don bosco-biografia del sacerdote giuseppe caffasso.html |
A013000139 |
Egli non prendevasi mai trastullo per sollevarsi lo spirito, non una facezia o parola inutile: l'unico {93 [443]} solazzo per lui era il cangiamento di occupazione, quando era oppresso dalle fatiche. |
don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html |
A027000073 |
Era pe'colleghi un punto notato di edificazione ugualmente e di maraviglia, vederlo sempre uguale a se stesso, allegro e sereno, senza una parola mai di lamento o corruccio, sia intorno all'esigenza de' superiori, ovvero alla lunghezza degli studii, o alla moltiplicità degli atti pietosi; siccome nè mai del poco solazzo, oppure delle vivande, quasi fossero scarse o non bene ammannite. |
A027000218 |
Nè fosse vero pur mai, che tolto il ritegno d'un periodico regolamento, lungi dalla suggezione di occhio vigilatore, e dall'istanza di dover presentar buone prove di sè, la memoria delle tollerate fatiche, l'esigenza di un qualche sollievo, l' invito per ogni parte ad un vivere men ritenuto, non facesse {151 [61]} sprigionare nella gioventù incauta la già sopita energia de' sangui vivaci, e delle inchinazioni gagliarde a libertà, ad ozio, a scioperatezza, a diffusione, e cosi portata non fosse, a tutta abbandonarsi al solazzo, senza rispettarne alcun limite!. |
don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html |
A069001221 |
Queste conversazioni, continua il medesimo santo, sbandiscono non solo l'amor celeste, ma ancora il timor di Dio, snervano lo spirito, scemano il credito: in una parola, sono {701 [709]} il solazzo dei cuori, ma la peste delle anime (Filot. |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139001056 |
Altri scrittori presero pure a servirsi della lingua volgare in argomento di solazzo, come in poesia, sonetti e simili, e già veniva usata nei discorsi che facevansi pubblicamente nelle repubbliche per trattare gli affari di generale interesse. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000971 |
Il Boccaccio pigliò occasione da questa pestilenza per com-porne un suo lavoro, dove suppone che dieci giovani persone volendo schivare il morbo e darsi solazzo, si erano di Firenze ritirate in un'amena villa, dove ciascuno narrava ogni dì una piacevole novella. |