Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html |
A014001885 |
Erano dunque tali le condizioni giuridiche del sacro luogo, allorchè si trattò di affidarlo in subcessione a Don Bosco. |
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A014001887 |
E quanto savio fosse questo suo divisamento, si vide allorchè, avvenuta da parte del municipio la subcessione dell'edifizio a Don Bosco, la regia prefettura di Torino prima di accordare l'approvazione definitiva inviò al sindaco la seguente nota: "Siccome poi nel contratto di cessione dal Demanio al Comune quest'ultimo si è obbligato di non destinare il Palazzo Abbaziale ad usi che non siano di pubblica utilità; così coli verrà che la S. V. indichi espressamente a quale uso detto Palazzo sarà adibito dal Sacerdote Bosco, che accenni le ragioni per le quali l'uso stesso potrà rivestire il carattere di utilità pubblica". |
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A014001905 |
Che se nell'atto di subcessione non indicavasi in qual maniera Don Bosco avrebbe usato del palazzo a utilità pubblica, veniva ciò determinato nella convenzione con la giunta municipale, dove si diceva assumersi egli per sè e per i suoi eredi questi tre obblighi: I° Di soddisfare agli impegni che il comune teneva verso il Governo, secondochè si stabiliva nell'atto di subcessione. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html |
A015005766 |
Nostro progetto di subcessione dal Municipio di Siracusa al Sac. Giovanni Bosco.. |
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A015005782 |
5° Con la subcessione del fabbricato dell'ex-convento e chiesa dei PP. Cappuccini e della Silva annessavi e con li sovraindicati sussidi e dotazione il Sac. Giovanni Bosco si obbliga per sé e successori di erigere nel fabbricato dell'ex-convento dei PP. Cappuccini un ospizio di beneficenza per fanciulli indigenti da reggersi e governarsi in tutto dalla Pia Società di S. Francesco di Sales, alla foggia [754] dell'Oratorio sotto lo stesso titolo da lui fondato in Torino, con le stesse regole e discipline.. |