Compare ne' suoi esordi il nome di quell'avvocato Paganuzzi, che fu strenuo vessillifero dell'Azione Cattolica italiana nel periodo dell'Opera dei Congressi, e accanto a lui l'ingegnere Pietro Saccardo, altro cattolico militante di Venezia.

 All'udire il nome, di Don Bosco, già noto per fama, si rallegrò assai; quindi, fatti i suoi calcoli, decise di donargli il terreno necessario in Mogliano Veneto e la somma di lire centocinquantamila per erigere nel fondo un edifizio su disegno del sullodato ingegnere Saccardo.

 L'ingegnere Saccardo però, incaricato di prepararne un abbozzo, ne la dissuase, facendola ritornare all'originaria sua intenzione, e proponendole di chiamare Don Bosco.

 [818] Dal canto Suo, Rev.mo Don Bosco, Ella s'impegna dunque d'innalzare la fabbrica in discorso secondo il disegno già presentato dall'ingegnere Saccardo: e conseguentemente devo intendere alla erezione o fondazione ivi della colonia agricola da Lei diretta e da me desiderata..

 I° D'innalzare il fabbricato necessario all'uopo secondo il disegno già presentato dalSig. Ingegnere Saccardo..

 [469] Lettera dell'ingegnere Pietro Saccardo a Don Bosco, Venezia, 12 giugno 1879.

 [470] Lettera del Saccardo a Don Durando, Venezia, I° ottobre 1880.