don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html |
A059000255 |
«All'accostarsi del Santo Pontefice gli ammalati, i moribondi stessi si sollevavano sul loro origliere, si scopriano il capo colla mano tremolante e curvavan le teste sotto la benedizione del Vicario di Gesù Cristo. |
A059000487 |
Nelle teste di Natale dell'anno 1863, il Santo Padre spedì in Francia al principe imperiale, suo figlioccio, parecchi doni, fra i quali un libro di conteggiatura con due devote incisioni di opera sorprendente. |
don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html |
A067000056 |
Quanto è mai bello questo fatto! però mi occorre una difficoltà: se ciascun uomo in particolare è tenuto ad onorar Dio, temo che siano per essere tante le maniere di culto esterno, quante sono le teste, ossia i capricci degli uomini. |
A067000878 |
una la quale è riprovata dalla Chiesa Romana; io non so comprendere che cosa avessero mai in quelle teste. |
A067001022 |
Leibnizio, anch'esso protestante, ed una delle prime teste del mondo, si mostrò ancor più favorevole al Romano Pontificato. |
A067001033 |
Fra questi risplendono i due celeberrimi dottori Newman e Manning, teste primarie dell'Inghilterra, la conversione de' quali al cattolicismo riempì di stupore il mondo, e sbigottì il {199 [505]} protestantismo, e si trasse dietro innumerevoli altre persone |
don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html |
A068000076 |
Se ciascun uomo in particolare è tenuto di onorare Dio, temo molto che siano per riuscire tante le maniere di culto esterno, quante sono le teste, ossia quanti i capricci degli uomini. |
A068000652 |
F. Fatta seria riflessione su quanto ci avete teste esposto intorno all'origine dei Valdesi, tra noi e noi andavamo discorrendo: Se i Valdesi ebbero origine da Pietro Valdo, dunque non discendono da Gesù Cristo, e se non mettono capo da Gesù Cristo, dunque non sono nella vera Chiesa. |
A068000851 |
Io non arrivo a comprendere che cosa avessero mai nelle loro teste. |
don bosco-il galantuomo del 1871.html |
A076000002 |
A questo progetto, che forse non era mai venuto in testa ad uomo da che mondo è mondo, avrebbero dovuto battere le mani, caricar l'autore di medaglie, menarlo in trionfo come una delle prime teste del mondo. |
don bosco-il galantuomo pel 1872.html |
A091000005 |
«Infelici e sconsigliati capi di bottega, che lavorate voi, o fate lavorare i vostri dipendenti nei giorni di festa, per carità aprite gli occhi! Pensate al gran danno che recate a tante povere anime, che forse per unica cagione vostra andranno all'inferno! riflettete, che quello che ora credete un guadagno, non lo è in realtà, ma sarà un dì la vostra eterna rovina! Pensate, {6 [472]} che volere o non volere, o tardi o tosto dovrete morire anche voi, e presentarvi al giudizio di Dio! Ma quei soldi guadagnati coi sudori dui povero artigiano, nei giorni consacrati al Signore, davanti a Dio, grideranno vendetta contro di voi, e cangiandosi in carboni ardenti, dovranno poi piombare accesi sulle vostre teste, per tormentarvi in eterno! Ciò fa tremare, pensateci bene!!!» Quando, oltre a ciò, vede ancora, che in ogni dove si offende liberamente il Signore, colla indifferenza nelle cose di religione, colla bestemmia e col disprezzo dei ministri di Dio, oppure sa che qualcheduno del suo prossimo è bisognoso, soffre e pena e nessuno lo soccorre, allora il povero Galantuomo resta tutto commosso da capo a piedi, si mede a fare il duolo, non mangia più, diviene macilento e brutto oltre ogni dire, e alle volle si trova in tale stato, che fa spezzare il cuore di compassione a chiunque lo vede. |
don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html |
A113000276 |
Prima Luigi Teste, poi il Secolo di Milano del 17 febbraio, scrissero di lui: "L'eminentissimo Lavalletta non fece come coloro che considerano la vita quasi una via aspra e sassosa da percorrere, e quando trovano un praticello fiorito vi si sdraiano a riposare ripetendo beatamente Deus mihi hanec otia fecit del latino autore; per Lavalletta la vita è lavoro incessante. |
A113000279 |
- Il Cardinale Regnier, uomo veramente apostolico, è limosiniero oltremodo, dando ai poveri quanto possiede, e credendo di nulla possedere, come scriveva Luigi Teste nella sua Prèface au Conclave, perchè reputa dei poveri tutto il suo patrimonio. |
A113000287 |
Luigi Teste lo chiama "uno dei membri più eruditi del Sacro Collegio" e ne ammira {200 [200]} lo zelo, la pietà, la modestia ed in ispecie quell'amabilità, "che è tutta propria degli antichi Prelati di Roma. |
A113000345 |
Luigi Teste narra che "un giorno amministrava la {249 [249]} prima comunione ai poveri allievi delle scuole di Borgo. |
don bosco-l-oratorio di s. francesco di sales ospizio di beneficenza.html |
A126000040 |
- Analoga per l'oggetto ed il fine che si propone a quello che teste ebbi l'onore di riferirvi, sebbene differisca alquanto nei mezzi da adoperare, trovasi la petizione numero 48, che appartiene al distinto e zelante ecclesiastico di questa Città, Sacerdote Giovanni Bosco. |
A126000074 |
Il Capo Usciere Gioachino F......resosi teste defunto lasciando nell'indigenza la vedova col peso della prole in tenera età fra cui un ragazzo d'anni 9. |
A126000138 |
Pervenne teste a questo Ministero il qui accluso ricorso, colle unitevi fedi, inteso a conseguire la gratuita ammessione nel Pio Istituto di S. Francesco di Sales in Valdocco, sobborgo di questa Capitale, del giovinetto Giulio P.... |
don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html |
A131000063 |
Si può dire che fra i Luterani quante sono le teste altrettante sono le diverse opinioni, per la ragione che a ciascuno è fatta facoltà d'interpretare la Santa Scrittura come gli pare e piace, di togliere e di aggiungere, di credere e non credere ciò che gli aggrada. |
don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html |
A132000089 |
Qual dolore, quale spasimo avrà provato Gesù! Così confittolo, innalzano la croce a vista di tutti, e Gesù vi sta sopra pendente, e quei crudeli invece di sentirne pietà, movendo le loro teste lo stan bestemmiando. |
don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html |
A137000117 |
Quando poi scriveva ai confessori, cioè a coloro che per la fede soffrivano in carcere, loro dimostrava che desiderava ardentemente trovarsi alla loro presenza, e loro diceva: «E che può egli mai esservi di più grato per me che baciare quelle pure mani, che ora sono cariche di catene, per non aver voluto macchiarsi coll'offrire incenso agli idoli, e quelle bocche consacrate dalla chiarissima confessione dell'adorabile nome del Signor nostro Gesù Cristo? Per un momento che avete a patire, non {48 [48]} perdete di mira le ricche corone, le quali, per cosi dire, riposano già sulle vostre teste. |
don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html |
A157000190 |
Ma quello che è più degno d'ammirazione in un capo, la cui voce ed il portamento autorevole faceva tremare e chinare tutte le teste davanti a se, è il riunire con meritoria compiacenza tutti i fanciulli della parochia, ed assiso in mezzo di loro insegnare parola per parola il catechismo con una pazienza {54 [278]} quasi direi incompatibile colla sua indole vivace ed altera. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000135 |
Essi erano sul punto di cadere per la grande arsura, e come sentirono l'acqua a cadere, alzando le teste verso il cielo per ringraziarne Iddio, la ricevettero nelle loro bocche aperte, e insieme con l'acqua ebbero restituite le forze ed il coraggio. |
don bosco-vita infelice di un novello apostata.html |
A221000045 |
Molti? No; pochi, anzi pochissimi, e per poco tempo, e questi tutti indegni di esser considerati; e per queste teste leggiere volete voi tralasciare di rimettervi sulla buona strada? E continuando voi sulla strada della perdizione sino alla morte, forse che essi andranno poi a liberarvi dall'inferno? E poi non sapete, che chi arrossisce di comparir cristiano, e confessar Gesù Cristo avanti gli uomini, sarà da lui rigettato, e arrossirà di riconoscerlo dinanzi al suo celeste Padre? Eh! che le dicerie del mondo guasto e corrotto sono uno spauracchio da non farne caso più che dei latrati di un cane, il quale, stanco di abbaiare, tace. |