Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html |
A004000983 |
Ci basti per saggio l'esordio della sua predica sul giudizio universale: "E fino a quando, o peccatori, abuserete della bontà di Dio, fino a quando continuerete ad offenderlo? Già gridano vendetta i compagni scandalizzati da voi; già gridano vendetta le chiese nelle quali commetteste tante irriverenze; già gridano vendetta i sacramenti profanati con tanti sacrilegi; già gridano vendetta il sole, la luna, le stelle, testimoni della vostra ribellione al loro Creatore; già grida vendetta la terra, da voi fatta teatro delle vostre iniquità; già gridano vendetta gli angioli stessi che vorrebbero vendicare gli insulti da voi fatti al loro Dio. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010004777 |
Già nel 1867 vari Monsignori s'erano scandalizzati nell'apprendere che egli mandava i suoi preti e i suoi chierici a laurearsi in belle lettere, in filosofia e in matematica alla Regia Università, per dedicarli poi all'insegnamento; ed egli, esposte le ragioni per cui riteneva necessario di procedere a quel modo, li aveva esortati a fare altrettanto, per veder abilitati all'insegnamento il maggior numero di ecclesiastici, e così non costringere tutta la gioventù a frequentare le pubbliche scuole. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html |
A011001230 |
Ecco la ragione principale, per cui uomini eminenti del clero insorgevano scandalizzati, invocando o applicando provvedimenti, dei quali oggi noi misuriamo tutta l'inopportunità e importunità; essi miravano le cose dell'Oratorio dal di fuori e le giudicavano alla stregua dei passato.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html |
A013004129 |
Oh se voi vedeste quante domande da ogni parte del mondo vengono fatte, perchè si aprano case per poveri giovani abbandonati! Una volta, solo nelle grandi città, bisognava provvedere all'anima e al corpo di tanti poveri giovani, abbandonati, scandalizzati, vittime infelici del delitto, della miseria, dei vizio; ma ora in quanti altri luoghi anche piccoli bisogna provvedere alla gioventù pericolante, se si vuole salvare la società. |