Parola «Vincenzo» [ Frequenza = 415 ]

don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000096 

 Partirono da Carignano alle due antimeridiane del 27 luglio 1869 in numero di oltre 80 persone, tra cui il M. Rev. Rettore dell'Ospizio e quattro Suore di carità, dette Figlie di s. Vincenzo, alle quali è affidato il regime interno del pio stabilimento.


don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html
  A013000110 

 Chi lo chiama un novello S. Luigi per innocenza e purità di costumi; altri lo dicono un S. Francesco di Sales per mansuetudine, pazienza {72 [422]} e carità; quegli il dice un S. Vincenzo de' Paoli per la grande carità che egli usò ad ogni sorta di infelici.


don bosco-biografie 1881.html
  A015000065 

 Un ultimo pensiero di soddisfazione lo diede alla laica Società Operaia Cattolica detta di S. Vincenzo de' Paoli, cui egli apparteneva in Torino e che forse fu quel primo strumento di cui servissi il Signore per mandare al suo cuore le prime sue chiamate.


don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html
  A016000019 

 Fu sempre molto riconoscente ai superiori, ed ogni volta che scriveva al Direttore di S. Pier d'Arena lo ringraziava d'averlo accettato nell'Ospizio di S. Vincenzo, ove, egli diceva, potè incominciare a servir meglio Iddio lontano da tutti i pericoli, e dove gli si presentò l'occasione di conoscere ed entrare poi nella Congregazione Salesiana.

  A016000021 

 Il direttore dell'Ospizio di S. Vincenzo, continuando le antiche abitudini dell'Oratorio, disponeva che in certe occasioni speciali si facessero delle passeggiate da tutti i giovani insieme.

  A016000099 

 Al fonte battesimale gli furono imposti i nomi Domenico, Vincenzo e Pietro.

  A016000099 

 Il Sac. Vincenzo Reggiori nacque in Sangiano, frazione della Prepositura di Leggiuno, prov.

  A016000103 

 Conosciuto che ebbe il nostro Vincenzo, lo fece oggetto delle sue sollecitudini.

  A016000103 

 Il nostro Vincenzo fu uno di questi benedetti dal cielo.

  A016000105 

 Il nostro Vincenzo toccava allora il 21° anno di età.

  A016000106 

 Vincenzo Reggiori.

  A016000107 

 « Nel mese di Settembre del 1881, scrive di lui il direttore della Tipografia, per tratto della Divina Provvidenza, i compositori e gl'impressori tipografi si avevano la bell'anima di D. Vincenzo Reggiori per assistente.

  A016000114 

 Come mai può Iddio dimenticare anime siffatte e non ricolmarle di grazie? Tale fu del nostro Vincenzo.

  A016000115 

 Due giorni dopo il suo paese natio era tutto composto a festa, e parenti e amici e conoscenti del nostro D. Vincenzo accorrevano alla Chiesa parrocchiale per assistere alla Messa del prete novello.

  A016000119 

 Pareva che il nostro D. Vincenzo, fatto finalmente sacerdote, dovesse gustare a lungo le dolcezze del nuovo stato a cui era giunto: invece un anno e pochi mesi dopo la prima sua Messa doveva abbandonarci per salire al Cielo.

  A016000225 

 La condotta del Lorenzino nell'Ospizio di San Vincenzo De-Paoli fa buona fin dai primi giorni; si adattò con molta facilità al vitto, sebbene fosse assuefatto a delicatezze per essere nato da famiglia agiata.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000012 

 Membro e poi Presidente della Società di S. Vincenzo de’Paoli egli spiegò un ardore singolare, un amor di padre in pro delle famiglie povere, e sopratutto a vantaggio della tenera loro figliuolanza.

  A017000016 

 Visitare gli infermi nelle case e negli ospedali, soccorrere i poveri più derelitti, catechizzare i fanciulli, impiantare e presiedere Conferenze di S. Vincenzo de’Paoli in città e fuori, indirizzarne i membri all’adempimento {9 [123]} degli assunti impegni, promuovere la buona stampa, essere sempre tra i primi ogni qual volta trattavasi di compiere un bene od impedire un male, ecco la vita operosissima del Conte Cays, finchè rimase nel secolo e in seno alla famiglia.

  A017000017 

 Egli come tantissimi altri insigni personaggi del clero e del laicato ebbe a sostenere una minuta perquisizione, fattagli dagli Agenti del Governo, sotto il pretesto di trovare in lui un cospiratore, siccome Presidente del Consiglio Superiore della Società di San Vincenzo de’Paoli in Torino.

  A017000033 

 Mentre era ancora nel secolo, ed allora specialmente quando fungeva l’uffizio di membro e poi di Presidente della Società di San Vincenzo de’Paoli, il nobile uomo si adoperava con tanto zelo a vantaggio corporale e spirituale del prossimo, che pareva già un apostolo.


don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html
  A027000152 

 In pari modo lo spirito di orazione che all' nom di chiesa è necessario, giusta l'Angelico, e con lui san Vincenzo di Paolo, quale al combattente la spada, e senza cui altri non potrà lusingarsi, secondo l'illuminatissimo d'Avila, di poter esser nato al ministero degli altari, formava a lui, quasi non dissi, il respiro, tanto le era cordialmente affetto.


don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html
  A034000126 

 In Sampierdarena presso a Genova sotto il nome di Ospizio di S. Vincenzo, sono raccolti 100 poveri fanciulli da avviarsi a diversi mestieri, come a Torino.


don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html
  A042000052 

 Assistettero anche a varie Sedute, specialmente a quelle sullEEconomia, il Sac. Giuseppe LEveratto, Prefetto del collegio di Borgo S. Martino; il Sac. Antonio Pagani direttore Spirituale del Seminario di Magliano Sabino; il Signor Giuseppe Rossi provveditore generale delle nostre case; ed il Conte D. Carlo Cays di Giletta e Casellette, Dottore in ambe Leggi, presidente del Consiglio Superiore delle Conferenze di S. Vincenzo de' Paoli in Torino, già deputato al Parlamento subalpino; ed alcuni altri.


don bosco-deliberazioni del terzo e quarto capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A045000029 

 Mentre sarà una delle sue sollecitudini di favorire le associazioni cattoliche, e specialmente quella dei Cooperatori Salesiani, la conferenza di S. Vincenzo de' Paoli, la Compagnia del SS. Sacramento per l'adorazione delle Quarant'ore, e per l'accompagnamento del SS. Viatico, e di assistervi personalmente, quando potrà, affinchè si mantengano in fiore, badi di non mostrare mai per alcuno predilezione di sorta.

  A045000035 

 Per l'assistenza dei poveri avrà un grande aiuto, se fonderà nella Parrocchia la Conferenza di S. Vincenzo de' Paoli.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000148 

 Calandra don Vincenzo, vice-curato di S. Maurizio, Pinerolo.

  A053000299 

 Provera Pio di Vincenzo, Mirabello.

  A053000304 

 Poi don Vincenzo, prof. di gramatica latina, Giaveno.

  A053000311 

 Roberti don Vincenzo, prev. vic.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000032 

 Un ricco Inglese protestante di religione vedendo quanto bene fanno le ammirabili figlie di s. Vincenzo de' Paoli alla povera e travagliata umanità, venne in pensiero di volere istituire un ordine consimile fra i protestanti.

  A054000042 

 Abbracciò di più lo stato religioso, introdusse senza difficoltà le Suore di s. Vincenzo nella sua patria, ed ora egli medesimo è un zelantissimo, e fervoroso missionario.


don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html
  A057000042 

 Nella Diocesi di Genova, nella città di Sampierdarena, havvi l’Ospizio detto di S. Vincenzo de' Paoli con pubblica Chiesa, a cui intervengono più migliaia di fedeli ad ascoltare la Santa Messa, frequentare le Confessioni, prendere parte alle prediche ed al Catechismo.

  A057000098 

 In S. Pierd’Arena, Diocesi di Genova, hanno cura della biancheria, degli abiti, della cucina dell’Ospizio di S. Vincenzo, e tengono la congregazione festiva per le fanciulle più grandicelle.


don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html
  A058000161 

 Egli non cessò di molestarle, finchè non gli venne scritto che l’Associazione dei Cooperatori Salesiani era canonicamente eretta con Decreto speciale dall’Arcivescovo di Genova nella sua Archidiocesi, e che il medesimo ne aveva pure stabilito il centro nell’Ospizio Salesiano di S. Vincenzo in Sampierdarena.

  A058000370 

 Nei mesi di Agosto, Settembre, Ottobre e Novembre di quest’anno, dopo che l’Arcivescovo in causa propria aveva posto alla tortura molti suoi Sacerdoti, tra cui D. Vincenzo Minella, il Canonico Matteo Sona e più altri, cercando di farli deporre contro la Congregazione Salesiana, si finì col ricorrere e subornare un delegato della Questura di Torino, il quale di motu proprio, e all’insaputa del Questore medesimo suo Superiore, mandò guardie vestite e travestite a casa di un povero artigiano, stato già allievo di D. Bosco ed oggi padre di famiglia, e mezzo infermo; gli fece intimorire la povera moglie, tempestandola con cento domande suggestive, e minacciandola della prigione del proprio marito, ove non confessasse se Don Bosco o qualcuno dei Salesiani aveva preso parte alla pubblicazione di certi libri.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000357 

 Gli eretici, e specialmente i Protestanti, sebbene non possano vantare un sol miracolo a favore della loro setta, tuttavia ammirano ed ammettono che nella Chiesa Cattolica si operarono miracoli, e dicono espressamente che fra gli altri S. Bernardo, S. Francesco d'Assisi, San Bonaventura e San Vincenzo de Paoli, hanno vissuto santissimamente, e più di ogni altro S. Francesco Zaverio ha operato grandi miracoli.

  A067001091 

 li citato Simon Mago, come attesta S. Vincenzo Lirinese, insegnò ancora che Iddio è autor del peccato.

  A067001424 

 Credete voi, signori ministri protestanti, che un buon cattolico, leggendo e meditando la Bibbia, vivendo da onesto nomo, praticando rigorosamente tutte le virtù che la Chiesa Cattolica propone, e fuggendo i vizi che ella condanna, come fecero un S. Francesco d'Assisi, S. Francesco Zaverio, S. Bernardo, S. Vincenzo de Paoli ed altri Santi dalla Chiesa Cattolica Romana, credete voi, dico, che costoro si possano salvare?.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000477 

 Essi dicono espressamente che, ad esempio, s. Bernardo, s. Francesco d’Assisi, s. Bonaventura e s. Vincenzo de’Paoli, vissero santissimamente; ed in ispecial modo si inchinano ai grandi portenti di s. Francesco Saverio.

  A068001069 

 Il citato Simon Mago, come è attestato da Vincenzo Lirinese, insegnò ancora che Iddio è autore del peccato.

  A068001423 

 Eccovi un'altra dimanda: Credete voi, signori ministri Protestanti, che un cattolico in leggendo o meditando la Bibbia, in praticando le virtù che la Chiesa Cattolica propone, e fuggendo i vizi che essa condanna, come fecero un s. Francesco d'Assisi, s. Francesco Zaverio, s. Bernardo, san Vincenzo de' Paoli ed altri Santi della Chiesa Cattolica Romana, credete voi, dico, che costui si possa salvare?.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000274 

 (Di s. Vincenzo Ferreri).


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000001 

 VINCENZO nacque l'anno 1576 nel villaggio appellato Poy vicino a' Pirenei, Diocesi di Acqus, da genitori poveri, ma pii ed onorati, i quali si guadagnavano il pane con travagliare alla campagna.

  A073000003 

 Aveva costui una moglie turca, la quale cooperò a' misericordiosi disegni di Dio per convertire e trarre il marito dall'apostasia, e liberare nel medesimo tempo Vincenzo dall'indegna schiavitù.

  A073000003 

 Per qualche importante affare dovette Vincenzo recarsi a Marsiglia, d'onde s'imbarcò alla volta di Narbona antica città di Francia.

  A073000004 

 Rapita dalle dolci istruzioni, e dal racconto, che Vincenzo le presentò della grandezza, della bontà e della giustizia del vero, e solo Dio; mossa altresì per alcuni inni e laudi spirituali, che egli cantava, si affezionò talmente alla Religione Cattolica, l'abbracciò ella stessa e risolse il marito ad abbandonare la setta Maomettana e ritornare nel seno della Chiesa.

  A073000005 

 Provveduto al bisogno dei due compagni il Prelato conosciuta la prudenza {7 [221]} e santità di Vincenzo lo trattenne presso di se, trattandolo con affetto e dimostrazione di stima e di generosità.

  A073000005 

 Vincenzo raddoppiava le sue preghiere, i digiuni e le austerità, e non lasciò d'insinuarsi colle sue esortazioni nello spirito del suo padrone sinchè venne il momento favorevole, che tutti e tre se ne fuggirono insieme sopra un piccolo vascello.

  A073000011 

 Da san Francesco di Sales venne Vincenzo eletto per superiore, e direttore delle figlie dell'instituto, sotto l'immediata protezione di Maria Vergine SS. della Visitazione, ed in trentott'anni di governo mantenne florido il fervore della perfezione, e colla sua fermezza e soavità lo accrebbe di modo, che perfettamente corrispose al giudizio, che di lui aveva formato il dolcissimo santo Prelato, il quale non potè a meno di esternare la {9 [223]} sua allegrezza dicendo, che non poteva trovare nè uomo più savio nè Sacerdote più degno di Vincenzo.

  A073000012 

 Cooperò efficacemente Vincenzo a far fiorire ed accrescere la disciplina nel Clero: si posero a sua diligenza, raccomandazione, e sollecitudine in buon ordine i Seminari, in vigore le conferenze teologiche morali per i sacerdoti, gli esercizi spirituali da premettersi alle sacre Ordinazioni, al qual effetto voleva, che servissero e stessero sempre aperte le case della congregazione.

  A073000013 

 Essendo il Re Ludovico XIII passato agli terni riposi assistito da Vincenzo nelle ultime agonie, la Regina Anna d'Austria volle che egli fosse uno de'quattro Consiglieri da lei nominati per gli affari Ecclesiastici.

  A073000014 

 Provarono gli effetti del suo caritatevole cuore i fedeli, che gemevano in ischiavitù presso le barbare nazioni: i bambini esposti abbandonati, le vergini e le monache disperse e pericolanti, le donzelle per miseria alle volte esposte a far male, e le donne di cattiva vita, i carcerati, i pellegrini, gl'infermi, i mentecatti, gli artigiani invalidi: insomma Vincenzo per consolare la travagliata umanità non la perdonò a fatiche, a stenti, a sante industrie.

  A073000018 

 Un suo nipote venne a visitarlo; il portinaio ne diede l'avviso a Vincenzo, il quale scese subito le scale e abbracciatolo strettamente lo prese per la mano, l'introdusse in casa, poscia chiamati i preti della Congregazione, loro disse: questo mio nipote che voi ben vedete in abito così meschino, e dispregevole, si è il più civile, e gentiluomo della sua famiglia.

  A073000021 

 Tale si è in compendio la vita di S. Vincenzo de' Paoli, le cui virtù noi andremo considerando in quest' operetta.

  A073000023 

 Onde noi per farci un'idea esatta di Vincenzo lo considereremo relativamente al corpo, al cuore, ed allo spirito.

  A073000026 

 Consumato nella grand'arte di accomodarsi a tutti i caratteri e di eguagliarsi a tutte le capacità Vincenzo balbettava co' fanciulli, e parlava il linguaggio della più sublime ragione coi perfetti.

  A073000030 

 Il suo cocchiere avendo impensatamente rovesciato alcuni pani, Vincenzo, per timore che fossero meno vendibili, feceli pagare al momento.

  A073000030 

 Vincenzo conducevasi in modo da far dire di lui ch'era esatto osservatore d'ogni maniera di giustizia.

  A073000031 

 «Vi servirò potendolo, rispose Vincenzo, ma perciò che riguarda l'affare de'Signori della Missione, vi prego di lasciarlo in mano di Dio; preferisco ch'essi non siano nella vostra città, piuttosto, che vederveli col favore e coll'autorità degli uomini.

  A073000034 

 Persuaso Vincenzo che il discepolo non è perfetto se non quando rassomiglia al suo maestro si prefisse di averlo continuamente dinanzi agli occhi.

  A073000035 

 Quel principe fece venire a se Vincenzo.

  A073000036 

 Quel principe il quale vedeva con occhio intrepido approssimarsi l'ultimo suo momento, dimandò al nostro Santo quale era il miglior modo di prepararsi alla morte: {25 [239]} «Sire, rispose Vincenzo, si è d' imitare quello con cui Gesù Cristo si preparò alla propria, e di sottomettersi interamente e perfettamente, come egli fece, alla volontà del Padre celeste.» Non mea voluntas sed tua fiat.

  A073000036 

 Vincenzo non lo perdette mai di vista duranti gli ultimi giorni di sua vita: lo confortò ad elevare lo spirito ed il cuore a Dio, dove gli stavano preparati troni e ricchezze assai più durevoli che le terrene non sono.

  A073000037 

 Così Vincenzo ebbe ognor presente il Figlio d'Iddio per servirsene di modello; ed appunto per ricopiare più esattamente Gesù Cristo annichilato fuggiva fino lEombre di ostentazione! pubblicava ovunque la bassezza de'suoi natali, si qualificava per ignorante, e detestava la pompa delle parole ed il fasto della mondana eloquenza.

  A073000038 

 Se volete dunque trovarlo, fa di mestieri rinunciare all'affettazione ed al desiderio {27 [241]} di comparire, alla pompa dello spirito non che a, quella del corpo, e infine a tutte le vanità e a tutte le soddisfazioni della vita.» Per tal maniera Vincenzo seguitava il' gran modello della vera virtù, il fonte di ogni santità, lEUomo Dio Cristo Gesù.

  A073000039 

 Siccome l'uomo è nato per amar Dio e far del bene al suo simile, così noi vedremo tutti i pensieri di Vincenzo intenti a questi due oggetti, Dio per amarlo, prossimo per beneficarlo.

  A073000041 

 Questa virtù fu indivisibile a tutte le azioni di Vincenzo.

  A073000042 

 Bastano per dimostrare quale sia stata la carità di Vincenzo de'Paoli parecchi pii stabilimenti che fanno tanto onore alla Francia, all' Italia, anzi il suo spirito maravigliosamente rinasce e si propaga in ogni luogo.

  A073000042 

 La città di Torino si gloria di un ricovero sotto gli auspizi di S, Vincenzo, dove più centinaia di poveri, di storpi, mentecatti, orfanelli, infermi, sordomuti ecc.

  A073000042 

 Tali furono nel piccolo Vincenzo ( non toccava ancora i dodici anni) i primi saggi d'una carità, che doveva in seguito operare {29 [243]} sì grandi prodigi.

  A073000043 

 Del resto per far conoscere tutto il pregio della carità di Vincenzo bisogna riflettere, che nel tempo in cui la casa di San Lazzaro soffrì i maggiori danni dalle truppe, le quali nelle turbolenze di Parigi avevano consumato o rapito tutto quanto poteva servire alla vita, nel tempo stesso che vari de' suoi poderi erano stati saccheggiati e rovinati, faceva distribuire tutti i giorni le sue elemosine pubbliche.

  A073000043 

 Gli abitanti di una città non potendo uscire dalle loro case si trovano ridotti ad estremi tanto più grandi, quanto che non possono spedire alcuno a chiedere soccorso, ma Vincenzo, mediante la conoscenza che aveva della situazione di quel villaggio, previde quel che era pur troppo accaduto, e, {31 [245]} senza aspettare avvisi più certi, spedì sul momento una carretta carica di pane; fece lo stesso il dì seguente, e finchè durò lo straripamento, continuò ad inviar loro dei soccorsi; intantochè due de'suoi missionari, esponendosi sopra alcuni batelli, andavano in tutte le strade di quel paese distribuendo i viveri agli abitanti, i quali dalle finestre delle loro case ricevendo i soccorsi rendevano al Signore grazie solenni.

  A073000043 

 Sta scritto del Santo Giobbe, «che giammai ricusò a' poveri ciò che desideravano; che non fece invano aspettar lungo {30 [244]} tempo la vedova, non mangiò mai da solo il suo pane, il quale divise coll' orfanello; nè trascurò di soccorrere colui, il quale non avendo abiti moriva di freddo, nè il povero era privo di vestimenti.» È questo il ritratto di Vincenzo.

  A073000044 

 Quindi ben con ragione era chiamato Padre de'poveri, potendosi dire di lui come si disse di {34 [248]} Giobbe: «ch'egli ricolmava di consolazione il cuore della vedova, e che colui il quale era sul punto di perire, lo colmava di benedizioni.» Questo titolo conveniva a Vincenzo non solamente per la prontezza, per l'estensione e per la perseveranza della sua carità, ma anche poi i sentimenti di tenerezza e di umiltà con cui l'accompagnava.

  A073000044 

 Un soldato che noti conosceva affitto avendolo pregato di riceverlo presso di se per alcuni giorni, ed essendovisi ammalato, Vincenzo lo fece mettere in una camera con fuoco, e per dite mesi gli fece prestare da uno de' fratelli della sua Congregazione tutti i servigi di cui abbisognava fino al suo perfetto ristabilimento.

  A073000044 

 » Tale era la sua compassione verso de' poveri, e si può benissimo non essere sorpresi di trovarla in un uomo, che faceva tanto per loro; ma non si potrà sentire senza sorpresa, che Vincenzo de' Paoli sopraccaricato di all'ari, e non camminando che con pena, sia disceso dalla sua camera per distribuire l'elemosina ad alcune povere donne, alle quali aveva promesso di mandarla, e che si sia inginocchiato dinanzi a loro, pregandole a perdonargli per averle dimenticate per qualche tempo.

  A073000045 

 Per bene apprezzare qual sia stato lEamore di s. Vincenzo verso Dio, sarebbe mestieri conoscere tutta l'influenza dello Spirito Salito sul cuore di lui, e la fedele sua cooperazione a' lumi che ne riceveva.

  A073000045 

 Vincenzo fu esalto nell' adempiere a tutti i doveri che essa impone.

  A073000048 

 Quel sacerdote lo presentò p Vincenzo, in quella guisa a un dipresso che si presentava al Salvatore l'ossesso che i suoi discepoli non avevan potuto guarire.

  A073000048 

 il figlio dell'iniquità geme sulle sue catene, dimanda un ritiro ove possa liberarsene, lo fa con fervore, e sostiene costantemente le sue prime promesse Ringrazia il suo liberatore e pubblica essere Vincenzo colui che gli aveva cangiato il cuore.

  A073000051 

 Vincenzo, cui ne scrisse, gli rispose, un tale divisamento essere umano e contrario alla cristiana semplicità.

  A073000052 

 Vincenzo afflitto in sentire un missionario aver altre mire fuori che Dio, «sarebbe meglio, disse, essere gettato sovra acceso rogo coi piedi e colle mani legate, che il fare un'azione col fine di piacere agli uomini.» Compiangeva la follia di coloro i quali, avendo solamente intenzioni terrene, perdono {45 [259]} quel tempo e quelle fatiche che riuscirebbero cotanto salutifere se elevati si fossero fino a Dio.

  A073000057 

 Benchè i bisogni de'poveri della campagna fossero il grande oggetto dello zelo di san Vincenzo, non limitavasi per altro a questi; tuttociò che portava l'impronto della miseria era di sua pertinenza.

  A073000058 

 Per loro ventura non conosceva Vincenzo che cosa fosso difficoltà quando si trattava di procurare la gloria di Dio, e di soccorrere gli afflitti.

  A073000059 

 mezzo onde assisterli corporalmente e spiritualmente; ilSig. de' Gondi lo approvò, e diede a Vincenzo un pieno potere onde eseguirlo.

  A073000060 

 Le sollecitudini che si diede Vincenzo non furono inutili, il suo esempio fu seguito da molti, talmente che si vide in grado, dopo aver rimediato ad una parte de' bisogni del corpo, di poter cominciare a mitigar quelli dell'anima.

  A073000061 

 Vincenzo ebbe la consolazione di veder uomini, i quali sovente avevano dimenticato Iddio per un lungo corso d'anni, appressarsi a' Santi Sacramenti con disposizioni capaci di animare altresì le persone già inoltrate nella virtù.

  A073000064 

 Il signor de' Gondi, egualmente sorpreso ed edificato dell' ordine da Vincenzo stabilito in fra uomini i quali mai non ne aveano {52 [266]} conosciuto, stabilì d'introdurlo in tutte le galere del regno.

  A073000064 

 Luigi XIII acconsentì volentieri ad una proposizione sì giusta, stabilì Vincenzo Cappellano Regio e generale di tutte le galere.

  A073000065 

 Nel 1622 Vincenzo andò a Marsiglia in soccorso de'forzati.

  A073000067 

 Il Santo diede una Missione a Bordò, ove il sig. de'Gondi avendo condotto dieci galere, Vincenzo scelse venti de' migliori operai {54 [268]} evangelici e li distribuì due a due in ogni galera.

  A073000068 

 Si portò pure Vincenzo a Parigi dove procurò lo stesso bene nelle prigioni instituendo un ospizio per i forzati.

  A073000069 

 Vincenzo non potè senza una profonda emozione vedere uomini formati ad immagine di Dio, cristiani redenti dal sangue di Gesù Cristo, ridotti a morire quali bestie.

  A073000071 

 Io cerco i mezzi onde possano continuare nelle buone disposizioni in cui si trovano, vado ora ad accordare l' assoluzione a quattro « eretici, che furono convertiti nelle galere, (per cura di Vincenzo) altri ve ne sono che hanno la medesima disposizione; poiché queste cose straordinarie li commo vono assai.».

  A073000073 

 Occupato come era de' suoi affari Vincenzo non si divertiva a rintracciare i {60 [274]} diffetti di coloro, di cui non era incaricato; non vedeva que'difetti se non quando colpivano gli occhi.

  A073000073 

 VINCENZO non ebbe minor amore per i religiosi, di quello che aveva per gli ecclesiastici secolari.

  A073000076 

 Oltre quelli elle rese all'ordine di Malta, per i quali ricevè dal Gran Maestro Paolo Lascaris (discendente da'Conti di Ventimiglia {62 [276]} e procedente dagli antichi Imperatori di Costantinopoli) una lettera di ringraziamento, fu abbastanza felice di prestarne ai Rev.di Padri Minimi, ed è in considerazione di questi servigi, che il Generale dei medesimi, indirizzò a Vincenzo delle lettere d'associazione, che lo fanno partecipare alle preghiere, ai sacrifizi, a'digiuni, alle indulgenze e a tutte le buone opere che si facevano e che si farebbero in seguito in tutta l'estensione del suo ordine.

  A073000077 

 Quanto Vincenzo fece per introdurre l'ordine presso i Religiosi, lo fece con impegno anche maggiore per ristabilire o conservare una esatta disciplina nei monasteri di vergini.

  A073000079 

 Le buone opere, di cui abbiamo finora parlato, non fecero dimenticare a Vincenzo le figlie di San Francesco di Sales.

  A073000079 

 Quelle sante figlie hanno confessato dappoi, la presenza di Vincenzo essere mai sempre stata per loro una sorgente di grazia e di benedizioni; poichè avendo egli sopra tutto il raro talento di calmare le loro pene,e molte fra loro ch'erano in preda a aravi tribolazioni di spirito, se ne trovarono interamente liberate, allorchè avevano la fortuna di conversare con lui.

  A073000080 

 La carriera percorsa da Vincenzo è così vasta che è quasi prodigiosa; contando anche per poco i molti servigi prestati alle comunità d'uomini e di donne; que' soli resi agli eserciti ed a' paesi che furono il teatro della guerra lo pongono a livello cogli uomini di misericordia, i quali maggiormente onorarono la Chiesa, e beneficarono l'afflitta umanità.

  A073000080 

 Vincenzo {65 [279]} inviò venti, de'suoi missionari, i quali confortava con queste parole.

  A073000080 

 «La peste serpoggia nell'esercito, scriveva Vincenzo ad uno di loro; andate dunque, Signore, andate collo stesso spirito con cui S. Francesco Saverio andò alle Indie, e riporterete al pari di lui la corona da Gesù Cristo meritatavi col suo sangue prezioso, la quale vi accorderà se onoratela sua carità.».

  A073000082 

 In un'altra guerra moltissimi perivano di miseria; ma Vincenzo pieno il cuore di carità e colle lagrime agli occhi si presentò alla Regina e ad altre pie persone per ottenere caritatevoli sussidi.

  A073000087 

 Quando Vincenzo venne fatto schiavo, dopo molte vicende fu a Tunisi venduto ad un rinegato di Nizza.

  A073000087 

 Questo padrone impiegava Vincenzo a' lavori della terra, ed il Santo doveva naturalmente credersi assai lontano dal riacquistare la sua libertà, ciò nulladimeno era questo più vicino che noi pensasse; vale a dire per mezzo della conversione del suo padrone e della sua padrona.

  A073000088 

 Il nizzardo confuso nulla replicò, ma il dì seguente si manifestò a Vincenzo, e l'assicurò essere pronto a salvarsi con lui.

  A073000088 

 Quella donna, sorpresa ed incantata di quanto aveva ascoltato, disse a suo marito, che aveva gran torto di aveo abbandonata la sua religione, la quale, sul racconto che Vincenzo le aveva fatto, le sembrava estremamente buona, e perciò il Dio dei cristiani non meritava di essere abbandonato.

  A073000090 

 Una volta Vincenzo fu chiamato a confessare un contadino pericolosamente infermo.

  A073000091 

 Il suo ritorno a Dio fu sincero, e Vincenzo ebbe difficoltà a moderare il suo fervore.

  A073000091 

 La riputazione di Vincenzo essendosi ben presto dilatata, egli volle conoscere co' propri occhi un uomo, di cui si raccontavano tante cose straordinario.

  A073000091 

 Vendè sull' istante un vasto suo podere, e la somma ritratta impiegò parte a fondare monasteri, parte a sollevare coloro i quali si trovavano nell' indigenza, ed avrebbe venduto quanto possedeva se Vincenzo per giusti titoli non l'avesse impedito.

  A073000092 

 Vincenzo sull'esempio del Salvatore, il quale conversava volentieri co' pubblicani e che aveva cura maggiore de' malati che de'sani, s' insinuò progressivamente nel suo spirito; fece a lui comprendere il pericolo nel quale i suoi cattivi costumi e la sua eresia esponevano l'eterna sua salvezza; lo separò a {75 [289]} poco a poco dalla compagnia de' libertini che l'assediavano, finalmente gli rappresentò co' modi i più vivi, che se il libertinaggio s'accorda bene con una religione, la quale facesse Dio autore del peccato, non s'accorda per altro colla vera religione di Gesù Cristo.

  A073000093 

 Mise in opera tutto quanto l'autorità paterna ha di più atto per fare impressione; li minacciò diseredarli, citò Vincenzo alla camera di Grenoble, mise in movimento e i suoi amici, e i suoi ministri.

  A073000095 

 Tale era l'uomo col quale Vincenzo ebbe a trattare; si credeva di molto ingegno, pretendeva dogmalizzare, viveva assai male.

  A073000097 

 Tuttavia per {79 [293]} non lasciar senza risposta una difficoltà, la quale in fondo nulla aveva di solido, e in certo modo potrebbe essere tanto concludente contro a' protestatiti, quanto contro a' cattolici, Vincenzo dissimulando il male quanto potè farlo, replicò, che vi erano ancora in molte parrocchie buoni Curati e buoni Vicari; che fra gli ecclesiastici cd i religiosi che abbondano nelle città, ve n'erano di quelli i quali impiegavano il loro ministero nelle carceri e negli ospedali.

  A073000098 

 Vincenzo per impedire non si facessero più simili obbiezioni fece dare una missione.

  A073000099 

 Vincenzo avendogli dimandato se non aveva più alcuna difficoltà o dubbio: «No, rispose, io credo tutto ciò che mi avete detto, e sono disposto a rinunciare pubblicamente a tutti i miei errori.».

  A073000101 

 Vincenzo avendo dimandato pubblicamente a quell' uomo se perseverava nella risoluzione d'abiurare i suoi errori, rispose, a dir vero, che vi perseverava, tua soggiunse che una nuova difficoltà sorgeva nel suo spirito all'occasione d' un' immagine di pietra assai mal formata rappresentante la santa Vergine, nella quale, diceva egli indicandola col dito, non poteva credere esistesse qualche virtù.

  A073000101 

 Vincenzo fece risaltare questa risposta, e se ne servì per far confessare a quell' eretico che la difficoltà, la quale lo aveva soffermato, nulla aveva di solido.

  A073000103 

 Questa virtù sì propria a cattivare i cuori forse più d'ogni altra costò a S. Vincenzo.

  A073000103 

 «Vedendo il signor Vincenzo, diceva Monsignor di Fénélon, si crederebbe » vedere s. Paolo scongiurare i Corinti colla dolcezza e colla modestia di Gesù Cristo.» {85 [299]}.

  A073000104 

 Costa ben poco il praticare la dolcezza riguardo a coloro i quali l'esercitano con noi: i pagani lo fanno egualmente; ma praticarla con coloro che ci offendono, ci contraddicono e nulla ascoltano, si è l'effetto di una virtù eroica, virtù degna di un S. Vincenzo de' Paoli.

  A073000108 

 Quanto al secondo principio Vincenzo diceva che è proprio all'uomo di fallire, come è proprio dei rovi di aver delle spine pungenti; che il giusto stesso cade sette volte, cioè molte volte; che lo spirito al pari del corpo ha le sue malattie; che essendo sovente un uomo da se stesso un grande esercizio di pazienza, non è cosa strana eh' egli eserciti quella degli altri; e che, come l' ha osservato s. Gregorio il Grande, la vera giustizia conosce la compassione, e non conosce collera, nè trasporti; quindi egli conchiudeva, che fa bisogno di dolcezza nel commercio della vita; le parole che ci feriscono sono sovente piuttosto impeti della natura che indisposizioni del cuore; i più saggi non sono esenti dalle passioni; e queste passioni strappano loro qualche volta certe espressioni delle quali si pentono un momento dopo; in qualunque luogo uno sia, devesi sempre soffrire, ma che potendosi nello stesso tempo meritare, è molto utile il fare provigione di dolcezza, poichè senza questa virtù si soffre senza merito ed anche con pericolo della salvezza.

  A073000112 

 Un dì essendo con diverse persone qualificate, una di queste disse fra le altre imprecazioni bramare che il diavolo via se lo portasse: a queste parole Vincenzo abbracciandola gentilmente gli disse sorridendo: «ed io, Signore, io vi lascio per Dio, perchè sarebbe un gran danno che il demonio vi possedesse.».

  A073000115 

 Vincenzo accoppiava la forza alla dolcezza, egli non avvisò altro appoggio che la virtù, nè altra politica che la sua fede; sosteneva la verità fino in mezzo alla corte; nè prometteva mai ciò che la sua coscienza non gli permetteva di mantenere.

  A073000116 

 Alcuni fatti fanno altresì conoscere, Vincenzo de' Paoli non avere sulla terra altro timore fuori quello di Dio.

  A073000116 

 Parecchi tratti consimili provano come Vincenzo dovette, a guisa degli antichi Profeti, essere un muro di bronzo, e averne la fermezza, senza allontanarsi nulladimeno dalle strade della dolcezza.

  A073000117 

 Vincenzo aveva un'altissima idea della Maestà infinita di Dio; l'aspetto d'au uomo annichilato ch'egli assumeva negli esercizi di religione, vocaboli pieni di rispetto di cui si serviva quando si trattava di parlare di Dio; l' ardente zelo col quale si sforzava di comunicare agli altri i sentimenti propri, erano altrettante prove delle disposizioni del suo cuore.

  A073000120 

 Alla tenera divozione che Vincenzo ebbe poi Figlio, aggiungiamo quella eh' ebbe per la sua santa Madre.

  A073000120 

 «Ognuno de' giorni nostri, diceva, è segnato coli' impronta della protezione di Quella, che si compiace di esser nostra Madre, quando vogliamo essere suoi figli.» Per ben convincersi Vincenzo de' Paoli essere stato zelante servo di Maria, basta sapere che fece tutto ciò che dipendeva da lui per estendere e perfezionare il culto di lei.

  A073000122 

 « Quei cari defunti, diceva, sono i membri vivi di Gesù Cristo; sono animati dalla sua grazia ed assicurati di partecipare un giorno alla sua gloria; a questi titoli siamo obbligati ad amarli, a servirli, ad assisterli a tutta possa.» Vincenzo dimenticava ancor meno i benefattori della sua congregazione; vi si dice in loro suffragio in comune il salmo De profundis tre volte al giorno, cioè ai due esami particolari che {105 [319]} precedono la refezione, ed all'esame generale della sera; ed è cosa assai bella il vedere una numerosa comunità non portarsi mai a prendere il suo nutrimento, se non dopo aver pregato per coloro che li hanno beneficati.

  A073000124 

 Quella situazione del corpo e dell'anima, per cui un uomo, qualunque cosa succeda, resta sempre tranquillo, sempre simile a se stesso «è meno, dice Vincenzo, una virtù particolare, che uno stato il quale suppone il complesso di tutto te virtù.

  A073000127 

 Un vescovo trovandolo così umile, così disposto a rendere servigio a tutti coloro che abbisognavano di lui, come lo era avanti d'essere chiamato alla corte, lo dipinse con queste due parole che racchiudono un gran senso: il signor {108 [322]} Vincenzo è sempre il signor Vincenzo.

  A073000128 

 Gli abitanti del sobborgo che erano stati testimoni dell'insulto e che avevano molto rispetto per Vincenzo loro signore e loro padre, s'affollarono intorno a lui.

  A073000130 

 Se a questi tratti che lo caratterizzano già abbastanza, si aggiunge {112 [326]} che Vincenzo preferiva un merito comune ad un merito brillante; ch'era sua regola di non farsi conoscere altro che dal lato più debole, e di scegliere sempre fra due pensieri il più comune ed il meno proprio a farlo risaltare, sarà difficile di non riconoscere che, per trovare la vera umiltà sulla terra, bisognava cercarla in Vincenzo de'Paoli.

  A073000130 

 Sono pochi i Santi che abbiano spinto l'umiltà sì oltre come Vincenzo.

  A073000130 

 arrivò a Parigi si fece nominare Vincenzo e non de' Paoli, temendo d' essere riguardato come una persona distinta: alla Corte ove la nascita rappresenta alle volte la parte migliore dei merito, pubblicò di essere il figlio d'un povero contadino.

  A073000130 

 «Un virtuoso ecclesiastico disse, che giammai si è trovato sulla terra ambizioso, che abbia avuto tanta frenesia per conseguire la stima e l'innalzamento o la gloria, quanto ardore ebbe il santo Uomo per l'abbiezione, pel disprezzo e per tutto ciò che si può immaginare di più proprio onde umiliare e confondere.» Per giudicare quanto questo ritratto fosse veritiero, basta riflettere che Vincenzo si riguardò sempre come un uomo {111 [325]} per niente adattato a trattare lo cose dei Signore.

  A073000131 

 «Oh donna mia, le rispose Vincenzo, mi conoscete, assai male, perchè io non sono che il figlio di un povero contadino.» Un'altra avendogli detto collo stesso fine, ch'essa era stata fantesca della signora sua madre, il Santo rispose d' innanzi a tutti coloro che erano presenti: «Mia buona donna, voi mi prendete per un altro; mia madre non ebbe mai domestica, avendo ella stessa servito, ed {113 [327]} essendo la moglie, come io sono il figlio, di un povero contadino.».

  A073000132 

 Ma non solo dal lato della nascita Vincenzo faceva spregio di se stesso, eziandio da quello dello spirito e del cuore si sfigurava fino a travisarsi.

  A073000134 

 Uno de'suoi avendogli scritto, che il superiore ch'egli aveva spedito in una delle sue case non era bastantemente civilizzato pel luogo della sua destinazione, Vincenzo, dopo avergli molto lodato quel superiore, la cui solida virtù valeva assai più della urbanità di molti altri, non tralasciò di mettere se stesso alla censura.

  A073000135 

 Vincenzo parlava del corpo intero della sua congregazione a un dipresso come parlava di lui: tutte le comunità gli sembravano sante e rispettabili, e, a sentir lui, la sua nemmeno meritava di essere considerata.

  A073000135 

 Vincenzo se ne lagnò con lui stesso: «Fu {115 [329]} stampato nelle vostre parti il ristretto del nostro instituto.

  A073000136 

 Se la carità lo avesse permesso, Vincenzo {116 [330]} avrebbe lodato chiunque avesse denigrato la sua congregazione, più di chi avesse cercato di farle onore.

  A073000138 

 S. Paolo pubblicò in tutta la terra che aveva avuto la disgrazia di bestemmiare contro Dio, e di perseguitare la sua Chiesa: sant'Agostino palesò í peccati segreti della sua gioventù; Vincenzo aggiungeva che coloro, cui Dio preservò da cadute sì vergognose, non furono perciò meno umili; che s. Francesco di Sales parlava del mondo qual uomo che ne disprezza tutte le vanità; che il signor Cardinale di Bérulle costumava dire essere molto bene il tenersi bassi; gli stati più abbietti essere i più sicuri, e trovarsi un non so che di maligno nelle condizioni alte e distinte; perciò appunto i Santi aver sempre sfuggito le dignità, e che nostro Signore disse, parlando di se stesso, ch'era venuto al mondo per servire, non per essere servito.

  A073000139 

 Vincenzo temeva tino l'ombra di ciò che poteva alterare.

  A073000141 

 Che fede! che umiltà! diciamo pure l'una e l'altra, poichè quando la fede è tanto viva, come lo era in Vincenzo, non va mai disgiunta da una profonda umiltà.

  A073000144 

 Noi vedemmo con quale zelo Vincenzo lavorò per la conversione degli eretici, dei rinegati e degli infedeli; la sua fede vi brilla di tutta la sua luce.

  A073000146 

 Questo pensiero suggeriva Vincenzo per sostegno della virtù; tuttavia non voleva che tale pensiero occupasse la mente sino al pericolo d'alterare la confidenza cristiana.

  A073000151 

 Bisogna, secondo Vincenzo, cogliere il momento opportuno per tare una correzione fraterna.

  A073000155 

 «Ma, soggiunse Vincenzo, troverei qualche cosa a ridire sul farvi avanti voi stesso: voi non avreste motivo di sperare le benedizioni de! cielo in un cangiamento il quale non può essere desiderato né procurato da un'anima veramente umile come la vostra.

  A073000156 

 Per tal modo Vincenzo {135 [349]} troncava ogni germe d'ambizione e persino di quella che, nascosta sotto i colori del bene, seduce qualche volta uomini pieni di virtù e di lumi.

  A073000157 

 Vincenzo combatteva a ferro e fuoco la maldicenza e la gelosia, crudeli passioni le quali non la perdonano al merito domestico, nè al merito straniero.

  A073000162 

 Il segretaro del Re era stato schiavo in Algeri e sapeva che Vincenzo eralo stato in Tunisi.

  A073000162 

 Vincenzo aveva naturalmente l'aspetto severo ed alquanto aspro; nulladimeno seppe si ben violentarsi che fu sempre considerato da quanti lo conobbero qual modello di dolcezza e di affabilità.

  A073000163 

 Quell'amico si arrendè a tali ragioni; ma il Santo non trovò l' occasione d'eseguire il progetto: le guerre civili che sopraggiunsero desolarono la Guienna; i parenti di Vincenzo de'Paoli furono dei più malconci, ogni cosa fu loro tolta, e alcuni persino vi perdettero la vita.

  A073000166 

 Vincenzo non si coricava quasi mai che verso mezzanotte, perchè i grandi e moltiplico affari de'quali era sopraccaricato non gli permettevano di farlo prima.

  A073000169 

 Ci son poche persone delle quali non si possa dire che preferiscano un tal genere di alimenti ad un altro: Vincenzo, qualunque fosse lo studio che avessero fatto del suo appetito i figli di lui impegnati a conservarlo, noi poterono mai ravvisare: prendeva a lunghi sorsi e a varie riprese le medicine più amare e più disgustose, e non mangiava se non perchè è ingiunto all'uomo di non lasciarsi morir di fame.

  A073000173 

 Vincenzo che si riguardava qual servo inutile era talmente occupato da mattino a sera, che la sua vita era una continuazione di opere buone.

  A073000176 

 Nel tempo stesso in cui Vincenzo trovavasi distratto dalle persone famigliari e straniere, era totalmente occupato da una moltitudine d'opere sante e penose.

  A073000178 

 Gli Apostoli lo provarono più d'una volta, e Vincenzo lo provò com'essi.

  A073000183 

 Questa massima era sì altamente radicata nel cuor di Vincenzo che languiva di afflizioni quando non aveva tribulazioni nella propria persona o in quella de'suoi figli.

  A073000185 

 Vincenzo era soggetto ad una leggera febbre, che durava anche quattro o cinque giorni, e qualche volta quindici e più, e sebbene in questo frattempo patisse assai, pure continuava ad occuparsi de' suoi esercizi e de' suoi affari.

  A073000189 

 Cominciava Vincenzo dal considerare nella vita del Salvatore, che quel gran modello soffrì le prove le più forti; che l'odio contro di lui lo condusse finalmente al Calvario; che non promise ai suoi Apostoli che delle croci e de' cattivi trattamenti, e non essendo perfetto il discepolo se non quando rassomiglia al suo maestro, è giusto che soffriamo come Egli ha sofferto.

  A073000193 

 Il cardinale Mazzarino prendendolo un giorno per la cintura ch'era alquanto lacera: «Vedete, disse al circolo della regina, come il signor Vincenzo vien vestito alla corte, e la bella cintura che porta.» Forse al punto di sua morte questo ricco ministro avrebbe voluto poter cangiare anima e fortuna con quel povero prete.

  A073000193 

 Vincenzo, sebbene prima di conoscere i disegni di Dio su di lui avesse qualche ragione di pensare al suo stabilimento, ha confessato che sentiva nel suo interno non so qual segreto movimento, che facevagli desiderare di nulla avete di proprio e di vivere in comunità.

  A073000196 

 Ebbene! replicò Vincenzo, {173 [387]} eccovi ciò che produce la povertà; essa ci fa pensare a Dio, quando invece lo dimenticheremmo se avessimo tutto ciò che ci è necessario.

  A073000197 

 Vincenzo non fu mai grande encomiatore de'suoi, soprattutto quand'erano presenti.

  A073000199 

 Vincenzo diceva che questa deve sempre tendere ad un fine, cioè a Dio solo.

  A073000203 

 Vincenzo fu avvisato da buon canale che colui pensava male circa la fede, e che aveva poca religione, od almeno che comportavasi qual persona che non ne ha molta.

  A073000203 

 Vincenzo per farlo rientrare in se stesso gli disse: «Signore, essendo voi dotto e gran predicatore, vorrei dimandarvi un consiglio.

  A073000204 

 Questa dimanda non piacque all'Abate, che rispose con qualche emozione: «Perchè mi chiedete voi questo? - Si è, replicò Vincenzo, perchè i poveri si rivolgono a' ricchi per essere assistiti nelle loro bisogna; ed essendo voi molto istruito e noi ignoranti, non possiamo far cosa migliore che indirizzarci a voi all'oggetto d'imparare ciò che non sappiamo.» Queste parole calmarono l'ecclesiastico e, non mancandogli spirito, disse al Santo, che quanto a sè vorrebbe provare le verità della fede 1.

  A073000205 

 La Superiora d' un monastero della Visitazione diceva, Vincenzo {181 [395]} aver tanta prudenza ed un raziocinio sì esteso, che nulla sfuggiva a' suoi lumi, e che negli affari i più oscuri, i più inviluppati, sceglieva sempre il partito migliore.

  A073000205 

 Quand'ebbe terminato, Vincenzo, dopo averlo assicurato che quel metodo gli sembrava buono, lo pregò di mettere in iscritto con semplicità e senza eleganza ciò che aveva detto, e d'inviarglielo.

  A073000205 

 «Sono molto consolato, gli disse Vincenzo, di conoscere {180 [394]} in voi così buoni sentimenti; per giustificarvi mi varrò delle prove che avete x posto nelle mie mani.

  A073000206 

 Aggiungeremo a questa testimonianza quella di quattro insigni personaggi, i quali deposero nel processo verbale della Canonizzazione che Vincenzo era un uomo che aveva uno spirito assai esteso, e che era molte abile nel maneggio degli affari; che appunto per questo un gran numero di persone qualificate inducevansi a ricorrere a lui per avere i suoi consigli; che la sua bontà e la sua umiltà lo rendevano eguale con tutti coloro coi quali trattava; che i più dotti nol trovavano inferiore a loro quando discutevano con lui gli affari i più importanti.......

  A073000206 

 Che Vincenzo si conduceva in tutto con tanta prudenza, che coloro stessi, cui la giustizia e la ragione l'obbligavano ad essere pienamente contrario, non potevano lagnarsi di lui.

  A073000215 

 Se Vincenzo fu sì attento a conservare la purità nelle persone estranee, qual non doveva essere il suo zelo per quello de'suoi figli? Confesso candidamente, che se non si conoscesse la corruzione del cuore umano, si crederebbe che avesse spinto all'eccesso le precauzioni.

  A073000218 

 Vincenzo ebbe per questo sciagurato vizio tutto l'orrore che ne deve avere un cuore ben fatto.

  A073000220 

 Questo giovane missionario, che aveva molto fervore, lo perdè insensibilmente: abbandonò la sua vocazione malgrado tutto ciò che Vincenzo potè fare per trattenerlo.

  A073000220 

 Una risposta sì austera fu un colpo di fulmine per quell' ecclesiastico; fece un ultimo sforzo attaccando Vincenzo nella parte più sensibile.

  A073000220 

 Vincenzo non gli rispose.

  A073000223 

 VINCENZO amava ed onorava lo stato ecclesiastico in ogni sua parto.

  A073000225 

 Non si dee già credere che, divenuto un novello Eli, Vincenzo dissimulasse qualora dovesse parlare.

  A073000226 

 Quando l'ammalato fu ristabilito, Vincenzo gli fece dare una sottana, un breviario, alcuni effetti e dieci scudi per aiutarlo a sussistere.

  A073000226 

 Vincenzo lo ricevè con bontà, lo alloggiò, lo nudri, gli fece somministrare convenienti medicine, e lo ritenne fintantochè ebbe ricuperata la salute.

  A073000227 

 Se Giuseppe fu riguardato qual salvatore dell' Egitto, Vincenzo fu riguardato qual salvatore de'pastori e de' preti; la cosa era talmente conosciuta che quando, per la infelicità dei tempi, ce n'era una prodigiosa quantità.

  A073000229 

 Esortavano i fedeli a pesare tutte le loro azioni sulla bilancia della verità ed a riflettere profondamente sull' eternità che si avanza celeremente, ma era riserbato a Vincenzo di procurar loro in questo particolare delle felicità che non avevano ancora avuto, e togliere a' non facoltosi, cioè al maggior numero, i pretesti o reali o immaginari di cui sogliono servirsi onde velare la loro negligenza e la loro insensibilità.

  A073000229 

 Niuno aveva fino allora intrapreso in questo genere ciò che Vincenzo eseguì.

  A073000229 

 Questa riflessione indusse Vincenzo a dividere la sua casa, i suoi mobili e tutto ciò che poteva avere con chi avesse voluto profittarne per riconciliarsi con Dio.

  A073000230 

 Tale fu il piano generale che Vincenzo si formò; per eseguirlo in un modo utile a {205 [419]} coloro che facevano il ritiro, e trasmetterlo d'età in età fino a' suoi più tardi successori, si sforzò per dimostrare agli uni ed.

  A073000232 

 Vincenzo rammentava pure di tempo in tempo a' missionari i buoni effetti del ritiro che avevano veduto coi loro propri occhi.

  A073000234 

 si erano posti sotto la direzione di Vincenzo, santificati eglino stessi per mezzo degli esercizi spirituali, impresero di santificare i loro ecclesiastici co' medesimi esercizi.

  A073000238 

 Sarà dunque un solidissimo elogio per san Vincenzo de' Paoli {214 [428]} il dire, col gran Bossuet, che fu un uomo di ammirabile semplicità.

  A073000242 

 Vincenzo inviando uno de'suoi preti in una certa provincia: «Voi andate, gli disse, in un paese, in cui dicesi che gli abitanti sono per la maggior parte fini ed astuti: se ciò è vero, il miglior mezzo di essere loro utile si è quello d' agire {218 [432]} con essi con una grande semplicità: perchè le massimo del Vangelo sono interamente opposte a'modi di agire del mondo: e andando voi pei servizio di nostro Signore, dovete altresì condurvi seconda il suo spirito, ch'è uno spirito di semplicita e di rettitudine.» Quel missionario re isolò la stia condotta sulla scorta di un parere così saggio, e la popolazione incantata del candore di lui offeri al nostro Santo un bellissimo stabilimento: fu questo accettato perchè v'era luogo a fare del bene.

  A073000242 

 Vincenzo vi spedì per primo Superiore un uomo che a molti talenti riuniva una perfetta semplicità: ma non v'è forse cosa che sia tanto propria a far conoscere fin dove giungeva la delicatezza del Santo su questa materia, quanto la lettera seguente.

  A073000244 

 Dal che Vincenzo animato intraprese delle cose, che i Principi,tessi non avrebbero osato, e sostenere degli stabilimenti che sembravano disperati.

  A073000246 

 Non è già che Ilio facesse de'miracoli continui in favore di Vincenzo, e che all'opportunità accorresse in soccorso della sua indigenza: si vide ridotto a nudrire sè ed i suoi con pane d' orzo e d'avena; ma riguardava quegli accidenti passeggieri quai prove che entrano nell'ordine della Provvidenza.

  A073000246 

 Oh! qual buona notizia, sciamò Vincenzo, Dio sia benedetto: è questo il momento che bisogna far conoscere se abbiamo confidenza in Dio.

  A073000247 

 E perchè non avremo noi la stessa speranza, se lasciamo a Dio la cura di ciò che ci riguarda, e se preferiamo ciò che ci comanda ad ogni altra considerazione? Non sarà dunque ben fondata la nostra speranza, diceva altrove Vincenzo, che Dio somministrerà quanto c'è necessario? Non vedete forse che gli augelli non seminano e noti mietono? ciò non ostante.

  A073000248 

 Non è questa una prova sensibile colla quale Dio fa conoscere che voi siete a lui care? Oh! mie figlie, siate sicuro che quando conserviate ne' vostri cuori la santa confidenza Dio vi conservera in qualunque siasi luogo possiate trovarvi.» Vincenzo fece un giorno una piccola riprensione ad una persona la quale, nell'idea in cui era che la compagnia delle sue figlie non potesse sussistere senza di lui, si era mostrata alquanto inquieta per una malattia da cui era stata {225 [439]} colta.

  A073000248 

 Vincenzo raccomandava ancora questa confidenza in Dio alle figlie della carità, le quali, a motivo de' pericoli d' ogni specie a cui sono esposte, debbono maggiormente diffidare di se stesse e confidare molto in Dio, Annunciava loro il soccorso Divino in una {224 [438]} maniera sì decisiva, che si sarebbe creduto avesse delle segrete ragioni di fidarsi sopra una speciale provvidenza.

  A073000251 

 La confidenza nel Signore portava Vincenzo a riconoscere in ogni cosa i divini voleri, e a questi in ogni cosa uniformavasi.

  A073000252 

 «Viva la giustizia, rispose Vincenzo al Superiore che gli aveva annunziata questa doppia perdita, bisogna credere ch'essa si trovi nella perdita della vostra lite.

  A073000257 

 Due oggetti occuparono tutta la vita di Vincenzo, la sua propria santificazione, e quella del prossimo Cominciò da se stesso o continuò pei prossimo, poichè sapeva che un ministro di Gesù Cristo è stabilito per produrre del frutto; ma la condotta ch' egli tenne, operando alla salvezza de'suoi fratelli.

  A073000257 

 Vincenzo al declinare de'suoi giorni era tanto timido e riserbata come all'età di quaranta anni.

  A073000263 

 Un Pater ed Ave a S. Vincenzo perchè ci aiuti ad uniformarci alla sua condotta.

  A073000264 

 Vincenzo formò il suo piano in un modo adattato a soddisfare a queste diverse obbligazioni.

  A073000271 

 Riguardo a' missionari Vincenzo esigeva da essi fede viva e perfetta confidenza in Dio per non cedere alle pene ed alle con traddizioni, dalle quali il loro ministero è sovente combattuto; mortificazione a tutta prova per sostenere la lunghezza del lavoro, gl' incomodi dell' abitazione ed il rigore delle stagioni; pazienza invincibile per sopportare la rustichezza grossolana di coloro che sono il principale oggetto delle loro cure; semplicità piena di prudenza per istruirli e guidarli a Dio; indifferenza grandissima riguardo agi' impieghi, a' luoghi, ai tempi ed alle persone, per non aver altra volontà che quella di Dio; finalmente umiltà profonda e dolcezza inalterabile soprattutto quando trattasi di eretici.

  A073000272 

 Porremo termine a questo capitolo coll'analisi di un discorso che Vincenzo fece ai suoi intorno alla necessità delle missioni.

  A073000276 

 Si è colui, risponde lo stesso Dottore, che desidera ardentemente d' impedire che Dio sia offeso; fa riparare quelle offese le quali non ha potuto prevenire; e quando non può giungere allo scopo di farle piangere da coloro che le hanno commesse, piange e geme di veder Dio disonorato.» Su questo fondamento bisogna convenire che Vincenzo ebbe in altissimo grado il doppio zelo di cui parliamo.

  A073000278 

 Lo zelo di Vincenzo era pur anche illuminato.

  A073000281 

 A questo primo genere dì disinteresse Vincenzo ne congiungeva un altro più difficile e molto meno comune.

  A073000281 

 Questo basti per far conoscere che lo zelo di Vincenzo fu saggio, illuminato, invincibile e disinteressato.

  A073000283 

 cadde nel bisogno; come Vincenzo ne fu informato, gli scrisse di prenderne la rendita, aggiungendo che se quello non bastava, gli avrebbe novellamente ceduto il capitale; e per indurlo a dichiarare il suo pensiero con maggiore libertà, gli fece sapere non essere {259 [473]} questa la prima volta che operava in tal modo.

  A073000283 

 «Vi supplico, gli disse Vincenzo, di far uso degli averi della nostra campagna come se fossero vostri.

  A073000285 

 Gli fu mossa una lite, e tutti dicevano essere ingiusta; nulladimeno Vincenzo la perdette.

  A073000286 

 Malgrado queste sicurezze Vincenzo non volle appellarsi: «Quantunque siamo assicurati, scriveva al succitato amico, di essere ben fondati a col provvederci in appello, noi non posa siamo risolverci ad interporlo; perchò otto a avvocati che abbiamo consultati congiuntamente e separatamente prima della sentenza che ci ha spossessati, ci avevano sempre assicurati che il nostro diritto era infallibile; ciò non ostante la corte ha giudicato diversamente: tanto è vero che le opinioni sono vario, e che non bisogna mai a appoggiarsi sui giudizi degli uomini.

  A073000287 

 Un anno di preghiere e d'istanze non potè determinare Vincenzo a prendere la casa di s. Lazzaro, ed allorchè gli fu contrastata voleva abbandonarla; e l'avrebbe di fatto lasciata se non gli fosse stato provato che non poteva ciò fare in coscienza, ed ora sì indifferente per il favorevole o contrarie successo di quel grande affare che i suoi giudici maravigliati non poterono trattenersi dal dire che bisognava che il signor Vincenzo fosse un uomo dell' altro mondo.

  A073000287 

 «In qualità di segretario di stato, dice un celebre personaggio, fui in grado di avere una stretta relazione col signor Vincenzo.

  A073000288 

 Un ecclesiastico gli recò cinquecento scudi; ma Vincenzo benchè ridotto ad un estremo bisogno, li rifiutò', dicendogli che duemila poveri ch'erano ammalati ne avevano anche maggior bisogno di lui.

  A073000288 

 ti procuratore regio in, una delle più grandi città del regno gli diede, avanti d' entrare nella sua congregazione, una possessione di cui era padrone; ma Vincenzo la restituì a'suoi parenti perchè questa donazione non era stata da loro gradita.

  A073000293 

 Vincenzo niente aveva a temere; tutto aveva a sperare.

  A073000294 

 Si licenziò pertanto da Vincenzo, il quale con bocca ridente gl' indirizzò alcune parole di ringraziamento, senza però poter finire di pronunziarle.

  A073000295 

 Vincenzo con sentimento di umiltà rispose: quel Dio che cominciò l'opera buona saprà conservarla.

  A073000296 

 Sparsa la notizia della morte di Vincenzo, udissi risuonare da ogni parte: è morto il Santo.

  A073000299 

 Il Dator d'ogni lume ricolmo avevalo de'suoi più preziosi favori: Una vita immacolata, una divozione sublime, una fede inconcussa, una prudenza consumata, una pazienza superiore alle malattie le più acerbe, un coraggio infaticabile tra i santi rigori della penitenza, un' umiltà nemica d'ogni ambizione, una mirabile facilità a perdonare le ingiurie, e uno zelo per la salvezza delle anime, cui ninna difficoltà poteva nè rimuovere, nè disanimare; ecco alcuni tratti caratteristici di Vincenzo.

  A073000299 

 Tal fu Vincenzo: Dilectus Deo.

  A073000299 

 Tuttavia Vincenzo ebbe il doppio vantaggio di essere {272 [486]} amato da Dio e dagli uomini.

  A073000300 

 Qual non fu mai il rammarico di Vincenzo non trovando più la verità sulle labbra ingannatrici de'figli degli uomini, e veggendo poltrire ma maggior parte dei pastori in una colpevole inerzia, ed i popoli in una profonda ignoranza? Ma non si stette già egli ozioso spettatore di mali cotanto gravi, chè anzi ardentemente applicossi a scuotere lo zelo de' pastori, ad illuminare i popoli, a ristabilire la caduta disciplina.

  A073000301 

 I vecchi curvi sotto il peso degli anni, gli orfani, i trovatelli, i condannati alla galera, le intere provincie dalle querre intestine ed estere ridotte alla più orribile miseria, tutti trovarono in Vincenzo un padre, un liberatore.

  A073000302 

 Coloro stessi che, apportando un cuore innocente in quei santi ritiri, vi andavano a formare il piano di un' alta perfezione, trovavano in Vincenzo mirabili esempi d'ogni virtù.

  A073000302 

 Fu per tal modo Vincenzo uno di quegli uomini di misericordia, la cui divozione vivrà mai sempre nei fasti della Chiesa.

  A073000302 

 `Tali furono i frutti degli esercizi spirituali di dieci giorni che Vincenzo stabili nello sue case.

  A073000302 

 {277 [491]} I cristiani, e cui l'imbarazzo degli affari ed ancor più le proprio passioni, avevano chiuso gli occhi sulla gloria della celeste loro origine, rinvennero in Vincenzo e ne' suoi figli altrettante guide illuminale, altrettanti medici caritatevoli, che insegnarono loro a porre In non cote i beni caduchi della terra, ad apprezzare quelli del cielo.

  A073000303 

 Che diremo poi delle conferenze sulla sacra Scrittura, sulla disciplina ecclesiastica, sui costumi de' pastori, delle quali Vincenzo fu il promotore' Che diremo della moltitudine do' seminari di cui forni lo stabilimento, cui diede dei regolamenti ed arricchì di saggi direttori? Dilectus Deo et hominibus.

  A073000303 

 Vincenzo s' incaricò di preparare, e seconda delle disposizioni dei vescovi, gli {278 [492]} ordinandi al santo ministero.

  A073000304 

 Per tacer di tante altre città, la sola Torino conta due ospedali per fanciulli infermi; una casa pesi trovatelli; un ricovero di mendici; parecchi ospizi di carità per le persone adulte, sane od inferme; infine a' nostri giorni rediamo gloriosamente trionfare lEopera colossale della Piccola casa della Divina Provvidenza sotto gli auspizi di S. Vincenzo de'Paoli, dove ogni sorta di miseria umana {280 [494]} trova rifugio e sollievo.

  A073000304 

 Tali sono i frutti della semenza sparsa da s. Vincenzo de'Paoli, di quel grand' Uomo raro a Dio ed agli uomini.

  A073000305 

 Mentre noi ammiriamo le sante sue opere, adopriamoci anche per imitar te sue virtù, e saremo sicuri di venir anche noi cari agli uomini; ma quello che più importa diverremo cari a Dio, il quale saprà largamente ricompensare ogni nostra azione col ricolmarci di benedizioni in terra per renderci un di partecipi della gloria che i beati, in compagnia di Vincenzo, godono in Cielo per tutti i secoli de' secoli.

  A073000307 

 Di tutti Vincenzo è padre, amico, consolatore, dispensa seicento mila lire ai popoli della Champagna e della Lorena desolati dalla peste, dalla fame, dalla guerra, un millione e seicento mila lire a quei della Lorena e dell'Ardesia, dodici mila scudi ai Maroniti del Libano, riscatta più di mille e duecento schiavi col prezzo d'un millione e duecento mila lire, sostenta nello Spirituale nel Temporale i Cristiani fra i Turchi io Tunisi, in Algeri, in Biserta, in Cales, in Petriera, ristora, fornisce di arredi sacri molte {284 [498]} chiese saccheggiate e rovinate per le guerre in procellosi tempi da intestine guerre civili, al popolo francese agitato oppresso pacifico mediator tra lui e il trono, buon ordine ridona, giustizia, sicurezza e pace, lodato da s. Francesco di Sales qual sacerdote di cui non conosceva nè il più degno nè il più prudente, avuto in sommo pregio da s. Gioanna Francesca Fremito de Chantal, scelto da entrambi in primo superiore e confessore delle religiose della Visitazione di Parigi cito assiste coli canta, instruisce con zelo, regola con prudenza per più di quarant'anni, amato da'sommi Pontefici, stimato da'più saggi Cardinali, rispettato da più ragguardevoli personaggi, consultato cune oracolo del secolo da'Principi, vescovi, Magistrati, Parroci, Dottori, Religiosi, Abati e Superiori di Comunità, benemerito di tutti gli Ordini regolari in Francia ne riforma varie Abazie e Monasteri di uomini e di donne.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000001 

 Lo scopo di quest’operetta è di proporre a tutti i fedeli un modello di vita cristiana nelle azioni, nelle virtù e nelle parole di s. Vincenzo de’Paoli.

  A074000002 

 Esso porta per titolo: Il Cristiano guidato alla virtù e alla civiltà secondo lo spirito di s. Vincenzo de’Paoli, perche questo Santo avendo quasi percorse tutte le condizioni basse ed elevate della umana società non fu virtù che in questi diversi stati non abbia fatto risplendere.

  A074000003 

 S econdo lo spirito di s. Vincenzo de’Paoli, perche quanto si esporra nel decorso di queste considerazioni e letteralmente ricavato dalla vita di lui e dall’opera intitolata: Lo spirito di san Vincenzo de’Paoli, inserendovi solo alcuni detti della sacra scrittura sopra cui si fondano tali massime.

  A074000005 

 Intanto quel Dio che suscitò un Vincenzo qual fiaccola luminosa a portare la luce della verità fra popoli barbari ed ingentiliti, quel Dio che volle togliere dalla plebe un uomo abbietto per collocarlo sopra il trono de’suoi principi, affinchè colle sue eroiche virtù facesse cangiare di aspetto la Francia e l’Europa insieme; quel Dio faccia che la stessa carità, lo stesso zelo si riaccenda { [4]} negli ecclesiastici affinchè indefessi adoperinsi per la salute delle anime; si riaccenda eziandio nei popoli a segno che illuminati dalle virtù del Santo, eccitati e mossi dal buon esempio de’sacri ministri corrano a gran passi per quella strada, che alla vera felicità l’uomo conduce: al Paradiso{ [5]} { [6]}.

  A074000006 

 S. Vincenzo nacque l’anno 1576 nel villaggio appellato Poy vicino a’Pirenei, Diocesi di Acqus, da genitori poveri, ma pii ed onorati, i quali si guadagnavano il pane co’lavori campestri.

  A074000008 

 Aveva costui una moglie turca, la quale cooperò a’misericordiosi disegni di Dio per trarre il marito dall’apostasia, e liberare nel medesimo tempo Vincenzo dall’indegna schiavitù.

  A074000008 

 Per qualche importante affare dovette Vincenzo recarsi a Marsiglia, d’onde s’imbarcò alla volta di Narbona, antica città di Francia.

  A074000009 

 Rapita dalle dolci istruzioni, e dal racconto, che Vincenzo le andava facendo della grandezza, della bontà e della giustizia del solo vero Dio; mossa altresi { [8]} per alcuni inni e laudi spirituali, che egli cantava, si affezionò talmente alla Religione Cattolica, che l’abbracciò ella stessa e risolse il marito ad abbandonare la setta Maomettana e ritornare nel seno della Chiesa.

  A074000010 

 Provveduto al bisogno dei due compagni ed avendo conosciuta la prudenza e la santita di Vincenzo qual caritàtevole prelato il trattenne presso di sè, trattandolo con affetto e generosità.

  A074000010 

 Vincenzo raddoppiava le sue preghiere, i digiuni e le austerità, e non lasciò d’insinuarsi colle sue esortazioni nello spirito del suo padrone sinchè venne il momento favorevole, che tutti e tre se ne fuggirono insieme sopra un piccolo vascello.

  A074000015 

 Anzi colla fermezza e soavita lo accrebbe di modo, che il santo Prelato non pote a meno di esternare la sua allegrezza dicendo, che non poteva trovare ne uomo più savio ne Sacerdote più degno di Vincenzo.

  A074000015 

 Da san Francesco di Sales venne Vincenzo { [10]} eletto per superiore, e direttore delle figlie del’Instituto, sotto l’immediata protezione di Maria Vergine SS. della Visitazione, ed in trentott’anni di governo mantenne fiorente l’osservanza religiosa.

  A074000016 

 Cooperò efficacemente Vincenzo a far fiorire ed accrescere la disciplina nel Clero: per sua sollecitudine si posero in buon ordine i Seminari, in vigore le conferenze teologiche morali, gli esercizi spirituali da { [11]} premettersi alle sacre Ordinazioni, al qual effetto voleva, che stessero sempre aperte le case della congregazione.

  A074000017 

 Essendo il Re Ludovico XIII passato agli eterni riposi assistito da Vincenzo nelle ultime agonie, la Regina Anna d’Austria voile che egli fosse uno de’quattro Consiglieri da lei nominati per gli affari Ecclesiastici.

  A074000018 

 Provarono gli effetti del suo caritàtevole cuore i fedeli, che gemevano in ischiavitù presso le barbare nazioni: i bambini esposli ed abbandonati, le vergini e le monache disperse e pericolanti, le donzelle per miseria alle volte esposte a far male, e le donne di cattiva vita, i carcerati, i pellegrini, gl’infermi, i mentecatti, gli artigiani invalidi: in somma Vincenzo per consolare la travagliata umanità non la perdonò a fatiche, a stenti, a sante industrie.

  A074000022 

 Un suo nipote venne a visitarlo; il portinaio ne diede l’avviso a Vincenzo, il quale scese subito le scale e abbracciatolo strettamente lo prese per la mano, l’introdusse in casa, poscia chiamati i preti della Congregazione, loro disse: Questo mio nipote, che voi ben vedete in abito cosi meschino e dispregevole, si e il più civile, e gentil uomo della sua famiglia.

  A074000025 

 Tale si è in compendio la vita di S. Vincenzo de’Paoli, le cui virtù noi andremo considerando in quest’operetta.

  A074000026 

 Onde noi per farci una idea esatta di Vincenzo lo considereremo relativamente al corpo, al cuore, ed allo spirito.

  A074000029 

 Consumato nella grand’arte di accomodarsi a tutti i caratteri e di eguagliarsi a tutte le capacità Vincenzo balbettava coi fanciulli, e parlava il linguaggio della più sublime ragione coi perfetti.

  A074000033 

 Il suo cocchiere avendo impensatamente rovesciato alcuni pani, Vincenzo, per timore che fossero meno vendibili, feceli pagare al momento.

  A074000033 

 Vincenzo conducevasi in modo da far dire di lui ch’era esatto osservatore d’ogni maniera di giustizia.

  A074000034 

 “Vi serviro potendolo, rispose Vincenzo, ma per ciò che riguarda l’affare dei Signori della Missione, vi prego di lasciarlo { [20]} in mano di Dio; preferisco ch’essi non siano nella vostra città, piùttosto, che vederveli col favore e coll’autorità degli uomini.

  A074000038 

 Perciò invitava tutti a seguirlo, proporselo per modello d’umiltà e di mansuetudine, Persuaso Vincenzo che il discepolo non è perfetto se non quando rassomiglia al suo maestro si prefisse di averlo continuamente dinanzi agli occhi.

  A074000039 

 Quel principe fece venire a se Vincenzo.

  A074000040 

 Quel principe, il quale vedeva con occhio intrepido approssimarsi l’ultimo suo momento, dimandò al nostro Santo quale era il miglior modo di prepararsi alla morte: “Sire, rispose Vincenzo, si e d’imitare quello con cui Gesù Cristo si preparò alla propria, e di sottomettersi interamente e perfettamente, come egli fece, alla volonta del Padre celeste.

  A074000040 

 Vincenzo non lo perdette mai di vista duranti gli ultimi giorni di vita.

  A074000041 

 Così Vincenzo ebbe ognor presente il Figlio d’Iddio per servirsene di modello; ed { [25]} appunto per ricopiare più esattamente Gesù Cristo annichilato fuggiva fino l’ombra di ostentazione! pubblicava ovunque la bassezza de’suoi nafali, si qualificava per ignorante, e detestava la pompa delle parole ed il fasto della mondana eloquenza.

  A074000042 

 " Per tal maniera Vincenzo seguitava il gran modello della vera virtù, il fonte di ogni santita, l’Uomo Dio Cristo Gesù.

  A074000043 

 Siccome l’uomo e nato per amar Dio e far del bene al suo simile, cosi noi vedremo tutti i pensieri di Vincenzo intenti a questi due oggetti, Dio per amarlo, prossimo per beneficarlo.

  A074000045 

 Questa virtù fu indivisibile a tutte le azioni di Vincenzo.

  A074000046 

 Bastano per dimostrare quale sia stata la carità di Vincenzo de’Paoli parecchi pii stabilimenti che fanno tanto onore alla Francia, all’Italia, anzi il suo spirito maravigliosamente rinasce e si propaga in ogni luogo.

  A074000046 

 La città di Torino si gloria di un ricovero sotto gli auspizi di S. Vincenzo, dove più centinaia di poveri, storpi, mentecatti, orfanelli, infermi, sordomuti ecc, trovano sollievo alle loro indigenze.

  A074000046 

 Tali furono nel piccolo Vincenzo (non toccava ancora i dodici anni) i primi saggi di una carità, che doveva in seguito operare si grandi prodigi.

  A074000047 

 Del resto per far conoscere tutto il pregio della carità di Vincenzo bisogna riflettere, che nel tempo in cui la casa di San Lazzaro soffrì i maggiori danni dalle truppe, le quali nelle turbolenze di Parigi avevano consumato o rapito tutto quanto poteva servire alla vita, nel tempo stesso che vari de’suoi poderi erano stati saccheggiati e rovinati, faceva distribuire tutti i giorni le sue elemosine pubbliche.

  A074000047 

 La carità di Vincenzo non si limitò ai bisognosi o poveri della campagna; quelli eziandio della città e de’sobborghi di Parigi non ebbero minor parte alla sua compassione { [30]} ed alle sue elemosine.

  A074000047 

 Ma Vincenzo, mediante la conoscenza che aveva della situazione di quel villaggio, previde quel che era pur troppo accaduto, e, senza aspettare avvisi più certi, spedì sul momento una carretta carica di pane.

  A074000047 

 " E questo il ritratto di Vincenzo.

  A074000048 

 Questo titolo conveniva a Vincenzo non solamente per la prontezza, e per l’estensione e per la perseveranza della sua carità, ma anche per i sentimenti di tenerezza e di umiltà con cui l’accompagnava.

  A074000048 

 Un soldato, che non conosceva affatto, avendolo pregato di riceverlo presso di se per alcuni giorni, ed essendovisi ammalato, Vincenzo lo fece mettere in una camera con fuoco, e per due mesi gli fece prestare da uno de’fratelli della sua Congregazione tutti i servigi di cui abbisognava fino al suo perfetto ristabilimento.

  A074000048 

 " Tale era la sua compassione verso de’poveri, e si può benissimo non essere sorpresi di trovarla in un uomo, che faceva tanto per loro; ma non si potrà sentire senza sorpresa, che Vincenzo de’Paoli sopraccaricato di affari, e non camminando che con pena, sia disceso dalla sua camera per distribuire l ۥ elemosina ad alcune povere donne, alle quali aveva promesso di mandarla, e che si sia inginocchiato dinanzi a loro, pregandole a perdonargli per averle dimenticate per qualche tempo.

  A074000050 

 Per bene apprezzare qual sia stato l’amore di s. Vincenzo verso Dio, sarebbe mestieri conoscere tutta l’influenza dello Spirito Santo sul cuore di lui, e la fedele sua cooperazione a’lumi che ne riceveva.

  A074000050 

 Talche una signora avendolo inteso ragionare, niaravigliata disse alla regina di Polonia: “Ebbene, signora, non possiam noi forse dire al pari de’discepoli di Emmaus, che i nostri cuori provavano le fiamme dell’amor d’Iddio, mentre il signor Vincenzo ci parlava? ve lo confesso, ho il cuore imbalsamato da quanto il sant’uomo ci ha testè { [35]} detto.

  A074000050 

 Vincenzo fu esatto nell ۥ adempimento a tutti i doveri che essa impone.

  A074000052 

 Quel sacerdote lo presento a Vincenzo, in quella guisa a un di presso che si presentava al Salvatore I’ossesso che i suoi discepoli non avevan potato guarire.

  A074000052 

 Ringrazia il suo liberatore e jubblica essere Vincenzo colui che gli aveva cangiato il cuore.

  A074000055 

 Vincenzo, cui ne scrisse, gli rispose, un tale divisamento essere umano e contrario alla cristiana semplicità.

  A074000056 

 Vincenzo afflitto in udire un missionario avere altre mire fuori { [41]} che Dio, “sarebbe meglio, disse, essere gettato sovra acceso rogo coi piedi e colle mani legate, che il fare un’azione col fine di piacere agli nomini.

  A074000061 

 Benchè i bisogni de’poveri della campagna fossero il grande oggetto dello zelo di san Vincenzo, non limitavasi per altro a questi; anzi può dirsi che quanto aveva l’impronta della miseria era di sua pertinenza.

  A074000062 

 Per loro ventura non conosceva Vincenzo che cosa fosse difficolta qtfandosi trattava di procurare la gloria di Dio, e di soccorrere gli afflitti.

  A074000063 

 Il signor De’Gondi lo approvo, e diede a Vincenzo pieno potere per eseguirlo.

  A074000064 

 Le sollecitudini che si diede Vincenzo non furono inutili, il suo esempio fu seguito da molti, talmente che si vide in grado, dopo aver rimediato ad una parte de’bisogni del corpo, di poter cominciare a mitigar quelli dell’anima.

  A074000065 

 Vincenzo ebbe la consolazione di veder uomini, i quali avevano dimenticato Iddio per un lungo corso d’anni, appressarsi a’Santi Sacramenti con disposizioni capaci di animare altresi le persune gia inoltrate nella virtù.

  A074000067 

 Il signor De’Gondi, egualmente sorpreso { [47]} ed edificato dell’ordine da Vincenzo stabilito infra uomini i quali mai non ne aveano conosciuto, stabilì d’introdurlo in tutte le galere del regno.

  A074000067 

 Luigi XIII acconsenti volentieri ad una proposizione si giusta e stabilì Vincenzo Cappellano Regio e generale di tutte le galere.

  A074000068 

 Nel 1622 Vincenzo andò a Marsiglia in soccorso de’forzati.

  A074000070 

 Il Santo diede una Missione a Bordeaux, ove il sig. De’Gondi avendo condotto dieci galere, Vincenzo scelse venti de’migliori operai evangelici e li distribui due a due in ogni galera.

  A074000071 

 Si porto pure Vincenzo a Parigi dove procure lo stesso bene nelle prigioni instituendo un ospizio pei forzati.

  A074000072 

 Vincenzo non pote senza una profonda emozione vedere uomini formati ad immagine di Dio, cristiani redenti dal sangue di Gesù Cristo, ridotti a morire quali bestie.

  A074000074 

 Vincenzo parlava del corpo intero della sua congregazione a un dipresso come parlava di sè; tutte le comunità gli sembravano sante e rispettabili, e, a udir di lui, la sua nemmeno meritava di essere nominata.

  A074000074 

 Vincenzo se ne lamentò con lui stesso: “Fu stampato nelle vostre parti il ristretto del nostro instituto.

  A074000075 

 Se la carità lo avesse permesso, Vincenzo avrebbe lodato chiunque avesse denigrato la sua congregazione, più di chi avesse cercato di farle onore.

  A074000077 

 S. Paolo pubblicò in tutta la terra che aveva avuto la disgrazia di bestemmiare contro Dio, e di perseguitare {104 [104]} la sua Chiesa: sant’Agostino palesò i peccati segreti della sua gioventù; Vincenzo aggiungeva che coloro, cui Dio preservò da cadute si vergognose, non furono perciò meno umili; che s. Francesco di Sales parlava del mondo qual uomo che ne disprezza tutte le vanità; che IlSig. Cardinale di Bérulle costumava dire essere molto bene il tenersi bassi; gli stati più abbietti essere i più sicuri, e trovarsi un non so che di maligno nelle condizioni alte e distinte; perciò appunto i Santi aver sempre sfuggite le dignità, e che nostro Signore disse, parlando di se stesso, ch’era venuto al mondo per servire, non per essere servito.

  A074000079 

 Vincenzo temeva fino l’ombra di ciò che poteva alterare la sua fede: sapeva che quanto più essa è semplice, tanto più è grata a Dio; non la fondava sugli umani raziocinii, nè sulle sottigliezze filosofiche, ma sull’autorità della Chiesa.

  A074000081 

 Che fede! che umiltà! diciamo pure l’una e l’altra, poichè quando la fede e tanto viva, come lo era in Vincenzo, non va mai disgiunta da profonda umiltà.

  A074000086 

 Questo pensiero suggeriva Vincenzo per sostegno della virtù; tuttavia non voleva che occupasse la mente sino al pericolo d’alterare la confidenza cristiana.

  A074000091 

 Bisogna, secondo Vincenzo, cogliere il momento opportuno per fare una correzione fraterna.

  A074000095 

 “Ma, soggiunse ancora Vincenzo, troverei qualche cosa a ridire sul farvi avanti voi stesso; voi non avreste motivo di sperare le benedizioni del cielo in un cangiamento il quale non può essere desiderato nè procurato da un’anima veramente umile come la vostra.

  A074000096 

 Vincenzo combatteva con tutte le sue forze la maldicenza e la gelosia, crudeli passioni le quali non le perdonano al merito domestico, nè al merito straniero.

  A074000100 

 Il Segretario del Re era stato schiavo in Algeri e sapeva che Vincenzo eralo stato in Tunisi.

  A074000100 

 Vincenzo aveva naturalmente l’aspetto severe ed alquanto aspro; nulladimeno seppe si ben violentarsi che fu sempre considerate da quanti lo conobbero qual modello di dolcezza e di affabilità.

  A074000101 

 E questo è il solo benefizio temporale che fece a’suoi parenti Vincenzo per torglierli dalla miseria; Vincenzo cui sarebbe stato facilissimo di procurar loro una vita comoda.

  A074000101 

 Quell’amico si arrende a tali ragioni; ma il Santo non trovò l’occasione d’eseguire il progetto; le guerre civili che sopraggiunsero desolarono la Guienna; i parenti di Vincenzo de’Paoli furono de’più malconci, ogni cosa fu loro tolta, e alcuni persino vi perdettero la vita.

  A074000104 

 Vincenzo non si coricava quasi mai che verso mezzanotte, perchè i grandi e molteplici affari de’quali era sopraccaricato non gli permettevano di farlo prima.

  A074000107 

 Ci sono poche persone delle quali non si possa dire che preferiscano un genere di alimenti ad un altro; Vincenzo, qualunque fosse lo studio che avessero fatto del suo appetito i figli di lui impegnati a conservarlo, nol poterono mai ravvisare: prendeva a lunghi sorsi e a varie riprese le medicine più amare e più disgustose, e non mangiava se non perchè e ingiunto all’uomo di non lasciarsi morir di fame.

  A074000111 

 Vincenzo che si riguardava qual servo inutile era talmente occupato da mattino a sera, che la sua vita era una continuazione di opere buone.

  A074000117 

 Questa massima era {137 [137]} sì altamente radicata nel cuor di Vincenzo che languiva di afflizioni quando non aveva tribulazioni nella propria persona o in quella de’suoi figli.

  A074000118 

 Vincenzo era soggetto ad una leggera febbre, che durava anche quattro o cinque giorni, e qualche volta quindici e più, e sebbene in questo frattempo patisse assai, pure continuava ad occuparsi de’suoi esercizi e de’suoi affari.

  A074000122 

 Cominciava Vincenzo dal considerare nella vita del Salvatore, che quel gran modello soffrì le prove le più forti; che l’odio contro di lui lo condusse finalmente al Calvario.

  A074000125 

 Il cardinale Mazzarino prendendolo un giorno per la cintura ch’era alquanto lacera: Vedete, disse al circolo della regina, come il signor Vincenzo vien vestito alla corte, e 1a bella cintura {146 [146]} che porta.

  A074000125 

 Vincenzo, sebbene prima di conoscere i disegni di Dio su di lui avesse qualche ragione di pensare al suo stabilimento, ha confessato che sentiva nel suo interno non so qual segreto movimento, che facevagli desiderare di nulla avere di proprio e di vivere in comunità.

  A074000129 

 Ebbene replicò Vincenzo eccovi ciò che produce la povertà; essa ci fa pensare a Dio, quando invece lo dimenticheremmo se avessimo tutto ciò che ci è necessario.

  A074000130 

 Vincenzo non fu mai grande encomiatore de’suoi, soprattuto quand’erano presenti.

  A074000132 

 Vincenzo diceva che questa deve sempre tendere ad un fine, ciòe a Dio solo.

  A074000136 

 Vincenzo fu avvisato che colui pensava male circa la fede, e che aveva poca religione, od almeno che comportarasi qual persona che non ne ha molta.

  A074000136 

 Vincenzo per farlo rientrare in sè stesso gli disse: Signore, essendo voi dotto e gran predicatore, vorrei dimandarvi un consiglio.

  A074000137 

 Questa dimanda non piacque all’abate, che rispose con qualche emozione: Perchè mi chiedete voi questo? — Si è, replicò Vincenzo, perchè i poveri si rivolgono ai ricchi per essere assistiti nelle loro bisogne {154 [154]}; ed essendo voi molto istruito e noi ignoranti, non possiamo far cosa migliore che indirizzarci a voi all’oggetto d’imparare ciò che non sappiamo.

  A074000138 

 La Superiora d’un monastero della Visitazione diceva, Vincenzo aver tanta prudenza ed un raziocinio sì esteso, che nulla sfuggiva a’suoi lumi, e che negli affari i più oscuri, i più inviluppati, scieglieva sempre il partito migliore.

  A074000138 

 Quand’ebbe terminato, Vincenzo, dopo averlo assicurato che quel metodo gli sembrava buono, lo pregò di mettere in iscritto con semplicità e senza eleganza ciò che aveva detto, e d’inviarglielo.

  A074000138 

 Sono molto consolato, gli disse Vincenzo, di conoscere in voi così buoni sentimenti; per giustificarvi mi varrò delle prove che avete posto nelle mie mani.

  A074000139 

 Aggiungeremo a questa testimonianza quella di quattro insigni personaggi, i quali deposero nel processo verbale della Canonizzazione che Vincenzo era un uomo di spirito assai esteso, e molto abile nel maneggio degli affari; che appunto per questo un gran numero di persone illustri inducevansi a ricorrere a lui per avere i suoi consigli; che la sua bontà e la sua umiltà lo renderano eguale con tutti coloro coi quali trattava; che i più dotti nol trovavano inferiore a loro quando discutevano con lui {156 [156]} gli affari i più importanti....

  A074000139 

 Che Vincenzo si conduceva in tutto con tanta prudenza, che coloro stessi, cui giustizia e ragione obbligava ad essere pienamente contrarii, non potevano lagnarsi di lui.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000017 

 Chi più affabile e più gioviale di san Luigi Gonzaga? Chi più lepido e più allegro di s. Filippo Neri e di s. Vincenzo de' Paoli? Nondimeno la loro vita fu una continua pratica di ogni virtù.

  A107000326 

 Durante la sua carriera episcopale praticò tutte le virtù in sommo grado, ma nella dolcezza e mansuetudine imitò così dappresso il divin Maestro, che S. Vincenzo de' Paoli, avendo trattato con lui a Parigi, ebbe ad esclamare: Oh mio Dio! Se Monsignor di Sales è così buono, quanto mai dev'esser grande la vostra bontà!.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000144 

 O Gesù mio, sono pienamente convinto della necessità che io ho di fare elemosina, ma come farò io, che di veri beni, vale a dire spirituali, ho tale penuria che appena appena vivo? Come pregherò io per gl'infedeli e per gli eretici se appena languidamente credo alle verità dalla vostra s. Chiesa insegnate? Come pregherò pei peccatori, se io stesso amo il peccato? Come pregherò per la Vostra Chiesa, pel Vostro Vicario, se mi accorgo quasi appena che essi sono perseguitati, tanto io sono acciecato dalle mondane occupazioni? Ah, Signore! pel vostro ss. Cuore vi scongiuro a volermi fare un po' d'elemosina, donarmi un po' di quella carità che animava i vostri primitivi discepoli, di quella carità che ferveva nei cuori dei santi Giovanni elemosinario, Francesco Saverio, Vincenzo de' Paoli; in quello della B. Margherita Alacoque; allora sì che tutto quel eh' io ho sarà di tutti i miei fratelli, e, per quanto sta da me, celebrerò veramente l’anno del giubileo, facendo parte a chi n' è senza dei beni da Voi ricevuti, onde così meco goda e giubili delle vostre richezze.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000206 

 Il dottore della Chiesa Vincenzo Belloacese espone quanto segue.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000104 

 Architetto, signor conte Vespignani; associato al suddetto, sig. cav. Vincenzo Martinucci.

  A113000203 

 Dal battesimo riportò due nomi, Vincenzo e Gioachino.

  A113000208 

 Nei registri di detto Collegio, dove a sua lode si prese nota di così splendido trionfo, si leggono queste parole: Nella quale disputazione il giovane Vincenzo Pecci diede tale prova del suo ingegno da potersi argomentare a quale altezza egli sarebbe giunto.

  A113000267 

 Provvide alla educazione morale e letteraria del giovane clero, aprì un distinto seminario per chierici meno agiati; fondò una comunità religiosa di Padri Passionisti per catechizzare la classe inferiore del popolo; chiamò un buon numero di Figlie della Carità instituite da S. Vincenzo de Paoli, affidando loro la direzione dell’Orfanotrofio delle fanciulle povere, e delle scuole gratuite esterne per la istruzione delle ragazze.

  A113000340 

 L'ultimo Cardinale dell'Ordine de' Preti, creato dalla Santità di Pio IX, addì 28 dicembre 1877, fu Vincenzo Moretti, del titolo di Santa Sabina, Arcivescovo dell'insigne Chiesa di Ravenna.

  A113000341 

 Così questa Sede conterà fra' suoi più bei giorni quelli, in cui fu retta da monsignor Vincenzo Moretti, come è una delle più belle sue glorie lo avere fra' suoi Pontefici due Papi, il VII ed il IX Pio.

  A113000341 

 Le virtù sacerdotali del canonico Vincenzo Moretti furono apprezzate dal Santo Padre Pio IX, il quale, volendo dare a Comacchio un nuovo Vescovo, ve lo preconizzò nel Concistoro del 17 dicembre 1855.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000092 

 Per sito opportuno a queste scuole fu scelto l'Ospizio di San Vincenzo in San Pierdarena, dove però potè soltanto raccogliersi un numero limitato, perchè non era ancora terminato l'edilizio a quest'uopo messo in costruzione.


don bosco-l-armonia (1849-1863).html
  A125000122 

 Era una consolazione infine vedere quel sant'uomo di D. Bosco, con la sua semplicità evangelica sul volto, affaccendarsi continuamente per tenere in ordine sì gran calca di popolo, e tuttavia, nel mezzo del suo affaccendarsi, conservare la sua calma e la sua dolcezza; e poi quel suo degno compagno D. Allasonati, anch'egli tutto zelo, e insieme con esso alcuni membri della Società di S. Vincenzo, tutti intenti a promuovere la buona riuscita della solenne cerimonia; e poi vari Fratelli delle Scuole Cristiane, che vegliavano sui giovani, ch'essi avevano condotto; erano tutte cose, che ti rassicuravano sul mantenersi della fede cattolica in Piemonte, anche a dispetto di tutti gli assalti dei protestanti.

  A125000191 

 Tra essi notavansi con occhio di maraviglia venticinque spazzacammino, che per cura de' membri della Società di S. Vincenzo de Paoli furono istruiti nell'Oratorio dell'Angelo Custode in Vanchiglia.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000057 

 D. Vincenzo Castellani, lire 7.

  A127000057 

 Da D. Spisani Vincenzo, lire 23, offerta di sei sacerdoti.

  A127000057 

 Don Vincenzo Battista, lire 10.

  A127000106 

 Chi poi, oltre i cento esemplari del libro su narrato, comperasse mille copie del Ricordo del mese di giugno, litografato coll'atto di consacrazione, approvato dalla S. Congregazione dei Riti, si avrà ben cinquanta dei libretti suddetti a sua scelta, sol che ne faccia domanda alla libreria dell'Oratorio di San Francesco di Sales in Torino, o si diriga all'Ospizio di S. Vincenzo de' Paoli in Sampierdarena.

  A127000109 

 Con tale certezza noi fin d'ora avvertiamo che chi desidera il programma dell' Opera di Maria Ausiliatrice, e farvi inscrivere allievi, può rivolgersi al prelodato sacerdote D. Bosco in Torino, ovvero dirigersi al sacerdote Paolo Albera, direttore dell'ospizio di S. Vincenzo in S. Pier d'Arena, dove, a Dio piacendo, si aprirà la Casa dell'Opera di Maria Ausiliatrice.

  A127000150 

 Giovedì, 25 arrivammo a S. Vincenzo, isola del Capo Verde, con un tempo il più bello, e con la fronte grondante di sudore.

  A127000152 

 Alle 8 mattino del 26, celebrate le messe, scendemmo a terra per visitare le orride bellezze di S. Vincenzo.

  A127000154 

 La notte sopra il 26 novembre, restammo ancorati nel porto di S. Vincenzo, una delle isole che compongono il gruppo di Capo Verde, appartenente al Portogallo.

  A127000154 

 S. Vincenzo non è un punto importante per altro che per la provvista che vi fanno di carbone le navi che dall'Europa si dirigono verso l'America del Sud e verso le colonie portoghesi ed inglesi della costa occidentale d'Africa e del Capo di Buona Speranza.

  A127000275 

 Il presente Vendesi ai non associati alla Biblioteca suddetta, centesimi 75, in Torino, dalla tipografia dell'Oratorio Salesiano; in Sampierdarena, presso l'Ospizio di San Vincenzo de' Paoli, e a Nizza Marittima nella casa del patronato di San Pietro.

  A127000320 

 Mandasi franco di posta per lire 8 dalla libreria dell'Oratorio stesso, via Cottolengo, numero 32; da San Pier d'Arena, Ospizio San Vincenzo de' Paoli; e da Nizza Marittima, Patronato di San Pietro.

  A127000366 

 Per sito opportuno a queste scuole fu scelto l'Ospizio di San Vincenzo in San Pierdarena, dove però potè soltanto raccogliersi un numero limitato, perché non era ancora terminato l'edifizio a quest'uopo messo in costruzione.

  A127000466 

 - Minella professore don Vincenzo, missionario apostolico, ore 4 pom.

  A127000570 

 Fra gli uomini che la Provvidenza ha arricchiti delle virtù e della carità di San Vincenzo de' Paoli, e che illustrano il nostro secolo, primeggia maestosa la nobile figura dell'abate Don Giovanni Bosco, fondatore della Congregazione dei preti di San Francesco di Sales.

  A127000680 

 Dopo il 1848 egli fé' parte di parecchie legislature, e nella Camera dei deputati pronunziò diversi discorsi, tutti in difesa della religione e della Monarchia, e quando si stabilì in Torino l'Opera delle Conferenze di S. Vincenzo de' Paoli, egli fu il presidente della Conferenza dei Santi Martiri, e del Consiglio torinese di quella benemerita istituzione.

  A127000709 

 «Quando seppi, disse Sua Eminenza, l'arrivo in questa capitale del San Vincenzo d'Italia, non sentii che un desiderio, quello d'incontrarmi con lui in una delle nostre chiese e raccomandare le sue Opere alla carità dei cattolici.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000021 

 S. Vincenzo de’Paoli ce ne dà la ragione dicendo: Tutto il bene delle creature consiste nell’adempimento della divina volontà, e questa non si conosce mai meglio che colla pratica dell’ubbidienza.

  A132000045 

 S. Vincenzo de’Paoli dice che è meglio cadere nel fuoco mani e piedi legati, anzichè operare per rispetto umano.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000148 

 Avvi in Cagliari città di Sardegna un Istituto sotto il nome di orfanotrofio di S. Vincenzo, nel quale stanno raccolti poveri fanciulli, che vivono di sola provvidenza quotidiana, e di quel {77 [525]} lavoro che loro casualmente è inviato.


don bosco-la repubblica argentina e la patagonia.html
  A138000008 

 Per assicurarsi buoni ed onesti compagai con cui trattenersi e compiere {IX [297]} opere di carità si ascrisse alle Conferenze di S. Vincenzo i cui confratelli ancora presentemente ricordano con quanto zelo facesse le visite ai poveri.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140001298 

 Vincenzo Monti, di cui fra poco avrò a parlare, dice che tutte queste opere in quanto a lingua sono tanto corrette e fiorite di leggiadrissime locuzioni, che vi si trova da biasimare più presto l'eccesso della eloquenza, che la penuria.

  A140001612 

 Entravano i meschini per una porticella e per un' altra uscivano; ma di frequente alcuno più avido o più bisognoso {456 [456]} tornavasi a presentare, e Vincenzo per non doversene accorgere volgeva altrove la faccia e donava senza guardare.

  A140001612 

 In quel modesto abituro nacque Vincenzo Monti.

  A140001618 

 Vincenzo Monti dopo qualche tempo venne fatto commissario nella provincia del Rubicone.

  A140001619 

 Andò Vincenzo di paese in paese finchè giunse in Savoia.

  A140001638 

 In questa città fece conoscenza coi due letterati Vincenzo Monti ed Ugo Foscolo.

  A140001675 

 Appunto in quel tempo scrisse due memorie che il poeta Vincenzo Monti inserì in un' opera che egli stampava a Milano, intitolata: Proposta di alcune correzioni ed aggiunte al vocabolario della Crusca.


don bosco-lotteria di doni diversi a favore dei poveri giovanetti dell-ospizio di s. vincenzo de paoli.html
  A147000001 

 Nell'Ospizio di S. Vincenzo de' Paoli presso la Chiesa, così detta, di S. Gaetano vi sono circa trecento poveri fanciulli a cui si insegna un'arte per guadagnarsi poi il pane della vita, e nel tempo stesso si impartisce quella istruzione che alla loro condizione si addice.

  A147000008 

 I Membri della Commissione, i Promotori e le Promotrici sono tutti incaricati di ricevere i doni offerti per la Lotteria, e si fa loro preghiera di farli pervenire al luogo della pubblica esposizione nell'Ospizio di S. Vincenzo de' Paoli in S. Pier d'Arena.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000251 

 Destefanis Vincenzo di Chieri, da 7 mesi travagliato da forte mal d'occhi, si trovava colla vista attenuata al punto che temeva, di perderla, rimanendo come cieco al mattino ed alla sera.


don bosco-massimino.html
  A151000230 

 Gregorio XIII diede principio al palazzo Quirinale, fu il primo che qui morisse nel 1590, ed il primo, le cui ceneri siano state deposte nella vicina chiesa dei ss. Vincenzo e Anastasio, come praticasi tuttora, sebbene i pontefici muoiano al Vaticano.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000093 

 Molti santi, come s. Vincenzo de'Paoli e s. Teresa, furono soggetti alla stessa mancanza di fervore, e alle distrazioni; pure non tralasciarono mai le loro pratiche di pietà, specialmente la santa Comunione.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html
  A159000012 

 Avuta cosi la benedizione e lEapprovazione dei Vescovi e del supremo Gerarca della Chiesa mi sono mosso alle prime prove, raccogliendo nellEOspizio di S. Vincenzo in Sampiedarena alcuni giovani grandicelli, che avessero intenzione di percorrere gli studi ginnasiali unicamente per consacrarsi a Dio nello stato ecclesiastico.

  A159000020 

 Non si può fare opera migliore, dice s. Vincenzo de* Paoli, che contribuire a fare un prete.

  A159000079 

 NB. Le domande per 1Eaccettazione saranno fatte al Sac. Gio. Bosco in Torino, oppure al Sac. Paolo Albera Direttore de lEOspizio di S. Vincenzo in Sampierdarena.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico [v.27].html
  A160000011 

 Le offerte saranno indirizzate al sac. Gio. Bosco in Torino, oppure al sac. Paolo Albera Direttore dell’Ospizio di s. Vincenzo dove per ora saranno raccolti i novelli allievi.

  A160000016 

 Non si può fare opera migliore, dice S. Vincenzo de’Paoli, che contribuire a fare un prete.

  A160000035 

 N. B. Le domande per l’accettazione saranno fatte al sac. Gio. Bosco in Torino, oppure al sac. Paolo Albera Direttore dell’Ospizio di s. Vincenzo in Sampierdarena.


don bosco-porta teco cristiano.html
  A161000001 

 Questi avvisi sono stati raccolti dalla Sacra Scrittura, dai santi Padri, e specialmente dalle opere di S. Carlo Borromeo, di S. Vincenzo de' Paoli, di S. Francesco di Sales, di S. Filippo Neri, e del Beato Sebastiano Valfré.


don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html
  A163000380 

 Giunta colà, domandò ad una religiosa di S. Vincenzo a qual numero si trovasse Gabriele, ed avutane risposta, affrettossi alla sua opera di misericordia.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000151 

 Destefanis Vincenzo, di Chieri, da 7 mesi travagliato da forte mal d'occhi si trovava colla vista attenuata al punto che temeva di perderla rimanendo come cieco al mattino ed alla sera.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per una congregazione particolare.html
  A175000001 

 Nel 1871 un Convitto in Varazze Diocesi di Savona, nonchè un Ospizio di S. Vincenzo nella Città di S. Pier d'Arena presso Genova a pro de' fanciulli abbandonati.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html
  A179000396 

 OSPIZIO DI S. VINCENZO DE'PAOLI..

  A179000406 

 La nostra società nel 1871 aprì due case, una in Genova sotto al titolo di Ospizio di s. Vincenzo, altra in Varazze col nome di collegio convitto.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000009 

 Intanto nello scorcio del 1876, volendosi impiantare una tipografìa nell’Ospizio di S. Vincenzo de' Paoli in S. Pier d’Arena, era colà reclamato un bravo compositore, il quale fosse capace eziandio di dirigere i giovani artigiani nell’arte del comporre.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000223 

 Ben tosto vi si trovarono i Vescovi in numero di 318, essendo presieduti da Osio Vescovo di Cordova, e dai due Preti, ossia Cardinali della Chiesa Romana legati del Papa Vito e Vincenzo

  A189000500 

 Fra essi meritano principal menzione s. Pio V, s. Teresa, s. Carlo Borromeo, s. Filippo Neri, s. Francesco di Sales, s. Vincenzo di Paola.

  A189000528 

 Animato dal vero spirito di carità, non vi fu genere di calamità a cui egli non accorresse; fedeli oppressi dalla schiavitù dei turchi, bambini esposti, giovani scostumati, zitelle pericolanti, religiose derelitte, donne cadute, galeotti, pellegrini, infermi, artisti inabili al lavoro, mentecatti e mendici, tutti provarono gli effetti della paterna carità di Vincenzo.

  A189000528 

 R. Fu s. Vincenzo da Paola.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000318 

 Il papa non potendo intervenire in persona deputò a farne le veci Osio, vescovo di Cordova e i due preti romani Vito e Vincenzo.

  A190000471 

 Il giovanetto Vincenzo Verner.

  A190000471 

 Un giovane campagnolo di Treves nella Francia chiamato Vincenzo Verner, in età appena di quindici anni si collocò a giornata presso alcuni ebrei a Vesel per iscavare in una cantina.

  A190000603 

 - La carità cristiana, che aveva già operato tante maraviglie, doveva operarne delle nuove, e sotto qualche rispetto più mirabili nella persona di s. Vincenzo de Paoli.

  A190000603 

 Chiaro per miracoli e virtù, s. Vincenzo passò alla vita beata in età di 80 anni nel 1660

  A190000603 

 Fedeli oppressi dalla schiavitù, bambini esposti, giovani scostumati, zitelle pericolanti, religiose derelitte, {308 [308]} donne cadute, galeotti, pellegrini, infermi, artisti inabili al lavoro, mentecatti e mendici, tutti provarono gli effetti della carità di Vincenzo.

  A190000603 

 S. Vincenzo de'Paoli e i Lazzaristi.


don bosco-vita infelice di un novello apostata.html
  A221000060 

 Le azioni e le virtù straordinarie praticale da S. Vincenzo de'Paoli il fecero con ragione nominare l'Apostolo della Francia.

  A221000062 

 Nelle incessanti occupazioni del sacro ministero, Vincenzo dovette recarsi a Marsiglia, donde s'imbarcò alla volta di Narbona, antica città di Francia.

  A221000063 

 Questo padrone impiegava Vincenzo ai lavori della terra, ed il Santo doveva naturalmente credersi assai lontano dal riacquistare la sua libertà; ciò nulladimeno era questo più vicino che noi pensasse; vale a dire per mezzo della conversione del suo padrone e della sua padrona.

  A221000064 

 Il nizzardo confuso nulla replicò, ma il dì seguente si manifestò a Vincenzo, e l'assicurò essere pronto a salvarsi con lui.

  A221000064 

 Quella donna, sorpresa ed incantata di quanto aveva ascoltato, disse a suo marito, che aveva gran torto di aver abbandonata {45 [225]} la sua religione, la quale, sul racconto che Vincenzo le aveva fatto, le sembrava estremamente buona, e perciò il Dio de'cristiani non meritava di essere abbandonato.

  A221000066 

 Fortunato quel Nizzardo, che segui i santi consigli di un sacerdote pieno di zelo quale era S. Vincenzo de'Paoli; ma non meno fortunati saranno tutti coloro, i quali, trovandosi fuori della Cattolica Religione, seguiranno sì bello esempio, facendo ritorno a questa Cattolica Religione, unica santa, unica Religione di Gesù Cristo, fuori di cui niuno può salvarsi.





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