Tali erano state le conclusioni dell'arbitrato il giorno 22 maggio.

 Il conte Cays mantenne il proprio arbitrato e scriveva al Vescovo d'Ivrea, il 27 maggio, dandogliene notizia e relazione esatta, e concludeva:.

 "...... Invitato ad emettere il mio arbitrato in questione, massime sul definire il pagamento a farsi al Tipografo Paravia, io ho accettato l'incarico nella ferma persuasione che questa questione dovesse risolversi all'amichevole e non a punta di diritto.

 Si ricorderà infine come io non avendo potuto mandarle che una parte dei conti, e nulla perciò essendosi potuto terminare, le abbia scritto in data 2 giugno, che a mio avviso in questa questione bisognava lasciar da parte la resa esatta dei conti giacchè in tutti si rinvenivano molte lacune da non poter servir di base ad un assestamento e giusto e pronto come era necessario stante l'urgenza di troncare la lite colla ditta Paravia, che perciò io rassegnava nelle di lei mani il mandato di paciere, giacchè col mio arbitrato non avevo potuto ottenere niun risultato.