don bosco-il pontificato di s. dionigi.html |
A115000008 |
S. Dionigi era eletto papa il dodici settembre del dugento sessantuno, dopo che la Santa Sede era stata vacante trentacinque giorni mentre governavano il romano impero Valeriano e Gallieno. |
A115000011 |
Egli adunque governava con zelo apostolico la sua diocesi, ed aveva già dovuto sopportare innumerabili patimenti per la fede, finchè nella persecuzione dell'imperatore Valeriano fu egli pure colpito dal decreto di morte come cristiano e come capo de' cristiani. |
A115000016 |
Valeriano aveva ordinato che i vescovi, i preti e i diaconi senza far loro alcun processo fossero messi a morte sull'istante. |
A115000026 |
I pagani erano attoniti della sventura di Valeriano, ma i cristiani riconoscevano la mano di Dio giustamente aggravata sulla testa di quel principe che tanto crudelmente avevali perseguitati. |
A115000026 |
Nel 262 il secondo anno del pontificato di s. Dionigi la divina vendetta piombò terribile sopra Valeriano che fu uno dei persecutori più crudeli. |
A115000033 |
A Valeriano succedette suo figliuolo Gallieno, il quale atterrito dalla trista fine di suo padre e riconoscendo in quel fatto la mano del Signore ordino che i cristiani non fossero più perseguitati. |
A115000036 |
Nell'Asia eziandio vi furono dei martiri anche dopo la morte di Valeriano. |
A115000054 |
Ora debbo notarvi che la città di Roma era già stata divisa in più parochie fin dai primi pontefici; ma le persecuzioni, specialmente quella di Valeriano, misero tutto sossopra. |
A115000055 |
Lo stesso Valeriano aveva proibito ai cristiani {33 [285]} di radunarsi nei cimiteri e nelle catacombe per pregare ed invocare sulle ceneri dei martiri coraggio e fermezza nella fede. |
don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html |
A117000187 |
S. Valeriano discese dalle rive del fiume Rodano e venne nelle montagne di Cumiana presso Pinerolo. |
A117000188 |
I compagni di Valeriano nella fuga furono s. Desiderio e s. Glorio. |
don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html |
A118000011 |
S. Sisto si adoperò con grande sollecitudine a combattere quest'eresia, ma la brevità del suo pontificato e il rinnovarsi della persecuzione di Valeriano lo impedirono di poterla totalmente estinguere; e la Chiesa ne fu ancora turbata per molti anni. |
A118000025 |
Valeriano sul principio del suo regno era favorevole ai cristiani, ma dipoi, come si è detto, ingannato da un mago egiziano e dai sacerdoti degli idoli, cominciò ad averli in avversione, a perseguitarli, e in fine a condannarli a morte. |
A118000026 |
Le quali cose, sebbene avessero luogo di nascosto, tuttavia non tardarono di giungere a notizia di Valeriano. |
A118000026 |
Siccome poi per combattere la religione bisogna anzitutto combatterne i ministri, cosi Valeriano diede ordine che fosse fatta rigorosa indagine di {14 [282]} vescovi, preti, diaconi. |
A118000027 |
Il prudente pontefice, avanti di recarsi da Valeriano, saputo che si andava in cerca di lui, radunò que' preti, diaconi ed altri ministri che potè, e tenne seco loro questo discorso; «Miei fratelli e compagni, il tempo della persecuzione è ritornato; noi dobbiamo essere messi alla prova. |
A118000054 |
Fattosi giorno il santo Pontefice fu condotto alla presenza di Valeriano co' suoi due diaconi Felicissimo ed Agapito. |
A118000057 |
Valeriano ebbe a male tali avvisi, e riputandosi offeso, rispose: Chi è costui che osa insultare la nostra maestà? Egli sia punito colla pena di morte, e gli venga troncata la testa. |
A118000059 |
Valeriano ne fu ancor più sdegnato; E che, disse, dovremo ancora lasciar vivere costoro che ci minacciano tormenti? Siano sull'istante condotti per l'ultima volta al tempio di Marte; e se si rifiuteranno di fare sacrifizio a questo nostro gran Dio, sia loro in quel medesimo luogo troncata la testa. |
A118000071 |
Intanto fattosi giorno, s. Lorenzo fu condotto alla presenza di Valeriano, che cominciò a parlargli così: È tempo di deporre ogni ostinazione; senza dilazione dammi i tesori, che so tenersi nascosti presso dì te. |
A118000072 |
Valeriano accondiscese volentieri, pensandosi che egli volesse realmente raccogliere i tesori qua e là nascosti, e li avesse di poi portati a lui. |
A118000073 |
Valeriano fu da prima confuso al vedere quella turba dì mendici, e non comprendendo il pregio della carità cristiana, parlò con disprezzo al nostro santo, e disse: A che mi fai perdere tempo in altre cose? Sacrifica ai nostri Dei, e metti una volta da parte le arti magiche, in cui tu vanamente confidi. |
A118000077 |
Valeriano, senza dir altro, die' ordine che fosse spogliato e battuto con verghe. |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139000472 |
Gallo fu ucciso da Emiliano, trucidato il quale, venne proclamato imperatore Valeriano. |
A139000473 |
Valeriano si adoperava per istabilire la disciplina ne' soldati, ma si lasciò ingannare dai sacerdoti de' falsi déi, i quali lo persuasero a distruggere il cristianesimo se voleva vincere in una guerra coi Persiani. |
A139000474 |
Valeriano intanto intraprese la guerra, ma con esito infelicissimo, perciocchè in una battaglia ebbe la peggio e cadde in mano di Sapore re di Persia, il quale poselo in catene e lo sottomise alle maggiori umiliazioni. |
A139000475 |
Gallieno figlio di Valeriano assunse l'impero dopo il padre. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000437 |
Gallo venne ucciso da Emiliano, trucidato il quale, fu proclamato imperatore Valeriano. |
A140000438 |
Valeriano si adoperava per ristabilire la disciplina nei soldati, ma si lasciò ingannare dai sacerdoti idolatri i quali lo persuasero a distruggere il cristianesimo se voleva vincere in una guerra coi Persiani. |
A140000439 |
Valeriano intanto imprese la guerra, ma con esito infelicissimo, perciocchè in una battaglia ebbe la peggio e cadde {119 [119]} in mano di Sapore re di Persia, il quale poselo in catene e lo sottomise a grandissime umiliazioni. |
don bosco-storia ecclesiastica.html |
A189000163 |
D. Qual fu la causa dell'ottava persecuzione sotto Valeriano?. |
A189000167 |
D. Qual fu la morte di Valeriano?. |
A189000168 |
Gli succedette Gallieno, che fu pure tolto di vita; indi tosto furono precipitati dall'alto del Campidoglio il figlio ed il fratello di Gallieno, ultimi avanzi della razza di Valeriano, che rimase così tutta spenta. |
A189000209 |
{104[262]} di Valeriano venne anch'esso condannato a morte, alla cui nuova: « grazie, disse, siano rese a Dio, il quale degna liberarmi dalla prigione del mio corpo ». |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000171 |
A vent'anni i genitori, che erano pagani, l'obbligarono a sposare un ricco signore di nome Valeriano. |
A190000171 |
Cecilia chiamò il suo fidanzato e gli disse: Valeriano, io ho un angelo che ha cura del mio corpo perchè consacrato a Dio; perciò guai a te, se tu avessi l'ardire di profanarlo. |
A190000172 |
Valeriano mosso dal desiderio di vedere quell'angelo, io non credo a quanto mi asserisci, rispose, se non vedo l'angelo di cui parli. |
A190000174 |
- Che debbo fare per essere purificato? ripigliò Valeriano. |
A190000176 |
Valeriano andò con premura da s. Urbano ad esporre quanto Cecilia aveva detto. |
A190000177 |
Egli teneva in mano due corone intrecciate di rose e di gigli, delle quali una pose sul capo di Cecilia, l'altra sul capo di Valeriano dicendo: Procurate, o giovani, di conservare queste corone colla purezza del cuore, colla santità della vita. |
A190000177 |
Mentre il papa così parlava, apparve s. Paolo apostolo in forma di venerando vecchio che disse a Valeriano: Leggi il libro che ti porgo, e se hai fede, sarai purificato e vedrai l'angelo di cui Cecilia ti ha parlato. |
A190000177 |
Ora, o {86 [86]} Valeriano, vengo a te in nome di Gesù C. per concederti quanto sarai per dimandare. |
A190000177 |
Urbano allora fece coraggio a Valeriano, lo instruì nei misteri della religione, di poi gli amministrò il battesimo, e dopo aver passata la notte seco lui in preghiere lo rimandò a Cecilia. |
A190000177 |
Valeriano tremante apre il libro e legge queste parole: Avvi un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio Padre di tutte le cose, padrone di tutto, che governa tutti. |
A190000177 |
Valeriano trovò Cecilia in orazione e accanto a lei l'angelo del Signore in forma umana. |
A190000177 |
«Angelo di Dio, esclamò Valeriano, io non altro ti chiedo se non la conversione di mio fratello Tiburzio.» La tua preghiera, soggiunse l'angelo, sarà esaudita, e come Cecilia guadagnò te alla fede, così tu guadagnerai tuo fratello Tiburzio, ed entrambi giungerete alla palma del martirio. |
A190000178 |
Valeriano espose a suo fratello Tiburzio le cose prodigiose che aveva vedute, di poi lo condusse a papa Urbano, che lo istruì nella fede e in fine gli amministrò il battesimo. |
A190000179 |
- Almacchio, prefetto di Roma, come intese la conversione, lo zelo di Valeriano e di Tiburzio, chiamolli alla sua presenza e loro fece molte interrogazioni, ma confuso dalle loro sapienti risposte, nè sapendo egli che dire, nè che fare, un suo assessore per trarlo d'impaccio soggiunse: Condannati alla morte tutti due, di poi avrai i loro beni. |
A190000179 |
Pochi istanti dopo giunse il carnefice, che con trasporto di furore troncò il capo ai due fratelli Valeriano e Tiburzio, le cui anime tosto volarono ad abitare eternamente in cielo. |
A190000180 |
Il prefetto avendo trovata la casa di Tiburzio e di Valeriano vuota di danaro, volse il suo sdegno contro Urbano e Cecilia, e non potendo trovare Urbano, spedì i suoi satelliti alla casa di Cecilia. |
A190000248 |
- L'ottava persecuzione ebbe origine dalla stolta promessa de'sacerdoti idolatri, i quali facevano sperare grande vittoria all'imperatore Valeriano se avesse annientato il cristianesimo. |
A190000257 |
- La promessa fatta dai sacerdoti idolatri a Valeriano di una segnalata vittoria contro ai Persiani fatti totalmente, anzi in una battaglia contro Sapore, re di quella nazione, egli stesso cadde in mano del nemico, il quale lo fece porre in catene, lasciandogli indosso gli ornamenti imperiali. |
A190000257 |
Così la stirpe di Valeriano restò del tutto spenta. |
A190000257 |
Morte di Valeriano. |
don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html |
A207000015 |
Fra i molti che si recarono a visitarlo fu un gentile per nome Valeriano, sposo di s. Cecilia, di cui abbiamo molte cose importanti a riferire. |
A207000017 |
Giunta all'età di circa vent'anni i genitori, ignari che ella erasi tutta consacrata a Dio, vollero darla in isposa al nobile Valeriano, ricco signore di Roma. |
A207000017 |
La sera antecedente alle nozze, Cecilia chiamò a parte Valeriano e tenne seco lui questo discorso: Valeriano, io ho un segreto di grave importanza a rivelarti e sono pronta a rivelartelo, purchè tu nol dica a persona del mondo. |
A207000017 |
Valeriano l'assicurò di non palesarlo, e Cecilia continuò: Io ho un angelo che ha cura del mio corpo, e guai a te se a me ti avvicinassi. |
A207000018 |
Valeriano compreso da stima verso la santa sua sposa, e mosso dal desiderio di vedere un angelo rispose: per farmi credere a quanto mi dici, io vorrei vedere quest'angelo di cui mi parli. |
A207000023 |
S. Cecilia aveva fatto tal promessa a Valeriano mossa da viva fede, e persuasa che Dio avrebbe operato un miracolo per illuminare un uomo che doveva aver molti seguaci nella fede e nel martirio. |
A207000024 |
Ringraziò egli il Signore per la conversione di Valeriano, e postosi ginocchioni alzò le mani al cielo pregando cosi: O Signore Gesù Cristo, seminatore di casti consigli, ricevi e benedici il frutto della semente che Cecilia ha sparso nel cuore di Valeriano, Signor Gesù Cristo, {18 [312]} vero Pastore e Redentore delle anime nostre, benedici Cecilia tua serva, che quale ape industriosa si adopera indefessa per servirti; imperciocchè lo sposo che aveva ricevuto, era come leone feroce, ed ora l'ha condotto a te, ed è divenuto mansuetissimo agnello: certamente se non credesse a te, o Dio di bontà, egli non sarebbe qua venuto. |
A207000024 |
Valeriano partì, ed andato con premura al luogo designato trovò s. Urbano nascosto nei sepolcri dei martiri. |
A207000024 |
Valeriano, espose una ad una le parole di santa Cecilia, della quale cosa il santo Pontefice provò grande consolazione. |
A207000025 |
Angelo di Dio, esclamò Valeriano, io non altro so chiedere per ora, che la conversione di mio fratello Tiburzio. |
A207000025 |
Essendo quella la prima volta che Valeriano era testimonio di tali comparse rimase come fuori di sè. |
A207000025 |
Intanto vede l'angelo che prese le due corone, ne posa una sul capo di Cecilia, l'altra su quello di Valeriano dicendo: Procurate, o giovani, di conservare tali corone colla purezza del vostro cuore, colla santità della vostra persona e delle vostre buone opere: io ve le ho recate dal giardino dei Paradiso; nè questi fiori appassiscono giammai, che anzi è sempre soave la loro fragranza. |
A207000025 |
Mentre il Papa pregava, Dio volle consolare lui e Valeriano con un visibile prodigio. |
A207000025 |
Mosso da venerazione e da timore Valeriano si prostra anch' egli, e si mette a pregare accanto all'angelo medesimo. |
A207000025 |
Ora, o Valeriano, poichè tu hai secondato i consigli di Cecilia, Gesù Cristo Figliuolo di Dio mi ha mandato a te, affinchè io accolga le tue preghiere e ti conceda quanto sarai per dimandare. |
A207000025 |
Valeriano non era mai stato testimonio di apparizioni soprannaturali e fu preso da spavento a segno che, cadendo a terra, non osava più alzare la faccia. |
A207000025 |
Valeriano riprese animo, e sebbene tutto tremante si fece a leggere col cuore queste parole, senza proferirle colla voce. |
A207000025 |
«Avvi un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, un solo Dio padre di tutte le cose, che è padrone di tutto e governa tutti.» Terminato di leggere, s. Paolo disse a Valeriano: credi tu quel che hai letto? Sì, io credo, rispose vie più commosso Valeriano, questa è somma verità; credo, credo fermamente. |
A207000026 |
Così Valeriano, pieno di celeste gioia per le grazie che aveva da Dio ricevute, desiderava ardentemente di farne parte a suo fratello Tiburzio. |
A207000031 |
Valeriano voleva già condurre. |
A207000032 |
E che, diceva Tiburzio, volete voi che io mi presenti a quell'infelice Urbano? Tu non sai, replicava con calde parole Valeriano, tu non sai chi egli sia. |
A207000033 |
Santa Cecilia e Valeriano avevano lasciato che Tiburzio sfogasse i suoi pusillanimi timori, e come ebbe finito, Cecilia disse con calma: avresti ragione, o Tiburzio, di sgomentarti se dopo la presente vita non ve ne fosse un'altra; ma poichè v'ha un'altra vita che non finirà giammai, perchè dobbiamo aver paura delle sofferenze presenti, se con queste possiamo assicurarci l'eterna felicità del cielo?. |
A207000035 |
Anche Valeriano aggiungeva quanto sapeva. |
A207000036 |
Accolto con molta amorevolezza dal Vicario di Gesù Cristo, Valeriano si fece a raccontare tutte le cose che erano avvenute relativamente a Tiburzio. |
A207000037 |
Il tempo che s. Valeriano e s. Tiburzio passarono nelle catacombe con s. Urbano bastò per inspirare ne' loro cuori i più vivi desiderii di fare opere di carità e patire per amore di Gesù Cristo. |
A207000040 |
Come intese la conversione e lo zelo de' Ss. Tiburzio e Valeriano egli mandolli sull'istante a chiamare. |
A207000044 |
Quindi si rivolse a Valeriano, e cominciò a parlargli così: Valeriano, la testa di tuo {30 [324]} fratello non è sana, spero che tu saprai darmi più assennate risposte. |
A207000045 |
Valeriano: Non dubitate, o Almacchio, mio fratello ha la testa sana, perciocchè vi è un gran medico che ha cura di lui, e di me; questo gran medico è G. C., figlio di Dio. |
A207000047 |
Valeriano: Signor giudice, il vostro orecchio è un po' duro e come volete intendere il nostro linguaggio?. |
A207000049 |
Valeriano allora volendo far conoscere la verità al prefetto e a quelli che si trovavano presenti, in contegno maestoso cominciò con calma a ragionare così: ho veduto, o Almacchio, ho veduto alcuni uomini che nella stagione d'autunno andavano a fare passeggiate per la campagna e se la passavano in festini tra le risa e l'ozio. |
A207000054 |
Valeriano riprese: permettete che io prosegua il mio discorso. |
A207000058 |
Valeriano tosta coraggiosamente soggiunse: sappi, o Almacchio, che i giudici e i principi terreni non sono altro che uomini i quali debbono essi pure morire all'ora segnata. |
A207000059 |
Valeriano voleva continuare il suo sublime ragionamento, ma Almacchio agitato dai rimorsi e dalla collera lo interruppe, e diede ordine che Valeriano fosse battuto con verghe. |
A207000066 |
Santa Cecilia andò sollecitamente con altre pie persone a seppellire i corpi di Valeriano, di Tiburzio e di Massimo nel cimitero detto di Pretestato, che era una delle diramazioni delle vastissime catacombe di s. Callisto, dove da qualche tempo dimorava il medesimo s. Urbano. |
A207000083 |
In simile guisa il santo Pontefice {46 [340]} accompagnato da alcuni sacri ministri, e da altri fedeli, di notte tempo la trasportarono presso la tomba di Valeriano, di Tiburzio e di Massimo. |
A207000086 |
Ma dopo il martirio di questa vergine, del suo sposo Valeriano, del suo cognato Tiburzio e di molti altri santi, egli si accorse che quello non era più luogo adattato per essere visitato dai cristiani. |
A207000126 |
Vicino al tempio di Giove era un luogo detto dei trucidati, perchè ivi erano stati martirizzati s. Valeriano e s. Tiburzio con molti altri confessori della fede. |
A207000150 |
Da questa casa scavando si giungeva nelle catacombe di s. Callisto e proprio in quella parte detta cimitero di Pretestato dove erano stati sepolti i corpi de' santi Valeriano, Tiburzio e Massimo. |
don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html |
A220000078 |
Allora Valeriano, che da due anni era stato proclamato imperatore da un esercito stanziato vicino alle Alpi, fu riconosciuto legittimo imperatore, e recandosi a Roma potè salire sul trono. |
A220000079 |
Da prima Valeriano favorì i cristiani: lasciò che professassero tranquillamente la loro religione; anzi li ammetteva ai pubblici impieghi, li accoglieva in sua casa; molti di sua famiglia erano cristiani. |
A220000080 |
Ma questi buoni principii di Valeriano, furono guastati da un cattivo consigliere. |
A220000080 |
Valeriano accecato dagli incantesimi di quell'impostore cominciò a mirare con indifferenza il cristianesimo, allontanare da sè i fervorosi cristiani che disapprovavano la magia, ed infine giunse ad abborrire il Vangelo. |
A220000084 |
La persecuzione di Valeriano contro ai cristiani da prima era alquanto mite, nè vi era alcun ordine di perseguitarli. |
A220000098 |
Sebbene quelle cose si facessero in segreto, tuttavia la notizia che Adria, la sua famiglia e molti altri avevano ricevuto il battesimo, si divulgò e giunse fino all'orecchio dell' imperatore Valeriano. |
A220000103 |
Lieti di quella scoperta il presero tosto, lo legarono e lo condussero a Valeriano. |
A220000107 |
Valeriano all'udire che il suo medesimo custode delle carceri professavasi cristiano alla sua presenza, non potè contenere lo sdegno, e die ordine sull'istante che egli fosse messo a morte coll'essere precipitato giù in un fiume. |
A220000157 |
I compagni di Massimo invece di aprire gli occhi alla verità, che Dio voleva far loro risplendere, divennero più ostinati, e volendo in qualche maniera vendicarsi conducono Nemesio da Valeriano perchè sia da lui medesimo giudicalo. |
A220000158 |
Nemesio fu commosso al sentirsi ricordare i falli della sua vita passata nell'errore onde colle lacrime agli occhi rispose: Pur troppo, o Valeriano, in passato ho avuto la disgrazia di sprezzare la verità e fare spargere il sangue degli innocenti cristiani. |
A220000159 |
Valeriano frenò ancora il suo sdegno e con voce calma ripigliò: Io so quali sono le opere tue, e so pure che colle tue magiche parole (voleva dire colle tue preghiere) hai tolto di vita il console Massimo; e so pure, soggiunse in tuono minaccioso, che sotto al pretesto di promuovere la religione cristiana fai ogni sforzo per recar danno a noi e mettere sossopra la nostra repubblica. |
A220000160 |
Valeriano pensava poter iscoprire per mezzo di lui dove fossero i tesori tanto desiderati. |
A220000175 |
Quando Valeriano e Gallieno ebbero notizia del gran numero dei gentili che ogni giorno venivano alla fede, e che i medesimi custodi delle carceri e i tribuni, mandati in cerca di cristiani, eransi fatti cristiani eglino stessi, arsero di sdegno e dissero: la superstizione dei cristiani minaccia distruggere il culto dei nostri Dei, a noi tocca di porvi rimedio. |
A220000176 |
Il giorno seguente al martirio di Lucilla e di Nemesio, Valeriano mandò a prendere Sinfronio per tenere con lui pubblica udienza. |
A220000177 |
Valeriano con finta compassione cominciò {89 [235]} a tener loro questo discorso: Perchè non badate a salvarvi adorando quegli Dei che noi sappiamo essere i governatori del nostro impero e la salvezza del medesimo?. |
A220000182 |
Valeriano e per appagare il suo collega, e per secondare l'odio che egli pure nutriva contro ai cristiani comandò che tutti coloro che erano presenti fossero condannati alle fiamme. |
A220000184 |
Gli affari politici tennero qualche tempo i due principi Gallieno e Valeriano occupati in altre cose, ma pochi mesi dopo i fatti che abbiamo narrato cioè sul principio dell'anno 260 tornò loro in animo di volere a qualunque costo distruggere il cristianesimo. |
A220000188 |
Tertullino però potè poco tempo eserci-tare il suo ministero, perciocchè due giorni dopo la sua ordinazione fu scoperto dal prefetto della città e condotto a Valeriano. |
A220000191 |
Valeriano disse: Dunque le sostanze del tuo padrone danno la vita eterna? {94 [240]}. |
A220000193 |
Valeriano simile a quei mondani, che non capiscono le cose del Signore, disse: Sembrami che costui sia divenuto pazzo: perciò sia preso e severamente battuto con verghe. |
A220000197 |
Valeriano stanco di interrogare e di tormentare, affidò Tertullino al suo prefetto dicendogli: Vedi se puoi scoprire da lui ore siano le sostanze di Olimpio, e procura di risolverlo a fare un sacrificio agli Dei. |
A220000206 |
Valeriano aveva già fatto mettere a morte molti cristiani, ma non aveva ancora potuto scoprire santo Stefano, oggetto principale delle sue ricerchi. |
A220000207 |
Quei birri, lieti di sì preziosa scoperta, {98 [244]} si avventarono contro a quegli inermi e pacifici cristiani, e strettili con catene, li condussero tutti alla presenza di Valeriano. |
A220000208 |
Valeriano, pensandosi d'incutere timore al Pontefice, volle allontanare tutti gli altri e farlo comparire solo avanti al suo tribunale intornialo da guardie, da assessori e da carnefici. |
A220000210 |
Valeriano con beffardo sorriso disse: Tu vuoi impedire che gli altri non vadano alla perdizione, ed io manderò alla perdizione te stesso, affinchè gli altri spaventati temano ugual sorte, e così vivano in pace. |
A220000215 |
Valeriano quando venne informato del tempio andato in rovina e della moltitudine de' cristiani corsi a s. Stefano, mandò un maggior numero di soldati con ordine di mettere a morte il Pontefice ovunque lo raggiungessero. |
A220000220 |
Ma costoro nel furor della persecuzione di Valeriano si lasciarono atterrire dai tormenti e sgraziatamente rinnegarono la fede. |