Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html |
A003000553 |
D. Bosco allora fattosi recare il Metthiae - Martini, lexicon philologicum, lesse che peccatum viene da pecu, ossia pecus pecoris, perchè gli empii camminano come le pecore, le quali non son guidate dal lume della ragione, ma solo condotte dai loro brutali istinti. |
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A003000553 |
Un giorno aveva chiesta qual fosse l'etimologia presso i latini della parola Peccatum - Nessuno portò la vera risposta, benchè avessero consultati uomini molto eruditi. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html |
A005003005 |
Qui faciunt peccatum ei iniquitatem hostes sunt animae suae. |
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A005004423 |
Iste omnis fructus ut auferatur peccatum [30].. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html |
A006002033 |
S. Agostino dice: non remittitur peccatum nisi restituatur ablatum. |
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A006002364 |
Ne proponeva altre, delle quali ne ricordiamo due: Non est peccatum occidere patrem suum. - Deus non est in coelo. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html |
A008008788 |
In quei giorni a Trofarello si era ripetuto che miseros facit populos peccatum; e in Albano il colera era stato, come tutti asserivano, una sfolgorante manifestazione della giustizia e della misericordia di Dio. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html |
A011002111 |
Stimulus autem mortis peccatum est. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html |
A012001446 |
Ed anche, se vi piace condurre lunga vita, bisogna che vi mettiate tosto in grazia di Dio, e vi manteniate costantemente in essa, perchè il peccato è uno stimolo che ci fa venire più presto la morte addosso: stimulus mortis peccatum est. |
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A012006237 |
Stimulus mortis peccatum est, dice S. Paolo. |
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A012006245 |
Dunque, ritornando al nostro argomento, per fuggire la morte più lungamente che si può, fuggiamo il peccato e specialmente quello contro la virtù della modestia, che è quello che più di ogni altro affretta la morte, e del quale intendeva parlare lo Spirito Santo quando disse: Stimulus mortis peccatum est.. |
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A012006574 |
L'Angelico S. Tommaso fa qui due domande: (3° Parte. quest. XLVII): Utrum Christi persecutores eum agnoverint, et utrum peccatum Christum crucifigentium fuerit gravissimum.. |
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A012006578 |
Onde nel Vangelo dice (S. Giov., Cap. XV): Si non venissem et locutus eis non fuissem, peccatum non haberent: nunc autem, excusationem non habent de peccato suo. |
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A012006582 |
Multo magis fuit excusabile peccatum Gentilium, per quorum manus crucifixus est.. |