Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html |
A003001105 |
Colto il momento opportuno D. Rossi cappellano lo battezzò, lo comunicò, gli diede l'Olio santo a due ore dopo mezzanotte. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html |
A004001474 |
Ricoverò anche giovanetti, li istruì e battezzò.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010003296 |
Cagna [ il cantiniere ] battezzò già più bottiglie pel vostro arrivo. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html |
A013004444 |
I Salesiani che lavorano alla Spezia sono oggi una trentina; ma un ricordo è [677] sopravvissuto a rammentare l'umiltà delle origini: essi vengono tuttora designati col nome di i prevìn (i pretini), come il popolino li battezzò da principio per la loro impressionante giovinezza.. |
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A013006477 |
Allora, presa l'acqua, lo battezzò sotto condizione egli stesso. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html |
A014001690 |
Il 2 giugno Don Costamagna battezzò altri ventidue Indietti, tre bambini di famiglie cristiane e quattordici Indie adulte. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html |
A017000305 |
Al mattino battezzò e comunicò un giovane negro, affidato all'oratorio; la cappella naturalmente era strapiena, Nel pomeriggio poi fece la conferenza ai Cooperatori, presente il Vescovo, che cresimò il negro. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html |
A018001948 |
La battezzò con questo nome nel 1520 il portoghese Fernando de Magalhaes o più comunemente Magellano, perchè durante la sua navigazione scorgeva levarsi da molti punti colonne di fumo, indizio di fuochi accesi dagli indigeni nelle loro foreste per ripararsi dal freddo australe. |
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A018001971 |
Ivi battezzò solennemente alquanti indigeni che avevano con loro ed erano destinati a venir distribuiti a famiglie cristiane di Buenos Aires, dove avrebbero potuto completare l'istruzione religiosa da lui sommariamente impartita. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html |
A019001393 |
E canteranno ancora - l'altare e la Basilica ingrandita - le glorie sempre maggiori del Santo che fu, nei tempi nostri, il più Italiano e il più internazionale; del Santo che ebbe la quadratura piemontese, la genialità italica e il cuore universale; del Santo la cui vita fu un miracolo ed è un romanzo, nella cui Opera il soprannaturale parve natura; del Santo che rinnovò nel secolo XIX i Fioretti di San Francesco ed ebbe tutte le intuizioni dell'avvenire; che ebbe tutte le audacie e seppe tutte le prudenze; che fu Sacerdote nel gabinetto dei Ministri e si sentì Italiano all'Altare di Dio; che non ebbe altra politica che il Pater noster e fu consultato da Prìncipi; che ebbe le delicatezze di una madre e la volontà invincibile di un generale; che seppe farsi amare per farsi ubbidire; che educò con la Religione e persuase con la ragione; che insegnò ai suoi giovani ad aver fede in Dio e ad amare la Patria, a guardare il Cielo e a far fiorire la terra, a cantare pregando e a pregare lavorando; che li educò nella scuola come nel gioco, nella chiesa come nel teatro, con lo sport come con l'esame di coscienza; che li abituò a unire l'Esercizio della Buona Morte in Cappella con la festa gioiosa in refettorio; che fondò una Società ch'è la più lieta ed è la più sacrificata; del Santo che fu, come il Vangelo, semplice coi semplici e gigante coi giganti; che pubblicò con la stessa fede la prima Collezione dei nostri Classici e i foglietti più popolari; che scrisse con lo stesso cuore la Storia Sacra del popolo eletto e la Storia della nostra Italia; che fu orfano e divenne padre di orfani; che mancò di pane e diede pane a tutti; che fu, un giorno, fanciullo senza tetto e diede ricovero a tutti i fanciulli; che stentò ad avere un maestro ed aprì scuole senza fine; che fu artigiano e forgiò generazioni dì artigiani; del Santo che, novello San Benedetto, battezzò non soltanto i vecchi barbari delle Pampas, ma tanti nuovi barbari civili d'Europa.. |