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1881-1882 Breve notizia sullo scopo della Pia Società Salesiana Biografie. Confratelli chiamati da Dio alla vita eterna nell’anno 1880 Eccellentissimo Consigliere di Stato Esposizione del sacerdote Giovanni Bosco agli eminentissimi Cardinali della Sacra Congregazione del Concilio Favori e grazie spirituali concessi dalla Santa Sede alla Pia Società L’aritmetica ed il sistema metrico [settima edizione] Arpa cattolica o raccolta di laudi sacre sulla passione sulle feste principali e sui novissimi Arpa cattolica o raccolta di laudi sacre in onore dei santi e delle sante Arpa cattolica o raccolta di laudi sacre in onore di Gesù Cristo, di Maria Santissima e dei santi Arpa cattolica o raccolta di Laudi Sacre in onore del S. Cuor di Gesù e del SS. Sacramento Biografie 1881 Biographie du jeune Louis Fleury Antoine Colle
 


 

  San Giovanni Bosco - Opere Edite.

IL GALANTUOMO. ALMAMACCO PIEMONTESE-LOMBARDO PER L' ANNO BISESTILE 1860

 

AGGIUNGETEVI VARIE UTILI LETTURE

 

 

Anno VII {17 [113]} {18 [113]}

 

 

[è premesso alle opere ristampate solo parzialmente; è premesso agli scritti attribuiti o attribuibili a Don Bosco]

 

 

 

 

INDEX

VII. Certo ed incerto - Desideri di pace - Timor della guerra - Una predica - Tristi presentimenti. 2

Indice  3

 


[…]

VII. Certo ed incerto - Desideri di pace - Timor della guerra - Una predica - Tristi presentimenti.

 

            Alcuno di voi, cari amici, mi dimanderà: o Galantuomo, in quest'anno avremo la pace o la guerra? Vi rispondo distinguendo il certo dall'incerto. È certo che se gli uomini non fanno la guerra, noi avremo la pace; ed è egualmente certo, che se gli uomini faranno la guerra non avremo la pace. Di maniera che la pace e la guerra sono nelle mani degli uomini. Questo dico parlando da Almanacco.

            Se poi esprimo i miei desiderii, dirò di tutto cuore: da ogni guerra libera nos, Domine. O Signore, dateci la pace per omnia sæcula sæculorum. Perchè è cosa orribile il vedere giovani sani e robusti, forti come Sansone, e che alle loro case formano la delizia delle loro famiglie, pure avventarsi l'uno contro l'altro, cannonarsi, fucilarsi. baionettarsi, scannarsi, sbranarsi e morire là in mezzo ai campi come le bestie! Ah sono cose d'orrore. Tutti quelli che si trovarono alla guerra, o sanno che cosa è {19 [115]} guerra, dicono tutti: da ogni guerra libera nos Domine. Questi sono i miei vivi desiderii.

            Ma i tuoi presentimenti, o Galantuomo, quali sono? che ne pensi? avremo in quest'anno la pace o la guerra? Se volete sapere il mio pensiero, da buon amico ve lo dirò. Vi premetto soltanto che non posso assicurarvi che le cose succedano come io le penso. Vi dirò solamente come io la penso e come temo che sia per avvenire. State adunque attenti.

            Io temo che l'anno corrente ci sia di nuovo la guerra. La mia profezia è appoggiata sopra quanto diceva mia madre. Mi ricordo che mia madre quando viveva ancora, diceva sempre: la guerra è un flagello che Dio manda agli uomini pei loro peccati. Questi peccati non cessano ancora. Io vi assicuro che trovandomi in mezzo ai soldati ne incontrai molti buoni, che si raccomandavano al Signore. Ma non pochi li ho uditi discorrere male di religione, male contro al papa, male contro ai vescovi, male contro ai preti. Ne udii altri, che bestemmiavano quando combattevano, quando erano feriti, e perfin quando morivano. E ne udii di quelli che bestemmiavano {20 [116]} in francese, in italiano ed in piemontese.

            Giunto a casa dalla guerra io pensava di vedere le chiese piene di gente per ringraziare Iddio, perchè aveva fatto cessare la guerra. Invece ho trovato molti malcontenti e che parevano desiderare (sciocconi) più la guerra che la pace. Ma quello che è più si continuavano ovunque le bestemmie e le imprecazioni in modo assai più empio, che non fra i soldati. Si lavora e si fa lavorare nei giorni festivi. Ci sono le prediche e molti non vanno; ci sono preti e confessionali; e per non recare loro disturbo, molti (che pur non sono nè eretici nè ebrei) vi si accostano di rado, e non pochi non si accostano mai, e taluno giunse fino a mettere in burla il bene che fanno gli altri.

            O minchioni che siete: Vi pensate forse che il Signore sia un burattino e che abbia voluto fare i suoi precetti sul monte Sinai per passatempo? No; egli li ha dati e vuole che si osservino. Chi li osserva sarà da lui benedetto e premiato nella vita presente e nella futura; chi poi li disprezza, sarà da lui punito nella vita presente, e di poi nell'inferno condannato coi demonii {21 [117]} nel fuoco, dove o volere o non volere andranno tutti coloro che non osservano la legge di Dio. Perdonatemi questo trasporto di collera. Quando parlo di religione, io mi sento tutto infiammato, ed a stento posso spegnere il fuoco che brucia e che mi eccita a parlare. Ora io vi accenno ancor altri flagelli che temo siano per avvenire in quest'anno.

            Avremo un'altra guerra ancor più sanguinosa, la quale, se non farà spargere tanto sangue, manderà però maggior numero di anime all' inferno. Avremo due malattie terribili, che io non voglio nominare, e di cui vedrete i terribilissimi effetti. Due cospicui personaggi scompariranno dalla faccia del mondo politico colla loro gloria.

            Molti padri e molte madri non sapranno darsi pace della insubordinazione dei loro figliuoli; piangeranno i disgusti che loro danno, lamenteranno discordie che cagionano in famiglia. Andranno in cerca del rimedio e non troveranno che veleno, perchè l'unico rimedio è la religione che essi medesimi trascurano.

            Vedrete il vino a miglior prezzo, ma il pane più caro, Un paese sarà rovinato dal {22 [118]} terremoto, parecchi altri desolati dal gelo, dalla grandine e dalla siccità.

            Vorrei ancora dirvi altre cose, ma non oso. Vi dico solo che i mali sono gravi, e che devono cominciare in quest' anno, e che l'unico rimedio per allontanarli od almeno alleggerirli è la pratica della religione, la fuga del male.

            Questi sono i miei presentimenti. Voi mi direte: tu, o Galantuomo, sei già vecchio, epperciò hai sempre paura di tutto, e temi anche dove non vi è motivo da temere.

            Vi rispondo: è vero che essendo già un po' vecchio, son divenuto come gli altri vecchi pieni di paura. Ma notate bene che la paura dei vecchi è fondata sopra l'esperienza, e l'esperienza è un maestro che non inganna.

            Desidero però di tutto cuore che le mie profezie non abbiano il loro compimento, e che l'anno venturo quando, se sarò ancora in vita, verrò a farvi visita e vi possa parlare, voi possiate dirmi che sono stato un cattivo profeta, ed io sarò contento di potermi scusare dicendovi che sono un profeta da almanacco. {23 [119]}

 

 

Indice

 

I. Il Galantuomo a' suoi amici

Pag. 3

II. Un saluto. - La guerra. - Negozio di vinfreschi ecc

 4

III. Cose di Magenta. - Tumulazioni, ecc.

 7

IV. Milano. -I caffè. - Le chiese, ecc.

 11

V. Rumori della battaglia di Solferino ecc.

 13

VI. Il cavagno. - Il cappello. - Il codino ecc.

 16

VII. Certo ed incerto. - Desideri di pace ecc.

 19

VIII. Ciò che puoi far oggi non aspettar domani

 24

IX. Onore al benefattore e gloria al protetto.

 27

X. Coraggio in occasione di un incendio.

 33

XI. Un nemico sconosciuto

 35

XII Il ritorno di un coscritto

 38

XIII. Avvisi per conservare la sanità.

 49

Le quattro stagioni. - Eclissi. – Computi ecclesiastici

 53

Feste mobili. - I quattro tempi. - Tempo proibito per celebrare le nozze solenni. Tempo vero e tempo medio - 54 Reale Famiglia. - Romano Pontefice

 59

Calendario

 60

Le quarant'ore

 66

Due cansson sul travajè d'festa

 71

Tariffa delle monete, ecc

 78

Giandouja e so coudin

 79 {80 [120]} {81 [121]} {82 [122]}

 


LETTURE CATTOLICHE

ANNO VII. - FASC. XII. Febbraio




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