Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html |
A011000831 |
Don Rua nel governo dell'Oratorio non moveva un dito senza prima sentire Don Bosco; il quale a sua volta anche dall'Eterna Città non trovava troppo piccolo non diciamo l'Oratorio, ma neppure ogni minimo che dell'Oratorio stesso: come per esempio una "cinta dietro casa", cioè il muro che doveva sostituire la siepe intorno all'orto stendentesi dove oggi nuovissime fabbriche inquadrano il cortile massimo degli artigiani, oltre la cappella Pinardi, casa di Don Bosco per eccellenza essendo allora l'odierno corpo centrale dell'Oratorio, [123] poi un costruendo "motore ad acqua" che probabilmente non fu mai costruito; la "costruzione a fianco della piazza", vale a dire le eterne trattative per l'erezione di un fabbricato che sarebbe dovuto sorgere fra la via Cottolengo e la sede presente della Società Editrice Internazionale, dinanzi alla vecchia casa Moretta, ma che, non sappiamo perchè, non sorse [79]; una "perizia di casa Catellino" sul terreno adiacente alla medesima casa Moretta, già cortile del primo oratorio delle Figlie di Maria Ausiliatrice. |
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A011000836 |
E la perizia di casa Catellino? Ci furono mandati danari ad hoc?. |
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A011001439 |
Furono arrotondati i limiti territoriali mediante la compera di un'area e di una entrostante casa da un signor Antonio Catellino, che ne aveva fatto l'acquisto parte dal sacerdote Moretta, parte dal seminario. |
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A011001510 |
Per il nuovo anno scolastico '75 - '76 quelle scuole esterne furono trasferite in sede più comoda, nella casa Catellino acquistata di fresco; cosicchè, se essa non potè venire adibita per i Figli di Maria, ai quali Don Bosco l'aveva destinata, rese quest'altro servigio non meno provvidenziale.. |