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  San Giovanni Bosco - Opere Edite.

ASSOCIAZIONE DI OPERE BUONE

 

{1 [481]} {2 [482]}

 

 

 

 

INDEX

I. Unione cristiana nel bene operare. 2

II. Congregazione Salesiana. 2

III. Associazione Salesiana. 2

IV. Maniera di cooperazione. 3

V. Costituzione e governo dell'Associazione. 3

VI. Obblighi particolari. 4

VII. Vantaggi. 4

VIII. Pratiche Religiose. 4

 


I. Unione cristiana nel bene operare.

 

            Quest'associazione è intitolata Unione Cristiana o di opere buone, perchè ha per fine di associare tutti i buoni affinchè uniscano insieme le loro forze aiutandosi vicendevolmente ad operare il bene.

            È questo, l'esempio che ci lasciarono i fedeli della Chiesa primitiva. Alla vista dei gravi pericoli che ogni giorno loro sovrastavano, senza punto sgomentarsi univansi in un cuor solo ed in un'anima sola per animarsi a star saldi nella fede e superare gli incessanti assalti da cui erano minacciati. Questo è pure l'avviso dato dal signore che dice Le forze deboli, se unite diventano più forti, e se una cordicella presa da sola facilmente si rompe, è assai difficile romperne tre riunite: vis unita fortior, funiculus triplex difficile {3 [483]} rumpitur. Simile esempio seguono altresì gli uomini del secolo nei loro affari temporali. Dovranno forse i figliuoli della luce essere meno prudenti, che i figliuoli delle tenebre? No certamente. Noi cristiani dobbiamo parimenti unirci in questi difficili tempi, ed unirci nello spirito di preghiera, di carità e di zelo adoperando tutti i mezzi che la religione somministra per rimuovere quei mali che oggidì ad ogni momento possono mettere a repentaglio l'importante affare della eterna salvezza. Conce vincolo stabile di unione si propone l'associazione alla Congregazione di s. Francesco di Sales.

 

 

II. Congregazione Salesiana.

 

            Questa Congregazione venne definitivamente approvata dalla s. Chiesa il 3 Aprile 1874. Fine principale de' suoi membri si è di lavorare a benefizio del prossimo in genere e in ispecie della gioventù. Sebbene il loro numero sia già cresciuto notabilmente, tuttavia non possono che in minima parte corrispondere al bisogno, ed alle quotidiane richieste, che di loro si fanno. In vani paesi {4 [484]} d'Italia e di altre parti d'Europa; nella China, nell'Australia, nell'America e segnatamente nella Repubblica Argentina furono chiesti operai Evangelici per aprire case religiose o Collegi per l'educazione di giovanetti, iniziare o almeno sostenere missioni, che incessantemente invocano la venuta di Evangelici operai.

            I poveri Salesiani non possono accorrere a tante necessità e perciò mentre fanno quanto possono dal canto loro si rivolgono a quanti amano la nostra santa cattolica religione e la salvezza delle anime, e li invitano, anzi li scongiurano per amor di N. S. G. C. a voler dar mano e seco loro cooperare:nelle opere speciali di carità, che formano lo scopo di, questa Congregazione. Moltiplicate così le braccia si spera di estendere la cultura a più vasta e copiosa messe, e riportare quindi maggior frutto a gloria di Dio e a vantaggio delle anime.

 

 

III. Associazione Salesiana.

 

            1. Questo pio Istituto pertanto essendo definitivamente approvato dalla Chiesa, sembra potersi proporre quale vincolo stabile di unione. {5 [485]}

            2. Suo scopo generale è di stabilire una maniera di vivere da buon Cristiano, che desideri sinceramente salvar l'anima propria, e nel tempo stesso procurarsi al cuore quella pace che invano si cerca nel mondo.

            Molti certamente andrebbero volentieri in un chiostro, ma chi per età, chi per sanità o condizione, moltissimi per difetto di opportunità ne sono assolutamente impediti. Costoro anche in mezzo alle loro ordinarie occupazioni, in seno alle proprie famiglie, possono unirsi a quelli, che vivono di fatto in Congregazione mercé quest'associazione. Laonde essa potrebbesi considerare come una specie di Terz'Ordine degli antichi, colla differenza che in quelli si proponeva la perfezione Cristiana nell'esercizio della pietà; qui si ha per fine principale la vita attiva nell'esercizio della carità del prossimo e specialmente della gioventù pericolante. Ciò costituisce il fine particolare dell'Associazione.

 

 

IV. Maniera di cooperazione.

 

            Gli associati Salesiani non devono limitarsi a parole, ma venire alle opere. Facciano quindi consistere il loro zelo nel coltivare {6 [486]} segnatamente la messe della Congregazione, cui intendono associarsi.

            1. Sia pertanto uffizio dell'associato promuovere novene, tridui, esercizi spirituali e Catechismi, soprattutto in quei luoghi dove si manca di mezzi materiali e morali.

            2. Siccome in questi tempi si fa gravemente sentire la penuria di vocazioni allo stato Ecclesiastico, così coloro che ne sono in grado prendano cura speciale. di quei giovanetti, che forniti delle necessarie qualità morali e di attitudine allo studio dessero indizio d'esserne chiamati, giovandoli coi loro consigli, indirizzandoli a quelle scuole, a que' Collegi, in cui sarebbero coltivati e diretti a questo scopo.

            3. Opporre la buona stampa alla stampa irreligiosa, mercé la diffusione di buoni libri, di pagelle, foglietti, stampati di qualunque genere in quei luoghi e fra quelle famiglie cui paia prudente di farlo.

            4. In fine la carità verso i fanciulli pericolanti, raccoglierli, istruirli nella fede, avviarli alle sacre funzioni, consigliarli nei pericoli, condurli dove possono essere istruiti nella Religione, sono la messe, in cui si invita ogni associato ad esercitare il suo zelo. Chi non può prestar queste opere {7 [487]} per sé, potrebbe farle per mezzo di altri, come sarebbe animar un parente, un amico a volerle prestare. Si può cooperare colla preghiera o col somministrar mezzi materiali dove ne fosse mestieri. I fedeli primitivi portavano le loro sostanze ai piedi degli Apostoli, affinché se ne servissero a favore delle vedove, degli orfani e per altri gravi bisogni.

 

 

V. Costituzione e governo dell'Associazione.

 

            1. Chiunque ha compiuti i sedici anni può farsi ascriver, in quest'Associazione, purchè abbia ferma volontà di conformarsi alle regole in essa proposte.

            2. L'associazione è umilmente raccomandata alla benevolenza e protezione del sommo Pontefice, dei Vescovi, dei Paroci, dai quali avrà assoluta ed illimitata dipendenza in tutte le cose che si riferiscono alla religione.

            3. Il superiore della congregazione Salesiana è anche il superiore di quest'associazione.

            4. Il Direttore di ogni casa della Congregazione è autorizzato ad ascrivere gli associati, trasmettendo di poi Nome, Cognome {8 [488]} e dimora al superiore, che noterà ogni cosa nel comune registro.

            5. Nei paesi e città dove non esiste alcuna di queste case, e dove gli associati giungono a dieci, dal Superiore sarà stabilito un capo col nome di Decurione.

            Dieci Decurioni possono avere un capo che si chiamerà Prefetto dell'Associazione. Prefetto e Decurione saranno preferibilmente scelti nella persona del Paroco, o di qualche esemplare Ecclesiastico. Essi corrisponderanno direttamente col superiore. Dove gli associati fossero meno di dieci, corrisponderanno col Direttore della casa più vicina o direttamente col Superiore.

            6. Ogni Decurione comunicherà co' suoi dieci, ogni Prefetto co' suoi cento soci; ma ogni associato occorrendo può indirizzarsi al medesimo superiore ed esporgli quelle cose che giudica doversi prendere in considerazione.

            7. Ogni mese con un bollettino foglietto a stampa si darà ai soci un ragguaglio delle cose proposte, fatte o che si propongono a farsi. Sul fine poi di ogni anno il superiore comunicherà ai soci le opere che nel corso dell'anno successivo sembrano doversi di preferenza promuovere, e nel tempo stesso darà notizia di tutti quelli, che nell'anno {9 [489]} trascorso fossero stati chiamati alla vita eterna, e li raccomanderà alle comuni preghiere.

            8. Ogni prima Domenica del mese od in altro giorno che torni più opportuno, i Decurioni ed i Prefetti avranno cura di radunare i membri della propria Decuria o Centuria per trattare del buon andamento delle opere intraprese specialmente dei Catechismi nelle Parochie, ma sempre col beneplacito dei Paroci.

            9. Ogni Centurione o Decurione procurerà di radunare nel giorno di S. Francesco di Sales o nella Domenica seguente i membri delle proprie Decurie o Centurie, per animarsi reciprocamente alla Divozione verso il Santo Patrono, ed alla perseveranza nelle opere cominciate secondo lo scopo dell'Associazione.

 

 

VI. Obblighi particolari.

 

            1. Ogni socio coi mezzi materiali suoi proprii o con beneficenze raccolte presso a persone caritatevoli farà quanto può per promuovere e sostenere le opere dell'associazione. {10 [490]}

            2. I soci fanno ogni anno un'offerta di L. 1 per le opere promosse e da promuovere dell'associazione. Queste offerte saranno indirizzate al superiore, oppure ai Decurioni, ai Prefetti, ai Direttori che le faranno al medesimo pervenire.

            3. Regolarmente poi si farà una colletta nell'occasione delle conferenze e specialmente in quella di s. Francesco di Sales. Chi non potesse intervenire a questa Conferenza può in qualche altra maniera far pervenire la oblazione al superiore.

 

 

VII. Vantaggi.

 

            1. Gli associati possono lucrare molte Indulgenze, delle quali sarà mandato a ciascuno l'opportuno elenco.

            2. Parteciperanno di tutte le messe, Indulgenze, preghiere, novene, tridui, esercizi spirituali, delle prediche, dei catechismi e di tutte le opere di carità, che i Salesiani compieranno nel sacro Ministero. Saranno parimente partecipi della Messa e delle preghiere, che ogni giorno si fanno nella Chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino per {11 [491]} invocare le benedizioni del Cielo sopra gli associati, le loro famiglie, e specialmente sopra coloro, che cadessero ammalati o si trovassero in pericolo di vita.

            3. Il giorno dopo la festa di s. Francesco di Sales tutti i sacerdoti della Congregazione e dell'associazione celebreranno la s. Messa pei confratelli defunti. Quelli che non sono sacerdoti procureranno di fare la s. Comunione o recitare almeno la terza parte del Rosario.

            4. Quando un confratello divenisse ammalato, se ne dia tosto avviso al superiore, affinché siano a Dio innalzate particolari preghiere per lui. Lo stesso facciasi pel caso di morte di qualche associato.

 

 

VIII. Pratiche Religiose.

 

            1. Agli associati Salesiani non e prescritta alcuna penitenza esteriore, ma loro si raccomanda la modestia negli abiti, la frugalità nella mensa, la semplicità del suppellettile domestico, la castigatezza nei discorsi, l'esattezza nei doveri del proprio stato, adoperandosi che le persone dipendenti osservino e santifichino il giorno festivo. {12 [492]}

            2. Sono consigliati di fare ogni anno almeno alcuni giorni di esercizi spirituali. L' ultimo giorno di ciascun mese, od altro giorno di maggior comodità, faranno l'esercizio della buona morte confessandosi e comunicandosi come realmente fosse l' ultimo della vita.

            3. I soci reciteranno ogni giorno un Pater ed Ave a s. Francesco di Sales secondo l'intenzione del Sommo Pontefice. I sacerdoti e coloro che reciteranno l'uffizio della B. Vergine o le ore canoniche sono dispensati da questa preghiera. Per essi basta che nella recita del divino ufficio aggiungano a quest'uopo speciale intenzione.

            4. Procurino di accostarsi colla maggior frequenza ai santi Sacramenti della Confessione e della Comunione.

            5. Sebbene si raccomandi vivamente l'osservanza di queste regole pei molti vantaggi che ognuno si può procacciare, per togliere tuttavia ogni dubbio di coscienza si dichiara che l'osservanza delle medesime non obbliga sotto pena di colpa né mortale né veniale, se non in quelle cose, che fossero in questo senso comandate o proibite dai precetti di Dio e di santa Madre Chiesa. {13 [493]}

            Ogni associato riempierà la scheda seguente, e dopo averla firmata la farà pervenire al Superiore:

 

            Io sottoscritto abitante in

Via ……………. Casa ……………..

ho letto le regole dell'associazione Salesiana e colla divina grazia spero di osservarle fedelmente a vantaggio dell'anima mia.

 

            Torino (oppure) N. N.

 

Nome ……….. cognome ……………… qualità …………

 

 

Torino 1874. - Tip. dell'Oratorio di S. Francesco di Sales.  {14 [494]}




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