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E' vero che allora il Gabinetto di Sua Maestà, passata l'istanza al protocollo generale, l'avrebbe trasmessa al ministero dell'Istruzione Pubblica e questo si sarebbe rivolto anzitutto al Consiglio Scolastico di Torino per ischiarimenti; ma non era più possibile far arenare la pratica, nè per l'ordinario sottoporla a soverchi indugi; inoltre Don [200] Bosco aveva a Roma tanto presso il Ministero elle presso il Consiglio di Stato, amici fidati, i quali l'avrebbero tenuta d'occhio, rimovendo remore e cattivando influenze..
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