don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html |
A113000118 |
E in prima fu maraviglioso che quasi tutto il Sacro Collegio, composto di 64 Cardinali viventi, potesse trovarsi riunito, mancandovi due soli Porporati perchè impediti da grave infermità,; ed un terzo |
A113000251 |
I tre Porporati si ridussero in città, riordinarono le difese, ed iribottiani si sbandarono. |
A113000343 |
Sicchè si può {248 [248]} dire che il Borromeo fra i romani Porporati viventi sia per avventura insieme col cardinale Pacca, colui il quale per maggiore spazio di tempo abbia avvicinato il grande Pontefice, che si gloriosamente governò la Chiesa. |
don bosco-notizie storiche sul convento e sul santuario di santa maria delle grazie presso nizza.html |
A155000008 |
Eravi presente la Pia Unione dei Cooperatori e Cooperatrici Salesiani; e ne cresceva la magnificenza l'intervento di due Eminentissimi Porporati, cioè il Cardinale Raffaele Monaco La Valletta, Vicario di Sua Santità, ed il Cardinale Enea Sbarretti, entrambi zelanti Cooperatori. |
don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html |
A174000002 |
Ed in ossequio di questo supremo e venerando comando ne fu compilato il solenne Decreto sopra l'approvazione delle Costituzioni in data 13 Aprile detto anno, ma dopo che l'originale delle medesime corretto con gli emendamenti {2 [102]} ed aggiunte proposte dagli Elisi Porporati, furono integralmente manuscritte e registrate nell' Archivio di questa S. Congregazione. |
don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per una congregazione particolare.html |
A175000002 |
Fra queste si leggono quelle di due Emi Porporati cioè dell' Emo Cardinale Deangelis Arcivescovo di Fermo, il quale attesta di aver veduto coi propri occhi il bel numero di giovanetti quivi educati, ritolti all'ozio, e alla miseria alla feconda carità del degno Sacerdote che n' 3 Capo e Direttore supremo, lo zelo vivo, e indefesso per crescerli nella pietà, così ne' mestieri conformi al loro genio, e alla loro condizione, e il frutto da ultimo non comune, che si scorge ne' stessi giovanetti, e le speranze che debbono concepirsi nell'avvenire; e quelle dell' Emo {54 [390]} Cardinale Antonucci nel commendare: l'Istituto e le Regole; dichiarò, di essere mosso dal desiderio della gloria di Dio, e della salute delle anime, come anche per gratitudine di animo inverso questa Pia Società, quae modo non paucos huius Civitatas, et Dioecesis infortunatos adolescentes complures orphanos propter ultimam cholera-morbi tristissimam invasionem liberatiter, ac peramanter alit, et instituit. |