Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html |
A004003333 |
Sovente affermava la sua incapacità a fare qualche cosa e ripeteva che, se non fosse stato della vocazione avuta da Dio, egli non avrebbe potuto essere altro che un povero cappellano di montagna. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010006655 |
Non essendo capace a dirle tutto ciò che sente l'animo mio, pregherò col maggior fervore possibile il suo grande protettore perchè voglia supplire alla mia incapacità, coll'ottenerle tutte quelle grazie ch'ella maggiormente desidera.. |
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A010006658 |
Voglia perdonare alla mia incapacità che non sa esprimersi e voglia interpretare in queste poche e mal connesse parole tutto ciò che il mio cuore vorrebbe dirle, e compartendomi una sua particolar benedizione mi creda quale mi protesto col dovuto rispetto,. |
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A010014939 |
Annetta Fava, nata Bertolotti, soffriva da vari anni di tanto in tanto, di male alla spina dorsale, che veniva però mitigato con qualche cavata di sangue, finchè nel 1874, di ritorno da un pellegrinaggio a Lourdes, lo sentì inasprirsi, e non sapendo i medici pronunziarsi, si fece benedire da Don Bosco, e il male si spiegò; ma il miglioramento del tumore fu di poca durata, essendo foriero di malattia di spina dorsale, sicchè non poteva digerir nulla e poco per volta si [1324] manifestò interamente la paralisi che la ridusse all'assoluta incapacità di reggersi e di servirsi delle mani e fare il più piccolo movimento, togliendole anche quasi la vista per più settimane. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html |
A014001930 |
E' vero che vo ripensando a quello che Ella liti disse tante volte, che omnia possum in eo qui me confortat; con tutto ciò avrei bisogno che la debolezza della mia confidenza non fosse pari alla mia incapacità! Le scrivo sinceramente queste mie ansietà, noti già perchè io voglia rifiutarmi a fare il mio possibile, ma per ottenere da Lei che preghi assai il Signore per me".. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html |
A018002787 |
Alla fine umilmente supplicava: "Beatissimo Padre, considerando la mia debolezza e incapacità trovomi spinto a farle umile preghiera di voler portare su altro soggetto più adatto il sapiente Suo sguardo e dispensare lo scrivente dall'arduo uffizio di Rettor Maggiore, assicurandoVi però che coll'aiuto del Signore non cesserò di prestare con tutto l'ardore la debole mia opera in favore della Pia nostra Società in qualunque condizione venissi collocato".. |