IL GALANTUOMO E LE SUE PROFEZIE. ALMANACCO PIEMONTESE-LOMBARDO PEL 1861.

 

Anno VIII. {1 [497]} {2 [498]}

 

[è premesso alle opere ristampate solo parzialmente; è premesso agli scritti attribuiti o attribuibili a Don Bosco]

 

 

 

 

INDEX

Il galantuomo ai suoi amici. 2

Presentimenti sull'anno 1861. 2

Indice  3

 


Il galantuomo ai suoi amici.

 

LE PROFEZIE DELL'ANNO SCORSO 1860.

 

            Voi, o cari amici, nel decorso del 1860 slavate attenti se le mie profezie avevano il loro compimento, forse per darmi il nome di buono o cattivo almanacco. Anzi parecchi di voi m'hanno con impazienza dimandati schiarimenti in proposito. E voi aveste ragione; perciocchè dicendo una parola, un galantuomo dev'essere sicuro di mantenerla. Ora io credo di soddisfarvi tutti, dando qui un cenno sul modo con cui si compierono le profezie dell'anno scorso, aggiungendo poi alcune cose riguardanti ai fatti del 1861. Debbo solo notare le parole con cui l'altr'anno annunziava tali profezie, vale a dire che dovevano cominciare in questo anno, 1860, avendo poi il perfetto loro avveramento {3 [499]} negli anni consecutivi. Ciò posto, eccomi da voi.

            L'anno scorso diceva: in quest'anno avremo un'altra guerra, la quale, se non farà spargere tanto sangue, come quella del 1859, manderà però maggior numero d'anime all'inferno. Le vicende compiutesi nel 1860 sono un letterale e tristo avveramento di tali parole.

            Avremo due malattie terribili, di cui vedrete i terribili effetti: queste due malattie sono l'indifferentisimo nelle cose di religione e il progresso del protestantismo. Chi considera a qual punto sia giunto il disprezzo verso le cose di religione, verso i sacri ministri, verso i vescovi, verso i cardinali, verso il Papa, confesserà certamente che gli effetti di queste due malattie sono terribilissimi.

            Due cospicui personaggi scompariranno dalla faccia del mondo politico: questi due personaggi sono il Gran Duca di Toscana e il Duca di Modena, i quali per la annessione fatta nel mese di marzo dei loro Stati al Piemonte, {4 [500]} sono considerati come non più esistenti nel mondo politico.

            «Molti padri e madri piangeranno i disgusti dati dai figliuoli, e piangeranno le discordie cagionale in famiglia.» Risposta: «Trentamila e più di volontari andati con Garibaldi, il richiamo sotto alle armi di tutti quelli che sono dai venti ai trenta anni, due leve militari fatte in due mesi, parlano da se e mi dispensano da ulteriore spiegazione.»

            «Vedrete il vino a miglior prezzo, ma il pane più caro.» Risposta: «Il vino, cioè il sangue umano sarà sparso a buon mercato; alcuni dicono che si avvicinano ai centomila gl'Italiani morti o feriti in campo di battaglia; costoro morendo fanno venire caro il pane che e il Corpo umano; perche ora gli uomini sono assai più ricercati sia pel servizio militare, sia per altri lavori della vita. La spesa per un supplente militari costa quattrò volte più di quanto costava quando {5 [501]}le cose politiche erano nello stato normale.»

            «Parecchi paesi saranno desolati dalla grandine.» Risposta: «Oltre ai molti guasti fatti in più luoghi dalla grandine, avvi il famoso temporale che devastò le campagne in modo spaventoso da Moncalieri fino a Casale; un altro da Milano fino a Brescia.»

            «Un paese sarà rovinato dal terremoto, altri desolati dal gelo e dalla siccità.»

            Questo è per l'anno venturo.

            Non pensatevi però che questa sia l'interà spiegazione delle mie profezie; ma a me non conviene fare altri commenti. Forse taluno riderà e delle profezie e della spiegazione delle medesime; ed io sono contento che il mio Almanacco abbia servilo a far ridere un mio amico. Per me però vi dico che tanto le profezie quanto la spiegazione, sono un motivo di pianto. {6 [502]}

 

 

Presentimenti sull'anno 1861.

 

            Non mi conviene dire molte cose sull'anno 1861. Quanto dirò sarà breve ma chiaro e positivo. Nel decorso di quest'anno ci saranno avvenimenti tali, che il mondo sarà stupefatto. Ma i buoni si consolerannno perchè dopo una spaventevole catastrofe di fatti, si cesserà dallo spargimento di sangue, le cose ripiglieranno ordine, e comincierà l'era di pace. I malevoli poi alla vista di avvenimenti inaspettati e così contrarii alle mire umane rimarranno sbalorditi, e saranno costretti a confessare: digitus Dei est hic; quivi è il dito di Dio. A queste parole voi, o cari amici, vorreste farmi molte dimande, ed io di leggieri comprendo quali possano essere; ma io ho un lucchetto che mi chiude la bocca e mi fa tacere.

            Per darvi tuttavia una qualche soddisfazione ed appagare il vostro gran desiderio di sapere le cose future, vi esporrò qui le famose predizioni della Monaca di Taggia. Io le trascrivo come esistevano e furono stampate nell'anno 1849. {7 [503]} {8 [504]}

 

 

Indice

 

Il Galantuomo ai suoi Amici

Pag. 3

Presentimenti sull'anno 1861

 7

Predizioni di Suor Rosa Colomba Asdente, monaca dom. in Taggia

 8

Specifico sicuro contro la crittogama

 15

Il Ciabattino contento del suo stato

 16

Cose diverse. - Le quattro stagioni: Ecclissi: Computi ecclesiastici

 18

Feste mobili: I quattro tempi: Tempo proibito per celebrare le nozze sotenni

 19

Real Casa di Savoia

 20

Romano Pontefice

 21

Brevi notizie intorno al calendario e computo degli anni

 22

Calendario

 25

Distribuzione delle Quarantore nelle Chiese della Città di Torino .

 57

Tariffa delle monete

 62 {64 [505]}

 




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