Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html |
A004002495 |
Non entreremo in minuti particolari; solo diremo Cagliero e Turchi aver asserito come essi e i compagni restassero molto compresi delle prediche del [475] Can. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html |
A007000016 |
Ciò premesso, torniamo a rivedere il nostro Venerabile in atto di dar prova di ciò che abbiamo asserito, notando, a nostro modo di giudicare, come quel Dio che ama la verità, svelasse a lui gli ignoti e occulti misteri di sua sapienza. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html |
A009001267 |
Don Bosco aveva asserito non essere Petiva il secondo del sogno, ma aveva anche aggiunto che un altro sarebbe passato all'eternità, prima del seguente Esercizio di buona morte. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html |
A010000799 |
Si chiama tosto il medico Dottor Gamba, credo, e questi, visitatolo, esclamò: - Miracolo! - essendo stata cosa veramente straordinaria e non naturale che la gamba si fosse rotta di nuovo alla giuntura precisa della prima rottura, cosa anzi che due dottori avevano asserito essere come impossibile. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html |
A013001816 |
Il punto più chiaramente allusivo a Don Bosco era là dove, asserito che "tutti gli Ecclesiastici sono indistintamente invitati [297] da Gesù Cristo alla perfezione", soggiungeva: "Certo la immensa moltitudine dei fedeli, come tutti veggono, è posta dal nostro divin Redentore in mano ai Sacerdoti appartenenti al Clero così detto secolare ed è impossibile il supporre che esso voglia commettere quasi tutte le anime redente dal suo Sangue divino alle cure ed alla direzione di quella parte del Clero, che, come si vorrebbe supporre da taluno, dovesse essere la meno perfetta, la meno adorna, la meno ricca dì santità". |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html |
A014001119 |
Il secondo articolo voleva sostenere non potersi dal Provveditore dimostrare che i professori dati in nota, invece di compiere essi il loro ufficio, si facessero sostituire da giovani chierici e da giovani sacerdoti, com'egli aveva asserito nella sua relazione al Consiglio Scolastico. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html |
A015005758 |
4° Con gli Ordini e Congregazioni religiose, specialmente contro i Gesuiti, contro cui, facendo poi esso stesso scuola di Morale ai giovani Sacerdoti, spesso convertiva la scuola in declamazioni contro i Gesuiti stessi, ed avendo in un suo scritto mandato alle stampe asserito che lo stato religioso non é più perfetto del semplice Sacerdozio; specie pure col povero Don Bosco, cui sarebbe troppo lungo dire quanto ha maltrattato, e che aveva il torto di non volersi lasciar distruggere lui e la sua Congregazione. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html |
A016000506 |
In una lettera poi scritta il 20 aprile anno stesso per contraddire a quanto aveva asserito nella prima [88]. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html |
A017002158 |
Avuta questa comunicazione, il Cardinale rispose negando l'asserito disavanzo, contestando che l'ospizio Rebaudi danneggiasse il convitto salesiano e concludendo essere necessario rivedere i conti del collegio. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html |
A019001785 |
E, I° Con la S. Sede rifiutandosi di obbedire e buscandosi sospensioni particolari, non volendo stare a sentenza dei Tribunali di essa, ma consigliandosi e combinando con capimagistrati per reagire a Roma e renderle frustanere; 2° Con veri dettami della Fede, avendo, prima ancora che fosse Vescovo, stampate proposizioni, nelle quali andava d'accordo coi capi – setta: proposizioni confutate in uno degli accennati opuscoli, intitolato Piccolo Saggio sulle dottrine di Mons. Gastaldi, nella parte che è propriamente Saggio; 3° Con la Morale di San Alfonso de' Liguori, che trovava troppo larga, ed in conseguenza distruggendo una delle più belle e pel Piemonte più proficue istituzioni, quale era il Convitto Ecclesiastico per lo studio della Morale, che sbandi i rigori del Giansenismo dal Piemonte stesso, e che era fondazione d'uomini insigni per dottrina e santità, quali furono il Teol. Guala e Don Giuseppe Cafasso; e quindi lo sfratto dato al grande Moralista Teol. G. B. Bertagna, ora Vescovo titolare di Cafarnao; 4° Con gli Ordini e Congregazioni religiose, specie contro i Gesuiti, contro cui, facendo poi esso stesso scuola di Morale ai giovani Sacerdoti, spesso convertiva la scuola in declamazioni contro i Gesuiti stessi, ed avendo in un suo scritto mandato alle stampe asserito che lo stato religioso non era più perfetto del semplice Sacerdozio; specie pure col povero Don Bosco, cui sarebbe troppo lungo dire quanto ha maltrattato, e che aveva il torto di non volersi lasciar distruggere lui e la sua Congregazione; 5° Con la sana e cattolica filosofia, essendosi esso fatto campione delle teorie Rosminiane, i cui seguaci ho letto io stesso in un giornale liberale professare che avevano una rocca in Gastaldi Arcivescovo di Torino; 6° Col suo Clero e coi migliori di esso intimando sospensioni senza numero e per futili motivi; e tra le vittime di sospensioni, anche Don Bosco quanto al ministero delle confessioni; cosa però, di cui non s'era accorto esso ed altri supposero che le sue Patenti di Confessione fossero state, come al solito, regolarmente confermate ad annum; mentre però Don Bosco aveva avuto, come seppi, da lui stesso, da Papa Pio IX facoltà di confessare da per tutto senza limiti di territorii; 7° Per fino coi Vescovi vicini, a cui vietava di venire per funzioni di sua Diocesi [107]; 8° Direi per fino coi Santi, giacchè trattandosi di ristampare per la millesima [406] olta una Laude di Sant'Alfonso, perché volendone permettere la ristampa senza una variante da esso voluta, ed osservandogli il tipografo od altri che quella Laude era oramai antica, perché alcuno aveva mai avuto a vedervi nulla che non andasse bene, esso gli soggiunse: Sant'Alfonso era Vescovo, ed io sono Arcivescovo, e voglio così!; 9° Col Capitolo Metropolitano. |