Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html |
A004001225 |
Coloro che erano stati sloggiati da quel tugurio, non potevano darsene pace; e, - non ripugna, andavano gridando, che una casa, la quale da tanto tempo era il luogo di convegno, di ricreazione, di allegria sia caduta nelle mani di un prete intollerante? Ma intanto taluno, per rientrare in quel sito, e per avidità di lucro, ritornarlo ad essere luogo di bagordi e di mal costume, propose al signor Pinardi una pigione quasi doppia di quella che pagava D. Bosco. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html |
A006003250 |
Un partito o meglio una fazione sotto il nome di liberali democratici, o semplicemente di Italiani, aveva promosso lo spirito di rivoluzione, cominciando dalla Reggia dei Sovrani fino al tugurio del rozzo contadino e del povero artigiano. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html |
A009007139 |
- Natus in paupere domo, et in tugurio rusticano, qui vix milio et cibario pane rugientem saturare ventrem poteram, nunc similam et mella fastidio.. |
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A009010419 |
- Natus in paupera domo et in tugurio rusticano qui vix milio et cibario pane rugientem saturare ventrem poteram, nunc similam et mella fastidio, Hier. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html |
A011002748 |
I Valdesi le descrissero così in un loro opuscolo: "Si figuri il lettore un tugurio a qualche centimetro sotto il livello della strada, umido, privo d'aria e di luce sufficiente, ed avrà un'idea del locale che serve per la scuola, che D. Bosco ha impiantato [421] nei Piani di Vallecrosia" [166]. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html |
A012000852 |
Una casupola, o meglio un tugurio, od una taverna sorgeva nel mezzo, miserabile al vederla di fuori, più miserabile dentro. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html |
A017003920 |
Trovò un tugurio di legno per abitazione. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html |
A019000915 |
Avresti veduto un umile sacerdote, ancor giovine d'età, dimesso nel vestire, dalla fisionomia aperta ed ilare, che dopo aver trattenuto in giuochi e divertimenti, in un prato quasi deserto alle porte di Torino, i figli del popolo abbandonati per le vie, li radunava in una specie di misero tugurio, e con parola dolce e suasiva dava loro lezioni di religione, e li attirava con mirabil arte alla pietà.. |