Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html |
A014000190 |
L'altro fatto è narrato nella stia Vita di Don Bosco dal D'Espiney, il quale lo udì dal notissimo editore parigino Josse. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html |
A016000786 |
Così il conte di Villermont (23 aprile), lietissimo di essere stato fatto cooperatore e di aver parlato con Don Bosco, vorrebbe tornare da lui, per studiare [145] subito il modo di cooperare; il signor Bastard (26 aprile), direttore dell'ebdomadaria Gazette Illustrée e autore del libro Cinquante jours en Italie, in cui ha parlato di Don Bosco [109], ardisce ora sollecitare un'udienza per portargli personalmente un più rispettoso omaggio; con affetto di figlio, perchè cooperatore salesiano, l'abate Moigno (26 aprile) lo supplica di accordargli pochi minuti, tanto tempo che basti per una benedizione [110]; la signora Dufrasne (20 maggio) vorrebbe presentargli il marito, agitato da monomania religiosa, perchè lo benedica e gli ottenga dal Signore sanità di mente; una figlia (21 maggio) brama condurgli la madre paralizzata a ricevere la sua benedizione; la baronessa Racat De Roman (22 maggio) ha bisogno di consiglio e di una benedizione; la signora Franconie (22 maggio) prega umilmente di essere ammessa a ricevere la santa benedizione; la signora D'Ervan di Tours (22 maggio) è desolata perchè suo figlio ingegnere e ispettore ferroviario non farà più in tempo a vedere Don Bosco, mentre avrebbe tanto bisogno di una sua benedizione che lo riavvicinasse a Dio e lo richiamasse alle abbandonate pratiche religiose; la signora Loison di Lavantie (22 maggio) non si può dar pace per aver ricevuto con troppo ritardo il biglietto di udienza; la signora Pepin - Leballeur (22 maggio), a cui Don Bosco ha dato appuntamento presso il libraio Josse alle cinque e mezzo della sera, riceve all'ultimo momento dalla signora Josse l'avviso di non muoversi, perchè a impedire disordini deve chiudere la bottega, e n'è desolata; il sacerdote Baiville (23 maggio), recatosi più volte inutilmente dal medesimo libraio nella speranza d'incontrarvi Don Bosco, ridomanda il favore di un'udienza per la necessità che sente di una sua parola e della sua benedizione; la signora Hiendonne (24 maggio), avuto il biglietto dì udienza e fatte senza pro quattro ore di anticamera e senza pro tornata altre due volte, perduta ogni speranza, gli fa umile supplica di pregare l'Onnipotente che [146] pieghi la volontà di un padre egoista; la stessa sorte è toccata alla baronessa Des Graviers, che, tornata per parecchi giorni inutilmente in via Ville l'Evéque, secondo l'indicazione avuta da Don Bosco, gli promette un obolo di mille franchi, se rende la pace a un'anima sconvolta e lontana dai doveri religiosi; la duchessa d'Aremberg (23 maggio) è disposta a ritardare di qualche giorno la sua partenza da Parigi, pur di ottenere una brevissima udienza il dì appresso a qualunque ora e in qualunque luogo e intanto gli offre la sua ospitalità nel palazzo d'Aremberg, quando, come si spera, egli si recherà nel Belgio [111].. |
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A016000787 |
Speravamo di vedere Don Bosco oggi dal signor Josse; ma alle sei non c'era ancora e ci è bisognato rincasare. |
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A016001014 |
In via Sèvres teneva la sua bottega un umile libraio per nome Josse, noto già da parecchi anni a [204] Don Bosco, che l'aveva incontrato a Cannes. |
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A016001014 |
L'Univers del 5 giugno accenna a grazie particolari e specialmente a una guarigione, che nel cuore dei coniugi Josse aveva accesa una fiamma di riconoscenza inestinguibile. |
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A016001055 |
In via Sèvres c'è la chiesa del Gesù, poco distante dal luogo dove fu la libreria Josse: ivi celebrò Don Bosco. |
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A016003639 |
Céline Josse, 63, rue de la Victoire. |
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A016003640 |
Marie Josse, 31, rue de Sèvres.. |
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A016003670 |
Monsieur Adolphe Josse, libraire-éditeur, 31, rue de Sèvres. |
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A016006955 |
[90] Le fonti principali del nostro racconto saranno: I° I giornali del tempo; 2° Un centinaio di lettere scritte a Don Bosco o al segretario e fortunatamente conservate; 3° un succinto diario delle udienza serali dal 18 aprile al 21 maggio, ma con larghissime lacune; 4° due opuscoletti stampati a Parigi: LÉON AUBINEAU, Dom Bosco, sa biographie, ses œuvres et son séjour à Paris, A. Josse éditeur; Dom Bosco à Paris, sa vie et ses œuvres par un ancien Magistrat, Librairie Ressayre, septième édition. |
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A016007290 |
Depuis lors, une nouvelle édition a paru chez M Adolphe Josse, libraire, 31, rue de Sèvres, à Paris.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html |
A017005536 |
Monsieur A. Josse, libraire 29 et 31, Rue de Sèvres.. |
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A017005630 |
Quanto al nome del signor Josse il quale si trova dopo la lettera tra i nomi dei principali benefattori, non so se sia cosa veramente conveniente. |
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A017007844 |
[220] Seguiva questo N.B.: Per comodità degli oblatori le offerte possono depositarsi anche nelle mani del Rev.mo Signor Le Rebours, Curato della Maddalena; delSig. Marchese di Franqueville, Chateau de la Muette; delSig. Josse Adolfo libraio, via Sévres, N. 29-31. |
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A017008127 |
[431] Don Bellamy spiega meglio il suo pensiero in una lettera del io marzo a Don Rua: " Quanto al sig. Josse il mio parere era che il suo nome. |
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A017008128 |
Ma ora il di Lei parere mi sembra molto giusto; quindi mi par bene di non togliere il nome del Josse dalla lista dei collettori ".. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html |
A018002334 |
Nella libreria dell'editore Josse era un viavai continuo di signore per avere notizie, supponendosi che egli dovesse essere informato di tutto. |
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A018007307 |
[394] Rispondendo a una lettera di condoglianza scrittale da Don Rua, la figlia del sig. Josse diceva (2 5 gennaio 1888): " Vous nous demandez, mon Révérend Père, si nous continnerons à nous occuper de votre belle (Euvre. C'est pour nous un devoir et un véritable bonheur. Nous serons heureuses et fières de continuer la douce tâche que s'était imposée mon Père et de prouver à Dom Bosco notre filiale affection en recueillant pour ses chers orphelins le plus qu'il nous sera possible ".. |