Il chierico Giovanni Fabrici, nato in Clanzetto (provincia di Udine) il 23 Novembre 1861 da Giovanni Fabrici e Maria Concina, aveva sortito dalla natura una mente svegliata ed un'indole veramente buona.

 Comechè Giuseppe sortito avesse spiriti vivaci e ardenti, non però lasciavasi, ne'disgustosi incontri, facili ad avvenire nel convitto di molti, trasportar a parole di dispetto, o a sentimenti di sdegno, tanto meno a progetti di qualche vendetta.

 Aveva sortito ingegno svegliato, animo travagliativo, ma superbo, ambizioso, pronto alla ribellione, alla calunnia, rotto ad ogni vizio e specialmente all'impudicizia.

 Giovanni Calvino aveva sortito i natali in Noyon, città della Piccardia, provincia della Francia; e suo padre era un povero sellaio che salì poscia ad esercitare il notariato.

 Da fanciullo egli fu studiosissimo, ed avendo sortito dalla natura molta propensione alla poesia, dopo avere studiato i Classici antichi, compose un poema intitolato Orlando furioso, libro assai pregevole, ma che vi esorto a non leggere senza accertarvi che sia depurato da parecchie cose, che tornerebbero assai nocevoli ai vostri costumi.

 Da fanciullo egli fu studiosissimo, e avendo sortito dalla natura molta propensione a comporre versi, dopo avere studiato i classici antichi, compose un poema intitolato L'Orlando furioso; libro assai pregevole per la lingua e per lo stile ond'è dettato, e la potentissima fantasia dell'autore; ma che vi esorto a non leggere, senza accertarvi se sia stato ripulito di parecchie cose, che tornerebbero assai nocevoli ai vostri costumi.

 Quest' uomo era Silvio Pellico, Egli aveva sortito i natali in Saluzzo, ridente città posta quasi ai piedi del Monviso, distante 20 miglia da Torino, il 24 giugno 1789.

 Le cure sino allora praticate a questo scopo non avevano sortito alcun esito, e l'abbattimento morale, veramente straordinario, al quale ogni {288 [592]} giorno io vieppiù mi abbandonava, era un ostacolo insuperabile al buon risultato di quelle che ancora in seguito continuai a praticare.

 A coloro che hanno sortito dalla natura un carattere, un' indole buona basta la sorveglianza generale spiegando le regole disciplinari e raccomandandone l' osservanza.

 Aveva sortito da natura un {28 [362]} carattere buono, ma piuttosto leggiero, impaziente e poco amante dei profondi studi.

 Non aveva sortito da natura un ingegno dei più perspicaci; ma era di buona volontà: quindi studiando volontieri, occupandosi diligentemente nei compiti scolastici, nella scuola si sosteneva oltre i mediocri.

 Fuggì sempre i tristi compagni ed avendo {36 [4]} da natura sortito un'indole tranquilla, un cuore ben fatto, nutrì fin da' suoi più teneri anni grande desiderio di consacrarsi a Dio, e di poterlo un giorno servire nello stato sacerdotale.

 Costui aveva sortito dalla natura insieme con rari talenti un'indole ardente e vanitosa, sicchè e per questo e pei legami di parentela che aveva coll'imperatore d'Oriente potè farsi strada alla carica di primo scudiere e di primo segretario.

 Egli aveva sortito dalla natura un'indole buona, un cuore propriamente nato per la pietà.