- Scritti di San Giovanni Bosco -
Il giovane provveduto (2/4)

 

per la pratica de' suoi doveri degli esercizi di cristiana pietà per la recita dell'uflizio della Beata Vergine e de' principali Vespri dell'anno coll'aggiunta di una scelta di laudi sacre ecc.

 

PARTE SECONDA - Esercizi particolari di cristiana pietà
      Preghiere del mattino e della sera
      Maniera d'assistere con frutto alla S. Messa
      Maniera pratica per accostarsi degnamente al Sacramento della Confessione
      Preparazione alla S. Comunione
      Atti da farsi prima della Comunione
      Dopo la Comunione
      Visita al SS. Sacramento
      Atti da farsi nel visitare il SS. Sacramento
      Corona del S. Cuore di Gesù
      Orazione al Sacratissimo Cuor di Maria
      Misteri del Rosario della SS. Vergine
      Lunedì, Giovedì misteri gaudiosi
      Martedì, Venerdì misteri dolorosi
      Domenica, Mercoledì, Sabbato: Gloriosi
      Litanie della R. Vergine
      Corona di Maria Addolorata
      Litanie di Maria. Addolorata
      Le sette allegrezze che gode Maria in Cielo
      Esercizio di divozione al S. Angelo Custode
      La Via Crucis
      Preghiera per la liberazione dalla morte improvvisa
      Preghiera a S. Giuseppe
      Preghiera per la buona morte
      Orazione per le anim del purgatorio

 


PARTE SECONDA. Esercizi particolari di cristiana pietà

Preghiere del mattino e della sera

      Un buon figliuolo appena svegliato deve fare il segno della s. Croce, indi offerire il suo cuore a Dio dicendo: Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il mio cuore e l'anima mia. Di poi alzarsi da letto e vestirsi colla massima modestia. S. Luigi Gonzaga voleva nemmeno che gli vedessero nudi i. piedi, perchè giudicava la verecondia come un limpido specchio il quale anche ad un soffio solo si appanna.
      Mentre vi vestite potete dire: Angelo del Signore, che siete mio custode per ordine della sua pietosa provvidenza, custoditemi in questo giorno, illuminate il mio intelletto {76 [256]} reggete i miei affetti, governate i miei sentimenti, acciocchè io non offenda il mio Signore Iddio. Cosi sia. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, siccome sempre fu, è, sarà per tutti i secoli. Cosi sia. Dicendo questa preghiera si guadagnano molte indulgenze.
      Subito vestito vi porrete ginocchioni avanti l'immagine di Gesù crocifisso o della B. Vergine, indi reciterete le seguenti preghiere:
      Nel nome del Padre, e del Figliuolo e dello Spirito Santo. Cosi sia.
      Signor mio, Dio mio, io vi dono tutto il mio cuore.
      Vi adoro, e vi amo con tutto il cuore; vi ringrazio di avermi creato, fatto Cristiano, e conservato in questa notte. Vi offerisco tutte le mio azioni, e vi prego di darmi grazia di non offendervi mai, principalmente in questo giorno.
      Padre nostro, che sei ne' cieli, sia santificato il nome tuo, venga il regno tuo, sia fatta la volontà tua come in cielo, cosi in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi il rimettiamo a' nostri debitori, e non c'indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Cosi sia.
      Dio ti salvi, o Maria, piena di grazia, il Signore è teco, tu sei benedetta fra le donne, e benedetto è il frutto del ventre tuo Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori {77 [257]} adesso e nell'ora della morte nostra. Cosi sia.
      Io credo in Dio Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra. Ed in Gesù Cristo suo Figliuolo unico Signor nostro: il quale fu concepita di Spirito Santo, nacque di Maria Vergine: pati sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso morto e sepolto: discese agl'inferni, il terzo giorno risuscitò da morte: sali al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente l di là ha da venire a giudicare i vivi ed i morti. Credo nello Spirito Santo: la Santa Chiesa Cattolica: la Comunione dei Santi: la remissione de' peccati: la risurrezione della carne: la vita eterna. Cosi è.
      Dio ti salvi, o Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza e speranza nostra. A te ricorriamo noi miseri figliuoli di Eva, a te sospiriamo gemendo e piangendo in questa valle di lagrime. Su adunque, o Avvocata nostra, degnati di volgere verso di noi i tuoi occhi misericordiosi, e mostraci dopo questo esilio Gesù benedetto frutto del tuo seno. Madre di clemenza, di pietà, di dolcezza, o Vergine Maria.

      I Comandamenti di Dio sono dieci:
1. Io sono il Signore Iddio tuo, non avrai altro Dio avanti di me.
2. Non nominare il nome di Dio in vano.
3. Ricordati di santificare le feste. {78 [258]}
4. Onora il padre e la madre, acciocchè tu vivi lungo tempo sopra la terra.
5. Non ammazzare.
6. Non fornicare.
7. Non rubare.
8. Non dire il falso testimonio.
9. Non desiderare la donna d'altri.
10. Non desiderare la roba d'altri.

      I comandamenti della s. Chiesa sono cinque:
1. Udire la messa intera tutte le Domeniche e le altre feste comandate,
2. Digiunare la Quaresima, le quattro tempora ed altre vigilie comandate, e non 'mangiar carne il venerdì e il sabbato.
3. Confessarsi almeno una volta l'anno, e comunicarsi alla Pasqua.
4. Non celebrare le nozze ne' tempi proibiti.
5. Pagar le decime secondo l'usanza.

Atto di Fede.
      Credo fermamente, che vi è Dio, il quale premia i buoni e castiga i cattivi. Credo, che in Dio vi sono tre persone realmente distinte, Padre, Figliuolo e Spirito Santo. Credo, che il Figliuol di Dio si è fatto uomo nel seno purissimo di Maria Vergine per opera dello Spirito Santo: come uomo è morto sulla croce per i nostri peccati, ed il terzo di risuscitò. Credo queste e tutte le altre verità della nostra Santa Fede, perchè Dio sommamente {79 [259]} verace le ha rivelate alla Santa Chiesa, e per mezzo della Santa Chiesa le insegna a noi.

Atto di Speranza.
      Mio Dio, perchè siete onnipotente, misericordioso e fedele, spero, che mi darete il perdono de' miei peccati, la grazia di vivere e morir bene, ed il Paradiso, che mi avete promesso per li meriti di Gesù Cristo, facendo io opere da buon Cristiano, come propongo di fare col vostro santo ajuto.

Atto di Carità.
      Dio mio, vi amo sopra ogni cosa, vi amo per li beni, che ho ricevuto da voi, vi amo per quelli che spero di ricevere; ma vi amo principalmente, perchè siete Dio d'infinita bontà, epperciò degno per voi medesimo di essere amato sopra tutte le cose, ed amo il prossimo come me stesso per amor vostro.

Atto di Contrizione.
      Misericordia, Signore, mi pento, mi dolgo con tutto il cuore di avervi offeso, mi pento non solo per li beni, che ho perduto, e per i mali, che ho meritato peccando, ma mi pento principalmente perchè ho offeso un Dio si buono e si grande come siete Voi. Vorrei prima esser morto che avervi offeso. E propongo fermamente colla vostra grazia di {80 [260]} non offendervi mai pia, perchè vi amo sopra ogni cosa. Gesù mio, misericordia.
      Il regnante Pio IX concede l'indulgenza di cento giorni ogni volta che si dice: Gesù mio, misericordia.
      Pel decorso del giorno: Vergine Maria, Madre di Gesù, s. Luigi Gonzaga, fatemi santo.
      Finite le preghiere portatevi da' vostri genitori per intendere i loro ordini, e non intraprendete cosa alcuna senza il loro consenso.
      Alla sera reciterete la terza parte del Rosario (se non l'avete ancora recitata lungo il giorno) in compagnia de'vostri fratelli e delle vostre sorelle, ma divotamente, nè troppo in fretta, senza appoggiarvi incivilmente sulla tavola o sugli stagni. Qualora vi manchi il tempo per la recitazione del Rosario, dite almeno tre Ave Maria etc. per ottenere il patrocinio di Lei. Direte poi le stesse preghiere del mattino aggiugnendo questa breve preghiera a s. Luigi Gonzaga: Glorioso s. Luigi, io vi supplico umilmente di ricevermi sotto la vostra protezione e di ottenermidal Signore l'aiuto di praticare le vostre virtù in vita per fare una santa morte ed essere tiri di partecipe della vostra gloria in Paradiso. Cosi sia. Pater, Ave e Gloria.
      Fermatevi alcuni istanti a considerare lo stato di vostra coscienza, e se vi trovate reo di {81 [261]} qualche peccato, fate di cuore un atto di contrizione promettendo di confessarvene al più presto possibile. Mentre vi spogliate immaginatevi di vedere i carnefici a levar con violenza le vesti di dosso a Gesù Cristo per flagellarlo. Appena coricato direte:
      Gesù, Giuseppe e Maria vi dono il mio cuore e l'anima mia. Gesù, Giuseppe e Maria assistetemi nell'ultima agonia. Gesù, Giuseppe e Maria spiri in pace con voi l'anima mia. Pensando quindi alla presenza di Dio colle mani giunte innanzi al petto prendete riposo.
      Lungo il giorno, oppure dopo le preghiere del mattino o della sera leggete un tratto della vita di qualche santo, come di s. Luigi, oppure una delle considerazioni poste a carte 31, oppure pensate agli avvisi, il confessore vi diede nell'ultima confessione.
      Un buon figliuolo lungo il giorno deve attendere diligentemente a quelle cose che riguardano al proprio stato, e indirizzare ogni azione al Signore dicendo: Signore, vi «ferisco questo lavoro, dategli la vostra santa benedizione.
      Al mattino, al mezzo di ed alla sera quando suona l'Ave Maria conviene porsi in ginocchio eccetto il sabbato, la Domenica ed il tempo Pasquale, in cui si sta in piedi; e recitare la seguente orazione:
      Angelus Domini nuntiavil Marioe, et concepit de Spiritu Sancto. Ave Maria etc. {82 [262]}
      Ecce Ancilla Domini, fiat mihi secundunt verbum tuum. Ave Maria etc.
      Et verbum caro factum est, et habitavit in nobis. Ave Maria etc.
Tre Gloria Patri.
      Ora pro nobis, sancta Dei Genitrix.
      Ut digni efficiamur promissionibus Christi.

Oremus.
      
Gratiam tuam, quoesumus, Domine, mentibus nostris infunde, ut qui, Angelo nuntiante, Christi Filii tui incarnationern cognovimus, per passionem ejus et crucem ad resurrectionis gloriam perducamur. Per eumdem Christum Dominum nostrum. Amen.
      Benedetto XIV concedè cento giorni d'indulgenza ogni volta che si pratica tale divozione.
      Ci sono pure parecchie indulgenze per chi accompagna il SS. Viatico, quando è portato agl'infermi, o non potendo andare dite un Pater ed Ave.
      Quando si suona l'agonia molte altre indulgenze si possono lucrare da chi interviene alla Chiesa a pregare per quel moribondo, e non potendo, recita almeno un Pater ed Ave. Lo stesso dicasi al segno della morte per chi dice tre Requiem oeternam in suffragio di quell'anima passata all'eternità.
      Prima di prender cibo fate il segno della santa croce e dite: Signore, date la vostra benedizione a me e a'cibi che prenderò per mantenermi {83 [263]} nel vostro santo servizio. S. Benedetto un giorno prima di mettersi a tavola fatto secondo il solito il segno della croce, con gran rumore vide spezzarsi un bicchiere entro cui era messo il veleno.
      Dopo il cibo: Signore, vi ringrazio de' benefizi che mi avete fatto, datemi grazia che me ne possa servire in bene.

 

 

MANIERA DI ASSISTERE CON FRUTTO ALLA SANTA MESSA


AVVERTIMENTO

      La messa è l' offerta ed il sacrificio del corpo e del sangue di,Nostro Signor G. C. che viene offerto e distribuito sotto le specie del pane e del vino consacrato: Capite bene, o figliuoli, che nell'assistere alla santa Messa fa lo stesso come se voi vedeste il Divin Salvatore uscir di Gerusalemme e portare la croce sul monte Calvario, dove giunto viene fra' più barbari tormenti crocifisso spargendo fino all'ultima goccia il proprio sangue. Questo medesimo sacrificio rinnova il' Sacerdote mentre celebra la santa Messa{84 [264]} con questa sola distinzione che il sacrifizio del Calvario Gesù Cristo lo fece collo spargimento di sangue, quello della Messa è incruento, cioè senza spargimento di sangue. Siccome non si può immaginare cosa più santa, più preziosa quanto il Corpo, il Sangue, l'Anima e la Divinità di Gesù Cristo, così voi quando andate alla santa Messa, voglio siate persuasi che fate un'azione la più grande, la più santa, la più gloriosa a Dio, e la più utile all'anima propria. Gesù Cristo viene egli stesso in persona ad applicare a ciascuno in particolare i meriti di quel sangue adorabilissimo, il quale sparse per noi sul Calvario in croce. Ciò deve inspirarci una grande idea della santa Messa e farci desiderare 'li assistervi bene.
      Ma il vedere tanti figliuoli con volontà deliberata distratti starvi irriverentemente senza modestia, senza attenzione, senza rispetto, rimanendosi in piedi, guardando qua e là, ah! costoro rinnovano più volte i patimenti del Calvario con grave scandalo de' compagni e disonore della religione!
      Per evitar un male così grande entrate con disposizioni di vero cristiano nello spirito di Gesù Cristo, e supponete di vederlo cominciare la sua dolorosa passione, esposto a' più barbari trattamenti per nostra salvezza. Durante la Messa state con modestia e raccoglimento tale che alcuna cosa non sia per{85 [265]} disturbarvi. Il vostro spirito, il cuore, i sentimenti vostri non siano ad altro intenti che ad onorare Iddio. Vi raccomando di avere grande premura per andare alla santa Messa, e di tollerare a tal fine anche qualche incomodo. S. Isidoro che era servo di campagna si levava di buon mattino per andar alla santa Messa, e trovavasi a tempo debito a fare quelle cose che dal suo padrone gli venivano comandate. Con questo si tirò dal Signore ogni sorta di benedizioni per modo che ogni suo lavoro riusciva bene.

In principio della Messa.
      Signor mio Gesù Cristo, io vi offerisco questo santo sacrifizio a vostra maggior gloria ed a bene spirituale dell'anima mia, fatemi la grazia che il mio cuore e la mia mente ad altro più non pensino che a voi. Anima mia scaccia ogni altro pensiero e preparati ad assistere a questa santa Messa col massimo raccoglimento.

Al Confiteor.
      Io confesso a Dio onnipotente, alla Beata Maria sempre Vergine, al Beato Michele Arcangelo, al Beato Gioanni Battista, a' santi Apostoli Pietro e Paolo e a tutti i Santi, perchè molto peccai con pensieri, parole ed opere per mia colpa, per mia colpa, per mia grandissima colpa. Perciò prego la Beata{86 [266]} Vergine Maria, il Beato:Michele Arcangelo, il B. Gioanni Battista, i Ss. Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi ad intercedere per me appresso il Signor nostro Iddio.

Il Sacerdote ascende all'Altare.
      Tutta la terra vi adori, o Signore, e canti lode al vostro santo nome. Sia gloria al Padre, al Figliuolo, ed allo Spirito Santo. Cosi sia.

Al kyrie eleison.
      Signor mio Gesù Cristo, abbiate misericordia di questa povera anima mia.

Al Gloria
      Sia gloria a Dio nel più alto de' cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà, perché solo Iddio è degno di essere lodato e glorificato per tutti i secoli.

All'Oremus
      Ricevete, o Signore, le preghiere che da questo Sacerdote vi sono indirizzate per me. Concedetemi la grazia di vivere e morire da buon cristiano nel grembo della santa Madre Chiesa.

All'Epistola.
      Infiammate, o Signore, il cuor mio del vostro santo Amore, acciocchè io vi ami e vi serva tutti i giorni della mia vi{87 [267]}

Al Vangelo.
      Io sono pronto, o Signore, a confessare la fede del Vangelo a costo della mia vita professando le grandi verità, che ivi sono contenute. Datemi grazia e fortezza per fare la vostra Divina volontà, e di fuggire tutte le occasioni di peccare.

Al Credo.
      Io credo fermamente tutte te verità che voi, mio Dio, rivelaste alla vostra Chiesa, perchè siete verità infallibile. Accrescete perciò in me lo spirito di viva fede, di ferma speranza, e d'infiammata carità.

All'Offertorio.
      Vi offerisco, o mio Dio, per le mani del Sacerdote quel pane e quel vino che debbono essere cangiati nel corpo e nel sangue di Gesù Cristo. Vi offro nel medesimo tempo il mio cuore, la lingua mia, affinchè per l'avvenire altra non desideri nè d'altra cosa io parli, se non di quello che riguarda al vostro santo servizio.

All'Orale Fratres.
      Ricevete, Signore, questo sacrifizio per onore o gloria del vostro santo nome, per mio 'vantaggio, e per quello di tutta la vostra. santa Chiesa. {88 [268]}

Al Proefatio.
      Mio cuore alzati a Dio e pensa alla passione di Gesù Cristo, che egli va a cominciare per li tuoi peccati.

Al Sanctus.
      Anima mia unisci ogni tuo affetto al coro degli Angeli, e canta con essi un inno di gloria dicendo: Santo, Santo, Santo è il Signori, il Dio degli eserciti. Sia glorificato o benedetto per tutti i secoli.

Al Memento de’vivi
      Vi prego, o Gesù mio, di ricordarvi dei miei genitori, degli altri parenti, de' benefattori, degli amici miei, ed anche de' miei nemici; ricordatevi altresi del sommo Pontefice e di tutta la Chiesa, e di ogni autorità spirituale o temporale, a cui tutti sia pace, concordia e benedizione.

All'elevazione dell'Ostia.
      Con tutta umiltà prostrato vi adoro, o Signore, e credo fermamente che esistete in quest'Ostia sacra. Oh gran mistero, un Dio viene dal cielo in terra per la mia salute! Sia lodato,e ringraziato ogni momento il Santissimo e divinissimo Sacramento. (100 giorni d'Indulgenza ogni volta). {89 [269]}

All'elevazione del Calice.
      Signor mio Gesù Cristo, io adoro quel sangue che voi spargeste per salvare l'anima mia. Io ve l'offerisco in memoria della vostra passione, morte, risurrezione, e ascensione al cielo; ricevetelo in isconto dee miei peccati, e per li bisogni di santa Chiesa.

Al memento de' morti.
      Ricordatevi, Signore, delle anime del Purgatorio o specialmente di quelle de' miei parenti, benefattori spirituali e temporali. Liberatele da quelle pene e date a tutte la gloria dal Paradiso.

Al Pater noster.
      Vi ringrazio, Gesù mio, di questo eccellente modello di preghiera che mi deste, fatemi la grazia che io la possa recitare colla divozione e coli' attenzione che ai merita. Concedetemi quanto in essa vi dimanda per me quel Sacerdote, e soprattutto non permettete che nelle tentazioni io cada in mortale peccato, unico e sommo male che può farmi perdere eternamente. Dite il Pater noster etc.

All'Agnus Dei.
      Gesti, agnello immacolato, vi supplico ad usare misericordia a me e a tutti gli uomini{90 [270]} del mondo affinché tutti si convertano a voi, per godere quella vera pace che provano coloro i quali sono in grazia vostra.

Al Domine non sum dignus.
      O Signore, per la moltitudine de' miei peccati io non son degno che voi veniate ad abitare nell'anima mia; ma dite solamente una parola, e mi sarà rimesso ogni peccato. Oh quanto mi spiace di avervi offeso, fatemi la grazia, che non vi offenda mai più per l'avvenire.

Alla Comunione.
      Se non potete comunicarvi sacramentalmente fate almeno la comunione spirituale, che consiste in un ardente desiderio di ricevere Gesù nel nostro cuore, dicendo:
      Mio caro e buon Gesù, poichè questa mattina io non posso ricevere l'Ostia Santa, venite nondimeno a prendere possesso di me colla vostra grazia, onde io viva sempre nel vostro santo amore. La grazia che singolarmente vi domando è di potere star lontano da' cattivi compagni, perchè se avrò la sorte di frequentare buoni compagni, io pure sarò buono e potrò salvar l'anima mia.

Alle ultime orazioni.
      Vi ringrazio, o mio Dio, di esservi sacri, tinto per me. Fate che sin da questo momento{91 [271]} tutto io mi possa sacrificare a Voi. Dispiaceri, fatiche, caldo, freddo, fame, sete ed anche la morte tutto accetterò volentieri dalle vostre mani, pronto ad offerire tutto e perdere tutto, purchè io possa adempiere la vostra santa legge.

Alla Benedizione.
      Benedite, Signore, queste sante risoluzioni; beneditemi per la mano del vostro ministro, e fate che gli effetti di questa benedizione siano eternamente sopra di me. Nel nome del Padre, del Figliuolo, e dello Spirito Santo. Così sia.

All'ultimo Vangelo.
      Verbo eterno, fatto carne per salvare l'anima mia, io vi adoro col più profondo rispetto, e vi ringrazio di quanto patiste per me. Concedetemi la grafia di conservare i frutti di questa santa Messa; perdonatemi se non vi ho assistito colla debita attenzione, e fate che uscendo io di questa Chiesa abbiano gli occhi, la lingua e tutti i sensi miei i1n sommo orrore ogni cosa che si opponga alle verità del vostro santo Vangelo
      Dite una Salve alla B. V. ed un Pater a s. Luigi, affinché vi aiutino a mantenere i proponimenti fatti e soprattutto di evitare i cattivi discorsi. {92 [272]}

 

 

MANIERA PRATICA PER ACCOSTARSI DEGNAMENTE AL SACRAMENTO DELLA CONFESSIONE

      Cari figliuoli, se voi non imparate da giovani a confessarvi bene correte pericolo di non apprendere mai più in vita vostra, e per conseguenza di non confessarvi mai a dovere con vostro grave danno, e forse a rischio di vostra eterna salvezza. Prima di tutto vorrei che foste persuasi che qualunque colpa voi abbiate sulla vostra coscienza, vi sarà perdonata nella vostra confessione, purchè vi accostiate colle debite disposizioni.
      La prima di esse consiste nel fare l'esame di coscienza, vale a dire richiamarvi a memoria le vostre azioni per iscoprire quali siano state buone e quali peccaminose.
      Cominciate dal pregare il Signore che vi illumini dicendo: Signor mio Gesù Cristo, Redentor dell'anima mia, io mi getto a'vostri piedi supplicandovi ad aver pietà e misericordia di me. illuminatemi colla vostra grazia, affinché io conosca ora i miei peccati come li farete a me noti quando presenterommi al vostro giudicio. rate, o mio Dio, che li detesti con vero dolore, e ne conseguisca il perdono per li meriti infiniti{93 [273]} del sangue preziosissimo di Gesù Cristo sparso per me sulla croce. Vergine Santissima, san Luigi Gonzaga, pregate per me onde possa fare una buona confessione.

Esame.
      Esaminatevi se parlaste male delle cose di religione; se bestemmiaste, nominaste il nome d'Iddio in vano; se ascoltaste la santa Messa ne'giorni festivi con esservi occupato in opere di pietà, o piuttosto vi occupaste in lavori proibiti, saminatevi se disobbediste a' vostri parenti, superiori o maestri, o deste loro qualche risposta insolente; se foste di scandalo in Chiesa o fuori di Chiesa, specialmente con discorsi osceni o con cattivi consigli; se rubaste qualche cosa in casa o fuori di casa. Notate che si può anche rubare non occupando il tempo in quelle cose che vi sono comandate. Se diceste, ascoltaste, faceste, permetteste, o anche solo pensaste alcuna cosa contra l'onestà. Vi debbo però avvertire riguardo all'esame, che non basta esporre semplicemente il peccato, ma dovete dire il numero delle volte che commetteste questo o quell'altro peccato. Per esempio: non basta il dire, ho disobbedito a'miei parenti, ma bisogna soggiugnere, ho disobbedito due o tre volte, cioè il numero preciso, o approssimativo dello disubbidienze commesse. Lo stesso dite degli altri peccati. {94 [274]}
      Queste sono le cose principali intorno a cui dovete esaminarvi. Ma non bastano ancora per fare una buona confessione, dovete altresi eccitarvi ad un vero dolore riflettendo seriamente che il peccato è un gran male.
      Il peccato vi apre l'inferno sotto i piedi. Che gran male, oh spavento!... Vi chiude il Paradiso; che grave perdita!... Vi fa nemici d'Iddio e schiavi dei demoni.
      Ogni vostro peccato cagionò acutissimo dolore al cuore amoroso di Gesù, il quale per voi pati flagelli, spine, piaghe, sangue e croce; e voi gli rendeste disgusti, disprezzi e villanie.
      Il peccato è un' offesa fatta al vostro Dio che è tanto buono ed amabile per se stesso, che vi creò, vi conserva la vita. La sanità, l'aria che respirate, il pane che mangiate sono tutti doni che Dio vi concedè. Egli vi preservò da continue disgrazie e dall'inferno medesimo più e più volte meritato. E a tanti suoi benefizi voi corrispondeste colla più mostruosa ingratitudine servendovi di questi ad offenderlo.
      Alla vista del gran male che voi faceste peccando dovete avere un grande dolore, ovvero dispiacere di aver offeso Iddio più che se vi fosse avvenuta qualunque disgrazia, qualunque gastigo da parte de' vostri genitori o di altri. Questo dispiacere vi deve condurre al proponimento, ossia a fare una promessa di{95 [275]} non voler mai più offendere Iddio per l'avvenire. Per esempio: voi diceste parole cattive, foste disobbedienti, ora affinchè la vostra confessione sia valida bisogna che facciate una promessa al Signore che non volete più commettere tali peccati anche a costo di patire qualunque male.
      Dopo questi riflessi fate un atto di contrizione, ed accostatevi con tutta umiltà al confessore, e se vi toccasse aspettare, non dissipatevi con discorsi o sorrisi guardando qua e là, ma state con raccoglimento aspettando che' sia tempo. Vi debbo avvertire di non tacer mai alcun peccato in confessione. Prima che si pecchi il demonio vi dice che non vi è gran male in quell'azione; dopo fa quanto può per farvene vergognare, onde la tacciate, e facciate l'ha confessione sacrilega. Perciò non abbiate timore alcuno da parte del confessore, egli si rallegra sentendo che voi gli confidate quello che faceste. Altronde siate certi che il sacerdote non può dire a veruno le cose da voi confessate, e non se ne può servire quand'anche si trattasse di evitar la morte. Coraggio dunque primo confessate quel peccato che vi fa più pena.
      Accostato poi al confessore farete il segno della santa croce dicendo: Beneditemi, o padre, perchè peccai. Indi gli direte il tempo che non vi confessaste, e gli manifesterete lo stato di vostra coscienza esponendo il numero e {96 [276]} la specie de' vostri peccati. Finita l'accusa ascoltate quello che egli vi dirà, e mentre vi darà l'assoluzione, pensate essere quello il momento, in cui si versa sull'anima vostra la virtù del sangue di Gesù Cristo. Onde fate di cuore un atto di pentimento. Terminata la confessione ritiratevi in disparte per ringraziare il Signore del benefizio che vi ha fatto.

Dopo la confessione.
      Rinnovate di tutto cuore il proponimento già fatto nella confessione, con promettere al Signore di volere praticar tutti i mezzi suggeriti dal confessore per non mai più cadere in peccato facendo queste tre risoluzioni: 1.° Di volervi diportare in Chiesa con grande divozione: 2.° Prestare pronta ubbidienza a' genitori vostri e a tutti gli altri superiori: 3.° Essere grandemente animati per l'adempimento de'doveri del vostro stato, e di voler lavorare per la maggior gloria d'Iddio, e per la salvezza dell'anima vostra. Poscia dite divotamente questa.

Orazione.
      Quante grazie vi debbo rendere, o mio Dio, per la misericordia che mi avete usata nel perdonarmi tutti i miei peccati! Voi tornate ad amarmi e mi amerete sempre più, se io sarò fedele nel servirvi. Oh! si io voglio {97 [277]} davvero emendarmi. Prometto di evitare tutte le cose che mi potrebbero di nuovo far cadere nel peccato. Non mi scorderò mai che voi siete in ogni luogo, e che vedete e sapete tutto quello che io fo, e penso. Aiutatemi e datemi piuttosto la morte che io torni ad offendervi. Maria cara mia madre, non permettete che per l'avvenire disgusti-il mio buon Gesù col peccato. Angelo mio custode, santi miei avvocati, aiutatemi e custoditemi sempre.
      Tre Angele Dei e tre Gloria Patri.

 

 

PREPARAZIONE ALLA SANTA COMUNIONE

      Prima di accostarvi a ricevere l'adorabile corpo di G. C. dovete riflettere se avete nel cuore le debite disposizioni. Sappiate dunque che quel tiglio il quale dopo di aver peccata non vuole emendarsi, cioè a dire, vuole di nuovo offendere il Signore, non è degno di accostarsi alla mensa del Salvatore, e comunicandosi in vece di 'arricchirsi di grazie si rende -più colpevole, e degno di maggior gastigo. {98 [278]}
      Al contrario se siete emendati accostatevi pure a ricevere il cibo degli Angeli, ed arrecherete 'piacere grandissimo a Gesù Cristo. Egli stesso quando era su questa terra sebbene invitasse chiunque a seguirlo, tuttavia mostrava una benevolenza speciale a' pii ed innocenti fanciulli, dicendo: lasciate che questi parvoli vengano a me, e non impediteli: e dava loro la benedizione. Ascoltate pertanto il saio amorevole invito, e andate non solo a ricevere la sua benedizione ma lui stesso in persona.

Atti da farsi prima della comunione
      Signor mio Gesù Cristo, io credo con viva fede che voi siete realmente presente nel Santissimo Sacramento col vostro corpo e sangue, colla vostra anima e Divinità.
      Signore, io vi adoro in questo Sacramento, e vi riconosco per mio Creatore, Redentore, Sovrano,Padrone, sommo ed unico mio bene.
      Signore, io non son degno che voi entriate nella povera abitazione dell'anima mia, ma dite solo una parola, e la mia anima sarà salva.
      Signore, io detesto tutti i miei peccati che mi rendono indegno di ricevervi nel mio cuore, e propongo colla vostra grazia di non più commetterli per l'avvenire, di schivarne le occasioni, e di farne la penitenza. {99 [279]}
      Signore, io spero che dandovi tutto a me in questo Divin Sacramento mi userete misericordia, e mi concederete tutte le grazie necessarie per la mia eterna salute.
      Signore, voi siete infinitamente amabile, voi siete il mio Padre, il mio Redentore, il mio Dio, perciò vi amo con tutto il cuor mio sopra ogni cosa, e per amor vostro amo il mio prossimo quanto me stesso, e perdono di buon cuore a tutti quelli che mi offesero.
      Signore, io desidero ardentemente, che voi veniate nell'anima mia, affinchè non mi separi mai più da voi, ma resti sempre con me la vostra Divina grazia.
      Voi intanto, o Vergine immacolata, per l'amore che portaste al bambino Gesù, fate che io lo possa degnamente ricevere, e quando mi accosterò all'altare per ricevere l'Ostia Santa, io supporrò di riceverlo dalle vostre mani medesime accompagnato da tutti i cori degli Angeli, i quali in Paradiso lo benedicono e lo lodano. Angelo mio custode, s. Luigi Gonzaga, miei speciali protettori, pregate il Signore per me ed ottenetemi la grazia di fare una santa comunione.

Omnes Sancti et Sanctoe Dei, intercedite pro nobis
      Qui fermatevi alquanto a considerare chi siete per ricevere. Egli è Gesù Cristo, Dio di grandezza e di maestà infinita, Dio di bontà e di misericordia, il quale viene a voi{100 [280]} misera creatura, povero peccatore; e viene per farsi vostro padre, vostro fratello, amico e sposo dell'anima vostra. Vuole farsi vostro medico, maestro e cibo. Oh bontà! oh amore! oh misericordia infinita!
      Si dica il confiteor.
      Quindi tutto raccolto cogli occhi bassi accostatevi a ricevere l'Ostia Santa.

Dopo la comunione
      Mio Dio, Creatore e Redentore dell'anima mia, io vi adoro col più 'profondo rispetto, e colla più profonda riverenza. Oh quanto fu grande la bontà vostra! Una maestà così pura, così santa ed infinita venire in persona a visitare una creatura tanto miserabile, un pugno di terra, un peccatore ingrato. Mio caro e buon Gesù, io vi ringrazio di così grande favore, vi lodo, vi benedico dentro me stesso. Potenze dell'anima mia, sentimenti del mio corpo esultate alla presenza del vostro Dio. È poco un cuor solo, o mio buon Gesù, per amarvi, lodarvi e ringraziarvi di tanti benefizi, e particolarmente per aver dato per cibo dell'anima mia il vostro corpo, il vostro sangue, l'anima vostra e la vostra Divinità.
      Ah potessi aver il cuore de' Serafini del cielo, affinchè l'anima mia ardesse mai sempre di amore pel mio Dio, il quale si degnò{101 [281]} di eleggere la povera anima mia per sua abitazione', per sua delizia! Ah caro Gesù quanto è mai dolce e preziosa questa vostra visita, questa vostra dimora, questa vostra unione !
      Io non son degno di si grande favore, nemmeno so che cosa offerirvi in ringraziamento; ma appoggiato a'vostri meriti infiniti vi offerisco questi meriti medesimi. Vi ringrazio di tutto cuore, e protesto che per l'avvenire voi sarete sempre la mia speranza, il mio contatto, voi solo la mia ricchezza, il mio piacere, il riposo dell'anima mia, voi solo il mio bene, il possesso, il tesoro del Cuor mio. Vorrei pure io solo potervi dare tutta la lode e la gloria che vi danno i santi. in Paradiso, e poichè io non posso fare tanto vi offerisco tutto me stesso; vi offerisco questa volontà, affinchè non voglia altre cose se non quelle che a voi piacciono; vi offerisco le mie mani, i miei piedi, gli occhi miei, la lingua, la bocca, la mente, il cuore, tutto offro a voi, custodite voi tutti questi sentimenti miei, acciocchè ogni pensiero, ogni azione non abbia altro di mira se non quelle cose che sono di vostra maggior gloria e di vantaggio spirituale dell'anima mia.
      Vergine Santissima, cara madre del mio Gesù, san Luigi Gonzaga, Angelo mio Custode, ottenete questa grazia per me, per li{102 [282]} miei parenti, per li miei compagni, amici e nemici, e specialmente per quelli che si trovano presenti in questa Chiesa.
      2° O Vergine Maria, io in fede di esser vostro vi consacro per tutta la mia vita gli occhi, le orecchie, la lingua, il cuore e tutto me stesso. Voglio essere tutto vostro, e Voi difendetemi come vostro.
      Gesù, Giuseppe e Maria, vi dono col mio cuor l'anima mia. Gesù, Giuseppe e Maria assistetemi nell'ultima agonia.
      Gesù, Giuseppe e Maria, spiri in pace con voi l'anima mia.
      Quindi si recitino gli atti di fede, a pag. 79, cinque Paternoster e Gloria alle 5 piaghe di N. S. G. C.

 

 

VISITA AL SS. SACRAMENTO

      Ricordatevi, o figliuoli, che Gesù trovasi nel SS. Sacramento ricco di grazie da distribuirsi a chi le implora. Un venerabile servo d' Iddio visitando Gesù sacramentato lo vide in forma di bambino che teneva in mano mina corona di rose, e dimandato avendo che cosa significavano quelle rose, Gesù disse:Queste rose sono altrettante grazie che io comparto a quelli che le vengono a chiedere. {103 [283]}

ATTI DA FARSI nel visitare il SS. Sacramento.

      Signor mio Gesù Cristo, il quale per amor nostro state notte e giorno in questo Sacramento, tutto pieno di bontà aspettando, chiamando ed accogliendo tutti coloro che vengono a visitarvi, io credo che nell'Ostia Santissima c'è il Corpo, il Sangue vostro, l'Anima vostra, e la vostra Divinità.. Vi adoro umilmente e vi ringrazio de'benefizi fattimi, particolarmente di avermi dato voi stesso in questo Sacramento, di avermi dato per Avvocata Maria vostra Madre, e di avermi chiamato a visitarvi in questa Chiesa. Io saluto oggi il vostro amatissimo ed amantissimo cuore, e intendo salutarlo per tre fini: 1.° In ringraziamento di questo gran dono: 2.º Per compensarvi di tutte le ingiurie che ricevete in questo Sacramento da tutti gl' infedeli, da tutti gli eretici, e da tutti i cattivi cristiani:3.º Intendo con questa visita di adorarvi in tutti i luoghi della terra, dove voi sacramentato state meno riverito e più abbandonato. Gesù mio, io vi amo con tutto il mio cuore: mi pento di avere per lo addietro tante volte disgustato la vostra infinita bontà. Propongo colla vostra grazia di non più offendervi per l'avvenire. Da oggi avanti voglio essere tutto vostro; fate voi di me tutto quello che vi piace. solo imploro{104 [284]} il vostro amore, la perseveranza nel bene, e l'adempimento perfetto della vostra volontà. Vi raccomando le anime del Purgatorio, specialmente le più divote del SS. Sacramento e di Maria SS.: vi raccomando ancora tutti i poveri peccatori. Unisco in fine, o mio Gesù, tutti gli affetti miei cogli affetti del vostro amorosissimo Cuore, e cosi uniti li offerisco al vostro Eterno Padre, e lo prego in nome vostro che li accetti e li esaudisca. Sia lodato e ringraziato ogni momento il SS. e Divinissimo Sacramento. Tre Pater, Ave, Gloria etc.

 

 

CORONA del Sacro Cuore di Gesù

      Intendete di recitare questa corona al Divin Cuore di Gesù per risarcirlo degli oltraggi che riceve nella SS. Eucaristia dagli eretici, dagl' infedeli e da' cattivi cristiani. Si dica adunque o da solo o con altre persone raccolte, se si può, dinanzi all'immagine del Divin Cuore o davanti al Santissimo Sacramento.
      V. Deus, in adjutorium meum intende.
      R. Domine, ad adjuvandum me festina. Gloria Patri etc.

      I. O Cuore amabilissimo del mio Gesù, adoro umilmente quella dolcissima amabilità vostra, che in singolar modo usate nel Divin{105 [285]} Sacramento colle anime ancor peccatrici. Mi dispiace di vedervi cosi ingratamente corrisposto, ed intendo risarcirvi di tante offese che ricevete nella SS. Eucaristia dagli eretici, dagl' infedeli e da' cattivi cristiani.
      Pater etc.
      II. O Cuore umilissimo del mio sacramentato Gesù, adoro umilmente quella profondissima umiltà vostra nella Divina Eucaristia, nascondendovi per nostro amore sotto le specie del pane e del vino. Deh vi prego, Gesù mio, ad insinuare nel mio cuore cosi bella virtù; io intanto procurerò di risarcirvi di tante offese che ricevete nel SS. Sacramento dagli eretici, dagl' infedeli e da' cattivi cristiani. Pater etc.
      III. O Cuore del mio Gesù desiderosissimo di patire, adoro que' desideri cosi accesi d'incontrare la vostra passione dolorosissima e di assoggettarvi a que' torti da voi preveduti nel SS. Sacramento. Ah Gesù mio! intendo ben di cuore di risarcirvene colla mia vita stessa; vorrei impedire quelle offese, che pur troppo ricevete nella Divina Eucaristia dagli, eretici, dagl' infedeli e da' cattivi cristiani. Pater etc.
      IV. O Cuore pazientissimo del mio Gesù, venero umilmente quell'invincibile pazienza vostra nel sostenere per amor mio tante pene sulla Croce, e tanti strapazzi nella Divina Eucaristia. O mio caro Gesù! poiché non{106 [286]} posso lavar col sangue mio que' luoghi dove foste cosi maltrattato nell'uno e nell'altro mistero, vi prometto, o mio sommo Bene, di usare ogni mezzo per risarcire il vostro Divin Cuore di tanti oltraggi, chericevete nella SS. Eucaristia dagli eretici, dagl' infedeli e da' cattivi cristiani. Pater etc.
      V. O Cuore, del mio Gesù, amantissimo delle nostre anime nella istituzione ammirabile della SS. Eucaristia, io adoro umilmente quell'amore immenso che ci portate donandoci per nutrimento il vostro Divin Corpo e Divin Sangue. Qual è quel cuore che struggere non si debba alla vista di cosi immensa carità? Oh mio buon Gesù, datemi abbondanti lagrime per piangere e risarcire tante offese che ricevete nel SS. Sacramento dagli eretici, dagi' infedeli e da' cattivi cristiani. Pater etc.
      VI. O Cuore del mio Gesù sitibondo della salute nostra, venero umilmente quell'amore che vi spinse ad operare il sacrifizio ineffabile sulla Croce, rinnovandolo ogni giorno sugli Altari nella santa Messa. Possibile che a tanto amore non arda il cuore umano pieno di gratitudine? Si, pur troppo, o mio Dio; eperciò vi prometto di fare quanto posso per risarcirvi di tanti oltraggi che ricevete in questo mistero di amore dagli eretici, dagl' infedeli, e da' cattivi cristiani. Pater etc.
      Questo esercizio può servire per fare la novena delle feste di Nostro Signor G. CC. {107 [287]}

 

 

ORAZIONE a sacratissimo Cuore di Maria

      Dio vi salvi, Augustissima Regina di pace, madre di Dio; pel sacratissimo Cuore del vostro figlio Gesù principe della pace, fate che l'ira di lui si Plachi, e che regni sopra di noi in pace. Ricordatevi, o piissima Vergine Maria, che non si è mai udito al mondo, che da voi sia stato rigettato, od abbandonato alcuno, il quale implori i vostri favori. lo animato da questa fiducia mi presento a voi. Non vogliate, o Madre del Verbo eterno, disprezare le preghiere di questo vostro umilissimo figlio, uditele favorevolmente, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.
      Pio IX accorda l'Indulgenza di 300 giorni ogni volta si recita divotamente detta orazione.

O Gesù d'amore acceso
      Non ti avessi mai offeso,
      O mio dolce e buon Gesù,
      Non ti voglio offender più.

Sacro cuore di Maria
      Fa che io salvi l' alma mia.

Sacro cuor' del mio Gesù
      Fa che io t'ami sempre più. {108 [288]}

 

 

FORMOLA di recitare i quindici misteri del Rosario DELLA SS. VERGINE

V. Deus, in adjutorium meum intende.
R. Domine, ad adjuvandum me festina.
V. Gloria Patri etc.



LUNEDI, GIOVEDÌ.
Misteri gaudiosi.
      Nel primo mistero gaudioso si contempla come la Vergine Santissima fu annunziata dall'Arcangelo Gabriele, che doveva diventar madre del Nostro Signore Gesù Cristo.
      In fine di ciascun mistero dicesi un Pater con dieci Ave, e dopo l'ultima il Gloria etc.
      Nel secondo si contempla come la Beatissima Vergine andò a visitare s. Elisabetta, e stette in casa sua tre mesi servendola quale umile ancella.
      Nel terzo si contempla come il nostro Redentore nacque nella città (li Betlemme in una stalla, e fu messo fra due animali nel presepio.
      Nel quarto si contempla come la Vergine Santa presentò Cristo Nostro Signore nel Tempio nelle braccia del vecchio Simeone.
      Nel quinto si contempla come Maria Vergine avendo smarrito il suo Divin Figliolo{109 [289]} cercò tre giorni, ed alla fine del terzo lo trovò in mezzo de' Dottori clic disputava, essendo di anni dodici.



MARTEDÌ, VENERDÌ
Misteri dolorosi.
      Nel primo mistero doloroso si contempla come il Nostro Signore, tacendo orazione nell'orto di Getsemani, per l'orror della vicina passione sudò sangue.
      Nel secondo si contempla come Gesù Cristo per li nostri peccati in casa di Pilato fu sottoposto a crudelissima flagellazione.
      Nel terzo si contempla come Gesù Cristo fu coronato di pungentissime spine.
      Nel quarto si contempla come Gesti Cristo condannato a morte per sua maggior vergogna e dolore fu obbligato a portare sopra le spalle il pesante legno della Croce sino al monte Calvario.
      Nel quinto si contempla come Gesù Cristo giunto sul monte Calvario fu spogliato e confitto in croce con durissimi chiodi, e dopo tre ore di penosissima agonia in presenza dell'afflittissima sua Madre mori per chiuderci l'inferno e per acquistarci la vita eterna.



DOMENICA, MERCOLEDÌ, SABBATO.
Misteri gloriosi.
      Nel primo mistero glorioso si contempla come il Nostro Signore Gesù Cristo il terzo{110 [290]} giorno dopo la sua passione e morte risuscitò trionfante e glorioso per non mai più morire.
      Nel secondo si contempla come Gesù Cristo 40 giorni dopo la sua risurrezione ascese al Cielo con mirabile festa e trionfo, vedendolo la sua Madre Santissima con tutti i suoi discepoli.
      Nel terzo si contempla come Cristo sedendo alla destra del Padre mandò lo Spirito Santo nel cenacolo, dove erano gli Apostoli con Maria Vergine congregati.
      Nel quarto si contempla come la Vergine gloriosa dodici anni dopo la Risurrezione del nostro Signore passò da questa vita e dagli Angioli fu assunta in Cielo.
      Nel quinto si contempla come la vergine Santa fu coronata dal suo Figliuolo Regina del Cielo e della terra; e si contempla ancora la gloria di tutti i Santi.
      Salve, Regina, etc.

 

 

LITANIE DELLA B. V. Maria

Kyrie, eleison. Christe, eleison. Kyrie, eleison.
Christe, aridi nos. Christe, exaudi nos.
Pater de Coelis Deus, miserere nobis.
Fili Redemptor mundi Deus, miserere nobis.
Spiritus Sancte Deus, miserere nobis.
Sancta Trinitas unus Deus, miserere nobis.
Sancta Maria,                  ora pro nobis. {111 [291]}

Sancta Dei Genitrix,                              ora
Sancta Virgo Virginutn,                        ora
Mater Christi,                                    ora
Mater divinae gratiae,                              ora
Mater purissima,                              ora
Mater castissima,                              ora
Mater inviolata,                              ora
Mater intemerata,                              ora
Mater amabilis,                              ora
Mater admirabilis,                              ora
Mater Creatoris,                              ora
Mater Salvatoris,                              ora
Virgo prudentissima,                              ora
Virgo veneranda,                              ora
Virgo praedicanda,                              ora
Virgo potens,                                    ora
Virgo clemens,                              ora
Virgo fidelis,                                    ora
Speculum justitiae,                              ora
Sedes sapientiae,                              ora
Causa nostrae laetitiae                              ora
Vas spirituale,                                    ora
Vas honorabile,                              ora
Vas insigne devotionis,                        ora
Rosa mystica,                                    ora
Turris Davidica,                              ora
Turris eburnea,                              ora
Domus aurea,                                    ora
Faederis arca,                                    ora
Janua coeli,                                    ora
Stella matutina,                              ora{112 [292]}
Salus infirmorum,                              ora
Refugium peccatorum,                        ora
Consolatrix afflictorum,                        ora
Auxilium Christianorum,                        ora
Regina Angelorum,                              ora
Regina Patriarcharum,                              ora
Regina Prophetarum.                              ora
Regina Apostolorum,                              ora
Regina Martyrum,                              ora
Regina Confessorum,                              ora
Regina Virginum,                              ora
Regina Sanctorum omnium,                        ora
Regina sine labe concepta,                        ora
      Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, parce nobis, Domino.
      Agnus. Dei, qui tollis peccata mundi, exaudi nos, nomine.
      Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis;
      Sub tuum praesidiu confugimus, sancta Dei Genitrix, nostras deprecaliones ne despicias in necessitatibus, sed a periculis cunctis libera nos semper, Virgo gloriosa et benedicta.
      V.Ora pro nobis, saneta Dei Genitrix.
      R.Ut digni effleiamur promissionibus Christi.

Oremus.
      Concede nos famulos tuos, quaestimus, Domine Deus, perpetua mentis et corporis sa nitate gaudere, et gloriosa Beatae Mariae semper{113 [293]} Virginis intercessione a presenti liberati tristitia et eterna perfrui letitia. Per Christum Dominum.R.Amen.

 

 

CORONA DI MARIA ADDORATA

Preparazione.
      Carissimi fratelli e sorelle 'in Gesù Cristo, noi facciamo i nostri soliti esercizi meditando divotamente gli acerbissimi dolori, che la B. V. Maria pati nella vita e nella morte del suo amato Figlio, nostro Divin Salvatore. Immaginiamoci di trovarci vicini a Gesù pendente in croce, e che l'afflitta sua Madre dica a ciascuno di noi: Venite e vedete se c'è dolore uguale al mio. Persuasi che questa Madre pietosa ci voglia concedere speciale protezione nel meditare i suoi dolori invochiamo il divino ajuto colle seguenti preghiere:
      Veni, Sancte Spiritus, reple tuorum corda fidelium et tui amoris in eis ignem accende.
      V. Emitte spiritum tuum et creabuntur,
      R. Et renovabis faciem terrae.
      V. Memento congregationis tuae,
      R. Quam possedisti ab initio.
      V. Domino, exaudi orationem meam,
      R. Et clamor meus ad te veniat. {114 [294]}

Oremus.
      Mentes nostras; quaesumus, Domine, lumine tuae claritatis illustra, ut videre possimus, quae agenda sunt, et quae recta sunt agere valeamus. Per Christum Dominum nostrum.      R. Amen.

PRIMO DOLORE.
Profezia di Simeone.
      Il primo dolore fu allora quando la Beata Vergine Madre d' Iddio avendo presentato l'unico suo Figlio al tempio nelle braccia del santo vecchio Simeone, le fu detto dal medesimo: Questo Figlio sarà una spada che trapasserà l'anima tua; la quale cosa dinotava la passione e la morte di nostro Signore Gesù Cristo. Un Pater e sette Ave Maria.

SECONDO DOLORE.
Fuga in Egitto.
      Questo dolore si soffri dalla Beata Vergine quando le convenne fuggire in Egitto per la persecuzione del crudele Erode, che empiamente cercava di uccidere il suo amato Figlio.
      Un Pater etc.

TERZO DOLORE.
E smarrito nel Tempio.
      Il terzo dolore della B. Vergine fu quando al tempo della Pasqua dopo di essere stata {115 [295]} col suo sposo Giuseppe e coll'amato figlio Gesù in Gerusalemme nel ritornarsene alla sua povera casa lo smarri e per tre giorni continui ne sospirò la perdita. Un Pater etc.

QUARTO DOLORE.
Incontro di Gesù che porta la Croce.
      Il quarto dolore della Beata Vergine fu quando s'incontrò col suo dolcissimo Figlio, che portava una pesante croce sulle delicate spalle sopra il monte Calvario a fine di essere crocifisso per la nostra salute. Un Pater etc.

QUINTO DOLORE.
Crocifissione di Gesù.
      Il quinto dolore della Beata Vergine fu quando vide il suo Figlio alzato sopra il duro tronco della Croce, che da ogni parte del suo sacratissimo Corpo versava sangue.
      Un Pater etc.

SESTO DOLORE.
Deposizione di Gesù dalla Croce.
      Il sesto dolore della B. Vergine fu allora quando il suo Figliuolo essendo ferito nel costalo dopo la sua morte e deposto dalla croce, cosi spietatamente ucciso, venne posto tra le sue santissime braccia. Un Pater etc. {116 [296]}

SETTIMO DOLORE.
Sepoltura di Gesù.
      Il settimo dolore di Maria Vergine Signora ed Avvocata di noi suoi servi e miseri peccatori fu quando accompagnò il Santissimo Corpo del suo Figlio alla sepoltura. Un Pater etc
      Si reciteranno 3 Ave, Maria in segno di profondo rispetto alle lagrime che sparse la Beata Vergine in tutti i suoi dolori, onde impetrare per mezzo suo un simile pianto per li nostri peccati. Ave, Maria. etc.

      Finita la Corona si recita il seguente

INNO.
Stabat Mater dolorosa
      Juxta crucem lacrymosa,
      Dum pendebat Filius.
Cujus animam gementem,
      Contristatam et dolentem
      Pertransivit gladius.
O quam tristis et afflicta
      Fuit illa benedicta
      Mater Unigeniti!
Quae moerebat et dolebat
      Pia Mater dum videbat
      Nati poenas inclyti.
Quis est homo, qui non fleret
      Matrem Christi si videret
      In tanto supplicio? {117 [297]}
Quis non posset contristari
      Christi Matrem contemplari
      Dolentem cum Filio?
Pro peccatis suae gentis
      Vidit Jesum in tormentis
      Et flagellis subditum.
Vidit suum dulcem natum
      Moriendo desolatum,
      Dum emisit spiritum.
Eja, Mater fons amoris,
      Me sentire vim doloris
      Fac, ut tecum lugeam.
Fac, ut ardeat cor meum
      In amando Christum Deum
      Ut sibi complaceam.
Sancta Mater, istud agas,
      Crucitixi fige plagas
      Cordi meo valide.
Tui Nati vulnerati,
      Tam dignati pro me pati
      Poenas mecum divide.
Fac me tecum pie flere,
      Crucifixo condolere
      Donec ego vixero.
Juxta Crucem tecum stare
      Et me tibi sociare
      In planctu desidero.
Virgo virginum praeclara,
      Mihi iam non sis amara,
      Fac me tecum plangere.
Fac ut portem Christi mortem, {118 [298]}
      Passionis fac consortem
      Et plagas recolere.
Fac me plagis vulnerari,
      Fac me Cruce inebriari
      Et cruore Filii.
Flammis ne urar succensus
      Per te, Virgo, sim defensus
      In die judicii.
Christe, cum sit hinc exire,
      Da per Matrem me venire
      Ad palmam victoriae.
Quando corpus morietur,
      Fac ut animae donetur
      Paradisi gloria. Amen.
      V. Ora pro nobis, Virgo dolorosissima!
      R. Ut digni efficiamur promissionibus Christi.

Oremus.
      Interveniat pro nobis, quaesumus, Domine Jesu Christe, nunc et in hora mortis nostrae apud tuam clementiam Beata Virgo Maria Mater tua, cujus sacratissimam animam in hora tuae passionis doloris gladius pertransivit. Per te, Jesu Christe Salvator mondi, qui cum Patre et Spiritu Sancto vivis et regnas in saecula saeculoram. R. Amen.

 

 

LITANIE DELLA B. V. ADDOLORATA.

      Composte dal Sommo Pontefice Pio VII il quale accordò indulgenza plenaria nei venerdì dell'anno a chi di cuore contrito le reciterà {119 [299]} col Credo, colla Salve Regina e con tre Ave al cuor addolorato di Maria Santissima.

      Kyrie, eleison. Christe, eleison.Kyrie, eleison. Christe, audi nos. Christe, exaudi nos.
Pater de Coelis Deus, miserere nobis,
Fili Redemptor mundi Deus, miserere nobis.
Spiritus Sancte Deus, miserere nobis.
Sancta Trinitas unus Deus, miserere nobis.
Sancta Maria,                              ora pro nobis.
Sancta Dei Genitrix,                        ora
Sancta Virgo Virginum,                  ora
Mater crucifixa,                        ora
Mater dolorosa,                        ora
Mater lacrymosa,                        ora
Mater afflicta,                              ora
Mater derelicta,                        ora
Mater desolata,                        ora
Mater filio orbata,                        ora
Mater gladio transverberata,                  ora
Mater aerumnis confecta,                  ora
Mater angustiis repleta,                  ora
Mater cruci corde affixa,                  ora
Mater moestissima,                        ora
Fons lacrymarum,                        ora
Cumulus passionum,                        ora
Speculum patientiae,                        ora
Rupes constantiae,                        ora
Anchora confidentiae,                        ora
Refugium derelictorum,                  ora
Clypeus oppressorum,                        ora{120 [300]}
Debellatrix incredulorum,                  ora
Solatium miserorum,                        ora
Medicina languentium,                  ora
Fortitudo debilium,                        ora
Portus naufragantium,                        ora
Sedatio procellarum,                        ora
Recursus moerentium,                        ora
Terror insidiantium,                        ora
Thesaurus fidelium,                        ora
Oculus prophetarum,                        ora
Baculus Apostolorum,                        ora
Corona Martyrum,                        ora
Lumen Confessorum,                        ora
Margarita Virginum,                        ora
Consolatio Viduarum,                        ora
Laetitia Sanctorum omnium,                  ora
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, parce nobis, Domine.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, exaudi nos Domine.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis.
      Respice super nos, libera nos, salva nos ab omnibus angustiis in virtute Jesu Christi. Amen.
      Scribe, Domina, vulnera tua in corde meo, ut in eis legam dolorem et amorem: dolorem ad sustinendum per Te omnem dolorem; amorem ad contemnendum pro te omnem amorem. Laus Deo ac Deiparae. {121 [301]}

GIACULATORIE

Per le quali ogni volta che diconsi, acquistansi
100 giorni d'indulgenza per ciascuna
giaculatoria.

      Eterno Padre!- io vi offro il Sangue di Gesù Cristo in isconto de' miei peccati e per li bisogni di santa Chiesa.
      Sia benedetta la santa ed immacolata concezione della beatissima Vergine Maria.

 

 

LE SETTE ALLEGREZZE che gode, Maria in Cielo.

1.
      Rallegratevi, o Sposa dello Spirito Santo, per quel contento che ora godete in Paradiso, perché per la vostra purità e verginità siete esaltata sopra tutti gli Angeli e sublimata sopra tutti i Santi. Ave, Maria etc. Gloria etc.
2.
      Rallegratevi, o Madre d' Iddio, per quel piacere che provate in Paradiso, perchè siccome il sole quaggiù in terra illumina tutto il mondo, così voi col vostro splendore adornate e fate risplendere tutto il Paradiso.
Ave, Maria etc.
3.
      Rallegratevi, o Figlia d' Iddio, per quel contento che godete in Paradiso, perché tutte le Gerarchie degli Angeli, degli Arcangeli, {122 [302]} de'Troni, delle Dominazioni e di tigli gli Spiriti Beati vi onorano, vi riveriscono e vi riconoscono per Madre del loro Creatore, e ad ogni minimo cenno vi sono obbedientissime. Ave, etc.
4.
      Rallegratevi, o Ancella della SS. Trinità, per quell'allegrezza che provate in Paradiso, perchè tutte le grazie che chiedete al vostro Figliuolo vi sono subito concedute; anzi, come dice s. Bernardo, non si concede grazia quaggiù in terra, che non passi prima per le vostre santissime mani. Ave, etc.
5.
      Rallegratevi, o augustissima Regina, perchè voi sola meritaste sedere alla destra del vostro santissimo Figlio, il quale siede alla destra, dell'Eterno Padre. Ave, etc.
6.
      Rallegratevi, o speranza de' peccatori, rifugio de' tribolati, per la sublime altezza a cui siete elevata in Paradiso, perchè tutti quelli che vi lodano e riveriscono in questo mondo l'Eterno Padre li premierà colla sua santa grazia, e nell'immensa sua gloria. Ave, etc.
7.
      Rallegratevi, o Madre, Figlia e Sposa di Dio, perchè tutte le grazie, tutti i gaudi tutte le allegrezze e tutti i favori, che ora {123 [303]} godete in Paradiso non si diminuiranno mai, anzi aumenterannosi fino al giorno del;indirlo e dureranno in eterno. Ave, etc.
Orazione alla Beatissima Vergine.
      O gloriosa Vergine Maria Madre del mio Signore, fonte di ogni nostra consolazione, per queste vostre allegrezze di cui con quella divozione che he potuto maggiore ho fatto la presente rimembranza, vi prego d'impetrarmi da Dio la remissione de' miei peccati, ed il continuo ajuto della sua santa grazia, onde io non mi renda mai indegno della vostra protezione, ma bensì abbia la sorte di ricever tutti quei superni favori, che solita siete ottenere e compartire a'vostri servi, i quali fanno divota memoria di queste allegrezze, di cui ridonda il vostro bel cuore, o Regina immortale del Cielo.

 

 

ESERCIZIO DI DIVOZIONE AL S. ANGELO CUSTODE

1.° Angelo mio Custode, voi che non isdegnaste di prendere tanta cura di me abbominevole peccatore, deh! vi prego, avvalorate il mio spirito con viva fede, con ferma speranza e con infiammata carità, sicchè disprezzando il mondo io pensi solo ad amare e servire il mio Dio. {124 [304]}
      Tre Angele Dei, e tre Gloria Patri [1]
2.° Nobilissimo principe della corte celeste, che vi degnaste prendere tanta cura di questa povera anima mia, difendetela voi dalle insidie e dagli assalti del demonio, onde non mi accada mai più di offendere il mio Signore per l'avvenire. Tre Angele etc.
3.° Gloriosissimo spirito, che con assidua benignità vi occupate indefesso per l'anima mia, ottenetemi grazia, che io vi sia sempre divoto e fedele in eseguire tutto ciò che vi degnerete di suggerirmi al cuore. Tre Angele etc.
4.° Pietosissimo custode dell'anima mia voi che tanto vi umiliaste col venire dal cielo in terra per impiegare il vostro ministero a favore di un essere sì vile qual io sono, fate che possa anch'io acquistare lo spirito di vera umiltà, e sia pienamente persuaso, che da per me non posso nulla senza il vostro possente ajuto, e senza la grazia del mio Signore.
Tre Angele etc. {125 [305]}
5.° Benignissimo spirito, che tante fatiche spendete per salvare l'anima mia, ottenetemi dal Signore, che nell'estremo della mia vita l'anima mia da voi difesa possa passare dalle vostre mani nelle amorosissime braccia del mio Gesù. Tre Angele etc.

ORAZIONE.
      Poichè, amabilissimo mio Custode, tutto quello che voi fate per me in questo mondo niente altro ha di mira che la salute dell'anima mia, deh! vi supplico, quando mi troverò nel letto di morte privo di tutti i sensi, immerso nelle angoscie dell'agonia, e l'anima si separerà dal corpo per comparire avanti al suo Creatore, voi difendetela da' suoi nemici, e vincitrice conducetela con voi a godere per sempre la gloria del Paradiso. Cosi sia.

 

 

BREVE MODO DI PRATICARE LA VIA CRUCIS

      V. Adoramus te, Christe, et benedicimus libi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.

OREMUS.
      Respice, quaesumus, Domine, super banc amiliam tuam, pro qua Dominus noster Jesus {126 [306]} Christus non dubitavit manibus tradi nocentium et Crucis subire tormentum. Qui tecum vivit et regnat in saecula saeculorum. Amen.

ATTO DI CONTRIZIONE.
      Mio Redentore, mio Dio, eccomi a'vostri piedi pentito con tutto il cuore de'miei peccati, perchè sono offesa della vostra somma bontà; voglio piuttosto morire, che mai più offendervi, perchè vi amo sopra ogni cosa.
      Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
            Santa Madre, deh voi fate,
            Che le Piaghe del Signore
            Siano impresse nel mio core.
      Stabat Mater dolorosa
      Juxta Crucem lacrymosa
      Dum pendebat Fillius.

STAZIONE PRIMA.
      V. Adoramus te, Christe, et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem, et moderi, tuam redemisti mundum.
      Questa prima Stazione ci rappresenta il Pretorio di Pilato, dove il nostro Redentore ricevè la sentenza di morte.
      Considera, anima mia, come Pilato condannò a morte di Croce il nostro innocentissimo Gesù, e come egli volentieri si sottomise a quella condanna, acciocchè tu essi liberata dall'eterna dannazione. {127 [307]}
      Ah Gessù! vi ringrazio di tanta carità, e vi supplico di scancellare la sentenza di eterna morte meritata per le mie colpe, onde io sia fatto degno di godere l'eterna vita. Pater, Ave, Gloria etc.
      Miserere nostri, nomine, miserere nostri.
            Santa Madre, questo fate,
            Che le piaghe del Signore
            Siano impresse nel mio core.
      Cujus animarti gementem,
      Contristatam et dolentem
      Pertransivit gladius.

STAZIONE II.
      V. Adoramus te, Christe et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.
      Questa seconda Stazione ci rappresenta come Gesù fu caricato del pesantissimo legno della Croce.
      Considera, anima mia, come Gesù sottopose le sue spalle alla Croce, la quale era aggravata da' tuoi gravissimi peccati.
      Ah Gesù! perdonatemi e datemi grazia di non più aggravarvi nel restante di mia vita di nuove colpe, ma bensì di portare sempre la croce di una vera penitenza. Pater, Ave, Gloria etc.
      Miserere nostri, Domino, miserere nostri.
            Santa Madre, questo fate, ecc. {128 [308]}
      O quam tristis et afflicta
      Fuit illa benedicta
      Mater Unigeniti!

STAZIONE III.
      V. Adoramus te, Christe et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.
      Questa terza Stazione ci rappresenta come Gesù cascò la prima volta sotto la Croce.
      Considera, anima mia, come Gesù non reggendo il grave peso, cadde sotto la Croce con suo gran dolore.
      Ah Gesù mio! le mie cadute nel peccato ne sono la cagione. Vi supplico di darmi grazia di non rinnovarvi mai più questo dolore con nuovi peccati.
      Miserere nostri, Domino, miserere nostri.
            Santa Madre, questo fate, ecc.
      Quoe moerebat et dolebat,
      Pia Mater dum videbat
      Nati poenas inclyti.

STAZIONE IV.
      V. Adoramus te, Christe et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.
      Questa quarta Stazione ci rappresenta l'incontro dolorosissimo di Maria Vergine col suo Divin Figliuolo. {129 [309]}
      Considera, anima mia, quanto restò ferito il Cuor della Vergine alla vista di Gesù, ed il Cuore di Gesù alla vista della sua Madre afflittissima. Tu fosti la causa di questo dolore di Gesù e di Maria colle tue colpe.
      Ah Gesù! Ah Maria! fatemi sentire un vero dolore de' miei peccati, onde io li pianga finché viva e meriti d'incontrarvi pietosi alla mia morte. Pater, Ave, Gloria etc.
      Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
            Santa Madre, ecc.
      Quis est homo, qui non fleret
      Matrem Christi si videret
      In tanto supplicio?

STAZIONE V.
      V. Adoramus te, Christe et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.
      Questa quinta Stazione ci rappresenta come fu costretto Simon Cireneo a portare la Croce dietro a Gesù Cristo.
      Considera, anima mia, come Gesù non aveva più forze a reggere la Croce, onde gli Ebrei con finta compassione lo sgravarono dell'enorme peso di essa.
      Ah Gesù! a me è dovuta la Croce che ho peccato. Deh! fate che io vi sia almen compagno nel portare la croce di ogni avversità per vostro amore. Pater, Ave, Gloria etc. {130 [310]}
      Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
            Santa Madre, ecc.
      Quis non posset contristari
      Piam Matrem contemplari
      Dolentem cum Filio?

STAZIONE VI.
      V. Adoramus te, Christe et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.
      Questa sesta Stazione ci rappresenta la Veronica, che asciugò il volto a Gesù.
      Considera, o anima mia, l'ossequio fatto a Gesù da questa donna, e come egli la premiò subito dandole il volto suo effigiato in quel lino.
      Ah Gesù mio! datemi grazia di mondare l'anima mia da ogni lordura e d'imprimere nella mia mente e nel mio cuore la vostra santissima Passione. Pater, Ave, Gloria etc.
      Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
            Santa Madre, ecc.
      Pro peccatis. suoe gentis
      Vidit Jesum in tormentis
      Et flagellis subditum.

STAZIONE VII.
      V. Adoramus te, Christe et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.
      Questa settima Stazione ci rappresenta la seconda caduta di Gesù Cristo con grande suo strapazzo e tormento. {131 [311]}
      Considera, o anima mia, i patimenti di Gesù in questa nuova caduta, effetti delle tue ricadute nel peccato.
      Ah Gesù! mi confondo avanti a voi, e vi prego di darmi grazia che mi alzi in maniera dalle mie colpe, che non ricada mai più. Pater, Ave, Gloria etc.
      Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
            Santa Madre, ecc.
      Vidit suum dulcem Natum
      Morientem desolatum
      Dum emisit spiritum.

STAZIONE VIII.
      V. Adoramus te, Christe et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.
      Questa ottava Stazione ci rappresenta quando Gesù incontrò le donne che piangevano sopra di lui.
      Considera, anima mia, come Gesù disse a quelle donne che non piangessero sopra di lui, ma sopra di loro stesse, onde tu impari che devi prima piangere i tuoi peccati, indi i suoi patimenti.
      Ah Gesù! datemi lacrime di vera contrizione, acciocchè sia meritoria la compassione mia a' vostri dolori. Pater, Ave, Gloria etc.
      Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
            Santa Madre, ecc. {132 [312]}
      Eja, Mater fons amoris,
      Me sentire vim doloris
      Fac, ut tecum lugeam.

STAZIONE IX.
      V. Adoramus te, Christe et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.
      Questa nona Stazione ci rappresenta la terza caduta di Gesù con nuove ferite e con nuovi tormenti.
      Considera, anima mia, come il buon Gesù cadde la terza volta, perchè la tua ostinazione al male ti portò a continuare nelle colpe.
      Ah Gesù! voglio dar fine per sempre alle mie iniquità per dare a voi sollievo. Deh! confermate il mio proponimento e rendetelo efficace colla vostra grazia. Pater, Ave, Glorio etc.
      Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
            Santa Madre, ecc.
      Fac ut ardeat cor meum
      In amando Christum Deum,
      Ut sibi complaceam.

STAZIONE X.
      V. Adoramus te, Christe et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.
{133 [313]}
      Questa decima Stazione ci rappresenta come Gesù giunto che fu sul Calvario venne spogliato nudo ed amareggiato con fiele e mirra.
      Considera, anima mia, la confusione di Gesù nell'essere spogliato nudo, e la pena di essere abbeverato di fiele o mirra. Ciò fu in pena delle tue immodestie e golosità.
      Ah Gesù! mi pento delle libertà mie, e risolvo di non più rinnovarvi in tutto il rimanente de' miei giorni tali pene, ma di vivere con tutta modestia e temperanza. Cosi spero nel vostro divino ajuto. Pater, Ave, etc.
      Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
            Santa Madre, ecc.
      Sancta Mater, istud agas,
      Crucifixi fige plagas
      Cordi meo valide.

STAZIONE XI.
      V. Adoramus te, Christe et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.
      Questa undecima Stazione ci rappresenta quando Gesù fu inchiodato sopra la Croce, essendo presente l'afflittissima sua Madre.
      Considera, anima mia, gli spasimi di Gesù nell' essergli trapassate da' chiodi le mani e i piedi. Oh crudeltà de' Giudei! Oh amore di Gesù verso di noi! {134 [314]}
      Ah Gesù mio! voi tanto patite per me ed io tanto fuggo ogni patire. Deh! inchiodate sulla vostra Croce la mia volontà risoluta di non più offendervi per l'avvenire, anzi di patir volentieri qualunque pena per vostro amore. Pater, Ave, Gloria, etc.
      Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
            Santa Madre, etc.
      Tui Nati vulnerati
      Tam dignati pro me pati
      Poenas mecum divide.

STAZIONE XII.
      V. Adoramus te, Christe et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.
      Questa duodecima Stazione ci rappresenta la morte di Gesù in Croce.
      Considera, anima mia, che dopo tre ore di agonia mori il tuo Redentore sulla Croce per la tua salute.
      Ah Gesù mio! è ben giusto che io spenda per voi il restante di mia vita avendo voi dato la vostra con tanti spasimi per me. Cosi risolvo: mi assista la vostra grazia per li meriti della vostra morte. Pater, Ave, etc.
      Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
            Santa Madre, ecc.
      Fac me tecum pie fiere,
      Crucifixo condolere
      Donec ego vixero.
{135 [315]}

STAZIONE XIII.
      V. Adoramus te, Christe et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.
      Questa decima terza Stazione ci rappresenta come il Corpo santissimo di Gesù fu deposto dalla Croce in seno di Maria Vergine sua Madre.
      Considera, anima mia, il dolore di Maria Vergine in vedersi fra le sue braccia morto il suo Divin Figliuolo.
      Ah Vergine Santissima! per li meriti di Gesù ottenetemi grazia di non più rinnovare in vita mia la cagione della sua morte, ma che egli viva sempre in me colla sua Divina grazia. Pater, Ave, Gloria etc.
      Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
            Santa Madre, ecc.
      Justa Crucem tecum stare
      Et me tibi sociare
      In planctu desidero.

STAZIONE ULTIMA.
      V. Adoramus te, Christe et benedicimus tibi.
      R. Quia per sanctam Crucem et mortem tuam redemisti mundum.
      Questa ultima Stazione ci rappresenta la sepoltura del nostro Redentore.
      Considera, anima mia, come il Corpo saptissimo di Gesù fu seppellito con grande divozione {136 [316]} dentro al sepolcro nuovo per lui preparato.
      Ah Gesù mio! vi ringrazio di quanto patiste per me, e vi supplico di darmi grazia di preparare il mio cuore a ricevervi degnamente nella santa comunione e di fare nell'anima mia la vostra abitazione per sempre. Pater, Ave, Gloria etc.
      Miserere nostri, Domine, miserere nostri.
            Santa Madre, ecc.
      Quando Corpus morietur,
      Fac ut animoe, donetur
      Paradisi gloria.
      V. Salva nos, Christe Salvator, per virtutem Crucis.
      R. Qui salvasti Petrum in mari, miserere nobis.

Oremus.
      Deus, qui Unigeniti Filii tui prelioso sanguine vivificae Crucis vexillum sanctificare voluisti, concede, quaesumus, eos qui ejusdem sanctae Crucis gaudent honore, tua quoque ubique protectione gaudere. Per eumdem Christum Dominum nostrum. R. Amen.
      V. Divinum auxilium maneat semper nobiscum.
      R. Amen {137 [317]}

 

 

PREGHIERA DI BENEDETTO PAPA XIII per impetrare da Dio la grazia di non morire di morte improvvisa.

      Misericordiosissimo Signore Gesù, per la vostra agonia e sudor di sangue, per la morte vostra liberatemi., vi supplico, dalla morte subitanea ed improvvisa.
      Benignissimo Signore Gesù, per l'acerbissima ed ignominiosissima flagellazione e coronazione vostra, per la vostra Croce e Passione amarissima, per la vostra bontà umilmente vi prego, ce non permettiate, che io improvvisamente finora, e senza i SS. Sacramenti passi da questa vita all' eternità.
      Mio amatissimo Gesù, mio Signor e Dio mio, per tutti i travagli e dolori vostri, per il vostro prezioso Sangue e per le sagrosante vostre Piaghe; per quelle vostre, o mio dolcissimo Gesù, ultime parole dette in Croce: Deus, Deus meus, ut quid dereliquisti me? e per quel forte grido: Padre nelle tue mani raccomando lo spirito mio; ardentissima-mente vi prego di non levarmi tantosto da questo mondo. Le vostre mani, o mio Redentore, mi hanno fatto e formato tutto interamente. Doli non mi precipitate si presto; {138 [318]} datemi, vi supplico, spazio di penitenza, concedetemi un transito felice ed in grazia vostra, affinchè io vi ami con tutto il cuore, vi loda, e benedica in eterno.
      Signor mio Gesù Cristo, per quelle cinque Piaghe, che l'amore verso di noi vi fece in Croce, soccorrete a' vostri servi redenti col vostro preziosissimo Sangue... Sanguinisque pretiosi quem in mundi pretium. Cosi sia.



PREGHIERA A S. GIUSEPPE

      Gloriosissimo San Giuseppe, fortunato Sposo di Maria, voi che meritaste di essere fatto custode del Salvator del mondo Gesù Cristo, e abbracciandolo teneramente godeste anticipato il Paradiso, deh! ottenetemi dal Signore un intero perdono de' miei peccati, la grazia d'imitare le vostre virtù, onde io cammini sempre per la via che conduce al Cielo. Siccome voi meritaste di avere Gesù e Maria intorno al vostro letto al punto di morte, e tra le loro braccia dolcemente spiraste l'anima beata, vi prego di volermi difendere da' nemici dell'anima mia in quel-l' ultimo punto di mia vita; di modo che consolato dalla dolce speranza di volare con voi a possedere l'eterna gloria in Paradiso spiri pronunziando i SS. nomi di Gesù, di Giuseppe e di Maria. {139 [319]}

 

 

PREGHIERA PER LA BUONA MORTE

Composta da una Donzella protestante convertita alla Religioni Cattolica nell'età di anni15,e morta di anni 18 in odore di santità.

      Gesù Signore, Dio di bontà, Padre di misericordia, io mi presento dinanzi a Voi con cuore umiliato e contrito: vi raccomando la mia ultima ora, e ciò che dopo di essa mi attende.
      Quando i miei piedi immobili mi avvertiranno che la mia carriera in questo mondo è presso a finire, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.
      Quando le mie mani tremolo e intorpidite non potranno più stringervi, Crocifisso mio bene, e mio malgrado lascierovvi cadere sul letto del mio dolore, misericordioso ecc.
      Quando i miei occhi offuscati e stravolti dall' orror della morte imminente fisseranno in Voi gli sguardi languidi e moribondi, misericordioso Gesù, abbiate pietà di me.
      Quando le mie labbra fredde e tremanti pronunzieranno per l'ultima volta il vostro Nome adorabile, misericordioso Gesù, ecc.
      Quando le mie guance pallide e livide inspireranno agli astanti la compassione ed il terrore, e i miei capelli bagnati dal sudor della morte, sollevandosi sulla mia testa annunzieranno prossimo il mio fine, misericordioso ecc. {140 [320]}
      Quando le mie orecchie, presso a chiudersi per sempre a' discorsi degli uomini, si apriranno per intendere la vostra voce, che pronunzierà 1' irrevocabile sentenza, onde verrà fissata la mia sorte per tutta l'eternità, misericordioso ecc.
      Quando la mia immaginazione agitata dà orrendi e spaventevoli fantasmi sarà immersa in mortali tristezze, ed il mio spirito turbato dalla vista delle mie iniquità, dal timore della vostra giustizia, lotterà contra l'angelo delle tenebre, che vorrà togliermi la vista consolatrice delle vostre misericordie e precipitarmi in seno alla disperazione, misericordioso ecc.
      Quando il mio debole cuore oppresso dal dolor della malattia sarà sorpreso dagli orrori di morte, e spossato dagli sforzi che avrà fatto contro a' nemici della mia salute, misericordioso ecc.
      Quando verserò le mie ultime lagrime, sintomi della mia distruzione, ricevetele in sacrificio di espiazione, acciocchè io spiri come una vittima di penitenza, ed in quel terribile momento, misericordioso ecc.
      Quando i miei parenti ed amici, stretti a me d'intorno, s'inteneriranno sul dolente mio stato, e v'invocheranno per me, misericordioso Gesù ecc.
      Quando avrò perduto l'uso di tutti i sensi, ed il mondo intero sarà sparito da me, ed {141 [321]} io gemerò nelle angosce della estrema agonia e negli affanni di morte, misericordioso ecc.
      Quando gli ultimi sospiri del cuore sforzeranno l'anima mia ad uscire dal corpo, accettateli come figli di una santa impazienza di venire a Voi, e Voi misericordioso ecc.
      Quando l' anima mia sull'estremità delle labbra uscirà per sempre da questo mondo e lascerà il mio corpo pallido, freddo e senza vita, accettate la distruzione del mio essere, come un omaggio che io vengo a rendere alla vostra Divina Maestà, ed allora, misericordioso Gesù ecc.
      Quando finalmente l'anima mia comparirà dinanzi a Voi, e vedrà per la prima volta lo splendore immortale della vostra Maestà, non la rigettate dal vostro ' cospetto- degnatevi ricevermi nel seno amoroso della vostra misericordia, affinché io canti eternamente le vostre lodi: misericordioso Gesù ecc.

ORAZIONE.
      O Dio, che condannandoci alla morte, ce ne avete nascosto il momento e l'ora, fate ch'io passando nella giustizia e nella santità tutti li giorni della vita, possa meritare di uscire di questo mondo nel vostro santo amore, per li meriti del Nostro Signor Gesù Cristo, che vive e regna con Voi nell'unità dello spirito Santo. Così sia.
      Pio VII accordò l'indulg. di 100 giorni a chi recita ogni di detta Preghiera; e per un mese indulg. Plenaria. {142 [322]}

 

 

ORAZIONE per le anime del Purgatorio.

      O Signore onnipotente, il quale per l'amore che portaste agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima Passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso a' tormenti che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che partite di questa valle di pianto in grazia vostra soffrono gli ardori di quelle fiamme per iscontare i debiti che hanno tuttora verso della vostra Divina Giustizia. Accettate adunque, o pietosissimo Iddio, le preghiere che per esse umilmente vi porgo, traetele da quel carcere tenebroso, e chiamatele alla gloria del Paradiso. Vi raccomando particolarmente le anime de' miei parenti, benefattori spirituali e temporali, e in ispecial modo quelle a cui posso essere stato occasione di peccato col mio mal esempio. Vergine SS., Madre pietosa, consolatrice degli afflitti, intercedete voi per quelle anime, affinché per la vostra potentissima intercessione volino a godere quel Paradiso che loro sta preparato.
      V. Te ergo, guoesumus, famulis tuis subveni.
      R. Quos pretioso Sanguine redemisti
. Pater, Ave, e Requiem. {143 [323]}


 


1. I Sommi Pontefici Pio VI e Pio VII concederono l'indulgenza di 100 giorni tutte le volte che si recita l'Angelo Dei: e a chi lo recita ogni giorno per un mese indulgenza plenaria, purché confessato e comunicato.
      Si acquista pure l'indulgenza di 100 giorni tutte le volte che si recitano tre Gloria Patri, e recitandoli al mattino, al mezzodì ed alla sera 300 giorni per ogni volta. Col quale esercizio fatto per un mese si lucra indulgenza plenaria, purché in un giorno. di tal mese uno siasi confessato e comunicato.
      Tutte queste indulgenze sono applicabili alle anime del Purgatorio.[testo]

 


modello; ?>