aureliano che mettesse a morte quanti cristiani avesse potuto scoprire. |
A190000125 |
- S. Policarpo discepolo di san Giovanni evangelista e vescovo di Smirne, informato del gran numero di eretici che eransi portati a Roma, venne egli pure in questa città per dissipare le loro arti sotto al pontificato di s. Aniceto successore di san Pio I. La venuta di lui era molto opportuna perciocchè avendo egli conversato cogli Apostoli, godeva grande autorità presso tutti; perciò, come dice s. Ireneo, molti di quelli che erano stati sedotti dagli errori di Valentino e di Marcione, per l'efficacia della sua parola furono ricondotti alla Chiesa di Gesù Cristo. |
A190000125 |
S. Policarpo a Roma. |
A190000128 |
Eusebio di Cesarea aggiugne che s. Policarpo venne a Roma anche per conferire col sommo Pontefice intorno a cose che riguardavano il bene della Chiesa; e che le loro controversie furono tutte terminate con vicendevole carità. |
A190000129 |
Mentre s. Policarpo era in Roma seppe che la persecuzione tornava ad infierire nella sua diocesi. |
A190000130 |
- S. Felicita, vero modello delle madri cristiane, apparteneva alle prime famiglie di Roma. |
A190000133 |
Allora l'astuto Montano si portò a Roma colle sue due false profetesse e riusci a sedurre vari incauti cristiani, anzi fu abbastanza ardito di presentarsi al medesimo Aniceto per farsi aggregare al clero romano. |
A190000135 |
L'imperatore riconobbe questo favore dalle preghiere dei cristiani e per conservarne la memoria venne il fatto scolpito in basso rilievo sulla colonna di marmo, che fu eretta in Roma, la quale fu chiamata la colonna Antonina e che conservasi ancora oggidì. |
A190000143 |
- La dimora di s. Ireneo in Roma non fu infruttuosa; imperciocchè prima del suo arrivo il pontefice aveva deposti due preti della Chiesa Piomana di nome Biasio e Fiorino, i quali erano caduti nell'eresia di Simon Mage che insegnava essere Iddio autor del male. |
A190000143 |
S. Ireneo a Roma. |
A190000144 |
In oltre egli dice, che converrebbe ricorrere alle chiese che furono fondate e governate dagli apostoli per sapere la verità; ma che essendo cosa troppo lunga lo andarle a consultare una per una, basta per tutte il ricorrere alla Chiesa più grande, più antica e conosciuta da tutto il mondo, alla Chiesa fondata in Roma dai gloriosi apostoli Pietro e Paolo, la quale conserva la tradizione che ha ricevuta da'suoi fondatori, e che è pervenuta sino a noi per una successione non interrotta. |
A190000146 |
Rimanevano ancora in Roma i seguaci di Montano, che colla speranza di ingannare la gente con eccessi di penitenza esteriore, avevano introdotto il costume di tre quaresima, a cui attaccavano fini superstiziosi. |
A190000146 |
Tal decreto fatto in forma {72 [72]} di lettera fu specialmente diretto alle chiese nelle Gallie, che avevano mandato a Roma santo Ireneo per consultare la s. Sede sopra i dubbi mentovati. |
A190000149 |
Ma o fosse che s. Vittore non gli desse il vescovado {74 [74]} di Cartagine, siccome egli a quanto pare desiderava, o fosse perchè il romano pontefice condannasse l'eresia di Montano a cui egli cominciava aderire, fatto sta che Tertulliano partì di Roma con animo esacerbato; e ritornato in patria si dichiarò apertamente avverso alla Chiesa romana. |
A190000149 |
Sul principio del suo pontificato portossi a Roma Tertulliano, uomo di grande ingegno, già conosciuto pe'suoi scritti ripieni di profonda dottrina. |
A190000150 |
Per fuggire l'obbrobrio in cui era caduto, venne a Roma, persuaso di poter qui vivere sconosciuto. |
A190000158 |
Questo fatto ci dimostra chiaro, come fin dai primi tempi della Chiesa siasi creduto necessario che chi aveva apostatato dalla Chiesa, cadendo nell'eresia, quando pentito del suo misfatto amasse di rientrarvi, venisse a Roma a riconciliarsi col Capo supremo della religione, {78 [78]} e ricevere l'assoluzione del suo delitto. |
A190000160 |
Si racconta per tradizione antica, che in una parte di Roma posta in Transtevere, alla nascita del Salvatore sia prodigiosamente uscita una fonte d'olio, che scaturì per lo spazio di un giorno intiero. |
A190000161 |
Quella notizia portò a san Callisto grande consolazione; e per mostrare la sua gratitudine a Dio per tanto benefizio animò i cristiani a costruire in quel luogo una Chiesa, che è la prima innalzata pubblicamente in Roma a gloria della Beata Vergine Maria. |
A190000161 |
Questa Chiesa venne quindi riguardata come una delle prime basiliche di Roma, o presso all'altar maggiore {80 [80]} si mostra ancora un foro adorno di marmo, che segna il luogo del prodigio |
A190000165 |
- Catacomba è parola greca, e vuol dire presso i sotterranei, imperocchè le sepolture de'cristiani in alcuni luoghi, ma specialmente in Roma, furono stabilite in anditi scavati sottoterra a bella posta per questo santo fine di riporvi le salme dei fedeli. |
A190000169 |
Tuttavia trovandosi egli assente da Roma molti cristiani vi perirono vittima di una insurrezione popolare. |
A190000170 |
- A s. Callisto succedeva s. Urbano che apparteneva ad una ricca e nobile famiglia di Roma. |
A190000179 |
- Almacchio, prefetto di Roma, come intese la conversione, lo zelo di Valeriano e di Tiburzio, chiamolli alla sua presenza e loro fece molte interrogazioni, ma confuso dalle loro sapienti risposte, nè sapendo egli che dire, nè che fare, un suo assessore per trarlo d'impaccio soggiunse: Condannati alla morte tutti due, di poi avrai i loro beni. |
A190000207 |
S. Cipriano avendo ricevuto dal clero di Roma la relazione della morte di san Fabiano, rispondendo si esprime così: «Era già corsa voce fra noi, che il glorioso pontefice Fabiano era passato da questa vita, e questa notizia vagava incerta quando ho ricevuta una lettera che mi dà piena contezza della gloriosa sua morte. |
A190000215 |
Desideroso di intendere quanto meglio gli l'osse possibile la dottrina di Gesù Cristo, egli (anno 221) intraprese un viaggio a Roma per osservare attentamente gli insegnamenti ed usi di quella Chiesa che egli chiama principale e maestra di tutte le altre. |
A190000216 |
Non contento di questa figliale sommessione volle venire in persona a Roma per ispiegare a voce i suoi pensieri al pontefice e ricevere da lui consigli che valessero ad assicurarlo di trovarsi nella Chiesa {101 [101]} Cattolica, in cui voleva conservarsi finn alla morte. |
A190000217 |
E ciò perchè, come ce ne assicura s. Cipriano, l'imperatore conoscendo quanto fosse grande ed estesa la potenza del papa, preferiva di avere un competitore nell'impero piuttosto che avere in Roma un pontefice investito di tanta autorità. |
A190000217 |
Ed appunto i vari paesi della cristianità nei gravi bisogni spirituali continuarono a ricorrere alla Chiesa di Roma. |
A190000217 |
Il capo visibile della Chiesa era rappresentato dal clero di Roma, che, come dice s. Cipriano, ne assunse provvisoriamente il governo. |
A190000226 |
Così s. Giovanni evangelista si suole appellare martire, perchè per la fede fu in Roma gettato in una caldaia d'olio bollente, da cui venne prodigiosamente liberato: terminando poscia molti anni dopo i suoi giorni in pace. |
A190000230 |
Vago di gloria Novato recavasi a Roma a fine di propagare colà i suoi errori. |
A190000231 |
In Cartagine insisteva che dovessero assolversi gli apostati, ora in Roma dolevasi della troppa facilità colla quale gli apostati erano ammessi alla penitenza. |
A190000232 |
Volendo ad ogni {107 [107]} costo essere papa chiamò a Roma alcuni vescovi e fattili chiudere in sua casa, di notte avanzata con modi indegni li costrinse a consacrarlo, come se la Sede Romana fosse tuttora vacante. |
A190000235 |
- Sia per la persecuzione che tuttora infieriva, sia per le turbolenze suscitate da Novaziano, il pontefice Cornelio dovette allontanarsi da Roma e recarsi a Civitavecchia ove le molte lettere che egli scriveva ogni dì, ed il concorso che da tutte le parti a lui si faceva, dimostrava che Roma per quello che riguardava i cristiani erasi come là traslocata. |
A190000250 |
Il prefetto di Roma ordinò tosto a s. Lorenzo di consegnargli sull'istante i tesori della Chiesa. |
A190000258 |
Dopo inutili istanze i cattolici ne porsero querela ad Aureliano, il quale esaminata la questione, diede in proposito questa memorabile sentenza: «La casa vescovile sia data a colui al quale la concedono i prelati italiani della leligione cristiana, e il pontefice romano,» vale a dire il vescovo di Roma e il suo clero. |
A190000261 |
Nato da nobili e ricchi genitori fu mandato a Roma per attendere agli studi, ed ivi ebbe occasione di conoscere la santità del Vangelo e si fece cristiano; più tardi abbracciò lo stato ecclesiastico. |
A190000263 |
Sul principio del suo pontificato vennero a Roma i soldati della Legione tebea guidati da s. Maurizio. |
A190000264 |
Giunti a Roma, presentaronsi al papa supplicandolo di amministrare la santa Cresima a quelli che non 1'avevano ancora ricevuta. |
A190000265 |
- Da Roma traversarono l'Italia e valicando le Alpi Pennine, che ora diconsi Gran s. Bernardo, andarono a raggiungere Massimiano che col resto dell'esercito li attendeva nelle pianure del Vallese presso una città allora detta Ottoduro, ed ora Martigny. |
A190000268 |
Ricordava eziandio il senno di Cromazio, prefetto di Roma, di Sebastiano, generale delle sue truppe, ed altri prodi fatti morire per la fede. |
A190000276 |
Questo oratorio era nel luogo ove ora sorge la bella chiesa di s. Marcello in Roma in via del Corso. |
A190000279 |
Ma in Italia e specialmente in Roma, dove comandava Massenzio, la persecuzione continuò ad infierire sino a che piacque alla divina provvidenza di dare pace alla sua Chiesa e farla risplendere e trionfare per mezzo di Costantino il Grande. |
A190000283 |
San Clemente stabilì sette notai o scrivani fra i quali divise la città di Roma in sette rioni o compartimenti, affinchè avessero cura di raccogliere gli alti dei martiri. |
A190000288 |
Papa s. Fabiano distribuì le sette regioni di Roma a sette diaconi per la cura dei poveri, ed instituì altrettanti suddiaconi per raccogliere ed ordinare gli atti dei martiri redatti da'notai che assistevano agli interrogatori, ai tormenti ed alla morte dei campioni della fede. |
A190000299 |
Egli con poca resistenza acquistò Milano e Brescia con altre città che si abbandonarono alla sua clemenza: onde senza gravi contrasti potè avanzarsi fino alle porte di Roma. |
A190000299 |
Entrata di Costantino in Roma. |
A190000304 |
- La gloriosa ventura di ricevere in Roma il gran Costantino toccò al pontefice s. Melchiade. |
A190000305 |
Costantino divenuto padrone di Roma richiamò i cristiani esigliati, liberò i carcerati, riparò i danni a coloro che erano stati spogliati. |
A190000307 |
Il nome Laterano deriva da Plauzio Laterano, console di Roma ai tempi di Nerone. |
A190000308 |
Più tardi il medesimo Costantino lo donò per intiero ai pontefici e fece accanto ad esso innalzare la grande basilica di s. Salvatore in Luterano, appellata poscia di s. Giovanni, e che suole chiamarsi la madre e il capo delle chiese di Roma e di tutto il mondo: Ecclesiarum urbis et orbis mater et caput. |
A190000309 |
Disse in {139 [139]} fine che tanto gli accusatori quanto gli accusati si scegliessero ciascuno dieci vescovi e si recassero a Roma con Ceciliano e con Maggiorino; colà dal gerarca Melchiade sarebbe ogni cosa discussa e con solenne giudizio esaminata e definitivamente giudicata. |
A190000310 |
- Mentre compievansi gli ordini di Costantino in Africa e gli invitati si preparavano alla partenza per Roma egli scrisse a s. Melchiade una lettera in cui diceva: «Da parecchie lettere inviatemi da Anolino mio proconsole in Africa venni a conoscere che Ceciliano, vescovo di Cartagine, è da'suoi colleghi accusato di molti delitti. |
A190000310 |
Per la qual cosa ho giudicato bene che Ceciliano vada a Roma con dieci vescovi di quelli che lo accusano, e con altri dieci che egli reputa necessari per chiarire e tutelare la sua causa. |
A190000311 |
Ricevuta questa lettera, Melchiade si diede sollecitudine di preparare quanto era necessa¬rio pel Concilio, e affinchè ogni cosa fosse con profondità discussa e la sentenza avesse giudici competenti, oltre ai tre vescovi mandati da Costantino dalla Gallia, chiamò a Roma altri quindici vescovi d'Italia. |
A190000316 |
- Costantino a fine di dare splendore al cristianesimo costrusse molte chiese, tra cui è celebre quella di s. Giovanni in Laterano, quella di s. Paolo fuori di Roma, e la Basilica di s. Pietro in Vaticano, così detta dal colle alle radici del quale fu edificata. |
A190000324 |
Elena non sopravvisse molto al suo viaggio in Gerusalemme, che colma di meriti innanzi a Dio ed agli uomini breve tempo appresso spirava in Roma fra le braccia di Costantino e venne onorata dalla Chiesa come santa. |
A190000351 |
Chiamò a Roma s. Girolamo per servirsene come di segretario nelle lettere latine. |
A190000351 |
Edificò varie chiese, tra cui quella di s. Lorenzo in Roma; ordinò che in fine dei salmi si aggiugnesse il Gloria Patri. |
A190000353 |
Studiò a Roma, percorse le Gallie, venne a Costantinopoli per essere ammaestrato da s. Gregorio Nazianzeno, e poi passò nel deserto di Calcide in Siria, ove menò vita tutta di austerità, studio e preghiere. |
A190000356 |
Per evitare le insidie degli eretici e prepararsi meglio alla morte, da Roma si recò in Betlemme dove s. Paola, dama romana, aveva eretto due monasteri, uno per uomini, l'altro per donne. |
A190000359 |
Recatosi a Roma, potè acquistarsi la stima di alcune persone dabbene. |
A190000369 |
Il pontefice confermò quanto era stato definito riguardo alla fede, ma rigettò come nuovo e contrario a'decreti del Concilio Niceno ed ai privilegi delle chiese d'Alessandria e di Antiochia il canone 28 che conferiva al vescovo di Costantinopoli il primo grado dopo quello di Roma ed un'alta giurisdizione sulle tre diocesi del Ponto, dell'Asia e della Tracia. |
A190000370 |
Presa Aquileja, Pavia e Milano, marciava verso Roma per darle il sacco senza che alcuno gli si potesse opporre; imperciocchè l'imperatore ed i suoi generali tremavano in solo pensare a quel potente nemico. |
A190000373 |
Abolì le feste lupercali che in Roma celebravansi in onore del dio Pane in febbraio, surrogandovi la festa della Purificazione, che già celebravasi in molti paesi. |
A190000373 |
Egli tenne in Roma un Concilio di molti vescovi, in cui dichiarò quali fossero i libri autentici dell'antico e del nuovo Testamento, e quali apocrifi. |
A190000374 |
Intanto le famiglie più illustri di Roma godevano di potergli affidare l'educazione dei propri figliuoli. |
A190000374 |
Mandato a Roma per farvi i suoi studi, fu spaventato {178 [178]} dalla corruzione de'suoi coetanei, onde risolse di abbandonare il mondo e ritirarsi in una profonda e oscura caverna a distanza di quaranta miglia dalla città, quando toccava appena quindici anni di età. |
A190000379 |
- S. Gregorio I, detto il grande per la straordinaria sua santità, eloquenza e sapienza, nacque in Roma da nobile e ricca famiglia. |
A190000381 |
Per lo che crescendo la necessità di avere dei sacri {183 [183]} ministri, che conoscessero bene la lingua e i costumi del paese, il papa volle che fossero inviati a Roma dei giovani inglesi per farli istruire nelle scienze sacre e nella pietà, e quindi fatti sacerdoti, rinviarli nella loro patria. |
A190000383 |
In una pestilenza che devastò Roma parecchi morivano nell'atto di starnutare o di sbadigliare. |
A190000394 |
L'empio capitano giunto a Roma comanda ad un suo scudiere, che entri nella Chiesa di santa Maria maggiore e metta a morte il pontefice, mentre celebra la s. Messa. |
A190000396 |
Agatone infatti viene chiamato santissimo arcivescovo dell'apostolica e suprema sede di Roma. |
A190000401 |
Carlo Magno fattosi protettore della Chiesa, alla testa di poderoso esercito marciò alla volta dell'Italia, e varcato il Moncenisio sconfisse re Desiderio, il quale voleva impedirgli il passo a poche miglia da Susa, ristabilì l'osservanza delle leggi ovunque passava, e venne a Roma. |
A190000404 |
A Roma si aggiunse Ancona, Umana, Pesaro, Fano e Rimini, le quali per essere cinque si chiamarono la Pentapoli. |
A190000404 |
L'imperatore portò poscia il suo trono a Costantinopoli, e Roma cominciò ad essere non più capitale di tutto il Romano impero, ma a poco a poco divenire anche nel suo stato civile proprietà del Papa e della Chiesa. |
A190000404 |
Quando l'imperatore Leone Isaurico, come fu detto, faceva guerra alle sacre imagini, pretendeva che Papa {198 [198]} Gregorio II le spezzasse in Roma stessa, sperdesse le reliquie dei martiri e così negasse l'intercessione dei Santi presso Dio. |
A190000404 |
Roma co'suoi territorii forma lo stato della Chiesa abbastanza grande perchè i Papi siano indipendenti a casa loro, ma abbastanza piccolo da non divenire mai potentati tremendi come quelli della terra. |
A190000407 |
In fatti col segno della croce egli estinse un terribile incendio scoppiato in Roma, e con breve preghiera sterminò un orribile serpente, che col suo morso velenoso dava la morte a molti cittadini. |
A190000407 |
Papa Leone IV, addolorato perchè non pochi fedeli spogliati de'loro averi erano costretti ad {200 [200]} errare frale selve, si adoperò quanto potè in loro soccorso: e per rassicurar la città di Roma dalla ferocia di que'nemici fece edificare una serie di case tra Castel s. Angelo e il Vaticano, cingendole di mura e incorporandole con Roma, da cui erano separate pel Tevere. |
A190000415 |
– Il decimo secolo della Chiesa è molto deplorabile per la prepotenza esercitata in Roma dal conte Adalberto e dalle sue figliuole Marozia e Teodora. |
A190000423 |
Mentre ritornava a Roma da una legazione fu assalito in Faenza da violenta febbre, per cui cessava di vivere nel 1072. |
A190000425 |
Fin da fanciullo presagì la sua futura grandezza; imperocchè ignaro affatto di lettere, scherzando nella bottega di un falegname con trucioli, cioè con quelle sottili falde che trae la pialla in ripulire il legname, formò queste parole: «comanderai da un mare all'altro.» Dapprima si fece religioso a Cluny, {211 [211]} poi a s. Paolo presso Roma, ma la sua dottrina, santità, perspicacia e fermezza gli meritarono di essere creato cardinale, e in tutta realtà fu sotto cinque pontefici suoi antecessori valido sostegno della santa sede. |
A190000426 |
- Questo incomparabile pontefice dopo di avere colla scienza e colla pietà fatto cangiar faccia al mondo, per iscansare le trame dell'empio Enrico, da {212 [212]} Roma ritirossi a Salerno, dove cadde in grave malattia. |
A190000428 |
Col segno della santa croce spense un terribile incendio avvenuto in Roma. |
A190000430 |
Venuto a Roma si presentò ad Urbano II, cui dipinse così al vivo lo stato lagrimevole di que'luoghi che il pontefice tutto si adoperò per liberarli dalla profanazione. |
A190000434 |
- Il Concilio nono ecumenico fu eziandio celebrato a Roma nella chiesa di s. Giovanni in Laterano, d'onde fu chiamato lateranese. |
A190000436 |
Arnaldo poi, nemico accerrimo del dominio temporale del papa, non ristando dal vomitare calunnie contro alla Chiesa, ardi portarsi a Roma, ove per odio contro al pontefice, tentò di far assassinare un cardinale. |
A190000436 |
Temendo poi la pena dovuta al delitto fuggi da Roma, ma giunto in Toscana fu preso, e dal potere civile condannato alle fiamme. |
A190000444 |
Dopo aver incendiate e ridotte ad un mucchio di rovine le città di Susa, Asti, Milano, convocò un concilio ed innalzò alla santa sede un antipapa scomunicato da Alessandro III. Pieno d'ira contro al pontefice legittimo, risolse di marciare contro a Roma per farne aspra vendetta. |
A190000445 |
Avendo esso avuto la stessa visione, si unì a s. Giovanni per andare a Roma e chiedere al papa l'approvazione di un ordine, che avesse per iscopo il riscatto degli schiavi, e qualora ciò non si potesse col danaro, i religiosi stessi offrissero la propria persona in cambio degli schiavi che intendevano riscattare. |
A190000446 |
Affranto dai mali sofferti in questi viaggi e dalle austerità della vita Gioanni moriva in Roma nel 1212. |
A190000454 |
- L'anno 680 per celeste avviso in Roma venne eretto un altare, ove furono trasferite le reliquie di s. Sebastiano per allontanare un'orribile peste, che tosto cessò. |
A190000457 |
Nel nono secolo Gregorio IV ordinò che la solennità d'Ognissanti, già introdotta in Roma nel secolo settimo, fosse celebrata in tutta la Chiesa. |
A190000461 |
- Il principio del tredicesimo secolo fu illustrato dal duodecimo concilio generale, che è il Lateranese quarto, celebrato in Roma l'anno 1215 da Innocenzo III, coll'intervento di 473 vescovi e 800 abati. |
A190000473 |
- Era costante tradizione presso ai cristiani, che, chiunque nell'anno secolare andasse a Roma e visitasse la chiesa di san Pietro in Vaticano e le altre principali basiliche, acquisterebbe la remissione di tutti i peccati. |
A190000474 |
Altre volte vedevasi durante il Giubileo immensa moltitudine di gente recarsi a Roma. |
A190000479 |
Mossa da spirito di viva fede intraprese il faticoso pellegrinaggio dei Luoghi santi, ma nel suo ritorno cadde gravemente inferma in Roma, dove rendè placidamente l'anima al Signore in età d'anni 71 nel 1375. |
A190000480 |
Ma quello che maggiormente illustrò questa santa fu che ella contribuì potentemente al ritorno dei papi da Avignone alla loro legittima dimora in Roma. |
A190000480 |
Mandata dal papa a trattare alcuni affari colla regina di Napoli, essa cadde malata in Roma, ove rendè 1'anima al suo celeste Sposo l'anno 1380. |
A190000482 |
- La sede antica del romano pontefice, nella quale s. Pietro per divina inspirazione collocò il centro di tutta la Chiesa e dell'orbe cattolico, è Roma. |
A190000483 |
Egli voleva, come si è detto, immischiarsi nelle cose di religione, e quindi fece cacciare da Roma il pontefice perchè si opponeva a'suoi perversi {249 [249]} disegni. |
A190000485 |
Le discordie, le prepotenze continuavano in Roma; la libertà, la stessa vita dei papi e dei cittadini erano in pericolo, perciò il novello pontefice giudicò bene di stabilire la sua dimora in Avignone. |
A190000486 |
Guerre civili, uccisioni, saccheggi, spogliamenti di chiese, monumenti preziosi spezzati, bruciati o vilmente venduti, ogni lavoro d'arte abbandonato, morta l'industria, cessato il commercio, povertà, stento e fame ci danno debole idea di quello che era Roma senza i papi. |
A190000486 |
Infatti l'Italia priva del papa perdette il suo splendore, e Roma divenne bersaglio della sventura. |
A190000486 |
Perciò da tutte parti si facevano caldi inviti ai papi perchè la santa sede venisse di nuovo trasferita a Roma. |
A190000486 |
Si conobbe allora la necessità de'papi a Roma, tanto pel bene di questa città, quanto per la {250 [250]} tranquillità e pace del mondo. |
A190000488 |
Gregorio XI, quel coraggioso pontefice che restituì la sede apostolica all'eterna città di Roma, cessava di vivere nel 1378. |
A190000488 |
Per timore che il nuovo papa ritornasse in Francia, una moltitudine di malcontenti si radunò intorno al conclave, chiedendo che per niun motivo fosse eletto un papa francese, e che chiunque venisse eletto dovesse promettere di tener la sede in Roma. |
A190000489 |
Intanto la elezione cadde sopra l'arcivescovo di Bari, chiamato Bartolomeo Prignano, che {251 [251]} prese il nome di Urbano VI. Ma i nemici della pace promossero disordini, e minacciando la vita al papa e ai cardinali li costrinsero a cercare scampo nella fortezza di Castel s. Angelo e in case private o fuggendo da Roma. |
A190000490 |
Molti mali travagliarono la Chiesa durante questo scisma, perciocchè sebbene un gran numero di cattolici inclinasse a riconoscere papa quello che era stato eletto a Roma, tuttavia eleggendosene un altro in Avignone, il mondo cattolico era diviso in due parti. |
A190000514 |
- La Chiesa cattolica, sempre intenta a provvedere nuovi mezzi per combattere sulla terra il peccato e promuovervi la virtù, esordiva il secolo decimosesto con un concilio ecumenico che fu tenuto a Roma in Laterano, e presieduto da papa Giulio II. Incominciato nel 1512 fu continuato da Leone X, ed ebbe fine nel 1517. |
A190000517 |
Roma al tempo della Repubblica proibì e distrusse i libri delle Baccanti, nei quali insegnavansi pratiche abbominevoli, e Cesare Augusto punì coll'esiglio Ovidio, uno dei più celebri poeti, per avere composto un poema licenzioso |
A190000532 |
Enrico acciecato dalle passioni si sottrasse all'autorità del papa, si fece capo della chiesa d'Inghilterra, sprezzò le ammonizioni di Roma, perseguitò il clero, lo spogliò e sposò la scaltra Anna Bolena. |
A190000550 |
Presa in Pavia la laurea in ambe leggi, si recò a Roma, dove il papa gli affidò la carica di protonotario apostolico. |
A190000554 |
Nella devastazione di Roma fatta l'anno 1527 dall'esercito di Carlo V, condotto dal conestabile di Borbone, quest'ordine correva rischio di perire appena sorto. |
A190000556 |
In Roma, la notte di Natale, meritò di ricevere tra le sue mani il Bambino Gesù, portogli dalla Beatissima Vergine. |
A190000566 |
S. Ignazio stabilì sua special dimora in Roma, dove impiegò il rimanente di sua vita nel consolidare la sua instituzione. |
A190000573 |
Andava a render conto della freddezza con la quale si oppose al protestantismo cui avrebbe potuto soffocare nella sua nascita, e dello scandalo sacrilego che diede al mondo col saccheggio di Roma e della prigionia di papa Clemente VII. {286 [286]}. |
A190000584 |
Desiderava ardentemente di morir martire, ed ottenne il martirio di carità in Roma. |
A190000586 |
Desiderava ardentemente di andare nelle missioni straniere per conseguire la palma del martirio; ma Dio gli manifestò che il luogo di sua missione era la stessa Roma. |
A190000586 |
Mosso dal desiderio di darsi tutto al Signore, abbandonò la casa paterna, di cui era unico figlio, rinunciò alle ampie sostanze di uno zio, che lo voleva costituire erede, e si recò a Roma. |
A190000593 |
Per una piaga dolorosissima in una gamba andò a Roma nell'ospedale degl'incurabili; ma conosciuto il suo merito, gli si confidò l'amministrazione del medesimo ospedale. |
A190000594 |
Consumato dai digiuni, dalle fatiche e da cinque diversi mali, chiamati da lui le misericordie del Signore, munito {300 [300]} di tutti i sacramenti, nell'ora da lui predetta, santamente morì in Roma nel 1614, sessagesimo quinto dell'età sua. |
A190000594 |
La sua grande carità risplendette in modo particolare quando Roma fu fieramente travagliata dalla carestia e dalla pestilenza. |
A190000602 |
Chiaro pel dono di profezia, per miracoli e per la penetrazione dei segreti del cuore, moriva in Roma in età di 92 anni, dopo aver predetto il ristabilimento e l'accrescimento del suo ordine, che allora era quasi spento. |
A190000602 |
Ma avvertito da celesti visioni andò a Roma nel 1592. |
A190000607 |
A Roma fu consigliato a studiare teologia, quindi venne consacrato sacerdote da papa Benedetto XIII. Ritiratosi con alcuni compagni nella solitudine del monte Argentario in Toscana, gli apparve la Beata Vergine, mostrandogli una veste di colore oscuro decorata delle insegne della passione del suo Figlio. |
A190000607 |
Dati molti utili avvisi ai suoi, come in testamento, confortato da celeste visione, se ne morì in Roma nel giorno da lui predetto l'anno 1775, di sua età 82. |
A190000618 |
Que'ribelli sotto alla scorta di Napoleone I invasero l'Italia, e dopo aver profanato e spogliato i più venerandi santuari entrarono in Roma per impadronirsi del Papa contro alla fede data di non fare insulto nè a Roma, nè al suo sovrano. |
A190000620 |
Così la Chiesa romana, assalita nel suo Capo e ne'suoi membri, era esposta ad una persecuzione altrettanto ingiusta che odiosa: ed in vece di lodi a Dio si facevano in Roma processioni civiche e si cantavano inni alla libertà. |
A190000620 |
Persecuzione in Roma. |
A190000621 |
- Il perseguitato, ma sempre grande Pontefice, attesa l'età di ottant'anni, la sanità cagionevole e i vari suoi incomodi, mostrava vivo desiderio di morirsene a Roma, e si rifiutava di sottomettersi al comando di partire. |
A190000621 |
Se voi non partirete di buona volontà, vi faremo partire per forza.» In una spaventevole notte, quella del 28 febbraio 1798, mentre infuriava un orribile temporale, il Papa posto in una cattiva carrozza, privo de'suoi ministri, consegnato nelle mani di due commissari, viene condotto segretamente fuori di Roma per non entrarvi mai più. |
A190000639 |
- Alla morte di Pio VI i repubblicani francesi erano padroni di Roma e di tutta l'Italia. |
A190000640 |
I cardinali allora fatti liberi si radunano a Venezia, eleggono il cardinale Chiaramonti di Cesena, che prende il nome di Pio VII. Egli si porta a Roma, rientra solennemente nel possesso del governo temporale che Iddio gli ha dato per l'indipendenza del suo ministero. |
A190000640 |
Un esercito austriaco assale i Francesi, li scaccia da Roma, dall'Italia, e li restringe in un picciol angolo tra il Genovesato ed il Piemonte. |
A190000641 |
Prova evidente che Iddio li aveva da prima renduti vittoriosi pel bene della sua Chiesa; cioè affinchè si eleggesse il nuovo papa e quindi ritornasse in possesso di Roma. |
A190000642 |
Al rifiuto del papa l'imperatore assale Roma, se ne impadronisce, la deruba dei capi d'arte più preziosi, sforza il palazzo papale, manda in esiglio, incarcera i suoi ministri, anche vescovi e cardinali, ed incarica il generale Radei della sacrilega impresa di rapire il papa. |
A190000642 |
Dopo che fu donata la pace alla Chiesa dal Grande Costantino, l'imperatore Costante II, protettore degli eretici Monoteliti, fu il primo degli imperatori che da Roma abbia con violenza rapito il sommo pontefice; Napoleone il secondo. |
A190000642 |
Egli parte da Roma l'anno 1804, attraversa la Francia, che in ogni parte lo onora, e fra mille applausi entra in Parigi e mette la corona imperiale sul capo di Napoleone. |
A190000642 |
Per ottenere l'incoronazione {331 [331]} protestava di voler essere figliuolo ubbidientissimo della santa sede; ma appena incoronato scrisse lettere ingiuriose al papa, e pochi anni dopo fece marciare le sue truppe su Roma. |
A190000643 |
Radet, circondato da'suoi, impone al pontefice di partire immediatamente da Roma. |
A190000645 |
Suo ritorno a Roma. |
A190000646 |
Dopo quattro mesi di cammino Pio VII fece solenne entrata nella città eterna con indicibile gioia di Roma e di tutti i buoni. |
A190000663 |
Di più iniziò un concordato con Roma, per mezzo del quale erano ristabiliti parecchi vescovadi con libera giurisdizione. |
A190000664 |
Intraprese in Roma la direzione e l'amministrazione di due insigni stabilimenti, uno conosciuto sotto al nome di Tata Giovanni, l'altro di san Michele a Ripagrande, dove sono ricoverati più centinaia di poveri fanciulli. |
A190000664 |
Prima della sua elezione al papato era venuto a Roma per arrotarsi nell'esercito pontificio, ma la sua sanità cagionevole ne lo impedì. |
A190000666 |
Molti uomini, che già avevano turbata la pace in altri paesi, recaronsi a Roma, e solto aspetto di unire i loro applausi a quelli che tutto il mondo faceva al gran Pio IX, studiavansi d'indurlo a dichiarare guerra all'Austria. |
A190000669 |
Il santo padre, per ultima prova, concedette altri favori, chiamò a Roma il conte Pellegrino Rossi, valente politico, e lo fece presidente de'suoi ministri, raccomandandogli di adoperarsi in tutte le guise per conservare l'ordine e la pace nello Stato. |
A190000669 |
Rivoluzione in Roma. |
A190000675 |
Repubblica in Roma. |
A190000675 |
Soltanto i nemici dell'ordine giudicandosi all'apice della fortuna si radunarono, e con atto iniquo e sacrilego costituirono in Roma una Repubblica con un triumvirato, ossia con tre capi: Mazzini, Armellini e Saffi. |
A190000677 |
Perciò i sovrani come figli affezionati risolsero di venire in aiuto del padre comune, il cui domicilio è in Roma. |
A190000677 |
Pertanto una schiera di prodi Francesi camminò direttamente sopra Roma, la quale avrebbero potuto prendere assai più presto se avessero voluto usare tutti i mezzi violenti di cui potevano disporre; ma volendo risparmiare i monumenti di quella città e più ancora il sangue per quanto potevano, v'impiegarono tre mesi. |
A190000677 |
Roma liberata. |
A190000677 |
Spagna, Napoli, Austria, Baviera, Francia si accordarono sul modo di liberar Roma; e mentre l'Austria manteneva l'autorità del papa nella parte principale dello Stato pontificio, la Francia, benchè allora retta a repubblica, si prese il compito di cacciare da Roma que'ribelli. |
A190000679 |
- La notizia della liberazione di Roma fu tosto recata al sommo pontefice, che tutto commosso esclamò: «Sia benedetto il Cielo; ora cessa lo spargimento di sangue tra i miei figli.». |
A190000680 |
Fu tale il concorso di gente ed il trasporto di gioia, che forse non si era mai veduto altrettanto dal di in cui Pio VII rientrò in Roma dopo la sua prigionia. |
A190000680 |
Molti desideravano che egli facesse immantinenti ritorno a Roma, ma le persone prudenti lo consigliarono a differire. |
A190000682 |
Infine invitò a Roma tutti i vescovi che potessero facilmente venirvi. |
A190000688 |
Compiuti gli studi a Roma partiva per le missioni straniere. |
A190000744 |
Albano - Amena città nella campagna di Roma. |
A190000766 |
Anagni o Anagnia, città della, campagna di Roma. |
A190000792 |
Anxur o. Terracina, città nella Campagna di Roma. |
A190000846 |
Aventino, uno dei sette colli sopra cui era fabbricata Roma antica, e sopra al quale sorge la chiesa di s. Sabina, ove per molto tempo dimorò s. Domenico. |
A190000912 |
Campagna di Roma, regione che corrisponde all'antico Lazio. |
A190000932 |
Cardinali, ecclesiastici i quali hanno in cura e titolo una delle chiese di Roma. |
A190000945 |
2° La festa anniversaria del giorno, in cui san Pietro ricevette da Gesù Cristo quest'autorità che trasferì in Antiochia, 3° La festa anniversaria del giorno, in cui s. Pietro dopo avere tenuta la sua sede in Antiochia per 7 anni, la trasferì e la fissò a Roma. |
A190000945 |
4° La cattedra materiale sopra cui s. Pietro sedeva in Roma, e che conservasi nel Vaticano. |
A190000950 |
Celio, uno dei sette colli di Roma, sopra cui è o. s. Giovanni in Laterano. |
A190000996 |
Colosseo, anfiteatro che l'imperatore Flavio Vespasiano innalzò in Roma. |
A190001031 |
Anticamente si usava solo in Roma nelle funzioni papali, poi per concessione del Papa il suo uso divenne generale. |
A190001036 |
Dataria, Tribunale di Roma detto anche Curia Graziosa, perchè in essa trattasi appunto di grazie, come sono benefizi, insegne prelatizie, dispense, assoluzioni e simili. |
A190001150 |
Gianicolo, uno dei colli di Roma, detto anche Molitorio dalla sabbia gialla che vi si trova. |
A190001184 |
Ora è il catalogo dei libri che la Chiesa proibisce; Congregazione dell'Indice è quella che in Roma esamina libri da proibirsi. |
A190001212 |
Latini, abitanti del Lazio o. Campagna di Roma. |
A190001216 |
Dicevasi Lazio antico dal Tevere a Terracina, o. Campagna di Roma; Lazio nuovo da Terracina al Oarigliano. |
A190001229 |
Ivi approdò san Paolo quando recavasi a Roma per presentarsi a Nerone. |
A190001267 |
Mamertino ( carcere ), antico carcere di Roma sotterraneo a'piè del Campidoglio, dove furono prigionieri s. Pietro e s. Paolo. |
A190001378 |
Ostia, città del Lazio all'imboccatura del Tevere, distante 15 miglia da Roma, o. quasi rovinata. |
A190001392 |
Prenestre, città d'Italia nella Campagna di Roma. |
A190001418 |
Penitenziere maggiore è quel Cardinale che in Roma assolve dai casi riservati al Papa. |
A190001419 |
Penitenzieria apostolica, tribunale instituito in Roma per concedere certe grazie e dispense nel foro interno, cioè nei casi occulti di coscienza. |
A190001461 |
Preneste o Palestrina, città del Lazio all'oriente di Roma. |
A190001468 |
Primato, primo posto, che appartiene al sommo Pontefice, come successore di s. Pietro nella Sede di Roma, che nella Chiesa universale ha il primato non solo di onore, ma di giurisdizione. |
A190001514 |
Roma, c. |
A190001523 |
Rupe Tarpea, colle scosceso che fa parte del Campidoglio in Roma, da cui si precipitavano i condannati a morte. |
A190001572 |
Sede Apostolica, l'autorità di s. Pietro che risiede a Roma centro della verità ed unità Cattolica, Capo, Madre e Maestra di tutte le Chiese. |
A190001607 |
Furono dette anche stazioni la visita che il Papa col suo clero facevano in una delle Basiliche di Roma; in ciascun giorno {446 [446]} della Quaresima, nelle feste di Pasqua e Pentecoste fermandosi ivi a celebrare la s. Messa e i divini uffizi. |
A190001649 |
Tevere, fiume sul quale risiede Roma e che a. |
A190001650 |
Aniene, torrente che si versa nel Tevere vicino a Roma. |
A190001653 |
Tibur, o. Tivoli, città lontana 15 miglia da Roma. |
A190001683 |
Tuscolo, città del Lazio in vicinanza di Roma o. Frascati. |
A190001698 |
Vaticano, celebre colle di Roma ove sorge la maestosa Basilica di s. Pietro e palazzo Vaticano, abitazione attuale dei Pontefici. |
don bosco-storia sacra.html |
A191000584 |
Per la qual cosa questi due fratelli divennero tra di loro nemici irreconciliabili, sinchè Pompeo capitano delle truppe romane venuto nella Giudea prese Gerusalemme, mandò a Roma Aristobolo co';suoi figliuoli, restituì il pontificato e il regno ad Ircano fatto però tributario a' Romani. |
A191000587 |
Andato a Roma a forza di maneggi e di frodi riuscì a far dichiarare Antigono nemico del popolo romano, e col favore di Antonio dallo stesso senato romano ottenne per se il titolo di Re della Giudea mediante lo sborso di 8oo talenti. |
don bosco-storia sacra [10a edizione].html |
A192000386 |
Per la qual cosa questi duo fratelli divennero tra di loro nemici irreconciliabili, sinchè Pompeo, capitano delle schiere romane, venuto nella Giudea, prese Gerusalemme, mandò a Roma Aristobolo ce' suoi figliuoli, e restituì il pontificato ed il regno ad Ircano, fatto per altro tributario a' Romani. |
A192000387 |
Andato a Roma, a forza di secrete trame e di frodi riuscì a far credere Antigono nemico del popolo Romano, e, col favore di Antonio, dallo stesso Senato Romano ottenne per sè il titolo di Re della Giudea mediante lo sborso di 800 talenti. |
A192000408 |
Fedele compagno di s. Pietro, lo seguì né suoi viaggi fino a Roma. |
A192000516 |
Venne eziandio a Roma per ingannare quel popolo tuttora immerso nell'idolatria. |
A192000518 |
Di poi predicò nella Siria, nell' Asia Minore, e dopo sette anni si recò a Roma. |
A192000523 |
Questo-principe, che la storia chiama carnefice del genere umano, aveva dato alle fiamme la città di Roma {204 [410]} pel solo piacere di vederla bruciare: e avendo questa cosa cagionato grande indignazione fra i suoi sudditi, egli addossò la malvagità di quest' azione sopra i cristiani. |
A192000524 |
Furono ambidue chiusi nel carcere Mamertino, che è in Roma ap piè del Campidoglio. |
A192000524 |
Lo stesso giorno s. Paolo fu condotto tre miglis più in là da Roma nel luogo detto Acque salvie. |
A192000525 |
Per non cadere nelle mani dei suoi nemici, egli fugge da Roma e finisce col darsi volontariamente la morte. |
A192000539 |
Cosi Roma divenne ner divina provvidenza la città del Vicario di Cristo. |
A192000539 |
D'allora in poi gli imperatori, i re che dominarono in Italia, non soggiornarono:più in Roma, ma solamente la traversarono come viaggiatori, risiedendo a Ravenna, o a Pavia, o a Milano. |
A192000539 |
Dopo il terzo secolo dell'éra cristiana l'imperatore Costantino abbracciò la religione di Cristo, fondò chiese in Roma, le forni di dote. |
A192000539 |
S. Pietro, capo della Chiesa, parti di Antiochia e condottosi a Roma, capitale allora del mondo intiero, vi stabili la sua sede. |
A192000543 |
Cristo ed a Servio Tullio re di Roma nel 550. |
A192000578 |
Dalla città di Roma fondata sul Tevere l'anno 753 prima di G. C., e dal piccolo territorio in cui stettero lungo tempo rinchiusi in Italia, i Romani si stesero, ed a poco a poco si fecero padroni di tutto ciò che i Greci avevano prima posseduto. |
A192000580 |
S. Pietro trasferì la sua cattedra da Antiochia a Roma l' an. |
don bosco-una famiglia di martiri.html |
A194000014 |
Da paesi lontanissimi si intraprendevano penosi viaggi pei venire a Roma, comunemente detta città eterna, perchè da Dio scelta per centro del Cattolicismo, e sede del Vicario di Gesù Cristo, la cui religione deve dorare in eterno. |
A194000014 |
Fra le tombe venerate in Roma la più celebre era quella di S. Pietro posta ai piedi del monte Vaticano. |
A194000015 |
Giunsero a Roma mentre governava la S. Sede s. Dionigi ed era Imperatore Claudio II, persecutore dei Cristiani. |
A194000015 |
Mario e Marta coi loro figliuoli Audiface ed Abaco risolvettero di fare uno di questi pellegrinaggi dalla Persia a Roma. |
A194000017 |
Divulgato quell'editto furono subito presi 260 cristiani e condotti fuori di Roma per la via Salaria. |
A194000022 |
Ma un vescovo di nome Calisto, che per evitare la persecuzione erasi anch'egli rifugiato a Roma, confortò quei fedeli dicendo: Animo, non temere; è Gesù Cristo che bussa alla porta. |
A194000042 |
Claudio aveva allontanato quei fedeli da Roma pesandosi che la lontananza dai parenti e dagli amici, la privazione delle dignità e delle ricchezze avessero forza a {22 [78]} farli prevaricare. |
A194000042 |
Egli portò un severa sguardo sopra Mario, Marta, Audiface ed Abaco, e dal loro atteggiamento giudicandoli personaggi illustri li separò dagli altri, e comandò che Asterio colla sua famiglia fosse condotto in Ostia, città distante 15 miglia da Roma, per assoggettarlo colà a rigoroso esame. |
A194000053 |
Usciva di Roma verso la via Flaminia passando per quella porta che ora dicesi Porta del popolo. |
A194000056 |
Claudio: «Per qual motivo avete intrapreso un sì lungo viaggio e siete venuti a Roma?». |
A194000060 |
Mario rispose: «Non occorre qui che io ti risponda per quale ragiene noi non adoriamo gli Dei: ti dirò solamente che noi siamo servi di Gesù Cristo e siamo venuti a Roma per far preghiera ai piedi degli Apostoli servi di lui, affinchè essi intercedano per noi presso al Signore Iddio». |
A194000088 |
Nell'anno 817 dell'era cristiana sotto il pontificato di Pasquale I esse vennero estratte da quel sito ove erano state riposte presso al luogo del loro martirio, e furono trasportate nella città di Roma. |
A194000092 |
Il culto a questi santi martiri per lo addietro era assai esteso in Roma, e la memoria delle loro glorie più viva. |
A194000094 |
Iddio aveva destinato che il culto a questi Ss. Martiri non rimanesse ristretto nella {45 [101]} sola città di Roma; perciò dispose che la loro gloria, fatta più chiara con singolari miracoli, destasse in molti luoghi il desiderio di possederne le reliquie. |
A194000095 |
Fino dall'anno 826, nove anni dopo che Pasquale I le aveva estratte dalle catacombe, porzione di esse fu trasportata da Roma a Mulinheim, ora Seligenstadt, città della Diocesi di Magonza, unitamente ai corpi dei Ss. Martiri Marcellino e Pietro. |
A194000096 |
Nel 1130 i PP. Benedettini di Cremona ne arricchirono pure il proprio Monastero, e fu Lamberto abate di s. Lorenzo che se le procurò da Roma, e nella chiesa di s. Lorenzo le ripose insieme con quelle di s. Urbano Pontefice, e Quirino martiri; le quali tutte nel 1462 furono collocate in una elegante urna di marmo. |
A194000097 |
Nel 1137 Arnulfo abate del Monastero di Gemblours nel Belgio ne recò da Roma quando vi fu consacrato da Innocenzo II, ed in quella chiesa le portò. |
A194000097 |
{46 [102]} Nel 1590, allora che furono in Roma ritrovate nella chiesa di s. Adriano, il Cardinale Agostino Cusano ne mandava a Monsignor Wendewil Vescovo di Tournai, il quale le pose nella chiesa di Courtrai. |
A194000102 |
Riguardo ai Ss. martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco è da ricordare, come al momento in cui Ratleico stava per partire da Roma con seco i corpi de' Ss. Marcellino e Pietro, il Diacono Deusdona gli consegnò un involto, contenente altre reliquie di santi martiri, destinate pure ad Eginardo. |
A194000103 |
Partitosi di Roma con quel sacro deposito Ratleico venne per Pavia, ove si fermò alcuni giorni: quindi passate le Alpi discese a S. Maurizio nel Vallese, di là pel cantone e città di Soleure calò pel Reno {51 [107]} fino a Strasborgo d'onde accompagnato da immensa moltitudine di fedeli, che si recavano a venerare le sante reliquie, arrivò a Michlinstadt. |
A194000106 |
Cresceva ogni giorno il concorso; e siccome era più sovente discorso dei Ss. Marcellino e Pietro, dei quali si conoscevano le reliquie, che non degli altri, volle Iddio con uno speciale miracolo addimostrare, che egli si compiaceva pur anche della venerazione alle reliquie dei Ss. martiri Mario, Marta, Audiface ed Abaco, che, come sopra si narrò, erano state portate da Roma insieme coi corpi di S. Marcellino e Pietro. |
A194000109 |
Poco dopo quello stesso Ratleico che aveva portato da Roma quelle sacre ceneri, si recò da me con un libro che conteneva molti capitoli, e dissemi esser egli venuto, perchè quel cieco di cui si parlò gli aveva imposto, a nome di questi martiri, di scrivere quei capitoli e di portarmeli {56 [112]} affinchè ne prendessi conoscenza, e li leggessi allo stesso Imperatore.» (Fin qui Eginardo nel suo libro, De Historia Translationis Ss. Marcellini et Petri. |
A194000161 |
«Mario, Marta coniugi, Audiface ed Abaco loro figliuoli nobili persiani, sotto Claudio Imperatore furono in Roma coronati del martirio. |
A194000184 |
Dato in Roma presso s. Pietro sotto l'anello pescatorio il giorno 20 dicembre 1859, del nostro pontificato decimo quarto. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html |
A199000001 |
La persecuzione non aveva permesso al clero di Roma di radunarsi più presto per eleggergli un successore. |
A199000002 |
Egli serviva il santo Apostolo nelle sacre funzioni, e soleva anche accompagnarlo ogniqualvolta si allontanava da Roma pel bene della religione. |
A199000002 |
S. Pietro mosso dalla pietà, dall'integrità de' costumi e dal raro ingegnò di cui il Signore aveva dotato il suo discepolo, lo ammise fra il clero di Roma, e lo ordinò diacono. |
A199000012 |
Perciò troncando ogni questione proferì contro a S. Ignazio questa sentenza: Ordiniamo che Ignazio, il quale si gloria di portare con sè il crocifisso, sia messo in ferri, condotto a Roma per essere esposto alle fiere, e servire di spettacolo al popolo. |
A199000013 |
Quindi fu lasciato in balia di uno stuolo di crudele soldatesca incaricata di condurlo a Roma. |
A199000014 |
Ma la lettera che dimostra il suo tenero e vivo desiderio {9 [453]} di morire per Gesù Cristo, è quella scritta alla chiesa di Roma. |
A199000015 |
A tal fine scrisse una lettera degna dell'ammirazione di tutti i buoni, e la mandò per mano di alcuni cristiani che dovevano giungere prima di lui a Roma. |
A199000015 |
Egli comincia cosi: «Ignazio chiamato eziandio Teoforo, ossia portatore della misericordia divina, che egli ha conseguito dalla munificenza dell'altissimo Padre Iddio e di G. C. suo figliuolo unigenito, alla Chiesa Romana che per divina volontà opera quanto si appartiene alla fede ed alla carità di G. C. e nostro Salvatore, la quale ha la sua presidenza in Roma. |
A199000015 |
Ma temeva molto che i fedeli di Roma o colle loro preghiere o con qualche altro mezzo entassero di liberarlo dai supplizii, e così egli perdesse la gloria del martirio. |
A199000016 |
Giugnendo a Roma spero che troverò le bestie pronte per divorarmi. |
A199000019 |
Alla notizia del suo arrivo gli corsero incontro tutti i fedeli e si sentivano tutti pieni di gioia al vederlo e trattenersi con lui; ma provavano la più amara tristezza al pensiero che era venuto a Roma per morire. |
A199000019 |
Dopo aver passato qualche giorno a Smirne s. Ignazio parti per Roma. |
A199000031 |
Mi sia mostrato, dice s. Agostino, mi sia mostrato in Roma in onore di Romolo un tempio tenuto in tanto onore quale si è la Memoria di s. Pietro! Ma non pensatevi che coi nostri templi e coi nostri altari noi dìventiarno idolatri. |
A199000034 |
Tra i sacerdoti ordinati da questo pontefice merita di essere nominato s. Cloro, uomo eruditissimo della città di Roma. |
A199000039 |
Consacrato prete fu annoverato fra il clero Romano, e si sa che quando s. Ignazio fu condotto a Roma, la santità, lo zelo di Evaristo era universalmente ammirato. |
A199000039 |
Ricevuto appena il battesimo divenne il {27 [471]} modello dei cristiani di Roma. |
A199000040 |
Difatti s. Evaristo si pose a vegliare con tale sollecitudine alla custodia del suo gregge che, sebbene la più parte degli eretici venisse a Roma per fare degli apostati, tuttavia per, lo zelo del santo Pontefice il veleno dell'eresia non potè mai farsi strada a guadagnare il cuore di un solo fedele. |
A199000040 |
I seguaci di Simon Mago, i discepoli di Monandro, di Saturnino, di Basilide e di altri eretici, animati da odio contro al {28 [472]} vangelo, facevano tutti i loro sforzi ed impiegavano tutti i loro artifizi per ispargere ovunque il veleno dell' empietà, e singolarmente a Roma. |
A199000041 |
Egli distribuì i titoli di Roma ad alcuni sacerdoti particolari perchè ne avessero la cura. |
A199000050 |
L'anno secondo del pontificato di S. Evaristo e notevole per essere stato colpito dal fulmine il Panteon, famoso tempio di Roma, dedicato a tutti gli dei, e posto sotto la protezione di Giove, che i gentili nella loro ignoranza reputavano padre di tutti gli dei. |
A199000063 |
Egli poi in Roma faceva sentire la sua voce in tutti i lati e appresso ogni condizione di persone. |
A199000064 |
Lo stesso prefetto di Roma, di nome Ermete, mosso dai miracoli e dalle verità che S; Alessandro praticava, si convertì egli co' suoi figli, e con 1250 servi, e tutti ricevettero il battesimo. |
A199000065 |
L'imperatore in quel tempo era assente, e come giunsero a notizia di lui i progressi che faceva la cristiana religione fra i suoi sudditi, egli dalla città di Seleucia mandò a Roma il conte Aureliano, che mettesse a morte quanti cristiani gli fosse dato di scoprire. |
A199000066 |
Appena entrato in Roma vennero a lui i sacerdoti degl' idoli, e interpretando sinistramente tutte le cose che riguardavano i Cristiani, eccitarono Aureliano a far mettere in prigione Ermete e il papa Alessandro. |
A199000067 |
Vedi a che stato sei ridotto; tu prefetto di Roma, tu ricco, ora privato di ogni cosa, e quale schiavo chiuso in prigione. |
A199000143 |
Egli riportava la corona del martirio il tre di maggio l'anno 132, nella via Numentana, sette miglia lungi da Roma, dopo aver governata la santa Sede anni dieci, mesi cinque, giorni venti. |
A199000144 |
Ella pertanto andò e a sette miglia lungi da Roma, in un suo podere sulla via Numentana, seppellì Alessandro, Evenzio in un medesimo monumento, e seppellì Teodolo solo in un luogo separato. |
A199000148 |
Più tardi il corpo di S. Alessandro fu trasportato in Roma nella chiesa di santa Sabina. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html |
A200000002 |
{3 [207]} Il sassolino figurava la santa Religione di Gesù Cristo, che sotto umili sembianze portata dal Ciclo in terra per mezzo del nostro divin Salvatore, fu per opera di s. Pietro dalla Palestina portata a Roma. |
A200000003 |
La storia non ci dice in qual tempo e per qual motivo egli siasi recato a Roma, ma si crede che abbia intrapreso quel viaggio per eseguire alcuni ordini del suo vescovo presso la Santa Sede, ed anche per sostenere la fede in tante guise combattuta dagli eretici accorsi in gran numero nella capitale della cristianità. |
A200000003 |
{5 [209]} Per avere un mezzo onde instruirsi vie più nelle scienze sacre e mettersi in un luogo sicuro dai pericoli del mondo egli si ascrisse fra gli alunni del clero Romano, che era una specie di seminario esistente in Roma fin dai tempi degli Apostoli. |
A200000004 |
S. Aniceto era in Roma quando s. Pio I riportò la palma del martirio. |
A200000005 |
Di più una misera donna, detta Marcellina, {6 [210]} della setta de' Gnostici, d'accordo con Valentino erasi pure di recente portata a Roma per sedurre coi vizii quelli che non potevano sedursi coll'errore. |
A200000005 |
L'eresiarca Valentino, venuto a Roma sotto al Pontificato di s. Igino, faceva tuttora grandi sforzi per dilatare la sua eresia. |
A200000007 |
Cosi Roma fu in tutti i tempi centro della verità e della fede non meno che dell' unità. |
A200000007 |
Questa è la testimonianza che della Chiesa Romana fa s. Egisippo, il quale venne a Roma sotto il pontificato di s. Aniceto. |
A200000008 |
Dopo aver trattato con molti vescovi della Cristianità si recò a Roma ove dimorò parecchi anni, cioè dal principio del pontificato di s. Aniceto sino a quello di s. Eleutero, che comprende lo spazio di circa vent'anni. |
A200000010 |
Egli è venuto a Roma sotto al pontificato di s. Aniceto e perseverò fino a quello di s. Eleutero, che allora era diacono di Aniceto». |
A200000013 |
Essendo poi giunto a Roma dimorai presso al pontefice Aniceto, di cui Eleutero era diacono. |
A200000013 |
Il medesimo Egisippo scrive di aver visitato molte chiese mentre veniva a Roma. |
A200000014 |
Il principale motivo che aveva indotto questo vescovo a recarsi a Roma fu la questione sulla celebrazione della Pasqua. |
A200000014 |
La venuta a Roma di questo santo prelato fu molto opportuna, poichè avendo egli conversato cogli Apostoli godeva grande stima e grande autorità presso a tutti. |
A200000014 |
S. Policarpo, vescovo di Smirne, discepolo di s. Giovanni Evangelista, essendo {11 [215]} stato informato degli assalti che l'eresia dava alla fede, venne a Roma sotto al pontificato di s. Aniceto. |
A200000015 |
«Mentre governava la Santa Sede Aniceto venne a Roma s. Policarpo. |
A200000019 |
Allora l'astuto eretico si portò a Roma colle sue due profetesse e riuscì a sedurre varii incauti cristiani; anzi fu abbastanza ardito di presentarsi al medesimo Santo Aniceto per farsi aggregare al clero Romano. |
A200000021 |
Il primo è una micidiale pestilenza che fece strage in tutto il Romano impero e specialmente in Roma. |
A200000024 |
Felicita, vero modello delle madri cristiane, apparteneva ad una delle prime famiglie di Roma. |
A200000032 |
Il duca Daltemps avendo ottenuto dal Papa il corpo di s. Aniceto gli fece fabbricare in Roma una sontuosa cappella, dove in superba tomba conservasi il venerato deposito. |
A200000033 |
Andato a Roma per fare i suoi studi si aggregò fra i chierici regolari. |
A200000036 |
Mentre la sua carità provvedeva ai bisogni dei fedeli lontani, non trascurava coloro che pativano nella vicinanza di Roma. |
A200000038 |
Anzi talora furono veduti insigni personaggi, principi e re, i quali, rovesciati dalla fortuna nella miseria, andarono nella capitale della cristianità a trovar conforto e soccorso presso il Pontefice di Roma. |
A200000045 |
L' imperatore riconobbe questo favore dalle preghiere dei cristiani, e in memoria di questo prodigio fu fatta in Roma una iscrizione in basso rilievo nella colonna Antonina, che conservasi ancora oggidì. |
A200000052 |
Venuto a Roma per coltivare lo studio e la pietà, fu consacrato prete da s. Pio I e da lui medesimo aggregato al clero Romano. |
A200000055 |
Che se sapessimo che il posto apporta giustizia a chi lo occupa, noi te lo avremmo principalmente raccomandato qual prete della Chiesa, che tale è appunto il suo grado.» Da questa sì calda raccomandazione che gli ecclesiastici e fedeli di Lione fanno di Ireneo al Papa, noi abbiamo motivo di conchiudere che passato a miglior vita s. Frotino, loro vescovo, essi desiderassero s. Ireneo per suo successore nell'episcopato, e lo mandassero a Roma pregando Papa Eleutero ad approvare la loro elezione ed a consacrare egli stesso il nuovo vescovo. |
A200000055 |
S. Ireneo dimorò qualche tempo a Roma anche per consultare il Sommo Pontefice intorno a più cose che riguardavano alcuni punti di dottrina malamente spiegati dagli eretici. |
A200000056 |
L'eretico Marcione viveva ancora in Roma. |
A200000057 |
Rimanevano ancora in Roma i seguaci di molti eretici. |
A200000057 |
Tal decreto fatto in forma di lettera fu specialmente diretto alle chiese di Francia, che avevano mandato a Roma s. Ireneo per consultare la Santa Sede sopra i dubbii mentovati. |
A200000061 |
Fra le altre {42 [246]} cose è degno di annotazione quanto avvenne ad Elvano, inviato da Lucio a Roma. |
A200000065 |
Ma fosse che s. Vittore non gli accordasse il vescovado di Cartagine, siccome egli ardentemente desiderava, o fosse perchè il Romano Pontefice condannasse l' eresia di Montano a cui egli cominciava fin d'allora ad aderire, fatto sta che egli partì di Roma con animo esacerbato, e ritornato in patria si pose a scrivere contro al Romano Pontefice perchè non lo aveva secondato ne' suoi ambiziosi disegni. |
A200000065 |
Sul principio del pontificato di s. Vittore portossi a Roma Tertulliano, uomo di grande ingegno, e già conosciuto pe' suoi scritt ripieni di profonda dottrina. |
A200000066 |
Per fuggire l'obbrobrio in cui era caduto presso a' suoi patriotti venne a Roma, persuaso di vivere colà sconosciuto. |
A200000069 |
Di modo che, quando s. Policarpo venne a Roma e parlò di tale osservanza con s. Aniceto, si lasciò la cosa come era prima, cioè fu tollerato che una parte de' vescovi dell'Asia celebrassero la Pasqua nel decimoquarto giorno della luna di marzo. |
A200000073 |
Gli atti del concilio di Gerusalemme cominciano così: «Papa Vittore, vescovo di Roma, diede autorità a Teofilo, vescovo di Cesarea, di convocare un concilio nel luogo medesimo dove il Signore, il Salvatore del mondo, aveva dimorato in carne, e questo concilio fosse per stabilire il modo uniforme, con cui il giorno di Pasqua si debba da tutti i cattolici celebrare.». |
A200000094 |
Gli atti di questo concilio furono inviati a Roma per essere sottoposti all'approvazione del Papa, che provò grande consolazione al rimirare il pieno accordo di quei vescovi colla dottrina della Chiesa Romana. |
A200000095 |
Eusebio, vescovo di Cesarea, riferisce il decreto delle chiese di Roma, di Francia, della Palestina, della Grecia, del Ponto e di altre moltissime, con dire: Tutti di un solo sentimento, con unanime giudizio proferirono la medesima sentenza intorno alla celebrazione della Pasqua. |
A200000095 |
Mentre in tutta la cristianità si discuteva la questione della Pasqua, s. Vittore stabilì di convocare in Roma un sinodo, a cui invito il medesimo Teofilo, primate della Palestina. |
A200000096 |
La qual cosa avrebbe effettuata se s. Iriaco ed altri vescovi non avessero pregato il Papa a sospendere quella grave pena ecclesiastica, ed esortato i vescovi dell'Asia a rispettare i decreti di Roma. |
A200000102 |
Questo Pontefice in simile guisa scelto da Dio, e dal suo potente aiuto confortato potè resistere alla persecuzione dell'imperatore Severo, e combattere l'eresia che in mille modi cercava di insinuarsi nella stessa città di Roma. |
A200000104 |
Natale avea già nel cospetto del giudice confessata coraggiosamente la fede cristiana nella città di Roma; ma in seguito fu di nuovo messo in libertà. |
A200000106 |
Questo fatto ci fa ammirare la bontà di s. Zefirino e nel tempo stesso ci ammaestra come fin dai primi tempi della Chiesa siasi creduto necessario di venire a Roma, riconciliarsi col Papa, per appartenere alla Chiesa cattolica che in ogni tempo fu sempre giudicata la Chiesa di Gesù Cristo. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html |
A201000026 |
Più tardi fu solamente attribuito al Vescovo di Roma. |
A201000027 |
Il Papa è così chiamato perchè è Vescovo della chiesa di Roma; e perchè la città di Roma che fu tanto tempo la capitale del mondo, sembra essere stata dalla divina provvidenza stabilita capitale e centro della cristianità. |
A201000027 |
S. Leone I Papa nel 450 s'intitolava vescovo della chiesa cattolica che ha la sua sede nella città di Roma. |
A201000027 |
S. Zozimo Papa nell'anno quattrocento {13 [349]} diciotto s'intitolava vescovo di Roma. |
A201000028 |
È però bene di notare che non è necessario che il Papa dimori a Roma per essere riconosciuto Capo della Chiesa; perchè furono e possono pur troppo di nuovo succedere tempi calamitosi in cui il Papa debba allontanarsi da Roma, come ha fatto Pio VII ai tempi di Napoleone, quando fu costretto di recarsi a Fontainebleau in Francia e come pure dovette fare Pio IX in questi ultimi tempi quando fuggi a Gaeta. |
A201000036 |
Non vi era però ancora il conclave; {16 [352]} perciò alla morte di un Papa i Cardinali si radunavano in alcuna delle principali chiese di Roma o nella chiesa cattedrale di quel luogo dove potevano radunarsi. |
A201000041 |
La divina provvidenza che sembra aver destinato l'Italia come centro del cristianesimo, e Roma per capitale del mondo cattolico, dispose che il primo successore di s. Pietro fosse italiano. |
A201000042 |
I suoi genitori procurarono di educarlo nella religione pagana; ma giunto all'età di ventidue anni suo padre vedendolo ben istrutto nelle scienze che poteva apprendere in Volterra lo mandò a Roma perchè facesse i suoi studi nella casa di certo Fabbio molto amico di suo padre. |
A201000043 |
Iddio però che è ricco nella sua misericordia e che non manca di venire in aiuto a chi con cuor puro lo invoca, dispose che quasi nel medesimo tempo, l'anno 42, s. Pietro venisse a Roma per dar principio alla predicazione del Vangelo. |
A201000045 |
L'anno 50 di G. C. dovette s. Pietro allontanarsi da Roma sia per portare la luce del vangelo in lontani paesi, sia anche per intervenire al concilio di Gerusalemme, ove fu sciolta la questione sull' obbligo della circoncisione, e delle cerimonie della legge di Mosè. |
A201000045 |
Lino aveva cura del gregge entro le mura di Roma, s. Cleto governava le chiese fondate nei sobborghi della città e nei paesi circonvicini. |
A201000057 |
Intanto Lino, secondo il consiglio del Salvatore che dice: dove non sei ascoltato cessa di parlare, ritornò a Roma, dove Dio lo chiamava a succedere al suo maestro s. Pietro nel governo della Chiesa. |
A201000060 |
Da ciò si può dedurre, che la famiglia di Lino fosse divenuta tutta cristiana, e che da Volterra si fosse trasferita a Roma. |
A201000061 |
Dalla Gallia Lino giunse a Roma nei giorni che maggiormente infieriva la persecuzione di Nerone. |
A201000071 |
Questo santo Pontefice tanto celebre per la sua fede e per la sua pietà riempiva Roma collo splendore delle sue virtù e de' suoi miracoli. |
A201000072 |
Saturnino, uomo consolare, cioè uno dei governatori di Roma, avendo una sua figliuola inferma, ricorse al nostro santo, il quale col segno della santa croce la liberò sull' istante dallo spirito maligno che da molto tempo la travagliava. |
A201000077 |
S. Lino {44 [380]} potè vedere gli Ebrei fatti schiavi giungere, a Roma a schiere a schiere, ed essere condannati a gravi lavori per innalzare un arco trionfale a Tito, ove si osserva tuttora il candelliere con sette rami tolto dal tempio di Gerusalemme. |
A201000084 |
Durante il pontificato di s. Lino egli erasi con gran zelo adoperato sia per sostenere la fede in Roma, sia per andarla a portare in quei paesi dove non era ancora stato udito il nome di Gesù Cristo. |
A201000084 |
Fortunatamente egli si recò a Roma quando s. Pietro ivi predicava il Vangelo. |
A201000084 |
Quando poi s. Pietro era a Roma lo teneva per coadiutore, cioè prestavagli quei medesimi servigi che attualmente i Cardinali prestano al Sommo Pontefice. |
A201000084 |
S. Pietro non ebbe più difficoltà di ordinarlo prete e di poi vescovo, affinchè in sua assenza facesse le sue veci nei borghi e nelle città vicine a Roma. |
A201000085 |
S. Pietro negli ultimi anni di sua vita aveva conosciuto il bisogno di ripartire la cura dei fedeli di Roma tra più ministri, affinchè ciascuno avesse cura di quella porzione di gregge che venivagli affidata. |
A201000089 |
Il rigore era estremo, e Cleto per dare comodità ai cristiani di potersi recare da lui in caso di bisogno e praticare i doveri di religione fece una chiesa della stessa sua casa che era situata in un quartiere di Roma detto le Terme di Filippi nel Rione dei Monti. |
A201000089 |
Si dice che dal concorso che i cristiani facevano a questa chiesa abbiano avuto origine i pellegrinaggi alle varie chiese di Roma; che furono di poi detti Stazioni, perchè il popolo giunto al luogo stabilito si fermava per ascoltare la parola di Dio o per assistere ai divini misteri. |
A201000097 |
Il santo apostolo fu bandito da Efeso, e dopo qualche tempo condotto a Roma carico di catene, chiuso in orrida prigione. |
A201000100 |
Avvi in Roma una grande piazza vicino alla porta chiamata Latina, perchè essa conduce alle città del Lazio, ovvero paese di un antico popolo detto Latino, che oggidì si chiama Campagna di Roma. |
A201000102 |
Quando s. Paolo dalle prigioni di Roma scriveva ai cristiani di Filippi, annoverò fra i suoi coadiutori Clemente con altri santi predicatori il cui nome era scritto nel libro della vita. |
A201000104 |
Avendo s. Clemente seguito s. Paolo a Roma, ebbe la bella sorte di udire a predicare s. Pietro, e di essere testimonio dei miracoli che i due apostoli operarono. |
A201000105 |
S. Pietro lo scelse pel suo coadiutore e a tal fine lo aveva consacrato vescovo e suo vicario, affinchè lo aiutasse specialmente nel tempo che egli si allontanava da Roma; anzi il medesimo s. Pietro lo mandò a predicare in vari paesi. |
A201000107 |
Egli pertanto stabilì sette notai, ovvero scrivani, ai quali divise la città di Roma in sette rioni ossia scompartimenti affidandone uno a ciascheduno. |
A201000113 |
Il Pontefice cominciò cosi: «la Chiesa di Dio, che è a Roma, a quella di Corinto, a coloro che sono chiamati e santificati per la volontà di Dio nel nostro Signor Gesù Cristo. |
A201000113 |
In mezzo a quei mali non trovarono migliore spediente che ricorrere alla Chiesa Madre e maestra di tutte le altre, a quella di Roma. |
A201000116 |
I Corinti avevano mandato a Roma un fervoroso fedele di nome Fortunato, per esporre alla santa sede la trista divisione di quella città. |
A201000117 |
«Vi raccomando, conchiudeva la sua lettera, dì far presto partire quelli che {69 [405]} vi portano questa lettera, affinchè possiamo tosto sapere se lo scisma sia cessato tra di voi, e se voi godete di quella pace, che noi tanto desideriamo e domandiamo continuamente al Signore colle nostre orazioni; insomma che noi possiamo rallegrarci della carità e dell'ordine stabilito tra voi.» Quella lettera fece tale impressione sopra l'animo dei Corinti, che rientrando in se medesimi si riconciliarono coi propri pastori, chiesero perdono della loro ostinazione e venerarono tutti la parola del Vicario di Gesù Cristo che era in Roma. |
A201000125 |
Preso e condotto alla presenza del governatore di Roma, detto Mamertino, fu da esso accolto con bontà. |
A201000139 |
Una parte delle sue reliquie fu portata a Costantinopoli; l'altra a Roma. |
A201000157 |
Dopo la morte di Domiziano il senato di Roma annullò i decreti di persecuzione fatti da quel tiranno; e il santo apostolo potè ritornare alla sua chiesa di Efeso, dove passò tranquillo il rimanente de' suoi giorni. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html |
A202000002 |
Aveva già lavorato molto sotto ai Papi suoi antecessori, e quando S. Urbano fu coronato del martirio, i principali membri del Clero di Roma, che ora diciamo cardinali, si radunarono ed elevarono Ponziano alla Sede Pontificia. |
A202000002 |
ed avea passata la sua giovinezza fra il Clero di Roma, che era una specie di collegio o seminario in cui i giovanetti erano educati nella scienza e nel santo timor di Dio. |
A202000038 |
Alla vista che i loro templi erano pressochè deserti, i sacerdoti degli idoli si presentarono all'Imperatore, gli dipinsero il Vescovo di Roma come nemico degli Dei e perciò nemico dell'impero. |
A202000038 |
Fu pertanto emanato un ordine imperiale in forza di cui il Pontefice dovette abbandonare Roma e recarsi in una selvaggia isola allora detta Bucina, ed ora detta del Tavolato che è in vicinanza e a levante della Sardegna. |
A202000038 |
Ponziano aveva con tranquillità governata la Chiesa alcuni anni; l'Imperatore, da che era ritornato a Roma vittorioso dalle guerresche sue imprese, lasciò qualche tempo i cristiani in pace. |
A202000039 |
Ella è indirizzata ad un fervoroso cristiano di nome Felice Succibono, che alcuni credono che fosse un dotto e fervoroso causidico di Roma. |
A202000071 |
Con un naviglio spedito apposta, accompagnato totius cleri supplicationibus, con una processione {44 [452]} di tutto il clero romano, il corpo del santo Pontefice ripassava in que' luoghi medesimi dove era passato cinque anni prima, con questa diversità che allora era condotto in catene accompagnato da manigoldi i quali bestemmiando quella religione che non conoscevano, studiavano ogni mezzo di fare patire S. Poliziano che ne era capo; adesso egli ritorna a Roma, accompagnato da fervorosi cristiani, che cantando lodi al Signore, invocano la prolezione del Santo, che sciolto dai legami del corpo gode e godrà in eterno ogni bene presso il Creatore. |
A202000071 |
Tre anni dopo il Pontefice san Fabiano, di cui avrò presto a parlarvi, fece trasportare le ceneri di S. Ponziano a Roma con grande solennità. |
A202000074 |
Egli era appena eletto Papa quando ricevette notizie che la persecuzione contro ai cristiani infieriva orribilmente a Roma. |
A202000075 |
Sant'Antero {47 [455]} scelse un sacerdote segnalato per virtù, scienza, prudenza e lo consacrò vescovo di quella città, indi continuò il suo viaggio per Roma. |
A202000081 |
Queste parole dimostrano che in tutti i tempi non solo i semplici fedeli, ma i medesimi vescovi furono sempre dipendenti dal vescovo di Roma, riconoscendo in lui il successore di S. Pietro ed il Vicario di Gesù Cristo. |
A202000081 |
così S. Pietro apostolo dalla città di Antiochia trasferì la sua Sede a Roma pel bene universale della Chiesa. |
A202000082 |
Egli era di patria Romano, nato in quella parte di Roma che dicesi Monte Celio, oggidì S. Giovanni in Laterano. |
A202000082 |
Egli esercitava in simile guisa il sacro ministero quando ebbe notizia che il clero {52 [460]} di Roma erasi radunato per eleggere il novello Pontefice. |
A202000082 |
Sarai coronato pontefice di Roma. |
A202000084 |
Roma era divisa in quattordici rioni ovvero regioni. |
A202000091 |
Disse dunque a S. Ponzio: vieni con noi, e andiamo a renderci propizi gli Dei, quegli Dei che hanno conservato questa nostra città dalla fondazione di Roma sino a questo giorno. |
A202000091 |
Il fatto avvenne così: Nel 249 celebravasi l'anno secolare della fondazione di Roma, la qual festa accadeva ogni cento anni in memoria: della fondazione di quella famosa città, e poichè quello era il decimo anno secolare così cadeva pure l'anno millesimo, la quale cosa faceva che tutti si preparassero a celebrarla {58 [466]} colla massima pompa. |
A202000102 |
Cominciarono pertanto i due principi dal non prendere più parte alcuna ai sacrifizi degli idoli, e nella festa che si stava facendo in memoria della fondazione di Roma, si limitarono ad assistere ad alcuni spettacoli pubblici che non avevano relazione alcuna con le cose di religione. |
A202000106 |
Due cose in Roma erano sorgente di pubblica immoralità. |
A202000115 |
221), intraprese un viaggio a Roma affine di osservare attentamente gli usi di quella Chiesa ch'egli chiama principale e maestra di tutte le altre chiese del mondo. |
A202000121 |
Non contento di questa filiale sommessione volle venire in persona a Roma per ispiegare i {74 [482]} suoi pensieri al Sommo Pontefice e ricevere da lui tutti quegli avvisi e consigli che potessero assicurargli di vivere nella Chiesa cattolica, in cui egli intendeva di conservarsi fino alla morte. |
A202000122 |
Cominciò egli a far costruire alcune chiese, o piuttosto consacrò ad uso di chiesa alcuni privati edifizi che vari ricchi fedeli di Roma offerivano volentieri al Pontefice perchè li destinasse al divin culto. |
A202000128 |
Mentre egli cadeva combattendo a Verona, {80 [488]} suo figlio in età di circa anni 14 era messo a morte a Roma. |
A202000131 |
S. Cipriano avendo ricevuto dal clero di Roma la relazione della morte di S. Fabiano, rispondendo si esprime così: «era già corsa voce fra noi, che il glorioso Pontefice Fabiano era morto; e tale notizia vagava incerta quando ho ricevuto una lettera che mi dà piena contezza della gloriosa sua morte. |
A202000142 |
L'apostolo della Francia, S. Dionigi, si avanzò fino a Parigi, ove confermò nella {84 [492]} fede quella florida chiesa fondata da S Dionigi Areopagita nel primo secolo dell'era volgare; mentre molti compagni da Roma mandati sparsero la luce della verità nelle città vicine e fino nel Belgio. |
A202000143 |
Questa città era come la sede della superstizione dei Galli, ed aveva al pari di Roma un tempio che portava, il nome di Campidoglio. |
A202000145 |
S. Ponzio fu dei primi ad essere scoperto e condotto al tribunale dal Governatore che cominciò ad interrogarlo così: tu adunque sei quel Ponzio, che non so con quale inganno hai messo sossopra la città di Roma? sei tu colui che con raggiri hai allontanati i pii nostri principi dal culto degli dei?. |
A202000146 |
S. Ponzio rispose: Io non ho turbato alcuno, neppure ho messo sossopra la città di Roma; quello che ho fatto non te lo nascondo; ho procurato di allontanare tutti quelli che ho potuto dal culto del demonio, per condurli alla conoscenza del vero Dio. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html |
A203000003 |
Nascono forse discordie che minacciano scisma? Si ricorre a Roma, e Roma si pone mediatrice, parla, definisce, e la voce dei vescovo di Roma è ascoltata come quella di Gesù Cristo; così avvenne ai tempi di S. Clemente nello scisma di Corinto. |
A203000009 |
Con questo provvedimento era molto facile di scoprire quegli eretici che fìngevano di essere uniti al capo della Chiesa, che era in Roma, e intanto andavano insegnando una dottrina piena di errori. |
A203000010 |
Posto cosi un argine all'errore, S. Sisto si occupò indefessamente per rendere {7 [7]} uniformi alcune osservante religiose che si praticavano già nella Chiesa, ma che, in alcuni paesi, per lo più lontani da Roma, andavano soggette a variazioni. |
A203000016 |
Sul finir del suo regno, quasi per riposarsi delle fatiche, si ritirò nella sua villeggiatura di Tivoli, che è una deliziosa città, distante circa quindici miglia da Roma. |
A203000043 |
Dopo di avere illustrato il suo ordine colla pratica delle più sublimi virtù egli venne a Roma. |
A203000050 |
A tale fine egli scelse tra i cristiani di Roma trentatre giovani, secondo il numero degli anni di Gesù Cristo, che fossero di Una condotta veramente esemplare e da tutti conosciuta, e dopo di avere loro conferito i sacri ordini li mandò, come aveva fatto il Divin Maestro, a predicare il Vangelo. |
A203000050 |
Dalle quali cose apparisce che i romani pontefici non solamente provvedevano ai bisogni della chiesa di Roma, ma delle chiese di tutto il mondo. |
A203000050 |
I vescovi furono mandati al governo di diverse diocesi nelle provincie, ove erane bisogno; dei preti e dei diaconi si servi pel sacro ministero in Roma e nelle città vicine. |
A203000050 |
Oggidì quando trattasi della creazione di un {32 [32]} vescovo, esso va a Roma per ricevere la consacrazione; oppure il papa delega alcuni vescovi a compiere questa sacra funzione nel paese di colui che deve essere ordinato. |
A203000050 |
Per lo più i romani pontefici ordinavano solamente quei sacri ministri di cui avevano bisogno nella città di Roma; negli altri paesi ciascun vescovo, come si fa ancora oggidì, secondo il bisogno dava la sacra ordinazione a coloro che si giudicavano esservi da Dio chiamati. |
A203000052 |
In quei gravi bisogni molti santi personaggi vennero a Roma per aiutare il papa, e fra gli altri S. Policarpo. |
A203000052 |
L'anno quinto del medesimo pontificato (147) venne a Roma un altro eretico (come assicura Tertulliano) di nome Marcione, che oltre a spacciar errori in fatto di religione, permetteva a' suoi seguaci cose le più nefande e turpi. |
A203000054 |
I fedeli di Roma come videro estinto il corpo del loro padre spirituale lasciarono che gli idolatri si allontanassero, di poi con glande venerazione lo seppellirono sul monte Vaticano vicino al corpo di S. Pietro. |
A203000054 |
Il martirologio romano parlando di S. Telesforo al 5 di gennaio si esprime così: in Roma occorre il transito di S. Telesforo papa, il quale sotto all'impero di Antonino Pio, dopo molte fatiche sostenute nel confessar Gesù Cristo, conseguì un illustre martirio. |
A203000056 |
S. Ireneo che viveva ai medesimi tempi, dice quanto segue di questo Pontefice: «Ai tempi di Igino venne a Roma l'eretico Cerdone per diffondervi i suoi errori. |
A203000063 |
Dalla, più tenera età palesò molta bontà di vita e grande altitudine per le scienze; e suo padre lo mandò a Roma affinchè si perfezionasse nelle scienze e nella religione. |
A203000063 |
Il progresso che Pio ivi fece nella scienza è nella virtù lo fecero presto conoscere ai cristiani di Roma e allo stesso sommo pontefice. |
A203000065 |
S. Pio desideroso di conservare l'unità della fede e della disciplina, e quel che è più conservare invariabile quanto gli apostoli avevano instituito, convocò a Roma un concilio composto dei preti della chiesa romana che ora si chiamano cardinali; ad essi unironsi parecchi altri vescovi. |
A203000069 |
Egli stesso celebrò più volte la santa messa, ed affinchè i divini uffizi fossero regolarmente celebrati deputò suo fratello Ermete a governarla, e dal soprannome di Pastore dato a lui, quella chiesa prese dipoi il nome di chiesa del Pastore, e forma il titolo di uno dei cardinali di Roma. |
A203000070 |
E si sa dalla storia che i forestieri venendo a Roma erano accolti nelle terme di Novato, le quali erano situate ai pie del monte Viminale nel luogo detto oggidì villa Patrizi. |
A203000076 |
Prima che tu partissi da Roma, la nostra sorella Euprepia fece dono di sua casa alla Chiesa. |
A203000076 |
«Pio vescovo della chiesa di Roma al fratello Giusto sacerdote. |
A203000077 |
«Pio vescovo della Chiesa di Roma al fratello Giusto vescovo. |
A203000078 |
Gli atti dei martiri viennesi portati a Roma da S. Attalo, siccome parla questa lettera, sono un esempio di tale usanza. |
A203000078 |
Per comprendere meglio questa lettera e molti altri scritti antichi è bene di notare, come era uso delle chiese de' varii paesi della cristianità di scrivere colla massima esattezza gli atti dei martiri e poi mandarne copia a Roma. |
A203000082 |
Appena morto i fedeli di Roma procurarono di avere il suo corpo e lo portarono a seppellire sul monte Vaticano vicino al corpo di san Pietro. |
A203000100 |
Questo discorso dettò egli in Roma dove aveva fissato sua dimora. |
A203000101 |
S. Giustino avendo fissato il suo soggiorno in Roma gli si apri un largo campo di far risplendere in quella grande città capitale dell'imperio il suo ardente zelo, non solamente nell'ammaestrare nella fede tutti coloro che a lui concorrevano, ma ancora nel prendere con grande libertà e intrepidezza la difesa della religione contro alle calunnie dei gentili, i quali imputavano ai cristiani atroci delitti. |
A203000108 |
Uno di questi filosofi, che più alto degli altri alzava la voce in Roma contro ai cristiani, era un certo Crescenzio della setta dei Cinici. |
A203000110 |
Infatti fu Giustino poco dopo arrestato con sei altri cristiani, che erano in sua compagnia, e tutti furono condotti davanti al prefetto di Roma per essere interrogati e giudicati. |
A203000111 |
Fu presentato Giustino al prefetto di Roma per nome Rustico sedente nel suo tribunale, da cui fu in primo luogo esortato a ubbidire agli Dei e agli editti imperiali. |
A203000111 |
Son venuto a Roma per la seconda volta, ne conosco quasi altro luogo della città. |
A203000114 |
Così quegli intrepidi confessori della fede lodando e benedicendo Iddio che li aveva trovati degni di lui, conservando la serenita nel volto e la gioia nel cuore, dopo crudele flagellazione furono condoni fuori di Roma, ove terminarono il loro glorioso martirio coll'essere decapitati. |
don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html |
A205000090 |
Era l'anno 1854 in cui i cristiani di tutto il mondo erano in una specie di spirituale agitazione perchè trattatasi a Roma della definizione dogmatica dell'Immacolato concepimento di Maria. |
A205000272 |
Se però andrà a Roma, lo dica a Pio IX. |
A205000273 |
L'anno scorso (1858) essendo andato a Roma, ho voluto raccontare tale cosa al Sommo Pontefice, che la sentì con bontà e con piacere. |
A205000312 |
Se va a Roma, si ricordi della commissione dell'Inghilterra presso il Papa, preghi affinchè io possa fare una buona morte e a rivederci in paradiso. |
don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html |
A206000002 |
Egli era nato in Trastevere nel borgo detto Urbs Ravennatum, cioè frazione della {3 [75]} città di Roma detta dei Ravennati, perchè ivi avevano avuto la loro dimora alcuni militari e marinai, che l'imperatore Augusto avea fatto venire a Roma dalla città di Ravenna, e che fissarono colà il loro domicilio. |
A206000005 |
Si racconta comunemente che in una parte di Roma posta in Trastevere, alla nascita del Signore sia prodigiosamente {4 [76]} uscita una fonte d'olio, che scaturì per lo spazio di un giorno intiero. |
A206000007 |
Questa Chiesa è considerata come una delle prime Basiliche di Roma. |
A206000007 |
Tale notizia fece provare a S. Callisto grande consolazione; e per dare un segno di gratitudine a Dio pel benefizio ricevuto, animò i cristiani a costruire in quel luogo medesimo una chiesa che è la prima innalzata pubblicamente in Roma ad onore della Beata Vergine Maria. |
A206000011 |
Questa parola viene pure dal greco, e vuol dire secondo i sotteranei, perchè queste scavazioni erano fatte anticamente fuori di Roma per cavar tufo od altra terra per fare porcellane ed altri lavori di creta. |
A206000030 |
Affinchè poi l'ordine venisse a notizia di tutti, l'Imperatore fece pubblicare un decreto in cui comandava, che gli abitanti di Roma dovessero recarsi tutti sul Campidoglio, e se qualcheduno in tal giorno, che era mercoledì, fosse trovato in casa, venisse senza riserva trucidato. |
A206000030 |
Intanto un banditore era incaricato di percorrere le vie di Roma, dicendo: nel giorno di mercoledì ognuno senza dilazione si trovi col Principe al Campidoglio:pena la morte a chi non vi si troverà. |
A206000056 |
Il suo corpo venne strascinato per le vie di Roma, e finalmente gettato nel Tevere in faccia ad un'isoletta detta Licaonia. |
A206000058 |
Se a te, o lettore, accadesse di andare a Roma, troverai a ponente di quella gran città una porta detta anticamente porta Aurelia, ed ora appellata di S. Pancrazio. |
A206000059 |
Il corpo di S. Calipodio fu più tardi tolto da questo cimitero e trasportato nella chiesa di S. Maria in Transtevere, ove tuttora si venera ( Vedi Arringo, Roma subterranea Niby, Roma Moderna ). |
A206000064 |
V.Niby: Roma moderna. |
A206000067 |
Si conservano delle reliquie di S. Callisto in molti luoghi: cioè nella chiesa di S. Sebastiano presso Roma, il capo. |
A206000070 |
Mi limito solamente a riferirne alcuni, e questi li ricavo letteralmente dagli atti della traslazione di una parte del corpo del Santo da Roma a Cisonio. |
A206000071 |
Questo uomo di Dio, ripieno di gaudio partì da Roma. |
A206000071 |
«Molti secoli dopo il martirio di S. Callisto e de' suoi compagni, Notingo Vescovo di Brescia, città della Lombardia, spinto da divino amore andò a Roma, per ottenere dal Papa il corpo di qualche martire, e collocarlo in un monastero che stava preparando in un suo podere. |
A206000078 |
In questo ospizio nell'anno di Roma 753, alla nascita del Redentore scaturì una fonte di olio, che per tutta una giornata prosegui a scorrere verso il Tevere, come narra Eusebio di Cesarea. |
A206000078 |
Questo edifizio, che credesi il primo innalzato pubblicamente in Roma alla Madre di Dio, fu costrutto al di là del Tevere alle radici del monte Gianicolo sopra un ospizio detto anticamente Taberna meritoria. |
A206000079 |
V. Nibi: Roma moderna delle Chiese. |
A206000080 |
Onde quando {56 [128]} a Cesare fu decretata la perpetua podestà tribunizia, per un giorno intiero corse in Roma un fonte di olio, che fu segno evidentissimo in terra per quelli che non intendevano le profezie, che per tutto un giorno, cioè per tutto il tempo del Romano impero l' Unto, cioè Cristo e da lui gli Unti, cioè i cristiani, sarebbero abbondantemente e senza mai cessare usciti dalla Taverna meritoria, cioè dal largo ed ospitale seno della santa Chiesa. |
don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html |
A207000003 |
Egli era nato in Roma; ed apparteneva ad una delle più ricche e nobili famiglie: suo padre appellavasi Ponziano. |
A207000003 |
Portatosi il santo cadavere di lui nel cimitero di S. Calipodio, il clero di Roma, che ora diciamo collegio de' cardinali, si radunò per eleggere un {6 [300]} successore. |
A207000007 |
Fatte lavorare venticinque patene di argento le ripartì e le mandò in dono a ciascuno dei venticinque titoli ovvero parocchie, in cui era in quel tempo divisa la città di Roma. |
A207000009 |
Questa vostra dimanda sarà appagata qualora osserviate che fra i cristiani si annoveravano parecchi illustri e ricchi cittadini di Roma. |
A207000013 |
Difatto il Papa è soltanto portato sopra questa sedia nelle grandi solennità, quando a Roma interviene gran numero di persone da tutte le parti della terra. |
A207000014 |
Finchè la persecuzione fu in generale contro ai cristiani, s. Urbano si adoperava col massimo zelo per convertire i gentili, e conservare i fedeli nella fede, ma quando si accorse, che la persecuzìone era diretta specialmente contro al s. Pontefice, esso stimò bene di andarsi a nascondere in alcune catacombe lungi tre miglia da Roma nella strada detta Appia, ora di s. Sebastiano. |
A207000015 |
S. Cecilia apparteneva a una delle prime famiglie di Roma. |
A207000017 |
Giunta all'età di circa vent'anni i genitori, ignari che ella erasi tutta consacrata a Dio, vollero darla in isposa al nobile Valeriano, ricco signore di Roma. |
A207000039 |
Intorno a quel tempo la persecuzione {28 [322]} prese ad infierire assai, perchè la primavera dell'anno 230 l'imperatore dovette allontanarsi da Roma a cagione di una guerra suscitata ai confini dell' impero. |
A207000060 |
Nel tempo di questo Supplizio il valoroso giovane diceva alla moltitudine che era accorsa o popolo di Roma, la vista delle nostre sofferenze ti faccia palese la verità. |
A207000061 |
Guidato da sordido interesse il Prefetto comandò che fossero ambidue condotti ad un tempio di Giove, distante quattro miglia da Roma, con ordine che fossero decapitati se avessero rifiutato di offerire incenso a quella divinità. |
A207000086 |
La persecuzione andava ogni giorno vie più infierendo, perchè l'imperatore per le sue guerre continuando ad essere lontano da Roma, tutto il potere era nelle mani di Almacchio, il quale esercitava in Roma una vera tirannia. |
A207000088 |
Di là usciva talvolta per fare qualche comparsa in Roma in casi di grave bisogno; ma tosto ritornava alla ordinaria sua dimora. |
A207000089 |
Di là mandava i suoi ordini nei più remoti paesi della terra, a segno che ambasciatori delle più lontane, parti d'Oriente e di Occidente venivano a Roma, andavano nella via Appia. |
A207000150 |
Tale casa era situata a sinistra della via Appia vicino ad un borgo fatto edificare da Vespasiano in distanza di circa tre miglia da Roma. |
A207000171 |
La maggior parte del suo corpo fu tratta fuori dalle catacombe e portata nella chiesa di s. Cecilia a Roma; molte reliquie però furono mandate, in altre parti della cristianità per appagare re, principi, e molti {88 [382]} altri celebri personaggi che ne facevano dimanda alla S. Sede. |
A207000171 |
Noi ne scegliamo soltanto alcuni de' più luminosi che si operarono quando parte di tali reliquie furono portate da Roma in Francia in una città anticamente detta Catalauno ed oggidì Chalon. |
A207000171 |
Questo principe aveva mandato a Roma alcuni religiosi per ottenere reliquie di s. Urbano e di s. Tiburzio martiri |
A207000173 |
Usciti da Roma i portatori si fermarono presso ad una chiesa dedicata a s. Alessandro. |
A207000183 |
In Roma ve ne sono due assai celebri. |
A207000185 |
L'altra chiesa dedicata al medesimo santo Pontefice è più nell'interno di Roma: essa è fabbricata sul principio della via detta Alessandrina vicino al Foro ovvero piazza Traiana. |
A207000203 |
Io tengo sott'occhio la circolare con cui S. E. il Cardinale Vicario di Roma, secondando la mente di Sua Santità, invitava gli Arcivescovi e vescovi degli Stati Pontificii a promuovere la diffusione delle LETTURE CATTOLICHE nelle loro Diocesi; e mi sento un forte impulso a raccomandarle di nuovo, {106 [400]} specialmente ne' luoghi dove non sono ancora guari conosciute, e sono persuaso che voi pure meco lo sentirete, e quindi le proporrete con sollecitudine alle vostre popolazioni. |
don bosco-vita della beata maria degli angeli.html |
A208000059 |
Non si arrestò in faccia a questo ostacolo, e senza lasciar nulla trasparire alla Beata si fece tosto ricorso a Roma per ottenere la dovuta dispensa. |
A208000088 |
Da Roma, da Genova, da Milano, da Venezia, e da altre ragguardevoli città d' Italia molte persone scosse dalla fama di sua santità si raccomandavano alle sue preghiere; ed io più non la finirei se volessi accennare tutti gli attestati di stima che ella ricevette ancor vivente. |
don bosco-vita di s. giovanni battista.html |
A209000041 |
Ad Erode rincresceva di fare questo viaggio, ma la sua moglie fece tanto che egli prese la strada di Roma, sognando a nuovi piaceri appena sarebbe di ritorno. |
A209000041 |
Essa lo persuase di fare un viaggio a Roma per ingrandirsi col favore dei Romani, e portare quindi apertamente con proprio titolo il nome di Re. |
A209000041 |
Ma giunto a Roma, invece di essere bene accolto e festeggiato, trovò gli animi indisposti verso di lui. |
A209000046 |
Si dice che a Roma si custodisse una parte di questa medesima testa, ma alcuni volevano che si fosse confuso s. Giovanni Battista con un altro s. Giovanni che fu martirizzato a Roma, il perchè papa Clemente VIII per torre ogni dubbio fece arricchire la chiesa di s. Silvestro di una porzione del capo del santo precursore che si venera in Amiens. |
don bosco-vita di s. giuseppe.html |
A210000060 |
Era una mattina trista e nebbiosa del mese di dicembre, l'anno 752 di Roma, Giuseppe e Maria lasciavano la loro povera abitazione di Nazareth per recarsi a Betlemme, dove li chiamava l'obbedienza dovuta agli ordini del sovrano. |
A210000113 |
{80 [360]} Era il diciannovesimo giorno di marzo, l'anno di Roma 777, il venticinquesimo dalla nascita del Salvatore. |
A210000140 |
Una parte del manto con cui s. Giuseppe ravvolse il santo bambino Gesù è conservata in Roma nella chiesa di santa Cecilia in Transtevere dove si conserva pure il bastone che questo santo portava viaggiando. |
don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html |
A211000012 |
Ora da questa sì calda raccomandazione che gli ecclesiastici e fedeli di Lione fanno di Ireneo al papa noi abbiamo motivo di conchiudere che passato a miglior vita s. Frotino loro vescovo, essi desiderassero Ireneo per suo successore nell'episcopato e lo mandassero a Roma, pregando papa Eleuterio ad approvare la loro elezione e a consacrare egli stesso il nuovo vescovo. |
A211000014 |
I Valentiniani si chiamavano così da un certo Valentino, il quale quando era cattolico era stato promosso al sacerdozio, ed aveva predicato in Egitto e quindi a Roma con grandissimo applauso. |
A211000032 |
Durante questo tempo furono imperatori di Roma Marco Aurelio, poi Commodo suo figlio, a cui succedette Pertinace, poi Didio Giuliano, che comperò l'impero all' incanto, finalmente Severo, il quale, prima era stato governatore di Lione. |
A211000045 |
I Protestanti insegnano, che per essere cristiano non è necessario di rispettare il Papa siccome nostro primo pastore e maestro, ma che si può essere veri cristiani anche ricusando obbedienza e rispetto al Vescovo di Roma. |
A211000045 |
Infatti dopo {85 [181]} aver detto, siccome abbiamo veduto, essere nostro dovere ricorrere alle chiese che furono governate dagli Apostoli per sapere la verità; egli continua ad osservare che sarebbe cosa troppo lunga lo andare a consultare una per una le chiese, fondate e governate da ciascun degli Apostoli, e quindi così conchiude: «Dobbiamo soprattutto ricorrere alla chiesa più grande, piu antica, e conosciuta da tutto il mondo; alla chiesa fondata in Roma dai gloriosi Apostoli Pietro e Paolo, la quale conserva la Tradizione che ha ricevuta da' suoi fondatori, e che è pervenuta sino a noi per una successione non interrotta. |
A211000047 |
S. Ireneo dunque riconoscca nel Vescovo di Roma tanta autorità, che secondo lui ogni altra chiesa, epperò ogni altro Vescovo, doveva rivolgersi al Papa per {86 [182]} essere sicuro di insegnare la dottrina degli Apostoli. |
don bosco-vita di s. pancrazio martire.html |
A212000077 |
Questo Pontefice nel desiderio dianimare i fedeli cristiani a ricorrere spesso e con fiducia a s. Pancrazio ne varii bisogni della vita con un decreto dato in Roma il 17 marzo 1778 concedette indulgenza plenaria a tutti quelli che confessati e comunicati in qualsiasi giorno dell'anno visiteranno questa chiesa. |
don bosco-vita di s. pancrazio martire [4a edizione].html |
A213000004 |
Questo Pontefice nel desiderio dì animare i fedeli cristiani a ricorrere spesso e con fiducià a s. Pancrazio ne' vari bisogni della vita, con un decreto dato in Roma il 17 marzo 1778, concedette indulgenza plenaria a tutti quelli, che confessati e comunicati in qualsiasi giorno dell'anno visiteranno questa chiesa. |
don bosco-vita di s. paolo apostolo.html |
A214000072 |
Gli stessi romani avevano mandato in Atene per raccogliere leggi che portarono a Roma come oracoli di saggezza. |
A214000106 |
Durante il soggiorno di s. Paolo in Efeso Dio gli fece conoscere in ispirito che lo {79 [245]} chiamava nella Macedonia, nella Grecia, in Gerusalemme e a Roma. |
A214000112 |
Aquila con altri suoi amici, avendo inteso che era cessata la persecuzione, eransi di nuovo recati a Roma. |
A214000112 |
Essa era portata da una diaconessa ovvero monaca di nome Feba, che l'Apostolo raccomanda molto presso ai fratelli di Roma. |
A214000112 |
Ma pel grande rispetto, che in ogni tempo si ebbe per la dignità della Chiesa di Roma, è annoverata la prima tra le quattordici lettere di questo s. Apostolo. |
A214000136 |
Nella notte gli comparve e gli disse: fatti animo: dopo di avermi renduta testimonianza in Gerusalemme, tu farai altrettanto in Roma. |
A214000150 |
I santi padri riflettono, che non il desiderio della vita, ma il bene della Chiesa, lo inspirò di appellarsi a Roma, dove per divina rivelazione sapeva quanto doveva lavorare per la gloria di Dio e per la salute delle anime. |
A214000152 |
Ma poichè non ho alcuna cosa certa da scrivere al nostro sovrano, ho giudicato bene di condurlo davanti a voi, e principalmente avanti a te, o re Agrippa, acciocchè lo ascolti, lo interroghi, e dipoi mi dica che cosa debba scrivere, non parendomi cosa conveniente mandare un prigioniero a Roma senza dare informazioni intorno alla causa di sua prigionia. |
A214000160 |
Come fu da Festo deciso che Paolo sarebbe stato condotto a Roma per mare, venne affidato insieme con molti altri prigionieri ad un centurione di nome Giulio. |
A214000174 |
I maltesi erano pieni di entusiasmo per Paolo e per la dottrina da lui predicata, per modo che oltre di venire in folla alla fede andavano eziandio a gara {122 [288]} per somministrare a lui e a suoi compagni quanto occorreva e pel tempo che dimorarono in Malta, e per fare il viaggio fino a Roma. |
A214000175 |
Venuta la primavera e decisa la partenza per Roma, il centurione Giulio si aggiustò con una nave che da Alessandria andava verso l'Italia, e che per insegna aveva due dei chiamati Castore e Polluce, che gli idolatri credevano protettori della navigazione. |
A214000181 |
Continuando il cammino, giunsero alle Tre Taverne che è un luogo distante circa 30 miglia da Roma, dove {126 [292]} ne trovò molti altri che erano venuti fin là per fargli festevole accoglienza. |
A214000181 |
Le novelle dell'arrivo del grande Apostolo in Italia erano già pervenute a Roma, ed i fedeli di quella città, bramosi di conoscere in persona l'autore della famosa lettera che loro era stata scritta da Corinto, vennero a incontrarlo fino al Foro di Appio, oggidì Fossa nuova, che è una citta distante circa 50 miglia da Roma. |
A214000182 |
Accompagnato da quel gran numero di fedeli che non si potevano saziare di specchiarsi in quel gran ministro di G. C. egli giunse in Roma come condotto in trionfo. |
A214000183 |
Paolo giunto a Roma fu consegnato al prefetto del pretorio, cioè al generale delle guardie pretoriane, così appellate perchè era loro special cura di custodire la persona dell' imperatore. |
A214000184 |
Tre giorni dopo il suo arrivo egli mandò ad invitare i principali Ebrei che dimoravano in Roma, pregandoli di venire a lui nel suo alloggio. |
A214000185 |
Questa è la sola cagione per cui sono stato condotto a Roma. |
A214000188 |
Il santo Apostolo vedendo tanta ostinazione da parte di coloro che avrebbero dovuto essere i primi a credere, disse loro queste dure parole: di questa inflessibile ostinazione che io scorgo qui tra di voi in Roma, come pure ho trovato in tutte le parti del mondo, la colpa è vostra. |
A214000191 |
Il santo Apostolo esprime egli medesimo la grande sua consolazione pel progresso che faceva il Vangelo durante la sua prigionia scrivendo ai fedeli di Filippi: Quando voi, o fratelli, avete saputo che io era tenuto in prigione a Roma, ne avrete provato pena, non tanto pel conto della mia persona, quanto per la predicazione del Vangelo. |
A214000193 |
Due fatti sono specialmente memorabili nella vita di questo santo Apostolo mentre era prigione in Roma. |
A214000195 |
Come poi intesero che Paolo era tenuto prigioniero a Roma, s'immaginarono che fosse nel bisogno, perciò fecero una considerevole colletta; e perchè riuscisse più cara ed onorevole la inviarono per mano di S. Epafrodito loro vescovo. |
A214000196 |
Questo santo prelato giunto a Roma trovò Paolo che non solo aveva bisogno di sussidii pecuniarii ma di assistenza personale; poichè egli era andato soggetto a grave infermita cagionatagli dalla prigionia. |
A214000199 |
Questi essendosi dato sventuratamente ai vizi aspettò l'occasione di farla franca e rubando una grossa somma di danaro al padrone fuggì a Roma. |
A214000206 |
Andò egli a Roma per visitare s. Paolo e fu posto con lui in prigione. |
A214000210 |
Lo zelo del nostro Apostolo era instancabile, e poichè le sue catene lo tenevano a Roma, egli s'ingegnava o di mandare i suoi discepoli o scriveva lettere ovunque ne avesse conosciuto il bisogno. |
A214000216 |
Da Roma scrisse egli pure la sua lettera agli Ebrei, cioè ai Giudei della Palestina convertiti alla fede. |
A214000217 |
Erano già scorsi quattro anni dacchè il santo Apostolo era tenuto in prigione; due li aveva passati in Cesarea, due a Roma. |
A214000229 |
Paolo s'immaginò tosto il bisogno grave di sostenere la fede in simili occasioni, e prese immediatamente il cammino verso Roma. |
A214000229 |
Questa è la misura del suo zelo e della sua carità.» Mentre Paolo era occupato nelle fatiche dell' apostolato, seppe che in Roma era scoppiata una fiera persecuzione sotto all'impero di Nerone. |
A214000233 |
Con s. Paolo era eziandio venuto a Roma s. Pietro, che da 25 anni ivi teneva la sede della cristianità. |
A214000233 |
Esso era eziandio andato altrove a predicare la fede, e come fu informato della persecuzione suscitata contro ai Cristiani ritornò tosto a Roma. |
A214000234 |
Egli è dalla prigione dì Roma che scrisse la seconda lettera a Timoteo. |
A214000237 |
Essendo costui venuto a Roma ed avendo inteso {154 [320]} che Paolo, suo antico maestro e padre in Gesù Cristo, era in carcere, io andò a trovare e si offerì di servirlo. |
A214000238 |
Primieramente egli fu battuto colle verghe, e mostrasi ancora in Roma la colonna a cui era legato quando sostenne quella flagellazione. |
A214000239 |
Desidero di essere svincolato da questo corpo per unirmi a G. C. Finalmente da una masnada di sgherri egli fu tratto di prigione e condotto fuori di Roma per la porta che dicesi di Ostia e facendolo camminare verso una palude lungo il Tevere, giunsero ad un luogo chiamato acque Salvie circe tre miglia lontano da Roma. |
A214000243 |
Il giorno che s. Paolo fu fatto morire fuori di Roma alle acque Salvie fu lo stesso in cui s. Pietro riporto la palma del martirio a pie del monte Vaticano il 29 giugno; essendo s. Paolo in età d' anni 65. |
A214000244 |
Due donne chiamate una Basilissa, l'altra Anastasia studiarono il modo e il tempo di avere il cadavere del santo Apostolo, e di notte gli diedero sepoltura due miglia lungi dal luogo ove aveva sofferto il martirio, a distanza di un miglio da Roma. |
A214000245 |
Ma la stima che i Fedeli avevano di quelle reliquie giunse a tale che alcuni mercanti d'Oriente venuti a Roma tentarono di rubarle e portarsele nel loro paese come appartenenti {159 [325]} ad un uomo del loro paese. |
A214000245 |
Saputasi tal cosa, i Cristiani di Roma andarono a prendere il corpo di Paolo e lo portarono al suo primo luogo lungo la via di Ostia. |
A214000245 |
Segretamente lo sotterrarono nelle catacombe due miglia distanti da Roma, aspettando tempo propizio per trasportarlo. |
A214000248 |
Gregorio XI fu il primo che in una pubblica calamità quasi costretto dalle preghiere e dalle istanze del popolo di Roma prese il Capo del Santo, lo levò in alto, lo mostrò alla moltitudine che piangeva di tenerezza e di divozione, e sull'istante lo ripose donde lo aveva tolto. |
A214000249 |
Ora il Capo di questo grande Apostolo è nella chiesa di S. Giovanni di Laterano, il rimanente del corpo fu sempre conservato nella basilica di S. Paolo lungo la via di Ostia un miglio da Roma. |
don bosco-vita di s. policarpo.html |
A215000022 |
Mentre era vescovo, ebbe la consolazione di dare ospitalità al suo caro condiscepolo s. Ignazio, vescovo di Antiochia, quando questi essendo tratto a Roma, per essere esposto alle fiere, ebbe da soffermarsi a Smirne. |
A215000023 |
Arrivato a Roma si portò dal Vicario di Gesù Cristo, e trattò con lui lungamente sul giorno, che i cristiani avevano da celebrare la Pasqua: e quantunque la questione per allora non potesse ricevere lo scioglimento che poi ricevette nell' anno 325, quando il Concilio di Nicea decretò che la Pasqua aveva da essere solennizzata da tutti la prima domenica dopo il plenilunio di marzo; tuttavia s. Policarpo ottenne da papa Aniceto, che non venissero scomunicati quei che osservavano una pratica diversa; e che per questo punto di disciplina ecclesiastica, la Chiesa non avesse ad essere turbata da scismi. |
A215000023 |
Questo Santo ci narra, che il suo maestro fece un viaggio a Roma per ristabilire la pace della Chiesa, la quale era alquanto turbata da ciò, che non tutti andavano d'accordo sul giorno in cui dovevasi celebrare la solennità della Pasqua: mentre altri la celebravano il giorno 14 della luna di marzo, in qualunque dì della settimana esso potesse cadere, e altri la celebravano la domenica seguente, secondo la pratica introdotta da s. Pietro ed osservata costantemente a Roma. |
A215000023 |
S. Policarpo, a cui nulla stava più a cuore che la pace, la buona armonia e la carità, fece dal canto suo quanto potè per impedire, che i fedeli fossero divisi tra di loro, e onde riuscirvi, {24 [120]} determinò di abboccarsi col Sommo Pontefice, s. Aniceto, epperò di intraprendere il viaggio di Roma. |
A215000024 |
Il suo attaccamento alla fede cattolica, e il suo orrore per gli eretici era tale, che un dì mentre era in Roma l'eretico Mansione, essendosi avvicinato al santo vescovo, e avendo osato domandargli: «Mi conosci tu, e sai tu chi io sono?» S. Policarpo immantinenti risposegli: «si, ti conosco, e bene assai, imperocchè io so che tu sei il primogenito di Satanasso». |
A215000024 |
S. Policarpo, mentre si prendeva cura di questo affare, non cessava di esercitare il suo zelo nella conversione degli eretici, epperò s. Ireneo ci assicura, che durante il suo soggiorno in Roma, esso convertì molta gente che si erano lasciati ingannare dagli eretici Marcione e Valentino, {25 [121]} i quali insegnavano non esservi un Dio solo, ma molti dei. |
don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html |
A216000035 |
S. Martino tutto ansioso di rivedere il {26 [414]} suo amico e maestro, portossi a Roma sperando di poterlo quivi trovare: ma il santo vescovo era partito quando egli giunse colà. |
don bosco-vita di san pietro.html |
A217000144 |
Governò Pietro questa chiesa d'Antiochia sette anni, finchè così inspirato da Dio trasferì la sua cattedra a Roma, come noi racconteremo a suo tempo. |
A217000161 |
La famiglia di Cornelio {110 [402]} fu la prima di Roma e d'Italia che abbracciasse la fede. |
A217000176 |
Dopo di che S. Pietro secondando gl'impulsi dello Spirito Santo decise di trasferire la sua sede a Roma. |
A217000176 |
Finalmente giunse a Roma l'anno quarantesimo secondo di Gesù Cristo, mentre teneva il Romano impero un imperatore di nome Claudio. |
A217000176 |
Pertanto dopo di aver tenuta la sua cattedra in Antiochia sette anni partì alla volta di Roma. |
A217000178 |
S. Pietro adunque appoggiato al solo aiuto del Signore entra in Roma per formare della metropoli dell'impero la prima sede del Sacerdozio, il centro del cristianesimo. |
A217000179 |
Da prima Pietro cominciò a predicare il Vangelo agli Ebrei che abitavano allora in Transtevere, che è una parte della città di Roma posta al di là del Tevere. |
A217000180 |
Si vedevano uomini elevati alle prime cariche di Roma abbandonare il culto dei falsi Dei per mettersi sotto al soave giogo di Gesù Cristo. |
A217000181 |
Giunto in Roma Pietro abitò il sobborgo detto Trastevere vicino al luogo dove fu di poi edificata la Chiesa di santa Cecilia. |
A217000181 |
Quella casa fu bentosto cambiata in un tempio consacrato a Dio sotto il titolo del Pastore, il più antico di Roma, e si crede che sia quel medesimo che presentemente è detto di S.a Pudenziana. |
A217000183 |
La Chiesa Cattolica celebra la festa detto stabilimento della cattedra di S. Pietro in Roma il 18 gennaio. |
A217000183 |
S. Pietro vedendo come Roma fosse così ben disposta a ricevere la luce del Vangelo, e nel tempo stesso un luogo molto adattato per tener relazione in tutti i paesi della Cristianità, stabilì la sua cattedra in Roma, vale a dire stabilì che Roma fosse centro e luogo di sua special dimora, ove dalle varie parti del mondo dovessero ricorrere i cristiani nei dubbi di religione e nei varii loro spirituali bisogni. |
A217000184 |
Poichè le occupazioni che S. Pietro aveva in Roma non gli permettevano più di potersi recare a visitare quelle chiese che egli in varii paesi aveva fondato, scrisse una lunga e sublime lettera indirizzata specialmente a' Cristiani che abitavano nel Ponto, nella Galazia, nella Bitinia e nella Cappadoccia, che sono provincie dell'Asia minore. |
A217000186 |
Così la città di Roma, capitale di tutto l'impero, la città di Alessandria che era la prima dopo Roma, quella di Antiochia, capitale di tutto l'Oriente, ebbero per fondatore il principe degli Apostoli, e divennero perciò le tre prime sedi patriarcali, tra cui fu per più secoli ripartito il dominio del mondo cattolico, salvo sempre però la dipendenza dei patriarchi Alessandrino ed Antiocheno dal Pontefice Romano capo di tutta la Chiesa, pastore universale, centro di unità. |
A217000186 |
Mentre S. Pietro mandava tanti suoi discepoli a predicare altrove il Vangelo egli in Roma ordinava Sacerdoti, consacrava Vescovi, tra cui aveva scelto S. Lino per Vicario a fare sue veci in occasione che qualche grave affare lo avesse obbligato ad allontanarsi da quella città. |
A217000186 |
S. Pietro da Roma mandò vari suoi discepoli in diverse parti d'Italia e in molti altri paesi del mondo. |
A217000187 |
Roma era ordinaria dimora del principe degli Apostoli, ma le sue vigilanze dovevano estendersi a tutti i fedeli cristiani. |
A217000198 |
Da Antiochia s. Pietro andò a predicare in varie città, finchè fu avvisato da Dio di recarsi presto a Roma per assistere i fedeli in una fiera persecuzione eccitata contro a' cristiani. |
A217000198 |
Egli aveva fatto appiccare il fuoco in vari lati di Roma, pel che la città con molti cittadini rimase in gran parte consumata dalle fiamme. |
A217000208 |
Il giorno in cui facevansi queste pratiche religiose era sabato, e di qui è venuto il digiuno del sabato, che ai tempi di s. Agostino praticavasi ancora in Roma in memoria di questo avvenimento. |
A217000209 |
Immensa folla di popolo era radunata nella gran piazza di Roma. |
A217000214 |
Ma vedendo essere impossibile che egli potesse più a lungo star nascosto, lo consigliarono ad uscire da Roma e ritirarsi in luogo dove fosse men conosciuto. |
A217000215 |
L'Apostolo benchè fosse sorpreso da questa inaspettata comparsa, nondimeno secondo la sua prontezza di spirito si fece animo di interrogarlo dicendo: O Signore, dove andate? Domine, quo vadis? Rispose Gesù: Io vengo a Roma per essere di nuovo crocifisso. |
A217000216 |
Dopo tale avviso del Salvatore s. Pietro ritornò indietro, e interrogato dai Cristiani di Roma sulla cagione disi presto ritorno, raccontò loro ogni cosa. |
A217000221 |
La Divina Provvidenza dispone che Nerone dovesse per affari di governo allontanarsi per qualche tempo da Roma; sicchè s. Pietro dovette star circa nove mesi nelle carceri. |
A217000224 |
S. Pietro egli pure dopo aver sottomesso quasi il mondo intiero al soave giogo di Cristo, vien tratto fuori dal carcere detto Mamertino e per la medesima strada condotto al luogo ove si preparavano quelle grandi solennità e celebrava anch'egli la cerimonia del trionfo ed offeriva se stesso in olocausto al Signore fuori della porta di Roma siccome {156 [448]} fuori di Gerusalemme era stato crocifisso il suo Divin Maestro. |
A217000227 |
Giorno veramente glorioso per tutte le chiese della cristianità, ma specialmente per quella di Roma, la quale dopo essere stata da Pietro fondata, e lungamente pasciuta colla dottrina di ambidue questi Principi degli Apostoli, è ora consacrata {158 [450]} dal loro martirio, dal loro sangue, e sublimata sopra tutte le chiese del mondo. |
A217000228 |
Così mentre era imminente la distruzione della città santa di Gerusalemme, e doveva essere arso il suo tempio, Roma che era la capitale e la padrona di tutte le nazioni, diventava per mezzo di quei due apostoli la Gerusalemme della nuova alleanza, la città eterna; e tanto più gloriosa della vecchia Gerusalemme, quanto la grazia del vangelo e il sacerdozio della nuova alleanza sono più grandi del sacerdozio, di tutte le cerimonie e figure della legge antica. |
A217000229 |
Tenne poi la sua cattedra sette anni in Antiochia, il rimanente a Roma. |
A217000231 |
Era da poco tempo colà sepolto il corpo del Principe degli Apostoli, quando alcuni cristiani venuti dall'Oriente, considerando qual prezioso tesoro sarebbe stato il possedere quelle reliquie, vennero a Roma per farne acquisto. |
A217000232 |
Iddio però che aveva chiamato quel grande Apostolo a Roma, perchè la rendesse gloriosa col martirio, dispose eziandio che il suo corpo fosse conservato in quella città e rendesse quella chiesa la più gloriosa del mondo. |
A217000233 |
Si accorsero dell'avvenuto i cristiani di Roma ed in gran folla usciti dalla città ripigliarono il corpo del santo Apostolo, e lo portarono nuovamente sul monte Vaticano donde era stato tolto. |
A217000234 |
Il colle Vaticano in progresso di tempo fu rinchiuso nella città di Roma, ed i papi hanno ivi fatto costruire la chiesa di s. Pietro che è il più superbo ed il più magnifico edifizio del mondo. |
A217000236 |
I Papi non hanno mai permesso che le reliquie di questo gran protettore di Roma fossero altrove trasportate; perciò niun luogo della cristianità può vantare di possederne; tutta la gloria è in Roma. |
A217000241 |
Noi crediamo che questo solo fatto varrà a far conoscere a tutto il mondo la grande ignoranza, e direi piuttosto, la grande malizia di cui servonsi i nemici della fede per ingannare; giacchè il mettere in dubbio la venuta di S. Pietro a Roma è lo stesso che dubitare se vi sia luce quando il sole risplende in pieno mezzodì; perciò la sola ignoranza o malizia può esserne cagione. |
A217000242 |
Stimo però bene di dar qui di passaggio un avviso a tutti coloro che si fanno a scrivere o parlare di questo argomento, di non considerarlo come punto dogmalico {166 [458]} e religioso; e ciò sia detto tanto pei cattolici come pei protestanti; perciocchè Iddio stabilì s. Pietro capo della Chiesa e questo è dogma e verità di fede; che poi s. Pietro abbia esercitata questa sua autorità in Gerusalemme, in Antiochia, in Roma od altrove, questa è discussione storica estranea alla fede. |
A217000243 |
È pur bene di avvisare i protestanti che fino al secolo decimoquarto, nello spazio di circa millequattrocento anni, non trovasi un autore nè cattolico nè eretico il quale abbia mosso il minimo dubbio sopra la venuta di s. Pietro a Roma; e noi li invitiamo a citarne UN SOLO. Il primo che abbia messo in campo tal dubbio fu Marsilio di Padova che vendette la sua penna all'imperatore Lodovico il Bavaro, i quali, uno colle armi, l'altro colle perverse dottrine, si scatenarono contro al primato del Sommo Pontefice; tal dubbio però fu da tutti considerato come ridicolo, e svanì colla morte del suo autore. |
A217000245 |
S. Clemente papa, discepolo di S. Pietro, e successore di lui nel pontificato, nella sua prima lettera scritta ai Corinti dà come pubblica e certa la venuta di Pietro a Roma, la lunga sua dimora ivi fatta, il martirio ivi sofferto. |
A217000247 |
A poca disianza da costoro abbiamo le illustri testimonianze di S. Ireneo e di S. Dionigi, i quali hanno lungamente conosciuto e conversato coi discepoli degli Apostoli, ed erano informatissimi delle cose avvenute in seno alla chiesa di Roma |
A217000247 |
Quasi nel tempo stesso fiorirono s. Clemente Alessandrino, s. Caio prete di Roma, Tertulliano di Cartagine, Origene, s. Cipriano e moltissimi altri i quali vanno d'accordo nel riferire il gran concorso de' fedeli alla tomba di s. Pietro in Roma martirizzato, e tutti pieni di venerazione pel primato che godeva la chiesa di Roma, dicono che da quella si devono attendere gli oracoli dell'eterna salute, perchè G. C. ha promesso la conservazione della fede al suo fondatore S. Pietro. |
A217000249 |
Che più? i medesimi protestanti alquanto celebri in dottrina, come sono il Cave, Ammondo, Pearsonio, Grozio, Usserio, Biondello, Scaligero, Basnagio e Newton con moltissimi altri convengono essere un fatto incontestabile la venuta del principe degli Apostoli a Roma e della morte di lui accaduta in questa metropoli dell'universo. |
A217000250 |
Neppure ignoriamo che Giuseppe Flavio non parla di questa venuta di s. Pietro a Roma; come neppure parla di s. Paolo; ma che importava a lui di parlare de' cristiani? Suo scopo era di scrivere la storia del popolo ebreo, e della guerra giudaica, e non i fatti particolari {171 [463]} altrove avvenuti. |
A217000250 |
È vero che nè gli atti degli Apostoli, nè s. Paolo nella sua lettera ai Romani fanno menzione di questo fatto; ma oltrechè scrittori accreditati riconoscono in questi autori abbastanza chiaramente accennato tale avvenimento; noi osserviamo che l'autore degli alti degli apostoli non aveva per iscopo di scrivere le azioni di s. Pietro, nemmeno quelle di s. Paolo che riferisce solamente fino al suo arrivo in Roma; lo stesso dicasi di s. Paolo nella sua lettera ai Romani. |
A217000251 |
Altronde non è una follia il fidarsi più di un ebreo che non parla, che dei primi cristiani i quali proclamano tutti ad una voce s. Pietro morto in Roma dopo di avervi dimorato molti anni? E non gli si dovrebbe negar fede quando anche avesse scritto il contrario? Neppure vogliamo omettere la difficoltà che talun va facendo, sul disaccordo degli scrittori nel fissare l'anno della venuta di s. Pietro a Roma; perciocchè ai nostri tempi gli eruditi vanno comunemente d'accordo nella cronologia da noi seguita. |
A217000251 |
Ma tutti questi autori riferiscono con franchezza tal venuta di s. Pietro a Roma, e ne accennano le minute circostanze riguardanti la sua dimora e morte in quella città avvenuta. |
A217000252 |
Per lo spazio di mille e quattrocent'anni non vi fu mai alcuno che abbia mosso il minimo dubbio contro alla venuta di s. Pietro a Roma. |
A217000253 |
Dunque voi, o protestanti d'oggidì, contrastando la venuta di s. Pietro a Roma, vi opponete a tutta l'antichità; vi opponete all'autorità degli uomini i più dotti e più pii dei tempi andati; vi opponete ai martirologi, ai menologii, alle liturgie, ai calendarii dell'antichità; vi opponete a quanto scrissero i vostri maestri medesimi. |
A217000254 |
Va a Roma donde emana la nostra autorità. |
don bosco-vita di san pietro [3a edizione].html |
A218000004 |
L'opera sua, che ha per titolo Acta s. Petri Apostoli ex sacris Scripturis, fu stampata in Roma dal tipografo Antonio Zannetti l'anno mille cinquecento novantasette, colla revisione ed approvazione del P. Giovanni Saragosa, Maestro del sacro Palazzo. |
A218000005 |
Egli viveva in Roma ed era Rettore del Seminario Ibernese. |
A218000012 |
Noi crediamo che questo solo fatto varrà a far conoscere a tutto il mondo la grande mala fede che regna presso di costoro; giacchè il mettere in dubbio la venuta di san Pietro a Roma è lo stesso che dubitare se vi sia luce quando il sole risplende in pieno mezzodi; perciò la sola ignoranza o mala fede può esserne cagione. |
A218000013 |
Stimo per altro bene di far qui notare ai protestanti che fino al secolo decimo quarto, nello spazio di circa mille quattrocento anni, non trovasi un autore nè cattolico nè eretico il quale abbia mosso il minimo dubbio sopra la venuta di s. Pietro a Roma; e noi li invitiamo a citarne un solo. |
don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html |
A220000025 |
Era nato in Roma sul principio del terzo secolo; suo padre chiamavasi Porfirio. |
A220000028 |
Ma contro ad ogni umana aspettazione la Divina Provvidenza, che veglia al bene della sua Chiesa, dispose che Lucio fosse richiamato dall'esilio e ricondotto a Roma. |
A220000031 |
Si noi intendiamo perchè costi, a Roma, sia poc' anzi repentinamente sorta la persecuzione, e perchè il potere secolare siasi subitamente scagliato contro la Chiesa di Cristo, e contro al beato Vescovo e martire s. Cornelio, e contro voi tutti. |
A220000033 |
Forse egli nel richiamarvi a Roma volle che la vostra gloria non rimanesse occulta, ove lungi da Roma aveste consumato il martirio della vostra confessione. |
A220000047 |
S. Lucio cominciò permettere ai diaconi di portare la Dalmatica nelle sacre funzioni; {31 [177]} s. Silvestro poi comandò che fosse usata dal clero di Roma; e più tardi venne introdotta ed è tuttora in uso presso a tutti i paesi della cristianità. |
A220000059 |
Più tardi il corpo di s. Lucio fu dal Sommo Pontefice s. Pasquale trasportato nella Chiesa di s. Cecilia, entro le mura di Roma. |
A220000061 |
Le quali parole dimostrano come nei tempi antichi della Chiesa da tutte parli si ricorreva alla Chiesa di Roma come al centro dell'unità e della verità, il Romano Pontefice fu sempre il vero giudice delle questioni riguardanti al bene spirituale delle anime. |
A220000063 |
Emiliano marciò tosto alla volta di Roma per combattere i due imperatori, che furono dai loro proprii soldati trucidati nell' atto appunto che si apparecchiavano ad una decisiva battaglia contro ai ribelli. |
A220000065 |
Egli era nato in Roma sul finire del secondo secolo. |
A220000078 |
Allora Valeriano, che da due anni era stato proclamato imperatore da un esercito stanziato vicino alle Alpi, fu riconosciuto legittimo imperatore, e recandosi a Roma potè salire sul trono. |
A220000084 |
Lo spargimento di sangue cominciò in Roma, di poi continuò in tutte le parti del romano impero. |
A220000084 |
Questa frequente relazione giunse a notizia del prefetto di Roma, che la deferì allo stesso imperatore. |
A220000109 |
Que' manigoldi, contenti come se avessero scoperto il più gran tesoro del mondo, li condussero tutti nel Foro Traiano, che è una vasta piazza nel centro di Roma. |
A220000129 |
Secondiano, prendendo un aspetto feroce, diede ordine che Neone e Maria fossero condotti fuori di Roma ad un luogo detto Pietra scellerata, e colà sotto gli occhi del padre venisse loro tagliata la testa. |
A220000138 |
Santo Stefano comandò che nel dì seguente {72 [218]} i fedeli si radunassero nella cripta detta Nepoziana, che trovasi entro la città di Roma ai piedi del colle Viminale, nel viottolo detto anche oggidì Patrizio |
A220000153 |
Una sera nell'oscurità della notte, mentre camminava lungo la via Appia, a mezzogiorno di Roma, giunse presso ad un tempio di Marte, in cui erano un certo Valerio ed il console Massimo, che, secondo il rito de' gentili, facevano sacrifizio ai demonii. |
A220000175 |
Nemesio, dopo aver con maravigliosa fortezza assistito al martirio della figlia, fu condotto fuori di Roma tra la via Appia e la via Latina, dove gli venne troncata la testa il giorno 24 luglio l'anno 259. |
A220000181 |
Gallieno vedendo che nulla poteva ottenere, pieno di sdegno disse: Se questa gente non sarà distrutta, la città di Roma diverrà tutto seguace dei cristiani. |
A220000184 |
Per dare a tal fatto maggiore pubblicità, ordinarono che l' editto fosse {92 [238]} affisso in tutti i luoghi più frequentati di Roma. |
A220000213 |
Rimasto libero santo Stefano, si unì ai cristiani che lo circondavano, e andò con loro al cimitero di santa Lucina, che è distante due miglia da Roma lungo la medesima via Appia. |
A220000218 |
Andato a Roma, contrasse relazione con s. Stefano, di cui divenne fervoroso e dotto discepolo. |
A220000219 |
Questo fatto conferma quanto abbiamo già detto altrove, che tutte le Chiese hanno sempre avuta dipendenza da quella di Roma, come madre di tutte le altre, e che i fondatori delle varie chiese o diocesi della cristianità furono predicatori evangelici mandati o almeno andati col consenso del vescovo di Roma, in ogni tempo venerato per successore di s. Pietro e vicario di Gesù Cristo sopra la terra. |
A220000220 |
Condottele {106 [252]} a viva forza dinanzi al Prefetto di Roma, gli disse: Ti conduco qua codeste giovani che sono due sacrileghe; esse violano le nostre leggi, negano gli Dei, abbandonano i templi, ed operano contro al benessere de' nostri principi. |
A220000230 |
Archisilao le condusse lungo la via Cornelia lungi dieci miglia da Roma in un luogo detto Busso. |
A220000234 |
Volendo dare un segno particolare di divozione verso al medesimo, ordinò una magnifica processione e portò le venerande ceneri entro alla città di Roma in una chiesa detta s. Silvestro de capite |
A220000235 |
Più tardi una parte di quelle reliquie fu donata a varie chiese di Roma, ed altre mandate in diversi paesi d'Italia, di Francia. |
A220000236 |
Una insigne reliquia di esse fu {112 [258]} da Roma portata nella città di Trani nel regno di Napoli. |