don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html |
A117000011 |
Essendo guerra tra Romolo fondatore di questa città e Tazio re dei Sabini, Tarpeia apri le porte della cittadella situata sopra questo colle ai nemici {7 [7]} ed in ricompensa fu da loro uccisa, precipitata dall'alto della rupe. |
A117000013 |
Esso venne successivamente abbellito con fabbriche, e fin dalla morte di Romolo contavansi le case abitate da questo fondatore, quelle di Tazio re dei Sabini, l'asilo apertovi ai malfattori, e l'edifizio destinato a radunare il Senato ed il popolo. |
A117000016 |
La terza Clivo Sacro così chiamata dalla pace conchiusa in quel luogo fra Romolo e Tazio re dei Sabini. |
don bosco-la storia d-italia.html |
A139000037 |
I Latini ed anche i Sabini, i quali abitavano le spiagge del Tevere, adoravano la Dea Matuta che vuol dire aurora; divinità non per altro immaginata che per animare i popoli a mettersi di buon mattino al lavoro; onde l'uso di far passare i soldati a rassegna avanti al levar del sole. |
A139000037 |
I Sabini poi veneravano la Dea Tellure o Vesta che vuol dire terra, la quale riconoscevano come larga produttrice di tutte le cose necessarie alla vita umana, e in queste guisa gli uomini erano eccitati alla coltura dei campi per motivo di religione. |
A139000048 |
Abbandonati così a se stessi quei due fratelli, si associarono ad una quantità d'uomini al par di loro vagabondi e andarono a gettare le fondamenta d'una città sopra un angolo del Tevere al confine degli Etruschi, dei Sabini e dei Latini, popoli dell'Italia centrale. |
A139000051 |
Gli abitanti d'Alba, i Sabini accorsero in folla a Roma; ma in breve ebbero a pentirsi della {18 [18]} loro curiosità; perciocchè nei grandi spettacoli vi sono grandi pericoli. |
A139000051 |
I Sabini erano a que' tempi i più forti e i più rinomati popoli d'Italia in fatto d'armi. |
A139000051 |
Mentre stavano attenti a guardare i giuochi che si celebravano, i Romani, ad un segno convenuto, tradita l'ospitalità, a mano armata piombarono addosso ai Sabini, e loro rapirono le fanciulle, malgrado la resistenza dei loro padri e dei loro fratelli. |
A139000052 |
Allora fu conchiusa la pace a queste condizioni i Sabini lasciando la loro città detta Curi o Quiri, verranno a porre le loro stanze in Roma; Tazio regnerà congiuntamente a Romolo sui due popoli uniti. |
A139000052 |
Entrati così i Sabini in città appiccarono tre sanguinose battaglie in Roma medesima, ed i Romani sarebbero forse stati interamente distrutti se le zitelle dei Sabini, divenute spose dei Romani, non si fossero colle lor preghiere interposte per far cessare le ostilità. |
A139000052 |
Ma quella donzella avendo poi chiesto ai Sabini, in premio del suo tradimento, che le dessero ciò che ognuno di essi portava nel braccio sinistro; volendo intendere un braccialetto d'oro o d'argento, coloro fingendo di non comprenderla, le gettarono tutti insieme adosso certi arnesi di ferro, grandi e rotondi che portavano eziandio al braccio sinistro i quali si chiamano scudi. |
A139000053 |
Infatti i Sabini vennero a stanziarsi sul colle Capitolino e sul Quirinale, e chiamaronsi Quiriti dal nome della loro antica città, nome che col tempo si accomunò pare ai Romani, dopochè i due popoli vie più si mischiarono tra loro. |
A139000055 |
Cento di questi patrizii furono scelti da Romolo per formare il Senato, ossia il Consiglio supremo dello Stato, a cui furono aggiunti cento Sabini, dopo che questi si unirono coi Romani: appellavansi senatori, ossia vecchi, perchè appunto vecchi per età, per esperienza e per senno. |
A139000069 |
Dopo la morte di Romolo i Sabini ed i Romani disputarono due anni per sapere chi avrebbero nominato per loro Re. |
A139000069 |
Finalmente prevalse il partito dei Sabini e fu eletto un uomo di lor nazione, conosciuto per la sua bontà e giustizia, chiamato Numa Pompilio. |
A139000088 |
A tali ingenti spese sopperì non poco col bottino raccolto nelle varie guerre da lui condotte felicemente contro ai Sabini ed ai Latini. |
A139000602 |
Il numero dei Senatori fu da Romolo stabilito a cento; ma per l'unione dei Sabini questo numero fu portato a duecento, e più tardi fino a quattrocento. |
A139000602 |
L'unione de' cento Senatori sabini coi cento Senatori romani inscritti nello stesso catalogo diede luogo al titolo di patres conscripti solito a darsi a tutti i Senatori insieme radunati. |
A139001803 |
Teverone, torrente ne' Sabini, che si versa nel Tevere vicino a Roma. |
A139001916 |
Cures, città dei Sabini, og. |
A139001943 |
Faleria, antica città dell'Etruria, situata sul confine dei Sabini, presso a poco dove è oggidì Cività Castellana. |
A139001945 |
Falisci, popolo Etrusco, la cui città era Faleria, e il territorio era lungo il Tevere verso ai Sabini. |
A139002031 |
lago di Celano, tra' Vestini, Peligni, Volsci, Ernici, Equi e Sabini. |
A139002120 |
Sabini, popolo antichissimo dell'Italia, separato dal Lazio per lo Aniene, e avente per confini l'Umbria, il Piceno, i Vestini e i Marsi. |
A139002121 |
Sabino, il territorio abitato dai Sabini. |
A139002174 |
Tevere, fiume notissimo dell'Italia, sul quale risiede Roma, e che anticamente divideva l'Etruria dagli Umbri, dai Sabini e dal Lazio. |
don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html |
A140000042 |
Sabini si chiamarono quelli che abitarono le coste occidentali dell'Apennino verso la parte centrale dell' Italia. |
A140000052 |
I Latini ed anche i Sabini, i quali abitavano le spiagge del Tevere, adoravano la Dea Matuta che vuol dire aurora, divinità non per altro immaginata, che per animare i popoli a mettersi di buon mattino al lavoro. |
A140000052 |
I Sabini poi veneravano la Dea Tellure o Vesta che significa terra, la quale conoscevano come larga produttrice di tutte le cose necessarie alla vita umana, e in questa guisa gli uomini erano eccitati alla coltura dei campi per motivo di religione. |
A140000062 |
Abbandonati così a sè stessi associaronsi ad altri uomini al par di loro vagabondi e andarono a gettare le fondamenta di una città sopra un angolo del Tevere al confine degli Etruschi, dei Sabini e dei Latini, popoli dell'Italia centrale. |
A140000065 |
Gli abitanti d'Alba e i Sabini accorsero in folla al promesso spettacolo; ma nei grandi spettacoli vi sono spesso grandi pericoli. |
A140000065 |
I Sabini erano a quei tempi i più forti e nel fatto dell'armi i più rinomati popoli d'Italia. |
A140000065 |
Mentre stavano attenti a guardare i giuochi, che si celebravano, i Romani ad un segno convenuto, tradita l'ospitalità, a mano armata piombarono addosso ai Sabini, e loro rapirono le fanciulle, malgrado la resistenza dei loro padri e dei loro fratelli. |
A140000066 |
Allora fu conchiusa la pace a queste condizioni: I Sabini lasciando la loro città detta Curi o Quiri verranno a porre le loro stanze in Roma; Tazio regnerà congiuntamente a Romolo sui due popoli uniti. |
A140000066 |
Entrati così i Sabini in città appiccarono tre sanguinose battaglie, ed i Romani sarebbero forse stati interamente distrutti, se le zitelle dei Sabini, divenute spose dei Romani, non si fossero colle loro preghiere interposte per far cessare le ostilità. |
A140000066 |
Quella donzella poi chiese ai Sabini, che in premio del suo tradimento le dessero ciò che ognuno di essi portava al braccio sinistro, volendo intendere un braccialetto d'oro o d'argento; ma fingendo. |
A140000067 |
Infatto i Sabini vennero a stanziarsi sul colle Capitolino e sul Quirinale, e dal nome della loro antica città, Quiriti si chiamarono i due popoli in un solo allora costituiti. |
A140000069 |
Cento di questi patrizi furono scelti da Romolo per formare il Senato, ossia il Consiglio supremo dello Stato, a cui furono aggiunti cento Sabini, dopo che questi furono uniti coi Romani. |
A140000069 |
Primeggiavano i Ramnensi perchè compagni di Romolo e primi abitatori della città; essi dominarono soli sino alla fusione dei Romani coi Sabini, che formarono la seconda tribù, quella dei Tiziensi. |
A140000083 |
Da ultimo prevalse il partito dei Sabini e fu eletto un uomo di loro nazione, conosciuto per la sua bontà e giustizia, chiamato Numa Pompilio. |
A140000083 |
Dopo la morte di Romolo i Sabini ed i Romani disputarono due anni per sapere chi avrebbero scelto per loro Re. |
A140000102 |
A codeste smisurate spese provvide col bottino raccolto nelle varie guerre da lui condotte felicemente contro ai Sabini e contro ai Latini. |
A140000103 |
Nella prima guerra appunto che egli ebbe coi Sabini avvenne il celebre fatto di Atto Navio. |
A140000544 |
Il numero dei senatori fu da Romolo stabilito a cento; ma per l'unione dei Sabini questo numero fu portato a dugento, e più tardi fino a quattrocento. |
A140000544 |
L'unione de' cento Senatori sabini coi cento Senatori romani, inscritti nello stesso catalogo, diede luogo al titolo di patres conscripti, solito a darsi a tutti i Senatori insieme radunati. |
A140001900 |
Nel Lazio abitavano i Latini, gli Aequi, gli Hernici e i Sabini. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190001529 |
Sabini, antico popolo d'Italia, separato dal Lazio per lo Amiene. |
A190001649 |
divideva 1'Etruria dagli Umbri, dai Sabini e dal Lazio. |