A010004287
|
Tutto va bene, tutto è buono, ma senza spendere non si fa niente; chi dunque si sobbarcherà alle varie spese necessarie per l'impianto e il mantenimento dell'Oratorio? Torino, che per ciò che concerne la pubblica carità può andar superba di aver la precedenza fra molte città d'Italia, Torino, dico, provvede con offerte de' suoi privati cittadini al mantenimento degli Oratorii, con tal generosità che si giunse perfino col ricavato a vestire gran parte dei giovani che mostravansi assidui e morigerati; e ciò che si ottiene a Torino perchè non si potrà ottenere a Vicenza, a Padova, a Treviso e in molte città d'Italia? Non vi sono forse dovunque cristiani doviziosi e di buon cuore, che amano incoraggire ed assistere simili opere? Nulla altro occorre che anime generose e pie che assieme col rispettivo parroco stabiliscano di dar principio a queste opere e la Provvidenza di Dio, sempre pronta ad assistere chi cerca e vuole il bene, non vorrà per fermo abbandonare chi si sobbarca a sacrificar se stesso per opere così care a Sua Divina Maestà....
|