Parola «Giuseppe» [ Frequenza = 957 ]

don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000108 

 Il nostro Dio Sacramentato portavasi sotto baldachino dal padre Giuseppe da Iesi Minore Osservante.

  A004000109 

 Tutti i loro sguardi però stavano rivolti con compiacenza al padre Giuseppe che portava il SS. Sacramento.

  A004000110 

 - Sì che lo ha {53 [453]} portato: l'abbiam veduto noi: il Bambino appoggiava il capo sovra di un braccio e i piedi sull'altro braccio del padre Giuseppe.

  A004000110 

 I cristiani conobbero la maravigliosa apparizione quando terminata la processione udirono i Turchi uomini e donne che andavano con premura dicendo: Quanto era bello quel Bambino che il P. Giuseppe portava in processione? Dove lo ha trovato? - Ma il padre Giuseppe non portava alcun Bambino! Loro si rispondeva.

  A004000110 

 Ma quale non fu il loro stupore quando furono assicurati dai cristiani che veramente il padre Giuseppe non avea portato alcun Bambino ma lo stesso Uomo Dio vero, vivo e nascosto sotto le specie del pane! Si accrebbe poi al sommo la loro maraviglia quando si seppe da tutti, che nello stesso giorno di quella apparizione di Gesù Bambino, le cavallette si erano allontanate dai confini del loro territorio e che più non si videro.

  A004000117 

 Nel marzo del 1866, in preparazione alla festa di s. Giuseppe il Missionario dava gli esercizi spirituali in un villaggio quasi tutto cristiano.

  A004000118 

 Pieno di fede e certamente inspirato così dal Signore, miei figli, disse loro: «Non temete, la festa del nostro gran Patrono s. Giuseppe non è molto lontana.

  A004000119 

 E san Giuseppe li esaudì.

  A004000119 

 Il Missionario riposta tutta la sua fiducia in s. Giuseppe si presentò in mezzo ai cristiani e li {59 [459]} assicurò senza esitazione.

  A004000119 

 La gente dei vicini villaggi che fuggendo passava vicino alle case dei cristiani esortava i fedeli a darsi alla fuga, ma essi stavano sicuri e pieni di fiducia in s. Giuseppe.

  A004000119 

 «Abbiate fede e siate certi che s. Giuseppe ci salverà ed il nemico non ci farà alcun male.» Tutti obbedirono nè alcuno fuggi.

  A004000122 

 Fu deciso di mandargli la reliquia di s. Giuseppe e suggerirgli che pregasse il santo ad impetrargli la salute per poter fare le sue divozioni.

  A004000122 

 Una parente dell'infermo, che più volte era stata a visitarlo, mossa a compassione del suo stato ne parlò con una sua amica divota di s. Giuseppe e detto fatto.

  A004000123 

 Accettò egli volentieri la reliquia e l'immagine di s. Giuseppe alle quali cose prese tanto amore che non le volle mai più lasciare finchè visse.

  A004000124 

 Giunto agli estremi il medesimo sacerdote gli amministrò l'olio santo, dopo di che passato ancora alcun tempo nel modo più edificante spirò placidamente l'anima nel bacio del Signore invocando il nome di s. Giuseppe di cui si teneva appeso al collo la reliquia e lasciando in tutti fondata speranza ch'egli sia andato a godere in cielo una vita colma di veri beni che non finiranno mai più.

  A004000125 

 Ed oh sorpresa! Dopo qualche momento manda un profondo sospiro,... apre gli occhi lordi di sangue,... li fissa nell'immagine del santo che le era stata posta a fianco,... pronuncia distintamente con voce animata le tre giaculatorie: Gesù, Giuseppe e Maria ecc.

  A004000125 

 Il paroco parti di là onde nascondere le lagrime di consolazione che gli pioveano dagli occhi, e non aveva ancor messo piede nella casa parochiale, che la figlia era fuori di letto e reggendosi da sè camminava e diremo saltava di gioia lodando Iddio e ringraziando s. Giuseppe pel segnalato benefizio che le aveva ottenuto dall'immensa bontà divina

  A004000125 

 La chiamò {64 [464]} replicatamente, invocò s. Giuseppe, la benedisse nel nome di Lui, animandola a confidare nel santo, il quale o l'avrebbe portata in Paradiso, o risanata.

  A004000125 

 Manetta Frassè d'anni 11 del comune di Canopiana (Cremona) il giorno {63 [463]} 28 marzo 1865 facea la sua prima comunione e si aggregava alla congregazione del culto perpetuo di s. Giuseppe.

  A004000159 

 «Da questo lato vedo un vecchio col bastone fiorito in mano; è s. Giuseppe.


don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000150 

 Gesù, Giuseppe e Maria vi dono col mio cuore l'anima mia.

  A009000151 

 Gesù, Giuseppe e Maria assistetemi nell'ultima agonia.

  A009000152 

 Gesù, Giuseppe e Maria spiri in pace con voi l'anima mia.

  A009000251 

 A chi dà mangiare a tre poverelli ad onore di Gesù, Maria e Giuseppe con cuor pentito, si concedono 7 anni e7 quarantene d'Indulgenza; se si accosta ai SS. Sacramenti nello stesso giorno Indulgenza plenaria.


don bosco-biografia del giovane mazzarello giuseppe.html
  A012000001 

 Prima che io racconti l'entrata del nostro Giuseppe nell'Oratorio di s. Francesco di Sales non sarà discaro al lettore che dia un piccolo cenno della storia di questa casa della quale forse avrà già udito a parlare.


don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html
  A013000001 

 Fra i luoghi che furono oggetto di beneficenza del sac. Caffasso Giuseppe fu questa nostra casa detta Oratorio di S. Francesco di Sales.

  A013000010 

 Tuttavia stando pure alla brevità di un discorso e tenendomi al solo racconto delle cose per lo più note a quanti lo conobbero, credo che esse basteranno a persuaderci che il Sacerdote Caffasso Giuseppe visse una santa vita, cui tenne dietro una santa morte.

  A013000021 

 Seppi che egli era il chierico Giuseppe Caffasso studente del 1° anno {16 [366]} di Teologia, di cui più volte aveva già udito a parlare come di uno specchio di virtù.

  A013000074 

 Diceva però a tutti di pregate per lui e di raccomandarlo alla protezione della B. Vergine e di S. Giuseppe.

  A013000074 

 Una persona di grave autorità e che frequentò D. Caffasso nel corso della vita, lo visitò più volte nel corso della malattia, dopo averne esaminato attentamente il contegno, quanto diceva e faceva, proferì questo franco giudizio: {40 [390]} Egli, D. Caffasso, non ha bisogno dei nostri suggerimenti; egli è in diretta comunicazione con Dio, egli si trattiene in familiari colloquii colla madre del Salvatore, col suo Angelo Custode e con San Giuseppe.

  A013000112 

 Questo sacerdote, o Signori, era D. Caffasso Giuseppe.

  A013000168 

 Viva Gesù, Maria, e S. Giuseppe.

  A013000170 

 Io la metto tra mani della mia cara Madre Maria, del mio buon Angelo Custode e dei Santi miei speciali protettori, S. Giuseppe, S. Ignazio e S. Alfonso de Liguori, quall' tutti attendo sul punto di mia morte, e pel viaggio alla mia eternità.

  A013000198 

 S. Giuseppe, particolare mio protettore e degno sposo di una vergine si grande; Voi che spiraste sì dolcemente tra le braccia di Gesù e di Maria, presentate, vi prego, questa mia supplica alla vostra cara sposa Maria ed al vostro diletto Gesù, parlate a pro mio, ed in loro compagnia venite ancor voi a rasserenare le mie agonie nel punto di mia morte.

  A013000199 

 Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono col mio cuore l'anima mia.

  A013000200 

 Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima agonia.

  A013000201 

 Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l'anima mia.


don bosco-biografie. confratelli chiamati da dio alla vita eterna nell-anno 1880.html
  A014000017 

 Col crescere negli anni il nostro Antonio andò ognor crescendo nel timor di Dio, nella pietà, nella modestia, nell'esercizio della preghiera, nella divozione a Gesù Sacramentato, a Maria SS., a S. Giuseppe, all'Angelo Custode ed alle anime del Purgatorio, nella frequenza alla chiesa ed ai SS. Sacramenti, e in tutte quelle opere che dimostrano un'anima timorata del Signore.

  A014000032 

 In Occimiano cospicuo borgo, Comune e Capo Mandamento del Circondario di Casale Monferrato nasceva Giuseppe Galvagno addì 16 Novembre 1858.

  A014000036 

 Questo passo esigeva seria preparazione, ed il nostro Giuseppe vi si accinse colla più esemplare serietà.

  A014000040 

 Per qualche tempo il povero Giuseppe ebbe a soffrirne assai.

  A014000043 

 Che se ne fosse accorto il buon Giuseppe, o che fosse effetto delle tendenze della sua anima pia, o meglio ancora ispirazione misericordiosa del Signore che voleva prepararlo al gran passaggio, egli è a constatare che cresciuta in lui la divozione a Gesù ed a Maria, di nulla più volentieri si intratteneva che di pie letture, d'atti di divozione, e di quanto poteva più distaccarlo dalla terra e sollevarlo al desiderio del cielo.

  A014000048 

 Il nostro Giuseppe nella sera del 6 di Settembre 1880 erasi posto a letto non aggravato di più del {22 [26]} consueto e tranquillo accennava a dormire.

  A014000051 

 Buon per il nostro Giuseppe che preferito il Collegio alla casa paterna potè approfittare di quest'ultima grazia che certamente gli sarebbe mancata fra le braccia de' suoi.


don bosco-biografie 1881.html
  A015000007 

 Nel mattino del 27 Marzo dell'anno 1881 moriva nell'Oratorio di S. Francesco di Sales in Torino un bravo nostro coadiutore, Rossi Giuseppe del luogo di Cermenate, Provincia di Como, figlio di Carlo Rossi e di Costanza Bianchi.

  A015000058 

 In questo tempo mentre io leggeva le belle preci pei moribondi, egli non cessò un istante dal pregare, dal raccomandarsi a Dio, al Sacro Cuore di Gesù, a Maria Ausiliatrice ed a S. Giuseppe.

  A015000064 

 Chi scrive queste consolanti notizie aggiunse: Gli lessi pure la preghiera a S. Giuseppe per impetrare una buona morte, ed altre orazioni alla cara nostra madre Maria ed all'amantissimo Cuore di Gesù.


don bosco-biografie dei salesiani defunti negli anni 1883 e 1884.html
  A016000048 

 Ma come astenermene io che sono tanto debole? Certo che da per me solo non posso nulla: chi dunque mi sosterrà? Il Signore; e mi aiuteranno specialmente presso Lui Maria Vergine, S. Giuseppe {23 [31]} e S. Luigi.

  A016000061 

 Intanto ricordati sempre che prima di emettere i santi voti ti sei eletto per madre Maria SS. e per padre S. Giuseppe, e scongiurali che non manchino mai del loro patrocinio.

  A016000061 

 Oltre ai proponimenti generali due speciali ne voglio prendere, che, da me diligentemente osservati, mi saranno di grande giovamento spirituale: 1° tutte le sere andando a letto {34 [42]} mi preparerò alla morte: inginocchiato accanto al letto farò una breve preghiera; dirò almeno un Pater ed Ave in onore di S. Giuseppe ed una Salve Regina in onore di Maria SS. acciò mi aiutino a vivere ed a morir bene.

  A016000080 

 Questa fiducia ci vien oggi ravvivata dalla santa morte del Sac. D. Giuseppe Stra, che quantunque non abbia potuto viver lungamente con noi, tuttavia per quegli anni che consacrò al Signore nella nostra Congregazione meritò di finire la sua vita, come dice S. Paolo, sopraffatto di gaudio in mezzo alle sue tribolazioni, rasseganto {47 [55]} in mezzo ai più acerbi dolori e con quella pace che imbalsama la morte di colui che è destinato al Paradiso.

  A016000082 

 Giunto che fu alle classi superiori, ocorrendo un Maestro per le scuole dei giovanetti esterni, allora frequentatissime, fu scelto per tale incarico il nostro Giuseppe, come quello che per l'età e per gli studii fatti e per altre eccellenti doti che concorrono a formare un buon maestro sembrava a ciò attissimo.

  A016000082 

 Il progetto piacque, ed ecco dopo poco tempo il nostro Giuseppe venir annoverato fra gli alunni nostri di Torino.

  A016000085 

 Da quel giorno, fino al giorno della sua morte soffrì dolori acutissimi nel capo con perfetta rassegnazione invocando con viva fede ed affetto grande Gesù, Maria è Giuseppe.

  A016000087 

 La pieghevolezza della mente nostra ai voleri dei Superiori e il lavoro assiduo in mezzo ai giovani, virtù che rifulsero cotanto nel nostro D. Giuseppe, siano anche le virtù nostre e saremo contenti in fin di vita.

  A016000140 

 Oltre alle pratiche comuni, non mai lasciava di fare frequenti visite a Gesù Sacramentato, a Maria SS. ed a S. Giuseppe.

  A016000142 

 La S. Comunione che già durante il ginnasio era stata da lui frequentata, qui poco alla volta divenne quotidiana: le visite in chiesa si fecero più frequenti e fervorose; e tra i proponimenti che fece cominciando l'anno 1883 troviamo che egli le distribuiva nel seguente modo: subito dopo la colezione, facendo la visita in chiesa, metteva l'intenzione di onorare specialmente il S. Cuore di Gesù: in quella che faceva dopo pranzo, il SS. Sacramento: in quella che faceva nella ricreazione della merenda S. Giuseppe, S. Francesco di Sales, S. Luigi e nell'ultima, che si era proposto di fare dopo cena, Maria SS..

  A016000157 

 Nelle novene o mesi che si usano fare all'Oratorio in onore della Madonna, di S. Giuseppe, del Sacro Cuore di Gesù, egli non mai mancava a quelle pratiche divote che molti giovani facevano di loro spontanea volontà, nelle ore di ricreazione; anzi ben presto si fece esso stesso esemplare conducendo altri.


don bosco-brevi biografie dei confratelli salesiani [1876].html
  A022000019 

 Il sac. Cagliero Giuseppe nacque in Castelnuovo d'Asti il 30 Marzo 1847 da Giacomo Cagliero e da Febbraro'Catterina.

  A022000025 

 Caro D. Giuseppe! tu cominciavi a gustare quella contentezza che invano si cerca in mezzo al mondo, quella pace, che ha il suo compimento solo in- cielo! Eran trascorsi appena due mesi quando si ammalò e subito gravemente: la sua malattia durò oltre un mese sopportata sempre con ammirabile rassegnazione.

  A022000025 

 Quindi se i Superiori deliberarono di affidare a D. Giuseppe quel delicato Uffizio è segno che a comune loro giudizio nella giovane sua età egli nutriva maturità di senno, e presentava tal garanzia delle sue azioni da potere star tranquillo di avere scelto guida sicura sia per le religiose, sia per le educande che venivano affidate al suo zelo.

  A022000036 

 Alimonda, lo zelante e pio sacerdote Giuseppe Frassinetti e molti altri distinti personaggi erano intimi di lui amici, e ne parlano sempre come di un prete modello.


don bosco-catalogo degli oggetti offerti per la lotteria.html
  A024000020 

 Cotta cav. Giuseppe, senatore del Regno, cons.

  A024000022 

 Duprè cav. Giuseppe, cons.

  A024000023 

 Gagliardi Giuseppe, chincagliere.

  A024000041 

 Coppasso Giuseppe, impresaro.

  A024000045 

 Debernardi dottore Giuseppe.

  A024000055 

 Guglielmotti Giuseppe, chierico.

  A024000071 

 Trivero D. Giuseppe, sacrista alla R. cappella della SS. Sindone.


don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html
  A027000002 

 Giuseppe Burzio che fin da' più teneri anni, come vedemmo, sentivasi trarre a Dio colle forti non meno che soavissime funicelle dell'amor suo, giunse finalmente a salutar quel dì sospirato che segnar gli doveva il principio d'una vita tutta di Dio, siccome tutte di Dio sarebbero le cose a cui senza più l'avria richiamato incessantemente l'abito chiericale.

  A027000003 

 Ad appagar questo sprone di perfetta unione con Dio, che già da anni punzecchiavagli il cuore, aveva ben egli già sperimentato un interno presentimento {93 [3]} uscendo Giuseppe per via, vi fu uomo che pel gran concetto si avanzò a baciargli la mano, onde egli forte adontato lo riprese dicendo: « queste esser cose che « non con sè ma sì col paroco doveansi praticare ».

  A027000005 

 A ripigliare il racconto, venuta l'epoca dell'Ognissanti, trasferivasi Giuseppe Burzi o in Torino ad oggetto di venire in uno de' tre seminarii di codest'arcidiocesi assegnato.

  A027000009 

 Non così poteva avvenire a Giuseppe, il quale, entrato appena nel seminario di Chieri, e' fu il 2 novembre del 1840, subito appalesò quanto fosse verace e sincero il suo proposito di nulla tramettere che gli potesse far rendere abbondevolmente le due grazie testè ricevute, quella cioè dell'abito sacro or dianzi vestito, e questa singolarmente del luogo di analoga istituzione, che adesso aprivagli Providenza.

  A027000010 

 A questi siam debitori d'una prolissa notificazione sopra la vita tenuta dal Burzio in seminario, e questa di lui notificazione, assieme a tre altre graziosamente forniteci, l'una dal rettore degnissimo di quel seminario, l'altra da un tal Giacomelli {96 [6]} prefetto che fu della camerata di Giuseppe ed ora sacerdote al Convitto ecclesiastico di Torino; e la terza da un intimo di lui compagno di scuola e di sentimenti: somministrerà interamente il fondo al nostro discorrere circa quella sua dimora.

  A027000018 

 Che Giuseppe si fosse pienamente di tale spirito rivestito, si ha dal vedere che tutti i suoi andamenti fino ad apice a quello conformava.

  A027000029 

 Giuseppe rimase trionfante di tali ostacoli; per ciò, ch'egli da gran tempo gettato avea nella virtù sode radici, ed operava al cospetto di Dio, a cui solo miravano non che le azioni, i pensieri.

  A027000031 

 Del che se ne ha formale attestazione, dicendosi, come già sopra, che « Giuseppe operava per coscienza senza mai esimersi o rallentare per qualche umano riguardo ».

  A027000035 

 Una giusta via di mezzo fu quella che tenne Giuseppe: col suo discreto e dolce contegno ricreava chiunque usasse con lui; all'occasione però possedeva una somma destrezza per sottrarsi, semprechè s'eccitassero delle melensaggini e scipitezze.

  A027000042 

 Giuseppe apprendeva il dover dello studio, quale un'obbligazione strettissima del suo stato, e tutte di fatto le attestazioni ci manifestano, coni' egli ingegnavasi d'adempirla con massima sollecitudine.

  A027000046 

 Nè solo gli studii di Giuseppe erano nella sostanza quelli, che Dio volea da un pari suo, ma ciò che più fa, venivano da lui coltivati nel modo appunto, chelddio da lui ricercava, vo' dir con impegno, con costanza, e con ispirituale profitto.

  A027000048 

 Per tal modo gli spiriti vitali non si vengono violentando, e lo studente trovasi più atto d'assai alla percezion delle cose, e meglio a portata di ben afferrarle e ritenerle senza tema d'indigestione (la quale ha pur luogo ne' pascoli letterari), e per giunta, senza dispendio della sanità, come dovette costare a Giuseppe questa sua immoderazione, dal ritrovarsi il suo fisico già assottigliato di troppo dalla seria applicazione del giorno.

  A027000050 

 Giuseppe aggiugnea ne' tempi di studio uno speciale raccoglimento di tutti i sensi, e per tal via veniva egli potentemente aiutato ne'suoi progressi; essendo un gran vero, che un animo facile a spandersi fuori in leggerezze ed inezie, mai non potrà nelle scolastiche specolazioni addentrarsi.

  A027000059 

 E questo, come fosse da Giuseppe lodevolmente adempito, si vedrà ne' seguenti capitoli.

  A027000063 

 Non è quindi poca lode pel nostro Giuseppe l'aver, con grande armonia, riunite in sè due doti, cui l'umana fralezza difficilmente comporta che vadano perfettamente accoppiate, impegno grande agli studii, e premura ancor più sollecita della pietà.

  A027000068 

 Il solo regolamento di un seminario, quando venga da un chierico, sì come da Giuseppe, perfettamente adempito in tutte e singole sue parti, è di tal natura, da formare, più che non pare, materia sufficientissima di esterna non meno che interiore mortificazione.

  A027000070 

 In questo particolar genere di mortificazione nel comandar a se stesso, rompendo in ogni occasione le voglie della natura, si rese sopra modo distinto il nostro Giuseppe, mentre tale e si fatta era la premura, la puntualità, la costanza, unitamente a certa amenità e grazia, con che ogni articoletto del regolamento ed ogni particella de' suoi doveri adempiva, che non solo (qual s'esprime il rettore di quel venerando seminario) giammai non porse argomento minimo a'superiori di dispiacenza; che anzi, di questi, con quella sua esattezza e soavità di maniere, avea provocato una speciale attenzione e benevolenza, per modo, che ne gioivano dentro, preconizzandolo giovane delle più liete speranze, da dover riuscire col tempo un ministro ottimo del santuario.

  A027000079 

 Intorno al quale operato, racconta lo zio, come non senza sua commozione e dolce sorpresa, rivenuto poi il nipotino Giuseppe, ne' tempi autunnali, a villeggiare seco lui alcun tempo, mentre gli altri giovani, reduci da'seminari o collegi, portano per lo più a'parenti note e memoriali per debiti qui e colà contratti, e non sempre da vera necessità giustificati, ed egli una somma cospicua presentavagli fedelmente {116 [26]} di franchi ben circa ottanta, prezzo della volontaria rinunzia a quelle comodità, di cui tutto l'anno avea appo di sè il mezzo a poterne fruire.

  A027000085 

 La virtù della modestia che, conforme la definizion dell'Angelico, ha per ufficio di governar le membra e le azioni esteriori dell'uomo, avendo tra le altre virtù spiccato singolarmente in Giuseppe, ci corre dovere di accennare distintamente alle gemme, che risplendettero in questa sua corona.

  A027000097 

 Gl'influssi di questa virtù, che parve nell'animo di {120 [30]} Giuseppe aver fissata sua sede, trasparivano in lui e nelle cose sue per ogni verso.

  A027000111 

 Tanto appunto ci venne comunicato da quel collega medesimo, che pregato da Giuseppe, passò con {123 [33]} lui tale officio di osservarlo bene in tutto, e di appuntamelo, se qualche menda gli fosse sfuggita.

  A027000114 

 Imperò, non è a stupire, che essendo sì perfezionata la modestia di Giuseppe, fruttasse a'colleghi quale una predica non interrotta, che nel suo silenzio, alto gridava a'sensi di ognuno, perchè migliorasse, restandone Iddio glorificato, e così, adempito il precetto di Cristo, che alcuno, se tocca, al certo un Levita: Sic luceat lux vestra coram hominibus, ut videant opera vestra bona, et glorificent Patrem vestrum qui in ccelis est.

  A027000122 

 Ci venne, fin qui, rilevata la pietà di Giuseppe nel governo da lui esercitato sopra se stesso, o vogliam dire ne'doveri con sè; or è da notarla ne' doveri da lui compiti co' prossimi.

  A027000124 

 Con tutti, che avesse a trattare, era Giuseppe affabile, mansueto, garbato, presto sempre ad apportar loro aiuto, quando non venisse per ciò dalle sue obbligazioni stornato.

  A027000126 

 Comechè Giuseppe sortito avesse spiriti vivaci e ardenti, non però lasciavasi, ne'disgustosi incontri, facili ad avvenire nel convitto di molti, trasportar a parole di dispetto, o a sentimenti di sdegno, tanto meno a progetti di qualche vendetta.

  A027000131 

 Cercano a vicenda di riconfortarsi l'un l'altro alla {128 [38]} meglio; in fine, Giuseppe, che nel testimonio della propria coscienza ha scoperto un porto sicuro, ove riparare, allegramente dice al compagno: « lasciamo che dica ognuno a sua posta, giacchè non ti ricorda ciò che nell'etica abbiamo studiato jer l'altro? Conscia mens recti, fanace mendacia risit? ».

  A027000134 

 In questo mezzo tempo, il compagno gli disse: che era da doversi andar, eglino stessi, da' superiori, e così premunirsi da ulteriori sinistri, invocando, ed attestando la propria innocenza; ma Giuseppe a lui, con prudente non meno che avveduto consiglio: «Se noi ci farciamo da' superiori a trattar nostra causa, avranno allora gli avver sani nostri un argomento alle mani in pro loro, e noi più non potremo, come finora, affermare che giammai non furono per noi fatti de'rapporti a'superiori, a conto de'nostri compagni; e poi vi {129 [39]} è altro: che, scoprendosi la verità, i caporioni della trama ne avrebbero, certo, una punizione esemplare; il meglio è, che lasciamo ogni cosa in mano alla Providenza, e ricordiamoci in fine che Gesù Cristo ha patito qualcosa di più».

  A027000137 

 Ottenuto così il trionfo, tanto più debito, quanto men ricercato alla loro innocenza, restava a Giuseppe la riserva di qualche vendetta sopra de' suoi nemici, e la si tolse ad effettuar di presente: però nella foggia de'Santi, esternando con tutti sentimenti di sincerissimo affetto, e prodigando graziosi servigi a'calunniatori medesimi, i quali, da tanta mansuetudine ed umiltà, finirono d'esser costretti a venerare la sua virtù, e professarsigli, più che prima non erano, buoni amici.

  A027000149 

 Se la pietà di Giuseppe si segnalò, come vedemmo, nel governo di se medesimo, e nell'usare co' prossimi; più che altro era ciò effetto di quel suo impegno incessante di procacciare l'unione con Dio, nella cui amicizia e pace solo è che sia dato ad uomo il trovar requie all'anima sua, e la vena dischiudere della verace carità verso il prossimo.

  A027000157 

 Così ne attestano gli zii, che, passate da Giuseppe, in casa loro, alcune delle ferie autunnali in momento ch' ei credevasi solo, proferiva spiccate dal fondo del cuore le anzidette espressioni.

  A027000157 

 Della medesima via sappiamo, che una tal formola adoperava per reprimere i subitanei moti di bile, affermando lo zio, che in certa emergenza, in cui Giuseppe dovette soffrire non so quale ripulsa, che acerbamente gli dolse al cuore, rintuzzò di presente l'impeto dell'irascibile uscendo in quelle parole: oh Paradiso quanto sei bello! non lasciando per altro di manifestare nel volto i sintomi involontari del combattimento interiore tra la ragione ed il senso.

  A027000168 

 Tale si fu lo studio d'unione con Dio coltivato da Giuseppe nel seminario.

  A027000181 

 Di questo spirito (che insomma altro non è, che una distinta partecipazione dello spirito di Gesù Cristo, allo scopo di compir prontamente, e con tutta convenevolezza le pertinenze dello stato), di questo spirito, dissi, indispensabile senza più in ogni addetto agli altari, avendo Giuseppe raccolto in se stesso i più bei contrassegni, ne faremo succinta parola: tuttochè il finora narrato già altro non siane che un effetto assieme ed un lampante prognostico.

  A027000184 

 Ci venne osservato da' parenti medesimi di Giuseppe, ch'egli era ito tant' oltre nel contegno degli occhi, che, novello Luigi, trovandosi in casa, non alzavali nè a rimirar sua madre, del che fu notato da' famigliari come eccessivo; quantunque tal eccesso, in pari suo, più presto fosse di lode, che non di riprension meritevole.

  A027000185 

 Veggasi ora, come Giuseppe, in una sua de' 16 marzo 1841, le rispondesse.

  A027000189 

 Ogni azione di Giuseppe, avresti detto ragguagliarsi co' dettami della fede.

  A027000191 

 In proposito ci affermò il fratello di Giuseppe, che in Moransengo, luogo della dimora paterna, il sacrestano di quella parochia riguardava Giuseppe siccome un angelo, e tale il nominava, tant'era la riverenza, la prontezza, la facilità con che entravagli a parte nello spacciare checchè occorresse di servigi di chiesa.

  A027000197 

 Giuseppe, che delle cose di Dio avea in realtà pieno l'animo, godea, per l'edificazione reciproca, di farne spesso spesso materia a'suoi ragionamenti, e ne parlava con certa spontaneità ed allettamento, che lungi dal riuscire molesto, l'amor egualmente e l'ammirazione si cattivava.

  A027000222 

 Giuseppe, ciò non però, fu un di que' rari, cui la palma, in istagione sì critica, non isfrondò; appunto perchè ei seppe attenersi, quivi medesimo, a ciò che da' più s'intermette.

  A027000224 

 Là fu, che Giuseppe, persuaso che un chierico, nelle vacanze, non lascia già d'esser tale, e che quindi la vita sua dee pur continuare ad esser vita tutta di Dio, s'avvisò, che a non iscaderne, dovrebbero le {152 [62]}.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000242 

 In vista di questa pubblica venerazione che a lei si prestava da tanti popoli, il generale dell'ordine dei Domenicani, fra Pio Giuseppe Gaddi, domandò ed ottenne da Pio VII di santa memoria ai 9 d'aprile 1808 l'approvazione di questo culto pubblico, e che inoltre fosse chiamata col nome di Beata, e si potesse dire in suo onore mossa ed uffizio proprio.


don bosco-cenni sulla vita del giovane luigi comollo [2a edizione].html
  A030000025 

 Egli aveva uno zio di nome Giuseppe Comollo, di felice memoria, prevosto di Cinzano, anima veramente buona, che nulla aveva di mira se non il bene delle anime alla sua cura affidate.

  A030000092 

 Ho già studiato quegli avanzi di logica e di etica, che si sono omessi nel decorso dell'anno; leggerei volentieri la storia sacra di Giuseppe Flavio, che mi suggerisci, ma ho già incominciato a leggere la storia delle eresie, onde verrà a mancarmi il tempo.

  A030000191 

 I compagni balzati di letto fuggirono senza saper dove; si raccolsero alcuni in qualche angolo del dormitorio, si strinsero altri intorno al prefetto di camerata, che era D. Giuseppe Fiorito da Rivoli; tutti passarono la notte, aspettando ansiosamente il sollievo della luce del giorno.


don bosco-cenno biografico sul giovanetto magone michele.html
  A031000137 

 «3 o Bacia spesso la medaglia, oppure il Crocifisso, fa il segno della s. Croce con {44 [198]} viva fede dicendo: Gesù, Giuseppe, Maria aiutatemi a salvare l'anima mia.

  A031000263 

 Di poi strinse colle mani il crocifìsso, lo baciò tre volte, poscia proferì queste sue ultime parole: Gesù, Giuseppe e Maria io metto nelle vostre mani l'anima mia.


don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html
  A034000118 

 Quello di S. Giuseppe nella Parrocchia di S.Pietro e Paolo con allievi 700.

  A034000122 

 Del Laboratorio di S. Giuseppe, che ha lo scopo di dare lavoro e religione alle fanciulle pericolanti, sono in numero di 100.


don bosco-cooperatori salesiani [1877].html
  A038000019 

 5 o Nelle feste di s. Giuseppe sposo di Maria Vergine, del suo Patronicio, di san Anna, di san Gioachino, di san Francesco Saverio, di san Luigi Gonzaga, dei ss. Angeli Custodi, nella solenità di tutti i Santi, nel giorno della Commemorazione di tutti i Fedeli defunti e nel giorno dopo la festa di s. Francesco di Sales, purchè confessati e comunicati visitino qualche Chiesa od Oratorio pregando secondo l'intenzione del Sommo Pontefice.


don bosco-corona dei sette dolori di maria.html
  A039000020 

 Il terzo dolore della Beata Vergine fu quando al tempo della Pasqua, dopo di essere stata col suo sposo Giuseppe e coll'amato figlio Gesù Salvatore in Gerusalemme, nel ritornarsene alla sua povera casa, lo smarrì e per tre giorni continui sospirò la perdita del suo unico Diletto.


don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html
  A042000034 

 Giuseppe Lazzero, consigliere del Capitolo Superiore, Direttore dell' Oratorio di S. Francesco di Sales.

  A042000042 

 Sac. Giuseppe Ronchail, Direttore del Patronage de Saint Pierre in Nizza Marittima, professore di Francese e di Ginnasio.

  A042000046 

 Sac. Giuseppe Scappini, Direttore Spirituale dei Concettini in Roma.

  A042000047 

 Sac. Giuseppe Monateri, Direttore del Ginnasio di Albano Laziale, professore di Retorica.

  A042000048 

 Sac. Giuseppe Daghero, Professore nel Seminario di Magliano Sabino, Dottore in lettere.

  A042000052 

 Assistettero anche a varie Sedute, specialmente a quelle sull' Economia, il Sac. Giuseppe LEveratto, Prefetto del collegio di Borgo S. Martino; il Sac. Antonio Pagani direttore Spirituale del Seminario di Magliano Sabino; il Signor Giuseppe Rossi provveditore generale delle nostre case; ed il Conte D. Carlo Cays di Giletta e Casellette, Dottore in ambe Leggi, presidente del Consiglio Superiore delle Conferenze di S. Vincenzo de' Paoli in Torino, già deputato al Parlamento subalpino; ed alcuni altri.

  A042000239 

 Di questo genere sono i sermoncini della sera dopo le orazioni, fatti dal Direttore o da chi sia espressamente dal medesimo designato; la lettura a mensa, i tridui, le novene, gli esercizi spirituali, le solennità, le associazioni del Piccolo Clero, della Compagnia di S. Luigi, del Santissimo Sacramento, di S. Giuseppe, e simili.


don bosco-dialogi intorno all-istituzione dal giubileo.html
  A047000149 

 Gesù, Giuseppe, Maria, spiri in pace co» voi l' anima mia! - Tre Pater, Ave e Gloria.


don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000083 

 Gli scrittori del Talmud si servono di questo libro; Giuseppe Flavio, dotto scrittore degli Ebrei, non lo revoca in dubbio.

  A049000090 

 Il citato Giuseppe ebreo conferma quanto diciamo, allorchè asserisce che i Giudei non pregavano per coloro che si fossero data volontariamente la morte; dunque pregavano per gli altri.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000025 

 DUPRÈ cav. Giuseppe, vice-presidente.

  A053000026 

 GIUSEPPE, senatore del Regno, cassiere.

  A053000039 

 MIGLIASSI GIUSEPPE, negoziante.

  A053000040 

 MONTÙ cav. GIUSEPPE, negoziante.

  A053000042 

 ROASENDA DI ROASENDA cav. GIUSEPPE..

  A053000046 

 VILLA DI MOMPASCALE conte GIUSEPPE. {7 [203]}.

  A053000069 

 Giuseppe, Domodossola.

  A053000070 

 Bronzo don Giuseppe, pievano di Grugliasco.

  A053000074 

 Bussi don Giuseppe segr.

  A053000079 

 Giuseppe can. prof., Asti.

  A053000084 

 Balzetti cav. don Giuseppe can. curato, Pinerolo.

  A053000110 

 Briolo Giuseppe, accensatore.

  A053000112 

 Botto abate Giuseppe cav. teol.

  A053000124 

 Colli can. Giuseppe segret.

  A053000125 

 Canevassi sac. Giuseppe, Reggio di Modena.

  A053000130 

 Caselli don Giuseppe, can. Chieri.

  A053000141 

 Giuseppe, prev. a Carignano.

  A053000154 

 Coppasso Giuseppe, impresaro.

  A053000156 

 Carracciolo conte Giuseppe, Piacenza.

  A053000166 

 Giuseppe, arciprete di Caselle.

  A053000167 

 Dughera Giuseppe professore, Dogliani.

  A053000179 

 Dogliotti cav. Giuseppe intendente.

  A053000185 

 Giuseppe, rett. del Sem.

  A053000199 

 Frassinetti don Giuseppe, priore di s. Sabina in Genova.

  A053000209 

 Giuseppe, can. cant.

  A053000217 

 Giuseppe, curato di s. Massimo.

  A053000234 

 Giuseppe, arcip.

  A053000241 

 Mercandetti can. Giuseppe rettore, Masserano.

  A053000243 

 Minchioni don Giuseppe, prev. vic.

  A053000249 

 Martini don Giuseppe, segretario vesc., Mondovì.

  A053000250 

 Giuseppe, prevosto ad Airasca.

  A053000270 

 Neri don Giuseppe, can. prev. vic.

  A053000278 

 Pavese don Giuseppe, Novi.

  A053000281 

 Pelato don Giuseppe, pievano ad Alfiano.

  A053000288 

 Pesce don Giuseppe, e d.

  A053000289 

 Picotti don Giuseppe, prevosto di s. Siro, S. Salvadore.

  A053000307 

 Riva abate Giuseppe penitenziere, Milano.

  A053000312 

 Riva don Giuseppe pievano, Ozegna.

  A053000317 

 Giuseppe, prev. vic.

  A053000319 

 Regis don Giuseppe p.

  A053000328 

 Giuseppe, governatore de' Principi RR..

  A053000351 

 Turvano cav. Giuseppe, not.

  A053000358 

 Giuseppe, prevosto di Buttigliera d'Asti.

  A053000369 

 Vay don Giuseppe Maria P. Barnabita, cur.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000083 

 Questo sacerdote è il maraviglioso canonico Giuseppe Cottolengo della cui vita stiamo per dare breve cenno.

  A054000084 

 11 genitore di lui occupato nell' amministrazione della discreta sua fortuna lasciò la cura dell' educazione di Giuseppe, primogenito che fu di dodici figli, alla madre donna di {47 [163]} molta pietà, attentissima ad educare la sua prole nel timor santo di Dio.

  A054000084 

 Fu ordinato sacerdote nella cappella del seminario di Torino da Monsignor Paolo Giuseppe Solaro già vescovo di Lucca, il giorno 8 giugno 1811 e l' indomani giorno sacro alla santissima Trinità, di cui fu sempre divotissimo, potè celebrare per la prima volta il santo sacrifizio della Messa con quel fervore e con quell' allegrezza che i teneri sentimenti di pietà che l' animarono sin da fanciullo non avran mancato di proccaciargli.

  A054000084 

 Nacque egli in Bra, una fra, le più religiose città del Piemonte addi 3 maggio 1786 da Giuseppe Antonio Cottolengo e Benedetta Sarotti nativa di Savigliano.


don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html
  A057000017 

 Oratorio, Chiesa, giardino di ricreazione sotto al titolo di S. Giuseppe nella Parrocchia di S. Pietro e Paolo.

  A057000018 

 È pure confidata al sacro ministero dei Salesiani il laboratorio di S. Giuseppe destinato a raccogliere le zitelle, che hanno bisogno di lavoro e di assistenza particolare.

  A057000061 

 Ivi pure intervierie la così detta Maitrise della parocchia di S. Giuseppe, per la scuola letteraria, scuola di musica e di cerimonie.


don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html
  A058000143 

 Il 22 e 23 Agosto il sig. Canonico Chiaverotti segretario della Curia di Torino d'ordine di Mons. Arcivescovo domanda a D. Giuseppe Lazzero Vice-Direttore dell'Oratorio di San Francesco di Sales: "Se vi è quivi un certo D. Perenchio, se dice la Messa e da quanto tempo.

  A058000145 

 Anzi fece di più: e il 26 Agosto senza premettere le debite ammonizioni, senza indicare la causa canonica, è violando anzi tutte le savie prescrizioni di Santa Chiesa, sospende per diciotto giorni il Sacerdote D. Giuseppe Lazzero dall'udire le confessioni dei fedeli per tutta l'Archidiocesi.

  A058000145 

 Nel medesimo dì il Vice-Superiore dell'Oratorio Salesiano, D. Giuseppe Lazzero, per ispirito di pronta ubbidienza ed ossequio all'Autorità Arcivescovile, insieme con D. Michele Rua, Prefetto della Congregazione, dà ordine che il D. Perenchio cessi immediatamente dal celebrare.

  A058000273 

 Di questo genere fu la sospensione inflitta al Sac. Giuseppe Lazzero Direttore di questa Casa Madre, senza {53 [101]} osservare alcuna forma canonica.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000081 

 L'uno rappresentante s. Giuseppe avvertito dall'angelo durante il sonno, del mistero dell'Incarnazione, l'altro, Pio IX proclamante il dogma.

  A059000176 

 Non apersi il mio disegno se non alla Santissima Vergine e al mio buon s. Giuseppe.

  A059000338 

 Il papa si affacciò al poggiuolo della chiesa di s. Giuseppe dei Falegnami fabbricata superiormente al carcere Mamertino, e alla commossa moltitudine rivolse una tenera allocuzione tutta sopra al flagello che decimava Roma.

  A059000413 

 Il fu conte Giuseppe, antico capitano di Gendarmeria, morto or son pochi anni non lasciò figliuolanza; ma le quattro sorelle, delle quali una sola ancor vive, diedero al Papa un gran numero di nipoti, i quali generavano altri nipotini.

  A059000477 

 Nel Propagatore della divozione di san Giuseppe leggiamo il seguente fatterello:.

  A059000677 

 Il calice è di puro oro lavorato stupendamente sopra modelli antichi, ricco di perle orientali e di smalti raffiguranti il Redentore, la Vergine, s. Giuseppe, i ss. Apostoli Pietro e Paolo, s. Caterina e s. Agnese.


don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html
  A061000209 

 La Congregazione degli Eminentissimi Cardinali Costantino Patrizi, Giuseppe Bizzarri, Tommaso Martinelli, Antonino De Luca a questo specialmente convocata, deliberò: Doversi supplicare S. Santità, perchè si degni dichiarare le Case della Pia Società di S. Francesco di Sales, in cui abitino almeno sei Soci, secondo la forma delle Costituzioni della medesima Società al capo X, n.

  A061000259 

 Inoltre ai Soci medesimi che nelle quattro principali feste di N. S. G. C, in quelle della Concezione, della Natività, della Presentazione, dell'Annunziazione, della Visitazione, della Purificazione e dell'Assunzione della B. V. M. Immacolata, nei dì Natalizi dei SS. Apostoli, di S. Giuseppe Sposo della Vergine Madre di Dio, di S. Anna Madre della stessa Madre di Dio Maria, di S. Gioachino, di D. Francesco Zaverio, di S. Luigi Gonzaga, dei SS. Angeli Custodi, nella ter za Domenica dopo la Pasqua di Risurrezione, nella Solennità di Tutti i Santi dai primi vespri fino a tutto il giorno della Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti, e nel giorno che immediatamente segue la festa di S. Francesco di Sales, nel qual giorno si celebral'uffizio funebre per le anime dei Confratelli defunti e' di coloro, che beneficarono la Congregazione, ogni anno dal nascere fino al tramontare del sole di questi giorni, veramente pentiti, come si è detto sopra, confessati e comunicati, devotamente abbiano visitato la propria Chiesa od Oratorio, o, se da giusta cagione siano impediti, la Chiesa, dove siansi accostati alla Sacra Mensa, e quivi abbiano innalzato a Dio divote preghiereper la concordia dei Principi Cristiani, per la estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione della S. Madre Chiesa, in quello dei predetti giorni, che {95 [221]} avranno ciò fatto, concediamo loro nel Signore la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.

  A061000306 

 1° A tutti coloro che frequentano gli Oratorii Festivi e le Case della Congregazione Indulgenza Plenaria in articolo di morte, nel giorno del SS. mo Natale, nel dì dell'Immacolata Concezione, di S. Giuseppe, dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, S. Francesco di Sales, nella Solennità di Pasqua.

  A061000307 

 Per la qual cosa, confidati nella misericordia di Dio Onnipotente, e per l'autorità de' suoi Santi Apostoli Pietro e Paolo, a tutti e singoli i Fedeli in qualunque maniera appartenenti agli Ospizi, e Collegi ed Oratorii di detta Congregazione in articolo di morte di ciascun di loro, se veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, o, non avendo potuto ciò fare, almeno contriti avranno divotamente invocato il nome di Gesù, colla bocca potendo, se no col cuore, e riceveranno con animo paziente la morte dalla mano del Signore come pena del peccato, concediamo l'Indulgenza Plenaria; e a quelli dei medesimi che anche veramente pentiti e confessati e nutriti della Santa Comunione, avranno divotamente visitato la Chiesa o l'Oratorio della rispettiva Pia Casa, ogni anno nelle feste della Natività del Nostro Signor Gesù Cristo, e della Concezione della B. V. Maria Immacolata, di S. Giuseppe Sposo della stessa Immacolata Madre di Dio, dei SS. Apostoli Pietro e Paolo, e di S. Francesco di Sales e nella Domenica di Risurrezione dai primi Vespri di tali giorni fino al tramonto del sole, e quivi avranno offerte divote preghiere a Dio per la concordia dei Principi Cristiani, per l'estirpazione delle eresie, per la conversione dei peccatori e per l'esaltazione di Santa Madre Chiesa, nel giorno dei predetti, in cui avranno ciò fatto, concediamo similmente per la misericordia del Signore la Plenaria Indulgenza e remissione di tutti i loro peccati.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000086 

 Giuseppe II era uno de' più avversi alla Chiesa.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000129 

 Per ripararsi da una grave carestia, Giacobbe venne in Egitto chiamato da suo figliuolo Giuseppe.

  A067000162 

 (V. Antigono, Giuseppe, Flavio, S. Agostino, ecc.

  A067000232 

 Giuseppe Flavio, dottissimo ebreo, scrisse minutamente quel grande avvenimento; egli stesso vi ebbe gran parte; e racconta una lunga serie di segni prodigiosi che lo precedettero.

  A067001017 

 Che poi la S. Messa sia stata creduta come il vero sacrificio della nuova Legge fin dall'età degli Apostoli, lo confessano a chiare note un Giuseppe Meda, un Morton, Vescovo protestante, un Sebastiano {192 [498]} Franco, un Ospiniano, uomini eruditi ragguardevolissimi fra i Protestanti.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000144 

 Per evitare le triste conseguenze di una grave carestia Giacobbe andò nell'Egitto, chiamatovi da suo figliuolo Giuseppe.

  A068000237 

 Giuseppe Flavio, dottissimo Ebreo, narrò minutamente lo strepitoso avvenimento a cui prese molta parte; e registrò una lunga serie di segni prodigiosi che lo precedettero.

  A068001000 

 Che poi la s. Messa sia stata ritenuta come il Sacrifizio vero della nuova Legge fin dall'età degli Apostoli, è confessato a chiare note da Giuseppe Meda, da Morton Vescovo protestante; da Sebastiano Franco e da Ospiniano, uomini eruditi e ragguardevolissimi fra i Protestanti.


don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html
  A069000377 

 Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il mio cuore e l'anima mia.

  A069000842 

 E Voi, s. Giuseppe, che aveste la bella sorte di portarlo ancor bambino sulle vostre braccia, di alimentarlo, e di essere da Lui teneramente {463 [471]} amato, impetratemi un cuor puro e senza macchia alcuna, affinchè Gesù possa con piacere venire a me, ed entrare nel mio cuore.

  A069001000 

 O Gesù, o Maria, o Giuseppe assistetemi; mio buon Angelo custode difendetemi; eletti del Signore, venite incontro all'anima mia e presentatela all'Altissimo.

  A069001003 

 Pronunziate quindi i ss. nomi di Gesù, di Maria e di Giuseppe e prendete riposo.

  A069001050 

 [26], o quella dei dolori di Maria, un rosario, oppure la terza parte, o l'uffìzio divino, o quello della beata Vergine, o dei Defunti, o i sette salmi penitenziali, od avrà la santa abitudine d'insegnare agli altri la dottrina cristiana, o {579 [587]} visitare i prigionieri, o gli ammalati negli ospedali, o di soccorrere i poveri, o di assistere alla santa Messa, (o di celebrarla se è sacerdote) potrà guadagnare, purchè sia esatto nel compiere alcune delle opere indicate, indulgenza plenaria in ciascuno dei giorni seguenti: Natale, Epifania, Pasqua, Ascensione, Pentecoste, Trinità, Corpus Domini, Immacolata Concezione, Natività, Annunziazione, Purificazione, Assunzione di Maria ss., la festa di s. Giovanni Battista, di Ognissanti, di s. Giuseppe, e di tutti gli Apostoli.

  A069001141 

 Grande s. Giuseppe, il quale avete consacrata la vostra vita al lavoro, siate il mio modello e protettore, e specialmente ottenetemi al fine de' giorni miei, una santa morte, e la felice eternità.

  A069001174 

 Benedetto Giuseppe Labre.

  A069001184 

 S. Michele Arcangelo, s. Giuseppe, s. Pietro, e s. Paolo protettori di tutti i Fedeli della Chiesa di Dio, e voi tutti Angeli, santi e sante del Paradiso, pregate e intercedete grazia e misericordia per noi, per....


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000050 

 - Così il re Faraone diede tal potere a Giuseppe' che niuno poteva movere nè mani nè piedi senza suo permesso

  A070000106 

 Pertanto furono presentati due, che sono Giuseppe, nominato anche Barsaba (che aveva per soprannome il Giusto) e Mattia.

  A070000131 

 La sacra scrittura fa uno speciale encomio di un certo Giuseppe soprannominato Barnaba, che fu poi fedele compagno di s. Paolo apostolo.

  A070000275 

 Neppure ignoriamo che Giuseppe Flavio non parla di questa venuta di s. Pietro a Roma; come neppure parla di s. Paolo; ma che importava a lui di parlare de' cristiani? Suo scopo era di scrivere la storia del popolo ebreo e della guerra giudaica, e non i fatti particolari altrove avvenuti.


don bosco-il cercatore della fortuna.html
  A071000002 

 A maggior gloria di Dio fonte inesausta, e distributore liberalissimo d' ogni bene e dono perfetto, della sua degnissima Madre Maria Vergine sempre Immacolata e del glorioso Patriarca S. Giuseppe e di tutti gli Angeli e Santi del Paradiso, e in ispecie dell' angelico giovane gran servo di Dio Domenico Savio gioiello prezioso dell' Oratorio di S. Francesco di Sales.

  A071000003 

 Questa felice esperienza fece si che il detto paroco continuasse e continui nei suoi bisogni spirituali e temporali a raccomandarsi a Dio per intercessione di Maria Vergine, di s. Giuseppe, degli Angeli e de' Santi, e del servo di Dio Domenico Savio a fine di ottenerci le grazie che desidera.

  A071000004 

 Ricordatevi, o purissimo Sposo di Maria Vergine, o dolce Protettor mio s. Giuseppe, che mai niuno si udì avere invocata la vostra protezione e chiesto aiuto da Voi senza essere consolato.


don bosco-il cercatore della fortuna [2a edizione].html
  A072000002 

 A maggior gloria di Dio fonte inesausta, e distributore liberalissimo d' ogni bene e dono perfetto, della sua degnissima Madre Maria Vergine sempre Immacolata e del glorioso Patriarca S. Giuseppe e di tutti gli Angeli e Santi del Paradiso, e in ispecie dell'angelico giovane gran servo di Dio Domenico Savio gioiello prezioso dell'Oratorio di S. Francesco di Sales.

  A072000003 

 Questa felice esperienza fece sì che il detto paroco continuasse e continui nei suoi bisogni spirituali e temporali a raccomandarsi a Dio per intercessione di Maria Vergine, di s. Giuseppe, degli Angeli e de' Santi, e del servo di Dio Domenico Savio a fine di ottenerci le grazie che desidera.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000122 

 La sua affezione per S. Giuseppe era assai simile a quella che ebbe santa Teresa per quel degno Sposo della Madre di Dio.

  A073000227 

 Se Giuseppe fu riguardato qual salvatore dell' Egitto, Vincenzo fu riguardato qual salvatore de'pastori e de' preti; la cosa era talmente conosciuta che quando, per la infelicità dei tempi, ce n'era una prodigiosa quantità.


don bosco-il divoto dell-angelo custode.html
  A075000045 

 Nè lascia egli d'invitare in soccorso più altri Angeli e santi, e specialmente s. Michele, che presiede alle agonie, e s. Giuseppe che allora presterà singolar assistenza; eccita altresì il fervore delle anime a Dio più accette, il zelo de' sacerdoti a' quali in quel punto vedeva s. Filippo Neri essere sin le parole dall'Angelo suggerite.


don bosco-il galantuomo pel 1865.html
  A086000008 

 Giuseppe Calasanzio? Novecento e più erano gli allievi che frequentavano le scuole da lui aperte in Roma.


don bosco-il giovane provveduto.html
  A105000016 

 Il nostro Salvatore quantunque onnipotente per insegnarci ad ubbidire fu in tutto sottomesso alla B. V. ed a s. Giuseppe, esercitando l'umile mestiere di artigiano.

  A105000065 

 Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l'anima mia.

  A105000144 

 Un buon figliuolo appena svegliato deve fare il segno della s. Croce, indi offerire il suo cuore a Dio dicendo: Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il mio cuore e l'anima mia.

  A105000165 

 Gesù, Giuseppe e Maria assistetemi nell'ultima agonia.

  A105000165 

 Gesù, Giuseppe e Maria spiri in pace con voi l'anima mia.

  A105000165 

 Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il mio cuore e l'anima mia.

  A105000236 

 Gesù, Giuseppe e Maria assistetemi nell'ultima agonia.

  A105000236 

 Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono col mio cuor l'anima mia.

  A105000237 

 Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l'anima mia.

  A105000273 

 Il terzo dolore della B. Vergine fu quando al tempo della Pasqua dopo di essere stata {115 [295]} col suo sposo Giuseppe e coll'amato figlio Gesù in Gerusalemme nel ritornarsene alla sua povera casa lo smarri e per tre giorni continui ne sospirò la perdita.

  A105000355 

 Gloriosissimo San Giuseppe, fortunato Sposo di Maria, voi che meritaste di essere fatto custode del Salvator del mondo Gesù Cristo, e abbracciandolo teneramente godeste anticipato il Paradiso, deh! ottenetemi dal Signore un intero perdono de' miei peccati, la grazia d'imitare le vostre virtù, onde io cammini sempre per la via che conduce al Cielo.

  A105000355 

 Siccome voi meritaste di avere Gesù e Maria intorno al vostro letto al punto di morte, e tra le loro braccia dolcemente spiraste l'anima beata, vi prego di volermi difendere da' nemici dell'anima mia in quel-l' ultimo punto di mia vita; di modo che consolato dalla dolce speranza di volare con voi a possedere l'eterna gloria in Paradiso spiri pronunziando i SS. nomi di Gesù, di Giuseppe e di Maria.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107000019 

 Il nostro Salvatore, quantunque onnipotente, volle insegnarci ad ubbidire sottomettendosi in tutto alla Beata Vergine ed a s. Giuseppe nell'umile mestiere di artigiano: Et erat subditus illis.

  A107000053 

 Gesù, Giuseppe e Maria spiri in pace con Voi l'anima mia.

  A107000057 

 Ricorri anche a Maria, che è la Madre del buon Consiglio, a s. Giuseppe suo Sposo, fedelissimo ai divini comandamenti, all'Angelo Custode e a' tuoi Santi Protettori.

  A107000066 

 Un buon Cristiano appena svegliato deve fare il segno della S. Croce, indi offrire il suo cuore a Dio dicendo: Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l'anima mia.

  A107000091 

 Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima agonia.

  A107000091 

 Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con Voi l'anima mia.

  A107000091 

 Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l'anima mia.

  A107000092 

 Vergine Maria, Madre di Gesù, s. Giuseppe, s. Luigi Gonzaga, ottenetemi la grazia di farmi santo.

  A107000166 

 Dite una Salve alla Beata Vergine ed un Pater a s. Giuseppe ed a s. Luigi, affinchè vi aiutino a mantenere i proponimenti fatti e soprattutto di evitare i cattivi discorsi.

  A107000195 

 Vergine Immacolata, cara Madre del mio Gesù, S. Giuseppe, S. Francesco di Sales, S. Luigi Gonzaga, Angelo mio Custode, ottenetemi in questo momento le grazie necessarie per fare una buona Confessione.

  A107000218 

 Angelo mio Custode, S. Giuseppe, S. Francesco di Sales, S. Luigi Gonzaga, Angeli e Santi tutti del Paradiso, pregate il Signore per me ed ottenetemi la grazia di fare una Santa Comunione.

  A107000225 

 Vergine Santissima, cara Madre del mio Gesù, S. Giuseppe, Angelo mio custode, S. Francesco di Sales, S. Luigi Gonzaga, ottenete questa grazia per me, per i miei parenti, per i miei benefattori, per i miei compagni, amici e nemici, e specialmente per quelli che si trovano presenti in questa chiesa: cioè che noi tutti per l'avvenire ci possiamo conservare degni vostri divoti, fuggire il peccato e le occasioni di peccare.

  A107000227 

 Gesù, Giuseppe e Maria spiri in pace con Voi l'anima mia.

  A107000227 

 Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima agonia.

  A107000227 

 Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l'anima mia.

  A107000405 

 Il terzo Dolore della Beata Vergine fu quando al tempo della Pasqua, dopo di essere stata col suo sposo Giuseppe e coll'amato Figlio Gesù in Gerusalemme, nel ritornarsene alla sua povera casa lo smarrì, e per tre giorni continui lo cercò lamentandone la perdita.

  A107000429 

 S. Giuseppe amico del Sacro Cuore, pregate per noi.

  A107000610 

 Colla divozione a Gesù ed a Maria deve andare congiunta la divozione al glorioso Patriarca San Giuseppe.

  A107000611 

 S. Teresa ci anima a ricorrere sovente a questo Santo dicendo: « Io non mi ricordo di aver finora supplicato S. Giuseppe per cosa alcuna, senza che Egli mi abbia consolata.

  A107000612 

 S. Giuseppe, avendo avuto la invidiabile sorte di morire assistito da Gesù e da Maria, viene dato per Protettore ai moribondi.

  A107000613 

 Per la grande dignità poi, a cui fu elevato san Giuseppe, per aver protetto la Sacra Famiglia dalle insidie dei nemici, mentre ancor viveva in terra, per le grazie straordinarie che ottiene tuttodì ai fedeli Cristiani, il Papa Pio IX con decreto degli 8 Dicembre 1870 dichiarò san Giuseppe Patrono universale della Chiesa Cattolica, e sollevò a rito doppio di prima classe la sua Festa del 19 Marzo.

  A107000615 

 Inoltre lo stesso Pontefice dichiarò che le medesime Indulgenze possono anche lucrarsi dai Fedeli, che compiono questo divoto esercizio in modo da terminare il mese colla festa di San Giuseppe nel giorno 19 Marzo.

  A107000615 

 Pio IX concede a tutti i Fedeli, che dedicheranno l'intero mese di Marzo con qualche pratica quotidiana di pietà ad onorare il glorioso Patriarca San Giuseppe, Indulgenza di trecento giorni in ciascun dì del mese, e Plenaria in un giorno scelto ad arbitrio, purchè pentiti, confessati e comunicati, preghino secondo la mente del Sommo Pontefice.

  A107000616 

 I. O Sposo purissimo di Maria SS., glorioso S. Giuseppe, siccome fu grande il travaglio e l'angoscia del vostro cuore nella perplessità di abbandonare la vostra illibatissima Sposa, così fu inesplicabile l'allegrezza, quando dall'Angelo vi fu rivelato il divino Mistero dell'Incarnazione.

  A107000618 

 II. O felicissimo Patriarca, glorioso S. Giuseppe, che trascelto foste all'ufficio di Padre putativo dell'umanato Verbo, il dolore, che sentiste nel veder nascere con tanta povertà il Bambino Gesù, vi si cambiò subito in giubilo celeste nell'udire l'armonia angelica, e nel vedere le glorie di quella risplendentissima notte.

  A107000620 

 III. O esecutore obbedientissimo delle divine leggi, glorioso S. Giuseppe, il Sangue preziosissimo, che sparse nella Circoncisione il Bambino Redentore, vi trafisse il cuore; ma il Nome di Gesù ve lo ravvivò, riempiendolo di contento.

  A107000622 

 IV. O fedelissimo Santo, che foste a parte dei Misteri della nostra Redenzione, glorioso san Giuseppe, se la profezia di Simeone intorno a ciò, che Gesù e Maria erano per patire, vi cagionò spasimo di morte, vi ricolmò ancora di un beato godimento per la salute e gloriosa risurrezione, che insieme predisse dover seguire, d'innumerevoli anime.

  A107000624 

 V. O vigilantissimo Custode, famigliare intrinseco dell'incarnato Figliuolo di Dio, glorioso S. Giuseppe, quanto penaste in sostentare ed assistere il Figliuolo dell'Altissimo, particolarmente nella fuga, che doveste fare in Egitto; ma quanto ancora gioiste, avendo sempre con Voi lo stesso Dio, e vedendo cadere a terra gli idoli egiziani! {194 [322]}.

  A107000626 

 VI. O angelo della terra, glorioso S. Giuseppe, che a' vostri cenni ammiraste soggetto il Re del Cielo, se la consolazione vostra nel ricondurlo dall'Egitto si turbò pel timore di Archelao, assicurato nondimeno dall'Angelo, lieto con Gesù e Maria dimoraste in Nazaret.

  A107000628 

 VII. O esemplare di ogni santità, glorioso san Giuseppe, smarrito che aveste senza vostra colpa il fanciullo Gesù, col massimo dolore tre giorni lo cercaste, finchè con sommo giubilo godeste di averlo ritrovato nel Tempio fra i Dottori.

  A107000633 

 Pio VII concede a tutti i Fedeli, che contriti di cuore reciteranno divotamente le suddette Preghiere, Indulgenza di cento giorni una volta al dì, e Plenaria una volta al mese; di trecento giorni in tutti i Mercoledì dell'anno ed in ciascun giorno delle due Novene precedenti la festa principale di san Giuseppe (19 Marzo) e quella del suo Patrocinio (terza Domenica dopo Pasqua), e Plenaria in ciascuna delle dette Solennità, purchè confessati e comunicati.

  A107000634 

 O Custode dei Vergini e Padre, S. Giuseppe, alla cui custodia fu affidata la stessa Innocenza Cristo Gesù e la Vergine delle Vergini Maria Santissima, io vi supplico e vi scongiuro di far sì che, preservato da ogni immondezza, puro di mente e di cuore, e casto di corpo, io sia sempre castissimo servo di Gesù e di Maria.

  A107000635 

 Ricordatevi, o purissimo Sposo di Maria Vergine, e dolce Protettor mio san Giuseppe, che non si è mai udito, che alcuno abbia invocata la vostra protezione e chiesto aiuto da Voi senza essere stato consolato.

  A107000637 

 Gloriosissimo san Giuseppe, fortunato Sposo di Maria, Voi che meritaste di essere fatto Custode del Salvator del mondo Gesù Cristo, e abbracciandolo teneramente godeste anticipato il Paradiso, deh! ottenetemi dal Signore un intero perdono de' miei peccati, la grazia d'imitare le vostre virtù, affinchè io cammini sempre per la via che conduce al Cielo.

  A107000637 

 Siccome Voi meritaste di avere Gesù e Maria intorno al vostro letto al punto di morte, e tra le loro braccia dolcemente spiraste l'anima beata, vi prego di volermi difendere dai nemici dell'anima mia in quell'ultimo punto di mia vita; di modo che consolato dalla dolce speranza di volare con Voi a possedere l'eterna gloria in Paradiso, io spiri pronunziando i SS. Nomi di Gesù, di Giuseppe e di Maria.


don bosco-il giovane provveduto [42a edizione].html
  A108000075 

 Un buon cristiano appena svegliato deve fare il segno della s. Croce, indi offrire il suo cuore a Dio dicendo: Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il mio cuore e l'anima mia.

  A108000115 

 Gesù, Giuseppe e Maria assistetemi nell'ultima agonia Gesù, Giuseppe e Maria spiri in pace con voi l'anima mia.

  A108000115 

 Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il cuore e l'anima mia.

  A108000223 

 Gesù, Giuseppe e Maria assistetemi nell'ultima agonia.

  A108000223 

 Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono col mio cuore l'anima mia.

  A108000223 

 Gesù, Giuseppe {119 [119]} e Maria;, spiri in pace con voi l' anima mia.

  A108000277 

 Il terzo dolore della B. Vergine fu quando al tempo della Pasqua, dopo di essere stata col suo sposo Giuseppe e coll'amato figlio Gesù in Gerosalemme, {134 [134]} nel ritornarsene alla sua povera casa lo smarrì e per tre giorni continui lo cercò lamentandone la perdita.

  A108000398 

 Colla divozione a Gesù e a Maria deve andare congiunta la divozione al glorioso patriarca san Giuseppe.

  A108000399 

 S. Teresa ci anima di ricorrere sovente a questo santo dicendo: «Io non mi ricordo di aver finora supplicato s. Giuseppe di cosa alcuna, senza che egli mi abbia consolata.

  A108000400 

 S. Giuseppe avendo avuta la invidiabile sorte di morire assistito da Gesù e da Maria viene dato per protettore ai moribondi.

  A108000401 

 Per la grande dignità poi a cui fu elevato {167 [167]} s. Giuseppe, per aver egli protetto la Sacra Famiglia dalle insidie dei nemici mentre ancor viveva in terra, per le grazie straordinarie che ottiene tuttodì ai fedeli cristiani, il papa Pio IX felicemente regnante, con decreto degli 8 dicembre l'anno 1870, dichiarò s. Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica, e sollevò a doppio di prima classe la sua festa del 19 marzo.

  A108000403 

 Giuseppe, alla cui custodia fu affidata la stessa innocenza Cristo Gesù, e la Vergine delle Vergini Maria SS., io vi supplico e vi scongiuro di fare sì che, preservato da ogni immondezza, puro di mente, di cuore, e casto di corpo, io sia sempre castissimo servo di Gesù e di Maria.

  A108000404 

 Ricordatevi, o purissimo sposo di Maria Vergine, e dolce protettor mio s. Giuseppe, che non si è mai udito, che alcuno abbia invocata la vostra protezione e chiesto aiuto da voi senza essere stato consolato.

  A108000406 

 Gloriosissimo s. Giuseppe, fortunato sposo di Maria, voi che meritaste di essere fatto custode del Salvator del mondo Gesù Cristo, e abbracciandolo teneramente godeste anticipato il Paradiso, deh! ottenetemi dal Signore un intero perdono de'miei peccati, la grazia d'imitare le vostre virtù, onde io cammini sempre per la via che conduce al Cielo.

  A108000406 

 Siccome voi meritaste di avere Gesù e Maria intorno al vostro letto al punto di morte, e tra le loro braccia dolcemente spiraste l'anima beata, vi prego di volermi difendere dai nemici dell'anima mia in quell'ultimo punto di mia vita; di modo che consolato dalla dolce speranza di volare con voi a possedere l'eterna gloria in Paradiso io spiri pronunziando i SS. nomi di Gesù, di Giuseppe e di Maria.


don bosco-il giubileo.html
  A109000108 

 Gesù, Giuseppe, Maria, spiri in pace con voi l'anima mia! - Tre Pater, Ave e Gloria.


don bosco-il giubileo del 1875.html
  A110000131 

 Gesù, Giuseppe, Maria, spiri in pace con voi l'anima mia.


don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html
  A112000033 

 Interrogato più volte che facesse posto a letto rispondeva: Mi figuro di mettermi nel sepolcro, ed allora il primo pensiero, che mi viene in mente è questo: Che sarà di te, se cadrai nel sepolcro dell' inferno? Spaventato da questo riflesso mi metto a pregare ben di cuore Gesù, Maria, s. Giuseppe ed il mio Angelo Custode, e non finisco più di pregare, finchè non sia addormentato.

  A112000062 

 Tardarono pochi mesi, che il giovanetto casto qual altro Giuseppe in premio della sua virtù meritò di essere ammesso alle nozze dell' Agnello immacolato, senza badare tanto alla tenera età d' anni otto e mesi sei.

  A112000131 

 3° Ogni mattina prima d' uscir di chiesa dico un Pater ed un' Ave a S.Giuseppe.

  A112000285 

 Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il mio cuore e l' anima mia.

  A112000318 

 Gesù, Giuseppe, Maria assistetemi in questa mia agonia.

  A112000318 

 Gesù, Giuseppe, e Maria spiri in pace con voi l' anima mia.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000045 

 Si legge che il re Faraone diede a Giuseppe il suo anello allorchè lo elevò alla dignità di vicerè di Egitto.

  A113000105 

 {59 [59]} Osservate pertanto tutte le formalità, la mattina di questo giorno che era il primo del mese consacrato a san Giuseppe, Patrono della Chiesa Universale, gli Eminentissimi Cardinali alle ore dieci e mezzo si sono riuniti nella Cappella Paolina.

  A113000229 

 Quindi con apposita pastorale raccomanda ai parrochi l'insegnamento della dottrina cristiana; anzi a fine di raccogliere più facilmente i ragazzi nelle feste, per poterli catechizzare ed allontanare dal giuoco e dalla dissipazione, instituisce i cosi detti Oratorii, o Giardini di S. Filippo Neri, che sono luoghi di ricreazione, d'istruzione e di pietà a guisa degli Oratorii festivi di S. Francesco di Sales, di S. Luigi, di S. Giuseppe, {124 [124]} e più altri, aperti in Torino, e in varie città d'Italia, Francia, ed America.

  A113000233 

 A questo fine fonda ed apre il Santuario del Ponte della Pietra in onore di Maria Madre della Misericordia; e nel duomo di Perugia incorona solennemente l'immagine prodigiosa di Maria SS. delle Grazie; domanda ed ottiene per la città e diocesi 1'Offizio e la Messa del purissimo Cuor di Maria; ottiene dal Santo Padre Pio IX indulgenze per l'insigne reliquia del Sacro Anello dello Sposalizio di Maria Vergine con s. Giuseppe, che Perugia fortunatamente possiede; e infine con una solenne consacrazione pone se stesso e tutta la sua Chiesa diletta sotto il manto di Maria Immacolata.

  A113000254 

 A Monaco si segnalò col suo zelo contro l'illuminismo e la frammassoneria e promosse l'Assemblea dei Vescovi bavari a Wursburgo, dove furono gettate le prime basi del Concordato conchiuso nel 1855 tra Pio IX e Francesco Giuseppe I. A Parigi sostenne con dignità e fermezza il suo ufficio in mezzo ai tranelli diplomatici ed alle doppiezze di Napoleone III. Dicono che, nato il Principe imperiale, gli augurasse di poter essere sempre sordo alle adulazioni dei cortigiani, come nei primi giorni in cui era venuto alla luce del mondo.

  A113000255 

 La sua fama non si tenne ristretta nei confini de' suoi conventi, nè in quelli dell'Italia, e l'Imperatore d'Austria, Francesco Giuseppe, dopo il Concordato del 1855, lo chiamò nell'Università di Vienna a insegnarvi Sacra Teologia.

  A113000258 

 Federico Giovanni Giuseppe Celestino Schwartzenberg nasceva in Vienna d'Austria al 6 di aprile del 1809; prima canonico domicellario della cattedrale di Vienna, veniva poi preconizzato Arcivescovo di Salisburgo il 1° di febbraio del 1836; creato Cardinale dal Papa Gregorio XVI e pubblicato nel Concistoro del 24 gennaio 1842; promosso finalmente all'Arcivescovato di Praga in Boemia il giorno 20 di maggio dell'anno 1850.

  A113000272 

 Luciano Luigi Giuseppe Napoleone Bonaparte nacque in Roma addì 28 novembre 1828 da Carlo, principe di Canino e Musignano, e da Zenaide, figlia di Giuseppe Bonaparte, re di Napoli e poi di Spagna.

  A113000274 

 La scienza del diritto canonico e del diritto civile hanno introdotto Giuseppe Berardi nel Sacro Collegio de' Cardinali.

  A113000282 

 E quando si gettò la calunnia contro il clero, egli ne prese nobilmente la difesa, ed ai ministri che lo tormentavano perseguitando i suoi figli, più d'una volta domandò col Divin Maestro: Cur me caedis? La Santità di Pio Nono creava e pubblicava nel Concistoro dei 22 dicembre 1873 Cardinale di Santa Chiesa Giuseppe Ippolito Guibert, e conferivagli il titolo di San Giovanni a Porta Latina.

  A113000303 

 Dopo 16 anni di episcopato Pio IX, volendo provvedere l'insigne Chiesa di Capua, rimasta da otto anni senza Pastore, per la morte dell' eminentissimo Cardinale Giuseppe Cosenza, morto il 30 di marzo 1863, il 24 novembre 1871 ne preconizzava Arcivescovo monsig. Apuzzo, che il 12 marzo 1877 creava Cardinale di Santa Chiesa, del titolo presbiterale di Sant'Onofrio, destinandolo a far parte delle Congregazioni del Concilio, dei Riti, delle Indulgenze e sacre Reliquie e della Fabbrica di San Pietro.

  A113000313 

 Il successore di s. Potino e di s. Ireneo nella chiesa metropolitana e primaziale di Lione, cardinale Lodovico Maria Giuseppe Eusebio Gaverot, nacque in Joinville, piccola città della diocesi di Langres, il 28 maggio 1806.

  A113000318 

 Fu destinato a portargli il berretto cardinalizio monsignor Giuseppe Francia-Nava di Bontifé, cameriere segreto di Sua Santità, ed il Maresciallo Mac-Mahon, valendosi della facoltà accordata dalla Santa Sede ad alcuni Capi di Stato, glielo impose, rendendo con belle parole il dovuto omaggio alle virtù del nuovo Porporato.

  A113000320 

 Allorchè venne nominato Vescovo di Trento monsignor Benedetto di Riceabona, il quale aveva surrogato sulla Cattedra di S. Zenone monsignor Trevisanato, promosso all'arcivescovato di lidine e poco dopo traslato alla chiesa pa {234 [234]} triarcale di Venezia e fatto Cardinale, l'imperatore Francesco Giuseppe propose alla Santa Sede, in virtù dei privilegi che gli conservava il Concordato del 1855, per Vescovo di Verona il Canossa, il quale non ne voleva assolutamente sapere, e solo si ridusse ad accettare la mitra, allorchè la Santità di Pio IX glie ne fece solenne ingiunzione.

  A113000329 

 Il Card. Giuseppe Milhalovitz nacque il 16 gennaio 1814 in Tarda, diocesi di Czanad in Ungheria, e fatto sacerdote,dopo aver compiuto lodevolmente varii uffizi ecclesiastici, era notaio e direttore della cancellaria vescovile ed abbate di S. Martino di Vaska, allorchè fu sollevato all'onore dell'episcopato a proposta dell'imperatore Francesco Giuseppe.

  A113000331 

 Allorchè il Santo Padre Pio Nono volle nello scorso anno nominare nuovi Cardinali, per riparare le perdite sofferte dal Sacro Collegio, per dare una prova di benevolenza all'imperatore Francesco Giuseppe pe' suoi grandi meriti verso la Chiesa, benchè molte speranze, che si erano concepite, avessero dovuto dileguarsi per le leggi confessionali adottate in Austria, fregio della porpora l'Arcivescovo di Zagabria addì 22 giugno 1877, e lo ascrisse alle Congregazioni dei Vescovi e Regolari, dell'Indice, dei Sacri Riti e della Disciplina Regolare.


don bosco-l-arca dell-alleanza.html
  A123000033 

 Il padre Giuseppe Relazzo vedendo che non vi era più umana speranza di guarigione, fece voto di far celebrare tre messe all'altare di Maria Ausiliatriee, se otteneva la bramata grazia.

  A123000092 

 Era appena il quarto giorno della novena, ed ecco due religiose della Congregazione di S. Giuseppe battere alla mia porta, {53 [143]} in cerca di me.

  A123000138 

 Mentre i dottori raddoppiavano visite, cure e medicine {79 [169]} i suoi parenti ed amici innalzavano fervide e costanti preghiere, a Dio, alla Santa Vergine, al castissimo di lei sposa S. Giuseppe, per ottenere la miracolosa guarigione, poichè i medici stessi dichiaravano, che a guarirla non ci voleva meno di un miracolo.

  A123000141 

 Evviva Gesù, Maria, Giuseppe!.

  A123000172 

 Nicolò Giuseppe di questa parrocchia, della quale io sono Economo spirituale, aveva un nipotino per nome Edoardo di mesi undici, che era travagliato da una gastrica verminosa, che lo portò all'orlo della tomba.

  A123000190 

 (Era la terza dopo Pasqua, festa del Patrocinto di S. Giuseppe).


don bosco-l-armonia (1849-1863).html
  A125000141 

 - Cotta cavaliere Giuseppe, senatore del Regno, Cassiere.

  A125000141 

 - Duprè cavaliere Giuseppe, consigliere municipale.

  A125000141 

 - Roa-senda di Roasenda cavaliere Giuseppe.

  A125000212 

 Ecco i cinque fascicoli dell'anno 11° di questa lodevolissima associazione che comincia dal mese di marzo: «1° Dialoghi popolari sopra alcuni errori del giorno in fatto di religione; 2° Il Pontificato di S. Caio Papa e martire per cura del sacerdote Bosco Giovanni; 3° e 4° Cenni storici sulla vita del sacerdote Giovanni Maria Vianney, parroco d'Ars, raccolti dal sacerdote canonico Lorenzo Gastaldi, teologo collegiate; 5° Vita ed istituto di S. Angela Merici per Giuseppe Frassinetti, priore a S. Sabina in Genova; 6° Antonio, ossia il buon padre di famiglia, versione italiana del sacerdote Pietro Bazetti».


don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html
  A126000038 

 - Bruno Giuseppe Carlo, professore, propone che sia provvisto con legge al ricovero ed alla educazione dei giovani oziosi e vagabondi.

  A126000094 

 e Giuseppe B....

  A126000122 

 Uno dei Deputati alla Camera si è rivolto al Sindaco sottoscritto per ottenere il ricovero in qualche pio Stabilimento di un povero orfano per nome C... Giuseppe d'anni 13 circa, nativo di Mergozzo, il quale gode ottima salute, ed è dotato di di robusta costituzione fisica ed anche di svegliato ingegno; i parenti del quale, al pari di lui, sono affatto poveri, tranne un di lui zio, il quale, sebbene in condizione limitatissima, si disporrebbe tuttavia a fare un'assegnazione di annue L. 80 allo Stabilimento, che porgesse asilo all'infelice suo nipote.

  A126000144 

 La signora Anna M...... vedova del fu Giuseppe M....


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000054 

 Da D. Giuseppe Frassinetti (lista), lire 26.

  A127000057 

 D. Giuseppe Astengo, lire 10.

  A127000057 

 D. Giuseppe Pellizzari offre lire 20.

  A127000057 

 D. Giuseppe Zuannich e D. Giovanni Battista De-Santa offrono L. 10.

  A127000057 

 Da D. Giuseppe Paperini, nota di offerte e L. 20.

  A127000190 

 Di più chiese licenza al padre Cagliero (e potete immaginare se ne avesse bisogno!) di collocare nella cappella tre belle statue, una dell'Immacolata, l'altra di San Giuseppe e la terza di S. Francesco di Sales, triade che non avremmo potuto noi scegliere la migliore.

  A127000296 

 Per verità questa inaugurazione già era stata fissata al 19, festa del grande San Giuseppe e onomastico del nostro Giuseppe Francesco Benitez; ma, per godere della presenza di Monsignor Arcivescovo, l'abbiam trasportata al 25.

  A127000346 

 La messa solenne di mezzo pontificale fu cantata con scelta musica a orchestra dai Collegiali di San Giuseppe, diretti dai Padri Baionesi.

  A127000408 

 I Giudei irritati lo cacciarono da Gerusalemme con Marta e Maria Maddalena sue sorelle, Marcella loro fantesca, S. Massimino, S. Cedoino, che credesi il cieco-nato, Giuseppe d'Arimatea, discepoli di Gesù Cristo.

  A127000432 

 Così fra i denti e la bava mi soggiunse che era certo Roba Giuseppe di San Remo, negoziante in liquori e zuccaro, che teneva famiglia e negozio in Valparaiso.

  A127000460 

 Santi Martiri, Rev. P. Giuseppe Franco della Compagnia di Gesù.

  A127000466 

 Ferreri professore don Giuseppe.

  A127000475 

 Casalegno D. Giuseppe vice-rettore alla Santissima Trinità.

  A127000477 

 San Massimmo (borgo Nuovo), Destefanis Giuseppe Maria, missionario apostolico, {211 [211]} canonico onorario della collegiata di Carmagnola.

  A127000484 

 Giuseppe Aime, figlio, cent.

  A127000489 

 Pubblicando il concorso promosso nell' Unità Cattolica dal marchese Giulio Merenghi per un libro sopra S. Giuseppe, manifestavamo il desiderio che più tardi qualche buon cattolico aprisse un altro concorso per un libro sopra S. Pietro, Principe degli apostoli.


don bosco-la chiave del paradiso.html
  A129000062 

 Il Cristiano deve ubbidire come ubbidì Gesù Cristo, il quale fu sottomesso a Maria e a S. Giuseppe, ed ubbidì al suo celeste padre fino alla morte, e alla morte di croce.

  A129000105 

 Pertanto al mattino appena svegliati {29 [29]} noi dobbiamo fare il segno della santa croce, offerire il nostro cuore a Dio, e dire: Gesù, Giuseppe, Maria vi dono il cuore e l'anima mia.

  A129000136 

 Terminate le solite preghiere, recitate un Pater ed Ave a S Giuseppe affinchè vi ottenga da Dio la grazia di non morire in peccato.

  A129000137 

 Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il mio cuore e l'anima mia.

  A129000138 

 Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima agonia.

  A129000139 

 Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l'anima mia.

  A129000225 

 Dite una Salve alla B. V. Immacolata ed un Pater a S. Giuseppe, affinchè vi aiutino a mantenere i proponimenti fatti, e soprattutto ad evitare lo occasioni del peccato.

  A129000289 

 Gesù, Giuseppe e Maria assistetemi nell'ultima agonia.

  A129000289 

 Gesù, Giuseppe e Maria spiri in pace con voi l'anima mia.

  A129000289 

 Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono col mio cuore l'anima mia.

  A129000501 

 Gloriosissimo San Giuseppe, fortunato sposo di Maria, voi che meritaste di esser fatto custode del Salvator del mondo Gesù Cristo, e abbracciandolo teneramente godeste anticipato il Paradiso, deh! ottenetemi dal Signore un intero perdono de' miei peccati, la grazia d'imitare le vostre virtù, ond'io cammini sempre per la via che conduce al Cielo.

  A129000501 

 Siccome voi meritaste di avere Gesù e Maria intorno al vostro letto al punto di morte, e tra le loro braccia dolcemente spiraste l'anima beata, vi prego di volermi difendere dai nemici dell'anima mia in quell'ultimo punto di mia vita, di modo che consolato dalla dolce speranza di volare con voi a possedere l'eterna gloria in Paradiso spiri pronunciando {123 [123]} i Ss. nomi di Gesù, di Giuseppe e di Maria.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000160 

 Si legge che il re Faraone diede a Giuseppe il suo anello allorchè lo elevò alla dignità di vicerè di Egitto.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000017 

 Il nostro Salvatore quantunque onnipotente volle insegnarci ad ubbidire sottomettendosi in tutto alla B. V. ed a s. Giuseppe esercitando l'umile mestiere di artigiano: Et erat subditus illis.

  A132000017 

 San Giuseppe da Copertino amava tanto questa virtù che voleva esser condotto a guisa di un cieco ed era pronto a morire piuttosto che non obbedire.

  A132000057 

 Onorate ancora di culto speciale il castissimo sposo di Maria s. Giuseppe custode dell'infanzia di G. C. e della nostra, ed ora Patrono universale della Chiesa.

  A132000073 

 Gesù, Giuseppe e Maria spiri in pace con voi l'anima mia.

  A132000159 

 Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima agonia.

  A132000159 

 Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l'anima mia.

  A132000159 

 Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il cuore e l'anima mia.

  A132000240 

 Vergine immacolata, cara madre del mio Gesù, s. Giuseppe, s. Luigi Gonzaga, ottenetemi in questo momento le grazie necessarie per fare una buona Confessione.

  A132000267 

 Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima agonia.

  A132000267 

 Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l'anima mia.

  A132000267 

 Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono col mio cuore l'anima mia.

  A132000295 

 Vi può essere dignità maggiore di questa? Tutti i santi Dottori della Chiesa quando si mettevano a considerare Maria sotto questo titolo, abbagliati da tanta grandezza si prostravano ai piedi di Lei pieni di venerazione esclamando: O Maria! quanto siete grande, e quanto dovete essere potente presso il {128 [306]} trono di Dio! Siete la Madre di Dio, dicea quel Santo così divoto di Maria, che fu s. Giuseppe da Copertino ma siete anche la madre mia.

  A132000333 

 Il terzo dolore della B. Vergine fu quando al tempo della Pasqua, dopo di essere stata col suo sposo Giuseppe e coll'amato figlio Gesù in Gerusalemme, nel ritornarsene alla sua povera casa lo smarrì, e per tre giorni continui lo cercò lamentandone la perdita.

  A132000486 

 Colla divozione a Gesù e a Maria deve andare congiunta la divozione al glorioso patriarca san Giuseppe.

  A132000487 

 S. Teresa ci anima a ricorrere sovente a questo santo dicendo: « Io non mi ricordo di aver finora supplicato s. Giuseppe per cosa alcuna, senza che egli mi abbia consolata.

  A132000488 

 S. Giuseppe avendo avuto la invidiabile sorte di morire assistito da Gesù e da Maria viene dato per protettore ai moribondi.

  A132000489 

 Per la grande dignità poi, a cui fu elevato {177 [355]} s. Giuseppe, per aver protetto la Sacra Famiglia dalle insidie dei nemici, mentre ancor viveva in terra, per le grazie straordinarie che ottiene tuttodì ai fedeli cristiani, il papa Pio IX con decreto degli 8 dicembre 1870 dichiarò s. Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica, e sollevò a doppio di prima classe la sua festa del 19 marzo.

  A132000490 

 O custode dei vergini e padre, s. Giuseppe, alla cui custodia fu affidata la stessa innocenza Cristo Gesù e la Vergine delle Vergini Maria SS., io vi supplico e vi scongiuro di fare sì che, preservata da ogni immondezza, pura di mente e di cuore, e casta di corpo, io sia sempre castissima serva di Gesù e di Maria.

  A132000491 

 Ricordatevi, o purissimo sposo di Maria Vergine, e dolce protettor mio s. Giuseppe, che non si è mai udito, che alcuno abbia invocata la vostra protezione e chiesto aiuto da voi senza essere stato consolato.

  A132000492 

 Gloriosissimo s. Giuseppe, fortunato sposo di Maria, voi che meritaste di essere fatto custode del Salvator del mondo Gesù Cristo, e abbracciandolo teneramente godeste anticipato il Paradiso, deh! ottenetemi dal Signore un intero perdono de' miei peccati, la grazia d'imitarle vostre virtù, affinchè io cammini sempre per la via che conduce al Cielo.

  A132000492 

 Siccome voi meritaste di avere Gesù e Maria intorno al vostro letto al punto di morte, e tra le loro braccia dolcemente spiraste l'anima beata, vi prego di volermi difendere dai nemici dell'anima mia in quell'ultimo punto di mia vita; di modo che consolata dalla dolce speranza di volare con voi a possedere l'eterna gloria in Paradiso, io spiri pronunziando i SS. nomi di Gesù, di Giuseppe e di Maria.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000189 

 Mio figlio Giuseppe in età di 18 mesi una sera fu messo a letto sano e robusto, e al mattino fu trovato come morto dai fianchi in giù.


don bosco-la perla nascosta di s.e. il cardinale wiseman arcivescovo di westminster.html
  A136000488 

 ( pensieroso ) - Si rinvenne pure la tazza di Giuseppe nel sacco di Beniamino, e nondimeno egli non era il ladro; alcun altro può aver messi colà i sacchi.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000200 

 Quando Mosè era per partire dall'Egitto alla testa del popolo di Israele trasportò le reliquie dei patriarca {102 [102]} Giuseppe, perchè fossero con grande onore seppellite nella Palestina.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000328 

 Augusto senza saperlo concorse all'adempimento de' divini decreti, poichè egli ordinò un censo, ossia numerazione di tutti i sudditi del vastissimo Romano impero; la qual cosa obbligò Maria SS. e S. Giuseppe a recarsi in Betlemme città della Giudea.

  A139001528 

 Ancora un uomo celebre voglio farvi conoscere fra i molti che illustrarono questo secolo, ed è Giuseppe Parini.

  A139001528 

 Colà i genitori di Giuseppe, consumati {452 [452]} i pochi loro danari, in breve si trovarono ridotti a gravi strettezze.

  A139001562 

 Al suo fratello Luigi diede il regno d'Olanda, al fratello Giuseppe il regno di Spagna, ad altro fratello Luciano il regno di Vestfaglia.

  A139001562 

 Fece re di Napoli suo fratello Giuseppe, poi Gioachino Murat suo cognato.

  A139001662 

 Fu questi Giuseppe Galletti, più di tutti da Pio IX beneficato, e più di tutti malamente gli corrispose.

  A139001764 

 Molte discordie che minacciavano la rovina di questo impero si acquetarono; e questo imperatore, che si chiama Giuseppe Francesco, riconoscendo che il favorire la religione è il mezzo più potente per conservare gli Stati, e che il disprezzo della medesima ne è la rovina, cominciò a stabilire molte cose favorevoli alla religione; e per abolire alcune leggi da uno de' suoi antecessori di nome Giuseppe II promulgate contro alla Chiesa, fece un concordato colla Santa Sede, con cui, donando piena libertà di esercitare il culto religioso, concede alla Chiesa tutti quei favori e quella protezione che si possono desiderare da un sovrano veramente cattolico.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000316 

 Augusto senza saperlo concorse all'adempimento de' divini decreti; poichè egli ordinò un censo, ossia la numerazione di tutti i sudditi del vastissimo Romano impero; la qual cosa obbligò Maria SS. e S. Giuseppe a recarsi in Betlemme, città della Giudea.

  A140001355 

 Colà i genitori di Giuseppe, consumata ogni cosa, si trovarono in breve ridotti a gravi strettezze.

  A140001355 

 Giuseppe Parini era nato l'anno 1729 in Bosisio, terra del Milanese presso il lago Pusiano.

  A140001356 

 Un giorno l'imperatore Leopoldo I, che prima era stato granduca della Toscana, e che era succeduto a Giuseppe II suo fratello, vide quest'uomo venerando camminare strascinandosi per istrada, e dimandò chi fosse.

  A140001395 

 Creò re di Napoli suo fratello Giuseppe, poi Gioachino Murat, suo cognato.

  A140001395 

 Questi, oscuro di nascita, aveva saputo col suo coraggio affezionarsi tanto l' animo di Napoleone, che lo innalzò a quella dignità, mandando Giuseppe Bonaparte al trono di Spagna.

  A140001462 

 È questi Giuseppe Galletti, più di tutti da Pio IX colmato di benefizi, e il più di tutti ingrato.

  A140001475 

 I rivoluzionari della Toscana, stimolati dal genovese Giuseppe Mazzini, capo dei rivoltamenti di questi tempi, proclamarono eziandio la repubblica, e si unirono ai Romani per far Roma capitale della grande repubblica italiana.

  A140001550 

 Molte discordie, che minacciavano rovina a quella monarchia si acquetarono; l'imperatore, che si chiama Francesco Giuseppe, riconoscendo che il favorire la religione è il mezzo più sicuro per conservare gli stati, cominciò a stabilire molte cose favorevoli ad essa.

  A140001550 

 Volendo poi abolire molte leggi, promulgate da un suo antecessore, di nome Giuseppe II, contro alla Chiesa, fece un concordato colla santa Sede, con cui, donando {437 [437]} piena libertà all'esercizio del culto religioso, concesse alla Chiesa tutti que' favori e quella protezione, che si possono desiderare da un sovrano veramente cattolico.

  A140001575 

 Un profondo scrittore politico e religioso fu il conte Giuseppe De-Maistre, nato il 1° aprile 1754 in Giamberì.

  A140001613 

 Il pontefice Pio VI nel 1782 deliberò di recarsi a Vienna per trattare affari religiosi coli'imperatore Giuseppe II. Il Monti approfittò di quella occasione per comporre il canto intitolato il Pellegrino apostolico.

  A140001626 

 Tra molti uomini illustri, che in essa ebbero i natali, non va taciuto il celebre cardinale Giuseppe Mezzofanti.

  A140001667 

 Nel 1817 stampava in Venezia il volgarizzamento del poemetto, del Fracastoro: Sul governo dei cani da caccia; nel 1818 in Padova le memorie sulla vita ed opere di Giuseppe Bartoli; nel 1819 pure in Padova la bella dissertazione sulle cause per le quali ai nostri giorni da pochi dirittamente si adopera la bellissima italiana favella; nel 1820 in Venezia la vita di Alfonso Varano, e in Rovereto dodici sonetti di sacro argomento; nel 1822 in Padova tre vite di Cornelio Nipote con alcune lettere di Plinio il giovane, volgarizzate, lettere che tradotte ed annotate compiutamente stampavansi nel 1830.

  A140001823 

 - 8 settembre - Solenne decreto che proclama S.Giuseppe Patrono della Chiesa universale.

  A140001870 

 - Morte subitanea di Giuseppe Mazzini in Pisa.


don bosco-maniera facile per imparare la storia sacra.html
  A148000245 

 I più giovani figli di Giacobbe furono Giuseppe e Beniamino.

  A148000246 

 Che avvenne a Giuseppe per l'invidia dei suoi fratelli?.

  A148000247 

 I fratelli di Giuseppe furono indetti dalla invidia a vendere il loro fratello ad alcuni mercanti, da cui fu condotto in Egitto.

  A148000248 

 Che cosa accadde a Giuseppe in Egitto?.

  A148000249 

 Condotto Giuseppe in Egitto fu venduto ad un ricco signore di nome Putifare, che gli affidò il governo di sua casa.

  A148000250 

 Stette molto Giuseppe in casa di Putifare?.

  A148000252 

 Qual sorte toccò a Giuseppe in prigione?.

  A148000253 

 Anche in prigione Giuseppe fu da Dio benedetto a cagione della sua saviezza e virtù, e dopo alcuni anni fu conosciuta la sua innocenza, liberato dalla prigione e creato vicerè ossia governatore di tutto quel regno all'età di trent'anni.

  A148000255 

 Gli altri figliuoli di Giacobbe costretti da una carestia ad andare a comprar frumento in Egitto s'indirizzarono colà a Giuseppe senza conoscerlo.

  A148000256 

 Come li ricevette Giuseppe?.

  A148000257 

 Giuseppe li ricevette con bontà, e diede loro il grano di cui avevano bisogno, e finalmente si diede loro a conoscere.

  A148000259 

 Sì Giacobbe venne egli pure in Egitto: perciocché continuando la carestia, Giuseppe invitò suo padre ad abbandonare il paese di Canaan, e a venire in Egitto con tutta la sua famiglia.

  A148000266 

 Che cosa avvenne degli Ebrei dopo la morte di Giuseppe?.

  A148000267 

 Dopo la morte di Giuseppe gli Ebrei crebbero in gran numero e divennero molto potenti in Egitto.

  A148000269 

 No: circa duecento anni dopo la morte di Giuseppe un principe detto Faraone cominciò ad opprimerli per annientarli.

  A148000473 

 La madre di Gesù Cristo fu Maria Vergine sposata a S. Giuseppe.

  A148000476 

 Di quale tribù erano Maria e S. Giuseppe?.

  A148000477 

 Maria Vergine e S. Giuseppe erano della tribù di Giuda e discendenti dalla famglia di Davidde.

  A148000502 

 Che fecero la Vergine e S. Giuseppe per salvare Gesù? {44 [92]}.

  A148000503 

 La Vergine e S. Giuseppe avvisati da un Angelo poterono salvare il Bambino Gesù fuggendo in Egitto.

  A148000505 

 La vergine e S. Giuseppe dimorarono in Egitto finché furono nuovamente avvisati da un Angelo che era morto Erode, allora ritornarono con Gesù nella Galilea ed abitarono nella città di Nazaret.

  A148000509 

 Egli ritornò a Nazaret con Maria e S. Giuseppe e stette con loro fino all'età di trent'anni.

  A148000511 

 Gesù a Nazaret si occupava nei lavori di artigiano, ed era ubbidiente alla Vergine e a S. Giuseppe.

  A148000617 

 Il suo corpo fu seppellito da Giuseppe d'Arimatea e posto in un sepolcro nuovo per lui preparato.

  A148000838 

 ARIMATEA, città della tribù di Efraimo, patria di quel Giuseppe che dimandò a Pilato il corpo di Gesù Cristo per seppellirlo.

  A148000857 

 GESSEN, paese fertilissimo che Giuseppe fece dare a suo padre e a' suoi fratelli quando vennero a dimorar nell'Egitto.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000076 

 Quelli che visitano le catacombe di Roma, e ne siamo testimoni oculari, trovano tuttora in quei sotterranei antiche immagini che rappresentano o lo sposalizio di Maria con s. Giuseppe, o l'assunzione di Maria al cielo, ed altre esprimono la Madre di Dio col bambino in braccio.

  A149000197 

 « L'anno del Signore mille ottocento sessantacinque, il ventisette aprile, ore due di sera; l'anno decimonono del Pontificato di Pio IX, de' Conti Mastai Ferretti felicemente regnante; l' anno decimosettimo di Vittorio Emanuele II; essendo vacante la sede arcivescovile di Torino per la morte di Monsignor Luigi dei Marchesi Franzoni, Vicario Capitolare il Teologo Collegiato Giuseppe Zappata; curato della Parochia di Borgo Dora il Teologo Cattino Cav.

  A149000213 

 I fiori figurano le grazie che Gesù offre a Maria, mentre essa ne costituisce s. Giuseppe assoluto dispensiero, come appunto lo saluta Santa Chiesa: constituit eum dominum domus suae.

  A149000213 

 L'Augusta sua Madre dice di offerirlo {125 [317]} a s. Giuseppe suo sposo, affinchè per mano di esso siano regalati ai fedeli che a mani levate li stanno attendendo.

  A149000213 

 Nella crociera a sinistra avvi l'altare dedicato a s. Giuseppe.

  A149000331 

 Nel tempio Maria e Giuseppe trovarono Gesù quando lo ebbero smarrito, nei tempio lo troveremo noi se lo cercheremo con quello spirito di santa fiducia e di santo timore con cui lo cercarono Maria e Giuseppe.

  A149000436 

 Dopo questo se ne aprì un altro a Porta Nuova; quindi un altro più tardi in Vanchiglia, e pochi anni sono quello di S. Giuseppe a S. Salvano.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000086 

 Esso è dono e lavoro dell'artista Gabotti Giuseppe di Locarno dimorante a Torino.

  A150000111 

 Vi si ammirano sette dipinti, tutti affresco, dell'artista Giuseppe Rollini, già allievo dell'Oratorio di s. Francesco di Sales.

  A150000127 

 Il Santo, ritto in piedi sopra una nuvola, attorniato da angioli in atteggiamenti varii e tutti divoti, ha in braccio il bambino Gesù, il quale tiene sulle ginocchia un panierino pieno di rose, Il bambino piglia le rose dal panierino e le dà a s. Giuseppe, e questi a mano a mano le fa piovere sulla chiesa di Maria Ausiliatrice che vedesi di sotto.

  A150000127 

 Nella crociera a sinistra avvi l'altare dedicato a s. Giuseppe.

  A150000351 

 «Da questo lato vedo un vecchio col bastone fiorito in mano; è s. Giuseppe.

  A150000596 

 Mio fratello Giuseppe era travagliato da una ostinata atonia allo stomaco, prodottavi in seguito a febbri mortifere e maligne.

  A150000618 

 Rinnovai allora le mie preghiere a Maria SS. Così poi, dietro {264 [568]} consulto coi medici curanti si addivenne ad un estremo rimedio, e con maraviglia, all'applicazione del nuovo farmaco prescritto dal nuovo medico, l'ammalato migliorò istantaneamente, riposò bene per tutta la notte, ed il mattino seguente, 19 marzo sagro al Patriarca s. Giuseppe, che giusta le preveggenze dei periti dovea essere il giorno dei funerali, ci si trovò sano ed assicurato.

  A150000630 

 Il mio caro, e dolce padre Vercellotti Giuseppe affetto da infermità in un ginocchio ricorse alla Vergine Ausiliatrice che si venera in Torino nella chiesa a Lei dedicata e n'ebbe la bramata guarigione.

  A150000634 

 Maddalena Ghia, figlia di Giuseppe di Carmagnola, di anni 12, pativa un tremolio, per cui non poteva ne camminare, nè lavorare, nè reggersi {275 [579]} sulla persona.

  A150000672 

 Viva Gesù, Maria e s. Giuseppe.

  A150000727 

 Piccola offerta di L. 20 in ringraziamento alla Vergine Santissima per grazia ottenuta nella guarigione dell'umilissimo suo servo cav. Asinari Giuseppe.


don bosco-notizie storiche intorno al santuario di nostra signora della pieve in vicinanza di ponzone.html
  A154000040 

 E seguitando nominerò Capra Giuseppe del quondam Olivero nato a Ponzone d'anni 12.

  A154000040 

 Nè tacerò che lo speziale Porta avvenutosi a veder più volte nel letto del suo dolore il nostro Capra depose « Io credo, e tengo per certo, che esso Giuseppe sia veramente guarito per grazia miracolosa, » e ripetè lo stesso il chirurgo Scrivano, che fu il curante nella malattia.

  A154000046 

 « Questa mattina è stata donata alla chiesa una collana d'oro del peso di un'oncia ed un quarto da Giuseppe Mignone per incarico di suo figliuolo {79 [503]} Pietro, che la mandò da Gibilterra per voto da esso fatto in una grave malattia di febbre gialla, per causa della quale morirono in quella città nove mila persone, laddove il suddetto Pietro, fatto un voto a N. S. della Pieve, ricuperò assai presto contro il sentimento de' medici la sua perfetta salute.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000129 

 E perchè non troveremo noi qualche ora del giorno per intrattenerci col migliore degli amici? Oh! quanto è mai dolce la compagnia di Gesù! Ben lo provarono prima di tutti Maria e Giuseppe.


don bosco-novelle e racconti.html
  A158000002 

 Dopo ve ne sono alcuni tanto ameni ed istruttivi di Cesare Cantù ed alcuni di Giuseppe Manzoni, chiaro autore di lodate novellette.


don bosco-regolamento dell-oratorio di s. francesco di sales per gli esterni.html
  A164000271 

 Nelle sette Domeniche precedenti alla festa di s. Giuseppe e nelle sei precedenti la festa di 5.


don bosco-regolamento per le case della societa di s. francesco di sales.html
  A165000094 

 Faccia che tutti gli artigiani imparino a servir Messa, e promuova ira di loro qualche compagnia, come sarebbe quella di s. Giuseppe, di s. Luigi, e dell' Immacolata Concezione.

  A165000267 

 Abbiate una speciale divozione al Ss. Sacramento, alla B. Vergine, a s. Francesco di Sales, a s. Luigi Gonzaga, a s. Giuseppe che sonoi protettori speciali d' ogni casa.


don bosco-regole o costituzioni della societa di s. francesco di sales secondo il decreto di approvazione.html
  A167000144 

 Mezzi per custodire diligentissimamente questa virtù sono la frequente confessione e comunione, la pratica esatta dei consigli del confessore, la fuga dell' ozio, la mortificazione di tutti i sensi del corpo, frequenti visite a Gesù Sacramentato, frequenti giaculatorie a Maria Santissima, a s. Giuseppe, a s. Francesco di Sales, a s. Luigi Gonzaga, che sono i principali protettori della nostra Congregazione.


don bosco-regole o costituzioni per l-istituto delle figlie di maria ss. ausiliatrice.html
  A168000063 

 Saranno celebrate con particolare divozione e solennità le feste di s. Giuseppe, s. Francesco di Sales, santa Teresa, santa Angela Merici, che sono i Patroni particolari dell'Istituto.

  A168000081 

 Servirà eziandio efficacemente a conservare la bella virtù la divozione verso di Maria SS. Immacolata, del glorioso san Giuseppe, e dell'Angelo Custode; come pure il non mai dimenticare che le fedeli Spose di Gesù Cristo, le quali saranno vissute e morte nello stato verginale, avranno in Cielo una gloria particolare, e con Maria canteranno al divino Agnello un inno, che non è concesso di cantare agli altri Beati.

  A168000174 

 Glorioso s. Giuseppe, Angelo mio custode, s. Francesco di Sales, Santi e Sante del Cielo, pregate Dio per me.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000020 

 Non è da omettersi che l'orchestra è dono e lavoro del mastro falegname Gabotti Giuseppe di Locamo ed abitante in Torino.

  A173000141 

 Alle 10 1/2 Monsignor Galletti celebrò Messa solenne assistito dai Rettori delle Opere Pie rappresentati dai Sacerdoti Bosco Giacomo Rettore del Monastero delle religiose di s. Giuseppe; Teol.

  A173000141 

 Fissore Rettore dell'opera di s. Michele detta Maternità; Serra Giuseppe Direttore del Monastero delle Adoratrici Perpetue; Teologo Cav.

  A173000195 

 o Giuseppe ZAPPATA Vic.


don bosco-scelta di laudi sacre.html
  A176000213 

 Ecco Giuseppe.

  A176000882 

 O Giuseppe, il tuo bel Core,.

  A176000899 

 Di Giuseppe in Cuor si accese,.


don bosco-severino.html
  A177000108 

 Il Royamont, Soave, Secco, Farini, Calmet, Giuseppe Flavio e la stessa Bibbia tradotta dal Martini erano stati da me direi quasi studiati.

  A177000421 

 Io muoio, dissi, e col cuore recitai la giaculatoria: Gesù, Giuseppe e Maria spiri in pace con voi l'anima mia.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html
  A179000006 

 Bertello Giuseppe sac.

  A179000015 

 Daghero Giuseppe sac.

  A179000017 

 Fagnano Giuseppe sac.

  A179000019 

 Gaia Giuseppe Coadiutore.

  A179000022 

 Lazzero Giuseppe sac.

  A179000024 

 Monateri Giuseppe sac.

  A179000029 

 Rossi Giuseppe coad.

  A179000039 

 Beauvoir Giuseppe ch.

  A179000042 

 Bologna Giuseppe sac.

  A179000051 

 Cagliero Giuseppe sac.

  A179000064 

 Cuffia Giuseppe ch.

  A179000067 

 Demagistris Giuseppe ch.

  A179000068 

 Dogliani Giuseppe coad.

  A179000075 

 Gennaro Giuseppe ch.

  A179000077 

 Giulitto Giuseppe ch.

  A179000080 

 Martin Giuseppe 1, ch.

  A179000090 

 Rinetti Giuseppe ch.

  A179000093 

 Ronchail Giuseppe ch.

  A179000097 

 Scappini Giuseppe sac.

  A179000101 

 Villanis Giuseppe ch.

  A179000113 

 Boido Giuseppe ch.

  A179000135 

 Farina Giuseppe ch.

  A179000156 

 Martin Giuseppe 2.

  A179000161 

 Miola Giuseppe coad.

  A179000169 

 Pastore Giuseppe stud.

  A179000183 

 Spinello Giuseppe coad.

  A179000190 

 Viola Giuseppe coad.

  A179000203 

 Bertello Giuseppe sac.

  A179000205 

 Bologna Giuseppe sac.

  A179000215 

 Cuffia Giuseppe ch.

  A179000217 

 Dogliani Giuseppe coad.

  A179000219 

 Gaia Giuseppe coad.

  A179000220 

 Gennaro Giuseppe ch.

  A179000221 

 Lazzero Giuseppe sac.

  A179000227 

 Rinetti Giuseppe ch.

  A179000229 

 Rossi Giuseppe coad.

  A179000235 

 Villantis Giuseppe ch.

  A179000243 

 Boido Giuseppe ch.

  A179000258 

 Farina Giuseppe ch.

  A179000272 

 Martin Giuseppe 2.

  A179000280 

 Pastore Giuseppe stud.

  A179000289 

 Spinello Giuseppe coad.

  A179000293 

 Viola Giuseppe coad.

  A179000299 

 Monateri Giuseppe.

  A179000307 

 Giulitto Giuseppe ch.

  A179000311 

 Scappini Giuseppe sac.

  A179000324 

 Fagnano Giuseppe.

  A179000329 

 Beauvoir Giuseppe ch.

  A179000340 

 Miola Giuseppe coad..

  A179000348 

 Cagliero Giuseppe.

  A179000357 

 Martin Giuseppe 1.

  A179000374 

 Daghero Giuseppe.

  A179000375 

 Ronchail Giuseppe.

  A179000378 

 Demagistris Giuseppe ch.

  A179000405 

 Il giovane Abrami Giuseppe di Brescia nato il 19 agosto 1853 dopo aver dati non dubbi segni di virtù, per consacrare al Signore il fiore di sua età e darsi tutto al divino servizio, si faceva ascrivere nella nostra società.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1877.html
  A181000005 

 Nutriva speciale divozione a s. Giuseppe, e con apposite conferenze e con piccole accademie incoraggiva i suoi allievi a farsi inscrivere alla compagnia eretta nell' Oratorio sotto la protezione di questo Santo Patriarca.

  A181000020 

 Suo padre Giuseppe e sua madre Angela Gameno, seppero per tempo inspirare al loro figliuolo sentimenti di profonda pietà e divozione sincera, e ne furono ben corrisposti, poichè il piccolo Giacomo si guardava dall' arrecare loro il benchè minimo disgusto.

  A181000078 

 Giulitto Giuseppe di Perpetuo, e di Clara Argero nacque in Solerò ai 18 settembre 1853.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1878.html
  A182000014 

 Chi lo vide spirare così tranquillo e rassegnato, non potè trattenersi di esclamare: Oh com'è sempre vero che è preziosa agli occhi di Dio la morte dei giusti; com'è sempre vero che la divozione a Maria SS. ed a S. Giuseppe sono di grandissimo conforto in punto di morte!.

  A182000014 

 Gli astanti sono fuor di se, vedendoselo mancare così in fretta; ma egli tutto tranquillo e sereno, interrottamente a varie riprese fa ancora udire queste parole: "Ho sempre sperato che Maria SS. e S. Giuseppe mi sarebbero di gran conforto nell'ora della morte, ed ora mi riempiono di consolazione: Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono il mio cuore e l'anima mia; Gesù, Giuseppe e Maria, assistetemi nell'ultima agonia; Gesù, Giuseppe e Maria..." e non potè dire di più; il Signore compiva esso la giaculatoria, facendo che spirasse in pace e con lui l'anima sua.

  A182000015 

 Sì, o cari confratelli, siamo anche noi zelanti nel-l'eseguire con tutta esattezza le regole della nostra Congregazione; abbiamo anche noi molta divozione a Maria SS. ed a S. Giuseppe, e stiamo certi che il Signore non ci abbandonerà mai, e che dopo una morte avvenuta tra le sue braccia, ci prenderà seco id un eterno godimento.

  A182000017 

 Nasceva Giovanni Battista Baccino ai 24 aprile 1843 in Giusvalla, paesello della Diocesi d'Acqui, da Giuseppe e Margherita Scarrone, entrambi pii genitori.

  A182000028 

 " - "Maria Ausiliatrice e S. Giuseppe, gli rispose il superiore, ti assisteranno assai meglio di me.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000001 

 Suo padre fu Giuseppe Tonelli, che poco pratico nel maneggio degli affari, diede fondo allo proprie sostanze ed alla stessa dote della moglie, consistente in parecchie migliaia di franchi.

  A183000019 

 Ma il Signore dispose che recandosi il padre alla città di Alessandria, conducesse pur seco il Pierino; ed essendo poco distante il Collegio di Borgo S. Martino, dove trovavasi il cugino Giuseppe, pensarono di andargli a far una visita.

  A183000034 

 Nacque il dì dieci ottobre 1858 in Cascina Grossa presso Alessandria da Giuseppe Bianchi e da Teresa Cassano umili, ma virtuosi contadini che ritraevano il loro vitto dalle proprie fatiche.

  A183000055 

 Era il 19 marzo, giorno sacro al glorioso s. Giuseppe, quando gli si permise di recarsi a casa, fermi nella speranza che colà presto avrebbe potuto riaversi ed ottenere la sospirata guarigione.

  A183000073 

 E mercoledì, diceva a se stesso, una mortificazione ad onore di s. Giuseppe: è venerdì, è sabato: dunque digiunerò in ossequio a Gesù ed a Maria.

  A183000081 

 Giovani simili agli snaturati fratelli di Giuseppe non mancano mai.

  A183000092 

 Frattanto baciava e ribaciava ad una ad una le piaghe di Gesù Crocifisso che si stringeva al morente cuore! Poi volgendo sguardi pietosi all'immagine di Maria SS., che stavagli dinanzi, le diceva pieno di confidenza: Monstra te esse matrem... ecce filius tuus... Dolce Maria, speranza mia che io venga a voi! In manus tuas, Domine, commendo spiritum meum: Gesù Bambino, Maria madre mia, s. Giuseppe, spiri in pace con voi l'anima mia!....

  A183000093 

 Poi si ricompose il volto a gioia serena, la bocca atteggiò a dolce sorriso, aperse le labbra, su quelle posò il crocifisso... Giacomo mio, grida il desolato padre, sciogliendosi in pianto, Giacomo mio! Più non rispose! Era spirato nel bacio del Signore, nei dolcissimi cuori di Gesù, Giuseppe e Maria.


don bosco-societa di san francesco di sales. anno 1879.html
  A184000046 

 Trovandosi un giorno sola, con un suo confratello ad assisterlo gli prese la mano, gliela strinse dicendogli che pregasse s. Giuseppe per lui.

  A184000066 

 - In nome di Gesù - Maria - Giuseppe - San Luigi - A. C. - io prometto di fare ogni cosa da me qui sottoscritta in suffragio delle anime purganti, per la salvezza dell'anima mia, per la felicita della missione, e perchè prosperi la S. Congregazione di D. Bosco.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000032 

 Sua madre Maria Santissima e S. Giuseppe eransi colà portati per far registrare il loro nome secondo l'editto dell'Imperatore Augusto, ed essendo tutti gli alberghi pieni di forestieri, si videro costretti a ricoverarsi in una stalla; ed appunto in sì povera abitazione volle nascere il Signore del Cielo e della terra.

  A189000039 

 Intorno ai quindici anni seguendo i divini consigli Ella fu sposata a S. Giuseppe uomo Santissimo di Nazaret, che visse insieme con Lei come fratello.

  A189000044 

 Intesa poi la morte di questo Principe, Gesù, Giuseppe e Maria al nuovo avviso dell'Angelo ritornarono dall'Egitto a fermare {23[181]} la loro dimora in Nazaret città della Galilea.

  A189000046 

 Questo è l'ultimo fatto della fanciullezza di Gesù; il quale ritornato in Nazaret, tutto sommesso ed ubbidiente a Maria e a S. Giuseppe s'occupò nei bassi lavori di semplice artigiano.

  A189000494 

 Fu appunto in questi calamitosi tempi, che il venerabile P. Giuseppe Cappuccino ferventissimo predicatore, mosso da celeste impulso, esortò i cittadini di Milano ad esporre il SS. Sacramento sull'altare per lo spazio di quarant' ore, in memoria delle quarant' ore che G. Cristo stette nel sepolcro, assicurando che sarebbero cosi liberati dall'infestazion nemica.

  A189000582 

 L'anno 1826 Lanteri col Sacerdote Giuseppe Loggero si recò a Roma, perchè le loro regole fossero approvate dal Sommo Pontefice, il quale dietro alle reiterate istanze di Monsignor Rey Vescovo di Pinerolo, e del re di Sardegna Carlo Felice, dopo accurati esami delle loro costituzioni, colla sua autorità apostolica confermò il nuovo {373[531]} istituto sotto il nome di Congregazione degli Oblati di M. V.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000074 

 Tra essi Giuseppe Flavio, dotto Ebreo, il quale ebbe gran parte in quei disastri, fra le altre cose, racconta che nel giorno della Pentecoste fu udita una voce nel tempio che senza sapere d'onde venisse, fortemente rimbombava: «Usciamo di qui, usciamo di qui.» Un uomo chiamato Anano venne dalla campagna alla festa dei Tabernacoli in tempi in cui non si parlava ancora di guerra, e si pose improvvisamente a gridare: «Guai al tempio, guai a» Gerusalemme, voce dall'oriente, voce dall'occidente, voce dai quattro venti, guai al tempio, guai a Gerusalemme!» Fu preso, messo in prigione, flagellato quasi a morte; ma tuttavia non si tenne mai dal correre e gridare per la città con gagliarda voce per tre anni; finchè correndo sopra i bastioni mandò un grido terribile esclamando: «Guai a me stesso;» e in quell'istante fu colpito da una pietra sul capo e spirò.

  A190000147 

 Vi ha chi suppone che i primi semi del cristianesimo fossero portati a quegli abitanti da Giuseppe d'Arimatea ivi andato a predicare con alcuni compagni: ma le superstizioni pagane e le lunghe guerre li soffocassero così da non rimanerne quasi alcun frutto.

  A190000568 

 In quei calamitosi momenti il padre Giuseppe da Fermo cappuccino, mosso da celeste impulso, esortò i Milanesi ad esporre il SS. Sacramento sull'altare per lo spazio di quarant'ore in memoria {284 [284]} del tempo che Gesù Cristo stette nel sepolcro, assicurando che sarebbero così liberati dalla nemica infestazione.

  A190000602 

 - Un potente sostegno della pericolante gioventù fu da Dio suscitato nella persona di s. Giuseppe da Calasanzio.

  A190000602 

 S. Giuseppe Calasanzio e le Scuole pie.

  A190000687 

 Ogni associato si obbliga a pagare cinque centesimi al mese ed a recitare un' Ave ed una Giaculatoria a Maria SS. ed a s. Giuseppe.

  A190000821 

 Arimatea, città della tribù d'Efraimo, patria di Giuseppe che diè sepoltura al corpo di Gesù Cristo.


don bosco-storia sacra.html
  A191000112 

 Asce, Giuseppe e Beniamino, de' quali il più virtuoso era Giuseppe, epperciò più amato dal padre.

  A191000113 

 D. Perchè Giuseppe cadde in odio a' suoi fratelli?.

  A191000114 

 Giuseppe innocente non volle seguire il loro esempio, anzi provò inquietudine, e per impedire maggior male si credè obbligato di avvertire il padre.

  A191000114 

 R. Il loro odio ebbe origine da' fatti seguenti: Giuseppe toccava appena i sedici anni e custodiva le numerose greggie del padre al pari de' suoi fratelli.

  A191000116 

 R. «Ecco il mio sogno, disse Giuseppe con tutta semplicità a' suoi fratelli.

  A191000118 

 2276, di Giuseppe 17.

  A191000118 

 Avvicinatosi frattanto Giuseppe, gli furono intorno, lo spogliarono e lo calarono in una cisterna, ovvero in un pozzo abbandonato, per buona sorte allora vuoto d'acqua.

  A191000118 

 Pochi istanti appresso passarono a caso alcuni mercanti, a cui fu venduto Giuseppe per venti monete.

  A191000118 

 R. Un giorno i figliuoli di Giacobbe avendo condotto il gregge al pascolo molto lontano, egli disse a Giuseppe: «Va a vedere se i tuoi fratelli stanco bene.

  A191000118 

 e afflitto si allontanò pensando alla maniera di salvar Giuseppe.

  A191000121 

 Scannarono un capretto, e tinta con quel sangue la veste di Giuseppe, la mandarono al padre con questa parole: «Noi abbiamo trovato questa veste, riconosci se é quella del tuo figliuolo.

  A191000121 

 » Come Giacobbe la vide, la riconobbe, e in eccesso di dolore esclamò: « È la veste di mio figlio, una bestia feroce ha divorato il mio Giuseppe! » E piangendo amaramente come morto il suo prediletto figliuolo ne fu per lungo tempo inconsolabile.

  A191000122 

 D. Quale sorte toccò a Giuseppe nell'Egitto?.

  A191000123 

 Giuseppe serviva il suo padrone con sollecitudine e fedeltà, e benedetto dal Signore a lui riusciva bene tutto quello che operava.

  A191000123 

 Questi troppo credulo le prestò fede, e nella sua collera diede ordine che Giuseppe carico di catene fosse immediatamente messo in un' oscura prigione tra' malfattori.

  A191000123 

 R. I compratori di Giuseppe giunti nell'Egitto lo rivendettero {38 [38]}a un signore di nome Putifare.

  A191000124 

 D. Come Giuseppe fu in prigione favorito da Dio?.

  A191000125 

 Allora ricordati di me e chiedi a Faraone che mi liberi da questo carcere in cui sono tenuto ingiustamente.» Il panattiere intesa una così favorevole interpretazione del sogno del compagno sperando altrettanto del suo, lo narrò: «Ho sognato di portare sulla mia testa tre panieri, di cui il più alto conteneva ogni sorta di paste pel Re, ma gli uccelli venivano e svolazzando d'intorno le beccavano e le mangiavano.» Giuseppe rispose: «Fra tre dì tu sarai posto in croce, e il tuo corpo diverrà pasto degli uccelli.

  A191000125 

 Ed eglino a Abbiamo nella scorsa notte avuto de' sogni, e ninno ce li sa spiegare.» Giuseppe ben sapendo quel sogno non essere superstizione, riprese: «Non sapete che l'intendimento viene da Dio? Tuttavia raccontatemi i vostri sogni.

  A191000125 

 R. Non andò molto che il Signore fece conoscere l'innocenza di Giuseppe dal carceriere, il quale commisegli l'interiore governo delle carceri e la soprantendenza di tutti gli altri prigionieri.

  A191000125 

 Una mattina Giuseppe avendoli trovati sommamente costernati: «Perché siete voi oggi così tristi?» dimandò loro con affetto.

  A191000125 

 » Cominciò il coppiere: «Parevami di vedere una vite con tre tralci, che crescendo si coprirono di foglie, indi sbocciarono i fiori, e a poco a poco maturarono {39 [39]} le uve, le quali io spremei in un bicchiere e lo presentai al Re.» Giuseppe illuminato da Dio: «Ecco, disse, questa é la spiegazione dei tuo sogno: di qui a tre giorni tu sarai riammesso alla carica di coppiere del Re.

  A191000126 

 Costui però ingrato al suo benefattore Giuseppe in mezzo alla fortuna dimenticò le promesse che gli aveva fatto.

  A191000127 

 D. Quando fu Giuseppe liberato dalla prigione?.

  A191000128 

 - Io non so nulla, rispose modestamente Giuseppe.

  A191000128 

 - Una sola e medesima cosa, soggiunse Giuseppe, significano entrambi i sogni.

  A191000128 

 Allora il coppiere narrò al Re quanto era a lui avvenuto nella prigione e come fosse Giuseppe ottimo spiegatore di sogni.

  A191000128 

 Faraone diede ordine che Giuseppe fosse immediatamente a lui condotto, e quando gli fra innanzi, disse: «Feci un sogno e non trovo chi sappia darmene la spiegazione.

  A191000129 

 D. Come Faraone premiò Giuseppe?.

  A191000130 

 R. Di tale interpretazione molto contento il Re rivolto a Giuseppe disse: «E dove potrei trovare un uomo migliore di te, così ripieno dello spirito del Signore? A te affido il governo di tutto l'Egitto; tutti i miei sudditi ubbidiranno agli ordini tuoi, io stesso non voglio sovrastarti in altro che nell'onore del trono.».

  A191000131 

 Ciò detto, il Re trattosi l'anello il mise in dito a Giuseppe.

  A191000132 

 2289, di Giuseppe 30.

  A191000133 

 D. Come si diportò Giuseppe in questa carica?.

  A191000134 

 In questa desolazione Giuseppe aprì i suoi magazzini e somministrò del pane a tutto l'Egitto, e a quanti da ogni parte là accorrevano onde procacciarsi vittovaglie.

  A191000134 

 Le biade furono oltre ogni credere abbondantissime, e Giuseppe ne radunò la quinta parte a profitto del Re ne' granai del pubblico.

  A191000135 

 D. Come furono accolti da Giuseppe i figliuoli di Giacobbe?.

  A191000136 

 Giuseppe li riconobbe tosto, e richiamandosi alla memoria i sogni che aveva avuto nella sua giovinezza adorò i disegni ammirabili del Signore.

  A191000136 

 Giuseppe non aveva altra mira con quel suo contegno che quelle di correggere i propri fratelli.

  A191000136 

 R. I figliuoli di Giacobbe giunti in Egitto si presentàrono a Giuseppe, e non riconoscendolo più, s'inchinarono a lui rispettosamente.

  A191000136 

 Ripigliò Giuseppe: io non posso fidai-mi delle vostre parole.

  A191000138 

 Giuseppe capì benissimo tal discorso, ne fu teneramente commosso, si volse in disparte, e pianse.

  A191000138 

 R. Passati tre giorni, Giuseppe li tolse di prigione e fattiseli venir davanti così loro parlò: io terno il Signore, e non sono ingiusto verso chicchessia.

  A191000138 

 Si sottomisero a questa condizione, e pensando di non essere intesi nel proprio linguaggio dissero tra loro: ecco sopra di noi il gastigo d'Iddio per la nostra crudeltà contro l'innocente Giuseppe! Egli ci chiedeva pietà, e noi non l'abbiamo esaudito; perciò meritamente ci troviamo in queste angustie.

  A191000140 

 Giuseppe non c' è più; Simeone è prigioniero; ora volete privarmi anche del mio Beniamino.

  A191000141 

 D. Come trattò Giuseppe questa seconda volta i fratelli?.

  A191000142 

 La mattina seguente tutti consolati si partirono pel loro paese con nuove provvisioni, in cui Giuseppe di nuovo ordinò che si riponesse il danaro,, nel sacco però di Beniamino oltre il danaro anche una tazza d'argento.

  A191000142 

 Mentre aspettavano la venuta di Giuseppe apparecchiarono i loro doni, e appena comparve, prostrandosi a terra glieli offerirono.

  A191000142 

 R. Arrivati questi felicemente nell'Egitto si fecero annunziare a Giuseppe, il quale udito che era con loro Beniamino, ordinò al maestro di casa che fosse apprestato un lauto banchetto.

  A191000144 

 -- Tolga Iddio che da me si faccia questo, riprese Giuseppe.

  A191000144 

 Chi può esprimere la sorpresa e lo spavento da cui restarono colpiti? Caricato ciascuno il suo grano ritornarono a Giuseppe.

  A191000144 

 R. Quando furono ad una certa distanza dalla città, Giuseppe comandò al suo economo d'inseguirli e di accusarli severamente d' avere rubato la tazza.

  A191000146 

 D. Come si lasciò in fine conoscere Giuseppe?.

  A191000147 

 - Queste parole empierono i fratelli di rimorso e di terrore, ben sapendo qual supplizio il loro delitto meritava, se non che presto Giuseppe li confortò dicendo: - io sono vostro fratello, non temete, voi mi vendeste, e il Signore mi mandò in questo paese per vostro bene, per preservarvi dalla fame e dalla morte.

  A191000147 

 R. Giuseppe intenerito alle dimostrazioni patetiche di Giuda, non potendo più frenare la viva commozione che nell' interno sentiva, fatti ritirare tutti gli astanti e rimasto solo co' suoi fratelli diede un grido con gran pianto e disse: - io sono il vostro fratello Giuseppe.

  A191000148 

 La fama che Giuseppe aveva trovato i suoi fratelli pervenne alle orecchie del Re, il quale fu lietissimo, e udendo che ancora viveva il padre di lui e che ei desiderava di averlo seco nell'Egitto, lo esortò a chiamarlo tostamente e fornirlo di quanto abbisognasse al trasporto di sei della sua famiglia e di.

  A191000149 

 D. Come sentì Giacobbe la nuova che Giuseppe viveva?.

  A191000150 

 Ala quando all'arrivo de' cocchi reali e de' magnifici doni di Giuseppe ne fu pienamente assicurato, non è a dire a quali dolci trasporti di allegrezza si abbandonasse.

  A191000150 

 Giuda lo precedè per annunciare al re l'arrivo del padre a Giuseppe, il quale venutogli immantinente incontro con ambo i suoi figliuoli, come lo vide, balzò dal cocchio; gli si gettò al collo versando lagrime abbondantissime di gioia.

  A191000150 

 Giuseppe benchè elevato a dignità si grande non vergognossi dell' umile stato di suo padre.

  A191000150 

 In sulle prime gli parve un sogno ed una illusione l'intendere che Giuseppe viveva, e che era Vicerè dell'Egitto.

  A191000150 

 Or basta, esclamò, mio figlio Giuseppe vive ancora! io voglio andarlo a vedere e poi morrò contento.

  A191000152 

 Sentendo poi avvicinarsi il tempo di sua morte chiamò Giuseppe che venne tosto conducendo ambidue i suoi figliuoli Effraimo e Manasse; ed offerendosi Giacobbe di benedirli, Giuseppe gli mise alla destra Manasse, che era il maggiore, ed Effraimo alla sinistra: ma Giacobbe incrocicchiando le mani, pose la destra sul capo di Effraimo, e la sinistra su quello di Manasse predicendó, che il fratello maggiore servirebbe al minore, e stringendoseli al seno li baciò e li benedisse.

  A191000153 

 Indi così parlò a Giuseppe: io me ne muoio, ma il Signore sarà con voi, e vi ricondurrà al paese de' padri vostri.

  A191000155 

 Indi Giuseppe chiese a Faraone di poter egli stesso accompagnare il cadavere nella terra di Canaan, e ottenuta la licenza, con numerosa comitiva non solo di tutti i discendenti di Giacobbe, ma ancora di molti Egiziani recossi in Ebron, e quivi fatte solenni esequie per sette giorni, e rinnovato gran pianto.

  A191000155 

 R. Tosto che Giuseppe vide il suo padre estinto si gettò piangendo sopra il corpo di lui, e il pianto fu universale per settanta giorni.

  A191000156 

 D. Quale fu la morte di Giuseppe?.

  A191000157 

 R. Giuseppe visse fino all' età d' anni 110, cinquantaquattro dopo la morte del genitore, sempre amato e venerato tanto da' suoi, quanto da tutto l' Egitto.

  A191000167 

 [10] il quale dimentico de' benefizi e del servigi prestati dal buon Giuseppe, e temendo quel numeroso popolo straniero, che erasi stabilito nel suo regno, risolvè di opprimerlo {51 [51]} per isterminarlo.

  A191000595 

 Fatta adulta seguendo i Divini consigli fu sposata a s. Giuseppe, uomo santissimo di.

  A191000597 

 Maria Santissima e S. Giuseppe eransi colà portati onde far registrare il loro nome.

  A191000605 

 R. Toccando Gesù i quaranta giorni fu da Giuseppe e da Maria presentato nel tempio fra le braccia del vecchio Simeone, a cui era stato rivelato che prima di morire avrebbe veduto il sospirato Messia.

  A191000609 

 Imperciocchè avvisato Giuseppe in un sogno da un'Angela delle prave deliberazioni di Erode fuggi con Maria nell' Egitto; nè di là ritornò finchè dal'Angelo non ebbe nuova della morte di Erode, nel quale {162 [162]} tempo Gesù, Giuseppe e Maria si restituirono a Nazaret loro patria.

  A191000612 

 Così viene riferita da Giuseppe Flavio

  A191000615 

 Questo è l' ultimo fatto della fanciullezza di Gesù, il quale ritornato a Nazaret tutto sommesso ed ubbidiente a Maria e a s. Giuseppe si occupò ne' bassi lavori di semplice artigiano fino all'età di trent'anni.

  A191000723 

 Allora Giuseppe di Arimatea discepolo segreto di Gesù si presentò coraggiosamente a Pilato per chiedere il corpo e seppellirlo.


don bosco-storia sacra [10a edizione].html
  A192000088 

 Giuseppe innocente non volle seguire il loro esempio, anzi ne provò inquietudine; e per impedire maggior male, si credè obbligato di avvertirne il padre.

  A192000088 

 Giuseppe sebbene fornito di ottime qualità, non poto tuttavia evitare l'invidia de' suoi fratelli.

  A192000088 

 Giuseppe toccava appena i sedici anni, e custodiva il numeroso gregge paterno al pari de' suoi fratelli.

  A192000088 

 L'invidia ó un vizio funestissimo, che ne' fratelli di Giuseppe generò odio e desiderio di vendetta.

  A192000088 

 Predilezione di Giacobbe per Giuseppe, e invidia de' fatelli.

  A192000088 

 Si aumentò questo corruccio per certi sogni, che parevano presagire la futura grandezza di Giuseppe.

  A192000089 

 Sogni di Giuseppe.

  A192000090 

 Giuseppe nella cisterna.

  A192000090 

 Giuseppe: Va a vedere se i tuoi fratelli stanno bene e recami di loro novelle.

  A192000091 

 Avvicinatosi frattanto Giuseppe, gli furono tosto addosso i perversi fratelli, lo spogliarono delle vesti e lo calarono nella cisterna detta di sopra, cioè in un pozzo per buona sorte allora vuoto di acqua.

  A192000092 

 Giuseppe toccava allora l'anno diciassettesimo di sua età.

  A192000092 

 Giuseppe venduto.

  A192000092 

 Ma Ruben non poto prender cibo, e afflitto si allontanò pensando alla maniera di salvare Giuseppe.

  A192000092 

 Pochi istanti appresso passarono a caso di là alcuni mercanti di Madian, che si conducevano in Egitto; a costoro fu venduto Giuseppe per venti monete.

  A192000093 

 Come il buon vecchio la vide, la riconobbe, e nell'eccesso del dolore esclamò: È la veste di mio figlio, una bestia feroce ha divorato il mio Giuseppe! e piangendolo amaramente come morto, ne fu per lungo tempo inconsolabile.

  A192000093 

 Scannarono un capretto e col sangue di esso tinta la veste di Giuseppe, la mandarono a Giacobbe con queste parole: Abbiamo trovato questa veste, guarda se è quella del tuo figliuolo.

  A192000094 

 Giuseppe in prigione.

  A192000094 

 Giuseppe serviva questo padrone con sollecitudine e fedeltà: benedetto da Dio, riuscivagli bene ogni cosa.

  A192000094 

 I compratori di Giuseppe, giunti nell'Egitto, lo rivendettero ad un signore di nome Putifarre.

  A192000094 

 Ma Iddio accompagnava ogni passo dell'innocente Giuseppe.

  A192000094 

 Ma un sinistro caso turbò la prosperità di Giuseppe.

  A192000094 

 Questi troppo credulo prestò fede, e nella sua collera diede ordine che Giuseppe carico di ne fosse incontanente messo in oscura prigione.

  A192000095 

 Giuseppe, ben sapendo quel sogno non essere superstizione, riprese: Ignorate che la spiegazione dei sogni viene da' Dio? Tuttavia raccontatemi i vostri sogni, e studierò di spiegarveli.

  A192000095 

 Non andò guari, ché il Signore fece conoscere l'innocenza di Giuseppe al suo carceriere, il quale perciò commisegli l'interiore governo delle carceri.

  A192000096 

 Giuseppe illuminato da Dio: Ecco, disse, questa è la spiegazione del tuo sogno: Di qui a tre giorni riavrai l'ufficio di coppiere del Re.

  A192000097 

 Costui per altro fu ingrato al suo benefattore Giuseppe: poiché in mezzo alla fortuna dimenticò le promesse, che gli aveva fatto.

  A192000097 

 Giuseppe rispose: Fra tre dì sarai posto in croce, e il tuo corpo diverrà pasto degli uccelli.

  A192000098 

 - Io non so nulla, rispose modestamente Giuseppe: Dio solo ben può, senza di me, dare al re una risposta gradita raccontami nulladimeno i tuoi sogni.

  A192000098 

 Allora il coppiere narrò quanto nella prigione era avvenuto a lui e al capo-fornaio, e come fosse Giuseppe ottimo spiegatore di sogni.

  A192000098 

 Giuseppe spiega i sogni di Faraone.

  A192000099 

 Ciò detto il re, toltosi l'anello, il mise in dito a Giuseppe.

  A192000099 

 Giuseppe era allora in età di 30 anni.

  A192000100 

 In questa desolazione Giuseppe aprì i suoi magazzini, e somministrò pane a tutto l' Egitto e a quanti da ogni parte là accorrevano a fine di procacciarsi vettovaglie.

  A192000100 

 Le biade furono abbondantissime e Giuseppe ne adunò la quinta parte ne' granai pubblici.

  A192000100 

 Ma siccome dopo la perdita di Giuseppe portava speciale affetto a Beniamino così il volle ritenere con sè a casa, per timore non gli accadesse qualche sinistro lungo la via.

  A192000101 

 Giuseppe con quel contegno non aveva altra mira che quella di correggere i propri fratelli.

  A192000101 

 I Fratelli di Giuseppe in prigione.

  A192000101 

 I figliuoli di Giacobbe giunti in Egitto si presentarono a Giuseppe, e più non conoscendolo s'inchinarono a lui rispettosamente.

  A192000101 

 Ripigliò Giuseppe: Io non posso fidarmi delle vostre parole.

  A192000102 

 Giuseppe rimanda a casa i suoi fratelli.

  A192000102 

 Passati tre giorni, Giuseppe tolse i suoi fratelli di prigione, e fattiseli venir davanti così loro parlò: Io temo il Signore, e non sono ingiusto verso chicchessia.

  A192000103 

 Giuseppe capì benissimo quel discorso, e ne fu si commosso che dovette ritirarsi in disparte per dare sfogo alle lagrime.

  A192000103 

 Si sottomisero a questa condizione; e pensando di non essere intesi dissero tra loro nel proprio linguaggio: Ecco sopra di noi il castigo di Dio per la crudeltà usata contro l'innocente Giuseppe! Egli ci chiedeva pietà, e noi non l'abbiamo esaudito; perciò meritamente ci troviamo in queste angustie.

  A192000104 

 Giuseppe non c'è più, Simeone è pigioniero, ora volete privarmi anche del mio Beniamino.

  A192000105 

 Giuseppe tratta lautamente i suoi fratelli.

  A192000105 

 Mentre essi aspettavano la venuta di Giuseppe, apparecchiarono i loro doni e, appena comparve, prostrandosi a terra glieli offerirono.

  A192000105 

 Partirono adunque i figliuoli di Giacobbe e, giunti nell'Egitto, si fecero, annunziare a Giuseppe.

  A192000106 

 La mattina seguente tutti consolati se ne partirono pel loro paese con nuove provvísionl, fra le quali Giuseppe di nuovo ordinò, che si riponcese il loro danaro.

  A192000107 

 Quando furono ad una certa distanza dalla città, Giuseppe comandò al suo economo d'inseguire i suoi fratelli e di rimproverarli severamente dell'aver rubata una tazza.

  A192000108 

 - Tolga Iddio, che da mesi faccia questo, riprese Giuseppe; colui solo, che ha rubata la tazza, resterei mio schiavo, gli altri ritorneranno in pace al loro padre.

  A192000108 

 Chi può esprimere la sorpresa e lo spavento, onde restarono colpiti? Caricato ciascuno il suo grano, se ne tornarono a Giuseppe, il quale tosto li rimproverò dicendo: Perché avete voi fatto così? - Che cosa vi possiamo dire noi? rispose Giuda; Iddio ci trovò colpevoli davanti agli occhi suoi, perciò ci accadde questa sciagura.

  A192000110 

 Giuseppe intenerito dalle patetiche espressioni di Giuda, non potendo più frenare la commozione, fatti ritirare gli astanti, e rimasto solo ce' suoi fratelli, diede un grido con gran pianto e disse: Io sono vostro fratello Giuseppe, che vendeste.

  A192000110 

 Giuseppe si manifesta a' suoi fratelli.

  A192000110 

 La fama che Giuseppe aveva trovato i suoi fratelli pervenne alle {40 [246]} orecchie del re, il quale ne fu lietissimo.

  A192000110 

 Ma Giuseppe presto li confortò dicendo: Non temete, perché il Signore mi mandò in questo paese per vostro bene, per preservarvi dalla fame e dalla morte.

  A192000110 

 Udendo poi come il padre di Giuseppe viveva ancora e come questi desiderava di averlo seco nell'Egitto, lo esortò a chiamarlo tostamente, a provvedere quanto abbisognasse al trasporto di lui, della sua famiglia e di tutte.

  A192000111 

 Giuda lo precedè per annunziarne l'arrivo a Giuseppe, che gli venne immantinente incontro con ambo i suoi figliuoli: e come lo vide, balzò dal cocchio, gettandosegli al collo con lagrime abbondantissime di gioia.

  A192000111 

 In sulle prime gli parve un sogno l'intendere che Giuseppe viveva, e che era Vicerò dell'Egitto.

  A192000111 

 Incontro di Giacobbe con Giuseppe.

  A192000111 

 Or basta, esclamò; mio figlio Giuseppe vive ancora! lo andrò a vedere, poi morrò contento.

  A192000111 

 e dei magnifici doni di Giuseppe ne fu pienamente assicurato, non è a dire a quali dolci_trasporti,di allegrezza si abbandonasse.

  A192000112 

 Giuseppe, benché elevato a dignità si grande, non vergognossi dell'umile stato di suo padre.

  A192000113 

 Indi così parlò a Giuseppe: Io me ne muoio, ma il Signore sarà con voi, e vi ricondurrà nel paese de' padri nostri.

  A192000113 

 Sentendo avvicinarsi il tempo della morte, chiamò Giuseppe co'suoi figliuoli Effraimo e Manasse.

  A192000113 

 {41 [247]} Offerendosi Giacobbe di benedirli, Giuseppe gli, mise alla destra Manasse, che era il maggiore, ed Effraimo alla sinistra.

  A192000114 

 Indi Giuseppe, con licenza del Re e con numerosa {42 [248]} comitiva di tutti i discendenti di Giacobbe e di molti Egiziani, accompagnò la salma del padre fino alla città di Ebron.

  A192000114 

 Tosto che Giuseppe vide il padre estinto, si gittò piangendo sopra il corpo di lui, e in tutto l'Egitto il pianto fu universale per settanta giorni.

  A192000115 

 Dopo la morte del padre, i fratelli di Giuseppe temendo che esso fosse per vendicare gli oltraggi che gli avevano fatto, gli mandarono a chiedere umile perdono supplicandolo che per la buona memoria del padre volesse generosamente dimenticare il loro fallo.

  A192000115 

 Giuseppe visse fino all'età d'anni 110, cinquantaquattro dopo la morte del genitore, sempre amato e venerato tanto da' suoi quanto da.

  A192000115 

 Io temo Iddio, loro prontamente rispose Giuseppe.

  A192000115 

 Ultime parole e morte di Giuseppe.

  A192000122 

 [7], il quale si dimenticò de' benefizi e dei servigi prestati dai buon Giuseppe; e per timore che quel popolo straniero divenisse troppo potente, risolvo di opprimerlo crudelmente e così sterminarlo.

  A192000354 

 ( V. Giuseppe Flavio: ant.

  A192000412 

 Maria SS. e s. Giuseppe.

  A192000413 

 Fatta adulta, l'u da' genitori, seguendo i divini consigli, sposata a s. Giuseppe, uomo santissimo di Nazaret, che visse con lei come fratello.

  A192000414 

 Circa l'anno del mondo 4000, essendo pace per tutto e regnando nella Giudea Erode il grande, sotto l' impero di Cesare Augusto, Maria SS. e s. Giuseppe, secondo la predizione dei profeti, si recarono per ubbidire ai decreti del romano imperatore in Betlemme, a far colà registrare il loro nome.

  A192000415 

 Quaranta giorni dopo la nàscita, Gesù fu da Giuseppe e da Maria presentato nel tempio al vecchio Simeone, cui era stato rivelato, che prima di morire avrebbe veduto il sospirato Messia.

  A192000417 

 Allora soltanto Gesù, Giuseppe e Maria si ricondussero a Nazaret loro patria.

  A192000417 

 Ma lé astuzie degli uomini sono follia, quando contraddicono alla volontà di Dio! Per mettere a morte un solo è trucidata una moltitudine, e intanto quel solo si salva! Imperciocchè avvisato Giuseppe in sogno da un angelo delle malvagie intenzioni di Erode, fuggì con Maria nell' Egitto; nè di là ritornò finché dall'angelo non ebbe nuova della morte di Erode.

  A192000418 

 Così viene riferita da Giuseppe Flavio la morte del crudele Erode, autore della strage degl' Innocenti.

  A192000419 

 Giuseppe e Maria con Gesù ritornati a Nazaret vivevano tranquilli, guadagnandosi il vitto col lavoro delle loro mani.

  A192000419 

 Ritornato a Nazaret visse tutto sommesso a Maria ed a s. Giuseppe, occupandosi ne' bassi lavori di artigiano fino all'età di trent'anni.

  A192000420 

 La storia della giovinezza di Gesti è compendiata in queste parole: Gesù era obbediente a Maria ed a Giuseppe, e cresceva in età ed in sapienza dinanzi a Dio ed agli uomini.

  A192000491 

 Allora Giuseppe di Arimatea, discepolo segreto di Gesù, si presentò coraggiosamente a Pilato per chiederne il corpo e seppellirlo.

  A192000491 

 Giuseppe aiutato da Nicodemo, altro discepolo segreto, calò dalla croce il corpo di Gesù, lo unse, lo imbalsamò, e avvoltolo in un lenzuolo

  A192000563 

 degli stati del re Jabin: Cafarnao non lungi dal lago di Genezaret, celebre pei miracoli e la predicazione del Salvatore; Cana, che ricorda il miracolo dell'acqua cambiata in vino, Betulia, assediata da Oloferne, e liberata da Giuditta; Betsaida, in cui nacquero s. Pietro, s. Andrea e s. Filippo: Nazaret (città dei fiori), in cui dimorava la Ss. Vergine allorquando l'angelo andò ad annunziarle il mistero dell'Incarnazione, ed in cui N. S. visse fino ai 30 anni nascosto nell' umile officina di s. Giuseppe; Nuim, dove Gesù Cristo risuscitò a vita il figliu, lo di una vedova; Tolesnaide o San Giovanni d'Acri che è l'antica Acco dei Sidonii.

  A192000564 

 In questa città gli Israeliti trasportarono dall'Egitto le ossa di Giuseppe.


don bosco-strambi avvisi alle figlie cristiane.html
  A193000037 

 Venendomi comandata qualche cosa, tosto mi ricordo che Gesù Cristo era sottomesso ed obbediente alla Santissima Vergine e a San Giuseppe, e così subito io unisco la mia ubbidienza alla sua.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000202 

 pericoli della presente vita e infine spirare l'anima nostra pronunciando i dolci nomi di Gesù, di Giuseppe e di Maria.


don bosco-una preziosa parola ai figli ed alle figlie.html
  A196000011 

 Siate anche particolarmente divoti di S. Giuseppe sposo di Maria, special protettore de' moribondi; siate divoti del vostro Angelo Custode, e de' santi di cui portate il nome e protettori della vostra Diocesi e Parrocchia.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html
  A199000056 

 Ai tempi di Costantino il grande un certo Conte Giuseppe usò l'acqua benedetta per vincere le insidie del demonio, e l'effetto ne fu favorevolissimo.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000059 

 Si crede comunemente che quel regno, che è un'isola vastissima del grande Oceano, abbia ricevuto i primi semi del cristianesimo da Giuseppe d'Arimatea, ivi andato a predicare con alcuni compagni.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000075 

 Giuseppe Flavio, dotto Ebreo, il quale ebbe gran parte in quei disastri, racconta fra le altre cose, che nel giorno della Pentecoste fu udita una voce nel tempio che senza sapere donde venisse, fortemente rimbombava: usciamo di qui, usciamo di qui.


don bosco-vita del giovanetto savio domenico.html
  A205000095 

 Fece egli questo corso presso il professore Bonzanino Giuseppe.

  A205000337 

 Gesù, Giuseppe e Maria assistetemi in questa ultima agonìa; Gesù Giuseppe e Maria spiri in pace con voi l'anima mia.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000034 

 Risoluzioni fatte da me con proposito di osservarle in tutto il tempo di mia vita coll' aiuto del mio Salvatore Gesù Cristo, per l'intercessione della SS. Vergine, del mio gran Padre s. Giuseppe, della mia serafica madre s. Teresa, e di s. Francesco Saverio mio fedele avvocato, alla presenza dei quali ne propongo ogni più fedele esecuzione.

  A208000061 

 Imperocché la Beata intimamente persuasa della sua incapacità, tutta diffidente di se medesima appoggiò il suo governo alla protezione di s. Giuseppe, di Cui era divotissima.

  A208000067 

 Piena di fiducia in Dio, a quelli, che avrebbero voluto distorta da quell' opera, ella rispondeva, che con molto meno la loro madre s. Teresa faceva le sue fondazioni; che quell' opera doveva essere tutta della Provvidenza; che il glorioso s. Giuseppe, al cui onore ella intendeva di consecrare quel monastero, avrebbe avuto cura di soccorrerlo; che infine quella non era opera sua, ma di Dio, il quale poteva fare il {102 [376]} tutto con nulla.

  A208000067 

 Teneva ella un borsellino che chiamava di s. Giuseppe, e' da quello traeva fuori tanto danaro, che talvolta aveva del prodigioso.

  A208000068 

 Tuttavia si può dire che ella da s. Cristina reggeva e governava il monastero di s. Giuseppe in Moncalieri, e nel temporale, e nello spirituale.

  A208000073 

 Fra questi s. Giuseppe, s. Teresa, s. Giovanni della Croce, e il suo buon Angelo Custode.

  A208000088 

 Imperciocchè, come attesta monsignor Costanzo, una volta le mandò a dire, che egli le comandava di pregare Iddio per la sua persona, e pei bisogni di Santa Chiesa; ed un' altra volta le rinnovò il medesimo comando per mezzo del marchese di Prie, quando le spedi l' uffizio del Patrocinio di s. Giuseppe, che essa gli aveva fatto chiedere per la diocesi di Torino.


don bosco-vita di s. giuseppe.html
  A210000001 

 In un' epoca in cui pare spiegarsi così universale la divozione verso il glorioso padre putativo di Gesù, san Giuseppe, crediamo non tornare discaro ai nostri lettori che venga oggi alla luce un fascicolo intorno alla vita di questo santo.

  A210000002 

 Questi avevano per {3 [283]} incarico di far conoscere Gesù; Giuseppe doveva tenerlo celato; quelli dovevano essere fiaccole che lo mostrassero al mondo, questi un velo che lo coprisse.

  A210000002 

 Quindi Giuseppe non era per se, ma per Gesù Cristo.

  A210000002 

 S. Giuseppe aveva ricevuto da Dio una missione tutta opposta a quella degli apostoli

  A210000003 

 Era adunque nell' economia della Divina Provvidenza che s. Giuseppe si mantenesse oscuro mostrandosi solamente quanto era necessario per autenticare la legittimità del matrimonio con Maria, e sgombrare ogni sospetto sopra quella di Gesù.

  A210000003 

 Ma quantunque non possiamo penetrare nel Santuario del Cuor di Giuseppe ed ammirare le maraviglie che Iddio ha in esso operato, tuttavia noi argomentiamo che per la gloria del suo Divin pupillo, per la gloria della sua sposa celeste, doveva Giuseppe riunire in se stesso un cumulo di grazie e di doni celesti.

  A210000004 

 Siccome la vera perfezione cristiana consiste nel comparire tanto grandi davanti a Dio quanto più piccoli avanti agli uomini, s. Giusepppe, che passò la sua vita nella più umile oscurità, {4 [284]} si trova in grado di fornire il modello di quelle virtù che sono come il fiore della santità, la santità interiore, cosicchè si può dire benissimo di s. Giuseppe ciò che Davidde scriveva della sacra sposa: Omnis gloria eius filia Regis ab intus (Ps.

  A210000005 

 S. Giuseppe è riconosciuto universalmente ed invocato come protettore dei moribondi, e ciò per tre ragioni: 1° per l'impero amoroso che egli ha acquistato sopra il Cuor di Gesù, giudice dei vivi e dei morti e suo figliuolo putativo; 2° per la potenza straordinaria di cui Gesù Cristo lo ha insignito di vincere i demoni che assalgono i moribondi, e ciò in ricompensa d'averlo il santo salvato un tempo dalle insidie di Erode; 3° pel sublime onore di cui godette Giuseppe d' essere stato assistito in punto di morte da Gesù e da Maria.

  A210000006 

 Bramosi pertanto di porgere ai nostri lettori i principali tratti della vita di s. Giuseppe abbiamo cercato fra le {5 [285]} opere già pubblicate qualcheduna che servisse allo scopo.

  A210000009 

 I genitori gli diedero il nome di Giuseppe che significa aumento, quasi per farci intendere, che egli fu accre sciuto dei doni di Dio e a dovizia ricolmato di tutte le virtù sin dalla nascita.

  A210000010 

 Due Evangelisti ci tramandarono la genealogia di Giuseppe.

  A210000010 

 Giusta quanto gli era stato riferito dai parenti stessi del Salvatore, egli ci dice che Giacobbe ed Eli erano fratelli e che Eli essendo morto senza figli, Giacobbe ne aveva sposata la vedova siccome era prescritto dalla legge di Mosè, e da questo matrimonio nacque Giuseppe.

  A210000011 

 Della stirpe reale di Davidde, discendenti da Zorobabele che ricondusse il popolo di Dio dalla cattività di Babilonia, i genitori di Giuseppe erano assai decaduti dall'antico splendore dei loro antenati in quanto all'agiatezza temporale.

  A210000012 

 Ben poche cose noi sappiamo circa l'infanzia e la gioventù di Giuseppe.

  A210000012 

 Ma come l'Indiano lavando il suo oro gli dà tutto il suo splendore, così riflettendo sulle parole del Vangelo noi troviamo appropriato a s. Giuseppe il più bello elogio che possa essere fatto di una creatura.

  A210000012 

 Oh ammirabile parola che esprime da se sola ben più che intieri discorsi! Giuseppe era un uomo giusto ed in grazia di questa giustizia egli doveva esser giudicato degno del sublime ministero di padre putativo di Gesù.

  A210000012 

 {9 [289]} Nella stessa guisa che l'Indiano per trovare l'oro, che deve formare la sua fortuna, è obbligato a lavare la sabbia del fiume onde estrarne il prezioso metallo che non s'incontra se non in piccolissime particelle, così siamo noi costretti a cercare nel Vangelo quelle poche parole che qua e là ci lasciò sparse lo Spirito Santo intorno a Giuseppe.

  A210000013 

 Del resto se è vero che la beltà morale si rifletta sull' esteriore, bastava dar uno sguardo alla cara persona di Giuseppe per leggere sui suoi lineamenti il candore dell' anima sua.

  A210000014 

 Appena le forze glielo permisero, Giuseppe aiutò suo padre ne' suoi lavori.

  A210000016 

 Ah! se si sapesse imparare da Giuseppe quest' arte così preziosa di lavorare e di pregare ad un tempo, si farebbe senza fallo un doppio guadagno; si verrebbe così ad assicurare la vita eterna guadagnandosi il pane cotidiano {13 [293]} con assai maggior soddisfazione e profitto!.

  A210000016 

 Colà passò Giuseppe i più begli anni di sua vita tra il lavoro e la preghiera.

  A210000017 

 E ciò che ci conferma in codesta credenza si è l'asserzione di s. Girolamo, il quale ci dice che Giuseppe non si era mai curato del matrimonio prima di diventare lo sposo di Maria.

  A210000017 

 Giuseppe, la cui anima pura aveva in orrore la più leggiera immondezza, si era aggregato ad una classe del popolo, le cui regole sì bene corrispondevano alle aspirazioni del suo cuore; aveva anzi, come dice il venerabile Beda, fatto un voto formale di perpetua castità.

  A210000017 

 Secondo le più rispettabili tradizioni Giuseppe apparteneva alla setta degli Esseni, setta religiosa, la quale esisteva nella Giudea all' epoca della conquista che ne fecero i romani.

  A210000018 

 Per questa via oscura e nascosta Giuseppe si preparava, a sua insaputa, alla {14 [294]} sublime missione che Dio gli aveva riserbato.

  A210000019 

 Giuseppe entrava nel suo cinquantesimo anno, allorchè Dio lo tolse alla pacifica esistenza ch' egli menava a Gerusalemme.

  A210000023 

 Giuseppe, sebbene più vecchio, si trovava con essi.

  A210000024 

 Furono posti tutti gli altri rami sulla mensa, uscirono i giovani col cuore pieno di speranza, e Giuseppe tacito e raccolto con loro.

  A210000024 

 Un numeroso stuolo di giovani trovossi il giorno seguente al tempio col suo ramoscello di mandorlo, e Giuseppe con essi; ma sia per ispirito di {17 [297]} umiltà, sia pel voto che avea fatto di verginità, invece di presentare il suo ramo se lo nascose sotto il manto.

  A210000027 

 Condotto davanti al santo Pontefice, confessò la verità: ma il Sacerdote intravide il mistero e tratto Giuseppe in disparte, lo interrogò perchè avesse così disobbedito.

  A210000027 

 Il silenzio, il casto rossore che imporporò le guancie di Giuseppe, tradirono tosto il suo segreto.

  A210000028 

 Giuseppe umilmente rispose, aver avuto in animo di tener da se lontano quel pericolo; avere da lungo tempo fisso in cuor suo di non unirsi in matrimonio con veruna donzella, e parergli che Dio medesimo al santo proposito l'abbia confortato, riconoscere d'altronde se stesso troppo indegno d'una così santa fanciulla, come sapeva essere Maria; perciò ad altro più santo è più ricco si concedesse.

  A210000029 

 Cominciò allora il sacerdote ad ammirare il santo consiglio di Dio, ed a Giuseppe senza più soggiunse: Sta di buon animo, o figliuolo: deponi pur come gli altri il tuo ramoscello ed {19 [299]} aspetta il divino giudizio.

  A210000030 

 Giuseppe rassicurato della volontà del Signore dalle parole del sommo Pontefice depose il suo ramo cogli altri e si ritirò in santo raccoglimento a pregare.

  A210000031 

 L'indomani era di nuovo congregata la radunanza intorno al Sommo Sacerdote, ed ecco sul ramo di Giuseppe sbucciati fiori candidi e spessi colle foglie tenere e molli.

  A210000032 

 Il Sacerdote mostrò ogni cosa agli accorsi giovani, ed annunciò loro che Dio aveva eletto per isposo di Maria, figliuola di Gioachino, Giuseppe figliuolo di Giacobbe ambidue della casa e della famiglia di Davidde.

  A210000032 

 Nel tempo stesso si intese una voce che diceva: {20 [300]} « O mio fedele servitore Giuseppe! a te è riservato l' onore di sposare Maria, la più pura di tutte le creature; conformati a tutto ciò che Ella ti dirà.

  A210000033 

 Giuseppe e Maria riconoscendo la voce dello Spirito Santo accettarono questa decisione ed acconsentirono ad un matrimonio, che non doveva portar nocumento alla loro verginità.

  A210000035 

 Giuseppe, tenendo per mano l'umile Vergine, si presentò davanti ai sacerdoti accompagnato da alcuni testimoni.

  A210000035 

 » Maria accettandolo fu solennemente legata a Giuseppe ancorchè le cerimonie pel matrimonio non fossero ancora state celebrate.

  A210000036 

 Questo anello offerto da Giuseppe a Maria si conserva ancora in Italia nella città di Perugia, alla quale, dopo molte vicissitudini e controversie fu definitivamente accordato da Papa Innocenzo VIII nel 1486.

  A210000038 

 S. Giuseppe rimase a Gerusalemme per preparare la sua abitazione e disporre ogni cosa per la celebrazione del matrimonio.

  A210000039 

 Benchè poveri entrambi, Giuseppe e Maria diedero a questa festa tutta quella maggior {23 [303]} pompa che loro permisero i pochi mezzi di cui potevano disporre, Maria allora abbandonò la propria abitazione di Nazareth e venne ad abitare collo sposo a Gerusalemme, dove avevansi a celebrare le nozze.

  A210000041 

 Giuseppe si fece all' incontro della sua giovane compagna sino alle porte della città santa seguito da una lunga processione di congiunti, aventi ciascuno una torchia in mano.

  A210000041 

 Il corteggio nuziale condusse i due sposi fino alla casa di Giuseppe, dove da lui era stato preparato il festino di nozze.

  A210000042 

 Giuseppe non si trattenne lungamente a Gerusalemme dopo le cerimonie nuziali; i due santi sposi lasciarono la città santa per recarsi a Nazareth nella modesta casa che Maria aveva avuto in eredità da' suoi genitori.

  A210000043 

 È dunque in questa ridente città che Giuseppe e Maria vennero a stabilire la loro dimora.

  A210000044 

 La bottega, dove lavorava Giuseppe, consisteva in una camera bassa di dieci o dodici piedi di larghezza sopra altrettanti di lunghezza.

  A210000044 

 La casa della Vergine si componeva di due camere principali, di cui l'una serviva di laboratorio per Giuseppe, e l'altra era per Maria.

  A210000046 

 Quanto a Giuseppe ora formava un tavolo per i bisogni di casa, o dei carri, o dei gioghi per i vicini da cui ne aveva ricevuto l'incarico; ora col suo braccio tuttora vigoroso si recava sulla montagna ad abbattere gli alti sicomori ed i neri terebinti che dovevano servire alla costruzione delle capanne, che egli elevava nella vallata.

  A210000048 

 Un giorno Giuseppe si era recato a lavorare in un paese vicino.

  A210000051 

 Verso la sera, allorchè Giuseppe all'ora solita rientrò, terminato il suo lavoro, Maria nulla gli disse del miracolo di cui ella era stata l'oggetto.

  A210000052 

 Si contentò di annunziargli la gravidanza di sua cugina Elisabetta: e siccome ella desiderava di andarla a visitare, da sposa sottomessa domandò a Giuseppe il permesso di intraprendere quel viaggio che a dir vero era lungo e faticoso.

  A210000052 

 È da credere che Giuseppe non potesse accompagnarla presso sua cugina, perchè lo ritenevano a Nazaret le sue occupazioni.

  A210000054 

 Ma il ritorno di Maria preparava a Giuseppe una prova che dovea essere il preludio di molte altre.

  A210000055 

 « Giuseppe, figliuolo di Davide, gli disse il celeste messaggiero, non temere di ricevere Maria per tua consorte, imperciocchè ciò che in essa è stato conceputo è per opera dello Spirito Santo.

  A210000056 

 D'allora in poi Giuseppe rassicurato completamente concepì la più alta venerazione per la sua casta sposa; egli vide in essa il tabernacolo vivente dell'altissimo, e le sue cure non furono che più tenere e più rispettose.

  A210000059 

 Dovette adunque Giuseppe abbandonare la sua povera casa per obbedire agli ordini dell' imperatore; e siccome egli era della stirpe di Davide e questa illustre famiglia era originaria di Betlemme, colà doveva andare per farsi inscrivere.

  A210000060 

 Era una mattina trista e nebbiosa del mese di dicembre, l'anno 752 di Roma, Giuseppe e Maria lasciavano la loro povera abitazione di Nazareth per recarsi a Betlemme, dove li chiamava l'obbedienza dovuta agli ordini del sovrano.

  A210000060 

 Giuseppe mise dentro ad un sacco alcune vestimenta, preparò la tranquilla e mansueta cavalcatura, che doveva portare Maria che era già nel nono mese di sua gravidanza, e si avviluppò nel suo largo mantello.

  A210000061 

 Invano Giuseppe andò a battere di porta in porta domandando ricovero per la sua sposa estenuata dalla fatica, chè le porte rimasero chiuse.

  A210000061 

 La cavalcatura di Maria era stanca; Maria d'altronde aveva un grande bisogno di riposo: perciò Giuseppe si mise sollecitamente in cerca di alloggio.

  A210000062 

 Era la mezzanotte, Giuseppe adorando il divino fanciullo lo inviluppò con pannicelli, e lo pose entro alla mangiatoia.

  A210000062 

 Un po' scoraggiati dalla mancanza di ogni ospitalità, Giuseppe e Maria se ne uscirono da Betlemme speranzosi di trovare nella campagna quell'asilo che la città loro aveva rifiutato.

  A210000065 

 Maria e Giuseppe intendevano molto bene che tal segno non era per nulla necessario a Gesù.

  A210000065 

 {38 [318]} Tuttavia Maria e Giuseppe ben sapendo che Gesù non era venuto a sciogliere la legge, ma ad adempierla; che veniva per recare agli uomini l' esempio della perfetta obbedienza, disposto a soffrire tutto ciò che la gloria del Padre Celeste e la salute degli uomini gli avrebbe imposto, non ristettero dal compiere sul Divino fanciullo la penosa cerimonia.

  A210000066 

 Giuseppe il santo Patriarca è il ministro ed il sacerdote di quel sacro rito.

  A210000067 

 Giuseppe intanto aveva compiuto il doloroso uffizio offerendo a Dio quel primo sangue in espiazione dei peccati degli uomini.

  A210000068 

 Giuseppe fu quel grande e nobile ministro della Circoncisione per cui si diede al Figliuol di Dio il suo proprio nome.

  A210000068 

 Giuseppe ne ricevè la relazione dall'angelo, Giuseppe pronunciollo il primo fra gli uomini, e al pronunziarlo fe' che gli angeli tutti s'incurvassero, e che i demoni sorpresi da straordinario spavento, anche senza intendere il perchè, cadessero adorando e si nascondessero nel più profondo dell' inferno.

  A210000068 

 Gran dignità di Giuseppe! Grande obbligazione di ossequio che noi gli abbiamo per aver egli il primo chiamato Redentore il Figliuolo di Dio, ed egli il primo aver cooperato col santo ministerio della circoncisione a farcelo Redentore.

  A210000076 

 Giuseppe in compagnia di Gesù e di Maria moveva verso Gerusalemme per compiere la prescritta cerimonia.

  A210000077 

 Appena Giuseppe era rientrato nella povera casa ai Nazareth, un angelo del Signore gli apparve in sogno e {46 [326]} gli disse: « Alzati, togli teco il fanciullo e sua madre e fuggi in Egitto, e rimani colà finchè io non ti dica di ritornare.

  A210000080 

 Giuseppe aveva riconosciuto la voce {47 [327]} dell' Angelo; nè si permise alcuna riflessione sulla precipitata partenza, a cui dovevano risolversi; sulle difficoltà d'un viaggio così lungo e così pericoloso.

  A210000080 

 Giuseppe intanto preparò la giumenta, e partirono senza rammarico dalla loro città per obbedire al comando di Dio.

  A210000081 

 Giuseppe, che aveva soprattutto a temere gli uomini in questa fuga precipitosa, scelse la prima di queste due strade siccome la più nascosta.

  A210000082 

 Ben lungi dal {51 [331]} voler far loro alcun male, stese la mano a Giuseppe, offrendo ospitalità a lui ed alla sua famiglia.

  A210000082 

 Giuseppe andava quasi tastando il terreno avanti agli altri.

  A210000082 

 Giuseppe aveva arrestato la cavalcatura di Maria, e pregava il Signore in silenzio; imperocchè era impossibile qualunque resistenza.

  A210000082 

 Giuseppe spogliandosi del suo mantello, ne copriva Gesù e Maria per preservarli dall'umidità della notte.

  A210000082 

 Il capo dei briganti si staccò da' suoi compagni e si avanzò verso Giuseppe per osservare con chi avesse egli da trattare.

  A210000082 

 Quando si doveva attraversare qualche grande strada, Giuseppe lasciando al riparo d'una roccia Gesù e sua Madre, andava in perlustrazione pel cammino, per accertarsi se l'uscita non ne fosse guardata dai soldati di Erode.

  A210000083 

 Quante notti Giuseppe, che era vecchio e povero, si vide risospinto, quando tentava di avvicinarsi alla fonte, cui la carovana si era arrestata per dissetarsi!.

  A210000083 

 » Dopo di avere attraversato Betlemme e Gaza, Giuseppe e Maria discesero nella Siria e avendo incontrato una carovana che partiva per l'Egitto si unirono ad essa.

  A210000085 

 Giuseppe e Maria, desiderosi d'arrivar presto al termine del loro viaggio, non fecero che attraversare Eliopoli, consacrata al culto del sole, per recarsi a Matari dove intendevano di riposarsi delle loro fatiche.

  A210000086 

 Alfine dopo lunghe ricerche Giuseppe trovò una modesta cameruccia, in cui collocò alla meglio Gesù e Maria.

  A210000086 

 Colà {54 [334]} Giuseppe aveva intenzione di stabilire dimora.

  A210000087 

 A destra eravi una piccola cisterna, dalla quale Giuseppe attingeva l' acqua pel servizio della famiglia.

  A210000088 

 Ben sovente col prezzo di privazioni, che s'imponeva, Giuseppe riusciva ad ottenere qualche risparmio qual gioia provava allora nel poterlo impiegare nell' addolcire la condizione del divino fanciullo! Ora erano alcuni datteri, ora alcuni giuocattoli adatti alla sua età, che il pio falegname recava al Salvatore degli uomini.

  A210000088 

 Entrato appena in questa nuova abitazione ripigliò Giuseppe il suo lavoro ordinario.

  A210000088 

 Oh quanto erano dolci allora le emozioni del buon vecchio nel contemplare il viso raggiante di Gesù! Quando arrivava il Sabato, giorno di riposo e consacrato al Signore, Giuseppe prendendo per le mani il fanciullo, ne guidava i {57 [337]} primi passi con una sollecitudine veramente paterna.

  A210000088 

 Tuttavia in mezzo alle sue pene quante consolazioni per Giuseppe! Era per Gesù che lavorava, e il pane che il divino fanciullo mangiava era egli che l'aveva acquistato col sudore della sua fronte.

  A210000090 

 D'altronde Iddio aveva parlato, e null'altro abbisognava per decidere Giuseppe a far ritorno alla terra de' suoi antenati.

  A210000090 

 Da sette anni stava Giuseppe in Egitto, quando l'Angelo del Signore, messaggiero ordinario dei voleri del {58 [338]} Cielo gli apparve di nuovo durante il sonno e gli disse: « Alzati, togli teco il fanciullo e la sua madre, e ritorna al paese d'Israele, imperocchè coloro che cercavano il fanciullo per farlo morire, non esistono più.

  A210000090 

 Invano gli Egiziani rapiti dalla bontà di Giuseppe e dalla dolcezza di Maria fecero le più vive instanze per ritenerlo.

  A210000090 

 Invano gli promisero l'abbondanza d'ogni cosa necessaria per la vita, Giuseppe fu irremovibile.

  A210000090 

 » Sempre pronto alla voce di Dio, Giuseppe vendette la sua casa ed i suoi mobili, ed ordinò il tutto per la partenza.

  A210000091 

 Appena sbarcati ad Ascalonia, Giuseppe intese che Archelao era succeduto nel trono a suo padre Erode.

  A210000091 

 Doveva ciò fare a Gerusalemme, o nella Galilea, o nella Samaria? Giuseppe pieno d'ansietà pregò il Signore che gli mandasse durante la notte il suo celeste messaggiero.

  A210000091 

 Giuseppe allora più non ebbe a temere, e prese tranquillamente la strada di Nazareth, che aveva sette anni prima abbandonata.

  A210000091 

 Indi per Giuseppe era una nuova sorgente di inquietudini.

  A210000092 

 E quando {60 [340]} furono fuor della porta, Giuseppe rattiene gli uomini e non si lascia più accompagnare.

  A210000092 

 Non dispiaccia ai nostri divoti lettori di sentir sopra questo punto di storia il serafico dottor s. Bonaventura: « Erano in atto di partirsi: e Giuseppe andò innanzi cogli uomini, e la madre veniva da lungi colle donne (venuti queste e quelli come amici della santa famiglia ad accompagnarli un tratto).

  A210000094 

 Bisognerebbe amare il proprio paese come lo amavano allora gli Ebrei, per comprendere le dolci impressioni che riempivano l'anima di Giuseppe allorquando apparve da lontano la vista di Nazareth.

  A210000094 

 Giuseppe poteva di nuovo rivedere la sospirata terra nativa, che gli richiamava alla mente le più care memorie.

  A210000095 

 I capi di famiglia vennero a dare il benvenuto a Giuseppe, e a stringere la mano del vecchio, la cui testa era incanutita lungi dalla sua patria.

  A210000096 

 Ma il tempo e l'abbandono avevano ridotto la povera abitazione di Giuseppe in pessimo stato.

  A210000097 

 Non restavano adunque più a Giuseppe che il {63 [343]} suo laboratorio e le sue braccia.

  A210000098 

 Nella stessa guisa che Giuseppe aveva guidato i suoi primi passi, quando piccino ancora incominciava a camminare, diede pure a Gesù le prime nozioni di lavoro.

  A210000099 

 Giuseppe, che era assiduo agli uffizi nel sacro tempio, come era diligente dei doveri del suo lavoro, osservava rigorosamente la legge di Mosè e la religione de' suoi antenati.

  A210000100 

 Quando Gesù ebbe raggiunta l'età di dodici anni, ed approssimandosi le feste di Pasqua, Giuseppe e Maria lo giudicarono abbastanza forte per sopportare il viaggio, e lo condussero con loro in Gerusalemme.

  A210000101 

 Così Giuseppe non vedendo Gesù presso di se lo credette, come era naturale, presso la madre sua o coi ragazzi di sua età.

  A210000101 

 Giuseppe venne a ritrovare Maria; ma quale non fu la loro sorpresa ed il loro dolore quando si domandarono reciprocamente dove era Gesù? Nè l'uno, nè l'altro l'aveva veduto dopo l'uscita dal tempio; i ragazzi dal canto loro non potevano darne alcuna notizia.

  A210000102 

 Echeggiarono i dintorni delle loro grida di cordoglio; Giuseppe chiamava Gesù, ma Gesù non rispondeva.

  A210000102 

 Quanti dolori pel cuore di Giuseppe! e quanto dovette egli rimproverarsi un istante di distrazione! Finalmente verso la fine del terzo giorno questi desolati genitori entrarono nel tempio, piuttosto per invocare i lumi dall'alto, che colla speranza di trovarvi Gesù.

  A210000102 

 Subito Giuseppe e Maria malgrado la loro stanchezza si rimisero in viaggio per Gerusalemme.

  A210000102 

 » - Gesù rispose: « Perchè mi cercavate voi così? Non sapevate che mi è mestieri di occuparmi delle cose che riguardano mio padre? » Il vangelo soggiunge che Giuseppe e Maria non compresero immediatamente questa risposta.

  A210000103 

 Era senza dubbio Giuseppe che ne aveva dato il modello e che aveva diretto nella sua bottega la mano del Creatore di ogni cosa.

  A210000103 

 Il santo Vangelo dopo aver raccontato i principali tratti della vita di Gesù fino all' età di dodici anni, giunto a {69 [349]} questo punto conchiude tutta la vita privata di Gesù fino a trent' anni in queste brevi parole: « Gesù era obbediente a Maria ed a Giuseppe, et erat subditus illis.

  A210000103 

 Se l'educatore d'un principe occupa una dignità onorifica nello stato, quale deve essere la dignità di Giuseppe, mentre fu incaricato della educazione del Figlio di Dio! Gesù cui le forze erano cresciute cogli anni diventò l'allievo di Giuseppe.

  A210000103 

 » - Queste parole, mentre nascondono a' nostri sguardi la gloria di Gesù, rivelano in magnifico aspetto la grandezza di Giuseppe.

  A210000104 

 Così si fa vedere ancora presso di Nazareth un pozzo, cui Giuseppe mandava il divino fanciullo ad attingere l'acqua pei bisogni della famiglia.

  A210000105 

 Ci mancano i particolari circa questi anni laboriosi che Giuseppe passò a Nazareth con Gesù e Maria.

  A210000105 

 Ciò che possiam dire senza timore di ingannarci è che Giuseppe lavorava senza tregua per guadagnar il pane.

  A210000106 

 Agli occhi degli uomini Gesù passava per figlio di Giuseppe.

  A210000106 

 Compieva la sua vocazione, perchè come gli apostoli erano ministri di Gesù Cristo {71 [351]} conosciuto, Giuseppe era il ministro ed il compagno della sua vita nascosta.

  A210000106 

 « Giuseppe, dice Bossuet, vedeva Gesù e taceva; egli lo gustava e non ne parlava; si contentava di Dio solo senza dividere cogli uomini la sua gloria.

  A210000107 

 Giuseppe toccava i suoi ottant'anni, e Gesù non doveva tardare ad abbandonare la sua dimora per ricevere il battesimo da Giovanni Battista, quando Iddio chiamò a se il suo fedele servitore.

  A210000107 

 Le fatiche ed i travagli d'ogni sorta avevano logorato la tempra robusta di Giuseppe, e sentiva egli stesso che la sua fine era ben prossima.

  A210000108 

 Secondo le testimonianze unanimi della tradizione Giuseppe non morì tra le sofferenze acute della malattia.

  A210000109 

 Steso sul letto di morte, avendo ai suoi fianchi Gesù e Maria, Giuseppe fu rapito in estasi per ventiquattro ore.

  A210000111 

 Chi tuttavia vorrà negarci che Gesù e Maria trovandosi ora presso al moribondo Patriarca e lasciando anche la tenerezza del loro cuore in balìa della natura non abbiano sofferto nel doversi temporaneamente separare dal compagno fedele del loro pellegrinaggio in terra? Maria non poteva dimenticare i sacrifizi, le pene, i disagi, che per essa aveva dovuto soffrire Giuseppe nei penosi viaggi di Betlemme e di Egitto.

  A210000111 

 E vero che Giuseppe trovandosi continuamente in compagnia di Lei veniva compensato di quanto soffriva, ma se questo era un argomento di conforto per l'uno, non era cagione che dispensasse il cuore tenerissimo dell'altra dal sentimento di gratitudine.

  A210000111 

 Giuseppe l' aveva servita non solo con tutto l'affetto d'uno sposo, ma eziandio con tutta la fedeltà d' un servo {75 [355]} e l'umiltà d'un discepolo, venerando in Lei la Regina del cielo, la Madre di Dio.

  A210000111 

 Ora a Maria non erano certo sfuggiti dalla mente tanti segni di venerazione, di obbedienza e di stima, e non poteva non sentirne per Giuseppe profonda e verissima riconoscenza.

  A210000112 

 Breve, o Giuseppe, ha da essere il tempo delle tenebre e dell'aspettazione.

  A210000112 

 E Gesù che in fatto di amore non doveva starsi certamente inferiore nè all'uno nè all'altra, dal momento che aveva disposto nei decreti della sua divina Provvidenza che Giuseppe fosse il suo custode e protettore in terra, dal momento che questa protezione aveva pur dovuto costare a Giuseppe tanti patimenti e tante fatiche, anche Gesù doveva sentir in quel suo cuore amantissimo i più dolci sensi di grata rimembranza.

  A210000112 

 E parmi che dicesse Maria: « Giuseppe, tu ci abbandoni; tu hai finito la peregrinazione dell'esilio, tu mi precederai nella tua pace, discendendo il primo nel seno del nostro padre Abramo; oh Giuseppe, come ti son grata della soave compagnia, che mi facesti, dei buoni esempi che mi hai dato, della cura che avesti di me e delle cose mie e delle pene gravissime che soffristi per cagion mia! oh tu mi abbandoni, ma vivrai pur sempre nella mia memoria e nel mio cuore.

  A210000112 

 Oh sì che Giuseppe aveva il paradiso innanzi agli occhi! Egli volgea lo sguardo da un lato e vedeva l'aspetto di Maria, e ne stringeva nelle sue le mani santissime, e ne riceveva le ultime cure, e ne sentiva le parole di consolazione.

  A210000112 

 Queste prove di amore sviscerato non erano certamente da Gesù dimenticate in quegli estremi istanti di Giuseppe.

  A210000112 

 Quindi m'immagino che Maria e Gesù nello sparger di paradiso quelle ultime ore di vita di Giuseppe avranno eziandio come sulla tomba dell'amico Lazzaro onorato collo sfogo delle più pure lagrime quello estremo solenne saluto.

  A210000112 

 Sta di buon animo, o Giuseppe, quoniam appropinquat redemptio nostra.

  A210000112 

 {78 [358]} Vanne da Abramo e da Isacco i quali bramarono di vedermi e non furon degni; vanne a loro che da molti anni aspettano la mia venuta in quelle tenebre e loro annunzia la prossima liberazione; dillo a Noè, a Giuseppe, a Davidde, a Giuditta, a Geremia, ad Ezechiello, di a tutti quei Padri che ancor tre anni dovranno aspettare e poi sarà consumata l'Ostia ed il Sacrifizio e scancellata l'iniquità del mondo.

  A210000112 

 » E parmi dicesse Gesù: « Giuseppe mio, tu muori, ma anch'io morrò, e se muoio io tu devi stimare la morte ed amarla come mercede.

  A210000112 

 » La santa Chiesa esprime le amorose ultime assistenze di Gesù e di Maria verso s. Giuseppe con queste parole: « Cuius extremas vigiles ad horas Christus et Mater simul astiterunt ore sereno.

  A210000112 

 » Nelle ore estreme di s. Giuseppe con volto sereno assistevano colla più amorevole vigilanza Gesù e Maria.

  A210000113 

 Così poggiando il venerando capo sul Divin petto di Gesù colle labbra vicino a quel cuore adorabile spirava Giuseppe, dando agli uomini un ultimo esempio di fede e di umiltà.

  A210000113 

 L'ultimo momento era giunto, Giuseppe fece uno sforzo supremo per alzarsi e adorare colui che gli uomini consideravano quale suo figlio, ma che Giuseppe conosceva per suo Signore e Dio.

  A210000114 

 Gesù e Maria piansero sulla fredda spoglia di Giuseppe, e fecero presso di lui la mesta veglia dei morti.

  A210000115 

 Il corpo di Giuseppe fu deposto nel sepolcro de' suoi padri, nella valle di Giosafatte, tra la montagna di Sion e quella degli Oliveti.

  A210000117 

 Stabilito una volta questo principio, non dobbiamo noi credere, che fra i beati che sono l'oggetto del nostro culto religioso, s. Giuseppe sia, dopo Maria, il più potente di tutti presso Dio, e colui che merita a più giusto {82 [362]} titolo la nostra confidenza ed i nostri omaggi? Di fatto quanti gloriosi privilegi lo distinguono dagli altri santi, e devono inspirarci per lui una profonda e tenera venerazione!.

  A210000118 

 Il figliuol di Dio che ha scelto Giuseppe per suo padre, per ricompensarne tutti i servigi e dargli in cambio le dimostrazioni del più tenero amore nel tempo della sua vita mortale, non l'ama meno in cielo di quello che lo amasse sopra la terra.

  A210000119 

 Troviamo nei privilegi e nei favori di cui fu ricolmato l'antico Giuseppe, il quale non era che l'ombra del nostro vero Giuseppe,una figura del credito onnipossente di cui gode nel cielo il santo sposo di Maria.

  A210000120 

 Faraone per ricompensare i servigi, che da Giuseppe figliuolo di Giacobbe aveva ricevuto, lo stabilì intendente generale della sua casa, padrone di tutti i suoi beni volendo che ogni cosa si facesse secondo il suo cenno.

  A210000120 

 Ordinò che fosse chiamato il salvatore del mondo, affinchè i suoi sudditi riconoscessero che a lui dovevano la loro salute; insomma mandava a Giuseppe tutti coloro che venivano per qualche favore, affinchè li ottenessero dalla sua autorità, e gli dimostrassero la loro riconoscenza: Ite ad Ioseph, et quidquid dixerit vobis, facile

  A210000120 

 [8]; Andate da Giuseppe, fate tutto quello che egli vi dirà, e ricevete da lui quanto egli vorrà donarvi.

  A210000121 

 Finalmente {85 [365]} ci avverte che se desideriamo grazie e favori, a Giuseppe dobbiamo rivolgerci: Ite ad Ioseph, poichè egli è che ha ogni potere presso il re dei re per ottenere tutto ciò che domanda.

  A210000121 

 Ma quanto più ancora sono maravigliosi e capaci d'inspirarci un'illimitata confidenza i privilegi del casto {84 [364]} sposo di Maria, del padre adottivo del Salvatore! Non è un re della terra come Faraone, ma è Dio onnipotente colui che ha voluto ricolmare de' suoi favori questo nuovo Giuseppe.

  A210000122 

 La santa chiesa riconosce questo potere sovrano di Giuseppe giacchè ella domanda por sua intercessione ciò che non potrebbe ottenere da se stessa: Ut quod possibilitas nostra non obtinet, eius nobis intercessione donetur.

  A210000123 

 Certi santi, dice il dottore angelico, hanno ricevuto da Dio il potere di assisterci in certi bisogni particolari; ma il credito di s. Giuseppe non ha limite; si estende a tutte le necessità, e tutti coloro i quali a lui ricorrono con fiducia sono certi d'essere prontamente esauditi.

  A210000123 

 Gesù, dice s. Bernardino da Siena, vuol continuare nel cielo a dare a s. Giuseppe prove del suo rispetto figliale obbedendo a tutti i suoi desideri: Dum pater orat natum, velut imperium reputatur.

  A210000123 

 Giuseppe, il quale ha veduto Gesù e Maria sottomessi a se, può senza dubbio ottenere tutto quello che vuole dal re suo figlio e dalla regina sua sposa.

  A210000123 

 Santa Teresa ci dichiara che ella non ha mai domandato niente a Dio per intercessione di s. Giuseppe che non l'abbia tosto ottenuto: e la testimonianza di questa santa ne vale mille altre, giacchè era fondata sulla quotidiana esperienza de' suoi benefizii.

  A210000124 

 È difatto che potrebbe negare Gesù Cristo a Giuseppe, il quale niente negò mai a lui nel tempo della sua vita? Mosè non era nella sua vocazione se non il capo ed il conduttore del popolo d'Israele, eppure si portava con Dio con tanta autorità, che quando lo prega in favore di quel popolo ribelle ed incorreggibile, la sua preghiera sembra farsi comando, il {87 [367]} quale leghi in certo modo le mani alla divina maestà, e la riduca a non poter quasi castigare i colpevoli, finchè egli ne abbia renduto la libertà: Dimitte me, ut irascatur furor meus contro eos et deleam eos.

  A210000125 

 Ma quanto maggior virtù e potenza non avrà la preghiera che Giuseppe volge per noi al sovrano giudice, di cui egli fu guida e padre adottivo? Poichè se egli è vero, come dice s. Bernardo, che Gesù Cristo, il quale è nostro avvocato presso il padre, gli presenta le sacre sue piaghe ed il sangue adorabile che ha sparso per la nostra salute, se Maria, per parte sua presenta all'unico figlio il seno che lo portò e nutrì, non possiamo noi aggiungere che s. Giuseppe mostra al Figlio ed alla Madre le mani le quali hanno tanto affaticato per loro ed i sudori che egli ha sparso per guadagnare il loro vitto sopra la terra? E se Dio padre non può nulla negare al suo figlio diletto quando lo prega per le sue sacre piaghe, nè il {88 [368]} figlio nulla negare alla sua Santissima Madre quando lo scongiura per le viscere che lo hanno portato, non siam noi tenuti a credere che nè il Figlio, nè la Madre divenuta la dispensatrice delle grazie che Gesù Cristo ha meritato non possono nulla negare a s. Giuseppe quando egli li prega per tutto ciò che ha fatto per essi in trent'anni di sua vita?.

  A210000127 

 Ma ciò che deve raddoppiar la nostra confidenza in s. Giuseppe si è la sua ineffabile carità per noi.

  A210000129 

 Rivolgiamoci dunque a s. Giuseppe con una viva e piena confidenza.

  A210000130 

 Il potere di s. Giuseppe è illimitato; si estende a tutti i bisogni della nostr' anima e del nostro corpo.

  A210000131 

 Dopo tre anni di malattia violenta e continua, che non le lasciava nè riposo, nè speranza di guarigione s. Teresa ebbe ricorso a s. Giuseppe; ed egli tosto le ottenne sanità.

  A210000132 

 Egli è principalmente alla nostra ultima ora, allorchè la vita essendo sul punto di lasciarci come un falso amico, l'inferno raddoppierà i suoi sforzi per rapire la nostr' anima nel passaggio all'eternità, egli è in quel momento decisivo per la nostra salute che s. Giuseppe ci assisterà in un modo tutto speciale, qualora siamo fedeli a onorarlo ed a pregarlo in vita.

  A210000133 

 Il figlio di Dio, dice il venerabile Bernardo da Bustis, avendo le chiavi del paradiso, ne diede una a Maria, l'altra a Giuseppe, affinchè essi potessero introdurre tutti i loro servi fedeli nel luogo del refrigerio, della luce e della pace.

  A210000133 

 Oh! quanto saremmo felici, se potessimo morire come tanti fedeli servi di Dio, pronunziando i nomi onnipossenti di Gesù, Maria, Giuseppe.

  A210000134 

 Alla dignità di Gesù Cristo era di somma convenienza che s'inculcasse esser egli nato da una vergine per opera dello Spirito Santo; ora il metter innanzi la memoria di s. Giuseppe sposo di Maria avrebbe fatto ombra a quella dogmatica credenza presso alcune menti deboli, non ancor illuminate intorno ai miracoli della potenza divina.

  A210000134 

 Come la divina Provvidenza dispose che s. Giuseppe morisse prima che Gesù si manifestasse pubblicamente quale {92 [372]} Salvatore degli uomini, così fece pure che il culto verso questo santo non si propagasse prima che la fede cattolica si fosse universalmente diffusa nel mondo.

  A210000135 

 Quindi i Greci oltre la festa di tutti gli antenati di Cristo (che furono giusti) la quale celebrano nella domenica che precede il giorno di Natale, consacrarono la domenica che corre in quest'ottava al culto specialmente di s. Giuseppe, sposo di Maria, del santo profeta Davide e di s. Giacomo cugino del Signore.

  A210000136 

 Nel calendario dei Cofti sotto il giorno 20 luglio si fa menzione di s. Giuseppe, ed è opinione sostenuta da alcuni che il 4 luglio sia stato il giorno della morte del nostro santo.

  A210000137 

 Nella chiesa latina poi il culto di s. Giuseppe rimonta all'antichità dei primi secoli come appare dagli antichissimi martirologi del monastero di s. Massimino di Treveri e di Eusebio.

  A210000139 

 La principessa Isabella Clara Eugenia di Spagna, erede dello spirito di santa Teresa devotissima di s. Giuseppe, recandosi nel Belgio ottenne che vi fosse instituita nella città di Brusselle una festa di precetto addì 19 marzo in onore di questo santo, e divulgatosi il culto nelle provincie vicine veniva proclamato e venerato sotto il titolo di conservator della pace e protettore della Boemia.

  A210000140 

 Una parte del manto con cui s. Giuseppe ravvolse il santo bambino Gesù è conservata in Roma nella chiesa di santa Cecilia in Transtevere dove si conserva pure il bastone che questo santo portava viaggiando.

  A210000143 

 La festa di s. Giuseppe veniva pertanto fissata al giorno 19 di marzo, giorno che si crede piamente essere stato quello della beatissima sua morte (contro l'opinione di alcuni che vogliono essere questa avvenuta ai 4 del mese di luglio).

  A210000145 

 Fin dal 1621 l'Ordine dei Carmelitani scalzi avendo solennemente riconosciuto s. Giuseppe come patrono e padre universale del loro Istituto consacrava una delle Domeniche dopo Pasqua a celebrarne la solennità sotto il titolo di Patrocinio di s. Giuseppe.

  A210000147 

 Come il primo Giuseppe figliuolo di Giacobbe seppe mantenere l' abbondanza nel popolo d'Egitto durante sette anni di carestia, il vero Giuseppe più felice amministratore dei celesti tesori saprà mantener nel popolo cristiano quella fede santissima per stabilir la quale discese sulla terra quel Dio, di cui fu egli per trent'anni l'aio ed il custode.

  A210000147 

 Or bene mentre la divozione a san Giuseppe attirerebbe copiose benedizioni sulle famiglie de' suoi divoti, procurerebbe alla desolata sposa di Gesù Cristo il validissimo patrocinio di un santo, il quale come seppe un giorno serbar illesa la vita di Gesù dalla persecuzione che gli muoveva Erode, saprà bene serbar illesa la fede dei suoi figli dalla persecuzione che le muove l'inferno.

  A210000149 

 Il regnante Pio IX, ampliando le concessioni de' suoi predecessori, specialmente quelle di Gregorio XVI, accordò a' fedeli dell'uno e dell'altro sesso, i quali dopo aver recitali i seguenti ossequii, detti comunemente le sette Allegrezze ed i sette dolori di s. Giuseppe, per sette consecutive domeniche, in qualunque tempo dell'anno, visiteranno, confessati e comunicati, una Chiesa, od Oratorio pubblico, ed ivi pregheranno secondo la sua intenzione: indulgenza Plenaria applicabile ancora alle anime del Purgatorio, in ciascuna di dette domeniche.

  A210000151 

 O sposo purissimo di Maria Santissima, glorioso s. Giuseppe, siccome fu grande il travaglio e l'angustia del vostro cuore nella perplessità di abbandonare la vostra illibatissima sposa: così fu inesplicabile l'allegrezza quando dall' angelo vi fu rivelato il mistero sovrano dell'Incarnazione.

  A210000154 

 O felicissimo Patriarca, glorioso s. Giuseppe, che trascelto foste all'uffizio di Padre putativo dell' umanato Verbo, che dolore doveste sentire nel {101 [381]} vedere nascere con tanta povertà il bambino Gesù! ma questo si cambiò subito in giubilo celeste nell'udire l'armonia angelica e nell'udir le glorie di quella fortunatissima notte.

  A210000157 

 O esecutore delle divine leggi, glorioso s. Giuseppe, il sangue preziosissimo che sparse nella circoncisione il Bambino Redentore vi trafisse il cuore, ma il nome di Gesù ve lo ravvivò, riempiendolo di contento.

  A210000160 

 O fedelissimo Santo, che a parte foste dei Misteri della nostra Redenzione, {102 [382]} glorioso s. Giuseppe, se la profezia fatta da Simeone di ciò che Gesù e Maria erano per patire, vi cagionò spasimo di morte, vi ricolmò ancora di un beato godimento per la salute e gloriosa risurrezione, che insieme predisse dover seguirne, d'innumerabili anime.

  A210000163 

 O vigilantissimo custode, famigliare intrinseco dell'Incarnato Figliuolo di Dio, glorioso s. Giuseppe, quanto penaste in sostenere e servire il Figlio dell'Altissimo particolarmente nella fuga che doveste fare in Egitto; ma quanto ancora molto gioiste avendo sempre con voi l'istesso Dio, e vedendo cadere a terra gli Idoli Egiziani.

  A210000166 

 O Angelo della terra, glorioso san Giuseppe, che a' vostri cenni ammiraste soggetto il Re del Cielo, so che la consolazione vostra nel ricondurlo dall'Egitto intorbidossi col timore di Archelao; ma so pure che assicurato dall'Angelo, lieto con Gesù e Maria, dimoraste in Nazareth.

  A210000169 

 O esemplare d'ogni Santità, glorioso s. Giuseppe, smarrito che aveste senza vostra colpa il fanciullo Gesù, {104 [384]} per maggior dolore tre giorni lo cercaste, finchè con sommo giubilo godeste della vostra Vita ritrovata nel tempio fra i dottori.

  A210000176 

 Dio vi salvi, o Giuseppe, pieno di grazia; Gesù e Maria sono con voi; voi siete benedetto fra gli uomini, e benedetto è il frutto del seno della vostra sposa Maria.

  A210000176 

 S. Giuseppe, padre putativo di Gesù, vergine sposo di Maria, pregate per noi peccatori adesso e nell'ora della morte nostra.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000103 

 Il Patriarca Giacobbe fu da un angelo liberato da varie sciagure e infine invitò quell'angelo medesimo a benedire i figliuoli di Giuseppe.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000092 

 Pertanto furono presentati due, che sono Giuseppe, nominato anche Barsaba (che aveva per soprannome il Giusto) e Mattia.

  A217000117 

 La sacra scrittura fa uno speciale encomio di un certo Giuseppe soprannominato Barnaba, che fu poi fedele compagno di S. Paolo apostolo.

  A217000250 

 Neppure ignoriamo che Giuseppe Flavio non parla di questa venuta di s. Pietro a Roma; come neppure parla di s. Paolo; ma che importava a lui di parlare de' cristiani? Suo scopo era di scrivere la storia del popolo ebreo, e della guerra giudaica, e non i fatti particolari {171 [463]} altrove avvenuti.





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