Formatosi il nuovo ministero Cairoli, l'Istruzione Pubblica fu affidata a Francesco Perez, siciliano.

 Da entrambi i ministri ebbero pronto ricevimento e buone parole [117], confermate poi anche per iscritto dall'onorevole Perez, il quale, in data 24 luglio si espresse a questo modo: "Rispondo al biglietto che mi ha indirizzato con la data del 15 luglio del corrente [118], facendo voti perchè il suo istituto possa prosperare ogni dì più in benefizio dei poveri.

 Il Beato se ne valse tosto, spedendo la pubblicazioncella al ministro Perez con la seguente lettera..

 Fece allora di bel nuovo appello alla giustizia e alla carità del ministro Perez..

 Il Cairoli, incaricato della ricomposizione, offerse al Perez l'agricoltura; ma quegli ricusò, ponendo il dilemma: o l'istruzione o niente! Gli succedette il letterato Francesco De Sanctis..

 Il ministro Perez aveva idee larghe circa la libertà d'insegnamento.

 Io continuo a lottare col Daneo e con questi Provveditori centrali, compreso il papà Barberis (come lo chiama il Perez).