Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html |
A012003441 |
La commedia s'intitolava Phasmatonìces o Larvarum victor, il vincitore dei fantasmi. |
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A012005463 |
Il primo articolo s'intitolava: "Don Bosco a Roma". |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html |
A013003826 |
L'articolo s'intitolava: "I Cooperatori Salesiani a perpetua Memoria di Pio IX il Grande". |
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A013006416 |
Il fascicolo che fece rumore, fu quello del gennaio 1854, secondo anno delle Letture Cattoliche; s'intitolava: Il Catechismo Cattolico sulle rivoluzioni. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html |
A014001568 |
Il libercolo s'intitolava: L'Arcivescovo di Torino, Don Bosco e Don Oddenino ossia Fatti buffi, serii e dolorosi raccontati da un Chierese. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html |
A016001711 |
S'intitolava Clericalismo a Torino ed era dedicato alla Giunta Municipale. |
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A016007224 |
[305] S'intitolava I Narbonneire La - Tour,. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html |
A017001582 |
L'opuscolo s'intitolava: Lettera rispettosa di C. P. Meille, pastore della chiesa evangelica valdese a Sua Eminenza Reverendissima il Cardinale Alimonda, Arcivescovo di Torino. |
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A017002449 |
Avvicinandosi la festa dell'Immacolata, dalla quale s'intitolava la casa di Firenze, scrisse alla contessa Uguccioni, grato della sua materna carità verso quei, Salesiani.. |
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A017003594 |
Il Podestà avrebbe desiderato che si mettesse subito in carta un abbozzo di convenzione; ma Don Sala prudentemente non acconsentì; soltanto espose a voce l'oggetto di alcuni articoli che poi avrebbe presentati all'esame del Capitolo Superiore: cessione ai Salesiani per uso gratuito del palazzo Crosina [585] e Sartori, come s'intitolava l'edifizio; rimozione delle orfane, cercando loro un altro locale; riparazioni esterne e modificazioni a spese del Municipio e della Congregazione di Carità; inventario di tutti gli oggetti esistenti nell'istituto con l'obbligo di restituirli nello stato in cui si troverebbero qualora i Salesiani dovessero ritirarsi; obbligo ai Salesiani di accettare solamente venticinque giovani, pagando il Municipio e la Congregazione di Carità ottanta centesimi al giorno per ogni altro di più che fosse da loro raccomandato; i giovani da accettarsi non poter avere meno di dieci nè più di dodici anni e dover essere sani e robusti; facoltà ai Salesiani di accettare quel numero di giovani e con quelle condizioni che loro piacessero; libertà al Direttore di applicare o allo studio o alle arti quelli stessi affidati dal Municipio o dalla Congregazione di Carità; stabilire esclusivamente scuole e laboratori interni; preavviso di cinque anni, se il Municipio volesse licenziare i Salesiani; di pertinenza del solo Direttore la direzione e amministrazione interna; libertà al medesimo di tenere separati dai nuovi venuti gli orfani già ricoverati o di incorporarli con essi.. |