Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html |
A002001238 |
Procurava eziandio a' suoi giovani alunni divertimenti adattati al luogo, come quello dell'ambo, dell'oca, della geografia, dei dadi, della dama, della tela; talora la mano calda, la gatta cieca li occupavano allegramente; altra volta D. Bosco li ricreava coi bussolotti. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html |
A003000194 |
[40] Accadde più volte che in una pubblica piazza delle meno frequentate egli osservava un capannello di adolescenti popolani, i quali, seduti per terra, giocavano alle carte, a tombola, all'oca o ad altri giuochi analogi. |
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A003000484 |
I trastulli e giuochi permessi sono le boccie, le piastrelle, l'altalena, le stampelle, la giostra a passo del gigante, bersaglio a palla, corda; esercizii di ginnastica, oca, dama, scacchi, tombola, corriere, o barra rotta, i mestieri, il mercante ed ogni altro giuoco che possa contribuire alla destrezza del corpo. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html |
A011001621 |
Nella seconda Don Bosco usò il metodo dialogato, a cui ricorreva, quando volesse pelar l'oca senza farla gridare. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html |
A012001460 |
L'esile cronachina di Don Lazzero segnala una novità del '76: per la prima volta gli artigiani si produssero da sè, rappresentando la Casa della fortuna e la farsa dell' Oca. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html |
A015007445 |
ARCIPRETE. Come é furbo! Pela l'oca senza farla gridare. |