don bosco-conversazioni.html |
A035000137 |
Ma sapendo tu dopo il Battesimo esserci altri sussidi nella confessione, a che abbandoni la tua salvezza? perchè non prendi quel rimedio che sai poterli salvare?» Le medesime cose lasciarono scritte S. Ireneo vescovo di Lione, S. Zefirino sommo pontefice, S. Policarpo ed altri molti che fiorirono nel secondo secolo della Chiesa. |
A035000161 |
Tuttavia voglio ancora riferirvi un fatto tale quale è raccontato da S. Ireneo, che fiorì nel secondo secolo, e fu discepolo di S. Policarpo, il quale conversò con S. Giovanni Evangelista, e però in tempi purissimi della Chiesa antica. |
don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html |
A049000313 |
S. Ignazio nelle sue lettere, s. Policarpo ed altri. |
don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html |
A111000138 |
A cui s. Policarpo: veramente mi fai una minaccia terribile; pensi tu che debba temersi un fuoco che dopo un'ora o poco più si spegne? Ti dirò qual fuoco si debba temere e che tu non sai. |
A111000138 |
S. Policarpo Vescovo di Smirne quando era condotto al martirio, disse al proconsole che facesse pur venire contro di lui le fiere. |
don bosco-il pontificato di s. caio papa e martire.html |
A114000033 |
Ma trattandosi di mandar qualcheduno ad assistere quei novelli cristiani e continuare ad istruirli nella fede, nacque una gara fra s. Policarpo e s. Sebastiano. |
A114000034 |
Ceda adunque uno di voi al bisogno dei fratelli, e sii tu, o Policarpo, come sacerdote e più instruito nella scienza sacra, destinato ad accompagnare e sostenere nella fede questi novelli discepoli di G. Cristo. |
A114000035 |
Policarpo, che era uomo di grande virtù, sebbene gli rincrescesse di rinunziare alla palma del martirio che già gli pareva tenere in mano, tuttavia per ubbidire al s. Padre e per amore di que' fedeli di buon grado si arrese e si apparecchiò alla partenza. |
A114000036 |
Gli altri ci ajutino colle loro preghiere ed abbiano il conforte {27 [389]} del prete Policarpo e di Tiburzio. |
don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html |
A131000054 |
Costui fattosi avanti disse al santo: Non mi conosci? - Sì, che ti conosco, rispose Policarpo: tu sei il primogenito di Satanasso, e tosto da lui si allontanò. |
A131000054 |
S. Policarpo, che fu discepolo di s. Giovanni, e vescovo di Smirne, trovandosi un giorno a Roma s'incontrò coll'eretico Marcione. |
A131000084 |
Ne parla s. Clemente papa, s. Ignazio, s. Policarpo e altri. |
don bosco-storia ecclesiastica.html |
A189000127 |
Fu pure in questa persecuzione, che s. Policarpo discepolo dell'Apostolo san Giovanni, e Vescovo di Smirne fu condannato ad essere bruciato vivo, rendendo così una gloriosa testimonianza alla divinità di Gesù Cristo. |
A189000140 |
La persecuzione si estese fin nella Francia, e s' accese principalmente nella città di Lione, ove era Vescovo s. Ireneo discepolo di s. Policarpo. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000125 |
- S. Policarpo discepolo di san Giovanni evangelista e vescovo di Smirne, informato del gran numero di eretici che eransi portati a Roma, venne egli pure in questa città per dissipare le loro arti sotto al pontificato di s. Aniceto successore di san Pio I. La venuta di lui era molto opportuna perciocchè avendo egli conversato cogli Apostoli, godeva grande autorità presso tutti; perciò, come dice s. Ireneo, molti di quelli che erano stati sedotti dagli errori di Valentino e di Marcione, per l'efficacia della sua parola furono ricondotti alla Chiesa di Gesù Cristo. |
A190000125 |
S. Policarpo a Roma. |
A190000126 |
Si presentò un giorno e gli disse arditamente: Cognoscis nos? Mi conosci tu, e sai chi sono? Sì, rispose tostamente Policarpo, ti conosco assai bene, e so che tu sei Marcione primogenito di Satana. |
A190000127 |
Era questo uno dei punti più essenziali in cui san Policarpo dispiegava il suo zelo, cioè che i cattolici si tenessero lontani dagli eretici per conservare illibata la vera fede. |
A190000128 |
Aniceto mostrò gran venerazione alla santità e dottrina di Policarpo, concedendogli che in sua presenza pontificalmente vestilo celebrasse la santa Messa e amministrasse ai fedeli la santa Eucaristia. |
A190000128 |
Eusebio di Cesarea aggiugne che s. Policarpo venne a Roma anche per conferire col sommo Pontefice intorno a cose che riguardavano il bene della Chiesa; e che le loro controversie furono tutte terminate con vicendevole carità. |
A190000129 |
Esortato dal giudice a rinnegare e maledire Gesù Cristo, Policarpo rispose: Sono ormai 86 anni da che mi sono consacrato al suo divino servigio, e non ho mai ricevuto da lui alcuno ingiuria; come dunque vuoi che io maledica il mio re e salvatore? Dopo molti patimenti venne condannato alle fiamme fra le quali consumò il suo eroico sacrifizio l'anno 166. |
A190000129 |
Mentre s. Policarpo era in Roma seppe che la persecuzione tornava ad infierire nella sua diocesi. |
A190000141 |
Affinchè il loro scritto fosse di maggior {69 [69]} gradimento al pontefice lo mandarono per mano di s. Ireneo, discepolo di s. Policarpo. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. anacleto s. evaristo s. alessandro i.html |
A199000013 |
Colà fu visitato da un suo amico di nome Policarpo, vescovo di quella città, e che insieme con lui era stato discepolo di S. Giovanni evangelista. |
A199000013 |
Il santo vescovo supplicò tutti, e specialmente san Policarpo di unire le loro preghiere alle sue per ottenergli da Dio la grazia di morire per la fede. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html |
A200000014 |
Ecco con quali espressioni Eusebio di Cesarea racconta questa venuta di s. Policarpo. |
A200000014 |
Perciò, come dice s. Ireneo, molti di quelli che erano stati sedotti da Marcione e da Valentino furono da s. Policarpo ricondotti alla Chiesa di G. Cristo. |
A200000014 |
S. Policarpo, vescovo di Smirne, discepolo di s. Giovanni Evangelista, essendo {11 [215]} stato informato degli assalti che l'eresia dava alla fede, venne a Roma sotto al pontificato di s. Aniceto. |
A200000015 |
«Mentre governava la Santa Sede Aniceto venne a Roma s. Policarpo. |
A200000016 |
È bene di notare che fin dal tempo degli Apostoli solevasi celebrare la Pasqua nella domenica che segue il plenilunio di {12 [216]} marzo, e che tale istituzione fu confermata con un decreto di Papa Pio I. Ma non era stato definito come verità di fede; perciò il Papa poteva pel bene della pace permettere a s. Policarpo e ad altri vescovi dell'Asia che giudaizzassero; cioè celebrassero la Pasqua nel plenilunio di marzo siccome chiedevano e dimostravano di voler osservare alcuni vescovi, alcuni sacerdoti e molti fedeli dalla religione giudaica venuti al Vangelo. |
A200000017 |
Le relazioni di s. Policarpo con s. Aniceto furono tutte pacifiche, e il Pontefice volle dare un segno di stima alla grande virtù, santità e dottrina di lui, permettendogli di celebrare pontificalmente alla sua presenza e di amministrare ai fedeli la Santa Eucaristia. |
A200000053 |
Affinchè la loro lettera fosse di maggiore {35 [239]} aggradimento al Sommo Pontefice i martiri di Lione la mandarono per mano di un dotto e pio sacerdote di nome Ireneo, discepolo di s. Policarpo e di s. Papia. |
A200000053 |
Noi abbiamo descritto a parte le azioni di s. Policarpo e di s. Ireneo; qui riferiamo solamente quelle cose che hanno relazione col Romano Pontefice. |
A200000069 |
Di modo che, quando s. Policarpo venne a Roma e parlò di tale osservanza con s. Aniceto, si lasciò la cosa come era prima, cioè fu tollerato che una parte de' vescovi dell'Asia celebrassero la Pasqua nel decimoquarto giorno della luna di marzo. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html |
A203000052 |
In quei gravi bisogni molti santi personaggi vennero a Roma per aiutare il papa, e fra gli altri S. Policarpo. |
A203000052 |
Questa colonna della Chiesa incontrò un giorno Marcione, il {33 [33]} quale, non essendo da lui conosciuto, gli indirizzò queste parole: cognoscis nos? Ci conosci? Sì, rispose S. Policarpo, io conosco Marcione primogenito di Satanasso. |
don bosco-vita di s. ireneo vescovo di lione e martire.html |
A211000006 |
A quei tempi era vescovo di Smirne {52 [148]} il celebre S. Policarpo, il quale, come abbiamo detto, era stato discepolo di san Giovanni l'Evangelista, e che dopo avere governato quella Chiesa per molti anni con zelo apostolico, terminò poscia la sua carriera episcopale con morire tra le fiamme per la fede di G. C. Ora questo s. Vescovo si prendeva gran cura nell'allevare dei giovani pel santo ministero dell'altare, istruendoli diligentemente nella dottrina del santo Vangelo, e nella storia e disciplina ecclesiastica, e informandoli con amore a tutte le virtù che debbono ornare un sacerdote di G. C. e delle quali egli era il primo a loro porgere un eccellente modello. |
A211000006 |
Ireneo, a giudicarne da quanto egli scrive nella sua lettera a Pierino, sin dalla fanciullezza si dedicò con tutta l'anima al servizio di Dio, e fu uno di que' giovani avventurati, i quali ebbero la sorte invidiabile di ricevere la loro educazione da un maestro sì dotto e sì santo qual era S. Policarpo. |
A211000007 |
Che anzi mi sta come innanzi agli occhi il luogo, ove Policarpo sedeva, quando ragionava; e come egli là entrasse, e poi sen partisse, e la forma del suo corpo, e il modo del suo vivere. |
A211000007 |
«Ti ho veduto, scrive egli a Fiorino, quando tu eri ancora fanciullo, nell'Asia minore presso a Policarpo. |
A211000009 |
Fatto sta che sotto maestri così chiari per santità e dottrina, Ireneo fece progressi maravigliosi, e diede prove così insigni di zelo per la gloria di Dio e della Chiesa, da meritarsi l'affètto del suo vescovo S. Policarpo, e l'ammirazione dei fedeli, i quali già cominciavano a prevedere che Iddio destinava questo suo servo ad essere una delle fiaccole, che poste sul candelabro avrebbero sparso molta luce nella casa del Signore. |
A211000010 |
Non si sa di certo, se s. Ireneo sia stato promosse alla dignità sacerdotale, mentre era ancora in patria, epperò da s. Policarpo, oppure se sia stato innalzato a tanto onore dopo che venne a Lione: come anche non si conosce in modo certo la ragione per cui egli lasciò Smirne e valicò sì gran tratto di mare per recarsi ad abitare nella capitale della Gallia Narbonese cioè in Lione. |
A211000010 |
Nulladimeno non è improbabile, che ai tempi {56 [152]} di Antonino Pio imperatore dei Romani, e del sommo pontefice s. Igino, il quale occupava la sede di s. Pietro alla metà del secondo secolo, l'eresia dei Valentiniani dall'Asia essendo penetrata nella Gallia, perciò s. Potino (detto anche Frotino) allora vescovo di Lione avendone gran bisogno dimandò a s. Policarpo un ecclesiastico dotto pio e zelante onde resistere agli assalti del nemico, e gli fu mandato s. Ireneo. |
A211000010 |
S. Gregorio di Tours dice appunto essere stato s. Policarpo, che mandò s. Ireneo a Lione. |
A211000012 |
Comunque sia, egli è fuor di dubbio, che s. Ireneo dopo essere stato discepolo di s. Policarpo a Smirne, venne a Lione distante circa 1500 miglia da quella città, e che in Lione esercitò il ministero sacerdotale. |
A211000023 |
Un certo Fiorino, che insieme col nostro santo vescovo aveva avuto la sorte di essere discepolo di S. Policarpo, divenuto prete della Chiesa romana, dimenticossi dei santi insegnamenti del suo maestro, e fecesi a predicare le più empie bestemmie, e tra le altre, che Dio era autore del peccato. |
A211000024 |
Egli ricorda a Fiorino, e quasi gli dipinge sotto gli occhi S. Policarpo maestro d'amendue, quando esso loro raccontava le opere sante e le celesti dottrine del Salvatore, tali quali egli le aveva apprese da San Giovanni l'evangelista; e in questo modo egli si sforza di muovere Fiorino a lasciare l'errore e ritornare alla verità. |
A211000054 |
Così, mentre s. Frotino, 1° Vescovo di Lione, già cominciava ad invecchiare, e s'appressava al termine della sua santa carriera, Iddio nella persona di Ireneo, il quale viveva lontano tante centinaia di miglia, gli preparava un degno successore, e a suo tempo per mezzo di s. Policarpo lo mandava in quella città, perchè dopo il martirio di s. Frotino prendesse cura di quel gregge rimasto senza pastore, e lo aumentasse con numerose conversioni di gentili, lo pascesse colle sue istruzioni, {91 [187]} lo difendesse cogli scritti, lo animasse alla costanza ed al martirio col suo esempio. |
don bosco-vita di s. policarpo.html |
A215000001 |
Ora S. Policarpo è riverito siccome uno {III [99]} de' Padri Apostolici, perchè egli diede in luce varii scritti in favore delle verità della fede, e fu un modello di virtù ed ebbe per maestro S. Giovanni l'Evangelista. |
A215000001 |
S. Policarpo illustrò la Chiesa di G. C. sulla fine del primo secolo e sul principio del secondo, ed è annoverato fra i Padri che si chiamano Apostolici. |
A215000002 |
E prima di S. Girolamo, S. Policarpo era stato lodato diffusamente e dal suo discepolo S. Ireneo nella lettera a Fiorino, e da Eusebio di Cesarea nella sua storia ecclesiastica (anno VII dell'impero di Marco Aurelio) e dalla Cronaca di Alessandria d'Egitto. |
A215000002 |
S. Policarpo fu così celebre nella Chiesa, che si hanno di lui memorie antichissime. |
A215000002 |
Un certo Pionio {5 [101]} poi fa così zelante dell'onore di S. Policarpo, che ne scrisse in lingua greca la vita, la quale giunse sino a noi. |
A215000003 |
Imperocchè in fine egli dichiara, che tutte le cose narrate di San Policarpo, egli le ricavò dal libro di un certo Socrate di Corinto, il quale Socrate assicura di averle estratte dagli scritti di un certo Cajo. |
A215000003 |
Questi le aveva imparate da S. Ireneo, che era stato, (come lo vediemo a suo tempo) discepolo di San Policarpo, conciossiachè esso Cajo avesse conversato con S. Ireneo. |
A215000004 |
Pionio soggiugne, che S. Policarpo stesso gli era apparso e gli aveva rivelato, essere sua intenzione, che la sua vita scritta da Socrate, e che era caduta in dimenticanza, fosse richiamata in memoria; e che Pionio dalle cose rivelategli in quell' apparizione, potè esaminare la verità di quanto Socrate aveva scritto. |
A215000005 |
Possiamo quindi ragionevolmente dedurne, che ogni cosa scritta da Pionio intorno a S. Policarpo è vera: conciossiachè egli la trovò scritta da Socrate, e la imparò da S. Policarpo stesso per rivelazione (vedi i Bollandisti al mese di gennaio, tomo n). |
A215000006 |
Avendo poi sborsato il prezzo che le fu chiesto, tutta lieta si condusse {8 [104]} a casa Policarpo. |
A215000006 |
Una notte essa videsi apparire innanzi un angelo mandato a lei da Dio, che le disse: «levati su, Callista, e va alla porta che conduce verso Efeso; là vedrai due uomini venirti incontro, conducendo per mano un figliuolino, per nome Policarpo. |
A215000007 |
Callista in udire ciò, rimase piena di maraviglia, e imparando vie più a stimare Policarpo, lo adottò per figliuolo, e morendo gli lasciò in eredità tutto il suo avere. |
A215000007 |
Frattanto Callista ritornò: ed ecco uno dei servi pieno di livore nell'animo avvicinarsi a lei, e avvertirla, che Policarpo, in cui essa aveva messo cotanta fiducia, aveva dato fondo ad ogni {9 [105]} cosa. |
A215000007 |
Le quali infauste notizie commossero si fattamente Callista e accesero tale sdegno nell' animo di lei, che pensando non fosse Policarpo avesse sprecato tutte le sue ampie provvigioni in stravizzi e bagordi, appena entrata in casa, lo chiamò, e fattesi dare le chiavi entrò nelle celle a farne diligente esame. |
A215000007 |
Ma quale non fu il suo stupore, quando le vide ripiene come le aveva lasciate alla sua partenza? Allora lo sdegno concepito contro il suo giovane servo convertissi in collera sfrenata contro chi glielo aveva denunziato siccome scialacquatore, ed essa stava per punirvelo severamente; ma Policarpo si intromise in favore del suo accusatore, dichiarando, che realmente egli aveva distribuito ai poveri la roba di lei, ma che Iddio aveva mandato il suo angelo e per mezzo di lui avevale restituito ogni cosa. |
A215000007 |
Policarpo, come è l'uso di tutti i cristiani veramente pii, sentivasi in cuore una viva compassione dei poveri, e cercava di alleviarne le miserie. |
A215000008 |
Dopo la morte di Callista, Policarpo rimasto pienamente libero di se stesso, diedesi vie maggiormente a Dio. |
A215000012 |
A quei tempi era vescovo di Smirne un certo Bucolo, il quale accortosi della pietà, della modestia e purità e altre belle doti di Policarpo, e veduto come esso desiderasse ardentemente d'istruirsi nelle scienze sacre, gli prese un amore singolare e lo guardava come suo figlio. |
A215000012 |
Anche Policarpo amava il suo vescovo con amore di figlio, e lo teneva in conto di padre, recandosi spesso a udirne le prediche, e a riceverne le lezioni, e procurando di portargli ogni riverenza che potesse |
A215000012 |
Bucolo pertanto animato da {13 [109]} vivissimo desiderio di provvedere alla Chiesa dei sacerdoti pieni di zelo, pose gli occhi su Policarpo; e pensò che i fedeli e la causa di Dio ne guadagnerebbero assai ove Policarpo assumesse sopra di sè 1' esercizio del santo ministero. |
A215000013 |
Ma non è da stupire che ed il vescovo e i fedeli concorressero in questa scelta, mentre Pionio ci dice, che Iddio stesso aveva fatto palese la santità di Policarpo coll'operare prodigi a intercessione di lui, e concedergli la grazia di risanare molti infermi e cacciare lo spirito infernale da molti indemoniati. |
A215000013 |
Ora da ciò si può intendere quale grande stima Bucolo e tutti i cattolici di Smirne facessero delle virtù di Policarpo, eleggendolo a un uffizio sì importante. |
A215000015 |
Tutti i fedeli di Smirne applaudivano {17 [113]} alla intenzione del loro pastore; e tutti ardentemente desideravano di vedere il loro diletto Policarpo adorno del carattere sacerdotale. |
A215000015 |
V'era però un solo, che si opponeva, e che contrastava al desiderio comune; e questi era Policarpo, che quanto più era realmente degno di quell'onore, altrettanto se ne riputava indegno. |
A215000015 |
[3] Bucolo faceva tanta stima di Policarpo, che avrebbe voluto ordinarlo sacerdote molti anni prima, se le leggi della Chiesa non gliel' avessero proibito: ma subitochè questi arrivò all'età fissata, che a quei tempi era verso i 30 anni, e i capelli, che già incominciavano a imbianchire erano prova, ch'esso era uomo maturo, Bucolo si fece premura di promuovere il suo caro discepolo alla dignità altissima e sovrumana di sacerdote di Gesù Cristo. |
A215000016 |
Poichè Policarpo si vide sollevato a tanto onore, si accese di zelo vie più fervente, e si pose a predicare Gesù Cristo con tanta efficacia, che molti idolatri illuminati dalle sue istruzioni, aprirono gli occhi della mente, e abbracciarono la fede cristiana. |
A215000017 |
Dicesi che uno splendore insolito venisse dal cielo, e agli occhi degli astanti rendesse Policarpo radiante d'una luce sovrumana, e il mostrasse come ammantato di ricca porpora, con una bianchissima colomba sovra il capo. |
A215000017 |
I vescovi e gli altri ecclesiastici quivi presenti, non poterono a meno di approvare tale elezione, veggendo che la volontà di Dio erasi manifestata in modo cosi sensibile; epperò di comune consenso, Policarpo, che probabilmente aveva poco più di 30 anni, fu chiamato ad essere vescovo di Smirne. |
A215000017 |
La qual còsa recò tanta gioia al buon vecchio, che quando era sul morire, si prese la mano di Policarpo, e se la pose sul petto e poi sul volto, per mostrargli com'egli trasmettesse a lui il potere di fare tuttociò ch'egli aveva fatto colle facoltà dell' anima e del corpo per la gloria di Dio. |
A215000017 |
Ma venuta l' ora di rendere gli ultimi uffizii al vescovo defunto, e portatone il cadavere al cimitero della Basilica detta Efesiaca, tutti concordemente fecero istanza a Policarpo che celebrasse la messa in suffragio dell'anima del loro pastore; il che era un dirgli che volevano lui per successore. |
A215000017 |
Non è a dire le lagrime che sparse Policarpo quando si vide innalzato a un posto che è formidabile agli stessi angeli: ma benchè egli tremasse al pensiero di un {20 [116]} carico sì pesante, pure dovette sottoporvi le spalle e lasciare che ì vescovi presenti lo consacrassero, imponendogli le mani. |
A215000017 |
Quei che erano presenti alla morte del loro pastore già cominciavano a tenere tra loro ragionamenti sull'eleggergli per successore Policarpo, benchè questi non vi pensasse per nulla, come quegli, la cui mente era del continuo assorbita dalle cose eterne. |
A215000017 |
Vennero poscia i vescovi delle città vicine per fare la elezione; o insieme coi vescovi venne molta gente da varie {19 [115]} parti, perocchè molti conoscevano già Policarpo, molti desideravano di vedere un personaggio, di cui udivano magnificarsi i meriti; e tutti si aspettavano di vederlo promosso alla dignità vescovile. |
A215000017 |
breve tempo appresso, dopo aver lungamente governato la chiesa {18 [114]} di Smirne, fu chiamato a ricevere il premio delle sue fatiche: ma prima che passasse da questa all'altra vita, il Signore lo consolò col rivelargli che Policarpo gli succederebbe nella carica. |
A215000018 |
Bisogna perciò conchiudere che, o s. Giovanni mandò l'ordine di eleggere Policarpo, o egli stesso intervenne a quella adunanza, od approvò la elezione fatta dai vescovi. |
A215000018 |
S. Girolamo, la cronaca delle chiese d'Alessandria in Egitto, Usuardo nel suo martirologio, ed altri ci dicono che Policarpo fu ordinato vescovo di Smirne da s. Giovanni l'evangelista. |
A215000019 |
Nè Pionio, nè altri, non {21 [117]} ci lasciarono scritto minutamente le molte cose che Policarpo deve avere fatto pel bene delle anime, mentre che esso fu vescovo; nulladimeno egli è chiaro, che un uomo cosi zelante, cosi pio e casto, cosi umile e modesto, e che aveva adempito gli obblighi di diacono e sacerdote con tanta edificazione e tanta soddisfazione di tutti i fedeli, non poteva a meno di essere tutto fervore per la conversione degli idolatri e dei peccatori. |
A215000023 |
A quei tempi simile viaggio era assai lungo e faticoso per tutti, ma lo era assai più per Policarpo, che allora già toccava oltre i 90 anni dell'età sua. |
A215000023 |
Arrivato a Roma si portò dal Vicario di Gesù Cristo, e trattò con lui lungamente sul giorno, che i cristiani avevano da celebrare la Pasqua: e quantunque la questione per allora non potesse ricevere lo scioglimento che poi ricevette nell' anno 325, quando il Concilio di Nicea decretò che la Pasqua aveva da essere solennizzata da tutti la prima domenica dopo il plenilunio di marzo; tuttavia s. Policarpo ottenne da papa Aniceto, che non venissero scomunicati quei che osservavano una pratica diversa; e che per questo punto di disciplina ecclesiastica, la Chiesa non avesse ad essere turbata da scismi. |
A215000023 |
E si dà per certo, che Policarpo mandò varii de' suoi discepoli nelle Gallie (che sono la Francia attuale), i quali tutti dopo avere predicato in quei paesi idolatri la fede cristiana, terminarono il loro apostolato col martirio. |
A215000023 |
Fra questi discepoli di s Policarpo, il più illustre fu s. Ireneo, vescovo di Lione. |
A215000023 |
S. Policarpo, a cui nulla stava più a cuore che la pace, la buona armonia e la carità, fece dal canto suo quanto potè per impedire, che i fedeli fossero divisi tra di loro, e onde riuscirvi, {24 [120]} determinò di abboccarsi col Sommo Pontefice, s. Aniceto, epperò di intraprendere il viaggio di Roma. |
A215000023 |
Tra le altre cure che s. Policarpo si {23 [119]} prese sommamente a cuore, una si fu quella di allevarsi dei discepoli pieni di zelo, scienza e virtù, i quali propagassero l'evangelo, convertendo idolatri e confutando gli eretici. |
A215000024 |
Il suo attaccamento alla fede cattolica, e il suo orrore per gli eretici era tale, che un dì mentre era in Roma l'eretico Mansione, essendosi avvicinato al santo vescovo, e avendo osato domandargli: «Mi conosci tu, e sai tu chi io sono?» S. Policarpo immantinenti risposegli: «si, ti conosco, e bene assai, imperocchè io so che tu sei il primogenito di Satanasso». |
A215000024 |
S. Policarpo, mentre si prendeva cura di questo affare, non cessava di esercitare il suo zelo nella conversione degli eretici, epperò s. Ireneo ci assicura, che durante il suo soggiorno in Roma, esso convertì molta gente che si erano lasciati ingannare dagli eretici Marcione e Valentino, {25 [121]} i quali insegnavano non esservi un Dio solo, ma molti dei. |
A215000025 |
Questo era uno dei punti essenzialissimi, sui quali s. Policarpo era pieno di attività e di fuoco, cioè il procurare che i cattolici conservassero la fede illibata, e per conseguenza stessero lontani dagli eretici. |
A215000027 |
Dalle quali parole del nostro Redentore vedesi chiaro come s. Policarpo menava vita povera assai, mentre era ricco di meriti, ed era come nel crogiuolo della tribolazione, per parte degli idolatri e degli eretici, che lo perseguitavano a morte. |
A215000027 |
Imperocchè Marco Aurelio, imperatore dei Romani, avendo emanate leggi di sangue contro i cristiani, e specialmente contro i loro sacerdoti e vescovi, gli idolatri e Giudei di Smirne ne presero occasione per chiedere la morte di s. Policarpo al proconsole, e ottenere che esso fosse consegnato alle fiamme; in questa maniera procurarono il martirio di molti seguaci di G. C. {28 [124]}. |
A215000027 |
Non è senza probabilità, che quando l'apostolo ed evangelista s. Giovanni scrisse il libro dell'Apocalisse, s. Policarpo fosse vescovo di Smirne: epperò egli è a questo santo vescovo che dovrebbe riferirsi il magnifico elogio, che Gesù Cristo stesso fa di lui in questo libro, al capo secondo, ove così comanda a s. Giovanni: «E all'angelo |
A215000030 |
O Fratelli, vi abbiamo scritto intorno a coloro che subirono il martirio, e riguardo al beato Policarpo, il quale in certo modo, con la sua confessione; pose il sigillo alla persecuzione, e la estinse. |
A215000032 |
E fu allora che tutta a moltitudine ammirando la pia e religiosa magnanimità dei cristiani, gridò ad alta voce: distruggi gli empi, si cerchi di Policarpo.» {31 [127]}. |
A215000035 |
Aspettandosi coloro, che lo cercavano, {32 [128]} Policarpo passò ad un' altra casuccia; e subito si presentarono coloro che ne indagavano i pàssi; e non trovandolo, si impadronirono di due giovanetti, dei quali uno costrettovi dai tormenti scopri il luogo ove era Policarpo. |
A215000035 |
«Come l'ammirabile Policarpo udì queste cose, non si turbò punto di cuore, e sulle prime voleva rimanersi nella città. |
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Al che Policarpo replicò: tu minacci a me un fuoco, che arde solo per un'ora, e si spegne ben presto; imperocchè tu ignori i supplizii dell' altro mondo, e il fuoco di eterna condanna, che là sta apparecchiato agli empi.». |
A215000038 |
Del resto grande era il tumultuare della moltitudine per aver udito che Policarpo era stato preso. |
A215000038 |
Falle venir fuori, rispose Policarpo, imperocchè si deve ricusare quel pentimento che da ciò che è meglio ci conduce a ciò che è peggio. |
A215000038 |
Il Proconsole poi facendo istanza, e dicendogli: giura, ed io ti lascierò andar libero, insulta a Cristo; Policarpo rispose: sono ottantasei anni che servo a lui, e non mi recò mai danno alcuno. |
A215000038 |
Il Proconsole, fattoselo venire innanzi, lo interroga, se esso sia Policarpo: e questi avendo risposto che si, il Proconsole lo esorta a rinnegare Cristo, dicendogli: rispetta la tua età, giura per la fortuna di Cesare, pentiti, di: distruggi gli empi, ed altre simili cose secondo il costume di costoro. |
A215000038 |
Ma Policarpo con volto grave e tranquillo, fissando lo sguardo su tutta la moltitudine degli empi gentili, che erano nell'anfiteatro, stese {35 [131]} la mano verso di loro, e con gemiti alzando gli occhi al cielo, disse: disperdi gli empi. |
A215000038 |
Or mentre Policarpo vi entrava, una voce udissi dal cielo: Policarpo, sta forte, combatti da valoroso: e nessuno poteva vedere quello, da cui veniva quella voce; ma la voce stessa fu udita da molti de' nostri che erano presenti. |
A215000038 |
Policarpo soggiunse: io stimo che si convenga di esporne la ragione a te; imperocchè ci fu insegnato che noi dovessimo stare soggetti a' magistrati e alle podestà stabilite da Dio nelle cose oneste; e loro rendere obbedienza in ciò che non rechi danno alcuno alla salvezza dell'anima nostra: ma io non stimo questa moltitudine degna che le si renda ragione {36 [132]} della nostra fede. |
A215000039 |
«Policarpo dicendo queste ed altre cose simili, si riempì di fiducia e di gaudio, e tanta era la grazia che gli compariva sul volto, che non solo non si perdeva d'animo, nè si turbava per le cose che gli erano state dette; ma per contro lo stesso Proconsole ne era maravigliato.». |
A215000040 |
Allora tutto il popolo domandava con alte grida, che Policarpo fosse abbruciato vivo... e appena ciò detto, tutti dalle officine e dai bagni si diedero a portar fuori legna e sermenta per farne una catasta: e coloro che in cio mostravano più calore ed attività erano secondo il solito i Giudei. |
A215000040 |
Dicendo queste cose, facevano schiamazzi, e pregavano Filippo governatore dell'Asia, che mandasse un leone contro di Policarpo; ma Filippo rispose che ciò non gli era permesso, perchè i giuochi delle fiere erano già terminati. |
A215000040 |
«Questi nullàdimeno mandò un banditore in mezzo all' anfiteatro e comandogli di gridare ad alla voce per tre volte: Policarpo ha confessato d'essere cristiano. |
A215000042 |
Ciò essendo stato eseguito, videsi una colomba a volare, e uscirne fuori tanta abbondanza di sangue, che spense il fuoco, e il popolo si maravigliò, che vi fosse tanta differenza tra gli infedeli e gli eletti, al numero dei quali venne aggregato l'ammirabile martire Policarpo. |
A215000045 |
Tutti raccontano queste cose del beato Policarpo che insieme cogli altri dodici, che vennero da Filadelfia, subì il martirio. |
A215000048 |
Egli pare assai verisimile che il martirio di s Policarpo accadesse il 26 marzo, nel dì del sabato santo, nell'anno 169 dell'era cristiana, essendo il santo vescovo in eta di anni 102. |
don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html |
A216000116 |
Si legge la medesima cosa di san Policarpo (V. Eusebio, lib. |