don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html |
A117000128 |
Già s. Evaristo aveva divisa Roma in venticinque rioni o quartieri, a ciascuno dei quali deputò un sacerdote incaricato della cura dei cristiani e dei gentili che avessero abbracciato la fede; ma quei sacri ministri erano stati o mandati in esilio o martirizzati, le loro abitazioni atterrate, i libri abbruciati; sicchè non appariva quasi più traccia di quanto aveva quel Pontefice stabilito, s. Marcello approfittando del tempo in cui il Romano impero era agitato per l' abdicazione degli imperatori Massimiliano e Diocleziano e per le discordie insorte tra i varii pretendenti, si occupò colla massima sollecitudine in quel tratto di tempo almeno in apparenza pacifico per consolidare la disciplina ecclesiastica e riordinare le cose o distratte {67 [67]} o sconvolte dalla persecuzione. |
don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html |
A131000114 |
San Fabiano creato papa l'anno 258 avendo diviso Roma in sette rioni, o regioni ecclesiastiche, ad ognuna di esse con altrettante chiese o titoli prepose uno dei diaconi per amministrarle. |
don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html |
A190000081 |
Fra le cose attribuite a s. Cleto è la divisione della {48 [48]} città di Roma in 25 rioni, ossia regioni, a ciascun dei quali deputò un sacerdote od almeno un diacono, che avesse cura dei bisogni spirituali ed anche temporali dei fedeli. |
A190000283 |
San Clemente stabilì sette notai o scrivani fra i quali divise la città di Roma in sette rioni o compartimenti, affinchè avessero cura di raccogliere gli alti dei martiri. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html |
A201000107 |
Egli pertanto stabilì sette notai, ovvero scrivani, ai quali divise la città di Roma in sette rioni ossia scompartimenti affidandone uno a ciascheduno. |
don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html |
A202000084 |
Roma era divisa in quattordici rioni ovvero regioni. |