Parola «Torino» [ Frequenza = 1146 ]

don bosco-angelina [v.13].html
  A003000066 

 Ora per lasciar da parte le altre citta, parliamo soltanto di Torino.

  A003000070 

 La città di Torino innalzava questo monumento nel 1835, quando era liberata da micidiale choleramorbus, che orribilmente infestava lo vicine contrade.


don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000126 

 Chi entra nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in Torino, ne vede le pareti, la sacra Immagine e l'altare ornati di una svariata quantità di voti che ricordano diversi segnalati benefizi che l'augusta Regina del Cielo ottenne a'suoi divoti.

  A004000129 

 Oggi, diceva, voglio raccomandarmi a questa buona Madre nella santa Messa, e se, come tanti ottennero, potrò anch'io essere liberato da questo mio miserabile stato, farò un offerta per la chiesa testè costrutta in Torino.

  A004000138 

 Al vedere poi che tutte le cure dell'arte più a nulla giovavano, mia zia ed io, avendo inteso come già a non pochi altri facendo preghiere a Maria Ausiliatrice avevansi ottenute grazie segnalate, piena di fede mi feci condurre al Santuario a lei testè dedicato in Torino.

  A004000141 

 Era un sabato di maggio 1869, quando in sulla sera io veniva a mano condotta alla chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino.

  A004000181 

 Ognuno soleva ricorrere facendo una novena di preghiere con promessa di qualche limosina pel decoro della chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in {86 [486]} Torino, dove ogni giorno hanno luogo particolari esercizi di cristiana pietà, per invocare la clemenza di questa celeste benefattrice a favore di chi trovasi nelle tribolazioni.


don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000002 

 Era appena in costruzione la chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in Torino, e già si facevano ripetute dimande perchè venisse iniziata una pia associazione di divoti, i quali uniti nel medesimo spirito di preghiera e di pietà facessero ossequio alla gran Madre del Salvatore invocata col bel titolo di Aiuto dei Cristiani.

  A009000039 

 Ma fra le città che si segnalarono per divozione verso a Maria Ausiliatrice, devesi certamente annoverare Torino.

  A009000042 

 Così fra i Torinesi cresceva e dilatavasi la divozione a Maria Ausiliatrice quando fu ideato il progetto di una chiesa da dedicarsi appunto alla santa Vergine in Valdocco, quartiere popolatissimo della città di Torino.

  A009000044 

 L'augurio e la benedizione del supremo {27 [365]} Gerarca conseguirono il loro effetto e proteggendo la santa Vergine l'opera sua, nello spazio di circa tre anni fu condotta a termine e nel giorno 7 di giugno 1868 con grande solennità era consacrata al divin culto dal nostro veneratissimo arcivescovo di Torino monsignor Alessandro Riccardi.

  A009000074 

 Dato in Torino il giorno 18 aprile 1869.

  A009000087 

 Il nostro diletto figlio Giovanni Bosco, sacerdote torinese, ci espose aver egli in animo, per eccitare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la santa Madre di Dio e l'augusto Sacramento dell'Eucarestia, d'instituire colla licenza dell'Ordinario nella chiesa dedicata a Maria SS. Ausiliatrice nella città di Torino, una pia società col nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, i cui soci abbiano per iscopo principale di promuovere il culto della Immacolata Madre di Dio e dell'augusto Sacramento.

  A009000089 

 Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' suoi beati Apostoli Pietro e Paolo a tutti e singoli i fedeli cristiani dell'uno e dell'altro sesso che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella pia società che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati e che avranno divotamente visitato questa medesima chiesa, {43 [381]} l'oratorio o l'altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C., nella domenica di Pentecoste, nella solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste della Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregato per la concordia dei Principi cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A009000095 

 Nella Chiesa dedicata in Torino a Maria Ausiliatrice con autorizzazione di S. Ecc.

  A009000095 

 Rev. l'Arcivescovo di Torino è canonicamente instituita una Associazione di suoi Divoti che si propongono di promuovere le glorie della divina Madre del Salvatore per meritarsi la protezione di Lei in vita e particolarmente in punto di morte.

  A009000278 

 Intenti con pio zelo a promuovere la religione nei fedeli e il bene delle anime coi celesti tesori della Chiesa, a tutti quei fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che veramente pentiti e confessati e nutriti della santa Comunione, {94 [432]} religiosamente visiteranno la chiesa dedicata in Torino a Maria Vergine Immacolata sotto il titolo di Maria Ausiliatrice, nella festa titolare della medesima chiesa o in uno dei nove giorni precedenti da eleggersi a piacimento di ciascuno, e che quivi pregheranno Dio per la concordia dei principi cristiani, per la estirpazione delle eresie e per l'esaltazione di Santa Madre Chiesa, in quel giorno dei predetti che ciò faranno, concediamo per la misericordia di Dio la plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, la quale potranno applicare per modo di suffragio alle anime dei fedeli, che congiunte a Dio nella carità passarono da questa vita.


don bosco-associazione di opere buone.html
  A010000027 

 Saranno parimente partecipi della Messa e delle preghiere, che ogni giorno si fanno nella Chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino per {11 [491]} invocare le benedizioni del Cielo sopra gli associati, le loro famiglie, e specialmente sopra coloro, che cadessero ammalati o si trovassero in pericolo di vita.

  A010000037 

 Torino ( oppure ) N. N..


don bosco-biografia del giovane mazzarello giuseppe.html
  A012000002 

 Fin dall'anno 1841 il Sacerdote Bosco Giovanni, vedendo come la gioventù specialmente operaia abbisognasse di essere avviata all'adempimento dei doveri del Cristiano ed allontanata dai pericoli che suole incontrare nei giorni di festa, aveva {78 [360]} concepito un vivissimo desiderio di consecrar tutta la sua vita al bene dei giovanetti, fondando oratorii festivi nei centri più popolati della città di Torino.

  A012000002 

 In quell'anno Monsignor Franzoni Arcivescovo di Torino, amantissimo protettore di quest'oratorio, e che lo riguardava come luogo di benedizione, venne ad amministrare il sacramento della Cresima in questa chiesuola.

  A012000004 

 All'avvicinarsi della notte si raccoglievano tutti intorno a D. Bosco e qui cominciava il solito canto e suono per tutto il cammino sino a Torino.

  A012000004 

 Quindi moltissime volte dopo il mezzodì li conduceva a far belle passeggiate fuori di Torino, prendendo seco due o tre somarelli carichi di varie specie di commestibili.

  A012000007 

 Nelle feste principali cantavamo le messe ed i vespri nella nostra cappella,e molte volte anche nelle chiese di Torino.


don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html
  A013000110 

 Mi limito soltanto a due de' più importanti, di cui uno è il convitto ecclesiastico di S. Francesco di Assisi, che è quella benefica casa annessa a questa chiesa, che da quarantatre anni è sorgente feconda di grazie e di benedizione per la diocesi di Torino, e possiamo dire per tutto il Piemonte.

  A013000128 

 Non di rado fu veduto, e lo vide tutta Torino, in sul mattino uscire dalle carceri.


don bosco-biografie. confratelli chiamati da dio alla vita eterna nell-anno 1880.html
  A014000001 

 Egli nacque in Torino da pia ed agiata famiglia nell'anno 1847 alli 29 Giugno.

  A014000002 

 Nell'anno 1861-62 il nostro caro Superiore D. Bosco, invitato dalla Curia Arcivescovile di Torino, riapriva il Collegio di Giaveno, che da qualche tempo erasi dovuto chiudere per mancanza assoluta di allievi.

  A014000037 

 Dopo due anni di chiericato passati nell'Oratorio di Torino, venne destinato alla Casa di San Pier d'Arena a farla da insegnante e da sorvegliante, come poteva richiederlo il bisogno là ove il personale era appena sufficiente.

  A014000045 

 L'idea di rivedere D. Bosco, e gli antichi suoi Superiori della Casa madre gli sorrise, e lasciato Alassio si recò a Torino verso la fine del mese di Luglio.

  A014000045 

 Per non inquietarlo, quasi a fargli credere che il suo male fosse troppo aggravato coll'ordinargli quel riposo che gli era indispensabile, si prese il mezzo termine di traslocarlo a Torino, ove rimasto senza impiego fisso potesse meglio curare la sua salute.


don bosco-biografie 1881.html
  A015000007 

 Nel mattino del 27 Marzo dell'anno 1881 moriva nell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino un bravo nostro coadiutore, Rossi Giuseppe del luogo di Cermenate, Provincia di Como, figlio di Carlo Rossi e di Costanza Bianchi.

  A015000029 

 In sui tredici anni veniva accettato nell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino, e vi faceva l'ingresso nel giorno 30 dicembre del 1865.

  A015000034 

 Da Alassio, ove si trovava, passato a Verolengo co' suoi parenti, non riesci a ristabilirsi; perlocchè desideroso di trovarsi presso il nostro Padre D. Bosco si restituì nella casa di S. Francesco di Sales, ossia nell'Oratorio di Torino.

  A015000037 

 I parenti che lo amavano da buoni cristiani, e che desideravano di vederlo crescere in un centro d'educazione cattolica e santa, chiesero ed ottennero di vederlo accettato nell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino, presso il Rev° D. Bosco.

  A015000056 

 Prima di morire ebbe la consolazione di avere l'assistenza d'un suo Superiore e di essere stato visitato dallo stesso D. Bosco, che partito da Torino, venne a confortarlo a Cremona d'un ultimo abbraccio; visita assai preziosa, che valse a prepararlo al sacrificio della vita che già tutta era stata consecrata al nostro buon Dio.

  A015000061 

 In quell'epoca desideroso di provvedere alla salute sua spirituale si ricoverava presso D. Bosco nell'Oratorio di S. Francesco di Sales in {27 [413]} Torino.

  A015000065 

 Un ultimo pensiero di soddisfazione lo diede alla laica Società Operaia Cattolica detta di S. Vincenzo de' Paoli, cui egli apparteneva in Torino e che forse fu quel primo strumento di cui servissi il Signore per mandare al suo cuore le prime sue chiamate.


don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html
  A016000026 

 Siccome, la sanità nol favoriva molto a S. Pier d'Arena, si pensò di provare se l'aria di Torino meno soggetta ai venti potesse giovargli, e nell'8 {11 [19]} Luglio del 1874 fece il suo ingresso nell'Oratorio.

  A016000029 

 La sanità sua già debole si risentì in varie circostanze della soverchia sua applicazione; ed anche a Torino ebbe per qualche tempo a rallentare i suoi studii per motivo della tosse, che {14 [22]} assai con frequenza lo tormentava; ma con soddisfazione sua e dei superiori potè terminare l'anno con sufficiente profitto e con una buona promozione.

  A016000032 

 Avrebbe amato che questa pratica non si avesse a conoscere, e veramente da ben pochi si seppe: tuttavia non potè, nè a S. Pier d'Arena nè all'Oratorio di Torino tenerla interamente celata.

  A016000033 

 A Torino il primo ad accorgersene fu il compagno che più l'avvicinava.

  A016000063 

 I Superiori, i quali conoscevano che molto avrebbero potuto ottenere dalla sua grande carità verso di essi, pensarono di lasciarlo a Torino, affidandogli l'assistenza dei giovani artigiani dell'Oratorio.

  A016000082 

 Il progetto piacque, ed ecco dopo poco tempo il nostro Giuseppe venir annoverato fra gli alunni nostri di Torino.

  A016000089 

 Nel Novembre del 1878 indossò l'abito chericale nell'Oratorio di Torino, e fu annoverato tra gli Ascritti salesiani.

  A016000091 

 Fu allora richiamato all'Oratorio di Torino, ove parve in sulle prime stesse meglio, e fu occupato nell'assistenza dei giovani artigiani.

  A016000095 

 Il buon chierico ritornato all'Oratorio di Torino dovette consegnarsi all'infermeria.

  A016000104 

 Ma come? e quando? Il buon coadiutore gli fece riprendere gli studii nelle ore libere dal lavoro, e finalmente, piacendo a Dio, lo avviò al nostro Oratorio di Torino.

  A016000105 

 Dopo tre altri anni vestiva in Torino nella chiesa di Maria Ausiliatrice l'abito chericale.

  A016000137 

 Consigliato da' medici, provò l'aria mite di pianura: ma non giovandogli lo si mandò a passare qualche tempo in prossimità dell'amena spiaggia ligure per vedere se l'aria di mare gli avesse giovato; e parve che sì; poichè ritornato a Torino si diede per guarito e volle aver da' Superiori un impiego.

  A016000139 

 Allora il buon Sacerdote scrisse all'Oratorio Salesiano di Torino e ottenne un posto pel suo raccomandato.

  A016000153 

 Nacque Francesco da agiati e buoni genitori, che furono il Signor Pancrazio Zappelli e Francesca Lodi, in Amelia, ameno villaggio dell'Umbria nel 1862; ma fin dai suoi più teneri anni fu trasportato dalla famiglia presso la città di Trevi, diocesi di Spoleto, ove passò i suoi anni prima di andare all'Oratorio di S. Francesco di {77 [85]} Sales in Torino.

  A016000156 

 La madre adunque, con gran gioia di Francesco, cercò qualche religioso istituto ove colla pietà si attendesse anche allo studio con più alacrità, che non nelle altre scuole, ed avendo udito parlare da varii parenti che essa aveva in Lucca dell'Oratorio Salesiano da poco tempo aperto in quella città, e delle opere straordinarie che si raccontavano di D. Bosco, fu lieta di poter affidare il suo gioiello, come lo chiamava, nelle mani di così esperto educatore e ben presto chiese ed ottenne che il suo Francesco fosse accettato come alunno della prima ginnasiale nell'Oratorio di Torino.

  A016000157 

 Arrivava pertanto all'Oratorio di Torino nell'autunno del 1878, ove subito trovò quanto gradiva il suo cuore.

  A016000160 

 Con una condotta così edificante passò e terminò i suoi studii ginnasiali all'Oratorio di Torino; ma non è a pretermettere il come impiegasse quel po' di tempo che passava in famiglia, secondo che ci racconta la sua buona mamma: « Le vacanze le passava ritirato in casa, senza divertimenti e senza compagni, ed i suoi discorsi cadevano sempre in lode dei Superiori dell'Oratorio e della bellissima vita che vi si mena; nè saziavasi di raccontare del bello e del buon andamento dell'Istituto, della bella chiesa di Maria Ausiliatrice e delle grandiose funzioni che in essa si fanno, delle mirabili opere di D. Bosco e di cento altre cose per cui era compreso di venerazione.

  A016000160 

 Nutriva ardente desiderio di ritornare presto all'amato nido, e cercava sempre di affrettare la partenza, benchè si trovasse assai contento in famiglia, perchè molto amato; ma diceva che qui gli pareva di perdere troppo tempo, non potendosi applicare assiduamente allo studio... {85 [93]} Nelle ultime vacanze e proprio nelle ultime ore, prima che partisse l'ultima volta per Torino, mi avvenne un fatto che io non saprei come spiegare, ma che ad ogni modo ora mi accorgo chiaramente che fu provvidenziale.

  A016000161 

 Ritornato pieno di giubilo tra gli antichi, ben amati compagni e tra i venerati Superiori a Torino, subito riprendeva con tutta alacrità gli interrotti studii e le buone pratiche degli anni antecedenti.

  A016000190 

 Quando il giovane Vigliocco fu accettato nell'Oratorio di Torino avrebbe avuto desiderio anch'egli di continuare gli studi in compagnia dell'amico; ma non potè ed i suoi gli fecero imparare l'arte del muratore nella quale presto si rese ben abile.

  A016000216 

 - Vedrai se questa sera io vi sarò ancora!... Oh mi sento tutto rallegrare... Mi sento ringiovanire... Voi siete ben contenti, non è vero?... ed intanto cominciò a recitare giaculatorie tenerissime e in quel momento entrò il medico che si era espressamente fatto venire da Torino per fare consulto.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000006 

 Nacque D. Carlo Alberto Cays in Torino, il 21 di novembre dell'anno 1813, dal Conte Luigi Francesco e da Vittoria Brizio della Veglia, ambidue per sangue e per virtù illustri.

  A017000008 

 Nella ristorazione del Governo Piemontese nel 1814, tutte le vendite dei beni degli emigrati, fatte sotto il dominio di Francia, vennero dichiarate valide; quindi la Casa Cays trovossi spogliata delle sue sostanze di Nizza; dovette per sempre abbandonare la città degli avi suoi, e venirsi a stabilire in Torino.

  A017000009 

 Nel Collegio-Convitto del Carmine in Torino, sotto la saggia direzione dei Padri Gesuiti, il nobile giovanetto per ingegno, studio e pietà segnalossi tra i primi, e l'unico suo competitore era il Conte Gloria, col quale disputava ora il primo, ora il secondo posto nella scuola.

  A017000010 

 Quell'amico fedele si presentò al Cays di Arles, e lo mise in relazione con quei di Torino.

  A017000013 

 Nelle ore del maggior pericolo, quando il quartiere di Borgo Dora, anzi l'intiera Torino stava come nelle angoscio dell'agonia, aspettando forse l'ultima sua rovina, il Conte lungi dal fuggire volle recarsi in sul luogo, e là in mezzo allo scompiglio ed al terrore consigliava, aiutava, trasportava feriti, dimostrandosi così, per amor del suo Dio, ben degno nipote di quei tanti suoi Maggiori, che da prodi avevano esposta sui {8 [122]} campi di battaglia la propria vita a difesa della Patria e della Religione.

  A017000014 

 L'anno 1854, nell'occasione che il colêra-morbus infieriva in Torino, tutta la real Corte andò ad abitare nel suo castello di Casellette, situato in luogo saluberrimo a piè delle Alpi, e colà vi rimase al sicuro per ben tre mesi.

  A017000017 

 Egli come tantissimi altri insigni personaggi del clero e del laicato ebbe a sostenere una minuta perquisizione, fattagli dagli Agenti del Governo, sotto il pretesto di trovare in lui un cospiratore, siccome Presidente del Consiglio Superiore della Società di San Vincenzo de'Paoli in Torino.

  A017000021 

 Con questo esemplare e divoto tenore di vita egli giungeva al 23 di maggio, vigilia della festa di Maria Auxilium Christianorum, che al domani nel detto suo Santuario in Torino dovevasi celebrare con solennissima pompa.

  A017000022 

 Era già da un buon pezzo che con altri egli attendeva {13 [127]} il suo torno per essere ricevuto da Don Bosco, quando entra nella camera d'aspetto una signora di Torino, la quale, anzi che menare, parte strascinava e parte portava una sua figliuoletta di circa 10 anni, per nome Giuseppina Longhi.

  A017000027 

 Quando in Torino si conobbe che il nobile patrizio erasi ritirato presso i Salesiani e vi tirava innanzi, successe in tutti un vero stupore, e poscia una grande {18 [132]} edificazione.

  A017000034 

 A questo riguardo soleva raccontare che, stando un giorno per deliberare se dovesse acconsentire alla proposta di un nuovo matrimonio molto conveniente, egli si portò al Santuario della Consolata in Torino, e tra le altre cose disse alla SS. Vergine: - Se non entra nelle viste di Dio che io contragga nuovi legami col mondo, fate, o Maria, che si rompano le trattative di questo matrimonio, e che la fidanzata trovi un altro partito.

  A017000037 

 Il giorno 22 di dicembre del 1877 ricevette la tonsura ed i 4 minori da Mons. Lorenzo Gastaldi Arcivescovo di Torino; il giorno 20 di aprile del 1878, il suddiaconato da Mons. Giocondo Salvai Vescovo di Alessandria; il 15 giugno dello stesso anno, il diaconato dall'Arcivescovo di Torino e dal medesimo riceveva pure il presbiterato il 20 di settembre nella Chiesa cattedrale, alla presenza di un gran concorso di popolo e di nobili signori e signore, parenti, conoscenti ed amici.

  A017000038 

 Essendo stato insignito dell'ordine Sacerdotale in Torino, egli avrebbe potuto fermarvisi per celebrare solennemente la sua prima Messa colle maggiori feste possibili, come generalmente si usa; ma la esimia sua pietà, coll'assenso de'suoi Superiori, gli fece prendere un'altra risoluzione.

  A017000042 

 - Celebrata la festa di S. Carlo, il 4 di novembre, e dato l'addio a'suoi cari, egli partiva da Torino, e si dirigeva a Challonges, accompagnatovi dal Prof. D. Celestino Durando.

  A017000042 

 Il nobile uomo, sebbene amasse meglio di fermarsi a Torino, tuttavia si arrese al desiderio del Superiore con una docilità edificante.

  A017000046 

 Per la qual cosa, ed in vista eziandio della critica posizione, cagionata dall'applicazione dei famosi decreti contro le Congregazioni religiose in Francia, terminato l'anno scolastico nell'agosto del 1880, D. Bosco lo richiamò presso di sè a Torino.

  A017000050 

 Nel mese di Maggio, appena seppe dell'arrivo di D. Bosco in Torino il nostro D. Carlo ritornò all'Oratorio, riprese le consuete occupazioni, quantunque poco vantaggio avesse ottenuto nella sua permanenza in famiglia.

  A017000101 

 Si faceva chiamare al letto gli amici, li ringraziava dei benefici e delle cure affettuose che gli avevano usato; chiamava perdono a tutti dei disgusti e degli incomodi dati, e li pregava che chiedessero perdono per lui a tutti i superiori, specialmente a D. Bosco, che essendo lontano da Torino, non potè vedere in quegli ultimi giorni.

  A017000103 

 - Al primo entrare nella nostra Casa di Torino nel 1867, trovando che lo spirito delle regole appieno concordava colle aspirazioni della sua bell'anima, decise di volervisi fermare per sempre.

  A017000111 

 Trovandosi nella casa di Albano Laziale presso Roma, scriveva di là ad un suo confratello ed intimo amico dell'Oratorio di Torino: « Ho visto in Roma molte belle e care cose; ho visitato molte belle chiese, ma, che vuoi? nessuna più m'inspira divozione, nessuna mi piace più della cara nostra chiesa di Maria Ausiliatrice.


don bosco-breve notizia sullo scopo della pia societa salesiana.html
  A019000011 

 La Casa Principale è a Torino.


don bosco-breve notizia sullo scopo della pia societa salesiana e dei suoi cooperatori.html
  A020000001 

 Essa cominciò con un semplice Catechismo nel 1841 nella chiesa di S. Francesco d'Assisi in Torino.

  A020000010 

 La Casa principale è a Torino.


don bosco-breve ragguaglio.html
  A021000001 

 Il danaro di S. Pietro dà motivo a Pio IX di fare un regalo ai giovani degli Oratorii di Torino.

  A021000006 

 La gioventù degli Oratorii di Torino concorre pel denaro di S. Pietro 25 marzo 1849.

  A021000008 

 Il comitato erettosi in Torino fu compiacente di portarsi all'Oratorio di S. Francesco di Sales per ricevere in persona quanto dai giovanetti di detto luogo erasi raccolto.

  A021000018 

 Quindi {9 [101]} diede ordine a sua Eminenza il Cardinale Antonelli di scrivere una lettera a Monsignor Antonucci Nunzio in Torino onde venisse partecipata la pontificia soddisfazione agli offerenti.

  A021000019 

 Rassegnando a Sua Santità per mezzo dell'eminentissimo Cardinale Antonelli pro-Segretario di Stato un'altra somma dei danaro di San Pietro rimessami dagli Illustrissimi signori D'Invrea e di Cavour in nome del Comitato stabilitosi a tale oggetto in questa città di Torino mi permisi di far rilevare, tra le altre, l'oblazione dei suoi Giovanetti in franchi trentati e non che il sentimento, che espressero nel consegnarli al Comitato anzidetto.

  A021000022 

 Torino, il 2 maggio 1849.

  A021000025 

 Il municipio di Torino in seguito ad apposita commissione esprimeva la sua soddisfazione prendendo parte favorevole per la prosperità di tali Oratorii.

  A021000030 

 Accompagnava i due pacchi un dispaccio della prelodata Eminenza il Cardinale Antonelli a Monsignor Nunzio Apostolico in Torino.

  A021000054 

 Tra questi non furono degli ultimi i giovani dei tre Oratorii di Torino.


don bosco-brevi biografie dei confratelli salesiani [1876].html
  A022000010 

 Nello spazio di un anno potè lodevolmente compiere le classi elementari, l'intero corso classico o ginnasiale, subire l'esame per la promozione alla filosofia e della vestizione clericale nel Seminario Arcivescovile di Torino.

  A022000021 

 Ad un compagno che lo invitava di venire a Torino per unirsi con altri confratelli a laurearsi in Teologia, rispondeva Voi avete troppo buona opinione di me; non mi stimo capace di tanto, farei topica e sarei causa di disonore per l' Oratorio: ed era da tutti stimato per uno dei più idonei.

  A022000039 

 Udito a parlar di D. Bosco, s'invogliò di conoscerlo; a tal fine si portò a Torino nel 1862.

  A022000050 

 Notizia più consolante non poteva giungere al suo cuore; e parevagli che tardasse mill'anni il momento di prendere le mosse alla volta di Torino.

  A022000060 

 Si pensò di mandarlo a Torino per tentare se l'aria più mite gli giovasse.


don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html
  A027000005 

 A ripigliare il racconto, venuta l'epoca dell'Ognissanti, trasferivasi Giuseppe Burzi o in Torino ad oggetto di venire in uno de' tre seminarii di codest'arcidiocesi assegnato.

  A027000010 

 A questi siam debitori d'una prolissa notificazione sopra la vita tenuta dal Burzio in seminario, e questa di lui notificazione, assieme a tre altre graziosamente forniteci, l'una dal rettore degnissimo di quel seminario, l'altra da un tal Giacomelli {96 [6]} prefetto che fu della camerata di Giuseppe ed ora sacerdote al Convitto ecclesiastico di Torino; e la terza da un intimo di lui compagno di scuola e di sentimenti: somministrerà interamente il fondo al nostro discorrere circa quella sua dimora.

  A027000010 

 «Fin dal suo entrare in seminario » (così un testimonio oculare qual fu il molto reverendo Don Giovanni Bosco, studente allora e prefetto nel prelodato seminario e sacerdote ora in Torino, direttore di fervente comunità.

  A027000212 

 Dal Convitto di s. Francesco, Torino a dì 16 aprile 1843.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000096 

 Avendo inteso che allora tenevano a Torino il loro capitolo, montato a cavallo venne in questa città ed esternò ai superiori di quell'ordine il suo desiderio; ma nulla potè da loro ottenere.

  A028000100 

 Si recò pertanto a Torino a purgarsi di questa taccia.

  A028000101 

 La fama della sua santità cominciò allora a giungere perfino alle orecchie del Duca di Savoia, e dell'Arcivescovo di Torino, i quali altamente l'onorarono.

  A028000132 

 Circa l'anno 1517 venendo da Roma passò per Racconigi Claudio di Seyssel, uomo di grande scienza e pietà, il quale fu vescovo di Marsiglia, e quindi arcivescovo di Torino.

  A028000155 

 In quel tempo in Torino ed in altri luoghi vicini spargendosi il rumore di una mortifera pestilenza, Caterina pregava senza interruzione a benefizio di quei popoli colpiti da quel castigo.

  A028000240 

 In Torino ed in Ciamberi s'implorava con pubbliche preghiere.

  A028000242 

 Come fu giunto dalla santa Sede questo decreto d'approvazione andarono a gara a dimostrare la somma loro allegrezza Torino, Chieri, Racconigi, Caramagna {177 [177]} e Garessio.

  A028000242 

 Il cav. Rossillon in nome dell'Imperatore Napoleone regalò alla chiesa di san Domenico in Torino un altare di marmo.

  A028000252 

 Ma la reliquia più insigne che possiede Caramagna della Beata Caterina è un braccio, riconosciuto ed autenticato il 5 agosto 1811 dal Reverendissimo Arcivescovo di Torino Giacinto {184 [184]} Della Torre.


don bosco-cenni storici sulla vita del chierico luigi comollo.html
  A029000043 

 Sul finire delle stesse vacanze, recossi in Torino e dimorò più giorni in casa di una persona di molto buon giudizio, da cui rilevo, e trascrivo le seguenti parole: «Noi fummo tutti grandemente edificati dalla modestia di quel buon Luigi; cortese, affabile, semplice inspirava pietà in ogni sua azione, ma specialmente quando pregava, pareva un san Luigi.

  A029000068 

 Il signor Rettore del seminario, mosso pur egli dalle singolari circostanze che accompagnarono {73[73]} la di lui morte, comportando a mal in cuore, che il di lui cadavere fosse portato al cimiterio comune, appena giorno si recò a Torino dalle autorità civili, ed ecclesiastiche, da cui ottenne ehe fosse sepolto nella chiesa di san Filippo aderente al Seminario medesimo.


don bosco-cenni sulla vita del giovane luigi comollo [2a edizione].html
  A030000002 

 Nella diocesi di Torino, nel fertile paese di Cinzano e nella borgata detta Apra, ebbe i suoi natali il nostro Luigi Comollo il 7 Aprile 1817.

  A030000113 

 Quasi le medesime cose manifestò nella occasione in cui venne a Torino.

  A030000178 

 Il Rettore del Seminario, mosso pur egli dalle singolari circostanze che accompagnarono la morte di lui, comportando a malincuore che il suo cadavere fosse portato al cimitero comune, appena giorno si recò a Torino dalle autorità civili ed ecclesiastiche, da cui ottenne che fosso sepolto nella chiesa di s. Filippo annessa al Seminario medesimo.


don bosco-cenno biografico sul giovanetto magone michele.html
  A031000007 

 Una sera di autunno ritornava da Sommariva del Bosco, e giunto a Carmagnola dovetti attendere oltre un'ora il convoglio della ferrovia per Torino.

  A031000038 

 Prese egli con rispetto la medaglia; ma quale è il vostro nome, di qual paese siete, D. Ariccio vi conosce? Queste ed altre cose andava dimandando il buon Magone, ma non ho più potuto rispondere, perchè essendo giunto il convoglio della ferrovia, dovetti montare in vagone alla volta di Torino.

  A031000043 

 Ricevuta la lettera di accettazione il nostro candidato era impaziente di venire a Torino.

  A031000168 

 Accompagnando un giorno il suo superiore per la città di Torino giunse in mezzo ad una piazza dove udi un monello a bestemmiare il santo nome di Dio.

  A031000220 

 Sua madre trovandosi allora in Torino venne pure a vederlo, ed ella stessa asserì che suo figliuolo andava soggetto a quella malattia fin da ragazzo, e che i rimedi somministrati erano i soliti già altre volte da lei usati.


don bosco-cenno istorico sulla congregazione di s. francesco di sales [1874].html
  A032000004 

 A fine poi di risparmiare qualche spesa e ricordare ognora ai novelli allievi la loro bassa condizione, mentre frequentavano le scuole, prestavano assistenza ai loro compagni, facevano scuola serale e catechismi ne' varii oratorii festivi già aperti nella città di Torino.

  A032000004 

 In quell'anno (1852) l'Arcivescovo di Torino desiderando che si conservasse lo spirito di questa novella istituzione l'approvò costituendo direttore capo il sacerdote Gio. Bosco, conferendogli tutte le facoltà necessarie od opportune a quello scopo.

  A032000011 

 Appoggiato sopra le basi suggerite dal S. Padre, avutane speciale benedizione, ho tosto dato mano ad uniformare le costituzioni scritte e da parecchi anni praticate in Torino con quello che mi era stato proposto.

  A032000012 

 Il Cardinale Gaudi lesse tutto con molta bontà; e facendo io tesoro de' savi di lui riflessi e consigli, avuta di nuovo la benedizione e l' incoraggiamento del S. Padre ritornai a Torino in seno alla famiglia di Valdocco.

  A032000025 

 Il Noviziato, che noi chiamiamo tempo di prova, si fa in un tratto della casa principale che è in Torino.

  A032000039 

 Ammessi poi alla filosofia sono tutti radunati nella casa di Torino e si applicano a questa {13 [243]} scienza non meno di due anni.


don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html
  A034000003 

 Q uesta Congregazione si formò col consenso dell' Arcivescovo di Torino Mons. Luigi Fransoni: proseguì col consenso del suo Successore Mons. Alessandro Riccardi: ed ha il mio consenso; che anzi desidero di tutto cuore che essa prosperi e duri al bene dell'istruzione ed educazione cristiana della gioventù: ma le sue Regole finora non furono approvate nè da me, al quale non fu chiesta tale approvazione, nè da alcuno de' miei Predecessori.

  A034000007 

 {14 [350]} da Torino lo manda a Vatuzze nella diocesi di Savona, o ad Alasso nella diocesi di Albenga; questo giovane mentre fa il maestro, studia la Teologia; e poi a tempo debito viene presentato da D. Bosco a quel Vescovo, il quale senza altra informazione me lo Ordina: e il giovane Ordinato, tosto compiti i suoi tre anni de' voti, ritorna a casa ed è Sacerdote senza che il suo Vescovo diocesano siavi entrato per nulla, anzi l'avesse giudicato inabile.

  A034000008 

 Finalmente in questa Congregazione non si possono formare ecclesiastici bene istruiti nella Filosofia razionale e nella Teologia e nelle altre scienze sacre perchè la massima parte attendono a questi studi mentre fanno la scuola di latinità o di altra arte o scienza: e mentre per contro, la S. Sede aveva prescritto che lutti gli studenti di Teologia che sono in Torino appartenenti a questa Congregazione frequentassero le scuole del Seminario Arcivescovile: si trovò modo di ottenere da questa prescrizione una dispensa.

  A034000010 

 Le regole di questa Congregazione sieno tosto esaminate dall'Arcivescovo di Torino e ne ottengano l'approvazione.

  A034000021 

 Arcivescovo di Torino, Ordinario della Casa Madre.

  A034000024 

 Arcivescovo di Torino Ordinario della Casa madre, fondato sopra motivi da tenersi in conto come si vedrà meglio in fine.

  A034000065 

 N. B. A sostenere il suo assunto il Rmo Consultore riproduce alcuni brani in appendice d'una lettera dell' Arcivescovo di Torino stampata per intero nel N. 5.

  A034000100 

 Nel 1852 ebbe l'approvazione dell' Arcivescovo diocesano di Torino Monsig.

  A034000107 

 Un solo, l'Arcivescovo attuale di Torino, giudicò di suggerire alcune modificazioni alla Sacra Congregazione de' Vescovi e Regolari.

  A034000114 

 La più antica è quella di Torino col titolo di Oratorio di S. Francesco di Sales, composta di Interni ed Esterni.

  A034000124 

 In Lanzo paese della Diocesi di Torino si tiene eziandio Collegio convitto con 200 allievi interni, 300 esterni.

  A034000126 

 In Sampierdarena presso a Genova sotto il nome di Ospizio di S. Vincenzo, sono raccolti 100 poveri fanciulli da avviarsi a diversi mestieri, come a Torino.


don bosco-conversazioni.html
  A035000010 

 In un paese non molto distante da Torino si radunarono alcuni amici in una casa di campagna per dividere la quaresima dal tempo pasquale con un festino.

  A035000388 

 Intanto si sforza di condurre al protestantismo e diviene egli stesso ministro protestante nella città di Torino.


don bosco-conversione di una valdese.html
  A036000187 

 Quel ministro era stato qualche tempo in Torino, ed aveva letto, studiato, e veduto quanto si pratica col magnetismo, e se n'era già altre volte con buon esito servito per divertimento e ricreazione.


don bosco-cooperatori salesiani [1877].html
  A038000005 

 Torino, 12 Luglio, 1876.


don bosco-daniele e i tre suoi compagni in babilonia.html
  A041000026 

 F. Io sono della valle d'Aosta; ma da sette anni dimoro qui in Torino, e da due anni frequento l'Oratorio di D. Bosco.


don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html
  A042000007 

 La Congregazione Salesiana ebbe il suo primo cominciamento in Torino 1' anno 1841 coll' opera del Catechismo ai fanciulli più abbandonati.

  A042000007 

 Nell' anno 1852 l' autorità Arcivescovile di Torino di moto proprio approvò l' opera degli Oratorii col suo regolamento, e ne costituì D. Bosco Direttore capo, concedendogli tutte le facoltà che potessero tornar necessarie od opportune a questo scopo.

  A042000008 

 Fu allora che Mons. Franzoni Arcivescovo di Torino con apposita commendatizia indirizzava il sac. Bosco a Roma per avere norme e consiglio intorno ad una Congregazione Ecclesiastica.

  A042000009 

 Tosto si videro i mirabili frutti della benedizione del Romano Pontefice; poichè uscendo dalla cerchia di Torino, dove oltre alla casa Madre si erano già potuti a prire due altri oratorii, si stabiliva nel 1863 una casa a Mirabello-Monferrato.

  A042000024 

 Pertanto nel giorno prescritto i Direttori partirono da Torino alla volta di Lanzo e radunati circa le 6 1 / 2 nella Chiesa del Collegio, avanti al SS. Sacramento, D. Bosco intonò il Veni Creator Spiritus, dopo cui letti gli articoli delle nostre regole, relativi al Capitolo Generale annunziò formalmente F apertura dell' Assemblea:.

  A042000035 

 Sac. Antonio Sala, consigliere del Capitolo superiore, ed Economo della casa di Torino.

  A042000052 

 Assistettero anche a varie Sedute, specialmente a quelle sull' Economia, il Sac. Giuseppe LEveratto, Prefetto del collegio di Borgo S. Martino; il Sac. Antonio Pagani direttore Spirituale del Seminario di Magliano Sabino; il Signor Giuseppe Rossi provveditore generale delle nostre case; ed il Conte D. Carlo Cays di Giletta e Casellette, Dottore in ambe Leggi, presidente del Consiglio Superiore delle Conferenze di S. Vincenzo de' Paoli in Torino, già deputato al Parlamento subalpino; ed alcuni altri.

  A042000083 

 I Classici latini purgati e stampati nella nostra tipografia di Torino.

  A042000318 

 Si tenga tuttavia come norma di non far mai pubblicamente si fatte distribuzioni e questo specialmente nei grandi centri, come all' Oratorio in Torino, perchè reca grave disturbo, riesce arduo nell' applicazione, ed è cosa difficile potersi assicurare, che tale elemosina vada a vantaggio di coloro che sono veramente poveri.

  A042000420 

 La pia Associazione dei divoti di Maria Ausiliatrice canonicamente eretta nell' Arciconfraternita omonima in Torino, approvata, benedetta ed arricchita di molte indulgenze dalla Santa Memoria di Pio IX.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A044000086 

 In quanto alle Case in Italia vi ha un centro solo, che esiste nell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino.

  A044000391 

 La pia Associazione dei divoti di Maria Ausiliatrice canonicamente eretta nell'Arciconfraternita dello stesso nome in Torino, approvata, benedetta ed arricchita di molte indulgenze dalla santa memoria di Pio IX.

  A044000455 

 Il danaro sia inviato alla Direttrice o al Direttore di quella tal Casa, indicando a quale debito s'intenda di soddisfare, e se il debito è verso l'Oratorio di Torino, il danaro si mandi all'uffizio creditore.


don bosco-deliberazioni del terzo e quarto capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A045000105 

 A perpetua memoria di questo fatto e ad esempio ed aiuto delle altre case sieno in modo particolare promossi e sostenuti gli Oratorii festivi di S. Francesco di Sales e di S. Luigi Gonzaga in Torino, e quello annesso alla casa di S. Benigno Canavese; e per quanto sarà possibile vengano in essi impiegati i Chierici e gli altri Soci Salesiani, affinchè si rendano ognora più capaci di esercitare un sì importante ministero di carità a vantaggio della gioventù pericolante.


don bosco-della vera scuola per ravviare la societa.html
  A046000005 

 Torino 6 novembre 1873.


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000018 

 in Torino, o nelle provincie presso i seguenti signori Corrispondenti.

  A049000022 

 Le domande devono essere fatte per lettera affrancata col vaglia postale del prezzo delle opere richieste unicamente alla Direzione centrale delle Letture cattoliche - via S. Domenico, N° 11, a Torino.

  A049000192 

 Pei morti si fanno orazioni funebri sulle tombe dei trapassati; nei medesimi nostri cimiteri ci sono iscrizioni, in cui {66 [102]} si prega riposo eterno per le anime degli amici; cose che ognuno può vedere nel Cenotafio dei riformati presso al Campo Santo di Torino; dunque questo riformato deve conchiudere colle parole di un ministro protestante: io vorrei che la mia religione richiamasse in vigore le preghiere pei morti, giacchè quando sento a suonare il passaggio fùnebre di qualche mio amico, io non posso astenermi dal pregare pel riposo dell'anima di lui.


don bosco-eccellentissimo consigliere di stato.html
  A050000001 

 Al ricorso da me rassegnato a Sua Maestà contro il decreto ministeriale di chiusura dell'Istituto educativo di giovani stabilito in Torino nell'Oratorio detto di S. Francesco di Sales mi vennero fatte dal Ministero di P. I. le seguenti dimande di schiarimenti intorno alla natura dell'Istituto, alle quali mi feci premura di dare analoga risposta fin dal Luglio dell'anno scorso, risposta che ora qui riproduco.

  A050000020 

 - Ora ecco il fine che io mi proposi nel fondare l'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino.

  A050000034 

 2° Che non tutti i Chierici, i quali dimorano presentemente nell'Oratorio o negli altri Istituti fondati da D. Bosco, uscirono dalle scuole dell'Oratorio di Torino; ma i più furono allievi di altri Collegi o Seminarii, i quali, desiderosi di associarsi a D. Bosco nelle varie opere di Beneficenza che ha alle mani, vennero a sottoporsi all'ubbidienza di lui.

  A050000039 

 Con questi evidentemente non è da confondere come taluno ha fatto, l'Oratorio di Torino diverso al tutto per indole e per condizioni.

  A050000040 

 Parecchi di questi ottennero i più bei voti nel R. Ginnasio Monviso di Torino, ed uno riuscì il primo con dieci punti sopra tutti gli altri, ed ebbe l'attestato di onore.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000002 

 In Torino da parecchi anni furono aperti tre Oratorii maschili nei tre principali lati della città, ove si raccoglie quel maggior numero che si può di giovanetti pericolanti.

  A053000012 

 Egli è per questo che mentre noi raccomandiamo questa lotteria ai benemeriti nostri concittadini, invitiamo {3 [199]} eziandio le persone caritatevoli dimoranti fuori di Torino a venire in aiuto di un'opera che oltre ad essere diretta a promuovere in genere il bene della classe più bisognosa della società, si estende ancora a favore di chiunque ne voglia approfittare, a qualunque città, paese o provincia egli appartenga.

  A053000018 

 4° I biglietti saranno emessi in numero proporzionato al valore degli oggetti dopo la perizia approvata dalla Prefettura della provincia di Torino.

  A053000024 

 LUCERNA DI RORA' marchese Emanuele, sindaco di Torino, presidente.

  A053000183 

 dell'Ospedale di Carità in Torino.

  A053000292 

 Pautassi don Carlo, rettore del Campo Santo, Torino.

  A053000300 

 Bartolomeo cav., preside nell'Università di Torino.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000084 

 Fu ordinato sacerdote nella cappella del seminario di Torino da Monsignor Paolo Giuseppe Solaro già vescovo di Lucca, il giorno 8 giugno 1811 e l' indomani giorno sacro alla santissima Trinità, di cui fu sempre divotissimo, potè celebrare per la prima volta il santo sacrifizio della Messa con quel fervore e con quell' allegrezza che i teneri sentimenti di pietà che l' animarono sin da fanciullo non avran mancato di proccaciargli.

  A054000084 

 Ma dubitando egli nella sua profonda modestia di non essere ancora abbastanza istruito nelle scienze teologiche pensò di riprendere il corso di teologia ed essendosi in quel tempo appunto riordinati gli studi e riaperto il Real collegio della provincia di Torino egli vi si recò tosto come convittore a profittare di quel segnalato beneficio, a {50 [166]} compiere gli studi e a laurearsi in teologia.

  A054000084 

 Nell' anno 1818 essendo morto uno dei canonici della congregazione del Corpus Domini di Torino i membri superstiti posero gli occhi su del nostro degno sacerdote e quantunque pienamente sconosciuto di persona ai suoi elettori fu non di meno da essi anteposto ai Torinesi e chiamato a far parte della loro congregazione.

  A054000086 

 Nel giorno 2 settembre 1827 trovavasi in Torino proveniente da Milano sua patria e diretto a Lione Pietro P....

  A054000186 

 L' Esperance di Nantes, e l' Armonia di Torino pubblicarono il seguente curiosissimo fatto; e noi lo riproduciamo {102 [218]} colle stesse parole di quest' ultimo giornale.


don bosco-esercizio di divozione alla misericordia di dio.html
  A056000001 

 S. S. dietro alla relazione di me sottoscritto segretario approvando benignamente il summentovato Esercizio commise al Rev. mo Arcivescovo di Torino, che alle preghiere di qualunque Parroco o Rettore di Chiese nella sua Diocesi, i quali desiderassero di farlo publicamente nella propria Chiesa in ogni tempo dell'anno secondo il SUO arbitrio e la sua prudenza, annuisca e permetta il predetto Esercizio; osservate le debite condizioni, non ostante chiunque in contrario.

  A056000006 

 Essa fu stabilita già da parecchi anni a Torino in alcuni pii stabilimenti, e specialmente in quelli di S. Anna, di S. Maria Maddalena e del Rifugio, coll'oggetto d'invocare la Misericordia di Dio: d'invocarla, non solo ciascun'anima a favore di sè, ma ciascun'anima a favore di tutte le nazioni della terra, ricordandoci che siamo tutti peccatori, tutti infelici per effetto della colpa, tutti bisognosi di perdono e di grazia, tutti redenti da nostro Signore col suo preziosissimo sangue, tutti chiamati all'eterna salvezza, se ascoltando le divine ispirazioni detestiamo {14 [84]} il peccato e ci diamo di cuore ad una perfetta obbedienza verso Dio e verso la santa Chiesa Cattolica da lui fondata.

  A056000010 

 Accolse benignamente il Santo Padre tale memoria, e approvò ampiamente l' esposto esercizio, {16 [86]} commettendo all' Arcivescovo di Torino che a richiesta di qualunque Parroco o Rettore di chiesa della sua Diocesi lo permettesse pubblicamente in qualsiasi chiesa ed in qualsiasi tempo dell'anno.


don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html
  A057000002 

 Nel 1852 l'Arcivescovo di Torino approvò l'Istituto accordando di moto proprio tutte le facoltà necessarie ed opportune al Sacerdote Giovanni Bosco, costituendolo Superiore e capo dell'opera degli Oratorii.

  A057000013 

 Chiesa dedicata a S. Francesco di Sales, con giardino per la ricreazione festiva, destinato ai giovani esterni della città di Torino.

  A057000014 

 Scuole diurne e serali pei ragazzi più poveri ed abbandonati della città di Torino.

  A057000021 

 Vicino a Torino havvi il Collegio Valsalice destinato ai giovanetti di signorile condizione.

  A057000023 

 Fuori di Torino poco lungi dalla città di Caselle havvi Oratorio e Capellania a benefizio del pubblico, con iscuola pei fanciulli.

  A057000024 

 Vicino a Lanzo nel paese di Mathi havvi una fabbrica di carta, dove sonosempre occupati i giovanetti a lavorare, e fabbricano la carta per la nostra Tipografia dell'Istituto di Torino, di S. Pierdarena, di Nizza, di Montevideo e di Buenos-Ayres.

  A057000089 

 Nella Diocesi e città di Torino Istituto di San Carlo, dove hanno le scuole feriali per le povere ragazze, con Oratorio, scuole festive e congregazione per le adulte.


don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html
  A058000001 

 Sono ormai dieci anni, dacchè il sottoscritto e la nascente Congregazione Salesiana soffrono gravi vessazioni per parte dell'Arcivescovo di Torino, Mons. Lorenzo Gastaldi, le quali, oltre agli innumerevoli disturbi che ci hanno arrecato, c'impedirono eziandio di attendere alla salute delle anime.

  A058000005 

 Torino, 15 Dicembre, ottava della festa.

  A058000007 

 Ma fatto Arcivescovo di Torino, invece di farsene benevolo protettore, come si aveva motivo a sperare e come egli stesso aveva assicurato, cominciò a manifestare alcune freddezze in una lettera del 9 Novembre 1872 in risposta ad una dello stesso giorno direttagli da D. Bosco.

  A058000007 

 Mentre cento altri Vescovi ci fecero sempre da padri e da benefattori, quello di Torino trovava sempre difficoltà ogni volta, che doveva trattare affari concernenti i Salesiani.

  A058000011 

 L'Arcivescovo di Torino, non curandosi delle concessioni pontificie, con lettera di proprio pugno comincia a negare il suo consenso a che nella Notte del SS. Natale si celebrino le tre Messe di seguito, sebbene a porte chiuse al pubblico, nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice in Torino.

  A058000018 

 Egli rispose invece con queste parole: "Tutte le {9 [57]} volte, che alcuno degli ascritti alla Congregazione dell'Oratorio di S. Francesco di Sales si presenta alla Curia Arcivescovile di Torino per essere promosso agli Ordini," o per ottenere la dichiarazione richiesta per ricevere gli Ordini in altra Diocesi, deve presentare un attestato in cui il Superiore di detta Congregazione o chi ne fa le veci esponga il cognome, nome, età dell'Ordinando, il luogo nativo e la Diocesi, ed attesti:.

  A058000021 

 3° Che ha subito lodevolmente l'esame nella Curia Arcivescovile di Torino;.

  A058000028 

 Scrive adunque: "Che non può ammettere all'Ordinazione alcuno dei membri della Congregazione dell' Oratorio di S. Francesco di Sales in fino a che non vi sia una promessa, che non vi sarà più ricevuto alcun giovane in nessuna delle Case Salesiane già appartenente al Clero della Diocesi di Torino, senza il consenso per iscritto della Curia Arcivescovile.

  A058000030 

 "Il sottoscritto, sempre lieto di poter secondare i desiderii di S. E. Rev. ma l'Arcivescovo nostro di Torino, di buon grado dichiara:.

  A058000038 

 Qui segnaliamo che a motivo di una sua pastorale fatta stampare nella nostra tipografia di Torino l'Arcivescovo era citato davanti ai tribunali; e Don Bosco per liberarlo da questa molestia, come Direttore della tipografia si assunse ogni responsabilità per lui, facendosi condannare in contumacia e pagando la multa imposta.

  A058000039 

 Il 22 Agosto vennegli presentato un nostro Suddiacono per le Ordinazioni con tutti i requisiti necessarii, ma egli si rifiuta di ammetterlo, adducendo che S. Pio V con sua Bolla del 1568 lo proibiva, e conchiude cosi: "L'Areivescovo di Torino non pensa di poter conferire gli Ordini ad individui sprovveduti di patrimonio ecclesiastico o patrimonio privato, se questi non portano l'attestato di {12 [60]} aver emessi i voti perpetui religiosi innanzi ad un Sacerdote, il quale abbia e mostri un Rescritto Pontificio che lo autorizza ad accettare tali voti.

  A058000040 

 Di questi Decreti l'Arcivescovo di Torino aveva copia autentica presso di sè.

  A058000042 

 In quest'anno non permette che alcun Prete della Diocesi di Torino entri nella nostra Congregazione.

  A058000046 

 Di poi in varie lettere di questo stesso mese di Settembre accusa Don Bosco " d'aver mandato il detto invito sacro (che egli continua a chiamare circolare) a tutti i Paroci della Diocesi di Torino relativamente ad una muta di Esercizi Spirituali nel Collegio di Lanzo " appartenente alla Congregazione Salesiana.

  A058000067 

 Appena approvate definitivamente le Costituzioni della Congregazione Salesiana il 3 Aprile 1874, se ne diede tosto comunicazione all'Arcivescovo di Torino da Don Bosco medesimo, che portogli in persona copia delle Regole, del Decreto d'approvazione, e della facoltà di dare le Dimissorie.

  A058000083 

 Rincresce a dirlo, ma l'Arcivescovo di Torino non tenne in conto veruno questa autorevole risposta della Sacra Congregazione de' VV. e RR.; quindi continuò come prima a {19 [67]} rifiuttare le Ordinazioni ai nostri Chierici, ed a negare le Lettere Testimoniali a tutti quelli, che glie ne facevano domanda per entrare nella nostra Congregazione.

  A058000084 

 Fissore Arcivescovo di Vercelli, affinchè interponga la sua mediazione per togliere le divergenze insorte tra l'Arcivescovo di Torino e Don Bosco.

  A058000084 

 L'Arcivescovo di Torino in conclusione promette di ammettere i Salesiani all'esame tanto per le Ordinazioni, quanto per essere abilitati ad ascoltare le confessioni dei fedeli, a condizione che non si riceva più alcun Chierico, ch'abbia appartenuto al suo Seminario, in nessuna delle Case Salesiane.

  A058000091 

 L'Arcivescovo avrebbe dovuto rispettare un poco di più le disposizioni della Santa Sede a lui ben note; ma invece egli in data del 18 Aprile domanda che gli si trasmetta immediatamente il catalogo di tutti i Sacerdoti che abitano nelle Case della Congregazione dentro la Diocesi di Torino, indicando di ciascuno se sia professo con voti perpetui o solo triennali; oppure sia realmente inscritto sul catalogo dei Novizi: oppure sia aspirante,o semplicemente residente o domiciliato; ed in caso che sia aspirante o solo residente, e sia estradiocesano, se abbia l' Exeat e il Maneat con data non ancora scaduta.

  A058000093 

 Il 7 ed 11 Giugno il Cardinal Berardi e Mons. Vitelleschi annunziano a D. Bosco che il S. Padre col massimo piacere e di tutto cuore approvò e benedisse l'Opera di Maria SS. Ausiliatrice per le vocazioni dei giovani adulti allo stato ecclesiastico, ma lo consigliano ad impiantarla {21 [69]} fuori della Diocesi di Torino, per evitare i contrasti e le opposizioni ben note dell'Arcivescovo.

  A058000094 

 Inoltre appena conosciuto tale Progetto il giorno 24 Luglio (1875) scrisse immediatamente una lettera circolare a tutti i Vescovi della Provincia di Torino, Vercelli e Genova, in cui mette in campo ogni cavillo per muovere tutti quegli Ordinarli a sottoscrivere una Protesta al S. Padre contro a questo Progetto.

  A058000094 

 L'Arcivescovo di Torino, venuto a conoscere tale Istituzione, scrive tosto a Roma biasimando ed opponendosi a tutta forza all'Opera suddetta, sebbene fosse già benedetta e commendata dal S. Padre.

  A058000094 

 Non basta, poichè con lettere 29 Luglio, 5, 9 e 11 Agosto dirette a D. Bosco, non permette che si stampi dalla Tipografia Salesiana in Torino neppure il Programma dell' Opera di Maria Ausiliatrice, e poscia comanda al Direttore dell' Unità Cattolica, che interrompa la stampa che concerne a quest'Opera medesima.

  A058000095 

 {22 [70]} Questo duplice ritìnto cagionò grande ammirazione nella popolazione di Torino.

  A058000096 

 Notiamo solo che D. Bosco attorniato sempre da chi lo richiedeva per la confessione, per non cagionare scandali, dovette in quel tempo abbandonare la Diocesi di Torino e ritirarsi in quella di Casale.

  A058000104 

 "I Candidati Moysè Veronesi da Bovisio e Michele Vota da Rivarolo non possono ottenere nè dall'Arcivescovo di Torino, nè da alcuno della sua Curia la carta che domandano per l'Ordinazione del Diaconato da riceversi domani, se dentro quest'oggi 14 Aprile non si presentano al Can.

  A058000105 

 Monsignor di Susa li accolse con molta benevolenza; ma udì con sorpresa come fossero già stati esaminati dall'Arcivescovo di Torino, dicendo spettare un tal diritto, secondo il Concilio di Trento, al Vescovo Ordinante e non a quello di residenza.

  A058000107 

 Nel mese di Maggio venne presentato dall'Oratorio Salesiano alla Curia di Torino una nota di Chierici per le Ordinazioni di Pentecoste, ma il 5 di detto mese sotto futili pretesti Monsignore la respinse.

  A058000113 

 L'Arcivescovo di Torino appena saputolo gli fa scrivere immediatamente dal suo segretario una lettera di biasimo del tenore seguente:.

  A058000115 

 Manacora udite le rimostranze dell'Arcivescovo di Torino, per tranquillare il Direttore del Collegio Valsalice D. Francesco Dalmazzo, gli scrive la seguente lettera:.

  A058000121 

 Da questo fatto si appalesa sempre più chiaramente che l'Arcivescovo di Torino, per vessare i poveri Salesiani, non si peritava di mettersi in urto cogli stessi Vescovi suoi colleghi, misconoscendo i Sacri Canoni e le stesse sue concessioni.

  A058000124 

 Si noti però che mentre con tanta severità egli proibiva di usare la musica istrumentale nelle Chiese Salesiane la permetteva poi nelle altre Chiese di Torino.

  A058000129 

 Il 15 Agosto l'Arcivescovo di Torino, dopo essersi rifiutato costantemente per circa quattro anni di venir a dar la Cresima ai giovanetti dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, fa scrivere, che egli non dissente, ma intanto si lagna che siasi ricorso a Monsig.

  A058000130 

 In questo medesimo anno predicando nella Chiesa dello Spirito Santo in Torino raccomandò l'Opera a favore dei Chierici poveri, e poi aggiunse: "È vero che in un angolo di questa città si fanno molti Chierici, ma sono mandati ben lontani, perciò a noi di nissun giovamento.

  A058000131 

 Tutti gli uditori capirono che egli mandava una lanciata contro la Congregazione Salesiana, che è la sola in Torino che spedisca Missionarii all'estero.

  A058000133 

 Chiuso, spedì a tutti i Cardinali e ad altri moltissimi uno stampato intestato: L'Arcivescovo di Torino e la Congregazione di San Francesco di Sales in Torino, diretto a denigrare la Congregazione medesima.

  A058000133 

 Nel mese di Febbraio di quest'anno l'Arcivescovo di Torino, per mezzo del suo Segretario Can.

  A058000137 

 2° Se nelle Case della Congregazione esistenti in questa Diocesi non sia alcuno dei giovani Diocesani di Torino, il quale dai Superiori sia presentato per gli Ordini o minori o maggiori a qualche Vescovo fuori della Archidiocesi Torinese.

  A058000138 

 Il 22 Marzo un musico cantante Salesiano e capo della nostra Tipografia manda alla Revisione un Sacro Invito per la festa di Maria SS. Ausiliatrice; e intanto fa rispettosamente osservare che nelle primarie Chiese di Torino e nella {29 [77]} stessa Metropolitana si usano nelle sacre funzioni strumenti musicali, e dice che nella nostra Chiesa non si sarebbe fatto di più che in quelle altre.

  A058000139 

 L'Arcivescovo di Torino per mezzo dei giornali protestò contro questa pubblicazione, che non aveva da far niente colla sua Diocesi; protesta che mentre feriva i Salesiani offendeva l'autorità dell'Arcivescovo di Genova.

  A058000140 

 Nel mese di Giugno l'Arcivescovo di Buenos-Ayres Monsignor Federico Aneyros, essendo andato a Roma ad ossequiare il Sommo Pontefice, fece sapere che passando per Torino prenderebbe albergo nell'Oratorio di S. Francesco di Sales.

  A058000141 

 E intanto quale concordanza tra le Encicliche dei Sommi Pontefici, che raccomandano tanto vivamente le missioni estere, e questa Circolare di Monsignor Gastaldi, che le combatte a carico dei Salesiani! {30 [78]} Sul finire di Agosto alcuni pellegrini del Brasile nel loro ritorno da Roma passando per Torino vennero ad o spitare nell'Oratorio di S. Francesco di Sales.

  A058000141 

 L'Arcivescovo di Torino richiesto a viva voce aveva concesso ampia libertà di pontificare a quell'insigne Prelato nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice; ma appena quel venerando Vescovo si fu partito Mons. Gastaldi con lettera del 19 Settembre si lagna fortemente, dicendo d'avergli dato la facoltà di pontificare per una sol volta, e rimprovera quindi ed accusa la Congregazione Salesiana, come ribelle a' suoi ordini.

  A058000143 

 Il 22 e 23 Agosto il sig. Canonico Chiaverotti segretario della Curia di Torino d'ordine di Mons. Arcivescovo domanda a D. Giuseppe Lazzero Vice-Direttore dell'Oratorio di San Francesco di Sales: "Se vi è quivi un certo D. Perenchio, se dice la Messa e da quanto tempo.

  A058000153 

 Il 28 Agosto 1877 l'Unità Cattolica,pubblicò un, articolo in favore della Chiesa ed Ospizio di S. Giovanni Evangelista, che i Salesiani hanno incominciato ad erigere in opposizione al vicino tempio Valdese di Torino; in fine poi di detto articolo v'aggiungeva una lettera commendatizia, sottoscritta dal Vicario Generale Monsig.

  A058000154 

 Questa pubblicazione non fu di gradimento all'attuale Arcivescovo di Torino, quindi egli comanda che gli si mandi immediatamente l'originale della lettera commendatizia; ma questo conservandosi in Curia, non si potè portargliene che una copia, di cui non fu soddisfatto, e continuò a darci disturbi sopra disturbi per volere da noi un documento, che egli teneva presso di sè.

  A058000156 

 Anzi ih una lettera del 9 Novembre l'Arcivescovo per vessare vie più il detto Sacerdote e i suoi Superiori asserisce pure "che il Sacerdote D. Rocca uscì dal Seminario di" Torino ad insaputa di lutti, ed entrò nella Congregazione Salesiana senza chiedere i Testimoniali al suo" Arcivescovo.

  A058000159 

 Il 15 Novembre l'Arcivescovo scrive a D. Bosco per impedirgli che pubblichi nell'Archidiocesi di Torino le Indulgenze concesse ai Cooperatori e Cooperatrici dal Pontefice Pio IX; anzi già divisava di divulgare un avviso ai Paroci, con cui dimostrare loro l'invalidità di quelle Indulgenze, ma desistette avvertitone da persona prudente.

  A058000160 

 È bene qui di notare che il Breve, il quale riguarda quelle Indulgenze ai Cooperatori Salesiani, non fu pubblicato nella Diocesi di Torino, ma sibbene in quella di Albenga e poi di Genova coll'approvazione Ecclesiastica.

  A058000161 

 Ciò non ostante non volle mai permettere che il Breve venisse stampato nella Diocesi di Torino, e noi permette neppure al presente.

  A058000179 

 Il 24 Novembre dice: 1° " Che la Tipografia Salesiana è colpevole di grave mancanza verso la Curia Arcivescovile di Torino, e le leggi Ecclesiastiche, per avere ristampato l'opuscolo MARIA AUSILIATRICE, che non fu approvato dalla Curia, ma solo dal P. Saraceno, Revisore ecclesiastico, e fu pubblicato contro le intenzioni di esso Monsignore: e che la edizione del presente anno 1877" manifestamente ha delle aggiunte: e che quando anche fosse vero, che non si è MUTATA UNA VIRGOLA, non poteva pubblicarsi senza sottometterlo di nuovo alla Revisione.

  A058000181 

 Riguardo alla stampa si deve notare il rigorismo, che l'Arcivescovo usa verso la nostra Tipografia di Torino.

  A058000183 

 Mentre poi si usa tanto rigore per le opere che escono dalla nostra Tipografia, si vedono uscire in Torino stessa, ed anche fuori di Diocesi, ma colla Revisione ecclesiastica Torinese, opere anche voluminose, contenenti dottrine per nulla gradite al Santo Padre, e piene di astio contro quei dotti, anche Eminentissimi, i quali le combattono.

  A058000184 

 Domandiamo se sia questo il modo di promuovere la stampa cattolica? Parecchie volte invece di stampare certe {39 [87]} opere in Torino, abbiamo dovuto mandarle alla nostra Tipografìa Salesiana, di S. Pier d'Arenar perchè la Curia Arcivescovile di Genova ci favorisce con una prestezza degna di singolare encomio.

  A058000186 

 "Nel caso che V. S. desse alle stampe, o producesse colla litografia od altri mezzi qualche scritto sfavorevole all'attuale Arcivescovo di Torino; oppure scrivesse a mano o sua o di altri qualche carta sfavorevole a questo Arcivescovo; e la presentasse a qualunque sia persona, eccettuati il Sommo Pontefice e gli Eminentissimi Cardinali, membri delle Sacre Congregazioni Romane, le dichiaro fin d'ora, che in quell'istante cessa per lei la facolta di ascoltare le confessioni sagramentali e di assolvere, e ciò ipso facto, nella mia Diocesi; imperocchè evidentemente io non potrei più porre in lei la fiducia necessaria per affidarle la direzione delle coscienze di alcuno de' miei diocesani, o delle persone che mi sono suddite riguardo alla confessione; e quindi fin d'ora ritirerei la facoltà da V. S. pel punto di tempo, in cui avvenisse il caso più sopra espresso.

  A058000188 

 "In aggiunta e correzione di quanto scrissi a V. S. il 25 ultimo scorso Novembre, le dico, che se Ella presenta o fa presentare uno scritto qualunque sfavorevole all'attuale Arcivescovo di Torino, sia questo scritto a mano di V. S. o di altri, sia esso a stampa, o litografato, o fotografato, a qualunque sia persona, eccettuati il Sommo Pontefice, il Cardinale Segretario di Stato, ed i Cardinali Prefetti delle Sacre Congregazioni dei Vescovi e Regolari e del Concilio, io da questo istante dichiaro che per V. S. in tal caso cessa la facoltà di assolvere sagramentalmente, e perciò di ascoltare le confessioni in questa Arcidiocesi; e cessa ipso facto senza bisogno di altra dichiarazione: siccome la dichiaro già cessata, se mai V. S. avesse già fatto ciò, in vista di che intendo revocare da lei la facoltà suddetta.

  A058000189 

 Ma e i Sacri Canoni? I Sacri Canoni l'Arcivescovo di Torino non li stima per nulla, quando si tratta di fare del male ai Salesiani, soprattutto al loro Capo.

  A058000190 

 Il 5 Dicembre egli fa scrivere a D. Bosco che: " Ieri per la posta si ricevette copia di uno stampato sottoscritto da un COOPERATORE SALESIANO; che è una serie di menzogne ed inesattezze contro la Sacra Persona di S. E. Reverendissima Monsignor Arcivescovo di Torino.

  A058000204 

 "S. E. Rev. ma Monsignor Arcivescovo mi incarica di scrivere a V. S. per informarla che esso ha ricevuto la sua in data dei 9 corrente; ed aggiugnere che V. S. è in istrettisssimo obbligo di pubblicare sull' Unità Cattolica e sull' Emporio al più presto possibile un'energica protesta sottoscritta da sè, in cui in nome suo e di tutta la {42 [90]} Congregazione Salesiana condanni e respinga quanto è scritto in quel libello infamatorio, largamente diffuso in Torino, nella Diocesi e fuori Diocesi.

  A058000221 

 Il 12 Dicembre alle ore 3 pomeridiane il Canonico Chiaverotti fa chiamare i due primi e loro presenta una lettera anonima intestata: Lettera sull'Arcivescovo di Torino e sulla Congregazione di San Francesco di Sales, da sottoscrivere con questa formola apposta da Monsignore di proprio pugno: " Io condanno tutto ciò che è contenuto in questa lettera.

  A058000225 

 Il giorno 21 dello stesso mese radunò i Parroci della Città di Torino, perchè facessero altrettanto.

  A058000227 

 Non contento di questi risultati, con apposita Circolare l'Arcivescovo convocò di nuovo tutti i Parroci della Città di Torino pel giorno 2 di Gennaio 1878 nel suo Episcopio.

  A058000236 

 Torino, 17 Dicemhre 1877.

  A058000254 

 I Superiori dei Regolari in Torino non giudicarono che l'Arcivescovo potesse pretendere tale dichiarazione, epperciò la considerarono come non avvenuta.

  A058000255 

 Fin dall'anno 1870, e quindi molto prima che in Torino si ponesse mano alla Chiesa di S. Secondo, la Congregazione Salesiana, mediante l'appoggio dei suoi Cooperatori e soprattutto del grande Pontefice Pio IX, nostro insigne Benefattore, attendeva alla costruzione della Chiesa, Ospizio e Scuole annesse di S. Giovanni Evangelista, per opporre un qualche rimedio al male, che vi facevano i Valdesi col loro tempio, ospizio e scuole innalzati in quel sito.

  A058000255 

 Ma questo divisamento non gradì all'Arcivescovo di Torino, il quale vi si oppose con tutte le sue forze, volendo che per monumento a Pio IX servisse soltanto la Chiesa di S. Secondo.

  A058000257 

 Si rispose che il Bollettino Salesiano si stampa a Sampierdarena, che non si fece mai alcun appello ai fedeli della Diocesi di Torino, ma unicamente ai Cooperatori Salesiani sparsi nelie varie parti del mondo, e che sono gli ordinarii nostri benefattori.

  A058000260 

 Il 12 Gennaio di quest'anno l'Arcivescovo di Torino si porta nella città di Chieri, raccoglie a capitolo i Canonici deila Collegiata, e, per indurli a dare un atto di sfiducia all'Oratorio da D. Bosco aperto in quella città a vantaggio delle giovinette, paragona i Salesiani alle macchine a vapore, che escano dalle loro rotaie, producendo più male che bene.

  A058000262 

 Il 20 Febbraio, essendo fuori dalla nostra Casa principale di Torino D. Bosco e i principali Superiori, l'Arcivescovo venne improvvisamente senza invito a prender parte ad una rappresentazione del nostro teatrino, mentre pochi giorni prima aveva mandato a D. Bonetti la sospensione dall'udire le Sacramentali Confessioni non solo per Chieri, ma per tutta la Diocesi, come si disse.

  A058000268 

 Il 22 Marzo l'Arcivescovo di Torino inviava al Sacerdote Giovanni Cagliero una lettera, colla quale offriva una casa, terreno ed il frutto di L. 6,000 a patto, che la Congregazione Salesiana aprisse un Oratorio festivo e due scuole {52 [100]} elementari quotidiane gratuite pei ragazzi della Parrocchia del S. Cuore di Gesù in Torino.

  A058000272 

 L'affare che si riferisce a Monsignor Arcivescovo di Torino (lettera 23 Giugno ultimo scorso) essendo stato trattato da altri nella mia assenza, ho giudicato bene farlo conscienziosamente esporre da chi ne ebbe tutta la parte.

  A058000274 

 "Presentemente ancora gravitano due lettere minacciose, una in data 25 Novembre 1877, l'altra del 1° Dicembre 1877, in forza di cui sono ipso facto sospeso, se scrivo, stampo o per me o per mezzo di altri alcuna cosa, che torni a carico dell'Arcivescovo di Torino, e la mando a chicchessia, ad eccezione del Sommo Pontefice.

  A058000275 

 Ciò non ostante vi sono oltre a duecento Salesiani, che lavorano alacremente nella Diocesi di Torino senza mai dimandare nè impieghi, nè onorario di sorta.

  A058000276 

 A Monsignor Arcivescovo di Torino io non ho mai dimandato altro, se nonchè me la dica quando c'è qualche cosa, ma non la scriva travisata alla Santa Sede.

  A058000281 

 In una lettera del 29 Dicembre, scritta alla Sacra Congregazione del Concilio, l'Arcivescovo asserisce che quando il Collegio di Valsalice di questa città (Torino) stava per sciogliersi, io mi sono adoperato, affinchè i Sacerdoti Salesiani ne ottenessero la proprietà da mantenerlo aperto come Casa privata di D. Bosco.

  A058000291 

 Invece il fatto è che tutti i libri contenenti racconti di grazie o favori ottenuti dai divoti per intercessione della SS. Vergine Ausiliatrice, pubblicati da noi portano ognuno in principio od in fine il Decreto di Urbano VIII, e il Visto del Revisore della Curia Torinese per quelli, che si stamparono in Torino, o di quella di Genova per quelli, che uscirono dalla nostra Tipografia di Sampierdarena.

  A058000291 

 Nella primavera di quest'anno medesimo 1880, e dopo la bella festa celebrata nella nostra Chiesa di Torino in onore di Maria SS. Ausiliatrice, l'Arcivescovo ripetè alla Congregazione dei Sacri Riti l'accusa già mossa più volte dallo stesso alla Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari nel 1877-78; che cioè la Congregazione Salesiana stampava miracoli della B. Vergine Maria nella sua Diocesi, senza il suo permesso e contro le prescrizioni ecclesiastiche.

  A058000293 

 Anzi nel suddetto reclamo egli andò tant'oltre, che accusò persino i Salesiani di fare turpe mercimonio delle grazie {56 [104]} e favori ottenuti dai fedeli per invocazione alla Vergine Santissima, venerata nel nostro Santuario di Torino sotto il titolo di Auxilium Christianorum.

  A058000294 

 Il giorno 12 del mese di Ottobre l'Arcivescovo di Torino senza alcun preavviso od invito di sorta si recò, sua sponte, a visitare la nostra Casa di S. Benigno Canavese, dove fu accolto cortesemente dal Direttore e condotto a vedere i varii laboratorii degli artigiani.

  A058000296 

 Eppure Monsignor Gastaldi, Arcivescovo di Torino, volle vedere, sapere e visitar tutto, e non trovando da criticare in niun luogo, ne va a cercare materia nelle officine di alcuni poveri artigiani!.

  A058000298 

 Ma un eccellentissimo Personaggio romano disse: "Monsignor di Torino ha fatto una gran tempesta in un bicchier d'acqua.

  A058000301 

 La ragione poi di questo rimbrotto d'insubordinazione è perchè, egli dice, D. Bosco mandò da Torino un suo Salesiano ad amministrare il Viatico, poi l'Estrema Unzione, e finalmente a fare la sepoltura alla salma per le vie pubbliche di Chieri di una Suora di Maria Ausiliatrice morta nel nostro Oratorio di quella città.

  A058000303 

 1° Perchè D. Bosco in quel tempo era fuori di Torino, e nulla sapeva della malattia della Suora, perciò non potè mandarvi da Torino alcun Sacerdote Salesiano ad amministrarle gli ultimi Sacramenti;.

  A058000307 

 Ma può Egli affermare con verità altrettanto? Egli per ben sei volte stampò cose disonorevoli contro ai Salesiani! E poi a fine di precludere loro ogni via alla pubblica e privata difesa, minaccia a D. Bosco la sospensione da incorrersi ipso facto per tutta la Diocesi dall'ascoltare le Sacramentali Confessioni dei fedeli, se stampa o scrive per sè o per altri qualunque cosa SFAVOREVOLE ALL'ATTUALE ARCIVESCOVO DI TORINO. Ancora ultimamente nella causa contro D. Bonetti, non avendo altro da dire contro dei Salesiani, andò a tirare fuori una lettera dell'Arcivescovo suo antecessore, la quale aveva niente da fare nella questione.

  A058000307 

 Niuno dei Salesiani o dipendenti da D. Bosco ha pubblicato libelli infamatorii contro l'Arcivescovo di Torino.

  A058000308 

 Notiamo che questa medesima lettera ebbe a suo tempo una trionfante risposta dal dotto Vescovo di Casale e dallo stesso D. Bosco; ma l'Arcivescovo di Torino si guardò bene dal farne cenno.

  A058000312 

 Ecco il gran perno delle nostre discordie Coll'Arcivescovo di Torino.

  A058000313 

 Se i Salesiani concordassero colle sue idee, quantunque fossero idee non gradite al Santo Padre, l'Arcivescovo di Torino li tratterebbe come i suoi beniamini.

  A058000315 

 In quest'anno l'Arcivescovo di Torino nel Calendario Liturgico tra i Monita et Decreta vi stampò questo:.

  A058000317 

 Pertanto il 2 Maggio un nostro Sacerdote si portò dall'Arcivescovo, pregandolo a voler permettere che Monsignor Lorenzo Pampino Vescovo d'Alba venisse nel giorno 24 Maggio a far qualche solenne funzione nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice in Torino, o almeno a predicare.

  A058000318 

 Il giorno 24 Maggio il Vescovo prelodato dovendo passare in Torino per recarsi a Milano, onde assistere alle feste in ossequio a Mons. Calabiana, venne non già a pontificare, ma semplicemente a celebrare la S. Messa nella nostra Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice; ma l'Arcivescovo, appena saputolo, gli scrive una lettera di biasimo, che non poteva permettere la sua presenza nella Chiesa di Maria SS. Ausiliatrice.

  A058000321 

 D. Bosco, prestando fede ad una lettera dell'Arcivescovo di Torino del 10 Maggio 1881, in cui scriveva: " Sarei molto contento die tra il sottoscritto e V. S. le cose si restituissero come erano e furono dal 1848 al 1872 nello stato più florido che mai potesse desiderarsi, aderì al desiderio più volte espresso dal Can.

  A058000329 

 Torino, 31 Maggio 1881.

  A058000340 

 In questo momento dalla posta ricevo avviso che Monsignor Arcivescovo di Torino inviò a codesta Sacra Congregazione del Concilio un mio scritto, che doveva servire come di base ad un amichevole accomodamento sulla vertenza di D. Bonetti.

  A058000356 

 Il 20 Maggio 1881 il Direttore del Collegio di Valsalice andò a pregare l'Arcivescovo di Torino, che il giorno, nel quale gli fosse più comodo, volesse recarsi ad amministrare il S. Sacramento della Cresima a quei Convittori; ma egli rispose recisamente no, e che non sarebbesi giammai {67 [115]} recato in alcuna, Casa Salesiana.

  A058000361 

 Il P, Pellicani, chiamato nella Curia di Torino all'improvviso, conferma la lettera, ma getta tutto su Don Bosco, tacendo e travisando il discorso precedente.

  A058000370 

 Nei mesi di Agosto, Settembre, Ottobre e Novembre di quest'anno, dopo che l'Arcivescovo in causa propria aveva posto alla tortura molti suoi Sacerdoti, tra cui D. Vincenzo Minella, il Canonico Matteo Sona e più altri, cercando di farli deporre contro la Congregazione Salesiana, si finì col ricorrere e subornare un delegato della Questura di Torino, il quale di motu proprio, e all'insaputa del Questore medesimo suo Superiore, mandò guardie vestite e travestite a casa di un povero artigiano, stato già allievo di D. Bosco ed oggi padre di famiglia, e mezzo infermo; gli fece intimorire la povera moglie, tempestandola con cento domande suggestive, e minacciandola della prigione del proprio marito, ove non confessasse se Don Bosco o qualcuno dei Salesiani aveva preso parte alla pubblicazione di certi libri.

  A058000372 

 Eppure questo povero individuo viene in questi giorni angustiato, minacciato e disonorato per causa del Revmo Arcivescovo di Torino.

  A058000379 

 Al mattino parlando degli Oratorii festivi pei giovanetti e mostrandone la utilità, l'Arcivescovo non {71 [119]} si degnò neppure di alludere a quelli impiantati e tenuti dà 40 anni in Torino dai Salesiani.

  A058000379 

 Tutti gli uditori hanno tosto capito che l'Arcivescovo non nominava gli Oratorii di Torino, perchè aperti e diretti dai Salesiani, i quali, secondo lui, gli recano dei fastidii, perchè preferiscono l'autorità del Papa a quella dell'Arcivescovo.

  A058000381 

 Queste parole miravano pure alle nostre Letture Cattoliche di Torino, perchè più volte ne biasimò i fascicoli a voce, per iscritto ed anche per mezzo di pubblici giornali.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000406 

 Il Santo Padre, fedele allo spirito di mansuetudine che gli è tanto proprio, nella contingenza del matrimonio della principessa Pia di Savoia non volle ricordarsi, siccome è noto, delle controversie esistenti fra Roma e Torino.

  A059000495 

 Una caritatevole persona aveva regalato una somma di danaro ad una casa di beneficenza di Torino, dove sono accolti più centinaia di giovanetti.

  A059000578 

 Ai danneggiati dell'incendio di Dimogos donò 5000 franchi, {268 [318]} a quelli di Cracovia 1000, a quelli di Magonza 500 scudi romani, a quelli di Camerata 300, a quelli di Borgo a Villa Fugana 1000, a quelli di Torino 2000 franchi, a quelli di Calazza nel Novarese 1000, per le vittime del terremoto di Mendoza in America 500 scudi romani.

  A059000640 

 Il comitato a tale scopo erettosi in Torino rappresentato dal canonico Valinotti e march.

  A059000648 

 [17] Nunzio in Torino, onde venisse partecipata la pontificia soddisfazione agli offerenti.

  A059000650 

 «Rassegnando a Sua Santità per mezzo dell'eminentissimo Cardinale Antonelli pro-Segretario di Stato un'altra somma del danaro di S. Pietro rimessami dagli Illustrissimi signori D'Invrea {304 [354]} e di Cavour in nome del Comitato stabilitosi a tale oggetto in questa città di Torino, mi permisi di far rilevare, tra le altre, 1'oblazione dei suoi Giovanetti in franchi trentatre, non che il sentimento, che espressero nel consegnarli al Comitato anzidetto.

  A059000656 

 Accompagnava i due pacchi un dispaccio della prelodata Eminenza il Cardinale Antonelli a Monsignor Nunzio Apostolico in Torino.

  A059000673 

 de-Ovando partirono da Torino il 23 giugno, anno {317 [367]} corrente.

  A059000678 

 La Società della gioventù cattolica e la direzione del giornale l' Unità Cattolica di Torino deposero unitamente ai piedi del santo Padre la somma di 160,000 lire; e altre offerte gli vennero d'altronde.

  A059000684 

 Nel settembre 1871 uno spaventevole incendio gettava sul lastrico molte famiglie di Torino.

  A059000704 

 Che per danni prodotti dagli incendi mandò lire 2000 a Torino, lire 1000 ad un paese su quel di Novara, 100 a Borgo di Valsugana, 2000 a Glaris in Svizzera, 1000 a Cracovia, 500 scudi a Magonza, 5000 lire ad Angers.


don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html
  A061000021 

 Il sacerdote Giovanni Bosco di Castelnuovo d'Asti, Diocesi di Torino in Piemonte, approvato per ascoltare le confessioni dei fedeli, umilmente prostrato ai Piedi di V. Santità caldamente implora: {8 [134]}.

  A061000026 

 Sua Santità Pio IX, volendo dare un segno del suo paterno affetto verso i giovani, che frequentano gli Oratorii della Città di Torino, nell'udienza avuta con Monsig.

  A061000038 

 Fransoni, di felice memoria, Arcivescovo di Torino, il 12 Aprile 1847 vi aggiunse l'Indulgenza di 40 giorni;.

  A061000040 

 1° È da notarsi, che le Concessioni fatte dall'Autorità Ecclesiastica di Torino e dalla S. Sede furono personali fino al 1850.

  A061000052 

 Nella borgata di Castelnuovo della Diocesi di Torino havvi una Cappella nella quale si celebra la s. Messa e si dà la Benedizione col SS. Sacramento.

  A061000059 

 I Favori e le Facoltà concesse dall'Autorità Ecclesiastica di Torino all'Oratorio di S. Francesco di Sales sono:.

  A061000071 

 Il sacerdote Bosco Giovanni Torinese, nel trovarsi alla Direzione degli Oratorii per la gioventù eretti in Torino, gli accade spessissimo che tali giovani gli portano ogni genere di libri, che in questi tempi calamitosi si spandono in copia perversissimi.

  A061000079 

 Il sacerdote Giovanni Bosco, Superiore dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, per i giovani pericolanti nella città e Diocesi di Torino, con le più devote suppliche, implora dalla Santità Vostra l'Apostolica Benedizione con l'Indulgenza Plenaria tanto per sè, quanto per gli enunciati giovani da lui diretti, che crescono in numero sempre maggiore, contandone da circa novecento.

  A061000084 

 Il sacerdote Bosco Giovanni Direttore degli Oratorii de' giovani abbandonati della città di Torino (Piemonte), prostrato ai piedi di Vostra {18 [144]} Santità implora per la casa di ricovero di Torino detta di Valdocco, e per quella di Genova detta Opera degli Artigianelli diretta dal Sac. Montebruno Francesco la facoltà dell'Oratorio privato per queste due Case di ricovero, e che tale favore si estenda a poter ivi adempire il precetto festivo, fare la santa Comunione tanto pei giovani ricoverati, quanto per quelli che in qualche maniera sono applicati a servire o a prestare caritatevoli servigi.

  A061000100 

 Il sacerdote Bosco Giovanni Direttore dell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino (Piemonte) si prostra ai piedi di V. B. supplicandola di accordare i seguenti spirituali favori:.

  A061000107 

 Le Costituzioni già Commendate dall'Ordinario di Torino furono lette dal S. Padre, che con osservazioni scritte di propria mano le inviò al Cardinale Gaude.

  A061000107 

 L'anno 1858 munito di una Commendatizia dell'Arcivescovo di Torino fui a Roma dal 18 Febbraio al 18 Marzo.

  A061000114 

 Il sacerdote Giovanni Bosco Superiore Generale della Congregazione di S. Francesco di Sales, eretta in Torino, a fine di promuovere, per quanto gli è possibile, la maggior gloria di Dio ed il bene delle anime;.

  A061000122 

 Tostochè Sua Santità {29 [155]} ebbe conosciuto essere tra simili Società la Pia Congregazione de' religiosi, che, preso nome da San Francesco di Sales, fu eretta in Torino nel 1841 dal sacerdote Giovanni Bosco, la onorò con un decretò di Apostolica lode addì 1 di Luglio 1864.

  A061000134 

 Dato in Torino il giorno 18 Aprile 1869.

  A061000135 

 Il Nostro diletto figlio Giovanni Bosco, sacerdote Torinese, Ci espose aver egli in animo, per eccitare ed accrescere la divozione dei fedeli verso la Santa Madre di Dio e l'Augusto Sacramento dell'Eucaristia, d'instituire, colla licenza dell'Ordinario, nella Chiesa dedicata a Maria SS. Ausiliatrice nella città di Torino, una Pia Società col nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, i cui Soci abbiano per iscopo principale di promuovere il culto della Immacolata Madre di Dio e dell'Augusto Sacramento.

  A061000137 

 Noi adunque molto commendando le salutari e proficue cure del predetto Nostro amato figliuolo, affinchè col divino aiuto vie maggiore incremento di giorno in giorno prenda questa Associazione, {38 [164]} appoggiati alla misericordia di Dio ed all'autorità de' Beati Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i fedeli Cristiani dell'uno e dell'altro sesso, che ora e per l'avvenire verranno inscritti nella Pia Società, che ha nome di Associazione dei Divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella Chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice nella città di Torino, veramente pentiti e confessati e comunicati, e che avranno divotamente visitato questa medesima Chiesa, l'Oratorio o l'Altare della Società, dai primi vespri fino al tramonto del sole, nelle feste della Natività, Circoncisione, Epifania ed Ascensione di N. S. G. C, nella Domenica di Pentecoste, nella Solennità del SS. Corpo del Signore, e similmente nelle sette principali feste dell'Immacolata Vergine Madre di Dio, e quivi avranno pregalo per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, in qualunque dei sopradetti giorni ciò avranno fatto, misericordiosamente concediamo nel Signore Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A061000143 

 Ci vennero fatte umili preghiere, perchè quelle Indulgenze, che con Nostre Lettere Apostoliche simili a queste in data del 16 Marzo 1869, avevamo concesso per dieci anni alla Pia Confraternita sotto la invocazione della B. V. Maria Ausiliatrice canonicamente eretta, come Ci vien detto, nella Chiesa del medesimo titolo in Torino, volessimo benignamente concedere in perpetuo, aggiuntevi alcune altre grazie.

  A061000145 

 Pertanto, avendoci il diletto figlio Giovanni Bosco, prete Torinese, esposte umili e calde preghiere di voler benignamente, massime per commodo dei Soci, che dimorano in luoghi lontani dalla Città di Torino, arricchire del titolo di Arciconfraternita e di altri privilegi la Pia Società "dei Divoti di Maria Ausiliatrice" la quale già prima canonicamente eretta in Torino nella Chiesa dedicata alla medesima B. M. V. Ausiliatrice, tanto crebbe in poco tempo per la divozione e moltitudine dei Soci, che penetrò eziandio in lontane regioni, Noi volemmo di buon grado secondare i voti del soprascritto diletto figlio.

  A061000146 

 Inoltre per la medesima Nostra Autorità e colle presenti Lettere concediamo ai Rettori e Confratelli dell'Arciconfraternita così eretta, che sono e che saranno, che osservata la Costituzione di Clemente VIII, Nostro Predecessore, di veneranda memoria, già pubblicata per l'addietro, possano liberamente e lecitamente aggregarsi altre Società del medesimo titolo ed istituto, che sono canonicamente istituite nella sola diocesi di Torino, ed a quelle comunicare tutte le Indulgenze, remissioni di peccati, e rilassazioni di penitenze concesse da questa Santa Apostolica Sede alla Società ora da Noi eretta ad Arciconfraternita, ed altre che siano comunicabili.

  A061000146 

 Per la qual cosa assolvendo e considerando assolti tutti e singoli quelli cui riguardano queste Lettere, unicamente per tale effetto, da qualunque sentenza di scomunica, di interdetto e da ogni altra censura e pena ecclesiastica, in qualunque modo e per qualsiasi causa inflitta, se mai in alcuna di esse fossero incorsi, con queste nostre Lettere erigiamo ed instituiamo in perpetuo per la Nostra Apostolica Autorità la predetta Società dei Divoti di Maria Ausiliatrice eretta canonicamente, come si afferma, sotto questo medesimo titolo in Torino, nella Chiesa consacrata in onore di Maria Vergine Immacolata, coi {45 [171]} favori, preminenze, prerogative, diritti, e privilegi soliti.

  A061000167 

 Il Rev. Don Giovanni Bosco, Fondatore della Congregazione Salesiana, domandò con supplichevoli preghiere al SS.Sig. Nostro Pio Papa IX, che nella Chiesa della medesima Società annessa alla Casa di Torino, la Festa della Beata Vergine Maria Ausiliatrice dei Cristiani, Titolare della predetta Chiesa, possa ad utilità dei Fedeli o anticiparsi o trasportarsi dal giorno stabilito per la celebrazione della medesima Festa, cioè dal dì 24 di Maggio.

  A061000169 

 Con lettera 23 Settembre 1874 Monsignor Arcivescovo di Torino fece i seguenti Quesiti alla Santa Sede:.

  A061000193 

 Intenti con pio zelo ad accrescere la divozione dei fedeli e cooperare alla salute delle anime coi celesti Tesori della Chiesa, a tutti e singoli i Fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che, veramente pentiti e confessati e comunicati, visiteranno divotamente la Chiesa in Torino ad onore della B. V. M. sotto il titolo di {61 [187]} Maria Ausiliatrice in un giorno dell'anno, da eleggersi ad arbitrio di ciascuno, e quivi innalzeranno divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per la esaltazione della S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo la Indulgenza Plenaria, e remissione di tutti i loro peccati, la quale potranno anche applicare per modo di suffragio alle Anime dei Fedeli, che passarono di questa vita nella grazia di Dio.

  A061000248 

 GIOVANNI BOSCO Sacerdote Torino.

  A061000297 

 Ci fu riferito dal diletto Nostro figlio sac. Giovanni Bosco essere stata istituita nella città di Torino, nella chiesa dedicata alla Vergine SS. Immacolata, sotto il titolo di Aiuto dei Cristiani, una Pia Confraternita di Divoti della Beatissima Vergine Maria Ausiliatrice, eretta in Arciconfraternita l'anno 1870, con privilegio di aggregare altre simili Congregazioni {120 [246]} dello stesso nome e tenore, istituite netta Diocesi di Torino.

  A061000297 

 Noi pertanto, assecondando questi voti, e volendo dare prova di speciale benevolenza verso tutti e singoli coloro, in favore dei quali è concesso questo Breve, assolvendoli e considerandoli assolti, in grazia unicamente di questo favore, da qualunque ecclesiastica sentenza, censura e pena di scomunica e di interdetto, in qualunque maniera e per qualsivoglia causa inflitta, se mai vi fossero incorsi, di Nostra Apostolica Autorità, in virtù di questo Breve, concediamo in perpetuo alla detta Arciconfraternita dei divoti di Nostra Signora la Vergine SS. Ausiliatrice, istituita in Torino nella Chiesa di S. Maria Aiuto dei Cristiani, la facoltà di aggregare a sè altre Confraternite dello stesso nome e tenore, eziandio di tutte le altre Diocesi del Piemonte, purchè siano state canonicamente erette, e siasi accuratamente osservata la forma di Clemente Papa VIII Nostro Predecessore di felice memoria, non che le altre Apostoliche Ordinazioni sopra ciò pubblicate.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000671 

 Questi è il signor Amedeo Bert, ministro del culto valdese, Cappellano delle legazioni Protestanti a Torino.

  A067000679 

 Questi autori sono molti: io però voglio soltanto sceglierne tre, e sono Policdorfio, Marco Aurelio Rorenco priore di Luserna, e Claudio Seyssel Arcivescovo di Torino.

  A067000702 

 Poveri Valdesi! da chi sono mai guidati! Ma voi, o padre, nell'accennarci il modo con cui i Valdesi corrompono il senso degli scrittori, ci avete notato particolarmente tre autori; ci avete già parlato di Policdorfio, del priore di Luserna; diteci ancora qualche cosa di Claudio di Seyssel, Arcivescovo di Torino.

  A067000703 

 Vi parlo volentieri di questo famoso Prelato, perchè fu molti anni Arcivescovo di Torino

  A067001089 

 Che questa poi sia tuttora la dottrina dei Protestanti ed anche dei nostri Valdesi re lo dimostra il giornale Valdese che stampasi in Torino col titolo: la Buona Novella; nel quale s'insegna (nella disp.

  A067001089 

 Ora, o miei figli, sarà maraviglia che con Cina Teologia così soave e coll'attrattiva ancora di qualche scudo i Protestanti tirino nel nostro paese e massime in Torino molti cattolici scapestrati al loro partito? lo mi accorgo, miei teneri figli, che queste nefandità rattristano di troppo l'animo vostro; pure, abbiate pazienza: ciò è necessario per farvi comprendere la bruttezza della religione protestante.

  A067001115 

 che il vangelo di costoro non è punto il Vangelo scritto dai Ss. Matteo, Marco, Luca e Giovanni; ma un altro vangelo foggiato da {233 [539]} loro, della natura di quello che i Valdesi stampano a Torino: giacchè, sapete, Buona Novella vuoi dire lo stesso che Evangelio.

  A067001265 

 Avrebbe letto altresì le tante versioni che in diverse epoche si sono fatte in molte lingue, la versione della intiera Bibbia in lingua italiana, pubblicata in Torino già dall'anno 1767 da Monsignor Antonio Martini, allora preside nella real Basilica di Soperga, poi Arcivescovo di Firenze; ed avrebbe visto la edizione ultimamente fattasi nel 1851, nella quale trovasi la traduzione letterale italiana del Nuovo Testamento dello stesso Monsig.

  A067001330 

 Noi ridiamo perché questi Valdesi ci paiono una gabbia di pazzi; dire e disdire: sì, no; no, sì: che dottrina ridicola è questa mai? E ridiamo del loro ministro, signor Amedeo Bert, perchè abbiamo visto che s' intitola Cappellano delle Legazioni Protestanti qui in Torino.

  A067001330 

 Ora, noverando noi col calendario generale alla mano le diverse legazioni di Stati esteri che si hanno a Torino, dunque, diciamo, il Valdese signor Bert colla Legazione Inglese si fà Episcopale, Presbiteriano o Quacchero, o Metodista, che sentiamo essere le più numerose sette tra gli Inglesi: colla Legazione {296 [602]} Prussiana si fa Luterano, con quella di Svezia Evangelico, coll'altra di Danimarca Zwingliano, colla' Wriembergese Moseimiano, colla Badese si fa Anabattista, colla Svizzera Calviniano o Sociniano, e colla legazione degli Stati Uniti si farà Mormone.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000289 

 Solamente l'anno 1879 in Torino che cosa non hanno fatto per ricondurre {92 [92]} a casa una giovane Israelita, la quale si era rifugiata in un ospizio risoluta di rendersi Cristiana? E la poverina dovette darsi per vinta

  A068000666 

 P. Questi è il signor Amedeo Bert, ministro del culto Valdese, Cappellano delle legazioni Protestanti a Torino.

  A068000672 

 P. Molti sono gli autori che esso mette in mezzo: Io ne sceglierò tre; e sono: Policdorfio, Marco Aurelio Rorenco priore di Luserna, e Claudio Seyssel Arcivescovo di Torino.

  A068000699 

 P. Vi parlo molto volentieri di questo dotto Prelato, perchè fu molti anni Arcivescovo della città di Torino

  A068000703 

 F. Vediamo pertanto quello che dice l'Arcivescovo di Torino intorno ai Valdesi.

  A068001093 

 P. Restate persuasi, o miei figli, che il vangelo di costoro non è altrimenti il Vangelo scritto dai ss. Matteo, Marco, Luca, e Giovanni; ma un'altra sorta di vangelo manipolato in casa loro, quale è quello che i Valdesi hanno stampato a Torino.

  A068001237 

 Avrebbe letto altresì le tante versioni che in diversi tempi sonosi fatte in molte lingue; conoscerebbe la versione dell'intiera Bibbia in lingua italiana, pubblicata già in Torino nell'anno 1767 da Monsignor Antonio Martini, allora preside nella Real Basilica di Soperga, e poi Arcivescovo di Firenze; nè gli sarebbe ignota l'edizione ultimamente fattasene nel 1851, nella quale v'ha la traduzione letterale italiana del Nuovo Testamento dello stesso Monsig.

  A068001298 

 F. Noi ridiamo, perchè questi Valdesi ci paiono una vera gabbia di pazzi; dire e disdire; ora sì, ora no, poi no, poi sì: che credenza ridicola la è mai questa! E ridiamo ancora del loro ministro Amedeo Bert, perchè ci sovviene di aver visto che esso s'intitola Cappellano delle Legazioni Protestanti qui in Torino.

  A068001298 

 Ora, noverando noi col calendario generale alla mano le diverse Legazioni di Stati esteri, che si trovano a Torino, diciamo fra noi: il Valdese signor Bert investito della Legazione Inglese si fa Episcopale, Presbiteriano o Quacchero, o Metodista; che appunto tali nomi sentiamo darsi alle più numerose sétte degli Inglesi.

  A068001323 

 R. È cosa ottima, perchè una chiesa è un luogo santo; e noi Protestanti abbiamo costrutto un tempio vistoso ad aguglie nella città di Torino.

  A068001452 

 Torino, 13 Gennaio 1883.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000707 

 L'originale di quello Rescritto pontificio si canserva in Torino nello stabilimento detto Oratorio di s. Francesco di Sales.


don bosco-il cercatore della fortuna [2a edizione].html
  A072000004 

 In fede Torino il giorno di a.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000042 

 La città di Torino si gloria di un ricovero sotto gli auspizi di S, Vincenzo, dove più centinaia di poveri, di storpi, mentecatti, orfanelli, infermi, sordomuti ecc.

  A073000304 

 Per tacer di tante altre città, la sola Torino conta due ospedali per fanciulli infermi; una casa pesi trovatelli; un ricovero di mendici; parecchi ospizi di carità per le persone adulte, sane od inferme; infine a' nostri giorni rediamo gloriosamente trionfare l' opera colossale della Piccola casa della Divina Provvidenza sotto gli auspizi di S. Vincenzo de'Paoli, dove ogni sorta di miseria umana {280 [494]} trova rifugio e sollievo.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000046 

 La città di Torino si gloria di un ricovero sotto gli auspizi di S. Vincenzo, dove più centinaia di poveri, storpi, mentecatti, orfanelli, infermi, sordomuti ecc, trovano sollievo alle loro indigenze.


don bosco-il galantuomo pel 1856.html
  A079000006 

 Io mi trovava ridotto alle più gravi strettezze, e non sapeva più dove voltarmi per aver soccorso, perchè Monsignor Arcivescovo, finchè era qui a Torino, mi dava quasi tutte le settimane qualche sussidio, e l'hanno mandato in esilio; i frati mi davano qualche piatto di minestra, e trattavasi di mandarli tutti a casa.

  A079000014 

 Dopo abbiamo sempre camminato per acqua da un mare in un altro, finchè siam giunti a Costantinopoli, che è una grande città; più grande di Torino, ma non tanto bella.


don bosco-il galantuomo pel 1862.html
  A085000011 

 Fra i molti avvenuti in Torino si nota soltanto quello di casa Tarino.


don bosco-il galantuomo pel 1865.html
  A086000031 

 In una parochia dei dintorni di Torino andava in giro in questi ultimi anni un ministro protestante regalando bibbie agli uni ed agli altri, dicendo loro che la chiesa cattolica ne proibiva la lettura, perchè nelle bibbie si condannavano le sue dottrine.


don bosco-il galantuomo pel 1866.html
  A087000010 

 Avvi un quartiere popolatissimo della citta di Torino detto Valdocco dove si faceva sentire grave bisogno di una Chiesa; un largo spazio di terreno coperto di caseggiati dà ricetto ad oltre 35 mila abitanti senza che tra loro si veda alcuno pubblico edifizio consacrato al divin culto.

  A087000020 

 Giunto in Torino dimando di essere qua condotto, ma appena entrato vedo vetture regalmente fornite, cavalli, staffieri, cocchieri tutti adornati con grande magnificenza.

  A087000073 

 4° Il numero dei biglietti sarà proporzionato al valore degli oggetti dopo la perizia approvata dalla Prefettura della provincia di Torino.


don bosco-il galantuomo pel 1868.html
  A088000001 

 De-Angelis, che colle sue virtù ci aveva edificati a Torino, vidi il buon vesc. di Avellino, vidi tanti altri che avevano sofferto esiglio, carceri ed umiliazioni.

  A088000019 

 NB. Se volete poi farmi un favore provvedetevi delle Strenne buonissime che si vanno pubblicando in Italia, quali sono il D. Mentore di Savona, il Caleidoscopio, l' Amico di casa smascherato di Torino, l' Amico di famiglia di Genova; ed altri simili di Bologna.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000460 

 La divozione a Maria Santissima sotto questo titolo andò sempre crescendo dopo i tanti prodigi, che diedero origine al magnifico Santuario di Spoleto, e a quello innalzato in Torino nel 1865, ove accorrono in gran numero i fedeli anche dalle più lontane regioni, dopo avere sperimentato l'efficacissima protezione di Mari a Santissima invocata sotto il titolo di Auxilium Christianorum.


don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html
  A108000011 

 Di Spagna ritornato in Italia, l'anno 1584 venne in Torino, ed alloggiò nel palazzo del marchese Girolamo della Rovere suo parente, che fu poi Cardinale, e di qui andò a Chieri


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000018 

 Torino dall'Arcivescovado 17 Gennaio 1875.

  A110000020 

 Noi per Torino ed i sobborghi designiamo la Basilica metropolitana, compresa.

  A110000021 

 E questa regola sarà pure osservata nel territorio di Torino fuori dei sobborghi.

  A110000032 

 Torino, dal nostro Arcivescovado li 17 gennaio 1875.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000156 

 Una giovane della città di Torino ebbe la disgrazia di abbandonarsi al vizio di cui parliamo.


don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html
  A112000080 

 Ma tu, gli dicevano, sarai poi annojato e malinconico per essere lontano da' tuoi parenti, e chi sa, forse {79 [321]} patirai il clima troppo caldo di Torino nell' estate.

  A112000083 

 - Cessate quelle momentanee risposte seguitava a pregare, e assicurò il padre, che il viaggio da Argentera a Torino fu per Francesco quasi una continua preghiera.

  A112000083 

 Con un piccolo corredo il padre accompagnò Francesco alla volta di Torino e partivano il primo Agosto 1863.

  A112000083 

 Francesco gli rispose sempre con dire: Io sono persuaso di fare la volontà di Dio andando a Torino, e quanto più mi allontano da casa, tanto più cresce la mia contentezza.

  A112000084 

 Prego Iddio per Monsignore, affinchè eziandio mi ajuti a farmi accettare nell' Oratorio di Torino, e che a suo tempo si degni poi di annoverarmi fra' suoi cherici, e cosi essere utile per me e per gli altri.

  A112000085 

 Giunto in Torino il padre gli faceva notare le maraviglie di questa Capitale.

  A112000207 

 La scorsa settimana sperava di avere la consolazione di vederla qui in Torino, affinchè potesse parlare coi miei superiori della mia condotta: pazienza, il Signore vuole differirmi questa consolazione.

  A112000210 

 Francesco ai 26 ottobre scrivevagli una lettera in cui, notando la sua contentezza di trovarsi a Torino, esprime i suoi teneri figliali affetti nel modo seguente:.

  A112000228 

 Fa tutto quello che puoi affinchè {141 [383]} possiamo l' anno venturo essere compagni qui in Torino, se così piacerà al Signore, Addio, caro Antonio, prega per me.

  A112000334 

 D' ordine di Monsignor Vibo arcivescovo di Torino furono destinate alcune persone conosciuta per probità scienza e prudenza, affinchè facessero di continuo la guardia al crocifisso.

  A112000335 

 Nello scopo di camminare con grandissima cautela in affare di tanta importanza, ed assicurarsi che non vi intervenisse alcun inganno, l' Arcivescovo di Torino ordinò che il crocifisso fosse tolto dal proprio posto, fosse collocato in una stanza ben chiusa entro cassetta serrata a chiave; non si permettesse a nessuno di visitarlo senza il vicario foraneo di Berzesio; e si sospendesse di pubblicare il fatto come miracoloso.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000229 

 Quindi con apposita pastorale raccomanda ai parrochi l'insegnamento della dottrina cristiana; anzi a fine di raccogliere più facilmente i ragazzi nelle feste, per poterli catechizzare ed allontanare dal giuoco e dalla dissipazione, instituisce i cosi detti Oratorii, o Giardini di S. Filippo Neri, che sono luoghi di ricreazione, d'istruzione e di pietà a guisa degli Oratorii festivi di S. Francesco di Sales, di S. Luigi, di S. Giuseppe, {124 [124]} e più altri, aperti in Torino, e in varie città d'Italia, Francia, ed America.

  A113000254 

 Fu uditore di nunziatura in Torino nel 1844, ed il conte Solaro della Margarita nel suo Memorandum, a pagina 310, lo chiama "Prelato distinto per tante sue belle qualità.

  A113000265 

 Ma quando colla legge Siccardi s'incominciò la guerra contro la Chiesa, allora il Nunzio pontificio abbandonò Torino e tornò a Roma, dove fu traslato dall'Arcivescovato {165 [165]} di Tarso in partibus, alla sede residenziale di Ancona e Umana il 5 settembre del 1851.

  A113000265 

 Prima fu incaricato d'affari in Olanda, Vescovo di Montefeltro e di Ferentino, e Nunzio a Torino dal 1844 al 1850.

  A113000279 

 Fu 1'ultimo Cardinale forastiero che andò a visitare il Santo Padre nell'ultimo mese di sua vita, e Pio Nono festosamente lo accolse esclamando: Evviva Cambrai! Evviva Lilla! A mezzo il gennaio il Cardinale Regnier passava da Torino reduce da Roma, ed interrogato sulla salute del Santo Padre, manifestava tristi presentimenti: - Temo, diceva egli, di dover fra dieci giorni tornare a Roma per il Conclave! - E sgraziatamente si appose.

  A113000283 

 Fece i suoi studi teologici in Torino sotto il {193 [193]} magistero de' nostri valenti professori, che ne ammiravano la mente perspicace e l'amore indefesso al lavoro.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000167 

 Si venne a patti, e fra gli articoli del trattato di pace uno fu che il duca di Savoia acconsentisse di cedere la sovranità {97 [97]} di Agauno ovvero s. Maurizio; ma che sarebbero trasportate a Torino le reliquie di s. Maurizio.

  A117000167 

 Una metà trasportata a Torino fu prima depositata nella chiesa dei Padri cappuccini della Madonna di campagna, dipoi con grandissima solennità trasportata alla cattedrale della città; sì venerano tuttora nella Reale cappella della SS. Sindone.

  A117000170 

 Scampati alla decimazione vennero in Torino a predicare la religione cristiana.

  A117000171 

 Come l' ebbe trovato se lo prese seco e montò in cocchio alla volta di Torino.

  A117000171 

 Questo oratorio fu di poi magnificamente ampliato, e divenne più tardi il famoso monastero di s. Solutore proprio nel sito dove fu edificata la cittadella di Torino.

  A117000172 

 Coi ss. Solutore, Avventore ed Ottavio erano anche venuti in Torino i ss. Giuliano e Bisurio della stessa legione.

  A117000172 

 Scavando alcuni contadini in vicinanza dell' antico castello di Altessano, paese poco distante da Torino, in una possessione scoprirono un sepolcro ed in esso un cadavere, un calice ed un libro.

  A117000174 

 Le reliquie di s. Besso furono di là trasportate alla Novalesa e nel 906 in Torino con quelle dell' abate s. Valerico; che si venerano al presente nella cattedrale.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000016 

 Tutta la Chiesa, dice s. Massimo vescovo di Torino, si unisce per applaudire ai trionfi riportati da questo glorioso atleta di Gesù Cristo, e per attestargli il tributo di venerazione che si meritò col luminoso suo martirio

  A118000148 

 La città di Torino ha pure monumenti che ricordano le glorie del grande s. Lorenzo.

  A118000150 

 Emanuele Filiberto, giunto a Torino, procurò di ornare e quasi edificare una piccola chiesa vicino al suo palazzo.


don bosco-il sistema metrico decimale.html
  A119000009 

 La città di Torino conta circa cento quaranta mila abitanti.

  A119000029 

 La città di Torino in principio dell'anno contava 139246 abitanti, sul finire si trovano registrati nel libro dei morti 4187; quanti rimangono ancora?.

  A119000122 

 Da Torino in Aosta vi sono 125 chilometri; quante miglia ci sono? Si moltiplica 125 per 4, e dal prodotto 500 si separi lo zero a destra, rimarranno 50 che sono le Miglia cercate.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000001 

 Le Associazioni si ricevono in Torino dall'Editore Giacinto Marietti, nelle Provincie dagli Uffizi postali, e dai principali Librai.

  A122000002 

 Le persone che saranno compiacenti d'inviare scritti riguardanti il presente Giornale, dovranno indirizzarli franchi di posta alla Direzione dell'Amico della Gioventù presso G. Marietti in via di Po, Torino.

  A122000076 

 CHIESA DI MARIA AUSILIATRICE IN VAIDOCCO. - Fra i quartieri della città di Torino, che da pochi anni divennerò impunitissimi, certamente devesi annoverare quello di Valdoeco.

  A122000083 

 A questo concerto prendono parte i giovani dell'Oratorio, molti professori e valenti maestri di Torino, che generosi uniscono l'opera loro a gloria di Maria Ausiliatrice.

  A122000083 

 Solennità di Maria Ausiliatrice in Torino.

  A122000084 

 - Torino, tipografia dell'Oratorio di S. Francesco di Sales, 1873.

  A122000086 

 Vendesi il Giovane provveduto in Torino all'Oratorio di S. Francesco di Sales.

  A122000087 

 Annunziamo con vivissimo piacere la prossima partenza di una missione di Salesiani, ossia di preti dell'Oratorio di San Francesco di Sales, da Torino per la Repubblica Argentina (America del Sud).

  A122000105 

 Non sono ancora trascorsi due anni dacché parecchi dell'Oratorio Salesiano partirono da Torino colla benedizione del Sommo Pontefice Pio IX per la Repubblica Argentina, e già ben otto Case quivi e nell'Uraguai stanno aperte ad accogliere migliaia di giovanetti, a consolazione delle famiglie e dello Stato.

  A122000107 

 ) - Oggi, poco dopo il mezzogiorno, i missionari salesiani, di cui l' Unità Cattolica annunziava testé la partenza da Torino, ebbero la dolce consolazione di prostrarsi ai piedi di Sua Santità Pio Nono e bearsi del suo aspetto angelico.

  A122000113 

 L'agitazione e il malcontento che si va dilatando pel decreto di chiusura delie scuole dell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino ci obbliga ad esporre qui fedelmente lo stato delle cose per tranquillità e norma delle persone oneste e dei parenti dei giovanetti ricoverati in quell'Istituto.

  A122000119 

 Ciò posto, si diffonde ora la voce che il Santo Padiie abbia affidata la continuazione di questa impresa alla sollecitudine del vostro Don Giovanni Bosco, il quale colla sua attività sorprendente condusse già a fine due altre magnifiche chiese in cotesta vostra Torino.

  A122000121 

 Lunedi scorso nella chiesa di Maria Ausiliatrice, in Torino, venne celebrata con pompa solenne la festa del Dottore S. Francesco di Sales, patrono dell'Istituto salesiano.

  A122000123 

 Il sant'uomo con un dire semplice descrisse brevemente lo stato miserando, in cui giacciono oggidi migliaia di giovanetti; accennò le continue richieste, che da tutte parti si fanno alle Case Salesiane, specialmente a nuella di Torino, affinchè si ricoverino fanciulli pericolanti e degni della più alta compassione; esternò il vivo dolore che prova nel vedersi costretto di rispondere che non vi è più posto, e nel dover lasciare nell'abbandono e nella via della perdizione tanti giovani, i quali, se fossero tolti dal pericolo ed avviati per tempo ad una qualche carriera, farebbero la più consolante riuscita.

  A122000126 

 Giovedì, 31 maggio, fu giorno di festi e di esultanza nell'Oratorio di San Francesco di Sales in Torino.

  A122000126 

 Un'iscrizione altrettanto semplice quanto bella ed espressiva diceva: Caro Padre! la Francia ti onora, Torino ti ama! Salito su apposita cattedra, D. Bosco volse poche, ma cordiali parole a tutti i suoi cari, sopra i cui volti si vedeva dipinta la gioia più viva.

  A122000126 

 giungeva D. Bosco dalla Francia, e vi veniva accolto con significazioni di alto onore da varie ragguardevoli persone di Torino, e dell'estero, tra cui il marchese Davila di Spagna, e dai suoi giovanetti ed alunni con tale trasporto di gioia e di entusiasmo, che è più facile immaginare che descrivere.

  A122000127 

 Le Associazioni si ricevono in Torino dall' Editore Giacinto Marietti, nelle Provincie dagli Uffizi postali, e dai principali Librai.

  A122000128 

 Le persone che saranno compiacenti d'inviare scritti riguardanti il presente Giornale, dovranno indirizzarli franchi di posta alla Direzione dell' Amico delta Gioventù, presso G. Marietti in via di Po, Torino.

  A122000198 

 - di Torino (S. Giovanni Evangelista) 219, 239;.


don bosco-l-arca dell-alleanza.html
  A123000004 

 Ed è per questo che ai tempi nostri, nei quali corrono giorni cosi simili agli antichi, Iddio, per far ravvivare la nostra fiducia nella sua potentissima Madre, e per darci una caparra di salute, ha voluto nei nostri paesi alzare, come il suo tabernacolo per riporvi l'Arca santa, il tesoro più prezioso del paradiso, la protezione eevidente della Vergine Celeste, erigendo con centuplicati portenti, un santuario a Maria in Torino, colla scritta in fronte: Maria Auxilium Christianorum, ora prò nobis.

  A123000011 

 Vedendo cosi fallita ogni speranza umana, in buon punto si ricordarono della celeste Madre Maria, venerata in Torino, sotto il titolo di Ausiliatrice.

  A123000016 

 Un certo Bartolomeo P. avendo notizia delle grazie straordinarie, ricevute da coloro, che si raccomandano a Maria Ausiliatrice, venerata in Torino, fece voto che se otteneva una quantità abbondante di bozzoli, per ogni miriagramma, avrebbe offerto lire 5 al Santuario, ove Maria è venerata sotto questo titolo.

  A123000019 

 Venne in Torino, si presentò all'altare di Maria, promise ai essere più diligente in avvenire nel soddisfare ai suoi doveri, e donò al santuario la somma di 45 lire, con intenzione di compiere pienamente la sua offerta, quando la possibilità glie lo avesse permesso.

  A123000022 

 In Torino adunque un giovanotto di nome Eugenio dovea estrarre il numero della leva.

  A123000024 

 Quando una persona amica, entrata nella stanza e mossa a compassione dei patimenti di quell'infermo, gli suggerì di rivolgersi con fiducia alla Madonna Ausiliatrice, che si venera in Torino.

  A123000025 

 Perciò mentre era perduta ogni speranza umana, inginocchiato ai piedi del letto, si raccomandò più colle lagrime che colla parola alla Madonna, facendo voto di andare a Torino e presentare un'offerta nella nostra Chiesa.

  A123000027 

 Il marito giubilante condusse la sposa, perfettamente ristabilita, a visitare il santuario della Vergine Ausiliatrice in Torino e sciolse cosi il suo voto.

  A123000029 

 Allora deliberai di pregare, di fare una novena, di accostarmi ai SS. Sacramenti, e di promettere un'offerta alla Chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino.

  A123000034 

 E il padre in compagnia del figlio si recò a Torino, per adempiere al suo voto.

  A123000037 

 Ornai certa d'essere stata pienamente esaudita, il 28 dicembre portavasi a Torino a ringraziare la sua amorosa Liberatrice, con un'offerta alla Chiesa.

  A123000038 

 Camillo Marocco di anni 12 figlio di Martino, domiciliato in Torino, messosi in letto per un grave malessere, questo sviluppossi in breve in una febbre tifoidea cosi grave, che non {24 [114]} potè più muoversi per lo spazio di tre giorni.

  A123000040 

 Da quel punto andò sempre migliorando, in modo che dal passato novembre sino al presente gennaio 1877, giorno in cui si recò a Torino per narrare la grazia ricevuta, fu libera interamente da questo malanno.

  A123000047 

 Io ho dunque fatta questa preghiera: «Maria aiuto de' Cristiani, se mi fate la grazia di guarire da questi dolori, vi prometto di andare a farvi una {30 [120]} visita nel vostro santuario a Torino e di umiliare innanzi a voi un'offerta di lire 10.

  A123000050 

 Nell'ottobre 1875 l'infermo fece scrivere al Direttore dell'Oratorio Salesiano in Torino, acciocchè i giovanetti ivi ricoverati pregassero per lui, nel Santuario della Madonna.

  A123000062 

 Al molto R. S. Direttore del Santuario di Maria Ausiliatrice, in Torino.

  A123000065 

 Leggendo le tante grazie ricevute, mediante l'intercessione di Maria Ausiliatrice, sentì nascere nel suo cuore una cosi viva fiducia, che all'istante fece proposito di scrivere al Rettore del Santuario di Maria Ausiliatrice in Torino, perchè celebrasse una Messa, al fine di intercedere per la mia salute.

  A123000074 

 Ella stessa andò a chiedere per me la benedizione, alla Madonna Santissima, nella Chiesa a Lei consecrata, in questa nostra fortunata Torino, mi fece ascrivere tra le consorelle dell'Associazione, mi recò la medaglia, mentre con viva fede io incominciava alcune preghiere.

  A123000080 

 Con piena fede feci una novena di tre Pater, Ave, Gloria e Salve Regina a Maria SS. Ausiliatrice, onde ottenere una perfetta guarigione spirituale, con promessa di far celebrare cinque Messe all'altare a Lei dedicato nella Chiesa eretta in Torino.

  A123000084 

 Recatosi la prima volta in Torino, nel mese di dicembre, dell'anno l869, pregando innanzi all'immagine di Maria Ausiliatrice, provò una divozione, un fervore, una fiducia insolita verso la medesima, affetti che si accrebbero in lui fino al presente e che esso riconobbe come caparra di protezione celeste.

  A123000117 

 Nel settembre del 1874 la portarono a Torino per ricevere una benedizione nella chiesa di Maria Ausiliatrice.

  A123000133 

 Mettiamo però l'intenzione di andarla a visitare in Torino e di farle un regalo.

  A123000134 

 Varie circostanze non ci permettono di venir subito a Torino; perciò le invio per posta L. 20, che sono l'offerta, che destinammo di fare sin dal principio della novena.

  A123000138 

 Nel quarto di questi venerdì, si aspettava da tutti la morte o la grazia della guarigione, la quale attendevasi precisamente da Maria SS. Ausiliatrice, che si venera in Torino alla quale nel giorno addietro si era ricorso in modo speciale.

  A123000139 

 La lettera dovea arrivare in Torino verso la mezza notte.

  A123000139 

 Nel primo venerdì di giugno si rinnovò in comune la promessa di una offerta votiva a Maria, e si spedi all'Oratorio in Torino una seconda lettera, {80 [170]} colla limosina di una messa da celebrarsi nella Chiesa della Madonna Ausiliatrice nella prossima mattina.

  A123000140 

 Ma non appena la lettera entrava in Torino, prima ancora che D. Bosco l'avesse letta, prima che fosse celebrata quella Messa, la grazia era fatta.

  A123000142 

 Trovandomi privo di lavoro per mantenere la mia famiglia, mi raccomandai a Maria SS. Ausiliatrice con una novena, e con promessa di mandare 7 L. pel decoro della sua chiesa in Torino, se le mie preghiere erano esaudite.

  A123000145 

 Incominciai adunque una novena in suo onore, e promisi di far poi una piccola offerta al santuario in Torino, se otteneva la guarigione del mio caro fanciullo.

  A123000147 

 {85 [175]} La piccola moneta acclusa in questa lettera è l'offerta che una povera vedova invia al santuario di Maria Ausiliatrice, che si venera in Torino.

  A123000155 

 Finalmente un giorno più che mai angustiate, per la paura di non più ritrovarle, unimmo alle preghiere già fatte la promessa di far celebrar due messe all'altare di Maria SS. Ausiliatrice, nella chiesa a lei dedicata in Torino, di offrire un piccolo dono, e di far pubblicare la grazia ricevuta, se Maria ce la otteneva.

  A123000157 

 Disperando da ogni umano aiuto, mi raccomandai alla B. V. Maria sotto il titolo di Auxilium Christianorum, che si venera nella sua Chiesa in Torino.

  A123000165 

 A tal fine incominciai una noveva promettendole di visitare il suo santuario in Torino e farvi un'offerta secondo le re mie forze, quando avessi ottenuta la grazia.

  A123000167 

 Anzi ogni anno, dacchè fu costrutta la Chiesa, recavasi a Torino per ivi celebrare in Valdocco la cara e solenne festività.

  A123000185 

 Il 29 di detto mese una donna conoscendo il mio caso mi consigliò di recarmi a Torino a visitare la Chiesa di Don Bosco, per chiedere a Maria Ausiliatrice la grazia di acquistar l'udito.

  A123000185 

 Senz'altro pieno di fede mi reco a Torino mi presento a D. Bosco, gli narro il fatto, e lo prego di voler essere mio interprete presso Maria.

  A123000319 

 Nella Chiesa eretta in Torino sotto al titolo di Maria Ausiliatrice cresce ogni giorno più il concorso dei fedeli, non invano chiedendo sollievo e conforto nei vari bisogni ed afflizioni della vita.


don bosco-l-armonia (1849-1863).html
  A125000004 

 Edotti essi dei luttuosi eventi di Roma, e dell'essere il padre comune dei fedeli ridotto alla condizione di esule, vollero spontanei concorrere col loro obolo ad ingrossare quel tributo di figliai venerazione, che a Torino si vuol raccogliere per deporlo ai piedi del Vicario di Cristo.

  A125000024 

 Tra questi non furono degli ultimi i giovani dei tre Oratorii di Torino.

  A125000032 

 Domenica scorsa (29 giugno) nell'Oratorio di san Francesco di Sales in Torino si celebrò la festa di san Luigi Gonzaga nel modo il più divoto e solenne.

  A125000036 

 - Abbiamo già parlato altra volta dell'apertura di una Lotteria di oggetti a favore della chiesa in costruzione nell'Oratorio maschile di S. Francesco di Sales, sezione Valdocco, in Torino.

  A125000037 

 Per causa accidentale, l'esposizione degli oggetti in Lotteria a favore della Chiesa in costruzione nell'Oratorio maschile di S. Francesco di Sales, sessione Valdocco, in Torino, da noi accennata nel nostro foglio di ieri venne differita di alcuni giorni.

  A125000056 

 Torino, 4 maggio 1852.

  A125000066 

 I signori Associati di Torino potranno ritirarlo all'Ufficio, posto in via Bogino, porta num.

  A125000069 

 I benemeriti signori Raccoglitori delle Associazioni alle LETTURE CATTOLICHE sono pregati di trasmettere alla Commissione centrale di Torino nel più breve spazio di tempo possibile il numero delle fatte associazioni per norma della medesima.

  A125000071 

 Trovasi vendibile in Torino presso i librai Giacinto Marietti, Eredi Ormea, Degiorgis in Contrada Nuova ed alla tipografia dir.

  A125000076 

 L'autore, dopo aver dimostrato che il Bert falsò il testo del Policdorfio, così prosiegue a parlare delle falsificazioni fatte agli scritti del priore Marco Aurelio di Luserna, e di Claudio Seyssel, Arcivescovo di Torino.

  A125000106 

 Nella seconda settimana di questo mese di gennaio recavansi a Viariggi per predicarvi la missione il sig. canonico della Metropolitana di Torino Borsarelli di Riffredo e il sig. D. Bosco, fondatore e superiore dell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino.

  A125000200 

 L'anno mille ottocento sessanta, il giorno 26 del mese di maggio, in Torino, nella casa del M.R. sacerdote D. Giovanni Bosco, tenente convitto di giovani artigiani e studenti, situata in via Cottolengo, casa propria.

  A125000201 

 mo sig. Questore di Torino, avvocato Chiapussi, con cui venne prescritto di procedere ad una minuta perquisizione domiciliare nella casa anzidetta, ci siamo noi sottoscritti Grasso Savino, delegato di pubblica sicurezza, Tua avvocato Stefano e Graselli avvocato Antonio, ispettori, il primo della sezione Borgo Dora, e l'altro a quella di Moncenisio, e colla scorta delle guardie di sicurezza pubblica trasferiti nella suddetta località, ove giunti, avuta la presenza del predetto sacerdote D. Giovanni Bosco, si è notificato al medesimo lo scopo di tale trasferta, e quindi si è passato in di lui concorso ad una diligente visita in tutti gli angoli, ripostigli, carte e libri esistenti nelle due stanze che servono di abitazione del medesimo, ma, a fronte delle più esatte ricerche, nulla si rinvenne che interessar possa le viste fiscali.

  A125000204 

 Copiosi e ricchi sono specialmente i doni di S.A.R. il principe Eugenio, quelli del principe Tomaso, duca di Genova, del sindaco di Torino e di molti altri che non è possibile tutti nominare, tanto meno descrivere.

  A125000212 

 Annunciamo sempre con piacere la pubblicazione delle Letture Cattoliche di Torino, che l'egregio uomo di Dio signor D. Bosco dirige con molto zelo del pari che con molto discernimento.

  A125000212 

 Chi è che non conosca oggimai il valore delle penne che abbiamo testè nominate? Chi non ha provato la soavissima efficacia dei loro scritti religiosi e morali? Piuttosto noi ricorderemo che già più volte il nostro Santo Padre Pio IX e la maggior parte dei Vescovi italiani hanno raccomandato l'associazione alle Letture Cattoliche di Torino.

  A125000212 

 L'associato s'intende obbligato per sei mesi e le associazioni per ora si ricevono a marzo, a luglio, a settembre ed a gennaio in Torino, via S. Domenico, N° 11, piano terreno.


don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html
  A126000012 

 Il Sindaco di Torino, cav. Bellono, il Prefetto, parecchi Deputati e Senatori venivano con piacere a farci visita passando delle ore nei laboratorii, nelle scuole, e perfino in ricreazione coi fanciulli.

  A126000018 

 Più d'una volta avvvenne che il Prefetto della Provincia e il Sindaco di Torino accompagnavano il Ministro dell'Interno ed anche i Principi di Casa Reale {6 [262]} a prendere parte alle nostre feste di famiglia.

  A126000019 

 Il Municipio di Torino ha sempre considerato l'Opera degli Oratorii come Istituzione di beneficenza.

  A126000020 

 Nel 1854 quando il colèramorbus invase i nostri paesi, il Sindaco di Torino raccolse in apposito locale i fanciulli fatti orfani dal morbo micidiale, e ne affidò la cura e la direzione allo scrivente.

  A126000026 

 Nel 1865 il R. Provveditore degli studi, ignaro del carattere, della natura tutta speciale del medesimo, voleva considerarlo quale ginnasio privato, e quindi obbligato ad avere professori patentati; ma una lettera del Ministro dell'Interno ed un'altra del Sindaco di Torino, indirizzate al sig. Ministro della Pubblica Istruzione, dichiararono essere questa un'Opera di beneficenza in tutto il rigore della parola; e notarono che l'obbligazione di porre maestri patentati e perciò stipendiati in classe ne sarebbe la rovina, non avendosi un soldo nel suo bilancio preventivo.

  A126000033 

 Soltanto nel 1878 il sig. Provveditore agli studi di Torino, non bene informato dello scopo e della natura di questo Istituto, volle denominarlo Ginnasio Privato annesso all'Oratorio di S. Francesco di Sales, e quindi assoggettarlo alla Legge che dirige i Ginnasti Privati.

  A126000039 

 - Bosco Giovanni, sacerdote, espone come per opera sua si siano istituiti tre Oratorii nei contorni di Torino per l'educazione morale ed istruttiva dei giovani abbandonati, e chiede che il Senato voglia concorrere con opportuna deliberazione al sostentamento di delti Istituti.

  A126000042 

 L'Opera santa si sostenne così coi soccorsi di zelanti e caritative persone ecclesiastiche e secolari, che la Città di Torino non si rimane indietro in fatto di pii Istituti e di pie largizioni a prò del povero e dell'ignorante.

  A126000077 

 Visto il programma della Lotteria d'oggetti a favore degli Oratori di S. Luigi a Porta Nuova, e di S. Francesco di Sales in Valdocco, e dell'Angelo Custode in Vanchiglia che si sta eseguendo per cura del benemerito Sacerdote D. Bosco, sotto gli auspici del quale nacquero e si mantengono con utile grandissimo dei giovani maschi abbandonati, li detti tre Oratorii aperti nqn ha guari ai tre principali lati di questa Capitale per dar ricovero ed educazione conforme alla condizione loro ai giovani pericolanti di Torino, o che altrimenti vi giungono dalle provincie;.

  A126000083 

 Torino, addì 30 Aprile 1857.

  A126000088 

 Questo mandato sarà esigibile a suo tempo dalla Tesoreria del Circondario di Torino.

  A126000091 

 dell'età di anni 14, figlio del fu Agostino, già Revisore dell'Ispezione Generale del Regio Lotto, nativo di Torino, essendo testè rimasto orfano per la morte della {27 [283]} di lui madre Luigia Vittoria A..., e trovandosi in istato miserabile, abbandonato da tutti, si rivolse a questo Ministero per essere ricoverato in codesto Ospizio.

  A126000094 

 gli fu accordata una straordinaria sovvenzione di lire 500 con Decreto ministeriale del 7 corrente mese, esigibile dalla Tesoreria di Torino.

  A126000129 

 Per questi riflessi e per il {38 [294]} vantaggio particolarissimo ohe da quel pio Stabilimento ridonda alla città di Torino, il Sindaco sottoscritto crede dover appoggiare vivamente presso l'Onorevolissimo Signor Ministro della Pubblica Istruzione la surriferita domanda del Direttore D. Bosco, che in nessuna maniera potrebbe reggere al peso che gli imporrebbe il doversi provvedere per l'insegnamento secondario di Maestri patentati e quindi stipendiati, impossibile essendo trovarne che sieno ed in posizione e disposti a prestare gratuitamente quell'opera che costituisce la loro professione, dalla quale ricavano il loro sostentamento.

  A126000144 

 di Torino, confettiere, trovandosi priva di beni di fortuna, si è fatta a chiedere coll'unita istanza documentata la gratuita ammissione di suo figlio Carlo Enrico in qualche Collegio, ove possa essere anche convenientemente istrutto.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000003 

 A impedire gli inconvenienti possibili si prevengono tutti quelli che avranno lettere, pieghi, domande di associazione o vaglia postali da ricapitare per questo scopo, di volere d'ora in avanti rivolgere ogni cosa alla Direzione delle Letture Cattoliche nell'oratorio di S. Francesco di Sales in Torino-Valdocco, dove si è traslocato l'ufficio, affine di facilitare le operazioni sotto l'immediata direzione del prelodato fondatore delle medesime.

  A127000003 

 Ai signori associati residenti in Torino si spediranno regolarmente i fascicoli a domicilio, pur che si compiacciano di far tenere all'ufficio in Valdocco l'indirizzo preciso di loro abitazione.

  A127000005 

 Si sta per mettere mano alla costruzione di una nuova Chiesa in Torino nel borgo Dora, e precisamente nel piano tra via Cottolengo e l'Oratorio di San Francesco di Sales, del sacerdote don Giovanni Bosco.

  A127000021 

 Anzi sappiamo che poco fa vi andò il principe Amedeo accompagnato dal Sindaco di Torino, dal Prefetto e da altri autorevoli cittadini, i quali, dopo aver visitato lo stabilimento ne diedero i più cordiali segni di soddisfazione, e noi ne eravamo intimamente persuasi, imperocchè ogni anno v'è una visita medica; nè il Ministero, la Questura, il medesimo Municipio di Torino invierebbero colà ragazzi, come sappiamo aver fatto, se vi fossero inconvenienti a temersi.

  A127000039 

 Torino, il 29 marzo 1866.

  A127000045 

 E non i soli Torinesi vollero prendere parte a tanta solennità, ma concorsero da tutti i paesi vicini e anche da lontani; da Genova, da Milano, da Firenze, da Bologna e fin anche da Roma partirono insigni personaggi e si recarono a Torino per assistere alla dedicazione della nuova chiesa.

  A127000045 

 Nel mattino dello scorso mercoledì terminavasi il sacro ottavario per la solenne consacrazione della nuova chiesa eretta qui in Torino a Maria Ausiliatrice.

  A127000046 

 I Vescovi, che presero parte a tanta solennità, furono monsignor Riccardi vescovo di Torino, monsignor Ferrè vescovo di Casale, monsignor Balma vescovo di Tolemaide, monsignor Ghilardi vescovo di Mondovì, monsignor Gastaldi vescovo di Saluzzo, monsignor Galletti vescovo d'Alba; era aspettato anche monsignor Rota, vescovo di Guastalla, a porre il termine a tanta solennità, ma nel giorno istesso, in cui aveva stabilito di partire dalla sua diocesi, venne disturbato dall'apostata Gavazzi.

  A127000054 

 - Torino, Valdocco.

  A127000057 

 In omaggio al supremo Pastore della Chiesa, il sacerdote Giovanni Bosco co' suoi preti dell'Oratorio di San Francesco di Sales in Torino, limosina di due messe ciascuno, lire 24.

  A127000063 

 Si vende dalla stamperia dell'Oratorio Salesiano in Torino al prezzo di centesimi 80.

  A127000064 

 Questi due volumi si vendono in Torino dalla libreria dell'Oratorio salesiano, via Cottolengo, numero 32, al tenue prezzo di lire 1 20; e in Napoli da Agostino Pelerano.

  A127000068 

 Si vende in Torino dalla libreria dell'Oratorio di San Francesco di Sales, via Cottolengo, num.

  A127000075 

 Non ripeteremo qui le cose già dette a lode del primo volume di queste prose; e staremo contenti ad offrire le nostre congratulazioni al reverendo D. Rua per le ben considerate ed utili note di cui volle corredare i due volumetti, che si vendono al prezzo di una lira tutti due insieme dalla libreria dell'Oratorio Salesiano in Torino.

  A127000079 

 - Si vendono dalla libreria dell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino, via Cottolengo, n°32.

  A127000080 

 Dalla tipografia dell'Oratorio salesiano di Torino, che testé pubblicava nella sua Biblioteca della Gioventù Italiana i Viaggi di M. Polo

  A127000082 

 Il Cristoforo Colombo del Lemoyne Vendesi lire 1 all'Oratorio di San Francesco di Sales in Torino.

  A127000084 

 I cenni che di San Gregorio Settimo ci porge il libro testé uscito dalla tipografia dell'Oratorio Salesiano di Torino sono ricavati dalla Vita che ne scrisse il celebre protestante Voigt.

  A127000086 

 Vendesi il Giovane provveduto in Torino all'Oratorio di S. Francesco di Sales.

  A127000088 

 Tali erano quelli che, scritti latinamente, una volta usavansi nelle due retoriche in Piemonte; e tale sembraci questo italiano del sacerdote Celestino Durando, professore nell'Oratorio Salesiano di Torino.

  A127000089 

 Il Galantuomo, uscito testé dalla stamperia dell'Oratorio Salesiano di Torino, corre da ventitré anni per questa lodevole strada; e, parlando al popolo come parlano i galantuomini, cioè chiaro, secondo verità, e non senza un cotal garbo, cerca di fargli passare una mezz'oretta di ritaglio con diletto e vantaggio.

  A127000090 

 Vendesi in Torino alla suddetta tipografia, via Cottolengo, numero 32, per centesimi 15.

  A127000092 

 - Vendesi all'Oratorio di San Francesco di Sales in Torino al prezzo di sessanta centesimi.

  A127000094 

 Questa Novella si vende in Torino dalla libreria dell'Oratorio Salesiano, e si manda franco per tutta Italia al prezzo di cent.

  A127000097 

 Questo nuovo opuscolo delle Letture cattoliche che si stampano in Torino sotto la direzione del sacerdote Giovanni Bosco, è come una appendice dell'altro già da noi annunziato col titolo: La gran bestia; ed è lavoro dell'istessa aurea penna del P. Martinengo, scrittore nato fatto per allettare ed istruire la gioventù.

  A127000103 

 Vendesi questa Storia d'Italia lire due in Torino alla tipografia dell'Oratorio di San Francesco di Sales, e si spedisce franca di posta ai richiedenti.

  A127000104 

 Si vende in Torino dalla libreria dell'Oratorio di San Francesco di Sales al prezzo di centesimi 40, e si manda franco per la posta.

  A127000105 

 Diamo il benvenuto a questo nuovo volumetto della Biblioteca della Gioventù italiana, che si pubblica all'Oratorio di San Francesco di Sales in Torino, e ci affrettiamo di annunziarlo ai nostri lettori.

  A127000105 

 Questa dell'Oratorio Salesiano di Torino esempla fedelmente la romana, ed appagherà {120 [120]} certo il desiderio dei divoti ed eleganti lettori, anche pel ritratto dell'umile e sublime Benedettino che porta in fronte, e per l'erudito commento che vi premise il reverendo P. Camillo Mella vercellese.

  A127000106 

 Chi poi, oltre i cento esemplari del libro su narrato, comperasse mille copie del Ricordo del mese di giugno, litografato coll'atto di consacrazione, approvato dalla S. Congregazione dei Riti, si avrà ben cinquanta dei libretti suddetti a sua scelta, sol che ne faccia domanda alla libreria dell'Oratorio di San Francesco di Sales in Torino, o si diriga all'Ospizio di S. Vincenzo de' Paoli in Sampierdarena.

  A127000107 

 A questo rivolgendo il pensiero il venerando nostro sacerdote Giovanni Bosco, fondatore dell'Oratorio salesiano di Torino, concepì il disegno di una istituzione acconcia alle presenti necessità della Chiesa, la quale istituzione da Maria Ausiliatrice piglia il nome.

  A127000109 

 Con tale certezza noi fin d'ora avvertiamo che chi desidera il programma dell' Opera di Maria Ausiliatrice, e farvi inscrivere allievi, può rivolgersi al prelodato sacerdote D. Bosco in Torino, ovvero dirigersi al sacerdote Paolo Albera, direttore dell'ospizio di S. Vincenzo in S. Pier d'Arena, dove, a Dio piacendo, si aprirà la Casa dell'Opera di Maria Ausiliatrice.

  A127000112 

 - Vendesi il presente volume (di pagine 330) all'Oratorio di San Francesco di Sales di Torino, per una lira, franco di posta.

  A127000113 

 Annunziamo con vivissimo piacere la prossima partenza di una missione di Salesiani, ossia di preti dell'Oratorio di San Francesco di Sales, da Torino per {125 [125]} la Repubblica Argentina (America del Sud).

  A127000115 

 È la prima volta che dalla nostra Torino, e forse anco dal Piemonte, parte uno stuolo di dotti e coraggiosi sacerdoti per arrecare in quella remota parte del mondo l'opera della carità cristiana.

  A127000121 

 I novelli missionari, reduci da Roma, dove il primo novembre erano stati paternamente accolti e benedetti dal Sommo Pontefice Pio IX, aveano pure avuto la mattina del giorno 11 la consolazione di un'amorevole accoglienza per parte di S.E. reverendissima monsignor Lorenzo Gastaldi, arcivescovo di Torino, il quale con tutta l'effusione del suo cuore paterno diede loro, nel suo privato oratorio, la pastorale benedizione e con essa un prezioso ricordo da portare nella loro lontana missione.

  A127000126 

 In quella che vi esprimiamo la nostra gratitudine, non vi sarà discaro un ragguaglio del nostro viaggio da Torino fino a questa città, ed affinché non appaia troppo lungo il racconto, lo divideremo in altrettante lettere quante furono le nostre fermate.

  A127000136 

 I manoscritti ceduti all'Oratorio Salesiano di Torino da persona gentile e pia furono ordinati e licenziati alla stampa dal solerte e dotto professore D. Celestino Durando; il quale, ad intelligenza del testo, pre-misevi alcuni cenni su Luigi Pellico e la natura delle epistole che a lui sono dirette.

  A127000171 

 Avremmo desiderato di poter celebrare la messa sulla terra americana il giorno 8, festa dell'Immacolata Concezione, e 34° anniversario della fondazione del nostro Oratorio di Torino, ma non si credette opportuno stante le condizioni religiose di quella capitale.

  A127000171 

 Basti dire che, in una sola chiesa di detta città (che pur supera in vastità tre volte Torino), si dice messa e si fanno comunioni alla festa.

  A127000191 

 Maria presiedette alla nostra partenza da Torino e da Genova; a Maria furono indirizzati i nostri primi canti e le prime parole sul Savoie; la vigilia dell'Immacolata ponemmo piede per la prima volta sulla terra americana a Rio Janeiro, e la nostra navigazione si chiudeva a Buenos-Ayres colla chiusura del mese di Maria.

  A127000193 

 Nel por mano ad un nuovo Dizionario per le scuole secondarie, il professore sac. Celestino Durando, dell'Oratorio Salesiano di Torino, si propose di compiere, in acconcio della gioventù studiosa, un'opera la quale, evitando le pecche dei lessici finora adoperati, e non eccedendo in mole, potesse ad un tempo accontentare e gli scuolari ed i maestri.

  A127000202 

 Qui abbiamo trovato un giovane dell'Oratorio C... musico, e per qualche tempo guardia urbana in Torino.

  A127000211 

 L'estensione di Buenos-Ayres è quattro o cinque volte quella di Torino.

  A127000219 

 Mentre poi a Torino si hanno in maggio i fiori, qui si hanno i frutti, e abbiam la primavera quando per voi altri è l'autunno.

  A127000220 

 Ciò avverrebbe se la longitudine fosse opposta, ma siccome essa è spostata solo di 65 gradi, non ne deriva che una differenza di 4 ore, per cui noi a Buenos-Ayres abbiamo mezzogiorno quando a Torino sono le 4 pomeridiane, e mezzanotte quando a Torino sono le 4 del mattino.

  A127000224 

 Traversammo diversi paesetti di campagna che presentavano l'aspetto delle Maremme quanto ad estensione e pascoli, ma più ridenti e fertili, con ville che starebbero bene sui colli di Torino.

  A127000245 

 Era Michele Ricardini da Romano Canavese, che fu antico allievo del nostro Oratorio in Torino.

  A127000252 

 Prima di ripartire da San Nicolas per Buenos-Ayres, abbiamo tenuto conferenza tra noi soci, rileggendo in comune i preziosi avvisi lasciatici in iscritto dal nostro amato superiore Don Bosco prima di partire, e, all'atto di separarci, provammo la commozione già provata quando ci separammo dai nostri in Torino.

  A127000257 

 Vi potemmo vedere che, mentre noi qui cuocevamo dal caldo, la pianura di Torino era coperta da un tappeto di neve alto 70 centimetri.

  A127000264 

 Dietro di noi vi è la piazza di Lorea in forma di giardino pubblico; al mattino ed alla sera sull'imbrunire vi è un'assai buona musica militare, che ci fa parere di essere a Torino, e ci rallegra molto ad ascoltarla.

  A127000265 

 Se potessimo aprir qui una casa di arti e mestieri, come a Torino e a Sampierdarena, quanto bene si farebbe a tanti abbandonati fanciulli! Non chiuderò questa mia senza dirvi di un fatto che menò gran rumare di questi giorni in {162 [162]} Buenos-Ayres.

  A127000267 

 Gli dissero: «È italiana, le parli in italiano.» Le parli in piemontese, soggiunse un'altra, perché è delle parti di Torino! - Speravamo tutti che il dialetto natio l'avrebbe scossa! Non meritava più da Dio la sua grazia! Spirò dopo tre quarti d'ora senza alcun conforto di quella religione che aveva disprezzata! - Un'infelice si consuma nel letto senza darsi pensiero dell'anima.

  A127000272 

 - Torino, 1876, tipografia e libreria Salesiana.

  A127000273 

 La Biblioteca della Gioventù italiana, che stampasi a Torino sotto la protezione di Maria Ausiliatrice, ha testé regalato a' suoi associati una nuova raccolta di lettere inedite di Silvio Pellico.

  A127000275 

 Il presente Vendesi ai non associati alla Biblioteca suddetta, centesimi 75, in Torino, dalla tipografia dell'Oratorio Salesiano; in Sampierdarena, presso l'Ospizio di San Vincenzo de' Paoli, e a Nizza Marittima nella casa del patronato di San Pietro.

  A127000277 

 Dopo la messa solenne, celebrata nella cappella dello stabilimento, gli alunni cantarono un inno appositamente messo in musica per la circostanza dal teologo Cagliero direttore del Collegio; poscia il presidente della Commissione fondatrice, D. Francesco Benitez, diresse al pubblico alcune parole, e, dopo di lui, il segretario della medesima lesse una memoria di quanto venne operato dal giorno della istituzione della Commissione fino a quello in cui, inaugurandosi il Collegio, essa lo consegna alla Congregazione religiosa appositamente chiamatavi dalla nostra Torino.

  A127000283 

 Sui primi di febbraio, appena fu possibile di approfittare di una parte del Collegio, essi andarono a prendervi stanza e ad incominciarvi lo stesso tenor di vita che tenevano a Torino, salvo, ben inteso, qualche differenza resa necessaria in quei principii.

  A127000292 

 Il capitano del vapore, Primero Argentino, era di Genova, il commissario {170 [170]} di Milano, un servo di Torino sotto la parrocchia di S. Margherita.

  A127000308 

 Notandum, che questo posto sì onorifico l'ho occupato io per conto del superiore generale, di cui sono il rappresentante, quindi, se ho mangiato, non ho mangiato per conto mio! Durante il pranzo, mentre gli altri parlavano del Paraguay e della Bolivia, del Perù e del Chili, che ci stavano poco lontani, io parlava con Monsignore della nostra Casa di Torino, della chiesa di Maria Ausiliatrice e di Don Bosco.

  A127000317 

 A provvedere le classi secondarie di un buon Dizionario, il quale conduca come per mano i discenti dalla lingua italiana alla greca, si accinse con tutte le sue forze il teologo sacerdote Marco Pechenino, professore nel regio Ginnasio Cavour di Torino, cultore delle lettere greche appassionatissimo e benemerito, quanto modesto e disinteressato.

  A127000350 

 Conoscendo il cuore di don Boscoe, e lo zelo che gli arde in petto per k salute delle anime, {183 [183]} posso affermare che egli avrebbe desiderato di avere, ed, avute, avrebbe assai meglio impiegate le dodici mila lire spese dal Municipio pel famoso déjeûner; perché con siffatta somma il buon Padre, senza dover tanto sovente ricorrere ai miracoli della divina Provvidenza, avrebbe potuto somministrare vitto e vestito agli ottocento giovinetti del suo Istituto di Torino, e sarebbesi trovato in grado di inviare qualche Salesiano di più nell'America ad evangelizzare ed inciVIIIre i barbari della Patagonia.

  A127000474 

 Bardesono cavaliere D. Massimiliano, da Torino.

  A127000484 

 - Torino, parrocchia della SS. Annunziata.

  A127000484 

 Torino, parrocchia dei SS. Simone e Giuda.

  A127000489 

 Noi abbiamo in Torino un illustre avvocato modenese, il quale, abbandonato il foro, entrò nella sacerdotale milizia, e nel centenario di S. Pietro celebrò la santa messa.

  A127000489 

 Prima di abbandonare Torino l'illustre Monsignore, che dove passa suole lasciar sempre le traccie del suo bell'ingegno, dell'animo suo generoso e della sua operosissima fede, volle egli aprire il concorso sul libro relativo a S. Pietro, è ne dettò i termini e le condizioni nella seguente lettera:.

  A127000489 

 Tornato in Roma coli'Arcivescovo di Buenos-Ayres per prendere parte alle feste del giubileo episcopale di Pio Nono, volle visitare Torino, e passare alcuni giorni con D. Bosco e co' suoi salesiani, che lo stesso monsignor Ceccarelli contribuì ad introdurre nella Repubblica argentina, dove già operarono tanto bene, e si procacciarono tanta riconoscenza ed affetto.

  A127000493 

 2° Essi dovranno essere spediti prima del 29 giugno 1878 in Torino al sacerdote Giovanni Bosco, direttore dell'Oratorio di San Francesco di Sales.

  A127000494 

 3° La Commissione, che sarà incaricata di esaminare i manoscritti, si comporrà di almeno tre dotti personaggi, risiederà in Torino, e darà il suo giudizio prima del 18 di gennaio 1879.

  A127000498 

 Torino, 12 agosto 1877.

  A127000507 

 Questo apostolo prediletto del Salvatore non avendo ancora in Torino alcuna chiesa, era ben giusto che a lui venisse innalzato un edifizio vicino al tempio valdese, che follemente vogliono chiamare evangelico o degli evangelisti.

  A127000512 

 Qui crediamo opportuno di unire la bella raccomandazione fatta dall'autorità ecclesiastica di Torino in favore dell'opera che noi abbiamo altamente commendata.

  A127000515 

 Non sono ancora trascorsi due anni dacché parecchi dell'Oratorio Salesiano partirono da Torino colla benedizione del Sommo Pontefice Pio IX per la Repubblica Argentina, e già ben otto Case quivi e nell'Uraguai stanno aperte ad accogliere migliaia di giovanetti, a consolazione delle famiglie e dello Stato.

  A127000529 

 - Oggi, poco dopo il mezzogiorno, i missionari salesiani, di cui l' Unità Cattolica annunziava testé la partenza da Torino, ebbero la dolce consolazione di prostrarsi ai piedi di Sua Santità Pio Nono e bearsi del suo aspetto angelico.

  A127000550 

 Vendesi il presente volume di 302 pagine in -8° all'Oratorio Salesiano di Torino per lire 2,50.

  A127000551 

 Il 1° di agosto, festa di san Pietro in Vincoli, don Bosco, fondatore dei Salesiani, eleggeva i più valenti della sua Congregazione, parte in Torino, parte in Piemonte od in Liguria, per esaminare i quattordici manoscritti che furono consegnati all'Oratorio di San Francesco di Sales, affine di concorrere ai due premii, l'uno proposto da monsignor Ceccarelli sulla vita di san Pietro, e l'altro da un cattolico per mezzo del Vescovo di Mantova sulla vita di san Paolo.

  A127000555 

 Nella chiesa poi eretta in Torino sotto al titolo di Maria Ausiliatrice cresce ogni giorno più concorso dei fedeli, non invano chiedendo sollievo e conforto nei varii bisogni ed afflizioni della vita.

  A127000563 

 Ella saprà che fin dallo scorso mese di luglio si aprì nella nostra città un Oratorio sotto il titolo di San Leone, che è diretto dai preti salesiani di Torino.

  A127000580 

 Passando poscia a rispondere a quelli che ripetutamente gli domandavano perché non apra pur anche in Roma una Casa di arti e mestieri, egli disse che a molti dei poveri giovanetti di Roma e de' suoi dintorni si era finora provveduto coll'accoglierli nell'Oratorio di Torino od in altri Ospizi, in cui presentemente se ne trova un centinaio; che tuttavia desiderava di aprire in Roma altresì un simile Instituto, e coll'aiuto di Dio e col concorso dei benevoli cooperatori e cooperatrici, sperava che ciò si sarebbe tra non molto effettuato.

  A127000590 

 Nella chiesa di Maria Ausiliatrice, tra un popolo immenso, egli faceva solenne abiura de' suoi errori e riceveva il Santo Battesimo sub conditione dalle mani di monsignor Tammi, vicario generale di Piacenza, che da qualche settimana trovasi in Torino, ed entrava così in seno alla Chiesa cattolica sposa di Gesù Cristo.

  A127000591 

 L'agitazione e il malcontento che si va dilatando pel decreto di chiusura delle scuole dell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino ci obbliga ad esporre qui fedelmente lo stato delle cose per tranquillità e norma delle persone oneste e dei parenti dei giovanetti ricoverati in quell'Istituto.

  A127000599 

 A quale cagione adunque il signor ministro della pubblica istruzione appoggia il suo decreto? Sulla deliberazione del Consiglio scolastico di Torino, che propone la chiusura del ginnasio privato... e sopra la mancanza di idoneità legale degli insegnanti, e l'inganno in cui il sacerdote Bosco volle trarre l'autorità scolastica, mandando una lista d'insegnanti abilitati, mentre in realtà si serviva di altri non abilitati.

  A127000605 

 Crodara-Visconti, direttore Real Casa Torino.

  A127000609 

 Or bene, in nome di questa parola legge, che i signori ministri hanno sempre in bocca quando trattasi di farla osservare cui essi vogliono, noi chiediamo a chi ha consigliato, a chi ha ordinato ed a chi ha fatto eseguire la chiusura delle scuole sopra dette per la mancanza di patente legale in chi fu trovato un giorno a insegnarvi, noi chiediamo a tutti costoro se in questa stessa Torino tutti gli insegnanti governativi che presentemente insegnano siano muniti di laurea o patente che li autorizzi all'insegnamento! E si noti che questi, che altri chiamerebbe insegnanti illegali al par di quelli delle scuole di don Bosco, ricevono, come è giusto, stipendio, mentre gli altri insegnano per puro e lodevole spirito di carità, come fanno tutti quelli che appartengono a quel pio Istituto.

  A127000622 

 ma, come padre dei poveri figli del popolo, a volere interporre i suoi buoni uffizi sia presso il Consiglio scolastico della provincia di Torino, e sia, se occorre, anche presso il signor ministro della pubblica istruzione, affinché, non a me, ma a questi miei giovani ricoverati, sia concesso lo spazio di tempo implorato.

  A127000632 

 Egli fu per l'inosservanza del pubblico orario, e perché alcuni titolari si {256 [256]} fecero talvolta supplire, che il Consiglio scolastico della provincia di Torino, dietro relazione del signor Provveditore, propose la chiusura di queste scuole.

  A127000638 

 Torino, 2 agosto 1879.

  A127000642 

 Ora le chiedo un favore di altro genere sulla vertenza di questo Oratorio col regio signor Provveditore agli studi della provincia di Torino.

  A127000644 

 Se gli abitanti di Torino, quelli stessi che dimorano nel nostro Ospizio, fossero richiesti dove si trovi tale ginnasio, niuno il saprebbe indicare, perché non esiste.

  A127000651 

 Torino, 9 agosto 1879.

  A127000656 

 Ciò posto, si diffonde ora la voce che il Santo Padre abbia affidata la continuazione di questa impresa alla sollecitudine del vostro Don Giovanni Bosco, il quale colla sua attività sorprendente condusse già a fine due altre magnifiche chiese in cotesta vostra Torino.

  A127000657 

 Quindi un instituto, alla foggia dell'Oratorio di San Francesco di Sales in Torino, sarebbe per Roma una vera provvidenza, perché, nel tempo stesso che in opportune scuole si darebbe la conveniente istruzione ad un mezzo migliaio di poveri fanciulli, si porgerebbe loro il mezzo di guadagnarsi onoratamente il pane della vita, mediante l'apprendimento di un'arte e mestiere.

  A127000662 

 Ma, essendo venuti a mancare i mezzi per la fabbrica, il Santo Padre giudicò di affidare al sacerdote Giovanni Bosco di Torino la costruzione, la cura ed amministrazione dell'Opera, e lo autorizzò a ricorrere alla carità di tutti i fedeli cristiani.

  A127000662 

 Quest'Ospizio dovrà essere capace di accogliere circa 500 poveri orfanelli sul modello di quello già esistente in Torino.

  A127000663 

 Tutti i cooperatori potranno far pervenire le loro oblazioni in Roma a S.E. il cardinale Raffaele Monaco La Valletta, vicario generale di S.S., od al sacerdote dottore Francesco Dalmazzo, Torre de' Specchi, 36, Roma; oppure al sacerdote Giovanni Bosco in Torino.

  A127000665 

 {262 [262]} Inoltre i Salesiani vennero benedetti da Dio nelle diverse case di Lucca, Spezia, Marsiglia, Torino, Firenze, Sampierdarena, Vallecrosia e fin nella lontana Patagonia, ecc.

  A127000680 

 Carlo Alberto lo nominò membro del Corpo Decurionale di Torino, che prima del 1848 amministrava le cose municipali.

  A127000680 

 Dopo il 1848 egli fé' parte di parecchie legislature, e nella Camera dei deputati pronunziò diversi discorsi, tutti in difesa della religione e della Monarchia, e quando si stabilì in Torino l'Opera delle Conferenze di S. Vincenzo de' Paoli, egli fu il presidente della Conferenza dei Santi Martiri, e del Consiglio torinese di quella benemerita istituzione.

  A127000682 

 Quando la rivoluzione si dilanierà nei Comizi elettorali, i cattolici si raccoglieranno in Torino nella nuova chiesa dedicata all'Apostolo della carità, San Giovanni Evangelista, ed eretta dallo zelo operoso e fecondo del venerando Don Bosco.

  A127000684 

 Con lieto animo sono in grado di dare alla S.V. la consolante notizia che il 28 del corrente ottobre sarà consacrata al divin culto la chiesa di San Giovanni apostolo ed evangelista, eretta in Torino per cura e specialmente per la carità dei cooperatori e delle cooperatrici salesiane.

  A127000685 

 - A questo fine, ed anche perché la dedicazione fosse per riuscire più solenne, sarebbe mio vivo desiderio che vi prendessero parte i nostri cooperatori e cooperatrici non solo di Torino, ma di ogni altra città e paese; ma siccome questo generale intervento non è possibile, così io li invito ad unirsi con noi in quel modo, che a ciascuno suggerirà il proprio cuore.

  A127000690 

 Torino, 15 ottobre 1882.

  A127000691 

 Lunedì scorso nella chiesa di Maria Ausiliatrice, in Torino, venne celebrata con pompa solenne la festa del Dottore S. Francesco di Sales, patrono dell'Istituto salesiano.

  A127000693 

 Il sant'uomo con un dire semplice descrisse brevemente lo stato miserando, in cui giacciono oggidì migliaia di giovanetti; accennò le continue richieste, che da tutte parti si fanno alle Case Salesiane, specialmente a quella di Torino, affinché si ricoverino fanciulli pericolanti e degni della più alta compassione; esternò il vivo dolore che prova nel vedersi costretto di rispondere che non vi è più posto, e nel dover lasciare nell'abbandono e nella via della perdizione tanti giovani, i quali, se fossero tolti dal pericolo ed avviati per tempo ad una qualche carriera, farebbero la più consolante riuscita.

  A127000695 

 Don Bosco passò quindi a trattare di alcuni mezzi da praticarsi per riuscire al nobile intento di giovare oggidì alla religione ed al suo buon costume, e recò a quest'uopo alcuni esempi edificanti e sante industrie di persone caritatevoli di Torino e di altre parti.

  A127000705 

 Non si potrebbe stabilire in Parigi una Casa come quelle di Marsiglia, Nizza e Torino? Credo che si potrà fondare qui una Casa, che sarà in caso di soddisfare a tutti i bisogni.

  A127000708 

 Da Parigi, dove trovasi tuttora, D. Bosco diresse ai suoi benemeriti cooperatori e cooperatrici la lettera seguente: «Partecipo alle SS. LL. che nella chiesa dell'Oratorio di San Francesco di Sales presso il Santuario di Maria Ausiliatrice (in Torino), si terrà la solita riunione, prescritta dal nostro regolamento.

  A127000709 

 Queste io vidi cominciare in Torino, poscia estendersi, penetrare in Francia e divenirvi come un legame di beneficenza e di pace tra i cattolici delle due nazioni».

  A127000710 

 Giovedì, 31 maggio, fu giorno di festa e di esultanza nell'Oratorio di San Francesco di Sales in Torino.

  A127000710 

 Un'iscrizione altrettanto semplice quanto bella ed espressiva diceva: Caro Padre! la Francia ti onora, Torino di ama! Salito su apposita cattedra, D. Bosco volse poche, ma cordiali parole a tutti i suoi cari, sopra i cui volti si vedeva dipinta la gioia più viva.

  A127000710 

 giungeva D. Bosco dalla Francia, e vi veniva accolto con significazioni di alto onore da varie ragguardevoli persone di Torino, e dell'estero, tra cui il marchese Davila di Spagna, e dai suoi giovanetti ed alunni con tale trasporto di gioia e di entusiasmo, che è più facile immaginare che descrivere.

  A127000711 

 Alla sera, come aveva annunziato, D. Bosco tenne la Conferenza a' suoi cooperatori di Torino, accorsi in gran numero, ecclesiastici, nobili e borghesi.

  A127000711 

 Il suo discorso semplice e piano, ma improntato di apostolico zelo, si raggirò a dimostrare che oggidì opera delle più importanti quella si è di attendere alla morale educazione della gioventù, per avere col tempo dei buoni cristiani e dei probi cittadini; lodò gli sforzi, che fanno molti cattolici in tanti paesi, soprattutto in Torino, per conseguire questo santo fine; segnalò il progresso, che, la Dio mercè, e mediante il concorso dei cooperatori e delle cooperatrici, fanno le Opere salesiane in Europa e specialmente nell'America; e discorrendo del suo viaggio in Francia disse come dappertutto e clero e popolo riconobbe e accolse l'Associazione dei cooperatori quale mezzo facile ed efficace, per riuscire alla salvezza della gioventù e quindi delle future generazioni.

  A127000712 

 Certamente la Francia non solo ha onorato D. Bosco, ma gli ha pure dato delle invincibili prove d'amore, come testimoniarono giornali d'ogni tinta; ma Torino, ma l'Italia tutta ha il dovere d'amare don Bosco più che Parigi, più che la Francia.

  A127000712 

 La mentovata iscrizione dei Figliuoli dell'Oratorio diceva a don Bosco: La Francia ti onora, Torino ti ama.

  A127000714 

 Con lodevole premura la direzione del collegio degli Artigianelli di Torino s'incaricò di accoglierne due gratuitamente tra i suoi ricoverati; ed ora ci viene annunziato che altrettanto fece D. Bosco fin dai primi giorni del corrente agosto.

  A127000722 

 La funzione della partenza da Torino dei missionarii e delle suore di Maria Ausiliatrice è regolata dal seguente orario:.

  A127000724 

 Come era stato annunziato, il giorno 10 del corrente partirono da Torino 20 Salesiani e 12 Suore di Maria Ausiliatrice per le missioni della Patagonia.

  A127000729 

 Don Bosco poi dal canto suo procurò a Torino più ambito onore che non gliene abbia procurato la Gazzetta del Popolo e i giornali che le somigliano; e il nome suo e quello de' suoi alunni sarà ancora tra noi ricordato con ammirazione, quando certi giornali non saranno più che in esecrazione presso i nostri più tardi nepoti.

  A127000729 

 In questi ultimi giorni si diede a Torino il vanto di essere stata la culla della rivoluzione, e per serbarle quest'onore i sedicenti liberali furono persin disposti di farla comparire città scortese ed incivile, promuovendo in nome suo dimostrazioni plateali a sfregio di un Principe di Santa Chiesa, che veniva Pastore entro le sue mura.

  A127000729 

 Or bene, noi siamo certi che la quasi totalità di Torino al vanto di essere stata il focolare della rivoluzione preferisce fin d'oggi la gloria di essere stata già e di essere la culla di prodi missionari della cattolica fede; e la storia dirà in sua {278 [278]} lode che, mentre una mano di settarii stavano per procacciarle il titolo d'incivile, essa mostravasi in quella vece maestra di civiltà e inviava schiere de' suoi figli a portarla alle più remote contrade del mondo.

  A127000730 

 - Leviamo da una circolare del nostro D. Bosco ai benemeriti cooperatori e cooperatrici salesiane della città di Torino e de' suoi dintorni: «Secondo la fatta promessa, vi notifico che la Conferenza dei cooperatori, solita a tenersi in principio dell'anno, in onore di S. Francesco di Sales, avrà luogo in Torino martedì prossimo, 19 del corrente, nella chiesa di S. Giovanni Evangelista.

  A127000731 

 Merita un cenno la Conferenza dei cooperatori salesiani, tenutasi la sera del 19 corrente nella chiesa di San Giovanni Evangelista in Torino, e presieduta dal cardinale Alimonda, nostro eminentissimo Arcivescovo.

  A127000732 

 Egli esordì manifestando il contento, col quale negli anni passati assisteva alla Conferenza dei cooperatori di Roma, e dicendo che ora il suo giubilo era di gran lunga maggiore, perché a Roma egli assisteva alla Conferenza come confratello, in Torino invece vi poteva assistere e presiedere come padre.

  A127000732 

 «In Roma io m'interteneva {279 [279]} a discorrere con vivo interesse dell'Opera salesiana col suo fondatore; ed allora chi l'avrebbe detto, esclamò Sua Eminenza, che la divina Provvidenza mi avrebbe inviato Pastore ed Arcivescovo in Torino, dove quest'Opera medesima è nata e cresciuta, e donde già si diffuse in tante altre parti a vantaggio della società e della religione? Oh! se in Roma io l'amava e la promuoveva come Opera di Don Bosco, qui in Torino io l'amo e l'amerò anche come opera mia».

  A127000736 

 Quindi a Roma, a Firenze, a Spezia, a Ventimiglia e qui in Torino fonda case di istruzione e chiese presso a quelle dei protestanti, a fine d'impedire che questi eretici seminino i loro errori, e pervertano la mente ed il cuore dei cattolici.

  A127000739 

 Si farà la questua a beneficio dei due Ospizi, che si stanno ora fabbricando per la povera gioventù abbandonata, l'uno in Roma presso la chiesa del Sacro Cuore di Gesù, e l'altro in Torino presso la chiesa di San Giovanni Evangelista.

  A127000740 

 Il benemerito Don Bosco ha indirizzato da Torino, gennaio 1885, una lettera-circolare del seguente tenore:.

  A127000742 

 Una Società di Torino, colla quale mi sono messo in rapporto, ne acquisterebbe in qualsivoglia quantità.

  A127000747 

 All'Oratorio di Torino, donde prenderanno le mosse i nuovi missionari, si riceverà con gratitudine, sia a mano, o per ferrovia, o per posta, quanto la vostra industriosa carità sarà per inviare al nobile intento.

  A127000751 

 Affinché il loro viaggio lungo e pericoloso sia accompagnato dalla benedizione di Dio, è mia intenzione che si compia in quel dì una religiosa funzione, coll'intervento almeno dei nostri Cooperatori e delle nostre Cooperatrici di Torino e di sue vicinanze.


don bosco-la casa della fortuna.html
  A128000004 

 Dopo di che rincrescendole dimorare in patria parti alla volta di Torino in compagnia del marito col solo danaro ricavato dalla dote paterna.

  A128000087 

 - Nati in Torino, il padre mori a Pinerolo, la madre mori a Moncalieri.

  A128000098 

 Mia figlia Lucrezia si maritò con un certo Buonafine; dal Moncenisio eglino andarono a Torino; so che i loro affari andarono bene per qualche tempo, ma dacché il loro commercio andò fallito non ho più potuto sapere notizie di loro.

  A128000222 

 Col capitale che formava la mia dote partimmo ambidue alla volta di Torino, e ci siamo dati ad un genere di commercio che per qualche tempo fu molto fruttuoso.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000360 

 La divozione a Maria SS. sotto questo titolo andò sempre crescendo dopo i tanti prodigi che diedero origine al magnifico Santuario di Spoleto, e a quello innalzato in Torino nel 1865, ove accorrono in {149 [327]} gran numero i fedeli anche delle più lontane regioni, dopo avere sperimentato l'efficacia specialissima di Maria SS. invocata sotto il Titolo di Auxilium Christianorum.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000004 

 A Maria Ausiliatrice venerata in ispecial modo nella sua Chiesa di Torino si ricorre da ogni classe di persone, dai grandi e dai piccoli, dai ricchi e dai poveri, dai sani, e soppratutto dai malati e dagli afflitti; s'invoca dagli individui, dalle famiglie, dalle comunità e dalle parecchie e dalle intere città non solo nei nostri paesi, ma nelle più rimote contrade della terra.

  A134000004 

 Di fatto, non sono che pochi anni dacchè in Torino fu dedicata una Chiesa all'Augusta Madre del Salvatore sotto il titolo di Aiuto dei Cristiani, e che incominciossi ad onorarcela e farvi ricorso invocandola {4 [452]} con questo grazioso nome, eppure siffatta divozione si è già di tanto divulgata, che ormai non vi è più paese d'Italia, in cui non sia conosciuta.

  A134000010 

 Torino, Giugno 1876.

  A134000011 

 Finalmente dalla materna premura dell'ottima mia Provinciale fui inviata a Torino nel mese di Agosto per isperimentare nuovi medici, i quali pienamente d'accordo coi primi giudicarono la mia malattia già molto avanzata, trovando il polmone sinistro e il fegato gravemente interessati.

  A134000011 

 {14 [462]} dopo subita la visita medica fattami da due periti nell'ospedale di s. Luigi in Torino, io mi recai alla Chiesa di Maria Ausiliatrice, piena di speranza di ottenere la guarigione per intercessione di questa Madre potente.

  A134000021 

 Avendo intèso che tra poco saranno pubblicate nuove grazie ottenute coll'invocarc Maria Aiuto dei Cristiani, venerata in modo speciale in cotesta Chiesa di Torino, mi fo premura di raccontargliene una assai grande, che questa i Madre benigna fece alla mia moglie Carolina, perciò a me stesso e a tutta la famiglia.

  A134000023 

 Per buona ventura al doloroso caso si trovava presente una persona mia parente, la quale avendo già altre volte sperimentata la protezione di Maria Ausiliatrice mi consigliò di raccomandare la povera agonizzante a questa Madre potente, e promettere qualche offerta alla sua Chiesa in Torino, se mia moglie guariva.

  A134000026 

 Pieni pertanto di fiducia noi abbiamo fatto voto che, se Maria le faceva la grazia di avere il latte necessario per allevare la nuova creaturina che ci aspettavamo, noi avremmo offerto due mesi di baliatico per la sua chiesa in Torino, e fattavi celebrare una novena in ringraziamento.

  A134000030 

 Mi auguro di poter tra poco rendere grazie personalmente alla gran Vergine Maria recandomi alla sua Chiesa in Torino, e farvi quella piccola offerta, che le mie forze mi permetteranno.

  A134000033 

 Conoscendo oggi di essere stata esaudita, e confidando per l'intercessione di sì buona Madre di giungere al conseguimento dei miei voli, offro i due anelli d'oro, che ella manderà a Torino, senza pubblicare per ora il mio nome e patria».

  A134000038 

 Torino, 14 Novembre 4876.

  A134000040 

 Nel giorno 14 dello scorso ottobre ella venne a Torino in compagnia della madre a sciogliere il suo voto ai piedi di Maria, e a ringraziarla di una grazia così segnalata.

  A134000040 

 Si cominciò la novena nel giorno stesso della festa 24 Maggio, con promessa di venire a ringraziare Maria nella sua Chiesa in Torino, se ottenevasi la guarigione.

  A134000042 

 La stessa giovane mi disse averle in quell'occasione la S. V. parlato di {28 [476]} certo nuovo Instituto di figlie di Maria Ausiliatrice fondato da D. Bosco in Mornese con casa aperta anche in Torino.

  A134000045 

 Una pia madre di famiglia nativa ed abitante in Camogli, trovandosi sommamente afflitta per la grave infermità di due suoi bimbi, faceva ricorso alla {29 [477]} Vergine Ausiliatrice promèttendo che, se avesse ottenuta la grazia della loro guarigione, avrebbe mandato un'offerta pel nuovo santuario a Lei innalzato in Torino.

  A134000059 

 Le dissi pertanto: Poichè gli uomini non ti possono ormai più aiutare, raccomandati alla Madonna, e facciamo voto, se guarisci, di fare un'offerta alla sua Chiesa di Torino.

  A134000059 

 Spaventato dall'imminente {36 [484]} pericolo, mi venne in pensiero di esortarla a ricorrere alla gran Madre di Dio, Maria Àusiliatrice, venerata nella nuova chiesa in Torino nella regione di Valdocco.

  A134000064 

 Torino, Gennaio 4876.

  A134000065 

 Nel mentre stesso che io domandava questa grazia faceva voto altresì di provvedere sei belle candele per l'altare maggiore di sua Chiesa in Torino.

  A134000081 

 Dunque mettiamo la nostra fiducia in Lei, facciamo voto di recarci ambidue a' suoi piedi in Torino, e portarle una offerta, se ti guarisce.

  A134000081 

 Poco dopo ricevuta grazia siffatta io e mia moglie ci portammo alla Chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino, e vi deponemmo ai suoi piedi la offerta promessa, dolenti di non possedere tutte le ricchezze del mondo, che vorremmo tutte consacrate alla gloria di Lei.

  A134000112 

 Non sapendo più che rimedio adoperare, mio marito si recò a Torino per avere la benedizione di Maria Ausiliatrice, e l'aiuto delle preghiere, che si fanno nella sua Chiesa di Valdocco.

  A134000115 

 Promisi ad un tempo di fare una piccola limosina alla Chiesa, a Lei dedicata costi in Torino.

  A134000134 

 Adunque avendo più volte letto nelle Letture Cattoliche, come molti, che con fede erano per qualche grazia ricorsi a Maria Ausiliatrice, l'avevano ottenuta, ritiratomi in camera, ricorsi ancor io a questa Madre di Misericordia, e la pregai della guarigione di mia genitrice, facendo nello stesso tempo voto di appendere un cuore d'argento nella Chiesa a Lei dedicata in Torino.

  A134000140 

 Allora il mio buon marito a mia insaputa si gettò in ginocchio, e messa una fiducia straordinaria in Maria Ausiliatrice la pregò nuovamente che mi guarisse, promettendo {73 [521]} un' offerta alla sua Chiesa in Torino.

  A134000145 

 Per tante grazie tutta la famiglia venne {76 [524]} oggi da Carmagnola a Torino per ringraziare la SS. Vergine nel tempio a Lei dedicato, facendo una offerta proporzionata alla loro condizione.

  A134000148 

 Animata da viva fiducia io feci incominciare una novena, recitando una preghiera con tre Ave Maria e la giaculatoria: Maria Auxilium Christianorum, ora prò nobis, promettendo un cuore d'argento alla sua Chiesa di Torino, se ci veniva in soccorso.

  A134000148 

 Oggi, quale maestra dell'orfanotrofio, io offro nella Chiesa a Maria, dedicata in Torino, il cuore d'argento promesso a nome di tutta la mia comunità, pregandola che voglia continuare a fare da Madre pietosa ai miei cari orfanelli.

  A134000152 

 Ecco quanto scrivono di là al loro superiore in Torino:.

  A134000152 

 Nel mese di Novembre dell'anno 1875 da Torino partivano per alla volta dell'America del Sud alcuni sacerdoti e laici della Congregazione Salesiana, per fondare un collegio a S. Nicolas, città della repubblica Argentina.

  A134000153 

 Sparsa ora la notìzia che vari siti a noi vicini ne e-rano già infestati, e osservando il panico {80 [528]} che regnava in tutta la desolata popolazione; noi memori dei favori che in Torino udivamo raccontare ottenuti ad intercessione di Maria invocata sotto il titolo di Auxilium Christianorum; meraviglie di cui fummo più volte testimoni oculari e leggemmo pubblicate in vari libri appositamente scritti; memori, dico, di tutto questo pensammo d'invitare questi popoli a porsi sotto la protezione di questa potentissima Regina del Cielo a fine di esserne liberati.

  A134000153 

 «Nei passati giorni avvenne in questi lontanissimi paesi un fatto assai ma-raviglioso, eh' io credo non debba tornar discaro a V. S. Rev. Esso ha molta relazione colle maraviglie che ogni giorno si raccontano relativamente al santuario di Maria Ausiliatrice, innalzato nella nostra Torino.

  A134000154 

 A ciò tanto più ci sentivamo incoraggiati perchè nel nostro partire da Torino, tra i ricordi che Ella ci lasciò, principalissimo fu questo: «In qualunque grave bisogno vi troviate, ricorrete a Gesù Sacramentato ed a Maria Ausiliatrice; e state certi che le vostre speranze non saranno mai delluse.».

  A134000160 

 Si arrivò al punto che molti promisero delle grandi offerte da mandarsi al Santuario di Maria Ausiliatrice in Torino a grazia ricevuta; ed altri offerivano a questo scopo chi la metà, chi il terzo del raccolto che avrebbero ancora potuto fare in quest'annata.

  A134000189 

 Allora lo portai nella Chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino, e gli feci dare la benedizione incominciando una novena per lui.

  A134000189 

 Pieno di riconoscenza per sì caro favore io rendo infinite grazie a Maria, e prometto di venirla a ringraziare ogni anno nella sua Chiesa di Torino.

  A134000191 

 Torino, 13 Giugno 1875.

  A134000193 

 Torino, 17 Luglio 1875.

  A134000194 

 Torino, 14 Luglio 1875.

  A134000201 

 — Un certo Tardivo di Cervasca infermo si raccomandò a Maria SS. Ausiliatrice, ottenne la guarigione, ed ora fa l'offerta di L. 3 alla Chiesa a Lei dedicata in Torino.

  A134000203 

 Guarirono ambidue, ed oggi contenti si recarono {103 [551]} nel suo Santuario in Torino, fecero le loro divozioni, e fecero la promessa oblazione.

  A134000203 

 Torino, 10 Luglio 1876.

  A134000214 

 Fa l'offerta di L. 10 alla Chiesa a Lei dedicata in Torino, che le unisco in questa mia.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000034 

 La storia non ci tramandò in quale luogo quella maraviglia avvenisse; alcuni asseriscono essere succeduta nelle vicinanza di Torino.

  A135000037 

 Ma il grande combattimento succedette nella vasta pianura che giace tra Rivoli e Torino dove accreditati autori credono essere avvenuta la maravigliosa comparsa della croce.

  A135000037 

 Si dice che per ringraziare il cielo della grande Vittoria riportata nella pianura di Torino abbia fatto erigere la chiesa di s. Maria Maggiore che tuttora esiste nella città di Vercelli.


don bosco-la repubblica argentina e la patagonia.html
  A138000001 

 Il gradimento universale con cui fu accolto il fascicolo delle lettere dei Missionari Salesiani " Da Torino alla Repubblica Argentina" ci anima a pubblicare le altre dai medesimi missionari scritte intorno al vasto campo Evangelico, che la Provvidenza Divina tiene preparato agli operai della fede.

  A138000003 

 Circa ai 10 anni, essendo la sua famiglia stabilita in Torino, fu condotto dal fratello Luigi all' Oratorio di San Francesco di Sales.

  A138000006 

 Ottenuta ai 14 anni la Licenza Ginnasiale attese seriamente allo studio della filosofia ed in seguito fu impiegato in Torino nelle Regie poste, ufficio che tenne fino a quando il Signore, lo chiamò allo stato Religioso.

  A138000009 

 L' anno 1864 pel trasporto della Capitale a Firenze il nostro Cesare, che dovette anche andare colà, si raffreddò alquanto nelle cose di religione, non avendo più il sostegno e le comodità di fare il bene siccome aveva nelle Conferenze di Torino.

  A138000022 

 Le spese finora incontrate (circa 100, 000 franchi) vennero sostenute con isforzo dalla Congregazione Salesiana, aiutata localmente da qualche pio Argentino, ma un privato non può reggere a tale impresa, ed io supplico l' E. V. Rev. ma 1° a voler prendere questa missione in benevola considerazione, dare tutte quelle regole e quei consigli che la E. V. nella sua illuminata saviezza reputa poter coadiuvare al morale vantaggio di quei selvaggi, 2° degnarsi venire in aiuto materiale alle scuole attivate in Torino pei missionari destinati alla Patagonia e per quelli cui l' È.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000013 

 È chiamato dai poeti re dei fiumi, perchè maggiore di tutti gli altri fiumi d'Italia; passa presso la città di Torino, capitale del Piemonte, riceve il Ticino a poca distanza da Milano, capitale della Lombardia, e va a scaricare le sue acque nel mare Adriatico, vicino alla famosa città di Venezia.

  A139000014 

 Parecchi fiumi d'Italia oltre il Ticino concorrono ad ingrossare la corrente del Po, tra cui la Dora Riparia, che nasce alle falde del Monginevro, e si congiunge al Po presso a Torino.

  A139000026 

 I Taurini, quasi provenienti dal Tauro che è una lunga ed alta catena di montagne dell'Asia, andarono ad abitare tra le Alpi ed il Po e da loro fu appellata Torino la capitale del Piemonte.

  A139000218 

 Giunto in Torino venne a zuffa coi cittadini, che pienamente sconfisse, distruggendo quasi affatto questa forte città.

  A139000385 

 Dopo il fatto d'armi di Bebriaco, mentre una parte dell'esercito di Vitellio doveva partirsi da Torino e ricondursi in Bretagna, accadde che un soldato Batavo insolente prese ad insultare con parole ingiuriose un artefice Torinese per causa del prezzo di un suo lavorio.

  A139000385 

 Parecchi rimasero uccisi da ambe le parti; e i Batavi vedendosi costretti a partirsene appiccarono il fuoco alla città di Torino e in gran parte la incenerirono.

  A139000494 

 Invano i fuggiaschi cercavano di ricoverarsi in Torino, questa città loro chiuse le porte, e non le aprì che a Costantino.

  A139000494 

 Poi si avviò verso Torino.

  A139000578 

 Dopo aver saccheggiata Milano, Attila colle sue genti si avanzava minaccioso verso Torino, i cui abitanti atterriti si apprestavano alla fuga.

  A139000578 

 No, Torino non cadrà sotto le armi di Attila, se voi piangendo le vostre colpe placherete l'ira divina eccitata dai peccati degli uomini.» Le parole di Massimo si avverarono ed Attila invece di venire a Torino si volse verso Roma oggetto primario delle sue brame.

  A139000726 

 Ella scelse Agilulfo, duca di Torino, principe fra gl'Italiani il più ammirato per valore e virtù, e parente del re defunto.

  A139000776 

 Da una parte vi erano i Longobardi che si estendevano nelle pianure di Torino, dall'altra i Franchi accampati nella gola che tende verso Susa.

  A139000846 

 Morto Ottone senza successione, molti signori italiani si radunarono in Pavia e nel 1002 elessero re d'Italia un famoso guerriero di nome Ardoino, marchese d'Ivrea, che, come vi è noto, è una città considerevole alla sinistra della Dora Baltea, ventiquattro miglia distante da Torino.

  A139000991 

 Quelle città per la maggior parte ricche e popolate situate sotto al più bel clima del mondo erano circondate da bastioni, sormontate da alte torri e difese da profonde fosse; delle quali cose se ne scorge ancora traccia in parecchie città, e quelle vecchie torri che vediamo in Torino ce ne somministrano una rimembranza.

  A139000995 

 Per opporre una valida resistenza al comune oppressore le città di Torino, Alessandria, Vercelli, il Marchese di Monferrato, Milano, Bologna, Brescia, Mantova, Piacenza, Vicenza, Padova, Ferrara, Treviso e Crema, formaron una convenzione nota sotto al nome di seconda lega lombarda.

  A139001117 

 Questi avendo menato in moglie Adelaide, signora di Susa e di Torino, cominciò ad estendere il suo Stato oltre le Alpi in Italia.

  A139001118 

 In Pinerolo fondò e dotò il monastero di S. Maria chiamandovi i padri Benedittini; alla chiesa vescovile di Asti cedette molti castelli, e le chiese di Torino, di Susa, di Caramagna, di Revello ed altre provarono gli effetti della sua pia munificenza.

  A139001118 

 S. Pier Damiano, che a quei tempi era venuto a Torino come legato del Papa, ci conservò nelle sue lettere memorie della pietà di Adelaide, e singolarmente si compiacque di registrare le seguenti parole di mirabile umiltà, che udì dalla bocca della marchesa: che maraviglia, o padre, che Iddio a me sua vilissima ancella abbia dato una qualunque podestà fra gli uomini, egli che, in uno spregevole fil d'erba ripone spesso miracolosa virtù.

  A139001125 

 Fra questi e la città d'Asti si era a quel tempo accesa la guerra e gli Astigiani erano con tutto il loro sforzo venuti presso Moncalieri dove sconfissero i Ghieresi alleati del conte, e quindi disegnavano d'inoltrarsi verso Torino nella quale avevano partigiani.

  A139001125 

 La città d'Asti allora reggevasi in modo indipendente, e a tal libero governo aspirava pure Torino, sebbene suddita dei conti di Savoia.

  A139001125 

 Tommaso andò ad incontrarli, ma rimasto sconfitto si salvò dentro Torino, dove il partito favorevole agli Astigiani lo {319 [319]} prese e rinchiuse in carcere.

  A139001127 

 Mentre i conti di Savoia stavano occupati nella Savoia, e ciascuno dei loro cugini stante le avvenute divisioni e suddivisioni di eredità non possedeva che poche terre in Piemonte epperò poche forze, Guglielmo da Casale sua metropoli del Monferrato aveva esteso le sue conquiste su Vercelli, Tortona, Alessandria, Alba, Ivrea, e persino sulle terre adiacenti a Torino.

  A139001131 

 Per conservare la memoria di questa onorevole spedizione fu nell'anno 1853 innalzata in Torino davanti al Palazzo municipale la statua in bronzo del Conte Verde, che colla spada in alto si avventa contro ai nemici mentre calpesta i già prostrati.

  A139001133 

 Esso pose fine a quella guerra micidiale con un trattato formolato in Torino nel 1381.

  A139001138 

 In una fertile pianura a distanza di undici miglia da Torino, e due dalla destra del Po, avvi una rinomata città detta Carmagnola.

  A139001345 

 Se voi, cari amici, camminando per la città di Torino passerete nella piazza di S. Carlo, vedrete in bronzo la statua di un capitano assiso sopra un destriero in atto di riporre la spada nel fodero, quel capitano è l'eroe di S. Quintino, Emanuel Filiberto, che con tale vittoria ricuperò i suoi Stati, e loro diede la pace.

  A139001365 

 Fra le molte cose che si raccontano di questo prelato fu un pellegrinaggio fatto da Milano a Torino a pie scalzi per visitare la SS. Sindone, cioè il lenzuolo in cui era stato avvolto il corpo del Salvatore dopochè fu deposto dalla croce.

  A139001427 

 Dopo la battaglia di Casale il Leganez raccolse le sue genti, e fatta nuova leva di soldati, si portò ad assediare Torino.

  A139001437 

 Raccontasi che da Torino vedendo il suo castello di Rivoli ridotto in fiamme dai Francesi esclamasse: «voglia il «cielo che sia incendiato ogni mio castello, ogni mio o palazzo, purchè sieno salve le capanne de' miei contadini.» Altra volta si presentarono a lui alcuni contadini, le cui abitazioni erano state incenerite dai Francesi, e gettandosi a' piè di lui gli esposero la loro miseria.

  A139001438 

 Il duca vedendo le cose del Piemonte ridotte a pessimo stato pensò di venire ad un accomodamento colle potenze straniere, e per mezzo di un trattato stipulato a Torino nel 1696, ridonò la pace al Piemonte e a tutta l'Italia.

  A139001441 

 Superata la fortezza di Verrua i nemici volsero i loro passi alla volta di Torino.

  A139001447 

 Passata quindi la Bormida e il Tanaro si avvicinava rapidamente a Torino.

  A139001447 

 Sia per vendicare l'affronto che avea ricevuto dal re di Francia, sia per venire in aiuto di Vittorio Amedeo suo cugino ed alleato, egli corse a grandi giornate alla volta di Torino.

  A139001448 

 Di là sentendo il rumoreggiare continuo delle artiglierie che battevano Torino, e pensando alle strettezze a cui erano ridotti i difensori, presero tutte le necessarie disposizioni contro a sì formidabili nemici.

  A139001452 

 Dopo la battaglia di Torino la guerra per la successione di Spagna durò ancora sette anni fuori d'Italia.

  A139001455 

 La vittoria di Torino dovuta piuttosto alla protezione del cielo che al valore delle armi portò la pace in Piemonte e possiamo dire a tutta l'Italia.

  A139001456 

 A tal fine venne a Torino; ma trovando tutta la città in festa per onorar suo figlio, egli giudicò di ritirarsi a Moncalieri.

  A139001456 

 Le inquietudini crescevano ed egli volle provar di andare nella cittadella di Torino, persuaso di essere ben accolto in un luogo da cui aveva egli allontanato i nemici con tante fatiche e tanti pericoli.

  A139001607 

 Migliori accoglienze ebbero in Piemonte; dove tali società, particolarmente in Torino, eransi assai moltiplicate.

  A139001608 

 Alcuni studenti dell'Università di Torino fecero chiasso per diverse sere al teatro, ed una sera (undici di gennaio 1821) quattro v'intervennero con berrettino rosso, che era il segno distintivo di coloro che erano i più caldi per la rivoluzione francese.

  A139001608 

 La città di Fossano, di Pinerolo, e gran parte dei Torinesi, unitamente a molti capitani e soldati stanziati nella città di Torino, seguirono il movimento rivoluzionario che in un baleno si propagò quasi per tutto lo Stato

  A139001611 

 Il municipio di Torino intimorito da tali grida spedì al principe una deputazione, con cui partecipava, che in vista dei gravi ed imminenti pericoli era indispensabile la costituzione.

  A139001612 

 Poi non volendo tradire la fedeltà dovuta al sovrano, si assentò celatamente da Torino, andò a Novara, donde si recò in Toscana.

  A139001615 

 I costituzionali come videro gli Austriaci a sbucare dalla porta di Novara, si diedero alla fuga, ed il barone della Torre co' suoi soldati si avviò verso Torino, dove entrò senza incontrare resistenza, e ristabilì le cose come erano prima.

  A139001644 

 Da quel momento il novello ministro si pose con coraggio a riordinare le cose di Roma; e mentre si adoperava pel riordinamento civile dello Stato Romano, trattava in Napoli, in Firenze ed in Torino le basi di una confederazione degli Stati Italiani.

  A139001827 

 Torino, cap.

  A139001890 

 Cherium, città di Piemonte, nella provincia di Torino.

  A139001924 

 Duria Minor, or fiume che nasce nelle Alpi Cozie, e va a scaricarsi nel Po presso a Torino.

  A139002113 

 Rivoli, città presso alla Dora Riparia, distante cinque miglia da Torino.

  A139002182 

 Torino, ant.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000029 

 Questo nel suo corso passa presso Torino, serpeggia nel Piemonte, attraversa la Lombardia, le contrade di Parma, di Modena, di Ferrara; e mette nel mare Adriatico vicino alla città di Venezia.

  A140000030 

 Parecchi fiumi concorrono ad ingrossare la corrente del Po, tra cui alla sinistra la Dora Ripari a, che nasce alle falde del Monginevra e si congiunge al Po presso Torino; la Dora Maggiore ossia Baltea, che scende da quel tratto delle Alpi detto piccolo s. Bernardo, e si scarica nel Po nelle vicinanze di Crescentino; il Ticino a poca distanza da Pavia una volta capitale del regno dei Longobardi; l' Adda e il Mincio principali fiumi della Lombardia vanno ad ingrossare le acque del Po.

  A140000041 

 I Taurini, quasi provenienti dal Tauro, che è una lunga ed alta catena di montagne dell'Asia, andarono ad abitare {16 [16]} tra le Alpi ed il Po e da loro fu appellata Torino l'antica capitale del Piemonte.

  A140000228 

 Giunto presso a Torino venne a zuffa coi cittadini, cui pienamente sconfisse, distruggendo quasi affatto questa torte città.

  A140000366 

 Dopo il fatto d'armi di Bebriaco, mentre una parte dell'esercito doveva partirsi da Torino e ricondursi in Bretagna, accadde che un insolente soldato Batavo prese ad insultare con parole ingiuriose un artefice Torinese per cagione del prezzo di un suo lavorìo.

  A140000366 

 Parecchi rimasero uccisi da ambe le parti; e i Batavi vedendosi costretti a partirsene appiccarono il fuoco alla città di Torino, che in grande parte incenerirono.

  A140000457 

 Invano i fuggiaschi cercavano di ricoverarsi in Torino; questa città loro chiuse le porte, e non le aprì che a Costantino.

  A140000457 

 Poi si avviò verso Torino; presso a Rivoli incontrò possenti schiere nemiche; laonde egli dividendo in due parti il suo esercito, le prese in mezzo, le assalì e sconfisse.

  A140000529 

 Dopo avere saccheggiata Milano, Attila colle sue genti si avanzava minaccioso verso Torino, i cui abitanti atterriti si apprestavano alla fuga.

  A140000529 

 No, Torino non cadrà sotto le armi di Attila, se voi piangendo le vostre colpe placherete l'ira divina eccitata dai peccati degli uomini.» Le parole di s. Massimo si avverarono, ed Attila invece di venire a Torino si volse verso Roma, oggetto primario delle sue brame.

  A140000669 

 Ella scelse Agilulfo duca di Torino, principe fra gli Italiani il più ammirato per valore, e per virtù, e parente del re defunto.

  A140000715 

 Da una parte vi erano i Longobardi, che si estendevano nelle pianure di Torino; dall'altra i Franchi, accampati nella gola che tende verso Susa.

  A140000889 

 Le vecchie torri che vediamo in Torino ce ne somministrano una rimembranza.

  A140000894 

 Egli fu uno dei principali strumenti di cui si servì Federico II per combattere la seconda Lega Lombarda, che si formò fra le città di Torino, Alessandria, Vercelli, Milano, Bologna, Brescia, Mantova, Piacenza, Vicenza, Padova, Ferrara, Treviso, Crema, e il Marchese di Mont'errato,a fine di opporre una valida resistenza all'imperatore.

  A140001002 

 quale avendo menato in moglie Adelaide, signora di Susà e di Torino, cominciò ad estendere il suo stato oltre le Alpi in Italia.

  A140001003 

 In Pinerolo essa fondò e dotò il monastero di s. Maria, chiamandovi i padri Benedettini: alla chiesa vescovile d'Asti cedette molte castella; e le chiese di Torino, di Susa, di Garamagna, di Revello ed altre provarono gli effetti della sua pia munificenza.

  A140001003 

 S. Pier Damiano, che a quei tempi era venuto in Torino come legato del Papa, nelle sue lettere ci conservò memorie della pietà di Adelaide, e singolarmente si compiacque di registrare le seguenti parole di mirabile umiltà, che udì dalla bocca della marchesa: Che maraviglia, o Padre, che Iddio a me, sica vilissima ancella, abbia dato una qualunque podestà fra gli uomini; egli, che in uno spregevole fil d'erba ripone spesso miracolosa virtù? La pietà di Adelaide è altresì confermata dalle molte liberalità che andava facendo alle chiese.

  A140001008 

 Fra questi e la città d'Asti si era a quel tempo accesa la guerra, e gli Astigiani erano con tutte le loro forze venuti presso Moncalieri, dove sconfissero i Ghieresi alleati del conte, e quindi inoltravansi verso Torino, nella quale avevano partigiani.

  A140001008 

 La città di Asti allora reggevasi indipendente, e a simile governo aspirava anche Torino, tuttochè suddita dei conti di Savoia.

  A140001010 

 Guglielmo da Gasale, capitale del Monferrato, aveva estese le sue conquiste su Vercelli, Tortona, Alessandria, Alba, Ivrea, fino sulle terre adiacenti a Torino.

  A140001016 

 Per conservare la memoria di questa onorevole spedizione fu nell'anno 1853 innalzata in Torino, davanti al palazzo municipale, la statua in bronzo del Conte Verde, che colla spada in alto si avventa contro ai Bulgari, mentre calpesta i già prostrati

  A140001018 

 Esso pose fine a così micidiale guerra col trattato di Torino così nominato perchè stipulato in questa città nel 1381.

  A140001023 

 In una fertile pianura, a distanza di undici miglia da Torino e due dalla destra del Po, avvi la città di Carmagnola.

  A140001211 

 Se voi, cari amici, camminando per la città di Torino passerete per la piazza S. Carlo, vedrete sorgere ivi nel mezzo la statua in bronzo di un capitano assiso sopra un destriero in atto di riporre la spada nel fodero.

  A140001212 

 Stabilì Torino capitale de' suoi stati, trasferendovi la Corte ed il Senato.

  A140001231 

 Fra le molte cose che si raccontano di questo Prelato fu un pellegrinaggio fatto da Milano a Torino a pie scalzi, per visitare la santissima Sindone, cioè il lenzuolo, in cui era {344 [344]} stato avvolto il corpo del Salvatore dopo che fu deposto dalla croce.

  A140001264 

 Non avendo di che provvedersi una cavalcatura partì da Vercelli a piedi, e dopo una serie di disagi giunse alle porte di Torino così male in arnese, che le guardie noi vollero lasciar entrare.

  A140001277 

 Dal che i suoi cognati presero motivo di eccitare i sudditi a ribellarsi contro di lei, che per ciò si vide costretta di fuggire da Torino.

  A140001278 

 Dopo quella battaglia Leganez raccolse le sue genti, e, fatta nuova leva di soldati, si recò ad assediare Torino.

  A140001279 

 La duchessa tosto ritornò a Torino riaoquistando parecchie città, che le erano state tolte.

  A140001303 

 Il duca vedendo le cose del Piemonte ridotte {367 [367]} a pessimo stato, pensò di venire ad un accomodamento colle potenze straniere, e per mezzo di un trattato stipulato a Torino nel 1696, ridonò la pace al Piemonte e a tutta l'Italia.

  A140001303 

 Raccontasi che da Torino vedendo il suo castello di Rivoli ridotto in fiamme dai Francesi, esclamasse: Voglia il Cielo che sia incendiato ogni mio castello, ogni mio palazzo, purchè siano salve le capanne de' miei contadini! Altra volta se gli presentarono alcuni contadini di Carmagnola, le cui abitazioni erano state incendiate dai Francesi, esponendo la loro miseria.

  A140001306 

 Superata la fortezza di Verrua, i nemici volsero i loro passi alla volta di Torino.

  A140001309 

 Il duca Vittorio, considerato l'immenso numero dei nemici, quando vide che essi avevano investita la città e la {369 [369]} cittadella dalla parte di Porta Susina, risolse di uscire di Torino per sollecitare soccorsi, radunar soldati, con cui potesse sorprendere gli assedia nti e interromper loro i lavori di approccio.

  A140001311 

 Ora, sia per vendicare l'affronto, che aveva ricevuto dal re di Francia, sia per venire in aiuto di Vittorio Amedeo, suo cugino ed alleato, egli corse a grandi giornate alla volta di Torino.

  A140001311 

 Passata quindi la Bormida e il Ta-naro, avvicinossi rapidamente a Torino.

  A140001312 

 Di là sentendo il rumoreggiare continuo delle artiglierie, che battevano Torino, e pensando alle strettezze, a cui erano ridotti i difensori, presero tutte le necessarie disposizioni contro a sì formidabili nemici.

  A140001314 

 Il duca col valoroso Eugenio fecero ingresso nella città in mezzo alle acclamazioni del popolo, e, accompagnati dall'Arcivescovo di Torino, andarono alla cattedrale, dove fu cantato un solenne Te Deum in rendimento di grazie per la vittoria riportata.

  A140001316 

 Dopo la battaglia di Torino, il dissidio per la successione {372 [372]} di Spagna durò ancora sette anni fuori d'Italia.

  A140001319 

 La vittoria di Torino, dovuta piuttosto alla protezione del Cielo che al valore delle armi, portò la pace al Piemonte, e, possiam dire, a tutta Italia.

  A140001320 

 A questo fine venne dalla Savoia in Torino, ove trovando tutta la città in festa per onorare suo figliuolo, egli giudicò di ritirarsi a Moncalieri.

  A140001320 

 Diede all'università sede stabile in Torino, e ne accrebbe le cattedre.

  A140001320 

 Le sue inquietudini crescevano, ond'egli volle provare di entrare nella cittadella di Torino, persuaso che sarebbe bene accolto in un luogo, da cui aveva allontanato i nemici con tante fatiche e con tanti pericoli.

  A140001413 

 Dopo alcuni anni di vita privata e sconosciuta egli terminava i suoi giorni in una villa situata sui colli di Torino, presso la chiesa di s. Vito l'anno 1857.

  A140001415 

 Migliori accoglienze ebbero in Piemonte, dove questa società erasi, particolarmente in Torino, assai moltiplicata.

  A140001416 

 Alcuni studènti dell'università di Torino per più sere fecero chiasso al teatro, ed una sera (11 gennaio 1821) quattro v'intervennero con berrettino rosso, che era il distintivo dei più caldi per la rivoluzione.

  A140001417 

 Possano, Pinerolo e buona parte dei Torinesi, unitamente a molti capitani e soldati, stanziati nella città di Torino, seguirono il movimento rivoluzionario, che in un baleno si propagò quasi per tutto lo stato.

  A140001419 

 Il municipio di Torino, intimorito da tali grida, spedì al principe una deputazione, con cui ponevagli sott'occhio, che a scongiurare gli imminenti pericoli era indispensabile la costituzione.

  A140001419 

 Poi non volendo tradire la fedeltà dovuta al sovrano, si assentò ceiatamente da Torino, andò a Novara, donde si recò in Toscana.

  A140001420 

 I costituzionali, come videro gli Austriaci a sbucare dalla porta di Novara, si diedero alla fuga, ed il barone della Torre co' suoi soldati si avviò verso Torino, dove entrò senza incontrare alcuna resistenza, e ristabilì le cose come erano prima.

  A140001445 

 Da quell'istante il novello ministro si pose con coraggio a riordinare le cose di Roma; e mentre si adoperava pel riordinamento civile dello stato, trattava in Napoli, in Firenze ed in Torino le basi di una confederazione degli stati italiani.

  A140001564 

 In questo giorno stesso cominciarono ad arrivare truppe francesi in Genova, mentre altre man mano giungevano in Torino per la via del Moncenisio.

  A140001571 

 In questo tempo confortato, e forse anche aiutato dall'insigne cardinale Costa di Arignano, arcivescovo di Torino, scrisse la prima e la più pregiata delle sue opere Le rivoluzioni d'Italia, che fu tosto accolta con grande ammirazione e lode da tutti i dotti d'Europa.

  A140001576 

 Caduto Napoleone e ritornati i sovrani tranquilli possessori dei loro Stati egli fu dal {447 [447]} suo re (1817) richiamato in Torino a nuove cariche in favore della patria.

  A140001637 

 Nel camminare per Torino forse avrete incontrato un uomo di mediocre statura, modesto nel volto e nell'atteggiamento della persona, di aspetto grave, fronte alta e serena, di sguardo vivace, occhi scintillanti muniti di occhiali, di aria ridente, voce dolce, affabile, pieno di bontà e di condiscendenza nel parlare, nel salutare gli amici o conoscenti.

  A140001637 

 Quest' uomo era Silvio Pellico, Egli aveva sortito i natali in Saluzzo, ridente città posta quasi ai piedi del Monviso, distante 20 miglia da Torino, il 24 giugno 1789.

  A140001638 

 Circa quel tempo la famiglia Pellico essendosi trasportata a Torino, Silvio potò con maggiore comodo attendere allo studio.

  A140001644 

 Questo pensiero lo turbò: li troverò ancora sulla terra, diceva fra sè, saranno già passati all'altra vita? Partì tosto, e colla massima prestezza andò a raggiungere la famiglia, che da parecchi anni era ritornata a Torino.

  A140001661 

 La più antica università del Piemonte è quella di Vercelli, che rimonta al secolo decimoterzo; dopo viene quella di Torino fondata sul principio del secolo decimoquinto dal nostro principe Lodovico di Acaja

  A140001663 

 Carlo Boucheron era nato in Torino nel 1773.

  A140001668 

 Il 17 aprile 1832 apponevasi la firma reale al decreto di sua nomina a Professore di eloquenza italiana nella R. Università di Torino, affermandosi in esso ch'era chiamato a sì onorevole posto per la distinta scienza accoppiata alle più lodevoli qualità religiosa e morali.

  A140001673 

 Quest'uomo tanto onorato per virtù e vasto sapere nacque in Torino da onorevole famiglia il 2 ottobre 1785.

  A140001674 

 Aveva egli preso a fare la rivista di un manoscritto greco, che esisteva nell'Università di Torino, e contenente frammenti dei filosofi Empedocle e Parmenide, restituendone ed illustrandone il testo; e vi aggiungeva ricerche intorno al genuino testo greco del commentario di Simplicio sopra Aristotile, de coelo et mundo.

  A140001674 

 In que'tempi tra noi dominavano i Francesi sotto Napoleone; e Torino, avendo cessato di essere capitale, aveva perduto in gran parte l'antico suo splendore.

  A140001676 

 Fa anche scelto dal governo a recarsi nelle varie Provincie del Piemonte e della Lombardia per farvi ricerche di codici d' antichità, di quadri, e di rarità artistiche d'ogni maniera a fine di arricchirne le biblioteche ed i musei, e preparare la formazione a Torino di una pinacotèca.

  A140001678 

 Il suo amore per le lingue antiche ebbe una favorevole occasione allorchè il Re Carlo Felice fece trasportare di Egitto in Torino una magnifica collezione di antichità egiziane.

  A140001679 

 Nè era in minore venerazione presso a' suoi cittadini, perciocchè mentre già decrepito si aggirava per le vie di Torino ognuno lo faceva segno alla pubblica ammirazione e rispetto: poi quando morì gli fu collocato un modesto ma bel monumento nella R. Università degli studi.

  A140001714 

 - In seguito a questi fatti Napoleone richiama il suo Ambasciatore da Torino.

  A140001719 

 - La Russia richiama il suo Legato da Torino.

  A140001753 

 - Torbidi in Torino pel trasporto della capitale.

  A140001892 

 Ivi abitavano i Taurini che costruirono una città detta più tardi Augusta Taurinorum (Torino); i Segusiani con Segusium (Susa); i Salassi con Eporedia (Ivrea), e Augusta Praetoria (Aosta); i Lepontii con Oscella (Domodossola); i Libicj con Vercellae (Vercelli), e Laumellum (Lomello), donde prese il nome quella provincia che dicesi Lomellina; i Vocontii con Novaria (Novara).


don bosco-le scuole di beneficenza dell-oratorio di s. francesco di sales in torino.html
  A143000001 

 Confidato in quella paterna bontà, che vi fa sollecito per ogni cosa, che si appartenga al bene dei vostri sudditi, e nella particolare benevolenza, che dimostraste in più occasioni verso i poveri giovanetti ricoverati nell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino, e valendosi del diritto, che gli accorda l'art.

  A143000002 

 È noto a V.M. come un decreto del Ministero di pubblica Istruzione in data 16 maggio 1879 (V. Allegato A) ordinava la Chiusura delle scuole secondarie, che da trentacinque anni si facevano a benefizio dei poveri giovanetti ricoverati nell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino.

  A143000009 

 Il Sindaco di Torino, Cav.

  A143000015 

 Più d'una volta avvenne che il Prefetto della Provincia e il Sindaco di Torino accompagnavano il ministro dell'Interno ed anche i Principi di Casa Reale a prendere parte alle nostre feste di famiglia.

  A143000016 

 Il Municipio di Torino ha sempre considerato l'opera degli Oratorii come istituzione di beneficenza.

  A143000025 

 Nel 1865 il R. Provveditore degli studi, ignaro del carattere, della natura tutta speciale del medesimo, voleva considerarlo quale ginnasio privato, e quindi obbligarlo ad avere professori patentati; ma una lettera del Ministro dell'Interno ed un'altra del Sindaco di Torino indirizzate al sig. Ministro della Pubblica Istruzione, dichiararono esser questa un'opera di beneficenza in tutto il rigore della parola; e notarono che l'obbligazione di porre maestri patentati e perciò stipendiati in classe, ne sarebbe la rovina, non avendosi un soldo sul bilancio preventivo.

  A143000029 

 Il Ministero rispose ripetendo le parole del decreto di chiusura, come consta da lettera scritta al Ministro della Casa Reale in Torino, di cui il Sacerdote Bosco non potè avere copia.

  A143000044 

 6° Il decreto del Ministero di pubblica istruzione, di cui è qui unita la copia, dice:(V. Allegato A ) il ginnasio privato annesso all'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino tenuto dal Sacerdote Bosco ó chiuso.

  A143000057 

 Perciò il giudizio, che ne recarono testè il Consiglio scolastico di Torino ed il Ministero di pubblica istruzione rion può essere che erroneo, come quello che si fonda sopra un falso supposto;.

  A143000060 

 5° Che l'attuale R. Provveditore di Torino, esigendo dall'Oratorio Salesiano i professori titolati, mostrò di non conoscerne la natura o di ignorare lo spirito delle nostre libere istituzioni, e fece oltraggio a quelli, che per trenta e più anni lo precedettero nel governo della pubblica istruzione;.

  A143000065 

 2° Dichiarare l'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino Ospizio di beneficenza, concedendo al suo direttore la facoltà di dare o far dare sotto la sua vigilanza e responsabilità quella istruzione elementare, tecnica e letteraria, che reputerà necessaria pei bisogni dei giovanetti in esso ricoverati, senza l'obbligo dei professori titolati.

  A143000068 

 Scolastico di Torino in data del 25 Marzo 1879, che propose la chiusura del Ginnasio privato annesso all'Oratorio di S. Francesco di Sales, tenuto in Torino dal Sac. Gioanni Bosco;.

  A143000069 

 Veduto che la detta deliberazione si fonda sopra motivi legittimi, cioè la contravenzione alle disposizioni vigenti rispetto all'idoneità legale degl'insegnanti, e l'inganno, in cui ripetutamente il detto Sacerdote volle trarre l'autorità scolastica di Torino, mandando una lista d'insegnanti abilitati, mentre in realtà, si serviva di non abilitati:.

  A143000072 

 Il Ginnasio privato annesso all'Oratorio di S. Francesco di Sales di Torino, tenuto dal Sac. D. Gioanni Bosco, è chiuso.

  A143000073 

 Il Prefetto Presidente del Consiglio Scolastico Provinciale ili Torino darà esecuzione al presente Decreto.

  A143000080 

 Sac. DON GIOVANNI Bosco, Torino.

  A143000087 

 Per secondare la richiesta della Direzione dell'Istituto di S. Francesco di Sales di Torino, e rendere omaggio alla verità dichiaro che nel pubblico esame di Licenza sostenuto dagli allievi dell'Istituto Salesiano in questo Regio Ginnasio di Monviso furono dichiarati promossi 31 sopra 37 esaminati nell'anno scolastico 1877-78, e 39 sopra 45 candidati dell'ultimo anno 1878-79.

  A143000088 

 Torino 14 Novembre 1879.


don bosco-lotteria d-oggetti boccalandro pietro.html
  A146000005 

 Crediamo cosa nota come in Torino da parecchi anni siansi aperti parecchi Oratorii maschili nei principali quartieri della città, ove si raccoglie quel maggior numero che si duo di giovanetti pericolanti.

  A146000008 

 Diciamo di avere molta fiducia anche nella carità di quelli che abitano fuori di questa città; imperciocché i giovanetti che ivi intervengono in parte sono di Torino, ma il maggior numero proviene dalle città e dai diversi paesi, donde recansi in questa città per cercare lavoro o per attendere allo studio.

  A146000015 

 Il numero dei biglietti sarà proporzionato al valore degli oggetti dopo la perizia approvata dalla Prefettura della provincia di Torino.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000125 

 Arturo re d'Inghilterra portando l'imagine di Maria sul suo scudo si rese invulnerabile nelle battaglie; ed il Principe Eugenio col nostro Duca Vittorio Amedeo, i quali la portavano sullo scudo e sul petto, vinsero con {70 [262]} un pugno di prodi l'esercito francese forte di 80 mila uomini sotto Torino.

  A149000144 

 I fatti gloriosi contro i Nestoriani e contro agli Albigei; le parole da Maria dette a s. Domenico allora che gli raccomandava la predicazione del Rosario, che la stessa Beata Vergine nominò magnum in Ecclesia praesidium; la vittoria di Lepanto, di Vienna, di Buda, la Confraternita di Monaco, quella di Roma, di Torino e molte altre erette in vari paesi della cristianità, fanno abbastanza conoscere quanto sia antica e diffusa la divozione a Maria Ausiliatrice, quanto questo titolo torni a lei gradito e quanto vantaggio arrechi ai popoli cristiani.

  A149000173 

 Prima di parlare della chiesa eretta in Torino ad onore di Maria Ausiliatrice stimo bene di notare, come la divozione dei Torinesi verso di questa celeste Benefattrice rimonta a' primi tempi del cristianesimo.

  A149000197 

 Agostino; direttore dell'Oratorio di san Francesco il sacerdote Bosco Giovanni; alla presenza di S. A. R. il Principe Amedeo di Savoia, Duca d'Aosta; del conte Costantino Radicati Prefetto di Torino; della Giunta Municipale rappresentata dal Sindaco di questa città Lucerna di Rorà marchese Emanuele, e dalla Commissione promotrice di questa chiesa

  A149000197 

 « L'anno del Signore mille ottocento sessantacinque, il ventisette aprile, ore due di sera; l'anno decimonono del Pontificato di Pio IX, de' Conti Mastai Ferretti felicemente regnante; l' anno decimosettimo di Vittorio Emanuele II; essendo vacante la sede arcivescovile di Torino per la morte di Monsignor Luigi dei Marchesi Franzoni, Vicario Capitolare il Teologo Collegiato Giuseppe Zappata; curato della Parochia di Borgo Dora il Teologo Cattino Cav.

  A149000219 

 Finalmente in fondo del dipinto avvi la città di Torino con altri divoti che ringraziano la S. Vergine dei benefizi ricevuti e la supplicano a continuare a mostrarsi madre di misericordia nei gravi pericoli della presente vita.

  A149000237 

 Torino, Genova, Bologna, Napoli, {133 [325]} ma più di ogni altra città, Milano, Firenze, Roma furono le città che, avendo in modo speciale provata la benefica influenza della Madre delle grazie invocata sotto al nome di aiuto dei cristiani, dimostrarono eziandio la loro gratitudine colle oblazioni.

  A149000423 

 Giunto in Torino dimando di essere qua condotto, ma appena entrato vedo vetture regalmente fornite, cavalli, staffieri, cocchieri tutti adornati con grande magnificenza.

  A149000467 

 Vedendo io che il male molto più s'aggravava, e che a poco o nulla giovavano i rimedii umani, suggerii alla mia compagna che si raccomandasse a Maria Ausiliatrice, e che ella certamente le avrebbe conceduto la salute se era necessaria per quella dell'anima; aggiunsi {170 [362]} nello stesso tempo la promessa che se avesse ottenuto la sanità, appena terminata la chiesa, che si sta facendo in Torino, di portarci ambidue a visitarla e farvi qualche oblazione.

  A149000471 

 Quando si sparge la voce che alcuni contadini dei paesi confinanti avendo promesso una parie del frutto dei loro vigneti per la continuazione dei lavori della chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in Torino furono maravigliosamente favoriti ed ebbero uva in abbondanza.

  A149000478 

 In una casa d'educazione di Torino eravi un giovinetto di 19 o 20 anni, che già da parecchi giorni soffriva acerbissimi dolori ai denti.

  A149000484 

 Finchè vivrò, non cesserò di magnificare la potenza e la bontà dell'augusta Regina del cielo, e mi adopererò per promuovere il culto di lei, specialmente nella chiesa che si sta costruendo in Torino.

  A149000486 

 Esso volle andare a compiere in persona la sua oblazione a Torino, per dimostrare viepiù la sua gratitudine verso l'augusta Regina del cielo.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000001 

 Al forestiere che giunge a Torino colla ferrovia di Milano, il primo monumento degno di attenzione che si presenta alla sua sinistra avvicinandosi allo scalo di Porta Susa, si è una Chiesa con cupola sormontata da una statua di rame dorato, alta quattro metri e rappresentante Maria SS., mentre sui due campanili che sorgono ai lati brillano altre due statue di angeli pure di rame dorato, portanti in mano l'uno una corona, l'altro una bandiera su cui sta scritta la parola Lepanto.

  A150000006 

 In esso, toccato brevemente della origine della divozione a Maria Ausiliatrice, dee progetto di dedicarle una Chiesa in Torino, dei mezzi provvidenziali, con cui questa fu condotta a termine, daremo una succinta descrizione della Chiesa stessa ed esporremo una parte delle molte grazie ottenute ad intercessione di Maria Ausiliatrice, riservandoci di pubblicarne altre ben più, appena le circostanze dei tempi e delle persone ce lo permettano.

  A150000040 

 Il Principe Eugenio e il Duca Vittorio Amedeo fanno voto a Maria, e Torino è liberata e la maestosa Basilica di Superga sorge a perenne memoria del fatto.

  A150000040 

 Nel 1706 80 mila Francesi assediano Torino.

  A150000056 

 Già da tempo la divozione alla B. Vergine Ausiliatrice aveva messo piede in Torino.

  A150000058 

 [4], popolatissimo quartiere di questa città di Torino.

  A150000082 

 Una di queste campane è dedicata al supremo gerarca della Chiesa Pio IX; un'altra a mons. Riccardi in allora arcivescovo di Torino; una alla famiglia del conte Francesco Viancino; altra alla famiglia del conte De Maistre; una a quella di Rosa Mercurelli di Roma.

  A150000086 

 Esso è dono e lavoro dell'artista Gabotti Giuseppe di Locarno dimorante a Torino.

  A150000131 

 Finalmente in fondo del dipinto avvi la città di Torino con vari divoti che ringraziano la S. Vergine dei benefizi ricevuti e la supplicano a continuare a mostrarsi madre di misericordia nei gravi pericoli della presente vita.

  A150000137 

 Alla vigilia della consacrazione l'arcivescovo di Torino, monsignor {57 [361]} Alessandro Riccardi, di felice memoria, venne in persona a far l'esposizione delle sacre reliquie, che dovevano servire alla consacrazione degli altari nel giorno seguente.

  A150000142 

 Ritornato a Torino egli studiò d' imitare nel piccolo quanto in grande aveva osservato nel Vaticano, e diè mano a modellare l'antifona Sancta Maria, e la ripartì parimenti in tre cori.

  A150000159 

 Torino, Genova, Bologna, Napoli, ma più di ogni altra città, Milano, Firenze, Roma, avendo in modo speciale provata la benefica influenza della Madre delle grazie, invocata sotto al nome di aiuto dei cristiani, dimostrarono eziandio la loro gratitudine colle oblazioni.

  A150000175 

 Una proveniva da Milano, l'altra da Genova, la terza da Torino.

  A150000184 

 Torino, furono maravigliosamente favoriti ed ebbero uva in abbondanza.

  A150000185 

 La loro comparsa in Torino destò non poca maraviglia.

  A150000185 

 Ma i loro cuori non sembravano paghi se non avessero dato un pubblico segno di divozione, venendo a ringràziare la Celeste loro benefattrice nel nuovo tempio che stava per essere a lei consacrato in Torino.

  A150000193 

 Il superiore allora pensò bene di collocarlo sotto alla protezione di Maria Ausiliatrice, al cui onore si solleva pur anche in questa nostra città di Torino maestoso tempio.

  A150000193 

 In una casa d'educazione di Torino eravi un giovinetto di 19 a 20 anni, che già da parecchi giorni soffriva acerbissimi dolori di denti.

  A150000195 

 venne da esso consigliata a fare ricorso a Maria Ausiliatrice, mercé una novena di preghiere ad onore di lei, con promessa di qualche oblazione per continuare i lavori della chiesa, che appunto sotto il titolo di Maria aiuto dei cristiani si andava innalzando in Torino.

  A150000198 

 Finchè vivrò, non cesserò di magnificare la potenza e la bontà dell'augusta Regina del cielo, e mi adopererò per promuovere il culto di lei, specialmente nella chiesa che si sta costruendo in Torino.».

  A150000200 

 Esso volle andare a compiere in persona la sua oblazione a Torino, per dimostrare vieppiù la sua gratitudine verso l'augusta Regina del cielo.

  A150000220 

 - Ora noi siamo venuti a Torino unicamente per compiere la nostra obbligazione, cioè accostarci alla santa comunione nella nuova chiesa con un' offerta compatibile al nostro stato.

  A150000220 

 Se tu guarisci andremo poi a fare la nostra divozione nella nuova chiesa che si sta facendo in Torino, e porteremo qualche offerta.

  A150000254 

 Io pensai di invitarla a fare una gita sino a Torino ed a recarsi alla chiesa di Maria SS. Ausiliatrice.

  A150000255 

 E se vi sentirete mossi, o benevoli lettori, a visitare il magnifico tempio eretto a Maria SS. Ausiliatrice in Torino, a voi sarà visibile una mano lavorata in argento che all'altare di Maria sta appesa, quale segno di perenne memoria della grazia ricevuta.».

  A150000261 

 É da notare che circa le sette mezzo, sul momento appunto in cui terminava la santa Messa, detta per lei all'altare di M. Ausiliatrice in Torino, l' ammalata ritornava in se, apriva gli occhi, riprendeva la favella, cominciava a muovere il braccio paralitico, poi la gamba, e in fine tutto il corpo.

  A150000267 

 - Una giovane d' Alba P. T., d' anni 23, da tre anni affetta da mal d'occhi, per cui invano si adoperarono diversi metodi di cura eziandio nell'ospedale oftalmico in Torino, venne sul finire {130 [434]} di marzo ultimo invasa da kerato congiuntivite pustolosa ed ulcerativa da principio non molto grave: in progresso però, circa, alla metà d'aprile, uno fra i molti accessi che vennero ad invadere la cornea interlamellermente, prese vaste proporzioni, ed occupò per il diametro di circa tre millimetri il centro della cornea dell'occhio destro destando atroci dolori nervalgici all'occhio ed al lato destro della faccia e del capo, che or scemando, or aggravandosi, resistettero ribelli a quanti rimedii vennero suggeriti dall'arte, sinchè apertosi esternamente l'accesso, verso il fine di maggio presero a decrescere i dolori locali, anzi nella sera del 29 maggio stesso scomparvero quasi immediatamente, e quei del capo cedettero all'uso del ghiaccio non mai prima adoperato: cessò la fotofobia che fino allora sempre persistette; bel bello andò riparandosi la vasta ulcera comparsa dopo l' apertura dell'ascesso, si dileguò la congiuntivite, e l' inferma è ora, sui {131 [435]} primi giorni di giugno, pressoché rinata ad altra vita.

  A150000268 

 Il confessore, prima ancora di recarsi dall'inferma, le fece suggerire di intraprendere tosto una novena ad onore di Gesù Sacramentato e di Maria SS. Ausiliatrice, colla recita di tre Pater ed Ave e tre Salve Regina; con promessa di fare poi qualche offerta ad onore della Madonna Ausiliatrice nella nuova chiesa di Valdocco in Torino.

  A150000279 

 Accortasi ella da alcune espressioni dei detti professori (sebbene abbiano cercato di occultare il pericolo) della gravità del male, e che i rimedi suggeriti erano palliativi, pensò rivolgersi a Maria SS. Aiuto dei Cristiani, sotto il qual titolo {137 [441]} udiva fabbricarsele una chiesa in Torino, con promessa di fare una offerta per tale chiesa, e di prender poi in essa il perdono, se guarita.

  A150000280 

 Anzi fra i valenti medici dalla malata consultati si annovera un valente professore dell'università di Torino.

  A150000290 

 Perduta così ogni speranza negli uomini, abbiamo riposta tutta la fiducia nel Signore, e fra le altre cose risolvemmo di fare ricorso a Maria aiuto dei, cristiani, al cui onore si andava elevando un tempio nella città di Torino, sorgente di tante grazie e di tante benedizioni.

  A150000297 

 Al giorno 18 cominciammo la memorabile novena, e misi al collo dell'infermo la prodigiosa medaglia di Maria Ausiliatrice che ella mi aveva regalato passando per Torino.

  A150000304 

 Mi era stato detto che ognuno soleva ricorrere facendo una novena di preghiere con promessa di qualche limosina pel decoro della chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice {147 [451]} in Torino, dove ogni giorno hanno luogo particolari esercizi di cristiana pietà.

  A150000310 

 Chi entra nella chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in Torino, ne vede le pareti, la sacra Immagine e l'altare {149 [453]} ornati di una svariata quantità di voti che ricordano diversi segnalati benefizi che l'augusta Regina del Cielo ottenne a' suoi divoti.

  A150000313 

 Oggi, diceva, voglio raccomandarmi a questa buona Madre nella santa Messa, e se, come tanti ottennero, potrò anch'io essere liberato da questo mio miserabile stato, farò un'offerta per la chiesa testé costrutta in Torino.

  A150000319 

 di Castelnuovo ed ora Rettore della Casa del Rifugio in Torino ).

  A150000323 

 Al vedere poi che tutte le cure dell'arte più a nulla giovavano, mia zia ed io, avendo inteso come già non pochi altri facendo preghiere a Maria Ausiliatrice avevano ottenute grazie segnalate, piena di fede mi feci condurre al Santuario a lei testé dedicato in Torino.

  A150000326 

 Era un sabato di maggio 1869, quando in sulla sera io veniva a mano condotta alla chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino.

  A150000398 

 A tal uopo fe' voto di fare un regalo alla Madonna sotto il titolo di Maria Ausiliatrice, che si venera in Torino nella chiesa a Lei dedicata.

  A150000399 

 Or avendo io due gravissimi e pericolosissimi affari, dal mal riuscimento dei quali me ne sarebbe ridondato grandissimo danno, pensai ancor io, dietro l' esempio di quella giovinetta, di far voto di un regalo alla stessa chiesa in Torino se quegli affari avesser preso uno scioglimento a me favorevole.

  A150000410 

 L'educazione religiosa e soda, ricevuta fin dai più teneri anni in collegio, risvegliò in me un'ardente brama di vedere da vicino i doni offerti pei segnalati favori, e benchè lungi assai da Torino, ebbi però la occasione di recarmici, e si centuplicò allora in me la certezza della concessione delle narrate grazie e favori, e di conserva s'accrebbe in me la fede in Maria SS..

  A150000428 

 Animata io da altri fatti particolari che aveva udito a narrare, non isperando più conforto nei mezzi umani, ricorsi all'aiuto del cielo, alla protezione di Maria Ausiliatrice, accostandomi ai SS. Sacramenti della confessione e comunione nella chiesa di Valdocco in Torino, a Lei dedicata sotto il titolo di Maria aiuto dei cristiani.

  A150000430 

 Torino, 23 aprile 1870.

  A150000456 

 Torino, 17 aprile, 1872.

  A150000457 

 Il Prefetto della casa, sig. D. Rua con altri coadiutori, esce al mattino di detto giorno in cerca di danaro, e dopo aver percorso le vie di Torino, salite e scese moltissime scale, e battuto all'uscio di varie pie persone, la comitiva rientra nell'Oratorio alle 11 antim.

  A150000474 

 Barone Cotta, banchiere di questa città di Torino, Senatore del Regno, quasi morente nel suo letto, quando si presenta a lui il Direttore dell'Oratorio di san Francesco di Sales.

  A150000482 

 Il giorno dopo si trovò affatto libero dalla mancanza di respiro, e quanto mai consolato per la grazia ottenuta dal Signore per mezzo dell'intercessione di Maria SS. Ausiliatrice, e subito {207 [511]} fece un voto, e promise che se otteneva la perfetta guarigione dalla sua grave malattia, si sarebbe portato in persona a ringraziare Maria SS. nella Chiesa a Lei dedicata in Torino, e quindi farle una piccola offerta secondo il suo stato.

  A150000488 

 Ausiliatrice, ad un uomo che da alcuni giorni era male in salute, diedi il consiglio di rivolgersi a Maria Auxilium Christianorum mercè una novena di preghiera ad onore di Lei e qualche oblazione per la chiesa a Lei dedicata e recentemente eretta in Torino, se avesse ottenuto qualche miglioramento alla stia sanità.

  A150000492 

 Mia madre in attestato di riconoscenza {211 [515]} alla Madonna SS. invia il suo dono di L. 100 per la chiesa a lei dedicata in Torino, onde impegnare mai sempre questa buona Madre ad essere il suo aiuto in tutti i bisogni suoi e della sua famiglia.

  A150000501 

 Torino, 26 ottobre 1869.

  A150000502 

 chiesa dedicata a Maria Ausiliatrice in Torino.

  A150000505 

 Una mia prossima parente trovandosi da lungo tempo affetta da grande infiammazione interna, per cui invano si adoperarono diversi rimedii dell'arte, venne dallo scrivente esortata a far ricorso con fiducia a Maria SS. Ausiliatrice, venerata nel {216 [520]} sontuoso tempio di recente eretto in Torino-Valdocco, con fare una novena ad onore di Gesù Sacramentato e di Maria Ausiliatrice, e con promessa di farle un' offerta qualora avesse ottenuta la primiera salute.

  A150000520 

 Torino, 2 settembre 1869.

  A150000524 

 Tanto era il dolore che le cagionava che ben poco la lasciava riposare; sicchè stanca degli inutili rimedi de' medici e del chirurgo, udendo da altre sorelle le grazie ottenute per mezzo della medaglia miracolosa di M. Ausiliatrice, animata da viva fede, se ne applicò una sopra il suo male, promettendo, {222 [526]} se guariva, un lavoretto a beneficio della chiesa a lei dedicata in Torino.

  A150000530 

 Venne consigliata di fare una novena {224 [528]} a N. S. Aiuto dei Cristiani e di raccomandarle caldamente suo figlio affinchè lo liberasse da questo brutto vizio, facendo promessa che a grazia compiuta farebbe un dono secondo la sua possibilità al suo tempio eretto in Torino.

  A150000532 

 Maravigliato delle grazie ottenute da coloro tutti, che con fede e divozione ricorsero alla nostra buona Madre della compassione, Aiuto dei Cristiani, essendo stato sorpreso da {225 [529]} una grande tribolazione nel primo giorno di quest'anno volgente, a me pure venne in pensiero di far ricorso a si potente Avvocata, e dinanzi alla presenza reale di Gesù, ed all'altare dedicato a Maria SS., prostrato e gemebondo l'andava supplicando che mi volesse ottenere come a tanti altri la liberazione da tante pene, e dopo aver fatto voto di una piccola offerta per concorrere ad accrescere maggiormente lustro e magnificenza all'augusto di Lei tempio, eretto in Torino, mi sentii più calmo e rassegnato, e poi ancora liberato da tante miserie.

  A150000534 

 Con questo pensiero nella mente mi avvicinai al letto dell'infermo, lo animai dolcemente a volersi rassegnare alla volontà di Dio, a soffrir con pazienza il male, e che se per caso avesse in mente qualche mancamento dimenticato nella confessione già fatta, me lo manifestasse; poi lo esortai a confidare {227 [531]} e a ricorrere al valido e potentissimo patrocinio di Maria Santissima Aiuto dei Cristiani, all'onor della quale si era eretta e consacrata di fresco una chiesa in Valdocco di Torino con oblazioni per grazie ricevute.

  A150000534 

 Gli diedi la benedizione degli infermi, raccomandai alla sua moglie, e ad altri parenti colà presenti di recitare per giorni nove tre Pater, Ave e Gloria a Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento e tre Salve, Regina a Maria Ausiliatrice di Torino con viva fiducia, e poi non temessero che la grazia della guarigione si sarebbe ottenuta.

  A150000536 

 Si adoperarono tutte le cure suggerite dai periti dell'arte, ma né dottori nè rimedi giovavano, anzi {229 [533]} il male faceva progresso e già si disperava della salute, quando per buona sorte mi venne in mano il libretto: Le maraviglie della gran Madre di Dio, e avendo osservate molte guarigioni operate per intercessione di Maria Ausiliatrice, con viva fiducia non tardai ad appoggiarmi a questa ferma colonna e dissi che se mia figlia guariva, l' avrei condotta a Torino a visitare la nuova chiesa e a farvi nel medesimo tempo un'oblazione secondo il mio stato.

  A150000540 

 In riparazione adunque di questa mancanza promisi che mi sarei portato nuovamente a Torino a fare qualche oblazione a detta chiesa, e che qual figlio umile di S. Madre Chiesa avrei pubblicata la gloria di Dio e la grande potenza di Maria Augusta Madre del Salvatore.

  A150000541 

 Con questa seconda grazia ottenuta nello stesso giorno che io la dimandai, mi trovo, ripeto, in dovere di portarmi a Torino, e così {232 [536]} rendere un giusto tributo di riconoscenza alla gran Madre di Dio.

  A150000543 

 provincia di Torino.

  A150000549 

 Torino, 26 maggio 1869.

  A150000552 

 Crebbero gli {238 [542]} avventori: alcune somme che si riputavano perdute, si poterono incassare, dice, il signor D.: e a suo tempo mi son recato a Torino a compiere la mia promessa; perciocché le cose mie avevano preso felice avviamento e provava co' fatti che la Vergine m'aveva esaudito.

  A150000552 

 In quel tempo (1868-69) si parlava molto di grazie ottenute ad intercessione di Maria invocata sotto il titolo di aiuto dei Cristiani e mosso da necessità e da speranza, il sig. D. ricorse pure alla S. Vergine con queste parole: Se io ottengo un miglioramento de' miei affari, prometto di recarmi ai tempio di Maria Ausiliatrice in Torino ed ivi fare le mie divozioni con una offerta in quella chiesa secondo il mio stato.

  A150000555 

 La famiglia venuta in Torino rende vivi ringraziamenti all'augusta Madre del Salvatore e, dovunque vada, non cesserà mai di raccontare le grazie ottenute da Maria Ausiliatrice.

  A150000561 

 Nel mese di giugno del 1870 mi recai alla Chiesa di Maria Ausiliatrice in Torino, v'implorai una benedizione e mi assunsi l'obbligo di recitare un Pater ed una Salve Regina per un mese a fine di guarire da grandissimi dolori che io sentiva per tutte le giunture del corpo, e che mi mettevano nell'impossibilità di potermi vestire.

  A150000571 

 Torino, 4 novembre 1870.

  A150000583 

 Torino, 24 agosto 1870.

  A150000586 

 Torino, 14 luglio 1870.

  A150000588 

 Torino, 18 ottobre 1870.

  A150000589 

 Con tutto il fervore, con tutto lo zelo e la divozione possibile m'inginocchiai per terra a stento, e piangendo la cominciai, ponendomi al collo la medaglia benedetta (che mi diede qui il buon chierico Vecchio), riponendo tutta la mia fiducia e speranza della mia guarigione in Maria, votando di fare una piccola oblazione alla {251 [555]} nuova chiesa di Maria Ausiliatrice che è in Torino.

  A150000593 

 Fu allora che mi venne la buona inspirazione di raccomandarmi a Maria Ausiliatrice, promettendole di far celebrare una Messa nella nuova sua chiesa in Torino, se mi avesse fatto guarire.

  A150000601 

 D. Paolo Jovani, cappellano di S. Pier Laguna della Diocesi di Faenza, {256 [560]} che come Associato a queste Letture Cattoliche di Torino, conosceva ed ammirava già da tempo le maraviglie di Maria Ausiliatrice, oggi è lieto di poterne proclamare egli stesso per propria esperienza il validissimo patrocinio.

  A150000604 

 Dopo d'aver sofferto diciotto mesi di grave e penosa malattia; dopo che i migliori medici dissero non esservi più per me' speranza di guarigione, venni in persona a Torino all'altare di Maria Ausiliatrice.

  A150000614 

 Ciò fece, che si dovette ricorrere all'arte medica presso tre bravi dottori; una volta dal signor Fissore medico in Torino, l'altra dal signor Tea medico.

  A150000619 

 Moreno di Enrico e di Ida nata Andreis di Torino, era per disgrazia caduto dal 3° al 2° piano rompendosi il femore superiore.

  A150000620 

 Torino, 24 maggio 1871.

  A150000623 

 Riconoscenti alla Vergine per tanta grazia, visitavano il 17 luglio 1872 il suo santuario in Torino colla propria figliuola, la quale portò seco le sue gruccette e le lasciò in detta Chiesa qual testimonianza della grazia ottenuta da Maria Ausiliatrice.

  A150000630 

 Il mio caro, e dolce padre Vercellotti Giuseppe affetto da infermità in un ginocchio ricorse alla Vergine Ausiliatrice che si venera in Torino nella chiesa a Lei dedicata e n'ebbe la bramata guarigione.

  A150000637 

 Torino, 17 aprile.

  A150000651 

 Promette una piccola offerta per la nuova chiesa, eretta in Torino a Maria Ausiliatrice.

  A150000652 

 «Alcune settimane fa, allorché io aveva il bene d'incontrarla a Torino, ella mi richiedeva una notizia coscienziosa, esatta de' favori speciali da me ottenuti per intercessione della santissima {287 [591]} Vergine, Aiuto dei Cristiani; e tanto per compiacere al suo desiderio, quanto per non defraudare più a lungo la nostra divina Madre di quella maggior gloria che potrà venirle dall'esposizione di questi fatti, non indugio a farle noto quanto segue:.

  A150000653 

 Fu allora (maggio 69) che da persona amica mi venne suggerito di implorare il soccorso di Maria santissima Ausiliatrice, al cui onore era stata edificata una chiesa in Torino.

  A150000660 

 Di tutto ciò se ne dichiara unicamente debitrice alla grazia ottenutale da Maria {293 [597]} Ausiliatrice, mediante una novena di Messe, ripetuta per la seconda volta, con promessa di andar il più presto che possa a ringraziare la sua cara Benefattrice nella chiesa a lei dedicata in Torino, sotto il titolo di Maria, Aiuto dei Cristiani.

  A150000660 

 Una pia persona le suggerì di farsi dare una benedizione e di far celebrare una novena di Messe all'altare di Maria Ausiliatrice nella chiesa a lei dedicata in Torino.

  A150000667 

 Torino, 12 luglio 1874.

  A150000673 

 Torino, 4 gennaio 1875.

  A150000674 

 La mattina del 4 Giugno 1874, solennità del Corpus Domini, all'aprirsi della chiesa di M. Ausiliatrice in questa città di Torino fu trovato un infelice sdraiato presso alla porta della medesima.

  A150000717 

 La signora C. era venuta a Torino per prender parte alla festa della consacrazione della chiesa di Maria Ausiliatrice.

  A150000726 

 Torino, 18 aprile 1875.

  A150000727 

 Torino, 17 aprile 1875.

  A150000729 

 Nella chiesa dedicata in Torino a Maria Ausiliatrice, con autorizzazione di S. Ecc.

  A150000729 

 Rev. l'Arcivescovo di Torino, e con Breve di S. S. Pio IX in data 5 aprile 1870 è canonicamente costituita un' Arciconfraternita di suoi Divoti che si propongono di promuovere le glorie della divina Madre del Salvatore per meritarsi la protezione di lei in vita e particolarmente in punto di morte.


don bosco-massimino.html
  A151000238 

 A tal uopo fé' voto di fare un regalo alla Madonna sotto il titolo di Maria Ausiliatrice, elle si venera in Torino nella Chiesa a Lei dedicata.

  A151000239 

 Or avendo io due gravissimi e pericolosissimi affari, dal mal riuscimento dei quali me ne sarebbe ridondato {103 [225]} grandissimo danno pensai ancor io, dietro l'esempio di quella giovinetta, di far voto di un regalo alla stessa Chiesa in Torino se quegli affari avesser preso uno scioglimento a me favorevole.


don bosco-notitia brevis societatis sancti francisci salesii.html
  A152000005 

 PATENTE a Direttore Capo degli Oratorii di San Francesco di Sales, del Santo Angelo Custode e di San Luigi in Torino, in favore del Signor D. Giovanni Bosco.

  A152000008 

 Dato in Torino addì trentuno marzo l'anno mille ottocento cinquantadue.


don bosco-notizie storiche intorno al miracolo del ss. sacramento.html
  A153000008 

 Mentre governava la santa Romana Chiesa Nicolò V, e Ludovico di Savoia era duca di Torino, avvenne uno strepitoso miracolo nella città di Torino.

  A153000009 

 Involsero il sacro vaso con altre spoglie, e fattone un grosso fagotto, il posero sopra un mulo prendendo la strada di Torino.

  A153000010 

 Era il sei di giugno 1453, verso le cinque pomeridiane, quando giunsero in Torino innanzi ad una chiesa dedicata a {7 [7]} S. Silvestro.

  A153000013 

 La fama di tal prodigio non fu ristretta nella città di Torino; molti dai vicini paesi vennero ad adorare Gesù Sacramentato, e fra le molte grazie che si ottennero per quell'ostia prodigiosa, merita di essere riferita quella che riguarda ad un certo Tommaso Soleri di Rivarolo, Diocesi d'Ivrea.

  A153000013 

 Udito a parlare del gran miracolo avvenuto in Torino, fece voto, e con vivezza di fede promise, che se fosse guarito, sarebbe andato a visitare quell'ostia miracolosamente scoperta, facendo celebrare una Messa coll'offerta di una torchia del peso di tre libbre.

  A153000018 

 Ricorsero perciò a Monsignore Carlo Broglia, Arcivescovo di Torino, il quale volle egli stesso informarsi bene della verità del miracolo: e lasciò scritto che: informato appieno dello stupendo e verissimo miracolo, sì per le antiche autentiche scritture da lui vedute e lette, come per le debite e legittime informazioni, assecondò la dimanda.

  A153000023 

 Nelle convenzioni segnate tra la Città di Torino ed i preti canonici del Corpus Domini, in data 13 marzo 1655, si leggono le seguenti parole: «Desiderando la città di Torino che maggiormente si stabilisca ed accresca la divozione del SS. Sacramento nella chiesa del Corpus Domini dalla detta Città edificata nel luogo nel quale Sua Divina Maestà si compiacque di operare quello stupendissimo miracolo a maggior comprovazione della nostra santa fede ed evidenza di un tanto Sacramento, perciò ha pensato d'istituire e fondare in detta chiesa una congregazione di preti secolari sotto il titolo del SS. Sacramento.» {14 [14]}.

  A153000025 

 Nel 1803 celebravasi in questa nostra Torino il cinquantenario del glorioso avvenimento di cui parliamo; e sebbene le circostanze politiche fossero poco favorevoli a solennità religiose, tuttavia vi fu uno straordinario concorso di fedeli Cattolici venuti da tutte parti.

  A153000029 

 Rispondo: Il fatto è strepitoso, perciò richiede gli argomenti di certezza; e ce ne sono molti: 1° La tradizione dall'uno all'altra tramandata fino ad oggidì, anche fuori di Torino.

  A153000030 

 2° Attestato da un libro intitolato: Ricerche critiche sul Miracolo del SS. Sacramento avvenuto in Torino, pag.

  A153000042 

 Mentre pestilenzial morbo menava larga strage tra popoli cisalpini, l'augusta Torino.

  A153000047 

 La pittura poi, cioè quella superiore, posta nella vólta quasi al disopra dell'altare maggiore, rammenta che l'ostia, dopo di essere stata buon tempo sospesa in aria raggiante, discese in un calice che Monsignor Romagnano, allora Vescovo di Torino, teneva fra le mani, la quale ostia tramandando tuttora viva luce, è portata processionalmente al duomo di S. Giovanni.

  A153000075 

 Cessi pertanto ogni nostra maraviglia, e diciamo che il miracolo del SS. Sacramento avvenuto in Torino nel 1453 confrontato colle altre opere dell'Onnipotenza divina nulla presenta che sia assurdo o ripugnante; piuttosto io direi, che il Signore Iddio ha voluto operare questo miracolo 1° per manifestare la sua gloria agli uomini e dare un segno di particolare bontà ed amore verso i Torinesi.

  A153000079 

 Questo miracolo sia ai Torinesi ed a tutti i buoni Cattolici sorgente di grazie celesti e di benedizioni; illumini tutti, e tutti ci colmi della più grande consolazione pensando che viviamo in una religione che in mille modi fa conoscere {27 [27]} i caratteri della divinità, tra cui vuolsi annoverare il miracolo avvenuto in Torino nel 1453.

  A153000087 

 Nel 1458 Enea Silvio, Papa, sotto al nome di Pio II, nei suoi Commentari riferisce distintamente il miracolo avvenuto in Torino.

  A153000096 

 Finalmente si può leggere il libro stampato l'anno scorso 1852, col titolo, Ricerche critiche sul Miracolo del SS. Sacramento, avvenuto in Torino nel 1453.


don bosco-notizie storiche sul convento e sul santuario di santa maria delle grazie presso nizza.html
  A155000006 

 Ad alcuni de' miei lettori, e lettrici, al sentire che l'Oratorio di S. Francesco di Sales, eretto in Torino, chiamasi Casa Madre, potrebbe nascere il desiderio di sapere il numero degl'Istituti già fondati dal benemerito D. Bosco.

  A155000013 

 {68 [420]} l 'Unità Cattolica di Torino, Numero 30; l'Osservatore Cattolico di Milano, N° 27; e lo Spettatore, 5 e 6 febbraio 1878.

  A155000037 

 Le domande si possono fare alla Direttrice dell'Istituto femminile di Nizza Monferrato, o al Signor D. Bisio Vicario di S. Giovanni, od anche al molto Rev.Sig. D. Bosco Direttore dell'Oratorio di San Francesco di Sales, Torino.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000033 

 L'anno 1868 ai 10 di giugno verso il mezzogiorno giungeva in Torino alla chiesa di Maria Ausiliatrice un uomo di aspetto signorile.

  A156000116 

 A questo fine furono chieste speciali preghiere che in casi gravisoglionsi fare nella chiesa di Maria Ausiliatrice {70 [322]} in Torino e fu stabilito che al domani ivi si celebrasse all'altare di Lei la santa Messa per l'ammalata.

  A156000116 

 Verso le sette del mattino incominciavasi in Torino la santa Messa, e i parenti e gli amici dell'inferma stavano inginocchiati raccolti intorno al suo letto coll'intenzione di unirsi al sacerdote celebrante, e sentire di lontano la santa Messa.

  A156000131 

 Ecco quanto si legge nel Museo delle Missioni Cattoliche di Torino

  A156000153 

 Pio VI {92 [344]} l'anno 1798 approvo una novella compagnia sotto il medesimo titolo, stabilitasi in Torino, città sempre a Maria divotissima.

  A156000157 

 In seguito poi nella medesima chiesa coll'autorizzazione dell'arcivescovo di Torino, essendosi instituita una Pia Associazione dei divoti di Maria Ausiliatrice, concedeva ai socii molte Indulgenze e plenarie e parziali.

  A156000157 

 Lo stesso regnante Pio IX zelante promotore dell'onore dovuto all'augusta Madre di Dio, si adoperò perchè fosse con sua speciale protezione eretta in Torino una chiesa a Maria Ausiliatrice.

  A156000160 

 Nella Chiesa dedicata in Torino a Maria Ausiliatrice con autorizzazione di sua Ecc.

  A156000160 

 Rev. l'Arcivescovo di Torino è canonicamente instituita una Associazione di suoi Divoti che si propongono di promuovere le glorie della divina Madre per meritarsi la protezione di Lei in vita e particolarmente in punto di morte.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html
  A159000079 

 NB. Le domande per 1' accettazione saranno fatte al Sac. Gio. Bosco in Torino, oppure al Sac. Paolo Albera Direttore de l' Ospizio di S. Vincenzo in Sampierdarena.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico [v.27].html
  A160000011 

 Le offerte saranno indirizzate al sac. Gio. Bosco in Torino, oppure al sac. Paolo Albera Direttore dell'Ospizio di s. Vincenzo dove per ora saranno raccolti i novelli allievi.

  A160000035 

 N. B. Le domande per l'accettazione saranno fatte al sac. Gio. Bosco in Torino, oppure al sac. Paolo Albera Direttore dell'Ospizio di s. Vincenzo in Sampierdarena.


don bosco-porta teco cristiano.html
  A161000005 

 Torino li 29 marzo 1697.


don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html
  A163000004 

 Un parroco di una piccola parrocchia della collina di Torino, pieno di zelo pel bene delle anime affidate alla sua cura dalla divina Provvidenza, aveva in trapreso un corso regolare di sacre istruzioni, dirette a premunire il suo gregge contro gli errori, che fatalmente si vanno tuttodì spargendo a danno delle anime.

  A163000039 

 Certo Giuliano, che vive e lavora in questa città di Torino, fu protestante, finché, illuminalo da Dio, abbandonò la riforma di Lutero, e ad unico fine di aver maggiori mezzi di condurre una vita virtuosa si fece cattolico.


don bosco-regolamento dell-oratorio di s. francesco di sales per gli esterni.html
  A164000207 

 L' approvazione dell' Arcivescovo di Torino, e del regnante Pio IX devono animarci ad aggregarci a questa Compagnia.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales.html
  A166000156 

 Torino, ecc.


don bosco-regole o costituzioni per l-istituto delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A168000185 

 Torino, 15 novembre 1878.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000016 

 Questa Chiesa è edificata nella parte della città di Torino detta Valdocco.

  A173000020 

 Non è da omettersi che l'orchestra è dono e lavoro del mastro falegname Gabotti Giuseppe di Locamo ed abitante in Torino.

  A173000035 

 - Intenti con pio zelo a promuovere la religione nei fedeli e il bene delle anime coi celesti tesori della Chiesa, a tutti quei fedeli dell'uno e dell'altro sesso, che veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, religiosamente visiteranno la Chiesa dedicata in Torino a Maria Vergine Immacolata {19 [21]} sotto al titolo di MARIA AUSILIATRICE nel giorno in cui detta Chiesa sarà consacrata, o in uno de' sette giorni immediatamente dopo, da eleggersi a piacimento di ciascuno, e che quivi pregheranno Dio per la concordia fra i principi cristiani, per la estirpazione delle eresie e per la esaltazione di S. Madre Chiesa, in quel giorno dei predetti che ciò faranno, concediamo per la misericordia di Dio la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati, la quale potranno applicare per modo di suffragio alle anime di quei fedeli che congiunte a Dio nella carità passarono da questa vita.

  A173000043 

 I sacerdoti, i {22 [24]} cherici, i giovanetti del Piccolo Seminario di Mirabello e del collegio di Lanzo erano tutti pervenuti all'Oratorio di S. Francesco di Sales per formare una specie di esercito coi loro compagni di Torino.

  A173000053 

 Ritornato a Torino egli studiò d'imitare nel piccolo quanto in grande aveva osservato nel Vaticano, e diè mano a modellare l'antifona Sancta Maria, e la ripartì parimenti in tre cori.

  A173000056 

 Siamo per altro obbligati di tributare una parola di riconoscenza a molti dilettanti e maestri di musica di Torino e di altre città che graziosamente si offerirono e prestarono l'opera loro pel solo spirito di religione senza badare ad alcun interesse materiale.

  A173000065 

 Una proveniva da Milano, l'altra da Genova, la terza da Torino.

  A173000072 

 Oltre al compatto numero di cantori intervennero spontaneamente a prendere parte i più celebri musicanti di Torino.

  A173000090 

 Quindi vi fu solenne distribuzione dei premi ai più distinti nella condotta morale fra i giovanetti della casa di Torino, di Lanzo e di Mirabello.

  A173000101 

 - Ora noi siamo venuti a Torino unicamente per compiere la nostra obbligazione, cioè accostarci alla santa comunione nella nuova chiesa con un offerta compatibile al nostro stato.

  A173000101 

 Se tu guarisci andremo poi a fare la nostra divozione nella nuova chiesa che si sta facendo in Torino, e porteremo qualche offerta.

  A173000143 

 Notò alcuni dei più celebri monumenti che attestano la serie non mai interrotta delle grazie che Maria in ogni tempo nelle varie parti del mondo ottenne ai suoi divoti; parlò di Torino, {70 [72]} della nuova Chiesa che in modo cotanto provvidenziale potè in breve tratto di tempo edificarsi sopra il suolo che i Santi Martiri Ottavio ed Avventore bagnarono col proprio sangue.

  A173000146 

 Per queste ragioni si vedevano raccolti parecchi augusti personaggi provenienti da Torino, da Milano, da Venezia, da Bologna, da Firenze, da Roma, da Napoli, ed altrove.

  A173000154 

 Io pensai di invitarla a fare una gita sino a Torino e recarsi alla chiesa di Maria SS. Ausiliatrice.

  A173000155 

 E se vi sentirete mossi, o benevoli lettori, a visitare il magnifico tempio eretto a Maria SS. Ausiliatrice in Torino, a voi sarà visibile una mano lavorata in argento che all'altare di Maria sta appesa, quale segno di perenne memoria della grazia ricevuta.

  A173000176 

 Una giovane d'Alba P. T., d'anni 23, da tre anni affetta da mal d'occhi, per cui invano si adoperarono diversi metodi di cura eziandio nell'ospedale oftalmico in Torino, venne sul finire di marzo ultimo invasa da kerato congiuntivite pustolosa ed ulcerativa da principio non molto grave: in progresso però, circa alla metà d'aprile, uno fra i molti accessi che vennero {86 [88]} ad invadere la cornea interlamellermente, prese vaste proporzioni, ed occupò per il diametro di circa tre millimetri il centro della cornea dell'occhio destro destando atroci dolori nervalgici all'occhio ed al lato destro della faccia e del capo, che or scemando, or aggravandosi resistettero ribelli a quanti rimedii vennero suggeriti dall'arte, sinchè apertosi esternamente l'accesso verso il fine di maggio presero a decrescere i dolori locali, anzi nella sera del 29 maggio stesso scomparvero quasi immediatamente, e quei del Capo cedettero all'uso del ghiaccio non mai prima adoperato: cessò la fotofobia che fino allora sempre persistette; bel bello andò riparandosi la vasta ulcera comparsa dopo l'apertura dell'ascesso, si dileguò la congiuntivite, e l'inferma è ora, sui primi giorni di giugno, pressochè rinata ad altra vita.

  A173000177 

 Il confessore, prima ancora di recarsi dall'inferma, le fece suggerire di intraprendere tosto una novena ad onore di Gesù Sacramentato e di Maria SS. Ausiliatrice, colla recita di tre Pater ed Ave e tre Salve Regina; con promessa di fare poi qualche offerta ad onore della Madonna Ausiliatrice nella nuova Chiesa di Valdocco in Torino.

  A173000179 

 Pertanto nel giorno 17 giugno alle 7 del mattino si raccolsero i giovani della casa di Torino, di Lanzo e di Mirabello con molti fedeli.

  A173000230 

 Accortasi ella da alcune espressioni {156 [158]} dei detti professori (sebbene abbiano cercato di occultarle il pericolo) della gravità del male, e che i rimedi suggeriti erano paltiativi, pensò rivolgersi a Maria SS. Aiuto dei Cristiani, sotto il qual titolo udiva fabbricarsele una chiesa in Torino, con promessa di una offerta per tale chiesa, e prendere poi in essa il perdono, se guarita.

  A173000238 

 Perduta così ogni speranza negli uomini, abbiamo riposta tutta la nostra fiducia nel Signore, e fra le altre cose risolvemmo di fare ricorso a Maria aiuto dei cristiani, ai cui onore si andava elevando un tempio nella città di Torino, sorgente di tante grazie e di tante benedizioni.

  A173000245 

 Al giorno 18 cominciammo la memorabile novena, e misi al collo dell'infermo la prodigiosa medaglia di Maria Ausiliatrice che Ella mi aveva regalato passando per Torino.

  A173000315 

 E IN TORINO E IN MONACO DI BAVIERA.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html
  A174000007 

 13, deriva l'elargizione di alcune Particolari esenzioni dalle rigorose esigenze, soprusi e peggior cose che non si devono ricordare ma nobilmente tacere in una Consultazione d'officio, ma che nondimeno ne furono la causa impulsiva, Perciò non sembra da trascurarsi la ragione addotta dal Sacerdote Bosco sul soverchio rigore dell'Arcivescovo di Torino nell'Ordinare i Salesiani, e dell'urto già insorto che si rileva dai fatti superiormente narrati, cosicché con la.

  A174000010 

 Sulla prima indagine dopo avere dichiarato d'avere impiegato un intero anno a consolidare l'osservanza delle Costituzioni, ponendo in esecuzione quanto venne da questa speciale Congregazione consigliato e prescritto intorno al Noviziato, i novizi del quale {22 [122]} sono più di cento, ne riepiloga' in cinque capi il prodigioso sviluppo, fra i quali è notevole l' Ospizio con Chiesa pubblica a Buenos Ayres nella Repubblica Argentina in America, e la costruzione cominciata in Torino di una Chiesa, dedicata a S. Giovanni Evangelista con ospizio per ricevere, ed istruire poveri fanciulli.

  A174000024 

 E in Torino presso al tempio dei protestanti in una estensione di oltre a trenta mila abitanti, tra cui non avvi chiesa di sorta pel culto cattolico.

  A174000038 

 Torino 12 Aprile 1875.

  A174000066 

 Chi visita l'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino, od i vari stabilimenti eretti, o governati dal S. D. Bosco coadiuvato da'suoi Sacerdoti vi sente tosto un non so che di pio, che non è dato sì -facilmente di sentire in altri simili instituti, pare che negli Instituti di D. Bosco vi si respiri proprio il buon odore di G. C..


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per una congregazione particolare.html
  A175000001 

 Che anzi in Mirabello nel 1863 fu istituito un piccolo Seminario di S. Carlo, e la casa dove nel 1870 si alimentavano circa Duecento giovavi è di proprietà della Società, non altrimenti che quella di Torino, ed al presente è stata trasferita nel villaggio di S. Martino, territorio della Diocesi di Casale.

  A175000001 

 Infatti ogni ceto di persona ricorda con sentita gratitudine, come fino dall' anno 1841 l'encomiato Sacerdote si unisse ad altri Ecclesiastici per accogliere in appositi locali i giovani più abbandonati della Città di Torino a fine d'intrattenerli con onesti sollazzi, e somministrare ai medesimi il pascolo della Divina parola.

  A175000001 

 Nel 1864 fu stabilito in Lanzo paese dell'Archidiocesi di Torino un Collegio convitto di S. Filippo Neri per raccogliervi giovanetti, che non potevano più essere accolti in altri ricoveri.

  A175000002 

 Imperocchè in quell'epoca appunto l'Arcivescovo di Torino consigliò di provvedere in modo stabile all'avvenire di molti ragazzi, che erano raccolti negli Ospizi, o frequentavano gli Oratori nei giorni festivi, e per tale scopo gli rilasciò una lettera commendatizia, colla quale potesse presentarsi al Supremo Pontefice Pio IX, che Dio ci conservi per molti altri anni.

  A175000002 

 e quindi stampate in Torino coi tipi della stessa Società Salesiana nel 1867.


don bosco-severino.html
  A177000031 

 Pochi giorni dopo mio padre partiva alla volta di Torino conducendo seco il povero Severino che doveva cangiare i libri e la penna colla secchia e col cestino.

  A177000054 

 Io poi, secondo il consiglio di mio padre, mi posi la secchia sulle spalle e feci ritorno a Torino.

  A177000100 

 In quell'anno Monsignor Franzoni arcivescovo di Torino venne ad amministrare il Sacramento della Cresima in questa chiesuola.

  A177000103 

 E qui cominciò il solito canto, suono e schiamazzo per tutto il cammino da Superga a Torino.

  A177000159 

 L'eresia di Pietro Valdo cercando dilatarsi ognor più nelle provincie di Pinerolo, il vescovo di Torino inviò il b.

  A177000184 

 Come voi, o amici, ben potete rilevare, il brano dell'Arcivescovo di Torino è totalmente falsificato ponendo in bocca dell'autore una cosa certa ch'egli chiama favola.

  A177000188 

 Sotto il nome Lucerna o Luserna s'intende un antico borgo assai rinomato, posto ai piè delle Alpi, distante sei miglia dalla città di Pinerolo e ventiquattro da Torino.

  A177000330 

 - Andrei volentieri a Torino, risposi; da qualche tempo mia madre venne a dimorare in quella città; e sebbene versi nelle strettezze, tuttavia mi ama assai, e desidera ardentemente di avermi con se.

  A177000331 

 - Questo conforto l'avrete; scriverò a Torino a chi di ragione, e spero che avrete qualche soccorso anche nella casa di vostra madre.

  A177000332 

 La cura del medico riusci a sollevarmi alquanto da' miei mali, e dopo otto giorni {154 [154]} mi trovai in istato di mettermi in viaggio per Torino.

  A177000334 

 Ora debbo partire per Torino senza potervi più rivedere; {155 [155]} ma consolatevi meco, le vostre parole non furono senza frutto; io sono di nuovo Cattolico.

  A177000425 

 Un impiego vantaggioso si presentò nella città di Torino; ma i compagni, gli amici, i luoghi che già mi furono cotanto fatali consigliarono di recarmi altrove.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html
  A179000191 

 ORATORIO DI S. FRANCESCO DI SALES in Torino.

  A179000409 

 Torino 1872 – Tip.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1877.html
  A181000002 

 Perciò desiderando questi che il loro figlio avesse tutto l' agio di coltivare il suo ingegno e i germi di sì belle virtù, conscii dei pericoli che sovrastano ad inesperto fanciullo in mezzo al mondo, fatti in paese i primi studi elementari, stabilirono di condurlo a Torino nell' Oratorio di s. Francesco di Sales, che essi già ben conoscevano per mezzo di altri compaesani che quivi ricevevano educazione.

  A181000004 

 Fu dipoi chiamato a Torino per assistere i giovani artigiani; ufficio che sostenne fino agli ultimi suoi giorni, e disimpegnò con rara prudenza e con zelo illuminato.

  A181000016 

 E frutto di questa esattezza e dell' ingegno, che Dio gli aveva dato singolare, era 1' eccellente riuscita che fece negli studi, sicchè nella Licenza Ginnasiale dell' anno 1873 riuscì il primo tra i numerosi compagni, che con lui subirono il pubblico esame al R. Ginnasio Monviso in Torino.

  A181000024 

 Avendo sempre dimostrato ardente desiderio di abbracciare lo stato ecclesiastico e non potendo in {37 [351]} Caluso maturare abbastanza questo desiderio, il suo professore, già antico nostro allievo, gli parlò dell' Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino.

  A181000024 

 Egli ne fu come elettrizzato, e decise co' suoi di venire a fare in Torino quinta Ginnasiale per vie meglio prepararsi alla vestizione clericale.

  A181000031 

 Nò ciò gli bastava, poichè anche mentre era già gravemente malato e debolissimo di forze, soleva recarsi con grande stento a Torino per avere la soddisfazione di confessarsi da lui.

  A181000067 

 Ci volle tutto il mio ascendente per impedire che partisse alla volta di Torino, avvegnachè io temessi, che sarebbe morto per via.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html
  A182000001 

 Vinovo, ameno villaggio della Diocesi di Torino, distinto da lungo tempo per la ereditaria bontà dei suoi abitanti, fu la patria del nostro confratello Giovannetti Michele rapitoci sul principio di quest'anno da immatura morte.

  A182000006 

 In vista di tanta buona volontà, come venne la Quaresima, fu mandato con un altro compagno a fare il catechismo in una delle parrocchie di Torino, e non è a dire come egli fosse sollecito per farlo bene.

  A182000017 

 Finalmente avendo udito che in Torino si accettavano poveri giovani per fare i corsi classici, ne fece dimanda e fu accettato nell'Oratorio di S. Francesco di Sales, quando egli toccava il ventesimo quarto anno di sua età.

  A182000060 

 " Come si udirono a Torino i continui e pressanti reclami sia di lui, sia degli altri missionarii,e come si vide laverà necessità di mandarne, si organizzarono le cose per una nuova spedizione assai più numerosa che la prima, sia per aiutare quelli che erano partiti nell'anno antecedente, sia per aprire nuove case e nuove missioni.

  A182000066 

 Egli stesso mi interpellò, dicendo: Se i Salesiani non gli poteano dar alloggio in Roma ed in Genova? Desidera visitar la casa di Torino ed altre.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000005 

 Chiesta ed ottenuta la grazia, il 2 luglio 1874, contando 32 anni d'età, si dirigeva alla volta di Torino.

  A183000005 

 Un buon sacerdote, antico conoscente di famiglia, n'ebbe compassione e, voglioso di sollevarlo dalla sventura che avevalo sì crudamente colpito, gli suggerì di raccomandarsi a Don Bosco con preghiera di volerlo accogliere nel suo Oratorio di Torino.

  A183000010 

 Poi ritornò a San Pier d'Arena a riprendere i suoi graditi lavori; ma la sua salute andando ogni dì più deperendo, i superiori lo richiamarono nell'Oratorio di Torino.

  A183000047 

 Nacque in Torino il 25 giugno 1861 da famiglia distinta per censo e per costumi patriarcali.

  A183000064 

 I giovani di Torino che furono sotto la sua disciplina ricordano ognora con grande piacere il nostro caro confratello, che seppe con tanta industria attirarsi l'amore di numerosa scolaresca.

  A183000068 

 Il nostro Carlo quantunque a malincuore adattossi pure a lasciare il Collegio di Alassio e recarsi a Torino, indi a S. Benigno; ma nulla valse a migliorarlo; nè l'aria che vi è otfima, nè tutte le possibili cure che colà gli vennero prodigate.


don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html
  A184000005 

 Entrato in Congregazione venne all'Oratorio di Torino a fare i suoi studi di filosofia e di teologia.

  A184000010 

 Passati i mesi della fredda stagione, i genitori col tenero bambino lasciarono quella città e ritornarono al patrio tetto, da cui il nostro Stefano più non s'allontanò se non per venire in Torino a terminare i suoi studi.

  A184000024 

 Nacque egli in Ciriè, industriosa città del Piemonte distante otto miglia al nord di Torino.

  A184000025 

 Subito venne a Torino, e chiamò d'essere Ascritto tra i Salesiani, dei quali molto aveva già udito parlare.

  A184000037 

 Quest'ultima speranza svanì quando giunse a Torino il giorno 1° ottobre, perchè suo cugino era partito il mattino stesso, destinato air insegnamento in un altro collegio della Congregazione.

  A184000056 

 Nè il suo fu fervore momentaneo, e ne diede prova quando venne in Torino per presentarsi all'esame di licenza ginnasiale in un pubblico ginnasio.

  A184000068 

 Il padre gravemente ammalato lo chiama a' suoi fianchi: la famiglia desolata non può farne a meno, ed egli con l'ambascia nel cuore parte da Torino e vola in mezzo ai suoi.

  A184000069 

 Come desidero ritornare sotto il manto di Maria Ausiliatrice {74 [42]} Caldamente mi raccomando alle preghiere di tutti, onde il Signore mi tenga la sua santa mano in capo e possa tornar presto a Torino.

  A184000069 

 Non dico già quello della settimana veniente, tutt'altro! questo! questo più prossimo! Desidero ardentemente essere in Torino.

  A184000073 

 Saputosi a Torino la gravezza del suo male, e come i medici non dessero più speranza di guarigione, si pensò di fargli una grata sorpresa; ed ecco, che un bel dì l'antico suo Direttore, a cui egli conservava grande amore, fu accanto al suo letto a portargli la benedizione di Maria Ausiliatrice ed i saluti e le assicurazioni delle preghiere di Don Bosco e dei confratelli.

  A184000083 

 Ritornò a Torino verso l'autunno del 1875 ed allora procurò di acquistare il tempo perduto.

  A184000094 

 Sebbene infermo e lontano da noi, mai non vollo smettere alcuna delle regole della Congregazione, e delle pratiche di pietà che faceva a Torino, od i suoi parenti ci notificarono, che vi si mostrava tanto attaccato, che solo per obbedienza ne modificò alcune.


don bosco-societas s. francisci salesii [1873].html
  A185000003 

 Dato in Torino addi trent'uno marzo l' anno mille ottocento cinquantadue.

  A185000004 

 In fede Torino il 12 maggio 1868.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000288 

 Oppresso dalle fatiche, colmo di meriti riposò nel Signore in Torino l'anno 474.

  A189000288 

 R. Fra gli altri santi che per zelo, dottrina santità fiorirono in questo secolo, contasi l'inclito s. Massimo Vescovo di Torino, chiaro per le eleganti sue omelie, che formano uno de'più belli ornamenti del breviario romano.

  A189000288 

 Si adoprò molto per tener l'eresia lontana dal Piemonte, e per isradicar le superstizioni de'gentili che in Torino e ne'paesi vicini erano ancora osservate.

  A189000313 

 E siccome nutriva una special divozione verso il precursore di Cristo s. Gio. Battista, lo prescelse a Protettore del suo Regno, e gli consacrò una chiesa in Torino, dove sorse di poi il Duomo e Cattedrale di questa Metropoli.

  A189000313 

 Finalmente il Piemonte che mostrava ancora grande attaccamento per l'Arianesimo, e per l'idolatria, abbracciò la vera fede per la conversione di Agilolfo Duca di Torino.

  A189000405 

 Al quale proposito merita special menzione la copiosissima donazione che la Principessa Adelaide contessa di Torino nel 1064 fece alla Chiesa di Santa Maria costruita in Pinerolo, in suffraggio dell'anime dei suoi parenti, e particolarmente del Marchese Oddone suo marito.

  A189000414 

 Ritornato in Europa venne in Piemonte, ove fondò due conventi, uno nella città di Chieri, l'altro in Torino, che porta ancora presentemente il nome di s. Francesco d'Assisi.

  A189000444 

 Questa commozione dilatatasi in modo speciale nelle {260[418]} città di Torino, di Chieri, d'Asti, e nella stessa Roma, produsse grandi vantaggi fra cristiani; ma non essendo approvata dal Papa, nè dai Vescovi, presto degenerò in superstizione, indi in eresia.

  A189000459 

 D. Qual miracolo avvenne in Torino?.

  A189000460 

 Ed ecco che giunto in Torino innanzi alla Chiesa di s. Silvestro il mulo divien restio, e brancolando si ferma e cade a terra.

  A189000460 

 La sera del 6 giugno 1453 passava per Torino un uomo conducente un mulo carico di mercanzie.

  A189000460 

 L'insigne miracolo del SS. Sacramento avvenuto in Torino, che la fece poi chiamar città del Sacramento forma una delle maraviglie di questo secolo.

  A189000494 

 Subito varie città seguirono l'esempio dei Milanesi; gli stessi sommi Pontefici arricchirono di moltissime indulgenze tal divozione, che in breve si sparse per tutto il mondo cattolico a segno, che in varie città (come in Torino) v'è l'adorazione perpetua.

  A189000532 

 Insomma al zelo apostolico del Valfrè la città di Torino cangiò faccia, tutto il Piemonte, e molti paesi esteri provarono gli effetti del suo zelo e della sua carità.

  A189000532 

 Venuto in Torino, e compiuto il corso degli studi entrò nella congregazione di s. Filippo poco fa ivi fondata.

  A189000557 

 Presso a Torino la sua carrozza fu arrestata dalla gran calca de' fedeli accorsi da tutte parti per godere della veduta del santo prigioniero, e tutti ginocchioni dimandavano la papal benedizione.

  A189000567 

 Vicino a Torino pareva fosse finita per lui; gli venne amministrata l'estrema unzione; ciò non pertanto si costringe a proseguir il suo cammino a Fontainebleau.

  A189000601 

 R. L'anno stesso della conversione del Ratisbona il 30 aprile in odore di santità passò alla vita beata il Cavaliere canonico Cottolengo fondatore della Piccola Casa della divina Provvidenza in Torino.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000297 

 Dio lo esaudì con un segnalato prodigio, il quale la storia non ci dice abbastanza chiaramente in quale luogo preciso sia avvenuto, ma alcuni autori asseriscono che sia succeduto nelle vicinanze di Torino.

  A190000299 

 Uno scontro era già succeduto a Susa; più grave combattimento avvenne nella vasta pianura, che giace tra Rivoli e Torino, ove Costantino rimase vittorioso.

  A190000372 

 - S. Massimo vescovo di Torino è assai chiaro nella storia per santità, pe'suoi scritti e per le sue prediche, le quali formano tuttora uno degli ornamenti del breviario romano.

  A190000372 

 Riposò nel Signore in Torino

  A190000372 

 S. Massimo di Torino.

  A190000372 

 Si adoperò molto per tenere l'eresia lontana dal Piemonte e sradicare le superstizioni de'gentili, che in Torino e ne'paesi vicini erano ancora osservate.

  A190000391 

 I Longobardi che si erano di nuovo ristabiliti nel Piemonte e nella Lombardia, e mostravano grande attaccamento all'arianesimo e all'idolatria, finalmente vennero tutti alla fede cattolica soprattutto per la conversione di Agilolfo duca di Torino, poi re di tutti i Longobardi.

  A190000391 

 Siccome nutriva speciale divozione a s. Giovanni Battista, lo trascelse a protettore de'suoi stati e gli consacrò la cattedrale di Torino nel luogo preciso ove oggidì sorge la basilica metropolitana.

  A190000463 

 Ritornato in Europa fondò vari conventi, fra'quali uno in Chieri, l'altro in Torino; imperocchè le città d'Italia si facevano una premura di avere tra loro dei discepoli di un {233 [233]} uomo si santo.

  A190000503 

 La sera del 6 giugno 1453 passavano per Torino alcuni ladri non conosciuti per tali, che conducevano un mulo, sul dorso del quale erano involti, come di masserizie.

  A190000504 

 Passando per Torino, quando furono innanzi alla chiesa di s. Silvestro, il mulo diviene restio, si ferma e cade a terra.

  A190000544 

 Cosimo Dossana, vescovo di Tortona, {275 [275]} Guerini amico e successore di s. Francesco di Sales nel vescovado di Ginevra, Recrosio, vescovo di Nizza, Gattinara, arcivescovo di Torino, appartengono ai Barnabiti.

  A190000622 

 Presso a Torino la sua carrozza fu arrestata dalla grande calca de'fedeli accorsi per avere la papale benedizione.

  A190000644 

 Nelle vicinanze di Torino pareva al termine della vita, e gli fu amministrata l'estrema unzione; tuttavia non potè ottenere un istante di riposo.

  A190000698 

 L'anno 1839 furono approvate le religiose, dette Fedeli Compagne di Gesù, il cui scopo è 1'educazione religiosa e civile delle fanciulle, e che tra le altre case in vari luoghi ne hanno una assai fiorente a Torino.

  A190000700 

 Fondatrice di questi due Istituti fu la marchesa Giulietta Barolo molto celebre in Torino per la sua carità.

  A190000707 

 6° Finalmente il primo marzo 1869 la Congregazione di s. Francesco di Sales, fondata in Torino allo scopo di promuovere l'educazione cristiana, scientifica e letteraria della gioventù, specialmente cogli oratorii festivi e con ospizi di beneficenza.

  A190000840 

 Augusta Taurinorum o Colonia Taurina o. Torino, antica città sul Po, che prese il nome di Giulia Augusta, da Giulio Cesare e dall'imperatore Augusto.

  A190000969 

 di Torino.

  A190001664 

 Torino, Iulia Augusta Taurinorum, una delle più antiche e belle città d'Italia ricostrutta da Giulio Cesare, sede v. dal principio del secolo IV..


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000001 

 I molti miracoli che da questi Santi si operarono e l'estensione del loro culto, un Santuario ad essi dedicato nelle vicinanze di Caselette, paese distante otto miglia a ponente di Torino, mi furono di eccitamento ad intraprendere {3 [59]}questo lavoro.

  A194000113 

 Asinarius o Monte Asinaro, Musinaro o Musinè, è quella prima sommità che a poca distanza da Torino, alzandosi dalla pianura della Dora Riparia, viene a formare il primo gradino di quell'alta giogaja, che sulla sponda sinistra della Dora mano a mano si eleva, e va sopra Susa a terminare alle roccie gigantesche che dominano il passaggio del Monte Cenisio.

  A194000182 

 Ad accrescere lo spirito di religione tra i fedeli e a ravvivare ognora più in essi il desiderio della salute delle anime, coi celesti tesori della Chiesa, mossi da caritatevole affetto a tutti e singoli i Cristiani d'ambo i sessi, i quali veramente pentiti, confessati, e comunicati visiteranno devotamente la chiesa eretta in onore dei santi Mario, Marta, Audiface ed Abaco situata nei fini della parrochia del luogo detto di Caselelte della Diocesi di Torino, nel giorno decimo nono di gennaio, dai primi vespri fino al tramontare del sole di questo giorno in ogni anno, ed ivi pregheranno per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie e per l'esaltazione di s. Madre Chiesa, noi concediamo in nome di Dio misericordioso una indulgenza plenaria e remissione di tutti i loro peccati, {86 [142]} da applicarsi anche a quelle anime dei fedeli che in grazia di Dio hanno già fatto passaggio da questa all'altra vita.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000035 

 Noi in Torino abbiamo il miracolo del Santissimo Sacramento a questo somigliantissimo, che avvenne {21 [21]} l'anno 1453 in presenza di tutti i torinesi.


don bosco-vita del giovane saccardi ernesto.html
  A204000001 

 Spero che da Torino non tarderanno a darle notizia di Ernesto.

  A204000004 

 Giunto Saccardi a Torino si fecero tosto chiamare i più rinomati dottori e si tenne consulto.


don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html
  A205000003 

 I genitori del giovane, di cui intraprendiamo a scrivere la vita, furono Savio Carlo e Brigida di lui consorte, poveri, ma onesti contadini di Castelnuovo d'Asti, paese distante dieci miglia da Torino.

  A205000073 

 Dopo un ragionamento alquanto prolungato, prima che io chiamassi il padre, mi disse queste precise parole: ebbene che glie ne pare? mi condurrà a Torino per istudiare?.

  A205000084 

 Si; ti condurrò a Torino e fin d'ora sei annoverato tra i miei cari figliuoli; comincia anche tu fin d'ora a pregare Iddio {36 [186]} affinchè aiuti me e te a fare la sua santa volontà.

  A205000131 

 Un'altra volta alcuni volevano andarsi a bagnare, la qual cosa, se è altrove pericolosa, lo è assai più nel circondario di Torino, ove, senza parlare dei pericoli d'immoralità, trovansi spesso de' giovani che restano vittima infelice del nuoto.

  A205000225 

 La sua luminosa pietà e il suo gran genio per la pittura e scultura, avevano risolto il municipio di quella città ad aiutarlo affinchè potesse venire a Torino a proseguire gli studii per l'arte sua.

  A205000321 

 Partiva il nostro Domenico da Torino il primo di marzo alle due pomeridiane in compagnia di suo padre, e il suo viaggio fu buono, anzi pareva che la vettura, la varietà de' paesi, la compagnia de' parenti gli avessero fatto del bene.

  A205000354 

 Ma giunto in Torino e postosi per poco tempo a studiare egli ricadde peggio di prima.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000135 

 A questa decisiva sentenza del Prefetto un certo Tarquinio, cognominato Torino, disse ad Almacchio: se tu, o Principe, andassi con loro al tempio, forse colla tua presenza, colla tua eloquenza potresti ridurli a migliori sentimenti.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000004 

 Suor Maria degli Angeli, carmelitana scalza, nacque in Torino il giorno 7 di gennaio l' anno 1661, mentre sedeva sulla cattedra di s. Pietro il papa Alessandro VII. I suoi genitori furono il conte Giovanni Donato Fontanella di Santena, e donna Maria dei conti Tana di Chieri, e quindi la nostra Beata per parte di madre fu parente di s. Luigi Gonzaga in quarto {7 [281]} grado.

  A208000020 

 Ma un' ostinata malattia ridusse Marianna a mal punto di salute a segno che fu giudicato necessario farle respirare un' aria più confacente al suo naturale, e sotto questo pretesto la madre la richiamò a Torino, non senza lagrime di quelle monache, delle quali Marianna già si era guadagnato i cuori.

  A208000023 

 Accesa vie più la giovanetta nel suo desiderio per queste parole gli dimanda se si trovi in Torino qualche monastero del suo ordine, e quale ne sia l'osservanza.

  A208000023 

 Rispose il padre che veramente eravi in Torino un monastero di Carmelitane scalze sotto il titolo di s. Cristina, eretto con regale magnificenza dai principi di Savoia.

  A208000048 

 Colta da grave malattia una signora principale di Torino venne dichiarata dai medici per incurabile, e senza speranza di salute.

  A208000058 

 Imperocché sparsosi l' odore di sua santità molti non solo dalla città di Torino, ma da lontani paesi correvano al monastero di s. Cristina, avidi di parlare {86 [360]} con Maria degli Angeli, e udire da lei parole di vita.

  A208000059 

 Si aduna il capitolo, e alla presenza di monsignor arcivescovo di Torino, e del provinciale dei Carmelitani, si passa alla votazione.

  A208000068 

 La nostra Beata avrebbe pur desiderato di recarsi colà, a fine di togliersi dall' occasione di quelle tante visite, a cui andava soggetta a Torino, e vivere una vita più tranquilla.

  A208000068 

 Ma tante furono le istanze fatte e dalla corte e da ogni qualità di persone presso i suoi superiori, {103 [377]} che ella dovette per ordine loro rimarnersi in Torino.

  A208000074 

 Compari più volte alla nostra Beata, ed una fra le altre le disse che se Torino la prendeva per sua protettrice col celebrarle una festa particolare in onore del suo Patrocinio, l' avrebbe liberata sicuramente dai suoi nemici.

  A208000074 

 E difatto ai sette di settembre giorno precedente a quella solennità, si diede in sul mattino dall' invitto Amedeo II e dal glorioso Principe Eugenio di Savoia quella memorabile sanguinosa battaglia, nella quale quaranta mila francesi furono parte uccisi, parte fatti prigionieri; e verso il mezzodì già risuonava {114 [388]} l' inno della vittoria e del trionfo; Torino e il Piemonte erano salvi.

  A208000074 

 Ma se vi fu occasione, in cui si manifestasse quanto fosse grande la divozione, e la confidenza della Beata Maria degli Angeli verso la Regina del Cielo, fu sicuramente l' assedio di Torino.

  A208000074 

 O Torino, città di Gesù e di Maria, tienti cari questi tuoi tesori.

  A208000074 

 Tutta Torino era in quei giorni ai piedi di Maria Consolatrice, la {113 [387]} quale non tardò di venirla a consolare, come aveva promesso.

  A208000076 

 In una famiglia delle più illustri di Torino era nata discordia fortissima tra marito e moglie, tanto che, tornati inutili gli sforzi che si erano fatti tra congiunti ed amici per ricomporre la pace, la moglie era venuta nell' ostinata risoluzione di partirsi affatto {122 [396]} dal marito ed allontanarsi dalla città.

  A208000077 

 Ma la carita della nostra Beata spiccò poi sopramodo durante l' assedio di Torino, quando la sua patria versava nel maggior pericolo.

  A208000081 

 Nel mese di aprile 1696, quando le soldatesche francesi andavano devastando le terre del Piemonte, un giorno mentre la Beata stava conversando colle sue religiose, ecco che tutto ad un tratto tace, si concentra in se stessa, e quindi mesta in volto dice loro: «Figlie mie, preghiamo Iddio che ci provveda per altre parti, perchè i nemici ci tagliano e portano via le biade della cascina.» Erano i loro campi lontani cinque miglia da Torino, ed alla sera si ebbe avviso che in quell' ora appunto che Maria lo disse, tutti erano stati guasti dai nemici.

  A208000082 

 Qualche tempo prima dell' assedio di Torino l' anno 1705 essendo le cose a mal partilo fu stabilita la partenza della corte per Genova.

  A208000088 

 Imperciocchè, come attesta monsignor Costanzo, una volta le mandò a dire, che egli le comandava di pregare Iddio per la sua persona, e pei bisogni di Santa Chiesa; ed un' altra volta le rinnovò il medesimo comando per mezzo del marchese di Prie, quando le spedi l' uffizio del Patrocinio di s. Giuseppe, che essa gli aveva fatto chiedere per la diocesi di Torino.

  A208000088 

 {141 [415]} Nè punto minore era il concetto di santità, in cui la tenevano, e il nunzio apostolico Monsignor Sforza, e l' arcivescovo di Torino monsignor Vibò, non che altri cospicui ecclesiastici e prelati.

  A208000089 

 Acconsenti il prelato alle preghiere di lei, e restituitosi a Torino, fu da lei in sul finire di novembre, e interrogatala come stesse di salute si ebbe questa risposta: «Poco bene, e presto intenderà il motivo per cui l' ho supplicato di affrettare il suo ritorno!»Ma siccome era vissuta finora per ubbidienza, cosi parve che dall' ubbidienza ella attendesse il morire, e cosi fu difatto.

  A208000089 

 È probabile che le sia stato rivelato essere vicino il giorno della sua morte; poichè monsignor Costanzo depone che trovandosi egli durante quest' anno lontano da Torino fu più volte avvisato per lettere dalla serva di Dio ad {144 [418]} affrettare il suo ritorno.

  A208000103 

 Sotto Napoleone I essendo poi stato chiuso e ridotto ad uso profano il monastero di s. Cristina, il corpo della Beata ai 20 settembre 1802 fu per ordine dell' Arcivescovo di Torino trasferito nella Chiesa di s. Teresa, e quivi collocato nel coretto a destra dell' altare maggiore.

  A208000112 

 Nel 1778 alla signora Maddalena Cavassa di Torino era cresciuto in una delle narici un polipo, ossia una escrescenza carnosa della grossezza di una piccola prugna, il quale non solo le impediva la respirazione da quella parte, ma le cagionava acuti dolori.

  A208000117 

 Colla Beatificazione della venerabile Maria degli Angeli acquistò una nuova gemma la Chiesa Cattolica, un nuovo splendore l' Instituto del Carmelo, un nuovo lustro Torino e il Piemonte.


don bosco-vita di s. giovanni battista.html
  A209000044 

 Molte chiese e molti altari vennero consacrati a questo santo Precursore, e molte diocesi lo hanno per titolare e patrono principale, come appunto è la diocesi di Torino.

  A209000046 

 Trovasi pure in Torino una parte della mascella del nostro santo.


don bosco-vita di s. pancrazio martire.html
  A212000014 

 Questo santuario è distante circa cinque miglia da Torino camminando dà porta Susa verso Rivoli, e mezzo miglio al di là di Pianezza in un borgo chiamato col nome del nostro santo; e conta l'esistenza di oltre quattrocento anni.

  A212000052 

 Secondo {75 [269]} ed Ortensia Bussi di Torino ebbero un figliuolo che dalla nascita portava seco un'ernia, a cui eransi inutilmente applicati varii rimedii.

  A212000055 

 Il medesimo favore provarono Andrea e Catterina Ficcardi di Torino nella persona del loro figliuolo di nome Pietro.

  A212000061 

 Succedeva questo fatto l'anno 1655 nella città di Torino.





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