A012003825
|
All'occasione pigliava una di quelle liste, vi scriveva una parola o un nome o vi tracciava un segno; quindi durante la ricreazione del dopo pranzo con quei promemoria in mano si accostava a uno, fermava un altro, chiamava un terzo: erano coloro a cui aveva qualche cosa da dire, e nel dirla usava le espressioni di Don Bosco: -Mi vuoi fare un piacere?... Saresti disposto ad andare nel tal luogo?... Sapresti dirmi come vai negli studi?... Nel tuo ufficio incontri qualche difficoltà?... Vuoi che parliamo di questo, di quello?... Finiva pure alla maniera di Don Bosco:- Stammi allegro... Siamo sempre amici... Fatti coraggio! - Don Vespignani ricorda che non solo si ammirava tanta sollecitudine, ma si aveva quasi piacere di essere segnati nelle sue polizze per aver occasione d'intrattenersi un istante con lui, e dice che le sue chiamate facevano del bene, tenevano i confratelli desti al dovere e ispiravano generosi sensi..
|