Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html |
A002001757 |
Il povero infermo era così aggravato, che gli assistenti ritenevano che sarebbe mancato in quella notte. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010000256 |
Era stata spinta a recarsi a Roma una buona donna - che alcuni ecclesiastici ritenevano favorita da Dio di doni straordinari, per alcuni suoi scritti che sostenevano essere vere rivelazioni; e il Papa la mandò dal Card. Patrizi, perchè la facesse esaminare da Don Bosco, che si trovava egli pure a Roma. |
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A010001212 |
Don Bosco, dopo averne fatto leggere la minuta a Don Savio e a Don Rua, perchè vi apponessero le modificazioni che ritenevano opportune, faceva al Sindaco questa risposta: [120]. |
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A010004756 |
Si parlava di grazie singolari ottenute colle sue benedizioni, e di tanta gente che gli si affollava attorno come a un taumaturgo: ed alcuni non volevano prestar fede a quelle maraviglie, altri ritenevano fuor di luogo quelle scene in Roma, e ci fu anche chi, non avendo mai dimenticato la sua ispezione all'Ospizio di S. Michele [432] e le naturali conseguenze, tentò di farlo comparire innanzi al S. Uffizio, forse per parlar di nuovo del suo libretto sul Centenario di S. Pietro, che nel 1867 s'era tentato di mettere all' Indice; e fu scelto uno degli Ufficiali della S. Congregazione, a lui benevolo, nella fiducia che avrebbe meglio ottenuto lo scopo, per andarlo ad invitare. |
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A010005142 |
L'ardua impresa, alla quale s'era accinto, era sempre malvista da molti del Clero, perchè ritenevano che egli, da buon buzzurro (era il nome che davano ai piemontesi invasori) più che ad altro mirasse a favorire e a metter in buona luce il Governo.. |
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A010006392 |
Nella sala, in cui si tenne l'adunanza, venne posto un Crocifisso tra due candele accese, e recitato il Veni, Creator Spiritus, [637] a una a una presero le presenti ad avvicinarsi a Don Bosco, e a dirgli sottovoce il nome di colei che ritenevano eligenda, ed egli lo scriveva. |
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A010006678 |
Nel capo 1° delle Regole degli Oblati, approvate da Papa Leone XII nel 1826, si legge come anche questi ecclesiastici, legati dai tre voti semplici di povertà, castità ed ubbidienza, da principio, benchè tutti lo desiderassero, non ritenevano " opportuno il farli in quei tempi ancora calamitosi ", ma poi li ammisero "essendo divenuti in certo modo necessarii, sia pel maggior bene spirituale di ciascun Oblato, sia per procurare una maggior stabilità alla Congregazione".. |
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A010006877 |
Difatti con una gentilissima lettera, dapprima l'assicurava ch'era sempre pronto ad assisterlo per poter " riuscire ad ottenere dal Vicario di Gesù Cristo una piena approvazione ", quindi lo pregava a disporre che fossero inviati alla Curia i documenti comprovanti la validità delle dimissorie ai soci che si dicevano entrati nell'Oratorio prima dei 114 anni, e a disporre che tutti gli ordinandi si presentassero " a subire l'esame almeno di due trattati intieri di Teologia... per ogni ordinazione sempre diversi ", mentre per i religiosi comunemente si ritenevano bastanti le dimissorie, godendo del privilegio di tale esenzione. |
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A010011565 |
Nelle Conferenze Generali, (tanta era l'umiltà del Santo!... ), oltre la revisione della traduzione delle Costituzioni e del regolamento dell' Associazione Salesiana, ossia della Pia Unione dei Cooperatori, che pensava già di fondare, si trattò di curar l'economia anche coll'usare una stoffa uguale per gli abiti ecclesiastici; della contabilità privata dei direttori, e della loro durata in carica; dell'orario delle scuole serali di canto e di musica; della maniera di pregare; di provvedere un archivio per le memorie della Pia Società, e di altre proposte che si ritenevano convenienti, come d'iniziar più presto le vacanze, e di stabilire una casa di campagna e di convalescenza, ad esempio a Chieri, in quella lasciata a Don Bosco dai coniugi Bertinetti, dove il Santo, compiuti gli studi ginnasiali, aveva dato l'esame per la vestizione clericale, e che si ritiene facesse parte dell'antico palazzo della nobile famiglia Tana, da cui fu discendente Donna Marta Tana, marchesa di Castiglione, madre di S. Luigi Gonzaga, il quale pare vi facesse soggiorno [207],... ovvero nella villa, di recente ereditata dal conte Filippo Belletrutti di S. Biagio, a Strambino.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html |
A011001359 |
Ritenevano il lavoro preparato da Menghini e scritto da Bianchi. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html |
A012003058 |
In casa tutte la amavano; parecchie la ritenevano per santa. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html |
A013008348 |
Se Don Bosco riuscì a vincere le tante difficoltà frappostesi all'erezione della chiesa di S. Giovanni Evangelista, alcune delle quali si ritenevano insormontabili, egli lo dovette al nobile patrizio torinese.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html |
A017004014 |
La ragione era che, desiderosi d'imparare la loro arte, ritenevano mancarne a S. Benigno i mezzi e la comodità. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html |
A018002670 |
Attesta inoltre di sacerdoti che, avuto a casa loro come commensale Don Bosco, si onoravano di mettere da parte posate e altri oggetti dal medesimo usati a mensa e che dopo la morte del Servo di Dio si ritenevano queste cose come preziosissime. |
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A018002833 |
Benchè durante la vita del Santo non ci fossero state comunicazioni in proposito, tuttavia essi lo ritenevano universalmente come il successore nato. |