Parola «Quale» [ Frequenza = 4875 ]

don bosco-ai contadini.html
  A001000002 

 Nel pubblicare il vigesimoterzo fascicolo delle Letture Cattoliche, col quale chiudesi il primo anno dell'associazione, compiamo altresì abbondantemente alle promesse fatte nel nostro programma.

  A001000006 

 Che se giungeremo coi nostri sforzi solo ad arrostare l'immoralità, la corruzione dello spirito e del cuore, che con tanto impegno, con tanti mezzi si tenta vie maggiormente disseminare nella nostra povera patria, specialmente nei villaggi tra le persone rozze ed ignoranti, noi saremo stati gli stromenti con cui Iddio avrà operato un gran bene, del quale darà il merito a noi ed a tutti quelli che con noi si adoperano alla difesa della Fede Cattolica, e alla diffusione dei principii di cristiana virtù.


don bosco-angelina.html
  A002000014 

 Il quale però non mai oltrepassava senza fare una preghiera per le anime di coloro che colà erano sepolti, aggiungendo un Pater Ave e Requiem in suffragio dell'anima della cara domestica.

  A002000019 

 Ma quale non fu la loro sorpresa quando invece di morto o spettro o fantasma vedono una giovane che assai più di loro tremava di spavento.

  A002000088 

 Ma quale non fu l'imbarazzo quando venne ad accorgersi che quel militare non era cattolico?.

  A002000099 

 Di fatto Angelina andò dal prevosto, il quale assicuratosi delle buone disposizioni del Miret, era il nome dell'infermo, diede carico a lei medesima di continuare ad istruirlo nella fede.

  A002000112 

 Ogni giovedì dalle dieci alle dodici del mattino le allieve erano condotte in un vasto giardino annesso allo stabilimento e loro si spiegavano in modo pratico che cosa fossero i fiori, e quale il vocabolo con cui ciascuna parte dovesse appellarsi; lo stesso facevasi delle altre piante, e degli erbaggi.

  A002000113 

 - Allora imparava quelle cose per diporto, ma mi riuscirono poi utilissime specialmente quando sono venuta nella casa di Pietro, il quale mosso da carità e dalla varietà de'lavori, di cui era capace, mi accolse per sua domestica.

  A002000127 

 Voi portate abiti lavorati in ricamo o tessuti d'oro; e Paolo fu sempre contento di una povera tunica, quale nemmeno portano gli ultimi dei vostri schiavi.

  A002000134 

 Quale somiglianza adunque avvi tra Cristo modello e chi lo dovrebbe imitare?.


don bosco-angelina [v.13].html
  A003000019 

 Neppure avvi alcuno il quale se ne sia potuto dispensare.

  A003000050 

 Questa è la espressa volontà di Gesù Cristo, il quale dice: chi ascolta i miei ministri, ascolta me, e chi li disprezza, disprezza me stesso.

  A003000053 

 E anch'io quasi non saprei dirtelo; so tuttavia che è una cosa per la quale tanti se ne vanno all'eterna perdizione.

  A003000055 

 Una parola, un gesto, uno scherzo bastano a cambiare il cuore, a guastano; bastano a far sì che un'anima, la quale prima era figliuola di Dio, diventi preda infelice del demonio.

  A003000080 

 {90 [38]} Così Maria, che tanto ama i suoi figli in vita, con quale tenerezza, con quale bontà non correrà a proteggerli negli ultimi istanti quando maggiore ne è il bisogno? Ella stessa rivelò a santa Brigida queste precise parole: Io, qual madre fedele, voglio essere presente alla morte di tutti quelli che mi hanno servita; voglio trovarmi presente, voglio proteggerli, voglio consolarli.


don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000012 

 Ora ascoltiamo il racconto dagli stessi pastorelli tal quale essi lo fecero la {10 [410]} sera del 19 ai loro padroni e di poi le mille volte a migliaia di persone.

  A004000040 

 Questo è il racconto di Melania; la quale interrogata come quella Signora fosse vestita rispose:.

  A004000041 

 Aveva una catenella, alla quale era appesa una croce col suo Cristo: a diritta una tanaglia, a sinistra un martello; all'estremità della Croce un'altra gran catena pendeva, come le rose intorno al suo fazzoletto da collo.

  A004000042 

 Interrogato separatamente Massimino fa lo stessissimo racconto, senza variazione alcuna, nè per la sostanza {18 [418]} e neppure per la forma; il quale perciò ci asteniamo di qui ripetere.

  A004000050 

 La fontana, presso alla quale erasi riposata la Signora, cioè la V. Maria, era come dicemmo, asciutta; e, a detta di tutti i pastori e paesani di quei contorni, non dava acqua se non dopo abbondanti pioggie e dopo lo scioglimento delle nevi.

  A004000094 

 Il medico dell'Ospizio, sig. Bionda, ora defunto e il quale allora la visitò, a nulla riuscendo ogni rimedio, la dichiarava incurabile.

  A004000096 

 La quale con amabile e pia ingenuità nella relazione, che ne scrisse poi, racconta, come lungo quel viaggio di quando in quando si rivolgesse con confidenza alla Madre delle misericordie, supplicandola di volerle fare quella grazia, e per questo ancora si astenesse dal guardar alcun paese od altra curiosità, e ad ogni immagine della Vergine che per via incontrava, le rivolgesse al medesino le più ferventi preghiere.

  A004000098 

 Cominciò egli tosto a camminare per la chiesa con universale maraviglia; il quale racconto fece sovra la povera Vittoria sì profonda impressione, e le inspirò tanta confidenza, da tenersi già sicura di conseguire essa pure la desiderata grazia.

  A004000100 

 Ecco il momento, disse allora a Maria, nel quale mi farete questa grazia; tutti pregano per me, fate conoscere a tutti la grande vostra potenza e misericordia; non avete da dir altro a Gesù che un voglio, e subito è fatto, e andava ripetendo: Vergine Santissima, fatemi guarire, fatemi guarire, con altre simili invocazioni.

  A004000110 

 Ma quale non fu il loro stupore quando furono assicurati dai cristiani che veramente il padre Giuseppe non avea portato alcun Bambino ma lo stesso Uomo Dio vero, vivo e nascosto sotto le specie del pane! Si accrebbe poi al sommo la loro maraviglia quando si seppe da tutti, che nello stesso giorno di quella apparizione di Gesù Bambino, le cavallette si erano allontanate dai confini del loro territorio e che più non si videro.

  A004000113 

 - Un'altra volta con Gesù apparve loro Maria la quale disse.

  A004000116 

 La provincia di Ho-Nan (Cina) nella quale predicava il Missionario Ungaro era infestata orribilmente dai briganti i quali riuniti in eserciti sterminati scorrazzavano ovunque, saccheggiando, uccidendo, rovinando tutto ciò che loro si parava innanzi.

  A004000125 

 La chiamò {64 [464]} replicatamente, invocò s. Giuseppe, la benedisse nel nome di Lui, animandola a confidare nel santo, il quale o l'avrebbe portata in Paradiso, o risanata.

  A004000128 

 {66 [466]} È difficile immaginarsi quale cordoglio cagionassegli un simile stato! Il rincrescimento di non poter compiere i suoi doveri degenerò in tetra malinconia, che finiva di rovinare quel po'di sanità che ancora gli rimaneva.

  A004000166 

 Perciò io ora a maggior gloria di Dio e della beata Vergine sono assai contenta che questo fatto sia ad altri raccontato e pubblicato, affinchè tutti conoscano la grande potenza di Maria, alla quale niuno mai fece ricorso senza essere esaudito.

  A004000169 

 Ma in consimili eventi non essendo prudente consiglio di prestar piena fede alle prime voci diffuse dalla fama, che spesso illude e travede, abbiamo differito sino a che il Pastore di quella diocesi avesse, dietro nostra preghiera, fatto procedere ad una regolare inchiesta, la quale in questi giorni ci venne da Lui stesso per mezzo del P. Provinciale di Calabria trasmessa, e della quale ci affrettiamo a comunicarvi il risultato.

  A004000170 

 {79 [479]} Il giorno 15 di settembre che in tutto l'Ordine è sacro alla commemorazione di quella immagine, quivi si festeggia con maggiore solennità, la quale è terminata da divota processione con una statua scolpita in legno di naturale grandezza.

  A004000174 

 «È questo, M. R. P. Provinciale, il prodigioso avvenimento, del quale prima ci pervennero da private lettere unanimi ragguagli, oggi confermati dal M. R. Vicario Foraneo di Soriano, il quale per ordine di S. E. Mons. Vescovo di Mileto ne distese autentica relazione sottoscritta con giuramento da trenta testimonii oculari scelti tra le persone più capaci ed oneste del paese, sebbene innumerevoli altri, come ivi si dice, avessero attestato la verità del prodigioso movimento.


don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000006 

 In questo senso Maria fu salutata Aiuto del genere umano fino dai primi tempi del mondo, quando, Adamo cadendo nella colpa, fu promesso un liberatore, che dovea nascere da una donna, la quale coll'immacolato suo piede avrebbe schiacciato il Capo del serpente insidiatore.

  A009000020 

 In quel momento gli apparve la santa Vergine rivelandogli il trionfo delle navi cristiane, il quale trionfo s. Pio V annunziò tosto per la città di Roma prima che alcuno avesse in altra guisa potuto portare quella notizia.

  A009000231 

 Rammentatevi, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito, dacchè il mondo è mondo, che da voi sia stato rigettato ed abbandonato alcuno, il quale implora i vostri favori.

  A009000235 

 Dio vi salvi, piena di grazia, il Signore è con voi, e la grazia vostra {79 [417]} sia con me, benedetta siete fra le donne, e benedetta sia s. Anna vostra madre, dalla quale siete nata, o Vergine Maria, senza macchia e peccato; e poi da voi è nato Gesù Cristo Figliuolo di Dio vivo.

  A009000261 

 Posciachè i meriti di Gesù Cristo essendo infiniti, sovrabbondanti quelli di Maria SS., che, concepita senza macchia, e vissuta senza peccato, nulla perciò pe' suoi peccati doveva alla divina giustizia; e i Martiri, ed altri Santi avendovi coi loro patimenti in unione di quelli di Gesù Cristo soddisfatto più di quanto bisognava per proprio conto; tutte queste soddisfazioni, al cospetto di Dio, sono quale un tesoro inesauribile, che il Romano Pontefice dispensa secondo l'opportunità de' tempi, e secondo i bisogni de' fedeli cristiani.

  A009000262 

 Nell'atto che egli deputava s. Pietro a governare la Chiesa, gli disse queste parole: «Ti darò le chiavi del regno de' Cieli, tutto ciò che tu scioglierai sopra la terra, sarà pure sciolto in Cielo, e ciò che tu legherai in terra, sarà similmente legato in Cielo.» La quale facoltà abbraccia senza dubbio un diritto di poter {87 [425]} concedere ai fedeli cristiani tutto ciò che può contribuire al bene delle anime loro.

  A009000272 

 L'Indulgenza plenaria è quella, per la quale ci viene rimessa tutta la pena di cui pei nostri peccati siamo debitori con Dio.

  A009000273 

 Per lucrare questa come ogni altra Indulgenza, si ricerca anzitutto che uno sia in grazia di Dio, perchè colui il quale dinanzi a Dio per grave colpa è reo di pena eterna, certamente non è, nè può essere capace di ricevere la remissione della pena temporale.

  A009000273 

 Pertanto sarà ottimo consiglio a ciascun Cristiano, il quale desideri di acquistar Indulgenze quando e come sono concesse, che si accosti al sacramento della Confessione, procurando di eccitarsi ad un vero dolore e fare un fermo proponimento di non più offendere Dio in avvenire.

  A009000275 

 Il sommo Pontefice Clemente VI per eccitare tutti i Cristiani all'acquisto della plenaria Indulgenza del Giubileo diceva: «Gesù Cristo, colla sua grazia e colla sovrabbondanza de' meriti di sua passione lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro, non nascosto entro un lenzuolo, nè sotterrato in un campo, ma lo commise da dispensarsi salutevolmente ai fedeli, lo commise al beato Pietro, che porta le chiavi del Cielo, ed a' suoi successori vicarii di Gesù Cristo in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beate Madre di Dio e di tutti gli eletti».

  A009000278 

 Intenti con pio zelo a promuovere la religione nei fedeli e il bene delle anime coi celesti tesori della Chiesa, a tutti quei fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che veramente pentiti e confessati e nutriti della santa Comunione, {94 [432]} religiosamente visiteranno la chiesa dedicata in Torino a Maria Vergine Immacolata sotto il titolo di Maria Ausiliatrice, nella festa titolare della medesima chiesa o in uno dei nove giorni precedenti da eleggersi a piacimento di ciascuno, e che quivi pregheranno Dio per la concordia dei principi cristiani, per la estirpazione delle eresie e per l'esaltazione di Santa Madre Chiesa, in quel giorno dei predetti che ciò faranno, concediamo per la misericordia di Dio la plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, la quale potranno applicare per modo di suffragio alle anime dei fedeli, che congiunte a Dio nella carità passarono da questa vita.


don bosco-associazione di opere buone.html
  A010000005 

 Questo pio Istituto pertanto essendo definitivamente approvato dalla Chiesa, sembra potersi proporre quale vincolo stabile di unione.


don bosco-avvisi ai cattolici.html
  A011000003 

 1° E Una, perchè tutti i veri cattolici, anche sparsi nelle varie parti del mondo, professano una medesima fede, una medesima dottrina, e dipendono tutti da un solo capo, che è il Romano Pontefice, il quale, a guisa di padre universale, regola e governa tutta la cattolica famiglia.

  A011000006 

 La medesima Romana Chiesa si estende a tutti i tempi, perchè in tutti i tempi, in mezzo alle più sanguinose persecuzioni, fu sempre veduta a guisa di società visibile de' fedeli riuniti nella medesima fede, sotto alla condotta di un medesimo capo, il Romano Pontefice, il quale, come padre di una gran famiglia, guidò pel passato, e guiderà per l'avvenire tutti i buoni credenti suoi figli pel sentiero della verità sino alla fine dei secoli.

  A011000012 

 1° Sebbene ella sia stata in ogni tempo perseguitata dagli Ebrei, dai gentili, dagli eretici e dai cattivi cattolici, riportò compiuto trionfo di tutti gli attacchi, conservandosi pura e inalterabile, quale fu da Dio fondata, senzachè abbia ad altri mossa la minima persecuzione.


don bosco-biografia del giovane mazzarello giuseppe.html
  A012000001 

 Prima che io racconti l'entrata del nostro Giuseppe nell'Oratorio di s. Francesco di Sales non sarà discaro al lettore che dia un piccolo cenno della storia di questa casa della quale forse avrà già udito a parlare.

  A012000002 

 Qui all'aria aperta si radunavano circa 500 giovanetti, qui si ricreavano con ogni sorta di giuochi, qui si confessavano al direttore, il quale li ascoltava seduto sopra una riva nell'angolo del prato, qui recitavano una parte delle loro preghiere, qui si faceva loro la spiegazione del Catechismo, e simili.

  A012000003 

 Le due stanzette, alle quali salivasi per una scala così stretta che bisognava andar quasi di fianco, furono destinate per abitazione di D. Bosco e della pia sua madre Margherita, la quale appena seppe le angustie e i lavori del figlio corse per aiutarlo nella sant'opera.

  A012000005 

 Questi giovani amavan D. Bosco con quell'amore col quale i giovani si affezionano a chi loro vuol bene.

  A012000007 

 Quindi ci radunavamo intorno al buon padre, il quale mentre cenava c'insegnava il canto, e riuscimmo a musicare.


don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html
  A013000004 

 Questi sono: Ultima volontà per disporsi alla morte, ossia Esercizio per la buona morte, che egli soleva fare una volta al mese: l' altro Visita al SS. Sacramento per ciascun giorno della settimana, la quale visita egli faceva ogni giorno invariabilmente.

  A013000048 

 Volete, mi rispose, volete preferire un bicchiere d'acqua ad una preghiera così preziosa quale si è il Rosario che diciamo in onore di Maria SS.?.

  A013000082 

 Durerà presso i vostri amici, e vostri amici sono tutti quelli che vi hanno conosciuto; presso a {44 [394]} tutti quelli che stimano i grandi benefattori dell'umanità quale foste voi in tutto il corso della vostra vita mortale.

  A013000096 

 Le prescritte esequie vennero a metter fine a quella solenne funzione, la quale per essere stata indirizzata ad un amico di Dio lascia luogo a sperare grandi benedizioni solite a coronare il funerale dei santi, benedizioni tanto più ad aspettarsi, perchè nei disegni della Divina Provvidenza è disposto, {56 [406]} e la storia lo attesta, che sia accettata la immolazion spontanea, che fa il giusto di sè, per lo scampo dai più tremendi castighi minacciati a' rei; e in ciò sia benedetta la premura de buoni che cercano di onorar la memoria dei diletti del Signore.

  A013000106 

 Con quale assiduità egli si reca alla chiesa, prende parte alle sacre funzioni, frequenta i santi sacramenti! Di là cominciano le maraviglie.

  A013000108 

 Perciocchè se la vita da lui finora tenuta negli atti, nel parlare, nel trattare, nel camminare è rigorosamente {70 [420]} quale si conviene a chi è chiamato nella sorte del Signore, dobbiamo dire che la vita di lui sacerdotale fu quella di un santo: operatus est bonum in universa cultura ministerii domus Dei.

  A013000140 

 Onde egli senza nulla badare, spinge avanti le sue austerità e porta la quantità de' suoi alimenti ad un sol pasto al giorno, e questo pasto consiste in pane, minestra ed una piccola pietanza, alla quale pietanza, non di rado rinunciava, rimanendo così 24 ore con un {94 [444]} tozzo di pane e con alquanto di minestra.

  A013000143 

 Nel leggere la vita dei santi, le cui azioni virtuose formano i fasti della Chiesa, avete voi in essi trovato un complesso di azioni così diverse, svariate, ma radunate, praticate da un uomo solo? Io non so quale sia per essere la vostra risposta; dal canto mio posso dirvi che ho trovato molti che risplendettero in modo eroico chi in questa, chi in quell'altra virtù, {96 [446]} ma credo che sia cosa veramente rara trovare chi abbia unito cella stessa persona tanta sapienza, tanta pratica delle cose umane, tanta prudenza, fortezza, temperanza, tanto zelo per le cose che tendono a promuovere la gloria di Dio, e la salute delle anime, quanti noi ravvisiamo nella persona del sacerdote Caffasso.

  A013000188 

 Cangiatemi, Dio mio, questa mente, mutatemi questo cuore e rendetelo quale si confaccia ad un vero vostro ministro.

  A013000204 

 Che se ad un gran peccatore, quale io sono, vi vuole gran penitenza, ed i miei debiti con voi contratti sono molti e grandi, io vi offro uno sconto, una soddisfazione ancor maggiore, e sono i meriti vostri, che tutti vi presento e i meriti della SS. vostra Madre, con quelli di tutti i beati, che vi amano in Paradiso.

  A013000204 

 Finalmente vi prego d'accettare la distruzione del mio corpo, con la quale intendo dì rendere l'ultimo mio omaggio alla vostra divina Maestà e l'ultima soddisfazione alla offesa vostra divina giustizia.

  A013000204 

 che voi parlavate d'un ministro vostro fedele e santo, qual io certamente non sono, ma giacchè Voi per bontà vostra mi chiamaste nel numero de' vostri ministri, compite ora l'opera con' farmi un ministro secondo il cuor vostro, un ministro santo, quale Voi il volete.


don bosco-biografie. confratelli chiamati da dio alla vita eterna nell-anno 1880.html
  A014000007 

 Quale non fu la mia sorpresa, quando vidi prostrato ai miei piedi il chierico Scaravelli che colle lagrime agli occhi mi domandava il mio perdono e la mia benedizione.

  A014000015 

 Il giorno 25 Agosto 1880 fu ben doloroso per l'Oratorio di S. Benigno Canavese! In esso spirava la sua bell'anima il chierico Antonio Giuliano, il quale con le sue esimie virtù seppe attirarsi l'affezione e la stima de' proprii Superiori e compagni e l'ammirazione di tutti quelli che lo conobbero.

  A014000025 

 Non atti di grande apparenza, non singolarità ammirevoli e discorsi che lo facessero dai compagni tenere quale anima prediletta da Dio.


don bosco-biografie 1881.html
  A015000005 

 Vogliate adunque ricevere questi cenni, quale ricordo di questi vostri confratelli, quale eccitamento a seguirli nelle buone opere da essi esercitate in vita, affinchè ricopiate nella vostra condotta, possiate avere una fonte di tranquillità nell'appressarvi al momento della morte, ed un presagio non dubbio di un premio eterno da quel Signore, che verrà ad incontrarci, non come Giudice severo, ma come tenero riconoscente amico, per quel poco di bene che gli potremo offerire al suo arrivo.

  A015000046 

 Il quale delicato e difficile incarico disimpegno con frutto circa due anni (1877, 1878), continuamente occupato nel confessare e predicare, tanto alle Suore {20 [406]} e figlie loro affidate, quanto nella chiesa a benefizio del pubblico.

  A015000055 

 Ma già il Signore aveva pensato a premiare quella bell'anima col premio eterno del paradiso, ove il voleva incoronare quale martire di abnegazione, di pazienza, di carità e di rassegnazione.


don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html
  A016000004 

 Per una Congregazione religiosa poi l'avere alcuni di questi giovani esemplari è un vero tesoro; imperciocchè è constatato che il buon esempio il quale continuamente sta sotto gli occhi de' confratelli è come una non interrotta predica ed un perpetuo eccitamento al bene.

  A016000015 

 Sparse specialmente gran fama di lui una buona religiosa che abitava in faccia alla canonica; la quale, senza che il nostro giovinetto se ne accorgesse mai, lo vide molte volte nella sua cameretta prostrato colla faccia fino a terra davanti all'immagine di Maria SS. e di Gesù Crocifisso.

  A016000016 

 Volle essere ascritto a tutte le Compagnie, anzi fu il primo a cui si propose di entrare in quella dell'Immacolata Concezione, della quale può essere considerato come fondatore in San Pier d'Arena.

  A016000022 

 Ciò non sfuggi all'occhio pietoso di Arata, il quale si avvicinò al dolente ragazzo, gli si offerse per sostegno, e prestatagli la mano lo aiutava a camminare.

  A016000023 

 Il compagno riesce ad entrare furtivamente, perchè gli occhi del portinaio caddero incontanente sull'involto; ed ecco il nostro Giovanni solo, col corpo del delitto in mano, in presenza dell'usciere, il quale, come è naturale, lo rimprovera aspramente: gli prende il pacco e trascina lui al direttore.

  A016000027 

 Ma le cose arrivarono a tal punto, che tutti gli altri compagni, i quali ben presto se ne accorsero, ne restarono sdegnati e ne parlarono col professore; il quale tostamente fece cessare questo scandalo, e se i colpevoli non ricevettero altro {12 [20]} castigo fu solo a preghiera del buon Giovanni, che non voleva altri portasse pena alcuna per conto suo.

  A016000028 

 Avea qualche ramo di scienza in cui si trovava più indietro ed anche, diremo, gli tornava meno gradito: ma di questo più che degli altri si occupava; e la matematica, la quale in sul principio gli riusciva molto dura, mercè de' suoi sforzi, coll'andar del tempo, gli si rese agevole e gradita.

  A016000030 

 Non lasciava mai passare una ricreazione della quale non consumasse almeno alcuni minuti ai piedi dell'amato suo Signore.

  A016000040 

 Io benedico sempre quel momento nel quale m'incontrai con lui.

  A016000042 

 Un suo compagno di vendemmia ci racconta di lui, che, essendo andato a Chieri per vendemmiare, e non essendovi alla cascina alcuna capella, Arata si era fatto un piccolo altarino, avanti al quale faceva le sue preghiere, cantava lodi sacre; e quelle volte in cui non vi era molto da fare, cantavano anche il Vespro od il Mattutino della B. Vergine.

  A016000046 

 Se ti tornerà grave l'osservanza di queste virtù, ricordati che ne hai promesso l'osservanza a Dio, al quale spiacciono le promesse vane e stolte.

  A016000050 

 Chi non ammira l'assennatezza che è riposta in questi sentimenti? Non paiono essi piuttosto di un uomo consumato nella meditazione e pieno di esperienza, che di un giovinetto uscito pur ora dalle classi ginnasiali? Non ti par egli di trovare in lui adempiuto quanto lo Spirito Santo promette nel salmo 118 che cioè, il giovane il quale scruta la legge di Dio resta illuminato e riceve molta intelligenza? Declaratio sermonum tuorum illuminat et intellectum dat parvulis?.

  A016000051 

 Le sue virtù ed il suo fervore nelle cose di pietà gli procacciarono tanta stima tra i superiori, che in detti esercizi spirituali a Lanzo, avendo chiamato di essere ammesso come novizio nella Congregazione, non solo vi fu ammesso, ma quando si venne a trattare di lui, e tra i postulanti si lesse il suo nome vi fu un sorriso generale tra i superiori radunati a quest' uopo, ed una esclamazione che significava: « Oh anima cara! » Non fu necessario lo scrutinio: sebbene da tutti si conoscesse di complession debole ed infermiccia, la quale osservazione, nelle accettazione non è mai di poca importanza, in premio della sua ottima condotta fu subito accettato ad unanimità di voti.

  A016000055 

 È ben vero che il Signore ne' grandi bisogni dà grazie straordinarie: ma è pur vero che colui il quale non sa mortificarsi nel poco, lo saprà fare tanto meno nel molto.

  A016000063 

 Egli accettò volontieri quest'incarico, sebbene si reputasse incapace a tanto ufficio; poichè, posta la sua fiducia in Dio, si teneva come sicuro che Egli, il quale gli aveva dato l'incarico, l'avrebbe anche aiutato a disimpegnarlo.

  A016000071 

 D. Bosco, il quale più che altri conosceva la necessità di quel collegio, volendo accondiscendere alle giuste domande del Direttore, determinò di mandare il chierico Arata.

  A016000072 

 Quando le cose parvero abbastanza preparate, ei ne fece parola col superiore il quale fu maravigliato al vedere che erano tutti portati al punto di essere ammessi.

  A016000073 

 Il Direttore accortosi che al male già grave della testa e della febbre era unito un forte dolore al petto, mandò tostamente pel medico; il quale, ordinatogli di mettersi a letto, scorse il bisogno di cavargli sangue; lo che ripetè per quattro volte.

  A016000077 

 Fatta la confessione, scriveva poi gli avvisi del confessore e quale virtù voleva acquistar la settimana vegnente.

  A016000087 

 Che importa se la nostra vita vien troncata anzi tempo? Purchè i giorni nostri possano chiamarsi, con l'espressione scritturale, dies pleni, giorni pieni di opere buone; e poi stiamo tranquilli che anche morendo giovani avremo un premio in paradiso quale solo si dà ai provetti.

  A016000091 

 Nel 1882 cadde infermo di itterizia; tenne il letto per più d'un mese, dopo il quale migliorò sì, ma non potè rimettersi pienamente in salute.

  A016000095 

 Quanto conforto, quale ineffabile consolazione è questa, specialmente per un {55 [63]} religioso che tanto abbia amato Gesù nel corso della vita!.

  A016000107 

 La sua permanenza in tipografia fu ritenuta quale una benedizione del cielo.

  A016000118 

 Ci piace qui ricordare una parte della parlata che egli fece allora ai giovani artigiani: « Prima che io fossi accolto dal caro Padre Don Bosco, un giorno m'imbattei per via con un povero vecchio, il quale mi chiese: Giovanotto, come te la passi tu? Ed io risposi: Studio e lavoro.

  A016000133 

 Fino a questo tempo la sua indole irreflessiva, leggiera ed irascibile più e più volte aveva dato motivo a lamentare di lui indisciplinatezza, negligenza ed una tal quale tiepidezza nelle pratiche di pietà.

  A016000141 

 Considerato un poco a quale congregazione religiosa dovesse affigliarsi, riconoscendo che Iddio con averlo fatto venire nell'Oratorio {72 [80]} aveva già con questo dato un segno che indicava a chiamarlo dai Salesiani egli fece domanda di essere ascritto a questa Pia Società.

  A016000154 

 » E qui, parlandosi della sua pietà nei primi anni, convien dire {78 [86]} qualche cosa della sua prima Comunione, della quale ci rincresce non avere tutti i particolari; ma basta il sapere che la fece con tale fervore, che venne ammirato da tutti ed il Parroco stesso ebbe a dire alla madre che aveva provato una grande consolazione al vedere il suo contegno affatto straordinario.

  A016000155 

 Il punto sul quale ben di sovente anche i giovani buoni danno fastidii ai loro parenti si è o per alterchi che van facendo coi fratelli e compagni o per negligenza nei doveri di studio ma anche in ciò il nostro carissimo Confratello fu sempre esemplare.

  A016000155 

 Ma in questa occasione anche meglio si conobbe la squisita bontà di Francesco, il quale non osò fare il minimo lamento nè verso la madre che era stata la causa, nè verso il professore che ingiustamente si era sfogato contro di lui.

  A016000155 

 » Era anche dotato di grande ingegno, cosicchè sempre primeggiava fra i compagni, sebbene la sua umiltà e l'indole sua naturalmente quieta e taciturna lo facesser comparire quasi zotico a chi non l'osservava attentamente; e tutti gli anni riportò il premio, meno uno, che fu l'ultimo che passò nelle scuole pubbliche; ma la causa per la quale fu privato di tale onore, assai più di cento premii fece vedere la sua saviezza e virtù.

  A016000157 

 Fra i confratelli del SS. Sacramento i più esemplari si scelgono per far corona in veste talare e cotta all'altare nelle più solenni funzioni che si celebrano nel santuario di Maria SS. Ausiliatrice: di questi era pure il nostro Francesco, ed era bello il vedere l'impegno col quale cercava di ben apprendere e compire le sacre cerimonie, sebbene ne avesse poca naturale attitudine.

  A016000157 

 Ma chi osservava a fondo le sue azioni, ed i suoi Superiori in particolare, non tardavano ad accorgersi della straordinaria puntualità in tutto ciò che era suo dovere e della perfezione colla quale faceva riflessivamente tutti i suoi atti e come già fin d'allora possedeva le virtù anche più difficili per un giovane.

  A016000162 

 L'anno di 5 a ginnasiale, sia per l'ingegno già un po' più sviluppato, sia per l'età che va crescendo, riesce assai volte di dissipazione ai giovani ed a varii anche di indietreggiamento nella via della pietà e ben anche di rovina; ma non fu così pel nostro Francesco, il quale anzi andò sempre progredendo e più che mai cercava di dare a questo o a quello dei compagni quei buoni suggerimenti che gli {86 [94]} si porgevano opportuni.

  A016000165 

 Così pure altra volta essendosi recati in altra casa a passare le vacanze autunnali, ciascuno si fece sollecito nel dormitorio a cercarsi un letto e un luogo adattato e comodo; egli nulla di tutto questo: aspettò che gli altri si fossero accomodati; e poi con tutta allegria prese per sè il primo che trovò il quale non era certo troppo adattato alla sua persona molto alta essendo un letto assai {89 [97]} corto; eppure vi dormì contento per tutto il tempo di vacanza.

  A016000171 

 Ma qui giova lasciar parlare il direttore di quella casa, il quale, richiesto, diede la seguente relazione.

  A016000174 

 Ed oh! quale ineffabile commozione non destò in tutti gli astanti quel suo atteggiamento più che umano, quell'angelica disposizione con cui ricevette l'ultima volta nel suo petto il Dio del suo cuore, quel Gesù che avea {96 [104]} formato l'oggetto costante de' suoi desiderii, de' suoi sospiri! Ma un timore m'aveva poco prima per un istante angustiato.

  A016000177 

 Ora ci sia ancor lecito in forma quasi di appendice recare qui due documenti: il primo è una piccola orazione funebre che un suo antico compagno di scuola, quando Francesco era ancor a suo paese, disse in presenza degli altri suoi compagni, la quale ci fa vedere in quanta venerazione fosse sempre stato tra loro; il secondo è una lettera del suo ultimo direttore indirizzata al signor D. Bosco dove si racconta d'una grazia straordinaria ottenuta dal Sacro Cuore di Gesù per intercessione del nostro Zappelli, lettera già pubblicata nel Bollettino Salesiano del Gennaio 1884.

  A016000183 

 Ma il male continuava, anzi si aggravava di più coll'aggiungersi d'una risipola alla faccia la quale complicava la malattia e ne rendeva difficilissima la cura.

  A016000188 

 Accolga dunque i nostri più felici auguri, perchè il Signore ce la conservi ancora ad plurimos annos, e spanda copiosa la sua paterna benedizione sopra i suoi affezionati figli della casa di Alassio, e mi creda quale mi dico.

  A016000190 

 Da fanciullo frequentò le scuole in compagnia di Giacomo Vigliocco, il quale fu poi nostro confratello professo e con lui s'unì in amicizia speciale.

  A016000190 

 Quando il giovane Vigliocco fu accettato nell'Oratorio di Torino avrebbe avuto desiderio anch'egli di continuare gli studi in compagnia dell'amico; ma non potè ed i suoi gli fecero imparare l'arte del muratore nella quale presto si rese ben abile.

  A016000193 

 Tanta fu la sua abilità ed applicazione negli studii che in due anni fece passare le materie prescritte pel ginnasio e fu ammesso alla filosofia; sul che è a dire che abbia ottenuto grazia speciale dalla Beata Vergine, perchè non sembra probabile che naturalmente un giovane il quale aveva appena fatta la 2 a elementare, e poi intralasciati per tanto tempo gli studii, potesse così in breve riuscire tra la buona mediocrità nella prima filosofia.

  A016000195 

 Erano bensì venute le ore di sconforto e di tentazione; ma considerando viemmaggiormente in una muta di ss. Esercizi, che appositamente volle fare, i pericoli del mondo e lo stato di maggior perfezione della vita religiosa, troncata ogni esitazione fece domanda ed ottenne di essere accettato come ascritto a quella Congregazione, alla quale si era ben prima aggregato il suo amico Vigliocco, cui si sentiva un impulso di voler sostituire; {108 [116]} a quella Congregazione che già con tanta amorevolezza l'aveva aiutato nei suoi studii e che aveva attirate da tempo tutte le sue simpatie.

  A016000195 

 I suoi benefattori e parenti l'avrebbero voluto sicuramente in seminario; ma, virtuosi come erano, non vollero fargli gravi difficoltà e sebbene lo incoraggiassero per quella via, finivano sempre con dirgli, che essi ad ogni modo non volevano opporsi alla volontà di Dio, quando egli conoscesse chiaramente quale essa fosse.

  A016000195 

 Nell'agosto del 1883 essendo stato promosso alla filosofia pensò sul serio a quale stato di vita appigliarsi.

  A016000199 

 Pareva così persuaso di dover morire presto che ne parlò più volte coi compagni sempre dicendo schietto: io fra poco morrò; e facendosi il 1° del mese di febbraio l'esercizio di buona morte disse con altri; « Bisogna che io lo faccia bene perchè è l'ultimo che faccio; è per me un vero esercizio per morir bene; » e dandosi il giorno dopo i posti in refettorio egli disse ai compagni: « quanto a me possono darmi il posto che vogliono, poichè ho da venire più poche volte in refettorio; » ed in vero la notte susseguente fu colpito da un gran male, ed egli il quale, di complessione forte e vigorosa, pochi giorni prima felicitavasi con un compagno d'essere tra i più robusti, di non esser mai stato ammalato, e di non aver ancor neppur vista l'infermeria del collegio sebbene fossevi da oltre due anni, eccolo ad un tratto ammalato grave e costretto a cercar dell'infermeria.

  A016000200 

 Queste parole non furono a fondo capite dal compagno il quale allora non ne tenne conto; il {111 [119]} medico stesso non fece caso della malattia ma in breve peggiorò tanto che dopo pochi giorni morì.

  A016000218 

 Usciti i suoi fratelli stette ad assisterlo un altro compagno il quale ci fa questa relazione anche pronto a confermarla con giuramento.

  A016000221 

 Cari confratelli: la conclusione che per ora dobbiamo trarre da questa biografia si è di ammirare la bontà di Dio il quale volle in questo caso farci toccar con mano, direi, la verità di quel detto: pretiosa in conspectu Domini mors sanctorum ejus » Gamerro fece proprio la morte del santo, e come è bella la morte di chi muore nel Signore! Non un momento d'agonia, non un angustia: non, quasi direi, un combattimento; parlava della morte come d'andare ad un festino, la mente ed il cuore insieme cogli occhi fissi al cielo.

  A016000222 

 Altra conclusione che dobbiamo trarre si è che la cosa la quale più di tutte terrà consolata la nostra morte è l'essere stati divoti della Madonna.

  A016000235 

 Egli stimandola un semplice e leggero raffreddore avrebbe voluto disprezzarla; ma i Superiori ai quali stava troppo a cuore la sua salute lo fecero attentamente visitare dal medico e sgraziatamente si trovò che era colpito da un principio di consunzione, malattia della quale erano già morti altri suoi parenti.

  A016000236 

 Un'altra volta ebbe a manifestare ad un suo Superiore che il Signore in quell'anno gli aveva fatto un bel regalo, che fin dal giorno della prima Comunione ogni giorno avevagli chiesto: ed interrogato quale fosse questo dono, disse con tutta ingenuità che in tutto l'anno non aveva più mai sentita alcuna tentazione contro la bella virtù.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000005 

 Vogliate adunque ricevere questi cenni, quale ricordo di questi vostri confratelli, quale eccitamento a seguirli nelle buone opere da essi esercitate in vita, affinchè ricopiate nella vostra condotta, possiate avere una fonte di tranquillità nell'appressarvi al momento della morte, ed un presagio non dubbio di un premio eterno da quel Signore, che verrà ad incontrarci, non come Giudice severo, ma come tenero riconoscente amico, per quel poco di bene che gli potremo offerire al suo arrivo.

  A017000009 

 Nel Collegio-Convitto del Carmine in Torino, sotto la saggia direzione dei Padri Gesuiti, il nobile giovanetto per ingegno, studio e pietà segnalossi tra i primi, e l'unico suo competitore era il Conte Gloria, col quale disputava ora il primo, ora il secondo posto nella scuola.

  A017000010 

 In questo frattempo un amico di famiglia fece conoscere al Conte Francesco come egli aveva diritto al feudo di Casellette, al quale il Cays non pensava nemmeno.

  A017000012 

 Nelle visite che ei faceva nei miseri e spesso luridi loro tugurii egli con soccorsi materiali, con avvisi, conforti ed ammonizioni era sempre quale un angelo di salute e di pace.

  A017000015 

 Nella celebre tornata del 1° Giugno 1858 egli tenne alla Camera un lungo e bellissimo discorso, nel quale con irrefragabili prove difese la contestata validità della elezione del Collegio di Oristano, fatta nella persona del dotto e valoroso scrittore del giornale L'Armonia, oggidì Direttore dell' Unità Cattolica, il teol.

  A017000017 

 Di questa perquisizione abbiamo una Memoria scritta dal Conte medesimo, la quale vuol essere consultata da chiunque desideri di farsi un'idea esatta del suo carattere nobile e schietto

  A017000018 

 - Questo ultimo riflesso di D. Bosco fece un gran colpo sull'animo del Conte, il quale si fermò un istante, e poi con accento commosso rispose: - E vero che non sono più giovane, ed è questo che mi cagiona un grande rammarico, il dover dare cioè a Dio gli ultimi avanzi della mia vita.

  A017000018 

 Un giorno pertanto venuto all'Oratorio di S. Francesco di Sales, ei si aperse intieramente con D. Bosco, nel quale ebbe sempre una confidenza illimitata.

  A017000020 

 Guidato dalla più viva fede il nostro compianto D. Carlo Cays, nell'abbracciare l'Istituto dei Salesiani, non intendeva tanto di fare un regalo di se stesso al Signore, quanto di ricevere da Lui una grazia, della quale nella sua umiltà reputavasi indegno.

  A017000022 

 Era già da un buon pezzo che con altri egli attendeva {13 [127]} il suo torno per essere ricevuto da Don Bosco, quando entra nella camera d'aspetto una signora di Torino, la quale, anzi che menare, parte strascinava e parte portava una sua figliuoletta di circa 10 anni, per nome Giuseppina Longhi.

  A017000023 

 La buona ed afflitta signora entrata che fu nell'anticamera pose a sedere la sua piccola malata, la quale mosse a compassione tutti gli astanti.

  A017000028 

 Nel secolo soffriva egli di forte emicrania, la quale di tratto in tratto gli faceva passare dei giorni assai dolorosi.

  A017000030 

 Le parole di D. Bosco ed i consigli e gli incoraggiamenti del prof. D. Celestino Durando, col quale aprivasi pure con molta confidenza, riuscirono al Conte di un grande conforto; ma un altro gliene mandava poco dopo il Signore, che finì per farlo appieno vincitore.

  A017000031 

 Non si potrebbe dire a mezzo la consolazione che ne provò il signor Conte, il quale riferendo poscia la cosa ebbe a dire: - Questo incontro fu per me veramente provvidenziale: la Madonna ha veduto il mio dubbio su quella guarigione e me ne volle liberare affatto.

  A017000036 

 Il quale ha rinunziato al mondo e, ceduto il suo patrimonio al proprio figlio, entrò nella Congregazione dei Salesiani di D. Bosco, e vestì, non è molto, l'abito da Chierico.

  A017000043 

 - Tutto va bene, continuava il nobile non meno che umile Conte, tutto va bene, ad eccezione del povero Direttore, il quale si sente assai lontano dal possedere le doti necessarie per corrispondere all'importanza della sua posizione.

  A017000045 

 Dupraz, il quale lodandosi del nobile Conte scriveva: - « Il Conte Cays, venerando Sacerdote, nel suo breve soggiorno a Challonges, molto contribui al bene delle anime.

  A017000046 

 Fra gli altri vi fu un negoziante, il quale assicurò di se stesso, che un mattino d'inverno del 1882, entrato nella Chiesa di Maria Ausiliatrice, e veduto quel Prete al freddo, che aspettava gente a confessarsi, ne provò da principio un senso di ammirazione; indi riflettendo sopra se stesso, ed accortosi che {32 [146]} non era troppo bene con Dio, si accostò al confessionale, ed aggiustò le partite dell'anima, con grande soddisfazione del suo cuore.

  A017000046 

 Nei giorni di festa egli stava nel tribunale di penitenza talvolta tre ed anche quattro ore di seguito, non uscendone che per recarsi all'altare a celebrare la santa Messa, colla quale coronava le sante sue occupazioni del mattino.

  A017000048 

 Da circa un anno il nostro D. Carlo Cays era travagliato da inappetenza, e talvolta pure da insonnia per buona parte della notte, indizio che il suo corpo si andava indebolendo e come disfacendosi, per lasciare libera di volare a Dio la bell'anima, che quale prigioniera lo abitava.

  A017000055 

 Sul far della notte fu riassalito e con maggiore violenza dal rantolo della notte precedente, il quale non servi che a renderlo più ansioso di essere confortato da Gesù in Sacramento.

  A017000065 

 Poco prima di quell'ora si portò presso di lui, per aiutarlo a prepararsi, il Sac. Lazzero, il quale ebbe poscia a riferire che sì caldi furono i suoi affetti di preparazione e di ringraziamento, che la sua poteva veramente dirsi la Comunione di un santo.

  A017000067 

 Discorrendo in quel giorno medesimo con Don Rua sulle cose, che gli avevano fatto più salutare impressione, disse che molto lo aveva incoraggiato ad abbandonare il mondo la vita, che aveva letto del servo di Dio Schouwaloff, il quale in questi ultimi tempi avendo rinunziato alla sua carica di generale nell'esercito Russo, erasi ritirato a menar vita povera, oscura e penitente tra i Barnabiti; e che anche in quegli estremi momenti lo confortava la memoria dell'ultima malattia e della morte avventurata di lui.

  A017000070 

 Stette pure a fargli compagnia il Barone Alberto Della Torre nipote dell'illustre infermo, a cui era carissimo, non solo pei vincoli di sangue, ma per lunga ed intima comunanza di affetti, sentimenti di religiosa pietà, e premurosa carità verso il prossimo; il quale dal momento che aveva avuto sentore della sua malattia più non aveva abbandonato, se non per brevi intervalli, l'affezionatissimo zio.

  A017000093 

 Siccome intanto il male andava facendo rapidi progressi, si mandò subito per il Vicario, il quale accorse all'istante ad amministrargli l'estrema Unzione.

  A017000094 

 Lui felice che, vinte le perplessità ed i vani timori, seppe a tempo ascoltare la voce del Signore che chiamavalo a sè nella cara Congregazione nostra, la quale dopo di esserci madre amorosa in vita, ci introduce come per mano al gaudio eterno del Paradiso.

  A017000096 

 E così fece in D. Amerio; il quale sebbene d'indole vivace e giovane d'età, nei 4 anni di ginnasio {53 [167]} meritò sempre di essere proposto a modello di giovane ubbidiente e studioso.

  A017000096 

 Uno di questi amici fu il compianto D. Luigi Gamarra, al quale D. Amerio fu sempre affezionatissimo, perchè diceva di aver imparato da lui quella divozione a Maria, e che al consiglio ed esempio di lui doveva pure la grazia di aver preso parte, sin da quei primi mesi, alle pie società di S. Luigi e del SS. Sacramento.

  A017000097 

 Eravi tra quei giovani caritatevoli il nostro D. Amerio, il quale, dopo fatta la sua offerta, si incamminava più contento a spendere forse in qualche ricordo per la mamma quel denaro che gli restava.

  A017000097 

 I suoi condiscepoli della quinta Ginnasiale ricordano ancora con commozione un fatto, del quale furono testemoni quell'anno, e che resterà bella prova del buon cuore di questo nostro compianto confratello ed amico.

  A017000105 

 Compendiando le tantissime cose che con grande edificazione, di lui si potrebbero narrare, diremo che il Confratello Falco Luigi fu un religioso esemplare, il quale nell'esatta osservanza de'suoi doveri, trovò quella santa e continua allegria che è il frutto della vera pace nel cuore.

  A017000114 

 Essendo stati i giorni suoi, giorni pieni d'opere buone, la morte ne fu preziosa, quale appunto è nel cospetto del Signore, la morte dei giusti.


don bosco-breve ragguaglio.html
  A021000047 

 In simile guisa noi sempre memori di questo avventuroso giorno in tutto il viver nostro serberemo corro un sì bel dono e nell'ultimo respiro ci sarà dolce il dire: il Vicario di Gesù Cristo, il grande Pio IX usando un tratto dell' immensa sua bontà mi ha regalato una corona con appeso un crocifisso, quale per l'ultima volta divotormente baciando spiro l'anima mia in pace.

  A021000055 

 Nella tenue da generosa offerta Pio IX, ad imitazione di Lui che rappresenta in terra, vide i due denari della vedova evangelica, e disse: questo dono è troppo prezioso perchè si abbia a consumare come gli altri, vuoi essere tenuto quale una cara memoria, ed in ciò dire vi scriveva sopra il nome de' donatori e lo poneva in serbo.

  A021000058 

 La brevità di un articolo non ci permette di tenere dietro alle moltissime cose da lui discorse, segnatamente allora quando entrava a trattare del tema suo prediletto, la divozione alla Divina Madre, e per invogliarli ad amarla viemeglio, loro ricordava l' esempio dell' adorato Pontefice, in quale fin dagli anni più teneri ne era vissuto divotissimo.

  A021000059 

 Tenero spettacolo era mirar tanti giovani pendere attentissimi dal labbro dei facondo dicitore, e bevere avidamente ogni parola; sensibilissima era la commozione, {25 [117]} che un tal dire destava iu que' vergini cuori, massime allorchè toccando l'oratore del modo, col quale essi dovvano rispondere a tanta premura del Santo Padre lor diceva: amor si paga con amore: pensate ora all'amore che vi portò Pio IX, mentre fra tanti figliuoli, che novera di dove nasce fin dove tramonta il sole, fra tante occupazioni che assediano continuamente quel cuore pensò a voi, operò per voi: vedete per.

  A021000060 

 Usciti dal Tempio, un drappello di milizia cittadina allevata nello stesso 0ratorio, la quale aveva presieduto al buon ordine della funzione, eseguiva alcune evoluzioni militari; un coro di giovani scioglieva col canto un inno di grazie all'immortale Pontefice, mentre il resto taceva echeggiar l'acre di lieti evviva, e portava alle stelle il nome venerato del Vicario di Gesù Cristo.


don bosco-brevi biografie dei confratelli salesiani [1876].html
  A022000005 

 La sua prima educazione fu quale poteva aspettarsi da genitori veramente cristiani dati alle opere di carità.

  A022000006 

 Uscito dall'adolescenza non cercò d'abbracciar altra carriera eccetto quella del padre suo, il quale, mentre aveva cura de' suoi possedimenti, teneva negozio da pizzicagnolo.

  A022000022 

 É certo che colui, il quale lascia il mondo per amor di Dio, avrà il centuplo nella vita presente, e l' eterna mercede in futuro.

  A022000029 

 Ma prima venne messo a lavorare in refettorio, nel quale ufficio dimostrò esattezza e pazienza, da rendere a tutti manifesto come in ogni cosa egli cercava unicamente la gloria di Dio.

  A022000031 

 Quale sia stato il tenore di vita tenuto durante quella sua dimora, ce lo descrive in poche parole il sac. G. Bonetti Direttore del Collegio.

  A022000036 

 Divenuto cherico anziano fu creato prefetto del Seminario, il quale uffizio suole solamente affidarsi a coloro che in faccia ai superiori ed ai compagni sono più segnalati per pietà e studio.

  A022000038 

 E se tuttora Mornese si distingue da altri paesi per attaccamento alla religione lo si deve in gran parte allo zelo di D. Pestarino, il quale sempre d'accordo- col zelante suo Prevosto attendeva indefesso a predicare, a confessare tanto di giorno quanto di notte.

  A022000039 

 Il superiore, al quale prestava illimitata obbedienza, in vista del gran bene che faceva nel secolo, volle che egli continuasse a vivere in sua patria.

  A022000041 

 Per reggere a tante opere di carità, D. Pestarino aveva già venduto la maggior parte delle suo sostanze; così che quando cominciò il novello istituto ricorse all'aiuto altrui, specialmente alla Congregazione Salesiana, che cominciò a considerare come sua propria ogni opera di D. Pestarino, il quale sempre animato dallo stesso zelo consacrò al novello istituto tutte le sue fatiche e quel poco di vita che il Signore ancor gli concesse.

  A022000056 

 Francesco di Sales, che insegna come in ogni azione del nostro prossimo, la quale abbia cento faccia, di cui novantanove cattive, ed una buona, noi dobbiamo prendere la parte buona e lasciare a parte le novantanove.

  A022000058 

 Non è a dire con quale attenzione, diligenza e facilità disimpegnasse quel nuovo uffzio.

  A022000058 

 Un giorno lavorando in chiesa corse grave pericolo di cadere dall' alto Interrogato che pensasse in quel momento, rispose: io mi sarei creduto troppo fortunato di morire lavorando nella casa di Dio: mi era confessato e comunicato in quel mattino: di quale cosa poteva temere?.


don bosco-capitolo generale della congregazione salesiana da convocarsi in lanzo nel prossimo settembre.html
  A023000017 

 1° Prima di accettare un aspirante si prendano informazioni da fonte sicura sulla sua condotta morale antecedente; si transiga sulla scienza e sull'interesse material, ma si usi rigore intorno alle doti morali; ne mai si accetti un individuo, il quale per ragione d'immoralità sia stato espulso da qualche Collegio, Seminario od Istituto educativo.


don bosco-catechismo cattolico sulle rivoluzioni.html
  A026000004 

 Noi intanto, mentre raccomandiamo ai cattolici di leggere attentamente questo catechismo, e di praticarne le massime ivi contenute, vorremmo altresì che servisse a far aprire gli occhi a tanti miseri sconsigliati, i quali o per malizia o per ignoranza si fanno promotori di una setta, il protestantismo, la quale, proponendo all'uomo di credere quel che vuole, e di fare quel che crede


don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html
  A027000006 

 L' ingresso in seminario non fu per lui un atto indifferente o tampoco di mera necessità, ma quale una grazia del Cielo lo ravvisò; siccome grazia ella è veramente il participare a' beni di questi recinti di ecclesiastica disciplina, dove non solo v'è riparo da' pericoli che talora nelle case secolari s'incontrano, ma dove anzi siete come legato a far bene, sì dall'indirizzo di savi regolamenti, si dall'accurata istituzione con che, a norma del Tridentino, venite scorto ad ogni dover dello stato, ed a questo quasi sospinto da tanti mezzi corroborati dalla vigilanza de'superiori, e dall'esimia pietà de'medesimi, che con ottimo discernimento sempre si pongono eletti tra mille da poter essere in omnibus exemplum bonorum operum, secondo l'Apostolo, e giusta il voler di Pietro, forma fatti gregis ex animo.

  A027000009 

 Non così poteva avvenire a Giuseppe, il quale, entrato appena nel seminario di Chieri, e' fu il 2 novembre del 1840, subito appalesò quanto fosse verace e sincero il suo proposito di nulla tramettere che gli potesse far rendere abbondevolmente le due grazie testè ricevute, quella cioè dell'abito sacro or dianzi vestito, e questa singolarmente del luogo di analoga istituzione, che adesso aprivagli Providenza.

  A027000034 

 Levato via il ritegno della mutua stima, la quale debb'essere sempre indivisibil compagna del vero umore, rimane il cuore svadato e disciolto ne'suoi affetti, svanisce ogni buon sentore di virtù, e dentrovi in cambio si annidano le specie della scioperatezza, del fatuo, del ridicolo, e di queste si spargono, lasciamo stare i ricreamenti, ma gli stessi sacri doveri che esigono la maggior gravità e la più santa apprensione; senza parlare d'altri sconcerti che ingenera un tal procedere, quali sarebbero dileggi, mormorazioni, e talora anche maggiori pericoli.

  A027000042 

 Giuseppe apprendeva il dover dello studio, quale un'obbligazione strettissima del suo stato, e tutte di fatto le attestazioni ci manifestano, coni' egli ingegnavasi d'adempirla con massima sollecitudine.

  A027000048 

 Per tal modo gli spiriti vitali non si vengono violentando, e lo studente trovasi più atto d'assai alla percezion delle cose, e meglio a portata di ben afferrarle e ritenerle senza tema d'indigestione (la quale ha pur luogo ne' pascoli letterari), e per giunta, senza dispendio della sanità, come dovette costare a Giuseppe questa sua immoderazione, dal ritrovarsi il suo fisico già assottigliato di troppo dalla seria applicazione del giorno.

  A027000065 

 Sarebbe quindi un intollerabile vitupero a chi, gloriandosi d'aver assunto uno stato che induce il predicar un Dio crocifisso, avesse la cristiana mortificazione, quale una voce barbara od ignota, sì che, ad un'occasione di tollerarsi in pace alcun chè afilittivo de'sensi, e subito brontolando si dimenasse, e solo, come tiratovi a forza, si suggettasse.

  A027000079 

 Intorno al quale operato, racconta lo zio, come non senza sua commozione e dolce sorpresa, rivenuto poi il nipotino Giuseppe, ne' tempi autunnali, a villeggiare seco lui alcun tempo, mentre gli altri giovani, reduci da'seminari o collegi, portano per lo più a'parenti note e memoriali per debiti qui e colà contratti, e non sempre da vera necessità giustificati, ed egli una somma cospicua presentavagli fedelmente {116 [26]} di franchi ben circa ottanta, prezzo della volontaria rinunzia a quelle comodità, di cui tutto l'anno avea appo di sè il mezzo a poterne fruire.

  A027000093 

 Nè solamente la sua lingua non isdrucciolava in discorsi mali, o non del tutto dicevoli; che anzi per lo più non entrava fuorchè in materie positivamente commendevoli, verbigrazia, di studio ed anche più spesso di spirito; lo che ben dice, di quale abbondanza fosse ricolmo il suo cuore.

  A027000101 

 Menomezze parranno queste non producibili in mezzo, quando non fossero rese importanti dalla miseria di alcuni, a cui s' intende giovare, i quali indossando un abito il quale dice un solenne addio alle vanità del secolo, apertamente smentisconlo portando nel volto i segni di leggerezza, con quel {121 [31]} crine o acciuffato nel vertice, o ben condotto sui polsi.

  A027000114 

 Imperò, non è a stupire, che essendo sì perfezionata la modestia di Giuseppe, fruttasse a'colleghi quale una predica non interrotta, che nel suo silenzio, alto gridava a'sensi di ognuno, perchè migliorasse, restandone Iddio glorificato, e così, adempito il precetto di Cristo, che alcuno, se tocca, al certo un Levita: Sic luceat lux vestra coram hominibus, ut videant opera vestra bona, et glorificent Patrem vestrum qui in ccelis est.

  A027000116 

 Diffilando una di queste sacre processioni, vi fu volta, che s'udirono distinte persone additarlo, quale un'immagine espressiva di S. Luigi.

  A027000127 

 Lo che, anche meglio potrà vedersi al fatto seguente, {127 [37]} il quale ne dice qual fosse la disposizione del Burzio, non solo in favore de' prossimi a lui inclinati, ma e verso que'medesimi, che ebbero a calunniarlo e perseguitarlo.

  A027000138 

 Nel che tutto, non saprebbesi ben definire quale meglio campeggiasse virtù, se la carità del prossimo suo, o veramente l'umiltà e la mansuetudine; virtù tutte e tre indispensabili da aversi, perchè nel tratto co' nostri simili si riesca in ogni circostanza conforme gli esempi del gran prototipo Gesù Cristo.

  A027000152 

 In pari modo lo spirito di orazione che all' nom di chiesa è necessario, giusta l'Angelico, e con lui san Vincenzo di Paolo, quale al combattente la spada, e senza cui altri non potrà lusingarsi, secondo l'illuminatissimo d'Avila, di poter esser nato al ministero degli altari, formava a lui, quasi non dissi, il respiro, tanto le era cordialmente affetto.

  A027000157 

 Della medesima via sappiamo, che una tal formola adoperava per reprimere i subitanei moti di bile, affermando lo zio, che in certa emergenza, in cui Giuseppe dovette soffrire non so quale ripulsa, che acerbamente gli dolse al cuore, rintuzzò di presente l'impeto dell'irascibile uscendo in quelle parole: oh Paradiso quanto sei bello! non lasciando per altro di manifestare nel volto i sintomi involontari del combattimento interiore tra la ragione ed il senso.

  A027000163 

 Solamente si vogliono tocche due divozioni che, perchè di specialissimo suo gusto, gli rubavano distinti ossequii, semprechè riuscivagli d'avere alcuni minuti d'avanzo; la prima al divinissimo Sacramento, la quale quanta fosse, già si è veduto, ed anche si vedrà più lontano; la seconda alla gran Madre di Dio, di cui altre volte, ed anche presto vi sarà luogo da riparlarne.

  A027000179 

 E qui discende al particolare della sua modestia, umiltà e mansuetudine, cose tutte già accennate, ed a qualche osservazione altresì, riferentesi all'ecclesiastico di lui spirito, del quale, non sarà senza frutto lo stenderne uno speciale capitolo.

  A027000203 

 Dice di più, che i seminaristi glielo additavano, dicendo con maraviglia: «vedete, quegli sì, che è proprio chierico quale si dee».

  A027000213 

 Mi parve anche bene di far leggere questa mia notificazione dal suo prefetto di studio e di dormitorio, il quale volle sottoscriversi, come segue:.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000009 

 Essi ebbero dal cielo questa benedetta figliuola nel mese di giugno, e la battezzarono nell'antica chiesa parochiale di s. Giovanni, nella quale rimane ancora oggidì il medesimo fonte battesimale.

  A028000015 

 All'età di circa cinque anni, una mattina dopo di aver udita la s. Messa, stando nella sua cameretta a pregare, vi entrò una bianchissima colomba, la quale si posò sulla sua diritta spalla.

  A028000015 

 In questo istante vide uscire di becco alla colomba un luminoso raggio di luce, il quale andava terminare nella sua bocca, ed insieme udì queste parole: «Piglia, figliuola mia, e bevi questo vino.

  A028000031 

 Intanto le pose quella croce sulla spalla sinistra, e per farle coraggio soggiunse: «Da principio ti sembrerà dura e pesante, ma crescendo in te il mio amore, alla fine ti parrà soave e leggiera.» Le mostrò eziandio una corona {16 [16]} di bellissime rose e disse: «Queste afflizioni ti sembreranno rose, se le sopporterai di buona voglia.» Da questo tempo Caterina cominciò ad avere un maraviglioso ardore di patire per amor di Gesù Cristo, il quale ardore crebbe a tal punto, che ella sebbene ancor fanciulla desiderava di andare tra gli infedeli a predicare la religione di Gesù Cristo, e quivi morir martire.

  A028000033 

 Le diceva adunque che i demoni alcune volte si presentano come angeli di luce per seminare il falso sotto il colore della verità, ed il vizio sotto sembianza della virtù; che da principio erano soliti mettere nell'animo di colui che volevano ingannare sensi d'allegrezza, alla quale seguitava tosto tristezza ed affanno; che al contrario gli spiriti buoni dopo un santo timore portavano allegrezza e serenità.

  A028000038 

 E sebbene tua madre, per amore della quale ora tu t'affliggi, sia tribolata, tuttavia fra breve sarà soccorsa.».

  A028000038 

 In questo tempo vide entrare e venire da lei un giovinetto di circa quattordici anni, il quale dopo averla salutata, le dimandò perchè tanto piangesse.

  A028000040 

 Di nove anni le accadde di fare limosina, senza conoscerla, a s. Caterina da Siena, la quale a lei si era presentata sotto sembianza di una giovine mendicante.

  A028000040 

 Voi siete somma luce, voi verità eterna, nella quale non vi può essere errore di alcuna sorta.

  A028000044 

 Quel medesimo sacerdote raccontò questo fatto ad un suo amico, il quale venuto da Caterina la pregò che gli dicesse il modo con cui si era introdotta in quel luogo.

  A028000047 

 Entrata in camera si pose a cercare e trovò una camicia di suo fratello, che forse aveva fatta ella stessa, e tosto la portò a quel mendico, il quale ricevutala disse: «Per questa ti sarà data una veste tale, che non mai ti verrà meno.».

  A028000055 

 Uno di quei maligni prese a dirle: «È meglio che ti dia al buon tempo, e lasci andare il folle proposito della verginità; poichè tu sei già nostra.» Ed ella rispose: «Lo so che io non sono degna della mia salute; ma siccome non sento in me alcun rimorso di peccato mortale, così non debbo abbandonarmi alla disperazione, come tu mi dici, anzi debbo tutta riporre la mia speranza nell'infinita misericordia di Dio, della quale tu per la tua superbia ed ostinazione ti sei reso indegno per sempre.

  A028000056 

 Uscita poscia dalla chiesa s'incontrò in visione con Gesù Cristo, il quale aveva per comitiva ventiquattro fra angeli, apostoli e martiri.

  A028000059 

 Ora apparecchiati a ricevere lo Spirito Santo.» Terminate queste parole, ecco venire dal cielo un maraviglioso splendore con tre raggi, il quale si pose sul capo di Caterina, e le infuse nel cuore una dolcezza inesprimibile, ed un ardore si grande che le pareva di bruciare.

  A028000059 

 Quando ebbe intese queste parole Caterina si prostrò a terra ginocchioni piangendo più di prima e disse al santo: «Ma perchè mi chiamate sorella, mentre che io sono una miserabile creatura piena di peccati? Perchè mi dite che io mi prepari a ricevere lo Spirito Santo? Deh! chi sono io nella quale possa abitare un ospite si grande? In che modo mi potrò io apparecchiare, {35 [35]} priva come sono d'ogni virtù? Da Dio dipende ogni mio apparecchio; senza del suo aiuto non potrò prepararmi degnamente.» In quel momento sopravvenne il Serafino datole fin dalla sua puerizia per custode, e con queste parole la confortò: «La conservazione della tua verginità, che con tante lagrime hai domandato al Signore, l'hai ottenuta.

  A028000061 

 L'anno quindicesimo di sua età trovandosi inferma andava considerando i molti e gravi pericoli, e paragonava se stessa ad un'erba verde e fiorita, la quale tostochè è toccata dalla falce, o dai troppo cocenti raggi del sole, ingiallisce e muore; e intanto andava fra se stessa dicendo: «Io, giovane florida come sono e di vivo colore, quando venisse la morte, diverrei putrida e fetente; e peggio poi mi accadrebbe qualora pel peccato mortale fossi da Dio divisa ed allontanata.

  A028000062 

 Ed appunto in questo tempo ella previde per quale via sarebbe riuscita a vestire quest'abito cotanto desiderato, e predisse la fondazione di un convento dei padri domenicani, sebbene in allora non vi fosse alcun indizio di tale fondazione.

  A028000065 

 Rispose Gesù: «Claudio signore di questa terra gli darà principio col mio aiuto e favore.» Il P. Alessandro quando vide che questa profezia cominciava ad avverarsi raccontò poi ogni cosa al signor Claudio, il quale cominciò a prendere grande stima della santità di Caterina.

  A028000069 

 Soffriva nel suo corpo tutti i tormenti del Redentore; imperciocchè oltre alle stimmate nelle mani e nei piedi aveva ancora quella del costato, e la corona di spine, la quale le cagionava dolore sì grande, che non poteva fare che gli astanti non si accorgessero del suo male.

  A028000070 

 Non deve far maraviglia che un'anima, colla quale Iddio usava tale famigliarità, avesse il dono di profezia.

  A028000073 

 Una volta avendo passato il giorno di San Michele oppressa dai dolori, e la notte seguente stando a meditare la passione di Gesù Cristo, se le presentarono due angeli risplendenti, i quali portavano in mano una stola {46 [46]} bianca, la quale era per ogni parte coperta di croci.

  A028000074 

 Lo Spirito Santo dice che la pulitezza esteriore dimostra quale sia la purezza dell'anima.

  A028000076 

 Io non bramo che la vostra grazia, senza la quale l'anima mia non può essere contenta.

  A028000076 

 Ma ecco che le apparve Gesù Cristo, il quale le disse: «Che cosa vai cercando, sposa mia? Rispose Caterina: «O mia Speranza, ben conoscete il mio cuore, che non cerca altro che voi.

  A028000077 

 Pensate voi forse che io sia così priva di buon senno da porre una miserabile creatura, quale voi siete, innanzi al mia Creatore? Eleggerei essere priva di qualunque cosa, e che il mio cibo fossero erbe crude, piuttostochè offendere il mio Signore.

  A028000083 

 Ma nessun aiuto provando e niun sollievo sentendo neppure dal duro digiuno, col quale si affliggeva, divisò {56 [56]} un altro mezzo per soffocare quella tentazione.

  A028000085 

 Essa prese a dirgli umilmente: «Conosco, o padre, il vostro dolore, e so quale orazione avete fatto questa notte dopo il mattutino» e cominciò a narrargli filo per filo tutto quello, che egli aveva pensato e domandato in quell'orazione.

  A028000085 

 Non molto dopo le apparve Gesù {60 [60]} stesso, e le diede uno stendardo bianco e rosso, l'asta del quale terminava in una croce, e così le disse: «Prendi, o figlia mia, questo stendardo, sotto del quale chi si troverà sarà salvo: egli sarà di gran bene alla mia Chiesa.» Caterina avendo narrato questa visione al confessore, egli dubitava che Caterina si lasciasse dal demonio in tal modo deridere.

  A028000085 

 Non molto dopo pregando Caterina il Signore che non la lasciasse ingannare dal demonio, e chiedendo anche {61 [61]} più chiara significazione di quella visione dello stendardo ebbe in risposta che quello stendardo indicava la fede alla quale molti per suo mezzo si sarebbero ridotti e convertiti.

  A028000091 

 Tale sarebbe quello di una persona, la quale essendosi raccomandata a Caterina per un piacere, {66 [66]} ella richiamandole alla memoria certe sue mancanze, certe sue promesse la ridusse a buoni sentimenti; di un altro, al quale narrò tutti i peccati occulti, e confortatolo a porre la sua confidenza in Dio, lo rimise sul sentiero del paradiso; di una donna che mai aveva veduta, alla quale avendo manifestate le colpe, la fece arrossire, e la convertì al Signore, e di altri senza numero.

  A028000094 

 Le disse quindi che si doveva alzare il muro adoperando il piombino, pel quale venivano significate le tribolazioni, la gravezza delle quali faceva camminar sulla retta via quelli che da {68 [68]} Dio erano amati.

  A028000094 

 Per mezzo dell'umiltà, le diceva, l'uomo si stima vile al cospetto di Dio e tanto si alza più in alto, quanto si mette più a basso, siccome fu della mia Madre Santissima, la quale per essere stata la più umile fu da Dio innalzata sopre tutte le creature.

  A028000100 

 Caterina, che nient'altro bramava che di essere figlia di quella Chiesa, che fu stabilita da Gesù risto depositaria e maestra della vera fede, e fuori della quale non si può aver salute, sentendosi accusata d'eresia e di magia, fu estremamente addolorata.

  A028000110 

 Rapita in ispirito, le parve di vedere una fonte chiarissima fatta a guisa di pozzo, alla bocca {80 [80]} della quale stava un bel marmo accerchiato da fiori odorosissimi.

  A028000111 

 Allora s. Pietro le dichiarò il senso di questa visione, e le disse: «Sappi, o Figliuola mia, che questa fonte significa la religione dei frati predicatori, alla quale tu appartieni.

  A028000112 

 Intorno a questo tempo un sacerdote disse a Caterina che dubitava della eterna salute di un suo fratello, il quale era stato abbruciato nella propria casa.

  A028000113 

 Ella fu condotta in ispirito al luogo della battaglia, alla quale molti eransi apparecchiati coll'aggiustare le cose della propria coscienza.

  A028000118 

 Stando una volta a ragionare con una signora per nome Donnetta, la quale era venuta a Racconigi per visitarla, accadde che un gran fuoco si appiccò ad una vicina casa.

  A028000124 

 Ci limiteremo a narrare quanto ella facesse pel bene di un collegio, i membri del quale erano intieramente guasti e corrotti.

  A028000127 

 Da voi nulla temo, diceva, perchè so che non potete fare se non quello che vi sarà conceduto dal mio sposo Gesù, secondo il volere del quale io sono pronta a vivere e a morire.

  A028000132 

 Circa l'anno 1517 venendo da Roma passò per Racconigi Claudio di Seyssel, uomo di grande scienza e pietà, il quale fu vescovo di Marsiglia, e quindi arcivescovo di Torino.

  A028000137 

 Di lì a qualche tempo essendo il priore andato a Racconigi, visitò Caterina, la quale sorridendo gli domandò che cosa ne fosse stato della donna delle monete.

  A028000144 

 Molto le dolse il caso di un Astigiano il quale sebbene oppresso da grandissima infermità, non solamente non si pentiva de' suoi grandi peccati, ma anzi cadde in totale disperazione, a segno che non più Iddio, ma i diavoli chiamava in suo aiuto, ed affermava essere già dannato all'inferno.

  A028000146 

 Un sacerdote che era stato a parte del fatto così lasciò scritto: «Avendo io visitato Claudio signore di Racconigi il quale aveva io inteso in quei giorni aver molto male ad un occhio per cui era obbligato a tenersi in letto, fui sorpreso di trovarlo in piedi appoggiato al davanzale della finestra.

  A028000147 

 Era venuta a Racconigi una gentildonna da Moncalieri per far visita al signore del paese col quale era molto famigliare.

  A028000147 

 Essendo il signor Claudio molto affannato per si doloroso accidente se ne andò da Caterina pregandola che facesse orazione per l'inferma alla quale insieme co' suoi maggiori egli aveva grande obbligazione.

  A028000159 

 Morelli, il quale prese l'abito di s. Domenico l'anno dopo, alle memorie dei quali trasse poi ogni altro biografo di Caterina.

  A028000160 

 Questo procedeva da umiltà, la quale era in lei sì grande, che quando andava all'orazione soleva dire: «O santi, nascondetevi dalla puzza di chi viene per andare dal suo padre celeste.» E chiamava se stessa verme peloso, e spiegando poi queste parole diceva a chi la interrogava: «Siccome un verme peloso strascinandosi porta seco ogni immondezza che è per terra, a quel modo fo io pure, che coll'affetto mi attacco facilmente ad ogni cosa, ed aggiungo imperfezioni ad imperfezioni.

  A028000161 

 Sentendo un'altra volta a lodare una giovine {119 [119]} vedova per la sua grande innocenza e modestia, Caterina non potè tenersi dalle lagrime, paragonando se stessa a quella donna, la quale con minori aiuti era così perfetta.

  A028000174 

 La prima domenica dell'avvento essendo molto inferma da non potersi recare alla chiesa, le apparve s. Michele, il quale la consolò con dolci parole.

  A028000176 

 Poco dopo essere stata vestita dell'abito seppe che per opera de' suoi avversari essa sarebbe perqualche tempo abbandonata dai frati del suo ordine, è che padre Agostino di Reggio, il quale era stato a lei dato per confessore, sarebbe stato tolto da quest'uffizio, come si avverò puntualmente.

  A028000180 

 Tra gli altri hi colui che l'aveva bandita, il quale sebben fosse uomo d'alto affare, nondimeno le chiese perdono delle varie calunnie ed offese, che le aveva fatte.

  A028000181 

 Non fu ancor soddisfatto, e pregatala che le volesse dire la vera cagione, seppe che era la corona di spine che invisibilmente portava in capo, la quale le cagionava alle volte acutissimi dolori.

  A028000190 

 Questo confessore seppe poi che era stata Caterina la sua consigliera, alla quale egli qualche tempo prima aveva raccomandato un suo penitente.

  A028000195 

 - Tu sei Caterina da Racconigi, la quale mi predicesti la morte vicina e questa dannazione, se io non deponeva {145 [145]} la mia superbia ed ostinazione.

  A028000201 

 Il conte maravigliato di questo fatto, ricordandosi del costume di Caterina, cioè che per carità s'addossava le altrui malattie, dopo qualche tempo la interrogò se voleva dirgli la verità di una cosa, di cui egli ancor dubitava, e della quale essa era certa.

  A028000203 

 Circa quattro mesi stette il conte nel purgatorio, nel quale spazio parecchie volle le apparve insieme col figliuolo, più cose dicendole.

  A028000204 

 Narra il padre Morelli, il quale fu poi suo confessore, che ella sapeva quand'egli dovesse venire da lei, se fosse già in viaggio e simili, senza che egli od alcun altro gliene avesse fatto parola.

  A028000209 

 Dopo la morte del marito la contessa Giovanna della Mirandola dimorava nel castello di Rodi vicino ad Alba, il quale le apparteneva.

  A028000213 

 Nel 1544 seguì la battaglia di Cerasole, nella quale restarono sul campo circa dieci mila persone fra l'una e l'altra parte.

  A028000216 

 Nei primi raffigurò i seguaci di Lutero, che in quei giorni faceva grande guasto alla Chiesa, e milioni d'anime strascinava nell'errore; nella nave raffigurò la Chiesa cattolica, la quale ad onta dei suoi nemici, galleggia sempre vittoriosa nel mare di questo mondo, ed i suoi figli couduce sani e salvi al porto del Paradiso.

  A028000217 

 In quel tempo il padre Morelli aveva un nipote di tre anni, il quale era così malconcio nelle gambe, che in niun modo poteva reggersi in piedi, ed inoltre andava sempre di giorno {161 [161]} in giorno perdendo la parola.

  A028000221 

 Queste celesti visioni le avvenivano specialmente nel tempo della sua orazione, la quale era tanto frequente, che ordinariamente non istava che una mezz'ora o al più un'ora, che non si mettesse a pregare, e nell'età più verde e più gagliarda occupava nella preghiera anche una gran parte della notte.

  A028000227 

 Spiegare non si può la pazienza e la rassegnazione, colla quale ella patì {167 [167]} i dolori di questa malattia, ed i suoi frequenti atti d'amor di Dio.

  A028000231 

 Fu intanto ordinata la sepoltura alla quale concorse gran popolo.

  A028000235 

 Nel 1549 ad un certo Lorenzo Morelli venne una malattia per tutta la persona, e singolarmente nelle mani, detta volgarmente fuoco salvatico, la quale, oltre l'aspro dolore che gli cagionava, non gli permetteva di adoperare le mani in nessun modo.

  A028000241 

 Nel borgo di santa Vittoria presso ad Alba venne eretta una cappella in suo onore, nella quale ogni anno ai 4 di settembre si celebrava festa solenne con grande concorso di gente.

  A028000242 

 Le musiche più scelte, i più ricchi apparati, le illuminazioni più splendide, ogni sorta di festa insomma misero in opera per onorare degnamente colei, dalla quale in tante guise erano stati beneficati.

  A028000246 

 Questa divozione e questo culto venne sempre crescendo col passare degli anni, e si trasmise dai padri ai figli, i quali la ricevettero e tuttora la ricevono quale preziosa eredità.

  A028000251 

 Grande è il concorso della gente, la quale per divozione verso la Beata viene a visitare questa ben adorna cappella, e non solo nel giorno della sua festa, ma ogni domenica e festa dell'anno molti illustri personaggi vengono da lontani paesi ad ossequiare la beata Caterina, e a lasciare a' suoi piedi le prove della tenera loro divozione.


don bosco-cenni storici sulla vita del chierico luigi comollo.html
  A029000001 

 Siccome l'esempio delle azioni virtuose vale assai più di un qualunque elegante discorso, così non sarà fuor di ragione, che a voi si presenti un cenno storico sulla vita di colui, il quale essendo visuto nello stesso luogo, e sotto la medesima disciplina che voi vivete, vi può servire di vero modello perché possiate rendervi degni del fine sublime a cui aspirate, e riuscire poi un dì ottimi leviti nella vigna del Signore.

  A029000004 

 Che se scorrendo questo scritto vi sentirete animati a seguire qualcheduna delle accennate virtù, rendetene gloria a Dio, al quale, mentre lo prego vi sia ognor propizio, questa mia fatica unicamente consacro.

  A029000008 

 Dal qual tempo in poi tanto si affezionò a questi due Sacramenti, che nello accostarvisi provava la più grande consolazione; nè mai lasciava sfuggire occasione senza che ne approfittasse; ma siccome per quantunque frequente gli si permettesse l'uso della Comunione non bastava a saziare l'amore onde tutto ardeva per Gesù, trovò modo di provvedervi bellamente colla Comunione Spirituale, al quale proposito anche quando già Chierico trovavasi nel Seminario udivasi più volte a dire: fu per l'insigne opera di s. Alfonso che ha per titolo: visite al SS. Sacramento, che imparai a fare la Comunione spirituale, la quale posso dire essere stato il mio sostegno in tutti i pericoli, cui andava soggetto finché fui vestito da secolare.

  A029000012 

 Crebbe poi questa meraviglia allorchè osservava l'esattezza colla quale interveniva alla scuola, dove appena giunto si metteva al suo posto, nè più mai si muoveva, se non per fare cosa, che il proprio dovere gli prescrivesse.

  A029000013 

 Come poi nel rimanente si diportasse in fatto di studio e di diligenza, io nol saprei meglio esprimere che colle parole stesse dell'ottimo suo Professore, il quale si degnò scrivermi del seguente tenore:.

  A029000014 

 Ella mi chiede che io le dica qualche singolarità in lui osservata, ma quale cosa potrò io dirle che sia più singolare della sua uniformità, e costanza in una età che è tanto leggiera, e vaga di novità e mutazioni? Dal primo giorno che entrò nella mia scuola sino all'ultimo pel corso di due anni egli fu sempre a se stesso uguale, sempre buono, e sempre intento ad esercitare la sua virtù, la sua pietà, la sua diligenza »... Così il suo Professore.

  A029000017 

 Ella ben sa che appartenne ad una classe fra le altre distinta di studenti dati alla pietà, ed allo studio, ma tra questi brillava, e primeggiava il nostro Comollo; mi rincresce che ci tocchi già lamentare la morte del Prefetto delle scuole, il quale e dello studio, e della regolarissima sua condotta anche fuori di collegio potrebbe farne le più belle testimonianze.

  A029000017 

 Per quanto lo comportava la sua classe, l'anno di Rettorica fu nominato a carica, quale si concede solamente a' studenti più distinti per pietà, e studio; si desiderava allora, e si desidera ancora al presente un giovane studente, d'indole, e costumi simile al Comollo Luigi.

  A029000017 

 «Mi ha fatta inchiesta la S. V. di darle notizie di un figliuolo del quale mi è carissima la memoria, e dolcissima cosa il risponderle.

  A029000018 

 Terminati appena gli esercizi di pietà che nei giorni festivi nella capella della congregazione si facevano, ben lungi dall'andarsene al passeggio, o a qualche altro lecito divertimento, egli tosto portavasi al catechismo dei fanciulli solito a farsi nella Chiesa dei PP. Gesuiti, al quale, come pure a tutte le altre sacre funzioni, divotamente assisteva.

  A029000022 

 «Possibile suoleva dire, che io miserabile guardiano di buoi, abbia a diventare Prete pastore delle anime? eppure a niun'altra cosa mi sento inclinazione, questo mi dice il Confessore, mel dice la volontà, solo i miei peccati mi dicono il contrario; n'andrò a subire l'esame, l'esito del quale mi sarà qual arbitro della volontà Divina sulla mia vocazione ».

  A029000032 

 Per amor di virtù anche di questo si volle correggere, e per riuscirvi pregò instantemente un compagno, il quale ogni volta l'avesse veduto nelle succitate posizioni, acremente il dovesse ammonire, e rampognare, dandogli special penitenza.

  A029000039 

 Io tengo presso di me questo discorso, nel quale quantunque siasi servito di alcuni autori, nulla meno la composizione è sua; e vi si scorgono espressi tutti quei vivi affetti onde ardeva il suo cuore verso la gran Madre di Dio.

  A029000047 

 Fu pure in quest'anno che gli cavai il secreto come egli facesse lunghe preghiere senza veruna distrazione; «vuoi che io ti dica, dicevami, come io mi metta a pregare, ella è un'immagine tutta materiale che ti farà ridere: «chiudo gli occhi, col pensiero mi porto entro una grande sala adornata nella maniera la piu squisita, in fondo alla quale si erge un maestoso trono su cui siede l'Onnipotente, dopo di lui tutti i cori dei beati comprensori, quivi mi prostro, e con tutto il rispetto a me possibile faccio la mia preghiera».

  A029000051 

 Ascoltò ancora la santa Messa, dopo la quale venne sorpreso da uno sfinimento di forze, per cui dovette tosto mettersi a letto.

  A029000051 

 Queste cose che dapprima io attribuiva a mero timore dei Giudizi divini, al vedere poi che s'andavano avverando di tratto in tratto, le palesai ad alcuni compagni, quindi allo stesso nostro signor Direttore Spirituale, il quale benchè sulle prime ne facesse poco conto, rimase poi molto maravigliato dacché ne vide gli effetti.

  A029000052 

 Come ebbe parlato col signor Direttore, il quale tosto conobbe alcuni sintomi del peggio di sua malattia, mi diede licenza di passare coll'infermo la notte del 30 marzo precedente al solenne giorno di Pasqua.

  A029000053 

 Non v'era altro passaggio che salire su quella scala, a salire la quale non osava inoltrarmi, temendo essere da {55[55]} que'serpenti divorato; quivi abbattuto dalle angustie, e dagli affanni, privo di forze già veniva meno, quando una donna che io giudico essere la comune nostra Madre, vestita nella più gran pompa, mi prese per mano, fecemi rizzare in piedi e dicendomi di andare con lei s'incamminava qual guida su per quella scala.

  A029000058 

 In questo mentre trovandosi in libertà onde poter ragionare confidenzialmente con un suo amico (giacché gli altri seminaristi erano andati tutti al Duomo) tenne un ragionamento, che per essere tutto pieno di tenerezza e di religiosi sentimenti io trascrivo alla lettera tale quale mi viene presentato «Con voce che indicava particolarità così prese parlare: Eccoci, diceva al suo amico, eccoci adunque prossimi al momento in cui noi dobbiamo per alcun tempo lasciarci, ascolta pertanto i ricordi che un amico può lasciare ad un altro amico.

  A029000060 

 Egli è vero, questi compagni sono pochi, ed è appunto per questo che devesi usare la più guardinga cautela, e trovatine alcuni frequentarli, e formare quella spirituale famigliarità dalla quale si ricava tanto profitto.

  A029000065 

 Così morì il giovine chierico Comollo Luigi, il quale seppe gettare nel suo cuore i semi della virtù nelle più rozze occupazioni, coltivarli in mezzo alle lusinghe del mondo, perfezionarli con due anni, e mezzo circa di chiericato, facendoli venire a tutta maturazione con una penosa malattia, e mentre che ognuno si stimava contento di averlo chi per modello, chi per guida nei consigli, altri per amico leale, egli tutti lasciò nel mondo per andarci a proteggere, come fondatamente si spera, in Cielo.

  A029000065 

 Eranvi altresì due Diaconi che gli leggevano il proficiscere, il quale terminato, mentre l'anima sua si raccomandava alla Vergine Santissima, agli Angeli onde fosse da loro offerta nel cospetto dell'Altissimo, nell'atto che si pronunciavano i nomi di Gesù, e di Maria, sempre sereno, e ridente in volto, movendo egli un dolce sorriso a guisa di chi resta sorpreso alla vista di un maraviglioso, e giocondo {70[70]} oggetto, senza far alcun movimento l'anima sua bella si separò dal corpo volando, come piamente si spera, a riposare nella pace del Signore; le due pomezzanotte prima che sorgesse l'aurora del due aprile 1839 in età d'anni 22 meno 5 giorni.

  A029000070 

 Quivi giunti con lugubre musica, con nero, e pomposo apparato si cantò Messa dal signor Direttore presente cadavere; terminata la quale venne deposto in una tomba preparatagli vicino allo steccato che ne tramezza la balaustrata.

  A029000077 

 L'altro fatto io lo scrivo tal quale mi viene esposto da chi ne fu l'attore, e testimonio oculato.

  A029000077 

 « Un mattino fui chiamato a tutta fretta a raccomandare al Signore l'anima di un mio amico il quale pativa l'ultima agonia.

  A029000078 

 {80[80]} Mi conferma in questa opinione ciò che rilevai dal suo Direttore di spirito, il quale dopo lungo discorso meco fatto sul Comollo, conchiuse che aveva egli conosciuto in lui un Angioletto di costumi, che fervoroso, e divoto di s. Luigi sempre si studiava d'imitarne le virtù; difatti tuttavolta che di questo santo faceva parola, (oltrecchè gli offriva mattina, e sera special preghiera) parlavane sempre con trasporto di contento, e di gioia; anzi gloriavasi perchè ne portava il nome.


don bosco-cenni sulla vita del giovane luigi comollo [2a edizione].html
  A030000001 

 Che se scorrendo questo scritto ti sentirai animato a seguire qualcheduna delle accennate virtù, rendine gloria a Dio, al quale, mentre lo prego ti sia ognor propizio, queste poche pagine unicamente consacro {5 [5]}.

  A030000014 

 Dato che mio padre nol sappia, potrò evitare i castighi di lui, ma non quelli di Dio, il quale vede tutto in cielo, in terra ed in ogni luogo.

  A030000017 

 Da suo zio Comollo, dotto ecclesiastico e parroco di Cinzano, egli aveva imparato questa obbedienza la quale abbraccia, sostiene e conserva tutte le altre virtù; perciò ad ogni cosa egli proponeva sempre quanto l'obbedienza {12 [12]} proponeva.

  A030000023 

 Al quale proposito quando, divenuto chierico, trovavasi nel Seminario, udivasi più volte a dire: « Fu per l'insigne opera di s. Alfonso, che ha per titolo: Visite al SS. Sacramento, che imparai a fare la comunione spirituale, la quale posso dire essere stata il mio conforto in tutti i pericoli, cui andava soggetto negli anni che fui vestito da secolare.

  A030000035 

 Crebbe questa maraviglia allorchè ne osservai l'esattezza nello adempimento dei suoi doreri, e la puntualità colla quale interveniva alla scuola.

  A030000037 

 Da un cuore così ben fatto, da una condotta così ben regolata è facile argomentare, come il Comollo si diportasse in fatto di studio e di diligenza, ed io nol saprei meglio esprimere che colle parole stesse del benemerito suo e mio Professore, il quale si degnò di scrivermi del seguente tenore

  A030000038 

 « Ella mi chiede che io le dica qualche singolarità in lui osservata; ma quale cosa potrò io dirle che sia più singolare della sua uniformità e costanza in una età che è tanto leggiera, e vaga di novità e mutazioni? Dal primo giorno che entrò nella mia scuola sino all' ultimo pel corso di due anni egli fu sempre a se stesso uguale, sempre buono, e sempre intento ad esercitare la virtù, la pietà, la diligenza »... Così il suo Professore.

  A030000041 

 Mi rincresce che ci tocchi lamentare la morte {27 [27]} del Prefetto delle scuole, il professore Robiola, il quale e dello studio, e della regolarissima sua condotta anche fuori di collegio potrebbe dirci molte cose di gloriosa rimembranza.

  A030000041 

 Per quanto lo comportava la sua classe, l'anno di Retorica fu nominato a carica, la quale si concede solamente a' studenti più distinti per pietà e studio.

  A030000041 

 « Mi ha richiesto la S. V. di darle notizie di un figliuolo, del quale mi è carissima la memoria, perciò dolcissima cosa il risponderle.

  A030000044 

 Da queste relazioni ognuno può di leggieri arguire come la condotta del Comollo fosse un complesso di virtù piccole, ma compiute in guisa, che lo facevano universalmente ammirare quale specchio di singoiar virtù.

  A030000063 

 Ne andrò a subire l'esame, l'esito del quale mi sarà quale arbitro della volontà divina sulla mia vocazione.

  A030000068 

 E di lui mi giovai per procedere con sicurezza in quella via, nella quale il Signore mi chiamava.

  A030000077 

 La quale cosa eragli motivo di alta ammirazione, e studiatasi con tutto l'impegno d'imitarlo.

  A030000088 

 » Nel sabato di ogni settimana digiunava per amor della B. V.; e nelle altre vigilie, nel tempo quaresimale, anche prima che fosse per età tenuto, digiunava con tale rigore, e prendeva cibo in sì poca quantità, che un compagno, il quale eragli accanto a mensa, ebbe a dire più volte che il Comollo voleva uccidersi.

  A030000090 

 Un suo collega soleva dire, che il Comollo era per lui una continua predica; che era un miele, il quale raddolciva i cuori, e gli umori anche i più bizzarri.

  A030000092 

 A mensa, in ricreazione, a passeggio sempre mi godo la {57 [57]} compagnia del caro mio zio, il quale sebbene cadente pegli anni è sempre giulivo e lepido, e mi racconta ognor cose una più bella dell'altra, che mi contentano all'estremo.

  A030000094 

 Affezionatissimo quale era a tutte quelle cose, che riguardavano l'ecclesiastico ministero, godeva molto quando vi si poteva occupare, chiaro segno che il Signore lo chiamava allo stato, a cui aspirava.

  A030000097 

 Io tengo presso di me questo discorso, nel quale, quantunque siasi servito di accreditati autori, nulla di meno la composizione è sua, e vi si scorgono espressi tutti quei vivi affetti, di cui ardeva il suo cuore verso la gran Madre di Dio.

  A030000126 

 Chiudo gli occhi, e col pensiero mi porto entro una grande sala, il cui soffitto è sostenuto da innumerevoli colonne, adornata nella maniera più squisita, e in fondo alla quale si alza un maestoso trono, sovra di cui suppongo stare assiso Iddio nella sua infinita maestà; dopo di lui tutti i cori dei Beati comprensori.

  A030000127 

 La quale cosa segna un alto grado di perfezione.

  A030000130 

 Mentre io intraprendo a raccontare le cose riguardanti all' ultima infermità e alla morte del Comollo, stimo bene di ripetere che quanto quivi espongo è quale fu scritto durante la sua malattia e immediatamente dopo la morte: cose tutte lette e rivedute dai superiori del Seminario, e dai compagni che ne furono testimoni oculari, prima che si mandassero alle stampe.

  A030000130 

 È pur bene di notare che un'anima innocente e adorna di tante virtù, quale era quella del Comollo, direbbesi nulla dover paventare l'avvicinarsi dell'ora della morte.

  A030000131 

 Ascoltò ancora la S. Messa, dopo la quale venne sorpreso da uno sfinimento di forze, per {71 [71]} cui dovette tosto mettersi a letto.

  A030000131 

 Queste cose che dapprima io attribuiva a mero timore dei giudizi divini, al vedere poi che si andavano avverando di tratto in tratto, le palesai ad alcuni compagni, quindi allo stesso nostro signor Direttore Spirituale, il quale, benchè sulle prime ne facesse poco conto, rimase poi molto maravigliato dacchè ne vide gli effetti

  A030000144 

 Egli è vero, che son pochi, ma appunto per questo devesi usare massima cautela nel cercarli, e trovati frequentarli, formando con essi quella spirituale amicizia, dalla quale si ricava tanto profitto.

  A030000148 

 Queste parole furono pungenti strali al cuore dell'addolorata sua madre, la quale tanto amava un figlio così amabile, e da cui ella pure era tanto amata.

  A030000175 

 Così morì il giovine chierico Comollo Luigi, il quale seppe gettare nel suo cuore i semi della virtù nelle più rozze occupazioni, coltivarli in mezzo alle lusinghe del mondo, perfezionarli con due anni e mezzo circa di chiericato, facendoli venire a tutta maturazione con una penosa malattia.

  A030000175 

 Eranvi altresì due diaconi Don Sassi e Don Fiorito, che gli leggevano il proficiscere, il quale terminato, mentre gli si raccomandava l'anima alla Vergine Santissima, agli Angeli onde fosse da loro offerta nel cospetto dell' Altissimo, nell' atto, che si pronunciavano i santi nomi di Gesù e di Maria, sempre sereno e ridente in volto, movendo egli un dolce sorriso a guisa di chi resta sorpreso alla vista di un maraviglioso e giocondo oggetto, senza fare alcun movimento, l'anima sua bella si separò dal corpo volando, come piamente si spera, a riposare nella pace del Signore.

  A030000180 

 L'altro professore il Teologo Arduino la sera venne pure nella scuola, ma invece della solita spiegazione fece un patetico discorso sulla morto del Comollo, nel quale discorso diceva essere ben giusto il dolore, che ognuno esternava per la perdita di sì amato compagno, ma doversi dall'altro canto ognuno di noi rallegrare nella dolce speranza, che una vita sì edificante, una morte sì preziosa dovesse averci procurato un protettore in cielo.

  A030000181 

 Giunti in Chiesa con lugubre musica, con pomposo apparato si cantò messa dal signor Direttore presente cadavere; terminata la quale, venne deposto in una tomba preparatagli vicino allo steccato che ne tramezza la balaustrata, quasi che quel Gesù Sacramentato, verso cui mostrò tanto amore e col quale sì volentieri si tratteneva, vicino pure lo volesse anche dopo morte.

  A030000186 

 Mi conferma in questa opinione ciò che rilevai dal suo Direttore di spirito, il quale, dopo lungo discorso meco fatto sul Comollo, conchiuse, che aveva egli conosciuto in lui un angioletto di costumi, che fervoroso e divoto di s. Luigi sempre si studiava d'imitarne le virtù.

  A030000186 

 Nel decorso di questo ragguaglio poco si parlò della virtù della modestia che era appunto quella, la quale in modo particolare caratterizzava il Comollo.

  A030000187 

 Questa visita straordinaria venne fatta ad un compagno, col quale {104 [104]} esso Comollo era stato in amicizia mentre viveva.

  A030000187 

 Simil cosa allora si fece come una puerilità, senza conoscerne l'importanza; tuttavia tra di noi si ritenne sempre sul serio quale sacra promessa e da mantenersi.

  A030000187 

 « Nelle nostre amichevoli relazioni, seguendo ciò che avevamo letto in alcuni libri, avevamo pattuito fra di noi di pregare l'un per l'altro, e che colui, il quale primo fosse chiamato all'eternità, avrebbe portato al superstite notizie dell'altro mondo.

  A030000188 

 Il suo avvicinarsi non era sensibile in modo da potersi misurare il diminuirsi delle distanze, ma lasciava un' incertezza quale lascia una vaporiera, della quale talora non si può conoscere il punto ove si trova nella sua corsa, se si è costretti a giudicare dal solo fumo che si stende per l'aria.

  A030000196 

 L'altro fatto io lo scrivo tal quale mi viene esposto da chi ne fu l'attore, e testimonio oculare.

  A030000196 

 « Un mattino fui chiamato in tutta fretta a raccomandare al Signore l'anima di un mio amico, il quale pativa l'ultima agonia.

  A030000197 

 L'ultimo fatto io stimo bene di esporlo tale quale fu scritto dalla persona, che ha ricevuto il celeste favore, e che dichiara di riconoscerlo dal Signore ad intercessione del Comollo.

  A030000199 

 Secondo la promessa fatta nello scorso autunno alla S. V. M. Rev., la quale si fa premura di registrare i fatti storici succeduti prima e dopo la morte del chierico Luigi Comollo, mi reco a dovere, sebben tardi, di renderla informata d'un fatto, che mi successe nell'anno 1845, rinnovato nel 1846 e parimente nell'ora scorso mese di agosto corrente anno 1847.

  A030000200 

 Molestato da certa acuta malattia, la quale da molti anni ad una certa data stagione dell'anno {111 [111]} viemmaggiormente inviperiva, con maggior violenza ne fui sorpreso nel mese di ottobre e novembre 1845, a segno che malgrado tutti i suggerimenti dell'arte medica, e specialmente immaginati dai celebri sig. Cavalieri Professori Riberi e Gallo, senza far parola di varii altri di egual merito, la cosa ciò nonostante rendevasi sempre peggiore ed insopportabile, tal che già dichiaravasi irrimediabile.

  A030000201 

 In una notte adunque di detto mese di novembre 1845, come dissi, giacendo in letto secondo il solito, e quasi sfinito, più seriamente che mai pensavo al tristo caso in cui mi trovavo ridotto, ed al fine a cui io mi vedevo esposto; ed addormentandomi alquanto sul far del giorno, dopo una trista notte passata, non so se svegliato o che me lo credessi, il fatto si è che mi sentii pronunziare all'orecchio: E perchè non pensi a Luigi Comollo, il quale ti potrebbe aiutare in questa tua critica circostanza? E nient' altro intesi se non che mi trovai realmente svegliato.

  A030000204 

 Infatti rinnovando la stessa promessa con essermi tosto dalla S. V. M. Rev. presentato, libero come prima mi trovai dall'affezione sopravvenutami... Ma siccome la S. V. M. Rev. {113 [113]} in certo modo mi obbligò di farle la narrazione genuina del fatto occorsomi, ed io, dopo averne accettato l'incarico, non l'ho poi eseguito, incontrai la terza volta e pochi giorni sono la stessa malattia; la quale facendosi ogni giorno più seria, opinai ciò derivare dal non aver adempito all'obbligo assuntomi... Ed invero avendo ieri rinnovato la mia protesta col dire che se oggi mi sentivo meglio, avrei senza ritardo esposto alla S. V. M. Rev. il fatto intiero occorsomi, ottenni per ben la terza volta un notabile miglioramento, e posso dire esservi tutta la certezza di guarigione d'una malattia, della quale sicuramente l'arte medica non m'avrebbe al certo potuto liberare.


don bosco-cenno biografico sul giovanetto magone michele.html
  A031000007 

 Ma tra quelle grida rendevasi notabile una voce che distinta alzavasi a dominare tutte le altre; era come la voce di un capitano, che ripttevasi da compagni ed era da tutti seguita quale rigoroso comando.

  A031000033 

 - Bisogna che io faccia qualche cosa, ma non so quale.

  A031000037 

 Prendi, gli dissi, prendi questa medaglia, domani va da D. Ariccio tuo vice-paroco; digli che il prete il quale le l'ha donata desidera delle informazioni sulla tua condotta.

  A031000038 

 Prese egli con rispetto la medaglia; ma quale è il vostro nome, di qual paese siete, D. Ariccio vi conosce? Queste ed altre cose andava dimandando il buon Magone, ma non ho più potuto rispondere, perchè essendo giunto il convoglio della ferrovia, dovetti montare in vagone alla volta di Torino.

  A031000090 

 Giovani miei, ricordatevi che il confessore è un padre, il quale desidera ardentemente di farvi tutto il bene possibile, e cerca di allontanare da voi ogni sorta di male.

  A031000093 

 Confidate anche nelle preghiere del confessore il quale nella santa messa prega ogni giorno pe' suoi penitenti, affinchè {26 [180]} Dio loro conceda di fare buone confessioni e possano perseverare nel bene; pregate anche voi per lui.

  A031000109 

 Ebbi per altro non poco a maravigliarmi del suo totale cangiamento si nel fisico che nel morale; ed una cotale insolita gravità mista ad un'aria che lo faceva comparire nella fronte e nello sguardo piuttosto serio; la quale cosa indicava che il cuore di lui era in grave pensiero.

  A031000165 

 Ho voluto corredare questo fatto con più minute circostanze sia perchè esso rende sempre più luminosa la carità di Magone, sia perchè si volle trascrivere nella sua integrità quale me lo esposo il compagno che vi ebbe parte.

  A031000181 

 Ci recammo dal cav. Marco Gonella, il quale con bontà suole accogliere i nostri giovani tutte le volte che sono di andata o di ritorno da Castelnuovo di Asti.

  A031000196 

 In quanto alla pietà egli era giunto ad un grado che nella sua età io non avrei saputo quale cosa aggiungere o quale cosa {65 [219]} togliere per fare un modello alla gioventù.

  A031000255 

 Quale cosa in questo memento ti reca maggiore consolazione di quanto hai fatto nella tua vita? {81 [235]}.

  A031000266 

 Fattosi giorno la buona genitrice di Michele voleva recarsi nella camera del figliuolo per averne notizie; ma quale non fu il suo dolore quando fu prevenuta che egli era morto! Quella donna cristiana stette un momento immobile senza proferire parola, nè dare un sospiro, quindi proruppe in questi accenti: Dio grande, voi siete padrone di tutte le cose... Caro Michele, tu sei morto... io piangerò sempre in te la perdita di un figliuolo; ma ringrazio Dio che ti abbia concesso di morire in questo luogo con tale assistenza; di morire di una morte così preziosa agli occhi del Signore.

  A031000285 

 Quale consolazione in quegli estremi e pericolosi momenti se altri pregherà per l'anima nostra! Quale dolce memoria delle nostre preghiere, e delle opere fatte in vita da noi per gli agonizzanti.


don bosco-cenno istorico sulla congregazione di s. francesco di sales [1874].html
  A032000022 

 Quale cosa osservate particolarmente nell'accettazione dei soci?.

  A032000030 

 Con quale frequenza si accostano alla Confessione?.


don bosco-chi e d. ambrogio.html
  A033000031 

 - Perchè un uomo di spirito non può stimare una persona, la quale come D. Ambrogio non fa altro che andar da un paese all'altro {6 [250]} a leggere la vita, come si dice al terzo, al quarto: una persona come si deve non farebbe questo mestiere per tutto l'oro del mondo.

  A033000057 

 - Perchè la sua dottrina è contraria a quella della Chiesa, la quale è infallibile per la promessa che le ha fatta Gesù Cristo di essere con lei per tutti i giorni sino alla consumazione dei secoli

  A033000057 

 [7]; e la quale viene perciò dallo Spirito Santo chiamata colonna e sostegno della verità

  A033000061 

 - Ebbene io te lo spiego; se tu per esempio avessi un figlio, al quale uno dicesse: tuo padre è cattivo, tuo padre è avaro, tuo padre vuole solo farti lavorare, tu non devi ascoltarlo tuo padre....


don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html
  A034000002 

 S timo essere mio gravissimo dovere lo esporre a Vostra Eminenza Rma e per essa alla S. Congregazione dei Vescovi e Regolari lo stato delle cose della Congregazione di S. Francesco di Sales istituita dal molto Rev. Sacerdote Gio. Battista Bosco mio diocesano; riguardo alla quale mi premerebbe assai di intendere da Vostra Eminenza, se essa debba riguardarsi come già approvata dalla S. Sede e perciò già ammessa a godere dei diritti e privilegi dei Regolari: oppure debba essere considerata come una Congregazione che solo gode della benevolenza della S. Sede, e quel tanto de privilegi che già le fu concesso debbe aversi solo in conto di cosa provvisoria ad experimentum e non mai da estendersi in generale ai privilegi dei Regolari.

  A034000003 

 Imperocchè quivi mancano le Regole necessarie per un buon Noviziato, senza {12 [348]} del quale non vi saranno mai di regola, ordinaria dei buoni Religiosi, e conseguentemente la Congregazione non presenterà mai dei motivi da sperarne solidità:e prosperità per l'avvenire.

  A034000003 

 Q uesta Congregazione si formò col consenso dell' Arcivescovo di Torino Mons. Luigi Fransoni: proseguì col consenso del suo Successore Mons. Alessandro Riccardi: ed ha il mio consenso; che anzi desidero di tutto cuore che essa prosperi e duri al bene dell'istruzione ed educazione cristiana della gioventù: ma le sue Regole finora non furono approvate nè da me, al quale non fu chiesta tale approvazione, nè da alcuno de' miei Predecessori.

  A034000006 

 Ma frattanto manca il patrimonio: e quale educazione, quale istruzione si è ricevuta? E questa in armonia con quella che si dà nella Diocesi? Fosse almeno stato ilSig. D. Bosco, il quale esaminò, e prima di esaminare, formò quei soggetti: tua no: furono altri in cui non è nè la mente, nè l'occhio nè lo spirito di D. Bosco.

  A034000006 

 Quand'io era a Saluzzo, un mio diocesano fu ordinato in questa Congregazione, il quale brevissimo tempo dopo fu cacciata via perchè scoperto infetto di intemperanza nel bere: e tale esso è ancora presentemente.

  A034000007 

 {14 [350]} da Torino lo manda a Vatuzze nella diocesi di Savona, o ad Alasso nella diocesi di Albenga; questo giovane mentre fa il maestro, studia la Teologia; e poi a tempo debito viene presentato da D. Bosco a quel Vescovo, il quale senza altra informazione me lo Ordina: e il giovane Ordinato, tosto compiti i suoi tre anni de' voti, ritorna a casa ed è Sacerdote senza che il suo Vescovo diocesano siavi entrato per nulla, anzi l'avesse giudicato inabile.

  A034000022 

 Avendo esaminato il detto Libro di Costituzioni, ho dovuto prima verificare il modo nel quale sono state eseguite le correzioni ingiunte dalla S. Sede.

  A034000024 

 Ora si è bensì cambiata la lettera delle Costituzioni; ma vi è stato sostituito un articolo il quale in sostanza contiene implicitamente lo stesso, anzi aggiunge qualche cosa di più.

  A034000024 

 li Superiore generale dell' Istituto dei quale ora si tratta, ebbe già dalla S. Sede qualche indulto per dare le Dimissoriali ad un numero limitato di Ordinandi: ma non sembra opportuno che questa licenza venga iscritta a titolo di facoltà generale nelle Costituzioni.

  A034000029 

 10°, in quanto si prescriveva di aggiungervi il nome del Rettore innanzi al quale si emette la professione.

  A034000042 

 a pluralità dei suffragi, e con iscrutinio di ballottaggio al quale partecipano i soli pochi elettori presenti nella casa dove si la l'elezione.

  A034000043 

 Non si vede nessuna ragione per questa preferenza della quale si potrebbero giustamente lagnare i professi perpetui delle altre case; onde sarebbe forse opportuno che il Capitolo generale venisse composto secondo il solito: del Superiore generale, del Consiglio generale, dei Rettori delle case particolari e di un Deputato di ciascuna di queste case, da eleggersi a scrutinio secreto e maggioranza assoluta dai professi delle medesime.

  A034000045 

 F cosa insolita che il Superiore generale possa designare il Vicario, il quale in caso di morte del medesimo, governi l'Istituto fino al Capitolo elettivo.

  A034000049 

 - Si opina di significare che il Maestro dei Novizi non deve esercitare verun altro impiego od officio, nè fare parte del Consiglio, al quale però deve intervenire con il solo volo consultativo, quando si tratta dei noviziato e dei Novizi.

  A034000049 

 Si stabilisce per maestro de' Novizi il Direttore spirituale ossia Catechista, il quale oltre l'essere Consigliere generale (p.

  A034000054 

 Oltre il vestiario, e la pensione alimentaria per il tempo dei noviziato, si esige dai Novizi una somma di trecento Lire da pagarsi dopo il noviziato e avanti la professione - Si dovrebbe forse togliere questo ultimo punto il quale sembra affatto contrario alle leggi canoniche circa gli Istituti di uomini (p.

  A034000060 

 Oltre il Capitolo Generale elettivo, il quale non ha luogo se non ogni dodici anni, la S. Sede suole esigere che ogni triennio si tenga un capitolo generale per gli affari più rilevanti dell' Istituto; e che gli atti di tutti i Capitoli elettivi o di affari, siano trasmessi alla S. Congregazione dei Vescovi e Regolari per essere esaminati ed approvati.


don bosco-conversazioni.html
  A035000036 

 E costoro non sono ancora che gente, la quale per lo più impara la scienza della Religione ai passatempi ed ai caffè.

  A035000120 

 Ciò che mi fa specie si è non avere alcun fatto il quale dimostri che gli Apostoli abbiano confessato.

  A035000141 

 Per questo terzo secolo aggiungo ancora quanto dice S. Cipriano, il quale espone il modo di confessare le colpe ed il gran fervore con cui i cristiani del suo tempo confessavano i loro peccati; quindi continua: «confessi ciascuno di voi, ve ne prego, fratelli dilettissimi, confessi il suo peccato, mentre siete in vita, mentre è tempo per la confessione.

  A035000142 

 Conchiudo questo trattenimento colle parole dì S. Ambrogio, il quale visse nel quarto secolo della Chiesa.

  A035000161 

 Tuttavia voglio ancora riferirvi un fatto tale quale è raccontato da S. Ireneo, che fiorì nel secondo secolo, e fu discepolo di S. Policarpo, il quale conversò con S. Giovanni Evangelista, e però in tempi purissimi della Chiesa antica.

  A035000189 

 Così che non istabilirono la confessione, la quale esisteva già prima di loro, ma stabilirono solamente l'obbligazione {60 [204]} di non lasciar passare un anno senza accostarsi al Sacramento della Penitenza e della Comunione.

  A035000202 

 Un altro protestante di nome Gibbone, dopo aver attentamente considerato ciò che si dice intorno alla pratica della confessione de' primi tempi, fu costretto a dichiarare: «L'uomo istrutto «non può resistere all'evidenza storica, «la quale stabilisce che la confessione «fu uno dei principali punti di credenza «della Chiesa in tutto il periodo dei «quattro primi secoli» cioè nel corso di quattrocento anni che seguirono dopo Gesù Cristo.

  A035000208 

 Costoro debbono essere da noi compatiti nella loro ignoranza, quindi dobbiamo animarli ad istruirsi sopra una materia così importante, e se il tempo lo permette, far loro osservare come gli stessi gentili e pagani, e assai meglio gli ebrei ebbero sempre in uso la confessione, la quale fu da G. C. elevata alla dignità di Sacramento, praticata dai tempi degli Apostoli fino ai nostri giorni.

  A035000240 

 Debbo però farvi notare che i più dotti Rabbini antichi e moderni vanno d'accordo sul precetto della Confessione, da farsi al sacerdote, tale quale fu comandata da Mosè.

  A035000241 

 Però la legge antica essendo una figura di quanto dovea compiersi alla venuta del Messia, era perciò riserbato a G. C. l'innalzare la confessione alla dignità di Sacramento; col quale Sacramento applicando alle anime nostre i meriti della sua passione e morte, ci ha somministrato un mezzo assai facile per ottenere il perdono dei peccati e conseguire la vita eterna.

  A035000247 

 Faccia costui la sua confessione, e poi vedrà da quale peso, da quali angoscie si sentirà liberato.

  A035000272 

 Tutto va bene: quasi quasi mi risolvete di andarmi a confessare, nè saprei quale cosa opporre se non quella che si dice comunemente, cioè che quelli che si confessano sono peggiori degli altri.

  A035000312 

 Ma l'altro instando nella dimanda, il prete senza dir nulla, dà di pìglio ad una sedia e in atto minaccioso va gridando; volete fare gli assassini? Ciò dicendo vibrò un colpo col quale poco mancò che rompesse la testa a chi aveva fatte tante importune dimande.

  A035000351 

 Che sia possibile confessarsi bene anche {103 [247]} in punto di morte, ve lo concedo, ma che ciò accada ordinariamente, ve lo nego, eccetto che vogliate dire, che colui il quale non può portare un peso quando è sano e robusto, vogliate supporlo capace di portarlo quando è sfinito di forze ed oppresso da grave malattia.

  A035000376 

 Presentemente il Desanctis lavora per la Società Evangelica italiana, senza però sapere a quale Chiesa, a quale comunione di credenti appartenga.


don bosco-conversione di una valdese.html
  A036000002 

 Noi preghiamo e supplichiamo caldamente tutti coloro, cui sta a cuore la conservazione della religione dei loro padri, ad unirsi a noi per difendere la Fede, il più bel dono che ci abbia fatto la Divina Misericordia, ad aiutarci, colla loro opera, alla diffusione delle LETTURE CATTOLICHE, che appunto si pubblicano per far conoscere gli errori che propagansi, e perchè si conservi intatta nelle nostre popolazioni la Fede cattolica, la quale sola ha il carattere della verità, e fuori della quale è impossibile piacere a Dio e salvarsi.

  A036000015 

 Nella confessione di nostra fede, il sig. Bert, nel Libro di famiglia, mi dice, che noi crediamo nella Chiesa di G. C, la quale non può venir meno, né essere annullata; e intanto egli stesso, nel principio del medesimo libro, mi dice, che per nove secoli nulla si sa dei Valdesi, e per mille e cinquecento anni nulla si sa de'Protestanti.

  A036000016 

 Inoltre i valdesi gridano contro al Romano Pontefice, che pur è un uomo, il quale ha studiato, e poi stanno soggetti ed ubbidienti alla Regina d'Inghilterra, che la fa da Papessa.

  A036000033 

 Il penitente ascolta sempre ciò che gli dice il pastore, il quale finisce così: Poiché, mio fratello, il Signore Iddio vi ha ricevuto nella sua grazia, siate vigilante per l'avvenire, vigilate e pregate continuamente, per timore che il demonio, il mondo e la carne vi facciano ricadere nel peccato.

  A036000049 

 Mi fate molto piacere se pregate per me: ma intanto io non so a quale partito appigliarmi.

  A036000087 

 Gli antecessori dei Vescovi di Pinerolo vanno solo ad una certa antichità, poi vanno ad unirsi con un Vescovo mandato dal Sommo Pontefice, dal medesimo Gesù Cristo stabilito Capo della sua Chiesa, ed al quale Romano Pontefice tutti i Vescovi cattolici furono in {20 [278]} ogni tempo uniti, in ogni tempo da lui dipendenti.

  A036000088 

 «Chi siamo noi, egli diceva, e quale autorità possiamo noi arrogarci da noi medesimi? Niuna.

  A036000096 

 [2], sebbene ci siano argomenti certissimi, che ci fanno sicuri che prima di Pietro Valdo, il quale visse sul finire del secolo XII, non siasi mai parlato di Valdesi.

  A036000131 

 Ciò nonostante, i parenti vedendola dei continuo con sembiante malinconico, e per soprapiù divenire ogni giorno più magra e sfinita, vollero indagare quale ne potesse essere la cagione.

  A036000171 

 Ma io temo, che tu abbi qualche pena segreta, la quale non osi manifestare ad altri.

  A036000184 

 Ciò detto, il ministro si pose a passeggiare per la camera, poscia dicendo a Giuseppa che attendesse alquanto, si ritirò in un'altra camera, pensando a qual partito appigliarsi per conoscere la segreta intenzione di lei, poiché si potè accorgere che essa aveva in cuore qualche grave risoluzione, la quale non gli voleva palesare.

  A036000188 

 - Ad ogni modo, io racconto il fatto tale quale mi fu riferito da Giuseppa, e dai parenti che l'udirono più volte dalla bocca stessa del ministro.

  A036000188 

 Certo è che, quando taluno è magnetizzato, è un {44 [302]} vero sonnambulo, il quale risponde a quanto gli si domanda; e dicesi che non siavi cosa segreta, buona, o rea la quale non manifesti al magnetizzatore quando ne sia interrogato.

  A036000188 

 Io non saprei dire fin dove possa giungere la forza di questo fluido magnetico: il quale altro non è, che un sottilissimo vapore, che, mediante certe formalità, si può comunicare da uno ad un altro.

  A036000189 

 Ritornato il ministro nella camera di prima, diè mano all'opera; e cominciò a guardar Giuseppa con uno sguardo fisso, poscia, gesticolando, lanciava colla mano il magnetismo in faccia alla ragazza, mentre la quale stava rimirando a che tendessero quei gesti, rimase assopita e diventò sonnambula.

  A036000282 

 Bisogna prendere le cose bel bello, altrimenti si viene a qualche eccesso, il quale io non vorrei: perchè se ella trova ostacoli per questo suo disegno, è decisa di fuggire di casa.

  A036000293 

 A tali parole il padre voleva avventarsi per darle uno schiaffo, ma ne fu rattenuto dallo stesso ministro, il quale continuò così.

  A036000320 

 Intanto sua madre la prenda alle buone per quanto può, e procuri di saper quale sia il motivo principale che la risolve a farsi cattolica; perchè io temo che sotto all'apparenza di religione ci si nasconda qualche altro motivo ben diverso.

  A036000320 

 Tutti accondiscesero al suggerimento del ministro, il quale, cruciato di quanto era avvenuto, si ritirò immediatamente a sua casa.

  A036000321 

 Cominciando da {60 [318]} Lutero che violò i voti sacri, e solenni per ammogliarsi pure con una monaca legata dai voti sacri; possiamo venire da un apostata ad un altro, fino al famoso De-Sanctis, il quale, prima di apostatare era già promesso con una protestante, che difatti dopo la sua apostasia sposò e con cui vive presentemente con orribile scandalo, quale si è quello che dà un sacerdote cattolico, che abbandona quella religione, che per voto e per giuramento, qual ministro, dovea difendere, per abbracciarne un'altra, che gli permettesse una vita libera e licenziosa.

  A036000339 

 Ma parmi, che il nostro pastore abbia già detto qualche cosa a questo riguardo, vale a dire, che il presidente di questa grande società, il capo di questo gran corpo è Gesù Cristo, il quale per mezzo dello Spirito Santo dal cielo governa la sua Chiesa.

  A036000351 

 Per buona ventura eravi intorno a quella casa un pergolato formato da una grossa vite, la quale da terra elevandosi quasi fino al poggiuolo di legno, ove metteva la finestra della camera di Giuseppa, le avrebbe somministrato mezzo a discendere; ma vi mancava lo spazio di un trabucco, (circa tre metri) e Giuseppa non aveva alcuna fune, nè altro onde potersi calare.

  A036000383 

 Allorché io posi piede nel Catecumenato, mi parve, dice Giuseppa, di entrare in un paradiso terrestre; era quale persona che, sbattuta da furioso temporale, giunge in sicuro domicilio; qual persona che, dopo aver corso molto tempo per oscura selva, giunge in ameno giardino; qual persona che, uscendo da oscura e profonda voragine, giunge a rimirar la luce del mezzodì.

  A036000387 

 Una delle più importanti funzioni è certamente l'abiura, la quale consiste in una formale e pubblica rinuncia dell'eresia, facendo in pari tempo una professione delle verità della Chiesa Cattolica.

  A036000391 

 Allora il prelato intonò il Veni Creator, finito il quale, fece un breve ma commovente discorso, in cui espose i sommi pregi della Cattolica Religione, e gl'irrefragabili argomenti sopra cui essa è fondata, e conchiudeva con queste parole, che rimasero vivamente impresse nella mente di Giuseppa: Coraggio, o giovane fortunata, il Signore volse specialmente la sua misericordia sopra di voi, a preferenza di tanti vostri parenti ed amici, i quali sgraziatamente vivono nelle tenebre dell'ignoranza della vera Religione.

  A036000397 

 prende il libro e legge la seguente professione di fede quale si trova nel Pontificale Romano, e nel mentovato Sinodo di Pinerolo.

  A036000398 

 Io Giuseppa credo con ferma fede, e professo tutti e singoli gli articoli contenuti nel simbolo della fede, del quale si serve la Santa Romana Chiesa, cioè: credo in un solo Dio Padre, Onnipotente, Creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili, ed invisibili.

  A036000409 

 Fatta la professione di fede, il prelato presentò il libro de'Vangeli a Giuseppa, la quale mettendo la mano destra sul medesimo libro disse: Io Giuseppa prometto e giuro sovra questi Santi Evangeli di Dio di serbare e confessare inviolabilmente fino all'ultimo momento della mia vita coll'aiuto di Dio questa cattolica fede pura ed intiera, fuori della quale nissuno può esser salvo, e di cui presentemente faccio professione senz'alcuna violenza; e per quanto mi sarà possibile, procurerò ch'essa sia custodita, insegnata, predicata da coloro {89 [347]} che mi saranno soggetti, o la cui cura mi sarà affidata.

  A036000457 

 Voi volete una religione comoda, la quale lasci la gente in libertà di far quello che ognuno vuole; ma sappiate, che nè gli ubbriaconi, nè i ladri, nè gli adulteri, nè altra gente di simil fatta entrerà nel regno de'cieli: vi prego però a prescindere di disputare ulteriormente, perchè voi perdete il tempo.

  A036000461 

 Nel senso, che la religione protestante è una religione più comoda e più favorevole alle passioni: ma io credo che voi non saprete additarmi un solo cattolico, il quale siasi fatto protestante per condurre una vita più buona.

  A036000469 

 Noi intanto, o cattolici, al vedere tante persone dotte e virtuose ad affrontare le più gravi difficoltà per abbandonare il protestantismo e farsi cattolici, per condurre una vita migliore, e per assicurarsi la loro eterna salvezza, quali grazie non dobbiamo rendere alla bontà di Dio di essere stati creati e conservati in questa medesima religione? quale costanza non dobbiamo mostrare per mantenerci fedeli e fervorosi cattolici fino alla morte? quale sollecitudine non dobbiamo noi darci per osservare i precetti che questa santa Madre Chiesa impone a noi suoi figli?.


don bosco-cooperatori salesiani [1877].html
  A038000011 

 La quale indulgenza per modo di suffragio potranno eziandio applicare a quelle anime de'Fedeli, che unite a Dio in carità abbiano già emigrato da questa vita.

  A038000011 

 ogni di maggior incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso già ascritti a questa società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perciò non poterono ciò fare almeno {10 [348]} contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no almeno col cuore e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi socii, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia, di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, riceveranno il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e quella stessa Chiesa od Oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzerdnno pie preghiere a Dio per la concordia de'Principi Cristiani per la estirpazione delle eresie, per la conversione de'peccatori, per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimente l'Indulgenza Plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.


don bosco-corona dei sette dolori di maria.html
  A039000177 

 Ma sai quale fu la spada più penetrante che in questa circostanza la trafisse? Fu il considerare l'ingratitudine con cui il diletto suo Figlio sarebbe stato contraccambiato dagli uomini.

  A039000177 

 Ora riflettendo che, per cagione de'tuoi peccati sei miseramente nel numero di questi tali, ah! gettati a'piè di questa Madre Addolorata e dille piangendo così (ognuno s'inginocchia): Deh! Pietosissima Vergine, che provaste un sì acerbo spasimo nel vostro spirito vedendo l'abuso quale io indegna creatura avrei fatto del sangue del vostro amabile Figlio, fate, sì fate per il vostro afflittissimo {28 [28]} Cuore, che io in avvenire corrisponda alle Divine Misericordie, mi approfitti delle celesti grazie, non riceva invano tanti lumi e tante inspirazioni che voi vi degnerete ottenermi onde abbia la sorte di essere nel numero di coloro per i quali l'amara passione di Gesù saia di eterna salvezza.

  A039000189 

 Essa non badando agl'incomodi, alla stanchezza, a'pericoli andò raminga tre giorni continui per le contrade della Giudea, ripetendo quelle parole di desolazione: forse alcuno ha veduto {33 [33]} colui che veramente ama l'anima mia? Ah! che la grande ansietà con cui lo andava ricercando, le facea immaginare ad ogni momento di vederlo, o di ascoltarne la voce: ma poi conoscendosi delusa, oh come si raccapricciava e più sensibile provava il rammarico di una tale deplorabilissima perdita! Confusione grande per le, o peccatore, il quale avendo tante volte smarrito il tuo Gesù co'gravi mancamenti commessi, non ti desti alcuna premura di andarlo a ricercare, chiaro segno, che poco o niun conto fai del prezioso tesoro della Divina amicizia.


don bosco-daniele e i tre suoi compagni in babilonia.html
  A041000125 

 Io conosco il figlio d'un mio amico, il quale reo per aver rubato un oggetto del valor di {59 [171]} cinque soldi, fu condotto in prigione, e vive là, disonore della patria, cordoglio dei parenti: obbrobrio dei suoi compagni! Quel Delpero che fu giustiziato l'anno scorso cominciò da un furto di dodici soldi, e andò a finire sopra un patibolo.


don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html
  A042000022 

 " {9 [385]} Faceva seguito allo schema il Regolamento dei Capitoli Generali fatto appositamente per questa circostanza, il quale approvato dal Capitolo medesimo, servirà anche per le radunanze in avvenire.

  A042000025 

 Si tratta di prendere le nostre regole, e di osservare, quale cosa si possa e si debba stabilire per ridurle in pratica uniformemente in tutte le nostre case presenti, e future.

  A042000133 

 Per quelli che gli fossero strettamente necessari ne ottenga prima speciale licenza dal Superiore, il quale in questo caso può permettergli di portarseli seco, ed usarli, finchè non siasi altrimenti provveduto.

  A042000138 

 Gli ammalati coi voti triennali non sono a carico della Congregazione, se non durante il triennio, dopo il quale, se la sanità non comporta di continuare, si possono rinviare.

  A042000143 

 Gl' infermicci siano affidati al Catechista, il quale penserà a trattenerli in qualche leggiero lavoro letterario, scientifico o materiale, che li tenga occupati, senza pregiudicare al loro stato sanitario.

  A042000182 

 Non mai si accetti alcuno il quale sia stato espulso da qualche seminario, collegio, congregazione, od istituto educativo per ragione d' immoralità.

  A042000189 

 Nei casi di grave bisogno si ricorra all' Ispettore, il quale giudicherà quando sia da farsi eccezione.

  A042000191 

 In ogni casa vi sarà un assistente pei chierici professi, il quale per regola ordinaria dovrà essere il Catechista.

  A042000211 

 d) Se si abbia comodità di adempiere le pratiche religiose e quale sollecitudine si pone in eseguirle.

  A042000213 

 f) Con quale frequenza e divozione si vada ai SS. Sacramenti.

  A042000240 

 Ma non si ommetta mai di fare ogni mese 1' esercizio della Buona Morte, nella quale occasione anche gli alunni esterni siano invitati ad accostarsi ai SS. Sacramenti della Confessione e della Comunione.

  A042000285 

 Dovendosi fare qualche spedizione, se ne dia avviso al destinatario, il quale, confrontata la merce colla fattura, ne accuserà ricevuta con cartolina stampata appositamente.

  A042000289 

 Il danaro sia inviato al Direttore od al Prefetto, indicando a quale debito intenda di soddisfare.

  A042000308 

 Non si eseguiscano mai costruzioni senza espressa autorizzazione dell' Ispettore, il quale all' uopo ne conferirà col Rettor Maggiore.

  A042000377 

 Egli è un padre, un amico, il quale va a fare la sua visita per aiutare e consigliare i suoi confratelli e per trattare coi Direttori le cose da provvedersi 0 rinnovarsi pel bene delle case.

  A042000391 

 Per {84 [460]} l' accettazione però potrà delegare il Prefetto, il quale opererà in questo a nome del Direttore.

  A042000413 

 È stabilito uno storico della Congregazione, il quale avrà cura di raccogliere le epoche, le difficoltà, gli appoggi che si ebbero, i documenti relativi alle autorità civili ed ecclesiastiche, procurando di dar ragione dei fatti e di collegare le cose che ai medesimi si riferiscono.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A043000023 

 Egli è come un padre, un amico, il quale va a fare visita per aiutare e consigliare i suoi Confratelli e per trattare coi Direttori le cose da provvedersi e rinnovarsi pel bene delle case.

  A043000032 

 Per quelli che gli fossero strettamente necessari ne ottenga prima speciale licenza dal Superiore, il quale in questo caso può permettergli di portarseli seco, ed usarli, finchè non siasi altrimenti provveduto.

  A043000038 

 Iddio misericordioso, immensamente ricco di grazie, nella stessa creazione dell'uomo, stabilisce a ciascuno una via, la quale percorrendo egli può con molta facilità conseguire la sua eterna salvezza.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A044000038 

 Il Superior Maggiore o chi per esso eleggerà una Segretaria minutante, la quale terrà nota in appositi verbali di quanto nelle elezioni avverrà di più notevole.

  A044000044 

 Ricevute tutte le schede, il primo scrutatore le estrarrà una per una dall'urna, e dopo averla tacitamente letta, la presenterà al secondo scrutatore, il quale ne darà lettura ad alta voce e poi la farà passare al terzo scrutatore, che lettala la porrà in disparte, per abbruciarle tutte in fine della seduta, secondo l'ordine del Presidente.

  A044000054 

 Almeno una volta all'anno invierà o procurerà che dal Superior Maggiore sia inviata una lettera circolare diretta a tutte le Suore, nella quale siano trattati punti della santa Regola od altri argomenti giudicati più opportuni.

  A044000072 

 Tener il registro generale di tutte le Professe della Congregazione, notando il loro casato, il nome di battesimo, la paternità e maternità, patria, nascita, battesimo e cresima, condizione o mestieri esercitati prima d'entrare in Congregazione, l'epoca della loro Professione triennale o della perpetua, della loro morte od uscita dall'Istituto, della quale noterà la data e la cagione.

  A044000097 

 Procuri di condire con qualche buon pensiero, avviso e ricordo le lettere dirette alle Suore, usando convenientemente del suo uffizio quale di un mezzo efficace per promuovere la santa osservanza, la perfezione religiosa e l'amor di Dio.

  A044000130 

 , e di tutto farà relazione alla Superiora generale, la quale a sua volta ne informerà il Direttore generale, e per mezzo di lui il Superior Maggiore, per averne l'opportuna approvazione.

  A044000135 

 Ella è come una madre, una sorella, la quale va a fare visita per aiutare e consigliare le sue consorelle, e per trattare colle Direttrici delle cose riguardanti le rispettive loro Case.

  A044000169 

 Non faccia stampare nuovi programmi per l'accettazione delle alunne, nè introduca mutazioni nei già stampati, senza intelligenza colla propria Ispettrice, la quale non approverà novità di momento senza renderne consapevole la Superiora generale e per mezzo suo il Superiore.

  A044000177 

 Ad eccitamento del suo zelo ricordi che un Oratorio festivo fu la culla della Congregazione Salesiana, alla quale le Suore sono aggregate.

  A044000199 

 Pel buon andamento della Congregazione, per conservare l'unità di spirito e seguire l'esempio degli altri Istituti religiosi, è fissato dal Superior Maggiore un confessore stabile per ciascuna Casa, il quale possibilmente sarà un Salesiano.

  A044000212 

 Quando una Suora, per qualunque motivo, avesse da intraprendere un viaggio, ne dovrà per mezzo della Direttrice chiedere prima il permesso alla Superiora generale, o alla Ispettrice, o ad uno dei primi Superiori, eccettuato il caso di urgenza, pel quale la carità o la convenienza richiedesse altrimenti.

  A044000248 

 Può ritenersi quale argomento di buona costituzione fisica della giovane la sanità, longevità e robustezza dei genitori, o degli avi.

  A044000250 

 Le ammalate coi voti triennali non sono a carico della Congregazione se non durante il triennio, dopo il quale, se la sanità non comporta di continuare, si possono rinviare ai proprii parenti, eccetto che ragioni e meriti particolari consiglino altrimenti.

  A044000253 

 In ogni casa principale vi sarà un'esperta e caritatevole infermiera, la quale possibilmente non avrà occupazioni che la distolgano dalla cura delle ammalate.

  A044000279 

 È pure stabilito uno storico della Congregazione, il quale avrà cura di raccogliere le epoche, le difcoltà, gli appoggi che si ebbero, i documenti relativi alle autorità civili ed ecclesiastiche, procurando di dar ragione dei fatti, e di collegare le cose che ai medesimi si riferiscono.

  A044000298 

 Non si accetti alcuna, la quale per cagione di mala condotta sia stata espulsa da qualche Congregazione, od Istituto educativo.

  A044000322 

 c) Se si possono disimpegnar bene le proprie occupazioni e quale diligenza si mette in esse.

  A044000323 

 d) Se sì abbia comodità di adempiere le pratiche religiose, e quale sollecitudine si pone in eseguirle.

  A044000325 

 f) Con quale frequenza e divozione si accosti ai santi Sacramenti.

  A044000340 

 Il licenziamento definitivo delle Suore professe è riserbato al Superior Maggiore, il quale comunicherà alla Suora la sua deliberazione per quel mezzo, che giudicherà opportuno.

  A044000382 

 Ma non si ommetta di fare ogni mese l'esercizio della Buona Morte, nella quale occasione anche le alunne esterne siano invitate ad accostarsi ai Santi Sacramenti della Confessione e della Comunione.

  A044000386 

 Al principio dell'anno scolastico si farà l'inaugurazione degli studi, se è possibile, con un triduo di prediche come è sopra stabilito; finito il quale si farà l'esercizio di Buona Morte.

  A044000393 

 Il Capitolo raccomanda che tutte le Suore, specialmente le Direttrici, cerchino di farla conoscere e di promuoverla, e se conoscono qualche parente, il quale abbia i requisiti dal programma richiesti, procurino d'indirizzarlo in quelle delle nostre Case, dove si fanno gli appositi studii.

  A044000419 

 I libri di testo ed i programmi, per le allieve in Italia, saranno fissati ogni anno dalla Direttrice degli studi o seconda Assistente del Capitolo Superiore, la quale prenderà norma da quanto sarà stabilito dal Consigliere scolastico del Capitolo Superiore Salesiano, e niuna Direttrice o maestra li potrà cambiare, senza permesso.

  A044000455 

 Il danaro sia inviato alla Direttrice o al Direttore di quella tal Casa, indicando a quale debito s'intenda di soddisfare, e se il debito è verso l'Oratorio di Torino, il danaro si mandi all'uffizio creditore.

  A044000463 

 Ciascuna Casa stia in relazione stretta col Provveditore delle Ispettorie più vicine o col Provveditore generale, il quale converrà interpellare quando occorre il bisogno di provviste rilevanti.

  A044000469 

 Tuttavia un deposito dovrà sempre trovarsi presso il Provveditore generale, il quale delle merci esistenti in magazzino centrale spedirà ad ogni Casa l'elenco secondo le regole di commercio.

  A044000473 

 Dovendosi fare qualche spedizione se ne dia avviso alla destinataria, la quale, confrontata la merce colla fattura, ne accuserà ricevuta.


don bosco-deliberazioni del terzo e quarto capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A045000006 

 Nella prima ipotesi il Parroco avrà un Direttore dell'Istituto annesso alla parrocchia, al quale tastiera tutta la libertà d'azione per il disimpegno del suo uffizio.

  A045000106 

 Nella distribuzione del personale in ciascuna Casa l'Ispettore d'accordo col Direttore della medesima abbia ogni anno in mira di stabilire un Sacerdote, al quale sia dato speciale incarico dell'Oratorio festivo, e il Direttore si dia amorevole premura di fornirgli quegli aiuti materiali e personali, che si giudicano necessarii al suo buon andamento.

  A045000116 

 Il Bollettino sia redatto e stampato sotto l'immediata sorveglianza del Capitolo Superiore, il quale farà sì che venga tradotto nelle diverse lingue, e incaricherà un Direttore-Redattore in capo, che abbia cura di riveder e ordinar gli articoli e le notizie, che vengon dai vari paesi, e provvegga alla sollecita sua pubblicazione e spedizione.


don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html
  A047000008 

 È certamente noto e manifesto a tutti, ma specialmente a voi, venerabili confratelli, con quanta cura e con quale pastorale vigilanza i Romani Pontefici, Nostri Predecessori, adempiendo l'incarico loro affidato dallo stesso Gesù Cristo Signor Nostro, nella persona del Beatissimo Pietro, principe degli Apostoli, non abbiano mai trascurato il dovere di pascere gli agnelli e le pecorelle, di nutrire assiduamente tutto il gregge del Signore, imbeverlo di sane dottrine, e rimuoverlo dai pascoli avvelenati.

  A047000017 

 Ed affinchè più facilmente Iddio esaudisca le Nostre, le Vostre, e le preghiere e i voti di tutti i fedeli interponiamo con ogni fiducia interceditrice {13 [87]} appresso di Lui l'Immacolata e SS. Vergine Maria Madre di Dio che uccise tutte le eresie nel mondo universo e la quale amantissima Madre di tutti noi «è tutta soave....

  A047000024 

 Giull - Prima di tutto avrei bisogno che Ella mi dicesse in modo facile e chiaro che cosa voglia dire la parola Giubileo e quale senso diano i cattolici alla medesima, perchè quando sgraziatamente era protestante ne udiva dite di tutti i generi contro al Giubileo e contro alle Indulgenze.

  A047000025 

 - Due cose, o Giuliano, desiderate da me, la spiegazione della parola Giubileo e in quale senso da {18 [92]} noi si prenda come pratica religiosa proposta dalla Chiesa Cattolica.

  A047000043 

 5) scrissequeste belle parole: Beato quel popolo il quale sa che cosa sia il Giubileo; infelici coloro che per negligenza o per inconsiderazione lo abbiano trascurato colla speranza di pervenir ad un altro»

  A047000053 

 - Dalla Bibbia apparisce chiaro quale fine abbia avuto Iddio nel comandare a Mosè l' osservanza del Giubileo.

  A047000055 

 Nel che dobbiamo ammirare la bontà di Dio, il quale, mentre comanda di occuparci delle cose che riguardano al suo divin culto, pensa Egli medesimo a tutto ciò che può abbisognarci pel corpo.

  A047000064 

 Dalle quali parole e da altri fatti del nuovo testamento veniamo a conchiudere: 1° che il Giubileo antico il quale era tutto materiale passò difatto nella legge nuova tutto spirituale.

  A047000087 

 Il Papa nella sua Enciclica dà ragione di quanto fa {45 [119]} e in fine aggiugne un elenco di ottanta proposizioni che quale capo della Chiesa riprova e condanna come contrarie ai buoni costumi ed alla nostra santa cattolica religione.

  A047000097 

 {51 [125]} Posciachè i meriti di Gesù Cristo essendo infiniti, sovrabbondanti quelli di Maria SS., che, concepita senza macchia, e vissuta senza peccato, nulla perciò pe' suoi peccati doveva alla divina giustizia; e i Martiri, ed altri Santi avendovi co' loro patimenti in unione di quelli di Gesù Cristo sodisfatto più di quanto bisognava per proprio conto; tutte queste soddisfazioni, al cospetto di Dio, sono quale un tesoro inesauribile, che il Romano Pontefice dispensa secondo l' opportunità de' tempi e secondo i bisogni de' fedeli cristiani.

  A047000101 

 Nell' atto che egli deputava S. Pietro a governare la Chiesa, gli disse queste parole: «Ti darò le chiavi del regno de' cieli, tutto ciò che tu scioglierai sopra la terra, sarà sciolto in cielo, e ciò che' tu legherai in terra, sarà similmente legato in cielo.» La quale facoltà abbraccia senza dubbio un diritto di poter concedere ai fedeli cristiani tutto ciò che può contribuire al bene delle anime.

  A047000119 

 L' Indulgenza plenaria è quella, per la quale ci viene rimessa tutta la pena, di cui pei nostri peccati siamo debitori con Dio; tale appunto è quella, {62 [136]} che il Papa concede nell' occorrenza di questo Giubileo.

  A047000121 

 - Per lucrare questa come ogni altra Indulgenza, si ricerca anzitutto che uno sia in grazia di Dio, perchè colui il quale dinanzi a Dio é reo di qualche grave colpa e di pena eterna, certamente non è, né può essere capace di ricevere la remissione della pena temporale.

  A047000121 

 Pertanto sarà ottimo consiglio a ciascun cristiano, il quale desideri di acquistar indulgenze quando e come sono concesse, che si accosti al Sacramento della Confessione, procurando di eccitarsi ad un vero dolore, {63 [137]} e fare un fermo proponimento di non più offendere Dio in avvenire.

  A047000124 

 Il Sommo Pontefice Clemente VI per eccitare i cristiani di tutto il mondo all' acquisto del Giubileo, diceva: «Gesù Cristo colla sua grazia e colla sovrabbondanza de' meriti di sua passione lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro non nascosto entro un lenzuolo, né sotterrato in un campo, ma lo commise da dispensarsi salutevolmente ai fedeli, lo commise al beato Pietro, che porta le chiavi del cielo, ed a' suoi successori vicarii {65 [139]} di Gesù Cristo in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti»

  A047000129 

 Neppure avvi alcuno il quale se ne sia potuto dispensare.

  A047000130 

 Con quale stima e venerazione dobbiamo accostarci verso di un ministro che a nome di Dio può farci tanto bene ed impedirci tanto male!.

  A047000135 

 E noi con quale frequenza ci accostiamo a questo cibo celeste? Se esaminiamo i desideri di Gesù Cristo e il nostro bisogno dobbiamo comunicarci assai sovente.


don bosco-dramma. una disputa.html
  A048000076 

 Vedremo quale cosa voi saprete propormi pel mio bene.

  A048000104 

 Ora il vostro padrone vi attende per mandarvi a chiamare Don Carlo, il quale è molto abile nel disputare, e saprà servire quel sig. ministro.

  A048000104 

 Quel buon uomo si è già alquanto calmato; egli uscì per la portina di dietro della casa, ed è già andato ad invitare il ministro de'Protestanti, il quale dimora nella casa vicina.

  A048000139 

 Abbiano aderito: egli tosto si recò dal sig. Gozan pastore, il quale accettò bensì la sfida, ma ci pose per condizione assoluta, che egli non voleva disputare con preti, nè voleva, che ci fossero preti ad ascoltare.

  A048000174 

 Colui il quale dovrà parlare il primo stabilisca i punti della disputa.

  A048000196 

 Dove sono gli anelli di mezzo che eongiungono le estremità di questa gran catena? vale a dire: dove sono quei cristiani che per lo spazio di mille e cinquecento anni, da G. C. fino a Lutero e Calvino, abbiano professato il protestantismo? Nè io vi domando il nome di molti: datemi un uomo solo, il quale prima di Calvino e di Lutero abbia professato la dottrina della Chiesa Riformata nel modo che da voi è professata oggidì.

  A048000206 

 Ditemi dunque nome, patria, cerimonie, successione di sacerdozio di questi fervorosi cristiani: datemi il nome di un solo, il quale, prima di Calvino e di {45 [145]} Lutero, abbia professato la medesima vostra Riforma.

  A048000210 

 Vi assicuro, sig. Vatson, che non {46 [146]} mi sono allontanato da questo punto per difficoltà che avessi di combatterlo ma per fissare un altro punto importante, cioè che cosa voi intendiate per Chiesa, e quale relazione vi sia tra la Chiesa vostra e la Chiesa stabilita da Gesù Cristo.

  A048000228 

 Concesso adunque, che la Chiesa di Gesù C. debba essere in ogni tempo visibile, e che la Chiesa Riformata per 1500 anni sia stata invisibile, ne segue tosto che il Protestantismo non può più in nessuna maniera considerarsi come Chiesa di Gesù Cristo; che anzi la Chiesa Cattolica, la quale come voi convenite, mostrò sempre i caratteri della Chiesa di Gesù Cristo, fu sempre visibile nel suo culto, nella pratica de'Sacramenti, nella successione de'suoi pastori, conservando eziandio la vera Bibbia, la Chiesa Cattolica, dico, non già la Riformata, è la vera Chiesa di Gesù Cristo.

  A048000233 

 Gesù Cristo dice, che colui il quale non fa opere di penitenza, andrà eternamente perduto; e i Protestanti, seguendo particolarmente Calvino, dicono che le opere buone sono inutili per salvarci; anzi, orrendo a dirsi! asseriscono che colui il quale fa maggiori peccati, vie più rendesi degno dei celesti favori

  A048000238 

 Gesù Cristo ha stabilito un giudice, il quale in ogni tempo, in ogni luogo definisse le questioni in materia di religione.

  A048000240 

 Sapreste voi additarmi tra di voi un solo, il quale si possa dire essere con certezza posto'dallo Spirito Santo a governare la Chiesa di Gesù Cristo?.


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000003 

 Mentre pertanto pieno il cuore di riconoscenza ringraziamo umilmente la Divina Provvidenza di aver benedetto le nostre {1 [21]} povere ed umili fatiche, sentiamo pure il dovere di esternare pubblicamente i sentimenti della più viva nostra gratitudine ai signori Corrispondenti di tutte le cure, di tutte le sollecitudini, che si diedero per la propagazione delle Letture Cattoliche, senza badare alle noie, ai disturbi, avendo unicamente di mira il vantaggio del popolo, questa cara ed interessante parte della società per la quale noi scriviamo, e per la maggior gloria di nostra Santa Religione.

  A049000004 

 Ringraziamo gli Associati, i quali col loro obolo concorsero a sostenere quest' opera, la quale sebbene umile in se stessa, non è però meno importante di qualunque altra clamorosa pubblicazione.

  A049000006 

 Ora chi sarà tra i buoni e facoltosi colui, il quale voglia rifiutarci il suo efficace concorso ed ajuto?.

  A049000035 

 Posso assicurarvi che sebbene io sia pienamente d' accordo cogli altri Ministri riformati, che non esista alcun Purgatorio, tuttavia questo è il dogma cattolico che io ho sempre rispettato, e del quale, se non è vero, sembrando almeno alquanto {11 [47]} ragionevole, mi sento una certa tendenza a discorrere.

  A049000043 

 il Concilio con quei decreti non decide se il Purgatorio sia un luogo particolare in cui le anime siano chiuse; in quale maniera sieno purificate, vale a dire, se ciò si faccia per mezzo del fuoco od altrimenti; quale sia il rigore e la durata di quelle pene, fino a qual punto possano essere sollevate dalle preghiere, dalle buone opere dei vivi, o dal santo sacrifizio della Messa; se questo sacrificio rechi conforto a tutte quelle anime in generale, o in particolare a quelle per cui si offre nominatamente il sagrifizio.

  A049000050 

 Se dovessi ragionare con un cattolico {17 [53]} vorrei addurre molti testi del vecchio testamento come sono quello di Davidde il quale quando ne' salmi fa parlare quei che sono nell'altra vita dice cosi: Siamo passati pel fuoco e per l'acqua, e voi, o signore, ci avete condotti in luogo di refrigerio! (Sal.

  A049000077 

 Giuda Maccabeo pensando che coloro non avessero conosciuta la gravezza di quella proibizione, o che ne avessero domandato a Dio perdono prima di morire, ordinò di fare una colletta, la quale montò ad oltre venti mila franchi, da mandare in Gerusalemme affinchè fossero offerti sacrifizi pei loro peccati.

  A049000092 

 Non posso però dissimularvi che mi fa grande specie il non essersi mai parlato di purgatorio nei primi tempi della Chiesa; perciocchè trattandosi di un dogma di tale importanza quale si è l'esistenza del Purgatorio, mi pare che se ne sarebbe dovuto parlare.

  A049000101 

 In questo libro al Capo primo sta scritto così: «Leggesi nei libri de' Maccabei essersi offerto sacrificio pei morii; ma sebbene ciò non fosse attestato nelle antiche scritture, per noi è di gran peso l'autorità della Chiesa universale, la quale in questa consuetudine risplende quando nelle preghiere che il sacerdote dall'altare offre al Signor Iddio, tien luogo eziandio la commemorazione pei morti».

  A049000116 

 Clemente Alessandrino, che visse pure nel secolo secondo, dice che il cristiano il quale muore dopo di aver abbandonati i suoi vizi, deve ancor cancellare per mezzo d' un supplizio i peccati commessi dopo il battesimo; e poco dopo soggiunge: Il cristiano si deve muovere a pietà dello stato di quelli che puniti dopo la morte, loro malgrado confessano le proprie colpe {38 [74]} con un supplizio che devono patire.

  A049000148 

 41, dove si tratta dei funerali pei morti, il diacono volto al popolo lo esorta in questi termini: «Preghiamo pei fratelli, che riposarono in Cristo, affinchè il Dio amante degli uomini, il quale riceve l'anima di questo defunto, gli rimetta ogni peccato volontario e non volontario, e fatto a lui propizio e.

  A049000240 

 Quale direte voi che possa essere il loro stato nell'altra vita?.

  A049000264 

 Ripeto qui di passaggio che la Chiesa cattolica non ha mai definito alcuna cosa su tal proposito; anzi proibisce costantemente che si predichi qualche cosa la quale abbia apparenza di falso.

  A049000278 

 Della quale discussione si darà un sunto in fine di questo fascicolo in forma di appendice.

  A049000281 

 Oltre a quanto abbiamo già detto altrove riportiamo ancora l'autorità di Tertulliano, il quale nel.

  A049000310 

 Egli è questo un sacrifizio a cui è presente Gesù Cristo; al quale egli prende parte e come vittima divina e come Pontefice eterno.

  A049000316 

 Generalmente si va d'accordo che prima del quinto secolo non fu messa in iscritto alcuna liturgia, ad eccezione di quella che trovasi nelle costituzioni apostoliche, la quale fu scritta prima dell'anno 390.

  A049000337 

 Si crede comunemente che S. Fotino di Lione, S. Trofimo di Arles, e S. Saturnino di Tolosa, che erano Orientali, abbiano ivi stabilita una liturgia tale quale praticavasi nei loro paesi.

  A049000339 

 La quale uniformità acquista gran peso per la diversità delle lingue, dello stile, per la distanza dei luoghi e pel corso di più secoli.

  A049000340 

 Dunque bisogna conchiudere che queste liturgie provengano tutte da un principio solo, uniforme, certo; quale si è l'autorità degli Apostoli, i quali di comune consentimento secondo gli ordini ricevuti dal loro divin Maestro stabilirono modo, riti e cerimonie con cui dovessero celebrarsi i sacri misteri.

  A049000341 

 E poichè abbiamo toccato questo punto delle liturgie, vorrei domandarvi se i protestanti sono in grado di mostrarci UNA SOLA liturgia usata dai cattolici o dagli eretici antichi, la quale non contenga la dottrina delle antiche liturgie.

  A049000342 

 Nella confusione di queste liturgie dei riformati in quale mai si può trovare la verità?.

  A049000345 

 Ma notate bene che nel riferire, tradurre, paragonare le varie liturgie non ve n' è neppur uno il quale non asserisca esplicitamente che in tutte {121 [157]} si parla di riti, preghiere e sacrifizi fatti per suffragare le anime dei cristiani defunti.


don bosco-eccellentissimo consigliere di stato.html
  A050000005 

 3° Che tutto il passato depone in favore del ricorrente, al quale non furono mai domandate note di Professori abilitati dalle autorità scolastiche precedenti, e che mandò esse note solo quando gli furono richieste, invocando in suo favore gli articoli 251, 252 della legge, soltanto allora che fu contestata la natura del suo Istituto.

  A050000009 

 1° Quale sia l'indole dell'Oratorio in generale e quale particolarmente lo scopo che Ella si propone nel mantenere in esso le Scuole Ginnasiali.

  A050000018 

 Il 1° Quesito domanda qual sia l'indole dell'Oratorio in generale e quale particolarmente lo scopo che il Direttore si propone col mantenere in esso le Scuole Ginnasiali.

  A050000027 

 Questo è il fine col quale fu aperto l'Oratorio Salesiano, ed io restando fedele ad esso in ogni tempo, mi ingegnai di attuarlo con quei mezzi che la Provvidenza mi somministrava.

  A050000034 

 Il che apparisce chiaro dalla tavola seguente, colla quale si risponde al proposto Quesito.

  A050000038 

 Gli altri ne pagano cinque, quale otto, quale dieci ecc.

  A050000041 

 Rispetto al Quesito 5° credo necessario di notare che non esiste tra noi alcun sodalizio, ma solo una pia Associazione detta di S. Francesco di Sales, la quale ha per iscopo di occuparsi della educazione della Gioventù specialmente povera ed abbandonata.

  A050000044 

 ma della quale sarò sempre colla massima venerazione.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000013 

 Dal piano di regolamento ivi annesso ognuno può conoscere con quali mezzi ed in quale misura potrà tornare a grado di concorrere a quest'opera di beneficenza.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000012 

 Cenarono ambidue; ma quale non fu la meraviglia, quando videsi entrare in casa buon numero di compagni che si unirono a Domenico per burlare il fratello Francesco di quanto aveva fatto.

  A054000021 

 E perchè si vede il luogo alquanto ripercosso, il sovracennato Podestà, il quale ebbe conoscenza, che un certo Giovanni Zunoni nello stesso giorno di martedì aveva scagliato un sasso contro quell' Immagine prese alcuni testimonii per mezzo di Pietro Balcone, Notaio e Cancelliere del Podestà, che facesse fede delle cose narrate più sopra.

  A054000022 

 Dopo che ebbe con somma accuratezza osservato {17 [133]} per iscoprire se ciò fosse derivato da malizioso umano artifizio, rese pubblico elogio e testimonianza al miracolo, la quale testimonianza conservasi pure in carta pergamena nella suddetta chiesa parochiale.

  A054000022 

 Fra i Vescovi della Diocesi Novarese che specialmente promossero la divozione alla Madonna di Re, devesi far menzione del venerabile Carlo Bessapè, il quale per mezzo dei Vicari foranei, invionne a tutti i preti l' immagine venerata.

  A054000029 

 Dopo la sua riconciliazione il neofito scrisse una lunga lettera a sua madre nella quale avvisavala della sua conversione, e de' motivi che lo determinarono a questo passo.

  A054000071 

 Le offro colla maggior possibile divozione un' Ave Maria, dopo la quale non mai mi si fa difetto di materia per meditare le cose divine.

  A054000081 

 Ricevette adunque dopo la confessione il santo Viatico, l' Olio Santo, ed anche la Cresima, la quale non aveva ancor ricevuta benchè in età avanzata.

  A054000091 

 Nel giorno in cui era succeduto un forte combattimento tra gli Americani del Sud e del Nord, il generale Smith dell' esercito di una parte belligerante, arrivava troppo tardi per sapere quale era la parola d' ordine, o come dicono il segno di passaggio.

  A054000120 

 Ma la riconoscenza dei maestri e degli alunni non si limitò a questo; si fece un voto di ringraziare la Vergine per tre anni con una solenne processione, nella quale si recherebbe in trionfo il miracoloso scettro; e poscia si fece fare una litografia in cui si rappresentò l' incendio, e la Vergine ss. che dal Cielo toccava con quello scettro l' incendio.

  A054000167 

 Il Papa è la voce della Chiesa, la quale è il corpo mistico, e la sposa di Cristo.

  A054000169 

 Il morire per il Papa è dunque morire per la Chiesa, di cui egli è il Sovrano Pontefice; per il Padre principio delle altre due persone; per il Figlio di cui è il vicario visibile, per lo Spirito Santo, che formò la Chiesa, e la regge; per l' Eucaristia, complesso delle meraviglie divine, di cui è il primo ministro, e che è il principio, e il fine della sua autorità in Cielo, e sulla terra; per la Vergine Maria nella quale il Salvatore s' incarnò, e che Essa la prima adorò.

  A054000174 

 Così adunque, non stanchiamoci di ripeterlo, l' attaccare l' Eucarestia, è attaccare il papato, e viceversa non si può in alcun modo fuggire {94 [210]} il posto principio; perciocch è il papato è la chiave della volta, la pietra fondamentale dell' edifizio, del quale Cristo è l' architetto ove dimora fra noi, e trova le sue delizie.

  A054000179 

 Non presuma d' aver Dio per padre quegli che non vuole la Chiesa per madre, fuori della quale non avvi salute.

  A054000180 

 Chi vi ascolta, ascolta me stesso, e chi vi disprezza, disprezza me stesso; voi siete per sempre uniti.» Non potrà dunque perire il Papato come non può perire la parola di Cristo sopra la quale si riposa, il che è pure dell' Eucarestia.

  A054000184 

 Tutti questi favori il Zanone attribuì ad una speciale protezione della Vergine d' Oropa, alla quale erasi votato.

  A054000200 

 In seguito Sua Santità le diede la sua benedizione in articulo mortis, e le presentò la sua propria croce, affinchè la baciasse con pietà, esortandola a mettere la sua confidenza in Gesù Cristo, il quale volle morire sopra una croce per cancellare tutti i nostri peccati.

  A054000200 

 «Il Santo Padre, dice la Semaine religieuse, visitando l' ospedale di s. Giacomo vide una donna di mala vita, la quale era moribonda.


don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html
  A056000005 

 Mettiamoci dunque umilmente e con profonda riflessione dinanzi a lui, e consideriamo {13 [83]} quale sia la natura della divozione che intendiamo di praticare.

  A056000015 

 Sia sempre benedetta la Divina Misericordia, e ringraziato il pietosissimo e clementissimo nostro Divin Redentore G. C. il quale conferì alla S. Chiesa

  A056000016 

 Questa dottrina {21 [91]} l'insegnò il Sommo Pontefice di S. memoria Clemente VI dicendo che G. C. colla sua grazia, e colla sovrabbondante sua passione lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro non riposto entro un lenzuolo, nè ascoso in un campo, ma lo commise, da dispensarsi salutevolmente a' fedeli, al Beato Pietro, che porta le chiavi del Cielo, e a' suoi successori vicari di G. C. in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti.

  A056000016 

 Questo tesoro il quale persevera inesauribile al cospetto di Dio, è per dir così un deposito de' meriti, e delle soddisfazioni di G. C., della Beatissima V. M., e de' Santi.

  A056000017 

 Nel nostro caso sarebbe indulgenza parziale quella di cento giorni la quale si può lucrare ogni giorno da chiunque intervenga a questo nostro esercizio.

  A056000024 

 Lo stesso viene dimostrato dal nostro Salvatore, il quale nel mistero ineffabile dell'Incarnazione avrebbe dovuto avere particolar riguardo alle anime giuste che da tanto tempo l'aspettavano; pure egli medesimo ci assicura che non è venuto a prendere umana carne e operare quanto nel S. Vangelo leggiamo per i giusti, ma per i peccatori, non veni vocare justos sed peccatores, ed altrove: io sono venuto a salvare ciò che era perduto: veni salvum facere quod perierat.

  A056000026 

 E voi, o amorosa Madre delle misericordie, dolcezza e conforto de' peccatori, fate ch'io sia esaudito, giacchè non si è mai dimandata grazia a Dio per voi la quale non sia stata concessa.

  A056000026 

 La grazia che domando per me, la domando altresì per tutti i peccatori affinchè tutti conoscano la vostra grande bontà in beneficarli, lascino una volta lo stato infelice in cui si trovano e ritornino a gustare le delizie di un patire amante quale siete voi.

  A056000105 

 Moltissime volte gli ebrei si ribellarono contro al vero Dio, il quale per farli emendare li abbandonava {55 [125]} nelle mani de' loro nemici.

  A056000107 

 Altre volte si presenta qual tenero padre, il quale con grande trasporto di gioia accoglie il suo figlio scialacquatore che ritorna alla casa paterna.

  A056000107 

 Se poi osserviamo la condotta del nostro Divin Salvatore nel Vangelo, oh come risplende la sua Misericordia per l'uomo peccatore! Ora si rassomiglia ad una donna che mette sossopra la casa cercando la moneta smarrita; ora si figura qual pastore afflitto che lascia camminare insieme novantanove pecorelle, e va per valli e rupi in cerca di una sola che era stata smarrita, la quale trovata {60 [130]} se la indossa al collo e festoso la porta all'ovile.

  A056000109 

 All'ora poi estrema di sua vita in mezzo a quegli acutissimi spasimi proferisce quelle ultime parole: Sitio; le quali, come spiega S. Bernardo, fanno conoscere {69 [139]} di quale carità cd immensa misericordia ardesse nel cuor suo lino all'ultimo sospiro.

  A056000109 

 Dirò che voi il quale fate ogni cosa in numero, peso, e misura, nell'amarmi avete sorpassato ogni peso, modo e misura: in diligendo me modum, pondus, atque mensuram excersisti.

  A056000111 

 Sebbene siano innumerabili i motivi che ci muovono a ringraziare Iddio, tuttavia pare che meriti speciale rendimento di grazie per l'amorevolezza con cui accoglie il peccatore, e ciò farà che esso con maggior confidenza si presenti al suo offeso Signore, il quale amorosamente lo chiama.

  A056000112 

 Questo maggiormente significò il Redentore colla parabola del figliuol prodigo, dicendo che egli è quel padre il quale vedendo ritornare il tiglio perduto gli corre all'incontro; e prima che quegli parli l'abbraccia, lo bacia teneramente, e quasi vien meno di tenerezza per la consolazione che prova (Luca 15.

  A056000113 

 Forse diranno le anime timide, {80 [150]} è vero la misericordia del Signore è grande, ma niuno può negare che egli sia anche un giudice giusto, il quale ci tratterà come meritano le nostre colpe.

  A056000122 

 Qual grande beneficio, esclama S. Tommaso da Villanova, non ci fece, e qual grande misericordia non dimostrò Iddio coll'istituire un così utile e necessario sacramento! quam grande beneficium, {93 [163]} quam grandis misericordia fuit hœc! Pensa, continua questo Santo, o uomo ingrato, e sconoscente al tuo Dio che talor ti lamenti come di un carico insopportabile al dover confessare i tuoi peccati; pensa, dice, se mai si trovò nei secoli passati che vi sia stato qualche principe così buono e clemente, il quale abbia fatto altrettanto con ciascuno de' suoi nemici, quanto fa Iddio con noi, e non abbia altra pena esatta da essi che il confessare e pentirsi de' loro delitti lasciando in loro mano riposto l'ottenerne il perdono.

  A056000127 

 {100 [170]} Dio che è padre tanto buono il quale ama noi sue creature; che cosa possiamo temere da uno che ci ami? Ringraziamo piuttosto la Misericordia Divina di avere per noi istituito quel benefico e consolante sacramento, per mezzo di cui l'anima nostra è lavata dalle macchie, che la rendono odiosa agli occhi suoi.

  A056000129 

 Noi non sappiamo il modo di pregare, nè quali cose si debbano a Dio dimandare; il Divin Salvatore ci ha insegnato il Pater! il Pater! che è un'orazione colla quale noi possiamo pregare efficacemente Iddio senza pericolo di domandare cose le quali non facciano per la nostra salvezza.

  A056000130 

 Imperciocchè lo stesso Salvator nostro G. C. è capo della Chiesa in cui noi ancora viviamo, la quale altro non è se non un passaggio alla gloria della Chiesa trionfante, della quale parimente è Capo lo stesso G. C delizia di tutti que'beati.

  A056000130 

 Oh quanti rimedi ci procurò Iddio! Il Viatico che ci fortifica, l'estrema unzione, la quale scancella i peccati se ancor in noi ne rimanessero, la benedizione papale, per cui ci viene compartita l'indulgenza plenaria; molte altre benedizioni e preghiere che la Chiesa impone di fare per tutti coloro che si trovano in quegli ultimi momenti; questi sono tutti tratti di pura misericordia e bontà Divina per dimostrarci quanto gli sia cara la nostra salvezza.


don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html
  A057000001 

 Ciò si è solo fatto approssimativamente in passato, perciocchè l'apertura di nuove case, e le modificazioni cui la nascente Congregazione dovette piegarsi per le speciali circostanze dei tempi e dei luoghi, impedirono di fare una completa ed esatta esposizione quale si doveva.


don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html
  A058000002 

 Mi doleva eziandio reclamare contro un Personaggio, verso il quale nutrii sempre stima e venerazione.

  A058000024 

 L'Arcivescovo non poteva pretendere questo esame sulla scienza teologica, il quale appartiene al Vescovo ordinante, come prescrive il Concilio Tridentino.

  A058000039 

 Il 22 Agosto vennegli presentato un nostro Suddiacono per le Ordinazioni con tutti i requisiti necessarii, ma egli si rifiuta di ammetterlo, adducendo che S. Pio V con sua Bolla del 1568 lo proibiva, e conchiude cosi: "L'Areivescovo di Torino non pensa di poter conferire gli Ordini ad individui sprovveduti di patrimonio ecclesiastico o patrimonio privato, se questi non portano l'attestato di {12 [60]} aver emessi i voti perpetui religiosi innanzi ad un Sacerdote, il quale abbia e mostri un Rescritto Pontificio che lo autorizza ad accettare tali voti.

  A058000065 

 Il 4 Dicembre l'Arcivescovo, essendo venuto a sapere che un Paroco della Diocesi di Como chiedeva di farsi Salesiano, scrisse tosto lettera all'Ordinario di quel luogo, nella quale diceva: "Si prevenga il D. Guanella (ne è il nome) che venendo in quest'Archidiocesi non potrà mai ottenere nè il Maneat, e molto meno la facoltà di ascoltare le Confessioni Sacramentali.

  A058000066 

 Il 24 Dicembre, Vigilia del SS. Natale, l'Arcivescovo mandò un singolare augurio di buone feste a D. Bosco; mandò cioè un Decreto (in data 17 Novembre 1874) col quale toglieva tutte le facoltà, favori e privilegi concessi da' suoi antecessori e da lui medesimo alla Congregazione Salesiana ed alle Chiese di essa.

  A058000074 

 Il 5 Gennaio il prelodato Monsignor Vitelleschi consola D. Bosco nelle sue tribolazioni, dicendogli che la Sacra Congregazione già tiene preparata una lettera per l'Arcivescovo, in cui si risponde ad alcuni suoi quesiti (i sopranotati), e della quale si darà pure copia a lui, D. Bosco, e che se l'Arcivescovo si porta in Roma egli (Mons.

  A058000082 

 Circa poi il libero ingresso dei Chierici secolari negl'Istituti di voti semplici, onde con grave iattura della Ecclesiastica disciplina non siano impedite le vocazioni allo" stato più perfetto, ha dichiarato questa S. Congregazione" che ai medesimi è estesa la Costituzione del Sommo Pontefice Benedetto XIV " Ex quo dilectus ", nella quale è pure abbastanza provveduto a qualche caso urgente e straordinario che reclamasse una contraria disposizione.

  A058000082 

 Può Ella facilmente rilevare dal tenore del citato Decreto, di cui unisco copia, non che dall'altro a Lei noto e precedentemente emanato sull'apio provazione dell'Istituto stesso, quale sia la condizione al medesimo fatta, riportandosi nell'uno e nell'altro espressamente queste parole: Salva ordinariorum iurisdictione ad praescHptum Sacrorum Canonum et Constitutionum.

  A058000101 

 Questi ed altri fatti di tal genere sono assai noti all'Arcivescovo stesso, il quale per compenso accusò i Salesiani di aver pubblicati libelli contro di lui!.

  A058000117 

 Non si preoccupi dei dispiaceri che mi si vonno procurare in conseguenza della festa di S. Luigi, della quale io godo assai anche al presente.

  A058000131 

 {28 [76]} Intanto con quelle parole egli non solo biasimava quello che era degno di lode, ma dimostrava di tenere in niun conto il grande servizio che la nostra Congregazione prestava alla sua Archidiocesi, alla quale aveva già dato la maggior parte del suo Clero.

  A058000137 

 2° Se nelle Case della Congregazione esistenti in questa Diocesi non sia alcuno dei giovani Diocesani di Torino, il quale dai Superiori sia presentato per gli Ordini o minori o maggiori a qualche Vescovo fuori della Archidiocesi Torinese.

  A058000141 

 E intanto quale concordanza tra le Encicliche dei Sommi Pontefici, che raccomandano tanto vivamente le missioni estere, e questa Circolare di Monsignor Gastaldi, che le combatte a carico dei Salesiani! {30 [78]} Sul finire di Agosto alcuni pellegrini del Brasile nel loro ritorno da Roma passando per Torino vennero ad o spitare nell'Oratorio di S. Francesco di Sales.

  A058000152 

 Di questo opuscolo abbiamo fatto fin d'allora una piena confutazione manoscritta, una copia della quale esiste presso la Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari.

  A058000160 

 È bene qui di notare che il Breve, il quale riguarda quelle Indulgenze ai Cooperatori Salesiani, non fu pubblicato nella Diocesi di Torino, ma sibbene in quella di Albenga e poi di Genova coll'approvazione Ecclesiastica.

  A058000163 

 Sarebbe allora necessario per parte mia il ricorrere alle Congregazioni Romane; e se, come credo, la vertenza mi fosse favorevole, quale inconveniente quando si venisse a conoscere tale decisione! Non intendo con questo impedire per nulla che Vostra Eccellenza faccia quello che il suo zelo per la Religione le detta; ma conceda ad un indegno suo servo di pregarla, che prima di fare questo passo, voglia interrogarne persone assennate e prudenti, non fosse che per mettersi al coperto da ogni critica e dalla malevolenza degli avversari, come già Vostra Eccellenza ha fatto per qualche lettera pubblicata nel Calendario.

  A058000166 

 Ora a mio malgrado dovrò rispondere, e certamente una difesa sopra accuse sufficientemente gravi, nella {36 [84]} quale sono persuaso di avere ragione, non potrà mai essere senza censura proporzionata agli appunti ed ai rimproveri esposti da Vostra Eccellenza contro il mio modo di agire.

  A058000181 

 Primieramente egli non si appaga che presentiamo alla sua Revisione i manoscritti originali prima di stamparli, come si usa; ma esige le bozze di stampa sino all'ultima pagina, sopra la quale soltanto mette il Visto.

  A058000197 

 3° Mi rincresce assai e biasimo il modo indecoroso con cui si parla di Vostra Eccellenza, e come ho già avuto l'onore di scrivere a V. E. io non sarò mai per usare questi bassi mezzi per far valere alcuna ragione specialmente adesso che la E. V. deferì la vertenza al S. Padre, Giudice Supremo delle controversie ecclesiastiche, al quale preventivamente di tutto buon grado ed umilmente mi sottometto.

  A058000244 

 Che mai fu tanto necessaria la unità, e che un conflitto tra l'Arcivescovo ed un Ecclesiastico tanto benemerito della Chiesa, quale si è il Rev. D. Bosco, non poteva che dar ansa alla stampa irreligiosa e produrre lagrimevoli conseguenze.

  A058000255 

 Ma questo divisamento non gradì all'Arcivescovo di Torino, il quale vi si oppose con tutte le sue forze, volendo che per monumento a Pio IX servisse soltanto la Chiesa di S. Secondo.

  A058000264 

 La cosa gravissima era la faccenda di Don Bonetti, al quale per certe lettere venutegli da Roma aveva da prima fatto dire, che gli restituiva assolutamente la facoltà di ascoltare le Confessioni, ma poscia gli notificava che era tuttora sospeso per Chieri, facendolo credere colpevole nel campo stesso dei suoi sudori.

  A058000264 

 Questa notizia portata a casa da D. Bosco rallegrò tutti; ma fu di breve durata, perchè al mattino I per tempo Monsignore gli spedisce una nuova lettera, colla quale disdice quanto aveva detto la sera prima.

  A058000268 

 Il 22 Marzo l'Arcivescovo di Torino inviava al Sacerdote Giovanni Cagliero una lettera, colla quale offriva una casa, terreno ed il frutto di L. 6,000 a patto, che la Congregazione Salesiana aprisse un Oratorio festivo e due scuole {52 [100]} elementari quotidiane gratuite pei ragazzi della Parrocchia del S. Cuore di Gesù in Torino.

  A058000270 

 Ricevuta simile rimostranza Sua Eminenza Revr ma il 23 Giugno ne scriveva a D. Bosco domandandogli informazioni; e D. Bosco informava l'Eminentissimo colla seguente lettera, alla quale un'altra ne univa di D. Cagliero che aveva in persona trattato la cosa con Mons. Arcivescovo.

  A058000283 

 E ciò essi fecero di buon grado a fine di compiacere l'Arcivescovo, il quale in compenso non cessò mai di torturarli in tutti i modi.

  A058000298 

 Questo fatto mise sottosopra Mons. Arcivescovo, il quale rimandò la lettera a D. Bosco, e costrinse la Sacra Congregazione del Concilio a intimargliela da Roma.

  A058000300 

 Il 18 Dicembre Mons. Gastaldi scrisse una lettera ad un pio ed illustre Prelato di Sua Santità, nella quale si lagna acremente, perchè, egli dice, " i Salesiani non sono affezionati e riverenti e subordinati a questa Autorità Arcivescovile.

  A058000304 

 2° Il SS. Viatico e l'Olio Santo le vennero amministrati dal Rev.Sig. Canonico Matteo Sona di Chieri, il quale trattandosi di un caso urgente, e supponendo che i Salesiani godessero dei medesimi privilegi delle altre Comunità {58 [106]} religiose della città, giudicò in buona fede poterci rendere questo servizio.

  A058000307 

 Ma può Egli affermare con verità altrettanto? Egli per ben sei volte stampò cose disonorevoli contro ai Salesiani! E poi a fine di precludere loro ogni via alla pubblica e privata difesa, minaccia a D. Bosco la sospensione da incorrersi ipso facto per tutta la Diocesi dall'ascoltare le Sacramentali Confessioni dei fedeli, se stampa o scrive per sè o per altri qualunque cosa SFAVOREVOLE ALL'ATTUALE ARCIVESCOVO DI TORINO. Ancora ultimamente nella causa contro D. Bonetti, non avendo altro da dire contro dei Salesiani, andò a tirare fuori una lettera dell'Arcivescovo suo antecessore, la quale aveva niente da fare nella questione.

  A058000319 

 Monsignor Pampirio risponde all'Arcivescovo che non avrebbe più fatto alcuna sacra funzione, ma solo il Panegirico della Madonna alla sera, il quale era già stato annunziato; altrimenti badasse allo scandalo che ne sarebbe avvenuto, se la cosa si fosse divulgata tra l'immenso popolo di divoti accorso a quella solennità.

  A058000340 

 D'altro lato io non l'avrei spedito a Roma, e, quando ciò si fosse, non avrei mandato così un pezzo di carta senza unirvi una lettera quale conviensi ad un EmoSig. Cardinal Prefetto di sì autorevole Congregazione.

  A058000342 

 Mi creda quale ho l'onore di professarmi con alta stima e considerazione.

  A058000350 

 Credo che Monsignore pure ne sarà contento, perchè è una Superiore Autorità, la quale concede e limita i poteri, e regola l'esercizio dei medesimi.

  A058000356 

 Il 20 Maggio 1881 il Direttore del Collegio di Valsalice andò a pregare l'Arcivescovo di Torino, che il giorno, nel quale gli fosse più comodo, volesse recarsi ad amministrare il S. Sacramento della Cresima a quei Convittori; ma egli rispose recisamente no, e che non sarebbesi giammai {67 [115]} recato in alcuna, Casa Salesiana.

  A058000358 

 Da ciò apparisce sempre più chiaro con quale buona fede l'Arcivescovo trattasse coi Salesiani.

  A058000367 

 Si noti l'assurdità di detta lettera, la quale, tra le altre cose, dopo la pubblicazione di quei libri anonimi, fa dire a D. Bosco che l'autore è egli medesimo siccome committente.

  A058000370 

 Nei mesi di Agosto, Settembre, Ottobre e Novembre di quest'anno, dopo che l'Arcivescovo in causa propria aveva posto alla tortura molti suoi Sacerdoti, tra cui D. Vincenzo Minella, il Canonico Matteo Sona e più altri, cercando di farli deporre contro la Congregazione Salesiana, si finì col ricorrere e subornare un delegato della Questura di Torino, il quale di motu proprio, e all'insaputa del Questore medesimo suo Superiore, mandò guardie vestite e travestite a casa di un povero artigiano, stato già allievo di D. Bosco ed oggi padre di famiglia, e mezzo infermo; gli fece intimorire la povera moglie, tempestandola con cento domande suggestive, e minacciandola della prigione del proprio marito, ove non confessasse se Don Bosco o qualcuno dei Salesiani aveva preso parte alla pubblicazione di certi libri.

  A058000394 

 Tutti questi Istituti richiedono tempo e tranquillità, per poterli governare, amministrare, e far si, che conseguiscano il loro scopo, quale si è la propagazione del Vangelo, e la salvezza delle anime.


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  A059000024 

 Ritornato a casa sua, fece un milione d'interrogazioni al venditore, finchè costui fini per confessargli che avendo egli bisogno di 40 scudi si indirizzò al cardinale, il quale in mancanza di danaro gli donò i suoi candelabri.

  A059000041 

 Al vederlo si sarebbe detto una vittima che presentiva che Dio stava per imporgli un peso di onore e di risponsabilità al quale avrebbe voluto sottrarsi.

  A059000051 

 Papa Pio IX celebra la Messa adagio e santamente; spesso il suo volto si bagna di lagrime nei momenti in cui fra le sacre mani tiene nascosto il Dio del quale è Vicario.

  A059000060 

 Il fanciullino, per una disposizione particolare della Provvidenza sopra di Lui, ricevette al battesimo i prenomi di Gian-Maria: Giovanni, al quale, il Salvatore già vicino a spirare, dall'alto della Croce aveva detto, segnandogli la Vergine: «Ecco la madre tua.» Maria, cui lo stesso Gesù Cristo guardando l'amato discepolo avea detto: «O Madre, ecco il tuo figlio.» Ora cotesti due nomi tanto ben propri per ricordargli due persone di tanta santità e attori in un dramma sì doloroso, cotesti due, nomi posti eziandio come una minaccia di sventura e quali un immenso peso di consolazione di fianco al nome di famiglia del giovine Mastai-Ferretti, fecero senza volerlo, tremar di paura la madre di Pio IX.

  A059000062 

 La contessa Mastai-Ferretti, la quale, da madre cristiana studiavasi anzi tutto d'instillare nel suo fanciullino una vera e soda pietà, non mancava di fargli recitar seco le preghiere ogni mattina e sera.

  A059000076 

 Fatta un'attenta e profonda discussione, si trovò essere dottrina conforme alle sacre scritture costantemente manifestata nella tradizione, cioè nella sacra liturgia, negli scritti dei santi padri, ne'decreti dei sommi pontefici, nel sentimento generale di tutti i cristiani, che Maria Vergine fu immune dalla macchia originale, ed essere cosa al tutto conveniente il procedere a definire questa dottrina quale articolo di fede.

  A059000107 

 Ora la donna nemica del serpente non è solanto Maria, ma ancora la Chiesa della quale la Vergine è la Personificazione.

  A059000109 

 Abbiam visto germogliare una messe completa di monumenti, di altari, di santuarii, di chiese, di statue destinate tutte a perpetuare la memoria del grande atto dell'otto dicembre 1854, e l'erezione {48 [98]} della colonna innalzata da Pio IX sulla piazza di Spagna è stata pure il segnale al quale tutto l'orbe si affrettò di rispondere con quella preziosità di monumenti onde spontaneamente si è ricoperto

  A059000115 

 Chi va a Ginevra e visita la bella chiesa innalzata a Maria, spiega subito a se medesimo le vittorie riportate sull'eresia dalla Vergine Immacolata, la quale, sino dall'origine dei tempi, schiacciò la testa al serpente infernale.

  A059000125 

 Li alunni di Propaganda che trovavansi in massa sul punto del pavimento apertosi, vennero strascinali pei primi, e formarono il primo letto dei caduti, sul quale incontanente vennero ad ammucchiarsi le altre persone con una rapidità proporzionata alla distanza in che si trovavano dal centro della sala.

  A059000126 

 Appena un poco la nube del polverio, che avea nascosto in sè tutta la scena, fu diradata, le persone che si trovavano nella sala vicina e nel cui numero erano i monsignori Talbot, de Merode, e Tizzani, volarono all'aiuto del Papa, verso il quale eran rivolti i comuni timori.

  A059000129 

 Tutti attribuirono a un intervento speciale della provvidenza la preservazione dei giorni del Santo Padre, e il consiglio Municipale di Roma si rese interprete di un tal sentimento ordinando si rendessero solenni azioni di grazie alla santa Vergine e si festeggiasse un triduo in onore della Immacolata sua Concezione, il quale cominciò il 16 aprile nella Chiesa dell' Ara Coeli.

  A059000132 

 Stette poi per lung'ora genuflesso nella maravigliosa cappella così detta Porziuncola nella quale san Francesco d'Assisi udì la lezione della pagina evangelica che lo indusse a dar le spalle al mondo, e a dedicarsi tutto alla santa povertà.

  A059000139 

 Sull'esempio del divin Maestro, del quale così fedelmente Egli riproduce la mansuetudine e la bontà, il nostro amatissimo Pio IX si mostrò sempre pieno di benevolenza pei pargoletti, parla ad essi, li interroga, li accarezza come il Salvatore, ed essi non temono d'accostarsi all'augusta sua persona.

  A059000141 

 Un atto cotanto semplice avea nonpertanto commossa la folla, la quale ben comprese il grazioso quadro dello {63 [113]} stare insieme il Vicario di Gesù Cristo e un figlio poverello del popolo.

  A059000172 

 «Permettetemi di distorrc un istante la vostra attenzione dal campo delle battaglie, ove non si compra la gloria che a prezzo di moltissimo sangue, e di tante lagrime, per portarla sopra un nuovo tratto di beneficenza del Sovrano Pontefice, la quale rallegra dolcemente il cuore.

  A059000176 

 Mi fu risposto che di lì a qualche giorno sua Santità dovea celebrare nella chiesa di s. Agnese, lo fui condotta dal cardinale Reisach, al quale feci intendere il mio desiderio.

  A059000176 

 Non mancai di esporgli i miei timori quanto all'età dì Giuseppina, la quale non ha che olio anni.

  A059000180 

 «Nel pomeriggio avemmo un'udienza dal Santo Padre, il quale avea cercato degli americani.

  A059000181 

 E aggiunse: «e già ne avete 1'obbligo; imperocchè voi siete le pecorelle da me nutrite del pane celeste ed anche del pane terreno.» Ieri rivedemmo Monsignor Bedini e il cardinale Antonelli, il quale ci fece il miglior buon viso come già nell'ultimo nostro viaggio.

  A059000188 

 Due o tre giorni prima la persona benefattrice venne per un'altra volta a visitare le sue protette e a partecipar loro una lettera che avea ricevuta da Roma, nella quale era parola delle strettezze e angustie del Sovrano Pontefice.

  A059000208 

 Leone XII, al quale un semplice sguardo, una sola parola erano bastanti per indovinare la grand'anima del suo canonico, comprese {101 [151]} prese la cagione della sua tristezza, e troppo felice nel paterno suo cuore di poter consolare il Mastai non pose tempo in mezzo a nominarlo direttore presidente l'Amministrazione dell'Ospizio di s. Michele a Ripa-grande, uno dei più vasti e floridi stabilimenti nel suo genere, di tutta l'Europa cristiana.

  A059000217 

 {106 [156]} Bisognava vedere, dice l'autore dal quale leviamo il presente aneddoto, bisognava vedere la gioia di quel buon uomo.

  A059000220 

 Figuratevi come rimase il Porti! «dov'è, disse, l'insalata che vi ha mandata il Papa? «Eccola, disse l'avvocato, segnandogli un canestrino, me l'ha portata appunto il giardiniere del Papa.» Il medico la guardò con un viso di non curante, e aggiunse: Quello non è un rimedio atto a guarire una malattia quale era la vostra.

  A059000224 

 «Sta bene, rispose il dottor Corpi; ma anch'io sono medico, e vorrei prendere cognizione della malattia dell'avvocato per darne conto al Santo Padre, per ordine del quale sono qui venuto.» Allora egli fu fatto entrare in camera del malato e poichè ebbelo esaminato; disse: Su, animo, il male non è poi tanto da dovervene disperare.

  A059000225 

 Un giorno il duca ebbe occasione di vedere il Papa, il quale gli disse subito: io so quel che fate.

  A059000226 

 Tutte le famiglie alloggiate ricevettero lo visita di Pio IX, il quale per tutte quante avea parole di soavità e a tutte Ei {114 [164]} benedisse, lasciando loro qualche monetuccia in argento prima di partire.

  A059000230 

 È cosa nota tutto quel gran fracasso fatto dalla turba dei liberi pensatori allorchè il giovinetto Mortara, cui {115 [165]} Pio IX ebbe la bontà di fare educare a proprie spese sino all'età nella quale fosse atto a fare da se stesso una risoluzione, e giudicare se gli conveniva rimanersi nel grembo della vera Chiesa, dove fu introdotto col santo battesimo! L'augusto Pontefice sa benissimo sceverar le persone dai loro errori.

  A059000256 

 «Poichè ebbe girato intorno ogni sala, e benedetti un dopo l'altro tutti gl'infermi, il Papa quale un buon padre che non dimentica verun de'suoi figli, volle benedir pur anco tutti gli infermieri e gli altri impiegati dello Spedale.

  A059000270 

 Egli è gran tempo, che il Santo P. il quale esercita tutte le virtù dell'anacoreta: rinunciò alle più innocenti ricreazioni, se non siano in pari tempo equivalenti ad opere di beneficenza o di carità cristiana.

  A059000271 

 Il Santo Padre si diresse di suo moto a lei, la benedisse e nell'atto di porgerle la mano a baciare dissele: «Non v'incomodate, mia buona donna.» L'inferma, più ardita che la donna dell'Evangelo, la quale osò appena toccare la falda delle vesti di Gesù, serrò la mano che lega e che scioglie, si alzò, e incominciò a passeggiare su e giù come ai giorni della sua forza e della sua gioventù

  A059000272 

 È noto con quale amorosa bontà accogliesse al suo ritorno dall'esiglio coloro che aveano violati i loro giuramenti.

  A059000274 

 Ora convien dire, che il penitente, il quale chiese quel favore dal Santo Padre, aveva acquistato una sciagurata celebrità ai tempi della rivoluzione romana.

  A059000275 

 Il Santo Padre si diè tutto anzi tratto a racconsolarla con ogni espansione di benignità, e l'animò a porre ogni fiducia in Dio misericordioso, il quale vuole la salute di tutti i peccatori che a lui si volgono con sincera contrizione.

  A059000275 

 Poichè l'ebbe così disposta le diè la sua benedizione in articulo mortis e le offerse la propria croce affinchè la baciasse esortandola a collocare la sua confidenza in Gesù Cristo, il quale volle morire sopra una croce per cancellare tutti i nostri peccati.

  A059000278 

 Giunto alla chiesa vicina, ascoltò la confessione dello sconosciuto; l'esortò, l'animò, lo benedisse, e con quella pienezza di potere della quale è depositario, lo mandò assoluto, e terminando coll'unzione della sua parola ciò che dall'alto avea cominciato la grazia, ebbe la fortuna di ridonare alla società un uomo convertito alle leggi civili del pari che a quelle di Dio.

  A059000280 

 L' Unità Cattolica, a proposito di tal nuovo favore concesso ai cattolici del mondo intiero dal Sovrano Pontefice, ricorda un detto di d'Alembert il quale, visti i felici successi prodotti dal Giubileo dell'anno 1765, esclamava: «Questo maledetto giubileo ritardò di vent'anni le mosse della rivoluzione.» Invitiamo i filosofi del secolo decimo nono a meditar tali parole.

  A059000288 

 Il vincolo col quale nostro Padre, che è nei cieli, ci volle congiunti visibilmente a sè sulla terra diventa quasi sensibile e palpabile.

  A059000291 

 Sì, perchè il fardello è pesante: la divinità di Gesù Cristo da confessare in tal tempo, nel quale coloro che non la negano sembrano attendere a menomarla: reggere l'edificio della Chiesa militante e aprir le porte del tempio della trionfante.

  A059000295 

 In virtù delle loro preghiere Dio ci permetterà di vedere {148 [198]} tempi di benedizione; e non cesserà di avvalorare il braccio del suo Vicario, quel braccio col quale vi benedico.».

  A059000311 

 La preghiera è il grande sostegno del Papa: è dessa un'arma colla quale resiste da solo ai numerosi e potenti nemici che l'assediano da tutte parti.

  A059000324 

 Una folta schiera di personaggi distinti, come pure il numeroso personale della Congregazione e del collegio aveano già a bella prima ripiena la Chiesa, nella quale Pio IX pregò a lungo dinanzi alle reliquie di s. Fedele, quindi le loggie in mezzo alle quali egli si assise in trono per udir la lettura dei due decreti della sacra Congregazione dei riti.

  A059000330 

 Pio IX si disponeva a rientrare nella sua capitale, quando gli fu consegnata una lettera, nella quale il presidente della repubblica voleva imporgli una specie di programma di governo.

  A059000338 

 Ed ecco che sopra la prigione di s. Pietro il suo ducencinquantottesimo successore ha parlato ai Romani avendo in prospetto le ruine del Foro e del Colosseo! Quale tribuna!.

  A059000340 

 Ecco un estratto di quel colloquio tal quale fu pubblicato.

  A059000340 

 Si sa con quale benevolenza veramente paterna accolse uno de'suoi più intrepidi difensori.

  A059000349 

 Nel settembre dell'anno 1864 il Santo Padre spedì al Clero di Polonia una lettera enciclica, nella quale con un coraggio e con una sapienza degni del Vicario di Gesù Cristo riconferma tutto quello, che a proposito della persecuzione contro la Chiesa Cattolica in Russia, avea detto nel suo discorso del 24 Aprile nel Collegio di Propaganda.

  A059000349 

 Quante schiere di religiosi non furono messi al confine, quanti conventi tramutati in caserme! Ai vescovi e ai fedeli fu detto, che non avessero più alcun commercio colla Santa Sede, e singolarmente ai fedeli convertiti proibito il rientrare nella cattolica religione, dalla quale furono strappati mercè la violenza e la seduzione! Grande numero di cattolici fu confiscato negli averi e poscia relegato ne'luoghi più lontani dal paese natio, e colà vive nella più dolorosa miseria e senza i conforti della religione, perchè lasciato senza preti e senza un'ombra di culto cattolico.

  A059000357 

 Erano poi alla presenza di quel Pontefice, al nome, ai brevi, alle bolle, ai discorsi, agli atti del quale è proibito con severo divieto passare in Polonia, e il cui nome le madri insegnano pian piano balbettare ai loro pargoletti per tema non siano udite dallo Czar pontefice dell'ortodossia.

  A059000357 

 Pio IX al primo vederli entrare non potè tenersi che non esclamasse: «Bravi Polacchi!» Dirigendosi poscia all'infante di Portogallo, soggiunse: «Ecco i poveri preti polacchi perseguitati e oppressi dalla Russia e respinti dall'Austria.» Allora il preside dei preti rifugiati venne ai piedi del trono e recitò a nostro Signore un indirizzo dettato in latino, del quale ecco la fedele versione:.

  A059000361 

 Aggradite soprattutto l'inesprimibile riconoscenza del nostro popolo fedele, aggradite i suoi voti e le sue lagrime, delle quali fummo noi stessi ben testimoni, quando con lui ci felicitammo della vostra sollecitudine e della vostra bontà per noi: aggradite la fede di quella nazione, che vi venera piamente qual suo pastore, aggradite la sua speranza, che sulla terra non ha altro riposo che in voi: aggradite l'amore col quale abbraccia dal fondo dell'anima un padre che le è tanto affettuoso!.

  A059000361 

 «Ricevete dunque, Beatissimo Padre, le azioni di grazie immortali, che {182 [232]} noi vi rendiamo, primieramente per tal benefìcio, che abbiam da voi, e per l'altro assai più prezioso col quale voi rialzate e salvate noi tutti e la nostra causa.

  A059000364 

 «Le parole colle quali mi fate intendere i sentimenti dell'intiera nazione, della quale voi siete figli, mi sono una verace consolazione alla vista del sommo pericolo, nel quale è fatto cadere il popolo polacco.

  A059000386 

 Questa volta forse è ben desso l'obolo della vedova, di quella Polonia stremata, la quale non ha altro appoggio, altra speranza toltane la sua fede alla Santa Chiesa.

  A059000406 

 Le due reliquie colle loro autentiche sono riposte fra le stesse pareti della coperta d'oro di uno spessore considerevole, mediante un cerchio di pietre preziose, e la stessa coperta è lavorata con quella finita grazia e raffinatezza particolare alla oreficeria sacra quale esce dalle mani degli artisti romani.

  A059000413 

 Nessuna delle sue opere porta l'impronta di quel favoritismo sovrano contro al quale tante volte si scagliarono i nemici della Chiesa.

  A059000423 

 Quale non fu la sua sorpresa allorchè venne a riconoscere il suo fratello di latte! Gli fece tutte le accoglienze di un amico, e dopo avergli chieste nuove della sua nutrice e del suo villaggio, il Santo Padre, temendo non forse lo chiamasse la povertà, l'interrogò sul motivo della sua visita.

  A059000438 

 Genuflesso a'piè dell'altare sul quale era esposta la Santa Eucaristia, Monsignor Mastai era da buon pezzo assorto in ardente preghiera; e offriva a Dio un'ammenda onorevole per tutti i peccati de'suoi diocesani.

  A059000440 

 Altri forse sarebbe tramortito di spavento a quelle stride selvaggie e l'avrebbe data a gambe, ma il santo Vescovo s'accosta al ferito, gli appoggia la testa sulle proprie ginocchia e scuopre la piaga, dalla quale sgorgano rivi di sangue, per scandagliarne la profondità.

  A059000449 

 Il Santo Padre si accorge di quel piatire; s'informa ed ordina che si lasci entrare la visitatrice, la quale, sempre col suo paniere in testa, procede baldanzosa, e deponendo il carico a'piedi del Papa con una intrepidezza e con un {227 [277]} piglio alla sua maniera ingenuo, comincia a dirgli: «Santo Padre, prendi, ti regalo questi quattro presciutti, li mangerai, perchè sono eccellenti veh!».

  A059000471 

 Ella stessa parla con lode di una fra le sue religiose, la quale era tanto faceta da far ridere tutta la comunità.

  A059000475 

 Per conseguenza, caro mio, lo dovete dire anche voi.» Il povero {237 [287]} abate che non si aspettava quella risposta, rimase così istupidito, che non sapea più trovare la porta, dalla quale uscire.

  A059000478 

 Si rideva di quel riso, che {239 [289]} solo è dato dalla pace dell'anima, e appena fu di ritorno al Vaticano, il Santo Padre avea la bontà di mandare ai Padri di s. Francesco a Ripa un bellissimo Uffizio, sul quale di suo pugno scrisse: Ad usum Papae.

  A059000481 

 È una grazia alla quale non puoi sottrarti, è un misto di rigore e di dolcezza, di cortese e di franco, d'ingegnosa acutezza e d'ingenita benevolenza.

  A059000482 

 Chi può causarsi dalla simpatia di questo augusto vegliardo, il quale {240 [290]} dalla spiaggia di Porto d'Anzio vedeva un brick italiano radere la costa e udendo i propositi che si facevano di lanciare una palla al naviglio provocatore, si limitava a dire accompagnando col gesto la parola:.

  A059000538 

 Alla buona fanciulla restava ancora il padre, il quale, pieno d'amore verso la figlia, in lei trovava tutta la sua felicità e tutte le delizie.

  A059000550 

 Chi può esprimere il suo dolore e la sua vergogna vedendo in quale stato avea condotto sua figlia!.

  A059000612 

 Credettero che gli avesse dato volta {283 [333]} il cervello; ma quale non fu la loro maraviglia e dell'intiera città come udirono che la profezia si era verificata?».

  A059000624 

 {290 [340]} Resa quindi impotente a muovere pur un passo fu ridotta a starsene sempre in letto o seduta su d'una poltrona, colla quale le suore portavan la qualche volta fuor della cella o in coro: ma un anno dopo fu impossibile il farle anche questo servigio; i più piccoli movimenti le facevano provare fitte insopportabili, svenimenti e convulsioni mortali.

  A059000626 

 Piena di forza e di vigore, quale se mai non fosse giaciuta inferma, andò a farsi vedere totalmente guarita alla comunità, che ne rimase trasecolata, praticò i comuni esercizi, attese come tutte le altre suore alle faccende della casa, e in tre giorni orlò da sè sola una tela lunga un quarantatre metri.

  A059000669 

 «Tutti i pensieri, dice il cronista di Monza, tutti i cuori dei cattolici erano rivolti al giorno nel quale il Santo Padre celebrerebbe il suo Giubileo Pontificale, vale a dire 1'anno ventesimoquinto del pontificato.

  A059000670 

 Acquaderni trovavasi ai piedi di Pio IX, il quale desiderando dargli un pegno della sua riconoscenza, volle che accettasse la propria tabacchiera, lavoro prezioso in se stesso e più ancora per aver servito all'immortale Pontefice.

  A059000674 

 Un'epoca ancor più memoranda si avvicinava, quella del giorno 23 di agosto; avvegnacchè in questo giorno Pio IX sorpassava gli anni e i giorni del pontificato di s. Pietro, il quale aveva governata la Chiesa di Roma venticinque anni, due mesi e sette giorni.

  A059000676 

 Il santo Padre pubblicava il dì 5 di agosto una seconda Enciclica, nella quale, trattando delle prove luminosissime di devozione avute dai cattolici, dice: «Maraviglioso spettacolo in vero della cattolica unità, che dimostra come la Chiesa universale, quantunque sparsa per tutto il mondo e composta di popoli diversi per costumi, per ingegno, per studi, è tuttavia informata dal solo spirito di Dio; e tanto più prodigiosamente da Lui sostenuta, quanto più furiosamente l'empietà la persegue e le fa guerra, e quanto più astutamente tenta sottrarle ogni aiuto umano.» E avendo Egli pienamente aderito {319 [369]} alla proposta della Gioventù cattolica, concedette Indulgenza plenaria a chiunque o il giorno 23 d'agosto o dentro l'ottava si fosse accostato ai Sacramenti.

  A059000677 

 Il santo Padre comunicò durante la Messa i rappresentanti della Gioventù cattolica; diè loro udienza a mezzogiorno e pronunziò un discorso, nel quale rese grazie ai fedeli tutti per le loro cordiali dimostrazioni, ed encomiò altamente la Gioventù cattolica, che porta alta la fronte e difende la Chiesa fra tanti insulti e persecuzioni.

  A059000684 

 Ciò vale a dimostrare due cose: l'affetto dei cattolici verso il gran Pio che non lo lasciarono povero e non {326 [376]} permisero che fra tanti dolori soffrisse quello acutissimo di vedere grandi miserie e non poterle soccorrere; e la generosità del Papa stesso, il quale si vendica col benedire e col soccorrere gli Italiani.

  A059000715 

 Questa fotografia fu spedita al maresciallo, il quale ne sentì tanto piacere, che la teneva sempre presso di sè per le parole scritte dal Papa.

  A059000727 

 Del quale magnifico dono leggemmo nel Giornale di Roma de'ventisei febbraio: «Alcuni giornali, nel render conto del presente, che recentemente la Santità di nostro Signore ha fatto a Sua Maestà Cattolica la Regina di Spagna coll'inviarle la Rosa d'Oro, hanno asserito che l'ultimo invio di tal dono fosse precedentemente diretto alla Regina di Napoli nel 1849.

  A059000732 

 Tratto tratto i nemici di Roma parlano e perorano in favore della Polonia, ma quella nazione in lutto non ha che un protettore, il quale abita nel Vaticano »... «Sì (esclama il Figaro con accento commosso), il nemico, il solo nemico de'moderni Scribi, è il Papa di Roma, è quel Papa, Re d'appena un milione d'uomini, è quell'augusto vegliardo, che ad ottant'anni mena la vita più rigorosa che un prete abbia mai vissuto.

  A059000732 

 È quel Santo che non celebra che le feste di Colui, del quale Egli è qui in terra l'infallibile Vicario, che si alza a sei ore, assiste al consiglio de'suoi Ministri, lavora dieci ore del giorno, si riposa assistendo a tutte le cerimonie della Religione, e chiude la sua giornata dando udienza e benedicendo a tutti coloro che da'quattro angoli dell'universo accorrono per vederlo: cattolici, protestanti, giudei, maomettani.

  A059000733 

 Magnifica idea, così conchiude l' Ancora, la quale come forma la gloria del Nostro Santo Padre Pio IX, forma puranco la consolazione di noi tutti suoi figli.

  A059000741 

 La quale io fermamente credo, che deva essere, e mostrarsi, così come è, come si rivela negli atti del Papa e negli scritti della Civiltà Cattolica, o non essere.

  A059000745 

 Ecco a quale santissimo scopo il Pontefice impiega 1'Obolo che i cattolici gli offrono, onorando nella sua persona san Pietro!.

  A059000749 

 Al quale effetto ha egli destinato per la sua parte la somma di lire cinquemila, dolendogli che le angustie, in cui versa, non gli permettano di estendere il suo soccorso in maggior proporzione al bisogno ed in misura più conforme all'impulso della sua paterna carità.


don bosco-fatti contemporanei.html
  A060000010 

 Oh! sia ringraziato il cielo; il Signore vi comincia ad illuminare: date gloria a Dio; ma, ditemi: per lo innanzi a quale religione apparteneste?.

  A060000050 

 Finito il servizio militare, mi posi a lavorare di mia professione per campare la vita; ma in mezzo alle dure fatiche del corpo, sentiva in me stesso un'ansietà, una inquietudine: non era bisogno {11 [61]} di cibo nè di bevanda, e non sapendo quale cosa potesse appagare questo bisogno, io mi trovava qual uomo che vive, ma così languido e sfinito, che la vita gli torna piuttosto di peso, che di conforto.

  A060000051 

 Confidai queste mie interne afflizioni ad un amico, e questi saviamente mi osservò che insieme col sostentamento del corpo l'uomo ha bisogno del conforto dello spirito, e che tale conforto non si può altronde trovare se non nella reliligione, la quale sola può sollevare i pensieri e gli affetti dell'anima ad un bene sublime e perfetto che nella vita presente non si trova.

  A060000052 

 Quivi era la gran difficoltà: non sapeva a qual partito appigliarmi, nemmeno quale religione professare.

  A060000091 

 Nelle tue questioni, quale ti sembrò {20 [70]} di maggior rilievo, e che racchiudesse maggiori difficoltà?.

  A060000108 

 Ora voglio aggiustare le faccende dell'anima mia; c'è già venuto un prete, il quale voleva assolutamente confesssarmi; io gli ho sempre risposto di no, dicendo che voleva confessarmi dal mio ministro.

  A060000157 

 Ma ohimè! presto, signor ministro, mi manca il respiro, andatemi a chiamare un prete: ohimè! Fatemi... questa... carità... non siate tanto crudele... Queste furono le ultime parole dell'infermo, il quale tosto perdette l'uso dei sensi e della ragione.

  A060000159 

 Questo fatto fu letteralmente esposto quale venne riferito da chi fece parte di questa dolorosa tragedia.

  A060000167 

 Spero che le vostre sollecitudini non siano ancora andate al vento, nè voglio che lo supponiamo si presto perduto; ditemi: sapreste voi dirmi quale sia la cagione di questo peggioramento?.

  A060000178 

 Me povera donna! sono veramente una madre infelice! che cosa ho da fare? io vado a casa, dirò tutto a mio marito, il quale, sapendo queste cose, o Dio buono! lo lascierà per morto.

  A060000232 

 Le bestemmie, li discorsi licenziosi, le eresie che risuonavano ai suoi orecchi turbavano il buon giovine per modo, che gli toglievano la tranquillità: perciò egli se ne lagna colla madre, la quale prontamente consulta saggie persone.


don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html
  A061000041 

 2° È questa la prima volta che dalla S. Sede si parla di Congregazione di S. Francesco di Sales, sotto al quale nome s'intendono tutti quelli che dirigevano gli Oratorii, che o preti o laici prestavano l'opera loro a vantaggio dei giovanetti che li frequentavano;.

  A061000043 

 4° È pure da notarsi che molte Concessioni si fecero ad tempus, il quale essendo trascorso non sono più qui stampate.

  A061000045 

 Francesco di Sales, della quale egli è Direttore, e che non ha altro scopo che quello d'istruire nella Religione e nella pietà la gioventù abbandonata.

  A061000052 

 Nella borgata di Castelnuovo della Diocesi di Torino havvi una Cappella nella quale si celebra la s. Messa e si dà la Benedizione col SS. Sacramento.

  A061000069 

 In quel tempo, a motivo di dover scrivere contro ai Protestanti, era indispensabile una facoltà illimitata, quale si è chiesta e concessa dal S. Padre.

  A061000145 

 Pertanto, avendoci il diletto figlio Giovanni Bosco, prete Torinese, esposte umili e calde preghiere di voler benignamente, massime per commodo dei Soci, che dimorano in luoghi lontani dalla Città di Torino, arricchire del titolo di Arciconfraternita e di altri privilegi la Pia Società "dei Divoti di Maria Ausiliatrice" la quale già prima canonicamente eretta in Torino nella Chiesa dedicata alla medesima B. M. V. Ausiliatrice, tanto crebbe in poco tempo per la divozione e moltitudine dei Soci, che penetrò eziandio in lontane regioni, Noi volemmo di buon grado secondare i voti del soprascritto diletto figlio.

  A061000176 

 Può Ella facilmente rilevare dal tenore del citato Decreto, di cui unisco copia, nonchè dell'altro a Lei noto, e precedentemente emanato sull'approvazione dell'Istituto stesso, quale sia la condizione al medesimo fatta, riportandosi nell'uno e nell'altro espressamente queste parole: Salva Ordinariorum iurisdictione ad praescriptum Sacrorum Canonum et Apostolicarum Constitutionum.

  A061000177 

 Circa poi il libero ingresso dei Chierici secolari negli Istituti di Voti Semplici, onde con grave iattura della Ecclesiastica disciplina non siano impedite le vocazioni allo stato più perfetto, ha dichiarato questa S. Congregazione, che ai medesimi {55 [181]} è estesa la Costituzione del Sommo Pontefice Benedetto XIV Ex quo dilectus, nella quale è pure abbastanza provveduto a qualche caso urgente e straordinario, che reclamasse una contraria disposizione.

  A061000193 

 Intenti con pio zelo ad accrescere la divozione dei fedeli e cooperare alla salute delle anime coi celesti Tesori della Chiesa, a tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che, veramente pentiti e confessati e comunicati, visiteranno divotamente la Chiesa in Torino ad onore della B. V. M. sotto il titolo di {61 [187]} Maria Ausiliatrice in un giorno dell'anno, da eleggersi ad arbitrio di ciascuno, e quivi innalzeranno divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per la esaltazione della S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo la Indulgenza Plenaria, e remissione di tutti i loro peccati, la quale potranno anche applicare per modo di suffragio alle Anime dei Fedeli, che passarono di questa vita nella grazia di Dio.

  A061000196 

 A tutti poi e singoli i Preti della Congregazione predetta, che sono o che saranno, benignamente concediamo, che in qualunque tempo ed a qualunque Altare celebreranno la Messa per l'anima di un fedel Cristiano, che sia passato di questa vita a Dio congiunto nella carità, quel Sacrifizio, tre volte solamente per ogni settimana, dia all'anima od alle anime, per la quale o per le quali sarà stato offerto, l'aiuto medesimo che sopra si è detto.

  A061000196 

 Concediamo inoltre che le Messe, le quali per le anime dei Confratelli defunti della medesima Congregazione, sia nel dì della morte o sia in qualunque altro giorno, secondo il prescritto delle Costituzioni della Congregazione, si celebreranno a qualunque Altare delle Chiese appartenenti alla Congregazione stessa, a quell'anima, od a quelle anime dei Confratelli, per la quale o per le quali saranno state celebrate, diano il medesimo aiuto, che se fossero state celebrate all'Altare privilegiato.

  A061000203 

 Da ultimo concediamo che in tutte le Chiese della detta Società, dove si conserva il SS. Sacramento dell'Eucaristia, nella notte della Natività di N. S. G. C. si possano celebrare tre Messe dal medesimo Sacerdote; ed a tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che nella medesima Notte della Natività del Signore veramente pentiti e confessati avranno fatto la SS. Comunione in una qualunque delle Chiese predette, ed avranno divotamente visitato la Chiesa medesima, e quivi innalzato pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione della S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, la quale concediamo che possano anche applicare per modo di suffragio alle anime dei Fedeli, che in grazia a Dio passarono di questa vita.

  A061000213 

 Abbenchè lo scopo, pel quale intraprendono il lungo e penoso viaggio, sia di per se stesso titolo bastevole onde ottenere protezione ed aiuto in qualsivoglia eventualità, pur tuttavia li desidero più particolarmente raccomandati alla S. V. Ill.

  A061000214 

 ma e Rev. ma mi viene inspirato dalla conoscenza che io ho della squisita sua cortesia, alla quale mentre andrò debitore di un nuovo favore, rendo fin d'ora sentiti ringraziamenti, godendo anche del nuovo incontro per raffermarmi con sensi della più distinta stima.

  A061000259 

 Inoltre ai Soci della medesima Congregazione Salesiana in articulo mortis, se veramente pentiti e confessati e nutriti della S. Comunione, o non avendo ciò potuto fare, almeno pentiti avranno colla bocca potendo, altrimenti col cuore, divotamente invocato il nome di Gesù, concediamo l'Indulgenza Plenaria; ed ai medesimi Soci, che sono e che saranno, misericordiosamente nel Signore concediamo la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, il primo giorno del loro ingresso al Noviziato, nei giorni che faranno e rinnoveranno i voti, e in quello che partiranno per le Missioni straniere; inoltre in quel giorno di ciascun mese, nel quale, secondo le Regole della Congregazione, si fa il pio Esercizio della Buona Morte, e nell'ultimo giorno degli Esercizi Spirituali, se anche veramente pentiti e confessati avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e rispetto agli Esercizi Spirituali, avranno assistito più che alla metà di quelli, ed avranno visitato la Chiesa o la Cappella, dove quelli si terranno, e quivi innalzate pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle {94 [220]} eresie, per la conversione dei peccatori el'esaltazione della S. Madre Chiesa.

  A061000273 

 Essendosi canonicamente istituita, come Ci fu esposto, una Pia Associazione di Fedeli Cristiani, sotto il nome di Società od Unione de' Cooperatori Salesiani, i cui membri, fra le varie e moltissime opere di pietà e di carità, si propongono particolarmente di assumersi cura speciale dei giovanetti poveri ed abbandonati; Noi affinchè tale Società prenda ogni dì maggior incremento, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e nell'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i Fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso, già ascritti a questa Società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perchè non poterono ciò fare, almeno contriti, invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no almeno col cuore, e riceveranno con rassegnazione dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi Soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia, di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, riceveranno il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e quella stessa Chiesa od Oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzeranno pie preghiere a Dio per la concordia de' Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione de' peccatori, per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimente l'Indulgenza Plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A061000273 

 La quale Indulgenza per modo di suffragio potranno eziandio {101 [227]} applicare a quelle anime de' Fedeli Cristiani, che unite a Dio in carità abbiano già emigrato da questa vita.

  A061000286 

 Essendosi canonicamente istituita, come Ci fu esposto, una Associazione di Fedeli Cristiani, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. V. Maria Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere giovani di buona indole inclinati allo Stato Ecclesiastico, a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; Noi, affinchè tale Società prenda ogni dì maggiore incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nell'Autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso, già ascritti a questa Società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e nutriti della Santa Comunione, o se non potranno ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il Nome di Gesù colla bocca se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con rassegnazione dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi Soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e divotamente avranno visitato questa Chiesa od Oratorio, e quivi innalzato pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'Indulgenza Plenaria {107 [233]} e la remissione di tutti i loro peccati, la quale Indulgenza per modo di suffragio potranno eziandio applicare a quelle anime dei Fedeli Cristiani, che unite a Dio in carità, abbiano già emigrato da questa vita.

  A061000289 

 Ma comandiamo che dinanzi al tabernacolo, nel quale, secondo il costume, si conserva l'Augusto Sacramento, continuamente di giorno e di notte arda una lampada, e che la chiave di quel tabernacolo debba sempre fedelmente e diligentemente ritenersi dal custode della Chiesa.

  A061000302 

 La Santità di Nostro Signore, volendo che la Congregazione Salesiana, la quale va acquistando ogni giorno nuovi titoli alla speciale benevolenza della S. Sede per le opere di carità e di fede impiantate nelle varie parti del mondo, abbia uno speciale Protettore, si è benignamente degnata di conferire quest'officio alSig. Cardinal Lorenzo Nina Suo Segretario di Stato.


don bosco-fondamenti della cattolica religione.html
  A062000011 

 Ci sono i Maomettani, i Protestanti cioè i Calvinisti, i Luterani e gli Evangelisti, ed avvi la Chiesa cattolica, romana; in quale di queste società noi possiamo con certezza trovare la vera religione?.

  A062000020 

 Quale è la Chiesa che presenta questi quattro caratteri della Divinità?.

  A062000022 

 È Una, perchè tutti i veri Cattolici, anche sparsi per le varie parti del mondo, nei più lontani paesi della terra professano una medesima fede, una medesima dottrina, e dipendono tutti da un solo capo che è il Romano Pontefice, il quale, a guisa di Padre amorevole ed universale, regola e governa tutta la cattolica famiglia.

  A062000025 

 La medesima romana Chiesa si estende a tutti i tempi, perchè in tutti i tempi, in mezzo alle più sanguinose persecuzioni fu sempre conosciuta a guisa di società visibile di fedeli riuniti nella medesima fede, sotto alla condotta di un medesimo Capo, il Romano Pontefice, il quale, come Padre di una gran famiglia, guidò pel passato, e guiderà per l'avvenire tutti i buoni credenti pel sentiero della verità sino alla fine dei secoli.

  A062000035 

 Quale conseguenza si deduce da quanto qui si espose?.

  A062000046 

 Maometto, il quale disseminò i suoi errori sul principio del secolo settimo dell'Era Cristiana.

  A062000058 

 Il fondatore, il Capo invisibile di tutta la Chiesa è Gesù Cristo, il quale dopo aver deputato s. Pietro a governarla assicurò che egli l'avrebbe assistita dal cielo sino alla fine dei secoli.

  A062000067 

 Quale autorià diede il Salvatore a san Pietro?.

  A062000094 

 Quale fu la dottrina dei cattolici intorno a questa verità? {24 [526]}.

  A062000099 

 Questa definizione venne proclamata ed approvata nel Concilio Vaticano il 18 luglio 1870 da oltre settecento vescovi presieduti dallo stesso Romano Pontefice, con queste parole: «Noi definiamo che il Romano Pontefice, quando parla ex cathedra, ossia adempiendo l'ufficio di pastore e di maestro di tutti i cristiani, per la sua suprema autorità apostolica definisce qualche dottrina della fede e dei costumi da tenersi da tutta la Chiesa, a cagione della divina assistenza a lui promessa nella persona del B. Pietro, gode della stessa infallibilità, della quale il divin Redentore volle fornire la sua Chiesa nel definire le dottrine della fede e dei costumi.

  A062000118 

 Poi permettendo ad ognuno la libera interpretazione del Vangelo, fate un'orribile confusione dei sacramenti e delle altre verità di fede, ed aprite con ciò una larga via all'errore, nel quale l'uomo cade inevitabilmente, se è guidato solo dal proprio lume.

  A062000136 

 Sebbene ella sia stata in ogni tempo perseguitata dagli Ebrei, dai gentili, dagli eretici e dai cattivi cattolici, riportò compiuto trionfo di tutti gli attacchi, conservandosi pura ed inalterabile, quale fu da Dio fondata, senza che abbia ad altri mossa la minima persecuzione.


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000001 

 Alla sera di quel giorno istesso il buon giovane quale pecorella bisognosa di buon pascolo si portò dall'amato prevosto, con cui si tennero le seguenti conversazioni.

  A065000001 

 Collo studio del suo catechismo, colla lettura di buoni libri di cui è amantissimo, coll'assiduità alle istruzioni parochiali Tommaso si rese capace a rispondere a vari quesiti, e con disinvoltura e chiarezza sciogliere molte difficoltà che gli faceva il fratello, al quale spesso chiudeva la bocca facendolo arrossire.

  A065000001 

 Le sue risposte più riscaldate egli bramava tenerle col fratello Tommaso, giovane in sui 18 anni, d'indole assai faceta, il quale, sebbene non abbia fatto tanti studi quanto Enrico, tuttavia assai meglio di lui conosce le cose che riguardano la religione.

  A065000011 

 Ecco quale differenza passi tra gli uni e gli altri.

  A065000011 

 Il provinciale è quello al quale convengono i vescovi di una provincia ecclesiastica presieduto dal metropolitano, ossia è l'adunanza composta dell'arcivescovo co'suoi suffraganei.

  A065000034 

 Ora lo Spirito Santo a farla da pastori non ha posto nella sua Chiesa se non i vescovi: «Provvedete a voi e a tutto quanto il gregge, nel quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi a reggere la Chiesa di Dio.» Quindi i vescovi per divino diritto e con sentenza decisiva definiscono le cose che nei concili si trattano.

  A065000038 

 Ben volentieri entro a parlarti del primo concilio, il quale fu sempre giudicato come il modello di tutti i concili che siansi poscia celebrati nella Chiesa.

  A065000041 

 Ma fo conto di fermarmi alquanto più a lungo sul terzo, il quale è il più solenne, e che da molti è considerato pel primo ecumenico.

  A065000044 

 Vedi un'assemblea di pastori della Chiesa, un'assemblea, a cui punto non s'immischiano i principi secolari; un'assemblea non da altri convocata che dal papa, non da altri presieduta che dal papa; un'assemblea, nella quale sono giudici i vescovi pastori della Chiesa e non altri; un'assemblea in cui dopo essersi diligentemente esaminata la questione, il papa pronunzia distintamente la sua sentenza, la quale viene accolta con gioia in Gerusalemme, in Antiochia, dappertutto, quale oracolo infallibile dello Spirito Santo.

  A065000048 

 - Sono utili i concili specialmente ai tempi nostri, perchè, oltre al porre un argine al male che irrompe da tutte parti, mettono ancora sott'occhio ai nemici della Chiesa cattolica l'unione ammirabile e la {34 [34]} forza dell'intiero episcopato col papa suo capo, facendolo vedere quale esercito schierato in battaglia imperterrito e formidabile, e così cooperano a togliere dalla loro testa la folle idea di potere giammai abbattere la Chiesa di Gesù Cristo.

  A065000048 

 - Sono utili i concili specialmente gli ecumenici perchè, godendo del privilegio dell'infallibilità, fanno conoscere con sicurezza {33 [33]} quale sia la fede e la dottrina di Gesù Cristo, condannano più solennemente gli errori ad essa contrari, preservano con maggior efficacia i fedeli dagli inganni e dalle seduzioni degli eretici.

  A065000050 

 Certamente non avvi controversia di fede, di morale, o di disciplina per quanto astrusa ella sia, la quale non si possa definire senza concilio.

  A065000050 

 [14].» Per la qual cosa quando insorgesse una questione di fede o di morale, e che il Papa credesse bene di definirla da sè senza congregare un concilio, egli non solamente ha diritto di farlo, ma la sua decisione dovrebbe essere rispettata quale un oracolo di Dio stesso, quale verità infallibile.

  A065000056 

 Io non mi dispero mai, e tanto meno con un giovane docile, come tu sei, il quale se per avventura può avere nella testa storte idee le abbandona tostochè per tali le conosce.

  A065000061 

 Ma supposto che avvenisse, a quale delle due parti si darebbe la preferenza?.

  A065000063 

 Promise per esempio che sarebbe sempre stato con loro; promise lo Spirito Santo, il quale avrebbe loro insegnato tutte le verità.

  A065000066 

 2° Quando Gesù Cristo diede tale potere agli altri, apostoli vi era pure s. Pietro, il quale perciò, oltre di avere ricevuto una speciale potestà quale capo supremo, ne ricevette pur un'altra comune a tutti, e per questa ragione Pietro fu papa e vescovo.

  A065000067 

 3° Le promesse che Gesù Cristo fece di sempre essere cogli altri apostoli sino alla fine del mondo, e l'assistenza e l'inspirazione dello Spirito Santo loro divinamente assicurate, riguardano tutto il collegio apostolico, dal quale perciò non si può escludere s. Pietro, che n'è uno dei membri, anzi membro principale pei pieni poteri ricevuti da solo a preferenza di tutti gli altri apostoli.

  A065000067 

 Difatto Gesù Cristo assicurò questa infallibilità prima al solo Pietro, e perchè? perchè si conoscesse che il papa era il mezzo col quale comunicavasi l'infallibilità alla Chiesa tutta.

  A065000072 

 Ma se il papa sbagliasse in cose di fede allora sarebbe come se mancasse il fondamento, e {49 [49]} perciò cadrebbe l'edifizio, ossia cadrebbe la Chiesa istessa, la quale in queste caso superata, si dovrebbe dire vinta dalle porte infernali.

  A065000073 

 In oltre Gesù Cristo stabilì il papa quale supremo pastore della Chiesa, affidando alla sua cura gli agnelli e le pecore: «Pascola i miei agnelli, gli disse, pascola le mie pecore,» cioè istruisci, ammaestra gli uni e gli altri.

  A065000073 

 Ma può egli supporsi che Gesù Cristo, il quale per le sue pecorelle, ossia per le sue anime diede il sangue e la vita, abbia loro stabilito un pastore che potesse porle {50 [50]} a siffatto pericolo? No certamente, perchè questo è contrario alla bontà di Gesù Cristo, e al fine che si prefisse nel dare i pieni poteri ad un solo; fine che fu di mantenere Dell'unità i suoi discepoli, di provvedere con maggiore sicurezza alla salute di tutti.

  A065000075 

 1° Perchè è pietra fondamentale della Chiesa, la quale non potrà essere vinta nè finire giammai: et portae inferi non praevalebunt, così Gesù {52 [52]} Cristo; e l'angelo a Maria già aveva detto: «e il suo regno non avrà fine; et regni eius non erit finis.».

  A065000081 

 L'episcopato sa che senza il papa egli è come un corpo senza capo; sa che senza il papa non si può costituire quella Chiesa, colla quale Gesù Cristo disse che si sarebbe trovato presente sino alla fine del mondo assistita, inspirata dallo Spirito Santo.

  A065000090 

 Sta dunque di buon animo, poichè io sono in grado di affermarti che nessun papa come papa, cioè quando parla, come dicono, ex cathedra, quale maestro dei cristiani, nessun papa, dico, da s. Pietro sino al regnante Pio IX, nè per ignoranza, nè per malizia, ha mai insegnato il minimo errore; e di ciò noi cattolici siamo così sicuri che sfidiamo tutti i nemici dell'infallibilità a portarci anche una sola prova in contrario.

  A065000094 

 Ora vorrei che ritornassimo sul nostro concilio, dal quale, per verità, ci siamo alquanto allontanati, lasciandolo dietro.

  A065000095 

 Da siffatte definizioni quelle verità sono elevate al grado delle verità di fede, cioè dichiarate vengono comprese nella divina rivelazione, e la sentenza del concilio così confermata dal papa riguardasi quale sentenza dello Spirito Santo, ed è sentenza infallibile.

  A065000097 

 Che cosa dunque ha fatto il Papa Pio IX circondato da una parte dei vescovi del mondo? Non creò già una nuova verità di fede, non fece un'aggiunta al deposito delle verità già rivelate, ma solamente dichiarò che la dottrina la quale tiene che la gran Madre di Dio sia stata preservata immune dalla macchia originale, è dottrina rivelata da Dio, e in pari tempo comandava che d'allora in poi ogni cristiano per tale la credesse e la professasse.

  A065000097 

 «Coll'autorità del N. S. G. C, così il Papa, dei beati apostoli {67 [67]} Pietro e Paolo, e coll'autorità nostra, Noi dichiariamo, pronunziamo, definiamo che la dottrina (attento neh! Tommaso), la quale tiene che la Beatissima Vergine Maria, fin dal primo istante della sua Concezione, fu per grazia e singolare privilegio di Dio onnipotente, in vista dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, preservata da ogni macchia di colpa originale, è dottrina rivelata da Dio, e perciò da credersi fermamente e costantemente da tutti i fedeli...» Hai inteso?.

  A065000101 

 Se discorre degli aiuti da cui la sua Chiesa sarà sostenuta, ci dice che egli «sarà con lei presente tutti i giorni sino alla fine del mondo,» ed aggiunge che ella avrà per anima lo Spirito Santo, il quale le insegnerà ogni verità: Docebit vos omnem veritatem.

  A065000103 

 Sì, siamo obbligati assoggettarci alle definizioni e alle leggi di un concilio generale, perchè definizioni e leggi di quella Chiesa, alla quale Gesù Cristo ci comandò di ubbidire, {72 [72]} e disse che se qualcuno le avesse negato ubbidienza fosse tenuto per un gentile ed un pubblicano, cioè per un membro che a lei più non appartenesse: Si Ecclesiam non audierit, sit tibi sicut ethnicus et publicanus

  A065000103 

 [22].» Questo obbligo di sottomettersi all'autorità dei concili generali fu sempre così universalmente ammesso che fin dai primi secoli della Chiesa una tale sottomissione fu adoperata quale un segno per distinguere i veri fedeli dagli eretici; e ancora oggidì ai protestanti che tornano {73 [73]} in seno alta Chiesa cattolica si domanda se credono e si sottomettono alle decisioni del concilio tridentino.

  A065000120 

 Quale fu il primo, da chi fu convocato, che cosa vi fu stabilito?.

  A065000122 

 Fu celebrato specialmente per condannare gli errori di un certo Ario, eretico di Alessandria d'Egitto, il quale negava la divinità di Gesù Cristo, affermando che il divin Verbo, cioè il Figliuolo di Dio, non era eguale al Padre.

  A065000126 

 Diede occasione a questo concilio l'eresia di Macedonio, il quale a forza di raggiri erasi impadronito della sede di Costantinopoli.

  A065000126 

 Furono condannati gli errori di Macedonio, si confermò il Simbolo niceno, al quale furono aggiunte le parole che riguardano la divinità dello Spirito Santo: Et in Spiritum Sanctum Dominum et vivificantem... qui cum Patre et Filio simul adoratur et conglorificatur, qui locutus est per prophetas

  A065000128 

 S. Cirillo, patriarca di Alessandria, venutone in cognizione, scrisse una lettera paterna a Nestorio, colla quale cercava di persuaderlo di desistere dall'empio errore: ma il superbo non solamente non si arrese, ma rispose al Santo con insolenza.

  A065000129 

 Ivi assalito da una terribile malattia, il suo corpo si risolse in marciume, e quella lingua colla quale aveva bestemmiato la Madre di Dio, imputridì, e gli fu ancora vivente rosicchiata e consumata dai vermi.

  A065000135 

 Il primo di questi Capitoli riguardava gli scritti e la persona di Teodoro di Mopsuesta, dal {91 [91]} quale Nestorio aveva attinto la sua falsa dottrina; il secondo riguardava gli scritti di Teodoreto, vescovo di Ciro, contro di s. Cirillo; il terzo era una lettera d'Iba vescovo di Edessa ad un eretico di Persia di nome Mari, ancora essa infetta di nestorianesimo.

  A065000135 

 Stando così le cose, onde togliere agli eretici ogni pretesto, fu celebrato il detto concilio, al quale per altro per cagione del prepotente imperatore Giustiniano non {92 [92]} poterono intervenire i vescovi dell'Occidente, motivo per cui Vigilio non vi volle prendere parte.

  A065000137 

 Questi desideroso di riparare ai gravi mali da suo padre cagionati alla Chiesa scrisse al papa s. Agatone, il quale era succeduto a s. Martino nella sede di Roma, e lo pregò che volesse colla sua autorità suprema convocare un concilio nella città di Costantinopoli, promettendogli tutti gli appoggi e aiuti necessari.

  A065000144 

 E qual è mai quel figlio di buon cuore, il quale non rispetti il ritratto del suo buon padre, della tenera madre, dell'amato fratello?.

  A065000151 

 Sempre puro ed immacolato conservò il deposito della fede, e sempre degna dimostrossi del principe degli apostoli, il quale, dopo averla fondata, la santificò coi suoi sudori e col suo sangue.

  A065000153 

 - Furono pure condannate le ordinazioni fatte dall'eresiarca Bordino il quale aveva avuto l'ardire di farsi creare antipapa.

  A065000154 

 Quale è il decimo concilio generale?.

  A065000155 

 Fra questi è da annoverarsi l'eresia di un certo Tanchellino, il quale professava un errore contro al SS. Sacramento, {105 [105]} e contro al potere dei vescovi e dei sacerdoti.

  A065000156 

 Pietro di Bruis dopo 25 anni di empie ruberie e di misfatti sacrileghi rimase vittima del furore del popolo, il quale assordato dalle sue bestemmie, lo spinse un giorno tra quelle fiamme stesse, che egli aveva fatte preparare per abbrucciare un gran fascio di croci da lui atterrate.

  A065000158 

 Pertanto il concilio presieduto dallo stesso Alessandro decretò che nel caso, in cui i cardinali non andassero d'accordo nella elezione papale, fosse riconosciuto per legittimo colui, che avesse riportati i due terzi dei voti; e che se colui il quale ottenesse la {107 [107]} terza parte dei voti volesse tuttavia qualificarsi Papa, si il promosso che i promotori fossero scomunicati.

  A065000162 

 Dopo aver usato molte violenze contro ai vescovi e sacerdoti, tese insidie alla persona dello stesso Pontefice, il quale perciò si vide costretto a ritirarsi in Francia, e ivi celebrare il concilio.

  A065000162 

 Questo principe il quale ancor giovinetto avea ricevuti tanti benefizi dal Papa Innocenzo III, fatto adulto ed assunte le redini dell'impero, divenne empio e crudele.

  A065000168 

 In questo concilio oltre all'essersi estinto lo scisma cagionato nella Chiesa per causa di due antipapi, si condannò pure l'eresia di Giovanni Hus, la quale si andava spargendo nella Boemia sua patria con grande scandalo e rovina delle anime.

  A065000168 

 Nello stesso concilio fu eletto a nuovo papa Martino V l'anno 1417, che approvò e confermò quello che prima e dopo la sua elezione eravi stato definito intorno alla fede, e per questa parte il fece ricevere in tutta la Chiesa quale concilio ecumenico

  A065000168 

 Questo concilio fu convocato dal papa Giovanni XXIII, il quale per amore della pace e della unione cedette poscia il pontificato.

  A065000172 

 Perciò il giorno 6 di luglio 1439 dopo che papa Eugenio ebbe celebrato la santa Messa fu letto il Decreto di Unione, il quale fu sottoscritto dal papa, dai cardinali, dai vescovi e prelati latini e greci, non che dallo stesso imperatore, che lo sottoscrisse però con diversa formola.

  A065000172 

 Si trattarono i punti della controversia, e i padri latini con ogni sorta di argomenti convinsero i greci che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figliuolo; che è valida la Consacrazione fatta in pane azimo, che esiste il purgatorio, e che il papa è il vicario di G. Cristo, il successore di s. Pietro, il capo di tutta la Chiesa, il padre, il maestro di tutti i Cristiani, al quale da Gesù Cristo fu data nella persona di s. Pietro la piena potestà di pascere, reggere e governare la Chiesa universale.

  A065000173 

 Così quella Chiesa, la quale non volle conoscere l'autorità del successore di Pietro, che la trattava da padre, cadde sotto il successore di Maometto che la trattò da tiranno.

  A065000175 

 Fu pure tenuto per abolire una legge francese, conosciuta sotto al nome di Prammatica Sanzione, colla quale derogavasi ad alcuni diritti della santa Sede in cose riguardanti la Religione e la disciplina.

  A065000180 

 Quindi la Chiesa, la quale {127 [127]} veglia non solo al bene della Religione, ma eziandio al vero benessere della società civile, ha fatto benissimo a prendere, per quanto sta in lei, dei provvedimenti, in riguardo alla stampa, lasciando piena libertà alla stampa buona, ponendo un freno alla cattiva, condannandola pur anche, e fulminandola di maledizione

  A065000181 

 Siccome l'uomo è obbligato a stare soggetto all'autorità di Dio suo Creatore, così non può in coscienza nè pensare, nè operare contro di lui, nè contro alle sue leggi; e se non può pensare contro a Dio, neppure può esternare i suoi perversi pensieri sia colla viva {128 [128]} voce, sia colla stampa, senza rendersi quale un ribelle a Dio stesso.

  A065000188 

 Oh! Maria non mancherà certamente di proteggere in modo speciale questo grande concilio, e lo proteggerà anche di buon grado per compiacere al grande Pontefice che, speriamo, lo presiederà, il quale ha fatto tanto per la gloria di lei, proclamandola solennemente: concepita senza macchia originale.

  A065000188 

 Pio IX lo intimò per questo giorno, onde metterlo sotto la speciale protezione di Maria SS., la quale è chiamata con ragione l' aiuto dei cristiani, la sterminatrice di tutte le eresie.

  A065000189 

 Quale è lo scopo di questo concilio, e che intende di stabilire?.

  A065000194 

 Egli nella citata lettera dopo di aver detto con quanta cura i sommi Pontefici suoi predecessori coll'autorità ricevuta da Gesù Cristo, sempre vi si adoperassero per conservare il deposito della fede, e promuovere nei popoli la pietà e l'onestà dei costumi, e come non ommettessero, sovratutto nei tempi di gravissime perturbazioni e calamità, di radunare concili generali, onde coi consigli e colle forze unite dei vescovi di tutto l'orbe cattolico provvidamente e sapientemente deliberare tutto ciò che valesse a definire i dogmi della fede, a reprimere le invasioni degli errori dominanti, a difendere, illustrare e svolgere la dottrina cattolica, a correggere i costumi corrotti dei popoli, dopo aver detto tutto questo il Pontefice continua così: «Ora tutti sanno da quale orribile {137 [137]} tempesta sia travagliata la Chiesa, e da quale e quanti mali sia afflitta la società civile.

  A065000196 

 Oh! Dio voglia che il concilio possa mettere un argine a tanti mali! Ma, dica, oltre a questo, quale altro bene si promette il santo padre dal futuro concilio?.

  A065000197 

 Per questo fine egli indirizzò pure ad essi lettere speciali, invitando i vescovi scismatici ad intervenire ancor essi al concilio per rinnovare e compiere finalmente la bramata unione; e pregando caldamente i protestanti a considerare lo stato infelice in cui si trovano, a riconoscere il loro errore, e cogliendo occasione dal prossimo concilio fare ritorno alla {141 [141]} Chiesa cattolica, dalla quale i padri loro si sono sventuratamente separati.

  A065000199 

 Imperocchè, o quei vescovi intervengono al concilio, ed allora non potranno a meno che riconoscere la verità, la quale in quell'ampio e venerando consesso risplenderà {142 [142]} della più viva luce, e purchè non si vogliano ostinare nell'errore, del resto dovranno piegare innanzi a lei, abbracciarla e farla abbracciare dai loro fedeli; oppure non intervengono, e in questo caso essi porgeranno ai rispettivi fedeli un buon motivo a sospettare sul loro conto, daranno loro occasione di aprire un po'meglio gli occhi, e forse metterli in questo modo sulla via della verità.

  A065000199 

 Qualora poi questo invito non fosse pienamente corrisposto resterebbe però sempre quale splendida prova della grande carità che nutre la santa sede anche verso coloro che non ne vogliono riconoscere i diritti e l'autorità

  A065000201 

 Giunti colà il sommo pontefice dal suo trono pronuncia un'allocuzione, ossia discorso, nel quale {146 [146]} accenna le cause della convocazione del concilio.

  A065000203 

 Nelle sessioni consecutive si passa all'esame delle materie, prima del quale peraltro hanno luogo varie preghiere per invocare l'aiuto dello Spirito Santo, il canto di un Vangelo adatto, e un discorso analogo.

  A065000203 

 Questo riguarda l'apertura, nella quale per lo più consiste la prima sessione.

  A065000204 

 Quando ogni cosa trovasi preparata si tiene la seduta pubblica di tutti i padri, nella quale, se credesi nulla più doversi cangiare, i vescovi e quanti hanno voce deliberativa, esprimono il proprio giudizio col dare il loro voto in favore.

  A065000207 

 In una parola, a me sembra che Iddio, colla dovuta proporzione però, faccia colla sua Chiesa quello che con un suo diletto scolare fa un buon maestro, il quale aiuta bensi il discepolo affinchè nei suoi temi, nelle sue composizioni, nei suoi problemi non commetta errore alcuno, compia ogni cosa ottimamente, e sia infallibile in quel che studia ed in quel che fa, ma ciò non già collo sgravarlo da ogni peso, ma solamente in virtù di una continua assistenza che gli presta, per cui gli ricorda le cose già imparate o a viva voce, o studiate nei libri di testo, che gli pose fra le mani.

  A065000208 

 Avverti tuttavia che l'aiuto, il quale Iddio maestro supremo porge alla sua Chiesa è infinitamente più sublime che non l'aiuto che presta il {155 [155]} tuo maestro al suo scolaro, perchè quello è un aiuto soprannaturale e divino, questo solo naturale ed umano.

  A065000210 

 Se altri non avendo voto deliberativo mettono pur anche la loro {156 [156]} firma, usano una formola, la quale indichi che essi non sottoscrivono come giudici, ma solamente in segno di adesione o di protezione come anticamente facevano gli imperatori

  A065000224 

 Per altra parte io ti posso pur anche assicurare che le tue preghiere torneranno molto gradite al nostro Signor Gesù Cristo, il quale altro di più non desidera che di essere pregato per la salute di quelle anime già state da lui redente col proprio sangue.

  A065000227 

 In questo angolo regna un venerando vecchio (il papa) non infranto dagli anni, non indebolito dalle ansie e dal dolore; un vecchio il quale nel suo ristretto e impoverito reame sa pure mantenere la pace; sa dare al mondo un esempio d'invitta costanza, e difendere i diritti della società e dell'autorità.

  A065000228 

 Speriamo in Dio, speriamo nella Vergine Immacolata, speriamo in Pio IX, speriamo nel concilio, speriamo nella Chiesa, la quale, fondata da Gesù Cristo sopra di Pietro, fu, è, e sarà sino alla fine dei secoli quale rupe immobile, a conforto dei giusti e guida sicura di tutti i Cristiani, per fare un solo pastore ed un solo ovile sopra la terra, ed un solo regno nella gloria dei Beati in cielo.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000003 

 I demoni spaventati lasciarono Simone, il quale cadde, e rimase steso al suolo colle gambe rotte.

  A066000007 

 Noi temiamo, carissimi fratelli, che le afflizioni che ci sono arrivate non abbiano ritardato l'applicazione che noi dovevamo avere alle quistioni che voi ne avete fatte concernenti l'empia e detestabile sedizione, dalla quale gli eletti di Dio devono essere così lontani... Chi non istimava la vostra virtù e la fermezza della vostra fede? Chi non ammirava la sapienza e la moderazione cristiana della vostra pietà? Chi non pubblicava la magnificenza della vostra ospitalità? Voi camminavate secondo le leggi di Dio sommessi ai vostri pastori.

  A066000008 

 Il sangue cristiano che si spargeva, sembrava non essere altro che semenza, la quale facesse crescere i discepoli di Gesù Cristo, e sempre più li aumentasse.

  A066000010 

 Cominciava appena la Chiesa a respirare in pace, le persecuzioni di spada erano allora finite, quando sorse Ario, il quale per la sua grande eresia {14 [340]} fece nascere una sì violenta perturbazione in tutta la Chiesa, che il dogma cristiano, senza la fermezza e saggezza del Papa sarebbe perito.

  A066000013 

 Egli si nascose, dicesi, in cimiteri vicini alla città sino alla morte dell'Imperatore, alla quale soltanto finì la sua persecuzione.

  A066000020 

 L'ultimo rampollo della dinastia di Teodosio erasi {22 [348]} fuggito tutto tremante da Ravenna, e cercava un asilo nell'orgogliosa Roma, la patria di Fabrizio, la quale non aveva altri ripari, nè altri difensori che il suo augusto Pontefice.

  A066000021 

 Egli restò ciò non di meno sempre inconsolabile del grave carico, che gli era stato imposto, di portare il quale era certamente più che ogni altro degno.

  A066000030 

 Egli confuse con queste anime vili il vicario di Gesù Cristo, e prese per un oltraggio l'opposizione del santo Papa Martino al suo rescritto appellato il tipo di Costante, il quale tipo favoriva l'errore Monotelita.

  A066000037 

 Scrisse perciò una lettera commoventissima al re Pepino, il quale uscì tosto dalla Francia e alla testa di numeroso esercito forzò le frontiere delle Alpi, raggiunse il re Longobardo, e dopo averlo vinto, l'obbligò a rendere all'Italia tutte quelle città che le aveva prese.

  A066000060 

 Egli s'informò dal suo ospite, che era cristiano, e da parecchi altri fedeli, non solo della loro miseria presente, ma ancora di quella che avevano sofferto i loro antenati da più secoli, e andò a conferirne con Simeone, patriarca di Gerusalemme; dipingendogli la potenza ed il valore dei principi d'Europa e lo zelo e l'autorità del paese, gli disse che se avesse implorato il loro soccorso eglino avrebbero certamente rotto il duro giogo sotto al quale gemevano, Simeone ringraziò grandemente {54 [380]} Pietro e gli diede lettere pel sommo Pontefice, sollecitando per suo intervento il soccorso dei principi cristiani.

  A066000071 

 Egli trovò per assecondarlo un celebre artista di Como, Domenico Fontana, il quale venne a presentarsegli con mezzi, la cui semplicità fu l'oggetto principale della pubblica ammirazione.

  A066000090 

 Il 6 luglio 1809 un'ora prima dell'alba, molte truppe si impadroniscono di tutte le entrate del palazzo pontificio, soldati ne scalano le mura, rompono le porte dell'appartamento di Sua Santità e si avanzano sino alla camera del pontefice, il quale, svegliatosi al primo rumore, si riveste de' suoi abiti e li aspetta con calma circondato da qualche cardinale e servitore della sua casa.

  A066000090 

 Pio VII ebbe il coraggio di alzare la sua voce contro il padrone dell'Europa, avanti al quale tremavano i più potenti re.

  A066000091 

 Egli fu costretto dalla forza delle circostanze a rilasciare il suo illustre prigioniero, il quale rientrava nell'eterna città fra le acclamazioni del suo popolo e di tutta l'Europa quando appunto Napoleone si incamminava egli stesso verso l'esilio.

  A066000094 

 Sino a dieci ore circa il santo Padre lavora tutti i giorni col suo primo ministro, che è un cardinale chiamato il segretario dello Stato, il quale è principalmente incaricato dell'amministrazione temporale degli Stati della Chiesa.

  A066000098 

 Ora, chi l'avrebbe detto che la Bolla, con la quale fu definita la Concezione Immacolata della ss. Vergine, doveva essere tradotta in trecento delle lingue viventi, e presentata in isplendidi ed elegantissimi volumi in dono al santo Padre nelle feste del Centenario? L'impresa fu veramente grandiosa, veramente monumentale; il solo concetto di essa ti atterrisce, ma gli è un fatto: e non è piccola prova dell'universale divozione a Maria e dell'amore al s. Padre.

  A066000101 

 Della università di questo entusiasmo {90 [416]} religioso destato nell'orbe cattolico verso cotanto singolare privilegio della Madre di Dio, abbiamo una prova insigne in un monumento offerto nei passati solennissimi giorni alla Santità di nostro Signore, pel quale la bolla Ineffabilis Deus, con cui la Beatitudine sua decretò dommatica la dottrina dell'Immacolata Concezione, leggesi voltata in trecento delle lingue vive e parlate in tutta la superficie del globo.

  A066000104 

 Ma a stringere in poco il moltissimo che potremmo ancora aggiungere intorno al gigantesco lavoro, diremo che personaggi di famiglie regnanti e uomini i più illustri han voluto figurare nella vasta collezione; alla quale, oltre il Clero, hanno preso parte cittadini di ogni condizione, dal nobile, dal sapiente e dal ricco, fino all'umile operaio.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000021 

 Quindi mirando noi il sole che ci illumina nel giorno, la luna nella notte, tante stelle grandi e piccole, che regolarmente or nascono, or tramontano, il costante succedersi delle stagioni, senza mai variare un istante nel loro ritorno, noi abbiamo argomento evidentissimo, che vi è un sovrano artefice, il quale creò queste cose, e secondo il suo beneplacito le regola e le governa.

  A067000033 

 Questa idea universale della Divinità senza dubbio fu dal Creatore inserita nel cuore degli uomini, e chiaramente comunicata ad Adamo, primo uomo del mondo, e da lui tramandata di generazione in generazione a tutti i suoi discendenti; la quale idea, come abbiamo veduto, si rende poi sensibilmente manifesta dalla vista di questo universo, che in tante maniere pubblica le glorie del suo Creatore.

  A067000055 

 Quegli apparati, que' sacrifizi e quelle preghiere piacquero tanto al Signore, che fece cadere dal cielo un fuoco prodigioso, il quale abbruciò le vittime preparate pei sacrifizi: segno manifesto che quelle cose erano a Dio graditissime.

  A067000061 

 Per esempio: la religione naturale ci dice, che l'uomo deve prestare un culto a Dio, ma non ci spiega abbastanza quale sia, nè in qual modo debba essere prestato.

  A067000097 

 ° La sublimità e la santità della dottrina della Sacra Bibbia, la quale è sì pura e sì perfetta che Dio solo può esserne l'autore;.

  A067000127 

 Qui noi dobbiamo ammirare un luminoso tratto della Divina Provvidenza, la quale specifica sempre più il tempo, il luogo e la stirpe del Messia, di mano, in mano che si avvicina il tempo della venuta.

  A067000133 

 Gli Ebrei dimorarono circa 400 anni nell'Egitto, finchè Iddio, volendo dare loro la terra de' Cananei, già stata promessa ad Abramo, ad Isacco, a Giacobbe, suscitò un uomo straordinario di nome Mosè, il quale con una lunga serie di prodigi, alla testa del suo popolo, passò a piede asciutto in mezzo alle acque dei mar Rosso, e lo condusse nel deserto del Sinai.

  A067000140 

 L' ultimo de' giudici fu Samuele, vivente il quale, gli Israeliti dimandarono un Re che li governasse: questi fu Saulle.

  A067000153 

 Iddio li confortò, inviando il profeta Aggeo, il quale disse che la gloria del secondo tempio avrebbe superata quella del primo, mentre in quello sarebbe venuto il desiderato dalle genti, l'aspettato Messia.

  A067000161 

 Ala Iddio suscitò lo zelante Matatia, il quale, sebbene fosse della tribù di Levi, tuttavia fu da quelli della tribù di Giuda sostenuto in guerra contro ai nemici; quelli della tribù di Giuda elessero i tigli di lui per loro capitani in guerra e principi in pace.

  A067000161 

 Soggiacquero bensì a gravissime persecuzioni sotto il regno di Antioco, il quale si sforzava di annientare la nazione e la religione degli Ebrei.

  A067000219 

 Imperocchè Gesù Cristo, figlio di Dio, Dio eterno egli stesso, predicò una Religione, la quale porta con se tutti i caratteri della divinità.

  A067000231 

 E questo un gran castigo che certamente suppone un gran delitto, quale è l' uccisione del Salvatore.

  A067000244 

 In simile maniera, attaccando il loro cuore alle cose della terra, non giungono a conoscere le verità del Vangelo, che sono affatto spirituali; nemmeno vogliono aprire gli occhi sopra una moltitudine di profezie esistenti nelle loro mani, le quali profezie annunziano chiaramente, che il Messia, sebbene Dio onnipotente, doveva venire sotto umili spoglie a guisa di mansueto agnello, siccome fece Gesù Cristo, e fondare un regno, che è la sua Chiesa, la quale doveva estendersi in tutti i luoghi della terra e durare in eterno.

  A067000275 

 Seguitiamo piuttosto l'esempio del nostro Divin Salvatore, il quale pregava per quei medesimi Ebrei che lo avevano messo in croce.

  A067000277 

 Grandi motivi abbiamo, miei teneri figli, di ringraziare la divina Provvidenza per averci fatti nascere in una religione, la quale, sotto a lutti i rapporti, presenta i più chiari caratteri di un opera affatto divina.

  A067000292 

 Gl'imperatori, i giudici, gli stessi carnefici, non sapendo a quale cosa attribuire quel maraviglioso spettacolo, rimanevano attoniti e pieni di stupore, e non di rado {80 [274]} avveniva, che da celeste grazia illuminati, abbracciavano quella stessa religione che perseguitavano.

  A067000306 

 Io ammiro la divinità della Cristiana Religione, comprovata dai moltissimi argomenti, che avete avuto la bontà di esporci; ma fra tante società d' uomini {84 [278]} che presentemente esistono nel mondo, e che si dicono cristiane, come conoscere quale abbia la vera e la divina Religione, quella propriamente predicata da Gesù Cristo?.

  A067000330 

 Sul fondamento si fabbrica tutta la casa affinchè, su di esso sostenendosi, duri ferma ed immobile: sopra di te, che io chiamo Pietro, coree su di una pietra fermissima, e per mia virtù eterna, io innalzo l'eterno edificio della mia Chiesa, la quale così a te appoggiata starà forte ed invitta contro a tutte le arti e gli assalti dei suoi nemici.

  A067000336 

 Ora che mi avete si bene fatto {93 [287]} comprendere come Gesù Cristo ha fondato la sua Chiesa, e stabilito S. Pietro suo Vicario, avrei caro che mi indicaste, tra tante Chiese che portano il nome di cristiane, quale abbia i caratteri della Chiesa di Gesù Cristo?.

  A067000347 

 Anche nelle cose di massima importanza sono talmente tra di loro divisi, che, come osserva il dottissimo Bossuer, i Protestanti, due secoli dopo la loro fondazione, non una Chiesa, ma ne avevano più di dugento con sistemi tra di loro contrari per modo che gli uni insegnavano una cosa, la quale era rigettata dagli altri.

  A067000348 

 A quale cosa si può paragonare l'unità delle Chiese degli eretici? {97 [291]}.

  A067000359 

 Tutte le altre Chiese non possono mostrarci un uomo di loro credenza il quale abbia operato un solo miracolo.

  A067000370 

 A quale cosa si possono paragonare gli eretici in quanto alla cattolicità delle loro Chiese.

  A067000384 

 Onde, se nelle cose appartenenti alla religione ed alla salvezza delle anime lo spirito umano, soggetto per se stesso a tanta instabilità, ha bisogno d'essere assicurato e retto da qualche autorità certa, quale maggiore autorità può desiderarsi, che quella della Chiesa Cattolica, la quale riunisce in sè l'autorità di tutti i secoli passati fino ad Adamo, che fu il primo uomo del mondo 9.

  A067000385 

 A quale cosa si possono paragonare le società degli eretici in quanto all'apostolicità?.

  A067000390 

 Ora a somiglianza dei regni della terra, nei quali è un ordine, mediante il quale si parte dal Sovrano, e si va a grado a grado sino all'ultimo dei sudditi, così nella Chiesa Romana, vera Chiesa di G. C., havvi un ordine che dicesi gerarchia, con cui noi partiamo da Dio, che n' è Capo invisibile, passiamo al Romano Pontefice, di lui Vicario e Capo visibile della sua Chiesa in terra, poscia ai Vescovi e agli altri sacri ministri, da cui i divini voleri sono comunicati a tutti gli altri fedeli sparsi nelle varie parti del mondo.

  A067000395 

 Fateci il piacere di spiegarci in breve {4 [310]} quale autorità abbia ciascuno de' sacri ministri in questa gerarchia?.

  A067000432 

 Che direste voi di un figlio, il quale protesta di amare suo padre, e intanto trasgredisce e disprezza gli ordini suoi? Che direste di un suddito, il quale dicesse {13 [319]} di amare il suo Re, promuovere il bene del regno, e intanto non volesse osservare le leggi dai ministri discusse, e dal sovrano approvate?.

  A067000456 

 Capisco quale sia l'autorità d'insegnamento data da Gesù Cristo alla Chiesa, ma l'autorità di governo in che cosa consiste?.

  A067000463 

 Qualora vi fosse alcuno il quale volesse obbligarlo a qualche cosa contraria alla nostra santa religione, un buon cattolico non dovrebbe farla, e dovrebbe rispondere come risposero gli Apostoli piuttosto ubbidire a Dio che agli uomini.

  A067000467 

 Perchè colui, il quale frequenta compagni perversi, senza che se ne accorga, diventerà egli pare perverso.

  A067000501 

 Nissuna di queste cose: e noi sfidiamo {31 [337]} tutti i Calvinisti, Luterani, Valdesi, e lutti insieme i promotori del protestantesimo, ad accennarci UN UOMO SOLO il quale parta da qualcuno dei protestanti, e dimostri i suoi antecessori da S. Silvestro lino ai Riformatori: la discendenza d' UN UOMO SOLO, nella cui persona siansi conservati i Sacramenti, il governo della Chiesa di Gesù Cristo.

  A067000503 

 Cominciamo per dire che non si può citare neppure un autore, il quale asserisca essere esistita una società prima de' mentovati eresiarchi.

  A067000503 

 la quale abbia professata la medesima loro dottrina.

  A067000511 

 Ora queste non potrebbero essere istruite e battezzate che per mezzo d'un ministero pubblico e visibile, quale in ogni tempo si è nella Chiesa Romana conservato e praticato.

  A067000511 

 Se la Chiesa non fosse stata costantemente visibile, i cristiani non avrebbero potuto soddisfare al Comandamento di G. C., il quale ci ordina di portare le nostre questioni alla Chiesa ed ascoltarne le decisioni.

  A067000514 

 A quale cosa si può paragonare la Chiesa Romana?.

  A067000515 

 Edifizio da oltre mille ottocent'anni combattuto coi più gagliardi colpi; ma che mostrasi sempre visibile, sempre bello, sempre grande e maestoso, quale si conviene ad un'opera fondata da un architetto onnipotente, da Gesù Cristo.

  A067000521 

 Il capo invisibile della Chiesa è Gesù Cristo, il quale prima di partire da questo mondo disse a' suoi discepoli ed a' loro successori: ecco io sono con voi tino alla fine del mondo.

  A067000549 

 «Io, egli dice, io mi attacco alla vostra cattedra, la quale è quella di S. Pietro.

  A067000567 

 In ogni tempo, in mezzo alle più sanguinose persecuzioni, sarebbesi conservata quale immobile colonna, sempre gloriosa, sempre visibile, sempre vittoriosa, senza mai usare altre armi che quelle della carità e della pazienza.

  A067000633 

 Pietro Valdo era un ricco mercante di Lione, il quale, del caso di un compagno caduto morto a' suoi piedi, fu tanto atterrito, che vendette tutte le sue sostanze per condurre una vita povera, e praticare quello che il Salvatore disse ad un giovane: Se vuoi essere perfetto, va, vendi tutte le tue sostanze, donale ai poveri, e seguimi.

  A067000635 

 Fu pertanto mestieri di ricorrere al Romano Pontefice, il quale, fatta esaminare attentamente la loro dottrina, la trovò erronea, contraria al Vangelo e alla Chiesa di Gesù Cristo.

  A067000641 

 Il più antico scrittore che parli dei Valdesi, è l'abate di Fontecaldo di nome Bernardo, il quale visse ai tempi di Pietro Valdo, e scrisse sul fine del secolo duodecimo un Trattato contro ai Valdesi, {66 [372]} dove fra le altre cose dice: mentre governava la Chiesa Lucio III insorsero i Valdesi, nuovi eretici, i quali furono di poi condannati dal Papa in un Concilio tenuto nella città di Verona nel 1185....

  A067000643 

 Scrisse le medesime cose il celebre Moneta, professore di filosofia alla metà dei secolo decimoterzo, il quale dice precisamente che prima di Valdo la setta valdese non esisteva.

  A067000647 

 «Cotesta setta incominciò nel seguente modo, siccome io appresi da molti, che videro i primi Valdesi e da un sacerdote detto Bernardo Idros, il quale secolui viveva con molta riputazione, e raccontava che, essendo egli giovine e copista, al prezzo di una somma pattuita, scrisse in romantica lingua (volgare di quei tempi) per uso di Valdo i primi libri che ebbero i Valdesi, dettandoglieli e voltandoli dal latino un grammatico nomato Stefano di Ansa, il quale fu molto mio conoscente, e morì di subita morte cadendo dal tetto di una casa sua, che faceva fabbricare.

  A067000657 

 Quindi traeva tra me stesso questa conseguenza: o che i Valdesi sono molto ignoranti, o che sono dai loro ministri ingannati; perchè io voglio supporre che vi sia neppure un ministro valdese il quale (sapendo l'origine della sua setta) non debba conchiudere che trovandosi essi in una società fondata da Pietro Valdo, non possono più appartenere alla Chiesa fondata da Gesù Cristo.

  A067000659 

 Gesù Cristo, la quale deve essere universale e visibile in tutti i tempi, e in tutti i tempi professare la dottrina del Vangelo, ricevere gli uomini di tutti i tempi, in tutti {75 [381]} i tempi amministrare i Sacramenti istituiti da Gesù Cristo: e ciò doveva farsi in ogni tempo, in ogni giorno sino alla fine del mondo: « Omnibus diebus usque ad consummationem saeculi.».

  A067000669 

 Siccome però ne abbiamo uno fra noi, il quale passa pel più dotto di quanti scrissero prima di lui, e dicono che egli abbia detto quanto si può dire {77 [383]} di bello e di buono intorno ai Valdesi, così tralascio di parlarvi degli altri, e vi parlerò solamente di questo.

  A067000681 

 Comincerò da Policdorfio, dotto professore di Teologia, che visse sul finire del secolo decimoterzo: ascoltate ciò che il ministro Bert nel suo libro gli fa dire: Trecent' anni dopo Costantino il Grande sorse un tale del paese Valdis, il quale insegnò la povertà e fu propagatore della sella valdese.

  A067000683 

 Espone affatto il contrario a quanto afferma l'autore, il quale dice espressamente che sono bugiardi quelli che asseriscono tali cose: «Questa, dice Policdorfio, è la nascita e l'origine dei Valdesi.

  A067000691 

 Il priore di Luserna dice chiaramente: i Valdesi, per dimostrarsi antichi, si vogliono discendenti di Valdo, il quale cominciò a formarsi una nuova dottrina nel 1160.

  A067000695 

 Ecco, miei cari figli, in un testo solo quattro menzogne delle più manifeste: ora dite voi quale fede si debba prestare agli scrittori del culto Valdese!.

  A067000713 

 Quindi (siccome è proprio dell'umana natura, la quale è cupida delle case nuove), vie più crebbe il numera dei seguaci; sicchè, divenuti eretici dichiarati, furono in un col capo loro fatti sgombrare da Liane.

  A067000713 

 «Della quale invenzione, quale altra può immaginarsi più favolosa? Come potrebbe mai darsi che tra tanti autori degni di fede Greci e Latini, i quali vissero a quei tempi medesimi, o ne' seguenti, niuna si trovi che abbia fatto menzione di catesta Leone? Pel quale sola argomento si fa manifesta, tomi; questa eresia non derivi da questa SOGNATO LEONE, nè da alcun altra uomo di dottrina, o fama, o santità, ma da questa stesso cittadina di Liane, chiamato Valdo.

  A067000758 

 Fra le cose che debbono consolare i Cattolici havvi pur questa: che non si legge esserci stato alcuno, il quale in punto di morte, consapevole di se stesso, {98 [404]} abbia abbandonata la Cattolica Religione per abbracciarne un'altra.

  A067000766 

 Vi racconto motto volentieri la vita di questi due eresiarchi, perchè possiate conoscere la loro pessima condotta, ed essere in grado di giudicare quale conto debbasi fare della loro dottrina.

  A067000774 

 Onde presentatasi l'occasione dalla pretesa Riforma, potete immaginarvi con quale brama essi tal cosa compirono.

  A067000788 

 Credo che vi ricordiate ancora che cosa la dottrina cattolica insegni delle indulgenze, le quali sono un'applicazione de' meriti di Gesù Cristo, di Maria Santissima e dei Santi, mediante la quale applicazione ci viene rimessa in tutto o in parte la pena temporale dovuta ai peccati già rimessi nel Sacramento della Penitenza.

  A067000797 

 Ella è, cosa degna di essere ben osservata nella storia, in quale tremenda incertezza siansi trovati quelli che professarono la Cattolica Religione e di poi l'abbandonarono.

  A067000810 

 Così nel suo libro da lui intitolato: De abroganda Affissa privata, nel quale narra un suo colloquio avuto col demonio, e come ad istigazione di lui egli si movesse a togliere la Messa.

  A067000811 

 Sciagurato Lutero! se egli visse con tale incertezza, in quale angustia si sarà poi trovato in punto di morte!.

  A067000817 

 Uno il quale pensi e parli in una maniera, e poi operi in un'altra, dà chiaramente {118 [424]} a conoscere che nel suo cuore non è persuaso della verità di ciò che fa o propone agli altri.

  A067000818 

 Lutero in mezzo alle sue stranezze quando noti era trasportato da spirito diabolico, e parlava nella calma del cuore, diceva che non poteva esservi ragione, comunque siasi importante, la quale possa dar diritto di rompere l' unione colla Chiesa Romana.

  A067000822 

 Povero Lutero! Se egli, predicatore e fondatore della Riforma, non poteva persuadersi la Chiesa Cattolica non essere l' unica vera Chiesa, se egli stesso non sentivasi abbastanza ardito a sostenere di aver dato principio alla Riforma a nome di Dio, quale cosa avrebbero potuto asserire i suoi seguaci?.

  A067000824 

 I più accreditati autori di sua vita scrivono che, stando egli moribondo, sua madre gl'indirizzò queste parole: Figlio mio, io era Cattolica; tu mi hai fatto mutar religione, ora che stai vicino a render conto di tua vita a Dio, dimmi quale religione è migliore per salvarsi? è la Cattolica o la Luterana? In quel momento estremo di vita, momento in cui cessando di parlare le passioni, ciascuno colla bocca dice quello che ha nel cuore, Mater, rispose Filippo, haec plausibilior; illa securior;•cioè la Luterana è più piacevole al senso, la Cattolica è più sicura per conseguire la salute eterna.

  A067000825 

 Dovete ancora ricordarvi, o figli, dell' ordine maraviglioso che esiste nella Chiesa Cattolica, mediante il quale, i sacri ministri anche sparsi nelle varie parli del inondo gli uni dagli altri dipendendo, vanno tutti ad unirsi in un centro ad un capo solo, che è il Romano Pontefice.

  A067000826 

 Voi vedete adunque, che, a voler conservare la dottrina cattolica intorno il Sacramento dell'Ordine, e intorno i ministri della religione, egli si sarebbe trovato in un grave imbarazzo; giacchè era inevitabile che, morto lui e qualche monaco sfratato, che aveva {122 [428]} potuto guadagnare, non vi fossero più preti nella sua setta, la quale così si sarebbe spenta da se stessa.

  A067000829 

 Oli questa è grossa! uomini, donne, vecchi, fanciulli, tutti preti? sarebbe curiosa che Battista nostro vignaiuolo il quale appena sa compitare si mettesse pur egli a dir messa, confessare e predicare: oh che pazzo, che pazzo! Lutero fondava almeno queste stravaganze sopra qualche ragione, o sopra qualche autorità della Bibbia?.

  A067000833 

 Dobbiamo però notare che S. Pietro voleva dire semplicemente che tutti i fedeli cristiani dopo aver ricevuto il battesimo appartengono alla vera Chiesa, nella quale soltanto si conserva il vero sacerdozio di Gesù Cristo, o volle parlare del carattere battesimale, che dà a tutti i battezzati la potestà di ricevere le cose sacre, e segnatamente gli altri Sacramenti; carattere che si può dir sacerdotale, perchè esso pure è una partecipazione del supremo sacerdozio di Cristo, come osserva l'angelico S. Tomaso.

  A067000838 

 Dalle quali parole chiaro apparisce che S. Paolo a nome di Dio aveva dato a {125 [431]} Tito la facoltà di ordinar preti, additandogli in pari tempo le cerimonie da usarsi nella sacra ordinazione la quale soltanto da lui come Vescovo si poteva conferire.

  A067000847 

 Questa zizzania, quest' errore è l' eresia, la quale, dilatandosi cori sorprendente prestezza nel campo della Chiesa, fa guasti terribili coll'impedire a tanti cristiani di fare frutti di virtù, e guadagnarsi il premio eterno.

  A067000847 

 Ve lo spiegherò in poche parole li padrone di quel campo ci rappresenta Gesù Cristo; il campo è la sua Chiesa in cui egli seminò e mandò i suoi Apostoli a seminare buon frumento, cioè una dottrina pura, santa che doveva produrre frutti maravigliosi di sancita; ma sopravvenne l' uomo nemico, vale a dire, il demonio, il quale sparse la zizzania, cioè l' errore in mezzo alla predicazione delle verità della fede.

  A067000848 

 Comprendo benissimo come la zizzania significhi l'eresia, e come essa si {128 [434]} andò dilatando facendo gran male nella Chiesa di Gesù Cristo; ma non posso ancora ben capire a quale cosa vogliate applicare quanto ci avete detto sopra.

  A067000854 

 L'astuto Volmaro, maestro di Calvino, potè facilmente insinuare i suoi errori nel cuore guasto del discepolo, il quale fece tali progressi, che divenne egli stesso eresiarca: cioè capo di eretici.

  A067000866 

 Capitò colà di passaggio un certo Michele Serveto, il quale aveva opinioni contrarie alle sue intorno al mistero della SS. Trinità.

  A067000869 

 La qual cosa venuta a notizia dei Duca, egli n'ebbe gran rammarico, riprese vivamente sua moglie, che riconobbe il proprio torto, e cacciò ignominiosamente Calvino, il quale si ritirò nuovamente in Ginevra.

  A067000869 

 Nell'anno 1536 e poi nel 1541 osò anche d'introdursi nella valle d'Aosta: ma quei bravi cittadini ben lungi di dare ascolto all'empie sue predicazioni, adunato il Consiglio, avendo a capo il conte Renato Chalaud gran maresciallo di Savoia, decretarono di far catturare l'audace eresiarca, il quale avuto di ciò qualche sentore si diede a precipitosa fuga.

  A067000870 

 In mezzo a questi trambusti il capo della missione, di nome Durando, conobbe l'assurdità della nuova dottrina e nel 1558 abiurando pubblicamente il calvinismo professò la Fede Cattolica, la quale difese colla voce e cogli scritti finchè visse.

  A067000878 

 una la quale è riprovata dalla Chiesa Romana; io non so comprendere che cosa avessero mai in quelle teste.

  A067000879 

 I Valdesi, i Luterani, i Calvinisti convengono che noi possiamo salvarci nella nostra Religione noi Cattolici abbiamo i più certi argomenti per asserire che essi sono fuori della vera Chiesa, quale conseguenza ti pare che noi possiamo dedurre da ciò?.

  A067000882 

 Parmi che dobbiamo dire che i protestanti ammettendo vera la nostra Religione debbano conchiudere essere erronea la religione riformata la quale fu e {140 [446]} sarà mai sempre riprovata come falsa dalla Chiesa Cattolica Romana.

  A067000883 

 Noi pertanto facciamo loro questa dimanda: Se voi, o protestanti, asserite che la Religione Cattolica è vera, perchè non abbracciarla, perchè non abbandonare per sempre una setta, la quale, secondo i Cattolici, è certo che vi danna; e,.

  A067000885 

 Se voi, o miei teneri figli, portate l'occhio sopra una carta geografica vedrete al nostro occidente, vale a dire da quella parte dove trac conta il sole, il vasto regno della Francia, il quale un tratto di mare separa da un'isola vastissima appellata Inghilterra.

  A067000888 

 Fu Enrico, ottavo Re di questo nome, il quale montò sul trono d'Inghilterra nel 1502.

  A067000901 

 Questi due personaggi distinti per virtù e sapere non potevano approvare, anzi riprovarono costantemente la condotta del Re, il quale perciò li depose dalle loro cariche e li fece mettere in carcere.

  A067000903 

 Quale fu la morte di Tommaso Moro?.

  A067000908 

 Ebbe allora usa quarta moglie, Anna di Clevef, {148 [454]} la quale presto ripudiò, e mandò via per isposare una Caterina Howard, che dopo breve tempo accusò d'intrighi, e le fece altresì tagliar il capo dal boia: ma volle ancor altra donna, la vedova Caterina Pair, la quale non ebbe a far poco per incassare la fine delle altre.

  A067000914 

 Ed aveva ben motivo a dire che ogni cosa era perduta per lui, perciocchè un uomo il quale, unicamente per secondare i suoi vizi, erasi separato da una religione che, prima della perversità del suo cuore, aveva conosciuta, praticata, difesa come unica vera religione di Gesù Cristo; un uomo che, dopo essere stato il carnefice di gran numero de' suoi sudditi, aveva colla forza costretto il rimanente a separarsi dall'unità cattolica; un uomo che in mezzo ai più sensibili rimorsi tuttavia muore impenitente, quest'uomo, dico, aveva, pur troppo, fondato motivo per dire che ogni cosa, fin l'anima propria, era eternamente perduta.

  A067000929 

 Tu fai, mio figlio, una dimanda la quale mi dà motivo a gravi riflessi.

  A067000931 

 Una religione la quale permetteva di spogliare le chiese e gli altari e di appropriarsi i beni che i fedeli cristiani avevano affidati alla santità della Chiesa come sacro deposito per i poveri ed abbandonati, la quale religione, sostenuta e difesa col ferro e colla forza, strascinò insensibilmente i sudditi all'errore.

  A067000932 

 3° Dobbiamo conchiudere esser questo un giudizio terribile del Signore, il quale, come dice nel Vangelo, vedendo disprezzata la sua religione, egli la toglie dai paesi che ne sono indegni, e la trasporta in que' luoghi ove sia meglio ricevuta e meglio praticata.

  A067000951 

 In secondo luogo, che i pastori della Chiesa Cattolica continuarono a governare le rispettive loro Chiese tutte unite a quella di Roma, la quale continuò pure ad essere, come era da 1500 anni, la sede del Vicario di Gesù Cristo.

  A067000953 

 Io però' non posso capire come i Protestanti abbiano osato separarsi, ed osino tuttora vivere separati dalla nostra religione, mentre riconoscono che ella ha per suoi primi pastori e fondatori gli Apostoli medesimi; ed all'opposto non possono mostrare un sol uomo, il quale, prima di Lutero e di Calvino, abbia professata la religione dei Protestanti.

  A067000971 

 Francesco di Sales derideva i Protestanti: «Eh!, diceva, forseche tutti gli uomini del mondo dormivano, quando Roma formava nuovi Sacramenti, nuovi sacrifizi, nuove dottrine? Non si trova punto un solo storico, nè greco ne latino, nè vicino nè lontano, il quale abbia vesso o lasciato alcun cenno ne' suoi commentari, o qualche osservazione nelle sue memorie, di una cosa sì grande? Certamente sarebbe cosa maravigliosa, segli storici, che furono sì minuti da notare fino le minime circostanze delle città e dei popoli, avessero dimenticato il più notevole di quanto può farsi in questo basso mondo, cioè il cambiamento di una Religione universale, nella città e provincia più segnalata di si vasto impero, quali sono Boma e l'Italia

  A067000981 

 ci additino i Protestanti un solo di questi atti, di questi decreti autentici, il quale sia in opposizione colla dottrina apostolica consegnata negli scritti dei Ss. Padri, e negli atti dei Concilii, anteriori al detto tempo? Ma indarno si {178 [484]} argomenteranno di ciò fare.

  A067000989 

 Benissimo: ora voglio dimostrarvi che i Protestanti non possono tampoco indicare verun domma speciale degli Apostoli, il quale sia stato variato dalla Chiesa Cattolica, nostra madre; benchè {182 [488]} questa verità possa Considerarsi come già provata dalle cose discorse finora.

  A067001004 

 Nello stesso libro, capo 16, confessa che i Padri più antichi hanno sostenuta l' esistenza del Purgatorio, il quale però egli nega, e lo chiama: fabula de loco subterraneo.

  A067001013 

 Se così è, il protestantismo è la religione delle passioni, non già la religione pura e santa degli Apostoli e di Gesù Cristo, quale la vanno vantando i seguaci della Riforma.

  A067001020 

 Ora riferiteci ciò che i nostri nemici dissero in favor del Papato, il quale sembra il bersaglio, ove tutti gli eretici, i libertini, i perversi cattolici hanno fatto accordo di vibrare, senza posa, i loro colpi.

  A067001048 

 Così, vedete, quando il supremo magistrato decide in qual senso va inteso un qualche articolo del codice civile, il quale per la sua oscurità sia interpretato in senso diverso dagli avvocati, non istabilisce già un nuovo articolo di legge; ma dichiara unicamente il significato genuino dell' articolo intorno a cui si disputava.

  A067001048 

 Risponderemo loro, che la Chiesa, nel definire tali controversie, non propose punto a credere alcuna verità nuova, la quale non fosse già in addietro verità di fede; ma colla sua sentenza pose fine alle dispute, dichiarando da quale delle parti contendenti si trovasse la ragione od il torto; ossia, quale delle due opinioni fosse conforme o contraria alle verità da Dio rivelate; il che avanti non constava chiaramente presso tutti.

  A067001062 

 Ora gli Apostoli insegnarono agli uomini cotali verità, molle consegnandone nei loro scritti che formano i libri sacri del Nuovo Testamento, ed alcune pur tramandandone alla posterità soltanto a viva voce: e questo, vedete, è ciò che si chiama tradizione divina, la cui esistenza è predicata da tutti i Ss. Padri, e la quale in un colla Sacra Scrittura forma l' intiero corpo della parola di Dio rivelata.

  A067001076 

 Ora noi citeremo il protestantismo a quel tribunale medesimo; vale a dire io imprendo nel presente trattenimento a dimostrarvi che i Protestanti hanno appunto rinnovellale le più brutte eresie già condannate da quella stessa Chiesa dei primi secoli, che essi predicano tutta pura ed Apostolica, ed alla quale si appellano continuamente

  A067001082 

 [47], il quale afferma

  A067001089 

 Che questa poi sia tuttora la dottrina dei Protestanti ed anche dei nostri Valdesi re lo dimostra il giornale Valdese che stampasi in Torino col titolo: la Buona Novella; nel quale s'insegna (nella disp.

  A067001130 

 Nondimeno, o miei figli, nel catalogo,dei predecessori del Protestantismo io ne ho ommesso uno assai più considerevole degli altri, e dal quale Lutero si vantò di aver preso molte lezioni.

  A067001138 

 Sicchè affatto cacciò dal suo animo ogni idea di Protestantismo, e si raffermò nella sua Cattolica fede, della quale tessè una stupenda apologia in un suo libro intitolato: {243 [549]} Viaggi di un Gentiluomo Irlandese in cerca di una religione; nel quale espose i risultati de' suoi studi sui Ss. Padri e sulle antichità della Chiesa.

  A067001142 

 Quale sarebbe questa difficoltà?.

  A067001147 

 Se mai voi aveste tempo di leggere un libro del famoso Bossuet, intitolato delle variazioni de' Protestanti, voi trovereste che quasi tutti i giorni eglino cangiano maniera di credere, e di spiegare la Bibbia; talmente che un testo della Bibbia, il quale oggi serve a confermare una verità, domani servirebbe a combatterla.

  A067001167 

 E luce, perchè, bene spiegata e ben insegnata, {253 [559]} mostra all'uomo quale strada debba tenere per giungere alla vita beata.

  A067001167 

 Havvi un famoso interprete (Teodoreto), il quale dice che per la parola lucerna s'intende la legge di Mosè, e per luce intendesi Gesù Cristo.

  A067001203 

 Ecco, padre, noi abbiamo raccontato quanto ci avete detto intorno alla Bibbia, ed un giovane il quale....

  A067001204 

 Il quale.......

  A067001205 

 Il quale è un protestante.

  A067001234 

 Era un re, il quale fece stampare un codice ben corretto e spiegato; ivi era notata la ricompensa per i sudditi fedeli, la pena per i trasgressori della legge.

  A067001265 

 Avrebbe letto altresì le tante versioni che in diverse epoche si sono fatte in molte lingue, la versione della intiera Bibbia in lingua italiana, pubblicata in Torino già dall'anno 1767 da Monsignor Antonio Martini, allora preside nella real Basilica di Soperga, poi Arcivescovo di Firenze; ed avrebbe visto la edizione ultimamente fattasi nel 1851, nella quale trovasi la traduzione letterale italiana del Nuovo Testamento dello stesso Monsig.

  A067001300 

 Richiamatevi per un momento alla memoria l'autore dello scisma anglicano quell'Enrico Ottavo, il quale a forza di bere e mangiare era divenuto tanto grasso, che fu soprannominato il maiale.

  A067001319 

 Questa opinione non piace ad un altro ministro valdese, di nome Pevran, il quale dice non dagli Apostoli, ma forse dai discepoli degli Apostoli, oppure dai discepoli di questi discepoli, furono in viati i primi predicatori dei Valdesi.

  A067001345 

 Dimandate ai Protestanti quale sia la loro religione, e più non sanno rispondere.

  A067001346 

 Possibile, che i Protestagli non sappiano dire, quale sia la loro religione? Fino gli Ebrei e i Maomettani sanno darci qualche definizione della loro religione.

  A067001348 

 Almeno ne' loro libri si dirà quale sia la loro religione?.

  A067001362 

 Il protestantismo è veramente quale ve l'ho descritto; e debbo assicurarvi che parecchi si fanno protestanti, o vivono in tale setta, senza conoscerne la bruttezza, perchè i predicatori dell'errore nel Vangelo sono paragonati ad un lupo vestito da pecora.

  A067001376 

 Un catecumeno, vale a dire, un protestante che si faceva istruire per abbracciare la Religione Cattolica, un {313 [619]} giorno incontrò un suo parente protestante, il quale, dopo alcune parole, prese a dire: Io non posso più amarti dacchè hai lasciato la nostra religione per farti Papista.

  A067001386 

 Ridiamo, perchè la Chiesa non è una volpe, che vada a cercarsi una tana, nemmeno è un uccello, che vada in cerca del suo nido, neppure un uomo ramingo, il quale cerchi una casa ove ricoverarsi.

  A067001389 

 Questa sarebbe la vera Chiesa di Gesù Cristo, la quale doveva mostrarsi visibile in ogni tempo per ammaestrare ed accogliere i fedeli di tutti i tempi.

  A067001414 

 Miei cari figli, le cose, che qui ho semplicemente enunciate, meritano di essere seriamente considerate; perchè da ciò potete facilmente argomentare quale stima si debba fare di una religione la quale per sostenersi deve ricorrere alle menzogne, alle falsità, alle calunnio.

  A067001426 

 Ciò posto, ditemi: quando per andare in un paese ci sono due strade; una certa, l'altra dubbia, quale direte voi si debba tenere?.

  A067001441 

 E non vede Calvino elle contraddice di fronte al Divin Salvatore, il quale predica, dicendo a lutti gli uomini: nisi poenitentiam egeritis omnes similiter peribitis? Se non farete penitenza, andrete tutti eternamente perduti.

  A067001442 

 Che cosa conchiudere da questo contraddizioni de' capi della Riforma protestante, e da tante altre che si potrebbero addurre? Che senza un tribunale infallibile, stabilito da Dio per indicarci qual sia la Scrittura Sacra, e quale il suo genuino senso, è impossibile all'umana ragione conoscere ed interpretare le Divine Scritture.

  A067001450 

 Se mi rispondete che non viene data che ad alcuni, vi dico di palesarmi il sego i, col quale potrò conoscere questi felici privilegiati, e distinguerli dal rimanente degli uomini.

  A067001452 

 A quale de' due debbo io credere? Voi gli opporrete la vostra persuasione; egli vi opporrà la sua.

  A067001452 

 E varrete voi farmi credere che tale è la via, per la quale Dio conduce gli uomini al discernimento dei libri sacri? No; Dio è la sapienza stessi, e non ha stabilito unir regola che lascierebbe un campo libero ad ognuno per ricevere o rigettare nella Scrittura ciò elce gli piacerebbe.

  A067001454 

 * Lo ha dunque lasciato; però introdusse un mezzo, che a poco a poco ne distruggerà l'effetto, ed è quella persuasione interna coll'aiuto della quale ognuno può ricevere o rigettare ciò che gli aggrada.» Fin qui S. Francesco di Sales.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000008 

 P. Se alcuno volesse supporre uno sconosciuto, il quale abbia creato e dato esistenza alle cose, noi diremo subito che questi è Dio: perciocchè non dandosi effetto senza causa, ne segue, che non può esistere la creatura senza il Creatore; a meno che si volesse asserire che una cosa possa esser causa ed effetto ad un tempo, dare esistenza a sè e poi darla agli altri; la qual cosa è assolutamente assurda, perchè non si vide mai alcuna cosa farsi da sè.

  A068000008 

 Un pollaiuolo andava un giorno al mercato con parecchi altri, tra cui uno il quale, vantandosi grande conoscitore nel fatto della politica e della religione, passò ben presto a sparlare di Dio e della Chiesa Cattolica bestialmente.

  A068000019 

 Sì, miei cari figli, l'esistenza di questo mondo dimostra fino alla evidenza che esiste un Essere il quale lo creò, traendolo dal niente colla sua infinita potenza.

  A068000022 

 Dando noi di fatto uno sguardo all'ordine maraviglioso con cui ogni cosa è al suo posto allogata e compie il fine per cui colà fu allogata, siamo costretti di conchiudere avervi una mano potente, la quale dopo aver creato dal nulla tutte le cose, le ha eziandio ordinate.

  A068000036 

 Il medico Galeno, celebratissimo in tutta l'antichità, dopo aver scritta un'opera in cui aveva esposta la struttura del corpo umano, preso da stupore esclamava: O tu che ci hai creati, che bell'inno non ho io cantato alla tua Gloria! Colle quali parole voleva significare, che egli non aveva fatto altro che descrivere le varie parti del corpo umano, che Dio aveva creato? Noi pertanto rimirando il sole che ci illumina e riscalda nel giorno, la luna che dirada le tenebre della notte, l'immenso numero delle stelle che abbelliscono il firmamento; la grossezza ed il loro corso regolare, le loro distanze, i rapporti che invariabili conservano scambievolmente nella pressochè loro infinita moltitudine, senza che mai una urti colle altre, senza che mai una devii un atomo dalla primitiva direzione, nè mai varii il suo nascere e tramontare; contemplando, dico, il succedersi delle stagioni, senza che mai variino di vicenda, dobbiamo convincerci che vi è una causa prima, ossia una mano onnipotente, la quale, dopo aver tratto dal nulla tutte le cose, le ha collocate al loro posto, e continuamente le conserva e le dirige.

  A068000038 

 Chiunque abbia l'uso della ragione, e si faccia a considerare se stesso, egli deve dire: Egli è certo che io esisto, è certo che io non mi sono dato da me stesso l'esistenza; dunque è certo che esiste Dio che mi ha creato dal niente, il quale perciò io chiamo e debbo chiamare Creatore.

  A068000045 

 » Ed un altro Pagano molto dotto, Marco Tullio Cicerone, che viveva non molti anni prima della nascita del nostro Salvatore, scriveva: Non vi ha popolo barbaro tanto selvaggio, il quale non abbia qualche cognizione della esistenza di Dio.

  A068000050 

 Or ditemi, figli miei, si potrebbe dare prova più chiara della certezza degli odierni popoli Pagani {25 [25]} sopra l'esistenza di un Dio? Essi la sbagliano spesso, come i Pagani antichi nel dare a Dio attributi ripugnanti alla sua natura; la sbagliano nel modo di adorarlo; nel credere esistere più Dei, ed anche in lotta tra loro e viziosi; ma sempre hanno ammesso e tuttora ammettono avervi un qualche grande Essere, il quale domina su tutte le cose.

  A068000052 

 Il certo è questo, che l'uomo anche più depravato non può a meno di sentire una voce interna, la quale gli dice: Vi è Dio.

  A068000052 

 L'empio, paventando naturalmente Iddio quale vendicatore delle sue colpe, vorrebbe che Egli non vi fosse, e nel bollore di qualche fortissima passione fa di tutto per convincersi che non esiste; ma suo malgrado non gli vien mai fatto di soffocare la voce della natura, che dentro e fuori di lui gli va gridando, lui stesso essere opera del Creatore che nega.

  A068000075 

 - Quegli apparati, quei sacrifizi e quelle {33 [33]} preghiere piacquero al Signore tanto, che egli fece dal cielo discendere un fuoco prodigioso, il quale abbruciò le vittime preparate pei sacrifizi.

  A068000075 

 E qui mi cade in taglio di ricordarvi un fatto, il quale dimostra quanto piaccia a Dio il culto esterno.

  A068000075 

 Mentre con armonia di suoni, con melodia di voci lietamente si cantava: Date gloria al Signore, la Maestà divina a segno di gradimento si manifestò visibilmente per mezzo di una prodigiosa nube, la quale coprì tutto il tempio.

  A068000079 

 La prima è che Dio per somma sua liberalità destinò l'uomo ad un fine ultimo soprannaturale, per raggiungere il quale l'uomo stesso ha bisogno di professare parecchie verità superiori al naturale suo intendimento.

  A068000081 

 Di sorta che non vi era delitto, per abbominevole che fosse, il quale non avesse qualche divinità protettrice.

  A068000106 

 P. E questa è una ragione la quale accresce viemmaggiormente l'autorità di essi libri santi; giacchè tali fatti straordinari sarebbero stati più prontamente riprovati sì dagli Ebrei come dalle loro nazioni vicine, qualora non avessero avuto {42 [42]} fondamento nel vero.

  A068000115 

 3° Dalla sublimità e santità della Sacra Bibbia, la quale è sì perfetta e pura che Dio solo può esserne l'autore.

  A068000118 

 P. Il miracolo è un'azione la quale supera tutte le forze degli uomini; e perciò se questi operano dei veri miracoli, il fanno in nome di Dio.

  A068000128 

 Eccovela: Iddio creò le cose che nel cielo e nella terra si contengono in sei giorni; nell'ultimo creò l'uomo il quale collocò in un giardino amenissimo, detto paradiso terrestre.

  A068000142 

 Qui noi dobbiamo ammirare un luminoso tratto della divina Provvidenza, la quale specifica sempre meglio il tempo, il luogo, e la stirpe del Messia {49 [49]} di mano in mano, che si va avvicinando il tempo della sua venuta.

  A068000153 

 Il regno di costui dispiacque a Dio, il quale in luogo dell'infedele monarca elesse Davidde figlio di Iesse della tribù di Giuda.

  A068000153 

 L'ultimo de' Giudici fu Samuele, vivente il quale, gli Israeliti dimandarono un Re che fu Saulle.

  A068000155 

 F. In quale maniera finì il regno d'Israele?.

  A068000163 

 Ma Dio li consolò inviando loro il profeta Aggeo, il quale feceli certi che la gloria del secondo tempio avrebbe superata quella del primo, perchè nel tempio nuovo sarebbe venuto il Desiderato delle genti, l'aspettato Messia.

  A068000169 

 Soggiacquero bensì a gravi persecuzioni sotto il regno di Antioco, il quale si sforzò di annientare la nazione e la Religione degli Ebrei; ma Iddio suscitò lo zelante Matatia, il quale, tuttochè fosse della tribù di Levi, nondimeno fu da quelli della tribù di Giuda sostenuto in guerra contro ai nemici; e quelli {57 [57]} della tribù di Giuda si elessero i figli di lui per loro capitani in guerra e loro principi in tempo di pace.

  A068000173 

 A quest'ora voi comprenderete, Che il Messia è quegli, che noi chiamiamo (si pronunzi sempre questo nome colla massima venerazione) Gesù' CRISTO; il quale noi adoriamo, e riconosciamo per nostro Salvatore, vero Dio e vero Uomo.

  A068000184 

 P. Queste verità sono minutamente registrate nel santo Vangelo, libro il più perfetto del mondo, il quale contiene la vita, la dottrina, le virtù ed i miracoli, la passione, morte e risurrezione del nostro divin Salvatore.

  A068000194 

 P. Che Gesù Cristo sia uomo è un fatto, il quale non ha bisogno di dimostrazione.

  A068000225 

 Imperciocchè Gesù Cristo, Figlio di Dio, Dio eterno egli stesso, predicò una Religione, la quale porta con sè tutti i caratteri della divinità.

  A068000249 

 P. Gli Ebrei aspettano ancora il Messia fondati sulla persuasione che egli debba venire a guisa di grande guerriero e di formidabile conquistatore, il quale colla sua venuta debba stabilire un regno temporale da estendersi sopra tutta la terra, e durare sino alla fine dei secoli.

  A068000250 

 Le quali profezie annunziano chiaramente che il Messia, sebbene Dio onnipotente, doveva venire sotto umili spoglie, in sembianza di mansueto agnello, siccome fece Gesù Cristo, e fondare un regno, che è la sua Chiesa, il quale doveva estendersi in tutti i luoghi della terra e durare in eterno.

  A068000254 

 Ora i più dotti Ebrei con noi concordano nello asserire che la discendenza di Davidde fu dispersa e confusa col resto della nazione a segno, che non sarebbe più possibile trovare una persona, la quale assicurasse la sua discendenza da quel Re Profeta.

  A068000260 

 Dopo la predicazione del Vangelo, vale a dire, dopo la venuta di Gesù Cristo, gli Ebrei non possono più vantare un profeta, nè indicarci uno di loro nazione, il quale abbia operato un miracolo solo; anzi quelli, che fecero profondo studio sulla Religione attualmente professata dagli Ebrei, dicono che questa si riduce ad un vero ateismo ossia a negare pur anco la esistenza di Dio.

  A068000281 

 Quindi, anzi che voler loro male e imprecarli, noi dobbiamo seguire l'esempio del Salvatore, il quale pregava per quegli stessi Ebrei, che lo avevano messo in croce: « Padre, egli diceva moribondo in croce, perdonate questi miei crocefìssori, perchè non san quello che si fanno.

  A068000289 

 Solamente l'anno 1879 in Torino che cosa non hanno fatto per ricondurre {92 [92]} a casa una giovane Israelita, la quale si era rifugiata in un ospizio risoluta di rendersi Cristiana? E la poverina dovette darsi per vinta

  A068000290 

 P. Abbiamo grandi motivi, miei amati figliuoli, di ringraziare la Provvidenza di Dio che ci ha fatto nascere in una religione, la quale sotto ogni risguardo presenta chiari caratteri di un'opera divina.

  A068000293 

 Ma io qui voglio parlarvi solamente del gran fatto della propagazione del Cristianesimo considerandola in sè stessa: propagazione, la quale fu un vero miracolo, anzi il miracolo dei miracoli, come osserva s. Agostino; poichè gli ostacoli incontrati dagli Apostoli in una impresa così vasta e malagevole furono tali e tanti, che certamente non si poterono superare se non col concorso della Onnipotenza divina.

  A068000296 

 - Ora voi ben sapete che questa nuova religione si introdusse nel mondo pagano; e che essa è appunto la religione Cristiana; la quale doveva proporsi (ripetiamolo) ad uomini schiavi delle loro passioni; ad uomini generalmente orgogliosi, sensuali, pieni d'amor proprio ed unicamente attaccati ai piaceri ed ai beni della terra.

  A068000296 

 Ditemi adunque se, senza un miracolo, senza il dito di Dio, il quale come Creatore del cuore umano può cangiarlo e rendergli facile il difficile, dite voi se una così fatta religione poteva essere accettata da uomini così mal disposti per essa.

  A068000302 

 P. No certamente: il mondo non era punto annoiato dell'idolatria, perchè assecondava le passioni degli uomini; e nemmeno la novità accrebbe il numero dei fedeli; chè la novità può bensì talvolta {97 [97]} accrescere il numero de'seguaci di una religione, ma allora soltanto quando questa si presenti in aspetto piacevole o almeno sotto le apparenze di qualche vantaggio; la quale cosa non avvenne nel nostro caso.

  A068000318 

 Ma questa non avrebbe certamente potuto conservarsi scevra d'errori, ove il nostro divin Salvatore non avesse fondata una società, e propostovi un capo visibile, il quale in ogni tempo a suo nome la governasse e la proclamasse vera, anzi l'unica vera, senza pericolo che i suoi seguaci fossero ingannati o cadessero in errore.

  A068000319 

 F. Questo appunto desideriamo di conoscere, o padre; vogliateci pertanto mostrare quale sia questa società e questo Capo che a nome di Dio la governa?.

  A068000331 

 Gesù cangiò il nome a san Pietro, per questo che da semplice pescatore di pesci voleva farlo pescatore di uomini, e porlo a guidare la mistica nave, cioè la Chiesa, nella quale sarebbero raccolti tutti i seguaci della fede cristiana.

  A068000335 

 Vorreste aggiungerci qualche cosa della natura di {108 [108]} queste chiavi, e dirci quale sia stato il valente fabbro che le abbia fatte?.

  A068000345 

 P. Il capo invisibile della Chiesa è Gesù Cristo, il quale prima di salire al cielo disse a' suoi discepoli ed a' loro successori: Ecco, io sono con voi sino alla fine del mondo: Ecce ego vobiscum sum usque ad consummationem saeculi.

  A068000348 

 La Chiesa di Gesù Cristo nel Vangelo è rassomigliata ad una {113 [113]} grande famiglia, la quale in ogni tempo deve raccogliere nel suo seno chiunque intenda rendersi di lei membro.

  A068000350 

 Ma come mai questo potrebbe farsi senza un capo, il quale avesse i pieni poteri di mettere fine alle questioni e condannare, ovvero assolvere in terra quello che ha da esserne legato o sciolto in cielo?.

  A068000376 

 In quella veneranda assemblea parlandosi del Romano Pontefice, da que' santi Prelati fu stabilito così: Quegli che tiene la Sede di Roma è il primo: a quel modo istesso che lo fu s. Pietro, al quale venne data da Gesù Cristo la pienezza della potestà, avendolo costituito suo Vicario qui in terra.

  A068000383 

 F. Quanto mai siamo contenti di quello che ci avete detto intorno al Capo visibile ed all'autorità della Chiesa di Gesù Cristo! Vi assicuriamo che l'avremo sempre in molta venerazione, considerando la Chiesa Romana quale Maestra di verità {121 [121]} infallibile; alla quale chiunque si opponga cade nell'errore, e, quando non si ravveda, miseramente si perde.

  A068000384 

 Impegnò poi la sua parola che le porte dell'inferno non avrebbero mai potuto atterrare questo miracoloso edifizio, il quale doveva essere in ogni tempo conoscibile e in ogni luogo visibile; poichè doveva in ogni tempo e luogo essere la salvezza di tutti.

  A068000387 

 F. Affinchè la Chiesa di Gesù Cristo esercitare possa l'autorità di governo e di insegnamento deve in ogni tempo farsi conoscere quale maestra in mezzo a' suoi figli.

  A068000390 

 P. La Chiesa di Gesù Cristo è veramente una madre, la quale ammaestra i suoi figli anche nel leggere o nello scrivere, ove sia d'uopo.

  A068000420 

 P. Nessuna di queste cose; e noi sfidiamo i Calvinisti, i Luterani, i Valdesi e tutti insieme i promotori del protestantesimo ad accennarci un uomo solo, il quale parta da qualcuno dei Protestanti, e dimostri i suoi antecessori da Papa san Silvestro p.

  A068000420 

 fino ai riformatori: la successione d'un uomo solo, che abbia professato quella credenza religiosa, la quale fu di poi insegnata dai riformatori.

  A068000422 

 I Protestanti citino un qualche autore, il quale asserisca e provi che prima de' mentovati eresiarchi sia esistita una società, la quale abbia professata la medesima loro dottrina.

  A068000429 

 Quando la Chiesa non fosse stata continuamente visibile, i Cristiani non sarebbero stati in grado di soddisfare al comandamento di Gesù Cristo, il quale ci ordina di portare le nostre questioni alla Chiesa e di ascoltarne le decisioni.

  A068000432 

 F. A quale cosa si può paragonare la Chiesa Romana?.

  A068000437 

 Una setta combatte l'altra, perchè di credenze opposte: nella medesima setta si credono articoli fondamentali da taluno, che da un altro della medesima setta sono negati affatto; quindi caduti di errore in errore si vanno disfacendo; {134 [134]} e mancando di ogni elemento di verità stabile, confessano col fatto di essere separati dalla Chiesa di Gesù Cristo, fuori della quale niuno può aver salute.

  A068000439 

 Tra le tante società che vi sono come si può con sicurezza conoscere quale sia la vera Chiesa, quella cioè fondata da Gesù Cristo?.

  A068000440 

 Dico adunque che una sola è la vera Chiesa di Gesù Cristo, fuori della quale niuno può salvarsi.

  A068000443 

 F. Lo si capisce: Gesù Cristo non fondò che {136 [136]} una sola religione; dunque non può essere che una sola la Chiesa, la quale conserva ed insegna questa religione.

  A068000453 

 La Chiesa Romana è una per l'unione di tutti i Vescovi delle Chiese particolari col successore di s. Pietro da Cristo stabilito Capo della sua Chiesa, il quale a guisa di padre universale regola tutta la cattolica famiglia.

  A068000457 

 È una eziandio nel suo governo, giacchè in tutti i paesi del mondo i cattolici riconoscono la stessa gerarchia avente per Capo il Romano Pontefice, al quale tutti obbediscono, come a padre amoroso deve ogni figliuolo.

  A068000461 

 Anche nelle cose di massimo momento sono tra di loro grandemente divisi; e, come osserva il dotto Bossuet, i Protestanti due secoli dopo la loro fondazione non una chiesa, ma ne avevano già più di dugento, con sistemi tra di loro contrari per modo, che gli uni insegnavano una cosa, la quale era onninamente rigettata dagli altri.

  A068000475 

 P. La Chiesa Romana si deve dire Santa perchè Santo è il suo Capo Gesù Cristo, sorgente di ogni santità, il quale la regge e la governa coll'assistenza dello Spirito Santo tutti i giorni sino al finire de' secoli.

  A068000479 

 Tutte le altre sétte non possono mostrare un uomo di loro credenza, il quale abbia operato un miracolo solo.

  A068000486 

 Qui voglio farvi avvertire che la Chiesa di Gesù Cristo era già nei primi tempi distinta dalle altre società col nome di Cattolica; tanto che se uno, come già diceva s. Agostino, entrando in una città avesse chiesto quale fosse la Chiesa dei Cattolici, gli sarebbe stato di subito risposto essere quella che ha sede in Roma ed ha per Capo supremo il Papa, Vescovo di quella città eterna.

  A068000488 

 Ancorachè sia dagli eretici assalita e dai cattivi cattolici oltraggiata, ciò nondimeno fu ognora veduta, e noi la vediamo ergersi alta quale robusta colonna, e la vedranno pur quelli che verranno dopo di noi, conservarsi immobile in mezzo alle persecuzioni, insegnando la medesima fede, amministrando e praticando gli stessi Sacramenti sino alla fine dei secoli.

  A068000510 

 P. Nella Chiesa Romana esiste realmente questa successione di Pastori non interrotta dagli Apostoli fino a' nostri tempi: di maniera che incominciando dal regnante Leone XIII ed ascendendo da un Papa all'altro troviamo una serie di Pontefici, la quale si estende sino a s. Pietro stabilito da Gesù Cristo a Capo della sua Chiesa.

  A068000511 

 F. Ci pare questo un gran fatto, un luminoso carattere, il quale da sè solo basta a dimostrare essere la Chiesa Romana incontrastabilmente la Chiesa di G. C. Ma non può darsi che gli eretici abbiano questa medesima successione di Pastori?.

  A068000518 

 Al quale proposito conchiude Monsignor Bossuet essere una grande consolazione per quelli che si trovano nella Chiesa Cattolica, ed insieme un argomento di verità il considerare che dal regnante Pontefice si va di grado in grado salendo senza interrompimento fino a s. Pietro, costituito da Gesù Cristo Principe degli Apostoli.

  A068000518 

 Per la qual cosa se nelle cose appartenenti alla religione ed alla salvezza delle anime la mente umana, soggetta per se stessa a tanta instabilità, ha bisogno di essere assicurata e retta da qualche autorità certa, quale autorità può desiderarsi maggiore di quella della Chiesa Cattolica, la quale riunisce in sè l'autorità di tutti i secoli passati fino ad Adamo, primo uomo del mondo?.

  A068000519 

 F. A quale cosa si possono paragonare le società degli eretici in risguardo della apostolicità?.

  A068000529 

 Adunque la gerarchia ecclesiastica quale fu instituita da G. C. e compiuta dalla Chiesa si compone: 1° del Papa; 2° dei Cardinali; 3° dei Patriarchi o Primati; 4° degli Arcivescovi; 5° dei Vescovi; 6° dei Sacerdoti; 7° dei Diaconi; 8° dei Suddiaconi; 9° degli Accoliti, dei Lettori, degli Esorcisti ed Ostiari.

  A068000529 

 La Chiesa poi: 1° Ha come suddiviso in vari ordini il ministero dei diaconi coll'aggiungere i suddiaconi, gli accoliti, i lettori, gli esorcisti e gli ostiari; 2° Ha stabilito che tra i sacerdoti alcuni avessero la cura di una parte della Diocesi, ossia del gregge commesso al governo del Vescovo: e diede a questi il nome e l'uffizio di paroci, dividendo per tal modo le diocesi in parochie; 3° Ha stabilito che i Vescovi fossero divisi in provincie, e che ciascuna provincia avesse a capo un Arcivescovo con qualche giurisdizione sopra i Vescovi di essa provincia, i quali perciò detti sono suffraganei; 4° Che in certi regni o imperi le varie {165 [165]} provincie avessero in capo un Vescovo Primate o Patriarca, il quale tiene sotto di sè gli stessi Arcivescovi e le varie provincie governate da essi; 5° Che i Vescovi delle città prossime a Roma, capitale e centro del cattolicismo, e i sacerdoti e i diaconi addetti alle Chiese principali di quest'alma citta formassero, come dire, il Senato del Pontefice, avessero essi solamente il diritto di eleggere il Papa e gli fossero di aiuto nell'amministrazione della Chiesa universale.

  A068000546 

 Ma niuno potrà mai asserire che il decreto di un Concilio approvato dalla Chiesa abbia professato il minimo errore; poichè i Vescovi in simile maniera convocati ed uniti al Papa rappresentano la Chiesa universale, la cui autorità è infallibile, infallibile essendo G. C, il quale disse: Io sono con voi tutti i giorni sino alla consumazione dei secoli: EGO VOBISCUM SUM OMNIBUS DIEBUS USQUE AD CONSUMMATIONEM SAECULI. {170 [170]}.

  A068000553 

 Se costoro credono al Papa, il quale è infallibile (se pure è vero che lo credano) allora quando in nome di Dio parla ai Cristiani, dovrebbero vie più credere e stare alle decisioni dei Concilii ecumenici, ne' quali le cose sono discusse e definite dal Papa e da tutti i Vescovi radunati.

  A068000554 

 Che direste voi di un figlio, il quale facesse mille proteste di amare suo padre e intanto non curasse o si mettesse sotto i piedi i suoi ordini? Che pensereste di un suddito, il quale asserisse di volere bene al suo Re, di promuovere il vantaggio del regno, e intanto non mostrasse di ubbidire alle leggi dai ministri discusse e dal sovrano approvate?.

  A068000563 

 In mezzo alle più sanguinose persecuzioni doveva mantenersi quale immobile colonna, sempre visibile, sempre bella, sempre vittoriosa, senza mai adoperare altre armi che quelle della preghiera, della carità e della pazienza.

  A068000576 

 Vago di gloria, {179 [179]} colla brama di migliorare la sua condizione andò girando per più paesi; e in Damasco riuscì a conseguire la carica di agente di una vedova mercantessa, la quale poscia lo tolse a marito.

  A068000594 

 Il giorno 8 Giugno dell'anno 632, nella città di Medina egli moriva di forte veleno propinatogli da Zeina ebreo, il quale così intendeva vendicare la morte di un fratello e la stessa sua nazione, che Maometto aveva quasi distrutta.

  A068000598 

 Neppure vi sarà mai alcuno della credenza Musulmana, il quale asserisca trovarsi legame o dipendenza del Maomettismo colla Chiesa Cattolica.

  A068000609 

 P. Fozio lo cominciò coll'opera sua e cogli scritti; tuttavia i Patriarchi suoi successori si mantennero ancora qualche tempo uniti alla Chiesa Romana; finchè Michele Cerulario, uno dei successori di Fozio, guidato dallo stesso spirito d'orgoglio, consumò il fatale Scisma, il quale appunto ancora oggidì tiene una gran parte dei Greci divisi dalla vera Chiesa.

  A068000630 

 P. Pietro Valdo era un ricco mercatante di Lione, il quale, atterrito dal caso di un suo compagno cadutogli morto ai piedi, vendette tutte le sue sostanze per condurre vita povera, e praticare quello che il Salvatore disse ad un giovine: Se vuoi essere perfetto, va, vendi quello che hai, donalo ai poveri, e tienmi dietro.

  A068000632 

 Affinchè la dottrina dei novelli predicatori fosse esaminata da un'autorità competente, se ne deferì il giudizio al Romano Pontefice; il quale, fattala ponderare attentamente, la trovò erronea, contraria al Vangelo ed alla Chiesa di Gesù Cristo, e perciò da doversi abbandonare.

  A068000638 

 Il più antico scrittore che parli dei Valdesi è l'abate Fontecaldo di nome Bernardo, il quale visse ai tempi di Pietro Valdo, e compose sul fine del secolo duodecimo un Trattato contro ai Valdesi; dove fra le altre cose dice: « Mentre governava la Chiesa Lucio III insorsero i Valdesi, nuovi eretici, i quali furono di poi condannati dal Papa in un Concilio tenuto nella città di Verona nel 1185.

  A068000640 

 Scrisse le medesime cose il celebre Moneta, professore di filosofia alla metà del secolo decimoterzo, il quale dice precisamente che prima di Valdo la setta Valdese non esisteva.

  A068000643 

 Egli adunque raccontava, che essendo giovine e copista, al prezzo di una somma pattuita scrisse in Romantica lingua (lingua volgare di quei tempi) per uso di Valdo i primi libri che ebbero i Valdesi, dettandoglieli e voltandoli dal latino un grammatico nomato Stefano Ansa, il quale fu molto mio conoscente, e morì di subita morte cadendo dal tetto di una casa che faceva fabbricare.

  A068000650 

 Fissata così l'origine dei Valdesi, e noi assicurati che essi sono stati fondati da Pietro Valdo, e che da Gesù Cristo fino a Valdo, per lo spazio di circa mille e ducent'anni non mai fu fatta parola di Valdesi, ne seguita che essi trovansi in una società stabilita da Pietro Valdo, la quale non ha alcun legame colla religione fondata da Gesù Cristo.

  A068000652 

 Laonde noi traevamo questa naturale conseguenza: O che i Valdesi sono molto ignoranti, o che sono dai loro ministri gabbati solennemente: perchè vogliamo supporre che non vi abbia neppur uno fra i Valdesi, il quale (sapendo l'origine della sua setta) non debba conchiudere che coloro i quali vivono nella società fondata da Pietro Valdo non possono appartenere alla Chiesa di Gesù Cristo.

  A068000654 

 Il che viene a significare: Se voi, o Valdesi, prima di Pietro Valdo non avevate Chiesa, certamente {205 [205]} la vostra religione è di Pietro Valdo, è di un laico non mandato da Dio a predicare; è di un disertore della Chiesa Cattolica; e perciò la vostra credenza non è quella di Gesù Cristo, la quale deve essere universale e visibile in tutti i tempi, e in tutti i tempi professare la dottrina del Vangelo, ricevere gli uomini di tutti i tempi, e in tutti i tempi praticare i sacramenti istituiti da Gesù Cristo.

  A068000664 

 Siccome poi ne {207 [207]} abbiamo uno fra noi, il quale asseriscono essere il più dotto di quanti scrissero prima di lui, e che egli abbia raccolto quanto si può sapere di bello e di buono intorno ai Valdesi, così ommetto gli altri per intertenervi di costui solamente.

  A068000674 

 Ponete mente a ciò che il Bert nel suo libro gli fa dire: « Trecent'anni dopo Costantino il grande sorse un tale del paese Valdis, il quale insegnò la povertà e fu propagatore della setta Valdese.

  A068000676 

 P. Dite piuttosto che espone onninamente il {209 [209]} contrario di quanto narra l'autore, il quale espressamente afferma essere bugiardi quelli che asseriscono tali cose: « Questa, (così il Poliedorfio) questa è l'origine dei Valdesi.

  A068000686 

 Il priore di Luserna chiaramente così si esprime: « I Valdesi per dimostrarsi antichi si vogliono discendenti di Valdo, il quale cominciò a formarsi una nuova dottrina nel 1160.

  A068000691 

 Ora fate voi ragione quale fede si possa prestare agli scrittori del culto Valdese!.

  A068000707 

 Ciò nonostante Alcuni volendo farla da campioni nel difendere siffatta eresia, a fine di procacciarsi il favore del volgo, il quale non sa nulla d'istoria, Favoleggiano che questa setta derivi da un certo Leone, uomo religiosissimo che viveva sotto Costantino Magno.

  A068000708 

 Di tale invenzione, quale altra può immaginarsi più favolosa? Come potrebbe mai darsi che tra tanti autori degni di fede e Greci e Latini, i quali vissero a quei tempi medesimi o nei seguenti, niuno avesse mai fatto menzione di cotesto Leone? Pel quale solo argomento si fa manifesto come questa eresia non abbia cominciato da questo.

  A068000708 

 Quindi (siccome è proprio dell'umana natura, la quale è cupida delle cose nuove), vie più crebbe il numero dei seguaci, tanto che divenuti eretici dichiarati, furono in un col capo loro fatti sgombrare da Lione.

  A068000709 

 F. Corpo di un cannone! ci è da strabigliare! Quale disparità di racconto! Che modo di citare gli autori! Si vede anche da un orbo che l'Arcivescovo Claudio dice tutto il rovescio di quanto gli attribuiscono i ministri Valdesi.

  A068000755 

 Fra le cose che debbono consolare il cuore dei Cattolici avvi questa, che non si legge esservi stato alcuno, il quale in punto di morte, consapevole di se stesso, abbandonasse la Cattolica Religione per abbracciarne un'altra.

  A068000766 

 Questo spirito di indipendenza nel fatto della religione dai Greci passò nella Germania, la quale perciò suole riguardarsi come culla della Riforma protestante.

  A068000767 

 E la seconda cagione quale fu?.

  A068000768 

 Dal che potete immaginare con quale gusto {232 [232]} essi accogliessero e spalleggiassero una setta, la quale mercè l'appropriazione dei beni delle Chiese, saziava la loro ingordigia.

  A068000769 

 F. La terza di queste cagioni quale fu?.

  A068000776 

 Un uomo tanto scostumato, quale era Lutero, un uomo che non erasi mai posto alla pratica della virtù, nè tampoco a istruirsi delle cose di Chiesa, pareva non dovesse punto essere chiamato da Dio allo stato ecclesiastico.

  A068000779 

 Ma quale pretesto Lutero ebbe per rivoltarsi così alla chiesa?.

  A068000780 

 Le indulgenze, come imparaste nel Catechismo, sono l'applicazione dei meriti di Gesù Cristo, di Maria Santissima e dei Santi, mediante la quale applicazione ci viene condonata in tutto od in parte la pena temporale dovuta ai peccati, già rimessi entro o fuori del Sacramento della Penitenza.

  A068000784 

 Come fondamento delle sue dottrine ponendo la libera interpretazione delle Sacre Carte, diessi a predicare che ciascuno era padrone di intendere la Bibbia a modo suo; e quindi farsi una religione quale meglio gli talentasse.

  A068000798 

 Sciagurato Lutero! Se egli visse con tale incertezza, in quale {241 [241]} strette si sarà poi trovato il suo cuore in punto di morte!.

  A068000801 

 Del resto poi ci pare che uno il quale pensi e parli in una maniera, e poi operi in un'altra, faccia, come Martin Lutero, chiaramente vedere, che non è punto persuaso di quanto propone agli altri.

  A068000802 

 P. E ben ti apponi: Lutero in mezzo alle sue stranezze, quando parlava colla calma del cuore, diceva che non poteva esservi ragione, la quale potesse dar diritto di rompere l'unione colla Chiesa Romana.

  A068000807 

 Gli autori di sua vita narrano come stando egli presso a morire, la madre gli volgesse queste parole: Figlio, io era Cattolica, e tu mi hai fatto mutar di religione; ora che stai per comparire al cospetto di Dio a rendergli conto della tua vita, dimmi, quale religione tu pensi migliore per salvarsi; forse la Cattolica ovvero la Luterana? E Filippo a lei ansiosa rispondesse: Mater, haec plausibilior; illa securior; Madre, la Luterana è più piacevole e soddisfa i sensi, ma la Cattolica è più sicura per conseguire la salute eterna.

  A068000808 

 P. Dovete ancora ricordarvi, o figliuoli miei, come nella Chiesa Cattolica esista un ordine maraviglioso, mediante il quale i sacri Ministri, eziandio sparsi nelle varie parti del mondo, gli uni dagli altri dipendendo, vanno tutti ad unirsi, come in un centro, ad un capo solo, che è il Romano Pontefice.

  A068000809 

 Scorgeva impertanto che morto lui e qualche altro frate o prete apostata, più non vi esisterebbero sacerdoti nella sua setta, la quale per questo da se medesima sarebbesi spenta.

  A068000811 

 P. Negò il Sacramento dell'Ordine; e per giunta inventò una dottrina la più ridicola e stravagante che mai si possa pensare, secondo la {246 [246]} quale tutti gli uomini del mondo, purchè siano battezzati, sono in grado di esercitare gli uffizi di prete.

  A068000812 

 F. Oh questa è marchiana! uomini, donne, vecchi, fanciulli, dotti ed ignoranti, tutti preti? Sarebbe pur curioso che Battista nostro vignaiuolo, il quale appena sa compitare, saltasse su egli a dir messa, a confessare e far la predica! Deh che pazzo di Lutero! Ma esso fondava almeno queste stravaganze sopra una qualche ragione, o sopra questo o quel testo della Bibbia?.

  A068000815 

 Dobbiamo perciò notare come san Pietro voleva asserire semplicemente nell'allegato testo, che tutti i fedeli cristiani dopo aver ricevuto il battesimo appartengono alla vera Chiesa, nella quale soltanto si conserva il vero sacerdozio di Gesù Cristo; o che intese parlare del carattere battesimale, il quale dà a tutti i battezzati la podestà di ricevere le cose sacre, e segnatamente gli altri sacramenti; carattere che si può dir sacerdotale, perchè esso pure è una partecipazione del supremo sacerdozio di Cristo, come osserva l'angelico s. Tommaso.

  A068000820 

 Dalle quali parole scorgesi ad evidenza avere s. Paolo in nome di Dio dato a Tito la facoltà di ordinare preti, additandogli parimenti le cerimonie da usarsi nella sacra ordinazione, la quale soltanto da lui come Vescovo si poteva conferire.

  A068000822 

 Nè dal principio del Cristianesimo insino al tempo di Lutero si può nominare un prete (almeno avuto come tale dalla Chiesa), il quale non sia stato ordinato da un Vescovo.

  A068000823 

 La quale dottrina della Chiesa Cattolica, appoggiata sopra la S. Scrittura e sopra la pratica della Chiesa non mai interrotta, dovrebbe una buona volta far aprire gli occhi ai Protestanti e persuaderli, come eglino mancano di veri preti; perchè i loro pastori e ministri non essendo ordinati dai Vescovi, ne segue che nessuno di quei loro ministri e pastori assolutamente può nè ricevere, nè conferire le sacre ordinazioni, come nemmeno potrà mai consacrare il corpo di Gesù Cristo, nè dare l'assoluzione de' peccati.

  A068000825 

 Eravi un uomo, così nel Vangelo, il quale aveva un campo assai bene coltivato; e per trarne frutto ordinò a' suoi servi di andarlo a coltivare e spargervi l'opportuna semente.

  A068000825 

 Ma dopo alcun tempo fugli recata la trista novella, che col buon frumento era cresciuta in mezzo la zizzania, specie di erba nociva, la quale dilatatasi per tutto il campo aveva cagionato gran danno.

  A068000827 

 Il padrone di quel campo figura Gesù Cristo; e il campo la sua Chiesa, in cui egli seminò e mandò i suoi Apostoli a seminare buon frumento, cioè una dottrina {251 [251]} pura, santa che doveva produrre frutti maravigliosi di santità; ma sopravvenne l'uomo nemico, vale a dire, il demonio, il quale vi sparse per entro la zizzania, cioè diffuse l'errore in mezzo alla predicazione delle verità della fede.

  A068000827 

 Questa zizzania, quest'errore è appunto l'eresia, la quale dilatandosi con sorprendente prestezza nel campo della Chiesa vi fa guasti terribili coll'impedire a tanti cristiani di fare frutti di virtù, e guadagnarsi il premio eterno.

  A068000828 

 F. Comprendo benissimo come la zizzania significhi l'eresia, e come essa si andò dilatando a grave danno delle anime; ma non posso ancora ben capire a quale cosa vogliate applicare quello che ci siete venuto dicendo.

  A068000832 

 Recatosi a studiare in Orléans e poi a Bourges, fu in quella città discepolo di tal Volmaro già seguace di Lutero; il quale presto indusse Calvino ad abbracciare la sua riforma.

  A068000833 

 Volmaro potè facilmente spargere i suoi errori nel cuore corrotto del discepolo, il quale andò tanto oltre in essi, che in breve tempo divenne eresiarca; cioè capo di eretici.

  A068000839 

 Capitò colà {256 [256]} di passaggio un certo Michele Serveto, il quale aveva opinioni contrarie alle sue intorno al mistero della SS. Trinità.

  A068000841 

 Non appena seppe tal cosa il Duca n'ebbe grande rammarico, e, rimproverata vivamente la moglie, cacciò ignominiosamente Calvino di Ferrara, il quale con precipitosa fuga tornò per iscampo in Ginevra.

  A068000842 

 A perpetua memoria di questo fatto veramente glorioso per gli Aostani fu eretta una colonna, la quale tuttavia si conserva; e nelle chiese si suona l'Angelus alle undici; la quale usanza fa dire ai forastieri che in Aosta il mezzodì è alle undici.

  A068000846 

 Beza rispose che lo stimava pel suo merito e per la sua dottrina; ma che gli dispiaceva di vederlo affaticarsi in una causa così debole quale era quella della Chiesa Romana.

  A068000846 

 La stessa massima professarono i discepoli di Calvino, tra cui è celebre Teodoro Beza, il quale succedette al maestro nel governo della setta in Ginevra, è lo seguì pure nella dottrina e scostumatezza della vita.

  A068000851 

 F. Io non so davvero che dirmi: Lutero, Calvino, Beza convengono tutti che nella Chiesa Romana essi avevano la vera Religione, e che in essa ognuno può salvarsi; e intanto essi le voltarono le spalle, e la abbandonarono per foggiarsene una, la quale è riprovata dalla Chiesa Romana.

  A068000852 

 I Valdesi, i Luterani, i Calvinisti convengono che noi possiamo salvarci nella nostra Religione; noi Cattolici poi abbiamo i più certi argomenti per asserire che essi sono fuori della vera Chiesa; ora quale conseguenza vi pare che ne possiamo dedurre?.

  A068000855 

 F. Dobbiamo dire che i protestanti, ammettendo vera la nostra Religione, debbano conchiudere {262 [262]} che trovasi nell'errore la Riformata, la quale fu e sarà mai sempre siccome falsa riprovata dalla Chiesa Cattolica Romana.

  A068000856 

 Noi pertanto facciamo ai Protestanti questa domanda: Se voi, o protestanti, asserite che la Religione Cattolica è vera, perchè non abbracciarla, perchè non abbandonare per sempre una setta, la quale secondo i Cattolici è certo che vi danna; e, secondo voi stessi, pone certamente in dubbio la vostra eterna salvezza?.

  A068000860 

 P. Fu Enrico VIII, il quale montò sul trono d'Inghilterra nel 1502.

  A068000860 

 Siccome gli errori di Lutero cominciavano ad infestare i suoi Stati, volle egli stesso scrivere un libro contro ai protestanti; e dedicò l'opera sua al Papa Leone decimo, il quale per tale cagione onorollo del titolo di difensore della Chiesa.

  A068000871 

 P. Miei figli, se quel Re fosse stato irretito da altra passione, avrebbe certamente piegato la testa all'autorità del Supremo Gerarca della Chiesa; ma egli era dominato dal vizio della disonestà, il quale vizio accieca l'uomo e lo abbassa, rendendolo somigliante a vili giumenti, secondo il detto della Scrittura Santa: jumentis insipientibus comparatus est.

  A068000873 

 P. Questi personaggi ambidue celebratissimi {267 [267]} per virtù e sapere non potevano approvare, anzi biasimavano con fermezza la condotta del Re, il quale perciò li depose dalle loro cariche e li fece tenere prigioni.

  A068000875 

 Quale fu la morte di Tommaso Moro?.

  A068000879 

 Dopo questa vittima volle ancora altra donna; e fu la vedova Caterina Parr, la quale non ebbe a far poco per iscansare la fine delle altre.

  A068000879 

 Venutagli a noia Anna Bolena, accusolla di adulterio, le fece recidere il capo, e il dì appresso impalmò Anna Seymour, la quale morì dopo diciassette mesi.

  A068000884 

 Ah! sì: un uomo, il quale unicamente per secondare i suoi vizi erasi separato da una religione, cui prima della perversità del suo cuore, aveva conosciuta, praticata, difesa come vera religione di Gesù Cristo; un uomo che, dopo esser stato il carnefice di una grande parte dei suoi sudditi, aveva colla forza costretto il rimanente ad apostatare; un uomo che in mezzo ai più sensibili rimorsi tuttavia moriva impenitente, quest'uomo dico, aveva pur troppo fondato motivo di dire che ogni cosa e forse anche l'anima propria aveva eternamente perduta.

  A068000889 

 Gli errori sono molti, diversi e gli uni opposti agli altri; ma la verità è una sola, la quale non potendosi in alcun modo associare coll'errore, tutti li oppugna e condanna.

  A068000900 

 Una religione nuova e comoda, la quale permetteva di spogliare le chiese e gli altari del vero culto e di appropriarsi i beni che i fedeli avevano affidati alla santità del tempio come sacro deposito pei poveri e per gli abbandonati; una religione eziandio sostenuta e difesa col ferro e colla forza non poteva non istrascinare insensibilmente i sudditi di molti paesi all'errore.

  A068000901 

 Da ultimo dobbiamo conchiudere esser questo un giudizio terribile del Signore, il quale come si legge nel Vangelo, vedendo conculcata la sua vigna, la sradica dai paesi che ne sono indegni e la trapianta in que' luoghi ove sia più avuta in cura e meglio resa fruttuosa.

  A068000908 

 Di Lutero è celebre il prodigio che operò in Vittemberga, come narra Federico Stafilo, il quale fu prima Luterano e poscia convertito alla fede cattolica.

  A068000908 

 Il quale lo fece condurre nella sagrestia {280 [280]} della chiesa, e diessi ivi ad esorcizzare il demonio a modo suo, non come fa la Chiesa Cattolica.

  A068000914 

 Basti il ricordare che appunto per tali delitti nella città di Noyon sua patria meritò la sentenza di morte; la quale però ad istanza di un Vescovo cattolico gli fu cangiata in quella del fiordaliso, ossia in un bollo che si imprimeva con ferro arroventato sopra il dorso del colpevole.

  A068000920 

 P. I Russi, detti anche Rossolani, cominciarono avere qualche lume del Vangelo nel secolo settimo; ma non lo abbracciarono in modo stabile fino al secolo decimo sotto Wolodimiro loro Re, il quale può dirsi l'Apostolo della Moscovia e della Russia intiera.

  A068000926 

 Per la qual cosa l'anno 1720 Pietro il Grande da Mosca trasferì la sua capitale a Pietroburgo; e stabilì una Liturgia col nome di Statuto fondamentale ecclesiastico, nel quale statuto mette per base una sconfinata libertà di coscienza, come hanno i Luterani, i Calvinisti e i Maomettani.

  A068000934 

 Nelle questioni religiose i Russi fanno ricorso all'imperatore, il quale scioglie sovente le più intricate difficoltà di teologia senza mai averla studiata.

  A068000937 

 In secondo, luogo come i pastori della Chiesa Cattolica seguitarono a governare le rispettive loro Chiese tutte unite a quella di Roma, la quale continuò pure ad essere, come è da diciannove secoli, la sede del Vicario di Gesù Cristo.

  A068000939 

 Noi quindi peniamo a comprendere come i Protestanti, e gli altri eretici abbiano osato separarsi, ed osino anche oggi vivere separati dalla nostra religione, mentre riconoscono che essa ha per suoi primi pastori e fondatori gli Apostoli stessi; e non possono all'opposto additarci un solo uomo, il quale prima dei capi riformatori abbia professata la loro credenza.

  A068000955 

 Su di che mi piace qui recarvi in mezzo le parole con cui s. Francesco di Sales derideva i Protestanti: « Eh! {298 [298]} diceva, forsechè tutti gli uomini del mondo dormivano quando Roma formava nuovi sacramenti, nuovi sacrifizi, nuove dottrine? Non si trova punto un solo storico, vuoi greco, vuoi latino, vicino o lontano, il quale abbia messo o lasciato alcun cenno ne'suoi commentari, o qualche osservazione nelle sue memorie di una cosa così grande.

  A068000961 

 Se diranno {301 [301]} che fu un uomo privato, noi li inviteremo a dirci ancora con quale arte, con quale forza, con quali mezzi insomma costui sia riuscito a persuadere de'suoi capricci, delle sue novità tutti i cattolici sparsi sulla terra, tutti i Vescovi e gli stessi Papi, sempre veglianti ed inesorabili contro ogni maniera di errore.

  A068000964 

 Ci additino i Protestanti un solo atto di questi Concilî, di questi Pontefici, il quale sia in opposizione colla dottrina apostolica, consegnata negli scritti dei ss. Padri e negli atti dei Concilî anteriori al detto tempo? Indarno si studiano di ciò fare.

  A068000973 

 P. Benissimo: ora vi dimostrerò con brevità che i Protestanti non possono tampoco indicare verun domma speciale degli Apostoli, il quale sia stato variato dalla Chiesa Cattolica nostra madre.

  A068000992 

 Quindi nel citato libro accusa la Chiesa dei primi secoli di ignoranza intorno alla soddisfazione pei peccati; l'accusa di eccessiva durezza nell'imporre la penitenza e di aver così cagionato la successiva tirannia, quale fu, stando a lui, la sanzione delle leggi canoniche emanate nei secoli posteriori; soggiungendo che l'ordinazione del digiuno quadragesimale fu effetto di vera superstizione.

  A068001001 

 F. Avremmo piacere di udire alcune dichiarazioni dei Protestanti in favore della confessione sacramentale, la quale ora dai medesimi e dai libertini è tanto combattuta tra noi, massimamente dopo che si sparse l'empio libercolo dell'apostata De-Sanctis

  A068001003 

 Ora riferiteci ciò che i nostri nemici dissero in favor del Papato, il quale sembra il bersaglio, ove tutti gli eretici, i libertini e perversi cattolici sonosi accordati di vibrare senza posa i loro colpi.

  A068001010 

 I sovraccitati Centurioni Maddeburgesi, tutti intenti a rintracciare nell'antichità di che screditare la Chiesa Romana, dovettero ammettere, a loro marcio dispetto, che non v'ha oggigiorno nella Chiesa alcuna dottrina, la quale non sia stata riconosciuta nei cinque primi secoli come verità inconcussa

  A068001029 

 Ogni qualvolta gli avvocati discordano intorno a qualche articolo di legge, si disputa più o meno a lungo da una parte e dall'altra, finchè il supremo magistrato interviene e dichiara quale ne debba essere lo spirito e il senso.

  A068001029 

 P. Risponderemo loro che la Chiesa nel definire tali controversie non propose punto a credere alcuna nuova verità, la quale non fosse già in addietro verità di fede; ma che colla sua sentenza pose fine alle dispute, dichiarando da quale delle parti contendenti si trovasse la ragione od il torto; ossia quale delle due opinioni fosse conforme o contraria alle verità da Dio rivelate; il che avanti non constava chiaramente presso tutti.

  A068001035 

 Il quale certo era in essi scusabile perchè viveano in buona fede ed errarono senza malizia e senza ostinazione.

  A068001043 

 E queste costituiscono appunto ciò che si chiama tradizione divina, la cui esistenza è predicata da tutti i santi Padri, e la quale in un colla Sacra Scrittura forma l'intiero corpo della parola divina {331 [331]} rivelata.

  A068001054 

 Ora desidero di farvi osservare nel presente Trattenimento come {336 [336]} le innovazioni siano state fatte dai protestanti medesimi; i quali, o rinnovellando gli errori antichi o suscitandone dei nuovi, cessano, o meglio perdono ogni relazione colla Chiesa primitiva, cui essi predicano tutta pura ed apostolica, ed alla quale si appellano continuamente

  A068001057 

 I Protestanti non possono vantare un solo uomo, il quale abbia prima di loro professato il protestantismo, a cagione che niuno prima di essi professò un sistema di dottrine e di culto che a quello fosse identico o somigliante in guisa tale da potersi dire loro perfetto antecessore.

  A068001060 

 [57], il quale afferma

  A068001063 

 Che volete aspettarvi da un uomo, il quale non aveva ribrezzo di così protestare: « Io vorrei conoscere un peccato che non fosse mai stato commesso, e per quanto grande si fosse, lo commetterei subito per dar la baia al diavolo! » È una enormezza veramente degna di essere uscita di bocca dal capo della Riforma protestante!.

  A068001067 

 Che poi questa sia tuttora la dottrina dei Protestanti ed anche dei nostri Valdesi ce lo dimostra senz'altro il giornale Valdese, la Buona Novella, nel quale s'insegna (disp.

  A068001067 

 P. Dite il contrario, miei figli: una dottrina, quale è questa, comodissima alle umane passioni, fu la calamita che trasse un numero spaventoso di seguaci a Lutero ed a Calvino.

  A068001069 

 La quale eresia, ossia empietà, come la chiama s. Ireneo presso Eusebio

  A068001093 

 P. Restate persuasi, o miei figli, che il vangelo di costoro non è altrimenti il Vangelo scritto dai ss. Matteo, Marco, Luca, e Giovanni; ma un'altra sorta di vangelo manipolato in casa loro, quale è quello che i Valdesi hanno stampato a Torino.

  A068001094 

 Di più non ignorate che essi disprezzano quale idolatria il culto delle immagini dei santi e {352 [352]} di Cristo istesso, ed anche il culto della santa Croce, e condannano come invalidi i voti perpetui dei religiosi.

  A068001107 

 Ambidue non ammisero come sacri vari libri del Vecchio Testamento; Lutero ne rifiutò parecchi anche del Nuovo; ed inoltre fece una traduzione in tedesco della Bibbia, nella quale traduzione gli stessi dotti Protestanti riconobbero notevoli falsificazioni.

  A068001109 

 P. Ma nel catalogo dei predecessori del Protestantismo io, cari miei figli, ne ho omesso uno assai più considerevole degli altri, e dal quale Lutero si vantò di aver preso molte lezioni.

  A068001113 

 Basta il riflettere che il Protestantismo è figlio di Lutero violator sacrilego dei religiosi suoi voti, uomo libertino, sboccato, bevone, bettolante, il quale nell'osteria dell' Orso nero, in mezzo agli orci di birra, sentenziava sui misteri più sacrosanti della Religione cristiana.

  A068001118 

 Allora cacciò del tutto dall'animo suo ogni idea di Protestantismo, e raffermossi nella cattolica fede, della quale fece una stupenda apologia in un libro intitolato: Viaggi di un gentiluomo Irlandese in cerca di una religione.

  A068001122 

 F. E quale sarebbe mai questa difficoltà? {362 [362]}.

  A068001123 

 Come mai poterli tutti confutare? Perciò ho pensato che dopo avere già messo al nudo altri errori di questi traviati sia conveniente di farvene rilevare qui uno fondamentale, il quale distrugge ogni principio di verità nel Protestantismo, e ce lo fa conoscere quale è, un ammasso di assurdità.

  A068001132 

 » Ora fate voi ragione: se un s. Agostino, il quale aveva tanto letto, studiato, meditato, nulladimeno confessava di non comprendere la maggior parte delle cose contenute nella Bibbia, che dovrà essere di chi ha fatto poco studio e più di chi a mala pena sa leggere?.

  A068001146 

 Avvi un famoso interprete (Teodoreto) il quale dice che per la parola lucerna si ha da intendere la legge di Mosè, e per luce lo stesso Gesù Cristo che è luce vera, la quale illumina tutti gli uomini che vengono in questo mondo.

  A068001146 

 È luce perchè sminuzzata e ben insegnata mostra all'uomo quale strada debba battere per giungere alla vita eterna e felice.

  A068001177 

 F. Ecco, padre; noi abbiamo raccontato quanto ci avete detto intorno alla Bibbia, ed un giovane, il quale....

  A068001178 

 P. Il quale....

  A068001179 

 F. Il quale è un protestante.

  A068001184 

 V. Conchiudo che la Bibbia è un libro tutto divino, un tesoro pieno d'immense e spirituali ricchezze, un giudice vivente, parlante ed eterno, il quale a nome di Dio dirige le azioni degli uomini, li illumina nelle loro dubbiezze e risolve in maniera inappellabile tutti i dubbi in fatto di religione.

  A068001202 

 V. No certamente, perchè questo è un fatto chiaro, il quale non si può negare.

  A068001204 

 Ma i Protestanti non hanno alcuno, il quale si occupi di siffatte cose; e qualora un vostro ministro volesse ciò fare, niuno, secondo i vostri principii, sarebbe tenuto a dargli retta.

  A068001207 

 Vi ebbe un re, il quale fece stampare un codice ben ordinato e chiaro dova notavasi la ricompensa pei sudditi fedeli, e la pena dei trasgressori della legge.

  A068001211 

 La quale Chiesa è quel gran tribunale cui promise Dio la sua assistenza sino alla consumazione {386 [386]} del mondo: Ecce ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi.

  A068001218 

 Ascolta un fatterello, il quale può servire anche di conclusione a questo Trattenimento e darci un saggio dei frutti della inspirazione dello Spirito Santo nel leggere la Bibbia.

  A068001235 

 Ciò posto, noi sfidiamo i seguaci del Trivier a presentarci un solo decreto di qualche Concilio o di un Romano Pontefice, nel quale siasi proibita la lettura della Bibbia in volgare per altro motivo, se non per quello di impedire l'alterazione dell'originale.

  A068001237 

 Avrebbe letto altresì le tante versioni che in diversi tempi sonosi fatte in molte lingue; conoscerebbe la versione dell'intiera Bibbia in lingua italiana, pubblicata già in Torino nell'anno 1767 da Monsignor Antonio Martini, allora preside nella Real Basilica di Soperga, e poi Arcivescovo di Firenze; nè gli sarebbe ignota l'edizione ultimamente fattasene nel 1851, nella quale v'ha la traduzione letterale italiana del Nuovo Testamento dello stesso Monsig.

  A068001270 

 Richiamatevi per un momento alla memoria l'autore dello scisma anglicano; io dico quell'Enrico Ottavo, il quale a forza di mangiare e bere era divenuto sformatamente grasso e grosso tanto da muovere a schifo.

  A068001280 

 Essi fanno a guisa del ladro, il quale se è aspettato di giorno viene di notte; se adocchiato e conosciuto dalla forma e dal colore di un abito, egli lo cangia con altro vestimento; ma è sempre il medesimo ladro.

  A068001287 

 Siffatta opinione non garba ad un altro ministro valdese di nome Peyran, il quale asserisce non dagli Apostoli, ma forse dai discepoli degli Apostoli essere stati spediti i primi predicatori dei Valdesi.

  A068001301 

 Voi sapete che in questa nostra città, la quale fu per tanto tempo culla illibata del Cattolicismo, si è costrutto, non sono molti anni passati, un tempio protestante.

  A068001315 

 Da ultimo parecchi, e con verità, {412 [412]} fanno discendere i Valdesi da Pietro Valdo, il quale visse alla metà del secolo decimosecondo.

  A068001331 

 P. Forse vi ricorderete ancora, o miei cari figli, della famosa torre fabbricata dai figli di Noè, la quale nella storia è nota col nome di torre di Babele.

  A068001333 

 Dimandatene ai Protestanti e interrogateli quale sia la loro religione; ed eglino più non sanno omai che rispondere.

  A068001334 

 F. Possibile che i Protestanti non sappiano neppure quale sia la loro religione? Fino gli Ebrei e Maomettani sanno darci qualche definizione della loro credenza.

  A068001336 

 F. Almeno ne' loro libri si dirà quale sia la loro religione.

  A068001362 

 Ma io vi veggo {420 [420]} quasi stupidi; ditemi, quale cosa vi cagiona tanta sorpresa?.

  A068001367 

 Il Protestantismo è tale veramente quale ve l'ho descritto; ed io sono di parere che parecchi si facciano Protestanti, o vivano in tale setta senza conoscerne la bruttezza, per questo che i predicatori dell'errore nel Vangelo sono appunto somiglianti ad un lupo vestito da pecora.

  A068001376 

 - Voi vi siete messi attorno per correggerla? ma chi vi insegnò il modo di correggerla? Quale originale avevate, od avete voi fra le mani fuori di quello che esiste nella Chiesa Cattolica?.

  A068001378 

 Un protestante, che si faceva istruire per abbracciare la Religione Cattolica, un giorno si abbattè in un suo parente protestante, il quale, dopo alcune parole prese a dirgli: Io non posso più volerti bene dacchè hai lasciato la nostra religione per farti papista.

  A068001381 

 Noi dimandiamo inoltre, se fra tutti quelli che dal Cattolicismo passarono o passano al Protestantismo, ve ne sia un solo, il quale abbia fatto questo cangiamento a fine di vivere più virtuosamente; e la nostra dimanda è già da molto tempo che si va ripetendo; ma ci fu e ci è sempre risposto che pur troppo i Cattolici apostati sono dei più scostumati ed i più dissoluti.

  A068001382 

 Dimandiamo in fine: Potete voi trovarci un solo {427 [427]} protestante, il quale non siasi fatto cattolico per vivere più virtuosamente? Ed essi debbono far questa risposta: Noi possiamo; anzi migliaia di fatti dimostrano che chi passa al Catolicismo è mosso dal desiderio di vivere più virtuoso e di santificarsi.

  A068001387 

 P. Ah qui eglino incontrano grave difficoltà a risponderci; perchè noi dimandiamo loro che ci accennino un uomo solo, il quale prima dei loro eresiarchi abbia professato il Protestantismo da essi oggidì professato.

  A068001388 

 F. Ridiamo, perchè la Chiesa non è mica una volpe, che vada a cercarsi una tana; od un uccello, che voli in cerca del suo nido; e neppure un uomo ramingo, il quale giri per trovarsi una stanza ove ricoverarsi.

  A068001391 

 P. Sì: questa sarebbe la vera Chiesa di Gesù Cristo, la quale doveva farsi visibile in ogni tempo {429 [429]} per ammaestrare ed accogliere i fedeli di tutti i luoghi.

  A068001400 

 Qualche tempo fa venne tra noi un famoso protestante, di cui giudico bene tacervi il nome; e dopo alcune parole, mi porse un libro, dicendo a più riprese: Eccovi un buon libro, il quale fa toccare con mano le infamità della Chiesa Romana.

  A068001406 

 2° È una calunnia il sostenere che il Papa si faccia adorare quale Dio.

  A068001406 

 » Per queste due eccelse prerogative i Cristiani tutti devono al Papa obbedienza, onore e rispetto, a quel modo che i figli devono obbedienza, onore al padre ed alla madre; ma in nessun luogo dei Concilî, dei decreti dei Papi e dei Vescovi non fu mai ingiunto che il Papa sia adorato quale Dio.

  A068001408 

 Dai primi tempi della Chiesa fino a noi non si può trovare un Pontefice, un Concilio od un Santo Padre, il quale abbia proibito di leggere la Bibbia.

  A068001416 

 Intanto io godo dentro dell'animo di avervi parlato dello spirito privato dei Protestanti, perchè così avete potuto abbondantemente comprendere a quale abisso di errori e di vizi conduca la libera interpretazione della Bibbia.

  A068001417 

 Se mai le mie parole potessero pervenire all'orecchio de' signori ministri protestanti, io vorrei fare loro questa dimanda: Credete voi, signori ministri, che ogni uomo il quale vive in questo mondo sia dallo Spirito Santo illuminato, e si trovi al fatto di leggere di per se stesso la Bibbia e comprendere quelle verità che sono necessarie per conseguire la salute eterna? Voi mi rispondete che sì, poichè così insegnate nelle vostre prediche e nei vostri libri.

  A068001425 

 Ciò posto ditemi in grazia: quando per andare in un paese vi ha due strade, una certa, l'altra dubbia, quale di queste due giudicherete voi si debba tenere?.

  A068001429 

 E voi stimerete così poco l'anima vostra e dei vostri uditori da appoggiare l'importantissimo affare della eterna salvezza sopra un forse ed un anche? Quando un vostro intimo amico si trovasse al punto di morire, e vi parlasse in tal modo: Amico, se io muoio da buon cattolico è certo che mi salvo; e se io muoio protestante espongo a grave dubbio la mia eterna salvezza; dimmi a quale partito mi consigli d'appigliarmi? Voi che cosa gli rispondereste?.

  A068001437 

 Ora non vede Calvino che contraddice di fronte al Divin Salvatore, il quale incessantemente predica a tutti gli nomini: nisi poenitentiam egeritis omnes similiter peribitis? Se non fate penitenza andrete tutti eternamente perduti? Non si accorge che pure disdice a quanto l'Apostolo san Giacomo ripete nella sua epistola: fedes sine operibus mortua est? Senza opere la fede è morta?.

  A068001437 

 Per conseguenza secondo lui la sola fede salva l'uomo, e le buone opere sono inutili, anzi ingiuriose a Gesù Cristo, il quale patì abbastanza per tutti gli uomini.

  A068001438 

 Che cosa si ha da conchiudere di queste contraddizioni {446 [446]} de' capi della Riforma protestante e di tante altre che si potrebbero addurre in mezzo? Che senza un tribunale infallibile, stabilito da Dio per assicurarci quale sia la vera Bibbia e quale il suo genuino senso, riesce impossibile all'umana ragione conoscere ed interpretare le Divine Scritture.

  A068001443 

 « Si dimanda quale sia il mezzo infallibile per discernere i libri canonici.

  A068001446 

 Se mi rispondete che non viene data che ad alcuni, vi dico di palesarmi il segno, col quale potrò conoscere questi felici privilegiati, e distinguerli dal rimanente degli uomini.

  A068001449 

 A quale dei due debbo io credere? Voi gli opporrete la vostra persuasione; egli vi opporrà la sua.

  A068001449 

 E vorrete voi farmi credere che tale è la via, per la quale Dio conduce gli uomini al discernimento dei libri sacri? No; Dio è la sapienza stessa, e non ha stabilito una regola, la quale lascierebbe un campo libero ad ognuno per ricevere o rigettare nella Scrittura quello che meglio gli tornerebbe a grado.

  A068001451 

 Lo ha dunque lasciato; però vi introdusse un mezzo che a poco a poco ne distruggerà l'effetto; ed è quella persuasione interna, coll'aiuto della quale ognuno può ricevere o rigettare ciò che più gli aggrada.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000009 

 In fine siccome nulla possiamo senza Dio, e per mezzo di lui ogni cosa possiamo, così siamo in dovere di confessare questa nostra impotenza col ricorrere a lui in ogni nostro bisogno, e con tutto il cuore rivolgerci a lui, il quale, essendo sapientissimo, conosce tutte le nostre necessità; essendo potentissimo può somministrarci qualunque aiuto, ed essendo amorevolissimo è disposto a soccorrerci in tutti i modi.

  A069000009 

 La ragione e la coscienza insegnano perciò a ciascuno, che siamo tenuti a riconoscere l'altissima Maestà divina, e il suo dominio sopra di noi; c'impongono di prostrarci nella polvere quali sue creature, e suoi {3 [11]} sudditi e figli, a fine di tributargli il debito onore, amore ed ossequio, e di riferire a lui quale ultimo nostro fine tutti i nostri pensieri e tutte le nostre azioni.

  A069000018 

 Chi prega dubitando di essere esaudito, fa ingiuria a Dio il quale assicura di esaudirci purchè lo preghiamo con fede viva, cioè con ferma speranza di essere da lui ascoltati ed esauditi.

  A069000018 

 La preghiera fatta in questo modo è onnipotente; e non si è mai udito al mondo, nè mai si udirà che alcuno il quale sia ricorso con fiducia a Dio, non sia stato esaudito.

  A069000024 

 Rifletti quale onore sia presentarti al Signore re del cielo e della terra, rifletti anche a ciò che vuoi chiedere a Dio; scegliti una formola di preghiera che sia adattata alle tue circostanze, e a' tuoi bisogni; mettiti alla presenza di Dio, e fa che quelle parole le quali tu pronunzi a memoria, o leggi sul libro, vengano dal cuore.

  A069000026 

 Ma la misera nostra condizione non ci permette di far tanto; perchè siamo costretti {13 [21]} di applicarci ai bisogni del corpo, il quale ora domanda nutrimento, ora sollievo, ora riposo dalle giornaliere fatiche.

  A069000028 

 Quale sicurezza possono essi avere che quel nuovo giorno sia per essi felice, mentre non si volgono a colui che solo può loro renderlo tale?.

  A069000033 

 Ravviva la tua fede, eccita nel tuo cuore una figliale confidenza verso di questo gran Padre delle misericordie, il quale ci ha promesso di esaudire le nostre orazioni, purchè lo preghiamo di cuore.

  A069000037 

 Tertulliano parla della frequenza, colla quale i primi fedeli solevano farei il segno della santa croce, e dice: « Nell'entrare e nell'uscire di casa, nel vestirsi, nel prender cibo noi ci segniamo la fronte col segno della croce: Ad omnem aditum, ad exitum, ad vestitum, ad mensam frontem signo crucis terimus (De corona mil.

  A069000039 

 Lo stesso attesta s. Girolamo di s. Illarione, il quale col segno della santa croce pose in fuga molti spiriti infernali usciti fuori a tentarlo.

  A069000047 

 Imperocchè in quel tempo era sorto un eresiarca di nome Nestorio, il quale fra i molti suoi errori opposti alla fede diceva eziandio che Maria Vergine non era, nè si poteva chiamare Madre di Dio.

  A069000047 

 Quello poi che segue sino al fine fu aggiunto dalla santa Chiesa dopo che nell'anno 431 nel concilio, ossia nell'adunanza generale dei vescovi tenuta nella città di Efeso nell'Asia Minore, fu definito quale, articolo di fede che Maria SS. è realmente Madre di Dio.

  A069000047 

 Questa decisione e questa preghiera fu da tutti i cristiani accolta con grande festa e giubilo, mentre Iddio per vendicare l'offesa fatta alla sua Madre, punì severamente l'empio Nestorio, il quale condannato come eretico dalla Chiesa fu dall'imperatore mandato in esilio, dove il misero in pena della sua ostinazione ebbe a patire una delle più schifose malattie, per cui la sua lingua, colpevole di aver bestemmiata la Madre di Dio, fu rosa e divorata dai vermi.

  A069000050 

 In primo luogo significa una riunione di più cose; in secondo luogo significa insegna per mezzo della quale una cosa si può distinguere da un'altra.

  A069000051 

 Così sant'Ireneo vescovo di Lione, il quale visse nel secondo secolo della Chiesa, dopo aver riportato diverse parti di questo simbolo, dice che la Chiesa lo ha ricevuto dagli Apostoli e dai loro discepoli.

  A069000051 

 Nella recita del Credo noi richiamiamo alla memoria la grandezza e la potenza di Dio, il quale trasse dal nulla il cielo e la terra; richiamiamo alla mente l'idea della grande bontà e misericordia del figliuolo di Dio, il quale per aprirci le porte del cielo, da quattro mila e più anni chiuse pel peccato di Adamo, {37 [45]} discese dal seno del divin Padre, e per mezzo di un miracolo inudito si fece uomo nascendo da una vergine.

  A069000055 

 Le parole che seguono immediatamente, cioè: o clemens, o pia, o dulcis virgo Maria, furono aggiunte di poi dallo stesso s. Bernardo, ed ecco in quale occasione.

  A069000057 

 Ed ecco che noi per piegare questa tenera Madre a porgerci pronto soccorso le ricordiamo che siam figli di Eva, la quale disobbedendo a Dio ci ha ricolmi di miserie spirituali e temporali.

  A069000061 

 In vista di tante cure che per noi si prende questo angelo benedetto la Chiesa ci mette sulle labbra quella breve, ma bella orazione dell' Angele Dei, colla quale noi mostriamo la nostra gratitudine a questo nostro celeste custode, e poniamo in lui una grande confidenza, implorando il suo aiuto è la sua potente intercessione.

  A069000064 

 Affinchè tu ti possa fare una giusta idea dell'eccellenza e dell'importanza de' dieci comandamenti di Dio, è bene, o caro cristiano, che tu sappia da chi ed in quale modo siano stati promulgati, e quanto siano necessari per conseguire l'eterna salute.

  A069000070 

 Oltre i comandamenti di Dio noi siamo ancora obbligati di adempiere quelli della Chiesa, la quale avendo ricevuto da Dio il potere di fare delle leggi, ogni cristiano ha un dovere strettissimo di osservarle.

  A069000073 

 E come non avrà un tale potere quella Chiesa, alla quale nella persona degli Apostoli Gesù Cristo prima di salire al Cielo diede l'incarico e l'ordine di predicare il vangelo per tutto il mondo, e comunicò la stessa potestà, che egli aveva ricevuta dall'Eterno suo Padre? Sicut misit me Pater et ego mitto vos, disse il nostro Redentore a' suoi Apostoli.

  A069000082 

 La Chiesa, quale madre benigna, non intende obbligare i suoi figli con grave loro danno.

  A069000085 

 Così pure, o divoto cattolico, il gran numero di cristiani, che non osservano il precetto del digiuno e dell'astinenza dal grasso, non può far cessare {69 [77]} l'obbligo del digiunare e del far vigilia; nè può fare, che colui, il quale trasgredisce questo comandamento, non pecchi gravemente, e si tiri sul capo i castighi di Dio.

  A069000086 

 I giorni stabiliti pel digiuno sono la quaresima, della cui istituzione e pratica ti parlerò altrove; le quattro tempora, in cui si digiuna il mercoledì, venerdì e sabato: l'avvento durante il quale vi ha digiuno al mercoledì e venerdì; e alcuni altri giorni particolari, che precedono qualche grande solennità, come sono le vigilie di Natale, di Pentecoste, dell'Assunzione di Maria in cielo, dei ss. apostoli Pietro e {70 [78]} Paolo, di Ognissanti, e altre stabilite per le feste dei santi patroni, che variano secondo le diocesi.

  A069000095 

 Ma, caro cristiano, la fede non basta per l'eterna salute: chè ci è pur anche necessaria la virtù della speranza, la quale ci faccia abbandonare noi medesimi nelle mani di Dio, come un figlio nelle braccia della tenera madre.

  A069000096 

 E chi è mai colui, il quale considerando questi tratti d'amore di Dio verso di noi non si senta ardere il cuore verso Dio? Ma noi dobbiamo anche amare il prossimo come noi stessi.

  A069000097 

 Quale rincrescimento non dovrebbe sentire il nostro cuore allorquando ci accorgiamo d'averlo offeso! E se per mala disgrazia noi avessimo commesso un peccato mortale, che spavento non dovrebbe prenderci tosto che noi riflettiamo sull'infelice nostro stato! Noi dopo un peccato mortale, siamo nemici di quel Dio che ha in sua mano la nostra vita; nemici di Colui, che può ad ogni momento mandarci la morte, e precipitarci {91 [99]} nelle pene eterne dell'inferno.

  A069000100 

 Presso tutti i popoli, che la storia ricorda, troviamo il sacrifizio non solo interno e del cuore, come per esempio la rassegnazione e la preghiera, ma anche l'esterno, il quale solo, propriamente parlando, appellasi sacrifizio.

  A069000100 

 Questo eccelso sacrifizio dal quale tanto bene deriva ai fedeli, ed eccita sentimenti di fede, {98 [106]} speranza e carità, umiltà, pentimento, obbedienza, divozione a Gesù Cristo, è la s. Messa dei cattolici, siccome fu dai profeti predetta, e realmente da Gesù Cristo instituita.

  A069000100 

 Sotto il nome di sacrifizio strettamente e propriamente parlando s'intende una offerta esterna di un oggetto materiale fatta a Dio, quale supremo ed infinito padrone, da un ministro pubblico e a ciò deputato (il sacerdote) a fine, coll'immutazione {96 [104]} od anche colla totale distruzione di quest'oggetto materiale, di attestare e riconoscere solennemente il supremo dominio di Dio sopra tutte le cose

  A069000101 

 109): Tu sei sacerdote in eterno {99 [107]} secondo l'ordine di Melchisedecco il quale offrì al Signore pane e vino (Gen.

  A069000102 

 Fra i ss. Padri che parlano di questo sacrifizio s. Ireneo, il quale fiorì nel secondo secolo della Chiesa, dice: Cristo prese ciò che in virtù di sua creazione era pane, rese grazie e disse: questo è il mio Corpo, e similmente il Calice....

  A069000107 

 4° Questo novello sacrifizio doveva {101 [109]} avere una somiglianza col sacrifizio di Melchisedecco, il quale offri pane e vino (Gen.

  A069000107 

 In questo senso il Messia, che lo avrebbe instituito e offerto, sarebbe sacerdote secondo l'ordine di Melchisedecco, e non secondo l'ordine di Aronne (il quale doveva offrire carne e sangue di animali) col quale nome avrebbe dovuto essere chiamato, se il profeta con questo sacrifizio avesse voluto solamente parlare del sacrifizio sanguinoso della croce.

  A069000109 

 Siccome dunque il sacrifizio predetto tanti anni prima da Malachia non può essere il sacrifizio incruento della croce, nè un sacrifizio interno di lode o di buone opere, e meno ancora un sacrifizio dei giudei e dei gentili, bisogna di necessità intendere il sacrifizio instituito dal divin Salvatore nell'ultima cena, il quale non cessò mai da quel tempo di essere offerto in ogni parte del mondo dai sacerdoti della sua Chiesa.

  A069000110 

 Poscia prese il calice, rese grazie, lo diede ai suoi discepoli, dicendo: bevetene tutti, imperciocchè questo è il mio Sangue, Sangue del novello testamento, il {103 [111]} quale sarà sparso per molti in remissione dei peccati.

  A069000113 

 Egli vi si trova Dio e Uomo in istato di vittima, quale avvocato, pregando l'Eterno suo Padre che guardi benigno il suo popolo pentito.

  A069000113 

 Questa dottrina e la fede nella presenza reale ricavasi apertamente dalle parole di Cristo agli apostoli, e dal costante sentimento della Chiesa, la quale cominciando dagli immediati discepoli del Salvatore ha sempre creduto così.

  A069000114 

 In verità per quel che è del peccato veniale, s. Tommaso scrive così: l'essenza di questo sacramento è l'amore, il quale non solo naturalmente si eccita, ma anche si esterna per mezzo di questo sacramento; pel qual atto di amore i peccati veniali restano perdonati.

  A069000118 

 1° L'introito, il quale esprime una lode al Signore, e consiste in un versicolo tratto dai salmi, o da alcun altro libro della s. Scrittura.

  A069000120 

 3° Il Gloria, nel quale ci solleviamo col pensiero alla gloria celeste e alla patria dei santi.

  A069000122 

 5° L'Epistola ed il Vangelo sono letti dal sacerdote ad istruzione del popolo, al quale vengono spiegati nelle Messe parochiali nei giorni festivi.

  A069000124 

 7° Il Prefazio, il quale è un invito che il sacerdote fa al popolo perchè sollevi la mente e il cuore a Dio per prepararsi al grande miracolo che sta per compiersi nella consacrazione del pane e del vino.

  A069000125 

 Le altre formano come il corpo della Messa e sono quelle comprese nel Canone, il quale sostanzialmente si può dire ordinato dagli stessi Apostoli.

  A069000130 

 Quindi consacra il vino proferendo le parole: Questo è il calice del sangue mio, della nuova ed eterna alleanza; mistero di fede, il quale sarà versato per voi e per molti nella remissione dei peccati: e adorato che ha col genuflettere il Sangue del {113 [121]} nostro Divin Redentore, alza il Calice perchè sia veduto e adorato dagli astanti.

  A069000138 

 Finito il Canone, viene la conclusione della Messa, nella quale il sacerdote 1° recita una o più preghiere per ringraziare Iddio di aver partecipato al Corpo e Sangue di G. C. 2° dà la Benedizione al popolo.

  A069000139 

 Di fatto noi leggiamo nella Bibbia {115 [123]} che Giacobbe eresse in altare la pietra, sulla quale aveva posato il capo la notte, in cui era stato favorito della celeste visione di una scala misteriosa.

  A069000139 

 E questa usanza rimonta alla più remota antichità, e rammenta il tempo delle persecuzioni, nel quale i sacerdoti erano nella dura necessità di celebrare la santa messa nei luoghi sotterranei, dove le tombe dei martiri servivano di altare.

  A069000139 

 Il santo sacrifizio della Messa sì offre sopra un altare, il quale deve essere decentemente ornato.

  A069000139 

 In fatti l'altare considerato in se stesso ci ricorda naturalmente sia la tavola sopra cui Gesù Cristo fece l'ultima cena co' suoi discepoli, sia la croce sulla quale egli si sacrificò per la nostra salute.

  A069000139 

 Per legge antichissima della Chiesa, fatta sino dai tempi degli Apostoli, fu stabilito che l'altare deve essere di pietra, o almeno di pietra deve essere quella parte, sopra cui si pone l'ostia e il calice per la consacrazione: perchè l'altare è figura di Gesù Cristo, il quale nella sacra {116 [124]} scrittura è chiamato pietra angolare, a cagione della sua forza divina, ed è pietra fondamentale della Chiesa.

  A069000139 

 Questa consacrazione significa la santità di Gesù Cristo, che è raffigurato nell'altare, e dal quale deriva nei fedeli ogni santità: e che nel consacrarlo si chiudono dentro al medesimo delle reliquie di santi per significare l'intima unione che i santi hanno con Gesù Cristo, e farci comprendere quanto sia grande la loro intercessione presso a Dio in nostro favore.

  A069000140 

 In fine quando si porta il calice all'altare, sopra il velo si pone una borsa quadrangolare della medesima stoffa e dello stesso colore delle paramenta, la quale racchiude un lino candido e pulito reso duro con amido.

  A069000140 

 Per celebrare la s. Messa si deve adoperare un piattello detto patena, su cui si pone l'Ostia, e un calice dentro al quale si versa il vino.

  A069000141 

 Ciò si conforma maravigliosamente alla nostra natura la quale ha bisogno che i sensi siano scossi dall'esterno apparato delle cose per sollevarsi a contemplare la sublimità dei santi misteri.

  A069000143 

 1° L' amitto ossia pannolino con una croce nel mezzo, col quale il sacerdote si copre il capo.

  A069000145 

 3° Il cingolo, il quale simboleggia la corda colla quale il nostro divin Salvatore fu legato dai Giudei nell'orto degli olivi.

  A069000146 

 Dopo il secolo duodecimo divenne esso pure un semplice ornamento nelle vesti sacerdotali, il quale si pone sul braccio sinistro.

  A069000148 

 I ministri che assistevano il sacerdote all'altare sollevavano questo pesante mantello mentre esso aveva da alzare le mani o incensando col turibulo o sollevando l'ostia o il calice, la quale usanza si conserva ancora oggidì, benchè {125 [133]} non ve ne sia più il bisogno.

  A069000148 

 La pianeta significa la veste inconsutile, cioè senza cucitura, della quale Gesù Cristo fu spogliato dai manigoldi nella sua crocifissione.

  A069000149 

 In certe sacre funzioni il sacerdote veste {126 [134]} il piviale che anticamente era una specie di mantello, il quale soleva portarsi in tempo piovoso, e per questo aveva attaccato un capuccio da coprire il capo.

  A069000150 

 Il camice e il cingolo la purezza di mente e di cuore; il manipolo, la vita laboriosa e le buone opere, che noi dobbiamo offrire insieme colla {127 [135]} vittima sacrosanta; la stola deve rammentare a tutti noi cristiani la dignità della nostra vocazione per cui possiamo offerire sacrifizi sulla terra, e regnare in cielo; la pianeta il giogo della religione, alla quale ci dobbiamo sottomettere in ogni circostanza della vita.

  A069000159 

 Il sacerdote ai piedi dell'altare non dice il Salmo Judica me, Deus, per mezzo del {133 [141]} quale il profeta Davide esprimeva la gioia che provava nell'accostarsi al sacro tempio, al tabernacolo del Signore; imperocchè la Chiesa ricorda che i figli suoi, pei quali prega, non sono ancora entrati nella gioia del Signore, nella celeste Gerusalemme.

  A069000164 

 Infine non si benedice il popolo affinchè i fedeli presenti siano avvertiti che il più lieve peccato è di ostacolo a ricevere da Dio quella pienezza delle sue benedizioni che si riceve solo nel gaudio eterno del paradiso, nel quale non si può entrare se non dopo avere pagata colle pene del purgatorio ogni debito alla divina giustizia.

  A069000164 

 Ma anticamente {135 [143]} la Messa da Requiem si celebrava sempre dopo un'altra, nella quale tutto il clero già si era comunicato, perciò non c'era più bisogno di questa mostra esteriore di mutuo perdono nella Messa pei morti.

  A069000166 

 O mio Dio, rivolgete gli occhi vostri sopra Gesù Cristo vostro divin Figliuolo, nel quale avete riposto ogni vostra compiacenza, il suo sangue, che insieme colla vostra Chiesa io vi offro, grida misericordia per quelle sante anime: perciò noi speriamo che Voi ascolterete questa voce così possente, e a Voi sì cara.

  A069000194 

 Gesù, divin Redentore, Voi siete quell'acqua viva che sale sino alla vita eterna: Voi siete quella manna celeste che non lascia morire, chi se ne ciba, della morte dei peccatori: Voi avete detto che colui il quale mangia la vostra carne e beve il vostro sangue, avrà la vita eterna, e sarà da Voi risuscitato nell'ultimo giorno; che chi si ciba di Voi abita in Voi, e Voi abitate in lui stesso.

  A069000196 

 O buon Dio, rendete me pure a Voi fedele, infiammatemi del vostro amore fino all'ultimo mio respiro, così che impiegando tutta la mia vita quaggiù nel servirvi nell'amarvi, dopo la morte non abbia a soffrire i dolori e i tormenti di quell'esiglio, dal quale supplico a liberare quelle anime.

  A069000205 

 La pazienza colla quale sopportano le pene che loro infliggete tosto vi pieghi a cessare dai colpi della vostra giustizia.

  A069000217 

 Inoltre ogni cristiano deve procurare di dare buon esempio, al quale dovere {164 [172]} mancano coloro che non vanno mai alla predica.

  A069000218 

 Quindi s. Francesco di Sales ci avverte di porgere orecchio alla parola di Dio con quella docilità con cui la ascoltava la Beatissima Vergine Maria la quale tutto ciò, che udiva dal suo divin Figliuolo, conservava diligentemente nel proprio cuore.

  A069000222 

 Ora opera a gloria di Dio e in nome del Signore colui, il quale fa ogni cosa per amore, rispetto ed ubbidienza al Signore, perchè quella cosa è voluta dal Signore, e piace a lui o perchè egli ci animò a quest'opera colle parole o coll'esempio.

  A069000224 

 In tal modo tutte le sue azioni giornaliere anche le più insignificanti diventano per mezzo della retta intenzione altrettante offerte gradite al Signore, ed altrettanta semenza di paradiso, la quale porterà frutti abbondanti, che si comincieranno a raccogliere al punto della morte per poscia goderli per tutta l'eternità.

  A069000224 

 Quindi il cristiano, il quale desidera che le sue azioni siano meritorie della celeste gloria, procura di conservarsi immune da qualunque peccato mortale frequentando i sacramenti sia per non cadere mai nella colpa, sia per rialzarsi immantinenti se cadesse.

  A069000234 

 Tutto questo, o Signore, io intendo di fare alla vostra maggior gloria, in riconoscimento della vostra onnipotenza, in ringraziamento di tutti i benefìzi che a me {175 [183]} e a tutti gli uomini avete compartiti, e sarete per compartire in soddisfazione per li miei peccati, in salute dei vivi e dei defunti, e di coloro specialmente pei quali sono tenuto di pregare, e tutto quanto in unione colle santissime azioni del vostro Unigenito Figliuolo intendo di offrire alla vostra divina Maestà per mezzo di Lui medesimo, il quale con Voi e collo Spirito Santo vive e regna per tutti i secoli.

  A069000235 

 O Signore, il quale tutti gli uomini avete creato a vostra immagine e somiglianza, e per tutti avete sparso il vostro prezioso Sangue, fate a noi tutti sentire gli effetti del vostro amore.

  A069000274 

 O Signor Gesù Cristo, che tutti avete redenti, e nessuno volete che perisca, ed al quale niuno fa ricorso senza aver misericordia, poichè Voi medesimo avete detto: qualunque cosa chiederete al Padre in nome mio vi sarà concessa, vi prego {186 [194]} pel vostro santo Nome che nell'ora della morte mi concediate con perfetto uso del mio intelletto e di tutte le potenze dell'anima, l'uso anche della parola, ma sovra tutto una profonda compunzione del cuore, una viva fede, una ferma speranza, ed un'ardente carità, affinchè io con piena tranquillità di spirito possa dire: Signore, nelle vostre mani io raccomando l'anima mia.

  A069000364 

 Nessuno lavora con maggior animo di colui, il quale alza l'occhio a Dio e lavora per lui.

  A069000366 

 Non è la quantità delle opere che a dir proprio importa, ma l'intenzione colla quale voi le fate.

  A069000388 

 Sii benedetto, o dolce, o potente Nome, dinanzi al quale fuggono tutti i maligni spiriti, e tutte le ginocchia si piegano! Col sentimento della più profonda umiltà e adorazione io piego pure le mie ginocchia insieme con tutte le creature che sono in cielo, in terra e sotto la terra Così sia.

  A069000392 

 Vi supplico, mansuetissimo Gesù, pel vostro prezioso sangue, che avete sparso per togliere i nostri peccati, lavate tutte le mie colpe; volgete benigno uno sguardo a questa povera e indegna creatura, la quale umilmente implora da Voi perdono, e invoca con fiducia il vostro santissimo Nome.

  A069000409 

 Se non sono morto nel peccato mortale, e non mi sono perduto eternamente, questo è un beneficio di cui sono debitore a voi, e pel quale non cesserò mai dal ringraziarvi.

  A069000415 

 O Dio, il quale nell'ammirabile Sacramento ci lasciaste la memoria della vostra Passione, concedeteci, ve ne preghiamo, che noi in tal modo veneriamo i misteri sacrosanti del vostro Corpo, e del vostro Sangue, da provare in noi continuamente il frutto della vostra redenzione, Voi, il quale vivete e regnate in tutti i secoli dei secoli.

  A069000421 

 Quantunque questa divozione, quale è praticata da circa due secoli, sia una istituzione nuova, nulladimeno nel suo fondo ella è antica quanto la Chiesa; la quale essendo stata invitata da Gesù Cristo medesimo ad imitare la mansuetudine ed umiltà del suo cuore, necessariamente sentì sempre mai una viva e profonda venerazione verso questo amabilissimo Cuore del suo divino Sposo e Redentore: cuore sì acceso di carità verso gli uomini sino a {240 [248]} patire ogni sorta di umiliazioni e la morte più crudele per riscattarli dall'inferno e rendergli degni del paradiso.

  A069000421 

 Sorsero, è vero, nemici potenti a combatterla; ma si trovarono a fronte {241 [249]} del sentimento universale dei cattolici, dal quale furono ben presto come schiacciati e conquisi, intervenendo l'autorità infallibile della Sede Apostolica a difendere, proteggere e promuovere una divozione, che si mostrava evidentemente suscitata dal nostro amabilissimo Redentore in questi tempi a fine di risvegliare nei nostri cuori la fiamma della sua divina carità.

  A069000422 

 L'oggetto della divozione al sacratissimo cuore di Gesù ci viene esposto da Gesù Cristo medesimo, il quale facendosi vedere più volte alla B. Margherita Alacoque ed ordinandole di propagare questa divozione {242 [250]} le fece intendere che era suo desiderio si onorasse la sua ardente carità verso gli uomini, che lo spinse a tutto patire, persino la morte per la loro salvezza; che gli si offerisse il maggior possibile risarcimento per li innumerevoli insulti che ha ricevuto e riceve: e si studiassero, imitassero e venerassero tutte le virtù di cui la sua anima umana è adorna.

  A069000438 

 O Signore, che per la salute del mondo avete voluto nascere, essere circonciso, dai Giudei rigettato, da Giuda con un bacio tradito, legato con funi, condotto quale agnello innocente al supplizio, presentato ad Anna, a Caifasso, a Pilato ad Erode, falsamente accusato, flagellato, insultato, coronato di spine, battuto con verghe, spogliato, trapassato con chiodi, sollevato in croce in mezzo a due ladroni, abbeverato di fiele ed aceto, e traffitto da lancia, vi supplico che per questi atrocissimi dolori, i quali io peccatore ora divotamente considero, e per la santa croce e morte vostra mi preserviate dalla pena eterna dell'inferno; e mi conduciate a quel luogo dove avete introdotto il ladro pentito, che fu crocifisso con voi, il quale col Padre, e col Santo Spirito vero Dio vivete e regnate in eterno.

  A069000439 

 O divino amante delle anime, Cristo Gesù, il quale vi siete degnato di venire in cerca di me col sacrifizio della vostra vita, e riscattarmi col prezioso vostro sangue, umilmente mi prostro ai vostri piedi per ringraziarvi col cuore altamente commosso di un si grande benefizio, e per dimostrarvi in contraccambio il mio amore.

  A069000449 

 Imperciocchè io son sicuro, che nè la morte, nè la vita, nè gli Angeli, nè i principati, nè le podestà, nè il presente, nè l'avvenire... nè alcuna cosa creata ci separerà dall'amor di Dio, il quale è in Cristo Gesù Signor Nostro (ai Rom. VII).

  A069000473 

 Considera, anima mia, come Gesù sottopose le sue spalle alla croce, la quale era {269 [277]} aggravata da' tuoi moltissimi ed enormi peccati.

  A069000543 

 Così la Chiesa c'insegna; mentre noi veneriamo i santi per la loro virtù, e i sentimenti della nostra venerazione esterniamo con opere, e parole, noi riconosciamo in essi la potenza della grazia, noi lodiamo il padre dei lumi, il Datore d'ogni dono perfetto, {286 [294]} il quale illumina i servi suoi, e li santifica, il quale solo è Santo per se stesso e infinitamente.

  A069000543 

 Una venerazione tuttavia, la quale consista in una sterile ammirazione nulla gioverebbe alla religione, la quale ha mire più alte.

  A069000544 

 Su questa credenza è appoggiata la nostra fiducia nella reciproca preghiera dei membri di questo corpo visibile, che noi cristiani formiamo, del quale corpo è capo Gesù Cristo.

  A069000545 

 Adorarli, cioè tributar loro il culto dovuto a Dio solo, sarebbe idolatria, sarebbe empietà: ma venerarli quali amici di Dio, ed invocarli di patrocinio, persuasi ad un tempo che ogni aiuto viene da Dio, dal quale essi pure lo implorano, deve ad ogni uomo pratico di cristianesimo, ad ogni uomo assennato, sembrare giusto e lodevole.

  A069000551 

 Oh! nostra regina, nostra patrona, nostra avvocata, raccomandateci al vostro Figlio, e rendetelo verso di noi propizio! Oh! la più benedetta fra le creature, per la predilezione, che vi siete meritata, per l'autore della misericordia da voi generato, otteneteci che da questo medesimo Figliuolo Gesù Cristo, nostro Signore, Dio eterno, benedetto sovra tutte le cose, il quale si è degnato di vestire col mezzo vostro la nostra debolezza e miseria, otteneteci, vi preghiamo, che per la vostra intercessione siamo ancora fatti partecipi della sua beatitudine e gloria.

  A069000583 

 Rammentatevi, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo, che da voi sia stato rigettato ed abbandonato alcuno, il quale abbia implorati i vostri favori.

  A069000589 

 Rallegratevi, o augustissima Regina, perchè voi sola meritaste sedere alla destra del vostro santissimo Figlio, il quale siede alla destra dell'Eterno Padre.

  A069000624 

 Composte dal sommo Pontefice Pio VII, il quale accordò indulgenza plenaria nei venerdì dell'anno a chi di cuore contrito le reciterà col Credo, colla Salve Regina e con tre Ave al cuore addolorato di Maria Santissima.

  A069000656 

 Una delle divozioni più comuni verso la beatissima Vergine nella Chiesa cattolica è certamente il Rosario, il quale si compone di quindici decine, ossia di cento cinquanta Ave Maria.

  A069000657 

 Questa preghiera chiamasi Rosario, perchè ogni Ave Maria è come una rosa spirituale, che si offre alla Regina del cielo, la quale è pure dalla Chiesa invocata col nome di Rosa mistica.

  A069000658 

 E la beatissima Vergine lo esaudì, apparendogli un giorno, e raccomandandogli di propagare il Rosario il quale sarebbe un'arma potentissima contro le eresie.

  A069000658 

 Il Rosario quale si recita presentemente fu instituito da s. Domenico.

  A069000658 

 In queste acque loro si dà una fiera battaglia, in cui i cristiani, benchè di gran lunga inferiori in numero ai loro nemici, riportano una piena vittoria, la quale toglie per sempre ai Turchi il predominio che avevano sui mari: a monumento perpetuo di questa memorabile vittoria ottenuta dalla protezione della B. Vergine che tutti i cristiani {351 [359]} invocavano colla recita del Rosario, venne dalla Chiesa instituita la festa del SS. Rosario, che in tutta la Cristianità si celebra la prima domenica di ottobre.

  A069000666 

 Ma si avverta che le indulgenze annesse a tali corone valgono solo per la persona per la quale quella corona è stata benedetta, e a cui è stata data per la prima volta; e che quindi simili corone, quando siano benedette, non si possono vendere e nemmeno imprestarsi collo scopo di comunicare ad altri le indulgenze annesse, altrimenti perdono il favore; e neppure si {355 [363]} possono regalare ad altri, fuorchè nel caso in cui si siano fatte benedire con questa intenzione.

  A069000678 

 Nel secondo si contempla come la Vergine immacolata andò a visitare s. Elisabetta e stette in casa sua tre mesi servendola quale umile ancella.

  A069000695 

 Dal primo giorno sino all'ultimo, ciascuno di noi dimandi e ripeta a se stesso: Se Maria fosse oggi in luogo mio, come si porterebbe? Quale sarebbe la modestia de' suoi sguardi, l'affabilità delle sue maniere, la dolcezza delle sue parole, la prontezza della sua obbedienza, la carità delle sue conversazioni, il raccoglimento della sua preghiera, la purità delle sue intenzioni, in una parola, la santità della sua condotta?.

  A069000695 

 Ed era ben {365 [373]} giusto, che il mese di maggio, il quale è il più delizioso dell'anno, ed è il mese dei fiori, fosse consacrato a Maria, la quale dopo Dio è la delizia del cielo e della terra ed è il fiore delle Vergini.

  A069000695 

 Ma qual è il senso di queste parole: Mese di Maria, mese Mariano? Queste parole significano che questo è un mese, il quale appartiene tutto a Maria, un mese che deve essere impiegato a venerare in modo speciale questa madre amabile, e congratularsi con lei della sua eccellenza, a meditare sopra il potere e la bontà di lei, a implorare la sua protezione, a imitare le sue virtù.

  A069000709 

 » Con queste parole il Signore conferì agli apostoli la stessa podestà, che egli in quanto uomo ebbe ricevuto dal Padre: la quale podestà comprende senza dubbio anche quella di assolvere da ogni colpa.

  A069000714 

 Qual cosa vi può essere tanto consolante, quanto il possedere un tale amico, al quale per mio proprio bene debbo scoprire tutto me stesso! quanto l'avere un medico, il quale risani le malattie della mia anima, purchè io abbia buona volontà {380 [388]} di guarire! quanto il trovarmi innanzi ad un luogotenente di Dio, il quale al presente mi guida al trono della misericordia, affinchè dopo morte io non venga condannato al tribunale della divina giustizia.

  A069000715 

 La prima condizione è un diligente esame di coscienza, pel quale uno richiama alla memoria dall'ultima confessione ben fatta, se non è la prima volta che si confessa, tutti i peccati, almeno i mortali commessi in pensieri, parole, opere ed {381 [389]} ommissioni dei proprii doveri, ricordandone il numero e le circostanze.

  A069000715 

 Si può parimenti tenere a mente l'avviso di s. Francesco di Sales, il quale assicura che a colui, che si confessa ogni otto giorni, basta a fare il suo esame un semplice quarto d'ora.

  A069000716 

 Ma perchè il dolore sia quale ha da essere, deve avere le seguenti qualità:.

  A069000717 

 Dove non avvi un vero pentimento, non si ottiene da Dio perdono, poichè egli, che è la santità per essenza, non può a meno di odiare il peccato e chi ama il peccato; nè può giammai divenire amico di un'anima, la quale non abbomini davvero il peccato.

  A069000720 

 Questa è già sufficiente pel Sacramento; ma la migliore è la contrizione perfetta, la quale unita colla volontà di confessarsi cancella per se stessa il peccato prima ancora di ricevere l'assoluzione.

  A069000723 

 La quarta cosa per ben ricevere il Sacramento della Penitenza è la Confessione, cioè la dichiarazione dei propri peccati, la quale deve essere intiera, dolorosa, sincera, umile.

  A069000727 

 Nel confessionale il cristiano deve dimenticarsi d'ogni sua terrena dignità, e non vedere in sè stesso che un peccatore, il quale pentito ed umiliato desidera dal ministro di Dio l'assoluzione delle proprie colpe.

  A069000736 

 Il penitente rimane adunque obbligato ad accettare questa penitenza e a fedelmente adempirla; imperocchè la promessa di adempierla fa parte del Sacramento, il quale altrimenti resterebbe incompleto, e quindi mostrerebbe che il penitente non è sinceramente pentito, e non ancora disposto a meritare l'assoluzione.

  A069000736 

 Per la qual cosa il sacerdote deve sempre imporre a chi si confessa una penitenza {393 [401]} in soddisfazione de' suoi peccati, la quale penitenza deve servire non solo di rimedio che preservi dalle ricadute, e guarisca le malattie dell'anima, ma anche di castigo pei peccati commessi: perciò le leggi della Chiesa esigono espressamente, che il confessore imponga una penitenza proporzionata alla malizia e qualità del penitente.

  A069000753 

 Il Figliuol prodigo è un'immagine del peccatore, il quale lascia la casa di Dio, suo padre, per abbandonarsi ai desideri delle sue passioni.

  A069000755 

 II. Rifletti, o cristiano, il pessimo stato a cui quel figlio si ridusse, quando ebbe consumato ogni suo avere, e sopravenne una grande carestia, che lo obbligò a pigliar servizio presso un padrone, il quale lo mandò a pascere animali immondi.

  A069000756 

 Quanto bene e al vivo è qui dipinto lo stato miserevole dell'anima, la quale abbandona il suo Dio! Ella mancando del nutrimento dei SS. Sacramenti, del principale conforto celeste, piglia servizio presso crudelissimi padroni, cioè gli spiriti infernali, i quali le danno a pascere degli animali schifosi, ossia le sue brutali passioni: {401 [409]} e con tutto ciò non le forniscono alcuno di quei piaceri che ella bramerebbe.

  A069000757 

 Oh! qual tristo cambio! quale lagrimevole disgrazia! l'uomo creato ad immagine di Dio divenir simile ad animali irragionevoli, e al pari di questi avvoltolarsi nel fango, e nelle immondezze!.

  A069000758 

 Che fai, anima mia? che cerchi, che desideri? Credi forse che cotesti piaceri ti possano soddisfare? Non mai! essi sono pascolo conveniente solo agli animali, e non mai ad un'anima fatta per possedere Iddio, quale è la tua.

  A069000760 

 Ecco la santa risoluzione che deve prendere un peccatore il quale al lume della fede abbia la fortuna di conoscere la miseria e l'avvilimento in cui trovasi la sua anima pel peccato.

  A069000781 

 Si pecca contro questo comandamento accusando falsamente il prossimo di colpe non commesse, sia innanzi alle autorità civili od ecclesiastiche, sia anche al cospetto di persone private, non siete mai stato colpevolmente cagione che altri attestasse il falso? - Non vi siete mai rifiutato a dire la verità, quando eravate giustamente interrogato? - Non avete forse dette bugie? - Avete ingannato alcuno? - Col vostro inganno avete voi arrecato perdita o danno ad alcuno? - Quale danno? - Avete voi svelate colpe del prossimo, vere sì, ma segrete, senza un giusto motivo? - O gli avete imputate colpe non vere? - Presso a quante persone? - Con quale intenzione? - Con quali conseguenze per l'onore, per la roba ecc? - Non avete forse parlato male dei vostri superiori spirituali o temporali e di comunità intere? Avete fatto perdere il credito ai {415 [423]} superiori presso i soggetti? - Avete colle vostre interrogazioni cagionato mormorazioni, calunnie? - Avete fatto dei rapporti atti a togliere tra persone la buona armonia? - Non avete svelato senza motivo qualche secreto? - Avete falsificato firme, scritture? - Non avete forse senza fondamento fatto sospetti contro al prossimo? - Li avete manifestati ancora agli altri? - Criticata senza motivo la condotta del prossimo, anzi per odio, invidia ecc? - Gli avete attribuito cattive intenzioni nelle opere buone? - Non avete voi per mera curiosità indagato i difetti e le colpe del prossimo? - E' con quali intenzioni?.

  A069000789 

 Figlie della superbia sono la presunzione, la quale ci {418 [426]} fa intraprendere cose superiori alle nostre forze; la vanagloria, appetito disordinato della propria stima; l' ambizione, desiderio disordinato di avanzare gli altri, o di essere riputato da più.

  A069000789 

 La superbia è una disordinata stima di sè, la quale fa che o con parole o con pensieri attribuiamo a noi ciò che è di Dio, e dispregiamo gli altri.

  A069000792 

 La lussuria, la quale è un disordinato amore ai piaceri sensuali.

  A069000794 

 La gola, la quale è un disordinato appetito del mangiare e del bere.

  A069000796 

 E questo è egualmente vero, ancorchè stii rinchiuso nei limiti suoi e non vada congiunto a vizi grossolani; imperocchè allora l'uomo non tiene nemmeno per un male la sua indifferenza, ma per una semplice mancanza di virtù, la quale non gli toglie di entrare in cielo.

  A069000797 

 Osai negare a Voi obbedienza, a Voi mio Creatore e Signore, senza l'aiuto del quale sussistere io non potrei un sol momento, quasi che ad obbedirvi io non fossi obbligato.

  A069000797 

 Sapeva che, santissimo quale siete, abborrite infinitamente il male e amate sommamente il bene, e non mi presi verun pensiero di piacervi con una santa vita.

  A069000802 

 Questo io spero pei meriti di Gesù Cristo vostro Figliuolo, il quale voi mandaste sulla {424 [432]} terra a morire in croce, affinchè tutti i peccatori pentiti per Lui conseguiscano l'eterna vita.

  A069000803 

 Sebbene io meriti la vostra indegnazione, sono però sempre opera delle vostre mani, il quale a voi ricorro, Dio e Padre misericordioso, che giuraste di non voler la morte del peccatore, ma che si converta e viva.

  A069000813 

 Come potrà sperare di trovar grazia presso Dio quegli, il quale va in collera contro al prossimo suo? Egli che è senza misericordia verso il suo simile, come potrà sperare di ottenere dal Signore misericordia pei suoi peccati? Così Voi diceste, mio Dio e Signore, per bocca del vostro profeta, ed oserò io ancora andare in collera e portar odio contro alcuno? Perdonatemi, o Signore, i rancori e le avversioni che ho nutrito finora.

  A069000815 

 Veramente ho dimenticato di cibarmi del mio pane, del pane della vita, il quale contiene in sè ogni diletto, ed ho cercato la mia consolazione nei corporali godimenti.

  A069000817 

 Quando comincierò, o Signore, con tutto il cuor mio, con tutta l'anima, con tutte le forze, ad amar Voi, il quale avete creato {435 [443] me con un amore eterno, e avete tratta e unita a Voi l'anima mia? Ah! me infelice, che sì freddo sono stato finora nel vostro servizio! Ho ben ragione di temere che Voi cominciate a rigettarmi dalla vostra faccia, perchè nè freddo nè caldo io sono.

  A069000818 

 In quanto l'amabilissimo Salvator nostro, nell'ultima cena sotto le specie di pane e di vino, offrì se medesimo all'Eterno Padre e comandò agli Apostoli di fare altrettanto, istituì il sacrifizio della nuova legge, il quale, secondo le predizioni dei profeti, avrebbe ad offrirsi nella Chiesa sino alla consumazione dei secoli.

  A069000822 

 D'onde mai questa stupenda carità, concordia e disinteresse? d'onde quella lor fermezza nella fede, il grande disprezzo di tutte le terrene cose? D'onde mai quella eroica fortezza nel soffrire i più crudeli tormenti per amore di Gesù Cristo? Egli è dall'uso frequente di questo cibo celeste, il quale è cibo dei forti.

  A069000826 

 E qui io parlo di quella fede vivissima, la quale dovrebbe farci scorgere appieno la grandezza del mistero che noi adoriamo e la santità che noi siamo per compiere.

  A069000826 

 Perciò quando ci accostiamo a questo divin Sacramento, riflettiamo un momento che andiamo a ricevere quel medesimo Bambino Gesù che Maria stringeva al suo cuore, e sopra il cui volto divino stampava i più affettuosi baci; quel Gesù che era sì bello nell'aspetto, sì affabile e grazioso che si guadagnava il cuore di tutti; quel Gesù che di soli dodici anni fece stupire nel tempio i dottori della legge; quel medesimo Gesù che trattava così famigliarmente co' suoi discepoli, che riempì la Giudea della fama de' suoi miracoli; quel medesimo Gesù che, messo a morte dalla Sinagoga, risuscitò dal sepolcro glorioso e trionfante, e salì al Cielo, dove forma la delizia degli angeli e dei santi tutti; quel Gesù, per amor del quale tanti milioni di martiri soffersero i più atroci tormenti, pel quale tante castissime vergini in mezzo alle lusinghe del mondo serbarono illeso il loro verginal candore; quel Gesù che è pure oggidì la gioia di tutte le anime pie; quel Gesù che ci ama con amore sì grande che {445 [453]} da mente umana immaginare non si può; quel Gesù in fine che ci attende pietoso onde coronarci di gloria e di onore nel suo regno.

  A069000826 

 Primo difetto si è la poca fede, colla quale noi ci accostiamo a questo divino mistero.

  A069000826 

 Si crede, ma con una fede debole, languida, quasi morta, la quale poco o niente operando lascia l'anima nell'insensibilità ed in una specie d'indifferenza.

  A069000827 

 Questo è un sacramento di amore, nel quale noi riceviamo un Dio, che è qual fuoco che abbrucia quanto trova disposto a ricevere le sue fiamme.

  A069000827 

 Secondo difetto è la tiepidezza colla quale noi ci accostiamo alla SS. Eucaristia.

  A069000834 

 Laonde l'apostolo Paolo inculca che ciascuno provi, cioè esamini se stesso prima di accostarsi a ricevere questo cibo divino, a questa mensa degli Angeli, e soggiunge: imperocchè colui il quale mangia di questo pane e beve di questo calice indegnammte, si mangia e si beve la propria condanna.

  A069000835 

 Illuminate la mia mente colla vostra divina luce, affinchè io veramente vi riconosca nella frazione del pane, mio Dio e mio Signore, accendete in me il fuoco della santa direzione, affinchè con tutta l'anima mia vi abbracci, e gusti la vostra dolcezza, la quale in questo Sacramento come in sua fonte è contenuta.

  A069000836 

 Grande è l'amor del vostro cuore, o mio Dio, il quale avete istituito un sì gran mezzo per comunicar Voi a me, ed unir me a Voi.

  A069000840 

 O Gesù, cibo di eterna vita, il quale per tanti benefizi che mi avete fatto null'altro da me desiderate, che una sincera corrispondenza di amore, concedetemi questo amore medesimo.

  A069000841 

 Venite, o misericordioso mio Salvatore, il quale non i giusti, ma i peccatori cercate, venite mia vita, mio bene, mia beatitudine, mio tutto.

  A069000842 

 Ottenetemi in questo momento una grande purezza di cuore, il quale possa perciò essere un tempio degno del Re celeste.

  A069000842 

 Voi soprattutto, castissima Vergine, e benedetta Regina del cielo, la quale foste degna di diventar madre del mio Redentore, e nove mesi portarlo nel vostro seno purissimo, colla materna vostra protezione ottenetemi la grazia, che anche il mio cuore diventi una dimora a Lui piacevole.

  A069000845 

 O Padre amatissimo! concedetemi che il diletto vostro Gesù, il quale velato agli occhi miei ora intendo ricevere, io possa un dì a faccia scoperta contemplare in cielo.

  A069000850 

 Come dunque una sì misera creatura quale son io oserà accostarsi a ricevere in se Voi medesimo?.

  A069000864 

 Quale è al presente non è sicuramente degno di essere a voi offerto; tutto pieno di miserie, tutto imbrattato di peccati, è indegno della maestà vostra.

  A069000889 

 Voi di più sapete, o Signore, quale amore io porti a me stesso.

  A069000893 

 Concedetemi una vita che tutta sia vostra, ed una morte quieta e tranquilla, che sia principio della vita eterna e beata, la quale in virtù di questo Sacramento aspetto, e chiedo da Voi, eterno mio Dio.

  A069000917 

 L'inquietudine indebolisce l'anima, la quale ha bisogno di tutte le sue forze per combattere i nemici suoi interni ed esterni.

  A069000918 

 Di guardarci bene di non perdere la tranquillità di spirito, senza la quale si fa nulla di bene.

  A069000926 

 Chi disprezza queste pratiche contrista lo Spirito Santo, il quale alla Chiesa si rivela e agli umili.

  A069000933 

 Fate, ve ne scongiuro, Dio mio, che la compassione mia sia giovevole a quell'anima: e se le mie preghiere non sono {512 [520]} abbastanza pure, e le mie opere non sono abbastanza sante per essere a Voi offerte ascoltate benignamente i sospiri e le preghiere della Chiesa, colla quale unisco le mie, e volgete gli sguardi a Gesù Cristo vostro unico Figliuolo, il quale per tutti soddisfece sovrabbondantemente.

  A069000933 

 L'ultima domanda che io vi fo, Salvatore delle anime, è di liberare dalle pene del purgatorio i miei fratelli, tutti se è possibile, ma concedetemi almeno la liberazione dell'anima N. N. A questo fine io vi offro la comunione che ho fatto pur ora: Applicatene il frutto a quest'anima che è a Voi nota, e alla quale io desidero di applicare l'Indulgenza, che io intendo di acquistare coll'aiuto della grazia vostra.

  A069000934 

 Se l'anima per la quale più particolarmente vi prego non ha bisogno di questa indulgenza, fatene parte, ve ne prego, o Dio di bontà, alle anime più bisognose, a quelle che non hanno chi preghi in modo speciale per loro, e sopratutto a quelle che forse si trovano in quelle fiamme per cagion mia.

  A069000946 

 Chi è colui, che io ho ingiuriato peccando mortalmente? Egli è Dio, infinitamente grande, infinitamente santo, infinitamente amabile, Dio onnipotente, il quale per l'eccellenza del suo essere, per le sue infinite perfezioni, pei diritti che ha sopra di me, merita tutto {518 [526]} il mio amore, il mio rispetto, la mia adorazione.

  A069000946 

 O mio Dio! come mai avete potuto sopportare una creatura così infedele, così ingrata, così perfida? E come ho io potuto indurmi ad offendervi? Quale vergogna, qual confusione, quale dolore non dovrei io provare? Oh peccato! Se io conoscessi tutta la tua bruttezza, ti odierei sommamente, {519 [527]} ti fuggirei a tutta possa, ti espierei con lagrime continue.

  A069000982 

 Intanto noi ci addormentiamo sopra un'obbligazione di tale importanza... ma alla morte quale spaventoso svegliarsi! al tribunal di Dio quale tremenda sentenza!.

  A069000984 

 È dolce cosa l'asciugare le lagrime degli infelici; ma se non havvi {536 [544]} gioia più pura che fare dei felici, quale non dovrà essere la gioia di quelli, che si occupano a fare degli eletti?.

  A069000986 

 Quale felicità quando io udirò queste parole: Venite, benedetti del padre mio, voi avete diritto alla ricompensa degli eletti.

  A069001000 

 Qual rincrescimento d'aver troppo amato quei beni che noi abbandonammo per sempre, quei piaceri che scomparirono come un sogno, quel corpo abbandonato in preda ai vermi e alla corruzione! Quale rincrescimento di non aver amato Iddio e fatta penitenza! Ma che ne sarebbe qualora fossimo condannati alle fiamme dell'Inferno? Oh! chi può pensarvi senza tremare?.

  A069001000 

 Quale grande ingiuria tu gli faresti se in lui non mettessi la tua confidenza! Speriamo in Gesù Cristo; il suo sangue fu per noi versato, a noi appartengono i meriti suoi, i quali sono più che sufficienti a pagare i nostri debiti.

  A069001000 

 Speriamo ancora in Maria, nostra cara Madre, la quale sovente abbiamo invocata e pregata di assisterci al punto della morte.

  A069001021 

 Laonde, cristiano mio, sia per premunirti da ogni errore e farti concepire un'alta stima delle sante indulgenze, sia per animarti a farne acquisto e a tua ed ad utilità delle anime {552 [560]} del Purgatorio, io ti farò sulle indulgenze una breve istruzione, la quale spero che ti riuscirà gradita, e coll'aiuto di Dio di grande spirituale vantaggio.

  A069001022 

 Accostandoci noi colle dovute disposizioni al Sacramento della Confessione, se siamo rei di peccati mortali, in virtù di questo sacramento, ci viene restituita la grazia di Dio e perdonata la pena eterna: ma questa pena eterna viene convertita in una gravissima pena temporale: se i nostri peccati sono solamente veniali, ci viene accresciuta la grazia, e perdonata una parte della pena temporale, ma ce ne rimane ancora una parte, la quale si dee scontare o in questa vita o nel Purgatorio.

  A069001023 

 Sappiamo che Mosè fu perdonato del peccato commesso nel diffidare dell'onnipotenza di Dio; tuttavia Mosè dovette ancora subirne la pena temporale, la quale fu, che con grande suo rammarico non potè entrare nella terra promessa.

  A069001026 

 E qui sappi, lettor mio, che ogni opera buona ha un doppio valore, cioè un valore meritorio, pel quale chi la fa, merita premio presso Dio, ed un valore soddisfattorio, pel quale chi la fa, dà soddisfazione a Dio pei peccati.

  A069001026 

 Il primo valore non si può, secondo molti Teologi, ad altri partecipare, ma non così il secondo il quale si può in parte ed anche in tutto ad altri partecipare.

  A069001026 

 Questo doppio valore ebbero senza dubbio le azioni di Nostro Signor Gesù Cristo, il quale con le sue opere {557 [565]} e co' suoi patimenti si meritò in Cielo la massima gloria; e col valore soddisfattorio soddisfece per noi tutti infinitamente.

  A069001032 

 Avutane promessa per iscritto, portavansi dal proprio vescovo, il quale da tutta, o da una parte della rimanente pena gli scioglieva.

  A069001036 

 In secondo luogo per acquistare le indulgenze si richiede lo stato di grazia di Dio; perchè non si perdona la pena temporale a colui, al quale non fu ancora perdonata la colpa e la pena eterna.

  A069001036 

 Pertanto chi si trova in grazia di Dio, e ama acquistare l'indulgenza plenaria, faccia precedere all'ultima opera prescritta un atto di contrizione, col quale detesti non solo tutti li peccati mortali, ma anche tutti li peccati veniali e prometta sinceramente a Dio di non commettere mai più alcun peccato neppure veniale coll'aiuto della sua grazia.

  A069001040 

 2° Riguardo alla comunione, la quale è quasi sempre richiesta per le indulgenze plenarie, sebbene per regola ordinaria far si debba nel giorno stabilito, tuttavia quando è prescritta per la indulgenza da acquistarsi in certe festività, per es.

  A069001044 

 Fu stabilito ad imitazione del giubileo dell'antica legge, nella quale esso occorreva ogni cinquant'anni.

  A069001047 

 Le opere che ordinariamente vengono prescritte per godere del giubileo sono: 1° la confessione, la quale deve essere fatta anche da quelli che hanno solo peccati veniali, e che la frequentano anche ogni otto giorni e più spesso ancora; 2° la comunione, dalla quale sono dispensati solamente quelli che non ne sono idonei: 3° la visita delle chiese stabilite dal superiore ecclesiastico; 4° un digiuno, al quale non si deve già essere obbligato per altre parti, ed a cui sono pur tenuti quelli, che non hanno ancora l'età richiesta pei digiuni della Chiesa; 5° una limosina da farsi ai poveri; 6° una preghiera vocale, fatta se si può, in chiesa, e secondo l'intenzione del sommo pontefice.

  A069001062 

 Il Signore assegnò a ciascun uomo uno stato particolare nel quale debba vivere ed operare la propria salute.

  A069001069 

 {587 [595]} Voi lo sapete, Gesù mio, in quale degli stati io possa viver più santamente, morire più contento.

  A069001074 

 O mio Gesù, Voi avete col sangue vostro lavata l'anima mia, ed io avrò l'ardire di macchiarla così facilmente? Voi pendete dalla croce tutto piagato, ed io attenderò a soddisfare questo corpo, seguitando le mie cattive inclinazioni? Io sono proprietà vostra così preziosa, e mi abbandonerò di nuovo al peccato, dal quale mi avete riscattato colla morte vostra? Ah! no giammai, Gesù, sposo diletto dell'anima mia.

  A069001076 

 E in questo stato quale speranza di salvezza potrà ancora rimanergli? Ah! giovane infelice! Con quanta premura adunque non deve il fanciullo applicarsi alla pietà e allo studio della religione di accostarsi a compiere un'azione tale, che deve decidere sulla sorte sua futura! E soprattutto con quanto zelo non deve egli occuparsi ogni dì per ottenere dal Signore colle preghiere, colle buone opere, coll'esatto adempimento de' suoi doveri, quei sentimenti di pietà indispensabili per ricavare dalla prima comunione tutto quel frutto, che questo Sacramento dell'amore non manca di produrre in un cuor ben disposto? Noi consigliamo pertanto quel fanciullo che ha da fare la sua prima Comunione a recitare divotamente ogni dì le preghiere seguenti, almeno durante il mese che precede la prima Comunione.

  A069001076 

 Imperocchè se la prima comunione è fatta con vivi sentimenti di pietà e di fervore, si ha molto a sperare che le altre comunioni della vita saranno egualmente sante, e poi finalmente premiate con una ultima comunione, la quale sia come la corona della finale perseveranza.

  A069001091 

 Vittoria {602 [610]} nella giovinezza, da tanti nemici ora più che mai insidiata; vittoria nell'età più avanzata, vittoria in vita, vittoria in morte, dopo della quale, qual forte soldato di Gesù Cristo sarà in Cielo coronato di gloria immortale.

  A069001092 

 Questa è la grazia, che io Vi chiedo con tutto il cuore, o Dio mio, e che spero per li meriti del vostro divin Figliuolo, Signor Nostro, il quale vive e regna con Voi in tutti i secoli de' secoli.

  A069001093 

 Venite, o Spirito Creatore, a visitare l'anima mia, la quale più non desidera che voi.

  A069001094 

 Datemi quella purità d'intenzione, quella umile semplicità, quella fede coraggiosa, che solleva la mente e il cuore sopra di tutte le umane cose, per non amare che Voi, o mio Dio, per non credere se non alla vostra divina parola, e in nulla scostarmi dalle decisioni {607 [615]} della Chiesa cattolica, la quale sola insegna ai dotti e agli ignoranti, ai ricchi e ai poveri, ai re e ai sudditi, a camminare sul sentiero della verità con passo fermo e costante.

  A069001097 

 Infatti quanti oggidì ancora sono immersi nell'idolatria, e in turpi errori, quanti ancor non conoscono il loro Creatore, il loro Salvatore Gesù Cristo, e vivono perciò lontani da quella Chiesa, fuori della quale non si può avere salute! Tutta questa gente menano una vita incerta ed infelice su questa terra, muoiono senza alcun conforto, e vanno a perdersi eternamente.

  A069001098 

 Ahi! quanto gravemente e con quanta ingratitudine ho io peccato contro di voi, il quale con tanta liberalità mi compartiste i vostri doni! Che posso io fare se non pentirmi delle mie colpe, ed esclamare: Padre, ho peccato contro del Cielo e contro di voi, non son più degno di essere chiamato vostro Figlio?.

  A069001098 

 Dolcissimo Gesù, caro Redentore dell'anima mia, il quale fin dall'eternità tanto mi amaste, che moriste versando tutto il {611 [619]} vostro preziosissimo sangue per aprirmi le porte del Paradiso, io colla più profonda umiltà mi prostro ai vostri piedi, e vi supplico di perdonarmi tutti i miei peccati.

  A069001100 

 Questo io spero, o Signore, dalla vostra grande misericordia, per la quale Voi siete sempre più pronto e disposto ad aiutarmi, che non io a supplicarvi di aiuto.

  A069001103 

 Quale non sarebbe la mia sventura, e il mio delitto se per una vile condiscendenza verso i miei figli, io li lasciassi frequentare cattive compagnie, vivere a loro piacere, allontanarsi dai santi Sacramenti, e se la mia stessa condotta fosse {617 [625]} per essi occasion di scandalo, e di peccato! Quale terribile sentenza non fulminereste Voi sopra di me al gran dì del giudizio! O Dio mio, possa io al letto di morte, gettando un ultimo sguardo di tenerezza sopra i figli miei piangenti a me d'intorno, pronunziare con fiducia queste consolanti parole: Padre mio, io vi ho glorificato sulla terra; ho fatto conoscere il nome vostro ai figli, che mi avete concesso, vegliando sulla loro fede in questo secolo d'incredulità, preservandoli dalla corruzione del mondo.

  A069001104 

 Gesù Salvatore e Redentore degli uomini, il quale avete restituito ad una madre desolata l'unico figlio, di cui ella inconsolabilmente piangeva la morte, e che nella parabola del padre del figliuol prodigo, avete manifestato la vostra misericordia pei figli che sono fuori dalla retta via; ricordatevi ora del mio che si trova sul sentiero della perdizione.

  A069001107 

 Insegnatemi, ed aiutatemi a domare questa carne ribelle, la quale congiura co' miei nemici per rovinarmi, ed io allora canterò per sempre la vostra potenza, la vostra misericordia.

  A069001111 

 Ah! quale incostanza nelle mie risoluzioni, quale sregolatezza ne' miei desideri! Quale ostinazione nel non seguire che le mie idee, le mie opinioni! Quale facilità a lasciarmi strascinare alle massime corrotte, all'indifferenza di questo secolo per ciò che spetta alla religione! Quale orgoglio ne' miei pensieri, nelle mie parole, ne' miei portamenti! Sordo ai salutari insegnamenti, io fino ad oggi ho fatto poco conto dei saggi consigli e delle esortazioni di coloro, che la bontà vostra mi ha dato per guida, per sostegno.

  A069001111 

 Quale svogliatezza, quale codardia nell'adempimento de' miei doveri, e quale prontezza poi nell'ommetterli anche intieramente!.

  A069001116 

 Fatemi crescere ogni giorno in virtù o in grazia presso di voi, e presso gli uomini, {631 [639]} sull'esempio di Gesù vostro divin Figliuolo, del quale bramo imitare la santa infanzia, a fine di partecipare poi un giorno alla sua gloria per tutti i secoli.

  A069001117 

 Vi offro fin d'ora con piena e intera sommessione il sacrifizio della mia vita, la quale Voi fra breve mi domanderete.

  A069001141 

 Grande s. Giuseppe, il quale avete consacrata la vostra vita al lavoro, siate il mio modello e protettore, e specialmente ottenetemi al fine de' giorni miei, una santa morte, e la felice eternità.

  A069001142 

 La terra che io coltivo è sovente per me una terra ingrata, la quale non produce che triboli e spine.

  A069001159 

 Ve ne prego pei meriti infiniti della vostra dolorosissima passione e morte, e per l'intercessione della vostra divina Madre Maria, alla quale ora e sempre mi raccomando e mi raccomanderò di cuore.

  A069001163 

 Tutto ciò io vi domando e spero per li meriti di Gesù Cristo nostro Signore il quale vive e regna con voi nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

  A069001165 

 Pel nostro Signore Gesù Cristo, il quale vive e regna con voi nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli.

  A069001165 

 Vi prego, o Dio onnipotente, che il vostro servo N. nostro re, il quale per vostra misericordia assunse le redini dello stato, riceva pure ogni accrescimento di virtù; affinchè di queste convenientemente {664 [672]} ornato e i vizi possa evitare, e a voi, che siete via, verità e vita, possa nel vostro favore pervenire.

  A069001166 

 O Dio, nel quale viviamo, ci moviamo ed esistiamo, dateci la pioggia conveniente, affinchè dai presenti sussidi sufficientemente aiutati, possiamo con maggior fiducia desiderare i beni eterni.

  A069001166 

 Pel nostro Signor Gesù Cristo vostro Figliuolo, il quale vive e regna con voi per tutti i secoli dei secoli.

  A069001200 

 Così l'anno 1839 in un giornale intitolato la Rivista trimestrale che si stampa in Edimburgo capitale della Scozia i protestanti esprimevano il loro sdegno pei libri di un certo Paolo Cousé, e Michele Raymondo, e sovratutto contro i romanzi di Giorgio Sand, del quale dicono che i suoi libri dovrebbero essere abbrucciati pubblicamente per mano del carnefice: ed in generale esprimono lo stesso severo giudizio contro i romanzi francesi.

  A069001201 

 E se parlano così i protestanti, vi potrà essere qualche cattolico, il quale non si persuada essere i romanzi libri pericolosi per la fede, pei buoni costumi, e quindi doversene evitare con ogni diligenza la lettura? {682 [690]}.

  A069001202 

 Siamo ubbidienti alla Chiesa, la quale per l'autorità, e pel comando ricevuto da Gesù Cristo di pascolare le pecore a lei affidate, di condurle a buoni pascoli, e allontanarle dai cattivi, ha proibito più volte e specialmente nel Concilio di Trento tali letture; poichè delle dieci regole stabilite riguardo ai libri proibiti nella settima dice: Siano gravemente proibiti tutti quei libri che trattano di cose impure ed oscene, per la ragione che bisogna non solo conservare la fede, ma ancora i costumi, e che per l'appunto tal sorta di libri li corrompe colla più grande facilità.

  A069001205 

 E voi vorreste poi cercare l'istruzione, il bello, l'eleganza in libri che spirano aria fetida, velenosa, mortale? {686 [694]} Quali fiori di stile, esclama Tertulliano, si possono cogliere da questi fetenti letamai? Quale edificazione in questi libri, che cercano distruggere l'innocenza, la grazia, la fede? Che importa la purità e la bellezza dello stile se è cagione della perdita della purità del cuore? Non è forse miglior cosa saper ben vivere che saper ben parlare? Tanto più che fra noi cattolici senza ricorrere a libri di tal fatta, altri non mancano in ogni ramo delle divine ed umane scienze nei quali si trova e lo stile puro, fiorito, allettante, la prosa ed il metro, il diletto e l'istruzione, scritti da penne classiche ed immacolate, i quali con nessun pericolo, anzi con molto vantaggio possono divertire ed istruire.

  A069001210 

 Ed oh qual naufragio non fa mai la virtù specialmente dei giovani in questi pericolosi luoghi! Conobbe questa verità col solo lume della ragione Aristotile, filosofo gentile, il quale giudicò le commedie così pericolose, {694 [702]} e perniciose alla gioventù, che non voleva, che i legislatori permettessero ai giovani di assistervi, perchè è necessario, diceva, di allontanare i giovani da tutto ciò che ha sentore di oscenità: Iuniores comaediarum spectatores esse non sinat legislalor (I. 3, polit.

  A069001211 

 E vero, che il ballo considerato solo in se stesso non è peccaminoso quando è tra persone del medesimo sesso, ma diviene assai pericoloso quando è tra persone di sesso diverso, ed è quasi impossibile che non dia luogo a peccati, quale esso si pratica oggidì tra noi.

  A069001213 

 Prima però si raccomandi la purità del cuore a Dio, alla beatissima Vergine, all'angelo custode; si fugga sul ballo qualsiasi cosa, la quale anche per poco sappia d'immodestia; non si attacchi il cuore a questo divertimento, e si balli solo quando vi si è costretto; si facciano o prima di ballare, o sul ballo stesso, o dopo, alcuni riflessi che s. Francesco di Sales consiglia a farsi da chi, per qualche circostanza di famiglia o simili, non possa esimersi da queslo divertimento, senza recare grave dispiacere ad una onesta compagnia.

  A069001218 

 Miratela che si beffa di voi, e vi chiama al suo ballo, dove i gemiti dei vostri congiunti faranno le veci di musica, e nel quale voi farete un sol passo dalla vita alla morte.

  A069001606 

 D. Ci sono i Maomettani, i Protestanti cioè i Calvinisti ed i Luterani, ed avvi la Chiesa Cattolica Romana; in quale di queste società noi possiamo con certezza trovare la vera religione?.

  A069001613 

 1° È Una, perchè tutti i veri cattolici, anche sparsi per le varie parti del mondo, professano una medesima fede, una medesima dottrina, e dipendono tutti da un solo capo che è il Romano Pontefice, il quale, a guisa di padre universale, regola e governa tutta la cattolica famiglia.

  A069001635 

 R. Maometto, il quale disseminò i suoi errori sul principio del secolo settimo dell'era cristiana.

  A069001645 

 Inoltre, permettendo voi ad ognuno la libera interpretazione del Vangelo di Gesù Cristo, aprite con ciò una larga via all'errore, nel quale l'uomo cade inevitabilmente, se è guidato solo dal proprio lume.

  A069001662 

 1° Sebbene ella sia stata in ogni tempo perseguitata dagli Ebrei, dai gentili, dagli' eretici e dai cattivi cattolici, riportò compiuto trionfo di tutti gli attacchi, conservandosi pura ed inalterabile, quale fu da Dio fondata, senzachè abbia ad altri mossa la minima persecuzione.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000006 

 Questi terminati, coll'aiuto di Dio e della sua Madre, il giorno 29 dello stesso mese, nel quale ogni anno si celebra la festa dei beati apostoli Pietro e Paolo, ed in cui inoltre, per singolare circostanza, si celebrerà con letizia somma il centenario di quel giorno, quando Roma fu bagnata col sangue glorioso dei santi principi, metterà nel catalogo dei santi con decreto solenne i beati martiri, confessori e vergini, cioè:.

  A070000015 

 Del resto è d'uopo riflettere, essere volere del sommo Pontefice, che tutti coloro che crederanno di portarsi qui, siano considerati come se avessero intrapreso il viaggio di Roma per soddisfare al debito di visitare i sacri Limini degli Apostoli secondo il prescritto della sacra memoria di Sisto V, che comincia Romanus Pontifex; e ciò tanto più che se mai vi ha tempo nel quale convenga e conforti di portarsi a venerare i sepolcri dei padri e maestri della verità Pietro e Paolo, illuminanti le anime dei fedeli (come diceva Teodoreto), questo è certamente {XI [11]} in cui si deve celebrare la festa che secondo le parole di s. Leone Magno « oltre quella riverenza, che meritò in tutto il mondo, deve essere venerata con esultanza speciale e propria della nostra città, affinchè dove fu glorificato il transito de' principali Apostoli, ivi nel giorno del loro martirio sia il colmo della letizia.

  A070000019 

 A questo computo di anni, pel quale vien fissato il martirio degli apostoli a quel tempo, corrispondono i venticinque anni e quasi due mesi nei quali s. Pietro tenne la Cattedra episcopale in Roma; numero di anni che fu sempre riconosciuto da tutta l'antichità, e che sarebbe oltrepassato o diminuito se si volesse riportare ad altro anno la morte di lui.

  A070000023 

 Era s. Pietro di nascita Giudeo e figlio di un povero pescatore di nome Giona ossia Gioanni, il quale abitava in una città della Galilea detta Betzaide.

  A070000024 

 In quel tempo non essendo ancora molto conosciuto il pregio della verginità, Pietro prese moglie nella città di Cafarnao, capitale della Galilea, sulla riva occidentale del Giordano, che è gran fiume, il quale divide la Palestina per metà da settentrione a mezzodì.

  A070000025 

 S. Pietro aveva un fratello maggiore di nome Andrea, il quale rapito dalle maraviglie, che si raccontavano intorno a s. Giovanni Battista precursore del Salvatore, volle farsi di lui discepolo andando a vivere la maggior parte del tempo con lui in un orrido deserto.

  A070000026 

 Simone che già da altri aveva udito a raccontare qualche cosa, ma vagamente, parti tosto con suo fratello e andò colà ove Andrea aveva lasciato G. C. Pietro come ebbe dato uno sguardo al Salvatore, ne fu come incantato per affezione e rispetto, e il Salvatore, che aveva concepito alti disegni sopra questo povero pescatore, con aria di bontà volse a lui lo sguardo e prima che egli parlasse, mostrogli essere pienamente informato del suo nome, della sua nascita, della sua patria, dicendo: Tu sei Simone, figliuolo di Giovanni; ma in appresso ti chiamerai Cefa, che vuol dire pietra, dalla quale appellazione derivò il nome di Pietro.

  A070000036 

 I santi Padri nella nave di Pietro ravvisano la chiesa di cui è Capo G. C., in luogo del quale Pietro doveva essere il primo a farne le veci, e dopo lui tutti i Papi suoi successori.

  A070000039 

 Ma quale non fu la loro sorpresa quando lo videro a poca distanza a camminare sopra le acque con passo franco e veloce e avanzarsi verso di loro! Al primo vederlo tutti si spaventarono, temendo che fosse un qualche spettro o fantasma, e si misero a gridare.

  A070000040 

 Ma Gesù, che voleva provare la fede di lui e renderla più perfetta, permise di nuovo che si sollevasse un vento impetuoso, il quale agitando le onde minacciava di far sommergere Pietro.

  A070000047 

 Sopra di te, che io chiamo Pietro, come sopra di una rocca o di pietra fermissima, per mia virtù eterna, io innalzo l'eterno edifizio della mia Chiesa la quale sopra di te appoggiata starà forte ed invitta contro tutti gli assalti de' suoi nemici.

  A070000062 

 Gesù che poco per volta voleva correggerli dei loro difetti, giunti che furono alla sua presenza, fece loro conoscere come le grandezze del cielo sono ben diverse da quelle della terra, e che colui il quale vuole farsi il primo, conviene che si faccia l'ultimo in terra.

  A070000062 

 Questo avviso doveva principalmente valere per Pietro, il quale nel mondo doveva ricevere grandi onori per la sua dignità, e tuttavia conservarsi nell'umiltà e nominarsi servo dei servi del Signore, come appunto soglionsi appellare i papi suoi successori.

  A070000063 

 Si volse pertanto a Gesù, e, Maestro, gli disse, e se il nemico ci facesse sette volte ingiuria, e sette volte mi venisse a dimandare perdono, dovrei sette volte perdonare? Gesù il quale era venuto per mitigare i rigori della legge antica colla santità e purezza del Vangelo, rispose a Pietro che non solamente doveva perdonare sette volte, ma settanta volte sette se tante fossero le offese.

  A070000064 

 Abbiamo fatto quello che avete comandato, quale adunque sarà il premio che a noi darete? Il Salvatore gradì la domanda di Pietro e mentre lodò il distacco degli Apostoli da ogni terrena sostanza notò che loro era riserbato un premio particolare, perchè dopo di aver lasciate le loro sostanze lo avevano seguito.

  A070000070 

 Essi poi riamavano il loro Salvatore col più intenso affetto ed erano stretti tra di loro dai vincoli di specialissima amicizia, della quale il medesimo Redentore mostrò di compiacersi perchè era fondata sulla virtù.

  A070000076 

 Questo è nuovo fallo di Pietro, il quale doveva seguire il precetto del Salvatore vigilando e pregando.

  A070000086 

 Poco dopo sopraggiunse anche Pietro, il quale, fosse per l'autorità maggiore che sapeva di godere, fosse perchè era di un carattere più risoluto e pronto, senza fermarsi al di fuori, discese dentro, lo esaminò in tutte le sue parti, tastò ancora da per tutto, ma altro non vide che i medesimi pannolini ed il sudario avviluppato in disparte.

  A070000086 

 Sull'esempio di Pietro entrò di poi anche Gioanni, il quale fatto il medesimo esame e vedute le medesime cose rimase al pari di lui persuaso che il corpo di Gesù era stato tolto come, altri avevano detto.

  A070000092 

 I Ss. Padri ravvisano in questo fatto il Capo della Chiesa, il quale solo assistito in modo particolare dallo Spirito Santo guida la mistica nave piena di anime da condursi ai piè di Gesù Cristo che le ha redente e che le attende in cielo.

  A070000098 

 Colle quali parole, dice il Vangelo, veniva a significare con quale morte avrebbe Pietro glorificato Iddio, cioè coll'essere legato ad una croce e così coronato del martirio.

  A070000102 

 Stavano tuttora gli Apostoli ed altri discepoli colà venuti cogli occhi rivolti al cielo a guisa di chi è rapito in dolce estasi, allorchè due Angeli in sembianza d'uomini magnificamente vestiti si avvicinarono e dissero: Uomini Galilei, a che state qui rivolti guardando il cielo? quel Gesù il quale partendo ora da voi è salito al cielo, ritornerà in quella stessa maniera colla quale lo avete veduto a salire.

  A070000105 

 Perciò fa mestieri che tra coloro i quali furono insieme con noi per tutto il tempo {64 [80]} che dimorò con noi G. C. cominciando dal battesimo di Giovanni fino a quel giorno in cui partendo da noi è salito al cielo, è mestieri, dico, che tra coloro se ne scelga uno, il quale sia con noi testimonio della sua risurrezione per l'opera a cui noi siamo mandati.

  A070000105 

 Un giorno mentre erano applicati alle sacre funzioni, Pietro si levò dal mezzo di loro e intimando silenzio colla mano: « Fratelli, egli dice, è d'uopo che si adempia quello che lo Spirito Santo predisse per la bocca del profeta Daviddè intorno a Giuda il quale fu condottiero di quelli che imprigionarono il Divin Maestro.

  A070000106 

 Prostrati adunque si misero a pregare così: Voi, Signore, il quale conoscete il cuore di tutti, mostrateci quale dei due abbiate scelto per occupare il luogo di Giuda prevaricatore.

  A070000107 

 Gettarono adunque la sorte e la sorte cadde sopra Mattia, il quale fu annoverato cogli altri undici Apostoli.

  A070000111 

 Oggi si è in noi verificata la profezia del profeta Gioele, il quale disse così: avverrà negli ultimi giorni, dice il Signore, che io spanderò il mio Spirito sopra gli uomini, e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profeteranno; i vostri {69 [85]} giovani avranno delle visioni, e i vòstri vecchi dei sogni.

  A070000125 

 Niuno può aver salute se non in lui, nè avvi altro nome sotto al cielo dato agli uomini fuori di questo, nel quale si possa aver salute.

  A070000125 

 Se in questo giorno veniamo {80 [96]} accusati e ci formano un processo per un'opera ben fatta, quale è la guarigione di quell'infermo, sappiate tutti, e lo sappia tutto il popolo d'Israele, che costui, il quale vedete qui alla vostra presenza sano e salvo, ha ottenuto la sanità nel nome del Signore Gesù Nazareno; quel medesimo che voi metteste in croce, e che Iddio ha fatto risorgere da morte a vita.

  A070000136 

 Sant'Agostino assicura che un morto, sopra del quale era passata l'ombra di Pietro, immantinente risuscitò.

  A070000138 

 Ma il principe dei Sacerdoti {89 [105]} ed i Saducei rodevansi di rabbia e di gelosia; nè sapendo quale mezzo usare per impedire la propagazione del Vangelo, fecero prendere Pietro e gli altri Apostoli e li chiusero in prigione.

  A070000156 

 A fine poi di poterlo ascoltare con maggior comodità e profitto gli alzarono quivi una cattedra, dalla quale il santo dava le sue sacre lezioni.

  A070000163 

 Qui dimorava una vedova cristiana di nome Tabita, la quale e per le sue limosine e per molte altre opere di carità era universalmente chiamata la madre dei poveri.

  A070000168 

 Le quali parole vogliono dire che egli era gentile, ma che aveva lasciata l'idolatria nella quale era nato, adorava il vero Dio, faceva molte limosine ed orazioni, viveva religiosamente secondo il dettame della retta ragione.

  A070000170 

 Poco prima che ivi giungessero s. Pietro ebbe anche egli una maravigliosa rivelazione, colla quale veniva confermato che eziandio i gentili erano chiamati alla fede.

  A070000174 

 Ora io sono qui da voi, conchiuse; ditemi pertanto quale sia la cagione per cui mi avete chiamato? Cornelio ubbidì all'invito di Pietro, si levò in piedi e raccontò quanto eragli accaduto quattro giorni prima, protestando che egli e tutti quelli colà radunati erano prontissimi ad eseguire ogni, cosa, che per commissione divina {116 [132]} avesse loro comandato.

  A070000176 

 Pietro approfittò di quel tempo per predicare il Vangelo in quella città, e tale ne fu il frutto che egli risolvette di assegnare un pastore a quella moltitudine di fedeli, e questi fu s. Zaccheo, di cui si parla nel Vangelo, il quale perciò fu consacrato primo vescovo di Cesarea.

  A070000189 

 La cosa fu subito riferita ad Erode, il quale fece bensì cercare s. Pietro, ma non gli fu più possibile di trovarlo.

  A070000195 

 Pilato ne mandò relazione all'imperatore Tiberio, il quale commosso al leggere la santa vita e la morte gloriosa del Salvatore aveva divisato di annoverarlo fra gli Dei Romani.

  A070000223 

 A Nerone piacque assai la proposta; e poichè desiderava trovar sempre nuovi pretesti onde perseguitare i cristiani, fece avvisar s. Pietro, il quale {155 [171]} secondo lui passava per un gran conoscitore di magìa, e lo sfidò a fare altrettanto e mostrare che Simone era un bugiardo; che se ciò non avesse fatto, veniva egli stesso giudicalo bugiardo ed impostore, e come tale condannato al taglio della testa.

  A070000224 

 Già toccava le nubi e cominciava a dileguarsi dalla vista del popolo, il quale cogli occhi levati all'insù giubilando di maraviglia e battendo le palme gridava: Vittoria! miracolo! miracolo! Gloria ed onore a Simone vero figliuolo degli Dei! Pietro in compagnia di s. Paolo, {157 [173]} senz'alcuna ostentazione s'inginocchia a terra e colle mani levate al Cielo fervorosamente prega Gesù Cristo che voglia venire in aiuto della sua Chiesa per far trionfare la sua religione in faccia a quel popolo illuso.

  A070000228 

 Per la qual cosa Iddio volendo venire all'ultima prova per vincere la loro ostinazione fece pubblicamente predire dal suo apostolo, che fra breve sarebbesi suscitato un re contro quella nazione, il quale dopo averla ridotta alle più gravi angustie uguaglierebbe al suolo la loro città, costringendone i cittadini {161 [177]} a morir di fame e di sete.

  A070000234 

 « Ma sappiate, egli dice, che costoro a somiglianza di fonti senza acqua, e di nebbie oscure agitate dai venti sono tutti impostori e seduttori delle anime, che promettono una libertà, la quale va sempre a finire in una miserabile schiavitù in cui si trovano avvolti essi medesimi, dopo di che loro è riserbato il giudicio, la perdizione ed il fuoco.

  A070000240 

 Prima di essere condotto al supplizio il santo Apostolo secondo le leggi romane dovette essere sottoposto a dolorosa flagellazione; la qual cosa gli cagionò somma gioia, perchè così diveniva sempre più fedele seguace del suo divin Maestro, il quale prima {171 [187]} di essere crocifisso fa anche sottoposto a crudelissima flagellazione.

  A070000246 

 Giorno veramente glorioso per tutte le chiese della cristianità, ma speciamente per quella di Roma, la quale dopo essere stata da Pietro fondata, e lungamente pasciuta colla dottrina di ambidue {175 [191]} questi Principi degli Apostoli, è ora consacrata dal loro martirio, dal loro sangue, e sublimata sopra tutte le chiese del mondo.

  A070000257 

 Fece tosto di ogni cosa relazione al Papa, che nel 1594 era Clemente VIII, il quale in compagnia {185 [201]} dei cardinali Bellarmino e Antoniano, si portò sulla faccia del luogo e trovò quanto aveva riferito l'architetto.

  A070000267 

 È pur bene di avvisare i protestanti che fino al secolo decimoquarto, nello {192 [208]} spazio di circa millequattrocento anni, non trovasi un autore nè cattolico nè eretico il quale abbia mosso il minimo dubbio sopra la venuta di s. Pietro a Roma; e noi li invitiamo a citarne un solo.

  A070000268 

 Chi è alcun poco pratico di storia sa quale fede si meriti colui che appoggiato unicamente al suo capriccio si mette a contraddire un fatto riferito dall'unanime {193 [209]} consenso di gravi autori di tutti i tempi e di tutti i luoghi.

  A070000295 

 Riconosciamo anche noi nel Romano Pontefice il Padre universale di tutti i cristiani, il successore di s. Pietro, il Vicario di Gesù Cristo, colui che fa le veci di Dio sopra la terra, colui, al quale disse Gesù Cristo: « Tutto ciò che legherai in terra, sarà legato in cielo; tutto ciò che scioglierai in terra, sarà anche sciolto in cielo.

  A070000308 

 Pertanto colla fede crediamo che Iddio ha creato il cielo e la terra e tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono; crediamo che pel peccato originale tutto il genere umano si rese indegno del Paradiso e meritevole dell'inferno; che Dio promise un Salvatore, il quale è venuto, ed è Gesù Cristo vero Dio e vero uomo; che egli si è fatto uomo per salvare l'anima nostra; e che morì per noi in croce.

  A070000308 

 È verità di fede che vi è Iddio, il quale premia i buoni col Paradiso e punisce i cattivi coll'inferno; che abbiamo un'anima semplice ed immortale; che un solo peccato mortale può farcela perdere per tutta l'eternità.

  A070000310 

 Ha una fede morta colui il quale sa che gli avari non possederanno il regno de' cieli, e intanto vede il povero divorato dalla fame, gelato dal freddo, e non si commuove, nè gli porge soccorso alcuno; fides sine operibus mortua est.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000003 

 Aveva costui una moglie turca, la quale cooperò a' misericordiosi disegni di Dio per convertire e trarre il marito dall'apostasia, e liberare nel medesimo tempo Vincenzo dall'indegna schiavitù.

  A073000011 

 Da san Francesco di Sales venne Vincenzo eletto per superiore, e direttore delle figlie dell'instituto, sotto l'immediata protezione di Maria Vergine SS. della Visitazione, ed in trentott'anni di governo mantenne florido il fervore della perfezione, e colla sua fermezza e soavità lo accrebbe di modo, che perfettamente corrispose al giudizio, che di lui aveva formato il dolcissimo santo Prelato, il quale non potè a meno di esternare la {9 [223]} sua allegrezza dicendo, che non poteva trovare nè uomo più savio nè Sacerdote più degno di Vincenzo.

  A073000018 

 Un suo nipote venne a visitarlo; il portinaio ne diede l'avviso a Vincenzo, il quale scese subito le scale e abbracciatolo strettamente lo prese per la mano, l'introdusse in casa, poscia chiamati i preti della Congregazione, loro disse: questo mio nipote che voi ben vedete in abito così meschino, e dispregevole, si è il più civile, e gentiluomo della sua famiglia.

  A073000022 

 Intanto quel Dio il quale tanto grande appare nella gloria de' suoi Santi faccia che questo libro ridondi ad onor suo, e di quel Santo che intendiamo proporvi a maestro; tutto poi a vantaggio spirituale di quelle anime che vorranno venire a questa scuola per apprendere quella strada che sicura al Cielo conduce.

  A073000034 

 Finalmente l'esprimeva così bene in tutta la sua condotta che un sacerdote il quale ebbe la sorte di godere della stia dimestichezza per lo spazio di cinquant'anni, confessò di non averlo mai udito a dire parola o fare cosa alcuna che non fosse in ordine a Dio.

  A073000034 

 Il nostro divin Salvatore aveva detto a tutti i fedeli cristiani, che colui il quale cammina dietro a' suoi passi non cammina nelle tenebre, ed è sicuro di avere un giorno il lume di vita eterna.

  A073000035 

 Un celebre Dottore avendo dimandato a qualcuno che aveva conosciuto particolarmente il Santo, quale era stata la sua propria e particolare virtù, rispose, ch' era l' imitazione di Gesù Cristo, che il Divin Salvatore era stato la sua regola eterna, ed il libro da lui consultato in tutte le sue azioni.

  A073000036 

 Quel principe il quale vedeva con occhio intrepido approssimarsi l'ultimo suo momento, dimandò al nostro Santo quale era il miglior modo di prepararsi alla morte: {25 [239]} «Sire, rispose Vincenzo, si è d' imitare quello con cui Gesù Cristo si preparò alla propria, e di sottomettersi interamente e perfettamente, come egli fece, alla volontà del Padre celeste.» Non mea voluntas sed tua fiat.

  A073000041 

 Motivo per cui S. Paolo la chiama la più bella e la maggiore di tutte, la quale solleva l'uomo allo stato di angelo.

  A073000042 

 Bastano per dimostrare quale sia stata la carità di Vincenzo de'Paoli parecchi pii stabilimenti che fanno tanto onore alla Francia, all' Italia, anzi il suo spirito maravigliosamente rinasce e si propaga in ogni luogo.

  A073000043 

 Poichè senza parlare di molti orfanelli che in vari tempi ricevette ed alimentò a San Lazzaro, de' viandanti a' quali faceva distribuire pane o danaro; delle persone cui la vergogna impediva di domandare, ma che la sua carità facevate cercare e scoprire, ed alle quali inviava segretamente elemosine in danaro od in viveri, secondo la differenza de' loro bisogni; d' un gran numero di poveri cui faceva dare degli abiti quando se ne avvedeva del bisogno; de' prigionieri a' quali andava a far l'istruzione; della caritatevole pratica che introdusse {32 [246]} (la quale sussiste tuttora) di ricevere tutti i giorni a mangiare alla sua mensa due poveri vecchi; fece fare fin dal principio della sua Congregazione una distribuzione di pane, di minestre, di carni a molto famiglie che mandavano a chiederne; ed in seguito una simile distribuzione a tutti i poveri che si presentavano talvolta fino al numero di ottocento.

  A073000043 

 Sta scritto del Santo Giobbe, «che giammai ricusò a' poveri ciò che desideravano; che non fece invano aspettar lungo {30 [244]} tempo la vedova, non mangiò mai da solo il suo pane, il quale divise coll' orfanello; nè trascurò di soccorrere colui, il quale non avendo abiti moriva di freddo, nè il povero era privo di vestimenti.» È questo il ritratto di Vincenzo.

  A073000044 

 Quindi ben con ragione era chiamato Padre de'poveri, potendosi dire di lui come si disse di {34 [248]} Giobbe: «ch'egli ricolmava di consolazione il cuore della vedova, e che colui il quale era sul punto di perire, lo colmava di benedizioni.» Questo titolo conveniva a Vincenzo non solamente per la prontezza, per l'estensione e per la perseveranza della sua carità, ma anche poi i sentimenti di tenerezza e di umiltà con cui l'accompagnava.

  A073000045 

 Nulladimeno trovasi in questo mondo, giusta l'espressione dell'apostolo s. Giovanni, un indizio infallibile il quale ci fa discernere se si ama Dio, e questo {36 [250]} indizio è la costante osservanza della santa sua legge.

  A073000045 

 Perfettamente unito al suo Dio, come tutto il suo esteriore indicavalo, ei regolava tutte le sue azioni a seconda de' comandi di quella legge eterna dalla quale emana ogni giustizia.

  A073000046 

 Eravi nelle parole di lui non so quale unzione di Spirito Santo, che commoveva il cuore di tutti gli ascoltanti.

  A073000047 

 «Io era assai giovane, diceva Monsignore di Brienne nella sua lettera al Sommo Pontefice (13 novembre 1703), quando cominciai a conoscere quel vecchio venerando, il quale aveva molta benevolenza per la mia famiglia, e ciò nulladimeno aveva fin d'allora al pari degli altri un'idea tanto grande di sua santità, che una lunga serie d'anni non bastò {39 [253]} a farmi dimenticare i suoi discorsi.

  A073000049 

 Appresi io questo da, un gran servo di Dio: trovandosi quell' uomo al letto di morte, mi disse scorgere chiaramente in quell'estremo, che spesse fiate ciò che da taluni riguardavasi come contemplazioni, rapimenti di spirito, estasi, movimenti anagogici come si appellano, unioni deifiche, non erano altro che fumo, e che tutto ciò derivava o da una curiosità ingannatrice, o dagl'impulsi naturali di uno spirito, il quale aveva qualche tendenza al bene; quando in vece una buona azione è il verace contrassegno dell' amore di Dio.

  A073000049 

 Paragonasi la Chiesa ad una gran messe la quale {42 [256]} abbisogna di operai che lavorino.

  A073000049 

 È un imitare ciò che si fece dal nostro Signore, e dopo lui dagli Apostoli; è un congiungere l'ufficio di Marta a quello di Maria; è un seguire l'esempio della colomba, la quale digerisce la metà dei cibo che ha inghiottito, e indi col proprio becco fa passare il rimanente in quello de'suoi pulcini per nutrirli.

  A073000051 

 Uno de'suoi missionari il quale non aveva stabile soggiorno in Roma credè a proposito, ad oggetto d' interessare vie più a suo prò i Cardinali, di cominciare ne' loro domini le missioni, di cui il Santo Padre avevagli lasciata libera la scelta.

  A073000054 

 voleva che un vero discepolo di Gesù Cristo rendesse conto a se stesso de'motivi i quali lo spingevano ad agire, e interrogandosi prima di cominciare ognuna delle sue azioni, dicesse a se medesimo: Per qual motivo intraprendi tu questa anzi che la tale altra cosa? È forse per soddisfarti, o per piacere ad una debole creatura? Non è forse nell'unica mira di adempiere la volontà di Dio {46 [260]} e di seguire l' impulso del suo spirito? « Quale vita condurremmo noi, diceva a'suoi, se ci fosse dato di contrarre la beata facilità di voler tutto in Dio e tutto per Dio! La nostra vita avrebbe una relazione mag giore con quella degli angeli, che con quella degli uomini; sarebbe in certo qual modo tutta Divina, poichè tutte le nostre azioni si farebbero co' movimenti dello Spirito Santo e della sua grazia.

  A073000062 

 Non si poteva {51 [265]} concepire come un sul uomo potesse farne sussistere tanti altri, nè con quale destrezza avesse potuto soggiogare cuori naturalmente feroci, nè ove trovasse forze bastanti per sostenere, senza posarsi un momento, tante funzioni sì varie e sì pericolose.

  A073000063 

 Essi alloggiavano in questo nuovo spedale di forzati, vi celebravano la messa, e nudrivano ogni dì la semente quale il nostro Santo aveva sì felicemente gettata.

  A073000065 

 Al primo entrare in que' tetri luoghi trovavasi una parte di ciò che può servire a formarsi un'idea dell'inferno: si vedeva un {53 [267]} ammasso di disgraziati che soffrivano da disperati, e pronunziavano il nome di Dio come lo pronunziano i demoni, cioè per bestemmiarlo; che raddoppiavano i loro supplizi, maledicendo quella mano la quale li percuoteva.

  A073000067 

 Egli era presente dovunque; guadagnò a Dio un maomettano, il quale fu sempre sì riconoscente alla grazia che il sant'Uomo gli avea procurata, che l'onorava come padre.

  A073000070 

 Il Cardinale fece aggradire questo progetto al Re, il quale assegnò in seguilo a sostegno dell' ospedale dodici mila lire di annua rendita sulle gabelle della provincia, {56 [270]} e divenne in poco tempo uno de'più comodi del regno.

  A073000072 

 In un'altra missione trenta eretici in circa fecero Ia loro abiura, un turco fu battezzato sulla galera, altri nove lo furono egualmente ma con maggior solennità nella Chiesa Cattedrale, ove furono condotti come in trionfo alla vista di un gran popolo il quale benediceva Dio.

  A073000072 

 Quanto mai queste cose sono preziose agli occhi di colui, il quale lascia le novantanove pecore nel deserto, per correre dietro ad una sola smarrita.

  A073000073 

 Scongiurava i suoi per le viscere della carità di Gesù Cristo di rispettare tutti gli ordini stabiliti nella Chiesa, di sbandire da'loro cuori l'invidia, la gelosia e simili passioni, che punto non si accordano coll'umiltà, nè colla carità, quale devesi al prossimo.

  A073000080 

 «La peste serpoggia nell'esercito, scriveva Vincenzo ad uno di loro; andate dunque, Signore, andate collo stesso spirito con cui S. Francesco Saverio andò alle Indie, e riporterete al pari di lui la corona da Gesù Cristo meritatavi col suo sangue prezioso, la quale vi accorderà se onoratela sua carità.».

  A073000083 

 de'suoi Missionari pieni di zelo e d'intelligenza in diversi luoghi del paese; associò loro alcuni fratelli della sua Congregazione, i quali conoscevano alcuni rimedi contro alla peste ed erano abili in medicina ed in chirurgia; diede loro un lungo e saggio regolamento, in virtù del quale non potevano offendere i Vescovi, nè i parrochi, nè i governi, nè i magistrati; prescriveva loro di consultarli affine di evitare le sorprese, e di proporzionare i soccorsi a' bisogni ed alla condizione di quelli, a' cui dovevano essere distribuiti.

  A073000086 

 Il demonio per ingannarci dice di pensare attentamente all'avvenire e conservarci alcunchè pel caso d'inaspettato bisogno; ma questa è prudenza mondana; il Signore ci parla chiaramente dicendo che colui il quale vuol essere suo vero discepolo deve dare a'poveri tutto quanto gli sovravanza del necessario sostentamento.

  A073000088 

 Quella donna, sorpresa ed incantata di quanto aveva ascoltato, disse a suo marito, che aveva gran torto di aveo abbandonata la sua religione, la quale, sul racconto che Vincenzo le aveva fatto, le sembrava estremamente buona, e perciò il Dio dei cristiani non meritava di essere abbandonato.

  A073000088 

 Un tale discorso nulla aveva d i lusinghiero per un apostata; poichè se uno è padrone di abbandonare la sua prima vocazione, non è per altro padrone di soffocare i gridi della propria coscienza, ed il peccatore il più ostinato sente nel suo interno una voce importuna la quale parla più forte di quella, che ferisce l' orecchio.

  A073000090 

 Quel disgraziato aveva la coscienza aggravata da più peccati mortali, che un falso rossore gli aveva sempre impedito di manifestare, e animato dalla dolcezza, colla {72 [286]} quale era trattato dal suo Direttore, si fece coraggio e gli scoprì que'falli secreti i quali non aveva giammai avuto la forza di palesare ad alcuno.

  A073000091 

 Essendo allora i duelli la passione dominante delle persone qualificate, ed il mezzo il più proprio per acquistare quella falsa riputazione, di cui queste sono sì gelose, il nostro militare il quale non sapeva perdonare nè dissimulare un' ingiuria, passava per uno de' più grandi duellisti del suo secolo.

  A073000091 

 Non vi fu alcuno il quale dubitasse, la di lui morte non fosse preziosa agli occhi del Signore.

  A073000092 

 Si mise dunque tutto in opera per trattenere un uomo il quale diveniva sospetto soltanto per essere divenuto più saggio; ma i rimproveri e le sollecitazioni furono inutili.

  A073000092 

 Uno de' primi di cui imprese la conversione fu un certo Reinier, presso del quale egli aveva alloggiato.

  A073000092 

 Vincenzo sull'esempio del Salvatore, il quale conversava volentieri co' pubblicani e che aveva cura maggiore de' malati che de'sani, s' insinuò progressivamente nel suo spirito; fece a lui comprendere il pericolo nel quale i suoi cattivi costumi e la sua eresia esponevano l'eterna sua salvezza; lo separò a {75 [289]} poco a poco dalla compagnia de' libertini che l'assediavano, finalmente gli rappresentò co' modi i più vivi, che se il libertinaggio s'accorda bene con una religione, la quale facesse Dio autore del peccato, non s'accorda per altro colla vera religione di Gesù Cristo.

  A073000095 

 Tale era l'uomo col quale Vincenzo ebbe a trattare; si credeva di molto ingegno, pretendeva dogmalizzare, viveva assai male.

  A073000097 

 Altri andavano a catechizzare e predicare nelle campagne; fra quei che non uscivano da' loro monasteri, alcuni erano occupati a pregar Dio ed a cantare le sue lodi notte e giorno, altri servivano utilmente il pubblico componendo dotte opere, insegnando a' popoli la cristiana dottrina, e amministrando i sacramenti; aggiunse che coloro, i quali restavano dissoluti e non s'impiegavano come dovevano, adempiendo alle loro obbligazioni, erano uomini particolari, soggetti all'errore, veramente membri della Chiesa, perchè essa racchiude nel suo seno la paglia ed il buon grano, ma che questi non formavano già la Chiesa, anzi all' opposto resistevano allo Spirito Santo il quale {80 [294]} la governa.

  A073000097 

 Tuttavia per {79 [293]} non lasciar senza risposta una difficoltà, la quale in fondo nulla aveva di solido, e in certo modo potrebbe essere tanto concludente contro a' protestatiti, quanto contro a' cattolici, Vincenzo dissimulando il male quanto potè farlo, replicò, che vi erano ancora in molte parrocchie buoni Curati e buoni Vicari; che fra gli ecclesiastici cd i religiosi che abbondano nelle città, ve n'erano di quelli i quali impiegavano il loro ministero nelle carceri e negli ospedali.

  A073000098 

 Sparsasi la voce per tutto quel paese, il nostro eretico prese ad esaminare con tutta l'attenzione d'un uomo prevenuto gli esercizi che vi si facevano; assistè alle prediche ed a' catechismi; vide la cura che si prendevano d'insegnare a chi era nell' ignoranza delle verità necessarie alla salvezza; ammirò la carità colla quale si addattavano alla debolezza ed alla incapacità de' più grossolani per rendere loro intelligibile ciò {81 [295]} ch'essi dovevano credere, e far loro bene intendere quanto dovevano porre in pratica.

  A073000098 

 Una risposta tanto giusta avrebbe dovuto soddisfare colui al quale era fatta; pure egli non si arreso e sostenne sempre l'ignoranza de'popoli e il poco zelo de' preti essere una prova infallibile che la Chièsa romana non era guidata dallo spirito di Dio.

  A073000101 

 Vincenzo avendo dimandato pubblicamente a quell' uomo se perseverava nella risoluzione d'abiurare i suoi errori, rispose, a dir vero, che vi perseverava, tua soggiunse che una nuova difficoltà sorgeva nel suo spirito all'occasione d' un' immagine di pietra assai mal formata rappresentante la santa Vergine, nella quale, diceva egli indicandola col dito, non poteva credere esistesse qualche virtù.

  A073000101 

 Vincenzo fece risaltare questa risposta, e se ne servì per far confessare a quell' eretico che la difficoltà, la quale lo aveva soffermato, nulla aveva di solido.

  A073000103 

 Fece su di se uno studio ben serio; vide quale cosa gli mancava ed ebbe ricorso al Signore, il quale solo può disporre di noi come a lui piace e solo colla sua grazia riforma la natura.

  A073000105 

 Diceva che nelle contestazioni vive, colui contro del quale si disputa, e che da principio è persuaso di ciò che dice, si voglia prendere il dissopra e prevalere su di lui; allora si prepara non già a riconoscere la verità, ma a combatterla; questa disputa in vece di entrare nel suo spirito chiude ordinariamente la porta del suo cuore, mentr la dolcezza e l'affabilità l'avrebbero aperta; che l'esempio di s. Francesco di Sales era una prova palpabile di questa verità, poichè quel.

  A073000105 

 Giammai si vide un'alterazione sul suo volto, un' asprezza nelle sue parole, un segno di noia nel suo esteriore; fu veduto interrompere il suo colloquio con persone di qualità per ripetere fino a cinque fiate la stessa cosa a chi non la comprendeva, e dirgliela l'ultima volta con tanta tranquillità come la prima; senz'ombra d'impazienza fu veduto ascoltare povere persone che mal parlavano {86 [300]} ed a lungo, dare alle loro parole il poco buon senso di cui erano capaci; fu veduto lasciarsi interrompere trenta volte in un giorno da scrupolosi che sempre ripetevano la stessa cosa in termini differenti, ascoltarli fino alla fine con una pazienza inalterabile; scriver loro qualche volta di propria mano quanto aveva loro detto, e spiegarglielo più a lungo qualora non lo intendevano bene; finalmente interrompere il suo uffizio o il suo sonno per non mancare all'occasione di fare un sacrifizio, quale costa talvolta assai ad un uomo occupato in tanta diversità di cose.

  A073000112 

 La dolcezza, la quale alletta ovunque, aveva presso il sant'uomo un non so che di schietto, di spiritoso e di saggio ch'era difficile il resistervi.

  A073000117 

 Vincenzo aveva un'altissima idea della Maestà infinita di Dio; l'aspetto d'au uomo annichilato ch'egli assumeva negli esercizi di religione, vocaboli pieni di rispetto di cui si serviva quando si trattava di parlare di Dio; l' ardente zelo col quale si sforzava di comunicare agli altri i sentimenti propri, erano altrettante prove delle disposizioni del suo cuore.

  A073000120 

 In tutte le missioni o fatte in persona {103 [317]} o per mezzo di altri desiderò sempre che s'istruissero i fedeli circa la riconoscenza e l'amore che devono avere per quella sublime Creatura, la quale, quantunque infinitamente inferiore a Dio, non cede che a lui solo; finalmente di tante compagnie, assemblee, ed associazioni di cui fu l' Istitutore, non ve ne è alcuna, che egli non abbia posta sotto la protezione speciale della santa Vergine.

  A073000124 

 Quella situazione del corpo e dell'anima, per cui un uomo, qualunque cosa succeda, resta sempre tranquillo, sempre simile a se stesso «è meno, dice Vincenzo, una virtù particolare, che uno stato il quale suppone il complesso di tutto te virtù.

  A073000128 

 Al primo segno, ch'egli avesse fatto, il suo ingiusto aggressore sarebbe stato posto nelle prigioni di giustizia del territorio sul quale aveva fatto l'insulto; ma quello stesso uomo, sia che fosse stato spaventato dalla moltitudine che alto gridava, sia che la profonda umiltà del santo Prete gli avesse fatto sentire l'indegnità della sua azione, si gettò a sua volta a' piedi del Santo dimandandogli perdono.

  A073000128 

 Quanto è penosa alla {110 [324]} natura umana una tale condotta!Quale virtù si richiede per formarne il piano! Quanta eguaglianza d'animo per eseguirlo! Ma quante risse, quante discordie, si estinguono con un tale procedere!.

  A073000128 

 Un signore che era andato a chiedergli per suo tiglio un benefizio quale non aveva potuto ottenere, lo trattò molto male sulla soglia della sua casa in presenza di tutti coloro che ivi si trovavano: «Avete ragione, signore, gli disse il sant' Uomo gettandoglisi a' piedi; io sono un disgraziato ed un peccatore.» Quel signore sorpreso di un passo a cui non si attendeva, fece un salto e gettossi nella sua vettura.

  A073000133 

 «Vi offerirò a Dio, poichè me l'ordinate, disse un giorno ad una persona che erasi assai raccomandata alle sue preghiere, ma più di tutti ho bisogno io stesso del soccorso delle anime buone, attese le grandi miserie che aggravano il mio spirito, e che mi fanno riguardare le buone opinioni che si hanno di me, come un gastigo della mia ipocrisia, la quale fa che sia creduto tutt'altero di quel che sono.

  A073000135 

 Si è perciò che Dio mi ha fatto la grazia di star fermo fino al presente, per non acconsentire che si facesse stampare cosa alcuna, la quale tendesse a far conoscere e stimare la compagnia, abbenchè ne sia stato vivamente sollecitato, ed ancor meno avrei permesso la stampa d'una cosa che riguarda l'essenza e lo spirito,la nascita ed i progressi, le funzioni ed il fine del nostro istituto.

  A073000140 

 Da ciò i suoi catechismi e le istruzioni che fece sì sovente a'poveri, d'ordinario tanto trascurati; da ciò la sua attenzione a bene imprimere questi stessi sentimenti in quelli fra i suoi amici che credeva più acconci ad esercitare questo dovere di carità; da ciò lo stabilimento della congregazione, vale a dire di un corpo d'operai evangelici destinati a far nascere e a coltivare {122 [336]} il germe della fede nelle terre le più sterili; da ciò il santo diletto col quale pubblicava il bene che facevano altre compagnie, che un occhio geloso avrebbe riguardato come rivali.

  A073000143 

 L'uomo di Dio 'seguiva sì universalmente questi santi lumi, che erano per lui quella lucerna accesa, la quale guidava tutti i passi dei Re profeta: Lucerna pedibus meis verbum tuum, et lumen semitis meis.

  A073000143 

 «Se io considero, diceva, un contadino o una povera donna secondo il suo esteriore e ciò che sembra proporzionato al loro spirito, appena troverei in loro la figura e lo spirito di esseri ragionevoli, {125 [339]} tanto sono essi grossolani e materiali ma se gli osservo coi lumi della fede, vedrò che il Figlio di Dio, il quale volle essere povero, ci viene rappresentato da questi poveri; vedrò che non.

  A073000144 

 Noi vedemmo con quale zelo Vincenzo lavorò per la conversione degli eretici, dei rinegati e degli infedeli; la sua fede vi brilla di tutta la sua luce.

  A073000153 

 Il distogliere qualcheduno da un ordine, al quale era chiamato, parevagli un furto, un sacrilegio.

  A073000153 

 Ogni passo in questo genere gli sembrava un delitto, e lo riguardava quale attentato contro a' disegni d'Iddio; neppure soffriva che si facessero propendere coloro {130 [344]} stessi che dimostravano averne l'inclinazione; in quelle occasioni faceva loro osservare che un' impegno di tanta importanza esige molte riflessioni, perciò bisogna pensarvi con maturità ed al cospetto d' Iddio; essere per un particolare una ben piccola fortuna il divenire missionario, ma essere un punto capitale per tutto il corpo di non avere di quelli che non sieno legittimamente chiamali.

  A073000155 

 «Ma, soggiunse Vincenzo, troverei qualche cosa a ridire sul farvi avanti voi stesso: voi non avreste motivo di sperare le benedizioni de! cielo in un cangiamento il quale non può essere desiderato né procurato da un'anima veramente umile come la vostra.

  A073000158 

 La curiosità, e noti so quale bizzarro desiderio di perfezione, la indussero a cangiare di confessore; la frequente comunione fu il primo peccato di cui egli volle che si correggesse.

  A073000161 

 Per mortificazione interna quella intendo la quale ha per oggetto immediato il giudizio, la volontà, le inclinazioni del cuore, e le tendenze le più dolci della natura.

  A073000162 

 La sua mortificazione interna si ravvisa sensibilmente nella riforma quale fece del suo naturale.

  A073000163 

 Devo imitare il Salvatore, il quale in una pubblica occasione sembrò non conoscere madre ne fratelli, e riguardare nell'impiego delle mie elemosine conte miei parenti più prossimi non già quelli che lo sono diffatti, ma bensì quelli i quali hanno maggior bisogno di essere sollevati.

  A073000163 

 Ohimè! i miei parenti non sono essi molto felici? e possono forse trovarsi in uno stato migliore {141 [355]} di quello in cui eseguiscono la sentenza di Dio, la quale ordina che l' uomo guadagni il pane col sudore della sua fronte?» Il Santo seguiva questi principi anche quando avrebbe assolutamente potuto allontanarsene.

  A073000167 

 Oltre i digiuni prescritti dalla Chiesa, e da' quali giammai si dispensò, digiunava ordinariamente due volte per settimana, nè le sue infermità, nè la sua vecchiezza poterono fargliene tralasciare l'abitudine: il suo nutrimento fu sempre dei più comuni; non vi era alcuna differenza fra lui e l'ultimo de'suoi nè per la quantità, nè per la qualità de' cibi; sceglieva sempre a preferenza nella sua porzione il meno appetente, e per timore di allettare la sensualità, quale s'insinua dovunque, spargeva di tempo in tempo sugli alimenti una polvere amara che rendevali disgustosi.

  A073000170 

 Soleva dire che la vera mortificazione non la perdona nè all'anima, nè al corpo; che sacrifica il giudizio, la volontà, i sensi, le passioni, le inclinazioni le più dolci e le più naturali: il giudizio, conducendo l'uomo a stimare le proprie idee meno delle altrui; la volontà, facendole seguire l'esempio del {147 [361]} Salvatore, il quale nell'intero corso di sua vita non fece mai la propria, ma sempre quella del suo celeste Padre: quæ plavita sunt ei facio semper: i sensi, tenendoli soggetti a Dio, e soprattutto vegliando attentamente sulla curiosità di vedere e di udire, curiosità tanto pericolosa e che ha tanta forza da distogliere lo spirito da Dio; le stesse inclinazioni naturali, e principalmente quella che domina in molti di conservare la sanità erano per lui l'oggetto di mortificazione.

  A073000175 

 L'umiltà, la dolcezza, il disinteresse, la saggezza, la rettitudine, la carità, la sottomissione a tutte le volontà di Dio, sono il marchio uniforme, coi quale vengono contrassegnate.

  A073000183 

 Mi rammento di quello dicesi di S. Ambrogio, il quale avendo inteso dal padron « di una casa, in cui egli entrò in uno dei suoi viaggi, che non sapeva che cosa fosse afflizione, ne uscì frettoloso, dicendo a coloro che lo accompagnavano: Usciamo di qui, perchè la collera di Dio è prossima a cadere su questa casa.

  A073000188 

 A queste infermità abituali se ne aggiunse un'altra, la quale lo tormentò sì crudelmente, che era costretto esclamare con S. Bernardo; «Signore, se trattate cosi i vostri {164 [378]} amici nel tempo stesso della misericordia, che farete mai a' vostri nemici nel tempo che destinate alle vostre vendette?» In meno di quattro mesi la morte gli tolse tre persone ch'erano il sostegno della sua vecchiezza.

  A073000193 

 Con tutto ciò ebbe il talento di mantenere la proprietà, quale conveniva ad una persona del suo stato.

  A073000193 

 Indi nasce lo spirito di povertà, il quale propriamente consiste nello staccarci dalle cose del mondo e servirsene solo in quanto conducono alla vera felicità.

  A073000194 

 Comunque sobrio negli alimenti facevasi un rimprovero eziandio di quei pochi, non vedendo in se che quel servo inutile, il quale non ha alcun diritto al suo nutrimento, e perciò ripeteva quella espressione a lui sì famigliare, che gli conveniva sì poco: Ah! sciagurato, tu non hai certamente guadagnato il pane che mangi.

  A073000196 

 C'è sotto questa povertà una grazia nascosta, quale non conosciamo; ma, ripigliò quel missionario, procurato del pane agli altri poveri e trascurate i vostri? Prego Dio, gli disse l' Uomo del Signore, di perdonarvi queste parole.

  A073000197 

 Un giorno dopo aver loro detto che un uomo, il quale ha il vero spirito di povertà, nulla teme, tutto può, e va dovunque, non potè fare a meno di render loro giustizia, dicendo: «Che {174 [388]} mediante la misericordia di Dio quello spirito si trovava nella congregazione; bisognava perciò pregare Iddio di mantenervelo, e credersi felici di morir poveri s sull'esempio del Salvatore, che cominciò a da una mangiatoia e terminò sulla croce.».

  A073000198 

 Non saremo mai cosi ricchi come quando saremo simili a Gesù Cristo, il quale per altro aveva nemmeno un palmo di terra ove riporre il suo capo.

  A073000207 

 Sarà prudente quel cristiano, il quale tiene aggiustati gli affari dell'anima.

  A073000208 

 È facile il comprendere che un uomo, il quale non agognava che la mortificazione di Gesù Cristo, mortificava la sua carne colla più austera penitenza, è facile il comprendere, ripeterò, che un uomo di tal fatta aveva un grande impero sopra se stesso.

  A073000210 

 Ovunque aveva un compagno, il quale aveva ordine di non mai perderlo di vista.

  A073000211 

 «Voglio credere, diceva, parlando d' una lettera troppo tenera, sulla quale era stato consultato, voglio credere che la persona, la quale vi scrisse così teneramente, non pensa esservi male; ma bisogna confessare che la sua lettera è capace di colpire un cuore, che vi fosse disposto e meno forte del vostro.

  A073000221 

 Prese cura particolare di una povera donna, la quale aveva servito due appestati della casa di s. Lazzaro nei tempo in cui i missionari vi furono stabiliti: provvide al suo nutrimento e ne pagò l'alloggio per trenta anni.

  A073000224 

 Qualunque fosse la condotta che tenue riguardo a' Vescovi, la legge del più inviolabile rispetto fu un punto quale non perdè mai di vista.

  A073000231 

 In questo modo vengon disposti ad esaminare attentamente le loro coscienze, a fare o delle buone confessioni generali, oppure se ne hanno di già fatte di tali, su cui uno possa esser tranquillo, supplire con una rivista esatta su tutto ciò che vi potrebbe essere stato di difettoso nelle ultime; a formarsi {207 [421]} un regolamento di vita dal quale non si dovrà allontanare se non quando non si potrà fare altrimenti; e soprattutto a stabilire delle risoluzioni ferme di evitare il male e di praticare il bene.

  A073000231 

 Perciò il fine pel quale Iddio ci ha creati, le grazie che abbiamo da lui ricevuto, le grandi lezioni che ci ha dato in Gesù Cristo suo Figlio, i soccorsi che ci ha preparati ne' Sacramenti, le disposizioni che sono necessarie per accostarvisi; l'orrore del peccato, le conseguenze funeste che trae seco, la vanità del mondo e de' suoi giudizi, le illusioni del nostro proprio cuore; le tentazioni della carne, la malizia e gli artifizi dell'antico serpente, la brevità della vita, t' incertezza del momento della morte, i formidabili giudizi di Dio, l' eternità felice o disgraziata: queste verità ed altre consimili erano in allora, e sono anche oggidì il soggetto ordinario e de' sermoni di colui che dirigeva il ritiro, e della meditazione di coloro ì quali fanno gli esercizi.

  A073000231 

 Preghiamo la SS. Vergine, la quale desidera la conversione del peccatore, che colla sua intercessione l'allontani da noi.

  A073000231 

 Rappresentò loro che la casa nella quale erano radunali serviva altre volte al ritiro dei lebbrosi, e neppur quo di que' che vi erano ammessi guariva; e che attualmente vi si ricevevano delle persone attaccate da una lebbra assai più pericolosa di quella del corpo, o per dir meglio, persone già morte, e per misericordia Divina, un eran numero ricuperava la sanità e la vita; che nostro Signore vi operava ancora ogni giorno per rapporto a'peccatori ciò che aveva fatto con Lazzaro risuscitandolo; ch'essi avevano l'onore d' essere gli strumenti, di cui esso valevasi, per questa grande operazione.

  A073000231 

 «Ah! esclamò, qual motivo di vergogna se questo luogo, il quale ora è come una piscina salutare, in cui tanta gente viene a {208 [422]} lavarsi, divenisse un giorno una cisterna corrotta a causa del rilassamento e dell'ozio di coloro che l' abiteranno! Preghiamo Dio, signori, che questa disgrazia non accada.

  A073000233 

 «Andando in questo modo, dissegli un giorno il fratello incaricato della spesa, la casa soccomberà perchè ammettete un numero troppo grande di esercitandi.» Il sant' Uomo ali rispose: «Mio fratello, questo faccio, perchè essi voglion salvarsi.» Un altro gli rappresentò che in quella moltitudine di esercitandi ve n'erano alcuni che non lo facevano per profittarne; e che altri vi venivano in cerca del nutrimento del corpo piuttosto che di quello dell' anima; ma quel degno imitatore della carità di Gesù Cristo gli rispose, essere già molto agli occhi della fede e della religione che una parto degli esercitandi ritraesse dal ritiro il frutto che se ne deve ricavare; e che il nudrire un uomo, il quale si trova nel bisogno, e {210 [424]} sempre una elemosina gratissima a Dio; che, se all'oggetto di non essere sorpresi da coloro le cui mire non sono pure, si facessero troppe difficoltà nell'ammettere coloro che si presentano, si respingerebbe qualcuno sul quale lo Spirito Santo ha dei disegni di misericordia, e che finalmente, a forza di voler penetrare i motivi che li facevano agire, si soffocherebbe in molti le primizie della grazia Divina che li chiama a fui; si spiegò su di questo in una maniera sì precisa, che fu facile lo scorgere non solamente che era deciso, ma che v' era, si può dire, strascinato da un impulso superiore.

  A073000234 

 Vescovi, Cardinali, tutti lo ringraziavano per aver loro facilitato una pratica, quale giornalmente santificava pastori e popoli.

  A073000240 

 Diceva che la semplicità è un dono il quale ci guida direttamente a Dio ed alla verità senza fasto, senza finzioni, senza umano rispetto, senza mira del proprio interesse.

  A073000241 

 La semplicità nelle istruzioni che si fanno al popolo era un articolo sul quale insisteva sovente.

  A073000242 

 Il vostro cuore è troppo buono per essere posto in cattive mani come le mie, e so bene che voi non me lo date, so non perchè io lo rimetta a nostro Signore al quale appartiene, e all' amore del quale {219 [433]} volete che tenda incessantemente.

  A073000244 

 «Lasciamo fare nostro Signore, diceva, è opera sua: ed essendo a lui piaciuto di darcene {221 [435]} il pensiero, teniamo per certo che lo perfezionerà nel modo a lui più gradevole; sarà nostra guida e nostro aiuto in un lavoro al quale ci ha egli stesso invitati.».

  A073000246 

 Disse una cosa consimile ad un avvocato del parlamento, il quale in un ritiro {222 [436]} che fece a S. Lazzaro, sorpreso di vedere tanta gente nel refettorio, gli dimandò ove prendeva di che provvedere ad un si gran numero di bocche domestiche e straniere.

  A073000248 

 Non è questa una prova sensibile colla quale Dio fa conoscere che voi siete a lui care? Oh! mie figlie, siate sicuro che quando conserviate ne' vostri cuori la santa confidenza Dio vi conservera in qualunque siasi luogo possiate trovarvi.» Vincenzo fece un giorno una piccola riprensione ad una persona la quale, nell'idea in cui era che la compagnia delle sue figlie non potesse sussistere senza di lui, si era mostrata alquanto inquieta per una malattia da cui era stata {225 [439]} colta.

  A073000249 

 Lasciatevi adunque condurre dal suo amore paterno, perchè egli vi ama, ed è tanto possibile che rigetti un uomo dabbene come voi, come lo sarebbe che abbandonasse un malvagio, il quale spera nella sua misericordia.».

  A073000249 

 Quest' esempio {226 [440]} deve bastarvi, signore, per restare in pace in mezzo alle vostre oscurità, e per avere un' intera confidenza nell' infinita bontà di nostro Signore, il quale volendo perfezionare l'opera della vostra santificazione, v' invita ad abbandonarvi fra le braccia della sua provvidenza.

  A073000254 

 «Faremo bene di non curarci di quest' affare per ora tanto per infievolire le inclinazioni della natura, la quale vorrebbe che le cose vantaggioso fossero prontamente eseguite, quanto per metterci nella pratica della santa indifferenza, e dar luogo a nostro Signore di manifestarci la sua volontà, mentre gli umilieremo delle preghiere per raccomandargli la cosa.

  A073000255 

 Dopo aver fatto conoscere che questo spirito d'indifferenza è stato seguito da tutti i Santi: «Spirito che, egli diceva, cotanto stacca dalle creature e sì perfettamente unisce alla volontà del Creatore, il quale consiste nell'essere quasi senza alcun desiderio d'una cosa piuttosto che d'un altra;» il servo di Dio conchiuse che, ad esempio {232 [446]} loro, tutto dovrebbe essere indifferente a'suoi missionari: «Voi sapete, diceva, che fra gli operai, di cui parla il Vangelo, alcuni furono chiamati sul tardi, e che costoro nulladimeno furono ricompensati alla sera al pari di coloro che avevano lavorato fin dal mattino: così ci sarà per voi tanto merito aspettando in pazienza la volontà del padrone, quanto ve ne sarà nell' adempierla allorchè vi sarà significata; purchè voi siate pronti a partire, pronti a restare.

  A073000260 

 La maniera colla quale s' insinuava nelle pene di coloro elle soffrivano era propria ad inspirar loro coraggio.

  A073000261 

 Secondo, il suo parere un uomo troppo attaccato alla propria volontà è un nemico della fanciullezza evangelica, la quale sola ha diritto al Regno de' cieli, ed è incapace di quella santa abnegazione che deve essere la prima virtù de'discepoli del Salvatore.

  A073000267 

 Il catechismo ha per oggetto la spiegazione de' principali articoli della fede e delle verità della religione maggiormente praticate; perciò in esso si tratta del mistero della SS. Trinità, dell' Incarnazione del Figlio di Dio, dei prezzo col quale si e compiaciuto di riscattarci; si parla dei comandamenti di Dio e della Chiesa, de' Sacramenti, del simbolo, dell' orazione domenicale e della salutazione Angelica.

  A073000279 

 Il suo zelo fu ancora invincibile; quale forza e costanza non ha dovuto avere un uomo che sollevò e fece sollevare per un si lungo corso d'anni vaste provincie, li cui bisogni rinascevano giornalmente? Un uomo che, per provvedere a' poveri di parecchi ospedali, ebbe a superare difficoltà d'ogni genere; un uomo che oppresso dalle infermità e nell'età di 80 anni faceva delle missioni, predicava, confessava, catechizzava i fanciulli; un uomo che, quando trattavasi della gloria d'Iddio e della salvezza delle anime, non temeva difficoltà, non perdonava a fatica, non risparmiava a spesa.

  A073000286 

 Finalmente per dirvi ogni cosa, ho gran pena d'andare contro il consiglio di nostro Signore, il quale non vuole che, chi prende a seguirlo, si metta a litigare, e se l'abbiamo fatto è solo perchè non poteva in coscienza abbandonare un bene di comunità, di cui non aveva che l'amministrazione, senza fare il possibile per conservarlo: ma ora che Dio mi ha scaricato di questa obbligazione con una sentenza sovrana che ha reso inutili le mie cure, penso dobbiamo qui fermarci.».

  A073000294 

 Si licenziò pertanto da Vincenzo, il quale con bocca ridente gl' indirizzò alcune parole di ringraziamento, senza però poter finire di pronunziarle.

  A073000295 

 Un ecclesiastico lo pregò di dare a liti e a tutti gli ecclesiastici della conferenza la sua benedizione, affinchè niuno declinasse dalla via diretta per la quale avevali indirizzati.

  A073000301 

 Noti havvi maniera di opere di carità, per la quale non rinvenisse inesauribili mezzi.

  A073000305 

 Mentre noi ammiriamo le sante sue opere, adopriamoci anche per imitar te sue virtù, e saremo sicuri di venir anche noi cari agli uomini; ma quello che più importa diverremo cari a Dio, il quale saprà largamente ricompensare ogni nostra azione col ricolmarci di benedizioni in terra per renderci un di partecipi della gloria che i beati, in compagnia di Vincenzo, godono in Cielo per tutti i secoli de' secoli.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000008 

 Aveva costui una moglie turca, la quale cooperò a'misericordiosi disegni di Dio per trarre il marito dall'apostasia, e liberare nel medesimo tempo Vincenzo dall'indegna schiavitù.

  A074000022 

 Un suo nipote venne a visitarlo; il portinaio ne diede l'avviso a Vincenzo, il quale scese subito le scale e abbracciatolo strettamente lo prese per la mano, l'introdusse in casa, poscia chiamati i preti della Congregazione, loro disse: Questo mio nipote, che voi ben vedete in abito cosi meschino e dispregevole, si e il più civile, e gentil uomo della sua famiglia.

  A074000035 

 Riguardava le sollecitazioni quali mezzi poco conformi all'equità; diceva che un giudice il { [21]} quale tema Dio non ha alcun riguardo; che egli stesso quando era nel consiglio della Regina non faceva nessun conto delle raccomandazioni, e si contentava di esaminare se la cosa richiesta era giusta o no.

  A074000038 

 Finalmente l'esprimeva cosi bene in tutta la sua condotta che un sacerdote, il quale ebbe la sorte di godere della sua dimestichezza per lo spazio di cinquant'anni, confessò di non averlo mai udito a dire parola o fare cosa alcuna, che non fosse in ordine a Dio.

  A074000038 

 Il nostro divin Salvatore avea detto a tutti i fedeli cristiani, che colui il quale segue i suoi passi non cammina nelle tenebre, ed è sicuro di avere un giorno il lume di vita eterna.

  A074000039 

 Un celebre Dottore avendo dimandato a qualcuno che aveva conosciuto particolarmente il Santo, quale era stata la sua propria, e particolare virtù, rispose, ch'era l'imitazione di Gesù Cristo, che il Divin Salvatore era stato la sua regola inconcussa ed il libro da lui consultato in tutte le sue azioni.

  A074000040 

 Quel principe, il quale vedeva con occhio intrepido approssimarsi l'ultimo suo momento, dimandò al nostro Santo quale era il miglior modo di prepararsi alla morte: "Sire, rispose Vincenzo, si e d'imitare quello con cui Gesù Cristo si preparò alla propria, e di sottomettersi interamente e perfettamente, come egli fece, alla volonta del Padre celeste.

  A074000046 

 Bastano per dimostrare quale sia stata la carità di Vincenzo de'Paoli parecchi pii stabilimenti che fanno tanto onore alla Francia, all'Italia, anzi il suo spirito maravigliosamente rinasce e si propaga in ogni luogo.

  A074000047 

 Senza parlare di molti orfanelli che in vari tempi ricevette ed alimentò a San Lazzaro, dei viandanti a'quali faceva distribuire pane o danaro; delle persone cui la vergogna impediva di domandare, ma che la sua carità facevale cercare e scoprire, ed alle quali inviava segretamente elemosine in danaro od in viveri, secondo la differenza de'loro bisogni; d'un gran numero di poveri cui faceva dare degli abiti; de'prigionieri a'quali andava a far l'istruzione; della caritatevole pratica che introdusse (la quale sussistetuttora ) di ricevere tutti i gjorni a mangiare alla sua mensa due poveri vecchi; fece fare fin dal principio della sua Congregazione una distribuzione di pane, di minestre, di carni a molte famiglie che mandavano a chiederne; ed in seguito una simile distribuzione a tutti i poveri che si presentavano talvolta fino al numero di ottocento.

  A074000047 

 Sta scritto del Santo Giobbe, "che giammai ricusò a'poveri ciò che desideravano; che non fece invano aspettar la vedova, non mangio mai da solo il pane, il quale divise coll'orfanello; ne trascuro di soccorrere colui, che non avendo abiti moriva di freddo, ne il povero era privo di vestimenti.

  A074000050 

 Nulladimeno trovasi in questo mondo, giusta l'espressione dell'apostolo s. Giovanni, un indizio infallibile, il quale ci fa discernere se si ama Dio, e questo indizio e la costante osservanza della santa sua legge.

  A074000050 

 Perfettamente unito al suo Dio, come tutto il suo esteriore indicavalo, ei regolava tutte le sue azioni secondo i comandi di quella legge eterna, dalla quale emana ogni giustizia.

  A074000050 

 "Non vi è da stupire, rispose la regina, poichè e l'angel ciò o del Signore che apporta sulle sue labbra gli accesi carboni dell'amor divino, il quale arde nel suo cuore.

  A074000051 

 Eravi nelle parole di lui non so quale unzione di Spirito Santo, che commoveva il cuore di tutti gli ascoltanti.

  A074000051 

 "Io era assai giovane, diceva Monsignore di Brienne nella sua lettera al Sommo Pontefice (13 novembre 1705), quando cominciai a conoscere { [36]} quel vecchio venerando, il quale aveva molta benevolenza per la mia famiglia, e ciò nulladimeno aveva fin d'allora al pari degli altri un'idea tanto grande della sua santita, che una lunga serie d'anni non basto a farmi dimenticare i suoi discorsi.

  A074000053 

 Appresi io questo da un gran servo di Dio: { [38]} trovandosi quell'uomo al letto di morte, mi disse scorgere chiaramente in quell'estremo che spesse fiate ciò che da taluni riguardavasi come contemplazioni, rapimenti di spirito, estasi, movimenti anagogici come si appellano, unioni deifiche, non erano altro che fumo, e che tutto ciò derivava o da una curiosità ingannatrice, o dagl'impulsi naturali di uno spirito, il quale aveva qualche tendenza al bene; quando invece una buona azione e il verace contrassegno dell'amore di Dio.

  A074000053 

 E un imitare ciò che si fece dal nostro Signore, e dopo lui dagli Apostoli; e un congiungere l'ufficio di Marta con quello di Maria; e un seguire l'esempio della colomba, la quale digerisce la meta del cibo che ha inghiottito, e indi { [39]} col proprio becco fa passare il rimanente in quello de'suoi pulcini per nutrirli.

  A074000053 

 Paragonasi la Chiesa ad una gran messe la quale abbisogna di operai che lavorino.

  A074000055 

 Uno de'suoi missionari, il quale non avera stabile soggiorno in Roma, credè a proposito, ad oggetto d'interessare vie più a suo pro i Cardinali, di cominciare ne'loro dominii le missioni, di cui il Santo Padre avevagli lasciata libera la scelta.

  A074000058 

 Voleva die un vero discepolo di Gesù Cristo rendesse conto a se stesso de'motivi i quali lo spingevano ad agire, e interrogandosi prima di cominciare ognuna delle sue azioni, dicesse a se medesimo: Per qual motivo intraprendi tu questa anzi che quell'altra cosa? E forse per soddisfarti, o per piacere ad una debole creatura? Non e forse nell'unica mira di adempiere la volonta di Dio e di seguire { [42]} l'impulso del suo spirito? Quale vita condurremo noi, diceva a'suoi, se ci fosse dato di contrarre la beata abitudine di voler tutto in Dio e tutto per Dio! La nostra vita avrebbe una relazione maggiore con quella degli angeli, che con quella degli uomini; sarebbe in certo qual modo tutta divina, poiche tutte le nostre azioni si farebbero coi movimenti dello Spirito Santo e della sua grazia.

  A074000065 

 Non si poteva concepire come un sol uomo potesse signoreggiarne tanti altri, ne con quale destrezza avesse potuto soggiogare cuori naturalmente feroci, ne ove trovasse forze bastanti per sostenere, senza riposarsi un momento, tante funzioni si varie e si pericolose.

  A074000066 

 Essi alloggiavano in questo nuovo spedale di forzati, vi celebravano la messa, e nudrivano ogni di la semente la quale il nostro Santo aveva si felicemente gettata.

  A074000068 

 Si vedeva un ammasso di sgraziati che soffrivano da disperati, e pronunziavano { [48]} il nome di Dio come lo pronunziano i demoni, ciòe per bestemmiarlo; che raddoppiavano i loro supplizi, maledicendo quella mano la quale li percuoteva.

  A074000070 

 Egli era presente dovunque; guadagno a Dio un maomettano, il quale fu sempre si riconoscente alla grazia che il { [49]} sant'Uomo gli avea procurata, che l'onorava come padre.

  A074000073 

 Il Gardinale fece aggradire questo progetto al Re, il quale assegno in seguito a sostegno dell'ospedale dodici mila lire di annua rendita sulle gabelle della provincia, e divenne in poco tempo uno de'più comodi del regno.

  A074000074 

 Si è perciò che Dio mi ha fatto la grazia di star fermo fino al presente, per non acconsentire che si facesse stampare cosa alcuna, la quale tendesse a far conoscere e stimare la compagnia, benchè ne sia stato vivamente sollecitato, ed ancor meno avrei permesso la stampa d'una cosa che riguarda l'essenza e lo spirito, la nascita ed i progressi, {102 [102]} le funzioni ed il fine del nostro insituto.

  A074000077 

 Finalmente diceva, dietro l'insegnamento di G. C, che colui il quale s'innalza sarà abbassato; che la vita del Figlio di Dio non fu che un'umiliazione continua, che l'amò fino alla fine e che dopo la sua morte volle essere rappresentato nella sua Chiesa sotto la figura di un reo attaccato alla croce: con questo c'insegna anche oggidì, il vizio opposto all'umiltà essere uno de'più grandi mali che si possono concepire, che aggrava gli altri peccati, e rende perverse quelle azioni che tali non sarebbero in se stesse corrompendo le migliori e le più sante.

  A074000080 

 Da ciò i suoi catechismi e le istruzioni che fece si sovente a'poveri, d'ordinario tanto trascurati; da ciò la sua attenzione a bene imprimere questi stessi sentimenti in quelli fra i suoi amici, che credeva più acconci ad esercitare questo dovere di carità; da ciò lo stabilimento della congregazione, vale a dire di un corpo di operai evangelici destinati a far nascere e a coltivare il germe della fede nelle terre le più sterili; da ciò il santo diletto col quale pubblicava il bene che facevano altre compagnie, che un occhio geloso avrebbe riguardato come rivali.

  A074000083 

 L'uomo di Dio seguiva sì universalmente questi santi lumi, che erano per lui quella lucerna accesa la quale guidava tutti i passi del Re profeta: Lucerna pedibus meis verbum tuum, et lumen semitis meis.

  A074000083 

 "Se io considero, diceva, un contadino o una povera donna secondo il suo esteriore e ciò che sembra proporzionato al loro spirito, appena troverei in {110 [110]} loro la figura e lo spirito di esseri ragionevoli, tanto sono essi grossolani e materiali; ma se gli osservo coi lumi della fede, vedro che il Figlio di Dio, il quale voile essere povero, ci viene rappresentato da questi poveri; vedrò che non aveva quasi più la figura d'uomo nella sua passione; vedrò che da'gentili riputavasi un insensato e consideravasi qual pietra di scandalo da'Giudei; vedrò infine che malgrado tutto ciò egli si qualifica il predicatore de'poveri: Evangelizare pauperibus misit me.

  A074000093 

 Il distogliere qualcheduno da un ordine, al quale era ehiamato, parevagli un furto, un sacrilegio.

  A074000093 

 Ogni passo in questo genere gli sembrava un delitto, e lo riguardava quale attentato contro a'disegni d'Iddio; neppure soffriva che si facessero propendere coloro stessi che dimostravano averne l'inclinazione; in quelle occasioni faceva loro osservare che un impegno di tanta importanza esige molte riflessioni, perciò bisogna pensarvi con maturità ed al cospetto d'Iddio; essere per un particolare una ben piccola fortuna il divenir missionario, ma essere un punto capitale per tutto il corpo di non avere di quelli che non siano legittimamente chiamati.

  A074000095 

 "Ma, soggiunse ancora Vincenzo, troverei qualche cosa a ridire sul farvi avanti voi stesso; voi non avreste motivo di sperare le benedizioni del cielo in un cangiamento il quale non può essere desiderato nè procurato da un'anima veramente umile come la vostra.

  A074000096 

 La curiosità, e non so quale bizzarro desiderio di perfezione, la indussero a cangiare di confessore; la frequente comunione fu il primo peccato di cui egli volle che si correggesse.

  A074000099 

 Per mortificazione interna quella intendo la quale ha per oggetto immediato il giudizio, la volontà, le inclinazioni del cuore, e le tendenze le più dolci della natura.

  A074000101 

 Ohime! i miei parenti non sono essi molto felici? e possono forse trovarsi in uno stato migliore di quello in cui eseguiscono la sentenza di Dio, la quale ordina che l'uomo guadagni il pane col sudor della sua fronte?" Il Santo seguiva questi principii anche quando avrebbe assolutamente potuto allontanarsene.

  A074000101 

 {123 [123]} Devo imitare il Salvatore, il quale in una pubblica occasione sembrò non conoscere nè madre nè fratelli, e riguardare nel1'impiego delle mie elemosine come miei parenti più prossimi non già quelli che lo sono diffatti, ma bensì quelli i quali hanno maggior bisogno di essere sollevati.

  A074000105 

 Il suo nutrimento fu sempre dei più comuni; non vi era alcuna differenza fra lui e l'ultimo de'suoi nè per la quantità, nè per la qualità dei cibi; sceglieva sempre a preferenza nella sua porzione il meno appetente, e per timore di allettare la sensualità, la quale s'insinua dovunque, spargeva sugli alimenti una polvere amara che rendevagli disgustosi.

  A074000108 

 Soleva dire che la vera mortificazione non la perdona nè all'anima, nè al corpo; che sacrifica il giudizio, la volontà, i sensi, le passioni, le inclinazioni le più dolci e le più naturali: il giudizio, conducendo l'uomo a stimare le proprie idee meno delle altrui; la volontà, facendole seguire l'esempio del Salvatore, il quale nell'intero corso di sua vita non fece mai la propria, ma sempre quella del suo celeste Padre: quae placita sunt ei facio semper: i sensi, tenendoli soggetti a Dio, e sopratutto vegliando attentamente sulla curiosità di vedere e di udire, curiosità tanto pericolosa e che ha tanta forza da distogliere lo spirito da Dio, le stesse inclinazioni naturali, e principalmente quella che domina in molti di conservare la sanità erano per lui l'oggetto di mortificazione.

  A074000113 

 L'umiltà, la dolcezza, il disinteresse, la saggezza, la rettitudine, la carità, la sottomissione a tutte le volontà di Dio, sono il marchio uniforme, col quale vengono contrassegnate.

  A074000121 

 A queste infermità abituali se ne aggiunse un'altra, la quale lo tormentò sì crudelmente, che era costretto esclamare con S. Bernardo: Signore, se trattate così i vostri amici nel tempo stesso della misericordia, che farete mai a'vostri nemici nel tempo che destinate alle vostre vendette?.

  A074000125 

 Indi nasce lo spirito di povertà, il quale propriamente consiste nello staccarci dalle cose del mondo e servirsene solo in quanto conducono alla vera felicità.

  A074000126 

 Comunque sobrio negli alimenti facevasi un rimprovero eziandio di quei pochi, non vedendo in sè che quel servo inutile, il quale non ha alcun diritto al suo nutrimento, e perciò ripeteva quella espressione a lui sì famigliare, che gli conveniva sì poco: Ah! sciagurato, tu non hai certamente guadagnato il pane che mangi.

  A074000129 

 C'è sotto questa povertà una grazia nascosta, la quale non conosciamo; Ma, ripigliò quel missionario, procurate del pane agli altri poveri e trascurate i vostri? Prego Dio, gli disse l'Uomo del Signore, di perdonarvi queste parole.

  A074000130 

 Un giorno dopo aver loro detto che un uomo, il quale ha il vero spirito di povertà, nulla teme, tutto può, e, va dovunque, non potè fare a meno di render loro giustizia, dicendo: Che mediante la misericordia di Dio quello spirito si trovava nella congregazione; bisognava perciò pregare Iddio di mantenervelo, e credersi {150 [150]} felici di morir poveri sull'esempio del Salvatore, che cominciò da una mangiatoia e terminò sulla croce.

  A074000131 

 Non saremo mai così ricchi come quando saremo simili a Gesù Cristo, il quale per altro aveva nemmeno un palmo di terra ove riporre il suo capo.

  A074000140 

 Sarà prudente quel cristiano, il quale tiene aggiustati gli affari dell'anima.


don bosco-il divoto dell-angelo custode.html
  A075000006 

 Ed in qual pensiero non entrate, ed in quale sollecitudine? è tale la vostra bontà, che mentre mi promettete il cielo, già quanto è nel cielo tutto per me impiegate.

  A075000013 

 Impone loro d'esser {12[98]} custodi di quelle anime, di cui egli fu il Redentore, e nelle sue cicatrici fa lor vedere quanto gli sia costata un'anima sola, che fu per lui quella preziosa perla, per la quale egli già ha donato quanto aveva, Vendidit omnia quae habuit, fino a rimaner ignudo, e morir esangue sopra l'infame legno della croce.

  A075000029 

 Egli è sicuro, perché sta nelle mani del suo Angelo, il quale finisce ogni pugna quasi {30[116]} senza saper d'aver pugnato, riportando ognor gloriosa vittoria.

  A075000032 

 Questa santa dopo la maravigliosa sua conversione ebbe frequenti colloquii col suo Angelo Custode, il quale le insegnò il modo di pregare, di evitare gl'inganni del demonio, staccar il suo cuore dal mondo e consecrarlo tutto al suo celeste sposo Gesù.

  A075000033 

 Nella fornace di Babilonia parve che soli entrassero i tre fanciulli; ma essi trovaronsi tutti in compagnia del buon Angelo, il quale fece sì, che quelle fiamme solo consumassero le catene onde i tre giovanetti erano legati, essi però liberi e snelli per entro vi passeggiassero, e quindi ne uscissero coi loro abiti totalmente illesi.

  A075000040 

 In quale abisso di colpe non s'immergeva Balaamo, sino a voler maledire il popolo di Dio? ma l'Angelo avendolo ridotto prima ad uno stretto di via, se gli mostrò con ispada fulminante alla mano, e gli disse d'essere venuto appunto a rompergli i passi, perchè {40[126]} i passi suoi erano iniqui e perversi.

  A075000040 

 Ma neppur quando ci vede ritrosi alle sue voci cessa d'amarci, e spinto, dà talora di mano alla verga di correzione con disastri, con decadenza di fortuna, che credonsi da noi disgrazie, e sono finezze del nostro Angelo, il quale sa amare e correggere, e sa rivolgere in bene il castigo stesso.

  A075000042 

 Qual sentimento si desti negli amorevoli nostri custodi, allorchè cadiamo in peccato, e quale premura si prendano per farci ritornar in grazia, si conosce da ciò che Cesario racconta del famoso Liffardo.

  A075000053 

 Ho anche veduto l'anima di un Re, che pur condannato a quella prigione di fuoco, dal Salvatore istesso intese, che vedrebbe venire il suo Angelo, il quale per li suffragi della chiesa militante le applicherebbe i frutti del divino suo sangue.

  A075000059 

 Un tal giorno santificatelo con una comunione fervorosa; con qualche più lunga preghiera od altro esercizio di pietà più segnalato in segno di riconoscenza di quel primo amore, col quale l'Angelo prese cura di voi.

  A075000060 

 3° Nel primo giorno d'ogni mese, buon per noi, se imitando il divoto costume di tante anime buone, che han premura di lor salute, procureremo di meditare qualche massima eterna, col riflettere seriamente al gran fine per cui fummo da Dio creati, qual sia lo stato di nostra coscienza, se la morte ci cogliesse in tale momento, che sarebbe dell'anima nostra? Accostatevi poscia ai santi Sacramenti, e adoperatevi a tutta possa di scuotere da voi quella polvere, dalla quale per l'umana fragilità, come disse il gran pontefice san {65[151]} Gregorio, è quasi impossibile che anche le anime buone ne vadano libere.


don bosco-il galantuomo del 1871.html
  A076000001 

 Mi pensava in quest'anno, e forse l'aspettavate anche voi, che io dovessi comparirvi avanti vestito tutto in festa, inghirlandato di fiori, quale non fui mai per lo passato, e ciò in riconoscenza al gran bene che porterà a tutto il mondo il Concilio Ecumenico, e perla definita infallibilità del Papa.

  A076000016 

 Fece tosto di ogni cosa relazione al papa, che nel 1594 era Clemente VIII, il quale in compagnia dei cardinali Bellarmino e Antoniano, si portò sulla faccia del luogo e trovò quanto aveva riferito l'architetto.


don bosco-il galantuomo pel 1855.html
  A078000006 

 Rimescolate una volta per giorno, fìnattantochè non sia cominciata la fermentazione, la quale si conoscerà da una superficie o cordone di schiuma sul liquido.

  A078000053 

 A che serve la confessione? Domandalo a quella povera donna nel colmo della miseria, carica di prole, maltrattata dal suo marito... Ella già si sarebbe gettata giù da una finestra per disperazione se non fossero i consigli del suo confessore, il quale le inspira la rassegnazione, e coll'esempio della sua pazienza {112 [26]} riesce a guadagnarsi il cuore del suo medesimo marito.


don bosco-il galantuomo pel 1856.html
  A079000042 

 Come si accorse del nostro arrivo, alzò lentamente lo sguardo, e rimanendo tuttora seduto, cominciò a parlare così: - Quale desiderio vi spinse a venire in questo luogo separato dalle abitazioni dei mortali?.


don bosco-il galantuomo pel 1859.html
  A082000001 

 Abbiatevi dunque questo picciol dono qual contrassegno della nostra riconoscenza, la quale è grande e sincera; ma insieme pigliatelo eziandio come una preghiera di continuarci il vostro favore per l'avvenire, sia con rinnovare la vostra associazione, sia ancora con adoperarvi che altri pure si associno.


don bosco-il galantuomo pel 1860.html
  A083000007 

 Avremo un'altra guerra ancor più sanguinosa, la quale, se non farà spargere tanto sangue, manderà però maggior numero di anime all' inferno.


don bosco-il galantuomo pel 1861.html
  A084000002 

 L'anno scorso diceva: in quest'anno avremo un 'altra guerra, la quale, se non farà spargere tanto sangue, come quella del 1859, manderà però maggior numero d'anime all'inferno.


don bosco-il galantuomo pel 1862.html
  A085000002 

 Finora però vivo ancora, e con me vive il mio codino il quale mi fu strappato da una palla di cannone nella battaglia di Solferino; ma poco per volta rinacque, crebbe e ritornò al suo stato normale di prima.

  A085000047 

 In tre battaglie consecutive distruggerà l'armata francese, la quale non entrerà più in Francia che a piccoli drappelli.


don bosco-il galantuomo pel 1865.html
  A086000011 

 Or bene, egli, {16 [452]} questo bel genio, questo pio ed eloquente predicatore non ha sdegnato ritirarsi negli ultimi anni di sua vita in un pacifico villaggio nei dintorni di Tolosa per consacrarsi intieramente all' educazione della gioventù, per la quale ha sempre nutrito caldissimo affetto.

  A086000030 

 Tutti ricordano con quale compostezza, con quali sentimenti di tenerezza e di di- {23 [459]}.


don bosco-il galantuomo pel 1866.html
  A087000035 

 Di quale coedizione sono i giovanetti accolti in questa casa? In quale cosa sono essi occupati?.


don bosco-il galantuomo pel 1873.html
  A092000001 

 Lo sapete elle il GALANTUOMO fa tutto ciò che può per far del bene ai suoi amici, e studia giorno e notte per alleggerire le loro pene, ebbene in quest'anno vorrebbe che voi foste contenti che al caro e dolcissimo titolo {3 [3]} d'amico, col quale per lo passato ci siamo chiamati, noi aggiungessimo per l'avvenire quello consolantissimo di fratello, e come tali considerandoci sempre ci trattassimo.


don bosco-il galantuomo pel 1876.html
  A095000001 

 E ccoti, o amico lettore, anche per quest'anno 1876, vigesimo quarto di nostra reciproca conoscenza, un po' di Almanacco, nel quale mi son almanaccato di farti star allegro, e nel tempo stesso insinuarti qualche massima da vero galantuomo.

  A095000004 

 Hai tu padre, e madre? Imparerai quale smisurato affetto natura diede loro per te, e il tuo cuore ti riempirà di gratitudine per essi.


don bosco-il galantuomo pel 1878.html
  A097000002 

 eh! da vicino ce n' è tante che non so da quale cominciare!; dappertutto poi irreligione, delitti, miseria.

  A097000005 

 Il secondo consiglio è che recitiate ogni giorno, come io pratico da un pezzo, questa bella preghiera di S. S. Pio IX, la quale è cosi breve che non vi scomoderà per nulla e vi frutterà intanto cento giorni d' indulgenza da lucrarsi una volta al giorno conceduti dallo stesso Santo Padre il 15 Giugno 1862: {6 [324]} "Signore Dio onnipotente, che permettete il male per ricavarne il bene, ascoltate le nostre umili preghiere, colle quali vi domandiamo di restarvi fedeli in mezzo a tanti assalti, e perseverare fedeli fino alla morte.

  A097000008 

 Così l' anno 1839 in un giornale intitolato la Rivista trimestrale che si stampa in Edimburgo capitale della Scozia i protestanti esprimevano il {70 [326]} loro sdegno pei libri di un certo Paolo Cousè, e Michele Raymondo, e sovratutto contro i romanzi di Giorgio Sand, del quale dicono che i suoi libri dovrebbero essere abbruciati pubblicamente per mano del carnefice: ed in generale esprimono lo stesso severo giudizio contro i romanzi francesi.

  A097000009 

 E se parlano così i protestanti, vi potrà essere qualche cattolico, il quale non si persuada essere i romanzi libri pericolosi per la fede, pei buoni costumi, e quindi doversene evitare con ogni diligenza la lettura?.

  A097000010 

 Siamo ubbidienti alla Chiesa, la quale per 1' autorità, e pel comando ricevuto da Gesù Cristo di pascolare le pecore a lei affidate, di condurle a buoni pascoli, e allontanarle dai cattivi, ha proibito più volte e specialmente nel Concilio di Trento tali letture; poichè delle dieci regole stabilite riguardo ai libri proibiti nella settima dice: Siano gravemente proibiti tutti quei libri che trattano di cose impure ed oscene, per la ragione che bisogna non solo conservare la fede, ma ancora i costumi, e che per l' appunto tal sorta di libri li corrompe colla più grande facilità.

  A097000012 

 E voi vorreste poi cercare l' istruzione, il bello, l' eleganza in libri che spirano aria fetida, velenosa, mortale? Quali fiori di stile, esclama Tertulliano, si possono cogliere da questi fetenti letamai? Quale edificazi ne in questi libri, che che cercano distruggere l' innocenza, la grazia, la fede? Che importa la purità e la bellezza dello stile se è cagione della perdita della purità del cuore? Non è forse miglior cosa saper ben vivere che saper ben parlare? Tanto più che fra noi cattolici senza ricorrere a libri di tal fatta, altri non mancano in ogni ramo delle divine ed umane scienze nei quali si' trova e lo stile puro, fiorito, allettante, la prosa ed il metro, il diletto e l' istruzione, scritti da penne classiche ed immacolate, i quali con nessun pericolo, anzi con molto vantaggio possono divertire ed istruire.


don bosco-il galantuomo pel 1879.html
  A098000003 

 Un altro insigne personaggio la morte inesorabile ci tolse dalla nostra Italia; personaggio grande e ben degno del nostro compianto, il nostro Re Vittorio Emanuele II. Noi Piemontesi, che lo avevamo veduto e conosciuto da vicino, ne piangemmo bendi cuore la perdita, e pregammo per Lui, che passò all'altra vita munito dei conforti di nostra santa Religione e accompagnato dalla benedizione di Pio IX, grande fortuna per Lui e consolazione per noi e pel suo Augusto Figliuolo Umberto divenuto nostro Re, pel quale anche il povero Galantuomo ha pregato e prega che il Signore lo benedica insiem colla sua reale famiglia.


don bosco-il galantuomo pel 1880.html
  A099000002 

 Storie?! Altro che storie! guarda, guarda quante miserie: su {3 [63]} questo arruffato tavolino, vedi, c'è rappresentata la miseria d'una gran parto d'Italia; qui un poveretto, il quale ini scrive che dopo d'aver consumato il suo piccolo patrimonio per compiere il corso tecnico, ora non trova impiego: li una lista d'un commerciante che si raccomanda pel saldo, accompagnandola con una lunga lamentazione sulla crisi commerciale; sotto questa lista una lettera di una signora che piange sui cattivi obietti della lettura di un pessimo romanzo sul suo figliuolino; più sotto, una lettera rozzamente scritta, ma che cava le lacrime, di un povero operaio, a cui o morta la moglie, e si trova con sette tra figliuoli e figliuole, il cui primogenito ha solo 14 anni, e con otto lire in tasca e la soffitta da pagare! Leggila, leggila, che nella sua rozzezza è un capolavoro d'eloquenza popolare.

  A099000055 

 E come nella tua immaginazione è scolpita l'idea del Genio, della stella che atterra i titani, cosi scolpisciti anche in essa la figura del Genio Immacolato, di quella stella brillantissima, dacchè, come sai, Maria in ebraico suona stella, la quale, con la sua brillante luce, scacciò, scaccia e scaccierà eternamente le tenebre, {24 [84]} l'ignoranza e la superbia del gran titano, antico serpente seduttore d'Adamo e d'Eva e di noi stessi.


don bosco-il galantuomo pel 1881.html
  A100000015 

 Trattandosi della causa di Dio, la quale è causa della Società, e causa nostra ancora, causa di vita e di morte per ciascun individuo della grande famiglia cristiana, mi lusingo che riceverete con gusto le mie parole, e colla vostra cooperazione mi allevierete la difficile impresa.


don bosco-il galantuomo pel 1883.html
  A101000014 

 Compiti i miei studi e messomi a 26 anni alla pratica del lavoro, riconobbi che l'arte di farsi galantuomo e di farne altri, è arte dell' Artefice Superno, il quale tiene in sua mano il mondo, ed a Lui mi abbandonai.

  A101000018 

 A mantenerli fui aiutato da mio padre e da mia madre e dal lavoro degli stessi miei figli, al quale io pure ebbi parte non piccola.


don bosco-il galantuomo pel 1884.html
  A102000018 

 Si aggiungeva un mio conoscente il quale soffiava nel fuoco, e voi sapete dove si va! {5 [461]}.

  A102000033 

 Quale è la causa per cui lavori?.


don bosco-il giovane provveduto.html
  A105000002 

 Chi ci assicura di venir vecchi? Uopo sarebbe patteggiare colla morte che ci aspetti fino a quel tempo, ma vita e morte sono nelle mani del Signore, il quale può disporne come a lui piace.

  A105000004 

 Questo Dio che sempre fu e sempre durerà dopo di aver creato tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono, diede quindi esistenza all'uomo, il quale di tutte le creature visibili è la più perfetta.

  A105000005 

 L'uomo è distinto fra tutti gli altri animali specialmente perchè è fornito di un'anima, la quale pensa, ragiona e conosce ciò che è bene e ciò che è male.

  A105000012 

 Ma il Signore vi fa sapere che se voi comincierete ad esser buoni in gioventù, tali sarete nel resto della vita, la quale sarà coronata con una felicità di gloria.

  A105000013 

 Lo stesso diciamo del figliuolo di Tobia, il quale ancor molto giovane già era ubbidiente, sommesso in tutto alla volontà de' suoi genitori, morti i quali, continuò a vivere virtuosamente fino alla morte.

  A105000014 

 Non è vero, sarà malinconico colui che serve il demonio, il quale comunque si sforzi per mostrarsi contento, tuttavia avrà sempre il cuor che piange, dicendogli: tu sei infelice perchè nemico d'Iddio.

  A105000016 

 Costoro fanno grande ingiuria a' loro genitori e a Dio medesimo, il quale per loro mezzo vi comanda questa o quell'altra cosa.

  A105000024 

 Qualora si parli di essi imitate il giovanetto Luigi Comollo il quale soleva dire: « De' sacerdoti o parlar bene o tacere affatto.

  A105000066 

 La prima cosa che rende terribile questa comparsa si è che l'anima si trova sola al cospetto di un Dio che sprezzò, di un Dio il quale conosce ogni segretezza del tuo cuore, ogni pensiero.

  A105000072 

 Se un Angelo portasse la nuova ad un dannato che Iddio lo vuole liberare dall'inferno quando saranno passati tanti milioni di secoli, quante sono le gocce d'acqua, le foglie degli alberi e i granelli di sabbi a del mare e della terra, questa, nuova porterebbe la più grande consolazione ad un dannato, il quale direbbe: è vero che hanno da passare tanti secoli, avranno però da finire un giorno.

  A105000083 

 Una cosa la quale giova anche moltissimo alla conservazione della medesima si è la custodia de'sensi e particolarmente degli occhi.

  A105000088 

 Quale ossequio offerirete voi a Maria per ottenere le grazie accennate? Poche cose bastano.

  A105000089 

 S. Luigi Gonzaga viene proposto ad esemplare d'innocenza e di virtù a tutti, ma specialmente alla gioventù, in favor della quale già impetrò moltissime grazie dal Signore.

  A105000098 

 Se Luigi principe delicato, di sanità cagionevole, puro ed innocente faceva tante penitenze, quale confusione ciò non sarà mai per que' giovani, i quali cercano mille pretesti per fuggire ogni occasione di patire qualche cosa per amore di quel Dio che tanto patì per noi!.

  A105000101 

 Aveva solo dieci anni, quando conosciuto il gran pregio di questa virtù, la offerì con voto alla Regina de' vergini Maria Santissima, la quale gradì per modo tal voto, che s. Luigi non provò mai tentazione contro a questa virtù, ed ebbe la gloria di portar nell'altra vita senza macchia la stola dell'innocenza battesimale.

  A105000116 

 Quale fu poi la tenerezza di Luigi per Gesù Sacramentato! Passava più ore al giorno avanti l'Altare del Sacramento.

  A105000117 

 Da quale cosa deriva mai che noi proviamo sì poco gusto per lo cose spirituali? Questo avviene dall'essere il nostro cuore poco innamorato di Gesù Crocifisso, e dall'accostarci troppo di rado alla SS. Comunione o dall'accostarvici indegnamente perchè è impossibile l'avvicinarci a queste due inesauste fornaci dell'amore d'Iddio, senza sentirci infiammati e provarne conforto e contento.

  A105000130 

 Preghiamo altresì il Signore che ci faccia conoscere in quale stato Egli voglia essere servito da noi, affinchè posiamo spender bene quel tempo che egli pose in nostro potere, e da cui dipende la nostra eterna salvezza.

  A105000134 

 Tanti digiuni, così rigide mortificazioni, le austerità, le continue meditazioni e preghiere, in somma la vita veramente angelica che aveva tenuto, quale cosa gli avranno fatto temere? Egli è perciò che all'avviso di morire cantò il Te Deum, e pien di allegrezza andava ripetendo: oh che gioia, ce ne andiamo: Lœtantes imus.

  A105000137 

 Pensate ogni sera se doveste morire in quella notte quale sarebbe la vostra morte.

  A105000139 

 Onde non è maraviglia che santa Maddalena de' Pazzi, la quale rapita a contemplare la felicità de' beati vide la gloria di s. Luigi, abbia esclamato che se veduto non {72 [252]} avesse, non avrebbe mai creduto essere tanta gloria in Paradiso, quanto quella di cui era adorno s. Luigi.

  A105000139 

 Ora se in Cielo si tiene conto di un bicchiere di acqua dato per Dio, che sarà di tanto sangue che Luigi sparse ancora fanciullo flagellandosi più volte al giorno da rimanere gli abiti insanguinati? Che diremo del levarsi di notte a pregare genuflesso sul gelido terreno agghiacciandosi al freddo? Che de' digiuni sì austeri? Che di tanto invenzioni di flagelli, con cui macero le sue 'carni innocenti? Tutto questo quale gloria avrà meritato a s. Luigi in Cielo! La sua carità verso Dio e verso del prossimo era così intensa, che tutto il viver suo dal primo uso di ragione fino alla morte fu un continuo esercizio di carità verso il prossimo e d'amor verso Dio.

  A105000144 

 piedi, perchè giudicava la verecondia come un limpido specchio il quale anche ad un soffio solo si appanna.

  A105000152 

 Ed in Gesù Cristo suo Figliuolo unico Signor nostro: il quale fu concepita di Spirito Santo, nacque di Maria Vergine: pati sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso morto e sepolto: discese agl'inferni, il terzo giorno risuscitò da morte: sali al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente l di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.

  A105000156 

 Credo fermamente, che vi è Dio, il quale premia i buoni e castiga i cattivi.

  A105000175 

 Gesù Cristo viene egli stesso in persona ad applicare a ciascuno in particolare i meriti di quel sangue adorabilissimo, il quale sparse per noi sul Calvario in croce.

  A105000210 

 Ogni vostro peccato cagionò acutissimo dolore al cuore amoroso di Gesù, il quale per voi pati flagelli, spine, piaghe, sangue e croce; e voi gli rendeste disgusti, disprezzi e villanie.

  A105000218 

 Sappiate dunque che quel tiglio il quale dopo di aver peccata non vuole emendarsi, cioè a dire, vuole di nuovo offendere il Signore, non è degno di accostarsi alla mensa del Salvatore, e comunicandosi in vece di 'arricchirsi di grazie si rende -più colpevole, e degno di maggior gastigo.

  A105000228 

 Egli è Gesù Cristo, Dio di grandezza e di maestà infinita, Dio di bontà e di misericordia, il quale viene a voi {100 [280]} misera creatura, povero peccatore; e viene per farsi vostro padre, vostro fratello, amico e sposo dell'anima vostra.

  A105000232 

 Ah potessi aver il cuore de' Serafini del cielo, affinchè l'anima mia ardesse mai sempre di amore pel mio Dio, il quale si degnò {101 [281]} di eleggere la povera anima mia per sua abitazione', per sua delizia! Ah caro Gesù quanto è mai dolce e preziosa questa vostra visita, questa vostra dimora, questa vostra unione!.

  A105000240 

 Signor mio Gesù Cristo, il quale per amor nostro state notte e giorno in questo Sacramento, tutto pieno di bontà aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a visitarvi, io credo che nell'Ostia Santissima c'è il Corpo, il Sangue vostro, l'Anima vostra, e la vostra Divinità.

  A105000248 

 Ricordatevi, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo, che da voi sia stato rigettato, od abbandonato alcuno, il quale implori i vostri favori.

  A105000255 

 Nel secondo si contempla come la Beatissima Vergine andò a visitare s. Elisabetta, e stette in casa sua tre mesi servendola quale umile ancella.

  A105000270 

 Il primo dolore fu allora quando la Beata Vergine Madre d' Iddio avendo presentato l'unico suo Figlio al tempio nelle braccia del santo vecchio Simeone, le fu detto dal medesimo: Questo Figlio sarà una spada che trapasserà l'anima tua; la quale cosa dinotava la passione e la morte di nostro Signore Gesù Cristo.

  A105000280 

 Composte dal Sommo Pontefice Pio VII il quale accordò indulgenza plenaria nei venerdì dell'anno a chi di cuore contrito le reciterà {119 [299]} col Credo, colla Salve Regina e con tre Ave al cuor addolorato di Maria Santissima.

  A105000287 

 Rallegratevi, o augustissima Regina, perchè voi sola meritaste sedere alla destra del vostro santissimo Figlio, il quale siede alla destra, dell'Eterno Padre.

  A105000303 

 Considera, anima mia, come Gesù sottopose le sue spalle alla Croce, la quale era aggravata da' tuoi gravissimi peccati.

  A105000373 

 O Signore onnipotente, il quale per l'amore che portaste agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima Passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso a' tormenti che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che partite di questa valle di pianto in grazia vostra soffrono gli ardori di quelle fiamme per iscontare i debiti che hanno tuttora verso della vostra Divina Giustizia.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000002 

 Chi ci assicura di venir vecchi? Uopo sarebbe patteggiare colla morte che ci aspetti fino a quel tempo; ma vita e morte sono nelle mani del Signore, il quale può disporne come a Lui piace.

  A107000005 

 Nel vostro cuore voi conservate il tesoro della virtù, il quale possedendo, avete tutto; perdendolo, voi divenite i più infelici e sventurati del mondo.

  A107000009 

 Questo Dio, che sempre fu e sempre sarà, dopo aver create le cose che nel cielo e nella terra si contengono, diede esistenza all'uomo, il quale di tutte le creature visibili è la più nobile e perfetta.

  A107000010 

 L'uomo è distinto da tutti gli altri animali, specialmente perchè è fornito di un'anima, la quale pensa, ragiona, vuole e conosce ciò che è bene e ciò che è male.

  A107000014 

 Posto che il Signore tanto vi ami nell'età in cui vi trovate, quale non dev'essere il vostro fermo, proposito per corrispondergli, facendo tutte quelle cose, che gli possono piacere, ed evitando quelle che lo potrebbero disgustare?.

  A107000015 

 Ma il Signore vi fa sapere, che se voi comincierete ad esser buoni in gioventù, tali sarete nel resto della vita, la quale sarà coronata con una felicità di gloria.

  A107000016 

 Lo stesso diciamo del figliuolo di Tobia, il quale in ogni cosa fu sempre ubbidiente e sommesso a' suoi genitori.

  A107000019 

 Costoro fanno grande ingiuria a' loro genitori e a Dio medesimo, il quale per loro mezzo vi comanda questa o quell'altra cosa.

  A107000027 

 Qualora si parli di essi imitate il giovanetto Luigi Comollo, il quale soleva dire: De' Sacri Ministri o parlar bene o tacere affatto.

  A107000066 

 San Luigi Gonzaga voleva nemmeno che gli si vedessero i piedi, perchè giudicava la purità come un limpido specchio, il quale anche ad un soffio solo si appanna.

  A107000075 

 Ed in Gesù Cristo suo Figliuolo unico, Signor nostro, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque di Maria Vergine: patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, {78 [206]} morto e sepolto: discese agl'inferni, il terzo dì risuscitò da morte: salì al Cielo, ove siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.

  A107000080 

 Credo fermamente che vi è Dio, il quale premia i buoni e castiga i cattivi.

  A107000133 

 Gesù Cristo viene Egli stesso in persona ad applicare a ciascuno in particolare i meriti di quel Sangue adorabilissimo, il quale sparse per noi sul Calvario in croce.

  A107000210 

 Oh bontà grande del mio Dio! Quale cosa potevate Voi fare di più a mio riguardo? Quello, che amaramente mi rincresce, si è l'avere male corrisposto a tanta vostra bontà, offendendovi tante volte co' miei peccati.

  A107000219 

 Egli è G. C, Dio d'immensa grandezza e maestà, Dio di bontà e di misericordia infinita il quale viene ad una misera creatura, ad un povero peccatore, e viene qual Padre, Fratello, Amico e Sposo dell'anima tua; viene per esserti Medico, Maestro e Cibo.

  A107000223 

 Ah potessi avere il cuore dei Serafini e Santi del Cielo, affinchè io ardessi mai sempre d'amore pel mio Dio, il quale si degnò di eleggere la povera anima mia per sua abitazione, per sua delizia! Ah caro Gesù! quanto è mai dolce e preziosa questa vostra visita, questa vostra dimora, questa vostra unione!.

  A107000234 

 Signor mio Gesù Cristo, il quale per amor nostro state notte e giorno in questo Sacramento, tutto pieno di bontà e di amore aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a visitarvi; io credo che nell'Ostia SS. c'è il Corpo, il Sangue vostro, l'Anima vostra, e la vostra Divinità.

  A107000245 

 Onoriamo adunque costantemente questo Divin Cuore, il quale pei molti e grandi benefizi, che già ci ha fatto e ci farà, ben merita tutta la nostra più umile ed amorosa venerazione.

  A107000281 

 Ricordatevi, o Piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo, che da Voi sia stato rigettato, od abbandonato alcuno, il quale implori i vostri favori.

  A107000287 

 Tra le altre intenzioni nel recitarlo abbiate anche questa, d'implorare dal Signore, per intercessione di Maria Vergine Immacolata, la grazia che si conservi in mezzo a noi la Santa Fede, ci tenga lontani dagli errori che presentemente si vanno spandendo tra i Cristiani, e faccia si che trionfi gloriosa la S. Romana Chiesa, Maestra della vera Religione, fuori della quale non vi è salute.

  A107000293 

 Nel secondo si contempla come la Vergine Immacolata andò a visitare S. Elisabetta, e stette in casa sua tre mesi, servendola quale umile ancella.

  A107000439 

 II. O Maria fortunatissima, che quale Arca mistica del diluvio universale del mondo, sola e senza esempio foste preservata dal naufragio; deh! salvate noi da tanti vizi e peccati, che innondano le contrade del Cristianesimo.

  A107000443 

 VI. O Maria, che quale splendidissima aurora spuntaste sull'orizzonte di questa vita, senza nebbia o vapore che ne offuscasse alcun poco il limpidissimo chiarore; deh! non permettete che l'anima nostra giammai riposi nelle tenebre e nell'ombra di morte.

  A107000460 

 Più {160 [288]} tardi, per la liberazione di Vienna assediata dai Turchi nel 1683, fu eretta in Baviera una Compagnia in onore di Maria Ausiliatrice, da cui si riconosceva tanta grazia, la quale si diffuse ben presto dalla Germania nell'Italia ed altrove.

  A107000483 

 Rallegratevi, o Augustissima Regina, perchè Voi sola meritaste sedere alla destra del vostro Santissimo Figlio, il quale siede alla destra dell'Eterno Padre.

  A107000495 

 Pietosissimo Custode dell'anima mia, Voi che tanto vi umiliaste col venire dal Cielo in terra per impiegare il vostro ministero a favore di un essere sì vile quale io sono, fate che possa anch'io acquistare lo spirito di vera umiltà, e sia pienamente persuaso, che da per me non posso nulla senza il vostro aiuto e senza la grazia del mio Signore.

  A107000511 

 Considera, anima mia, come Gesù sottopose le sue spalle alla Croce, la quale era aggravata dai tuoi moltissimi ed enormi peccati.

  A107000580 

 Per conseguire questo fine importantissimo giova assai praticare il così detto Esercizio della buona morte, il quale consiste nel disporre in un giorno di ogni mese tutti i nostri affari spirituali e temporali, come se in quel dì dovessimo realmente morire.

  A107000581 

 Il modo pratico di far tale Esercizio è il seguente: - Fissare per detto Esercizio il primo giorno oppure la prima Domenica del mese; fare fin dal giorno o dalla sera precedente un qualche riflesso sulla morte, la quale forse è vicina e potrebbe anche sopraggiungere all'improvviso; pensare come si è passato il mese antecedente, e soprattutto se vi è qualche cosa che turbi la coscienza e lasci inquieta l'anima, qualora dovesse presentarsi al tribunale di Dio; e intanto al domani fare una Confessione e Comunione, come si fosse veramente al punto di morte.

  A107000604 

 O Signore onnipotente, il quale per l'amore che portate agli uomini Vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima Passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, Vi prego di volgere uno sguardo pietoso ai tormenti, che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che, partite da questa valle di pianto in grazia vostra, soffrono gli ardori di quelle fiamme per iscontare i debiti, che hanno tuttora verso della vostra divina giustizia.

  A107001933 

 D. Ci sono i Maomettani, i Protestanti, cioè i Calvinisti, i Luterani e gli Evangelisti, ed avvi la Chiesa Cattolica Romana; in quale di queste società noi possiamo con certezza trovare la vera religione?.

  A107001940 

 D. Quale è la Chiesa che presenta questi quattro caratteri della Divinità.

  A107001942 

 È Una, perchè tutti i veri Cattolici, anche sparsi per le varie parti del mondo, nei più lontani paesi della terra, professano una medesima fede, una medesima dottrina, e dipendono tutti da un solo capo, che è il Romano Pontefice, il quale a guisa di Padre amorevole ed universale regola e governa tutta la Cattolica famiglia.

  A107001945 

 La medesima Romana Chiesa si estende a tutti i tempi, perchè in tutti i tempi, in mezzo alle più sanguinose persecuzioni fu sempre conosciuta a guisa di società visibile di fedeli riuniti nella medesima fede, sotto alla condotta di un medesimo Capo, il Romano Pontefice, il quale, come Padre di una gran famiglia, guidò pel passato, e guiderà per l'avvenire tutti i buoni credenti pel sentiero della verità sino alla fine, dei secoli.

  A107001955 

 D. Quale conseguenza si deduce da quanto qui si espose?.

  A107001961 

 D. Quale e il più grande errore degli Ebrei?.

  A107001966 

 R. Maometto, il quale disseminò i suoi errori sul principio del secolo settimo dell'Era Cristiana.

  A107001978 

 R. Il fondatore, il capo invisibile di tutta la Chiesa è Gesù Cristo, il quale dopo aver deputato s. Pietro a governarla assicurò che egli l'avrebbe assistita dal cielo sino alla fine dei secoli.

  A107001987 

 D. Quale autorità diede il Salvatore a s. Pietro?.

  A107002013 

 D. Quale fu la dottrina dei Cattolici intorno a questa verità?.

  A107002018 

 R. Questa definizione venne proclamata ed approvata nel Concilio Vaticano il 18 luglio 1870 da oltre settecento vescovi presieduti dallo stesso Romano Pontefice con queste parole: « Noi definiamo che il R. Pontefice quando parla ex cathedra, ossia adempiendo l'ufficio di pastore e maestro di tutti i cristiani, per la sua suprema autorità apostolica definisce qualche dottrina della fede e dei costumi da tenersi da tutta la Chiesa, a cagione della divina assistenza a lui promessa nella persona del B. Pietro, gode della stessa infallibilità, della quale il divin Redentore volle fornire la sua Chiesa nel definire le dottrine della fede e dei costumi.

  A107002037 

 Poi permettendo ad ognuno la libera interpretazione del Vangelo, fate una orribile confusione dei sacramenti e delle altre verità di fede, ed aprite con ciò una larga via all'errore, nel quale l'uomo cade inevitabilmente, se è guidato solo dal proprio lume.

  A107002054 

 Sebbene ella sia stata in ogni tempo perseguitata dagli Ebrei, dai gentili, dagli eretici e dai cattivi Cattolici, riportò compiuto trionfo di tutti gli attacchi, conservandosi pura ed inalterabile, quale fu da Dio fondata, senza che abbia ad altri mossa la minima persecuzione.


don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html
  A108000002 

 Quale ossequio offrirete voi a Maria per ottenere le grazie accennate? Poche cose bastano.

  A108000003 

 S. Luigi Gonzaga viene proposto ad esempio d'innocenza e di virtù a tutti, ma specialmente alla gioventù, in favor della quale già impetrò moltissime grazie dal Signore.

  A108000007 

 La vivacità del suo ingegno fece credere a Ferdinando, il quale aveva indole guerriera, che suo figliuolo avrebbe avuto gusto per le armi.

  A108000008 

 Dall'età di sette anni cominciò ad avere le sue ore determinate per l'orazione; e ne era così esatto osservatore, che in una febbre quartana di diciotto mesi, la quale avevalo molto indebolito, non ommise mai l'orario stabilito.

  A108000010 

 Lo studio delle belle lettere, al quale si applicava, non diminuì punto le sue pratiche di pietà, nè indebolì il suo spirito di penitenza; non mai tanta innocenza fu congiunta con tanta austerità.

  A108000027 

 Se Luigi, principe delicato, di sanità cagionevole, puro ed innocente faceva tante penitenze, quale confusione non sarà mai per quo' giovani i quali cercano mille pretesti per fuggire ogni occasione di mortificare il loro corpo, fare qualche astinenza per amore cli quel Dio che tanto patì per noi!.

  A108000031 

 Anzi colla propria madre stava sempre cogli occhi bassi, onde diceva di non sapere quale fisonomia ella avesse.

  A108000046 

 Quale fu poi la sua tenerezza per Gesù Sacramentato! Passava più ore al giorno avanti l'altare del Sacramento.

  A108000047 

 Da quale cosa deriva mai, che noi proviamo sì poco gusto per le cose spirituali? Questo avviene dall'essere il nostro cuore poco innamorato {70 [70]} di Gesù Crocifisso, e dall'accostarci troppo di rado alla SS. Comunione o dall'accostarvici indegnamente; perchè è impossibile avvicinarsi a queste due inesauste fiamme dell'amore di Dio senza sentircene accesi e trovarne conforto e contento.

  A108000060 

 Preghiamo altresì il Signore che ci faccia conoscere in quale stato egli voglia essere servito da noi, affinché possiamo spender bene quel tempo che egli pose in nostro potere, e da cui dipende la nostra eterna salvezza.

  A108000068 

 Pensate ogni sera se doveste morire in quella notte, quale sarebbe la vostra morte.

  A108000070 

 Ora se in Cielo si tiene conto di un bicchiere d'acqua fresca dato per amor di Dio, che sarà di tanto sangue, che Luigi sparse ancor fanciullo flagellandosi più volte al giorno da rimanere gli stessi abiti suoi insanguinati? Che diremo del levarsi di notte a pregare genuflesso sul gelido terreno, agghiacciandosi al freddo? Che dei digiuni sì austeri I Che di tante invenzioni di flagelli, con cui macerò le sue carni innocenti 4 Tutto questo quale gloria avrà meritato a s. Luigi in Cielo? La sua carità verso Dio e verso del prossimo era così intensa che tutto il viver suo, dal primo uso di ragione fino alla morte, fu un continuo esercizio di amore verso Dio, e di carità verso il suo simile.

  A108000075 

 S. Luigi Gonzaga voleva nemmeno che gli vedessero nudi i piedi, perchè giudicava la purità come un limpido specchio, il quale anche ad un soffio solo si appanna.

  A108000085 

 Ed in Gesù Cristo suo Figliuolo unico, Signor nostro: il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque di Maria Vergine: pati sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morto e sepolto: discese agli inferni, il terzo dì risuscitò da morte salì al Cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.

  A108000104 

 Credo fermamente, che vi è Dio, il quale premia i buoni e castiga i cattivi.

  A108000128 

 Gesù Cristo viene egli stesso in persona ad applicare a ciascuno in particolare i meriti di quel sangue adorabilissimo, il quale sparse per noi sul Calvario in croce.

  A108000206 

 E noi con quale frequenza ci accostiamo a questo cibo celeste? Se esaminiamo i desideri di Gesù Cristo e il nostro bisogno dobbiamo comunicarci molto sovente.

  A108000208 

 Oh bontà grande del mio Dio! Quale cosa potevate voi fare di più a mio riguardo? Quello che mi rincresce grandemente, si è l'avere male corrisposto a tanta vostra bontà, offendendovi tante volte co'miei peccati.

  A108000216 

 Egli è G. C., Dio di grandezza e di maestà infinita, Dio di bontà e di misericordia, il quale viene ad una misera creatura, povero peccatore, e viene per farsi nostro padre, nostro fratello, amico e sposo dell'anima nostra; vuole farsi nostro medico, maestro e cibo.

  A108000219 

 Ah potessi avere il cuore dei serafini del cielo, affinché l'anima mia ardesse mai sempre d'amore pel mio Dio, il quale si degnò di eleggere la povera anima mia per sua abitazione, per sua delizia! Ah caro Gesù! quanto è mai dolce e preziosa questa vostra visita, questa vostra dimora, questa vostra unione.

  A108000227 

 Signor mio Gesù Cristo, il quale per amor nostro state notte e giorno in questo Sacramento, tutto pieno di bontà e di amore aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a visitarvi, io credo che nell'Ostia SS. c'è il corpo, il sangue vostro, l'anima vostra, e la vostra Divinità.

  A108000242 

 Ricordatevi, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo che da voi sia stato rigettato, od abbandonato alcuno, il quale implori i vostri favori.

  A108000253 

 la grazia che si conservi tra di noi la santa fede, ci tenga lontani dagli errori che presentemente si vanno spandendo tra i cristiani, e faccia si che trionfi gloriosa la s. Romana Chiesa, Madre e Maestra della vera fede, fuori della quale non vi è salute.

  A108000256 

 Nel secondo si contempla come la Vergine immacolata andò a visitare s. Elisabetta, e stette in casa sua tre mesi servendola quale umile ancella.

  A108000274 

 Il primo dolore fu allora quando la Beata Vergine Madre di Dio, avendo presentato l'unico suo Figlio al tempio tra le braccia del santo vecchio Simeone, le fu detto dal medesimo: Questo figlio sarà una spada che trapasserà l'anima tua, la quale cosa dinotava la passione e la morte di nostro Signore Gesù Cristo.

  A108000291 

 Rallegratevi, o augustissima Regina, perchè voi sola meritaste sedere alla destra del vostro santissimo Figlio, il quale siede alla destra dell'Eterno Padre.

  A108000300 

 Pietosissimo custode dell'anima mia, voi che tanto vi umiliaste col venire dal cielo in terra per impiegare il vostro ministero a favore di un essere sì vile quale io sono, fate che possa anch'io acquistare la spirito di vera umiltà, e sia pienamente persuaso, che da per me non posso nulla senza il vostro aiuto e senza la, grazia del mio Signore.

  A108000312 

 Considera, anima mia, come Gesù sottopose le sue spalle alla Croce, la quale era aggravata da' tuoi moltissimi ed enormi peccati.

  A108000396 

 O Signore onnipotente, il quale, per l'amore che portaste agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro presiosissimo {165 [165]} Sangue, vi prego dì volgere uno sguardo pietoso ai tormenti, che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che partite da questa valle di pianto in grazia vostra soffrono gli ardori di quelle fiamme per iscontare i debiti, che hanno tuttora verso della vostra divina giustizia.


don bosco-il giubileo.html
  A109000007 

 Contemplando colla sollecitudine e coll'affetto della Nostra Apostolica carità l'universo mondo cattolico, vi possiamo appena esprimere a parole, V. F., da quale intimo dolore siamo compresi, allora che veggiamo la cristiana e civile repubblica dappertutto in un modo miserando turbata, tormentata ed oppressa.

  A109000029 

 Dalla Bibbia apparisce chiaro quale fine abbia avuto Iddio nel comandare a Mosè l'osservanza del Giubileo.

  A109000031 

 Nel che dobbiamo ammirare la bontà di Dio, il quale, mentre comanda di occuparci delle cose che riguardano al suo divin culto, pensa egli medesimo a tutto ciò che può abbisognare pel corpo.

  A109000047 

 Tal cosa fu riferita al Papa, il quale comandò, che venisse ricercato quanto potevasi trovare a questo riguardo nelle memorie antiche; e poi fece chiamare alcuni de'più vecchi colà accorsi: tra cui un uomo che aveva centosette anni.

  A109000062 

 E chi può mai misurare l'ingiuria che la colpa fa al Sommo Iddio, e la malizia del peccato? Chi può mai penetrare i profondissimi eterni segreti, e sapere quanto la giustizia divina esiga da noi in questa vita per soddisfare i nostri debiti; oppure ci tocchi stare nel fuoco del purgatorio? Ad abbreviare il tempo che ci toccherebbe a rimanere nel purgatorio, e ad allaviare la penitenza che dovremmo fare nella vita presente, tendono i tesori delle sante Indulgenze; e queste pure servono quale un compenso per le severe penitenze canoniche che per molti anni, e talvolta per intiera la vita, come dissi, la Chiesa nei primi tempi usava d'infliggere ai peccatori pentiti.

  A109000066 

 Posciachè i meriti di Gesù Cristo essendo infiniti, sovrabbondanti quelli di Maria SS., che, concepita senza macchia, e vissuta senza peccato, nulla perciò doveva alla divina giustizia; e i Martiri, ed altri Santi avendovi co'loro patimenti in unione di quelli di Gesù Cristo soddisfatto più di quanto bisognava per proprio conto; ecco come tutte queste soddisfazioni, al cospetto di Dio, sono quale un tesoro inesauribile, che il Romano Pontefice dispensa secondo i bisogni de'fedeli cristiani.

  A109000070 

 La quale facoltà abbraccia senza dubbio un diritto di poter concedere ai fedeli cristiani tutto ciò che può contribuire al bene delle anime.

  A109000090 

 L'Indulgenza plenaria è quella, per la quale ci viene rimessa tutta la pena, di cui per i nostri peccati siamo debitori con Dio; tale appunto è quella, che il Papa concede nell'occorrenza di questo Giubileo.

  A109000092 

 Per lucrare questa come ogni altra Indulgenza, si ricerca anzitutto che uno sia in grazia di Dio, perchè colui il quale dinanzi a Dio è reo di qualche grave colpa e di pena eterna, certamente non è, nè può essere capace di ricevere la remissione della pena temporale.

  A109000092 

 Pertanto sarà ottimo consiglio a ciascun cristiano, il quale desideri di acquistare indulgenze quando e comme sono concesse, che si accosti al Sacramento della Confessione, procurando di eccitarsi ad un vero dolore, e fare un fermo proponimento di non più offendere Dio in avvenire.

  A109000095 

 Il Sommo Pontefice, Clemente VI, per eccitare i cristiani di tutto il mondo all'acquisto del Giubileo, diceva: «Gesù Cristo colla sua grazia e colla sovrabbondanza de'meriti di sua passione, lasciò alla Chiesa militante qui in terra un infinito tesoro non nascosto entro un lenzuolo, nè sotterrato in un campo, ma lo commise da dispensarsi salutevolmente ai fedeli, lo commise al beato Pietro, che porta le chiavi del cielo, ed a'suoi successori vicarii di Gesù Cristo in terra; al quale tesoro somministrano amminicolo i meriti della Beata Madre di Dio e di tutti gli eletti»

  A109000106 

 Vedrai... ma oh Dio! tutto vedrai in un momento, nel quale agli occhi {52 [530]} aprirassi la via dell'eternità: mumentum a quo peudet aeternitas.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000007 

 Con quanto rispetto e religione sia stato praticato l'anno del Giubileo, quando i tranquilli tempi della Chiesa permisero di celebrarlo con ogni solennità, lo attestano gli antichi ed i recenti monumenti della storia; imperocchè esso fu sempre riguardato come l'anno della salutare espiazione di tutto il popolo cristiano, come l'anno della redenzione e della grazia, della remissione e della indulgenza, nel quale si concorreva da tutto il mondo in quest'alma nostra città e Sede di Pietro, ed eccitati tutti i fedeli alle opere della pietà, si offerivano a salute delle anime abbondantissimi aiuti di riconciliazione e di grazia.

  A110000007 

 Riceva dunque la universa militante Chiesa di Cristo le nostre voci, colle quali intimiamo, annunciamo e promulghiamo per tutto intero il prossimo anno 9875 l'universale e massimo Giubileo, per causa ed in riguardo del quale sospendendo e dichiarando sospesa a beneplacito Nostro e di questa Sede Apostolica la indulgenza di sopra memorata, concessa in forma di Giubileo per occasione del Vaticano Concilio, apriamo in tutta la sua ampiezza quel celeste tesoro, che {12 [198]} formato dai meriti, patimenti e virtù di Cristo Signore e della di lui Vergine Madre e di tutti i Santi, venne dall'Autore della umana salute affidato alla nostra dispensazione.

  A110000008 

 Pertanto appoggiati nella misericordia di Dio e nell'autorità dei beati Apostoli di lui Pietro e Paolo, in forza di quella suprema potestà di legare e di sciogliere, che Iddio volle a noi, quantunque immeritevoli, conferita, a tutti i singoli fedeli di Cristo tanto dimoranti in questa nostr'alma città, o che saranno per venire in essa, quanto a tutti quelli esistenti fuori della detta città, in qualunque parte del mondo e che si trovano nella grazia e nell'obbedienza dell'Apostolica Sede, i quali veramente pentiti, confessati e comunicati, una volta al giorno per quindici giorni continui, o interpolati, naturali o ecclesiastici, da computarsi cioè dai primi {13 [199]} vesperi di un giorno fino all'intero vespertino crepuscolo del giorno seguente, visiteranno i primi le Basiliche dei ss. Pietro e Paolo, di san Giovanni in Laterano e di s. Maria Maggiore in Roma, e i secondi la loro Chiesa cattedrale o maggiore, e altre tre Chiese della stessa città o luogo, ovvero dei suburbii del medesimo, da designarsi dagli Ordinarii dei luoghi o dai loro Vicarii, o da altri per comandamento dei medesimi, dopo che saranno venute loro a notizia queste nostre lettere; ed ivi innalzeranno umili preghiere al Signore per la prosperità ed esaltamento della Cattolica Chiesa e di questa Sede Apostolica, per la estirpazione delle eresie, per la conversione di tutti gli erranti, per la pace ed unità di tutto il popolo Cristiano, e secondo la nostra mente, concediamo e misericordiosamente impartiamo nel Signore, che una volta nell'annuo spazio di tempo di sopra memorato possano conseguire la pienissima indulgenza dell'anno del Giubileo, e {14 [200]} piena remissione e perdono di tutti i loro peccati; quale indulgenza concediamo che possa essere applicata per modo di suffragio e valga per quelle anime che congiunte a Dio nella carità partirono di questo secolo.

  A110000014 

 Come poi in questo secolo tanti sono i mali che han bisogno di essere riparati, e i beni che abbisognano d'essere promossi, imbrandendo la spada dello spirito, che, è la parola di Dio, ponete ogni cura perchè il vostro popolo venga condotto a detestare l'immane delitto della bestemmia pel quale niente v'ha così santo, che non venga oggidì violato, e perchè conosca ed adempia i suoi doveri intorno all'osservare santamente i giorni festivi, e intorno alle leggi del digiuno e della astinenza da osservarsi secondo il prescritto della Chiesa di.

  A110000014 

 Mentre poi per l'Apostolico officio che esercitiamo, e per la sollecitudine colla quale dobbiamo abbracciare l'universo gregge di Cristo, proponiamo questa salutare opportunità di conseguire la remissione e la grazia, non possiamo astenerci dal pregare e scongiurare pel nome {23 [209]} del Signor nostro e principe di tutti i Pastori Gesù Cristo, tutti i Patriarchi, Primati, Arcivescovi, Vescovi e gli altri Ordinarii dei luoghi, i Prelati e i legittimamente esercenti, locale, ordinaria Giurisdizione in mancanza dei Vescovi e Prelati sopraddetti aventi grazia e comunione colla Sede Apostolica, affinché annuncino un tanto bene ai popoli alla loro fede commessi, e con ogni studio s'impegnino affinché i fedeli tutti, riconciliati per la penitenza con Dio, convertano in lucro ed utilità delle loro anime la grazia del Giubileo.

  A110000014 

 Pertanto sarà vostra prima cura, venerabili Fratelli, dopo implorata con pubbliche preghiere la divina clemenza a ciò essa riempia della sua luce e grazia le menti e i cuori di tutti, dirigere con opportune istruzioni ed ammonizioni la plebe cristiana, affinché percepisca il frutto del Giubileo e accuratamente intenda quale sia la forza e la natura del cristiano Giubileo per la utilità e vantaggio delle anime, {24 [210]} nel quale in maniera spirituale per la virtù di Cristo; Signore si compio no abbondantissimamente quei beni i quali l'antica legge, nuncia delle cose future, aveva introdotto presso il popolo giudaico al ritorno di ogni anno cinquantesimo; e perché sia ancora bastantemente istruita intorno la forza delle indulgenze e di tutte quelle cose che deve compiere per la fruttuosa confessione dei peccati e per ricevere santamente il Sacramento della Eucaristia.

  A110000014 

 la disciplina del Clero, e nel procurare la retta istituzione dei Chierici e con ogni maniera possibile arrecate aiuto alla circonvenuta gioventù, la quale in quanti pericoli si ritrovi e a quali gravi ruine sia soggetta, Voi certamente non ignorata.

  A110000037 

 - Prima di tutto avrei bisogno, che ella mi dicesse in modo facile e chiaro, che cosa voglia dire la parola Giubileo e quale senso diano i cattolici alla medesima, perchè quando sgraziatamente era protestante ne udiva dire di tutti i generi contro al Giubileo e contro alle Indulgenze.

  A110000038 

 - Due cose, o Giuliano, desiderate {40 [226]} da me, la spiegazione della parola Giubileo, e in quale senso da noi si prenda come pratica religiosa proposta dalla Chiesa Cattolica.

  A110000055 

 15) scrisse queste belle parole: «Beato quel popolo, il quale sa che cosa sia il Giubileo; infelici coloro, che per negligenza o per inconsiderazione lo trascurano colla speranza di pervenire ad un altro

  A110000067 

 Nel che dobbiamo ammirare la bontà di Dio, il quale, mentre comanda di occuparci delle cose che riguardano al suo divin culto, pensa egli medesimo a tutto ciò, che può abbisognarci pel corpo.

  A110000073 

 o Giuliano, voi conoscete come il Salvatore ricorda il Giubileo antico, che era tutto materiale e lo nobilita in senso morale, dicendo, che egli annunziava il vero anno della retribuzione, anno gradevole nel quale coi suoi miracoli, colla sua passione e morte avrebbe data la vera libertà ai popoli schiavi del peccato coll'abbondanza di grazie e di benedizioni, che si hanno nella cristiana religione (V. MARTINI in San Luca ).

  A110000075 

 Dalle quali parole e da altri fatti del Nuovo Testamento veniamo a conchiudere: 1° Che il Giubileo antico, il quale era tutto materiale, passò di fatto nella legge nuova tutto spirituale.

  A110000111 

 L'Indulgenza plenaria è quella, per la quale ci viene rimessa tutta la pena, di cui pei nostri peccati siamo debitori, con Dio; tale appunto è quella, che il Papa concede nell'occorrenza di questo Giubileo.

  A110000127 

 Neppure avvi alcuno il quale se ne sia potuto dispensare.

  A110000128 

 Con quale stima e venerazione dobbiamo accostarci verso di un ministro che a nome di Dio può farci tanto bene ed impedirci tanto male!.

  A110000135 

 E noi con quale frequenza ci accostiamo a questo cibo celeste? Se esaminiamo i desideri di Gesù Cristo e il nostro bisogno, dobbiamo comunicarci assai sovente.

  A110000148 

 Ritieni però ben fisso nella mente che colui il quale oggi non pensa a salvarsi, egli corre grave rischio di essere dimani coi dannati in inferno e di essere perduto per tutta la eternità.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000002 

 Dal tempo degli Apostoli fino a noi non avvi secolo, non anno, non mese, non settimana, non giorno, non ora, e possiamo dire che non avvi momento il quale non sia marcato da qualche favore da questa {3 [297]} madre pietosa ottenuto a' suoi divoti.

  A111000025 

 Al quale proposito s. Guglielmo Abate si esprime così: Maria è Madre del Capo, quindi è anche Madre delle membra, che siamo noi: Nos sumus membra Christi.

  A111000025 

 In questo fatto i santi Padri riconoscono unanimi la volontà del Divin Salvatore, il quale prima di lasciare il mondo voleva darci Maria per Madre nostra amorosa, e noi tutti costituiva suoi figli.

  A111000032 

 Ricordatevi o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo, che da Voi sia stato rigettato od abbandonato alcuno, il quale implori i vostri favori.

  A111000059 

 Il dubbio lo eccitò ad esaminar meglio la cattolica religione, la quale si mostrava ogni giorno al suo cuore vie più vera, divina, anzi la sola vera.

  A111000066 

 Si ode un funereo suono di tamburo, cessato il quale, afferrano le mammelle del condannato, le tagliano {54 [348]} di un colpo solo e gettano a terra quei brani Mentre si vanno rinnovando simili tormenti, la vittima rivolge al cielo per l' ultima volta i tuoi sguardi, indi mettendo l'anima sua nelle mani di Gesù Crocifisso, quasi fatto a brani abbassa il capo, manda l'ultimo respiro, e l'anima sen vola a Dio.

  A111000076 

 Allora gli disse il compagno: or vedi, fratello mio, quanto ti è giovato frequentare la Chiesa! Sappi che qui {59 [353]} si trova la grazia di Dio, la quale è il miglior tesoro del mondo; e come tu stesso hai provato, a chi è sollecito di Dio, Iddio è sollecito di lui.

  A111000076 

 Un giorno non potè trattenersi dall' indirizzargli queste parole: come va questo affare! io mi affatico più di te nel lavoro, e non guadagno da potermi nutrire; e tu lavorando meno provvedi a te ed alla tua famiglia? Alla quale dimanda, volendo egli santamente ingannare il compagno e fargli frequentare la Chiesa, gli risposo cosi: sappi, fratello, che io vado in certo luogo in cui trovo moneta, per la quale io sono arricchito; se tu vuoi venire con me, ogni dì ti chiamerò, e ciò che troveremo sarà mezzo mio e mezzo tuo.

  A111000118 

 Narra s. Bernardino da Siena di un principe che trovatosi al punto di morte tutto atterrito diceva: ecco io ho tante terre e tanti palazzi in questo mondo, ma se muoio in questa notte, non so quale stanza mi avrà da toccare nella eternità.

  A111000118 

 Quale? egli domandò.

  A111000136 

 Era un uomo ricco (Epulone), il quale si vestiva di porpora e di altri abiti di gran lusso.

  A111000136 

 Eravi pure un certo mendico per nome Lazzaro, il quale, sebbene coperto di piaghe si strascinava all'uscio di quel ricco e stava là giacendo e aspettando limosina.

  A111000138 

 Il proconsole rispose: dacchè le fiere non ti spaventano, temerai certamente il fuoco, nel quale ti farò bruciare vivo, se non rinunzi alla tua religione.

  A111000139 

 Eravi un signore nel regno di Francia, il quale aveva passato la sua vita nei passatempi e nelle delizie del mondo.

  A111000153 

 E noi con quale frequenza ci accostiamo a questo cibo celeste? Se esaminiamo i desiderii di Gesù Cristo e il nostro bisogno dobbiamo comunicarci assai sovente.

  A111000195 

 Non sapendosi l'ora precisa nella quale la Vergine fu annunziata, se di mattina o verso sera, i primitivi fedeli la salutavano in questi due tempi coll' Ave Maria.

  A111000206 

 Udita la Confessione amministrò il Viatico a quell'anima felicissima, la quale trasportata dall'amor di Dio, dalla compagnia di Maria e delle altre Vergini gloriose, si separò dal corpo per volare al cielo a ringraziare per tutti i secoli la sua grande benefattrice.

  A111000227 

 Per offerire voi e tutto il mese, da voi impiegato in onore di Maria, premessa il giorno antecedente la santa Confessione, vi disporrete a ricevere la santissima Comunione con singolar fervore ed apparecchio di pii pensieri ed affetti divoti, dopo la quale, fatto quel ringraziamento, che siete solito, dovete con fervore:.

  A111000234 

 Ricordatevi, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo che da voi sia stato rigettato od abbandonato alcuno, il quale implori i vostri favori.


don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html
  A112000008 

 Per ordine espresso dei genitori gli fu imposto nel Battesimo il nome del padrino, cioè Francesco, al quale volle l' Arciprete aggiunger quello del Santo occorso nel giorno della sua nascita, s. Albino.

  A112000009 

 Oh! potessi io essere consolata da te col vederti sempre in grazia di Dio! Queste e simili espressioni erano il condimento quotidiano che animava lo spirito di questo fanciullino, il quale contro ogni aspettazione cresceva robusto in età e nello stesso tempo in grazia appresso di tutti.

  A112000010 

 Il giovanetto Besucco portava grande affetto alla sua madrina, la quale sia pei piccoli regali che gli faceva, sia pei segni speciali di benevolenza che gli usava teneva come sua seconda madre.

  A112000013 

 Ma quale non fu la sua maraviglia, quantio scopri in quel coraggioso il nostro giovanetto, {14 [256]} che contento della felice riuscita dei suoi sforzi esclamò: finalmente ci sono.

  A112000013 

 Servì infatti la Messa, dopo la quale sorridendo disse al Paroco: «Questa ne vale due, ed io l' ho ascoltata con doppia attenzione, e ne sono tanto contento.

  A112000014 

 All' età d' anni cinque sapeva già perfettamente le orazioni della mattina e della sera, che recitava tutti i giorni insieme colla famiglia, il quale uso ritenne, finchè dimorò nella casa paterna.

  A112000022 

 Appena levato o solo o colla famiglia recitava le lunghe sue orazioni, quindi attendeva allo studio fino al tempo di scuola, dopo la quale con sollecitudine ritiravasi nella casa paterna per attendere ad alcuni lavori di famiglia.

  A112000025 

 Esilarato alcuni istanti il suo giovanile temperamento ritornava allo studio finchè suonasse la scuola, nella quale per.

  A112000025 

 In tutto il tempo che frequentò la scuola comunale fu sempre riguardato dai compagni quale esempio di morigeratezza e diligenza.

  A112000036 

 Faceva poi grandi maraviglie che dopo la confessione si potesse di nuovo offendere Iddio {35 [277]} al quale si è promessa fedeltà.

  A112000043 

 Il padre di Francesco per provvedere alla famiglia il necessario sostentamento prese la custodia del gregge comunale, al quale ufficio di quando in quando destinava eziandio il figliuolo specialmente nei giorni festivi, affinchè gli altri fratelli potessero almeno in qualche festa intervenire alle funzioni parochiali.

  A112000062 

 Nei famigliari discorsi, in cui il suo Paroco compiacevasi di trattenersi con esso, usciva spesse volte ad interpellarlo, se avrebbe ancora ritardato molto quel giorno da lui cotanto desiderato, nel quale potesse anch' egli accostarsi alla s. comunione.

  A112000065 

 Nella sua semplicità richiedeva sovente il paroco ed i suoi parenti, che lo aiutassero a tanta azione, e diceva: Quando mi accosterò alla SS. Comunione, mi figurerò di ricevere Gesù Sacramentato dalle mani di Maria SS. alla quale ora mi sento maggior propensione a raccomandarmi.

  A112000077 

 Quindi raccomandavasi ora alla madre, al fratello, alle sorelle, ora al Paroco, e ad altre persone, affinchè procurassero colle loro osservazioni d' ottenere il consenso del padre, il quale per altro desiderava internamente di appagare le giuste brame del figlio.

  A112000079 

 «Colle lagrime agli occhi il vidi per l' ultima volta, dice il paroco, a rimirare il confessionale e gli altari, chi sa con quale presentimento.

  A112000082 

 Il suo Padrino lo salutò con queste ultime parole: Oh! sì, vanne, amabilissimo Francesco, che quel Dio, il quale in una maniera maravigliosa ti toglie ora ai nostri terreni sguardi, il fa per chiamarti in quell' Oratorio medesimo, in cui potrai santificare l' anima tua, emulando le virtù, che già condussero al bel Paradiso i fortunati giovani Savio Domenico e Michele Magone, alla cui vita e morte preziosa attingesti negli ultimi mesi di tua dimora {81 [323]} fra noi quell' ardente desiderio, che ti condusse nel provvidenziale Oratorio di s. Francesco di Sales.

  A112000085 

 Che ne dici, o Francesco, dicevagli pieno di maraviglia? Non ti sembra proprio di essere in paradiso? Al che Francesco sorridendo rispose: Tutte queste cose a me poco importano, che di nulla sarà contento il mio cuore, finchè non sarò {83 [325]} ricevuto in quel benedetto Oratorio, al quale fui inviato.

  A112000098 

 - Con quale intenzione tu vorresti continuare gli studi e non intraprendere un mestiere?.

  A112000110 

 È questo il grande programma, il quale {90 [332]} praticando, tu potrai vivere felice, e far molto bene all' anima tua.

  A112000160 

 Ma quale non era la mia sorpresa, quando mi accorgeva aver urtato nel divoto Besucco, che in un nascondiglio dietro, ma vicino all' altare in mezzo alle tenebre della notte pregava l' amato Gesù a favorirlo de' celesti lumi per conoscere le verità, farsi ognor più buono, farsi Santo? Serviva eziandio molto volentieri la s. Messa.

  A112000173 

 Alla vigilia di tutti i Santi dimandò come speciale favore di poter digiunare a pane ed acqua, il quale digiuno gli fu cangiato nella sola astinenza della colezione.

  A112000217 

 Adesso conosco quale grande benefizio mi abbia fatto mandandomi in questo Oratorio.

  A112000217 

 Ella può immaginarsi quale grande consolazione io abbia {136 [378]} provato.

  A112000339 

 Infatti la mattina seguente tutto il paese fu derubato e l' unica stanza rispettata in Argentera fu quella, in cui la predetta donna nascosto avea il benedetto Crocifisso, il quale a tempo opportuno fu restituito al suo posto.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000014 

 XVI.) Con queste parole Gesù Cristo {11 [11]} promise di dare a Pietro la Suprema Autorità, la quale poi gli conferì difatto dopo la sua risurrezione.

  A113000015 

 Gesù difatto mostrò di considerarlo già quale suo Vicario col fatto seguente.

  A113000016 

 Como lo vide il Salvatore, al quale ogni cosa era manifesta, lo chiamò a sè {12 [12]} e gli disse: Dimmi, o Pietro, chi sono quelli, che pagano il tributo? Sono i figliuoli del re, oppure gli estranei alla famiglia reale? Pietro rispose: Sono gli estranei.

  A113000025 

 Cominciando dal secolo quarto fino all' undecimo non solo il popolo, ma gli Imperatori pretesero d' ingerirsi nella elezione, e quindi o per concessione della Chiesa, o per violenza, il principe secolare dava o da vicino o da lontano il suo voto, il quale per ordinario consisteva nella conferma della elezione già fatta dai Romani.

  A113000025 

 Il rimedio fu trovato e somministrato dal Papa Alessandro III, il quale nell' anno 1179 nel Concilio Lateranese III stabili che gli elettori del Papa potessero essere solamente i Cardinali.

  A113000025 

 Questo diritto di elettori era tuttora riserbato indistintamente a tutto il Clero di Roma, il quale essendo molto numeroso, e fra i suoi membri non andandosi sovente d' accordo nella persona da eleggersi, succedevano ancora spesso disordini perniciosi alla Chiesa.

  A113000025 

 Stabili parimenti che nel caso non si {21 [21]} andasse d' accordo fra di essi sulla persona da eleggersi, fosse riconosciuto per legittimo Pontefice quegli il quale avesse riportato i due terzi dei voti.

  A113000032 

 Intanto si domanda al novello Eletto quale nome voglia prendere e lo si veste degli abiti Pontificali.

  A113000032 

 Per lo più accade che quel Cardinale, il quale nella prima votazione riportò maggior numero di voti, sebbene non sufficienti, alla seconda votazione rimanga vincitore, quantunque alle volte succeda al contrario.

  A113000032 

 Tre Cardinali sono incaricati a fare lo scrutinio, ossia 1' esame delle schede, onde conoscere su quale dei Cardinali presenti od assenti sia caduta {28 [28]} la elezione.

  A113000039 

 Esse possono eziandio significare 1' una l' amor verso Dio, l' altra l' amor verso gli uomini, del quale deve essere acceso il cuore dei Prelati.

  A113000039 

 L' altezza della medesima significa che colui, il quale la porta, deve sopravanzare tutti i suoi sudditi nella scienza e nella bontà della vita.

  A113000042 

 Il Pallio è proprio solamente del Papa, che è il Pastore dei pastori, al quale è affidata la cura universale di tutto il gregge di Gesù Cristo.

  A113000042 

 Quando essi muoiono {35 [35]} sono sepolti col Pallio, il quale perciò non si trasmette al successore, che un nuovo ne riceve da Roma.

  A113000045 

 I Papi lo adoperano a fine di mantenere viva l' idea, che era un pescatore quegli, a cui Gesù Cristo diede la supremazia sututtala Chiesa, e del quale essi sono i legittimi successori.

  A113000046 

 - Il Pastorale è un bastone d' oro o di argento ricurvo nella sommità, il quale in segno di autorità si porta dai Vescovi nelle sacre finizioni, nell' impartire la solenne benedizione e simili.

  A113000051 

 Essa è preziosissima, e mostra di essere stata una sedia curule, quale adoperavano i primi magistrati del Romano Impero.

  A113000053 

 È in questo senso che s. Cipriano chiamava la Cattedra Romana la prima Chiesa del mondo, alla quale tutte le altre devono stare soggette ed ubbidire.

  A113000057 

 Egli è portato in Sedia gestatoria nell' occasione di sacre funzioni quando è vestito dei sacri paramenti, coi quali, perchè molto pesanti, non potrebbe senza grande fatica condursi a piedi per la gran calca dell' affollato popolo, il quale inoltre non potrebbe quasi vederlo nell' atto che passando lo benedice.

  A113000057 

 La prima ragione si è, perchè portato in alto venga così a significarci la suprema sua altezza sopra tutti i fedeli quale Vicario di Gesù Cristo, e perchè possa essere più libero nel benedire il religioso popolo che corre a vederlo, specialmente nei giorni di solennità.

  A113000084 

 Una commissione composta dei {54 [54]} Cardinali Pecci, Simeoni, Sacconi, Borromeo, Di Pietro e assistita dagli architetti Vespignani e Martinucci, fu destinata ad esaminare quale parte di quei grandiosi edifizi potesse in pochissimo tempo accomodarsi per accogliere ed ospitare quei numerosi personaggi per un tempo indeterminato.

  A113000125 

 Il Cardinal Decano richieselo ancora: Quomodo vis vocari? Come vuoi essere chiamato? Ed il Santo Padre rispose volersi chiamare Leone XIII, in memoria del duodecimo Leone pel quale aveva sempre provato venerazione altissima.

  A113000136 

 Qui Monsignor Lasagni annunziava ufficialmente, essere stato il Sommo Pontefice eletto nella persona dell' Em. mo Card. Gioachino Pecci, e l' eletto avere accettata l' altissima dignità, assumendo il nome di Leone XIII. Aggiungeva di più che Sua Santità, per ragioni di convenienza, aveva ordinato si mantenesse la clausura fino alle ore 4 pomeridiane; alla quale ora si sarebbe, colle richieste formalità, aperta la principale porta del Conclave, per dare accesso a Monsig.

  A113000161 

 Quindi l' Em. mo Mertel, primo Diacono, presente alla ceremonia colla Ferola in mano, si alzava, ed allora, dopo cantato il Procedamus in pace, si riformava il corteggio e moveva nello stesso ordine col quale era venuto, aggiungendosi ad esso, dopo la Croce, gli Avvocati Concistoriali e, prima dei Cardinali, il Principe Ruspoli, maestro del Sagro Ospizio, e gli Abati mitrati.

  A113000162 

 E qui ci è grato ricordare che la Sedia gestatoria sulla quale era portato il Sommo Pontefice è quella che fu donata dai Cattolici Napolitani al compianto e venerato Pio IX.

  A113000165 

 Terminata l' adorazione, Sua Santità usciva dalla Cappella e risaliva sulla Sedia gestatoria; ma prima di inoltrarsi, un chierico di Camera recò sopra una aurea canna un manipolo di stoppa e la consegnò ad un Maestro delle Ceremonie, il quale, piegato il ginocchio al suolo, e protendendo {83 [83]} il braccio colla canna, ne bruciò la stoppa innanzi al Pontefice, pronunciando in tono grave e solenne le memorande parole: Pater Sancte, sic transit gloria mundi.

  A113000166 

 Lo stesso atto è ripetuto all' ingresso della Cappella Sistina, e finalmente una terza volta dentro la Cappella prima di varcare il recinto entro il quale hanno posto gli Eminentissimi Cardinali.

  A113000184 

 "Alla quale divina disposizione ci è grato vedere come corrispose subito il generale sentimento, e come accorrono tutti a venerare la Sacra Persona Vostra, nel modo istesso che tutte le tribù d' Israello si prostrarono sollecite in Hebron innanzi al novello Pastore loro accordato da Dio: sicchè anche Noi ci affrettiamo, in questo giorno solenne della Vostra Coronazione, come i Seniori del popolo eletto, a ripetervi in pegno di affetto e di obbedienza le parole ricordate dalle sacre pagine: Ecce Nos os tuum et caro tua erimus.

  A113000188 

 "Il peso delle Somme Chiavi, già per se stesso formidabile, che ci viene imposto sugli omeri, si rende anche più diffìcile riguardando la Nostra pochezza, la quale ne resta sopraffatta.

  A113000190 

 "E giacchè Ella, signor Cardinale Ci ha voluto nominare Davidde, Ci corrono spontanee alla mente le parole dello stesso Santo Re il quale diceva: Quis ego sum, Domine Deus, quia adduxisti me hucusque?.

  A113000192 

 "Ci consola la concordia e l' affetto di tutti i membri a Noi carissimi del Sacro Collegio, e la certezza della loro valida cooperazione nell' adempimento del diffìcile Ministero, al {93 [93]} quale coi loro voti ci hanno chiamato.

  A113000193 

 "Ci conforta sopratutto la fiducia nel pietosissimo Iddio, il quale volle innalzarci fino a tanta altezza; la cui assistenza non cesseremo mai d' implorare con tutto il fervore del nostro cuore, e desiderando che da tutti venga implorata, memori di ciò che dice 1' Apostolo: Sufficientia nostra ex Deo est.

  A113000208 

 Gliene erano forte stimolo non solo 1'esempio dei condiscepoli, e la rara perizia dei maestri, ma il pensiero del ministero al quale aspirava, ben sapendo che la gloria di Dio, 1'onor della Chiesa {103 [103]} e la salvezza delle anime esigono che i sacerdoti siano non solamente virtuosi, ma forniti della scienza necessaria all'uopo.

  A113000208 

 Nei registri di detto Collegio, dove a sua lode si prese nota di così splendido trionfo, si leggono queste parole: Nella quale disputazione il giovane Vincenzo Pecci diede tale prova del suo ingegno da potersi argomentare a quale altezza egli sarebbe giunto.

  A113000218 

 Segno ben chiaro della saggia amministrazione di Monsignor Pecci, il quale otteneva sì ambito risultato non tanto col rigore della giustizia, quanto col ben educare e moralizzare il popolo, usando i mezzi che la Religione ha in pronto, e che suggerisce all'uopo.

  A113000221 

 Nè meno intenso fu l'amore che egli nutrì sempre verso del Belgio; anzi vi si affezionò cotanto, che ritornato in Italia fece del suo palazzo 1'asilo di ogni suo cittadino che vi si fosse presentato; e nel tempo delle vacanze vi accoglieva spesso gli alunni del Collegio Belga di Roma, nel quale egli pure soleva alloggiare quando pei negozi della Chiesa doveva trasferirsi nella metropoli del cristianesimo.

  A113000228 

 A questo fine instituì per essi un'Accademia sotto il nome di San Tommaso d'Aquino, nella quale a tempi determinati si discutevano tesi teologiche, presiedendo egli stesso le tornate e dando ogni volta salutari avvisi.

  A113000234 

 Quindi dopo la morte del Cardinale Deangelis conferendo la stessa dignità all'Eminentissimo Pecci, Pio IX manifestava nella stessa guisa in quale stima lo avesse, e come lo riputasse adorno di tutte quelle virtù, che si richiedono nel Capo della Chiesa Cattolica.

  A113000235 

 L'Eminentissimo Cardinale Donnet, arcivescovo di Bordeaux, ritornato da Roma ascese il pergamo, e pronunciò una commovente Allocuzione che leggiamo nella Semaine Catholique de Toulose, dalla quale togliamo questo bellissimo episodio dell'elezione del S. Padre, felicemente regnante, Leone XIII:.

  A113000238 

 Andò a trovare uno dei membri più venerandi del Sacro Collegio, nel quale aveva tutta la sua confidenza, e gli disse prima dell'apertura dello scrutinio: "Non posso tenermi; provo il bisogno di parlare al Sacro Collegio; temo che commetta un errore; mi si fece la riputazione di un Dottore, si crede che sia un dotto, e non lo sono: si suppone che io abbia le doti necessarie per essere Papa e non le ho; ecco quanto vorrei dire ai Cardinali.

  A113000238 

 " {135 [135]} Alla sua volta il Cardinale Bonnechose, Arcivescovo di Rouen, parlando nella sua Metropolitana, disse le seguenti parole, che ci sono riferite dalla Semaine Religieuse di quella città: "Il Cardinale Pecci, sul quale nella vigilia erasi concentrato il maggior numero dei voti, era in quella mattina di Mercoledì pallido e addolorato.

  A113000242 

 Così l'immortale Pio IX, il quale ci presenta, quasi tenendolo per mano, il suo Successore Leone XIII, e ci dice; Ubbidite a lui come ubbidiste a me; veneratelo, amatelo con quella riverenza e con queir affetto, onde le' vostre anime furono e saranno a me legate per sempre in Dio

  A113000257 

 Fu per vari anni tesoriere della Camera apostolica, quindi ministro delle finanze nei primi anni del Pontificato di Pio Nono, il quale lo incarico {156 [156]} di una missione presso l'imperatore Ferdinando di Austria, a fine d'impedire un ulteriore spargimento di sangue, colla volontaria cessione della Lombardia.

  A113000263 

 " Era una consolazione per lui di moltiplicare i luoghi di adorazione, e quando poteva piantare una croce, non importa su quale fabbrica, era sicuro di farne o tardi o tosto una chiesa od una cappella.

  A113000265 

 Arcivescovo di Ancona, è vero angelo di quella diocesi, nella quale visse santamente in mezzo al suo popolo.

  A113000267 

 L'anno 1829 si trasferì a Roma, dove diresse con somma lode gli Annali delle scienze religiose, dotta effemeride, nella quale ebbe agio a mostrare la vastissima sua erudizione.

  A113000267 

 Lo zelo, le fatiche del rinomatissimo Nunzio furono apprezzate dall'immortale Pontefice, il quale lo rimeritò colla Sacra Porpora, che gli conferì nel Concistoro del 16 marzo 1863, creandolo Cardinale del titolo presbiteriale della Chiesa dei Ss. Quattro Coronati.

  A113000268 

 Dopo aver pubblicato una sua Storia di San Legero, fu nominato professore di archeologia e scienze orientali in Solesme, ove ebbe molti onori per la pubblicazione del suo Spicilegium Solesmense, stampato a Parigi in cinque magnifici volumi dal Didot (1852-1860), opera che fu altamente commendata dal {171 [171]} Papa Pio Nono, il quale invitò il Pitra a percorrere l'Europa, per raccogliere gli elementi di un lavoro di lunga lena, che pubblicò sotto il nome di Iuris Ecclesiastici Graecorum historia et monumenta.

  A113000269 

 A Parigi, a Cambrai, a Roma riscosse applausi, e meritò che il Santo Padre Pio IX, il quale sapeva apprezzare gli eletti ingegni, lo destinasse, il 17 gennaio del 1848, al governo della diocesi di Carcassona.

  A113000269 

 Fu traslato il 23 marzo 1855 alla diocesi di Evreux, la quale aveva bisogno di un uomo pratico e prudente, che ne sedasse le discordie e ne assestasse gli affari, e questa missione egli compiè con tale spirito di carità e di giustizia che fu promosso il 18 marzo 1858 all'Arcivescovato di Rouen, che regge da vent'anni.

  A113000271 

 Nel quale uffizio si mostrò sempre pio, modesto, ottimo ecclesiastico.

  A113000272 

 Il 13 marzo 1868 lo stesso Pio IX volendone rimeritare le grandi virtù sacerdotali, e dare un contrassegno della sua stima ed affetto verso Napoleone III, il quale aveva spedito una sua divisione per difendere Roma nell'ottobre del 1867, lo creò Cardinale del titolo di Santa Pudenziana.

  A113000273 

 Addì 14 settembre 1810 sortiva i natali in Fano, nelle Marche, Innocenzo Ferrieri, il quale per la sua dottrina e per la sua pietà, dovea presto sollevarsi a grandi uffizi nella Chiesa.

  A113000281 

 Le belle sue doti non isfuggirono all'occhio vigilante di Pio IX, il quale, nel 1856, addì 19 giugno, preconizzavalo Arcivescovo di Tessalonica e lo spediva Nunzio a Firenze e poi a Madrid, dove avea già dimorato alcuni anni prima, prendendo attivissima parte alla compilazione del Concordato del 1851, nel quale stabilironsi accordi importantissimi tra le due podestà, nella Spagna.

  A113000285 

 Tommaso Maria Martinelli nacque in Lucca addì 3 febbraio 1827, e di sedici anni si ascrisse all'Ordine eremitano di Sant'Agostino, nel quale si mostrò sempre modello di bontà, disciplina e scienza per modo che fu preposto ad allevare nella pietà e nella dottrina i novizi.

  A113000286 

 Roggero Antici-Mattei, che Pio Nono fregiava della sacra porpora, riserbandolo in petto nel Concistoro del 17 marzo 1875, e pubblicandolo in quello del 17 settembre dello stesso anno, è un piissimo Prelato, appartenente alla nobile famiglia Antici di Recanati ed alla nobilissima dei Mattei di Roma, la quale spesso godette di segnalatissime onorificenze per grazia dei Romani Pontefici, e tra le altre dell'antico privilegio di custodire i punti in tempo di Conclave.

  A113000291 

 Non vi ha, si può dire, una questione di qualche importanza, la quale rifletta la Chiesa nelle sue presenti relazioni colla società, che non abbia formato per questo dottissimo apologista cattolico oggetto di seriissimi studi e dotte esposizioni.

  A113000292 

 Entrato nella Congregazione del SS. Redentore, per due anni fu maestro di teologia nella casa di Witten presso Acquisgrana, e quindi si diede alla predicazione, nella quale riportò veri trionfi.

  A113000293 

 Uno degli ultimi suoi scritti fu una lettera intorno al liberalismo, nella quale vengono valorosamente confutati molti pregiudizi e molti errori, con cui si vuole giustificare questo sistema, non meno dannoso agli interessi religiosi che civili.

  A113000294 

 Il quale lo nominò il 18 settembre 1875 Cardinale di Santa Chiesa, conferendogli il titolo di Santa Maria della Vittoria, ed ascrivendolo alle Congregazioni del Concilio, dei Vescovi e Regolari, dell'Indice e delle Indulgenze e sacre reliquie.

  A113000294 

 La notizia di sua morte tornò dolorosissima, in ispecie per la Brettagna, imperocchè quei cattolici nel Cardinale Arcivescovo di Rennes ammiravano un Principe della Chiesa, il quale faceva rivivere gli esempi e le virtù dei primi Vescovi cristiani.

  A113000297 

 Egli fu relatore al Concilio della Costituzione sull'infallibilità del Papa, e il suo lavoro produsse un effetto straordinario per la chiarezza veramente ammirabile colla quale espose la dottrina cattolica.

  A113000297 

 Ma i lavori ed i discorsi di monsignor D'Avanzo in occasione del Concilio ecumenico, nel quale fu membro della Commissione dommatica, valsero a porre in maggior luce il suo profondo ingegno e la sua vasta erudizione.

  A113000299 

 Degna di osservazione è poi la polemica, colla quale combatte gli avversari.

  A113000304 

 Da diciotto anni esercitava le funzioni di vicerettore del Seminario di Lugo allorchè il 29 giugno 1854 fu chiamato a reggere la diocesi di Badajoz, dalla quale cinque anni dopo venne trasferito all'Arcivescovato di Saragozza.

  A113000308 

 - In occasione della sua promozione dicono che si domandò al Santo Padre perchè favorisse così visibilmente la nazione inglese, la quale annoverava tre sudditi della regina Vittoria fra i Cardinali.

  A113000311 

 Finalmente nella creazione di Cardinali fatta dal Santo Padre Pio IX il 12 marzo 1877, vi fu compreso anche monsignor Paya y Rico, il quale ricevette il titolo dei Santi Quirico e Giulitta, e venne ascritto alle Sacre Congregazioni dei Vescovi e Regolari, di Propaganda, dell' Indice e degli affari ecclesiastici straordinari.

  A113000311 

 Fino dal 25 giugno 1859 monsig. Paya y Rico indirizzava una lettera al S. Padre, nella quale metteva a sua disposizione se stesso nonchè ogni cosa sua, cum omnibus quae ad me quomodocumque pertinent.

  A113000311 

 Pubblicava in seguito il 2 gennaio 1860 una dotta Pastorale, nella quale sapientemente confutava 1' opuscolo francese: Il Papa e il Congresso, e ne dimostrava l'ipocrisia e l'iniquità.

  A113000316 

 Si recò a Roma in occasione della festa per la canonizzazione dei martiri giapponesi, e vi sottoscrisse il celebre indirizzo che i Vescovi colà congregati presentarono al Santo Padre, nel quale era in così splendida guisa reso omaggio all'infallibile suo magistero, e vi ritornò in occasione del Concilio Vaticano, facendosi ammirare per la sua devozione all' autorità del Papa.

  A113000317 

 Rimasta vedova la Chiesa di Lione per la morte di monsignor Genouilhac, il Governo francese, al quale toccava proporre la nomina del successore, presentò alla Santa Sede il Vescovo di St-Diè.

  A113000320 

 Allorchè venne nominato Vescovo di Trento monsignor Benedetto di Riceabona, il quale aveva surrogato sulla Cattedra di S. Zenone monsignor Trevisanato, promosso all'arcivescovato di lidine e poco dopo traslato alla chiesa pa {234 [234]} triarcale di Venezia e fatto Cardinale, l'imperatore Francesco Giuseppe propose alla Santa Sede, in virtù dei privilegi che gli conservava il Concordato del 1855, per Vescovo di Verona il Canossa, il quale non ne voleva assolutamente sapere, e solo si ridusse ad accettare la mitra, allorchè la Santità di Pio IX glie ne fece solenne ingiunzione.

  A113000320 

 Restituitosi in Verona, le sue virtù non tardarono a risplendere di bella luce, e venne eletto canonico della Cattedrale, carica che accettò per espresso comando di Gregorio XVI. Non vi fu opera di carità, alla quale il canonico di Canossa non porgesse volentieri la mano, non istituzione che o colla parola o con generose limosine o coll'autorità del suo nome non favorisse.

  A113000321 

 Non è da questo luogo enumerare tutte le opere di zelo che segnalarono il governo episcopale del Vescovo di Verona, il quale può dirsi abbia fatto sue le parole dello Spirito Santo, fortiter et suaviter, nel governo della propria diocesi.

  A113000323 

 La sua nomina a membro del Sacro Collegio fu festeggiata in Verona da ogni ordine di cittadini, concordi nell'ammirare le tante virtù del venerando loro Pastore, il quale è il secondo Veronese che sia stato contemporaneamente Vescovo della propria patria e Cardinale di Santa Chiesa, il suo predecessore in questa duplice dignità essendo stato Adelardo da Lendinara, creato Cardinale dello stesso titolo di S. Marcello da Lucio III, legato apostolico in Oriente, Vescovo di Verona dal 1188 al 1224, e morto nel 1225.

  A113000328 

 La promozione al Cardinalato fece brillare di più bella luce le virtù pastorali del Vescovo di Viterbo, il quale nel silenzio e nella preghiera attende incessantemente a promuovere la gloria di Dio, il suo culto, la salute delle anime, e a tutelare con tranquilla fermezza i diritti della Chiesa contro i suoi avversari.

  A113000330 

 In quelle provincie, malgrado gli sforzi del panslavismo, regna {239 [239]} intemerato l'affetto alla Sede Romana, la quale può vantarsi di avere in quei cattolici il baluardo della cristianità presso all'Oriente da incivilire.

  A113000336 

 È il più giovane dei Cardinali di Santa Chiesa e conta appena nove lustri, essendo nato il 13 agosto 1833 in Mantova da Antonio Parocchi e da Ginevra Soresina, la quale ebbe la consolazione di vederlo Vescovo, e morì non è gran tempo in Pavia.

  A113000338 

 E Pio Nono vi mandò Vescovo, addì 27 settembre 1871, monsignor Lucido M. Parocchi, il quale, ricevuta in Roma la consacrazione episcopale, si recò subito nella sua diocesi.

  A113000341 

 Le virtù sacerdotali del canonico Vincenzo Moretti furono apprezzate dal Santo Padre Pio IX, il quale, volendo dare a Comacchio un nuovo Vescovo, ve lo preconizzò nel Concistoro del 17 dicembre 1855.

  A113000343 

 Sicchè si può {248 [248]} dire che il Borromeo fra i romani Porporati viventi sia per avventura insieme col cardinale Pacca, colui il quale per maggiore spazio di tempo abbia avvicinato il grande Pontefice, che si gloriosamente governò la Chiesa.

  A113000345 

 In questo momento non avvi opera cattolica, la quale in Roma o fuori non sia sicura di trovare nell'eminentissimo Borromeo il più caldo e zelante fautore.


don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html
  A114000001 

 L'eroismo cristiano in questa ultima persecuzione andò tant'oltre, che il martirio non era più considerato quale oggetto di affanno, ma piuttosto di giubilo e di piacere.

  A114000002 

 Ora quale fu mai la cagione per cui uomini di tanto diverse condizioni andavano a gara per sacrificare la propria vita? Chi mai potè infondere tanto coraggio nel loro cuore? La risposta ce la dà chiaramente la storia degli stessi martiri: la sola cagione del martirio era il confessare in vista delle più gravi minacce, e dei più gravi supplizi che la vera religione era quella di Gesù Cristo e che Gesù Cristo era vero figliuolo di Dio fatto uomo.

  A114000009 

 Questa legge ecclesiastica fu sempre nei tempi posteriori osservata nella Chiesa, la quale non ricorse mai ai giudici civili nelle questioni religiose {11 [373]} o riguardanti ai sacri ministri.

  A114000014 

 Noi daremo breve spiegazione di ciascuno affinchè i fedeli capiscano quali prove e quale santità richieggansi in coloro che desiderano di salire al Sacerdozio.

  A114000047 

 La prima cui toccò questa bella sorte fu Zoe moglie di Nicostrato, la quale per opera di s. Sebastiano aveva acquistato l'uso della favella.

  A114000091 

 Ciò che diciamo noi sono tutte cose buone, ma siccome è un affare che riguarda interamente alla fanciulla, così noi dobbiamo intendere quale sia la volontà di lei.

  A114000124 

 A quella vista fu sorpreso da un gran tremito {71 [433]} e quasi fuori di se prede a parlare così: Caro Claudio e fratello carissimo, perchè ti sei così abbassato a fare quello che fai? Claudio alzò gli occhi e dandogli uno sguardo amorevole disse: Se tu volessi ascoltare, io ti racconterei per quale cagione mi trovo in questo stato.

  A114000125 

 Massimo vie più commosso lo abbraccia e lo alza in piedi e gli dice: Si raccontami quale cosa ha cagionato un simile malore al tuo corpo.

  A114000134 

 Dopo si pose a pregare così: Signor Iddio Padre del S. N. Gesù Cristo, il quale per salvare tutti gli uomini mandasti dal cielo in terra il Signor Nostro Gesù Cristo per così liberarci dalle tenebre del peccato, dà a cotesti tuoi servi la fermezza nella fede, perchè tu sei potente e regni nei secoli de' secoli.

  A114000143 

 Quale è questa vita eterna?.

  A114000163 

 Gabinio e Susanna furono trattenuti in prigione quarantacinque giorni, senza che sapessero quale sorte fosse loro riservata.

  A114000170 

 Dopo molte altre prove Macedonio scorgendo inutile ogni sforzo riferi tutto all'imperatore, il quale vedendo tante fatiche coronate da un esito così infelice comandò che Susanna nella medesima sua casa fosse punita di spada.

  A114000200 

 Noi Variano ed Artemio fratelli abbiamo fedelmente scritto le gloriose gesta de' beati Grisanto e Daria, e ne abbiamo mandate molte copie in verse città, acciocchè in ogni parte del mondo si sappia come questi due Santi abbiano ricevuto il premio del loro martirio dal Signore, al quale si dia onore e gloria per tutti i secoli.

  A114000204 

 Secondo il loro disegno, i Santi fratelli si resero così celebri nella cognizione della natura e della medicina, che in quei paesi non vi era infermo il quale ricorrendo ad essi non ricuperasse la sanità.

  A114000214 

 Laonde nel giorno seguente ordinò di accendere un gran fuoco di sarmenti nel quale feceli gettare.

  A114000217 

 Due poveri coniugi operai di Parigi erano in letto, la moglie già da lungo tempo per non sappiamo quale infermità, e il marito da un giorno a motivo di grave caduta.

  A114000217 

 Poveri fanciulli! Per altro fra questi v'era una fanciullina, la quale andava alla scuola, ma che in quel giorno si era fermata nel povero abituro per dare da bere ai due infermi.


don bosco-il pontificato di s. dionigi.html
  A115000002 

 Forse da alcuni di voi non si capirà chiaramente quale fosse la vita solitaria praticata dagli antichi cristiani, perciò non vi dispiacerà che io mi trattenga alquanto per darvene un cenno.

  A115000025 

 Gli astanti piangevano a queste parole, ma egli continuò: Dovreste rallegrarvi con me e non piangere; invece di cercare d'indebolirmi {14 [266]} con pianti, dovreste farmi coraggio ed animo a tutto soffrire; voi non sapete quanto grande sia la gloria die mi attende, e quale la mia speranza; lasciatemi chiudere la mia vita temporale.

  A115000033 

 A Valeriano succedette suo figliuolo Gallieno, il quale atterrito dalla trista fine di suo padre e riconoscendo in quel fatto la mano del Signore ordino che i cristiani non fossero più perseguitati.

  A115000041 

 Colla quale asserzione venivasi a negare la divinità di Gesù Cristo.

  A115000045 

 La casa vescovile appartenga a colui, al quale i vescovi di Roma indirizzeranno le loro lettere.

  A115000048 

 Possedevano pure le chiese particolari, come apparisce dal fatto di Aureliano; perciocchè ivi si parla di una casa proprietà della chieda domus ecclesiae, la quale veniva assegnata per abitazione di colui che fosse stato eletto patriarca della città di Antiochia.

  A115000056 

 Il medesimo s. Dionigi tenne in dicembre la sacra ordinazione due volte, nella quale consacrò dodici sacerdoti, sei diaconi, sette vescovi che mandò al governo di varie diocesi.

  A115000064 

 Di ottimo cuore qual era ben presto si unì coi vincoli di una stretta amicizia a questo nuovo maestro, il quale colla sua benevolenza e tenerezza gli fece dimenticare fino la propria patria.

  A115000064 

 Gregorio vi fu mandato; ma prima di fermarvisi passò in Cesarea, dove ebbe la bella sorte di udire il famoso Origene, il quale mentre menava una vita da santo, faceva altri santi e martiri.

  A115000065 

 Caldamente poi gli raccomandava che attaccasse il suo cuore alla Sacra Scrittura ed ai suoi interpreti, come alla sola e vera fonte dalla quale si poteva attingere la verità senza mescolanza d'errore.

  A115000067 

 Gli raccomanda di nuovo lo studio delle divine scritture; aggiungendovi l'orazione, la quale, egli dice, è necessarissima per poterla intendere.

  A115000068 

 Stette cinque anni suo discepolo; con indicibile gioia del suo cuore ricevette il battesimo, che ardentemente desiderava; poscia ritornò in patria col suo fratello Atmedoro, il quale fu poi vescovo e martire.

  A115000070 

 Alla fine Fedimo arcivescovo di Amasea, il quale aveva il dono di profezia, vedendo di non poterlo raggiungere, inspirato da Dio, sebben lontano tre giorni di cammino lo elesse vescovo di Neocesarea sua patria, dove gli idolatri erano senza numero, e i cristiani soltanto diciassette.

  A115000071 

 Intese essere la Grande Madre di Dio che gli appariva col discepolo prediletto, s. Giovanni al quale Maria diceva di spiegare al vescovo i misteri della religione.

  A115000071 

 Questa maraviglia nulla ha d'incredibile nella vita di un santo, la quale non è che una serie di miracoli.

  A115000072 

 La mattina venne il sacerdote del tempio pei suoi uffizi; ma il demonio, il quale rendeva gli oracoli, gli disse che gli Dei non potevano più abitare in quel luogo dove un empio uomo vi aveva passata la notte.

  A115000076 

 Un giorno gli si presentarono due fratelli che {50 [302]} litigavano sul possesso di un lago, nel quale allora si faceva la pesca.

  A115000077 

 Giunto a quel fiume, allora che vide la furia delle onde, ravvivò la sua fede in Gesù Cristo, il quale aveva comandato ai venti ed al mare, e lo supplicò a rendere nota la stessa potenza in faccia ad un popolo ancora debole nella fede.

  A115000077 

 Sull'istante si arrestò l'inondazione, nè mai più l'acqua passò quel bastone, il quale mise le radici e divenne un albero che si vedeva ancora più d'un secolo dopo.

  A115000077 

 Un'altra volta in un modo non meno miracoloso comandò alle acque del fiume Lico, il quale ingrossando improvvisamente, principalmente in tempo d'inverno, rompeva gli argini, inondava le campagne e seco travolgeva ricolti, bestiami e fino gli abitanti.

  A115000078 

 Queste cose sarebbero per me altrettante tentazioni, dalle quali ora mi trovo liberato con questo basso mestiere, dal quale traggo con che innocentemente sostenermi la vita.».

  A115000079 

 Egli governò santamente il popolo di Comana fino alla persecuzione di Decio, nella quale ottenne la palma del martirio essendo bruciato vivo.

  A115000086 

 In ultimo abbiamo la sua epistola canonica indirizzata ad un vescovo, il quale dimandava il suo parere sui diversi gradi di penitenza, che il santo sin d'allora distingueva.

  A115000086 

 Tutti quattro tendono a dimostrare la divinità consustanziale del Figliuolo di Dio, la sua incarnazione in seno a Maria Vergine, l'unità di sua persona Dio e uomo insieme, la divina maternità della beata Vergine, la quale vien quivi chiamata più volte Theotocos o madre di Dio.


don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html
  A116000007 

 Questo pensiero deve far animo ai cattolici ad essere costanti nel professare la loro religione, fermamente persuasi che essi professano un culto esterno, visibile, quale fu praticato in tutti i tempi nella Chiesa cattolica, siccome è stato scritto nella Bibbia; ma {6 [344]} sempre uniti ai ministri di questo culto, ai semplici sacerdoti, ai paroci, ai vescovi con una credenza costantemente dipendente, diretta, insegnata dal supremo Pastore della Chiesa cattolica sommo Pontefice cui Gesù Cristo disse: pascola i miei agnelli, pascola le mie pecorelle, pasce agnos meos, pasce oves meas; Joann.

  A116000043 

 Ma quale non fu la sorpresa quando seppe che ella era tuttora sana ed allegra come prima.

  A116000077 

 «Passino le vittime trionfali a quel'luogo dove è vittima Cristo; ma sopra l'altare stia colui; il quale per tutti patì: sotto l'altare stiano coloro che colla passione di lui furono redenti.

  A116000088 

 Il male poi essendo la privazione di tutte le perfezioni deve anche essere privo della stessa esistenza, la quale è già un gran bene.

  A116000089 

 Quindi l'uomo libero di secondare quale voleva di questi due principj, che è quanto dire abbandonato a se stesso con facoltà di fare ogni cosa anche la più nefanda.

  A116000130 

 Ma le guardie del governatore sapendo quale guadagno avrebbero fatto coll'impadronirsi del nostro Santo lo cercarono e trovatolo appena il legarono e lo condussero davanti al governatore.

  A116000138 

 - Quale religione professi?.

  A116000185 

 Siccome non molto lungi di là Mosè aveva percossa una pietra donde ne era uscita acqua abbondante, così alla preghiera del servo di Dio si vide da un angolo del suo antro scaturire una fonte freschissima e limpidissima, la quale servì a dissetare il nostro santo e a provvederlo di quanto gli era necessario per la vita.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000005 

 Il nome di Albula gli si volle cangiato in quello di Tevere da un certo Tiberio o Tiberino re d'Alba Lunga, il quale nel traversarlo vi rimase annegato.

  A117000006 

 Altre materie galleggianti insieme con sabbia si fermarono colà a poco a poco, finchè indurandosi formarono un'isola, la quale andò sempre crescendo.

  A117000007 

 Per farci un'idea della figura di Roma sopra questi colli notiamo che uno di essi è quasi posto come centro, e gli altri, che gli stanno intorno facendo corona, ti rendono una figura, la quale più che ad ogni altra, si avvicina a quella d'un ferro da cavallo.

  A117000010 

 Sul Palatino Roma ebbe i suoi principj da Romolo, il quale ne determinò i confini con un solco, che egli formò intorno del colle secondo il rito etrusco.

  A117000014 

 Questo è quel monte celeberrimo sopra {9 [9]} del quale i Romani tenevano le loro pubbliche adunanze.

  A117000016 

 La salita sacra era eziandio quella per la quale il trionfatore dal foro andava al Campidoglio.

  A117000016 

 Spettacolo orrendo cui dovettero subire alcuni Imperatori stessi! La seconda scala era chiamata Clivo Capitolino, la quale terminava nel solco che suole dai moderni appellarsi Intermonzio.

  A117000021 

 In questo vedesi un altare, una colonna di granito, alla quale dicesi che venissero legati i rei, ed una sorgente d'acqua fatta scaturire da S. Pietro a fine di battezzare i Ss. Processo e Martiniano custodi della prigione.

  A117000021 

 Nei pavimento di questo vi era un altro buco pel quale venivano calati nell'inferiore.

  A117000026 

 - Ad Oriente eziandio del Palatino, ma tendente più verso settentrione, cioè verso il centro di Roma, innalzasi l'Esquilino detto anche semplicemente Esquilia, perchè varia è l'ortografia colla quale incontrasi scritto.

  A117000027 

 Ambedue hanno una configurazione che si avvicina a quella del triangolo; non sono tuttavia eguali in estensione: maggiore è quella posta di fronte al Celio, sulla quale è celebre la chiesa di S. Pietro in vinculis e di S. Martino: l'altra è minore; ivi è la basilica Liberiana o di S. Maria Maggiore.

  A117000066 

 Nel quale fatto vediamo compiuta la grande profezia di Daniele quando vide il misterioso sassolino cadere da un'alta montagna e ridurre in minuti pezzi la statua colossale.

  A117000093 

 Di poi gli vennero appressati carboni accesi, e una graticola sulla quale fu fatta arrostire ogni parte del corpo una per volta, e per rendere lungo questo orribile tormento era allontanato ad intervalli dal fuoco per essere indi a poco di bel nuovo rimesso.

  A117000136 

 S. Marcello con parole di compiacenza prese loro a parlare così: Di che paese siete voi? In che cosa io potrei ajutarvi? Quale è l' ufficio vostro in questa città?.

  A117000139 

 Al quale comando ricusando il santo di ubbidire, il governatore lo fece incatenare, e lo condannò al taglio della testa.

  A117000151 

 Il suo corpo fu tolto di notte da un sacerdote di nome Giovanni il quale in compagnia di altri sacerdoti e di altri fedeli lo portarono ad essere seppellito nel cimitero di s. Priscilla nella via Salaria tre miglia lungi da Roma.

  A117000177 

 Un compagno di s. Candido si crede che fosse s. Quirico, il quale venne anche martirizzato in Murisengo.

  A117000189 

 Li fece tradurre alla sua presenza, li sollecitò con promesse e con minacce a rinunziare alla loro fede; ma vedendoli costanti li fece ricondurre in carcere per determinare quale atroce supplizio loro si dovesse.

  A117000189 

 S. Alessandro è arestato vicino a Como in un luogo appellato il Boschetto e strascinato all' Imperatore il quale ordinò che dopo aspri tormenti {109 [109]} gli fosse mozzato il capo.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000022 

 Anticamente però l'arcidiacono aveva cura eziandio de' vasi sacri, invigilava sulla disciplina di tutti gli impiegati della Chiesa Romana, e teneva conto delle limosine de' fedeli e di tutto il tesoro del sommo Pontefice, col quale provvedeva agli orfani, alle vedove ed ai varii bisogni della Chiesa.

  A118000042 

 Il nostro Santo mosso a compassione {18 [286]} della cecità di que' soldati infelici, loro diceva: in vece di piangere la sventura di chi adora idoli vani, sordi e muti, volete venire voi stessi ad adorarli! Non sapete che questi Dei non recano alcun aiuto, nè a voi, nè a loro stessi? Deh! miei cari figliuoli, ascoltate le mie parole, io vi insegnerò quale sia il vero Dio che dovete adorare; quel solo Dio che può liberare le vostre anime dall'eterna perdizione.

  A118000058 

 Felicissimo ed Agapito si volsero al principe ed a tutti gli astanti dicendo: Miseri che siete, quale grande errore non è mai il vostro! Non vogliate disprezzare colui che vi parla a nome di Dio creatore del cielo e della terra.

  A118000096 

 Quindi s. Giustino celebrò la santa Messa in fine della quale fecero tutti la Santa comunione.

  A118000101 

 Nel portico di questa Basilica sono varii preziosi dipinti che rappresentano le azioni del nostro Santo e fra le altre il battesimo da s. Lorenzo conferito a s. Romano martire il quale si vede rappresentato ginocchioni presso al Santo levita nell'atto che lo benedice e gli versa sul capo un orciuolo d'acqua.

  A118000105 

 Nel luogo da essa occupato è tradizione che vi fosse la casa di s. Ippolito cavaliere romano, al quale, siccome abbiamo testè raccontato, fu dato in custodia s. Lorenzo; da cui fu convcrtito alla fede e {45 [313]} battezzato coll'acqua di un fonte fatto scaturire nel carcere al solo toccare la terra col dito.

  A118000123 

 Ma quale non fu la sua sorpresa quando vide intorno a sè la moglie, {56 [324]} i suoi famigli, i suoi cortigiani amici? Colmo di allegrezza si prostrò a terra e ringraziò Iddio del favore che aveva ottenuto ad intercessione del glorioso martire s. Lorenzo ( S. Pietro Dam.

  A118000124 

 Si conosca adunque, dice il santo Pontefice, quale sia la consuetudine tra di noi e si conosca {57 [325]} quale venerazione ognuno debba alle reliquie dei santi.

  A118000145 

 Ma nell'atto che il coro comincia il canto della Messa si oscura il cielo, si leva un temporale che in un istante si risolve in pioggia, la quale continua dirotta in tutto il tempo del divin sacrifizio.

  A118000146 

 Ma quale fu la loro sorpresa allorchè si accorsero che i denti del ferro non producevano alcun effetto sopra quella reliquia? Fecero un altro esperimento, portando la lima più in su, affinchè la reliquia riuscisse maggiore, ed appena il ferro fu avvicinato all'osso venerando, sull'istante {69 [337]} esso apparve tagliato, non dal ferro, ma da forza invisibile.

  A118000154 

 Egli è quivi rappresentato come in trionfo, dopo quella giornata che gli procurò tanta gloria; gloria della quale va debitore all'intercessione di s. Lorenzo martire; e col fatto invita ogni cristiano a ricorrere con fede a quel celeste benefattore, che in tante prodigiose maniere venne in aiuto ai miseri mortali.

  A118000156 

 Udir la S. Messa, che è il tesoro del Cristiano, e fare in essa, o in altro tempo mezz'ora o almeno un quarto di Meditazione (per la quale è concessa ogni mese Indulgenza Plenaria, confessati e comunicati dentro di quello).

  A118000157 

 Nel venerdì o nella festa fare la Via-Crucis, per la quale si acquistano tutte le indulgenze de' Luoghi Santi di Gerusalemme.

  A118000162 

 In Prato città di Toscana un focoso rivoluzionario entrato in un caffè, cavò fuori due pistole, dicendo: «con una voglio uccidere Pio IX, coll'altra il Parocò della Cattedrale.» Per confermare col gesto tale diabolica risoluzione, batte sul tavolino colla culatta d'una delle pistole, la quale essendo carica si sparò, e la palla andò a piantarsi nella testa di quello sciagurato.


don bosco-il sistema metrico decimale.html
  A119000018 

 Per dividere l'ultimo totale per metà si dirà: la metà di 3 è 1 col residuo di 1, il quale posto a sinistra dell'8 fa 18.

  A119000033 

 Quale prodotto dà 453 moltiplicato per 3.

  A119000057 

 Ora il 5 nel 40 sta anche otto volte, e si scriverà 8 nel quoziente, il quale {20 [20]} 8, moltiplicato pel 25, darà 200; fatta poi la sottrazione si avrà 000.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000004 

 A questo vuoto, a questa mancanza intende di provvedere la Direzione del nuovo giornale, del quale primo e principal fine si è di confermare nella fede cattolica il popolo; mostrandogliene la irrefragabile verità, la bellezza tutta celeste, ed i beni grandissimi che da essa come da inesauribile fonte procedono a favore degl'individui e dell'intera Società; ed insieme d'istruirlo, educarlo nella virtù, la quale secondoché dice l'Apostolo "è utile a tutti perché ha da Dio le promesse della vita presente e della futura".

  A122000023 

 mo cardinale Tosti, e gli ambasciatori di Francia di Spagna e di Portogallo ricevevano sulla gran porta dell'ospizio il pontefice, il quale dopo ascoltata la santa messa compariva di nuovo sulla loggia per benedire l'immenso popolo accorso.

  A122000039 

 Il ministro degli Interni sale la tribuna, e legge un discorso nel quale rende conto alla Nazione dello stato in cui trovavasi il paese all'epoca che il Ministero prese le redini del governo; della politica che ha seguito, e che vuole seguire.

  A122000042 

 Sale alla tribuna il deputato Buffa il quale ponendo ad esame la mediazione e l'intervento credette la prima inutile perché l'Inghilterra non ci è amica; il secondo difficile o pressoché impossibile perché a noi sta l'adoperarci per la libertà se vogliamo che nazioni libere vengano in nostro soccorso.

  A122000043 

 Gli succede alla Tribuna un Oratore il quale osserva che il Piemonte sarebbe solo a sostenere la guerra poiché la lega Italiana non è ancor conchiusa e disapprova l'opinione del precedente Oratore;.

  A122000044 

 L'avvocato Brofferio rivela l'importanza di prendere una determinazione immediatamente per la guerra o per la pace attese le disposizioni minacciose {297 [297]} di una nuova sollevazione in Lombardia la quale, qualora si effettuasse sotto altra bandiera (come per certo qualora il Piemonte non concorra), i destini d'Italia sarebbero gravemente compromessi, anzi perduti.

  A122000067 

 Compreso dai sentimenti della più viva gratitudine verso la Divina Provvidenza, la quale si degnò di suscitare nella persona di V. S. Ill.

  A122000085 

 E noi vorremmo che questa trentesima terza edizione ancora più della altre si diffondesse nel popolo, il quale, in mezzo a tanto pervertimento di mente e di cuore, troppo abbisogna di essere rischiarato circa i fondamenti della Chiesa, circa l'autorità e infallibilità del Sommo Pontefice, e di essere premunito contro gli errori dei protestanti.

  A122000087 

 Il nostro don Bosco, che nelle cose di grande rilievo sempre ha ricorso ai lumi del Vaticano, non tardò di sottoporre il divisamento dell'egregio signor Gazzolo al sommo giudizio di Sua Santità Pio Nono; il quale, avendo già innanzi che fosse assunto al Pontificato rivolto a quelle regioni le sue apostoliche fatiche, e più d'ogni altro conoscendone i bisogni, molto lodossi della pia impresa, e con la effusione del suo cuore paterno la benedisse.

  A122000089 

 Sua Santità degnossi di ricevere in privata udienza il capo dei novelli missionari, sacerdote teologo Giovanni Cagliero, il quale esprimeva vivi sentimenti di gratitudine pei benefìzi grandi recati alla nuova Congregazione, e facsvagli nota la grande affezione di tutti i figli di Don Bosco verso la Santità Sua, la quale, accordate le grazie e gli speciali favori richiesti, passava nell'attigua sala, ove era sspettato dal piccolo drappello dei Salesiani.

  A122000091 

 Il signor don Bosco, richiesto dal Municipio di Lanzo ad imprestare il locale del Collegio pel déjeuner ai signori ministri, non potè per urbanità rifiutarvisi, tanto più che una parte del Collegio appartiene tuttora al Municipio stesso; ma il buon sacerdote, il quale ne' varii suoi Istituti non solo istruisce, ma, come assicura l'autore dell'articolo, mantiene nove mila fanciulli, ben lungi dal fare spese in profani addobbi, in rinfreschi di vini per le Eccellenze Loro e comitiva, non fece neppure quella del vermouth ghiacciato, che il poetico giornalista chiama eccellente senza averlo assaggiato.

  A122000099 

 Monsignor Lorenzo Gastaldi, il quale li accolse con affetto paterno, li benedisse e loro donò un prezioso ricordo.

  A122000110 

 Fra tutti spiccava l'eminentissimo Cardinal Vicario, che quale cooperatore salesiano si degnò ancor egli di prendere parte, anzi di presiedere alla pia adunanza.

  A122000114 

 Negli anni addietro quest'Ospizio fu sempre considerato quale ricovero di poveri fanciulli, opera di carità in cui, secondo le vigenti leggi, i genitori o chi ne fa le veci possono far istruire i loro dipendenti, sciolti da ogni vincolo dell'autorità scolastica.

  A122000118 

 La chiesa dovrà servire di parrocchia, ed essere ad un tempo quale un monumento al grande Pontefice Pio IX di veneranda memoria.

  A122000119 

 Ciò posto, si diffonde ora la voce che il Santo Padiie abbia affidata la continuazione di questa impresa alla sollecitudine del vostro Don Giovanni Bosco, il quale colla sua attività sorprendente condusse già a fine due altre magnifiche chiese in cotesta vostra Torino.

  A122000126 

 Io desidero che martedì prossimo, 5 giugno, facciamo una splendida festa in onore di Maria Ausiliatrice, la quale da buona madre ci ha assistiti in questo viaggo, ci ha ottenuto da Dio grazie segnalate, dei favori grandi anche per voi.

  A122000130 

 A questo vuoto, a questa mancanza intende di provvedere la Direzione del nuovo giornale, del quale primo e principal fine si è di confermare nella fede cattolica il popolo; mostrandogliene la irrefragabile verità, la bellezza tutta celeste, ed i beni grandissimi che da essa come da inesauribile fonte procedono a favore degl'individui e dell'intera Società; ed insieme d'istruirlo, educarlo nella virtù, la quale secondochè dice l'Apostolo «è utile a tatti perchè ha da Dio le promesse della vita presente e della futura».

  A122000149 

 mo cardinale Tosti, e gli ambasciatori di Francia di Spagna e di Portogallo ricevevano sulla gran porta dell' ospizio il pontefice, il quale dopo ascoltala la santa messa compariva di nuovo sulla loggia per benedire l'immenso popolo accorse.

  A122000165 

 Il Ministro degli Interni sale la tribuna, e legge on discorso nel quale rende conto alla Nazione dello stato in cui trovavasi il paese all'epoca che il Ministero prese le redini del governo; della politica che ha seguilo, e che voole seguire.

  A122000169 

 Sale alla tribuna il deputato Buffa il quale ponendo ad esame la mediazione e l'intervento credette la prima inutile pefechè l'Inghilterra non ci è amica; il secondo difficile o pressoché impossibile perchè a noi sta l'adoperarci per la liberià se vogliamo che nazioni libere vengano in nostro soccorso.

  A122000170 

 Gli succede alla Tribuna un Oratore il quale osserva che il Piemonte sarebbe solo a sostenere la guerra poiché la lega Italiana non è ancor conchiusa e disapprova l'opinione del precedente Oratore.

  A122000171 

 L'avvocato Brofferio rivela l' importanza di prendere una determinazione immediatamente per la guerra o per la pace attese le disposizioni minacciose di una nuova sollevazione in Lombardia la quale, qualora sì effettuasse sotto altra bandiera (come par certo qualora il Piemonte non concorra), i deslini d'Italia sarebbero gravemente compromessi, anzi perduti.


don bosco-l-arca dell-alleanza.html
  A123000001 

 Per ottemperare ai decreti della felice Memoria di Papa Urbano VIII, protesto che a tutti i miracoli e grazie inserite in questa operetta non intendo di attribuire altra autorità che puramente umana, non volendo per nulla prevenire il giudizio della Santa Sede Apostolica, alla quale professo e mi glorio di essere figlio ubbidientissimo.

  A123000008 

 Un'elemosina in suo onore quale le nostre sostanze la permettono, è una buona confessione che ci renda sicuri dell'amicizia di Dio, e partecipi della mensa Eucaristica, ecco i mezzi coi quali supplicheremo, con certezza di essere esauditi.

  A123000021 

 Una madre la quale abbia prodigato le più tenere cure ad uno suo figliuoletto, che l'abbia educato custodendolo con premure gelose per impedire che mondo perverso non ne guastasse il {13 [103]} il candore dell'anima, che in premio della sua costanza se lo vede crescere al fianco virtuoso, sano, pieno d'affetto, che in lui quindi abbia riposta ogni speranza della sua cadente età, vede con terrore avvicinarsi l'epoca della coscrizione militare.

  A123000028 

 Aveva un figlio di dodici anni, di nome Carlo, il quale cadde infermo di male d'occhi, per cui aveva dovuto interrompere lo studio, ed ogni occupazione in cui fosse necessario l'uso regolare della vista.

  A123000055 

 Fuvvi la madre mia, la quale illuminata forse da Dio un giorno all'improvviso, rimproverommi il mio peccato.

  A123000057 

 Fui scossa dal rimorso come da un fulmine, temei di non essermi ben confessata per l'addietro; parvemi di veder l'inferno spalancato sotto i miei piedi se continuava in una colpa, dalla quale sembravami esser cosa impossibile distaccarmi.

  A123000061 

 La bambina fu restituita subito in salute, della quale fino ad ora godè, e gode perfettamente con grande nostra consolazione.

  A123000067 

 Quale fu la causa che mi riebbe quasi da morte a vita? Un riscontro avuto dal Rettore del santuario, annunziavano come la messa fosse stata celebrata all'Altare di Maria Ausiliatrice, il giorno 23.

  A123000082 

 Ma questo stato è infinitamente più preferibile a quello nel quale mi.

  A123000094 

 "La quale grazia a gloria di Maria Ausiliatrice, desidero che sia a tutti nota, se il Rev. Don Giovanni Bosco crederà opportuno il farlo.

  A123000101 

 L'infelice mia moglie, essa pure pregava e facea pervenire nelle mie mani un suo biglietto, nel quale raccomandavami di invocare Maria SS. sotto il titolo di aiuto dei {59 [149]} Cristiani.

  A123000102 

 Oltre a ciò non essendo ancor terminato il tempo della pena, alla quale fummo condannati, ci fu concessa a semplice richiesta la libertà provvisoria, senza alcuna eccezione.

  A123000102 

 Una eredità dalla quale credevamo non ricavar più utile alcuno, sarà a suo tempo la nostra fortuna.

  A123000114 

 Io sottoscritto Ozzola Luigi, del fu Francesco, nativo di Mottariana di Borgonovo, ed abitante a Gragnano Trebbienze provincia di Piacenza, dichiaro che da tre anni era affetto da alterazione organica alle pareti delle artene, {63 [153]} la quale malattia da' varii medici erami stata dichiarata incurabile: che dal momento in cui mi raccomandai a Maria SS. Ausiliatrice mi sono sentito subito migliorare, ed in brevissimo tempo ricuperai la mia sanità di prima.

  A123000122 

 Fece chiamare il medico, il quale gli ordinò quanto l'arte sua gli poteva suggerire, ma non ne ebbe, non che alcun giovamento, neppure alcun sollievo.

  A123000122 

 Ognuno può immaginare in quale profonda mestizia abbia gettalo l'infelice questa dichiarazione dei dottori.

  A123000124 

 Io le dissi di tutto cuore: Maria SS. vedete {71 [161]} i miei grandi bisogni: non vi è che voi la quale potete consolarmi: se mi fate la grazia io mi porterò da qui a nove giorni, cioè il.

  A123000137 

 Grossetti Isabella dell'insigne Borgo di Lu, donna dell'età di 30 anni, per leggiera e comune malattia diede alla luce anzi tempo un figlio, al quale, per una speciale grazia {78 [168]} del Signore, fu amministrato il battesimo e pochi minuti dopo, volava al paradiso.

  A123000138 

 Nel quarto di questi venerdì, si aspettava da tutti la morte o la grazia della guarigione, la quale attendevasi precisamente da Maria SS. Ausiliatrice, che si venera in Torino alla quale nel giorno addietro si era ricorso in modo speciale.

  A123000152 

 Io ero riformato adunque per miracolo, perchè tutti gli astanti stupivano pel modo col quale ero stato misurato.

  A123000162 

 Durante {95 [185]} questa faccio celebrare una Messa, alla quale assistendo io medesimo, ricevetti la SS. Comunione colla più viva fede.

  A123000168 

 Intanto si chiama il Signor Pievano, il quale ne riceve la generale confessione, l'assolve, le impartisce la benedizione papale, mentre tutti stupiscono dell'operato prodigio.

  A123000172 

 Nicolò Giuseppe di questa parrocchia, della quale io sono Economo spirituale, aveva un nipotino per nome Edoardo di mesi undici, che era travagliato da una gastrica verminosa, che lo portò all'orlo della tomba.

  A123000174 

 Una povera donna di Camagna aveva un figlio il quale dava di quando in quando indizi di pazzia, o meglio come volgarmente diciamo noi, pativa di fissazioni.

  A123000179 

 Il giorno seguente la giovane inferma migliorò e continuando rapidamente di bene in meglio, in pochi giorni si ristabilì in perfetta guarigione, e contro i pronostici del medico curante, il quale prediceva una lunga convalescenza.

  A123000190 

 Le dico in verità: cominciammo a dubitare che questi scherzi provenissero dal demonio, il quale, non volendo la nostra missione, ci prendesse a perseguitare! {116 [206]} I marinai per tre giorni fecero sforzi straordinarii, fatiche incredibili per liberare il bastimento, ma l'opera loro tornò sèmpre inutile, che la nave rimaneva ognora immobile colle corna nella sabbia.

  A123000191 

 {119 [209]} Crescendo il bujo della notte crebbe la burrasca, e cominciarono ad udirsi urla, pianti, grida, lamenti, preghiere a tutti i Santi, e noi persuasi che l'ora del supremo passo fosse arrivata poichè ad ogni istante pareva che il bastimento fosse per sprofondarsi nell'abisso, in tutta la notte non facemmo che raccomandarci a Gesù, e alla Madonna SS., non dimenticandoci d'invocare la protezione del nostro caro Pio Nono, il quale per primo aveva benedetto il pensiero delle nostre missioni in Patagonia.

  A123000193 

 E la rivedremo più mai la faccia di quel amato padre... Quale dolore proverà egli mai all'udire la nostra tragica fine... allora vi fu che incominciammo a dire: No, non dobbiamo morire.

  A123000195 

 Venne intanto la notte del mercoledì, la quale fu veramente una notte d'inferno, di nuovo le scosse, le agitazioni della nave in modo ondulatorio {126 [216]} e sussùltorio quasi repentino, di nuovo le grida e le suppliche generali di tutti quegli infelici.

  A123000196 

 Si viaggiò il giovedì, il venerdì ed il sabbato a notte ci trovammo davanti ai porto di Buenos-Ayres, compiendosi cosi la grazia straordinaria che noi avevamo domandato alla Vergine SS. Ausiliatrice, la quale nel primo sabbato ci tolse dall'arena, nel secondo ci ricondusse in porto.


don bosco-l-aritmetica ed il sistema metrico [7a edizione].html
  A124000025 

 D. Quale regola si ha da tenere per pronunciare i numeri?.

  A124000064 

 Così 3+4 ci indicherà che il 3 si deve addizionare col 4 e si dirà 3 più 4 uguale a 7, la quale parola uguale a si esprimerà con due tratti di linea orizzontale in questo modo 3+4 = 7.

  A124000081 

 Quando la cifra del sottraendo è maggiore della cifra corrispondente del minuendo, allora si prenderà una unità dalla prossima cifra del minuendo a sinistra, la quale unità essendo una decina rispetto al posto ore si porta, avrà il valore di dieci.

  A124000104 

 ESEMPIO: - Quale prodotto dà 453 moltiplicato per 3?.

  A124000125 

 R. Per divisione s'intende un'operazione colla quale si cerca quante volte un numero chiamato divisore sia contenuto in un altro chiamato dividendo.

  A124000138 

 Ora il 5 nel 40 sta anche 8 volte e si scriverà otto nel quoziente, il quale 8 moltiplicato per 25 darà 200.

  A124000138 

 Qui il 25 non potendo essere contenuto in un numero uguale di cifre, bisognerà prenderne una di più; vale a dire invece di 20 si prenderà 200; dicendo: il due sta nel 2 del diridendo, ma il 5 non istà più nelle cifre seguenti, perciò si dirà: il 2 nel 20 {22 [282]} sta 8 volte; avverti però che il 2 nel 20 starebbe 10 volte, ma non deve mai oltrepassare le nove volte, perchè si tratta di cercare per quoziente una sola cifra alla volta e non due, e nemmeno il 2 nel 20 può stare 9 volte, perchè non dà un residuo sufficiente, il quale unito allo zero possa contenere il 5 anche nove volte.

  A124000188 

 R. La sottrazione dei numeri decimali si fa come quella dei numeri interi, avvertendo solo di separare nel residuo gl'interi delle frazioni decimali con una virgola, la quale però deve sempre essere in colonna con quelle del minuendo e sittraendo.

  A124000232 

 D. Che cosa è il metro e quale ne è la lunghezza?.

  A124000253 

 D. Che cosa è lo stero e quale ne à l'uso?.

  A124000303 

 R. Il numeratore si pronuncia enunciando il numero che lo rappresenta tal quale è scritto; e si dirà uno, due, tre, dieci, venticinque ecc.

  A124000317 

 D. A quale mutazione va soggetta una frazione se si moltiplica uno solo de' suoi termini?.

  A124000342 

 Il nuovo quoziente si scrive sopra il nuovo divisore, ed il resto diventa divisore di questo secondo divisore; e cosi si proseguisce finchè si trovi un divisore il quale divida il suo dividendo esattamente.

  A124000414 

 2° In 3 /4 d'ora un corriere percorse 6 chilometri: in quale tempo avrà percorso un chilometro?.

  A124000440 

 D. Quale regola tenere per risolvere i problemi che si riferiscono al primo caso?.

  A124000455 

 Così nel proposto esempio si scorge che si riduce al primo caso della regola del tre, giacchi si conosce il valore ossia l'interesse di un numero determinato di uniti, che cioè 100 lire fruttano L. 5; e si cerca quale sia il valore ossia l'interesse d'un altro determinato numero di unità, cioè di L. 1200.

  A124000465 

 1° Quale interesse darà il capitale di lire 5280 prestato a 6 °/o per 15 anni?.

  A124000555 

 D. Comunemente quale suolsi chiamare trapezio?.

  A124000560 

 R. È una figura piana terminata da una linea curva che chiamasi periferia o circonferenza, la quale ha tutti i suoi punti egualmente distanti da un punto interno che dicesi centro.

  A124000600 

 R. Per farci un'idea chiara dei nuovi pesi e delle nuove misure bisogna osservare quali pesi e quali misure vengano sostituiti agli antichi, e quale ne sia il vicendevole loro rapporto, perciò sarà di massima utilità il leggere le seguenti tavole, delle quali si potrà tener sott'occhio quella che riguarda la propria provincia.

  A124000606 

 D. Quale altra cosa si deve osservare pei numeri fissi?.


don bosco-l-armonia (1849-1863).html
  A125000001 

 In mezzo ad essi trovasi ognora D. Bosco, il quale è costantemente ad essi maestro, compagno, esemplare ed amico.

  A125000008 

 Una soave e dolce emozione si faceva sentire nell'animo dei delegati nell'udire queste parole, pronunciate con aria intelligente e con voce esprimente l'affetto da un ragazzino, il quale porta le secchie di calcina ed i mattoni pel servizio dei muratori, ma nondimeno mostra di provare veracemente sensi così nobili e generosi.

  A125000025 

 Nella tenue ma generosa offerta Pio IX, ad imitazione di Lui che rappresenta in terra, vide i due denai della vedova vangelica, e disse: questo dono è troppo prezioso perchè si abbia a consumare come gli altri, vuol essere tenuto quale una cara memoria, ed in ciò dire vi scriveva sopra il nome de' donatori ed il poneva in serbo.

  A125000028 

 La brevità di un articolo non ci permette di tenere dietro alle moltissime cose da lui discorse, segnatamente allora quando entrava a trattare del tema suo prediletto, la divozione alla divina Madre, e per invogliarli ad amarla viemeglio, loro ricordava l'esempio dell'adorato Pontefice, il quale fin dagli anni più teneri le era vissuto divotissimo.

  A125000029 

 Tenero spettacolo era mirar tanti giovani pendere attentissimi dal labbro del facondo dicitore, e bevere avidamente ogni parola; sensibilissima era la commozione, che un tal dire destava in que' vergini cuori, massime allorchè toccando l'oratore del modo, col quale essi dovevano rispondere a tanta premura del Santo Padre lor diceva: amor si paga con amore: pensate ora all'amore che vi portò Pio IX, mentre fra tanti figliuoli, che novera di dove nasce fin dove tramonta il sole, fra tante occupazioni che assediano continuamente quel cuore, pensò a voi, operò per voi: vedete perciò di amarlo, ma di amarlo tanto! chè chi è con lui è con Cristo; promettete perciò, giurategli fedeltà, amore sino alla morte.

  A125000030 

 Usciti dal Tempio, un drappello di milizia cittadina allevata nello stesso Oratorio, la quale aveva presieduto al buon ordine della funzione, eseguiva alcune evoluzioni militari; un coro di giovani scioglieva col canto un inno di grazie all'immortale Pontefice, mentre il resto faceva echeggiar l'aere di lieti evviva, e portava alle stelle il nome venerato del Vicario di Gesù Cristo.

  A125000033 

 A rendere magnifica questa solennità ci mancava una chiesa conveniente, giacchè due terzi degl'intervenienti dovettero rimanersene fuori per la bassezza e ristrettezza del presente edifizio; ma ci gode l'animo nella divina Provvidenza, la quale sembra preparare i mezzi per una chiesa novella più decente pel divin culto, più adattata ai presenti bisogni.

  A125000047 

 Compreso dai sentimenti della più viva gratitudine verso la Divina Provvidenza, la quale si degnò di suscitare nella persona di V. S. Ill.

  A125000080 

 Seconda menzogna, Il priore di Luserna dice chiaramente: i Valdesi, per dimostrarsi antichi, si vogliono discendenti di Valdo, il quale cominciò a formarsi una nuova dottrina nel 1160.

  A125000096 

 Interrogato quale religione intendesse di abbracciare, rispondeva: Io desidero di abbracciare quella religione, che mi può salvare.

  A125000097 

 Pattino fu il cavaliere Marco Gonella, mattina la signora Angela Gonella, nata Piacenza, amendue membri di quella famiglia, la quale si trova sempre dovunque havvi un'opera di beneficenza, un atto di cristiana pietà da esercitare.

  A125000099 

 Volse infine un'apostrofe agli astanti animandoli tutti a vivere da buoni cattolici, per dimostrare colle opere e colle parole che noi professiamo una religione santissima, religione divina, quale si è la Cattolica, Romana, Apostolica, fuori di cui niuno può salvarsi.

  A125000110 

 E con ciò quel poveretto (Dio gli abbia fatto misericordia!), il quale disse che predicava meglio del missionario, disse vero, e per sua sventura troppo vero!.

  A125000111 

 Tra i poveri illusi dalle ciarlatanerie del Grignaschi primeggiava una donna conosciuta sotto il nome della Madonna rossa, la quale appunto affettava le vesti ed il portamento, che nel suo concetto erano da madonna; ed un vecchio conosciuto sotto il nome di Padre eterno, il quale pure vestiva e parlava coll'intenzione di spacciarsi ciò che il nome assunto significava: due parodie, che muoverebbero a sdegno ed orrore, se non muovessero più a pietà di que' poveri terrazzani così grossolanamente abbindolati da un sucido impostore.

  A125000122 

 Era una consolazione il vedere quella chiesa modesta sì, ma decente assai, nè manchevole di certi ornamenti piuttosto bellini (fra gli altri una statua della Madonna Assunta, regalata, non ha guari, dal marchese Fassati), che da pochi anni sorge, ove prima lo spirito immondo teneva impunemente le sue tresche, e sorgere per accogliervi ogni dì, e specialmente nei giorni festivi, tante centinaia di giovani, che altrimenti crescerebbero rotti a ogni vizio, e andrebbero a gremire cerceri ed ergastoli; e accanto a quella chiesa alzarsi un bell'edilìzio (che ora sta ampliandosi), quale albergo d'ogni virtù, e testimonio visibile della carità (e chi non la vuole chiamare carità, la chiami filantropia) dei sacerdoti della Chiesa Cattolica.

  A125000158 

 Il quale precetto fu da altri Pontefici rinnovato, e si osserva tuttodì presso i cattolici.

  A125000195 

 Sabato alle due pomeridiane toccò a quel gran cospiratore che è il sacerdote Giovanni Bosco, il quale, come tutti sanno, cospira sovvenendo alla miseria, ricoverando ed educando i poveri figli dell'operaio, e logorandosi la vita nell'esercizio della carità e del ministero sacerdotale.

  A125000202 

 Di quale operato tutto si è fatto constare col presente verbale, che venne {54 [54]} in conferma da tutti quanti gli intervenuti sottoscritto, annotando che copia equale venne rilasciata al prelodato sacerdote dietro sua richiesta.

  A125000206 

 Quale opera può tornare più utile all'umana società? Il prezzo di ciascun biglietto è di centesimi 50: chi ne prende una decina ha l'undecimo gratuito: chi ne prende 25 ha un premio sicuro.


don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html
  A126000010 

 Fin qui l'Oratorio di S. Francesco di Sales fu considerato quale Ospizio di carità a benefizio di poveri ed abbandonati fanciulli.

  A126000025 

 La legge Casati nel 1859 lasciò pure le nostre scuole nella loro autonomia; e l'Autorità scolastica continuò coll'opera personale e anche con sussidii pecuniarii ad appoggiare questo Istituto, il quale proseguì a godere del libero esercizio riguardo ai maestri.

  A126000026 

 Nel 1865 il R. Provveditore degli studi, ignaro del carattere, della natura tutta speciale del medesimo, voleva considerarlo quale ginnasio privato, e quindi obbligato ad avere professori patentati; ma una lettera del Ministro dell'Interno ed un'altra del Sindaco di Torino, indirizzate al sig. Ministro della Pubblica Istruzione, dichiararono essere questa un'Opera di beneficenza in tutto il rigore della parola; e notarono che l'obbligazione di porre maestri patentati e perciò stipendiati in classe ne sarebbe la rovina, non avendosi un soldo nel suo bilancio preventivo.

  A126000028 

 Anzi ridonda a vantaggio del medesimo Governo, il quale spesso non saprebbe come provvedere a certi fanciulli, che non sono discoli, ma sono abbandonati ed in evidente pericolo di divenire tali.

  A126000035 

 Esposto quanto sopra, io non intendo di movere accusa di sorta o lamento contro di alcuno: solamente desidero di tutelare l'avvenire de' miei allievi; e perciò supplico umilmente S. E. il Ministro della Pubblica Istruzione a voler tuttora considerare questo Istituto quale Ospizio di carità, in cui il Direttore sostiene veramente le veci di padre in conformità della legge Casati, Art.

  A126000055 

 - Mi permetto di far osservare al Senato che non è molto tempo egli avvisò opportuno il dare un'educazione coatta ai ragazzi vagabondi per le vie; il quale avviso manifestò con un suo voto dato per tale effetto ad un progetto di legge presentato dal Ministero alla Camera.

  A126000055 

 Ora a che tende la petizione, della quale ci venne fatta relazione? Essa tende a dare un'educazione non punto dissimile da quella accennata.

  A126000061 

 ma e Molto Reverenda in fino alla definitiva approvazione del bilancio di questo Dicastero per parte del nazionale Parlamento, come avrei desiderato per coadiuvare in tutto ch'io possa all'incremento di un'opera la quale altamente onora chi con sentimenti di cristiana carità se ne faceva promotore, onde scemare il più possibile il novero di quei disgraziati, che orbati sul fiore degli anni loro di chi gl'informi il cuore ai veri principii di religione e civiltà, vivendo da tristi la vita, infestano la società col mal esempio, ed a lor preparano un miserando fine, mi riesce però soddisfacentissima cosa il poterle qui attestare la più sentita ammirazione per lo zelo indefesso onde Ella si mostra prodiga per la pericolante e povera gioventù, la quale mi auguro le valga almeno a confortarla ed a infonderle {19 [275]} coraggio per continuare nell'arduo, ma filantropico suo intendimento.

  A126000073 

 , di quell'altro non meno sgraziato per nome Guglielmo Giacomo B...... che gli veniva già raccomandato con nota di questo Ministero del 19 Giugno ora scorso; alla quale perciò il Sacerdote Bosco resta pregato di fare il più presto possibile un riscontro per opportuna norma del sottoscritto.

  A126000076 

 Si è provveduto per la spedizione del mandato il quale sarà pagato dalla Tesoreria dell'Interno.

  A126000077 

 Visto il programma della Lotteria d'oggetti a favore degli Oratori di S. Luigi a Porta Nuova, e di S. Francesco di Sales in Valdocco, e dell'Angelo Custode in Vanchiglia che si sta eseguendo per cura del benemerito Sacerdote D. Bosco, sotto gli auspici del quale nacquero e si mantengono con utile grandissimo dei giovani maschi abbandonati, li detti tre Oratorii aperti nqn ha guari ai tre principali lati di questa Capitale per dar ricovero ed educazione conforme alla condizione loro ai giovani pericolanti di Torino, o che altrimenti vi giungono dalle provincie;.

  A126000078 

 Vista la lettera del prefatoSig. D. Bosco colla quale fa offerta al Ministero di Quattrocento Biglietti della Lotteria stessa a centesimi cinquanta (50) caduno colla viva preghiera di aggradirli a sollievo delle strettezze in cui versano le dette pie Case;.

  A126000089 

 - Il sottoscritto non può a meno di secondare la fattagli domanda, trattandosi di procurare collocamento ad un giovane, il quale essendo di onesti costumi e di sana complessione, puo essere inviato a qualche arte o mestiere con sensibile suo vantaggio morale e materiale.

  A126000089 

 del fu Michel Angelo, di anni 14, originario del predetto Comune, il quale essendo destituito di mezzi di sussistenza ed orfano d'entrambi i genitori, ha richiamato l'appoggio della pubblica carità.

  A126000097 

 ; e raccomanda quindi vivamente alla sperimentata carità del sacerdote Gio. Bosco siffatta istanza, pregandola a volerla accogliere favorevolmente; nel quale caso si riserva di corrispondere a codesto Pio Istituto una elargizione di L. 150 per una volta tanto.

  A126000099 

 Domenico, garzone al caffè Fiorio in questa città, implora un provvedimento pel suo fratello Teodoro di anni 16 circa, il quale privo della madre e abbandonato dal padre, trovasi in balia di se stesso, privo affatto di mezzi per sussistenza e per educazione.

  A126000120 

 Antonio, già commesso serviente presso gli Ufficii di quest'Ordine, si rese defunto nello Spedale Maggiore Mauriziano addì 28 gennaio scorso, lasciando oltre il Lorenzo un altro figlio d'anni 21, di professione facchino, il quale colle sue fatiche provvede stentatamente a se stesso, e non potrebbe al certo essere di veruno aiuto al proprio fratello apprendizzo calzolaio, il quale trovasi così orfano e totalmente abbandonato in età di soli 12 anni.

  A126000122 

 Uno dei Deputati alla Camera si è rivolto al Sindaco sottoscritto per ottenere il ricovero in qualche pio Stabilimento di un povero orfano per nome C... Giuseppe d'anni 13 circa, nativo di Mergozzo, il quale gode ottima salute, ed è dotato di di robusta costituzione fisica ed anche di svegliato ingegno; i parenti del quale, al pari di lui, sono affatto poveri, tranne un di lui zio, il quale, sebbene in condizione limitatissima, si disporrebbe tuttavia a fare un'assegnazione di annue L. 80 allo Stabilimento, che porgesse asilo all'infelice suo nipote.

  A126000129 

 Per questi riflessi e per il {38 [294]} vantaggio particolarissimo ohe da quel pio Stabilimento ridonda alla città di Torino, il Sindaco sottoscritto crede dover appoggiare vivamente presso l'Onorevolissimo Signor Ministro della Pubblica Istruzione la surriferita domanda del Direttore D. Bosco, che in nessuna maniera potrebbe reggere al peso che gli imporrebbe il doversi provvedere per l'insegnamento secondario di Maestri patentati e quindi stipendiati, impossibile essendo trovarne che sieno ed in posizione e disposti a prestare gratuitamente quell'opera che costituisce la loro professione, dalla quale ricavano il loro sostentamento.

  A126000148 

 essendo ora stato reso edotto delle sovraddette disposizioni Ministeriali, presentò altra istanza nella quale rappresentando che il Municipio e le Opere di Beneficenza di Biella non hanno potuto sottostare al pagamento della pensione verso la Pia Casa, ma che alcune private persone sarebbersi disposte alla corrisponsione d'un sussidio di L. 150, oltre ad un piccolo corredo pel suo figlio, supplica in vista di questa circostanza per l'ammessione del medesimo in codesto Istituto.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000005 

 Ed è appunto questo benemerito sacerdote il quale divisò di ergere la nuova Chiesa in quel borgo, dove hawene grandissimo bisogno, e perciò, coll'aiuto di generosi benefattori, comprò già il terreno, preparò il disegno e un buondato di materiali.

  A127000007 

 Si spera che nel mese di maggio verranno gettate le fondamenta del sacro edifizio, il quale sarà dedicato a Maria Auxilium Christianorum, sia per rendere grazie all'Augusta Madre di Dio pei benefizi ricevuti, sia per meritare ognor più la sua efficace protezione in avvenire.

  A127000038 

 Quale omaggio alla verità desidero che la presente relazione sia letta o pubblicata nel modo che sembrerà tornare a maggior gloria di Dio e ad onore della Beata Vergine Maria.

  A127000063 

 Non vogliamo però tacere che questo poema è castigato in servigio della costumata gioventù per cura del chiarissimo P. Gobio barnabita, il quale corredò ciascun canto di erudite note dichiarative.

  A127000066 

 Al Cerruti, come al Francesia ed al Durando, sono dovute molte lodi per l'opera diligente che egli presta alla Biblioteca della Gioventù italiana, alla quale auguriamo la continuazione del favore di cui gode meritamente.

  A127000085 

 E noi vorremmo che questa trentesima terza edizione ancora più delle altre si diffondesse nel popolo, il quale, in mezzo a tanto pervertimento di mente e di cuore, troppo abbisogna di essere rischiarato circa i fondamenti della Chiesa, circa l'autorità e infallibilità del Sommo Pontefice, e di essere premunito contro gli errori dei protestanti.

  A127000088 

 Che se il testo incontrerà un sagace maestro, il quale a viva voce ne dichiari le varie parti, non può fare che non raggiunga lo scopo per cui l'ha ripubblicato il modesto e dotto autore.

  A127000091 

 Il teologo Antonio Maria Belasio, già noto per altri pregiati lavori, volle coll'opuscolo presente mostrare quale debba esere il fondamento dell'istruzione ed educazione pubblica e privata.

  A127000095 

 Leggi e vedrai quanto giovaneggiare e frizzare di stile in un uomo, che conta meglio di mezzo secolo di pubblico insegnamento; che arricchì la repubblica letteraria di tanti volumi, gravi di varia e profonda erudizione, dotò le nostre scuole di numerosi ed elegantissimi libri di testo, e ci diede i commenti di tanti classici latini, fra cui quello di Plauto, il quale, compiuto che sia, non lascierà più alcun desiderio agli studiosi del commediografo Sarsinate; che si è mostrato oratore così eloquente in tante concioni inaugurali, tenute nel nostro Ateneo; che con una fecondità inesauribile e felice mantiene l'epigrafia latina in quel grado, cui la recarono i Mor-celli ed i Boucheron; che conserva, per confessione universale, all'Italia il primato nella filologia romana; che presenta finalmente, in mezzo a tanta generale fiacchezza, col fermo volere e colla operosità indefessa un così imitabile esempio di vita».

  A127000097 

 Insomma, la è una di quelle code a modo, la quale può stuzzicare la curiosità poniamo anche del più codinofobo di questo mondo.

  A127000097 

 Se del primo in pochi mesi si spacciarono ben ventimila esemplari, lo stesso certo avverrà di questo secondo, il quale si continua nell'argomento del rispetto umano con tale gaiezza di stile, opportunità di massime e svago di racconti, che tu ti senti tirato a leggere dalla prima fino all'ultima pagina senza pure awedertene.

  A127000100 

 I lettori hanno un bel tipo di galantuomo, dato agli studi, ma un po' ambizioso, nel protagonista della Novella; un vivo ritratto di probità e fedeltà in Bastiano, fabbro ferraio, ed in Gianni, servitore del medico; un notabile esempio di donne curiose e linguacciute in Maria, Maddalena e Lisa; e veggono nel governatore di Cuneo figurato un uomo di cuore e giusto, il quale sa riparare generosamente ad un fallo, in cui cadde per malizia ed ignoranza altrui.

  A127000100 

 Questa, che annunziamo, è preceduta da una lettera all'illustre archeologo G. Fiorelli, la quale mostra nel Vallauri l'uomo gentile e giusto estimatore del merito altrui.

  A127000102 

 A compiere, dirò così, quello che a bello studio si intralascia nella storia di Don G. Bosco, esce ora il volume sopra annunziato; il quale, svolgendo con ampiezza la materia segnata dai programmi governativi alle scuole secondarie, può con frutto e diletto essere tolto per guida dagli alunni aspiranti alla licenza liceale.

  A127000107 

 A questo rivolgendo il pensiero il venerando nostro sacerdote Giovanni Bosco, fondatore dell'Oratorio salesiano di Torino, concepì il disegno di una istituzione acconcia alle presenti necessità della Chiesa, la quale istituzione da Maria Ausiliatrice piglia il nome.

  A127000109 

 Il sacerdote D. Bosco, ridotta in iscritto questa presente istituzione, di cui noi qui diamo un sunto, per assicurarle la benedizione del cielo, la sottopose al supremo giudizio del Santo Padre Pio Nono, il quale, esaminatala, la trovò nata fatta per le esigenze del tempo, come quella che apre una nuova via per ripopolare i seminari ed accrescere il numero degli aspiranti agli ordini religiosi; e, lodatosene coll'autore, incuorollo alla impresa e lo benedisse.

  A127000113 

 Il nostro don Bosco, che nelle cose di grande rilievo sempre ha ricorso ai lumi del Vaticano, non tardò di sottoporre il divisamente dell'egregio signor Gazzolo al sommo giudizio di Sua Santità Pio Nono; il quale, avendo già innanzi che fosse assunto al Pontificato rivolto a quelle regioni le sue apostoliche fatiche, e più d'ogni altro conoscendone i bisogni, molto lodossi della pia impresa, e con la effusione del suo cuore paterno la benedisse.

  A127000117 

 Sua Santità degnossi di ricevere in privata udienza il capo dei novelli missionari, sacerdote teologo Giovanni Cagliero, il quale esprimeva vivi sentimenti di gratitudine pei benefizi grandi recati alla nuova Congregazione, e facevagli nota la grande affezione di tutti i figli di Don Bosco verso la Santità Sua, la quale, accordate le grazie e gli speciali favori richiesti, passava nell'attigua sala, ove era aspettato dal piccolo drappello dei Salesiani.

  A127000120 

 Essi erano in numero di dieci, di cui cinque sacerdoti, un chierico e quattro laici, membri tutti della Congregazione di San Francesco di Sales, la quale, nata testé, va gareggiando per numero di soggetti, per vastità d'imprese, per vigore di spirito, colle più provette istituzioni.

  A127000121 

 I novelli missionari, reduci da Roma, dove il primo novembre erano stati paternamente accolti e benedetti dal Sommo Pontefice Pio IX, aveano pure avuto la mattina del giorno 11 la consolazione di un'amorevole accoglienza per parte di S.E. reverendissima monsignor Lorenzo Gastaldi, arcivescovo di Torino, il quale con tutta l'effusione del suo cuore paterno diede loro, nel suo privato oratorio, la pastorale benedizione e con essa un prezioso ricordo da portare nella loro lontana missione.

  A127000121 

 Verso la sera del medesimo giorno, essendo già la chiesa di Maria Ausiliatrice affollata oltre all'usato, collocatisi essi, in abito già di partenza, in luogo distinto nel presbitero, insieme al commendatore Giovanni Battista Gazzolo, promotore precipuo di questa missione, rivestito delle sue insegne di console della Repubblica Argentina, cominciò la funzione con alcune brevi ed opportunissime parole del loro superiore e padre, don Giovanni Bosco, il quale nella sua eloquenza facile ed affettuosa congedava i suoi figli, loro indicando l'origine dell'apostolato cristiano e lo scopo speciale di quella missione, i bisogni di quei nostri lontani fratelli e mostrando speranza che alla prima spedizione altre ne succederebbero, e che l'azione apostolica dei Salesiani si sarebbe col tempo dalla Plata distesa alle regioni vicine e massime in quelle, come la Patagonia, che sono ancora quasi inesplorate dalla religione e per conseguenza dalla civiltà; egli terminò commendando alle loro preghiere i confratelli che restano, ed alle preghiere di questi raccomandò i missionari, affinché sieno sostenuti nelle loro apostoliche fatiche, e continui in unità di spirito a progredire la salesiana famiglia.

  A127000122 

 Datasi poi la benedizione del SS. Sacramento, s'intuonò il Veni Creator, dopo il quale il molto reverendo Superiore D. Bosco recossi all'altare, e disse quelle sempre care orazioni che la Santa Chiesa mette in bocca de' suoi figli, allorché si accingono ad un viaggio, e prendono nome di Itinerarium clericorum, le quali si chiusero colla benedizione data dallo stesso D. Bosco ai novelli missionari.

  A127000123 

 Un coro di giovanetti cantava, sull'orchestra, il Sit nomen Domini benedictum ex hoc nunc et usque in sæculum, mentre nel presbitero si procedeva al bacio ed all'abbraccio dei confratelli viaggiatori; fu un punto di sublime commozione, la quale crebbe ancora quando i dieci missionari, usciti per la balaustra, ebbero non poco a fare per isbrigarsi della folla che si precipitava sui loro passi, e li abbracciava e baciava con tanta tenerezza da ricordarci il magnus fletusfactus est omnium et procumbentes super collum Pauli osculabantur eum.

  A127000136 

 I manoscritti ceduti all'Oratorio Salesiano di Torino da persona gentile e pia furono ordinati e licenziati alla stampa dal solerte e dotto professore D. Celestino Durando; il quale, ad intelligenza del testo, pre-misevi alcuni cenni su Luigi Pellico e la natura delle epistole che a lui sono dirette.

  A127000156 

 Quantunque traversassimo tutta la zona torrida, non per tanto più che il caldo (eccedeva i 40 gradi) ci molestò il vento, il quale, assalendoci or da prora or da poppa or dai fianchi, ci fé' dondolare con non poca violenza.

  A127000161 

 L'indomani, 1° dicembre, avendo passato la linea, la scena cambiò, e fu giorno di festa, nel quale hawi l'usanza di dare il battesimo a tutti quelli che per la prima volta entrano nel nuovo mondo.

  A127000175 

 Non essendo più soggetta all'archidiocesi {141 [141]} di Buenos-Ayres, la Santa Sede vi stabilì un Vicario apostolico, il quale ha cura dei cattolici di questo Stato.

  A127000190 

 Al pari dell'Arcivescovo non rifiniva di chiederci notizie del Santo Padre, dal quale avevamo avuto la bella sorte di esser benedetti prima di partire per la nostra missione, e che egli bramerebbe vivamente di vedere una volta in vita sua; però: Los años, soggiungeva, no lo permiten ni al uno, ni al otro.

  A127000190 

 Un'altra consolazione ci attendeva al nostro arrivo a Buenos-Ayres, e fu l'accoglienza fattaci dal sindaco di S. Nicolas, sefior don Francisco Benitez, venuto espressamente da S. Nicolas a Buenos-Ayres, dove tiene un magnifico palazzo, nel quale parte di noi fummo provvisoriamente alloggiati.

  A127000193 

 Nel por mano ad un nuovo Dizionario per le scuole secondarie, il professore sac. Celestino Durando, dell'Oratorio Salesiano di Torino, si propose di compiere, in acconcio della gioventù studiosa, un'opera la quale, evitando le pecche dei lessici finora adoperati, e non eccedendo in mole, potesse ad un tempo accontentare e gli scuolari ed i maestri.

  A127000194 

 In {145 [145]} questo egli fece suo pro degli scritti immortali di A. Stefano Morcelli, del Boucheron e segnatamente del suo venerato maestro Tommaso Vallauri, al quale, com'ei si esprime nella prefazione, «nessuno negherà il vanto di sapere più avanti che ogni altro in significare colla lingua di Livio e Cicerone i trovamenti delle arti e della odierna coltura».

  A127000211 

 A levante del molo sorge il castello o fortezza; dietro il castello avvi la piazza, nella quale s'innalza un elegante obelisco che ricorda l'epoca in cui Buenos-Ayres si sottrasse alla dominazione spagnuola, e si costituì in Repubblica indipendente.

  A127000224 

 Martedì, 21 dicembre, giorno dedicato a San Tommaso Apostolo, primo missionario dell'America, dopo aver lasciati i compagni alla stazione di Buenos-Ayres, salimmo in ferrovia col signor Benitez e con don Ceccarelli, il quale accompagnava due delle suore della Misericordia a prender la direzione del nuovo ospedale di San Nicolas.

  A127000230 

 Il vaporino fischiò e andò a fermarsi presso un molo di legno sul quale salimmo.

  A127000232 

 Esso è fuori della città, dalla quale dista otto quadre al sud-est ed è situato in magnifica posizione sulla destra del Paranà, da cui è separato da una ripa erbosa piantata di alberi.

  A127000279 

 «Onore adunque sia in questo giorno alla città di San Nicolas, la quale, già grande pel suo porto, pe' suoi commerci, per il magnifico Ospizio, pei tribunali, ecc.

  A127000280 

 Una salva di applausi accolse il discorso del Padre Tomatis, dopo il quale parlarono ancora il dottor Ceccarelli, don Demetrio Nunez; e finalmente, eseguiti {167 [167]} diversi pezzi di musica, l'Arcivescovo di Buenos-Ayres chiuse la funzione, rivolgendo, a quanti si adoperarono per la fondazione del Collegio, quelle calorose parole di ringraziamento che prorompono dal labbro di un padre che vede assicurato l'avvenire de' suoi figli.

  A127000304 

 Tirava soprattutto l'occhio un mazzone di fiori che ci aveva mandato il giudice di pace (sindaco e prefetto) del quale abbiamo il figlio in collegio.

  A127000307 

 Dopo la funzione, si trattenne con noi famigliarmente fino all'ora del pranzo, al quale lo avevamo invitato insieme coi membri della Commissione.

  A127000311 

 Al mattino del 26 marzo il cielo dava ad intendere che avremmo avuto una buona giornata, e pegno ne era un'auretta placida, la quale invitava ad uscire per godere dei freschi madrugali di settembre (al qual mese corrisponde qui il marzo), cosicché alle otto già era un affollarsi di vetture a due, a quattro cavalli dinanzi al collegio, e un andirivieni di gente che cercava posto sotto il gran padiglione.

  A127000311 

 Terminata la messa col canto di mottetti, ciascuno si preparava per ricevere monsignor Arcivescovo, il quale arrivò alle 10 1/2, accompagnato dal Cura e da' suoi famigliari.

  A127000317 

 A provvedere le classi secondarie di un buon Dizionario, il quale conduca come per mano i discenti dalla lingua italiana alla greca, si accinse con tutte le sue forze il teologo sacerdote Marco Pechenino, professore nel regio Ginnasio Cavour di Torino, cultore delle lettere greche appassionatissimo e benemerito, quanto modesto e disinteressato.

  A127000318 

 Staremo contenti a questo, che è per avventura il primo lessico italiano-greco compiuto, il quale si stampi nel nostro paese; come quello che, fatto senza il sottoposto rigo di nessun altro precedente lavoro, non solamente di tutte e singole parole italiane ci dà le corrispondenti greche, ma eziandio dei neologismi, divenuti indispensabili per le cose di fresco scoperte, ne pone sott'occhio la versione o la perifrasi, giovandosi con parsimonia del greco antico, o adoperando il greco moderno.

  A127000333 

 Il venerdì santo passò pure in religiosa mestizia; il sole stesso, coperto di un cupo velo, pareva rammentasse quel dì nel quale si era del tutto oscurato.

  A127000345 

 E che spettacolo consolante non hanno dato i Collegi di studi superiori! Questi giovani diciottenni, con quale franchezza mostravano i loro sentimenti di pietà e di religione a tutto un popolo intero! Queste cose non si vedono più nei vostri paesi, non è vero?.

  A127000350 

 Il signor don Bosco, richiesto dal Municipio di Lanzo ad imprestare il locale del Collegio pel déjeûner ai signori ministri, non potè per urbanità rifiutarvisi, tanto più che una parte del Collegio appartiene tuttora al Municipio stesso; ma il buon sacerdote, il quale ne' varii suoi Istituti non solo istruisce, ma, come assicura l'autore dell'articolo, mantiene nove mila fanciulli, ben lungi dal fare spese in profani addobbi, in rinfreschi di vini per le Eccellenze Loro e comitiva, non fece neppure quella del vermouth ghiacciato, che il poetico giornalista chiama eccellente senza averlo assaggiato.

  A127000362 

 E prima di tutto l'Arcivescovo di Buenos-Ayres propone d'affidare alla {185 [185]} Congregazione salesiana l'ultima parrocchia della sua vastissima archidiocesi, la quale si trova sui confini della Patagonia.

  A127000368 

 Essendosi canonicamente istituita, come ci fu esposto, una Associazione di fedeli, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. Maria Vergine Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere i giovani di buona indole inclinati ad abbracciare lo stato ecclesiastico a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; noi, affinché tale Società prenda ogni dì maggior incremento, per la misericordia di Dio onnipossente, ed affidati all'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso già iscritti a questa Società o che si ascriveranno {188 [188]} in avvenire, nel punto della morte di ciascuno di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perché non poterono ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo indulgenza plenaria; ed anche ai medesimi soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche chiesa od oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzeranno pie preghiere a Dio per la concordia dei principi cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'indulgenza plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A127000368 

 La quale indulgenza per modo di suffragio potranno eziandio applicarsi a quelle anime dei fedeli che, unite a Dio in carità, abbiano già emigrato da questa vita.

  A127000390 

 Si presentarono otto altri ancora e sostennero un dialogo animato in quattro idiomi, latino, francese, italiano e spagnuolo, il cui contesto era: quale delle scienze umane procuri più felicità all'uomo e a quale debba egli dare la preferenza ne' suoi studi.

  A127000395 

 Con questo Compendio viene appagato il desiderio dei molti che lessero la Storia d'Italia per le scuole liceali, dello stesso autore, pubblicata l'anno scorso, della quale favorevolmente abbiamo già parlato nel numero 262.

  A127000395 

 Il quale è di aver perfezionato la associazione politica e saputo con opportune riforme, con leggi adatte, con ogni maniera di governo tener unita una grande moltitudine d'uomini per lingua, costumi ed abitudini diversi.

  A127000398 

 Monsignor Lorenzo Gastaldi, il quale li accolse con affetto paterno, li benedisse e loro donò un prezioso ricordo.

  A127000426 

 Oh con quale slancio, con quale fiducia in quei terribili momenti ci rivolgemmo a questa Madre pietosa, che appunto ci salvò! Ne sia sempre ringraziata.

  A127000427 

 Prestamente tratte su le poche robe nostre, dovemmo in fretta dare addio al console Gazzolo, nel quale abbracciai per l'ultima volta un amico italiano su terra europea! Io, che aveva già accompagnato a bordo i nostri confratelli a Genova, mi maravigliai fortemente nel vedere in questo bastimento, che è inglese, tutto diverso dalle idee che colà mi era formato.

  A127000445 

 Gli si è dato il nome di Pio pel rispetto e venerazione al gran Pontefice Pio IX, il quale, nell'acconsentire alla domanda fattagliene, manifestò nel modo più espressivo e grazioso con quanto piacere vedesse la fondazione di questo nuovo Collegio cattolico nella città tanto da lui amata e di così grate memorie, Montevideo.

  A127000449 

 «Il colonnello Latorre, il quale si occupa del bene generale, presta il suo più decisivo concorso ai direttori di questo Istituto, che sono alcuni giovani sacerdoti pieni di merito e d'intelligenza e che non hanno altra ambizione che di educare il popolo, e salvare dall'abisso dell'ignoranza quegl'innumerevoli ragazzi, che vagano per le nostre vie, senza alcun mezzo di sussistenza».

  A127000484 

 - Le Figlie di Maria di Dogliani, diocesi di Mondovì, offrono lire 18; essendo a capo di esse la damigella Vassallo Adelaide dei Conti di Castiglione, tesoriera della Compagnia, la quale sottoscrive per lire 5.

  A127000486 

 Non è a dire con qual desiderio fosse da tutti aspettato questo giorno, quale volontà regnasse in tutti i cuori di festeggiarlo solennemente.

  A127000487 

 Che se le funzioni del mattino riuscirono care a tutti i cuori, che dirò poi della meraviglia e consolazione che in loro produsse l'arrivo quasi inaspettato del reverendissimo monsignor Tommaso Reggio, coadiutore di monsignor Biale? Egli fece un bello e cordiale discorso sulla Vergine Ausiliatrice, dopo il quale, cantate le Litanie ed il Tantum ergo in musica dalla ragazze della scuola coli' accompagnamento dell'Armonium, impartì la benedizione del Santissimo Sacramento coll'ostensorio regalato a questa chiesa dal grande Pontefice Pio Nono; e pochi momenti dopo, fra gli applausi della popolazione, partiva per Perinaldo, ove il suo zelo lo portava a compiere un'altra funzione.

  A127000489 

 Noi abbiamo in Torino un illustre avvocato modenese, il quale, abbandonato il foro, entrò nella sacerdotale milizia, e nel centenario di S. Pietro celebrò la santa messa.

  A127000516 

 Don Bosco, mosso da così urgente bisogno e tocco dalla morte precoce avvenuta nell'Argentina del Padre Bacino, uno de' più zelanti e robusti sacerdoti della prima Missione, sta presentemente divisando un terzo imbarco, il quale porti in quelle regioni non meno di 40 persone tra Salesiani e Suore di Maria Ausi-liatrice, appartenenti all'Oratorio istesso.

  A127000524 

 Si pensò adunque ad una nuova spedizione, che è quella la quale deve partire di questa medesima sera».

  A127000527 

 Finito il discorso ed impartita la benedizione col Santissimo Sacramento, ebbe luogo l'abbraccio fraterno, e subito dopo partirono alla volta di Roma, ove riceveranno la benedizione del Santo Padre, la quale li accompagnerà e sosterrà nel loro viaggio ed in mezzo alle loro fatiche.

  A127000536 

 I giovani missionari partirono da questa udienza pieni di consolazione e di stupore, per aver veduto ed udito a parlare con tanta robustezza il grande Pontefice Pio IX, il quale, mentre si mostra coi buoni così dolce e mansueto, fassi pur vedere terribile ai nemici di Dio dalla stessa sua prigione, da meritare che al Vaticano si applichino le parole della Chiesa: Terribilis est locus iste.

  A127000543 

 Chi entrava nell'atrio vedeva sopra la porta lo stemma della Chiesa, sotto il quale leggevasi la seguente iscriozone uscita dalla ben temprata penna del dottor Bettinetti, professore di questo Collegio, il quale si fece interprete in questa occasione del sentimento dei nostri cari giovani, diceva così: Pio IX Pontifici Maximo - Cuius nomine - Hoc Ephebeum augebatur - Salesiani Patres - Discipulique - Grati Moerentes.

  A127000545 

 Non si volle por termine a quella mesta griornata, senza che nel pomeriggio, tra la radunanza di molti invitati, si tenesse una accademica nella quale e in prosa e in verso ed in varie lingue si leggessero varii componimenti in onore dell'incomparabile Pio IX.

  A127000559 

 Da questo esame potrà giudicare con più prudente maturità quale tra i manoscritti abbia meglio soddisfatto a tutte le parti del programma, e meritato d'essere fra tutti prescelto.

  A127000562 

 M'è grato annunziarle che il grande apostolo di carità Don Bosco è qui da qualche giorno, e non è difficile indovinare quale sia lo scopo del suo viaggio: l'inesauribile sua carità!.

  A127000569 

 «In un secolo in cui i liberi pensatori si sforzano d'ogni maniera a rappresentare la Chiesa cattolica quale la grande osteggiatrice del progresso, è dovere della stampa conscienziosa di far conoscere che gli apostoli di Gesù Cristo sono sempre alla testa delle opere che promuovono il vero interesse sociale.

  A127000577 

 Fra tutti spiccava l'eminentissimo Cardinal Vicario, che quale cooperatore salesiano si degnò ancor egli di prendere parte, anzi di presiedere alla pia adunanza.

  A127000581 

 Disceso Don Bosco dalla tribuna, vi salì l'eminentissimo Cardinale Vicario, il quale pronunziò un discorso, quale uscir non poteva che dalla bocca di un personaggio che occupa in Roma il primo posto dopo il Papa, e tutto zelo per la salute delle anime.

  A127000588 

 I suoi dubbii nacquero donde, umanamente parlando, avrebbero dovuto morire, cioè dall'udire le quotidiane invettive ed ingiurie con cui i ministri dell'errore si scagliavano contro il Papa, i Vescovi, i sacerdoti, ed in generale contro tutti i cattolici; specialmente poi dal modo indecoroso col quale parlavano della Madre di Dio.

  A127000592 

 Negli anni addietro quest'Ospizio fu sempre considerato quale ricovero di poveri fanciulli, opera di carità in cui, secondo le vigenti leggi, i genitori o chi ne fa le veci possono far istruire i loro dipendenti, sciolti da ogni vincolo dell'autorità scolastica.

  A127000599 

 A quale cagione adunque il signor ministro della pubblica istruzione appoggia il suo decreto? Sulla deliberazione del Consiglio scolastico di Torino, che propone la chiusura del ginnasio privato... e sopra la mancanza di idoneità legale degli insegnanti, e l'inganno in cui il sacerdote Bosco volle trarre l'autorità scolastica, mandando una lista d'insegnanti abilitati, mentre in realtà si serviva di altri non abilitati.

  A127000609 

 Egli, che trovò legale ed onesto il godere per dodici anni grado e stipendio di professore ordinario d'Università senza mai fare una lezione, obbligando per di più il Governo a pagargli la supplenza, egli dichiara illegale e, quel che è più, degno di essere, senz'altro, chiuso quell'Istituto privato, nel quale si trovò che qualche insegnante patentato si è fatto talvolta supplire da un altro non patentato.

  A127000610 

 «La legge! Gran che! Anche poco fa certi paladini del professore e ministro Coppino sostenevano che il titolo di professore emerito dato a questo modello di insegnante, che si pappò sempre lo stipendio senza fare la scuola, era titolo conferitogli in conformità della legge; ma quando si fece loro conoscere quale fosse lo spirito e il testo della legge da loro invocata, smisero il loro zelo legale e si ridussero a poco onorevole silenzio, dopo che avevano per compassione sorriso di quelli che, ignorando la legge a tale riguardo, parlavano senza sapere che si dicessero! Lo stesso crediamo sia presentemente, e lo ha già dimostrato il citato scritto.

  A127000611 

 Ma quello che per noi ha non solo dell'illegale, sì bene del brutale, è il pretendere, come fece il signor prefetto Minghelli, che gli allievi di queste scuole, chiuse forzatamente e anzi tempo, siano, senz'altro, mandati alle loro case! E quelli, diciamo noi, che appunto per non aver più né casa, né parenti, né altri che pensi e provveda alla loro sorte, sono per carità ricevuti nel pio Istituto? Saranno essi gettati sul lastrico? Quale legge o civile o morale è rispettata in quest'atto inumano e crudele? Sarà forse un omaggio alla coppiniana legge dell'istruzione obbligatoria?.

  A127000629 

 La legge-Boncompagni nel 1848 e la legge-Casati nel 1859 favorirono queste scuole, e per trentacinque anni i regii provveditori ed i ministri della pubblica istruzione hanno cooperato al bene di quest'Ospizio, considerandolo qual ricovero di poveri fanciulli, quale istituto paterno, il cui superiore fa veramente le veci di padre, secondo la legge-Casati, articoli 251, 252 e 253.

  A127000655 

 La chiesa dovrà servire di parrocchia, ed essere ad un tempo quale un monumento al grande Pontefice Pio IX di venerata memoria.

  A127000656 

 Ciò posto, si diffonde ora la voce che il Santo Padre abbia affidata la continuazione di questa impresa alla sollecitudine del vostro Don Giovanni Bosco, il quale colla sua attività sorprendente condusse già a fine due altre magnifiche chiese in cotesta vostra Torino.

  A127000658 

 Se il Santo Padre affidò questo incarico a Don Bosco, abbiamo la più grande fiducia di vedere tra non molto una bella chiesa dedicata al dolcissimo Cuore di Gesù, ed una nuova casa di beneficenza in questa Roma, la quale fu e sarà sempre non solo il centro della vera fede, ma il focolare della più accesa carità.

  A127000665 

 Quale rimedio opporre? Pregare ed operare.

  A127000671 

 Essi si adoprano per far rifiorire il bel costume con ingigliare di purezza il cuore dei fanciulli, con l'innamorarli di Gesù, santo, innocente e non polluto, il quale non permise mai di essere calunniato in simili bruttezze; e poi i Salesiani pongono innanzi ai giovanetti l'immagine di Maria, tutta bella, tutta pura, tutta santa, ed in cotali feste dell'anima la gioventù cresce leggiadra nel costume... Leprosi mundantur! Lode ai Salesiani!.

  A127000675 

 Io domando l'obolo della vostra carità in nome della Chiesa, la quale ha bisogno di buoni preti; e buoni preti fornisce appunto ai Vescovi la Congregazione salesiana.

  A127000676 

 La funzione ebbe termine con la benedizione del Santissimo, che venne impartita da Monsignor vice-gerente, dopo la quale fu spettacolo di singolare tenerezza il raccogliersi che tutti fecero attorno a don Bosco, il famoso e terribile cospiratore.

  A127000686 

 Ho voluto dare questa comunicazione alla S.V. benemerita, affinché goda nel sapere che la carità sua comincia ad ottenere il santo fine per cui l'ha fatta, {267 [267]} quale si è la gloria di Dio, il vantaggio della religione, la salvezza delle anime.

  A127000705 

 Spero che la città di Parigi, che venne tante volte in aiuto alle nostre Opere, benché erette lontano, questa volta ci darà soccorso per aiutarci ad erigere uno stabilimento, nel quale saranno raccolti i giovani che giorno e notte arrecherebbero molestia agli onesti cittadini.

  A127000710 

 I giovanetti spontaneamente si recarono ancor essi nel {273 [273]} santuario, dal quale erano usciti solo poco anzi, ascoltarono divotamente la messa di don Bosco, recitarono il Santo Rosario, e infine intuonato il Tedeum ringraziarono il Signore di aver loro ricondotto sano e salvo il loro amatissimo Padre.

  A127000710 

 Io desidero che martedì prossimo, 5 giugno, facciamo una splendida festa in onore di Maria Ausiliatrice, la quale da buona madre ci ha assistiti in questo viaggio, ci ha ottenuto da Dio grazie segnalate, dei favori grandi anche per voi.

  A127000711 

 Il suo discorso semplice e piano, ma improntato di apostolico zelo, si raggirò a dimostrare che oggidì opera delle più importanti quella si è di attendere alla morale educazione della gioventù, per avere col tempo dei buoni cristiani e dei probi cittadini; lodò gli sforzi, che fanno molti cattolici in tanti paesi, soprattutto in Torino, per conseguire questo santo fine; segnalò il progresso, che, la Dio mercè, e mediante il concorso dei cooperatori e delle cooperatrici, fanno le Opere salesiane in Europa e specialmente nell'America; e discorrendo del suo viaggio in Francia disse come dappertutto e clero e popolo riconobbe e accolse l'Associazione dei cooperatori quale mezzo facile ed efficace, per riuscire alla salvezza della gioventù e quindi delle future generazioni.

  A127000721 

 In una sua circolare ai cooperatori salesiani, nella quale annunzia la prossima partenza di questi missionarii, D. Bosco soggiunge: «Ora ognuno di voi, o benemeriti cooperatori e cooperatrici, può immaginare quanto grandi siano le spese, che richiede una spedizione di tal fatta.

  A127000725 

 Cadeva in quel dì il quarto centenario della nascita di Lutero, il quale, novello Lucifero, nella sua superbia ed empia baldanza, aveva detto che, morendo, avrebbe seco trascinato nella tomba la Chiesa cattolica e il Papa, e in quel giorno appunto i Salesiani di D. Bosco concorrevano ancor essi a dare una solenne mentita al falso profeta.

  A127000730 

 La pia radunanza sarà onorata e presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il signor Cardinale Gaetano Alimonda, nostro veneratissimo Arcivescovo, il quale vi pronuncierà altresì un sermoncino, come soleva praticare, con insigne benevolenza, nella varie Conferenze tenute in Roma».

  A127000732 

 Egli esordì manifestando il contento, col quale negli anni passati assisteva alla Conferenza dei cooperatori di Roma, e dicendo che ora il suo giubilo era di gran lunga maggiore, perché a Roma egli assisteva alla Conferenza come confratello, in Torino invece vi poteva assistere e presiedere come padre.

  A127000735 

 - Ciò posto, come potrei io non amare e proteggere l'opera del nostro Don Bosco, il quale coll'aiuto de' suoi cooperatori non solo promuove la pratica dell'orazione, ma innalza cappelle e chiese belle come questa, dove migliaia di persone vengono a pregare e a cantare le lodi di Dio? Sì, io l'amo quest'opera salesiana, ed ho ragione di amarla.

  A127000742 

 Una Società di Torino, colla quale mi sono messo in rapporto, ne acquisterebbe in qualsivoglia quantità.

  A127000743 

 A quelle famiglie, che avranno la bontà di aderire a questa umile mia domanda, sarà consegnato un apposito sacchetto, ove riporre le ossa mentovate, le quali verrebbero spesso ritirate e pesate da persona a ciò incaricata dalla Società acquisitrice, rilasciandone un buono di ricevuta, il quale per caso di controllo con la Società medesima sarebbe di quando in quando ritirato.

  A127000746 

 Ed appunto per far conoscere meglio i bisogni e la condizione, grazie a Dio soddisfacente, delle nostre Missioni di America, è venuto espressamente da quei lontani paesi il nostro missionario D. Luigi Lasagna, il quale non lasciò intentata nessuna via per indurmi a preparare anche questa volta una numerosa spedizione di Missionari Salesiani e di Suore di Maria Ausiliatrice.


don bosco-la casa della fortuna.html
  A128000011 

 In quale grande inganno vivono mai {7 [7]} coloro che pensano essere necessario molto danaro per vivere felice.

  A128000039 

 - Caro Ernesto, mentre attendiamo che quel brav'uomo ci porti qualche risposta, mettiamo in pratica l'avviso della nostra cara madre, la quale diceva....

  A128000087 

 ( Rivolto dipoi ad Ottavio e ad Ernesto dice ): Quale avventura vi portò qui in casa mia?.

  A128000098 

 Che disgrazia è mai trovarsi privi di padre e di madre in cosi tenera e pericolante età! Abbandonati cosi a se stessi chi sa quale ne sarà la fine....

  A128000121 

 - Sài tu quale sia questo segreto?.

  A128000132 

 - Ascoltate, o cari giovanetti, io rispetto troppo i segreti di vostra madre; ditemi solamente quale sia la materia del vostro segreto, di poi non ve ne parlerò più.

  A128000184 

 Ma diceste che avete una lettera la quale volete dare solamente a chi l'ha indirizzata vostra madre: qual ne è l'indirizzo? {48 [48]}.

  A128000209 

 Non dimentichiamo mai esservi una Provvidenza la quale veglia sul destino degli uomini; e spesso permette che cadano sopra l'uomo quei mali stessi che egli fa, o vorrebbe fare ad altri.


don bosco-la chiave del paradiso.html
  A129000012 

 È a cagione di questa disobbedienza che noi veniamo al mondo col peccato originale il quale basta per escluderci dal Paradiso.

  A129000017 

 Noi dobbiamo crederle fermamente appoggiati non sopra la parola degli uomini che le annunciano, ma appoggiati sopra la medesima autorità di Dio, il quale le ha rivelate alla sua Chiesa, e per mezzo dei ministri della sua Chiesa vengono insegnate a noi.

  A129000047 

 La fede è una virtù colla quale noi crediamo fermamente tutte le verità che Dio ba rivelato, e che la Chiesa ci propone a credere.

  A129000048 

 La Speranza è una virtù colla quale noi mettiamo in Dio la nostra confidenza {17 [17]} e speriamo da lui la salute eterna e le grazie necessarie per conseguirla.

  A129000049 

 La Carità è una virtù colla quale noi amiamo Dio sopra tutte le cose ed il prossimo come noi medesimi per amor di Dio.

  A129000061 

 Il Cristiano deve essere umile, siccome fu Gesù Cristo, il quale ginocchioni lavò i piedi a' suoi apostoli, e li lavò anche a Giuda, quantunque conoscesse che quel perfido doveva tradirlo.

  A129000062 

 Il Cristiano deve ubbidire come ubbidì Gesù Cristo, il quale fu sottomesso a Maria e a S. Giuseppe, ed ubbidì al suo celeste padre fino alla morte, e alla morte di croce.

  A129000066 

 Il vero Cristiano deve soffrire con rassegnazione le privazioni e la povertà come le soffri Gesù Cristo, il quale non aveva nemmeno un luogo ove appoggiare il suo capo.

  A129000068 

 Il buon Cristiano deve essere disposto ad accogliere con pazienza ogni persecuzione, ogni malattia ed anche la morte, siccome fece Gesù Cristo, il quale colla testa coronata di pungenti spine, col corpo lacero per le battiture, coi piedi e colle mani trafitte da chiodi, rimise in pace l'anima sua nelle mani del suo celeste Padre.

  A129000110 

 Io credo in Dio Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra: ed in Gesù Cristo suo figliuolo unico Signor nostro: il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque di Maria Vergine: patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morto e sepolto: discese agli inferni, il terzo giorno risuscitò da morte: {31 [31]} salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.

  A129000128 

 Credo fermamente, che vi è Dio, il quale premia i buoni e castiga i cattivi.

  A129000271 

 Oh bontà grande del mio Dio! Quale cosa potevate voi fare di più a mio riguardo? Quello che mi rincresce grandemente, si è l'avere male {74 [74]} corrisposto a tanta vostra bontà, offendendovi tante volte co' miei peccati.

  A129000281 

 Egli è G. C., Dio di grandezza e di maestà infinita, Dio di bontà e di misericordia, il quale viene ad una misera creatura, povero peccatore, e viene per farsi nostro padre, nostro fratello, amico e sposo dell'anima nostra.

  A129000285 

 Ah potessi avere il cuore dei serafini del cielo, affinchè l'anima mia ardesse mai sempre di amore pel mio Dio, il quale si degnò di eleggere la povera anima mia per sua abitazione, per sua delizia! Ah caro Gesù! quanto è mai dolce e preziosa questa vostra visita, questa vostra dimora, questa vostra unione.

  A129000295 

 Signor mio Gesù Cristo, il quale per amor nostro state notte e giorno in questo Sacramento, tutto pieno di bontà aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a visitarvi, io credo che nell'Ostia Santissima c'è il Sangue vostro, l'Anima vostra, e la vostra Divinità.

  A129000304 

 Ricordatevi, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo, che da voi sia stato rigettato, od abbandonato alcuno, il quale implori i vostri favori.

  A129000338 

 Considera, anima mia, come Gesù {95 [95]} sottopose le sue spalle alla Croce, la quale era aggravata da' tuoi gravissimi peccati.

  A129000455 

 Tra le altre intenzioni nel recitarlo abbiate anche questa, d'implorare dal Signore, per intercessione di Maria Vergine Immacolata, la grazia che si conservi tra di noi la santa fede, ci tenga lontani dagli errori che presentemente taluno vorrebbe spandere tra i cristiani, e faccia sì che trionfi gloriosa la S. Romana Chiesa Madre e Maestra della vera fede, fuori della quale non vi è saluto.

  A129000461 

 Nel secondo mistero gaudioso si contempla come la Vergine Immacolata andò a visitare S. Elisabetta, e stette in casa sua tre mesi servendola quale umile ancella.

  A129000490 

 Rallegratevi, o augustissima ed Immacolata Regina, perchè voi sola meritaste sedere alla destra del {118 [118]} vostro Santissimo Figlio, il quale siede alla destra dell'Eterno Padre.

  A129000520 

 O Signore Onnipotente, il quale per l'amore, che portaste agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso a' tormenti che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che partendo da questa valle di pianto in grazia vostra soffrono gli ardori di quelle fiamme per iscontare i debiti che hanno tuttora verso della vostra Divina Giustìzia.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000004 

 - La religione considerata in se stessa e della quale solamente intendo ora di parlare, si trova nella Sacra Bibbia e nella Tradizione.

  A131000012 

 I veri miracoli si possono soltanto operare da Dio, il quale certamente non li opera e non li lascia operare in conferma di una falsità, da cui gli uomini possono essere indotti nell'inganno.

  A131000014 

 - In fine rimane la testimonianza di Gesù Cristo e degli apostoli, i quali dichiararono che tutta la storia dell'Antico Testamento è stata scritta sotto l'assistenza speciale dello Spirito Santo; e in quanto al Nuovo Testamento abbiamo la testimonianza della Chiesa Cattolica, la quale, come vedremo, è stata dal suo divin Fondatore fatta guardiana e maestra delle verità da Dio rivelate, e dotata del dono d'infallibilità.

  A131000017 

 Ma parlando di religione s'intende quella parte di parola di Dio, la quale non fu scritta nei sacri libri, ma ci fu trasmessa o a viva voce, o per altre vie come sarebbe per mezzo degli scritti dei ss. padri, dei concilii, e simili.

  A131000020 

 Di qui ancora si vede in quale grande errore siano quelli che rifiutano di ammettere la Tradizione.

  A131000025 

 Generalmente parlando la Chiesa di Gesù Cristo si compone di tre parti, cioè della Chiesa trionfante, che comprende i santi del Cielo, della Chiesa purgante, che sono le anime del Purgatorio, della Chiesa militante, composta dai fedeli che vivono sulla terra, della quale solamente noi intendiamo parlare.

  A131000028 

 Una Chiesa che si contraddicesse nelle sue credenze, nei suoi insegnamenti, dimostrerebbe chiaramente che ella non è Chiesa di Dio, il quale non può rivelare ed approvare la verità e l'errore.

  A131000032 

 Ma fra tante società cristiane, {21 [205]} che vi sono ora nel mondo, ognuna delle quali pretende di essere la Chiesa di Gesù Cristo, quale lo sarà veramente? La risposta è pronta: Quella sola che mostra i caratteri, i segni sopra accennati.

  A131000034 

 1° È Una, perchè tutti i veri cattolici, anche sparsi per le varie parti del mondo professano una medesima fede, una medesima dottrina, e dipendono tutti da un sol Capo che è il Romano Pontefice, il quale, a guisa di padre universale, regola e governa tutta la cattolica famiglia.

  A131000046 

 - Questo nome di Sede si prende ancora per significare l'autorità di cui è rivestito taluno sopra tutti gli altri, oppure la persona stessa nella quale risiede questa autorità.

  A131000048 

 A questo proposito abbiamo una bella testimonianza di s. Agostino, il quale parlando di due concilii, uno di Cartagine, l'altro di Milevi, celebrati l'anno 416 contro l'eresia di Pelagio, dice: Per questa causa due concilii sono già stati mandati alla sede apostolica, e già ne venne l'approvazione, Roma parlò: la causa è finita: voglia il Cielo che si finisca pur anche l'errore

  A131000048 

 S. Ireneo la chiama Sede alla quale per la maggior preminenza è necessario che ogni chiesa si unisca, cioè tutti i fedeli in qualunque parte della terra si trovino

  A131000051 

 Si dice di qualsiasi divisione, scissura, discordia che avvenga anche in una diocesi fra i {35 [219]} fedeli e i loro superiori ecclesiastici; ma specialmente si prende la parola scisma per indicare quell' azione per mezzo detta quale uno si separa volontariamente dalla unità della Chiesa Cattolica, più non prestando ubbidienza ai legittimi pastori e specialmente al Papa.

  A131000052 

 - Nel secolo nono per opera di Fozio Patriarca di Costantinopoli successe lo scisma dei Greci che tuttora sussiste; ed oggidì avvi pure lo scisma della Chiesa Russa, la quale invece {36 [220]} del Papa riconosce per suo Capo l'imperatore delle Russie.

  A131000053 

 - Contro dei fautori di divisioni si scaglia acremente s. Pietro nella sua seconda lettera, nella quale li chiama falsi profeti, dottori di menzogna, che si formano un partito colle loro bestemmie e promettendo libertà sono essi schiavi di corruzione

  A131000054 

 Non così è da dirsi di colui, il quale si trova volontariamente nell'eresia.

  A131000055 

 Iddio, il quale sa ricavare il bene dal male, ha permesso che di quando in quando sorgessero delle eresie contro la sua Chiesa, perchè questa avesse campo a spiegare {40 [224]} tutta quella sublime autorità che Egli le aveva lasciato come a Madre, a Maestra di tutti gli uomini.

  A131000057 

 - La Chiesa Anglicana è così detta dal luogo in cui è diffusa, cioè nell'Inghilterra, la quale dagli Angli suoi antichi abitatori fu pure chiamata Anglia.

  A131000058 

 In questo modo avvenne quella desolante separazione che dura ancora oggidì, la quale rese scismatica e poi eretica quell'isola, che pel fervore de' suoi abitanti nella religione di Gesù Cristo, e pel suo attaccamento alla Sede Apostolica fu già con ragione chiamata isola di Santi.

  A131000068 

 Il progresso che va facendo il catolicismo, il quale ogni anno ruba alle loro file i più alti ingegni, spaventa talmente i luterani e in ispecie i calvinisti, che i loro capi pensarono di unire in una sola le loro due chiese, state per tanto tempo nemiche fra di loro.

  A131000069 

 La Chiesa greca fu detta quella sparsa nell'impero greco, nel quale generalmente parlavasi il linguaggio greco, ed aveva per sua capitale la città di Costantinopoli.

  A131000069 

 La Chiesa latina fu detta quella diffusa nell'impero latino, nel quale parlavasi la latina favella, ed aveva per capitale Roma, poscia anche Milano.

  A131000070 

 Intanto Ignazio ingiustamente cacciato dalla sede ricorse al Papa s. Nicolò I, il quale ne sostenne le ragioni e scomunicò Fozio in un concilio tenuto in Roma l'anno 862.

  A131000078 

 - Di tutte queste infinite miserie punto non si curano i prelati, e nemmeno il Santo Sinodo, i membri del quale mai non versano una goccia di salutevole balsamo sulle ferite morali e religiose di quella sciagurata moltitudine.

  A131000078 

 Presiede al Sinodo a nome dell'imperatore un procuratore supremo, il quale d'ordinario è un generale d'armata.

  A131000078 

 Quindi dovendo badare alla famiglia più non s'occupa dell'istruzione del popolo che gli è affidato, il quale perciò giace nella più crassa ignoranza, e nella dissolutezza più sfrenata.

  A131000080 

 - Nessuno ignora che il vero e principale fondatore della Chiesa, l'ingegnoso architetto di questo magnifico edifizio, è Gesù Cristo, il quale, come dice s. Paolo, col suo Sangue si formò questo tempio degno di Lui, puro ed immacolato.

  A131000081 

 Dopo la loro morte le chiese da loro fondate si accrebbero, si dilatarono, e così vennero unite nella medesima fede formando quel magnifico e grandiosissimo albero della chiesa cattolica, il quale avendo le sue radici in Roma s'innalza sublime e frondoso al Cielo, si stende sopra tutta la terra, raccogliendo sotto i suoi rami, sotto l'ombra sua benefica tutti i popoli della terra.

  A131000084 

 Dicono che la gerarchia è solo di umana istituzione, che è solamente la Chiesa, la quale dopo alcuni secoli ha fatta questa distinzione, creati questi diversi gradi di superiorità; ma questo è uno dei tanti errori di cotesti eretici.

  A131000085 

 - In un esercito regolare {70 [254]} avvi pure una perfetta gerarchia a Capo della quale sta il re.

  A131000085 

 Il Capo visibile è il Papa, il quale viene perciò anche chiamato Supremo Gerarca, e da s. Giovanni Grisostomo Gerarca dei gerarchi

  A131000086 

 Egli è difatto il successore di s. Pietro, il quale dal N. S. Gesù Cristo ebbe non solo in comune cogli altri apostoli l'autorità di apostolo e di vescovo

  A131000087 

 E siccome Gesù Cristo questo ampio potere diede a s. Pietro pel bene della Chiesa, e s. Pietro doveva pur morire una volta, così questo potere supremo quale eredità doveva passare e passò difatto nei suoi successori, e nei papi si perpetuerà finchè duri la Chiesa, cioè sino alla fine del mondo.

  A131000088 

 Ciò posto, giova sapere che questa seconda potestà nel vescovo non risiede; il vescovo non l'ha se non dal Papa, a cui è subordinata la stessa potestà dell'ordine la quale non può esercitarsi se non per sua concessione

  A131000088 

 Questa {75 [259]} potestà di giurisdizione pienamente risiede soltanto nel Papa, dal quale come da unica fonte l'attingono tutti gli altri vescovi.

  A131000093 

 Quindi è che sotto Gregorio VII l'anno 1073 si tenne in Roma un concilio, nel quale fu stabilito che d'allora in poi il nome di papa si desse solamente al Romano Pontefice, siccome colui che è il supremo pastore di tutta la Chiesa, il padre di tutti i cristiani, e che riceve la potestà dall'apostolo Pietro, di cui è legittimo successore.

  A131000094 

 - Il Papa prende pure il titolo di Servo dei Servi di Dio, il quale fu cominciato ad usarsi da s. Gregorio Magno per rintuzzare la superbia di Giovanni patriarca di Costantinopoli, chiamato il Digiunatore, il quale arrogavasi il nome di Vescovo Universale.

  A131000094 

 - È pur appellato Santissimo, Beatissimo padre, sia pel santo posto ed impiego che occupa, sia specialmente per le grandi virtù che deve possedere colui, il quale fra tutti gli uomini per la sua dignità è il più vicino a Dio.

  A131000095 

 - Alla morte di un papa avvenne parecchie volte che dopo essere eletto uno legittimamente, o mentre si cercava di farne la elezione, venisse fuori qualche ambizioso, il quale agognando alla prima dignità del mondo, e mal soffrendo di essere posposto e dimenticato, cercava di farvisi eleggere da alcuni partigiani.

  A131000098 

 - Il primo papa fu eletto da Gesù Cristo medesimo, il quale a preferenza di tutti {87 [271]} gli altri apostoli gettò i suoi sguardi sopra s. Pietro, e lui elesse a suo vicario in terra.

  A131000099 

 Con queste parole Gesù Cristo promise di dare a Pietro la suprema autorità, la quale poi gli conferi difatto dopo la sua risurrezione.

  A131000100 

 Gesù difatto mostrò di considerarlo già quale suo Vicario col fatto seguente.

  A131000100 

 {89 [273]} Come lo vide il Salvatore, al quale ogni cosa era manifesta, lo chiamò a se e gli disse: Dimmi, o Pietro, chi sono quelli che pagano il tributo? sono i figliuoli del re, oppure gli estranei alla famiglia reale? Pietro rispose: Sono gli estranei.

  A131000104 

 Cessato il regno dei Goti pretesero il medesimo diritto gl'Imperatori di Oriente, cominciando da Giustiniano I fino a Leone III Isaurico, sotto del quale Roma e suoi dintorni si diedero spontaneamente al poter temporale del Papa.

  A131000105 

 Così fra gli altri operò Enrico IV, il quale sdegnato che nel 1061 fosse stato dichiarato papa Alessandro II senza {96 [280]} che a lui ne fosse data notizia, fece eleggere antipapa Cadolao vescovo di Parma, cagionando molti mali nella Chiesa di Dio.

  A131000106 

 Il rimedio fu trovato e somministrato dal Papa Alessandro III, il quale nell'anno 1179 nel concilio Laterenese III stabili che gli elettori del papa potessero essere solamente i cardinali.

  A131000106 

 Questo diritto di elettori era ancora riserbato indistintamente a tutto il clero di Roma, il quale essendo molto numeroso, e fra i suoi membri non andandosi sovente d'accordo nella persona da eleggersi, succedevano ancora spesso disordini perniciosi alla Chiesa.

  A131000106 

 Stabilì pure che nel caso non si andasse d'accordo fra di essi sulla persona da eleggersi, fosse riconosciuto per legittimo pontefice quegli, il quale avesse riportato i due terzi dei voti.

  A131000107 

 Cominciando dal secolo quarto fino all'undecimo non solo il popolo, ma gli imperatori pretesero d'ingerirsi nella elezione, e quindi o per concessione della Chiesa, {99 [283]} o per violenza, il principe secolare dava pure o da vicino o da lontano il suo voto, il quale per ordinario consisteva nella conferma della elezione già fatta dai Romani.

  A131000111 

 Per {104 [288]} lo più accade che quel cardinale, il quale nella prima votazione riportò maggior numero di voti sebben non sufficienti, alla seconda votazione rimanga vincitore, quantunque alle volte succeda al contrario, come in Pio IX, il quale, se alla prima votazione ebbe pochissimi voti, alla seconda e terza ne ebbe la maggior parte, la quarta pressochè tutti.

  A131000111 

 Tre cardinali sono incaricati a fare lo scrutinio, ossia l'esame delle schede, onde conoscere su quale dei cardinali presenti od assenti sia caduta la elezione.

  A131000118 

 Essi sono eletti dal Papa, il quale li sceglie non più solamente fra il clero romano, come già in antico, ma talora dal clero di altre nazioni, ed anche fra gli ordini religiosi, dando la preferenza alla virtù ed al merito.

  A131000126 

 Nella Gerarchia ecclesiastica il patriarca è un vescovo, Capo e superiore dei vescovi e dei fedeli cristiani di una parte del mondo, la quale può anche comprendere uno o più regni, e moltissime provincie e diocesi.

  A131000129 

 In Antiochia Pietro stette sette anni vescovo e papa; in Alessandria, città frequentatissima mandò s. Marco suo discepolo a fondarvi una chiesa, la quale crebbe e fu fioritissima; in Roma venne egli stesso a stabilire la sua dimora, a piantare e bagnare co' suoi sudori e col suo sangue quella Sede che doveva durare sino alla fine del mondo.

  A131000131 

 Questo venne poi fatto definitivamente sotto il papa Vigilio l'anno 553 e da Innocenzo III. Ciò si fece in considerazione di quella città, la quale fu la culla della Religione cristiana, e venne santificata dal Sangue di Gesù Cristo.

  A131000134 

 I cattolici li hanno parimenti di loro lingua e rito, residenti chi in una, chi in altra città con quella giurisdizione ecclesiastica, che loro è concessa dalla Sede Apostolica, alla quale essi coi loro fedeli si gloriano di stare uniti.

  A131000134 

 [48], quello delle Indie occidentali, {122 [306]} residente in Madrid, quale cappellano maggiore della corte reale, e quello di Lisbona.

  A131000135 

 Egli è dipendente dal Patriarca, del quale fa le veci in alcune parti del patriarcato.

  A131000137 

 - Nel romano impero la città principale di una provincia era chiamata metropoli, parola greca che significa città madre, dalla quale dipendono altre città di minore importanza.

  A131000138 

 Ma siccome la giurisdizione che i metropolitani godevano sui vescovi loro dipendenti era solo di diritto ecclesiastico, così essa per molte ed ottime ragioni fu loro in parte tolta, in parte diminuita dalla Santa Sede, da cui essi l'avevano ricevuta, ed alla quale tutti gli ordini della sacra gerarchia sono soggetti.

  A131000141 

 Essi sono come vicari della Sede apostolica, della quale fanno le veci in quei luoghi, dove non è stabilita la gerarchia ecclesiastica.

  A131000143 

 Allora il capitolo dei canonici, al quale si devolve la giurisdizione {131 [315]} episcopale fra gli otto giorni o conferma il vicario generale, o un altro ne elegge.

  A131000143 

 Egli gode in gran parte la stessa giurisdizione del suo vescovo il quale nel crearselo gliela comunica.

  A131000144 

 Fuori d'Italia essi godono maggior giurisdizione, la quale varia col variare delle diocesi, e secondo l'uso dei luoghi.

  A131000149 

 Ebbe origine fin dai tempi di Costantino, il quale la diede al papa s. Silvestro in segno di onore.

  A131000154 

 Esse possono eziandio significare l'una l'amor verso Dio, l'altra l'amor verso gli uomini, del quale deve essere acceso il cuore del prelato.

  A131000154 

 L'altezza della medesima significa che colui, il quale la porta, deve tutti i suoi sudditi sopravanzare nella scienza e nella bontà della vita.

  A131000157 

 Il Pallio è proprio solamente del Papa, che è il pastore dei pastori, al quale è affidata la cura universale di tutto il gregge di Gesù Cristo.

  A131000157 

 Quando essi muoiono sono sepolti col Pallio, il quale perciò non si trasmette al successore, che un nuovo ne riceve da Roma.

  A131000161 

 I Papi lo adoperano a fine di mantenere viva l'idea, che era un pescatore quegli, a cui Gesù Cristo diede la supremazia sopra tutta la Chiesa, e del quale essi sono i legittimi successori.

  A131000162 

 - Il pastorale è un bastone d'oro o di argento ricurvo nella sommità, il quale in segno di autorità {142 [326]} si porta dai vescovi nelle sacre funzioni, nell'impartire la solenne benedizione e simili.

  A131000165 

 Essa è preziosissima, e mostra di essere stata una sedia curule, quale adoperavano i primi magistrati del romano impero.

  A131000167 

 È in questo senso che s. Cipriano chiamava la Cattedra romana la prima Chiesa del mondo, alla quale tutte le altre devono stare soggette ed ubbidire.

  A131000171 

 Ancora: egli è portato in sedia gestatoria nell'occasione di sacre funzioni quando è vestito dei sacri paramenti, coi quali, perchè molto pesanti, non potrebbe senza grande fatica condursi a piedi per la gran calca dell'affollato popolo, il quale inoltre non potrebbe quasi vederlo nell'atto che passando lo benedice.

  A131000171 

 La prima ragione si è, perchè portato in alto venga così a significarci la suprema sua altezza sopra tutti i fedeli quale Vicario di Gesù Cristo, e perchè possa essere più libero nel benedire il religioso popolo che corre a vederlo, specialmente nei giorni di solennità.


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  A132000008 

 Questo Dio, che sempre fu e sempre sarà, dopo di aver creato le cose che nel cielo e nella terra si contengono, diede esistenza all'uomo, il quale di tutte le creature visibili è la più perfetta.

  A132000009 

 L'uomo è distinto fra tutti gli altri animali, specialmente perchè è fornito di un'anima, la quale pensa, ragiona e conosce ciò che è bene e ciò che è male.

  A132000014 

 Ma il Signore vi fa sapere, che se voi comincierete ad esser buone in gioventù, tali sarete nel resto della vita, la quale sarà coronata con una felicità di gloria.

  A132000017 

 Costoro fanno grande ingiuria a' loro genitori e a Dio medesimo, il quale per loro mezzo vi comanda questa o quell'altra cosa.

  A132000020 

 Quanto dico circa i vostri genitori s'intende di ogni persona a voi superiore, soprattutto della vostra maestra, dalla quale parimenti riceverete volentieri con umiltà e rispetto gl'insegnamenti, i consigli, le correzioni.

  A132000027 

 Niente di più sconveniente che vedere una ragazza, la quale dovrebbe essere tutta modestia e operosità, gettare il tempo in simili letture.

  A132000027 

 Se vi capitano alle mani libri o giornali cattivi, imitate l'angelico s. Luigi, il quale, accortosi d'aver toccato un libro cattivo, non solo il gittò immediatamente alle fiamme, ma corse a lavarsi le mani per paura fossero rimaste contaminate.

  A132000030 

 Non conviene allora passare innanzi; imitate in ciò l'ape, la quale si trattiene sullo stesso fiore finchè n'abbia assorbito tutto il succo.

  A132000035 

 Altro scoglio dal quale dovete guardarvi, o giovanette, si è la vanità nel vestire o nel portamento.

  A132000037 

 Prima di stringere amicizia con alcuna, il che non dovete fare mai senza licenza della madre vostra o di chi ne tiene le veci, mirate, esaminate quale contegno essa tenga e come parli.

  A132000043 

 Quale terribile conto non dovranno dare a Dio nel tremendo giorno del giudizio per essere state causa della perdita di tante anime! Che si dovrà poi dire di quelle giovanotte che, rotto ogni freno, giungono fino ad insegnare la malizia a quelle che sono ancora innocenti? Queste sciagurate odano ciò, che loro dice il Salvatore.

  A132000071 

 Onde, o figlia, alla luce dell'accennata candela vedrai, se amasti il tuo Dio, oppure se lo disprezzasti; se avesti in onore il suo santo nome, o lo nominasti invano; vedrai le feste profanate, le messe tralasciate, le disobbedienze fatte a'superiori, lo scandalo dato alle tue compagne; vedrai quella superbia, quell'orgoglio, che ti lusingaroni; {41 [219]} vedrai... Ma, oh Dio! tutto vedrai in un momento, nei quale agli occhi tuoi aprirassi la via dell'eternità: momentum a quo pendet aeternitas.

  A132000074 

 La prima cosa che rende terribile questa comparsa si è che l'anima si trova sola al cospetto di un Dio sprezzato, di un Dio, il quale conosce ogni segretezza del tuo cuore, ogni pensiero.

  A132000088 

 Ah incontro doloroso! Immagina quale restasse il cuore di Maria alla vista di Gesù, e Gesù alla vista {53 [231]} della sua madre SS. che addolorata segui Gesù fino al Calvario.

  A132000089 

 Qual dolore, quale spasimo avrà provato Gesù! Così confittolo, innalzano la croce a vista di tutti, e Gesù vi sta sopra pendente, e quei crudeli invece di sentirne pietà, movendo le loro teste lo stan bestemmiando.

  A132000093 

 Quale gioia sarà poi mirare non per un istante, ma contemplare per sempre, godere quella faccia che innamora gli angeli e i santi, che abbellisce tutto il Paradiso? E la bellezza e l'amorevolezza di Maria di quanto gaudio non riempirà pure il cuore del beato? Oh sì! quanto sono amabili i tuoi tabernacoli, o Signore! Quam, dilecta tabernacula tua, Domine! Mira, disse Iddio un giorno a s. Teresa dopo averle mostrato un saggio di Paradiso, mira, o figlia, di quanto gran bene si privano i peccatori! non lasciare di dir loro, di quanto gran bene si privano i peccatori.

  A132000097 

 Questo Santo dalla Chiesa viene proposto ad esempio d'innocenza e di virtù a tutti, ma specialmente alla gioventù, in favor della quale in ogni tempo ha impetrato moltissime grazie dal Signore.

  A132000106 

 Se Luigi, principe delicato, di sanità cagionevole, puro ed innocente, faceva tante penitenze, quale confusione non deve mai essere per quelle giovani, le quali cercano mille pretesti per fuggire ogni occasione di mortificare il loro corpo, fare qualche astinenza per amore di quel Dio, che tanto patì per noi! {62 [240]}.

  A132000109 

 Anzi colla propria madre stava sempre cogli occhi bassi, onde diceva di non sapere quale fisonomia ella avesse.

  A132000120 

 Quale fu poi la sua tenerezza per Gesù Sacramentato! Passava più ore al giorno avanti l'altare del Sacramento.

  A132000121 

 Da quale cosa deriva mai, che noi proviamo sì poco gusto per le cose spirituali? Questo avviene dall'essere il nostro cuore poco innamorato di Gesù Crocifisso, e dall'accostarci troppo di rado alla SS. Comunione o dall'accostarvici indegnamente, perchè è impossibile avvicinarci a queste due inesauste fiamme dell'amore di Dio senza sentircene accesi e trovarne conforto e contento.

  A132000132 

 Preghiamo altresì il Signore, che ci faccia conoscere in quale stato egli voglia essere servito da noi, affinchè possiamo spender bene quel tempo, che egli pose in nostro potere e da cui dipende la nostra eterna salvezza.

  A132000138 

 Pensate ogni sera se doveste morire in quella notte, quale sarebbe la vostra morte.

  A132000139 

 Ora se in Cielo si tiene conto di un bicchiere di acqua fresca dato per amor di Dio, che sarà di tanto sangue, che Luigi sparse, ancor fanciullo, flagellandosi più volte al giorno da rimanere gli stessi abiti suoi insanguinati? Che diremo del levarsi di notte a pregare genuflesso sul gelido terreno, agghiacciandosi al freddo? Che dei digiuni si austeri? Che di tante invenzioni di flagelli, con cui macerò le sue carni innocenti? Tutto questo quale gloria avrà meritato a san Luigi in Cielo? La sua carità verso Dio e verso del prossimo era così intensa, che tutto il viver suo dai primo uso di ragione fino alla morte fu un continuo esercizio di amore verso Dio, e di carità verso i suoi simili.

  A132000144 

 S. Cuore del mio Gesù, io vi offro in unione del Cuore Immacolato di Maria tutte le preghiere, tutte le azioni, tutte le sofferenze di questa giornata colla stessa intenzione colla quale voi vi immolale incessantemente sull'altare della Croce, e Voi assistetemi colla vostra santa grazia perchè io non abbia mai ad offendervi.

  A132000150 

 Ed in Gesù Cristo suo Figliuolo unico, Signor nostro: il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque di Maria Vergine: patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morto e sepolto: discese agli inferni, il terzo dì risuscitò da morte: salì al Cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti.

  A132000153 

 Credo fermamente, che vi à Dio, il quale premia i buoni e castiga i cattivi.

  A132000171 

 Gesù Cristo viene egli stesso in persona ad applicare a ciascuno in particolare i meriti di quel sangue adorabilissimo, il quale sparse per noi sul Calvario in croce.

  A132000203 

 Quale perciò deve essere la mia fedeltà nel vostro servizio e nell'osservanza della vostra santa legge?.

  A132000243 

 Queste cose ci devono inspirare grande confidenza a palesare qualsiasi nostra colpa al confessore, che e un padre amante, il quale fa le veci di Dio nel tribunale della penitenza.

  A132000251 

 Oh bontà grande del mio Dio! Quale cosa potevate voi fare di più a mio riguardo? Quello che amaramente mi rincresce si è l'avere male corrisposto a tanta vostra bontà, offendendovi tante volte co' miei peccati.

  A132000260 

 Egli è G. C, Dio di grandezza e di maestà infinita, Dio di bontà e di misericordia, il quale viene ad una misera creatura, povera peccatrice, e viene per farsi nostro padre, nostro fratello, amico e sposo dell'anima nostra; {113 [291]} vuole farsi nostro medico, maestro e cibo.

  A132000263 

 Ah potessi avere il cuore dei Serafini del cielo, affinchè l'anima mia ardesse mai sempre d'amore pel mio Dio, il quale si degnò di eleggere la povera anima mia per sua abitazione, per sua delizia! Ah caro Gesù! {114 [292]} quanto è mai dolce e preziosa questa vostra visita, questa vostra dimora, questa vostra unione.

  A132000276 

 Signor mio Gesù Cristo, il quale per amor nostro state notte e giorno in questo Sacramento, tutto pieno di bontà e di amore aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a visitarvi, io credo che nell'Ostia SS. C'è il Corpo, il Sangue vostro, l'Anima vostra, e la vostra Divinità.

  A132000297 

 Ricordatevi, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo, che da voi sia stato rigettato, od abbandonato alcuno, il quale implori i vostri favori.

  A132000305 

 Tra le altre intenzioni nel recitarlo abbiate anche questa, d'implorare dal Signore, per intercessione di Maria Vergine Immacolata, la grazia che si conservi tra di noi la santa fede, ci tenga lontani dagli errori che presentemente si vanno spandendo tra i cristiani, e faccia sì che trionfi gloriosa la s. Romana Chiesa, Madre e Maestra della vera fede, fuori della quale non vi è salute.

  A132000307 

 Nel secondo si contempla come la Vergine Immacolata andò a visitare s. Elisabetta, e stette in casa sua tre mesi servendola quale umile ancella.

  A132000331 

 Il primo dolore fu allora quando la Beata Vergine Madre di Dio, avendo presentato l'unico suo Figlio al tempio tra le braccia del santo vecchio Simeone, le fu detto dal medesimo: Questo figlio sarà una spada che trapasserà l'anima tua, la quale cosa dinotava la passione e la morte di nostro Signore Gesù Cristo.

  A132000348 

 II. O Maria fortunatissima, che quale Arca mistica del diluvio universale del mondo, sola e senza esempio foste preservata dal naufragio; deh! salvate noi da tanti vizi e peccati, che innondano le contrade del Cristianesimo.

  A132000352 

 VI. O Maria, che quale splendidissima aurora spuntaste sull'orizzonte di questa vita, senza nebbia o vapore che ne offuscasse alcun poco il limpidissimo chiarore; deh! non permettete che l'anima nostra giammai riposi nelle tenebre e nell'ombra di morte.

  A132000373 

 Rallegratevi, o Augustissima Regina, perchè voi sola meritaste sedere alla destra del vostro santissimo Figlio, il quale siede alla destra dell'Eterno Padre.

  A132000380 

 Pietosissimo custode dell'anima mia, voi che tanto vi umiliaste col venire dal cielo in terra per impiegare il vostro ministero a favore di un essere sì vile quale io sono, fate che possa anch'io acquistare lo spirito di vera umiltà, e sia pienamente persuasa, che da per me non posso nulla senza il vostro aiuto e senza la grazia del mio Signore.

  A132000395 

 Considera, anima mia, come Gesù sottopose le sue spalle alla Croce, la quale era aggravata da' tuoi moltissimi ed enormi peccati.

  A132000483 

 O Signore onnipotente, il quale per l'amore che portate agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso ai tormenti, che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che {175 [353]} partite da questa valle di pianto in grazia vostra, soffrono gli ardori di quelle fiamme per iscontare i debiti, che hanno tuttora verso della vostra divina giustizia.

  A132001732 

 D. Ci sono i Maomettani, i Protestanti, cioè i Calvinisti, i Luterani e gli Evangelisti, ed avvi la Chiesa Cattolica Romana; in quale di queste società noi possiamo con certezza trovare la vera religione?.

  A132001742 

 D. Quale è la Chiesa che presenta questi quattro caratteri della Divinità.

  A132001744 

 È Una, perchè tutti i veri Cattolici, anche {386 [564]} sparsi per le varie parti del mondo, nei più lontani paesi della terra, professano una medesima fede, una medesima dottrina, e dipendono tutti da un solo capo, che è il Romano Pontefice, il quale a guisa di Padre amorevole ed universale regola e governa tutta la Cattolica famiglia.

  A132001747 

 La medesima Romana Chiesa si estende a tutti i tempi, perchè in tutti i tempi, in mezzo alle più sanguinose persecuzioni fu sempre conosciuta a guisa di società visibile di fedeli riuniti nella medesima fede, sotto alla condotta di un medesimo Capo, il Romano Pontefice, il quale, come Padre di una gran famiglia, guidò pel passato, e guiderà per l'avvenire tutti i buoni credenti pel sentiero della verità sino alla fine, dei secoli.

  A132001758 

 D. Quale conseguenza si deduce da quanto qui si espose?.

  A132001765 

 D. Quale e il più grande errore degli Ebrei?.

  A132001770 

 R. Maometto, il quale disseminò i suoi errori sul principio del secolo settimo dell'Era Cristiana.

  A132001782 

 R. Il fondatore, il capo invisibile di tutta la Chiesa è Gesù Cristo, il quale dopo aver deputato s. Pietro a governarla assicurò che egli l'avrebbe assistita dal cielo sino alla fine dei secoli.

  A132001792 

 D. Quale autorità diede il Salvatore a s. Pietro?.

  A132001808 

 Poi permettendo ad ognuno la libera interpretazione del Vangelo, fate una orribile confusione dei sacramenti e delle altre verità di fede, ed aprite con ciò una larga via all'errore, nel quale l'uomo cade inevitabilmente, se è guidato solo dal proprio lume.

  A132001826 

 Sebbene ella sia stata in ogni tempo perseguitata dagli Ebrei, dai gentili, dagli eretici e dai cattivi Cattolici, riportò compiuto trionfo di tutti gli attacchi, conservandosi pura ed inalterabile, quale fu da Dio fondata, senza che abbia ad altri mossa la minima persecuzione.


don bosco-la forza della buona educazione.html
  A133000002 

 Del resto qui si vedrà quale forza abbia la buona educazione sul destino della figliuolanza; si vedrà una madre modello, un figlio esemplare.

  A133000047 

 La povera donna, di cui parliamo, persuasa di questa verità faceva ogni cosa per rendere dolce la vita della famiglia al suo marito; ma quante sollecitudini ella non dovette darsi per procacciargli quanto gli era necessario! Quale economia nel maneggio degli affari, quante privazioni per lei, quante veglie prolungate intorno ad un lavoro ingrato e poco lucroso, e ciò tutto per poter offerire all'indomani a suo marito una minestra ch'ella non poteva più prendere sul franco che egli le rimetteva ciascun giorno!.

  A133000053 

 Io non sono capace di rispondervi, egli diceva, ma è certo che colui il quale va a confessarsi e non promette di cuore di cangiar vita, egli fa una cattiva confessione; chi tace un peccato al confessore non ottiene il perdono dei peccati e aggiunge un sacrilegio alla sua coscienza.

  A133000055 

 Egli è mille volte meglio ritardare di un anno la prima comunione, se il confessore lo giudica bene, che nascondere un peccato pel desiderio di farla; perchè colui il quale fa simili comunioni si può paragonare a chi volesse invitare un amico a pranzo e presentargli pietanze sparse di veleno.

  A133000065 

 È impossibile descrivere con quale ardore egli siasi preparato.

  A133000069 

 Il padre di Pietro fuor di sè per lo stupore andava dicendo tra sè: bisogna proprio che ci sia un'altra felicità oltre di quella che si trova in fondo alla bottiglia; io porto invidia alla contentezza di mio figlio, la sua felicità, la sua contentezza mi sembrano pure e senza mescolanza; al contrario i miei piaceri sono sempre misti a qualche amarezza; perciocchè non è senza sentimento di cattivo umore che io spendo all'osteria quello che potrebbe assai sollevare mia moglie, la quale per altro è così buona, così affabile verso di me malgrado i miei torti.

  A133000072 

 Prima di andarsi a coricare Pietro volle fare rammenda la quale consiste nel domandare perdono ai proprii genitori di tutti i dispiaceri cagionati pel passato, e ciò in presenza di tutti quelli di casa.

  A133000075 

 Il padre si avvicina e contempla sul suo povero letto di paglia l'aspetto del caro ragazzo sul quale era scolpita l'innocenza e la felicità; la sua faccia serena, un mezzo sorriso gli davano un aspetto di un Angelo.

  A133000079 

 Con quale attenzione Pietro recita quegli atti! Con qual fervore il suo cuore vi prende parte! Come egli si umilia dinanzi a Dio! Come egli si riconosce indegno del gran favore che attende! Con quali affetti egli rinnova gli atti di rincrescimento di aver offeso Iddio così buono e così degno di essere amato! Con qual ferma risoluzione promette di evitare per l'avvenire tutto ciò che potrebbe recar danno all'anima sua!.

  A133000143 

 Pietro fu eziandio molto favorito dal novello padrone, il quale avendone osservata la fedeltà, la puntualità, l'attività, gli accrebbe tosto lo stipendio giornaliero; da dieci soldi lo portò a quindici.

  A133000181 

 Dice il Signore che la strada la quale un giovanetto prende a battere nella sua prima età, la tiene nella sua gioventù, nella virilità, nella vecchiaia, fino alla tomba.

  A133000187 

 In principio di ciascuna predica egli collocavasi in qualche cantuccio come per osservare quale argomento fosse per trattare il predicatore.

  A133000190 

 Il mattino si levava di letto assai per tempo; andava ad ascoltare la santa messa, durante la quale recitava le sue ordinarie preghiere colla terza parte del Rosario, e spesse volte faceva eziandio la sua comunione.

  A133000212 

 II mattino seguente prima di partire Pietro radunò tutti i suoi fratelli e sorelle intorno al letto di suo padre, il quale perchè di salute cagionevole era ancora coricato, e colla solita sua affabilità raccomandò caldamente a tutti la santificazione delle feste, ai fratelli poi raccomandò di guardarsi bene dalle cattive compagnie e dalle bestemmie.

  A133000256 

 Le faccende di Pietro erano in questo stato quando fu conchiuso il trattato di alleanza tra il nostro Governo, la Francia e l'Inghilterra, in forza del quale quindici mila soldati Piemontesi dovevano recarsi {90 [364]} in Crimea a combattere contro ai Russi.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000003 

 Per ottemperare ai decreti del la felice Memoria di Papa Urbano VIII, protesto che a tutti i miracoli e grazie inserite in questa operetta non intendo di attribuire altra autorità che puramente umana, non volendo per nulla prevenire il giudizio della Santa Sede Apostolica, alla quale professo e mi glorio di essere figlio ubbidiectissimo.

  A134000006 

 Quale saggio di quanto siasi ormai distesa la divozione a Maria Ausiliatrice, e in prova della bontà e della potenza con cui questa Madre celeste soccorre chi la invoca sotto il titolo di Aiuto dei Cristiani, noi publichiamo nel presente fascicolo varie {7 [455]} grazie, di cui ci venne fotta relazione.

  A134000008 

 Ed oh! quale non fu la mia gioia quando lo udii a rispondermi tutto contento e sereno: «Ho passata una notte buona; se va cosi, io sono guarito: oh! dunque io esclamai, la Madonna ci ha fatto la grazia! Cosi era di fatto, e in breve tempo mio padre fu perfettamente ristabilito.

  A134000011 

 Affatto scomparso era il mio mal di {15 [463]} gambe, libero il respiro, e un appetito, anzi una fame tale mi si faceva sentire, quale da parecchi mesi più non aveva provato.

  A134000011 

 Mandai tosto pel medico, il quale benchè molto perito e malgrado le più assidue cure non potè fermare il progresso della {13 [461]} malattia, che fini per ispiegarsi in vera etisia.

  A134000023 

 Per buona ventura al doloroso caso si trovava presente una persona mia parente, la quale avendo già altre volte sperimentata la protezione di Maria Ausiliatrice mi consigliò di raccomandare la povera agonizzante a questa Madre potente, e promettere qualche offerta alla sua Chiesa in Torino, se mia moglie guariva.

  A134000030 

 Sia ringraziata Maria Ausiliatrice, che ini liberò dall' ostile conlegno di un mio creditore, e più dalla pessima influenza del suo procuratore, il quale pareva, che avesse giurala una fiera persecuzione contro di me e della mia famiglia.

  A134000036 

 Da quel giorno cominciò il suo miglioramento, il quale andava facendosi ogni di più sensibile di mano in mano che si avvicinava il termine prefisso alle nostre preghiere, finchè nel mese di Agosto intorno alla festa dell'Assunta raggiunse la perfetta salute.

  A134000036 

 Dopo alcun tempo riacquistò bensì le usate idee, ma non già la sospirata salute, che anzi venne sorpreso da una forte emoraggia, per la quale {25 [473]} gettava in quantità sangue dalla bocca e dal naso.

  A134000065 

 Privo affatto di speranza di essere riformato mi rivolsi a Maria, la cui materna bontà, durante i mici studi costi aveva assai bene conosciuta ed esperimentata, e caldamente la pregai, che col potente suo aiuto mi salvasse dal temuto servizio, il quale, oltre al riuscire dannoso alla mia professione, sarebbe altresi tornato fatale agli interessi dell'anima mia.

  A134000071 

 Ecco un altro fatto che ce la mostra Madre ognora pietosa, la quale per esaudirci altro non aspetta, che una preghiera fiduciosa, ed un sospiro del cuore.

  A134000074 

 Ma vano non tornò il ricorso a Maria, la quale, accoltolo benignamente, alla fìenssima guerra fece ben tosto succedere in quella famiglia una inalterabile pace.

  A134000077 

 Per quanto una madre ami i propri figliuoli, assai più li ama la migliore delle madri Maria Santissima, la quale all'amore congiungendo il potere, li soccorre {45 [493]} eziandio, e li solleva dai più gravi malori.

  A134000081 

 Allora domando i miei panni da lungo tempo riposti, mi calzo, mi vesto, discendo dal letto, e fuori di me per la gioia mi metto, quale un ragazzo, a saltellare per la camera.

  A134000081 

 Ed oh! quale portento stava mai per operare Maria a mio favore! ah! ne fossi stato almeno più degno! Era il secondo giorno djella novena, quand' ecco in un istante mi sento nel corpo come una scossa elettrica, che ad un tempo mi infonde la forza, e la volontà di alzarmi.

  A134000081 

 In somma colui, al quale parecchi mesi di malattia mortale non avevano lasciato che un filo di vita; colui, che pochi minuti prima pareva uno scheletro, ed un'ombra di morte, era stato da Maria subitamente e perfettamente guarito.

  A134000081 

 Nel mese di Marzo del 1868 io fui assalito da tosse violenta, la quale, lungi da lenirsi sotto gli ordinati rimedi, facevasi ogni di più continua ed ostinata.

  A134000093 

 Dio esaudì le umili preghiere: il male diminuì istantaneamente, e dentro a brevissimo tempo il giovinetto riacquistò la perfetta sua sanità, nella quale continua tuttora.

  A134000093 

 Questa relazione è slata fatta dalla zia Anna Stardero, la quale, perchè illetterata, se la fece redigere dal sottoscritto, e vi appose il segno di croce.

  A134000104 

 Aveva appena colta la santa idea, e fatta la promessa, che l'affare, il quale mi teneva in angustia, si cangiò in un subito, e alla causa del grave disgusto succedettero motivi di grande consolazione per me.

  A134000133 

 Se è dovere di qualunque cristiano il predicare le glorie di Dio mirabile nei suoi Santi, è tanto più doveroso per un sacerdote il glorificarlo nella Regina di tutti i Santi, nella quale sempre ed oggi più che mai mostrasi Egli mirabilissimo, col farla larga dispensatrice dei suoi tesori celesti a prò di quelli, che a Lei si raccomandano.

  A134000140 

 Dopo un anno mi si aggiunse un forte e frequente sbocco di sangue, il quale mi ridusse a tale sfinimento, che i medici diedero per disperato il caso, e non mi presagivano che pochi giorni di vita.

  A134000144 

 Filippo Ponzio da Carmagnola aveva una fìghuolina di nome Cecilia, la quale, sebbene già pervenuta all'età di quattro anni, non poteva minimamente poggiarsi, nò camminare.

  A134000148 

 Avvi in Cagliari città di Sardegna un Istituto sotto il nome di orfanotrofio di S. Vincenzo, nel quale stanno raccolti poveri fanciulli, che vivono di sola provvidenza quotidiana, e di quel {77 [525]} lavoro che loro casualmente è inviato.

  A134000148 

 Oggi, quale maestra dell'orfanotrofio, io offro nella Chiesa a Maria, dedicata in Torino, il cuore d'argento promesso a nome di tutta la mia comunità, pregandola che voglia continuare a fare da Madre pietosa ai miei cari orfanelli.

  A134000148 

 Or nell'anno 1876 avvenne una grande disgrazia; la totale cessazione di lavoro, la quale aumentò di tanto la miseria dei poverelli da ridurli a patir la fame.

  A134000166 

 Fra tanti scegliamo il fatto seguente, il quale ci porge oggi stesso una prova irrefragabile quanto ragionevolmente la Chiesa paragoni la SS. Vergine ad una schiera ben ordinata di combattenti, e la chiami debellatrice di tutte le eresie.

  A134000166 

 La santa Chiesa proclama Maria quale una potente distruggitrice delle eresie: cunctas haereses sola interemisti in universo mundo.

  A134000172 

 Corroborai tutto questo con fatti scritturali, principalmente col concilio di Gerusalemme tenuto da s. Pietro cogli altri seniori per decidere la questione, se dovesse tuttora imporsi ai Cristiani la Circoncisione oppure no, osservandogli come per isciogliere questione siffatta non già alla lettura della Bibbia erano ricorsi i fedeli, ma bensi alla Chiesa insegnante, cioè agli Apostoli, i quali, malgrado che la Circoncisione venisse inculcata nella Sacra Scrittura, tuttavia dichiararono che per l'avvenire più non obbligava, e il loro ordine fu proclamato quale oracolo dello {91 [539]} Spirito Santo con queste parole: Parve allo Sparito Santo e a Noi; dimostrando cosi che la Bibbia non è la prima nè la sola regola di Fede, e che a loro soltanto, cioè ai pastori della Chiesa, spetta il diritto di interpretarla, e non già ai singoli fedeli.

  A134000223 

 — Tempo fa io ottenni da Maria Ausiliatrice una grande grazia, la quale fu di far cambiare sistema di vita al mio figlio maggiore, che per verità, da lupo cangiatosi in agnello, ora è il modello dei giovani.

  A134000233 

 O Maria Ausiliatrice, Figlia prediletta del divin Padre, Voi foste da Dio stesso costituita quale Aiuto potente dei Cristiani in ogni pubblica e privata necessità.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000001 

 Quindi la sua ammirabile grandezza, le fabbriche da cui era circondato, l' erba che perennemente coprivalo, e le colline, che lo coronavano nella parte opposta {4 [176]} al fiume, porgevano uno spettacolo dal quale difficilmente un forestiero poteva distaccarsi.

  A135000007 

 Dopo la morte di Gregorio VII, avvenuta l' anno 1086, fu questo teatro ridotto a fortezza, e chiuso entro le case di un certo Pier Leone, il quale die ivi ricovero a Papa Urbano II l' anno 1099 e in esso morì.

  A135000007 

 Nella sedizione avvenuta l' anno 1116 per la creazione del prefetto di Roma, carica alla quale Pier di Leone voleva far promuovere il figlio contro la volontà del popolo; questo infuriato corse ad assalirne il Castello.

  A135000014 

 Allora i centurioni, prendendo le faci accese, appicccarono il fuoco alla pira, cioè alla catasta di legno sovra la quale stava il cadavere; la pira si consumò ed un' aquila lasciata in libertà volò in alto portando, come essi dicevano, l' anima dell' estinto in cielo.

  A135000017 

 Il famoso Panteon sussiste tuttora, come già dissi, e deve la sua conservazione prima all' Imperatore Costantino, che non permise si distruggesse; poi all' Imperatore Onorio, il quale vietò la demolizione degli antichi edifizi.

  A135000017 

 Il pòrtico viene sostenuto da 46 stupende colonne d' un solo pezzo di granito orientale, e d' ordine corintio: otto sono di fronte e sostengono il cornicione, su cui erari un basso rilievo di bronzo, il quale rappresentava Giove in atto di fulminare i giganti che, secondo la favola, avevano voluto dare la scalata al cielo; le altre sostengono la profondità del portico.

  A135000017 

 Nel mezzo sta l' altare maggiore, nel quale ergevasi la statua di Giove ultore, cui era principalmente dedicato il tempio.

  A135000025 

 Il padre lo ammaestrava intorno alla vita onesta ed onorata quale si conviene a chi è destinato a reggere i popoli.

  A135000034 

 Ecco dunque il racconto quale viene esposto da lunghissima schiera di autori.

  A135000034 

 Il suo esercito fu al pari di lui testimonio del miracoloso fenomeno il quale tutti rese attoniti gli spettatori.

  A135000034 

 La storia non ci tramandò in quale luogo quella maraviglia avvenisse; alcuni asseriscono essere succeduta nelle vicinanza di Torino.

  A135000035 

 Costantino sostituendo sul labarum il nome di G. C. alle immagini del paganesimo, ritraeva i soldati da un culto empio, e gli induceva senza sforzo a prestar le loro adorazioni a colui, al quale sono dovute.

  A135000035 

 Gli imperatori Romani avevano {30 [202]} sempre avuto il loro stendardo proprio, che si chiamava labarum, il quale carico d' immagini di false divinità era oggetto di religiosa venerazione per le armate.

  A135000043 

 Questo degno monarca senza insuperbirsi fece la sua solenne entrata in città, ringraziò Dio delle vittorie cha per suo aiuto riconosceva aver riportate e in fine volle che la croce, la quale era stata pegno della protezione del cielo, fosse collocata in cima al suo diadema, portata in trionfo per la città ed inalberata sul campidoglio quasi per annunziare al mondo tutto trionfo di un Dio crocifìsso.

  A135000047 

 Niuno può esprimersi con quale allegria sia stato accolto da' fedeli che poterono cosi pubblicamente professare la loro religione; gli esigliati ritornarono in patria, i prigionieri uscirono dalle carceri, gli spogliati vennero indennizzati, gli impiegati dismessi venivano restituiti alle loro cariche, e ciascuno rimase libero di fabbricare Chiese, partecipare ai pubblici riti della religione.

  A135000076 

 I disordini crebbero a segno, che risolsero di appellarsi non al sommo Pontefice da cui temevano di essere condannati, ma all' imperatore Costantino il quale essendo di recente venuto al vangelo e non ancora molto istrutto nelle cose ecclesiastiche, sarebbesi forse lasciato trarre al loro partito.

  A135000085 

 Ma l' accorto monarca scoprì tosto le loro insidie, e come conobbe lo scopo del loro viaggio esclamò: Pazzi arrabiati che siete? Vi pensate che nelle cose di religione si possa introdurre l' appello comesi fa nei tribunali dei gentili? Costoro sono in grande inganno; vogliono lasciare il giudizio celeste pronunciato a Roma per attenersi al giudizio terrestre, quale appunto è quello che potrei pronunciare io stesso.


don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html
  A136000083 

 Egli apparteneva ad una casa illustre, erede di un ricco patrimonio, puro e dolce come un angelo, amato da tutti, e soprattutto troppo teneramente adorato da colui al quale il cielo l' ha tolto.

  A136000099 

 La vostra camera è apparecchiata, benchè essa non sia quale l'avrei voluta.

  A136000172 

 Allora intesi il perfido disegno di quello schiavo il quale credendo che io dormissi, entrò per compiere il suo nero proposito e lasciò cader presso di me la sua falsa testimonianza.

  A136000188 

 Onorio per tratto di somma bontà, presiederà al mio umile banchetto, al finire del quale egli stesso degnerassi, al suono della tromba e dei cembali, proclamarti mio erede.

  A136000219 

 ( Prende ruvidamente il piatto e dà una spinta ad Alessio il quale vacilla e cade sul letto.

  A136000268 

 - Quale indegnità!.

  A136000285 

 - Ho veduto Eusebio, il quale io {75 [99]} credeva ancora schiavo, che percuoteva Orsolo.

  A136000318 

 ( ironicamente ) - E quale, di grazia?.

  A136000415 

 - Ma quale?.

  A136000508 

 Quale strano accecamento! Non ravvisare, dopo cinque anni di esperienza, la grandezza delle sue virtù, che un sol giorno ha bastato per rivelarsi a questo fanciullo.

  A136000510 

 Nunzio - Nobile Eufemiano, vengo da parte dell'imperatore, il quale sarà pur qui tra pochi istanti.

  A136000521 

 Oh! quale acciecamento! Chi mi trarrà dal {114 [138]} profondo abisso della mia disperazione!....

  A136000524 

 - Nella sua morte si paziente sotto il biasimo ingiusto del più indulgente giudice, Alessio si mostrò tal quale sarebbe stato Isacco se Abramo avesse consumatoli suo sacrifizio.

  A136000525 

 Andate a dire ai principi che tengono le chiavi e lo scettro dei due mondi che colui il quale qui {115 [139]} riposa è grande in tutti e due.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000012 

 La qual finzione è colpa grave, ed altamente proibita da Gesù Cristo, il quale disse: colui che per motivi umani non ha coraggio di confessare me in faccia agli uomini, io avrò vergogna di confessare lui in faccia al mio celeste padre.

  A137000031 

 Marziano proseguì: quale adunque è il suo nome? Acacio citò alcuni dei varii nomi con cui suole essere nominato Iddio nella sacra scrittura; cui tosto soggiunse Marziano: quali chimere sono mai queste tue! lascia le cose invisibili, onora piuttosto gli Dei che tu puoi vedere.

  A137000034 

 Acacio: di quale Apollo parli tu, forse di quell'Apollo, che vivendo si diede ai vizi impuri? Chi mai vorrà adorare come Dio colui che tu arrossisci d'imitare e i cui imitatori puniresti tu stesso?.

  A137000064 

 Il processo fu infatti mandato all'imperatore Decio, il quale non potè leggerlo senza ammirare le risposte del santo; e sebbene egli fosse tutto furore contro a' cristiani, tuttavia rispose a Marziano che lasciasse Acacio e i suoi compagni in libertà.

  A137000066 

 Volevano darle uno sposo di nome Eugenio, ricco signore di Roma, il quale era bensì dotato di buone qualità morali, ma era pagano.

  A137000069 

 Rivolgendosi a me con un'aria dolce e ridente disse queste, parole: «Oh se mai fosse conosciuta la bellezza ed il pregio della verginità: se mai si conoscessero i vantaggi di questa celeste virtù, ognuno sacrificherebbe volentieri ogni cosa per conservarla; e dopo avere tutto sacrificato, si crederebbe di aver ancor fatto nulla.» A queste parole io mi svegliai e colle lacrime agli occhi mi gettai ginocchioni dimandando istantemente a Gesù Cristo, che colui il quale mi aveva dette quelle poche parole continuasse ad istruirmi.

  A137000088 

 Fattili venire a lui, ordinò loro che immediatamente prendessero parte al sacrifizio, alla quale empietà si ricusarono eglino con fermezza.

  A137000093 

 Ma quale non fu il suo stupore quando giunse alla città e vide una croce collocata sopra la porta della medesima? Forse, andava dicendo fra sè, è questo un inganno di Decio per invitare i cristiani ad entrare con sicurezza in citta, e quindi farli prendere più facilmente.

  A137000122 

 I fratelli che soffrono nelle carceri vi salutano, e con essi i preti e tutta la Chiesa Romana, la quale veglia con somma sollecitudine sopra tutti quelli che invocano il nome del Signore.

  A137000122 

 Vi raccomandiamo poi come cosa di maggiore importanza, della quale dovrà darne conto a Dio chi può farlo, di dar sepoltura ai martiri ed agli altri fedeli.

  A137000136 

 In Cartagine insisteva che dovessero assolversi gli apostati, ora in Roma dolevasi della troppa facilità colla quale erano ammessi alla penitenza.

  A137000142 

 Mentre Novaziano adoperavasi per sorprendere i fedeli e così accrescere il numero dei scismatici, s. Cornelio dal canto suo notificava ai cartaginesi la sua elezione con una lettera tutta spirante mansuetudine e semplicità religiosa, quale si conveniva al capo della Chiesa.

  A137000144 

 L' accorto vescovo conobbe tosto da quale spirito erano guidati gli autori di quelle lettere.

  A137000161 

 Forse chi non conserva questa unità, potrà credere di serbare la fede? Forse chi ha in dispregio la Chiesa, chi abbandona la cattedra di s. Pietro, sulla quale fu fondata la chiesa di Cristo, potrà egli fidarsi di essere nella Chiesa di Gesù Cristo?.

  A137000161 

 Tutti i {76 [76]} vescovi sono pastori, ma non si vede che un solo gregge, il quale tutti gli apostoli di comune accordo devono pascere per mostrare che la Chiesa di Cristo è una.

  A137000164 

 E vi sarà chi creda che questa unità, la quale nasce dall'immutabilità di Dio ed è inseparabilmente congiunta co' celesti misteri, possa essere divisa nella Chiesa per la discordanza delle opinioni? Allorchè avvenne la divisione delle dieci tribù d'Israele, il profeta Achia tagliò in brani il suo mantello.

  A137000179 

 Così tacendo voi avete insegnato quanto si debba temere Iddio e con quale fermezza ognuno debba stare unito a G. C. Avete insegnato come la plebe nei pericoli deve unirsi ai sacerdoti; nelle persecuzioni i fratelli non devono separarsi dai fratelli; avete insegnato che i cristiani quando sono uniti, sono invincibili; imperciocchè quanto si dimanda a Dio insieme da tutti, il Dio della pace lo concede agli uomini pacifici.

  A137000180 

 Che grande spettacolo fu agli occhi di Dio, quale allegrezza nel cospetto della chiesa di Gesù Cristo! Il nemico aveva provato di assalire i soldati separatamente, ma trovò tutto l'esercito pronto alla pugna: imperciocchè è certo che tutti sarebbero venuti a confessare la fede, ed avrebbero fatto sentire la loro voce, se avessero potuto essere uditi.

  A137000180 

 Ha fatto appunto come fa il lupo il quale prima cerca di allontanare la pecora dal gregge; ha fatto come lo sparviere che si sforza di allontanare la colomba dalle altre sue compagne.


don bosco-la repubblica argentina e la patagonia.html
  A138000003 

 Gli piacque immensamente il modo col quale i giovani venivano ivi intertenuti in amene ricreazioni nello stesso tempo in cui si istruivano nella religione Cristiana.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000015 

 Vicino a Nizza, dove cominciano le Alpi, comincia pure un'altra giogaia di monti detti Apennini, la quale staccandosi dalle Alpi medesime, segnano un semicircolo intorno a Genova, capitale degli antichi Liguri, poi sotto a Bologna si piega verso mezzodì, attraversando e dividendo l'Italia fino all'estremo confine del regno di Napoli.

  A139000016 

 Sulle medesime vette degli Apennini d'Etruria, ma un po' più al mezzodì, trae la sua sorgente il gran fiume Tevere, il quale passa nel mezzo di Roma, e va a scaricare le sue acque nel mare di Toscana, vicino al porto d'Ostia.

  A139000020 

 Ma il nome che a tutti prevalse fu quello d' Italia, nome che gli eruditi fanno derivare da Italo re dell'Enotria, oggidì Calabria, il quale, avendo grandemente promosso la civiltà nelle nostre contrade, meritò che fosse col suo nome appellato tutto quel paese che oggidì si nomina Italia.

  A139000037 

 I Sabini poi veneravano la Dea Tellure o Vesta che vuol dire terra, la quale riconoscevano come larga produttrice di tutte le cose necessarie alla vita umana, e in queste guisa gli uomini erano eccitati alla coltura dei campi per motivo di religione.

  A139000045 

 Vi ricorderete, cari amici, della famosa visione di Nabuccodonosor colla quale Iddio prenunziava quattro grandi monarchie.

  A139000047 

 Cresciuti in età ed informati della loro origine reale si unirono ad altri pastori ed assalirono improvvisamente il Re di Alba detto Amulio, che era appunto colui, il quale aveva dato ordine che appena nati fossero affogati nel Tevere.

  A139000096 

 Stabilì una legge, la quale obbligava ciascun cittadino a presentarsi ogni cinque anni nel campo di Marte a dare ragguaglio della propria famiglia e dei proprii beni, dal che si poteva avere un giusto computo delle persone atte alla guerra.

  A139000102 

 Ma Lucrezia fece chiamare Collatino suo marito, il quale condusse seco Bruto suo amico.

  A139000103 

 Allora Bruto, deposta l'apparente stupidità, fece giurare al padre ed al marito di Lucrezia di sterminare Tarquinio e tutta la sua famiglia: prese quindi le armi, si diè a correre per Roma gridando; «chi ama la patria a me si unisca per iscacciare Tarquinio e gl'infami suoi figli autori di tanti mali.» La sollevazione fu generale e Tarquinio, il quale allora trovavasi all'assedio di Ardea città del Lazio, s'avviò tosto verso Roma, che gli chiuse le porte in faccia.

  A139000103 

 Ecco, miei cari, una storia la quale deve insegnarci che i malvagi sono sempre puniti del male che fanno, e tanto più severamente quanto più sono ricchi e potenti.

  A139000106 

 Intanto cacciato Tarquinio, dichiarato reo di tradimento chiunque ardisse proteggere il ritorno di lui, i Romani decisero di governarsi a repubblica, la quale forma di governo differiva solo dal monarchico in questo, che i re governavano a vita, e nella repubblica erano eletti due magistrati con autorità suprema, la quale poteva conservarsi solamente un anno.

  A139000109 

 Ma scoperti e condotti in Senato furono condannati a morte dallo stesso Giunio Bruto, il quale, obbligato dalle leggi, dovette con grande suo dolore condannare a morte i suoi due figliuoli di molto buona speranza, ed essere spettatore del loro supplizio.

  A139000113 

 Trovavasi sul Tevere un ponticello di legno, pel quale era facile penetrare nella città.

  A139000116 

 Arrestato e condotto alla presenza di Porsenna, ed interrogato che cosa lo avesse indotto a un tanto misfatto; rispose: «Il desiderio di salvare la mia patria, e sappi che trecento giovani romani hanno giurato al par di me di uccidere il tiranno.» E in ciò dire corse a porre la sua destra sopra un ardente fuoco, lasciando che si abbruciasse per castigare quella mano, la quale erasi ingannata nell'uccidere il segretario in luogo del re.

  A139000116 

 Porsenna stupefatto a tanto coraggio, rimandò Muzio libero a Roma, il quale in memoria di quella coraggiosa azione ricevette il soprannome di Scevola, cioè monco.

  A139000122 

 Primo dittatore fu un senatore di nome Larzio, il quale colla sua prudenza riuscì ad acquetare il popolo, ristabilire l'unione dei patrizi, che erano i più ricchi, coi plebei, ossia col basso popolo.

  A139000131 

 I domestici corsero ad informare il loro padrone, il quale da alto stupore compreso, si avanzò chiedendo {43 [43]} allo straniero: Chi sei? In quel momento Coriolano si scopre.

  A139000139 

 Fu allora che si sovvennero di un povero ma valoroso contadino, di nome Cincinnato, il quale per lo addietro aveva già prestati grandi servigi alla patria.

  A139000143 

 Pure in mezzo a tanta gloria, sul carro dello stesso trionfatore, stava assiso un povero schiavo, il quale a bassa e cupa voce andava ripetendo: ricordati che sei uomo, per avvisarlo che nulla sono le grandezze del mondo senza la virtù, perciò si guardasse bene dal lasciarsi entrare in animo punto d'orgoglio nell'ebbrezza dell'onore.

  A139000155 

 Durante la cena, Dionigi, il quale non poteva ancora darsi pace della franchezza di Filossene, lesse di nuovo alcuni versi, cattivi come i primi, colla speranza che quegli non osasse questa volta negargli le sue lodi.

  A139000157 

 Fra i cortigiani del Re uno distinguevasi di nome Damocle, il quale magnificava del continuo le ricchezze, la sapienza e la felicità del tiranno.

  A139000159 

 Damocle era fuor di sè per la gioia, e sembravagli trovarsi in un vero paradiso, quando alzando gli occhi vide sopra il suo capo la punta di una spada, la quale, attaccata al soffitto da un tenue crine di cavallo, al più leggiero urto sarebbe caduta sul suo capo.

  A139000161 

 Le crudeltà che aveva esercitate facevangli vedere da per tutto nemici pronti a trucidarlo; nè avrebbe potuto prender riposo se non avesse dormito in un letto circondato da una fossa larga e profonda, la quale non si poteva traversare se non per un ponticello, che egli aveva gran cura di alzare prima di addormentarsi.

  A139000169 

 Questo coraggioso generale, dopo aver più volte tentato invano l'assalto della città, fece scavare una via sotterranea la quale conduceva nella fortezza.

  A139000172 

 «Noi, gli risposero, siamo venuti per sapere in che cosa i Chiusini hanno offeso il re dei Galli; poichè in Italia non si muove guerra senza giusto motivo.» Brenno ripigliò: «non sapete che il diritto dei valorosi sta nella spada? i Romani medesimi con quale diritto si sono eglino usurpate molte città? altronde il re di Chiusi ha negato di far parte ai Galli delle terre deserte, le quali i suoi sudditi non possono coltivare.» {55 [55]}.

  A139000173 

 Allora Brenno senza alcuna resistenza con incredibile prestezza pervenne alle porte di Roma, la quale trovò vuota di abitanti: perciocchè all'avvicinarsi di quei formidabili nemici erano per la maggior parte fuggiti, ad eccezione di quelli i quali dalla vecchiezza o dalle infermità erano stati impediti.

  A139000174 

 Uno de' Galli stese la mano e tirò la barba di uno di questi senatori per nome Papirio, il quale giudicando essere quello un affronto da non tollerarsi gli diede un tal colpo col suo scettro d'avorio sul capo che l'uccise sull'istante.

  A139000179 

 Ecco quale ne fu la cagione.

  A139000188 

 Guidava l'esercito romano un console chiamato Levino, capitano valoroso, il quale assalì con tale impeto i nemici che ben sette volte ruppe le loro file, ma sette volte ne fu dagli Epiroti respinto, sicchè dubbiosa rimaneva la vittoria; quando Pirro fece avanzare un gran numero di elefanti che seco aveva condotti.

  A139000194 

 Intanto i Romani ristorate le loro perdite, crearono console il valoroso Fabrizio, il quale di buon grado si pose alla testa di un nuovo esercito per tentare un'ultima volta di respingere Pirro.

  A139000201 

 Ciascuna nave era armata di uno sperone di ferro o di rame detto Rostro (parola latina che significa becco ), il quale ne' combattimenti talvolta serviva a squarciare con un urto violento le galere nemiche.

  A139000217 

 Amilcare famoso generale Cartaginese, il quale aveva già combattuto da prode contro ai Romani, essendo stato sconfitto in una battaglia navale, fece giurare ad Annibale suo figlio ancor fanciullo di voler essere loro nemico per tutta la vita, promessa che egli non dimenticò mai finchè visse.

  A139000223 

 Annibale indispettito che perdeva tempo e fatica senza poter venire a campale battaglia, mandò a dire a Fabio: «Se tu sei quel gran capitano, quale si dice, vieni nelle pianure ed accetta la battaglia.» Fabio gli fece rispondere: «Se tu sei quel gran capitano, quale ti credi, forzami a darti battaglia.».

  A139000224 

 Mentre Fabio teneva a bada i Cartaginesi, i Romani ebbero tempo di radunare nuove genti e di mettere in piedi un esercito il quale, se fosse stato capitanato da Fabio, avrebbe avuto miglior fortuna.

  A139000231 

 Emulo del generale cartaginese, il quale per battere i Romani in Italia aveva cominciato ad assalirli e debellarli nella Spagna, egli pure colà all'età di soli ventiquattro anni assalì i Cartaginesi già fattisi padroni di quel vasto regno.

  A139000232 

 I Cartaginesi opposero due potenti eserciti a Scipione, il quale colle armi e con istratagemmi {72 [72]} pienamente li sconfisse.

  A139000262 

 Questo discorso semplice, ma espressivo piacque molto al senato Romano, il quale fece scrivere la risposta sopra tavole di bronzo, affinchè restasse presso a quel popolo in perpetuo monumento di pace ed amicizia; {78 [78]} era del tenor seguente: Vengano tutti i beni ai Romani, alla nazione dei Giudei, per mare e per terra in eterno: le armi nemiche siano sempre da loro lontane.

  A139000266 

 Abbandonato così alla disoccupazione, la plebe cominciava ad invidiare la sorte dei ricchi, desiderosa di porre le mani sopra i loro averi, il che era un vero ladroneccio; perchè colui, il quale con giusti mezzi e titoli ha acquistato sostanze, è giusto che se le goda.

  A139000280 

 Fortunato lui se si fosse dimostrato in pace quale fu in guerra; ma egli si lasciò trasportare dalla superbia, e la superbia è la rovina degli uomini.

  A139000295 

 Silla, sazio di sangue cittadino, si abbandonò a due vizi turpissimi, all'intemperanza e alla dissolutezza, la quale cosa gli cagionò una malattia assai crudele, e finì coll'essere rosicato vivo dai vermi.

  A139000308 

 In quel momento Cesare trovandosi nelle Gallie si mosse col suo esercito contro di Pompeo, il quale trovavasi in Roma.

  A139000310 

 Questi a quel miserando spettacolo non potè trattenersi dal piangere, e mandò chi facesse prigione il crudele Tolomeo, il quale, tentando di fuggire, nel varcare il Nilo si annegò.

  A139000315 

 Bruto e Cassio fuggirono da Roma, e noi fra poco Vedremo a quale sventura li abbia condotti il loro delitto.

  A139000318 

 Egli allora ricorse ad un certo Lepido il quale aveva sotto il suo comando un florido esercito, uomo ricco, ma inabile al maneggio degli affari, e di cui nulla avevasi a temere.

  A139000319 

 I nuovi triumviri protestarono dapprima che non volevano far male ad alcuno, ma poi segnarono un editto di proscrizione, pel quale erano condannati a morte parecchi cittadini, e tra questi anche alcuni loro amici, benefattori, parenti e fratelli.

  A139000321 

 Si narra che qualche tempo prima di questa battaglia, una notte mentre Bruto stava leggendo, ei si vide al fianco un'ombra, la quale da lui interrogata chi fosse, gli rispose: io sono il tuo genio cattivo; ti attendo a Filippi; e che la notte precedente alla pugna, questa di nuovo gli comparve per annunziargli il prossimo suo fine.

  A139000327 

 Siccome il nome di Dittatore era venuto in dispregio, egli prese il modesto titolo d'Imperatore, vale a dire comandante; titolo col quale i soldati per ordinario salutavano i loro capi dopo la vittoria.

  A139000329 

 D'ora innanzi noi computeremo gli anni dall'era volgare la quale comincia quattro anni prima della nascita di Cristo.

  A139000334 

 Primo imperatore dei Romani, come vi ho già raccontato, fu Ottaviano Cesare, il quale ritornato a Roma vittorioso di Antonio fu accolto con indicibile applauso dal popolo e dal Senato.

  A139000339 

 Tuttavia gli riuscì finalmente di fargli apprendere il desiderato saluto, il quale udendo Augusto soggiunse: ne ho abbastanza di questi salutatori in casa.

  A139000341 

 Era anche presente Mecenate, il quale tentò di avvicinarsi a lui per fargli cangiar proposito; e non potendosegli avvicinare per la gran quantità di gente, scrisse in un biglietto: alzati, o manigoldo, e lo gettò ad Augusto.

  A139000341 

 Suo intimo amico fu un cavaliere romano chiamato Mecenate, il quale colla sua prudenza e co' suoi consigli impedì ad Augusto di far male ad altri, e lo consigliò a far molte buone opere.

  A139000364 

 Tenete il riso se potete: un giorno l'imperatore invitò quel cavallo alla sua tavola, ove era apparecchiato un sontuoso pranzo; gli fece porre innanzi dell'orzo dorato, che probabilmente non gli piacque tanto quanto il suo solito cibo; gli versò egli stesso del vino in una coppa d'oro, nella quale bevette poi egli stesso.

  A139000368 

 A Caligola succedette nell'impero Claudio, primo di tal nome, il quale a danno di suo figliuolo volle adottare Nerone e stabilirlo successore al trono.

  A139000370 

 Questa monarchia eterna da fondarsi sopra le rovine delle quattro antecedenti, era la Religione Cattolica, la quale doveva dilatarsi per tutto il mondo, per modo che la città di Roma, già capitale del Romano impero, diventasse gloriosa sede del Vicario di G. C. del Romano Pontefice.

  A139000377 

 Ora che vi ho raccontato i tormenti che Nerone fece patire ai martiri della fede, voglio narrarvi quale fine abbia fatto egli stesso.

  A139000382 

 A questa notizia egli venne a Roma, e al proprio nome aggiunse il titolo di Cesare, col quale si contraddistingueva il capo dell'Impero.

  A139000387 

 Da abile generale egli aveva già soggiogato colle armi tutto quel paese; solo rimanevagli ad impadronirsi di Gerusalemme, quando gli eserciti Romani di Oriente sdegnosi di servire ad un crapulone quale era Vitellio, veggendo che Vespasiano era uomo coraggioso, abilissimo in fatto d'armi, affabile e cortese con tutti, perciò amato da tutti quelli che lo conoscevano, lo proclamarono imperatore.

  A139000391 

 Egli abborriva sommamente la mollezza, ed un giovane nominato ad una carica essendo andato tutto profumato per ringraziamelo, l'imperatore persuaso che colui il quale si occupa della coltura del corpo, per lo più manca delle virtù dello spirito, lo rimproverò dicendogli: invece di profumi, amerei meglio che mandaste odore di aglio.

  A139000392 

 I Giudei persuasi che quello era il secolo, nel quale secondo le profezie doveva venire il Messia, e credendo eziandio che il regno di quell'aspettato Liberatore fosse temporale, si ostinavano a difendersi contro ai Romani.

  A139000398 

 Una violenta peste devastò una parte dell'Italia; un nuovo incendio ridusse in cenere parecchi quartieri di Roma, la quale dopo l'incendio di Nerone cominciava a ripigliare 1'antico suo splendore.

  A139000399 

 Un vulcano è una montagna la quale contiene gran quantità di materie bituminose e sulfuree.

  A139000406 

 Dicono che egli sia stato avvelenato da suo fratello Domiziano, il quale ambiva di succedergli nel trono; e di fatti ne fu il successore.

  A139000413 

 Perciocchè i veri miracoli {121 [121]} e le vere profezie possono soltanto venire da Dio, il quale non le permette giammai in conferma della menzogna.

  A139000417 

 Al feroce Domiziano succedeva Nerva, uomo di provata bontà, il quale ne' due anni del suo regno si occupò a riparare i mali che Domiziano aveva cagionati all'impero.

  A139000421 

 Mentre passava per una pubblica piazza, una donna si era rivolta a lui per ottenere un favore che credeva giusto, ed essendo stata aspramente ributtata dall'imperatore, arditamente ella esclamò: perchè dunque siete nostro principe? Tali parole fermarono Adriano, il quale tornando indietro, ascoltò con pazienza la buona donna, e le concedette quello che dimandava.

  A139000423 

 Gli fu innalzato un monumento che esiste ancora oggidì, e porta il nome di colonna Antonina, e Marc'Aurelio di lui successore, nell'occasione che fu inaugurata quella colonna, fece coniare una medaglia, la quale rappresenta da una parte l'immagine di Antonino, e dall'altra la colonna stessa con quest'iscrizione: Divo Pio, vale a dire al divino pio.

  A139000430 

 I barbari giudicarono quel momento favorevole per attaccare i nemici, ma il cielo armandosi a pro' dei Romani scaricò sopra di quelli una terribile grandine, la quale mischiata con tuoni e fulmini rovinò tutti i loro battaglioni, in modo che rimasero vinti.

  A139000432 

 Raccontano che sia stato avvelenato da Comodo suo figliuolo, il quale ambiva di succedergli nel trono.

  A139000442 

 Egli aveva {129 [129]} condannato a morte il prefetto delle guardie pretoriane, di nome Macrino, il quale accertato che era destinato a morte spietata, fece trucidare lo stesso Caracalla in età di anni ventinove.

  A139000451 

 Alessandro lo fece venire alla sua presenza, e gli disse: Ovinio, io vi sono obbligatissimo della buona volontà, colla quale eravate disposto di alleggerirmi di un peso che molto mi opprime.

  A139000456 

 Ma quell'ingrato, invece di servirsi dei favori ricevuti a pro del suo benefattore, gli suscitò contro una ribellione, nella quale Alessandro fu trucidato insieme con sua madre.

  A139000463 

 Filippo spedì un generale di nome Decio per sedare il tumulto, il quale invece fu egli stesso dall'esercito proclamato imperatore.

  A139000465 

 Quelli che invasero le provincie romane al tempo di Decio abitavano quel tratto di paese ch'è tra {135 [135]} la Vistola fiume che nasce sulle montagne della Slesia e va a scaricarsi nel Baltico, e l'Elba, il quale ha sorgente nel monte de' Giganti nella Boemia e mette le sue acque nell'Oceano.

  A139000471 

 Roma, la quale per tanto tempo era stata capitale del vastissimo romano impero, si preparava a divenire la città eterna e la capitale del mondo cattolico.

  A139000472 

 Gallo fu ucciso da Emiliano, trucidato il quale, venne proclamato imperatore Valeriano.

  A139000473 

 È questa l'ottava persecuzione, in cui, fra molti altri, riportarono glorioso martirio il diacono s. Lorenzo, che fu bruciato vivo sopra una graticola, e s. Sisto papa il quale fu decapitato l'anno 258.

  A139000474 

 Valeriano intanto intraprese la guerra, ma con esito infelicissimo, perciocchè in una battaglia ebbe la peggio e cadde in mano di Sapore re di Persia, il quale poselo in catene e lo sottomise alle maggiori umiliazioni.

  A139000476 

 Questa città era la sede di Zenobia, donna di eroico valore, la quale per molte conquiste da lei fatte, si gloriava del titolo di regina d'Oriente.

  A139000476 

 Questa regina era di nascita e di religione ebraica, e quando ebbe cognizione del Vangelo, favorì molto il cristianesimo, e desiderava di farsi istruire per abbracciarlo; ma sgraziatamente cadde in cattive mani, cioè ebbe a maestro un eretico, il quale invece di guidarla alla verità, la condusse all'errore.

  A139000478 

 Ma qualche tempo dopo Aureliano sottoscrisse un terribile editto, col quale fulminava pena di morte contro a tutti quelli che fossero conosciuti per cristiani.

  A139000478 

 Questa fu la nona persecuzione, {139 [139]} la quale però non fu molto lunga, perciocchè Aureliano fu dal proprio segretario ucciso nel 275.

  A139000479 

 Dopo la morte di Aureliano, niuno più osando assumersi il peso dell'impero, il Senato elesse un senatore chiamato Tacito, il quale di mal animo accettò una dignità divenuta tanto pericolosa, e in fatti in capo ad alcuni mesi fu ucciso.

  A139000484 

 Questi martiri avevano alla testa S. Maurizio, lor generale, il quale fino all'ultimo respiro animò i suoi compagni a dare coraggiosamente la vita per la fede di Cristo.

  A139000488 

 Tuttavia ve ne fu uno il quale coraggiosamente lo avvisò, che quella malattia non poteva guarirsi con rimedii ordinarii: vi ricordi, o principe, gli disse, quanto faceste patire ai Cristiani, e cercate il rimedio dei vostri mali in ciò che ne fu la cagione.

  A139000496 

 In sul mezzodì egli non meno che l'esercito tutto vide in aria una Croce splendida, sulla quale stavano scritte queste {144 [144]} parole con questo segno vincerai.

  A139000503 

 L'imperatore Massimiano suocero di Costantino, il quale era stato costretto da Galerio a rinunciare al trono, tentò più volte di ritornarne al possesso con aperte ribellioni.

  A139000504 

 Un altro competitore di Costantino era Licinio, il quale governava l'impero nelle parli d'Oriente.

  A139000505 

 Ma poco dopo avendo scoperta l'innocenza di Crispo e la perfidia di Fausta, nel trasporto del suo sdegno la fece immergere in un bagno bollente, nel quale fu soffocata.

  A139000521 

 Per la morte di Giuliano l'esercito Romano si trovò in cattivissima condizione coi Persiani, e per liberarsi da quel gran pericolo elessero imperatore un prode e pio officiale chiamato Gioviano, il quale aveva meritato il titolo di confessore per la gloriosa fermezza mostrata nel tempo delle persecuzioni.

  A139000528 

 Ordinava inoltre che dalla sala del Senato Romano fosse tolta la statua e l'altare della Vittoria, sul quale si facevano i giuramenti, e si offerivano sacrifizi.

  A139000543 

 lo vi assicuro, o giovani cari, che ammiro grandemente tale religiosa sommessione di un imperatore, il quale con una parola sola avrebbe potuto fare la più terribile vendetta; ma egli riconobbe nella persona del Vescovo un ministro di Dio, e a lui volle rendere un solenne omaggio di esemplare sommessione.

  A139000582 

 Egli fu accusato come ribelle presso a Valentiniano, il quale, fattolo venire alla sua presenza, senza che ne avesse il minimo sospetto, gli immerse egli stesso la spada nel petto.

  A139000591 

 Finse Ricimero di sottomettersi, e intanto si mosse colle sue genti contro ad Antemio, il quale rimase trucidato.

  A139000592 

 In questo tempo venne in Italia un uomo di nome Odoacre il quale doveva estinguere affatto il cadente impero d'Occidente.

  A139000594 

 L'imperatore Leone fece l'ultimo sforzo per ritardare la caduta dell'impero d'Occidente, e mandò un generale per nome Nepote, il quale alla testa di poderoso esercito depose un certo Glicerio, che aveva usurpato il trono, e si fe' egli stesso proclamare imperatore.

  A139000599 

 Finì sotto Romolo Augustolo, il quale per un tratto di somiglianza tutto singolare aveva il medesimo nome del fondatore di Roma e quello del fondatore del romano impero.

  A139000615 

 La prima tra esse era Giove, al quale si sacrificavano diverse specie di animali.

  A139000623 

 L'estinzione di questo fuoco riguardavasi quale cattivo presagio.

  A139000630 

 Per formare la così detta testuggine, i soldati romani imbracciavano certi scudi quadrati solidissimi, li sospendevano sopra il loro capo e li congiungevano per modo da comporre una specie di tetto sul quale rotolava quanto i nemici vi avessero gettato.

  A139000648 

 L'imperatore Traiano diede una festa nella quale vennero nell'anfiteatro dieci mila gladiatori.

  A139000655 

 La toga era una veste lunga da ogni parte chiusa, senza maniche, la quale avviluppava tutto il corpo, lasciando solamente scoperto il capo e il braccio destro.

  A139000655 

 Quel giorno il giovane era condotto da un gran numero di amici sulla pubblica piazza; e da quel giorno cominciava ad essere considerato quale cittadino romano.

  A139000659 

 Presso i Romani il pasto principale era la cena, la quale facevasi verso il tramonto del sole.

  A139000662 

 Appena morto, lo chiamavano tre volte per nome, e gli mettevano un obolo nella bocca perchè potesse pagare il tragitto del fiume Stige, il quale credevano che tutti dovessero passare per andare ai Campi Elisi, che erano il paradiso immaginato tra le favole dei pagani.

  A139000671 

 La moderazione di questo re è dovuta alla relazione ch'egli mantenne con un santo solitario di nome Severino, il quale abitava sulla sponda del Danubio vicino alla città di Vienna.

  A139000679 

 Dette queste parole, andò a porsi alla testa de' suoi soldati ed appiccò una terribile battaglia, l'esito della quale fu con gran vigore contrastato.

  A139000679 

 Vi fu anzi un momento in cui gli Ostrogoti quasi disfatti, avvolgendo nella ritirata il medesimo loro re, tentavano di andarsi a cercare salvezza ne' loro quartieri, quando la madre di Teodorico movendo incontro ai soldati gridò ad alta voce: «Dove correte? se fuggite quale scampo vi rimane ancora, volete che i nemici possano dire che i soldati di Teodorico si siano dati a vergognosa fuga?».

  A139000686 

 Giovanni rientrato in Italia si recò a Ravenna per ragguagliar Teodorico dell'esito felice della sua ambasciata; ma Teodorico, fosse per gelosia degli onori fatti al Papa, o fosse perchè il Papa non avesse chiesto (e chiedere non lo poteva) che fossero restituiti all'arianesimo coloro che lo avessero abbandonato per farsi cattolici, fece imprigionare il Pontefice, il quale poco stante morì di stento in carcere.

  A139000686 

 Il Pontefice espose all'imperatore le intenzioni di Teodorico, il quale considerato il pericolo dei cattolici d'occidente, promise di lasciare in pace gli ariani d'oriente, ed accomiatò il Pontefice facendogli ricchi doni per le chiese di Roma.

  A139000687 

 Era a quei tempi insigne in Italia Severino Boezio, uomo dedito alle lettere, alla filosofia, ed alla teologia, il quale applicando alla verità cattolica i suoi studi filosofici {189 [189]} aveva scritto contro le eresie di Ario e di Eutiche.

  A139000692 

 Amalasunta addolorata per la morte del figlio, e desiderosa di provvedere un novello appoggio alla sua autorità sposò un principe Toscano suo cugino di nome Teodato; il quale per governare liberamente fece strangolare Amalasunta in un bagno.

  A139000695 

 Dopo la partenza di Belisario i Goti si radunarono ed elessero re d'Italia un generale per nome Ildebaldo il quale fu ucciso dopo un anno di regno.

  A139000699 

 Entrato in Napoli fece distribuire de' viveri a quel {192 [192]} povero popolo che moriva di fame; ma colla tenerezza e con le cure di un padre che solleva gli ammalati suoi figli, e non coll'ostentazione di un vincitore, il quale si occupa solo della sua gloria.

  A139000701 

 Alla nuova delle gloriose vittorie di Totila l'imperatore Giustiniano spedì nuovamente Belisario in Italia, ma con sì pochi soldati e danari, che non potè impedire al re Goto d'impadronirsi di quasi tutta l'Italia e della città stessa di Roma, la quale fu più volte presa dai barbari e ripresa dai Greci.

  A139000709 

 Questi Franchi tentarono pure d'impadronirsi dell'Italia, ma ne furono respinti dal valoroso Narsete, il quale appunto venne dichiarato esarca cioè governatore generale d'Italia, ed aveva la sua sede in Ravenna.

  A139000714 

 Tale imprevisto accidente produsse un felice cangiamento nell'animo del conquistatore, il quale confuso e commosso rientrò in se stesso, calmò il suo sdegno e perdonò appieno a quella popolazione, col solo patto che si assoggettasse al suo dominio.

  A139000716 

 Alboïno prima di venire in Italia aveva ucciso il re de' Gepidi, chiamato Cunegondo, il quale era padrone di una parte della Germania, e poi aveva sposato Rosmonda figliuola di lui.

  A139000726 

 Essa era {201 [201]} cattolica; i Longobardi altri erano ariani, vale a dire seguaci dell'eresia di Ario, altri erano pagani; pure tre anni da lei passati con Autari bastarono a conciliarle gli animi di tutti; sicchè Autari essendo morto in Pavia nel cinquecento novanta senza lasciar prole, i Longobardi proposero a Teodolinda, che si eleggesse un marito quale a lei gradisse, ed eglino l'avrebbero tenuto per loro re.

  A139000742 

 Quanto più essi occupavansi dei loro affari d'Oriente per combattere i Persiani, i Saraceni, ed altri loro nemici di quelle parti, tanto meno badavano agli affari d'Occidente e di quella parte d'Italia che loro ancora ubbidiva, la quale lasciavano governare dai prefetti che vi mandavano; anzi avvenne che, morto un prefetto, non si davano neppur pensiero di nominargli il successore, così che gl'italiani cominciarono a nominarli essi stessi.

  A139000751 

 Poco stante morì Gregorio II, al quale succedette Gregorio III, che in un concilio di 93 vescovi scomunicò gl'Iconoclasti.

  A139000757 

 Se si offerivano beni stabili questi si solevano vendere sì per provvedere ai bisogni urgenti, e sì perchè non fossero involati dal governo pagano, il quale non che i beni, ma la vita stessa toglieva ai cristiani.

  A139000759 

 Chiamata {209 [209]} a diffondere il Vangelo nel mondo non può cambiarlo per accondiscendere alle voglie dei principi terreni, ma dee predicarlo quale fu predicato da Cristo Signore.

  A139000772 

 A costui succedette il duca del Friuli, di nome Rachi, il quale nel 749 ruppe la tregua e minacciava nuove vessazioni in Italia, sicchè il papa Zacaria andò a rimproverargli l'ingiustizia del suo procedere, esponendogli in pari tempo la tregua fatta col suo antecessore, e che egli aveva violata.

  A139000780 

 I Longobardi elessero per successore un chiaro capitano per nome Desiderio, il quale pure continuò a molestare i Papi e gli altri principi d'Italia che da lui non dipendevano; la qual cosa diede motivo ad un figlio di Pipino, detto Carlomagno, di mettere in piedi due poderosi eserciti e spedirli in Italia facendone marciare uno pel gran S. Bernardo, l'altro, guidato da lui stesso, per la solita via del Moncenisio e della Novalesa.

  A139000782 

 Tuttavia i Longobardi si raccolsero presso Pavia e vennero ad una seconda decisiva battaglia, l'esito della quale fu una compiuta vittoria pei Franchi.

  A139000783 

 Dopo questo fatto d'armi Desiderio e suo figlio fecero ancora alcuni sforzi, ma tutto invano; lo stesso Desiderio e sua moglie caddero nelle mani di Carlomagno, il quale usò loro molti riguardi, limitandosi a mandarli in Francia, dove con agio e con comodità finirono i loro giorni in opere di cristiana pietà.

  A139000800 

 Se non che Pipino moriva nell'810, lasciando un solo figliuolo per nome Bernardo, il quale gli succedette nel regno d'Italia.

  A139000815 

 L'orrore del sacrilegio ne fece ritirare alcuni; molti però si comunicarono ad esempio del sacrilego Lottario, il quale desiderava solo di far presto ritorno nella sua capitale per commettere nuovi disordini.

  A139000815 

 Ma giunto appena a Lucca, città di Toscana, egli e quasi tutto il suo corteggio furono presi da una febbre maligna, la quale produceva gli effetti più strani e spaventevoli.

  A139000823 

 In simile guisa i più deboli rivolgendosi a' più forti che in caso di bisogno loro potessero dar soccorso, ne provenne quel titolo di sovranità, il quale in breve si estese in tutta l'Italia e in quasi tutti i paesi d'Europa.

  A139000834 

 Un signore lombardo chiamato Flamberto, che era stato ricolmo di favori da Berengario, e il quale aveva tenuto un figliuolo di lui al fonte battesimale, corrotto da' nemici di quel principe, per eccesso d'ingratitudine e di nefandità, giunse a concepire il reo disegno di dargli la morte.

  A139000868 

 I due eserciti non tardarono ad affrontarsi e il 14 giugno 1053 si azzuffarono presso la città di Civitella nella provincia di Capitanata, dove seguì una terribile battaglia nella quale i Normanni riuscirono vincitori.

  A139000873 

 Queste virtù crebbero nel suo cuore col crescere dell'età, e quel giovane principe riuscì a guadagnarsi tanto bene 1'affetto e la stima dei Normanni, che lo riconobbero per loro capo sotto al nome di Ruggero I. Egli governò il popolo saviamente in pace e in modo così stabile, che si può considerare come fondatore del regno delle Due Sicilie, {243 [243]} quale ancora si conserva oggidì, e che comprende il regno di Napoli e l'isola di Sicilia.

  A139000877 

 A tale atto di donazione si dava il nome d'investitura; mercè la quale certe persone erano per dir così investite di un diritto al potere spirituale e temporale di un benefizio.

  A139000900 

 Gli eccitamenti indefessi di Pietro 1'eremita, il quale predicando la crociata percorse 1'Italia, la Francia e la Germania; 1'autorità di Papa Urbano, che colle parole e coll'indulgenza plenaria promessa eccitava principi e popoli alla santa impresa, il desiderio di vedere quei sacri luoghi, suscitarono un {250 [250]} tale entusiasmo, che da tutte parti d'Europa si andava gridando: andiamo.

  A139000912 

 Era egli il pio ed intrepido Tancredi, il quale dalla cima di quella santa montagna, contemplava a' primi chiarori dell'alba il monte Golgota o Calvario, e la cappella del santo Sepolcro.

  A139000914 

 Quando un eremita, il quale da molti anni viveva sopra una montagna vicina, scese in mezzo al campo ove già regnavano il disordine e lo scoramento, per indurli a dare un ultimo assalto e ricorrere a Dio colla penitenza e colla preghiera.

  A139000923 

 La liberazione di Gerusalemme fu nobilmente illustrata da un poeta italiano di nome Torquato Tasso, il quale compose un prezioso poema intitolato: - Gerusalemme liberata, che voi imparerete a conoscere se proseguirete nella carriera degli studi.

  A139000924 

 Era questa la città di Pisa in Toscana, famosa per un porto che allora aveva sul Mediterraneo ed in ispecie per la sua magnifica torre inclinata, abbellita da più che trecento colonne di diverso colore, assai mirabile a motivo della sua inclinazione straordinaria, la quale fa parere a coloro che la vedono, che ella sia vicina a cadere.

  A139000928 

 Passando quel pacco di mano in mano, venne finalmente in quelle di un Pisano erudito, il quale svolgendo con gran cura il manoscritto osservò che conteneva le pandette di Giustiniano.

  A139000935 

 La scoperta delle pandette di Giustiniano distrusse quasi affatto quei costumi barbari, e solamente presso ad alcuni si tenta di rivocare in vigore il barbaro uso del duello, il quale dà una ragione brutale agli offesi, vale a dire dà la ragione non a chi l'avrebbe, ma a chi è più addestrato nelle armi.

  A139000942 

 Questa accondiscendenza del romano Pontefice appagò Federico, il quale senza più lasciò Roma in libertà e ritornò in Germania.

  A139000956 

 La milizia delle città italiane alleate di Federico lo aiutarono a compiere la crudele vendetta dell'imperatore, e colsero quell'occasione per isfogare l'odio loro contro quella città, la quale negli anni addietro aveva cagionato molto male, e che aveva quasi intieramente rovinato le città di Lodi e di Como.

  A139000957 

 Fu quello per altro un terribile avviso agli uomini di non mai abusare della propria forza o della propria autorità per opprimere i deboli, perchè havvi una Provvidenza la quale dispone delle cose degli uomini e per lo più permette che gli oppressori dei deboli paghino il fio della loro iniquità coll'esser da altri oppressi.

  A139000974 

 Un giorno in cui il doge Dandolo aveva convocato una grande assemblea di popolo, sei cavalieri francesi coperti delle loro armature e colla croce rossa sulle spalle, si presentarono in mezzo all'adunanza, si posero in ginocchioni, e piangendo, uno di loro prese a parlare ad alta voce così: «signori Veneziani, noi siamo venuti qui in nome de' principi e de' baroni più possenti della Francia, per supplicarvi ad aver pietà di Gerusalemme, la quale è ricaduta in mano de' Turchi.

  A139000981 

 Ma quando le navi si accostarono alla città e si potè distinguere i suoi bastioni coperti di un'immensa quantità di soldati, non ci fu tra i Latini neppur un guerriero, il quale non gettasse lo sguardo sulla sua spada e sulla sua lancia, e non fremesse vedendo il numero de' nemici con cui avrebbe avuto a combattere, poichè in Costantinopoli v'erano ben venti soldati contro ad ogni soldato francese e veneziano.

  A139000983 

 I Veneziani ed i Francesi stupefatti di quell'inaspettata rivoluzione, deposero le armi, e lasciarono in libertà il giovane Alessio, il quale giurò di compiere senza indugio la sua promessa, vale a dire di dare ai crociati grosse somme di danaro ed un buon numero di soldati e di vascelli per conquistare la Terra santa.

  A139001007 

 Viene pertanto in Italia con numerosa cavalleria e fanteria, entra nel regno di Napoli e va ad incontrare Manfredi, il quale erasi pure ben apparecchiato a fargli fronte.

  A139001008 

 Qui si appiccò un sanguinoso conflitto nel quale Manfredi fece prodigi di valore; ma egli, ribellandosi contro al Vicario di Gesù Cristo, erasi reso indegno della protezione del cielo, perciò ogni suo sforzo tornò vano; i suoi baroni lo abbandonarono, quasi tutto il suo esercito sbandato si diè alla fuga.

  A139001009 

 Il partito dei Ghibellini, indebolito per la morte di Manfredi, si rivolse al giovane Corradino, il quale nell'età di sedici anni appena dava già indizio di possedere sublimi qualità.

  A139001012 

 La notizia di quella immensa rivolta empiè di spavento Carlo d'Angiò, il quale era stato colto quasi all'improvviso, essendosi eseguiti tali preparativi di guerra colla massima segretezza.

  A139001019 

 Egli era un dotto e nobile cittadino di Palermo, il quale, sdegnato di vedere i popoli di Sicilia oppressi dalla tirannia dei Francesi, eccitò {286 [286]} Pietro re di Aragona, che aveva sposato una figlia del famoso Manfredi, e lo risolse a venire alla conquista del regno di Sicilia.

  A139001025 

 Converrà adunque che riteniate a mente, che colui il quale cangia i prodotti delle sue terre, delle sue mandre o della sua caccia con altre robe, egli esercita il commercio e si chiama mercante.

  A139001041 

 Il ristoratore della pittura ed architettura fu un Fiorentino chiamato Gioanni Cimabue, il quale visse ai tempi di Carlo d'Angiò, re delle due Sicilie, di cui ebbi già occasione di parlarvi.

  A139001056 

 Sorse finalmente Dante Allighieri fiorentino, il quale pigliandola dalla bocca del popolo, la sottomise a certe regole grammaticali.

  A139001061 

 Tale atto invece di essere gradito, come di certo meritava, irritò maggiormente 1'animo feroce del padre di Geri; il quale ordinò a' suoi servi di afferrare Lore e di tagliargli una mano.

  A139001063 

 In questo suo esiglio compose la maggior parte del suo famoso poema intitolato: la Divina Commedia, nella quale prese a descrivere, secondo la sua fervida fantasia, il paradiso, il purgatorio e l'inferno; opera maravigliosa, che formerà mai sempre la gloria della poesia italiana.

  A139001069 

 A tale abuso di autorità il popolo cominciò a lagnarsi e si accorse, che colui, il quale era venuto per difenderlo, era divenuto un vero e crudele tiranno.

  A139001072 

 Il loro capo portava sul petto una piastra d'argento, sulla quale si leggeva Duca Guarnieri, Signore della gran compagnia, nemico di Dio, di pietà e di misericordia.

  A139001077 

 Filippo mandò un suo generale chiamato Nogaret, il quale, dopo aver costretto il Romano Pontefice a fuggire nella città di Anagni, si portò colà armata mano alla testa di iniqua sbirraglia, la quale mandava insane grida contro al Papa.

  A139001078 

 Per tre giorni il Papa restò come prigione nel proprio {304 [304]} palazzo ove soffrì mille insulti ed abiezioni specialmente per parte di un romano chiamato Sciarra Colonna, il quale giunse a tale scelleratezza sino a dargli un forte schiaffo e lo avrebbe pur anche ucciso, se non fosse stato rattenuta dallo stesso Nogaret meno feroce di quella belva.

  A139001086 

 Vi ho già raccontato, o giovani, come Dante Alighieri fu il padre della lingua italiana, specialmente per quell'opera, la quale si nomina la Divina Commedia.

  A139001098 

 Giunto al Campidoglio in mezzo agli applausi di un immenso popolo, entrò nella sala di giustizia, dove disse una bella orazione, nella quale, secondo il costume, chiedeva l'alloro.

  A139001102 

 Petrarca Francesco scrisse egli pure una bellissima lettera, della quale, perchè piena di sublimi e cristiani sentimenti, io stimo bene di porvene alcuni tratti sott'occhio.

  A139001104 

 In fine della vita quando voi apparirete dinanzi al tribunale di Gesù Cristo, che risponderete al principe degli Apostoli, quando dimanderà a voi d'onde venite? Considerate, se in quel momento vi piacerebbe scontrarvi ne' vostri provenzali, o negli apostoli Pietro e Paolo! Oh Iddio concedesse che in questa medesima notte che io vi scrivo, (era la vigilia di S. Pietro) foste presente ai divini uffizi nella Basilica del santo Apostolo, di cui tenete il seggio! Quale dolcezza non sarebbe per noi! quali momenti a voi deliziosi! Non mai di simile ve ne procurerà il vostro soggiorno in Avignone: perocchè non il godimento dei sensibili diletti, ma l'unzione della pietà conduce alla suprema letizia.».

  A139001115 

 Nel secolo nono la Savoia, essendo stata conquistata da Rodolfo re di Borgogna, passò a far parte di quel regno, al quale per altre posteriori conquiste fu poi aggregata anche la valle d'Aosta.

  A139001116 

 Era fra questi Umberto, detto Biancamano, il quale era conte della Svizzera vicino al lago Lemano, ed inoltre della Savoia e della valle d'Aosta.

  A139001119 

 S. Anselmo nativo di Aosta ed arcivescovo di Cantorberì indirizzò ad Umberto una lettera, nella quale, dopo aver lodato l'ereditaria sua divozione, lo prega di non darsi a credere che le chiese {317 [317]} del suo principato gli fossero date in ereditario dominio, ma bensì in ereditaria riverenza e protezione.

  A139001120 

 Vi ho già altrove notato l'esito infelice di questa seconda crociata, la quale e per la perfidia dei Greci e per la mala condotta dei crociati rese inutili tutti gli sforzi dei latini.

  A139001123 

 Mentre le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini, come vi ho raccontato, si facevano guerre sanguinose, la potenza dei conti di Savoia si andava consolidando, e Tommaso I (1188-1233 ) per dare al suo Stato una capitale degna di un principe, fece abbellire e fortificare la città di Ciamberì, la quale prima era un piccolo borgo.

  A139001125 

 Fra questi e la città d'Asti si era a quel tempo accesa la guerra e gli Astigiani erano con tutto il loro sforzo venuti presso Moncalieri dove sconfissero i Ghieresi alleati del conte, e quindi disegnavano d'inoltrarsi verso Torino nella quale avevano partigiani.

  A139001128 

 Morì nel 1329 senza prole maschia, epperò gli succedette il fratello Aimone, il quale pose gran cura nel riparare i mali che derivarono dai debiti, in cui Edoardo si era profondato.

  A139001130 

 Instituiva l'ordine del collare di Savoia, ora detto della SS. Annunziata, il quale componevasi di quindici cavalieri ad onore dei quindici misteri del Rosario.

  A139001131 

 Ma siccome i Turchi possedevano la città di Gallipoli {322 [322]} che guarda lo stretto dei Dardanelli, (che è un canale, anticamente detto Ellesponto, e che unisce l'Arcipelago al mare di Marmara, il quale dagli antichi appellavasi Propontide) Amedeo si accinse ad espugnarla, e dando l'assalto alle mura la ebbe.

  A139001134 

 Acquetò pure le discordie suscitate tra Ludovico II d'Angiò, il quale contendeva colle armi il regno di Napoli, e tra Carlo Durazzo.

  A139001145 

 Egli venne onorato dall'imperatore Sigismondo, il quale nel 1416, passando per Ciamberì, eresse in ducato la contea {327 [327]} di Savoia; così Amedeo fu il primo a portare il nome di duca, che passò di poi ne' suoi successori.

  A139001148 

 Questo avvenimento è noto nella storia sotto al nome di battaglia di Maclodio, la quale fu illustrata con eleganti versi da un pio e dotto nostro italiano di nome Alessandro Manzoni.

  A139001158 

 Ma egli ebbe la viltà di combattere contro la propria sua patria, la quale soggettò e fece capitale di un suo dominio.

  A139001162 

 Tutti lodarono in quella guerra la sapienza del Colleoni, il quale per soccorrere la città di Brescia assediata dai Milanesi, con nuovissimi ordigni fece trasportare le barche dal fiume Adige sulla cima di un monte, e di là con universale ammirazione le fece di poi calare nel lago di Garda.

  A139001169 

 La città di Bergamo, patria di lui, gli innalzò per monumento una cappella magnifica, la quale ancora oggidì rende testimonianza di quel valoroso guerriero.

  A139001188 

 Cosimo trovavasi sul fine della vita, ed i suoi figli l'avevano tutti preceduto nella tomba ad eccezione di uno, il quale era sì gracile ed infermo, che prometteva brevissimo tempo di vita.

  A139001193 

 Lorenzo non aveva ricevuto se non una leggera ferita, la quale gli lasciò campo di sfoderare la spada, di cui si servì con tanto coraggio ed intrepidezza, che riuscì a farsi strada fra' suoi aggressori, ed a ritirarsi con alcuni servi fedeli nella sacristia della chiesa, le cui porte di bronzo tosto chiudendosi lo posero in salvo.

  A139001197 

 Circondato di continuo da quegli uomini cospicui per ingegno e dottrina egli diede il suo nome alla preziosa libreria che il suo illustre avo avea cominciata, e fondò egli stesso ne' suoi giardini di Firenze una scuola di pittura sotto il titolo di accademia, dalla quale uscì poi un gran numero di pittori che formano ancora oggidì la gloria dell'Italia.

  A139001215 

 Fino al 1492 non si ebbe notizia di una parte del mondo, la quale in estensione uguaglia quasi le tre altre {350 [350]} parti già conosciute.

  A139001234 

 Alcuni di quegli isolani portavano sulle spalle la donna cui erano stati regalati gli abiti; è presso di lei stava il marito, il quale veniva a ringraziare il condottiero delle navi.

  A139001239 

 Invitò il primo Cacicco a conchiudere un trattato in forza del quale gli Spagnuoli si obbligavano a difendere il paese dalle scorrerie di non so quali crudeli vicini, e gli isolani dal canto loro promettevano di somministrare agli Spagnuoli vivande e braccia, quante ne abbisognassero.

  A139001252 

 «Che bel mezzo! esclamarono gli altri; senza dubbio, replicò Colombo, il mezzo è semplice: ma niuno di voi si avvisò di usarlo: ed è {361 [361]} appunto così, che io designai la scoperta di un nuovo mondo.» La sua presenza, e le sue parole avendogli fatta riacquistare tutta la confidenza del re, Colombo parta pel suo terzo viaggio: e in questo egli scoprì quel vasto continente, della cui scoperta gli fu rapito l'onore da Americo Vespucci, il quale gl'impose il suo nome.

  A139001262 

 Or avvenne che in quei tempi la guerra ardeva in vari paesi d'Italia, e Francesco Sforza, il quale avea sposato la figliuola dell'ultimo duca Filippo Maria Visconti, dopo essersi acquistato il nome di famoso guerriero, approfittò dell'occasione in cui i Milanesi erano in rivolta per presentarsi alle porte della città alla testa della formidabile sua banda.

  A139001263 

 Francesco Sforza ebbe un lungo e glorioso regno, durante il quale seppe farsi onorare e temere dai suoi sudditi.

  A139001266 

 Quella morte improvvisa cagionò gran dolore al re Carlo, il quale malgrado la sua storditezza non potè nascondere la sua avversione per Ludovico il moro creduto autore di quell'abbominevole delitto.

  A139001267 

 Ma a lui era succeduto suo figlio di nome Pietro, il quale attonito dalle crudeltà che i Francesi esercitavano, diede loro gran somma di danaro facendoli padroni delle fortezze dello Stato.

  A139001270 

 Così quel principe, il quale aveva chiamato gli stranieri in Italia, e che aveva barbaramente fatto perire un suo nipote in prigione, dovette egli pure finire i suoi giorni fuori della patria, lontano da' suoi parenti, chiuso in una prigione.

  A139001273 

 La prova del fuoco, miei cari, consisteva nell'accendere un gran rogo ossia un gran fuoco, in mezzo a cui offerivasi di passare l'accusato; il quale se veniva risparmiato dalle fiamme, era reputato innocente.

  A139001286 

 Quella lunga e sanguinosa lotta non produsse altro effetto se non quello di dare per un momento il Milanese al re di Francia, il quale non dovea a lungo conservarlo, e di restituire alla s. Sede le città che le erano state tolte.

  A139001290 

 Fra le vittime di quel disastro, si trovò un fanciullo appena di 10 anni, il quale, avendo ricevute profonde ferite nel capo, era rimasto per morto sulla soglia della casa, ove i suoi parenti erano stati tutti sgozzati.

  A139001292 

 Egli nacque in Caprese, villaggio di Toscana, da povero padre, il quale per guadagnarsi il vitto andava istradando i suoi figliuoli nell'arte di lavorare la lana e la seta.

  A139001304 

 I nemici di Michelangelo si recarono pur essi a vederla, e andavano spacciando che lo scultore fiorentino non aveva un solo lavoro il quale avesse alcun pregio dell'arte antica.

  A139001309 

 Il papa, che spesso andava a visitarlo durante la malattia, ordinò che vicino al letto sul quale fu adagiato dopo morte, venisse posto il magnifico quadro della Trasfigurazione rappresentante G. C. che s'innalza al Cielo entro un mare di luce.

  A139001311 

 Era questi un frate, il quale uscì dalla religione per secondare i suoi vizi.

  A139001317 

 Ora convien che sappiate come Carlo V aveva un rivale nel re di Francia Francesco I, il quale ambiva la corona imperiale al par di lui.

  A139001320 

 Il duca di Borbone, il quale per non seguire il re erasi finto ammalato, si levò tosto e per vie segrete giunse ad unirsi all'esercito imperiale.

  A139001321 

 È cosa difficilissima il descrivere quale sia stata la costernazione della Francia, allorchè fu recato l'annunzio della disfatta dell'esercito e della prigionia del medesimo Francesco.

  A139001324 

 Fino allora Carlo V aveva rispettato la religione, ma il Papa, che chiamavasi Clemente VII, essendosi rifiutato di concedere cose che egli riputava contro coscienza, Carlo ne fu sdegnato e per far vendetta ordinò al Contestabile di Borbone, il quale comandava gli eserciti spagnuoli in Lombardia, di marciare contro di Roma, impadronirsi della città e della persona del pontefice.

  A139001331 

 Giunto in quel monastero, i monaci l'accolsero col massimo rispetto, sorpresi di vedere un re, il quale da più di cinquant'anni aveva governati tanti milioni d'uomini, e che preferiva la loro povera cella allo splendore di tante corone.

  A139001339 

 Dopo questo primo successo, i ribelli poterono facilmente impadronirsi delle navi; non rimaneva più altro a compiersi che la morte di Andrea Doria, il quale, ignaro di quanto avveniva, dimorava fuori di Genova senza alcun sospetto.

  A139001344 

 L'assedio durò un anno, dopo il quale si cominciò a patire fame, sete e penuria di soldati.

  A139001346 

 Dopo la battaglia di S. Quintino quei monarchi tutti stanchi dalle lunghe guerre, si unirono alle altre potenze d'Italia, si radunarono in una città di Francia chiamata Cambrese, e conchiusero un trattato di pace, in forza del quale le potenze belligeranti deposero le armi per riparare ai molti mali cagionati dalle guerre passate (1559).

  A139001366 

 Gregorio si accorse di tale inconveniente, e nel desiderio di ripararlo radunò in Roma i più rinomati astronomi di quel tempo, cioè quegli uomini che in maniera particolare si erano dedicati a studiare il corso del sole e delle stelle, e i varii loro movimenti, e d'accordo con essi stabilì che ogni quattro secoli ci fosse un giorno bisestile di meno, il quale periodo di tempo giunge appunto a formare un giorno pell'accumulazione degli undici minuti di ciascun anno.

  A139001366 

 Ma più esatte osservazioni fecero conoscere che mancano 11 minuti a compiere il suddetto numero di 365 giorni e 6 ore; il quale divario produce un giorno di più nello spazio di 130 anni; perciò col giro dei secoli era già avvenuto che le stagioni e le solennità dell'anno si anticipassero di dieci giorni.

  A139001376 

 Gli Spagnuoli si unirono al duca d'Austria e la repubblica dovette sostenere una guerra micidiale per mare e per terra durante tre anni; finchè fu conchiuso un trattato di pace, in forza del quale si obbligò il duca di trasferire altrove la pericolosa masnada degl'Uscocchi.

  A139001381 

 Fra gli stranieri, che per fine di spasso, o per cagione di commercio si recavano sempre in gran numero a Venezia, v'era un vecchio capitano francese, chiamato Renault, il quale aveva fama di essere un uomo capace delle imprese più ardite e rischiose.

  A139001387 

 Ma fra i congiurati, che Renault riputava tutti egualmente fedeli e devoti, trovavasi un altro francese di nome Giafieri, il quale, vedendo quell'uomo crudele a parlar freddamente di tanti disastri, non potè a meno di provare un involontario terrore; e benchè neppure egli mancasse di coraggio e di ferocia, tuttavia non potò risolversi a lasciar perire un sì gran numero d'innocenti, mentre con una sola parola avrebbe potuto impedire quell'orrenda calamità.

  A139001395 

 Il duca Emanuele Filiberto, l'eroe di S. Quintino, prima di spirare chiamò al letto suo figlio ereditario, cioè che gli doveva succedere nel trono, e gli disse: «Impara, o mio figlio, dalla mia morte, quale esser debba la tua vita.

  A139001397 

 La guerra fu lunga e micidiale da ambe le parti, ma terminò col lasciare Carlo Emanuele tranquillo possessore del Saluzzese, mediante un trattato conchiuso in Parigi nel 1601, in forza del quale il Duca cedeva alcune terre de' suoi dominii al di là delle Alpi.

  A139001398 

 Erano costoro seguaci di certo Pietro {414 [414]} Valdo negoziante di Lione, il quale messe da parte le cose di commercio, si pose a fare il predicatore e l'apostolo sul finire del secolo decimosecondo.

  A139001403 

 Cinque volte si venne a battaglia campale, cinque volte la vittoria fu del duca di Savoia, il quale dopo avere, si può dire, quasi interamente distrutti gli eserciti spagnuoli, riunì al Piemonte il possesso del Monferrato.

  A139001414 

 Scoprì eziandio molte stelle fino allora sconosciute, e pel primo asserì, che quella striscia bianca, la quale si vede in cielo quando il tempo è sereno, e che si chiama via lattea, è uno spazio tutto seminato di stelle da noi lontanissime.

  A139001418 

 Il giudizio proferito non fu quale Galileo si aspettava; fu conchiuso che non si poteva con certezza definire che il sistema di Copernico fosse conforme alla Bibbia.

  A139001424 

 Questa città apparteneva al duca di Savoia, il quale essendo ancora in tenera età, ne reggeva gli Stati sua madre chiamata Maria Cristina.

  A139001439 

 In breve fu dichiarata la guerra, la quale sebbene non sia stata molto lunga di tempo, fu assai atroce pel grande spargimento di sangue.

  A139001439 

 Luigi XIV, a nome di suo nipote, con un esercito francese invase la Spagna, esenza contrasto pose Filippo in possesso di quel {429 [429]} trono, il quale divenne così re di Spagna,della Lombardia, di Sardegna, Napoli e Sicilia.

  A139001462 

 Vi prego, miei teneri amici, a non dimenticare questo avvenimento, giacchè da questo Carlo di Borbone ebbe origine quella dinastia, ovvero successione di re, la quale ancora oggidì tiene il trono di Napoli sotto il nome di re delle Due Sicilie.

  A139001463 

 Nel 1740 era morto Carlo VI imperatore d'Austria senza lasciare altri eredi, che una figliuola di nome Maria, la quale, in forza di una legge, detta prammatica sanzione, doveva essere considerata come erede dell'impero, e succedere al trono paterno.

  A139001465 

 Fra gli alleati eravi un numeroso esercito composto di Francesi, il quale tentava di calare in Piemonte dal Monginevro.

  A139001466 

 I Francesi per evitare questi due luoghi pericolosi tentarono un passaggio per un colle detto Assietta, il quale divide la montagna sopra cui sono situate Fenestrelle ed Exilles.

  A139001470 

 Ma quale non fu la loro sorpresa quando i Tedeschi dimandarono altri sei milioni, poi altre somme ancora, minacciando di mettere a sacco la città in caso di rifiuto.

  A139001476 

 Una guerra che si può chiamare europea fu {444 [444]} quella che seguì tra Francia ed Austria contro la Prussia e gl'Inghilterra, la quale terminò col metter gl'Inglesi in possesso di molte province nell'America e nell'Africa.

  A139001479 

 Nell'occasione che Carlo Borbone, il quale divenne poi re di Napoli, trovavasi in Toscana, avvenne che fu ritardata un momento la punizione di un delinquente, perchè erasi rifuggito in luogo sacro che godeva dell'immunità.

  A139001481 

 Questo fatto gli acquistò la stima di Carlo, il quale in forza del trattato di Vienna, come vi ho raccontato, divenuto re di Napoli, creò il Tanucci suo ministro.

  A139001485 

 Esse versano specialmente sulla storia d'Italia, della quale primieramente raccolse e pubblicò i documenti, poi gli annali, ossia la storia da lui compilata.

  A139001489 

 Egli era figlio di un povero mercante di Roma, il quale per mancanza di mezzi non poteva mandare a scuola il figliuoletto; ma un certo avvocato di nome Gravina sentendolo un giorno a recitare alcune rime all'improvviso, lo prese con sè e lo ammaestrò nelle lettere greche, latine e italiane.

  A139001536 

 In Toscana eravi un granduca, il quale era fratello dell'imperatore d'Austria.

  A139001537 

 Mirano a rovesciare la società presente, della quale sono malcontente, perchè non vi trovano un pasto conveniente alla loro ambizione, nè libertà per isfogare le loro passioni.

  A139001538 

 Gli effetti di queste società scoppiarono primieramente in Francia nel 1789, dove a grado a grado la religione fu perseguitata ne' suoi sacerdoti sino a farne macello di 200 alla volta a colpi di cannone; la nobiltà fu abbattuta ed obbligata a rinunziare a' suoi feudi e titoli; il re fu perseguitato sino ad essere deposto dal trono, e condannato a lasciar la testa sopra un patibolo, al quale poco stante fu pur condotta la regina.

  A139001544 

 Entrarono nei più venerandi gabinetti, e molti volumi della preziosa biblioteca del Vaticano furono vilmente venduti, spezzate le guardarobe e gli armari, insomma non fu cosa sacra la quale non sia stata manomessa per cercar denaro.

  A139001548 

 Intanto due formidabili eserciti tedeschi erano venuti nel 1796 e 97 in soccorso degli Italiani, e costeggiando le rive dell'Adige, che è quel fiume il quale passa per mezzo a Verona e va a scaricarsi nel mare vicino a Venezia.

  A139001560 

 Perciocchè se si può appellare ladroneccio lo spogliare un sovrano del suo Stato, che diremo di Napoleone monarca cattolico, che osò detronizzare, e mandare in carcere il sommo Pontefice capo della cattolica religione, dal quale aveva ricevuto tanti servigi, ed a cui era debitore della sua consacrazione imperiale, tanto più che Roma in confronto de' molti regni da lui conquistati era poca cosa? Ma l'ambizione conduceva Napoleone a tali eccessi, e questa medesima ambizione servì molto ad alienargli i buoni, sicchè fin d'allora si potè prevedere che la sua potenza non sarebbe durevole.

  A139001569 

 Questa volta il luogo del suo esilio fu l'isola di S. Elena, la quale è un povero scoglio dell'Oceano atlantico, situato più di trecento leghe di distanza da tutti i paesi conosciuti.

  A139001597 

 Fra gli altri ingaggiarono un generale di nome Guglielmo Pepe, il {476 [476]} quale lasciossi indurre a mettersi alla testa dei ribelli.

  A139001598 

 Il quale volendo pur tentar di frenare la ribellione, accordò la costituzione spagnuola, salve le modificazioni che si sarebbero giudicate da introdursi nel futuro parlamento nazionale.

  A139001603 

 Lascio a voi ad immaginare quale indegnazione, malcontento ed odio eccitasse una tale notizia.

  A139001604 

 Pontecorvo e Benevento implorarono la clemenza del Pontefice Pio VII, il quale concedette generoso perdono.

  A139001606 

 Allorchè gli Austriaci varcarono il Po per marciare verso Napoli, il santo Padre fece pubblicare un editto col quale annunziava come egli pregava Iddio che tenesse lontano il {479 [479]} flagello della guerra; che se per gl'inscrutabili divini giudizi i popoli d'Italia dovessero essere afflitti da un si grave male, per la sua qualità di capo visibile della Chiesa, e come sovrano essenzialmente pacifico terrebbe una perfetta neutralità verso tutte le nazioni.

  A139001609 

 Regnava ancora negli Stati Sardi il re Vittorio Emanuele I, il quale da parecchi anni si adoperava pel bene dei suoi sudditi.

  A139001615 

 Ma il barone della Torre, che governava Novara, aveva chiesto soccorso al generale austriaco di Milano, il quale gli mandò parecchi battaglioni in aiuto, affinchè i Piemontesi non avessero a combattere contro ad altri Piemontesi, e non si destasse una guerra civile.

  A139001616 

 Così terminò quella sconsigliata impresa dei rivoluzionari, la quale invece di unificare l'Italia valse a disunirla sempre più, ed in cambio di liberarla dagli Austriaci, fu causa che questi occupassero per qualche tempo la cittadella d'Alessandria.

  A139001621 

 Questo principe è quel medesimo che nella rivoluzione {484 [484]} del 1821 aveva proclamata la costituzione spagnuola; al quale progetto rinunziò intieramente sia per abbidire al suo legittimo sovrano, sia per non opporsi alle potenze alleate radunate nella città di Lubiana, sia anche perchè erasi già accorto che i capi di quel movimento appartenevano alle società secreto, perciò uomini da non fidarsi.

  A139001629 

 La cagione della sconfitta di Novara si attribuì principalmente alla colpa del generale Ramorino, il quale, essendo poi stato giudicato in un consiglio di guerra, fu condannato a perdere la vita.

  A139001668 

 Se non possiamo servircene per difendere e salvare il nostro sovrano, siamo risoluti di morire piuttosto che consegnarle in altre mani fuorchè nelle sue; e se Pio IX ce le richiede, le deporremo agli augusti suoi piedi.» Difatti mantenendo {497 [497]} la parola non si sottomisero se non quando furono accertati essere tale la volontà del Papa; il quale era deciso di esporsi a qualsiasi ventura piuttosto di permettere che per lui si versasse una sola stilla di sangue umano.

  A139001672 

 Solamente i ribelli fecero feste di allegrezza: sulle prime essi invitarono il papa a ritornare a Roma, al quale invito certamente Pio IX non potè risolversi di accondiscendere, perciocchè avrebbe esposto la sua persona e la sua autorità ai pericoli di prima.

  A139001674 

 Se essi lasciarono Roma e seguirono il Santo Padre, lo fecero per amore e per ubbidienza; così se io qui rimasi, fu per ubbidienza e per amore al Santo Padre, il quale desiderò che io non abbandonassi questo stabilimento che dà ricovero a tanti giovani sventurati.

  A139001684 

 Per tale scopo dopochè intese la «fuga del Pontefice, il governo spagnuolo si è rivolto al «governo francese, il quale si è dichiarato pronto a «sostenere la libertà del Santo Padre.

  A139001715 

 E quale?.

  A139001725 

 Il suo viaggio, miei teneri amici, fu quale si conveniva al capo della cristianità, e il suo cammino fu un vero trionfo.

  A139001735 

 Un principe che muore ferito a tradimento nel fiore della sua giovinezza, e muore perdonando al proprio uccisore è spettacolo che prova quale forza inspiri al cuore umano la nostra santa religione nelle più difficili circostanze della vita.

  A139001738 

 Dopo Messina il genovesato credo che sia stato il paese il quale abbia più di ogni altro sofferto la violenza del colera.

  A139001752 

 Allorchè a Pietroborgo (capitale della Russia) fu recata la notizia dei progressi fatti dagli occidentali, non è a dire con quale entusiasmo si facessero nuovi e formidabili apparati di guerra per la seguente campagna del 1855.

  A139001919 

 Dacia, regione dell'Europa settentrionale al di là del Danubio, la quale comprendeva la parte più alta dell'attuale Ungheria, la Transilvania, la Moldavia e la Valachia.

  A139001955 

 Franchi, popolo della Germania, il quale essendo venuto a stabilirsi nella Gallia, diede il noma all'attuale regno di Francia.

  A139002008 

 Genovesi, popolo dell'Italia, il quale occupava il littorale del Mediterraneo dall'Apennino fino al fiume Varo verso la Gallia, e dal Varo fino al fiume Macra verso la Toscana.

  A139002032 

 Mauritania, quella regione d'Africa situata dirimpetto alla Spagna, la quale corrisponde presso a poco agli odierni regni di Fez e Marocco.

  A139002064 

 Numanzia, città Celtiberia nella Spagna, della quale sussistono ancora le rovine nella Castiglia.

  A139002114 

 Rodano, uno dei maggiori fiumi dell'Europa, il quale traendo origine nel monte Forca, va a scaricarsi nel Mediterraneo.

  A139002145 

 Sicilia, la più celebre delle isole del Mediterraneo, la quale è tanto prossima al continente dell'Italia, che vuolsi fosse ad essa congiunta per un istmo, che apertosi, vi formò lo stretto di Messina.

  A139002174 

 Tevere, fiume notissimo dell'Italia, sul quale risiede Roma, e che anticamente divideva l'Etruria dagli Umbri, dai Sabini e dal Lazio.

  A139002201 

 Vandali, popolo della Germania, il quale abitava le rive del Baltico, nell'attuale Pomerania, ove anche oggidì ha un distretto chiamato Vandalia.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000004 

 In un tempo come il nostro, nel quale della menzogna storica si fa un manicaretto per avvelenare le menti giovanili, molto importa rendere note le opere che nell'educazione della gioventù possono servire d'antidoto alle predette corruttele.

  A140000006 

 Quindi noi stimiamo di fare un atto di amicizia suggerendo ai cattolici nostri lettori un libro elementare il quale nè procede da un congiurato contro la verità, nè ha le magagne che corrompono ai dì nostri le menti inesperte.

  A140000014 

 E non si accorgono che la storia e tutta la natura, è quasi una grande parabola agli uomini proposta da Dio; della quale voler fare una applicazione unica, isterilisce la fecondità inesausta del vero, ammiserisce il concetto divino.».

  A140000024 

 Se riuscirà di qualche vantaggio, se ne renda gloria al Dator di tutti i beni, al quale io intendo di consacrare queste mie tenui fatiche.

  A140000032 

 Sulle medesime vette degli Appennini d' Etruria, ma un po' più a mezzodì, trae la sorgente il gran fiume Tevere, il quale passa nel mezzo di Roma e va a scaricare le sue acque nel mare di Toscana vicino al porto d'Ostia.

  A140000036 

 Ma il nome che a tutti prevalse fu quello d' Italia, nome che gli eruditi fanno derivare da Italo re dell' Enotria, oggidì Calabria; il quale, avendo grandemente promosso la civiltà nelle nostre contrade, meritò che fosse col suo nome appellato tutto quel paese che oggidì si nomina Italia.

  A140000052 

 I Sabini poi veneravano la Dea Tellure o Vesta che significa terra, la quale conoscevano come larga produttrice di tutte le cose necessarie alla vita umana, e in questa guisa gli uomini erano eccitati alla coltura dei campi per motivo di religione.

  A140000056 

 Ma questa superstizione o idolatria, la quale in mezzo {19 [19]} all'errore aveva un' apparenza di ragionevolezza, col progresso del tempo degenerò e giunse a deplorabili eccessi.

  A140000059 

 Vi ricorderete, cari amici, della famosa visione di Nabucodonosor, colla quale Iddio prenunziava quattro grandi monarchie.

  A140000061 

 Allattati da una lupa vennero poi trovati da un pastore di nome Faustolo, il quale li allevò come suoi propri figliuoli.

  A140000061 

 Da Ascanio ebbe origine una serie di re, di cui il decimo terzo fu chiamato Numitore, al quale fu rapito il trono dal fratello Amulio.

  A140000074 

 Dopo la morte di Romolo un uomo di nome Proculo si presentò al popolo, indi al Senato, dicendo che aveva veduto Romolo salire al cielo, il quale'gli aveva detto che voleva essere adorato dai Romani sotto al nome di dio Quirino.

  A140000093 

 Mezio Fufezio loro dittatore credette essere quella favorevole occasione per iscuotere il giogo romano, ed invece {30 [30]} di tenere il luogo assegnato nella pugna, si ritirò aspettando di vedere da quale parte penderebbe la fortuna.

  A140000095 

 Questo re bellicoso, avendo trascurate le cerimonie religiose instituite da Numa, fu assalito da una malattia contagiosa, che allora serpeggiava nel Lazio, dalla quale tentò liberarsi con mezzi empi; ma perì nel suo palazzo colpito dal fulmine.

  A140000105 

 Questi Galli soliti a vivere nelle foreste e nelle tane erano selvaggi e feroci a segno, che con vittime umane facevano sacrifizi alle loro divinità: uccidevano con gioia i loro nemici e qualsiasi forestiero, il quale caduto fosse nelle loro mani: e mangiandone con gusto la carne, ornavano coi teschi le capanne e l'entrata delle loro caverne.

  A140000115 

 Ella fece chiamare Collatino suo marito, il quale venne a lei con Bruto suo amico: espose loro l'insulto ricevuto e nell'eccesso del dolore, piangendo e chiedendo che le fosse riparato l'onore, quasi fuor di senno, si trafisse con un pugnale e morì.

  A140000116 

 Prese quindi le armi, si diede a correre per Roma gridando: «Chi ama la patria a me si unisca per iscacciare Tarquinio e gl'infami suoi figli, autori di tanti mali.» La sollevazione fu generale, e Tarquinio, il quale allora trovavasi all'assedio di Ardea, città del Lazio, si avviò tosto verso di Roma, che gli chiuse le porte in faccia.

  A140000117 

 Ecco, miei cari, una storia la quale deve insegnarci che i malvagi sono ordinariamente puniti del male che fanno, e tanto più severamente quanto più sono ricchi e potenti.

  A140000120 

 Intanto cacciato Tarquinio, dichiarato reo di tradimento chiunque ardisse proteggerne il ritorno, i Romani decisero di governarsi a repubblica, la quale forma di governo differiva solo dalla monarchia in questo, che i re governavano a vita, laddove nella repubblica erano eletti due magistrati con autorità suprema, la quale poteva conservarsi solamente un anno.

  A140000122 

 Ma scoperti e condotti in Senato furono condannati dallo stesso Giunio {38 [38]} Bruto, il quale, obbligato dalle leggi, dovette a grande suo dolore non solo condannare nel capo gli amati suoi due figliuoli, ma essere ancora spettatore del loro supplizio.

  A140000125 

 Trovavasi sul Tevere un ponticello di legno, pel quale era facile penetrare nella città.

  A140000126 

 Si travestì da soldato {39 [39]} etrusco e si avanzò fino alla tenda del re per ucciderlo ma invece ne ammazzò il segretario, il quale indossava abiti somiglianti a quelli del suo Signore.

  A140000127 

 Arrestato e condotto alla presenza di Porsenna, ed interrogato che cosa lo avesse indotto a tanto misfatto, rispose: «Il desiderio di salvare la mia patria; e sappi che trecento giovani romani giurarono al pari di me di dare la morte al tiranno.» Ciò detto corse a porre la sua destra sopra un ardente fuoco, lasciando che si abbruciasse per castigare quella mano, la quale erasi ingannata nell'uccidere il segretario in luogo del re.

  A140000127 

 Porsenna stupefatto a tale eroismo rimandò Muzio libero a Roma, il quale in memoria di quella coraggiosa azione ricevette il soprannome di Scevola, cioè monco.

  A140000132 

 Si professavano amici del popolo, ma giunti al potere non badavano che a farsi ricchi e ad opprimere il povero popolo il quale carico di debiti vedeva i suoi campi, le sue case e la sua propria vita posta in vendita.

  A140000134 

 Primo dittatore fu Larzio, il quale conchiusa una tregua coi Latini riuscì colla sua prudenza ad acquetare la plebe e ristabilire l'unione dei patrizi, che erano i più ricchi, coi plebei, ossia col basso popolo.

  A140000135 

 Fu eletto Aulo Postumio, il quale andò contro ai Latini, ed incontratili presso al lago Regillo, or detto lago di Castiglione, pienamente li sconfisse.

  A140000142 

 I domestici corsero ad informarne il loro padrone, il quale da alto stupore compreso si avanzò, chiedendo allo straniero: Chi sei? Allora Coriolano si scoprì e disse: Io sono Coriolano oggetto del tuo odio e della tua stima.

  A140000146 

 Essa era stata proposta da un console chiamato Spurio Cassio, il quale sperava di guadagnarsi per simil modo il favore della plebe e giugnere al supremo potere.

  A140000146 

 Liberati i Romani da tale pericolo, i cittadini ricominciarono a suscitare tumulti infra di loro, chiedendo che si approvasse una legge, la quale aveva per iscopo di scompartire i beni della repubblica fra il popolo.

  A140000149 

 Allora nuovamente si sovvennero del povero ma valoroso Cincinnato, il quale, come vi ho sopra raccontato, per lo addietro aveva già resi grandi servizi alla patria.

  A140000150 

 Voi mi dimanderete: Che cosa vuol dire passare sotto il giogo? Passare sotto al giogo era una pena umiliantissima, la quale si dava a quei prigionieri di guerra, che avessero vilmente cedute le armi.

  A140000152 

 Ma in mezzo a tanta gloria sul carro dello stesso trionfatore stava assiso un povero schiavo, il quale a bassa e cupa voce andava ripetendo: Ricordati che sei uomo.

  A140000156 

 Capo dei decemviri in quei dì era Appio, il quale abusando del supremo potere voleva di Virginia fare una schiava, che era quanto dire: comperar quella giovane come si comprerebbe un giumento in pubblico mercato.

  A140000166 

 Durante la cena Dionigi, il quale non poteva ancora darsi pace della franchezza di Filossene, lesse di nuovo alcuni versi cattivi come i primi colla speranza, che quegli non osasse questa volta negargli le sue lodi.

  A140000168 

 Fra' cortigiani del re uno segnalavasi di nome Damocle, il quale magnificava del continuo le ricchezze, la sapienza e la felicità del tiranno.

  A140000170 

 Damocle era fuor di se dalla contentezza e sembravagli di trovarsi in un vero paradiso, quando alzati gli occhi vide sopra il suo capo la punta di una spada, la quale attaccata al soffitto per un tenue crine di cavallo al più leggiero urto sarebbe caduta sul suo capo.

  A140000171 

 Le crudeltà che aveva commesse facevangli vedere dappertutto nemici pronti a trucidarlo; nè avrebbe potuto prendere riposo, se non avesse dormito in un letto circondato da una fossa larga e profonda, la quale non si poteva attraversare se non per un ponticello, cui egli aveva grande cura di alzare prima di coricarsi.

  A140000179 

 Questo coraggioso generale, dopo aver più volte tentato invano l'assalto della città, fece scavare una via sotterranea, la quale metteva nella fortezza.

  A140000182 

 E Brenno a loro: Non sapete, che il diritto dei valorosi sta nella spada? I Romani medesimi con quale diritto usurparono eglino molte città? Ma una ragion di guerra abbiamo pur noi.

  A140000182 

 Le accoglienze di Brenno furono piene di cortesia; egli loro domandò per quale cagione si fossero condotti a lui.

  A140000183 

 Queste indegne maniere di operare accesero Brenno di sdegno, il quale mandò a farne querela a Roma.

  A140000184 

 Uno de' Galli stese la mano e tirò la barba di uno di questi senatori per nome Papirio, il quale giudicando essere quello un affronto intollerabile gli diede tale un colpo col suo scettro di avorio sul capo, che lo uccise sull' istante.

  A140000189 

 Ecco quale ne fu la cagione.

  A140000191 

 Poco dopo questa vittoria l' esercito di Cornelio si ammutinò, e già si avanzava contro Roma, quando il Settato mandò loro incontro Valerio, il quale colla sua affabilità seppe placare gli animi dei ribelli ed allontanare cosi una guerra civile.

  A140000192 

 Conosceva questi quale scandalo sarebbe nato nella milizia, qualora il figliuolo fosse andato impunito della sua disubbidienza; e perciò anteponendo la giustizia all' amore paterno, fattolo condurre in presenza di tutto l'esercito, gli {56 [56]} fece troncare la testa.

  A140000195 

 Cosiffatto avvenimento è conosciuto sotto il nome di forche caudine da Caudio (ora Ariola) città situata tra Capua e Benevento nell' Italia meridionale, vicino alla quale i Romani furono sottoposti a quella ignominia.

  A140000200 

 Gnidava l'esercito romanu un console chiamato Levino, capitano valoroso, il quale assalì con tale impeto i nemici, che ben sette volte ruppe le loro file; ma sette volte fu dagli Epiroti respinto, cosicchè dubbiosa rimaneva la vittoria, quando Pirro fece avanzare un grande numero di elefanti che seco avea condotti.

  A140000204 

 Intanto i Romani, ristorate le loro perdite, crearono console il valoroso Fabrizio, il quale di buon grado si pose alla testa di un nuovo esercito per tentare con ogni sforzo di respingere Pirro.

  A140000205 

 La proposizione di quel traditore mosse a sdegno l'intemerato Fabrizio, il quale scrisse immediatamente una lettera a Pirro per avvisarlo di non fidarsi di quell'uomo malvagio e conchiudeva: «Punisci questo traditore, e da questo fatto impara quali siano i tuoi amici e quali i nemici.» Il re si accertò del fatto e, scoperta la verità, nell'eccesso dello stupore, «ammirabile Fabrizio, esclamò, è più facile far cangiare direzione al sole, che deviar te dalla via dell'onore.» Volendo poi in qualche maniera compensare la generosità di Fabrizio, gli mandò tutti i soldati che poco prima aveva fatti prigionieri.

  A140000212 

 Ricca, potente, guerriera, floridissima pel suo commercio, per le arti e pei mestieri, posta dirimpetto all' Italia e da essa divisa soltanto per un tratte del Mediterraneo, era considerata quale padrona del mare.

  A140000229 

 Presso al Ticino in un luogo detto Clastidio, ora Casteggio, incontrò il primo esercito romano, guidato dal console Scipione, il quale cercava di porre un argine a' suoi progressi.

  A140000233 

 Annibale adirato perchè perdeva tempo e fatica senza poter venire a campale battaglia mandò a dire a Fabio: «Se tu sei quel gran capitano, quale si dice, vieni nelle pianure ed accetta la battaglia.» Fabio gli fece rispondere: {66 [66]} «Se tu sei quel gran capitano, quale ti credi, forzami a darti battaglia.».

  A140000234 

 Mentre dà Fabio tenevansi i Cartaginesi a bada, i Romani ebbero tempo di radunare nuove genti e di mettere in piedi un esercito, il quale se fosse stato capitanato da Fabio avrebbe avuto miglior fortuna.

  A140000240 

 Emulo del generale cartaginese, il quale per battere i Romani in Italia era andato ad assalirli nella Spagna, egli pure colà, all'età di soli ventiquattro anni, assalì i Cartaginesi già fattisi padroni di quel vasto regno.

  A140000241 

 I Cartaginesi opposero due potenti eserciti a Scipione, il quale colle armi e con istratagemmi pienamente li sconfìsse.

  A140000268 

 Questo discorso semplice, ma espressivo piacque al Senato Romano, il quale fece scrivere la risposta sopra una tavola di bronzo, affinchè restasse presso a quel popolo in perpetuo monumento di pace e di amicizia.

  A140000271 

 Così disoccupata la plebe cominciava ad invidiare la sorte dei ricchi, desiderosa di porre le mani sopra i loro averi; ciò era un vero ladroneccio, perchè colui, il quale con giusti mezzi e titoli ha acquistato sostanze, è giusto che se le goda.

  A140000275 

 A Q. Metello nel comando succedette Mario, che dopo fieri combattimenti terminò la guerra mediante il tradimento di Bocco re di Mauritania, il quale consegnò ai Romani Giugurta suo suocero.

  A140000275 

 Aderbale (era questo il nome del cugino superstite), temendo non potersi difendere da tale nemico, implorò l'aiuto del Senato romano, il quale divise il regno tra i due cugini; ma Giugurta macchiandosi di un novello omicidio s'impadronì anche della parte, che era stata assegnata ad Aderbale.

  A140000275 

 Allora il Senato gli spedi contro Q. Metello, il quale impadronitosi di grande parte del territorio di Giugurta lo costrinse a chiedere aiuto ai popoli vicini.

  A140000278 

 Mario andò loro incontro e disse: «Chi sono questi vostri fratelli, di cui parlate? Sono i Teutoni, risposero.» Alla quale risposta tutta l'assemblea si mise a ridere.

  A140000281 

 Fortunato lui se si fosse dimostrato in pace, quale era stato in guerra! Ma egli si lasciò trasportare dalla superbia, vizio abbominabile che cagiona la rovina degli uomini e delle nazioni.

  A140000293 

 Tuttavia parecchie squadre di quegli schiavi sfuggiti alle spade romane andavano qua e là saccheggiando i paesi e le città d'Italia; ma vennero totalmente sterminati da Pompeo, generale di bella fama; il quale e per la sua militare perizia, e per altre splendide doti, erasi meritato il favore del popolo romano.

  A140000300 

 In quel momento Cesare trovandosi nelle Gallie si mosse col suo esercito contro di Pompeo, il quale era in Roma.

  A140000301 

 Colà un re traditore, di nome Tolomeo, niente commosso dalla sventura di quel gran capitano gli fece barbaramente tagliare la testa per farne dono a Cesare; il quale a tale miserando spettacolo non potè trattenersi dal piangere, e mandò chi facesse prigione il crudele Tolomeo.

  A140000305 

 Bruto e Cassio fuggirono da Roma, e noi fra poco vedremo a quale sventura li abbia condotti il loro delitto.

  A140000308 

 I nuovi triumviri protestarono da prima che non volevano far male ad alcuno; ma poi scrissero un editto di proscrizione, pel quale erano condannati a morte parecchi cittadini, e tra questi anche alcuni loro amici, benefattori, parenti e fratelli.

  A140000309 

 Si narra che qualche tempo prima di questa battaglia Bruto una notte, mentre stava leggendo, si vide al fianco un'ombra, la quale da lui interrogata chi fosse, gli rispose: Io sono il tuo genio cattivo; ti attendo a Filippi; e che la notte precedente alla pugna questa di nuovo gli comparve per annunziargli il prossimo suo fine.

  A140000314 

 La battaglia fu con vigore sostenuta per qualche tempo da ambe le parti; ma poscia cominciò a cedere da quella di Antonio, il quale vedendo Cleopatra a fuggire abbandonò l'armata per tenerle dietro, ed Ottaviano riportò vittoria.

  A140000315 

 La pace che in quel tratto di tempo tutto il mondo godeva, l'universale aspettazione in cui vivevano le nazioni di un maestro, il quale dal cielo venisse ad addottrinare gli uomini, indicavano prossimo il sospirato momento predetto ne' libri santi, in cui tutti i popoli della terra per mezzo di un Salvatore dovevano essere chiamati alla conoscenza del vero Dio.

  A140000315 

 Siccome il nome di Dittatore era venuto in dispregio, egli prese il modesto titolo d'Imperatore, vale a dire comandante, titolo col quale i soldati d'ordinario salutavano il loro capitano dopo la vittoria.

  A140000320 

 Primo imperatore dei Romani, come vi raccontai, fu Cesare Ottaviano, il quale, ritornato a Roma vittorioso di Antonio, fu accolto con indicibile applauso dal popolo e dal Senato.

  A140000327 

 Era anche presente Mecenate, il quale tentò di avvicinarsi a lui per fargli cangiar proposito; ma non potendosegli avvicinare per la grande quantità di gente, scrisse in un biglietto: Alzati, o manigoldo, e lo gettò ad Augusto.

  A140000327 

 Suo intimo amico fu un cavaliere romano appellato Mecenate, il quale colla prudenza e coi consigli impedì ad Augusto di fare male ad altri, ed eccitollo ad esercitare molte buone opere.

  A140000329 

 Poco progredirono i Romani nella scultura, pittura e musica, ma a perfezione recarono l'architettura, nella quale in modo speciale s'illustrò Vitruvio.

  A140000332 

 Dopo di ciò gli espose tutte le circostanze, gli nominò i complici della congiura; al quale racconto Cinna restò si ripieno di terrore, che non poteva più proferire sillaba.

  A140000344 

 Seiano, prefetto della guardia pretoriana, cioè di quei soldati che erano incaricati d'invigilare alla sicurezza dell'Imperatore e della Città, e che erano in grande parte strumento delle sue crudeltà, cadde in sospetto a Tiberio, il quale lo fece subito condannare a morte insieme colla moglie, coi figliuoli e cogli amici.

  A140000350 

 Trattenete il riso, se potete! Un giorno l'imperatore invitò quel cavallo alla sua tavola, ove era apparecchiato un sontuoso pranzo; gli fece porre innanzi dell'orzo dorato, che probabilmente non gli piacque tanto quanto il solito cibo; gli versò egli stesso del vino in una coppa d'oro, nella quale bevette lo stesso imperatore.

  A140000354 

 Era pertanto di somma necessità che venisse un Maestro, il quale colla santità della dottrina insegnasse ai regnanti il modo di comandare, ed ai sudditi quello di ubbidire.

  A140000355 

 Questa monarchia eterna, da fondarsi sopra le rovine delle quattro antecedenti, era la religione Cattolica, la quale doveva dilatarsi per tutto il mondo in modo, che la città di Roma, già capitale del Romano impero, diventasse gloriosa sede del Vicario di Gesù Cristo, del Sommo Pontefice.

  A140000361 

 Ora che vi ho raccontato i tormenti da Nerone fatti patire ai martiri della fede, voglio narrarvi quale fine abbia fatto egli stesso.

  A140000363 

 Allora non sapendo più a quale partito appigliarsi, a tutta voce si mise a gridare: Non è egli peccato che un sì buon cantante perisca? Ciò detto, per iscansare il pubblico supplizio, si trapassò da se stesso con un pugnale la gola.

  A140000364 

 A questa notizia egli venne a Roma, e al proprio nome aggiunse il titolo di Cesare, col quale si contraddistingueva il capo dell'Impero.

  A140000367 

 Da abile generale egli aveva già soggiogato colle armi tutto quel paese; e solo rimanevagli ad impadronirsi di Gerusalemme, quando gli eserciti Romani di Oriente, sdegnosi di servire ad un crapulone quale era Vitellio, proclamarono imperatore Vespasiano, universalmente conosciuto per uomo coraggioso, abilissimo nel fatto delle armi, affabile e cortese con tutti, perciò amato da tutti.

  A140000367 

 Fate pure le maraviglie, chè or giungiamo finalmente alla storia di un principe, il quale posso accertarvi non essere stato il flagello dell'umanità; anzi tanto Vespasiano, quanto suo figliuolo Tito procurarono tempi più tranquilli all'Italia.

  A140000370 

 Un giovane eletto ad una carica, venutogli innanzi tutto profumato per ringraziaenelo, l'Imperatore sapendo che colui, il quale si occupa della coltura del corpo, per lo più manca delle virtù della mente, lo rimproverò dicendogli: Invece di profumi amerei meglio che mandaste odore di aglio.

  A140000371 

 I Giudei persuasi essere quello il secolo, nel quale secondo le profezie dovesse venire il Messia, e credendo eziandio che il regno di quell'aspettato Liberatore fosse temporale, si ostinavano a difendersi contro ai Romani.

  A140000373 

 Vespasiano aveva molte buone qualità, ma gli si rimprovera il difetto di avarizia: la quale dimostrò particolarmente nell'occasione, in cui alcuni deputati di una città andarono a partecipargli di avere raccolta una grossa somma di danaro a fine di innalzargli una statua d'oro.

  A140000375 

 Una violenta peste desolò molti paesi d'Italia; un nuovo incendio ridusse in cenere parecchi quartieri di Roma, la quale dopo l'incendio di Nerone cominciava a ripigliare l'antico suo splendore.

  A140000376 

 Allora che quelle materie sono poste in moto da un fuoco sotterraneo, e che arde naturalmente in seno alla terra in modo a noi sconosciuto, esse producono scoppi terribili, mandano fuori da ogni parte, a distanza anche di parecchie miglia, turbini di {104 [104]} cenere, pietre calcinate, bitume bollente, il quale raffreddandosi diventa duro al pari della pietra, e si appella comunemente lava.

  A140000376 

 Un vulcano è una montagna, la quale contiene, grande quantità di materie bituminose e solfuree.

  A140000382 

 Dicono che sia stato avvelenato da suo fratello Domiziano, il quale ambiva di succedergli nel trono; in fatti ne fu il successore.

  A140000388 

 Perciocchè i veri miracoli e le vere profezie possono soltanto venire da Dio, il quale non le permette giammai in conferma della menzogna.

  A140000391 

 Al feroce Domiziano succedeva Nerva, uomo di provata bontà, il quale ne' due anni del suo regno si occupò nel riparare ai mali, che Domiziano aveva cagionati all'impero.

  A140000393 

 Essendo stata aspramente ributtata dall'Imperatore, arditamente ella esclamò: Perchè dunque siete {108 [108]} nostro principe? Tali parole fermarono Traiano, il quale tornando indietro ascoltò con pazienza la buona donna e le concedette quello che dimandava.

  A140000397 

 Marc'Aurelio, di lui successore, nell'occasione che fu consacrata questa colonna, fece coniare una medaglia, la quale rappresenta da una parte il ritratto di Antonino, dall'altra la colonna stessa con questa iscrizione: Divo Pio.

  A140000401 

 I barbari giudicarono quel momento favorevole per attaccare {110 [110]} i nemici, ma il cielo armandosi a pro dei Romani, scaricò sopra di essi una terribile grandine, la quale accompagnata da tuoni e fulmini scompigliò talmente le loro file, che rimasero vinti.

  A140000409 

 Questo savio riflesso non valse a moderare la crudeltà di Severo, il quale anzi vi aggiunse la ferocia contra ogni sorta di sudditi.

  A140000412 

 Egli aveva condannato a morte il prefetto delle guardie pretoriane di nome Macrino, il quale accertatosi che era destinato a morte spietata, fece trucidare lo stesso Caracalla in età di anni ventinove e gli succedette nel governo.

  A140000424 

 Severo stesso gli aveva conferito il grado di generale con altri titoli onorevoli; ma quell'ingrato, invece di servirsi dei favori ricevuti a pro del suo benefattore, gli suscitò contro una ribellione, nella quale Alessandro venne trucidato insieme con la madre.

  A140000437 

 Gallo venne ucciso da Emiliano, trucidato il quale, fu proclamato imperatore Valeriano.

  A140000438 

 È questa l'ottava persecuzione, in cui, fra molti altri, riportarono glorioso martirio il diacono s. Lorenzo, che fu bruciato vivo sopra una graticola, e s. Sisto II papa, il quale fu decapitato l'anno 261.

  A140000439 

 Valeriano intanto imprese la guerra, ma con esito infelicissimo, perciocchè in una battaglia ebbe la peggio e cadde {119 [119]} in mano di Sapore re di Persia, il quale poselo in catene e lo sottomise a grandissime umiliazioni.

  A140000441 

 Era costei di nascita e di religione ebraica, e quando ebbe cognizione del Vangelo favori molto il cristianesimo, e volea farsi istruire per abbracciarlo; ma sgraziatamente cadde in cattive mani, cioè ebbe a maestro un eretico di nome Paolo di Samosata, il quale invece di guidarla alla verità, la trasse all'errore.

  A140000441 

 Questa città era la sede di Zenobia, donna di eroico valore, la quale per molte conquiste fatte si gloriava del titolo di regina d'Oriente.

  A140000443 

 I cristiani d'Antiochia ricorsero a lui perchè desse il suo parere intorno alla dottrina dell'eretico Paolo, il quale turbava quella città.

  A140000443 

 Ma qualche tempo dopo Aureliano sottoscrisse un terribile editto, coi quale fulminava la pena di morte contro a tutti i cristiani.

  A140000443 

 Questa fu la nona persecuzione, la quale per altro non fu molto lunga, perciocchè Aureliano venne dal proprio segretario ucciso nel 278.

  A140000444 

 Dopo la morte d'Aureliano niuno più osando addossarsi il peso dell'impero, il Senato elesse un senatore chiamato Tacito, il quale di mal animo accettò una dignità divenuta tanto pericolosa; e in fatti a capo di alcuni mesi mori assassinato.

  A140000452 

 Tuttavia ve ne fu uno, il quale coraggiosamente lo avvisò, che quella malattia non poteva guarirsi con rimedi ordinari.

  A140000455 

 Suo padre morendo lo aveva eletto successore, e tutto l'esercito con unanimi applausi approvò e riconobbe il novello imperatore, il quale allora era in età di anni trentadue.

  A140000458 

 In sul mezzodì egli, non meno che l'esercito tutto, vide in aria una croce splendida, sulla quale stavano scritte queste parole: Con questo segno vincerai.

  A140000464 

 L'imperatore Massimiano, suocero di Costantino, il quale era stato costretto da Galerio a lasciare il trono, brigava per ritornare al possesso con aperte ribellioni.

  A140000465 

 Un altro competitore di Costantino era Licinio, il quale governava l'impero nelle parti d'Oriente.

  A140000466 

 Ma poco dopo avendo scoporta l'innocenza di Crispo e la perfidia di Fausta, nel trasporto del suo sdegno la fece immergere in un bagno bollente, nel quale fu soffocata.

  A140000466 

 Malgrado tante buone qualità Costantino era tacciato di indole impetuosa, la quale di vero gli fece commettere azioni, di cui fu dolentissimo per tutta la vita.

  A140000467 

 La quale città, perchè da lui riedificata con grande magnificenza, venne detta Costantinopoli, vale a dire città di Costantino.

  A140000487 

 Ordinava inoltre che dalla sala del senato romano fosse tolta la statua e atterrato l' altare della dea Vittoria, sulla quale si facevano i giuramenti e si offerivano sacrifizi; che fossero confiscate le rendite destinate al mantenimento de' sacrifizi e dei ministri gentili; e che cessassero i privilegi conceduti ai sacerdoti pagani.

  A140000500 

 Io vi assicuro, o giovani cari, che ammiro grandemente questa religiosa sommessione di un imperatore, il quale con una parola avrebbe potuto fare le più terribili vendette; ma egli riconobbe nella persona del vescovo un ministro di Dio, e a lui volle rendere un solenne omaggio di esemplare sommessione.

  A140000516 

 Tuttavia Alarico ebbe grande rispetto per la cristiana religione; e, barbaro quale era, comandò a' suoi soldati di non inseguire quelli, che si fossero nelle chiese ricoverati.

  A140000526 

 Due eserciti agguerriti e numerosissimi stavano di fronte; e le campagne irte di ferri per uno spazio, che potevasi difficilmente misurare coll'occhio, presentavano un fiero spettacolo, il quale ben presto divenne ancora più spaventevole pel furore della pugna.

  A140000528 

 In quell'universale spavento molti Italiani fuggirono in alcune deserte isolette dell'Adriatico, e ivi fondarono una città, cui diedero il nome di Venezia, della quale avrò poi più cose importanti a raccontarvi.

  A140000531 

 Egli rispose, che, mentre parlava col romano Pontefice, aveva sopra di lui veduto un personaggio vestito di abito sacerdotale, il quale vibrava una spada sguainata, minacciando di colpirlo, se non ubbidiva a Leone.

  A140000532 

 Egli fu accusato come ribelle presso a Valentiniano, il quale fattolo venire alla sua presenza, senza che ne avesse il minimo sentore, gli immerse egli stesso la spada nel petto.

  A140000537 

 Finse Ricimero di sottomettersi, e intanto si mosse colle sue genti contro ad Antemio, il quale rimase trucidato.

  A140000538 

 In questo tempo venne in Italia un uomo di nome Odoacre, il quale doveva estinguere affatto il cadente impero d'Occidente.

  A140000539 

 L'imperatore Leone per ritardare la caduta dell'impero d'Occidente mandò un generale per nome Nepote, il quale alla testa di poderoso esercito depose un certo Glicerio, che aveva usurpato il trono, e si fece egli stesso proclamare imperatore.

  A140000542 

 Finì sotto Romolo Augustolo, il quale per un tratto di somiglianza tutto singolare aveva il medesimo nome del fondatore di Roma e quello ilei fondatore del romano impero.

  A140000568 

 La estinzione di questo fuoco riguardavasi quale cattivo presagio.

  A140000586 

 Per formare la così detta testuggine i soldati romani imbracciavano certi scudi quadrati solidissimi, li sospendevano sopra il loro capo, e li congiungevano in modo da comporre una specie di tetto, sul quale rotolava quanto i nemici avessero gettato.

  A140000590 

 Ora quale maraviglia se soldati di quella tempra riportavano sì segnalate vittorie e soggiogavano tante nazioni?.

  A140000604 

 L'imperatore Traiano diede una festa, nella quale combattevano nell'anfiteatro dieci mila gladiatori.

  A140000611 

 Per iscrivere adoperavano, come sui mattoni, un punzone, detto stilo, il quale aveva un'estremità appuntata per segnare le lettere; l'altra parte era piatta e serviva ad appianare le incisioni quando occorreva fare qualche correzione.

  A140000618 

 La toga era una veste lunga da ogni parte chiusa senza maniche, la quale avviluppava tutto il corpo, lasciando solamente scoperto il capo ed il braccio destro.

  A140000618 

 Quel giorno il giovine era condotto da un grande numero di amici sulla pubblica piazza, e da quel giorno cominciava ad essere considerato quale cittadino romano.

  A140000622 

 Presso ai Romani il pasto principale era la cena, la quale facevasi verso il tramonto del sole.

  A140000625 

 Appena morto lo chiamavano tre volte per nome, gli mettevano un obolo nella bocca, perchè potesse pagare il tragitto del fiume Stige, il quale credevano che tutti dovessero passare per andare ai Campi Elisi, cioè al favoloso paradiso immaginato dai pagani.

  A140000631 

 La moderazione di questo re è dovuta alla relazione che mantenne con un santo solitario di nome Severino, il quale abitava sulla sponda del Danubio vicino alla città di Vienna.

  A140000632 

 Allora che Odoacre si trovò difatto re d'Italia si rammentò dell'uomo di Dio, e gli scrisse domandandogli, quale cosa avrebbe potuto fare di suo maggior gradimento.

  A140000636 

 Anzi fu un momento in cui gli Ostrogoti quasi disfatti, avvolgendo nella ritirata il medesimo loro re, tentavano di andare a cercarsi salvezza nei loro quartieri, quando la madre di Teodorico movendo contro ai soldati gridò ad alta voce: «Soldati, dove mai volete correre? se fuggite quale scampo vi rimane ancora? {166 [166]} volete che i nemici possano dire che i soldati di Teodorico siansi dati a vergognosa fuga?».

  A140000636 

 Dette queste parole, andò a porsi alla testa de' suoi soldati, ed appiccò una terribile battaglia, l'esito della quale fu con grande vigore contrastato.

  A140000640 

 Giovanni rientrato in Italia si recò a Ravenna per ragguagliar Teodorico dell'esito felice della sua ambasciata; ma Teodorico tra per gelosia degli onori fatti al papa, tra perchè il papa non avesse chiesto (e chiedere non lo poteva) che venissero restituiti all'arianismo coloro che lo avessero abbandonato per farsi cattolici, fece imprigionare il Pontefice, il quale poco appresso morì di stento in carcere.

  A140000641 

 Era a quei tempi insigne in Italia Severino Boezio, uomo dedito alle lettere, alla filosofia ed alla teologia, il quale applicando alla verità cattolica i suoi studi filosofici aveva scritto contra l'eresie di Ario e di Eutiche.

  A140000644 

 La quale a fine di assicurarsi un appoggio invocò la protezione dell'imperatore di Costantinopoli, e tutta si adoperò per dare una buona educazione al giovine principe.

  A140000648 

 A costui succedette Erarico il quale in breve fu eziandio trucidato dai Goti.

  A140000648 

 Dopo la partenza di Belisario i Goti si radunarono ed elessero a re d' Italia un generale per nome Ildebaldo, il quale fu ucciso dopo un anno di regno.

  A140000650 

 Entrato in Napoli fece distribuire viveri al povero popolo, che si moriva di fame; ma colla tenerezza e colle cure di un padre il quale solleva gli ammalati suoi figliuoli, e non coll'ostentazione di un vincitore, il quale si occupa solo della sua gloria.

  A140000651 

 Alla nuova di queste gloriose vittorie l'imperatore Giustiniano spedi nuovamente Belisario in Italia, ma con pochi soldati e con pochi danari, tanto che non potè impedire al re Goto d'impadronirsi di quasi tutta la penisola e della stessa Roma, la quale venne più volte presa dai barbari e ripresa dai Greci.

  A140000654 

 Partito Belisario rimase Totila tranquillo possessore d'Italia, la quale potè estendere le sue conquiste in altri paesi.

  A140000655 

 I Goti scampati dalla battaglia si ridussero in Pavia, e crearonsi a re Teia il più valoroso dei loro uffiziali; il quale assalito da Narsete {172 [172]} alle radici del Vesuvio presso Napoli, mori in una sanguinosa battaglia dopo aver fatto prodigi di valore.

  A140000656 

 Questi Franchi tentarono d'impadronirsi dell'Italia, ma ne furono respinti dal valoroso Narsete, il quale appunto venne dichiarato esarca, cioè governatore generale, ed ebbe la sua sede in Ravenna.

  A140000658 

 Il quale apparve sulle Alpi Giulie che chiudono l'ingresso dell'Italia dal lato dell'Oriente, e dall'alto di quelle montagne salutò con un grido di gioia quel paese cui tendevano le sue conquiste.

  A140000660 

 Questo impreveduto accidente produsse un felice cangiamento nell'animo del conquistatore, il quale confuso e commosso rientrò in se stesso, calmò il suo sdegno e perdonò appieno a quel popolo col solo patto di assoggettarsi al suo dominio.

  A140000662 

 Alboino prima di venire in Italia aveva ucciso il re doi Gepidi, chiamato Cunimond o, il quale era padrone di una parte della Germania, e poi aveva sposato Rosmunda figliuola di lui.

  A140000662 

 Quindi empiutolo di vino squisito, in mezzo alle urla forsennate dei suoi compagni di stravizi, ebbe il diabolico pensiero di porgerlo a Rosmunda, la quale sedeva alla stessa mensa, aftinchè, egli diceva, la regina bevesse con suo padre.

  A140000663 

 Il quale fu pure terribilmente punito dal cielo; poichè passò poco tempo che ad uno di quegli uccisori furono cavati gli occhi e Rosmunda e l'altro cooperatore morirono di veleno.

  A140000664 

 Qui parmi opportuno di farvi brevemente conoscere come i Longobardi di mano in mano conquistavano nuove provincie ne affidavano il governo a un duca, il quale aveva l' amministrazione di tutti gli affari militari e civili.

  A140000665 

 Alla morte di un re se ne eleggeva un altro tra i duchi, il quale capitanava gli eserciti, presiedeva l' assemblea, proclamava le leggi, e giudicava le cause di maggior momento.

  A140000669 

 Sicchè Autari essendo morto in Pavia nel cinquecentonovanta senza lasciar prole, i Longobardi proposero a Teodolinda di eleggersi un marito, quale a lei meglio gradisse, ed eglino lo avrebbero tenuto per loro re.

  A140000673 

 Il diadema passò da Costantino ai romani pontefici; e s. Gregorio Magno papa ne fece dono alla pia Teodolinda, la quale lo presentò alla basilica di s. Giovanni Battista in Monza.

  A140000679 

 Egli raccolse le antiche consuetudini dei Longobardi, e facendo ad esse alcune modificazioni formò un codice, ossia un corpo di leggi detto editto, la quale parola significa legge pubblicata.

  A140000686 

 Fra queste città si novera Roma, la quale era bensì sottomessa a un governatore greco, ma questi nè per dignità, nè per ricchezze, nè per soccorsi poteva competere col sommo Pontefice.

  A140000689 

 All'esecuzione di queir editto si oppose in Roma il pontefice Gregorio, il quale scrisse anche lettere risentite all'imperatore; ma questi rispose insistendo con più calore, e minacciando di deporlo dal trono pontificale.

  A140000698 

 Se si offerivano beni stabili, questi si solevano vendere sì per provvedere ai bisogni urgenti, e sì perchè non fossero involati dal governo pagano, il quale non solo i beni, ma la vita istessa toglieva ai cristiani.

  A140000700 

 Chiamata a diffondere il Vangelo nel mondo, non può mutarlo per accondiscendere alle voglie dei principi terreni; ma deve predicarlo quale fu predicato da Cristo Signore.

  A140000701 

 Ciò non ostante i Papi non possedevano ancora su Roma un dominio temporale, quale già ottenevano sopra le cinque città di Ancona, di Umana, di Pesaro, di Fano e di Rimini, dette la Pentapoli: tuttavia vi godevano di una sovranità morale, che presto si convertì in vero dominio.

  A140000701 

 Viene Costantino, il quale riconosce la religione cristiana come discesa da Dio per la salvezza degli uomini; ad un tempo riconosce e venera san Silvestro come principe dei pastori e centro della religione, e supremo monarca del regno spirituale.

  A140000711 

 A costui succedette il duca del Friuli, di nome Rachis, il quale nel 749 ruppe la tregua, e minacciò nuove vessazioni in Italia; sicchè il papa Zaccaria andò a rimproverargli la ingiustizia del suo procedere, esponendogli nello stesso tempo la tregua fatta col suo antecessore, e che egli aveva violata.

  A140000717 

 I Longobardi elessero per successore un loro capitano per nome Desiderio, il quale eziandio continuò a molestare i Papi e gli altri principi d'Italia, che da lui non dipendevano; la qual cosa diede motivo ad uno dei figliuoli di Pipino, detto Carlomagno, di mettere in piedi due poderosi eserciti e spedirli in Italia.

  A140000719 

 Tuttavia costoro si raccolsero presso Pavia, e vennero ad una seconda decisiva battaglia, l'esito della quale fu una compiuta vittoria pei Franchi.

  A140000720 

 Dopo questi fatti Desiderio e suo figliuolo tentarono ancora alcuni sforzi, ma tutti invano: lo stesso Desiderio e sua moglie caddero nelle mani di Garlomagno, il quale usò {192 [192]} loro molti riguardi, contentandosi di mandarli in Francia, dove finirono i loro giorni in opere di pietà.

  A140000735 

 Se non che Pipino moriva nell'809, lasciando un solo figliuolo per nome Bernardo, il quale gli succedette nel regno d'Italia.

  A140000743 

 Fisso in questo ambizioso pensiero, mise in piedi un esercito e si volse coraggiosamente contro ai suoi rivali; ma abbandonato da quegli stessi, che lo avevano eccitato alla rivolta, cadde nelle mani del suo zio Lodovico, il quale fecelo abbacinare, cioè gli fece cavare gli occhi; di modo che l'infelice Bernardo morì fra gli spasimi di quel barbaro supplizio.

  A140000753 

 L'orrore del sacrilegio ne fece ritirare parecchi; con tutto ciò molti si comunicarono sull'esempio di Lottario, il quale desiderava solo di fare presto ritorno nella sua capitale per commettere nuovi disordini.

  A140000753 

 La maggior parte morirono sotto agli occhi del re, il quale tuttavia non tralasciò di continuare il suo viaggio fino alla città di Piacenza, dove straziato da acutissimi dolori cessò di vivere, senza dare segno di pentimento.

  A140000753 

 Ma giunto appena a Lucca, città di Toscana, egli e quasi tutto il suo corteggio furono presi da una febbre maligna, la quale produceva gli effetti più strani e più spaventevoli.

  A140000758 

 Ora i signori d'Italia, cioè i conti, marchesi e baroni per avere un capo che li guidasse contra i barbari e sedasse le discordie, che ognor più crescevano, si radunarono a Pavia, e nell'anno 888 elessero un parente di Carlomagno, chiamato Berengario, primo duca del Friuli, il quale prese il titolo di re e d'imperatore d'Italia.

  A140000786 

 Ivi seguì una terribile battaglia, nella quale i Normanni sotto la condotta di Umfredo e Roberto Guiscardo Altavilla riuscirono vincitori: l'esercito del Papa fu sbaragliato, e lo stesso Pontefice fatto prigioniero.

  A140000790 

 Queste virtù crebbero col crescere dell'età ed il giovane principe riuscì a guadagnarsi tanto bene l'affetto e la stima dei Normanni, che lo riconobbero per loro capo {212 [212]} sotto al nome di Ruggero I. Egli governò il popolo saviamente, e si può considerare come fondatore del regno delle Due Sicilie, il quale si è per più secoli conservato, e comprendeva quasi tutta l'Italia meridionale e l'isola di Sicilia.

  A140000793 

 A tale atto di donazione si dava il nome di investitura, mercè la quale certe persone erano investite di un diritto al potere spirituale e temporale di un benefizio.

  A140000799 

 Fu solenne il momento, in cui il Papa con l'Eucaristia in mano, ricordati a quel principe i delitti che gli erano imputati, pronunziava queste parole: «Per togliere ogni ombra di scandalo voglio che il corpo di nostro Signore, il quale ora prenderò, sia prova della mia innocenza, e che se io sono colpevole Dio mi faccia subitamente morire.».

  A140000802 

 Ma era ancora in vita il normanno Guiscardo; il quale fedele alle date promesse, come ebbe sentore delle calamità, coi era ridotto il romano Pontefice, si mosse in soccorso di Ini, ed obbligò Enrico a tornarsi in Germania, lasciando l'Italia in disordine.

  A140000803 

 Questa contesa tra l'imperatore ed i papi continuò ancora mentre regnava Enrico V, successore di Enrico IV, ed ebbe fine durante il pontificato di Calisto II nella città di Worms, dove si conchiuse nel 1122 un trattato, pel quale1 il re si obbligava di rinunziare al diritto d'investitura spirituale, a lasciare libere le elezioni dei prelati, ed a restituire i beni presi alle chiese.

  A140000811 

 Gli eccitamenti indefessi di Pietro l'eremita, il quale predicando la crociata percorse l'Italia, la Francia e la Germania; l'autorità e le parole di papa Urbano, il tesoro delle indulgenze aperto a chi vi prendeva parte, il desiderio di vedere quelle contrade suscitarono un tale entusiasmo, che da tutte le parti si andava gridando: Andiamo, Dio lo vuole! Dio lo vuole! Gente di ogni condizione, principi, baroni, preti, contadini, donne, fanciulli facevano a gara per essere arruolati ed insigniti di una croce di stoffa rossa benedetta, che si appendeva sopra la spalla destra, e avviarsi in Palestina.

  A140000819 

 L'esercito latino attendeva colla massima impazienza, che spuntasse quell'aurora, la quale doveva appagare i loro lunghi desideri, quando sul far del giorno dall'alto delle montagne, su cui eransi attendati, videro sorgere dinanzi ai loro occhi quella città, per cui avevano affrontati tanti pericoli.

  A140000820 

 Era egli il pio ed intrepido Tancredi, il quale dalla cima di quella santa montagna veniva contemplando sui primi chiarori dell'alba il monte Golgota o Calvario, e la cappella del santo Sepolcro.

  A140000821 

 Vi basti sapere, che dopo quaranta giorni di sanguinosa pugna i crociati avevano pressochè perduta ogni speranza, e già pareva che volessero rinunziare allo scopo tanto desiderato, quando un eremita, il quale da molti anni viveva sopra una montagna vicina, scese in mezzo al campo, ove già regnavano il disordine e lo scoramento, per indurli a dare un ultimo assalto e a ricorrere a Dio qolla penitenza e colla preghiera.

  A140000825 

 La scelta di tutti i baroni cadde su Goffredo di Buglione, il quale si arrese a' loro voti, ma non volle cingere corona là, dove Gesù Cristo era stato coronato di spine; e in vece del titolo di re prese quello di Difensore del santo Sepolcro.

  A140000829 

 La liberazione di Gerusalemme fu nobilmente illustrata da un poeta italiano di nome Torquato Tasso, il quale compose un prezioso poema, che ha per titolo: La Gerusalemme liberata.

  A140000832 

 Passando quel rotolo di mano in mano, venne finalmente in potere di un pisano erudito, il quale svolgendo con grande cura il manoscritto, osservò che conteneva le pandette di Giustiniano.

  A140000842 

 Questa accondiscendenza del romano Pontefice appagò Federico, il quale senza più lasciò Rema in libertà e ritornò in Germania.

  A140000854 

 Le milizie delle città italiane alleate di Federico aiutarono a compiere la crudele vendetta, e colsero quell'occasione per isfogare l'odio loro contro a quella città, la quale negli anni addietro aveva quasi intieramente devastato le città di Lodi e di Como.

  A140000855 

 La vendetta è sempre biasimevole; tuttavolta quello fa un terribile avviso agli uomini, perchè mai non abusino della propria forza o della propria autorità per opprimere i deboli, e pensino che avvi una Provvidenza, la quale dispone delle, sorti degli uomini, e per lo più permette che gli oppressori dei deboli paghino il fio della loro iniquità coll'essere alla loro volta da altri oppressi.

  A140000858 

 La quale fu ad un tempo fortificata di buoni bastioni e di profonde fosse; e tanta gente concorse a prendervi dimora, clie poco dopo si poterono mettere insieme quindici mila armati.

  A140000864 

 E egli possibile non riconoscere un miracolo dell'Onnipotenza divina, allora che si vede un sacerdote disarmato e curvo, quale io sono, sotto al peso degli anni, trionfare della germanica durezza è vincere senza guerra un principe sì formidabile?» - Disse poscia come egli non aveva voluto accettare condizioni di pace senza parteciparle agli alleati, e lodò il religioso coraggio, con cui avevano difesa la Chiesa.

  A140000865 

 Da Ferrara il Papa ritornò a Venezia, ove si stabilì una tregua di sei anni, scaduta la quale, fu poi il 25 giugno 1183 conchiuso nella città di Costanza un trattato di pace, in cui l'imperatore cedette ai comuni il diritto di levare eserciti, di confederarsi, fortificarsi, amministrare la giustizia e di eleggersi i consoli.

  A140000872 

 Un giorno, in cui il doge Dandolo aveva convocato una grande assemblea di popolo, sei cavalieri francesi coperti delle loro armature e colla croce rossa sulle spalle si presentarono in mezzo all'adunanza, si posero in ginocchio, e piangendo uno di loro prese a parlare ad alta voce così: «Signori Veneziani, noi siamo venuti qui in nome dei principi e dei baroni più possenti della Francia per supplicarvi ad avere pietà di Gerusalemme, la quale è ricaduta in mano dei Turchi.

  A140000879 

 Ma quando le navi si accostarono alla città, e si poterono bene distinguere i suoi bastioni coperti di un'immensa quantità di soldati, non vi ebbe tra i Latini neppur un guerriero, il quale non gettasse lo sguardo sulla sua spada e sulla sua lancia, e non fremesse vedendo il numero dei nemici, con cui avrebbe avuto a combattere; poichè in Costantinopoli erano ben venti armati contro ad ogni soldato francese e veneziano.

  A140000881 

 I Veneziani ed i Francesi stupefatti di quell'inaspettata rivoluzione, deposero le armi, e lasciarono in libertà il giovane Alessio, il quale giurò di compiere senza indugio la fatta promessa, vale a dire di dare ai crociati grosse somme di danaro ed un buon numero di soldati e di navi per la conquista di Terra santa.

  A140000899 

 Morto Federico, sostenne qualche tempo la causa dei Ghibellini Corrado IV, di lui figliuolo e successore, finchè venne avvelenato per arte di suo fratello Manfredi, il quale ambiva succedergli.

  A140000904 

 Giunto in Italia con numerosa cavalleria e fanteria, entra nel regno di Napoli, va ad incontrare Manfredi, il quale erasi eziandio apparecchiato a resistergli.

  A140000905 

 Qui si appiccò un sanguinoso conflitto, nel quale Manfredi fece prodigi di valore; ma col ribellarsi al Vicario di Gesù Cristo essendosi reso indegno della protezione del cieio, ogni suo sforzo tornò vano; i suoi baroni {242 [242]} lo abbandonarono, e quasi tutto il suo esercito sbandato si die' alla fuga.

  A140000906 

 La parte dei Ghibellini, indebolita per la morte di Manfredi, si rivolse al giovane Corradino, il quale nell'età di appena sedici anni dava già indizio di possedere sublimi qualità.

  A140000908 

 La notizia di quella immensa rivolta empiè di spavento Carlo d'Angiò, il quale era stato colto quasi all'improvviso, essendosi eseguiti i preparativi da guerra colla massima segretezza.

  A140000917 

 Venne riconosciuto re di Sicilia Pietro d'Aragona, il quale con un governo paterno riparò in parte i mali, che i re antecessori avevano cagionato.

  A140000918 

 Coloro che vennero nominati si chiamarono Priori delle arti, che dovevano durare in uffizio solamente due mesi, dopo i quali se ne eleggevano degli altri;, quegli poi, che aveva il comando dell'esercito, prendeva il nome di Gonfaloniere: il quale, oltre alla dignità di generale, fu anche incaricato di far eseguire le condanne che si davano nei tribunali di giustizia.

  A140000920 

 Ritenete dunque a mente che colui, il quale cangia i prodotti delle sue terre, delle sue mandre o della sua caccia con altre robe, esercita il commercio, e si chiama commerciante o mercante.

  A140000923 

 Fra i Pisani si distinguevano il Podestà Morosini e il conte Ugolino della Gherardesca, il quale, divenne prestamente celebre nella storia.

  A140000928 

 Sapete quale fu la risposta di Ugolino?... una pugnalata.

  A140000931 

 Celebre ristoratore della pittura ed architettura fu un fiorentino chiamato Giovanni Cimabue, il quale visse ai tempi di Carlo d'Angiò, re delle Due Sicilie, di cui ebbi già occasione di parlarvi.

  A140000942 

 Sorse finalmente Dante Alighieri fiorentino, il quale pigliandola dalla bocca del popolo la sottomise a p;ù certe regole grammaticali e le diede regolarità {253 [253]} maggiore e forza.

  A140000945 

 Tale atto invece di essère gradito, come di certo meritava, irritò maggiormente l'animo del padre di Gerì, il quale ordinò a' suoi servi di afferrare Lore, e di tagliargli una mano.

  A140000947 

 In questo suo esilio compose la maggior parte del suo poema intitolato: La Divina Commedia, nella quale prese a descrivere, secondo la sua fervida fantasia, l'Inferno, il Purgatorio ed il Paradiso.

  A140000947 

 Quest'opera maravigliosa formerà mai sempre la gloria della poesia italiana: la sua morale si può ridurre a questa sentenza: che l'uomo, il quale considera i propri peccati e li corregge, facendone la confessione e la penitenza, si rende degno di salire a Dio.

  A140000950 

 abuso di autorità il popolo cominciò a lagnarsi, e si accorse che colui, il quale era venuto per difenderli, erasi fatto un vero e crudele tiranno.

  A140000954 

 Il loro capo portava sul petto una piastra d'argento, sulla quale si leggeva: Duca Guarnieti, signore della Grande compagnia, nemico di Dio, di pietà e di misericordia.

  A140000958 

 Filippo mandò un suo generale chiamato Nogaret, il quale dopo di aver costretto il romano Pontefice a fuggire nella città di Anagni, si recò colà armata mano alla testa d'iniqua sbirraglia, mandando insane grida contro al Papa, che era Bonifacio VIII. Se gli presentò quel generale innanzi, e in tuono minaccioso a nome della corte di Francia {258 [258]} imposegli o di accondiscendere a quanto desiderava il re (che pretendeva cose illecite), o di acconciarsi ad esser trascinato in Lione per essere ivi deposto.

  A140000962 

 I Ghibellini, fatti arditi per l'assenza del Papa, invitano un re di Alemagna, di nome Enrico VII, il quale sotto pretesto di riacquistare i diritti dei suoi antecessori viene in Italia, sottomette molte citta, impone molti balzelli, si fa incoronare re in Milano, di poi va difilato a Roma per cingersi della corona imperiale.

  A140000964 

 Lucca si creò un altro signore, di nome Gastruccio Gastracane; il quale occupò le città di Prato, Pistoia, Pon-tremoli e la Lunigianà; combattè vittoriosamente contro ai Fiorentini, e portò le armi sotto la stessa loro città.

  A140000977 

 Inchinatolo rispettosamente, gli misero indosso la veste donatagli dal re Roberto, la quale era di velluto, tempestata di pietre preziose; in capo una mitra d'oro; al collo una catena con appesa una lira, strumento musicale; ai piedi i coturni, calzatura dei tragici antichi; e gli posero molti altri ornamenti bizzarri, ma che avevano qualche onorevole significato.

  A140000979 

 Giunto al Campidoglio in mezzo agli applausi di un immenso popolo, entrò nella sala di giustizia, dove disse una bella orazione, nella quale, secondo il costume, chiedeva l'alloro.

  A140000982 

 Lo stesso Petrarca scrisse eziandio una bellissima lettera, della quale, perchè piena di sublimi e cristiani sentimenti, io stimo bene di porvi alcuni tratti sott'occhio.

  A140000984 

 In fine della vita, quando voi apparirete dinanzi al tribunale di Gesù Cristo, che risponderete al principe degli Apostoli, quando dimanderà a voi donde venite? Considerate se in quel momento vi piacerebbe scontrarvi nei vostri Provenzali, o negli apostoli Pietro e Paolo! Oh Iddio concedesse che in questa medesima notte che io vi scrivo (ed era la vigilia di s. Pietro) foste presente ai divini uffizi nella Basilica del santo Apostolo, di cui tehete il seggio! Quale dolcezza non sarebbe per noi! Quali momenti a voi deliziosi! Non mai di simile ve ne procurerà il vostro soggiorno in Avignone; perocchè non il godimento dei sensibili diletti, ma l'unzione della pietà conduce alla suprema letizia.» {266 [266]}.

  A140001000 

 Nel secolo nono la Savoia essendo stata conquistata da Rodolfo, re di Borgogna, passò a far parte di quel regno, al quale per altre posteriori conquiste fu poi aggregata anche la valle d'Aosta.

  A140001001 

 Fra questi trovavasi Umberto, detto Biancamano, conte della Svizzera, vicino al lago Lemano, ed inoltre della Savoia e della valle d'Aosta; il quale allora cominciò pure ad esercitare una signoria sovrana su questi stati, che già governava come cosa ereditaria.

  A140001002 

 quale avendo menato in moglie Adelaide, signora di Susà e di Torino, cominciò ad estendere il suo stato oltre le Alpi in Italia.

  A140001004 

 S. Anselmo, nativo di Aosta ed arcivescovo di Gantorberì, indirizzò ad Umberto una lettera, nella quale, dopo di aver lodato l'ereditaria sua divozione, lo prega di non darsi a credere, che le chiese del suo principato gli fossero date in ereditario dominio, ma bensì in ereditaria riverenza e protezione.

  A140001005 

 Già vi notai altrove l'esito infelice di questa seconda crociata, la quale e per la perfidia dei Greci e per la mala condotta di alcuni crociati rese inutili tutti gli sforzi dei Latini.

  A140001007 

 Mentre le fazioni dei Guelfi e dei Ghibellini, come di sopra fu detto, si facevano guerre sanguinose, la potenza dei conti di Savoia si andava consolidando; e Tommaso I (1188-1233), per dare al suo stato una capitale degna di un principe, fece abbellire e fortificare la città di Giamberì, la quale prima era un piccolo borgo.

  A140001008 

 Fra questi e la città d'Asti si era a quel tempo accesa la guerra, e gli Astigiani erano con tutte le loro forze venuti presso Moncalieri, dove sconfissero i Ghieresi alleati del conte, e quindi inoltravansi verso Torino, nella quale avevano partigiani.

  A140001012 

 Morì nel 1329, senza prole maschia; perciò gli succedette il fratello Aimone, il quale pose grande cura nel riparare i mali derivati dai debiti, in cui Edoardo si era profondato.

  A140001013 

 Instituì l'ordine del collare di Savoia, ora detto della SS. Annunziata, il quale compo-nevasi di quindici cavalieri, ad onore dei quindici misteri del Rosario.

  A140001019 

 In quella occasione i discendenti di Carlo d'Angiò, i quali dopo la morte di quel principe avevano continuato a regnare in Napoli, ed erano anche padroni di una parte del Piemonte, cedettero questo tratto di paese al Conte Verde, il quale così estese notabilmente il suo dominio.

  A140001030 

 Egli venne onorato dall'imperatore Sigismondo, il quale nel 1416 in passando per Ciamberì eresse in ducato la contea di Savoia.

  A140001033 

 Questo avvenimento è noto nella storia sotto al nome di battaglia di Maclodio, la quale fu illustrata dagli eleganti versi di Alessandro Manzoni dotto ed erudito scrittore, che nella provetta età di 88 anni cessava di vivere in Milano nel 22 Maggio di quest'anno 1873.

  A140001041 

 Ma egli ebbe la viltà di combattere contro la propria patria, la quale soggettò e fece capitale di un suo dominio.

  A140001043 

 Ladislao Durazzo era riuscito a cacciare Lodovico II; ma nel mezzo dei suoi trionfi mori lasciando il regno a Giovanna sua figliuola, la quale si adottò per successore Alfonso re di Aragona.

  A140001046 

 In quel tempo si continuava la guerra tra i Veneziani ed i Milanesi; e mancando ai Veneziani il Carmagnola, che avevano fatto crudelmente decapitare, affidarono il governo delle loro genti ad un certo Bartolomeo Colleoni, già compagno d'armi di Braccio da Montone, il quale da lui era passato al servizio di un altro generale assai reputato, di nome Giacomo Caldora.

  A140001047 

 Tutti lodarono in quella guerra la sapienza del Colleoni, il quale, per soccorrere la città di Brescia assediata dai Milanesi, con nuovissimi ordigni fece trasportare le barche dal fiume Adige sulla cima di un monte facendole poi di là calare con universale ammirazione nel lago di Garda.

  A140001053 

 La città di Bergamo, sua patria, gli innalzò per monumento una cappella magnifica, la quale ancora oggidì rende gloriosa testimonianza di quel valoroso guerriero.

  A140001065 

 Questi fu Carlo da Montone, capitano dei Veneziani, il quale mediante prudenza e coraggio riuscì a metterli in confusione costringendoli a ritirarsi al di là delle Alpi.

  A140001076 

 Era dì festivo e solenne: Lorenzo e Giuliano erano al tempio accompagnati da un grande numero di signori, e la folla degli astanti attendeva con raccoglimento al rito divino; quando nel momento, in cui il campanello dava il segno della elevazione della santissima Ostia, i congiurati, i quali non aspettavano se non l'istante in cui le loro vittime chinassero il capo per l'adorazione, si gittarono con violenza sui due principi e trafissero a pugnalate Giuliano, il quale cadde morto sul fatto.

  A140001077 

 Lorenzo non ebbe ricevuto se non una leggera ferita, la quale gli lasciò campo di sfoderare la spada, farsi strada fra i suoi aggressori, ed a ritirarsi con alcuni servi fedeli nella sagrestìa della chiesa, le cui porte di bronzo tosto chiudendosi Io posero in salvo.

  A140001079 

 Benchè sì terribile avvenimento privasse Lorenzo di un fratello, riuscì tuttavia più favorevole ai Medici che non sarebbero state parecchie vittorie poichè, da allora in poi niuno più osò di opporsi alla grandezza di quella casa, la quale pareva essere stata in queir incontro protetta dal cielo.

  A140001080 

 Circondato di continuo da uomini cospicui per ingegno e per dottrina, egli diede il suo nome alla preziosa librerìa, che il suo illustre avolo aveva cominciata; e fondò egli stesso nei suoi giardini di Firenze una scuola di pittura sotto il titolo di accademia, dalla quale uscì poi gran numero di pittori, i quali formano ancora oggidì la gloria dell'Italia.

  A140001098 

 Ciò non {299 [299]} ostante fino al 1492 non si aveva notizia di una parte del mondo, la quale in estensione uguagliasse quasi le tre altre già conosciute.

  A140001110 

 Alcuni di quegli isolani portarono sulle spalle la donna, cui erano stati regalati gli abiti, e presso di lei stava il marito, il quale veniva a ringraziare il condottiero delle navi.

  A140001110 

 Chi sa quale maraviglia parve a coloro la donna vestita di ricca gonnella? Chi sa che cosa narrò colei de' costumi spagnuoli? Il fatto sta che il, dono e le cortesìe di Colombo a quella donna gli giovarono assai; poichè il giorno dopo vennero in fretta i selvaggi a cambiare l'oro colle palline di vetro e con altre coserelle degli Spagnuoli.

  A140001113 

 Invitò il primo Cacico a conchiudere un trattato, in fòrza del quale gli Spagnuoli si obbligavano a difendere quegli abitanti dalle scorrerie di non so quali crudeli vicini, e gli isolani dal canto loro promettevano di somministrare agli Spagnuoli vivande e braccia tante, quante loro abbisognassero.

  A140001114 

 Ma quale fu poi il loro sbigottimento, quando conobbero l'uso di quelle armi; e udirono gli spari degli archibugi e delle artiglierìe? A quei fuochi, a quel rimbombo si buttarono a terra uomini e donne coprendosi colle mani il viso, e poi si alzarono tremanti per adorare gli dei armati, come essi dicevano, di lampi, di tuoni e saette.

  A140001119 

 Ciò non fece Colombo, il quale, nemico d'ogni ozio e avido sempre di gloriose azioni, invece di pregare il re che gli conferisse cariche e principati in Ispagna, lo supplicò di somministrargli diciassette navi, a fine di poter correre sui mari verso regioni tuttavia sconosciute agli Europei; e fu esaudito.

  A140001122 

 Senza dubbio, egli replicò, il mezzo è semplice; ma niuno di voi si avvisò di usarlo; ed appunto così io operai la scoperta di un nuovo mondo.» La sua presenza e le sue parole avendogli fatta riacquistare tutta la confidenza del re, partì pel suo terzo viaggio; e in questo egli scoprì quel vasto continente, della cui scoperta gli fu rapito l'onore da Americo Vespucci, il quale gl'impose il suo nome.

  A140001130 

 Alla {310 [310]} morte lasciò la corona ducale al figliuolo Galeazzo Maria, il quale dopo un regno poco onorevole di dieci anni fu ucciso da tre congiurati.

  A140001130 

 Francesco Sforza ebbe un lungo e glorioso regno, durante il quale seppe farsi onorare e temere dai suci sudditi.

  A140001133 

 La {311 [311]} morte improvvisa di Giovan Galeazzo cagionò gran dolore al re Carlo, il quale non potè nascondere la sua avversione per Lodovico, creduto autore di'quell' abbominevole delitto.

  A140001133 

 Nel giorno seguente si sparse la voce che Giovanni Galeazzo era morto avvelenato dallo zio, il quale fecesi proclamare nel medesimo istante duca di Milano.

  A140001134 

 Per andare a Napoli il re di Francia doveva passare per la Toscana, Ivi incontrò gravissime difficoltà, e se fosse ancora stato in vita il valoroso Lorenzo dei Medici, forse avrebbe avuto la pèggio; ma a lui era succeduto suo figliuolo di nome Pietro, il quale atterrito dalle crudeltà che i Francesi esercitavano, diede loro grande somma di danaro, e li fece padroni delle fortezze dello stato.

  A140001137 

 Così quel principe, il quale aveva chiamato gli stranieri in Italia, ed aveva barbaramente fatto perire un suo nipote in carcere, dovette egli pure finire i suoi giorni fuori della patria, lontano dai suoi parenti, eziandio chiuso in una prigione.

  A140001143 

 Ma nella stessa guisa che colui, il quale trovasi nelle grandezze, facilmente levasi in orgoglio, così i Veneziani, fidati nella loro potenza, vollero impadronirsi di parecchie città che appartenevano ad altri stati.

  A140001153 

 Questa lunga e sanguinosa lotta non produsse altri effetti, se non di dare il Milanese al re di Francia, il quale non doveva a lungo conservarlo, e di restituire alla santa Sede le città che le erano state tolte.

  A140001157 

 Fra le vittime di quel disastro si trovò un fanciullo appena di dieci anni, il quale per le profonde ferite ricevute nel capo era rimasto come morto sulla soglia della casa, ove i suoi parenti erano stati tutti sgozzati.

  A140001159 

 figli nacque a Chiusi presso Firenze da povero padre, il quale per guadagnarsi il vitto andava addestrando i suoi figli nell'arte di lavorare la lana e la seta.

  A140001168 

 I nemici di Michelangelo, recatisi anch'essi a vederla, ripetevano che lo scultore fiorentino non aveva un solo lavoro, il quale avesse alcun pregio dell'arte antica.

  A140001169 

 Immaginatevi di quale vergogna siano stati coperti gl'invidiosi del grande artista! Da quell'ora nessuno più osò disprezzare in pubblico le opere di un uomo, che eglino stessi avevano riputato superiore a tutta l'antichità.

  A140001173 

 Il Papa, che spesso andava a visitarlo durante la malattia, ordinò che vicino al letto, sul quale fu adagiato dopo morte, venisse posto il magnifico quadro della Trasfigurazione, rappresentante Gesù Cristo, che s'innalza al cielo entro un mare di luce.

  A140001176 

 Era questi un frate, il quale uscì dal chiostro per secondare i suoi vizi.

  A140001182 

 Ora convien che sappiate come Carlo V aveva un rivale nel re di Francia Francesco I, il quale ambiva la corona imperiale al pari di lui.

  A140001186 

 Il duca di Borbone, il quale per non seguire il re erasi finto ammalato, si levò, e tosto per vie segrete giunse ad unirsi all'esercito imperiale.

  A140001187 

 È cosa difficilissima il descrivere quale sia stata la costernazione della Francia, quando fu recato l'annunzio della disfatta dell'esercito e della prigionia del medesimo re.

  A140001190 

 Fino allora Carlo V aveva rispettata la religione; ma il Papa, che chiamavasi Clemente VII, avendo rifiutato di concedere cose, che egli riputava contro coscienza, Carlo ne fu sdegnato; e per farne vendetta ordinò al Contestabile di Borbone, il quale comandava gli e-serciti Spagnuoli in Lombardia, di marciare contro di Roma, impadronirsi della città e della persona del Pontefice.

  A140001199 

 In tali strettezze ritirossi in quest'ultima città, la quale in difesa del suo sovrano con mirabile valore sostenne il lungo assedio dei nemici.

  A140001199 

 In un assalto dato dai Turchi, che si erano collegati coi Francesi, Caterina Segurana combattendo sulla breccia prostese morto un alfiere dei nemici, il quale già era riuscito a piantare la bandiera sulle mura; e colla voce e coli' esempio incoraggiò gli altri per modo, che ributtarono gli assalitori, facendone grande strage.

  A140001204 

 Noti rimaneva altro a compiere che la morte di Andrea Doria, il quale, ignaro di quanto avveniva, dimorava fuori di Genova senza alcun sospetto.

  A140001209 

 L'assedio durò un anno, dopo il quale s'incominciò a patire fame, sete e penuria di soldati; gli stessi bastioni erano stati diroccati dalle artiglierie nemiche.

  A140001214 

 Sotto il loro regno arse un'atroce guerra tra i Cattolici e gli Ugonotti, ossia protestanti, seguaci di Calvino, il quale disseminò in Francia gli errori di Lutero

  A140001215 

 Luigi XIV giunto all'età di ventidue anni, essendo morto Mazzarino, prese da solo le redini del governo, e la sua prima cura fu di riordinare lo stato coll'aiuto specialmente di un buon ministro, quale fu il Coìbert.

  A140001215 

 Morto Enrico IV, salì sul trono Luigi XIII. Questi affidò quasi interamente la cura dello stato al celebre Ricbelieu, il quale governò con autorità assoluta: abbattè i protestanti del regno, ristorò il naviglio, istituì l'accademia francese, ed accrebbe le ricchezze della Francia facendo venire molti prodotti dalle Indie.

  A140001216 

 Quindi cominciarono dal chiedere ai Veneziani l'isola di Cipro; la quale cosa essendosi loro costantemente rifiutata, misero in piedi un esercito di ottantamila fanti, tremila cavalli con formidabile artiglierìa.

  A140001217 

 L'anima di quella grande impresa erano un veneziano di nome Sebastiano Vernieri, ed un nobile romano chiamato Marco Antonio Colonna, il quale col suo gran coraggio e valore erasi meritato il grado di Contestabile di Napoli, o Vicerè della Sicilia.

  A140001221 

 Il santo pontefice Pio V, principale motore della gloriosa spedizione, il quale colle sue preghiere aveva preparato quel luminoso trionfo delle flotte Cristiane, al primo annunzio della riportata vittoria non potè trattenersi dal ripetere in onore di Don Giovanni d'Austria le parole del Vangelo: Vi fu un uomo mandato da Dio, che si chiamava Giovanni.

  A140001232 

 D'accordo con essi stabili, che in ogni spazio di quattro secoli ci fosse un anno bisestile di meno, il quale periodo di tempo giunge appunto a formare un giorno per accumulamento degli undici minuti di ciascun anno.

  A140001240 

 Agli Austriaci si unirono gli Spagnuoli, e la repubblica dovette sostenere una guerra micidiale per mare e per terra durante tre anni, finchè fu conchiuso un trattato di pace, in forza del quale si obbligò il duca a trasferire altrove la pericolosa masnada degli Uscocchi.

  A140001243 

 Fra gli stranieri, che per passatempo o per cagione di commercio si recavano sempre in buon numero a Venezia, v'era un vecchio capitano francese, chiamato Renanlt, il quale aveva fama d'uomo capace delle imprese più ardite e rischiose.

  A140001247 

 Ma fra i congiurati, che Renault reputava egualmente tutti fedeli e devoti, trovavasi un altro francese di nome Giafieri, il quale vedendo quell'uomo crudele a parlar freddamente di tanti disastri, non potè non provarne un involontario terrore; e benchè neppure egli mancasse di coraggio e di ferocia, tuttavia non seppe risolversi a lasciar perire un sì grande numero d'innocenti, laddove con una parola avrebbe potuto impedire quell'orrenda calamità.

  A140001253 

 Il duca Emanuele Filiberto, l'eroe di San Quintino, prima di spirare chiamò al letto suo figliuolo ereditario, e gli disse: Impara, o mio figlio, dalla mia morte quale esser debba la tua vita.

  A140001254 

 La guerra fu lunga e micidiale da ambe le parti, ma terminò col lasciare Carlo Emanuele tranquillo possessore del Sa-luzzese, mediante un trattato conchiuso in Lione nel 1601, in virtù del quale il duca cedeva alcune terre de'suoi domimi al di là delle alpi.

  A140001255 

 Erano costoro seguaci di certo Pietro Valdo, negoziante di Lione, il quale, messe da parte le cose di commercio, si pose a fare il predicatore e l'apostolo sul finire del secolo decimosecondo.

  A140001266 

 Fu Pio V, il quale mutò il nome di ducato in quello più magnifico di Granducato.

  A140001268 

 Scoprì eziandio molte stelle sino allora sconosciute, e pel primo asserì che quella striscia bianca, la quale si vede in notte serena fasciare il cielo, e che si chiama via lattea, è uno spazio tutto seminato di stelle a noi lontanissime.

  A140001271 

 Ma Galileo volle andare più avanti, e pretese di provare che il suo sistema era fondato sulla Bibbia; colla quale asserzione veniva a conchiudere essere tale la mente del Creatore nel creare questi astri; onde cangiava in verità di fede una semplice opinione.

  A140001271 

 Trovato che si fosse alcuno colpevole, il quale non volesse emendarsi, veniva denunziato alle autorità civili, da cui era giudicato secondo le leggi penali di ciascun regno.

  A140001272 

 Il giudizio proferito non fu quale Galileo si aspettava; fu conchiuso non potersi con certezza definire che il sistema di Copernico fosse conforme alla Bibbia.

  A140001277 

 La principessa Maria ebbe il dolore di vedere i suoi due {360 [360]} cognati unirsi agli Spagnuoli; sicchè trovatasi nell'impossibilità di resistere, fece una lega col re di Francia, in forza della quale ella cedevagli Cherasco, Sa vigliano e Carmagnola.

  A140001299 

 Più sublime e nel tempo stesso più popolare e classico fu Paolo Segneri, il quale a buon diritto si può chiamare il padre della eloquenza sacra Italiana.

  A140001304 

 contrasto pose in possesso di quel trono Filippo, il quale divenne così re di Spagna, della Lombardia, di Sardegna, di Napoli e di Sicilia.

  A140001306 

 Gravi ostacoli loro presentò la fortezza di Verrua, la quale sostenne per sei mesi gagliardi attacchi, nè si sarebbe arresa, se i difensori non fossero rimasti privi di alimenti e di munizioni per la guerra colle mura smantellate e rovinate.

  A140001313 

 Niun soldato era colà, tranne un minatore Biellese, per nome Pietro Micca, il {371 [371]} quale stava con un ufficiale apparecchiando una mina.

  A140001328 

 I Francesi, per evitare questi due luoghi pericolosi, tentarono un passaggio per un colle detto Assietta, il quale divide la montagna, sopra cui sono situati Fenestrelle ed Exilles.

  A140001333 

 Ma quale non fu la loro sorpresa, quando i Tedeschi si fecero a dimandare altri sei milióni, poi altre somme ancora, minacciando di mettere a sacco la città in caso di rifiuto? Allora il malcontento divenne universale; tutti i cittadini fremevano di rabbia, e non ci voleva se non chi desse pel primo il segnale, per venire ad una disperata ribellione.

  A140001339 

 Allorquando Carlo Borbone, il quale divenne poi re di Napoli, trovavasi in Toscana, avvenne che fu ritardata un momento la punizione di un delinquente, perchè erasi rifugiato in un luogo sacro che godeva dell'immunità.

  A140001341 

 Questo fatto gli acquistò la stima di Carlo, il quale, in forza del trattato di Vienna, come vi raccontai, divenuto re di Napoli, si creò il Tanucci suo ministro.

  A140001345 

 Esse versano specialmente sulla storia d'Italia, della quale primieramente {383 [383]} raccolse e pubblicò i documenti, poi gli annali, ossia la storia sui documenti compilata.

  A140001346 

 Devo qui notarvi che in questo periodo di tempo la Corsica si ribellò più volte contro la repubblica di Genova, la quale, non potendo più soggiogare la ribellione, si trovò costretta a cedere l'isola ai Francesi, i quali ne furono padroni.

  A140001348 

 Egli era figliuolo di un povero mercante di Roma, il quale per mancanza di mezzi non poteva mandare a scuola il figliuoletto; ma un valente avvocato di nome Gravina, udendolo un giorno recitare alcune rime all'improvviso, lo prese con sè e lo ammaestrò nelle lettere greche, latine e italiane.

  A140001349 

 Una certa Bulgarini, di lui insigne benefattrice, morendo avevagli {384 [384]} lasciato per testamento trentamila scudi, cui egli rinunziò, volendo fossero trasmessi ad un altro, il quale giudicava legittimo erede.

  A140001355 

 Il giovinetto, il quale molto li amava, si diede a copiare carte dì avvocati e di notai, portando al padre i guadagni, che ne ricavava.

  A140001364 

 Mirano cioè a rovesciare la società presente, della quale sono malcontenti, perchè non vi trovano un posto conveniente alla loro ambizione, nè la voluta libertà per secondare le passioni.

  A140001367 

 Si cominciò dal perseguitare la religione ne' suoi sacerdoti, fino a farne macello di duecento alla volta sotto i colpi di cannone; la nobiltà fu abbattuta ed obbligata a rinunziare a' suoi feudi e titoli ereditari; il re fu deposto dal trono e condannato a lasciare la testa sul patibolo, al quale poco stante venne eziandio condotta la regina.

  A140001374 

 Entrarono ne' più venerandi gabinetti, e molti volumi della preziosa biblioteca del Vaticano furono vilmente venduti; spezzate le guardarobe e gli armadi; insomma non vi ebbe cosa sacra, la quale non sia stata manomessa per cercar danaro.

  A140001379 

 In virtù di questo trattato il fiume Reno rimase limite della Francia, la quale acquistò inoltre le isole Ionie.

  A140001394 

 Perciocchè, se si può appellare ladroneccio lo spogliare un re del suo stato, che diremo di Napoleone, sovrano cattolico, il quale osò togliere dal trono, mandare in carcere il sommo Pontefice capo della cattolica religione, da cui aveva ricevuto tanti servigi ed a cui era debitore della sua consacrazione imperiale? E poi, che cosa era Roma in confronto dei tanti regni da lui conquistati? Ma l'ambizione aveva acciecato Napoleone e il conduceva a cosiffatti eccessi, i quali sempre più servirono ad alienargli i buoni, di sorte che fin d'allora si potè presagire la sua potenza non sarebbe stata duratura.

  A140001394 

 Questo fatto, miei cari, cagionò grave scandalo in tutta la cristianità, e servì molto a far conoscere quale fosse l'animo di Napoleone.

  A140001409 

 Il re per riparare al disordine, e risparmiare il sangue de' suoi sudditi pensò di rinunziare il regno a suo figliuolo primogenito, di nome Francesco; il quale, volendo eziandio tentar di frenare la ribellione, accordò la costituzione spagnuola, salve le modificazioni che si sarebbero giudicate da introdurre nel futuro parlamento nazionale.

  A140001413 

 Pontecorvo e Benevento implorarono la clemenza del pontefice Pio VII, il quale concedette generoso perdono.

  A140001414 

 Allora che gli Austriaci varcarono il Po per marciare verso Napoli, il santo Padre fece pubblicare un editto, col quale annunziava come egli pregava Iddio, che tenesse lontano il flagello della guerra: che se per gl'imperscrutabili divini giudizi i popoli d'Italia dovessero essere afflitti da un sì grande male, per la sua qualità di Capo visibile della Chiesa e come sovrano essenzialmente pacifico, terrebbe una perfetta neutralità verso tutte le nazioni.

  A140001418 

 Regnava ancora negli stati Sardi il re Vittorio Emanuele I, il quale contando sulla fedeltà dei suoi sudditi, sperava di riuscire a reprimere gli insorti, che di fatto sul principio non erano in' grande numero.

  A140001420 

 Ma il barone della Torre, che governava Novara, per espresso comando del re aveva chiesto soccorso al generale Austriaco di Milano, il quale gli mandò parecchi battaglioni in aiuto, affinchè i Piemontesi non avessero a combattere contro ad altri Piemontesi, e non si destasse una guerra civile.

  A140001421 

 Così terminò quella sconsigliata impresa, la quale, invece di unificare l'Italia, non valse ad altro, che a disunirla sempre più, ed in cambio di liberarla dagli Austriaci, fu cagione che questi occupassero per qualche tempo la cittadella di Alessandria.

  A140001433 

 Della sconfitta di Novara venne principalmente incolpato il generale Ramorino, il quale, essendo poi stato giudicato in un consiglio di guerra, fu condannato a perdere la vita.

  A140001466 

 Certamente, cari giovani, voi penerete a credere, come un uomo cotanto beneficato dal Papa, al quale aveva fatto così calde promesse di fedeltà, sia poi divenuto il più fiero nemico del suo benefattore.

  A140001467 

 Se non possiamo servircene per difendere e salvare il nostro sovrano, siamo risoluti di morire, piuttosto che consegnarle in altre mani fuorchè nelle suo; e se Pio IX ce le richiede, le deporremo agli augusti suoi piedi.» Difatto, mantenendo la parola, non si sottomisero se non quando furono accertati essere questa volontà di Pio IX, il quale era deciso di esporsi a qualsiasi ventura, piuttosto che permettere che per lui si versasse una sola stilla di sangue.

  A140001470 

 Solamente i ribelli fecero feste di allegrezza; sulle prime essi invitarono il Papa a ritornare a Roma, al quale invito certamente non potè Pio IX risolversi ad accondiscendere, poichè avrebbe esposto la sua persona e la propria autorità ai pericoli di prima.

  A140001472 

 Se essi lasciarono Roma e seguirono il santo Padre, il fecero per amore e per obbedienza; così se io qui rimasi fu per obbedienza e per amore del santo Padre, il quale desiderò che io non abbandonassi questo instituto, che dà ricovero a tanti sventurati.

  A140001473 

 Allora l'avvocato Galletti, presidente d'un'as-semblea, che dice vasi Costituente romana, dopo di avere in più sedute discusso quale forma di governo-si dovesse abbracciare, propose il seguente decreto, che pubblicò colla sua sottoscrizione: Il Papato è decaduto dì fatto e di diritto dal governo degli Stati romani.

  A140001481 

 Per questo scopo, dopochè intese la fuga del Pontefice, il governo spagnuolo si è rivolto al governo francese, il quale si è dichiarato pronto a sostenere la libertà del santo Padre.

  A140001488 

 Le labbra, le mani, i cuori hanno soltanto accenti di gratitudine pei discendenti di Garlomagno, il quale, come vi raccontai, fu insigne benefattore della religione e del romano Pontefice.

  A140001512 

 G. E quale?.

  A140001522 

 Quel viaggio, miei cari amici, fu quale si conveniva al Capo della cristianità, e si può appellare un vero trionfo.

  A140001532 

 Dopo Messina credo che il Genovesato sia la contrada, la quale abbia più di ogni altra sofferto la violenza del colera.

  A140001543 

 Allora che a Pietroburgo (capitale della Russia) fu recata la novella de'progressi fatti dagli occidentali, non è a dire con quale sollecitudine si facessero nuovi apparecchi di guerra per la seguente campagna del 1855.

  A140001557 

 La parte più densa, la quale ad occhio nudo sembra una boccetta e ne è la parte principale, dicesi nucleo.

  A140001557 

 Ma dovete notare che quella coda, la quale sembra assai corta ai nostri sguardi, è di una lunghezza appena credibile.

  A140001558 

 Nell'anno 1680 se ne era veduta un'altra, la quale spiegava uno strascico o coda, che giungeva alla lunghezza di 41 milioni di leghe.

  A140001560 

 Ma i dotti non altro in esse ravvisano che una prova novella della Potenza divina, la quale governa l'universo con leggi ammirabili e in gran parte sepnosciute agli uomini, ma che tutte tendono a compiere il volere del Creatore.

  A140001571 

 Federico, nel suo primo colloquio col Denina, gli chiese in quale spazio di tempo credeva di poter compiere le Rivoluzioni di Germania.

  A140001575 

 Il disordine e la strage si estenderanno sino a certi confini, di cui per ora non si può comprendere quale sia per essere il termine.

  A140001578 

 È celebre tra le altre l' opera del De-Maistre intitolata: Serate di Pietroburgo, nella quale per maniera di ameni trattenimenti svolge parecchie importanti questioni, in cui si nota una morale pura e religiosa, l'amore dell'ordine, della giustizia, grande elevatezza di pensieri e maschia eloquenza.

  A140001580 

 Rimasto privo di padre in tenera età fu affidato alle cure di un suo avolo, il quale per tempo lo mise al mestiere del padre.

  A140001585 

 Ciò affliggeva l'animo del Canova, il quale con maniere delicatissime aiutava gli apprendenti e soccorreva gli artisti più bisognosi.

  A140001618 

 Ma altro è scrivere versi, altro è amministrare affari pubblici, in cui oltre al sapere ci vuole esperienza, della quale mancava il Monti.

  A140001620 

 Come giunse ai confini d'Italia, sentissi il cuore ripieno di gioia, e fece un inno, il quale incomincia:.

  A140001627 

 Ma quale non fu la loro sorpresa, quando conobbero che ognuno aveva parlato colla medesima persona? E che un uomo solo conosceva tutti quei diversi linguaggi? Questi era il sacerdote Mezzofanti.

  A140001628 

 Ma Dio lo chiamava ad una delle più sublimi dignità della Chiesa, quale è quella di cardinale.

  A140001632 

 Non così il Mezzofanti, il quale con eguale prontezza e abilità rispose a ciascuno degli interlocutori con tanto brio ed eleganza, che li lasciò tutti pieni di ammirazione.

  A140001643 

 Parlando più tardi dello Spielberg egli soleva dire: «Delle passate sciagure e della contentezza presente, come di tutto il bene e di tutto il male che mi era serbato sia benedetta la Provvidenza, della quale gli uomini e le cose, {469 [469]} si voglia o non si voglia, sono mirabili strumenti che ella ga adoperare a fini dègni di sè.».

  A140001644 

 Quale non fu il suo contento allora che dopo si lunga assenza e dopo tante pene potè rivedere e riabbracciare padre, madre, fratelli e sorelle! «Renduto, così diceva egli, a quei tenerissimi oggetti della mia tenerezza, io era divenuto il più fortunato dei mortali.».

  A140001645 

 La scelta di un padre spirituale è per un cattolico di suprema importanza; e quanto a me non saprei dire tutto il bene che reca all'anima mia un vero amico di Dio, il quale di Dio mi parli con autorità, con amore e senza pedanteria.

  A140001658 

 Venuto di nuovo a Roma, udì una seconda volta la voce del supremo Gerarca, che allora era Pio VII, il quale lo esortò a proseguire nell'impresa incominciata.

  A140001659 

 Questo fatto, il quale in altri sarebbe stato motivo di sdegno e di risentimento, fu appunto opportuno per far conoscere al mondo tutto, che il Rosmini alla profondità della scienza accoppiava la fermezza e l'umiltà di buon cattolico.

  A140001660 

 Come adunque gli fu partecipato che quelle operette erano state proibite, senza dar segno di risentimento rispose colle seguenti cristiane parole: «Coi sentimenti del figliuolo più devoto ed obbediente alla santa Sede, quale per grazia di Dio sono sempre stato di.

  A140001660 

 cuore, e me ne sono anche pubblicamente professato, io dichiaro di sottomettermi alla proibizione delle nominate operette puramente e semplicemente e in ogni miglior modo possibile, pregando di assicurare di ciò il Santo Padre e la Sacra Congregazione.» Di più scongiurò pubblicamente alcuni a non cercare di difenderlo con pubbliche apologie, facendo loro intendere quale dispiacere simile difesa gli recherebbe.

  A140001664 

 Questo fu cagione si inasprisse in lui una malattia d'infiammazione, la quale già da alcuni mesi lo travagliava.

  A140001670 

 Queste opere, che videro ripetutamente la luce, attesteranno ai posteri quanta fosse la scienza letteraria di lui, quanto assidui ed utili gli studi, quanto l'amore della cattedra che sì onoratamente copriva, e della gioventù verso la quale sovente il professore mutavasi in amorevole padre.

  A140001671 

 Altra volta fece tacere a metà lettura un altro, il quale leggeva una novella contenente espressioni non abbastanza gastigate.

  A140001672 

 Egli aveva il coraggio delle sue opinioni, gli scritti suoi già pubblicati lo dipingono quale egli fu davvero, e più vivamente e meglio ancora appariranno appena si daranno alla luce le cose inedite ch'ei lasciò, e sono già ordinate, e religiosamente custodite da un suo riconoscente amico

  A140001672 

 Gli ultimi furongli procacciati dalla più importante e bella dello orazioni inaugurali ch' ei recitasse; da quella nella quale trattò Della responsabilità dello scrittore.

  A140001679 

 E gran vantaggio ricaverebbe quel maestro, il quale applicasse i pensieri di lui a bene degli allievi.

  A140001679 

 Fin dagli anni giovanili egli si era occupato di questa lingua, di cui l' abate Caluso aveva mezzo secolo prima pubblicati i principii; ma poi awevala tralasciata, nò la riprese se non per incitamento del Champollion, il quale desiderava vedersi preparato un potente mezzo per la spiegazione de' geroglifici Egiziani.

  A140001680 

 Ritornato a Milano più irreligioso di prima, vi sposò Enricbetta Blondel, protestante, la quale {484 [484]} tuttavia fu nelle mani di Dio strumento per la conversione del nostro Alessandro.

  A140001681 

 Enrichetta Blondel, la quale colla suocera stava occupata in lavori domestici, ma dava retta alle convincenti ragioni dell'illustre Piemontese, fu la prima a sentire amore pel cattolicismo.

  A140001681 

 Frequentando questa casa trovossi un giorno il Somis in una di quelle conversazioni, nella quale senza riguardo alcuno si dicevano contro il cattolicismo le più orribili bestemmie.

  A140001689 

 Dissero alcuni, che Alessandro Manzoni negli ultimi suoi anni ritornasse a sentimenti meno cristiani; ma noi dovendo giudicare uno scrittore dalle sue opere pubblicate e non dal suo privato modo di sentire, il quale non ci è dato di conoscere, diciamo che in tutti i libri del Manzoni non una frase incontrasi, che non si accòrdi pienamente colla dottrina cattolica.

  A140001695 

 Questa religione è la cattolica, unica vera, unica santa, fuori della quale niuno può sperare di salvarsi.

  A140001730 

 Sottentra Rat-tazzi, il quale continua la stessa politica.


don bosco-le due orfanelle.html
  A141000004 

 Intanto fra le imprecazioni sostituirono alla prima un'altra grossa fune, e l'empio ripetè: Morte al Papa! Ma da quale sdegno furono presi.


don bosco-le scuole di beneficenza dell-oratorio di s. francesco di sales in torino.html
  A143000007 

 Sin qui l'Oratorio di S. Francesco di Sales fu considerato quale ospizio di carità a benefizio dei poveri ed abbandonati fanciulli.

  A143000015 

 I Ministri Rattazzi, Cavour, Farini, Lanza, Peruzzi, {9 [457]} Ricasoli, Nicotera, giudicarono questo Istituto quale opera loro, inviandoci qui ogni genere di ragazzi abbandonati.

  A143000024 

 La legge Casati nel 1859 lasciò pure le nostre scuole nella loro autonomia; e 1'Autorità scolastica continuò coll'opera personale e anche con sussidii pecuniarii ad appoggiare questo istituto, il quale proseguì a godere del libero esercizio riguardo ai maestri.

  A143000025 

 Nel 1865 il R. Provveditore degli studi, ignaro del carattere, della natura tutta speciale del medesimo, voleva considerarlo quale ginnasio privato, e quindi obbligarlo ad avere professori patentati; ma una lettera del Ministro dell'Interno ed un'altra del Sindaco di Torino indirizzate al sig. Ministro della Pubblica Istruzione, dichiararono esser questa un'opera di beneficenza in tutto il rigore della parola; e notarono che l'obbligazione di porre maestri patentati e perciò stipendiati in classe, ne sarebbe la rovina, non avendosi un soldo sul bilancio preventivo.

  A143000027 

 Non sembrò pago di questo ilSig. Provveditore, il quale in due ispezioni fatte improvvisamente all'Istituto dichiarò che perla pulizia, igiene, disciplina e moralità, non si lasciava niente a desiderare, ma notò che nel tempo della sua ispezione mancavano dalla scuola alcuni professori titolati e che le loro classi erano tenute da Supplenti.

  A143000047 

 Ma le scuole Salesiane esistevano già prima di detta legge, la quale non avendo nulla disposto a lor riguardo, s'intende che le lasciava nella lor primiera condizione; e le Autorità scolastiche non pensarono mai a richiedere dal Sac. Bosco tali formalità, riconoscendo essere ben altra la natura del suo Istituto.

  A143000048 

 Il che mostra il suo essere un ricovero di giovani abbandonati, ove si provvede a ciascuno, secondo i bisogni e le possibilità, e non già un istituto privato, col quale i parenti pattuiscono l'istruzione da dare ai figliuoli, e la esigono conforme a un determinato programma.

  A143000050 

 Ma anche dato e non concesso che 1'Ospizio Salesiano sia da considerarsi quale ginnasio privato contemplato dalla legge, il decreto di chiusura è pur sempre illegale.

  A143000051 

 La quale libertà a più forte ragione si deve concedere ai maestri dell'Oratorio Salesiano, dove l'anno scolastico dura due mesi più che negli altri istituti.

  A143000051 

 Nessun diritto adunque aveva il Provveditore di esigere che nei giorni e nelle ore della sua visita i professori titolati dell'Oratorio fossero presenti a far lezione, ed egli ingannò sostanzialmente la legge, la quale in quella loro assenza non trova una cagione di chiusura delle scuole, e però D. Bosco non ha ingannato nessuno: i professori legalmente abilitati, di cui mandò la lista, hanno davvero essi medesimi insegnato, non quanto, nè quando pretese l'Autorità scolastica locale, ma quanto e quando hanno potuto e dovuto per obbedire alla legge, e provvedere all'istruzione dei giovanetti (e le statistiche degli esami son lì a farne prova) (V. Allegato D ).

  A143000055 

 39 della vigente legge Casati, la quale esclude dal consiglio il Prefetto ed altri membri, che presentemente ne fanno parte.

  A143000061 

 6° Che dato e non concesso che le scuole di D. Bosco fossero un ginnasio privato, quale è contemplato dalla legge, il decreto di chiusura è pur sempre illegale, perchè mancano tutte le ragioni richieste dalla legge per la chiusura di un ginnasio privato;.

  A143000062 

 7° Che il giudizio, col quale il Ministero ne ordinava la chiusura, è privo delle debite forme, ed i motivi sopra cui si appoggia, mancano al tutto di verità;.

  A143000063 

 {24 [472]} Per la qualcosa il Sac. Bosco, spinto dal dovere che ha di proteggere con tutti i mezzi dalla legge consentiti i poveri giovanetti, che la Provvidenza gli ha affidati, e fatto animoso dalla bontà e sollecitudine, colla quale V. M. attende al bene dello Stato e massime dei figli del popolo, ardisce supplicare V. M. che usando del suo potere sovrano voglia:.

  A143000086 

 Ciò farà sì che ella potrà senza ritardo riaprire le classi suddette, al quale effetto si dovrà rivolgere al Consiglio Scolastico:di che dandole avviso, per fine me le rassegno pieno di stima e di considerazione.


don bosco-lotteria d-oggetti boccalandro pietro.html
  A146000009 

 Dal piano di regolamento ivi annesso ognuno può conoscere con quali mezzi e in quale misura potrà tornare a grado di concorrere ad opera che, diretta a promuovere il bene della classe più bisognosa della società si estende a favore di chiunque ne voglia approfittare, a qualunque città, paese, o provincia egli appartenga.


don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html
  A148000070 

 In quale stato furono creati? {9 [57]}.

  A148000094 

 In quale stato Iddio creò Adamo ed Eva?.

  A148000141 

 Iddio donò Seto il quale fu lo stipite dei buoni detti figliuoli di Dio.

  A148000186 

 Quale impresa tentarono gli uomini dopo il diluvio?.

  A148000197 

 Il padre di questo popolo fu Abramo, il quale abitava nella città di Ur in Caldea.

  A148000203 

 Quando Abramo andò nella Cananea in Gerusalemme comandava Melchisedecco, il quale era re di Gerusalemme e sacerdote del vero Dio: cioè capo del popolo nelle cose spirituali e nelle cose temporali.

  A148000213 

 Questi fu il Divin Salvatore il quale benedisse tutte le nazioni del mondo, richiamandole alla conoscenza del vero Dio.

  A148000226 

 In quale anno avvenne la vocazione di Abramo?.

  A148000232 

 Quale fu il nome di quel figlio?.

  A148000238 

 Di questi due fratelli quale fu più favorito da Dio?.

  A148000240 

 Quale particolar favore gli concedette Iddio?.

  A148000282 

 Quale fu l'ultima di queste piaghe?.

  A148000307 

 Si nutrirono della manna che era un cibo il quale Iddio faceva piovere dal cielo.

  A148000324 

 Quale cosa dobbiamo particolarmente notare nell'entrata degli Ebrei nella terra promessa?.

  A148000333 

 Il più illustre de' Giudici fu Samuele, il quale fu un gran Profeta e governò il popolo tanto nelle cose spirituali, quanto nelle temporali.

  A148000371 

 Il primo re d'Israele fu Geroboamo, il quale fece Samaria capitale del suo regno.

  A148000377 

 Il più illustre di questi profeti fu Elia il quale fu miracolosamente tolto vivo dal consorzio degli uomini.

  A148000387 

 Il regno d'Israele fu distrutto da Salmanassar re dell'Assiria, il quale saccheggiò Samaria, condusse le dieci tribù nell'Assiria, e le disperse nel suo regno, donde non poterono mai più ritornare in patria.

  A148000402 

 Quale fu la più grave sciagura cui andò soggetto quel popolo?.

  A148000415 

 Fra gli altri si distinse Daniele, il quale si adoperò con grande zelo a predicare la legge del vero Dio, ed annunziare la venuta del Messia.

  A148000442 

 A quale persecuzione furono esposti sotto il re di Siria?.

  A148000464 

 Quale avvenimento memorabile precedette la nascita di G. C..

  A148000476 

 Di quale tribù erano Maria e S. Giuseppe?.

  A148000490 

 Quale fatto succedette otto giorni dopo la nascita di G. C? {43 [91]}.

  A148000497 

 Fu mossa da Erode, il quale per invidia comandò che fossero uccisi tutti i fanciulli minori di due anni, che abitavano in Betlemme e ne' suoi dintorni.

  A148000594 

 Di quale cosa particolarmente lo accusarono?.

  A148000612 

 Quale era il principal fine di sua missione?.

  A148000626 

 Quale esempio adduceva?.

  A148000654 

 Quale speranza ci dà l'ascensione di G. C. al cielo?.

  A148000666 

 Quale solennità si celebra per la venuta dello Spirito Santo?.

  A148000693 

 Primo a predicare il Vangelo fu S. Pietro il quale appena ricevuto lo Spirito Santo cominciò a predicare in Gerusalemme, e converti più migliaia di persone alla fede.

  A148000708 

 Quale fu questo miracolo?.

  A148000828 

 Quale similitudine usa S. Girolamo a questo riguardo?.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000049 

 Furono gli uomini riconciliati, gli angeli riparati, imperocchè Cristo Figliuolo di Dio operò la salute in mezzo alla terra cioè nel seno di Maria la quale in certo modo può chiamarsi il centro della terra.

  A149000050 

 Noi riferiamo il fatto quale ce lo narra l' evangelista s. Giovanni al c.

  A149000068 

 Così racconta s. Luca il quale dopo aver nominato ad uno ad uno gli Apostoli radunati nel cenacolo dice: « Tutti questi perseveravano di concordia nell'orazione insieme colle donne e con Maria madre di Gesù.

  A149000074 

 Non ispiaccia al divoto lettore che riferiamo questo fatto quale si trova narrato nell'uffizio di s. Chiesa sotto al giorno 16 luglio, festa della Beata Vergine del monte Carmelo.

  A149000117 

 La Beatissima Vergine vi mandò il martire s. Teodoro, il quale comparso sopra un bianco cavallo ruppe le file nemiche; onde Zemisca edificò un tempio in onore di s. Teodoro e fece portare in trionfo l'immagine di Maria.

  A149000132 

 In quel momento gli apparve la santa Vergine rivelandogli il trionfo delle navi cristiane, il quale trionfo s. Pio V annunziò tosto per Roma prima che alcuno avesse in altra guisa potuto portare quella notizia.

  A149000158 

 Questi avvenimenti richiamarono a memoria e a discussione fra quei terrazzani la sopita voce del sopraccennato fanciullo, al quale non si era dato naturalmente, come dovevasi, alcun credito ed importanza.

  A149000179 

 Qui adunque abitano molte migliaia di cittadini senza chiesa di sorta fuori quella di Borgo Dora, la quale tuttavia non può contenere più di 1500 persone

  A149000196 

 Il venerando Prelato dopo le preci e i salmi prescritti asperse con acqua lustrale le fondamenta del disegnato edifizio, di poi si portò presso al pilastro della cupola nel lato del Vangelo, il quale sorgeva già al livello dell'attuale pavimento.

  A149000197 

 {117 [309]} Il benemerito ingegnere architetto cav. Spezia Antonio, il quale ne concepì il disegno e con ispirito cristiano prestò e presta tuttora l'opera sua nella direzione dei lavori.

  A149000230 

 - Questo lo farò; e quale opera di carità?.

  A149000243 

 Neppure è da passarsi sotto silenzio altro mezzo di beneficenza per questa chiesa, quale è l'offerta di una parte del profitto del commercio, o del frutto delle campagne.

  A149000325 

 Laonde il Pontefice san Silvestro I a seconda delle prescrizioni dei suoi predecessori ne stabilì il rito solenne, il quale fu ampliato e confermato da altri Papi, massime da s. Felice III. Si rileva che s. Innocenzo I stabilì che le chiese non si consacrassero più di una volta.

  A149000327 

 La scala per la quale ascende il vescovo all'unzione delle dodici croci ci ricorda che l'ultimo e primario nostro fine è il Paradiso.

  A149000328 

 Termina la funzione colla benedizione secondo lo stile della santa Chiesa, la quale sempre incomincia le sue azioni colla benedizione di {150 [342]} Dio, e con esse le termina, giacchè tutto principia da Dio e in Dio finisce.

  A149000329 

 Quanto rispetto per un luogo, la profanazione del quale armò di flagello la mano di un Dio e lo cambiò di mansueto agnello in severo punitore! {151 [343]}.

  A149000383 

 Quale pensier benefico.

  A149000437 

 Di quale condizione sono i giovanetti accolti in questa casa? In quale cosa sono essi occupati?.

  A149000482 

 Quando poi si terminava la novena, ella trovavasi nello stato di florida sanità, quale non si ricordava mai aver in addietro goduta.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000008 

 Per rimontare alla fonte della divozione a Maria, quale Ausiliatrice del genere umano, converrebbe risalire al giorno in cui, cacciato Adamo dal Paradiso terrestre, Iddio lo confortò promettendogli che sarebbe venuta una Donna mercé della quale nascerebbe il Salvatore del mondo.

  A150000043 

 Egli piomba sull'esercito ottomano, il quale, dopo breve combattimento, si ritira dall'altra sponda del Danubio con tanta precipitazione e confusione, che lascia sul campo cento mila uomini, quasi tutti gli equipaggi, le munizioni di guerra e ottanta pezzi d'artiglieria.

  A150000043 

 la quale Confraternita, arricchita dai Papi di molte Indulgenze, si diffuse rapidamente facendosi ascrivere alla medesima imperatori, re, regine, prelati, sacerdoti e un' infinità di popolo di tutte parti di Europa.

  A150000044 

 Non la finiremmo più, se dir volessimo la millesima parte delle grazie e dei favori ottenutisi nei tempi andati, mediante l'aiuto di Maria santissima; perciò, facciam punto con dire, che l'Abate Renato Rohrbacher, il quale consumò la sua vita nello studiare e scrivere la storia della Chiesa Cattolica, per cui ebbe campo di conoscere a fondo le vie che tenne e tiene ne' vari tempi lo Spirito Santo per condurre a salvamento le anime, esalava l'ultimo suo respiro 17 gennaio 1856, pronunziando le parole: Auxilium Christianorum! quasi dicesse: «Maria è quella che fu sempre l'aiuto dei Cristiani, Maria è quella {20 [324]} che li aiuterà nella lotta presente; Maria è quella che ci deve aiutare in morte.».

  A150000070 

 Monsignor Odone, dopo le preci e i salmi prescritti, asperse con acqua lustrale le fondamenta del disegnato edilizio, di poi si, portò presso al pilastro della cupola nel lato del Vangelo, il quale sorgeva già al livello dell'attuale pavimento.

  A150000081 

 L'una di queste statue rappresenta l'angelo Gabriele nell'atto di offrire una corona alla s. Vergine; l'altra statua rappresenta s. Michele nell'atto di fare sventolare una bandiera, sulla quale sta scritto Lepanto, come per ricordare la grande vittoria riportata dai Cristiani sui Turchi presso Lepanto ad intercessione di Maria SS..

  A150000116 

 Più in basso l'angelo messaggiero di Dio, bello di gioventù e forza, scaccia l' Eresia, gruppo di due figure; cioè 1 a la Riforma in figura di donna, che al vedere gli angeli riverenti, i quali adorano il SS. fugge spaventata portando nell'una mano la bibbia adulterata e abbandonando dall'altra, quali armi spuntate, la maschera dell'ipocrisia e le monete corruttrici, con cui tenta di recar guerra al SS. Sacramento; 2° il Materialismo in figura d'uomo {49 [353]} di forme atletiche, il quale stringendo una fiaccola accesa onde portare incendio e distruzione dovunque passa la Riforma, esso pure è rovesciato dall'angelo, e rotolando dall'alto sembra si stacchi dalla volta per piombare a capofitto sul pavimento.

  A150000127 

 A compiere questo delizioso gruppo sta a lato del bambino Gesù, ritta in piedi, ed in bella movenza, la sua santissima madre Maria Vergine, la quale, in atto divotissimo, e tutta rapita nella contemplazione di quel dolce scambio di ineffabile amorevolezza per il suo divin Figlio ed il suo purissimo Sposo, sembra fuori di sè per l'infinita gioia che innonda il suo cuore.

  A150000127 

 Il Santo, ritto in piedi sopra una nuvola, attorniato da angioli in atteggiamenti varii e tutti divoti, ha in braccio il bambino Gesù, il quale tiene sulle ginocchia un panierino pieno di rose, Il bambino piglia le rose dal panierino e le dà a s. Giuseppe, e questi a mano a mano le fa piovere sulla chiesa di Maria Ausiliatrice che vedesi di sotto.

  A150000141 

 Alla sera vennero pontificalmente cantati i vespri, e sul finire di essi {58 [362]} si cantò l'antifona Sancta Maria succurre miseris, della quale essendosi da molti parlato, gioverà qui dire qualche cosa.

  A150000142 

 Una delle grandi difficoltà era quella di regolare il tempo musicale in tale distanza che parecchi non potevano vedere il maestro principale, il quale doveva colla battuta dar norma e guida a tutti i cantori.

  A150000166 

 Neppure è da passarsi sotto silenzio altro mezzo di beneficenza per questa chiesa, quale è l' offerta di una parte del profitto del commercio, o del frutto delle campagne.

  A150000188 

 «Immaginatevi con quale premura ognuno corse a vedere i suoi campi, i suoi prati, le sue vigne che racchiudevano i tesori e le risorse di ciascuna famiglia.

  A150000196 

 Maraviglia a dirsi! In quel giorno stesso l'inferma poté ripigliare le sue {100 [404]} ordinarie e gravi occupazioni, accomodarsi a qualsiasi genere di cibi, andare a passeggio, entrare e uscire da casa liberamente, come se non fosse mai stata ammalata; Quando poi si terminava la novena, ella trovavasi nello stato di florida sanità, quale non si ricordava mai aver in addietro goduta.

  A150000204 

 - Si può sapere chi siete voi e quale cosa vi abbia condotto qui? disse il sacerdote che l' ascoltava.

  A150000216 

 - Con quale scopo?.

  A150000218 

 - Si può sapere quale sia stato questo favore?.

  A150000235 

 - Si può sapere quale sia questa grazia.

  A150000254 

 Trovavasi ella da circa quattro anni con una mano inferma per dura e trascurata enfiagione, la quale rendevala incapace di potersi procacciare il vitto col lavoro delle sue mani.

  A150000255 

 E se vi sentirete mossi, o benevoli lettori, a visitare il magnifico tempio eretto a Maria SS. Ausiliatrice in Torino, a voi sarà visibile una mano lavorata in argento che all'altare di Maria sta appesa, quale segno di perenne memoria della grazia ricevuta.».

  A150000255 

 «Quale divoto di Maria a solo suo onore e gloria volentieri accettai il cortese invito di esporre con brevissimo cenno la presente relazione, spettante la giovanetta Carolina Brusa di Carignano.

  A150000312 

 E difficile immaginarsi quale cordoglio cagionassegli un simile stato! Il rincrescimento di non poter più compiere i suoi doveri degenerò in tetra malinconia, che finiva di rovinare quel po' di sanità che ancora gli rimaneva.

  A150000358 

 Perciò io ora a maggior gloria di Dio e della beata Vergine sono assai contenta che questo tutto sia ad altri raccontato e pubblicato, affinché tutti conoscano la grande potenza di Maria, alla quale niuno mai fece ricorso senza essere esaudito.

  A150000361 

 Già questa la circondava tutto intorno ed essa si sentiva venir meno, quando drizzando gli occhi stralunati alla finestra, le si affacciò da quella la statua di Maria Ausiliatrice che torreggia sulla chiesa di Valdocco, vicino alla quale si trovava la sua abitazione.

  A150000393 

 Lascio immaginare, se avrò fortuna, a chi mi leggerà, in quale costernazione fosse la famiglia per il miserevole stato di mia sorella; tutti piangevano! In quel momento di dolore, vennemi come un'ispirazione dal cielo, mi sovvenni quanti miracoli la Vergine Santissima e quante grazie e {173 [477]} favori Ella dispensava a chi l' invocava, mi raccolsi in me stesso, e rannicchiatomi in un cantuccio, coll'animo entusiasmato e colle lagrime agli occhi, pregai caldamente e con fervore Maria Salus infirmorum.

  A150000473 

 Prima però di scendere egli volle rifocillarsi alquanto, per ciò gli vengono presentati dei cibi ed ei li mangia con un gusto quale non aveva provato da lungo tempo.

  A150000484 

 Ho la consolazione di poterle dare nuove sempre migliori del mio fratello Federigo, al quale la malattia polmonare ha miracolosamente dato tregua talmente sensibile, da fare sperare che senza nuovi risalti, esso potrà tornare a godere buona salute.

  A150000495 

 Fu esortata da alcune pie persone a porre tutta la sua fiducia in Maria Ausiliatrice e a mettersi interamente nelle mani di sì buona ed affettuosa Madre, la quale è.

  A150000507 

 Oggi soddisfo alla promessa fatta di un' offerta in attestato di devota riconoscenza a Maria SS. Ausiliatrice, per una grazia ottenuta di pronta guarigione di un mio nipote, il quale cadendo ammalato, ricorse alla Madonna con una novena, ed il {217 [521]} secondo giorno di questa, con somma nostra maraviglia e del medico, rimase migliorato e guarito.

  A150000522 

 Io aveva bisogno di poter prender un esame, pel quale sorgevano molte {221 [525]} difficoltà e Maria SS. le fece svanire; presi poi l'esame che ben riuscì solo per suo aiuto.

  A150000525 

 Il figlio di un macellaio, di questi luoghi squartando un vitello, sgraziatamente si fece una ferita nel ventre, la quale fu giudicata pericolosissima al punto che gli vennero amministrati tutti i sacramenti.

  A150000534 

 Con questo pensiero nella mente mi avvicinai al letto dell'infermo, lo animai dolcemente a volersi rassegnare alla volontà di Dio, a soffrir con pazienza il male, e che se per caso avesse in mente qualche mancamento dimenticato nella confessione già fatta, me lo manifestasse; poi lo esortai a confidare {227 [531]} e a ricorrere al valido e potentissimo patrocinio di Maria Santissima Aiuto dei Cristiani, all'onor della quale si era eretta e consacrata di fresco una chiesa in Valdocco di Torino con oblazioni per grazie ricevute.

  A150000559 

 Ora la grazia è fatta, ed essa si alza da letto, ed è già stata in chiesa a ringraziare la Madonna, alla quale fu e sarà sempre divota, e riconoscente.

  A150000563 

 Di presente io mi trovo obbligato dall'esultante mio cuore a dichiarare che quella messa procacciò al mio padre un veramente miracoloso miglioramento, il quale di tratto apparve nel giorno dieci appunto di questo mese, e precisamente circa le ore 10 antimeridiane.

  A150000575 

 Un giorno per gran fortuna capitò in casa mia un mio amico, il'quale, come tutti gli altri, mi suggerì qualche divozione; ed io che non potevo pregare in nessun modo, e che era come muto e sordo a tutti i buoni consigli, questa volta mi arresi e lo ubbidii.

  A150000602 

 Ed ecco che, grave com'era, dato subito volta il male, poté incominciare la promessa Novena; terminata la quale, oggi stesso, 24 maggio sacro a Maria Auxilium Christianorum, ha potuto alzarsi di letto, scendere per la prima volta in chiesa a fare la santissima Comunione, e poi scrivere questa lettera, nella qual.

  A150000609 

 Più portentosa fu l'instantanea guarigione della detta Viglietti Teresa, la quale da molti anni addolorata senza che alcun rimedio la potesse refrigerare, e da alcuni mesi gonfiata spaventosamente in una gamba, tanto da non potersi muovere, era stata abbandonata dal medico come incurabile, sì che ella rassegna La alla volontà di Dio, attendea la morte vicina.

  A150000618 

 Il giorno 12 dell'ultimo passato Marzo, il più caro dei miei fratelli, a nome Michele Arcangelo Ciranna, veniva affetto in modo terribile da polmonia, con grave flusso collaterale, quale caratterizzavasi da due periti sanitarii.

  A150000623 

 Riconoscenti alla Vergine per tanta grazia, visitavano il 17 luglio 1872 il suo santuario in Torino colla propria figliuola, la quale portò seco le sue gruccette e le lasciò in detta Chiesa qual testimonianza della grazia ottenuta da Maria Ausiliatrice.

  A150000627 

 Il giorno 2 Dicembre 1873 veniva a soddisfare la fatta promessa pel detto nipote chiamato Stardero Giacomo, il quale per grazia singolare di Al.

  A150000633 

 Da più di cinque mesi io era stata presa da fortissima tosse, la quale mi ridusse lo stomaco in istato sì deplorabile da non poter quasi più prender alimento.

  A150000633 

 Fui visitata dal signor dottor Borgna, il quale, dopo aver fatte moltissime prove e senza risultati, fece sentire a' miei superiori {273 [577]} che a nulla sarebbero giovati i rimedi umani, e dichiarando il male incurabile, mi abbandonò nelle mani della divina Provvidenza.

  A150000650 

 Egli aveva perduto il credito in commercio per la malevolenza di alcuni sedicenti amici, e perduta la sanità tanto necessaria pel suo negozio, quando gli capitò tra le mani un libriccino, nel quale erano narrate parecchie maraviglie operate da Maria Aiuto dei Cristiani.

  A150000653 

 Dopo la perdita quasi improvvisa sofferta nel luglio 1866 del mio primo ed unico bambino di mesi 17, bello come un angelo e tutta la delizia della mia vita, io restava immersa nel più profondo cordoglio, il quale, anzichè diminuire per volger di tempo, si faceva sempre più acuto, per essere alimentato dalla quasi certezza che non sarei stata più madre.

  A150000653 

 Le cure sino allora praticate a questo scopo non avevano sortito alcun esito, e l'abbattimento morale, veramente straordinario, al quale ogni {288 [592]} giorno io vieppiù mi abbandonava, era un ostacolo insuperabile al buon risultato di quelle che ancora in seguito continuai a praticare.

  A150000654 

 Alla mia lettera ella gentilmente rispondeva che si sarebbe ben volentieri unita con me nel pregare Maria santissima Ausiliatrice, la quale non mancherebbe accordarmi quanto io chiedevo, sebben difficile, purchè non fosse contrario alla maggior gloria di Dio, e mi prescriveva alcune preci {289 [593]} da recitare per un anno.

  A150000656 

 Qui la prego voler notare come, sebbene ignara del gran pericolo al quale m'esponevo, fui nonostante graziata di un doppio favore, conservando l'esistenza della mia creatura, e un anno dopo fui di nuovo graziata di un bambino, e preservando me dalle conseguenze inevitabili di un sistema così opposto alla mia situazione.


don bosco-massimino.html
  A151000020 

 Quelli poi, che vivono adesso e non hanno fatti studii, come possono intendere il Vangelo? Mia Madre, la quale non sa nemmeno sillabare, come farà per comprendere la Bibbia?.

  A151000032 

 Voglio farmi dire che diavolo siano questi evangelisti, quale sia la loro chiesa.

  A151000045 

 E noi dobbiamo badare a ciò che hanno detto senza darci pensiero di quello che hanno fatto, e per quale ragione abbiano operata questa o quell'altra azione.

  A151000090 

 Nissuna di queste cose: e noi sfidiamo tutti i calvinisti, luterani, valdesi, evangelisti e tutti insieme i promotori del protestantesimo, a darci il nome di un uomo solo, il quale, partendo da qualcuno dei protestanti, dimostri i suoi antecessori da s. Silvestro fino ai riformatori la discendenza di un uomo solo, nella cui persona siansi conservati i sacramenti, il governo della Chiesa di Gesù Cristo.

  A151000092 

 Cominciamo per dire che non si può citare neppure un autore, il quale asserisca.

  A151000092 

 essere esistita una società, prima dei mentovati eresiarchi, la quale abbia professata la medesima loro dottrina.

  A151000099 

 Ora queste non potrebbero essere istruite e battezzate che per mezzo di un ministero pubblico e visibile, quale in ogni tempo si è nella Chiesa Romana conservato e praticato.

  A151000099 

 Se la Chiesa non fosse stata costantemente visibile, i cristiani non avrebbero potuto soddisfare al comandamento di Gesù Cristo, il quale ci ordina di portare le nostre questioni alla Chiesa ed ascoltarne le decisioni.

  A151000102 

 A quale cosa si può paragonare la Chiesa Romana?.

  A151000103 

 Edifizio da oltre mille ottocent'anni combattuto con gagliardi assalti, ma che mostrasi sempre visibile, sempre bello, sempre grande e maestoso, quale si conviene ad un'opera fondata da {38 [160]} un architetto onnipotente, da Gesù Cristo.

  A151000104 

 A quale cosa si può paragonare la visibilità delle chiese degli eretici?.

  A151000114 

 Il capo invisibile della Chiesa è Gesù suo Fondatore, il quale prima di salire al cielo mandò i suoi apostoli a predicare, assicurandoli che egli li avrebbe assistiti dal cielo sino alla fine del mondo.

  A151000116 

 Il Salvatore poteva da se solo predicare e convertire tutto il mondo con un solo atto di volontà, ma egli ha voluto stabilire s. Pietro capo della Chiesa: ed era perciò necessario che a s. Pietro succedesse un altro capo, il quale ne facesse le veci.

  A151000141 

 Io sarei assai curioso di sapere quale ragione vi abbia spinto ad abbandonare la vostra religione.

  A151000145 

 Adesso ci siete, ma se vi trovaste sull'orlo di un gran precipizio, non vi ritirereste indietro? Ditemi almeno, quale cosa abbia servito di pretesto a farvi protestante?.

  A151000161 

 Avrebbe Iddio operato un miracolo così strepitoso, quale è la risurrezione di un morto, se non fosse per dimostrare all'evidenza quanto gli tornò gradito il culto delle reliquie de' suoi santi?.

  A151000182 

 Sembrami pertanto che queste parole non altro vogliano alludere, che alla cessazione della legge antica, la quale comandava figure, sacrifizi materiali, carnali; cui doveva sottentrare la legge nuova, legge di spirito e di verità.

  A151000190 

 Sarà da biasimarsi chi indirizza alla Vergine quello che hanno detto e fatto gli Angeli? Aggiungiamo poi le parole di s. Elisabetta, quando Maria {70 [192]} si recò in casa sua per servirla quale umile ancella: É benedetto il frutto del ventre tuo.

  A151000199 

 Oli quale dolce e nel tempo stesso amara ricordanza mi richiamano alla mente le tue parole! {74 [196]}.

  A151000212 

 - Che cosa conchiudere da queste contraddizioni de' capi della Riforma protestante, e da tante altre che si potrebbero addurre? Che senza un tribunale infallibile, stabilito da Dio perindicarci qual sia la Scrittura Sacra e quale il suo genuino senso, è impossibile all' umana ragione conoscerla ed interpretarla.

  A151000212 

 E non vede Calvino che contraddice di fronte al divin Salvatore, il quale predica, dicendo a tutti gli uomini: Nisi poenitentiam egeritis omnes similiter peribitis? Se non farete penitenza, andrete tutti eternamente perduti.

  A151000219 

 Se mi rispondete, che non viene data che ad alcuni, vi dico di palesarmi il segno, col quale potrò conoscere questi felici privilegiati, e distinguerli dal rimanente degli uomini.

  A151000221 

 A quale dei due debbo io credere? Voi gli opponete la vostra persuasione; egli vi opporrà la sua.

  A151000221 

 E vorrete voi farmi credere, che tale è la via, per la quale Dio conduce gli uomini al discernimento dei libri {88 [210]} sacri? No; Dio è la sapienza stessa e non ha stabilito una regola, che lascerebbe un campo libero ad ognuno per ricevere o rigettare nella Scrittura ciò che gli piacerebbe.

  A151000223 

 Lo ha dunque lasciato, però introdusse un mezzo, che a poco a poco' ne distruggerà l'effetto, ed è quella persuasione interna, coll'aiuto della quale ognuno può ricevere o rigettare ciò che gli aggrada.».

  A151000225 

 Appena egli cominciò ivi a predicare la fede di G. C. subito gli divenne discepolo il senatore Pudente, il quale condusse il santo apostolo nella propria casa sul monte Viminale, oggi chiesa di s. Pudenziana, ed ove s. Pietro gittò le fondamenta della Chiesa Romana come si legge nei Bollandisti al 2 maggio.

  A151000227 

 La quale a richiesta del marito lo concesse a s. Melchiade.


don bosco-notizie storiche intorno al miracolo del ss. sacramento.html
  A153000012 

 Ma quale non fu la maraviglia, allorchè videro l'ostensorio cadere in terra, e l'ostia sola rimanere {8 [8]} in aria più risplendente che il sole! Universale commozione sorprende tutti gli astanti: lagrime, sospiri, fervorose preghiere occupano la mente e il cuore di tutti; da tutte le parti si esclama: mane nobiscum Domine: Signore, rimani fra noi.

  A153000015 

 [3] di far costrurre un magnifico tabernacolo, per conservare in luogo più degno l'ostia prodigiosa, la quale si conservò, finchè venne ordine da Roma, che fosse consumata secondo il sacro rito.

  A153000016 

 Se qualcuno ci domandasse, che cosa rammenti ai popoli la chiesa del Corpus Domini, noi possiamo rispondere: questa chiesa è un monumento parlante, che dice a tutti quelli che la veggono: QUI AVVENNE IL GRAN PRODIGIO. Nell'anno 1453 il Municipio di Turino ordinò, che il luogo del miracolo fosse segnato con una cappelletta, la quale divenne bentosto ristretta atteso il gran concorso di popolo che ivi interveniva.

  A153000017 

 La qual chiesa in breve tempo fu condotta a termine; e nel 1525 fu eretta la celebre Compagnia del Corpus Domini, la quale appunto porta per divisa un calice dorato, a cui sovrasta l'ostia {11 [11]} onde rappresentare in viva immagine e continua visibile storia il miracoloso avvenimento.

  A153000018 

 Ricorsero perciò a Monsignore Carlo Broglia, Arcivescovo di Torino, il quale volle egli stesso informarsi bene della verità del miracolo: e lasciò scritto che: informato appieno dello stupendo e verissimo miracolo, sì per le antiche autentiche scritture da lui vedute e lette, come per le debite e legittime informazioni, assecondò la dimanda.

  A153000019 

 L'opera fu cominciata nel 1607, e fu con somma alacrità condotta a termine, ed è la presente chiesa del Corpus Domini, la quale noi chiamiamo monumento che afferma e dice a tutti quelli che vivono e vivranno dopo di noi, come Iddio siasi compiaciuto manifestare ai Torinesi un tratto particolare di bontà e di amore.

  A153000023 

 Nelle convenzioni segnate tra la Città di Torino ed i preti canonici del Corpus Domini, in data 13 marzo 1655, si leggono le seguenti parole: «Desiderando la città di Torino che maggiormente si stabilisca ed accresca la divozione del SS. Sacramento nella chiesa del Corpus Domini dalla detta Città edificata nel luogo nel quale Sua Divina Maestà si compiacque di operare quello stupendissimo miracolo a maggior comprovazione della nostra santa fede ed evidenza di un tanto Sacramento, perciò ha pensato d'istituire e fondare in detta chiesa una congregazione di preti secolari sotto il titolo del SS. Sacramento.» {14 [14]}.

  A153000047 

 La pittura poi, cioè quella superiore, posta nella vólta quasi al disopra dell'altare maggiore, rammenta che l'ostia, dopo di essere stata buon tempo sospesa in aria raggiante, discese in un calice che Monsignor Romagnano, allora Vescovo di Torino, teneva fra le mani, la quale ostia tramandando tuttora viva luce, è portata processionalmente al duomo di S. Giovanni.

  A153000062 

 F. - Quale fu il miracolo di Balaamo?.

  A153000070 

 T. - Se voi colle vostre mani fate tali cose, non potrà farle Iddio, il quale è creatore e conservatore delle vostre mani medesime? Sarà cosa a Dio difficile il tenere un ostensorio sospeso in alto? a Dio che colla sua onnipotenza tiene sollevati in alto senza che si appoggino ad alcuna estremità la terra che abitiamo, il sole, la luna e la moltitudine delle stelle che galeggiano, per dire così, nello spazio immenso dell'universo, unicamente sostenute, regolate e conservate dalla mano onnipotente di Dio?.

  A153000115 

 Credo, che voi siete il Creatore e Signore del Cielo e della terra, il quale in eterno premiate i giusti nel Paradiso, e castigate i peccatori nell'inferno.


don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html
  A154000015 

 Insigne adunque è l'antichità di questo Santuario, ed è insigne ad un tempo ed ammirabile la sua origine, quale per universale e costante tradizione di padre in figlio venne fino a noi trasmessa: ecco il racconto.

  A154000022 

 Ed oh! che tenero e dolce spettacolo fu vedere una folla si fitta e straordinaria, accorsa anche {31 [455]} da lontani paesi rimescolantesi nella piazza attigua al novello Calvario, e tenentesi in mezzo al suo amatissimo Vescovo col venerando Clero, e cogli egregi rappresentanti del Municipio Ponzonese, pendere attonita dal labbro eloquente del religioso, che prima di dar principio alla solenne benedizione salito in palco all'aria aperta prese a spiegare qual fosse l'indole della Via crucis, quale il suo scopo: quali le disposizioni, e il modo di farla degnamente, e quanti beni aspettar si possono da sì divoto esercizio! Che tenero e dolce spettacolo fu vedere un popolo immenso andar meditando con sensi di viva fede, e di pietà sincera i misteri sì toccanti insieme ed amabili della Passione e Morte dell'Uomo-Dio rappresentati al vivo nelle stazioni via via percorse dietro al piissimo Prelato, che sotto ai cocenti raggi del sole volle anch'Egli a lenti passi misurare il novello Golgota, e tratto tratto cader ginocchioni sul disagioso cammino! Ma il sacro entusiasmo del popolo toccò al sommo, quando recato {32 [456]} al termine il rito della benedizione, e l'esercizio della Via crucis, il venerando Pastore dalla sommità del colle si rivolse alla sottostante affollatissima moltitudine, e come portava l'acquisto delle indulgenze, con voce alta e commossa si fece a benedirla.

  A154000022 

 Nel mattino {30 [454]} di quel giorno, Monsignor Vescovo nella chiesa stimatissima di gente celebrò la santa Messa, durante la quale dopo aver fatto un affettuoso discorso sulla SS. Eucarestia, ebbe la consolazione d'amministrare il Pane degli Angeli a più centinaia di persone preparatesi al santo convito con un triduo di acconcio ritiramento.

  A154000026 

 Comecchè questa novena cada in un tempo poco a proposito sia per la gente civile, correndo i calori del sollione, sia per la gente di bassa mano, dovendo attendere ai {37 [461]} lavori di campagna, ciò non di meno attrae al Santuario anche di lontano ogni genere di persone a gran numero, e non può dirsi con quanta avidità ascoltino la divina parola, con qual raccoglimento assistano all'incruento sacrifizio, con quale trasporto riempiano l'aere di lodi ed inni, e quanto s'affollino ai confessionali per disporsi a celebrar con vero spirito di pietà il glorioso trionfo di Maria assunta al cielo.

  A154000033 

 Ora se questi popoli apparvero sempre confidentissimi nel patrocinio di Maria, se essi andarono sempre {47 [471]} a gara nell'attestare con prove solenni la venerazione e l'affetto che per Lei sentivano, chi può dubitare che una Madre sì tenera, sì generosa, la quale, al dir di s. Pier Damiani, non si lascia vincere mai in larghezza ed amore dai suoi figliuoli, chi può, dico, dubitare che non abbia Ella con grazie le più segnalate ricambiato le tante e sì egregie dimostrazioni di fede, e di gratitudine, che nel suo Santuario le abbondarono sempre? Ah! innumerevoli senza dubbio e stupende esser dovettero le benedizioni sparse dalla clemente Vergine sopra coloro, che qui la onorarono con tanta pietà e costanza!.

  A154000038 

 Si fece allora venire da Acqui un altro chirurgo, il quale, visto quel peso di carne sì eccessivo, giudicò opportuno di praticarvi diversi tagli, onde potesse vuotarsi d'ogni maligno umore, e per via d'unzioni, ed altri siffatti rimedii, a poco a poco sparire.

  A154000043 

 Il 31 agosto 1637 mentre esso Arciprete veniva esaminato dal canonico Bicuti, che ne aveva special delegazione, {73 [497]} dopo d'aver deposto con giuramento vari fatti straordinari attribuiti all'intercessione di N. S. della Pieve, richiesto, se altri ne rimanessero ancora, così rispose: « Altre persone vi sono, che ricevettero grazie singolari dalla Madonna SS., ma non ho precisa memoria, nè conoscenza di tutti; e tra queste grazie è notabile assai quella, che ricevei io stesso nell'anno 1633, ed ecco quale.

  A154000046 

 « Questa mattina è stata donata alla chiesa una collana d'oro del peso di un'oncia ed un quarto da Giuseppe Mignone per incarico di suo figliuolo {79 [503]} Pietro, che la mandò da Gibilterra per voto da esso fatto in una grave malattia di febbre gialla, per causa della quale morirono in quella città nove mila persone, laddove il suddetto Pietro, fatto un voto a N. S. della Pieve, ricuperò assai presto contro il sentimento de' medici la sua perfetta salute.

  A154000126 

 Fortunatissima Vergine Maria, che morendo di puro amore divino, ci insegnaste quale esser dovrebbe il nostro {123 [547]} affetto verso Dio, impetrateci, che noi, durante la nostra vita, cresciamo ognor più nel divino amore.


don bosco-notizie storiche sul convento e sul santuario di santa maria delle grazie presso nizza.html
  A155000002 

 Venuto quel S. Chiostro in mano del Demanio per la soppressione del 1855, la Congregazione di Carità di Nizza ne fece acquisto con intendimento di farne un'opera Pia: ma fece permuta di detto locale con altro stabile del Municipio di quella Città, il quale pure non sapendo qual prò ritrarne, cedette questo possedimento ad una società Enologica, che da molti anni tiene questo convento coll'annessa Chiesa convertiti in usi profani, ed in magazzeno di vino.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000001 

 Oltre le operette pubblicate intorno al culto e maraviglie di Maria invocata col titolo di Aiuto dei cristiani era da molti richiesta una novena, la quale mentre spiegasse lo scopo di questa divozione potesse servire di guida a celebrare divotamente la solennità instituita ad onore di questa augusta Regina del cielo.

  A156000001 

 Per appagare questi pii desiderii ho procurato qui di esporre in nove considerazioni una novena, la quale mentre può servire di preparazione alla festa di Maria aiuto dei cristiani, può egualmente giovare a {3 [255]} chi nel corso dell'anno bramasse consacrar nove giorni a questa comune Benefattrice del genere umano.

  A156000013 

 Giunta poi in quella casa avventurata Maria per tre mesi la servi quale umile ancella, nè più l'abbandono {8 [260]} finchè più non ebbe bisogno del suo servizio.

  A156000013 

 Maria, dice s. Girolamo, ha un cuor sì pietoso e tenero verso gli uomini, che non è stata mai persona, la quale talmente si affliggesse delle proprie pene, quanto Maria delle pene altrui

  A156000017 

 Ed oh! quante vergini devono il verginal candore alla protezione di Lei! quanti giovani la vittoria delle passioni! quanti padri, quante madri la salute eterna dei loro figliuoli! Si può dire che nella nuova legge non vi è santo, il quale non riconosca la sua {12 [264]} santità dall'intercessione di Maria.

  A156000020 

 Ognuno riconobbe che una vittoria così portentosa era dovuta a Maria, la quale nel momento stesso che la faceva riportare, degnavasi eziandio di rivelarla in Roma al suo divotissimo Pio con una celeste visione.

  A156000020 

 Queste perdite diedero il tracollo alla mussulmana possanza, la quale da quel giorno andò ognora scadendo, per giungere oggidì agli estremi.

  A156000042 

 Come puoi essere sicuro che colui, il quale ti ascolta, non cada vittima delle tue parole? E poi, sei cristiano, e tanto basta.

  A156000055 

 Non altrimenti accade all'anima di colui, il quale si accosti di rado alla confessione.

  A156000063 

 Una povera madre aveva un piccolo figliuolo di sette anni, il quale da tre mesi aveva perduto intieramente la vista in conseguenza del vaiolo.

  A156000091 

 Non vi è che un solo caso, nel quale siavi obbligo di confessarci prima di ricevere l'Ostia Santa, ed è quando si ha la coscienza di aver commesso un peccato {55 [307]} mortale

  A156000098 

 Bada a quella parola almeno, colla quale esprime il suo comandamento, e conoscerai sempre meglio la sua intenzione.

  A156000098 

 La Chiesa è come una madre, la quale conosce che il figlio ha bisogno di mangiare frequentemente per tenersi in forze e non morire; ma non può indurvelo.

  A156000100 

 Ma qual regola potrai tu seguire nel frequentare la Comunione? Su di questo dimanda al tuo confessore, il quale non potrà a meno che darti saggi consigli.

  A156000113 

 S. Agostino racconta molti favori temporali ottenuti ai tempi suoi per mezzo della Messa, e soggiunge che colui, il quale 1'ascolta divotamente, non perirà di mala morte: Qui Missam devote audierit, subitanea morte non peribit.

  A156000129 

 - Lo stesso faceva s. Giovanni Francesco Regis, il quale trovando qualche volta chiusa la chiesa si consolava col trattenersi genuflesso avanti alla porta anche per freddo, per vento e per pioggia.

  A156000141 

 Il divoto di Maria, il quale durante la vita fu solito raccomandarsi a Lei, giunto agli estremi si getterà con maggior fiducia nelle sue braccia amorose, come bambino in braccio alla madre.

  A156000144 

 «O padre mio, diceva in morte un divoto di Maria, o padre mio, se sapeste quale contentezza io godo per aver servito ed amato la gran Madre di Dio! Io non saprei spiegare 1'allegrezza che io provo in questo momento.» Perciò, o cristiano, procuriamo di amare questa celeste Benefattrice; raccomandiamoci sovente al suo patrocinio in vita, e poi stiamo sicuri che dolce sarà la nostra morte, seguita poscia da un'eternità beata.

  A156000146 

 Ma la Vergine Santissima, la quale non dorme nelle angustie dei suoi divoti, noi lasciò in quel doloroso stato.

  A156000154 

 Affinchè i sommi Pontefici si determinassero a questa importante istituzione, ci voleva qualche fatto straordinario, il quale non tardò a manifestarsi.

  A156000155 

 Il rigore dell'inverno, la strategia dei Russi e l'infedeltà di molti generali francesi delusero le speranze di Buonaparte, il quale in pochi giorni vide disfatta la sua armata.


don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html
  A157000063 

 Se noi siamo infermi, con quale sollecitudine non {17 [241]} corre egli verso di noi, comunque la malattia sia contagiosa o no! Vedi con quale zelo viene in soccorso del povero e del mendico! Quante lacrime egli non terge tutti i giorni! e ciò non ostante quale ne è spesso la ricompensa? il disprezzo e l'oltraggio!.

  A157000174 

 Ecco là un uomo forte, si andava dicendo, il quale non ha pelo sulla lingua, e che va francamente pei fatti suoi.

  A157000179 

 Nemmeno pensatevi, che egli lasci uscire dalla sua bocca una parola sconcia, o canzoni disoneste; egli sa che il padrone, il quale comanda, ha gli occhi per vedere, le orecchie per udire; egli non vede che la fatta promessa, e si astiene dalle parole equivoche e da espressioni meno oneste.

  A157000181 

 I suoi colpi di spada, e le palle {46 [270]} alloggiate nella sua carcassa, come egli dice, senza biglietto d'alloggio, gli ricordano che la croce la quale brilla sul suo petto non si ottiene senza dure e pericolose fatiche.

  A157000193 

 Condotto alla prefettura, rispose francamente e dignitosamente d'essere cristiano e a nulla valsero le minacce e le promesse contro la sua fede, la quale gli faceva soffrire con contentezza e privazioni e carcere e tormenti.

  A157000194 

 Emanuele fu condotto per l'ultima volta alla presenza del governatore che così l'interrogò: Vuoi tu far ritorno alla tua famiglia e vivere tranquillo ed onorato? Abbandona quella religione per cui sei condannato alla morte.» Emanuele non esitò a rispondere: Se l'alto mandarino vuol mandarmi a casa assolto, bene sta; e se vuole tronenrmi la testa è padrone; ma io non posso rinunziare alla mia santa religione.» Portarono allora una tavola sulla quale in grandi caratteri era scritta la sentenza {57 [281]} seguente: «Le Van Phung, che già fu il primo aggiunto al podestà del suo villaggio, ha osato insegnare una dottrina perversa.

  A157000194 

 Pietro Qui si trasse il turbante e gettollo ad un giovine cristiano il quale l'aveva servito in carcere e si disponeva in quell'ora a rendergli gli ultimi servizi.


don bosco-novelle e racconti.html
  A158000004 

 Una volta egli era adirato con un giovane del quale gli era stato riferito qualche grave torto.

  A158000009 

 Un esempio insigne di figliale rispetto leggesi nella vita di Lorenzo Celso, il quale, essendo doge della repubblica di Venezia, e sapendo che il padre suo, qual membro del senato, non avrebbe potuto dispensarsi dal piegare le ginocchia avanti di lui, siccome {8 [400]} era ai senatori prescritto dalla solenne cerimonia, mise sul proprio berretto ducale una croce, affinchè l'umil atto potesse considerarsi fatto dal padre non già verso la persona del figliuolo, ma verso quell'augusto simbolo di religione.

  A158000016 

 Altri intanto era corso pel medico, il quale coll'arte sua ravvivò quell'infelice.

  A158000020 

 Fu inviata una deputazione di senatori romani al console nuovamente eletto, il quale abitava in villa, ove conduceva una vita semplice e affatto rustica.

  A158000037 

 Il maestro, che ben sapeva quale de' suoi scolari era agiato e quale non l'era, con bei ragionamenti li persuadeva a dividere i panetti, le mele, le pere co' più miserabili fra' loro compagni.

  A158000043 

 E fu trovato essere il filosofo Arsenio, al quale Teodosio affidò suo figliuolo Arcadio, perchè lo allevasse nella virtù e nel sapere.

  A158000051 

 Era {34 [426]} presente uno zio dei due giovanetti, il quale disse: « Leopoldo ha gli occhi in capo: il voglio con me.

  A158000051 

 Leopoldo invece avea preso notizia degli operanti, rese conto che il grano era poco stagionato, e però conveniva venderlo o farlo macinare: che dai vicini aveva inteso come il raccolto fosse scarso, onde si potea cavarne un buon prezzo; che aveva fatto raccogliere le frutta per venderle sul mercato, e delle migliori n'aveva portato un panierino al fattore malato, il quale gli avea dato mille benedizioni.

  A158000057 

 In una delle sue corse apostoliche ben addentro a quelle terre, e lontano dalle contrade popolate, incontrò una misera capanna, dentro la quale stava per esalare l'ultimo respiro un uomo di cinquant' anni, padre di numerosa famiglia.

  A158000059 

 Qualche ora dopo, il capo della famiglia spirò tra le braccia dei prete cattolico, il quale volle assisterlo negli {45 [437]} ultimi suoi momenti e consolare la ferocia della sua natura parlandogli del cielo e di Dio, di Dio migliore degli uomini, del cielo più dilettoso della terra.

  A158000059 

 Se l'uragano delle male passioni soffia nel vostro cuore, venite accanto ad essa a pregar Dio, il quale mette la calma ed il riposo nel luogo dell' uragano e delle tempeste.

  A158000060 

 Questo cavallo procacciava il sostentamento a lui e a sua madre, buona vecchia, della quale aveva gran cura.

  A158000068 

 Essa vendette una croce d' oro alla quale senza dubbio dava un gran prezzo perchè la sua mano tremava nel riceverne il danaro e i suoi occhi si bagnarono di una lacrima.

  A158000072 

 « Voi vedete, mia madre, che Iddio si commosse a pietà di noi, ripigliò ella facendo brillare a' suoi occhi la moneta d'oro; ci vengano ora dire che non si fanno più {50 [442]} miracoli! » Quest' avventura diverti assai Pio IX, il quale volle conchiuderla egli stesso.

  A158000079 

 - Quale, mia fanciulla? è riparabile?.

  A158000109 

 Il 28 marzo 1847 nel momento, in cui erano in gran vigore le misure di polizia messe dal governo pontificio per liberare la Capitale dai vagabondi e mendicanti più o meno pericolosi, i Carabinieri arrestarono vicino al palazzo papale un vecchio coperto di polvere e cencioso, il quale fu immantinente condotto all' ufficio di polizia.

  A158000111 

 Avvertito di quanto succedeva, Pio {58 [450]} IX, non volendo privare il povero contadino del favore, al quale poneva un si gran prezzo, ordinò che gli si venisse presentato appena fosse in istato di comparire innanzi a lui.

  A158000115 

 Questo fanciullino pigliò ad amare un giovine contadino di vent'anni, acconciato al servizio della sua famiglia, il quale si prestava con tenerezza a tutti i suoi giuochi.

  A158000123 

 Tre giorni prima il sovrano Pontefice aveva indirizzato a tutti i patriarchi, arcivescovi, e vescovi un'enciclica concepita in termini calorosi, nella quale li esortava a pregare e far pregare in un divoto triduo il Dio delle misericordie, affinchè egli volgesse uno sguardo benigno sulle tribolazioni dell'Irlanda.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html
  A159000009 

 Essendosi canonicamente istituita, come ci fu esposto, una associazione di fedeli, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. Maria Vergine Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere giovani di buona indole inclinati ad abbracciare lo stato ecclesiastico a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; noi affinchè tale società prenda ogni di maggiore incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nel l' Autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i fedeli dell' uno e dell' altro sesso già ascritti a questa società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascuno di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o se non potranno ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, {7 [7]} tentibus et confessis, qui uno quo cuique eorum libeat cujuslibet mensis die in aliqua Ecclesia aut Oratorio publico SS. Eucharistiae Sacramentum sumpserint, et Ecclesiam aut Oratorium ipsum devote visitaverint, ibique pro Christianorum Principum concordia, haeresum extirpatione, peccatorum conversione ac S. Matris Ecclesiae exaltatione pias ad Deum preces effuderint, Plenariam similiter omnium peccatorum suorum indulgentiam et remissionem, quarti etiam animabus Christifidelium, quae Deo in Charitate conjunctae ab hac luce migraverint, per modum suffragii applicare possint misericorditer in Domino concedimus.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico [v.27].html
  A160000001 

 Senza che a lungo mi spieghi Ella può di leggeri comprendere quale ne sia lo scopo; preparare giovani grandicelli a divenire col tempo buoni Sacerdoti.


don bosco-pratiche divote per l-adorazione del ss. sacramento.html
  A162000003 

 Non vi ha cosa che arrechi maggior vantaggio all'anima del cristiano quanto la comunione frequente, perchè è dessa il nostro pane quotidiano, il quale ci fa vivere in Gesù Cristo, e fa vivere Gesù Cristo in noi.

  A162000006 

 E noi con quale frequenza ci accostiamo a questo cibo celeste? Esaminiamo i nostri bisogni, e allora vedremo qual obbligo non abbiamo di comunicarci assai sovente.

  A162000008 

 Eccitiamo in noi prima di accostarvici una vera divozione attuale, la quale sta nel considerare attentamente le grandi meraviglie di quel divino mistero, ed eccitarci dolcemente a pii e fervorosi affetti verso Gesù Sacramentato.

  A162000009 

 Colle forbici, cominciando dalla vigilia della comunione a togliere le parole inutili, le cure superflue e le passioni smoderate, per ben purificare la lingua, sopra la quale deve essere messo il Re della gloria, e il cuore che deve servirgli di trono.

  A162000010 

 2° Col martello, impiegando il digiuno, e la mortificazione dei sensi, per partecipare in qualche modo ai travagli e dolori sofferti da Gesù Cristo nella Passione della quale l'Eucaristia ci rinnova la memoria.

  A162000013 

 Così colla dovuta modestia e decente positura del corpo, rifletteremo che siamo poveri pezzenti e per grazia singolare del Dio della gloria, veniamo ammessi alla mensa celeste, alla quale gli angioli assistono con sommo rispetto e riverenza; stiamo sicuri che abbondanti saranno le grazie che ricoveremo a santificazione dell' anima nostra.


don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html
  A163000062 

 Appunto per questo ho fatto ogni sforzo per conoscere quale fosse la vera religione: e conobbi chiaramente che la sola cattolica può essere vera {15 [383]}.

  A163000064 

 I protestanti usando prudenza non uscivano in discorsi di religione; ma i cattolici, in ciò di gran lunga peggiori de'protestanti, cominciarono a dargli la baia; ed uno di essi, di nome Pietro, gli indirizzò queste parole: tu, Giovanni, che hai abbandonata la Riforma per farti cattolico, mi sapresti dire quale differenza passi tra protestantismo, e cattolicismo?.

  A163000069 

 Sapete voi dirmi quale differenza passi tra quel popone ( melone ) posto in mezzo della tavola tutto intiero, e quello che abbiamo noi qui vicino?.

  A163000071 

 Quale prendereste voi di questi due poponi?.

  A163000073 

 Ora bene: sappiate, che il popone intero, è il cattolicismo, il quale non fu mai alterato, non fu mai guastato; il popone, che non ha più che la scorza, è vera immagine del protestantismo, il quale ha una sola apparenza di religione; tutto il resto, i Sacramenti le buone {17 [385]} opere, l'autorità religiosa, la Bibbia stessa, tutto fu roso e guasto dai fondatori della Riforma.

  A163000163 

 Compiacetevi d'entrare, sedetevi e dite pure con tutta libertà in quale cosa vi possa servire.

  A163000169 

 Ve la permetto, anzi mi fate un gran servizio a farmela, come me lo fanno tutti quelli che si compiacciono di significarmi qualche cosa la quale possa contribuire al miglioramento di questi libretti.

  A163000215 

 Sentiamo quale fu questo ricordo.

  A163000236 

 Finito di mangiare, passano il ruscello, depongono i loro sacchi presso a una fontana asciutta (la quale ben presto diverrà il luogo per sempre celebre dell'Apparizione); discendono ancora qualche passo, e contro il solito si addormentano a qualche distanza l'uno dall'altro.

  A163000237 

 Ma sentiamo il racconto degli stessi pastorelli, tal quale essi lo fecero la sera del 19 ai loro padroni e il giorno susseguente al Curato del luogo: tal quale {50 [418]} lo ripeterono agli abitanti di La Salette e di Corps, e tal quale lo hanno sempre e poi sempre ripetuto a una infinità di persone.

  A163000269 

 Questo è il racconto di Melania; la quale, interrogata come fosse vestita la Dama, rispose:.

  A163000270 

 Essa aveva una piccolissima catena, alla quale era appesa una croce col suo Cristo; a dritta eravi una tenaglia, a sinistra un martello; all'estremità della croce un'altra gran catena pendeva, come le rose attorno al suo fazzoletto da collo.

  A163000271 

 Interrogato separatamente il fanciullo Massimino fa l'istesso, l'istessissimo racconto, senza variazione alcuna, nè per la sostanza e neppure per la forma; il quale però ci asteniamo di qui ripetere.

  A163000360 

 Durante quella lettura si manifestò sul volto del S. Padre una certa emozione; gli si contrassero le labbra, gli si gonfiarono le gote «Trattasi, disse» allora il Papa, trattasi di flagelli, di cui» la Francia è minacciata, la quale non è» la sola colpevole, lo sono pure l'Alemagna, l'Italia, l'Europa intiera, e meritano» dei castighi.

  A163000363 

 «Fin dai primi giorni che eravamo a Roma, vedemmo il P. Rubillon, il quale, come ebbe letto gli scritti sulla Salette, mi disse, che egli era profondamente convinto della verità del fatto; che era impossibile che fossero stati quei fanciulli o ingannatori o ingannati, e finalmente che Mons. di Grenoble poteva con sicurezza far costrurre una Cappella sul sito dell'apparizione».

  A163000368 

 Chi avesse creduto subito questo avvenimento dell'Apparizione, sarebbesi meritato un rimprovero, e quale lo fa lo Spirito Santo, quando dice: «chi crede {79 [447]} con troppa prestezza, è uno spirito leggiero.».

  A163000370 

 La fontana, presso alla quale erasi riposata la gran Dama, cioè la Vergine Maria, era, come dicemmo, asciutta; e, a detta di tutti i pastori e paesani di quei contorni, non dava acqua se non dopo abbondanti pioggie e dopo lo scioglimento delle nevi.

  A163000379 

 Alla sera, nel silenzio di sua cameruccia, Paolina pensando allo sgraziato Gabriele, si immaginò la grave tristezza e malinconia nella quale dovea essere immerso quell'infelice trovandosi in paese straniero, lontano dai parenti e dagli amici, oppresso da un male che lentamente gli consumava la vita! La virtuosa giovine, ne fu profondamente commossa, e, spinta dal desiderio di esser utile all'anima {84 [452]} di lui; e di recargli anche qualche sollievo temporale, deliberò di andarlo a visitare all'Ospedale.

  A163000382 

 Ma quando Paolina cominciò a partire della Beatissima Vergine, e gli domandò se fosse contento cho fosse pregita per lui, allora lo prese una certa impazienza e mal umore, che gli fece dire con una certa animosità: «io non sono cattolico, e non» voglio e non posso mettere la mia confidenza in una donna, la quale nulla» può per me; in Dio sì ho tutta la speranza, nella vostra Madonna niente!» Paolina gli rispose con particolare affabilità, {87 [455]} che i cattolici amano Maria perchè Essa è la madre di Dio, la invocano nelle loro afflizioni, nelle loro disgrazie, perchè Gesù Cristo morendo sulla croce, la diede a'suoi discepoli perchè fosse la loro madre e la loro protettrice, e i cattolici sono sicuri della sua assistenza, e certi quando la pregano con fede e con confidenza di ottenere per suo mezzo da Dio le grazie di cui abbisognano.

  A163000387 

 Dopo la lettura dell'orazione soggiunse: «Gradite ancora questa piccola medaglia» sopra la quale è effigiata Maria che» spande i suoi favori sopra de'suoi divoti, e promettetemi di tenerla presso di voi.» Era questa la medaglia miracolosa dell'Immacolata Concezione.

  A163000392 

 Gli parlai pure di Maria, della infinita misericordia del divin Padre, il quale, non contento di aver dato il suo Figlio unico per nostro Salvatore e Redentore, volle ancora adombrare questo sole di santità di una nube benefattrice per paura che i suoi raggi troppo vivi e risplendenti, malgrado il mistero dell'Incarnazione, non abbagliassero i nostri troppo deboli sguardi.


don bosco-regolamento dell-oratorio di s. francesco di sales per gli esterni.html
  A164000094 

 A lui pure è affidata una piccola Biblioteca di libri scelti per la gioventù che Egli può liberamente imprestare per leggersi sul luogo ed anche portarsi alle rispettive case, ma dovrà notare nome, cognome, dimora di colui al quale fu imprestato.

  A164000110 

 L' ultima Domenica di ciascun mese si canta l' Uffizio dei morti per li compagni, e benefattori defunti, il quale Uffizio sarà parimenti cantato in suffragio d' ogni impiegato e del Padre e della Madre sua immediatamente dopo che ne verrà participata la morte.

  A164000141 

 Chi commettesse tali mancanze sarà paternamente avvisato la prima volta; che se non si emenda si renderà consapevole il Direttore, il quale lo licenzierà dall' Oratorio.

  A164000186 

 Quelli che si degneranno di venire in quest' Oratorio a spiegare la parola di Dio sono caldamente pregati di essere chiari e popolari quanto è possibile; facciano cioè in modo, che in qualsiasi punto del discorso gli uditori capiscano quale virtù sia inculcata, o quale vizio sia biasimato.

  A164000209 

 Questa compagnia è diretta da un Sacerdote col titolo di Direttore Spirituale, e da un Priore, il quale non deve essere Sacerdote.


don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html
  A165000039 

 Per l' accettazione però potrà delegare il Prefetto, il quale opererà in questo a nome del Direttore, si regolerà secondo le prescrizioni del proprio Collegio, e secondo i limiti e le norme segnate in fine del regolamento.

  A165000049 

 Riceverà tutto il denaro che possa provenire dai laboratori, dai contratti di vendita, dalle oblazioni e pensioni dei giovani e lo consegnerà al Direttore, dal quale riceverà quanto occorre alla giornata e pei pagamenti a data fìssa.

  A165000057 

 Avvisi costantemente che colui, il quale non sentesi di mangiare qualche commestibile, lo riponga sulla tavola.

  A165000067 

 Appena gli sarà nota 1' entrata di un giovane esso procurerà di conoscerlo, d' informarlo intorno alle regole principali della Casa, e con massime e maniere dolci e caritatevoli indagherà di quale istruzione religiosa abbia particolar bisogno, e si darà massima premura per istruirlo.

  A165000127 

 Non si cominci mai alcun lavoro in laboratorio, se prima nell' Uffizio dei laboratori o dell' assistente non furono notate le intelligenze, il prezzo convenuto, nome, dimora di colui pel quale si deve intraprendere quel lavoro.

  A165000161 

 Il Dispensiere dipende intieramente dal Prefetto, il quale perciò può modificare le attribuzioni nel modo e nel tempo che egli giudicherà tornare a maggior vantaggio della Casa.

  A165000173 

 Nessuno si rifiuti ai lavori bassi; e ritengano che Dio domanda conto dell' adempimento dei doveri del proprio stato, e non se abbiano coperto un impiego od una carica luminosa: colui che è occupato eziandio nei bassi uffìzi, egli ha la medesima ricompensa in Cielo, che ha colui il quale consuma la sua vita in luminose e pubbliche cariche.

  A165000196 

 Qualunque lettera o pacco indirizzato ai giovani o ad altri della Casa, prima che sia portato a destinazione sarà presentato in sè od in nota al Prefetto, il quale potrà visitarlo o farlo visitare.

  A165000313 

 Nello studio vi sarà un assistente, il quale è responsabile della condotta che ciascuno vi tiene, tanto nella diligenza ad intervenire quanto nell' applicazione.

  A165000353 

 È pure parte della modestia il modo di contenersi a tavola, pensando che il cibo è dato a noi, non siccome a bruti, solo per appagare il gusto, ma sibbene per mantenere sano e vigoroso il corpo, quale istrumento materiale da adoperarsi a procacciare la felicità dell' anima.

  A165000355 

 Non è lecito mangiare o bere se non quelle cose che sono dallo stabilimento somministrate, quelli che ricevono frutta, commestibili o bibite di qualunque genere, dovranno consegnarli al Superiore, il quale disporrà che se ne faccia uso moderato.

  A165000371 

 Le lettere, i pieghi che si ricevono o si spediscono, devono essere consegnati al Superiore, il quale se lo giudicasse può leggerle liberamente.

  A165000372 

 È rigorosamente proibito di tener danaro presso di sè, ma devesi depositare tutto presso al Prefetto, il quale lo somministrerà secondo i bisogni particolari.

  A165000387 

 Ogni squadra deve avere un assistente, il quale è responsale dei disordini che in essa possono succedere.

  A165000413 

 Per comporre buone lettere torna vantaggioso leggere qualche buon epistolario, al quale scopo vi suggerisco Annibal Caro e Silvio Pellico.

  A165000439 

 Il soprascritto o l' indirizzo contiene il nome e cognome della persona a cui si scrive preceduto dagli analoghi titoli; quindi il nome del luogo a cui s' invia la lettera, e se quegli al quale si scrive si trova in qualche impiego, oppure è necessario indicare l' abitazione di lui, ciò si esprime brevemente in altra linea a sinistra dopo il nome e cognome.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales.html
  A166000015 

 Colui poi che abbandona il mondo, rinuncia ad ogni soddisfazione terrestre, {XVI [24]} dà vita e sostanze per seguire il divin Maestro, quale ricompensa non avrà in cielo? Inoltre le penitenze sostenute, le preghiere, i Sacramenti, le anime salvate col suo buon esempio e colle sue fatiche, i molti suffragi che continueranno a farsi nella Congregazione lo collocheranno senza dubbio sopra di un maestoso trono di gloria, dove nel cospetto di Dio, qual luminoso sole, risplenderà per tutta l'eternità.

  A166000018 

 Altrimenti egli fa a Dio una promessa stolta ed infedele, la quale non può a meno che dispiacergli.

  A166000062 

 L'amministrazione dei patrimoni, dei benefici, e di quanto si porterà in congregazione, spetta al Superiore generale, il quale o per sé o per altri li amministrerà e ne riceverà i frutti annui, finche il socio rimarrà in congregazione

  A166000067 

 Colui che porta in Congregazione danari, mobili o qualsivoglia altra cosa con intenzione di ritenersene la proprietà, deve consegnare un elenco di tutte quelle cose al Superiore, il quale, fattane la ricognizione, gli darà una carta di ricevuta.

  A166000085 

 Il Rettore maggiore visiterà ciascuna casa almeno una volta l'anno, o in persona o per mezzo di Visitatori, per esaminare diligentemente se si compiono i doveri imposti dalle regole della Congregazione, ed osservare {28 [78]} se l'amministrazione delle cose spirituali e temporali tenda realmente al suo scopo, quale si è di promuovere la gloria di Dio ed il bene delle anime.

  A166000099 

 Se avrà ottenuto la maggioranza dei voti, se ne darà notizia al Rettore, il quale col Capitolo superiore ne confermerà l' ammissione o no, come giudicherà meglio nel Signore.

  A166000154 

 Se poi qualche volta l'osservanza delle nostre regole vi tornasse di pena, allora ricordatevi delle parole {47 [97]} dell'apostolo s. Paolo che dice: Sono momentanei i patimenti della vita presente, ma sono eterni i godimenti della vita futura; e che colui il quale patisce con Gesù Cristo sopra la terra, con G. C. sarà un giorno coronato di gloria in Cielo.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html
  A167000006 

 Iddio misericordioso, infinitamente ricco di grazie, nella stessa creazione dell' uomo, stabilisce {5 [203]} a ciascuno una via la quale percorrendo egli può con molta facilità conseguire la sua eterna salvezza.

  A167000009 

 E notabile la visione eh' ebbe un novizio, il quale (scrive il Pinamonti della vocazione vittoriosa), meditando di uscire dalla religione, Gesù Cristo se gli fece vedere in trono sdegnato, che ordinava scancellarsi il suo nome dal libro della vita, onde atterrito perseverò nella vocazione: Quia vocavi et renuistis... ego quoque in interitu vestro ridebo et subsannabo.

  A167000010 

 Altrimenti udirà rimproverarsi da {7 [205]} Gesù Cristo ciò, che egli rimprovero a quel giovane, il quale invitato alla sua sequela disse: Sequar te, Domine, sed permitte mihi primum ire et renuntiare his quae domi sunt.

  A167000017 

 Tale è pure l' insegnamento di S. Ambrogio, di {11 [209]} S. Girolamo, di S. Agostino, di S. Bernardo, di S. Tommaso ed altri con S. Gio. Grisostomo, il quale generalmente scrisse: Cum spiritualia impediunt parentes, nec agnoscendi quidem sunt.

  A167000020 

 Per terzo vi bisogna il raccoglimento, il quale non si potrà avere senza ritirarsi dalle conversazioni e divertimenti secolari.

  A167000033 

 Colui poi che abbandona il mondo, rinuncia ad ogni soddisfazione terrestre, dà vita e sostanze per seguire il divin Maestro, quale ricompensa non avrà in cielo? Inoltre le penitenze sostenute, le preghiere, i Sacramenti, le anime salvate col suo buon esempio e colle sue fatiche, i molti suffragi che continueranno a farsi nella Congregazione lo collocheranno senza dubbio sopra di un maestoso trono di gloria, dove nel cospetto di {18 [216]} Dio, qual luminoso sole, risplenderà per tutta l' eternità.

  A167000037 

 Altrimenti egli fa a Dio una promessa stolta ed infedele, la quale non può non dispiacergli.

  A167000049 

 Con quale frequenza e divozione si vada ai Sacramenti.

  A167000054 

 Felici saranno quelli che praticheranno ingenuamente e divotamente questo articolo, il quale in se ha una parte della sacra infanzia spirituale tanto raccomandata da Nostro Signore, dalla quale proviene ed è conservata la vera tranquillità dello spirito.

  A167000058 

 La seconda ragione, la quale dichiara meglio la precedente, è perchè quanto maggior notizia avranno i superiori di tutte le cose insieme dei sudditi, con tanto maggior accuratezza ed amore li potranno aiutare,e custodire l' anime loro da diversi inconvenienti e pericoli, nei quali potrebbero incorrere mettendoli in questo o in quell' altro luogo; in questa o in quell' altra occasione.

  A167000059 

 Ma quell' altro, il quale non si appalesò,anzi forse lasciò di manifestare le sue debolezze, che consolazione può avere? Perciocchè questo tale, non lo manda Dio a far quella cosa, nè ve lo mette 1' ubbidienza, ma egli di sua propria volontà vi s' ingerisce e intromette, è intruso, non chiamato, nè mandato, e le cose gli riusciranno bene? {27 [225]}.

  A167000059 

 O quanta contentezza e soddisfazione ha un religioso, il quale totalmente si è confidato col suo superiore,e gli ha manifestate tutte le cose che turbano l' animo suo! Così quando poi lo mettono in qualche uffizio,può porre tutta la sua fiducia in Dio che lo aiuterà e libererà da qualunque inconveniente.

  A167000081 

 Su questa terra non v' è persona per virtuosa che sia, la quale non abbia i suoi difetti.

  A167000085 

 Non dite mai, questo non è uffizio mio, non me ne voglio impacciare; questa è la risposta di Caino; il quale disse: Num custos fratris mei sum ego? Ciascuno è obbligato, potendo, a salvare il prossimo dalla rovina.

  A167000109 

 L' obbedienza resa a quell' ora essendo tanto più {44 [242]} gradita al Signore, quanto è più pronta, essa attira ancora le sue benedizioni sopra le altre azioni dei giorno, come videsi nella prontezza di Samuele, il quale essendosi levato tre volto in una notte, è stato lodato dal Cielo e dalla terra e grandemente favorito da Dio.

  A167000109 

 Quando si assiste all' orazione, ed alle ripetizioni della meditazione, si partecipa alle benedizioni di nostro Signore, il quale vi si comunica copiosamente, trovandosi, come egli dice, in mezzo a coloro che sono radunati in suo nome.

  A167000110 

 Ben lo sapeva colui il quale era solito a dire, che dalla sua orazione giudicava quale sarebbe il rimanente di sua giornata.

  A167000110 

 Quale aiuto ad andar volentieri all' orazione, se non si leva che a malincuore? Come meditar volentieri quando non si è in chiesa che a metà ed unicamente per convenienza? Al contrario coloro che amano levarsi al mattino, d' ordinario perseverano, non si rilassano, e fanno rapidi progressi.

  A167000122 

 L' amministrazione dei patrimoni, dei benefici, e di quanto si porterà in Congregazione, spetta al Superiore generale il quale {55 [253]} o por sè o per altri li amministrerà e ne riceverà i frutti annui, finchè il socio rimarrà in Congregazione

  A167000127 

 Colui che porta in Congregazione danari, mobili o qualsivoglia altra cosa con intenzione di ritenerne la proprietà, devo consegnare un elenco di tutte quelle cose al Superiore, il quale, fattane la ricognizione, gli darà una carta di ricevuta.

  A167000143 

 Niuno si rechi a casa di conoscenti od amici senza il consenso del Superiore, il quale, se può, gli destinerà sempre nn compagno.

  A167000146 

 Ogni tre anni il Rettore maggiore darà alla sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari una relazione della Società, la quale relazione tratterà del numero delle Case e dei Soci, dell' osservanza delle regole e di quello che riguarda 1' amministrazione economica.

  A167000191 

 Il Rettore maggiore visiterà ciascuna casa almeno una volta l' anno, o in persona o per mezzo di Visitatori, per esaminare diligentemente se si compiono i doveri imposti dalle regole della Congregazione, ed osservare se l' amministrazione delle cose spirituali e temporali tenda realmente al suo scopo, quale si è di promuovere la gloria di Dio ed il bene delle anime.

  A167000205 

 Se avrà ottenuto la maggioranza dei voti, se ne darà notizia al Rettore, il quale col Capitolo superiore ne confermerà 1' ammissione o no, come giudicherà meglio nel Signore.

  A167000247 

 Se poi qualche volta l' osservanza delle nostre regole vi tornasse di pena, allora ricordatevi delle parole dell' apostolo s. Paolo che dice: sono momentanei i patimenti della vita presente, ma sono eterni i godimenti della vita futura; e che colui il quale patisce con Gesù Cristo sopra la terra, con G. C. sarà un giorno coronato di gloria in Cielo.


don bosco-regole o costituzioni per l-istituto delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A168000044 

 In ogni Casa dell'Istituto sarà custodito un libro, nel quale sia scritta l'età, patria, nome e cognome delle Suore ivi raccolte, e dei loro genitori.

  A168000049 

 Spirito d'orazione, col quale le Suore attendano di buon grado alle opere di pietà, si tengano alla presenza di Dio, ed abbandonate alla sua dolce Provvidenza.

  A168000060 

 Verso il loro Confessore abbiano grande rispetto e confidenza, quale si conviene a chi è destinato da Dio ad essere Padre, Maestro e Guida delle anime loro, ma non parlino mai tra esse di cose di Confessione, e tanto meno del Confessore.

  A168000071 

 Nessuna potrà uscire di Casa, nè per {29 [319]} fare passeggiate, nè per visite, nè pel disimpegno di qualche uffizio, senza il permesso della Superiora, la quale ad ogni volta la farà accompagnare o da una Suora o da una pia Secolare.

  A168000092 

 La povertà volontaria fa veri seguaci del Salvatore, il quale per lasciarcene un grande esempio la praticò dalla nascita fino alla morte.

  A168000098 

 Le lettere scritte alle Suore, o da esse scritte ad altri, saranno aperte e lette, ove si giudichi bene dalla Superiora, la quale potrà dar.

  A168000102 

 A nessuna è permesso dare commissioni, nè a fanciulle di scuola, nè ai parenti loro, nè a chicchessia, se non previa licenza della Superiora, alla quale si dovrà riferire qualunque ambasciata venisse fatta.

  A168000110 

 Tutto il vestiario sarà uniforme, modesto ed umile, quale si conviene a povere Religiose.

  A168000154 

 Se la Vestizione non è seguita da altra funzione, qui il Superiore o Direttore, se crede bene, farà una breve esortazione alle Novizie, dopo la quale intuonerà il Salmo:.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000004 

 Seguirà in fine un'appendice nella quale si rapporteranno vari documenti cui precederanno due ragionamenti di Monsignor Ferrè Vescovo di Casale, che ebbe la bontà di volerceli comunicare.

  A173000023 

 Questo è dono di una patrizia Torinese, la quale, se volle che si tacesse il nome, desidera che tutti sappiano che è oblazione per grazia ricevuta, e perciò si legge a caratteri d'oro: Omaggio a Maria Ausiliatrice per grazia ricevuta.

  A173000035 

 - Intenti con pio zelo a promuovere la religione nei fedeli e il bene delle anime coi celesti tesori della Chiesa, a tutti quei fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, religiosamente visiteranno la Chiesa dedicata in Torino a Maria Vergine Immacolata {19 [21]} sotto al titolo di MARIA AUSILIATRICE nel giorno in cui detta Chiesa sarà consacrata, o in uno de' sette giorni immediatamente dopo, da eleggersi a piacimento di ciascuno, e che quivi pregheranno Dio per la concordia fra i principi cristiani, per la estirpazione delle eresie e per la esaltazione di S. Madre Chiesa, in quel giorno dei predetti che ciò faranno, concediamo per la misericordia di Dio la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, la quale potranno applicare per modo di suffragio alle anime di quei fedeli che congiunte a Dio nella carità passarono da questa vita.

  A173000053 

 Una delle grandi difficoltà era quella di regolare il tempo musicale in tanta distanza che parecchi non potevano vedere il maestro principale il quale doveva colla battuta dar norma e guida a tutti i cantori.

  A173000074 

 - Si può sapere chi siete voi e quale cosa vi abbia condotto qui? disse il sacerdote che l'ascoltava.

  A173000087 

 Dopo molte ragioni porta l'esempio di s. Catterina da Siena, la quale, non sapendo nè leggere, nè scrivere, attinse dal SS. Sacramento una scienza straordinaria sparsa nei quattro grossi volumi delle sue opere.

  A173000097 

 - Con quale scopo?.

  A173000099 

 - Si può sapere quale sia stato questo favore?.

  A173000118 

 - Si può sapere quale sia questa grazia?.

  A173000139 

 Immaginatevi con quale premura ognuno corse a vedere i suoi campi, i suoi prati, le sue vigne che racchiudevano i tesori e le risorse di ciascuna famiglia.

  A173000146 

 Se taluno tuttora dimandasse: quale può essere la cagione di così straordinario concorso in una Chiesa di recente consacrata al Divin culto, che diveniva ogni giorno maggiore? Si risponde, che oltre alle ragioni esposte fin qui, altri motivi concorsero a dare quello spettacoloso movimento.

  A173000154 

 Trovavasi ella da circa quattro anni con una mano inferma per dura e trascurata enfiagione, la quale rendevala incapace di potersi procacciare il vitto col lavoro delle sue mani.

  A173000155 

 E se vi sentirete mossi, o benevoli lettori, a visitare il magnifico tempio eretto a Maria SS. Ausiliatrice in Torino, a voi sarà visibile una mano lavorata in argento che all'altare di Maria sta appesa, quale segno di perenne memoria della grazia ricevuta.

  A173000155 

 «Quale divoto di Maria a solo suo onore e gloria volentieri accettai il cortese invito di esporre con brevissimo cenno la presente relazione, spettante la giovanetta Carolina Brusa di Carignano.

  A173000181 

 Notò quindi come questo pensiero sia salutare e per le anime purganti e per noi medesimi, e in fine come torni eziandio sommamente gradito alla santa Vergine, la quale di certo mostra il più vivo interesse per quelle care anime che sono pure sue figlie, e brama e gode che qualcheduno si {91 [93]} adoperi per accelerare la loro futura celeste felicità.

  A173000199 

 E per fermo vale anche pel tempio {104 [106]} cattolico in confronto di quello fabbricato da Salomone il celebre oracolo di Aggeo profeta, il quale agli Ebrei, che si rattristavano veggendo quanto il santuario riedificato dopo la schiavitù di Babilonia fosse inferiore in ricchezza all'antico, rivelò avere il Dio degli eserciti attestato: Ancora un poco ed io metterò in movimento il cielo, la terra, il mare, il mondo, e metterò in movimento tutte le cose, perchè verrà il Desiderato da tutte le genti, ed empirò di gloria questa casa... mio è l'argento e mio è l'oro... maggior sarà la gloria di quest'ultima casa che della prima, e in questo luogo darò la pace (c.

  A173000199 

 Ma ciò è ancor poco, imperocchè l'incarnata Divina Sapienza non solo colla sua virtù, ma colla stessa sua reale presenza sotto, i veli dell'eucaristico Sacramento si degna abitar di continuo nel tempio cattolico; tutti i giorni e più volte al giorno Gesù rinnova sull'altare per mano del sacerdote lo stesso sacrifizio col quale immolossi in cima del Golgota; stassi giorno e notte rinchiuso nel sacro tabernacolo come in sua casa e invita quivi i suoi fedeli ad adorarlo, a pregarlo, a porgergli il tributo della loro confidenza e del loro amare.

  A173000200 

 Il perchè il vescovo e con esso i sacerdoti di mezzo alle cerimonie della consacrazione dell'altare cantano il salmo nel quale il coronato Profeta dopo avere dato gloria al Signore, e magnificati i di Lui beneficii, tra cui quello di abitare ne' sacri templi è de' più segnalati, abomina l'empietà di coloro che insultano e rompono guerra alla casa di Dio, e ne predice la infelicissima fine, affermando: «L'uomo {108 [110]} insensato non intenderà, lo stolto disconoscerà la benignità di tale disposizione divina.

  A173000200 

 Quei che fuggono e si salvano dalla terra di Babilonia annunzino a Sionne la notizia della vendetta del nostro Dio, della vendetta del suo Tempio.» La storia ne accerta che questi terribili oracoli ebbero il pieno loro compimento a danno di Babilonia, la quale fu veramente cambiata in un deserto.

  A173000204 

 Quanto vi ho detto finora basta abbondantemente a mettere in piena luce queste due grandi verità, {118 [120]} e ad eccitarci a ringraziare il Signore che per la consecrazione di questo Tempio ha voluto dare nuovo argomento della bontà colla quale egli si piace di farsi nostro concittadino, e quasi dissi nostro famigliare, ed è non solo pronto, ma ardentemente desideroso di comunicarci i suoi benefizii.

  A173000205 

 Tale è l'insegnamento dell'apostolo Paolo, il quale scriveva ai fedeli di Corinto: «Non sapete voi, che siete tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi? (I, ad Chor.

  A173000208 

 Quale di queste due scuole è più importante? La prima è senza dubbio da apprezzarsi perchè porge al giovinetto un mezzo potente di studiare, gli apre, a così dire, la porta della scienza, ma la seconda, {125 [127]} è manifestamente di motto maggior rilievo, poichè essa mette a dirittura il fanciullo in possesso della verità celeste.

  A173000209 

 Ei trasse dal nulla ad esistere tutte le cose ed assoggettolle con sovrana sapienza a leggi impreteribili; l'Incarnazione {128 [130]} del Verbo divino e la Redenzione da esso consumate per la salvezza dell'uomo, il quale creato innocente e decorato della grazia santificante, invece di stare nella verità, avea rotto indegnamente il comando, che a riscuotere da lui l'omaggio della sudditanza eragli stato imposto dal Signore, ed avea perciò meritata la eterna condanna; la santificazione, che è la diffusione dei doni dello Spirito Santo nella Chiesa da Gesù Cristo fondata, e negli uomini che a Cristo ed alla sua Chiesa vivono congiunti coi vincoli della fede e della carità.

  A173000209 

 La religione ci fa pure conoscere le altissime operazioni di Dio, la creazione per la quale con un fiat onnipotente.

  A173000209 

 Non sono a dispregiarsi questi oggetti, ma non potino nemmeno paragonarsi colla eccellenza degli oggetti intorno a cui versa la religione, la quale, secondo che si esprime 1'Angelico, non {127 [129]} parla che di Dio, e delle cose finite in quanto si riferiscono a Dio come a loro principio e a loro fine.

  A173000209 

 Quale può egli neppure immaginarsi oggetto più nobile ed eccellente, a cui applicare la mente umana, di Dio che è l'essere necessario, eterno, immutabile, giustissimo, buonissimo, sapientissimo, infinitamente perfetto, di Dio che è la causa prima di tutte le cose, il padrone assoluto, il governatore provvidentissimo dell'universo? Nè la religione si eleva alla cognizione e contemplazione di Dio colle sole forze limitate ed incerte della ragione umana, ma s'innalza sublime mercè del lume celeste della fede a riconoscere ed adorare i misteri della natura divina da Dio stesso rivelati, la sussistenza cioè nell'unità della essenza infinita delle tre Persone divine realmente distinte, vale a dire del Padre che genera ab eterno il Figliuolo a Lui uguale e consostanziale, del Padre e del Figliuolo che spirano con spirazione di carità ineffabile lo Spirito Santo, Dio anch'esso come il Padre ed il Figliuolo.

  A173000210 

 Ah! se un giovane imparasse anche tutte le scienze e le arti, e così si acquistasse gran nome, grandi ricchezze, grandi onori nel mondo, ma ignorasse, o troppo imperfettamente conoscesse la scienza sovraeminente della vera religione, costui d'innanzi a Dio non sarebbe più che uno stolto, il quale fabbrica la sua casa sull'arena, e al sopravvenire della procella se la vede rovinata e distrutta, poichè tutte le cose del mondo passano come ombra, e l'uomo per l'eternità non può trar giovamento che dall'amore con cui fece in sè tesoro delle dottrine della divina sapienza, e praticò i dettami dalla stessa sapienza ricevuti.

  A173000210 

 Ponno disconoscere questa obligazione que' miserabili, i quali sono involti in tanta spirituale tenebria da negare la spiritualità dell'anima umana e la sua immortalità, e persuadersi che l'uomo non è che un bruto, il quale dopo avere compiuto il breve giro della vita tra i dolori e i godimenti del senso, muore e rientra nel nulla.

  A173000211 

 Ma questo che si afferma meritamente della morale, dee con ragione senza confronto maggiore asserirsi dell'insegnamento cattolico, il quale non solo tende a formare un uomo naturalmente buono, ma un buon cristiano.

  A173000212 

 Considerate, riveriti uditori; che nella fanciullezza e nell'adolescenza, che sono gli stadii dell'umano sviluppo, importa assaissimo che le potenze in sul primo loro svolgersi piglino quell'atteggiamento, nel quale consiste l'abito della virtù, poichè gli abiti acquistati in giovinezza, sieno essi buoni, oppure cattivi, difficilmente si cangiano per tutto il corso della vita giusta la sentenza dello Spirito Santo; «il giovane non abbandonerà neppure nella sua vecchiezza la via sulla quale si è incamminato.» Ora l'insegnamento religioso è il mezzo efficacissimo di conservare e crescere nell'animo giovanile tutti gli abiti della cristiana virtù.

  A173000212 

 Mano mano che cresce negli anni e aumenta i suoi rapporti col prossimo, che muove incontro ai pericoli del mondo ed esperimenta le lusinghe delle passioni, trova nell'insegnamento religioso la norma più sicura, seguendo la quale, dà a tutti ciò che loro è dovuto, regge con cautela e previdenza le proprie azioni, vince gli ostacoli della virtù, donna i disordinati appetiti, e si forma gli abiti della giustizia, della prudenza, della fortezza e della temperanza.

  A173000212 

 Ove tutta la gioventù fosse cristiana mente istruita ed educata, questi preziosi vantaggi si propagherebbero nelle famiglie e i genitori avrebbero nei figli divoti, morigerati, obbedienti, operosi, casti, mansueti le più care consolazioni, e vedrebbero {138 [140]} sotto il domestico tetto albergare la pace e la prosperità; si propagherebbero nella società civile, nella quale la virtù religiosa metterebbe profonde radici, fiorirebbero la giustizia e la purezza del costume, la tranquillila dell'ordine e la mutua benevolenza, la subordinazione ai superiori, e l'esatto adempimento di tutti i doveri.

  A173000213 

 Essi debbono usare somma vigilanza per non mandare gli adolescenti a pendere dal labbro di un falso dottore, il quale sotto il vano pretesto della scienza e del progresso ardisse istillare ne' suoi ascoltatori non la verità divina, ma il veleno dell'eresia e della empietà.

  A173000213 

 Questo è gravissimo documento per tutto il popolo, il quale non dee ricevere da altri che dalla Chiesa l'istruzione religiosa, e deve respingere da sè qual demonio tentatore chiunque, ancorchè vestisse le forme di angelo celeste, gli volesse persuadere massime alle dottrine della Chiesa contrarie.

  A173000215 

 Anche le persone più colte e i giovani studiosi ritengano che all'uomo, quando Dio ha parlato, non rimane più altro che di adorare, e di magnificare la {144 [146]} infinita Sapienza la quale degnossi farsi nostra maestra.

  A173000216 

 Quindi è chiaro che come colui il quale toglie ad insegnare alla gioventù la dottrina cattolica si fa istrumento della grazia celeste per illuminare la mente, così dee {149 [151]} in pari tempo farsi istrumento della grazia coll'invitare, eccitare, e per quanto puote, obbligare la gioventù stessa a compiere gli offici della pietà, ed a praticare tutte le virtù proprie della cristiana professione.

  A173000217 

 Sì, o gran Vergine, impetrate le più ricche benedizioni sul Rev. Fondatore della pia Società dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, il quale diede appunto opera indefessa all'erezione di questo solenne monumenta di religione per accrescere decoro, e dare maggior vita al suo istituto tutto rivolto alla cristiana istruzione, e santa educazione della cattolica gioventù.

  A173000217 

 Umanissimi ascoltatori, preghiamo fervidamente Maria SS. Ausiliatrice, ad onore della quale fu innalzato questo nuovo splendidissimo Tempio, onde ci ottenga dal Signore un tanto beneficio.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html
  A174000001 

 Fra queste deve annume [...] i la Società Salesiana lodata nel giorno 23 Lu [...] 1864 con Pontificio Decreto, col quale Sua Santità [...] egnò eziandio concedere che l' attuale Fondatore don Giovanni Bosco rimanesse Superiore Generale sua vita naturale durante.

  A174000003 

 la natura della sua società, la quale essendo mancante di sussidi temporali ha bisogno di particolari aiuti e privilegi, per costituirsi e sostentarsi nelle luttuose circostanze dei tempi; 2.

  A174000004 

 Due sono le principali indagini: la Prima sulla concessione delle Lettere Dimissoriali ad quemcumque Catholicum Episcopum, nella quale petizione l'Oratore ha incluso il distinto privilegio dell ' extra tempora a sacris Canonibus institula; la seconda sopra la comunicazione di privilegi e grazie già concedute a consimili Congregazioni, sul qual proposito ci atterremo alle regole generali senza ingolfarci della specifica enumerazione di tanti privilegi che sono riportati in interi volumi, e che variano secondo la diversità degli Ordini Religiosi ed Istituti Ecclesiastici, dove si professano i voti semplici.

  A174000006 

 se ne' sono privi gli Ordini Regolari, i quali hannoo secolari ed onorevoli tradizioni, sarebbe forse precoce concederle ad una Congregazione di quasi recente data, la quale già gode quantunque per un decennio del rescritto sulle Dimissorie ad Episcopum Dioecesanum; 3.

  A174000008 

 477, nella quale risoluti tre dubbi rimase il quarto sopra la esenzione dalla Visita.

  A174000010 

 Sulla prima indagine dopo avere dichiarato d'avere impiegato un intero anno a consolidare l'osservanza delle Costituzioni, ponendo in esecuzione quanto venne da questa speciale Congregazione consigliato e prescritto intorno al Noviziato, i novizi del quale {22 [122]} sono più di cento, ne riepiloga' in cinque capi il prodigioso sviluppo, fra i quali è notevole l' Ospizio con Chiesa pubblica a Buenos Ayres nella Repubblica Argentina in America, e la costruzione cominciata in Torino di una Chiesa, dedicata a S. Giovanni Evangelista con ospizio per ricevere, ed istruire poveri fanciulli.

  A174000026 

 Si deve soltanto eccettuare un Ordinario, col quale si spera pure di.

  A174000058 

 Ciò posto conchiudo rispettosamente colle parole di un accreditato Canonista, il quale nel dilucidare i Privilegi concessi per Comunicazione, come parafrasi delle parole di Clemente VIII, ha quanto segue: Regulares, qui licet diversorum ordinum, unum in Deo et professione existant, aequum etiam est, ut in iisdem inndultis, et privilegiis uniantur, et sic uniti arctiori vinculo Sedi Apostolicae, et inter se ad nomen Dei in terris propagandum, animarumque salutem procurandam copulentur; ut quos coniungunt par labor et paria merita, paria etiam coniungant Privilegia.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per una congregazione particolare.html
  A175000001 

 Laonde per' conservare l'unità di disciplina {52 [388]} in tanto grandi e numerose case e numerose case fino dal 1844 alcuni Ecclesiastici si riunirono insieme per costituire una specie di Società, o Congregazione, non astringendosi a vincolo di voti, ma bensì promettendo di porre in esecuzione ogni opera, la quale ridondasse alla maggiore gloria di Dio, nonchè alla salute delle Anime.

  A175000002 

 Fra queste si leggono quelle di due Emi Porporati cioè dell' Emo Cardinale Deangelis Arcivescovo di Fermo, il quale attesta di aver veduto coi propri occhi il bel numero di giovanetti quivi educati, ritolti all'ozio, e alla miseria alla feconda carità del degno Sacerdote che n' 3 Capo e Direttore supremo, lo zelo vivo, e indefesso per crescerli nella pietà, così ne' mestieri conformi al loro genio, e alla loro condizione, e il frutto da ultimo non comune, che si scorge ne' stessi giovanetti, e le speranze che debbono concepirsi nell'avvenire; e quelle dell' Emo {54 [390]} Cardinale Antonucci nel commendare: l'Istituto e le Regole; dichiarò, di essere mosso dal desiderio della gloria di Dio, e della salute delle anime, come anche per gratitudine di animo inverso questa Pia Società, quae modo non paucos huius Civitatas, et Dioecesis infortunatos adolescentes complures orphanos propter ultimam cholera-morbi tristissimam invasionem liberatiter, ac peramanter alit, et instituit.

  A175000002 

 Imperocchè in quell'epoca appunto l'Arcivescovo di Torino consigliò di provvedere in modo stabile all'avvenire di molti ragazzi, che erano raccolti negli Ospizi, o frequentavano gli Oratori nei giorni festivi, e per tale scopo gli rilasciò una lettera commendatizia, colla quale potesse presentarsi al Supremo Pontefice Pio IX, che Dio ci conservi per molti altri anni.

  A175000003 

 Ottenute tali concessioni avvenne che un' allievo originario d'Ivrea di età adulta mentre alimentato a tutte spese della società era per compiere il quarto anno di Teologia desiderava di essere promosso agli ordini sacri, ed in questa circostanza con rescritto SSmo in data 13 Agosto 1869 fu rilasciata l' implorata facoltà benchè l' ordinando fosse stato ricevuto dalla società dopo il quattordicesimo anno, la quale grazia poco dopo fu estesa per la Ordinazione {55 [391]} di sette individui.

  A175000003 

 Si manifestarono allora per parte del postulante alcune difficoltà che sarebbero occorse nella esecuzione delle tredici animavversioni, segnatamente sulla quarta relativa alla concessione delle dimissorie, nonchè sopra la quinta con quale richiedeva il Beneplacito Apostolico pro alienationibus, ac debitis contrahendis.

  A175000004 

 Nello stesso anno decorso il Superiore Generale per uscire dal provvisorio, ed appianare le gravi difficoltà che incontrava nell' amministrazione delle case aperte in diverse diocesi, e che tratta di aprire nella China, America ed Africa, umiliava una memoria, nella quale prega la S. Sede a concedergli, dopo la esperienza di cinque anni trascorsi dalla conferma dello statuto, la definitiva approvazione delle Costituzioni stampate nel 1873, unitamente alla facoltà assoluta di rilasciare le dimissorie ( Som.

  A175000010 

 Relativamente alla osservazione decimasettima nella quale si prescrive la costituzione degli studi, ed in specie della' scienza Teologica pel corso di quattro anni, il Superiore vi avrebbe già provveduto con particolare disposizione nel S. 12 pag.


don bosco-scelta di laudi sacre.html
  A176000319 

 - Quale strana acerbità?.


don bosco-severino.html
  A177000017 

 La quale cosa moveva a riso quanti la osservavano ed eccitava a sdegno il povero mio padre che spargeva sudori di sangue per migliorare la sorte di sua famiglia.

  A177000081 

 - Con tutto piacere, quale? dissigli.

  A177000128 

 Quale motivo vi conduce qui? Ditelo pure, e voi troverete in me un vero fratello in Gesù Cristo.

  A177000164 

 Veramente, io risposi, le mie idee sono imbevute di pregiudizi; fra gli altri avvi questo che riguarda l'origine dei Valdesi, la quale tra noi si dice essere assai oscura; e si va tuttodì decantando che la fondazione della chiesa Valdese è totalmente dovuta a Pietro Valdo e fui mille volle assicurato che prima di lui non si è mai parlato di Valdesi.

  A177000169 

 - Caro giovane, rispose, verificate le fonti da cui attinse le notizie, e poi saprete voi medesimo quale giudizio si debba fare dell'autore; nè voi avrete più bisogno che altri ne faccia la confutazione.

  A177000173 

 Amedeo Bert, per dare credito al suo racconto cita un certo Policdorfio celebre professore {69 [69]} di teologia, e gli fa dire: Trecento anni dopo Costantino il Grande sorse un tale del paese Valdis il quale insegnò la povertà e fu propagatore della setta Valdese.

  A177000175 

 Come ognuno vede qui si attribuiscono nomi, anni e fatti ad un autore il quale non li ha mai immaginati.

  A177000178 

 È poi totalmente falso il far dire al priore Rorengo che della setta Valdese non si sapesse ancora con certezza l'origine mentre chiaramente dice: I Valdesi per dimostrarsi antichi si vogliono discendenti di Valdo il quale cominciò a formare la sua nuova dottrina nel 1160.

  A177000183 

 Di tale invenzione quale cosa vi può essere di più falso? ».

  A177000190 

 Ma il male fu quando gli saltò il caproccio di farsi predicatore e proclamarsi apostolo mandato da Dio a predicare la povertà e condennare quale peccato mortale il possedere delle ricchezze, benchè acquistate legittimamente.

  A177000193 

 Serviranno a dare una più compiuta notizia sull'origine dei Valdesi le parole {79 [79]} di Stefano Bellavilla, religioso domenicano, il quale fu pure contemporaneo a Pietro Valdo.

  A177000209 

 Con queste continue variazioni, aggiunte, rinnegazioni ne' punti più importanti {88 [88]} della religione, i Valdesi allontanaronsi sempre più dalla vera Chiesa la quale è sempre la stessa ed ha sempre il medesimo Maestro come dice s. Paolo: Christus heri et hodie

  A177000211 

 I vostri preti, dicono ai cattolici, non fanno limosina; ma io ho osservato che i ministri, i pastori, gli evangelisti se danno qualche limosina, è tutta roba altrui; danno quello che si raccoglie dai semplici, cui essi studiano di persuadere che trovansi nella buona religione, danno il danaro che è loro inviato dall'Inghilterra; del quale danaro per lo più una particella rimane attaccata alle dita dei distributori.

  A177000221 

 Un giorno dimandai di parlare ad un Pastore che mi fece rispondere essere occupato in una partita la quale senza disagio non poteva sospendere, ma che io poteva esporre ogni mia questione a sua moglie, la quale poi avrebbe a miglior tempo comunicato ogni cosa a lui medesimo.

  A177000255 

 Accolti colla più squisita cordialità fummo condotti in un alloggio bastantemente {112 [112]} caldo, dove ci venne amministrato un pranzo con cui potemmo assai bene soddisfare all'appetito pel quale i cibi riuscirono oltre modo squisiti e gustosi; Dopo pranzo abbiamo visitato il resto del locale e tra le altre cose ci rallegrò non poco il trovare in quei luoghi quasi inabitabili una preziosa scelta di libri, di giornali italiani, francesi, con uno stupendo pianoforte.

  A177000276 

 Capitò in Ginevra di passaggio uno spagnuolo di nome Michele Serve il quale non credeva come lui intorno al mistero della SS. Trinità.

  A177000297 

 Ma tra loro vi fu uno scellerato, il quale mi spinse ad una malvagia azione che io abbominerò finchè avrò vita.

  A177000299 

 I miei superiori mi fecero condurre da un valente dottore il quale mi prodigò ogni sorta di cura; ma dopo molte sollecitudini finì col dirmi che il mio male era di lunga durata e non facile a guarirsi.

  A177000396 

 Ma soggiungono che colui il quale si ostina a stare nel protestantesimo, certamente si danna....

  A177000410 

 - Con quale intenzione? {170 [170]}.

  A177000429 

 Fatto così orfano di ambi i genitori io {176 [176]} stava meditando quale risoluzione avrei potuto prendere pel mio avvenire.

  A177000434 

 Ciò posto, non vi è azione anche la più nefanda la quale non sia approvata e permessa dal protestantismo.


don bosco-societa di mutuo soccorso.html
  A178000013 

 In questa moltiplicità di cose sarà aiutato dal Vice-Segretaro, il quale oc.

  A178000015 

 In ciò sarà aiutato dal Sostituito, il quale mostrerà la massima premura per aiutare il Visitatore specialmente nel portare i soccorsi e consolare gli infermi.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1877.html
  A181000006 

 Ed il Signore, il quale non abbandona mai coloro che con purità di intenzione a lui fanno ricorso, lo esaudì; gli diè forza a resistere ai reiterati inviti, a ribattere le lusinghiere proposte, che gli venivano fatte e si consacrò a {26 [340]} Dio coi voti triennali negli esercizi spirituali di Lanzo l' anno 1874.

  A181000017 

 Nè a questo solo contento portava con sè un libretto, che tuttora si conserva, in ciascuna pagina del quale scriveva al fine d' ogni mese, da una parte le mancanze, che credeva aver commesse, dall' altra i proponimenti da praticare pel mese seguente, interrotti ad ora ad ora da calde aspirazioni, da slanci generosi, che rivelavano l' infuocato amore, onde tutto ardeva per Gesù e Maria quel candido cuore.

  A181000019 

 Era egli soggetto fin da piccolo a frequente mal di capo, il quale aggravandosi ogni dì più col crescere dell' età, rincrudì ad un tratto nel Gennaio del 1875; cagionando oppressione di petto, con tosse.

  A181000027 

 La sua divozione principale, alla quale anche cercava modo di attrarre gli altri, era verso Gesù Sacramentato, e verso Maria Ausiliatrice, e non lasciava mai nelle ricreazioni, almeno una volta al giorno, di andare a far qualche visita in chiesa.

  A181000041 

 E poi, non ricordi più quanto abbiam letto in s. Alfonso? essere per lo più una gran fortuna l' avere un superiore, il quale ci sembri pieno di difetti; così si vede se siamo veri obedienti o no: se cioè obediamo all' uomo perchè ci piace, o a Dio, di cui esso tiene le veci.

  A181000051 

 Ecco testualmente la lettera colla quale fece la domanda di essere mandato nelle Missioni.

  A181000060 

 Pare che il Signore volesse dare al suo servo la consolazione di poter emettere i voti, solo perchè avesse campo a meritare di più pel Paradiso, e non avesse poi a sentire tanto aspramente il distacco dalle cose di questa terra, ed i dolori della malattia, la quale tuttogiorno andava crescendo.

  A181000070 

 La sola cosa che ancora lo consolasse in questi ultimi giorni era la tenera divozione, che nutrì sempre in tutta la vita verso Maria Santissima; e Maria la quale già tanto lo aveva protetto nel corso della vita, non era per abbandonarlo in morte; e pare anzi che proprio visibilmente lo consolasse in quegli ultimi momenti, e scegliesse il giorno della sua Natività su questa terra, per far nascere il nostro Giacomo in cielo.

  A181000075 

 Ora il mio cuore si allarga al pensiero, che trovandosi in Paradiso questo fiore trapiantato da Barone, attirerà una benedizione speciale per me, per il mio caro popolo, e per la Congregazione Salesiana, alla quale io non avrei quella stima profonda che ho, se non passasse ne' suoi esordi fra le prove della maldicenza dei tristi, e per i contrasti dei buoni a lei suscitati in buona fede.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html
  A182000013 

 Io per me, soggiungeva, sono già troppo deciso; il mondo lo conosco abbastanza, che è un traditore, il quale lusinga, promette e poi non attende; non andrò mai più a lui.

  A182000013 

 Ripeteva di tempo in tempo il piccolo Passio quale trovasi verso il fine del Giovane Provveduto: " Passio Domini nostri Iesu Christi sit semper in cordibus nostris.

  A182000014 

 Intanto arrivava il giorno 6 marzo 1877, il quale doveva essere l'ultimo della sua vita.

  A182000019 

 Egli lasciò scritti i pensieri di quella giornata nel modo seguente: "Che farò io mai per ringraziare il Signore di tanto benefizio? Farò così: voglio che non vi abbia un istante in mia vita, che non sia consacrato a Lui; voglio che il mio cuore sia tutto, tutto suo; oh potessi un po' anche avere la fortuna di consacrargli il mio corpo e la mia vita in testimonianza dell'amore che gli porto; potessi un dì morir martire per la fede in qualche remota-regione tra i selvaggi, dov'io tanto bramo d'andar in missione!" Era questo come uno sguardo profetico, il {36 [370]} quale doveva seguirlo nel restante di sua vita, e doveva compiersi, ahi troppo presto! se non proprio con un martirio di sangue, tuttavia con un martirio di pene e di fatiche apostoliche.

  A182000020 

 Con questo intendimento, ancor chierico e studiando la Teologia, venne mandato nel collegio di Lanzo Torinese, dove per tre anni attese al delicato incarico dell'educatore quale maestro di corso elementare superiore.

  A182000020 

 La chiarezza d'idee e la facile comunicativa colla quale sapeva trasfondere la scienza nei giovani, fecero dire ai Direttore di quel Convitto, che in fatto di condurre avanti bene la sua numerosa scolaresca, forse non conobbe altri più esperto ed atto del eh.

  A182000030 

 Gazzolo console Argentino in Savona unitisi in Commissione eressero nel bel mezzo della città una chiesa, la quale fu intitolata alla Madre delle Misericordie, e doveva essere ufficiata appositamente per gli Italiani, motivo per cui venne anche chiamata la Iglesia de los Italianos.

  A182000037 

 Mi aiuti lei con pregare pel povero suo figlio, il quale non sapendo fare per sè, dee già predicare e dirigere altri.

  A182000039 

 " {45 [379]} In questo medesimo tempo il Console Gazzolo, stupito del bene che si cominciava a fare in Buenos Ayres, non si potè trattenere, in riguardo a Don Baccino, di scrivere a D. Bosco: "Fin dai primi giorni D. Baccino fece una pesca eccellente; il primo pesce era di 36 libbre, voglio dire che fu un uomo, il quale da 36 anni non si era piò confessato; il secondo era un facsimile di questo.

  A182000042 

 Dove D. Baccino in modo speciale apre il suo cuore e si fa conoscere proprio tal quale è, fu specialmente in alcune lettere scritte ad un suo antico {48 [382]} amico, già suo maestro, con cui continuò più che con altri la corrispondenza.

  A182000042 

 Tuttavia, coraggio, serviamo allo stesso Dio, il quale a suo tempo ci rimunererà nella santa Gerusalemme secondo la sua infinita misericordia.

  A182000047 

 Credo bene di aggiungere qui un episodio della vita del compianto nostro confratello tal quale ce lo raccontò il Commendator Gazzolo, Console della Repubblica Argentina a Savona, il quale ne fu testimonio oculare.

  A182000049 

 Intanto suonano le due {53 [387]} pomeridiane, ed egli dovette recarsi a fare un lungo catechismo ai ragazzi; non appena finito il quale, affrettatosi a vestire la cotta, procede al coro a dirigere il canto del Vespro, poichè la chiesa era già piena zeppa di gente che aspettava le funzioni.

  A182000060 

 Questo era necessario e l'abbiamo stabilito, ma ci porta grande aumento di lavoro; le assicuro che andiamo gobbi tutti e due, io e D. Baccino, il quale però non dice mai basta.

  A182000060 

 Si mirava specialmente di venire in aiuto a D. Baccino, il quale si temeva avesse poi a soffrirne della sanità, e s'inviò chi proprio lo potesse aiutare.

  A182000063 

 Non passarono 3 mesi dalle lettere sovraccennate che D. Baccino stesso scriveva, e chi l'avrebbe detto? l'ultima sua lettera a D. Bosco, la quale credo bene riprodurre qui tutta per intero.

  A182000072 

 Crediamo necessario riportare qui per intero la lettera di D. Cagliero, con la quale ei dava le particolarità più importanti della sua brevissima malattia e della sua morte:.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000005 

 Il perchè, poco fondato quale era nei sentimenti di fortezza e di rassegnazione cristiana, che soglionsi attingere alla fonte dei SS. Sacramenti, egli fu ad un pelo d'abbandonarsi alla disperazione.

  A183000008 

 "San Francesco di Sales (diceva egli), patrono principale della Congregazione, alla quale ho l'onore ed il vantaggio di appartenere, era pur di spiriti vivaci ed ardenti più che io non sia, ma con volontà ferma e costante, appoggiato alla grazia di Dio, senza la quale l'uomo non può far nulla di bene, riuscì a vincere se stesso.

  A183000009 

 Intanto nello scorcio del 1876, volendosi impiantare una tipografìa nell'Ospizio di S. Vincenzo de' Paoli in S. Pier d'Arena, era colà reclamato un bravo compositore, il quale fosse capace eziandio di dirigere i giovani artigiani nell'arte del comporre.

  A183000017 

 Contava poco più di un lustro, e già sapeva buona parte della Dottrina Cristiana; e fatto un po' più grandicello, si attirava l'attenzione di molti, prendendo parte con vivo piacere e con grave compostezza al {47 [399]} canto dei divini offizi e specialmente al servir la Santa Messa, al quale uffizio egli si prestava sempre volentieri, e vi pigliava tanto gusto, che non poco dispiacere provava quel giorno in cui non avesse potuto servirne alcuna.

  A183000018 

 In tal modo veniva ad essere la consolazione ed il decoro dei genitori, caro ai parenti ed agli amici, e tanto più caro a Dio, il quale non volendo che l'alito pestifero del mondo mai venisse ad offuscare la bellezza di quell'anima, che tutta a se consecrata voleva, per vie particolari, se lo venia in bel modo preparando.

  A183000019 

 Ed i parenti, benchè a malincuore, dovettero arrendersi o cedere alle vivo e replicate istanze del {48 [400]} figliuolo, il quale, oltremodo contento del consenso dei suoi cari, si accinse con tutto impegno ad eseguire quanto il nuovo stato di vita, e le regole del Collegio richiedevano.

  A183000023 

 Or quale non fu l'ammirazione di tutti nel vederlo assoggettarsi umilmente e sempre alla volontà dei superiori, frequentare più volte la settimana e quasi quotidianamente la santa Comunione e fare le altre pratiche di pietà con fervore al tutto singolare? Fu questa una delle cose che animò molto i suoi compagni al bene: fu vera benedizione del Signore per la casa.

  A183000030 

 Avutane risposta quale desiderava, studiavasi di uniformare la sua condotta alle norme suggeritegli, affinchè, com'egli diceva, dovendo soffrire corporalmente, almeno lo spirito avesse a prosperare.

  A183000034 

 Fu loro cura di allevare i figli nel santo timor di Dio: a questa scuola domestica di virtù più degli altri approfittava il nostro Luigi, nel quale fin da' suoi più teneri anni vedevansì {54 [406]} chiari segni di chiamata allo stato ecclesiastico.

  A183000046 

 Fortunato il nostro Luigi che, conosciuto per tempo quale sia il fondamento ed il sostegno della grand'opera della propria salvezza, fin da giovanetto pose per base del suo progresso la virtù dell'umiltà, ed ebbe ognora per suo appoggio la santa obbedienza! Non tardò a cogliere la palma gloriosa che Dio prepara {59 [411]} a' suoi servi fedeli: tutto ci porta a credere che già abbia udito dalla bocca del Divin Salvatore quelle consolanti parole: euge, serve bone et fidelis, quia in pauca fuisti fidelis, super multa te constituam, intra in gaudium Domini tui: Rallegrati, o servo buono e fedele, perchè sei stato fedele nel poco, ti metterò al possesso d'immensi beni, entra nel gaudio del tuo Signore.

  A183000063 

 Percorse egli all'Oratorio la terza ginnasiale con tanto profitto e sì felice esito, che nel seguente anno si giudicò idoneo alla quinta ginnasiale, nella quale non furono minori i suoi progressi.

  A183000064 

 Se grande era stato l'impegno suo per ben conoscere a quale stato chiamavalo il Signore, e quindi a prepararsi a seguirlo come si conveniva; se nell'anno di prova pose ogni suo studio per conoscere le regole della Congregazione e praticarle, quale non fu il suo slancio nel bene dopo la professione! Studiavasi egli allora di confermarsi viemaggiormente in quella vocazione, a cui il Signore l'aveva chiamato; le regole della Società erano per lui la guida costante delle sue azioni, conoscendo egli nell'esatta osservanza di esse consistere la vera perfezione.

  A183000066 

 Fra le cose di cui egli molto dilettavasi e che con grande amore coltivava, era la musica, alla quale consacrava maggior parte del tempo che libero gli rimaneva da altre occupazioni, e andava facendo in essa rapidi progressi.

  A183000067 

 Si occupava indefessamente della musica, nella quale fece assai progredire i giovani alunni; con puntualità e con felice successo disimpegnava tutti quegli affizi a cui venne da' suoi superiori deputato.

  A183000068 

 Ma non fu così, che crescendo il male di giorno in giorno e facendosi pel nostro Trivero sempre più difficile la digestione, pensò consigliarsi col medico il quale gl'impose di lasciare ogni occupazione.

  A183000069 

 Del resto in quale inganno sarebbe caduto! La madre, il cui affetto l'avea quasi reso tentennante nella sua decisione, qualche anno prima di lui venne chiamata all'eternità; ed egli sarebbesi per conseguenza in giovanile età trovato in mezzo al mondo senza appoggio, esposto ad evidente pericolo per l'affare più importante qnal è quello della salvezza dell'anima sua.

  A183000081 

 E questi maltrattamenti egli si portava in pace, senza lagnarsene, anzi rassegnato pativa e non ne faceva pur motto alla madre, alla quale per altro soleva aprire tutto l'animo suo.

  A183000091 

 Dire qui con quale rassegnazione abbia sofferta la lunga malattia sarebbe cosa superflua.


don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html
  A184000001 

 Fece capo al parroco, il quale caritatevolmente si prestò per opera tanto buona; gli diede per varii anni lezioni di lingua e di letteratura ed in fine perchè meglio venisse coltivata la religiosa vocazione, e con maggior comodità potesse attendere agli studii, pensò di collocarlo in uno dei collegi aperti dal sac. Bosco.

  A184000002 

 Ma più che lo studio forse gli dovette servire di profitto e di aiuto a superare gli ostacoli che incontrava, la pietà, la quale, se al dir di s. Paolo, è utile ad ogni cosa, lo è certamente in modo particolare per l'avanzamento nello studio.

  A184000004 

 Per questa guisa cresceva questo bel fiore, che in breve doveva colle sue virtù mandare soave fragranza da attirare sopra di sè gli occhi del Signore, rendersi degno di ossero trapiantato nel giardino mistico della Congregazione Salesiana nella quale, accettato definitivamente potè emettere i voti perpetui in data 27 Settembre 1876.

  A184000007 

 Ebbe ogni cura nell'Oratorio; poi per seguire i consigli del medico, provò l'aria nativa, la quale nonchè rinsanirlo, poco per volta lo prostrò di forze, e lo costrinse al letto.

  A184000008 

 Questi pochi cenni sul nostro confratello devono insegnarci che la vita santa è dappiù della vita dotta, e che colui il quale non potrà far molto del bene colla sua scienza deve procurare di crescere ogni giorno in virtù, ed allora la predica del buon esempio in lui varrà più che ogni altra predica dettata dall'eloquenza umana.

  A184000011 

 Aveva uno zio Francescano, il quale essendo una volta venuto a visitare la famiglia, e visto il vivace nipotino, carezzandolo l'interrogava se bramasse andar seco.

  A184000013 

 Ad un suo amico intrinseco accennava spesso le persone, dalle quali sperava soccorso, ma ultimava sempre la frase con un sospiro, che non poteva a meno che di commovere chi l'udiva: chi sa di quale mezzo si servirà la divina Provvidenza perchè io giunga alla sospirata mêta!? Ci arriverò io? E poi soggiungeva: non vedi tu le molteplici spese, che tutto giorno van facendo, e in particolare e in società gli uomini in festini, in teatri, in lauti banchetti, in lusso e in molte altre cose al solo fine di divertirsi cogli amici? ebbene, non sarebbe forse buona cosa, che un poco di cotesto danaro speso superfluamente, fosse impiegato anche pel vantaggio della vita futura o per secondare la vocazione dei poveri giovani? E con ciò il poveretto arrestava il suo dire, lasciando travedere dal volto dimesso e malinconico una passione che gli feriva il cuore; come sarebbe d'un povero viandante, che facendo lunga pezza di strada nelle giornate estive, stanco del lungo cammino ed arso dalla sete, non trova fonte o ruscello ove possa dissetare le secche sue labbra, e intanto vede da lungi e fuori della sua strada, in luogo chiuso, limpidi ruscelli e fresche fontane, che copiosi di azzurre acque, scorrono placidamente pel loro declivio.

  A184000022 

 Oh! quanta pena faceva a coloro che l'assistevano in quei momenti, il vedere che sforzavasi di dir qualche cosa ad alcuno, e non poteva più farsi capire! Ripigliava come a dir la parola; ma non fu possibile intendere neppure a discrezione quale fosse l'ultima sua volontà! Che ne sarebbe stato di lui, se avesse aspettato in quegli estremi a trattare di cose di importanza!? Il giorno 23 Gennaio 1878 egli abbandonava questa terra d'esiglio per recarsi alla patria beata.

  A184000024 

 I suoi genitori di professione contadini, ma piuttosto agiati, si specchiavano in questo loro figliuolo, il quale cresceva ogni dì nella pietà e nel santo timor di Dio.

  A184000026 

 Arrivato in America, da prima aiutò nella casa di Montevideo, la quale aprendosi solo allora, richiedeva grande lavoro e buona volontà, ed in seguito fu mandato a S. Nicolas de los Arroyos.

  A184000030 

 Sì! Iddio benedetto gli dia il premio meritatosi per aver coraggiosamente lasciato patria, parenti, ed amici; pei patimenti sofferti; pel lungo è periglioso viaggio, e per le fatiche sostenute, quale compagno di missione in questi lontani paesi.

  A184000032 

 Ricordiamoci di quelle parole del divin Salvatore, il quale ci dice, che chi non ha animo di abbandonare tutto quello che possiede non può esser suo discepolo: Si quis non renuntiat omnibus quae possidet, non potest meus esse discipulus, e di quelle altre con cui ci ammonisce, che dopo aver noi abbandonato tutto, non siamo così stolti da riguardare indietro ed aspirare alle cose già lasciate, poichè: Nemo mitlens manum ad aratrum et respiciens retro aptus est regno Dei.

  A184000044 

 Uno di questi non osando suggerirgli giaculatorie o pensieri di rassegnazione gli chiese se volesse avere il crocifisso davanti: alla quale domanda egli rispose con replicati sì, che facevano conoscere l'ardente desiderio di averlo sott'occhio.

  A184000053 

 Il padre, il quale si accorse, che se il giovane non veniva ritirato in qualche pio istituto, lontano da ogni dissipazione correva pericolo di rovinarsi affatto, risolse di mandarlo nel collegio di Lanzo, che già per fama conosceva, affinchè ultimasse i suoi studii ginnasiali.

  A184000057 

 E quale? Non sono i Salesiani che tanto s'affaticarono e si affaticano per me? Non è per mezzo loro, che la grazia del Signore si fece strada nel mio cuore? Non è verso di loro che il Signore inclina la mia volontà? Se i superiori mi {68 [36]} accettano, io mi farò Salesiano.

  A184000062 

 Specialmente continuò e crebbe d'assai l'amore e la figliale fiducia, che aveva già messa nel Superiore della Congregazione, il quale dalla parte sua, dal momento che lo conobbe, ravvisò in lui un giovane di speranze e sempre gli fece da padre tenero ed amoroso.

  A184000067 

 - Saranno oltre alle già solite, alla mattina una delle sette meditazioni che sono nel Giovane Provveduto, ed al Venerdì e Sabato una messa di più, la quale sentirò o servirò a maggior gloria di Dio e di Maria onde impetrare le suddette grazie.

  A184000077 

 Di soli otto giorni fu preso dal vaiuolo, che il ridusse in un intiera piaga, nel quale stato rimase più giorni quasi come morto, e già disperavasi di poterlo allevare, e passata questa prima bufera si vide essergli rimasto offeso l'occhio sinistro e coperto di una pellicola, che gli oscurava la pupilla e che gli fu motivo di tribolazione per molto tempo.

  A184000080 

 Ben a ragione tutti i congiunti speravano che la benedizione del rappresentante di Dio su questa terra, e padre universale dei fedeli sarebbe stata ratificata da quel Dio di cui teneva le veci, Pio IX gradì l'offerta, benedisse il raccomandato, il quale confortato da questa speciale benedizione indossò l'abito chericale, e cominciò i suoi studi di latino.

  A184000081 

 Ma qui lasciamo che parli il suo fratello maggiore, il quale richiesto di alcune notizie, così esprimevasi nella sua lettera: "Finite le scuole elementari, periodo di tempo che sempre passò immune dal contatto di cattivi compagni, e dalla corruzione loro, fu ammesso alle Scuole Apostoliche del Santuario di Mondovì.

  A184000086 

 Tanti sforzi per progredire nella virtù gli meritarono speciali grazie da Dio: ma una egli metteva assolutamente superiore a tutte le altre, ed era quella di averlo illuminato {82 [50]} chiaramente riguardo alla sua vocazione e di avergli aperte le porte della Congregazione Salesiana, nella quale entrò come ascritto nell'ottobre del 1876.

  A184000090 

 E questo abbiam noi veduto {84 [52]} nel compianto nostro confratello il quale ammaestrato, che le tentazioni contro la fede vanno combattute, quasi come si combattono i pensieri impuri, cioè col fuggire il combattimento, e star rassegnato e quieto nel Sacro Cuore di Gesù pensando, che è da quel Sacro Cuore che scaturiscono le verità eterne e nulla più, poco per volta fu rasserenato su questo punto.


don bosco-specchio della dottrina cristiana cattolica.html
  A187000001 

 Noi quindi a tutti caldamente lo raccomandiamo, ma principalmente a' signori parochi, ai padri e madri di famiglia, ai maestri ed alle maestre, affinchè sia imparato dalla sempre cara gioventù, dalla quale dipende la futura sorte della Chiesa e della società.

  A187000010 

 La fede è una virtù infusa da Dio nell'anima nostra colla quale noi crediamo in Dio, e crediamo tutto ciò che egli ha rivelato alla santa Chiesa.

  A187000011 

 La speranza è una virtù infusa da Dio nell'anima nostra colla quale noi desideriamo ed aspettiamo la vita eterna che Dio ha promessa a' suoi servi, e gli aiuti necessarii per ottenerla.

  A187000012 

 La carità è una virtù infusa da Dio nell'anima nostra, colla quale noi amiamo Dio per lui medesimo sopra ogni cosa, ed il prossimo come noi stessi per amor di Dio.

  A187000029 

 La sola vera Chiesa è la cattolica, la quale è la società di tutti i fedeli che professano la fede e la legge di Gesù Cristo sotto la condotta dei legittimi Pastori congiunti al loro capo il sommo Pontefice.

  A187000052 

 Mio Dio, perchè siete onnipotente, misericordiosissimo, e fedelissimo, spero che mi darete la vita eterna, che mi avete promesso pei meriti di G. Cristo, facendo io opere da buon cristiano, come propongo di fare col vostro santo aiuto, il quale spero dalla vostra infinita bontà.


don bosco-storia dell-inquisizione.html
  A188000004 

 In meno di quattro ore giunsero a Parigi, e discesero alla porta {79 [257]} dell' avvocato presso il quale trovarono Teodoro, che non aspettando sua madre e sua sorella che alle otto ore di sera fu gradevolmente sorpreso.

  A188000008 

 Questa signora avea sotto gli occhi un troppo commovente esempio della nobiltà di questo stato e del bene che un uomo onesto può farvi, per non accogliere favorevolmente la domanda di suo figlio, al quale ella promise inoltre di stabilirsi nella capitale.

  A188000010 

 Ma ricorri con fede che ella è una madre pietosa la quale vuole e può beneficare i suoi figliuoli.

  A188000011 

 Era una donna molto divota, la quale sosteneva molta molestia dal demonio, perocchè le appariva ora in una forma ora in un' altra, e davale molta tribolazione e pena: ed essa e con il segno della croce, e con l' acqua benedetta, e in ogni modo che poteva si studiava di cacciarlo; e per bene che il diavolo si partisse, in continente ritornava e faceva peggio che prima.

  A188000012 

 E quando questo santo eremita ha inteso di costui la continua battaglia, non gli rispose niente quella volta, ma ponendosi in orazione gli fu subitamente rivelata da Dio la liberazione della detta tentazione; e poi chiamandolo, gli disse: fratello mio, io ti do per consiglio e per buono e ultimo rimedio, che quando a te vengono i mali pensieri, che tu con grande devozione e riverenza {86 [263]} ricorra alla gloriosa Vergine Maria, la quale è avvocata di tutti, ed Ella appo Dio può fare ogni cosa.

  A188000012 

 Era un eremita il quale per instigazione del demonio era molto tentato di vizio carnale.

  A188000012 

 Il demonio che lo molestava sopra questo vizio una volta gli apparve e diss' egli: O frate, tanta è la potenza del Cielo alla quale tu ti raccomandi, che sopra questo vizio più non ti posso nuocere: e subito disparve via con gran rumore.

  A188000014 

 Allora la donna di casa conoscendo che la Vergine Maria, alla quale il marito gli ebbe raccomandati, se gli avea scampati e difesi da tanto pericolo, e dappoi continuamente stavano in devozione ed orazione.

  A188000015 

 E considerando poi quanto {89 [267]} miracolo Dio avea operato, tutti, maravigliandosi, ringraziavano Dio e la sua dolcissima Madre gloriosa Vergine Maria, la quale sempre sia lodata e ringraziata.

  A188000015 

 La madre di questo giovane guardando su per la ripa del mare, subitamente ebbe veduto il suo figliuolo con allegro viso; ed ella chiamandolo con molta tenerezza di pianto, e dimandandolo come era scampato da tanto pericolo, il giovane subito rispose e disse: Madre mia carissima, sappiti che cosi tosto come io cascai in mare, incontanente la gloriosa Vergine Maria alla quale mi raccomandasti, venne, e pigliommi con le sue mani, e mi ha sostenuto per otto di continui sopra il mare, e oggi in questo dì mi ha posto in questo luogo.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000007 

 Per chiunque nacque e fu {10[168]} educato nel grembo della cattolica religione, parmi non possa esservi cosa più necessaria, e che tornar possa ad un tempo più gradevole, che quella Storia, la quale espone il principio, e il progresso di questa religione, e fa chiaro come essa in mezzo a tanti contrasti siasi propagata e conservata.

  A189000021 

 V'ha in questa congregazione una Gerarchia Ecclesiastica, la quale è un ceto di Prelati e di Sacri Ministri, istituito da Dio per reggere la Chiesa, e per promuovere la santità negli uomini.

  A189000025 

 Il Concilio Ecumenico o Generale è un'adunanza di tutti o della maggior parte de' Vescovi di tutto il mondo; alla quale {17[175]} o in persona, o per mezzo de'suoi Legati presiede lo stesso Papa, e in essa specialmente si decidono le controversie in materia di religione.

  A189000030 

 R. Caduto il nostro primo genitore Adamo dallo stato d' innocenza in cui fu da Dio creato, egli e tutti i suoi posteri dovettero per molti secoli gemere {19[177]} sotto la dura schiavitù del demonio, il quale gran parte ne traeva seco ad eterna perdizione; nè vi era pell'uomo altro mezzo onde salvarsi, se non la venuta di quel Liberatore, che la bontà divina gli aveva promesso.

  A189000043 

 Viveva tranquilla tutta la Sacra Famiglia, ma Iddio per mezzo d' un Angelo ordinò loro di portarsi nell'Egitto per isfuggire l'invidia del re Erode, il quale divenuto furioso all'intendere la nascita di un nuovo Re, aveva fatto pubblicar il barbaro decreto che tutti i fanciulli di Betlemme, e de' suoi contorni con inaudita strage fossero trucidati.

  A189000046 

 Questo è l'ultimo fatto della fanciullezza di Gesù; il quale ritornato in Nazaret, tutto sommesso ed ubbidiente a Maria e a S. Giuseppe s'occupò nei bassi lavori di semplice artigiano.

  A189000061 

 Gesù, il quale sebben fatto uomo era sempre Dio onnipotente, con una sola parola tutti gettolli tramortiti a terra; ma egli era anche Dio Salvatore, e aveva risoluto di morir egli solo per dar la vita a tutto il mondo, perciò si consegnò di nuovo nelle mani de' suoi nemici.

  A189000070 

 D. Quale vita tenevano i primi cristiani?.

  A189000086 

 D. Quale fu la prima martire fra le donne?.

  A189000091 

 Giunto il tempo che Dio voleva liberare da quest'esilio la Regina degli Angeli, oltre s. Dionigi Vescovo d'Atene, s. Timoteo Vescovo d'Efeso, gli Apostoli che erano sparsi per le varie parti del mondo a predicar la dottrina di Gesù Cristo, per virtù angelica tutti si trovarono radunati in Gerusalemme intorno al letto di Maria Santissima, la quale non già di dolore, ma di puro amor di Dio, a guisa di chi dolcemente piglia sonno, spirò.

  A189000112 

 E ciò che fa ribrezzo a raccontare sì è il fatto di una madre, la quale stretta dalla fame franse i vincoli del sangue, e calpestò i diritti della natura.

  A189000114 

 D. Quale fu la seconda persecuzione?.

  A189000147 

 Origene era figlio del martire s. Leonida, il quale aveva saputo insinuare nel figlio tanto amor alla virtù, che la madre fu costretta a nascondergli i proprii abiti per impedirlo di offrirsi al martirio.

  A189000150 

 Un fiume perniciosamente innondava i confini, egli vi accorse, e piantò sulla riva il bastone su cui si sosteneva, il quale tosto crebbe in {73[231]} verde ed alto albero, che il fiume non mai più osò oltrepassare.

  A189000156 

 Il numero di quelli che subirono il martirio in questa persecuzione è sì grande, che riuscirebbe difficile l'annoverarli; sono in ispecial modo rinomati san Poliutto nell'Armenia, san Alessandro Vescovo di Cappadoccia, il magnanimo s. Pionio sacerdote della Chiesa di Smirne, s. Agata in Catania nella Sicilia, s. Vittoria nella Toscana, il celebre Acacio Vescovo d'una città d'Antiochia, e finalmente una delle principali vittime del furor di Decio fu pure s. Fabiano Papa, il quale dopo tredici anni di faticoso pontificato fu gloriosamente coronato del martirio l'anno 250.

  A189000162 

 Dio non lo fece conoscere che al gran s. Antonio dopo molti anni trascorsi in quel selvaggio ritiro, e solamente poco prima della morte di Paolo, la quale non avvenne che a centotredici anni di sua vita, nell'an.

  A189000164 

 A tal fine egli pubblicò un editto di persecuzione, la quale come le antecedenti procurò la gloria del martirio ad un gran numero di cristiani (an.

  A189000164 

 Fra i più illustri si annovera s. Cipriano Vescovo di Cartagine, e s. Lorenzo primo Diacono della Chiesa romana, e s. Sito Papa, il quale fu decapitato il 6 agosto {80[238]} l'anno 258.

  A189000164 

 R. Fu la pura e cieca crudeltà di quest'imperatore, il quale si lasciò persuadere dai Sacerdoti de' falsi Dei, che per riuscir in una guerra che era per intraprendere, dovevasi affatto annientar il cristianesimo.

  A189000168 

 In una battaglia contro Sapore re di Persia cadde in mano del nemico, il quale lo fece porre in catene, lasciandogli indosso gli ornamenti imperiali per maggiormente umiliarlo.

  A189000170 

 Qualche tempo dopo lo eseguì; e fra gli altri martiri si annovera segnatamente san Dionigi primo Vescovo di Parigi, e san Felice Papa, il quale dopo aver esortati molti a perseverare nei tormenti, alla fine {85[243]} fu egli pure a parte del loro trionfo.

  A189000171 

 D. Quale fu l'eresia di Manete?.

  A189000172 

 Fra le altre cose si trovò un libro, dal quale trasse le più infami stravaganze.

  A189000172 

 Il pazzo osò vantarsi, che guarirebbe il figliuolo del suo re, il quale trovavasi pericolosamente ammalato, il fanciullo morì; e l'impostore messo in prigione, trovò modo alla fuga, e uscì dal regno.

  A189000208 

 Ma Dio che lo voleva tutto per sè, dispose che egli frequentasse un zelante e vero amico, il quale

  A189000209 

 {104[262]} di Valeriano venne anch'esso condannato a morte, alla cui nuova: « grazie, disse, siano rese a Dio, il quale degna liberarmi dalla prigione del mio corpo ».

  A189000210 

 Animati tutti a vicenda, e ansiosi di combattere, attaccarono il nemico, il quale costretto a prender vergognosa fuga, cadde (come si è detto) e annegò nel Tevere.

  A189000210 

 La mattina per tempissimo il Principe chiamò a sè gli operai, e diede loro il disegno dello stendardo, il quale ordinò, che da cinquanta de' suoi più prodi e religiosi fosse alternativamente portato in campo di battaglia.

  A189000210 

 Roma tosto apri le porte a Costantino, il quale d'allora in poi ebbe in grand' onore la vera fede, e la protesse pubblicamente.

  A189000210 

 {106[264]} luce, nella quale in caratteri luminosi si leggevano queste parole: in hoc signo vinces, con questo segno vincerai.

  A189000212 

 Allorchè fece la sua entrata in Roma volle che la croce, la quale era stata pegno della sua vittoria, fosse il più bell'ornamento del suo trionfo.

  A189000214 

 S. Biagio intenerito alla vista dello stato infelice in cui si trovava il fanciullo, fece una breve preghiera, terminata la quale il fanciullo restò guarito.

  A189000214 

 {109[267]} il quale soffocato da una lisca che gli era rimasta in gola, era per tramandar l'ultimo respiro.

  A189000217 

 S. Antero fece che si scrivessero più accuratamente gli atti dei martiri, secondo che era già stato stabilito fin dal primo secolo da s. Clemente, il quale istituì sette notai che scrivessero gli atti dei martiri, e li registrassero nei fasti della Chiesa.

  A189000220 

 D. Chi era Ario, e quale la sua dottrina?.

  A189000224 

 Si fece comparire Ario, il quale ardì baldanzosamente sostener le sue bestemmie in presenza del Concilio.

  A189000236 

 {124[282]} decreto mandò uno de' suoi ufficiali, il quale e con raggiri, e con minacele indusse i Vescovi a sottoscrivere una formola di fede in cui non si trovava la parola Consustanziale.

  A189000251 

 ° S. Martino Vescovo di Tours, il quale colla sua predicazione, e molto più co' suoi miracoli finì di distruggere il paganesimo nella Francia.

  A189000258 

 D. Quale fu l'eresia de' Macedoniani?

  A189000266 

 D. Quale scisma cagionò Donato nella Chiesa dell'Africa?.

  A189000267 

 La cosa venne deferita al Papa, il quale sentenziò in favore di Ciciliano;

  A189000272 

 Desso era un ingegno sottile, artificioso ed ipocrita, il quale senza cangiar sentimento sapeva cangiar linguaggio.

  A189000272 

 Questa novità profana venne confutata con vigoria da s. Agostino, per cura del quale si convocò a Cartagine un concilio che condannò Pelagio e i di lui seguaci.

  A189000280 

 D. Quale fu la morte di Nestorio?.

  A189000293 

 Sei giorni {160[318]} prima di sua morte, che egli aveva pronosticato a' suoi discepoli, volle che gli fosse scavato il sepolcro, finito il quale lo colse la febbre.

  A189000310 

 D. Quale fu lo stato della Chiesa in quest'epoca? {170[328]}.

  A189000313 

 Uniti a'santi Pontefici sostennero la fede contro gli eretici molti santi Dottori, Scrittori ecclesiastici, Monaci penitenti, vergini e confessori, i quali colla loro virtù, scienza e santità formarono la più luminosa epoca {171[329]} della Chiesa, la quale non conosceva più alcuna parte del mondo, dove non si sentisse risuonare glorioso il nome di Gesù Cristo, e di cristiano.

  A189000314 

 D. Chi era Maometto, e quale la sua religione?.

  A189000316 

 Il libro della legge Maomettana è detto Alcorano ossia libro per eccellenza; libro pieno di contraddizione; per compor il quale non sapendo Maometto scrivere si fece aiutar da un Ebreo, e da un Monaco Persiano apostata di nome Sergio.

  A189000319 

 R. Il santo legno della Croce nel 326 era già stato prodigiosamente ritrovato da s. Elena madre di Costantino, la quale ne avea mandato una parte a Roma, e parte aveva fatto onorificamente riporre {176[334]} in una chiesa eretta sul monte Calvario.

  A189000323 

 D. Quale fu la morte dell'imperatore Costante?.

  A189000327 

 R. Dopo la morte di questo Pontefice i Monoteliti continuarono ad agitar la Chiesa insino al Pontificato di s. Agatone il quale d'accordo coll'imperatore, convocò un Concilio in Costantinopoli.

  A189000332 

 Quel principe nel primo suo furore gli fece spiccar la mano destra, la quale gli venne la seguente notte riappiccata intatta al braccio per un miracolo, che disingannò il Maomettano e lasciò all'Imperatore la sola vergogna d'un'atrocità senza alcun frutto.

  A189000344 

 Tuttavia Maometto suo figliuolo riaccese con maggior furore la persecuzione, nella quale colla morte o coll'esilio si perseguitarono i cristiani 60 anni, cominciando dall'822 fino all'882.

  A189000360 

 Ella si scoprì in Orleans città della Francia, ove fu portata da una donna forestiera, che infettò ivi più persone, ma specialmente due insigni personaggi, uno per nome Stefano, l'altro Lisojo, i quali essendo tenuti per uomini dotti e santi, poterono in breve tempo {201[359]} dilatar molto la loro dottrina, la quale altro non era che un gruppo di errori che conducevano ad un vero ateismo.

  A189000363 

 Quest'anno fu pure l'ultimo del Ponficato di s. Leone, il quale consumato dalle austere penitenze e dalle molte fatiche, e dalle oppressioni che s'intentavano alla Chiesa, s'accorse essere giunto il fine di sua vita mortale.

  A189000369 

 Nullameno tutti questi onori non potevano appagare il cuore di Pietro, il quale abbandonando affatto il mondo, andò a seppellirsi in un romitaggio alle falde dell'Appennino {207[365]} nell'Umbria, ove condusse una vita più angelica che umana.

  A189000371 

 Spiegò specialmente il {210[368]} suo zelo verso l'imperatore Enrico IV, il quale travagliava crudelmente la Chiesa.

  A189000372 

 D. Quale fu la morte di s. Gregorio VII?.

  A189000381 

 Un giorno avendo distribuito quanto aveva, rimanevano per anco molti poveri da contentare; frugando pertanto nella sua povera abitazione rinvenne ancora un piccolo tozzo di polenta, la quale si moltiplicò a segno, che bastò per nutrire una grande moltitudine di poveri colà accorsi.

  A189000384 

 Pietro di Bruis dopo venticinque anni di empie ruberie e di misfatti sacrileghi rimase vittima del furor del popolo, il quale assurdato dalle sue bestemmie lo spinse tra quelle fiamme {221[379]} stesse, che egli aveva fatto apprestare per ardere un gran fascio di croci da lui fatte atterrare.

  A189000384 

 Tali errori vennero solennemente condannati in questo concilio composto di 1000 Vescovi con altrettanti Abati, a cui presiedette Papa Innocenzo II; il quale mostrava tanta maestà e venerazione, che gli oracoli che profferiva non parevano suoi, ma profferiti dalla bocca di s. Pietro medesimo, an.

  A189000385 

 Arnaldo non ristando dal vomitar calunnie contro la Chiesa, ardì portarsi a Roma, ove per odio verso il Papa tentò far assassinar un Cardinale, il quale ebbe una pericolosissima ferita.

  A189000389 

 Fu anche un miracolo continuo la sua rigorosa penitenza, che esercitò durante tutta la sua vita, la quale benchè lo rendesse molto di sanità cagionevole, pure non impediva che egli fosse sempre pronto a confessare, predicare, e compir le più difficili legazioni rappacificando i Principi e le nazioni, che si portavano odio mortale.

  A189000394 

 R. I Valdesi ebbero origine da Pietro Valdo negoziante di Lione, il quale in un banchetto atterrito dalla repentina morte d'un suo compagno, esortò tutti gli altri ad una volontaria povertà, mettendosi {226[384]} egli stesso a spiegar le divine Scritture senza averle mai capite.

  A189000398 

 Conobbe da ciò, che Dio lo destinava al riscatto degli schiavi, e per accertarsi vieppiù della volontà divina, si portò da s. Felice di Valois, che menava vita santa nel deserto; il quale alla vista di un nuovo prodigio si unì a s. Giovanni, e andarono ambidue a Roma acciocchè fosse approvato dal Papa un ordine, che avesse per suo scopo particolare {229[387]} il riscatto degli schiavi, e qualora ciò non si potesse col danaro, si facesse colla propria persona.

  A189000398 

 Governava allora la santa sede il grande Innocenzo III, il quale nella Chiesa di Laterano, mentre celebrava messa all'elevazione dell'Ostia santa ebbe la stessa apparizione che s. Giovanni aveva avuto, perciò non esitò più di approvare le regole dell'ordine novello accordandogli nel tempo stesso grandi privilegi (1198).

  A189000405 

 Al quale proposito merita special menzione la copiosissima donazione che la Principessa Adelaide contessa di Torino nel 1064 fece alla Chiesa di Santa Maria costruita in Pinerolo, in suffraggio dell'anime dei suoi parenti, e particolarmente del Marchese Oddone suo marito.

  A189000416 

 S. Domenico dietro un ordine espresso della B. Vergine, che gli apparve in una Cappella della Puglia, stabilì la divozione del Rosario: divozione {241[399]} alla quale moltissimi peccatori debbono la loro conversione; e che sarà mai sempre sostegno grande contro gli eretici, e sorgente inesausta di celesti benedizioni.

  A189000416 

 Trasferitosi a Bologna per trattare alcuni affari del suo ordine, cadde in una malattia, la quale come aveva predetto molto avanti, fu l'ultima.

  A189000422 

 Questo Principe veramente empio e crudele dopo molte violenze usate contro a' Vescovi e Sacerdoti tese anche insidie alla persona del Pontefice Innocenzo IV, il quale perciò fu costretto a ritirarsi nella Francia, quivi convocato a Lione un Concilio a cui trovaronsi 140 Vescovi con molti legati e Abati presieduti dallo stesso sommo Pontefice furono esaminate le malvagità dell'imperatore, il quale riconosciuto reo di spergiuro, di sacrilegio, d'eresia, d'infedeltà alla santa {245[403]} sede, venne deposto, scomunicato, privato di ogni onore e dignità.

  A189000428 

 Il Papa Gregorio X avendo stabilito di {249[407]} convocare un Concilio a Lione, vi chiamò espressamente s. Tommaso, il quale partì alla volta di Lione, ma giunto a Piperno vicino a Roma, cadde ammalato, e fu costretto a ritirarsi in un convento di Cisterciesi.

  A189000430 

 R. S. Bonaventura chiamato col nome di Gioanni, nell'età di quattr'anni ammalatosi gravemente, fu guarito per le preghiere di s. Francesco, il quale in vederlo ben risanato, esclamò: oh buona ventura! E d'allora in poi il fanciullo si chiamò sempre Bonaventura.

  A189000444 

 I Flagellanti asserivano scioccamente, che niun poteva ottener il perdono de'peccati, se non praticava la lor penitenza, la quale dicevano essere giovevole agli stessi dannati dell'inferno.

  A189000451 

 Wiclefo medesimo aveva fatto un discorso in vitupero e disprezzo di s. Tommaso di Cantorberi, ma tosto venne assalito da terribile paralisia che gli cagionò mortali convulsioni, e lo deformò storcendosi quella maledetta bocca, colla quale aveva profferito tante bestemmie, e arrabbiandosi, perchè non poteva più parlare, da disperato morì nel 1385.

  A189000453 

 R. Gli errori di Wiclefo passarono {268[426]} ben tosto dall'Inghilterra nella Boemia, e diedero origine all'eresia di Giovanni Us, il quale, non altrimenti del suo antisignano, combatteva le leggi della Chiesa, l'autorità del Papa, e parecchi altri articoli della nostra fede.

  A189000454 

 Discepolo di Wiclefo e collega di Us, fu Gerolamo di Praga, il quale volendo persistere nelle medesime empietà fu dal Magistrato condannato alle fiamme; an.

  A189000460 

 Avvisato il Vescovo Monsignor Lodovico de' marchesi Romagnano accorre col clero, e con gran folla di popolo, alla cui presenza cade dapprima l'ostensorio, rimanendo raggiante in aria l'ostia divina, la quale poi mentre si esclama da tutte le parti: " dimorate con noi o Signore " a poco a poco scende nel calice appresentatole dal Vescovo, e viene solennemente portata al Duomo.

  A189000480 

 A. gotti etc.) Cominciò nel 1517 a predicare contro le indulgenze, poi contro al Papa, e progredendo nell'empietà, formò una dottrina, la quale contamina tutte le cose sacre, conculca i sacramenti, distrugge la libertà dell'uomo, dicendo essere inutili le.

  A189000480 

 Dottrina così abbominevole venne subito condannata con una bolla da Leone X sommo Pontefice, la quale Lutero per rabbia fece pubblicamente gettar nel fuoco.

  A189000484 

 La cosa venne deferita al sommo Pontefice, il quale rispose in nissun modo potersi permettere un secondo matrimonio attesa la validità del primo.

  A189000492 

 Tra gli altri si distinse s. Francesco Saverio, il quale per le dure fatiche che tollerò, pei molti miracoli che operò, pel prodigioso numero d'infedeli che converti, si meritò il glorioso titolo di Apostolo delle Indie.

  A189000500 

 Ma gli eretici invece d'intervenirvi presero vilmente a propalare {303[461]} quanto si potevano studiar di più disonorante contro il Concilio, il quale disperando di farli ravveder, li condannò e li separò interamente dalla Chiesa.

  A189000500 

 Vi si manifestò in modo patente l'oracolo dello Spirito Santo, il quale prestò assistenza tale in quest'urgenza alla sua Chiesa, che sarà difficile ne' secoli futuri si possano inventar degli errori, che direttamente o almeno indirettamente ivi non siano stati fulminati.

  A189000509 

 R. S. Carlo Borromeo ornamento dei prelati del decimo sesto secolo fin dal suo nascimento fu pronosticato da un celeste {310[468]} splendore (il quale tutto circondò il castello d'Arona, dove nacque), che diverrebbe un gran santo.

  A189000517 

 D. Quale fu la prima santa dell'America?.

  A189000528 

 A tal fine fondò la missione di s. Lazzaro in Parigi, la quale si dilatò in ogni parte del mondo con grandissimo vantaggio di tutta la cristianità; istituì anche la congregazione delle figlie della carità, che ha per iscopo primario l'assistenza degli ammalati negli ospedali.

  A189000539 

 D. Che intendete per moderni filosofi, e quale la loro dottrina?.

  A189000545 

 Una mattina celebrata la s. Messa fu rapito in un'estasi che durò fino al giorno seguente; rinvenuto, alla vista di molte persone che lo stavano osservando: « voi non sapete tutto, loro disse,... io fui ad assistere al Papa, il quale ora è morto ».

  A189000557 

 Alla nuova dell'arrivo del Papa, da tutte parti preti, laici, ricchi e poveri, uomini e donne, vecchi e fanciulli, sani ed infermi, tutti insieme confusi empivano i campi, le strade s'arrampicavano agli alberi, e colle mani giunte e ginocchioni dimandavano la benedizione dal santo Padre, il quale alla vista di tanti segni di religiosa venerazione teneramente commosso rompeva {353[511]} in lacrime.

  A189000563 

 R. La Francia stanca de' suoi tiranni, riveste del titolo di Console Napoleone, il quale fa sperare un governo più dolce e men sanguinoso.

  A189000571 

 Napoleone è preso, e fatto prigioniero, vien condotto a Fontainebleau in quello stesso palagio nel quale tenne in ceppi il santo Padre, e là bagna colle lagrime della sua disperazione quei luoghi stessi, ove ha fatto scorrere quelle del Vicario di Gesù Cristo.

  A189000575 

 D. Quale fu la morte di Pio VII?.

  A189000582 

 L'anno 1826 Lanteri col Sacerdote Giuseppe Loggero si recò a Roma, perchè le loro regole fossero approvate dal Sommo Pontefice, il quale dietro alle reiterate istanze di Monsignor Rey Vescovo di Pinerolo, e del re di Sardegna Carlo Felice, dopo accurati esami delle loro costituzioni, colla sua autorità apostolica confermò il nuovo {373[531]} istituto sotto il nome di Congregazione degli Oblati di M. V.

  A189000585 

 Pontefice, del quale la solida pietà, la carità, la moderazione, la rettitudine, il difficile e raro temperamento di giustizia e di clemenza raccomanderanno mai sempre gratissima la memoria.

  A189000587 

 Gli errori di Sansimone sono in gran parte seguiti dall'Abate La Menné, il quale sebbene un tempo abbia scritto a favore della fede, ora traviò e con danno della religione, segue oggidi una dottrina che conduce al Deismo e direi quasi all'Ateismo.

  A189000587 

 Pensavasi che tutto il mondo {375[533]} dovesse ascriversi alla sua riforma, ma vedendo che le sue fatiche gli cagionavano ovunque persecuzioni, cadde in una tetra malinconia, e nella sua disperazione si tirò un colpo di pistola, per cui ebbe a perdere un occhio; tuttavia non riuscì a togliersi la vita, la quale miseramente fini nel 1825.

  A189000592 

 L'Istituto della carità deve la sua fondazione al chiaro e pio scrittore D. Antonio Rosmini di Rovereto presso Trento; il quale nel 1828 stabilì sul Calvario di Domodossola una società di {378[536]} individui ecclesiastici, i quali ben formati nello studio e nella pietà, si occupassero nelle varie parti del sacro ministero secondo il bisogno.

  A189000599 

 A cagione di diporto venuto a Roma familiarizzò col Barone di Bussieres già di protestante alla cattolica credenza convertito, il quale insistendo inutilmente per far al Ratisbona aprire gli occhi alla verità, pregollo almeno di prendere una medaglia di M. V. Immacolata.

  A189000601 

 Questo è tutto regolato da un capo solo, il quale mantiene fiorente tutto lo spirito del fondatore.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000016 

 - In questa congregazione esiste una gerarchia Ecclesiastica, ossia un ordine di sacri ministri stabiliti per conservare, propagare e governare essa Chiesa; la quale gerarchia in parte fu costituita da Gesù Cristo ed in parte completata dalla Chiesa per l'autorità avutane dallo stesso.

  A190000017 

 Che in certi regni e imperi le varie Provincie avessero alla testa un Vescovo Primate o Patriarca, il quale avesse sotto di sè gli stessi Arcivescovi e le varie Provincie governate da essi.

  A190000017 

 E questi sono chiamati Cardinali perchè tutti portano il titolo d'una Chiesa, al servizio della quale essi sono attaccati, come la porta d'un edifizio è attaccata a'suoi cardini.

  A190000017 

 Ha stabilito che i Vescovi fossero divisi in provincia e ciascuna provincia avesse a capo un Arcivescovo, il quale avesse giurisdizione sopra i Vescovi di essa provincia, detti perciò suffraganei.

  A190000018 

 Adunque tutta la Gerarchia ecclesiastica quale fu instituita da Gesù Cristo e completata dalla Chiesa si compone: 1.

  A190000020 

 Essi vi sono convocati dal Papa, il quale solo vi presiede o in persona o per mezzo de'suoi legati, {7 [7]} e in esso decidonsi con sentenza definitiva le controversie di Religione e si fanno leggi per tutta la Chiesa.

  A190000032 

 Sopra di te, a cui io diedi nome Pietro, come sopra di una rocca e di una pietra fermissima per mia virtù eterna, io innalzo l'eterno edifizio della mia Chiesa, la quale sopra di te appoggiata starà forte ed invitta contro a tutti gli assalti de'suoi nemici.

  A190000040 

 Con queste parole il Divin Salvatore promise un'assistenza particolare al Capo della Chiesa, in virtù della quale la sua fede non sarebbe giammai venuta meno, ma servirebbe a tenere ferma la fede degli altri pastori.

  A190000040 

 E questa verità venne poi definita quale articolo necessario a credersi per l'eterna salvezza dal Concilio Vaticano nella Sessione IV con queste parole: «Noi definiamo, che il Romano Pontefice quando parla ex cathedra, ossia adempiendo l'ufficio di pastore e maestro di tutti i {19 [19]} cristiani, per la sua snprema autorità apostolica definisce qualche dottrina della fede o dei costumi a tenersi da tutta la Chiesa, a cagione della divina assistenza a lui promessa nella persona del B. Pietro, gode della stessa infallibilità.

  A190000040 

 La quale assurdità non verrà mai proferita da un cattolico.

  A190000040 

 della quale il divin Redentore volle fornire la sua Chiesa nel definire le dottrine della fede e dei costumi.

  A190000043 

 Fatta preghiera al Signore, affinchè facesse conoscere quale dei due avesse scelto per suo Apostolo, tirarono la sorte, e la sorte cadde sopra Mattia, il quale perciò venne annoverato cogli undici altri Apostoli.

  A190000045 

 Esaltato egli adunque alla destra di Dio e ricevuta dal Padre la promessa dello Spirito Santo, lo ha diffuso quale voi lo vedete e lo udite.

  A190000047 

 Giunto alla porta del {23 [23]} medesimo incontrò un povero storpio dalla nascita, il quale non potendo in alcun modo valersi delle proprie gambe facevasi ogni giorno portare colà per chiedere limosina.

  A190000054 

 Esso era fariseo, vale a dire apparteneva a quella scuola di Ebrei, la quale si faceva uno studio particolare per istruirsi profondamente nella legge ed osservarla, benchè la loro pietà non fosse altro che cosa tutta esterna.

  A190000057 

 - Fra i primi frutti della predicazione di s. Paolo si annovera s. Tecla, la quale patì tormenti atrocissimi e lunghi martini per la causa della fede; e quantunque per virtù divina non sia morta in essi, tuttavia è riguardata siccome la prima delle donne che abbia riportata la palma di martire.

  A190000061 

 Perchè mai? Per insegnarci che egli aveva depositata la sua dottrina presso gli Apostoli, ossia presso la Chiesa, alla quale spettava poi di proporla ai fedeli, e che lo stromento principale della sua parola divina doveva essere la viva voce di questa sua Chiesa.

  A190000062 

 Subito si udì una salmodia celeste, la quale echeggiò tre giorni per tutta quell'abitazione, anche nel tempo in cui il corpo di lei era processionalmente portato ad essere seppellito nell'orto di Getsemani.

  A190000065 

 Per definire la cosa formalmente s. Pietro convocò a concilio gli Apostoli, e gli ecclesiastici che erano in Gerusalemme, e quindi come capo e supremo pastore, che egli era, e vicario di Gesù Cristo sopra la terra, propose la questione, ragionò intorno alle cose da stabilirsi, e dopo lunga e viva discussione pronunzio {37 [37]} la sentenza, alla quale s. Giacomo pel primo, e poscia tutti gli altri aderirono.

  A190000074 

 Tra essi Giuseppe Flavio, dotto Ebreo, il quale ebbe gran parte in quei disastri, fra le altre cose, racconta che nel giorno della Pentecoste fu udita una voce nel tempio che senza sapere d'onde venisse, fortemente rimbombava: «Usciamo di qui, usciamo di qui.» Un uomo chiamato Anano venne dalla campagna alla festa dei Tabernacoli in tempi in cui non si parlava ancora di guerra, e si pose improvvisamente a gridare: «Guai al tempio, guai a» Gerusalemme, voce dall'oriente, voce dall'occidente, voce dai quattro venti, guai al tempio, guai a Gerusalemme!» Fu preso, messo in prigione, flagellato quasi a morte; ma tuttavia non si tenne mai dal correre e gridare per la città con gagliarda voce per tre anni; finchè correndo sopra i bastioni mandò un grido terribile esclamando: «Guai a me stesso;» e in quell'istante fu colpito da una pietra sul capo e spirò.

  A190000083 

 S. Clemente, esaminata la lettera, rispose ai {49 [49]} Corinti con altra lettera che è uno dei più belli monumenti delle antichità cristiane, e della quale giova conoscere le parti principali.

  A190000098 

 «Ignazio, chiamato anche Teoforo, ossia apportatore della misericordia divina, che egli ha conseguito dall'immensa bontà dell'altissimo Padre Iddio, e di Gesù Cristo suo figliuolo unigenito, alla Chiesa romana, che per divina volontà opera quanto si appartiene alla fede ed alla carità di G. Cristo nostro Salvatore, la quale ha la sua sede in Roma, Chiesa degnissima di Dio, degna di governare: Chiesa purissima, che dall'esimia carità di Gesù Cristo e dal nome del padre si intitola piena dello Spirito Santo.

  A190000099 

 - A s. Anacleto era succeduto papa s. Evaristo bellemita di nascita, il quale rimasto papa per circa 9 anni nel 121 terminò il pontificalo col martirio.

  A190000123 

 Governava allora la Chiesa s. Pio I, il quale dopo aver impiegato nove anni a combattere le eresie, incoraggiare i martiri, e a provvedere ni bisogni della cristianità, infine ebbe tronca la testa e ricevette la corona del martirio nel 157.

  A190000135 

 L'imperatore riconobbe questo favore dalle preghiere dei cristiani e per conservarne la memoria venne il fatto scolpito in basso rilievo sulla colonna di marmo, che fu eretta in Roma, la quale fu chiamata la colonna Antonina e che conservasi ancora oggidì.

  A190000144 

 In oltre egli dice, che converrebbe ricorrere alle chiese che furono fondate e governate dagli apostoli per sapere la verità; ma che essendo cosa troppo lunga lo andarle a consultare una per una, basta per tutte il ricorrere alla Chiesa più grande, più antica e conosciuta da tutto il mondo, alla Chiesa fondata in Roma dai gloriosi apostoli Pietro e Paolo, la quale conserva la tradizione che ha ricevuta da'suoi fondatori, e che è pervenuta sino a noi per una successione non interrotta.

  A190000156 

 Poco men violenta fu la persecuzione in Cartagine, dove s. Perpetua e s. Felicita seguite da lunga schiera di martiri andarono alla morte con tale gioia quale non poteva essere inspirata se non da quel Dio pel cui amore esse davano la vita.

  A190000161 

 Per conservare poi la memoria del prodigio dell'olio volle che fosse dedicata ad onore del divin parto di Maria, per onorare il nome di Gesù, il quale a guisa di olio diffonde e comunica le sue grazie e benedizioni nei nostri cuori.

  A190000169 

 Imprigionato quale capo dei cristiani, ei fu battuto con verghe sino agli estremi.

  A190000169 

 Presso la basilica di s. Maria in Transtevere mostrasi ancora il pozzo nel quale il nostro santo fu sommerso.

  A190000176 

 Il pontefice 1'accolse con bontà, di poi ringraziò il {85 [85]} Signore con queste parole: O Signore Gesù Cristo, vero l'astore e Redentore delle anime, benedici Cecilia tua serva, che quale ape industriosa si adopera per servirti; imperciocchè il suo sposo che era un leone feroce è divenuto mansueto agnello.

  A190000188 

 Ma Cecilia ne rimase illesa, anzi Dio la confortava colla sua prodigiosa presenza quale provavano i tre giovanetti nella fornace di Babilonia.

  A190000210 

 Un fiume perniciosamente innondava e devastava le campagne; egli vi accorse, piantò sulla riva il bastone su cui si sosteneva, il quale tosto crebbe in verde ed allo albero, che il fiume non mai osò oltrepassare.

  A190000213 

 Iddio lo fece poscia conoscere al gran s. Antonio dopo molti anni trascorsi da quest'altro solitario in quel selvaggio ritiro, e solamente poco prima della morte di Paolo, la quale avvenne a'centotredici anni di sua vita nel 342.

  A190000215 

 Mamea madre dell'imperatore Alessandro Severo, la quale si crede aver ricevuto il battesimo, si giovò molto de'lumi e de'consigli di Origene.

  A190000216 

 Questo insigne dottore ebbe molto a patire nella crudele persecuzione di Decio, nella quale fu stretto fra catene, chiuso in prigione e sottoposto a gravi tormenti.

  A190000223 

 - Sotto a questo nome comprendevansi coloro, che si provvedevano dai magistrati una carta, mostrando la quale, essi erano lasciati in libertà.

  A190000223 

 I libellatici erano distinti in due classi; gli uni sborsando danaro ottenevano una carta, la quale dichiarava che essi avevano sacrificato agli idoli, benchè ciò non fosse vero.

  A190000224 

 Ora la condotta dei libellatici della prima classe fu altamente disapprovata dalla Chiesa, perchè sebbene essi non avessero fatto nè detto cosa alcuna contro alla fede, tuttavia in faccia ai pagani davano a credere di averla rinnegata, e in quella carta avevano fatto scrivere una menzogna ingiuriosa a Gesù Cristo il quale ha detto: «Chi si vergogna di confessare me in faccia agli uomini, io avrò vergogna di confessare lui in faccia al mio celeste Padre (Luc.

  A190000231 

 In Cartagine insisteva che dovessero assolversi gli apostati, ora in Roma dolevasi della troppa facilità colla quale gli apostati erano ammessi alla penitenza.

  A190000252 

 A quella notizia esclamò: «Grazie a Dio, il quale degnasi liberarmi dalla prigione del mio corpo.» Giunto al luogo del supplizio depose il mantello cogli abiti vescovili, mostrando tanta serenità, che lo stesso carnefice altamente ammirato vacillava nel compiere il suo ferale uffizio.

  A190000257 

 - La promessa fatta dai sacerdoti idolatri a Valeriano di una segnalata vittoria contro ai Persiani fatti totalmente, anzi in una battaglia contro Sapore, re di quella nazione, egli stesso cadde in mano del nemico, il quale lo fece porre in catene, lasciandogli indosso gli ornamenti imperiali.

  A190000258 

 Dopo inutili istanze i cattolici ne porsero querela ad Aureliano, il quale esaminata la questione, diede in proposito questa memorabile sentenza: «La casa vescovile sia data a colui al quale la concedono i prelati italiani della leligione cristiana, e il pontefice romano,» vale a dire il vescovo di Roma e il suo clero.

  A190000260 

 Fra le sostanze di quella eredità Manete trovò un libro, dal quale trasse le più infami stravaganze.

  A190000262 

 Sebbene Diocleziano desiderasse la distruzione dei cristiani, tuttavia sentiva ripugnanza a condannare s. Cajo, il quale, come suo stretto parente, gli era stato custode dell'infanzia, e che egli stesso conosceva essere uomo di grande virtù, e come tale aveva sempre amato e venerato.

  A190000270 

 Un decreto speciale comandava che tutti i libri dei cristiani fossero consegnati alle fiamme, pena la morte a colui presso al quale si fosse trovato un libro della religione cristiana.

  A190000279 

 Niuno può esprimere con quale allegria esso sia stato accolto da'fedeli, che poterono così pubblicamente professare la loro religione.

  A190000289 

 Dichiarò scomunicati gli usurpatori o dissipatori de'beni della Chiesa, il quale decreto fu confermato da altri pontefici e dal Concilio di Trento.

  A190000296 

 La sproporzione delle forze cagionava in Costantino qualche timore, del quale Iddio si servi per distaccarlo dal culto degli dei impotenti, trarlo da quel pericolo e condurlo alla cognizione della vera religione.

  A190000297 

 Dio lo esaudì con un segnalato prodigio, il quale la storia non ci dice abbastanza chiaramente in quale luogo preciso sia avvenuto, ma alcuni autori asseriscono che sia succeduto nelle vicinanze di Torino.

  A190000297 

 Il suo esercito fu al pari di lui testimonio del miracoloso fenomeno, il quale tutti rese attoniti.

  A190000300 

 Massenzio allora mandò contro di lui il suo esercito al di là del Tevere, sul quale fece un ponte levatoio di legno diviso in due parti, che potevansi con facilità congiungere e tenere ferme con due grossi cavicchi: e ciò allo scopo, che se Costantino avesse tentato di passarlo, tolti i legami, il ponte si sarebbe diviso ed esso co'suoi cadrebbero nel fiume e perirebbero.

  A190000307 

 Egli l'aveva fatto fabbricare sul monte Celio, e divenne proprietà degli imperatori fino a Costantino, il quale vi aveva pure fissata la sua dimora.

  A190000309 

 Per ragione si adduceva che colui, il quale, lo aveva consacrato, era Felice vescovo di Aptunga, reputato traditore, cioè reo di avere in tempo di persecuzione consegnato i sacri libri ai persecutori, ed anche perchè a quella ordinazione non fosse presente il numero dei vescovi che secondo loro si richiedeva.

  A190000314 

 Mentre esso era vicino al martirio, una madre addolorata si presentò e pose a'piedi del santo il suo figliuolo unico, il quale stava per essere soffocato da una lisca, ossia spina di pesce rimastagli in gola, ed era sul punto di morire.

  A190000316 

 - Costantino a fine di dare splendore al cristianesimo costrusse molte chiese, tra cui è celebre quella di s. Giovanni in Laterano, quella di s. Paolo fuori di Roma, e la Basilica di s. Pietro in Vaticano, così detta dal colle alle radici del quale fu edificata.

  A190000318 

 Essi erano perciò legati del papa e presiedevano in suo nome al Concilio, il quale riusci un'adunanza quanto mai si possa e pensare e dire veneranda, poichè i prelati che la componevano erano in gran numero illustri per dottrina, santità e miracoli; e parecchi portavano le cicatrici dei tormenti sofferti nell'ultima persecuzione.

  A190000319 

 Nel giorno della pubblica seduta i vescovi si radunarono in una grande sala, nella quale Co¬stantino entrato l'ultimo diede segni di gran {146 [146]} rispettò a tutti, nè volle sedere finchè non furono tutti gli altri seduti.

  A190000322 

 Il santo prelato fu costretto a procacciarsi scampo nell'esiglio, il quale si protrasse a molti anni.

  A190000324 

 Lo storico Sozomeno assicura che venne applicata anche al cadavere d'un morto, il quale tosto risuscitò; il che vien confermato da s. Paolino

  A190000324 

 Ma come discernere quale fosse la vera croce? Elena per consiglio di Macario, vescovo di Gerusalemme, le fece trasportar tutte tre in casa d'una donna affetta da gran tempo da malattia incurabile.

  A190000338 

 Per conoscere quale sia la vera credenza tra tutti quelli che si dicono cristiani, s. Ambrogio dava questa regola: Dove è il successore di s. Pietro là è la Chiesa di Gesù Cristo: Ubi Petrus ibi Ecclesia.

  A190000339 

 Diede occasione a questo Concilio l'eresia di Macedonio, il quale a forzo di raggiri erasi elevato alla sede di quella capitale.

  A190000339 

 Furono condannati gli errori di Macedonio, e si confermò il Simbolo Niceno, al quale furono aggiunte le parole che riguardano la divinità dello Spirito Santo: Credo nello Spirito Santo signore e vivificatore... il quale col Padre e col Figliuolo insieme è adorato e conglorificato, il quale parlò per mezzo de'profeti.

  A190000342 

 A ciò ottenere fuggiva ogni sorta di compagni eccetto s. Gregorio col quale conviveva, nè praticava altra via se non quella della chiesa e quella della scuola.

  A190000357 

 Ma la Provvidenza suscitò nella persona di s. Agostino un vescovo risplendente di santità e dottrina il quale doveva abbatterli insieme con altri eretici.

  A190000359 

 Questa novità venne tosto vigorosamente confutata da s. Agostino, per cura del quale si convocò a Cartagine un Concilio che condannò Pelagio e i suoi seguaci.

  A190000360 

 I pelagiani, ostinandosi nell'errore, vennero condannati in un altro Concilio, gli atti del quale furono parimenti mandati al Papa perchè li confermasse, siccome fece.

  A190000364 

 S. Cirillo, patriarca di Alessandria, venutone in cognizione, scrisse a Nestorio una lettera caritatevole, colla quale cercava di persuaderlo a desistere dall'empio errore.

  A190000367 

 Assalito colà da terribile malattia, il suo corpo si risolse in marciume, e quella lingua colla quale egli aveva bestemmiato la madre di Dio, imputridi, e fu, lui vivente, rosicchiata dai vermi.

  A190000372 

 Nutriva e promuoveva una tenera divozione verso la madre di Dio, della quale parlava con zelo nelle sue prediche.

  A190000378 

 Il primo di questi Capitoli riguardava gli scritti e la persona di Teodoro di Mopsuesta, dal quale Nestorio aveva attinta la sua dottrina; il secondo gli scritti di Teodoreto, vescovo di Ciro in cui erano alcune cose contro di s. Cirillo; il terzo era una lettera d'Iba, vescovo di Edessa, ad un eretico di Persia di nome Mari, ancor essa infetta di Nestorianesimo.

  A190000387 

 Nel quinto secolo s. Zosimo papa stabilì che fosse eziandio concesso alle parochie di benedire il Cereo pasquale, il quale non si poteva accendere che nelle grandi basiliche.

  A190000392 

 Scrisse la sua credenza in lingua araba in un libro, cui diede nome Corano, ossia libro per eccellenza, nel quale si vanta di avere operato un miracolo, per altro molto ridicolo.

  A190000394 

 Con questo scopo Sergio scrisse al papa una lettera, nella quale dice, che stante il fermento delle opinioni sarebbe stata cosa prudentissima il proibire che si affermassero in Gesù Cristo una sola volontà ed operazione, oppure due, ma si imponesse silenzio sopra di ciò.

  A190000394 

 Questo fu adempiuto da'suoi successori e particolarmente da san Martino I, il quale volendo mettere un argine alla diffusione di questi errori li condannò definitivamente, facendo prova in ciò di gran coraggio.

  A190000396 

 Giova qui avvertire come questo Concilio, del quale si valgono gli avversari de'papi per combattere l'infallibilità pontificia, ci offre al contrario una splendida testimonianza renduta all'autorità e alla superiorità del romano pontefice sopra a'concili.

  A190000401 

 Carlo Magno fattosi protettore della Chiesa, alla testa di poderoso esercito marciò alla volta dell'Italia, e varcato il Moncenisio sconfisse re Desiderio, il quale voleva impedirgli il passo a poche miglia da Susa, ristabilì l'osservanza delle leggi ovunque passava, e venne a Roma.

  A190000412 

 Ma ben sapendo che la sua elezione non sarebbe stata valida se non veniva confermata dal Papa, Fozio scrisse al pontefice s. Nicolao I una lettera, nella quale con frodi e menzogne si studiava di guadagnarsi il favore di lui.

  A190000421 

 Ma il superbo patriarca, il quale cercava pretesti per sottrarsi all'autorità del romano pontefice, chiudendo gli occhi alla verità, rinnovò lo scisma di Fozio, che consumato alcuni secoli dopo separò la chiesa greca dalla latina (1054).

  A190000425 

 Spiegò grande zelo verso Enrico IV, dissoluto e crudele re di Germania, il quale consumava le rendite della Chiesa in bagordi e in paghe ai soldati arruolati contro la religione.

  A190000428 

 Celebrando un giorno la santa messa fu veduta una colomba, la quale scesa dal cielo e posando sulla destra di Gregorio, gli adombrava colle ali il capo.

  A190000432 

 Ben lo dimostrò un povero contadino chiamato Isidoro, il quale si segnalò in quel secolo.

  A190000432 

 Richiesto di chi fossero quei due aratri che erano spariti al suo arrivo, Isidoro rispose: «Io non so di avere altro aiuto che quello di Dio, il quale invoco nel principio de'miei lavori e non lo perdo mai di vista in tutta la giornata.» Conobbe allora il padrone la santità del suo servo, e veduti i campi ben coltivati lo esortò a perseverare nelle sante sue pratiche.

  A190000432 

 Studiò quegli di sorprenderlo, ma quale non fu il suo stupore quando giunse presso il suo servo e vide due aratri che aravano con Isidoro.

  A190000434 

 Furono parimenti condannate le ordinazioni fatte dall'eresiarca Bordino, il quale erasi proclamato antipapa.

  A190000435 

 V'intervennero mille vescovi e altrettanti abati, presieduti dallo stesso pontefice; il quale, come scrive uno storico di quel tempo, comparve fra que'tanti prelati il più venerabile di tutti, tanto per l'aria maestosa che dal suo volto traspariva, per gli oracoli che uscivano dalla sua bocca, quanto per la sua suprema autorità.

  A190000443 

 Pertanto il concilio, presieduto dallo stesso Alessandro, decretò che nel caso in cui i cardinali non andassero d'accordo nella elezione papale, fosse riconosciuto per legittimo colui che avesse riportati i due terzi di voli, e che se colui il quale ottenesse la terza parte dei voti volesse tuttavia dichiararsi papa, si il promosso come i promotori fossero scomunicati.

  A190000445 

 Governava allora la santa sede il celebre Innocenzo III, il quale nella santa messa ebbe anch'egli la stessa apparizione.

  A190000449 

 S. Tommaso esercitò questa carica con piena soddisfazione di tutto il regno, ed in modo speciale del re, il quale talmente lo favorì, che nulla voleva si facesse senza i suoi ordini.

  A190000453 

 Postosi in orazione raccomandando a Dio la sua chiesa, offrì il capo all'iniquo ferro colla stessa fermezza e costanza colla quale resistette alle inique leggi del re.

  A190000463 

 Due anni prima egli ricevette una grazia, quale non si sa che prima di esso sia stata ad altri concessa: quella cioè di avere le mani e i piedi traforati portentosamente da chiodi e il costato miracolosamente aperto, per opera di un Serafino che gli apparve.

  A190000465 

 Dopo molte violenze contro ai vescovi ed ai sacerdoti, tese insidie allo stesso Pontefice, il quale perseguitato nella sua città fu costretto a ritirarsi in Francia.

  A190000475 

 Benedetto XI, ed a questo Clemente V, il quale convocò un Concilio generale l'anno 1311 nella città di Vienna in Francia.

  A190000476 

 Per arrestare sempre più l'empietà di quegli eretici, che dicevano non doversi prestare all'Eucaristia il divin culto, esso confermò il decreto di Urbano IV, col quale si prescriveva, che la solennità del Corpus Domini fosse celebrata {245 [245]} con la massima pompa in tutto il mondo.

  A190000477 

 Fra le molte stravaganze i Flagellanti asserivano che niun poteva ottenere il perdono de'peccati senza sottomettersi a quella loro macerazione e penitenza, la quale essi dicevano giovevole agli stessi dannati.

  A190000478 

 Tutti i giorni andava a servirli, ed ogni dì ne faceva sedere dodici a una mensa, alla quale essa medesima prestava i servigi.

  A190000482 

 - La sede antica del romano pontefice, nella quale s. Pietro per divina inspirazione collocò il centro di tutta la Chiesa e dell'orbe cattolico, è Roma.

  A190000490 

 I sovrani poi si usurpavano il diritto di dichiarare quale dei due dovesse essere tenuto per papa dai loro sudditi; e bene spesso impedivano loro di riconoscere quello che era legittimo.

  A190000494 

 Discepolo di Wiclefo e collega di Huss fu Girolamo di Praga, il quale volendo anch'esso persistere nell'empietà, fu dal potere secolare condannato alle fiamme.

  A190000500 

 Se poi sono in grazia di Dio, ma non ancora libere da ogni debito verso la divina giustizia, vanno in purgatorio; che il papa è il vicario di Gesù Cristo, il successore di s. Pietro, il capo di tutta la Chiesa, il padre, il maestro di tutti i cristiani, al quale da Gesù Cristo fu data nella persona di s. Pietro la piena potestà di pascere, reggere e governare la Chiesa universale.

  A190000501 

 Così quella chiesa la quale non volle conoscere l'autorità del successore {258 [258]} di s. Pietro che la trattava da padre, cadde sotto al successore di Maometto, che la trattò da tiranno.

  A190000503 

 La sera del 6 giugno 1453 passavano per Torino alcuni ladri non conosciuti per tali, che conducevano un mulo, sul dorso del quale erano involti, come di masserizie.

  A190000503 

 La stessa chiesa era stata derubata d'ogni cosa, sino dell'ostensorio coll'ostia sacra, il quale insieme con altri effetti rubati fu posto su quel giumento.

  A190000512 

 Egli fondò un ordine, il quale per umiltà volle che si chiamasse de' Minimi, e che in breve si dilatò nell'Italia, nella Francia, nell'Allemagna, nella Spagna e fin ne'paesi del nuovo mondo.

  A190000515 

 Era pure scopo del concilio di abolire una legge francese, conosciuta sotto il nome di Prammatica sanzione, colla quale derogavasi ad alcuni diritti della santa sede in cose di grave rilievo.

  A190000517 

 Quindi la Chiesa, la quale veglia al bene non solo della religione, ma eziandio della società civile, mentre concede piena libertà alla stampa buona, ha il diritto e il dovere di porre un freno alla stampa cattiva

  A190000526 

 Cominciò nel 1517 a predicare contro alle indulgenze; poi contro al papa; e progredendo nell'empietà formolò una dottrina, la quale di per se stessa e portata alle sue logiche e pratiche conseguenze con lamina tutte le cose sacre, distrugge la libertà dell'uomo, fa Dio autore del peccato, e riduce l'uomo allo stato dei bruti.

  A190000527 

 Queste erano le voci della coscienza, la quale suo malgrado protestava contro le sue empietà, ma non bastarono a richiamarlo sulla buona via.

  A190000538 

 Ma Edoardo essendo morto a sedici anni, gli succedeva Maria sua sorella, figliuola di Caterina d'Aragona, la quale ricondusse il regno alla fede cattolica.

  A190000543 

 A ciò diede loro eccitamento s. Francesco di Sales, il quale nel 1613 li chiamò da Milano a reggere il collegio di Annecy, d'onde poi si diffusero in ogni parte del mondo.

  A190000547 

 Finalmente, l'anno 1528, il medesimo Clemente VII con bolla del 13 luglio eresse la novella istituzione in congregazione religiosa sotto il nome di Frati Minori eremiti, il quale nome venne tosto dalla voce pubblica cangiato in quello di cappuccini per la forma del loro cappuccio.

  A190000567 

 Tra i discepoli di s. Ignazio è segnalato san Francesco Saverio, il quale per le dure fatiche tollerate, pei molti miracoli operati e pel prodigioso numero d'infedeli convertiti si meritò il glorioso titolo di Apostolo delle Indie.

  A190000573 

 Andava a render conto della freddezza con la quale si oppose al protestantismo cui avrebbe potuto soffocare nella sua nascita, e dello scandalo sacrilego che diede al mondo col saccheggio di Roma e della prigionia di papa Clemente VII. {286 [286]}.

  A190000584 

 Esso fu beatificato da papa Paolo V nel 1621, vivendo ancora sua madre, la quale colse il più bel premio dalla buona educazione che gli aveva dato.

  A190000593 

 Fattosi poi sacerdote, chiamò in aiuto altri compagni, dando così principio alla congregazione dei ministri degl'infermi, la quale nel 1586 venne approvata da Paolo V..

  A190000597 

 Egli è il fondatore dell'ordine delle monache della Visitazione, nel quale volle che trovassero ricetto quelle, che per ragione di età o infermità non avessero potuto essere ricevute in altri monasteri.

  A190000603 

 Per mantenere in fiore le sue opere di carità egli fondò la congregazione dei sacerdoti della missione, detti Lazzaristi dalla casa di san Lazzaro in Parigi, ove cominciarono ad abitare; e la quale si dilatò in ogni parte del mondo con grandissimo vantaggio della cristianità.

  A190000610 

 È difficile definire quale sia la loro dottrina, poichè non ne {316 [316]} hanno alcuna.

  A190000616 

 Ma gli sforzi degli empi s'infransero contro a quella pietra, sulla quale G. C. fondò la sua Chiesa.

  A190000618 

 - A papa Clemente XIV era succeduto Pio VI, il quale ebbe il pontificato più lungo che sia stato sino a quello di Pio IX; ma quasi tutto pieno di amarezze e di angoscio.

  A190000628 

 IL QUALE NELLA LUNGHEZZA DEL PONTIFICATO.

  A190000642 

 - La Francia, stanca de'suoi tiranni, riveste del titolo di console Napoleone Bonaparte, il quale mostrava di avere volontà e coraggio bastevole per dare ordine a quel regno gettato in tanta confusione.

  A190000648 

 Egli è fatto prigioniero, condotto a Fontainebleau in quello stesso palagio nel quale tenne in ceppi il santo padre; sottoscrive l'alto della sua abdicazione in quei luoghi stessi ove egli aveva addolorato e umiliato il vicario di G. Cristo.

  A190000655 

 Leone XII aveva a successore il cardinal Castiglioni col nome di Pio VIII, il quale dopo venti mesi di pontificato santamente cessava di vivere.

  A190000656 

 Ora la sola Chiesa cattolica che conserva e pratica il santo Vangelo quale G. Cristo lo ha insegnato, dà a Dio tutta la gloria che gli si deve; così la sola Chiesa cattolica è ortodossa.

  A190000663 

 Di più iniziò un concordato con Roma, per mezzo del quale erano ristabiliti parecchi vescovadi con libera giurisdizione.

  A190000677 

 - Il cielo non poteva permettere che tante iniquità si potessero impunemente continuare, nè le potenze cristiane tollerassero che il capo della religione fosse in cotal guisa spogliato del suo regno, il quale è fuori d'ogni dubbio come la proprietà di tutti i cattolici.

  A190000677 

 Pertanto una schiera di prodi Francesi camminò direttamente sopra Roma, la quale avrebbero potuto prendere assai più presto se avessero voluto usare tutti i mezzi violenti di cui potevano disporre; ma volendo risparmiare i monumenti di quella città e più ancora il sangue per quanto potevano, v'impiegarono tre mesi.

  A190000682 

 Fatta un'attenta e profonda discussione, si trovò essere dottrina conforme alle sacre scritture costantemente manifestata nella tradizione, cioè nella sacra liturgia, negli scritti dei santi padri, ne'decreti dei sommi pontefici, nel sentimento generale di tutti i cristiani, che Maria Vergine fu immune dalla macchia originale, ed essere cosa al tutto conveniente il procedere a definire questa dottrina quale articolo di fede.

  A190000685 

 Ora, per provvedere a una cosa si necessaria quale sono le missioni, Iddio inspirò un nuovo modo efficacissimo, e che ha già prodotti maravigliosi effetti.

  A190000687 

 Gregorio XVI e il regnante Pio IX si mostrarono ambidue zelantissimi promotori di questa opera della Propagazione della Fede, la quale essendo così benedetta dal vicario di G. Cristo, maravigliosamente crebbe e si diffuse per tutta la terra, stampandosene gli Annali in tutte le lingue a molte migliaia di copie.

  A190000692 

 Il quale supplizio egli volentieri e coraggiosamente patì per amore di G. Cristo morto per esso in croce.

  A190000697 

 In loro aiuto corsero già e vanno correndo ogni di altri nuovi missionari: molti vescovadi vi furono già stabiliti, e nella stessa Pechino, capitale dell'impero, risiede un vescovo cattolico, il quale vi compie solennemente e pubblicamente e talora con intervento delle autorità civili, le auguste ceremonie della nostra s. Religione.

  A190000708 

 - Sarà sempre caro alla memoria dei fedeli il giorno 8 giugno 1862, nel quale 26 eroi della fede, martirizzati nel Giappone, furono innalzati agli onori degli altari.

  A190000718 

 Abate (dall'ebraico, padre ), superiore dei monaci Benedettini, Cisterciensi, Canonici lateranensi, il quale avendo un'autorità quasi episcopale, ha l'uso della mitra e del baston pastorale.

  A190000757 

 Altare - Alta ara, la pietra consacrata dal Vescovo, sulla quale si celebra la santa messa.

  A190000757 

 Il primo altare ricordato nella storia è quello eretto da Noè, sul quale egli offerì sacrifizi dopo uscito dall'arca.

  A190000762 

 Amitto (latino, amicire, coprire ), indumento di tela bianca, che gli ecclesiastici in certe funzioni si aggiustano sopra le spalle, e del quale si coprivano anche il capo prima che si usasse la berretta.

  A190000763 

 Amnistia (greco, oblio ), perdono dato dal sovrano ai colpevoli, special, politici, col quale esso dichiara dimenticarsi della loro colpa senza esigerne pena.

  A190000777 

 Anfiteatro (greco, guardare attorno ), edifizio di forma ovale o rotonda, destinato ai pubblici spettacoli, nel quale tutto attorno sono vari ordini di sedili posti a forma di scaglioni e formano diversi cerchi l'uno più ampio dell'altro.

  A190000786 

 Anniversario (da anno e verto ), ritorno, nel quale ogni anno si compiono 365 giorni dal di in cui avvenne qualche fatto degno di memoria, come il martirio dei santi, il decesso dei congiunti od amici, o qualche vittoria, o battaglia, o disgrazia.

  A190000787 

 Anglicana Chiesa, così detta in Inghilterra la religione quale è autorizzata dalle leggi civili di Elisabetta, Giacomo I, Carlo I, Guglielmo, Oranse.

  A190000846 

 Aventino, uno dei sette colli sopra cui era fabbricata Roma antica, e sopra al quale sorge la chiesa di s. Sabina, ove per molto tempo dimorò s. Domenico.

  A190000951 

 S. Elena convertì in chiesa il Cenacolo di Gerusalemme, dove {398 [398]} il Salvatore nell'ultima cena instituì la SS. Eucaristia, e nel quale lo Spirito santo discese sugli Apostoli.

  A190000953 

 Cenotafio (greco, sepolcro vuoto ), cioè non contenente il corpo di colui in onore del quale si è eretto.

  A190001060 

 Ectesi (greco, professione di fede ), nome dato dall'imperatore Eraclio ad un suo decreto, compilato probabilmente dall'eretico Sergio di Costantinopoli, nel quale esso imperatore pretendeva falsamente definire la condotta a tenersi dai Cristiani su certi punti del Mistero dell'Incarnazione.

  A190001072 

 Elvezi o. Svizzeri, popoli che abitano la Svizzera, la quale nei tempi antichi fu detta Elvezia.

  A190001146 

 Geroglifico (greco, sacro e scolpire ), genere di scrittura degli Egiziani, nella quale non si usavano parole, ma segni emblematici per esprimere cose religiose.

  A190001155 

 Presso gli Ebrei dicevasi anno del Giubileo il 50° dopo sette settimane {414 [414]} d'anni, nel quale ciascuno riaveva il possesso delle sue sostanze impegnate o vendute.

  A190001197 

 I padri greci usarono questa parola per confutare l'eretico Sabellio, il quale diceva non esservi in Dio tre persone distinte, ma una persona sola.

  A190001220 

 Leggìo (latino, leggere ), istrumento di legno, sul quale si sostiene il libro a comodità dei cantori.

  A190001233 

 Liguri, o. Genovesi, popolo dell'Italia il quale occupava il littorale del Mediterraneo dal Varo alla Magra.

  A190001311 

 Mobili ( feste ), quelle che non si celebrano ogni anno nello stesso giorno, ma seguono l'anno lunare, il quale è di giorni 11 più breve del solare.

  A190001357 

 Novizio, religioso che non ha ancora fatti i voti, ed è nel tempo di prova che dicesi noviziato, durante il quale sperimenta la sua vocazione.

  A190001370 

 Ordinazione, cerimonia sacra, con cui si conferiscono gli ordini e si consacrano a Dio le persone ecclesiastiche, la quale cerimonia è uno dei sette sacramenti quando si conferisce il diaconato, il sacerdozio o l'episcopato.

  A190001394 

 Pallio, ornamento pontificale del Papa e degli Arcivescovi, lunga striscia di lana bianca, la quale accerchiando il collo, finisce in due bende, di cui una pende dietro le spalle e l'altra sul petto, ed è ornata di 6 croci di lana nera, ripartite in eguali distanze.

  A190001409 

 Passio, la descrizione dei patimenti e della morte del nostro Salvatore, quale si contiene nei santi Evangeli, e che si legge nella s. Messa nella Settimana s..

  A190001516 

 Rosa d'oro, ramoscello d'oro con rose e frondi di oro, in cima al quale è una rosa più grande, nel cui mezzo havvi una piccola coppa con coperchio forato, ove il Papa benedicendolo pone il mistico balsamo ed il muschio.

  A190001517 

 Rosario, divozione rivelata dalla Vergine a s. Domenico, nella quale si meditano i quindici misteri principali di nostro Signore, della nascita, passione e risurrezione, recitando a ciascuno di essi uu Pater e dieci Ave, Maria, e quindi un Gloria Patri, etc. Le dieci Ave, Maria recitate quindici volte, corrispondono a 150 salmi.

  A190001528 

 Sabato (ebraico, riposo ), presso gli Ebrei era il settimo giorno di ciascuna settimana, nel quale, d'ordine di Dio, si doveva cessare da qualunque opera servile.

  A190001573 

 Sedia Gestatoria, dal latino; sedia portatile, o trono sul quale siede il romano Pontefice vestito dei sacri paramenti nelle funzioni più solenni.

  A190001590 

 Simonia, è il dare o promettere qualche cosa temporale quale prezzo di una cosa spirituale e viceversa.

  A190001591 

 Sinagoga (greco, adunanza ), luogo nel quale gli Ebrei di ciascuna città o villaggio si adunavano e si adunano per pregare, leggere la Bibbia e udirne la spiegazione.

  A190001646 

 Presso di noi poi è l'atto con cui una persona dichiara quale debba essere la sua volontà dopo morto riguardo ai suoi beni.

  A190001649 

 Tevere, fiume sul quale risiede Roma e che a.


don bosco-storia sacra.html
  A191000002 

 R. Per Istoria Sacra s' intende quella che è contenuta nella Bibbia, che vuol dire libro per eccellenza, la quale comprende la narrazione di ciò che accadde sotto il governo de' patriarchi, de' condottieri, giudici, re e di altri principali capi del popolo d'Israele dalla creazione del mondo sino alla fondazione della Chiesa di Gesù Cristo.

  A191000021 

 ° la sublimità e santità della dottrina della Sacra Bibbia, la quale è si pura e si perfetta, che Dio solo può esserne l'autore; 4.

  A191000023 

 R. Il mondo fu creato da Dio, il quale benché lo avesse potuto creare ed ornare in un istante con un semplice atto della sua volontà tuttavia volle impiegare sei giorni.

  A191000026 

 Avevano quivi la sorgente loro quattro grandi fiumi, fra' quali il Tigri e l'Eufrate, che or nascono nell'Armenia e racchiudono quella regione, la quale dall'essere posta fra questi due fiumi fu in appresso nominata Mesopotamia.

  A191000033 

 Finalmente contro di Adamo: «Per cagion tua la terra sarà maledetta; con fatica e con affanno trarrai da essa il tuo nutrimento; la medesima ti produrrà triboli e spine; tu mangerai pane col sudor della tua fronte, finchè di nuovo tu diventi terra, dalla quale fosti preso.

  A191000036 

 Per la qual cosa Iddio mostrò di gradire le offerte di Abele e sdegnar quelle di Caino, il quale mosso da invidia fu grandemente irritato contro di lui.

  A191000041 

 D. Quale fu la fine di Adamo?.

  A191000044 

 Tra' suoi discendenti meritano speciale menzione Enos, che fu de' primi ad onorare il nome del Signore con pubbliche e solenni cerimonie; Enoc il quale ancor vivo fu miracolosamente levato dal consorzio degli uomini; Matusalem il quale ebbe una vita più lunga di tutti gli altri uomini, essendo arrivato fino all'età di 969 anni.

  A191000049 

 Questa fu la famiglia che trovò grazia negli occhi d'Iddio, il quale disse a Noè, « Fabbrica un'arca, ovvero {18 [18]}una nave divisa in tre piani, la quale abbia trecento cubiti di lunghezza, cinquanta di larghezza, e trenta d'altezza

  A191000057 

 R. Mentre le punitrici acque distruggevano tutti gli esseri viventi e vegetabili, l'arca di Noè andò galleggiando sopra le onde per cento cinquanta giorni, dopo cui Iddio mandò un vento gagliardo e caldo, pel quale a poco a poco furono diminuite ed abbassate le acque in guisa, che l'arca si fermò sulla cima del monte Ararat nell'Armenia

  A191000058 

 Dopo sette giorni mandò la colomba, che non avendo trovato luogo ove posare il piede, ritornò a Noè, il quale, stesa la mano, la ripose nell'arca.

  A191000062 

 D. Quale altra cosa fece Noè?.

  A191000067 

 D. Quale singolarità notate di questa torre?.

  A191000069 

 Colà il feroce Nembrot nipote di Cam edificò la città di Babilonia, e fattosi potente ridusse molta gente sotto del suo dominio, e dicesi che abbia fondato otto città e dato principio alla prima monarchia, la quale di poi accresciuta da Assur venne nomata monarchia degli Assiri.

  A191000077 

 D. Perchè Abramo andò nell'Egitto e per quale cagione si separò da Lot?.

  A191000078 

 Abramo, il quale amava unicamente la pace, n' ebbe dispiacere: «Io ti prego, disse egli a Lot, che non si facciano contese tra noi, perciocchè siamo fratelli.

  A191000080 

 Un famiglio di lui fuggito dalla zuffa corse a recarne nuova ad Abramo, il quale immantinente armati trecento diciotto de' suoi, piombò fotte tempo sui vincitori, li ruppe, li disperse, e loro ritolse la preda e i prigionieri.

  A191000082 

 D. Quale tratto insigne di ospitalità esercitò Abramo?.

  A191000086 

 Mentre Lot colla famiglia scampava dall'orribile incendio e portavasi a Segor da quinta di quelle città salvata per le preghiere di lui) perdè la moglie, la quale contra l'espresso divieto degli angeli avendo riguardato in dietro fu cangiata in una statua di sale.

  A191000088 

 R. Ad Abramo era nato il figliuolo promessogli dagli angeli, a cui pose nome Isacco, il quale crescendo nel timor del Signore formava la delizia de' genitori suoi.

  A191000101 

 Rachele corse a darne nuova al padre, il quale con prestezza andato alla volta di Giacobbe lo abbracciò teneramente e lo condusse in casa.

  A191000105 

 D. Quale lotta ebbe Giacobbe in questo viaggio?.

  A191000108 

 Da ultimo giunse Giacobbe, il quale più volte si inchinò davanti al fratello.

  A191000109 

 D. Quale sinistro caso avvenne a Giacobbe?.

  A191000110 

 Giunto finalmente in Mambre alla casa paterna ebbe il contento di vedere ancora vivo suo padre, il quale però poco dopo in età di cento ottant'anni morì.

  A191000110 

 La quale cosa cagionò disonore a Dina e grave mestizia e Giacobbe, che rampognò acremente i suoi figliuoli, e vivamente addolorato per lo spargimento di tanto sangue si partì di quel luogo e continuò il suo cammino.

  A191000118 

 Così vedremo quale cosa gli giovino i suoi sogni.

  A191000122 

 D. Quale sorte toccò a Giuseppe nell'Egitto?.

  A191000125 

 R. Non andò molto che il Signore fece conoscere l'innocenza di Giuseppe dal carceriere, il quale commisegli l'interiore governo delle carceri e la soprantendenza di tutti gli altri prigionieri.

  A191000128 

 Laonde fa di mestieri trovare un uomo saggio e industrioso il quale negli anni di fertilità sappia raccogliere e porre in serbo ne magazzini quanto richiedesi per provvedere a' futuri anni di carestia.

  A191000134 

 La penuria afflisse anche il paese di Canaan, dove dimorava Giacobbe, il quale per non morir di farne dovette pur mandare i suoi figli nell'Egitto a comperar biade, ritenuto seco il solo Beniamino.

  A191000140 

 Facciavi Iddio trovare grazia appresso di lui si, che egli rilasci il vostro fratello, il quale ora tiene in prigione, e il mio caro Beniamino.

  A191000142 

 R. Arrivati questi felicemente nell'Egitto si fecero annunziare a Giuseppe, il quale udito che era con loro Beniamino, ordinò al maestro di casa che fosse apprestato un lauto banchetto.

  A191000142 

 e Dette queste parole usci prestamente, perciocchè alla vista di Beniamino il quale teneramente amava, rimase tutto nell' interno commosso, talché le lagrime uscendogli in copia dagli occhi, corse in luogo appartato a fine di poter con libertà dare sfogo a quei sentimenti che lo agitavano.

  A191000144 

 li quale tosto li rimproverò dicendo: «Perchè avete voi fatto cosi?» Che cosa vi possiamo dire, o signore, rispose Giuda: Iddio ci trovò colpevoli, perciò ci accade questa sciagura.

  A191000148 

 La fama che Giuseppe aveva trovato i suoi fratelli pervenne alle orecchie del Re, il quale fu lietissimo, e udendo che ancora viveva il padre di lui e che ei desiderava di averlo seco nell'Egitto, lo esortò a chiamarlo tostamente e fornirlo di quanto abbisognasse al trasporto di sei della sua famiglia e di.

  A191000150 

 Dopo i {47 [47]} più dolci sfoghi di filiale amore e di tenerezza seco il condusse alla città, e presentollo a Faraone, il quale si rallegrò di vedere il padre di un sì virtuoso figlio, e gli assegnò per dimora la più bella parte dell' Egitto, la terra di Gessen, come la più addattata al pascolo delle greggie che formavano l'occupazione e la ricchezza di lui, e della sua famiglia.

  A191000150 

 Giuda lo precedè per annunciare al re l'arrivo del padre a Giuseppe, il quale venutogli immantinente incontro con ambo i suoi figliuoli, come lo vide, balzò dal cocchio; gli si gettò al collo versando lagrime abbondantissime di gioia.

  A191000156 

 D. Quale fu la morte di Giuseppe?.

  A191000167 

 [10] il quale dimentico de' benefizi e del servigi prestati dal buon Giuseppe, e temendo quel numeroso popolo straniero, che erasi stabilito nel suo regno, risolvè di opprimerlo {51 [51]} per isterminarlo.

  A191000169 

 La giovane non potendo in se capire la gioia, corre a casa, tutto racconta alla madre, che si reca subito a prendere il bambino dalla figlia del re, la quale di buon animo lo diede alla madre sconosciuta con queste parole: prendi questo fanciullo, allevalo: io ti compenserò delle cure che avrai per lui.

  A191000189 

 Tutte queste calamità però non bastarono per ammollire l'ostinato cuore di Faraone, il quale oppresso dal flagello prometteva lasciar Israele in libertà.

  A191000191 

 R. Mosé era già stato da Dio avvisato che l'ultima piaga, colla quale avrebbe finalmente scosso Faraone, era la morte di tutti i primogeniti degli Egizi; che perciò andasse da Israele, ordinasse ad ogni capo di famiglia di prendere un agnello dell'anno e senza macchia, lo cuocesse e col sangue ne fossero tinte le porte.

  A191000196 

 D. In qual numero uscirono dell'Egitto gli Ebrei e quale guida loro diede Iddio?.

  A191000202 

 Mosè giusta il Divino comando batte colla verga le acque del mare, ed ecco in un attimo le acque dividersi ed alzarsi come due mura a destra ed a sinistra, lasciando frammezzo un largo passaggio, il quale da un caldo e forte vento viene interamente rasciutto.

  A191000208 

 D. Quale vittoria portarono gli Ebrei suoli Amaleciti?.

  A191000209 

 La quale cosa vedendo Aronne ed Ur fecero sedere Mosè sovra un sasso, ed eglino postisi dall'uno e dall'altro canto gli sostennero le braccia fino a sera, cosi gli Amaleciti furono interamente rotti e dispersi.

  A191000211 

 D. Quando e con quale apparato Iddio diede la legge al suo popolo?.

  A191000216 

 Indi contro del vitello avventatosi lo spezzò, lo ridusse in polvere, la quale disperse nelle acque dove bevevano i figli d'Israele, poscia gridò: «Chi è del Signore uniscasi con me.» Si adunarono intorno a lui tutti i Leviti, i quali a'suoi comandi si scagliarono contra i delinquenti e ne uccisero circa ventitre mila.

  A191000220 

 Terminate queste case, venne fatta un solenne sacrifizio al Signore, il quale in segna di gradimento fece scendere una risplendente nube che copri tutta il Tabernacolo.

  A191000222 

 R. Correva già il terza anno da che il Signore nutriva il sua popolo calla manna, la quale, benché fosse di eccellente sapore, tuttavia venne a nausea a quel popolo infedele, e si cominciarono le mormorazioni contra Dia e contra Mosè.

  A191000224 

 Queste parole mossero tumulto in tutto il popolo, il quale già valeva eleggersi un altro Capo e tornare in Egitto, al che opponendosi Giosuè e Caleb, minacciarono di lapidarli.

  A191000224 

 R. Mosè ebbe da Dio il comando di spedire dodici esploratori nella terra promessa affinchè riferissero quale fosse la natura del paese, e quale la forza degli abitanti.

  A191000228 

 D. Quale fu la morte di Mosè?.

  A191000229 

 {66 [66]}.» L'aspetto magnifico di così bel paese rapì l'animo di Mosè, il quale provò una vera gioia pensando allasorte del suo popolo che vi fermerebbe stabile mora, e ringraziato il Signore, colla speranza dell'eterna felicità tranquillamente nella pace de' giusti si addormentò.

  A191000237 

 D. Con quale astuzia si salvarono i Gabaoniti?.

  A191000239 

 D. Quale segnalata vittoria riportò Giosuè sui Canane, è quali miracoli l'accompagnarono?.

  A191000240 

 Dopo questo fatto niuno più poteva resistere alla spada di Giosuè, il quale superò e mise a morte trent' un Re, e in breve s' impadronì della terra che il Signore aveva promesso.

  A191000253 

 Così dispose Iddio che colai il quale fece uccidere i suoi fratelli sopra una pietra cessasse pur di vivere per una pietra.

  A191000257 

 Sentendosi poi arso dalla sete ebbe ricorso al Signore, il quale da un dente della mascella fece scaturire acqua abbondante con cui si ristorò.

  A191000258 

 D. Quale tentativo usarono i Filistei per catturar Sansone?.

  A191000261 

 R. I Filistei proposero un largo premio ad una donna chiamata Dalila, qualora riuscisse a scoprire da quale cosa procedesse in Sansone una sì terribile gagliardia.

  A191000264 

 D. Quale cosa accennate intorno a Rut?.

  A191000265 

 R. Rut Moabita viene molto encomiata 'perché non esitò di abbandonare patria e parenti per assistere ed accompagnare la sua suocera, la quale da Moab recavasi a Betlemme.

  A191000270 

 Uno fuggito dalla zuffa corse a recarne il tristo annunzio ad Eli, il quale udendolo cadde all' indietro della sedia, su cui si stava, e dato del capo sul Pavimento miseramente morì.

  A191000280 

 Cominciò in Davidde I' avveramento della profezia di Giacobbe, il, quale aveva predetto che il sommo potere non sarebbe `tolto dalla tribù di Giuda fino alla nascita del Messia.

  A191000288 

 D. Quale impressione sul cuore di Saulle fece questa vittoria?.

  A191000289 

 » Più volte avrebbe potuto uccidere {83 [83]} Saulle suo nemico il quale a morte lo cercata, ma egli onorò mai sempre in Saulle il Re che Dio aveva scelto pel suo popolo,.

  A191000292 

 Ma mentre la maga si apparecchiava a' soliti incantesimi per ingannare Saulle, Iddio non in virtù della maga, ma solo per un suo imperscrutibile decreto {84 [84]} fece udire all'empio Re la voce del venerando profeta, il quale gli parlò in questi termini: « A che vieni a turbarmi, e richiedere dal Signore risposta s'egli ti ha abbandonato? Domane tutto il tuo esercito cadrà nelle mani de.

  A191000304 

 Lo stesso Assalonne a briglia sciolta fuggendo sopra un molo in mezzo ad una selva, la lunga sua chioma (la quale egli coltivava con molta vanità e andavane follemente superbo) sventolando *si avvolse a' rami di una quercia, che fra cielo e terra lo tenne sospeso.

  A191000312 

 D. Quale prova diede Salomone di sua sapienza?.

  A191000320 

 D. Quale cosa trasse la Regina di Saba in Gerusalemme?.

  A191000322 

 D. Quale fu la fine di Salomone?.

  A191000325 

 D. Quale osservazione fate sulla storia di questo tempo?.

  A191000333 

 La quale cosa dispiacque molto al Signore, da cui fu mandato un profeta a predirgli che quegl'idoli e l'altare co' Sacerdoti sarebbero nn giorno distrutti.

  A191000336 

 Egli prese in moglie Gezabelle, donna più di lui malvagia,!?d quale, affinchè Baal fosse da tutti adorato, faceva uccidere quanti profeti del Signore poteva rinvenire.

  A191000343 

 Elia per comando del Signore si presentò nuovamente ad Acabbo, il quale sempre più furibondo gli disse: Sei tu qui, o ribaldo, che tanto scompiglio cagioni in Israele? e cominciò a minacciarlo.

  A191000344 

 a Ed ecco d'improvviso cadere un fuoco dal cielo che consumò I' olocausto, le pietre e perfin t' acqua, la quale era nella fossi.

  A191000346 

 Difatti quella piccola nube in breve tanto si dilatò, che coperto il cielo da ogni parte si sciolse in dirottissima pioggia, la quale ristorò tutto il paese dilla terribile arsura di cui eri travagliato.

  A191000346 

 R. Fu Elia, il quale compiuti la strige de' profeti di Baal, si volse ad Acabbo, gli predisse imminente la pioggia, e salito poscia sul Carmelo a pregare; per sette volte inviò il suo servo a riguardar verso del mare se qualche nube apparisse, e solo alla settima volta fu veduta una nuvoletta pari al piede di un uomo, che spuntava sul]' orizzonte.

  A191000351 

 D. Quale scelleraggine commise Acabbo contra Nabot?.

  A191000355 

 La quale cosa con prontezza eseguita, furono scelleratamente appagate le brame' di Acabbo.

  A191000357 

 Giosafat, che adorava il vero Dio, volle che fosse consultato un profeta del Signore, e Acabbo per compiacerlo fece venire Machea, il quale gli predisse la total sua rovina.

  A191000359 

 R. Alcuni anni dopo la morte di Acabbo fu eletto Geu re d'Israele, il quale dopo molte conquiste entrava vittorioso nella città di Gesraele.

  A191000370 

 La madre afflittissima piangendo corse ad Eliseo per dargli nuova dell' infausto avvenimento: ed Eliseo per consolarla andò egli stesso alla casa dell'addolorata donna, e fatta orazione al Signore, si stese sul freddo corpo del fanciullo, il quale cominciò a sbadigliare, poscia aprì gli occhi e risorse a vita più florida di prima.

  A191000370 

 R. Eliseo entrato in Suna venne cortesemente accolto da una donna, la quale di concerto col proprio marito gli preparò una stanza da servirsene ogni volta che di là passasse.

  A191000371 

 D. Quale insigne personaggio venne a visitare Eliseo?.

  A191000376 

 R. Benadad ostinatosi venne col suo esercito a stringere di assedio Samaria, la quale in breve fu ridotta a tale estremità, che la testa di un asino fu venduta ottanta monete di argento (circa dugento lire) e due madri giunsero a patteggiare fra loro di uccidere e mangiare uno dopo l'altro i propri figli per isfamarsi.

  A191000376 

 «Nemmeno se Iddio piovesse grano dal cielo, disse un capitano del Re, ciò non potrebbe avverarsi.» Al quale Eliseo rispose, che avrebbe veduto cogli occhi suoi; ma non avrebbe potuto gustarne.» Il mattino del dì seguente fu trovato il campo de' nemici pieno di viveri e di ricchezze, ma di uomini sgombro; perciocchè Iddio nella notte aveva fatto udire colà grande strepito d'armi, dal che atterriti i Siri erano fuggiti.

  A191000378 

 R. Eliseo divenuto infermo fu visitato da Gioas re d' Israele, il quale in vederlo proruppe in pianto esclamando: «Padre mio, tu sei il carro d'Israele e colui che lo guida.

  A191000381 

 La quale cosa dimostra quanto il Signore gradisca che le religuie de' suoi santi siano venerate.

  A191000383 

 Questa città popolatissima erasi abbandonata a' più gravi disordini, e i suoi peccati avevano provocato lo sdegno d'Iddio, il quale mandò il profeta Giona a predicarvi la penitenza e lo sterminio se non si fosse ravveduta.

  A191000391 

 R. Fu il pietoso Tobia, il quale appunto in quell' occasione esercitò eroica pietà e pazienza.

  A191000399 

 Considerando poscia i molti pericoli corsi dal suo figliuolo non sapeva quale ricompensa dar si dovesse a quell'ottimo compagno, che tali benefizi loro aveva fatto.

  A191000402 

 A Geroboamo (per la superbia e imprudenza dei quale avvenne, come fu veduto, la divisione tra i due regni di Giuda e di Israele), succedè il figlio Abia, che segui i tristi esempi del padre.

  A191000403 

 D. Che dite della pietà di Giosafatte, e quale fine ebbcro Gioram ed Ocozia suoi successori?.

  A191000404 

 R. Morto Asa, il regno passò al suo figlio Giosafatte, il quale fu molto caro al Signore per la sua pietà; tuttavia (come si è detto) strinse amicizia coll'empio Acabbo, la quale cosa gli recò gran danno; imperciocchè unite con lui le sue truppe, andò a combattere contro il Re di Siria.

  A191000407 

 Dissimile da Giosafatte fu il figlio Gioramo, il quale {111 [111]} sposata Atalia figlia di Acabbo, ne adottò le empietà.

  A191000410 

 La quale nuova udendo Atalia corse al Tempio per dissipare la congiura, cosi da lei riputata, ma subito venne strasscinata fuori dei luogo santo e messa a morte.

  A191000412 

 Per lo che sdegnato Iddio gli suscitò contro il Re di Siria il quale con poche truppe lo assali, prese Gerusalemme, saccheggiò il palazzo ed il tempio, uccise i perfidi cortigiani, e lo stesso Gioas fu da' suoi servi trucidato nel proprio letto, e privato della regia sepoltura.

  A191000414 

 Infatti alla morte di Gioas sottentrò nel regno Amasia, il quale per alcun tempo osservò la Divina legge.

  A191000415 

 D. Quale avvenimento segnalò il regno di Ozia?.

  A191000417 

 Successore a Gioatan fu l'empio Acaz il quale, abbandonato il culto dei Signore, si diede all'adorazione degl'idoli, e disonorato mori dopo sedici anni di regno.

  A191000433 

 D. Quale avvenimento segnalò il regno di Manasse?.

  A191000443 

 R. Al pio Giosia succedè Gioacaz, che operò empiamente, e per questo fu vinto da Necao re dell'Egitto, il quale fattolo mettere in catene seco lo condusse schiavo in patria dove mori.

  A191000446 

 Questi avvisi del Signore non commossero punto Gioachimo, il quale continuò a vivere iniquamente.

  A191000452 

 Sdegnato Iddio ricondusse ben presto {120 [120]} Nabucodonosor sopra Gerusalemme il quale strinsela di assedio.

  A191000453 

 Il che irritò fieramente quel Monarca, il quale di tratto venne contro a Gerusalemme con poderoso esercito e vi pose l' assedio.

  A191000457 

 D. Quale osservazione fate circa quest' epoca?.

  A191000458 

 Anzi molti ottennero cariche distinte, come Anania, Misaele, Azaria e soprattutto il profeta Daniele, il quale salì a grande fama non solamente presso gli Ebrei ma ancora appo la corte di Nabucodonosor.

  A191000460 

 R. Questo fu un vero tratto della Divina Provvidenza, la quale chiamava specialmente Daniele a cose grandi.

  A191000461 

 Per la qual cosa scorsi tre anni i quattro giovanetti furono condotti dinanzi al Re il quale trovolli di avvenenza, d'ingegno e di sapere superiori di gran lunga a tutti gl' indovini e i maghi che aveva nel suo impero.

  A191000462 

 D. Quale fu la prima prova che diede Daniele di sua sapienza?.

  A191000467 

 Sorto pertanto il nuovo dì, Daniele pieno di riconoscenza verso Dio venne dal Re, e, «Sire, gli disse, quello che tu dimandi non può da uomo sapersi; ma in cielo havvi un Dio il quale vede ogni segreto, e può svelare le cose che hanno a succedere ne' tempi futuri: questo a te fece vedere, come appunto a me stesso ha rivelato.

  A191000470 

 R. Ne' primi quattro regni annuziati da Daniele erano presagite quattro monarchie che dovevano succedersi una all'altra, cioè quella degli Assiri, de'Persiani, de'Greci, de'Romani a cui succede finalmente la quinta che è la Chiesa di Gesù Cristo, la quale da prima pareva un sassolino, pure urtando nell' impero de' Romani lo disfece ed essa dilatossi e va dilatandosi per tutta la terra ove durerà sino alla fine de' secoli per eternarsi poi in cielo.

  A191000476 

 Dopochè caddero Anania, Misaele ed Azaria nella fornace avvampante, un angelo dal Cielo mandato scese fra loro, vi fece spirare un umido e fresco venticello, il quale, rimuovendo il fuoco da' tre garzoni, impediva che questi ne fossero anche leggermente offesi, i quali perciò lieti camminavano in mezzo alle fiamme lodando e benedicendo il Signore.

  A191000477 

 Nabucodonosor curioso di sapere che fosse di que' giovanetti si avvicinò alla fornace, dove li vide tutti intatti e in loro compagnia un angelo, il quale allontanava le fiamme.

  A191000478 

 D. Quale altro sogno fece Nabucodonosor?.

  A191000491 

 Daniele, il quale anche nelle grandezze aveva ognora presente il timor Divino, nella sua stanza tre volte al giorno apriva le finestre che riguardavano Gerusalemme e genuflesso adorava il vero Dio.

  A191000495 

 -- E che? riprese il Re, non ti par vivente il Dio Belo il quale ogni giorno tanto si mangia e sì beve? » Daniele sorridendo rispose: «No ti t'ingannare, o Re, Belo è di ungo al di dentro, di bronzo al di fuori, esso non mangia mai.» Il Re montato in collera chiamò i sacerdoti di Belo, e disse loro: «Se non mi manifestate chi mangia e beve ciò che a Belo si, presenta, vi farò tutti morire: che se ciò mi fate vedere, Daniele morrà, perché contro Bel ha bestemmiato.» I sacerdoti, che erano in numero di settanta, persuasi che niuno sapeva i loro segreti, francamente risposero: «Noi usciremo del tempio, tu, o Re, vi farai porre le offerte, e chiuse le porte le suggellerai.

  A191000501 

 Viveva nella Giudea il profeta Abacuc, il quale avendo preparato vivande per li mietitori, postele in un vaso le portava loro nella campagna.

  A191000503 

 R. Ester era una giovine Ebrea di rara e straordinaria {133 [133]} bellezza, la quale rimasta priva di padre e madre in fresca età era stata da Mardocheo suo zio con singolare cura allevata nel santo timor d' Iddio.

  A191000503 

 li Signore il quale riserbava questa fanciulla a cose grandi fece, che le sue rare Virtù fossero conosciute dal re Assuero, che perciò la trascelse per sua sposa e regina di tutto l' impero Babilonese.

  A191000504 

 Fra' grandi della corte era il superbo Amano, il quale, uso a vedersi tutto il popolo genuflesso avanti per adorarlo ovunque passava, fu fieramente sdegnato perche Mardocheo gli ricusasse tale ossequio dovuto solo a Dio.

  A191000507 

 La Regina, la quale anche nell'alta sua dignità aveva tuttora seguito i consigli dello zio, all' udirne le grida ne chiese la cagione.

  A191000512 

 Ma il Signore li consolò col mandare il profeta Aggeo, il quale rianimò il loro coraggio, e li assicurò che quel tempio sarebbe stato più illustre e più glorioso del primo, perchè sarebbe onorato dalla presenza di Colui che era il Desiderato delle nazioni, alludendo al Divino Salvatore.

  A191000512 

 R. Cominciato che fu il tempio molti nemici del {135 [135]} popolo d'Iddio ne ritardarono la rifabbricazione, la quale dovette perciò sospendersi per molti anni sino a che venne sul trono di Persia il Re Dario, il quale favorì di molto gli Ebrei, e con un editto particolare

  A191000517 

 Indi volle che dallo stesso sommo Sacerdote fosse offerto un sacrifizio nel tempio; e avendogli Jaddo mostrato la profezia di Daniele nella quale predicevasi che un principe Greco avrebbe rovesciato l'impero de' Persiani, e giudicando ciò essere detto di lui, ne fu molto contento.

  A191000518 

 D. Quale gastigo provò Eliodoro nel tempio di Gerusalemme?.

  A191000521 

 D. Quale persecuzione fu suscitata in questo tempo?.

  A191000530 

 Con simile supplizio fu fatto morire il secondo, il quale nell' esalare l' ultimo fiato si volse al Re dicendogli: tu ci togli questa vita, ma ci verrà renduta da quel Dio, per la cui legge la sacrifichiamo.

  A191000532 

 D. Quale fu la morte dell' ultimo?.

  A191000533 

 Ella beffando il crudel tiranno, in lingua ebrea cosi parlò al figliuolo; « mio figlio, abbi pietà di me tua madre, che ti allattai ed allevai; non degenerare dal valore fraterno; non temere questo carnefice; temi un Dio solo e lui solo rimira, dal quale ne avrai mercede.» Incoraggiato il fanciullo da queste parole esclamò: «Non ubbidisco al Re ma alla legge; e tu, o Re, disse ad Antioco, tu, o scellerato, non fuggirai l' ira dell' onnipotente Iddio.

  A191000536 

 Molti altri, cui stava a cuore l'onor della religione, seguirono Matatia, il quale presto si trovò capo di un piccolo esercito di valorosi, tutti pronti a dare la vita per la causa del Signore.

  A191000538 

 Lo stesso Apollonio rimase estinto, di cui riportò ricche spoglie; compresavi la spada della quale poi sempre si servi in guerra.

  A191000539 

 Fu in questa occasione,che i soldati di Giuda spaventati dalla moltitudine de' nemici volevano fuggire; ma Giuda animatili a sperare nel Signore (il quale non mai abbandona chi in lui confida) andò pien di coraggio ad incontrar l'inimico e lo mise in fuga.

  A191000543 

 D. Quale gratitudine mostrò Giuda al Signore per le ottenute vittorie?.

  A191000544 

 R. Cacciati e vinti i suoi nemici Giuda, il quale conosceva ogni sua vittoria dalla protezione del Signore, unicamente pensò a risarcire i danni che il culto del vero Dio aveva sofferto.

  A191000546 

 D. Con quale prodigio fu Giuda dal Signore protetto?.

  A191000550 

 Parve allora rientrare in se stesso, ed esclamava: « In che grande tribolazione, in che mare di miserie io sono venuto! ora mi ricordo de' mali che feci in Gerusalemme, la quale mandai a distruggere senza cagione; conosco che perciò sono colto da questi mali, e me ne muoio straziato da dolori in paese straniero.

  A191000551 

 Tale fu la morte del crudele Antioco, il quale prima di morire provò in massima parte que' tormenti che egli ingiustamente aveva fatto provare al popolo d'Iddio.

  A191000553 

 Al quale prodigio incoraggiati, i Giudei fecero impeto sul nemico e uccisero undici mila pedoni e mille seicento cavalieri.

  A191000553 

 Mandò Lisia con grand' esercito contro di Giuda, il quale, secondo il solito implorato il Divino aiuto, prese le armi e con poche truppe gli andò incontro.

  A191000560 

 R. Giuda Macabeo per metter fine allo stato di continua incertezza in cui erano tenuti i Giudei per la oppressione e mala fede dei re di Siria richiese ed ottenne l'amicizia dei popolo Romano, il quale mandò un decreto a Demetrio re di Siria, con cui lo proibiva di molestare i Giudei.

  A191000570 

 Adunque con promesse amichevoli, sotto apparenza di volere trattar cose di governo, chiamò Gionata a Tolemaide, il quale appena vi fu entrato, Tifone ordinò si chiudessero le porte, si trucidassero quelli che l'avevano accompagnato ed egli medesimo si carcerasse.

  A191000570 

 R. Trifone generale del Re di Siria aveva concepito il reo disegno di ribellarsi per salire egli stesso sul trono; e temendo che Gionata, il quale erasi tuttavolta mostrato fedele al Re di Siria, fosse di ostacolo alla sua impresa, risolvè di sorprenderlo e farlo perire.

  A191000577 

 R. Simone dopo di aver condotto più volte gli Ebrei alla vittoria sia contro di Trifone, come altresì contro al Re di Siria, dopo di aver oltre vent'anni saviamente governato il suo popolo, dovette finire la vita per mezzo di un barbaro assassinio commesso da un suo genero per nome Antioco, il quale ambiva a succedergli.

  A191000579 

 di Matatia, la quale formerà mai sampre l'ammirazione de' buoni, avendo tutti dato la vita per la salvezza della patria e per la gloria del Signore.

  A191000582 

 Più crudele ancora ne fu il successore Alessandro Gianneo suo fratello, il quale in pena della sua crudeltà morì anche malamente consumato da una penosa e lunga malattia fra l'universale abborrimento.

  A191000585 

 Antigono nipote d'Ircano ebbe mezzo di usurparsi il trono dello zio; il quale dopo alcuni anni di regno e di pontificato venne deposto e mandato in esilio a Babilonia; da dove fu in appresso chiamato da Erode che lo fece barbaramente ammazzare.

  A191000587 

 R. Erode soprannominato il grande ( nome che solo può convenirgli in riguardo delle sue crudeltà, nella quale si è veramente segnalato) era figlio di Antipatro, di nazione Idumeo, di bassa condizione.

  A191000588 

 Così ebbe termine la dominazione de' Macabei nella Giudea e lo scettro di Giuda passò da questa Tribù in mani straniere, cioè ad Erode Idumeo, circostanza memoranda la quale giusta la profezia di Giacobbe dimostra esser giunta l' epoca avventurosa in cui doveva nascere il Salvator del mondo.

  A191000591 

 R. Caduto il nostro primo genitore Adamo dallo stato d'innocenza in cui fu da Dio creato, egli e tutti i suoi posteri doverono per molti secoli gemere sotto la dura schiavitù del demonio, il quale grande parte ne traeva seco ad eterna perdizione, né c'era per l'uomo altro mezzo onde salvarsi, se non la fede in quel Liberatore, che la bontà Divinagli aveva promesso.

  A191000601 

 D. Quale cosa trasse i Magi in Betlemme?.

  A191000602 

 Questi risposero che doveva nascere in Betlemme secondo la profezia di Michea, il quale intorno alla nascita del Messia parlò così: E tu Betlemme, terra di Giuda, non sei la minima fra le principali di Giuda, perciocchè da te uscirà un Capitano, che governerà il mio popolo d'Israele.

  A191000603 

 Usciti di Gerusalemme i Magi furono dalla medesima stella guidati fin là dove era il Divin fanciullo, dinanzi a cui prostrati offerirono oro, incenso e mirra, e avvisati da un angelo, per altra strada ritornarono al loro paese senza più nulla far sapere ad Erode, il quale con animo perverso {160 [160]} aveva pregato i Magi, che venissero ad informarlo d' ogni cosa.

  A191000606 

 Si trovò parimente nel tempio una vecchia per nome Anna, donna di singolar virtù e fornita dallo Spirito Santo di lumi straordinari, la quale riconoscendo nel presentato Bambino il vero Dio prese ad annunziare la venuta del Redentore a tutti coloro che lo aspettavano.

  A191000607 

 D. Quale cosa indusse Erode alla strage degl'innocenti?.

  A191000609 

 Imperciocchè avvisato Giuseppe in un sogno da un'Angela delle prave deliberazioni di Erode fuggi con Maria nell' Egitto; nè di là ritornò finchè dal'Angelo non ebbe nuova della morte di Erode, nel quale {162 [162]} tempo Gesù, Giuseppe e Maria si restituirono a Nazaret loro patria.

  A191000615 

 Questo è l' ultimo fatto della fanciullezza di Gesù, il quale ritornato a Nazaret tutto sommesso ed ubbidiente a Maria e a s. Giuseppe si occupò ne' bassi lavori di semplice artigiano fino all'età di trent'anni.

  A191000624 

 Avvenne che a metà del pranzo mancò il vino a' buoni ospiti; Maria avendone compassione disse a Gesù: « Non hanno più vino.» E Gesù il quale niente nega a sua madre, disse a' servitori che empiessero alcuni grossi vasi di pietra, e li empirono fino all'orlo.

  A191000641 

 Vedrete la desolazione e l'abbominamento nella città Santa; la tribolazione, sarà grande, quale non fu mai dal principio del mondo nè mai più tale sarà.

  A191000645 

 Gesù, il quale come Dio ben conosceva il ravvedimento di lei, voltosi all'ospite, Simone gli disse, ho una cosa a dirti.

  A191000645 

 Gesù: Vi erano due debitori, uno doveva cinquecento danari, l'altro cinquanta al medesimo creditore, {172 [172]} il quale ad ambi generosamente condonò.

  A191000645 

 Lo trovò nella città di Naim a casa di un fariseo nomato Simone, il quale lo aveva invitato seco a pranzo.

  A191000651 

 Così dico a voi, continuò il Salvatore, che in Cielo sarà più gaudio per un peccatore il quale si converta, che per novanta nove giusti.

  A191000653 

 col padre, quasi usato avesse più benevolenza con quel discolo che con esso lui, il quale l'aveva sempre obbedito.

  A191000658 

 Disse egli pertanto: Era un uomo il quale andava fastosamente vestito, ed ogni giorno si dilettava in apparecchiare lauti banchetti.

  A191000658 

 Eravi pure un mendico per nome Lazzaro il quale tutto coperto di piaghe giaceva alla porta di quel ricco, ed era così travagliato dalla fame, che desiderava saziarsi delle briciole che cadevano dalla mensa di quel ricco, e non gliele dava.

  A191000661 

 I miracoli poi lo manifestano come Dio; imperciocchè il miracolo essendo un effetto, che supera ogni forza creata, non può venire se non da Dio, il quale solo è increato e padrone di tutte le cose.

  A191000661 

 Questi come seppe che Gesù entrava nella città corse a gettarglisi a' piedi pregandolo di andare a casa sua per guarire una sua figliuola di circa dodici anni, la quale stava per morire.

  A191000664 

 Era un giovinetto figliuolo unico di una vedova la quale inconsolabilmente piangendo lo accompagnava con molte altre persone.

  A191000666 

 Gesù rispose: Non bisogna lasciarle partire così, date loro da mangiare.» Filippo {181 [181]} soggiunse: «Non bastano dugento danari di pane per darne un tozzo a ciascuno.» Gesù dimandò: «Quanti pani avete? e Andrea rispose: «C' è qui un fanciullo il quale ha cinque pani e due pesci, ma che cosa sono per tanta gente? e E Gesù: «Recatemeli quì, e fatteli tutti sedere sull'erba.» Si assisero tutti, e il loro numero era intorno a cinque mila uomini, 'senza contare le donne ed i ragazzi.

  A191000671 

 In Cafarnao trovavasi un indemoniato il quale schiamazzava contro a Gesù, ed ei così lo sgridò: «Taci, e partiti da costui.

  A191000673 

 Egli veduta la loro fede disse al paralitico: «Figliuolo, ti sono rimessi i tuoi peccati: » I Farisei sentendo questa parola, dissero tra se: «Costui dice una bestemmia: chi può rimettere i peccati se non Iddio solo?» Gesù, il quale come Dio vedeva tutti i loro pensieri, disse: E egli più facile a dire: ti sono perdonati i peccati, oppure: alzati, e cammina? Ora affinchè sappiate che ho podestà di rimettere i peccati alzati su, disse in quel punto al paralitico, prendi il tuo letto, vattene a casa.

  A191000674 

 D. Quale impressione fece sull'animo de' Farisei la guarigione di un cieco nato?.

  A191000675 

 Gli ostinati Farisei lo fecero venire alla loro presenza e gli dissero: «Dà gloria a Dio, noi sappiamo che colui il quale ti guarì é un peccatore.

  A191000675 

 » Replicarono quelli: « Che cosa ti fece, come ti aprì gli occhi? » Rispose: «Già vi ho detto, che quell'uomo il quale si chiama Gesù fece del fango, me lo stese sugli occhi dicendo che andassi a lavarmi in Siloe, e così ottenni la vista.

  A191000683 

 Un giorno diceva a molti, che lo ascoltavano «Distruggete questo tempio ed io lo riedificherò in tre giorni.» Il tempio era il suo corpo, il quale doveva risorgere tre giorni dopo la morte.

  A191000685 

 Uno di essi nominato Caifasso, il quale era pontefice in quell' anno, disse: «È meglio che uno muoia pel popolo, affinchè non perisca tutta la nazione.» Questo diceva non di suo capo, ma essendo pontefice di quell' anno profetizzò che Gesù doveva morire per salvare tutto il mondo.

  A191000687 

 » Avviaronsi, trovarono la giumenta ed il poledro sul quale poserole loro vestimenta, e vi siassise Gesù, acciocchè {187 [187]} si compiesse quello che era stato detto da' profeti: «dite agli abitanti di Gerusalemme: ecco il vostro.

  A191000692 

 Ma guai a colui dal quale sarò tradito.

  A191000699 

 Promisé quindi che dopo la sua morte e risurrezione avrebbe mandato lo Spirito Santo dicendo: «Se mi volete bene, osservate i miei Comandamenti, ed io pregherò il Padre Celeste, il quale vi manderà lo Spirito di verità.

  A191000701 

 » Continuando a pregare più intensamente entrò in agonia, e tale fu la veemenza del dolore, che diede in un copioso sudor di sangue, il quale bagnate le vestimenta a gocce a gocce grondò fino a terra.

  A191000708 

 A siffatto confronto propose quale de' due salvar volessero, essendo costume in tempo di Pasqua dare la libertà ad un reo di morte.

  A191000708 

 Per la qual cosa lo mandò al Re Erode Antipa, il quale desiderava di vederlo, sperando che alla sua presenza operasse qualche miracolo.

  A191000711 

 » Dopo fu ricondotto a Pilato, il quale ne rimase commosso, e salito su una loggia, mostrollo al popolo dicendo: « Ecce Homo: Ecco l'uomo.

  A191000731 

 Mentre guardavano qua e là dove fosse, due Angioli in abito risplendente dissero: «Non temete, voi cercate Gesù Nazareno il quale fu crocifisso; non è più quì, è risuscitato.

  A191000733 

 » Detto questo si voltò indietro e vide Gesù senza conoscerlo, perchè aveva la forma di ortolano, il quale così parlò: « Donna, perchè piangi? Chi cerchi? » Ella pensandosi che fosse l' ortolano di quel giardino, rispose, che cercava Gesù, e che se egli lo avesse tolto lo pregava a restituirlo.

  A191000736 

 Nel quale atto si aprirono i loro occhi, e lo riconobbero.


don bosco-storia sacra [10a edizione].html
  A192000023 

 Dalla testimonianza, che la Chiesa Cattolica diede mai sempre alla divinità della storia tanto dell'Antico, quanto del Nuovo Testamento; la quale Chiesa Cattolica, come risulta ad evidenza da mille argomenti, è guardiana e maestra infallibile delle verità da Dio rivelate.

  A192000029 

 Si dirà: se il sole fu creato nel quarto giorno, come mai la luce fu creata nel primo giorno? il sole non è la luce? {7 [213]} Bisogna sapere che nell'aria, ne' corpi e nelle viscere della terra è sparso un fluido lucido, detto etere, il quale, tocco da' raggi del sole o da una fiamma, &£onde la luce.

  A192000033 

 Questi due ultimi conservano tuttora il medesimo nome, nascono ambidue nell'Armenia e racchiudono quella regione, la quale, dall'essere postat fra questi due fiumi, fu in appresso nominata Mesopotamia.

  A192000034 

 Poscia volendogli dare una compagna, lo addormentò, e mentre dormiva, trattagli dal fianco una costa, ne formò la prima donna, la quale fu detta Eva, che vuol dire madre dei viventi.

  A192000040 

 All'ultimo contro di Adamo: Per cagion tua la terra sarà maledetta; essa ti produrrà triboli e spine, e con fatica ed affanno trarrai da essa il tuo nutrimento; mangerai il pane col sudor della tua fronte, insino a che di nuovo ritornerai in polvere, dalla quale fosti tratto.

  A192000043 

 Iddio per altro, che conosce tutte le nostre buone e cattive disposizioni, mostrò di gradii e le offerte di Abele e di sdegnare quelle di Caino, il quale mosso da invidia fu grandemente irritato contro del fratello.

  A192000048 

 Fra` suoi discendenti meritano special menzione Enos, che fu primo ad' onorare il nome del Signore con pubbliche e solenni cerimonie, vale a dire con culto esterno: Enoc, il quale ancor vivo fu miracolosamente da Dio levato dal consorzio degli uomini; e Matusalem, il quale ebbe una vita più lunga che tutti gli altri uomini, essendo arrivato all'età di 969 anni.

  A192000050 

 Questa famiglia trovò grazia negli occhi di Dio, il quale perciò disse a Noè: Fabbrica un'arca, ovvero una grande {13 [219]} nave divisa in tre piani.

  A192000054 

 Di poi Iddio mandò un vento gagliardo e caldo, pel quale a poco a poco le acque furono diminuite ed abbassate in guisa, che l'arca si potè fermare sulla cima del monte Ararat nell'Armenia

  A192000054 

 Dopo sette giorni mandò la colomba, che, non avendo trovato luogo ove posare il piede, ritornò a Noè, il quale, stesa la mano, la ripose nell'arca.

  A192000061 

 Si vuole che egli abbia fondato otto città, e dato principio alla prima monarchia, la quale di poi, perchà accresciuta da Assur, venne nominata monarchia degli Assiri.

  A192000064 

 Per conservare la verace religione Iddio elesse una famiglia, nella quale si propagasse, come per ereditaria successione, la memoria del Creatore e delle sue opere, la fede e la speranza nel futuro Redentore.

  A192000068 

 Abramo, il quale amava la pace, ne ebbe dispiacere.

  A192000069 

 Un servo di lui, fuggito dalla zuffa corse a darne avviso ad Abramo, il quale con trecento e diciotto de'suoi servi ben armati si affrettò di venire in aiuto degli oppressi, e notte tempo piombando sui vincitori, li ruppe, li disperse e loro ritolse la preda e i prigionieri.

  A192000073 

 A quest'uopo commise ad Eliezero, primo de' suoi servi, di andare in Aran città della Mesopotamia, nella quale egli aveva.

  A192000080 

 Io darà, alla tua discendenza la terra sulla quale tu dormi, la tua stirpe sari come la polvere della terra, e in te, in Quello che nascerà dalla tua stirpe (cioè nel Messia) saranno benedette tutte le nazioni e tribù della terra.

  A192000081 

 Rachele corse a darne nuova al padre, il quale con prestezza andato alla.

  A192000084 

 Giacobbe il quale si era allora accorto, che quegli con cui aveva combattuto era un angelo disse: Non ti laseierò partire prima che tu mi abbia data la tua benedizione.

  A192000085 

 Da ultimo giunse Giacobbe, il quale più volte s'inchinò davanti al fratello.

  A192000095 

 Non andò guari, ché il Signore fece conoscere l'innocenza di Giuseppe al suo carceriere, il quale perciò commisegli l'interiore governo delle carceri.

  A192000100 

 La carestia afflisse anche il paese di Cancan, dove dimorava Giacobbe, il quale per non morir di fame.

  A192000108 

 Chi può esprimere la sorpresa e lo spavento, onde restarono colpiti? Caricato ciascuno il suo grano, se ne tornarono a Giuseppe, il quale tosto li rimproverò dicendo: Perché avete voi fatto così? - Che cosa vi possiamo dire noi? rispose Giuda; Iddio ci trovò colpevoli davanti agli occhi suoi, perciò ci accadde questa sciagura.

  A192000110 

 La fama che Giuseppe aveva trovato i suoi fratelli pervenne alle {40 [246]} orecchie del re, il quale ne fu lietissimo.

  A192000111 

 Al confine della Cananea Giacobbe offeri un sacrifizio a Dio, il quale in questa occasione gli disse, che discendesse pure nell'Egitto assicurandolo delle benedizioni.

  A192000113 

 Fra le benedizioni, date da Giacobbe a' suoi figliuoli, è' del tutto particolare quella di Giuda, colla quale predisse, che dalla sua stirpe sarebbe nato il Messia, ossia il Salvatore del mondo.

  A192000113 

 La profezia è espressa con questa parole: Lo scettro; ossia la podestà sovrana, non sarà tolto da Giuda, finché non sia venuto Colui il Quale ha da essere mandato, ed Egli sarà l'aspettazione delle nazioni

  A192000118 

 Costui fu interrotto da un terzo, il quale giunse dicendo: Molti ladri di Caldea hanno rapito i tuoi cammelli, e trucidata tutta la tua gente.

  A192000122 

 [7], il quale si dimenticò de' benefizi e dei servigi prestati dai buon Giuseppe; e per timore che quel popolo straniero divenisse troppo potente, risolvo di opprimerlo crudelmente e così sterminarlo.

  A192000124 

 Iddio, il quale voleva salvare quel fanciullo, dispose che la figliuola del re andasse - a passeggio lungo le rive di quel fiume.

  A192000127 

 Mosso finalmente Iddio a misericordia dalle preghiere e dai gemiti degli Ebrei volle per mezzo di Mosè liberarli dall'orribile schiavitù sotto la quale gemevano.

  A192000131 

 E prima gittò in terra la verga, la quale subito si cangiò in serpente.

  A192000142 

 Iddio lo aveva avvisato che l'ultima piaga, colla quale avrebbe finalmente scosso Faraone, era la morte di tutti i primogeniti degli Egizi.

  A192000146 

 L'Agnello {50 [256]} pasquale poi è figura del Salvatore, il quale col suo sangue ci riscattò dalla morte e ci aprì la strada alla salute eterna.

  A192000152 

 Iddio allora additò un legno, il quale immerso nelle medesime, le fece divenire dolci e potabili.

  A192000154 

 La manna è figura della SS. Eucaristia, la quale conforta l'uomo a camminare nel deserto di questo mondo alla volta della vera terra promessa, che è il cielo.

  A192000164 

 Ovunque andavano gli Ebrei portavano sempre seco il tabernacolo, intorno al quale solevansi radunare per ascoltare gli ordini, che Mosè dava loro in nome di Dio, per celebrare le solennità e compiere i loro doveri religiosi.

  A192000164 

 Terminate queste cose, venne fatto un solenne sacrtfizio al Signore, il quale in segno di gradimento fece scendere dal cielo una risplendente nube, che copri tutto il tabernacolo.

  A192000169 

 Mosè ebbe da Dio il comando di spedire dodici esploratori nella terra promessa, affinchè riferissero quale fosse la natura del paese e quale la forza degli abitanti.

  A192000169 

 Queste parole destarono tumulto in tutto il popolo, il quale già voleva eleggersi un altro capo e tornare in Egitto.

  A192000170 

 Mosè ciò saputo ricorse a Dio, il quale gli disse Comanda che il popolo si separi dalle tende di Core, Datan e Abiron.

  A192000172 

 II serpente di bronzo era figura di G. C., il quale doveva, essere innalzato in croce sul monte {60 [266]} Calvario, e colla sua morte avrebbe salvato tutti quelli che in Lui avessero riposta speranza.

  A192000174 

 Altro esempio di grande severità accadde poco appresso in un profanatore del giorno festivo, nel quale poco prima Dio aveva proibita ogni opera servile.

  A192000178 

 L'aspetto magnifico di così bel paese empi di veri gioia l'animo di Mosè che pensava alla felice sorte del suo popolo, il quale colà fermerebbe dimora.

  A192000179 

 Fra le varie cose scritte da Mosè è notevole la predizione di un profeta di gran lunga superiore a lui, il quale avrebbe fatto prodigi più grandi, e più luminosi de' suoi.

  A192000181 

 Il deserto nel quale gli Ebrei vagarono 40 anni è figura del pellegrinaggio, che gli uomini fanno in questo mondo.

  A192000181 

 Passato il Giordano, appena gli israeliti poterono gustare i frutti saporitissimi di quel paese, cessò la manna la quale miracolosamente per 40 anni era loro piovuta dal cielo.

  A192000191 

 Fatto questo, l'angelo stese la verga, che teneva in mano, e toccò quella carne, la quale sull' istante fu da un fuoco prodigioso consumata; quindi l'angelo disparve.

  A192000195 

 Ma quale non fu il suo cordoglio nel ritorno quando vide la propria figliuola che, cantando e danzando con altre zitelle, correvagli incontro per fargli festevole accoglienza! Si penti del voto fatto inconsideratamente, ma era tardi.

  A192000197 

 Sentendosi poi arso dalla sete ricorse al Signore, il quale, fatta scaturire li dappresso una limpida fonte, lo ristorò.

  A192000203 

 Dopo la morte di Sansone si segnalò Eli, il quale fu Giudice e sommo Sacerdote, cioè governò il popolo nelle cose spirituali e nelle temporali.

  A192000206 

 Uno, fuggito dalla zuffa, corse a recarne il tristo annunzio ad Eli, il quale udendolo cadde all'indietro della sua sedia, e dato del capo sul pavimento, miseramente morì.

  A192000207 

 Ma Iddio fece presto vedere quale differenza passi tra Lui e i falsi dei, poichè il di seguente trovarono Dagon rovesciato a terra a fianco dell'arca.

  A192000213 

 L'innalzamento di Davidde, della tribù di Giuda, alla reale dignità forma un'epoca importantissima nella storia; perocchè con questo fatto comincia ad avverarsi la profezia di Giacobbe, il quale aveva predettoche l'autorità sovrana sarebbe passata nella tribù di Giuda, nè più da quella sarebbe stata tolta sino alla venuta del Messia.

  A192000217 

 Davidde, il quale non aveva spada, corre e trae dal fodero quella del gigante e con essa gli recide la testa.

  A192000219 

 Ma mentre la maga si apparecchiava ai soliti incantesimi per ingannare Saulle, Iddio non in virtù di lei, ma solo per inscrutabile decreto, fece udire all'empio Re la voce del venerando Profeta, il quale gli parlò in questi termini: A che vieni a turbarmi e chiedere dal Signore risposta, s' egli ti ha abbandonato? Domani tutto il tuo esercito cadrei in potere de' nemici, tu stesso ed i figli tuoi sarete meco.

  A192000225 

 Davidde, riconoscendo il suo mancamento, volle trascegliere quel Castigo dal quale potesse più difficilmente ripararsi, vale a dire la pestilenza.

  A192000227 

 Per rettitudine, pietà e giustizia egli è proposto quale modello a tutti i monarchi della terra.

  A192000238 

 Tal cosa dispiacque molto al Signore, il quale mandò un profeta a dinunziare al Re, che quegl'idoli e quell'altare in un ce' sacerdoti sarebbero un giorno distrutti.

  A192000240 

 Prese in moglie Gezabele, donna malvagia, la quale, affinchè Baal fosse adorato da tutti, faceva uccidere quanti profeti del Signore poteva rinvenire.

  A192000243 

 Che cosa è mai impossibile al Signore? Colui il quale dà la vita, può ridonarla quando si perde.

  A192000244 

 Elia per comando del Signore si presentò nuovamente ad Acabbo, il quale vie più furibondo, appena lo vide, gli disse: Sei qui, {89 [295]} o ribaldo, tu che turbi tanto Israele? E cominciò a minacciarlo.

  A192000246 

 Parlava ancora, quando all' improvviso cadde fuoco dal cielo, il quale consumò l'olocausto, le pietre, e per fin l'acqua della fossa.

  A192000247 

 Di fatto quella piccola nube in breve talmente si dilatò, che, coperto il cielo da ogni parte, si sciolse in dirottissima pioggia, la quale ristorò tutti il paese dalla terribile arsura che lo aveva travagliato.

  A192000248 

 Allora Iddio per consolarlo gli mandò un Angelo, il quale messogli accanto pane ed acqua, lo svegliò e disse: Elia, alzati e mangia.

  A192000251 

 Giosafatte, il quale adorava il vero Dio, volle consultare un profeta del Signore, e Acabbo per compiacerlo fece venir Michea, uomo pieno del divino Spirito, che gli predisse la intera sua rovina.

  A192000254 

 morte dopo 28 anni di regno, successe Ocozia suo figlio, il quale continuò le scelleratezze dell'empio Acabbo.

  A192000260 

 Fatta orazione al Signore, si stese sul freddo corpo del fanciullo, il quale cominciò a sbadigliare, poscia aprì gli occhi e finalmente risorse a vita florida come prima.

  A192000260 

 La madre aflittissima corse piangendo ad Eliseo, il quale andò egli stesso alla casa dell' addolorata donna per consolarla.

  A192000265 

 » Al quale Eliseo rispose, che lo avrebbe veduto cogli occhi suoi, ma non avrebbe potuto gustarne.

  A192000266 

 Eliseo, divenuto infermo, fu visitato da Gions re d'Israele, il quale in vederlo proruppe in pianto esclamando: Padre mio, tu sei il carro d'Israele e colui che lo guidi.

  A192000269 

 Ma il Signore, il quale sa punire e salvare, mandò un pesce di smisurata grossezza, che inghiotti Giona e lo portò seco nel fondo del mare.

  A192000281 

 estinto, Giosafatte fu circondato dai nemici e già stava per cadere sotto i loro colpi;: quando vedutosi in tanto pericolo, levò alto un grido, ed invocò il Signore, il quale tosto gli porse soccorso.

  A192000282 

 Dissimile da Giosafatte fu il figlio Gioramo, il quale, sposata Atalia figlia di Acabbo, ne seguì le empietà.

  A192000284 

 Di che sdegnato Iddio gli suscitò contro il Re di Siria, il quale con poca gente lo assalì, prese Gerusalemme, saccheggiò il palazzo ed il tempio, uccise i perfidi cortigiani, e lo stesso Gioas fu da' suoi servi trucidato nel proprio letto e privato della regia sepoltura.

  A192000285 

 A Gioas succedette Amasia, il quale per alcun tempo osservò la divina legge, e fu da Dio in mirabile guisa favorito.

  A192000286 

 Successore a Gioatano fu l'empio Acaz, il quale, abbandonato il culto del vero Dio, si diede all'adorazione degl'idoli, e disonorato mori dopo sedici anni di regno.

  A192000292 

 Egli è reputato quale modello de' Principi religiosi.

  A192000298 

 Al pio Giosia tenne dietro ílioacaz, che operò empiamente, e per questo fu vinto da Necao Re dell'Egitto, il quale, fattolo mettere in catene, seco lo condusse schiavo in Egitto, dove cuori.

  A192000299 

 Questi avvisi non commossero punto Gioachino, il quale continuò a vivere nelle iniquità.

  A192000303 

 Sdegnato Iddio ricondusse ben presto Nabucodonosor sopra Gerusalemme, il quale strinsela d'assedio.

  A192000304 

 Per conseguenza si avverrarono le parole del profeta Ezechiele, il quale aveva predetto, che Sedecia morrebbe in Babilonia senza vederla.

  A192000307 

 Il Signore, il quale destinava Daniele e i suoi compagni a grandi cose, dispose che fossero chiamati alla corte del Re.

  A192000309 

 Per la qual cosa, scorsi tre anni, i quattro giovanetti furono condotti dinanzi al re, il quale trovolli di avvenenza, d'ingegno, e di sapere superiori di gran lunga a tutti gl'indovini e sapienti del suo impero.

  A192000311 

 Il piccol sasso significa un regno, che il Dio del cielo susciterà, il quale, dominando sopra ogni altro, durerà in eterno.

  A192000311 

 re: e, Sire, gli disse, quello che tu domandi non può da uomo sapersi; ma in cielo avvi un Dio, il quale vede ogni segreto, e può svelare le cose che hanno a succedere ne' tempi futuri.

  A192000312 

 Ne' primi quattro regni, annunziati da Daniele, erano presagite {115 [321]} quattro signorie, che dovevano succedersi l' una alaltra, cioè quella degli Assiri figurata nell'oro, de'Persiani nell'argento, de' Greci nel bronzo, de' Romani nel ferro, alla quale tenne dietro finalmente la quinta, che è la Chiesa di Gesù Cristo.

  A192000316 

 Nabucodonosor, curioso di sapere quale sorte fosse toccata a quei giovanetti, si avvicinò alla fornace e li vide tutti intatti, e in loro compagnia un Angelo, il quale ne allontanava le fiamme.

  A192000317 

 Gli sembrò di vedere un grande albero, il quale, colla cima toccando il cielo stendeva i rami su tutta la terra.

  A192000321 

 Mentre si beveva, apparve una mano, la quale con caratteri ignoti scriveva sul muro rimpetto al Re.

  A192000324 

 Daniele, il quale anche nella grandezza aveva ognora presente il timor di Dio, nella sua camera tre volte il dì apriva le finestre riguardanti il tempio di Gerusalemme, e, colà rivolto, genuflesso adorava e pregava il suo Signore.

  A192000325 

 Nel suo rincrescimento esortò Daniele a confidare in Dio, il quale salvato l'avrebbe.

  A192000325 

 Spuntata l'alba, si recò ansioso al serraglio per sapere che fosse di Daniele: Ivi giunto, con voce tremola e dolente gridò: Daniele, forse il tuo Dio ha potuto liberarti dalla bocca dei leoni? Daniele dal fondo del serraglio rispose: O Re, vivi in eterno, il mio Dio mandò un Angelo il quale chiuse la bocca dei leoni e non permise che mi facessro alcun male.

  A192000326 

 - E Che, ripigliò il re, non ti par vivente il Dio Belo, il quale ogni giorno tanto si mangia e beve? Daniele sorridendo rispose: Non t'ingannare, o Re; Belo è di fango al di dentro, al di fuori di bronzo, esso non mangia mai.

  A192000330 

 Viveva nella Giudea un uomo di nome Abacuc, il quale avqva preparato vivande pei mietitori, e loro le portava nella campagna.

  A192000332 

 A fine di farne vendetta Amano riuscì ad ottenere dal Re un decreto, pel quale.

  A192000332 

 Il Signore, il quale serbava questa fanciulla a cose grandi, fece si che le rare virtù di lei fossero conosciute dal re Assuero, il.

  A192000332 

 Ma Iddio, il quale veglia alla salvezza degli innocenti, svelò le trame di questo scellerato.

  A192000332 

 quale perciò la scelse sua sposa e regina di tutto l'impero.

  A192000334 

 Il profeta intima il comando a nome di quel Dio, cui tutte le cose sono soggette ed alla potenza del quale nessuno resiste, e se ne vide subito l'esecuzione con pauroso strepito.

  A192000351 

 Ma il Signore li consolò col mandare il profeta Aggeo, il quale rianimò il loro coraggio, e li assicurò che quel tempio sarebbe stato più illustre e più gloriosi del primo, perchè avrebbelo onorato la presenza del Salvatore.

  A192000351 

 {126 [332]} Io riempirò questo tempio di gloria, la quale sorpasserà quella del prima ed in questo luogo darò la pace, cioè ogni benedizione per mezzo del Salvatore, che verrà a visitarlo.

  A192000354 

 Della qual cosa facendo i suoi le meraviglie rispose; ricordarsi che in quella forma istessa, nella quale {127 [333]} se gli appresentava il Pontefice, eragli una notte,-apparso Iddio, da cui era stato incoraggiato ad intraprendere la guerra contro la Persia.

  A192000354 

 Jaddo gli mostrò una profezia di Daniele, nella quale predicevasi che un Principe greco avrebbe rovesciato l'impero de' Persiani.

  A192000359 

 Con simile supplizio fa fatto morire il secondo, il quale, esalando l'ultimo fiato, si volse al re dicendogli: Tu ci togli questa vita, ma ne sarà renduta un'altra da quel Dio, per la cui legge la sacrifichiamo.

  A192000361 

 Non degenerare dal valore fraterno; non temere questo carnefice: temi Dio solo e lui solo rimira, dal quale avrai mercede.

  A192000363 

 Molti altri, cui stava a cuore l'onore della religione, seguirono Matatia, il quale si trovò presto capo di un piccolo esercito di valorosi, tutti pronti a dar la vita per liberare la patria e difendere la religione.

  A192000368 

 Cacciati e vinti i nemici, Giuda, il quale riconosceva ogni sua vittoria dalla protezione del Signore, volse subito l'animo a risarcire i danni, che il culto {133 [339]} del vero Dio aveva sofferto.

  A192000370 

 Parve allora rientrasse in se stesso, ed esclamava: In che grande tribolasione, in qual mare di miserie sono io mai caduto! Ora mi ricordo dei mali che feci in Gerusalemme, la quale mandai a distruggere senza cagione; m'avveggo che per tali motivi mi caddero addosso questi mali, e me ne muoio dilacerato da dolori in paese straniero.

  A192000371 

 Dal quale prodigio incoraggiati i Giudei fecero impeto sul nemico ed uccisero undici mila pedoni e mula seicento soldati a cavallo.

  A192000371 

 Per fare prova delle armi mandò Livia con potente esercito contro Giuda, il quale, secondo il solito implorato il Divino aiuto, con piccol numero di prodi mosse alla sua volta.

  A192000376 

 Questo popolo, al quale era già pervenuta la fama di quell'eroe, accolse con piacere i legati, li assicuro della intera alleanza inverso di loro.

  A192000379 

 Un certo Apollonio, governatore della Celesiria, allestita un grande esercito, venne aneh' egli ad assalire Gionata, il quale, malgrado gli stratagemmi e le frodi dei nemici, li sconfisse compiutamente.

  A192000382 

 Della famiglia di Matatia rimaneva ancora Simone, il quale, per consenso di tutto il popolo, venne rivestito della doppia autorità di:sommo Sacerdote e di Capitano.

  A192000384 

 Questa fu la fine dell' ultimo superstite della famiglia di Matatia, la quale formerà mai sempre l'ammirazione dei buoni, avendo tutti data la vita per la salvezza della patria e per la gloria della religione.

  A192000384 

 Simone, dopo aver condotto più volte gli Ebrei alla vittoria contro Trifone e il Re' di Siria, dopo avere oltre vent'anni saviamente governato il suo popolo, dovette finire la vita a cagione di un barbaro assassinio commesso da suo genero, per nome Antioco, il quale ambiva succedergli.

  A192000385 

 Più crudele ancora ne fu il successore Alessandro Gianneo suo fratello, il quale in pena della sua crudeltà morì consumato da penosa malattia fra l'universale abborrimento.

  A192000398 

 I GIUDEI AVREBBERO PERSEGUITATO IL MESSIA, E MESSOLO A MORTE. - Isaia disse, che il Messia sarebbesi volontariamente dato nelle mani de' suoi persecutori, e in mezzo agli obbrobri ed ai tormenti avrebbe taciuto quale innocente agnello; le sue piaghe e la sua morte avrebbero salvato tutto il mondo; i suoi patimenti e la sua morte l'avrebbero reso padre di una moltitudine di giusti.

  A192000404 

 5° Che adunque in Gesù Cristo, il quale è il Salvatore mandato da Dio, dobbiamo collocare tutta la nostra fede e tutta la speranza di nostra salvezza.

  A192000405 

 Queste cose sono certamente pei cristiani un fausto annunzio, perchè viene loro significata la venuta del Salvatore, il quale liberandoli dalla schiavitù del peccato, chiuse {145 [351]} l'inferno'e aprì loro le porre del Paradiso.

  A192000413 

 Tu sarai Madre di un Figlio, al quale porrai nome Gesù.

  A192000421 

 Maria n' andò senza indugio a visitare s. Elisabetta, e stette con essa tre mesi servendola quale umile ancella.

  A192000423 

 E Gesù, il quale niente nega a stia Madre, disse a' servitori che empiessero d'acqua alcuni'grossi vasi di pietra, ed essi li riempirono fino ali' orlo.

  A192000431 

 Ora se il sale diventa insipido, con quale dosa si salerà? non val più a nulla, se non ad esser gettato via e calpestato dalla gente.

  A192000432 

 Ma io ti dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite a qua' che vi maledicono, e pregate per quell% che vi perseguitano e ri calunniano; si che siate figli del vostro Padre, che è ne'cieli, il quale fa nascere il sole sopre' i buoni e sopra i cattivi, e piovere sopra i giusti e sopra gl' ingiusti.

  A192000439 

 Vedrete l'abbominio nella città Santa; la tribolazione sarà grande, quale non fu mai dal principio del mondo, ne sarà mai più.

  A192000441 

 I miracoli poi lo manifestano come Dio: imperciocchè derivando il miracolo da un effetto che supera ogni forza creata, esso non può venire se non da Dio, il quale solo non fu creato da alcuno, solo è onnipotente e padrone di tutte le cose, e perciò solo può sospendere le leggi della natura.

  A192000443 

 Di poi Gesù fe'ritorno a Cafarnao, ed ecco che venne a Lui un Centurione romano, il quale lo pregò dicendo Signore, il quale lo pregò dicendo: Signore, il mio servo giace nel letto paralitico, e soffre acuti dolori.

  A192000444 

 Voleva significare che l'avrebbe risuscitata colla facilità, con cui si risveglia uno il quale dorma.

  A192000445 

 Un giorno Gesù entrando nella città di Naim incontrò una moltitudine di gente, la quale portava un morto alla sepoltura.

  A192000446 

 Gesù dimandò: Quanti pani avete? Andrea rispose: C'è qui un fanciullo, il quale ne ha cinque, con due pesci; ma che cosa sono per tanta gente? E Gesù: Recatemeli qui, e fate che tutti si pongano a sedere sull'erba.

  A192000448 

 A Betsaida gli venne presentato un cieco; al quale avendo {168 [374]} tocchi gli occhi' con saliva ed imposte le mani, fece interamente ricuperare la vista.

  A192000449 

 In Cafarnao era un indemoniato, il quale schiamazzava contro a Gesù, ed Egli così lo sgridò: Taci e partiti da costui.

  A192000451 

 Chi può perdonare i peccati, se non Iddio solo? Gesù, il quale come Dio vedeva tutti i loro pensieri, soggiunse: E egli più facile a dire: Ti sono perdonati i peccati, oppure alzati e cammina? Ora affinché sappiate che ho podestà di rimettere i peccati: Alzati su, disse in quel punto al paralitico, prendi il tuo letto, e vattene a casa tua.

  A192000457 

 A mezza notte si fece udire una voce, la quale disse: Eccolo sposo viene, andategli incontro.

  A192000459 

 Disse egli pertanto: Fu un uomo, il quale andava fastosamente vestito, ed ogni giorno si dilettava in apparecchiar lauti banchetti.

  A192000459 

 Era eziandio un mendico per nome Lazzaro, il quale tutto coperto di piaghe giaceva alla porta del ricco, e sentivasi così travagliato dalla fame, che desiderava saziarsi delle briciole che cadevano dalla mensa di quel ricco, e non le poteva avere.

  A192000464 

 Un giorno avendo convocato un concilio per trattare del modo con cui metterlo a morte, uno di essi nominato Caifasso, il quale era pontefice di quell'anno, disse: È meglio che uno muoia pel popolo, afnchà non perisca tutta la nazione.

  A192000471 

 Promise quindi che dopo la sua morte e risurrezione avrebbe loro mandato lo Spirito Santo con queste parole: Se amate me, osserverete i miei comandamenti, ed io pregherò il Padre celeste, il quale vi manderà lo Spirito di verità.

  A192000472 

 Continuando a pregare più intensamente cadde in agonia, e tale fu la veemenza del dolore, che diede in un copioso sudor di sangue, il quale, bagnate le vestimenta, a gocce a gocce grondò fino a terra.

  A192000474 

 Tosto lo legarono e con maltrattamenti lo condussero ad Anna, indi a Caifasso, il quale in quell'anno era pontefice degli Ebrei.

  A192000481 

 Frattanto le turbe instavano perché Gesù fosse condannato a morte, ma Pilato, conoscendolo innocente, ed essendo costume di dare a Pasqua la libertà ad un reo di morte, {185 [391]} propose la scelta tra Cristo ed un assassino appellato Barabba, e chiese quale de' due salvar si volesse.

  A192000482 

 Appresso fu ricondotto a Pilato, il quale ne rimase commosso e, salito sopra una loggia, mostrollo al popolo dicendo: Ecco l' uomo.

  A192000489 

 Fra le molte virtù, che il Redentore fece luminosamente risplendere nella sua passione, fu segnalata la costanza con la quale soffri tanti dolori senza pronunciar {188 [394]} parola di lamento, e più ancora l'amore che dimostrò inverso a' peccatori.

  A192000494 

 In quella che guardavano qua e là, due Angioli in abito- risplendente loro dissero: Non temete, voi cercate {190 [396]} Gesù Nazareno, il quale fu crocifisso, non è più qui, é risuscitato.

  A192000495 

 Detto questo si voltò indietro e vide Gesù senza conoscerlo, perché aveva il sembiante di ortolano, il quale così parlò: Donna, perchè piangi? Chi cerchi? Ella pensandosi fosse l' ortolano di quel giardino, rispose che cercava Gesù, e che, se egli lo avesse tolto, lo pregava a restituirlo.

  A192000496 

 Nel quale atto si aprirono i loro occhi e lo riconobbero: ma egli immantinente disparve.

  A192000504 

 Rivoltosi alla moltitudine, Fratelli miei, disse loro, è d'uopo che si adempia quanto presagì lo Spirito Santo intorno a Giuda, il quale fu condottiere di coloro, che posero Gesù in croce.

  A192000505 

 Fatta preghiera al Signore, acciocché facesse conoscere quale de' due avesse scelto per suo apostolo, tirarono la sorte e la sorte cadde sopra Mattia, il quale perciò venne annoverato tra gli undici altri Apostoli.

  A192000507 

 Giunto alla porta incontrò un povero zoppo dalla nascita, il quale, non potendo valersi delle proprie gambe, facevasi ogni giorno portare colà per chiedere limosina a quelli che entravano.

  A192000526 

 principe, di sacerdozio, {205 [411]} di tempio; che lo stesso tempio, nel quale, per l'avanti erasi Dio cotanto compiaciuto, sarebbe affatto distrutto, non rimasta pietra sopra pietra: e che questi mali si sarebbero veduti prima che passasse la presente generazione.

  A192000527 

 Orrore, al quale quelli stessi che videro a grande pena potevano credere!.

  A192000540 

 Più tardi poi, per maggior comodità, s'introdusse l'uso dell'oro e dell'argento il quale si riduceva in pezzi o verghe, il cui peso ne indicava il maggiore o minor valore.

  A192000547 

 L' unità fondamentale di lunghezza era il dito; 4 dita fanno un palmo, il quale si ha misurando alla prima piegatura le 4 dita della mano distesa tolto il pollice; 3 palmi ossia 12 dita fanno una spanna; 2 spanne ossia 24 dita, un cubito o gomito che è la distanza che corre dal gomito alla punta delle dita di un uomo di mediocre statura.

  A192000547 

 Questo cubito si chiama naturale per distinguerlo da un altro cubito pure adoperato antichissimamente e detto reale o sacro, il quale è di 28 dita cioè di un cubito naturale più un palmo.

  A192000548 

 L'unità delle misure pei volumi era il Bato o Bat, il quale serviva pei liquidi; la stessa misura pei solidi chiamavasi Efa.

  A192000556 

 Il Garizim sopra il quale i Samaritani innalzarono un tempio.

  A192000574 

 Egli aveva risoluto di distruggere Gerusalemme, la quale si mostrava fedele ai re di Persia; ma trattenuto dal gran Sacerdote Jaddo, {264 [470]} rispettò la santa città, colpito da maraviglia per le profezie che avevano annunziato le sue conquiste.

  A192000575 

 I Giudei vi furono attirati in gran numero, e vi fecero una traduzione in greco dei libri santi, la quale è conosciuta sotto il titolo di traduzione dei settanta.


don bosco-strambi avvisi alle figlie cristiane.html
  A193000049 

 Allorchè io vado a prendere riposo, io penso che Gesù Cristo non riposava, che per prendere nuove forze per la gloria del suo celeste Padre: oppure io considero che il mio letto è ben diverso dalla croce sulla quale Egli si distese come un agnello, offerendo a Dio il suo spirito e la sua vita; quindi mi addormento dicendo nel mio cuore le parole di Gesù crocifisso: Mio {14 [500]} Padre, io vi raccomando il mio spirito, e l'anima mia sia nelle vostre mani.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000017 

 Colà seppero che tra i detenuti trovavasi un venerando vecchio di nome Cirino, il quale per la sua fermezza nella fede era stato spogliato di ogni avere, cacciato in prigione, e sottoposto a molte battiture.

  A194000023 

 In quel momento s. Calisto trasportato dalla gioia innalzò gli occhi e le mani al Cielo e fece questa orazione: «O Dio padre del nostro Signor Gesù Cristo, il quale raduni le cose disperse e le cose radunate conservi, accresci la fede e la confidenza nel cuore de' tuoi servi per mezzo di Gesù Cristo Signor Nostro che vive con Dio padre Onnipotente e collo Spirito Santo pei secoli dei secoli».

  A194000025 

 Valentino rispose: «O principe, se mai sapessi quanto siano preziosi i doni del Signore, tu e tutti i tuoi sudditi provereste la medesima consolazione, rigettereste il culto dei demonii, e gli idoli fatti {15 [71]} dalle mani degli uomini, confessereste un solo Dio padre Onnipotente, e Gesù Cristo suo figliuolo, il quale creò il Cielo e la terra, il mare e tutte le cose che in quelli si trovano».

  A194000034 

 Valentino a chiara voce rispose: «E veramente così: il nostro Signor Gesù Cristo il quale è nato da Maria Vergine per opera dello Spirito Santo è la vera luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo».

  A194000051 

 I carnefici tosto li presero, li condussero ad un luogo detto Orsario vicino ad un tempietto d'oro presso al quale eravi un serraglio di bestie feroci.

  A194000055 

 Claudio ripigliò: «Di che stirpe siete, e quale relazione avvi tra voi?» Audiface continuò il discorso e indicando i genitori rispose {27 [83]} all'Imperatore: «Io ed Abaco in quanto al corpo siamo figliuoli di costoro».

  A194000060 

 Mario rispose: «Non occorre qui che io ti risponda per quale ragiene noi non adoriamo gli Dei: ti dirò solamente che noi siamo servi di Gesù Cristo e siamo venuti a Roma per far preghiera ai piedi degli Apostoli servi di lui, affinchè essi intercedano per noi presso al Signore Iddio».

  A194000071 

 Mentre inquesta maniera venivano tormentati Audiface ad alta voce andava esclamando: «Sia gloria a te, Signor Nostro Gesù Cristo, il quale ti sei degnato di annoverarci tra i tuoi servi.» {33 [89]}.

  A194000091 

 Il Baronio, il quale ciò appunto scriveva nel 1590, aggiunge essere persuaso che in s. Adriano vi fossero solamente le reliquie dei Ss. Mario e Marta, e che quelle dei figliuoli Audiface ed Abaco si conservassero in s. Giovanni Calibita nell'isola Tiberina.

  A194000091 

 Un'altra porzione fu collocata nella chiesa di s. Adriano, come apparisce da un'altra iscrizione che si legge nella stessa chiesa, quale iscrizione, come dice il Baronio, vi fu posta nell'anno 1228.

  A194000097 

 {46 [102]} Nel 1590, allora che furono in Roma ritrovate nella chiesa di s. Adriano, il Cardinale Agostino Cusano ne mandava a Monsignor Wendewil Vescovo di Tournai, il quale le pose nella chiesa di Courtrai.

  A194000115 

 Avvi una tradizione popolare, che fa salire questa fondazione al finire del secolo decimo; quando cioè s. Giovanni di Ravenna lasciava quella sua sede Arcivescovile (ove ebbe per successore Gerberto nel 998, il quale fu poi eletto Papa nel 999 col nome di Silvestro II), e veniva a ritirarsi nella valle di Susa sulle montagne di Chiavrie sotto al monte Caprasio.

  A194000117 

 Quale fosse la Chiesuola di s. Abaco sul suo principio, se più vasta o più modesta, se più ricca o più povera, è vano il ricercare.

  A194000125 

 Le due auguste Regine, Maria Teresa vedova del Re Carlo Alberto, e Maria Adelaide moglie del Re Vittorio Emanuele II, lasciate le ville Reali erano venute con tutta la Real famiglia a cercare la semplicità della campagna, e la pace della solitudine nell'ameno castello di Caselette, del pio sig. conte Carlo Cays, frammezzo a questa semplice popolazione, la quale non rifiniva dalle maraviglie nel vedere fra le proprie mura questi augusti personaggi.

  A194000162 

 È per primo il fatto di una signora, la quale sorpresa nel corrente anno 1860 da violentissime febbri, dopo inutili tentativi dei medici, vedendo che nulla valeva a sradicarle, anzi minacciata da prossimo pericolo della vita ricorse a s. Abaco fiduciosa, e promise di visitare il suo Santuario sul monte di Caselette.

  A194000164 

 Avendo per altro detto il Signore che colui il quale è armato di viva fede sarebbe capace di smuovere pur anco le montagne, non è maraviglia se questa donna ottenesse il premio della sua fede, e che fra pochi giorni ridonata a salute abbia potuto ringraziare Iddio del ricevuto favore, ed attribuire alla intercessione del glorioso s. Abaco la grazia per cui lo aveva supplicato.


don bosco-una parola da amico all-esercito per vittorio marchale.html
  A195000007 

 Quale omaggio alla verità desidero che la presente relazione sia letta o publicata nel modo che sembrerà tornare a maggior gloria di Dio e ad onore della Beata Vergine Maria.


don bosco-una preziosa parola ai figli ed alle figlie.html
  A196000003 

 Esse soffrono dolori e pene indicibili e aspettano da voi con rassegnazione ma con immenso desiderio qualche refrigerio, il quale loro si procura sopratutto coll'assistere divotamente all'Incruento Sacrifizio della santa Messa.

  A196000009 

 Deh! non vogliate esser nel numero di quegli orgogliosi, i quali non vanno alle prediche, perchè si credono di saperne già abbastanza e di non averne più bisogno, e per ciò stesso restano accecati e abbandonati da Dio, {14 [450]} il quale resiste a' superbi e dà la sua grazia agli umili.

  A196000013 

 Io pregherò in modo speciale per tutti coloro che li leggeranno e che procureranno che siano letti da altri, affinchè tutti possiamo un giorno goderne il frutto nella beata eternità, per il quale unico fine vennero dettati e messi in luce.

  A196000017 

 Ecco al proposito l'aurea sentenza del massimo dei dottori S. Gerolamo, la quale i genitori tutti dovrebbero scolpir ben bene nella mente e nel cuore.


don bosco-unione cristiana.html
  A197000002 

 Fine pertanto di questa Associazione si è di proporre alle persone che vivono nel secolo un tenore di vita; il quale in certo modo si avvicini {1 [403]} a quello di chi vivo di fatto in Congregazione religiosa, e ciò a fine di godere almeno in parte quella pace che invano si cerca nel mondo.


don bosco-valentino o la vocazione impedita.html
  A198000019 

 - Mio caro figlio, quale cosa mai produsse in te un così fatale cangiamento?.

  A198000043 

 Una sera il direttore lo chiamò in sua camera e memore della grande impressione che faceva sopra il suo cuore la memoria di sua madre, prese a dirgli così: « Mio buon Valentino, sai di quale rimembranza ti è la giornata di domani? » - Si che lo so.

  A198000080 

 Questo Mari era uomo alquanto attempato, il quale aveva passata la vita ne' passatempi e ne' vizi, che solamente la sua età costringeva di abbandonare.

  A198000097 

 Non so quale sia per essere il futuro mio destino; ma se mai potrò un giorno uscir dal luogo del disonore, correrò immediatamente ai vostri piedi; i vostri consigli saranno la norma delle mie azioni per tutta la vita; anzi ho ferma speranza che nella vostra grande bontà sarete per darmi presso di voi una qualunque siasi occupazione comunque vile, purchè io possa lavorare, far penitenza e salvarmi l'anima.

  A198000097 

 O caro padre dell' anima mia, chi l'avrebbe mai immaginato che un vostro allievo, il quale accolse con tanto piacere i vostri avvisi, e fu tante volte confortato dalle vostre carezze dovesse un giorno diventare, orrendo a dirsi! un galeotto? Ora ascoltate dove andarono a terminare tutte le agiatezze di mia famiglia ed in quale condizione io mi trovo.

  A198000121 

 Compiuta la confessione Mari si mostrò molto più tranquillo, e in mezzo a' suoi mali apparve con aria ilare quale da molti anni niuno l'aveva più veduto.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html
  A199000012 

 Perciò troncando ogni questione proferì contro a S. Ignazio questa sentenza: Ordiniamo che Ignazio, il quale si gloria di portare con sè il crocifisso, sia messo in ferri, condotto a Roma per essere esposto alle fiere, e servire di spettacolo al popolo.

  A199000015 

 Egli comincia cosi: «Ignazio chiamato eziandio Teoforo, ossia portatore della misericordia divina, che egli ha conseguito dalla munificenza dell'altissimo Padre Iddio e di G. C. suo figliuolo unigenito, alla Chiesa Romana che per divina volontà opera quanto si appartiene alla fede ed alla carità di G. C. e nostro Salvatore, la quale ha la sua presidenza in Roma.

  A199000017 

 Sovvengavi nelle vostre preghiere della chiesa di Antiochia, la quale sprovveduta di Pastore volge le sue speranze in colui che è il Pastore supremo di tutte le chiese.

  A199000019 

 Ma Iddio rivelò il progetto di quegli affezionati fratelli al santo vescovo, il quale parlò loro con tanta efficacia, che in fine si arresero alle sue preghiere.

  A199000021 

 Noi vi segniamo il giorno di sua morte acciocchè ogni anno possiamo tutti radunarci per onorare il suo martirio nel tempo in cui lo ha sostenuto, nella speranza di partecipare un giorno della vittoria di questo generoso campione di G. C. il quale ha calpestato il demonio col soccorso di Lui, pel quale e col quale sia gloria e potenza al Padre ed allo Spirito Santo in tutti i secoli dei secoli.

  A199000021 

 «Gesù Cristo, dice, con la sua risurrezione alzò il suo stendardo per tutti i secoli a fine di raccogliere in tutti i tempi i suoi eletti siano Ebrei o Gentili, e tutti riceverti nel corpo mistico della sua {17 [461]} chiesa.» Per dare poi ai fedeli una norma certa per conoscere quale sia la vera Chiesa, dice: dove è la Chiesa Cattolica, là vi è la Chiesa di Gesù Cristo.

  A199000031 

 Mi sia mostrato, dice s. Agostino, mi sia mostrato in Roma in onore di Romolo un tempio tenuto in tanto onore quale si è la Memoria di s. Pietro! Ma non pensatevi che coi nostri templi e coi nostri altari noi dìventiarno idolatri.

  A199000032 

 Da ciò si vede quale venerazione siasi in ogni tempo avuta verso i martiri; e quali sollecitudini abbia sempre usate la Chiesa per conservare le loro reliquie, affinchè con sicurezza venissero rispettosamente esposte alla venerazione dei fedeli.

  A199000051 

 A Traiano era succeduto un altro imperatore di nome Adriano; il quale sebbene non abbia decretato alcuna persecuzione, tuttavia essendo pazzamente innamorato degli dei, voleva che fossero adorati da tutti i suoi sudditi.

  A199000053 

 Inoltre il pane azimo è anche più conforme all'istituzione di G. C. il quale avendo celebrata la sacra cena co' suoi discepoli ne' giorni che gli Ebrei cibavansi solamente di azimi, egli certamente si conformò a questa legge, e istituì la santa eucaristia in pane azimo.

  A199000055 

 Imperciocchè se la cenere di un vitello spruzzato di sangue santificava il popolo nella legge antica, molto più l'acqua che usiamo noi, la quale è aspersa di sale e consacrata con preghiere divine.

  A199000056 

 Perciò non solamente l'acqua, ma eziandio l'olio, il pane, e le altre cose destinate ad uso degli uomini soglionsi dalla Chiesa benedire ad esempio di G. C, il quale prima di dare il pane alle turbe lo benedisse.

  A199000067 

 Vedi a che stato sei ridotto; tu prefetto di Roma, tu ricco, ora privato di ogni cosa, e quale schiavo chiuso in prigione.

  A199000087 

 Prese poscia per mano Alessandro, il quale dal modo di pregare si accertò essere questo un angelo mandato da Dio, siccome aveva fatto a s. Pietro in Gerusalemme, e cominciò a seguirlo.

  A199000088 

 Mentre si trattenevano io orazione, giunse {50 [494]} Quirino, il quale al vedere i due confessori della fede inginocchiati e fare insieme orazione, circondati da raggianti splendori rimase come incantato.

  A199000090 

 Io ho un figliuolo, come sai, il quale poco tempo fa cadde ammalato.

  A199000090 

 Teneva allora in casa una serva, che aveva allevato quel mio figliuolo, la quale di poi era divenuta cieca.

  A199000117 

 Bada bene, o Aureliano, che colui il quale si vanta della sua potenza, egli è vicino a perderla.

  A199000146 

 Di poi andò a dimorare in quel luogo medesimo dove erano stati sepolti i nostri santi: martiri; nè più di là si allontanò, finchè venne dall'Oriente un vescovo, di nome Sisto, il quale a preghiera di Severina ordinò un sacerdote deputandolo a celebrare ogni giorno il santo sacrificio della messa sulla tomba dei santi martiri.

  A199000156 

 Quale trista fine non fece quell' Erode Antipa che diè ordine di tagliare la testa a s. Giovanni Battista? Quell' Anna, quel Pilato, quel Caifas ed altri che condannarono a morie il Divin Salvatore, tutti costoro, ci assicura la storia, finirono i loro giorni in un modo da far palesi i segni della divina vendetta.

  A199000157 

 Il quale precetto è segnato da una lungi, e terrìbile serie di avvenimenti che ci fanno toccare con mano che le minaccie di Dio non sono senza effetto.


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  A200000002 

 E la Chiesa? La Chiesa sussiste sempre pura e gloriosa; sempre trionfante del ferro, del fuoco, della violenza e dell'eresia; sempre santa ed intemerata quale fu fondata da Gesù Cristo; sempre governata da un capo stabilito da Dio a farne le veci sopra la terra.

  A200000007 

 Questa è la testimonianza che della Chiesa Romana fa s. Egisippo, il quale venne a Roma sotto il pontificato di s. Aniceto.

  A200000010 

 Il suo dire è semplice e pieno di unzione quale si conviene ad un Santo che scrive la vita dei Santi.

  A200000012 

 Ella univa in sè la verità, la libertà, la gravità, la sincerità, la modestia e la santità di vita quale si conviene ad una filosofia divina.

  A200000013 

 «Io passai a Corinto, egli dice, e vidi che {10 [214]} quella Chiesa si manteneva salda nella fede quale fu predicata dal suo vescovo.

  A200000023 

 Così la quarta persecuzione eccitata da Marco Aurelio e cominciata nell'anno cento sessant'uno di Gesù Cristo, la quale erasi già assai mitigata, fu riaccesa nel 174 e procurò a molti fedeli la palma del martirio.

  A200000024 

 Col quale modo di vivere {16 [220]} quanto più edificava i cristiani, altrettanto più irritava i pagani.

  A200000024 

 Essa fu accusata e condotta davanti al prefetto della città, di nome Pubblio, il quale adoperò ogni arte per farla prevaricare.

  A200000027 

 Fece un decreto nel quale conferma quello che s. Paolo aveva raccomandato e che s. Anacleto aveva decretato, ne clericus comam nutriret (I. Cor. 11), vale a dire che gli ecclesiastici non portassero i capelli lunghi e li coltivassero a modo de' secolari.

  A200000041 

 Questo decreto fu specialmente fatto contro all'eretico Montano, il quale permetteva che le donne facessero le sacre funzioni nel modo medesimo che le compiono i sacri ministri.

  A200000055 

 Nè tale dimora fu infruttuosa; imperciocchè prima dell'arrivo di questo Santo, il Pontefice aveva deposto due preti della Chiesa Romana, di nome Biasio e Florino, i quali erano caduti nell' eresia di Simon Mago, che insegnava una dottrina, la quale faceva Iddio autore del male.

  A200000077 

 Ora se l'ultimo giorno è il sabato, quale può essere il primo se non il giorno di domenica?.

  A200000078 

 Quale di questi fu fatto il primo? cioè: Iddio creò il mondo in primavera, in estate, in autunno, in inverno?.

  A200000086 

 Teofilo disse; Va bene; avete dimostrato in qual giorno e in quale stagione e in qual punto Iddio abbia cominciata la creazione del mondo; e della luna che ve ne pare? Vi pare che sia stata creata luna nuova, luna piena, o luna diminuita, cioè luna vecchia?.

  A200000097 

 Le instruzioni che loro si facevano chiamavansi catechismi, la quale parola vuol dire instruzione fatta a viva voce intorno alle verità della fede.

  A200000109 

 Se noi credessimo utili le ricchezze, le dimanderemmo al Signore, il quale essendo padrone di tutto, forse accondiscenderebbe in qualche parte alle nostre dimanda.

  A200000117 

 Rendiamo pertanto un tributo di lode a Dio, il quale nella sua misericordia ci ha voluto dare tanti segni di bontà creandoci e conservandoci nella sua Chiesa.

  A200000120 

 Il cibo delizioso poi posto in bocca a Perpetua, allusivo alle delizie interne che prova un' anima nelle tribolazioni quando le soffre per amor di Dio, corrisponde alla famosa visione di Ezecchiello quando Dio chiamatolo in sogno, mostragli un grosso libro dentro e fuora tutto scritto di lamentazioni, gemiti e guai, che appunto esprime la carriera del Cristiano essere una serie non interrotta di interne ed esterne tribolazioni: comede volumen istud ordinò Dio al profeta, il quale, appena appressatolo alla bocca tosto lo sentì convertito in soavissimo mele: et factum est in ore meo sicut mel dulce.

  A200000122 

 Le due sante, Perpetua e Felicita, furono esposte in una rete alla furia di un toro, il quale attaccò Perpetua per la prima, la sollevò con violenza e la lasciò ricadere sul suo dosso; Perpetua si alzò, rannodò i suoi capelli, e visto che Felicita, attaccata essa pure dal furioso animale, era distesa sul suolo tutta ammaccata e coperta di ferite, le stese la mano e l'aiutò ad alzarsi.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000015 

 Queste figure vanno tutte d'accordo a rappresentarci la santa chiesa cattolica, apostolica, Romana, la quale a guisa di {7 [343]} madre amorosa in ogni tempo, in ogni luogo ha sempre ricevuto e riceve coloro che vogliono unirsi a lei per fare un solo gregge nell'ovile di G. C, che ne è Pastore supremo.

  A201000024 

 Di fatti egli rimettendo o ritenendo i peccati può aprire o chiudere il cielo, separare i perversi dalla comunione dei buoni; col tesoro della Chiesa cioè colle indulgenze può rimettere la pena temporale dei peccati, giudicare e definire quale sia il vero senso della Bibbia ecc.

  A201000030 

 Il primo Papa ad usare la formola servus servorum Dei, fu s. Gregorio Magno nel secolo sesto; e questo fece per abbassare la superbia del patriarca di Costantinopoli il quale si arrogava il titolo di Vescovo Universale.

  A201000031 

 S. Pietro fu eletto sommo pontefice dal medesimo G. C; il quale diedegli certamente le norme da seguirsi nella elezione de' suoi sucessori.

  A201000039 

 Il suo re supremo ed invisibile è G. C. vero Dio e vero uomo il quale dal Cielo assiste la sua Chiesa usque ad consummationem sæculi Matt. 28, 20.

  A201000043 

 Il suo cuore essendo naturalmente buono provava in se stesso avversione al vizio e amore alla virtù; ma ignorava quella religione santissima, senza la quale ogni vizio trionfa, ogni virtù vien meno.

  A201000047 

 Nell'arrivare Lino a Besanzone a distanza di 100 passi dalla città, si abbattè in un uffiziale chiamato Onosio, il quale era tribuno, cioè era primo magistrato stabilito per aver cura del popolo qualora fosse stato oppresso da qualche ingiustizia.

  A201000053 

 Questo medesimo Iddio ha un figliuolo unico anch'esso eterno ed onnipotente, il quale mosso dalla miseria degli uomini, si è fatto uomo per la loro salute.

  A201000062 

 Pare che s. Clemente sia stato designato il primo, ma forse perchè era più giovane cedette il suo posto a Lino, il quale fu con universale applauso eletto, e riconosciuto Papa nell' anno 70 di Gesù Cristo.

  A201000068 

 Alcuni protestanti vorrebbero deridere un tale provvedimento come poco degno delle cure di un Pontefice, come se una cosa la quale serve a prevenire il male non fosse degnissima del Capo della Chiesa.

  A201000069 

 Il quale precetto fu rinnovato da altri sommi pontefici e si osserva tuttora nella Chiesa cattolica.

  A201000072 

 Saturnino, uomo consolare, cioè uno dei governatori di Roma, avendo una sua figliuola inferma, ricorse al nostro santo, il quale col segno della santa croce la liberò sull' istante dallo spirito maligno che da molto tempo la travagliava.

  A201000075 

 Giuseppe Flavio, dotto Ebreo, il quale ebbe gran parte in quei disastri, racconta fra le altre cose, che nel giorno della Pentecoste fu udita una voce nel tempio che senza sapere donde venisse, fortemente rimbombava: usciamo di qui, usciamo di qui.

  A201000080 

 Così la Chiesa di Gesù Cristo si andava ogni giorno dilatando a guisa di un grande albero, il quale coltivato dai predicatori del Vangelo, inaffiato dal sangue del Salvatore e da quello de' suoi Apostoli produceva frutti copiosi per tutta la terra.

  A201000084 

 Sotto alla direzione di tal maestro, quale era s. Pietro, egli fece maraviglioso progresso nella virtù e nella dottrina, sicchè ricevuto il Battesimo divenne presto il modello della crescente cristianità.

  A201000086 

 Raccontano pure accreditati scrittori che s. Cleto sia stato il primo ad usare le parole: salutem et apostolicam benedictionem, salute ed apostolica benedizione; della quale formola si servono i sommi pontefici per salutare i fedeli cristiani quando loro indirizzano qualche scritto.

  A201000113 

 La grazia e la pace del Signore onnipotente si accresca sopra ciascuno di voi.» Quindi egli mette davanti ai loro occhi la pazienza e la dolcezza del Creatore verso le creature che egli ha fatto dal {66 [402]} niente, la docilità con cui tutte le creature ubbidiscono alla divina volontà; la sommissione colla quale i cieli, la terra, il mare e tutto il mondo eseguiscono gli ordini del Supremo Signore.

  A201000118 

 S. Clemente ebbe pure molto a faticare, molto a patire per la fede per la persecuzione di Domiziano, il quale continuava nel cieco furore di voler distruggere il cristianesimo.

  A201000121 

 Una risposta così risoluta irritò il governatore il quale espose i due eroi ai più atroci tormenti e finì col far loro troncare la testa.

  A201000124 

 È questa la terza persecuzione, la quale non fu tanto generale e tanto feroce come le antecedenti, ma perchè fu lunga assai, procurò un gran numero di martiri.

  A201000128 

 Perciocchè il luogo era secco e quasi tutto coperto di orridi sabbioni, e in mezzo di quelle rupi che il cielo aveva arricchito di vene d' oro e d' argento, non si vedeva a scorrere goccia d'acqua, la quale perciò doveva con gran fatica essere colà trasportata da parecchie miglia.

  A201000130 

 Que' fedeli immersi in profonda afflizione si posero tutti ginocchioni, e mentre pregavano videro il mare allontanarsi dalle spiagge e scoprire il suo seno per lasciare via aperta e asciutta a chi volesse visitare la tomba che il Signore aveva fatto preparare al suo servo fedele; Tutti lieti per quel prodigio camminarono giù nel profondo delle acque e trovarono un tempio di marmo con entro una cassa che chiudeva il corpo del Santo, accanto a cui vedevasi il macigno col quale, era stato sommerso.

  A201000137 

 Fu pure chiamato s. Matteo il quale appena ebbe invocato il nome di G. C. quel cadavere {85 [421]} si alzò pieno di vita.

  A201000137 

 Ma queste e molte altre maraviglie costarono la vita al santo Apostolo; imperciocchè essendo morto il re s'impadronì del regno un suo fratello, il quale per mantenersi in trono credeva dovere sposare Ifigenia.

  A201000148 

 Andrea: - Sì, ma questa legge è stata pubblicata dai principi perchè non conoscono il figliuolo di Dio, il quale è di gran lunga superiore a' vostri dei, anzi egli ha vinto le potenze infernali.

  A201000156 

 Il popolo commosso dalla pazienza e dal coraggio del santo martire era irritato contro la crudeltà di Egea, il quale temendo una sedizione mandò alcuni a deporre il Santo dalla croce.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000005 

 Quando dice mea culpa, si batte il petto per indicare che il pentimento de' nostri peccati deve partire dal cuore ad esempio del pubblicano di cui parlasi nel Vangelo, il quale percuotendosi il petto diceva: «O Signore, usatemi misericordia, che io sono un gran peccatore.».

  A202000050 

 Vi sarà un finto amico il quale con esterne dimostrazioni sa adularti, mentre macchina cattive cose e niuno lo rigetta da sè, anzi in faccia a te stesso dirà parole dolci e ammirerà i tuoi ragionamenti; ma alla fine muterà linguaggio, e dalle tue parole trarrà occasione di rovinarti.

  A202000051 

 Chi desidera la vendetta, proverà la vendetta del Signore, il quale terrà esatto conto de' peccati di lui.

  A202000054 

 I peccatori in pena dei loro peccati saranno da Dio abbandonati al furore della cattiva lingua, la quale li tormenterà e li infamerà, e qual fuoco divoratore li abbrucierà, e qual fiera crudele {33 [441]} li sbranerà.

  A202000068 

 Deputò un capo visibile, che è il Papa, pastore supremo della Chiesa, il quale deve visibilmente governarla in mezzo alle vicende dei tempi sino alla fine del mondo.

  A202000072 

 Alcuni scrittori, specialmente protestanti, poco attenti alla verità storica, dicono che a S. Ponziano succedette un Papa di nome Marco, il quale dopo un anno di pontificato vi rinunziò per accompagnare S. Orsola {45 [453]} e le sue compagne in Colonia, ove riporto seco loro la palma del martirio.

  A202000082 

 Mosso dal desiderio di sapere quale fosse per essere il Vicario di Gesù Cristo, venne in città e andò a prendere posto presso a quelli che dovevano venire all'elezione; anzi credesi che egli stesso fosse già prete della Chiesa Romana, che noi diciamo cardinale, e per ciò uno dei votanti.

  A202000089 

 Colà Filippo, capo dei pretoriani, fece assalire Gordiano, il quale ucciso, venne egli stesso proclamato imperatore.

  A202000091 

 Il fatto avvenne così: Nel 249 celebravasi l'anno secolare della fondazione di Roma, la qual festa accadeva ogni cento anni in memoria: della fondazione di quella famosa città, e poichè quello era il decimo anno secolare così cadeva pure l'anno millesimo, la quale cosa faceva che tutti si preparassero a celebrarla {58 [466]} colla massima pompa.

  A202000094 

 Ponzio sorridendo disse: non v'ingannate, o prìncipe: avvi un Dio nell'alto dei cieli, il quale con una sola parola ha creato tutte le cose, e colla grazia dello Spirito Santo tutte le anima e le conserva.

  A202000098 

 Persuadetevi: avvi un solo Dio in cielo, creatore di tutte le cose, il quale col suo Figliuolo e collo Spirito Santo conserva in cielo e in terra quanto ha fatto colla sua infinita potenza.

  A202000104 

 Quale sia stata allora l'allegrezza pei cristiani si può piuttosto accennare che esprimere.

  A202000118 

 Mamea madre dell'imperatore Alessandro Severo, la quale si crede aver ricevuto il battesimo, si giovò molto de' lumi e de' consigli di Origene.

  A202000121 

 Siccome era vissuto cattolico e voleva morire da buon cattolico, così per assicurarsi della verità indirizzò al Sommo Pontefice S. Fabiano una lettera umilissima con cui dichiara le sue intenzioni e spiega con quale modo gli sono stati apposti errori, che egli non aveva mai nè insegnato nè scritto.

  A202000144 

 I sacerdoti idolatri, afflitti di tal cosa, dichiararono un giorno al popolo, che il capo della setta cristiana, la quale si andava formando in Tolosa, accendeva la collera degli Dei contro a quella {85 [493]} città cotanto favorita dal cielo, e che non era possibile riconciliarsi con essi se non versando il sangue del colpevole.

  A202000144 

 Saturnino coraggiosamente rispose: i vostri dei altro non sono che demoni impotenti, perchè temono Saturnino il quale non è che un uomo.

  A202000145 

 S. Ponzio fu dei primi ad essere scoperto e condotto al tribunale dal Governatore che cominciò ad interrogarlo così: tu adunque sei quel Ponzio, che non so con quale inganno hai messo sossopra la città di Roma? sei tu colui che con raggiri hai allontanati i pii nostri principi dal culto degli dei?.

  A202000152 

 Ponzio con animo pacato rispose: Io non ho alcun padrone, neppure altro signore se non il Signor mio Gesù Cristo, il quale mi può liberare, se vuole, da quei tormenti che tu mi vai minacciando.

  A202000153 

 Claudio l'interruppe tosto dicendo: Mi stupisco che tu, persona illustre quale sei, sii venuto a tale bassezza da chiamare Signore un uomo povero e senza onore, che da Pilato governatore della Giudea venne condannato a morte.

  A202000154 

 S. Ponzio ripigliò il discorso e soggiunse: Anch'io mi stupisco che tu uomo ragionevole quale sei, sii giunto a tale segno di demenza da non conoscere il vero padrone del cielo e della terra, e che per la tua salute non isdegnò di farsi povero; e mi stupisco ancor più che tu osi dire {90 [498]} senza onore Colui che in cielo è dai medesimi angeli onorato.

  A202000160 

 Ma quale non fu la maraviglia di tutti quando in mezzo agli ardenti carboni apparve il santo illeso senza che nemmeno l'orlo delle sue vesti fosse stato guasto!.

  A202000163 

 Rifletti un momento che tu appartieni ai senatori, e bada che tu, confidando in non so quale vana speranza, perdi il tuo potere e le tue ricchezze.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000001 

 In tutto questo tempo la santa Chiesa fu sempre governata dal Vicario, ossia dal capo stabilito da Gesù Cristo e da lui assistito, il quale in ogni tempo ha combattuto l'errore e promossa la verità.

  A203000024 

 Questa translazione essendo accompagnata da molti curiosi avvenimenti stimo bene di esporne la storia, quale fu scritta dal vescovo di quella città, e quale conservasi originale manoscritta nella biblioteca vaticana.

  A203000026 

 I cittadini scorgendo inutile ogni consiglio dei medici, ogni arte umana, ricorsero all'aiuto divino, il quale, ci assicura Iddio, non manca mai a chi lo invoca.

  A203000029 

 La mula che portava il prefato tesoro, spinta certamente dal voler di Dio, lascia la strada maestra, e ne prende un'altra rapidissima la quale per alti dirupi con breve cammino conduceva alla città di Alatri posta sopra di un monte a poca disianza da quel trivio.

  A203000049 

 Quelli che fanno un tal mestiere, egli dice, sono membri del demonio, il quale corre qua e là cercando chi possa uccidere, chi possa separare, chi possa divorare.

  A203000052 

 Questa colonna della Chiesa incontrò un giorno Marcione, il {33 [33]} quale, non essendo da lui conosciuto, gli indirizzò queste parole: cognoscis nos? Ci conosci? Sì, rispose S. Policarpo, io conosco Marcione primogenito di Satanasso.

  A203000054 

 Il martirologio romano parlando di S. Telesforo al 5 di gennaio si esprime così: in Roma occorre il transito di S. Telesforo papa, il quale sotto all'impero di Antonino Pio, dopo molte fatiche sostenute nel confessar Gesù Cristo, conseguì un illustre martirio.

  A203000080 

 L'anno stesso succedeva nel trono Marco Aurelio figlio adottivo di Antonino, il quale associò all'impero un suo fratello di nome Lucio Vero.

  A203000090 

 Egli cercava la verità, la quale solamente si trova nella santa cattolica religione.

  A203000096 

 Qual è mai quell'uomo, io chiedeva a me stesso, o interessato o voluttuoso o abbandonato a qualsivoglia altra passione, il quale non tema la morte, e non si reputi felice di poter con una facile menzogna salvare una vita che il mondo considera come il termine della felicità? Pure i cristiani piuttosto che negar Gesù Cristo corrono con intrepidezza alla morte, e soffrono pazientemente tutto quello che può cagionare maggiore spavento alla natura umana.

  A203000099 

 Quale poi fosse la sua carità, lo dimostra l'esortazione che egli fece ai cristiani della Grecia, in cui espone le fortissime ragioni che egli ebbe di abbandonare il culto delle false divinità per adorare il vero Dio.

  A203000100 

 Laonde esaltate, o Diognete, la infinita bontà di Dio verso l'uomo, la quale non contenta di avervi dato l'essere, ha creato il mondo per nostro uso, ci ha assoggettato tutte le cose, e dato l'unico suo figliuolo colla promessa di farci regnare con lui, purchè vogliamo amarlo.

  A203000100 

 Ora che il conoscete, gli aggiunse, di quale gioia non dovete essere ricolmo? Quai trasporti di amore non dovete provare per chi fu il primo ad amarvi? E quando voi l'amerete, sarete imitatore della sua immensa bontà.

  A203000103 

 Aggiunge, che l'unica speranza dei cristiani era la vita e la felicità eterna che dopo morte aspettavano da G. C. il quale deve giudicare tutti gli uomini.

  A203000104 

 Queste profezie, egli conchiude, così perfettamente avverate ci convincono che G. C. è il figliuolo unigenito di Dio il quale venir deve un giorno a giudicare tutto il genere umano.».

  A203000106 

 Fanno i {72 [72]} più ricchi liberamente e secondo che piace loro una qualche offerta, la quale depositata appresso al presidente è da esso distribuita alle vedove, ai pupilli, a quelli che per malattie o per altre ragioni si trovano in bisogno, ai carcerati ed ai pellegrini, de' quali tutti, siccome di ciascun altro che vive nell'indigenza, a lui appartiene la cura.

  A203000106 

 Il motivo poi per cui specialmente ci congreghiamo e santifichiamo il giorno del sole si è perchè questo è il primo giorno nei quale Iddio creò il mondo ed alle tenebre fece succedere la luce, e perchè in esso Gesù Cristo Salvator nostro dalla morte risuscitò alla vita.

  A203000106 

 Indi li conduciamo al luogo ov' è preparata l'acqua nella quale sono battezzati nel nome del Signore Dio Padre di tutte le cose, e del nostro Salvatore G. C. crocifisso sotto Ponzio Pilato, e dello Spirito Santo che ha predette le cose spettanti alla nostra rigenerazione per mezzo dei suoi profeti.

  A203000106 

 È chiamato da noi questo alimento Eucaristia di cui niuno può essere partecipe, il quale non creda nella nostra {71 [71]} dottrina, e non sia siato rigenerato e lavato da' suoi peccati in quel celeste lavacro, e che non regoli la sua vita secondo gl' insegnamenti di Cristo.

  A203000108 

 A costui si oppose generosamente s.Giustino, il quale si considerava come destinato da Dio a difendere la verità e la santità della religione.

  A203000109 

 Non contento Giustino di avere colla viva voce confuso e svergognato Crescente, espose con una seconda apologia una supplica diretta come la prima all'imperatore, al senato e al popolo romano, nella quale non temè di difendere la religione contro le imposture e menzogne di Crescente, e degli altri filosofi fomentatori della persecuzione.

  A203000109 

 Nè dubitò di riprendere pubblicamente le frodi, e i vizi di costoro, non ostante che sapesse le insidie che tramavano contro la sua vita, e non ignorasse la loro potenza presso l'Imperatore, il quale gli amava, perchè esso pure si gloriava del titolo di filosofo.

  A203000112 

 Indi richiesto della stessa cosa Gerace: il mio vero padre, disse, è Gesù Cristo, e la mia vera madre è la fede colla quale crediamo in Lui.

  A203000116 

 Quale sarà la nostra scusa al tribunale di Gesù Cristo se noi, essendo liberi delle persecuzioni e delle torture, noi siamo cotanto negligenti nell' amare Iddio o nel lavorare alla santificazione delle anime nostre? Da una parte noi vediamo i martiri inalterabilmente attaccati a Dio in mezzo alle più crudeli prove; dall'altra parte vediamo il maggior numero dei cristiani, i quali sebbene vivano in seno ad una pace profonda, ricusano a questo medesimo Iddio un cuore che per tanti titoli gli è dovuto! Che faremo noi, in quel giorno terribile che fisserà il nostro destino per tutta l'eternita?» {84 [84]}.


don bosco-vita del giovane saccardi ernesto.html
  A204000002 

 Gradisca i miei rispetti, e mi abbia quale mi pregio di dichiararmi.

  A204000008 

 Dovendo ora parlare de' suoi ultimi momenti, a cui io non fui presente, trascrivo parte di una lettera, colla quale D. Bosco notificava alla desolata madre le circostanze della morte del figlio.


don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html
  A205000006 

 «Fin dalla più tenera età, affermano i suoi genitori, nella quale per mancanza di {12 [162]} riflessione i ragazzi sono un disturbo ed un cruccio continuo per le madri; età in cui tutto vogliono vedere, toccare e per lo più guastare, il nostro Domenico non ci diede mai il minimo dispiacere.

  A205000058 

 Di modo che, debole quale egli fu sempre di salute, percorreva ogni giorno oltre 4 chilometri di strada il che ripeteva pur quattro fiate tra l'andata ed il ritorno.

  A205000060 

 Fin qui il mentovato suo maestro, il quale continua esprimendo il dolore grande da lui provato quando ricevette la notizia dell'immatura sua morte.

  A205000066 

 Pieno di rincrescimento pei rimproveri fatti al supposto colpevole il presi da parte, e, Domenico, gli dissi, perchè non mi hai subito detto che tu eri innocente? Domenico rispose: perchè quel tale essendo già colpevole di altri falli sarebbe forse stato cacciato di scuola, dal canto mio sperava di essere perdonato essendo la prima mancanza di cui era accusato nella scuola; d'altronde pensava anche al nostro Divin Salvatore, il quale fu ingiustamente calunniato.

  A205000095 

 Il professore Bonzanino ebbe più volte a dire che non ricordavasi di aver avuto alunno più attento, più docile, più rispettoso, quale era il giovane Savio.

  A205000130 

 Saresti contento, gli diceva, di venir realmente quale vuoi vestirti, con due corna sulla fronte, con un naso lungo un palmo, con un abito da ciarlatano? Mai no, rispose l'altro.

  A205000158 

 Io ho invitato i suoi compagni a dirmi se ne' tre anni, che dimorò fra noi, avevano notato nel Savio qualche difetto da correggere o qualche virtù da suggerire; ma tutti furono d'accordo che in lui non trovarono mai cosa che meritasse correzione; nè avrebbero saputo quale virtù aggiungere in lui.

  A205000158 

 Nè pensiamoci che egli non comprendesse l'importanza {69 [219]} di quanto faceva e non avesse un tenor di vita cristiana, quale si conviene a chi desidera di far la comunione quotidiana.

  A205000174 

 Allora gli fu assolutamente proibito d'intraprendere penitenze di qualsiasi genere, senza prima dimandarne espressa licenza; al quale comando, sebbene con pena, si sottomise.

  A205000174 

 Il Salvatore dice, che se non fo penitenza, non andrò in paradiso; ed a me è proibito di farne; quale adunque sarà il mio paradiso?.

  A205000246 

 - È vero, rispondeva l'amico, ma, se facciamo quello che possiamo dal canto nostro, Dio non mancherà di darci grazia e forza per meritarci un favore così grande quale si è diventar ministri di Gesù Cristo.

  A205000272 

 Mentre voleva dimandare altre cose vedo il sommo Pontefice Pio IX, tale quale aveva veduto dipinto in alcuni quadri.

  A205000299 

 - Quale altra cosa potrebbe ancor fare?.

  A205000304 

 - Sì, mediante la divina misericordia, la quale non ti manca, tu sei certo di salvarti.

  A205000323 

 Ognuno può immaginarsi con quale divozione e raccoglimento siasi comunicato.

  A205000337 

 Quale cosa suggerire per raccomandar l'anima ad agonizzanti di questa fatta? Dopo aver recitato con lui alcune preghiere il parroco era per uscire, quando Savio lo chiamò dicendo: Signor prevosto, prima di partire mi lasci qualche ricordo.

  A205000345 

 «Non è molto tempo, o giovani carissimi, che parlandovi a caso della caducità della vita umana, vi faceva osservare come la morte non risparmia talvolta anche la vostra florida età, e per esempio vi adduceva, come or sono due anni, in questi medesimi giorni frequentava questa medesima scuola, sedeva qui presente ad ascoltarmi un giovane pieno di vita e di vigore, il quale dopo l'assenza di pochi giorni passava da questa vita dai parenti e dagli amici compianto

  A205000346 

 Perciò io lascio a' suoi superiori il dirvi quale fosse la santità dei suoi sentimenti, quale il suo fervore nella divozione e nella pietà, lascio a' suoi compagni ed amici, che quotidianamente lo avevano seco e con lui domesticamente conversavano, il dirvi la modestia de' suoi costumi e di ogni suo portamento, la severità de' suoi discorsi; lascio a' suoi parenti il dirvi quale fosse la sua obbedienza, il suo rispetto, la sua docilità.

  A205000347 

 A voi mi appello, giovani dilettissimi, che siete stati testimonii del suo raccoglimento e della sua applicazione non solamente nel tempo che il dovere lo chiamava ad ascoltarmi, ma in quello eziandio, il quale per lo più non si fanno scrupolo di perdere molti giovanetti che non sono privi di docilità e diligenza.

  A205000347 

 E nelle frequenti mie visite all'Oratorio scorgendo in lui una fisonomia sì dolce, quale voi sapete essere stata la sua, scorgendo quel suo sguardo sì innocenta, mai nol vedeva che non mi sentissi tratto ad amarlo e ad ammirarlo.

  A205000348 

 Parmi ancora di vederlo, quando con quella modestia, che era tutta sua propria, entrava nella scuola, prendeva il suo luogo e in tutto il tempo dell'ingresso lungi dal vano cicaleccio consueto dei giovani della sua età, ripeteva la sua lezione, scriveva annotazioni, oppure si tratteneva in qualche utile lettura; e quindi cominciata la scuola con quale applicazione io vedeva quel suo angelico volto pendere dalle mie parole! Eppercio non fa maraviglia se non ostante la sua tenera età e la sua poca salute fosse grandissimo il profitto {125 [275]} che col suo ingegno dagli studi ricavava.

  A205000349 

 Quindi se a tale confronto voi ritrovate che grande sia la differenza, proponetevelo per esempio, imitatene le cristiane virtù, disponete l'anima vostra ad essere come {128 [278]} la sua, pura e monda agli occhi di Dio, acciocchè all'improvvisa chiamata, la quale immancabilmente o tosto o tardi dovrà udirsi da tutti noi, le possiamo rispondere coll'ilarità sul volto, col sorriso sulle labbra, come fece l'angelico vostro condiscepolo.

  A205000349 

 Se io mi accorgerò che i miei allievi diano luogo nella loro condotta ad un notevole miglioramento, se li vedrò d'or innanzi più esalti nei loro doveri, e più compresi dell'importanza di una vera pietà, lo crederò effetto del santo esempio del nostro Domenico e lo riguarderò quale grazia di lassù impetrata dalle sue preghiere in premio di essergli stati per breve tempo voi compagni ed io maestro.».

  A205000357 

 A me sembra che questo sia il mezzo più sicuro per vivere giorni felici in mezzo alle afflizioni della vita, in fine della quale vedremo anche noi con calma avvicinarsi il momento della morte.


don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html
  A206000008 

 La premura di rispettare e far rispettare le ceneri de' trapassati nasceva dalla persuasione che ognuno aveva che il corpo è bensì un vaso fragile il quale deve in breve spezzarsi; ma in questo vaso avvi un tesoro prezioso, cioè l' anima umana, che alla morte va al possesso di una sorte {7 [79]} eterna, beata od infelice secondo le opere fatte nella presente vita.

  A206000020 

 Fra i fuggitivi eravi un console di nome Palmazio, il quale udendo quella moltitudine di Cristiani a pregare e cantare, corse a darne avviso ad Alessandro.

  A206000030 

 Onde quando ebbe udito bene ogni cosa si rivolse ai soldati e disse: ottimi {19 [91]} cittadini, vedete quale arte magica sanno esercitare i cristiani! Ma Palmazio aveva un cuore meglio disposto per la verità.

  A206000060 

 Tra i custodi delle carceri eravi un soldato {37 [109]} di nome Privato, il quale era pieno di ammirazione per la santità, le lunghe preghiere e la pazienza del Santo Pontefice.

  A206000063 

 Così S. Callisto coronava il suo Pontificato {39 [111]} con un martirio simile a quello del diacono S. Stefano, il quale dopo aver tollerato fatiche, persecuzioni e tormenti di ogni genere finiva coll'essere lapidato.

  A206000064 

 Ivi fu edificata una basilica detta di S. Callisto, nel mezzo della quale si mostra ancora il pozzo in cui questo Santo fu sommerso con un sasso al collo.

  A206000068 

 L'Imperatore adunque destina a ciò un sacerdote, il quale prima esplorata diligentemente ogni cosa portò le sante ossa a Lincio.

  A206000068 

 L'Imperatrice Anna (moglie dell' imperator Mattia) regina religiosissima, riposte le reliquie del B. Callisto nella cappella della fortezza Cromloviense, avendole conservate in una tomba di marmo, temeva che i Roseensi, o capi eretici padroni di quella fortezza, le avessero profanate, come avevano profanata la cappella: per la quale cosa ottenne dall'imperatore Mattia suo marito, che comandasse di trasferirle da Cromlovio a Lincio.

  A206000074 

 Eravi quivi una donna cieca dalla nascita, la quale avendo sentito a dire che le reliquie di S. Callisto stavano per passare presso a quel luogo, fattasi condurre da un servo, seguì il viaggio del Santo.

  A206000074 

 In testimonianza di questo miracolo gli abitanti di quel paese piantarono una croce in quello stesso luogo ove il santo aveva riposato, la quale rimane ancora oggidì nel medesimo luogo.

  A206000076 

 Mentre gli operai lavoravano intorno alle vecchie mura per farle cadere, all'improvviso una parte di muro sul quale sedeva un lavorante, con gran fracasso {52 [124]} cadde, e lo coprì con enorme quantità di pietre e di cemento.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000024 

 Ringraziò egli il Signore per la conversione di Valeriano, e postosi ginocchioni alzò le mani al cielo pregando cosi: O Signore Gesù Cristo, seminatore di casti consigli, ricevi e benedici il frutto della semente che Cecilia ha sparso nel cuore di Valeriano, Signor Gesù Cristo, {18 [312]} vero Pastore e Redentore delle anime nostre, benedici Cecilia tua serva, che quale ape industriosa si adopera indefessa per servirti; imperciocchè lo sposo che aveva ricevuto, era come leone feroce, ed ora l'ha condotto a te, ed è divenuto mansuetissimo agnello: certamente se non credesse a te, o Dio di bontà, egli non sarebbe qua venuto.

  A207000024 

 Valeriano, espose una ad una le parole di santa Cecilia, della quale cosa il santo Pontefice provò grande consolazione.

  A207000025 

 Il quale fecegli coraggio promettendogli che se si fosse conservato fedele alle grazie del Signore, e si fosse mantenuto costante nella fede cristiana, sarebbe stato testimonio di cose assai maggiori.

  A207000025 

 Ma niuno può vederli, se non rendesi degno coll'integrità dei costumi, {21 [315]} per la quale l'anima diviene la compiacenza e la delizia di Dio.

  A207000025 

 Secondo l'uso di quei tempi egli fu rivestito di una veste candida, colla quale la Chiesa significa la novella innocenza che si acquista col Battesimo.

  A207000026 

 Cecilia con una sapienza, che certamente la veniva dal cielo, prese a parlare così: Io mi maraviglio, o Tiburzio, che un giovane studioso e dotto, quale tu sei, creda ancora agli dei, i quali altro non sono che statue di terra, di legno, di pietra, di bronzo o di altro metallo.

  A207000062 

 Costui preso da maraviglia al vedere quei due nobili giovani che sul fiore dell' età andavano con gioia alla morte come se andassero ad una gran festa, non potè tenersi dal dir loro questo parole: Quale è mai il motivo di questa vostra allegrezza, giacchè i nostri pagani, quando vanno alla morte pei loro delitti, sono pieni di sdegno e di disperazione, mentre voi vi andate con gioia? - Eglino risposero: I cristiani muoiono volentieri per Gesù Cristo, imperciocchè sacrificando la vita presente ad onor di Dio, acquistano una vita beata e gloriosa che non ha più fine.

  A207000066 

 La quale sentenza fu eseguita incontanente.

  A207000067 

 Ma quale non fu la sua confusione, quando trovò la casa loro vuota di ogni cosa? Egli ne fu vivamente sdegnato contro a s. Urbano e a santa Cecilia, che secondando i santi desiderii dei due gloriosi martiri avevano per tempo distribuito ogni sostanza ai poveri.

  A207000086 

 La persecuzione andava ogni giorno vie più infierendo, perchè l'imperatore per le sue guerre continuando ad essere lontano da Roma, tutto il potere era nelle mani di Almacchio, il quale esercitava in Roma una vera tirannia.

  A207000162 

 Come li vide fece loro questa dimanda: Di che condizione siete voi e quale è la vostra professione?.

  A207000163 

 I santi risposero: Se cerchi la nostra condizione mortale, ti diremo che noi siamo servi di Marmenia; che se cerchi quale sia la nostra vera professione, diciamo, che per misericordia di Dio siamo cristiani.

  A207000168 

 Così la santità, la dottrina, il martirio di s. Urbano, che in vita avevano guadagnato tante anime a Gesù Cristo, continuavano dopo morte ad accrescere a lui la gloria celeste ed accrescere eziandio il numero degli eletti che seguendo il suo esempio andavano ad unirsi con lui e col Re de' martiri, che è Gesù Cristo, il quale col Padre e collo Spirito Santo vive e regna per tutti i secoli.

  A207000169 

 Il quale concorso si andò ognor crescendo per le grazie che si ottenevano e pei miracoli che ogni giorno si operavano a sua intercessione.

  A207000188 

 Quel giovanetto non trovava modi sufficienti ad esprimere la sua gratitudine verso colui dal quale conosceva il suo ritorno dalla morte alla vita.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000002 

 In primo luogo dal padre Elia di s, Teresa carmelitano, il quale scrisse la vita della Beata pochi anni dopo la morte di Lei: dal padre Anselmo di s. Luigi Gonzaga del medesimo ordine; ed infine ai nostri giorni dal padre Teppa Barnabita: scrittori tutti dotti e pii.

  A208000002 

 La costante tradizione conferma le cose qui esposte, e tutto è in pieno accordo nell' attestate la {3 [277]} santità di questa gloriosa nostra concittadina, nella quale Iddio si compiacque di farsi vedere veramente maraviglioso come già disse il profeta: « Mirabilis Deus in sanctis suis ».

  A208000011 

 Un giorno per divina disposizione ella si abbattè in un abbandonato crocifisso, {14 [288]} il quale rotte le gambe, spezzate le braccia, e lasciato tra le spazzature era sfigurato in modo, che piuttosto di muovere a pietà una tenera fanciulla doveva colla sua vista naturalmente impedirla dal raccoglierlo.

  A208000015 

 L' unico suo diletto era intrattenersi col suo amato Gesù, al quale spesso andava ripetendo queste care parole: Voi siete il mio amore, altro io più non voglio che Voi.

  A208000016 

 Domandò al proprio confessore che le permettesse di digiunare, e fare altre corporali austerità, e con grande suo piacere ottenne di digiunare le vigilie della Madonna, {24 [298]} ed altre facili ed utili penitenze le venivano di quando in quando permesse dal saggio confessore, al quale ella prestava in tutto una perfetta ubbidienza, e apriva i più intimi segreti del cuore.

  A208000018 

 Maravigliata la contessa della vita cotanto esemplare di sua figlia, ne parlava un di col direttore di lei, il quale le disse queste parole: Mi creda che sua figlia sarà un giorno una gran santa.

  A208000022 

 Iddio volle esaudirla e cominciò dal farle conoscere in quale religione l' avesse chiamata.

  A208000022 

 Ma di che non è capace in una famiglia una giovane adorna delle più belle virtù? Le cure per altro che seco portava quell' uffizio erano altrettante spine per Marianna, la {31 [305]} quale nulla più tanto desiderava, che vedersi interamente sciolta dagli impacci del secolo, e di ciò non cessava di supplicare il suo amato Gesù.

  A208000023 

 Accesa vie più la giovanetta nel suo desiderio per queste parole gli dimanda se si trovi in Torino qualche monastero del suo ordine, e quale ne sia l'osservanza.

  A208000023 

 In vicinanza di lei stavasi pure un religioso carmelitano scalzo, il quale rapito dal divoto contegno della giovane, entrato con lei in discorso, le dimandò se non avesse desiderio di farsi religiosa.

  A208000023 

 Rispose subito essere questo il suo più vivo desiderio, ma non sapere ancora bene quale instituto abbracciare.

  A208000023 

 Sorse poscia la magnanima s. Teresa, la quale ne promosse con ogni zelo l'esatta osservanza, ed ora gli fiorisce par modo, che sebbene {33 [307]} antichissimo sembra ritornato alle prime sue glorie.

  A208000027 

 Esattissima fin anche nelle più minute cose, non trascurava una benchè minima azione, la quale conoscesse tornare di gradimento al Signore.

  A208000031 

 Cominciò dall' incitare a nuovo impegno la madre, la quale ben {45 [319]} sapendo di perdere per sempre quella cara figlia, se le permetteva difare i voti, ruppe ogni stabilito accordo col monastero, e protestò di voler ad ogni costo condurre a casa la figlia.

  A208000041 

 Raccontò ella medesima questa beata visione per ubbidire al suo confessore, il quale le comandò di manifestargli tutte le grazie, che Iddio le faceva.

  A208000042 

 Giunse finalmente il momento di così celeste favore, di cotanto {56 [330]} sublime unione, la quale ancora su questa terra rende le anime simili ai beati in Cielo.

  A208000042 

 Le apparve infine Gesù, suo dolcissimo sposo, il quale la riempì di superne dolcezze, che solo può imaginare chi le ha già gustate.

  A208000042 

 Sentiamolo da lei medesima, la quale per ubbidienza lo racconta al suo direttore spirituale.

  A208000046 

 Da pricipio i suoi superiori non {62 [336]} corrispondevano alle sue brame per timore che ella si ammalasse; ma vedendo poi che propriamente si avverava quello che ella diceva, cioè che cadrebbe ammalata se non le permettevano le penitenze, furono costretti a contertarnela ogni volta, persuasi che tale fosse il voler di Dio, il quale aveva eletto quella sua sposa a rassomigliare in tutto al suo divin Figliuolo Gesù.

  A208000046 

 Tale fu pure la nostra Beata, la quale non contenta di ricevere solo quel tanto di patimenti che le mandava quotidianamente la divina provvidenza, di nuove pene e sofferenze andava ella in cerca sempre avidamente.

  A208000047 

 Discoriamo alquanto delle principali, e primieramente dell' ubbidienza, la quale fu in lei veramente maravigliosa.

  A208000047 

 Ma la priora che molto l' amava, temendo che ella desse nell' eccesso, usava ogni modo per ritenerla Questo rincrebbe alquanto alla Beata, la quale ritrovandosi un di colla sorella, lasciossi sfuggir di bocca che non poteva molto arrendersi alla sua superiora, perchè era troppo stretta di cuore.

  A208000047 

 Questa espressione dispiacque al Signore, il quale {68 [342]} si fece tosto a rimproverare la sua sposa con queste parole: Figlia, ogni cola contro dei superiori, per piccola che sta, vien fatta a me; e l' anima, in cui voglio prendere le mie delizie, non deve essere macchiata di tal colpa: ti emenda.

  A208000047 

 Un simile atto che sarebbesi facilmente giudicato in altri delicatezza di perfezione, fu in lei difetto si considerevole di disubbidienza, che ne ebbe a tollerare un tremendo castigo dal Signore, il quale per quindici giorni la privò di ogni spirituale dolcezza.

  A208000050 

 Si narra che volendo la principessa averne il ritratto, condusse al monastero, all' insaputa della {73 [347]} Beata, una famosa pittrice, la quale postasi in faccia a Lei in luogo nascosto la ritrasse perfettamente in tutto il corpo; ma non fu possibile ritrarle gli occhi, non avendoli alzati di terra mai.

  A208000051 

 A costo di preghiere ebbe per più di diciasette anni a suo ricovero una cella, la quale, perchè stretta e mal situata, si era lasciata come in abbandono.

  A208000051 

 Quivi ella quale innocènte colomba in sicurissimo nido godeva un anticipato paradiso, tanto più dolce ed amato, quanto più sprovveduto di terrene apparenze.

  A208000055 

 Aveva di se la massima diffidenza, la quale però non la ritrasse mai dall' intraprendere cose grandi, che anzi la rapiva ad una magnanimità insuperabile per qualsiasi cosa, che ella conoscesse tornare in gloria del Signore.

  A208000056 

 Aveva insomma per ogni parte un trattare schietto, dolce, sereno, e manieroso, lontano da ogni sapore d' ipocrisia, cosichè uno, il quale a fondo non l' avesse conosciuta avrebbe durato fatica a comprendere come una santità cosi elevata potesse accomodarsi ad ogni sorta di persone con tanta affabilità e piacevolezza.

  A208000064 

 E perciò per quanto fu permesso al suo stato era estremo l' ardore col quale s' impiegava per impedire l' offesa di Dio, e molte anime trarre dalla strada del peccato.

  A208000067 

 Difatto Iddio, il quale non lascia di aiutare chi in Lui confida, e cerca la sua gloria, provvide sempre alla Beata quanto le era necessario e sul principio e nel progresso dell' opera.

  A208000067 

 Piena di fiducia in Dio, a quelli, che avrebbero voluto distorta da quell' opera, ella rispondeva, che con molto meno la loro madre s. Teresa faceva le sue fondazioni; che quell' opera doveva essere tutta della Provvidenza; che il glorioso s. Giuseppe, al cui onore ella intendeva di consecrare quel monastero, avrebbe avuto cura di soccorrerlo; che infine quella non era opera sua, ma di Dio, il quale poteva fare il {102 [376]} tutto con nulla.

  A208000071 

 Ringraziava mollo di cuore Iddio per averla fatta nascere in mezzo alla vera religione, in seno alla Chiesa Cattolica, fuori della quale non vi può essere salute.

  A208000073 

 A loro spesso si raccomandava, ne celebrava le feste con grande divozione, e vi si apparecchiava con una novena, in ciascun giorno della quale faceva qualche atto speciale di virtù in loro onore.

  A208000074 

 E difatto ai sette di settembre giorno precedente a quella solennità, si diede in sul mattino dall' invitto Amedeo II e dal glorioso Principe Eugenio di Savoia quella memorabile sanguinosa battaglia, nella quale quaranta mila francesi furono parte uccisi, parte fatti prigionieri; e verso il mezzodì già risuonava {114 [388]} l' inno della vittoria e del trionfo; Torino e il Piemonte erano salvi.

  A208000074 

 Tutta Torino era in quei giorni ai piedi di Maria Consolatrice, la {113 [387]} quale non tardò di venirla a consolare, come aveva promesso.

  A208000087 

 Aveva la contessa Lodi sua sorella un figlio, il quale ancor bambino fu colto da si grave malore, che venne dai medici e chirurghi dichiarato irrimediabile.

  A208000087 

 E questo basti a dimostrare quanto la Beata Maria degli Angeli fosse cara a Dio, il quale la volle perciò esaltare anche su questa terra, e palesarla al mondo universo come un tesoro delle sue grazie.

  A208000087 

 Si arrese allora la Beata, e con quella reliquia benedisse il bambino, il quale portato a casa, dopo alcune ore di placido sonno fu trovato affatto libero da ogni sorta di male.

  A208000090 

 Ma il padre si mostra egli pure inesorabile, e francamente le risponde di non poterla nè volerla aiutare in alcun modo: «Almeno, almeno, soggiunse allora la sconsolata, mi dia licenza di aiutarmi col mio buon Gesù.»- «Sì, si, le risponde il confessore, si aiuti pure per quanto può col buon Gesù.»Egli ancor non prevedeva dove andasse a mirare quella domanda della Beata, la quale udite le parole del padre diede un dolce respiro ai {146 [420]} suoi affanni, e piena di fiducia di tirare ai suoi disegni il suo diletto Signore, tutta giuliva e trionfante ripiglia: «Oh!quanto la ringrazio, padre mio; ma si ricordi Vostra Riverenza, che mi ha concesso di aiutarmi col buon Gesù.

  A208000090 

 Non si perdette di coraggio la Beata, la quale respinta in questo assalto, ne tentò un maggiore, e ne rimase vincitrice.

  A208000090 

 » Partitasi dal confessore s' incontrò con una religiosa, colla quale cadendo nel medesimo discorso le disse: «Voi altre vi aiuterete per farmi superiora, ed io mi aiuterò col mio Gesù; fate voi quanto potete, vedremo chi la vincerà.».

  A208000093 

 Ad un solo liquore di caro prezzo inviatole dall' insigne pietà dei Sovrani mostrò qualche ripugnanza, dicendo essere un tale medicamento non convenevole ad una povera religiosa, quale si era.

  A208000097 

 Cosi oppressa come era nell' eccesso dei suoi mali, spirava tuttavia un' aria dolce, risplendente quale infuocato serafino, in quel modo appunto che soleva vedersi nelle estasi.

  A208000100 

 Ed era invero un piacere contemplare quella beli' anima, che pervenuta al termine del suo pellegrinaggio, cominciava a gustare le gioie di quella beatitudine, alla quale aveva di continuo aspirato.

  A208000102 

 Ne giunse la fama a Madama Reale, la quale tosto mandò soldati per ritenere in freno quella pietosa innondazione di gente; ma giovò poco il militare riparo, essendo così impetuosa la piena, che ogni argine era incapace a ritenerla nei termini.

  A208000102 

 Vi andarono col loro seguito le altre principesse, e tutte con una tenera divozione, deposto la magnificenze e il conlegno, inchinaronsi {165 [439]} a baciare gli abiti, le mani, i piedi di quel venerabile deposito; il quale spirava dal volto un' aria sì dolce, che metteva divozione, ed eccitava a spirituale tenerezza e compunzione chiunque lo riguardasse.

  A208000110 

 A questo povero uomo era caduta addosso una grossa trave, la quale gli slogò l' osso ischio, e le due ultime vertebre.

  A208000112 

 A questo fine intraprese con grande fiducia una novena in onore di lei, finita la quale, sebbene non le apparisse verun segno della grazia, non venne meno nella speranza, ma continuò a pregare caldamente.

  A208000112 

 Fu visitata dal chirurgo, il quale disse che non vi era altro {172 [446]} rimedio fuorchè il taglio, e ehe se ancora si fosse tardato si sarebbe convertito in cancrena, e le avrebbe cagionato la morte.

  A208000112 

 Nel 1778 alla signora Maddalena Cavassa di Torino era cresciuto in una delle narici un polipo, ossia una escrescenza carnosa della grossezza di una piccola prugna, il quale non solo le impediva la respirazione da quella parte, ma le cagionava acuti dolori.

  A208000113 

 Era costei ormai ridotta agli estremi per un scirro, ossia tumor duro, generatosi internamente, il quale dopo averla tribolata per ben due anni in quella parte dello stomaco, che chiamasi piloro, erasi infine degenerato in cancro, obbligandola a giacersi in letto straziala dai dolori.

  A208000115 

 Ciò falto si passò dai giudici delegati dalla Santa Sede alla ricognizione del suo corpo, il quale con giubilo di tutti fu trovato incorrotto, e tutto spirante soave odore.

  A208000116 

 Però la finale decisione di questa causa, pei molti intervalli voluti dagli esami ne-cessarii a farsi, ed eziandio per le condizioni dei burrascosi tempi che corsero d' allora in poi per la Chiesa, si protrasse fino al regnante Pontefice Pio IX, il quale in quest' anno medesimo 1865 riconoscendo quanto erasi già fatto dalla Sacra Congregazione dei Riti, e dagli illustri suoi predecessori, ed approvando inoltre, come è prescritto, due dei miracoli operati dopo {176 [450]} morte dalla venerabile serva di Dio, la decorò del glorioso titolo di Beaa, elevandola cosi all' onore degli altari con immenso giubilo di tutti i buoni e specialmente dei divoti Torinesi.


don bosco-vita di s. giovanni battista.html
  A209000001 

 Ma prima che queste cose avessero il loro compimento doveva venire il precursore {3 [381]} del divin Verbo che era stato predetto da Malachia profeta con queste parole: « Ecco che io mando il mio angelo, il quale preparerà la strada innanzi a me.

  A209000004 

 Sarà grande {8 [386]} nel cospetto del Signore, sarà ripieno di Spirito Santo fin dal seno della madre, e convertirà molti figliuoli d'Israele al Signore Dio loro da essi abbandonato, e riconcilierà i padri co' figliuoli, e preparerà al Signore Dio, d'innanzi al quale ei cammina collo spirito e colla virtù di Elia, un popolo inclinato a riceverlo.

  A209000006 

 È un atto ben autentico della riconoscenza che essa aveva per tutti i favori di cui Iddio l'avea ricolmata, ed una gloriosa confessione della bassezza, dalla quale era stata tratta, per essere elevata alla {12 [390]} dignità di Madre di Dio, e dove la profonda sua umiltà la faceva rientrare, per manifestare in se medesima la verità di quanto essa espresse nel suo mirabil cantico riguardo alla gloria degli umili e dei piccoli, e all'abbondanza dei veri beni di cui Iddio arricchisce quelli che sono nell' indigenza.

  A209000009 

 Allora si richiamarono al padre del fanciullo, e gli fecero cenno di significare quale dovesse essere il nome del fanciullo.

  A209000009 

 Tutti i vicini furono allora presi da grande timore, e le maraviglie operate per questo fanciullo si divulgarono in tutta la Giudea, ed ognuno diceva: Quale sarà mai questo bambino, pel quale si operano tanti prodigi? Certamente egli sarà un qualche gran profeta.

  A209000010 

 Conforme al giuramento col quale ei giurò ad Abramo padre nostro di concedersi a noi, affinchè liberati dalle mani de' nostri nemici, serviamo a lui scevri di timore, con santità e giustizia {16 [394]} nel cospetto di lui per tutti i nostri giorni.

  A209000012 

 Egli non esce punto dal deserto per conoscere quello che l'aveva rallegrato, quando ancora era nel seno materno, e di cui esso doveva essere il precursore, ed al quale doveva preparare le vie; ma egli se ne sta nel {20 [398]} deserto finchè lo Spirito Santo gli insegni quale sia il tempo di manifestare il Redentore del mondo.

  A209000016 

 Desiderosi di salvarsi, interrogavano Giovanni, quale cosa fosse loro necessaria, per conseguire la salute eterna.

  A209000017 

 E Giovanni, al quale era stato rivelato dallo Spirito Santo che quegli era il Messia Redentore del mondo fu molto sorpreso quando vide avvicinarsi colui che doveva togliere i peccati del mondo e chiedergli il battesimo in mezzo alle turbe dei peccatori, come se fosse stato di quel numero.

  A209000022 

 Il senso nel quale s. Giovanni aveva ragione di dire che non era profeta, è questo: che quantunque egli fosse al di sopra dei profeti, perchè mostrava col dito quello che i profeti non avevano annunziato che molto lungi; tuttavia non profetava {34 [412]} quello che doveva accadere dopo la sua morte sulla terra, come fatto avevano gli antichi profeti.

  A209000022 

 Questi è Colui del quale ho detto: dopo di me viene uno che è più di me perchè era prima di me: e io nol conosceva, ma affinchè egli fosse riconosciuto in Israele, per questo son io venuto a battezzare nell'acqua....

  A209000024 

 Aveva un fratello chiamato Filippo, il quale teneva un' altra parte del regno di Giudea, ma poco considerevole.

  A209000025 

 Gli fece conoscere gli obblighi della legge alla quale era soggetto come tutti gli altri, gli mostrò l'esempio dei buoni re che l'aveano preceduto, i castighi dei cattivi che aveano sperimentato il peso della giustizia di Dio.

  A209000025 

 Tuttavia non si sa precisamente quale occasione lo fece venire, se sia il suo zelo, o se vi fu costretto da Erode.

  A209000028 

 Imperocchè questi è colui del quale sta scritto: Ecco che io spedisco innanzi a te il mio angelo, il quale preparerà la tua strada davanti a te.

  A209000029 

 Giunse il tempo del giorno onomastico di Erode, {46 [424]} nel quale egli aveva il costume di dare grandi festini ai principali uffiziali del suo regno.

  A209000030 

 Questa figlia d'iniquità corre da sua madre, e le dimanda quale cosa debba chiedere al re.

  A209000039 

 Poco tempo dopo avvenne la Passione di nostro Signore Gesù Cristo, il quale fu disprezzato da Erode, presentato che fu a lui per ordine di Pilato, Esso si contentò di motteggiarlo, non essendovi Erodiade che lo spingesse all'uccisione.

  A209000040 

 Egli pensava di poter godere liberamente i suoi piaceri, ma la giustizia di Dio che castiga esemplarmente le violenze che si commettono contro dei suoi servi, gli suscitò uno strano avvenimento nel quale egli sperava di potersi innalzare più alto, ma invece fu ridotto alla miseria estrema.

  A209000044 

 Esso fu sempre onorato assai nella festa della sua Natività, e fu un'epoca nella quale vi si celebravano tre messe, una la vigilia come a Precursore, la seconda nel di della festa come a santificato nel seno materno, la terza nel dì seguente in {57 [435]} onore del battesimo, come a ministro del battesimo.

  A209000044 

 Non sappiamo precisamente quale sia il tempo della morte del santo Precursore, ma si crede che sia accaduta {56 [434]} verso il fine del secondo anno della predicazione del nostro Signor Gesù Cristo, o al più tardi del terzo, nel principio del mese di febbraio.

  A209000045 

 Nell'anno 453 si scoperse ad Emesa nella Siria il suo sacro capo, il quale rimase nella chiesa di quella città fino all'anno 954, in cui fu portato a Costantinopoli.

  A209000045 

 Quivi dimorarono fino all'anno 362, finchè sotto l'impero dell'empio Giuliano apostata, alcuni imitando il mal esempio del loro imperatore aprirono la tomba di s. Giovanni Battista ed abbruciarono una parte delle sue reliquie e quelle del profeta Eliseo; ma alcuni monaci mescolati a quei sacrileghi salvarono in parte quelle di s. Giovanni Battista e le mandarono a s. Atanasio il grande patriarca di Alessandria, il quale le nascose in una muraglia della sua chiesa.


don bosco-vita di s. giuseppe.html
  A210000014 

 Egli apprese il mestiere di legnaiuolo, il quale, secondo la tradizione, era altresì il mestiere del padre.

  A210000015 

 Egli pianse coloro i quali avevano avuto cura della sua infanzia; ma sopportò questa dura prova colla rassegnazione d'un uomo il quale sa che tutto non {12 [292]} termina con questa vita mortale e che i giusti sono ricompensati in un mondo migliore.

  A210000017 

 E ciò che ci conferma in codesta credenza si è l'asserzione di s. Girolamo, il quale ci dice che Giuseppe non si era mai curato del matrimonio prima di diventare lo sposo di Maria.

  A210000017 

 Secondo le più rispettabili tradizioni Giuseppe apparteneva alla setta degli Esseni, setta religiosa, la quale esisteva nella Giudea all' epoca della conquista che ne fecero i romani.

  A210000036 

 Questo anello offerto da Giuseppe a Maria si conserva ancora in Italia nella città di Perugia, alla quale, dopo molte vicissitudini e controversie fu definitivamente accordato da Papa Innocenzo VIII nel 1486.

  A210000062 

 Arrivarono essi presso ad una grotta abbandonata, la quale offriva un rifugio ai pastori ed ai loro armenti di notte e nei giorni di cattivo tempo.

  A210000070 

 Una tradizione popolarissima in tutto l'Oriente e registrata nella bibbia, annunziava che un fanciullo nascerebbe in Occidente, il quale cangierebbe la faccia del mondo, e che un nuovo astro doveva in pari tempo comparire e segnare questo avvenimento.

  A210000087 

 A destra eravi una piccola cisterna, dalla quale Giuseppe attingeva l' acqua pel servizio della famiglia.

  A210000091 

 L'angelo non gli aveva detto in quale parte della Giudea dovesse egli stabilirsi.

  A210000101 

 Giuseppe venne a ritrovare Maria; ma quale non fu la loro sorpresa ed il loro dolore quando si domandarono reciprocamente dove era Gesù? Nè l'uno, nè l'altro l'aveva veduto dopo l'uscita dal tempio; i ragazzi dal canto loro non potevano darne alcuna notizia.

  A210000102 

 Ma quale non fu la loro sorpresa e la loro ammirazione nel vedere il divino fanciullo in mezzo ai dottori maravigliati della saggezza de' suoi discorsi, delle dimande e delle risposte che loro faceva! Maria piena di gioia, perchè aveva ritrovato il figlio, non potè tuttavia trattenersi dal manifestargli l'inquietudine che l'aveva afflitta: « Mio {68 [348]} figlio, gli disse, perchè hai tu fatto così con noi? sono tre giorni da che immersi nel dolore andiamo in cerca di te.

  A210000103 

 Se l'educatore d'un principe occupa una dignità onorifica nello stato, quale deve essere la dignità di Giuseppe, mentre fu incaricato della educazione del Figlio di Dio! Gesù cui le forze erano cresciute cogli anni diventò l'allievo di Giuseppe.

  A210000113 

 L'ultimo momento era giunto, Giuseppe fece uno sforzo supremo per alzarsi e adorare colui che gli uomini consideravano quale suo figlio, ma che Giuseppe conosceva per suo Signore e Dio.

  A210000119 

 Troviamo nei privilegi e nei favori di cui fu ricolmato l'antico Giuseppe, il quale non era che l'ombra del nostro vero Giuseppe,una figura del credito onnipossente di cui gode nel cielo il santo sposo di Maria.

  A210000123 

 Giuseppe, il quale ha veduto Gesù e Maria sottomessi a se, può senza dubbio ottenere tutto quello che vuole dal re suo figlio e dalla regina sua sposa.

  A210000124 

 È difatto che potrebbe negare Gesù Cristo a Giuseppe, il quale niente negò mai a lui nel tempo della sua vita? Mosè non era nella sua vocazione se non il capo ed il conduttore del popolo d'Israele, eppure si portava con Dio con tanta autorità, che quando lo prega in favore di quel popolo ribelle ed incorreggibile, la sua preghiera sembra farsi comando, il {87 [367]} quale leghi in certo modo le mani alla divina maestà, e la riduca a non poter quasi castigare i colpevoli, finchè egli ne abbia renduto la libertà: Dimitte me, ut irascatur furor meus contro eos et deleam eos.

  A210000125 

 Ma quanto maggior virtù e potenza non avrà la preghiera che Giuseppe volge per noi al sovrano giudice, di cui egli fu guida e padre adottivo? Poichè se egli è vero, come dice s. Bernardo, che Gesù Cristo, il quale è nostro avvocato presso il padre, gli presenta le sacre sue piaghe ed il sangue adorabile che ha sparso per la nostra salute, se Maria, per parte sua presenta all'unico figlio il seno che lo portò e nutrì, non possiamo noi aggiungere che s. Giuseppe mostra al Figlio ed alla Madre le mani le quali hanno tanto affaticato per loro ed i sudori che egli ha sparso per guadagnare il loro vitto sopra la terra? E se Dio padre non può nulla negare al suo figlio diletto quando lo prega per le sue sacre piaghe, nè il {88 [368]} figlio nulla negare alla sua Santissima Madre quando lo scongiura per le viscere che lo hanno portato, non siam noi tenuti a credere che nè il Figlio, nè la Madre divenuta la dispensatrice delle grazie che Gesù Cristo ha meritato non possono nulla negare a s. Giuseppe quando egli li prega per tutto ciò che ha fatto per essi in trent'anni di sua vita?.

  A210000134 

 Come la divina Provvidenza dispose che s. Giuseppe morisse prima che Gesù si manifestasse pubblicamente quale {92 [372]} Salvatore degli uomini, così fece pure che il culto verso questo santo non si propagasse prima che la fede cattolica si fosse universalmente diffusa nel mondo.

  A210000135 

 Quindi i Greci oltre la festa di tutti gli antenati di Cristo (che furono giusti) la quale celebrano nella domenica che precede il giorno di Natale, consacrarono la domenica che corre in quest'ottava al culto specialmente di s. Giuseppe, sposo di Maria, del santo profeta Davide e di s. Giacomo cugino del Signore.

  A210000142 

 Fra i sommi pontefici che concorsero colla loro autorità a promuovere il culto di questo santo si annovera Sisto IV il quale fu il primo ad instituirne la festa verso il fine del secolo XV. S. Pio V ne formulò l' uffizio nel Breviario Romano.

  A210000147 

 Come il primo Giuseppe figliuolo di Giacobbe seppe mantenere l' abbondanza nel popolo d'Egitto durante sette anni di carestia, il vero Giuseppe più felice amministratore dei celesti tesori saprà mantener nel popolo cristiano quella fede santissima per stabilir la quale discese sulla terra quel Dio, di cui fu egli per trent'anni l'aio ed il custode.

  A210000147 

 Or bene mentre la divozione a san Giuseppe attirerebbe copiose benedizioni sulle famiglie de' suoi divoti, procurerebbe alla desolata sposa di Gesù Cristo il validissimo patrocinio di un santo, il quale come seppe un giorno serbar illesa la vita di Gesù dalla persecuzione che gli muoveva Erode, saprà bene serbar illesa la fede dei suoi figli dalla persecuzione che le muove l'inferno.


don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html
  A211000006 

 A quei tempi era vescovo di Smirne {52 [148]} il celebre S. Policarpo, il quale, come abbiamo detto, era stato discepolo di san Giovanni l'Evangelista, e che dopo avere governato quella Chiesa per molti anni con zelo apostolico, terminò poscia la sua carriera episcopale con morire tra le fiamme per la fede di G. C. Ora questo s. Vescovo si prendeva gran cura nell'allevare dei giovani pel santo ministero dell'altare, istruendoli diligentemente nella dottrina del santo Vangelo, e nella storia e disciplina ecclesiastica, e informandoli con amore a tutte le virtù che debbono ornare un sacerdote di G. C. e delle quali egli era il primo a loro porgere un eccellente modello.

  A211000007 

 Quantunque non ci rimanga più tutta la lettera sovra citata, ch'egli scrisse a Fiorino, pure il sovra detto Eusebio ce ne conservò uno squarcio, dal quale rilevasi il grande amore di Ireneo verso il suo maestro, e il desiderio vivissimo di imparare, di cui il suo cuore era acceso.

  A211000008 

 Che bell'anima doveva avere questo santo giovane! che fede viva, che amore a G. C! che desiderio di crescere nella virtù! Oh! se tutti i discepoli e specialmente gli alunni del santuario portassero tanta riverenza a' loro maestri e ne apprezzassero così gli ammaestramenti, quale progresso non vedremmo nella scienza e nella virtù! Ma ritorniamo ad Ireneo.

  A211000009 

 S. Girolamo nel Catalogo degli Scrittori Ecclesiastici, dice che questo Santo fu anche discepolo di Papia, il quale aveva anche avuto S. Giovanni per maestro, e {55 [151]} fu poi vescovo di Gerapoli.

  A211000010 

 Nulladimeno non è improbabile, che ai tempi {56 [152]} di Antonino Pio imperatore dei Romani, e del sommo pontefice s. Igino, il quale occupava la sede di s. Pietro alla metà del secondo secolo, l'eresia dei Valentiniani dall'Asia essendo penetrata nella Gallia, perciò s. Potino (detto anche Frotino) allora vescovo di Lione avendone gran bisogno dimandò a s. Policarpo un ecclesiastico dotto pio e zelante onde resistere agli assalti del nemico, e gli fu mandato s. Ireneo.

  A211000012 

 Egli si segnalò sì fattamente in ogni virtù, e guadagnossi così l'affetto di tutti che circa l'anno 177 s. Frotino avendo terminato il suo episcopato colla corona del martirio, il clero e popolo di Lione elessero Ireneo per loro ambasciadore presso la santa sede incaricandolo di portare una loro lettera al sommo pontefice Eleuterio, il quale governò la {58 [154]} Chiesa dall'anno 179 all'anno 194.

  A211000014 

 I Valentiniani si chiamavano così da un certo Valentino, il quale quando era cattolico era stato promosso al sacerdozio, ed aveva predicato in Egitto e quindi a Roma con grandissimo applauso.

  A211000015 

 Tra questi fu in Francia il Lamennais, il quale prima sembrava un sacerdote molto zelante della causa della fede, poi, perchè non potè ottenere quegli onori che erano l'oggetto della sua superbia, divenne un incredulo, e come tale morì dopo avere scritto varii libri pieni di empietà.

  A211000019 

 Questo è lo stesso argomento, col quale oggidì confutiamo i protestanti, imperocchè {65 [161]} la Chiesa fu fondata dagli apostoli, che cominciarono a predicare 1827 anni fa.

  A211000020 

 In questa opera, la quale giunse fino a noi, si vede chiaro quanto questo s. vescovo fosse pratico non solo delle sante scritture e della storia della Chiesa, ma anche delle scienze profane.

  A211000024 

 Sgraziatamente anche questa lettera andò perduta: ma Eusebio ce ne conservò un brano, dal quale scorgesi, che bel cuore avesse il nostro santo e quanto tenero fosse della causa di Dio, e dell'amico suo.

  A211000025 

 Il libro fu distrutto dalle vicende dei tempi: se non {69 [165]} che Eusebio ce ne preservò uno squarcio in cui l'autore finisce così: «O voi, che trascriverete, questo libro, io vi scongiuro pel nostro Signor Gesù Cristo e per la sua gloriosa venuta, nella quale giudicherà i vivi ed i morti, di riscontrarlo dopo di averlo compiuto, e di correggerlo esattamente sull'originale, e di scrivere anche questa mia esortazione» Dal che vedesi che S. Ireneo dava una grande importanza a questo suo scritto.

  A211000030 

 Ma onde evitare lo scisma in caso di disobbedienza, egli scrisse al sommo Pontefice S. Vittore una lettera, nella quale caldamente lo prega a risparmiare i fulmini minacciati, acciocchè l'unità del corpo ecclesiastico non venisse a rompersi.

  A211000031 

 Dalle cose dette si vede quanto vivo fosse lo zelo di S. Ireneo, quale amore egli portasse alla Chiesa, quanto a cuore gli stesse la gloria di Dio e la salvezza delle anime.

  A211000032 

 Durante questo tempo furono imperatori di Roma Marco Aurelio, poi Commodo suo figlio, a cui succedette Pertinace, poi Didio Giuliano, che comperò l'impero all' incanto, finalmente Severo, il quale, prima era stato governatore di Lione.

  A211000034 

 Altre fiate era il popolo il quale stimolato da gente malvagia e per mezzo delle più sfacciate calunnie contro del clero, e specialmente dei vescovi, con pubblici schiamazzi domandava la loro morte ai magistrati.

  A211000034 

 S. Gregorio di Tours scrive, il numero dei cristiani scannati in quell'occasione, e dice essere stato sì grande che il sangue scorreva a rivi per le piazze; e se crediamo a ciò che leggesi in una iscrizione, la quale ancora esiste nella chiesa di S. Ireneo a Lione, i cristiani, che in quella sola persecuzione diedero il sangue per Gesù Cristo non furono meno di 12000.

  A211000037 

 Essa è minutamente descritta da Sidonio Apollinare, il quale essendo vissuto a quei tempi, la visitò più volte, e quivi in mezzo a un immenso concorso di popolo, le reliquie del santo vescovo e dei suoi compagni furono solennemente trasferite e collocate nella cappella sotterranea, sopra cui la basilica si innalzava.

  A211000037 

 Quelle dei santi Ireneo, Alessandro ed Epipodio furono poste dentro gli altari, ma la massima parte delle altre reliquie furono messe dentro a un pozzo scavato nel mezzo di questa cappella sotterranea, il quale esiste ancora.

  A211000040 

 Calvino fissò la sua residenza a Ginevra, la quale essendo prima una città soggetta al Duca di Savoia, ed eminentemente cattolica, per opera di Calvino si ribellò al suo legittimo sovrano, e apostatò dalla vera fede.

  A211000042 

 Adunque i Calvinisti di Francia tra altre città, ove segnatamente agognavano di dare sfogo al loro odio contro la Chiesa cattolica, era Lione, della quale eransi impadroniti li 30 aprile del 1562.

  A211000042 

 Esse vennero riposte nella cappella sotterranea, la quale è perciò riguardata dagli abitanti di Lione siccome il luogo più sacro della loro città, e ove anche al dì d'oggi i forestieri che hanno fede sentono un bisogno di recarsi a venerare la memoria d'uno dei Vescovi più insigni, che abbiano illustrato la Chiesa cattolica colla dottrina, colla santità e col martirio.

  A211000044 

 4 volendo confutare gli eretici coll'autorità della Tradizione, cesi scrive: «Non è necessario il cercare presso di altri la verità, la quale facilmente possiamo ricevere dalla Chiesa, conciossiachè gli Apostoli abbiano abbondantemente conferito a lei siccome a un {84 [180]} ricco serbatoio le cose tutte che appartengono alla verità... Infatti, che faremmo noi, ove si levasse disputa intorno ad alcuna questione anche non del massimo momento? Forse non dovremmo noi ricorrere alle chiese, in cui gli Apostoli vissero, e ricevere da esse ciò che avvi di certo e indubitato in quella questione? E che? se gli Apostoli non ci avessero lasciate le scritture, certo avremmo seguito il filo della Tradizione, che essi Apostoli affidarono a coloro a cui consegnarono il governo delle chiese, siccome fanno molte barbare nazioni, le quali posseggono la fede senza inchiostro e senta carta.».

  A211000045 

 Infatti dopo {85 [181]} aver detto, siccome abbiamo veduto, essere nostro dovere ricorrere alle chiese che furono governate dagli Apostoli per sapere la verità; egli continua ad osservare che sarebbe cosa troppo lunga lo andare a consultare una per una le chiese, fondate e governate da ciascun degli Apostoli, e quindi così conchiude: «Dobbiamo soprattutto ricorrere alla chiesa più grande, piu antica, e conosciuta da tutto il mondo; alla chiesa fondata in Roma dai gloriosi Apostoli Pietro e Paolo, la quale conserva la Tradizione che ha ricevuta da' suoi fondatori, e che è pervenuta sino a noi per una successione non interrotta.

  A211000049 

 «Quando il calice in cui si è versato del vino, e il pane spezzato riceve la parola di Dio (vale a dire si sono pronunziate sopra di essi le parole della consacrazione, le quali sono le stesse profferite dal Figliuolo di Dio sopra del pane e del vino nell'ultima cena), cioè esso vino ed esso pane diventa l'Eucaristia del Corpo e Sangue del Signore, da cui la sostanza della nostra carne riceve sostentamento e incremento: come adunque affermano (gli eretici), la nostra carne, la quale si nodrisce del Sangue e Corpo di Cristo, quasi fosse membro di esso, non essere capace del dono di Dio, cioè della vita eterna?».

  A211000054 

 Così, mentre s. Frotino, 1° Vescovo di Lione, già cominciava ad invecchiare, e s'appressava al termine della sua santa carriera, Iddio nella persona di Ireneo, il quale viveva lontano tante centinaia di miglia, gli preparava un degno successore, e a suo tempo per mezzo di s. Policarpo lo mandava in quella città, perchè dopo il martirio di s. Frotino prendesse cura di quel gregge rimasto senza pastore, e lo aumentasse con numerose conversioni di gentili, lo pascesse colle sue istruzioni, {91 [187]} lo difendesse cogli scritti, lo animasse alla costanza ed al martirio col suo esempio.

  A211000056 

 Quando l'imperatore Severo fece pubblicare la sua legge, colla quale si intimava a tutti i suoi sudditi di rinunziare a Gesù Cristo, sotto pena {92 [188]} di morte a chi disobbediva, i Cristiani di Lione, sapendo che le leggi dei sovrani di questa terra quando sono contrarie alla legge di Dio e della Chiesa, non meritano il nome di legge, e non solo non vi è obbligo di osservarle, ma vi è obbligo di non osservarle, determinarono di mantenersi costanti nella fede a qualunque costo, e si lasciarono scannare a migliaia, piuttosto che ubbidire a quella legge iniqua di quell' imperatore, che esigeva che si rinnegasse Gesù Cristo.


don bosco-vita di s. pancrazio martire.html
  A212000007 

 Vescovo, i Sindaci, i membri del Municipio ed altri ragguardevoli personaggi (ivi è esposta la serie dei nomi), i quali tutti toccano l'età chi di 90, chi di 80, altri di 60 anni, in presenza del nostro segretario sottoscritto e di molti altri di simile età, avvisati di esporre la pura e sincera verità; attestarono e deposero concordemente essere vero che hanno udito dai loro antenati siccome noi abbiamo udito dai nostri medesimi genitori quando vivevano, quanto segue: la prima occasione di fabbricare questa chiesa fu data da un sacerdote, il quale venendo dalle parti d'Oriente portava seco alcune reliquie.

  A212000010 

 Nel 12 di maggio e nella seconda festa di Pasqua e di Pentecoste si fa una processione, durante la quale queste sante reliquie sono esposte alla pubblica venerazione.

  A212000015 

 Io te ne espongo, o lettor cristiano, l'origine tale e quale ci viene testificata dalla tradizione di quattro secoli, che viva {61 [255]} tuttora si conserva presso agli abitanti di quel borgo, e dell'intero paese di Pianezza; come è testificata dai quadri, dalle antiche iscrizioni che la confermano, e dai documenti stampati e manoscritti che tuttora si conservano.

  A212000022 

 Sbalordito il buon contadino ricorse al parroco, il quale con altra gente si recò colà a fine di essere testimonio del fatto, ed esorlò il Casella a rinnovare solennemente il volo e di essere più fedele alle promesse fatte a s. Pancrazio, che gli aveva ottenuto dal cielo un favore così segnalato.

  A212000033 

 Pareva che in lui abitasse una legione di demonii, che lo agitassero come quell'energumeno di cui si parla nel vangelo, il quale talvolta era portato nell'acqua, nel fuoco, sopra i tetti delle case e sopra le montagne senza che alcuno il potesse rattenere.

  A212000054 

 Giunsero colà il 12 di maggio 1650, ed ebbero la consolazione di ottenere dalla divina misericordia per l'intercessione del nostro Santo la guarigione del loro figlio, il quale fece ritorno a casa totalmente guarito.

  A212000066 

 Altro fatto espongo tale quale è riferito da chi ne fu testimonio di veduta.

  A212000082 

 E poichè la divozione a questo Santo è fonte copiosa di tante benedizioni, sarebbe vivamente a desiderarsi che in ogni città o paese gli fosse innalzata una chiesa o almeno qualche altare; in ogni famiglia ci fosse almeno qualche statua o immagine, la quale nei bisogni spirituali e temporali {90 [284]} della presente vita ci rammentasse di ricorrere a quel celeste e fedele amico.


don bosco-vita di s. pancrazio martire [4a edizione].html
  A213000011 

 E poiché la divozione a questo Santo è fonte copiosa di tante' benedizioni, sarebbe vivamente a desiderarsi che in ogni città o paese gli fosse innalzata una chiesa o almeno qualche altare; in ogni famiglia ci fosse almeno qualché statua o immagine, la quale nei bisogni spirituali e temporali della presente vita ci rammentasse di ricorrere a quel celeste e fedele amico.


don bosco-vita di s. paolo apostolo.html
  A214000004 

 Il padre di Saulo era Fariseo, vale a dire professava la setta più severa fra gli Ebrei, la quale faceva consistere la virtù in una grande esterna apparenza di rigore, massima affatto contraria allo spirito di umiltà del Vangelo.

  A214000012 

 Pertanto tutto umiliato: Signore, esclamò, che volete che io faccia? Come se dicesse: Quale è il mezzo di procurare la vostra gloria? Io mi offro a voi per fare la vostra santissima volontà.

  A214000020 

 Egli riguardava come suo indispensabile dovere il presentarsi a Pietro dal quale non era ancora conosciuto, e così dar conto della sua missione al Vicario di Gesù Cristo.

  A214000025 

 Saulo era in Antiochia quando ebbe una maravigliosa visione nella quale fu rapito al terzo cielo, cioè fu sollevato da Dio a contemplare le cose del Cielo più sublimi di cui sia capace un uomo mortale.

  A214000037 

 E secondo tale erronea supposizione chiamavano Barnaba Giove, perchè lo scorgevano di sembiante più maestoso, e Paolo che parlava con maravigliosa facondia, chiamavano Mercurio, il quale presso ai gentili era l'interprete e messaggero di Giove e il dio dell'eloquenza.

  A214000037 

 Preparate le vittime, le corone, e quanto facesse d' uopo per la funzione, portarono ogni cosa avanti la casa ove albergavano Paolo e Barnaba volendo in tutti i modi far loro un sacrifizio, I due Apostoli accesi di santo zelo si gettarono nella turba e in segno di dolore lacerandosi le vesti gridarono: Olà, che fate, o miseri? Noi siamo uomini mortali simili a voi, noi appunto con tutto lo spirito vi esortiamo di convertirvi dal culto degli Dei al culto di quel Signore, il quale ha creato il cielo e la terra, e che sebbene pel passato abbia tollerato che i gentili seguissero le loro {29 [195]} follie, ha però somministrati chiari argomenti dell'esser suo e della sua infinita bontà con opere che lo fanno conoscere supremo padrone di ogni cosa.

  A214000043 

 Il Santo Apostolo fu ivi consolato con una rivelazione nella quale Dio gli comando di portarsi a Gerusalemme per conferire con s. Pietro intorno al Vangelo da lui predicato.

  A214000049 

 S. Paolo venuto a notizia di questo fatto avvisò pubblicamente s.Pietro, il quale con ammirabile umiltà ricevette l'avviso senza proferire parole di scusa; anzi d'allora in poi divenne amicissimo di s. Paolo e nelle sue lettere non soleva chiamarlo con altro nome se non con quello di fratello carissimo.

  A214000056 

 Mentre s. Paolo era nella Troade gli apparve un Angelo vestito da uomo ad uso dei Macedoni, il quale stando in piedi innanzi a lui si fece a pregarlo così: Deh! abbi pietà di noi; passa nella Macedonia e vieni in nostro soccorso.

  A214000067 

 Quei nuovi fedeli vedendo Paolo e Sila sfiniti e cadenti per le battiture e pel lungo digiuno, corsero tosto ad apprestar loro la cena, colla quale furono ricreati.

  A214000085 

 Non potendo Paolo recarsi in persona, come desiderava, scrisse loro una lettera, la quale si crede esser la prima scritta da S. Paolo.

  A214000090 

 Quel voto era simile a quello de' Nazarei, il quale consisteva particolarmente nell'astenersi per un dato tempo dal vino e da qualunque altra cosa atta ad ubbriacare, e di lasciarsi venir lunghi i capelli, il che presso gli antichi era segno di lutto e di penitenza.

  A214000093 

 {69 [235]} Ovunque fa accolto, come scrive egli stesso, quale angelo di pace.

  A214000101 

 Il quale grido fa ripetuto per due ore intiere.

  A214000109 

 Per dare in certa maniera sfogo ai paterni sentimenti del suo cuore l'Apostolo scrisse da Filippi una seconda lettera nella quale si dimostra tutta tenerezza verso di quelli che si conservavano fedeli, e riprende alcuni che cercavano di pervertire la dottrina di G. Cristo.

  A214000119 

 «Ora io vado a Gerusalemme, egli diceva, colà guidato dallo Spirito Santo il quale, in tutti i luoghi ove io passo, mi fa conoscere le catene e le tribolazioni che in quella città mi aspettano.

  A214000153 

 Tutti fummo gettati a terra; io solo intesi una voce che nel mio linguaggio nativo diceva: Saulo, Saulo, e perchè mi perseguiti? Qui avendo io dimandato chi egli fosse, mi udii replicare essere egl quel Gesù contro al quale io promoveva il fuoco della persecuzione.

  A214000175 

 Quivi il Vangelo era già stato predicalo da s. Pietro, il quale vi aveva ordinato vescovo s. Marciano.

  A214000182 

 Ivi la fede cristiana, come si è detto, era già stata predicata da san Pietro, il quale da diciotto anni vi teneva la sede Pontificia.

  A214000183 

 Il quale diedegli piena licenza di vivere da solo dovunque gli fosse piaciuto, a sola condizione che fosse guardato da un soldato, quando usciva di casa.

  A214000183 

 Il santo Apostolo affittò una casa, nella quale prese alloggio egli co' suoi compagni, tra cui sono specialmente nominati Luca, Aristarco e Timoteo, quel fedele suo discepolo di Listri.

  A214000202 

 Quindi sebbene io possa prendermi in G. C. un'intera libertà di ordinarti una cosa che è di tuo dovere; pure atteso l'amore che ti porto, voglio piuttosto supplicarti, ancorchè io sia quale io sono a tuo riguardo, vale a dire, ancorchè io sia Paolo già vecchio e attualmente prigioniero per la fede di Gesù Cristo.

  A214000203 

 La preghiera che io ti fo è per Onesimo {137 [303]}mio figliuolo da megenerato nelle mie catene, il quale altre volte ti fu inutile, ma che ora sarà utilissimo così a me come a te.

  A214000216 

 Insiste di stare costantemente uniti al Salvatore colla fede, senza la quale niuno può piacere a Dio; ma che questa fede non giustifica senza le opere.

  A214000221 

 D' accordo col sommo sacerdote i Saducei, i Farisei, e gli Scribi fanno un tumulto, e corrono da Giacomo dicendo fra mille schiamazzi: bisogna che tu immediatamente cavi di errore questo innumerevole popolo, il quale crede che Gesù possa essere il Messia promesso.

  A214000237 

 «Faccia Dio, gli scrive, misericordia alla famiglia di Onesiforo, il quale lungamente mi ha servito, e non si recò a vergogna di vivere meco nelle catene; il Signore gli usi in quel gran giorno quella stessa misericordia che usò verso di me.

  A214000242 

 Egli è certo che il primo a cui egli dovette render grazie fu santo Stefano al quale dopo Gesù era debitore della sua conversione e della sua salvezza.


don bosco-vita di s. policarpo.html
  A215000001 

 È vero che Dell'esporre le azioni dei Papi abbiamo più volte avuto occasione di parlare di questo luminare della Chiesa; tuttavia ci sembrò conveniente che di lui si parlasse più appositamente: che anzi giustizia voleva, che, per quanto era in noi, procacciassimo di rendere ai meriti di questo gran martire tutto l'onore che si deve, ravvivando la divozione dei fedeli verso di un santo il quale e colle sue fatiche episcopali e collo spargimento del suo sangue tanto fece per quella Chiesa di cui siamo figli.

  A215000002 

 Non appena questo santo vescovo ebbe finita la sua carriera episcopale col morire per Gesù Cristo, che la chiesa di Smirne, di cui egli era stato pastore per tanti anni, scrisse una lettera a tutte le altre chiese, nella quale descrive minutamente il suo martirio.

  A215000002 

 Un certo Pionio {5 [101]} poi fa così zelante dell'onore di S. Policarpo, che ne scrisse in lingua greca la vita, la quale giunse sino a noi.

  A215000003 

 Imperocchè in fine egli dichiara, che tutte le cose narrate di San Policarpo, egli le ricavò dal libro di un certo Socrate di Corinto, il quale Socrate assicura di averle estratte dagli scritti di un certo Cajo.

  A215000007 

 Ma quale non fu il suo stupore, quando le vide ripiene come le aveva lasciate alla sua partenza? Allora lo sdegno concepito contro il suo giovane servo convertissi in collera sfrenata contro chi glielo aveva denunziato siccome scialacquatore, ed essa stava per punirvelo severamente; ma Policarpo si intromise in favore del suo accusatore, dichiarando, che realmente egli aveva distribuito ai poveri la roba di lei, ma che Iddio aveva mandato il suo angelo e per mezzo di lui avevale restituito ogni cosa.

  A215000012 

 A quei tempi era vescovo di Smirne un certo Bucolo, il quale accortosi della pietà, della modestia e purità e altre belle doti di Policarpo, e veduto come esso desiderasse ardentemente d'istruirsi nelle scienze sacre, gli prese un amore singolare e lo guardava come suo figlio.

  A215000013 

 Ora da ciò si può intendere quale grande stima Bucolo e tutti i cattolici di Smirne facessero delle virtù di Policarpo, eleggendolo a un uffizio sì importante.

  A215000019 

 Stabilì varii diaconi, dando loro la cura delle chiese, e tra gli altri ordinò diacono un certo Camerio, il quale gli succedette poi nel vescovato dopo un certo Papizio; e a questo Camerio egli affidò la cura delle chiese della campagna.

  A215000023 

 Questo Santo ci narra, che il suo maestro fece un viaggio a Roma per ristabilire la pace della Chiesa, la quale era alquanto turbata da ciò, che non tutti andavano d'accordo sul giorno in cui dovevasi celebrare la solennità della Pasqua: mentre altri la celebravano il giorno 14 della luna di marzo, in qualunque dì della settimana esso potesse cadere, e altri la celebravano la domenica seguente, secondo la pratica introdotta da s. Pietro ed osservata costantemente a Roma.

  A215000028 

 I fedeli di Smirne, come dicemmo sul principio, scrissero una lettera a quei di Filadelfia, e ai cristiani di tutto il mondo, nella quale descrivono minutamente la santa morte del loro pastore: la quale lettera è così bella e cosi edificante, che noi crediamo di far cosa gradita ai nostri lettori col riprodurla quasi per intero.

  A215000030 

 O Fratelli, vi abbiamo scritto intorno a coloro che subirono il martirio, e riguardo al beato Policarpo, il quale in certo modo, con la sua confessione; pose il sigillo alla persecuzione, e la estinse.

  A215000040 

 La qualcosa avendo quegli proclamato, {37 [133]} tutta la turba de' gentili e giùdei, che abitavano a Smirne; con impeto di animo sfrenato presero a gridare con quanta voce avevano in gola: questi è il maestro di empietà, questi e il padre dei cristiani, questi è lo sterminatore de' nostri dei, il quale allontanò molti dai sacrificii e dalla venerazione degli dei.

  A215000041 

 Laonde per tutte queste cose io ti lodo, benedico e glorifico insieme coll'eterno e celeste tuo figlio Gesù Cristo, col quale insieme collo Spirito Santo sia a te gloria ora e per tutti i secoli.

  A215000046 

 Quando poi l'avrete letta, mandatela anche ai fratelli lontani, acciocchè essi pure diano gloria al Signore, il quale tra' suoi servi fece una simile scelta, e che colla sua grazia e col suo dono può introdurre tutti noi nel suo eterno regno per mezzo del suo unigenito Gesù {43 [139]} Cristo, a cui sia gloria, onore, imperio, maestà per tutti i secoli.

  A215000047 

 Salutate tutti i santi: tutti quelli che sono con noi vi salutano: anche Evaristo il quale scrive la lettera, e tutta la sua famiglia.».

  A215000051 

 La terza osservazione è che non è lecito di procurare a noi stessi la morte senza averne licenza da Dio: epperò quel certo Germanico il quale provocò la fiera contro di se stesso, perchè lo sbranasse, bisogna dire che avesse avuto qualche lume particolare del Cielo per fare ciò, altrimenti la Chiesa non lo onorerebbe siccome martire.

  A215000052 

 La quarta osservazione e, quanto grande fosse la premura dei fedeli di quei tempi nel raccogliere le reliquie dei martiri, e riporle in luogo conveniente: e quale riverenza {45 [141]} portassero a queste reliquie.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000003 

 Un serpente che parla ad Adamo e ad Eva nel Paradiso terrestre; un diluvio universale che copre tutta la terra; una pioggia di fuoco che incendia ed inabissa le città della Pentapoli; la moglie di Lot cangiata in una statua di sale; un Angelo che rattiene il braccio e parla ad Abramo affinchè non uccida il proprio figliuolo; le dieci piaghe dell'Egitto; la verga di Mosè, la quale prima è mutata in serpente e poi divide le acque del Mar {IV [392]} Rosso; la manna che piove dal cielo per quarantanni; l'Arca dell'alleanza che ferma la corrente del fiume Giordano; l'asina di Balaam che parla con voce umana; il sole che si ferma al comando di Giosuè; i corvi che portano regolarmente il pane al profeta Elia; morti risuscitati; l'olio e il pane moltiplicati; queste, dico, ed altre infinite maraviglie, che tu trovi registrate nella storia del mondo, non è egli vero, che mentre ti recano grande sorpresa, ti appariscono però ad un tempo quali fatti i più certi e indubitati, siccome quelli che si trovano registrati in un libro divino qual è la Bibbia?.

  A216000007 

 Questo Santo glorioso, che tanto faticò perla predicazione del Vangelo; che operò tanti prodigi per diffondere la fede di Cristo fra gli idolatri e conservarla fra gli eretici mentre era mortale in terra; ora che è Beato in cielo {VII [395]} si degni volgere uno sguardo pietoso sopra di noi, e ci ottenga da Dio perseveranza e coraggio da poter vivere e morire nella santa cattolica religione, unica vera, unica santa, unica confermata da miracoli, unica che in ogni tempo abbia avuto uomini santi, e fuori della quale niùno può salvarsi.

  A216000013 

 Allora il padre diè ordine che si cercasse Martino, il quale toccava appena l'età di quindici anni, e gli fece prendere le divise militari.

  A216000013 

 Menò seco solamente un servo, il quale ei trattava come suo uguale.

  A216000016 

 Egli desiderava di abbandonare il servizio militare per darsi unicamente a quello di Dio; ma rimase ancora sotto le insegne due anni per amore del suo tribuno, il quale ne lo aveva pregato, e che gli aveva promesso di farsi egli pure Cristiano, e rinunziare al mondo tostochè fosse giunto al termine del suo servizio.

  A216000022 

 Chiese egli pertanto licenza a san Ilario, il quale solo accondiscese per non opporsi ai divini voleri, e a condizione che egli quanto prima ritornasse.

  A216000026 

 Egli attese con zelo alla salute de' medesimi e riuscì a guadagnare sua madre che si allontanò dalle tenebre del paganesimo per ricevere il battesimo; ma non potè guadagnare l'anima di suo padre, il quale non curandosi di religione volle vivere e morire nel suo acciecamento: dimostrando così avverato quello che leggiamo nel Vangelo, cioè: di due che ascoltano la parola di Dio uno riporta frutto, si converte a Gesù Cristo e si salva; l'altro la rifiuta, continua nel male e si danna: Unus assumetur et alter relinquetur.

  A216000032 

 Mentre dimorava in Milano, contrasse amicizia con un virtuoso sacerdote, il quale, rapito dalla santità di Martino, eragli divenuto affezìonatissimo e volle accompagnarlo nella partenza da quella città.

  A216000035 

 Ognuno può facilmente immaginarsi con quale espansione di cuore, e con quali vive dimostrazioni di affetto e di amicizia egli lo abbia accolto.

  A216000041 

 Mosso a compassione ricerca quale ne sia la causa, e gli fu risposto che un servo di quel signore con un laccio si era tolta la vita.

  A216000041 

 Presolo poi per mano lo rizzò in piedi, e lo presentò a quelli che già lo piangevano morto, e che ora in vederlo vivo e sano piangevano per allegrezza rendendo grazie al Signore, il quale aveva conceduto un polere così grande agli uomini.

  A216000053 

 Mentre stava così ragionando si presentò una donna alla quale poco prima era morto il figliuolo unico.

  A216000058 

 La Chiesa poi ripete continuamente questo segno nel santo sacrifizio della messa, nell'amministrazione dei Sacramenti, nelle benedizioni, in tutto il culto esterno, e ciò per ammaestrarci che niuna pratica, nessuna cerimonia può produrre effetto alcuno se non in virtù dei meriti della passione e morte di Gesù Cristo, il quale per salvare il genere umano ha sparso tutto il suo sangue per noi sulla croce.

  A216000060 

 Nel settimo giorno gli apparve un angelo, il quale gli disse: Va pure alla corte, troverai le porte aperte, entrerai nella stanza dell'imperatore senza alcuno impedimento.

  A216000061 

 Eravi inoltre certo Itacio vescovo spagnuolo, il quale aveva indotto l'imperatore a spedire nelle {46 [434]}.

  A216000064 

 A mezzo il pranzo un famiglio del Sovrano secondo l'uso presentò la tazza all'imperatore, il quale ordinò di presentarla a Martino dalla cui mano desiderava riceverla.

  A216000064 

 Ma il santo Vescovo dopo aver bevuto, la diede al prete che lo accompagnava, e che sedeva alla stessa mensa, siccome persona più degna di quanti vi erano colà radunati; alla quale azione applaudì grandemente l'imperatore e tutta la corte.

  A216000067 

 Intanto il vescovo Itacio, che godeva il favore dell'imperatrice, indispettito perchè Martino faceva andare a vuoto i suoi disegni e mosso eziandio all'invidia dalle accoglienze che egli riceveva alla corte, non poteva soffrire di vedersi co' suoi seguaci separato dalla comunione di sì grande prelato, quale era Martino, e perciò indusse Massimo a negargli le grazie che aveva dimandate se non comunicava con lui e con quelli del suo partito.

  A216000079 

 Dimostra inoltre con quanta venerazione e con qual fede si debbano osservare quelle cose che sono {59 [447]} approvate dalla Chiesa cattolica, la quale oltre la grande sollecitudine, che usa nell'accertarsi dei fatti che riguardano alla religione, in particolar maniera è assistita, illuminata dallo Spirito Santo in tutte le sue decisioni fino alla fine del mondo: ecce ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculi.

  A216000083 

 Il demonio disse due volte «ch'egli era Gesù Cristo; ma siccome «l'umiltà è un mezzo efficacissimo per «iscoprire gli artifizi dello spirito maligno, il quale è tutto orgoglio, Martino non tardò a persuadersi che quello «era l'angelo delle tenebre: Gesù Cristo, «egli disse, non ha detto che sarebbe «venuto coperto di porpora, nè coronato di prezioso diadema.

  A216000096 

 Ecco quale è la dottrina della Chiesa cattolica su questa materia.

  A216000118 

 Ecco quale ne è la dollrina su questa materia: 1 o Il culto verso le reliquie dei Santi è fondato sopra la Bibbia, e Iddio l'ha confermato con molti miracoli; 2° La Chiesa non ha mai insegnato che si debbano adorare le Reliquie dei santi, ma solamente che si può prestare a quelle una venerazione particolare come oggetti preziosi appartenenti ad amici di Dio, e che ora vivono beati in cielo.

  A216000129 

 Michele, gli dice Alì, lascia {85 [473]} questo cassone vuoto fino a domani, giacchè io voglio far del cemento col corpo di questo cane di Orano, il quale ricusa di far ritorno alla religione di Maometto.

  A216000134 

 II giorno 18 settembre 1569 quattro sbirri di Alì-Bassà, si portarono di buon mattino alla galera cercando Geronimo, il quale avendoli sentiti, uscì dalla cappella ove stava ancora orando.

  A216000142 

 Quest'indegno cominciò a pestare con quanta forza avea sopra il povero martire, il quale non si lascia sfuggire il più piccolo lamento.

  A216000144 

 Queste tigri, sazie dalla vista dell'orrido supplizio, ritornarono giulive in Algeri seguitando Alì-Bassà, {88 [476]} il quale andava ripetendo per via: Veramente non mi sarei giammai creduto che questo cristiano subisse la morte con tanto coraggio.».

  A216000147 

 Diremo dunque brevemente: 1 o Quale sia la dottrina della Chiesa Cattolica sul Purgatorio.

  A216000148 

 1 o Quale sia la dottrina della Chiesa Cattolica sul Purgatorio.

  A216000149 

 Ora ecco quale ne è la dottrina della Chiesa definita nel concilio Tridentino, sessione 6, de justif.

  A216000153 

 Come ognun vede, il Concilio Tridentino non definisce se il Purgatorio sia un luogo in cui le anime siano rinchiuse, come siano purificate; se ciò sia col fuoco o altrimenti; quale sia l'intensità e la durata delle pene.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000012 

 Era S. Pietro di nascita giudeo, e figlio di un povero pescatore di nome Giona ossia Gioanni, il quale abitava in una città della Galilea detta Betzaida, situata sulla {11 [303]} sponda occidentale del mare di Genezaret, comunemente detto mare di Galilea o di Tiberiade, che in realtà non è altro che un vasto lago di dodici miglia di lunghezza e sei di larghezza.

  A217000013 

 In quel tempo non essendo ancora molto conosciuto il pregio della verginità, Pietro prese moglie nella città di Cafarnao, capitale della Galilea, posta sulla riva occidentale del Giordano, che è quel gran fiume, il quale divide la Palestina per metà da settentrione a mezzodì.

  A217000014 

 San Pietro aveva un fratello maggiore, di nome Andrea, il quale rapito dalle maraviglie che si raccontavano intorno a S. Giovanni Battista, precursore del Salvatore, volle farsi di lui discepolo.

  A217000016 

 Simone {13 [305]} che già da altri aveva udito a raccontare qualche cosa, ma vagamente, partì tosto con suo fratello e andò colà ove Andrea aveva lasciato G. C. Pietro come ebbe dato uno sguardo al Salvatore, ne fu come innamorato, e il Salvatore che aveva concepito alti disegni sopra questo povero pescatore, con aria di bontà volse a lui uno sguardo e prima che egli parlasse, mostragli essere pienamente informato del suo nome, della sua nascita, della sua patria, dicendo: tu sei Simone, figliuo!o di Giovanni; ma in appresso ti chiamerai Cefa, che vuol dire pietra, dalla quale appellazione derivò il nome di Pietro.

  A217000026 

 I santi Padri nella nave di Pietro ravvisano la chiesa di cui è capo G. C. in luogo del quale Pietro doveva essere il primo a farne le veci, e dopo lui tutti i Papi suoi successori.

  A217000029 

 Ma quale non fu la loro sorpresa quando lo videro a poca distanza a camminare sopra le acque con passo franco e veloce, e avanzarsi verso di loro! Al primo vederlo tutti si spaventarono, temendo che fosse un qualche spettro o fantasma, e si misero a gridare.

  A217000030 

 Ma Gesù, che voleva provare la fede di lui per renderla più perfetta, permise di nuovo che si sollevasse un vento impetuoso, il quale agitando le onde minacciavano di far sommergere Pietro.

  A217000037 

 Sopra di le, che io chiamo Pietro, come sopra di una pietra fermissima, per mia virtù eterna, io innalzo l'eterno edifizio della mia Chiesa la quale sopra di te appoggiata starà forte ed invitta contro a tutti gli assalti de' suoi nemici.

  A217000050 

 Gesù che poco per volta voleva correggerli dei loro difetti, giunti che furono alla sua presenza, fece loro conoscere come le grandezze del cielo sono ben diverse da quelle della terra, e che colui il quale vuole farsi il primo, conviene, che si faccia l'ultimo in {36 [328]} terra.

  A217000050 

 Questo avviso doveva principalmente valere per Pietro il quale nel mondo doveva ricevere grandi onori per la sua dignità e tuttavia conservarsi nell'umiltà e nominarsi servo dei servi del Signore.

  A217000051 

 Si volse pertanto a Gesù, e, Maestro, gli disse, e se il nemico ci facesse sette volte ingiuria, e sette volte mi venisse a dimandare perdono, dovrei sede volte perdonare? Gesù, il quale era venuto per mitigare i rigori della legge antica colla santità e purezza del Vangelo, rispose a Pietro che non solamente doveva perdonare sette volte, ma settanta volte sette se tante fossero le offese.

  A217000052 

 Abbiamo fatto quello che avete comandato, quale adunque sarà il premio che a noi darete? Il Salvatore gradì la domanda di Pietro e mentre lodò il distacco degli Apostoli da ogni terrena sostanza notò che loro era riserbato un premio particolare, perchè dopo di aver lasciate le loro sostanze lo avevano seguito.

  A217000058 

 Essi poi riamavano il Salvatore col più intenso affetto ed erano stretti tra di loro dai vincoli di specialissima amicizia; della quale il medesimo Redentore mostrò di compiacersi perchè era fondata sulla virtù.

  A217000063 

 Questo è nuovo fatto di Pietro il quale doveva seguire il precetto del Salvatore vigilando e pregando.

  A217000073 

 Poco dopo sopraggiunse anche Pietro, il quale, fossa per l'autorità maggiore che sapeva di godere, fosse perchè era di un carattere più risoluto e pronto, senza fermarsi {53 [345]} al di fuori, discese dentro, lo esaminò in tutte le sue parti, tastò ancora da per tutto, e altro non vide che i medesimi pannolini ed il sudario, avviluppato in disparte.

  A217000073 

 Sull'esempio di Pietro entrò di poi anche Gioanni, il quale fatto il medesimo esame e vedute le medesime cose rimase al pari di lui persuaso che il corpo di Gesù era stato tolto come altri avevano detto.

  A217000079 

 I Ss. Padri ravvisano in questo fatto il capo della Chiesa il quale solo assistito in modo particolare dallo Spirito Santo guida la mistica nave piena di anime da condursi ai piò di Gesù Cristo che le ha redente e che le attende in cielo.

  A217000084 

 Colle quali parole, {59 [351]} dice il Vangelo, veniva a significare con quale morte avrebbe Pietro glorificato Iddio, cioè coll'essere legato ad una croce e così coronato del martirio.

  A217000088 

 Ciò detto disparvero, e quella divota schiera partì dal monte Oliveto, rientrò in Gerusalemme per aspettare la venuta dello Spirito Santo il quale sarebbe disceso sopra di loro fra pochi giorni secondo la promessa del Salvatore.

  A217000088 

 Stavano tuttora gli Apostoli ed altri discepoli {61 [353]} colà venuti cogli occhi rivolti al cielo a guisa di chi e rapito in dolce estasi, allorchè due Angeli in sembianza d'uomini magnificamente vestiti si avvicinarono e dissero: uomini Galilei, a che state qui rivolti verso il cielo? quel Gesù, il quale partendo ora da voi è salito al cielo, ritornerà in quella stessa maniera colla quale lo avete veduto a salire.

  A217000091 

 Perciò fa mestieri che tra coloro i quali furono insieme con noi, per tutto il tempo che dimorò con noi G. C. cominciando dal battesimo di Giovanni fino a quel giorno in cui partendo da noi è salito al cielo, è mestieri, dico, che tra coloro se ne scelga uno, il quale sia con noi testimonio della sua risurrezione per l'opera a cui noi siamo mandali.».

  A217000091 

 Un giorno mentre erano applicati alle sacre funzioni, Pietro si levò dal mezzo di loro e intimando silenzio colla mano; «Fratelli, egli dice, è d'uopo che si adempia quello che lo Spirito Santo predisse per la bocca del profeta Davidde intorno a Giuda il quale fu condottiere di quelli che imprigionarono il Divin Maestro.

  A217000092 

 Prostrati adunque si misero a pregare così: Voi, Signore, il quale conoscete il cuore di tutti, mostrateci quale de' due abbiate scelto per occupare il luogo di Giuda prevaricatore.

  A217000093 

 Gettarono pertanto la sorte, e la sorte cadde sopra Mattia, il quale fu annoverato cogli undici Apostoli, e riempì così il duodecimo posto che era rimasto vacante.

  A217000097 

 Oggi si è in noi verificata la profezia del profeta Gioele, il quale disse così: avverrà negli ultimi giorni, dice il Signore, che io spanderò il mio Spirito sopra gli uomini, e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profeteranno; i vostri giovani avranno delle visioni, e i vostri vecchi dei sogni.

  A217000111 

 Niuno può aver salute se non in {78 [370]} lui, nè avvi altro nome sotto al cielo dato agli uomini fuori di questo, nel quale si possa aver salute.».

  A217000111 

 Se in questo giorno veniamo accusati e ci formano un processo per un'opera ben fatta, quale è la guarigione di quell'infermo, sappiate tutti, e lo sappia tutto il popolo d'Israele, che costui, il quale vedete qui alla vostra presenza sano e salvo, ha ottenuto la sanita nel nome del nostro Signore Gesù Nazareno; quel medesimo che voi metteste in croce, e che Iddio ha fatto risorgere da morte a vita.

  A217000122 

 Santo Agostino assicura che un morto, sopra del quale era passata l'ombra di Pietro, immantinente risuscitò.

  A217000124 

 Ma il principe dei sacerdoti ed i Saducei rodevansi di rabbia e di gelosia; nè sapendo quale mezzo usare per impedire la propagazione del Vangelo, fecero prendere Pietro e gli altri Apostoli, e li chiusero in prigione.

  A217000142 

 Affine poi di poterlo ascoltare con maggiore comodità e profitto, gli alzarono quivi una cattedra, dalla quale il Santo dava le sue sacre lezioni.

  A217000149 

 Quivi dimorava una vedova cristiana di nome Tabita, la quale e per le sue limosine, e per molte altre opere di carità era universalmente chiamata la madre dei poveri.

  A217000154 

 Le quali parole vogliono dire che egli era gentile, ma che aveva lasciata l'idolatria nella quale {105 [397]} era nato, adorava il vero Dio, faceva molte limosine ed orazioni, viveva religiosamente secondo il dettame della retta ragione.

  A217000156 

 Poco prima che ivi giungessero, S. Pietro ebbe anche egli una maravigliosa rivelazione, colla quale veniva a conoscere che eziandio i gentili erano chiamati alla fede.

  A217000160 

 Ora io sono qui da voi, conchiuse; ditemi {109 [401]} pertanto quale sia la cagione per cui mi avete chiamato? Cornelio ubbidì all'invito di Pietro, si levò in piedi e raccontò quanto eragli accaduto quattro giorni prima, protestando che egli e tutti quelli colà radunati erano prontissimi ad eseguire ogni cosa, che per commissione divina avesse loro comandato.

  A217000162 

 Pietro approfittò di quel tempo per predicare il Vangelo in quella cillà, e tale ne fu il frutto che egli risolvette di assegnare un pastore a quella moltitudine di fedeli, e questi fu S. Zaccheo, di cui si parla nel Vangelo, il quale perciò fu consacrato primo vescovo di Cesarea.

  A217000174 

 La cosa fu subito riferita ad Erode, il quale fece bensì cercare S Pietro, ma non gli fu più possibile di trovarlo.

  A217000179 

 Pilato ne mandò relazione all'imperatore Tiberio, il quale commosso al leggere la santa vita, e la morte gloriosa del Salvatore, aveva divisato di annoverarlo fra gli Dei Romani.

  A217000192 

 Per la quale cosa io giudico {131 [423]} con Pietro che i Gentili non sono da inquietarsi dopochè si sono convertiti a Gesù Cristo: solamente mi pare doversi ordinar loro che per riguardo alla inferma coscienza dei fratelli Ebrei e per agevolare l'unione fra questi due popoli venga proibito di mangiar cose sacrificate agli idoli, carni soffocate, il sangue, e proibita sia eziandio la fornicazione.

  A217000199 

 La medesima sua madre perì vittima di quello snaturato figlio; il quale di poi per placare le ombre infernali, o piuttosto per sedare i rimorsi della coscienza fece ricercare i maghi più accreditati per far uso della loro magia e dei loro incantesimi.

  A217000208 

 A Nerone piacque assai la proposta; e poichè desiderava trovar sempre nuovi pretesti onde perseguitare i cristiani, fece avvisar s. Pietro, il quale secondo lui passava per un gran conoscitore di magia, e lo sfidò a fare altrettanto e mostrare che Simone era un bugiardo; che se ciò non avesse fatto, veniva egli stesso giudicato bugiardo ed impostore, e come tale l'avrebbe pagata colla testa.

  A217000209 

 Già toccava le nubi e cominciava a dileguarsi dalla vista del popolo il quale cogli occhi levati all'insù giubilando di maraviglia e battendo le palme gridava: Vittoria! miracolo! miracolo! Gloria ed onore a Simone vero figliuolo degli Dei!.

  A217000213 

 Per la qual cosa Iddio volendo fare l'ultima prova per vincere la loro ostinazione fece pubblicamente predire dal suo apostolo, che fra breve sarebbesi suscitato un re contro quella nazione, il quale dopo averla ridotta alle più gravi angustie uguaglerebbe al suolo la loro città, costringendone i cittadini a morir di fame e di sete.

  A217000218 

 «Ma sappiate, egli dice, che costoro a somiglianza di fonti senza acqua, e di nebbie oscure agitate dai venti sono tutti impostori e seduttori delle {151 [443]} anime, che promettono una libertà, la quale va sempre a finire in una miserabile schiavitù in cui si trovano avvolti essi medesimi, dopo di che, loro è riserbato il giudicio, la perdizione ed il fuoco.».

  A217000227 

 Giorno veramente glorioso per tutte le chiese della cristianità, ma specialmente per quella di Roma, la quale dopo essere stata da Pietro fondata, e lungamente pasciuta colla dottrina di ambidue questi Principi degli Apostoli, è ora consacrata {158 [450]} dal loro martirio, dal loro sangue, e sublimata sopra tutte le chiese del mondo.

  A217000243 

 È pur bene di avvisare i protestanti che fino al secolo decimoquarto, nello spazio di circa millequattrocento anni, non trovasi un autore nè cattolico nè eretico il quale abbia mosso il minimo dubbio sopra la venuta di s. Pietro a Roma; e noi li invitiamo a citarne UN SOLO. Il primo che abbia messo in campo tal dubbio fu Marsilio di Padova che vendette la sua penna all'imperatore Lodovico il Bavaro, i quali, uno colle armi, l'altro colle perverse dottrine, si scatenarono contro al primato del Sommo Pontefice; tal dubbio però fu da tutti considerato come ridicolo, e svanì colla morte del suo autore.

  A217000244 

 Chi è alcun poco pratico di storia sa quale fede si meriti colui che appoggiato unicamente al suo capriccio si mette a contraddire un fatto riferito dall'unanime consenso di gravi autori di tutti i tempi e di tutti i luoghi.


don bosco-vita di san pietro [3a edizione].html
  A218000013 

 Stimo per altro bene di far qui notare ai protestanti che fino al secolo decimo quarto, nello spazio di circa mille quattrocento anni, non trovasi un autore nè cattolico nè eretico il quale abbia mosso il minimo dubbio sopra la venuta di s. Pietro a Roma; e noi li invitiamo a citarne un solo.

  A218000016 

 Pertanto colla fede crediamo che Iddio ha creato il cielo e la terra e tutte le cose che nel cielo e nella terra si contengono; crediamo che pel peccato originale tutto il genere umano si rese indegno del Paradiso e meritevole dell'inferno; che Dio promise un Salvatore, il quale è venuto, ed è Gesù Cristo vero Dio e vero uomo; che egli si è fatto uomo per salvare l'anima nostra; e che morì per noi in croce.

  A218000016 

 È verità di fede che vi è Iddio, il quale premia i buoni col Paradiso e punisce i cattivi coll'inferno; che abbiamo un'anima semplice ed immortale; che un solo peccato mortale può farcela perdere per tutta l'eternità.

  A218000018 

 Ha una fede morta colui il quale sa che gli avari non possederanno il regno de' cieli, e intanto vede il povero divorato dalla fame, gelato dal freddo, e non si commuove, nè gli porge soccorso alcuno; fides sine operibus mortua est.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000004 

 Di leggieri comprendiamo, diletto Figlio, quale sia il dolore dell'animo tuo e degli altri ecclesiastici in questo grande scompiglio d'Italia e stravolgimento delle pubbliche cose, e nella ribellione di alcune provincie del nostro temporale dominio.

  A220000010 

 Sono di sollievo al cuor Nostro la somma concordia degli animi, colla quale anche il Clero in questo tristissimo tempo attende alla salute delle anime, e la fermezza e costanza d'animo con cui per la causa di Dio e della Chiesa esso sopporta e sostiene ogni avversità.

  A220000019 

 Ne fu priva di frutto quella tua esimia sollecitudine, per la quale moltissimi giovani recandosi ai sacri oratorii nei giorni festivi, e quotidianamente alle scuole ad ore opportune divennero ognora più ferventi sia per mezzo degli ammaestramenti cristiani, sia colla frequenza de' sacramenti.

  A220000021 

 La nostra speranza è riposta in Dio, il quale, per la protezione della Regina del Cielo e Signora del mondo, la Madre di Dio Maria Vergine Immacolata, ci libererà da questi si grandi mali e consolerà la sua afflitta Chiesa facendola trionfare de' suoi nemici.

  A220000026 

 Questi fu s. Lucio, il quale non esitò di sottomettersi ai patimenti di un penoso {18 [164]} esilio, per assistere ed aiutare il Sommo Pontefice.

  A220000027 

 considerando la sua elevazione al pontificato quale avvenimento dei più gloriosi alla Chiesa.

  A220000030 

 Così all' altare di Dio assisterà un tal Pontefice, il quale non solo con parole ma con fatti esorterà la plebe a prender le armi per confessar Cristo e per sostenere {22 [168]} il martirio, e mentre a noi sovrasta l'anticristo, preparerà alla battaglia i soldati, eccitandoli non tanto colla voce e colle parole, ma ben più coll'esempio della fede e della virtù.

  A220000030 

 Ma pubblicavano che quel Dio, il quale essi adoravano, ed è pure il nostro Dio, era potente a liberarli dalla fornace di fuoco, ed a scamparli dalle mani del re e dai tormenti presenti.

  A220000031 

 Egli si fu, perchè Dio volendo confondere e rintuzzare gli eretici intendeva di mostrare qual fosse la Chiesa, quale l'unico suo Vescovo eletto per ordine divino, quali i sacerdoti uniti per l'onore sacerdotale col loro Vescovo, quale il vero popolo di Cristo unito colla carità propria del gregge divino, quali fossero coloro che il nemico perseguitava, e quelli che il demonio risparmiava, perchè suoi fidi.

  A220000032 

 Dal giubilo pel vostro arrivo costà i nostri fratelli impararono a conoscere quanta e quale sarà la letizia per l'arrivo di Cristo.

  A220000033 

 {24 [170]} Anche qui nei nostri sacrifizi e nelle nostre preghiere non cesseremo di rendere grazie a Dio padre ed a Cristo suo figliuolo Signor nostro, e di pregare domandando che Egli, il quale è perfetto e perfeziona altrui, custodisca e perfezioni in voi la gloriosa corona della vostra confessione.

  A220000050 

 È pure attribuito a s. Lucio un decreto col quale ordina, che que' giovani i quali desiderano di abbracciare lo stato ecclesiastico siano continenti: cioè siano sicuri di conservare l'angelica virtù della purità nella carriera ecclesiastica ove ogni parola, ogni atto deve spirare santità, castità e modestia.

  A220000060 

 La quale dottrina noi tutti abbiamo accolta senza riserva; giacchè noi non potevamo professare altra opinione, mentre abbiamo lo stesso spirito.

  A220000087 

 Mentre si tratteneva seco loro in pii ragionamenti, sopraggiunse pure il santo Pontefice, il quale vedendo que' fanciulli teneramente li abbracciò, e ad esempio del Salvatore li benedisse, e con parole piene di carità li animò a rimanere fermi nel proposito di abbracciare la fede.

  A220000097 

 Fatte queste cose, il santo Pontefice per ringraziare Iddio e per compiere la sacra funzione coll' atto più solenne dì nostra religione, celebrò per loro il santo sacrificio della Messa, in fine della quale parteciparono tuttti del corpo e del sangue di nostro Signore Gesù Cristo.

  A220000129 

 La quale sentenza fu sull'istante eseguita.

  A220000133 

 Colà giunti, furono sottoposti ad una crudelissima e lunghissima flagellazione, durante la quale resero le loro anime al Signore.

  A220000151 

 Perciocchè nell'atto che era tratta dal fonte battesimale si mise gridare ad alta voce: {76 [222]} Ecco che io vedo un uomo, il quale mi toccò gli occhi, ed una gran luce era attorno a lui.

  A220000158 

 È vero che assai tardi è stato il mio pentimento, ciò non ostante Dio mi accolse, e col suo aiuto conobbi il vero Dio, Creatore del cielo e della terra ed il suo figliuolo {80 [226]} Gesù Cristo Signor nostro; il quale mi riscattò col battesimo.

  A220000167 

 In fine illuminati da Dio si recarono da Sinfronio e gli dissero: noi abbiamo ora conosciuto che Gesù Cristo è Dio vero, figlio di Dio, il quale aprì gli occhi della figlia di Nemesio.

  A220000183 

 Tale notizia fu subito portata a santo Stefano, il quale di notte venne con parecchi suoi preti e cherici a raccogliere i gloriosi avanzi del corpo di que' martiri e cantando inni a Dio e gloria ai suoi Santi, li portarono a seppellire nella via Latina un miglio lungi dalla città.

  A220000192 

 Tertullino rispose: Sì, le ricchezze della vita presente sono date da Dio, il quale è assoluto padrone delle sostanze e della vita degli uomini; e chi impiega per suo amore!e sostanze date da lui si guadagna la vita eterna ed un regno che non ha più fine.

  A220000194 

 Mentre era sottoposto a crudele flagellazione, Tertullino sollevando i suoi affetti a Dio diceva ad alta voce: Ti ringrazio, Signor mio Gesù Cristo, che non mi hai separato da Olimpio mio padrone, il quale mi ha preceduto nel martirio.

  A220000209 

 Santo Stefano, senza punto sgomentarsi, con aria grave, rispose: Io non mi ricordo di aver fatto cosa alcuna per mettere sossopra la repubblica; avviso soltanto il popolo che veglia una volta abbandonare gli Dei ovvero i demonii, e conosca il Dio vivo e vero creatore del cielo e della terra; che conosca il suo figliuolo Signor nostro Gesù Cristo, il quale col Padre e collo Spirito S. esiste da tutta l'eternità.

  A220000213 

 Non voler temere, Egli diceva, coloro che possono uccidere il corpo, ma che non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui (Iddio), il quale ha la potestà di mettere corpo ed anima nel fuoco eterno.

  A220000216 

 Nello stesso sepolcro gli misero accanto la sedia sopra cui sedeva quando gli fu dato il colpo di morte, la quale sedia rimase tutta intrisa di sangue.

  A220000242 

 Allora tutti gli astanti ringraziano di cuore Iddio, il quale mentre rende gloriosi i suoi santi nella immensa felicità del cielo, concede segnalati favori a chi invoca il loro patrocinio nelle varie necessità della vita.


don bosco-vita infelice di un novello apostata.html
  A221000018 

 Insomma ho cambiato totalmente sistema di vita, la quale, se non è contenta, è però tale, che non mi posso indurre a cambiarla per ritornare a certe pratiche religiose, le quali non fanno più per me.

  A221000045 

 Molti? No; pochi, anzi pochissimi, e per poco tempo, e questi tutti indegni di esser considerati; e per queste teste leggiere volete voi tralasciare di rimettervi sulla buona strada? E continuando voi sulla strada della perdizione sino alla morte, forse che essi andranno poi a liberarvi dall'inferno? E poi non sapete, che chi arrossisce di comparir cristiano, e confessar Gesù Cristo avanti gli uomini, sarà da lui rigettato, e arrossirà di riconoscerlo dinanzi al suo celeste Padre? Eh! che le dicerie del mondo guasto e corrotto sono uno spauracchio da non farne caso più che dei latrati di un cane, il quale, stanco di abbaiare, tace.

  A221000049 

 Eh! non temete, poiché la Chiesa è una madre benignissima, la quale, se punisce, come è giusto, la diserzione de'suoi figli, lo fa sempre con tutta quella moderazione, che ne suggeriscono le circostanze.

  A221000052 

 Per ora è impossibile, poiché, come ben sapete, io sono aggiustato da garzone in quel negozio mercantile, in cui vari vi sono che professano la setta dei Valdesi, e questo aggiustamento è ancora durevole per un anno intiero, dopo il quale appunto intendo di ritirarmene, e recarmi altrove, ove non siano tali compagnie, ed allora potrò liberamente rinunziare a tutto, e pensare a me....

  A221000062 

 In questo cammino fu preso dai corsari, ossia ladri di mare, i quali lo vendettero schiavo a diversi padroni, e finalmente cadde nelle mani di un Nizzardo, dimorante a Tunisi, il quale aveva sgraziatamente abbandonato il caltolicismo per farsi maomettano.

  A221000064 

 Quella donna, sorpresa ed incantata di quanto aveva ascoltato, disse a suo marito, che aveva gran torto di aver abbandonata {45 [225]} la sua religione, la quale, sul racconto che Vincenzo le aveva fatto, le sembrava estremamente buona, e perciò il Dio de'cristiani non meritava di essere abbandonato.

  A221000064 

 Un tale discorso nulla aveva di lusinghiero per un apostata; poiché se uno è padrone di abbandonare la sua prima vocazione, non è per altro padrone di soffocare i gridi della propria coscienza, ed il peccatore il più ostinato sente nel suo interno una voce importuna, la quale parla più forte di quella, che ferisce l'orecchio.

  A221000066 

 Fortunato quel Nizzardo, che segui i santi consigli di un sacerdote pieno di zelo quale era S. Vincenzo de'Paoli; ma non meno fortunati saranno tutti coloro, i quali, trovandosi fuori della Cattolica Religione, seguiranno sì bello esempio, facendo ritorno a questa Cattolica Religione, unica santa, unica Religione di Gesù Cristo, fuori di cui niuno può salvarsi.





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