Parola «Cartagine» [ Frequenza = 87 ]

don bosco-due conferenze intorno al purgatorio.html
  A049000096 

 S. Cipriano vescovo di Cartagine, martirizzato nel terzo secolo, parla così: alla Chiesa si fa commemorazione di {32 [68]} tutti i morti che chiusero i loro occhi nella comunione del corpo e del sangue del Signore: vale a dire di tutti quelli che avendo ricevuti i santi Sacramenti prima di morire, facevano sperare di essere morti in grazia di Dio.


don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000272 

 Quasi nel tempo stesso fiorirono san Clemente Alessandrino, s. Caio prete di Roma, Tertulliano di Cartagine, Origene, s. Cipriano e moltissimi altri i quali vanno d'accordo nel riferire il gran concorso de' fedeli alla tomba di s. Pietro in Roma martirizzato; e tutti pieni di venerazione pel primato, che godeva la chiesa di Roma, dicono che da quella si devono attendere gli oracoli dell'eterna salute, perchè G. C. ha promesso la conservazione della fede al suo fondatore s. Pietro.


don bosco-il pontificato di s. dionigi.html
  A115000010 

 Pochi giorni dopo la elezione di questo pontefice riportò glorioso martirio s. Cipriano vescovo di Cartagine.

  A115000015 

 Dopo altre parole di domanda {8 [260]} e di risposta il proconsole lo mandò in esilio in Carrubbio, piccola città sulle coste d'Africa non molto lontano da Cartagine.

  A115000016 

 S. Cipriano rimase un anno intiero nel suo esiglio, poi fu ricondotto a Cartagine per esservi nuovamente giudicato da un altro proconsole che era succeduto a Paterno.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000048 

 A questo proposito abbiamo una bella testimonianza di s. Agostino, il quale parlando di due concilii, uno di Cartagine, l'altro di Milevi, celebrati l'anno 416 contro l'eresia di Pelagio, dice: Per questa causa due concilii sono già stati mandati alla sede apostolica, e già ne venne l'approvazione, Roma parlò: la causa è finita: voglia il Cielo che si finisca pur anche l'errore


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000045 

 S. Caterina di Cartagine non sapeva che cosa fosse il rispetto umano, allorchè davanti ad una radunanza dei più dotti uomini del suo tempo, e al cospetto dello stesso imperatore Massimino confessò G. C. vero Dio e sofferse il più doloroso martirio, anzichè venir meno alla fede giurata a Cristo.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000075 

 Il germe di questa setta derivò da certo Mensurio che ebbe Ceciliano successore nel vescovado di Cartagine.

  A135000079 

 Da parecchie lettere inviatemi da Anolino mio chiarissimo proconsole in Affrica venni a conoscere che Ceciliano, vescovo di Cartagine, è dai suoi colleghi accusato di molti delitti.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000114 

 La persecuzione si riaccese pure in Africa, e particolarmente in Cartagine, ove era vescovo s. Cipriano.

  A137000118 

 I Cristiani di Cartagine erano in gran pericolo per la lontananza del loro pastore e le cose giunsero a tale segno, che non pochi del popolo e del clero apostatarono Molti però inorriditi dall' apostasia degli altri ricorrevano ai confessori della fede, affinchè loro concedessero polizze di indulgenze.

  A137000119 

 Gli apostati di Cartagine andarono a trovare i pochi fedeli, che avevano confessata la fede, e che erano tuttora in carcere, pregandoli di conceder loro biglietti d'indulgenza.

  A137000122 

 Come giunse a Roma la notizia dei mali che turbavano i Cristiani di Cartagine, il clero Romano si radunò e scrisse una lettera al clero Cartaginese per raccomandargli di lavorare con zelo, e di aver cura dei Cristiani di quella diocesi, specialmente nell'assenza del pastore.

  A137000134 

 Già un certo Novato di Cartagine aveva messo {61 [61]} sossopra quella chiesa mentre s. Cipriano per motivo della persecuzione viveva lontano dalla sua diocesi.

  A137000136 

 In Cartagine insisteva che dovessero assolversi gli apostati, ora in Roma dolevasi della troppa facilità colla quale erano ammessi alla penitenza.

  A137000147 

 Giunto a Roma si presentò arditamente dal Papa accompagnato da una turba di scismatici pronti a qualsiasi spergiuro per far riconoscere Fortunato vescovo di Cartagine.

  A137000147 

 I scismatici vedendosi così smascherati, minacciarono d'infamare il Pontefice e ritornare a Cartagine ed uccidere s. Cipriano a sassate o a bastonate.

  A137000147 

 S. Cipriano aveva pure i suoi nemici nella medesima Cartagine, che davano mano allo scisma di Novaziano.

  A137000150 

 Il papa, e per trattare quanto riguardava alla Chiesa di Cartagine ed anche per confermare altre cose che riguardavano la disciplina, convocò in Roma un concilio di sessanta vescovi con molti sacerdoti e diaconi.

  A137000150 

 In un concilio convocato in Cartagine, presieduto da s. Cipriano, erasi stabilito che gli apostati i quali ritornassero alla fede subito dopo la caduta, fossero tosto ammessi alla comunione dei fedeli.

  A137000158 

 Cornelio diedesi premura di comunicare a s. Cipriano queste consolanti notizie, e spedì l'accolito Niceforo a recarne annunzio a Cartagine e perchè fosse più sollecita la {74 [74]} sua andata, volle che partisse dalla sala medesima del concilio.

  A137000177 

 Non si può abbastanza esprimere quanto grande sia stata poi in Cartagine l'allegrezza e la gioia quando ci giunse la notizia delle gloriose e forti vostre azioni.

  A137000190 

 S. Girolamo lo annovera fra gli scrittori ecclesiastici de' tre primi secoli della Chiesa, e fra le altre cose dice quanto segue: «Cornelio vescovo della santa romana chiesa scrisse una lettera a s. Fabiano vescovo d'Antiochia, dove parla del concilio tenuto in Roma e di quello tenuto in Cartagine.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000202 

 I Romani, come già vi dissi, divenuti padroni di quasi tutta l'Italia udivano con invidia a parlare della magnificenza di Cartagine e della prodezza dei Cartaginesi, e aspettavano soltanto un'occasione che servisse di pretesto per condurre le loro legioni contro a quella formidabile rivale.

  A139000202 

 La loro capitale era Cartagine, città fondata due secoli prima di Roma: ricca, potente, guerriera, {64 [64]} floridissima pel suo commercio, per le arti ed i mestieri, posta dirimpetto all'Italia e da essa divisa soltanto per un tratto del Mediterraneo, era considerata quasi come la padrona del mare.

  A139000207 

 Perciò l'esercito fu quasi interamente distrutto, egli stesso fatto prigioniero, e mandato a Cartagine carico di catene.

  A139000208 

 A {66 [66]} tale effetto mandarono a Roma ambasciatori, e con essi lo stesso Regolo già da quattro anni rinchiuso in una oscura prigione, persuasi che avrebbe sollecitato il Senato ad accondiscendere; con giuramento però che ove le cose non si fossero accomodate egli sarebbe ritornato a Cartagine.

  A139000209 

 Giunti gli ambasciatori a Roma furono accolti in Senato, e ciascuno era disposto a dare il voto per la pace; soltanto Regolo rinunziando all'utile proprio, pieno di amor di patria, asserì che non dovevasi accettare alcuna condizione di pace se non quando Cartagine avesse ceduto a Roma.

  A139000209 

 Ma egli aveva giurato di ritornare a Cartagine, e preferì di tornare presso a' suoi nemici, sebbene fosse certo che gli avrebbero fatto soffrire crudelissimi tormenti e la morte, piuttosto che rendersi colpevole di uno spergiuro.

  A139000215 

 Cartagine indebolita come era accettò queste dure condizioni, e così dopo 24 anni di combattimenti ebbe termine la prima delle tre grandi guerre de' Romani co' Cartaginesi, dette guerre puniche da una parola latina che vuol dire Cartaginesi.

  A139000218 

 Malgrado il trattato di pace conchiuso tra Roma e Cartagine, Annibale si risolse di attaccare i Romani, e con un esercito di cento cinquanta mila uomini traversò il Mediterraneo, penetrò nella Spagna, assalì e distrusse Sagunto, città alleata dei Romani, e ciò per farsi strada a venire in Italia.

  A139000232 

 Tornato a Roma e fatto console, per costringere Annibale ad uscire dall'Italia, reputò miglior consiglio passare coll'armata in Africa e portare lo spavento alle porte di Cartagine, nel tempo stesso che essa aveva un esercito vicino a Roma.

  A139000243 

 Il suo esercito fu disfatto interamente, egli stesso con alcuni cavalieri si ritirò a Cartagine, ove da trentasei anni non avea più posto piede.

  A139000246 

 Più avventuroso fu Scipione vincitore di Annibale, domatore di Cartagine.

  A139000258 

 Egli andava sempre ripetendo che bisognava distruggere Cartagine, altrimenti Roma avrebbe sempre avuto una formidabile rivale.

  A139000258 

 Questi al suo arrivo comandò ai Cartaginesi che gli dessero in mano trecento personaggi, e gli consegnassero tutte le galere, le spade e gli scudi che si trovavano a Cartagine.

  A139000259 

 Questa guerra che finì colla rovina di Cartagine, nella storia è appellata terza guerra punica.

  A139000282 

 La distruzione di Cartagine, l'assoggettamento della Spagna, le conquiste fatte nell'Asia, il dominio esteso sopra tutta l'Italia, la sconfitta data da Mario ai Cimbri e ai Teutoni lasciarono i Romani senza competitori.

  A139000293 

 Questore, rispose: va a dire ai tuoi padroni che hai veduto Mario assiso sulle rovine di Cartagine.

  A139000293 

 Trovò colà un questore Romano incaricato d'invigilare sopra il litorale di Cartagine.

  A139001876 

 Cartagine, celebre città dell'Africa, distrutta e poi ricostrutta dai Romani, oggi ridotta ad una piccola borgata, non molto lontana da Tunisi.

  A139002199 

 Utica, ora Biserta, città dell'Africa, lontana 12 leghe d'onde sorgeva Cartagine, vicino a Tunisi.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000212 

 I Romani, come già vi ho detto; divenuti padroni dell'Italia udivano con invidia a parlare della magnificenza di Cartagine e della prodezza dei Cartaginesi, e aspettavano una occasione che servisse di pretèsto per condurre le loro legioni contro a quella formidabile rivale.

  A140000212 

 La loro capitale era Cartagine, fondata due secoli prima di Roma.

  A140000217 

 Regolo pieno di baldanza, invece di protrarre l'attacco, volle accettare la battaglia in luogo a lui svantaggioso: perciò il suo esercito fu quasi interamente distrutto, egli stesso fatto prigioniero e condotto a Cartagine carico di catene.

  A140000218 

 Ma lo inviarono con giuramento che, qualora non si fosse venuto ad un accordo, egli sarebbe ritornato a Cartagine.

  A140000219 

 Giunti gli ambasciatori a Roma furono accolti in Senato, tutti i senatori erano disposti a dare il voto per la pace, soltanto Regolo rinunziando all' utile proprio, pieno di amore di patria, asserì che non dovevasi accettare alcuna condizione di pace, se non quando Cartagine avesse ceduto a Roma.

  A140000220 

 Ma egli aveva giurato di ritornare a Cartagine, e preferì di ricondursi presso a' suoi nemici; sebbene fosse certo che gli avrebbero fatto soffrire crudelissimi tormenti, piuttosto che rendersi colpevole di uno spergiuro.

  A140000226 

 Cartagine, indebolita come era, accettò queste dure condizioni, e cosi dopo 24 anni di combattimenti ebbe termine la prima delle tre grandi guerre dei Romani coi Cartaginesi dette guerre puniche da una parola latina che vuol dire cartaginese.

  A140000228 

 Annibale fatto adulto, malgrado la pace conchiusa tra Roma e Cartagine, risolvè di attaccare i Romani, e con una armata di ben cento cinquanta mila uomini traversò il Mediterraneo, penetrò nella Spagna, assalì e distrusse Sagunto, città alleata dei Romani, e ciò per farsi strada a venire in Italia.

  A140000241 

 Tornato a Roma e fatto console, per costringere Annibale ad uscire dall'Italia, reputò ottimo consiglio passar coll'armata in Africa e portare lo spavento alle porte di Cartagine, nel tempo stesso che essa aveva un esercito vicino a Roma.

  A140000242 

 È impossibile esprimere il rincrescimento di Annibale a questi ordini di Cartagine.

  A140000252 

 Il suo esercito fu disfatto intieramente, egli stesso con alcuni cavalieri si ritirò a Cartagine, dove da trentasei anni non aveva più posto piede.

  A140000255 

 Più avventuroso fu Scipione vincitore di Annibale e domatore di Cartagine.

  A140000265 

 Egli andava sempre ripetendo che bisognava distruggere Cartagine, altrimenti Roma avrebbe sempre avuto una formidabile rivale.

  A140000265 

 Questa guerra, che finì colla rovina di Cartagine, nella storia è appellata terza guerra punica.

  A140000265 

 Questi al suo arrivo comandò ai Cartaginesi che gli dessero in mano trecento personaggi, e gli consegnassero le navi, le spade e gli scudi che si trovavano a Cartagine.

  A140000266 

 Nello stesso anno, in cui cadde Cartagine, fu pure dai Romani distrutta la città di Corinto per opera di Mummio, e poco dopo per mano dello stesso Scipione fu incenerita anche Numanzia, la città più forte della Spagna, che aveva seguite le parti dei Cartaginesi.

  A140000282 

 La distruzione di Cartagine, la sottomissione della Spagna, le conquiste fatte nell'Asia, il dominio esteso sopra tutta l'Italia, la sconfitta data da Mario ai Teutoni ed ai Cimbri lasciarono i Romani senza competitori.

  A140000288 

 Colà si abbattè in un questore romano incaricato d'invigilare sopra il littorale di Cartagine.

  A140000288 

 «Questore, rispose, va a dire ai tuoi padroni, che hai veduto Mario assiso sulle rovine di Cartagine.» Colle quali parole egli paragonava la sua sventura col disastro di quella grande città.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000141 

 Poco men violenta fu la persecuzione in Cartagine, dove s. Perpetua e santa Felicita seguite da una moltitudine di altre martiri andarono alla morte con una gioia, che non poteva essere ispirata se non da, quel Dio per amor di cui davan la vita.

  A189000144 

 I due più famosi apologisti ossia difensori {69[227]} delle verità della religion cattolica per iscritto furono s. Giustino, e il celebre Tertulliauo sacerdote di Cartagine.

  A189000164 

 Fra i più illustri si annovera s. Cipriano Vescovo di Cartagine, e s. Lorenzo primo Diacono della Chiesa romana, e s. Sito Papa, il quale fu decapitato il 6 agosto {80[238]} l'anno 258.

  A189000208 

 Conosciuta la santità di sua vita, e il raro suo ingegno malgrado ogni sua resistenza, con universale applauso del popolo e dei Vescovi della provincia fu innalzato alla sede episcopale di Cartagine nel 249.

  A189000208 

 R. Omettendo molti altri si segnalò in maniera speciale san Cipriano, nato in Cartagine da nobile e ricca famiglia.

  A189000267 

 Si voleva sapere se Ciciliano Vescovo di Cartagine fosse stato legittimamente ordinato.

  A189000270 

 Tutti i Vescovi dell'Africa sì Donatisti come cattolici ebbero ordine di portarsi a Cartagine.

  A189000272 

 Questa novità profana venne confutata con vigoria da s. Agostino, per cura del quale si convocò a Cartagine un concilio che condannò Pelagio e i di lui seguaci.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000149 

 Ma o fosse che s. Vittore non gli desse il vescovado {74 [74]} di Cartagine, siccome egli a quanto pare desiderava, o fosse perchè il romano pontefice condannasse l'eresia di Montano a cui egli cominciava aderire, fatto sta che Tertulliano partì di Roma con animo esacerbato; e ritornato in patria si dichiarò apertamente avverso alla Chiesa romana.

  A190000156 

 Poco men violenta fu la persecuzione in Cartagine, dove s. Perpetua e s. Felicita seguite da lunga schiera di martiri andarono alla morte con tale gioia quale non poteva essere inspirata se non da quel Dio pel cui amore esse davano la vita.

  A190000230 

 Un certo Novato di Cartagine aveva messo sossopra quella Chiesa mentre s. Cipriano per motivo della persecuzione viveva in esiglio.

  A190000231 

 In Cartagine insisteva che dovessero assolversi gli apostati, ora in Roma dolevasi della troppa facilità colla quale gli apostati erano ammessi alla penitenza.

  A190000251 

 Nato in Cartagine da ricchi genitori pagani, per divina disposizione incontrò un amico che fecegli conoscere la verità della fede cristiana.

  A190000309 

 Questa setta ebbe principio l'anno 311 ai tempi di Ceciliano vescovo di Cartagine, Era questi commendevole per scienza e virtù; ma venne accusato di essere stato consacrato vescovo in modo irregolare e nullo.

  A190000310 

 - Mentre compievansi gli ordini di Costantino in Africa e gli invitati si preparavano alla partenza per Roma egli scrisse a s. Melchiade una lettera in cui diceva: «Da parecchie lettere inviatemi da Anolino mio proconsole in Africa venni a conoscere che Ceciliano, vescovo di Cartagine, è da'suoi colleghi accusato di molti delitti.

  A190000358 

 Ben informato della questione, appoggiato all'autorità dei libri santi, provò ad evidenza che il legittimo vescovo di Cartagine era Ceciliano, valida l'ordinazione di lui e fatta secondo tutte le regole della Chiesa; che perciò non v'era alcun motivo di rompere l'unità cattolica; i donatisti non aver altro partito per mettersi sulla strada della salute se non ritornare nel grembo della Chiesa cattolica.

  A190000358 

 Tutti i vescovi dell'Africa sì donatisti che cattolici ebbero ordine di portarsi a Cartagine.

  A190000359 

 Questa novità venne tosto vigorosamente confutata da s. Agostino, per cura del quale si convocò a Cartagine un Concilio che condannò Pelagio e i suoi seguaci.

  A190000936 

 Cartagine, città celebre dell'Africa, distrutta e poi ricostrutta dai Romani, o. piccola borgata presso Tunisi.

  A190001692 

 Utica, o. Biserta, città dell'Africa lontana 12 leghe donde sorgeva Cartagine vicino a Tunisi.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000065 

 Ma fosse che s. Vittore non gli accordasse il vescovado di Cartagine, siccome egli ardentemente desiderava, o fosse perchè il Romano Pontefice condannasse l' eresia di Montano a cui egli cominciava fin d'allora ad aderire, fatto sta che egli partì di Roma con animo esacerbato, e ritornato in patria si pose a scrivere contro al Romano Pontefice perchè non lo aveva secondato ne' suoi ambiziosi disegni.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000126 

 San Cipriano vescovo di Cartagine scrive a questo proposito quanto segue:.


don bosco-vita di s. giuseppe.html
  A210000103 

 S. Cipriano, vescovo di Cartagine, scriveva circa l'anno 250 dell'êra cristiana, che si conservavano ancora con venerazione aratri fatti dalla mano del Salvatore.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000247 

 Quasi nel tempo stesso fiorirono s. Clemente Alessandrino, s. Caio prete di Roma, Tertulliano di Cartagine, Origene, s. Cipriano e moltissimi altri i quali vanno d'accordo nel riferire il gran concorso de' fedeli alla tomba di s. Pietro in Roma martirizzato, e tutti pieni di venerazione pel primato che godeva la chiesa di Roma, dicono che da quella si devono attendere gli oracoli dell'eterna salute, perchè G. C. ha promesso la conservazione della fede al suo fondatore S. Pietro.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000065 

 Invano s. Cipriano di Cartagine e s. Dionigi di Alessandria, si erano coraggiosamente opposti alle loro empietà, e le avevano condannate e fatte condannare in più concili.

  A220000072 

 Gli Africani fino alla fine del secondo secolo pensarono su questo punto come il rimanente dei cattolici; ma Agrippino vescovo di Cartagine, antecessore di s. Cipriano, Tertulliano, e infine lo stesso san {46 [192]} Cipriano furono di parere che il battesimo dato da un eretico fosse nullo ed invalido.





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