Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html |
A001000937 |
La più fortunata mia avventura fu la scelta di un confessore stabile nella persona del teologo Maloria, canonico della Collegiata di Chieri. |
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A001001195 |
Arciprete della Collegiata di Chieri: direttore spirituale D. Giuseppe Mottura, poi canonico dell'insigne Collegiata di Giaveno. |
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A001001360 |
Professore della conferenza teologica del mattino era il teologo D. Prialis, e quello della sera il teologo Arduino di Carignano, di poi canonico, prevosto e vicario foraneo della collegiata di Giaveno.. |
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A001001634 |
- D. Vincenzo Sosso, canonico onorario della collegiata di Moncalieri: - In seminario lo chiamavamo il Padre, tanta era la sodezza, compostezza e regolarità della sua vita. |
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A001001634 |
- Un chierico salesiano, che, ascritto nella milizia, faceva il campo a Giaveno, avendo udito che il teologo Arduino, canonico prevosto, vicario foraneo in quella collegiata, era stato maestro di D. Bosco in teologia nel seminario di Chieri, si fece un dovere di andarlo a visitare, dichiarandogli la sua condizione e presentandogli i suoi ossequi. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html |
A002002020 |
Il buon prete gli propose e presentò alcuni studenti di rettorica, dei quali ci ricordiamo ancora e specialmente di tre: Pellegrini Felice, che divenne poi distinto ingegnere; Anzino Valerio, poi sacerdote, Cappellano maggiore di Corte, monsignore, abate perpetuo della Certosa di Mantova; e il già nominato Picca Francesco, che fu Missionario Apostolico e canonico della Collegiata di Savigliano. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html |
A003001908 |
Calosso Francesco Maria della collegiata di Chieri ed il Teol. Bottino G. B. Priore e Vicario Foraneo a Bra. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html |
A004000632 |
I predicatori furono il canonico Arduino, arciprete della Collegiata di Giaveno, uomo rinomatissimo per dottrina e zelo, il Teologo Giorda e D. Bosco; loro aiutante per le confessioni era il Teol. Roberto Murialdo, direttore dell'Oratorio dell'Angelo Custode. |
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A004003397 |
Tutta Torino conosce l'esimio Sacerdote, Canonico onorario della Collegiata della SS. Trinità, Dottore in Belle Lettere e Filosofia, Cavaliere di S. Maurizio e Lazzaro. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html |
A005003325 |
Stringeva anche amicizia col Priore di S. Sabina, D. Frassinetti Giuseppe, santo e dotto moralista, da lui pregato a volergli comporre qualche fascicolo per la sua associazione popolare; col signor Giuseppe Canale, caffettiere, sostegno di varie opere cattoliche, e con suo fratello, Rev.mo D. Giambattista, Canonico dell'insigne collegiata di N. S. delle Vigne, sacerdote stimatissimo in tutta la città. |
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A005004156 |
Il primo che ricordiamo fu lo studente Giacinto Ballesio, ora Dottore in Teologia, canonico prevosto dell'insigne collegiata di S. Maria della Scala e Vicario Foraneo in Moncalieri, dei quale già più volte abbiamo invocata la testimonianza. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html |
A006003632 |
Il vero Rettore, rappresentante la Curia e che aveva piena autorità, era il Prevosto Canonico della insigne Collegiata di S. Lorenzo. |
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A006004377 |
Il Provicario acconsentì, e l'antico vice Rettore ed economo il Teol. Pogolotto Alessandro, non andò molto tempo che fu nominato Canonico della Collegiata di Chieri.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html |
A007003672 |
D. Mussetti Sebastiano, della Collegiata di Carmagnola, allora giovanetto, ebbe da D. Bosco, che sopra il suo biglietto vi era scritto Costanza; e incontratolo molti anni dopo si senti ripetere con solennità: - Oh! ricordati: Costanza.. |
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A007004202 |
Andarono in ferrovia a Broni passando per Voghera, dove avevali invitati l'arciprete della Collegiata; a Torre Garofoli luogo delle tombe della nobile famiglia di quel nome; a Villalvernia paese tra Tortona e Novi. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html |
A008002410 |
Il 9 gennaio 1866 il P. Domenico Benelli, cappellano della Collegiata di S. Lorenzo, scriveva a D. Bosco: "Ebbi la fortuna di parlarle a Firenze alla scuola dei ragazzi nei chiostri di questa collegiata di S. Lorenzo... Ebbi pure la consolazione di sentire da D. Leone Ponzacchi, cappellano curato alla [267] Prioria delle Filigare, che esso ebbe il contento di accompagnarla da Firenze a Prato, e che le confidò lo stato suo morale, e che per la conferenza avuta con lei si rimise in questa città soddisfatto e tranquillo".. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html |
A009010058 |
La villeggiatura d'Invrea era poco lontana da Varazze e il Prevosto della Chiesa Matrice e Collegiata di S. Ambrogio in quella città, scriveva egli pure di quei giorni al Servo di Dio. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010005372 |
"Senza ingerirsi personalmente il Vescovo faccia esporre la Bolla ad Capitulum ( ed anche quella ad Episcopum) nella Sacrestia della sua Collegiata, oppure altrove, e permetta, che se ne faccia copia autentica da chi che sia, anche da un Pubblico notaio. |
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A010013212 |
Mons. Lorenzo Casalegno, Canonico della Collegiata dì Trino Vercellese, fin dall'estate del 1871, gli aveva comunicato che il fu Don Giovanni Battista Depaoli, Pievano di Fabiano, della diocesi di Casalmonferrato, con testamento olografo l'aveva nominato suo erede universale con l'obbligo di adempiere vari legati, tra cui uno di "Lire 10.000 alSig. D. Bosco", "a condizione che accetti nel suo collegio e tenga sempre due giovani di Fabiano", "sani, dotati d'ingegno, buoni, amanti dello studio", con preferenza "a quelli che dimostrano inclinazione allo stato ecclesiastico", e qualora non si venisse ad un accordo con Don Bosco s'impiegasse detta somma, d'intesa col Vescovo di Casale o a vantaggio di poveri chierici, sopratutto di Fabiano". |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html |
A011001406 |
Perciò, avuta dal Santo Padre udienza per ringraziarlo della propria elezione a canonico dell'insigne collegiata di Sant'Eustachio, passò di proposito a parlargli di Don Bosco, e avvertì che il Papa ascoltava con soddisfazione quanto gli veniva dicendo. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html |
A013004415 |
Il missionario apostolico Don Giuseppe Persi, predicando il mese mariano nella chiesa abbaziale e collegiata di Santa Maria Assunta, unica parrocchia allora del luogo, vide a fondo le miserrime condizioni di quella gente, per quanto si riferiva alla vita cristiana. |
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A013004448 |
Nel 1875 monsignor Eugenio Nannini, decano della Collegiata di San Michele, con argomenti e con preghiere s'era ingegnato d'indurre Don Bosco a mandar Salesiani per dirigervi il seminario "dal corso elementare fino alla teologia"; nel 1876 un giovane sacerdote, Don Alfonso Cristofanini, a nome di persone agiate, trattò per un convitto con scuole e laboratori. |
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A013007732 |
Parrocchia Collegiata di S. Maria. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html |
A015005427 |
Portato adunque l'Olio Santo nella Chiesa dell'Oratorio o Istituto Salesiano venne l'ora del Vespro e Compieta: mi recai alla recita del Vespro e Compieta nella Collegiata e quindi andai a confessare al Ritiro delle Rosine donde più verso sera ritornato alla casa dell'Istituto intesi non essere ancora arrivato il Sacerdote, ed introdotto di nuovo presso alla Suora inferma, e vedendo che non era più prudenza il differire trovandosi proprio in pericolo imminente di morte, avvisai l'inferma e la Superiora ed assistenti e quindi la confessai e subito dopo dalla Chiesa propria della Casa le portai il SS. Viatico e le amministrai l'Olio Santo: dopo di che l'inferma ripigliando alquanto di forza e di [721] riposo poté ancora protrarre la sua tranquilla agonia fino alla tarda notte del giorno seguente che era giorno di sabato. |
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A015005427 |
Richiedendomi la S. V. Molto Rev. un attestato riguardante l'amministrazione degli ultimi sacramenti da me fatta alla Suor Innocenza defunta l'anno scorso 1880 in novembre nella casa dell'Istituto Salesiano in Chieri, nel Distretto di questa Parrocchia e Chiesa Collegiata di S. Maria della Scala, credo di doverle dichiarare ogni cosa, non solo in quanto alla sostanza e verità del fatto, ma ancora quelle circostanze che riguardano la mia intenzione per non violare i diritti parrocchiali e nemmeno per altra parte quei privilegi o facoltà che potesse avere la Congregazione Salesiana. Debbo adunque notare che fui chiamato in fretta ad un'ora pomeridiana a visitate l'inferma in caso d'urgenza gravissima e fui chiamato come amico della Casa dell'Istituto e come assistente delegato verbalmente per quei casi straordinarii che potessero occorrere in assenza del Sacerdote Direttore e per quelle cose in cui potessi esser utile. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html |
A016000477 |
Fatto canonico della collegiata alla Santissima Trinità nel periodo delle agitazioni quarantottesche, fondò Il Conciliatore, periodico milanese clerico - liberale, in cui propugnò con ardore le idee svolte dal Roveretano nelle Cinque Piaghe, prima che il libro fosse messo all'Indice [78]. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html |
A017002647 |
Roma non gli rispondeva; si rivolse quindi nuovamente a Don Bosco chiedendo l'escorporazione, e lo fece per il tramite del canonico Martini, che apparteneva alla collegiata di San Lorenzo in Firenze. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html |
A019000106 |
Un elevato discorso lesse il Vescovo di Sarzana monsignor Rossi nella collegiata de La Spezia. |