don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html |
A028000240 |
In molte provincie non solo del Piemonte, ma dei regni di Napoli e della {176 [176]} Spagna si veneravano sugli altari le sue reliquie, e si esponevano al culto pubblico le sue immagini. |
don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html |
A059000324 |
Nel primo il Papa dichiara potersi procedere con sicurezza piena alla canonizzazione della Beata Maria Francesca delle piaghe di Gesù, terziaria professa dell'Ordine dei Minori di s. Pietro d'Alcantara, della provincia di Napoli. |
A059000447 |
«L'entrata del Santo Padre a Roma ritornato dal suo viaggio nel regno di Napoli, fu un vero trionfo. |
A059000537 |
Fuvvi a Napoli una nobile e morigerata donzella che da cinque anni avea perduta sua madre. |
A059000558 |
Dopo due mesi, padre e figlia lasciano Napoli per togliersi alla inquisizione dei malvagi, che vedeano sfuggirsi di mano si bella preda. |
A059000678 |
Nè vuolsi tacere quelle di una deputazione cattolica di Napoli che presentò al Sommo Pontefice una magnifica sedia gestatoria. |
A059000704 |
Che per danni recati dai terremoti spedì nell'Umbria 500 scudi, 3500 a Norcia, 1000 a Città della Pieve, 3000 ducati nel Regno di Napoli, 500 alla Repubblica Argentina, ecc. |
A059000727 |
Del quale magnifico dono leggemmo nel Giornale di Roma de'ventisei febbraio: «Alcuni giornali, nel render conto del presente, che recentemente la Santità di nostro Signore ha fatto a Sua Maestà Cattolica la Regina di Spagna coll'inviarle la Rosa d'Oro, hanno asserito che l'ultimo invio di tal dono fosse precedentemente diretto alla Regina di Napoli nel 1849. |
don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html |
A070000012 |
6° B. Maria Francesca delle cinque piaghe, vergine professa del terzo ordine di s. Pietro d'Alcantara nel regno di Napoli; {IX [9]}. |
A070000192 |
Seguendo il suo viaggio predicò il santo Vangelo in Sicilia ed in Napoli, dando a questa città per vescovo s. Aspreno. |
don bosco-il galantuomo pel 1862.html |
A085000008 |
Ognuno sa che cosa sia avvenuto per la eruzione del Vesuvio nel regno di Napoli. |
A085000012 |
E la reazione ed il brigantaggio di Napoli?. |
don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html |
A111000045 |
Trovandosi per mare da Napoli a Massa invitò i barcaiuoli a recitare seco il Rosario; e per infiammarli di una sì lodevole divozione, si pose a spiegar loro i misteri che in quelli si rammentano. |
don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html |
A113000147 |
" (Dal Piccolo, giornale di Napoli). |
A113000211 |
Due erano gli specchi di quella numerosa scolaresca: il duca Sisto Riario Sforza, e il conte Gioachino Pecci; il primo divenuto poscia Cardinale Arcivescovo di Napoli, ove nel settembre del 1877 morì in odore di santità; ed il secondo per la sua sapienza e virtù salì ora sul primo trono del mondo. |
A113000213 |
Situata lontana da Roma e sui confini del regno di Napoli veniva scorrazzata per ogni verso da bande armate di masnadieri, che vi commettevano a man salva stragi e devastazioni, gettando nel popolo lo spavento ed il {107 [107]} terrore. |
A113000215 |
Cominciò dal circondarsi di abili e fedeli impiegati, si affezionò gli animi degli uffiziali e dei soldati, ed affinchè questi meglio riuscir potessero nel {109 [109]} dare la caccia ai nemici della cittadina pace si accordò col re di Napoli per farli inseguire eziandio nei suoi confini. |
A113000216 |
Ferdinando Il esso pure lo invitò a Napoli per {111 [111]} ricevere gli attestati di sua sovrana congratulazione. |
A113000251 |
Tanto a Napoli, sotto Francesco I, quanto a Madrid, sotto Ferdinando VII, il Cardinale Amat colla sua prudenza seppe mettere un termine a delicatissimi conflitti, e si fe' onore col suo nome colla sua generosità e colle sue virtù. |
A113000251 |
{148 [148]} quindi Nunzio a Napoli ed a Madrid, finalmente Legato a Ravenna e a Bologna. |
A113000256 |
Dopo aver professato belle lettere, e insegnato lingua greca, divenne lettore di filosofia nel Collegio di Parma, poi nel Collegio di Napoli, e da ultimo nel Collegio di Roma, dove pure insegnò la logica, la metafisica e il diritto naturale. |
A113000259 |
Ricevette la porpora finita la nunziatura, sostenuta lodevolmente alla Corte di Napoli, creato e riservato in petto nel Concistoro dei 22 gennaio 1844, e pubblicato in quello del 21 aprile 1845, col titolo di Santo Stefano a Montecelio. |
A113000260 |
Nato in Napoli il 12 Luglio 1805, appartiene alla famiglia ducale di Traetto, grande per, se medesima e per le sue attinenze. |
A113000267 |
Nell'anno 1845 lo stesso Pontefice lo promosse vescovo di Aversa nel regno di Napoli. |
A113000272 |
Luciano Luigi Giuseppe Napoleone Bonaparte nacque in Roma addì 28 novembre 1828 da Carlo, principe di Canino e Musignano, e da Zenaide, figlia di Giuseppe Bonaparte, re di Napoli e poi di Spagna. |
A113000272 |
Nei giorni della Repubblica il Bonaparte dimorò a Napoli, e poi, tornato a Roma, continuò per qualche tempo a condurre una vita molto pia, finchè, dopo molto esitare per la sua delicata coscienza, Pio Nono l'ordinò prete, nominandolo suo cameriere segreto e protonotario apostolico. |
A113000273 |
Al suo ritorno andò Nunzio a Napoli, e, per la promozione alla sacra porpora del cardinale Di Pietro, venne trasferito a Lisbona. |
A113000287 |
Con biglietto della Segreteria di Stato nel marzo 1858 monsignor Giannelli veniva promosso nunzio apostolico presso la Corte di Napoli invece del cardinale Ferrieri, trasferito a Lisbona, e durò in queste funzioni fino a che il re Francesco II, costretto di allontanarsi dai suoi stati, dovette egli fare ritorno a Roma. |
A113000287 |
La nunziatura di Monsignor Giannelli in Napoli segna una pagina gloriosa nella storia ecclesiastica di quel Regno, essendosi, mercè l'opera del cardinale Riario Sforza e de' suoi colleghi nell'Episcopato, ottenuto dal re Ferdinando II vari provvedimenti, i quali ridonarono alla Chiesa la sua libertà inceppata dalle teorie del Tannucci, fino a quel giorno prevalenti nei Consigli della Corona. |
A113000297 |
Bartolomeo d' Avanzo nacque in Avella, diocesi di Nola, addì 3 Luglio 1811, e fece i suoi studi di teologia nel seminario diocesano, compiendoli poi nell'Università di Napoli, e dedicandosi in ispecie all'esegetica biblica. |
A113000302 |
Questo Porporato, che per dottrina e pietà è il decoro dell'Episcopato napolitano, sortì i natali in Napoli il 9 aprile {221 [221]} del 1807. |
A113000302 |
Venne presto nominato professore di teologia dommatica nell'Università di Napoli, e salito in grande riputazione per la sua scienza, ebbe gran parte nella direzione dell'insegnamento nel reame delle Due Sicilie. |
don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html |
A118000118 |
Un accreditato scrittore di nome Oringo riferisce un prodigio singolare che si opera ogni anno in Colonna piccola città della Campania nel regno di Napoli. |
don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html |
A126000021 |
Altri fanciulli pure colpiti dalla stessa sventura in numero di 20 vennero qua indirizzati dal Prefetto di Ancona; parecchi da Sassari, da Napoli; e nove da Tortorigi in Sicilia e da altri paesi d'Italia. |
A126000105 |
, di Napoli, per ricovero di suo figlio R.... |
don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html |
A127000057 |
Il P. Felice da Pomigliano, ministro provinciale dei cappuccini di Napoli, offre lire 26. |
A127000064 |
Questi due volumi si vendono in Torino dalla libreria dell'Oratorio salesiano, via Cottolengo, numero 32, al tenue prezzo di lire 1 20; e in Napoli da Agostino Pelerano. |
A127000140 |
Né la previsione era tanto fuor di proposito, se si pensi che nei giorni addietro i telegrammi annunziavano naufragi e disgrazie, e la stessa Savoie avea dovuto appoggiare al Capo Corso per diciotto ore a fine di ripararsi dall'infuriar dei venti e delle onde nel suo tragitto da Napoli a Genova. |
A127000376 |
Io poi montai sopra un carrozzino di campagna, e andai a fare l'invito personale a molte famiglie piemontesi, lombarde, genovesi, toscane e di Napoli, che mi accoglievano fra l'entusiasmo e le lacrime di commozione. |
A127000716 |
- Prego la sua bontà a voler prevenire il caritatevole monsignor Sanfelice, Arcivescovo di Napoli, per l'invio dei sopra citati orfanelli in quel giorno che si giudicherà opportuno. |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139000015 |
Vicino a Nizza, dove cominciano le Alpi, comincia pure un'altra giogaia di monti detti Apennini, la quale staccandosi dalle Alpi medesime, segnano un semicircolo intorno a Genova, capitale degli antichi Liguri, poi sotto a Bologna si piega verso mezzodì, attraversando e dividendo l'Italia fino all'estremo confine del regno di Napoli. |
A139000019 |
La parte più meridionale, che corrisponde all'odierno regno di Napoli, fu appellata Ausonia e talora Magna Grecia, nome che derivò dagli Ausonii popoli della Grecia, i quali vennero ivi a stabilire la loro dimora. |
A139000182 |
Questo avvenimento è famoso sotto il nome di forche caudine da Gaudio (ora Ariola), città situata tra Capua e Benevento nel regno di Napoli, vicino al qual luogo i Romani furono sottoposti a tale ignominia. |
A139000222 |
Esso riuscì a chiudere l'esercito Cartaginese in una gola di montagne presso Falerno, città del regno di Napoli. |
A139000287 |
Una corona solare comparve subitamente a vista di Roma; il Vulcano che è presso Napoli fece una straordinaria eruzione, vale a dire mandò fuori una gran quantità di fuoco; i simulacri di bronzo stillarono sudore dal volto, i topi corrosero parecchi scudi d'argento; i cani ulularono a guisa di lupi; l'idrofobia, malattia volgarmente detta rabbia, si spiegò negli armenti; si videro animali a piangere, si udirono voci sotterranee e simili, le quali cose sebbene fossero prive di significato in rapporto alla guerra, tuttavia i Romani le ebbero come indizi delle loro sventure. |
A139000304 |
Egli era nato in Arpino, città del regno di Napoli, e ancor giovane fu fatto questore, quindi edile e pretore, e finalmente console, e sotto al suo consolato {89 [89]} scoprì e dissipò la congiura di Catilina. |
A139000398 |
Ma 1'avvenimento più d'ogni altro deplorabile fu un'eruzione del monte Vesuvio vale a dire di quel vulcano che manda fuoco anche al presente a poca distanza da Napoli. |
A139000403 |
Durante quest'eruzione due famose città appellate Ercolano e Pompei restarono sepolte sotto altissimi mucchi di cenere, e il loro sito giacque sconosciuto fino al 1710; tempo in cui vennero scoperte sotto al villaggio di Portici presso a Napoli a grande profondità. |
A139000597 |
Allora lo sfortunato Augustolo vedendosi da tutti abbandonato si spogliò della porpora, e il vincitore Odoacre mosso a compassione della sua giovinezza gli lasciò la vita e gli assegnò un luogo sicuro nel regno di Napoli dove potè tranquillamente finire l'inutile vita in una deliziosa casa di campagna sulle spiagge del Mediterraneo. |
A139000697 |
Tuttavia molti per la fama del suo valore unendosi a lui ingrossarono ognor più il suo esercito, ed egli potè avanzarsi al mezzodì dell'Italia, impadronirsi di molte città, ed occupare Benevento, Cuma e Napoli. |
A139000699 |
Entrato in Napoli fece distribuire de' viveri a quel {192 [192]} povero popolo che moriva di fame; ma colla tenerezza e con le cure di un padre che solleva gli ammalati suoi figli, e non coll'ostentazione di un vincitore, il quale si occupa solo della sua gloria. |
A139000702 |
Nel corso delle sue vittorie capitò nel regno di Napoli vicino al monte Cassino. |
A139000748 |
Nuove forze raccoglie Esilarato, duca di Napoli, e si avvia contro Roma, ed il popolo le sconfigge, prende Esilarato col figliuolo, e li mette a morte; poi caccia di Roma il governatore imperiale. |
A139000804 |
Il ducato di Benevento corrispondeva quasi all'odierno regno di Napoli, eccetto i paesi posseduti dai Greci. |
A139000845 |
Si coperse di cilicio, andò a pie nudi da Roma fino al Santuario di S. Michele sul monte Gargano nel regno di Napoli; passò quaranta giorni dormendo sopra una stuoia e in rigoroso digiuno. |
A139000853 |
Ivi strinsero amicizia con un certo Melo potente e savio cittadino della città di Bari nel regno di Napoli. |
A139000873 |
Queste virtù crebbero nel suo cuore col crescere dell'età, e quel giovane principe riuscì a guadagnarsi tanto bene 1'affetto e la stima dei Normanni, che lo riconobbero per loro capo sotto al nome di Ruggero I. Egli governò il popolo saviamente in pace e in modo così stabile, che si può considerare come fondatore del regno delle Due Sicilie, {243 [243]} quale ancora si conserva oggidì, e che comprende il regno di Napoli e l'isola di Sicilia. |
A139000874 |
Nell'armeria del re di Napoli si conserva ancora la armatura di ferro di Guiscardo e del suo cavallo. |
A139000924 |
Amalfi, miei cari, fu per molto tempo una città floridissima del regno di Napoli. |
A139000990 |
Se voi, miei teneri amici, portate gli occhi sopra una carta geografica dell'Italia del medio evo, vedrete che i principali regni di quel tempo erano quello di Napoli, fondato dai figli di Tancredi d'Altavilla, il Patrimonio di San Pietro, di cui vi è nota 1'origine, e considerevolmente aumentato dalla eredità di una contessa di Toscana, chiamata Matilde; ed infine le repubbliche di Venezia, di Genova e di Pisa, le quali per la estensione del loro {278 [278]} commercio e pel numero de' loro vascelli erano divenute potenze assai considerevoli. |
A139000999 |
Dopo questo memorabile avvenimento Federico pieno di vergogna si ritirò nel suo regno di Napoli, dove pel rammarico delle toccate sconfitte, pel rincrescimento che suo figlio Enzo fosse caduto prigioniero in mano dei Bolognesi, agitato dai rimorsi di essersi ribellato contro alla propria religione, miseramente finì di vivere. |
A139001001 |
Innocenzo IV, che allora regnava a Roma, vedendo il regno di Napoli senza legittimo sovrano, offerì di cederne il possesso a quello tra i principi dell'Europa, che volesse riconoscersi suddito e protettore della Chiesa, come aveva fatto Roberto l'Intrepido. |
A139001003 |
A tal notizia i Ghibellini incoraggirono Manfredi a prendere il titolo di re delle due Sicilie; ed egli, che sommamente desiderava quel titolo pomposo, vi acconsentì; ma appena fu incoronato, ebbe notizia che la voce sparsa della morte di Corradino era falsa, ed anzi erano giunti ambasciatori in Napoli, chiedendo istantemente che a Corradino fosse restituito lo scettro che aveva appartenuto a suo padre. |
A139001006 |
Carlo d'Angiò era un principe valoroso, che desiderava acquistarsi gloria, perciò di buon grado deliberò di trasferirsi in Italia per sedare il tumulto cagionato dai Ghibellini, e così impadronirsi del regno di Napoli. |
A139001007 |
Viene pertanto in Italia con numerosa cavalleria e fanteria, entra nel regno di Napoli e va ad incontrare Manfredi, il quale erasi pure ben apparecchiato a fargli fronte. |
A139001008 |
Tuttavia i due eserciti vennero a fronte, e si incontrarono sulle rive del fiume Calore che separa gli Stati {283 [283]} del Papa dal regno di Napoli, a poca distanza della città di Benevento. |
A139001010 |
Inoltre i più illustri Ghibellini di Pisa, di Napoli e di altre città d'Italia sollecitavano Corradino a venire presto in Italia, assicurandolo, che al suo avvicinarsi tutti sorgerebbero per esterminare i Guelfi. |
A139001013 |
Corradino adunque, giunto ai confini del regno di Napoli, seppe che Carlo gli veniva incontro con un esercito più debole del suo, e si rallegrò nella speranza dell'esito felice di un avvenimento, che doveva decidere del suo destino. |
A139001017 |
Ma nemmeno Carlo d'Àngiò appagò la comune aspettazione; e appena si vide tranquillo possessore del suo regno ne divenne in mille maniere l'oppressore, disprezzando lo stesso Romano Pontefice che lo aveva invitato a portare soccorso ai popoli di Sicilia e di Napoli, e di cui erasi costituito rispettoso vassallo. |
A139001051 |
Lo stesso re di Napoli il chiamò in Santa Chiara e nella Chiesa reale. |
A139001077 |
La cagione di questa transazione derivò dalle oppressioni fatte da Filippo il bello re di Francia e di Napoli. |
A139001088 |
Il Boccaccio aveva ventitrè anni, e viaggiava per cose di traffico, quando capitato a Napoli andò a visitare la tomba di un famoso poeta latino chiamato Virgilio, ove si sentì ardere da vivo desiderio di coltivare la poesia. |
A139001095 |
A tal fine il Petrarca fu spedito a Roberto re di Napoli, riputato il più dotto del suo tempo e gran protettore dei coltivatori delle scienze. |
A139001095 |
Quel principe dopo di aver esaminato e considerato i dottissimi discorsi di lui in ogni parte di letteratura e di scienza, ne fu tanto maravigliato, che voleva egli stesso incoronarlo a Napoli. |
A139001134 |
Acquetò pure le discordie suscitate tra Ludovico II d'Angiò, il quale contendeva colle armi il regno di Napoli, e tra Carlo Durazzo. |
A139001134 |
In quella occasione gli Angioini, vale a dire i discendenti di Carlo d'Angiò, i quali dopo la morte di quel principe avevano continuato a regnare in Napoli, ed erano anche padroni di una parte del Piemonte, cedettero questo paese al Conte Verde, che cosi estese considerevolmente il suo dominio. |
A139001135 |
Finalmente nell'anno 1383 questo gran guerriero essendo andato con duemila soldati in soccorso di Ludovico per aiutarlo a rappacificar le cose di Napoli, giunto nel paese degli Abruzzi fu colto da grave malore, che {324 [324]} in pochi giorni lo tolse di vita. |
A139001158 |
In occasione di sommossa avvenuta in sua patria egli fuggì, e andò sempre combattendo ora pel re di Napoli, ora pei Milanesi o per altri che lo avessero chiamato, segnalandosi ovunque per valore e per coraggio. |
A139001159 |
Per estendere maggiormente il suo potere portò le {331 [331]} armi contro di Aquila, città forte dei regno di Napoli. |
A139001160 |
Egli a nome di Giovanna regina di Napoli marciava contro di Braccio; ma nel guadare il fiume Pescara, cadde nell'acqua e si annegò. |
A139001160 |
Il suo ingegno, il suo valore lo condussero presto ai primi gradi della milizia, e quindi a divenire gran contestabile del regno di Napoli, cioè capo delle truppe di quel regno. |
A139001170 |
D'accordo col duca si trasferì a Napoli per sistemare alcuni affari, e conchiudere gli accordi della pace col re di Napoli, di nome Ferdinando. |
A139001181 |
In tutto il regno di Napoli la terra tremò in sì violenta guisa che gran numero di case e di chiese furono atterrate. |
A139001181 |
Molte migliaia di persone morirono per quel flagello; se ne contano trenta mila nella sola città di Napoli. |
A139001264 |
Per riuscire poi nei suoi perversi disegni, fece segretamente proporre al re di Francia, che si chiamava Carlo VIII, di venire a conquistare il regno di Napoli, su cui i re di Francia pretendevano avere alcuni diritti. |
A139001265 |
Il re di Francia accettò con premura tale offerta; tanto più che il Moro prometteva di aiutarlo a conquistare il regno di Napoli, ove allora regnava un principe di nome Ferdinando I. Ed ecco tra breve un ben agguerrito esercito francese, traendosi dietro gran numero di cannoni, l'uso dei quali era divenuto assai praticato in guerra, guidato dal medesimo Carlo VIII giunse in pochi giorni alle porte di Milano, ove era aspettato con impazienza. |
A139001267 |
Il re di Francia per andare a Napoli doveva passare per la Toscana. |
A139001269 |
Quasi senza contrasto riusci a cacciare dal trono il re Ferdinando ed impadronirsi del Regno di Napoli. |
A139001286 |
Il regno di Napoli restò a Ferdinando il Cattolico, re di Spagna. |
A139001315 |
La scelta cadde sopra un re già possessore del regno di Spagna, di Napoli, di Sicilia,dei Paesi Bassi e di tutta l'America allora conosciuta. |
A139001378 |
Il re di Spagna, il vicerè di Napoli, il governatore di Milano, {408 [408]} gelosi delle prosperità di quella repubblica ordirono una trama veramente infernale. |
A139001380 |
Il governatore di Milano e il vicerè di Napoli si accordarono con questo Bedmar di volere a qualunque costo umiliare Venezia e assoggettarla alla Spagna; e poichè quella repubblica possedeva gran numero di vascelli ed un'armata ragguardevole, Bedmar risolvette di eseguire il suo disegno senza che il re di Spagna ne apparisse informato, usando mezzi tanto più segreti, quanto erano più pericolosi. |
A139001423 |
Lombardia, Sicilia, Sardegna, Napoli, erano governate da un duca o da un vicerè a nome del re di Spagna. |
A139001428 |
Le somme estratte dal regno di Napoli nello spazio di pochi anni montano oltre a cinquecento milioni di franchi. |
A139001429 |
Casi più gravi avvennero a Napoli, che non si poterono così facilmente sedare e che ebbero funestissime conseguenze. |
A139001429 |
Il vicerè di Napoli, chiamato conte Arcos, uomo insaziabile, per avere una grossa somma da spedire nella Spagna, siccome eragli stato richiesto, non sapendo a qual cosa aggiungere imposte, stabilì una tassa particolare sulle frutta, che colà sono principal cibo della povera gente. |
A139001430 |
Un certo Tommaso Aniello di Amalfi, comunemente detto Masaniello, pescivendolo, cioè venditore di pesci, non potendo più vivere esercendo il solito mestiere, si era posto a fare il fruttaiuolo ossia venditore da frutta nella città di Napoli. |
A139001433 |
Riconoscendolo capitano generale di Napoli gli promise l'abolizione di tutte le imposte, gli offerì una ricca collana d'oro, grandi onori e pingui pensioni. |
A139001434 |
Allora in Napoli vi fu un disordine universale: chi teneva la parte del re, chi quella di Masaniello. |
A139001434 |
Venne il generale francese, e quando era già quasi assoluto padrone di Napoli, sopraggiunse un forte esercito di Spagnuoli, i quali entrando in città se ne impadronirono. |
A139001439 |
Luigi XIV, a nome di suo nipote, con un esercito francese invase la Spagna, esenza contrasto pose Filippo in possesso di quel {429 [429]} trono, il quale divenne così re di Spagna,della Lombardia, di Sardegna, Napoli e Sicilia. |
A139001452 |
In forza di questo trattato il governo di Spagna fu confermato al nipote del re di Francia detto Filippo V. La Lombardia, il regno di Napoli e la Sardegna furono uniti all'impero d'Austria. |
A139001461 |
Dopo due anni di guerra si venne a trattative di pace; quindi in un congresso tenuto a Vienna fu deciso che Augusto rimanesse re di Polonia, e che un principe di Spagna, di nome Carlo Borbone, fosse riconosciuto re di Napoli e di Sicilia. |
A139001462 |
Vi prego, miei teneri amici, a non dimenticare questo avvenimento, giacchè da questo Carlo di Borbone ebbe origine quella dinastia, ovvero successione di re, la quale ancora oggidì tiene il trono di Napoli sotto il nome di re delle Due Sicilie. |
A139001479 |
Nell'occasione che Carlo Borbone, il quale divenne poi re di Napoli, trovavasi in Toscana, avvenne che fu ritardata un momento la punizione di un delinquente, perchè erasi rifuggito in luogo sacro che godeva dell'immunità. |
A139001481 |
Questo fatto gli acquistò la stima di Carlo, il quale in forza del trattato di Vienna, come vi ho raccontato, divenuto re di Napoli, creò il Tanucci suo ministro. |
A139001548 |
Allora tutta l'Italia, eccettuata Napoli, divenne francese. |
A139001553 |
Cadde allora Napoli sotto al dominio francese, e così tutta l'Italia era soggiogata; il Belgio, l'Olanda già erano state occupate dalle armi francesi, e queste dominavano già una parte dell'Egitto. |
A139001562 |
Fece re di Napoli suo fratello Giuseppe, poi Gioachino Murat suo cognato. |
A139001596 |
Questa società secreta o società massonica, o società italiana, oppure dei Carbonari, che si voglia appellare, prose grande incremento in tutta l'Italia e specialmente nel regno di Napoli. |
A139001597 |
Molte città ed altri soldati sollecitali dai carbonari si riunirono in gran numero sotto al comando di Pepe per marciare contro a Napoli e costringere il re Ferdinando a dare la costituzione. |
A139001598 |
A tale concessione i rivoluzionari comandati dal generale Pepe si acquetarono e seguiti da immensa turba di contadini concorsi da tutte le province, fecero il loro trionfale ingresso nella ctttà di Napoli e fra strepitosi applausi sfilarono dinanzi al novello re e a tutta la reale famiglia. |
A139001599 |
In mezzo a tali avvenimenti gli abitanti dei due principali di Benevento e di Pontecorvo, i quali, sebbene alquanto internati nel regno di Napoli, appartengono alla Santa Sede, diedero mano ai ribelli, si eressero in repubbliche, e si crearono nuovi magistrati e nuova milizia. |
A139001600 |
Si {477 [477]} accorsero ben tosto che la rivoluzione di Napoli era un torrente che nuovamente minacciava di sconvolgere tutta l'Italia e forse l'intera Europa; e a fine di concertare sui mezzi da adottarsi per porvi un argine, invitarono il re Ferdinando ad intervenire egli stesso a Lubiana. |
A139001601 |
Sotto pretesto di scuotere il giogo del re di Napoli, si rivoltarono contro ai soldati napolitani stanziati in Palermo, poscia diedero la libertà ai prigionieri, e con essi misero a sacco quella città e trucidarono tutti i Napoletani che sventuratamente caddero nelle loro mani. |
A139001602 |
Giunto appena il re Ferdinando a Lubiana gli fu comunicata la risoluzione degli alleati, i quali protestavano di non voler riconoscere cangiamento di sorta nelle forme del governo di Napoli, intimando che fosse immediatamente abolita la costituzione. |
A139001603 |
Intanto giunse la nuova che un esercito {478 [478]} di cinquanta mila austriaci marciava verso Napoli. |
A139001606 |
Allorchè gli Austriaci varcarono il Po per marciare verso Napoli, il santo Padre fece pubblicare un editto col quale annunziava come egli pregava Iddio che tenesse lontano il {479 [479]} flagello della guerra; che se per gl'inscrutabili divini giudizi i popoli d'Italia dovessero essere afflitti da un si grave male, per la sua qualità di capo visibile della Chiesa, e come sovrano essenzialmente pacifico terrebbe una perfetta neutralità verso tutte le nazioni. |
A139001606 |
Le turbolenze del regno di Napoli influirono secondo il solito nel confinante Stato Pontificio. |
A139001614 |
Ma fu breve l'esistenza della Costituzione a Napoli ed ancor più breve in Piemonte. |
A139001622 |
Pensava che tutti gli altri principi d'Italia manderebbero genti in suo aiuto; e di fatti il Re di Napoli spediva sedici mila uomini nella Lombardia; ma accortosi che si minacciava una ribellione nel suo stato richiamò i suoi, e colla forza acquietò i tumulti e ristabilì l'ordine. |
A139001644 |
Da quel momento il novello ministro si pose con coraggio a riordinare le cose di Roma; e mentre si adoperava pel riordinamento civile dello Stato Romano, trattava in Napoli, in Firenze ed in Torino le basi di una confederazione degli Stati Italiani. |
A139001670 |
I loro passi erano diretti verso Gaeta, città del regno di Napoli. |
A139001682 |
Grande consolazione gli recarono eziandio le preghiere fatte da tutto il mondo cattolico per la sua conservazione; i generosi sussidii da ogni parte a lui inviati, le premure e la sollecitudine del re di Napoli per fare che nulla mancasse al capo della cristianità. |
A139001685 |
La Francia, il Portogallo, l'Austria, Napoli fecero {504 [504]} applauso all'invito della Spagna. |
A139001688 |
I Napolitani si diedero a reprimere i ribelli in quella parte degli stati Romani che è confinante col regno di Napoli, gli Spagnuoli giunsero più tardi e stettero in riserva all'imboccatura del Tevere, pronti a prestare l'opera loro se fosse stato mestieri. |
A139001725 |
Il Sommo Pontefice volle passare a Napoli, e di là prese il cammino per Roma. |
A139001726 |
{511 [511]} Giunto al confine degli stati Napolitani il re Ferdinando II, colla real famiglia e coi grandi del suo regno si prostrarono a terra dimandando per l'ultima volta la benedizione al Santo Padre; dopo di che ritornarono a Napoli. |
A139001738 |
La sola città di Messina nel regno di Napoli in pochi giorni fu privata di oltre quindici mila abitanti: il qual numero è assai grande avuto riguardo alla poco numerosa popolazione, che non eccede i venticinque mila abitanti. |
A139001777 |
L'Italia Centrale conteneva anticamente l'Etruria, oggi Toscana, il Lazio e la Campania, oggi terra di Lavoro nel regno di Napoli, verso il Mediterraneo. |
A139001778 |
L' Italia Meridionale, detta anche Sud, Bassa Italia, Italia Australe ed anche Magna Grecia, abbraccia il rimanente dell'Italia, e corrisponde all'incirca all'odierno regno di Napoli. |
A139001788 |
Agrigento oggi Girgenti, città del R. di Napoli. |
A139001807 |
del regno di Napoli. |
A139001819 |
Caudio, città situata tra Capua e Benevento nel regno di Napoli. |
A139001820 |
Arpino, città dell'Italia centrale nel regno di Napoli, patria di Mario e di Cicerone. |
A139001835 |
Barium, capitale della provincia di tal nome, nel regno di Napoli. |
A139001841 |
Benevento, città del Sannio nel regno di Napoli, denominata Malevento, primachè i Romani ne cambiassero così il nome. |
A139001847 |
Boviano, città del Samnio, nel regno di Napoli. |
A139001856 |
Brundusium, città nel regno di Napoli, nella terra d'Otranto. |
A139001860 |
Calabresi, popolo che abitava quell'estrema parte dell'Italia nel regno di Napoli, dove ora sono le Calabrie. |
A139001868 |
Campania, regione dell'Italia, che corrisponde presso a poco all'odierna terra di Lavoro nel regno di Napoli. |
A139001869 |
Canne, borgata dell'Apuglia, nel regno di Napoli. |
A139001872 |
Capri, isola del Mediterraneo nel regno di Napoli, dirimpetto a Sorrento, an. |
A139001881 |
distretto di Benevento, nel regno di Napoli, chiuso fra due montagne, ove i Sanniti rinchiusero i Romani. |
A139001891 |
Teate, città del regno di Napoli, capitale degli Abruzzi. |
A139001907 |
Cosenza, città del regno di Napoli, capitale della Calabria Citeriore. |
A139001937 |
Ercolano, antica città della Campania, stata distrutta dall'eruzione del Vesuvio nell'anno 72 dell'era volgare, scoperta alla metà del secolo scorso presso Portici, villa reale del regno di Napoli. |
A139001963 |
S. Angelo, monte nel regno di Napoli. |
A139001985 |
Calabria, nel regno di Napoli. |
A139002018 |
Luceria, città della Puglia, nel regno di Napoli. |
A139002021 |
regno di Napoli, fu così nominata a cagione di varie colonie di Greci che vennero ivi ad abitare. |
A139002035 |
terra di Otranto, al mezzodì del regno di Napoli. |
A139002038 |
Caira os Adriano, tra Napoli nell'Argolide e Corinto. |
A139002050 |
Napoli, ant. |
A139002060 |
Nola, città forte della Campania, in vicinanza di Napoli, oggi pressochè deserta. |
A139002071 |
Ilydruntum, città considerevole nel regno di Napoli, capitale della terra d'Otranto. |
A139002081 |
Partenope, città del regno di Napoli. |
A139002085 |
Peligni, popolo dell'Italia, confinante coi Maruncini, coi Trentini e coi Marsi, nell'odierno Abruzzo Citeriore del regno di Napoli. |
A139002108 |
Regium Julii, città considerevole del regno di Napoli, nelle Calabrie. |
A139002118 |
Rossano, città forte, del regno di Napoli, nella Calabria. |
A139002125 |
Salerno, antica e celebre città del regno di Napoli. |
A139002156 |
Scyllacium, città del regno di Napoli nelle Calabrie. |
A139002205 |
Venusia, antica città del regno di Napoli, nella Capitanata. |
A139002208 |
Vesuvio, monte del regno di Napoli, che tramanda fuoco. |
A139002214 |
Volturno, fiume che scorre nel regno di Napoli. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000285 |
Una corona solare comparve subitamente a vista di Roma; il vulcano, che è presso Napoli, fece una straordinaria eruzione, vale a dire mandò fuori una grande quantità di fuoco; i simulacri delle divinità stillarono sudore dal volto; i topi corrosero parecchi scudi d'argento; i cani ulularono a guisa di lupi; l'idrofobia, morbo volgarmente detto rabbia, si spiegò negli armenti; si videro animali a piangere; si udirono voci sotterranee, e simili altre cose, le quali sebbene fossero prive di significato in rapporto alla guerra, tuttavia dai Romani erano avute come indizi di imminenti sventure. |
A140000375 |
Ma l'avvenimento più di ogni altro deplorabile fu una eruzione del monte Vesuvio, di quel vulcano che mette fumo e fiamme anche ora, a poca distanza da Napoli. |
A140000376 |
Nell'Italia noi abbiamo due di questi Vulcani, il monte Etna nella Sicilia, ed il Vesuvio vicino a Napoli. |
A140000380 |
Durante questa eruzione due illustri città, appellate Ercolano e Pompei, restarono sepolte sotto altissimi mucchi di cenere, e il sito delle medesime giacque sconosciuto fino al 1710, tempo in cui vennero scoperte sotto al villaggio di Portici presso Napoli a grande profondità. |
A140000650 |
Entrato in Napoli fece distribuire viveri al povero popolo, che si moriva di fame; ma colla tenerezza e colle cure di un padre il quale solleva gli ammalati suoi figliuoli, e non coll'ostentazione di un vincitore, il quale si occupa solo della sua gloria. |
A140000650 |
Tuttavia molti per la fama del suo valore, unendosi a lui ingrossarono assai il suo esercito, ed egli potè avanzarsi verso il mezzodì dell'Italia, impadronirsi di molte città, ed occupare Benevento, Cunia e Napoli. |
A140000652 |
Nel corso delle sue vittorie capitò nel regno di Napoli vicino al monte Cassino. |
A140000655 |
I Goti scampati dalla battaglia si ridussero in Pavia, e crearonsi a re Teia il più valoroso dei loro uffiziali; il quale assalito da Narsete {172 [172]} alle radici del Vesuvio presso Napoli, mori in una sanguinosa battaglia dopo aver fatto prodigi di valore. |
A140000690 |
Nuove forze raccoglie Esilarato, duca di Napoli, e si avvia contra Roma, ed il popolo lo sconfigge; prende Esilarato col figliuolo e li mette a morte; poi caccia di Roma il governatore imperiale. |
A140000791 |
Nell'armerìa di Napoli si conserva ancora l'armatura di ferro di Guiscardo e del suo cavallo. |
A140000888 |
Se voi portate gli occhi sopra una carta geografica dell'Italia del medio evo, vedrete che i principali regni di quel tempo erano quello di Napoli, fondato dai figli di Tancredi d'Altavilla; il Patrimonio di s. Pietro, di cui vi è nota l'origine; ma notevolmente aumentato dall'eredità di una contessa di Toscana, chiamata Matilde. |
A140000898 |
Dopo questo memorabile avvenimento Federico pieno di vergogna si ritirò nel suo regno di Napoli, dove pel rammarico delle toccate sconfitte, pel rincrescimento che suo figliuolo Enzo fosse caduto prigioniero in mano dei Bolognesi, ed anche agitato dai rimorsi di essersi ribellato contro alla propria religione, fini di vivere. |
A140000900 |
Innocenzo IV, che allora regnava in Roma, vedendo il regno di Napoli senza legittimo sovrano, si dispose di cèderne il possesso a quello tra i principi d'Europa, che volesse riconoscersi suddito e protettore della Chiesa, come fatto aveva Roberto l'Intrepido. |
A140000902 |
Ma appena incoronato ebbe notizia che la voce sparsa della morte di Corradino era falsa; anzi erano giunti ambasciatori in Napoli, chiedendo istantemente che a Corradino fosse restituito lo scettro di suo padre. |
A140000904 |
Carlo d'Angiò era un principe valoroso, che desiderava acquistarsi gloria; perciò di buon grado acconsentì di trasferirsi in Italia, a fine di sedare il tumulto cagionato dai Ghibellini, e cosi impadronirsi del regno di Napoli. |
A140000904 |
Giunto in Italia con numerosa cavalleria e fanteria, entra nel regno di Napoli, va ad incontrare Manfredi, il quale erasi eziandio apparecchiato a resistergli. |
A140000906 |
Inoltre i più illustri Ghibellini di Pisa, di Napoli e di altro città d'Italia solle-citavanlo a venir presto in Italia, assicurandolo che al suo avvicinarsi tutti sorgerebbero contro ai Guelfi. |
A140000909 |
Corradino adunque giunto al confine del regno di Napoli, seppe che Carlo gli veniva incontro con un esercito più debole del suo, e si rallegrò sulla speranza di un avvenimento felice, {243 [243]} che doveva decidere del suo destino. |
A140000913 |
Appena si vide tranquillo possessoie del suo regno ne divenne in mille maniere l'oppressore, disprezzando lo stesso romano Pontefice, che lo aveva invitato a portare soccorso ai popoli di Sicilia e di Napoli, e di cui erasi costituito rispettoso vassallo. |
A140000939 |
Lo stesso re di Napoli il chiamò in santa Chiara e nella chiesa reale. |
A140000958 |
La causa di tale traslazione derivò dalle oppressioni fatte da Filippo il Bello, re di Francia e di Napoli. |
A140000969 |
Egli aveva ventitrè anni, e viaggiava per cose di traffico, quando capitato a Napoli andò a visitare la tomba dell'illustre poeta latino Virgilio Marone, ove si senti ardere del vivo desiderio di coltivare la poesia. |
A140000976 |
A questo fine il Petrarca fu spedito a Roberto re di Napoli, riputato il più dotto del suo tempo, e gran protettore dei cultori delle scienze. |
A140000976 |
Quel principe, dopo di aver esaminato e considerato i dottissimi discorsi di lui in ogni parte di letteratura e di scienza, ne fu tanto maravigliato, che voleva egli stesso incoronarlo a Napoli. |
A140001019 |
A chiarezza della storia dovete notare, che Roberto, re di Napoli, morendo lasciava il regno a Giovanna sua nipote. |
A140001019 |
Acquetò eziandio le discordie sorte tra Lodovico II d'Angiò e Carlo Durazzo, i quali si contendevano colle armi il regno di Napoli. |
A140001019 |
In quella occasione i discendenti di Carlo d'Angiò, i quali dopo la morte di quel principe avevano continuato a regnare in Napoli, ed erano anche padroni di una parte del Piemonte, cedettero questo tratto di paese al Conte Verde, il quale così estese notabilmente il suo dominio. |
A140001019 |
Non avendo questa figliuoli, il regno avrebbe dovuto passare a Carlo Durazzo; ma per l'odio che a lui portava, ella aveva adottato a figliuolo e successore il fratello del re di Francia, detto Lodovico II. Perciò Carlo Durazzo, dopo di aver fatta soffocare la regina Giovanna, contese colle armi il regno di Napoli contra Lodovico. |
A140001020 |
Infine l'anno 1383 marciando con due mila soldati in soccorso di Lodovico per rappacificare le cose di Napoli, {277 [277]} giunto nel paese degli Abruzzi fu colto da' grave malore, che in pochi giorni lo tolse di vita. |
A140001041 |
In occasione di una sommossa avvenuta in sua patria egli fuggi, e andò sempre combattendo ora pel re di Napoli, ora pei Milanesi o per altri che lo avessero chiamato, segnalandosi in ogni luogo per valore e per coraggio. |
A140001043 |
Il suo ingegno e valore lo condussero presto ai primi gradi della milizia, e quindi a divenire gran Contestabile del regno di Napoli, cioè capo di tutte le milizie. |
A140001044 |
Così il regno di Napoli passò dai Durazzo alla casa d'Aragona. |
A140001044 |
Per la disfatta di Braccio, che combatteva in prò di Alfonso, il regno di Napoli rimase a Giovanna; ma dopo dieci anni essendo essa morta, il re Alfonso tentò nuovamente di impadronirsene, e questa volta dopo essere stato fatto prigione presso Gaeta dal duca Filippo Maria, ed esserne stato {284 [284]} poco dopo dal medesimo liberato, ne divenne assoluto padrone, vincendo gli Angioini. |
A140001054 |
D'accordo col duca si trasferì a Napoli per assestare col re alcuni affari e conchiudere gli accordi della pace. |
A140001066 |
In tatto il regno di Napoli la terra tremò in si violenta guisa, che buon numero di case e di chiese furono atterrate. |
A140001066 |
Molte migliaia di persone morirono per quel flagello; e se ne contarono trenta mila nella sola città di Napoli. |
A140001131 |
A tale uopo fece segretamente proporre al re di Francia, che si chiamava Carlo VIII, di venire a rivendicare i diritti della casa d'Angiò sul regno di Napoli. |
A140001134 |
Per andare a Napoli il re di Francia doveva passare per la Toscana, Ivi incontrò gravissime difficoltà, e se fosse ancora stato in vita il valoroso Lorenzo dei Medici, forse avrebbe avuto la pèggio; ma a lui era succeduto suo figliuolo di nome Pietro, il quale atterrito dalle crudeltà che i Francesi esercitavano, diede loro grande somma di danaro, e li fece padroni delle fortezze dello stato. |
A140001136 |
Quasi senza contrasto Carlo riuscì ad impadronirsi del regno di Napoli; ma la cattiva condotta dei soldati Francesi eccitò l'indignazione universale. |
A140001142 |
Già era giunto a vincerli tutti, quando rientrati nello stesso tempo ciascuno nei proprii dominii, il nuovo regno fu interamente disfatto; e lo stesso Valentino, dopo di essere stato prigioniero del papa Giulio II, fuggì a Napoli. |
A140001153 |
Il regno di Napoli restò a Ferdinando il Cattolico, re di Spagna; Venezia poi, la cui prosperità ed ambizione avevano destata la gelosìa di tanti re, continuò ad essere una delle repubbliche più ricche e più commercianti d'Europa. |
A140001180 |
La scelta cadde sopra un re, già possessore del regno di Spagna, di Napoli, di Sicilia, dei Paesi Bassi e di tutta l'America allora conosciuta. |
A140001217 |
L'anima di quella grande impresa erano un veneziano di nome Sebastiano Vernieri, ed un nobile romano chiamato Marco Antonio Colonna, il quale col suo gran coraggio e valore erasi meritato il grado di Contestabile di Napoli, o Vicerè della Sicilia. |
A140001241 |
Il re di Spagna, il vicerè di Napoli ed il governatore di Milano, gelosi della prosperità di quella repubblica, per mezzo de' loro ambasciatori ordirono una trama veramente infernale. |
A140001242 |
Il governatore di Milano e il vicerè di Napoli si accordarono con questo Bedmar, per trovar modo di umiliare Venezia e assoggettarla alla Spagna; e poichè quella repubblica possedeva gran numero di navi ed un'armata assai forte, Bedmar risolvette di eseguire il suo disegno, senza che neppure il re di Spagna ne apparisse informato, usando mezzi tanto più segreti, quanto più pericolosi. |
A140001276 |
Dopo la pace di Castel Gambresi e più ancora dopo il trattato di Gherasco gli Spagnuoli rimasero padroni di molti stati Italiani; Lombardia, Sicilia, Sardegna, Napoli erano governate da un vicerè a nome del re di Spagna. |
A140001281 |
Le somme estratte dal solo regno di Napoli nello spazio di pochi anni montarono oltre a cinquecento {361 [361]} milioni di franchi. |
A140001282 |
Casi più gravi avvennero a Napoli, che non si poterono così facilmente sedare, e che ebbero funestissime conseguenze. |
A140001282 |
Il vicerè di Napoli, chiamato conte Arcos, uomo insaziabile, per avere una grossa somma da spedire alla Spagna, come ne era stato richiesto, non sapendo su che cosa imporre ancora un balzello, stabilì una tassa particolare sulle frutta, che colà sono principale nutrimento della povera gente. |
A140001283 |
Un cèrto Tommaso Aniellò di Amalfi, comunemente detto Masaniello, pescivendolo, non potendo più vivere del suo mestiere, si era posto a fare il fruttaiuolo nella città di Napoli. |
A140001285 |
Riconoscendolo capitano generale di Napoli, gli promise l'abolizione di tutti i balzelli, gli offerì una ricca collana d'oro, grandi onori e grasse pensioni. |
A140001286 |
Allora in Napoli vi fu un disordine universale: chi teneva la parte del vicerè, chi stava per Masaniello. |
A140001286 |
Venne egli prestamente, e già era quasi assoluto padrone di Napoli, quando un forte esercito Spagnuolo, entrato in città, se ne impadronì. |
A140001304 |
contrasto pose in possesso di quel trono Filippo, il quale divenne così re di Spagna, della Lombardia, di Sardegna, di Napoli e di Sicilia. |
A140001316 |
In forza di questo trattato il regno di Spagna fu confermato al nipote del re di Francia, detto Filippo V; e la Lombardia, il regno di Napoli e la Sardegna furono uniti all'impero d'Austria. |
A140001322 |
Quindi a poco essendo egli andato al possesso del regno di Napoli, la Toscana cadde in potere del duca di Lorena, che è un ducato posto all'oriente della Francia. |
A140001325 |
Dopo due anni di lotte si venne a trattazione di pace; quindi in un congresso tenuto in Vienna nel 1738 fu deciso che Augusto rimanesse re di Polonia, e che un principe di Spagna, di nome Carlo Borbone, fosse riconosciuto re di Napoli e di Sicilia. |
A140001339 |
Allorquando Carlo Borbone, il quale divenne poi re di Napoli, trovavasi in Toscana, avvenne che fu ritardata un momento la punizione di un delinquente, perchè erasi rifugiato in un luogo sacro che godeva dell'immunità. |
A140001341 |
Questo fatto gli acquistò la stima di Carlo, il quale, in forza del trattato di Vienna, come vi raccontai, divenuto re di Napoli, si creò il Tanucci suo ministro. |
A140001378 |
Allora tutta Italia, eccettuata Napoli, divenne francese. |
A140001385 |
Cadde allora Napoli sotto al dominio francese, e cosi tutta l'Italia era soggiogata; il Belgio, l'Olanda ed una parte dell'Egitto furono occupati dalle armi francesi. |
A140001395 |
Creò re di Napoli suo fratello Giuseppe, poi Gioachino Murat, suo cognato. |
A140001407 |
La società massonica, o della Giovine Italia, oppure dei carbonari, che si voglia appellare, prese grande incremento in tutta Italia e specialmente nel regno di Napoli. |
A140001408 |
Molte città ed altri soldati, sollecitati dai carbonari, si riunirono in grande numero sotto al comando di Pepe per marciare contro Napoli e costringere il re Ferdinando a dare la costituzione. |
A140001409 |
A quella concessione i rivoluzionari comandati da Pepe si acquetarono, e seguiti da immensa turba di contadini di tutte le Provincie, fecero il loro trionfale ingresso nella città di Napoli e fra strepitosi applausi sfilarono dinanzi al novello re e a tutta la reale famiglia. |
A140001410 |
In mezzo a codesti avvenimenti gli abitanti dei due principati di Benevento e di Pontecorvo, alquanto internati nel regno di Napoli, ma soggetti alla santa Sede, diedero mano ai ribelli, si eressero in repubblica e si crearono nuovi magistrati e nuova milizia. |
A140001410 |
Si accorsero ben tosto che la rivoluzione di Napoli era un torrente, che di bel nuovo minacciava di sconvolgere tutta Italia e forse l'intera Europa; sicchè a fine di provvedere ai mezzi efficaci ad arrestarlo invitarono il re Ferdinando ad intervenire egli stesso a Lubiana. |
A140001411 |
In questo tempo i Siciliani, eccitati eziandio dal desiderio di libertà e sotto colore di scuotere il giogo del re di Napoli, si rivoltarono contro ai soldati Napolitani stanziati in Palermo, poscia diedero la libertà ai prigionieri, e con essi misero a sacco la città e trucidarono tutti i Napolitani, che sventuratamente caddero nelle loro mani. |
A140001412 |
Giunto appena il re Ferdinando a Lubiana, gli fu comunicata la risoluzione degli alleati, i quali rifiutando di riconoscere cangiamento nelle forme del governo di Napoli, intimavano che fosse immediatamente abolita la costituzione. |
A140001412 |
Intanto giunse la nuova che un esercito di cinquantamila Austriaci marciava verso Napoli. |
A140001414 |
Allora che gli Austriaci varcarono il Po per marciare verso Napoli, il santo Padre fece pubblicare un editto, col quale annunziava come egli pregava Iddio, che tenesse lontano il flagello della guerra: che se per gl'imperscrutabili divini giudizi i popoli d'Italia dovessero essere afflitti da un sì grande male, per la sua qualità di Capo visibile della Chiesa e come sovrano essenzialmente pacifico, terrebbe una perfetta neutralità verso tutte le nazioni. |
A140001414 |
Le turbolenze del regno di Napoli trovarono, come suole avvenire, un eco nel confinante Stato pontificio. |
A140001420 |
Ma fu breve l'esistenza della costituzione a Napoli ed ancora più breve in Piemonte. |
A140001426 |
Pensava che tutti gli altri popoli Italiani avrebbero'mandato genti in suo aiuto: e di fatto il re di Napoli spediva sedici mila uomini nella Lombardia; ma accortosi che si minacciava una ribellione nei suoi stati, egli richiamò i suoi e colla forza acquietò i tumulti e ristabilì l'ordine. |
A140001445 |
Da quell'istante il novello ministro si pose con coraggio a riordinare le cose di Roma; e mentre si adoperava pel riordinamento civile dello stato, trattava in Napoli, in Firenze ed in Torino le basi di una confederazione degli stati italiani. |
A140001469 |
I loro passi erano diretti verso Gaeta, città forte del regno di Napoli. |
A140001479 |
Grande consolazione gli recarono eziandio le preghiere fatte da tutto il mondo cattolico per la sua conservazione, i generosi sussidi da ogni parte a lui inviati, le premure e la sollecitudine del re di Napoli per fare che niente gli mancasse durante il suo esilio. |
A140001482 |
La Francia, il Portogallo, l'Austria e Napoli fecero applauso all'invito della Spagna. |
A140001485 |
I Napolitani si diedero a reprimere i ribelli in quella parte degli Stati romani, che confina col regno di Napoli; gli Spagnuoli giunsero più tardi e stettero in riserva all'imboccatura del Tevere, pronti a dare l'opera loro, se fosse stato mestieri. |
A140001522 |
Il sommo Pontefice volle passare a Napoli, e di là prese il cammino per Roma. |
A140001523 |
Giunto al confine degli stati Napolitani, il re Ferdinando li colla real famiglia e coi grandi del suo regno si prostrarono a terra domandando per l'ultima volta la benedizione al santo Padre; dopo di che ritornarono a Napoli. |
A140001554 |
Il re di Napoli e molti signori di quel regno, e anche di altre parti d'Italia vennero generosamente in soccorso di quegli infelici. |
A140001569 |
In questo frattempo altri fatti compievansi in Toscana, a Parma, a Modena e nelle Romagne, di poi a Napoli ed in Sicilia, i quali per la loro gravità e perchè troppo recenti si devono rimettere ad altro tempo, prima di poterne parlare imparzialmente secondo verità. |
A140001640 |
Caldo promotore di queste funeste congreghe era un certo Pietro Maroncelli venutovi a bella posta da Napoli. |
A140001710 |
- Il Re di Napoli si ritira a Gaeta. |
A140001711 |
- Ingresso di Garibaldi in Napoli. |
A140001720 |
- Le truppe piemontesi entrano nel Regno di Napoli. |
A140001721 |
- Annessione del Regno di Napoli allo scettro di Vittorio Emanuele. |
A140001722 |
Il Re di Napoli si rifugia a Roma. |
A140001873 |
- Ne piovono le ceneri a Napoli e a Caserta. |
A140001902 |
Molte città sorgevano nella Campania, fra cui Bajae, (Baia,) Puteoli, (Ponzuoli,) Cajeta (Gaeta), Suessa Aurunca (Sessa), Neapolis (Napoli), Venafrum (Venafro), Nola che ha lo stesso nome, Stabiae, Herculanum e Pompeii, che furono intieramente coperte da una eruzione del Vesuvio; vi si trovava inoltre la città di Salernum, Salerno; Cumae, Capua e Picentia, le quali più non esistono. |
don bosco-le scuole di beneficenza dell-oratorio di s. francesco di sales in torino.html |
A143000018 |
Altri fanciulli pure colpiti dalla stessa sventura in numero di 20 vennero qua indirizzati dal Prefette {10 [458]} di Ancona: parecchi da Sassari, da Napoli e nove da Tortorigi in Sicilia e da altri paesi d'Italia. |
don bosco-maraviglie della madre di dio.html |
A149000237 |
Torino, Genova, Bologna, Napoli, {133 [325]} ma più di ogni altra città, Milano, Firenze, Roma furono le città che, avendo in modo speciale provata la benefica influenza della Madre delle grazie invocata sotto al nome di aiuto dei cristiani, dimostrarono eziandio la loro gratitudine colle oblazioni. |
don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html |
A150000150 |
E certo si deve attribuire alla speciale protezione della'Vergine se in mezzo a tanta gente venuta da tutte parti, da Milano, da Venezia, da Bologna, da Firenze, da Roma, da Napoli ed altrove, non ebbesi a lamentare il minimo disordine nè in chiesa nè fuori di chiesa. |
A150000159 |
Torino, Genova, Bologna, Napoli, ma più di ogni altra città, Milano, Firenze, Roma, avendo in modo speciale provata la benefica influenza della Madre delle grazie, invocata sotto al nome di aiuto dei cristiani, dimostrarono eziandio la loro gratitudine colle oblazioni. |
don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html |
A173000146 |
Per queste ragioni si vedevano raccolti parecchi augusti personaggi provenienti da Torino, da Milano, da Venezia, da Bologna, da Firenze, da Roma, da Napoli, ed altrove. |
don bosco-storia ecclesiastica.html |
A189000293 |
Il più famoso di questi monasteri fu quello di monte Cassino nel regno di Napoli, che divenne come il centro dell'ordine di s. Benedetto. |
A189000428 |
Gli fu offerto l'Arcivescovado di Napoli, che per umiltà non volle mai accettare. |
A189000428 |
R. Fiorirono parecchi: i più illustri de'quali sono s. Bonaventura Toscano, e s. Tommaso d'Aquino del regno di Napoli. |
A189000436 |
R. S. Celestino di Sulmona nel regno di Napoli dopo d'esser fino all'età di settant'anni vissuto in un deserto fra le austerità e penitenze, a cui tenevano dietro molti miracoli; nel 1294 fu quasi a viva forza tratto dalla solitudine, e creato Papa. |
A189000449 |
Ma mentre era dal Papa mandata a trattar alcuni affari colla regina di Napoli, giunta a Roma cadde in una grave malattia, per cui dopo aver mostrato la più eroica pazienza, consumata dall'amor di Dio e dalle sue inenarrabili austerità volò al suo celeste sposo l'anno 1380. |
A189000540 |
Egli fu in mezzo a questi trambusti, che Clemente XIV dopo lungo esitare ad istanza delle corti di Francia, di Napoli, di Portogallo, e di altre potenze soppresse la compagnia di Gesù l'anno 1774. |
A189000545 |
Povero, sobrio, {341[499]} penitente, austero con sè, soavissimo con tutti, caritatevolissimo co' poveri, in una carestia in Napoli vendè tutto il suo avere, distribuendone il prodotto ai bisognosi. |
A189000545 |
R. Maria Alfonso Liguori sommo e luminoso ornamento della Chiesa nel secolo decimo ottavo, nacque in Napoli nel 1696. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000375 |
II più rinomato di essi fu quello di Monte Cassino nel regno di Napoli, che divenne il centro dell'ordine di s. Benedetto. |
A190000468 |
Gli fu offerto l'arcivescovado di Napoli, che per umiltà non volle mai accettare. |
A190000480 |
Mandata dal papa a trattare alcuni affari colla regina di Napoli, essa cadde malata in Roma, ove rendè 1'anima al suo celeste Sposo l'anno 1380. |
A190000483 |
Cagione principale fu il re di Francia e di Napoli, detto Filippo il Bello, che merita il nome di flagello della Chiesa. |
A190000557 |
Andato poi a Napoli, pel gran dolore che provò nel vedere le grandi offese che a Dio si facevano in una sedizione, cadde in malattia mortale. |
A190000557 |
Il suo corpo si venera tuttora con gran concorso di fedeli nella chiesa di s. Paolo in Napoli. |
A190000613 |
In una carestia in Napoli vendè tutto il suo avere, distribuendone il prodotto a'bisognosi. |
A190000613 |
Nacque egli in Napoli nel 1696, e dalla sua giovinezza fu un complesso di virtù. |
A190000671 |
Il re di Napoli, glorioso di tanto ospite, gli prodigò ogni riguardo, nulla risparmiando di quanto poteva essere necessario al santo padre e a quelli che lo avevano accompagnato. |
A190000677 |
Spagna, Napoli, Austria, Baviera, Francia si accordarono sul modo di liberar Roma; e mentre l'Austria manteneva l'autorità del papa nella parte principale dello Stato pontificio, la Francia, benchè allora retta a repubblica, si prese il compito di cacciare da Roma que'ribelli. |
A190001333 |
Napoli, a. |
A190001348 |
Nola, città v. della Campania presso Napoli, oggi pressochè deserta. |
A190001709 |
Vesuvio, monte e vulcano vicino a Napoli. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html |
A200000033 |
In una parte del regno di Napoli, anticamente detta Campania, oggidì Terra di lavoro, avvi una città detta Fondi: questa città fu la patria di s. Soterò, nome veramente glorioso e che pare essergli stato imposto affine di pronunziare il bene che avrebbe fatto nella chiesa; perciocchè Sotero è parola greca che significa Salvatore. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html |
A201000094 |
La città di Ruo nelle Calabrie, regno di Napoli, onora s. Cleto per suo patrono. |
A201000120 |
Ma tornando inutile ogni minaccia e tormento, furono mandati in esilio a Terracina, città dello Stato Pontificio sui confini del Regno di Napoli. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html |
A202000069 |
In questa ultima ordinazione creò vescovo un zelante ecclesiastico di nome Caro, che mandò a governare la diocesi di Atina - (oggidì Atino), città del regno di Napoli. |
A202000073 |
Petilia trovavasi in quella parte del regno di Napoli che dicesi Calabria. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html |
A203000026 |
«Per volere di Dio onnipotente, senza il cui comando non foglia alcuna, non un passero cade a terra, una pestilenza fatale assalì i popoli d'Alife, città del regno di Napoli vicino a Benevento. |
A203000090 |
S. Giustino nacque in Sichem città della Palestina che più tardi fu detta Napoli che vuol dire nuova città. |
don bosco-vita di s. paolo apostolo.html |
A214000058 |
Paolo adunque, secondo l'avviso dell'angelo, insieme con Sila,Timoteo e Luca s'imbarcò da Troade, navigò l'arcipelago (che divide l'Europa dall'Asia) e con prospera navigazione arrivò all'isola di Samotracia, quindi a Napoli, non la capitale del regno di Napoli, ma una piccola città sul confine della Tracia e della Macedonia. |
A214000179 |
Dopo quel giorno invitati da un tempo favorevole Paolo e i suo' compagni s'imbarcarono per Pozzuolo, città della Campania, distante nove miglia da Napoli. |
don bosco-vita di san pietro.html |
A217000176 |
Nel suo {121 [413]} viaggio predicò Gesù Cristo nel Ponto e nella Bitinia, che sono due vaste Provincie dell'Asia Minore: seguendo il suo viaggio egli predicò il santo Vangelo in Sicilia, ed in Napoli, dando a questa città per vescovo S. Aspreno. |
don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html |
A220000236 |
Una insigne reliquia di esse fu {112 [258]} da Roma portata nella città di Trani nel regno di Napoli. |
A220000240 |
Il primo fu ottenuto da un vetturino del regno di Napoli di nome Radda Domenico. |
A220000241 |
L'altro fatto è succeduto nella persona di un certo Giovanni Pischero trombettiere del re di Napoli. |