Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html |
A004002110 |
Quale straziante spettacolo! Pezzi di cadaveri, gambe e braccia sparsi qua e colà! Voci dolenti che ancora uscivano dalle fumanti macerie! E, quello che era più spaventoso, l'imminenza di un terzo scoppio, che avrebbe fatto macello di tutti i vicini, e dei più lontani ancora. |
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A004002111 |
Per ben due volte dalla violenza degli scoppi egli è stramazzato a terra siccome morto; si alza nondimeno, invocando Maria SS., e colle membra peste, colla faccia, colla testa e colle mani abbrustolite, mettendo sangue persino dalle orecchie rintronate e sconvolte, in mezzo ad una confusione indescrivibile, tra il macello de' suoi operai, tra i pianti e le grida di disperazione, egli mostra una perspicacia e spiega tale un coraggio, che è superiore ad ogni encomio. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html |
A006005708 |
Gli stessi benefattori e gli amici che vennero lungo il giorno a visitare quel guasto, dicevano che secondo ogni probabilità il fulmine avrebbe dovuto fare un macello dei giovani; ed andavano via magnificando la bontà di Dio e della Vergine.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html |
A012003616 |
Ma chi più di tutti faceva spaventevole macello, era quell'orso comparso pel primo nel cortile degli artigiani. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html |
A014003910 |
Guai a chi si avventurava in quelle plaghe, dove i bianchi erano ritenuti e trattati senz'altro quali prepotenti invasori! Né stavano al sicuro gli abitanti delle zone limitrofe incivilite, essendo continuamente esposti alle indiadas o scorrerie di quei barbari, le cui orde, piombando sulle opíme mandre [617] dei coloni argentini, rubavano il bestiame per andare a venderlo ai Cileni, privi di carne da macello. |