Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010001136 |
Don Bosco allora venne consigliato di ricorrere all'autorizzazione sovrana, coll'ottenere, in base alla legge 25 giugno 1865, che l'opera da lui vagheggiata, cioè la costruzione della nuova chiesa con Ospizio e scuole, venisse dichiarata di pubblica utilità, per cui il Morglia sarebbe stato obbligato a vender la striscia; ed egli esponeva le sue intenzioni alla R. Prefettura, che in data 9 agosto 1871 le comunicava al Sindaco, "con preghiera di voler promuovere a suo tempo le deliberazioni del Consiglio Comunale sulla convenienza e regolarità della progettata erezione di detta chiesa, e se sia perciò il caso di promuovere la chiesta domanda di espropriazione forzata, quale stabilimento di pubblica carità".. |
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A010003731 |
La pratica iniziata per l'espropriazione della striscia di terreno del Morglia giaceva da mesi presso il Municipio. |
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A010003751 |
Il progetto di massima, che si unisce alla presente domanda, addimostra come l'Opera che forma il soggetto ridondi incontestabilmente a benefizio della popolazione Cristiana che abita nella indicata località; ma per metterlo ad esecuzione occorrerebbe di procedere alla espropriazione della piccola striscia di terreno segnata nel detto progetto di massima colla linea gialla di spettanza del Signor L. Enrico Morglia, il quale si rifiuta di consentire alla relativa cessione.. |
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A010003753 |
Trocelli eSig. Conte della Veneria e nel piano annesso, sono di utilità pubblica, con emanare tutte quelle altre disposizioni legislative che riguardano la espropriazione del tratto di terreno ubicato nel detto progetto, onde possa il sottoscritto portare a termine l'opera da lui progettata a benefizio degli abitanti di Torino.. |
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A010014212 |
La pratica per l'espropriazione della striscia di terreno del Morglia veniva dal Municipio rinviata alla Prefettura il 28 settembre 1872, perchè non era stato precisato lo scopo delle deliberazioni cui doveva procedere il Consiglio Comunale secondo la legge riguardante le espropriazioni; e là restò ferma fino al principio del 1873, quando Don Bosco, continuando ad insistere, la sua domanda veniva inoltrata dalla Prefettura al Ministero dei Lavori Pubblici, in data 3 febbraio.. |
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A010014213 |
Giovanni [1274] Battista Bosco onde ottenere la dichiarazione di pubblica utilità per la Costruzione in Torino di una Chiesa con Ospizio e Scuole per la gioventù abbandonata, opera questa, come tutto le altre dal medesime stabilite, a vantaggio dell'umana società"; ma non potendo " prescindere dal riferire questa domanda al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ed al Consiglio di Stato ", pregava il Prefetto di Torino " di provvedere per le debite pubblicazioni, invitando il Reverendo Don Bosco a dichiarare entro qual tempo intendesse dar compimento all'opera da esso progettata, unendo per doppio il piano di massima, nonchè le perizie da cui risultasse l'importo della spesa necessaria per la espropriazione", con " un certificato di un proporzionato deposito di fondi Presso qualche stabilimento finanziario".. |
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A010014214 |
Trocelli, il quale dichiarava che l'espropriazione della striscia e le altre spese conseguenti sarebbero salite complessivamente a 5296 lire; - quindi depositava presso il Banco di Sconto e di Sete la somma di 15.000 lire; - e inoltrava alla Prefettura la relazione della Perizia e la ricevuta del Direttore del Banco di Sconto:. |
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A010014227 |
Don Bosco, infatti, che aveva pregato un suo amico, Giovanni Viale, applicato alla Segreteria del Consiglio di Stato, di osservare a che punto stessero le cose, il 18 settembre aveva in risposta che nulla si era trovato nei registri in rapporto coll'espropriazione di utilità pubblica, del terreno del Morglia. |
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A010014229 |
"Il motivo del ritardo frapposto da questa Prefettura alla spedizione della pratica relativa all'espropriazione del terreno Morglia - scriveva il Comm. |
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A010014231 |
Tutte le opposizioni furono vinte, e l'avviso conchiude che la dichiarazione di pubblica utilità si possa concedere e autorizzare l'espropriazione dal fondo Morglia, giusta il progetto [1276] di massima dell'Ing. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html |
A011000143 |
Due altre belle notizie Don Bosco diede all'assemblea, entrambe della giornata: l'arrivo delle lettere ufficiali per l'accettazione delle sue proposte riguardo a Buenos Aires, e la consegna di un sospiratissimo regio decreto per l'espropriazione legale di un'area, dove si stava per fabbricare la chiesa di S. Giovanni Evangelista. |
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A011003144 |
Sdegnato che vi esista in Torino una chiesa protestante, l'umile servo di Dio, mentre ne ha alcune delle sue in fabbricazione, si caccia in testa di edificarne una proprio vicino al tempio protestante, e brigando qua e là ottiene, lo diciamo con ripugnanza, un decreto di espropriazione per utilità pubblica, contro un proprietario cattolico che abita là intorno.. |
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A011003145 |
Non vi sono altri luoghi per Chiese? È prudente mettere due oratorii diversi l'uno addosso all'altro? Ci fu giustizia in quanto abbiamo narrato? Nell'anno di grazia 1875 non è che a Torino, ove la setta nera predomina tanto ancora, che si poteva ottenere un decreto di espropriazione per utilità pubblica contro un protestante a favore di un prete intrigante.. |
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A011003148 |
La chiesa di San Giovanni Evangelista venne così dichiarata opera pubblica; donde la conseguenza dell'espropriazione forzata di quella famosa striscia di terreno. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html |
A014007237 |
Abbiamo detto " si leggeva", perchè oggi la chiesa più non esiste, essendo stata demolita nel 1910 dal municipio in seguito a espropriazione legale per far luogo all'edifizio della posta.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html |
A018006751 |
Quella di Roma veniva dal Segretario di Stato, e gli annunziava che il S. P. Pio IX mandava l'offerta di due mila lire per la chiesa di San Giovanni, e quella di Torino, scritta dal Zoppi e passata credo dal Municipio, o viceversa, gli comunicava che il Governo stimava di utilità pubblica la costruzione di quella chiesa, e che si poteva procedere anche ad espropriazione forzata! lo vidi il pio sacerdote contento e pieno di riconoscenza a Dio che finalmente l'aveva tolto da quell'imbroglio. |