Parola «Lettere» [ Frequenza = 519 ]

don bosco-angelina.html
  A002000122 

 Desidero, diceva il padre mio, che la mia figliolanza si renda famigliare la lettura delle lettere di questo glorioso nostro concittadino.

  A002000124 

 Ma egli parimenti nelle sue lettere qua e là chiama le ricchezze: spine che pungono, peso che aggrava gli uomini e dal cielo li strascina alla terra; strumenti che accecano i più veggenti; oggetti di perversione; materia infausta di cui l'uomo suole servirsi per iscavarsi {48 [218]} l'abisso di perdizione; alimento della superbia, della vanagloria e dell'ambizione; esca per secondare le più sfrenate passioni.


don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000048 

 Il 18 luglio 1851 rimettevano a S. S. Pio IX tre lettere, una di Monsignor vescovo di Grenoble, che accreditava questi due inviati, le due altre contenevano il segreto dei due giovanetti della Salette; ciascun di essi aveva scritto e sigillata la lettera contenente il suo segreto alla presenza di testimonii che avevano dichiarato 1'autenticità delle medesime sulla coperta.

  A004000049 

 S. S. aprì le lettere, e cominciata a leggere quella di Massimino, «Vi ha proprio, disse, il candore e la semplicità di un fanciullo.» Durante quella lettura si manifestò sul volto del Santo Padre una certa emozione; gli si contrassero le labbra, gli si gonfiarono {21 [421]} le gote.

  A004000088 

 Un Crocifisso più rosso era collocato sulla Croce ed al posto dell'iscrizione {36 [436]} INRI si trovava in lettere lunghe di 10 centimetri: Iésus Christ.

  A004000174 

 «È questo, M. R. P. Provinciale, il prodigioso avvenimento, del quale prima ci pervennero da private lettere unanimi ragguagli, oggi confermati dal M. R. Vicario Foraneo di Soriano, il quale per ordine di S. E. Mons. Vescovo di Mileto ne distese autentica relazione sottoscritta con giuramento da trenta testimonii oculari scelti tra le persone più capaci ed oneste del paese, sebbene innumerevoli altri, come ivi si dice, avessero attestato la verità del prodigioso movimento.


don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html
  A013000065 

 Diede gli ordini opportuni a' suoi famigli; rispose ad alcune lettere; ordinò ogni scritto; rnise a posto regolare ogni pezzetto di carta; noto alcune cose da aggiugnersi alle sue disposizioni testamentarie; poscia fece l'esercizio della buona morte che egli soleva fare inalterabilmente una volta al mese.


don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html
  A016000085 

 Viveva col corpo lontano ma col cuore tra i suoi confratelli, come ne fan testimonianza le tante lettere che allora scrisse a' suoi compagni ed a' suoi Superiori.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000043 

 Da lettere scritte a D. Bosco veniamo a conoscere il buon avviamento, che prese tosto il nuovo Istituto, e i sentimenti di profonda umiltà del suo Direttore.


don bosco-brevi biografie dei confratelli salesiani [1876].html
  A022000054 

 » Si crede non senza ragione che egli avesse qualche avviso o per lo meno uno straordinario presentimento di sua preziosa dipartita perchè tre giorni prima che apparissero i sintomi di malattia, essendo andato secondo il solito a levare le lettere dalla posta, disse all'ufiziale: «di qui a due giorni altri verranno {30 [196]} a prendere le lottare.


don bosco-capitolo generale della congregazione salesiana da convocarsi in lanzo nel prossimo settembre.html
  A023000005 

 Nei due anni di filosofia gli allievi siano applicati alla composizione specialmente delle lettere.

  A023000046 

 Non si scrivano lettere, ne si {12 [324]} spediscano pieghi, libri od altro per la posta o per la ferrovia se non quando non si può fare altrimenti.

  A023000055 

 Il tempo opportuno per iscrivere queste lettere e il SS. Natale e le feste Pasquali.

  A023000055 

 Ma tanto le lettere quanto le risposte non possono essere lette da altri fuori di colui che scrive o da chi esso volesse farle vedere.


don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html
  A027000016 

 Le regole d'un seminario ne abbraccian la vita e lo spirito: or queste non hanno nè possono avere altro fine da quello comunicato loro dalla Chiesa medesima net Tridentino, di formare cioè gli alunni al doppio rilevantissimo scopo che ne adegua la vocazione, vo' dire alle lettere e alla pietà.

  A027000037 

 Tali furono, siccome sempre nel seguito, le prudenziali cautele che adoperò fin dal primo esordire la sua carriera nel seminario, ed in queste come in altre confermossi via più in que'pochi giorni di spirituali esercizii, {103 [13]} che ad ogni anno scolastico si soglion premettere, in cui si aggiungono in proposito stimoli ed avvisi i più efficaci e stringenti, sia per rimovere i cherici da quegli ostacoli che il corso di lor cultura contrasterebbero, sia ad affezionarli a que'mezzi che avrannosi in mano, capaci di ottenergli perfettamente lo scopo del loro assembramento, eminenza in pietà ed in lettere.

  A027000048 

 Anzi, era ito tant'oltre questo suo desiderio di compiere, il meglio che in sè fosse, uno scopo tanto precipuo del seminario, quello d'avvantaggiar nelle lettere, che tolse a frodare dagli occhi il necessaro riposo per consacrarlo alle veglie sopra i Trattati; nel che, a dir vero, fu più incauto che consigliato; nè è già, che quest'ultimo suo trovato si rechi in mezzo ad esempio, che anzi, siccome una menda, lo condanniamo, perciocchè dannoso, non che alla salute, all'esito felice ed abbondante dello studio medesimo.

  A027000062 

 Una tale facilità che hanno i coltivatori delle lettere, d' essere soverchio tratti al desco delle medesime, in pregiudizio della perfezione, portò l'Angelico ad asserire, la divozione albergar per lo più ne' petti semplici e idioti, e che di raro ne' dediti alle scientifiche disquisizioni.

  A027000185 

 La sorella maggiore, che in altri tempi era usa a tosto ricevere i riscontri alle lettere che inviava al fratello, per incitarsi a vicenda nelle cose di spirito, non vedendosi {142 [52]} corrisposta di quelle che indirizzavagli al seminario, prese a menar seco lui non poche doglianze, perché l' avesse così col silenzio dimenticata.

  A027000187 

 Tutte le lettere che scriviamo bisogna che passino per le mani del portinaio, affinché loro dia corso, e così le medesime potrebbero esser vedute da molti compagni, i quali osservando che ve ne fosse una diretta alla signora damigella, ne resterebbero giustamente scandolezzati, onde per evitar queste cose ho tralasciato di scriverti; venendomi poi ora propizia occasione di mandartela senza questo timore, subito mi determinai a queste due linee».

  A027000208 

 I parenti al ricevere di tali scritti, ne lagrimavano di consolazione e di tenerezza; ed il padre, in un riscontro, che fu del 1° marzo 1841, e noi l'abbiamo sott'occhio, così rispondeagli: «Con sommo piacere abbiamo ricevuto le tue tre care lettere; le lagrime ci grondavano di consolazione: se ci fosse possibile di poter adottare que' tuoi belli sentimenti, ben presto noi diventeremmo tutti beati».

  A027000217 

 Tuttochè lo studio di perfezione e l'impegno alle lettere abbiano, nel decorrere del seminario, gettate sode radici nel cuor d'un Levita, raro è però, che un sì pregiato innesto non torni ad inselvatichire, esposto ancor tenero alle crudezze d'un aere libero, siccome quello delle ferie autunnali.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000175 

 Essendo dunque male disposto verso di lei il superiore, Caterina gli chiese che gli fosse lasciato il suo consueto {129 [129]} confessore, a fine di avere una persona fidata per rispondere a lettere di principi e grandi maestri; ma egli sebben fosse pregato per via di lettere dalla duchessa di Savoia, dalla marchesa di Monferrato e da altre grandi persone, non mai la volle esaudire.

  A028000204 

 Di tale cognizione ella si serviva per dare loro avvisi ed aiuto, ora in persona, ora per mezzo di lettere.


don bosco-cenno biografico sul giovanetto magone michele.html
  A031000121 

 Perciò egli offerivasi pronto a scrivere lettere per chi ne avesse avuto bisogno.

  A031000188 

 Se non temessi di annoiare il lettore vorrei trascrivere alcune delle molte lettere e de' molti biglietti scrittimi per esternare la sua riconoscenza per averlo accolto in questa casa.


don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html
  A034000021 

 Questa supplica è appoggiata da parecchie lettere di Vescovi, con alcune riserve però, per parte di alcuni; per es.

  A034000042 

 Cioè per lettere.


don bosco-cooperatori salesiani [1877].html
  A038000011 

 Le presenti Lettere hanno vigore per tutto il tempo avvenire inperpetuo.

  A038000011 

 Vogliamo poi, che alle copie trascritte od agli esemplari anche stampati delle presenti lettere, sottoscritte dalla mano di qualche pubblico Notaio e munite del sigillo di persona costituita in Ecclesiastica Dignitd si presti affatto quella medesima fede, che si presterebbe alle stesse presenti se fossero offerte o mostrate.


don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html
  A042000001 

 Allo stesso fine si scrissero altre lettere e si tennero molte conferenze, che però erano piuttosto una esortazione all' osservanza delle nostre Costituzioni, che una spiegazione delle medesime.

  A042000037 

 Sac. Giovanni Francbsia, Direttore del Collegio di Varazze, Dottore in lettere, autore di varie opere scolastiche.

  A042000038 

 Sac. Francesco Cerutti, Direttore del collegio di Alassio, Dottore in lettere, autore di varie opere scolastiche.

  A042000041 

 Sac. Francesco DalMazzo, Direttore del collegio Valsalice, Dottore in lettere.

  A042000048 

 Sac. Giuseppe Daghero, Professore nel Seminario di Magliano Sabino, Dottore in lettere.

  A042000098 

 Il primo che riguarda le lettere testimo niali {25 [401]}.

  A042000106 

 Perciò in ogni collegio o casa si consegnino dissuggellate al Direttore le lettere che si hanno a spedire.

  A042000106 

 Si ricordi 1' osservanza dell' articolo quarto delle nostre Costituzioni che ordina di non scrivere lettere, nè riceverne senza il permesso del superiore.

  A042000107 

 Sono eccettuate le lettere dei socii indirizzate al Rettor Maggiore o da lui inviate e quelle di cui al capo VII, art.

  A042000108 

 Coloro poi che sono nelle missioni estere possono liberamente scrivere lettere riservate al Rettor Maggiore, e a tal fine noteranno in capo alle medesime la parola risenata.

  A042000235 

 S' impediscano le amicizie particolari e la trasmissione di biglietti o lettere tra compagni, e sia tolta ogni comunicazione tra gli interni ed esterni.

  A042000305 

 Non si scrivano lettere, nè si spediscano pieghi, libri od altro per la posta o per la ferrovia se non quando non si può fare altrimenti.

  A042000340 

 I mezzi fogli bianchi delle lettere che si ricevono e simili, siano usati a far quadernetti, a prendere memorie, a scriver ricevute, ricordi ecc.

  A042000343 

 Qualunque altra carta scritta, come pure i ritagli raccolti negli studi e nelle scuole, quelli delle lettere o corrispondenze fatte a pezzi e simili, non trovando modo di venderli nei diversi paesi, si spediscano al Magazzino dell' Ispettoria.

  A042000344 

 Nelle buste, nelle lettere, nei quaderni si faccia uso di carta ordinaria e piuttosto sottile.

  A042000400 

 Invigilerà che si scriva dall' annalista la cronistoria del Collegio e le lettere edificanti.

  A042000414 

 Queste lettere si leggeranno in refettorio e si faranno conoscere a tutte le altre case della Ispettoria.

  A042000414 

 Tutti gli anni in ogni casa saranno scritte lettere in cui si esporranno le cose che possono edificare i Confratelli od in qualche modo giovare alla cristiana pietà.


don bosco-deliberazioni del secondo capitolo generale delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A044000055 

 Alle lettere di qualche importanza e specialmente di confidenza si farà impegno di rispondere di proprio pugno, e si studierà di usare espressioni efficaci bensì, ma sempre edificanti e condite col sale della prudenza e col miele della carità.

  A044000090 

 Secondo l'articolo 8° del Titolo IV della santa Regola la prima Assistente terrà le corrispondenze del Capitolo Superiore con tutte le Case dell'Istituto, e le relazioni, come decreti, lettere ed ogni altro scritto, che si riferisca alle pubbliche Autorità.

  A044000092 

 Quando le lettere indirizzate alla Superiora Generale contengano varie commissioni ne prenderà nota speciale, e vedrà che siano fatte nel tempo e nel modo richiesto.

  A044000094 

 Se le lettere responsive sono di qualche importanza, specialmente se dirette ad una Autorità, ne conserverà la minuta o ne farà copia conforme; al qual uopo, per risparmio di tempo, potrà giovarsi del copia-lettere.

  A044000097 

 Procuri di condire con qualche buon pensiero, avviso e ricordo le lettere dirette alle Suore, usando convenientemente del suo uffizio quale di un mezzo efficace per promuovere la santa osservanza, la perfezione religiosa e l'amor di Dio.

  A044000207 

 In ogni Casa si consegnino dissuggellate alla Direttrice le lettere, che si hanno da spedire.

  A044000207 

 Questa parimenti potrà aprire le lettere, che si ricevono e consegnarle dissuggellate a quelle, cui furono indirizzate; ma ciò si eseguisca con tutta prudenza e carità.

  A044000208 

 Sono eccettuate le lettere dalle Suore indirizzate alla Superiora generale o da essa inviate; più quelle di cui si accenna al Titolo XVIII, artic.

  A044000210 

 Se le lettere fossero confidenziali noteranno in capo alle medesime la parola riservata.

  A044000280 

 Queste lettere si leggeranno in comune, e si potranno dare a leggere a tutte e singole le Suore.

  A044000280 

 Tutti gli anni ad ogni Casa saranno inviate lettere dalla Superiora generale, o dal superiore Maggiore, in cui si esporranno cose, che possano edificare le consorelle od in qualche modo giovare alla cristiana pietà.

  A044000362 

 S'impediscano le amicizie particolari, e la trasmissione di biglietti e lettere tra compagne, e sia {72 [220]} tolta ogni speciale relazione tra le interne e gli esterni.

  A044000461 

 Non si spediscano lettere, pieghi, libri od altro per posta o per ferrovia senza bisogno, e si procuri di riunire, ove si possa senza inconveniente, in una sola busta quelle lettere, che hanno la medesima destinazione.

  A044000508 

 I mezzi fogli bianchi delle lettere, che si ricevono e simili, siano usati a far quadernetti, a prendere memorie, a scriver ricevute, ricordi, ecc.

  A044000511 

 Qualunque altra carta scritta, come pure i ritagli raccolti negli studi e nelle scuole, quelli delle lettere o corrispondenze fatte a pezzi e simili, non trovando modo di venderli nei diversi paesi, se merita la spesa, si spediscano al magazzino dell'Ispettoria, oppure alla cartiera.

  A044000512 

 Nelle buste, nelle lettere, nei quaderni si faccia uso di carta ordinaria e piuttosto sottile.


don bosco-deliberazioni del terzo e quarto capitolo generale della pia societa salesiana.html
  A045000048 

 Questi poi secondo gli appositi moduli dei rendiconti trimestrali invierà la lista dei proposti al Catechista per averne a suo tempo le necessarie lettere dimissoriali.


don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html
  A047000007 

 In questa Enciclica egli condanna tutti gli errori moderni e riassume tutte quelle condanne già comprese nelle Allocuzioni, nelle Encicliche e nelle lettere apostoliche anteriori e finalmente con un solenne Giubileo eccita tutti i fedeli a pregare, aprendo loro i tesori delie Sante Indulgenze.

  A047000009 

 E veramente i Nostri Predecessori, difensori e sostenitori dell' augusta religione cattolica, della verità e della giustizia, sommamente solleciti della salute delle anime, nulla mai ebbero maggiormente a cuore, che colle loro savissime lettere e costituzioni svelare e condannare tutte le eresie, e gli errori, i quali essendo contrari alla nostra divina fede, alla dottrina della Chiesa Cattolica, alla onestà dei costumi ed alla salute eterna degli uomini, eccitarono gravi e frequenti rivoluzioni, ed in modo missrando funestarono la Chiesa e lo Stato.

  A047000011 

 Pertanto con queste nostre lettere ci rivolgiamo nuovamente a Voi che chiamati a parte della nostra sollecitudine {8 [82]} Ci siete di sommo sollievo,letizia e consolazione tra le grandissime Nostre amarezze per la vostra egregia fermezza nella religione, pietà, e per quel mirabile amore, fede, e venerazione con cui stretti a Noi ed a questa apostolica Sede, con unione perfetta vi adoprate per adempiere con fortezza e con diligenza il gravissimo Vostro episcopale ministero.

  A047000015 

 Dunque con queste lettere di Nostra Autorità Apostolica concediamo a tutti e singoli i fedeli dell'uno e dell'altro sesso dell'orbe cattolico l'indulgenza plenaria in forma di Giubileo per lo spazio solamente di un mese per tutto l'anno prossimo 1865 e non oltre, da determinarsi da voi, VV. FF. e dagli altri legittimi Ordinari dei luoghi nello stesso modo assolutamente e forma, con cui dal principio del Nostro supremo Pontificato ab-biam conceduto colle Nostre lettere apostoliche in forma di Breve in data del 20 novembre 1846, le quali cominciano Arcano divinae Providenliae Consilio, e con tutte le stesse facoltà, che con quelle lettere Vi furono accordate.

  A047000015 

 Vogliamo tuttavia che sia osservato tutto ciò che nelle citate lettere è prescritto, e si eccettui ciò che abbiamo dichiarato eccettuato.


don bosco-dramma. una disputa.html
  A048000037 

 C'è qualche cosa ( prende il memoriale ): è venuto il sig. Isidoro, che vedo esser qui giunto con voi; due lettere dalla posta; il sig. avvocato Roberto ha mandato a dire, che vi attende alle cinque per trattare un affare, di cui mi disse, esser già tra di voi intesi.


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000093 

 S. Paolo talvolta impiega intiere {31 [67]} pagine delle sue lettere per ravvivare la credenza di uno stato intermedio nell'altra vita.

  A049000313 

 S. Ignazio nelle sue lettere, s. Policarpo ed altri.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000102 

 in filosofia e lettere.

  A053000264 

 Madonno Gaudioso, prof. in belle lettere, Asti.

  A053000297 

 Picco don Matteo, prof. in belle lettere.


don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html
  A057000054 

 Un professore di belle lettere presta l'insegnamento scolastico nel Seminario di Montefìascone.


don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html
  A058000001 

 Imperocché questo Prelato ora ci vietò di servirci delle facoltà conceduteci dalla Santa Sede; ora contro le prescrizioni ecclesiastiche pretese d'ingerirsi nel regime interno e disciplinare della nostra Congregazione, come se fosse solamente un Istituto diocesano; sovente senza ragione rifiutò { [51]} di ammettere i nostri Chierici alle Sacre Ordinazioni; talvolta per futili pretesti negò ai nostri Sacerdoti la facoltà di predicare e di confessare ed anche di celebrare la Messa nella sua Diocesi; talora li sospese senza colpa canonica e senza far precedere le formalità richieste dai Sacri Canoni; ci proibì di pubblicare nella sua Diocesi Brevi ottenuti dal Sommo Pontefice a favore delle nostre Opere; biasimò Instituzioni benefiche già commendate e benedette dal Santo Padre; scrisse lettere a grandi e a piccoli, e stampò e pubblicò persino libelli per infamare i Salesiani ed il loro Superiore.

  A058000008 

 Alcuni fatti ricavati dalle stesse lettere di Monsignor Arcivescovo ci vengono in appoggio.

  A058000010 

 "Prego V. S. di dare gli ordini opportuni acciò tutti gli alunni aggregati alla sua Congregazione, i quali desiderano di ricevere la Tonsura oppure gli Ordini minori o maggiori si presentino personalmente da me almeno quaranta giorni prima del giorno dell'Ordinazione, e che porgano un attestato sottoscritto da V. S. o da chi lo rappresenta, in cui sia indicato il nome e cognome dell'alunno, il nome del suo padre, il luogo della nascita, e la Diocesi in cui nacque ed a cui appartiene per qualche ragione, l'età precisa che ha, in che anno entrò nell'Oratorio di S. Francesco di Sales fondato da V. S., ed ivi quanti anni attese allo studio della latinità e delle belle lettere, quanti allo studio della Teologia, ed in che luogo abbia atteso a tali studi, ed in che anno e giorno abbia emesso i voti triennali, o li abbia rinnovati.

  A058000014 

 Al 4 Gennaio di questo anno l'Arcivescovo fece una benevola Commendatizia, affinchè le Costituzioni Salesiane fossero dalla S. Sede approvate, e la consegnò nelle mani del Superiore Generale; ma con grande sua sorpresa Don Bosco giunto a Roma trovò lettere scritte dall'Arcivescovo medesimo alle Sacre Congregazioni, nelle quali biasimava quanto aveva poco prima commendato.

  A058000016 

 Parecchie di queste lettere non benevole dell'Arcivescovo fecero parte della posizione fatta per la domanda di approvazione della Società di S. Francesco di Sales.

  A058000017 

 In una specialmente di queste lettere, colla data 9 Gennaio 1874, sono imputate cose turpi a taluni, che non hanno mai appartenuto alla Congregazione Salesiana, ma che egli le getta sui Salesiani allo scopo d'infamarli.

  A058000040 

 Con questo fatto egli dimostrava che non teneva in niun cottto i Decreti della Santa Sede in data del 23 Luglio 1864, e del 1° Marzo 1869, coi quali si approvava in genere la Congregazione Salesiana, e se ne stabiliva Don Bosco Superiore generale, sua vita durante, colla facoltà di dare le Lettere Dimissorie per gli Ordini minori e maggiori ai Chierici della nostra Congregazione.

  A058000043 

 Intanto il 13 Giugno accusa D. Bosco che abbia stampato o stia per dare alle stampe alcune sue lettere, e ciò a sua insaputa.

  A058000046 

 Di poi in varie lettere di questo stesso mese di Settembre accusa Don Bosco " d'aver mandato il detto invito sacro (che egli continua a chiamare circolare) a tutti i Paroci della Diocesi di Torino relativamente ad una muta di Esercizi Spirituali nel Collegio di Lanzo " appartenente alla Congregazione Salesiana.

  A058000062 

 Tuttavia l'Arcivescovo non volle acquietarsi; quindi scrisse ancora altre e poi altre lettere, ripiene d'invettive e di accuse con disturbi e dispiaceri di tutti gli esercitandi.

  A058000077 

 Rilevo dalle sue lettere quanto quella sia combattuta costà, ove è la Casa Madre; ma ove si opera il bene, Dio permette ne' suoi consigli imperscrutabili che sia segno di contraddizioni; sa Ella insegnarmi che non devesi uno sgomentarsene.

  A058000082 

 Discende poi come una legittima conseguenza della or ora citata Costituzione Benedettina ciò, che nel Decreto della S. Congregazione " Super statu Regularium Romani " Pontifices dei 25 Gennaio 1848 viene prescritto sotto il numero II, che cioè agli Ordinarii non è mai libero di negare le Lettere Testimoniali ai Postulanti l'ingresso in qualunque Ordine anche di voti semplici.

  A058000083 

 Rincresce a dirlo, ma l'Arcivescovo di Torino non tenne in conto veruno questa autorevole risposta della Sacra Congregazione de' VV. e RR.; quindi continuò come prima a {19 [67]} rifiuttare le Ordinazioni ai nostri Chierici, ed a negare le Lettere Testimoniali a tutti quelli, che glie ne facevano domanda per entrare nella nostra Congregazione.

  A058000085 

 - Sebbene Monsignor Gastaldi in presenza dell'Arcivescovo di Vercelli e del Sac. Bosco abbia ripetutamente assicurato che egli non aveva alcun motivo da lagnarsi dei Salesiani, tuttavia continuò a scrivere lettere di vario genere in disfavore dei medesimi, e specialmente alla S. Congregazione dei VV. e RR..

  A058000094 

 Non basta, poichè con lettere 29 Luglio, 5, 9 e 11 Agosto dirette a D. Bosco, non permette che si stampi dalla Tipografia Salesiana in Torino neppure il Programma dell' Opera di Maria Ausiliatrice, e poscia comanda al Direttore dell' Unità Cattolica, che interrompa la stampa che concerne a quest'Opera medesima.

  A058000152 

 Sebbene avesse già scritte due lunghe lettere di accuse infamanti alla S. Congregazione dei VV. e RR. su questa questione, tuttavia il 15 Ottobre l'Arcivescovo pubblicò ancora un opuscolo di 12 pagine assai spaziose diretto ai Prelati di S. Chiesa, cioè agli Eminentissimi Cardinali, Arcivescovi e Vescovi, ed in carattere corsivo " ed a qualche Ecclesiastico che vi ha speciale interesse, in cui fece molte e gravissime accuse generiche e prive di fondamento contro la Congregazione Salesiana, ed in questo modo tentò disonorarla in faccia a tutta la Chiesa.

  A058000188 

 {40 [88]} Con queste due lettere Monsignor Arcivescovo mirava a chiudere la bocca e legare le mani al povero Don Bosco, affinchè non potesse difendersi nè dalle accuse passate, che in varii scritti e stampati Sua Eccellenza aveva mosse a lui e alla nascente Congregazione Salesiana, nè da altre qhe intendeva ancora di muovere in avvenire.

  A058000189 

 Le minacce di sospensione contenute nelle due suesposte lettere perdurano tuttora.

  A058000229 

 Prova inutile; come si può vedere nelle due seguenti lettere, che esprimono il risultato della mediazione del Conte di Castagnette.

  A058000264 

 La cosa gravissima era la faccenda di Don Bonetti, al quale per certe lettere venutegli da Roma aveva da prima fatto dire, che gli restituiva assolutamente la facoltà di ascoltare le Confessioni, ma poscia gli notificava che era tuttora sospeso per Chieri, facendolo credere colpevole nel campo stesso dei suoi sudori.

  A058000274 

 "Presentemente ancora gravitano due lettere minacciose, una in data 25 Novembre 1877, l'altra del 1° Dicembre 1877, in forza di cui sono ipso facto sospeso, se scrivo, stampo o per me o per mezzo di altri alcuna cosa, che torni a carico dell'Arcivescovo di Torino, e la mando a chicchessia, ad eccezione del Sommo Pontefice.

  A058000340 

 Questo atto Arcivescovile è di fatto venuto, ma non risponde a quanto fu convenuto col suo avvocato fiscale, vale a dire di togliere la sospensione al D. Bonetti, e ritirare non solamente i reclami {64 [112]} al medesimo relativi, ma eziandio tutte le lettere dirette ad infamare il Sac. Bosco e la sua povera Congregazione.

  A058000383 

 Dall'Esposizione dei fatti appena accennati, ma più diffusamente esposti nelle lettere e nei discorsi e negli stampati di Monsig.

  A058000388 

 Usa tutti i mezzi che sono in suo potere, a fine di impedire che tanto i suoi diocesani quanto gli estradiocesani si facciano ascrivere a questa Congregazione medesima, negando non solo il suo consenso, ma eziandio le Lettere Testimoniali;.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000302 

 «Tutto il mondo cattolico sa quali siano stati nella attual guerra in Italia i nostri sentimenti, non avendo in vista altro più che il ristabilimento della pace; e a tal uopo mandammo a tutto l'Episcopato nostre lettere per invitarlo a fare preghiere pubbliche per ottenere dal Dio della pace un dono tanto prezioso.

  A059000435 

 «Il movimento dei visitatori, che io facea notarvi nelle mie passate lettere, non si rallenta alle porte del palazzo di Castel Gandolfo.

  A059000671 

 Ai primi di giugno il Sommo Pontefice, secondando il desiderio comune, spediva lettere encicliche all'Episcopato cattolico perchè eccitassero i popoli a ringraziare ed a magnificare il Signore, che gli concedeva un sì lungo pontificato, e dava ai vescovi la facoltà di dispensare la benedizione papale in quel giorno ch'essi avrebbero giudicato più conveniente.

  A059000671 

 E giungevano al santo Padre telegrammi senza fine e autografi di Sovrani e lettere da ogni parte del mondo e rappresentanti ufficiali della maggior parte dei Governi europei, che furon tutti paternamente accolti.


don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html
  A061000026 

 Fioramonti, segretario di Sua Santità per le Lettere Latine, ha concesse le seguenti indulgenze:.

  A061000122 

 Il Sommo Pontefice pertanto nell'udienza avuta dal sottoscritto Mons, Segretario di questa Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari in data 19 Febbraio 1869, attese le Lettere Commendatizie di moltissimi Vescovi, approvò e confermò l'enunciata Congregazione sotto il governo del Superiore Generale, salva la giurisdizione degli Ordinarii secondo la forma dei Sacri Canoni e delle Apostoliche Costituzioni, come a tenore del presente Decreto l'approva e conferma, differita a tempo più opportuno la approvazione delle Costituzioni, le quali dovranno correggersi secondo le osservazioni per ordine di Sua Santità già altre volte comunicate, eccetto la quarta, che dovrà modificarsi come segue: Cioè la Santità Sua annuendo benignamente alle preghiere del sacerdote Giovanni Bosco, concesse al medesimo, come a Superiore Generale della Pia Congregazione, la facoltà, valevole soltanto per tutto il Decennio prossimo venturo, di rilasciare le Lettere Dimissoriali per ricevere la Tonsura e gli Ordini tanto Minori, quanto Maggiori agli alunni, che avanti i quattordici anni furono accolti in qualche collegio, o convitto della medesima Congregazione, o che saranno accolti in avvenire, e che a suo tempo diedero il nome alla prefata Pia Congregazione o {30 [156]} ve lo daranno in appresso; ma in modo che, se per qualsiasi motivo vengano licenziati dalla Pia Congregazione, debbano rimanere sospesi dall'esercizio degli Ordini ricevuti, finchè provvedutisi di sufficiente Sacro Patrimonio, se sono insigniti dei Sacri Ordini, non trovino qualche Vescovo che benevolmente li accolga.

  A061000143 

 Ci vennero fatte umili preghiere, perchè quelle Indulgenze, che con Nostre Lettere Apostoliche simili a queste in data del 16 Marzo 1869, avevamo concesso per dieci anni alla Pia Confraternita sotto la invocazione della B. V. Maria Ausiliatrice canonicamente eretta, come Ci vien detto, nella Chiesa del medesimo titolo in Torino, volessimo benignamente concedere in perpetuo, aggiuntevi alcune altre grazie.

  A061000143 

 Noi con pietosa sollecitudine intenti ad accrescere coi celesti {41 [167]} Tesori della Chiesa la pietà dei Fedeli, e cooperare alla salute delle anime, volendo condiscendere a quelle preghiere, concediamo alla predetta Confraternita, in virtù delle presenti Lettere, di poter lucrare in perpetuo le Indulgenze sopra ricordate, purchè si adempiano puntualmente le opere di pietà, che nel primo indulto abbiamo prescritte.

  A061000146 

 E decretiamo che queste Nostre Lettere siano stabili, valide ed efficaci ora e sempre, ed abbiano pieno e totale effetto; e che giovino ampiamente a quelli cui riguardano o riguarderanno quando che sia; che nelle cose sopraddette debbano giudicare e definire così tutti i giudici Ordinari e delegati, ed eziandio gli Uditori di Cause del Palazzo Apostolico; e che sia vano ed inutile il giudizio se mai avvenga che alcuno di qualunque autorità, scientemente o per ignoranza, giudichi diversamente in queste cose.

  A061000146 

 Inoltre per la medesima Nostra Autorità e colle presenti Lettere concediamo ai Rettori e Confratelli dell'Arciconfraternita così eretta, che sono e che saranno, che osservata la Costituzione di Clemente VIII, Nostro Predecessore, di veneranda memoria, già pubblicata per l'addietro, possano liberamente e lecitamente aggregarsi altre Società del medesimo titolo ed istituto, che sono canonicamente istituite nella sola diocesi di Torino, ed a quelle comunicare tutte le Indulgenze, remissioni di peccati, e rilassazioni di penitenze concesse da questa Santa Apostolica Sede alla Società ora da Noi eretta ad Arciconfraternita, ed altre che siano comunicabili.

  A061000146 

 Per la qual cosa assolvendo e considerando assolti tutti e singoli quelli cui riguardano queste Lettere, unicamente per tale effetto, da qualunque sentenza di scomunica, di interdetto e da ogni altra censura e pena ecclesiastica, in qualunque modo e per qualsiasi causa inflitta, se mai in alcuna di esse fossero incorsi, con queste nostre Lettere erigiamo ed instituiamo in perpetuo per la Nostra Apostolica Autorità la predetta Società dei Divoti di Maria Ausiliatrice eretta canonicamente, come si afferma, sotto questo medesimo titolo in Torino, nella Chiesa consacrata in onore di Maria Vergine Immacolata, coi {45 [171]} favori, preminenze, prerogative, diritti, e privilegi soliti.

  A061000150 

 Il sacerdote Giovanni Bosco Superiore Generale della Pia Società di S. Francesco di Sales, dopo aver ottenuto dalla benignità della Santità Vostra l'approvazione delle Costituzioni del suo Istituto, animato ora da precedenti concessioni già fattegli da Vostra Beatitudine, si presenta umilmente al Suo Apostolico trono, esponendole come tornerebbe a maggiore incremento e vantaggio della sua Congregazione, se le venisse conceduto il privilegio, attribuito dalla S. Sede Apostolica agli Ordini Regolari, di rilasciare le Lettere Dimissoriali per le promozioni ai Minori e Maggiori Ordini, inclusivamente al Presbiterato, a forma del Decreto del Pontefice Clemente VIII, dei 15 Marzo 1596.

  A061000152 

 {47 [173]} Supplica quindi vivamente l'Oratore la Santità Vostra perchè, a somiglianza eziandio di qualche altro consimile Istituto, si degni accordare al Superiore Generale pro tempore della Società Salesiana la facoltà di rilasciare le Lettere Dimissoriali in favore dei Soci di Essa promovendi ai Minori e Maggiori Ordini, i quali abbiano già emesso i voti semplici perpetui, estendendogli cioè quel privilegio medesimo di cui godono i Regolari propriamente detti in forza del surrichiamato Decreto di PP. Clemente VIII..

  A061000156 

 Nell'Udienza di Sua Santità avuta dal sottoscritto Mons. Segretario della S. Congregazione de' Vescovi e Regolari in data 3 Aprile 1874, feria sesta in Parasceve, la Santità Sua, considerate le cose esposte, benignamente concedette al Supplicante, Rettore Generale, la facoltà di rilasciare le Lettere Dimissoriali, valevole per un decennio, in favore dei Soci della sua Congregazione, che alla medesima sono legati col vincolo perpetuo dei voti semplici, affinchè, osservate le cose da osservarsi, possano essere promossi a tutti gli Ordini eziandio Sacri e del Presbiterato col titolo della Mensa Comune; a guisa di Privilegio pei Regolari, secondo il Decreto di Clemente VIII del giorno 15 Marzo 1596, rimanendo tuttavia in vigore le leggi nelle Apostoliche Costituzioni, specialmente quelle della Santa memoria di Benedetto XIV intorno alle Ordinazioni dei Regolari, che incominciano - Impositi, Nobis latis.

  A061000163 

 La Santità di Nostro Signore Pio Papa IX, nell'Udienza avuta dal sottoscritto Mons. Segretario della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari, in data 3 Aprile 1874, Feria sesta in Parasceve, osservate attentamente le Lettere Commendatizie dei Vescovi dei Luoghi, in cui esistono Case della Pia Società detta dei Preti di S. Francesco di Sales, e gli abbondanti frutti che la medesima produsse nella Vigna del Signore, le soprascritte Costituzioni, come si contengono in questo esemplare, di cui l'Autografo si conserva nell'Archivio di questa Sacra Congregazione, approvò e confermò, come col tenore del presente Decreto le approva e le conferma, salva la giurisdizione degli Ordinarli, secondo il prescritto dei Sacri Canoni e delle Apostoliche Costituzioni.

  A061000177 

 Discende poi come una legittima conseguenza della or ora citata Costituzione Benedettina ciò che nel Decreto della S. Congregazione Super statu Regularium-Romani Pontifices dei 25 Gennaio 1848 viene prescritto, sotto il numero II, che cioè agli Ordinarli non è mai libero di negare le Lettere Testimoniali ai Postulanti l'ingresso in qualunque Ordine anche di Voti Semplici.

  A061000196 

 Da ultimo a tutti e singoli i Soci della medesima Congregazione, che sono e che {71 [197]} saranno debitamente approvati a compiere questi uffizi, ogni volta che avranno esposto la Dottrina Cristiana e la parola di Dio, e durante il giorno o nella sera avranno ammaestrati i giovanetti nella musica o nelle lettere, ed ai loro uditori od alunni, purchè pentiti almeno di cuore abbiano al principio ed al fine fatto il segno della S. Croce e recitata divotamente le Salutazione Angelica, concediamo trecento giorni di Indulgenza nel modo che è detto sopra.

  A061000196 

 Vogliamo poi che alle copie ed agli esemplari anche stampati delle presenti Lettere, quando siano firmate da mano di qualche pubblico Notaio, e munite del sigillo di qualche Persona costituita in ecclesiastica dignità, si dia la medesima fede che alle presenti, se fossero presentate o fatte vedere.

  A061000209 

 Fatta relazione di tutto questo al SS.mo Signor Nostro nell'udienza avuta dello stesso giorno 16 Settembre 1875 dal Segretario della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari, la Santità Sua approvò benignamente le proposte risoluzioni, dispensando sopra la spedizione delle Lettere Apostoliche.

  A061000273 

 Le presenti Lettere hanno vigore per tutto il tempo avvenire in perpetuo.

  A061000273 

 Vogliamo poi, che alle copie trascritte od agli esemplari anche stampati delle presenti Lettere, sottoscritte dalla mano di qualche pubblico Notaio e munite del sigillo di Persona costituita in Ecclesiastica Dignità si presti tutta quella medesima fede, che si presterebbe alle stesse presenti se fossero presentate o fatte vedere.

  A061000286 

 Essendosi canonicamente istituita, come Ci fu esposto, una Associazione di Fedeli Cristiani, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. V. Maria Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere giovani di buona indole inclinati allo Stato Ecclesiastico, a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; Noi, affinchè tale Società prenda ogni dì maggiore incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nell'Autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso, già ascritti a questa Società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascun di loro, se veramente pentiti, confessati e nutriti della Santa Comunione, o se non potranno ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il Nome di Gesù colla bocca se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con rassegnazione dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo Indulgenza Plenaria; ed anche ai medesimi Soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche Chiesa od Oratorio pubblico, avranno ricevuto il SS. Sacramento dell'Eucaristia, e divotamente avranno visitato questa Chiesa od Oratorio, e quivi innalzato pie preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, e per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'Indulgenza Plenaria {107 [233]} e la remissione di tutti i loro peccati, la quale Indulgenza per modo di suffragio potranno eziandio applicare a quelle anime dei Fedeli Cristiani, che unite a Dio in carità, abbiano già emigrato da questa vita.

  A061000286 

 Vogliamo poi che alle copie trascritte od agli esemplari stampati delle presenti Lettere, sottoscritte dalla mano di qualche pubblico Notaio e munite del sigillo di Persona costituita in Ecclesiastica Dignità, si presti tutta quella medesima fede, che si presterebbe alle stesse Presenti se fossero presentate o fatte vedere.

  A061000289 

 Decretiamo da ultimo che queste Nostre Lettere debbano ritenersi per valide in presente ed in futuro, ed ottenere il loro pieno ed intero effetto, e dare piena forza ed autorità a tutte e singole le cose sopradette, e che conforme ad esse si debba giudicare in tali materie da qualunque giudice Ordinario e delegato, benchè fossero Uditori delle Cause del Palazzo Apostolico, e debba restar nullo il giudizio, che dà chicchessia e di qualunque Autorità insignito, in tali materie scientemente o per ignoranza, disforme a quel che in esse è detto fosse pronunziato, non ostante qualunque ordinazione in contrario.

  A061000289 

 Inoltre in virtù della Nostra Apostolica Autorità, concediamo in perpetuo colle presenti Lettere, che in tutte le Chiese ed Oratorii della Congregazione Salesiana, purchè siano decentemente ornati e provvisti delle necessarie sacre suppellettili, osservando le rispettive prescrizioni, e senza punto detrarre ai diritti parrocchiali, si possa lecitamente e liberamente conservare l'Augustissimo Sacramento dell'Eucaristia, e solennemente esporlo all'adorazione dei fedeli, e con quello dare, conforme ai riti, la {113 [239]} benedizione al popolo.

  A061000289 

 Noi adunque volendo compiacere a questo tuo desiderio, e dimostrare la Nostra particolare benevolenza verso la predetta Congregazione, assolviamo te e tutti quelli, in favor dei quali sono date queste Lettere, e riguardiamo come assolti da qualunque Ecclesiastica sentenza di scomunica e d'interdetto e da ogni altra censura e pena, se mai veniste ad incorrerne in qualunque modo, e per qualunque cagione, avuto riguardo a questa sola materia, inflitta; ed in virtù della Nostra Apostolica Autorità colle presenti concediamo in perpetuo, che in tutte le Chiese ed Oratorii pubblici, legittimamente appartenenti alla Congregazione Salesiana, dovunque quelli siano, i Soci della detta Congregazione, bene approvati ed osservando le prescrizioni della disciplina Ecclesiastica, colla licenza dei loro Superiori, possano lecitamente e liberamente celebrare il S. Sacrifizio della Messa, ed amministrare ai fedeli la SS. Eucaristia e predicare la parola di Dio, e fare il Catechismo ai fanciulli.

  A061000297 

 Non ostanti le Costituzioni e le Ordinazioni Apostoliche, e, in quanto ciò fosse necessario, gli Statuti e le Consuetudini, i Privilegi ancora, gli Indulti, e le Lettere Apostoliche contrarie al sopradetto in qualunque maniera ciò fosse stato concesso, confermato e rinnovato, sia della stessa Confraternita, sia altro qualsivoglia anche corroborato da giuramento, da conferma Apostolica o da qualunque altro titolo; alle quali cose tutte e singole, ritenendone il tenore come pienamente ed espressamente allegato nelle presenti, e come inserto parola per parola, ed a quanto fosse contrario deroghiamo specialmente ed espressamente per questa volta sola ad effetto di quanto si è premèsso, rimanendo esse per ogni altro caso nel loro vigore.

  A061000308 

 E vogliamo che alle copie od esemplari anche stampati delle presenti Lettere, che siano firmati da qualche pubblico Notaio e muniti del sigillo di Persona costituita in Ecclesiastica Dignità, si dia la medesima fede che si darebbe alle presenti stesse se fossero presentate e fatte vedere.


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000043 

 A questi in nome del concilio sono consegnate lettere

  A065000197 

 Per questo fine egli indirizzò pure ad essi lettere speciali, invitando i vescovi scismatici ad intervenire ancor essi al concilio per rinnovare e compiere finalmente la bramata unione; e pregando caldamente i protestanti a considerare lo stato infelice in cui si trovano, a riconoscere il loro errore, e cogliendo occasione dal prossimo concilio fare ritorno alla {141 [141]} Chiesa cattolica, dalla quale i padri loro si sono sventuratamente separati.

  A065000201 

 Si comincia dal Papa con lettere {145 [145]} apostoliche a tutti i vescovi intimare il concilio, fissarne il tempo ed il luogo, invitandoli, anzi comandando loro d'intervenire al concilio, eccetto che abbiano qualche giusto impedimento.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000012 

 L'Imperatore gli mandò un ufficiale ponando con una mano doni e coll'altra lettere piene di minaccie.

  A066000044 

 Nei secoli del medio evo, la Chiesa sola possedeva le scienze, le arti e le lettere, ella era l'unica scuola dell'universo.

  A066000060 

 Egli s'informò dal suo ospite, che era cristiano, e da parecchi altri fedeli, non solo della loro miseria presente, ma ancora di quella che avevano sofferto i loro antenati da più secoli, e andò a conferirne con Simeone, patriarca di Gerusalemme; dipingendogli la potenza ed il valore dei principi d'Europa e lo zelo e l'autorità del paese, gli disse che se avesse implorato il loro soccorso eglino avrebbero certamente rotto il duro giogo sotto al quale gemevano, Simeone ringraziò grandemente {54 [380]} Pietro e gli diede lettere pel sommo Pontefice, sollecitando per suo intervento il soccorso dei principi cristiani.

  A066000064 

 Eugenio IV nel 1437 approvò quella di Caën, e sotto lo stesso Pontefice e circa nello stesso tempo ebbe luogo in Allemagna l'invenzione della stampa, ed abili operai in quest'arte accorsero da ogni parte a Roma, a Venezia ed in altri luoghi d'Italia ove le lettere sotto la protezione dei Papi erano specialmente coltivate.

  A066000073 

 Quivi egli stabilì una biblioteca che volle rendere la più bella di tutto il mondo, facendola ornare di pitture eseguite dai più abili artisti di quel tempo, i quali vi rappresentarono i principali fatti del suo pontificato, ed altri soggetti convenienti ad una biblioteca, quali sono i ritratti degli inventori delle lettere, e concilii generali e le più celebri biblioteche dell'antichità.

  A066000082 

 Nulla di più commovente che le loro lettere credenziali in cui il re che li inviava si lagnava degli imbarazzi del trono che lo impedivano di andare esso stesso a gittarsi ai piedi del vicario {71 [397]} di Gesù Cristo; e benediceva le cento volte il Signore ed il suo rappresentante in terra, di avere fatto splendere sopra di lui e del suo regno la luce che lo aveva tratto dalle tenebre e dalla morte.

  A066000082 

 Parecchi degli assistenti alla lettura di queste lettere non poterono trattenere le lagrime; ed il Papa più commosso che tutti gli altri disse più volte, abbracciando a più riprese gli ambasciadori: È oggi, o mio Dio, si è oggi, quel giorno in cui il vostro servo può morire in pace.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000073 

 Quelli poi che contengono il Vangelo, gli atti e le lettere degli Apostoli formano la nuova legge.

  A067000446 

 Questa divina missione, ossia questa autorità fa più volte confermata con detti e con fatti nel Vangelo e nelle lettere degli Apostoli.

  A067000610 

 Anche S. Leone IX si adoperò in tutte le guise per impedire un sì gran male, scrivendo lettere le più amorevoli a Michele Cerulario.

  A067000610 

 I Papi, e specialmente Nicolao fece quanto un tenero padre può fare pel ravvedimento de' suoi figli; scrisse più lettere a Fozio ed all'Imperatore; mandò loro legati, ma nulla valse a temperare l' orgoglio di Fozio.

  A067000711 

 Non segnalato per santità di vita, nè chiaro perchè sapesse di lettere, nè per isplendore di virtu e di miracoli, per questo titolo soltanto egli è famoso, che diede il nome suo alla piu dannosa ed empia setta che fosse mai.

  A067000795 

 Leone decimo, che allora governava la Chiesa, usò tutte le possibili sollecitudini per farlo ravvedere, scrisse a lui e ad altri lettere le più amorevoli; da Roma mandò legati in Germania affinchè lo persuadessero a non allontanarsi da quella.

  A067000981 

 Gli atti dei Concilii, i decreti, le decisioni dommatiche, le lettere pastorali dei Sommi Pontefici, i quali furono dopo il quarto secolo.

  A067001082 

 [48] che tale errore nacque dall' aver inteso male le epistole di S. Paolo, e che per combattere cotest' eresia scrissero appunto le loro lettere i Ss. Apostoli Pietro, Giovanni, Giacomo e Giuda, i quali tanto inculcano la necessità di aggiugnere le buone opere alla fede.

  A067001151 

 Lo stesso S. Pietro, parlando delle lettere eli S. Paolo, dice precisamente che in quelle ci sono certe cose difficili a comprendersi; le quali cose dagli ignoranti e dai malevoli sono guastate e spiegate in cattivo senso.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000045 

 « Girate pure tutto il mondo; voi troverete delle città sguernite di mura, vi abbatterete in gente senza leggi, senza lettere, ma non in un popolo senza Dio.

  A068000317 

 Questo grande Apostolo fu egli pure un caldo odiatore dei Cristiani; e non essendo sazio della strage che faceva de' fedeli in Gerusalemme, si presentò al sommo Sacerdote degli Ebrei, e chiesegli lettere per Damasco a solo fine di recarsi colà a mettere in catene, martoriare e condannare a morte quegli Ebrei, i quali si fossero dati alla fede di Gesù {101 [101]} Cristo.

  A068000611 

 Anche S. Leone IX si adoperò in tuttte le guise per impedire un sì gran male, scrivendo lettere ripiene di amorevolezza a Michele Cerulario.

  A068000611 

 Il Pontefice Nicolao scrisse più lettere a Fozio ed all'Imperatore di Costantinopoli; mandò loro dei legati, ma nulla valse a temperare l'orgoglio di Fozio.

  A068000706 

 Non segnalato per santità di vita, non chiaro perchè {217 [217]} sapesse di lettere, nè per isplendore di virtù e di miracoli.

  A068000786 

 Scrisse a lui e ad altri diverse lettere piene di carità e di benevolenza; da Roma inviò legati in Germania, affinchè lo persuadessero a non allontanarsi da quella Religione, in cui era stato da Dio creato, istruito, e che egli aveva insegnato essere la sola vera, l'unica che presenti i caratteri della divinità.

  A068001060 

 [58], che tale errore nacque dall'aver essi inteso male le epistole di s. Paolo: e che per combattere cotest' eresia dettarono appunto le loro lettere i ss. Apostoli Pietro, Giovanni, Giacomo e Giuda, i quali tanto inculcano la necessità di aggiungnere le buone opere alla fede.

  A068001131 

 Lo stesso s. Pietro, ragionando delle lettere di s. Paolo, dice precisamente che in esse vi hanno {365 [365]} certe cose malagevoli a comprendersi, le quali cose dagli ignoranti e dai malevoli sono guastate e spiegate in cattivo senso a propria ed altrui perdizione ( Epistola II, c.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000139 

 Quest'uso passò nella legge evangelica, e cominciò fino dai tempi apostolici; perocchè troviamo che s. Paolo nelle sue lettere parla dell'altare e della mensa, su cui offrivasi l'Eucaristia.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000205 

 Perciò qualora fossero insorte difficoltà o questioni intorno a cose di religione mandava qualche suo discepolo, o scriveva lettere in proposito e talvolta andava egli stesso in persona; come appunto fece nell'occasione che in Antiochia nacque una questione tra i Giudei ed i Gentili.

  A070000210 

 A questi, {144 [160]} a nomo del concilio, furono consegnate lettere che contenevano le decisioni che colà eransi prese.

  A070000210 

 Con essi mandiamo Sila e Giuda, i quali consegnandovi le nostre lettere vi confermeranno a bocca le medesime verità.

  A070000210 

 Le lettere erano di questo tenore: « Gli Apostoli e sacerdoti fratelli a' fratelli Gentili che sono in Antiochia, nella Siria, nella Cilicia salute.

  A070000236 

 Quindi raccomanda caldamente di non interpretare le sacre scritture col privato intendimento di ciascuno, e nota particolarmente le {167 [183]} lettere di s. Paolo, che egli chiama suo fratello carissimo di cui dice così: « Gesù Cristo differisce la sua venuta per darvi tempo a convertirvi; le quali cose vi scrisse Paolo nostro carissimo fratello secondo la scienza che gli è stata data da Dio.

  A070000236 

 Siccome eziandio fa in tutte le sue lettere, ove egli parla di queste medesime cose.

  A070000236 

 State però ben attenti che in queste lettere vi sono alcune cose difficili ad intendersi, le quali gli uomini ignoranti e leggeri spiegano in senso perverso, siccome fanno eziandio delle altre parti della sacra scrittura, di cui si abusano a loro propria perdizione.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000076 

 Oltre quelli elle rese all'ordine di Malta, per i quali ricevè dal Gran Maestro Paolo Lascaris (discendente da'Conti di Ventimiglia {62 [276]} e procedente dagli antichi Imperatori di Costantinopoli) una lettera di ringraziamento, fu abbastanza felice di prestarne ai Rev.di Padri Minimi, ed è in considerazione di questi servigi, che il Generale dei medesimi, indirizzò a Vincenzo delle lettere d'associazione, che lo fanno partecipare alle preghiere, ai sacrifizi, a'digiuni, alle indulgenze e a tutte le buone opere che si facevano e che si farebbero in seguito in tutta l'estensione del suo ordine.

  A073000094 

 Ascoltava con pazienza le loro obbiezioni e le scioglieva con quella precisione ch'era propria del suo talento, il che è oggetto tuttora d'ammirazione nelle sue lettere, e nelle sue conferenze.

  A073000173 

 Non si può concepire come un uomo soggetto ad infermità, senza mai tralasciare i suoi esercizi di divozione, abbia potuto soddisfare tante occupazioni sì disparate; ultimare un sì gran numero di affari, che non avevano connessione tra di loro; rispondere ad una folla prodigiosa di lettere {150 [364]} che riceveva da ogni parte, e assistere con attenzione le due compagnie che aveva instituite.

  A073000174 

 Dei resto quelle lettere innumerevoli son tutte ricolme dello spirito di colui `che le scriveva.

  A073000174 

 Non ci rimane più che una piccola parte delle lettere che scriveva in Francia, in Italia, in Barberia e ne' paesi ancor più lontani, ed esse sono nulladimeno in sì gran numero, che fa spavento la loro moltitudine, e la varietà delle materie, sulle quali era obbligato a rispondere.

  A073000179 

 Giudicando di lui dalle sue risposte credevasi nelle provincie la sua salute fosse sempre a un di presso nel medesimo stato, ed è perciò che riceveva una infinità di lettere, alle quali non tralasciava mai di rispondere.

  A073000179 

 Sebbene scrivesse sopra ogni argomento, scriveva più volentieri in favor della miseria e dell' indigenza: si osservò le ultime sue lettere riguardare in tutto a' bisogni ed al sollievo de' poveri.

  A073000220 

 Sull' esempio del figlio prodigo risolvè di ritornare al padre suo, gli chiese perdono e gli scrisse molte lettere affinchè lo ricevesse in alcuna delle sue case.

  A073000224 

 Le sue lettere sono un monumento eterno del rispetto che ebbe per l' ordine episcopale.

  A073000234 

 Ricevè su di ciò un numero prodigioso di lettere che lo felicitavano per le benedizioni che Dio acordava al suo zelo.

  A073000241 

 Non si possono leggere le lettere sue, nè le sue conferenze, senza scorgere {216 [430]} quanto temeva che i suoi figli avessero la disgrazia di allontanarsene per farsi, come molli predicatori, un nome con discorsi pomposi.

  A073000289 

 Il distacco del santo Sacerdote si estendeva fino alla sua congregazione, e voglio {265 [479]} dire che non avrebbe voluto tare, nè soffrire che i suoi facessero un sol passo per procurargli i migliori soggetti od i più bei stabilimenti; la massima di lasciar fare tutto a Dio, d'abbandonarsi a lui senza riserva alcuna, di seguire e non già di prevenire la sua provvidenza, si ripeto si spesso nelle sue lettere, che si vede non averla mai perduta di vista.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000111 

 Non si può concepire come un uomo soggetto ad infermità, senza mai tralasciare i suoi esercizi di divozione, abbia potuto soddisfare tante occupazioni sì disparate; ultimare un sì gran numero di affari, che non avevano connessione tra di loro; rispondere {131 [131]} ad ana quantità prodigiosa di lettere che riceveva da ogni parte, e assistere con attenzione le due compagnie che aveva institute.

  A074000112 

 Del resto quelle lettere innumerevoli sono tutte ricolme dello spirito di colui che le scriveva.

  A074000112 

 Non ci rimane più che una piccola parte delle lettere che scriveva in Francia, in Italia, in Barberia e ne'paesi ancor più lontani, ed esse sono nulladimeno in sì gran numero, che fa spavento la loro moltitudine, e la varietà delle materie, sulle quali era obbligato a rispondere.

  A074000114 

 Giudicando di lui dalle sue risposte credevasi nelle provincie la sua salute fosse sempre a un di presso nel medesimo stato, ed è perciò che riceveva una infinità di lettere, alle quali non tralasciava mai di rispondere.

  A074000114 

 Sebbene scrivesse sopra ogni argomento, scriveva più volentieri in favor della miseria e dell'indigenza: si osservò le ultime sue lettere riguardare in tutto a'bisogni ed al sollievo de poveri.


don bosco-il galantuomo pel 1865.html
  A086000002 

 Ciò bastò perchè un diluvio di lettere venisse ad inondare la casa del Galantuomo, lettere d' ogni colore, color di rosa, color verde, color canarino in cui a nome di tutto il nominabile, lo si scongiurava a proseguire la pubblicazione del benemerito almanacco.

  A086000002 

 Le lettere erano così piene di patetiche espressioni, così commoventi che il Galantuomo non potè resistere a tanta eloquenza, e rinunciando al suo poderetto, rinunciando alla consolazione di coltivare carote, rinunciando alla tranquillità della vita privata si decise a continuare la sua vila pubblica, unicamente pel bene della {7 [443]} società.

  A086000004 

 Io continuai ad insistere, cosi che finalmente tra le mie parole, tra le molte lettere che lo incoraggiavano a ciò, egli si arrese a pubblicare anche questo anno il suo solito almanacco.


don bosco-il galantuomo pel 1880.html
  A099000002 

 Per me, t'assicuro che fra quante lettere che lessi, poche mi commossero come questa.

  A099000012 

 Ma io... perdere il tempo a scrivere lettere... io, che... Ho bisogno insomma di soddisfare alle domande, ai desideri, ai bisogni....


don bosco-il giovane provveduto.html
  A105000053 

 Un Segretario del Re di Inghilterra moriva dicendo: misero me! consumai tanta carta per iscrivere lettere del mio Principe, e non usai un foglio per notare i miei peccati e far una buona confessione.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000322 

 Compita la prima istruzione nel collegio della Roche e poi in quello d'Annecy, fu dal conte suo genitore mandato a Parigi ad apprendere le lettere e le scienze.


don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html
  A108000010 

 Lo studio delle belle lettere, al quale si applicava, non diminuì punto le sue pratiche di pietà, nè indebolì il suo spirito di penitenza; non mai tanta innocenza fu congiunta con tanta austerità.


don bosco-il giubileo.html
  A109000009 

 Pertanto, V. F., vi scriviamo queste lettere, colle quali chiediamo alla vostra esimia e specchiala pietà, che per le cause dette eccitiate con ogni sollecitudine ed ardore i fedeli affidati alla vostra cura, {7 [485]} che, deponendo il peso de'peccati per mezzo della vera penitenza, si sforzino di placare con preghiere, digiuni, limosine ed altre opere di pietà lo sdegno del Signore irritato da'misfatti degli uomini.

  A109000010 

 Molto poi desideriamo, o Venerabili Fratelli, {8 [486]} che, mentre s'indirizzeranno preghiere ferventi al Padre delle misericordie per le cause più sopra enunciate, voi non cessiate, secondo il voto delle nostre Lettere Encicliche del 2 febbraio 1849, in data di Gaeta, d'implorare di conserva con tutti i fedeli, con suppliche e voti ardenti più che mai, la bontà di questo stesso Padre, affinchè si degni di illuminare la nostra anima colla luce del suo Santo Spirito, e noi possiamo recare al più presto sulla Concezione della Santissima Madre di Dio, l'immacolata Vergine Maria, una decisione che ridondi alla maggior gloria di Dio e di questa stessa Vergine, nostra Madre diletta.

  A109000012 

 Pertanto vi concediamo la facoltà, che in questa occasione, e per lo spazio già detto di tre mesi solamente, possiate accordare per la nostra autorità Apostolica tutte quelle stessissime facoltà, che furono da Noi accordate nell'altro Giubileo, conceduto per le nostre Lettere Encicliche del 21 novembre 1851 a voi spedite, stampate, che cominciano « Ex aliis Nostris », tutto però sempre eccettuato ciò che venne in quelle stesse Lettere eccettuato.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000008 

 Pertanto appoggiati nella misericordia di Dio e nell'autorità dei beati Apostoli di lui Pietro e Paolo, in forza di quella suprema potestà di legare e di sciogliere, che Iddio volle a noi, quantunque immeritevoli, conferita, a tutti i singoli fedeli di Cristo tanto dimoranti in questa nostr'alma città, o che saranno per venire in essa, quanto a tutti quelli esistenti fuori della detta città, in qualunque parte del mondo e che si trovano nella grazia e nell'obbedienza dell'Apostolica Sede, i quali veramente pentiti, confessati e comunicati, una volta al giorno per quindici giorni continui, o interpolati, naturali o ecclesiastici, da computarsi cioè dai primi {13 [199]} vesperi di un giorno fino all'intero vespertino crepuscolo del giorno seguente, visiteranno i primi le Basiliche dei ss. Pietro e Paolo, di san Giovanni in Laterano e di s. Maria Maggiore in Roma, e i secondi la loro Chiesa cattedrale o maggiore, e altre tre Chiese della stessa città o luogo, ovvero dei suburbii del medesimo, da designarsi dagli Ordinarii dei luoghi o dai loro Vicarii, o da altri per comandamento dei medesimi, dopo che saranno venute loro a notizia queste nostre lettere; ed ivi innalzeranno umili preghiere al Signore per la prosperità ed esaltamento della Cattolica Chiesa e di questa Sede Apostolica, per la estirpazione delle eresie, per la conversione di tutti gli erranti, per la pace ed unità di tutto il popolo Cristiano, e secondo la nostra mente, concediamo e misericordiosamente impartiamo nel Signore, che una volta nell'annuo spazio di tempo di sopra memorato possano conseguire la pienissima indulgenza dell'anno del Giubileo, e {14 [200]} piena remissione e perdono di tutti i loro peccati; quale indulgenza concediamo che possa essere applicata per modo di suffragio e valga per quelle anime che congiunte a Dio nella carità partirono di questo secolo.

  A110000009 

 In virtù poi delle presenti nostre lettere concediamo che i naviganti ed i viaggiatori, come prima avranno fatto ritorno ai loro domicilii, o saranno giunti ad una certa dimora, compiute le opere di sopra prescritte, e visitata altrettante volte la Chiesa cattedrale o maggiore, o parochiale del luogo del loro domicilio o dimora, possano e sieno abili a conseguire la stessa indulgenza.

  A110000009 

 Parimente concediamo in virtù di queste stesse presenti nostre lettere ai sopraddetti Ordinarii dei luoghi, che possano, secondo il prudente loro consiglio, dispensare, solamente in riguardo delle visite, le Monache, le Oblate, e le altre donne e fanciulle viventi nella clausura dei Monasteri, o in case e comunità religiose o pie, {15 [201]} nonché gli Anacoreti ed Eremiti, ed altre persone, qualunque esse siano, tanto laiche che ecclesiastiche secolari o regolari, esistenti in carcere o in cattività, o affette da qualche infermità del corpo, o ritenute da qualunque altro impedimento dal potere compiere le dette visite; i fanciulli poi non ancora ammessi alla prima Comunione concediamo che possano anche dispensarli dalla prescritta Comunione, prescrivendo ad essi tutti e singoli, sia per sè stessi, sia per mezzo dei rispettivi regolari superiori o Prelati, o per mezzo di prudenti Confessori, altre opere di pietà, carità e religione in luogo delle visite o della sacramentale Comunione che dovrebbe compiersi dai medesimi; e per riguardo ancora ai Capitoli e Congregazioni tanto di secolari che di regolari, ai sodalizii, confraternite, università che visiteranno processionalmente le nominate Chiese, concediamo che possano ridurre le prescritte visite ad un numero minore.

  A110000011 

 Nè finalmente intendiamo che queste stesse nostre lettere possano o debbano giovare a quelli, che da noi e dalla Sede Apostolica, o da qualunque altro Prelato o Giudice ecclesiastico fossero stati nominativamente scomunicati, sospesi, interdetti, o dichiarati caduti in altre sentenze e censure, o pubblicamente denunziati, seppure entro il termine del predetto anno non avessero soddisfatto e concordato, ove di bisogno, colle parti.

  A110000013 

 Vogliamo ancora e decretiamo che le presenti lettere in tutto siano valide ed efficaci, ed abbiano ed ottengano {21 [207]} i loro plenarii effetti dovunque saranno state dagli Ordinarii dei luoghi pubblicate e mandate in esecuzione, e che giovino a tutti i fedeli di Cristo che sono nella grazia ed obbedienza alla Sede Apostolica, che dimorano in detti luoghi, o che ivi si porteranno.

  A110000013 

 in appresso dalla navigazione e viaggio; non ostando le Costituzioni delle Indulgenze da non concedersi ad instar e le altre Costituzioni Apostoliche e le Costituzioni, ordinazioni e le generali o speciali riserve di assoluzioni, rilassazioni e dispense edite nei Concilii generali, provinciali e sinodali, non che gli statuti, leggi, usi, consuetudini di qualunque Ordine di mendicanti e militari, congregazione e istituto, corroborate ancora da giuramento, Apostolica conferma e da qualunque altro sostegno, come ancora i privilegi, indulti e lettere apostoliche ai medesimi concesse, e quelle specialmente nelle quali è espressamente proibito che coloro, i quali professano qualche ordine, congregazione {22 [208]} e istituto, confessino i loro peccati fuori della propria religione.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000100 

 Venuto al punto di morte, andava esprimendo i suoi rimorsi con queste parole: misero me! ho consumato tanta carta a scrivere lettere pel mio sovrano, e non ne ho speso un foglio a scrivere i miei peccati, e fare una buona confessione.


don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html
  A112000021 

 Fra poco li sriveremo delle lettere.» Tutto ciò diceva in età appena di anni nove.

  A112000080 

 - No, non abbiate paura di me; quanto ai genitori, fratelli e sorelle purchè sappiano buone nuove di me saranno contenti, ed io farò in modo colle mie lettere di consolarli.

  A112000202 

 Nelle lettere poi era assai facondo, ed io credo di fare cosa grata coll' inserirne alcune, il cui originale mi fu graziosamente comunicato da coloro cui erano state dirette.

  A112000203 

 Io desidererei che ognuno di voi, o giovani amatissimi, evitasse quel genere di lettere che nulla hanno di sacro, a segno che potrebbero inviarsi ai medesimi pagani.

  A112000203 

 Per questo motivo io inserisco alcune {130 [372]} lettere del giovinetto Besucco che per semplicità e per tenerezza d' affetto, giudico torneranno gradite al lettore.

  A112000203 

 Queste lettere sono un segno manifesto della bontà di cuore e nel tempo stesso della pietà sincera del nostro Besucco.

  A112000203 

 È cosa assai rara anche in persone attempate lo scrivere lettere senza umano rispetto e condite di religiosi e morali pensieri, come veramente dovrebbe fare ogni cristiano: ma è poi rarissima cosa, che ciò si pratichi fra i giovanetti.

  A112000224 

 L' ordine, la dicitura, i pensieri della medesima sembrano degni di essere anche qui pubblicati a modello delle lettere, {139 [381]} che si possono scrivere vicendevolmente tra due buoni giovanetti.

  A112000229 

 Dalle lettere fin qui esposte apparisce la grande pietà, che nel cuore nutriva Francesco: ogni suo detto, ogni suo scritto è un complesso di teneri affetti e di santi pensieri.

  A112000244 

 Da queste ultime lettere chiaro apparisce che il cuore di Besucco non sembrava più di questo mondo, ma di chi cammina coi piedi sulla terra, e che abbia già l' anima sua con Dio, di cui voleva continuamente parlare e scrivere.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000069 

 Subito telegrammi, lettere e giornali, portarono come un lampo in tutto il mondo la dolorosa notizia che Pio IX era morto.

  A113000205 

 Nel novembre entrò a proseguire i suoi studi di lettere nel Collegio Romano, dove poscia per tre anni attese eziandio alle scienze filosofiche.

  A113000234 

 E perciò in lui, italiano di paese; in lui, nativo degli Stati della Chiesa; in lui, pratico della trattazione dei negozi diplomatici ed amministrati vi dellaSanta Sede; in lui, Vescovo residente per trentadue anni nella medesima diocesi; in lui, dotto nella teologia, nel diritto, nella filosofia, nelle classiche lettere; in lui, ricco di tanti pregi e virtù di grazia e di natura, si specchiato, sì pio, sì caldo per la causa del regno di Gesù Cristo nel mondo, si raccolsero gli sguardi, i pensieri, i voti dei Principi Elettori.

  A113000252 

 Dopo la morte del cardinale Castracane, otto alla sede suburbicaria di Palestrina ai 15 di maggio 1852, e nello stesso anno, essendosi resa vacante, per la morte del cardinale Bernetti, la carica di vicecancelliere e sommista delle Lettere apostoliche, ne fu investito.

  A113000256 

 Dopo aver professato belle lettere, e insegnato lingua greca, divenne lettore di filosofia nel Collegio di Parma, poi nel Collegio di Napoli, e da ultimo nel Collegio di Roma, dove pure insegnò la logica, la metafisica e il diritto naturale.

  A113000264 

 Nelle innumerevoli lettere che scrisse al Papa, ai Sovrani, ai Vescovi, ai ministri, ai magistrati, ai pubblicisti, toccò le più alte questioni della religione e della politica con un tatto squisitissimo e con profonda conoscenza ed erudizione, sebbene, piacevole com'è, e soprattutto modesto, pretenda che le migliori delle {163 [163]} sue idee gli siano state suggerite dagli scritti degli altri.

  A113000264 

 Quei missionari {164 [164]} nelle loro lettere ricordano tuttora con grato animo la carità e 1'ospitalità loro usata in Bordeaux.

  A113000267 

 Il novello Pontefice Leone XIII, dopo la morte del Cardinale Amat, lo nominò Vice-Cancelliere di Santa Romana Chiesa, e Sommista delle Lettere Apostoliche.

  A113000270 

 Il dotto e zelante Prelato nelle sue Lettere pastorali si levò contro il sistema di educazione mista imposto dal Governo nelle Università e nei Collegi di recente istituzione, e pose sopra le leggi umane l'infallibile tribunale del Capo della cristianità, raccomandando piena obbedienza al Santo Padre.

  A113000282 

 Il Sommo Pontefice Gregorio XVI, al 14 di gennaio del 1842, preconizzavalo Vescovo di Viviers, e, tutto informato alle dottrine romane, rallegravasi nelle sue lettere pastorali, perchè più non esistesse in Francia l'antico gallicanismo, e fosse divenuto un nome vuoto di senso, ornai abbandonato nell' insegnamento di pressochè tutti i Seminari francesi.

  A113000293 

 Tutti conoscono la nobile condotta che il cardinale Dechamps tenne nel Concilio Vaticano e le dottissime sue lettere intorno all' infallibilità pontificia.

  A113000297 

 {215 [215]} Monsignor Bartolomeo D'Avanzo era già celebre per le sue Lettere pastorali e i suoi discorsi accademici.

  A113000298 

 Scrisse in ottobre del 1870 sul la sospensione del Concilio; il 24 aprile 1871 e il 18 gennaio 1872 impugnò il Döllinger, e le due lettere colle quali riduceva al nulla le dichiarazioni di quello sciagurato, meritarono al loro autore un Breve del Papa.


don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html
  A114000217 

 Poi corre frettolosa sino a s. Rocco, dove scorge il bossolo destinato a raccogliere le elemosine pei poveri, e credendo esser quello il posto delle lettere dirette al buon Dio, vi si appressa riguardando intorno se non è veduta.


don bosco-il pontificato di s. dionigi.html
  A115000045 

 La casa vescovile appartenga a colui, al quale i vescovi di Roma indirizzeranno le loro lettere.

  A115000059 

 Dicesi scuola greca perchè qui era un ginnasio dove la gioventù era istruita nelle lettere greche; nominasi poi bocca della verità da un'ara che anticamente ivi esisteva presso cui erano condotti quelli che con giuramento asserivano la verità di qualche cosa.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000012 

 S. Dionigi scrisse più lettere a s. Sisto per dargli ragguaglio di cose riguardanti alla religione, o per consultarlo in alcune diffìcili questioni, specialmente in fatti particolari che riguardavano il battesimo amministrato dagli eretici.


don bosco-il sistema metrico decimale.html
  A119000080 

 Per agevolare questa operazione soglionsi servire di queste lettere iniziali: U. uno, D. deca, E. etto, K.

  A119000080 

 Queste lettere indicano il sito ove si debbono scrivere le colonne de' numeri.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000055 

 Accanto all'Oratorio si trovano scuole in cui s'insegnano a quella gioventù i primi elementi delle lettere e del calcolo, vi è pure l'accennato recinto in cui i gio-.

  A122000126 

 In Francia io vi ricordava ogni giorno; ogni giorno pregava per voi; riceveva con molto piacere le vostre lettere, le vostre notizie; ed ho pure sperimentato l'efficacia delle vostre preghiere per la povera mia persona.


don bosco-l-armonia (1849-1863).html
  A125000001 

 Accanto all'Oratorio si trovano scuole in cui s'insegnano a quella gioventù i primi elementi delle lettere e del calcolo, vi è pure l'accennato recinto in cui i giovanetti, nei giorni festivi e nelle ore di ricreazione, si sollevano con giuochi innocui e con innocenti trastulli, passando quel tempo nell'onesta allegria che tanto giova alla sanità del corpo e della mente, specialmente in quella tenera età.

  A125000196 

 Egli accolse con la sua solita affabilità gli incaricati della forza pubblica, e sebbene v'avesse molto da dire sulla validità del proprio mandato, tuttavia sciorinò loro innanzi le carte e le lettere che trovavansi nella sua abitazione.


don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html
  A126000018 

 Alcune lettere dell'Appendice n° 2 fanno testimonianza dell'asserto, e palesano il giudizio che quei personaggi facevano di questo Istituto.

  A126000032 

 5° La felice riuscita degli allievi nei pubblici esami, e la luminosa camera, che parecchi di essi percorrono nelle lettere, nella filosofia, nelle varie facoltà universitarie, nella milizia e nel commercio sono chiaro argomento che l'istruzione data dagli insegnanti appaga la comune aspettazione.

  A126000059 

 Noi mettiamo alcune delle moltissime lettere scritte dai varii Ministri colle quali si accordano sussidii o sono raccomandati poveri fanciulli all'Oratorio di S. Francesco di Sales.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000003 

 A impedire gli inconvenienti possibili si prevengono tutti quelli che avranno lettere, pieghi, domande di associazione o vaglia postali da ricapitare per questo scopo, di volere d'ora in avanti rivolgere ogni cosa alla Direzione delle Letture Cattoliche nell'oratorio di S. Francesco di Sales in Torino-Valdocco, dove si è traslocato l'ufficio, affine di facilitare le operazioni sotto l'immediata direzione del prelodato fondatore delle medesime.

  A127000059 

 E noi lodandolo, sì per la prudente scelta dei componimenti, e sì pe la opportunità delle annotazioni, crediamo di rendere un giusto omaggio all'o peroso uomo di lettere, che, occupato in gravissimi uffizi, trova modo di gio vare anche colla penna alla studiosa gioventù.

  A127000111 

 Gli opuscoli furono rivisti e postillati dal diligente e forbito dottore in lettere sacerdote Giovanni Tamietti, dell'Oratorio salesiano.

  A127000111 

 Seguono gli opuscoli di San Gerolamo, ciò sono De viris illustribus, libro unico; le vite dei santi eremiti Paolo, Ilarione e Malco; e infine alcune lettere scelte risguardanti specialmente l'istruzione e l'educazione cristiana e religiosa.

  A127000126 

 In quella che vi esprimiamo la nostra gratitudine, non vi sarà discaro un ragguaglio del nostro viaggio da Torino fino a questa città, ed affinché non appaia troppo lungo il racconto, lo divideremo in altrettante lettere quante furono le nostre fermate.

  A127000136 

 Bellissimo dono pel capo d'anno fece la Biblioteca della gioventù italiana a' suoi associati col pubblicare negli ultimi di dicembre le lettere inedite di Silvio Pellico a suo fratello Luigi.

  A127000138 

 Il volumetto costa pei non associati alla Biblioteca suddetta centesimi 75; chi poi desidera avere alcuno degli autografi delle presenti lettere sarà accontentato, solo che spedisca lire quattro all'editore prof. D. Celestino Durando, via Cottolengo, N. 32.

  A127000138 

 Questo stile schietto e naturale riluce specialmente nelle sue lettere finora venute in luce, ma più ancora in queste al fratello Luigi, che oggi per la prima volta sono fatte di pubblica ragione.

  A127000174 

 È un pacco di lettere, le prime che riceviamo dall'Europa: è un Breve del Santo Padre, con cui costituisce i Salesiani missionari apostolici, concedendo tutte quelle facoltà e quei privilegi che possono tornare necessari ed opportuni in queste regioni lontanissime dal Capo della cristianità.

  A127000179 

 In questa medesima città di Montevideo ricevemmo, con grande nostra sorpresa e consolazione, lettere del dottor sacerdote Pietro Ceccarelli, modenese, vicario foraneo della città di S. Nicolas, zelante promotore della nostra missione.

  A127000212 

 Vi è pure un'Accademia di scienze, lettere ed arti, un'Accademia delle Provincie unite, un'Accademia commerciale, un museo di storia naturale, scuole per le matematiche, altra pel disegno e la pittura, altra pel mutuo insegnamento, ecc.

  A127000217 

 , ma non mi mancherà occasione di farlo nel corso delle altre mie lettere.

  A127000272 

 Lettere inedite di Silvio Pellico al Padre Raimondo Feraudi, Domenicano, pubblicate dal sacerdote professore Celestino Durando.

  A127000273 

 Hanno però, se non andiamo errati, le lettere all'amico questo vantaggio sopra quelle scritte al fratello, che còl suo Luigi egli, a conti fatti, doveva quasi sempre toccare la medesima corda, a fine di distornarlo dalla abituale e grande melanconia ond'era tormentato; laddove col Feraudi, «uomo di ingegno, di brio, di saviezza e di grazia» (lettera 94 a ), egli nella effusione dell'amicizia potea liberamente spaziare pel campo delle lettere, della filosofia pratica, ed anche della politica, di cui amendue quei due valenti, ritirati dal mondo, conosciuto avevano gli orpelli, le malizie e i danni.

  A127000273 

 La Biblioteca della Gioventù italiana, che stampasi a Torino sotto la protezione di Maria Ausiliatrice, ha testé regalato a' suoi associati una nuova raccolta di lettere inedite di Silvio Pellico.

  A127000317 

 A provvedere le classi secondarie di un buon Dizionario, il quale conduca come per mano i discenti dalla lingua italiana alla greca, si accinse con tutte le sue forze il teologo sacerdote Marco Pechenino, professore nel regio Ginnasio Cavour di Torino, cultore delle lettere greche appassionatissimo e benemerito, quanto modesto e disinteressato.

  A127000368 

 Essendosi canonicamente istituita, come ci fu esposto, una Associazione di fedeli, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. Maria Vergine Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere i giovani di buona indole inclinati ad abbracciare lo stato ecclesiastico a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; noi, affinché tale Società prenda ogni dì maggior incremento, per la misericordia di Dio onnipossente, ed affidati all'autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi apostoli, a tutti i fedeli dell'uno e dell'altro sesso già iscritti a questa Società o che si ascriveranno {188 [188]} in avvenire, nel punto della morte di ciascuno di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o perché non poterono ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, concediamo indulgenza plenaria; ed anche ai medesimi soci, veramente pentiti e confessati, i quali in un giorno che loro piaccia di qualsivoglia mese, in qualche chiesa od oratorio divotamente visiteranno e quivi innalzeranno pie preghiere a Dio per la concordia dei principi cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori, per l'esaltazione di S. Madre Chiesa, benignamente nel Signore concediamo parimenti l'indulgenza plenaria e la remissione di tutti i loro peccati.

  A127000368 

 Le presenti lettere hanno vigore per tutto il tempo avvenire in perpetuo.

  A127000368 

 Vogliamo poi che alle copie trascritte od agli esemplari stampati delle presenti lettere, sottoscritte dalla mano di qualche pubblico notaio e munite del sigillo di persona costituita in ecclesiastica dignità, si presti tutta quella fede medesima che si presterebbe alle stesse presenti se fossero offerte o mostrate.

  A127000406 

 Poiché l'anno scorso aveste la bontà di accogliere nel vostro accreditato giornale le lettere salesiane, vogliamo sperare che in quest'anno eziandio vorrete usare la medesiama benevolenza con noi, che, coll'aiuto divino, speriamo di poter quanto prima raggiungere i nostri confratelli che già lavorano nell'America {197 [197} meridionale.

  A127000548 

 Tuttavia, anche stampato, il catechizzare del Belasio farà del gran bene; e noi veggiamo essere del nostro parere i dotti Prelati e le persone di molte lettere, che si rallegrano col nostro autore e lo confortano a comunicare con tutti quei tesori di sapienza cristiana che resterebbero non divulgati, proprietà di pochi, e con questi finirebbero di fruttificare.

  A127000614 

 - Dalle precedenti mie lettere mi pare che risulti chiaramente questo: 1° che quello di Don Bosco non entra nell'ordine degli istituti privati, come vorrebbe il signor Provveditore, e non va soggetto alle leggi di quelli; 2° che, quando anche pi volesse chiamare Istituto privato, le prove recate dal signor Provveditore non dimostrano niente affatto che quell'Istituto {252 [252]} mancasse di professori approvati, come reca il decreto ministeriale, e fosse perciò meritamente chiuso.

  A127000703 

 Alcuni giovani riuscirono impiegati, dottori in lettere dottori in diritto, dottori in medicina, militari.

  A127000710 

 In Francia io vi ricordava ogni giorno; ogni giorno pregava per voi; riceveva con molto piacere le vostre lettere, le vostre notizie; ed ho pure sperimentato l'efficacia delle vostre preghiere per la povera mia persona.

  A127000743 

 Il sacchetto porterà le lettere nuziali O. S. (Oratorio Salesiano), e la persona che passerà a vuotarlo presenterà pure un qualche segno per farsi conoscere dalla S. V. o dai suoi famigli.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000084 

 - S. Paolo nelle sue lettere parla in modo distinto dei diversi ordini fra i sacri ministri.

  A131000117 

 Quindi ad essi solamente è riserbato l'uffizio di legato a lettere


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000061 

 Un segretario del re d'Inghilterra moriva dicendo: Misero me! consumai tanta carta per {35 [213]} iscrivere lettere del mio principe, e non ne usai un foglio per notare i miei peccati e fare una buona confessione.


don bosco-la forza della buona educazione.html
  A133000220 

 Intanto accadde che alcuni avendo bisogno di scrivere ai loro genitori, non ne erano capaci perchè illetterati, Pietro si offerse pronto a leggere e scrivere lettere per loro qualunque volta lo avessero desiderato, ma sempre da buon amico, senza alcun corrispettivo.

  A133000266 

 Del suo viaggio, arrivo e della sua dimora in Crimea per ora non possiamo sapere altro se non quel tanto che egli scrisse in due lettere a sua madre, che sono il compimento di quanto sappiamo di questo virtuoso militare.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000004 

 Giorno non passa che non arrivino o persone, o lettere e suppliche dei divoti per domandare grazie nel detto Santuario, come al trono della celeste e misericordiosa Regina.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000035 

 Una lunga picca ricoperta d' oro era ad una certa altezza traversata da un pezzo di legno, che formava una croce, ella parte superiore, che s' innalzava al disopra delle braccia, era sodamente attaccata una corona risplendente per l' oro e per le gioie, nel cui mezzo compariva il monogramma di Cristo formato da due lettere greche le quali che si incrociavano nella maniera a tutti nota.

  A135000079 

 Affinchè poi possiate essere pienissimamente informato della quislione vi spedisco copia delle lettere che Anolino mandommi dall' Affrica contro ai colleghi di Ceciliano e ve le mando da me sottoscritte per togliere ogni pericolo di essere contraffatte.

  A135000079 

 Da parecchie lettere inviatemi da Anolino mio chiarissimo proconsole in Affrica venni a conoscere che Ceciliano, vescovo di Cartagine, è dai suoi colleghi accusato di molti delitti.

  A135000084 

 A tutti gli altri fece facoltà di ritornare alle proprie sedi, pronto a fare lettere commendatizie anche a quelli che erano stati ordinati da Maggiorino.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000114 

 Colle sue parole poi e colle sue lettere incoraggiva il suo gregge ad essere costante nella fede.

  A137000115 

 Dal suo ritiro scrisse molte lettere ed a quelli che assistevano gli ammalati e talvolta al suo medesimo clero.

  A137000120 

 S. Cipriano deplora in più lettere cotale abuso.

  A137000124 

 S. Cipriano dal suo ritiro continuava colla massima sollecitudine a provvedere ai bisogni della sua diocesi, ora inviando sacri ministri, ora scrivendo lettere per istruire i suoi sacerdoti nelle cose di maggiore importanza.

  A137000131 

 Trovaronsi presenti alla sua elezione parecchi de' nostri colleghi che in quei giorni erano a Roma, e ci scrissero lettere onorevolissime intorno all'ordinazione di lui.

  A137000141 

 Per farsi accreditare e nel tempo stesso farsi credere vero capo della Chiesa Novaziano mandò uomini e lettere in diversi paesi notificando ai vescovi la sua elezione e fingendo di essere stato ordinato suo malgrado.

  A137000144 

 L' accorto vescovo conobbe tosto da quale spirito erano guidati gli autori di quelle lettere.

  A137000146 

 S. Cipriano scrisse colla medesima occasione una lettera ai confessori di Roma, che erano caduti nello scisma di Novaziano; ma ordinò che tali lettere fossero prima presentate al Papa, e da lui lette; e che non venissero ricapitate se il pontefice nol giudicava a proposito.

  A137000147 

 Portava {68 [68]} egli seco un fascio di lettere piene di calunnie contro a s. Cipriano.

  A137000148 

 S. Cipriano scrisse una lettera a Cornelio, in cui, dopo aver narrato le calunnie e l'audacia di coloro che avevano consacrato vescovo Fortunato, continua il discorso così: «Dopo tali eccessi osano ancora passare il mare e portar lettere da parte dei scismatici alla Cattedra di s. Pietro, che è la Chiesa principale, donde emanò la sacerdotale dignità, senza badare {69 [69]} che quelli a cui si rivolgono sono gli stessi Romani, della cui fede l' Apostolo Paolo fece le più grandi lodi, ed appresso ai quali l'infedeltà non può aver accesso.

  A137000151 

 Cornelio diede parte alle altre chiese {71 [71]} della cristianità di quanto erasi fatto in questo concilio e scrisse molte lettere.

  A137000154 

 Interrogati sulle lettere piene di calunnie spedite sotto al loro nome, e {72 [72]} che furono cagione di disordini in molte chiese, eglino diedero questa risposta: Noi ne siamo veramente colpevoli, ma fummo ingannati; noi ignoravamo ciò che quelle lettere contenessero.

  A137000181 

 Di poi ordinò che nottetempo venisse condotto alla sua presenza e cominciò ad interrogarlo così: Ti pare, o Cornelio, di fare quanto dovresti fare? Perchè non porti rispetto ai nostri Dei, non ubbidisci ai precetti imperiali, e non temi le mie minacce; anzi vai scrivendo lettere ai nemici della repubblica a danno e dispregio della medesima?.

  A137000181 

 Le relazioni che il santo pontefice aveva coll'intrepido s. Cipriano, le lettere che {89 [89]} egli scriveva a varii vescovi della cristianità, il grande concorso che da tutte parti facevasi a Civitavecchia per consultarlo come capo della Chiesa, fecero sì, che Roma sembrasse colà traslocata.

  A137000182 

 Cornelio prese con calma a rispondere cosi: le lettere che ho scritto e le risposte che ho ricevuto non riguardano per nulla gli affari della repubblica.

  A137000190 

 Vi sono otto lettere di s. Cipriano indirizzate a questo pontefice.

  A137000191 

 Scrisse anche molte altre lettere, e fece diversi decreti, ma questi preziosi documenti andarono in gran parte perduti.


don bosco-la repubblica argentina e la patagonia.html
  A138000001 

 Il gradimento universale con cui fu accolto il fascicolo delle lettere dei Missionari Salesiani " Da Torino alla Repubblica Argentina" ci anima a pubblicare le altre dai medesimi missionari scritte intorno al vasto campo Evangelico, che la Provvidenza Divina tiene preparato agli operai della fede.

  A138000001 

 Siamo però dolenti che il pio e dotto raccoglitore delle prime lettere, Sac. Cesare Chiala, appena compiva il suo lavoro, quando il Supremo Signore di tutte le cose con morte immatura lo chiamò alla celeste patria.

  A138000014 

 Ma quando fu prete, il che avvenne il primo Aprile 1875, il suo zelo si accrebbe talmente, che occupò contemporaneamente, il grado di catechista o direttore degli Artigiani, di direttore delle Letture Cattoliche, di raccoglitore delle lettere dei nostri Missionari, e specialmente l' uffizio di prefetto, carica molto importante e difficile, ed ogni cosa eseguiva con tale maestria, che pareva nato fatto per tutte le cose in cui veniva occupato.

  A138000021 

 Alcuni allievi sono figli di genitori che tuttora vivono nei Pampas, mentre alcuni genitori vengono di là per vedere i loro figli, trattando ben anche coi maestri e coi direttori dei medesimi; così ricavo da lettere ricevute pochi giorni sono da S. Nicolas.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000096 

 Perciocchè secondo le leggi di quel tempo avveniva che uomini rozzi e senza lettere profferivano sentenza intorno a questioni complicatissime; per lo che {33 [33]} spesso assolvevano quelli che dovevano condannare, e talora condannavano quelli che dovevano assolvere.

  A139000656 

 Presso gli antichi {181 [181]} non usavansi chiavi, nè serrature per chiudere le case: le porte degli appartamenti di dentro erano chiuse da una sbarra di ferro; i cancelli e le credenze erano sigillate col marchio, ovvero castone dell'anello destinato a suggellare le lettere, ed ogni volta che le aprivano dovevano ripetere l'operazione.

  A139000687 

 Era a quei tempi insigne in Italia Severino Boezio, uomo dedito alle lettere, alla filosofia, ed alla teologia, il quale applicando alla verità cattolica i suoi studi filosofici {189 [189]} aveva scritto contro le eresie di Ario e di Eutiche.

  A139000691 

 Ma i barbari annoiati di vedere il loro re più occupato nelle lettere che nelle armi lo tolsero di mano alla madre, e lo diedero compagno ad alcuni giovani scostumati.

  A139000747 

 All'esecuzione di tal editto si oppose in Roma il pontefice Gregorio, scrivendo anche lettere risentite all'imperatore, ma questi rispose insistendo con più calore, {206 [206]} e minacciando di deporlo dal trono pontificale.

  A139001118 

 S. Pier Damiano, che a quei tempi era venuto a Torino come legato del Papa, ci conservò nelle sue lettere memorie della pietà di Adelaide, e singolarmente si compiacque di registrare le seguenti parole di mirabile umiltà, che udì dalla bocca della marchesa: che maraviglia, o padre, che Iddio a me sua vilissima ancella abbia dato una qualunque podestà fra gli uomini, egli che, in uno spregevole fil d'erba ripone spesso miracolosa virtù.

  A139001209 

 Un certo Giovanni Guttemberg concepì l'ingegnosa idea di formare caratteri mobili di piombo fuso, simili a quelli intagliati nel legno, in guisa che si potessero disporre a volontà secondo il bisogno, e annerendoli con un inchiostro assai denso, riproducessero esattamente sulla carta le lettere dell'alfabeto da essi caratteri rappresentate.

  A139001408 

 In mezzo alle guerre ed alle pestilenze che afflissero il Piemonte ed alcune altre province d'Italia, fiorirono parecchi illustri personaggi, che innalzarono la nazione italiana al più alto grado di gloria nelle scienze, nelle lettere e nelle arti.

  A139001410 

 Nato a Pisa nel 1564, egli studiò con gran successo la musica, il disegno, la pittura e le scienze e le lettere, e si segnalò particolarmente nella fisica.

  A139001432 

 Quel Masaniello, miei cari, era un rozzo negoziante, privo di lettere, senza pratica di milizia o di governo, tuttavia il suo genio, la sua probità, il suo disinteresse e il desiderio di fare del bene, di sollevare la povera sua patria, fecero che egli seppe sostenere le parti di principe e di capitano trattando con maravigliosa attitudine i più gravi affari.

  A139001489 

 Egli era figlio di un povero mercante di Roma, il quale per mancanza di mezzi non poteva mandare a scuola il figliuoletto; ma un certo avvocato di nome Gravina sentendolo un giorno a recitare alcune rime all'improvviso, lo prese con sè e lo ammaestrò nelle lettere greche, latine e italiane.

  A139001576 

 Ma egli in cuor suo sentiva la propria ignoranza nelle buone lettere, e mancando queste si accorgeva mancare le ali con cui l'immaginazione di un artista si eleva alla perfezione de' suoi lavori.

  A139001585 

 Propose pure al Papa di raccogliere nelle sale del Campidoglio i busti ed i ritratti degl'Italiani più insigni nelle scienze, lettere ed arti.

  A139001637 

 In maniera affatto maravigliosa egli aggiungeva alla cognizione delle lingue classiche quella delle lettere, della giurisprudenza e della filosofia.

  A139001653 

 La trama fatale non potè essere abbastanza celata che non giungesse a notizia di alcuno, e parecchi amici del Rossi scrissero lettere, altri andarono ad avvisarlo del gran pericolo che gli sovrastava.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000110 

 Perciocchè secondo le leggi di quel tempo avveniva, che uomini rozzi e senza lettere proferivano sentenze complicatissime, e perciò spesso assolvevano quelli i quali dovevano condannarsi, e talora condannavano quelli {35 [35]} che si dovevano assolvere.

  A140000609 

 ALFABETO E NUMERI, - I Romani ricevettero dagli Etruschi le lettere dell'alfabeto e i numeri coi rispettivi nomi.

  A140000609 

 Di queste lettere si servivano eziandio pei calcoli.

  A140000609 

 L'alfabeto però era composto di sole lettere maiuscole; le minuscole furono introdotte più tardi a comodità di chi scrive.

  A140000609 

 Tutte le operazioni di aritmetica erano basate sopra queste lettere.

  A140000611 

 Per iscrivere adoperavano, come sui mattoni, un punzone, detto stilo, il quale aveva un'estremità appuntata per segnare le lettere; l'altra parte era piatta e serviva ad appianare le incisioni quando occorreva fare qualche correzione.

  A140000611 

 TAVOLETTE. - Le leggi e gli atti pubblici in Italia si scrivevano anticamente sopra foglie, sopra lastre di piombo o di rame; ma per iscrivere libri o lettere usavansi delle tavolette, della pergamena, o del papiro.

  A140000614 

 Ma Cicerone introdusse segni convenzionali, che usati in vece delle lettere alfabetiche, fanno che con assai maggior prestezza e precisione si possa scrivere.

  A140000614 

 Questa scienza era già conosciuta presso ai Greci, presso gli Ebrei e presso gli antichi Italiani; ma consisteva soltanto in alcune lettere o abbreviazioni convenzionali, come per es.

  A140000619 

 Presso gli antichi non adoperavansi chiavi, nè serrature per chiudere le case: gli usci degli appartamenti di dentro erano chiusi da una stanga di ferro; gli scannelli e le credenze erano sigillate col marchio, ovvero castone dell'anello destinato a suggellare le lettere, ed ogni volta che le aprivano dovevano ripetere tale operazione.

  A140000641 

 Era a quei tempi insigne in Italia Severino Boezio, uomo dedito alle lettere, alla filosofia ed alla teologia, il quale applicando alla verità cattolica i suoi studi filosofici aveva scritto contra l'eresie di Ario e di Eutiche.

  A140000644 

 Ma i barbari annoiati di vedere il loro re più occupato delle lettere, che delle armi, lo tolsero di mano alla madre, e lo diedero compagno ad alcuni giovani scostumati.

  A140000689 

 All'esecuzione di queir editto si oppose in Roma il pontefice Gregorio, il quale scrisse anche lettere risentite all'imperatore; ma questi rispose insistendo con più calore, e minacciando di deporlo dal trono pontificale.

  A140001003 

 S. Pier Damiano, che a quei tempi era venuto in Torino come legato del Papa, nelle sue lettere ci conservò memorie della pietà di Adelaide, e singolarmente si compiacque di registrare le seguenti parole di mirabile umiltà, che udì dalla bocca della marchesa: Che maraviglia, o Padre, che Iddio a me, sica vilissima ancella, abbia dato una qualunque podestà fra gli uomini; egli, che in uno spregevole fil d'erba ripone spesso miracolosa virtù? La pietà di Adelaide è altresì confermata dalle molte liberalità che andava facendo alle chiese.

  A140001069 

 Promosse le lettere e favori i letterati.

  A140001093 

 Un certo Giovanni Guttemberg di Magonza fu colui che concepì l'ingegnosa idea di formare caratteri mobili di piombo fuso, simili a quelli intagliati nel legno, in guisa che si potessero disporre a volontà secondo il bisogno, e che anneriti con un inchiostro assai denso riproducessero esattamente sulla carta le lettere dell'alfabeto da essi caratteri rappresentate Ciò avveniva nel 1438.

  A140001094 

 Tale fu, miei cari, l'origine della tipografia, di quell'arte preziosa, per cui formandosi lettere con piombo fuso e con un'altra sostanza detta antimonio, e con esse componendosi parole, e queste sottoponendosi alla pressione del torchio, si formano stampe e libri.

  A140001263 

 In mezzo alle guerre ed alle pestilenze, che afflissero il Piemonte ed altre provincie d'Italia, sorsero parecchi Illustri personaggi che colle scienze, colle lettere e colle arti la innalzarono ad alto grado di gloria.

  A140001266 

 Era a' suoi tempi grande protettore delle scienze e delle lettere Ferdinando {356 [356]} I, gran duca di Toscana.

  A140001266 

 Nato a Pisa nel 1564, studiò con molto successo la musica, il disegno, la pittura, le scienze, le lettere, e si segnalò particolarmente nella fisica.

  A140001284 

 Quel Masaniello, miei cari, era un rozzo negoziante, privo di lettere, senza pratica di milizia o di governo; tuttavia il suo acume di mente, la sua probità, il suo disinteresse e il desiderio di sollevare la povera sua patria da tante angherie fecero sì, che egli potesse sostenere le parti di principe e di capitano, trattando con maravigliosa attitudine i più gravi affari.

  A140001297 

 Ritornato a Roma pose mano a scrivere molte opere, tra cui sono specialmente commendevoli: L'uomo di lettere, la Ricreazione del saggio, La Geografia, I Simboli trasportati al morale.

  A140001348 

 Egli era figliuolo di un povero mercante di Roma, il quale per mancanza di mezzi non poteva mandare a scuola il figliuoletto; ma un valente avvocato di nome Gravina, udendolo un giorno recitare alcune rime all'improvviso, lo prese con sè e lo ammaestrò nelle lettere greche, latine e italiane.

  A140001580 

 Ai progressi che fecero in questi ultimi tempi le investigazioni storiche e le lettere vanno congiunte le opere insigni di pittura e di scultura di molti valenti artisti.

  A140001584 

 Ma il Canova sentiva in cuor suo la propria ignoranza delle buone lettere, e mancandogli queste si accorgeva mancargli le ali con che l'immaginazione di un artista si eleva alla perfezione.

  A140001593 

 Propose eziandio al Papa di raccogliere nelle sale del Campidoglio i busti ed i ritratti degl'Italiani più insigni per scienze, lettere ed arti.

  A140001613 

 Ma l'amore della poesia e delle lettere lo indussero ben presto a lasciare la toga dell'avvocato.

  A140001638 

 Ma all'età di quindici anni fu mandato a Lione, dove per quattro anni coltivò lo studio delle lettere e della poesia.

  A140001663 

 Allora si diede con ardore a studiare le lettere latine, greche ed ebraiche sotto la guida del dotto Tommaso Valperga Caluso.

  A140001663 

 I rapidi progressi nello studio gli ottennero con molto plauso la laurea dottorale in lettere e teologia quando aveva appena vent'anni.

  A140001665 

 Contrasse ivi amicizia co'giovani che maggiormente segnalavansi nelle lettere e nella scienza; fra cui Nicolò Tommaseo, Antonio Rosmini, Cesarotti, Francesconi, Barbieri ed altri.

  A140001667 

 Nel 1817 stampava in Venezia il volgarizzamento del poemetto, del Fracastoro: Sul governo dei cani da caccia; nel 1818 in Padova le memorie sulla vita ed opere di Giuseppe Bartoli; nel 1819 pure in Padova la bella dissertazione sulle cause per le quali ai nostri giorni da pochi dirittamente si adopera la bellissima italiana favella; nel 1820 in Venezia la vita di Alfonso Varano, e in Rovereto dodici sonetti di sacro argomento; nel 1822 in Padova tre vite di Cornelio Nipote con alcune lettere di Plinio il giovane, volgarizzate, lettere che tradotte ed annotate compiutamente stampavansi nel 1830.

  A140001677 

 Scopri varii squarci smarriti delle orazioni di Cicerone, e parecchi luoghi delle sue lettere famigliari, uno specialmente nell'orazione in favore di T. Annio Milone, e quattordici fogli appartenenti ai cinque primi libri del codice di Teodosio, che è una raccolta non solo di precetti giuridici, ma anche di fatti storici.

  A140001681 

 Nell'anno medesimo era stato nominato da Napoleone membro del Corpo Legislativo il conte Gio. Battista Somis, decoro della magistratura e delle lettere piemontesi, cattolico fervente e coraggioso.


don bosco-le scuole di beneficenza dell-oratorio di s. francesco di sales in torino.html
  A143000015 

 Alcune lettere dell'Appendice N° 2, del precitato opuscolo fanno testimonianza dell'asserto, e palesano il giudizio che quei personaggi facevano di questo Istituto.

  A143000045 

 All'Oratorio Salesiano non fu mai annesso un ginnasio {17 [465]} privato; ma vi furono delle scuole destinate all'educazione dei poveri giovani in esso ricoverati, le quali ne facevano parte integrante, a quella guisa che un padre non si dice annettere un ginnasio privato alla sua famiglia, quando insegna o fa insegnare a' suoi figli gli elementi delle lettere e delle scienze.


don bosco-lettera del sacerdote d. giovanni bosco al p. alessandro checcucci d.s.p..html
  A144000001 

 Talchè al santo e geloso intendimento d'informare il cuore e l'ingegno dei giovanetti alla pietà ed alle lettere, nulla mi parve mancare nel vostro Convitto.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000090 

 Essi dicevano che aveva mandate lettere sottoscritte di sua mano per far rompere l'alleanza che esso aveva con principi stranieri, e che co' suoi scritti perturbava la pubblica tranquillità.

  A149000487 

 Ho ancora molti altri racconti di questo genere, che vi esporrò con altre mie lettere, se giudicherete questa essere materia opportuna pel vostro periodico.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000201 

 Ho ancora molti altri racconti di questo genere, che vi esporrò con altre mie lettere, se giudicherete {103 [407]} questa essere materia opportuna pel vostro periodico.


don bosco-novelle e racconti.html
  A158000034 

 Sedea nel letticciuolo, avendo presente Veronica moglie sua poco meno vecchia di lui, e con voce chiara e sonora mi parlava di lasciare la vita con animo gagliardo: e scrisse ad un amico nostro lettere di consiglio e di conforto.


don bosco-opera di maria ausiliatrice per le vocazioni allo stato ecclesiastico.html
  A159000009 

 Essendosi canonicamente istituita, come ci fu esposto, una associazione di fedeli, ossia, come dicono, Pia Opera, sotto il titolo della B. Maria Vergine Ausiliatrice, i cui membri si proposero di raccogliere giovani di buona indole inclinati ad abbracciare lo stato ecclesiastico a fine di renderli fermi in questa loro vocazione, istruirli nelle lettere e negli studi ecclesiastici; noi affinchè tale società prenda ogni di maggiore incremento, per la misericordia di Dio Onnipotente, ed affidati nel l' Autorità dei BB. Pietro e Paolo suoi Apostoli, a tutti i fedeli dell' uno e dell' altro sesso già ascritti a questa società o che si ascriveranno in avvenire, nel punto della morte di ciascuno di loro, se veramente pentiti, confessati e muniti della S. Comunione, o se non potranno ciò fare, almeno contriti invocheranno divotamente il nome di Gesù colla bocca, se potranno, se no, almeno col cuore, e riceveranno con animo paziente dalla mano del Signore la morte quale castigo del peccato, {7 [7]} tentibus et confessis, qui uno quo cuique eorum libeat cujuslibet mensis die in aliqua Ecclesia aut Oratorio publico SS. Eucharistiae Sacramentum sumpserint, et Ecclesiam aut Oratorium ipsum devote visitaverint, ibique pro Christianorum Principum concordia, haeresum extirpatione, peccatorum conversione ac S. Matris Ecclesiae exaltatione pias ad Deum preces effuderint, Plenariam similiter omnium peccatorum suorum indulgentiam et remissionem, quarti etiam animabus Christifidelium, quae Deo in Charitate conjunctae ab hac luce migraverint, per modum suffragii applicare possint misericorditer in Domino concedimus.


don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html
  A163000001 

 Ciò dimostrarono con detti, con lettere private, e cogli stessi pubblici loro giornali.

  A163000018 

 Come!... scellerato! osi dire che non sapevi di fare alcun male? e non ti abbiamo più volte avvisato, e non ti abbiamo scritte più lettere, dicendoti di tacere?.

  A163000021 

 Voleva dire, che in niuna di quelle lettere, in niuno di quegli avvisi mi venne mai dimostrato alcun male che io facessi colle mie prediche.

  A163000357 

 Il 18 luglio 1851, i sacerdoti Gerini e Rosselati rimettevano a S. S. Pio tre lettere, una di Monsignor Vescovo di Grenoble, che accreditava questi due inviati, le due altre contenevano il secreto dei due giovanetti della Salette; ciascun di essi aveva scritto e sigillato la lettera contenente il suo secreto alla presenza di testimoni che ne avevano dichiarato l'autenticità sulla coperta delle medesime lettere.

  A163000358 

 «Appena giunti a Roma, riferiscono i mentovali sacerdoti, avevamo fatto la conoscenza di Mons. Fioramonti, secretano di S. S. per le lettere latine.

  A163000359 

 «S. S. alla nostra presenza aperse le tre lettere, le ha lette, e, cominciata a leggere quella di Massimino, «Vi ha proprio, {75 [443]}disse, il candore e la semplicità di un fanciullo».

  A163000360 

 Dopo letto la lettera di Melania «Mi bisogna rileggere queste lettere, disse, specialmente» questa».

  A163000360 

 «Per legger meglio le due lettere, il S. Padre, levatosi, si avvicinò ad una finestra, di cui aperse alquanto l'imposta.


don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html
  A165000144 

 Sarà conveniente conservar le lettere e gli scritti analoghi.

  A165000371 

 Le lettere, i pieghi che si ricevono o si spediscono, devono essere consegnati al Superiore, il quale se lo giudicasse può leggerle liberamente.

  A165000411 

 Tutto giorno occorre di scrivere lettere, perciò sarà opportuno aggiugnere qui, a guisa di appendice alcune regole.

  A165000412 

 Le lettere sono un mezzo con cui noi possiamo esprimere i nostri pensieri ed affetti agli assenti, come colla voce li esprimiamo ai parenti.

  A165000413 

 Bellissime oltremodo sono anche le lettere di san Girolamo, di s. Francesco di Sales e di santa Catterina da Siena.

  A165000413 

 Per comporre buone lettere torna vantaggioso leggere qualche buon epistolario, al quale scopo vi suggerisco Annibal Caro e Silvio Pellico.

  A165000414 

 Lo stile delle lettere non vuole il soverchio ornamento ed ama la semplicità; dev' essere spontaneo, perciocchè tiene del parlare improvviso, che non è mai ricercato ed astruso.

  A165000417 

 Nelle lettere non vi sia niente di affettato; ma tutto sia facile e naturale.

  A165000421 

 Le lettere possono essere di più specie: Politiche, scientifiche, erudite, artistiche, didascaliche, se riguardano a cose di politica, di scienze, di lettere, d' arti o di studio.

  A165000422 

 Come nella vita comune parliamo, ora per interrogare o rispondere, ora per pregare o ringraziare, ora per ammonire o riprendere, e quando per consigliare o sconsigliare od augurare, così le lettere famigliari possono essere di domanda, o di risposta, di preghiera, o di ringraziamento, di avviso o di riprensione, di consulta o di consiglio, d' augurio, ecc.

  A165000423 

 Quando però si risponde a lettere o note di persone autorevoli o di pubblici impiegati, conviene citare la data e l' argomento della lettera a cui s' intende di rispondere, dicendo per esempio: mi fo dovere di rispondere alla gradita sua delti 10 del corrente giugno, relativa a.

  A165000425 

 Nelle lettere di preghiera gioverà associare queste espressioni: colla sicura fiducia d' essere esaudito... In quelle di ringraziamento: colla più viva riconoscenza e gratitudine....

  A165000425 

 Quando s' inviano lettere ad illustri personaggi si omette il saluto propriamente detto, e si scrivono solamente proteste di riverenza e di ossequio.

  A165000426 

 Quest' appendice si suol segnare colle lettere P. S. (Post scriptum o presso scritto); e siccome per lo più rivela disattenzione ed inavvertenza cosi {94 [190]} non è bene metterlo fuorchè nelle lettere famigliari.

  A165000431 

 Chi scrive lettere debbe badare all' iscrizione, alla data, alla soscrizione ed al soprascritto.

  A165000443 

 Per la frequenza dello scriver lettere è da tenere la stessa regola, che per le visite.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales.html
  A166000097 

 Quando taluno avrà fatta dimanda di entrare in Congregazione si richiedano le lettere testimoniali o certificati, secondo il decreto 25 gennaio 1848, che incomincia Romani Pontifices ecc.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html
  A167000155 

 Del resto tutti i Soci possono mandare lettere ed altri scritti alla Santa {64 [262]} Sede e al Superiore generale senza domandare il permesso ai Superiori della casa, a cui appartengono; che anzi i Superiori non potranno neppur leggerle.

  A167000155 

 Niuno, eccettuati il Capitolo superiore e i Direttori delle Case, può scrivere o ricever lettere senza il permesso del Superiore, o di un altro Socio a ciò delegato dal Superiore.

  A167000203 

 Quando taluno avrà fatta dimanda di entrare in Congregazione si richiedano le lettere testimoniali o certificati, secondo il decreto 25 gennaio 1848, che incomincia Romani Pontefices ecc.


don bosco-regole o costituzioni per l-istituto delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A168000005 

 Terrà conto dei decreti, delle lettere e d'ogni altro scritto, che si riferisca alle autorità ecclesiastiche, municipali e civili.

  A168000098 

 Le lettere scritte alle Suore, o da esse scritte ad altri, saranno aperte e lette, ove si giudichi bene dalla Superiora, la quale potrà dar.

  A168000099 

 Avranno però il permesso di scrivere, senza chiederne licenza, al Sommo Pontefice, al Superiore Maggiore, ed alla Superiora Generale, e parimente riceveranno le risposte a tali lettere senza che alcuno possa aprirle.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000002 

 Chi colà ha potuto condurre tante persone di ogni età, di ogni paese e condizione a prendere parte alle funzioni di una Chiesa, che appena taluno aveva udito nominare? Molti fecero di presenza questa dimanda, altri con lettere.

  A173000202 

 Il vescovo infatti, descritte sulla cenere le lettere greche e latine, esprimenti la comunione di tutte le genti cattoliche, asperge coll'acqua benedetta le pareti interiori del tempio, prega e dice: «O Dio che santifichi i luoghi che vogliono dedicarsi al tuo Nome, effondi sopra questa casa di orazione la tua grazia, affinchè tutti quelli che qui t'invocano esperimentino l'effetto della lua misericordia.» Se la fede, la speranza e la carità sono le virtù sovrane in cui è posta la vita soprannaturale, queste si ingenerano e crescono nell'animo del Cristiano per la grazia che precipuamente nel sacro Tempio è impartita, e tale è appunto nella dedicazione il significato della profusione dei sacri olii, con cui le porte, le pareti e l'altare s'inungono, dei cerei che nel circuito interiore del tempio e sulla pietra dell'altare ardono moltiplicati e dell'incenso che in gran copia abbrucia, si svolge in globi vorticosi, e sale in odore di soavità al Signore.

  A173000206 

 Così cercasi sbandire da tutte le menti l'ignoranza, e diffondere in tutti la luce della scienza e della civiltà, lo certamente non riprovo, nè avverso sì grande premura di estendere a tutti il beneficio della istruzione, ma dico che la dottrina della religione dee tenere il primo posto sopra ogni altro ramo di insegnamento non meno pei fanciulli che per gli adulti, non meno per le umili scuole del volgo che per gl'istituti più elevati della colta gioventù; dico che tutti gli studii devono essere in perfetto accordo colle dottrine cattoliche, sicchè, invece di urlare con esse, vengano anzi dalle medesime illustrati e diretti; e ciò perchè la cognizione dei grandi insegnamenti di nostra religione sacrosanta è incomparabilmente più importante d'ogni, ultra umana coltura, e perchè gli studii delle lettere e delle scienze, ove non sieno in armonia cogl'infallibili dettami della {124 [126]} fede, invece di rischiarare la mente, la ottenebrano, invece di dirigere ed avvalorare la volontà, la pervertono e la svigoriscono, invece di giovare, riescono di gravissimo detrimento.

  A173000206 

 Non è poi a dire quanto sia l'impegno di provvedere onde i giovani che vogliono applicarsi alle {123 [125]} lettere ed alle scienze trovino la maggiore opportunità di fare la loro carriera.

  A173000208 

 Laonde i parenti e tutti quelli che hanno fanciulli da istruire e da educare debbono essere assai più impegnati d'insegnar loro a viva voce il catechismo, e di condurli nella casa del Signore ad ascoltare la spiegazione delle verità religiose, che non di mandarli ad imparare le lettere dell'alfabeto e ad addestrarsi nella {126 [128]} lettura.

  A173000209 

 Proseguendo nella carriera degli studi i giovani si applicano alle lettere ed alle scienze profane.

  A173000210 

 Siccome poi la misura della cognizione delle cattoliche verità, che ciascun cristiano è obbligato di acquistare per salvarsi, varia a seconda dello sviluppo intellettuale dei singoli individui, degli impegni religiosi, domestici, sociali che ciascuno assume, e dell'opportunità di attendervi, consegue che se i fanciulli fin dalla più tenera età devono applicarsi allo studio del catechismo, ciò devono fare con maggiore ampiezza i giovani mano mano che crescono negli anni, prendono parte ai molteplici negozii della vita, e incontrano gli ostacoli e i pericoli che in questo mondo accompagnano sempre la pratica della virtù cristiana; consegue che se debbono imparare le verità della fede e della morale cattolica i giovani rozzi ed illetterati, tanto più devono ciò fare quelli che hanno acquistata la capacità di leggere valendosi di questo mezzo per addentrarsi da vantaggio nello studio della {133 [135]} dottrina religiosa; consegue che fa eletta gioventù dedita alle lettere ed alle scienze dee metterò in cima d'ogni suo studio quello della nostra sacrosanta religione, poichè egli è con questo studio fatto nei debiti modi che essa può e dee rendersi ognor più degna della celeste patria, e abilitarsi a correre vigorosamente la via che alla medesima conduce.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html
  A174000001 

 1869 l'approvò solennemente qual società di voti semplici: « uti societatem votorum simplicium sub [...] gimine Moderatoris Generalis, salva Ordinariorum iurisdictione ad formam sacrorum Canonum, [...] Apostolicarum constitutionum» peraltro ingiun [...] he le regole allora trasmesse in volgare idioma {51 [101]} fossero emendate giusta le istruzioni, e quindi si [...] a tempo più opportuno, ed intanto il S. Padre (che Dio protegga per molti altri anni) accolse la supplica sulle lettere Dimissoriali, e fino da quel tempo si degnò concederle per un decennio con prudenti cautele.

  A174000002 

 Così ancora fu rilasciato un separato Rescritto sulla concessione delle lettere Dimissoriali concepito in questi precisi termini: « SSMUS attenta expositione etc: tribuit Rectori Generali Oratori ad decennium duraturam facultatem relaxandi litteras Dimissoriales favore sociorum suae Congregationis, qui eidem perpetuo votorum simplicium nexu devicti sunt, ut ad omnes etiam sacros, et Presbyteratus ordines tit.

  A174000002 

 Se nonchè, e ben l' hanno esperimentato le Loro Emze Rme, quanta fatica e seria occupazione importasse lo studio per emendare i singoli capi ed articoli delle prodotte Costituzioni: prima di rispondere come dopo due Adunanze dei citati giorni si degnarono rescrivere al proposto Dubbio: Se, e come debbano approvarsi le recenti Costituzioni della Società Salesiana nel caso? Affirmative: e sapientemente vi apposero una mente, che esprimeva le correzioni ed emendamenti necessari ed opportuni, dove furono d'avviso che si supplicasse il S. Padre per la concessione delle lettere Dimissoriali a forma della Costituzione di Benedetto XIV Impositi nobis etc. E fattane relazione da S. E. Rma Monsig.

  A174000003 

 1) dimandava: che per facilitare le sacre Ordinazioni in mancanza de'sacerdoti, e specialmente essendo pronti alcuni suoi chierici a condursi nelle Missioni estere, purchè fornili dei necessari requisiti con le lettere Dimissoriali dei rispettivi Superiori dispensati dagli intervalli stabilili dai Sacri Canoni potessero liberamente, e lecitamente esser promossi a guocumque Catholico Episcopo gratiam, et comnunionem habente cunt Apostolica Sede, e tra gli altri adduce l'esempio della Congregazione dei Missionari ai quali fu concesso questo privilegio nel Breve Apostolico del 13 Maggio 1859 che comincia Religiosas familias.

  A174000004 

 Due sono le principali indagini: la Prima sulla concessione delle Lettere Dimissoriali ad quemcumque Catholicum Episcopum, nella quale petizione l'Oratore ha incluso il distinto privilegio dell ' extra tempora a sacris Canonibus institula; la seconda sopra la comunicazione di privilegi e grazie già concedute a consimili Congregazioni, sul qual proposito ci atterremo alle regole generali senza ingolfarci della specifica enumerazione di tanti privilegi che sono riportati in interi volumi, e che variano secondo la diversità degli Ordini Religiosi ed Istituti Ecclesiastici, dove si professano i voti semplici.

  A174000005 

 Pertanto sia nelle lettere dimissoriali ad Episcopum dioecesanum, sia in quelle ad quemcumque Episcopum non si comprende l'altro privilegio dell' extra tempora privilegio che in qualunque delle due ipotesi diventa facoltalivo da parte dei Vescovi se, questi si ricusano di tenere le Ordinazioni.

  A174000007 

 acquistino un quasi domicilio nelle altre diocesi per avere un Vescovo più benevolo, tuttociò oltre al danno della regolare amministrazione susciterebbe questioni nei singoli casi, giacché rimanendo ferma la facoltà di rilasciare le lettere Dimissoriali ad Episcopum dioecesanum nempe illius monasterii in cuius familia regularis ab iis, ad quos pertinet positus est, resta sempre un positivo dubbio sul tempo della dimora, dubbio che non è stato mai risoluto.

  A174000013 

 I. Se, e come convenga concedere le lettere Dimissoriali ad quemcumque Catholicum Episcopum, e l'extra tempora in favore della Società Salesiana nel caso?.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per una congregazione particolare.html
  A175000002 

 Tale memoria veniva accompagnata da lettere Commendatizie di ventiquattro Vescovi, i quali tutti attestavano la prodigiosa utilità, che la Chiesa, e la Società traeva dal novello Istituto.

  A175000003 

 Peraltro il S. Padre relativamente alle lettere dimissoriali benignamente concesse che il Superiore Generale avesse la facoltà di rilasciarle agli alunni, che aveano dato il nome alla pia società prima di compiere l'anno quattordicesimo ita tamen ut si a pia Congregatione quavis de causa dimittantur suspensi mnancant ab exercitio susceptorum Ordinum, donec de sufficienti patrimonio sacro provisi, et in sacris constituti benevolum receptorem inveniant (Som.

  A175000012 

 Queste si riducono alla conservazione de' diritti civili, al noviziato e lettere Dimissoriali.


don bosco-severino.html
  A177000022 

 Raccomandazioni, lettere, ospitalità, servigi, soccorsi ai poveri, {17 [17]} assistenze agli ammalati erano cose che egli faceva ogni giorno col massimo piacere.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1877.html
  A181000018 

 Ciò fu nel Settembre del 1874, e qual fosse la gioia dell' animo suo, lo dicono le lettere, che scrisse in quella circostanza ai confratelli ed amici, lettere che, mentre sono un modello di bello scrivere, rivelano l' elevato grado di virtù, a cui era giunto in sì poca età, e l' ardente desiderio, che era in lui di sempre maggior perfezione.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html
  A182000032 

 Ma qui per non confondere le cose e per dirle con tutta precisione e nella naturale loro semplicità, credo bene di lasciar parlare il nostro missionario medesimo, estraendo dalle sue lettere quanto ci occorre pel caso nostro.

  A182000042 

 Dove D. Baccino in modo speciale apre il suo cuore e si fa conoscere proprio tal quale è, fu specialmente in alcune lettere scritte ad un suo antico {48 [382]} amico, già suo maestro, con cui continuò più che con altri la corrispondenza.

  A182000042 

 Fra tanti amici e confratelli che lasciai all'Oratorio ed altrove, Ella è ancor quegli che più sta fitto nel mio cuore ed anche quegli che più mi consola colle sue lettere.

  A182000055 

 D. Cagliero poi è solito nelle sue lettere a D. Bosco quando parla di lui usare queste espressioni: "Fa {55 [389]} magnificamente bene - m'accudisce quella chiesa molto bene," e specialmente "la fa in tutto e per tutto da vero pastor bonus verso gli Italiani di Buenos Ayres.

  A182000063 

 Non passarono 3 mesi dalle lettere sovraccennate che D. Baccino stesso scriveva, e chi l'avrebbe detto? l'ultima sua lettera a D. Bosco, la quale credo bene riprodurre qui tutta per intero.

  A182000070 

 Onde poter sempre meglio attendere a tutto, troncò ogni cosa che potesse in qualche modo essergli di sollievo, e persino si limitò a scrivere rarissime e brevi lettere ai suoi compagni e superiori dell'Oratorio, tanto avea il tempo ad usura.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000052 

 Compiuto lodevolmente e con premio il corso delle umane lettere, passò a Lanzo nel nostro Collegio di San Filippo a studiarvi la retorica, e colassù fece bella prova, contrassegnando, sto por dire, ogni giorno con notevole progresso sì nella virtù, che nel sapere.

  A183000072 

 I suoi progressi nelle lettere e nelle virtù erano meravigliosi, incredibili; il suo maestro se ne lodava e lo additava ad esempio alla sua numerosa scolaresca.

  A183000086 

 Non isprecava un minutò di tempo in frivole ed inutili letture o simili inezie, e neppure nello scriver lettere che non fossero necessarie.


don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html
  A184000052 

 I buoni padri Scolopii, che con tanta lode dirigono il collegio di quella città adoperarono ogni modo, per instillare nel giovane Cesare i più vivi sentimenti di pietà e di moralità nello stesso tempo, che lo istruivano nelle lettere e nelle scienze proprie dell'età sua; ma vuoi per l'indole troppo viva ed indocile, vuoi per le divagazioni continue della città e della famiglia, vuoi per i pericoli, {65 [33]} che dovunque si incontrano nei cattivi compagni, il giovane non corrispondeva guari alle cure, che i suoi educatori avevano per lui.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000097 

 Questi scritti sono i quattro Vangeli di s. Matteo, di s. Marco, di s. Luca, e di s. Giovanni; gli atti apostolici scritti da s. Luca; le quattordici lettere di san Paolo; quella di s. Giacomo; due di s. Pietro; tre di s. Giovanni; una di {47[205]} s. Giuda; e finalmente l'Apocalissi di s. Giovanni.

  A189000246 

 Finalmente proibì a tutti i cristiani d'insegnar le lettere e le scienze, adducendo per ragione, che essi dovevano vivere nell'ignoranza, e credere senza ragionare.

  A189000262 

 Scrisse molte opere tanto in verso che in prosa, chiamò in Roma s. Girolamo per servirsene come di segretario nelle risposte alle lettere latine.

  A189000265 

 Ma egli per accertarsi qual fosse la vera fede consultò la Sede Apostolica indirizzando a s. Damaso più lettere, nelle quali diceva: « Volendo assicurarmi d'aver Gesù Cristo io mi attacco alla comunione di vostra Santità, cioè alla cattedra di s. Pietro.

  A189000371 

 Mentre egli scherzava nella bottega d'un falegname, rozzo affatto di lettere, con trucioli (cioè con quelle sottili falde, che trae la pialla in ripullire il legname formò queste parole: « comanderai da un mare all'altro », con che presagivasi la grande sua dignità.

  A189000430 

 Allorché gli si recò la nuova, fu trovato che lavava i vasi di cucina, e continuò francamente il basso esercizio che aveva cominciato; di poi prese le lettere del Papa, e lettone il tenore, diede manifesti segni {251[409]} di repugnanza pel doversi sottoporre alla proposta dignità.

  A189000432 

 L'imperatore Michele Paleologo mandò con lettere un legato a Gregorio X, protestandosi voler esso con tutti i suoi sudditi far ritorno all'unità cattolica.

  A189000565 

 R. Napoleone, perchè il Papa l'incoronasse si protestava di voler essere ubbidientissimo figliuolo della santa Sede; incoronato che fu tolse la maschera, e si mostrò qual era; scrive lettere ingiuriose al Papa, contro il fatto giuramento cerca impadronirsi di Roma, e fare del Papa uno schiavo de' proprìi voleri.

  A189000592 

 La comunità co' suoi statuti venne approvata dal regnante Pontefice con lettere apostoliche nel 1839.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000055 

 A fine di perseguitare i cristiani con maggior autorità e più facile riuscita, egli aveva ottenuto dal gran sacerdote di Gerusalemme delle lettere, che gli davano facoltà di andare con buona scorta di soldati a cercarli nella città di Damasco per metterli in catene e tradurli in Gerusalemme.

  A190000061 

 Questi scritti sono i quattro vangeli di s. Matteo, di s. Marco, di s. Luca e di s. Gioanni; gli atti degli Apostoli; quattordici lettere di s. Paolo, due di s. Pietro, una di s. Giacomo, una di s. Giuda, e finalmente tre lettere e 1'Apocalissi di s. Giovanni.

  A190000081 

 Accreditati autori dicono che s. Cleto sia stato il primo ad usare la formola: Salute ed apostolica benedizione con cui i Papi sogliono intestare le loro lettere.

  A190000098 

 Questa Chiesa anche io saluto nel nome di Dio Padre onnipotente.» Oltre a questo egli scrisse anche sei altre lettere piene di massime di fede e carità, e che formano uno dei più preziosi documenti dell'antichità cristiana.

  A190000150 

 Sebbene applicato nelle fatiche dell'arte sua, che era di conciatore o negoziante in pelli, era tuttavia molto istrutto nelle sacre lettere.

  A190000214 

 Allora Origene, giovine com'era, per sostenere la madre e i sei fratelli, cominciò a dar lezioni di grammatica e di belle lettere.

  A190000216 

 Ma dalla stessa prigione non cessava di scrivere lettere a'suoi discepoli, loro raccomandando di essere perseveranti nella fede.

  A190000235 

 - Sia per la persecuzione che tuttora infieriva, sia per le turbolenze suscitate da Novaziano, il pontefice Cornelio dovette allontanarsi da Roma e recarsi a Civitavecchia ove le molte lettere che egli scriveva ogni dì, ed il concorso che da tutte le parti a lui si faceva, dimostrava che Roma per quello che riguardava i cristiani erasi come là traslocata.

  A190000235 

 Fattolo condurre alla sua presenza di notte tempo cominciò ad interrogarlo così: «Ti pare, o Cornelio, di fare quanto dovresti? Perchè non porti rispetto ai nostri Dei, non ubbidisci ai precetti imperiali, e non temi le mie minacce? anzi vai scrivendo lettere ai nemici della repubblica a danno della medesima?».

  A190000236 

 Cornelio prese con calma a rispondere così: «Le lettere che ho scritto e le risposte che ho ricevuto non riguardano per nulla gli affari della repubblica.

  A190000244 

 S. Dionigi scrisse più altre lettere a s. Sisto per consultarlo in alcune difficili questioni.

  A190000298 

 Nella parte superiore, che s'innalzava al di sopra delle braccia, era attaccata una corona risplendente per oro e gioie, nel cui mezzo compariva il monogramma di Cristo formato da due lettere greche iniziati della parola Cristo

  A190000310 

 - Mentre compievansi gli ordini di Costantino in Africa e gli invitati si preparavano alla partenza per Roma egli scrisse a s. Melchiade una lettera in cui diceva: «Da parecchie lettere inviatemi da Anolino mio proconsole in Africa venni a conoscere che Ceciliano, vescovo di Cartagine, è da'suoi colleghi accusato di molti delitti.

  A190000310 

 Affinchè poi possiate essere informato pienamente della questione, vi spedisco copia delle lettere che Anolino mandommi dall'Africa contro ai colleghi di Ceciliano e ve le mando da me sottoscritte per togliere ogni pericolo di essere contraffatte.

  A190000322 

 Tuttavia non cessò mai con lettere, libri, dispute e in tutti i modi dal combattere questi nemici di Gesù C.; finchè ritornato alla sua sede terminava in pace la sua vita l'anno 371, essendo stato vescovo per anni 46.

  A190000333 

 «La vostra religione, conchiudeva, vi proibisce i processi e le querele.» Finalmente proibì a'cristiani di esercitare l'ufficio di maestri di scuola o di professori nelle accademie, dicendo, che lo studio delle lettere e delle scienze era inutile a coloro, i quali devono solo credere e non ragionare.

  A190000338 

 Egli scrisse molti libri, sermoni e lettere in difesa della religione ed a favore della verginità, di cui fece i più alti encomi, fondando nella sua diocesi varii monasteri di vergini.

  A190000346 

 Santa Nonna e s. Gregorio suoi genitori ebbero cura che il loro figliuolo colle lettere imparasse il timor di Dio.

  A190000351 

 Chiamò a Roma s. Girolamo per servirsene come di segretario nelle lettere latine.

  A190000354 

 Ma egli, per assicurarsi di non cadere in errore, consultò la Sede apostolica, indirizzando a san Damaso più lettere.

  A190000394 

 Egli avrebbe certamente condannato espressamente gli eretici, se {191 [191]} avesse prima della morte potato vedere i progressi di questa eresia e il modo maligno con cui erano interpretate le sue lettere.

  A190000394 

 Il papa rispose con due lettere in cui espone chiaramente la dottrina cattolica, ma non accortosi del laccio tesogli da Sergio, approva come prudente il silenzio da lui raccomandato

  A190000396 

 Che più? La stessa definizione di fede fu da loro completata conformemente alle lettere di s. Agatone e con le medesime sue parole, affermando non aver essi fatto altro che seguire la dottrina del papa, che era pur quella degli apostoli.

  A190000396 

 Le sue lettere furono ricevute ed ammesse da'padri del Concilio siccome dettate dallo Spirilo Santo per bocca del beato Pietro.

  A190000425 

 Fin da fanciullo presagì la sua futura grandezza; imperocchè ignaro affatto di lettere, scherzando nella bottega di un falegname con trucioli, cioè con quelle sottili falde che trae la pialla in ripulire il legname, formò queste parole: «comanderai da un mare all'altro.» Dapprima si fece religioso a Cluny, {211 [211]} poi a s. Paolo presso Roma, ma la sua dottrina, santità, perspicacia e fermezza gli meritarono di essere creato cardinale, e in tutta realtà fu sotto cinque pontefici suoi antecessori valido sostegno della santa sede.

  A190000607 

 Rivestito dal suo vescovo d'una rozza tonaca improntata sul petto dell'emblema delle lettere della passione del Salvatore, ritirassi in Castellazzo presso {312 [312]} Alessandria a condur vita penitente.

  A190000642 

 Per ottenere l'incoronazione {331 [331]} protestava di voler essere figliuolo ubbidientissimo della santa sede; ma appena incoronato scrisse lettere ingiuriose al papa, e pochi anni dopo fece marciare le sue truppe su Roma.

  A190000687 

 Il regnante Pio IX considerata la grande utilità che la novella opera {352 [352]} avrebbe recato alla religione, l'approvò con lettere apostoliche del 16 luglio 1856 e l'arricchì di molti privilegi e indulgenze.

  A190001013 

 S. Paolo predicò ai Corinti e loro scrisse due lettere.

  A190001521 

 Rubrica, regole secondo le quali si devono celebrare gli uffizi divini, così dette, perchè comunemente si scrivono in lettere rosse nei Messali, ed altri libri della Chiesa per distinguerle dal testo delle preghiere.


don bosco-storia sacra [10a edizione].html
  A192000519 

 Questi scritti sono i quattro Vangeli, come si è detto, di s. Matteo, di s. Marco, di s. Luca e di s. Giovanni; gli Atti degli Apostoli; quattordici lettere di s. Paolo, {202 [408]} due di s. Pietro, una di s. Giacomo, una di s. Giuda, e finalmente tre lettere e l' Apocalissi di s. Giovanni.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000013 

 I due giovanetti corrispondevano alle cure de' genitori: la scienza delle lettere, l'adempimento dei propri doveri verso de' genitori, l'ubbidienza, la pietà erano le virtù che rendevano i due giovanetti cari a Dio ed agli uomini.


don bosco-valentino o la vocazione impedita.html
  A198000051 

 Conservava eziandio alcune lettere degli antichi compagni colle quali gli davano parecchi cattivi consigli; ed egli le ridusse in altrettanti pezzi.

  A198000054 

 Richiamando alla memoria come nella casa paterna vi erano parecchi {24 [202]} libri e giornali cattivi scrisse Valentino tante lettere a suo padre, seppe tanto accarezzarlo soprattutto in tempo di vacanza, fecegli tante promesse, che lo risolse a disfarsi di tutto.

  A198000092 

 Giunto a casa supplicò il suo paroco a dargli lume e consiglio: il paroco provò a scriver lettere a Valentino, che nulla rispose.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html
  A199000014 

 Scrisse pure di là parecchie lettere a diverse chiese dell'Asia.

  A199000045 

 Sono pure a questo Pontefice attribuite due lettere, una scritta ai vescovi dell'Africa, l'altra ai fedeli d'Egitto.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000053 

 Così avevano fatto i martiri di Vienna quando mandarono s. Attalo a Pio I portando lettere in cui erano descritti i trionfi riportati in quella città dai confessori della fede.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000084 

 Egli qual pastore supremo facendosi tutto a tutti soccorreva largamente i poveri colle limosine, consolava gli afflitti colle istruzioni e colle lettere e inspirava a tutti santità e coraggio colle sue virtù.

  A201000103 

 Dotato d'ingegno egli fece maravigliosi progressi nelle belle lettere, {60 [396]} nella lingua greca e nella filosofìa profana.

  A201000165 

 e ciò per combattere gli errori di {102 [438]} Ebione, di Cerinto e di vari altri eretici, che negavano la divinità di G. C. Egli ha pure scritto tre lettere, le quali spirano ad ogni parola la più tenera carità, e mostrano ad ogni passo quanto egli fosse infiammato di quel fuoco divino, di cui era stato ricolmo il suo cuore, quando nell'ultima cena riposò nel seno stesso del Divin Salvatore.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000039 

 Da quest'isola S. Ponziano scrisse due lettere che contengono ammaestramenti molto utili ai cristiani.

  A202000069 

 Scriveva lettere ovunque ne scorgesse il bisogno.

  A202000114 

 Allora Origene, {70 [478]} così giovine com'era, cominciò ad essene il sostegno della madre e di sei fratelli, e per avere mezzi onde sostenere la intera famiglia, intraprese a dar lezioni di gramatica e di belle lettere.

  A202000116 

 Diedesi poi a comporre i così detti esapli, ottolpli e tetrapli, i quali erano edizioni delle Sante Scritture con due colonne, del testo ebraico in lettere ebraiche e greche, e con altre colonne delle quattro o sei traduzioni greche che di quei tempi esistevano, o delle sole quattro principali traduzioni greche.

  A202000121 

 Dalla medesima prigione non cessava di scrivere lettere a' suoi discepoli, loro raccomandando di essere perseveranti nella fede.

  A202000125 

 A S. Fabiano sono attribuite tre lettere in cui trattò di varii punti riguardanti la disciplina ecclesiastica, difendendola contro gli eretici che in que' tempi alquanto pacifici usavano grande scaltrezza per diffondere i loro errori.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000009 

 Siccome però avveniva che molti eretici vantandosi amici del papa gli attribuivano scritti che non erano suoi, cosi egli stabilì che niun vescovo si allontanasse dalla sua diocesi senza grave necessità, ma che per qualunque motivo si fosse allontanato, ritornando in Diocesi, egli dovesse portar con sè alcune lettere delle formate, da certe formole che in esse solevansi usare, mediante le quali il Romano Pontefice assicurava il gregge di quella Diocesi che il suo vescovo era in buon accordo colla Chiesa Romana, epperciò lo accogliessero senza timore che egli fosse infetto di eresia.

  A203000015 

 Molte cose sull'esistenza del purgatorio e sui suffragi dei fedeli defunti, ricavate dal Santo Vangelo, dalle lettere di S. Paolo, dai Santi Padri e dai concilii, sono state dette l'anno scorso; come ognuno può vedere nel fascicolo intitolato: Due conferenze tra un prete ed un ministro protestante sul purgatorio.

  A203000062 

 Sono pure attribuite a questo pontefice alcune lettere che hanno per iscopo di sostenere le verità della fede.

  A203000090 

 Essendo Giustino fornito di pronto e svegliato ingegno si diede allo studio delle belle lettere e della filosofia.


don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html
  A205000096 

 Domenico giunse a scoprire tale discordia: ma come impedirla essendo i due rivali maggiori di forze e di età? Si provò di persuaderli a desistere da quel progetto facendo ad ambidue osservare che la vendetta è contraria alla ragione ed alla santa legge di Dio; scrisse lettere all'uno e all'altro; li minacciò di riferire la cosa al Professore, ed anche ai loro parenti; ma tutto invano, i loro animi erano così inaspriti, che tornava inutile ogni parola.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000047 

 Manifestava nelle conferenze, scriveva per {67 [341]} lettere, confidava persino alle sorelle le grazie più segnalate ricevute da Dio, quando la voce di un superiore le avesse comandato di ciò fare.

  A208000068 

 Scriveva a quelle religiose lettere piene di saggi consigli, le ammaestrava, le consolava, e talora le ammoniva pur anco di certi difetti, che per lume sopranaturale scorgeva in loro.

  A208000089 

 È probabile che le sia stato rivelato essere vicino il giorno della sua morte; poichè monsignor Costanzo depone che trovandosi egli durante quest' anno lontano da Torino fu più volte avvisato per lettere dalla serva di Dio ad {144 [418]} affrettare il suo ritorno.


don bosco-vita di s. pancrazio martire.html
  A212000011 

 E poichè queste cose sono la pura e schietta verità, siccome di sopra si è detto, raccontato e deposto, io Nicolao Taoni, Balivo Ducali di Lantosca, a richiesta dei signori sindaci, per mano del segretario mio proprio e della comunità, mando agli scritti le presenti lettere testimoniali.


don bosco-vita di s. paolo apostolo.html
  A214000009 

 Per fare liberamente quanto gli fosse per suggerire il suo odio contro ai Cristiani, andò dal principe dei sacerdoti e dal senato che con lettere lo autorizzarono di andare in Damasco, incatenare tutti i Giudei che si dichiarassero Cristiani e quindi condurli in Gerusalemme ed ivi punirli con una severità capace di arrestare quelli che fossero stati tentati d'imitarli.

  A214000010 

 Saulo colle sue lettere commendatizie pieno di ardore divorando la strada era vicino alla città di Damasco, e già.

  A214000041 

 Per lo innanzi ella erasi applicata alle belle lettere e allo studio della filosofia profana.

  A214000046 

 Con essi mandiamo {36 [202]} Sila e Giuda, i quali consegnandovi le nostre lettere vi confermeranno a bocca le medesime verità.

  A214000049 

 S. Paolo venuto a notizia di questo fatto avvisò pubblicamente s.Pietro, il quale con ammirabile umiltà ricevette l'avviso senza proferire parole di scusa; anzi d'allora in poi divenne amicissimo di s. Paolo e nelle sue lettere non soleva chiamarlo con altro nome se non con quello di fratello carissimo.

  A214000112 

 Ma pel grande rispetto, che in ogni tempo si ebbe per la dignità della Chiesa di Roma, è annoverata la prima tra le quattordici lettere di questo s. Apostolo.

  A214000155 

 Festo interruppe questo discorso dell'Apostolo e ad alta voce esclamò: tu sei pazzo, o Paolo, il molto studio e le molte lettere ti hanno sconvolto il cervello.

  A214000183 

 {127 [293]} Le lettere dei governatori Felice e Festo, che certamente dovevano aver fatto conoscere la innocenza di lui, la buona testimonianza che gli rese il Centurione Giulio fecero mettere Paolo in buona opinione e riverenza presso Burro.

  A214000186 

 A tali parole i Giudei risposero: veramente a noi nè furono scritte lettere dalla Giudea nè alcuno venne a rapportarci cosa contro di te.

  A214000200 

 La lettera di s. Paolo a Filemone è la più facile e più breve delle altre lettere di questo s. Apostolo, e poichè per la bellezza dei sentimenti può servire di modello a qualsiasi cristiano, perciò si offre intera al benevolo lettore.

  A214000210 

 Lo zelo del nostro Apostolo era instancabile, e poichè le sue catene lo tenevano a Roma, egli s'ingegnava o di mandare i suoi discepoli o scriveva lettere ovunque ne avesse conosciuto il bisogno.

  A214000234 

 Egli riuscì a convertire molti prigionieri, alcune guardie ed altri ragguardevoli personaggi, che per desiderio d' istruirsi o per curiosita l'andavano ad ascoltare; perciocchè s. Paolo durante la sua prigionia poteva essere liberamente visitato, e scriveva lettere ove ne avesse conosciuto il bisogno.


don bosco-vita di s. policarpo.html
  A215000026 

 Non contento di propagare e difendere {26 [122]} la fede cristiana colla parola, si adoperò di propagarla e difenderla cogli scritti: e per questo scrisse molte lettere sia a persone private, sia alle chiese dell'Asia e di altri luoghi, in cui espose i dogmi della fede, con grande erudizione e forza.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000082 

 Le frangie dei suoi abiti, il suo cilicio, le medesime lettere guarivano dalla febbre.

  A216000107 

 L'Apostolo s. Paolo, quel grande Apostolo che ha tanto faticato nella predicazione del Vangelo e che per la sua santità meritò che Iddio gli facesse gustare la gloria del cielo mentre viveva ancora {74 [462]} mortale, quel grande Apostolo, dico, chiudeva quasi tutte le sue lettere raccomandandosi alle preghiere dei cristiani a cui scriveva.

  A216000108 

 Quei protestanti che pretendono di professare maggior pietà sogliono richiedere gli aiuti spirituali degli amici, e nelle loro lettere per lo più si raccomandano sempre alle preghiere di colui, cui scrivono.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000187 

 Perciò qualora fossero insorte difficoltà o questioni intorno a cose di religione egli mandava qualche suo fido discepolo, o scriveva lettere in proposito e talvolta andava egli stesso in persona; siccome fece in una questione insorta in Antiochia tra i Giudei ed i Gentili.

  A217000193 

 A questi, a nome del concilio, furono consegnate lettere che contenevano le decisioni che colà eransi prese.

  A217000193 

 Con essi mandiamo Sila e Giuda, i quali consegnandovi le nostre lettere vi confermeranno a bocca le medesime verità.

  A217000193 

 Le lettere erano di questo tenore: «Gli Apostoli e sacerdoti fratelli a' fratelli Gentili che sono in Antiochia, nella Siria {132 [424]} nella Cilicia salute.

  A217000220 

 Siccome eziandio fa in tutte le sue lettere, ove egli parla di queste medesime cose.

  A217000220 

 State però ben attenti che in queste lettere vi sono alcune cose difficili ad intendersi, le quali gli uomini ignoranti e leggeri spiegano in senso perverso, siccome fanno eziandio delle altre parti della sacra scrittura, di cui si abusano a loro propria perdizione.» Le quali parole meritano di essere attentamente considerate dai protestanti i quali vogliono affidare l'interpretazione della Bibbia a qualsiasi uomo del popolo comunque sia rozzo ed ignorante.

  A217000220 

 {152 [444]} Quindi raccomanda caldamente di non interpretare le sacre scritture col privato intendimento di ciascuno, e nota particolarmente le lettere di s. Paolo, che egli chiama suo fratello carissimo di cui dice così: «Gesù Cristo differisce la sua venuta per darvi tempo a convertirvi; le quali cose vi scrisse Paolo nostro carissimo fratello secondo la scienza che gli è stata data da Dio.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000028 

 Come seppesi che s. Lucio era ritornato dall'esilio, e che con zelo e sollecitudine ripigliava le cure della Chiesa universale, erangli indirizzate lettere dalle varia parti della cristianità, in cui i fedeli dimostravano la consolazione che provavano pel ritorno del Sommo Pontefico nella santa Sede.

  A220000035 

 S. Cipriano scrisse eziandio altre lettere a s. Lucio, e dal suo canto s. Lucio filandogli pure alcune lettere in risposta; ma questi scritti andarono perduti forse per la pestilenza che cominciò ad infierire in tutto {25 [171]} il Romano impero in quel tempo, ed infieri per lo spazio di dieci anni.

  A220000068 

 Cosi noi sapremo a chi mandare le nostre lettere di comunione, a chi indirizzare i nostri fratelli.».





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