Parola «Guerra» [ Frequenza = 706 ]

don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000058 

 Ora chi potrà arrestare la guerra che fa tanto male in Francia, e che fra poco ricomincerà in Italia? ecc.

  A004000059 

 «Bisogna 1 o che la Francia riconosca che in questa guerra vi è unicamente la mano di Dio; 2° che si umilii e chiegga colla mente e col cuore perdono de'suoi peccati; che prometta sinceramente di servire Dio colla mente e col cuore, e di obbedire ai suoi comandamenti senza rispetto umano.


don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000025 

 La ritirata succedette con tanta precipitazione e confusione, che lasciarono nel campo lo stendardo ottomano, circa cento mila uomini, la maggior parte dei loro equipaggi, tutte le loro munizioni da guerra con cento ottanta pezzi di artiglieria.


don bosco-avvisi ai cattolici.html
  A011000012 

 I nemici della nostra Religione si sforzano di addurre alcuni fatti, come sarebbe: la guerra contro gli Albigesi, la giornata di S. Bartolommeo; e con questi fatti vorrebbero provare che la Chiesa Cattolica ha talvolta mosso persecuzioni.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000006 

 Nel corso di oltre a sette secoli, parecchi de'suoi maggiori si resero celeberrimi in pace e in guerra.

  A017000007 

 Il Conte Luigi Francesco, padre del nostro Don Carlo, in qualità di Capitano del reggimento di Nizza, negli anni 1794-95-96, segnalossi nella guerra del Piemonte contro i Francesi.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000010 

 A cagione di un disastro di guerra avvenuto in Racconigi i suoi genitori furono ridotti ad una grande miseria.

  A028000032 

 In quel tempo il demonio cominciò eziandio a tentarla fortemente, facendole accanita guerra.

  A028000113 

 Grandemente addolorata per timore che in essa venisse offeso l'onor di Dio, e tante anime andassero in rovina, Caterina pregava incessantemente che la vendetta di Dio cadesse sopra del suo corpo, ma non potè ottenere {85 [85]} che si risparmiasse tanto sangue, sì grande era l'ostinazione di colui, che era cagione di quella guerra.

  A028000113 

 Toccava Caterina i trent'anni dell'età sua quando era imminente una terribile guerra.

  A028000191 

 In nome adunque di Gesù Cristo gli comandò, che pensasse una volta di lasciare i suoi vizi, e specialmente cessasse di nutrire discordie, e fomentare gli incendi della guerra nella cristianità, e deponesse l'ingorda sete delle cose fugaci di questo mondo.


don bosco-dramma. una disputa.html
  A048000099 

 Volete dire che ci verrà il ministro di finanze od il ministro di guerra, o qualche altro ministro a disputare?.


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000128 

 Un' altra liturgia che conservasi pure presso ai Nestoriani del Malabar contiene le seguenti parole: «Signor Iddio degli {43 [79]} eserciti, ricevete anche questa oblazione per la Chiesa Cattolica, pei preti, pei principi cattolici, per coloro che gemono nella povertà, nell'oppressione, nella miseria, nelle lagrime e pei fedeli defunti.» Ed altrove nella medesima Liturgia: «Date, o mio Dio, la pace e il riposo dalle quattro parti del mondo; distruggete la guerra, confinate le battaglie al di là della estremità della terra; confondete le nazioni che vogliono la guerra, sciogliete le catene, i peccati e tutti i debiti di quelli che sono morti: noi ve ne supplichiamo per la vostra misericordia e bontà infinita.».

  A049000195 

 Non è gran tempo che un pastore d'Allemagna, {67 [103]} il signor Rebe, invitava i suoi compatriotti a pregar per coloro che erano morti in guerra per liberare la patria: sovvenitevi, loro diceva, sovvenitevi nelle vostre preghiere di coloro cbe non ebbero tempo di prepararsi per la partenza da questo mondo.

  A049000254 

 I teologi protestanti che fanno guerra a questa dottrina hanno un bel fare e un bel dire, ed anche togliere dai loro catechismi la Commemorazione dei defunti, essi non giungeranno mai a cancellare dal cuor dell'uomo un sentimento che la natura vi ha impresso da tutti i tempi e in tutti i luoghi.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000302 

 «Tutto il mondo cattolico sa quali siano stati nella attual guerra in Italia i nostri sentimenti, non avendo in vista altro più che il ristabilimento della pace; e a tal uopo mandammo a tutto l'Episcopato nostre lettere per invitarlo a fare preghiere pubbliche per ottenere dal Dio della pace un dono tanto prezioso.

  A059000303 

 «Ora che questo dono è stato ottenuto, noi vi incarichiamo a chiamare i fedeli di questa capitale del Cristianesimo acciocchè intervengano alle solenni azioni di grazia da offrire al Signore, che si degnò far cessare il più terribile dei flagelli, la guerra.

  A059000676 

 Il santo Padre pubblicava il dì 5 di agosto una seconda Enciclica, nella quale, trattando delle prove luminosissime di devozione avute dai cattolici, dice: «Maraviglioso spettacolo in vero della cattolica unità, che dimostra come la Chiesa universale, quantunque sparsa per tutto il mondo e composta di popoli diversi per costumi, per ingegno, per studi, è tuttavia informata dal solo spirito di Dio; e tanto più prodigiosamente da Lui sostenuta, quanto più furiosamente l'empietà la persegue e le fa guerra, e quanto più astutamente tenta sottrarle ogni aiuto umano.» E avendo Egli pienamente aderito {319 [369]} alla proposta della Gioventù cattolica, concedette Indulgenza plenaria a chiunque o il giorno 23 d'agosto o dentro l'ottava si fosse accostato ai Sacramenti.

  A059000714 

 Pio IX sapeva bene, che fra tutti i ministri di Napoleone, il protestante ministro di guerra maresciallo Randon seriamente desiderava la conservazione del suo principato temporale.

  A059000718 

 Egli dopo la battaglia di Sadowa consigliò la guerra contro la Prussia, e quando Napoleone gli rispose: «aspettate qualche anno» replicò Randon: «Maestà, dopo sei mesi sarà troppo tardi».

  A059000718 

 Se si fosse operato secondo il consiglio del maresciallo, Pio IX non si troverebbe ora prigioniero nel Vaticano, e la sanguinosa guerra non sarebbesi accesa fra la Prussia e la Francia.


don bosco-fondamenti della cattolica religione.html
  A062000136 

 I nemici della fede si sforzano di addurre alcuni fatti come sarebbe la guerra contro gli Albigesi, la giornata di s. Bartolomeo, e con questi fatti vorrebbero provare che la Chiesa cattolica ha talvolta mosso persecuzioni.


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000151 

 La Chiesa quaggiù è giustamente chiamata militante, perchè ognora in guerra coi nemici della Fede.

  A065000227 

 «Se gettiamo uno sguardo sulla terra intera, egli dice, qual miserando spettacolo non ci si offre àgli occhi! Dappertutto rivoluzioni, {164 [164]} dapertutto ribellioni, dapertutto discordie civili e minacce di guerra.» E dopo aver fatto passare a rassegna le sciagure, gli scompigli di diverse parti del mondo, egli si ferma sull'Italia e continua: «Fissiamo lo sguardo sull'Italia e che veggiamo noi?... Dappertutto regna la confusione.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000007 

 Perchè adunque vi sono tra noi contenzioni? {10 [336]} Non abbiamo forse tutti lo stesso Dio, lo stesso Cristo, lo stesso spirito di grazia diffuso su di noi, la stessa vocazione in Gesù Cristo? Perchè divideremo noi le sue membra? Perchè facciamo noi la guerra al nostro proprio corpo? Siamo noi talmente insensati da dimenticare che noi siamo membra gli uni degli altri? O miei dilettissimi, noi vi scriviamo non solamente per avvertire voi, ma anco per donare un salutare avvertimento a noi stessi; imperocchè noi facciamo tutti lo stesso viaggio, ed il medesimo combattimento ne è imposto.

  A066000033 

 Leone Isaurico faceva un'aspra guerra al culto delle immagini e all'ortodossia.

  A066000037 

 Più occupati di scolastiche sottigliezze e di far la guerra all'ortodossia che di vegliare alla grandezza ed alla sicurezza dell'impero, lasciavano che i Longobardi facessero impunemente delle escursioni per tutta l'Italia e perfino alle porte di Roma.

  A066000086 

 I governi cattolici, invece di ascoltare questi paterni avvisi, facevano essi stessi più o meno apertamente la guerra alla Chiesa.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000161 

 Ala Iddio suscitò lo zelante Matatia, il quale, sebbene fosse della tribù di Levi, tuttavia fu da quelli della tribù di Giuda sostenuto in guerra contro ai nemici; quelli della tribù di Giuda elessero i tigli di lui per loro capitani in guerra e principi in pace.

  A067000801 

 Lutero, sino all'età di trentacinque anni, reputò vera la Cattolica Religione, e ne praticò le massime; dopo le mosse guerra, si adoperò per combatterla e predicarvi contro.

  A067000899 

 Ripudiò la prima moglie, sposò Anna Bolena e dichiarò guerra a quel Romano Pontefice che egli e i suoi antecessori avevano tanto amato, rispettato, ed a cui avevano per tanti secoli ubbidito.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000169 

 Soggiacquero bensì a gravi persecuzioni sotto il regno di Antioco, il quale si sforzò di annientare la nazione e la Religione degli Ebrei; ma Iddio suscitò lo zelante Matatia, il quale, tuttochè fosse della tribù di Levi, nondimeno fu da quelli della tribù di Giuda sostenuto in guerra contro ai nemici; e quelli {57 [57]} della tribù di Giuda si elessero i figli di lui per loro capitani in guerra e loro principi in tempo di pace.

  A068000302 

 Non appena si diedero gli Apostoli a predicare il Vangelo, gli Ebrei, i Greci, i Romani e tutte le nazioni barbare mossero contro ai Cristiani un'accanita guerra.

  A068000334 

 Tutte le eresie, gli scismi, gli sforzi, gli inganni del demonio e tutte quante le persecuzioni, separate o riunite, potranno bensì muovere guerra alla Chiesa, costringerla a stare sempre colle armi alla mano, potranno giungere eziandio a rovinare coloro, che non sono umili, mortificati e vigilanti nella preghiera, ma non varranno ad opprimere o vincere essa Chiesa.

  A068000871 

 Ripudiò la prima moglie, sposò Anna Bolena e dichiarò guerra a quel Pontefice, cui egli e i suoi antecessori avevano tanto amato, rispettato, ed a cui avevano per tanti secoli ubbidito.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000053 

 Non solo dagli eretici e dagli increduli, ma anche da molti cattivi cristiani si muove una guerra feroce alle verità anche più sacrosante della nostra religione.

  A069000858 

 La mia vita non fu che una continua guerra contro di Voi, un rinnovamento del martirio che in sulla croce già soffriste per amor mio.

  A069000876 

 Potenti nemici si levano contro di me, le mie passioni mi fanno continua guerra, amico mio divino, non differite, vi prego a darmi aiuto.

  A069000946 

 Ed io ho preso le armi contro del mio re, gli dichiarai guerra, sposai le parti del suo nemico, il demonio; a questo ho dato l'impero del mio cuore, affinchè da padrone vi regnasse invece di Dio.

  A069001107 

 Ma nella guerra che io dovrò sostenere contro tutti i nemici che si sforzano di togliermela, non nelle mie forze io porrò la fiducia della vittoria.

  A069001135 

 Mentre dunque io vi ringrazio, o Dio degli eserciti, di essere il mio protettore, il mio scudo contro i nemici della mia patria, con maggiore istanza vi supplico di proteggermi e di difendermi nella guerra continua ed accanita che debbo sostenere contro le mie passioni.

  A069001186 

 Tutta la vita dell'uomo è una guerra continua.

  A069001190 

 Considerate quante volte siete ancora ricaduto, cercatene la cagione, dimandatene umilmente perdono a Dio, imponetevene una penitenza: formate nuove risoluzioni e proponimenti, e perseverate coraggiosamente in questa guerra necessaria, persuaso che Dio benedirà in fine gli sforzi che fate a fine di piacergli.

  A069001208 

 Nelle alte colonne tu scorgi una guerra più o meno aperta ai principii di religione, ai diritti della Chiesa, alla sua Gerarchia, agli oggetti da lei venerati; nelle basse colonne guerra ai buoni costumi, e alla virtù.

  A069001662 

 I nemici della nostra religione si sforzano di addurre alcuni fatti, come sarebbe la guerra contro gli Albigesi, la giornata di s. Bartolomeo, e con questi fatti vorrebbero provare che la Chiesa Cattolica ha talvolta mosso persecuzioni.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000021 

 Ora fra gli avvenimenti memorabili del Pontificato di Pio IX dovrà annoverarsi ancor questo, di celebrare l'anno secolare del martirio dei Principi degli apostoli nell'anno 1867; e come egli seppe così bene imitarli nel sostenere con religiosa tranquillità e mansuetudine la guerra mossa in questi tempi contro alla Chiesa, così riporterà cogli apostoli la corona della vittoria.

  A070000048 

 Tutte queste potenze infernali potranno bensì o separatamente o riunite muovere aspra guerra alla Chiesa, e turbarne lo spirito pacifico, ma non la potranno mai vincere.

  A070000275 

 Neppure ignoriamo che Giuseppe Flavio non parla di questa venuta di s. Pietro a Roma; come neppure parla di s. Paolo; ma che importava a lui di parlare de' cristiani? Suo scopo era di scrivere la storia del popolo ebreo e della guerra giudaica, e non i fatti particolari altrove avvenuti.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000080 

 La carriera percorsa da Vincenzo è così vasta che è quasi prodigiosa; contando anche per poco i molti servigi prestati alle comunità d'uomini e di donne; que' soli resi agli eserciti ed a' paesi che furono il teatro della guerra lo pongono a livello cogli uomini di misericordia, i quali maggiormente onorarono la Chiesa, e beneficarono l'afflitta umanità.

  A073000080 

 in una sanguinosa guerra insorse una pestilenza per cui molti morivano privi de' conforti della religione.

  A073000082 

 In un'altra guerra moltissimi perivano di miseria; ma Vincenzo pieno il cuore di carità e colle lagrime agli occhi si presentò alla Regina e ad altre pie persone per ottenere caritatevoli sussidi.

  A073000164 

 L'abbiamo veduto tranquillo nelle turbolenze della guerra come in seno della pace; nelle malattie come nella più florida sanità; ne' buoni successi come nei più disgustosi avvenimenti.

  A073000213 

 Si sa che nelle missioni ha sottratto ad un pericolo imminente una quantità di giovinette e di donne ch'erano in procinto di cedere alle vive e premurose importunità; nelle provincie desolate dalla guerra ne ha {186 [400]} vestito e nudrito un numero prodigioso, che la miseria e la fame avrebbero forse strascinato fino a gravi disordini; la Lorena, ove il suo nome non perirà giammai, gli è debitrice dell' onore delle sue vergini, che fece venire a Parigi a drappelli, le quali per interposizione delle signore della stia assemblea, trovarono un asilo presso a pie persone.

  A073000258 

 Questi saggi riguardi non degeneravano in debolezza, nè n una molle condiscendenza, e diceva che, siccome i cattivi successi della guerra s'attribuiscono a'Generali degli eserciti, per egual modo il decadimento delle comunità deve attribuirsi a' Superiori; che i più cattivi sono coloro che, per piacere a'loro confratelli e farsi amare, tutto dissimulano e lasciano correre le cose come vanno; eh' egli aveva veduto una comunità {236 [450]} delle più regolari che vi fossero nella Chiesa decadere in meno di quattro anni per la indolenza e la viltà d'un Superiore.

  A073000307 

 Di tutti Vincenzo è padre, amico, consolatore, dispensa seicento mila lire ai popoli della Champagna e della Lorena desolati dalla peste, dalla fame, dalla guerra, un millione e seicento mila lire a quei della Lorena e dell'Ardesia, dodici mila scudi ai Maroniti del Libano, riscatta più di mille e duecento schiavi col prezzo d'un millione e duecento mila lire, sostenta nello Spirituale nel Temporale i Cristiani fra i Turchi io Tunisi, in Algeri, in Biserta, in Cales, in Petriera, ristora, fornisce di arredi sacri molte {284 [498]} chiese saccheggiate e rovinate per le guerre in procellosi tempi da intestine guerre civili, al popolo francese agitato oppresso pacifico mediator tra lui e il trono, buon ordine ridona, giustizia, sicurezza e pace, lodato da s. Francesco di Sales qual sacerdote di cui non conosceva nè il più degno nè il più prudente, avuto in sommo pregio da s. Gioanna Francesca Fremito de Chantal, scelto da entrambi in primo superiore e confessore delle religiose della Visitazione di Parigi cito assiste coli canta, instruisce con zelo, regola con prudenza per più di quarant'anni, amato da'sommi Pontefici, stimato da'più saggi Cardinali, rispettato da più ragguardevoli personaggi, consultato cune oracolo del secolo da'Principi, vescovi, Magistrati, Parroci, Dottori, Religiosi, Abati e Superiori di Comunità, benemerito di tutti gli Ordini regolari in Francia ne riforma varie Abazie e Monasteri di uomini e di donne.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html
  A074000102 

 L'abbiamo veduto tranquillo nelle turbolenze della guerra come in seno della pace; nelle malattie come nella più florida sanità; ne'buoni successi come nei più disgustosi avvenimenti.


don bosco-il galantuomo del 1871.html
  A076000001 

 Al sentire come un re ed un imperatore volevano far guerra tra loro, pensò di intermediarsi, e di rappacificarli, oppure di risolverli a fare una guerra che non recasse molti danni.

  A076000001 

 Fortunati quei popoli che sanno tenerla lontana, essi risparmiano molte lacrime, perchè immensi sono i danni che porta la guerra: vittime, sangue, famiglie in lutto, perdita d'ogni cosa più cara, commerci distrutti, fallimenti, carestia, fame, desolazioni d'ogni maniera.

  A076000001 

 Ma a nulla valsero le sue ragioni: allora fattosi rosso in faccia, con voce alta, poichè volete ad ogni costo la guerra, disse, risparmiate almeno il lutto al vostro popolo.

  A076000001 

 Se così farete, sfogatevi pure l'uno contro {5 [383]} dell'altro; vi starà spettatore ridente il mondo intero, farete onore a voi, ed al secolo del progresso, e fisserete un'epoca memoranda nella storia, colla guerra delle zucche e delle patate, senza spargimento di sangue.

  A076000001 

 Sembrava a taluni che io dicessi una cosa strana, e per tanti ho parlato al vento, e si continuò a vivere come se Dio non fosse stato, o non si curasse punto di noi, e adesso ne vediamo coi nostri occhi le deplorabili conseguenze! Che che se ne dica la guerra è un tremendo flagello di Dio.

  A076000002 

 Quel meschino così malconcio, colla testa bassa, senza più avere il suo codino, se ne ritornò nella sua patria, è ritiratosi in una stanza, meditava piangendo i mali che sarebbero sovrastati alla povera umanità! Intanto scoppiò la guerra, a migliaia caddero le vittime, un grido {6 [384]} di dolore si è sollevato da tutte le parti, e i due contendenti disperati battendosi il petto piansero, ma troppo tardi, per non avere dato ascolto alle parole del Galantuomo.


don bosco-il galantuomo pel 1856.html
  A079000004 

 In mezzo a tutti questi mali, avvenne che il nostro governo, vedendo la Francia e l'Inghilterra a mal partito nella guerra contro ai Russi, pensò di venire in suo soccorso, e ciò mi pare ben fatto, perchè l'aiutare il prossimo è un'opera di carità, e le opere di carità sono sempre lodevoli.

  A079000014 

 Ho veduto per la prima volta i Turchi, i quali si dicono valorosi in guerra, ma che a vista paiono altrettanti commedianti.

  A079000040 

 - Io: dove volete condurmi, e qual cosa volete farmi vedere? - Sconosciuto: io ti voglio condurre da un Mosul (Direttore), che ci svelerà i futuri destini della guerra e della nostra patria.

  A079000043 

 La mia guida rispose: - Noi veniamo qui per offerirli i nostri ossequi e pregarti di svelarci i destini della guerra e di nostra patria.

  A079000044 

 Il vecchio: - I destini della guerra e della vostra patria sono solamente noti a Dio, e a chi egli si degna rivelarli.

  A079000045 

 Finchè il genere umano non sarà nel tempo stesso travagliato dalla fame, guerra e peste, il mondo non avrà pace.

  A079000045 

 La guerra sta per finire in Crimea: il suo teatro sarà altrove e sempre sanguinoso; finchè verrà portato ne' paesi degli alleati.

  A079000045 

 La guerra è ancora lunga e sarà accanita.


don bosco-il galantuomo pel 1860.html
  A083000001 

 Alcuno di voi, cari amici, mi dimanderà: o Galantuomo, in quest'anno avremo la pace o la guerra? Vi rispondo distinguendo il certo dall'incerto.

  A083000001 

 Di maniera che la pace e la guerra sono nelle mani degli uomini.

  A083000001 

 È certo che se gli uomini non fanno la guerra, noi avremo la pace; ed è egualmente certo, che se gli uomini faranno la guerra non avremo la pace.

  A083000002 

 Se poi esprimo i miei desiderii, dirò di tutto cuore: da ogni guerra libera nos, Domine.

  A083000002 

 Tutti quelli che si trovarono alla guerra, o sanno che cosa è {19 [115]}

  A083000002 

 guerra, dicono tutti: da ogni guerra libera nos Domine.

  A083000003 

 Ma i tuoi presentimenti, o Galantuomo, quali sono? che ne pensi? avremo in quest'anno la pace o la guerra? Se volete sapere il mio pensiero, da buon amico ve lo dirò.

  A083000004 

 Io temo che l'anno corrente ci sia di nuovo la guerra.

  A083000004 

 Mi ricordo che mia madre quando viveva ancora, diceva sempre: la guerra è un flagello che Dio manda agli uomini pei loro peccati.

  A083000005 

 Giunto a casa dalla guerra io pensava di vedere le chiese piene di gente per ringraziare Iddio, perchè aveva fatto cessare la guerra.

  A083000005 

 Invece ho trovato molti malcontenti e che parevano desiderare (sciocconi) più la guerra che la pace.

  A083000007 

 Avremo un'altra guerra ancor più sanguinosa, la quale, se non farà spargere tanto sangue, manderà però maggior numero di anime all' inferno.


don bosco-il galantuomo pel 1861.html
  A084000002 

 L'anno scorso diceva: in quest'anno avremo un 'altra guerra, la quale, se non farà spargere tanto sangue, come quella del 1859, manderà però maggior numero d'anime all'inferno.


don bosco-il galantuomo pel 1862.html
  A085000014 

 La guerra è un flagello che permette Iddio per castigare i peccati degli uomini.

  A085000025 

 Ci sarà ancor la guerra, ci saranno ancora disordini di altro genere, ma niuno potrà impedire la mano di Dio che agisce tra noi, perciò verrà il tempo, e non sarà lontano, che ogni buon cattolico potrà vivere in pace professando la sua religione.

  A085000040 

 «Un'altra guerra sarà suscitata alla Prussia: in una battaglia la sua armata sarà distrutta, ed il re potrà raccogliere gli avanzi sotto una pianta di pomo; tuttavia questo reame non sarà interamente distrutto.


don bosco-il galantuomo pel 1872.html
  A091000007 

 Vedrete coi vostri proprii occhi, che cosa sia mai la vita nostra sopra la terra! Povero il Galantuomo! Io vivo per nient'altro che per far del bene, eppure sotto il sole non si trova un uomo più misero di me! tutti dicono che io ho buon cuore, tulli sanno che io sono 1'uomo della pace, e intanto osservate quanti sono gli empi che mi si scagliano contro e mi calunniano, quanti sono i tristi che mi fanno la guerra! Vedete a che punto mi hanno {10 [476]} ridotto i nemici del bene! Chi può contemplarmi in tale stato e non piangere!? Ma immensa è la forza che dà la religione al buon cristiano; e Voi, o venerati amici miei, fatemi il piacere, non vi affannate per me, anzi ridete pure e rallegratevi, poichè non ostante le terribili persecuzioni, non si è diminuito per nulla il mio antico coraggio.

  A091000009 

 S'inventò il vapore, il telegrafo, s'inventarono macchine ingegnosissime; si perfezionarono in tutti i modi le armi da guerra, per mandare, in più poco tempo, {11 [477]} un maggior numero di anime all'altro mondo; si tagliò l'istmo di Suez, e si traforarono perfino le montagne! Ma chi fra tanti uomini illustri che furono, e che sono al mondo, può vantarsi d'aver trovato il secreto che liberi gli uomini dalla morte, o che uccidendo le interne furie, diminuisca i rimorsi di coscienza all'ostinato peccatore? Nessuno, nessuno.


don bosco-il galantuomo pel 1873.html
  A092000003 

 Il mondo va tutto sottosopra, e gli uomini pare abbiano perduto il cervello! Iddio chè è nostro buon Padre ci vorrebbe benedire, e noi lo costringiamo a castigarci! Vi è già stata la guerra, abbiamo veduta {7 [7]} la Babilonia dei nostri tempi, la città più corrotta, ove per fare dispetto a Gesù Cristo si mangiò carne il venerdì santo, circondata da nemici, priva di pane, in preda alle fiamme.


don bosco-il galantuomo pel 1877.html
  A096000002 

 In quest'anno avrei tante e tante cose da dirvi, specialmente sulla guerra d'Oriente contro al Granturco, ma siccome per la mia età'non potei trasferirmi sul campo di battaglia, come feci quando si versava sangue a josa in Crimea, e nel 59 a qui non molte miglia in Lombardia, { [305]} perciò lascio questa parte ad altri miei fratelli.


don bosco-il galantuomo pel 1878.html
  A097000014 

 Nelle alte colonne tu scorgi una guerra più o meno aperta ai principii di religione, ai diritti della Chiesa, alla sua Gerarchia, agli oggetti da lei venerati; nelle basse colonne guerra ai buoni costumi, e alla virtù.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107002054 

 I nemici della fede si sforzarono di addurre alcuni fatti come sarebbe la guerra contro gli Albigesi, la griornata di s. Bartolomeo, e con questi fatti vorrebbero provare che la Chiesa Cattolica ha talvolta mosso persecuzioni.


don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html
  A108000007 

 Nè questo fu il solo pericolo che egli incontrò; nel conversare con gente di guerra, per lo più troppo libera nel parlare, imparò a pronunziare alcune parole non dicevoli, delle quali certamente non comprendeva la sconvenevolezza.


don bosco-il giubileo.html
  A109000007 

 E ciò che reca maggior dolore si è che in mezzo a tanti danni o mali deplorabilissimi i figli delle tenebre, che sono più prudenti dei figli della luce nella loro generazione, sempre più di giorno {5 [483]} in giorno con ogni maniera di diaboliche frodi, arti e macchinazioni si sforzino di muovere asprissima guerra contro la Cattolica Chiesa e la sua salutare dottrina, spiantando e distruggendo l'autorità di ogni legittimo potere, cercando di depravare e corrompere gli animi e le menti di tutti, col propagare per ogni parte il mortifero veleno dell' indifferentismo e dell' incredulità, confondendo tutti i diritti divini ed umani, eccitando ed alimentando le dissensioni, le discordie, e i moti di empie ribellioni, commettendo qualunquesiasi delitto e crudelissimo misfatto, nulla lasciando d'intentato, acciocché, se mai possibil fosse, sia tolta di mezzo la nostra santissima Religione, e scossa dalie fondamenta la stessa umana società.

  A109000008 

 E nell'umiltà del nostro cuore con istanti e fervorose preghiere non cessiamo di {6 [484]} supplicare e scongiurare Iddio ricco in misericordia, affinchè, liberandoci dalla guerra in ogni parte del mondo, e rimuovendo ogni dissidio tra i Principi cristiani, accordi ai loro popoli pace, concordia e tranquillità, e principalmente ai Principi medesimi conceda un religiosissimo zelo di difendere sempre più, e propagare la Cattolica fede e dottrina; nel che sta riposta principalmente la felicità dei popoli; affinchè liberi Principi e popoli da tutti i mali onde sono afflitti, e li consoli d'ogni vera prosperità; accordi ai traviati i doni della sua celeste grazia, per cui dalla strada di perdizione ritornino su quella della verità e della giustizia, e con sincerità di cuore si convertano e Dio.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000114 

 Le intenzioni della Chiesa nell'invitarci a prender parte al Giubileo, sono: 1° di rinnovare la memoria della nostra Redenzione e di eccitarci perciò ad una viva gratitudine verso il Divin Salvatore; 2° di ravvivare in noi i sentimenti di fede, di religione e di pietà; 3° di premunirci mercè i più abbondanti lumi che il Signore largisce in questo tempo di salute, contro gli errori, l'empietà, la corruzione e gli scandali che da tutte parti ne attorniano; 4° di ridestare ed accrescere lo spirito di preghiera che è l'arma {91 [277]} del cristiano; 5° di eccitarci alla penitenza del cuore, a emendare i costumi e a redimere con buone opere i peccati, che ci attirarono l'ira di Dio; 6° di ottenere mediante questa conversione dei peccatori e il maggior perfezionamento dei giusti, che Iddio anticipi nella sua misericordia il trionfo della Chiesa in mezzo alla crudel guerra che le fanno i suoi nemici.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000029 

 Non avvi alcun dubbio che le benedizioni del cielo piovute sopra molte anime tocche dalla grazia si riverseranno sopra l'intiera armata e saranno coronate con un esito felice della guerra medesima.

  A111000195 

 Egli aveva talcosa ordinata per eccitare i cristiani a ricorrere a Maria per implorare la mattina la protezione di Lei nella guerra, che allora ardeva fra i cristiani ed i Turchi, la sera per implorare la felicità e la concordia fra i principi cristiani.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000262 

 Più tardi il discorso che egli indirizzava, nell'ottobre del 1863, in Bordeaux, a Napoleone III sulle conseguenze della guerra d'Italia a danno della S. Sede, ottenne una risposta, smentita bensì dai fatti, ma che resta a condanna dei bonapartisti.

  A113000265 

 Ma quando colla legge Siccardi s'incominciò la guerra contro la Chiesa, allora il Nunzio pontificio abbandonò Torino e tornò a Roma, dove fu traslato dall'Arcivescovato {165 [165]} di Tarso in partibus, alla sede residenziale di Ancona e Umana il 5 settembre del 1851.

  A113000313 

 Andato a Parigi, si laureò in legge e per qualche tempo fu impiegato presso il Ministero della guerra.


don bosco-il pontificato di s. dionigi.html
  A115000045 

 Quando poi Aureliano (nel 270) s'impadronì dell'impero, mosse guerra a Zenobia e mandò a fine la potenza di lei; allora godendo la Chiesa un po' di pace i cattolici si rivolsero all'imperatore affinchè costringesse quell'eretico ad uscire di quella casa vescovile.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000011 

 Essendo guerra tra Romolo fondatore di questa città e Tazio re dei Sabini, Tarpeia apri le porte della cittadella situata sopra questo colle ai nemici {7 [7]} ed in ricompensa fu da loro uccisa, precipitata dall'alto della rupe.

  A117000028 

 La prima di queste due parti è detta monte Appio, perchè, secondo il celebre scrittore latino Varrone, un certo Appio condusse in Roma dei soldati Tusculani, mentre il re Tulio Ostilio faceva guerra coi Vejenti ed accampossi nel piano detto Carina vicino a questa parte del colle Esquilino.

  A117000069 

 {29 [29]} Dovendosi intraprendere una grande guerra contro ad alcuni popoli della Gallia, detti Bagaudi, Massimiano fece venire dall'Oriente quella legione che fra le milizie romane era tenuta per la più forte, la più coraggiosa e la più fedele.

  A117000071 

 Compiutasi quella difficile guerra con esito felice, l'Imperatore riconcentrò tutti i suoi soldati nelle medesime pianure del Vallese, e per dimostrare la sua gratitudine agli Dei decretò che tutti i suoi soldati ad un giorno stabilito dovessero fare un sacrifizio a quelle stupide divinità, cui follemente attribuivano le vittorie.

  A117000122 

 Allora Diocleziano stanco per l' età e per le fatiche sostenute in tempi di pace e in {61 [61]} tempo di guerra, costretto dallo stesso suo figlio adottivo, rinunciò al trono e si ritirò in Salona città posta sulle rive dell' Adriatico.

  A117000125 

 Costanzo per evitare la guerra civile approvò i novelli Cesari; ma poco dopo esso essendo morto, le sue truppe si radunarono ed innalzarono al trono suo figlio Costantino il grande.

  A117000167 

 La città di Agauno era passata sotto il dominio dei Principi di Savoia quando il Re di Francia mosse guerra a Carlo Emanuele padre di Emanuele Filiberto.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000149 

 Alla metà del secolo decimosesto arse una grande guerra tra gli spagnuoli ed i francesi.

  A118000149 

 La Fiandra divenne il teatro di quella sanguinosa guerra.

  A118000154 

 Che se tu andrai nella piazza di s. Carlo, in mezzo di essa vedrai sorgere una statua equestre sopra cui siede un guerriero che ripone la spada nel fodero in segno che, dopo aver in varie battaglie riconquistato i suoi Stati, rientra nella capitale, e cessando dalla guerra, li riordina colle arti della pace.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000012 

 Vieta è oggimai la tattica di muoverle guerra, cercando di sfigurare il senso e le espressioni dei libri sacri che la dipingono.

  A122000037 

 OSOPO. Leggiamo nella Gazzetta di Milano del 18 corrente, che il forte di Osopo ha capitolato il giorno 13 con tutti gli onori della guerra.

  A122000042 

 Egli crede che la guerra sia necessaria ed opportuna; necessaria perché gran parte dei nostri Stati sono occupati dallo straniero; opportuna perché i moti di Vienna e le ultime notizie che abbiamo di quel regno ci sono favorevoli.

  A122000043 

 Gli succede alla Tribuna un Oratore il quale osserva che il Piemonte sarebbe solo a sostenere la guerra poiché la lega Italiana non è ancor conchiusa e disapprova l'opinione del precedente Oratore;.

  A122000044 

 L'avvocato Brofferio rivela l'importanza di prendere una determinazione immediatamente per la guerra o per la pace attese le disposizioni minacciose {297 [297]} di una nuova sollevazione in Lombardia la quale, qualora si effettuasse sotto altra bandiera (come per certo qualora il Piemonte non concorra), i destini d'Italia sarebbero gravemente compromessi, anzi perduti.

  A122000045 

 Il ministro Pinelli spiega alla Camera il suo programma e fa notare come non sia il Ministero alieno dalla guerra, qualora le condizioni proposte non siano dall'Austria accettate.

  A122000050 

 In caso di guerra l'esercito è egli pronto alla riscossa?.

  A122000138 

 Vieta è oggimaì la tattica di muoverle guerra, cercando di sfigurare il senso e le espressioni dei libri sacri che la dipingono.

  A122000163 

 Leggiamo nella Gazzetta di Milano del 18 corrente, che il forte di Osopo ha capitolalo il giorno 13 con tutti gli onori della guerra.

  A122000169 

 Egli crede che la guerra sia necessaria ed opportuna; necessaria perchè gran parte dei nostri Stati sono occupati dallo straniero; opportuna perchè i moti di Vienna e le ottime notizie che abbiamo di quel regno ci sono favorevoli.

  A122000170 

 Gli succede alla Tribuna un Oratore il quale osserva che il Piemonte sarebbe solo a sostenere la guerra poiché la lega Italiana non è ancor conchiusa e disapprova l'opinione del precedente Oratore.

  A122000171 

 L'avvocato Brofferio rivela l' importanza di prendere una determinazione immediatamente per la guerra o per la pace attese le disposizioni minacciose di una nuova sollevazione in Lombardia la quale, qualora sì effettuasse sotto altra bandiera (come par certo qualora il Piemonte non concorra), i deslini d'Italia sarebbero gravemente compromessi, anzi perduti.

  A122000172 

 Il ministro Pinelli spiega alla Camera il suo programma e fa notare come non sia il Ministero alieno dalla guerra, qualora le condizioni proposte non siano dall'Austria accettate.

  A122000178 

 In caso dì guerra l'esercito è egli pronto alla riscossa?.


don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html
  A126000114 

 In seguito all'instanza sporta dal Reverendo D. Gio. Bosco, Direttore dell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Valdocco, onde ottenere di potersi valere nella parte del Convento di S. Domenico in questa Capitale, tuttora a disposizione dell'Amministrazione {33 [289]} Militare, di N. tre camere per l'esposizione degli oggetti donati per la Lotteria per l'ultimazione della nuova Cappella dell'Oratorio predetto, e visto il filantropico e benefico scopo, cui tende siffatta instanza, mi son fatta premura di assecondarla, ed ho perciò disposto presso l'Azienda Generale di Guerra, perchè presentandosi il prenominato D. Bosco o chi per esso siengli temporariamente consegnate la camere in discorso.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000067 

 In questa guerra accanita che si muove ogni giorno contro i buoni, guerra che ornai cagionò tanti mali a quelle medesime famiglie, le quali prima mantenevansi così salde nella fede e ne' costumi, era pur necessario che vi fosse chi, accingendosi a porvi qualche rimedio, pigliasse a svellere il male dalla radice, educando e santificando colei, {98 [98]} cui Dio diede la maggior influenza nella famiglia.

  A127000184 

 Ci alzammo tutti frettolosi, temendo minaccie di guerra o che so io.

  A127000260 

 I soldati del Governo per contro fanno lor guerra a morte, sicché gli animi, lungi dall'awicinarsi, non fanno che sempre più inasprirsi e concitarsi a vicenda.

  A127000458 

 Ora ha posto la pietra fondamentale di un paese che si chiama Alssina, così detto in onore del ministro della guerra, che ha ottenuto il risultato di estendere così la frontiera, lontano dagli altri paesi 70 leghe, cioè 360 chilometri.


don bosco-la casa della fortuna.html
  A128000222 

 In fine per motivi di guerra, per alcuni fallimenti, per una garanzia data a favore di un commerciante che non potè pagare e più ancora per la mancanza della benedizione paterna abbiamo dovuta rinunciare al commercio, e ritirarci con tre ragazzi in una città di provincia.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132001826 

 I nemici della fede si sforzarono di addurre alcuni fatti come sarebbe la guerra contro gli Albigesi, la griornata di s. Bartolomeo, e con questi fatti vorrebbero provare che la Chiesa {406 [584]} Cattolica ha talvolta mosso persecuzioni.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000074 

 Ma vano non tornò il ricorso a Maria, la quale, accoltolo benignamente, alla fìenssima guerra fece ben tosto succedere in quella famiglia una inalterabile pace.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000001 

 Pell' uso a cui serviva poteva chiamarsi la piazza d' armi di Roma: ivi si esercitavano le milizie nelle arti della guerra con finti assalti ed attacchi; ivi il resto della gioventù dedicavasi a giuochi ginnastici ed al nuoto, ivi ancora radunavasi il popolo per ratificare le leggi e per eleggere i magistrati.

  A135000011 

 Cornelio Balbo, amico di Ottaviano Augusto, lo fece edificare dopo aver riportata immensa quantità di danari da una spedizione di guerra contro i Garamanti popolo dell' Affrica.

  A135000016 

 Nel 1167 vi fu guerra fra i Romani e quei di Toscoli, città in cui i Romani furono vinti.

  A135000027 

 a combattere contro ad un furibondo leone, lo espose a maggiori pericoli in una guerra contro ai barbari.

  A135000031 

 L' occasione non tardò a presentarsi a motivo di una guerra per cui si fecero formidabili apprestamenti.

  A135000063 

 Muove questioni dispute, discordie, e in fine una vera guerra contro al coraggioso pontefice.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000127 

 «Non vi è cosa più necessaria in tempo di pace, nè più conveniente in tempo di guerra alla Chiesa, quanto il tenersi fermamente alla disciplina della medesima.

  A137000179 

 Questo nemico aveva pensato di poter di bel nuovo sorprendere i fedeli come aveva fatto sotto a Decio; coglierli come deboli novizii, non preparati alla guerra e così secondo il solito atterrirli.

  A137000196 

 Finchè cangiando le sorti della guerra, gli eretici vennero inseguiti, e per buona fortuna cacciati da quella fortezza per ordine del cattolico re di Spagna detto Filippo.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000027 

 Dopo molto spargimento di sangue ben conoscendosi che la guerra non apporta verun bene alle nazioni, gli Etruschi deposero le armi, e stretta alleanza coi loro vicini si diedero indefessamente a coltivare la terra, a costruire città, a far fiorire il commercio.

  A139000027 

 Fosse per motivo di commercio, fosse a cagione di possesso, nacquero discordie e fin d'allora si cominciò a far guerra.

  A139000035 

 Nettuno presiedeva al mare, Cerere all'agricoltura, Vulcano al fuoco, Marte alla guerra, Diana alla caccia, Minerva alle scienze, Apollo alla poesia ed alla musica.

  A139000058 

 Romolo oltre ad aver ordinato lo Stato, lo ampliò movendo guerra ai Veienti, popoli dell'Etruria, li sconfisse, e fermò con essi la pace obbligandoli a cedere sette dei loro borghi.

  A139000065 

 Egli si rese assai benemerito in una guerra mossa agli abitanti di Crotone, città posta a mezzodì dell'Italia.

  A139000070 

 Esso amava più vivere col vecchio suo padre, che indossarsi una dignità tanto pericolosa; perciò rispose agli ambasciadori: «perchè volete che io lasci mio padre, la mia casa, per accettare una corona che offre tanti pericoli? A me non piace la guerra, poichè essa non reca {24 [24]} agli uomini se non danno: io amo e rispetto gli Dei che i Romani non conoscono e che dovrebbero temere ed onorare.

  A139000072 

 Fece innalzare un tempio a Giano, le cui porte rimanevano sempre aperte in tempo di guerra, e solo chiudevansi quando vi era la pace.

  A139000080 

 A Numa succedette immantinente Tullo Ostilio, il cui regno fu segnalato particolarmente da una guerra contro gli Albani.

  A139000081 

 Lo stesso Tullo intimò la guerra ai Fidenati ed ai Vejenti, tutti popoli guerrieri abitanti non lungi da Roma; ma dopo sanguinose battaglie dovettero tutti arrendersi alla crescente potenza dei Romani.

  A139000081 

 Tullo avendo mossa guerra ai Fidenati, chiamò gli Albani in aiuto.

  A139000084 

 Giunti sulla frontiera del paese dei Latini si fermarono e presero a gridare ad alta voce: «Udite, o dei del cielo, della» terra e degli inferni, noi vi chiamiamo in testimonio» che i Latini sono ingiusti, e siccome essi oltraggiarono» il popolo Romano, così il popolo Romano e noi» dichiariamo loro la guerra.» Dette queste cose gettarono alcune freccie, la cui punta era stata intrisa di sangue, sul territorio nemico, e si ritirarono senza che nessuno osasse arrestarli.

  A139000084 

 Marzio per sostenere l'onore dei suoi sudditi inviò alcuni araldi, cioè nunzii di guerra, detti feciali, a dichiararla ai suoi rivali.

  A139000084 

 Tale modo di dichiarare la guerra fu in uso presso quegli antichi Romani.

  A139000092 

 Vecchi e fanciulli, mariti e mogli con equipaggio da guerra, con carri e bestiami in numero sterminato guidati dal loro Re di nome Belloveso, si avviarono verso le Alpi che si drizzavano scoscese ed altissime ad impedir loro il passo.

  A139000096 

 Stabilì una legge, la quale obbligava ciascun cittadino a presentarsi ogni cinque anni nel campo di Marte a dare ragguaglio della propria famiglia e dei proprii beni, dal che si poteva avere un giusto computo delle persone atte alla guerra.

  A139000097 

 Faceva la guerra, la pace, l'alleanza senza più consultare il Senato.

  A139000112 

 Porsenna pertanto con un esercito numeroso e munito di ogni sorta di macchino da guerra venne ad assediare la città di Roma, persuaso di poter costringere i cittadini ad assoggettarsi alle sue armi.

  A139000112 

 Porsenna, re di Chiusi, città dell'Etruria, fu il primo a porgergli aiuto, non perchè amasse l'iniquo Tarquinio, ma per avere occasione di dichiarar guerra ai Romani, i quali divenendo ogni giorno più potenti e formidabili, destavano la sua gelosia.

  A139000138 

 Gli Equi ed i Volsci, popoli essi pure non molto distanti da Roma, vennero a dichiarare la guerra ai Romani.

  A139000140 

 Voi mi domanderete che cosa vuol dire passare sotto al giogo? Passare sotto al giogo era una pena umiliantissima che si dava a quei prigionieri di guerra che avessero vilmente cedute le armi.

  A139000142 

 Dinanzi al carro camminavano i prigionieri vinti in guerra, ed alcuni soldati portavano le spoglie dei vinti con grandi cartelli su cui erano scritti i nomi delle città e dei popoli conquistati.

  A139000144 

 Però terminala la guerra fuggiva i pubblici applausi e ritornava immediatamente a condur vita privata in seno alla propria famiglia.

  A139000172 

 «Noi, gli risposero, siamo venuti per sapere in che cosa i Chiusini hanno offeso il re dei Galli; poichè in Italia non si muove guerra senza giusto motivo.» Brenno ripigliò: «non sapete che il diritto dei valorosi sta nella spada? i Romani medesimi con quale diritto si sono eglino usurpate molte città? altronde il re di Chiusi ha negato di far parte ai Galli delle terre deserte, le quali i suoi sudditi non possono coltivare.» {55 [55]}.

  A139000179 

 Costoro rifiutarono superbamente di accondiscendere, e la guerra fu dichiarata.

  A139000198 

 Questa guerra fruttò ai Romani il dominio quasi sopra tutta l'Italia meridionale, e la fama del loro valore cominciò a dilatarsi presso alle nazioni straniere.

  A139000211 

 1° Che i Cartaginesi pagassero mille talenti d'argento spesi in guerra, e in dieci anni altri duemila e dugento.

  A139000213 

 3° Non potessero mover guerra agli alleati di Roma, nè condurre alcun legno da guerra in paese romano.

  A139000224 

 Ma i sei mesi della sua dittatura erano trascorsi, e gli sottentrarono i consoli Paolo Emilio, valente capitano, e Varrone, uomo impetuoso e poco esperto di guerra.

  A139000226 

 Diffatto se dopo la sconfitta di Canne Annibale fosse andato a Roma, la guerra sarebbe stata finita, e la gloria dei Romani abbattuta per sempre.

  A139000243 

 In questo modo ebbe fine la seconda guerra punica.

  A139000243 

 In simile guisa i Cartaginesi ridotti alla disperazione chiesero pace al senato Romano, che la concedette a condizioni ancor più dure di quelle imposte nella prima guerra punica.

  A139000249 

 Mentre infieriva la seconda guerra Punica nella città di Siracusa avvenne un fatto, che io non voglio passarvi sotto silenzio.

  A139000258 

 I Cartaginesi furono costretti ad accondiscendere, perchè non erano in caso di sostenere la guerra.

  A139000259 

 Questa guerra che finì colla rovina di Cartagine, nella storia è appellata terza guerra punica.

  A139000261 

 Lo stesso Giuda Maccabeo, quell'uomo valoroso, di cui a lungo vi ho parlato nella Storia sacra, stordito dalle gloriose imprese che i Romani compievano in pace ed in guerra, mandò a Roma due illustri personaggi per conchiudere con loro un trattato d'amicizia.

  A139000262 

 Chi fa guerra ai Giudei, la fa altresì ai Romani; questi due popoli saranno tra di loro perfetti amici, e si presteranno reciprocamente soccorso qualora ne sia il bisogno.

  A139000265 

 Con grande mio rincrescimento debbo ora raccontarvi una guerra, non più dei Romani con popoli stranieri, ma una guerra civile cioè tra' Romani medesimi.

  A139000274 

 Egli erasi già segnalato in parecchie guerre nella Spagna, e particolarmente nella guerra sostenuta contro un re di Numidia, di nome Giugurta nell'Africa, dove ebbe molte occasioni di far prova del suo valore e della sua perizia nell'arte del guerreggiare.

  A139000274 

 Ma le sue prodezze si manifestarono specialmente nella guerra contro ai Cimbri e contro ai Teutoni (tedeschi), popoli barbari venuti dal settentrione dell'Europa.

  A139000280 

 Fortunato lui se si fosse dimostrato in pace quale fu in guerra; ma egli si lasciò trasportare dalla superbia, e la superbia è la rovina degli uomini.

  A139000285 

 Or accadde in quel tempo che tutti i popoli dell'Italia stanchi di tanta oppressione ricorsero a Roma chiedendo al Senato di poter anch'essi godere del diritto di {84 [84]} cittadinanza, poichè essi pure dovevano pagare i tributi e concorrere alle occorrenze della guerra con danaro e con soldati.

  A139000285 

 Questa guerra fu detta la guerra sociale, cioè di più popoli uniti insieme.

  A139000287 

 Una corona solare comparve subitamente a vista di Roma; il Vulcano che è presso Napoli fece una straordinaria eruzione, vale a dire mandò fuori una gran quantità di fuoco; i simulacri di bronzo stillarono sudore dal volto, i topi corrosero parecchi scudi d'argento; i cani ulularono a guisa di lupi; l'idrofobia, malattia volgarmente detta rabbia, si spiegò negli armenti; si videro animali a piangere, si udirono voci sotterranee e simili, le quali cose sebbene fossero prive di significato in rapporto alla guerra, tuttavia i Romani le ebbero come indizi delle loro sventure.

  A139000290 

 Divenuto console cominciò col mettere a prezzo la testa di quel prode capitano, che egli odiava mortalmente sotto pretesto che egli avesse favorito gl'Italiani contro al Senato; accusa priva di fondamento, perchè Mario aveva condotto gli eserciti Romani contro gli alleati durante la guerra.

  A139000290 

 Nella guerra centra gli alleati ebbe gran parte un uomo che stimo bene di farvi conoscere.

  A139000294 

 Intanto un avvenimento inaspettato obbligò Silla a portare la guerra contro a Mitridate, padrone di un regno dell'Asia Minore, detto Ponto.

  A139000298 

 Costoro non erano ammessi ai diritti civili, che anzi nelle fiere e nei mercati erano comprati e venduti a guisa di giumenti, e dicevansi servi, ossia schiavi, onde la loro ribellione suol denominarsi la guerra servile.

  A139000298 

 Mentre tutte le parti d'Italia si univano alla repubblica Romana, e la guerra degli alleati si andava estinguendo, non mancavano altre turbolenze: ciò fu una rivoluzione d'uomini fatti prigioni in battaglia e condotti a popolare l'Italia.

  A139000302 

 Era appena terminata la guerra di Mitridate, allorchè Catilina, nobile romano, pose a rischio la patria medesima.

  A139000306 

 Giunto al consolato ottenne il governo delle Gallie per cinque anni, e portò la guerra nella Gallia Transalpina, oggidì Francia, e fino nell'isola di Bretagna, oggidì Inghilterra, dove le armi romane non erano ancora mai penetrate.

  A139000307 

 Amico di Cesare e di Pompeo era Crasso, celebre per le sue ricchezze, e già conosciuto pel valore dimostrato nella guerra degli schiavi.

  A139000307 

 L'avidità del bottino lo impegnò in una guerra contro ai Parti, popoli bellicosi che abitavano al di là di un paese detto Mesopotamia, oggidì Diarbek.

  A139000327 

 Ottaviano, giunto in Roma, depose ogni pensiero di guerra, e tutto si occupò nel consolidare il suo governo {96 [96]} e rendere la pace al mondo già da tanti anni dalle guerre agitato e sconvolto.

  A139000350 

 I Germani, nome che significa uomini di guerra, abitavano la parte orientale dell'Europa dal Reno (fiume che nasce nel monte S. Gottardo e va a scaricarsi nel mare Atlantico) fino ad un altro fiume detto Vistola, che trae sorgente nell'Austria, e versa le sue acque nel Baltico.

  A139000451 

 Inoltre in una guerra accorgendosi che Ovinio era stanco, gli offerì il proprio cavallo, camminando egli stesso a piedi.

  A139000454 

 La venerava egli stesso, e voleva che dagli altri fosse rispettata; nelle feste, nei pubblici spettacoli la voleva sempre con lui; anzi in tempo di guerra, nelle più pericolose battaglie, erale sempre accanto, ed ella era abbastanza coraggiosa e virtuosa da non iscostarsi mai dall'amato figlio.

  A139000468 

 Questi desideroso di por fine alla guerra co' barbari conchiuse con loro un trattato di pace, in forza di cui: 1° permetteva che i barbari portassero seco tutto il bottino che avevano fatto, e conducessero in ischiavitù tutti i prigionieri; 2° si obbligava di pagare loro ogni anno una grossa somma di danaro.

  A139000473 

 Valeriano si adoperava per istabilire la disciplina ne' soldati, ma si lasciò ingannare dai sacerdoti de' falsi déi, i quali lo persuasero a distruggere il cristianesimo se voleva vincere in una guerra coi Persiani.

  A139000474 

 Valeriano intanto intraprese la guerra, ma con esito infelicissimo, perciocchè in una battaglia ebbe la peggio e cadde in mano di Sapore re di Persia, il quale poselo in catene e lo sottomise alle maggiori umiliazioni.

  A139000477 

 Questi le dimandò con piglio severo, come mai avesse osato muover guerra agli imperatori Romani.

  A139000494 

 La pietà ch'egli sentiva pei Romani, ed il sapere che Massenzio disegnava di muovergli guerra, indussero Costantino a calare in Italia, traversando il Monginevro.

  A139000499 

 Quante volte sguainò la spada in guerra, altrettante furono le vittorie.

  A139000504 

 Costantino gli mosse guerra e lo sconfisse.

  A139000513 

 Costantino mal contento della prefettura delle Gallie toccatagli in sorte nella divisione dell'impero, mosse guerra al fratello e peri in un'imboscata.

  A139000514 

 Ma ingelosito per le {149 [149]} vittorie riportate dal novello Cesare se gli mosse contro a fargli guerra; se non che nell'impazienza e nello sdegno di non poter tosto raggiungere il suo nemico fu colpito da violentissima febbre per cui in breve mori.

  A139000519 

 Confuso, ma non ravveduto quel pazzo giurò che appena ritornato da una guerra contro ai Persiani avrebbe distrutto il Cristianesimo; e per l'opposto incontrò la morte.

  A139000519 

 Così ostinato nella sua empietà morì d'anni 31 lasciando un terribile esempio a quelli che intraprendono a far guerra alla Religione.

  A139000527 

 Chiaro in pace formava la delizia de' suoi sudditi, e valoroso in guerra seppe difendere i suoi Stati.

  A139000547 

 Questo principe meritò il nome di Grande per la sua fermezza nella fede cattolica, per l'eroico suo valore in guerra, ed in modo particolare, per la rara sua abilità nel maneggio di grandi affari ecclesiastici e civili, le quali cose ritardarono alquanto la rovina del Romano impero.

  A139000551 

 Il giovane Onorio, imperatore d'Occidente, risiedeva in Milano, principe di gran pietà, ma poco abile nelle rose di Stato e di guerra.

  A139000564 

 Si vide allora in mezzo a quella desolata città una lunga processione di soldati barbari a portare divotamente i vasi sacri sul capo fino alla chiesa di S. Pietro, mentre i Romani pieni di stupore {163 [163]} si univano affollati alla processione dei barbari e s'inginocchiavano umilmente, confondendo in certo modo le grida di guerra coi cantici religiosi.

  A139000577 

 Attila vedendo essergli impossibile l'intraprendere alcun'altra guerra si affrettò a ritornare ne' suoi Stati.

  A139000591 

 I Liguri o Genovesi temendo le conseguenze di una guerra civile spedirono un'ambasciata a Sant'Epifanio Vescovo di Pavia perchè interponesse la sua mediazione, e riconciliasse il ribelle col suo legittimo sovrano.

  A139000618 

 I Feciali erano sacerdoti depositari della legge della guerra.

  A139000618 

 Non si faceva mai guerra senza prendere da loro consiglio; ad essi apparteneva il conchiudere i trattati di pace e di guerra.

  A139000619 

 I Salii erano sacerdoti che presiedevano al culto di Marte, dio della guerra.

  A139000627 

 Nei primi tempi di Roma non eravi misura fissa del tempo; solamente verso la fine della prima guerra punica, cioè dugento cinquanta anni prima dell'era volgare, fu recato a Roma dalla Sicilia il primo orologio a sole, che era una specie di meridiana.

  A139000648 

 In origine i gladiatori erano prigionieri di guerra o malfattori condannati a morte.

  A139000652 

 Sul principio della guerra punica non conoscevano ancora l'uso delle navi.

  A139000653 

 I primi scrittori latini comparvero sul cominciare della seconda guerra punica.

  A139000655 

 Alla guerra i cavalieri si spogliavano della toga per vestire un manto detto clamide.

  A139000657 

 Fino al tempo della seconda guerra punica ignorarono l'uso dei molini, e perciò tritavano il frumento con due pietre.

  A139000692 

 Allora l'imperatore Giustiniano per vendicare la morte di una sua alleata mandò in Italia Belisario generale di alto grido, e già segnalato in una guerra gloriosamente terminata nell'Africa.

  A139000706 

 Totila rispose che non accettava altro che la guerra, e che era preparato a vincere o morire.

  A139000708 

 Mentre ardeva la guerra tra i Greci ed i Goti vennero i Franchi ad assalire l'Italia settentrionale.

  A139000715 

 Tuttavia malgrado tale moderazione, miei teneri amici, non credetevi che l'indole di quel principe barbaro divenisse più mite; perchè cessando i pericoli della guerra, egli si diede in preda alle più brutali passioni.

  A139000761 

 Infatti Leone lsaurico, come abbiam detto, imperatore d'oriente avendo dichiarato guerra alle sacre immagini pretendeva che il papa Gregorio II le spezzasse in Roma, sperdesse le reliquie dei Martiri e così negasse l'intercessione dei Santi presso Dio.

  A139000763 

 Ove poi contro al reo bisognasse venire alle armi, il consiglio invitava gli stati fedeli, si faceva la guerra, e la guerra si chiamava Sacra.

  A139000779 

 Egli mentitore e spergiuro violò le promesse fatte al re di Francia e Pipino marciò di nuovo sopra l'Italia, e sottopose Astolfo a dure condizioni una delle quali fu di sborsargli una grossa somma di danaro per ricompensarlo delle spese della guerra.

  A139000797 

 Era intrepido in guerra, ed amava la religione.

  A139000812 

 Morto Eufemio, i Saraceni continuarono la guerra per proprio conto, e in poco tempo s'impadronirono di tutta la Sicilia.

  A139000848 

 Finalmente stanco dalle fatiche della guerra, e vedendo che le umane grandezze non possono procacciare all'uomo la vera felicità, si ritirò nel Canavese nel Monastero di S. Benigno, persuaso di trovare colà quelle dolcezze, che invano si cercano in mezzo agli affari del mondo.

  A139000858 

 Il maneggio delle armi, l'obbedienza ai loro capi, e la vita austera avevano reso i Normanni forti e valorosi in guerra; la qual cosa loro giovò per procacciarsi molti amici.

  A139000874 

 Sembra impossibile che un corpo umano fosse capace di portare indosso tanto peso! I giovani di quei tempi abituandosi fin da fanciulli alla fatica, crescevano uomini robusti, vestivano corazze, gambiere, elmi di acciaio; e tuttavia facevan prodigi di destrezza in guerra e negli esercizi ginnastici e militari, che avevano luogo in tempo di pace.

  A139000921 

 Egli fu il primo ad assalire i Musulmani intorno a Gerusalemme; primo a piantare lo stendardo dei Latini in Betlemme sul luogo della nascita del Salvatore; primo che scoprì una foresta onde i crociati presero i legni necessarii per le scale e per le macchine da guerra; ed in mezzo alle stragi, onde si contaminarono i Cristiani, fu un modello di {257 [257]} moderazione e di umanità.

  A139000926 

 Se non che i Pisani ingelositi per la prosperità degli Amalfitani colsero motivo per muovere loro guerra nell'occasione che quelli di Amalfi eransi dichiarati contro a Ruggero re di Sicilia, di cui Pisa era alleata.

  A139000927 

 Approfittando i Pisani di tal congiuntura spedirono contro di Amalfi un gran numero di soldati, imbarcati sopra vascelli da guerra, a' quali si dava il nome di galere.

  A139000934 

 I baroni ed i cavalieri si battevano in tali incontri colla lancia e colla spada come in guerra; ma i servi ed i contadini non dovevano servirsi d'altre armi che del bastone, con cui si davano colpi spesso mortali.

  A139000943 

 I Milanesi però avevano saputo farsi rispettare; tutta la gioventù era corsa all'armi; e poichè i preparativi di guerra avevano vuotato le casse pubbliche, si videro con una specie di entusiasmo a somministrarsi da ogni ordine di cittadini quanto faceva bisogno.

  A139000945 

 Una guerra sì crudele infondeva gravissimo timore negli abitanti delle terre vicine; ciò non ostante la città di Crema alleata dei Milanesi non abbandonò i suoi fratelli nel momento del maggiore infortunio.

  A139000950 

 Era il carroccio un carro sacro a somiglianza dell'arca degli Ebrei che un vescovo di Milano, di nome Ariberto, nel 1039 aveva inventato affinchè servisse di centro di riunione, e tenesse in ordine la milizia specialmente in tempo di guerra.

  A139000960 

 Avvertito Federico della formazione della lega lombarda e degli apparati di guerra che si stavano facendo, raccolse un numerosissimo esercito, e precipitò in Italia.

  A139000965 

 È egli possibile «non riconoscere un miracolo dell'Onnipotenza «divina, allorchè si vede un sacerdote disarmato «e curvo, come io sono, sotto al peso degli anni, «trionfare della germanica durezza e vincere senza «guerra un principe formidabile?» Disse poscia come egli non aveva voluto accettare condizioni di pace {271 [271]} senza parteciparle agli alleati, è lodò il religioso coraggio con cui avevano difeso la Chiesa.

  A139000972 

 Tra questi dogi uopo è ch'io vi parli di uno chiamato {273 [273]} Enrico Dandolo, uomo segnalatissimo pel suo valore in guerra e per la sua probità in tempo di pace.

  A139000976 

 Il Papa, che allora regnava a Roma, chiamato Innocenzo III, aveva egli pure invitato tutti i sovrani di Europa a prendere la croce; ma soltanto un buon numero di signori francesi ed italiani s'accinsero a quella nuova guerra santa.

  A139000997 

 Così per la prima volta fu veduta guerra aperta tra Guelfi, rappresentati dalla lega lombarda, dal Papa, dai Veneziani e dai Genovesi, e tra Ghibellini sostenuti dal formidabile Federico.

  A139000997 

 Riesce difficile il descrivere i saccheggi, le oppressioni, le stragi, le carnificine e lo spargimento di sangue, di cui questa guerra fu cagione da ambe le parti.

  A139001012 

 La notizia di quella immensa rivolta empiè di spavento Carlo d'Angiò, il quale era stato colto quasi all'improvviso, essendosi eseguiti tali preparativi di guerra colla massima segretezza.

  A139001027 

 I Genovesi, i quali non potevano vedere senza invidia le prosperità sempre crescenti dei Pisani, colsero questa occasione per dichiarare loro la guerra.

  A139001074 

 Fu questo uno dei primi segnalati esempi delle compagnie di ventura, cioè di quelle compagnie che facevano guerra non per obbligo, ma per cercare onore e fortuna.

  A139001081 

 Le scienze, le arti ed i lavori di Roma, che avevano servito di modello a tutte le altre nazioni, cessarono quasi interamente, anzi all'ordine, alle scienze, alle arti sottentrarono il disordine, la guerra civile e lo spargimento di sangue.

  A139001084 

 In tale scompiglio di cose si eccitò una guerra generale in tutta l'Italia.

  A139001108 

 Alcuni anni dopo Urbano V con animo di sedare una guerra insorta tra i Francesi e gl'Inglesi, si portò nuovamente in Avignone, dove appena giunto, nell'universale rincrescimento, finì di vivere nel 1370.

  A139001125 

 Fra questi e la città d'Asti si era a quel tempo accesa la guerra e gli Astigiani erano con tutto il loro sforzo venuti presso Moncalieri dove sconfissero i Ghieresi alleati del conte, e quindi disegnavano d'inoltrarsi verso Torino nella quale avevano partigiani.

  A139001133 

 Esso pose fine a quella guerra micidiale con un trattato formolato in Torino nel 1381.

  A139001133 

 I Veneziani da molto tempo erano in guerra co' Genovesi.

  A139001136 

 Durante il suo governo continuò la guerra tra Ludovico d'Angiò e Carlo Durazzo, padrone del contado di Nizza marittima.

  A139001150 

 Di più in una guerra nuovamente insorta non impedì, forse potendolo, una sconfitta che toccò la flotta veneziana; nè procacciò di riparare quel danno.

  A139001150 

 Perciò sotto apparenza di volerlo consultare in cose di guerra fu chiamato a Venezia.

  A139001161 

 Un compagno di Braccio di Montone, quel Giacomo Piccinino, che erasi pure già molto segnalato nella {332 [332]} battaglia di Maclodio, raccolse i soldati qua e là dispersi, e scorgendo impossibile il condurre a buon esito quella guerra andò ad arruolarsi sotto gli ordini del duca di Milano.

  A139001162 

 Tutti lodarono in quella guerra la sapienza del Colleoni, il quale per soccorrere la città di Brescia assediata dai Milanesi, con nuovissimi ordigni fece trasportare le barche dal fiume Adige sulla cima di un monte, e di là con universale ammirazione le fece di poi calare nel lago di Garda.

  A139001173 

 Un nuovo genere di combattere i nemici in guerra e di atterrare le più robuste mura fu in questo tempo ritrovato mercè l'uso della polvere da fuoco.

  A139001175 

 Terribili ne furono gli apparati; un esercito di trecento mila combattenti, di cui cento mila di cavalleria; immense macchine da guerra, straordinario numero di cannoni, marciavano contro a Costantinopoli.

  A139001240 

 Il veder lance, spade, archibugi, balestre e cannoni fu uno strano spettacolo per genti accostumate a maneggiare in guerra soltanto spine di pesci e rami d'alberi.

  A139001262 

 Or avvenne che in quei tempi la guerra ardeva in vari paesi d'Italia, e Francesco Sforza, il quale avea sposato la figliuola dell'ultimo duca Filippo Maria Visconti, dopo essersi acquistato il nome di famoso guerriero, approfittò dell'occasione in cui i Milanesi erano in rivolta per presentarsi alle porte della città alla testa della formidabile sua banda.

  A139001265 

 Il re di Francia accettò con premura tale offerta; tanto più che il Moro prometteva di aiutarlo a conquistare il regno di Napoli, ove allora regnava un principe di nome Ferdinando I. Ed ecco tra breve un ben agguerrito esercito francese, traendosi dietro gran numero di cannoni, l'uso dei quali era divenuto assai praticato in guerra, guidato dal medesimo Carlo VIII giunse in pochi giorni alle porte di Milano, ove era aspettato con impazienza.

  A139001288 

 Egli desiderava molto la gloria e la felicità dell'Italia; perciò mentre si studiava di promuovere le belle arti adoperavasi di tener da essa lontani i flagelli della guerra.

  A139001290 

 Durante la crudel guerra tra i Francesi ed i Veneziani {375 [375]} la città di Brescia dopo ostinata resistenza fu presa di assalto dai Francesi, saccheggiata, messa a sangue, a fuoco.

  A139001317 

 Il primo scontro dei Francesi cogl' imperiali (con tal nome si chiamavano i soldati dell'imperatore) fu presso ad un castello o borgo detto della bicocca, luogo vicino a Novara, e fatalmente celebre per la battaglia combattuta dai Piemontesi in questi ultimi tempi nella guerra contro gli Austriaci.

  A139001317 

 Quando vide Carlo V preferto a sè, ne provò tale sdegno, che risolse di muovergli guerra.

  A139001319 

 Tali furono le prime prove di guerra tra Carlo V e Francesco I. Questi due principi non si erano ancora misurati personalmente l'uno coll'altro in battaglia, allorchè il re di Francia, sdegnato dei disastri della Bicocca, risolvette di condursi egli stesso con numerosissimo esercito in Lombardia per iscacciare gl'imperiali dal ducato di Milano.

  A139001325 

 Ora convien che vi dica come l'esercito spagnuolo era divenuto a guisa di quegli avventurieri, i quali posti in ozio si danno in preda a mille disordini, e disonorando la nobile professione delle armi fanno dell'uomo di guerra un vero masnadiere.

  A139001335 

 D'allora in poi per lo spazio di oltre 100 anni quella repubblica andò soggetta a varie vicende, ed ebbe molto a soffrire per discordie interne, per guerra sostenuta contro agli stranieri, e per mutamenti di principi sotto la cui protezione si metteva; perciocchè ora ubbidiva alla Francia, ora ai Tedeschi, o ai duchi di Milano.

  A139001345 

 Il re di Francia di nome Enrico II sempre invidioso della grandezza di Spagna, {395 [395]} approfittò di quella separazione di regni per muovere nuovamente guerra al novello sovrano Filippo II. La Fiandra divenne il teatro di quella sanguinosa guerra.

  A139001375 

 Anzi dichiarò aperta guerra ai Veneziani per sostenere i ladronecci degli Uscocchi.

  A139001376 

 Gli Spagnuoli si unirono al duca d'Austria e la repubblica dovette sostenere una guerra micidiale per mare e per terra durante tre anni; finchè fu conchiuso un trattato di pace, in forza del quale si obbligò il duca di trasferire altrove la pericolosa masnada degl'Uscocchi.

  A139001396 

 Questo figlio chiamavasi Carlo Emanuele, e fu soprannominato il Grande per la lunga durata del suo {413 [413]} governo, che fu di cinquant'anni, e per le grandi imprese che egli compiè in pace ed in guerra.

  A139001397 

 Egli ebbe a sostenere una lunga e sanguinosa guerra coi Francesi.

  A139001397 

 Eransi costoro pochi anni prima impadroniti del marchesato di Saluzzo, e in tempo che la Francia era agitata dalla guerra cagionata dagl'Ugonotti, ovvero protestanti, contro ai cattolici, pensò di poter riacquistare quella parte di dominio, di cui suo padre era stato spogliato.

  A139001397 

 La guerra fu lunga e micidiale da ambe le parti, ma terminò col lasciare Carlo Emanuele tranquillo possessore del Saluzzese, mediante un trattato conchiuso in Parigi nel 1601, in forza del quale il Duca cedeva alcune terre de' suoi dominii al di là delle Alpi.

  A139001398 

 Acquetate alquanto le cose di guerra ebbe a far molto per sedare le discordie suscitate dagli eretici e specialmente dai Valdesi.

  A139001401 

 Fra le altre egli dovette sostenere una lunga guerra pel Monferrato.

  A139001401 

 Ma dopo due anni di trattative inutili, il duca uscì in guerra aperta, e prima che i suoi rivali potessero opporsi egli potè impadronirsi del Monferrato ad eccezione di Gasale e Ponte - Stura.

  A139001405 

 Egli morì lasciando il regno agitato dalla peste e dalla guerra; ma morì consolato di aver impiegata la vita a difendere i suoi Stati, e colla gloria di essersi costantemente adoperato a beneficare i suoi sudditi.

  A139001406 

 A Carlo Emanuele succedette Vittorio Amedeo I. In mezzo a tanti mali cagionati dalla guerra e dalla peste era vi necessità di una tregua, con cui i popoli potessero ristorare le loro forze, ripigliare la coltivazione delle campagne, e risarcire l'erario.

  A139001423 

 Per centoquaranta anni, cioè dal 1560 al 1700, sebbene in Italia ci siano stati pochi moti di guerra, ad eccezione delle discordie insorte tra i Francesi e il duca di Savoia, nulladimeno l'Italia ebbe molto a soffrire sotto al governo di padroni così lontani, siccome erano gli Spagnuoli.

  A139001436 

 Vittorio Amedeo non ricusava pubblicamente di ubbidire, ma eseguiva gli ordini con tale indolenza, che il re di Francia si determinò di muovergli guerra.

  A139001439 

 In breve fu dichiarata la guerra, la quale sebbene non sia stata molto lunga di tempo, fu assai atroce pel grande spargimento di sangue.

  A139001439 

 Questa guerra fu detta guerra per la successione di Spagna, perchè ebbe origine dalle pretese che diversi monarchi vantavano per ottenere quel trono.

  A139001440 

 Lungo sarebbe il raccontarvi tutti gli avvenimenti di quella guerra, io voglio soltanto trasceglierne alcuni dei più luminosi e accaduti nei nostri paesi.

  A139001441 

 Incontrarono gravi ostacoli nella fortezza di Verrua, che sostenne per sei mesi gagliardi attacchi da parte dei nemici: nè si sarebbe arresa se i difensori non rimanevano privi di alimenti per la vita e di munizioni per la guerra, colle mura smantellate e rovinate.

  A139001441 

 Vittorio Amedeo mise pure i suoi Stati in pie di guerra; e si dispose a forte resistenza; tuttavia non potè impedire che la Savoia, Nizza, Susa, Aosta, Ivrea, Vercelli non cadessero nelle mani dei nemici.

  A139001446 

 Colà egli fece tali progressi che all'età di 34 anni fu creato generale in capo in una guerra contro ai Turchi.

  A139001446 

 Gran parte delle case erano spianate al suolo; molti cittadini avevano lasciata la vita o sotto ai colpi dei nemici o sotto alle rovine delle case; le munizioni da guerra cominciavano a mancare, e la fame già facevasi sentire.

  A139001452 

 Dopo la battaglia di Torino la guerra per la successione di Spagna durò ancora sette anni fuori d'Italia.

  A139001452 

 Ma le nazioni erano stanche pei gravi mali che sempre porta seco la guerra, perciò dopo dodici anni di sconvolgimento fu tenuto un congresso in Utrecht città del Belgio.

  A139001456 

 E se il favore accordato ai protestanti eragli stato cagione di lunga guerra, avendo voluto di bel nuovo ingerirsi di troppo in affari ecclesiastici, (quasi che la spada sia giudice competente a spiegare i misteri della fede, non altrimenti che a ribattere gli assalti nemici), tali cose gli cagionarono grandi rimorsi sul finire di sua vita; e solo giudicò di poter avere la pace del cuore, rinunciando la corona a suo figlio Carlo Emanuele, con seguire in ciò l'esempio di alcuni suoi antecessori.

  A139001459 

 Questi avvenimenti sono la guerra di Polonia e la successione d'Austria.

  A139001461 

 Dopo due anni di guerra si venne a trattative di pace; quindi in un congresso tenuto a Vienna fu deciso che Augusto rimanesse re di Polonia, e che un principe di Spagna, di nome Carlo Borbone, fosse riconosciuto re di Napoli e di Sicilia.

  A139001461 

 Il teatro di quella lunga guerra fu specialmente l'Italia, e il re di Sardegna ora si univa agli uni, ora agli altri, usando sempre accortezza e coraggio per conservare i suoi Stati.

  A139001461 

 Quindi si venne ad una guerra di Francia e Spagna contro Austria e Russia.

  A139001463 

 Contro di essi unironsi l'Inghilterra ed il re di Sardegna, quindi si accese una nuova e grande guerra europea, che durò nove anni.

  A139001463 

 L'altro fatto che ha molta relazione colla storia della nostra Italia, fu la guerra della successione d'Austria.

  A139001464 

 Carlo Emanuele fu l'eroe di quella grande guerra, e segnalò il suo coraggio in molte battaglie combattute in Italia e fuori d'Italia.

  A139001468 

 I Genovesi e per la guerra sostenuta e perchè avevano dovuto somministrare armi, danari e soldati ai Francesi, non erano in grado di potersi difendere, perciò chiesero pace a quel generale offrendosi pronti ai patti che egli avrebbe loro imposto.

  A139001468 

 Per comprendere il fatto è bene che notiate come i Genovesi eransi uniti ai Francesi e prestarono loro efficace aiuto nella guerra contro ai Piemontesi e contro agli Austriaci.

  A139001469 

 Il Botta, approfittando dello sbigottimento in cui si trovavano i cittadini, impose assai dure condizioni, e fra le altre, che gli fossero aperte le porte della città, consegnate le artiglierie e munizioni da guerra, il doge con sei senatori fossero mandati a Vienna, e gli venisse pagata una grossa somma di danaro per i danni della guerra.

  A139001474 

 Il fatto dell'Assietta e la liberazione di Genova sono gli ultimi avvenimenti della guerra per la successione d'Austria.

  A139001474 

 Tutti i popoli d'Europa erano stanchi, e le potenze per mettere un termine ad una guerra che già da nove anni travagliava l'Europa, si radunarono in Aquisgrana città di Alemagna, oggi detta Aix-la-Chapelle; e nel 1748 fu stabilita la pace e riconosciuto imperatore di Alemagna Francesco I, marito di Maria Teresa.

  A139001476 

 Dopo la vittoria dell'Assietta, la liberazione di Genova, e dopo la pace di Aquisgrana, passò quasi un mezzo secolo senza che in Italia fosse suscitata alcuna guerra; mentre in altri paesi fu quasi continuata come prima.

  A139001476 

 La seconda guerra fu fatta dagl'Inglesi contro ad alcuni paesi dell'America, i quali paesi finirono col riconoscere gl'Inglesi e loro sottomettersi come a padroni.

  A139001476 

 Una guerra che si può chiamare europea fu {444 [444]} quella che seguì tra Francia ed Austria contro la Prussia e gl'Inghilterra, la quale terminò col metter gl'Inglesi in possesso di molte province nell'America e nell'Africa.

  A139001554 

 Dopo la vittoria di Marengo mosse di nuovo guerra all'imperatore d'Austria e gli tolse alcune province della Germania.

  A139001555 

 E fu proprio un tratto della provvidenza divina che gli Austriaci venissero a scacciare i repubblicani da Roma, e trasportassero il teatro della guerra in Piemonte; onde i cardinali poterono radunarsi a Venezia ed eleggere papa un cardinale di nome Chiaramonti, che prese il nome di Pio VII..

  A139001604 

 In questa maniera finì la guerra di Sicilia che non lasciò alcun risultato se non la rimembranza di pubbliche e private sciagure.

  A139001606 

 Allorchè gli Austriaci varcarono il Po per marciare verso Napoli, il santo Padre fece pubblicare un editto col quale annunziava come egli pregava Iddio che tenesse lontano il {479 [479]} flagello della guerra; che se per gl'inscrutabili divini giudizi i popoli d'Italia dovessero essere afflitti da un si grave male, per la sua qualità di capo visibile della Chiesa, e come sovrano essenzialmente pacifico terrebbe una perfetta neutralità verso tutte le nazioni.

  A139001607 

 La Provvidenza preservò per allora la città di Roma dai disastri della guerra.

  A139001609 

 Ma quando seppe che molte città, e parecchi de' suoi soldati si erano collegati coi ribelli, e che perciò doveasi venire ad una guerra civile, cioè a spargimento di sangue tra suoi sudditi medesimi, pensò di rinunziare la corona in favor di suo fratello Carlo Felice, che allora dimorava {481 [481]} nella città di Modena.

  A139001615 

 Ma il barone della Torre, che governava Novara, aveva chiesto soccorso al generale austriaco di Milano, il quale gli mandò parecchi battaglioni in aiuto, affinchè i Piemontesi non avessero a combattere contro ad altri Piemontesi, e non si destasse una guerra civile.

  A139001620 

 I Milanesi furono i primi ad impugnare le armi per allontanare gli Austriaci dalla loro città e dar principio alla guerra detta dell'indipendenza perchè pretendevasi di liberare l'Italia da ogni dipendenza da potenze straniere.

  A139001622 

 Dicevasi pure che il Papa mandava un generale (Durando) alla testa di 10 mila Romani, quasi che Pio IX fosse egli promotore di quella guerra, mentre è cosa certa che il Papa mandava que' dieci mila soldati unicamente per difendere i confini degli Stati Pontificii con ordine espresso {485 [485]} di non oltrepassarli.

  A139001622 

 Egli dunque, si pose alla testa di circa centomila Piemontesi per recare soccorso ai Milanesi e sostenere la guerra dell'indipendenza.

  A139001629 

 La cagione della sconfitta di Novara si attribuì principalmente alla colpa del generale Ramorino, il quale, essendo poi stato giudicato in un consiglio di guerra, fu condannato a perdere la vita.

  A139001630 

 Così terminò la guerra dell'indipendenza, ed il Piemonte per ottenere la pace dovette pagare settantadue milioni.

  A139001633 

 Altre volte diceva: sappiamo il vivo desiderio di molti che vorrebbero determinarci a dichiarare la guerra per allontanare alcuni popoli dall'Italia, ma sappia il mondo tutto che noi amiam bensì l'Indipendenza dell'Italia, ma non verremo giammai ad una dichiarazione di guerra.

  A139001633 

 Certamente voi direte che il Papa padre di tutti i fedeli cristiani non si sarà determinato a muovere guerra ad alcun popolo, specialmente a popoli cristiani che pure sono suoi figli spirituali.

  A139001633 

 Molti uomini che già avevano messe sossopra le cose d'Italia negli anni precedenti, quasi quei medesimi che avevano messo a soqquadro le cose politiche nei varii regni della penisola, si recano a Roma, per indurre il Papa a dichiarare la guerra agli Austriaci.

  A139001634 

 Allora si cominciò a gridare più che mai che il Papa dovesse dichiarare la guerra agli Austriaci; gli schiamazzi giunsero a tal segno, che minacciavasi di stabilire in Roma un governo provvisorio, qualora il Papa se ne fosse rifiutato.

  A139001694 

 I principali capi della rivoluzione, perduta ogni speranza, avevano abbandonata quella città, che eglino stessi avevano dato in preda al disordine e alle calamità della guerra.

  A139001724 

 «È terminata la guerra, diceva all'ambasciatore francese, non iscorrerà più il sangue.

  A139001733 

 Cessarono i flagelli della guerra nei nostri paesi, ma non cessarono i fatti atroci e le gravi calamità.

  A139001743 

 Questi è quel prode che nella guerra dell'Indipendenza combattè con coraggio e valore degno d'ogni encomio.

  A139001747 

 Non voglio conchiudere questa storia senza darvi un cenno della famosa guerra d'Oriente di cui avrete certamente più volte sentito a parlare, e a cui forse qualche vostro parente od amico avranno preso parte.

  A139001749 

 Il gran Sultano, ovvero il sovrano dei Turchi si oppose a questo protettorato ed in breve si venne ad una guerra aperta.

  A139001751 

 Ma come i Romani per allontanare Annibale dall'Italia portarono la guerra in Affrica; così gli alleati per distogliere i Russi dal marciare sopra Costantinopoli portarono le loro armi in Crimea che è una penisola del Mar Nero, dove erano molte fortezze valorosamente difese dai Russi.

  A139001752 

 Allorchè a Pietroborgo (capitale della Russia) fu recata la notizia dei progressi fatti dagli occidentali, non è a dire con quale entusiasmo si facessero nuovi e formidabili apparati di guerra per la seguente campagna del 1855.

  A139001754 

 Fu in questa occasione che il governo Sardo stimò opportuno di prendere parte alla guerra d'Oriente.

  A139001754 

 Gli apparati erano veramente formidabili da ambe le parti; e siccome la fortezza meglio difesa era Sebastopoli, posta al mezzodì di quell'isola, così l'impeto della guerra fu tutto rivolto colà.

  A139001757 

 Alla vista dello spargimento di tanto sangue umano e dei mali che dalla guerra inevitabilmente derivavano, l'imperatore d'Austria si offerì mediatore tra le potenze belligeranti, proponendo condizioni di pace.

  A139001757 

 Tali proposte vennero accolte e la città di Parigi fu scelta pel congresso a cui intervennero i plenipotenziari della Russia, Prussia, Austria, Francia, Inghilterra e Piemonte per mettere fine ad una guerra che minacciava di estendersi in tutta Europa.

  A139001758 

 Fu però posto un limite alla potenza Russa per cui non può più tenere navigli su piè di guerra nel Mar Nero, fu fatta libertà ai commercianti ed ai naviganti di ogni nazione di poter liberamente esercitare lo scambio dei prodotti della loro industria pel Mar Nero e pel fiume Danubio, cosa che certamente apporterà grande vantaggio a tutta l'Europa.

  A139001764 

 Di più in questa guerra d'Oriente, sebbene i suoi dominii siano stati circondati da campi di battaglia, egli non ebbe a fare uno sparo di fucile, non un colpo di spada per difenderli.


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  A140000005 

 Tutto il lavoro è diviso in quattro epoche, la prima delle quali incomincia dai primi abitatori della penisola, e l'ultima giunge sino alla guerra del 1859.

  A140000043 

 Dopo molto spargimento di sangue, ben conoscendosi che la guerra non apporta nessun vantaggio alle nazioni, gli Etruschi deposero le armi, e stretta alleanza coi loro vicini si diedero indefessamente a coltivare la terra, a costruire città, a far fiorire il commercio.

  A140000043 

 Fosse per ragione di commercio, fosse per gara di possesso, nacquero discordie e fin d'allora si cominciò a far guerra.

  A140000050 

 Nettuno presiedeva al mare, Cerere all'agricoltura, Vulcano al fuoco, Marte alla guerra, Diana alla caccia, Minerva alle scienze, Apollo alla poesia ed alla musica.

  A140000079 

 Egli si rese assai benemerito in una guerra mossa a' suoi concittadini.

  A140000080 

 Egli tenne per molti anni il supremo potere in sua patria e più volte guidò la milizia con gran successo in tempo di guerra.

  A140000084 

 Egli amava più di vivere col vecchio suo genitore, che addossarsi un carico tanto pericoloso; laonde rispose agli ambasciatori: «Perchè volete che io lasci mio padre e la mia casa per accettare una dignità che offre tanti pericoli? A me non piace la guerra poichè essa non reca agli uomini se non danno; io amo e rispetto gli Dei, che i Romani non conoscono e che dovrebbero temere ed onorare.

  A140000087 

 Fece innalzare un tempio a Giano, le cui porte rimanevano sempre aperte in tempo di guerra, e solo chiudevansi quando vi era pace.

  A140000092 

 A Numa succedette subito Tullo Ostilio, il cui regno fu segnalato particolarmente da una guerra sostenuta contro agli Albani.

  A140000093 

 Tullo avendo mossa guerra ai Fidenati, chiamò gli Albani in aiuto.

  A140000095 

 Lo stesso Tullo dopo avere intimata la guerra ai Fidenati, la mosse eziandio contro ai Veienti, popoli guerrieri abitanti non lungi da Roma, i quali dopo sanguinose battaglie dovettero anche arrendersi alla crescente potenza dei Romani.

  A140000097 

 Giunti sulla frontiera del paese dei Latini si fermarono e presero a gridare ad alta voce: «Udite, o dei del cielo, della terra e degli inferni; noi vi chiamiamo in testimonio, che i Latini sono ingiusti; e siccome essi oltraggiarono il popolo romano, così il popolo romano e noi dichiariamo loro la guerra.» Dette queste parole gettarono sul territorio nemico alcune frecce, le cui punte erano state intrise di sangue, e si ritirarono senza che niuno osasse arrestarli.

  A140000097 

 Marzio per sostenere l'onore de' suoi sudditi inviò alcuni araldi, cioè nunzi di guerra, detti feciali, a dichiararla ai rivali suoi.

  A140000097 

 Questo modo di dichiarare la guerra fu di poi in uso presso gli antichi Romani.

  A140000103 

 Nella prima guerra appunto che egli ebbe coi Sabini avvenne il celebre fatto di Atto Navio.

  A140000107 

 Vecchi e fanciulli, mariti e mogli con equipaggio da guerra, con carri e bestiami in numero sterminato, guidati dal loro re di nome Belloveso si avviarono verso le Alpi, che si dirizzavano scoscese ed altissime ad impedire loro il passo.

  A140000112 

 Faceva la guerra, la pace, le alleanze non consultandone punto il Senato.

  A140000124 

 Porsenna pertanto con un esercito numeroso e munito di ogni sorta di macchine da guerra andò ad assediare la città di Roma, persuaso di poterne costringere i cittadini ad assoggettarsi alle sue armi.

  A140000124 

 Porsenna re di Chiusi, città dell'Etruria, fu il primo a porgergli aiuto, non perchè amasse l'iniquo Tarquinio, ma per avere occasione di muovere guerra ai Romani, i quali divenendo ogni giorno più potenti destavano gelosia e timore.

  A140000148 

 I Volsci e gli Equi, popoli essi pure non molto distanti da Roma, vennero a dichiarare la guerra ai Romani.

  A140000150 

 Voi mi dimanderete: Che cosa vuol dire passare sotto il giogo? Passare sotto al giogo era una pena umiliantissima, la quale si dava a quei prigionieri di guerra, che avessero vilmente cedute le armi.

  A140000152 

 Dinanzi al carro camminavano i prigionieri vinti in guerra, ed alcuni soldati portavano le spoglie dei vinti con grandi cartelli, su cui erano scritti i nomi delle città e dei popoli conquistati.

  A140000153 

 Nondimeno terminata la guerra fuggiva i pubblici applausi, e ritornava immediatamente alla vita privata in seno alla propria famiglia.

  A140000182 

 E Brenno a loro: Non sapete, che il diritto dei valorosi sta nella spada? I Romani medesimi con quale diritto usurparono eglino molte città? Ma una ragion di guerra abbiamo pur noi.

  A140000182 

 Noi, gli risposero, siamo venuti per sapere in che cosa i Chiusini {53 [53]} hanno offeso il re dei Galli; poichè in Italia non si muove guerra senza giusto motivo.

  A140000189 

 Essi rifiutarono superbamente di accondiscendere, e la guerra fu dichiarata.

  A140000191 

 Poco dopo questa vittoria l' esercito di Cornelio si ammutinò, e già si avanzava contro Roma, quando il Settato mandò loro incontro Valerio, il quale colla sua affabilità seppe placare gli animi dei ribelli ed allontanare cosi una guerra civile.

  A140000192 

 Terminata questa prima guerra coi Sanniti, se ne accese un'altra coi Latini.

  A140000193 

 Vinti i Latini, si riaccese una seconda guerra coi Sanniti.

  A140000208 

 Questa guerra fruttò ai Romani il dominio sopra quasi tutta l'Italia meridionale, e la fama del loro valore cominciò a dilatarsi presso alle nazioni straniere.

  A140000213 

 Quel principe avendo mosso guerra ai Mamertini, altro popolo della Sicilia, si unì coi Cartaginesi, padroni della maggior parte di quell' isola.

  A140000222 

 1° Che i Cartaginesi pagassero mille talenti d'argento spesi in guerra, e in dieci anni altri duemila e dugento.

  A140000224 

 3° Non potessero muovere guerra agli alleati di Roma, nè condurre alcun legno da guerra in paese Romano.

  A140000227 

 Un illustre generale cartaginese di nome Amilcare erasi reso assai celebre nella prima guerra punica, ed in parecchi combattimenti era stato vincitore contro ai Romani.

  A140000234 

 Ma essendo trascorsi i sei mesi della sua dittatura, gli sottentrarono i consoli Paolo Emilio, valente capitano, e Varrone, uomo impetuoso e poco esperto di guerra.

  A140000236 

 Difatto se dopo la sconfitta di Canne Annibale fosse andato a Roma, la guerra sarebbe stata finita, e la potenza dei Romani abbattuta per sempre.

  A140000252 

 Allora i Cartaginesi ridotti alla disperazione chiesero pace al Senato romano, che la concedette a condizioni ancora più dure di quelle imposte nella prima guerra punica.

  A140000252 

 In questo modo ebbe fine la seconda guerra di questo nome.

  A140000258 

 Mentre infieriva la seconda guerra punica, nella città di Siracusa avvenne un fatto che io non voglio passarvi sotto silenzio.

  A140000265 

 I Cartaginesi furono costretti ad accondiscendere, perchè non avevano mezzi da sostenere la guerra.

  A140000265 

 Questa guerra, che finì colla rovina di Cartagine, nella storia è appellata terza guerra punica.

  A140000267 

 Intanto le vittorie luminose, che i Romani avevano riportate sopra le più potenti nazioni della terra, traevano in ammirazione i popoli che abitavano in luoghi lontanissimi da Roma; e tutti si davano premura di fare alleanza coi Romani: Lo stesso Giuda Maccabeo, quell'uomo valoroso, di cui lungamente vi parlai nella Storia Sacra, sbalordito dalle gloriose imprese che i Romani compievano in pace ed in guerra, mandò a Roma due illustri personaggi per conchiudere coi Romani un trattato di amicizia.

  A140000268 

 Chi fa guerra a' Giudei, la fa altresì ai Romani; questi due popoli saranno tra di loro perfetti amici, e si presteranno reciprocamente soccorso qualora ne sia il bisogno.».

  A140000270 

 Con grande mio rincrescimento devo ora raccontarvi una guerra, non più de' Romani con popoli stranieri, ma una guerra civile, cioè tra Romani medesimi.

  A140000275 

 A Q. Metello nel comando succedette Mario, che dopo fieri combattimenti terminò la guerra mediante il tradimento di Bocco re di Mauritania, il quale consegnò ai Romani Giugurta suo suocero.

  A140000275 

 Datosi alla milizia erasi già segnalato in parecchie battaglie nella Spagna, e particolarmente nell'Africa in una guerra sostenuta contro un re di Numidia di nome Giugurta figliuolo adottivo del re precedente.

  A140000275 

 Mario in quella guerra diede molte prove di perizia militare e di coraggio; ma le sue prodezze si manifestarono specialmente nella guerra contro ai Cimbri e contro ai Teutoni (Tedeschi) popoli barbari venuti dal settentrione dell'Europa.

  A140000281 

 Fortunato lui se si fosse dimostrato in pace, quale era stato in guerra! Ma egli si lasciò trasportare dalla superbia, vizio abbominabile che cagiona la rovina degli uomini e delle nazioni.

  A140000284 

 Questa guerra fu detta sociale, cioè guerra di più popoli uniti insieme.

  A140000284 

 Stanchi i popoli di tanta oppressione ricorsero al Senato romano chiedendo di poter anch'essi godere del diritto di cittadinanza; poichè essi pure dovevano pagare i tributi e concorrere ai bisogni della guerra con danaro e con soldati.

  A140000285 

 Una corona solare comparve subitamente a vista di Roma; il vulcano, che è presso Napoli, fece una straordinaria eruzione, vale a dire mandò fuori una grande quantità di fuoco; i simulacri delle divinità stillarono sudore dal volto; i topi corrosero parecchi scudi d'argento; i cani ulularono a guisa di lupi; l'idrofobia, morbo volgarmente detto rabbia, si spiegò negli armenti; si videro animali a piangere; si udirono voci sotterranee, e simili altre cose, le quali sebbene fossero prive di significato in rapporto alla guerra, tuttavia dai Romani erano avute come indizi di imminenti sventure.

  A140000287 

 Divenuto console cominciò col mettere a prezzo la testa di quel prode capitano, sotto pretesto ch'egli avesse favorito gli Italiani contro al Senato: accusa priva di fondamento, perchè Mario aveva condotto gli eserciti romani contra gli alleati durante la guerra.

  A140000287 

 Nella guerra contra gli alleati ebbe molta parte un uomo che stimo bene di farvi conoscere.

  A140000289 

 Intanto un avvenimento inaspettato obbligò Silla a portare la guerra contro a Mitridate, padrone di un regno dell'Asia minore detto Ponto.

  A140000292 

 Il perchè la loro ribellione suole denominarsi guerra servile.

  A140000292 

 Mentre tutte le terre d'Italia si univano alla repubblica romana, e la guerra degli alleati si andava estinguendo, altre turbolenze sorsero per una rivoluzione di uomini fatti prigioni in battaglia e condotti a popolare l'Italia.

  A140000297 

 Nella guerra di Spartaco si rese assai celebre, ma rifiutò i doni militari, che gli furono offerti dopo le battaglie.

  A140000298 

 Giunto al consolato ottenne il governo delle Gallie per cinque anni, e portò la guerra nella Gallia Transalpina, oggidì Francia, {82 [82]} e di là uno all' isola di Bretagna, oggidì Inghilterra, dove le armi romane non erano ancora penetrate.

  A140000299 

 Amico di Cesare e di Pompeo era Crasso, celebre per le sue ricchezze, e già conosciuto pel valore dimostrato nella guerra degli schiavi.

  A140000299 

 L'avidità del bottino lo impegnò in una guerra contro ai Parti, popoli bellicosi, che abitavano al di là della Mesopotamia, dove i Romani malgrado il valore e la loro intrepidezza rimasero battuti e vinti.

  A140000315 

 Ottaviano ginnto in Roma depose ogni pensiero di guerra, e tutto si occupò nel consolidare il suo governo e nel rendere la pace al mondo già da tanti anni dalle guerre agitato e sconvolto.

  A140000337 

 I Germani, nome che significa uomini di guerra, abitavano la parte orientale dell'Europa dal Reno (fiume che nasce nel monte S. Gottardo e va a scaricarsi nel mare Germanico) fino ad un altro fiume detto Vistola, che trae sorgente nell'Austria e versa le sue acque {93 [93]} nel Baltico.

  A140000419 

 Che più? in una guerra accorgendosi che Ovinio era stanco, gli offerì il proprio cavallo, camminando egli stesso a piedi.

  A140000422 

 La venerava egli stesso, e voleva che dagli altri fosse rispettata; nelle feste, nei pubblici spettacoli la voleva sempre seco; anzi in tempo di guerra, nelle più pericolose battaglie erale sempre accanto, ed ella era abbastanza coraggiosa e virtuosa da non iscostarsi mai dall'amato figliuolo.

  A140000435 

 Questi, desideroso di por fine alla guerra co' barbari, conchiuse con loro un trattato di pace, in forza di cui: 1° permetteva che essi portassero seco tutto il bottino che avevano fatto e conducessero in ischiavitù tutti i prigionieri; 2° si obbligava di pagare loro ogni anno una grossa somma di danaro.

  A140000438 

 Valeriano si adoperava per ristabilire la disciplina nei soldati, ma si lasciò ingannare dai sacerdoti idolatri i quali lo persuasero a distruggere il cristianesimo se voleva vincere in una guerra coi Persiani.

  A140000439 

 Valeriano intanto imprese la guerra, ma con esito infelicissimo, perciocchè in una battaglia ebbe la peggio e cadde {119 [119]} in mano di Sapore re di Persia, il quale poselo in catene e lo sottomise a grandissime umiliazioni.

  A140000442 

 Questi le dimandò con piglio severo, come mai avesse osato muovere guerra agli imperatori romani.

  A140000457 

 La pietà ch'egli sentiva pei Romani, ed il sapere che Massenzio disegnava di muovergli guerra, indussero Costantino a calare in Italia, traversando il Monginevra.

  A140000460 

 Quante volte sguainò la spada in guerra, altrettante ne uscì vincitore.

  A140000465 

 Costantino gli mosse guerra e lo sconfisse.

  A140000473 

 Costantino, malcontento della prefettura delle Gallie toccatagli in sorte nella divisione dell'impero, mosse guerra al fratello, e perì in una imboscata.

  A140000474 

 Ma ingelositosi delle vittorie riportate dal novello Cesare, gli mosse guerra; e nell'impazienza e nello sdegno di non poter tosto raggiungere il suo nemico fu colpito da violentissima febbre, di cui poco stante morì.

  A140000479 

 Confuso, ma non ravveduto, giurò, che appena ritornato da una guerra, che sosteneva contro ai Persiani, avrebbe distrutto il cristianesimo; l'infelice per l'opposto incontrò la morte.

  A140000486 

 Chiaro in pace formava la delizia {132 [132]} de'suoi sudditi, e valoroso in guerra sapeva difendere i suri Stati.

  A140000504 

 Questo principe meritò il nome di Grande per la sua fermezza nella fede cattolica, per l'eroico suo valore in guerra, ed in modo particolare per la rara abilità che aveva nel maneggio di grandi affari ecclesiastici e civili; le quali cose ritardarono alquanto la rovina del Romano impero.

  A140000507 

 Il giovane Onorio, che risiedeva in Milano, era di grande pietà, ma poco abile nelle cose di Stato e di guerra.

  A140000517 

 Si vide allora in mezzo alla desolata città una lunga processione di soldati barbari portare divotamente i vasi sacri sul capo fino alla chiesa di s. Pietro, mentre i Romani pieni di stupore si univano affollati alla processione dei barbari, e s'inginocchiavano umilmente, confondendo in certo modo le grida di' guerra coi cantici religiosi.

  A140000528 

 Attila vedendo essergli impossibile ripigliare la guerra, si affrettò di ritornare ne' suoi Stati.

  A140000537 

 I Liguri o Genovesi temendo le conseguenze di una guerra civile, spedirono un'ambasciata a sant'Epifanio vescovo di Pavia, perchè interponesse la sua mediazione e riconciliasse il ribelle col suo sovrano.

  A140000545 

 Niuno era annoverato fra i cavalieri, se non constava ch'egli avesse un determinato reddito per almeno mantenersi un cavallo, che riceveva dai censore e in tempo di guerra dal capitauo supremo dell'esercito.

  A140000563 

 Erano così detti da fari, parlare, perchè prima di intraprendere una guerra o qualche grave impresa militare si attendeva sempre da loro risposta e consiglio; ad essi apparteneva il conchiudere i trattati di pace e di guerra.

  A140000563 

 FECIALI. - I Feciali erano sacerdoti depositari della legge della guerra.

  A140000564 

 SALII. -I Salii erano sacerdoti che presiedevano al culto di Marte, dio della guerra.

  A140000581 

 OROLOGI. - Ne' primi tempi di Roma non eravi misura fissa del tempo; solamente verso la fine della prima guerra punica, cioè ducento cinquant'anni prima degl'era volgare, fu recato a Roma dalla Sicilia il primo orologio a sole, che era una specie di meridiana.

  A140000586 

 MACCHINE DA GUERRA. - Usavansi eziandio diverse macchine che tenevano luogo di artiglieria.

  A140000604 

 In origine i gladiatori erano prigionieri di guerra, o malfattori condannati a morte.

  A140000608 

 Presso i Romani non era così; sempre occupati in guerra, poco badavano alle arti ed al commercio.

  A140000608 

 Sul principio della prima guerra punica ristretto uso facevano delle navi.

  A140000617 

 I primi scrittori latini comparvero sul cominciare della seconda guerra punica.

  A140000618 

 Alla guerra i cavalieri si spogliavano della toga per vestire un manto detto clamide.

  A140000620 

 Fino ai tempi della seconda guerra punica ignorarono l'uso dei molini, e perciò tritavano il frumento con due pietre.

  A140000645 

 Allora l'imperatore Giustiniano per vendicare la morte della sua alleata mandò in Italia Belisario, generale di alto grido, che già si era segnalato in una guerra gloriosamente terminata in Africa.

  A140000654 

 Totila rispose che non altro accettava che la guerra, e che era preparato a vincere o a morire.

  A140000656 

 Mentre ardeva la guerra tra i Greci ed i Goti, vennero i Franchi ad assalire l'Italia settentrionale.

  A140000661 

 l'indole di quel principe divenisse più mite; poichè cessati i pericoli della guerra egli si diede in preda alle più brutali passioni.

  A140000665 

 Ogni uomo atto a portare le armi era obbligato a servire in guerra, ed ogni giovane appena decorato delle armi diventava capo-famiglia, e veniva designato col nome sopra detto di Arimanno o Esercitale, cioè atto a servire negli {176 [176]} eserciti.

  A140000703 

 Ove poi contro al reo bisognasse venire alle armi, il consiglio invitava gli Stati federali, si faceva la guerra, e la guerra si chiamava sacra.

  A140000717 

 Egli mentitore e spergiuro violò le promesse fatte al re di Francia; e Pipino calò di nuovo sopra l'Italia e sottopose Astolfo a dure condizioni, una delle quali fu di sborsargli una grossa somma di danaro per ricompensarlo delle spese di guerra.

  A140000734 

 Era intrepido in guerra.

  A140000750 

 Morto Eufemio, i saraceni continuarono la guerra per proprio conto, e in poco tèmpo si impadronirono di tutta la Sicilia.

  A140000771 

 Stanco infine dalle fatiche della guerra, e vedendo che le umane grandezze non potevangli procacciare la vera felicità, si ritirò nel Ganavese nel monastero di s. Benigno.

  A140000779 

 Il maneggio delle armi, l'obbedienza ai loro capi e la vita austera avevano reso i Normanni forti e valorosi in guerra; la qual cosa loro giovò per procacciarsi molti amici.

  A140000791 

 Sembra impossibile che un corpo umano fosse capace di portare indosso tanto peso! I giovani di quei tempi avvezzandosi da fanciulli alla fatica crescevano uomini robusti, vestivano corazza, gambiere, elmi di acciaio, e tuttavia facevano prodigi di destrezza in guerra e negli esercizi ginnastici e militari, che avevano luogo in tempo di pace.

  A140000827 

 Egli fu il primo ad assalire i Musulmani intorno a Gerusalemme; primo a piantare lo stendardo dei Latini in Betlemme sul luogo della nascita del Salvatore; primo che {222 [222]} scopri una foresta, dove i crociati presero i legnami necessari per le scale e per le macchine da guerra, ed in mezzo alle stragi, di coi si contaminarono i Cristiani, fu esempio di moderazione e di umanità.

  A140000830 

 Se non che i Pisani, ingelositi della prosperità degli Amalfitani, movessero loro guerra, perchè quelli di Amalfi eransi dichiarati contraili a Ruggero re di Sicilia, di cui Pisa era alleata.

  A140000831 

 Approfittando i Pisani di quella congiuntura, spedirono contro di Amalfi un gran numero di soldati imbarcati sopra vascelli da guerra, ai quali si dava il nome di galere.

  A140000837 

 I baroni ed i cavalieri si battevano in codesti incontri colla lancia o colla spada come in guerra; ma i servi ed i contadini {225 [225]} non dovevano servirsi d'altre armi che del bastone, con cui si davano spesso colpi mortali.

  A140000843 

 I Milanesi per altro avevano saputo farsi rispettare; tutta la gioventù era corsa all'armi, e, poichè i preparativi di guerra avevano vuotate le casse pubbliche, si videro con una specie di entusiasmo somministrarsi da ogni ordine di cittadini quanto faceva di mestieri.

  A140000845 

 Una guerra sì crudele infondeva grandissimo timore negli abitanti delle terre vicine; ciò non ostante la {227 [227]} città di Crema, alleata del Milanesi, non abbandonò i suoi fratelli nel momento della sventura.

  A140000850 

 Era il carroccio un carro sacro a somiglianza dell'arca degli Ebrei, che Ariberto vescovo di Milano nel 1039 aveva inventato, affinchè servisse di centro di riunione, e {228 [228]} tenesse in ordine la milizia, specialmente in tempo di guerra.

  A140000859 

 Avvertito Federico della formazione della lega lombarda e degli apparati di guerra, che si stavano facendo, raccolse un numerosissimo esercito e precipitò in Italia.

  A140000864 

 E egli possibile non riconoscere un miracolo dell'Onnipotenza divina, allora che si vede un sacerdote disarmato e curvo, quale io sono, sotto al peso degli anni, trionfare della germanica durezza è vincere senza guerra un principe sì formidabile?» - Disse poscia come egli non aveva voluto accettare condizioni di pace senza parteciparle agli alleati, e lodò il religioso coraggio, con cui avevano difesa la Chiesa.

  A140000870 

 Tra questi dogi uopo è che io vi parli di uno, chiamato Enrico Dandolo, uomo segnalatissimo pel suo valore in guerra e per la sua probità in tempo di pace.

  A140000874 

 Il Papa che allora regnava a Roma, chiamato Innocenzo III, aveva eziandio invitato tutti i sovrani d'Europa a prendere la croce; ma soltanto un buon numero di signori Francesi e di Italiani si accinsero a quella nuova guerra santa.

  A140000896 

 Così per la prima volta fu veduta guerra aperta tra Guelfi rappresentati dalla Lega lombarda, dal Papa, dai Veneziani e dai Genovesi, e tra Ghibellini sostenuti dal formidabile Federico.

  A140000908 

 La notizia di quella immensa rivolta empiè di spavento Carlo d'Angiò, il quale era stato colto quasi all'improvviso, essendosi eseguiti i preparativi da guerra colla massima segretezza.

  A140000922 

 Eransi i Pisani appropriate alcune terre possedute dai Genovesi nell'isola di Corsica; e i Genovesi, i quali non potevano vedere senza invidia le prosperità sempre crescenti dei Pisani, colsero questa occasione per dichiarare ad essi la guerra.

  A140000956 

 Fu questo uno dei più segnalati esempi delle compagnie di ventura, cioè di quelle compagnie che facevano guerra non per obbligo, ma per cercare onore e fortuna.

  A140000961 

 Le scienze, le arti belle di Roma, che avevano servito di modello a tutte le altre nazioni, mancarono quasi {259 [259]} interamente, siccome prive di alimento; anzi all'ordine, alle scienze, alle arti pacifiche sottentrarono il disordine, la guerra civile e lo spargimento di sangue.

  A140000966 

 In siffatto scompiglio di cose si eccita un guerra generale in tutta l'Italia.

  A140000987 

 Alcuni anni dopo Urbano V con animo di sedare una guerra insorta tra i Francesi e gli Inglesi, si recò nuovamente in Avignone, dove appena giunto fra universale rincrescimento finì di vivere nel 1370.

  A140000996 

 Quest'arrogante risposta scosse i Veneziani, e memori di {269 [269]} colui, che tante volte li avera condotti alla vittoria, corsero tumultuariamente alla sua prigione gridando: Viva Vittor Pisani! Quel prode, udendo da' sotterranei del palazzo ducale migliaia di voci acclamare al suo nome, trascinossi alla ferriata, Fermatevi, Veneziani! esclamò, voi non dovete gridar altro che Viva San Maico! Era il grido della repubblica, con cui solevasi invocare la protezion di quel santo nelle pubbliche calamità e specialmente in tempo di guerra.

  A140001008 

 Fra questi e la città d'Asti si era a quel tempo accesa la guerra, e gli Astigiani erano con tutte le loro forze venuti presso Moncalieri, dove sconfissero i Ghieresi alleati del conte, e quindi inoltravansi verso Torino, nella quale avevano partigiani.

  A140001018 

 Esso pose fine a così micidiale guerra col trattato di Torino così nominato perchè stipulato in questa città nel 1381.

  A140001018 

 I Veneziani, come si è detto, da molto tempo erano in guerra coi Genovesi.

  A140001021 

 Durante il suo governo continuò la guerra tra Lodovico d' Angiò e Carlo Durazzo, padrone del contado di Nizza marittima, finchè i Nizzardi stanchi per quelle interminabili discordie passarono sotto al paterno e soave dominio dei conti Sabaudi.

  A140001034 

 Di più in una guerra nuovamente insorta non impedì, forse potendolo, una sconfitta che toccò la flotta Veneziana, nè punto si industriò di ripararne i danni.

  A140001034 

 Quindi sotto apparenza che lo si volesse consultare in cose di guerra fu chiamato a Venezia.

  A140001045 

 Un compagno di Braccio di Montone, quel Giacomo Piccinino, che erasi già segnalato nella battaglia di Maclodio, raccolse i soldati qua e là dispersi, e scorgendo impossibile il condurre a buon esito quella guerra, andò ad arruolarsi sotto gli ordini del duca di Milano.

  A140001046 

 In quel tempo si continuava la guerra tra i Veneziani ed i Milanesi; e mancando ai Veneziani il Carmagnola, che avevano fatto crudelmente decapitare, affidarono il governo delle loro genti ad un certo Bartolomeo Colleoni, già compagno d'armi di Braccio da Montone, il quale da lui era passato al servizio di un altro generale assai reputato, di nome Giacomo Caldora.

  A140001047 

 Tutti lodarono in quella guerra la sapienza del Colleoni, il quale, per soccorrere la città di Brescia assediata dai Milanesi, con nuovissimi ordigni fece trasportare le barche dal fiume Adige sulla cima di un monte facendole poi di là calare con universale ammirazione nel lago di Garda.

  A140001056 

 Intanto che questi latti compievansi, i Turchi, di cui sono per parlarvi, avevano obbligato i Veneziani a lunga e pericolosa guerra, ed avevano chiuse molte vie del loro commercio a grave danno di quella repubblica.

  A140001057 

 Un nuovo genere di combattere i nemici in guerra e di atterrare le più robuste mura era stato ritrovato mercè l'uso della polvere da fuoco.

  A140001059 

 Terribili furono gli apparati; un esercito di ben trecentomila combattenti, di cui centomila di cavalleria, immense macchine {289 [289]} da guerra, straordinario numero di cannoni marciarono contro a Costantinopoli.

  A140001069 

 Egli era valoroso in guerra, liberale in pace.

  A140001114 

 Il vedere lance, spade, archibugi, balestre e cannoni fu uno strano spettacolo per genti accostumate a maneggiare in guerra soltanto spine di pesci e rami d'alberi.

  A140001129 

 Ora accadde che in quei tempi la guerra si accese in vari paesi d'Italia; e i Milanesi alla morte di Filippo Maria Visconti loro ultimò duca, eransi eretti in repubblica.

  A140001155 

 Desiderava molto la gloria e la felicità dell'Italia: perciò in {318 [318]} quella che si studiava di promuovere le belle arti, adoperavasi di tenere da essa lontani i flagelli della guerra.

  A140001157 

 Durante la crudele guerra tra i Francesi ed i Veneziani la città di Brescia dopo ostinata resistenza fu presa d'assalto dai Francesi, saccheggiata, messa a sangue ed a fuoco.

  A140001183 

 Quando adunque Francesco ricevette la notizia che Carlo V era stato a lui preferito, ne provò tale dispiacere, che risolse di muovergli guerra.

  A140001191 

 Ora convien che io vi dica come l'esercito Spagnuolo era divenuto somigliante a quegli avventurieri, i quali posti in ozio si danno in preda a mille disordini, e disonorando la nobile professione delle armi fanno dell'uomo di guerra un masnadiere.

  A140001199 

 Nel principio di questa guerra il nostro paese era governato dal duca Filiberto II, che seppe mantenere la pace ne* suoi stati.

  A140001201 

 Pregò pertanto il re, affinchè in premio dei tanghi servizi prestati in guerra, volesse purgare la repubblica da ogni soldato straniero e renderle il suo libero governo.

  A140001206 

 La guerra durò fino al 1559, quando fu conchiusa una pace generale.

  A140001211 

 Il re di Francia, di nome Enrico II, sempre invidioso della grandezza {336 [336]} di Spagna, approfittò di questa separazione di regni per muovere nuovamente guerra al novello sovrano Filippo.

  A140001211 

 La Fiandra divenne il teatro di quella sanguinosa guerra.

  A140001212 

 Il valoroso Emanuel Filiberto nel ritorno trovò i suoi dominii in disordine; onde lasciando a parte ogni idea di guerra, si occupò de' suoi stati.

  A140001214 

 Sotto il loro regno arse un'atroce guerra tra i Cattolici e gli Ugonotti, ossia protestanti, seguaci di Calvino, il quale disseminò in Francia gli errori di Lutero

  A140001239 

 Quando erano inseguiti si ricoveravano negli stati Austriaci, ed il duca d'Austria, che si chiamava Ferdinando, li proteggeva; anzi dichiarò aperta guerra ai Veneziani per sostenere gli Uscocchi.

  A140001240 

 Agli Austriaci si unirono gli Spagnuoli, e la repubblica dovette sostenere una guerra micidiale per mare e per terra durante tre anni, finchè fu conchiuso un trattato di pace, in forza del quale si obbligò il duca a trasferire altrove la pericolosa masnada degli Uscocchi.

  A140001253 

 Questo figliuolo chiamavasi Carlo Emanuele I, e fu soprannominato il Grande sì per la lunga durata del suo savio governo, che fu di cinquant'anni, sì per le grandi opere che egli compiè in pace ed in guerra.

  A140001254 

 Egli ebbe a sostenere una lunga e sanguinosa guerra coi Francesi.

  A140001254 

 Eransi costoro pochi anni prima impadroniti del marchesato di Saluzzo, e in tempo che la Francia era agitata dalla guerra promossa dagli Ugonotti, ovvero protestanti contro ai cattolici, pensò di poter riacquistare quella parte di dominio, di cui suo padre era stato spogliato.

  A140001254 

 La guerra fu lunga e micidiale da ambe le parti, ma terminò col lasciare Carlo Emanuele tranquillo possessore del Sa-luzzese, mediante un trattato conchiuso in Lione nel 1601, in virtù del quale il duca cedeva alcune terre de'suoi domimi al di là delle alpi.

  A140001255 

 Acquetate alquanto le cose dì guerra, ebbe a far molto per sedare le discordie suscitate dagli eretici, e specialmente dai Valdesi.

  A140001258 

 Poco stante essendo morto senza erede Francesco Gonzaga, duca di Mantova e di Monferrato, il duca di Savoia per motivi {353 [353]} di parentela pretendeva di avere quell'amena e vasta provincia; ma dopo due anni di trattazioni inutili il duca usci in guerra aperta, e prima che i suoi rivali potessero opporsi, egli giunse ad impadronirsi del Monferrato, ad eccezione di Gasale e Ponte-Stura.

  A140001260 

 Il duca stesso morì di quel malore nella città di Sa-vigliano, nel 1639, lasciando il regno stremato dalla peste e dalla guerra; ma morì consolato di avere impiegata la vita a difendere i suoi stati ed a beneficare i suoi sudditi.

  A140001261 

 A Carlo Emanuele succedette Vittorio Amedeo I. In mezzo a tanti mali cagionati dalla guerra e dalla peste era necessaria {354 [354]} una tregua, perchè i popoli potessero ristorare le loro forze, ripigliare la coltivazione delle campagne, e risarcire l'erario.

  A140001262 

 Le potenze collegate mossero guerra agli Spagnuoli; uno dei più sanguinosi scontri avvenne vicino ad un paese delle Langhe, detto Mombaldone; dove mediante il senno ed il coraggio del duca di Savoia la vittoria fu tutti a favore degli alleati; ma non molto appresso Vittorio A-medeo morì in Vercelli.

  A140001276 

 Per cento quarant' anni, cioè dal 1560 al 1700, sebbene in Italia siano stati pochi moti di guerra, ad eccezione delle discordie insorte tra i Francesi e il duca di Savoia, nulladimeno l'Italia ebbe molto a soffrire sotto al governo di padroni così lontani, siccome erano gli Spagnuoli.

  A140001280 

 Questo principe nei primi anni del suo governo rivolse le sue cure a sedare una rivoluzione, che i Valdesi avevano suscitato contro di lui; sostenne una breve guerra contro ai Genovesi; poi godè perfetta pace durante il suo regno, che tutto impiegò a bene de' suoi sudditi.

  A140001302 

 Questi non ricusava pubblicamente di fare la volontà del re, ma operava con tale indolenza, che il re di Francia giudicandosi offeso, determinò di muovergli guerra.

  A140001304 

 In breve fu dichiarata la guerra, che fu detta guerra per la successione di Spagna, perchè ebbe origine dalle pretese, che i diversi monarchi sopra narrati vantavano per ottenere quel trono.

  A140001305 

 Lungo sarebbe raccontarvi tutti gli avvenimenti di quella guerra; io mi contenterò di trasceglierne alcuni de' più luminosi e accaduti ne' nostri paesi.

  A140001306 

 Gravi ostacoli loro presentò la fortezza di Verrua, la quale sostenne per sei mesi gagliardi attacchi, nè si sarebbe arresa, se i difensori non fossero rimasti privi di alimenti e di munizioni per la guerra colle mura smantellate e rovinate.

  A140001310 

 Colà egli fece tali progressi, che all'età di trentaquattro anni fu creato generale in capo in una guerra contro ai Turchi.

  A140001310 

 Molte case erano spianate al suolo, molti avevano lasciata la vita o sotto ai colpi dei nemici o sotto alle rovine dei tetti; le munizioni da guerra cominciavano a mancare, e la fame già facevasi sentire.

  A140001318 

 Il governo, invece di addestrare il popolo alle armi pei casi di guerra, amava meglio chiamare soldatesche straniere, e così a stranieri eziandio affidarne il comando.

  A140001318 

 In quest'anno medesimo i Turchi dichiararono guerra ai Veneziani per rifarsi di alcune perdite toccate, e specialmente della perdita della Morea.

  A140001320 

 Quindi se il favore accordato ai protestanti eragli stato cagione di lunga guerra, avendo voluto di bel nuovo ingerirsi in affari ecclesiastici, dovette provare grandi rimorsi sul finire della vita.

  A140001324 

 Regnando Carlo Emanuele succedettero due avvenimenti, che cagionarono grandi guerre in tutta Europa e nella stessa nostra Italia; e sono la guerra per la successione di Polonia, e per la successione d'Austria.

  A140001325 

 Il teatro di quella lunga guerra fu specialmente l'Italia; il re di Sardegna ora si univa agli uni, ora agli altri, usando sempre accortezza e coraggio per conservare i suoi stati.

  A140001325 

 Quindi si venne ad una guerra di Francia e Spagna contro Austria e Russia.

  A140001326 

 L'Inghilterra fu neutrale, e Carlo Emanuele si unì anch'esso a Maria Teresa; quindi si accese una nuova e grande guerra europea, che durò nove anni.

  A140001326 

 L'altro fatto, che ha molta relazione colla storia della nostra Italia, fu la guerra per la successione d'Austria.

  A140001331 

 I Genovesi, e per la guerra sostenuta, e per avere dovuto somministrare armi, danari e soldati ai Francesi, non erano in grado di potèrsi difendere; laonde chiesero pace a quel generale, offrendosi pronti ai patti, che egli avrebbe loro imposto.

  A140001331 

 Per comprendere il fatto è da avvertire che i Genovesi eransi uniti ai Francesi e prestato aveano loro efficace aiuto nella guerra contro ai Piemontesi e contro agli Austriaci.

  A140001332 

 Il Botta, approfittando dello sbigottimento, in coi si trovavano i cittadini, impose loro assai dure condizioni e fra le altro queste, che gli fossero aperte le porte della città, consegnate le artiglierie e le munizioni da guerra; il doge con sei senatori fossero mandati a Vienna, e gli venisse pagata una grossa somma di danaro pei danni della guerra.

  A140001336 

 Il fatto dell'Assietta e la liberazione di Genova sono gli ultimi avvenimenti della guerra per la successione d'Austria.

  A140001336 

 Tutti i popoli d'Italia erano stanchi, e le potenze (anno 1746) per mettere un termine ad una guerra, che già da nove anni travagliava l'Europa, si radunarono in Aquisgrana, città d'Alemagna, oggi detta Aix-la-Chapelle; e nel 1748 fu stabilita la pace e riconosciuto imperatore d'Alemagna Francesco I, marito di Maria Teresa.

  A140001337 

 In fatto una guerra, che si può appellare europea, seguì tra la Francia {380 [380]} e l'Austria contro la Prussia e l'Inghilterra; guerra, che terminò col mettere gl'Inglesi in possesso di molte provincie nell'America e nell'Africa.

  A140001387 

 Dopo la vittoria di Marengo mosse di nuovo guerra all'imperatore d'Austria, cui tolse alcune provincie della Germania.

  A140001388 

 E fu veramente un tratto della Provvidenza divina, che i Tedeschi venissero a scacciare i repubblicani da Roma, si trasportasse il teatro della guerra in Piemonte e così i cardinali potessero assembrarsi a Venezia, per eleggere Papa un cardinale di nome Chiaramonti, che prese il nome di Pio VII..

  A140001413 

 Il generale Guglielmo Pepe prese ancora parte in altri affari politici e si occupò assai della guerra dell'indipendenza, di cui presto avrò a parlarvi; ma la fortuna noi favorì.

  A140001413 

 In questa maniera fini la guerra di Sicilia, che non lasciò alcun risultamento, se non la rimembranza di pubbliche e private sciagure.

  A140001414 

 Allora che gli Austriaci varcarono il Po per marciare verso Napoli, il santo Padre fece pubblicare un editto, col quale annunziava come egli pregava Iddio, che tenesse lontano il flagello della guerra: che se per gl'imperscrutabili divini giudizi i popoli d'Italia dovessero essere afflitti da un sì grande male, per la sua qualità di Capo visibile della Chiesa e come sovrano essenzialmente pacifico, terrebbe una perfetta neutralità verso tutte le nazioni.

  A140001415 

 La Provvidenza preservò per allora la città di Roma dai disastri della guerra.

  A140001420 

 Ma il barone della Torre, che governava Novara, per espresso comando del re aveva chiesto soccorso al generale Austriaco di Milano, il quale gli mandò parecchi battaglioni in aiuto, affinchè i Piemontesi non avessero a combattere contro ad altri Piemontesi, e non si destasse una guerra civile.

  A140001424 

 I Milanesi furono i primi ad impugnare le armi per allontanare {409 [409]} que' forestieri dalla loro citta e dar principio alla guerra detta dell' indipendenza, perocchè pretendevasi di liberar l'Italia da ogni dipendenza straniera.

  A140001426 

 Carlo Alberto pertanto alla testa di circa centomila combattenti recava soccorso ai Milanesi per sostenere la guerra dell'indipendenza.

  A140001426 

 Si buccinava eziandio che il Papa mandava un generale (Durando) alla testa di diecimila Romani, quasi che Pio IX fosse egli il promotore di quella guerra; ma il fatto è che il Papa inviava que' diecimila soldati unicamente per difendere gli Stati pontificii con ordine espresso dì non oltrepassare i confini.

  A140001433 

 Della sconfitta di Novara venne principalmente incolpato il generale Ramorino, il quale, essendo poi stato giudicato in un consiglio di guerra, fu condannato a perdere la vita.

  A140001434 

 Così terminò la guerra dell'indipendenza, ed il Piemonte per ottenere la pace dovette pagare settantadue milioni.

  A140001436 

 Altre volte diceva: Ci è noto il vivo desiderio di molti, che vorrebbero determinarci a dichiarare guerra per allontanare alcuni popoli dall'Italia; ma sappia il mondo tutto, che noi amiamo bensì l'indipendenza dell'Italia, ma non verremo giammai ad una dichiarazione di guerra.

  A140001436 

 Certamente voi direte che il Papa, padre di tutti i fedeli cristiani, non fu e non sarà giammai per determinarsi a muovere guerra ad alcuno, tanto meno a popoli cristiani, i quali, a qualunque paese o nazione appartengano, sono sempre suoi figliuoli spirituali.

  A140001436 

 Molti di quegli uomini, che già avevano messo sossopra le cose d'Italia negli anni precedenti, corsero espressamente a Roma per indurre il Papa a dichiarare guerra agli Austriaci.

  A140001437 

 Allora si cominciò a gridare più che mai che il Papa dovesse, senza por tempo in mezzo, dichiarare la guerra agli Austriaci; gli schiamazzi giunsero a tal segno, che minacciavasi di stabilire in Roma un governo provvisorio, qualora il Papa si fosse più oltre rifiutato.

  A140001490 

 I principali capi della rivoluzione, perduta ogni speranza, eransi allontanati da quella città, cui eglino stessi avevano dato in preda al disordine ed alle calamità della guerra.

  A140001520 

 «È terminata la guerra, diceva all'ambasciatore francese, non iscorrerà più il sangue.

  A140001539 

 Non voglio terminare questa storia senza darvi un cenno della guerra d'Oriente, di cui avrete, per sicuro, più volte udito a parlare, e a cui forse qualche vostro parente od amico {434 [434]} prese parte.

  A140001540 

 Il gran Sultano, ovvero il re dei Turchi, si oppose a siffatto protettorato, ed in breve si venne ad una guerra aperta.

  A140001542 

 Ma come i Romani per allontanare Annibale dall'Italia portarono la guerra in Africa, così gli alleati per distogliere i Russi dal marciare sopra Costantinopoli, portarono le loro armi in Crimea, che è una penisola del mar Nero, dove i Russi avevano fortificato in modo quasi inespugnabile la città di Sebastopoli, e fattone il porto principale di quel mare.

  A140001543 

 Allora che a Pietroburgo (capitale della Russia) fu recata la novella de'progressi fatti dagli occidentali, non è a dire con quale sollecitudine si facessero nuovi apparecchi di guerra per la seguente campagna del 1855.

  A140001547 

 Alla vista dello spargimento di tanto sangue, e dei mali che dalla guerra inevitabilmente derivavano, l'Imperatore d'Austria si offerì mediatore tra le potenze belligeranti, proponendo condizioni di pace.

  A140001547 

 Queste proposte vennero accolte, e la città di Parigi fu scelta pel congresso, a cui intervennero i plenipotenziari della Russia, della Prussia, dell'Austria, della Francia, dell'Inghilterra e del Piemonte, per metter fine ad una guerra che minacciava di estendersi nell'Europa.

  A140001548 

 Fu per altro posto un limite alla potenza russa, che fu obbligata a non più tener navigli in arnese di guerra sul mar Nero; e fu fatta facoltà ai commercianti ed ai navigatori di ogni nazione di poter liberamente esercitare lo scambio dei prodotti della loro industria pel mar Nero e pel fiume Danubio con grande vantaggio di tutta l'Europa.

  A140001550 

 Di più in questa guerra d'Oriente, tuttochè i suoi Seminìi siano stati circondati da campi di battaglia, egli non ebbe a fare uno sparo di fucile, non un colpo di spada per difenderli.

  A140001560 

 E quanto alla cometa Donati si volle notare come nell'anno seguente succedette la sanguinosa guerra tra Francia e Piemonte contro l'Austria.

  A140001563 

 Il Piemonte ravvisava una minaccia di guerra nei forti armamenti, che l'Austria aveva fatto nel Lombardo-Veneto, quindi si diede anch'esso a porsi in sull'armi.

  A140001563 

 Il principio della guerra si può collocare in alcune parole, che Napoleone III disse al barone Hubner, ambasciatore austriaco a Parigi, nel ricevimento solenne del primo dì del 1859.

  A140001563 

 In quelle parole taluni scorsero una sola rimostranza verso l'Austria; ma altri le ebbero per indizio di guerra; e il fatto mostrò che costoro non s'ingannavano.

  A140001563 

 Ma Dio voleva visitare i popoli col flagello della guerra, ed il congresso andò fallito.

  A140001564 

 Rifiutando il Piemonte di assoggettarsi a così fatte pretese, la guerra fu dichiarata al 26 aprile.

  A140001565 

 Troppo lungo sarebbe il parlare di tutti i fatti d'armi che ebbero luogo dorante questa {442 [442]} guerra, perciò noi accenneremo soltanto i principali, in cui si segnalarono le milizie piemontesi.

  A140001569 

 Così una guerra, che pareva dover durare assai tempo, fu terminata quando meno era da aspettarsi, e l'iride di pace tornò a balenare sui nostri stati.

  A140001615 

 I Romani amavano la pace e non la guerra, e in una sommossa popolare il Baswille venne alle mani, e restò ucciso nel 1793.

  A140001634 

 Essendo sacerdote in Bologna mia patria in tempo di guerra, io visitava gli spedali militari; e trovandovi infermi ungheresi, slavoni, tedeschi, boemi, e non potendoli confessare; e quel che è più non potendo ragionare e condurre i protestanti al seno della Chiesa cattolica, mi sentiva straziare il cuore.

  A140001679 

 L'opera tuttavia principale del Peyron, quella che corona la sua gloria, come coronò la sua vita, si è la dotta traduzione degli otto libri della Guerra del Peloponneso scritti dal greco Tucidide.

  A140001750 

 - Guerra dell'Austria e della Prussia unite contro la Danimarca per la quistione dello Schleswig-Holstein.

  A140001761 

 - Preparativi di guerra tra l'Austria e l'Italia.

  A140001763 

 - La Prussia intima la guerra all'Austria.

  A140001764 

 - L'Italia dichiara guerra all'Austria.

  A140001808 

 La Francia dichiara di opporvisi a costo di una guerra.

  A140001809 

 1870, 15 luglio - Rottura della guerra tra la Francia e la Prussia.


don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html
  A148000331 

 Gli Ebrei dopo la morte di Giosuè furono governati dai Giudici, i quali amministrarono la giustizia in tempo di pace, e li difendevano in tempo di guerra.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000017 

 Per questo acquedotto, dice Ugone cardinale, si trasmettono le acque delle grazie alla Chiesa; quindi è che il demonio nemico d'ogni nostro bene cerca d'impedire il corso di queste acque salutari col far guerra alla divozione di Maria; nel modo stesso che Oloferne, non potendo espugnare altrimenti la città di Betulia, ordinò di tagliare e divertire il corso del fiume che introduceva le acque nella città.

  A149000122 

 Contava il nemico oltre sessanta mila uomini peritissimi nella guerra.

  A149000137 

 L'esercito cristiano discendendo allora dalle montagne avanzossi verso il campo dei Turchi, i quali dopo aver {79 [271]} combattuto per qualche tempo si ritirarono dall'altra parte del Danubio con tanta precipitazione e confusione, che lasciarono nel campo lo stendardo ottomano, circa cento mila uomini, la maggior parte dei loro equipaggi, tutte le loro munizioni da guerra, con cento ottanta pezzi di artiglieria.

  A149000333 

 Mosse a Gesù la guerra,.

  A149000472 

 L'anno scorso molti di codesto paese dovendo andare alla guerra si posero tutti sotto alla protezione di Maria Ausiliatrice, mettendosi per lo più una medaglia al collo andarono coraggiosamente, e dovettero affrontare i più gravi pericoli, ma niuno restò vittima di quel flagello del Signore.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000016 

 Leone Isaurico muove atroce guerra al culto delle imagini di Maria SS. e dei Santi, e Maria pone in mano a s. Giovanni Damasceno le armi per abbattere la nuova setta.

  A150000043 

 Egli piomba sull'esercito ottomano, il quale, dopo breve combattimento, si ritira dall'altra sponda del Danubio con tanta precipitazione e confusione, che lascia sul campo cento mila uomini, quasi tutti gli equipaggi, le munizioni di guerra e ottanta pezzi d'artiglieria.

  A150000116 

 Più in basso l'angelo messaggiero di Dio, bello di gioventù e forza, scaccia l' Eresia, gruppo di due figure; cioè 1 a la Riforma in figura di donna, che al vedere gli angeli riverenti, i quali adorano il SS. fugge spaventata portando nell'una mano la bibbia adulterata e abbandonando dall'altra, quali armi spuntate, la maschera dell'ipocrisia e le monete corruttrici, con cui tenta di recar guerra al SS. Sacramento; 2° il Materialismo in figura d'uomo {49 [353]} di forme atletiche, il quale stringendo una fiaccola accesa onde portare incendio e distruzione dovunque passa la Riforma, esso pure è rovesciato dall'angelo, e rotolando dall'alto sembra si stacchi dalla volta per piombare a capofitto sul pavimento.

  A150000186 

 Due anni or sono, molti giovani del nostro paese dovendo andare alla guerra, si posero tutti sotto la protezione della S. Vergine mettendosi per lo più in collo la medaglia di Maria Ausiliatrice.


don bosco-notizie storiche intorno al miracolo del ss. sacramento.html
  A153000009 

 In una guerra di que' tempi avvenuta tra Savoiardi, Piemontesi e Francesi, parecchi luoghi posti sul confine di questi Stati furono saccheggiati.


don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html
  A154000012 

 {16 [440]} Guai pertanto a chi ricusa di ascoltare la voce del Papa vero successore del Principe degli Apostoli, Capo e Pastor supremo di tutta la Chiesa, Vicario di Gesù Cristo in terra! Guai a chi in questi tempi di tanta avversione alle cose più sante, si unisce ai libertini per muover guerra al sommo Pastor della Chiesa, od anche solo negargli quella figliale ubbidienza, che gli è dovuta! Chi procede di questo modo se la piglia con Gesù Cristo medesimo, e secondo il Vangelo già è condannato.

  A154000032 

 Ed oh! che lunga serie narrar dovrei di grazie segnalatissime in ogni tempo ottenute mercè N. S. della Pieve, se di tutte fosse giunta infino a noi la memoria! Ma se molte grazie in quella rozzezza ed incuria de' tempi più antichi non furon registrate, e di altre che non furono scarse, per infuriare {45 [469]} di guerra, d'incendi, e di pestilenze andò perduta la narrazione, noi dubitar non possiamo, che fin dalla fondazione del Santuario, e nei secoli successivi Maria fosse dispensiera larghissima dei suoi favori a beneficio di tutti quelli, che sollecita cura si presero di visitarla e farle onore.

  A154000055 

 I libertini d'ogni paese collegati insieme vanno di questi giorni movendo un'accanitissima guerra a quanto vi ha di più venerando e sacro.


don bosco-novelle e racconti.html
  A158000024 

 Solamente allora Federico si persuase del valore e della fermezza degl'Italiani: cosicchè deliberò di finir la guerra e d' intavolare, su condizioni eque, il trattato di quella pace, che sett'anni dopo fu conchiusa in Germania nella città di Costanza


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000012 

 Gioverà poi moltissimo ad accrescere la nostra fiducia {10 [12]} la vista di cotesta ancona, imperocchè noi siamo di avviso che non avvenne senza un divino consiglio, che cioè, mentre si rinnovò dagli empi terribile guerra contro la Chiesa Cattolica, si celebrasse con nuovi onori la celeste Patrona col titolo di AIUTO DEI CBISTIANI. Di fatto Noi, sotto alla sua protezione, nutriamo fiducia, che protetti dalla divina provvidenza, saremo liberati dai mali soprastanti, e che incolumi riusciremo da' nostri nemici.

  A173000137 

 Due anni or sono molti giovani del nostro paese dovendo andare alla guerra, si posero tutti sotto la protezione della S. Vergine mettendosi per lo più in collo la medaglia di Maria Ausiliatrice.

  A173000200 

 Il perchè il vescovo e con esso i sacerdoti di mezzo alle cerimonie della consacrazione dell'altare cantano il salmo nel quale il coronato Profeta dopo avere dato gloria al Signore, e magnificati i di Lui beneficii, tra cui quello di abitare ne' sacri templi è de' più segnalati, abomina l'empietà di coloro che insultano e rompono guerra alla casa di Dio, e ne predice la infelicissima fine, affermando: «L'uomo {108 [110]} insensato non intenderà, lo stolto disconoscerà la benignità di tale disposizione divina.

  A173000205 

 Ma ahi! che specialmente a dì nostri il padre della menzogna per abbattere nel popolo cattolico l'edifìzio spirituale, e impedire che desso sorga e si raffermi nell'animo delle crescenti generazioni rompe guerra alla religiosa istruzione, e si sforza di privare in particolar modo i fanciulli e gli adolescenti di questo latte, e di questo pane di eterna vita.

  A173000210 

 Un uomo, che si rifiutasse di assoggettare la sua ragione alla parola divina, che non si curasse di ascoltarla e di farne tesoro nell'animo, un cristiano che non volesse prestare intero assenso {130 [132]} alle dottrine soprannaturali dalla Chiese come tali definite e dichiarate, sarebbe un empio che osa fare insulto all'Eterno, uno stolto che disprezza la sapienza, un ribelle, che avversando la Chiesa rompe guerra al divin Verbo incarnato, da cui la Chiesa fu stabilita.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html
  A174000007 

 di Marino della diocesi di Albano istituisce indipendentemente dalla carica i presentati dal Principe Colonna, per singolari fatti di questa nobile prosapia in specie nella guerra contro i Turchi, debellando Selinum Turcarum tyramnum multis insolentem victoriis etc. ( epigrafe presso il sepolcro di S. Pio.


don bosco-scelta di laudi sacre.html
  A176000398 

 Rischi sprezzando, e guerra,.


don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html
  A184000036 

 Pertanto era già stabilito che dovesse andare in un negozio a Lione, quando scoppiata la guerra Franco-Prussiana si seppe che la Francia aveva là peggio e che altri del paese dovevano rimpatriare.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000164 

 R. Fu la pura e cieca crudeltà di quest'imperatore, il quale si lasciò persuadere dai Sacerdoti de' falsi Dei, che per riuscir in una guerra che era per intraprendere, dovevasi affatto annientar il cristianesimo.

  A189000249 

 Voleva essere gettato in un fiume, si cavava il sangue colle proprie mani dalla ferita, e rabbiosamente lo gettava in alto dicendo: « Galileo hai vinto, Galileo hai vinto »; volendo significar Gesù Cristo a cui aveva ognor fatto guerra, e così ostinato nella sua empietà, mori in età di anni 31 nel 365.

  A189000329 

 L'imperatore Leone Isaurico, che quanto era valente in cose di guerra, altrettanto era rozzo ed ignorante in fatto di religione, nel 726 prese ad insegnare che non si dovevano onorar le sante immagini, e perciò tutte si dovevano spezzare.

  A189000339 

 R. In una guerra tra l'imperatore Teofilo e il Califfo molti cristiani caddero prigioni nelle mani de' Musulmani.

  A189000460 

 Egli veniva da Exilles, luogo vicino a Susa, che per alcuni trambusti di guerra era in quell'anno stato messo a sacco.

  A189000587 

 Passata una parte di sua vita nel mestiere dell'armi, egli si pose in capo di stabilire un nuovo cristianesimo, dichiarando perciò guerra alla monarchia e alla religione.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000033 

 Tutte queste potenze infernali potranno bensì o separatamente, o riunite muovere aspra guerra alla Chiesa, costringerla a rimanere quasi sempre con le armi in mano, rovinare quelli de suoi figli che non saranno abbastanza umili, mortificati e vigilanti nella preghiera, ma non potranno mai vincere essa Chiesa; che anzi tutti i loro sforzi non riusciranno mai ad altro che ad accrescere la gloria di questa Sposa del Redentore.

  A190000074 

 Tra essi Giuseppe Flavio, dotto Ebreo, il quale ebbe gran parte in quei disastri, fra le altre cose, racconta che nel giorno della Pentecoste fu udita una voce nel tempio che senza sapere d'onde venisse, fortemente rimbombava: «Usciamo di qui, usciamo di qui.» Un uomo chiamato Anano venne dalla campagna alla festa dei Tabernacoli in tempi in cui non si parlava ancora di guerra, e si pose improvvisamente a gridare: «Guai al tempio, guai a» Gerusalemme, voce dall'oriente, voce dall'occidente, voce dai quattro venti, guai al tempio, guai a Gerusalemme!» Fu preso, messo in prigione, flagellato quasi a morte; ma tuttavia non si tenne mai dal correre e gridare per la città con gagliarda voce per tre anni; finchè correndo sopra i bastioni mandò un grido terribile esclamando: «Guai a me stesso;» e in quell'istante fu colpito da una pietra sul capo e spirò.

  A190000076 

 Lo stesso Nerone lo aveva già inviato contro agli Ebrei; ma quando Vespasiano fu proclamato imperatore, lasciò Tito suo ligliuolo sotto le mura di Gerusalemme a continuare quella guerra, ed egli se ne venne a Roma.

  A190000086 

 Accenna di poi le virtù e le obbligazioni proprie di ogni cristiano per conservare la caritù vicendevole, quindi egli fa loro questo dolce rimprovero: «Perchè esistono tra di voi querele e divisioni? Non abbiamo noi tutti lo stesso Dio, lo stesso Gesù Cristo, lo stesso Spirito di grazia sparso sopra di noi, la stessa vocazione in Gesù Cristo? Perchè dunque laceriamo le membra sue e facciam guerra al nostro proprio corpo? Siamo proprio insensati a segno di dimenticare che siamo gli uni membra degli altri? La vostra divisione, o fedeli, ha pervertito molti, mentre altri ha scoraggiati, e ci ha tutti immersi nell'afflizione.

  A190000263 

 Dovendosi intraprendere una pericolosa guerra contro ai Bagaudi, popoli della Gallia, Massimiano, creato da Diocleziano suo collega nell'impero, fece venire dall'Oriente quella legione che fra le milizie romane si segnalava per valore e fedeltà.

  A190000334 

 Caduto quindi in un parossismo di rabbia, si cavava il sangue colle mani dalla ferita e sdegnosamente lo gettava in aria verso il cielo, dicendo: «Galileo, hai vinto, Galileo, hai vinto...» volendo significare G. Cristo, a cui aveva ognor fatto guerra.

  A190000334 

 Egli era andato a combattere il re di Persia con animo di sterminare i cristiani subito dopo fosse ritornato vittorioso da quella guerra.

  A190000342 

 In mezzo agli studi egli fecesi una legge di evitare rigorosamente tutti i vizi che fanno guerra alla gioventù ed in modo speciale la disonestà.

  A190000404 

 Quando l'imperatore Leone Isaurico, come fu detto, faceva guerra alle sacre imagini, pretendeva che Papa {198 [198]} Gregorio II le spezzasse in Roma stessa, sperdesse le reliquie dei martiri e così negasse l'intercessione dei Santi presso Dio.

  A190000405 

 - In quel tempo arse tra Teofilo imperatore di Costantinopoli e il Califfo una sanguinosa guerra in cui molti cristiani vennero fatti prigioni e condotti a Bagdat, che sorge ove era l'antica Babilonia.

  A190000503 

 Essi venivano da Exilles, fortezza vicino a Susa, che in mezzo a gravi trambusti di guerra era stata messa a sacco.

  A190000524 

 Per alcun tempo sembrò immerso in profonde meditazioni, e pareva agitato da scrupoli e timori; infine palesò la superbia che covava nell'animo, e dichiarata guerra all'autorità del romano pontefice, partì dal chiostro e non gli si potè più metter freno.

  A190000574 

 - La guerra fierissima che i protestanti muovevano alla Chiesa ed il bisogno urgente di ravvivare nel clero e nel popolo la santità dei costumi, rendeva necessario un concilio ecumenico.

  A190000666 

 Molti uomini, che già avevano turbata la pace in altri paesi, recaronsi a Roma, e solto aspetto di unire i loro applausi a quelli che tutto il mondo faceva al gran Pio IX, studiavansi d'indurlo a dichiarare guerra all'Austria.

  A190000667 

 Il papa, essendo padre spirituale di tutti i fedeli, non potrà mai certamente risolversi di far guerra, mentre sovrani e popoli, a qualunque paese appartengano, sono sempre suoi figli.

  A190000668 

 «Sappia il mondo tutto, egli rispondeva, che noi amiamo l'indipendenza d'Italia, ma non verremo giammai ad una dichiarazione di {344 [344]} guerra e a spargere il sangue per conseguirla.» Quindi egli fece tutto ciò che si conveniva al suo uffizio di padre.

  A190000788 

 I più celebri anticristi sono Ario, Maometto e Lutero, e sono la figura di quello che verrà alla fine del mondo a muovere l'ultima guerra alla Chiesa.

  A190001251 

 Longobardi, antichi popoli, così chiamati dalle lunghe alabarde od aste che usavano in guerra.


don bosco-storia sacra.html
  A191000080 

 Avvenne che quattro di questi re, di cui Codorlaomo era capo, mossero guerra a cinque altri, fra i quali erano quelli di Sodoma e di Gomorra; e avendoli sconfitti fecero prigioniero anche Lot.

  A191000286 

 R. Insorta una guerra tra gl' Israeliti ed i Filistei un uomo di gigantèsca statura ( era alto sei cubiti ed un palmo, circa ottant'oncie o tre metri e mezzo), coperto di una formidabile armatura, e avanzandosi verso degli Israeliti con arroganza li sfidava dicendo: «Se c'è alcuno fra voi, che ardisca venir meco a singolare tenzone, si manifesti; se quegli ucciderà me, noi Filistei saremo vostri servi; se io ucciderò quello, servirete a noi.

  A191000292 

 Un giorno essendosi Saulle col suo esercito accampato sul monte Gelboe per combattere contro de' Filistei che gli avevano mosso guerra, alla vista della loro innumerabile moltitudine conturbato e incerto che far dovesse, consultò il Signore e non gli venne data risposta.

  A191000304 

 R. Assalonne cominciò dall'uccidere il suo fratello Ammone, poscia fattosi acclamar Re da una parte del popolo {86 [86]} dichiarò aperta guerra al padre, che fu costretto a lasciar la reggia e fuggire.

  A191000306 

 Di questa superba curiosità si sdegnò il Signore e gli mandò nu profeta a proporgli la scelta di tre gastighi: o sette anni di carestia, o tre mesi di guerra disastrosa, o tre giorni di pestilenza.

  A191000357 

 In vece di ascoltarlo, Acabbo ordinò chè fosse chiuso in una carcere e tenuto a pane ed acqua per metterlo a morte appena fosse ritornato dalla guerra.

  A191000357 

 Tre anni dopo si unì con Giosafat re di Giuda per rinnovare la guerra a Benadad re di Siria, e per conoscere qual esito avrebbe l'impresa, consultò quattrocento de suoi falsi profeti che gli predissero la vittoria.

  A191000374 

 R. Benadad re di Siria, rinnovata la guerra contra Israele, meditava di tendere un agguato.

  A191000402 

 Mosse pur guerra agl'Israeliti, i quali vinse riportandone ampia preda.

  A191000517 

 Dell a qual cosa facendo i suoi le maraviglie, Alessandro rispose, ricordarsi che in quella forma stessa, in cui era vestito il sommo Pontefice, eragli in una notte comparso Iddio da cui era incoraggiato ad intraprendere la guerra contro alla Persia.

  A191000538 

 Lo stesso Apollonio rimase estinto, di cui riportò ricche spoglie; compresavi la spada della quale poi sempre si servi in guerra.

  A191000547 

 R. I popoli confinanti invidiosi, che gli Ebrei avessero ristaurato il tempio, mossero loro guerra da ogni parte.

  A191000573 

 la rocca di Gerusalemme che da venticinque anni era da truppe, nemiche occupata; rinnovò l'amicizia col Re di Siria, cogli Spartani e co' Romani, e temuto dalle nazioni vicine, niuno più ardiva muovergli guerra.


don bosco-storia sacra [10a edizione].html
  A192000069 

 Ora accadde, che quattro di questi re mossero guerra a cinque altri, fra i quali erano quelli di Sodoma e Gomorra.

  A192000195 

 Il governo di costui è segnalato da una guerra sostenuta contro gli Ammoniti.

  A192000195 

 Trovandosi egli accampato in faccia ai nemici di gran lunga superiori in numero, volle assicurarsi della vittoria col voto di sacrificare a Dio quello di sua casa, che primo avrebbe incontrato ritornando dalla guerra.

  A192000216 

 Fra le cose memorabili del regno di Saulle fu una guerra insorta tra gli Israeliti ed i Filistei.

  A192000219 

 Un giorno essendosi Saulle col suo esercito accampato sul monte Gelboe contro ai Filistei, i quali di nuovo gli avevano mosso guerra, alla vista della loro innumerevole moltitudine conturbato ed incerto, consultò il Signore, che non diede alcuna risposta.

  A192000224 

 Cominciò dall'uccidere suo fratello Ammone, poscia fattosi acclamar Re da una parte del popolo, dichiarò aperta guerra al padre, che' fu costretto a lasciare la reggia e fuggire.

  A192000224 

 L'esito di quella guerra fu infelicissimo per Assalonne; imperocchè essendosi messo ad inseguire il genitore.

  A192000225 

 Di questa superba curiosità si sdegnò il Signore, che gli mandò un profeta a proporgli la scelta, di tre castighi: o sette anni di carestia, o tre mesi di guerra disastrosa, o tre giorni di pestilenza.

  A192000234 

 Onde molti,nemici gli mossero guerra; e l'infelice Salomone l'anno settantesimo di sua età, quarantesimo del suo regno, morì in tale guisa che lasciò assai a dubitare della sua eterna salvezza.

  A192000251 

 Invece di ascoltarlo, Acabbo ordinò fosse chiuso in carcere, nutrito a pane ed acqua, per metterlo poi a morte non appena fosse ritornato dalla guerra.

  A192000251 

 Tre anni dopo si unì con Giosafatte Re di Giuda, per rinnovare la guerra a Benadad Re di Siria.

  A192000264 

 Benedad re di Siria, rinnovata la guerra contro di Gioramo re d'Israele, meditava, un agguato.

  A192000280 

 Mosse anche guerra agli Israeliti, che vinse riportando abbondante preda.

  A192000281 

 Tuttavia commise un errore nello stringere amicizia coll'empio Acabbo, aiutandolo nella guerra contro al Re della Siria.

  A192000354 

 Della qual cosa facendo i suoi le meraviglie rispose; ricordarsi che in quella forma istessa, nella quale {127 [333]} se gli appresentava il Pontefice, eragli una notte,-apparso Iddio, da cui era stato incoraggiato ad intraprendere la guerra contro la Persia.

  A192000365 

 Giuda riportò ricche spoglie e tra le altre la spada di quel generale, di cui appresso sempre si servì in guerra.

  A192000382 

 Spartani e co' Romani; e temuto essendo dalle nazioni vicine, niuno più ardiva di muovergli guerra.


don bosco-una parola da amico all-esercito per vittorio marchale.html
  A195000010 

 Solo ai rei portando guerra.


don bosco-una preziosa parola ai figli ed alle figlie.html
  A196000004 

 A questi ci è necessario mover guerra assidua da volerlo a non volerlo.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000022 

 L' altro fatto che servi di pretesto alla persecuzione, è una guerra contro i Marcomanni che sono antichi popoli della Germania, ora detti Moravi e Boemi.

  A200000022 

 L'imperatore per avere propizie le sue divinità, ne chiamò i sacerdoti da tutte le parti, dando ordine che si facessero i più solenni sacrifizi per avere tutti gli Dei propizii in quella guerra tremenda.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000075 

 Un uomo chiamato{41 [377]} Anano venne dalla campagna alla festa dei Tabernacoli in tempo in cui non si parlava ancora di guerra.

  A201000077 

 Quando poi Vespasiano fu proclamato imperatore lasciò un figlio di nome Tito a continuare quella guerra.

  A201000115 

 Dopo di aver cosi accennate le virtù {68 [404]} e le obbligazioni proprie di ogni cristiano per conservare la carità vicendevole, fa questo dolce rimprovero: «Perchè esistono tra di voi querele e divisioni? Noi abbiamo tutti lo stesso Dio, uno stesso Cristo, uno stesso spirito di grazia sparso sopra di noi, una stessa vocazione in G. C. Perchè laceriamo le membra sue e facciam guerra al nostro proprio corpo? Siamo forse insensati a segno di dimenticare che siamo gli uni membra degli altri? La vostra divisione, o fedeli, ha pervertito molte persone, altre ne ha scoraggiate, e ci ha tutti immersi nell' afflizione.

  A201000144 

 I due santi Apostoli dopo avergli spiegata la verità e la santità di nostra religione, gli notarono la debolezza degli dei e degli indovini, e per darne una prova, dimandate, gli dissero, a i vostri sacerdoti, che vi presagiscano l'esito della guerra.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000065 

 Alessandro gli aveva conferito il potere di fare nuove leve di genti e di addestrarle per la guerra.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000147 

 Che a tutti error fan guerra,.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000039 

 Intorno a quel tempo la persecuzione {28 [322]} prese ad infierire assai, perchè la primavera dell'anno 230 l'imperatore dovette allontanarsi da Roma a cagione di una guerra suscitata ai confini dell' impero.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000015 

 Sopratutto poi la esortava a fare una guerra continua alle sue cattive inclinazioni, le quali avrebbero potuto ritardare i suoi passi nella via del cielo.

  A208000031 

 Quand' ecco il demonio prepararle nuova guerra.

  A208000071 

 Ma non si può dire la pena che ella soffriva quando infierisse contro della Chiesa Cattolica alcuna guerra o persecuzione.

  A208000071 

 Quante e quali fervorose preghiere non faceva ella durante la guerra dei Turchi! Non vi era rigore di penitenza, a cui ella non si abbandonasse per ottenere da Dio il trionfo della Religione e dei suoi figli.

  A208000072 

 Oh! se questa figlia divotissima della Chiesa vivesse ancora ai tempi nostri, al vedere la presente guerra che si fa a questa buona Madre di tutti i fedeli, e ai suoi ministri, quante lagrime non verserebbe per dolore, quante preghiere non innalzerebbe a Dio, e a quante penitenze non si abbandonerebbe per ottenerle una pronta pace! {107 [381]}.


don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html
  A211000043 

 Io prego il lettore di leggere attentamente le osservazioni seguenti; imperocchè esse sono di grande importanza nei tempi presenti, nei quali i protestanti fanno ogni sforzo per imitare i Gnostici nel muovere guerra agli insegnamenti della Chiesa cattolica.


don bosco-vita di s. pancrazio martire [4a edizione].html
  A213000007 

 Esso è assai recente e rappresenta un cannoniere, che nella guerra di Crimea trovandosi in grave pericolo della vita si raccomandò a san Pancrazio e ne fu salvo.


don bosco-vita di s. paolo apostolo.html
  A214000153 

 Io però secondo i pregiudizi della mia setta giudicai di fare una crudel guerra contro di Gesù Nazareno.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000009 

 Per circostanze di guerra avendo egli dovuto venire in Italia condusse seco a Pavia Martino ancora bambinello.

  A216000012 

 Col decreto di quella leva comandava eziandio che tutti i figliuoli dei tribuni fossero arruolati e condotti a sostenere la guerra.

  A216000013 

 Seppe egli guardarsi da quei vizi in cui pur troppo è solita a cadere la gente di guerra; si studiava di acquistarsi l'affetto e la stima di tutti quelli che vivevano con lui; era così sobrio e moderato nel vitto che pareva un monaco, non un soldato.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000038 

 Le porte dell'inferno non mai vinceranno la mia chiesa: le porte dell'inferno, siccome spiegano i Ss. Padri, significano le eresie, gli eresiarchi, le persecuzioni, i pubblici scandali e generalmente tutti i peccati e i disordini che il demonio cerca di far nascere nella Chiesa: le quali cose potranno bensì muovere aspra guerra alla Chiesa, e turbarne lo spirito pacifico, ma non la potranno mai vincere.

  A217000250 

 Neppure ignoriamo che Giuseppe Flavio non parla di questa venuta di s. Pietro a Roma; come neppure parla di s. Paolo; ma che importava a lui di parlare de' cristiani? Suo scopo era di scrivere la storia del popolo ebreo, e della guerra giudaica, e non i fatti particolari {171 [463]} altrove avvenuti.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000044 

 Ma al flagello della peste in molti paesi del Romano impero si aggiunse quello della fame e della guerra; così coloro i quali erano stati risparmiati dal morbo morivano di fame o finivano la vita in mezzo ai disastri della guerra.

  A220000046 

 Mentre Dio vendicava il disprezzo della sua legge co' flagelli della peste, della fame e della guerra, s. Lucio si occupava con zelo apostolico pel maggior decoro della disciplina della Chiesa tuttora agitata dalle persecuzioni.

  A220000081 

 A ciò si aggiunse il parere de' sacerdoti idolatri, i quali dissero all' Imperatore che egli non avrebbe vinto in una guerra contro ai Persiani, se prima non distruggeva il cristianesimo.





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