Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html |
A002000868 |
Egli, giusto estimatore delle azioni magnanime, sapeva come, scoppiato il colera nel 1835, la brava Signora, che trovavasi in villeggiatura nelle vicinanze di Moncalieri, si era affrettata a venire in città, assistendo tutti i giorni gli appestati nelle case private e negli ospedali, consolando con sante parole quelli che morivano e promettendo loro, come realmente fece, di aiutare le povere vedove e i loro figli orfani. |
||
A002001280 |
"Invidiava la sorte di quelli che davano la vita per la fede, ed egli stesso desiderava ardentemente di morir martire; ed ottenne dal Signore la palma del martirio di carità, giacchè, sorta in Roma una fierissima peste, Luigi chiese di andare a servire gli appestati, e venne anch'egli colto dallo stesso morbo in guisa che trasferito al convento, venne dal male lentamente consumato e in breve ridotto all'estremo di sua vita. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html |
A003000973 |
S. Luigi pel bene del prossimo andò a servire gli appestati, il che fu cagione della sua morte.. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html |
A005000459 |
Intanto i casi di coléra in Torino e nei sobborghi facevansi ogni dì più frequenti, e D. Bosco appena ebbe notizia che l'epidemia era scoppiata nei dintorni dell'Oratorio, senz'altro accorse ad assistere gli appestati. |
||
A005000460 |
Disse il bell'atto di carità, che si era il consacrarsi in loro sollievo; che il divin Salvatore aveva assicurato nel santo Vangelo di riguardare come fatto a se stesso il servizio prestato agli infermi; che in tutte le epidemie, e nelle stesse pestilenze vi erano sempre stati Cristiani generosi, i quali avevano sfidata la morte allato degli appestati, per servirli ed aiutarli nel corpo e nell'anima. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html |
A011002961 |
Ci dia eziandio San Carlo quell'amore del prossimo, in cui esso si distinse tanto; poichè sapete che in una pestilenza che devastò Milano, egli era sempre in mezzo agli appestati a soccorrerli nei bisogni corporali e massimamente nei bisogni spirituali; apri lo stesso suo episcopio per ricoverarvi gl'infermi di peste ed esso stesso fu quasi vittima del loro male e del suo zelo. |
Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html |
A016004644 |
Era bello a vedersi, dice lo scrittor di sua vita, un giovane principe sul fior di sua età; porsi le tasche in collo girando la città, andando di porta in porta in cerca di limosina per quei poveri malati; penetrava quindi negli ospedali, e tutto allegro e infiammato di santo amor di Dio: si metteva attorno a quegli infelici appestati, che qua e là giacevano o cadevano morti, affaccendato a lavarli, vestirli, in far loro il letto, coricarneli, dar loro mangiare, aiutarli, confortarli tanto in ciò che riguardava l'anima, che il corpo; cercando i più miseri e schifosi per vieppiù sfogare la sua carità. |